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in 2012 with funding from
Field Museum of Natural History Library
http://archive.org/details/ornitologiatosca08savi
“ ORNITOLOGIA
- TOSCANA
OSSIA
DESCRIZIONE E STORIA DEGLI UCCELLI
CHE TROVANSI NELLA TOSCANA
CON L’ AGGIUNTA
DELLE DESCRIZIONI DI TUTTI GLI ALTRI
PROPRI AL RIMANENTE D’ ITALIA
DEL DOTTORE
PAOLO SAVI
PROFESSORE DI STORIA NATURALE, E DIRETTORE DEL MUSEO
DELL’I. E R. UNIVERSITA’ DI PISA, SOCIO CORRISPONDENTE
DELL’I. E R. ACCADEMIA DEI GEORGOFILI DI FIRENZE,
DEI FISIOCRITICI DI SIENA, DELLA VALDARNESE, DELLA?
LABKONICA , DELLA GIOJENIA DI SCIENZE NATURALI DI
CATANIA, DELLA R. ACCADEMIA DELLE SCIENZE DI TORINO,
DELLA SOCIETA’ TOSCANA DI GEOGRAFIA; STATISTICA; E
STORIA NATURALE PATRIA; DELLA MEDICA DI LIVORNO,
DI QUELLA DELLA VAL TIBERINA TOSCANA; DI STORIA
NATURALE DI GINEVRA, DEI CURIOSI DELLA NATURA DI
LIPSIA, DI FISICA DI ZURIGO, DI STORIA NATURALE
DI NORIMBERGA, DI QUELLA DEDICATA ALL’ AVANZAMENTO
DI TUTTE LE SCIENZE NATURALI DI MORBURGO, DI STO-
RIA NATURALE DETTA DI SECKERBERG IN FRANCFURT SUL
MENO ) DI QUELLA DI PARIGI, DELLA LINNEANA, EC.
TOMO TERZO
49
PISA
| TIPOGRAFIA NISTRI E Cc,
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Ecco che finalmente giunge al suo termine
la pubblicazione dell’ Ornitologia Toscana,
Quando ne cominciai la stampa credeva di
poterla proseguire senza alcuna interruzione,
ma per i motivi che accennai pubblicando il
secondo volume, fui costretto di differirne
‘per un anno la stampa, e di più un altr anno
sono stato obbligato interporre fra il volune
secondo ed il terzo. Un viaggio scientifico
eseguito in Germania sotto gli auspicj dello
stesso Regio Mecenats che nel 1026 fecemi
visitare la Francia, mi occupò intieramente
nelle vacanze del 1850, tempo in cui il terzo
volume doveva essere sotto il torchio. Peraltro
se il viaggio di Francia fu utile all'Ornitologia
Toscana, il vedere i'ricchi Musei di Monaco,
Dresda, Berlino, Praga, Vienna, ec. ed il
conversare con î dotti Ornitologi di quei pae-
st, non poteva anch'esso che schiarare le mie
idee, e migliorare il mio lavoro; onde mi lu-
singo che troverò indulgenza per il ritardo.
Cone ben potevasi supporre, nel tempo
occorso per la pubblicazione di quest opera,
dagli Ornitologi Italiani, o dagli esteri, 0 da
me, sono state trovate in Italia delle specie
‘che in avanti non vi si conoscevano, e sono
state pubblicate sopra alcune delle già note
delle Osservazioni importanti. Volendo dure-
que approfittare ‘di tali fatti, e perfezionare
per quanto è possibile il mio libro, pongo alla
»
fine del presente tomo un’ Appendice; e me-
dliante poi l Indice generale delle cose, e de
nomi, e le Tavole sinottiche, le quali saran
pubblicate incessantemente, disporrò tutte
le specie nell’ordine conveniente, onde facil-
mente si potrà trovare quelle notizie, che fui
necessitato a metter fuori di posto .
T'ermino questa breve prefazione pregando
quei che non son cacciatori a volermi scusare
se alcune volte troppo mi trattenni a parlare
di caccia. Quando se ne presentò l’occasiones
non solo m'abbandonai al piacere di descri-
vere quelli esercizi, che fin dalla mia prima
gioventù furon per me una sorgente di sensa-
zioni grate e vivaci, ed ai quali tante volte
dovetti la quiete del mio spirito, e del mio
corpo, ma nemmeno seppi sempre resistere
all’ involontario impulso che mi portava a de-
siderare di fare altrui conoscere le pianure,
le montagne, i prati, i paduli , le selve, la pri-
mavera sl’inverno, la notte, il levar del sole,
l’intera Natura insomma, che sì varia, sì ani-
mata e sì bella caratterizza il paese ove nacqui.
E siccome conosco la debolezza della mia
penna, per quanto ardentemente lo desideras-
si, mai avrei osato di prendere a trattare nem-
meno la più piccola e triviale scena di questo
soggetto, se non avessi conosciuto che per la
sua propria sublimità e bellezza, era atta ad
imprimere un certo tal quale interesse in ogni
più grossolano disegno, ed in ogni più debole
ed imperfetta descrizione, che avuta l'avesse
a modello. Chiunque conosce il bel Paese
d’ Italia, ed in questo il beato suolo Toscano,
son persuaso che saprà compatirmi.
ORDINE QUINTO
UCCELLI AQUATICI
ANSERES
CARATTERI D’ ORDINE
Becco di varia forma. Narici nude.
GAMBE corte, quasi intieramente nascoste
fralle penne, con un piccolo spazio nudo
sopra il calcagno. TARSO corto, compres-
so. DIrI tre, o quattro: i tre anteriori
riuniti fino alla cima da una membrana,
o solo lobati, o pionati. UNGHIE non re-
trattili, piccole, ordinariamente schiac-
ciate, ed ottuse.
Rosrrum polymorphum. Nares nu-
de. Trisra breves fere ex toto plumo-
sce, parvo intervallo tantum supra cal-
caneum nuda. Tarsus brevis, com-
pressus. Dieiti tres vel quatuor: tres
antict usque ad apicem membrana
connext, vel tantum pinnati, seu lo-
batt. Uncuss non retractiles, parvi,
perscepe depressi, et obtusi.
Tomo II. 1
a ORDINE QUINTO
COSTUMI
La superficie dell’acqua è il luogo che destinò la
Natura per dimora di questi uccelli; ed affinchè le estre-
mità posteriori servissero loro di remi, con membrane
riunì ad essi le dita, o le dilatò con espansioni coriacee;
diede poi loro delle penne foltissime, rinforzate da una
spessa calugine, per difenderli dal freddo e dall’ umi-
dità. Per la forma e forza delle ali, molto diversifican
gli aquatici fra di essi, giacchè certi ve ne sono che han
le ali grandissime, e che, quantunque lentamente, pure
quasi sempre le adoprano, dovendo cercare la preda
col volo. Altri benchè di ali mediocri, son nel volo
potenti, per aver grossi muscoli pettorali, e penne te-
naci; ma essi non Irolftt8 che per mutare di sito: altri
portando ali piccole e di penne deboli, sono incapaci
di far lunghi tragitti e con velocità, perciò non se ne
servono che negli estremi bisogni. Ed .in altri final-
mente ( de’ quali bensì non vi è esempio nell’ Europa
temperata ), le ali son tramutate in organi di noto, così
che giammai possono staccarsi dalla terra, o dall’acqua.
Il Pi rfizionimegito delle estremità inferiori per il noto,
è stato a tali uccelli di scapito per i moti sulla terra,
per ciò i più camminano malissimo e lentamente, ed
alcuni appena vi si posson muovere. Il cibo degli uc-
celli del presente Ordine è vario, essendovene degli er-
bivori, de’ granivori, degli insettivori, e de’ carnivori; in
conseguenza il becco di essi ha forme diverse, secondochè
deve servire per una od un altra sorta di cibo. I più
fanno il nido sull’acqua o a questa vicino: pochi lo
fabbricano sugli alberi. Ordinariamente i pulcini ap-
pena esciti dal guscio son coperti di calugine, cammi-
nano, nuotano, e cercansi il vitto, ma anche in ciò vi
è eccezione, giacchè diversi ve ne sono che han bisogno
d’esser covati, ed imboccati.
UCCELLI AQUATICI 3
TRIBU I.
I LOBIPEDI. LOBIPEDES
CARATTERI. DI TRIBU
Becco non seghettato. Dir lobati, o pinnati.
RostruM non serratum. Diciti lobati, seu
pinnati.
Nota. Fra gli Uccelli di Ripa e gli Aquatici, vi è un
passaggio così insensibile, mediante i due primi generi di
questa famiglia, che essi sono stati posti ora nell’ uno, ora
nell’altro de’ due ordini. Il numero maggiore de’ natura-
listi gli ha posti nell'Ordine precedente, ed ancor io non
avrei avuto difficoltà a farlo, se que’ caratteri che ho scelti
come distintivi de’ Grallipedi dalle Anseres, non avessero
da loro stessi prodotta la separazione adattata. Ma ciò poco
importa, giacchè non esistendo in natura nessuna delle no-
stre artificiali divisioni, le specie che collegano un gruppo
con l’altro, si possono il più delle volte, senza pericolo
di errare, porre a piacere in uno o in un altro di questi
gruppi.
COSTUMI
Nuotano benissimo; con agilità grande si tuffano, e
sott'acqua possono star lungo tempo, e percorrere degli
spaz) assai grandi: ma son poco buoni a volare, e per
il solito non vi si determinano che nella notte, quando
credono d’ esser meno osservati da’ nemici. Sono mo-
nogami, ma fuori del tempo delle cove stanno uniti in
. truppe. I loro figli non han bisogno d’esser covati nè
imboccati. Si cibano d’erbe, d’insetti, vermi, e pesci.
4 ORDINE QUINTO
GENERE LXXIV.
FULICA Briss.
CARATTERI GENERICI
Diti pinnati. Prima REMIGANTE più corta
della seconda.
Diciti pinnati. RemEx prima brevior secunda.
Becco subeguale alla testa, mediocremente grosso ,
conico , compresso, diritto. Lingua bislunga, depressa,
appuntata, intiera. Margine delle mascelle intiero .
La base della parte superiore si estende e sì dilata sulla
fronte in una lamina cartilaginea, /arici poste verso
la metà del becco, laterali, bislunghe, semichiuse da
una membrana. Gambe corte, quasi intieramente na-
scoste fra le penne dell’ addome, con piccolissimo spa-
zio nudo sopra il calcagno. Z'arso più corto del dito
medio, compresso , scudettato. Dit? quattro: il poste-
riore di mediocre lunghezza, molto compresso, infe-
riormente esteso in una dilatazione cartilaginea. Gli
anteriori son lunghi, marginati da una larga dilatazione
subconica, scudettata, e divisa in tanti smerli quante
son le falangi. Unghie lunghe, appuntate. Coda corta
subgraduata, di dodici timoniere. Alî mediocri, ro-
tondate; prima remigante eguale alla sesta; seconda e
terza le più lunghe.
COSTUMI
Han le Folaghe grande affinità con le Sciabiche per
la forma generale del loro corpo, ma ne differiscono
molto per il loro modo di vivere, che è lo stesso di
quel degli uccelli nuotatori. Il loro cibo consiste in pian-
te aquatiche, in insetti, e piccoli molluschi. Questo
genere contiene poche specie, e fra queste una sola
europea .
UCCELLI AQUATICI 5
FOLAGA
FULICA ATRA Lx.
Becco e lamina frontale senza appendici, di color bianco
(adulto), o verdastra ( giovane ).
Fulica rostro albo; lamina frontali exappendiculata,
alba (in adultis), vel virescenti ( in javenibus).
Adulti. Becco di color bianco puro, o leggermente
cangiante in roseo. Iride rossa. Capo e collo neri . Parti
superiori di color nero, cangiante debolmente in oli-
vastro. Parti inferiori nero-lavagna, con qualche mac-
chiuzza bianca. Ali e coda del color delle parti supe-
riori: angolo dell’ala bianco. Piedi olivastro-cenerini :
parte nuda della gamba giallo-verdastra .
Giovani quando appena han spuntate le prime
penne. Becco, e lamina frontale giallo-olivastre. Parti
superiori nero-olivastre. Gola, gozzo e petto bianche .
Addome biancastro.
Pulcini usciti allora dall’uovo. Tutti vestiti d’una
calugine nera, eccettuato sulla fronte, gote, e gola,
ove è fulvo-crocea.
6 ORDINE QUINTO
SINONIMIA
Fulica. Adrov. Ornith, Tom. 3. pag. 94. Tab. 95.
Folaga comune ec. Stor. degli Ucc, Tav. 524. (adulta)
525, ( giovane).
Buffon, Planch. enlum. num. 197.
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Folaga, Pis. Fior. Lucch. Folcola, Val di Chiana.
STRANIERI
Franc. La Foulque morelle, ou Macroule. Ingl. The
common and greater Coot. Ted. Das Schwarzes Wasser-
huhn.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 14. Apertura
del becco: soldi 1. picc. 3. Coda: quatt. 5. picc. 1.
Tarso: soldi 2.
Costumi. È uno degli uccelli più comuni ne’ paduli,
e laghi d’Italia. In tutti i tempi dell’anno vi si trova,
ed in Inverno più abondantemente che nell’ Estate.
Quasi sempre sta nuotando, ma qualche volta viene a
terra. Vola con difficoltà; e, come le Sciabiche e Gal-
linelle, è difficile il determinarvelo, giacchè avanti si
prova a fuggire notando, tuffandosi, o correndo. Non
ostante è uccello migratorio; i viaggi li fa di notte.
Fuori del tempo delle cove stan le Folaghe unite in
branchi numerosissimi.
Propagazione. Nidificano ne’ paduli vicino alle acque
profonde. Il covo lo fabbricano con cannelle, radiche,
ed erbe riunite grossolanamente, e lo posano o sopra
una Gerba, o sopra delle Cannelle sdrajate sull’ acqua.
Tanto il maschio che la femmina s’ occupano della co-
struzione del nido, e di covare le uova. Queste sono
per nido da sette a quindici; grosse quanto un piccolo
uovo di gallina, di color ceciato-rossiccio, con un gran
numero di punti neri.
CacciA. La carne di Folaga è nera, e poco saporita:
con tutto ciò questi uccelli sono usati nelle cucine, ed
UCCELLI AQUATICI 9
una quantità 1 immensa in ciascun anno se ne uccide fra
noi. lo riporterò quì le le: principali cacce chein Toscana
ad essi si fanno, tralasciando di parlare delle straniere È
che a me son poco cognite, Una delle più belle e più
micidiali, è quella iau la Tela. Essa s° eseguisce
nelle vicinanze di Pisa sul Jago di Maciuccoli: si fa an-
cora nella Valdichiana sul Cito di Chiusi, di Mon-
tepulciano, ec. ove chiamasi /a Cacciarella. Ma io,
non avendo assistito se non a quella del lago di Maciuc-
coli, questa sola descriverò.
È il lago di Maciuccoli nella parte media e più pro-
fonda d’una vasta estensione di terreno inondato, posta
parte nel Toscano, e parte nel Lucchese. Dal lato del
mare esso è limitato da Tomboli vestiti di Pinete,.o
boschi di Querce, Carpini, e Lecci. Una catena di
monti disposta quasi a semicerchio , lo circoscrive dal-
l'opposto lato: que’ poggi le cui falde s' immergono
nel lago, hanno mediocre altezza, son tondeggianti, e
quasi per tutto coperti da vigne, alikeni e selve di Ca-
stagni, framezzo ai quali «densi ad ogni poco case di
contadini, ville, e paesetti. Le Alpi e con le loro
altissime cime angolose e scoscese, con i loro fianchi
cenerognoli nudi deserti e precipitosi, s'° innalzano
gigantescamente e quasi a picco a questi primi e bassi
monticelli, chiudendo così da quel lato l’ orizzonte con
aspetto maestoso, e col più bel contrasto. Una ghir-
landa o margine di terreno impaludato, ed ingombro
di Cannelle e Saracchi, circonda intorno intorno il lago,
e lo separa dal terreno asciutto. Dalla parte N.E il pa-
dule è vastissimo , estendendosi quasi fino a Viareggio ,
e non poco ancora s’ estende verso Malaventre, dal qual
lato sembra avergli fatto barriera il letto del Serchio.
La mattina del ST giorno in cui durante l’ Autunno
ed una parte d’Inverno suol farsi la Tela, s'incomincia-
no a veder comparire successivamente sopra quel lago 1
cacciatori, accorsi dai paesetti della riva del padule, de
circonvicini poggi, dalle capanne pescarecce. Essi stanno
in piccole barche, che han la poppa troncata, le più
ta) ORDINE QUINTO
non capaci di contenere se non due persone, cioè il
cacciatore ed il barcajolo. Questi è munito d’un remo.
col quale, secondo il bisogno, voga stando in piedi, o
a seder sulla poppa. Con l’avanzarsi del giorno, au-
menta da tutte le parti l'affluenza delle barche: se ne
vedono comparire di mezzo alle paglie, ed andar giran-
do qua e là sul lago aggattonando (1) le varie truppe
d’ uccelli, che tuttavia nuotano tranquilli, e sicuri. Ma
verso le ore otto, quando il:concorso è sufficiente, in-
comincia la caccia regolata: tutte le barchette si diri-
gono verso uno de’ seni più grandi, disposte in linea
semicircolare, obbligando così le Folaghe che incon-
trano per strada a fuggire in avanti, e ritirarsi nella
parte più profonda del seno. Quella schiera di barche
continua ad avanzarsi, fintantochè la torma delle Fo-
laghe non sia rimasta perfettamente circondata, e che
ogni barchetta sia all’ altra vicina più d’un tiro di fu-
cile. Allora tutte si fermano: con l’ordine più perfetto
s’allineano, e dividon gli spazj: ogni cacciatore riguarda
i suoi fucili, gli colloca sulla prua in modo da impu-
gnarli facilmente, e s'adagia come meglio a lui torna
per potersi, al bisogno, con facilità acquattare, o sol-
lecitamente alzare in ginocchio, ed imbracciare il fu-
cile. Allora ne segue, per il solito, qualche istante d’ in-
azione, e di quiete perfetta: tutti li sguardi son rivolti
all’innumerabile stormo d’uccelli, che, quasi immobili
anch’ essi, cuoprono l’acqua dello spazio rinchiuso .
Ognuno desidera di veder quegli uccelli inalzarsi, ma
nessuno vuol’ essere il primo a far loro prendere il
volo, ben sapendo che è difficile il tirare, per quello che
fu causa d’ allarme. In breve però l impazienza vince
la prudenza di qualcuno de’ cacciatori, e mette in moto
una barca: quelle a lei prossime allora s’ avanzano di
(1) Aggattonare, esprime, presso i nostri cacciatori, quell’acco-
starsi lentamente, e di nascosto al salvaggiume, andando col corpo
quasi sdrajato sulla terra, di modo che le varie prominenze di
questa lo tolgano alla vista dell’ animale insidiato, appunto come
sogliono fare i gatti, quando cercano d’ avvicinarsi alla preda.
| UCCELLI AQUATICI 9
eonsenso , per non lasciar libero un passo, del quale sa=
prebbero con giudizio approfittarsi le Folaghe. Da quel
momento l'agitazione e lo scompiglio si sparge dovun-
que: un fremito sordo ed ondolante odesi scorrer sulle
acque: vedonsi gli uccelli inalzarsi in lunghe file e vo-
lare a fior d’acqua, o ascender descrivendo gran cer-
chi. Le Folaghe di già elevate nell'aria voglion sal-
varsi nella parte libera del lago, al dilà delle barche;
ma da queste spaventate, non osano accostarsi, retro-
cedono, van verso le paglie, vanno a destra, vanno a
sinistra, e scuoprendo da per tutto nemici, ed essendo
continuamente incalzate, alla fine si risolvono ad affron-
tare il pericolo, e tutto o parte del branco si dirige
verso le acque larghe, passando di sopra ai barchetti .
Quello è l’istante in ‘cui accade la maggiore uccisione.
Da una parte e dall’altra vedonsi uccelli che , fuggendo
liberi per l’alto dell’ aria, cessano ad un tratto di vola-
re, e piombano morti sul lago: altri solo feriti abban-
donano i compagni, raccolgono lentamente il lor volo ,
e si fermano spossati sull'acqua. In quel tempo che il
nuvolo delle Folaghe iraghetta, i colpi di fucile si suc-
cedono rapidissimamente, e dal loro fragore, ripercosso
e raddoppiato dagli echi de’ monti, e delle acque, l’aria
ne rimbomba in maniera, che alla distanza di più miglia
all’intorno, e fino da Pisa, si distingue il momento in
cui i cacciatori fanno la stretta (1).
Oltrepassate le IFolaghe, l'ordine delle barche si
scioglie: quella s’ affretta a raccogliere gli uccelli ab-
battuti, ne insegue questa uno che vuol salvarsi nuo-
tando: parecchie vedonsi già molto lontane sul lago,
le quali cercano d’impadronirsi degli uccelli soltanto
feriti dai cacciatori rimasti alla stretta. Non di rado
fra alcune nascono dispute e violenti litigj, per il pos-
sesso d’una Folaga stata bersaglio di più colpi ad un
tempo, od uccisa quando già un altro l’aveva ferita.
(1) Cioè stringono il branco degli uccelli con la loro catena di
barche. Stretta, termine tecnico de’ cacciatori Toscani.
10 ORDINE QUINTO
Ma intanto ogni cacciatore polisce e ricarica le sue armi,
e tutte le barche s’avviano verso un altro seno, per strin-
gere nuovamente gli uccelli, che già da lontano, quando
l’acqua non è agitata dal vento, daro: in varj luoghi
far nereggiare la superficie del lago.
Un sii caccia assai bella, è quella della AA
gna, la quale si fa nelle notti con Luna del mese di
Luglio, e d’ Agosto. Due cacciatori vanno a porsi con
un barchetto in un sito del Chiaro, che non sia molto
distante dai canneti, o pagliericci, ed uno di essi, con
una specie di piccola zampogna di canna, imita il canto
della Folaga, mentre l’ altro sta pronto con il fucile.
Le Folaghe che odono tal canto, credendo che sia quello
d’una loro compagna, prendono il volo, e vanno a get-
tarsi a pochi passi di distanza dalla barchetta , così che il
tiratore facilmente l’uccide. In questa maniera , so che
alcuni cacciatori abili ad imitare la voce delle Folaghe,
ne han fatte predare al loro compagno più di cento in
una sola nottata.
Questi uccelli han costume, nel tempo d’ Autunno
e d’Inverno, quando sono uniti in branchi, di dormire
nel mezzo del Chiaro l’uno accanto all’altro. Una tale
abitudine porge un modo facile per fare delle prede
abbondanti, imperocchè girando di notte sul lago nel
ma ggior silenzio, se i cacciatori possono trovare uno
di que’ gruppi, uccidono un gran numero di Folaghe,
trandovi una o più fucilate contemporaneamente.
GENERE LXXV.
PHALAROPUS Bass.
CARATTERI! GENERICI
DitI pinnati. Prima REMIGANTE una delle più
lunghe.
Diciti pinnati. Remex prima una ex longio-
ribus.
UCCELLI AQUATICI sa
.. Becco più lungo della testa, sottile, terete, o de-
presso, diritto; con base pennuta. Mascelle col mar-
gine intiero , la superiore coll’apice debolmente piegato
in basso. Lingua filiforme, appuntata (1). /Varici
basilari, laterali, bislunghe, semichiuse superiormente
da una membrana nuda. Gambe mediocri, con il terzo
inferiore nudo. Z'arso subeguale al dito medio, com-
presso, scudettato. Liti quattro: il posteriore piccolo,
compresso; gli anteriori mediocremente lunghi, mar-
ginati da una dilatazione subcoriacea, e smerlata. ZV7-
ghie piccole, un poco compresse, subadunche. Coda
graduata, di dodici timoniere. Ali grandi, appuntate:
prima remigante più lunga di tutte, e subeguale alla
seconda. |
COSTUMI
Sono abili notatori, che si allontanano molto da
terra, e non temono le acque agitate. Il loro cibo con-
siste in insetti e piccoli vermi aquatici. Sulla terra cam-
minano poco bene. I giovani differiscono molto dai
vecchi: e l’abito d° Estate da quello d’Inverno; ma poco
un sesso dall’ altro. Abitano i climi settentrionali, e solo
per caso si fan vedere sù i laghi dell’ Italia.
* FALAROPO IPERBOREO
PHALAROPUS HYPERBOREUS Larn.
Becco terete,
Phalaropus rostro tereti,
Maschio adulto in abito perfetto di nozze. Becco
nero. Pileo, lati della testa, regione auricolare, cervi-
ce, schiena, gozzo, fianchi e lati del petto di color ce-
nerino-piombato intenso. Groppone e sopraccoda ne-
rastri, con macchie biancastre. Scapolari nerastre, con
macchie lionato-fulve. Gola candida. Lati del collo
(1) Ranzani, Elem. di Zoologia Tom. II. part. VII. pag. 281.
12 ORDINE QUINTO
fulvi. Parte media del petto, addome e sottocoda carie
dide. Ali nerastre, con una fascia bianca trasversa. 'Ti-
moniere nerastre : le laterali con margine bianco. Piedi
cenerino-verdognoli.
Femmina in abito di nozze. Differisce dal maschio
solo per aver del fulviccio mescolato col cenerino che
circonda gli occhi: per avere il fulvo de? lati del collo
meno esteso , e misto di cenerino;s per aver delle grandi
macchie su i fianchi, e per aver un numero maggiore
di macchie longitudinali sul dorso (1).
Giovani avanti la muta. Pileo, occipite, una
macchia dietro gli occhi, e cervice di color nerastro .
Penne del dorso, scapolari, e le due medie della coda
nerastre, ma tutte marginate di fulvo-chiaro. Fronte,
gola, gozzo, petto e addome candide: ma su i lati del
petto e su i fianchi delle macchie cenerognole: su i lati
del collo un debol colore fulvastro. Remiganti e cuo-
pritrici delle ali nerastre, terminate di biancastro: la
fascia trasversale delle ali, più larga. Parte interna del
tarso giallastra: esterna, e diti verde-giallastri (2).
SINONIMIA
Tringa hyperborea (giov.) Tringa fusca ( adult.) Lìn.
cur. Gmel,
Phalaropus fuscus ( giov.) Lath,
Meyer et Wolf, Ois. d’Allem. Livr. 15. pl. 3. fig. 1.
( adulto) fig. 2. ( giov.).
Phalaropus cinereus. Brisson, Nilson.
NOMI VOLGARI, STRANIERI
Franc. Phalarope byperboré. Ing. The grey Phalaro-
pe. Ted. Der Rathalsiger Wassertreter,
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 6. piccioli 6.
Apertura del becco: soldi 1. Coda: quatt. 4. picc. 1.
Tarso: picc. 9g.
Cosruwmi. Rarissimamente si è veduto su i laghi della
(1) (2) Temminck, Man. d’Orn. Tom. II pag. 710.
UCCELLI AQUATICI ss
Svizzera. Abita la Groenlandia e la Lapponia nell’esta-
te, ne parte in Settembre, e vi torna in Aprile. Dicesi
che in estate abita sopra i laghi, l’inverno sul mare.
La sua carne è buona per mangiarsi, ed i Groellandesi
ne fan cacce abbondanti con le loro frecce.
Propagazione. Fa il nido su i terreni asciutti ed er-
bosi che marginano i laghi. Le sue uova son tre o quat-
tro per covata, di colore olivastro cupo, con molte
macchie nere.
* FALAROPO ROSSO
PHALAROPUS LOBATUS Lara.
Becco compresso, ed un poco dilatato verso la cima.
Phalaropus rostro compresso, et aliquantulum versus
apiceni dilatato,
Adulti in abito d’inverno. Becco fulvo-giallastro
alla base, nerastro verso la punta. Iride giallo-rossiccia .
Pileo e cervice, color cenerino-perlato: due larghe mac-
chie di color nero-cenerino occupano la regione auri-
culare: due fasce di questo stesso colore prendono ori-
gine verso gli occhi, e vanno sull’occipite, ove esse for-
mano una sola fascia che scende sulla cervice. Penne
de’ lati del petto, dorso, e scapolari di color cenerino-
celestognolo, con color nerastro verso la base e sullo
stelo. Scapolari più lunghe, terminate di bianco. Fron-
te, lati del collo, mezzo del petto e tutte le altre parti
inferiori, candide. Ali nerastre, con una fascia trasver-
sale bianca. Timoniere nerastre, marginate di ceneri-
no. Piedi \cenerino-verdastri (1).
Abito di primavera. Penne del pileo, lati della
testa , cervice , dorso, scapolari, e penne del sopraccoda
bruno-nerastre, con margine fulvo-ranciato . Groppone
bianco, macchiato di nero. Fascia sopracigliare gial-
lastra. Cuopritrici delle ali nerastre, terminate di bian-
(1) Temm. ibid. pag. 712.
24 ORDINE QUINTO
co. Una fascia bianca a traverso alle ali. Gola, gozzo,
petto, addome e sottocoda, di color rosso-mattone (1).
Giovani avanti la muta. Becco cenerino-fosco.
Testa bianca. Sull’occipite una macchia nera a guisa
‘di ferro di cavallo: una fascia di questo colore passa
sopra gli occhi. Cervice, schiena, scapolari, penne del
sopraccoda e timoniere, color bruno-nerastro. Le penne
della schiena, le scapolari, e fe timoniere medie hanno
un largo margine giallastro. Groppone bianco mac-
ehiato di bruno. Gola, gozzo, lati del collo, petto e
addome, candidi. Ali nerastre. Remiganti marginate
di bianco. Cuopritrici marginate e terminate di gialla-
stro. Una fascia bianca a traverso alle ali. Piedi giallo-
verdastri (2).
SINONIMIA
Tringa lobata. Lin. cur. Gmel.
Crymophilus rufus. Vieillot.
Phalaropus platyrkinchus. Temm.
NOMI VOLGARI. STRANIERE
Frane. Le Phalarope platyrhioque, Ingl. The red Pha-
Farope. Ted. Der Rothbauchiger Wasserteter.
Dimensioni. Lungh. totale : soldi 8. picc. 2. Apert.
del becco: piec. 11. Coda: soldi 2. picc. 1. Tarso:
picc. 8. ‘/,
Cosrumr. Abita i grandi laghi del Settentrione. Ra-
ramente è stato trovato su quelli del Nord dell’Italia .
Per i suoi costumi somiglia la specie precedente. Non
sì conosee il suo modo di nidificare.
(1) (2) Temm. ibid. pag. 714.
UCCELLI AQUATICI 15
GENERE LXXVE
PODICEPS Lara.
CARATTERI GENERICI
Dirt lobati.
Diciti lobati.
Becco subeguale alla testa, diritto, o debolmente
rivolto in alto: subcompresso, appuntato. Mascelle
col margine intiero, e con l’apice non adunco. Lingua
mediocre, stretta, appuntata, divisa in cima. /tedini
nude. /Marici aperte verso la metà del becco, bislun-
ghe, semichiuse da una membrana nuda. Gambe cor-
tissime, impiantate nella parte posteriore del corpo,
l'una molto vicina all’ altra, quasi intieramente vestite
di penne. Z'arso subeguale al dito medio, estrema-
mente compresso, scudettato. Digi quattro; l’ esterno
più lungo di tutti gli ‘altri, tutti muniti d’ una dilata-
zione coriacea: gli anteriori riuniti alla base. Unghie
depresse, larghe, troncate. Coda nulla. Ali piccole,
strette: le tre prime remiganti subeguali, e le più lunghe.
COSTUMI
Questi uccelli, a causa della forma delle zampe, della
situazione di esse all'estremità del corpo, e dall’ esser
tanto l’ una all’altra approssimate, sono pochissimo
adattati a camminare; perciò raramente si posano sulla
terra asciutta, e quando ciò accade, non stanno in
piedi che tenendo il corpo a piombo, e non cammi-
nano che strascicandosi sul terreno. Anche nel volo
son poco abili, avendo le ali piccole e strette, perciò o
non si muovono da que’ paduli ove son nati, o emi-
grando seguon sempre le direzioni de’ fiumi, o la riva
del mare, onde aver così un luogo ove potersi riposare
16 ORDINE QUINTO
ogni qual volta a lor piaccia. Ma la matura ha in essi
ricompensato questi difetti, col dare ad essi una grande
abilità per notare. Tutte le penne che gli vestono son
folte, resistenti, continuamente untuose, ed avendo alla
lor base una calugine abondante, fan sì che questi uc-
celli possono stare lunghissimamente nell’acqua senza
correr rischio che la pelle loro si bagni, nè di sentire in-
comodo dal freddo. Le zampe, per la loro situazione, e
dilatazione del margine de’ diti, servono mirabilmente
da remi, non solo quando essi navigano alla superficie
dell’ acqua, ma ancora quando in questa s'immergono.
E per il modo di conformazione de’ loro organi circo-
latori, e polmonarj, potendo sospendere 1mpunemente
per un certo tempo la respirazione , essi stan sott’ acqua
non poco, e vi percorrono delle distanze assai grandi.
Il loro cibo consiste in insetti, vermi, piccoli pesci,
o. rettili, e piante aquatiche. Vivono in branchi poco
numerosi. Il nido ordinariamente lo costruiscono con
canne e giunchi, ed in maniera che galleggia. Sono or-
dinariamente molto grassi; il loro grasso è liquido, e
giallo-arancione: la carne nera, e puzzolente di pesce
salato .
Caccia. In grazia dell'abitudine che han di tuffarsi
ad una gran profondità e di fare sott'acqua de’ lunghi
tragitti, accade che spesso ne rimangono presi nelle
varie sorte di reti da pescare, ne’ ahi ne’ berta-
belli, ec. Ma col fucile è difficile Y scendi, giacchè
hanno una vista così acuta, e sono sì destri e pronti
ne’ moti, che per il solito non lasciano ai cacciatori il
tempo di mirarli, immergendosi immediatamente: e
quando anche si possono mirare, con i fucili ad accia-
rino a polvere ordinariamente non s’ uccidono, giacchè
al comparire della vampa dello scodellino , col tuffarsi
scansano il colpo: con i fucili, il cui acciarino è a pol»
vere fulminante, riesce molto più facile'il colpirli.
î)
UCCELLI AQUATICI 17
TUFFETTO
PODICEPS MINOR Larn.
Becco più corto del tarso, diritto: remiganti secondarie
bianche solo dal lato interno.
Podiceps tarso rostrum rectum superante: remigibus se-
cundariis latere interno tantum albis,
Adulti . Becco nero, con la base e la punta bianchic-
ce, diritto, subconico. Iride color seuro-castagno . Re-
dini biancastre. Pileo e cervice neri. Dorso, scapolari ed
ali, nero-sudice. Gola nera. Lati della testa, del collo
e gozzo, fulvo-castagno . Petto nerastro , con sfumature
grigio-giallastre. Addome bianco. Kianchi e penne
anali, Giallastagesalitieoìi Remiganti secondarie bianche
dal Lr interno. Piedi nero- CHiehemi dal lato esterno,
grigio-cenerini dal lato interno.
Giovani d’un anno d’età. Becco bruno-nero, con
la base bianchiccia. Iride giallo-scura. Pileo, cervice,
dorso e scapolari, di colore scuriccio-nero-giallognolo.
Gola e addome, bianco. Lati della testa, del collo,
petto e fianchi, color bianco-gialliccio-sudicio , legger-
mente tendente al castagno.
SINONIMIA
Colymbus Hebridicus ( adult.) minor (giov. ) Lin. cur,
Gmel.
Podiceps Hebridicus (adult.) minor (giov. ) Lath.
Colymbus minor, Aldrov. Ornith. Tom. 3. pag. 256.
Tav. 258.
_ Colimbo minore, Tuffetto, o Tuffolino ( giov. ) Storia
degli Uccelii T. 519. Tuffetto rosso (adult.) ibid, T. 519.
Buffon, Planch. enlum. num. 905. ( giov. ).
Meyer et Wolf, Ois. d’Allem. Livr. 17. pl. 3. (maschio)
pl. 4. fig. 1. Si
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Tuffolo, o Tuffetto piccolo, Pis. Brinzo, Valdichiana.
Tomo III 2
18 ORDINE QUINTO
STRANIERI
Franc. Le Castagneaux, ou le Grébe de riviere. Ingl.
The little Grebe, Ted. Der Kleiner Steissfuss,
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 7. quatt. 1,
Apertura del becco: quatt. 2. picc. 2. Tarso: soldi 1.
picc. 3.
Cosrumi. Quanto son comuni fra noi i giovani di
questa specie, altrettanto ne son rari i vecchi. Abitano
i Tuffetti ne’ fossi, e nelli stagni: per pochi momenti
stanno alla superficie dell’acqua, subito si tuffano, e ri-
compariscono ad una certa distanza. Io ne ho veduto una
volta un branchetto, sullo stagno d’ Arno Vecchio, che
comparivano e sparivano continuamente: ma dopo esser
venuti a galla non si rituffavano nello stesso luogo, ma
facendo un piccol volo d’una lunghezza presso a poco
eguale allo spazio che avevan percorso sott’ acqua, si
tuffavan di nuovo: così che essi avanzavano descrivendo
una serie di curve alternativamente concave, e conves-
se; le concave sott’ acqua, le convesse nell'aria.
Propagazione. Fabbrica il nido sull’acqua ne’ luo-
ghi ove l’ erbe son più folte. Vi depone quattro o cin-
que uova, subglobose, di color bianco-verdastro.
SVASSO PICCOLO
PODICEPS AURITUS Lat.
Becco più corto del tarso, leggermente rivolto in alto:
remiganti secondarie intieramente bianche.
Podiceps tarso rostrum subascendens superante: remigi-
bus secundartis penitus albis.
Adulti. Becco nero, subdepresso, leggermente ri-
volto in alto. Iride esternamente rosso-focato, interna-
mente gialla. Redini scuro-rossastre. Le penne della
de’ lati del d’ 1
nuca, de’ lati della testa, e della gola, sono d'una ta
lunghezza e disposizione, che, erigendosi, formano una
UCCELLI AQUATICI 19
specie di cuffia. Dal lato posteriore degli occhi par-
tono delle penne sottili, lunghe, arcuate, e di color
sericeo giallo-fulvo, che si distribuiscono come a raggio
verso le orecchie. Tutte le altre penne della testa, come
pure quelle del collo, del petto, delle spalle, schiena,
groppone e scapolari, nero-morato. Addome bianco-
sericeo. Fianchi, e regione anale, tinte di fulvo-casta-
gno. Cuopritrici delle ali, e remiganti primarie nera-
stre; remiganti secondarie bianche. Piedi nero-cenerini
esternamente, nero-olivastri dal lato interno.
Giovani. Han le penne della testa tutte d’ egual
lunghezza. Becco nero-corneo. Pileo, regione aurico-
lare, cervice, schiena, groppone, scapolari, cuopritrici
delle ali, e remiganti primarie, bruno-nere. Gola bian-
ca: appunto sotto la gola, vi è una fascia assai larga,
la quale, quasi come un collare, s’ estende attraverso il
collo. Gozzo cenerino-gialliccio. Addome bianco-seri-
ceo. Fianchi, e regione anale, cenerino-nerastra. Re-
miganti secondarie bianche.
SINONIMIA
Colymbus auritus. Brisson, Ranz.
Colymbus minor alius. Aldrov, Ornith, T. 3. Tab. 250.
Suasso Turco. Storia degli Uccelli Tav, 520.
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Tuffolo, o Tuffetto, Pis. e Bient, Crocchiotto, (in abito
di nozze ) Bient.
STRANIERI
Franc. Le Gièbe oreillard. Ingl. The eared Grebe.
Ted. Der geàhrter Steissfuss,
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 10. quatt. 2.
Apertura del becco: picc. 11. Tarso: quatt. 4. pice. 3.
Costumi. E la specie fra noi la più comune, parti-
colarmente in abito giovanile. Gli adulti non soglionsi
far vedere che verso il fine della primavera: i giovani
s'incontrano tutto l’anno.
| Propagazione. Nidifica anche sopra i nostri grandi
20 ORDINE QUINTO
stagni e paduli. Il nido, come la specie precedente,
lo pone frall’ erbe folte, ne’ luoghi ove si sono ammas-
sate delle piante aquatiche, o secche o marcite. Le sue
uova son di color verde-biancastro, e tre o quattro per
covata.
* SVASSO FORESTIERO
PODICEPS CORNUTUS Larz.
Becco più corto del tarso, diritto: remiganti secondarie
intieramente bianche.
Podiceps tarso rostrum rectum superante; remigibus
secundariis penitus albis.
Adulti. Becco nero, diritto, subcompresso, con la
punta e con la base della mascella inferiore biancastra.
Iride scuro-rossastra. Redini biancastre. Le penne della
nuca, de’ lati della testa e della gola sono d’ una tal
lunghezza e disposizione , che, erigendosi, formano una
specie di cuffia. Le penne che marginano le redini son
di color castagno: dietro a ciascun occhio parte un ciuffo
di penne sottili e sericee, giallo-lionate, che s’estendono
in dietro a guisa di corna. Una macchia bianca sulla gola.
Tutte le altre parti della cuffia di color nero-morato .
Cervice, schiena, groppone e scapolari, nero-olivastro.
Gozzo, penne de’ lati del petto, e qualcuna sparsa su
i fianchi d’un bel color castagno-fulvo: su i fianchi vi
sono ancora delle penne nerastre. Petto e addome bian-
co-sericeo. Cuopritrici delle ali, e remiganti primarie
nerastre, secondarie bianche. Piedi esternamente neri,
internamente cenerognoli.
Giovani fino all’ età d’ un anno. Becco cenerino-
celestognolo, con la base biancastra, e la cima gialla-
stra. Iride esternamente rosso-chiara, internamente
bianca. Redini carnee. Tutte le penne della testa d’egual
lunghezza. Testa, cervice, e tutte le parti superiori d’un
cenerino-nerastro . Gola candida : una fascia larga, can-
dida, a guisa di collare s’ estende molto indietro sulla
cervice. Gozzo, mezzo del petto e addome, bianco-
UCCELLI AQUATICI DI
sericeo. Lati del petto e fianchi, cenerino-nerastri.
Piedi esternamente nerastri, internamente cenerino-
celestognoli (1).
SINONIMIA
Colymbus cornutus. Lin. cur. Gmel.
Buffon, Planch. enlum. num. 942. ( giov. ).
Meyer et Wolf, Ois. d'Allem, Livr, 17. tab. 2.
Ranzani, Elem. di Zool. T, 3, part. IX. Tab, 31. fig. 3.
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. Le Grèbe cornu, Zngl. The horned Grebe. Ted.
Der geliòroter Steissfuss.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 11. quatt. 2.
Apertura del becco: soldi 1. picc. 2. Tarso: quatt. 4.
Cosrumi. E un uccello molto raro, particolarmente
in abito perfetto. Non l’ho mai trovato in Toscana.
Qualche volta si fa vedere ne’ laghi della Svizzera, e
dell’Italia settentrionale.
Propagazione. Nidifica fralle cannelle; il suo covo
è galleggiante, fatto con erbe, ed attaccato ai vicini ce-
spugli. Vi partorisce tre o quattro uova bianco-sudicie,
macchiate di scuro (2).
SVASSO ROSSO
PODICEPS RUBRICOLLIS Larn.
Becco subeguale al tarso: parte anteriore del collo ca-
stagno-fulva.
Podiceps rostro tarsum subaequante: parte antica colli
castaneo-fulva.
Adulti. Becco nero, con la base gialla. Tride scuro-
rossiccia. Penne del pileo nere; queste son più lunghe
di quelle della cervice, così che formano una specie di
zazzera. Parti laterali della testa, gola, ed alto del goz-
(1) (2) Temm. ibid. pag. 723. 724.
22 ORDINE QUINTO
zo di color cenerino, che si sfuma in bianco sul mar-
gine. Cervice, schiena, groppone, scapolari, cuopri-
trici delle ali, e remiganti primarie nere. Gozzo fulvo-
castagno, che si sfuma col bianco dell'addome, Fian-
chi, e regione anale color nerastro. Piedi esternamente
neri, internamente verde-olivastri.
Giovani . Han le penne della testa tutte d’egual lun-
ghezza. Lati della testa e gola biancastre: su i lati della
testa vi son delle fasce longitudinali nerastre. Gozzo di
color fulvo-sbiadito. Nel rimanente simile agli adulti.
SINONIMIA
Colymbus rubricollis, Colymbus subcristatus. Lin. cur.
Gmel.
Colimbo. Storia degli Uccelli Tav, 523.
Buffon, Planch, enlum. num. 93.
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Astrologa, Pisano.
STRANIERI
Franc. Le Grèbe à joues grises. Zngl. The red-necked
Grebe. Ted. Der Kastanienhalsiger Steissfuss.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 12. quatt. 2.
Apertura del becco: quatt. 5. picc. 2. Tarso: quatt. 5.
picc. 2.
Cosrumi. In Toscana è molto raro: e fino adesso
non vi ho veduto che degli individui giovani,
Propagazione. Non mi è noto che quà si propaghi.
Dicesi che le sue uova son tre o quattro per covata, di
color bianco-verdastro (1).
(1) Schioz, Hist. natur. des Nids etc. pag. 9.
UCCELLI AQUATICI 23
SVASSO COMUNE
PODICEPS CRISTATUS Lars.
Becco subeguale al tarso: parte anteriore del collo
bianca.
Podiceps rostro tarsum subaquante: parte antica colli
alba.
Adulti. Becco rosso-fosco, grigio-corneo superior-
mente, biancastro in cima: diritto, subcompresso, su-
beguale al tarso. Iride rosso-focata. Redini rosse. Pileo
nero-fosco. Lati della testa e gola, bianchi: sulla parte
posteriore ed inferiore della testa vi è un largo col-
lare, o sottogola, bipartito, formato da penne lunghe
sottili, e semierette : ove queste penne toccano i lati del-
la testa e la gola di color bianco, sono castagno-fulve,
nel rimanente nere. Cervice, dorso e scapolari nero-
cenerine. (rozzo al disotto della corvatta, petto ed ad-
dome, bianco-sericeo. Fianchi scuro-cenerini, che si
sfumano in fulvastro verso l'addome. Piccole cuopri-
trici delle remiganti secondarie, e remiganti secondarie
esterne, candide. Medie cuopritrici, remiganti secon-
darie interne, remiganti primarie, e sue cuopritrici,
cenerino-scure. Piedi nerastri dal lato esterno, bianca-
stri dall’interno.
Giovani dopo l’età di due anni. Pileo nero-ce-
nerognolo. Lati della fronte bianchi. Le penne dell’oc-
cipite sono un poco più lunghe dell’ altre, e formano
una specie di zazzera. Lati della testa, gola, gozzo,
petto ed addome, candido-sericeo. Non hanno altro
indizio di corvatta o sottogola se non che qualche penna
un poco più lunga, e macchiettata di nero . Parti supe-
riori ed ali colorite come negli adulti.
Giovani avanti l’età di due anni. Pileo nero-
cenerognolo: nessuna fascia bianca su i lati della fron-
te. Gola, gozzo, petto, e tutte le altre parti inferiori
bianco-sericee, Su i lati della testa vi son delle fasce
2h ORDINE QUINTO .
nerastre, ondolate, longitudinali. Non hanno nessuno
indizio nè di zazzera , nè di sottogola. Nel colore delle
parti superiori e delle ali somigliano gli adulti, eccet-
tuando bensì il bianco che cuopre le piccole cuopritri-
ci, il quale è meno esteso .
SINONIMIA
Colymbus cristatus. Lin. cur. Gmel. Ranzani.
Colymbus maior cristatus. Aldrov. Ornith. Tom. 3.
pag. 251. Tab. 254.
Colimbo crestuto maggiore, o Suasso. Stor. degli Ucc.
Tav. 521. (adulto ) 522. ( giovane).
Buffon, Planch. enlum. num. 400. ( maschio adulto).
Meyer et Wolf, Ois. d’Allem. Livr. 4. pl. 2. ( adulto )
p!. 3. ( giovane ).
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Tuffolo, o Tuffetto grosso, Pis.
STRANIERI
Franc. Le Grèbe huppè. Ingl. The crested Grebe. Ted.
Der gehaulite Steissfuss,
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 18. Apertura
del becco: quatt. 5. pice. 3. Tarso: quatt. 5. picc. 3.
Cosrumi. Gli adulti sono in Toscana rarissimi, i
giovani molto comuni sopra tutti i paduli. Si adopra
la pelle del loro addome per farne piccole pellicce da
guarnire le balze delle vesti muliebri di lusso.
Propagazione. Covano ne’ laghi o paduli ove 1’ ac-
qua è piena di paglie, o cespugli. Il loro nido è gal-
leggiante, e costruito grossolanamente con pezzi di pian-
te aquatiche, foglie, radiche, ec. che essi vanno a pren-
dere al fondo dell’ acqua. Le uova son di color bianco-
verdognolo , ma sempre insudiciate dalla mota, giacchè
sempre una parte ne è bagnata dall'acqua che penetra
attraverso il nido. Tanto il maschio che la femmina
covano alternativamente, Quando debbono allontanarsi
dal nido, cuoprono le uova con piante aquatiche (1).
(1) Schinz ibid. pag. 9.
UCCELLI AQUATICI 25
TRIBU II.
I TUFFATORI. PYGOPODES
CARATTERI DI TRIBU
Becco non seghettato, I TRE DITI anteriori
intieramente riuniti da una membrana. ALI
più corte della coda. Copa corta o cortissima.
Rostrum non serratum. DiciTi tres antici
ex toto membrana connexi. ALE cauda bre-
viores. Caupa brevis vel brevissima.
COSTUMI
Sono compresi in questa Tribù gli uccelli che me-
glio d’ogni altro san notare, e tuffarsi. Essi non si sco-
stano dall’acqua che nel tempo delle cove, ed anche
allora per poco tempo. Son tutti abitatori de’ climi
settentrionali, di dove alcuni accidentalmente, altri
periodicamente emigrano verso il mezzogiorno.
GENERE LXXVII.
COLYMBUS Lara.
CARATTERI GENERICI
DITI quattro.
DIGITI quatuor.
Becco subeguale alla testa, diritto, o leggerissima-
mente curvato in basso, subconico, appuntato. Lin-
gua lanceolata , e dentellata sopra i margini della base.
Redini pennute. Narici poste verso la metà del bec-
co, bislunghe, semichiuse da una membrana nuda.
Gambe nascoste intieramente sotto la pelle de’ fianchi.
26 ORDINE QUINTO
Tarso più corto del dito medio, estremamente com-
presso, quasi tagliente sugli spigoli, reticolato. Diti
quattro ; tre davanti intieramente riuniti da una mem-
brana: l'esterno eguale o più lungo del medio. Il po-
steriore corto, stiacciato, unito con l’ interno mediante
una membrana floscia. Unghie: quella del dito medio
molto stiacciata , ottusa; le altre bislunghe, leg ggermente
curve. Coda cortissima, rotondata, composta di circa
venti timoniere. 4 bislunghe, strette; prima e se-
conda remigante più lunghe di tutte.
COSTUMI
Vivono indistintamente e sulle acque dolci, e sulle
salse. Fuora del tempo degli amori è caso rarissimo che
vengano a terra, giacchè è è Foro quasi impossibile di star
ritti, e solo, come i 'Tuffetti, posson moversi strascican-
dosi, mediante le zampe e le ali, col ventre a terra. Son
nuotatori perfetti, e fan sott'acqua anche cento passi di
tragitto senza aver bisogno di tornare a galla a prender
respiro. E stando a galla per il solito non tengon fuora
che la testa, e spesso ancora il solo becco. Volano
piuttosto bene, ma non molto alto. Quando emigrano
seguono il corso delle acque. Il loro cibo consiste par-
ticolamnénte” in pesci, che i inseguono € prendono per-
fino al fondo dell’acqua: nutronsi bensì anche con in-
setti, e qualche foglia, o frutto aquatico. Nidificano
ne’ paesi oltramontani, sulla riva de’ laghi o delli sta-
gni, e per il solito non fan più di due uova per cova-
ta: il colore di queste è scuriccio, con larghe macchie
più intense. In Toscana non se ne trovano che degli
individui giovani.
STROLAGA MAGGIORE
COLYMBUS GLACIALIS Lix.
Parte del becco soprapposta alle narici, rotondeggiante:
mascella superiore diritta: apertura del becco maggiore
d’otto quattrini,
UCCELLI AQUATICI 2”
Colymbus , parte rostri naricibus superimposita subcon-
vera: mandibula superiori recta: hiatu rostri tres pollices
superante .
Adulti. Becco molto alto, compresso, diritto, nero,
cenerognolo in cima. Iride scura. Testa e collo di color
nero cangiante in verdone: questo colore anteriormente
termina con una linea leggermente concava; posterior-
mente s’ unisce col color del dorso. Sotto la gola vi è
un mezzo collare di macchie longitudinali bianche.
Più in basso sulla cervice vi è un altro mezzo collare,
molto più largo, di macchie bianche longitudinali.
Tutte le parti superiori son di color nero-verdone, co-
perte da macchie bianche subquadrate , disposte in serie
trasversali: quelle che sono sulle scapolari son più lun-
ghe delle altre. Fra la base del collo e le spalle vi sono
molte piccole macchie longitudinali, poste in serie pa-
rallele. Una larga fascia dello stesso colore del dorso,
ed anch'essa macchiata di bianco, scorre su i fianchi
parallelamente all’ala rinchiudendo l’ ascella che è bian-
ca. Parti inferiori candide. Ali nere. Cuopritrici mac-
chiettate di bianco. Coda nera. Diti e lato esterno del
tarso nerastro. Lato interno, e membrana interdigitale
biancastra (1).
Giovani dell’anno. Parte superiore del becco gri-
gio-cenerina; inferiore biancastra. Iride scura. Pileo,
cervice bruno-cenerina. Penne del dorso, delle ali, e
de’ fianchi grigio-scure nel mezzo, marginate, e termi-
nate di cenerino-celestognolo. Gola, lati della testa,
gozzo, petto e addome bianche. Gote macchiate di
punti cenerognoli. Diti e lato esterno del tarso scuro-
nero: parte interna del tarso e membrana interdigitale
biancastra (2).
(1) Questa descrizione, e quella dell’adulto della seguente spe-
cie è stata fatta sopra due bellissimi individui stati uccisi sul lago
di Ginevra dal Sig. Ph. Bonjour, ed ora conservati nella di lui ele-
gante collezione di Parigi.
(2) Temm. loc. cit. pag. 912.
28 ORDINE QUINTO
SINONIMIA
Colymbus torquatus. Briinnich.
Smergo, o Colimbo massimo ec. Storia degli Uccelli
Tav. 505, 506. ( giov.) 507. (adulto).
Eudites glacialis, Illiger, Ranzani.
Buffon, Planch. enlum. num. 952. (adult.).
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Tuffolone, Pis,
STRANIERI
Franc. Le Plongeon Imbrim. Ing? The northern Diver.
Ted. Der Schwarzhalsiger Taucher,
Dimensioni. Lunghezza totale: Braccia 1. pice. 5.
Apertura del becco: quatt. 11. picc. 2. Coda: soldi 2.
Tarso: soldi 3.
Costumi. Raramente vedesi in Toscana: uno solo
so esservi stato preso, ed era giovane. Abita in gran
quantità i mari artici del nuovo e dell’antico continente.
Propagazione. Fa il covo ne laghi o paduli del nord,
o sulle piccole isole che sono prossime al lido. Le uova
sono in numero di due per covata, di color bianco-
isabella, con delle grandi macchie e de’ punti cenerino-
porporini (1).
STROLAGA MEZZANA
COLYMBUS ARCTICUS Lis.
Parte del becco soprapposta alle narici, spianata: ma-
scella superiore leggermente curva in basso: apertura del
becco maggiore d’ otto quattrini.
Colymbus parte rostri naricibus superimposita compla-
nata: mandibula superiori subincurva: hiatus rostri tres
pollices superante.
Adulti. Becco compresso, leggermente curvo in
(1) Temm. ibid. pag. 913.
UCCELLI AQUATICI 29
basso, nerastro. Iride scura. Pileo e cervice di color
cenerino-piombato, che sulle tempie si unisce sfuman-
dosi col color nero della parte anteriore del collo. Gola
e gozzo di color nero cangiante in violetto: questo co»
lore verso il petto termina ad un tratto, facendo sul
mezzo del collo un angolo sporgente in basso. Una
serie trasversale di macchie bianche e bislunghe for-
mano un mezzo collare sotto la gola. Nella metà infe-
riore del collo, molte di queste macchie disposte longi-
tudinalmente, separano il color cenerino della cervice
dal color nero del gozzo. 'Tutte le parti superiori del
tronco son di color nero cangiante in verdone. Quattro
grandi serie di macchie bianche quasi graduate scorrono
sul dorso, una sopra la schiena, e due sopra le scapole.
Su i fianchi, parallelamente all’ ala, scorre una larga
fascia del color nero del dorso, la quale racchiude 1°a-
scella che è bianca. Parti inferiori candide. Su i lati del
petto un gran numero di macchie bianche disposte lon-
gitudinalmente. Ali nere; sulle cuopritrici vi son delle
macchie bianche. Coda nera. Diti, e lato esterno del
tarso di color nerastro: parte interna del tarso e mem-
brana interdigitale bianco-cenerognola .
Giovani dell’età di due anni. Becco cenerino-
nerastro . Pileo, cervice, lati del petto, dorso, e scapo-
lari nero-cenerognole. Gola, gozzo, parte media del
petto, ed addome bianca. Lati del gozzo cenerino-ne-
rastri; aleune macchie bislunghe cenerognole scorrono
su i lati del petto. Ali nerastre; molte delle cuopritrici
son nero-verdone nella cima, ed han delle macchie
bianche.
SINONIMIA
Eudites arcticus. Illiger, Ranzani.
Colymbus arcticus. Lin, Lath. Bonap, Temminck.
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. Le Plongeon lumme, ou a gorge noire. /ng/. The
blakuoated Diver. Zed. Der schworzkehliger Taucher.
30 ORDINE QUINTO
Dimensioni. Lunghezza totale: Braccia 1. soldi 4.
Apertura del becco: soldi 3. picc. 1. Coda: quatt. 5.
picc. 1. Tarso: soldi 3.
Costumi. È questo un uccello molto raro, anche in
abito giovanile, rarissimo in abito perfetto . Nel Pisano
so che ne fu preso un giovane. Dicesi esser comune
nel Nord.
Propacazione. Poco conosciuta.
STROLAGA PICCOLA
COLYMBUS SEPTENTRIONALIS Lis.
Parte del becco soprapposta alle narici, rotondeggiante:
mascella superiore quasi diritta; apertura del becco minore
d’otto quattrini.
Colymbus parte rostri naricibus superimposita subcon-
vessa: mandibula superiori fere recta: hiatu rostri tres
pollices non aequante..
Adulti. Becco nero. Iride arancione-cupa. Testa,
® Dj . .
gola, e lati del collo d’un bel color cenerino-piombo.
Sul pileo delle macchiette nere. Cervice, e lati del
9
petto di color cenerino-nerastro tendente al verdone,
con una gran quantità di macchie bianche bislunghe,
longitudinali. Dorso, ali, coda e fianchi, nerastri. Sul
gozzo una gran macchia bislunga d’ un color rosso si-
mile al sangue disseccato. Petto e addome candidi. Diti
e parte esterna del tarso nero-olivastra: parte interna,
e membrana interdigitale bianco-livida .
Nota. Gl’individui non tanto adulti han delle macchie
bianche sul dorso.
Giovani. Pileo e cervice cenerino nerastre minuta-
mente macchiate di bianco. Penne del dorso, delle
spalle, scapolari, cuopritrici delle ali e del sopraccoda
nerastre, con due macchie biancastre verso la cima.
Remiganti e timoniere nerastre. Gola, gozzo, petto e
addome candide. Lati del collo bianchi, finamente
macchiettati di cenerino. Diti, e tarsi esternamente,
UCCELLI AQUATICI dI
scuro-olivastri; internamente, e membrana interdigi-
tale biancastra.
SINONIMIA
Colymbus septentrionalis. Lin. Lath. Temm, Bonap.
Colymbus stellatus. Lin. Lath. ( giovane ).
Colymbus Lumme. Briinnich.
Eudites septentrionalis, Illig. Ranz.
Buffon, Planch, enlum. n. 308. (adult. ) 992. ( giov.).
NOMI VOLGARI» TOSCANI
Tuffolone, Pis. Pescina, Bient. Suazzo, Valdichiana.
STRANIERI
Franc. Le Plongeon Cat-marin, ou è gorge rouge. Zngl.
The red-throated Deli Ted. Der rothkeliger Taeko ;
Dimensioni. Lunghezza totale: Braccia 1, quatt. 7.
Apertura del becco: quatt. 7. picc. 2. Coda: quatt. 5.
Tarso: quatt. 7. picc. 3.
Cosrumi. È questa la specie più comune fra noi.
Ogni inverno se ne trovano molti sopra i nostri paduli,
ma, come segue delle alire specie, solo degli individui
giovani.
Propagazione. Accade nel Settentrione; e, come
l’ altre specie, sul margine de’ paduli, e de’ laghi. Par-
torisce due uova per covata, bislunghe, subcilindriche ,
di colore scuro-olivastro, con poche macchie scure.
GENERE LXXVIII,.
ALCA Basss.
CARATTERI GENERICI
Dirt tre. MAsceLLA SUPERIORE solcata. NARICI
semichiuse da una membrana pennuta.
Diciti tres. MANDIBULA SUPERIORI sulcata .
Nares semiclausa membrana plumosa.
32 ORDINE QUINTO
Becco subeguale alla testa, vestito di penne nella me-
tà basilare, estremamente compresso. Mascella supe-
riore adunca, solcata lateralmente. Mascella inferio-
re canaliculata, e leggermente piegata in basso nella ci-
ma. fedini pennute. Lingua bislunga, intiera, aguzza
in cima (i 1). Narici situate nella prima metà del becco,
quasi intieramente nascoste da una membrana pennuta.
Gambe nascoste intieramente. sotto la pelle de’ fianchi.
T'arso più corto del dito medio, compresso , reticolato.
Diti solo tre davanti, intieramente riuniti da una mem-
brana. Unghie sabcompresse, mediocri, subadunche,
appuntate. Coda mediocre, cuneata (2). Al strettis-
sime, piuttosto corte: prima remigante subeguale alla
seconda e la più lunga di tutte.
COSTUMI
Abitano costantemente nel mare: nell’estate in quei
del cerchio artico, e nell’inverno calano alcune volte
anche ne’ meridionali. Covano entro li spacchi, o nelle
buche de’ massi. Non vi è differenza d’abito fra i due
sessi. Mutan le penne due volte all’anno. Questo g ve-
nere contiene due specie europee, una delle quali giam-
mai cala ne' nostri mari,
GAZZA MARINA
ALCA TORDA Lin.
Ali più corte della coda: coda conico-bislunga: grossez-
za dell’ Alzavola ( Temm.)
Alca alis cauda brevioribus: cauda conico oblonga: sta-
tura Anatis Querquedule.
Adulti in inverno. Becco nero, con una fascia
bianca trasversale su i lati. Pileo, cervice, lati del gozzo,
dorso, ali e coda color nero-scuro. Tempie, e regione
(1) Ranz. Tom. 3. part. g. pag. 259.
(2) Nell’unica specie che trovasi in Italia .
UCCELLI AQUATICI 33
auricolare biancastra. Dal lato posteriore dell’ occhio
parte una stria nerastra che estendesi verso l'orecchio.
Tutte le altre parti inferiori candide. Cima delle remi-
ganti secondarie bianca. Piedi cenerino-nerastri.
In abito di nozze. Una fascia stretta di color bian-
co-candido che va dagli occhi al becco. Gote, gola ed
alto del gozzo, di color nero intenso, leggermente can-
giante in scuro. Nell’altre parti sono allora simili agli
individui in abito d’inverno.
SINONIMIA
Alca pica, Gmel,
Alca Baltica. Brun. ( abito d’ inverno).
Buffon, Planch. enlum. num. 1003. (ad. in abit. d’est.)
num. 1004. ( ad, in ab. d’ inv.)
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. Le Pingouin macroptère. Zngl. The Rarzor-bill
Auk. Ted, Der Tord Alk.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 13. Apertura
del becco: quatt. 8. picc. 3. Coda: quatt. 7. picc. 3.
Tarso: soldi 1. picc. 2.
Cosrumi. Abitano costantemente i mari settentrio-
nali, e solo per caso, e di tempo in tempo qualcuno
ne viene nel Mediterraneo. Due individui in questo
Museo si conservano, stati presi sul nostro littorale, uno
nell'inverno del 1822, l’altro in quello del 1825. Il
cibo di tali uccelli consiste in pesci, e, secondo il Tem-
minck, particolarmente di giovani Aringhe. Uno de’ due
individui che possiedo lo ebbi vivo: ad esso provai di
dare a mangiare de’ pesciolini, posandoli sul terreno
poco da lui distante, ma non li toccava. Provai, aven-
dolo messo ‘a notare in un gran bacino d’acqua, a
gettare i pesci in questa: allora con grande avidità si
scagliava loro addosso, con un colpo di becco li divi-
deva per il mezzo, e successivamente ne inghiottiva i
due pezzi.
Tomo LII. 3
34 ORDINE QUINTO
Propagazione. Accade sulle coste dell’ Europa set-
tentrionale. Molti si riuniscono nel medesimo luogo,
e depositano le uova ne’ cavi degli scogli, e sopra le
loro punte sporgenti, immediatamente sul sasso , o sulla
rena, senza preparare alcun nido. Ogni covata è com-
posta d’ un solo uovo, che è grossissimo in proporzione
dell’ animale: egli è del volume di quelli d’ Oca, ma un
poco più appuntato; il suo colore è grigio, o verde-
mare, asperso da una gran quantità di matchie nere,
irregolari, più abbondanti sull’estremità ottusa (1).
GENERE LXXIX.
MORMON Temm.
CARATTERI GENERICI
Dirt tre. MasceLLA suPERIORE solcata. NARICI
semichiuse da una membrana nuda.
Diciti tres. ManpibuLA suPERIOR sulcata.
Nares semiclausae membrana nuda.
Becco poco più corto della testa, estremamente
compresso, con spigoli quasi taglienti: quello della ma-
scella superiore alla base forma un angolo sporgente.
Mascella superiore un poco adunca in cima, lateral-
mente solcata. Redini pennute. Lingua piccola, com-
pressa, intiera, appuntata. /Varzci basilari, poste sul
margine inferiore della mascella, bislunghe, semichiuse
da una membrana nuda. Gambe nascoste intieramente
sotto la pelle de’ fianchi. Z'ar:so più corto del dito me-
dio, compresso, reticolato. Diti solo tre davanti, in-
tieramente riuniti da una membrana. Unghie subcom-
presse, mediocri, subadunche, appuntate. Coda pic-
cola, subcuneata, di sedici timoniere. Ali strettissime ,
j
(1) Schinz ibid. pag. 13.
UCCELLI AQUATICI 35
piuttosto corte; prima remigante subeguale alla secon-
da, e la più lunga: di tutte.
COSTUMI
Simili a quelli degli uccelli del precedente Genere.
POLCINELLA DI MARE.
MORMON ARCTICUS LicntenstEIN.
| Testa senza ciuffi: mandibula inferiore non adunca.
Mormon capite pennis auriculaeformibus destituto :
mandibula inferiori non adunca.
Adulti. Becco cenerino alla base, nel mezzo giallo-
rossiccio, rosso-vivace in cima. Contorno degli occhi
nudo, e di color rosso. Iride biancastra. Vertice, cer-
vice, un largo collane che gira sul collo molto più ri-
stretto sul davanti che su i lati, di color nero. Dorso,
scapolari, sopraccoda, coda ed ali di color nero. Lati
della testa e gola color cenerino-piombato: questo colo-
re nella parte inferiore è separato dal collare nero, per
mezzo d’una sfumatura bianca. Petto, addome e fianchi
bianco-candidi. Piedi arancioni. Unghie nere.
SINONIMIA
Alca arctica. Lin, cur. Gmel., Lath,
Alca Labradora, et deleta. Gmel.
Fratercula arctica. Vieillot, Boie.
Mormon fratercula, Temminck,
| Mormon arcticus. Illig., Licht., Bonap.
Fraticella, o Pica marina. Storia degli Uccelli Tav.
551. e 600,
Ranzavi, Elem. di Zool. T. 3. part. IX. Tav, 32. fig. 3.
Buffon, Planch. enlum, num. 275.
Lal
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. Le Macareux. Ingl. The arctick Puffin, Ted.
Der arktischer Larventaucher,
36 ORDINE QUINTO
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 10. Apertura
del becco: soldi 1. picc. 2. Coda: soldi 1. picc. 3.
Tarso: quatt. 2. picc. 3.
Costumi. Vive ne’ mari settentrionali. Vola mala-
mente, e sempre a fior d’acqua: con tutto ciò non di
rado ne arrivano anche nel Mediterraneo . E a me noto
che due ne sono stati presi sulla nostra spiaggia Toscana.
Propagazione. Non si propaga che nel settentrione.
Le uova le depone al nudo sugli scogli, in qualche loro
incavo, 0 in una buchetta fatta nell’arena. Alcuni au-
tori dicono che depone due uova per covata, altri un
solo: il colore di queste è bianco-sudicio .
TRIBU III.
I VOLATORI. LONGIPENNES
13,
CARATTERI DI TRIBU
Becco non seghettato. Tre pITI davanti
uniti da una membrana. ALI più lunghe delle
timoniere medie. Copa grande.
RostruM ron serratum. Diciti tres antici
membrana connexi. ALa longiores rectricibus
mediis. Caupa grandis.
COSTUMI
Non stan nuotando che mentre vogliono riposarsi .
Ordinariamente volano sul mare, uniti in branchi, ad
oggetto di far la posta ai pesci ed agli insetti, che ac-
costansi alla superficie, o per scorgere i cadaveri che
l’acqua tiene a galla. Camminano malamente e con
difficoltà, cosicchè non fermansi sulla terra se non per
prendere riposo, o per fare il nido, e deporre le uova.
UCCELLI AQUATICI 37
GENERE LXXX.
PUFFINUS Brisson.
CARATTERI GENERICI
Breco. mediocre. Ambedue le. MasceLLE
adunche. Naricr tubulate: aperture. nasali
due. Tarso reticolato,
Rostrum mediocre. ManpisuLa adunca. Na-
res tubulata, aperturis duabus. Tarsus rezicu-
latus,
Becco subeguale, o poco più lungo della testa, di-
ritto, compresso, e molto più verso la cima che alla ba-
se. Mascella superiore con un solco da ciascuna parte,
fortemente adunca nella cima, con margini taglienti.
Mascella inferiore diritta; piegata in basso nella cima.
Narict basilari, superiori , formate da due tubi riuniti:
aperti separatamente nella parte anteriore. Lingua
mediocre, conica, intiera (1). Gambe corte, quasi
intieramente nascoste sotto la pelle de fianchi. Z'arso
molto compresso , reticolato , subeguale al dito medio.
Diti tre davanti e uno di dietro il posteriore. formato
dalla sola unghia: degli anteriori l’ esterno più lungo
dell'interno, più corto del medio: gli anteriori riuniti
intieramente da una membrana. Unghie: la poste-
riore diritta, articolata sul tarso più in alto degli altri
dit: le anteriori mediocri, un poco curve, appuntate.
Coda di dodici timoniere, mediocre. Ali molto lun-
ghe, strette: prima remigante la più lunga.
COSTUMI
Gli uccelli del presente Genere abitano in tutti i
mari. Vivono di pesci, de’ quali s° impadroniscono
(1) GC. L. Bonap. loc. cit. pag. 369.
38 ORDINE QUINTO
tutfandosi, ed inseguendoli sott’ acqua, come fanno gli
uccelli della famiglia de’ Pygopodi, con cui son molto
affini. Sono ancora abili e forti nel volo, potendo con-
tinuare i loro viaggi per più giorni. Ordinariamente
non sono in moto che di notte, o nei tempi procellosi.
Prendon riposo fralli scogli. e nelle buche di questi, o
negli incavi da loro stessi fatti sulle spiagge arenose.
Depongono un uovo per covata. Per il solito son gras-
sissimi, ed il loro grasso è quasi liquido.
* BERTA MAGGIORE
PUFFINUS CINEREUS Cuv.
Becco lungo ventitre piccioli: ali più lunghe della
coda: coda cuneata: tarso lungo venti piccioli.
Puffinus rostro bineas 25 longo: alis cauda cuneata
longioribus : tarso lineas 22 longo.
Adulti. Becco giallastro. Iride scura. Testa, e tutte
le parti superiori di color cenerino. Gola, gozzo, petto,
addome, fianchi, sottocoda e cuopritrici inferiori delle
ali bianche. La fronte, le gote, e lo spazio fra il ce-
nerino della cervice, ed il bianco della parte anteriore
del collo, coperto di macchie bianche e cenerine. Re-
miganti e. timoniere nerastre. Ali più lunghe della
coda. Piedi, membrane ed unghie giallo-livide.
Giovani. Becco nerastro. Tutte le parti superiori
d’un color-cenerino-lavagna. Il bianco delle part in-
feriori':con macchie cenericce ondulanti.
SINONIMIA
Procellaria Puffinus, et cinerea. Lin. cur. Gmelin,
Latham.
Procellaria Puffinus. Temm,
Procellaria cinerea. Ranzani.
Diomedea avis. Aldrov. Ornit. T. 3, pag. 57. Tab. 59.
Berta maggiore, ec. Storia degli Uccelli Tav. 536.
Buffon, Planch. enlum. num. 962.
UCCELLI AQUATICI 39
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. Le Pétrel cendre. Zngl. The cinerous Petrel.
Ted. Der aschenfarbig Sturmvogel.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 15. quatt. 2.
Apertura del becco: soldi 2. Coda: soldi 3. quatt. 2.
Tarso: quatt. 5.
Costumi. Abita in quasi tutti 1 mari. Non è raro
nel Mediterraneo : sovente ne capitano sulle coste della
Provenza (1), e del Genovesato (2). Il Sig. Payraudeau
ne ha trovata una gran quantità in Corsica a Bonifazio,
ed all'Isola della Milddilona<
Propagazione. Secondo le osservazioni del sullodato
Sig. Payraudeau, nidifica nelle due ‘citate località, entro
le EN delli scogli. I giovani, dicesi, hanno una
voce simile al pianger dun bambino.
* BERTA MINORE
PUFFINUS ANGLORUM Rax.
Becco lungo nil MI ali un poco più lunghe
della coda: coda Usncato: rotondata: tarso lungo. piccioli
diciassette,
Puffinus rostro lineas 20 longo, alis paulo longioribus
cauda truncato- rotundata : tarso lineas : 20 ST
Bedlto! nerastro . iviauia scura. Parti superiori della
testa, cervice, dorso, scapolari sopraccoda ; timoniere,
cuopritrici delle ali e remiganti di color nero legger-
mente cangiante. Gola, gozzo, petto, addome, fianchi,
sottocoda e cuopritrici (TAO delle ali bianche. Su i
lati della testa, sul collo, e su i fianchi, il limite del
color: nero s ‘estende sul Bianco cangsiandosi in macchie
trasverse cenericce. Tarso, dito rhediob: e interno, e
(1) Risso, Histoire atue! de l Europe merid. Tomé 3. pag. 79-
(2) Calvi, Catalogo d'Ornitologia di Genova ec. pag. 87.
lo ORDINE QUINTO.
parte interna della membrana di color giallo-arancione,
Dito esterno e margine della membrana nerastri.
SINONIMIA
Procellaria anglorun.. Temm.
Puffinus anglorum. Ray, Bonap.
Berta minore, ec. Storia degli Uccelli Tav. 537.
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. Le Petrel Marks, Ingl. Marks Puffin.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 14. Apertura
| del becco: quatt. 4. picc. 2. Coda: quatt. 7. Tarso:
quatt. 4. picc..2.
Cosrumi. È tanto abbondante nel settentrione quest”
uccello; che in alcuni luoghi della Scozia ogn’ anno ne
salano delle migliaja, per mangiarli durante l’ inverno.
Nell’Isola di Santo Kildo, in quella di Man, nelle Or-
cadi, in Irlanda, in Norvegia, ec. è comunissimo. Nel
Baltico non vi si vede, e raramente trovasi sulle coste
dell’ Olanda, e Francia settentrionale. Secondo le 0s-
servazioni del Prof. Calvi (1), questo Puffino compa-
risce non di rado nel Golfo di Genova, ed anzi l’ indi-
viduo che si conserva nel Museo di Pisa è stato ucciso
vicino al porto di quella città,
Propagazione. Nidifica nelle buche delli scogli, o
nelle tane de’ Conigli: partorisce un solo uovo per co-
vata, quasi globoso , della grossezza di quelli dell’ Ana-
tre, e di color bianco.
* FRINGUELLO DI MARE
PUFFINUS OBSCURUS Cuv.
Becco lungo piccioli dodici: ali eguali alla coda: coda
troncato-rotondata: tarso lungo sedici piccioli,
Puffinus rostro lineas 13 longo: alis equantibus caudani
truncato-rotundatam : tarso lineas 18 longo,
(1) Catalogo ec. pag..87.
UCCELLI AQUATICI Ki
Becco bruno-nerastro. Iride scuro-nera. Vertice,
nuca, e generalmente tutte le parti superiori del corpo,
le ali, la coda, le cosce, ed il margine del sottocoda
di un color nero-bruno, che le fa comparir vellutate:
tutte: le parti inferiori di un bianco puro: il nero ed il
bianco de’ lati del collo s° uniscono a mezze tinte, in
modo che costituiscono due specie di mezzelune. Tarso
e dit d’ un bruno-rossastro: membrane giallastre; il
dito esterno marginato di nero.
Nota. Io non ho veduto nessun individuo di questa
specie nè fresco, nè conservato in alcun Museo; in conse-
guenza non posso che copiarne la descrizione statane data
dal Temminck.
SINONIMIA
Procellaria obscura. Lin. cur. Gmel., Temm., Ranz.
Puffinus obscurus. Cuv., Bonap.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 9g. picc. 2.
Becco: soldo 1. Tarso: soldo 1. picc. 4.
Costumi. Abita, al dir del 'Temminck, le contrade
australi dell’ Europa, le corrispondenti d’ America,
verso il Capo di Buonasperanza, ec. Comparisce anche
nel Mediterraneo; ma per anche io non mi sono im-
battuto a incontrarne alcuno.
GENERE LXXXL
THALASSIDROMA Wicors.
CARATTERI GENERICI
Brcco sottile. Ambedue le MasceLLe adun-
che. Narici tubulate: tubo con una sola aper-
tura, Tarso reticolato.
Rostrum tenue. ManpisuLa adunce. Nares
tubulata, apertura unica. Tarsus reticulatus.
{o ORDINE QUINTO
Becco più corto della testa, alla base tanto alto che
largo: in cima compresso: piuttosto debole. Mascella
superiore molto adunca nella cima : inferiore anch'essa
piegata in basso nella cima. Marici in forma d’ un
tubo disteso sopra la base del becco, che verso la metà
di questo si apre in avanti, con-un sol foro guardante
ora in avanti, ora un poco in alto. Lingua mediocre,
depressa, intiera, sottile, terete in cima, appuntata (1 );
Gambe medicali con una piccola porzione nuda so-
pra il calcagno. Z'arso reticolato, subeguale al dito
medio. Diti tre davanti, uno di dietro; l’ esterno poco
più corto del medio, e più lungo dell’interno, riumiti
da una membran® intiera : dito posteriore formato dalla
sola unghia. V/rghie anteriori leggermente adunche,
appuntate; la posteriore articolata ‘sul tarso più in alto
de’ diti anteriori, diritta, appuntata. Coda troncata,
o leggermente incavata, di dodici timoniere. Ali talro
lunghe; seconda e terza remigante le più lunghe.
COSTUMI
Sono uccelli seminotturni: nel tempo che la luce è
grande, stan nascosti fralli scogli, e compariscono sul
mare ai crepuscoli, o nelle tenebre delle burrasche.
Volano rapidamente strisciando la superficie dell’onde:
qualche volta vi si fermano, e mediante le ali distese,
e col percuotere l’acqua con i piedi, vi si trattengon
sospesi: non sanno tuffarsi. Si cibano di piccoli ani-
mali marini, frutti di alghe, e fuchi: e quelle Talassi-
drome che vedonsi in branchetti volare, e volteggiare
entro il solco lasciato nel mare dai vascelli I ocomente
sospinti dal vento, altro non fan che impadronirsi degli
animaletti, e de? semi levati di posto, e scoperti da
quell’ agitazione dell’acqua. Nidificano in società sugli
scogli , A isolette selvagge: non depongono più d’un
uovo per ciascun nido, ed alimentano i pulcini vomi-
tando nella lor bocca i cibi semidigeriti.
(1) C.L. Bonap. ibid. pag. 366.
UCCELLI AQUATICI 43
*UCCELLO DELLE TEMPESTE
THALASSIDROMA PELAGICA Wicors.
Di color nero-filiggine: sopraccoda bianco, con fascia
nera in cima: coda troncata: ali più lunghe della coda.
Thalassidroma corpore nigro-fuliginoso: tectricibus
supercaudalibus albis, apice nigro-fasciatis: cauda trun-
cata : alis cauda longioribus.
Adulti. Becco nero. Iride scura. Testa, cervice,
schiena e scapolari di color nero, leggermente tendente
al color di filiggine. Ali dello stesso colore, ma con
l’ estremità delle grandi cuopritrici bianca. Gola, gozzo,
peito, addome, fianchi, e penne medie del sottocoda
nero-filigginose. Le penne de’ lati della base dell’ addo-
me e del sottocoda son bianche. Penne del sopraccoda
bianche: quelle che riposano sopra le timoniere hanno
la parte estrema nera. Coda troncata, nera. Piedi neri.
SINONIMIA
° Procellaria pelagica. Gmel., Lath., Temm., Ranz.
L’ Oiseau de tempéte. Buffon, Ois. vol. 9. pag. 327.
Brisson vol. 5. pag. 140. planch, 13. f. a.
NOMI VOLGARI. STRANIERI
© Franc. Le Pétrel tempéte. Ingl. The Stormy Petrel.
Ted. Der kleinster Sturmvogel.
. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 5. quatt. 1.
Apertura del becco: picc. 5. Coda: quatt. 5. Tarso:
quatt, 2. picc. 1.
Costumi. Abita i mari d'Europa; qualche volta entra
nel Mediterraneo: dicesi che ne sono stati trovati alcuni
individui sulle coste di Provenza.
Propagazione. Nidifica o nelli spacchi degli scogli,
o nelle tane abbandonate da piccoli quadrupedì. Par-
torisce un uovo quasi sferico , e bianco-candido come
quel delle Civette.
i ORDINE QUINTO
GENERE LXXXII.
LESTRIS Iziic.
CARATTERI GENERICI
MasceLLa superIoRE adunca, coperta alla
base dalla cera. Nakici senza margine, Tarso
scudettato,
ManbIBULA supERIOR adunca, basi cERA tecta.
Narks absque margine. Tagsus scutellatus.
Becco subeguale alla testa, subcilindrico alla base,
compresso in cima? alla base, ed alla cima presso a
poco della stessa altezza. Mascella superiore ricoperta
per più della metà da una cera subcornea, alla base
vestita di penne; in cima adunca, più o meno visibil-
mente intaccata. Mascella inferiore un poco più corta
della superiore, con un piccolo angolo sporgente infe-
riormente. Lingua canaliculata, appuntata, debol-
mente divisa in cima. Marzci laterali, poste nel terzo
anteriore del becco, superiormente limitate dalla cera,
inferiormente ed anteriormente dalla sostanza cornea
del becco: anteriormente rotondate, e dalla parte po-
steriore van ristringendosi, e terminano in un sottilis-
simo fesso, e comunicano insieme, Gamba di medio-
cre lunghezza, con una piccola porzione nuda sopra il
calcagno. Z'arso subeguale al dito medio, scudettato.
Piti quattro; gli anteriori subeguali, intieramente riu-
niti da una membrana: il posteriore molto piccolo,
libero, articolato sul tarso. Unghie mediocri, forti,
arcuate, aguzze. Coda mediocre, subrotondata, di do-
dici remiganti: le due medie molto più lunghe delle
altre. Ali grandi; prima remigante più lunga di tutte
le altre, e subeguale alla seconda.
UCCELLI AQUATICI 45
COSTUMI
Gli uccelli di questo Genere somigliano assai ai Gab-
biani per le loro forme, ma ne diversificano infinita-
mente nei costumi; ed anzi sono di essi, delle Sterne
e delle Albatresse acerrimi nemici. Mediante l adunco
lor becco, che in qualche specie anche è dentato , pren-
dono e dilaniano i deboli animali, come piccoli qua-
drupedi e giovani uccelli. Mentre essi hanno 1 figli è
grandissima la distruzione delle uova, e la strage che
fanno dei pulcini di Gabbiano, di Uria, di Mormon, ec.
Amano molto il pesce, ma o non lo sanno pescare, o
non vogliono prendersi una tal briga, giacchè per pro-
curarselo si servono d’ un modo singolarissimo. Se-
guono € si aggirano attorno ai branchi de’ Gabbiani,
ed incontrandone alcuno che sembri essersi ben pa-
sciuto, gli volano addosso e arditamente incominciano
ad inquietarlo e percuoterlo col becco. ll Gabbiano
allora, ad oggetto forse d’essere più agile nella fuga,
forse anche conoscendo il volere del suo temuto ne-
mico, fa risalire nel becco quel che aveva ammassato
nel gozzo, e fuora lo rigetta. Lo Stercorario ciò visto,
lascia immediatamente la sua vittima, e, serrate le ali,
si piomba sopra il cibo cadente, e quasi sempre lo af-
ferra avanti che sia giunto a toccare la terra o l’acqua.
Un tal costume dei Zestris stato male osservato, e da
lontano, valse a questi uccelli negli scorsi tempi il nome
di Stercorari, giacchè fu creduto che essi si nutris-
sero, non del cibo vomitato da’ Gabbiani, ma de’ lero
escrementi. Questi rapaci uccelli de’ mari, amano anche
gli avanzi de’ Cetacei e de’ pesci che trovano morti e
galleggianti sul mare. Abitano quasi costantemente il
settentrione: solo per accidente qualcuno ne capita ne”
paesi del mezzogiorno, ma ordinariamente non sono
che de’ giovani. Perciò di rado vedonsi in Italia, ed io
fino ad ora non ho trovato in Toscana che un solo in-
dividuo in abito giovamie. Nidificano ne’ paesi setten-
rionali, sulle coste della Syezia, dell’ Islanda, del Gro-
46 ORDINE QUINTO
eland, ec. Fanno un covo grossolano ammassando fu-
chi, ed altre erbe sopra le spiagge, o sopra i massi, ma
per il solito ad una certa distanza dal mare. Fuori
dell’epoca delle cove vivono solitarj, ma allora si uni-
scono in branchi, e fabbricano i nidi prossimi gli uni
agli altri. Il loro coraggio per difendere i figli è gran-
dissimo, e furiosamente attaccano ogni animale, e
l’uomo stesso, se troppo si accosta alle loro colonie.
Non v'è differenza notabile nell’ abito degli individui
de’ due sessi, ma molta fra gl’ individui di varia età.
Camminano col corpo quasi eretto. Hanno un curioso
modo di volare, descrivendo continuamente e con gran
rapidità delle piccole curve, movendosi in giri vorti-
così, ec.
Nota. Le frasi delle due seguenti specie son quelle date
dal Principe di Musignano nella sua opera più volte citata:
The genera of north American birds ec.
* LABBO
LESTRIS PARASITICUS Bose.
Becco mediocre, diritto, largo alla base, intiero : timo-
niere medie lunghissime, repentinamente ristrette, ed
appuntate: tarso lungo diciotto piccioli: posteriormente
quasi liscio. I
Lestris rostro mediocri recto, basi-lato, integro: re-
ctricibus mediis longissiniis, apice abrupte angustatis, acu-
tis: tarso lineas 19 longo, postice tecto protuberantiis raris.
Adulti in abito perfetto. Becco nero, con cera
glauco-olivastra. Penne che cingono la cera, bianco-
giallastre. Gote, regione degli orecchi e pileo di color
scuro-bistro. Gola e lati del collo bianchi, con leggiera
sfumatura gialliccia. Penne della cervice cenerognole,
con lo stelo e una sottile striscia, lungo questo , di color
bianco-giallo. Dorso, scapolari, sopraccoda, timoniere,
sottocoda, ali e lati del petto, ‘color cenerino-bistro ,
simile al pilco: questo colore, sul mezzo del petto,
UCCELLI AQUATICI Ly
diviene un cenérino-chiaro tendente al gialliccio. Parte
inferiore del petto e addome, candida. Remiganti
del color del dorso, ma leggermente bianche alla base
dal lato interno, e con stelo candido. Coda rotondata;
le due timoniere medie molto più lunghe delle altre;
della stessa larghezza di queste alla base, ma che gra-
datamente van ristrettendo appena che le han sorpas-
sate. Piedi ed unghie nere.
Abito della media età. Becco come negli adulti:
le parti superiori di color scuro-bistro ; le inferiori d’un
simile colore, ma più chiaro: le penne della cervice,
nella parte media, hanno una striscia longitudinale
gialliccio-ceciata . Le ali e la coda del colore del dorso,
con gli steli bianchi. Piedi neri.
Giovani dell’ anno. Becco nero, con la cera ver-
dastra. Testa e collo color scuro-bistro chiaro. Le
penne del dorso, scapolari, e cuopritrici delle ali scu-
ro-bistro, con una larga marginatura in cima di color
lionato. Le penne del petto del colore del collo, ma
con sottil margine bianchiccio. L’addome eguale nel
colore al petto, ma con larghe fasce trasverse bianca-
stre. Penne del sopraccoda e del sottocoda scuro-bistro,
con larghe fasce trasverse lionate. Remiganti e timo-
niere scuro-nere, con lo stelo bianco. Parte nuda della
gamba, tarso, e base de’ diti e della membrana, color
cenerino-celestognolo : il rimanente della membrana e
de’ diti, di color nero.
SINONIMIA
Larus parasiticus (adult.) Larus crepidatus {giov.) Lin.
Catharacta parasitica. Brunnich.
Stercorarius longicaudus. Briss.
Buffon, Planch. enlum. num. 762.
*
NOMI VOLGARI, STRANIERI
Fraric. Le Stercoraire parasite, ou Labbe, Zngl. The
artic Gull, Zed. Die schmerosser Raubmove.
48 ORDINE QUINTO
Dimensioni. Lunghezza totale: (cioè fino alla cima
delle timoniere laterali ) soldi 14. Apertura del becco:
quatt. 4. picc. 2. Timoniere laterali: soldi 4. Timo-
niere medie soldi 7. Tarso: quatt. 4.
Costumi. Incontrasi sulle rive del Baltico, nella
Svezia e nella Norvegia: l’inverno si spande nell’in-
terno d’ Europa su i laghi, ed i fiumi. Arriva qualche
volta in Germania, in Olanda, in Francia, in Svizzera,
ed anche in Italia. Nel 1828 ne fu ucciso un individuo
giovane, presso all'imboccatura dell’ Arno, che ora
conservasi nel Museo pisano; ed a Lucca, nel Museo di
S. A. il Duca, se ne vede un altro bell’ individuo, stato
trovato sul padul di Maciuccoli.
Propagazione. Fa il suo nido sulla terra, con mu-
sco; non lontano dalla riva del mare: partorisce tre o
quattro uova molto appuntate, d’un color verde-oliva-
stro, con l'estremità più grossa, dipinta da una zona
di macchie scure, e su tutto il resto punteggiate a mac-
chiette rade (1).
GABBIANO NERO
LESTRIS POMARINUS Tewmm.
Becco corto, curvo: timoniere medie lunghe, rotondate
in cima: tarso lungo circa venti piccioli; posteriormente
coperto di protuberanze.
Lestris rostro brevi, curvo: remigibus mediis longis,
apice rotundatis: tarso lineas 23 longo, postice protube-
rantiis tecto.
Adulti in abito perfetto. Becco olivastro-chiaro,
nero nella cima. Iride scuro-gialliccia. Fronte, som-
mità della testa, occipite, dorso, ali e coda d’ uno scuro
molto cupo, senza alcuna sfumatura: penne della cer-
vice lunghe, subulate, e d’un giallo-aureo splendido.
Gola, gozzo, addome, e regione anale bianca; sul
petto vi è un largo collare formato da macchie scure:
(1) Temm. loc. cit. pag. 799:
UCCELLI AQUATICI 49
simili macchie, ma trasversali, son disposte su ì fianchi
e sopra le penne del sottocoda. Piedi e membrana in-
terdigitale di color nero intenso (1).
Abito della mezza età. Becco olivastro-chiaro,
nero nella cima. Tutte le parti superiori, e le inferiori
d’un colore scuro cupissimo. Le penne del collo e
della cervice bislunghe, subulate e lustre, ma di colore
scuro-giallastro: le due penne timoniere medie meno
lunghe che negli individui in livrea perfetta, ma come
in quelli, di larghezza uniforme fino alla cima, che è
rotondata. Piedi neri (2). i
Giovani dell’anno. Base del becco blù-verdastro,
con la punta nera. Penne della testa e collo d’ un color
bruno-fosco, marginate d’ uno scuriccio più chiaro:
avanti l’occhio uno spazio nero. Schiena, scapolari e
cuopritrici delle ali d’uno scuro-fosco, e ciascuna penna
è terminata da una mezzaluna d’ un fulvo vivace. Petto,
addome e fianchi d’ uno scuro-cenerino, con macchie
a zic-zac fulve, che sono disposte trasversalmente.
Groppone, addome, e penne del sopraccoda e sotto-
coda dipinte da larghe fasce alternanti nerastre, e ful-
vicce. Le due penne timoniere medie han la punta
rotondata, ed oltrepassano le altre timoniere di cinque
piccioli. Piedi cenerino-celestognoli: base de’ diti, e
delle membrane bianca: nel rimanente i diti e le mem-
brane son nere. Unghia posteriore bianca (3).
SINONIMIA
Larus parasiticus, Meyer.
Le Stercoraire raye. Brisson,
Stercorario di coda lunga, Storia degli Ucc. Tav. 539.
Meyer et Wolf, Ois. d’Allem. Livr. 25. pl. 6. (adulto)
Livr. 20. pl. 5» fig. 4. ( giovane).
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc, Le Stercoraire pomarine, Ingl. Pomarin Gull,
Ted. Felsen Meve,
(1) (2) (3) Temm, ibid. pag. 796.
Tomo III. 4
50 ORDINE QUINTO
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 13, 0:14. Le
timoniere medie oltrepassano le laterali di 3, o 5 soldi.
Tarso: quatt. 5. picc. 1.
Costumi. È proprio della Svezia, della Norvegia,
delle Orcadi, delle coste settentrionali di Scozia, e di
molti altri paesi del cerchio artico. Gli adulti rarissi-
mamente calano sul Reno, e sulle coste dell’ Oceano,
ma i giovani giungono in Svizzera, ed in Italia. Il
Prof. Ranzani riporta ne’ suoi Elementi di Zoologia ,
che nell’ Ottobre del 1822 uno ne fu ucciso presso
Bologna. Il D." Pajola ne trovò uno sulle Lagune di
Venezia.
PropAgazione. Costruisce il nido negli stagni, sopra
de’ monticelli fatti con erbe e musco : partorisce due o
tre uova molto appuniate, d’ un colore cenerino-oliva-
stro, con un piccol numero di macchie olivastre (1).
GENERE LXXXIII.
LARUS Lin.
CARATTERI GENERICI
Becco tanto alto alla base che in cima, con
la mASscELLA suPERIORE adunca: l’INFERIORE mu-
nita di sotto d'una costola angolata sporgen-
te: nessuna ceRA. Naric Senza margine, Tarsi
scudettati. Distanza fra l'angolo posteriore
delle narici, e l’apice della mascella supe-
riore più corta del tarso.
tia basi et apice aque altum. Manpi-
BuLA superior adunca : inferior jugo angu-
lato exporrecto predita. Cera nulla. Nanks
absque margine. 'Tarsi scutellati, InreRvaLLUM
inter angulum posticùum narium et apicem
mandibulae superioris brevius tarso.
(1) Temm. ibid. pag. 796.
UCCELLI AQUATICI Sa
Becco subeguale alla testa , robusto, | compresso ,
quasi diritto. Mascella superiore più o meno adunca
verso la cima. Mascella inferiore un poco più corta
della superiore: all’apice piegata in basso, e con un
angolo sporgente nella sua parte inferiore. Lingua
appuntata, un poco divisa nella cima. /Marzci nella
parte media del becco, laterali, aperte nella sostanza
cornea, comunicanti insieme, bislunghe, lineari, o
solo più larghe ed ovate anteriormente. Gamba di
mediocre lunghezza; ordinariamente con l’ intiero terzo:
inferiore nudo. Z'arso poco 0 punto compresso , scu-
dettato, subeguale al dito medio. Diti quattro : il po-
steriore piccolo , o piccolissimo, libero, articolato sul
tarso, ora con l'unghia ora senza: gli anteriori sub-
eguali fra loro, riuniti del tutto da una membrana in-
tiera o mediocremente incavata. Unghie mediocri,
un poco arcuate, ottuse. Coda quadrata, di dodici ti-
moniere. Al grandi: la prima remigante eguale, o
poco più corta della seconda, che è la più lunga.
COSTUMI
Il mare è la dimora ordinaria de’ Gabbiani, ma v'è
qualche specie che vive quasi costantemente sulle acque
dolci. Essi hanno un volo lento e grave: girano ad una
distanza mediocre dall’ acqua spiando i pesci che troppo
si avvicinano alla superficie, e sopra i quali sì piom-
bano con grandissimo i impeto . Ma i pesci vivi non sono
il loro unico cibo: gli insetti ed i vermi aquatici son
l’unico alimento di alcune delle specie più piccole, ed i
cadaveri, ed ogni sorta di sostanze animali corrotte piac-
ciono a tutti, e particolarmente a quei di dimensioni
maggiori. Spesso prendono riposo sull’acqua, o posati
sulla spiaggia, quantunque siano anche capaci, all’ oc-
casione, di sostenere un volo lunghissimo, talchè im-
punemente ne’ loro grandi viaggi Di mare son sorpresi
e battuti dalle più furiose tempeste. Se però all’ avvi-
cinarsi d’una burrasca non sono molto lontani dalla
terra, prevedendo ciò che deve accadere, si ritirano
5a ORDINE QUINTO
sui laghi, e sui fiumi. Sono abilissimi a prevedere le
procelle; e dal loro volo agitato, e dal loro spesso gri-
dare ne possono gli uomini trarre dei sicuri indizi.
Emigrano. L'inverno innumerevoli iruppe s° aggirano
sulle nostre acque, e dolci e salse, ma nell’ estate il loro
numero fra noi è molto minore. Essi si ritirano allora
quasi tutti sulle spiagge marine del cerchio artico, ove
covano in società. Il loro nido è fatto grossolanamente
con alghe, o con fuchi; oppure depositano le uova nel
cavo d’uno scoglio, o in una buca della spiaggia. Le
specie più piccole nidificano presso agli stagni o nelle
praterie umide. I giovani differiscono dai vecchi fino
al secondo o terzo anno; ed i vecchi soffrono ogni anno
in primavera alcune mutazioni di colore nelle penne
della testa, e del collo.
Nota. Tale e tanta è la somiglianza che esiste fra molte
delle specie di questo genere, tali e tante sono le livree
diverse di cui questi uccelli si vestono nelle varie epoche
della vita, che i Zarus sono fino al presente, fra tutti i vo-
Jatili, i più difficili a determinarsi con esattezza. E per me
particolarmente che, abitando a qualche distanza dal mare,
poco o punto posso studiarli in vita ed in libertà, la diffi-
coltà è maggiore: perciò io sono stato obbligato in questo
genere a prevalermi della scienza altrui, La bella e filoso-
fica opera di C. Luciano Bonaparte Principe di Musignano
( The Genera of north american Birds and a Synopsis of
the species ec.) mi ha guidato per stabilire le frasi speci-
fiche, ed anzi diverse delle da me quì in seguito riportate
non sono che una traduzione di quelle del Bonaparte,
modificata leggermente per adattarla al numero maggiore
di specie, ed al modello generale del libro, Le opere del
Temminck mi han servito per le descrizioni delle livree
a me incognite; lo Schinz per indicare la forma e color
delle uova, ec. Ma con tutto ciò questa parte del mio libro
è molto lontana dall’ essere di mia piena soddisfazione, ed
è solo l’impossibilità di potere, in questo momento, far
meglio, che mi obbliga a pubblicarla quale essa è.
UCCELLI AQUATICI 53
MUGNAJACCIO
LARUS MARINUS Lux.
Dorso, scapolari e cuopritrici delle ali nero-lavagna»
remiganti nere, con stelo nero, bianche in cima: ali sube.
eguali alla coda: tarso lungo circa trentadue piccioli.
Larus tergo, scapularibus, tectricibusque alarum nigro-
ardesiacis: remigibus nigris, apice albis, rachi concolori:
alis caudam subequantibus: tarso fere lineas 34 longo.
Adulti in abito perfetto d’ inverno. Becco giallo-
biancastro, con l’apice della mascella inferiore rosso
acceso. Palpebre rosse. Iride di color giallo brillante
marmorizzato di scuro. Penne dell’ occipite, regione
orbitale e cervice bianche, ma con una striscia longi-
tudinale sullo stelo di color scuro-chiaro . Fronte; gola,
gozzo, petto, addome, fianchi, sottocoda, coda e grop-
pone bianco perfetto. Schiena, scapolari ed ali di color
nero-fosco, un pocd cangiante in turchiniccio. Remi-
ganti nerastre, terminate di bianco. Scapolari del color
del dorso, terminate di bianco. Piedi bianco-sudici (1).
Adulti in abito perfetto di nozze. Schiena, sca-
polari, e parte esterna delle ali color nero-lavagna.
Remiganti nerastre : la prima ha un grande spazio bian-
co nella cima: le altre primarie vi han due macchie:
tutte le remiganti secondarie han la cima con largo
margine bianco. Cuopritrici inferiori delle ali, e mar-
gine esterno di color bianco. 'T'utte le altre parti del
corpo vestite da candidissime penne.
Giovani dell’anno. Becco nero. Iride nerastra.
Penne del vertice, occipite, cervice e lati della iesta
bianchi, con fascia grigio-nerastra longitudinale. Fron-
te, gola e lati del collo bianche, con deboli macchie
scuricce. Penne del dorso, scnpolari c cuopritrici delle
ali nerastre, con largo margine biancastro-ceciato . Le
grandi scapalari e cuopritrici, oltre il margine hanno
(1) Temm. ibid. pag. 761.
54 ORDINE QUINTO
delle macchie laterali dello stesso colore. Petto, addome
e fianchi bianchi, con larghe macchie nerastre . Parte
media dell’addome e regione anale bianca senza alcuna
macchia. Penne del sopraccoda e sottocoda bianche,
con macchie nere. Timoniere bianche alla base, nere
verso l'estremità, marginate in cima di bianco con
macchie nere sulla base, e bianche su i lati verso la
cima: di tali timoniere, le medie hanno la porzione
nera più estesa che le esterne. Remiganti primarie in-
tieramente nere; soltanto nell’ apice hanno un sottilis-
simo margine ceciato. Remiganti secondarie nericce,
col margine biancastro più esteso. Piedi bruno-lividi.
Unghie nerastre .
Giovani del secondo anno. Si distinguono per
avere una ma ggior quantità di bianco. I margini delle
penne sono più ampli, e di color bianco fù puro, e
le parti inferiori han meno macchie scure e più pic-
cole. Il becco comincia a colorirsi di giallo alla base,
ed i piedi divengon più chiari.
VITAE Pi dopo la muta d’ autunno.
Comparisce il colore scuro del manto: allora esso è di
color nerastro, con macchie irregolari scure e grigie.
Il color bisgea delle varie parti divien puro, e solo è
in alcuni luoghi asperso di macchie nerastre, Sulle ti-
moniere vi son molte marmorizzature nericce. Il becco
divien giallo-livido con macchie nere, e vi comparisce
la macchia rossa e nera sul mezzo (1).
SINONIMIA
Larus nevius. Gmel.
Buffon, Planch. enlum. num. 990.
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. Le Goeland a manteau noir. /ngl. Wagel Gull.
Ted. Mantel Meve.
Dimensioni. Lunghezza totale: Braccio 1. soldi 3.
(1) Temm. ibid. pag. 762.
UCCELLI AQUATICI 55
Apertura del becco: soldi 2. picc. 5. Coda: soldi 5.
picc. 6. Tarso : quatt. 8.
Cosrumi. Abita costantemente sul mare. Abonda
resso le Orcadi, e le Ebridi. Non è molto comune
sul Mediterraneo, particolarmente nella livrea perfetta.
Io ne ho ricevuto dal Mar Rosso un adulto in abito di
estate .
Propacazione. Ordinariamente, per quel che di-
cono, nidifica nel cerchio artico, e nelle isole più set-
tentrionali del mar Baltico. Secondo Schinz questa
specie fa il nido solitario, e non in compagnia come
quasi tutte le altre specie.
° MARINO PESCATORE
LARUS ARGENTATUS Brenm.
. Schiena, scapolari e cuopritrici delle ali cenerino-per-
late: remiganti nere, con stelo nero: la prima con una gran
macchia bianca terminale: la seconda oltre la macchia
terminale ne ha un altra rotonda: ali poco più lunghe
della coda: tarso lungo circa ventotto piccioli.
Larus tergo, scapularibus tectricibusque alarum cine-
| reo-margaritaceis: remigibus nigris rachi concolore: prima
‘ macula alba magna terminali: secunda maculis duabus,
inferiori circulari: alis cauda paullo longioribus: tarso
pollices duos cum dimidio fere longo.
Adulti in abito perfetto d’ inverno. Becco giallo,
con l’ apice della mascella inferiore fulvo. Palpebre
gialle. Iride gialla. Penne del vertice, dell’ occipite ,
regione orbitale, e temporale, cervice e lati del collo
candide, con una fascia cenerina longitudinale sul
mezzo. Fronte, gola, gozzo, petto, fianchi, addome,
groppone, sopraccoda, coda, sottocoda e cuopritrici
inferiori delle ali candide. Schiena, scapolari, e cuo-
pritrici delle ali cenerino-perlate. Remiganti: la prima
nera alla base, bianca nella cima: la seconda nera nella
cima, con due larghe macchie bianche rotondate che
si congiungono sul margine esterno: il nero della cima
56 ORDINE QUINTO
va ristringendosi col calare verso la base della penna,
dimodochè questa ha una larga macchia cenerina sul
lato interno: la terza remigante cenerina nei due terzi
inferiori, nera nel terzo superiore, con la punta bianca:
la quarta ha la punta bianca, un piccolo spazio nero
sotto il bianco, e nel rimanente è cenerina: la quinta
come la quarta, ma il bianco ed il nero son più ristretti :
la sesta ha la punta bianca, e una piccola macchia nera
sul lato esterno: nel rimanente è cenerina. Tutte le
altre remiganti son cenerine, con l’ apice bianco. Le
grandi scapolari son colorite in questa stessa maniera.
Piedi giallo-carnicini. Unghie color di corno.
Noga. Secondo le diverse età il nero delle remiganti
è più o meno esteso, le macchie bianche nella cima di
queste più o meno grandi: in alcuni le due macchie della
seconda timoniera sono del tutto separate.
Adulti in abito di nozze. Differiscono da quelli
in abito d'inverno, per avere il capo ed il collo intie-
ramente bianchi, senza nessuna macchia nerastra.
Giovani dell’anno. Becco nero. Iride nerastra.
Penne del vertice, occipite, cervice e lati della testa
bianchi, con fascia grigio-nerastra longitudinale. Fron-
te, gola e lati del collo bianchi, con deboli macchie
scuricce. Penne del dorso, scapolari e cuopritrici delle
ali nericce, con largo margine biancastro-ceciato. Le
grandi scapolari, e cuopritrici, oltre il margine hanno
delle macchie laterali dello stesso colore. Petto e fianchi
bianchi, con larghe macchie nerastre. Parte media
dell’addome e regione anale bianca senza alcuna mac-
chia. Penne del sopraccoda e sottocoda bianche, con
macchie nere. Timoniere bianche alla base, nere verso
l’ estremità, marginate in cima di bianco, con macchie
nere sulla base, e bianche su i lati verso la cima: le
medie hanno più delle interne estesa la porzione nera.
Remiganti primarie intieramente nere: soltanto all’api-
ce hanno un sottilissimo margine ceciato. Remiganti
secondarie nerastre, col margine bianchiccio più esteso.
Piedi bruno-lividi, Unghie nerastre .
| UCCELLI AQUATICI 97
SINONIMIA
Gabbiano reale, o Marino pescatore, ec. Storia degli
Uccelli Tav. 582.
Buffon, Planch. enlum. num. 253. (adulto).
‘ Brisson, Ornith, Tom. 5. pl. 14. (adulto).
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Gabbiano, Mugnajaccio, Pis. Martinaccio, Y'ecchiano,
STRANIERI
Franc. Le Goeland a manteau bleu, Ingl. The Herring
Gull. Zed. Die Weissgrave Meve.
Dimensioni. Lunghezza totale* Braccio 1. soldi 4.
Apertura del becco: soldi 2. quatt. 2. Coda: soldi 5.
quatt. 2. Tarso: quatt. 6. picc. 4.
Cosrumi. È molto comune sulle coste della To-
scana, e vicino alle isole del Mediterraneo, ove nidifica
in grande abbondanza. Ne’ tempi di forti venti, e bur-
rasche di mare, ritirasi sopra i laghi. È la specie più
grande di questo genere che i volare sopra le no-
stre acque.
ZAFFERANO MEZZO-MORO
LARUS FUSCUS Lun.
Schiena, scapolari e cuopritrici delle ali color nero-]a-
vague: remiganti nere con stelo nero, bianche in cima:
ali più lunghe della coda circa venti piccioli: tarso lungo
ventiquattro piccioli.
Larus tergo, scapularibus tectricibusque alarum nigro-
ardesiacis: remigibus nigris rachi conc olori, apice albis:
alis caudan longitudinem duorum pollicum dice niubis:
tarso lineas 26 longo.
Adulti in abito d’inverno . Becco giallo, con apice
della mascella inferiore fulvo. Palpebre giallo-rosse.
Iride giallo-chiara. Penne del vertice, occipite e cer-
58 ORDINE QUINTO
vice candide, con una macchia longitudinale media
nerastra. Tutte le altre penne della testa, del collo,
petto, addome, fianchi, coda e parte interna delle ali
candide. Dorso, cuopritrici delle ali e scapolari color
nero-lavagna. Remiganti primarie nere: la prima con
una oa biden assai grande irregolare verso la
cima; la seconda con una macchia bianca più piccola,
e questa remigante ha l'apice bianco. Tutte le alire non
hanno di bianco che l'apice. Remiganti secondarie co-
lor nero-lavagna, con largo margine bianco nella cima.
Le grandi Alen handio anch'esse un simile margine.
Piedi d’un bel color giallo. Unghie nere.
Abito di nozze. "Tutte le penne della testa e del
collo sono intieramente candide : nel rimanente dell’ a-
bito non vi è differenza con quello d’inverno.
Giovani dell’anno. Becco nero, con la base scura.
Gola, e gozzo biancastro, con strie longitudinali d’ un
color bruno-chiaro. Petto e l’altre parti inferiori bian-
castre , quasi intieramente coperte da grandi macchie
d’ un edlon bruno molto forte. Penne delle parti supe-
riori e cuopritrici delle ali nericce, nel mezzo intie-
ramente marginate da una stretta dii giallastra. Ti-
moniere nerastre, con la base grigia marmorizzata di
nero, in cima terminate di bianco. Remiganti nere
senza nessuna macchia bianca. Piedi giallo-ocraceo
sudicio .
SINONIMIA
Larus flavipes. Meyer.
Laro fosco. Ranz., Elem. T. IL parte TX. T. 29. fig. 2.
Zafferano mezzo-moro. Storia degli Uccelli Tav. 532.
(abito di nozze). Guairo Tav, 535. ( giov. )
Meyer et Wolf, Ois. d’Allem. Livr. 18. pl. 6.
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Gabbiano, Mugna]jo, Pis. Martinaccio, Vecchiano.
STRANIERI
Franc. Le Goeland a pieds jaune. Zngl. The kerring
Gull. Zed. Die gelbfiissige Meve.
UCCELLI AQUATICI 59
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 18. quatt. 2.
Apertura del becco: soldi 2. quatt. 1, Coda: soldi 5.
Tarso: soldi 2.
Cosrumi. Non è delle specie più comuni. Qualche
volta ascende i fiumi, e gira su i laghi, ma la sua di-
mora ordinaria è il mare. Al dire del Calvi, nelle vi-
cinanze di Genova se ne Liu sovente de’ giovanis-
simi, il che fa sospettare possa questa specie propagarsi
anche nel Mediterraneo.
Propacazione. Nidifica sulle Dune nella rena, o
sulli. scogli; partorisce due 0 tre uova grigio-brune
macchiate di nero (1).
GAVINA
LARUS CANUS Lin.
Schiena, scapolari e cuopritrici delle ali cenerino-per-
late: remiganti nere, con stelo nero: ali molto più lunghe
della coda; tarso di venti piccioli: narici lineari,
Larus tergo, scapularibus tectricibusque cinereo-marga-
ritaceis: remigibus nigris, rachi concolore: alis. cauda
multo longioribus: tarso lineas 22 longo.
Adulti in abito perfetto d’inverno. Becco verde-
livido alla base, giallo-ocraceo in cima: interno della
bocca giallo-fulvo. Iride scura. Palpebre scuro-rossicce.
Penne “del verlice, occipite, cervice e lati della base
del collo candide, con macchia rotondata cenerognolo-
nerastra verso la cima. Regione orbitale bi con
piccole strie longitudinali nerastre. Fronte, gote, lati del
collo, gola, gozzo, petto, addome, fianchi, sopraccoda,
timoniere, ‘imoceda e parte interna delie ali, di un
bianco puro. Dorso, scapolari e cuopritrici delle ali
cenerino-piombate. Remiganti: la prima e la seconda
nere, con una gran macchia bianca verso la cima, nella
punta bianche: terza cenerina alla base, nera nell'altra
metà, con la punta bianca: le altre han la parte infe-
(1) Temm. ibid. pag. 769.
60 ORDINE QUINTO
riore cenerina , la punta bianca, ed una macchia nera
sotto il bianco, la qual macchia va sempre diminuendo
in ragione che s’accosta alle remiganti secondarie. Re-
miganti secondarie dello stesso colore del dorso, con
la cima bianca: le grandi scapolari son colorite nella
stessa maniera. Piedi livido-celestognoli, macchiati di
giallo. Unghie color di corno.
Adulti in abito perfetto di nozze. Hanno il becco.
color giallo d’ ocra: le palpebre color rosso-vermiglio :
la testa e il collo candidi, senza alcuna macchia: i
piedi giallo-ocracei, con macchie celestognole (1).
Giovani dell’anno. Becco nero, con la base di
color livido. Palpebre scure. Fronte, e tutte le parti
inferiori biancastre, con macchie, e sfumature grigio-
chiare, particolarmente sopra il petto, e sopra i fianchi,
Tutte le parti superiori di color grigio-bruno: le penne
del dorso e delle ali marginate e terminate di bianco-
giallastro, o di rossiccio: quelle della parte alta della
schiena con sottil margine di questo stesso colore.
Gola e parte media dell’addome di color bianco senza
macchie. Remiganti bruno-nerastre. Base della coda
bianca, nel rimanente bruno-nerastra, con la cima
biancastra. Piedi giallastri, o bianco-lividi (2).
Giovani dopo la prima muta d’ autunno. Becco
nero in cima, con la base cenerino-livida. Iride nera-
stra. Pileo, tempie, cervice, lati della base del collo,
petto e lati dell’addome candidi, con numerose mac-
chie cenerino-nerastre-sudicie: quelle della fronte, del
vertice e delle tempie sono bislunghe: quelle della cer-
vice rotondate, quelle del petto a mezzaluna. Gote,
gola, gozzo, lati del collo, addome e sottocoda bian-
che, senza alcuna macchia. Davanti all’ occhio e sulla
gota una mezza luna di peli neri. Penne del dorso,
scapolari, e cuopritrici delle ali cenerino-piombate per
la massima parte, mescolate a molte grigio-scuro-su-
dicie. Remiganti primarie nero-sudicie, senza nessuna
(1) (2) Temm, ibid. pag. 772. 773.
UCCELLI AQUATICI 61
macchia bianca: le secondarie cenerognole alla base,
nero-sudicie in cima, marginate di bianco dal lato e-
sterno. Penne del sopraccoda bianche, con alcune
macchie nerastre semilunari: quelle del sottocoda sono
ancor esse bianche, ed hanno una minor quantità di
macchie nere, ma angolate. Piedi bianco-lividi. Unghie
nere.
SINONIMIA
Larus cinereus major. Aldrov. Ornit, Tom, 3. Tab. 74.
Larus hybernus. Lio, cur. Gmel. ( giov.)
Gavia hyberna. Brisson.
Zafferano, o Gavina, ec. Storia degli Uccelli Tav, 530.
(adulto in estate). Mezza mosca, 521. (abito d’inperno).
Buffon, Planch, enlum. num. 977. (adulto in inverno).
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Gabbiano, Mugnajaccio, Pis. Martinaccio, Yecchiano,
STRANIERI
Franc. La Mouette a pieds bleus. Ingl. The common
Gulli. Zed. Die sturm Meve.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 16. Apertura
del becco: soldi 2. Coda: soldi 5 Tarso: quatt. 7.
Cosrumr. Questa specie di Gabbiano è una delle più
abbondanti in Toscana. Frequenta le imboccature de’
fiumi, i seni, l'interno de’ porti, ec. ed in quello di
Livorno vedonsene sempre molti che volano d’ ogni
banda, che si piombano sull’acqua a prendere i pic-
coli pesci, o che scherzan per l’aria, ec. Ne tempi bur-
rascosi sì ritirano su i paduli, o su i fiumi, e qualche
volta posansi su i campi di fresco lavorati, per beccare
i lombrichi che l’ aratro scoperse.
Propagazione. Accade ordinariamente nel Setten-
trione. I nidi trovansi riuniti in gran numero fralle erbe
della riva del mare, e particolarmente presso l’imboc-
catura de’ fiumi. Le loro uova sono in numero di tre
62 ORDINE QUINTO
o quattro per covata, di color bianco-giallastro; con
una gran quantità di macchie nere e grigie (1).
GABBIANO COMUNE
LARUS RIDIBUNDUS Leister.
Schiena, scapolari e cuopritrici superiori cenerino-pere
late: remigauti primarie bianche, marginate più o meno
di nero: becco rosso-sanguigno: dito posteriore con un-
ghia: tarso lungo diciannove piccioli: cappuccio nero
sbiadito, che ricuopre tutto l’occipite (nell’abito di nozze).
Larus tergo, scapularibus tectricibusque superioribus ci-
nereo-margaritaceis: remigibus primariis albis, plus minus
nigro marginatis: rostro sanguineo: digito postico ungui-
culato: tarso lineas 21 longo: cucullo pallide nigro per to-
tum occiput extenso (in veste nuptiali).
Adulti in abito perfetto d’inverno. Becco rosso-
cinabro , con l’apice nerastro. Iride bruno-nera. Testa,
collo, petto, addome, fianchi, angolo dell’ala, soprac-
coda, sottocoda e timoniere, di color bianco-candido .
Una macchia cenerina circonda anteriormente gli oc-
chi, poi passa sul vertice, e va a riunirsi a quella del
lato opposto. Un altra simile fascia, a questa parallela,
passa sull’occipite e si estende da una all’ altra regione
dell’ orecchio: presso di questa regione vi è una mac-
chia rotonda nera. Le penne della schiena, dell’ alto
del groppone, le scapolari, le cuopritrici superiori ed
inferiori delle ali, di color cenerino-perlato. Remigan-
ti: le primarie bianche, tutte con la punta nera. La
prima, e spesso la seconda, hanno nero ancora il mar-
gine esterno: le altre non di rado hanno una macchia
bianca all’ estremità del nero. Remiganti secondarie ce-
nerine: le contigue alle primarie hanno la cima nera-
stra. Piedi rosso-cinabro. Unghie nere.
Giovani dell’anno avanti la prima muta. Becco
di color livido alla base, con la punta nera. Testa e
(+) Schinz, Ilist. natur. des Nids etc. pag. 16.
UCCELLI AQUATICI 63
occipite di colore scuro-chiaro, con una gran macchia
dietro gli occhi: tutte le parti inferiori bianche, ed un
collare bianco sulla nuca: sul gozzo vi è una sfumatura
scuriccia, e su i fianchi vi sono delle macchie semilunari
scure. Dorso, scapolari e cuopritrici medie scure, mar-
ginate di giallastro-sudicio. Angolo dell’ ala bianco.
Remiganti bianche alla lor base e sul margine interno,
nere esternamente ‘ed in cima. Grandi cuopritrici di
color cenerino-perlato . Timoniere bianche , con fascia
nera in cima. Piedi giallastri (1).
Giovani dopo la prima muta . Testa, collo ; petto ,
addome, fianchi, sopraccoda e sottocoda, di color can-
dido. Una piccola fascia semilunare avanti l'occhio. Una
macchia nera presso dell’ orecchio. Le due fasce tras-
verse, sull’occipite e sulla nuca, leggermente indicate.
Dorso, scapolari, e grandi cuopritrici delle ali, cene-
rino-perlate. Remiganti primarie candide. Le due pri-
me marginate di nero nei due terzi superiori: le altre
han nera solo la cima. Remiganti secondarie cenerine,
con macchia nerastra verso la cima. Piccole e medie
cuopritrici come avanti la muta, cioè nerastre con mar-
gine biancastro. Coda candida, con larga fascia termi-
nale nera. Piedi giallastri. Unghie nere.
Abito di nozze. Becco di color rosso-carnicino .
Un cappuccio nero-sbiadito cuopre la testa, estenden -
dosi più in avanti verso il gozzo, che di dietro sulla
cervice. Prime remiganti primarie con strettissimo mar-
gine nero. In tutto il rimanente somigliano perfetta-
mente gli adulti in abito perfetto d’inverno. Piedi
color rosso-carnicino. Unghie nere.
SINONIMIA
Larus cinerarius. Gmel. ( adult. in inverno).
Larus erithropus. Gmel. ( giov. in muta).
Larus cinereus alter rostro, et pedibus rubris, Aldrov.
Ornith. Tom. 3. Tab, mO.
(1) Temm. loc. cit. pag. 782.
64 ORDINE QUINTO
Larus procellosus. Bechst.
Xema ridibundus. Boie.
Coralliha cenerina spruzzata. Storia degli Uccelli Tav.
528, ( adulto in inverno).
Buffon, Planch, enlum. num. 969.
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Gabbiano, Mugnajo, Pis. Froncolo, Valdichiana.
STRANIERI
Franc. La Mouette rieuse. Ingl, The brown headed
Gull. Ted. Die braunképfige Meve.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 13. quatt. 2.
Apertura del becco; quatt. 5. Coda: soldi 3. picc. 10.
Tarso: quatt. 4. picc. 3.
Costumi. È questa specie fra noi delle più comuni:
in autunno cominciansi a vedere i Gabbiani in abbon-
danza, e restano quà sino a primavera. Amano molto
più l’acqua dolce della salata, perciò sempre qualcuno
ne vola su i paduli e su i fiumi, anche a gran distanza
dal mare. Ove poi straripano de’ fiumi, o le. piogge
inondano i campi lavorati, là ne compariscono branchi
innumerevoli, che contnuamente sì aggirano. su quelle
acque, or sì posano, or riprendono il volo, ora stri-
dono, ec. sempre cacciando gl’insetti che in quel luogo
sAllascia no) o nuotano.
Propagazione. È questo Gabbiano una delle specie
che meno s’ avanza verso il settentrione per nidificare,
giacchè, come il Sig. Schinz asserisce, spesso ne riman
qualche coppia sul lago di Costanza: iù io ho qualche
ragione di credere che ne nidifichino anche nell’Italia.
Le sue uova sono un poco più piccole di quelle di
Gallina, di color giallo-olivastro, con molte macchie
scure di varia grandezza ,
UCCELLI' AQUATICI 65
RA
mC
«GABBIANO CORALLINO
LARUS MELANOCEPHALUS NarteReR.
Schiena, scapolari e cuopritrici superiori cenerino-per-
late: remiganti primarie bianche intieramente, o con mar-
gine nero, bianche in cima: becco rosso-sanguigno: cuo-
prittici inferiori delle ali candide: dito posteriore con
unghia: (nell’abito di nozze) cappuccio nero-morato.
Larus tergo, scapularibus, tectricibusque superioribus
cinereo-margaritaceis: remigibus primiariis penitus albis,
vel nigro-marginatis, apiceque ex toto albo: rostro san-
guineo: tectricibus inferioribus candidis: digito postico
ungulato: (iu veste nupiiali ) cucullo sature nigro.
Adulti in abito perfetto d’inverno. Becco assai
grosso , forte, molto adunco nella cima, di color rosso
vivo, con una macchia nera verso la cima. Iride bruno-
nera. Parte della testa e nuca, di color bianco legger-
mente perlato. La fronte non ha macchie, ma sul ver-
lice, sull’occipite, sulla nuca e sulle gote, vi è una gran
quantità di macchie piccole, bislunghe, di color cene-
rino-nerastro. La region dell'orecchio è quasi d’ un sol
Tomo III. ; 5
06 ORDINE QUINTO
colore cenerino-cupo. La gola, il gozzo, il petto, l’ad-
dome, i fianchi, le cuopritrici inferiori delle ali, il so-
praccoda , le timoniere ed il sottocoda, di color bianco
candido. Dorso, scapolari, cuopritrici superiori delle
ali, color perlato-cenerino. Le remiganti alla base son
di color perlato sericeo , bianche nella cima. La prima
ha il margine esterno sino al terzo superiore, d’ un bel
nero-morato. Piedi di color rosso vivace. Unghie nere.
Adulti in abito di nozze. Becco color rosso-coc-
cineo, con una macchia nerastra verso la cima. Cerchio
palpebrale nudo, colore arancione. Iride scuro-chiara.
La testa e la parte superiore del collo è di color nero
purissimo. Una macchia bianca bislunga e in traverso
sulla palpebra superiore ed inferiore. Il rimanente del
collo, il gozzo, il petto, l'addome, i fianchi, il sotto-
coda, il sopraccoda, le timoniere, e le cuopritrici in-
feriori delle ali son bianco-candide. Il dorso, le sca-
polari, le cuopritrici superiori delle ali, son di color
cenerino-perlato. Remiganti primarie candide, legger-
mente tinte di perlato-sericeo. La prima ha il margine
esterno nero fino quasi verso la cima della penna. La
seconda ha nero questo stesso margine, ma solo nel
terzo superiore, e non nella punta. La terza ha nero
uno spazio minore del margine esterno, e verso la punta
s' estende anche sul margine interno. La quarta ha una
simile macchia ma più piccola. La quinta non ha che
una macchia fatta a cuore verso la cima. Tutte le altre
remiganti sono cenerino-perlato-sericeo. Piedi rosso-
lacca. Unghie nere.
Nota. L'abito d’ inverno descritto quì sopra, come pure
l'abito di nozze, sono assai diversi da quelli che il Tem-
minck assegna al suo Larus melanocephalus: giacchè le
penne remiganti che ne’ miei individui sono più o meno
colorite di nero, in quelli di Temminck sono intieramente
candide, Nonostante questa cospicua differenza, io non
credo dovere esitare a considerarli come appartenenti alla
specie del IZelanocephalus, sapendo a quante mai muta-
zioni è soggetto il nero delle remiganti, nei diversi Larus,
UCCELLI AQUATICI 67
coll’avanzarsi essi in età. Io credo adunque di dover solo
considerare gl’ individui da me trovati in Toscana come
più giovani di quelli descritti dal Temminck.,
Giovani in primavera? Han lo stesso abito degli
adulti in inverno, ma han poi il vertice, l’occipite, e
la nuca nera con macchie longitudinali bianche.
Nota. Ho trovato sovente in primavera degli individui
con la testa colorata nel modo qui sopra riportato, altri
che l'avevano più bianca, altri più nera. Suppongo che
siano giovani, ma von ne ho alcuna certezza. Ignoro poi
affatto quale è la livrea del Larus melanocephalus avanti
la prima muta. Temminck gli assegna un abito simile a
quello da me descritto per l’abito d'inverno, ma avente
di più il margine esterno delle remiganti nero, ed una
larga fascia nera io cima alla coda. lo sino ad ora non ha
veduta una tal livrea.
SINONIMIA
Xema melanocephalus. Boie,
Gabbiano corallino, cenerino, Stor. degli Ucc. Tav. 526
(in abito d’ inverno ). Moretta, o maschera corallina,
Tav. 527 (in abito di nozze).
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. La Mouette a capuchon noir.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 12. quatt. >.
Apertura del becco: quatt. 5. Coda: soldi 4. picc. 5.
Tarso: quatt. 5. picc. 1.
Costumi. Non è molto frequente. Nell’ inverno di
quando in quando qualcuno ne comparisce, ma allora
è più raro che nella primavera. L'individuo in abito
perfetto d’inverno descritto quì sopra, fu ucciso presso
la foce del Serchio nel Gennajo del 1826. Quello in
abito perfetto di nozze, fu ucciso in Arnino il 29
Maggio del 1828: e nel Maggio o nell’ Aprile ordina-
riamente ne comparisce il numero maggiore. I suoi
costumi sono presso a poco li stessi di quelli del Larus
ridibundus ; s’aggira volentieri vicino alla costa, nel-
68 ORDINE QUINTO
l'interno de’ prati, e sopra i paduli o stagni che son
prossimi al mare. Trovasi tanto nel Mediterraneo che
nell’ Adriatico. Al dir del Calvi, è ‘assai comune a
Genova. Da Venezia ne ho avuti molti ‘individui: e
Temminck dice che abbonda anche sulle coste della
Dalmazia.
GABBIANELLO
LARUS MINUTUS Pattas.
Schiena, scapolari e cuopritrici superiori, cenerino—
perlate: remiganti primarie cenerino-nerastre, o nere,
bianche in cima: becco nerastro: dito posteriore senz’ un»
ghia, o piccolissimaf tarso lungo dodici piccioli: (nell’abito
di nozze) cappuccio nero-morato .
Larus tergo, scapularibus tectricibusque superioribus ci-
nereo-margaritaceis: renugibus primariis cinereo-nigre-
scentibus, vel nigris, apice albis: rostro nigrescente: di-
gito postico fere vel penitus exunguiculato : tarso lineas 13
longo: (in veste nuptiali) cucullo nigro.
Adulti in abito perfetto d’ inverno. Becco scuro-
nero. Iride scuro-nera. Fronte, vertice, gote, regione
orbitale, gola, gozzo, petto, fianchi, addome, soprac-
coda, sottocoda e timoniere, bianco-nivee. Occipite e
nuca color nero-cenerognolo. Cervice, lati del petto,
dorso, groppone, scapolari, cuopritrici superiori delle
ali, color cenerino-perlato. Remiganti: la prima col
margine esterno nero, bianca in cima, cenerino-perlata
lungo lo stelo, con larghissimo margine nerastro dal
lato interno: tutte le altre colorite come la prima, ma
col margine esterno intieramente cenerino , e non nero.
‘Tutte han lo stelo cenerognolo. Dalla parte inferiore
tutte le remiganti son nerastre, e lo stelo è bianco.
Piedi rossi, con unghie nere.
Adulti in abito perfetto di nozze. Becco nerastro.
Iride scuro-nera. Testa e parte superiore del collo,
d’ un bel color nero leggermente cangiante in verdone.
Base del collo, alto della schiena, petto, fianchi, ad-
UCCELLI AQUATICI 69
dome; ‘sopraccoda, sottocoda e timoniere, color can-
dido . Base della schiena , groppone, scapolari e cuopri-
trici delle ali, color cenerino-perlato. Remiganti bian-
che in cima; nel rimanente, sulla pagina esterna son
cencrine, col margine interno nerastro , e lo stelo ce-
nerognolo: sulla pagina interna son nerastre, con lo
stelo bianco. Cuopritrici inferiori nerastre. Piedi rosso-
lacca. Unghie nere.
Giovani dell’ anno. Becco nero. Fronte, vertice,
gote, lati del collo, gola, gozzo, petto, fianchi, addo-
me, sottocoda, sopraccoda e cuopritrici inferiori delle
ali, candide. Occipite nerastro. Una macchia nera ro-
tondata su i lati del collo dietro 1’ orecchio. Cervice,
dorso e scapolari , cenerino- -perlate . Piccole e medie
cuopritrici nero-sudicio, marginate di giallo-rossastro-
sudicio. Grandi cuopritrici pr, cenerino-nera-
stre alla base dal lato esterno. Remiganti primarie con
stelo nero, nere dal lato esterno Li in cima, bianche
sul margine interno : remiganti secondarie bianche, con
macchia nera sul mezzo. Coda bianca alla base, con
larga fascia nera in cima. Piedi rosso-carnicini. Unghie
nere.
SINONIMIA
Larus cinereus minor. Aldr. Ornith. Tom, 3, Tab, 75.
Xema minutus. Boie,
Larus atricilloides, Falk.
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. La Mouette pygmée. Ingl. The Litile Gull.
Ted. Die kleine Meve.
Dimensioni. LU. totale: soldi 10. Apertura
del becco: quatt. 4. Coda: soldi 3. quatt. 1. Tarso:
soldo 1.
Cosrumi. Benchè non molto comunemente, pure
ogni anno arriva in Toscana qualche individuo di que-
sta specie. Nel 1816, essendo nella bandita di Tom-
bolo in una quieta giornata del Settembre, veddi arri-
mò ORDINE QUINTO
vare ad un tratto una quantità sì grande di Gabbianelli,
che ne rimase quasi intieramente coperta la superficie
del piccolo stagno, presso cui io cacciava . Essi volavano
da una parte e dall’altra piombandosi sull’acqua, ed
alcune volte fermandovisi appunto come sogliono fare
le Sterne. Non erano timidi, anzi con indifferenza
passavano presso di me, e non fuggivano neppure ai
molti colpi di fucile che tirava contro di loro. Vesti-
vano tutti l’ abito d’inverno, o quello di gioventù.
Nell’ Aprile del 1828 sul padule di Maciuccoli ne com-
parve nuovamente una quantità assal grande, e quasi
tutti in abito di nozze. Fuori di queste epoche non ne
ho veduti che uno o due per annata. Il Gabbianello
trovasi anche nell’ Adriatico, e qualche volta su i laghi
dell’Italia settentrionale, e della Svizzera.
* GABBIANO TERRAGNOLO
LARUS TRIDACTILUS Lara.
Schiena, scapolari e cuopritrici delle ali, cenerino-per-
late: remiganti primarie nere in cima: dito posteriore
senz’ unghia: dito medio, non compresa l’ unghia, lungo
presso a poco sedici piccioli.
Larus tergo, scapularibus tectricibusque cinereo-mar-
garitaceis : remigibus primariis apice nigris: digito postico
exunguiculato; medio, ungue non comprehenso , lineas 17
fere longo.
Adulti in abito perfetto d’inverno. Becco giallo.
Iride scura. Palpebre rosse. Testa, collo, petto, fian-
chi, addome, sopraccoda, sottocoda e umoniere, can-
dide. Le penne dell’occipite hanno nella cima una
sfumatura cenerina: quelle della cervice e de’ lati del
gozzo l’ hanno anch'esse, ma più chiara : sopra le orec-
chie una macchia rotonda, nerastra. Davanti agli occhi
una sottil macchia nerastra semilunare . Dorso, scapo-
lari e cuopritrici delle ali, cenerino-piombate. Remi-
ganti primarie cenerine, con stelo nerastro: la prima
ha tutto il margine esterno e la cima nera: la seconda,
UCCELLI AQUATICI 71
la terza e la quarta, han tutte la cima nera; ma lo
spazio occupato dal nero va sempre diminuendo con
l’ accostarsi alla quinta. La quinta non ha che due
macchiuzze nere verso la punta. La quarta ha una
macchia bianca in cima. Remiganti secondarie cene-
rine, con la cima bianca. Piedi grigio-olivastri.
Nota. Varia assai il modo con cui son macchiate di
nero le remiganti primarie: giacchè alcune volte tutte
hanno una SA bianca in cima, altre volte la quinta
non ha che una fascia trasversa sotto |’ apice, ec.
Adulti in abito di nozze. Tutta la testa ed il collo
bianco candido, senza nessuna sfumatura cenerina,
sull’ occipite e sulla cervice, e nemmeno nessuna mac-
chia nerastra davanti gli occhi (1).
Giovani dell’ anno. Becco nero. Iride nera. Testa,
collo, petto, addome, fianchi, sopraccoda e sottocoda,
bianco-candide. Sulla base del collo, un mezzo col-
lare nero che s’ estende dall’ angolo d’ un ala all’ altro.
Al disopra di questo mezzo collare , fino a tutto l’occi-
pite, vi è una sfumatura cenerino-celestognola che sulle
orecchie è molto più intensa. Dorso e scapolari cene-
rine, con qualche leggiera sfumatura giallo-sudicia .
Piccole e medie cuopritrici nerastre: le grandi cene-
rine: e di queste, quelle prossime al tronco. bianche
dal lato interno, e in cima: dal lato esterno alla base
cenerine, nere verso la cima. Remiganti: le prime
quattro nere esternamente ed in cima, bianche sul lato
interno: la quinta e la sesta bianco-cenerine con la punta
bianca, una macchia nera verso la cima, ed una alla
base dal lato esterno. Timoniere bianche, con la cima
nera. Piedi scuro-olivastri. Unghie nere.
SINONIMIA
Larus rissa. Gmel.
Gavia tridactyla. Boie.
(1) Temm. ibid. pag. 776.
72 ORDINE QUINTO
Gabbiano terragnola, e Galetra. St. degli Ucc. T. 529.
Brisson, Ornith. Tom. 5. pl. 16. fig. a.
© Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 15. Apertura
del becco: quatt. 5. Coda: soldi 3. quatt. 2. Tarso:
soldo 1. i
Costumi. È rarissimo nel Mediterraneo: in Toscana
io non l’ho mai trovato: il Prof. Calvi dice -nel suo
Catalogo che qualche volta vedesi presso (renova. Tem-
minck gli assegna per abitazioni i mari interni, ed 1
golfi.
Propagazione. Nidifica nel Settentrione al di là del
cerchio artico, in grandi società, sugli scogli i più per-
cossi dalle onde. I nidi son formati con alghe secche,
ed hanno una tal qual consistenza a causa de’ loro fetidi
escrementi, da cui son coperti. Le uova sono assai glo-
bose, col guscio molto sottile; son di color verdastro-
sudicio, ora più chiaro ora più scuro, con delle linee
e macchie scuro-chiare (1).
* GABBIANO MEZZANO
LARUS CAPISTRATUS Temm.
Schiena, scapolari e cuopritrici superiori cenerino-per-
late: remiganti primarie bianche, marginate più o meno
di nero: becco rosso-scuro: cuopritrici inferiori delle ali
cenerine: dito posteriore con unghia: tarso lungo dicias-
sette piccioli: (nell’adito di nozze ) cappuccio nero-sbia-
dito, che poco s’ estende sull’ occipite.
Larus tergo, scapularibus, tectricibusque superioribus
alarum cinereo-margaritaceis: remigibus primariis albis,
plus minus nigro-marginatis: rostro brunneo: tectricibus
inferioribus cinereis: digito postico unguiculato: tarso li-
neas 18 longo: (in veste nuptiali ) cucullo nigro pallido,
parum super occiput extenso.
Adulti in abito perfetto d’inverno. Becco rosso-
(1) Schinz ibid. pag. 16.
UCCELLI AQUATICI 73
seuro. Testa, collo, petto, addome, fianchi, angolo
dell'ala, sopraccoda, sottocoda e timoniere, di color
bianco-candido: una macchia cenerisa circonda ante-
riormente gli occhi, poi passa sul vertice, e va a riu-
nirsi a quella del lato opposto. Un altra simil fascia, a
questa parallela , passa sull’ occipite e si estende da una
all'altra regione dell’ orecchio: vicino all’orecchio una
macchia sciondi nera. Le penne della schiena, dell’alto
del groppone, le scapolari, le cuopritrici superiori ed
inferiori delle ali, di color cenerino-perlato. Remi-
ganti: le primarie bianche, tutte con la punta nera: la
prima, e spesso la seconda hanno nero anche il mar-
gine esterno: le altre non di rado hanno una macchia
bianca all’ estremità del nero. Remiganti. secondarie
cenerine: le contigue alle primarie hanno la cima ne-
rastra. Piedi rosso-scuri.
Abito di nozze. Becco rosso-scuro. Una maschera
di color nero-lavagna cuopre tutta la testa, eccettuato
l’occipite, ed anteriormente riveste tutta la gola: le
penne della gola son d’ un color più iritenso delle altre.
Cervice, lati del collo, gozzo, petto, addome, fianchi,
sottocoda, sopraccoda, coda, ed angolo dell'ala, di
un to purissimo. Schiena, groppone, scapolari, e
cuopritrici superiori ed inferiori delle ali, d’un bel
color cenerino-perlato. Remiganti: la prima candida,
con il margine interno la punta e la base del margine
esterno, di color nero: la seconda e la terza come la
prima, ma il lato esterno ha un margine sottilissimo
nero nella parte estrema: la quarta ha la cima nera,
con una piccola macchia bianca nell’ apice di questa.
Il margine esterno è bianco; l'interno è cenerino. Là
quinta e la sesta son nere verso la cima, con l’apice ed
il rimanente della penna cenerino: remiganti seconda-
rie cenerine. Piedi rosso-scuri. Unghie nere.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 11. picc. 3.
Apertura del becco: quatt. 4. Coda: soldi 3. quali 2.
Tarso: picc. 17.
Costumi. Trovasi comune nelle regioni settentrio-
-4 ORDINE QUINTO
nali d'Europa e d’ America. È comune alle Orcadi,
ed in Scozia, ma qualche volta trovasi anche nel Me-
diterraneo, come lo provano le osservazioni del
volte lodato Prof. Calvi di Genova, il quale nel suo
Catalogo riporta, che nell’ Aprile del 1826 ne fu ucciso
un individuo presso all'imboccatura della Polzevera, e
che nello stesso mese del 1827 ne fu veduto un nu-
mero considerabile dentro il porto di Genova. Io non
l'ho giammai trovato in Toscana, e l'individuo in per-
fetta livrea sopra descritto appartiene alla collezione
del Sig. Calvi, il quale gentilissimamente volendo ce-
operare a render meno imperfetto questo mio lavoro,
insieme con molte altre specie alla mia collezione man-
canti, a me l’ha inviato, onde comodamente l’ esami-
nassi e descrivessi.
Propagazione. Non è ben conosciuta .
* GABBIANO CORSO
LARUS AUDOUINII PaxropeAU.
Schiena, scapolari e cuopritrici superiori cenerino-per-
late: remiganti primarie perlate, nere verso la cima, con
macchia bianca; hecco rosso-sanguigno:; dito posteriore
con unghia: piedi neri,
Larus dorso, scapularibus, tectricibusque superioribus
cinereo-margaritaceis: remigibus primarivs margaritaceis,
versus apicem nigris, albo maculatis: rostro sanguineo:
digito posteriori unguiculato: pedibus nigris.
Becco rosso, leggermente nerastro nel mezzo . Testa,
addome, sottocoda e coda, bianca: verso la base della
cervice e dei lati del collo comincia a comparire il color
cenerino-perlato, che ricuopre il dorso, ed il groppone.
Le ali son di questo stesso colore, ma il margine loro
è bianco. Remiganti cenerine d’ ambo le facce : lo stelo
loro è cenerino-scuriccio, nerastro esternamente. Le
remiganti primarie hanno una macchia bianca alla ci-
ma: la prima ne ha un altra piccola attondata, dal lato
interno, e poco sotto l’apice: la seconda verso la metà
UCCELLI AQUATICI n 55
inferiore diviene intieramente cenerina: la terza bianca
in cima, il nero più esteso; e che scende lungo lo stelo ,
fin verso la metà della lunghezza della intiera penna.
Nella terza il nero è più ristretto, e questo colore non
scorre lungo lo stelo. Nella quinta la punta è bianca, e
lo spazio nero è assai ristretto, e s’ estende sul margine
esterno, e sull’interno. Nella sesta il nero non è ben
visibile che su d’ un lato. Le altre han solo biancastra
la sommità. La seconda è la più lunga di tutte. La
prima è più lunga della quarta, più corta della seconda.
Penne n. bianche. Coda subrotondata, candida:
steli delle timoniere bianchi. Piedi neri. Unghie nere.
Dito posteriore piccolo.
SINONIMIA
Payrodeau, Annal. des Sciences nat. acùt 1826. p. 460.
Mouetté d’Audouin. Temminck et Laugier, Planches
coloriées Livr. 81. pl. 480.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 16. quatt. 2.
Coda: soldi 5. quatt. 1. Tarso: quatt. 5. picc. 2. Dito
medio: quatt. 4. pice. 2.
Costumi. Il Sig. D.F Payrodeau è stato lo scopritore
di questa specie, che incontrò nel suo viaggio di Cor-
sica. Io ho veduto a Parigi nella sua collesione l’indi-
viduo da lui ucciso, quello stesso stato disegnato nelle
Planches coloriées, e su quello io ho fatta la descri-
zione qui sopra riportata . 1
APPENDICE
AL GENERE LARUS
Trattandosi d’un genere poco ben conosciuto, credo
che sia sempre molto vantaggioso il potere insieme pa-
ragonare la maggior quantità possibile di specie. Perciò
riporto qui anche le frasi delle seguenti qualità di Gab-
-6 ORDINE QUINTO
biani, quantunque non trovati in Toscana, tanto più
che sono Europei, e che son del numero di quelli da
me presi in considerazione per formare le frasi di tutte
le precedenti specie.
* LARUS ATRICILLA Lis.
Schiena, scapolari e cuopritrici superiori cenerino-per-
late: remigauti intieramente nere: becco rosso—lacca: dito
posteriore con unghia: ( nell’adito di nozze ) cappuccio
color di piombo.
Larus tergo, scapularibus , tectricibusque superioribus
alarum cinereo-margaritaceis: remigibus penitus nigris:
digito postico unguiculato: (iu veste nupt.) cucullo plumbeo,
Costumi. Al dire di molti autori abita tanto in Ame-
rica che nell’ Furopa. Temminek lo riguarda come
proprio de’ paesi meridionali d’ Europa, e le coste
della Sicilia, e della Spagna dice abbondarne; ma in
Toscana fin ad ora non ho potuto trovarlo.
* LARUS EBURNUS Lun.
| Dorso, scapolari ed ali candide: becco giallo: piedi neri:
membrana interdigitale smarginata,
Larus tergo, scapularibus alisque candidis: rostro luteo:
pedibus nigris: membrana interdigitali emarginata.
Costumi. Abita i mari glaciali, lo Spitzberg, la
Groenlandia: e qualche volta, ma accidentalmente, le
coste dell’ Olanda, ed i laghi della Svizzera.
* LARUS GLAUCUS Brounnic.
Dorso, scapolari e cuopritrici superiori perlato-cene-
rine: remiganti perlato-cenerine, bianche verso |’ apice,
con stelo eo ali più corte cinque quattrini,
e due piccioli della coda: tarso non maggiore di trentadue
piccioli.
Larus tergo , scapularibus tectricibusque superioribus ci-
nereo-margaritaceis: remigibus concoloribus versus apicem
UCCELLI AQUATICI 97
albis: rachi albo-cinerascente, cauda alas per duos pollices
excedente: tarso lineas 35 non superante.
Cosrumi. Vive nelle parti settentrionali dell’ oriente
9 a . NI ‘° ‘
dell’ Europa. E molto comune in Russia, raro sulle co-
ste dell’ Oceano. Dicesi che si ciba con i cadaveri de’ Ce-
tacei, de’ loro escrementi, de’ giovani uccelli marini,
come di Pinguini, Urie, ec. (1).
* LARUS LEUCOPTERUS Fazer.
Dorso, scapolari e cuopritrici superiori perlato-cene-
rino: remiganti cenerino-perlate, bianche nella cima, con
stelo candido: ali subeguali alla coda: tarso non maggiore
di ventiquattro piccioli.
. Larus tergo, scapularibus tectricibusque superioribus ci-
nereo-margaritaceis; remigibus concoloribus apice albis,
rachi candida; alis cauda subaqualibus: tarso lineas 26
non excedente.
Cosrumi. Abita le regioni del cerchio artico d’ambo
1 continenti.
GENERE LXXXIV.
STERNA Lun.
CARATTERI GENERICI
Becco subulato, appuntato, fortemente
compresso. MasceLLa InrERIORE inferiormente
quasi diritta. Nessuna cera. Narici senza mar-
gine. Tarsi scudettati. Distanza fra 1’ angolo
posteriore delle narici, e l'apice della mascel-
la superiore più grande, o eguale al tarso.
. Rostrum subulatum, acutum valide com-
pressum. MANDIBULA INFERIOR inferne fere re-
(1) Temm. loc. cit. pag. 759.
78 ORDINE QUINTO:
cta. Cera nulla. Nages immarginata. Tarsi
scutellati. Spatium inter angulum posticum
narium, et apicem mandibule superioris tar-
sum superans, vel equans.
Becco più lungo della testa, leggerissimamente vol-
tato in basso, subtetragono alla base, compresso in ci-
ma. Mascella superiore quasi diritta, appuntata.
Mascella inferiore quasi eguale alla superiore, anch’
essa appuntata, quasi diritta, con un angolo appena
visibile dal lato inferiore. Lingua terete, appuntata,
bifida. Narici laterali, basilari, forate nella sostanza
cornea del becco, posteriormente limitate da una pic-
cola membrana: comunicanti insieme. Gambe piut-
tosto corte, con piccolo spazio nudo sopra il calcagno.
Tarso subeguale al dito medio, poco compresso, ir-
regolarmente scudettato. Dit quattro: i tre anteriori
uniti fra loro da una membrana, che in quasi tutte le
specie riunisce intieramente le dita, in alcune giunge
solo fino verso alla metà: il posteriore corto, articolato
quasi allo stesso livello degli anteriori. Unghie piut:
tosto lunghe, più o meno arcuate secondo le varie spe-
cie, appuntate. Coda più o meno forcuta ; le timoniere
esterne alcune volte lunghissime. Al lunghe, strette:
prima remigante la più lunga.
COSTUMI
Le Sterne, o Rondini di mare, abitano sempre
sulle acque, tanto salate che dolci; non si tuffano, e
quasi mai stan nuotando, ma volano per lo più a poca
distanza dalla lor superficie, girando ora in una, ora in
un altra direzione, con volo lento, e disadatto. Qual-
che volta si posano sull’ acque, e se a lor piace possono
un poco anche nuotare, avendo i piedi palmati; ma
per il solito vi stanno immobili, e per poco tempo.
Quando vogliono riposarsi si fermano sulla terra, ove
prendono una curiosa positura, tenendo il corpo quasi
perfettamente orizzontale, e la coda e le ali elevate .
UCCELLI AQUATICI "8
Camminano assai bene, e piuttosto velocemente. Si
nutriscono di piccoli pesci, vermi, o insetti marini,
o lacustri, che esse stanno spiando nel continuo volare,
ed aggirarsi sul mare o su i laghi, e di cui s° impadro-
niscono piombando loro impetuosamente addusso, ap-
pena li veggono comparire alla superficie dell'acqua.
Non solo vanno in branchi a cercar la preda, ma vanno
in branchi emigrando, ed in società depongono le uova,
La maggior quantità si propaga nel settentrione: ma
ne covano diverse ancora in varie parti dell’ Europa
temperata, come negli immensi paduli dell’ Ungheria,
nelle lagune d’Italia, ec. Il nido consiste in poche erbe
rozzamente ammassate o sulla riva del mare, o sulla
mota de’ paduli, o sulle foglie di piante aquatiche,
oppure, ancora in una semplice buchetta fatta nella
terra, o nella rena. Questi nidi sono in tal quantità
riuniti nello stesso luogo, che sovente 1’ uno con 1’ altro
sì toccano. Le uova sono in numero di due, o di quattro
per ciascun nido, sempre coperte d’una gran quantità
di macchie. Le Rondini di mare sono soggette ad una
doppia muta. Non vi è differenza nell’ abito del ma-
schio e della femmina d’ una stessa età, ma notabil-
mente differisce la livrea de’ giovani da quella de’ vec-
chi, e l'abito d’inverno da quello d° estate. La massima
parte delle specie che possediamo non si vedono che
alle epoche dei loro due passi, cioè in primavera, ed
in autunno: e la primavera è sempre quella che più
ne abbonda.
MIGNATTINO
STERNA NIGRA Lux.
Becco nero: piedi scuro-neri: coda quasi troncata : ali
più lunghe della coda diciassette piccioli: tarso lungo sei
piccioli.
Sterna rostro nigro: pedibus brunneo-nigris: cauda fere
truncata :; alis per lineas 18 caudam excedentibus: tarso
lineas 6 "|. longo .
80 ORDINE QUINTO
Adulti in abito perfetto d’ inverno. Becco nero.
Iride scura. Vertice, occipite e cervice, color nero in-
tenso. Dorso e sopraccoda di color cenerino-piombato .
Fronte, gote, sola e gozzo ; bianco-candide. Petto, ad-
dome e fianchi, nerastro-cenerini. Sottocoda candido.
Timoniere cenerino-piombato. Remiganti color cene-
rino-piombato ; le due prime hanno il margine interno
bianco. Piedi color nero-scuri (1).
Abito perfetto di nozze. Becco nero. Iride scuro-
nera. Testa e cervice color nero intenso. Tutte le altre
parti superiori color cenerino-piombato. Gola, gozzo,
petto, fianchi ed addome, color cenerino. Sottocoda
bianco. Ali cenerine. Remiganti cenerino-nere, vellu-
tate da una sottil peluria cenerino-perlata: stelo bianco.
Cuopritrici inferiori delle ali bianco-perlato. Coda me-
diocremente forcuta. '[imoniere dello stesso colore del-
le remiganti. Piedi nero-scuri. Membrane interdigitali
moltissimo scavate: l’interna arriva poco più oltre della
prima falange. |
Giovani avanti la muta d’ autunno. Becco nero.
Fronte, margine superiore, e posteriore dell’ occhio ,
gote, gola, gozzo, lati del collo, un collare che cinge
la base della cervice, parte media del petto, addome,
fianchi, sottocoda, e cuopritrici inferiori delle ali,
bianco-candide. Vertice, occipite, nuca, regione delle
tempie e delle orecchie, color nero-sudicio . Penne della
schiena, de’ lati del petto, e scapolari, color seuro-su-
dicio-cenerino, marginate di biancastro-sudicio. Grop-
pone colorito come la schiena, ma un poco più chiaro.
Penne del sopraccoda cenerine, con margine bianco-
perlato. GCuopritrici delle ali cenerino-sudicio, con
margine bianco-sudicio. Remiganti cenerino-nere, vel-
lutate da sottil peluria cenerino-perlata. Coda medio-
cremente forcuta. Timoniere dello stesso colore delle
remiganti, Piedi scuriccio-nerastro-chiari. Unghie pere.
(1) Temm. ibid. pag. 749.
UCCELLI AQUATICI 81
SINONIMIA ©
Sterna nigra. Lin. ( adulto in inverno).
Sterna fissipes, et Sterna obscura. Lin. cur. Gmel.
(adulto in inverno).
Sterna naevia. Lin. cur. Gmel. ( giov. dell’anno).
Larus niger fissipes. Aldrov. Ornith, Tom. 3. Tab. 8.
Colombino, Mignattone, Pannelbagio, ec. Svoria degli
Uccelli Tav. 542. (abito di nozze). Sterna detta Petto
bianco, ibid. Tav. num. 546. (abito d'infanzia).
Buffon, Planch. enlum. num. 333. (adulto in prima-
vera), num, 924. ( giovani dell’anno avanti la muta).
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Anima di Sbirro, Mignattino, Pis, Anima di Guardia,
Vecch. Cazzalbagio, Bient.
STRANIERI
Franc. Hirondelle de mer noir, cu Epuvantail. Zngl.
The black Tern. Ted. Die schwarze Meerschwalbe.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 8. Apertura
del becco: sold. 1. picc. 1. Coda: soldi 2. quatt. 2.
Tarso: picc. 7.
Costumi. In due diverse epoche dell’anno arrivano
i Mignattini fra noi, in quantità così grande, che
tutte le acque dolci, particolarmente delle pianure
summarine, ne sono ricoperte. Quest’ epoche sono il
Maggio, e l’ Agosto. Nel Maggio vengono dal mezzo-
giorno vestiti dell’ abito di nozze, nell’ Agosto arrivano
dal settentrione con la livrea di gioventù. E per quanto
mai grande sia il lor numero in quell’ epoche, passati
pochi giorni spariscono, e neppure un individuo se
ne vede prima del prossimo ripasso. Io non ne ho tro-
vato mai nessuno che avesse la livrea perfetta d’inver-
no, e perciò ho dovuto copiare la qui sopra riferita
descrizione che ne dà Temminck: ma nell’ autunno
del 1824 un individuo ne uccisi sul fiume Arno, che
quasi tutta l’ avea rivestita, e solo ancora fra le penne
Tomo INI. 6
8a ORDINE QUINTO
cenerine dell’ addome qualcuna gliene rimaneva delle
bianche appartenenti alla livrea di gioventù. Ne’ tempi
del passo, come ho detto, tutti gli stagni; tutti i fossi,
e fiumi non molto lontani dal mare ne sono ripieni.
Anche in quella porzione dell’ Arno che divide la Città
di Pisa, molte se ne vedono scendere e risalire il fiume
con quel volo irregolare e pesante, ad ogni momento
soffermandosi e precipitando sull’ acqua, a prendere i
piccoli pesci e gli insetti. La loro voce è stridula, e si-
mile al romore che produce una carrucola di legno
girante arida sopra un pernio troppo grosso.
Propagazione. Segue nel nord. Secondo ciò che mi
ha comunicato il D." Pajola, anche nelle lagune Ve-
nete. Ne luoghi paludosi ove le foglie di Ninfea fanno
un piano sull’acqua, o ne luoghi ove delle radici, fo-
glie, e ramoscelli galleggianti formano un piano di tal
solidità da sostenerle, esse vi fabbricano una gran quan-
tità di nidi così vicini gli uni agli altri, che quasi si
toccano. Le uova sono della grossezza di quelle delle
Quaglie, e presso a poco dello stesso colore. In ogni
nido se ne trovano due o quattro.
Caccia. La carne del Mignattino è sicuramente una
delle peggiori: nonostante tutte le volte che i loro bran-
chi arrivano sopra i nostri paduli, più e più diecine di
cacciatori sono occupati a tender loro insidie. La cac-
cia si fa ordinariamente con le reti aperte, tese 0 sul
margine de’ laghi e degli stagni, ne’ posti solo bagnati,
e dove sono erbe rotte, e marcite. Il cacciatore si na-
sconde al termine del traito in un piccolo casotto, dopo
che ha posto accanto alle reti delle stampe di Mignat-
tini. Quei che volano, vedendo i richiami, e credendo
che là vi sia un luogo buono per riposarsi, si fermano
a quegli accanto, e ben presto la piazza e le reti ne
son ricoperte. Trenta e quaranta ne restano in un sol
tiro. A sacchi nel Maggio son portati i Mignattini sul no-
stro mercato, e quasi tutti senza le ali; giacchè, pesando
queste molto, ed a peso essendo valutata la gabella,
che deggion pagare per l'introduzione in Città, senza
UCCELLI AQUATICI 83
una tale avvertenza , la gabella sarebbe ‘quasi eguale al
valore degli uccelli. Adopransi le ali, in alcuni luoghi
del Pisano, e del Lucchese, per concime, particolar-
mente per gli Ulivi. Il valore ordinario di un mazzo
di Mignattini, cioè di quattro, è di una Crazia, o due
Soldi. Molti ne sono ancora portati a vendere vivi. Un
numero grandissimo di ragazzi ne comprano per avere
il piacere di vederli volare, dopo che li legarono con
un filo; e, con la sconsigliatezza propria a quell’età,
non pensano ai terribili patimenti della fame che fanno
involontariamente soffrire a quegli uccelli, e che ben
presto, con loro gran dispiacere, gli uccide. Ma non
pochi ancora, dotati di un cuore che all’uomo civiliz-
zato non si conviene, per il piacer barbaro di vedere
un animale penare, si dilettano in più modi a-tormen-
tarli, ora con obbligarli a volare attaccati ad un cocchio
di carta, ora lasciandoli prendere la fuga dopo che
appesero al lor corpo un fuoco d’artifizio che s’in-
cendia, e gli uccide quando, volando per l’aria, cre-
dono d’avere riacquistata la libertà.
MIGNATTINO ZAMPE-ROSSE
STERNA LEUCOPTERA Temm.
Becco nero: piedi rossi: coda quasi troncata: ali più
lunghe della coda sedici piccioli. .
| Sterna rostro nigro: pedibus rubris: cauda fere trun-
cata: alis caudam lineas 17 ‘excedentibus.
Adulti in abito perfetto d'estate. Becco subeguale
alla testa, bruno-nero. Iride nero-castagna. Testa, collo,
petto, addome, fianchi e cuopritrici inferiori delle ali,
nere. Dorso e scapolari di color cenerino-nero,. che
insensibilmente si unisce col nero del collo. Piccole
cuopritrici delle ali, sopraccoda e sottocoda candide.
Grandi cuopritrici delle ali cenerine. Remiganti secon-
darie cenerino-cupe. Remiganti primarie: le due ester-
ne cenerino-nerastre, con macchia bislunga bianca sul
8 ORDINE QUINTO :
margine interno; le altre di color cenerino-perlato;
tutte han lo stelo bianco. Coda poco o punto forcuta.
Piedi color di minio. Unghie nere, Membrana inter-
digitale molto incavata; quella che unisce il dito in-
terno col medio non oltrepassa la prima falange.
Nota. Insieme con gli individui vestiti della soprade-
scritta livrea, altri ne compariscono che hanno il bianco
delle ali più tendente al cenerino. Le timoniere, partico-
larmente le medie, anch'esse colorite di cenerino, e solo
le piccole e medie cuopritrici inferiori delle ali, nere.
Nella primavera del 1822 ne trovai un altro individuo
che aveva la testa, il collo, il petto, l'addome, e le pic-
cole cuopritrici delle ali, di color bianco e nero. Nel dorso,
nelle ali, e nella coda somigliava gli individui qui sopra
descritti. |
SINONIMIA
Larus fissipes alius. Aldrov. Ornith. Tom. 3. Tab. 83.
Sterna nera, Storia degli Uccelli Tav. 544. 545.
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. Hirondelle de mer Leucoptere. Ted. Die weis-
schwingichte Meerschwalbe.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 7. quatt. 2.
Apertura del becco: soldo 1. Coda: soldi 2. quatt. 1.
Tarso: quatt. 2. |
Cosrumi. Sono.gli stessi di quelli della Sterna ni-
gra. Arriva da noi in primavera verso la fine del passo
della precedente specie. In autunno non se ne vede
nessuno individuo, mentre in primavera, dopo il Mi-
gnattino, è la specie più comune.
PropAcAzionE. Non si conosce.
Caccia. Se ne prendono molte con le reti aperte
nel medesimo modo, e nelle stesse tese che si fanno
al Mignattini,
UCCELLI AQUATICI 85
RONDINE DI MARE
STERNA HIRUNDO Lix.
Becco rosso, con la punta nera: ali più lunghe, o sub-
eguali alla coda: coda molto forcuta: piedi rossi.
Sterna rostro rubro apice nigro: alis caudam exceden-
tibus vel subaquantibus : cauda valide furcata ; pedibus
rubris, ,
Adulti. Becco poco più lungo della testa, rosso-
carminio alla base, nero in cima. Iride scura. Pileo e
quasi tutta la cervice, di color nero-puro. Dorso, sca-
polari e cuopritrici delle ali, color cenerino- perito.
Parti laterali della testa, del collo, gola, gozzo, cuo-
pritrici inferiori delle ali, sdpraccodai e sottocoda, bian-
co-niveo. Petto e addome bianco, leggermente tinto
di perlato. Remiganti primarie di color cenerino-nera-
stro, con lo stelo ed il margine interno bianco . Remi-
ganti secondarie del colore delle cuopritrici. Coda e-
guale o poco più corta delle ali, molto forcuta : 'l'imo-
niere bianche : la prima ha il margine esterno cenerino-
nero. Piedi rossi. Unghie nere.
Giovani dell’ anno, avanti la muta d’autunno.
Becco nero, con la base aranciona. Iride scuro-nera.
Fronte bianca. Vertice bianco, macchiettato di nero.
Nuca ed occipite color nero-sbiadito, con sottilissime
strie trasverse bianche. Penne del dorso, scapolari, e
cuopritrici medie delle ali color cenerino-perlato alla
base, con una fascia biancastra sudicia in cima, ed una
iii avanti di questa. Gola, gozzo, Tati del
collo, petto, addome, fianchi, sottocoda e cuopritrici
infero delle ali, colt bianco-candido., Remiganti
primarie cenerino-scure, con lo stelo e la metà iuifenta
bianca. Quelle prossime alle secondarie han lo stelo
cenerino-bianco , ed un margine candido. Angolo delle
ali bianco: piccole cuopritrici delle ali cenerino-nera-
stre marginate di biancastro. Coda forcuta. Timoniere
cenerino-nerastre esternamente e verso la cima: stelo
bianco. Piedi arancioni. Unghie nerastre.
86 ORDINE QUINTO -
SINONIMIA
Buffon, Planch. enlum. num. 981.
Ranzani, Elem. di Zool. T. 3, part. IX. Tav. 29. fig. 1.
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Mignattone, Anima di sbirro grossa, Pis.
STRANIERI
Franc. L’Hirondelle de mer Pierre-Garin, Ingl, The
Greater Tern. Ted. Die rothfussiger Meerschwalbe.
Dimensioni. Lunghezza totale: ( dal becco fino al-
l’ estremità delle timoniere medie ) soldi 10. Timoniere
esterne: soldi 6. Apertura del becco: quatt. 4. picc. 3.
Tarso: picc. 8. 1/2
Costumi. Non si trova nel Pisano che nel Maggio,
mentre passano le altre specie. Arriva in branchi; altre
volte solitaria, altre a coppie. Frequenta i paduli ed i
fiumi.
PropAcazione. Nidifica in abbondanza nel Nord:
nidifica anche nelle Lagune di Venezia, come ho sa-
puto dal Sig. D." Pajola. Le sue uova sono due o tre
per nido, di colore scuro-cenerino-olivastro, con molte
macchie cenerognole, o nericce.
RONDINE DI MARE CODA-LUNGA
STERNA ARCTICA Temm
Becco rosso fino alla punta: coda molto forcuta: ali
eguali, o più corte della coda: piedi rossi,
Sterna rostro ex toto rubro: cauda valide furcata : alis
caudam excedentibus vel subequantibus: pedibus rubris,
Becco subeguale alla testa , rosso fino alla cima. Pileo
e quasi tutta la cervice di color nero puro. Dorso, sca-
polari e cuopritrici delle ali, color cenerino-perlato .
Parti laterali della testa, del collo, gola, gozzo, cuo-
UCCELLI AQUATICI 89
pritrici inferiori delle ali, sopraccoda e sottocoda, bian-
co-niveo. Petto e addome bianco, leggermente tinto di
perlato. Remiganti primarie di color cenerino-nerastro,
con lo stelo ed il margine interno bianco. Remiganti
secondarie del colore delle cuopritrici. Coda più lunga
delle ali, molto forcuta. Timoniere bianche: la prima
ha il margine esterno cenerino-nero. Piedi rossi. Un-
ghie nere. |
SINONIMIA
Sterna macroura. Naumana,
Sterna argentata. Biehm,
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc, L'Hirondelle-de-mer Arctique.
Dimensioni. Lunghezza totale: ( dall’ estremità del
becco all’estremità delle timoniere medie) soldi 10.
Apert. del becco: quatt. 4. picc. 2. Timoniere medie :
quatt. 7. Timoniere esterne: soldi 6. quatt. 1. Tarso:
pice,.D. a
Cosrumi. È propria del cerchio artico in ambedue
1 continenti. Nel maggio del 1823 ne fu presa una
nelle vicinanze di Pisa, la quale viaggiava in compagnia
d’un branco di Rondini di mare.
BECCAPESCI
STERNA CANTIACA Gwen.
Becco nero, con la punta gialla : piedi neri: coda molto
forcuta: ali più lunghe, o eguali alla coda.
Sterna rostro nigro, apice luteo: pedibus nigris: cauda
valide furcata:; alis caudam aquantibus, vel superantibus.
Adulti in abito perfetto d’ inverno. Becco molto
più lungo della testa, sottile, nero, con la punta gialla.
Fronte bianca. Penne del vertice e dell’ occipite nere,
con largo margine bianco. Penne della nuca, della re-
88 ORDINE QUINTO |
gione auricolare, e parte posteriore dell’ occhio lunghe,
sottili ed appuntate, di color nero ; alcune con sottilis-
simo margine bianco. Gote, gola, gozzo, base della
cervice, lati del collo, petto, addome e fianchi color
bianco-sericeo, dolcemente cangiante in carnicino.
Dorso, scapolari, cuopritrici delle ali e sopraccoda,
color cenerino-perlato. Remiganti cenerino-nerastre,
con stelo e margine interno bianco . Coda forcuta, bian-
ca. Piedi neri, con la pianta gialla.
Abito perfetto di nozze. Becco nero, con la punta
gialla. Pileo e nuca color nero puro. Una striscia bianca
sopra ciascun lato della base della mascella superiore.
Base della cervice, lati del collo, della testa, gola,
gozzo , petto, fianchi, addome e sottocoda color bianco-
sericeo, dolcemente cangiante in roseo. Dorso, scapo-
lari, cuopritrici delle ali e sopraccoda, color cenerino-
perlato. Remiganti cenerino-nerastre, con stelo e mar-
gine interno bianco. Coda forcuta, bianca. Piedi neri,
con la pianta gialla.
Giovani. Becco nero-livido, con punta gialla. Fronte
bianca. Pileo, occipite, regione posteorbitale vestite di
penne nere, con sottil margine candido. Penne della
schiena, cuopritrici delle ali e scapolari marginate di
nerastro, poi di bianco-gialliccio. Timoniere bianco-
cenerine nella parte inferiore, nerastre in cima, con
la punta bianca. Remiganti cenerino-nere, marginate
di bianco verso la cima.
SINONIMIA
Sterna Stuberica. Bechst. ( abito d’inverno).
Sterna Boysii. Lath. (abito di nozze).
Sterna canescens. Meyer.(abito di nozze).
Thalasseus cantiacus. Boie.
Sterna africana. Gmel. (abito di nozze).
Sterna striata. Gmel. ( giovane).
Sterna mezzana, di becco, piedi, ed occipite di color
nero. Storia degli Uccelli Tav. 546.
NOMI VOLGARI. TOSCANE
Beccapescì, Pisano.
UCCELLI AQUATICI 89
sota ERI Pi
Franc. Hirondelle de mer Caugek. Ingl. The Sandwich
Teru. Ted. Die weissgraue Meerschwalbe.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 13. quatt. 2.
Lunghezza delle timoniere esterne: soldi 5. picc. 5.
Apertura del becco: quatt. 7. picc. 2. Tarso: soldo 1.
Costumi. Specie piuttosto rara: nel Museo Pisano
se ne conserva un individuo ucciso sul Serchio nel 1818.
Il Professor Calvi dice nel suo Catalogo che anche a
Genova è rara, e di passaggio accidentale. Egli ne trovò
una nel Giugno del 1814, e poi nel 1827 in Ottobre
molte ne apparvero sul porto di quella città. Anzi in.
quell’epoca il sullodato Professore, ebbe occasione di
fare sulla Sterna cantiaca una curiosa osservazione,
che ha registrata nel suo catalogo. Qui la riporto co-
piando le sue stesse parole. ce Sulla fine dell’ Ottobre
ce 1827, un numero di questa specie fu osservato nel
«e porto, volando di un rapidissimo volo, e spesso vol-
cc tandosi per l’aria in modo di fare un capitombolo,
ce e poi arrestandosi un momento, dirigersi a perpen-
cc dicolo, e tuffarsi nell'acqua a guisa, e colla celerità
ce di un dardo, immergersi assai profondamente, pren-
ce dere un pesciolino, e ritornare fuori della stessa,
ce come se non avessero cessato di sospendersi nell’ aria
ce col loro volo. Ne ho uccise molte, fra Je quali una
ce sorpresa dal piombo mentre sortiva dal fluido, ed
«ec era così asciutta, come se non l’ avesse mai toccato.
ce La loro comparsa fra noi, ed in tal numero, è raris-
c sima (1).
Propagazione. Nidifica in grandissime società nei
paesi settentrionali, sulle rive del mare, o su i prati
che ne sono vicini, o sull’isole deserte. Boie racconta
che nell'isola di Norderég sulla costa occidentale del
Mar Baltico, vi si riuniscono a covare molte migliaja
(1) Galvi, Catalogo d'Ornitologia di Genova ec. pag. 84.
99 ORDINE QUINTO
di coppie di questi uccelli, i quali trovano il loro nu-
trimento percorrendo le vicine contrade in ogni dire-
zione. Sono in tanta quantità in quel luogo , che i ma-
rinari passando a tre miglia di distanza, ne vedono
tutte le rive biancheggianti: e quando queste Sterne
vogliono prendere il volo, bisogna che l’une con l’ al-
tre si urtino. Le uova son così fitte, che è difficile po-
sare i piedi senza stiacciarne. Sono queste uova di co-
lore bianco-giallastro , o giallo più o meno cupo, co-
perte di macchie scuro-rossiccie, o grigio-cenerine: ma
la grandezza e disposizione di queste macchie varia
all’ infinito (1).
RONDINE DI MARE ZAMPE-NERE
STERNA ARANEA Wus.
Becco nero: piedi neri: coda poco forcuta: tarso lungo
dodici piccioli.
Sterna rostro nigro: pedibus nigris: cauda parum fur-
cata: tarso lineas 13 longo.
Adulti in abito perfetto d’ inverno . Becco eguale
alla testa, grosso. Iride scura. Fronte, pileo, cervice,
e tutte le parti inferiori, candide. Una macchia nera
a mezza luna fra l’occhio ed il becco: dietro 1’ occhio
una macchia dello stesso colore, subrotonda. Dorso,
ali, e coda d’uno stesso colore cenerino-perlato : lungo
lo stelo delle remiganti, e verso la loro punta, questo
colore è più cupo, e mescolato di cenerino-nerastro .
Piedi neri (2).
Adulti in abito perfetto di nozze. Becco nero.
Pileo e cervice di color nero profondo. Lati della testa,
gola, gozzo, lati del collo, petto, addome, fianchi e
sottocoda , candidi. Dorso, scapolari, cuopritrici delle
ali, remiganti e parte superiore delle timoniere, color
(1) Schinz, Hist. natur. des Nids etc. pag. 17.
(2) Temm. loc. cit. pag. 744.
UCCELLI AQUATICI gi
cenerino-perlato. Le timoniere sono di color cenerino-
nerastro dal lato interno , verso la cima: il loro stelo
è candido. Piedi neri.
Giovani dell’anno. Becco scuro-nerastro verso la
cima, giallastro alla base. Pileo bianco, con piccole
logie longitudinali. Dorso ed ali miste di grigio-
scuro, di giallastro- chiaro , e di cenerino-perlato . Parti
i a Pai cenerino-nerastre. Coda
pochissimo forcuta. Timoniere cenerine, con la cima
bianca. Piedi scuri (1).
SINONIMIA
Sterna anglica. Temm.
Sterna aranea. Vieill,
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. L° Hirondelle de mer Hansel. ZIngl. The Gull
billed Tern.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 12. quatt. 1.
Timoniere esterne: soldi 4. picc. 3. Apert. del becco:
quatt. 5. picc. 2. Tarso: sold. 1.
Cosrumi. Secondo il Temminck abita i grandi sta-
gni coperti di giunchi. Dicesi che è comune negl’ im-
mensi paduli dell’ Ungheria. In Italia è molto rara, e
in Toscana vi capita accidentalmente e rarissimamente..
To non ne ho avuto che un solo individuo, preso il 4
Maggio 1828 sul lago di Maciuecoli. Era mescolato
con i branchi di Mignattini, e di Rondini di mare.
Propagazione. Depone le uova presso al mare, o
agli stagni salati: son queste giallastre macchiate di
nero, di scuro, o celestino-turchiniccio : in ciascuna
covata ne partorisce tre 0 quanto (2).
(1) Temm. ibid. pag. 744.
(2) Schinz ibid. pag. 18.
62 ORDINE QUINTO
RONDINE DI MARE PIOMBATA
STERNA LEUCOPARETA Narterer..
Becco rosso: piedi rossi: coda poco fatutoa ali molto
più lunghe della coda.
Sterna rostro pedibusque rubris: cauda parun furcata : :
alis caudam multum supcrantibus.
Adulti in abito perfetto d'inverno. Becco color
rosso-lacca molto cupo. Iride nera. Pileo, lati della
testa, cervice, gola, gozzo; lati del collo, petto, ad-
dome e sottocoda, bianco-candido . Dietro gli occhi vi
hanno una macchia nera . Dorso, scapolari, cuopritrici
delle ali, remiganti, sopraccoda e timoniere, color gri-
gio-cenerino. Piedi di color rosso-lacca molto cupo(1).
Adulti in abito perfetto di nozze. Becco eguale
alla testa, assai grosso alla base, di color rosso acceso.
Iride brad -nera. Pileo e nuca di color nero puro: il
rimanente della cervice, il dorso, le scapolari, il so-
praccoda, le timoniere, il gozzo, i lati del collo e del
petto di color cenerino- piombato: questo colore ca-
lando sull’addome e su i fianchi diviene molto più
cupo, e quasi nero. Gola, lati della testa, cuopritrici
inferiori delle ali, sottocoda, base delle timoniere, e
stelo delle remiganti bianco-niveo. Remiganti cenerino-
cupe: le primarie hanno una lunga macchia bianca ap-
puntata sulla base del margine interno. Coda più corta
delle ali, pochissimo forcuta. Piedi rossi. Unghie nere.
Giovani dell’ anno. Becco scuro, con la base ros-
sastra. Pileo bianco-giallastro macchiato di scuro-ne-
rastro. Nuca, regione post’ orbitale ed auriculare, co-
lor cenerino-nerastro. Penne del dorso, delle scapo-
lari, e secondarie delle ali, scuro-nerastre nel mezzo,
marginate e terminate di color isabella. Le remiganti
e le timoniere han la parte estrema cenerino-nerastra :
(1) Temm. ibid. pag. 746.
UCCELLI AQUATICI 93
le timoniere sono bianche in cima. Piedi color di car-
ne (1).
SINONIMIA
Vieillot, Ornitb. Franc. Tav. 355.
NOMI VOLGARI, STRANIERI
Franc. Hirondelle de mer Moustach.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 8. quatt. 2.
Apertura del becco: quatt. 4. picc. 1. Coda: soldi 3.
Tarso: picc. 9. |
—. Gosrumi. È una specie molto rara in Toscana. Dal
1818 fino ad ora non ho potuto procurarmene che tre
individui. Arriva mescolata ne’ branchi de’ Mignat+
tini. Dicon gli autori che sia molto comune nelli sta-
gni dell’ Ungheria, e della Dalmazia.
Propagazione. Non si conosce.
RONDINE DI MARE ZAMPE-GIALLE
STERNA DOUGALLI Montacu.
Becco nero fino alla cima: piedi gialli : coda molto for-
cuta, più lunga delle ali,
Sterna rostro ex toto nigro: pedibus luteis: cauda valide
furcata alas superante.
Adulti in abito di nozze. Becco nero, eguale, o
più lungo della testa, piuttosto sottile. Pileo e cervice
di color nero puro. Dorso, scapolari e cuopritrici delle
ali di color cenerino-perlato . Lati del collo, gola, gozzo,
petto, addome, fianchi, angolo dell’ala e coda, di co-
lor bianco-candido. Remiganti primarie cenerino-ne-
rastre, col margine interno e lo stelo candido: le se-
condarie cenerino-chiare, con l’estremità marginata di
bianco. Coda molto forcuta, in modo che le timoniere
esterne oltrepassano la cima delle ali piegate, di due
1) Temm. ibid. pag. 746.
94 — ORDINE QUINTO
soldi, o due soldi ed un quattrino. Piedi gialli. Unghie
nere.
SINONIMIA
Sterna paradisea. Brunnich.
NOMI VOLGARI . STRANIERI
Frane, L’Hirondelle de mer Dougall ou rosee. Ingl.
Thc Roseated Tern. Ted. Die Daugallische Mes Ro,
. Dimensioni. Lunghezza totale: ( dall’ estremità del
becco all’ estremità delle timoniere medie ) soldi g.
quatt. 1. Timoniere medie: quatt. 7. pice. 2. Apert.
del becco: quatt. 5. Tarso: quatt. 2.
Cosrumi. Abbonda sulle coste dell’ Inghilterra, e
della Scozia; si trova anche in Norvegia. Non di rado,
in que’ paesi settentrionali , se ne vede una coppia me-
scolata in un branco di Rondini di mare. In Italia è
rarissima : io non l’ ho mai trovata in Toscana; ma il
Prof. Calvi di Genova ne prese un individuo il Giugno
del 1822, all'imboccatura del Bisagno (1).
Propagazione. Fa il nido sui Tomboli presso al ma-
re; le sue uova sono similissime a quelle della Sterza
arctica ma il fondo del colore è meno verdastro (2).
FRATICELLO
STERNA MINUTA Lx,
Becco giallo, nero in cima: piedi gialli: coda molto
forcuta.
Sterna rostro luteo, apice nigro: pedibus luteis: cauda
valide furcata.
Adulti in tutte le stagioni. Becco poco più Haga
della testa, piuttosto sottile, giallo, con la punta nera.
(1) Catalogo ec. pag. 84.
(2) Schinz ibid. pag. 19. . x
UNERBBE AQUATIOI O 95
Iride nera. Fronte bianca. Una fascia nera va dall’ a-
pertura d’una narice all’ occhio corrispondente. Ver-
tice e cervice nera. Dorso, scapolari e cuopritrici delle
ali, cenerino-perlate. La prima e seconda remigante
son nere, con stelo nero, ed il margine interno bian-
castro. Le altre remigantii son cenerine. Gola, gozzo,
lati del collo, petto , fianchi, addome e sottocoda , bian-
co-sericeo. Sopraccoda e timoniere bianche, con leg-
giera sfumatura perlata. La coda è molto forcuta, ma
più corta delle ali. Piedi gialli. Unghie nere.
, Giovani avanti la prima muta dell’ autunno.
Fronte bianco-giallastra. Vertice, occipite e cervice di
color bruno, con strie nerastre: una macchia nerastra
avanti l’ occhio, e una macchia nerastra dietro l'occhio.
Dorso ed ali scuriccio-giallastre: tutte le penne di que-
ste parti son marginate odi cenerino-nerastro, ed han lo
stelo dello stesso colore. 'Timoniere e remiganti termi-
nate di bianco-giallastro (1).
SINONIMIA
Sterna metapoleucos. Gmel.
Larus piscator. Adrov. Ornith. Tom 3, Tab. 79.
Sterna minore. Svoria degli Uccelli Tav. 541,
Buffon, Planch. enlum. num. 996.
NOMI VOLGARI» TOSCANI
Monachina, Mignattino, Pis.
STRANIERI
Franc. La petite Hirondelle de mer. /ngl. The Lesser
Tern, Ted, Die kleine Meerschwalbe.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 7. quatt. 2
Apertura del becco: quatt. 4. picc. 1. Coda: quatt. 8
picc. 1. Tarso: picc. 7.
Costumi. Questi graziosi uccelletti non arrivano da
(1) Temm, ibid. pag. 753.
96 ORDINE QUINTO
noi che già adulti. Il loro passo non è costante, giacchè
alcuni anni non se ne vede neppure un individuo , al-
tri ne arrivano branchi innumerevoli. Si trattengono
pochi giorni. Restano sempre prossimi al mare.
Bione, Nidificano in abbondanza sulle coste
settentrionali della Francia, e dell Olanda. Alcuni co-
vano anche nelle Lagune Venete, come mi è stato co-
municato dal Sig. D." Pajola. Fanno il nido insieme
con la Sterna nigra, e le loro uova son grosse quanto
quelle d’un Merlo, avendo un fondo color bianeo-
verdognolo, e saofle macchie scure, e cenerine.
Caccia. Se ne prendono molti, e con assai facilità;
tendendo loro nel modo stesso I ai Mignattini,
* RONDINE DI MARE MAGGIORE
STERNA CASPIA Partas.
Becco rosso: piedi neri: coda poco forcuta.
Sterna rostro rubro: pedibus nigris: cauda leviter fur-
cata.
Adulti in abito perfetto d’inverno. Becco più
lungo della testa, grosso, di color rosso acceso. Iride
scuro-giallastra. Fronte e vertice bianco. Occipite bian-
co e nero. Cervice, dorso, scapolari, e le cuopritrici
delle ali cenerino-perlate. Lati della testa e del collo,
gola, gozzo, petto, addome, fianchi e sottocoda, can-
dide. Remiganti cenerine. Timoniere cenerino-perlate.
Coda più corta delle ali, poco forcuta. Piedi neri.
Adulti in abito perfetto di nozze. Han tutto il
pileo, e tutta la nuca d’un bel color nero. Le penne
di tutte le altre parti somigliano perfettamente quelle
della precedente livrea (1).
Nota. Nel tempo della muta si trovano alcuni individui
che hanno tutto il pileo e la nuca nera, ma coperta di
macchie bianche.
(1) Temm, ibid. pag. 753.
UCCELLI AQUATICI 97
SINONIMIA
Thalasseus caspius. Boie. !
Sterna maggiore. Storia degli Uccelli Tav. 540.
Meyer et Wolf, Ois. d’Allem. Livr. 18. fig. 6.
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. L’Hirondelle de mer Tschegrava. Ing. The cas-
pian Tern. Ted. Die grosse oder Caspische Meerschwalbe,
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 18. Apertura
del becco: soldi 3. quatt. 1. Coda: soldi 4. quatt. 2.
Tarso quatt. 4. 1/4
Costumi. I mari settentrionali sono la patria di que-
sta Sterna gigantesca, ma trovasi ancora sul mar Caspio,
nell’ Arcipelago, e ne’ mari dell’ Egitto ,-come pure su
i grandi laghi, e fiumi dell’ Europa. Ho sospetto che
sia stata trovata anche in Toscana . Ma quantunque non
ne sia certo, pure io in questo libro la descrivo, es-
sendo probabilissimo che vi s' incontri, ed oltre di que-
sto mi giova il farlo per completare la monografia delle
specie europee del presente genere.
Propacazione. Nidifica abbondantemente nel Nord,
lungo le coste della Svezia, nell’isole di Stiibber, e di
Fionia: sull’isola di Sylt presso le coste dell’Holstein, ec.
Le uova son grosse quanto quelle d’ Anatra, di color
grigio-verdastro , o giallastro, con punti e piccole mac-
chie nere, brune; e grigio-cenerine.
TRIBOO
I PESCATORI. BREVIPENNES
CARATTERI DI TRIBU
Becco. non seghettato. Tutti e quattro i
DITI riuniti da una membrana.
Rostrum non serratum. Singuli quatuor DI-
GITI membrana connexi.
Tomo III. ]
98 ORDINE QUINTO
COSTUMI
'Nuotano , e volano abilmente. Nuotano non solo alla
superficie, ma anche sott'acqua, inseguendo così con
velocità ed ostinatamente la lor preda, cioè i pesci, di
cui esclusivamente si cibano. Quantunque abbiano i
piedi intieramente palmati, e con tutti i diti da una
stessa membrana riuniti, stringono con forza i corpi;
perciò questi uccelli stanno sovente, e comodamente a
pollajo sugli alberi. Camminano assai bene, e non di
rado allora, la coda serve d’appoggio. Fanno il nido
sugli alberi, o sugli scogli, o fra i cespugli presso l’ac-
qua. Partoriscono poche uova per ogni covata; e co-
vano ed imboccano i figli fino a che questi non sono
abili a volare. La loro carne è oleosa, nera, e puzza-
lente.
GENERE LXXXV.
PELECANUS Lum.
CARATTERI GENERICI
Becco molto depresso.
Rostrum valide depressum.
Becco molto più lungo della testa. Mascella supe-
riore depressa, ed un poco allungata nella metà estre-
ma: superiormente con due solchi longitudinali, che
pongono in mezzo una costola assai rilevata, liscia, che
nella cima termina in un unghia forte, grossa, e rivolta
in basso: le due parti del becco laterali alla costola
media, sono scagliose. Mascella inferiore formata di
due branche sottili, unite insieme alla cima per un pic-
colo tratto: un gran sacco membranoso pende da que-
ste branche, e chiude così il disotto del becco. Lingua
piccola, ottusa in cima, cartilaginea. Marici basilari,
lineari, longitudinali, appena visibili. Gambe corte,
UCCELLI AQUATICI 99
con un piccolissimo spazio nudo sopra il calcagno.
Tarso subeguale al dito medio, reticolato, molto com-
presso. Diti quattro: l’esterno subeguale al medio; il
posteriore articolato dalla parte interna, molto lungo,
unito agli anteriori mediante una membrana comune.
Unghie subadunche. Coda mediocre, composta di 20,
o 22 timoniere .. Ali grandi : prima remigante più corta
della seconda, che è la più lunga.
COSTUMI
o ° i È 0 dott è °
Avendo ali molto grandi e robuste, volano Mi@issi-
mo, e per lungo tempo. Si cibano esclusivamente di
pesci, che prendono nuotando alla superficie dell’acqua,
o tuffandosi ed inseguendoli. Singolare è la maniera
con la quale dicesi che gli uni con gli altri si ajutano
per fare una copiosa pesca. Gli individui di quel
dato branco si dispongono sull’ acqua in modo da for-
mare una lunga linea un poco curva, ed in tal ordine
progredendo a poco a poco, e quelli delle estremità
avanzando più che quei del centro, alla fine formano
un cerchio nel cui mezzo è ragunato tutto quel pesce
che fecer fuggire nel cammino: allora immergendosi
ne fanno una pesca abbondante. Dicono ancora gli au-
tori, che i Pellicani seguono a pescare fino a che non
han fatto una provvista sufficiente di pesce nel sacco, e
che allora volano sopra qualche punta di scoglio, ove,
sostenendosi con una sola gamba, stanno immobili a
digerire tutto il pesce che ammassarono nel loro ampio
ingluvie.
PELLICANO
PELECANUS ONOCROTALUS Lun.
Unghia del dito medio intiera: remiganti primarie nere:
Ja prima molto più lunga della sesta. ( Princ. di Mus. )
Pelecanus ungue digiti medii integro : remigibus prima»
ris nigris, prima sextam valde superante.
Abito degli adulti. Parte superiore del becco ce-
100 ORDINE QUINTO :
nerino-carnicino , giallastra nel mezzo: unghia fulvo-
arancione. Sacco della gola carnicino-gialliccio. Por-
zione nuda della testa carnicino-livida. Iride bruno-
rossastra. Remiganti nere. Tutte le altre penne bianco-
rosee. Sull’occipite vi è un ciuffo di penne lunghe e
sottili. Zampe color carnicino-livido .
Giovani. Son di color cenerino-biancastro. Ali e
dorso di color più cupo. Addome biancastro. Remi-
ganti cenerino-nerastre. Tutte le penne son marginate
di n (1).
a SINONIMIA
Pelecanus philippensis. Lin. Gmel. et Lath. ( giovani).
Onocrotalus, sive Pelecanus. Adrov. Ornith. Tom. 3.
pag. 42. Tab. 48. 49.
Onocrotalo , o Pellicano. Stor. degli Ucc. T. 499, 500.
Ranzani, Elementi Tom. 3. part. IX. Tav. 31. fig. ».
Buffon, Planch. enlum. num. 87. (adulto) 965. (giov.)
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Pellicano, Pis. Tambau, Bient.
STRANIERI
Franc. Le Pélican blanc. Ingl. The great white Pelican.
Ted. Der grosser Pelekan.
Dimensioni. Lunghezza totale: Braccia 2. soldi 19.
Apertura del becco: soldi 13. quatt. 2. Coda: soldi 5.
Tarso: soldi 4.
Costumi. Abitano i Pellicani le parti orientali del-
l'Europa, come la Russia meridionale, e 1’ Ungheria:
comuni sono nell’ Asia minore, nell’ Egitto, ed in Bar-
beria, in tutti quei paesi cioè che cingono l’Italia da
oriente, e da mezzogiorno. Deve dunque spesso acca-
dere che, sorpresi ne’ loro viaggi da qualche burrasca,
e fatti deviare dall’impeto, e contrarietà de’ venti, sieno
sospinti fra noi. Di fatto non di rado si veggono Pelli-
(1) Temm. ibid. pag. 891.
UCCELLI AQUATICI 101
cani in Toscana, quantunque non abitino costantemente
nessuna parte d’Italia. Ne sono stati presi in Valdichia-
na, nelle Maremme, ed anche nel Pisano. Sul prin-
cipio dell’inverno del 1819 ne comparve un branco di
circa quaranta, al di sopra del lago di Bientina: gira-
rono quasi un’ intiera giornata ad una grande altezza,
poi sparirono; ma il giorno dopo furono tutti trovati
nuotando sul lago: varj cacciatori gli assalirono, e qual-
cuno ne uccisero. Spaventati ripresero il volo, e stie-
dero vagando in qua ed in là per uno o due giorni, ma
poi rifiniti dalla fame e dalla stanchezza, si posarono
su i monti de’ Bagni di Lucca, ove, non avendo più
forza di fuggire, furono tutti uccisi, anche con colpi
di bastone. Nel 1830 un bell’individuo fu preso nel
pian di Ripoli, poco lontano da Firenze. I
Propacazione. Nidifica ne’ paesi orientali. Fa due,
tre, o quattro uova bianche, e le deposita in una buca
vicina all’acqua.
GENERE LXXXVI.
PHALACROCORAX Brsss,
CARATTERI GENERICI
Becco cilindrico subcompresso.
Rostrum cylindricum subcompressum .
Becco subeguale alla testa, subcompresso, diritto.
Mascella superiore adunca nella cima, in modo da
formare una specie di gancio. Un solco scorre da cia-
scun lato del becco, e termina al gancio della cima.
Mascella inferiore diritta, un poco ingrossata in cima,
che finisce a doccia. Lingua cartilaginea , cortissima,
ottusa. /Varici indiscernibili. Gambe intieramente
nascoste sotto gli integumenti de’ fianchi. Z'arso più
corto del dito medio , reticolato, compresso. Diti quat-
tro; l’esterno più lungo di tutti gli altri; il posteriore
102 ORDINE QUINTO
articolato internamente, mediocre; tutti riuniti da una
stessa membrana, Unghie di mediocre lunghezza, assai
adunche. Coda grande, rotondata, di 12, 0 14 timo-
niere. Ali mediocri, rotondate: la prima remigante
più corta della seconda; seconda e terza son le più
lunghe.
COSTUMI
Son destri a nuotare, ed, all’ uso de’ Colimbi, quando
sono a fior d’ acqua tengono fuora solamente la testa .
Come i Colimbi inseguono i pesci tuffandosi, ma per
inghiottirli sono obbligati di ritornar fuora dell’acqua.
Frequentano tanto le acque dolci che le salate: quando
sono a terra tengono il corpo verticale; e la coda, che
è forte e resistente, serve loro di puntello. Come i Pel-
licani, ed anzi anche meglio, stanno a pollajo sopra
gli alberi. Volano velocemente , ed in linea retta: ni-
dificano in società sopra i cespugli di giunchi, sopra
gli alberi, o sui massi. I due sessi non differiscono per
1 colori. L’ abito degli adulti è diverso da quello de’ gio-
vani, e l’abito di estate diverso da quello d° inverno.
Si avvezzano a pescare per l’ uomo.
.
UCCELLI AQUATICI 103
MARANGONE
PHALACROCORAX CARBO Dumonr.
Lunghezza del becco (1) eguale a quella del dito medio:
coda di quattordici timoniere.
Phalacrocorax rostro digitum medium aquante: cauda
ex quatordecim rectricibus.
Adulti in abito d’inverno. Becco grigio-cenerino.
Iride verdastra. Pileo e cervice nerastro , con misto di
(1) La misura del becco, in questo caso, è presa dall’estremità
alle prime penne della fronte.
104 ORDINE QUINTO
grigio , e di nero cangiante in verdone. Penne scapo-
lari e cuopritrici delle ali color scuro di rame, con
largo margine nero cangiante in violetto-verdone. Schie-
na e groppone nero-violetto, o nero-verdone. Gozzo,
lati del collo, petto, addome e fianchi color nero-ver-
done-cangiante. Gola e redini nude, e giallastre. Una
larga fascia bianco-sudicia parte dall’ occhio, e scorre
sotto la gola, marginando la pelle nuda della gola.
Remiganti primarie nere: secondarie leggermente ten-
denti al verdone. Timoniere in numero di quattordici,
di color nero. Piedi neri.
Adulti in abito d’estate. Becco cenerino-verda-
stro. Iride verde. Membrana nuda della gola e delle
redini color nero-verdone, macchiettata di giallo. Una
larga fascia bianca parte dal didietro dell’ occhio, e va
sotio la gola, cingendo la membrana nuda. Testa,
collo, petto, fianchi, addome e cosce color nero-ver-
done-cangiante. Penne scapolari, e cuopritrici delle
ali color nero cangiante in scuro di rame, con largo
margine cangiante in nero-violetto. Le penne dell’ oc-
cipite son sottili e lunghe, formanti una specie di ciuf-
fo. Sulla testa e su i lati del collo vi sono moltissime
penne bianche, lunghe, e sottili. Su i fianchi, all’ori-
gine delle cosce, vi è uno spazio assai grande vestito di
penne lunghe e bianche. Remiganti primarie e timo-
niere nere. Piedi neri.
Giovani dell’ anno. Becco grigio-sudicio. Iride
scura. Fascia che cinge la porzione nuda della gola e
della faccia più ristretta che negli adulti, di colore
bianco-sudicio, e che insensibilmente si sfuma con il
colore del collo. Testa, e parte superiore del collo color
nero-scuro, misto di gialliccio-scuro. Tutte le altre parti
superiori colorite come negli adulti in inverno. Il petto
ed il gozzo è scuro misto di biancastro scuriccio . L’ ad-
dome è bianco macchiettato di scuro. Piedi neri.
Nidiacei. Sono intieramente vestiti da ùna calu-
gine nera.
UCCELLI AQUATICI 105
SINONIMIA
Pelecanus Carbo. Lin. cur, Gmel,
Carbo Cormoranus. Meyer, Temm.
Carbo vulgaris, Lacépede.
Hydrocorax Carbo. Vieill,
Corvo aquatico. Aldrov. Ornith. Tom. 3. Tab. 263.
Marangone, ossia Corvo aquatico, Storia degli Uccelli
Tav. 501.
Buffon, Planch. enlum. num. 927.
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. Le grand Cormoran. Ingl. The common Cor-
moran. Ted. Der Kormoran Scharbe,
Dimensioni. Lunghezza totale: Bracc. 1. soldi g.
Apertura del becco: soldi 3. picc. 6. Coda: soldi 5.
picc. 2. Tarso: quatt. 7.
Cosrumi. Piacciono loro infinitamente le Anguille;
perciò son comuni nelle acque ove questi pesci abbon-
dano. Nel padul di Castiglion della Pescaja, e nello
stagno d’ Orbetello, ve ne abita costantemente; ma nel
padul di Castiglione non è tanto facile il vederli, giac-
chè egli è troppo vestito di canne, e giunchi. Al con-
trario nello stagno d’ Orbetello, ove solo accosto alle
ripe sì trovano piante palustri, ed il rimanente è chiaro
del tutto, polito, se ne vedono sempre molti o che nuo-.
tano, tenendo solo la testa fuora dell’acqua, o che vo-
lano strisciandone la superficie, o che stanno a pollajo
sugli arboscelli della ripa, sulle frasche, e croci di legno
poste nel mezzo dell’ acqua per indicare i limiti deile
varie bandite di pesca.
Propagazione. Il nido lo fabbricano sugli alberi, che
son posti nel mezzo de’ paduli; se ne trovano molti
nelle Garzaje del padul di Castiglione (1) ed attorno
allo stagno d’ Orbetello. Il nido è intessuto grossolana-
mente con stecchi, e per il solito tutto insudiciato, ed
(1) Vedi Tomo II, pag. 341.
106 ORDINE QUINTO
anche incrostato d’escrementi. Le uova son tre o quat-
tro per covata, di figura ovale: han colore verdastro, e
son rivestite da una specie d’incrostazione calcarea .
* MARANGONE LARGUP
PHALACROCORAX CRISTATUS Dumonrt.
Lunghezza del becco eguale a quella del dito medio:
coda di dodici timoniere.
Phalacrocorax rostro digitum medium eequante: cauda
ex duodecim rectricibus.
Adulti in abito d’estate? Becco grigio-scuro . Iride
verde. Redini, e membrana che riveste la base della
mascella inferiore, di color giallo. Tutte le penne di
color nero-verdone. Scapolari e cuopritrici delle ali
color cangiante verde-porporino, marginate di nero
vellutato. Remiganti e timoniere nere. Coda piccola,
di dodici timoniere. Piedi neri.
Abito perfetto d'inverno. Becco scuriccio , con la
base gialla: membrana della gola, e redini gialle.
Sull’ occipite un ciuffo di penne erigibili, assai larghe,
lunghe circa un soldo e mezzo , di color verdone splen-
dido. Sulla cima vi son dieci o dodici penne assai lun-
ghe, ma strette, e nel colore simili a quelle dell’ occi-
pite. Penne della testa, del collo, petto, fianchi e ad-
dome di color verdone splendido . Penne della schiena,
scapolari, cuopritrici superiori delle ali e remiganti,
d’un bel color di bronzo con margine stretto nero.
Coda nera. Piedi neri.
Nota. Essendo a Parigi, io veddi nella collezione del
Sig. Payraudeau, varj Phalacrocorax da lui stati trovati in
Corsica, e che per i caratteri essenziali mi parvero appar-
tenere alla specie del Phal. cristatus. Ma con tutto ciò nei
caratteri secondarj una qualche piccola differenza vi tro-
vai, come pure una grandissima ve ne è nella dimora, se
a questo carattere vuolsi dare qualche peso, giacchè l’uno
vive nelle parti settentrionali d’ Europa, l’ altro nelle me-
UCCELLI AQUATICI 107
ridionali. Potrebbe perciò essere, che il Phalacrocoraa di
Corsica fosse realmente una specie distinta dal Phalacro
corax cristatus, Tale appunto è l’ opinione del Signore
Payraudeau, che di questo Phalacocrorax Corso ha for-
mata una specie nuova, dandogli il nome di Phalacrocorax
Desnmiarestii (1). Ma siccome la cosa è dubbia, e più pro-
babile mi sembra che siano due specie identiche, per adesso
le riunisco, attendendo nuove e più estese osservazioni,
onde decidere, Delle due descrizioui quì sopra riportate,
| la prima è stata fatta sopra uno degli individui raccolti in
Corsica dal sullodato Sig. Payraudeau, e che nel Museo
Pisano si conserva, e l’altra, per completare l'articolo,
l’ho tolta dal Temminck, Le dimeosioni sono del Pha-
lacrocorax di Corsica. |
SINONIMIA
Carbo cristatus. Temm.
Carbo graculus. Faber,
Hydrocorax cristatus. Vieillot.
Pelecanus cristatus. Lath.
Pelecanus lophurus. Graves.
Carbo cristatus. Temminck et Laugier, Planch. color.
Livr. 54. num, 322.
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. Le Cormoran Largup, ou Tingmik, /ngl. The
crested Cormoran. Zed. Der hauben Kormoran.
Dimensioni. Lunghezza totale: Braccio 1. soldi 7.
Apertura del becco: soldi 3. quatt. 1. Coda: soldi 3.
quatt. 1. Tarso: quatt. 5. picc. 2.
Cosruwmi. Abita il Phalacrocorax cristatus , al dir
di Temminck, tutto il nord dell’ Europa: è comunissi-
mo in Islanda, ‘alle Orcadi, in Norvegia, e in Svezia.
Propagazione. Nidifica nelle fessure delli scogli:
partorisce due uova per covata, bislunghe, di color
biancastro, con superficie aspra, e terrosa.
(1) Annales des Sciences naturelles, Aoùt 1826. pag. 460.
108 ORDINE QUINTO
MARANGONE NIGAUD
PHALACROCORAX GRACULUS Dumovr.
Lunghezza del becco minore di quella del dito medio:
coda di dodici timoniere.
Phalacrocorax digito medio rostrun superante: cauda
ex duodecim rectricibus.
Adulti in abito d'inverno. Becco cenerino-ros-
siccio, inferiormente nero. Iride scuro-rossiccia. Re-
dini e parte nuda della gola, color giallo-rossastro .
Testa, cervice, groppone, gozzo, petto, addome e
fianchi, d’un color verdastro sbiadito. Sopra il collo
vi son delle piccole macchiuccie biancastre, quasi invi-
sibili, e rade. Penne della schiena, scapolari e cuopri-
trici delle ali, d’un color cenerino-cupo nel mezzo,
con un largo margine nero puro. Piedi neri (1).
Aduiti in abito di nozze. L’ occipite è guarnito
di penne lunghe, di color verdone cangiante, che for-
mano un ciuffo. Gola nera. Tutte le parti superiori
son di color verdastro-lucido cangiante: le scapolari e
le cuopritrici delle ali son marginate da una stretta linea
di color nero vellutato. Sulla testa, e sopra una gran
parte del collo, e delle penne delle MS vi son delle
penne bianche inolto corte. Nel rimanente somigliano
a quelli vestiti in abito d’ inverno (2).
Giovani dell’ anno. Testa, collo e parti inferiori,
di color bruno-cupo. Gola cenerognola. Le penne del
petto e del sozzo, son marginate di scuro-cenerognolo .
Le scapolari e le cuopritrici delle ali, che son di color
cenerino-scuro, hanno un largo margine scuro- cupo.
Groppone, parte posteriore dell’ addome, penne remi-
ganti e timoniere, d’ un color nero-scuro (3).
(1) (2) (3) Temminck, Man, d’Orn. Tom. II. pag. 897.
UCCELLI AQUATICI 109
SINONIMIA
Carbo Graculus. Meyer, Temminck.
Graculus palmipes. Aldr, Ornith, Tom, 3. p. 272-273.
Hydrocorax graculus. Vieillot.
Pelecanus graculus. Lin, et Lath.
Buffon, Planch. enlum. num. 974.
NOMI VOLGARI». STRANIERI
Franc, Le Cormoran Nigaud. Zng/, The Sheg Cormo=
ran. Zed. Der Krahen Kormoran.
Dimensioni. Lunghezza totale: Braccio 1. soldi 1.
o 2. Distanza fra le prime penne della fronte e l'apice
del becco: soldi 1. quatt. 2. si
Nota. Io non ho trovato in Toscana, nè so che sia stato
trovato in Italia, nessun uccello a cui convenga perfetta-
mente qualcuna delle descrizioni surriferite, cioè dell’abito
d'inverno, o d'estate del Phal. graculus: ma bensì uno ne
ho trovato a cui, tolto ciò che riguarda Je dimensioni del
becco, molto ben conviene la descrizione del Phal. gra-
culus in abito di gioventù. Il becco di questo individuo è
lungo soldo 1. picc. 1, per conseguenza minore di quello
del Phal. graculus , ed appunto eguale a quello del Phal.
pygmaus, dimodochè questo carattere essendo assegnato
come uno de’ decisivi, si crederebbe che io dovessi refe-
rire a quella specie |’ uccello in questione: ma egli manca
oi d’ un altro carattere che pure come decisivo si assegna
al Phal. pygmaus, cioè non ha le penne scapolari strette,
e subulate nella cima, ma in vece larghe, e rotonde. E
siccome poi l’abito che egli veste è quasi perfettamente
compagno a quel del graculus giovane, e diversissimo da
qualunque livrea del Phal, pygmaus, ho creduto doverlo,
provvisoriamente, unire alla specie descritta in questo
articolo, supponendo che la piccolezza del becco possa
essere accidentale, o che dipenda da minore età. Ma dubi-
tativamente, e provvisoriamente faccio questa unione,
potendosi dare il caso che osservazioni più esatte, e più
estese, faccian conoscere una livrea del Phal. pygmeus
simile a quella dell’individuo da me trovato, o ancora
110 ORDINE QUINTO
faccian conoscere che il mio individuo appartiene ad una
specie distinta da ambedue. In quest’incertezza, per non
lasciare un articolo incompleto, ho quì sopra riportate le
descrizioni di tutte le livree del Phal. graculus, ialquali
le dà il Temminck, e quì sotto vi pongo la completa de-
scrizione dell’ individuo Toscano e dubbio, ed in nota le
frasi del Phal, graculus, e Phal. pygmeaus, come il Tem-
minck le ha formate, affinchè se a qualcuno de’ miei let-
tori capitasse un uccello di questa specie, in abito diverso,
possa da se stesso qualchecosa decidere (1).
Abito de’ giovani? in estate. Becco più corto
della testa, grigio-sudicio. Pileo, cervice e lati del
gozzo, scuro-castagno-nerastro. Penne della schiena,
piccole scapolari, e del groppone, color scuro-castagno
con sottil margine sfumato lionato-sudicio. Le grandi
scapolari son larghe, ottuse, e rotondate nella cima,
di color nero-scuro, con leggiera velatura cenerognola,
ed un margine stretto sfumato, lionato-sudicio . Gola
cenerino-lionato-sudicio. Parte media del gozzo, del
petto e dell’addome lionato-scuro, variato di scuro-
castagno. Lati dell'addome che tendono al castagno.
Fianchi, cosce e regione anale nero-castagno. Piccole
cuopritrici delle ali leggermente acuminate, dello stesso
colore delle grandi scapolari, ma con margine nera-
stro avanti al lionato. Coda di dodici timoniere, lunga,
graduata : timoniere nero-scure . Piedi neri.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 19. Apertura
del becco: quatt. 5. picc. 3. Distanza fralle prime
penne della fronte, e la punta del becco: soldo 1.
(1) PHALACROCORAX GRACULUS
Becco lungo quattrini cinque; più lungo della testa : coda molto
lunga, molto graduata, conica, composta di dodicì timoniere
( Temminck) .
PHALACROCORAX PYGMEUS
Becco lungo un soldo ed un picciolo; più corto della testa:
coda lunga, molto graduata, composta di dodici timoniere: penne
scapolari e cuopritrici delle ali lunghe: piedi cenerini ( Z'emm. ) -
UCCELLI AQUATICI I11
pice. 1. Coda: soldi /. picc. 6. Tarso: soldo 1. picc. 2.
Costumi. Debbo quest uccello all'amicizia del Sig.
D.' Stefano Stefanini, ed al suo gusto per le rare pro-
duzioni della natura. Egli l’ inviò a me da Livorno
nell’ Agosto del 1830, ove era stato ucciso nei fossi
del Lazzeretto.
TRIBU V.
I NUOTATORI. LAMELLOSO-DENTATI
CARATTERI DI TRIEU
Becco seghettato. I soli DITI ANTERIORI riu-
niti da una membrana.
RostruMm serratum. DIGITI ANTERIORES tar-
tum membrana connexi.
COSTUMI
La destrezza ed eleganza con cui questi uccelli stanno
alla superficie dell’acqua, i colori belli e vivaci delle lor
penne, ed i continui movimenti che essi eseguiscono
o nuotando o volando riuniti in branchi numerosi, son
qualità tali, che li rendono I’ ornamento primario
delle acque, i veri amimatori della quieta superficie
delli stagni, e de’ laghi. Semi, piccole radici, pianti-
celle, vermi, conchiglie aquatiche e pesci, fanno il lor
nutrimento. Il becco dilatato, i di cui margini son
muniti d’ una specie di rastrelliera, serve benissimo , a
molti di questi, per trovare tali sostanze, quasi va-
gliando e nettando il limo, o le erbette palustri, gui-
dati in ciò fare dallo squisito tatto che ha sede nella
lingua, ed in quella pelle delicata da cui è involta la
superiore mascella. Alcuni pascolano passeggiando
frall’ erbe; altri nuotando ne’ siti d’ acque basse, e
molto erbosi, prendono il cibo sott'acqua con 1’ im-
mergere solo il collo, o una parte del corpo. Altri che
tuffan con gran facilità, stan quasi sempre ne’ luoghi
e
ira ORDINE QUINTO
d’ acque profonde, e si procacciano il vitto immergen-
dosi continuamente. Ma ancor di quelli ve ne sono i
quali cibansi esclusivamente di pesci; questi hanno
becco sottile, ed armato d’ acuti e forti denti rivolti in
dietro, dai quali i pesci afferrati più non ne posson fug-
gire, ed anzi con facilità son inghiottiti : questa sorta di
nuotatori si tuffa con l’abilità stessa di quelli formanti
la precedente Tribù. Nel tempo delle cove pochi se ne
trovano da noi; pure non vi è stagno o padule in cui
qualche coppia non vi abbia preso domicilio. Ma
quando l’ inverno ritorna, e che le immense paludi, ed
i seni di mare, e fiumi settentrionali s° agghiacciano,
allora quel numero infinito d° uccelli, andato là nella
buona stagione a trovare una dimora tranquilla , e il
nutrimento copioso come è necessario per le cove, cala
di nuovo verso il mezzogiorno, e torna a popolare
tutte le nostre acque. Il modo di volare de? Lamello-
so-dentati è a tutti noto. Ognuno ha sicuramente ve-
duto, nelle giornate burrascose del principio d’inverno,
quelle lunghe file d’uceelli, le quali obliquamente si
avanzan nell’aria, spesso ad una tale altezza che spa-
riscon quasi nelle nuvole, da cui allora suol essere il
cielo oscurato. Per il solito dall’ estremità anteriore di
quella linea un altra egualmente obliqua ne parte, e
le due riunite forman così una specie di V.
Fra noi, nell'inverno ed in primavera, quando que-
sti uccelli si sono stanziati, han l’ abitudine di passar
tutto il giorno sul mare, e nella notte di venire a pa-
scere dentro terra, su i fossi, su i fiumi, su i laghi,
per ripartirne di nuovo allo spuntar del giorno. Incli-
nano alla poligamia, ma per il solito son monogami,
ed il maschio non abbandona la femmina mentre eova,
e seco lei divide le cure dell’ educazione de? figli. Que-
sti nascono coperti di folta calugine, e poco dopo la
nascita si gettano nell’acqua, ove, cosa veramente sor-
prendente, nuotano e tuffano così bene come la loro
madre. Il nido lo costruiscono con assai industria, e
quasi sempre lo rendono più molle, e più caldo con
UCCELLI AQUATICI 113
delle penne, che la madre si strappa dal petto; gli ser-
von queste anche per ricuoprire le uova, in quei mo-
menti ne” quali essa è obbligata ad andare a procac-
ciarsi il cibo, ec.
CACGCE
La carne di tutti i Lamelloso-dentati, eccettuata
quella degli Smerghi, è molto buona a mangiarsi, e
perciò si fa loro una continua guerra, ed un infinità
se ne consuma nel tempo che rimangono fra noi. Sic-
come con le stesse sorte di cacce si prendono quasi
tutti i Lamelloso-dentati, secondo il mio costume,
descriverò quì le cacce comuni a più specie d’ uccelli,
e le particolari ad una sol razza le riporterò nelle ge-
neralità di quella.
La caccia del passo si fa sulla sera. I cacciatori
vanno con i loro fucili ne’ paduli e nelli stagni, o mu-
niti degli stivali da acqua, o in un piccol barchetto,
e si nascondono dietro qualche giuncola, o cespuglio :
altri stanno appiattati sul margine dell’acqua. Ordi-
nariamente appena il sole è scomparso di sull’ oriz-
zonte, o quand’ anche i suoi ultimi raggi fan risplen-
dere le vette scoscese dell’ Alpi Apuane, si cominciano
a veder comparire d’ occidente i branchi degli uccelli
aquatici, che impazienti di pascolare, abbandonano
l’asilo sicuro del Mediterraneo, per venire a posarsi
sulle acque dolci de’ laghi e delli stagni. A poco a poco,
in ragione che la notte s’ avanza, un maggior numero
di branchi comparisce, e mentre prima silenziosi pas-
savano per l’alte regioni dell’aria, allora volando più
vicini alla terra, tutti fan sentir la loro stridula voce.
In breve la superficie del lago, poco avanti quieta e
tranquilla, e sopra cui regnava un silenzio perfetto, o
turbato solo dai canti de’ Merli e de’ Pettirossi, che sul
margin del bosco riconoscenti salutano nel loro lin-
guaggio il Creatore, con lo sparir della luce questo
stesso ‘luogo divien tutto agitazione e scompiglio. Un
numero infinito d’ uccelli arrivano da ogni parte: l’aria
Tomo ILI. 8
114 ORDINE QUINTO
ne è ripiena, ed altro non si ode che la lor aspra, e gar-
rula voce. Il fischiare de’ Bibbi, l’anatrar de’ Germa-
ni, il cigolar delle Alzavole, si confondono insieme da
tutti i lati. Di qua e di Jà sull’ acqua sentesi lo sciacquìo,
l’ ottuso rumore che fan nel tuffarsi, e le varie lor voci
con le quali si chiamano,.e cercano di riunirsi. I cac-
ciatori che stavan nascosti ad aspettar quel momento,
traggon continuamente. Da ogni lato si vede il balenar
de’ fucili, da ogni lato se ne ode il romore. Le grida
de’ cacciatori che incoraggiscono i cani a cercar sli uc-
celli atterrati, si mescolano con gli altri suoni. Nè un.
tal frastuono è capace. di far cessare quell’ affluenza
d’ uccelli: seguitano essi ad arrivare nella stessa abbon-
danza fino ad un ora, o un ora e mezzo di notte. Ma
verso quel tempo adagio adagio diminuisce il numero
de’ colpi di fucile; il numero de’ branchi che arriva
va gradatamente scemando, si chetano le voci degli
uccelli aquatici, e finalmente la quiete notturna solo è
turbata da qualche grido interrotto, tramandato dagli
uccelli che pascolano sull’ acqua, e dalle voci de’ cac-
ciatori e de’ cani che escon dal lago.
La mattina poi, verso il nascer del giorno, si fa
nello stesso modo, e nelli stessi luoghi la cAccia del
Ripasso. Nel Ripasso si tira agli uccelli che dall’acque
dolci tornano al mare. La caccia dell’Aspetto, a quella
del passo presso a poco equivale, ma si fa in luoghi
molto lontani dalle acque. Nel Pisano sonovi due am-
pli paduli, cioè quel di Bientina e quel di Fucecchio,
ove una gran quantità d° uccelli nella notte concorre;
ma per chi arriva dal mare, trovandosi questi paduli
dietro alla giogana de’ Monti Pisani, conviene o il monte
‘varcare, o attorno girarne la base. Non pochi branchi
d’ ugelli vanno a Ro acque dolci seguitando il corso
dell’ Arno, o del Serchio, ma il numero più grande
ditéitambnie vi arriva Stagaliaado il monte; cli i siti
più bassi del crine, dove le vallate si terminano, son
quelli ove maggior copia d’uccelli traghetta, e dove
molti cacciatori si pongono ad aspettarli. Verso que-
UCCELLI AQUATICI 115
sti luoghi adunque, i i cacciatori vanno sul finire del
giorno, per arrivarvi all’ ora del passo. Se il monte è
vestito di macchia, si nascondono fra i cespugli; ma
se è nudo, come esser sogliono la massima parte de’
nostri Monti Pisani, formati da Schisto talcoso, o da
Calcar tifoniano, allora nel sito più basso, e più adat-
tato per vedere arrivare i Germawi, vi fabbricano con
un muro a secco un piccol casotto, superiormente sco-
perto, ed alto tanto da giungere al collo del cacciatore.
Là dentro, da quel muro nascosti, vedon bene senza
esser visti, e liberamente posson tirare contro gli uccelli
che passano .
Mai tempi più favorevoli per la caccia di questi uc-
celli, sono i più burrascosi. Allora essa non si limita
al sorgere, ed al tramontare del Sole, ma dura tutta
l’intiera giornata. Quando il vento Libeccio, soffiando
col furore con cui suole imperversare nella nostra pia-
nura, ove non di rado gli alberi svelle, le arene scom-
muove e l’acqua salata trasporta fino nella città di
Pisa, agitando profondamente il mare non solo, ma
anche i laghi e li stagni, allora quelli uccelli che non
possono stare ove gli altri giorni soglion trovar quiete,
e sicurezza, volano continuamente da un luogo in un
altro, e s° espongon così ai colpi del cacciatore, che sta
ad aspettarli appiattato in mezzo all’ acqua ol giun-
chi, o i cespugli. In quei luoghi destinati esclusiva-
mente alla caccia, ove questo esercizio esser deve un
puro piacere, ed in conseguenza scevro per quanto è
possibile da quelle fatiche ed inconiodi che a molti
al contrario suol. renderlo più gradito, ed accrescere
il pregio del frutto che con essa raccolgono, si suole in
varj punti dello stagno porre in terra delle botti sfon-
date da un lato, ed in tal maniera interrate, che il mar-
gine della parte senza fondo rimanga poco superiore al
livello dell’ acqua. Si metton discoste fra loro queste
botti tre o quattro tiri di fucile, ed a tutte cingesi la
bocca con pochi cesti di giunchi, così che stando il
cacciatore dentro di esse, rimane perfettamente nasco-
116 ORDINE QUINTO
sto agli uccelli, e di più il suo corpo resta ben difeso
dalla incomoda violenza del vento. È quella allora una
delle cacce più belle che possa immaginarsi; gli uccelli,
sicuri volando da tutti i lati, e non dubitando che un
uomo possa stare nascosto in mezzo all’ acqua fra radi
cespugli, passano a poche braccia di sopra alla botte,
senza scuoprire l’insidia, o scuoprendola quando più
a tempo non sono per dalisigla, Chiamasi questa la
caccia della botte.
Dilettevolissima, ed anche molto proficua è la caccia
col barchino. Si fa in ogni ora del giorno su i paduli
d’acque libere, ma il momento più adattato è all’alba;
giacchè allora non son per anco ritornati tutti i branchi
sul mare. Un cacciatore, ed un rematore entrano in
un barchino delle più piccole dimensioni, e vanno in
qua ed in là girando sulle acque, fino a che non scuo-
prono una truppa d’ uccelli. Allora cercano d°’ acco-
starsi il più che è possibile, passando dietro alle canne
o ai cespugli; ma se gli uccelli sono al largo nel chiaro,
quei che stan nel barchino vi si distendono, e tenen-
dosi tutti verso la sponda opposta alla parte ove tro-
vansi gli uccelli, fanno che l’altra sorga di più dall’ac-
qua, così che meglio ne rimangan nascosti. Poi con
l’intelligenza e destrezza che 1’ abitudine ha dato a quei
cacciatori, servendosi d’ un piccolo bastone se vi è poco
fondo, o di un piccolo remo ove le acque sien alte,
s'avanzano adagio adagio verso gli uccelli, non in linea
retta ma obliquamente, e presentando loro sempre quel
fianco del barchino che di più sporge dall’ acqua, e
che perciò meglio gli cuopre. In questa maniera facil-
mente giungono a giusta distanza dal branco insidiato,
ed agli uccelli di quello possono allora tirare o sian
sempre fermi sull’acqua, ovvero qEnÈ abbian levato
il volo.
Nel Mugello, ed in molti altri uoghi della Toscana
posti ad una certa distanza dal mare e dai grandi pa-
duli, si uccidono molti uccelli aquatici nei così detti
Laghi. Son questi, vasche per lo più artificiali, in cui
UCCELLI AQUATICI 119
l'inverno si trattengon le acque piovane, e che ordi-
nariamente- han per diametro poco più di un tiro di
fucile. Un arginetto che intorno intorno le cinge, pian-
tato d’ una bassa siepe, o un capannello fatto sopra il
suo margine, dà al cacciatore tutto il comodo per ti-
rare agli uccelli che vi si posano. Tanto per questa,
che per la caccia della botte, è utilissimo l’ adope-
rare le stampe, vale a dire pelli di uccelli imbottite in
maniera da imitare l'attitudine di quei che nuotano: le
quali stampe mettonsi a galleggiare nel mezzo del lago
o poco lontano dalla botte, e servono mirabilmente a
richiamare gli uccelli passeggieri.
GENERE LXXXVII.
MERGUS Lin.
CARATTERI GENERICI
Becco sottile, subcilindrico. Denti subulati,
rivolti in dietro. RepINI pennute. DITO POSTE-
RIORE lobato.
RostRum tenue, subcylindricum. DENTES su-
bulati retrorsum versi. Lora plumosa. Dicitus
PostIcus lobatus.
Becco eguale, o più lungo della testa, diritto, sub-
cilindrico verso la cima, più grosso verso la base, e
subtetragono all’ estremità della mascella superiore.
Nella cima della mascella superiore vi è un unghia as-
sai adunca, larga quanto la mascella. Margine delle
mascelle munito di denti conici rivolti in dietro. /te-
dini pennute. Lingua subterete, superiormente mu-
nita di papille cornee rivolte all'indietro. Marici sub-
basilari, ovate, semichiuse dalla pelle molle del becco.
Gambe corte, quasi intieramente nascoste sotto gli in-
tegumenti de’ fianchi, con piccolissimo spazio nudo
118 ORDINE QUINTO
sopra il calcagno. Z'arso compresso, reticolato. Diti
quattro: i tre anteriori intieramente riuniti da una mem-
brana: il posteriore corto, articolato più in alto degli
anteriori, lobato. Y/nghie mediocri, subadunche , leg-
germente compresse. Coda corta, rotondata. Ali me-
diocri, strette; prima remigante subeguale alla seconda.
COSTUMI
Il nutrimento degli Smerghi consiste in. pesci ed in
rettili, che essi vanno a prendere sott'acqua, ove nuo-
tano con la stessa franchezza, e si trattengono lo stesso
tempo dei Tuffatori. Raramente posansi sulla terra
fuori del tempo delle cove. Nuotano alla superficie
dell’acqua con eleganza, ma il più delle volte tengono
nascosto tutto il corpo, e stan fuora solo con la testa e
con una piccola porzione del collo. Volano bene, con
forza e per molto tempo. Ordinariamente nidificano
ne’ paesi settentrionali, e nell'inverno emigrano verso
il mezzogiorno; ma in Toscana per il solito ve n° arri-
vano soltanto de’ giovani; gli adulti quà sono rarissimi.
La carne degli Sinerghi è poco buona a mangiarsi, giac-
chè fortemente puzza di pesce. Si prendono nel modo
stesso dei (Germani tuffatori.
PESCIAJOLA
MERGUS ALBELLUS Lun.
Testa più lunga del becco: specchio nero, con due
fasce bianche, i
Mergus capite rostrun superante: speculo nigro fasciis
duabusgalbis notato.
Maschio adulto. Becco più corto della testa, color
nero-celestognolo. Iride nera. 'Testa, collo e tutte le
parti inferiori, di color bianco-niveo. Gote d° un bel
color nero cangiante in verdone. Sull’ occipite una
macchia nera cuneata assai lunga. Le penne medie
UCCELLI AQUATICI rig
dell’occipite son candide, lunghe, ed erigibili in un
bel ciuffo. Dorso ed alto del groppone di color nero
intenso, un poco cangiante in verdone. Sul principio
del dorso vi sono due fasce nere sottili, che diparten-
dosi dal nero della schiena, calano su i lati del petto
assottigliandosi sempre più. I gruppi delle penne sca-
polari son bianchi nel mezzo, neri nel contorno. Le
ali son nere, con tre fasce bianche: la prima larga, le
altre due strette. Remiganti interne cenerine. La base
del groppone, sopraccoda e timoniere, color cenerino-
nerastro. Fianchi bianchi finamente moschettati a zic
zac di nero. Zampe cenerine con membrana nerastra.
: Femmina e giovani. Parti superiori della testa,
occipite, cervice, di color castagno-rossiccio: questo
colore insensibilmente si cangia in cenerino-nerastro,
in ragione che si avvicina alla schiena, la quale nella
porzione prossima al collo è di tal colore. Il groppone
e la porzione della schiena che le è contigua son di color
nero. Le scapolari ed il sopraccoda son color cenerino-
nerastro. Il petto e la parte inferiore del gozzo color
cenerino: questo colore s° unisce e si sfuma con quel
della schiena, ed estendendosi su i fianchi, giunge fino
al sopraccoda. Tutte le altre parti inferiori son bianco-
candide. Piccole cuopritrici delle ali, e remiganti pri-
marie nero-cenerognole. Cuopritrici medie bianche in-
sudiciate di cenerino-bistro: grandi cuopritrici e pic-
cole remiganti nero-morate, con la cima candida. Coda
nero-cenerognola.
SINONIMIA
Mergus minutus. Lin., Lath. ( giovane).
. Mergus Pannonicus. Scopoli ( giovane ).
Mergus mustellari, ev Mergus Rheni. Aldrov. Ornith.
Tom 3. Tab. 275, et 278. (adulto). Mergus glacialis,
et Albellus aquaticus, Tab. 280. pag. 277.
Mergo Oca minore, o Monaca bianca. Storia degli Uce
celli Tav, 513. (adulto), 514. ( giovane).
Buffon, Planch, enlum. num. 449. ( adulto), 450.
(femmina).
120 ORDINE QUINTO
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Pesciajola, Pis.
STRANIERE
Franc. Le petit Harle huppé, ou la Piette. Ingl. The
Smew or white Nun. Ted. Der Weisse Sager.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 15. Apertura
del becco: quatt. 4. picc. 1. Coda: quatt. 8. Farso:
quatt. 4. picc. 1.
Cosrumi. È la specie di Smergo più comune in'
Toscana. Tutti gli anni nel Gennajo ne compariscono:
de’ branchi più o meno numerosi, i quali s° aggirano
ordinariamente all'imboccatura de’ fiumi, ove divorano
una gran quantità di piccoli pesci, e particolarmente
di Crognoli ( Atherina Hepsetus).
‘PropAcaAzione. Va a nidificare nelle regioni artiche,
sul margine de’ laghi, e de’ fiumi; partorisce da 8 a 12
uova bianche.
SMERGO MINORE
MERGUS SERRATOR Lin.
Becco più lungo della testa: specchio bianco con due
fasce (nel maschio), o una sola (nella femmina) vera
trasversa: narici basilari,
Mergus rostro caput superante: speculo albo fasciis
duabus nigris notato ( in masculo ), vel unica tantum
transversa (in foemina ): naribus basilaribus,
Maschio adulto. Becco rosso. Iride rossa. Testa,
e parte superiore del collo di color nero cangiante in
verdone. Le penne dell’ occipite son lunghe e sottili, e
formano un bel ciuffo. Parte media del collo bianca.
Base e petto color di nocciola, con macchie bislunghe
e nere. Addome e sottocoda candidi. Spalle, schiena
e scapolari interne, color nero puro. Scapolari esterne
‘bianche. Penne che vestono 1’ articolazione dell’ ala
bianche, con largo margine nero. Groppone e soprac-
UCCELLI AQUATICI 121
coda bianco-cenerino, striato finamente per traverso di
nero. a zic-zac. Coda scuro-cenerina. Angolo dell’ ala
bianco. Piccole cuopritrici nero-cenerine, Medie cuo-
pritrici bianche : le grandi bianche nella cima, nere nel-
l’altra porzione. Remiganti primarie nere; remiganti
secondarie bianche: le interne col margine esterno ne-
ro. Piedi arancioni.
Femmina adulta. Becco arancione-fosco. Iride
scura. Pileo, cervice, e base laterale del collo, scuro-
castagno chiaro. Lati della testa e del collo color bajo-
gialliccio. Gola bianco-sudicio. Dorso, lati del petto e
‘ scapolari, scuro-cenerino-nerastro: le penne della schie-
na e le scapolari, con margine più chiaro : tutte han lo
stelo nero. Parte media del petto ed addome candida.
Penne del sottocoda bianche nella cima, cenerognole
alla base. Ali nero-cenerine. Specchio bianco, con una
fascia trasversa nera. Coda scuro-cenerina. Piedi fosco-
arancioni.
SINONIMIA
Mergus niger. Gmel.
Castor, seu Eitber Belloni]. Aldrov. Ornith. Tom. 3.
Tab. 284.
Mergo Oca, ec. Storia degli Uccelli Tav. 512. ( masch.
adulto), 510. ( giovane).
Buffon, Plauch. enlum. num.,208. ( maschio).
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. Le Herle huppé. Zngl. The redbreasted Mer-
gaoser. Ted. Der Lergschuibliger Sager.
Dimensioni. Lunghezza totale: Braccio: 1. quatt. 2.
Apertura del becco : quatt. 7. picc. 2. Coda: quatt. 7.
picc. 3. Tarso: quatt. 4. picc. 4.
Costumi. In Toscana è mediocremente comune ve-
stito dell’ abito di gioventù. In abito perfetto è rarissi-
mo: qualche volta trovasi con ]’ imperfetta livrea. Nel
settentrione, al contrario, è molto comune.
Miiicazioni Per covare va in primavera, verso la
122 ORDINE QUINTO
fine di Maggio, nelle regioni boreali de’ due continen-
ti, e spesso al dilà del cerchio: polare. Pone il suo nido
sul margine dell’ acque, e lo forma con erbe secche ,
e penne. Raéchiude questo da otto a LI uova, si-
mili alle uova dell’ Anatra selvaggia .
SMERGO MAGGIORE .
MERGUS MERGANSER Lin.
| Becco più lungo della testa: specchio bianco senza fasce
nere: narici mediane,
Mergus rostro caput superante: speculo albo fasciis
nigris destituto: naribus medianis.
Maschio adulto. Becco rosso-fosco, con l’ unghia,
e la parte superiore nera. Iride rossa, o scuro-rossa-
stra. Testa e parte superiore del collo, di color nero
cangiante in verdone-violetto : tutte le penne dell’ occi-
pite son lunghe, ed anche erettili, dimodochè formano
un folto e bel ciuffo. Parte inferiore del collo, petto,
addome, fianchi, sottocoda, scapolari esterne, medie,
e grandi cuopritrici, e remiganti secondarie bianche.
Le remiganti secondarie più prossime al capo son mar-
ginate di nero. Il bianco del petto e dell’ addome è
colorito di carnicino-gialliccio negli individui freschi,
o da poco tempo preparati. Schiena, scapolari interne
e grandi remiganti, d’un bel color nero-morato puris-
simo. Piccole cuopritrici nere, e bianche. Groppone
e sopraccoda cenerino. Coda nero -cenerina. Piedi ros-
so-cinabro.
Femmina, e giovani. Becco rosso-scuro. Iride
scura. Testa e cervice color bajo-nocciola Penne del-
l’occipite lunghe, e formanti un ciuffo. Parte inferiore
del collo, lati del petto, alto dell’ ascelle e cosce, di
color bianco macchiato di cenerino-piombato. Base
del petto, addome e sottocoda bianco, con leggiera tinta
giallo-rossiccia. Dorso, scapolari, sopraccoda e coda,
di color cenerino-piombato . Remiganti secondarie me-
UCCELLI AQUATICI 123
die, e le grandi cuopritrici che loro corrispondono,
candide: tutte le altre cuopritrici, e remiganti seconda-
rie, dello stesso colur piombato del dorso. Remiganti
primarie nere. Piedi giallo-rossastri.
SINONIMIA
Mergus rubricapillus, et Mergus castor ( giov.) Gmel.
Mergo Domenicano, Mergone, Garganelio, Poloro,
( adulto ) Storia degli Uccelli Tav. 513.
Buffon, Planch, eulum. num. 951. ( maschio adulto),
953. ( femmina, e giovane ).
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. Le grand Harle, ZIngl. The Goosander or Mer-
ganser. Zed. Der Gansen Sager oder Taucher Gaus,
Dimensioni. /l maschio. Lunghezza totale: Br. 1.
soldi 5. Apertura del becco: soldi 2. quatt. 1. Coda:
soldi 3. quatt. 1. Tarso: quatt. 5. picc 2. La fem-
mina. Lunghezza totale: Bracc. 1. quatt. 7. Apertura
del becco: soldi 2. picc. 1. Coda: soldi 3. picc. 2.
Tarso: quatt. 4. pice. 2.
Costumi. In Toscana è molto raro. Non ne ho tro-
vato mai alcun individuo in abito perfetto. Nel nord è
comune, particolarmente in inverno.
Propagazione. Per il solito lo Smergo maggiore suole
andare a covare nelle regioni boreali, ma qualche volta
alcune coppie si propagano anche nel centro dell’ Eu-
ropa. Fabbrica il nido o fralle ghiaje del letto de’ tor-
renti, o nell’interno di vecchi tronchi, o nelli spacchi
de’ massi. Le sue uova son simili a quelle dell’ Oca,
ma un poco più ottuse, ed in numero di dodici, 0
quattordici per covata.
124 ORDINE QUINTO
GENERE LXXXVIII. "
FULIGULA Bonarp.
CARATTERI GENERICI
Becco più largo che alto. DentI laminari,
perpendicolari. Repini pennute. Diro INTERNO
subeguale, o più lungo del tarso; ESTERNO
eguale al medio, posteriore lobato.
Rostrum /atius quam altum. Dentes lami-
nares perpendiculares. Lora plumosa. Dicitus
INTERNUS tarsum subequans, vel superans .
Dicirus ExTERNUS @qualis medio; POSTERIOR
lobatus.
Becco subeguale alla testa; alla base più alto che
largo, in cima depresso, molto più largo che alto, ro-
tondato. Il margine d’ ambo: le mascelle guarnito dì
laminette trasversali: l'apice della mascella superiore
con una larga unghia, rivolta in basso: tutta la super-
ficie della mascella, eccettuata l’unghia, è coperta da
una membrana molle e liscia. Redini pennute. Lin-
gua depressa, carnosa. /Varici poste ordinariamente
verso la parte media e dal lato superiore del becco,
ovali, semichiuse da una membrana. Gambe corte,
intieramente nascoste sotto gli integumenti e le penne
de’ fianchi. Z'arso più corto del dito medio, e più
corto, o subeguale all’ interno: compresso, reticolato.
Diti quattro, i tre anteriori intieramente riuniti da una
membrana; il posteriore articolato più in alto degli an-
teriori, corto, lobato: 1’ esterno eguale al medio. Vn-
ghie mediocri, ottuse, depresse. Coda corta, roton-
dato-acuminata, di 14-18 timoniere. Ali mediocri,
strette: la prima remigante subeguale alla seconda .
Color dominante, Il nero o lo scuro: nessuna ha
lo specchio con splendore metallico, e la differenza fra
UCCELLI AQUATICI 125
il maschio e la femmina, nella massima parte delle spe-
cie, non consiste che in tinte più chiare, o più cupe.
COSTUMI
Eccettuando gli Smerghi, sono le £uligole, fra tutti
i Lamelloso-dentati, i più abili tuffatori, giacchè esse
son costruite per una tale operazione, come lo mostrano
le zampe più grandi, ed articolate più prossime all’ano.
Il cibo vanno a prenderlo al fondo delle acque, o dolci
o salate, giacchè indifferentemente abitano sulle une e
sulle al ma preferiscono le assai profonde, impe-
rocchè le poche piante di lor gusto, ed i molluschi di
cui fan quasi tutto il lor nutrimento, trovansi su 1 fondi
che mai si disseccano. Camminano malamente, ma
volano con velocità, e per lungo tempo. Emigrano in
branchi copiosi. Nel maggior numero delle specie non
vi è differenza alcuna fra i due sessi.
CACCIA
Della rete sott'acqua. Consistendo il cibo delle
Fuligole in conchiglie e piante che crescono ne’ pa-
duli, o nel fondo del mare, hanno immaginato i cac-
ciatori un modo assai facile per prenderne un gran
numero. Consiste in sospendere sott’ acqua, parallela-
mente alla sua superficie, molte reti di maglia assai
grande, il margine delle quali è guarnito di sugheri,
onde galleggino, e mediante quattro o più cordicelle
che pendono da’ canti, ed a cui sono attaccati sassi, 0
piombi, si fan restare all’ altezza che credesi opportuna.
Siccome gli uccelli non si tuffano perpendicolarmente,
ma in linea inclinata, e ritornando a galla risalgono de-
scrivendo una linea che presso a poco IDA una medesiinti
inclinazione, ed è nella direzione medesima, accade che
ricompariscano sull’ acqua in un sito diverso da quello
ove s'immersero. Perciò se nel loro tragitto incontrano
una rete, vi restano presi col collo, e non potendosene
più sviluppare, in poco vi muojono affogati. L’osser-
vazione e la pratica, ha insegnato a’ cacciatori de’ pa-
126 ORDINE QUINTO
duli, quali sono i siti più abbondanti d’ esca prediletta
dagli uccelli da tuffo, ed è là che tendono le loro reti.
I luoghi ove le acque son limpide, ed hanno il fondo
vestito di Putera ( Chara vulgaris Lin.), son sempre
riguardati come buoni. Han quei cacciatori scrupolosa
cura di porre le reti a tal profondità, che sia impossibile
agli uccelli rimastivi, qualunque sforzo e dibattimento
si facciano, di potere arrivare a sollevare la testa fuor
d’acqua: giacchè, se ciò accade, i prigionieri violente-
mente sbattendosi , e de’ gridi mandando, rendono in
tal maniera accorti i compagni, che mai più a quel
sito s' accostano.
GERMANO DI MARE
FULIGULA FUSCA Bonap.
Becco non rigonfio lateralmente: corpo scuro-nero, 0
nero: specchio bianco.
Fuligula rostro lateribus non inflato: corpore brunneo-
nigrescente, vel mig: speculo albo,
Maschio adulto. Becco rosso-giallastro, eccettuato
nel margine anteriore, e nella regione nasale, ove è
nero. Iride rossa. Tutte le penne son di un bel color
nero vellutato, eccettuate le remiganti secondarie che
son bianche, e formano lo specchio bianco, ed eccet-
tuato un piccolo spazio semilunare posto sotto l’ occhio.
Tarsi, e diti rossi; membrana nera.
Femmina. Becco cenerino-nerastro. Iride rosso-
scura. Tutte le parti superiori color nero-filiggine.
Fra il becco e l'occhio, vi è una macchia biancastra.
Sottogola ed addome biancastro-sudicio macchiato di
scuro-nerastro. Le ali nerastre, eccettuate le remiganti
secondarie che son bianche, Piedi rossastro-sudicio.
Giovani . Somigliano alle femmine, ma han le mac-
chie bianche de’ lati della testa più piccole, ed i tarsi
ed i diti color di rosa.
UCCELLI AQUATICI — 127
SINONIMIA .
Anas fusca. Gmel., Ranz., Temm.
Anas sylvestris nigra. A\dr. Orn. T, 3. p. 234. Tab. 235.
Buffon, Planch. enium. num, 758.
NOMI VOLGARI, STRANIERI
Franc. Le Canard double Macreuse. Ingl. The Velvet
Dack. Ted. Die Rustfarbige Ente.
Dimensioni. Lung. totale: soldi 19. quatt. 2. Apert.
del becco: quatt. 7. Coda: quatt. 8. Tarso: soldi 2.
Costumi. Quest uccello, che da noi è molto raro ,
unito alla Fuligula nigra, ed a qualche altra specie,
con i loro innumerevoli branchi, quasi ricuoprono i
mari delle coste settentrionali dell’ Olanda, della Fran-
cia, ec. Jo non ne ho trovati in "Toscana che due soli in-
dividui: uno fu ucciso nel padul di Maciuccoli al prin-
cipio dell'inverno del 1819, l’altro in quel di Bientina
nel 1829 Il nutrimento ordinario di questa, e della se-
guente specie, consiste in conchiglie bivalvi ed univalvi,
che esse vanno pescando continuamente col tuffarsi nel
mare. È un caso che compariscano sulle acque dulci.
Propagazione. Nidifica Anas fusca dilà dal cer-
chio polare artico; sulle sponde de’ gran laghi di Lap-
marks, e sopra gli scogli dell’isole della Svezia, nel
Gothland, ec. Nasconde il nido fra.i cespugli di Gine-
pro, o di Salcio, e lo costruisce con alga, e penne.
Le sue uova sono poco più grosse di quelle di Gallina,
di color gialliccio-grigiastro, otto, o dieci per covata.
MACROSA
FULIGULA NIGRA Bosap.
Becco protuberante sopra le narici: capo intieramente
scuro-nero, o nero: ali senza specchio.
Fuligula rostro supra nares protuberante: corpore nigro»
brunneo, vel nigro: speculo nullo.
12$ ORDINE QUINTO
Maschio adulto. Becco con una protuberanza ossea
sopra la base: intieramente di color nero, eccettuato
lo spazio medio, ove le narici sono racchiuse, che è
di color giallo. Iride scura. Palpebre nude, gialle.
Tutte le penne sono d’un bel ‘color nero-morato . I
tarsi ed i diti son color cenerino-scuri, la membrana
interdigitale nera.
Femmina. Becco con la base superiormente rile-
vata, ma non protuberante come nel maschio: il con-
torno delle narici è giallo, e gialia ancora è una mac-
chia verso la punta del becco: tutto il rimanente del
becco è di color nerastro. Palpebre nude, scure. Il pileo
e la cervice son d’uno scuro quasi nerastro. Le gote
e la gola di color cenerino-chiaro macchiato di scuro.
Schiena, ali e addome d’ un colore scuro-cupo: tutte
le penne di queste parti son marginate di scuro-bian-
castro. Penne del petto scuro-cenerine , tutte terminate
di scuro-biancastro (1).
Maschio giovane del primo anno. Becco con la
base rilevata. Contorno delle narici carnicino; il rima-
nente del becco colore scuro-livido. Iride cenerino-
scura. Grote, vertice, occipite, nuca e petto, di colore
scuro-cupo. Spazio il disotto dell’occhio, parte ante-
riore e laterale del collo, di color bianco puro. Tutte
le altre penne son di de scuro-filisgine. T'arsi e
diti di color verde-giallastro-sudicio; membrana inter-
digitale nerastra (2).
l'emmina giovane. Ha tutti i colori più chiari (3).
SINONIMIA
Anas nigra. Lin., Temm., Ranz.
Buffon, Ois. V. 9. pl. 234. tab. 16.
SOT Vogel deutschi. (ed. 1.) Tab. 14. fig. 28.
(mas.), fig. 29. (femme. )
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Franc. Le Canard Macreuse. Zngl. The scoter black
Diver, Ted. Die Traver Ente.
(1) Temm. loc. cit. pag. 857.
(2) (3) Temm, ibid. pag. 808.
UCCELLI AQUATICI iag
Dimexsioni. Lunghezza totale: soldi 18. Apertura
del becco: quatt. 5. picc. 2. Coda: soldi 3. picc. 2.
Tarso: quatt. 4. picc. 2. 22 maschio adulto. La fem-
mina è un soldo più piccola.
Cosrumi. Son gli stessi di quelli della specie prece-
‘ dente. In Toscana è molto più rara: ve n° è stato tro-
vato un solo individuo, che adesso conservasi nel Mu-
seo del Sig. Barone Ricasoli a Firenze. Fu ucciso sul
‘ padul di Maciuccoli nell’autunno del 1830.
Propagazione. Nidifica dilà dal cerchio artico. Essa
‘| partorisce otto o dieci uova di un color bianco-gialla-
‘ stro-sudicio, che tende al verde.
MORETTA GRIGIA
FULIGULA MARILA Step.
Becco celestognolo con la cima nera: specchio bianco:
dorso macchiato a zic-zac: piedi celestognoli.
Fuligula rostro coerulescente apice nigro: speculo albo :
dorso maculis flexuosis notato: pedibus coerulescentibus.
Maschio adulto. Becco celeste-scuro, con l'unghia,
ed il margine delle mascelle nero : contorno delle na-
Tomo III. 9
130 ORDINE QUINTO
rici biancastro. Testa e cervice di color verdone can-
giante. Penne della schiena e scapolari bianco-perlate,
striate trasversalmente a zic-zac di nero. Groppone e
sopraccoda nerastro. Gola, gozzo e petto, nero puro.
Addome e fianchi candidi. Regione anale cenerognola
striata in traverso di nero. Sottocoda nero. Coda ne-
rastra. Cuopritrici delle ali nerastre, striate in traverso
a zic-zac di bianco. Remiganti primarie nerastre: se-
condarie bianche con la cima nera. Tarso e diti cene-
rini; membrana nerastra.
Femmina adulta. Iride giallastra. Testa, e parte
superiore del collo nero-tabaccata. Una larga fascia
bianca cinge la base del becco. Petto, spalle e schiena
scuro-tabaccato. Addome bianco. Regione anale scu-
riccia. Fianchi biancastri, striati fimamente di scuro a
zic-zac. Dorso, scapolari, groppone, sopraccoda, ti-
moniere e remiganti primarie, colore scuro- cupo . Le
remiganti A son bianche, con là cima nera.
Le scapolari e il groppone son finamente punteggiate
di bianco. Tarsi e diti cenerino-nerastri; membrana
cenerino-nerastra .
Giovani. Somigliano più o meno alle femmine.
SINONIMIA
Anas marila, Lin., Ranz., Temm.
Buffon, Planch. enlum. num. 1002.
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. Le Conard Milouinan. /rngl. The Seaup Duck.
Ted. Die Berg Ente.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 14. quatt. 1.
‘Apertura del becco: quatt. 5. Coda: quatt. 5. Tarso:
quatt. 4.
Costumi. Questa specie è rarissima in Toscana, e
non so che vi sia stata trovata che nel Novembre del
1824: allora ne fu presa una femmina. Ne’ mari in-
terni dell’ Olanda, d’inverno se ne trova una immensa
UCCELLI AQUATICI 131
quantità : è molto comune anche in Inghilterra, e sulle
coste settentrionali della Francia,
Propagazione. Nidifica nelle regioni polari, sulle
coste della Russia, della Siberia, e dell’ Islanda. Dicesi
‘ che ama a porre il suo nido sotto qualche arbusto che
lo nasconda: e dicesi ancora che non di rado più fem-
mine partoriscono nel medesimo nido, e covano a vi-
cenda.
MORETTA TURCA
FULIGULA CRISTATA Srirepa,
Becco celestognolo, con la cima nera: specchio bianco:
dorso bruno-nero, finissimamente punteggiato di bianco:
piedi celestognoli: narici aperte verso la base del becco.
Fuligula rostro coerulescente, apice nigro: speculo albo:
dorso nigro-brunneo, minutissimis punctis albis notato:
pedibus coerulescentibus: apertura nariun versus basin
rostri.
Maschio adulto. Becco celestognolo , con 1’ unghia
nera. Iride gialla. Testa e cervice d’un bel color nero
cangiante in violetto-paonazzo. Le penne dell’ occipite
son molto lunghe, arcuate, sottili, così che formano un
bel ciuffo. Dorso, scapolari, sopraccoda, sottocoda,
regione anale, timoniere, remiganti primarie, e cuo-
pritrici delle ali di colore scuro-nero, in varj punti
cangiante in verdone. Le remiganti secondarie son
bianche, con la cima scuro-nero cangiante. Le penne
della schiena e le scapolari son finissimamente punteg-
giate di biancastro. Gola, gozzo e petto, nero. Addo-
me e fianchi bianchi. Tarso e diti celestoguoli; mem-
brana nerastra.
Femmina. Becco celestognolo-nerastro. Unghia
nera. Iride giallastra. Testa e cervice nero-fosca , o
nero-castagna. Penne dell’occipite formanti un ciuffo
più corto che quel del maschio. Penne del gozzo, del
petto , della schiena, e delle scapolari scuro-nere, mar-
ginate di scuro-sbiadito, tendente al giallastro. Grop-
132 ORDINE QUINTO
pone, sopraccoda, sottocoda, regione anale, timoniere,
cuopritrici delle ali e remiganti primarie, nero-scure.
Le remiganti secondarie son bianche, con la cima nero-
scura. Tarso e diti nero-celestognoli; membrana ne-
rastra.
Giovani avanti la prima muta. Non han ciuffo;
hanno una gran macchia biancastra su i lati del becco;
del color bianco sulla fronte, e qualche volta dietro
gli occhi. Nel rimanente somigliano quasi perfettamente
le femmine.
Giovani dell’età d’un anno. Cominciano a met-
| tere il ciuffo, ed a perdere la macchia bianca della base
del becco: i colori delle lor penne son più intensi.
SINONIMIA
Anas fuligula, et Scandica. Gmel.
Anas fuligula. Temm., Ranz.
Anas platyrhynchos minor. Aldrov. Ornith. Tom. 3.
Tab. 228.
Anatra marina, o Moretta. Stor. degli Ucc. Tav. 591.
( maschio ) 592. ( femmina).
Buffon, Planch, enlum, num. 1001. ( maschio adulto )
num, 1007, ( femmina).
NOMI VOLGARI. STRANIERI
. Franc. Le Morillon. {ngl. The tufted Duck. Ted. Die
Rheier Ente,
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 14. quatt. 2.
Apertura del becco: quatt. 5. Coda: quatt. 5. picc. 1.
Tarso quatt. 4.
Costumi. Uccello molto comune in Toscana. Vola
in branchi numerosi, ed è de’ primi a comparire. Ama
le acque libere, cosicchè sempre sta in mare, o ne? chiari
de’ paduli. Se ne prende una gran quantità con le reti
sott'acqua.
Propagazione. Io suppongo che qualche coppia si
trattenga a covare anche da noi, giacchè nel principio
dell'estate, e nell’ autunno ne ho veduti più volte al-
UCCELLI AQUATICI 133
cuni individui volare sopra i nostri paduli: ma fino ad
ora non ho potuto trovare il lor nido. Temminck e
Schinz dicono che nidifica nelle regioni australi. Le
sue uova, al dire di quest’ultimo autore, son più pic-
cole di quelle di Gallina, e di color bruno-verdastro.
QUATTR’ OCCHI
FULIGULA CLANGULA Bonar.
Becco corto, e subconico, nero, o nero con la cima.
gialla: specchio grande bianco: piedi SUL narici aperte
verso la cima del becco. i
Fuligula rostro brevi subconico nigro, vel nigro apice
luteo: speculo grandi albo: pedibus luteis: apertura na-
rium versus basim rostri.
Maschio adulto. Becco nero. Iride gialla. Testa,
ed alto del collo, color verdone cangiante in nero. Le
penne del vertice, molto lunghe, formano un bel ciuf-
fo. Una larga macchia tonda bianca sulle gote. Base
del collo e tutte le parti inferiori, bianche. Dorso,
scapolari interne, groppone e sopraccoda, di color
nero. Scapolari esterne bianche e nere. Margine del-
l’ala nero. Medie, grandi cuopritrici, e remiganti se-
condarie bianche. Remiganti primarie nere. Timoniere
cenerino-nerastre. ‘['arso e diti giallo-arancione. Mem-
brana ed unghie nerastre.
Femmina. Becco nero con la cima gialla. Unghia
nera. lride giallastra. Testa, e parte superiore del collo
di color scuro cupo. Un collare bianco cinge la parte
media del collo. Petto e fianchi di color cenerino-
piombato intenso. Addome e sottocoda bianche. Penne
del dorso, schiena, scapolari ; piccole cuopritrici, grop-
pone, sopraccoda, timoniere e remiganti primarie, di
colore scuro-nero; le scapolari e le penne della schiena
hanno un sottil margine più chiaro. Cuopritrici medie‘
delle ali bianche e nere, le grandi bianche, con la cima
nera. Remiganti Sonde bianche. Tarso e diti
gialli. Membrane ed unghie nerastre. |
134 ORDINE QUINTO
Giovani maschi dell’anno. Somigliano alla fem-
mina adulta : il loro becco è cenerino-nerastro, e l’iride
giallo-verdastra: i diti scuro-giallastri (1).
Giovani maschi d’un anno compito. Cominciano
sulle loro gote le macchie bianche, e le penne della
testa cominciano a nereggiare (2).
SINONIMIA
Anas clangula. Lin., Ranz., Temn.
Anas platyrinchos. Aldrov. Ornith. Tom. 3. pag. 223.
Tab. 225. ( mas. adult.).
Canone, Quattr occhi, o Domenicano. Storia degli
Uccelli Tav. 593.
Buffon, Planch, enlum. num, 802.
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Quattrocchi (l'adulto), Morettone (il giovane, e la
femmina) Pis, Cagnolo, Canone, Bient. Cagnaccio, Yecch.
STRANIERI
Franc. Le Canard Garrot. Zngl. The golden ey Duck.
Ted. Die Schelle Ente.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 16. Apertura
del becco: quatt. 5. Coda: quatt. 8. picc. 2. Tarso:
quatt. 4. picc. 2.
Cosrumi. Nell'inverno è molto comune: spesso se
ne vedono degli adulti, ma i giovani son molto più
abbondanti. Frequenta i laghi e paduli ove sono acque
profonde. La sua carne è poco buona per mangiarsi.
Propagazione. Nidificano i Quattrocchi nelle re-
gioni artiche tanto del nuovo che dell’antico continen-
te. Qualche coppia nidifica nel settentrione della Ger-
mania, ma io non so che mai questo accada in To-
scana. Ne’ paduli d’ acque profonde, fabbricano il loro
nido sopra qualche isolotto o grosso cesto di giunchi,
riunendo rozzamente dell’erbe, e delli stecchi. Le uova
(1) (2) Temm. ibid. pag. 858.
UCCELLI AQUATICI 135
son quattordici o diciassette per covata, di color verda -
stro, ed un poco più grosse di quelle di Gallina. Il
nido di questi uccelli è fatto con tanta poca cura, che
spesso alcune uova cadono nell’ acqua quando la fem-
mina vi entra, o ne esce, Secondo il Temminck, que-
sta specie fabbrica alle volte il suo covo anche su i
tronchi degli alberi.
MORIGLIONE
FULIGULA FERINA Srepn.
Becco lungo, celestognolo, con cima, e base nera: ali
senza specchio, cenerine: piedi celestognoli.
Fuligula rostro longo, coerulescente, apice et basi ni-
gro: alis cinereis, speculo nullo: pedibus coerulescentibus.
Maschio adulto. Becco celestognolo, con la base e
l'estremità nera. Iride giallo-rossa. Testa e parte su-
periore del collo color bajo-siviglia. Penne della base
del collo e petto nere; quelle che son prossime all’ ad-
dome, hanno l'estremità munita d’un soitil margine
cenerognolo. Penne della schiena, scapolari, e de’ fian-
chi color cenerino-perlato, finissimamente striate in tra-
verso di nero a zic-zac. Cuopritrici delle ali cenerine,
con alcune sottilissime punteggiature bianche. Grop-
pone, sopraccoda, sottocoda, timoniere e remiganti,
nerastre. Addome cenerino, striato finissimamente con
debolissima tinta cenerina. Tarso e diti cenerino-cele-
stognoli : membrane nere.
Femmina adulta. Becco celestognolo-nerastro, con
la base, e la punta nera. Pileo, gote, cervice e gozzo,
colore scuro-castagno-chiaro. Contorno dell’ occhio,
gote, una fascia che dall’ occhio scorre verso l’orecchio,
e gola, biancastre. Schiena e scapolari scuro-nerastre,
in qua ed in .là bianco-perlate, e sottilmente striate di
nero a zic-zac., Groppone, sopraccoda, sottocoda, ti-
moniere e remiganti nerastre. Cuopritrici delle ali ce-
nerine, finamente picchiettate di bianco. Penne del
136 ORDINE QUINTO
petto scuro-cenerognole, col margine giallo-scuriccio .
Addome cenerognolo-sudicio, macchiato in qua ed in
là di scurastro. Tarso e diti cenerino-celestognoli;
membrane nere.
Giovani dell’anno. Somigliano le femmine.
SINONIMIA
Anas ferina. Lin., Ranz., Temm,
Anas rufa, Lin., Gmel., Lath.
Anas ruficollis. Scopoli.
Anas fera fusca. Aldrov, Ornith. Tom. 3, pag. 221.
Tab. 222.
Moriglione maschio, ec. Storia degli Uccelli Tav. 583. .
(maschio ), 584. (femmina).
Buffon, Planch. enlum. num. 803.
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Moriglione, Pis. Bosco, Valdichiana.
STRANIERI
Franc. Le Milouin. Ingl. The red-headed Vigeon.
Ted. Die Tafel Ente.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 15. quatt. 1.
Apertura del becco: quatt. 5. picc. 2. Coda: quatt. 5.
Tarso: quatt. 4.
Cosrumi. È comune nell'autunno e nell'inverno.
Sta in branchi più o meno numerosi, e frequenta le
acque profonde.
PropAcazione. Qualche coppia si ferma a covare
anche da noi. In gran copia si propaga sopra 1 grandi
laghi del settentrione, ove fabbrica un nido grossolano,
che contiene da otto fino a tredici uova, grosse come
quelle d’ Anatra, ma più rotondeggianti, e di color
gialliccio-verdastro .
UCCELLI AQUATICI 19%
FISTIONE TURCO
FULIGULA RUFINA Nos.
Pileo munito d’un ciuffo di penne lunghe è sottili,
falve (maschio), o cenerine ( femmina): becco lungo, .
depresso in cima, 0 rosso—vivace ( #24schio ), 0 rossastro
( femmina ) : specchio grande, o bianco (maschio ), 0
‘ bajo-grigio ( femmina ): piedi rossi ( maschio ), o bruno-
nerastri ( femmina).
Fuligula pilco cristato, pennis longis i tenuibus fulvis (in
masculo), vel cinereis Cio foemina ): rostro longo apice ’
depresso, vel late rubro (in masculo), vel rufescente
( in foeemina): speculo grandi vel albo (in masculo), vel
badio griseo (in femina): pedibus rubris (in masculo),
vel brunneo-nigrescentibus (in foemina).
Maschio. Becco rosso. Unghia bianca. Iride rossa .
Testa e gola di color bajo-lionato sericeo. Le penne
del pileo e della nuca molto lunghe, e formanti un
bel ciuffo. Le gote e i lati del collo son di color più
intenso. Parte inferiore della cervice, gozzo, petto,
spallacci e sottocoda, di color nero-fosco. Schiena, ‘
scapolari e cuopritrici delle ali, d’un color bajo caffè
latte. Una macchia bianca su ciascuna spalla. Remi-
ganti primarie esternamente scuro-bajo, internamente
biancastre: remiganti secondarie bianche, o bianco-ce-
nerognole, con l’ estremità scuro-baja. Addome nero-
cenerognolo. Fianchi biancastri. Coda cenerino-nera-
stra. Tarso e diti rosso-vivaci; membrana nera.
Femmina. Becco rosso-scuro . Pileo, cervice, schie-
na, scapolari, cuopritricìi delle ali, fianchi, sopraccoda
e timoniere, di color scuro-grigie. Le scapolari e le
cuopritrici della coda sono un poco più chiare. Grop
pone di colore scuro quasi nero. Gola e lati della SA
di color bianco-perlato tendente al gialliccio . Gola, e
tutte le altre parti inferiori cenerino-scuricce- di
Sottocoda bianco. Remiganti primarie: le prime nero-
scuricce, le altre biancastre con la sola cima nero-scu- :
138 ORDINE QUINTO
riccia. Remiganti secondarie biancastre. Piedi bruno-
rossastri .
SINONIMIA
Anas rufina. Pallas, Gmel, Temm., Ranz.
Fischione col ciuffo, o Germano turco, o Caporosso
maggiore. Storia degli Uccelli Tav. 587. ( maschio).
Buffon, Planch. enlum. num 928.
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. Le Canard siffleur huppé. /Ingl. The red-cres-
ted Duck. Ted. Die Kolben Eute.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 16. quatt. 2.
Apertura del becco: quait. 5. picc. 2. Coda : quatt. 7.
Tarso: quatt. 4.
Costumi. Non è raro nell’ Adriatico, e particolar:
mente sulla laguna di Venezia. Qualche volta capita
nel golfo di Genova, come asserisce il Prof. Calvi. In
Toscana è rarissimo, ed io non ne ho veduto che un
individuo femmina, nell’inverno del 1822. Pare che
sia proprio alle parti orientali d’ Europa, ed occiden-
tali dell’ Asia. Comparisce con regolarità sul Mar Ca-
spio, nell’ Ungheria, ed in Turchia.
Propagazione. Non si conosce.
MORETTA TABACCATA
FULIGULA NYROCA Nos.
Becco lungo, celeste-nero, con l’unghia nera: una
macchia bianca sotto la gola: iride bianca: testa e collo
castagno: piedi cenerino-neri.
Fuligula rostro longo, nigro-coerulescente, ungue api-
cilari nigra: macula subgulari alba : iride alba : capite et
collo castaneis: pedibus nigro-cinereis.
Maschio adulto. Becco celeste-nerastro, con 1’ un-
ghia nera. Iride bianca. Testa, collo, petto e spalle,
d’un bel color cioccolata vivace. Sotto il becco vi è
una macchia bianca. A mezzo del collo vi è un collare
UCCELLI AQUATICI 139
nerastro. Schiena e scapolari scuro-nere, cangianti in
verdone; e tutte finissimamente punteggiate di castagno-
rossastro. Groppone, sopraccoda e coda, nere cangianti
in verdone. Angolo dell’ ala bianco. Cuopritrici delle
ali, e remiganti primarie scuro-nere, cangianti in ver-
done. Remiganti secondarie bianche, scuro-nere in ci-
ma. Fianchi e regione anale castagne. Addome e sotto-
coda di color bianco. Tarsi e diti cenerino-nerastri.
Membrane scure.
Femmina adulta. Testa e collo colore scuro-ca-
stagno, ma meno acceso che nel maschio. Non ha il
collare nerastro sul collo. Penne del petto bruno-ca-
stagne, marginate di bajo-gialliccio. Penne del dorso e
scapolari scuro-nere, marginate di giallastro-sudicio .
Regione anale e cosce, castagno-scuro sbiadito. Addome
bianco-sudicio. Ali e coda simili a quelle del maschio.
Nota. Non di rado trovansi degli individui o maschi o
femmine che han le penne dell’addome d? un bel color
di ruggine. Questo colore non occupa tutta l’ estensione
di ciascuna penna, ma ne tinge solo quella porzione della
cima, che mentre l’animale è in vita, l'una con l’altra
soprapponendosi, resta scoperta, e forma la superficie e-
sterna dell’abito dell’ uccello. A ine è nato il dubbio che
questo colore non sia proprio delle penne, ma sia un co-
lore stato loro comunicato dalle acque in cui quelli uccelli
hanno per lungo tempo nuotato: ed un tal pensiero fu
fatto nascere, ed in parte reso probabile dall’avere osser-
vata una simil coloritura nelle penne candide d’ una gran
uantità d’ uccelli di questa razza, come nelle Alzavole,
ne’ Bibbi, ne? Codoni, nelle Anatre, ne’ Cigni, ec. È forse
l’acqua del mare che produce un tale effetto? forse l’acqua
minerale di qualche lago? forse le acque torbe delli stagni
imbrattati da foglie e rami in decomposizione? Ovvero è
proprietà di tutte le acque?
Giovani. Somigliano molto la femmina: solo hanno
1 colori anche più sbiaditi.
SINONIMIA
Anas africana. Gmel.
io ORDINE QUINTO sii
Anas leucopthalmos. Bechst., Temm., Ranz.
Anas leucopis. Nauman.
Tuffetto tuffatore, o Colletto. Storia degli Uccelli
Tav. 589. 590.
Butfon, Planch. enlum., num. 1000.
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Moretta tabaccata, Rossina, Rossella, Pis. Colletto,
Bientina,
. STRANIERI
Franc. Le Canard a iris blanc, ou Nyroca. /ngl. The
african Teal, and Nyroca. Ted. Die Weissaugige Ente.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 14. Apertura
del becco: quatt. 4. picc. 3. Coda: quatt. 4. picc. 3.
Tarso: soldo 1. picc. 2.
Cosrumi. Nel Marzo, insieme con le Marzajole ed
i Mestoloni, arrivano in Toscana le Rossine, e vi re-
stano, o per dir meglio continuano a passare fino verso
il termine d’ Aprile. Ma se ne trova sempre qualcuna
in tutta l'estate e nell'autunno, giacchè molte coppie
midificano sopra i nostri gran paduli, per esempio in
quel di Maciucéoli, di Bientina, di Castiglione, ec.
Sogliono le Rossine volare in branchi, ma quando ar-
rivano da noi sono spesso a coppie. Amano i luoghi
ove sono sicque libere, qualche volta pure trovansi an-
che fra i paglioni. Spesso si vedono in moto durante il
giorno. Sono uccelli proprj alle regieni orientali, e
meridionali dell’ Europa.
PropAcazione. Fanno il nido con poca cura, e lo
nascondono fralle erbe e le canne. Le loro uova son
nove o dieci per covata, di color grigiastro.
MORETTA PEZZATA
FULIGULA GLACIALIS Boxar.
Becco corto, subconico, nero, con una fascia trasversa
gialla, o rossa: ali nere senza specchio: una gran macchia
cupa su i lati del collo: piedi o gialli, o cenerini,
UCCELLI AQUATICI afa
Fuligula rostro brevi, subconico, nigro, transversim e
luteo vel rubro fasciato: speculo nullo: macula grandi
obscura ad latera colli: pedibus luteis , vel cinereis,
Maschio adulto. Becco corto, alla base nero, rosso
verso la cima. Unghia nera. Iride colore arancione.
Fronte e lati della testa di color cenerino: questo co-
lore si distende su i lati del collo scendendo fino al suo
terzo inferiore, ma nella parte più bassa è d’un colore
che tende al castagno. Dopo l’orecchio fin quasi all’e-
stremità di questa macchia cenerino-castagno, ve n° è
un altra molto estesa, di color nero puro. Contorno del
becco, vertice, nuca, gola, gozzo, base del collo, ad-
dome, regione anale e sottocoda, di color bianco-niveo .
Quasi tutte le scapolari, alcune delle quali son molto
lunghe, e fianchi, di color cenerino-perlato. Petto,
dorso, sopraccoda, timoniere medie, alcune delle sca-
polari esterne, e le ali, d’un bel color nero. Timoniere
esterne bianche, e bianche e nere. Coda cuneata, e
lunghissima, in grazia delle due timoniere medie che
sono molto più lunghe delle altre, ed acuminate. Tarsi
e diti gialli; membrane nere.
Femmina adulta. Becca celestognolo, verso la cima
giallastro. Iride scura. Lati della testa, del collo, e
nuca bianca. Fronte, collottola, e parte media della
gola e del gozzo, color cenerino-cupo. Vertice, e due
grandi macchie sotto l’orecchie di color nero: il rima-
nente della testa, del collo e dell’addome, di color
bianco puro. Petto cenerino puro. Penne del dorso,
del sopraccoda ed ali, color nero-filiggine. Coda sub-
cuneata, corta, Timoniere medie nerastro-sudicio: le
esterne marginate esternamente di bianco. Piedi piom-
bati (1).
Giovani dell’anno. Somigliano molto la femmina,
ma hanno sparse sul corpo una gran quantità di mac-
chie nere, o nerastre.
- (1) Temm. ibid. pag. 861.
sia ORDINE QUINTO
Giovani dopo l’età d’un anno. Hanno il petto
cenerino: il collo e la testa quasi con tanto bianco co-
me negli adulti: le scapolari son parte scure, parte
cenerine: le due penne medie della coda un poco più
Junghe dell’ altre.
SINONIMIA
Anas glacialis. Lin. cur. Gmel., Temm., Ranz.
Buffon, Planch, enlum. num. 1008.
NOMI VOLGARI. STRANIER8®
Franc. Le Canard de Miclon. Ingl. The long tailed
Duck. Ted. Der Eisente Winter Ente.
Dimensioni del maschio adulto. Lunghezza totale:
( misurata dall’ estremità del becco alla base della coda )
soldi 13. quatt. 2. Apert. del becco: quatt. 4. picc. 1.
Coda: soldi 8. Tarso: soldo 1. picc. 2.
Costumi. Questa specie di Fuligula vive quasi sem-
pre verso le regioni polari; qualche volta cala sulle
coste dell’ Olanda, o su i gran laghi dell’ Alemagna,
ma quasi mai nelle parti meridionali dell’ Europa. Pure
nel Novembre del 1824 ne fu ucciso un individuo gio-
vane presso Pisa, che adesso conservasi nel Museo
dell’ Università. Abitano tali uccelli le coste marittime,
e nutrisconsi di conchiglie.
Propagazione. Nidifica nel Spitzberg, in Islanda,
alla Baja d’ Usson, ec. Fabbrica il nido con alghe, e
internamente lo tappezza con morbidissimo piumino
che strappa dal suo petto. Partorisce cinque .o sette
uova giallastre, macchiate di celestognolo.
GOBBO RUGGINOSO
FULIGULA LEUCOCEPHALA Bonap.
Becco azzurro, con la base prominente: ali corte, senza
specchio: coda cuneata, con timoniere fatte a doccia: piedi
bruno=cenerini, o bruno-rossastri.
UCCELLI AQUATICI 143
Fuligula rostro azureo, basi prominulo; alis brevibus,
speculo destitutis: cauda cuneata, remigibus canaliculatis:
pedibus brunneo-cinereis, vel brunneo-rubescentibus.
Maschio adulto. Becco con la base molto elevata,
ma incavato superiormente, di color turchino. Iride
gialla. Pileo nero. Cervice nera. Fronte, gote, occipite
. e gola bianco-nivee. Gozzo, petto, schiena, scapolari
e fianchi d’un bel color bajo-rossastro, striato trasver-
salmente a zic-zac di scuro-nerastro. Groppone color
fulvo-castagno. Parti inferiori bianco-rossastre, fina-
mente striate in traverso a zic-zac di scuro. Coda nera,
cuneata (1). Timoniere strette, con le barbe rivolte in
alto, e formanti così ‘una specie di doccia: lo stelo che
s’' estende al dilà delle barbe, è ingrossato in cima. Piedi
bruno-cenerini.
Femmina adulta. Becco scuro-nerastro. Iride gial-
la. Penne della testa nero-scure, marginate di ceciato-
fulviccio. Una fascia larga di questo stesso colore cuo-
prendo la parte media della cervice, scorre verso il
dorso. Dalla parte superiore dell'angolo del becco parte
una stretta fascia bianca, che scorre fin sopra all’ orec-
chio. Gola e lati del collo candidi. Penne del gozzo e
lati della cervice grigio-cenerognole, macchiate di più
cupo . Dorso, scapolari, sopraccoda, e cuopritrici delle
ali scuro-nere, tutte macchiettate ondulatamente, e
minutamente di fulvo-lionato cupo. Parti inferiori ful-
vo-scure, variate di nerastro sulle spalle, e alla regione
anale il color fulvo è più acceso. Remiganti e timoniere
scuro-nerastre. Piedi scuro-nerastri,
Maschio giovane. Becco nerastro, molto rilevato
alla base. Testa scuro-nera: una larga fascia bianca
dalla base del becco scorre sotto l'occhio fin sopra al-
l’orecchio. Per il rimanente somiglia perfettamente la
femmina. . ,
(1) Temm. ibid. pag. 859.
144 ORDINE QUINTO
SINONIMIA
Anas leucocephala, Lin. cur. Gmel., Lath., Temm.,
Ranzani.
Anas mersa. Pallas.
Anatra d’ Inverno, o Gobbo ua maschio. Storia
degli Uccelli Tav. 597.
Pallas, 1.re Voyage en Russie, Tm. 2. planch. 5.
Ranzani, Elem. di Zool. T. 3. part. IX, Tab. 3o. fig. 3.
NOMI VOLGARI. STRANIERE
Franc. Le Canard couronne. Ingl. The white-headed
Duck. Ted. Die Weisskopfige Eute.
DimensIoNI. A totale: soldi 14. quatt. 1.
Apertura del becco: quatt. 4. picc. 2. Tarso: quatt. 4.
Coda: soldi 2. quatt. 2. |
Costumi. Dal modo con cui è conformata la coda
di quest uccello, parmi che all’ uso de’ Marangoni non
debba poter star ritto sul terreno senza servirsi di quella
per puntello. Di fatti il Pallas afferma che il Gobbo rug-
ginoso non sa camminare, e rarissimamente va a terra.
È un uccello de’ paesi orientali, che abita i grandi laghi
salati posti fra i monti Ural, ed i fiumi Intin ed Ob
della Siberia, ed in altre parti dell'impero Russo. Di-
cesi che non è raro nell’ Ungheria . So che nell'inverno
frequentemente s'incontra in Sardegna. Il Prof. Ran-
zani nel Decembre del 1808, ebbe due giovani maschi
uccisi nelle valli Comacchiesi. Adesso è molto raro in
Toscana: da che mi occupo d’ uccelli non so che vi sia
stato trovato se non tre volte: nell’ Ottobre del 1818
ne incontrai un branchetto di tre individui adulti sul
fosso della Madonna dell'Acqua; l’anno seguente
fu portata una giovane femmina sul nostro merc ato,
e nel passato inverno ve ne comprai due individui gio-
vani, un maschio ed una femmina, ì quali erano stati
uccisi sul lago di Maciuccoli. Secondo ciò che dice il
Gerini nell’ Ornitologia Fiorentina, una volta era co-
munissimo nel padul” di Bientina, ma adesso ancor là
non vi capita più, o rarissimamente.
UCCELLI AQUATICI - 165
Propacazione. Fa il nido ne’ Jaghi salati, o ne’ seni
di mare, con giunchi e canne, ed in tal maniera lo
colloca che possa inalzarsi o abbassarsi, coll’ inalzarsi
o abbassarsi delle acque. Contiene questo nido otto, 0
dieci uova di color bianco-verdastro.
GENERE LXXXIX.
ANAS Lun.
CARATTERI GENERICI
Becco più largo che alto, depresso. DENTI
laminati perpendicolari. Papini pennute, Diro
INTERNO più corto, 0 subeguale al tarso: ESTER-
NO più corto del medio: POSTERIORE semplice.
Rostrum depressum latitudine crassitiem
superans. Dentes perpendiculares, lamina-
res. Lora plumosa. Dicrtus intERNUS brevior
vel tarso subegqualis: exTERNUS brevior medio:
posticus simplex.
Becco o eguale, o più lungo della testa, molto de-
presso, Tluiò un poco nella cima: il margine d’ambo
le mascelle guarnito di laminette trasversali: 1’ apice
della mascella superiore guarnita d’una larga unghia
rivolta in basso: tutta la SR della mascella, ec-
cettuata l’unghia, ricoperta da una membrana molle,
e liscia. ftedini pennute. Lingua depressa, carnosa,
sfrangiata su i margini. /arici poste verso la base, e
dal lato superiore del becco, ovali, semichiuse da una
membrana. Gambe corte, intieramente nascoste sotto
gli integumenti e le penne de’ fianchi. Z'arso più lungo,
o subeguale al dito interno, compresso, reticolato .
Diti quattro: i tre anteriori intieramente riuniti da
una membrana: il posteriore articolato più in alto degli
anteriori : sottili, senza alcuna appendice: l’ esterno più
Tomo III. 10
146 ORDINE QUINTO
corto del medio. Unghie mediocri, ottuse, depresse.
Coda corta, rotondato-acuminata, di 14-18 timoniere,
Ali mediocri, strette: la prima remigante subeguale
alla seconda.
Color dominante. Varia moltissimo. Ordinaria-
mente ornan la testa de’ maschi colori vivaci, e di splen-
dore metallico, e questi colori forman anche lo spec-
chio . Fra il maschio e la femmina, gli adulti ed i gio-
vani, vi è sempre una gran differenza nel color del ve-
stito, ma nella massima parte delle specie le ali degli
individui de’ diversi sessi, e delle diverse età, son colo-
rite presso a poco nella maniera stessa.
COSTUMI
Vivono nell’ acque poco profonde ma abbondanti
d’ erbe, giacchè i semi, le fronde, e le piccole chiocciole
formano il loro alimento. Non si yuffano che essendo
spaventati, o per scherzare fra loro, ma volendo cer-
care il nutrimento solo immergono la testa, il collo e
la parte anteriore del corpo, mentre sollevano la po-
steriore facendo centro all’ articolazione delle gambe.
Sono disposti alla poligamia. S’addomesticano facil-
mente, adattandosi a cibarsi di sole granaglie. La loro
carne è succolenta e sana.
FISCHIONE
ANAS PENELOPE Lin.
Becco mediocre, celeste: specchio marginato di bianco
anteriormente e superiormente: piedi cenerini ( maschio,
e femmina): vertice ceciato: rimanente della testa e collo
bajo chiaro (maschio ): testa e collo giallo-lionato mac-
chiettato di nero ( femmina).
Anas rostro mediocri, coeruleo; speculo superne et an-
tice ex albo marginato: pedibus cinereis (in masculo, et
foemina ): vertice cicerino: collo et capite pallide badio
(in masculo), vel ex nigro maculato (iu femina).
Maschio. Becco celeste, con la punta nera. Iride
UCCELLI AQUATICI 147
scura. Fronte e vertice ceciato acceso. Testa e collo
color bajo-rosso vivace: attorno degli occhi, particolar-
mente dal lato posteriore, delle macchiette nere can-
gianti in verdone. Gola nera. Petto di color carnicino
ametistino . Penne del dorso, scapolari e fianchi cene-
rino-perlate, finamente striate di nero per traverso ed
a zic-zac. Penne esterne del sopraccoda nere, le medie
bianche punteggiate di nero. Timoniere cenerino-nere,
marginate di biancastro. Addome bianco. Sottocoda
nero. Piccole cuopritrici delle ali cenerine: medie, e
grandi bianche. Remiganti cenerino-scure. Specchio
verdone cangiante in porporino, cinto da ogni parte
di nero. Piedi cenerino-celestognoli.
Femmina. Testa e collo giallo-lionato, foltamente
coperto da macchie nere. Petto e fianchi scuro-giallicci.
Penne del dorso, scapolari, del sopraccoda e timoniere
scuro-nere, marginate di scuro-rossiccio. Addome bian-
co-sudicio. Ali cenerino-nere: le piccole cuopritrici
hanno un sottil margine bianchiccio. Lo specchio è
cenerino-sudicio , cinto di bianco. Piedi cenerino-ce-
lestognoli.
Maschi giovani. Somigliano le femmine.
SINONIMIA
Penelope. Aldrov. Ornith. Tom. 3. pag. 217. Tab. 219.
(maschio), 222. ( femmina).
Anatra, o Morigiana, Bibbio, o Fischione. Storia degli
Uccelli Tav, 585-586.
Buffon, Planch. enlum. num. 825.
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Bibbio, Pis. Fistione, Fior. Bibbo, Bient. Capo-rosso,
Val di Chiana.
STRANIERI
Franc. Le Canard siffleur. cc The Wigeon. Ted.
Die Pfeif Ente,
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 15. quatt. 1.
145 ORDINE QUINTO
Apertura del becco: soldo 1. picc. 5. Coda: soldi 3.
picc. 1. Tarso: quatt. 4. picc. 1.
Costumi. Quest uccello ha ricevuto il nome di Fi-
schione in grazia della sua voce che è un vero fischio, e
che volando fa quasi continuamente sentire. È comu-
nissimo ; e son poche le serate burrascose dell’ autunno
e dell’inverno, nel silenzio delle quali, anche dal cen-
tro della città di Pisa, stando attentamente ad ascoltare,
non odansi i fischi de’ branchi di tali uccelli the volan-
do sen vanno dal mare ai laghi. Ai primi dell’ autunno
compariscono i Fischioni, e spesso tanti da noi ne ri-
mangono, che come nuvoli vedonsi inalzare da que’ pa-
duli delle regie bandite, ove, proibita la caccia, sicuri
sì son stabiliti. Alcune volte bensì pochi ne compari-
scono nell’autunno ed inverno, mentre poi una quan-
tità grandissima ne arriva a primavera, nel tempo del
ripasso. Questo è appunto ciò che accadde nel Marzo
del 1825, in cui per più di quindici giorni ogni notte
tutte le nostre acque ne eran coperte, ed i cacciatori
ebbero luogo di farne abbondanti prede.
Propagazione. Credo che qualche coppia nidifichi
ne’ nostri paduli. La massima parte vanno a nidificare
nel settentrione, ma le regioni orientali sono le pre-
scelte da essi, cosicchè abbondantissimi sono sulle rive
del Mar Caspio, e sopra i grandi laghi posti dal lato
orientale de’ monti Ural, mentre in piccol numero co-
vano nel nord dell’ Olanda, e della Germania. Parto-
riscono otio o nove uova per covata, d’un color grigio-
verdastro-sudicio .
ALZAVOLA
ANAS CRECCA Lun.
Becco bruno-nero: specchio verde superiormente, infe-
riormente nero-azzurto, marginato anteriormente e po-
steriormente di biancastro ( maschio, e femmina): vertice
1osso=castagno: petto pallato di nero ( maschio ).
Anas rostro brunneo-nigro: speculo viridi, superne et
UCCELLI AQUATICI 149
inferne nigro-azureo , antice posticeque ex albido margi:
nato: vertice rubro-castaneo (in masc. et in foem.); pectore
maculis circularibus nigris notato (in masc.).
Maschio adulto. Becco nerastro. Iride scura. Te-
sta ed alto del collo color castagno-acceso. Una larga
macchia color verdone-cangiante cinge l’ occhio, passa
sopra l'orecchio, s’ estende sull’occipite, e cala sulla
nuca. Quasi dappertutto questa macchia ha un sottil
margine bianco. Un altra sottile striscia biancastra va
ondulando dalla base del becco fino sopra all’ occhio.
Il petto è bianco-ceciato, e coperto di belle macchie
rotonde e nere. Addome bianco. Le penne della base
del collo, delle spalle, della schiena , ed una gran parte
delle scapolari e de’ fianchi, son di color bianco striate
fittamente in traverso a zic-zac di nero. Sul rimanente
delle scapolari vi sono due grandi macchie, l’ esterna
nera, l’ interna bianca. Groppone cenerino-cupo mac-
chiettato finissimamente di bianco. Penne del soprac-
coda nere cangianti in verdone, marginate di ceciato.
Penne del sottoccoda: le laterali bianco-giallicce con
una fascia nera trasversa alla base; le medie nere, in
cima bianche. Timoniere scuro-cenerine finissimamen-
te marginate di biancastro. Ali cenerine: una fascia
bianca, color di nocciòla dal lato superiore, termina
le cuopritrici più grandi. Lo specchio è di color ver-
done-sericeo superiormente e inferiormente limitato da
due larghe fasce nere, marginato anteriormente e po-
steriormente di biancastro. Zampe cenerognole.
Femmina adulta. Becco scuro, marmorizzato di
scuro, e scuro-giallastro inferiormente, e su i lati. Te-
sta, gozzo e cervice color ceciato, con macchie piccole
scuro-nere. Grola biancastra. Petto e fianchi dello stesso
colore ma con macchie più amplie. Penne del dorso,
scapolari, e del sopraccoda nere, con margine ceciato-
scuro. Addome biancastro-sudicio, macchiato di cene-
rognolo. Sottocoda e regione anale golorite come 1’ ad-
dome, ma con macchie cenerognole più grandi e più
intense. Penne laterali del sottocoda e de’ fianchi scu-
150 ORDINE QUINTO
ro-cenerognole con largo ‘margine biancastro. Le ali
son colorite come quelle del maschio.
Maschi giovani avanti la prima muta. Somi-
glian le femmine.
SINONIMIA
Anatra querquedula, o Arzavola. Storia degli Uccelli
Tav. 598. ( maschio in abito perfetto ), 596. 597. ( cattive
figure di giovani maschi).
Buffon, Planch. enlum. num. 947.
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Alzavola, Pis. Bozzolo, Padul di Fucecchio. Baruzzola,
Bient. Bozzaracchio, Zucchese.
STRANIERI
Franc. La petit Sarcelle d’ Hiver. Zngl. The common
Teal. Ted. Die Kriek Ente,
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 12. quatt. 2.
Apertura del becco: quatt. 4. picc. 2. Coda: quatt. 5.
picc. 3. Tarso: soldo 1.
Costumi. L’ Alzavola si trova in Toscana in qualun-
que epoca dell’anno, giacchè molte ne arrivano alla
fin d’autunno, o al principio dell’ inverno, molte sver-
nan su i nostri laghi, e qualcuna vi cova. Sta quasi sem-
pre unita in grandi branchi, che volano con molta ce-
lerità. Quando il branco è nell'alto dell’aria, va in
retta linea, ma quando è prossimo a terra ondeggia
velocissimamente d’ alto in basso, da destra a sinistra.
La carne dell’ Alzavola è morbida e saporita .
PropAcaAzione. Quantunque qualche coppia sia stata
trovata a covare fra noi, la massima parte va in estate
nelle regioni più settentrionali dell'Europa . In Islanda
ve ne covano molte. Esse pongono il nido fralle erbe
folte degli stagni, fralle canne che cingono i laghi. Le
loro uova son poco più grosse di quelle di Piccione, e
di color bianco-gialliccio, secondo Schinz (1). Il ma-
schio prende parte all’incubazione.
(1) Schinz, Hist. natur. des Nids etc. pag. 24.
UCCELLI AQUATICI 151
— MARZAJOLA
ANAS QUERQUEDULA Lx.
Becco bruno-nero: specchio verdastro-glauco, orlato
anteriormente e posteriormente di bianco: vertice nero-
scuro: petto dipinto di nero a scaglia,
Anas rostro brunneo-nigro: speculo viridescenti-glauco
antice posticeque ex albo marginato: vertice brunneo-ni-
gro: pectore e nigro squamatim picto.
Maschio adulto. Becco nerastro . Iride scura. Testa
e parte superiore del collo color rosso-mattone, folta-
mente macchiato da lineette bianche. Gola nera. Una
fascia di color nero, leggermente cangiante in verdone,
parte dalla fronte, passa sul vertice, sull’occipite, e
s' estende fino alla parte media della cervice. Una larga
fascia bianca* parte di sopra all’occhio, si prolunga su
i lati dell’occipite, e marginando la fascia media nera,
va a unirsi con quella del lato opposto, verso la metà
della cervice. Gozzo, petto, e parte anteriore dell’ ad-
dome color lionato, foltamente dipinto a scaglia da
macchie nere semilunari. Parte posteriore dell'addome
bianco-gialliccio. Penne de’ fianchi bianche macchiate
di nero da strie rade a zic-zac: le posteriori son termi-
nate di celestognolo, e da tre o quattro larghe fasce
bianche e nere che alternano. Penne della schiena e
del groppone scuro-cenerino olivastre, marginate di
chiaro. Penne del sopraccoda dello stesso colore di
quelle del groppone, e macchiate in traverso ondula-
tamente di ceciato. Penne del sottocoda e della regione
anale bianco-sudicie, macchiate di bruno-cenerino.
Scapolari: le esterne cenerino-perlate, le interne nere
cangianti in verdone, con una bella striscia bianca sullo
stelo. Remiganti bruno-cenerine. Cuopritrici delle ali
cenerino-perlate. Specchio color verdone-glauco, poco
splendido, messo in mezzo da due fasce bianche. Zampe
cenerine.
i5a ORDINE QUINTO
Femmina. Pileo nerastro, macchiato di gialliccio-
scuro. Lati della testa d’un bianco-gialliccio sudicio,
macchiettati di nero. Una linea biancastra parte dal
lato superiore, e posteriore dell’ occhio, e s° estende
verso la nuca: un altra parte di sotto all'occhio, e
prende la stessa direzione. Gola e parte media dell’ad-
dome bianco-ceciata. Penne della cervice, della base
del collo, del petto, dorso , groppone, fianchi, soprac-
coda e timoniere, di colore scuro-nerastro, marginato
di giallo-scuriccio-sudicio. Penne della base dell’ ad-
dome e del sottocoda bianco-giallicce, lungo lo stelo
scuro-nere. Cuopritrici delle ali scuro-cenerine, mar-
ginate di cenerino; una sottil fascia bianca passa sull’e-
stremità delle grandi cuopritrici. Specchio scuro-cene-
rino, leggermente cangiante in verdone-glauco. Remi-
ganti cenerino-scure.
Giovani avanti la prima muta. Somiglian le
femmine . hi
SINONIMIA
Anas circia. Gmel.
Mestolone, o Fistione femmina (nome sbagliato ).
Storia degli Uccelli Tav, 573. ( della figura del maschio
in primavera). Tav. 595. Anatra querquedula, o Arza-
gola ( femmina).
Buffon, Planch. enlum. num. 946.
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Marzajolo, Pis. Carrucola, Ftorent. Granajolo, Bient.
Grecarello, Yaldich.
STRANIERI
Franc. La Sarcelle comune, ou d’Eté. Ingl. The Sum-
mer Teal. Zed. Die Sirz Ente.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 11. quatt. 2.
Apertura del becco: quatt. 4. picc. 2. Coda: soldi 2.
picc. 2. Tarso: soldo 1.
Cosruwmi. Alla fin di Febbrajo, e più ordinariamente
aì primi di Marzo, ritornano in Toscana questi belli
UCCELLI AQUATICI 153
uccelli, e vi arrivano in branchi copiosi. Non solo sul
far della sera, ma anche nel giorno son quasi sempre
in moto, volando da un punto all’altro delli stagni,
dalli stagni al mare, dal mare all’imboccatura de? fiu-
mi, e per questi risalendo, molto s’ internano nel paese,
e giungon perfino presso alle città che alcune volte an-
cora attraversano. Mentre volano è facile il conoscerli
dal lor gracidare, simile a quel romore che fa una carru-
cola girando sopra il rozzo suo pernio: perciò nel Fio-
rentino chiaman questi uccelli Carrucole. Per tutto il
Marzo son abbondanti in Toscana: ma anche nell'estate
non poche ve ne restano, giacchè si propagano ne’ no-
stri più estesi paduli; e nell'autunno, cacciando per le
valli e lagune, frequentemente se ne incontrano de’ gio-
vani. Ma quantunqne abbondantissime sian le Marza-
jole nella Toscana, in quel tempo in cui gli uccelli viag-
giatori dal mezzogiorno ritornan verso il settentrione,
nessuna se ne vede all’ epoca del passo, cioè quando
dal settentrione van verso il mezzogiorno.
Propagazione. Nidifica nelle parti temperate dell’Eu-
ropa, specialmente nelle orientali. I grandi paduli della
Toscana, come quel di Castiglione, di Bientina, Ma-
ciuccoli, ec. dan ricetto in estate ad una gran quantità
di coppie. La Marzajola stabilisce il suo rozzo nido
ne’ gerba], e fralle erbe folte delli stagni. Il lato in-
terno del covo è reso molle e caldo da un copioso strato
di piumino: partorisce da sette a dodici uova per co-
vata; son queste di color giallo-verdastro.
154 ORDINE QUINTO
TECA\\
“EE == =
re==@/ (7
= 03 N yi
o = (MN
NSA NA) RI
E DZ =
TEOR sd S
MESTOLONE
ANAS CLYPEATA Lan.
Becco più lungo della testa, molto dilatato ia ‘cima,
scuro, 0 nero: cuopritrici delle ali celeste-cenerognole:
specchio verde, marginato anteriormente di bianco: piédi
arancioni.
Anas rostro caput superante, brunneo vel nigro, apice
valde dilatato: tectricibus coeruleo-cinerascentibus: spe-
culo viridi, antice ex albo marginato: pedibus auran-
tiacis.
Maschio. Becco più lungo della testa, con margini
muniti di lunghi denti laminari: superiormente nero,
giallastro di sotto. Iride gialla. Testa e collo color ver-
done cangiante in violetto. Petto, scapolari basilari ed
esterne, penne laterali del groppone, d’un bianco can-
dido. Addome e fianchi d’ un bel color castagno-cioc-
colata. Le penne de’ fianchi son finamente macchiettate
di nero. Penne della schiena, seapolari interne del grop-
pone, penne medie del sopraccoda, di color scuro-nero
cangiante in verdone. Le penne scapolari esterne più
lunghe, d’un bel color celeste dalla parte esterna,
UCCELLI AQUATICI 155
dall’ altra bianche: le interne scuro-verdone esterna-
mente, bianche nel mezzo. Penne esterne del soprac-
coda verdone cangiante. Penne del sottocoda nere can-
gianti in verdone. Remiganti bruno-nere. Cuopritrici
delle ali celesti verso la cima, nerastre alla base: le
grandi terminate da una larga fascia bianca. Specchio
d’ un bel color verdone cangiante, marginato anterior-
mente e posteriormente di bianco. Timoniere: le due
medie cenerino-cangianti: le esterne biancastre, mac-
chiate sulla parte media di scuriccio. Piedi gialli.
Femmina. Becco scuro-nerastro: inferiormente e
lateralmente scuro. Testa e collo color lionato chiaro.
Il pileo e la cervice abbondantemente macchiate di
nero, I lati della testa, del collo, e il gozzo han mac-
chie nere più piccole e più rade. La gola è del tutto
priva di macchie. Tutte le parti inferiori son dello
stesso color lionato, ma il petto, i fianchi, e la regione
anale han delle grandi macchie rotondate scure. Le pen-
ne del sottocoda oltre ad avere alcune di queste grandi
macchie, ne hanno ancora una gran quantità delle pic-
colissime nere, ed alcune sfumature biancastre. Penne
della schiena, scapolari, groppone e sopraccoda di co-
lore scuro-nero, col margine lionato, ed una fascia
lionata semilunare. Ali colorite come quelle del ma-
schio, ma in queste lo specchio è di color più sbiadito,
e non ha dalla parte posteriore il sottil margine bianco.
Timoniere: esterne bianche, le altre ceciate macchiate
di scuro-nerastro.
SINONIMIA
Anas clypeata. Lin., Ranz., Temm., Bonap.
Anas rubens. Gmel.
Spatula clypeata. Boie.
Rhynchaspis clypeata. Leach., Steph,
Anas platyrhynchos, sive Anas clypeata . Aldr. Ornith.
Tom. 3. pag. 223. Tab. 226. (maschio), 231. ( femmina).
Anatra salvatica , o Mestolone, o Fistione . Storia degli
Uccelli Tav. 572. (maschio).
Buffon, Planch, en]. num. 971. (mas.), 972. ( femm.)
156 ORDINE QUINTO
NOMI VOLGARI. ToSciai
Mestolone, Pis. Palettone, Fior.
STRANIERI
Franc. Le Canard Souchet, Ingl. The Red breasted
Shovler. Ted. Die Laffel Ente.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 16. quatt. 2.
Apertura del becco: quatt. 7. picc. 1. Coda: soldi 2.
quatt. 6. Tarso: soldo 1. picc. 2.
Costumi. I Mestoloni, le Marzajole, e le Morette
tabaccate, son chiamati da’ nostri cacciatori Z/ccelli
di bel tempo, giacchè compariscono con le belle gior-
nate del Marzo. Spesso anche verso la fin d’ Aprile se
ne vede qualche branco, ma in breve tutti spariscono,
ed è caso raro che nel Novembre qualcuno ne ritorni.
Propagazione. Non è a mia notizia che alcuno si
propaghi fra noi. Nidifica quest uccello nel settentrio-
ne, ma per il solito al di quà del cerchio polare, sulle
rive de’ paduli, o delle lagune ben guarnite di giunchi.
Ogni sua covata è composta di dodici, o quattordici
uova, grosse quanto quelle di Gallina, e di color ver-
dognolo.
CODONE
ANAS ACUTA Lin.
Becco lungo, turchino-nero: piedi cenerini: coda acu-
minata: specchio verdone, superiormente marginsto di
color di nocciòla, inferiormente di nero e di bianco ( ma-
schio), ovvero specchio color di nocciola macchiettato di
nero, superiormente marginato di giallo-ruggine, infe-
riormente di bianco ( fermanina).
Anas rostro longo, nigro-cyaneo: pedibius cinerascen-
tibus: cauda acuminata: speculo sature-viridi, superne
ex badio, inferne ex nigro-alboque marginato (in ma-
sculo ), vel speculo badio, nigro maculato, superne ex
luteo-ochraceo , inferne ex albo marginato (in femina).
UCCELLI AQUATICI 157
Maschio. Becco nero-celestognolo. Iride scura.
Testa e gola colore scuro-nero cangiante in verdone ,
ed in rosso di rame. Il collo, il petto, e la parte ante-
riore dell’ addome, color bianco-niveo : una larga fascia
dello stesso bianco s’ inalza da ciascun lato della cervice
fino all’ occipite, ponendo in mezzo una fascia nera
cangiante in porporino-verdone, la quale prendendo
origine dal colore scuro del pileo, con cui è unita e
sfumata, si continua fino al color grigio della schiena,
col quale ancora si unisce e si sfuma. La base di
questa fascia, le spalle, la schiena, le scapolari basilari
ed i Bidoni: son di color cenerino-perlato, delicata-
mente striate in traverso di nero a zic-zac. Le scapolari
dell’ estrema metà, che son lunghe ed appuntate, sou
nere, ed han Targhe fasce longitudinali , 0 grigie, 0 ce-
nerine. Penne del groppone cenerino-nere, ed han delle
strie, e delle macchiette bianche. Parte posteriore del-
l'addome e regione anale bianca, finamente punteggia-
ta, e debolmente striata di cenerino . Penne del soprac-
coda scuro-cenerine, marginate di cenerino chiaro:
quelle che sono a contatto delle timoniere, ove toccano
le timoniere, son nere. Timoniere bruno-cenerine,
marginate di bianco-ceciato : le due medie son più lun-
ghe delle altre, ed in cima molto assottigliate. Penne
del sottocoda nere, e nel luogo ove toccan le timonie-
re, nere. Cuopritrici delle ali d’ un color cenerino che
leggerissimamente tende all’ametistino. Remiganti ne-
ro-cenerine, con lo stelo bianco. Specchio color verde-
olivastro: superiormente marginato di nero,. anterior-
mente di color di cannella, e posteriormente prima di
nero, poi di bianco. Piedi cenerino-nerastri.
l'emmina. Becco nerastro. Testa e collo lionato-
pallido macchiettato di nero. Penne della schiena e
scapolari nero-scure marginate di ceciato, con due
macchie bislunghe sulla parte media lionate, o lionato-
fulvicce. Peant del groppone nero- -cenerine con due
macchie biancastre verso la cima, o con una piccola
fascia trasversa interrotta. Penne del sopraccoda, ti-
158 ORDINE QUINTO
moniere, e penne de’ fianchi nerastre, con margine
ceciato chiaro, ed alcune fasce trasverse interrotte, o
dello stesso colore, o lionate. Coda conica, con le due
timoniere medie meno appuntate che nel maschio.
Petto e addome bianco-sudicio, con macchie sbiadite
scuricce, o cenerognole: sul petto son più appuntate.
Cuopritrici delle ali cenerino-nerastre, con sottilissimo
margine bianchiccio. Remiganti nerastro-scuricce, con
stelo bianco. Specchio color di nocciòla, macchiettato
di nero cangiante in verdone: anteriormente marginato
da larga fascia giallo-ruggine; posteriormente, prima
di nero, poi di bianco.
SINONIMIA
Anatra di coda lunga, o German marino, o Coda-
Lancca . Storia degli Uccelli Tav. 581.
Buffon, Plauch. enlum. num, 382.
Ranzani, Elem. di Zool. T, 3. part, IX. Tav. 30. fig. 2.
i NOMI VOLGARI, TOSCANI
Codone, Pis. Campigiana, Fior,
STRANIERI
Franc. Le Pilet, cu Canard a langue queue. Ingl. The
Pintail, Zed, Die Spiess Eate.
Dimensioni del maschio. Lunghezza totale: Br. 1.
picc. 19. Becco: soldi 2. Coda: soldi 4. quatt. 1. Tarso:
quatt. 4. picc. 2.
Costumi. Arriva in Toscana con i suoi congeneri,
sul principio dell’ inverno, e restavi fino alla primavera.
Ha i.costumi delle altre specie.
Propagazione. Nidifica nel Nord. Le sue uova son
simili a quelle del Germano reale, ma hanno un colore
un poco più cupo. Sono in numero di sel, o sette per
nido.
i UCCELLI AQUATICI 159
CANAPIGLIA
ANAS STREPERA Lun.
Becco nero, lungo: specchio bianco superiormente ;
inferiormente pero-cenerino: delle grandi macchie casta -
gne son sulle cuopritrici delle ali: zampe arancione.
Anas rostro nigro, longo: speculo superne albo, in ferne
nigro-cinereo: tectricibus maculis majusculis castàneis :
pedibus aurantiacis
Maschio. Becco nero. Iride scuro-nera. Fronte e
lati della testa biancastri, e punteggiati di nerastro.
Vertice scuro-nero, con macchie nerastre. Lati del collo
grigio-ceciati, macchiati di nero. Gola ceciato-pallida.
Un collare a mezzo il collo ceciato-lionato . Penne del
gozzo, del petto e delle spalle nere, con una, o due
fasce bianche semilunari, e iiuiche Adda bian-
co, con qualche macchia nerastra irregolarmente dis-
persa. Fianchi, e lati della regione SU bianco- -grigi,
striati in traverso sottilmente, ed a onde di cenerino
cupo. Sottocoda nero. Penne della schiena, e penne
scapolari esterne e basilari nere, finamente striate ed
ondulatamente di bianco, Grandi scapolari interne ne-
rastro sbiadito, alla base macchiettate di bianco, nella
cima marginate di lionato-sudicio. Groppone nero-
verdone, punteggiato minutamente a linee di bianco.
Penne del sopraccoda color verdone-bottiglia. Cuopri-
trici piccole e medie delle ali cenerine: sopra varie delle
medie vi son*delle linee bianche trasverse, e diritte:
diverse delle più grandi son d’un bel color castagno
con macchiette nere. Le grandi cuopritrici esterne son
cenerognole, le interne scure, le medie nere. Remi-
ganti primarie nero-cenerognole: secondarie medie
( che forman lo specchio ) bianche: le esterne ceneri-
no-vellutate e nere: le interne cenerine. Timoniere
grigio- cenerine marginate di biancastro, Tarso e diti
arancioni; snunlicni nerastra.
160 ORDINE QUINTO
Femmina. Becco giallastro. Penne della testa, della
cervice e del gozzo, bianco-giallicce macchiate longitu-
dinalmente di nerastro. Sul vertice queste macchiuzze
son più grandi, perciò egli è quasi nero. Gola biancastra,
picchiettata di nerastro. Penne del petto, de’ fianchi, della
base della cervice, scapolari, de’ fianchi e del soprac-
coda color ceciato-lionato, con macchia nera sul mez-
zo. Groppone nero, macchiato di lionato-fosco. Ti-
moniere bianco-ceciate, con macchia scuro-nerastra
parallela al margine. Penne del sottocoda bianche, con
macchie scuro-nerastre. Piccole e medie cuopritrici
nerastre, marginate di ceciato: fralle medie ve ne son
molte d’un bel color cioccolata. Grandi: 1’ esterne e
le interne cenerognolo-scure, le medie nere. Remi-
ganti primarie nero-cenerognole; secondarie medie
( quelle che formano lo specchio ) bianche, le interne
cenerine, le esterne: cenerino-vellutate, e nere. Tarso
e diti gialli; membrana nerastra.
SINONIMIA
Anas platyrynchos, rostro nigro et plano. Aldrov.
Ornith, Tom. 3. Tab. 233.
Anatra salvatica, Cicalona, o Canapiglia. Svoria degli
Uccelli Tav. 574. 575. (maschi).
Buffon, Planch. enlum. num. 958.
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Canapiglia, Pis. Morigiana, Cicalone, Bient.
STRANIERI
Franc. Le Canard Chipeau, ou Ridenne, /ngl. The
Gidwall. Ted. Die Schnattev Ente.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 16. quatt. 1.
Apertura del becco: quatt. 4. picc. 3. Coda: quatt. 8.
Tarso: quatt. 4. picc. 3.
Costumi. Vediamo quest uccello assai abbondante- »
mente nell’inverno. Non si trattiene giammai nell’ e-
UCCELLI AQUATICI 161
state. Secondo varj scrittori egli sa ben tuffarsi, ed è
iù notturno che diurno. La sua voce è simile a quella
del Germano, e quantunque il Gesnero li desse il nome
d’Anas Strepera, essa non è niente più strepitosa delle
altre specie.
Propagazione. Per stabilirsi a covare non s’ avanza
molto verso il Polo. E comunissima in Olanda ove abita
nelle stesse località del German reale. Il suo nido è
rozzo, e racchiude otto, o nove uova, perfettamente
ovali, e di colore o rossastro, o verdastro.
GERMAN REALE
ANAS BOSCHAS Lun.
Becco lungo, giallo-verdastro: piedi arancioni: spec-
chio grande, violetto, marginato anteriormente e poste»
riormente prima di nero, poi di bianco,
Anas rostro longo luteo-virescente: pedibus aurantia-
cis: speculo grandi, violaceo, antice postìceque primuni
ex nigro, demum ex albo marginato.
Maschio adulto. Becco olivastro-giallo, con 1’ un-
ghia nera. Iride scuro-nera. Testa e collo color verdone.
splendido. Petto color cioccolata. Un collare bianco
separa il verde del collo dallo scuro del petto. Addome
e fianchi di color biancastro finissimamente striate in
traverso a zic-zac, di nero. Sottocoda nero. Spalle, e
scapolari medie dello stesso colore, e nello stesso modo
dipinte dell’ addome: le scapolari esterne ed interne in
alcuni posti son sfumate di scuro-cioccolata. Penne
della schiena scure, finissimamente macchiettate di bian-
co. Groppone e sopraccoda d’un bel color verde-bot-
tiglia, cangiante in nero. Timoniere bianche : le esterne
solo macchiettate di scuro-cenerognolo, le altre son di
questo colore dal lato interno: le quattro medie son
del colore delle penne del sopraccoda, arricciate, e ri-
volte in alto. Ali grigio-cenerine, con un bello specchio
verde-violetto, anteriormente e posteriormente, prima
Tomo IMI. 11
162 ORDINE QUINTO
marginato da una fascia nera, poi da una bianca. Piedi
giallo-arancioni.
Femmina. Becco giallastro macchiato di nero. Penne
della testa, collo, petto, addome, fianchi e del sottocoda
lionate, o grigio-lionate, con una macchia scuro-nera
nel mezzo: quelle della gola non han macchia. Le pen-
ne scapolari, le più lunghe de’ fianchi, e quelle del
sopraccoda son marginate di lionato, han la parte me-
dia scuro-nera, ed in questa un altra gran macchia lio-
nata. Timoniere di color bianco-gialliccio, con più e
grandi macchie scure: le medie non sono arricciate,
ma piane come le altre. Penne del sottocoda biancastre,
con la parte media scuro-ceciata. Ali presso a poco co-
lorite come nel maschio. Lo specchio è meno splendido.
SINONIMIA
Boscas maior, sive Anas torquata minor. Aldr. Ornith.
Tom. 3. pag. 211. Tab. 212.
Anatra salvatica, o German reale. Storia degli Uccelli
Tav. 570.
Buffon, Planch. enlum. num. 776. (maschio), 777:
( femmina).
NOMI VOLGARI. TOSCANI
German reale, Colloverde (il maschio ), Anatra ( la
femmina ) , Pisano, e Fiorent.
STRANIERI
Franc. Le Canard Sauvage. /ngl. The Wild Duck,
Ted. Die Gemeine Ente.
Dimensioni del maschio. Lungh. totale: soldi 18.
quatt. 1. Apertura del becco: soldi 2. picc. 2. Coda:
quatt. 8. picc.'2. Tarso: quatt. 5. picc. 1. La fem-
mina è sempre più piccola.
Cosrumi. Come ognun sa questa è la specie più ge-
neralmente sparsa, e più abbondante dell’intiera Tribù
de’ Lamelloso-dentati. Essa è il tipo dell’ Anatra co-
mune, e di tutte le sue varietà, le quali o intieramente
UCCELLI AQUATICI 163
domestiche o mezze selvagge popolano i fossi, le vasche
ed i piccoli stagni delle vicinanze de’ Borghi, e case di
campagna . Libera e del tutto indipendente trovasi in
Europa, ed in America. Appena s’approssima l’ in-
verno ne arrivano fra noi de’ branchi immensi; alcuni
quà si trattengono, e molti seguitano il loro viaggio
verso il mezzogiorno. Nonostante anche il passo de’
Germani reali è ora più abbondante ed ora meno,
come quello di ogni altro uccello migratore. Nel Marzo
segue il ripasso, che è molto meno copioso del passo .
In quel mese i Germani si accoppiano, e le coppie si
separano da’ branchi in ragione che si formano, e sta-
bilisconsi nel primo stagno o padule da loro incontrato.
Negl’ inverni in cui rimane a stanziare nelle nostre
acque un gran numero di Germani, non di rado molti
di loro presentano un fenomeno che risveglia la curio-
sità de’ naturalisti, ed interessa i cacciatori. Sono, cioè,
attaccati da una malattia, che indebolendo o paraliz-
zando i muscoli pettorali, e delle estremità anteriori
gli rende inetti a volare. Nel 1786-87, nel 1818-19,
nel 1821-22, e nel 1828-29 abbondantissima fu la
quantità de’ Germani ammalati. Allora nel girare per
que’ paduli delle Bandite reali o di qualunque altro
sito ove questi uccelli godendo la maggior sicurezza in
abbondanza vi stanno, fra quel numero grande che
spaventati agili e svelti da ogni lato vedevansi pren-
dere il volo, altri se ne incontravano deboli, o pigri
in tal modo, che a bastonate potevansi fermare, o i
cani da loro stessì gli azzannavano dopo averli un poco
inseguiti, E questi Germani, ancorchè attentamente os-
servati, non mostravano nè d’ esser feriti nè d’ aver le
ali in muta o prive di penne; non erano molto magri
nè eccessivamente grassi, cosicchè all’esterno non scor-
gevasi differenza alcuna fra quei incapaci di volare, e
quei che erano stati uccisi mentre pienamente gode-
vano ogni facolià locomotrice. Furon varie le ipotesi
de’ cacciatori per spiegare questo fenomeno: chi l’at-
tribuiva al cibarsi troppo abbondantemente di alcuni
164 ORDINE QUINTO
semi propri a que’ tali paduli ove più copiosi s'incon-
travano i Germani malati: altri lo faceva dipendere
dal nutrirsi d’alcune particolari specie di chiocciolette
aquatiche: ed altri finalmente ne vedevano la causa in
quel piombo che sovente incontrasi nel loro stomaco.
Nell'inverno del 1828-29 ebbi a mia disposizione una
gran quantità di Germani stati presi da’ canì, o da’ cac-
ciatori solo a colpi di bastone, di quelli cioè che dice-
vasi essere malati, ed io potei fare varie ricerche per
conoscer la causa della loro impotenza a volare; ecco i
resultati di queste mie indagini, quantunque non sian
che di poca, o niuna conseguenza. Nel corpo di tali
uccelli non veddi ferita alcuna d’arme a fuoco, nè
antica nè recente; come sopra ho già indicato, non
avevano molta pinguedine, ma nemmeno erano este-
nuati. I visceri mi comparvero in buono stato: lo sto-
maco era sano, mediocremente ripieno, ed inutilmente
vi cercai semi o chiocciole particolari: vi erano quelli
stessi semi, e quelli stessi avanzi di chiocciole, che io
aveva ritrovato nello stomaco de’ Germani i più sani,
perciò non potei supporre che l'impotenza a volare
fosse prodotta da tali sostanze. L'unica particolarità
osservatavi, fu il piombo di cui aveva sentito parlare.
Insieme con gli alimenti, e con quei sassolini soliti a
trovarsi nello stomaco di tutti gli uccelli granivori, tro-
vai in ognuno di que’ Germani de’ pallini di piombo;
chi più, chi meno ne aveva; chi ne aveva sei, chi dieci,
chi quaitro, ed alcuni erano intieri, altri tanto corrosi da
esser convertiti in sottili lamine. Or conoscendo le qua-
lità venefiche del piombo, particolarmente se è ossidato,
e sembrandomi che l’azione vitale dello stomaco, e dei
sughi gastrici, biliosi, pancreatici, ec. possa facilmente
render ossido quel piombo metallico, mi sembra non
irragionevole l’ attribuire quella debolezza alla presenza
del nu nell’organo digerente. Ma siccome poi di-
verse volte ho trovato, Lecca in minor quantità, de'
pallini anche nello stomaco de’ Germani che perfetta-
mente volavano, non sì può, se non che. dubitativa-
{
UCCELLI AQUATICI 165
mente, considerarli come causa della malattia in que-
stione. La via per cui questi pallini sono entrati nello
stomaco de’ Germani, non è difficile ad immaginarsi,
giacchè, come ho detto poco sopra, non avendo tro-
vato a quelli uccelli nessuna ferita nelle pareii del loro
stomaco, non vi «PPSPpnO esser penetr ati se non DEE la na-
turale strada, cioè per,l’ esofago. Ma è molto più diffi-
cile di poter rispondere all’ altra questione che natural-
mente vien fatta, cioè dove trovaron quel piombo? Due
sono le supposizioni state fatte: alcuni credon che essi
lo trovin al fondo de’ nostri stagni, e paduli; cosa non
improbabile, giacchè da un numero grandissimo d’anni
su di questi continuamente si caccia con il fucile. Altri
poi credon che i Germani nel cui stomaco s’ incontran
pallini, sien di quelli ai quali essendo stato tirato da
lontano, o con polvere mal regolata, la munizione non
penetrò nelle carni, ma solo rimase avviluppata fralle
penne: e che poi col becco ravviandosi, e polendosi,
trovati i pallini li inghiottano .
Propagazione. Tutti i luoghi ove è un poco d’acqua
sono a lor sufficienti per stabilirvi il nido. 1 paduli, i
fossi erbosi, le praterìe, ed i tagli inondati, nascondon
sempre in estate una o più famiglie di German-reali.
Il covo è fatto grossolanamente con foglie d’ albero,
radiche e piante aquatiche; e quando iS uova son già
cominciate a covare vi si trova sempre una buona quan-
utà di piumino e di penne, che la madre si è strappata
dal ventre. Questi nidi son situati ordinariamente in
terra, o a livello dell’acqua frall’ erbe; ma alcune volte
al dir degli autori, ed anche secondo l’osservazione di
var} de’ nostri cacciatori, son posti sul tronco di qual-
che grosso albero, o sulla cima de’ suoi rami in qualche
TI nido di Fulco! o di Cornacchia: quando poi i
Germanotti son sviluppati i in questi nidi, Ja madre li
prende tutti successivamente col becco, e li porta sul-
l’acqua, ove spesso li lascia cadereanche da una altezza
considerabile, senza però che ne risentano alcun male.
Le uova son SO a quelle dell’Anatra domestica.
166 ORDINE QUINTO
VOLPOCA
ANAS TADORNA Lun.
Becco sanguigno, rigonfio alla base: testa e collo verde-
nero: petto bianco: tronco cinto da larga fascia bajo-
ocracea,
Anas rostro sanguineo, basi tumido: capite colloque wvi-
ridi-nigris: corpore ex badio-ochraceo late fasciato.
Maschio. Una protuberanza carnosa sulla fronte.
Becco un poco rivolto in alto, con la base protuberante.
Becco, e protuberanza carnosa di color rosso-sanguigno.
Iride scuro-nera. Testa, e parte superiore del collo,
color nero cangiante in verdone. Base del collo, dorso,
penne scapolari interne, fianchi, lati dell'addome, ti-
moniere e cuopritrici superiori di color bianco. Una
larga fascia ba]o-rossa cinge tutto il corpo, passando
sul petto, sulle spalle e sul dorso. Scapolari esterne,
remiganti, estremità delle timoniere, ed una fascia che
scorre sull’ addome di color nero puro . Specchio color
verdone cangiante in porporino: nella parte superiore
color bajo-castagno. Zampe carnicine.
Femmina. Ha i colori più smorti, e non ha la pro-
tuberanza carnosa sul becco.
SINONIMIA
Anas cornuta S. G. Gmelin.
Tadorna familiaris. Boie.
Tadorna, et Vulpanser. Aldr. Ornith. Tom, 3. p. 195.
Tab. 237.
Volpoca, o Tadorna. Storia degli Uccelli Tav. 576.
( maschio adulto).
Ranzani, Elementi Tom. 3. parte IX, Tav. 30, fig. 1.
Buffon, Planch. enlum., num. 53.
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. Le Canard Tadorne. /ngl. The Shieldrake.
Ted. Die Brandt Ente.
UCCELLI AQUATICI 165
Dimensioni. Lunghezza totale: Bracc. 1. sold. 1,
Apertura del becco: quatt. 5. picc. 2. Coda: soldi 3.
quatt. 1. Tarso: quatt. 5. picc. 2.
Costumi. Nella Regia bandita di San Rossore, nel
luogo chiamato Lame di fuora, grande estensione di
colmate e stagni, posto accanto alla foce dell’ Arno, e
separato dal mare solo da una serie di Tomboli, non di
rado vi si fermano nell’inverno delle Volpòche. L’anno
1820 una coppia vi passò tutto l'inverno. Nel Dicem-
bre del 1829 ve ne fu uccisa una femmina, ed un altra
nel Gennajo del 1830. Ma l’apparizione di quesi’ uc-
cello fra noi è accidentale, mentre è costante e copiosa
sulle coste settentrionali, ed occidentali d'Europa. S'ad-
domestica assai facilmente col prender le uova, e farle
covare da un Anatra domestica. Secondo Nilsson, la
carne di quest uccello è poco buona a mangiarsi.
Propacazione. Va a cercare le tane abbandonate da’
Conigli, dalle Volpi, o da’ Tassi, e nel fondo di queste
deposita le uova. Sceglie quelle tane che son poco
lontane dal mare, e che han l’ apertura rivolta a mez-
zogiorno. Non impiega per fare il nido altro materiale
che il piumino strappato dal proprio petto ed addome.
Le uova han quasi la grossezza e il colore di quelle
dell’ Oca, ed ogni nidiata ne contien da dieci a dodici.
La maggior quantità nidifica in Olanda, in Danimarca
nel Ducato d’Holstein, e di Sleswick. Nell'isola di Lyst
il Sig. Boie ha veduto fino a tredici nidi di Volpòca ,
nello spazio di venti passi, e vicinissimi alle case. Gli
abitanti di que’ luoghi non inquietano mai questi uc-
celli, ed anzi avanti l'epoca del loro arrivo ripuliscon
le tane ove esse si stabiliscono a nidificare: ma sul po-
sto del covo vi lasciano un’ apertura che ricuoprono
prima con una tavola, o con una lastra di pietra, poi
con terra: e quando le Volpòche han partorito sei uova,
tolgono tutte le altre a mano a mano che le fanno, ed
anche una porzione del piumino su cui riposano, giac-
chè quelle uova sono un buonissimo nutrimento, ed il
piumino è d’ un alto valore.
188 ORDINE QUINTO
CASARCA
ANAS RUTILA Pauss.
Becco nero: corpo color lionato acceso,
Anas rostro nigro: corpore sature helvolo.
Maschio. Becco nero. Iride scuro-giallastra. Testa,
e tutta la metà superiore del collo grigio-topo: sotto
questo colore, uno stretto collare bruno-nerastro. Grop-
pone e coda nero-verdone; tutte le altre parti color
lionato acceso. Remiganti nere. Cuopritrici medie delle
ali che formano uno specchio di color bianco puro, e
le più grandi formano uno specchio di color verde cupo.
Piedi lunghi, color bruno-nerastri.
Femmina. Becco nero. Testa biancastro-fulva. Collo
variamente dipinto di bianco, e bruno-cenerino. Tutte
le altre parti lionate, ma d’un color più sbiadito che
nel maschio. Le altre parti son colorite nel modo stesso
che nel maschio.
SINONIMIA
Anas casarka. Lin. cur. Gmel,
Anas rutila. Pallas, Nov. comm. Petrop. v. 14. p. 579.
Tab. 22. fig. «.
Anatra salvatica, detta Germano forestiero. Storia
degli Uccelli Tav, 571.
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. Le Canard Kasarka. Zngl. The Roddy goose.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 19. Apertura
del becco: quatt. 5. Coda: soldi 3. quatt. 1. Tarso:
soldi 2.
Cosrumr. Questo bello e raro uccello è proprio delle
parti orientali dell’ Europa, ed è sparso fino in Persia,
nell’ Indie, ed in Affrica. Accidentalmente passa in Au-
stria ed in Ungheria, e qualche volta in Italia. Due in-
dividui ne sono stati trovati in Toscana: uno de’ quali
UCCELLI AQUATICI 169
è figurato nella Storia degli Uccelli del Gerini, e
l’altro è conservato nel Museo di questa Università, e
faceva parte dell’ antica collezione: ma dall’ epoca in
cui io mi occupo d’ Ornitologia, non so che mai ve ne
sia capitato alcuno.
Propagazione. Fabbrica il suo nido nelle buche che
sono lungo i gran fiumi di Russia, o fralli spacchi de
massi, o ne’ cavi degli alberi. Fa otto o dieci uova si-
mili per la forma e per il colore a quelle d’ Anatra,
ma un poco più grosse.
GENERE XC.
CYGNUS Brcasrens.
CARATTERI GENERICI
Becco grosso, alla base più alto che largo,
depresso alla cima. Denti laminari, perpen-
dicolari. RepINI nude. Dito interno subegua-
le, o più lungo del tarso: esterno subeguale
al medio: postERIORE semplice.
Rostrum crassum, basi altitudine latitudi-
nem superans. Dentes perpendiculares, la-
minares. Lora nuda. Dicirus INTERNUS suba-
gualis vel longior tarso: exTERNUS subequalis
medio: extimus simplex .
Becco eguale alla testa, depresso in cima, ed atton-
dato ; alla base più alto che largo. Margine d’ ambo
le mascelle guarnito di laminette trasversali: 1’ apice
della mascella superiore munito d’una larga unghia
rivolta in basso: tutta la superficie della mascella, ec-
cettuata l’ unghia, ricoperta da una membrana molle e
liscia. Redini nude. Lingua depressa, carnosa, sfran-
giata su i margini, ottusa in cima. arici poste verso
la base, e dal lato superiore del becco, ovali, e semi-
170 ORDINE QUINTO
chiuse da una membrana. Gambe corte, intieramente
nascoste sotto gli integumenti, e Je penne de’ fianchi.
T'arso subeguale, o più corto del dito interno, medio-
cremente compresso, reticolato. Dit? quattro; i tre
anteriori intieramente riuniti da una membrana; il po-
stertore articolato più in alto degli anteriori, sottile,
senza nessuna appendice; l'esterno subeguale al medio.
Unghie mediocri, subadunche. Coda corta, roton-
dato-acuminata, di dodici timoniere. Ali mediocri;
la prima e la quarta remigante eguali, la seconda e
terza le più lunghe di tutte.
Color dominante, bianco, o nero,
COSTUMI
Sono uccelli di bellissime forme, abili al volo ed al
muoto, ma punto a tuffarsi, per causa del loro corpo
voluminoso ed abbondantemente vestito di penne.
Quando nuotano son mirabili per l’eleganza con cui
movono il corpo, per le belle curve che danno al lor
collo: questo, che è lunghissimo , serve loro per cer-
care il nutrimento nel fondo de’ paduli, fralla mota,
e fralle erbe. Non cibansi che di sostanze vegetabili ,
insetti, e rettili aquatici. Son monogami, ed il maschio
prende parte all’ educazione de’ figli. Son uccelli co-
raggiosi che si difendono, ed attaccano a colpi di becco,
d’ alate, e d’ ugnate.
CIGNO SALVATICO
CYGNUS MUSICUS Becusr.
Becco nero, giallo alla base: fronte piana.
Cygnus rostro nigro, basi luteo: protuberantia frontali
nulla.
Adulti. Becco nero, ricoperto alla base da una cera
gialla che s'estende e cinge la regione degli occhi. Iride
scuro-nera. Penne della testa bianche, leggermente tinte
di giallognolo. Tutte le altre penne son bianco di neve.
Piedi neri.
UCCELLI AQUATICI I7I
Giovani. Hanno la parte anteriore del becco nero
pallido: la cera color di carne livida: tutte le penne
color grigio chiaro. Piedi grigi, o rossastri.
SINONIMIA
Anas Cygnus, Lin., Ranz., Temm.
Cygnus musicus. Bechst., Boie, Bonap.
Cygnus melanorhynchus. Meyer.
Cigno salvatico. Storia degli Uccelli Tav. 554.
Cycnus etc. Aldrov. Ornith. Tom. 3. Tab. 8.
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. Le Cygne Sauvage, ou a bec jaune, Ing. The
whistling or wild Svan. Z'ed. Der Sing Schwan,
Dimensioni. Lunghezza totale: Braccia 2. soldi 14.
Apertura del becco: soldi 3. quatt. 2. Coda: soldi 5.
quatt. 1. Tarso: soldi 3. quatt, 2.
Costumi. Questo bellissimo uccello , quando il fred-
do lo scaccia dal settentrione, viene spesso ad ornare i
nostri paduli, e se non vi è inquietato, vi passa tutto
l'inverno. Nel 1822, un branco di sei o sette si stabilì
nella reale bandita di S. Rossore, e vi rimase fino alla
primavera. Fssi sovente variavan luogo; ora si vede-
vano navigare in mezzo alle lame, o paduli politi, e
liberi d’erbe, ora negli stagni erbosi posti nel mezzo
de’ boschi, ora andavano a riposarsi sul mare. Nè il
loro passo, nè il loro arrivo è costante in Toscana; ma
questo ordinariamente suole accadere nel Novembre.
Propagazione. Nidifica per il solito nel cerchio po-
lare boreale, fralle canne, e le grandi erbe prossime alle
acque. Il nido è fatto con stecchi, e fronde di piante
aquatiche, ammassate ed intralciate insieme in tal quan-
tutà, che assai sì solleva dal livello dell’ acqua. Mentre
la femmina fabbrica il nido, o cova, il maschio nuota
nelle vicinanze quasi continuamente con le ali alte,
pronto a combattere contro qualunque essere che egli
creda capace d° inquietare la sua compagna. Se un
172 ORDINE QUINTO
Oca, o un altro Cigno pone la sua dimora vicino al
suo nido, o solo si presenta sul lago, egli gli si getta
addosso , ardito lo combatte, e fa tutti i suoi sforzi per
allontanarlo. Se poi due maschi di forze eguali com-
batton insieme, ordinariamente terminano le loro que-
rele col ritirarsi ciascuno in una data parte del lago,
ove fabbricano il lor nido, e dove ciascuno costante-
mente rimane, senza mai entrare nella giurisdizione
dell’altro: ma se qualcuno di loro oltrepassa il limite
stabilito, dicesi che immediatamente ricominciano 1
combattimenti. Le uova son da cinque a sette per co-
vata, di color verde-olivastro, e grosse più del doppio
di quelle d’ Oca.
CIGNO REALE
CYGNUS OLOR Viet.
Becco rosso nella cima, con l’unghia e la base nera:
una protuberanza carnosa e nera sulla fronte.
Cygnus rostro apice rubro, ungue, et basi nigro: pro-
tuberantia frontali carnosa nigra.
Adulti. Becco rosso-giallo, con il margine delle
mascelle, e l'unghia nera. Una gobba carnosa sulla
fronte, che s’ estende in avanti anche sulla base del
becco. Un largo spazio nudo, e di color nero s° estende
da questa gobba fino all’occhio, e dall’occhio all’an-
golo del becco. Iride scuro-nera. Tutte le penne bian-
che. Piedi nero-rossastri.
Giovani dell’anno. Becco e piedi hanno il color
del piombo. Penne cenerognole .
SINONIMIA
Anas olor. Lin., Temm., Ranz.
Cygnus gibbus. Bechst.
Cygnus Olor. Vieillot, Boie, Bonap.
Cigno reale. Storia degli Uccelli Tav, 553.
Buffoo, Planch. enlum, num. 913.
UCCELLI AQUATICI 173
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. Le Cygne domestique, Ingl. The Tame Swan.
Ted. Der Hocker Schwan,
Dimensioni. Lunghezza totale: Braccia 2. soldi 15.
Apertura del becco: soldi 3. quatt. 2. Coda: soldi 5.
quatt. 2. Tarso: soldi 3. quatt. 1.
Costumi. À questa specie appartengono i Cigni do-
mestici che così bene ornano i canali, le vasche, ed i
laghi artificiali. Dicesi che quest ? uccello non distragga
nè inquieti i pesci, ma che anzi gli difenda . È proprio
delle parti orientali del settentrione dell’ Europa, ma
anch’ esso in stato selvaggio vien qualche volta da noi,
benchè molto più raramente dell’ altra specie. Nell’au-
tunno del 1822 ne comparve una coppia sul lago di
Maciuccoli, ove un certo tempo si trattenne.
Propagazione. Nidifica nelle regioni orientali, fra i
giunchi e le canne le più folte, sopra qualche isolotto,
qualche grossa ceppa d’ albero che sporga sull’ acqua:
oppure sopra le canne piegate, ove egli ammassa una
grandissima quantità di radici, di ramoscelli, e giun-
chi, il tutto assai industriosamente intralciato : tali ma-
teriali li raccoglie al fondo dell’acqua. Ogni anno, se
quesio nido non è stato intieramente Ju vi ri-
torna a covare, € prima lo rassetta, e l’aumenta. Tutti
i nidi contengono sei, o otto uova, il doppio grosse di
quelle d’ Oca, di color giallo-olivastro chiaro.
GENERE XCI.
ANI SER) Baissoni
CARATTERI GENERICI
Becco grosso, alla base più alto che largo,
subconico. DENTI conici, per pendicolari, Re-
DINI pennute, Diro inteRNO più corto del tar-
174 ORDINE QUINTO \
so: ESTERNO più corto, o subeguale al medio:
POSTERIORE semplice.
RostruM crassum, subconicum, basi alti-
tudine latitudinem superans. DentEs conici,
perpendiculares. Lora plumosa. Dicitus 1N-
TERNUS brevior tarso: ExXTERNUS brevior vel
subaequali medio: posticus simplex.
Becco più corto della testa, in cima ristretto , quasi
conico. Margine d’ ambo le mascelle guarnito di denti
conici, perpendicolari. Apice della mascella superiore
munito d’unghza rivolta in basso: tutta la superficie
della mascella, eccettuata l’unghia, ricoperta da una
membrana molle e liscia. redini pennute. Lingua
grossa, carnosa, sfrangiata sui margini. /Varici situate
verso la parte media e superiore del becco, ovali, e se-
michiuse da una membrana, Gamba di mediocre lun-
ghezza, visibile. Z'arso più lungo del dito interno,
quasi tanto grosso che largo, boncolato: Diti quattro:
i tre anteriori intieramente riuniti da una membrana;
il posteriore articolato più in alto degli anteriori, sot-
tile, senza nessuna appendice; l'esterno subeguale al
medio. Unghie mediocri, subadunche. Coda corta,
rotondato-acuminata, di dodici timoniere. Al medio-
eri, ristrette: pone e seconda remigante più lunghe
di tutte.
Color dominante, cenerino. Non vi è nessuna dif-
ferenza nel colore fra il maschio e la femmina.
COSTUMI
Fra tutti i Lamelloso-dentati quei del presente ge-
nere sono i più terrestri: volano molto bene a grandi
altezze, e fan viaggi lunghissimi, ma non san tuffarsi ,
e poco amano a nuotare: e siccome il loro cibo consi-
ste quasi esclusivamente in erbe, semi e radici, perciò
sempre stanno a pascolare ne’ prati, o su i margini
de’ paduli. Son clamorosi, particolarmente nell’ epoca
degli amori.
UCCELLI AQUATICI 175
CACCIA
Se ne uccidono diversi la sera al passo, o la mattina
al ripasso, ma nel giorno mentre stan pascolando per i
prati, o per i campi, siccome sono uccelli sospettosis-
simi, è molto difficile il potere avvicinarli. Nonostante si
può loro accostarsi anche a tiro di fucile, accavallan-
doli, come suol dirsi. Per accavallare gli uccelli è
necessario d’ avere un cavallo che non tema lo sparo
del fucile, che sia docile ed obbediente, dimodochè a
piacer del padrone avanzi, o retroceda solo indicando -
glielo con la voce, o col toccarlo appena, senza bisogno
di briglia, o cavezza. Munito il cacciatore d’un simile
ausiliario, d’un fucile di grossa portata, ed abbigliato
presso a poco d° un color simile al pelo del suo cavallo,
va ne’ campi o prati palustri, ove spera trovare il sal-
vaggiume. Avendone scoperto un branco, scende dal
suo cavallo, e diritto va verso del branco sino a che crede
d’esser giunto in un sito, od a tal distanza da cui gli uc-
celli lo possan discernere. Allora si ferma, e postosi
dietro al cavallo, lo lascia pascolare, ed intanto pre-
para il fucile. Poi mentre fa con lentezza camminare
il cavallo, dimodoché, quantunque con linee oblique,
pure continuamente un poco s'accosti al branco, egli
si tiene sempre a questo nascosto, stando con le sue
gambe dietro alle gambe anteriori del cavallo, e con
il tronco dietro al petto ed al collo di quello. Se il
cacciatore vede qualche indizio di sospetto negli uc-
celli del branco da lui insidiato, allora fermato il ca-
vallo quietamente lo fa pascolare, e non si muove più
che dopo aver veduti dissipati que’ sintomi d’ allarme.
Così adagio adagio, adoprando pazienza e discerni-
mento, arriva a portata di fucile da quelli uccelli; e,
scelto l'istante in cui un numero maggiore ne può ab-
battere con il suo sparo, imposta con celerità il fucile,
e fatto un leggiero romore onde quelli uccelli alzando
la testa, il colpo riesca più micidiale, scarica la sua
arme. È questa una caccia molto proficua, e con la
176 ORDINE QUINTO
quale, oltre le Oche, si possono ingannare, ed uccidere
molt’ altre specie d’ uccelli nuotatori, e di ripa.
OCA PAGLIETANA
ANSER CINEREUS Merxer.
Cenerino-chiara, inferiormente biancastra: groppone
cenerino: ali più corte della coda: becco aranciato: narici
biancastre: piedi giallastri. ( Bonap.)
Anser corpore cinereo-pallido, inferne albido : uropy-
gio cinereo: alis cauda brevioribus: rostro aurantiaco:
naribus albidis: pedibus lutescentibus.
Becco e cerchio nudo delle palpebre giallo-aranciato
pallido. Unghia del becco biancastra. Iride scuro-cupa.
Testa, selle schiena, scapolari, groppone, grandi cuo-
pritrici delle ali, cenerino-cupe. Le penne della parte
superiore del dorso, le scapolari, le medie e grandi
cuopritrici son marginate di scuro-biancastro . Piccole
cuopritrici cenerine. Ali eguali alla metà della coda.
Remiganti bruno-cenerine. Penne del sopraccoda e
base dell’addome bianche. Timoniere bruno-cenerine
col margine biancastro. Piedi cenerino-giallastri.
SINONIMIA
Anas anser ferus. Lin., Gmel., Lath., Temm.
Anas cinerea. Ranz.
Anser ferus. Aldrovando Ornith. Tom. 3. pag. 147.
Tab. 150-151.
Oca paglietana. Storia degli Uccelli Tav. 559.
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Oca salvatica, Pis. Ronco, Zecck. Oca reale, Bient.
STRANIERI
Franc. L’Oie cendrée Ingl. The grey-Leg. Ted. Die
grau Gans,
UCCELLI AQUATICI 177
— Dimensioni. Lunghezza totale: Bracc. 1. soldi 8.
Apertura del becco: quatt. 5. picc. 3. Coda: soldi 4.
uatt. 2. Tarso: quatt. 7. picc. 2.
Costumi. Questa è la specie da cui son provenuti i
nostri Paperi, e tutte le altre varietà d’ Oche che stan
domestiche con 1’ uomo. In stato selvaggio fra noi è
molto più rara dell'Oca granajola, e tanto, che men-
tre di queste ne arriva ogn’ inverno una grandissima
quantità, dell’ Oca paglietana , dall’ epoca in cui m° oc-
cupo d’ uccelli, non ne ho veduti che tre soli individui
sul nostro mercato . Essa è comune nelle regioni orien-
tali, e secondo il Temminck rarissimamente s° avanza
verso il Nord al dilà del 53° grado.
Propagazione. Nidificano le Oche Paglietane in
Germania, in Russia, in Danimarca, in Inghilterra, ec.
A quest oggetto si riuniscono in società più o meno
numerose, raccolgon frammenti di canne, foglie, giun-
chi ec., e ne formano un nido d° una larghezza, ed
altezza considerabile. Ciascuna covata è composta di
cinque, sei, o otto, e raramente quattordici uova dello
stesso colore, e della stessa forma di quelle dell’ Oca
domestica. Anche nel padul di Castiglion della Pescaja
ve ne covano molte. Mi sono accertato di ciò nella
primavera del 1827, avendo preso in quel padule, da
una intiera covata che vi sì trovò, un giovane mentre
ancora era vestito della sua calugine, ed avendolo fatto
crescere, ed anche mantenuto vivo per lungo tempo.
OCA GRANAJOLA
ANSER SEGETUM Mer.
Cupo-cenerina, inferiormente biancastra: groppone ce-
nerino: ali più lunghe della coda: becco lungo, subde-
presso, nero, ed arancione: narici nere: coda di diciotto
timoniere. ( Bonap. )
Anser corpore sature-cinereo , inferne albido: uropygio
. cinereo: alis cauda longioribus: rostro longo subdepresso,
nigro et aurantiaco: naribus nigris: rectricibus decem et
ocio.
Tomo ZII. 12
178 ORDINE QUINTO
Adulti. Becco con la metà inferiore e 1’ unghia
nera, l’altra metà gialla. Iride scuro-cupa. Tutte le
penne delle parti superiori e de’ fianchi son di color
cenerino-scuro: il collo è grigio-giallastro, ed il mar-
gine delle penne del dorso, delle scapolari, delle cuo-
pritrici delle ali, e delle penne de’ fianchi, bianco-
giallognolo. Il petto , e la parte superiore dell’addome,
cenerino-biancastra. Penne del sopraccoda, e della
parte inferiore dell'addome, bianche. Remiganti bru-
no-nere, con lo stelo bianco. Ali che oltrepassano l’ e-
stremità della coda. Timoniere scuro-nere, marginate
di bianco. Piedi giallo-arancioni.
Giovani. Hanno delle macchie bianche alla base
del becco.
SINONIMIA
Anas segetum. Lio. Gmel., Temm., Ranz.
Anser sylvestris. Brisson.
Oca salvatica. Storia degli Uccelli Tav, 561.
Buffon, Planch. enlum, num. 985.
NOMI VOLGARI. TUSCANI
Oca granajola, Pîs. Oca piccola, Bient.
STRANIERI
Franc. L° Qie des moissons. Ingl. The Bean Goose.
Ted. Die Saat Gans.
Dimensioni. Lungh. totale: Br. 1. soldi 8. Ap. del
becco: soldi a. Coda: soldi 4. picc. 6. Tarso: quatt. 7.
Cosrumi. Ogni inverno ne arrivano de’ grandissimi
branchi, che si fermano nelle pianure basse ed umide;
ma siccome son uccelli molto accorti e timorosi, non
si stabiliscono che nelle Reali bandite, o nel mezzo de’
vasti e poco frequentati paduli, da’ quali poi nella
notte sen vanno a pascere ne’ campi di grano, o d° altri
cereali, ove fanno de’ guasti notabili.
Propacazione. Nidifica, al dir di Temminck, nelle
regioni del cerchio artico. Fa 10, ovvero 12 uova bian-
che .
UCCELLI AQUATICI: 179
OCA LOMBARDELLA
ANSER ALBIFRONS Brcusr.
Scuriccia, inferiormente biancastra, macchiata di nero:
fronte e gola bianca, marginata di nerastro: becco e piedi
arancioni: narici biancastre. ( Bonap.)
Anser corpore pallide brunneo , inferne albido nigroque
maculato: fronte gulaque albis, e nigrescente marginatis:
rostro pedibusque aurantiacis: naribus albidis.
Maschio. Becco giallo-aranciato, con l’ unghia bian-
castra. Palpebre nude, e giallo-aranciate come il bec-
co. Iride scura. Fronte candida. Prime penne della
gola bianche. Testa e parte superiore del collo, color
grigio-scuro: la porzione che circonda il bianco della
fronte è nera. Base del collo e petto, cenerino-ferrigno .
Penne delle scapolari e schiena grandi, quasi troncate
in cima, di color grigio-scuro, nell’ estremità marginate
di biancastro. Groppone e penne interne del soprac-
coda, color cenerino-cupo-lavagna. Penne esterne del
sopraccoda candide. Penne de’ fianchi grigio-scure,
marginate di biancastro-ferrigno. Addome biancastro-
cenerognolo con macchie nere. Regione anale e sotto-
coda, candido. Ali*cenerino-cupe. Grandi cuopritrici
marginate di bianco. Remiganti primarie cenerine, con
lo stelo bianco: secondarie nerastre. Coda più corta
delle ali. Timoniere esterne cenerino-scure sul lato in-
terno, dal lato esterno ed in cima candide: le altre
cenerino-scure alla base, bianche in cima: tutte hanno
lo stelo bianco. Piedi arancioni. Unghie biancastre.
Femmina. Ha lo spazio bianco della fronte più ri-
stretto: tutti i colori non tanto accesi, ed è più piccola
del maschio.
SINONIMIA
Anas albifrons. Lin. cur. Gmel., Temm.
Oca Lombardella, ec. Storia degli Uccelli Tav, 560,
180 ORDINE QUINTO
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. L’Oie rieuse, ou a front blanc. /ngl. The
White fronted Goose. Ted. Der Blassen Gans.
Dimensioni. Lunghezza totale: Braccio 1. soldo 1.
Apertura del becco: quatt. 4. Coda: soldi 4. Tarso:
soldi 2.
Costumi. Abita le regioni settentrionali dell’antico,
e del nuovo continente, ne’ luoghi palustri, e nelle
lande vestite di scope. In inverno cala in grande ab-
bondanza nell’Olanda; se ne incontrano anche in Fran-
cia, ed in Germania, ma in minor quantità. In Italia
è rarissima, e per quel che è a mia notizia, non ve ne
è stato preso che quell’individuo conservato nel Museo
Pisano, che io trovai nel mercato della città, la mattina
del 19 Gennajo 1828. Non potei aver nessuna notizia
sul luogo ove era stato ucciso. L° autore dell’ Ornito-
logia Fiorentina, indicando questa specie d’ Oca col
nome di Lombardella, come quello che le si dava
allora in Italia, proverebbe che in quell’ epoca non vi
era rara.
Propagazione. Nidifica ne’ siti paludosi delle con-
trade boreali, al dilà del cerchio pplare. Partorisce da
cinque a otto uova, perfettamente ovali, bianco-gial-
lastre (1).
OCA COLOMBACCIO
ANSER BERNICLA Bonar.
Nericcio-cenerina: testa, collo e petto nero ( giovani),
o con una macchia bianca su i lati del collo (adulti):
parti inferiori biancastre: becco e piedi neri: coda di sedici
timoniere.
Anser corpore e cinereo-nigrescente, inferne albido :
capite, collo, et pectore nigris (in juven.), vel macula
alba ad latera colli (in adultis): rostro pedibusque nigris:
cauda ca sexdecini rectricibus.
(1) Schinz loc. cit. pag. 23.
UCCELLI AQUATICI 181
Maschio adulto . Becco nero . Iride scuro-nerastra .
Testa, collo, ed alto del petto e della schiena, di color
nero-lavagna. Una macchia bianca su ciascun lato del
collo. Schiena, scapolari e cuopritrici delle ali, color
scuro-cenerino. Groppone, e penne medie del soprac-
coda, del medesimo colore, ma più intenso. Le scapo-
lari han nella cima uno stretto margine più chiaro, e
tendente al giallastro. Penne dell’addome e de’ fianchi
grigio-cenerine marginate di biancastro. Regione anale
e sottocoda candide. Penne esterne del sopraccoda can-
dide. Timoniere e remiganti nero-grigie. Piedi neri.
Femmina. Non differisce dal maschio che per esser
un poco più piccola.
Giovani dell’ anno. Non han le macchie bianche
su i lati del collo, e quasi tutte le penne scure son mar-
ginate di più chiaro. I piedi son nero-scurastri .
SINONIMIA
Anas Bernicla. Lin., Temminck.
Bernicla torquata. Boie.
Anas torquata, Branta, et Bernicla. Aldrov. Ornith.
Tom. 3. pag. 213-165, Tab. 167-214.
Anatra colombaccio. Storia degli Uccelli Tav, 502.
Brisson, Ornith. Tom, 6. pl. 31.
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. L’Oie Cravant. Ingl. The Brent Goose. Dodi
Die Ringel Gans.
Dimensioni. Lungh. totale: Br. 1. Apert. del becco:
quatt. 4. Coda: soldi 3. quatt. 1. Tarso: soldi 2.
. Costumi. Trovo nominata questa specie d’Oca nella
Storia naturale degli Uccelli come Toscana, perciò
la pongo in quest’ opera. Abita nell'estate le regioni ar-
tiche de’ due continenti. Nell’invernò è comunissima
nell’Olanda; trovasi anche sulle coste settentrionali della
F rancia: in Germania è rara. Dicesi che la sua carne
sia saporosa, e facilmente digeribile.
182 ORDINE QUINTO
ProrAcazione. Nidifica nelle regioni polari artiche
dell’ Europa, e dell'America: fa delle uova bianche (1).
Per terminare l’enumerazione dell’Oche proprie all’Eu-
ropa, giacchè potrebbe darsi il caso che qualcun altra spe-
cie, oltre le sopra descritte, capiti in Toscana, riporto qui
sotto le frasi che ne da Carlo Luciano Bonaparte Principe
di Musignano nella sua bellissima opera tante volte da me
citata: The genera, of nort american Birds, ec. New-
York 1828.
ANSER LEUCOPSIS BrecusT.
Cupo-cinerea: collo e coda nera: fronte e parte infe-
riore del petto bianca: becco e piedi neri.
Costumi. Abita le contrade del cerchio artico : assai
abbondante in inverno nell’ Olanda; più rara in Ger-
mania, e in Francia.
ANSER RUFESCENS Breunm.
Cenerino-cupa, inferiormente biancastra, tinta paten-
temente di ruggine: ali più corte della coda: becco corto,
mediocremente forte, assai depresso, nero ed aranciato.
Costumi. Abita le regioni artiche, comune in Islan-
da; qualcheduno arriva accidentalmente nel nord del-
l’ Europa. |
ANSER MEDIUS Temm.
Cenerino-cupa, inferiormente biancastra: groppone ne-
rastro: ali eguali alla coda: becco e piedi gialli: più corta
d’ un braccio.
Cosrumi. Abita le regioni artiche, accidentalmente
emigra nel nord dell’ Europa.
(1) Temm. loc. cit. pag. 826.
APPENDICE
APPENDICE
AL TOMO LL
(pag. xxxI.)
Nino. Quando le narici son vicine alle penne della
fronte, le chiamo dasilari, e quando son verso la
parte media del becco, le dico mediane.
( pag. XXXII, )
Iripe. Un altro carattere assai importante offerto
dagli occhi, è il colore del cerchio che cinge la pupil-
Ja, ossia dell’ Iride, ma questo è carattere secondario,
giacchè per il solito varia molto con variar dell’ età.
(pag. 2.)
GENERE I.
VULTUR Lun.
Ultimamente il Sig. Ruppel di Francfort, ha pubbli-
cata nel Tomo 21, fascicolo di Decembre des Annales des
Sciences naturelles, una bella monografia del genere Yul-
tur, nella quale non solo prova che devesi aggiungere
una specie alle già conosciute come europee, ma assegna
ancora de’ buoni caratteri per distinguerle tutte fra loro.
Siccome gli articoli concernenti gli Avvoltoj da me inse-
riti nel primo tomo di quest’ Opera, non li formai che
compilando altri autori, e riuscirono perciò poco perfetti,
colgo quest'occasione onde correggerli in parte, riportando
qui le frasi delle tre specie europee, frasi che ho fatte,
togliendo a quelle date dal Sig. Ruppel tutti i caratteri a
me sembrati superflui per distinguere le sole specie che in
186 APPENDICE
Italia possonsi trovare. Ma il Signor Ruppel non dando
l’iotiera descrizione di quelli uccelli, e sino ad ora non
avendo io potuto procurarmene le spoglie, nè esattamente
e con comodo esaminarli, perciò nemmen io posso darne
nè la descrizione completa, nè le dimensioni.
* AVVOLTOJO
VULTUR CINEREUS Lis.
Una collana di penne rotondate, che.risale dal petto su
i lati del collo, e passa sull’occipite: penne del petto e
dell’addome larghe alla base, acuminate in cima.
Vultur torque ex pennis rotundatis a pectore per latera
colli ad occiput adscendente: pennis pectoralibus, et abdo-
nunalibus basi latis, apice acuminatis.
SINONIMIA
Buffon, Planch. enlum. num. 425.
Vieillot, Galerie des Oiseaux pl. 1.
Costumi. Abita nel Caucaso, in Siria, e nelle pro-
vincie montuose ed orientali d’ Europa.
* GRIFONE
VULTUR FULVUS Lun.
Una collana di penne con la base larga, è le barbe se-
tolose, e piliformi, cinge la parte posteriore della cervice :
penne del petto e dell’addome strette, ed acuminate.
Vultur torque ex pennis basi latis, radiisque setoso-
piliformibus, posticam cervicis partem cingente: pennis
pectoralibus et abdoninalibus angustis acuminatis.
SINONIMIA
Vultur pernopterus. Borckhausen Deutschlands Orni-
thologie pl. 1.
Cosrumi. Abita nelle parti orientali, e meridionali
dell’ Europa, nell’ Asia, e nella China.
AL TOMO PRIMO 189
* AVVOLTOJO INDIANO
VULTUR INDICUS Soxn.
Una collana di penne lunghe ed acuminate, cinge intie-
ramente la base del collo: penne del petto e dell'addome
lunghe, ed acuminate.
Vultur torque ex pennis longis acuminatis, basim colli
ex toto cingente: pennis pectoralibus abdominalibusque
longis acuminatis.
SINONIMIA
Vautour chassefiente. Levaillant, Ois. d’Affrique pl. 10.
Vultur chassefiente. Ruppel loc. cit. pag. 382.
Vautour fauve, Buffon, Planch. enlum. num. 426.
Vultur indicus. Temminck, Planch. color, num, 26.
Costumi. Abita in Spagna, su i Pirenei, in Italia,
in Egitto, in Barberia.
(pag. 9.)
GYPAETUS BARBATUS Cuv.
Cosrumi. Uccidesi non raramente in Sardegna. È
questo un uccello vero cosmopolita, giacchè oltre a tro-
varsi, ed anche in abbondanza sopra i Pirenei, incon-
trasi in Affrica: ed a Parigi ne ho veduti diversi indi-
vidui stati mandati dal Capo di Buona Speranza dal
giovane viaggiatore Verroux, i quali precisamente ras-
somigliavano agli individui uccisi in Europa.
(pag. 16.)
FALCO ALBICILLA Ins.
Cosrumi. Nell'inverno del 1830 quattro individui
furono uccisi nelle paludi del Littorale Pisano. Erano
tutti giovani.
188 APPENDICE
(pag. 24.)
AQUILA BONELLI
FALCO BONELLI Tenw.
Apertura del becco che giunge verso la metà deli’ oc-
chio: ali più corte della coda: coda biancastra e scura, con
fasce trasversali: parti inferiori lionato-sudicio.
Falco angulo maxillarum fere ad medietatem oculi :
alis cauda brevioribus: cauda albida et brunnea transver-
sim fasciata: corpore inferne helvolo spurco.
Becco nero-corneo alla cima, cenerognolo alla base,
Cera ed angolo del becco giallo. Iride scuro-chiara.
Pileo, cervice, dorso, scapolari, sopraccoda e cuopri-
trici delle ali, di color scuro, con una linea più cupa
sullo stelo. L’apice delle penne del pileo, della cer-
vice, della schiena, e delle piccole cuopritrici delle.
ali, lionato-sudicio. Penne delle gote, de’ lati del collo,
del gozzo, color bajo-scuro, nere lungo lo stelo. Da
ciascun lato della mascella inferiore si estende obli-
quamente sino alla cervice una fascia più scura. Penne
della gola, addome, petto, cosce, gambe, tarso, sotto-
coda, e cuopritrici inferiori delle ali che vestono il brac-
cio, e l’avantibraccio color lionato-nocciòla; quelle
della gola, della parte alta dell'addome, della parte
interna del tarso, e cuopritrici inferiori delle ali, hanno
una sottil linea nera sullo stelo. Le cuopritrici inferiori
delle ali che rivestono le falangi son macchiate di ne-
rastro. Remiganti nere superiormente verso la cima, e
dal lato esterno, con qualche leggiera e fugace macchia
cinerea verso la base: margine interno bianco-cenero-
gnolo macchiato trasversalmente di nero-scuro: stelo
superiormente nero, inferiormente bianco. Timoniere
nero-cenerognole, con fasce trasverse ondolate più
cupe; verso l'apice ve n'è una più larga. Diti gialli.
Unghie nere.
AL TOMO PRIMO 1$9
SINONIMIA
Aquila fasciata. Vieillot, Ornith. Franc. planch. 9.
Falco Bonelli .'Temm. et Laug. Planch. color. d’oiseaux
| Livr. 49. pl. 288.
Dimensioni. Lunghezza totale: Braccia 1. soldi 2.
Apertura del becco : quatt. 5. picc. 2. Coda: soldi 8.
picc. 6. Tarso: quatt. 11. Volo: Braccia 2. soldi 12.
Costumi. Quest’ Aquila è propria ai paesi meridio-
nali: trovasi in Affrica. Il nostro Museo ne possiede
due provenienti dall’ Egitto. Secondo le osservazioni
del Prof. Bonelli non è rara in Sardegna: so che an-
cora sul continente d’ Italia qualcune ve ne sono state
prese , ed una ne ho veduta preparata nel Museo di Pa-
rigi, la quale era stata uccisa nelle vicinanze di quella
capitale. Il Prof. Lichtenstein di Berlino crede che gli
individui su cui è stata stabilita la specie Fa/co Bonelli
non siano che i giovani del Falco Ducalis. La descri-
zione qui riportata è stata fatta sopra una di quelle che
ho avute vive dall’ Egitto.
Nota. L'aggiunta della frase del Falco Bonelli, mi ha
obbligato ad aumentare d’ un nuovo carattere le frasi delle
altre specie di Aquile; perciò le frasi seguenti debbonsi
sostituire alle già pubblicate.
(pag. 17.)
FALCO IMPERIALIS Brecusr.
Apertura del becco che giunge al dilà della metà dell’oc-
chio: ali più lunghe, o eguali alla coda: coda o con mac-
chie, o con fasce trasverse: parti inferiori scure.
Falco angulo maxillarum pone medietatem oculi: alis
caudani cequantibus vel ca longioribus: cauda maculata,
vel transversim fasciata: corpore inferne brunneo,
190 APPENDICE
(pag. 20.)
FALCO FULVUS Lx.
Apertura del becco che non oltrepassa l’angolo ante-
riore dell’occhio: ali più corte della coda: coda biancastra,
o scura, con fasce trasversali: parti inferiori scure.
Falco angulo maxillarum ad initium oculi: alis cauda
brevioribus: cauda albida et brunnea, vel transversim
fasciata: corpore inferne brunneo.
Caccia. Le Aquile vecchie sdegnano gettarsi sopra
1 cadaveri, giacchè conoscendo la propria forza ed agi-
lità, aman meglio cibarsi di animali il cui sangue an-
cora sia fumante: perciò sono allora un flagello per
gli armenti, e per ogni sorta di grosso salvaggiume. Ma
le giovani poco forti, e poco destre, s’ adattano a man-
giare cadaveri, ed anche pezzi di carne un poco guasta,
e la vista e l’odorato le guida in traccia di tal sorta di ci-
bo. Ciò conoscendo i pastori alpini, quando han veduto
delle Aquile aggirarsi nel distretto ove son gli armenti a
pascolare, onde liberarsi da tali ladroni, tendono molte
L'agliole, ne’ posti della montagna da quei più frequen-
tai. Quelle tagliole son presso a poco simili alle ta-
gliole da Lupo o da Lepre, ed un pezzo di carne le-
gato nel mezzo serve da esca, che essendo ghermita
dagli artigli dell’ Aquila fa scattare la molla, ed il ra-
pace animale riman prigioniero. In tal maniera molti
di questi uccelli si prendono sopra le nostre montagne,
ed ancora nel presente anno 1831, due individui ne ho
avuti, stati presi con le tagliole, nelle vicinanze di Fi-
vizzano .
(pag. 22.)
FALCO NAEVIUS Lu.
Apertura del becco che giunge fin verso la metà dell’oc-
chio: ali subeguali alla coda: coda scura: parti inferiori
scure,
AL TOMO PRIMO IQL
Falco angulo maxillarum ad medietatem oculi: alis
cauda subequalibus: cauda brunnea unicolore : corpore
inferne brunneo.
Nota. Un individuo ne ho avuto nel passato autunno
( del 1830 ) stato preso nel bosco di Migliarino, Éra un
giovane, ma differiva da quello descritto nel primo tomo
di quest’ opera, per aver le penne che vestono i tarsi di
due colori: quelle della prima metà, cioè le contigue alla
gamba, castagne, e quelle dell'altra metà ceciate. In
questo stesso anno ne è stato preso vicino a Firenze un
individuo adulto. |
CE ei
FALCO CAPPONE
Nel tomo vigesimoterzo delle Memorie della R. Acca-
demia delle Scienze di Torino, a pag. 217. trovasi una
Memoria del Vieillot, sopra alcune specie di Falchi, ove
dopo avere stabiliti i caratteri del suo Genere Butco, cercò
mostrare la diversità che passa fra due razze d’ uccelli di
questo suo genere, stati tutti racchiusi fino allora, nella
specie Falco Buteo, e stabili quelle differenze con le quali
determinava le due nuove specie, Buteo mutans, e Buteo
Fasciatus, Ma da diversi Ornitologi, e fra questi partico»
Jarmente dal Temminck, le due sunnominate specie non
furono ammesse; e quelle differenze che erano state asse-
gnate per distinguerle, si considerarono come l’effetto di
diversa età o come accidentali. Quando io pubblicai il
primo tomo di quest’ Opera, siccome non aveva mai ve-
duto nessuno individuo, nè del Falco mutans, nè del
Falco fasciatus, uccelli propri a regioni più settentrionali
del mio paese, credei che quella specie della famiglia de’
Buteoni, quà vivente, e che col nome di Falco Buteo de-
scrissi, fosse 1’ uccello dal Temminck con tal nome indi-
cato: e siccome veddi, anche in questa specie Toscana,
individui fra loro assai diversi per alcuni caratteri, benchè
identici per molti altri, io mi uniformai alle idee dell’ Or-
nitologo Olandese, e non feci nessuna attenzione alle de»
scrizioni, ed alle figure del Falco mutans, e del Falco
fasciatus. Ma dopo quell’ epoca, nel viaggiare per la
Francia, e per la Germania, avendo potuto esaminare una
192 APPENDICE
gran quantità d’individui del Malco mutans, e Falco fa-
sciatus, rimasi sorpreso delle differenze d’abito e di colori,
che fra quelli, ed il Toscano passavano, e del vario colore
dell’abito che l’una dall’altra distingue le specie oltra-
montane, dimodochè cominciai allora a persuadermi che il
Vieillot avesse ragione, e che il Temminck si fosse un poco
affrettato a riunirle. Imperocchè egli è verissimo che nelle
medie età del Falco mutans e del fasciatus, spesso alcuni di
questi uccelli son vestiti d’abiti similissimi; ma è vero an-
cora che molti individui adulti, vestiti dell’abito completo,
diversificano fra loro in tal maniera, da non esser possibile
il confonderli. E se è vero, come il Vieillot asserisce, che
gli individui adulti trovansi sempre, o col petto scuro, e
l'addome dipinto di fasce, vale a dire con l’abito distintivo
del Falco fasciatus, o con il collo e tutto l’addome bian-
co, cioè con l’abito assegnato al Falco mutans, allora
quasi con certezza si potrà credere esatta la distinzione
fatta dall’ Ornitologo Francese, essendovi molti esempj di
distinte specie, delle quali gl’ individui giovani s’ assomi-
gliano perfettamente, e solo son diversi gli adulti. Ma per
accertarsi se tutti gli individui di una razza vadano costan-
temente soggetti alle medesirne varietà di colori, se, come
supponesi, quegli abiti considerati per i perfetti siano real-
mente incapaci di soffrir mutazioni, e proprj solo degli
adulti, sarebbe necessario d’allevare e mantenere in vita,
fino alla più inoltrata vecchiaja, individui di ciascuna di
queste razze; e non uno solo, ma diversi; e tenerli nelle
circostanze, il più che fosse possibile, simili a quelle in
cui trovansi essendo liberi. Allora fondati sull’ osserva-
zione, potrebbesi con certezza dire che queste specie esi-
stono, o non esistono: ma fino a che tali esperienze non
sono state instituite, e verificate, gli Ornitologi potranno
solo esser guidati da fatti di secondaria importanza. Ora
siccome manchiamo di tali decisive osservazioni, basando
io i raziocinj sopra fatti di quest’ ultima categoria, e gui
dato anche dall’ opinione del maggior numero degli Orni-
tologi Alemanni, e Francesi, sembrami dover preferire
l’ opinione del Vieillot. Ma oltre a questo, l’esaminare le
collezioni oltramontane mi fece nascere il sospetto, ed in
seguito quasi la convinzione, che quel Falco descritto in
quest’ Opera, sotto il nome di Falco duteo, non possa ri-
portarsi, nè al Malco mutans, nè al fasciatus, ma appar-
tenga ad una specie del tutto distinta. È vero, come accade
AL TOMO PRIMO 193
fra le specie mutans, e fasciatus, che trovansi nel Falco
Toscano ( ed a cui darò il nome di Falco Pojana), alcune
età intermedie vestite di abiti facilmente confondibili con
quelli delle due altre specie di Buteoni, ma è vero ancora
che egli non veste mai la livrea perfetta degli adulti mare
tans, e fasciatus, e malgrado quella somiglianza d’ abiti
d’alcunì delle medie età, la massima parte son sempre
vestiti con livree diverse molto da quelle degli altri Bu-
teoni. Siccome in fine, per quel che posso arguire dalle
osservazioni fatte sopra molte e molte diecine di Falchi
Pojana, anche negli abiti i più simili a quelli del Falco
mutans, e fasciatus, trovansi sempre alcuni costanti carat»
teri e distintivi, sembrami aver prove tali da essere autoriz-
zato a stabilire questa nuova specie, Contuttociò ancora io
son privo di que’ dati irrefragabili di cui sopra ho parlato,
ed ho detto esser mancanti per la certa distinzion delle spe-
cie mutans, e fasciatus: giacchè quantunque per molti e
molti mesi abbia tenuto viventi de’ Ya/chi Pojana, quan-
tunque ne abbia esaminati di quelli presi sul nido, ec. fino
ad ora io non ho avuto il comodo di conservarne alcuno
tanto da poter con esattezza descrivere tutte le mute a cui
va soggetto, indicare a quali epoche queste mute accadono,
determinare l’abito della più inoltrata vecchiaja ec.: però
io propongo solo come dubbia la specie Falco Pojana, e
principalmente ad oggetto di determinare gli Ornitologi
a rivolgere le loro indagini ed osservazioni sopra tal sorta
d’ uccelli, ancor involti in una grande incertezza,
Affinchè si possano bene apprezzare i caratteri che di-
stinguono la specie Toscana dagli altri Buteoni ad essa af-
fini, cioè dal Falco mutans, e dal Falco fasciatus, qui
riporto le descrizioni anche di queste due specie, descri-
zioni che ho fatto sopra individui uccisi in Francia, o in
Germania.
* POJANA BIANCA
FALCO MUTANS Viziztor.
Tarsi scudettati: redini pelose: penne del sottocoda
bianco-ceciate, o senza macchie, o con poche e grandi
macchie subcordate: penne esterne de’ calzoni bianche, o
biancastre, senza macchie, o con poche macchie trasverse
scure: unghie color di corno,
Tomo III. i 13
194 APPENDICE
Falco tarsis scutellatis: loris pilosis: tectricibus subcau-
dalibus albo-cicerinis immaculatis, vel maculis paucis
brunneis, grandibus, subcordatis: pennis extimis femora-
lium albis vel albidis immaculatis, vel maculis paucis
transversis brunneis: unguibus nigro-corneis.
Becco con festone appena visibile, nero-corneo nella
cima, cenerino-piombato alla base. Cera ed angolo del
becco giallo. Iride scuro-nocciòla. Penne del pileo
bianche, con una larga macchia subrotonda od ovata,
verso la cima. Penne della cervice dipinte nella stessa
maniera, ma colla macchia nera più grande, partico-
larmente quelle della parte media. Penne della schiena
scuro-nere in cima, bianche alla base. Penne scapolari,
e cuopritrici superiori delle ali bianche alla base e sul
margine, con una larga macchia scura rotondata nella
cima. Groppone bianco leggermente macchiato di ful-
vo. Penne del sopraccoda bianche, con rade macchie
trasverse scure. Sul bianco di queste penne, e su quello
delle cuopritrici delle ali e della schiena, in varii luoghi
vedesi una tinta ceciata più o meno forte. Lati della
testa, del collo, una larga fascia sopraccigliare, gola,
gozzo e tutte le altre parti inferiori, compresevi le penne
del sottocoda, di color bianco leggermente tendente al
ceciato. Sopra i lati del collo vi è una serie di mac-
chiette bislunghe scure, che dall’ angolo del becco di-
rigonsi verso i lati del petto. Sopra i lati del petto vi
son delle rade e larghe macchie bianche, le quali arri-
vano anche sull’addome. Il sottocoda è del tutto senza
macchie, o pochissime vi se ne vedono, ma grandi e
sbiadite. Remiganti scuro-nere, col margine interno
bianco verso la base. Stelo bianco-sudicio. Sulle secon-
darie vi si vedono leggermente e fugacemente disegnate
delle larghe fasce più scure. Cuopritrici inferiori delle
ali bianco-ceciate, con macchie rade, nerastre, disposte
trasversalmente; timoniere dipinte da ventitre o venti-
quattro fasce trasverse, alternativamente scuro-nere e
scuro-lionate; le nere sono le più strette; sul lato ester-
no queste si confondono insieme; han lo stelo bianca-
stro. Piedi gialli. Unghie scure.
AL TOMO PRIMO 195
Varia, trovandosene degli individui ne’ quali la
testa, il collo, e tutte le parti inferiori son prive di
qualunque macchia, e ne? quali tutte le cuopritrici delle
ali, le scapolari e le penne della schiena hanno un lar-
ghissimo margine bianco o bianco-lionato. In altri in-
dividui il groppone è quasi intieramente scuro. In altri
è solo dipinto da fasce trasverse scure. Infine innume-
rabili sono le varietà del colorito di quest’ uccello, ma
| consistenti tutte in una maggiore o minor quantità di
macchie, e dall’ essere in un modo o in un altro di-
sposte.
SINONIMIA
Buteo mutans. Vieillot, Fauna franc. pag. 17. pi. 8.
fig. 2.
Dimensioni. Lunghezza totale soldi 17. quatt. 1.
Apertura del becco: quatt. 3. picc. 3. Coda: soldi 7.
quatt. 1, Tarso: soldi 2. picc. 10.
Costumi. Non l’ho mai trovato in Toscana. È assai
comune in Francia, ed in Germania. Gl’individui con
il collo e l'addome intieramente bianco, sono i più rari.
Propagazione. Secondo ciò che ne dice il Vieillot,
fa il nido sopra gli alberi molto elevati. Partorisce tre
o quattro uova per covata, di color verde-giallastro
pallido , con alcune macchie più scure a zic-zac.
POJANA A STRISCE
FALCO FASCIATUS Vieri.
Tarsi scudettati: redini pelose: penne del sottocoda ce-
ciate, con quattro, o cinque fasce trasverse nerastre: penne
della parte superiore esterna de’ calzoni scure, senza mac-
chie: unghie nere.
Falco tarsis scutellatis: loris pilosis : tectricibus subcau-
dalibus cicerinis, maculis 4-5 transversis nigrescentibus :
pennis extimis superne partis femoralium brunneis, im
maculatis: unguibus nigris,
Becco col festone appena visibile, con apertura che
196 - APPENDICE
oltrepassa l’ sudare anteriore dell’ occhio, di color di
corno. Cera gulla: Iride giallastra. Pene della fronte,
del vertice, delle tempie, de’ lati del collo, della cer-
vice, della schiena, delle scapolari, piccole e grandi
cuopritrici delle ali, groppone e sopraccoda, colore
scuro-nerastro . Le penne dell’ occipite, e della porzio-
ne alta della cervice, sono bianche alla base, e scuro-
nere sol nella cima. Le grandi penne scapolari hanno
delle macchie grandi bianche o biancastre nella porzion
basilare, che dall’ altre penne rimane coperta. Tempie,
lati del collo, petto, fianchi e penne de’ calzoni dello.
stesso colore delle parti superiori. Le penne de’ calzoni,
particolarmente quelle del lato inferiore, hanno la cima
giallastro-bajo. Penne della gola bianche con stelo nero,
ed una macchia scura cuneata verso la cima. Penne
della parte media del gozzo scure, con largo margine
9 macchie soloadate binche (al Jaroleatennoe penne
dell’ addome bianche con larghe fasce trasverse, e lo
stelo di colore scuro. Penne del sottocoda bianche, con
otto o dieci fasce trasverse alternativamente bianche e
scure. Cuopritrici inferiori delle ali scure, con larghe
macchie bianche sui margini, a guisa di fasce. Remi-
ganti scuro-nere, col margine interno bianco verso la
base: stelo bianco-sudicio : sulle remiganti secondarie
si vedono leg ggermente, € fugacemente disegnate delle
larghe fasce più scure. Mio dipinte 1 sedici o
diciotto fasce trasverse, alternativamente scuro-nere o
scuro-cenerine; l’ estremità 1’ hanno marginata di cecia-
to-sudicio. Tarsi gialli. Unghie nere.
Varia: trovandosene degli individui quasi intiera-
mente scuri, e ne’ quali le poche macchie, poste sui
lati del collo, sul gozzo e sulla gola, i invece di esser
bianche sono di un color lionato assai acceso. In questi
le penne del sottocoda hanno il fondo ceciàto e lionato .
SINONIMIA
La Buse., Buffon, Planch. enlum. num. 419.
Buteo fasciatus, Vieill., Faun. franc. p. 17. pl.8. fig. 1.
AL TOMO PRIMO 199
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 17. Apertura
del becco: picc. 15. Coda: soldi 8. quatt. 1. Tarso:
soldi 2. picc. 7.
Costumi. E assai comune di là dalle Alpi. Non so
che mai sia stato trovato in Toscana.
Propagazione. Nidifica sugli alberi. Partorisce tre o
quattro uova alla volta , subrotonde, di color verdastro,
con macchie scure irregolari.
FALCO CAPPONE
FALCO POJANA Nos.
Tarsi scudettati: redini pelose: penne del sottocoda
bianco-ceciate, o senza macchie, o con una gran macchia
nerastra, subcordata: penne superiori esterne de’ calzoni
scure, senza macchie: unghie nere.
Falco tarsis scutellatis: loris pilosis: tectricibus subcau-
dalibus albo-cicerinis immaculatis, vel macula grandi
nigrescente subcordata: pennis extimis superna partis
Sfemoralium brunneis immaculatis: unguibus nigris.
Adulto. Becco color di corno, con festone molto
pronunziato. Cera ed angolo del becco gialli. Iride
scura. Penne del pileo, della cervice e de? lati del collo,
scuro-chiare nella cima, bianche alla base e sui margini
laterali; la porzione di stelo compresa nella macchia
scura è di color nero. Penne della schiena, del grop-
pone, s6praccoda, scapolari, cuopritrici delle ali e re-
miganti secondarie, di colore scuro-chiaro , leggermente
cangianti in paonazzo, con un sottil margine ceciato-
sbiadito. Alcune delle scapolari, e le cuopritrici medie
hanno delle larghe macchie ceciate sui margini. Le
penne del sopraccoda hanno delle macchie simili ma
di color ceciato-lionato . Penne della gola, gozzo, petto
e addome, di color bianco leggerissimamente tinte di
ceciato, con lo stelo scuro-nero, e verso la cima una
macchia scura, bislunga: quelle penne che sono sulla
linea media del corpo han la macchia più ristretta, ed
in molte appena visibile. Penne del sottocoda bianco-
198. APPENDICE
ceciate, e senza alcuna macchia. Penne esterne de’ cal-
zoni scure, con qualche macchia laterale ed uno stretto
margine di color ceciato : interne ed anteriori, bianco-
ceciate con una piccola striscia scura sullo stelo, più o
meno, ed irregolarmente dilatata. Cuopritrici inferiori
delle ali scure, con margine e macchie laterali bianca-
stre. Remiganti primarie nero-scure, col margine in-
terno bianco alla base. Stelo bianco. Timoniere scuro-
chiare, alternativamente dipinte da sedici o diciotto
fasce, le une scuro-nere, le altre scuro più chiare, e
che lungo lo stelo si cangiano in ceciato-lionato . Piedi
gialli. Unghie nere.
Abito di gioventù? Becco scuro di corno. Cera
ed angolo del becco giallo. Iride scura. Penne del pi-
leo, del dorso, scapolari e cuopritrici superiori delle
ali scure, con stretto, margine lionato chiaro; alcune
delle cuopritrici delle ali e delle scapolari hanno su i
lati qualche larga macchia rotondata biancastra. Penne
della nuca bianche alla base, colla cima scuro-nera.
Penne della gola, lati del collo, scuro-chiare nella cima,
colla base bianca, con.i margini laterali ceciato-lionati,
collo stelo nero. Penne del petto scure, con una o due
larghe macchie subrotonde lionato-ceciate, sopra cias-
chedun margine; le penne che son sulla parte media
han queste macchie più grandi. Penne dell’ addome
bianco-ceciate, con tre larghe macchie trasverse scure,
le quali più o meno si connettono lungo lo stelo”. Penne
de’ fianchi scure, con il margine estremo e qualche
macchia laterale lionata. Penne anali e del sottocoda
bianco-ceciate, con una larga macchia scuro-chiara
trasversa posta verso la cima; al disotto di questa spesso
vedesi uno o due rudimenti d’ una seconda fascia. Cuo-
pritrici inferiori delle ali scure, aventi su i margini una
o due macchie ceciato-lionate. Remiganti primarie scu-
ro-nere, con margine interno bianco verso la base; stelo
biancastro. Timoniere scuro-chiare, alternativamente
dipinte da sedici o diciotto fasce, le une scuro-nere, le
altre scuro più chiare, e che lungo lo stelo si cambiano
in ceciato-lionato. Piedi gialli. Unghie nere.
AL TOMO PRIMO 199
Giovani all’uscir dal nido. Becco nero di corno.
Cera e angolo del becco gialli. Penne del pileo, della
schiena, scapolari medie e grandi cuopritrici dell’ ali,
di colore scuro intenso, con i lati ceciato-lionati, o
fulvo-lionati, e lo stelo nero. Penne del groppone, del
sopraccoda, piccole cuopritrici delle ali, scuro-nere:
quelle del sopraccoda hanno su i margini alcune mac-
chie rotondato-ceciate: quelle de’ lati del collo, del
petto e dell’ addome, sono ceciato-lionate, con una
macchia bislunga o a gocciola, sul mezzo. Penne della
gola biancastre con stelo nero, e una macchia stretta
verso la cima. Penne del sottocoda ceciato-lionate, con
una macchia assai grande verso la cima, scuro -chiara.
Timoniere con stelo bianco, dipinte da diciotto o venti
macchie trasverse, alternativamente scuro-cenerine o
scuro-nere; la prima delle scuro-nere è più larga di
tutte le altre. Cuopritrici infefiòri delle ali scure, con
due o tre macchie subrotondée ‘sui margini: queste di-
verse volte sono connesse insieme. Remiganti scuro-
nere, col margine interno bianco verso la base. Piedi
gialli. Unghie nere.
SINONIMIA
Milano . Storia degli Uccelli Tav. 38.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 18. Apert. del
becco: quatt. 4. picc. 2. Coda : soldi 7. Tarso: quatt. 8.
Costumi. Non l’ ho trovato che in Toscana, ed è
questa l’unica specie della famiglia delle Pojane, che
vi sia comune. Ne ho veduti tanto nella pianura quanto
su i monti: ma sempre è più frequente ne’ luoghi bassi.
Vola molto: per il solito si trattiene ad un’ altezza me-
diocre. Non di rado sta posato sulla cima degli alberi,
o de’ gran macchioni, e vi rimane immobile per molto
tempo. Il suo nutrimento consiste in Leprotti, Polli,
Germani, Topi, rettili, e non avendo altro, insetti.
Nell'inverno ingrassa molto, ed allora è mangiato con
piacere dal popolo, che lo chiama perciò Za/co Cap-
pone.
200 APPENDICE
Propacazione. Pone il suo nido sopra gli alberi alti:
alcune volte s'impadronisce di quelli abbandonati dalle
Cornacchie, e dalle Piche. Il suo lo compone di ramo-
scelli, e frasche coperte da uno strato di borraccine o
licheni. Le uova sono della grossezza di quelle di Gal-
lina, ma più corte, e più rotonde: il loro colore è un
bianco leggermente tendente al celestognolo, con qual-
che macchia di color giallo-sudicio .
(pag. 33.)
FALCO LAGOPUS Lun.
Costumi. Nell’anno 1830 ne fu preso un individuo
vicino a Firenze. Conservasi nel Museo del Sig. Baron
Ricasoli.
76.)
peo «ato
ela, >
CIVETTA
LI
Una confusione indicibile è regnata fino ad ora nella
sinonimia di quest’ uccello, giacchè i veri caratteri della
specie Linneana non trovandosi registrati in alcuno scritto,
tutti gli autori chiamano Strix passerina la specie più
piccola del loro paese. Adesso il Principe di Musignano,
con quella scrupolosa esattezza che caratterizza i suoi scrit-
ti, ha chiaramente sviluppato questo nodo, dando della
nostra Civetta un esatta sinonimia (1).
Dalle sue osservazioni adunque resulta, che la Strix
passerina di Linneo è quella, che il Temminck chiama
Acadica, mentre dai Tedeschi, Francesi, ed Italiani, (e
dallo stesso Temminck ) quel nome Linneano è stato ap»
plicato alla nostra Civetta comune: da alcuni fra gl’ In-
glesi alla Strix Tengmalmi, e dal solo Wilson alla Striax
Acadica di Latham. Il Retzius fu il primo che distingues-
se la Civetta nostrale applicandogli il nome di Strix noc-
tua, perciò secondo il principio fissato d’ adottar sempre
(1) Osservazioni sulla seconda edizione del Regno animale del
Baron Cuvier, di C. L. Bonaparte, inserite nei fascicoli 10.° e 11.®
degli Annali di Storia naturale, che pubblicansi a Bologna.
AL TOMO PRIMO 201
que’ nomi che sugli altri godon priorità, seguendo l’esem-
pio del Lichtenstein, e del Princ. di Musignano, la nostra
Civetta col nome di Stria noctua dovrà esser chiamata.
Ecco adunque le mutazioni che debbono farsi all’ articolo
Civetta,
CIVETTA
STRIX NOCTUA Rerz.
Penne della schiena cenerino-giallicce, con delle mac-
chie bianche rotondate, ec. ec.
SINONIMIA
Strix noctua. Retz, Fauna Svec. p. 65. sp. 35.— Licht.
Cat. sp. 658. i
Surnia noctua. Bonap. Osservazioni, ec.
Strix passerina. Gmelin? Syt. 1. p. 296. sp. i2.— Lath.
Ind. 1. p. 65. sp. 46. — Meyer et Wolf, Tasch. Deutsch,
Vog. 1. p. 80. sp. 8. — Temm. Man. d’ Orn. 1. p. 92. —
Ranzani, Elementi Tom. IL part. VII. p. 161.
Noctua glaux. Savign.
Athene passerina. Boie.
Strix nudipes. Nilss. Orn.
Noctua minor. Raii, Syn. p. 26. sp. 5.
Noctua minima, Strix funerea. Firch. Vorst. der Vog.
22. t. 10.
Noctua. Aldr, Ornith. Tom. 1. p. 543. Tah. 544-545.
Civetta nostrale. Storia degli Uccelli Tav. 86-87.
Buffon, Planch. enlum. num. 439.
(pag. 168.)
RONDINE DI SIBERIA
HIRUNDO DAURICA Lux.
Schiena nero-violetta: groppone lionato-fulvo: coda
nerastra.
Hirundo dorso nigro-violaceo: uropygio helvolo-fulvo:
cauda nigrescente,
Becco mediocre, nero. Pileo, schiena, scapolari e
202 APPENDICE
piccole cuopritrici delle ali, nero-violette. Alcune delle
grandi scapolari han l’estremità lionata. Cervice, e
groppone fulvo-castagno . Penne del sopraccoda, de? lati
del collo, ceciato-accese. Gola, gozzo, petto, addome,
fianchi, e cuopritrici inferiori delle ali ceciato-ruggi-
nose: quelle del petto e dell’ addome hanno lo stelo
nerastro. Penne del sottocoda, e quelle del sopraccoda
che sono a contatto con le timoniere, di color nero-
violetto. Ali e coda nere, debolmente cangianti in vio-
letto. Coda molto forcuta : la timoniera esterna da
ciascun lato ha sulla parte media del suo margine in-
terno una debole macchia biancastra . Piedi nerastri.
SINONIMIA
Rondine comune o domestica, scherzosa. Storia degli
Uccelli Tav. 410. fig. 1.
Dimensioni. Lunghezza totale : (misurata dall’estre-
mità del becco, all’ estremità delle timoniere medie )
quatt. 14. Lunghezza delle timoniere medie: quatt. 4.
picc. 2. Timoniere esterne: soldi 3. Tarso: picc. 7.
Cosrumr. Nella passata primavera, è stato preso a
Livorno uno di questi uccelli. Due ne furon presi nel-
l’ Aprile del 1830 sotto gli spalti della città di Genova,
presso l’imboccatura del Bisagno, dove volavano in-
sieme alle Rondini comuni ( /Zirurndo rustica ). Uno
de’ due individui conservasi nella collezione del Prof.
Calvi, ed è sopra di quello che ho formata la prece-
dente descrizione. Nella Storia degli Uccelli vi è
una figura molto ben fatta dell’uccello di cui parliamo,
così che dovendone giudicare da quel poco che dicesene
nel testo del Gerini, pare che questa Rondine fosse stata
trovata in Toscana anche prima d’ ora. Incontrasi fre-
quentemente nelle Alpi della Siberia, ove ha domicilio
fra 1 massi, e nelle spelonche.
Propacazione. Il suo nido è assai grande, di for-
ma emisferica, e lo fabbrica sopra le facce verticali
de’ massi. Le pareti di questo emisfero son fatte di pura
AL TOMO PRIMO 203
mota, grossolanamente ammassata, in modo che la su-
perficie esterna è scabrosissima (1).
(pag. 104.)
CORACIAS GARRULA Lun.
PropAcazione. Secondo ciò che gentilmente mi ha
comunicato il Principe di Musignano, questa specie
nidifica nelle fabbriche vecchie delle Maremme Ro-
mane.
(pag. 198.)
ACRIDOTHERES ROSEUS Ranz.
Cosrumi. Nell’ Agosto del 1828 un bell’ individuo
adulto fu preso vicino a Pisa, e nel Luglio del 1830
il Prof. Calvi ne ebbe uno dalle vicinanze di Genova.
(pag. 208.)
TORDO DI GOLA NERA
SYLVIA ATROGULARIS Nos.
Parti superiori grigio-olivastre: petto nero ( maschio).
Sylvia corpore superne griseo-olivaceo: pectore nigro
(in masculo). .
Maschio. Becco color di corno nella cima, gialla-
stro alla base. Parti superiori grigio-olivastre, sulla li-
nea mediana più cupe. Remiganti e timoniere bruno-
nerastre, marginate di giallognolo-rugginoso. Gola,
gozzo e petto coperto da penne nere marginate di bian-
co. Penne de’ fianchi cenerine, con lo stelo più cupo.
Addome bianco: qualche macchia cenerina sulle penne
che circondano il nero del petto. Penne del sottocoda
(1) Car. Lin. Sist. Nature cur. Gmel. T. I. part. II. pag. 1024.
204 APPENDICE
bianche, con la base nerastra, e con del fulvo all’ u-
nione del bianco col nerastro. Cuopritrici inferiori
delle ali, colore ocraceo-pallido . Piedi grigio-nerastri.
Unghie nere.
Giovani dell’anno. Tutte le parti superiori e le
gote son d’un sol colore cenerino-olivastro. Gola, e
parti anteriori del collo di color biancastro, ma late-
ralmente cinte da una serie di macchie longitudinali,
che s’uniscono sul petto in uno spazio macchiato di
nero, o di scuro secondo l’età. Tutte le altre parti
inferiori son bianche, bensì eccettuandone i fianchi, i
quali hanno una tinta cenerina, ed alcune macchie
angolari scure (1).
SINONIMIA
Turdus atrogularis. Temminck,
Turdus dubius. Bechst.
Dimensioni ( dell’adulto ). Lunghezza del tarso:
quatt. 5. picc. 1. ‘/, Apertura del becco: sold. 1. Coda:
soldi 3. quatt. 2.
Cosrumi. Un individuo adulto fu preso nelle vici-
nanze di Torino ne’ primi giorni di Gennajo del 1826:
e adesso conservasi nel Museo di quella Università, ove
in grazia alla gentilezza del fu Professor Bonelli, potei
fare la descrizione che qui sopra ho riportato. Questa
bella specie d’uccello è molto rara: gli autori dicono
che qualche volta incontrasi in Austria, ed in Slesia: a
Dresda ne ho veduto un bell’ individuo trovato dal D.*
Thineman, In Ungheria ed in Austria dicesi esser più
comune.
ProPAGAZIONE. Sconosciuta .
(1) Temminck, Man. d’Orn. Tom. I. pag. 169.
AL TOMO PRIMO 205
(pag. 215.)
SYLVIA ILIACA Nos.
Costumi. Il Prof. Calvi ne ha trovata una bella va-
rietà con tutta la gola nera.
( pag::223 ; 10/225.)
SYLVIA RUFESCENS, er SYLVIA STAPAZINA
La Sylvia stapazina Lath. e Ja Sylvia rufescens Nob.
( Saxicola stapazina, e Saxicola aurita Temm.) sono
state per lungo tempo oggetto di questione per gli Orni-
tologi, giacchè alcuni, come Temminck e Vieillot, so-
stennero che erano uccelli di specie del tutto distinte,
mentre altri, con il Bonelli, (1) ed il Cav. della Marmora
alla testa, sostennero che appartenevano alla specie mede-
sima, solo diversificando per sesso, o per età. Nel primo
tomo di quest’ opera, guidato dal Temminck separai anch’
io la Sylvia stapazina dalla rufescens, giacchè questi uc-
celli essendo rarissimi in Toscana, non avevo potuto ine
stituire su di loro alcuna osservazione, onde schiarire i
dubbj da cui erano involti. Ma adesso l’ opinion del Bo»
nelli sembrami da tanti fatti confermata, da non poterne
più dubitare: in conseguenza conviene che qui corregga
la forzata separazione da me fatta nel primo tomo. Innanzi
esporrò i dati dai quali mi credo obbligato a fare un tal
cangiamento,
Uno de’ più importanti è quello statomi testè comuni-
cato dal Prof. Calvi, Egli ha trovato nelle vicinanze di
Genova, accoppiati, ed aventi formato il nido, ed allevata
la covata, una Sylvia stapazina, ed una rufescens: maschio
era la stapazina, femmina la rufescens. Il Prof, Bonelli
mi disse più volte d’aver fatta questa stessa osservazione a
Genova in compagnia del Cav. della Marmora, Si è poi
un altra riprova dell’identità delle due specie l'aver tro-
vato degli individui ne’ quali le penne della gola erano
parte bianche, parte nere, dimodochè Ata quasi ap-
(1) Temm. ibid. pag. 241. mi
206 APPENDICE
partenere tanto all’una che all’altra specie (1). Ed ag-
giungerò ancora che il non essersi giammai trovato il nido
della rufescens, frequentemente trovandosi quello della
stapazina, mentre tanto la stapazina che la rufescens sono
in egual modo comuni, è una riprova non piccola della
opinion del Bonelli.
Riconosciuta l’ identità delle due specie, resta adesso a
sapersi a qual causa devesi attribuire quella notabile di-
versità di colore, che aveva determinato gli Ornitologi a
formarne due specie. Forse la così detta Sylvia rufescens
(Saxicola aurita Temm.) non è che la femmina della
Sylvia stapazina, come lo pensò Bonelli (2), e come adesso
resulta dall’osservazione che il Prof, Calvi mi ha comuni.
cato, e qui sopra ho referita? Forse la stapazinu è la spe-
cie adulta, ed in abito perfetto, quale è l’ opinione del
Calvi? (3) Ovvero la Sylvia rufescens è la femmina in
abito di gioventù? Come ho detto, io non ho osservazioni
proprie su questa specie, cosicchè nulla posso decidere :
con tutto ciò fondandomi sulle osservazioni del Bonelli,
del Calvi, del Cav. della Marmora, ec. e sopra 1’ esame
d’ una ricca collezione d’individui d’ambo le supposte spe-
cie, i quali in gran parte con l’indicazione dell’età, e della
muta, debbo alla gentilezza del Professor Calvi, formo il
nuovo articolo della Sylvia stapazina. Quelli articoli
adunque concernenti la Sylvia stapazina, e la Sylvia ru-
fescens che rrovansi nel primo volume di quest’ opera,
debbonsi considerare come nulli.
MONACHELLA
SYLVIA STAPAZINA Lara.
Parti superiori bianco-ceciate, o bajo-lionate: remi-
gante seconda più corta della quinta.
Sylvia corpore superne albo-cicerino, vel badio-helvolo:
remige quinta secundam superante.
Maschio adulto, dopo l’età di due anni, in
abito perfetto di primavera. Becco nero. Redini,
(1) Calvi, Catalogo d’Ornitologia di Genova ec. pag. 35.
(2) Roux, Ornith. Provence. Tom. I. pag. 307.
(3) Catalogo ec. pag. 35.
AL TOMO PRIMO 207)
lati della testa, tempie, gola, alto del. gozzo, fianchi,
ali, e scapolari, d’un bellissimo nero puro: le remi-
ganti secondarie han la cima sottilmente marginata di
bianco. Penne cigliari nere. Pileo, cervice, schiena,
groppone, sopraccoda, sottocoda, addome e petto,
d’un bianco candido, e sericeo : ma sulla schiena e sul
petto vi è una leggiera sfumatura ceciata. Timoniere:
le due medie con la base bianca, nel rimanente intie-
ramente nere. La prima esterna, da ciascun lato, è
nera per tutta la metà superiore del margine esterno:
sul margine interno il nero s’ estende solo fino per la
prima quarta parte: dimodochè l’intiera porzione nera
ha la forma d’ un becco di flauto. Nella seconda il mar-
gine esterno della porzione nera s’ estende solo nel terzo
superiore, e sul margine interno sopra uno spazio poco
minore. La terza, la quarta e la quinta timoniera han
la porzione nera della cima d’ un color simile a quella
della seconda penna, ma un poco più limitata ; queste
due penne han quasi sempre un sottil margine candido .
Piedi neri. Unghie nere.
Abito di primavera, avanti l’età di due anni.
Somigliano per i colori della testa, corpo ed ali per-
fettamente all’ abito sopra descritto: ne diversificano
per le macchie delle timoniere, giacchè queste son co-
lorite nel modo seguente. Le due medie han la base
bianca; nel rimanente sono intieramente nere. La pri-
ma esterna ha nero un poco più della metà superiore
del margine esterno: sul margine interno la porzione
nera è molto più ristretta; la seconda timoniera non
ha che una macchia nera nella cima, dal lato interno:
la terza ha una macchia nera sul margine esterno, più
piccola di quella della precedente penna: sul margine
interno vi è un altra macchia nera, più piccola di quella
del margine esterno. La quarta ha la macchia del mar-
gine esterno eguale a quella della timoniera precedente,
ma la macchia del margine interno è assai più grande.
La quinta ha sulla cima del margine esterno una mac-
chia presso a poco eguale a quella delle tre antecedenti
208 APPENDICE
timoniere, ma sul margine interno ne ha una molto
più grande, e che s’ estende assai in basso.
La femmina? adulta in primavera. Becco nero.
Redini, regione orbitale, tempie, e regione auricolare,
tutte d’un bel color nero puro: di questo stesso colore
sono le ali, e le loro cuopritrici inferiori, le scapolari,
ed i fianchi. Penne cigliari nere. La coda-è bianca e
nera, e per la distribuzione ed estensione del nero nelle
varie età, pare che accada nella femmina quello che
accade nel maschio, e che qui sopra è stato esposto.
Piedi ed unghie nere.
Abito d’ autunno del maschio. Becco nero-corno.
Pileo, cervice, lati del collo e schiena, di color can-
nella grigio: il pileo ha una tinta leggermente cenerina.
roppone e penne del sopraccoda, bianco-baje. Gozzo,
petto, addome e sottocoda, lionato-cannella : sul petto
il colore è più intenso. Penne delle redini, della regione
orbitale, ed auricolare, e della gola, nere alla base col
margine lionato-biancastro. Penne ciliari bianco-ceciate.
Tutte le penne delle ali son nere, ma hanno un mar-
gine lionato-cannella. Le cuopritrici, e le remiganti
secondarie han questo margine più largo. Timoniere
bianche e nere, con la cima marginata di bianco-sudi-
cio. Piedi neri.
Nota. Pensa il Temminck (+) che quest’ uccello, come
tutte le altre Saxicole, non muti le penne che una sol
volta per anno, così che la diversità fra l’ abito di prima-
vera, e l’abito d’autunno egli lo fa derivare dalle erosioni
della cima delle penne, erosione prodotta dalla confrica-
zione, dall’ azione degli agenti atmosferici, ec. Ma quan-
tunque sia cosa certa che l’erosione delle penne possa pro-
durre delle differenze notabili di colore, nonestante veden-
do quella grandissima che passa fra i due diversi stati di que-
st’ uccello, sembra impossibile che altr’ origine non abbia,
se non una sì piccola causa. Il Prof, Calvi mostra, nel suo
Catalogo, d’essere stato anch’esso colpito da queste gran
differenze, e di più fa conoscere di credere che la stapazina
(1) Temm. loc. cit. pag. 240.
AL TOMO PRIMO — 209
sia soggetta ad una doppia muta. Io stesso son molto por-
tato verso una tale opinione, giacchè esaminando Je penne
che formano il vestito d’una stapazina in autunno, io non
trovo al dilà di quella porzione rossiccia da consumarsi,
nè tutto quel bianco, nè tutto quel nero che dovrebbe ri-
manere in seguito scoperto. Di più, in alcuni posti del
corpo di questi uccelli vi si osservavano in una stagione
delle penne d’ un colore assolutamente diverso da quello
delle penne che in un altra stagione trovansi ne] posto me-
desimo: in conseguenza è impossibile che il loro colore sia
cagionato dall'erosione, come si suppone. Per esempio
nell’individuo munito dell’ abito d’autunno, le penne che
vestono la parte superiore della base del becco, e le ci-
gliari son per tutta la Joro estensione di color bianco-ce-
ciato, mentre negli individui in abito di primavera son
tutte d’un bel nero-morato splendidissimo. E certo che
una tal mutazione non può aver luogo senza lo sviluppo
di nuove penne, ed in conseguenza se questo fatto è gene-
rale, converrà concludersene che la stapazina o in parte,
o per intiero muta le penne anche in primavera.
Giovani all’ uscir dal nido. Becco grigio di corno.
Penne della testa, del collo , delle scapolari , della schie-
na, petto, parte superiore dell'addome e fianchi, di
color grigio-cenerognolo con sfumature fulvicce, ed il
margine cenerino-nerastro. Alcune delle scapolari son
castagno-chiare. Base dell'addome, sottocoda e soprac-
coda, biancastre. Penne delle ali nere, con largo mar-
gine color nocciola. Le piccole cuopritrici superiori
hanno il margine tendente al cenerognolo . Le cuopri-
trici inferiori son nere, con l'apice bianco. Coda bianca
e nera: la prima timoniera esterna, da ciascun lato, è
bianca, con la parte estrema nera: la porzione nera, sul
margine esterno arriva ai due terzi della lunghezza, sul
margine interno solo alla metà. Nella seconda e nella
terza la porzione nera va diminuendo , dimodochè sulla
quarta non rimane che una macchia bislunga sul lato
esterno , ed il rimanente è tutto bianco. Nella quinta
la macchia nera occupa nuovamente tutta la larghezza
della penna. Le due medie hanno una piccolissima
Tomo III. | 14
210 APPENDICE
porzione bianca alla base, nel rimanente son del tutto
nere. Piedi ed unghie nere.
SINONIMIA
del maschio adulto .
Motacilla stapazina. Lin. cur. Gmel.
Sazxicola stapazina . Temm., Manuel d’ Ornithologie.
Ranzani, Elementi ec.
Oenanthe stapazina . Vieillot, Ornith. Frang. pl. 160.
fig. a. — Roux, Oruith. Provenge. Tom. 1. pag. 305. —
Schinz, Hstoire natur. des nids etc. pl. 20, (il maschio
col nido e le uova).
femmina adulta.
Motacilla stapazina B. Lin. cur, Gmel.
Vitiflora rufescens. Brisson.
Saxicola aurita, Temm., Manuel d’Ornith. — Ranzani
Elementi ec.
Oenanthe albicollis. Vieillot. — Roux, Ornith. Prov.
Tom. 1. pag. 307.
Sylvia strapazina B. Lath.
Oenanthe altera. A\drov. Ornith. Tom. 2. pag. 763.
Massajola bianca. Svoria degli Uccelli Tav. 384. fig. 1.
NOMI VOLGARI» STRANIERI
Franc. Le Motteav Stapazina. /ngl. The red Weater.
Ted. Der Strapazina Steinschmitzer,
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 4. picc. 5.
Apertura del becco: picc. 7. Coda: quatt. 6. picc. 2.
Tarso: picc. 9.
Costumi. Trovasi questa Maciìola in Italia, in Fran-
cia, in Spagna (1), ed in Nubia (2). L'inverno lo
passa in Affrica, e nell’ estate viene a covare in Europa.
Nel Romano, nel Napoletano, in Sicilia, in Sardegna ,
(1) Roux, Ornith. Provenc. Tom. I. pag. 307.
(2) Temm. et Laug. Planch. color. Livr. 60. pI. 359.
AL TOMO PRIMO 211
nel Genovesato, in Provenza, ec. è molto abbondante
su i monti nudi, di mediocre altezza, e prossimi al
mare. In Toscana è piuttosto rara . È stata veduta sulle
aride colline che cingono il monte di Radicofani: io
l’ho trovata nel tempo del suo arrivo, sulla cima del-
l’ Appennino del Mugello, e sulle colline argillose delle
vicinanze di Rosignano nella Maremma Pisana. Ma il
luogo ove più comune si trova, sono i monti del Ge-
novesato. Su quelli ove è posto il forte dello Sperone,
racchiusi dalle stesse mura di Genova, molte ve ne
covano ogn’ anno, ed è là che il Cav. della Marmora
ed il Prof. Calvi han fatte le loro osservazioni. Sopra i
monti da cui è chiuso 1’ ameno Golfo della Spezia dal
lato d’ occidente, e precisamente su quelli della Castel-
lana, e di Portovenere, io in estate sempre ne vidi una
gran quantità. Ha costumi molto simili a quelli del Cul-
bianco, la stessa maniera di volare, e presso a poco la
stessa voce.
Propagazione. Fa il nido ne’ luoghi aridi , e lo pone
fra i sassi, o fralle zolle. Lo fabbrica con foglie secche
o steli sottili di piante erbacee, ma nel fondo vi mette
sempre qualche penna, ed un poco di molle, e deli-
cata borraccina. Le uova son di color verde-glauco,
asperse di puntolini più cupi, che sull’estremità più ot-
tusa formano una specie di corona: ogni nido ne con-
tene quattro, o cinque (1).
( pag. 226.)
SYLVIA LEUCOURA Nos.
Giovani all’ uscir dal nido. Somigliano perfetta-
mente agli adulti.
Nota. Devesi la presente notizia al sullodato Professor
Calvi, il quale ricevè nell’ Agosto del 1830 una covata di
questi uccelli, composta del maschio, della femmina, e
(1) Schinz loc. cit. pag. 16. — Roux loc. cit. pag. 307.
212 APPENDICE
cinque figli, stata uccisa a Voltri. Egli mi ha di più fatto
sapere che in.qualche parte della Liguria, la Sylvia Leu-
coura è nota col nome particolare di Capellina.
(pag. 263. e 266.) ì
SYLVIA CONSPICILLATA, sr SYLVIA SARDA
Nella collezione del Prof. Calvi ho veduto, a Ge-
nova, un individuo di ciascuna delle sunnominate $y/-
vie, che era stato ucciso nelle vicinanze di quella città.
APPENDIAB
AL TOMO II.
(pag. 17.)
* CINCIA DALMATINA
PARUS LUGUBRIS NATT.
Pileo e gola nero-sbiadito: tempie e gote biancastre:
cervice nero-sbiadita: parti inferiori biancastre,
Parus pileo gulaque ex nigro-pallido, temporibus ge-
nisque ex albido, cervice ex nigro-pallido, corpore in-
ferne ex albido notatis .
Maschio, e femmina. Becco mediocremente gros-
so, color di corno. Iride scura. Pileo, ed alto della
cervice, di color nero smorto: questo colore s° unisce
con il color sbiadito cenerino-giallastro del dorso, delle
scapolari, delle piccole e medie cuopritrici delle ali, e
del sopraccoda. Grandi cuopritrici delle ali, remiganti
e timoniere di color cenerino fosco, marginate di ce-
nerino-biancastro. Dall’ angolo del becco parte una
‘AL TOMO SECONDO 213
macchia bislunga che ristringesi dietro 1’ orecchio, poi
dilatasi, e termina sfumandosi col color cenerognolo
della cervice. Un largo sottogola nero-sbiadito sub-
triangolare. Tutte le parti inferiori di un biancastro-
sudicio. Piedi ed unghie cenerino-nerastre .
. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 4. quatt. 1.
Apertura del becco: picc. 5. Coda: quatt. 5. picc. 2.
Tarso: picc.
Costumi. Il Parus lugubris non mi è noto che
giammai siasi trovato in ltalia: ma siccome è un uc-
cello proprio alle rive orientali dell’ Adriatico, e mi
sembra cosa facilissima che qualche individuo traversi
quel mare e si fermi in Italia; per ciò ne pongo in
quest’ opera la descrizione. È comune molto nell’ Istria,
nella Dalmazia , e nell’ Ungheria. Non si conoscono nè
i suoi costumi, nè il modo di nidificare.
(pag. 34.)
STRISCIAJOLA
Quando io volli determinare le Motacille Toscane, preso
per norma il Temminck, le disposi secondo la classazione
di lui, ed eccettuata la Iotacilla lugubris, e la M. citreo-
la, tutte le altre specie credei aver ritrovate in Toscana.
Ma per la 44. flava, fra quella del Temminck, e quella a
pancia gialla abitante i nostri piani in estate, trovai alcune
differenze tanto sensibili, che le indicai in una nota del
tomo secondo alla pagina 35. E se per il timore di errare,
e di moltiplicare inutilmente i nomi, non fossi stato tanto
circospetto a formare nuove specie, fin da quel tempo mi
sarei creduto munito di tali prove da poterlo fare. Siccome
però io non aveva fino allora veduta la vera IZotacilla
flava di Linneo, mi immaginai che le riscontrate diffe-
renze fossero accidentali, e che in gran parte fossero anche
prodotte da una cattiva interpetrazione che io dava alle
descrizioni degli autori. Ma l’arrivo in Toscana della vera
Motacilla flava ; ha dissipato tutti i dubbj, ed ognuno si
accerterà della chiara distinzione che la mia nuova specie
separa dalla già cognita, mediante le seguenti diagnosi spe-
cifiche, e le estese descrizioni che qui sotto riporto .
214 APPENDICE
CUTTI
MOTACILLA FLAVA Un.
Dorso olivastro: timoniere esterne bianche, con lunga
macchia nera sul margine interno : una larga fascia soprac-
cigliare bianca: pileo e nuca cenerino-piombato ( maschio
adulto), o cenerino-sudicio ( femmina): gola gialla,
bianca lungo la mascella ( maschio adulto), o biancastra
( femmina): parti inferiori gialle ( maschio adulto), 0
biancastre (femmina).
Motacilla dorso olivaceo: rectricibus extimis albis ma-
cula longa nigra secus marginem internum notatis: fascia
superciliari lata alba: pileo et nuca cinereo -plumbeis (in
masc, adulto ), vel cinereo spurcis (in foemina ): gula flava
secus mandibulam alba (in masc. adulto ), vel albida (in
foemina ): corpore inferne flavo (in masc. adulto ), vel al-
bido (in femina),
Maschio adulto. Becco nero. Iride scuro-nera. Pi-
leo, nuca e lati della testa, cenerino-piombato . Parte
inferiore della cervice, schiena, scapolari, groppone e
sopraccoda, di colore olivastro : il groppone ed il so-
praccoda son d’un olivastro più tendente al giallo. Dalle
narici comincia una larga fascia candida, che si estende
fino al di là dell’orecchio. Penne cigliari bianche. La
gola, il gozzo, petto, addome, fianchi e sottocoda,
d’un bel color giallo acceso. Le penne della gola, pros-
sime alla mascella inferiore, son bianche. Su i lati del
gozzo vi è una serie longitudinale di macchiette oliva-
stre. Le piccole cuopritrici delle ali sono olivastre : tutte
le altre sono scuro-nere, con stretto margine biancastro
sudicio . Remiganti scuro-nere, con sottil margine bian-
co-sudicio. Le prime due timoniere»da ciascun lato
candide, con una macchia cuneata, nera, sul margine
interno, che ne occupa i due terzi inferiori; le altre ti-
moniere son nere, con sottilissimo margine olivastro
verso la loro base. Piedi con unghie nere: 1° unghia
del dito posteriore subeguale al dito .
AL TOMO SECONDO de
Femmina. Tutte le parti superiori di color cene-
rino, leggermente tendente all’ olivastro; nel color del
pileo e della cervice, domina più il cenerino; e nel
groppone e sopraccoda, domina di più |’ olitioì Fa-
scia sopraccigliare e penne cigliari, candide. Gola,
gozzo, petto e parte anteriore dell’ addome bianche,
leggerissimamente sfumate di lionato. Su i lati del goz-
zo, e spesso sul mezzo del petto, traspariscono alcune
macchie cenerognole. La parte inferiore dell’ addome,
ed il sottocoda son anch'esse bianche, ma sfumate di
color giallo- canarino. Cuopritrici delle ali nerastre, con
largo margine cenerognolo. Remiganti nere, con stretto
margine SO . Le due timoniere esterne da ciae
scun lato bianche, con lunga macchia nera sul margine
interno: timoniere interne nere. Piedi neri,
SINONIMIA
Motacilla chrysogatra. Bechst. Natur, Deut.
Budytes flava. Cuv. Regn. animal.
Buffon, Planch. enlum. num. 674. fig. 2.
Storia degli Uccelli Tav. 386.
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. La Bergeronnet de printemps. ing The yellow
Wagtail. Ted. Die Gelbe Bachstelze.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 5. quatt. 2.
Apertura del becco: picc. 6. Coda: quatt. 7. picc. 1.
Tarso: quatt. 2. picc. 1. Unghia del dito posteriore:
quatt. 1.
Costumi. Questa bella specie è comune nell'Europa
settentrionale; non so se nella Lombardia s’ incontri:
ma son indotto a crederlo dalle ‘osservazioni fatte nella
Biblioteca Italiana sul 2.° Tomo di questa Ornitologia,
ove l’ Estensore per incidenza dice che la Motacilla
flava delle vicinanze di Venezia, ha chiaramente visi-
bile la fascia sopraccigliare. In Toscana vi comparisce
accidentalmente: io non ve l’ aveva mai incontrata
216 APPENDICE
prima del passato Aprile. La figura esatta che se ne da
nella Storia degli Uccelli mostra esservi stata altre
volte trovata. Era il 14 Aprile, quando cacciando nel
padule d’ Arnino, presso al mare, m’imbattei in un
branchetto di Motacille che allora arrivavano . Per sem-
plice curiosità uccisane una, la trovai, come sopra ho
detto, d’una specie non peranche vista in Toscana. In
quel giorno, nello stesso padule, un altro branchetto
d’ otto o dieci ne incontrai posate fra delle Vacche; e
nel giorno seguente, essendo tornato a caccia a bella
posta per procacciarmi degli altri di tali uccelli, quasi
tutti erano spariti, e ne vidi solo un piccolo branchetto
di tre fermi fra i giunchi. Tutti erano così poco pau-
rosi, da non fuggire nemmeno allo sparar del fucile;
seguivano sempre il bestiame, e volando mandavano il
solito fischio interrotto delle Strisciajole, ma un poco
più corto, e per quel che mi parve, più sonoro.
Propagazione. Temminck dice che fa il nido ne’ bu-
chi abbandonati dalle Talpe, sotto le radiche degli al-
beri, nelle praterìe, e fra i grani. Partorisce per covata
set uova subrotonde, d’ un color verde olivastro, con,
delle macchie molto chiare, di color carnicino.
STRISCIAJOLA
MOTACILLA CINEREO-CAPILLA Nos.
Dorso olivastro: timoniere esterne bianche, con lunga
macchia nera sul margine interno: nessuna fascia soprac-
cigliare ( maschio adulto), o una stretta giallastra ( femz-
mina): pileo e nuca cenerino-piombato ( masc. adulto ),
od olivastro ( femmina): gola candida (maschio), o bian-
co-sudicia ( femmina ): parti inferiori gialle ( muschio
adulto ), o bianco-giallastre ( femmina).
Motacilla dorso olivaceo: rectricibus extimis albis, ma-
cula longa nigra secus marginem internum notatis: fascia
superciliari nulla (in masc. adulto), vel angusta flave-
scente (in foemina): pileo et nuca cinereo-plumbeis (in
masc. adulto), vel olivaceis (in foemina ): gula candida
(in masculo), vel spurco-albida (iu foemina ): corpore
inferne flavo (in masc. adulto ), vel «(do-flavescente (in
foemina).
AL TOMO SECONDO 219
Maschio adulto. Becco nero. Iride scuro-nera . Pi-
leo, nuca e lati della testa, color cenerino-piombato .
Parte inferiore della cervice, schiena, scapolari, grop-
pone e sopraccoda , di colore olivastro: il groppone ed
il sopraccoda son d’ un olivastro più tendente al giallo.
Penne cigliari cenerino-nere. Gola. candida. Gozzo,
petto, fianchi, addome e sottocoda, d’un bel giallo ac-
ceso. Su i lati del gozzo vi sono alcune macchie scure-
olivastre. Piccole cuopritrici delle ali olivastre : tutte le
altre sono scuro-nere, con margine bianco-olivastro.
Remiganti scuro-nere, con sottil margine bianco-sudi-
cio. Le prime due timoniere da ciascun lato candide,
con una macchia cuneata nera sul margine interno, che
ne occupa i due terzi inferiori: spesso anche una sottil
macchia scorre lungo lo stelo della seconda timoniera
bianca. Le altre timoniere son nere, con sottilissimo
margine olivastro verso la loro base. Piedi, ed unghie
nere: l’unghia del dito posteriore più lunga del dito.
Femmina. Pileo, nuca e lati della testa, cenerino-
olivastri. Parte inferiore della cervice, schiena, scapo-
lari, groppone, e sopraccoda color olivastro fosco: il
groppone e il sopraccoda hanno un colore olivastro
un poco più acceso. Penne cigliari biancastre. Gola e
gozzo bianchi. Petto, fianchi; addome e sottocoda,
di color giallo-pallido. Piccole cuopritrici delle ali oli-
vastre; tutte le altre sono scuro-nere con margine bian-
co-giallastro. Remiganti scuro-nere, con stretto mar-
gine biancastro. Timoniere: le due esterne da ciascun
lato bianche, con macchia nera alla base: le interne
nere. Piedi ed unghie nere.
Giovani. Variano molto per i colori, e per la dispo-
sizione di questi. La gola e il gozzo, ora l'hanno di
color giallo intenso, ora d’un color giallo più debole,
e spesso han queste parti intieramente bianche. Il loro
petto o è bianco-niveo, o bianco-giallastro , o bianco-
lionato. Spesso intorno alla gola, ed al gozzo vi è una
specie di collana di macchie rotondate, cenerino-oliva-
stre, anch'esse molto soggette a variare nella grandezza.
218 APPENDICE
Quasi sempre han le fasce sopraccigliari, ma strettis-
sime, e di color bianco, o bianco-giallastro,
Nota. Nel secondo tomo, ove parlai dell’abito di pri-
mavera di questa specie, dissi che qualche volta ‘incon-
transi degli individui in cui tutta la gola è gialla: ciò non
è vero, e fui indotto a dirlo dall’avere nella mia colle-
zione un individuo in questa maniera colorito; ma dopo
ho saputo che egli proveniva di Dalmazia, ed appartiene
ad una specie distinta, stata ultimamente determinata dal
Dottor Michacllis di Norimberga.
SINONIMIA
— Motacilla cinereo-capilla. Nob. — Nuovo Giornale
de’ Letterati N° 57. pag. 190.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 6. Apert. del
becco: pice. 7. Coda: soldi 2. quatt. 1. Tarso: picc. 9g.
Cosrumi. Questa specie di Motacilla arriva da noi
dopo la lava: la sua venuta sempre non è nella me-
desima abbondanza. In quest'anno, per esempio, sono
rarissime, mentre negli anni passati tutti i campi ne
furon pieni. Trovasi questa specie anche in Provenza,
dovendone giudicare dall’ Opera del Signor Polidoro
Roux(1); giacchè egli parlando della Motacilla fava,
dice che alcuni individui se ne vedono, i quali han la
gola bianca, ed altri in cui mancano del tutto le fasce
sopraccigliari. Ma sembra sia accaduto a questo natu-
ralista, come a me accadde, cioè che egli non abbia
avuto per anche l’ occasione di comparare e distinguere
le due specie, imperocchè attribuisce tali variazioni
d’abito, solo alla stagione, ed all’età.
Propagazione. Si osservi che fra il color delle uova
di queste specie, e quello che il Temminck assegna
alle uova della Motacilla flava, vi è differenza: forse
questo ancora sarà un carattere atto a ben distinguere
le due specie: ma conviene innanzi verificare se 1 co-
lori sono costanti.
(1) Ornithologie Provencale Tom. I. pag. 3e.
AL TOMO SECONDO 219
* CUTTI CAPO-NERO
MOTACILLA MELANOCEPHALA Licur.
Dorso olivastro: timoniere esterne bianche, con lunga
macchia nera sul margine interno: nessuna fascia soprac-
cigliare: pileo e nuca nero-morato: gola, e tutte le alture
parti inferiori gialle (maschio adulto).
Motacilla dorso olivaceo: rectricibus extimis albis, ma-
cula longa nigra margine interno notatis: fascia superci-
liari nulla: pileo et nuca sature nigris: corpore inferne
flavo .
Maschio adulto. Becco nero. Pileo, nuca, e lati
della testa color nero morato. Penne inferiori della
cervice, schiena, scapolari, e sopraccoda di colore oli-
vastro : la schiena, ed il sopraccoda son d’un olivastro
più acceso. Penne cigliari nere. Gola, gozzo, petto,
addome, fianchi, e sottocoda, d'un bel color giallo ac-
ceso. Piccole cuopritrici delle ali olivastre: medie e
grandi scuro-nere, con margine bianco-giallastro. Re-
miganti scuro-nere, con sottilissimo margine biancastro.
Le prime due timoniere da ciascun lato candide, con
una macchia nera cuneata sul margine interno, che ne
occupa i due terzi inferiori. Lungo la base dello stelo,
della seconda timoniera bianca, vi è un altra sottil mac-
chia nera: le altre timoniere son nere, con sottilissimo
margine olivastro verso la base. Piedi ed unghie nere.
Maschio giovane. Becco nero. Pileo, nuca, e lati
della testa, color nero morato: dietro la parte poste-
riore della palpebra superiore vi è una piccola mac-
chietta bianca, rivolta verso la nuca. Parti superiori
verdi-olivastre: l’olivastro del sopraccoda e groppone
tendente al giallognolo. Gozzo, e tutte le altre parti in-
feriori gialle, ma il giallo della sola è separato dal nero
de’ lati della testa da una larga sfumatura bianca. Sot-
tocoda d’ un color giallo più pallido di quel dell’ ad-
dome, Piedi ed unghie nere.
220 APPENDICE
Nota. Il Professor Lichtenstein direttore del Museo di
Berlino, nel 1823 fece conoscere una nuova specie di I70-
tacilla, sotto il nome di Motacilla melanocephala, stata
trovata in Nubia, e presso al lago Aral (1). Nello scorso
anno il Dott. Michaellis di Norimberga mi scrisse, che nel
suo viaggio in Dalmazia aveva ancor là trovata una tale
specie. Ed in questi ultimi giorni ho saputo che ancor
’ Ornitologia Italiana deve essere arricchita di quest’ uc-
cello, giacchè il Prof, Calvi parlandomi in una sua lettera
delle diverse Motacille da lui trovate presso Genova, mi
ha chiaramente fatto conoscere la Motacilla melanocepha-
la. Perciò ho riportato qui sopra la frase, e l’intiera descri-
zione del maschio adulto, fatta sopra un individuo prove-
niente di Nubia, e del maschio giovane preso vicino a
Genova.
SINONIMIA
Motacilla melanocephala. Dr. H. Lichtenstein.
Nuovo Giornale de’ Letterati N.° 57. pag. 193.
Dimensioni del maschio adulto. Lunghezza totale:
soldi 5. quatt. 2. Apertura del becco: picc. 6. Coda:
soldi 2. picc. 2. Tarso: quatt. 2. picc. 1.
Cosrumi. Vive in Nubia: presso al lago Aral: in
Dalmazia. L'individuo giovane sopra descritto fu uc-
ciso nell’ Aprile del 1829 ne’ fossi delle fortificazioni
di Genova, ove il Nasturzio cresce vegeto, ed abbon-
dante.
(1) Mot. melanocephala Lict. M. fronte, vertice, nuca et re-
gione ophthalmica atris, caterum a M. flava nullo modo diversa.
Junior prorsus una eademque avis. — Inter 34 specimina in
Nubia a Hemprichio nostro lecta, modo 2 capite atro, ab illo
eodem nomine ac reliqua, sed mascula adulta vocata. — Hanc
igitur non speciem genuinam sed meram M. flava varietatem a
loco natali calidiore aridiore ortam esse censeo .
Dr. H. Lichtenstein. Verzeichniss der doubletten des zoolo-
gischen Museums der Konigl. Universitat zu Berlin 1823.
Lt
se ii
AL TOMO SECONDO 221
(pag. 54.)
* LODOLA GOLA-GIALLA
ALAUDA ALPESTRIS Lux.
Becco lungo quanto la metà della testa: gozzo e gote
nere: gola e fascia sopraccigliare gialla,
Alauda rostro medietatem capitis subaequante: jugulo
genisque nigris: gula fasciaque superciliari luteis,
Maschio adulto. Becco nero di corno. Vertice, oc-
cipite, cervice e lati del collo, d’un color grigio-scuro
che pende al color di cannella. Penne della schiena,
scapolari e groppone dello stesso colore, ma legger-
mente tendente all’ olivastro, e con macchie longitudi-
nali nerastre. Penne del sopraccoda del color della
cervice, ma con sfumatura nera lungo lo stelo: di più
hanno un sottil margine biancastro. Una fascia gialla
si stende dalle narici fin sopra agli orecchi, passando
sopra gli occhi. Fronte nera: una fascia di questo stesso
colore margina le fasce sopraccigliari. Dalla base del
becco s’ estende una fascia nera sotto l’ occhio, che sulle
gote si dilata. Gozzo coperto da una bella, e larga mac-
chia nera. Tutte le penne nere son nella cima termi-
nate da un sottilissimo margine gialliccio. Gola di color
giallo-zolfino. Lati del collo bianco-giallicci. Petto e
addome bianchi: sul petto vi son delle macchiîette nero-
scuricce. Fianchi grigio-cannella. Sottocoda candido.
Cuopritrici delle ali color cannella, marginate di bian-
castro. Remiganti nerastre, marginate di scuro-can-
nella: la prima' ha il margine esterno quasi bianco.
Le due timoniere medie son del color delle cuopritrici :
tutte le altre nere: l’ esterna ha tutto il margine esterno
bianco: la seguente ha bianco il margine solo ncila
cima. Piedi cenerino-neri.
I giovani e la femmina hanno i colori più sbiaditi.
222 APPENDICE
SINONIMIA
Alauda flava. Gmel.
Buffon, Plancl. enlum. num. 650.
NOMI VOLGARI. STRANIERI
Franc. Alouette a hausse-col noir, ou la Centure de
prétre. Ingl. The Shore Lark. Zed. Die Berglerche.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 6. Apertura
del becco: picc. 6. ‘/ Coda: soldi 2. Tarso: quatt. 2.
picc. 1. i
Costumi. Quest uccello, proprio alle parti più set-
tentrionali d’ Europa e d’ America, fu preso nel Friuli
l’ Ottobre del 1829 (1). Quella fu la sol volta in cui
a mia notizia è stato veduto in Italia. Dicesi che nel
Nord frequenta i luoghi umidi, e cibasi d’insetti, e semi
di piante alpestri.
(pag. 73.)
Nell’ estratto del secondo tomo di quest’ Opera, dato
nella Biblioteca Italiana, esponesi l’ opinione che sotto il
nome di Plectrophanes laponica siano state fino ad ora
confuse due specie distinte, cioè quella che trovasi nel set-
tentrione, di cui molti individui veggonsi nelle collezioni,
e della quale è stata data una bella figura nella magnifica
opera del Principe Carlo Luciano Bonaparte, sugli uccelli
d’ America, e la specie che non di rado capita nell’Italia
settentrionale, nel Veneto, in Lombardia, ed in Piemonte,
figurata esattamente dal Vieillot nell’ Ornitologia Fran-
cese. Avendo esaminato nella collezione Pisana, e l’ indi-
viduo venuto dalla Svezia col nome di Plectrophanes la-
ponica, e quello ricevuto dal Piemonte, mi è parsa molto
ragionevole quest’ idea. Nella Biblioteca Italiana propo»
nesi dunque di dare alla specie del Settentrione il nome
specifico di lapponica, ed all’ altra che prendesi in Italia,
il nome di calcarata. Siccome io non ho nè un tal nu-
(1) Biblioteca Italiana N.° 182. Febbrajo 1831.
AL TOMO SECONDO 223
mero d’ osservazioni, nè d’individui delle due specie da
poter decidere, non faccio per ora nessuna mutazione nel
genere Plectrophanes.
(pag. 89.)
- * ZiGOLO DI MITILENE
EMBERIZA LESBIA Lun.
Pileo nero, con piccole macchie o biancastre, o rossa-
stre, o castagne: addome bianco: petto macchiato di ca-
stagno: cuopritrici inferiori delle ali bianche: sottocoda
bianco: spigolo della mascella superiore leggermente in»
cavato.
Emberiza pileo nigro, maculis parvis albidis, rubescen-
tibus, vel castaneis notato: abdomine albo: pectore ex
castaneo maculato: tectricibùs inferioribus alaruni et sub-
caudalibus albis: angulo maxilla superioris subincurvo.
Becco conico, appuntato, con spigolo rilevato alla
base, verso la cima incavato: di color di corno. Iride
nera. Penne del pileo erigibili, di color nero, con
l’ apice tinto di giallastro-ocraceo: sulla nuca una mac-
chia ceciato-ocracea, che è più visibile quando le penne
del pileo s'inalzano, Su i lati della testa v è una gran
macchia dello stesso color nero del pileo; dal lato po-
steriore dell’ occhio parte una macchia bianco-ocracea,
che estendesi fino alla cervice. Gola, gozzo e petto
bianco-ceciate. Da ciascun angolo della mascella infe-
riore parte una serie di macchiuzze d’un bello scuro-
cioccolata, la quale scorre fino al petto, ove si confonde
con una larga fascia di questo stesso colore; a questa
fascia terminano ancora due serie di larghe macchie
dello stesso colore, ciascuna delle quali scorre su cia-
scun fianco. Addome e sottocoda candido. Cervice co-
lor di cioccolata, con macchie di ruggine. Penne del
dorso , scapolari e sopraccoda, colore scuro-cioccolata,
leggermente marginate di grigio-rugginoso. Penne cuo-
pritrici superiori delle ali colorite come le altre del
224 APPENDICE
dorso, ma le più esterne son biancastre nella cima.
Remiganti nere, marginate di color cioccolata. Coda
subtroncata. Timoniere: le due medie marginate di
castagno-fulvo: l’ esterne esternamente bianche. Piedi
cenericci. Unghie cenerino-grigie: quella del dito po-
steriore mediocre, adunca.
SINONIMIA
Buffon, Planch. enlum. num. 656. fig.
Calvi, Catalogo d'Ornitologia di Uci pag. 46.
Dimensroni. Lunghezza totale: soldi 5. Apertura
del becco: picc. 5. Coda: quatt. 5. Tarso: picc. 7.
Cosrumi. In Toscana non è mai stato trovato que-
sto rarissimo uccello; ed io non so che si conservi in
alcun altro Museo, che in quello del Professor Calvi a
Genova, presso di cui ebbi la fortuna di poterlo esa-
minare, mentre ancora lo conservava vivente, e fu al-
lora che ne feci la descrizione qui sopra riportata. Era
stato preso nel Decembre del 1827, da un cacciatore,
che con le reti aperte tendeva nella Polcevera, sulla
costa di Rivarolo. Buffon ed altri Ornitologi dicono
che questa specie non raramente incontrasi nel mMezzo-
giorno della Francia; ma ancor là vi è rarissima, giac-
chò il Sig. Polidoro Boss naturalista pieno di aMtigtà
che da molti anni s' occupa di raccogliere animali a
Marsilia, confessa nella sua Ornitologia Provenzale
che questa specie gli è sconosciuta. Pare esser piutto-
sto comune in Grecia, a Mitilene, ove racchiusa in forti
gabbie appese ai muri de’ pollaj, è adoprata qual ve-
detta, onde avvertire con i suoi gridi le Galline, Pic-
cioni, ec. dell’ approssimarsi del Nibbio, o dello Spar-
viere. Secondo le osservazioni del Pisfesde Galvi,
quest uccelletto suol continuamente mandare un zillo
simile a quel del Tordo: e nell’ Aprile e nell’ Agosto,
l'individuo che mantenne vivo, fece sentire un canto
melodioso.
AL TOMO SECONDO 225
(pag. 91.) i
EMBERIZA PALUSTRIS Nos.
Sottocoda bianco: becco grosso, ottuso: spigolo della
mascella superiore convesso..
Emberiza tectricibus subcaudalibus albis: rostro crasso,
obtuso: angulo mandibule superioris convexo.
Nota. Avendo aggiunto |’ Emberiza Lesbia, mi è cone
venuto di accrescere alla presente specie i caratteri della
frase, giacchè altrimenti si potevan confondere insieme,
Costumi. Quest uccello trovasi in Toscana ancor
nell’ estate, ed allora abita i luoghi acquosi che da can-
nelle son coperti. Un gran numero ne cova nel padul
di Castiglione, cosicchè quando si traversano gl’ intricati
viaggioli (1), fatti da’ pescatori tagliando o piegando
la canna, che foltissima impedisce il passaggio , ed ele-
vandosi lascia solo vedere un ristretto spazio di cielo,
non odesi interrotto quel continuo ma lento gemito
del vento scorrente sulla pieghevole canna, se non dalla
lontana voce del Tarabugio, che rauca ed ondolante si
spande sulla morta acqua, e dal continuo gracidare della
Passera di padule, che allora stà ostinatamente nasco-
sta. Essa ha una voce similissima a quella de’ Ranocchi
(tana esculenta), solo è meno stridula, e più sonora:
ed è tanto diversa da quella de’ veri Zigoli, che ponendo
mente anche alla forma del becco di questa Passera,
ed ai suoi costumi, parmi sarebbe cosa conveniente
formar un genere a parte.
Questa Emberiza è stata trovata ancora nelle vici-
nanze di Genova. Il D." Michaellis di Norimberga mi
ha scritto, che in un viaggio da lui fatto in Dalmazia
ne vedde in quel paese una specie, il di cui becco ha
forme e dimensioni intermedie fra quello della Schoe-
(1) Così chiamansi gli stradelli che percorrono il padule.
Tomo III. 12
226 APPENDICE
niclus, e quello della palustris. È questa una specie
distinta, o una semplice varietà? Io non sono in grado
di decidere una tal questione.
(pag. 98.)
FRINGILLA CISALPINA Temm.
Caccia. Il Passerajo. Sopra molte case del Fio-
rentino, del Pisano, e di varie altre parti della Toscana
vedonsi delle basse torri, le cui pareti son tutte buche-
rellate: oppure bucherellate si vedono le muraglie delle
colombaje, ed una quantità grande di Passere in pri-
mavera, entra ed esce continuamente da tali fori. Son
questi l’apertura d’ alcune cavità, fatte nella grossezza
del muro, e che possonsi da un lato aprire, sollevando
un mattone, entro le quali le Passere vanno a covare,
e così i figli loro sono in balia di chi que? nidi preparò.
In tal maniera per tutto il tempo in cui durano le cove
delle Passere, si han quasi senza alcuna pena buone
raccolte di Passerotii, che piacciono molto cucinati in
stufato .
( pag. 105.)
FRINGILLA DOMESTICA Lis.
Costumi. Quando estesi 1’ articolo concernente la
Fringilla domestica; io non aveva per anche traver-
sate le Alpi che separano l’Italia dalla Germania: perciò
trattando della patria di quest’ uccello dovetti, come in
quell’ articolo dissi, attenermi in parte a ciò che da altri
era stato scritto. E così facendo copiai un errore, giac-
chè, come accennasi nella Biblioteca Italiana (1), non
solo la Fringilla cisalpina trovasi ancora a Treviso
ed a Udine, ma fino a Klagenfurt.
(:) Biblioteca Italiana N.° 182. Febbrajo 1831.
AL TOMO SECONDO 426
( pag. 161.)
COLUMBA LIVIA Brisson.
Nella decorsa primavera essendo fralle rovine dell’ an-
tica Cosa, posta nella parte più meridionale del littorale
Toscano, fuggì da una buca che era presso di me in quelle
ampie muraglie, un Piccione selvaggio. Egli dovette ral-
lentare il suo volo onde svilupparsi dai rami fronzati d’un
Terebinto, così che quantunque io non potessi impadro-
nirmene, ebbi nonostante l’ agio di delucidare il dubbio
che su i Piccioni selvaggi Toscani mi restava, cioè sul co-
lore del loro groppone. Egli l’aveva bianco. Dipiù, sic=
come nell’autunno del 1829 trovai sul nostro mercato,
insieme ad una gran quantità di Colombelle (Columba
Oenas), la vera Columba Livia descritta dal Temmiuck,
posso adesso accertare che tutti i Piccioni selvaggi di Toe
scana, gli stazionari, ed i viaggiatori, sono compagni a
quelli descritti dal Temminck. Perciò onde completare
l’articolo che riguarda questa specie, da me inserito nel
precedente volume, e dove è descritta solo la varietà semi-
domestica ( Piccion Torrajolo ), qui sotto riporto la de-
scrizione dell’individuo selvaggio. Aggiungerò ancora,
che il Piccion selvaggio delle vicinanze di Trieste ha
forme e colori precisamente compagni a quei dell’ indi-
viduo qui sotto descritto, ed ho potuto assicurarmi di ciò,
in grazia del Sig. Dott. Michaellis di Norimberga, giovane
naturalista pieno di cognizioni e di zelo, alla cui corri-
spondenza debbo una Columba Livia dell'Istria, oltre ad
un infinità d’ altri belli, e rari animali,
Becco scuro-nerastro . Testa, schiena, addome, fian-
chi, sottocoda e sopraccoda, di color cenerino-piom-
bato cupo. Groppone candido. Penne che circondano
la base del collo d’ un bel color verdone di splendore
metallico. Penne del petto cenerine, cangianti in por-
porino-metallico. Scapolari e cuopritrici delle ali di
color cenerino-chiaro. Le ali essendo chiuse, son tra-
versate da due fasce nere; la prima è più stretta, ma
più lunga dell’altra. Remiganti e timoniere cenerino-
228 APPENDICE
cupe. La coda è terminata da una larga fascia nera: e
ciascuna timoniera esterna ha il margine esterno bianco,
eccettuato nel posto, ove è coperto dalla fascia trasversa
nera. Piedi rosso-vinati. Unghie nere.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 11. Apertura
del becco: picc. 10. Coda: soldi 3. quatt. 2. '/, Tarso:
soldo 1.
(pag. 166. )
APPENDICE AL GENERE COLUMBA
TORTORA DOMESTICA
COLUMBA RISORIA Lux.
Coda cenerognolo-ceciata; una fascia trasversale nera
sulla cervice.
Columba corpore cinereo—cicerino: fascia cervicali transe
versa nigra.
Cosruwi. È propria dell’ Africa, ma adesso dome-
stica trovasi abbondantissima per tutta l’ Europa. In
questo stato è d° un bel color d’ isabella, tanto superior-
mente che inferiormente; con le penne anali, e quelle
del sottocoda candide. La selvaggia, o almeno la specie
che supponesi essere il tipo della nostra Tortorella do-
mestica , ha le parti superiori; cioè schiena, scapolari,
groppone, sopraccoda, e cuopritrici delle ‘ali, di un
colore olivastro chiaro; ed il collo, petto ed addome,
d’un colore isabella tendente al carnicino : le sue di-
mensioni sono un poco maggiori di quelle della nostra
Tortorella, ma la macchia cervicale, e le disposizioni
de’ colori della coda son precisamente gli stessi di quelli
della specie domestica. Una bellissima varietà di questa
è la Tortora bianca.
AL TOMO SECONDO 229
pag. 205.
PI5
TURNIX ANDALUSSICA Virituor.
Giovane. Pileo irregolarmente macchiato di nero,
di fulvo, e di ceciato. Penne della cervice fulvo-scu-
ricce, lateralmente ceciate, con due strie nericce paral-
lele allo stelo. Penne della schiena, scapolari e soprac-
coda, scuro-fulve macchiate irregolarmente di nero, e
cinte da una linea bianchiccia. Cuopritrici delle ali
lunghe, di color ceciato, con due macchie cordiformi
nere e fulve, una alla base, una verso la cima. Gola
bianco-ceciata, lateralmente macchiettata di nero . Parte
media del gozzo e del petto di color fulvo: penne de'
lati del gozzo e del petto ceciate, con gran macchia
subcordiforme verso la parte media. Addome ceciato-
chiaro. Penne anali e del sottocoda, fulvo-chiare. Piedi
carnicino-pallidi. Unghie dello stesso colore.
Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 6. Apertura
del becco: quatt. 2. Coda: soldo 1. Tarso: picc. 10.
Nota. Dal Sig. Biberon, ajuto Naturalista del Museo
Reale di Parigi, al suo ritorno da un viaggio scientifico
fatto in Sicilia, ho avuto due giovani individui di questo
singolare uccello, così che posso adesso pubblicare la de-
scrizione dell’abito di cui egli è vestito in quell’età, descri-
zione, per quel ch'io so, fino adesso non pubblicata da
nessun autore.
In quest'occasione noterò ancora un errore scorso nel
precedente tomo, parlando delle Quaglie tridattili: 1’ arti-
colo che concerne i costumi del Turnia Gibraltarica,
deve esser posto al Turnix Andalussica, e viceversa quello
dell’ Andalussica al Gibraltarica.
(pag. 188.)
PERDIX FRANCOLINUS Lara.
Gola nera: petto nero macchiato di bianco (maschio):
Pai
230 APPENDICE
gola ceciata: petto coperto da macchie trasverse, nere, e
ceciate (femmina).
Perdix gula nigra: pectore nigro ex albo maculato (in
masculo ): gula cicerina: pectore transversini maculis ni-
gris et cicerinis notato (in femmina).
Femmina. Becco scuro-nerastro nella cima. Penne
del pileo e della nuca nerastre nel mezzo, rosso-oliva-
stre sul margine: alcune delle più inferiori son mac-
chiate di bianco su i lati. Fra la base della cervice, e
la schiena una larga macchia trasversa fulvo-castagno .
Penne della schiena nero-scure con una larga fascia ce-
ciata che scorre parallelamente al margine: il nero del
fondo del color della penna è più intenso lungo la fascia
ceciata. Alcune delle scapolari, e le cuopritrici delle ali
son colorite nello stesso modo, ma il color della fascia
è lionato. Penne del groppone, sopraccoda, e timo-
niere medie grigio-scure, con molte fasce trasverse, e
parallele ceciato-lionate, o formate da punteggiature
nerastre. Lati del collo ceciati, e macchiettati di nera-
stro. Gola ceciata. Penne del petto alla base ceciato-
lionate, nella cima con una bella macchia bianco-ce-
ciato, marginata di nero. Penne dell’addome lionate,
con la cima biancastra, e traversate da una macchia
angolata, nera. Penne de’ fianchi nerastre, con largo
margine ceciato . Sottocoda ceciato, con molte e larghe
fasce trasverse nere. Timoniere esterne nere, con la
base traversata da molte fasce bianche strette. Remi-
ganti scuro- nere, macchiate dappertutto di lionato.
Piedi di color più chiaro che nel maschio: in vece di
sprone vi è un piccolissimo tubercolo, appena rilevato.
Unghie color di corno.
Nota. Ho ricevuto ultimamente di Sicilia una bella
pelle di Francolino femmina, dimodochè con la sua descri-
zione posso adesso completare l’articolo del Francolino,
e dar la frase anche della femmina.
AL TOMO SECONDO 234
(pag. 218.)
OTIS TARDA Lun.
Costumi. Nel freddissimo inverno del 1830 calò
verso il mezzogiorno una gran quantità d’ Otarde. Di-
verse ne furono prese presso Genova, un bellissimo
maschio adulto vicino a Firenze, ed un giovane nelle
Rene, dal lato meridionale di Pisa.
(pag. 219.)
OTIS TETRAX Lin.
Costumr. Nel 1829 nel Friuli, nelle praterìe verso
Fontana fredda, comparve una truppa d' circa 30
Galline pratajole.
(pag. 229.)
HEMATOPUS OSTRALEGUS Lim.
Propacazione. Molti covano nelle paludi Veneziane.
Quando hanno i pulcini è facile ucciderli, andando
essi a volare quasi sulla testa del cacciatore (1).
(pag. 232.)
HIMANTOPUS MELANOPTERUS Merxer.
Propicazione. Nidifica in abbondanza nelle lagune
Venete, ove è conosciuto col nome di Sgambirlo (2).
(1) (2) Biblioteca Italiana N.° 182. pag. 194-
232 ASPIPPEN D'IC E
(pag. 256.)
VANELLUS CRISTATUS
Caccia. Nell’ autunno, ed al finir dell’inverno se ne
prende una gran quantità con le reti aperte, nel modo
stesso che prendonsi i Pivieri. Si attirano le Pavoncelle
attorno alle reti, mediante un piccolo fischio, formato
da un fuscellino di vite, piegato in modo che raddoppi,
mettendovi per linguetta un pezzo di scorza della stessa
vite. Alcuni cacciatori adoprano anche un fischio fatto
con una striscia di latta piegata, in mezzo alla quale è
teso un nastrino di seta. Circa al nutrimento da darsi
a quelle Pavoncelle che voglionsi mantenere in schia-
vitù, aggiungerò al già detto, che le budella di Pollo,
o Agnellino, con cui ordinariamente cibansi, per più
comodo possonsi seccare, e così serbarle, per darle loro
ammollendole nell’acqua, quando più piace.
Propagazione. Ci fa conoscere la Biblioteca Italiana,
che quest’uccello nidifica in copia nelle paludi della
Cava, ed al Cavallino, presso 1’ imboccatura della Piave,
poche miglia distante da Venezia. Mentre le Pavoncelle
han la covata è facilissimo ucciderle, giacchè vanno in-
contro al cacciatore, soffermandosi librate sulle ali, e
di continuo ripetendo il loro solito fischio giz, gii (1).
(pag. 272.)
TOTANUS CALIDRIS Brecxusr.
Nota, Nell'inverno del 1830 ne fu trovato sul mercato
di Pisa un individuo in perfetto abito d’ inverno, corri-
spondente precisamente per il colore, dimensioni e forme
alla descrizione che io ne ho dato alla pagina 271 del se-
condo tomo. Ma singolarissimo era quest’uccello per avere
i piedi più che a metà palmati. Su] dito esterno la mem-
(1) Biblioteca Italiana N.° 182. pag. 195.
AL TOMO SECONDO 333.
brana estendesi al dilà della seconda falange; sul medio,
tanto da un lato che dall’altro oltrepassa anche ]ì la fa-
lange seconda: e sull’ interno giunge appunto al dila della
prima: si avverta che io intendo di parlare solo del posto
ove termina la porzione larga della membrana palmante,
giacchè questa ristretta, decorre al dilà de’ limiti che ho
indicato, e giunge fino alla base delle unghie. Questa va-
rietà accidentale del Totanus calidris, mostra chiaramente
di quanto poca importanza siano i caratteri tolti dall’unione
de’ diti da un rudimento di membrana più o meno esteso.
(pag. 277.)
TOTANUS HYPOLEUCOS
Costumi. Nell’ autunno ingrassano moltissimo; e
siccome vanno uniti in branchetti, se ne uccidono molti
con fucili di molta portata. Questa caccia si fa comu-
nemente ne’ contorni di Venezia, sul far della sera.
Là apprezzansi molto que’ grassi uccelletti (1).
(pag. 317.)
SCOLOPAX GALLINULA
Costumi. Secondo la Biblioteca Italiana, anche que-
sto Beccaccino, nel frullarsi, manda qualche volta un
grido esprimente cree, ma più debole di quello della
Scolopax major. Gli individui con l’ abito di prima-
vera han colori più splendidi di quelli con l’abito d’ au-
tunno; ma i colori sono i medesimi, e la loro disposi-
zione è la stessa.
(pag. 334.)
GRUS VIRGO
Cosrumi. È stata trovata ancora in Dalmazia.
(1) Biblioteca Italiana N.° 182. pag. 195.
234 APPENDICE
(pag. 350.)
ARDEA RUSSATA Lara.
SINONIMIA
Ardea Verarii. Roux, Ornith. Proveng. pl. 316. indi-
viduo giovane?
(pag. 355.)
ARDEA STELLARIS
PropAcazione. Nidifica nel nostro padule di Casti-
glion della Pescaja. Nel Maggio del 1831, quando vi-
sitai questo padule, vi erano moltissimi Tarabusi, di
modo che in tutti i punti di quel vasto piano allagato,
e coperto dal foltissimo bosco di canne, sentivasi sem-
pre la cupa lor voce, similissima al romore che tra-
manda un fiasco vuoto, soffiandovi dentro. I giovani
Tarabusotti han le gambe e le ginocchia grossissime.
Molti ne covano ancora nelle lagune prossime a Venezia.
(pag. 363.)
PHOENICOPTERUS ANTIQUORUM Tenm.
Costumi. Nell'autunno del 1829, un individuo non
molto vecchio fu preso presso al padule di Castiglion
della Pescaja. Due adulti vi furon presi nella prima-
vera del 1830. Un individuo assai giovane, che adesso
conservasi nel Museo di S. A. il Duca di Lucca, fu
ucciso nello stesso anno sul lago di Maciuccoli. E nel
passato autunno, un altro ne fu preso nell’ isola di
Gorgona..
Riporterò qui un pezzo del Viaggio in Sardegna del
Cav. della Marmora, giacchè mi sembra d’un interesse
grande per la storia di quest’ uccello.
AL 'TOMO SECONDO 235
ce Il Fenicottero emigra verso la fine di Marzo, ab-
bandonando la Sardegna per ricomparirvi costantemente
a mezzo Agosto. A quell'epoca di sopra i bastioni che
servono di passeggiata agli abitanti di Cagliari, veggonsi
arrivare dall’ Affrica questi magnifici uccelli. Schierati
in branchi triangolari, compariscon come una linea
di fuoco segnata A cielo: si. avanzano con l’ ordine
il più perfetto; alla vista del vicino stagno rallentano il
volo, ed un istante sembrano immobili nell’ aria: di
poi descrivendo con un movimento lento e circolare
una spira conica, e rovesciata, giungono al termine della
loro emigrazione. Questi DICI i rilucenti con
tutto lo splendore dell’ abbagliante vestito, ed in una
stessa linea disposti, offrono un nuovo spettacolo e rap-
presentano una piccola armata in ordine di battaglia,
che nulla lascia a desiderare per l’uniformità, e simetrìa.
Ma lo spettatore deve per allora contentarsi di contem-
plare da lontano questa pacifica colonia. Disgraziato lui,
se ardisce penetrar nello stagno in quella funesta sta-
gione! »3
( pag. 366.)
RECURVIROSTRA AVOCETTA
Cosrumi. Non è rara nelle lagune circonvicine a
Venezia, ove in primavera vedesi arrivare in branchi
di quindici o sedici, che poi dividonsi in coppie, e
fermanvisi a nidificare.
Propagazione. Nel Veneziano sceglie quelle lagune
in cui il flusso e riflusso del mare appena si fa sentire,
essendo cinte da argini. I pulcini hanno fin dal lor na-
scere il becco rivolto all'insù.
(pag. 379.)
RALLUS PUSILLUS
Propagazione. Nidifica nelle paludi, vestite di folti
giunchi, delle vicinanze di Venezia.
236 APPENDICE
Nota. Notizia anche questa dovuta all’ Estensore dell’e-
stratto del secondo tomo della mia Ornitologia. Di più
egli biasima in quell’articolo l'unione da me fatta del
genere Rallus col genere Gallinula, dicendo che i carat-
teri distiutivi son troppo vistosi per poterla permettere: io
farò osservare che non limitando l’esame di questi caratteri
(i quali di già nelle nostre specie consistono solo in pro-
porzioni diverse ) agli uccelli Europei ma estendendolo
anche agli esotici, si vedranno essi sparire intieramente,
mediante gradazioni insensibili. Per meglio comprendere
la mia maniera di pensare sopra le divisioni generiche,
prego di esaminare quello che dissi nel Capitolo secondo
dell’Introduzione, nella Nota al genere Sylvia, ec.
(pag. 383.)
RALLUS CHLOROPUS Nos.
NOMI VOLGARI. TOSCANI
Sciabica, Pis. Sciebita, Yecch. Pappardella, Bientina.
Cianfruscula, Valdichiana. Fiumalbo, Fucecchio .
STRANIERI
Franc. La Poule d’eau ordinaire. Ingl. The common
Gallinule. Ted. Die Grunfussiges rohrhuhn.
FINE DEL TOMO TERZO ED ULTIMO.
ALFABETICI
DE° NOMI LATINI, ITALIANI, FRANCESI
INGLESI, E TEDESCHI
DEGLI UCCELLI DESCRITTI NELL’ OPERA,
E DELLE COSE PIU’ NOTABILI IVI CONTENUTE
Tomo ILL. S
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" i Ì na * "ri Ri "0 v
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I I I tu | i i (oe n f ‘
Ta fa Qi, De di
Li DI A DI
e, Lia
INDICE ALFABETICO
DEI NOMI LATINI
I nomi scientifici adottati in quest’ Ornitologia son
distinti col carattere mAsuscoLeTTO : la sinonimia
col carattere minuscolo. — I numeri romani in-
dicano il tomo: gli arabici la pagina.
ore
A ccentoRr. Beschstein. (Gen. 30. ) I
—— ALPINUS. Bechst. È —
MopuLarIs. Cuvier . ; ; —
MontaneELLUs. Z'emminck + A . Ù , —
Accipiter fringillarius. Aldrovandi . } . —
ACCIPITRES. (Ord. I.) . eroga
ACRIDOTHERES. Vieill. (Gen. 26. ) ; =
roseus. Ranzani ; SAL. 1198: NEL,
Aegitalus Pendulinus. Boze è ; . sidle
Aesalon. Aldrov. x - . ‘ Ro) di
ALAUDA. Linnaus. (Gen. 36. ) . .
——— ALPESTRIS. Lin. . s . .
——— ARBOREA. Lin.
—— arenaria. Vieill.
ARVENSIS. Lin. ( fio.) .
—— brachidactiyla. Temm.
Catanpra. Lin.. A
—— € CALANDRELLA. Bonelli,
—— campestris. Lin. cur. Gmel.
—— congener. 4/drov.
CRISTATA. Lin. . A ; 5 o . s
minor. Adrov.
—— cristatella. Latham. Index .
—— flava. Gmel. .
—— italica. Gmel. Syst. Nar. (hg; )
-—— maxima. Aldrop.
—— mosellana. Lin. cur. Gmel. .
———+ nemorosa. Gmel. LIO ;
— wpratensis. Lin. cur. Gmel. . ; , è
— wSpipoletta. Lin. cur. Gmel. .
. ———— trivialis. Lin. cur. Gmel. si
=—— uundata. Gel. Syst. Nat. . : si ; È
Albellus aquaticus. Aldrov. Sofia e pato 3 .I
SE
| SSR
STATS
SS
[>
a)
240 INDICE ALFABETICO
ALCA. Brisson, (Gen. 78.) . si «III
sy warctica. Lin. cur. Gmel.. . A .
———— baltica. Brunnichius . A ? , È
—— deleta. Gmel. . È A ; : ; ”
==» labradora. Gmel. ; . ; } o È
—— Pica. Gmel. 3
—6 Torna. Lin. . È n É i
ALCEDO. Lin. (Gen. 20, ) : . . è .
— Ispipd. Lin. (fig.). . - 3 : :
Alchata arabum. Aldrov. . n , .
ALECTORIDES. (Ord. IV. Tr. I. ) . } }
Aluco minor. Aldrov. é È È .
Ampelis garrulus. Lin. cur. Gmel. (fig. ) . .
AMPHIBOLI. ( Ord. II. Tr. VII. i ° .
ANAS. Lin. ( Gen. 99. DE . .I
—— AcuTA. Lin. A 4 È ;
africana. ieri
—— walbifrons. Lin. cur. Gmel., Melina:
—— Anser ferus. Lin., Gmel., Lath., Temi
—— Bernicla. Lin., Aldrov., 'Temm.
—— wBoscnas. Lin. . A x È
-——- Branta. A/drov.. 5 ; l
—— wCasarka. Lin. cur. Gmel. . 3 »
cinerea. Ranz. ; . di 5
circia. Gmel. . s À
clangula. Lin., Ranz., Pu ;
Clypeata. Lin, Aldr., Ranz., Temm., Bonap. (î8).
cornuta. $. G. Gmel. :
Crecca. Lin. A
Cygous. Lin., fanz., Tin
fera fusca. Aldrov.
ferina. Lin., Ranz., Temma.
Fuligula. Gueli
fusca. Gmel , Ranz., Temm.
glacialis. Ha cur. Gmel., Temm., Ra
leucocephala. Lin. cur. Gabi Lal Temm., Rana.
leucopis. Nauman
leucophtalmos. Bechst., Temm., ‘Ranz.
Marila. Lin., Ranz., Temm. (ig )
Mersa. Pallas .
nigra. Lin., Temm., fimo,
Olor. Lin., Temm., Ranz.
Penerore. Lin. .
PPITFERRERFFIRECRERERFE Reti 1 EL LETST=| LELO
SIE ERALIAIAA GLI RREZAESADIA]
platyrinchos. Aldrov. ( fig. ) III. 134
— — minor. Aldrov. : . II.
— —— rostro nigro et plano.. Aldrov. —
QuerquenuLa. Lin. . . 1 - : . —
rubens. Gmel.( fig.) . : : } —_
rufa. Lin., Gmel., Lath. È; si _
ruficollis. Scopoli . ; ci —
rufina. Pallas, Gmel., Temmi, Ranz. _
rutiLa. Pallas ., di x i
DEI NOMI LATINI
Anas sctandica. Gmel.
— segetum. Lin., Goclo Temm., Ranz.
cm STREPERA. Lirn., Calda
—— sylvestris nigra. A/drov.
— Tiporna. Lin.
—— torquata. Aldrov.
n —__——m wminor. Aldrov.
ANGULIROSTRES. (Ord. Il. Tr, DK)
ANSER. Brisson. ( Gen. g1,)
tr ALBIFRONS. Bechst.
— BernicLA. Bornap. È
6 wcnErREUS. Meyer
— ferus. Aldrov. .
LeucoPs1s. Bechst.
—— mepIUs. Temm.
rvrescens. Brekhm,
— secetum. [Meyer
—— sylvestris. Brissor
ANSERES. ( Ord. V. )
ANTHUS. Bechst. (Gen. 35. )
—— guatIcus. Bechstein
——— ARBOREUS. LBechst.
«— CAMPESTRIS, Bechst.
——_ PRATENSIS, Bechst.
—— ficnanni. Vieillot
—— rufescens, Temm.
-— rufus. Vieill..
—— sepiarius. Vieill. .
—— Apos. Aldrov. . .
Aquila fasciata, .
=» Planga
AQUILA. (am, III, Gen. Falco )
ARDEA. Stephens. ( Gen, )
ARDEA. Lin. ( Gen. 68.).
——— ansa. Lin.
alba minor. Aldrov..
—— badia. Gmel. ( fig.) .
castanea. Gmel. ;
Ciconia. Lin.
—— onerta. Lin.
cinerea major. Aldron,
ce]
—— comata. Gmel.. è
—— danubialis. Gmel.
—— Egretta. Gmel.
—— Garzetta, Lin.
———€ Garzetta candidissima. Cel.
—— grisea. Lin. (fig.)
Grus. Lin.
te miaculata. Gmel dI: )
—— major. Lin.
——— Marsigli. Gmel.
— minor, Aldrov. (hg )
2
>
PRETE ELE ERE CESES
= PETTE ERPESOREEFE pe
242 INDICE ALFABETICO
ARDEA MINUTA. Gmel. 3 . 5 i . II. 358
nigra. Lin. (fig.) . - ; . — 339
Nycricorax. he .s Gmel. (Sg ). - . . — 353
pumila. Gmel.. . 2 è . — 352
—— purpurea. Lin. . - : 7 ; . — 345
—— RALLOIDES. Scopoli ; È : i . — 351
—— russata. Lath. . 3 i 1 . IL 349 11I. 234
soloniensis. Gmel. . i . i È + II 359
——— Squaiotta. Gmel. . ì : L i . — 352
—— sTELLARIS. Lin. - ; 3 i — 355
—— stellaris major. Aldrov. . E sno lE 1346 II. 234
—-Verani. Roux . S - . : à ivi
virgo, Lin... . ; Sha II 334
ARDEZE. ( Fam, I. Gen. Ardea) x . — 341
Ardeola. Stephens. ( Gen.) ; 3 — 357
ARDEOLJ/E. (Fam. III. Gen. Ardea). — ivi
Arenaria interpres. V'ieill. — 261
vulgaris. Stephens J — 250
Arquata. A/drov. . sì si II. 321
Asilus. A/drov. : È a I. 293
Asio. Aldrov. . A ; 3 — 7.
Asterias. Aldrov. . — 56
ASTURES. ( Fam. VII. Gen, Falco) è . — 54
Athene passerina. Boîe . : . è .III_. 201
Atricapilla. A/drov. . : . } È . I 247
—— se se multans. A/drov. ( fig. ) : è ì SA,
Avis Diomedea. Aldrov. . : ; : È . III. 38
falcata. Aldrov. a 3 : A . sadl..-328
——— pugnax. A/drop. . . . . . . — 265
——— Stella. A/drov. 4 : ; 3 È + — 220
Avosetta italorum. A/drov. : - 3 . — 366
Bernicla. A/drov. . 5 ; ; ? .III. 181
torquata, Bose . Ì 3 . . — ivi
BOMBYCILLA. Briss. Gen. n. ) È > 3 . I 107
——— carruLa. Vieill. ( fig. ) ; 7 $ . . — 108
Bombycivora garrula. Temm. (fig.) ._* . ì . — 109
Boschas major. Aldrov. . È : : III. 162
BOTAURI. ( Fam. II. Gen. Ardea ) 3 ; 4 + II. 350
Botaurus. Boze. ( Gen.) . , : c . — ivi
Botaurus purpurata. Gmel., Biath: : ; i , — 346
Branta. Aldrov. : n . i s ZII. 181
BREVIPENNES. (Ord, 5. Tr. I.) : ? , . — 97
Bubo. A/drov. . È . To=69
Budytes flava iCuvieri ‘ UE ao sl Ma(85xdd 5
Buteo apivorus. Vieillot . È 3 ; I: 132
—— fasciatus. Yieill. ‘ ; ; È È «IM. 196
—— Lagopus. Zieill. ; Nd sf : . 24
mutans. VYieill. - gl, Ve e a «III. 195
Calandra maxima. A/drov. È ° È è srill.-51
CALIDRIS. I/liger. (Gen. 55.) . v . 4 ». — 2467
——— ARENARIA. Z/lig. : . . — 249
—— grisea. Meyer. È di : ì ui . — 25o
—— rubidus. Zieill. — ivi
DEI NOMI LATINI
CALLICHROMI. (Ord. il. Tr. Il.)
CAMPESTRES. ( Ord. II. Tr, XV.)
CANORI. ( Ord. 11. Tr. XI. )
Cappella. Aldrov. ..
CAVRIMULGUS. Lin. (Gen. 16.)
—— eurorzus. Lin...
ruficollis. Temm.
Carbo Cormoranus. Meyer, Temm. (fig. dat
cristatus. Zeemm., Planch. color.
— Graculus. aber, Meyer > Temm.
vulgaris. Lacépéde . ( fig.
CARDUELES. (Fam. III. Ger riagilla)
Carduelis. A/drov.
Castor. A/drov.
Cataracta parasitica. Brunnich.
Catharthes Pernopterus. T'emm. (fe. )
Cenchris. Aldrov. (fig. )
CERTHIA. Lin. ( Gen. 23. )
= FAMILIARIS. Lin.
muraria . Lin. cur. Gmel.
Certhia. Aldrov. ,
CHARADRIUS. Lin. (Gen. 54
—— albifrons. Meyer
— apricarius, Lin.
—— auratus. Suckow
—— cantIiAanus. Lath.
——— curonicus. Gmel.
fluviatilis. Bechst. .
—— gallicus. Gmel.
—— helveticus. Lonap.
= Hiaticura. Lin.
—— Himanthopus. Erael.
litoralis. Bechst.
——&@6minor. Meyer, Temm., Ranz. |
MorineLLus. Lin,
—— Vedicnemus. Gmel. .
—— PLuviaLIis. Liz.
Chloris. A/drov.
Chrysetus. Aldrov. .
CICONIA. Briss.
—— ALBA. Briss. .
nigra. Bellon., Aldrov. (fig.)
CINCLUS. Bechse. (Gen. dg-)-
—— aquaticus. Bechst. 4
Circetus gallicus. Zieill. .
CIRCI. (Fam. VII. Gen. Falco)
Circus eruginosus. Yieill.
gallinarius. Zieill.
Montagui. Zieil,
rufus. Mieill. .
Cirlus. A/drov.
—— stultus. 4/drov,
CREPFPIÀPRPISSSPLTRIEERECI I PESPRELI AI
244 INDICE ALFABETICO
Citrinella. Aldrov. . SCE:
COCCOTHRAUSTES. (Fam. V. Gen. Friogilla) _
Coccothraustes. A/drov. _
vulgaris. Vieill. | : ; : ; . —
COCCYSUS. Zieill. ( Gen. 15 ). È ‘ è ab
tn GLANDARIUS. Vieill. (fig.) . : } ) .—
COLLURIONES. (Ord. IL Tr. IL) . ; ; 0 —
COLUMBA. Lin. ( Gen. 42.) + i; ; II.
Livia. Briss. ( fig. i P . (II. 160. III.
_——6 Risoria. Lin. + è ; ° . III.
——— Ornas. Lin. . A , A . 4 «dd.
—— Parumpus. Lin... andate ì > ; o
—— Turtur. Lin. . ; + L . —
COLUMBINI. ( Ord. II Tr, XVII. ) A ; x . —
COLYMBUS. Latham. ( Gen. 77.) + . a «III.
— ARCTICUS. Lin., Lath,, Roiapi Temm. . °° III. 28
auritus. Briss., Ranz. ; ; : , «ALI.
—— € wcornutus. Lin. cur. Gmel. . i ; à
—— cristatus. Lin. cur. Gmel., Ranz. i . .
—— GLACIALIS. Lin. 5 a 3
——y hebridicus. Lim. cur. Gricll È È
r— mlumme. Brunnich. . 4
—— major cristatus. A/drov.
—— minor. Al/drov. 3
— alius. Aldiab: 5 È
rubricollis. Liz. cur. Gmel.
—— sepTenTrIOnaLIs. Lin., Temm., Lak È Bonap. ul.
-—— stellatus. Lin., Fa.
— subcristatus. Lin. cur. Gmel.
— torquatus. Brunrich.
CORACES. (Ord. II. Tr. IV.) . i;
Coracia eritheroramphos. Vieill. a
Coracias. Aldrov. .
CORACIAS. Lin. ( Gen. Gi ù . .
-——— carruna. Lin. . ; ; : x 106 Il
Cornix cinerea. A/drov. . è i î
frugilega. Aldrov. .
CORTICICOLI. ( Ord. II, Tr. V.)
Corvus. A/drov. ( fig.) . s
CORVUS. Lin. ( Gen. VIII. ) )
caryocatactes. Lin. cur. Gmel.
—— Corax. Lin. (fig. )
Cornix. Lin. . 3
—— Corone. Lin. 7
erucILEGUs. Lin. ( fig. )
GLANDARIUS, Lin. ; P si
——« Graculus. Lin. cur. Gmel.
———+— Mownepura. Lin.
— Pica. Lin.
Pyrrhocorax. Lin. cur. Gmeli gi 7 .
Coturnix. A/drov. È È A
dactylisonans. Meyer. i ; sì
major. Briss.
fo
SW 11IIIIITI
= e
LIPEEL REL REESE 030
IIS
DEI NOMI LATINI
CREX. (Fam. II. Gen. ala ;
Crex Porzana. Bose. 9 È,
— pratensis. Bechst. . . .
Crucirostra abjetina. Meyer, Nilson . .
——— pinetarum. Meyer et Nilson. . . .
Crymophilus rufus. Vieillot. . : è
CUCULUS. Lin. ( Gen. 14.) + .
——— camonus. Lin. . ì
—— glandarius. Liz. (fig. ) .
-——— hepaticus? Lin. ò .
—— wPisanus. Gmel. ( fig. ) .
CURSORIUS. Latham. (Gen. 50.)
°
. ° e @ DI ° 6
s——6y wEuroPRUSs. Lath. è A è
—— isabellinus. Meyer, Temm. à i
Curvirostra. A/drov. 7 è a x 4
—— vulgaris. Daudin . : : s }
Cignus. Aldrov. ) . . ;
CYGNUS. Bechst. ( Gen. O DI s è .
—— gibbus. Bechst. È a È 4 s
—— melanorhynchus. Meyer . . :
musicus. Bechst., Bore, Bonap. .. 3 È
—— OtLor. Vieill., Boiei Bonap.
CYPSELUS. Illiger. (Gen. 18. )
—— alpinus. Temm. A 4
——— Apus. Zliger. . . . oi .
—- Meta. Nieillot . . A
murarius. Temm. . 7 2 n p
Diomedea avis. Aldrov. . ° ;
Dreparis. Aldrov. .
DUMETICOLZ. ( Sez. II. Fam: VI. Gen. Sylvia).
Eiber Bellonii. Aldrov. . ; ì È
EMBERIZA. Lin. ( Gen. 38.) . è
—— brumalis. Scopoli . A s E
calcarata. Temm. . : . è Ù
_— Cia. Lin. A A È + di
Circus. Lin.
CITRINELLA. Liz.
nortuLana. Lin. ? ù 2 A d
LESBIA. Lin. . 4 é
MELANOCEPHALA. Scopoli
MILIARIA. Lin. . 4 3 is 4
montana. Gmel., Temm. .
mustelina. Gmel.
FTT
.III. 192
e
SI PALITITISSISSI[IES
ua Ne
| N
a ee
Fs
I
©)
nivalis. Gmel. . 2 È } A x s ivi
PALUSTRIS. [Vobis P ; È .- «II gx III 225
ScHoenicLus. Lin. . 7 ; s 3 . II. 89
Erythachus. A/drov. n I. 244
Eudiles arclicus. Z/liger, Ranz. ; "i . IIl. 29
glacialis. Illiger s-Ranzi . ; ai . — 283
septentrionalis. Zlliger, Ranz. . 5; : . — SI
Falcinellus. Aldrov. A è di sl h II. 328
Tomo III. 6
246 INDICE ALFABETICO
FALCO. Lin, (Gen. 3.) . SEUI ; È I
—— eruginosus. Lin. d a RO 5 n: ol
«——— salon, Lin. cur. Gmel. .. i L L . —
=——— albicans. Lin. cur. Gmel. . È , ; o —
——@6ywalbicaudus. Lin. cur. Gmel. _
—- Arsicicvi. Lin. . È N À di I 15 III.
—— ApPIvorus. Lin. . A x N n s -
——— ATER. Lin. H è 5 o 3 —
—— barbatus. Lin. cur. Gmel. , 3 È È —
-——— —bohemicus. Lin. cur. Gmel. 7 ; x 2 —
—— Bonetti. Temm. et Laugier 5 A; i, II. 188
—— brachydactilus. 7/70/f, Temm. . .
—- Buffonii. Lin, cur. Gmel. . A 4 —
—— wButro. Lin. UR 129 III.
— Cevcuns, Frisch (alias F. tinnunculoides ) . :
—— chrysàetos, Lin. cur. Gmel. È ; È i
—— cineraceUs. Montagu è ; ì
communis. Lin. cur. Gmel, a di è
craneUS. Montagu + - . . >
—— rascratus. Vieill. . È A DE I
FoLvus. Lin. . è
SITTTISIBICI Ta!
—— fulvus. Lin. cur. Cel. ; gi
—— cauLicus. Gmel. ; : x Ù s
—— gallinarius. Storr. A 3 4 : x
—— gentilis. Lin. cur. Gmel. . .
—— griseus. Lin. cur. Gmel. . : : . -
——— Hamarus. Lin. pas % A x
hudsonius. Lin. cur. (Cmeli A d
—— iIMPERIALIS. Bechst. . : ; . I: 17 IM.
Lacorus. Lin. + è , " A ,— 23 —
LITHOFALCO. Liz. Fan 5 AZ:
—— maculatus. Lin. cur. Guel ii RA . —
—— melanietos. Lin. cur. Gmel, . 4 È , —
—— Mitrvus. Lin. i È , —
MUTANS. / ieill. . 6 è $ + IILg
—— Navius. Lin. cur. Cujel. } È . I2223 —
—— Nisus. Lin. . È , MA
—— ossifragus. Linieur. Gmel. . è ; . —
——- PALUMBARIUS. Liz. . —
—— parasiticus. Lath. . —
— < PEREGRINUS. Gmel. È , —
——— wPosana. Nobis. È A È H «IZ.
dr Pygargus. Lin. cur. Cmel. È A È A vat
st ranivorus. Lath. £ , , ; è —
——- rubiginosus. Latk. .. 9 Ò : È o —
—— rufipes. Temm. . : . : È . —
—— —rurus. Lin. È . Ò . —
——— Sclavonicus. Lath. . È pi se
—— Sussuteo. Lin. . È 3 oo
tinnuncularius. Storia degli Uccelli . —
—— tinnunculoides. Nacterer . —
tinvuncuLus. Lin. cur. Gmel. (68.) I. (9
(
DEI NOMI LATINI
Falco variegatus. Lin. cur. Gmel.
— VESPERTINUS. Lin. .
FALCONES. (Fam. VI. Gen. Falco).
Ficedula. A/drov.
—— se se mutans. Aldrov. ( fig. ) i
FICEDUL/Z. ( Sez. I. Fam. VI. Gen. Sylvia)
Filacotora Arabum. A
Florus. Aldrov. f Pi 2
Fratercula arctica. Kill Boîe n \
Fringilla. Aldrov. . » serial
FRINGILLA. Lin.( Gen. 39. OO È .
—— wbrumalis. Bechst. . 4 È
—— calcarata. Pallas. È a
——— campestris. Briss., Ranz.
<——— CANNABINA. Lin, È
——+ Carpueis. Lin. È A
«—— CuLoris. Lin. i
———— w—CISALPINA. Teemm. 3
———=— CITRINELLA. Liss. x °
=——— corcess. Lin. . È
= Coccoturaustes. Temm.
=——— DOMESTICA. Lin. È .
———@wHISPANIOLENSIS. Zemm. 5 °
—— incerta. fisso, Roux » »
—— lapponica. hi Gmel., Lai.
—— LINARIA. Lin. . x Fs » 5
MONTANA, Lin. , S È ì
MONTIFRINGILLA, Liz. (fig. )
—— montium. Gmel.
-——- nivaris. Lin., Briss. A .
——nt PETRONIA. Lin. . n
——— wRUFESCENS. Vieill. . ‘ : ì
———— serINUus. Lin. , Ò } 4 Ù
—— sPINUS. Lin. +.
FRINGILL/ZE. ( Fam. II. Gen. Fringilla )
Fringillago. A/drov. È . Ù de
Fulica. Aldrov.(fig.) . . .
FULICA. Briss. (Gio nh.) : . :
— watra. Lin.( fig.) } .
—— Chloropus, Gmel. (fig. ) -
—— Porphyrio. Gmel. . È .
FULIGULA. Bonap. (Gen. 88.).
—— ctancura. Bonap. :
——— cristTaTA. Stephens
—— rerina. Steph. + . :
—— wrusca. Bonap. . 2 . ‘
—— GLACIALIS. Bonap. . . .
—— Leucocernara. Bonap.: » . .
——- Marita. Steph. (fig. ) oi . .
=——— wniGrA, Bonap. . . è’ : h
—— Nrroca. Nobis. «i o 7
II. Leo
IL 65
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I
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I.
CESErsssRoose:
248 INDICE ALFABETICO
Galbula. Aldrov. . ; } A «
Gallina corylorum. A/drov. ; . PI
GALLINA. (Ord. IL) . .
Gallinago. A/drov. e
—- minor. Aldrov. ( fig. )
Gallinula Baillonii. Temm., Ranz. . ° e
—— Chloropus. Lath., Temm., Ranz, (fig) .
—— wCrex. Lath., Temm., Ranz. . . a è
——- Porphyrio var. d. Lath. : . « .
«—— wPorzana. Lath., Temm., Ranz. . - è
—— pusilla. Bechst., Temm., Ranz. .
SIISIETTIETTIS5o
GALLINUL/A. ( Fam. HI. Gen. talea) < .
GALLUS. Temm. (Gen.). 5 . .
Garrulus argentoratensis. Aldrov. è. .
-—— bohemicus. Aldrov. ( fig.) . . . .
= wglandarius. Zieill. . . ; . E) .
Gavia hyberna. Briss. a A : A edi
—— tridactyla. Boie. . - =
GLAREOLA. Briss. ( Gen. 48. ). lE
—— waustriaca. Gmel. è . . . . —
nevia. Gmel. . e’ . » . . —
— pratincoLa. [Vobis . : 7 . . —
=—- senegalensis. Gmel. . : è . —
— torquata. Meyer, Temm., ‘Ranz. - . —
Glottis Chloropus. MNilsor . a
Graculus palmipes. Aldros. . III.
GRALBA Ord I) La
Grisola. A/drov. ;
GRUS. Pallas. (Gen. 66.) è
= wCINEREA. Bechst. 3 4
—— vinco. Temm. ° .
Grygallus major. Aldrov. .. .
GYPAETUS. Storr.(Gen.) ;
t——— BARBATUS. Cuo., Ranz. È
Hxmatopus. Aldrov. (fig.). , . « II.
H/EMATOPUS. Lin. (Gen. 52. ) . :
——— Osrrarecus. Lin. (fig). : . II. 209) "III.
HALIATI. Fam. II, Gen. fa CRE A I.
Halixetos. A/drov.
— wHalietus Nisus. Vieill A
Hemipodius lunatus. Temm. è .
-—— tachydromus. Temm.
II.
MERONI COM IVI W) UT Men LO
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e è @ è ga 0
Hiaticula. Aldrov. . È P 2
JI ANTHES. (Ord. Il. Tr. VII y 7 A 3
LR!IMANTOPUS. Briss. ( Gen. 53. ) a " A
«= albicollis. Zieill. 6 + —
——— mMELANOPTERUS. Meyer è È E Il ada: III.
rufipes. Bechst. . ‘ : È : e LL
HIRUNDO. Lin. (Gen. 17.) 7 3 iù : PRE A
-— Apus. Lin. cur. Gmel. . . : : . —
DauricA. Lin. ., 7 A > i é III,
DFI NOMI LATINI
fiirundo domestica. Aldrov. < fig. )
si marina . A/drov. 5 ;
zie Melba. Lin. cur. Gmel.
e montana. Lin. cur. Gmel. . i
«— pratincola. Lin. È
— nIPARIA. Lin., Aldrov. i
—— RUPESTRIS . Più: ) (i ;
so RUSTICA. Lin. ( fig.) .
— ursica. Lin. .
uropygio albo. Aldrov.
Hortulanus. Aldrov. . è è 4
Hydrobata albicollis. Vicill È n 3
Hydrocorax Carbo. V'ieill. (fig. ) . 3
e Ccristatus. /ieill. ; s .
sto Graculus. Vieill. - RO
HYDROGALLINZE. ( Fam. IV. Gen. Rallus) .
HYGROBATZE. ( Ord. IV. Tr. VI. ) $ o
IBIS. Lacépede . ( Gen. 65. ) i F .
s— FALCINELLUS. Zen. 1 ;
Ispida. A/drov.( fig.) . .
Lagopus. Aldrov. . L : k .
— mutus. Stephens. . . 4
= vulgaris. Z'ieill. ; ; È 1
LAMELLOSO-DENTATI, ( Ord. V. Tr. V.).
Lanarius. Aldrov. . } 4 A È
LANIUS. Lirz.{ Gen. 5.) . è ‘
ci Cinereus. Aldrov. . 3 i
= CoLrurio. Lin. .
—— Collurio rufus. Lin. cur. Gel.
— EXCUBITOR. Liz» } a è
———— infaustus. Lin. cur. Gmel:
«—— witalicus. Lath. (fig.) . i
—— MERIDIONALIS. Z'e;mzn. È i 4
—— minor. Lin. (fig) . .
—— pomeranus. Lin. cur. Criel
— wRUFUS. Briss.
Sto de
°
——m »rutilus. Lathk. . ; Pi ; A
LARUS. Lin. ( Gen. 83.) . è . .
- ARGENTATUS. Brehm . ; è do
— atrIcILLa . Lin.. È x È
— atricilloides. Falck. A È
——_——— mAUDOUINII, Payraudean è ù
m— CANUS. Lin. È dl é
— capistrAaTUs. Temm. .
cinerarius. Gmel. . i
cinereus major. Aldrov.
—— minor. Aldrov. . % E
alter. Aldrov. . AN
—— crepidatus, Lin.
[n
i
EBuRNUS. Lin. . si .
—— erythropus. Gmel. . . ;
—— fissipes alius. A/drov. e
© 0 0 e e .
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250 INDICE ALFABETICO
niger fissipes. Hide ov.
NI
x
o,
Larus flavipes. Meyer. K . È sO LIE 58
ruscus. Lin., Ranz.. 3 È, ; . — 57
ci GLAUCUS. Brunnich. : È . . s 2g. *
—— hibernus. Lin. cur. Gmel. . À : . — bi
——6@< wLEUCOPTERUS. l'ader È a 3 — 77
— marinus. Lin. A eo
-—— wetanocernarus. Matterer. (fig.). . — 65
— minurus. Pallas. . > : ) — 65
—— nevius, Gmel. , ; , ; . — 54
. 4
III.
— parasiticus. Lir., Meyer .
— piscator, Aldrov. +
—— procellosus, Bechst. . . ; } ., — 64
—— ripisunpus. Leisler. . ) " ; ; . — 62
—— Rissa. Gmel. A È È e È <— 71
—_——— wtTRIDACTYLUS. Lath. . : s — 70
LATICAUDZ, (Fam. VI. Sez. HI Gen. Sylvia) 2° T26g
LATIROSTRES. ( Ord. IV. Tr. V.) . cares
LESTRIS. Illiger. ( Gen. 82.) . » d o «III. 44
——— paRASITICUS. Bore. . o È : . . — 46
—— wPomarinus. Temm. . . è . . 08
Leucorodias. Aldrov. , ; 3 : e IT 3453 968
Ligurinus. Aldrov. . 5 4 ‘ . dI. 120
LIMICOLZE. (Ord. IV. Tr. IT.) . 4 e... 2bi
LIMOSA. Briss. ( Gen. 61.) . . 7 o ». — 297
—— meLanura. Leisler. .. : : : A +. — Jo1
— Meyerìi. Zeisl. . : ; 3 è . ». — 300
RUFA. Briss. . 1 ; ° : : » — 298
Linaria. Aldrov. ù ‘ . «eo
LINARI/ZE. (Fam. IV. Gen. ‘ Fringilla). 5 . s — 122
LOBIPEDES. (Ord. V. Tr. I.) . 5 À BEL 3
LONGE-CAUDATI. (Fam. II Gen. Parus) : . II. 20
LONGIPENNES. ( Ord. V. Tr. III.) . Ì : III. 36
LOXIA. Briss. ( Gen. 41.) A » o à Nt £ A
—— Chloris. Lin. . a : s è . . — 135
Coccothraustes. Lin. è : É . — 140
—— curvirostRa, Lin. . . . . si è — 147
—— curvirostra major. Lin., , Gmel. . : . + — 151
PyrriorsitTtAcus. Bechst. + i È, . — 150
Loxia. Aldrov. è x 5 E ». — 148
Lupus. Aldrov. . . . . : . a Zi
Luscinia. Aldrop. . ° . a ‘ + — 241
Lutea. Aldrov. . . . «DIA
MACRODACTYLI. (Ord. IV. Tr. VII.) ‘ 5 . — 367
MACRORAMPHI. ( Fam. VIIL' Gen. Sylvia ). 4 + I. 283
MELEAGRIS., Lin. ( Gen. ) . A s A . — 207
=—— Gatto=Pavo. Lin. . . : È . o — ivi
MERGUS. Lin. ( Ord. 87.) i Li , di SUL, 117
—— AnpeLLus. Lin. +. ‘ . si « . . — 118
—— aquaticus. A/drov. . . . . . + — 119
——- Castor. Gmel. . . . S ° ì . — 123
——— glacialis. Aldrov. . " ; : ; e — 119
DEI NOMI LATINI
Mergus minutus. Lin., Lath.
6 Mercanser. Lin. A
o mustellaris. Aldrov. .
— niger. Gmel. . Ai
pannonicus. Scopoli .
— kheni. A/drov.
rubricapillus. Gmel..
——< serraTOR. Lin. .
MEROPS. Lin. ( Gen. 19.)
—— aApiaster. Lin. . d
Merops. Aldrov. . x
Merula. Aldrov. Ù ‘
-—— aquatica. Al/drov. .
—— rosea. Aldrov. A
—— torquata. Al/drov.
MILVI. ( Fam. V. Gen. Falco)
Milvus. A/drov. , ;
—— ceruginosus. Aldrov. .
—— xztholius. Yieill, E
—— regalis. Vieill. è
Monedula. A/drov. .
Montanellus bunoniensium. Aldrov. (fig.)
MONTICOLZE. (Fam, II. Gen. Sylvia )
Montifringilla. Aldrov. ( fig.)
Morinella collaris. Meyer, Nilson
MORMON. Temm. (Gen. 79.) .
—— arcricts. Lichtenstein, Ilig., B
——— Fratercula. Temm. .
Morphnos. Aldrov. . .
MOTACILLA. Lin. (Gen, 34.)
acredula. Lin. . 3
ALBA. Lin.
alpina. Gmel. .
atrata. Lin. cur. Gmel.
Boarura. Lin. È
cinerea. Lin. cur. Gmel.
CINEREO-CAPILLA . [Vob.
chrysogastra. Bechst.
communis. Aldrov..
FLAVA. Lin.
Hippolais. Lin.
LucuBrIS. Pallas.
Luscinia. Lin. cur. Gmel.
MELANOCEPHALA. Lichtenst,
melanocephala. Gmel.
melanope. Pallas
COSE
atricapilla. Lin. cur. Gmel.
°
dumetorum. Lin. cur. Gmel.
gibraltariensis. Lin. curaGmel.
modularis. Ziz. cur. Gmel.
Oenanthe. Lin. cur. Gmel.
—— Phoenicurus. Lin. cur. Gmel.
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252 INDICE ALFABETICO
Motacilla provincialis. Gmel. , , Di È
Regulus. Lin. cur. Gmel. . a 5 RETTO
rubecula. Lin. cur. Gmel. . î I
rubetra. Lin. cur. Gmel.(fig.) + —
rubicola. Lin. cur. Gmel. . —
rufa. Lin. 5 3 ; : —
Stapazina. Lin. cur. Gmel. ; ‘ I. 225 III. 210
—— var. d. Lin. cur. Gmel. I
sulphurea. Bechst. .
svevica. Lin. cur. Gmel.
Sylvia. Lin. cur. Gmel. .
Trochilus. Lin. 3
Troglodytes. Lin. cur. Gmel.
USCICAPA. Lin. ( Gen. 31.).
aLsicoLLis. Zemm. ( fig.) .
atricapilla. Gmel. (ig )
crisora. Lin. .
Luctuosa. Temm.
Parva. Bechst. . À
Muscipeta. Aldrov. .
MUSCIVORZ,. ( Fam IX. Gen. Sylvia)
MYOTERES. ( Ord. 1I, Tr. XII. )
Mytacinus biarmicus. Boze.
TREO ALL R
disporre sie 0
ip
®
NEOPHRON. Savigny. ( Gen. 2.) + 7 . 5
— PERNOPTERUS. ASI Cia : 2 . — 6
Noctua. A/drov. 2 ; i 4 I. 7 III. 201
glaux. Savigny. ‘ - — ivi
—— minima. Firch. £ A } È IRE
——— minor. Raiti. +. 3 ì 9)
NUCIFRAGA. Briss. (Gen. 10. ) . : «su. 132
—— caARYOCATACTES. Briss. ” A — 133
—— guttata. /ieill. 3 ; A , — ivi
NUMENIUS. Briss. ( Gen. 64. il A II. 319
—— Arquata. Lath. 3 . ) ; ° — 320
—— ferrugineus. Meyer . ) : - x — 286
—— Puzopus. Lath. i i : ; — 322
pusillus. Bechst. A ° n A < — 292
—— pygm:xus. Lach., Meyer . % 5 È — divi
—— subarquatus. Bechst. « : . . . . — 286
= TENUIROSTRIS. /'ieill. ( fig.) : é : . — 324
-— variabilis. Bechst.
Numenius. iron: Ù a a , A .
NUMIDIA:. Zi, ( Gen.) & RM 3 : n;
Oenas. Aldrov. i a
Ocenanthe albicollis. 7 ieill. 3 :
altera. A/drov. : 5 : . — —
—— cinercus. /ieill.
— 208
——— MeLEAGRIS. Wi: ; » 7 , — divi
OEDICNEMUS. Temm. ( Gen. 51. Das. : . — 224
—— CREPITANS. Zen. + x - 4 . — 225
europreus. Vieill. + : 3 , ) ., — 226
Oedicnemus. Aldrov. 3 L s x y ue
II.
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a)
N
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*. DEI NOMI LATINI
Oenanthe Leucura. Wieill. Sì A
—— mrubetra. Vieill. (fig) . È
——6 rubicola. Yieill. È Ù È
—— Stapazina. Vieill. . .
OENANTHES..( Fam. IV. Gen. Sylvia)
Onocrotalus. Aldrov. Le 2 e
ORIOLUS. Lin. ( Gen. 94. ) : -
— Gacrpura. Lin. .. , A
OTIS.Lin.( Gen. 49.) .. 3 .
«6 Housara. Gmel. Fe ve A
— Oedicnemus. Latk. .. ,
——— Tarpa. Lin. ° A È: è
—— Terras. Lin. .. e é È
Otus. Aldrov. . 5 P
PALUDICOLZE. ( Fam. VII. Gen. Sylvia)
Palumbus torquatus.. Aldrov. ..
PANDIONES. ( Fam. I. Gen. Falco)
PARI. (Fam. I. Gen. Parus) .. .
PARUS. Lin. (Gen. 33.).. a
——— ATER. Lin. È x
—— BIARMICUS. Lin. A <
—— caupatus. Lin., Aldrov. -.
——— coeruLrUs. Lin., Aldrov. .
—— cristatus. Lin, Aldrov. .
Lucusris. Matt. A A
————— masor. ZLin., Aldrov. »
narbonensis. Gmel. ,
—— pauustris. Lin. ( fig, ).
——— Penpurinus. Lin. è
Passer domesticus. Aldrow.
€ montanus. A/drov. ..
—— solitarius. A/drov. ..
—— Troglodites. Aldrov.
PASSERES. ( Ord. Il.) .
Passerina calcarata. /ieill. si
——— wmelanocephala, Zieill.
—— nivalis., Z'ieill.
PASSERINI. (Ord. Il. Tr. XVI.).
Pastor roseus. Temm. é 3
PAVO. Lin. (Gen.) .. s
—___ CRISTATUS. Lin. . 2
PELECANUS.. Lin. ( Gen. 85. Je .
— Carbo. Lin. cur. Gmel. (5g: ). n
—— cristatus. Lazh.
—— Graculus. Lin., Hai: e
——— lophurus. Graves. .. .
——— yOvocrorarus. Lin. +
—— philippensis. Lin., Gmel., Lath.
Pelecanus. Aldrov. |.
PENDULINI. (Fam. III. Con Parla).
PERDRIX. Lin. (Gen. 46.)
cefandalussica, Lach. .
Tomo III.
1 1095 III.
I.
«III.
DI ° ° ° °. °
Ki: ° C)
sTIS{KITI{K
[RSPT[ISIESILILES
254 INDICE ALFABETICO ©
Perdrix aragonica. Lath. ludex -.
cinerea. Lath. . k +
-—— FrancoLrinus. Latk. +
—— gibraltarica. Lath. .
—— craeca. Briss., Ranz.
———— montana. Lath. A
—— rerrosa. Lath. 3 da
—— rugra, Briss. . A
— __— "Lbarbarica. Briss.
— rufa. Aldrov.
—— saxatilis. IZeyer, Tesi,
Pernopterus. A/drov. : z
Petradroma muraria. /ieill. 5
PHALACROCORAX. Briss. ( Gen. 86.
—— Carso. Dumont.(fig.) :
crISTATUS. Dumont. + i
—— GracuLus. Dumont.
— rroMaus. Zemm.
PHALAKROPUS. Briss. (Comi nÒ. )
—— cinereus. Briss., Nilo,
fuscus. Lath.
—— liyPERBOREUS. Lath. .. :
——— opATUS. Lath. + A n
—— platyrhincus. Temm. a
PHASIANUS. Lin. ( Gen. 44. )
—— cocrchicus. Lin. i
Phasianus. A/drov.
Paci
Phene ossifraga. Zieill. SI Fino E
PHOENICOPTER US. Lin. (Gen. 70. di
—— anriQquorum. Temm.
—— ruber. ZLin., Temm.,, Ranz.
Phoenicoplerus. A/drov.
PHUENICURI. (Fam. V. Gen. Sylvia).
Phoenicurus. Aldrov.
Pica caudata. A/drov. A
—— glandaria. Aldrov. . .
— melanoleuca. /ieill.
— varia. Aldrov. E
PICUS. Lin. ( Gen. 12.) . 3
——=% kpccinereus. Aldrov.(fig.) .
—— masor. Lin., Aldrov. fig.)
———— mart1Us. Lin. : A
———— maximus niger. AZdrov.
——- mepius. Lin. . A
—— minor. Lin.
—— murarius, I IPKOA
-—— wnidum suspendens. Aldrov.
=—— varius minor. A/drov,
—— viripis. Lin., Aldrov. :
PIPILANTES. ( Ord. il. Tr. XIIT,)
PLATALEA. Lin. (Gen. 69.)
6 LeucOoRODIA. Liu. ‘ È
II.
Todi:
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101
103
106
108
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steli
DEI. NOMI LATINI
Platalea ;--4/drov.
PLECTROPHANES. Meyer. (Gen. 39.) n°
— LAPPONICA. Nilson .
—— nivatis. Meyer .
PLUVIALES. ( Fam. I. Gen. . Charadrius)
Pluvialis. Aldrov.. .. I
——@mwmajor. A/drov. 4 ‘
PODICEPS. Lath.( Gen. 96. )
— auriTtus. Lath..
——— cornutus. Lath., Lin: cur. Cine:
—— CRISTATUS. Lath. )
—— hebridicus. Lach. : è
—— minor. Lath. A
— rusricoLLIs. Lath. ..
Poliopus. Aldrov. ..
PORPHYRIO. Briss..( Gen. mad
——— —YACINIHINUS. Z'emm.
Porphyrio. Aldrov.. .
PRATENSES.( Ord. II. Tr. 14. xii
Procellaria anglorum. T'emm.
——— cinerea. Lin. cur. Gmel., Lath.,
"Rana:
obscura. Lin. cur. Gmel., Pemni® Ranz.
— pelagica. Gmel., Lath., Temm., Ranz.
—— l’uffinus. Lin. cur. Gmel., Lath.,
PTEROCLES.. Temm. (Gen. (3. )
—— @AccHata. Stephens. . d
——— wARENARIUS. Zemm. . È
—— wsetarius. ‘Terza.
PUFFINUS. Pyriss. ( Gen. 80. E
ancLortm. Ray, Bonap.
—— cinereus. Cuvier.
osscurus. Cuv., Bonap. .
PYGOPODES. (.Ord. V. Tr. II. )
Pyrgita domestica. Bose,
—— montana. Boie.
PYRGITA. (Fam. I. Gen. Fringilla) .
PYRRHULA. £riss. ( Gen. so. d
europea. Vieill. ,
— vuLcaris. Briss.
Pyrrhula. Aldrov. ..
PYRRHOCORAX. Vieill. (Gen. 9 La
—— arpinus. Zieill.
—— 5racuLus. Temm. 4
——— Pyrrhocorax. Cuv., Temm.
Pyrrhcocorax. A/drov. , A
RALLI. ( Fam, I. Gen. Rallus) .
RALLUS. Lin. ( Gen, 73. )
aquaticus. Lin.
—— BaiLonir. Vieill. .. s
Cauroropus. Nobis . 096:
—— Crex. Lin. i È
———: parvus, Scopoli . ; È
Temm.
II. 93 HI. ivi
II
II. ‘95
SILTESIEI
(SX)
Sì
(°°)
SI IISITTTE
3
256 INDICE ALFABETICO
Rallus Peyrousei. Vieill. . .. ..
— Porzana. Lin., Bonap. È È È
_——— pusittus. Pallas, Lin., Bonap. . P
RECURVIROSTRA. Zin. (Gen. 81.) .
e AvoceTta. Lin.
REGULUS. Ray. (Gen. 3a )
«o Cfistatus, ‘Aldrov. .
i @IGNICAPILLUS. Mobis...
«non cristatus. A/drov. 3 bi
e VULGARIS. Zieill.
Rbynchaspis clypeata. Ica, Steph. (ig )
Rubecula. Aldrov. .
Rubicilla. Aldrov. .
RUSTICOLA. Vieill. (Gen. 62. )
ii VULGARIS. Z'icill. 3 na .
Ruticilla. Aldrov. .
SAGITTILINGUES. ( Ord. IL Tr, VI. x
Saxicola aurita. Temm. . La
ssi CaChinnans. Zemzm. .
° ° ® CI
———— enanthe. Bechst., Temm. è é
—— rubetra. Bechst., Temm.(fig.). »
è rubicola. Bechst., Temm. . è .
6 Stapazina. Temm. *. . .
SAXMICOL/. ( Fam. HI. Gen. Sylvia) È A
Scolopax. Aldrov. . 3 .
SCOLOPAX. Vieill. (Geni 63. na è .
= wrgocephala. Zin., Gmel., Lath. . è
——6 Arquata. Lin. . . o
= belgica. Lin., Gmel., Lat. - .
— Brenmn. Caup. 2 3 3 .
—— Cauipris. Gmelin. . è A è
«—— cantabrigensis . Gmel. È È -
—— curonica. Gmel. È P PE |
——— gallinacea. Dumont.. . y
—— Gattinaco . Lin. (fig. ) È 5 :
———6m Gactinuta. Liz. . P È 3
— glottis. Lin. . . . d «
——— lapponica. Lin. . . . .
——— Limosa. Lin., Lath. . 7 ‘ 3
= mayor. Lin. È : ” .
———_ "media. Frisch, Ranz. . b è
=— minor. Aldrov. (fig.). . - 3
—— Phaeopus. Lin.. .
—— Rusticola. Lin., Temn!,; Ranz. È Bonap.
——- Subarquata. Lin., Gmel.
SITTA. Lin. (Gen. XI. )
—— euroPza. Lin. (fig.) . ,.
» Totanus. Lin., Lath. v ‘ P
Scops. Aldrov. 7 ì È È
SERICATI,. (Ord. I. Tr. Ill, Do .
—— viscivora. Nobis...
SYLVI/E. ( Fam. VI. Gen. Sylvia)
TACHIDROMI. ( Ord, IV, Tr. II. d
Tadorna. Aldrov. . s
— familiaris. Botze. . P » .
Tautalus Falcinellus. Liz. + da
Tarda avis. Aldrov.. ;
TENUIROSTRES. (Ord. II, Tr. xi)
TETRAO. Lin. ( Gen. 099 È
—» Alchata. Gmel.
—— alpinus. Nilson. Za
andalussicus. Gmel... :
—— arenarius. Pallas, Gmel. ..
Bowxasia. Lin. . 5 "
—— Coturnix. Zin., Gil 3 è
——+6wv Francolinus. Gmel..
—— gibraltaricus. Gmel. .
—— minor. Aldrov, ( fig.)
—— Perdrix. Zin., Gmel. )
—— petrosus. Gmel, ne
—— rufus. Lin. ; DA
—— rupestris. Lath. È Ù $ i
—— Terrix. Lin. (fig.) x
——— UrocaLcus. Lin. È A 9
'Tetras campestris. Leach, Stepli. . A
Thalasseus cantiacus. Bote. ;
O)
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SPRRIEKEL Ps
PETE FELPE
I:
295
260 INDICE ALFABETICO
Thalasseus caspius. Boz: ..
THALASSIDROMA. W'igors. (Gen. 8
—— PELAGICA. 77 igors.
MURARIA. Bonap.
— phoenicoptera. Temm.
Tinnunculus. Aldrov. ( fig.)
TORQUATI. ( Fam. Il. Gen. Charadri
———— Torquilla. Aldrov. ..
Totanus. Aldrov.
TOTANUS. Bechse. ( Gen. 9
—— :egocephalus. Beckst..
— CaLIDRIS. Bechst.
—— Chloropus. Meyer.
——— ruscus. Leisler .
——— (5LAREOLA . Temm.
—— GLottis. Bechst.
-—— YypoLEUCOS. Temm.
= imosa . Bechst.
<= maculatus. Bechst.
— _ÒcHropus.. Temm.
Pugnax. /Vilson.
——— P—sTAGNATILIS. Bechst.
Tringa. Aldrov.
TRINGA. Brisson.( Gen. 6a:
————— —ALPLNA. Lin.
— arenaria. Lin., incl
auslralis. Gel.
canuta. Lin., Gmel., ‘Lath.
ii
fusca. Lin. cur. Gmel.
Gambetta. Gmel. è
grisea. Lin , Gmel., Lath.
helvetica. Lin.
Hiypoleucos. Liz., Lath
interpres. Zin., Laih.
lobata. Lin. cur. Gmel.
MariTiMa. Bruunich. .
MINUTA. ÉZeisler.
nevia. Gmel.
nigricans. Moniagu .
Ochropus. Lin. ;
platychinca. Temm. .
pusilla. Montagu. .
pugmwea. Nobis. .
rufa. Wilson .
= Squatarola helvetica. Lin.
GREG: FIGIOSRGERGESRET
. ® LI ® È sv È ° C CI 0)
è
o
e
.
TICHODROMA. I/iger. (Gen. 22.)
CineREA. Lin, Chl Lath.
ferruginea. Diane s Ranz., Meyer.
Glareola. Lin., Gmel., Lath.
hyperborea. Lin. cur, Gmel.
islandica. Zin., Gmel., Lath.
pugnax. Lin., Temm., Ranz.
.
bi ggr << + erge
s)
Brig,
Da
ba è
ZII.
dT 0% su a 0
[IESERESESE ESE!
27 1 I
. 2795 III.
EE SET
ELRFELRERRS
DEI NOMI LATINI
Tringa striata. Gmel. È. n Ù s
———_— SUBARQUATA. Temm. .. , 5 .
Temminc&it. Leisler . 4 N i
—. Vanellus. Lin., Lath. de
variabilis. Meyer, Temm., Ranz.
Trochilus non cristatus. A/drov.
TROGLUDITES. Leach . (Gen. 29.)
— ruropaus. Leach, Vieill.
TURDI. ( Fam. 1. Gen. Sylvia)
Turdus. Al/drov. i
—— alrogularis. Temm.
——— Cinclus. Lath. + È 7 È
cyaneus. Zieill. : : s
—— cyanus. Lin. cur. Gmel., Temm.
—— dubius. Bechst.
——- iliacus. Lin. I Penne Vicill., Laghi;
——= Iliade. RICA È .
—— @1leucurus. Lin., Ciel. Lah. ; .
—— wMerula. Lin., Temm. x È .
—— wmusicus. Lin., Temm., Vieill., Lath.
——— pilaris. Lin,, Aldrov., ‘Temm:
—— roseus. Lin. cur. Gibb .
—— saxatilis. Zemm., Vieill., Bale: d È
—— Seleucis. Lin. cur. Gmel. . n .
—— solitarius. Lin. cur. Gel.
—— torquatus. Lin , Temm., Vici Lai.
—— viscivorus. Lin., Aldrov., Lath., Temm., Vieill.
TURNIX. Bonaterre. (Gen. 47. d:
anpatussica. Vieill.
(——— GIBRALTARICA. Vicill, -
Tylade . A/drov. 4 4 + . .
Ulula. A/drov. ù
Upupa. Aldrov. ( fig. ) A
UPUPA. Lin. (Gen. 21.) . } .
Epops. Lin. (fig.) . . ;
Urogallus. A/drov. Cig Vo
VANELLUS. Briss. ( Gen. 57.)
cristaTUs. Meyer.
—— Gavia. Steph. . ; ; 1
—— melanogaster. Bechst., Temm., Ranz.
Vitiflora. Uldrov
——— Oenanthe. Steph.
—— rufescens. Briss.
Vulpanser. Aldrov. .
VUL'TUR. Lin. ( Gen. Hj.
———— wbarbatus. Lin. cur. Gmel.
—— hassefiente. Ruppel .
——— wcinereUs. Lin.
— uLvus. Lin.
———— fuscus. Lin. È , è
—— InDIicus. Sonn., Temm. . ;
Tomo ILL.
arundinaceus. Grel., Pieill. F Bonap. i
So
(er)
[JHITISHETIS
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203
. 229
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215
81
183
181
182
180
— 255
IL. 256 III.
LANA
I.
I, 224 II.
232
257
254
222
221
210
166
185
10
Ù 167
. 186
ivi
3
187
262 INDICE DEI NOMI LATINI
Vultur Pernopterus. Lin. cur. Gm. , Borckhaus . 240 ) Z. 6 III.
Xema melanocephalus. Boze. (fig) DIRI,
è—6 vminutus. Boze .
—— ridibundus. Bose. pa ; °
Yunx. Aldrov. . i 3 ; È È
YUNX. Zin. (Gen. 13.) .
—— TorquiLLa. Lin.
Cia
INDICE ALFABETICO -
DEI NOMI VOLGARI TOSCANI
A bbriccagnoto | se
Acertello (fig. ) ..
Acquatica . da 0 E
Agassa. .
Agassella (fig. on
Agazza. .
Aghella .. o. ont.
Airone forestiero .
——— maggiore. .
— MINO +
— piccolo . ..
Albanella .
= col collare .
—— piccola. . +.
—— reale, . |,
— rossiccia.
Albastrello.
Aliuzza di color bian-
co ( fig. )
Alocda LEI A
— bianco . È
—— comune . . |
padule . .
Allodola. 7. Lodola.
Alpiggine . RA
Alzavola . . ZII 118
Anatra. . . — 147
= Colembaccio. IIZ
—— di coda lunga . —
— d’ inverno . ., —
— ‘marina. .
— Querquedula. Tm. ui
= wsalvaiica. ZII. 155
i i 162
Anguinella. e ORA
Anima-di-guardia. ZII.
Anima-di-sbirro .
— grossa
Aquila anatraja . . Z.
ESTE
[TI
—— di
Aquila Bonelli III. 188
comune. . . Z. 16
—— di mare. 15
—— imperiale . — 17
—— nera. — 16
—— rapace. . — 21
— reale . è. +. — 20
toscana. è. —- 2I
——-. Valeria. . — 16
Arzagola\. >. (ito DER 152
Arzavola:. (è. die 150
Assiolo. . Li"93"9
Astore. I. 30 55 61
Astrolaga. V. Strolaga L
Averlata, 1a WII "i99
—— capirossa — 98
cenerina (fig). — 96
forestiera — 102
—— gazzina (fig). — 97
grossa . + — 99
—— piccola. . . — 100
—__ “as è. — 10I
Avia... eII46
Avvoltojo . 9) 3 PI) 186
—— barbuto. deo MET
—— indiano. +». .ZII. 187
—— nero-leprajolo. Z.
Balestruccio —
= ripario . —
——- salvatico. . ., —
Balia (fig) . + II
—— nera. . .,—- 5
Ballerina . —
—— gialla —_
— vedova . —
7
I
Barbagianni . ; I
—— salvalico 69
Barbiglione — 179
Barletta 0 ° Ù) o 5a
264
Barletta ceciata .
—— cenerina
—— mischia ,
— piombina .
Baruzzola . .
Basettino .
Batticoda Bianca. è
— gialla
Beccaccia . .
—— di mare (fe. )
e marina.
Beccaccino .
= coda-larga .
maggiore
e minore.
— reale (fig).
—— —_sordo
Beccafico
—— .canapino
—— di padule
—— wordinario
Becc’-a-forbice
Beccamoschino
Beccapesci
Beccaranocchie .
Beccastrino
Beccofrusone ( fg. NE
Becco storto .
Berta... ..
—— grossa
—— rossa .
e Minore .
Bertina
Bestiavolina _..
Biancola .
Biancone . .
Bibbio. . .
Bibbo .
Bigia .
— grossa .
Bigiarella .
Bigiòla. “MRI
igione ,
Bocca-lepre
Bonicola
Borgognone .
Bosco . A
Bozzaracchio.
Bozzolo . .
Braviere ..
Brecciolotto .
maggiore .
INDICE ALFABETICO
® I
III.
. II.
Puj
( (©)
<> URELTILENEN
LS
. ZI:
9 x
[I{SH[T{[Ssnl®
hay
Le
lan]
ISII:
52
ivi
ivi
Brinzo. . .
Bubbola ( fig. ) I
Cacciatore *
Cagnaccio. . . .ZII.
Cagnolo . .
Calandra .
Calandrella
Calandrino .
Calandro .-. °°,
forestiero .
Calcabotto te
SRO SE e
SSSEsSI IIS]
Calenzuolo
Calidra.
Campigiana .
Canaparola b
Canapiglia . . III.
Capapino:”. vt... 00 Gia
Catiuas "i. # II.
Cannajola. i 284 II.
Canndnecelome Mer
Cannevarola . . =
Canone scio II.
Capinera . .Z 247 IL.
nera . I’
Caporosso. .. Z. 99 Z2I.
—— maggiore
Capo-torto ..
Capovaccajo ( fig. wi
Cappella s
Cappellaccia È
Capponaccio .
Cappon di padule
Cappuccino . .
Cardellino.
Cardello . +
Carderino. . è»
Carderugio . +.
Carrucola.
Casarca
Castorchia. V. Casriche
Castricaî . olii
—— bigiarella .
capirossa
grossa . .
—— palombina .
—— tramontana (fig.)
Cavalier d’Italia. . Z
Cazzalbagio . . .Z
Ceccalti . je ngi
Celega padovana. .
Cerzia cenerina .. +
>=——— murajola .: .
DL ISSELEZINI
ci
TE
SI
STIrtisi
[JSN
DEI NOMI VOLGARI TOSCANI
Cesena: x cu ZI 209
Cessajola . .. . . —. 29
Chio-chiò. .. LARE
Chie 4 n4
Chiurlo . I. 328
—— grosso . dle ZE
—— maggiore e, — 320
—— piccolo. , — 322
Cianfruscola ( fig.) . III. 36
Cicalone . è {ile inn‘ 100
Ciccgna bioncd di. 44701330
—— nera (fig.)., — 338
Cifolotto ., ., «143
Cigno reale . ., .III. 172
salvatico 4 . — 170
Gincerali o x 43D15
Cinciallegra di
-— cenerina (fig.). — 18
—— Maggiore - + — 14
—— Minore. 1 . — 17
—— piccola. +. +. — 16
Cincia bigia ( fig.) . — 18
+ codona. è è -— 20
—— col ciuffo , . —. 19
—— dalmatina ., +. 212
—— puticchia . »
romagnola «.
Cinciarella . +.
Cincinpottola.
Cingallina. .,
Ciuffetto:»p.i ia
Ciuffolotto: |. sui
Giurlelto:. gt) ZE
Ciurlottello (fig).
Ciurlemino: Ta e
Ciurlotto . .. a
—— marino. .
— nero. . .
—— piccolo. .
Civetta sE. 76. 111.
—— capogrosso. . I. 79
nostrale. Z. 77 III. 201
Coccolone I.
Coda-lancea . III.
Codatremola. . . II. 29
Codibianco::.. Lodi
Codibugaolo .. ;
Codilungo . è i
Codinzinzola. . :
— gialla . +. + JI 35
Codirosso . . . I. 232
= col petto ceruleo = 237
Tomo III.
hy
SILILIESITITLTR
SE
©
o)
faaj
(S°)
(©)
Codirosso maggiore , Z.
+ ordinario . , —
——— sassalile. er
—— spazzacammino. —
Codirossolone . —
Codirossone . +. —
Coditremola . II
Codoncino _. . . —
Codone. II. 23 III.
Codotremola bianca. —
gialla . IZ 35 III.
CGolimbo:;.. Savi
se Massimo . . —
minore. . , =--
Colletto
Collotortor 10, , gl
Colloverde . .
Colombaccio. . . IL
Colombella . .
Colombino . .
. e è i]
Colombo torrajolo(fg ILL
I
Coracianii’ riu
alpigina . .—
Corallina cenerina
spruzzata . III
Cornacchia. Z 116 —
nera. + I. 134
bigia: a Leica
Cornacchiella +:
Corriere grosso
——— piccolo. ..;
Corrierino ». »
Corrione. . è
col collare .
biondo . +»
Corrisodo . è è
Cornacchia +. ». +.
Corvetto... . è
Corvo (fig.) .
—— aquatico (fig. YI
——— wcorallino . .
—— de’ campanili .
—— maggiore
—— reale (fig.).
——= imperiale ( fig. )
nero (fig.). .
Coturnice . . . +
6 ymcomune .)
Covilello . . . +
Crespolino
Crocchiotto .
Croccolone è ..
° 0 sc c ® + °
o
FIIEIELLISELIAITISIMET
C ly
oNS
265
266
Crociere ..
147
delle pinete
bo
dii
Crocione . . 148
Gucce+. : 00/1184 «STO
Cuccumeggia. 97
Cucule nero e bianco
col ciuffo . — 155
Cuculo . +. — 151
—— comune. — ivi
—— epatico . — 150
——6w francescano — 151
rugginoso , — divi
—— col ciuffo ( fig.) — 1154
Cul-bianco .: I 221 I. 274
abbrunato . . 4. 226
Cul-rosso.. . . . — 233
Cutrettola . II. 29 32
—— di primavera . IZ. 35
— gialla . II. 35 INI.
—— piombina . . IZ 29
Cuttì II. 35 INI. 214
Capo-Nero .. . — 219
Damigella di Numidia. ZZ. 334
Dardanello . . I. 167
Domenicano . . I. 134
Dottore ( fig.) . +. 4 136
Fagianella. . . + IL. 221
Fagiano 3 Le
—— di monte (fig. NI — 179
—— alpestre. 182
nero. . ‘ ivi
Falaropo iperboreo LI. 11
rosso . 13
Falchetto di torre (0g; DE IL 47
da uccelli .. 43
Falaglione (fig.). . I.
Falco aquilino bianco. I. 28
— —< scuro.
—— hcastagnòlo . 61
+ col petto bianco, ivi
fringuellajo. 58
——— nperegrino . +
—— pigargo.
—— reale . .
——- terzolo .
SIIIIUIITIIT:
(e)
dv
ivi
—— kbiancone . 27
=— alzato . 33
—— wGappone. I. 29 III. 191
197
Guculo . I. 50
—— di padule — 60
—— grillajo.
INDICE ALFABETICO
Falco lodolajo «. -. 7.
—— pescatore :. . —
: Falcone--. -.,0-. i —
Fanello -. . Il
Fenicottero Il. ‘63 III.
Fiammingo «. . . IL.
Fiaschettone:.. . . —
Fifa. - ME
Filunguello pi, alal
Fiorrancino +.
Fisthibhe. HIRING #07
— col ciuffo III:
— femmina -. . —
—— maggiore + . II
—— 1terrajolo (fig.). —
——— turco .. . + III.
Fistione. 7. Fischione®
Fiumalbo (fig.). .JZII.
Folaga (fig). . . —
Folaga comune (fig.) —
Folcola (fig) . »e—
Foramacehie. . I’
Forapaglie .. I 295 Il.
—— castagnolo . .
——— macchiettato —
Forbicione ;.. . . —
Fornajolo.. —
Fossaccio:. -;-. :, è. MH.
Fossajone . ‘
Fottivento —. I.
Francolino . -ZZ, - 187 111.
so di monte .. è. IL.
—— degli Italiani . —
Franguellina. +. . —
Fraticella. III
Fraticello. Mi
Fratino II. 243
Fringuello .. (A
—— alpino , . . —
——— di mare . ZII.
—— marino. . », IL.
montanino (fig.) —
Frosone . . è. .
Frullino .. . . è. —
Frusone -. . —
@abbiinello; x «III.
Gabbiano III. 57 58
_— céneriro II
comune . —_
corallino (Îg). —_
— COrso .. +. —
— mezzano . è
DEI NOMI VOLGARI TOSCANI
Gabbiano nero . .Z/5 48
— reale . —. 57
—— terragnolo . ZII. 70 72
Galetra . . s Int. ivi
Galletto di bosco . I. 109 183
— di maggio. . £ 183
—— di marzo ..., — ivi
—— marzolo . ., — ivi
Gallina di Faraone . Z/. 208
= wpratajola . . — 219
Gallinella. . . . — 371
——— palustre piccola. — 379
terrestre . . — 374
Gallo; .0.; — 200
— di monte mino-
resf'fig.)... . — 180
Gambecchio. . . — 289
Frullino +. — 291
Gambetta. . .., — 263
Gambettone . . . -— 303
Ganga. el 3978
Garganello +. .ZI. 123
Garrulo di Boemia (66; ) Z. 109
Gavina III. 59
Gazza Ghiandaja. os Le 29
—— marina. +. +. — 105
Gazza marina edll,.,:32
Gazzera ... er eZ. 124
comune. sta iRÈ
Germano di mare .Z/I. 126
—— marino. .., — 158
—— reale ali 0
turco . . — 138
Gheppio (fig.) .. . I 45
di fabbrica. . — 46
—— di grotta . . — divi
—— di montagna |. — ivi
———— wi torre. .. — ivi
—— —— diverso . — 49
Ghiandaja. +... — 122
——— comune. . ., — 123
——— nocciolaja . — 133
nucifraga » . — ivi
—— marina. . +. — 104
Ghierla. 7. Averla.
Giallettò. 0a ee 1 84
Gianna piccola — 349
—— rossa — 346
Glareola . +. — 215
Gobbo rugginoso. . III. 1k2
oloni... + BISI
267
Gorgoglione . . I. 175
Gracchio . 2. — 126
——— forestiero +. — 130
Gracchiellaccia . . IL. 54
Gracchiola efrjoi AIA
Granajola. .. +» +ZII. 152
Grandule . 4 II. 170
Granocchiaja. . . — 346
Gran-Piviere . < — 226
Grecarello . «III. 152
Gricciolo . sn ir: 129
Grifone . . £. 4 III 186
Grottajone . PA AA Lo)
Gruccione . .. . — 174
Grue: ana i Ah 391
comune. . — 332
Guacco . . . . — 359
Guaja ( fig.) . 97
piccola . . — 101
rossa . — 99
Guairo .III. 58
Gufo comune. cda A
grosso . . — 69
— reale . — 68
salvatico . . — .80
Guglia (fig). . . — 47
Ispida.s. .. è 20 pidy9
Labho,. ;ge. . nisisto dito 40
Lagopodo . . II. 185
Lanciabue . si. 2
Laro fosco .III. 58
Lecora . ee dl ci 20
Lodola ( fig. si «Dro
buona (fig) . — ivi
— Cappellaccia — 54
cappelluta . — 53
—— de’ campi . 40
— de’ prati . . — (66
——- gola gialla . .I/Z. 221
—— maggiore (fig. ).JZ. 56
panterana (fig.) — iv
Ledolajo . sa 2
Lossia volgare . . — 148
Lucarino . ° — 120
Tula e . I. 295
—— bianco . . — 294
grosso . . — 291
—— piccolo . — 292
verde — 290
Luicchio . P — 293
Tarpelta 3% scope rl 23
Maciola:\. 0.0 serre rol 322
268
Macrosa . «III 127
Magnanina . I. 264 299
Marangone ( fig.) .ZIZ. 103
—— Largup. . . — 106
Nigod.. . . — 108
Marino pescatore . — 55
Martinaccio . ZII. 57 58 61
Martinello. +. +. I 236
Marza]jola. . +. .ZIL
Marzajolo. .. .
Maschera corallina . — 67
Massajolal®%. è. » SL
222
bianca. Z.224 III. 210
Mattolina . » II. 66
Mergo. /. Smergo.
-— Domenicano .Z/I. 123
—— Oca... .0. — 121
—— Oca minore . — 119
Mergone . . » — 123
Merla. ViiWerlo.
Merlo acquajolo. . 7. 200
—— acquatico +. ., — 201
—— —— maggiore. //, 233
= col collare . I. 207
—— col petto bianco. — 206
———— comune ., ., — 205
—— sassalile. — 219
—— torquato . +. — 207
Merope . — 195
Mestolone, II ‘26 DI. 152 154
Mezza-mosca. . .II2. 6x
Miciola e PAIS,
Migliarino . +. — 90
-—— di padule . — 89
Mignattajo . — 327
Mignattino IMI. 79 95
zampe-rosse .//Z 83
Mignattone. IZ. 328 ZZZ. 81 86
Milano . . 2.30 ZII.
Mivola ; .. ZZ. 164
—— domestica . .ZZI. 228
Tortorella. +L, — ivi
T'ottawilla( 0, 40,05
Trabucine «DE, 396
Tufletto ° +17 19
—— grosso e e, 24
-— piccolo . «x +» — ivi
FOSSO è. . è — Ivi
TuffobnoV::\' na — divi
Tuffolo . ‘è + +—17 19
— grosso è +. — 24
Tuffolone. + —283 31
Uccel bel-verde (îg.) I. 179
—— Pescatore (fig.). — ivi
—— Santa Maria (fig.) — 178
Uccelli di bel tempo. ZZZ. 156
Uccello delle tempeste. — 43
Upupa (fig.). . . I. 183
Une, at e a (444226
Urogallo è +. + è — 18:
Usciolo I. 74
Usignòlo. Ki. Rusignòlo.
Vaccaja bigia (fig) . I. 7
scura (fi. ) e — dvi
Valeria . . «+ — 16
Velia capirossa — 99
—— cenerina (fig.). — 97
— — mezzana (fig.) — ivi
INDICE DEI NOMI VOLGARI TOSCANI
Velia maggiore ferru-
ginea ;
piccola . .
——<@< @rossa minore
Venturone è +.
Verdello .
Verderello .. +.
Verdolino. . .
Verdone ST
e bastardo” e
Veregino . .
Verla. VW Avcital
Verticello. .. +
Verzellino. _ +
Volp'oca. . «
Voltapietre _. è
Voltelino*: » è
Zafferano. è
—— mezzo-moro
Zigolo capinero .
—— ella neve ,
—— di Lapponia
—— di Mitilene,
—— giallo . +.
—— muciatto .
nero
Zivolo.
fo cemune +»
— de’ prati
giallo
s—_—_—6 mmuciatto +
—— nero è. +»
n
[IPPETRIRI
INDICE ALFABETICO
‘DEI NOMI F RANCESI
À guassière .
vii. ao
Aigle criard . Z. 23 ZII. 190
—— imperial. — 19. — :89
—— plamtif .—23 — 190
—— royal .—21 — dvi
—— tacheté . — 23 —. ivi
Aigrette grand |. . IZ. 348
—— petit. ». — 349
Alouette Calandrelle. — 68
— Cocheévis.. — 54
— à hausse-col noir. II. 222
— des prés . +. II. 414
— grosse. . + . — dI
— Lulu . . + — 66
— ordinaire ( îg.) — 56
Arléquin,. .. «271
Autour. ..° sla n56
Avocette ..., o II. 366
Balbuzatd.. ltd
Barge. falboruidii 9028
—— aboyeuse. . . —.269
—— rousse , .. + 300
Bartavelle. .. .. . — 192
Bauscarle. . ft
Bécasse .. 4.0. "ZI. 305
Becasseau. .... . — 274
—— Brunette . . —.284
— Cocorlì. — 287
—— violet... — 204
Becassine double... — 310
— ordinaire (fig.). — 318
—— petite NE — 313
Bec-croisé |... + -— 148
——— des sapins . è — 151
—— erroquet . . —. ivi
Bec-fin Cisticole.. I. 281
—— de Provence — .266
Locustelle . — 278
—— melanocephale.. — 26$
Tomo III.
Bec-fin Orphée . .. L
—— phragmite ...
Fave: ue
—— siffleur 0 0.
—— veloce ..
Bergeronnette de prin-
temps. II. 35
—— jaune ..
Bihoreau (fig.).
Birkhar (fig. ) pe
Blongiois.. .. +
Bouvreuil. . . .
Brachiòte . .
Bruant à téte noire .
—— de pré..
—— des roseaux.
fon...
anne ti
—— Oriolan.......,
Proyer .
Brunette ,. A
Busard des marais. . £
—— Harpaye . —
Montagu . —
Buse .... . 1.30 IIL.
Bondrée. . . Z.
= pattue . . ., —
Butor'iaigg eb BL
Gaulleit' 0 o COS
Calandre . nba
Calandrelle . r. ‘Alinegio.
Canard.à iris blanc . ZL.
à langue queue.
—— Chipeau
—— couronné ..
de Miclon .
double Macreuse.
—— Garrot _.
——_e Kasarka. ...
fp dei.
BILIA 1P4®S III
274 INDICE ALFABETICO
Coulicou noir et blanc. /.
Canard Macreuse .Z2I.
—— Milòuinan (fig.) —
—— Nyroca. . ., —
——— Ridenne .
—— sauvage.
—— siffleur..
— — huppé
— Souchet (fig. ).
= ‘Tadorne
Cannépetière .
Canut.
‘ Casse-noix —. .
Castagneaux .
Catharte | Pernoptère.. I.
SQIBITIITI
SA DC) C)
Cat-marin. 7. Plongeon .
Ceinture de prétre . ZI.
Chantre ©. è, D.*
Charbonnière Mésange. Il.
— pélite. . .
Chardonnéret. . po
Chat-huant . . . 4
Chevalier brun . . ZL.
— Gambette . . —
—— stagnatile —
—— sylvain. . —
Chevéche . . SRL £
Choquard des CRI o —
Choucas ..
Chouètte à aigrettes-
' courtes. È. ‘. —
pétite ‘. . —
— Tengmalm. . —
Cicogne blanche. . IZ.
noire ( fig.) —
Cincle plongeur . . I
Cmi #f 3, 2 EL.
Cocorli. Y. Bicasibine!
Colombe Biset-( fig. i —
—— colombin ‘.
Combattant . . —
Coq-de-bruyère à queve
fourchue (fig) . —
= grand . +. . —
Corbeau (fig.) . . Z
Corbine RN i
Gorlieni 0 NI VV PUNZA
Cormoran grand (fig.) JZ/.
mi ‘Largup. (./lL'
— Nigaud . e. —
—__ Tingmik —_
Corneille noire . . 4.
Coucu. —
128
130
1/0
160
162
147
138
Coure-vite isabelle” .-
Courlì.
vert.
d' Italie.
°
Courlis de terre .
—— petit
Crave .
Cujelìer .
Culblanc .
Cygne à bec jaune
_— domestique i
Draine n
Ecorcheur
sauvage .
Effraie ©. ©.
Emerillon.
Engonlevent
Epervier .
Epièche (fig. )
— ‘pétit
Epouvantail -.
Fturneau ( fig. )
Farlouse .
Faucon
—— à pieds rouges .
— Cressérelle (fig.).
—= Cresserellètte -.
—— Cressérine .
Fauvette à page
Jaune
à téte ioite
— Babillard
—— des alpes
—— des marais .
—— d’hiver.
—— grise .
— passerinelte .
— pélite
Flammant.
CÒ
ba
N
Baiettitet,
II.
rabecsiiledda DI
DET SSA LISSIFITSITI
Foulque morelle (fig. VINI.
Francolin.
Frayonne (f8; a
Freésail
Freux (fig. ) +
Fringille espagnole :
Friquet
«+ IL
PA Ce)
Ganga Cata. ... »;
cas Unibande .
Garrot. 7. Canard.
Carl Li ao
Gelinotte . . . è. ZL
Gobe-mouche ._. —
Hobereau li
DEI NOMI FRANCESI
171
173
123
184
3
sed Collier blanc, — 5
Goéland à manteau
bleu. ;._. AI. 57
———— e NOM. — 54
= mà pieds jaunes. +— 58
Gorge-bleu . . . 4 237
Grand-Duc . . . — 69
Grébe à joues grises. ZII. 22
——— COMU . . , = 21
— de riviére . , — 18
—— huppé e e 24
n oreillard . — 19
Grimpéreau . . . 7 188
—— de muraille. .. — 186
Grisette ._. . . — 253
Ggiver x.
—— greater (fig.) +
Cormorant common.
crested. .
— shag 5
Courser cream colou-
red.
Cracker Galianie
Crane common .
Creeper common
————— wall. à
Crossbill common —. ZI.
= wParrokeet . . —=
PELI
[SER
Crow alpine .. . I.
carrion. , =
—.= hooded. . , —
——- red legged. .
Cuckow common .
Curlew common. E.
Daw Jack. . sil
=
Diver black- tiroaled. LIL.
northern
—— red-throated
— Scoter black
Dottrell . .
Dove Turtle .
Duck golden eye. . JI.
—— long-tailed .
—— red-crested., .
——= nscaup (fig.)
—— wtufted ,
— velvet . È
—— white- biadel x
—— wild. . . +»
Eagle golden.
— imperial
— Osprey. .
n SCA + 0°
spotted . . +
Egret great
n little . o e
Falcon Harpy .
— hobby . .
ingrlaD. è
i kite .W .
—— kestrel (fig. )
—— peregrine .
—— rough .
stone .
Finck bramble e (lg )
bull.
—— chaf.
coi
° ni
[i
n
SILLITIISISITTTSIBITETI
ba
I,
"N
DEI NOMI INGLESI
Finck citril PISO ‘IL 123
I gold. Pagin — I18
—_—r— Serin . è . — 133
o SNOW è 00. — 116
Flamingos red . — 364
Flycatcher spotted . — ‘3
—— pied e —- 5
Francolin. — 189
Gadevall . . è. ZI. 160
prtvealo common (fig.)
II. 382 III.
———— _éCacker. . . II.
—— small . .., , — 380
—— spotted.. . —
Goat-sucker-. . . I 158
Godwit common. . IL.
Golden or green Plover — 236
Goosander . . .Z/I 123
Goose bean . |,
Grouse black (68) - ).
cs hasel
— rent — 181
nno] rudd o — 168
—— white fronted . — 180
Goshawk . F,96
Grebe crested . .IZI 24
—— ared . . — 19
e horned. "27
—— little . .., — 18
— red-necked. . — 22
Griseld ash coloured. IZ. 296
Gros-beak Bull-Finch.— 143
——€ common — 140
— 250
—— pintailed 171
— rock . , . 186
— sarde . |, 193
wood. 182
Grunling. . +. . — 135
Gull arctik 1 HI. 47
brown-headed. —. 64
ce Common . — 61
— herring. + —b57 58
— little... . . — 69
—— wPomarin . . — 49
—— wagel . ... — 54
Harpy Falcon . I. 6:
Hawk Sparrow . — 58
Hen-Harrier . — 64
Heron common . . IZ. 344
—— crested-purple. — 346
—— little — 359
= night (fig.). — 354
279
Heron Squacco' . . /7. 352
Hoopoe common (fig. '. 7. 183
Jack-daw . 100 lat ED
Jay. tto hi)
Ibis bay alla glossy è JI. 328
King-fisher common. I. 179
Kite black — 38
Lapwing - «i 0 EDI
pio swiss i — 255
Lark crested . bb
dusky — lo
— lesser-crested . — 66
— mongolian, . —- di
shore . -.. 758 pri:
— sky (fig). . ZI 5
pari fr) pig 40
wood .. ©. .—42 66
Leg Grey. . . .III 176
Magpie i I. 1294
Martin . . . . — 164
sand . . . — 167
Merganser «III. 123
—— redbreasted. . — 121
Nightingale . . . Z 24
Nunn smew or white. Z/Z. 120
Nut-Cràcker . .- . 7. 133
Nut-hatch (fig.). . — 136
Nyroéa i 0 i (SH ao
Oister-catcher Pie (fig.) JZ. 130
Oriole common . I. 191
Osprey + è +... — 16
Fagle . .. . — 13
Owl great. -cared. . — É9
— little, - — 77
long-eared . — 7”
Scops-eared _. — 74
— &short-eared. — 72
— Fawny.. — SI
Tengmalm . — So
—— white .. . . — 83
Partridge common . IZ. 197
—— greek .. .. — 192
Guernsey . — 194
of Barbary . — 191
— red.. |’ — 192
rufous inegsichi — 191
Pecker. Y. Vood-Pecker.'
Pelican great-white . ZZZ. 100
Petrel cinericius.. — 39
—— stormy . — 43
—. 12
Phalarope grey .
— red . Ù o: e
280 INDICE ALFABETICO
Pheasant common «. ZI.
Pie sea (fig). .
— Oister-catcher .
Pigeon biset ( fig. )
—— ring. .
__ stock. |.
—— white- rumped .
Pintail
Plover curonian..
—— golden. . .
—— green . . +
—— kerntish. . .
long- legged
itinged' cs ..
Porphyrio blue .
Pratincole collared .
Ptarmigan. .
Reign ST
(=
SITTITI
FIFETETT A
Puffin aretik . è. +
Maks:iol.. E
Quail. . . Il.
Rail water ? —_.
Razor bill Auk .. .JL.
Raver (fig.) è. è. I.
Red-breast .. .°0. —
Red tail black. . —
Ruddy Goose. . . III.
Rolle, rie
Rook fig.) e
Sanderliog +... .
Sandpiper common .
—— dunlin..
—_ -dusky 0 0
— green ° n
n REG Vel le
— selninger
—— southern
—— speckled ..
—— — ”ood .
Sea. Pie vittima
Shieldrake .. . ZII.
Shoveler. red-breas-
ted (fig.).. _
Shrike.grey.. .. . I
— lesser-grey (fig.). —
— lesser-backed . —
—— wwovd-chat, . —
Siskin. .. è. LE:
FRI IRA St
Snipe common (fig.).
— dusky ° ° .
— Gambet. .. +
—— wgreal
—_ greenshank,, I. sia 280
176
230
ivi
161
155
158
161
1b5$
245
236
ivi
246
233
243
369
219
186
35
4o
200
372
33
113
244
235
168
105
118
250
276
284
265
274
237
-294
265
ivi
278
230
166
156
95
97
101
99
120
313
271
273
— 310
Snipe' jack .
— Jadreka:
Sparrow Hawk
—— hedge ..
È
S
house .. .
e
.
[1]
ring. +
—— tree. ,
Spoonbill white
Stare coloured
common (fig.).
Starling (fig.). .
Storck black cfg: vp
— white ..
Swallov common (68) I
——— crag .. ..
Hack, «vità
Swan tame +. +
wand nr
fe whistlig. ..
Swift cominon
—_ white bellied
Teal african., .
—- common .,
—— Nyroca. .
summer.
Tern black ..
—— Caspian. ..
greater into
— gull billed .
—— lesser .. .
rosealed +
sandwich ..
Thrush blue.
field fare.
lesser-rock .
mpissel'.. .«
red; .
ISIISITIRI
È
» HI.
° . é ° ° ° ° ° .
e ® P e pi e R
rose-coloured .
solitary .
song. ..
while (ail
Thrushel ring
Turnstone.
——
n]
— —r— wing °
nno
Turtle Dove...
Titmouse bearded
blue. La;eee
MRAli l
——— Crested .
—— great A
_— long-tailed
nn
fg
Na
TFI8141 1111131141 54 { RITI:
DEI NOMI INGLESI
Titmouse Penduline . ZI.
Vulture alpine (68). 7
bearded. . —
bla dia
6 fulvus + La,
Wagtail grey. . . II.
—— white .
— yellow. IZ. as. III
Warbler alpine , . LZ
—- aquatick
=——6T blue throated .
—— Dartford. . .
—— garden .
—— grass hopper:
—— pettychops .
— red .
——— € _—— wslart
rufous .
—— sedge
— store-chat .
— whin-chat (fig).
IIPI]IIfINI
Pomo II.
25 Warbler white breasted. /.
7 — —— throated. —
_4 — wood . . . —
10 Watervuzle . . , —
4 Waxwiog bohemian. —
33 Wheatear red. Z. 225 III.
29 —— white rumped . 7.
215 Whimbrel. . . . JU.
3o1 Wigeon i #0 I
277 red headed. . —
237 Wood Cock . . . ZL
266 Wood-Pecker great
294 black . I
278 —— greater spotted. —
288 —— green . —
299 —— wlesser-spotted . —
233 —— middle spotted. —
273 Wren... . —
276 — gold crested , II.
231 — yellow . I.
229 Wryneck. . . . —
281
254
253
291
20I
109
210
222
323
147
136
305
INDICE ALFABETICO
DEI NOMI ‘TEDESCHI
Aiastopel schmuîzi-
perfe)
Adler fluss. . . . —
kònigs . —
—— o nattern. è . —
—— schreì . . —
— see DIA
——— stern o 0. —
Alk Tord + III.
Ammer garten + II.
— gold . —
— grau Se
— rohr da
— schnee. . —_
— schwarz- képfiger. —_
— sparner Mi
DIPANA
Auer-Huhn. 7. Huhn.
Austern-fischer ‘fig.).
Bachstelze gelbe. Ii,
11.
—— graue UL:
weisse . —
Baumlaufer gemeine. d
mauer .
Bienenfresser gelbieh- _
inerente
Bluthaufling . 5 II.
——-
Brachvogel grosser .
regen .
Bunt-Specht. 7. Speri
Busard màuse. .
rauhfuss
—— wesper . A
Dohle . è ° 0) °
Drossel blaue.
mistel
—— ring.
— rosenfarbige
PROGR?
Drossel roth .
I.
— schwarz o,
— sing. dio RIO
—— stein e
—— Wadhholdee —
Eichelrahbe —
Elstert a, e —
Eisvogel gemeiner
Ente berg (fig.).
——— —brandt . . .
—— eis
vemeine
— knak
Kolben 3
russfarbige .
schellen
schnattev .
spiess + :
afelio
trauer .
weissaugige.
welsskOpfige
winler .
Erlenzeisig 4
Falke lerchen .
DETTSEPERFE FERITA FEDE
merlen, +. è.
rothfuss
——— wtauben .
tburm .
Finger. 7. Fliegen-
Finger .
Fasan gemeiner . +. II.
Fincke berg (fig. )
citronen
— edel. . . +
DEI NOMI TEDESCHI
co SChrei +
Flamingo rothe .
Fliegen-Faànger La
fleckter . —-
weisshalsige su
Fluevogel alpen . . 4.
Fliugelige schwarz . IZ.
Fincke grau . . . IL.
Fluss-Adler . . . I
Gans blasse + III.
—— graue —
—— ringel . . .,—
—— saat. Fota
taucher. dj (mia,
Gefleckter. Y. Fliegen-
Finger.
Geier- Adler bartiger. I.
— ——— weisskòp-
figer. —
—— grauer . —
-—— lammer. ... ——
—— schwarzer . —
weissk6pfiger —
Geschackte Austern-
fischer . . sull;
Giarol Lolcbsadio —
Giewizki 00. ine
Grasmiicke Chia MO AI
—— gesperberte. . —
—— graue =
—— klapper . —
—- schwarz- sche.
Leggio —
Habicht 0 uri
=; Mhuhner: Li
Hahn. 7. Huhn.
Hocker schwan .
Holtz Taube*...; «x. ZL.
Huhn auer . . °°, —
auer wald . ., —
aus der Barbarey
feld,i. ... . —
—— birken (fg. ) . —
—— gemeines Sultans. —
grinfussiges rohr
(fiz.) 0 d20:362 ZII.
_ ipdiaaisolies pati
-—— kleines rohr. . IZ.
punktiertes rohr. —
—— pyrenàische hasel —
—— reb. . , —
—— ringel wald. . —
139
116
364
283
Huhn rothe reb . . 7. 194
— schwald o — 186
—— schwarzkehlige
wald'\.000... 0. 6415184
—— schwarze wasser. ZZZ. 6
—— wsteinenfeld , I. 192
——€T wWeisse wald. . — 186
Ibis glinzender . . Z/. 328
Kalander Lerche. . — 51
Kauz schreier. . . I. 83
steli
—— Tengmalm. . — $o0
— wald . . . — 81
Kernbeisser grilner . Z/. 135
—— kirsch .- + — 140
— rothbrustiger . — 143
Kibiz gehàubte . . — 257
— schwarzbàuchiger. — 255
Kohl-Meise . . *. 15
Kormoran hauben E 107
—— Krahen. . . — 109
—— À%Scharbe (fig.) .
Krahe alpen'# ...,.. 7. 127
— blau. .
—— grosse ( fig. )
nebel . e. -— 116
DUSS. Ato n 139
raben . +. . — 114
—— saat (fig.) .
— stein.o . . — 130
Kranich aschgrauer . . II
Kreuzschnabel fichten. — 148
kiefern .
Kuckuk gemeiner _.. I 151
Limmergeyer . . +— 10
Larventaucher arciki-
sche: ii oa a II 35
Laufer aschgraue
strandi ol
— dunkel brauner was-
SELL eu europe
— gemeine baum . I
— grinfussiger wasser. ZZ. 269
— isabellfarbiger . — 224
— mauer baum . . I.
— punktierter wasser. IZ. 274
— rostrothe sumpf . — 300
— rothbiuchiger strand— 287
— rothfussiger wasser. — 273
— schwarzschwanzige
sumpf . . . . — 303
— steindrehende strand. 261
284
Laufer streiter strand. ZZ, 265
— trillender strand . — 256
— veraenderliche strand. 284
— wald strand:. <. — 298
= wasser teich , ., — 280
Lerche baum. . — 66
= berg. «III. 222
— erzgraue Dn
pfeifer . . o JI. 226
a onhono - . — 54
—_——— Kalander — Bi
kurzsichtige . — 68
Loffler weisse. 3 )
Meerschwalbe Dau-
galliche . . .I. 94
=———T rosse oder Cas-
pische . + — 97
—— kleine . . . — 95
— rothfussige . n 86
e —sSchwarze — 81
— weisschwingichte — 84
—— weissgraue. . — 89
Meise bart © . II;:3
beutel: +. 4 a = 25
euiblau — 16
—— hauben, — 20
esokobl: mia: — 15
—— schwanz . —' 21
—— sumpf ( fig.) — 18
tannen , . . — 17
Milan rothe . . . ZI 36
=———€ schwarzbrauner. — 38
Move braun SOERBST II. 64
: 9
—— felsen — 4
—— gelbfiissige. . — 58
——— kleine . ,:., — 69
o mantel. .. — 54
— schmarozzer — 4
— msturm . , . — 61
— weissgraue, » — 57
Nachtigall. . La24
Nussknacker . a — 133
Nussrabe . e . i. — ivi
Ohreule sumpf .
—— ubu. . |, — 69
è wald — pn
— 2werg . — "7%
Pelikan grosser + .7/7. 100
Pieper baum .. è. .JZ 42
——»— wbrach . ii to 46
—— vasser ©) .,
INDICE ALFABETICO
Pieper wiesen. <- . . 77.
Piper. 7. Sand-piper.
Pirol gelber . I.
Racke blaue ., . —
Ralle wasser.. . II
Raub-mbve. vi Mive.
Rebhuhbn. pes
——— rothe Lea
Regen-pfeifer dumm. —
—— gol È —
= ifalsband 15 —
—— kleiner . —
—— Lerche erzgraue, —
—— weilsstirniger —_
Rheiher aschgrauer . —
grosser silber . —
_——6 kleiner . . —
—— — silber. . —
——<@y mnacht —_
= purper . ia
=—— wrohr drommel. —
—— roller , —
Ring-Taube + —
Rohrdrossel ALI? fi
Rohbr hubn. 7. Huhn.
Sabler. blauffussige
wasser . vt e
Sager Gansen . .ZI.
weisse- .
Singer blavkebliger .
—— Cettischet.
—— Cistea
—— Dartforder .
dinsen..
—— Fitis 4.
—— gekronter
— gelbaiichiger
griiner. A
——Phewuschrecken .
—— Orpheus
—— rothbrustiger .
—— schieferbrusliger
= schilf
— schwarzbauchiger.
——— wkehliger .
k6pfiger .
sumpf . .
——— weiden..
zaun .
Scharbe Kooaicot II.
Schnepfe heer (fig.) . IZ.
Nasi n
STAI
Schnepfe mittel .. . IZ.
n MODI TI
e Wald }
Schwalbe 2lpen, FINO
snaifelsemt ti
Masio
— mauer . È
— rauch (fig, ) i
Schwan Hocker . .I/I.
— sin
Schwarz. fltigelige Stran-
dreuter. a
Seidenschwanz rothilich
grauer (fig) . . I
Sonderling cin ZE
Specht grosse bunt . I.
detasa grùn . o
—» kleine hunt
-——6 wmeise gemeine,
——— schwarz. è. .
Sperling feld. . .
haus A
Staar gemeiner (fig. )
Steinschmitzer braun
kehliger (fig. ).
— grauriickiger . .
— schwanz kehliger.
— Stapazina. Z.225 ZI.
Steifsfuss gehaubter .
=— wgehornter +
— geohrter .
DIESIS, ag di
—— kleiner. .
Storch schwarzer (fig. IL
ee) weisser .
IHTESII
IZ
fu
I.
Strand-LaAufer. r. Liufei er.
Strandreuter schwarz-
fliigelige. . +
DEI NOMI TEDESCHI 285
310 Sturmvogel aschenfar-
318 biger 39
305 kleinster 4 43
172 Sumpf Liufer, V. Lanfer,
168 Tagschlafer . I. 158
164 Taube Holz (fig.) . 27. 158
170 meg i.e — 155
163 Turtel . — 164
173 Taucher schwarzhal-
171 siger . » III. 28
—— schwarzkebliger. — 29
233 rothkehliger . — 31
Tord Alk. . . .— 33
109 Trappe grosse +» . II. 219
250 —— kleine . . « — 221
143 Treter. V. 77 assertreter .
hi Wachtel . . — 200
145 Waldhuhn. H.Hahn:
136 Wasserhuhn. 7. Huhn.
139 Wasserlàufer. 7°. Liufer.
108 Wasserschwdtzer. . Z. 20I
105 Wassertreter rothalsi- -
194 QEFbeai, 0 E 12
——— rothbauchiger . — 14
229 Weihe korn . . . I. 64
222 — rohr .. +. +. — 61
231 wiesen . +. — 66
210 Wendehals bunter — 147
24 Wiedehopf gebinderter— 183
21 Wiesenknarrer . ZI. 374
19 Wiîrger grauer ... Z. 95
22 rothbauchiger . — 101
18 n rothk6pfiger +. — 99
339 —— schwarzstirniger. — ivi
— 336 Zeisig distel . » II 118
—— erlen è + +. — 120
233
INDICE GENERALE
DELLE COSE PIÙ NOTABILI
CONTENUTE
Auiievotsiao .V. Caccia.
Acqua. . Caccia .
Addome. . «U. xxxv
. Aggallati de’ Padoli; — 62
Aldrovandi. Ornitolo-
gia, sive avium Hi-
VOStORIA!t 4 Vin 1V
+ — XXXVII
Militia a XXXV
— Loro lunghezza i in
proporzione della
Coda; tuta XL
Ametistino. 7/7. Colbie
Angolo delle Ali. .— xxxvi
Apertura del (ecco. xxx
Appendice al primo
‘Tomo dell’ Ocnito-
logia . . HI. 185
— al Tomo secondo. +— 212
Archetti. 7. Caccia.
Aspetto. Y°. Caccia.
Azzurro . Y. Colore.
Baffi it O AIN, >.6.4-;
Bajo. V. Colore:
Barbe delle Penne . — XLI
—— separate . ivi
unite . ,—— ivi
Bargigli <- .0. - II. 206
Baseggio. Catalogo
degli Uccelli os-
servati nelle vici-
nanze di Bassano. I. VI
Basette . 97
Becco viag XXXI
—— adunco nl ivi
—— cilindrico. .— ivi
NELL’ OPERA
Becco compresso
—— depresso
—— diritto,
fatto a volta
telragono + .
Bianco. V. Colore.
Bonaparte. Specchio
comparativo delle
Ornitologie di Ro-
ma e di Filadelfia. I.
Bonelli. Catalògue
des Oiseaux du
Piémont . . —
Boschetto. 7. Cuccia
Botte. Y. Caccia.
Braccio Fiorentino, e
sue parti o
Bruno. /. Colere:
Buffon. Planches en-
I
Csi
o ——
=
—
luminées des sd
SCaUA . —
Caccia —
all’Abi Giai _
all’Acqua. —
con glì Archétti.
all’ Aspetto . . ZII.
col Barchino. .—
del Boschetto . Z.
della Botte .
col Bucine . .ZZ
col Butrio . .—
col Cavallo . ZZZ.
del Chioccolo . 4.
con la Civetta .—
245 II.
col Diavolaccio . I:
BREE cer:
XXXI
ivi
vi
ipi
ivi
VII
VI
XLIV
DELLE COSE PIÙ NOTABILI 287
Caccia del Diluvio. ZZ.. 104
— della Fistierella . Z. 86
— della Fraschetta. — ivi
— del Frugnòolo .— 89
— della Gaggia.
igonBacet: +04 2315
— con le Nasse. .— 195
—_.coi Paniuzzi. . 7. 94
— della Paratella . ZZ. 201
— del Paretajo, .— 70
— del Passo. . .ZZ 113
— con le Penere . Z. 213
=LiallaiProda ti ozll 7I
— del Quaglierajo. — 202
— con la fiagnaja . Z. 88
=— con la Rete sott’
acqua)’. ui IZ. ,.1212)
— con le Reti aperte
I. 196 II. 58
— al Ripasso . .IL. 114
— delle Ritrose. Z.94— 242
— con lo Specchietto ZZ. 63
— della Tela. .II. . n
— coi Volantini ./Z 157
— della Zampogna. III. 10
Calvi. Catalogo d’ Or-
nitologiadi Genova..IL 194
Calzoni degli Uccelli. IL xxx1X
Candido. 7. Colore.
Cannella. Y7. Colore.
Capo degli Uccelli. — xxx
Catalogo degli Ue-
celli della Provin-
cia Pisana, e loro
sinonimia toscana.
I. VII XXVII
Caratteri adottati nel-
la Classazione degli
Uccelli. I xvir ZZ. 216
Carnicino. Y. Colore.
Curuncola . .IL xxx1v
Castagno. 7. Cologsi
Cavallo da Caccia. ZII. 175
Cavezza. . « IL. 97
Ceciato. /. Uoliro
Celeste. YZ”. Colore.
Cenerino. Y. Colore.
Cera che cinge le
Naricna: VAI ZII
Cerchio di Penne .— xxx
Cervice . . — XXXIV
Cetti. Uccelli di vue
degna. . . .— VI
Chioccolo. /. Caccia.
Ciliari. 7. Penne.
Cu RO IL
Classazione artificiale — xvi
naturale . .— ivi
Classe wi
Codazige (e inn RIA
cuneata . .— XI
—— forcuta . .— ivi
—— graduata . .— ivi
—— rotondata. .— ivi
—— subtroncata .— ivi
sua lunghezza
in proporzione del-
te Al E XL
Collo, e sue parti .— xxxiV
Colori degli Uccelli. I.xxvires.
Colore {Wi La XLI
ametistino. .— XLII
——— —aZZUrro . .— ivi
—— bajo . . .— ivi
—— biancastro. — XL1
— bianco ; — ivi
— sericeo . — ivi
—— bruno . — SLMII
—- candido . — XLI
s———= di cannella .— xLIs
— carnicino, |. — ivi
—— castagno . .— Ivi
——= cecialo . .— ivI
—— celeste. . . ivi
—— cenerino . .—-. XLIII
—— — perlato. .— ivi
— — piombato . — ivi
—— cioccolata . 7. Scuro.
—— di corno . .— XLII
—— croceo. . .— XLII
—— fulvo .. . .— XLI
— giallo . . BESESMIIANO: 030,
— — zolfino . — ivi
—— grigio. + .— XLIII
—— d’isabella. + xL1I
— lionato. — ivi
—— nero-filiggine. — xLuI
—- lavagna. — ivi
— puro. — ivi
—— niveo. Y. Candido.
—' di nocciola —. Z. ivi
—— molivastro . .— ivi
paonazzo, o vio-
Letto La ALI
rosso-amaranto — wi
— — cinabro .— ivi
288
Colore rosso-fegatoso. I.
XLII
—— — mattone .— ivi
—— — di minio .— ivi
—— — sanguigno, — ivi
—— wrugginoso, .,— vi
a SCO! ot) e MEDE
—— r— cioccolata. — ivi
—— turchino .
DT ivi
—— verde. . .,«- XLIII
——— mare . ,— ivi
—— violetto, 0 pao-
nazzo . .° se XLII
Corno. 7. Cube:
Coscia... I xxxViI
Cresta, |. 0 enel KEXLV
Croceo. 7. Colore.
Cuopritrici. 7. Penne.
Curigliana . . IL XL
Descrizione delle Spe-
cie: erdine in quella
tenuto: i... 0,40% xevia
Differenze generiche. — XVIII
Diluvio. Y. Caccia.
Dimensioni. Y. Misure.
Dito. ra a RZ avi
—— palmati . .— ivi
versatili . .— ivi
Dorso, e sue parti .— xxxV
Famiglie degli Uc-
Celiiimo! E) URDZO vari
Fascia sopracciliare. — xxXI1I
Femorali. Y. Penne.
Femore. V. Coscia.
Fiancht . .°'.
oe XXXV
Fistierella. Y°. Caccia.
Forfori di Padule . Z. 62
Frasi caratteristiche. — xxv
e specifiche. .— ivi
Fronte... .-- XXXI
Frugnòlo. Y°. Caccia.
Fulvo. /. Colore.
Gaggia. 7. Caccia.
Gamba... XXXVII
Generi . . è += XVIII
——— Loro Caratteri. — xxI
— Soppressione di
quelli superflui . xx
Giallo. 7. Colore.
Gola. +... +. XXXIV
Gote, . 0.0. = XXXIII
Gozzo . que XXXV
Grigio. V. Goloite:
INDICE GENERALE
Gronde de’ Paduli . Z.
Groppone . _.
Indice de’ nomi degli
Uccelli. 7. Nomi.
Introduzione all Or-
nitologia . . .—
Iride... 0 IL
Isabella. 7. Colore.
Lacci a barcocchio,
o a scatto. VECgIE
Laghi per la Caccia. //I.
Lanciateja +... .IL
Lingua (.-..0 0. 4
aguzza. +
n ifida SUI
—— carnosa’ ‘.
cartilaginosa . —
lacerata ,
— lanceolata.
——- scariosa ‘+
setolosa .
Lionato. 7. Colore.
63
G1XY
IT
185
315
2116
201
XXXIV
Malattia de’ Germani, ZZI. 163
Margine dell’Ala . Z sxsvit
— delle Mascelle .— xxx
—— —+ + # entato .— xxx
— —— e mfestonato. — ivi
_— intaccato. — ivi
LEI intero .— xxx
———< —lamelloso. — xxx
Mascelle, e loro TE
lita e ne — XK
Membrana che cinge
le Naricì. . .— xxX1I
— farinosa . .— ivi
—— fatta a volta . — ivi
—— nuda . . .— ivi
—— pennuta . .— ivi
—— piana . — ivi
Meyer et Wolf. ‘0®
seaux d’ Allemagne— xX1x
Misure degli Ucceli
| AZ SO
—— della Coda.
Mustiéti. .
Naccari. Ornitologìa
Veneta . .
Narici . . . .—
— wbasilari ; IZ
coperte . . Z.
—— mediane . #4.
— nude . .
«NE:
. I. xXVII XLIV
xL
261
VI
XXXI
185
XXXII
185
XXXLI
Mi +
DELLE COSE PIU NOTARBILI
Narici scoperte. . I. xxxil
Massa N... 0 «AZ 195
Nero. Y. Colore.
Niveo..V. Colore,
Nocciola. Y. Colore.
Nomenclatura ornpito-
logica... -.. . A. xx
— Sistema per quella
adottato ../. I xxives.
Nomi tecnici . .Z xxx
—— vernacoli degli
Uccelli I. xxvil e s.
—— francesi degli
Uccelli, disposti per
Indice alfabetico . ZI. 273
inglesi, id, .— 278
latini, id. .— 239
———— tedeschi, id. .— 282
—— volgari tosca-
ROIO ie 08
Nucaw 0, gh XIV
Occhi Ri,
o = XXXII
anteriori . .— ivi
incassati . .— ivi
—— laterali . .— ivi
non infossati . — ivi
sporgenti . .— ivi
Occipite. . +. ivi
Olina. Wécelliera Ps Vv
Olivastro . Y. Colore.
Ordini degli Uccelli. — xvi
Paniomi(.V . .— (299
Paniuzzi. . L— 94
Paonazzo. V. @ulore.
Paratella. 7°. Caccia,
Pareta]o. /7. Caccia.
Parti degli Uccelli:
loro nomi, e distin-
zione . + XXX CI.
Passo. 7. Cic.
Pattumi dei Paduli , — 62
Penere. Y. Caccia.
Penne ciliari — XXXII
— cuopritrici — XXXVI
—- grandi. .— ivi
— inferiori .— ivi
— — medie. .— xxxVII
— piccole. ca ivi
— —— superiori . — XXXVI
— femorali . — XXXIX
— remiganti — ZXXXV
Tomo IL
Penne remiganti pri-
marie. +. o I. xxxv
— Sueondaria! — XXXVI
— scapolari.. — XXxV
— spurie. .. >» .— XXXVI
— timoniere. .. .— xxXIX
Petto. se Skxxy
Piede, e sue parti. so XXXIX
Pallini dei Paduli ,. — 6a
Proda. 7. Caccia .
Quaglierajo. 7. Caccia.
Quaglière .II. 201
Ragnaja. V. Caccia.
Ranzani. Ornitologia. I. wi
Redini
.—_ XXXIII
Regione anale . .— xxxv
auricolare. . xxXIIl
orbitale... , ivi
Remiganti. /. Penne.
Loro propor-
ZIONL e. È
Rete sott'acqua. ZI. 125
Rett,apeste.. i... I
II. 58, II. 83
Ripasso. 7°. Caccia.
Ritrose.. . pr a 94
Rosso. Calore,
Ruggine . Y”. Colore.
Scapolari. Y. Penne.
Schiena . . .I. xxxv
Schinz. Hi svire na-
turelle des nids etc. xX1X
Scuro. Y. Colore.
Sinossi dei Caratterì
distintivi degli Uc-
celli. 7. Quadri
Sinottici .
Sopraccoda . — XL
Sottocoda . . .,— ivi
Spallacci. . +. .— xsxv
Specchietto. . IZ 63
Specchio di penne . Z. xxxvil
Specie degli Uccelli. — xvines.
Squame cornee del
tarso . - o XXXIX
Stampe. (Istrumento
per la Caccia). ZL. 117
Stelo delle Penne .. I. hi
Storia degli Uccelli
cantanti della Ger-
MANIA è. è. e XIX
290 INDICE DELLE COSE PIÙ NOTABILI
Storia naturale degli
Uccelli, pubblica-
ta in Firenze nel
IMOTe, el v
Tarso... .-- XXXVIII
—— nudo . . .— ivi
—-2 reticolato. .—- xxxIx
————ywscudettato. .— ivi
Tavole Sinottiche. 7.
Quadri Sinottici .
Tela. Y. Caccia.
Temminck. Manuel
d’Ornithologie -— x1V
Tempie . +. XXXIII
Testa, e sue parli .— xxXII
Tibia. o XXXVIII
Timoniere. 7. Penne.
Tomboli.. . . .IL. 378
Tribu ‘..;wf .0 5. xvi
Turchino . 7. Colore.
Unghie Wi. 04 XXXIX
acute. . .,— IVI
—— compresse. .— Ivi
—— depresse . .— ivi
— piane . . .—_ ivi
———— smussate . .— ivi
solcate. . .— ivi
Verde. 7. Colore .
Vertice... . > 2XXITI
Vieillot. Ornitholo-
gie Francaise... xXIx
Violetto. Y°. Colore.
Zampa, e sue parti. — XXXVII
———— lobata. . .— XxX
pennuta . .— . ivi
Zampogna . 7. Caccia.
Zona faciale. . . I. xxxtu
ERRORI
OCCORSI NELL’ OPERA
ERRORI
suasi . ° n) ° è e
luneo i: alare ie
lunghe . 4 È
PIENA (oiran
ISMELO! 0
BARBEr Sine le
Braccia Me sode
due braccia è
Dira corte. è. +
Keite ° ° ®
h
Schwarzbravrer A
Hobbiw i. ius, .
Lin. È È
vertice, . 3
sottocoda, 3
Kestmkli. 5
TINNUNCULOIDES
NETTER.
SINONIMIA
SINONIMIA
Rolhfuss-Falk . . è»
Cappone . +. +. è»
Buleonis' “i L4,
Goshawk e
Howk ° e o ° el
more to Ù o sì °.
Owel ° ° ° CHI o
Shont-eared . . +
Stein-Koutz . è
frutti ed insetti. A
COlurio 00,
red baked . .
rothbruckiger .
più larga À
Rothtichgraver .
Maverivisi. è
Tomo I.
LA?
pag. lin.
XX11|] 21
xxx1|| 20
- ||xxx1x|| 10
XLI 6
n 7
— 8
16 9
25 {| 28
34 || 22
36 || 27
38 |{ 18
43 || 4
45 || 23
— |[l udc.
47 || 9
— ll 30
49 || 7
52 |l 13
— [| 28
55 7
— |l 12
56 || 20
58 [| —
61 || 33
71 || 28
n2 || 32
29 9
86 4
99 {| 12
101 16
105 || 11
109 29
113 6
CORREZIONI
persuasi
largo
larghe
PennA, Penna
SteLo, RacHis,
Barse, Puma.
Braccio 1.
un Braccio
Dit corti
Kite
schwarz-brauner
Hobby
GuEL.
pileo,
sopraccoda
Kestrel
CENCRIS Friscu.
(aggiungasi) Falco tin-
nunculoides. Netter.
(aggiungasi) Falco ru-
fipes. Temm.
Rothfuss- Falk
Pojana
Pojana
Goss-Hawk
Hawk
Short-eared
Stein-Kauz
semi, frutti, ed insetti
Collurio
red-backed
roth-bàuchiger
più lunga
rothtlich-grauer
Raven
292
Tomo I
ERRORI rT—T—_ CORREZIONI
pag. lin.
Nuicrake . bi» 11133 .|{ 28 Nut-Cracker
blacke Woodpencker . .||139 || 29 || black Wood-pecker
Buinspecht (1... .WL. lng4il 21 bunt-Specht
KackukSei ni en RISI 17 Kuckuk
Goatsukker : . . . .|{158 || 29 Goat-Sucker
Rauch-Schwalloe . . .||163 8 Rauch-Schwalbe
Maverschwalb . e .ijjeg0l| 28 Mauer-Schwalbe
Bienenfresrer . ., . . 175 || ult. Bienenfresser
geme. LL. 0. Lg gemeiner
Hoope WNW... 63% |a Hoopoe
Boumlaàufer. . . . .|{168 {| — Baum-LaAufer
Start. | AMATA I 194 || 28 Staar
Waterouzel.: . ost. .|{201.{{:27 Waterouzle
juvenis . wi odenti Llla05 6 juvene
corpore griseo- Ai ilaria corpore superne griseo-
San «+ .||212 5 Song
n i Lc .||218 2 The blue
blauwe.. alano 5 blaue
Weater si ur Jillsab.li 34 Wheatear
Strapazina . .. 0g. .[|— ||ude- Stapazina
white-taided . . . .||[226|| 29 white-tailed
Schwarheliger . . . .|[233 [| 33 schwarz-kehliger
bleu-throated . . . .|[237 || 20 blue-throated
Saunger i. 4 [244 || 12 Sanger
persa iu La ago 5 perduta
troated Manno 1253-13 throated
Eouvette 0. init. MeS4 Il ag Fauvette
Worbler . . . . — || 20 || Warbler
Aquatic. . +. . -.[{277 || 30 || aquatick
Grashopper. . . . .||278 || 35 grass hopper
Rhordrassel. . . . .|{285 3 Robr-drossel
gelbbaiichigher Singer .|288 |{ 19 || gelb-baiichiger Sanger
Pauillot dt gpl. 2 [[292 {]+16 1 PouillotW
Hedged Sparrow. . .|[299 || 34 hedge Sparrow
collored Stare . . . .|[30x |} 14 coloured Stare
Tomo II.
NI DA
ù pag. lin. TR
PARUS MAJOR. .|} 14 n PARUS MAJOR Ls.
RohImease . . . . .{| 15 || kohl-Meise
bleu . Uptime ata blue
petipzità 19 at, ARA baz] 88 petite
Cole: ii. Li IA NA e coal
Haubermeise . . . .|| 20 3 hauben-Meîse
a langue \@age it La |a à longue
beanded & . . 0. .{|/23 [| 25 bearded
grave o CUS 00 ./33 {| 27.jf graue' #8
globe ii... 854-300) gelbe
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STNONIMIA” ‘a Leti
remiganti . >»
SCURE, UTO,
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Kurtzchige. . . .
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Gravammer A
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folischor
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Schicefink *. . . .
disted Zeifig
Sisma, du ne
Erlenzeisg . 1, ue
Citroniefink, . . |.
Kernbeisler. . . +.
Kreuzschabel . . +.
Kieforn.. Guia, 0»
SINONIMIA è. è. 0.
Dave —. pi
pintaild Grous . .
Cuta: i.
Daspyrenàische ‘Haselbuhn
Sarde grous +
Der gemein . . +.
Der Birkhuhn . . .
Der aver Waldhuhn .
Dos Sehwartzkehlige
Posi e LU
Dos indianischehuhn
Feldhun aus barbarrey
Meyer
Temminck, Ranzani
Dosi iL
Buene!.i tati
Giovani. i un
Dos Rabhuhn o e
Halsbard mu,
HOUBANA .
pag. lin
45 || 32
49 || 29
50 || 24
51 [| 33
68 || 16
74 || 17
79 ||ule.
84 || 32
86 || 22
90 || 18
g1 || 6
116 3
118 {| 22
120 || ut
123 || 18
135 || 21
148 || 13
151 || 34
161 ||3, 6
298
CORREZIONI
( aggiungasi ) Anthus
rufescens. Temm.
timoniere
scure conla cima bianca,
mongolian
kurzsichtige
laplavd. Bunting
grau-Ammer
jaune
foolish or
rohr-Ammer
bianco ,
schrei-Finke
distel Zeisig
Siskin
Erlenzeisig,
citronen-Finke
Kernbeisser
Kreuz-schnabel
Kiefern )
(aggiungasi) NOMI vote
GARI Toscani — Piccion
torrajolo (il semido-
mestico)..Piccion ma-
rino, o Piccion salvatico
(quelli che vivono as-
solutamente liberi) .
Dove
pintailed Grouse
Cata;
Das pyrenàische Hasel»
. Huhn
sarde Grouse
Der gemeine
Das Birk- Huhn
Das auer Wald-Huhn
Das schwarz-kehlige
Das (et alibi)
Das indianisches Huhn
Das feld-Huhn aus der
Barbarey
Meyer, Temminck.
Ranzani.
Das
Butrio
Giovani i
Das Reb-Huhn
e
HOUBARA
ERRORI
Houbana : È
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Lerch ergrave regenpfeiser || — || — |
Piedi eno ei
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Regenpfefer. MTA
nero e giallo uit)
e luteo-nigroque picto:
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Turnstore . . ..,
wood
Tomo 21.
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pag. Lin.
« |{221 28
.||1226 || 22
rothf'iissigee Wasserltiifer . è 173 9.
Det ° o o Pei » o
basin n ° . C)
seranderliche + .
Weodcock . dia
Timoniere diciotto: .
decem ct octo:. .
diciotto ,
Der Mittelschrepfe .
Der Moorschnepfe .
grasser ° ° ° o
un terzo IELAPUIAO
Verdena,
Aschgraver Krunich
GRUS VIRGO ...
reticolato: ...
reticulatus . . +.
Le Cicogne.
settentrione,
abbandonate,
ARDEE..
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Iridi gialle ")
Rohr-dommel
bruuneo. .
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° . ° . ° (o) (A .
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2 Il fo
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347 || 7
348 {| 21
356 |[9, 10
358 9
364 || 27
369 || 24
— || 23
372 {| 25
377 || 17
380 5
»||381 || 28
CORREZIONI
Houbara
thick knee Bustard
Lerche erzgraue Regen-
Pfeifer
Pie
Regen-Pfeifer
Regen-Pfeifer
nero
nigro:
Vanneau
Turnstone
wald
roth -fiissige Wasser-
Laufer
Der
basim
veraenderliche
Wood -Cock i
Timoaiere sedici:
sexdecim :
sedici
Die Mittel Schnepfe
Die Moor-Schnepfe
grosser
un poco
vert
aschgrauer Kranich
GRUS VIRGO Tenm.
scudettato.
scutellatus
La Cicagne
settentrione;
abbandonate 5
ARDEÉE
iride
Iride gialla
rohr -Drommel
brunneo
Flamingo
Das gemeine Sulltans-
Huhn
blue
waler
Das
Das kleines
extensione cartilaginea
, frontali
ERRORI
Schwarzes .
Rathalsiger .. è
Rothbauchiger .
kleiner . . +
Svasso” +. °°
geahrter . +
gehaulite °
blaktroated. .
schworzkehliger
rothkeliger .
C) » ® ° ® ° . e e Li
è . » °. » e e o. CI ©. ° °
x
Rarzor-bill. « .
Cendre: i Lul
aschenfarbig . |,
SINONIMIA o o ©) è
ristrettendo. . . .
artic.
Die hiubbostei Raubmive
Faye oo ne i
Felsen Meve 1
a manteau è. è.
Mantel Meve) ig, a
weissgrave Meve ;
a pieds jaune
kerring . .. A.
Mevettia An et ag
Mevei lo de: Meta,
a capuchon. i ;
rissa iii
Epuvantail . . +.
Cormoran (Zngl.).
Nigaud +. .
Segh Cormoran
mustellari .
Herle . ci
lergschibliger è
Rustfarbige . . SAI
TMraver:. Wi... ,
seaup . è Pa
° (1) . ® è
yi. È
Schelle i .:0 0,
Tomo IMI
LP
pag. lin.
6 || 10
12 |{: 30
14 21
18 3
234
19 || 29
24 19
29 ult.
31 13
33 16
39 || 2
— 3
295
CORREZIONI
schwarze
rothalsige
rothbauchige
kleine
Suasso (et alibi)
geohrte
gehaubter Mo
blacktroated
schwarzkebliger
rothkehliger
razor- bill
cendré .
aschenfarbiger
(aggiungasi) Fringuello
di mare. Storia degli
Uccelli Tav. 538. (ZZ
groppone dell’ Uccello
rappresentato in que-
sta Tavola, che per er-
rore fu lasciato bian-
co, dev'essere cenerino-
cupo )..
ristringendo
arctik
Die schmarozzer Raub-
Mbove
rayé
Die felsen Move
à manteau
Die mantel Move
weissgraue Mive
à pieds j Jaunes
herring
Mòve
Mòve
à capuchon
Rissa
Epouvantail
Cormorant (et alibi )
Nigod
Shag Cormorant
mustellaris
Harle
langschnabliger
russfarbige
trauer
scaup
eye
schellen
296
Tomo III.
ERRORI CORREZIONI
pag. lin
Vigeon . . +. -||136 || 18 [| Wigeon
Der Eisente Vriater Ente -||142 |[ 11 Die Eis-Ente, oder Win-
‘ ter-Ente
amplie . . . . . -||149|[33 |} ampie
SURzi, LT age nba led knak
quantungqne. WR. jii53 Hi 15 quantunque
Shovler. . +. +. .|[156 5 Shoveler
Liffel .. .” i IRA — || — |} loffel
a langue. . . . .|158|{ 21 a longue
Gadwall. . . . . 160 || 29 Gadewall
Roddy goose .. . . .|[168 |{ 25 ruddy Goose
subequali sile E n 7 subaqualis
grau. . +... +|[176 ||uZe.|| graue
fronti. iii) Lil780 2 à front
Der Blassen Gans . . .|| — 3 Die blasse Gans
giallastro-bajo. —. . ||196 || 14 || giallastro-baja.
Verarii. . 234 4 || Verani
Die Grunfussiges rohrhuha ||236 ||ust.|| Das erilafusdy Rohr-
Huhn.
QUADRI
SINOTTICI
arezzo
Tomo III.
MODO
DI SERVIRSI
DE’ QUADRI SINOTTICI
S on persuaso che il numero più grande di coloro
che vorranno servirsi di questo libro per conoscere
gli uccelli Italiani, saranno già tanto pratici di
sinul sorte di Quadri, e del modo di usarne, da
esser loro superflua ogni ulteriore istruzione. Ma
pure siccome può accadere che egli vada in mano
a persone nuove affatto ne’ lavori scientifici, ed
anzi è mio desiderio che ciò spesso accada , per la
più facile intelligenza, e risparmio di fatica e di
tempo nel doverli studiare, esporrò adesso succin-
tamente il modo di adoprartli .
L'ordine con cui son disposti, è quello che de-
vesi tenere nel consultarli, volendo nominare con
il loro soccorso le varie specie d’ uccelli. Così, per
esempio, avendo fra mano un Tarabuso, se sì ri-
scontrano i caratteri del primo Quadro, si vedrà
che nessuna delle frasi de’ tre primi Ordini ad
esso uccello corrisponde, ma che perfettamente gli
conviene quella del quarto. IL T'arabuso dunque è
dell’ Ordine IV. Gralle. Siccome sotto questo nome
vedesi citato il Quadro N. g, in quello si consulti
la prima colonna ove sono esposti i caratteri di
tribù: si troverà che al Tarabuso non convengono
nè i caratteri della prima, nè della seconda, nè
della terza Tribù, ma bensì quelli della quarta
esposta nel Quadro g Y II. Se ne concluderà da ciò
essere il Tarabuso un uccello dell’ ordine delle
Gralle, e della tribù degli Herodii. Si passi allora
ad esaminare i caratteri generici posti nella terza
colonna di quel Quadro stesso, e si vedrà come
esso appartiene al genere Ardea collocato nel Qua-
dro g VIII. E poichè le specie di questo genere io
le suddivisi in famiglie, in quello stesso quadro,
nella medesima linea dell’ Ardea, e nella casella
della colonna ultima, vedesi citato l’altro quadro
di N. 11 ove i caratteri di esse son presentati.
Al solito, nel N.° 11 si consultino i caratteri della
prima colonna, e si troverà che l’ uccello esami-
nato non può esser posto nella famiglia prima,
ma però nella seconda, cioè in quella de’ Bo-
tauri. La consecutiva colonna fa vedere non es-
servi in quella famiglia che due specie, cioè la
Nicticorax, e a stellaris.» Ma la specie prima
Nicticorax ha (fra gli altri caratteri) il dorso nero-
verdone, cosa che nel Tarabuso non si riscontra;
essa dunque deve lasciarsi , e siccome all’altra tro-
vasi indicato dorso giallo con macchie angolate nere,
come appunto vedesi essere nell’ uccello in que-
stione, si deciderà appartenere esso a quella specie;
ed in conseguenza si potrà dire che egli è dell’or-
dine delle Gralle, della tribù degli Herodii, genere
Ardea, famiglia Botauri, specie stellaris. Che se al-
lora vorrassene anche aver l’intiera descrizione,
conoscerne î costumi ec., basta ricorrere alla pa-
gina 355 del tomo secondo, come sotto al nome
specifico è segnata. Ecco adunque come con faci-
lità, mediante un metodo analitico, potrassi, ado-
prando î Quadri sinottici, determinare il nome
specifico d’ ogni uccello Italiano, e conoscerne poi
t costumi, ec. ec.
a Lauro
I MISI AI
PRE ae SPRACATOAI
PIATTI AA ne
N. 1. QUADRI
DEI CARATTERI SU I QUALI È BASATAJ
Becco adunco, robusto — Naricr cinte dalla cel
quattro, tre davanti, e uno di dietro, articolati allo.
membrana — UncHir grandi, adunche, acute, mobilissit
Becco non adunco — Narici 0 nude, o coperte di
penne — Tarso sottile, di mediocre lunghezza —.
di dietro; tutti articolati al medesimo piano; i tre ante
arcuate, acute, poco mobili.
volta, nuda, o pennuta — Gamer tutte coperte di penr
tro, tre davanti e uno di dietro; i tre anteriori uniti
tarso più in alto degli anteriori; ovvero tre soli diti davar
| Becco più corto o subeguale alla testa, fatto a
RES AIA IIS TI ACSIAN RIA OM
Becco per lo più lungo, talora corto, e fatto a volti
più o meno esteso sopra il calcagno, (eccettuato il Ge
quattro, talvolta tre; gli anteriori per lo più riuniti da
qualche volta il solo esterno unito col medio I
riori — UncHIE poco adunche, appuntaie, poco retrattili,
| Becco di varia forma — Naricr nude — Gamre coi
spazio nudo sopra il calcagno — Tanso corto, compresso
una membrana, o solo lobati, o pinnati — Uncnie i
AQUATICI
di
IMOTTIGO
ASSAZIONE DEGLI UCCELLI IN 5 ORDINI
ORD. I.
e tutte coperte di penne — Tarsi robusti — Diti nu
, 0 liberi, o il medio unito all’esterno da una piccola ACCIPITRES
V.il Quadro di
No 2.
Nus
inuzze — GamsE quasi sempre coperte interamente da
ro, tre davanti e uno di dietro, o due davanti e due
ORD. II.
è
lat rd
o i due esterni, uniti alla base — UncHIE mediocri, PASSERES
V.il Quadro di
Not,
la Cita — Narici coperte da una membrana fatta a ORD. III.
| piuttosto grossi, di mediocre lunghezza — Diti quat- TR
da una piccola membrana; il posteriore articolato sul GALLINA
IE poco arcuate, oltuse, pochissimo retrattili.
i V.il Quadro di
N° 8.
i nude — Gawge lunghe e sottili, con uno spazio nudo ORD. IV.
cola) — Tarso lungo e sottile — Diti quasi sempre RI
brana, ora solamente alla base, ora fino alla cima;
GRALLA
riore articolato ordinariamente più in alto degli ante-
V.il Quadro di
la. dii an’ di’ “e /@@-f
Nora.
interamente nascoste fra le penne, con un piccolo gr a
tre, o quattro; i tre anteriori riuniti fino alla cima da ANSERES
tili, piccole, ordinariamente schiacciate ed ottuse. =
V.il Quadro di
N. 13.
N. 2
)
RI
SS
N
ba
3
O
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D
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Qu
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=)
bey
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2
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SD
SS
ky
RG
Qu
Sa
3
9
Na
DÒ
QUADRI
|
DEI CARATTERI DISTINTIVI DEI GENEIJI
CARATTERI GENERICI
Testa e Collo senza penne — Oc-
chi non infossati, laterali — Pecco
grosso — Cera nuda— Z'arsi nudi —
femigante prima più corta della|(7. 7.1. p.2, e III. p..
sesta.
Testa e Gola senza penne — Oc-
chi non infossati, laterali —- Becco
sottile — Cera nuda — 7arsi nudi —
Remigante prima più corta della
quinta .
Testa e Collo pennuti — Occhi
alquanto incavati, laterali, mediocri —
Cera coperta da peune voltate in
avanti — Z'arsi pennuti,
_—___—____——_——————_—rr* << n.
Testa e Collo pennuti — Occhi
infossati, laterali, mediocri — Gera
scoperta.
NELL ORDI) |
|
|
|
|
NOMI DEI GENE?
VULTUR Lil
|
|
NEOPHRON Sur:
(1.5.)
GYPAETUS Sror
(1.8.)
|
|
|
|
FALCO Lin.
CI. 11.)
©)
INOTILAO
LLE SPECIE DEGLI UCCELLI COMPRESI
(RIMO
Eri
CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
enne del petto e dell’ addome larghe alla base,
acuminate in cima.
ito sù i Jati del collo, e passa sull’ occipite —
CPPS eo
Una Collana di penne con la base larga, e le
rbe setolose, e piliformi cinge la parte poste- * V.FULVUS Lun.
ore della cervice — Penne del petto e dell’ad-
me strette, ed acuminate. Far (1.4, e III. 186. )
Una Collana di penne rotondate, che risale Sia VULTUR CINEREUS Lux ||
Una Collana di penne lunghe ed acuminate * V. INDICUS Soww.
nge interamente la base del collo — Penne del
tto e dell'addome lunghe, ed acuminate.
n 187.)
N. SENSO SaArIG.
(I. 6.)
Penne che ricuoprono tutto il corpo e il collo
anche, lionate, o scure (secondo l’ età ) —
emiganti primarie nere.
re, rivolte in avanti.
(I.9.)
Vedansi i Caratteri delle otto Famiglie in cui
no divisi gli uccelbi di questo Genere nel Quadro
guente dî N.° 3.
V.Le 25 specie comprese
in questo Genere, nel III.
Quadro .
Gola guarnita di un gruppo di penne ui * G. BARBATUS Curier. |l
CARATTERI GENERICI ‘ NOMI DEI GENERI!
Testa e Collo pennutt — Occhi STRIX Lin.
sporgenti, anteriori, grandi. (1. 67.)
7a)
=
N
a
D
DO
N
|
È
3
a
bea
N:
SG
bay
3
buy
I
hy
4
ORDINE PRIMO — UCCE
Di
11
/ ORDINE PRIMO
CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
Ciuffi lunghi — Addone lionato, con macchie S. BUBO Lin.
pgitudinali” nere, ed altre trasversali più strette —
iti coperti di penne — Statura d’un Oca.
(1.68.)
ngitudinali nere, ed altre Io: più strette —
iti coperti di penne — Sac. d'una Cornacchia (I. 70.)
Ciuffi corti — Addome lionato, con sole mac- SALSO Roo
nie longitudinali nere — Diti coperti di penne.
Ciuffi lunghìi — Addome lionato, con = S. OTUS Lun.
E (1.72.)
Ciuffi mediocri — Addome bianco; e fulviccio,
on ‘strie nere longitudinali, ed altre sottilissime
asverse; tutto finissimamente punteggiato di ce-
rino — Diti nudi.
S. SCOPS Lun.
(I.73.)
Ile macchie bianche rotonde — Zride gialla —
oda troncata — Diti quasi nudi verso la cima
(1.76, III. 201.)
Penne della Schiena cenerino-scure con mac-
lie bianche rotondate — Iride gialla — Diti
perti abboni antemente di penne fino alle un-
rie — Statura di una Ghiandaja.
* S. TENGMALMI Lin.
Penne della Schiena cenerino gialliccie, SARI S. NOCTUA Rerz.
an (I. 79-)
S. ALUCO Lin.
(1.80.)
Dorso cenerino con larghe fasce i
delle trasversali strette, e ondulate, nere pi gr tai
oda rotondata — Zride nera.
S. FLAMMEA Lun.
(I. 82.)
Schiena giallo. -lionata, striata finissimamenle di
merino in varj punti, con macchiuzze bianche
mere — ride nera.
Ordine primo.
I adità
ORD. I. — UCCELLI DI RAPINA — ACCIPITRES— Genere FALCO
No do
CARATTERI DI FAMIGLIA
Becco non intaccato — Tarso nudo.
reticolato , coperto da squame rilevate ,
ruvide; corto, robusto -— Dizi intera-
mente separati; l'esterno versatile; il
medio subeg. al tarso-Unghie grandi,
cilindriche— Al più lunghe della co-
da — Remig.1.* poco più lunga della
5.%;2.° e 3.8 eguali, e le più lunghe.
Becco non intaccato — Z'arso nudo.
scudettato, robusto— /iti interamente
separati; l’ esterno versatile ; il medio
subeguale al tarso— Unghie grandi.
inferiormente solcate — Remigante
1.° subeguale alla 7.5; 3.°, 4.° e 5.°
Je più lunghe.
Becco non intaccato — Zarso in-
teramente coperto di penne, corto,
robusto — Dit: grandi; l'esterno non
versatile, ed unito alla base col medio
da una piccola membrana: il medio
subeguale al tarso — Unghie grandi,
inferiormente solcate — 4% grandi —
Remigante 1.* 7
3.° e 4.° le più lunghe.
QUADRA
DEI CARATTERI DISTINTIVI DELLE ramii)
NOMI DELLE FAMIGI
subeguale alla 7.%;f
_v
||
sana
|
|
|
|
Pata
090290200 ;
PESCATORI!
PANDIONES |
( T.I.pag. 12.)
Fam. 2.°
aGIedoeGI
PIGARGHI]
HALIETI
io
FAM. 5,"
IO
AQUILE.
AQUILE
——
(1. 16.)
FANS PA Ai.
INOTTTAO
i DELLE SPECIE DEGLI UCCELLI COMPRESI
"ALCO
CARATTERI SPECIFICI . NOMI DELLE SPECIE
nacchia biancastra sull’ occipite: delle macchie
ierastre lanceolate sul petto. (V.T.1.pag.12.)
Parti superiori scure: inferi tori biancastre : = F. HALIAETUS Lin.
F. ALBICILLA Lyw.
(1-15.)
adulti).
Corpo di colore scuro-chiaro, macchiato di
nerastro — Becco ed Iride di colore quasi nero
giovani).
Aper tura EE ATI becco che giunge verso la metà
lell’occhio — Ali più corte della coda — Coda
piancastra e scura, con fasce trasversali — Parti
nferiori lionato-sudicie.
F.BONELLI Tum.
Corpo di celore scuro, o scuro-cenerino uni-
orme — Becco biancastro — Iride scuro-chiara
| ee ( III. 188. )
metà dell'occhio — Ali più lunghe, o eguali alla F. IMPERIALIS Becnsr.
coda — Coda con macchie, o con fasce trasverse—
Parti inferiori scure.
Apertura del becco che giunge al di fà della
(I. 17, III. 189.)
F.FULVUS Lin.
anteriore dell’occhio — Ali più corte della coda —
Coda biancastra, o scura, con fasce trasversali —
Parti inferiori scure.
(1.20, III. 190.)
Apertura del becco che giunge fin verso la metà F.N/EVIUS Lin.
dell'occhio — Ali subeguali alla coda — Coda
scura — Parti inferiori scure. (1.22, III. 190.)
Aper tura del becco che non oltrepassa l’ si
No De his
"IO Segue dl Quadro Sinotd
CARATTERI DI FAMIGLIA NOMI DELLE FAMIGLI
Becco non intaccato — Tarso re-
ticolato , o scudettato , o vestito di pen- Fam. 4.2
ne, mediocre — Diti corti; 1 esterno ese.
non versatile, ed unito alla base coll p 0 JA N El
medio da una membrana; questo più
corto del tarso — Unghie mediocri, BUTEONES
inferiormente solcate —Ali grandi — SS
Remigante 1.% più corta dello 0,5; (1.27, III. 191.)
SA a e 5, più lunghe delle ali
Becco non intaccato — Z'arso scu-
dettato, corto — Dit corti; l'esterno
non versatile, unito alla base'col medio
da una membrana; questo subeg. al
tarso — Unghie corte, inferiorm. sol- NOIBEBOI
cate — Ali grandi, subeg. alla coda gr
fiemig. 1.* molto più corta della 6.8; #
2.° un poco più corta della 5.%; 38 (1.34.)
quasi eguale alla 4.*, ch'è la più lun-
i ga — Coda grande, forcuta.
Fam. 5.*
00 :905G0
MILVI
ORD. I. — UCCELLI DI RAPINA — ACCIPITRES— Genere FALCO
® 0 0.00 s» è è 00 O SO I O O E O O O I O O O O OI OI A O O O O O O O I O N I I I N
15
/ GENBRE BALCO
CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
pttocoda bianco-ceciate, o senza macchie, o con
oche e grandi macchie subcordate — Penne
sterne de’ calzoni bianche o biancastre, senza
1acchie, o con poche macchie trasverse scure —
Inghie color di corno.
* F. MUTANS Zeit.
Tarsi scudettati — Redini pelose — Penne del
( III. 193.)
ritocoda ceciate, con quattro o cinque fasceff * F. FASCIATUS Zeit.
‘asverse nerastre — Penne deila parte superiore
terna de’ calzoni scure, senza macchie — Un-
hie nere.
(III. 195.)
Tarsi scudettati — fedini pelose — Penne del
ttocoda bianco-ceciate, 0 senza macchie, o con
na gran macchia nerastra, subcordata — Penne
iperiori esterne de’ calzoni scure, senza mac-
nie — Unghie nere.
F. POJANA Nos.
Tarsi scudettati — Redini pelose — Penne +
(III. 197.)
Tarsi nudi, reticolati — Redini pelose.
| F. GALLICUS Gurt
(dan.
F. APIVORUS Luv.
Tarsi nudi — Redini coperte da penne.
(1°31.)
Tarsi coperti interamente da penne — Redini F. LAGOPUS Liv,
perte da peli. (1.33.)
F. MILVUS Luw.
reuta,.
Color dominante fulvo vivace — Coda cl
| ( 1.35.)
rst ____—_m____r——___—__nnx 11. no
F. ATER Luv.
Color dominante scuro — Coda poco forcuta /
\ (1. 37.)
EA: VOGUE LAO) SVC È
|
|
No de (III) |
| Segue di Quadro LSinod
|
Î
CARATTERI DI FAMIGLIA NOMI DELLE FAMICI)
Becco fortemente intaccato —Zarso
corto, reticolato — Diti lunghi; 1’ e- x
sterno non versatile, unito alla base Fam. 6.
col medio da una corta membrana: agi |
questo subeguale al tarso — Unghie] FA Leone NI
grandi, adunche, acute, inferiormente FALCONES
solcate — A lunghe e strette — Re- DEI
migantie 1.° poco più corta della 2.*; (1.39.)
|2.* e*3.* o eguali, o subeguali, e le
più lunghe.
ORD. I — UCCELLI DI RAPINA — ACCIPITRES — Geyene FALCO
0 00008600100 ® 0 dD0 00 000960000008 |
. se La
17
/ GRNBERE PALGO
— CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
iro-nerastro , 0 turchino-cenerino, con fasce
sverse più cupe — Piedi giallastri — Unghie GIS)
re. ,
Ali eguali alla coda — Baffi î grandi — Dor "ezrani F. PEREGRINUS Gut.
F. SUBBUTEO Lun.
(1.42.)
Ali più lunghe della coda — Baffi grandi —
orso scuro-nero, o scuro-Celestognolo — Piedi
lli — Unghie nere.
F. LITHOFALCO GuEL,
(1. 43.)
poco visibili — Dorso cenerino-piombato, o
iro-cenerino con strie nere longitudinali —
Ali più corte un terzo della coda — Ba/fî nulli,
edi gialli — Unghie nere.
F. TINNUNCULUS Lin.
(15.)
punto visibili — Dorso tutto color di nocciola,
con macchie nere — Piedi gialli — Unghie
Pe.
F. CENCRIS Frisca,
(1.47.)
\Ali eguali alla coda — Schiena color isabella,
iza macchie, o con macchie nere — Piedi
Illi — Unghie biancastre.
Ali un quarto più corte della coda — Baffi 5
Ali subeguali alla coda — Baffi o nulli o e aa F. VESPERTINUS Liv.
so o cenerino unicolore, o con fasce trasvers
dlulate nerastre — Piedi rosso-gialli — ar (1501)
JIlastre.
| Tomo III. 17
No de (IV)
Segue dl Quadro una:
CARATTERI DI FAMIGLIA NOMI DELLE FAMI!{I
Becco non intaccato, festonato —
Tarso scudettato, lungo — Diti lun-
ghi: l’esterno non versatile, ed unito
alla base col medio da una membrana;
questo subeguale al tarso — Unghie
grandi ed acute, inferiorm. solcate — ASTURES |
Ati più corte della coda — Remigan- =
te prima corta: quarta più lunga delle Co)
altre — Coda mediocre, subtroncata.
Becco non intaccato — Z'arso scu-
dettato, lungo, sottile — Diti medio-
cri: l'esterno non versatile, ed unito
alla base col medio da una membrana; siva ‘SI
questo più corto del tarso — Unghie] FALCHI DI PADI!
mediocri, inferiormente solcate — Ali a
grandi, subeguali alla coda — emi- cIRCI UH
gante prima più corta della sesta; == O
terza e quarta più lunghe delle altre — (£.59.)
I
i
|
|
|
Coda grande, troncata — Cerchio più
o meno visibile.
OfRD. I. — UCCELLI DI RAPINA -- ACCIPITRES— Genere FALCO
Fine del Quai !
19
/ GRNBRE PALCO
CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
iianco, striato per traverso di scuro-nerastro
adulto ) — Parti superiori nero-castagne —
iddome color isabella con macchie nere longi-
adinali ( giovane ) — Tarsi robusti — Ali che
iungono oltre la metà della coda — Statura del
Valco Pojana.
F.PALUMBARIUS Lin.
(I.55.)
Parti superiori i
Parti superiori cinereo-turchine — Addome
liancastro, striato per traverso di fulvo-nocciòla
|adulto ) — Parti superiori scuro-bigie — A4d- F. NISUS Lin.
ome biancastro, striato in traverso di scuro ( gio-f ‘ (1.5
\ane) — Tarsi sottili — Ali che giungono ai ?/3 -:3
ella coda — Statura di una Cecca.
F. RUFUS Lin.
| Piccole cuopritrici scuro cioccolata — Coda o
È:Ilo stesso colore, o cenerina senza fasce.
(I. 60.)
Brina, o cenerina con fasce biancastre ( maschio
lulto) — Cuopritrici e scapolari scure mac
| Cuopritrici e scapolari cenerine — Coda “|
hate di fulvo — Coda con larghe fasce n
F. CYANEUS Monracu
( 1.63.)
scure (femm.e mas. giov. ) — Ali che giun-
bno ai 3/4 della coda — Terza e quarta remigante
lbeguali ì
| Cuopritrici delle ali e scapolari cenerine —
oda cenerina, o cenerina con fasce bianche
Imasc. ad.) — Cuopritrici delle ali e scapolarifl Fr, CINERACEUS Mowracv
ture, macchiate di fulvo, o lionato — Coda con
rghe fasce trasversali giallastre, e scure sen (1.65.)
mas. giov. ) — Ali che giungono all’ estremità
lla coda — La terza remigante più lunga delle
tre
i 9 4
i Genere Farco.
No Ao
QUADRE
DEI CARATTERI DISTINTIVI DELLE dl
I
il
COMPRESI NELLI{
ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — PASSERES
CARATT. DI TRIBU
Becco più corto
della testa, compres-
so, subadunco, in-
taccato, dentato — | Treat
Apice della ma- Dona
scella inferiore ri- RAPACI
volto in alto — Na-
rict nude, o semi-
coperte dalle penne
della fronte - Gam-
be vestite di penne-
Diti re davanti, e
uno di dietro.
[—__cose |
NOMI DELLE TRIBU
COLLURIONES |segnargli caratteri |
nerici, |
CARATTERI GENERI(dÌ
V
N. B. Non conosci
dosi fra gli uccelli |
ropei di questa Tri
che il solo Genere ) i
nius, era superfluo l’
|
I
TIMOLTICO È
tI GENERI, E DELLE SPECIE DEGLI UCCELLI
RDINE IL.
‘OMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
delle remiganti secondarie
bianca.
Parti superiori cenerino- x
chiare— Petto bianco — Base | L. EXCUBITOR Lin.
\ (V.Tom.1.p.94 )
fl Parti superiori cenerine —
Petto più o meno carnicino—
f/femiganti secondarie tutte
Enere.
L. MINOR Zi.
(I. 96.)
‘cipite, e cervice fulvo-casta
‘gno (adulti) — Scapolari,
piccole cuopritrici delle ali,
CLANIUS Lrw. €° sopraccoda di color bianco,
\ con macchie brune, semilu-
nari (giovani).
L. RUFUS Briss.
(I. 98.)
| Fronte nera — Vertice, oc- pene
j Pileo, cervice, e groppone
[cenerini — Dorso, e scapola-
Eri castagno. giallastre (i L. COLLURIO Lux.
ad.) — Parti superiori gri- TSE
figio-castagne, più, o meno (I. 100.)
Sstriate di bruno trasversal-
mente ( femm., e giov. )
Parti superiori cenerino-
| cupe — Petto più, o meno\
carnicino — Base delle re-
miganti secondarie bianca.
* L, MERIDIONALIS
( E. 102. )
WITIRAIEZIANIIIANZIN ATENEI ASIATICA °
No Ao bis
SILVANI — PASSERES
ORDINE SECONDO — UCCELLI
CARATT. DI TRIBU
Becco subeguale al-
la testa, grosso, subco-
nico, Compresso, acu-
minato, subadunco,
non intaccato — _A4-
pice della mascella
inferiore un poco
piegato in basso —
Narici nude— Lin-
gua lacerata - Gam-
be vestite di penne —
Miti tre in avanti,
uno in dietro — Re.
mig. 1.° una delle
più lunghe.
Becco più corto
della testa, diritto,
conico, subtetragono,
ottuso in cima, for-
temente intaccato —
Apice della mase.
inf. leggerm. intac-
cato — /MNarici co-
perte da piccole pen-
ne, e peli rivolti in
avanti — Gambe ve-
stite di penne— Zizi
tre rivolti in avanti,
e uno in dietro.
Segue dl Quadro 6h si
|
NOMI DELLE TRIiBU CARATTERI GENERI
E
TR.
000099 N. B. Ricorre anl
CALLICROMI |P il Genere Cora]
l'osservazione preni
sa al ‘ol
LLiCHROR LA Genere i
Tres
suna N. B. Aicorre ance
SERICEI |per i! Genere Bom
RA cilla l’osservazione fi
sericati |{@ nei due preceden
23
/ ORDINE SECONDO
VOMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
—— <<<
Testa, collo, addome, e
grandi cuopritrici verde-ma- C. GARRULA Lin.
ORACIAS Lin. ( re— Dorso, e scapolari color
di nocciòla — Remiganti in- (I. 104.)
feriormente azzurre.
BOMBYCILLA | Piteo crestato— Coda mar.) B GARRULA Zueizt.
Bariss. ginata di giallo. (I. 108.)
No Ze (III) I |
gu Segue il Quadro Snot
|
CARATT. DI TRIBU f NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERI
È
E)
i
Î
Becco conico, gros-
So, spesso intaccato —
|
I
Îl
|
Narici coperte da Tn. 4.0
ONDO — UCCELLI SILVANI — PASSERES
ei T'arso coperto da mi
penne folte e rigide, 0000da squame.
voltate in avanti — ONNIVORI
Lingua bifida —
Gambe vestite di |
Fai CORACES
penne — Diti tre
in avanti, e uno in un
dietro.
DO
QI
vo
QQ
>
i
@
RG
@)
T'arso coperto qu
interamente da una s
squama .
DERMIBMI ANN,
/ ORDINE SECONDO
ad
OMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI
Tutto di color nero-violetto,
Becco più lungo della testa.
fatto a volta, con apice sub-
adunco — odi cuneata —
Seconda remigante più "lunga
della sesta .
|
Tutto di color nero cangian- cangian-
te — Becco subeguale alla
testa, fatto a volta, con apice
subi urico — Coda rotonda-
ta — Seconda remigante più
corta della sesta.
| Dorso e addome cenerino—
Testa, davanti del collo, ali,
e coda nero cangiante— Becco
con apice subadunco — $e-
conda remigante più corta
della sesta,
ORVUS Lim.
‘Tutto: di color nero can-
giante — Becco conico, poco
più lungo della testa, com-
presso verso l'apice, acumi-
nato, non adunco — Coda
rotondata — Seconda remi-
igante gante più lunga della sesta. lunga della sesta.
il 7ronco nero-cenerino —
Pileo, ali, e coda nero can-
Hoiante — Seconda remigante
guguale alla uguale alla quinta. —
3 Cuopritrici superiori mit
i ne celesti, striate di nero.
dell’ addome bianco-nivee;
quelle dell’ altre parti nere
cangianti in verdone, e in
violetto.
diritto.
RRHOCORAX
Vieri. Becco più lungo della testa,
arcuato .
Tomo III.
Penne delle scapolari, e
| Becco sario alla testa,
NOMI DELLE SPECIE
C. CORAX Lun,
(I. 112.)
C. CORONE Lun.
CI. 114.)
C. CORNIX Lin.
(1.115.)
I
orsi
C. FRUGILEGUS Lin.
(Z. 117.)
C. MONEDULA Lin.
(I. 121.)
pci —
| e musa
|
iena
C. GLANDARIUS Lin.
((L-122.)
C. PICA Lun.
(I. 124.)
P.ALPINUS £ rs:LI.
(1. 126.)
P.GRACULUS Temw.
(I. 130. )
18
No 4e UV)
CARATT. DI TRIBU | NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERÎI
Becco conico, sub-
tetragono, appunta-
to, diritto, non in-
taccato “* Lingua Tr, pa corto del tarso +.
lacerata in cima —
Narici coperte da
peli, o penne corte,j RAMPICATORI
Dito posteriore |
0900Ga
rivolte in avanti — —— *
ai °. E
fambe vestite dil CORTICICOLI i 7 Î
penne — Z'arso eg. Sr Dito posteriore egl
all’apert. del becco - al tarso. |
Diti tre in avanti, €
uno in dietro.
Becco subtetragono, LB” |
diritto — Gambe ve- 000300 Timoniere acumit
stite di penne—Diti MIRMECOFAGI rigide,
due rivolti in avanti,
e due in dietro.
ren}
ONDO — UCCELLI SILVANI — PASSERES
SAGITTILINGUES
D 2
> ill Sis RA
Timoniere rotondi
S flosce.
= {elia lina ai RL
| Lecco mediocre, co- DE, SA
Sila ih Dei Narici marginate
< |nico, subarc., forte — . 0
Si | 000:90 l’arso subeg. al dito;
5 | Gambe vest. di pen- co
ne—-Diti 2 in avanu, ca Narici non margina
e 2 in dietro; l’est.
$ AMPHIBOLI |Tarso più lungo.
posteriore versatile.
= dito esterno.
/ ORDINE SECONDO
VOMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
* N. CARYOCATACTES
Briss.
(I. 133.)
Tutto di color nero-scuro,
macchiato di bianco. |
NUCIFRAGA
Brrss.
prin P_i
cenerine; inferiori lionate —
Sottocoda fulvo-castagno, i
bianco,
baci S. EUROPEA Liw.
SITTÀ Lin.
(I. 135. )
i * P. MARTIUS Lin.
nero ( femmina) — Dorso CRAS)
nero — Penne anali nere. leg:
Vertice rosso — Dorso ver- | P. VIRIDIS Lin.
de—- Penne anali giallo-verdi. dotto 1/0. dat
Vertice rosso ( maschio), 0 ;
Sen —— e
Vertice nero - Dorso nero - P. MAJOR Lim;
WICUS Lim. Penne anali rosse. EE (I.142.)
Vertice rosso - Dorso erge nero -
Penne anali rosse.
P. MEDIUS Lrw.
(11:09)
P. MINOR Liv.
( I. 145.)
Vertice rosso (mas.), o bianco
( fem.) - Dorso branco e nero -
Penne anali bianche e nere.
macchieltato di nero, (I. 145.)
C. CANORUS Lin.
Addome biancastro, striato
UCULUS Luv. I CRD
in traverso di rferastro.
"COCCYSUS Pileo con cresta — Parti
V rEILI super. macchiate di bianco.
C. GLANDARIUS Viet. :
| 7 Tutto di color cenerino, OY. TORQUILLA Lrw.
YUNX Lun. radi
CE (:1x:150) >
pr—— ||
N. 4. (7)
ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — PASSERES
CARATT. DI TRIBU
Becco corto, de-
presso, subadunco
nella cima, debole,
larghissimo alla ba-
se, non intaccato —
Gambe vestite di
penne — Diti tre
davanti, e uno in
dietro; o tutti e quat-
tro in avanti,
tetragono — Gambe
nude sopra il collo
del piede — Dit tre
davanti, e uno di die-
tro; gli anteriori tutti
riuniti alla base.
NOMI DELLE TRIBU
Becco lungo, sub-|
pl:
|
Î
i
Segue dl Quadro nenti
CARATTERI GENERI
Diti tre riv. in avali
uno in dietro; il mel
unito alla base coi lzli
da una piccola memi
Tr. 8.8 |
og0ato Diti tre rivolti inf
FISSIROSTRI |Y?!U: uno in dietro|
medio unito alla ÈÎ
solo con l’ esterno.
HIANTES |
Ta
Diti tutti e quattro!
volti in avanti, inte
mente separati.
Tir. 0.*
9 Tarso scudettato.
a02000
ANGULIROSTRI
Tarso coperto da cr
ANGULIROSTRES nuda e molle.
—
23
29
/ ORDINE SECLNDO
IMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
APRIMULGUS ) Pileo, cervice, e dorso u- C. EUROP/EUS Lin.
I gualmente coloriti di ceneri-
IN. no, e di nero.
(I. 158.)
Dorso, groppone, e coda
nero-violetti - Coda con mac-
chie bianche.
H. RUSTICA Lun.
(1.162. )
Schiena nero-violetta - Grop
pone lionato fulvo — Coda
nerastra.
H. DAURICA Liv.
(1I1.201.)
RUNDO Lin. Dorso, e coda nero-violetto
Groppone bianco,
H. URBICA Luw.
(I. 164.)
n SONIC I SS] San?
Dorso, groppone, e coda
bigio-cenerino — Coda senza (
H. RIPARIA Liv.
(I. 166. )
macchie.
i CISRPATO pa EE TREY RI
Igio cenerino — Coda Cp CI. 1620)
macchie bianche.
o Addome nero. } C. ri
Mei Sar i de i o
Addome bianco. } C. IAA
2 O ASBI
E
Par
Cervice, e schiena di color M. APIASTER Luv.
castagno — Gola gialla —
(EROPS Lrw.
Petto, e addome verdi. (1.74)
Parti superiori verdi: infe- A. ISPIDA Lun.
riori fulve. (I. 178.)
No 4e (VI)
NS a
Segue gi
BEEP
Dai hiobi
LLI SILVANI — PASSERES
ini
1
L
Ci
v
UC
DO —
N
ORDINE SECO
[nea]
eu 0 @ -0 ea 00.00. 0.0. (0-0 00
CARATT. DI TRIBI
Becco lungo, sotti-
‘e, arcuato -— Gam:-
be vestite di penne—
liti tre davanti, e
uno di dietro; l'e-
‘terno unito alla base
col medio.
Becco eguale, o po-
co più corto della te-
sta, subconico, dirit-
0, quasi sempre in-
taccato Naric.
nude — Gambe ve-
stite di penne — Dit
tre in avanti, ed unc
in dietro — Prima
remigante corta.
——_&
NOMI DELLE TRIBU
» sf’ a)o
TENUIROSTRI
e.
TENUIROSTRES
—
Pri esg:®
290209
CANORI
CANORI
pesa
È
CARATTERI GENERI
Tarso coperto da mi
squame — I imonÎ
rotondate, flosce. |
T'arso coperto quasi
teramente da una: |
quama — Z7monì
rotondate , flosce.
Tarso coperto quasi
teramente da una |
squama — Zimoni
:\cuminate, rigide. |
Becco subeg. alla Î
subtetrag., intaccatof
Narici semich. da |
membr. nuda — Te)
scudettato, più corto i
apertura del becco. |
Becco subeg. alla td
lepresso, non intaq
to — /arici nude
micoperte da una md
brana nuda fatta a voll
l'’arso scudett., egt
all'apertura del becel
Becco subeg. alla te
compresso, intaccato
Narici nude, semic|
da una nie L
nuta — Z'arso scude
31
/ ORDINE SECONDO
OMI DEI GENERI CARATTERL SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
U. EPOPS Lin
| Cresta fulva e nera — Ali d ;
UPUPA Lin. fr bianche e nere. ( (I. 152.)
MITODROMA:) (tti nere e rosse — Dorso ‘7° MURARIA Bonze,
Iris. i. addome cenerini, (1. 185.)
C. FAMILIARIS Lin.
(I. 187.)
Corpo superiormente scuro-
nerastro, macchiato di lio-
nato.
ERTHIA Lin, een
O. GALBULA Lun.
(I. 190.)
Becco alla base più alto che S. VULGARIS Lun.
largo. (1. 193.)
RIOLUS Lin. \ Tutto di color giallo e nero,
ft ron) verdastro e nero,
CURNUS Law.
* S.UNICOLOR Marw.
Becco alla base tant’alto che
largo . CLuaG)
Corpo roseo e nero ( negli A. RBOSEUS Rarz.
adulti ); o grigio-isabella (rei
giovali )e
RIDOTHERES
Vieitt. (1. 198.)
No He (VII)
SILVANI — PASSERES
ELLI
C
T
C
CONDO:;—=, U.
1
SH
ORDINE
CARATT, DI TRIBU
Becco eguale, o po-
co più corto della te-
sta, subconico, dirit-
to, quasi sempre in-
‘accato — /Varici
nude — Gambe ve
stite di penne-—-Dizi
tre in avanti, ed uno
in d'etro — Prima
"emigante corta.
Segue vl QD iadio Sinod
NOMI DELLE TRIBU
SEGUE LA
Mei
09:99
CANORI
CARATTERI GENERIÙ
Becco subeg. alla té
compresso , intaccatcl
Narici semicop. da |
membrana pennutali
Tarso cop. quasi inj
da una sola squama ij
Becco subeg. alla tel
subtetragono, diritto,
tero, più o meno vil
intaccato — Lingua:
tolosa solo nell’apicej
Narici semichiuse
una membr. nuda né
parte anteriore — 7a;
o eguale, o più luj
dell’ apertura del beedl
|
|
|
Becco subeg. alla tes
subul., non intaccato!
Lingua setolosa nell’
pice, e sotto l'apice |
Narici semichiuse
una membrana nuda
Tarso più lungo delli
pert. del becco, scudet:
Becco più corto del
testa, conico, depr. al
base, non intaccato +
Narici semich. da wi
membr. nuda — Zar.
più lungo dell’ apertu
del becco, scudettato.
7 ORDINE SEGONDO
)MI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
NCLUS Becx.
la, gozzo, e petto bianchi —
Addome castagno ( adulto),
o bianco ( giovane ).
Parti superiori scuro-nere, o
e cenerino-turchinicce — Go- {| C. AQUATICUS Becxsr
(4. 200. )
di N.° 5 IV.®.5
\OGLODITES
stagno, ondolate di nero —
Lracxn.
Becco diritto.
(I. 296.)
NB. Vedi le 9 Famiglie in N.B. Vedi le 46 specie
i cui è stato suddiviso questo \compresein questo Genere
YLVIA Scop. Genere nel quadro relativo / nel sobeisina Quadro di
Parti superiori di color i T.EUROP/ZEUS Le£uca.
*’@_@_——-6trt-=_T=stCoc ne enta>
Pileo e cervice del medesimo
f colore — Gola cenerina —
Fianchi castagno-chiari mac-
chiati di nero — Coda bruna,
Pileo e cervice del medesi- F
A. MODULARIS Cur.
(1. 299.)
mo colore — Gola, e gozzo
di color bianco macchiato di
nero — Fianchi fulvi con
macchie bianche — Coda con
macchie bianche nella cima.
A. ALPINUS Brcxsr.
(I. 300. )
No Ae (VIII)
ORALE SECONDO — UCCELLI SI, — PASSERES
{dietro — Prima re-
bb ri
CARATT. DI TRIBU
Becco più corto
della testa, subtetra -
gono, depresso, ed
allargato alla base,
lego. adunco —
Lingua setolosa in
“ima - Narici velate
la setole — Gambe
vestite di penne —
Diti tre davanti, e
‘mo di dietro — £e-
migante 1.° corta —
Unghia posteriore
mediocre, adunca .
Becco più corto, 0
subeg. alla testa, sot-
tile, diritto, subconi-
co - Lingua setolosa
in cima — Narici
coperte da penne o
peli voltati in avan-
ti — Zampe con tre
diti davanti, e uno di
mig. corta- Un ghia
posteriore adunca.
FSeque if Quado Snotd
NOMI DELLE TRIBU
SEGUE LA
Pad
090:9?
CANORI
rn
Tri si
aGr9009
MIOTERE
MYOTERES
—_—
penare)
Wa. t13.*
009109
PIGOLANTI
PIPILANTES
a
CARATTERI GENERTI{
Becco più corto dellil
Ista, conico, depr. allali
se, non Intacc. = Nal
sem. da mem
Tarso più luce del] |
pert. del becco, scudi]
N. B. Conoscencì
fra gli uccelli eure)
di questa Tribù il s
Genere Muscicapa, |
superfluo assegnari
caratteri generici .|
Ciascuna /MVarice e
da una sola penna
Tarso quasi interami
te coperto da una s
squama.
Ciascuna /Vartice ci
da molte pennuzze se
lose “- 7'arso scudetta
4 ORDINE SEGONDO
MEN
(OMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI
Pileo nero (maschio ), o
bruno: nerastro (femmina) —
Cervice cenerino-rossastra ,
macchiata di rosso mattone—
Parti inferiori isabella-gial-
lastre — Coda scura.
ICENTOR brc.
RIF TIT IERI
Parti superiori cenerine ,
a di bruno — farti în-
feriori bianche — Remiganti
bianche alla base.
MUSCICAPA
Lin.
Parti superiori iori unicolori o
nere o cenerine — Parti in-
feriori bianche — Remiganti
mere. dana ARE ii
Parti superiori cenerogno-
le — Gola e gozzo giallastri,
o lionati.
Parti superiori olivastre —
Gote grigie, unicolori,
SGULUS Rar. |
DARUS Lux. |
Parti superiori. olivaceo-
giallastre — Gote bianche,
striate di nero.
V.le tre fumiglie di questo
genere nel Quadro di IV.° 6.
feriori bianche, striate di
bruno.
O
Parti superiori unicolori o
nere o cenerine — Parti in-
NOMI DELLE SPECIE
* A. MONTANELLUS Il
Temu,
| (I. 302. )
Eee.
M. GRISOLA Lun.
(II.2.)
EEE
I
I
i ina OT
I
i
Gal
M. ALBICOLLIS Temx. ||
(IL. 4.) |
M. LUCTUOSA Tewx. ||
(11.5.)
* M. PARVA Brecx.
(1I.7.)
R. VULGARIS 7Yiz1:zt.
(I1.9.)
R.IGNICAPILLUS Io.
(11. 10.)
NB. 7. le 9 Specie di ||
questo Genere nel Qua- |}
dro di N.° 6
(TATA
N. 4o (ZX.)
ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — PASSERES
larratià amnesifi
CARATT. DI TRIBU
Becco sottile, sub-
conico, diritto = \a-
rici nude — Zampe
con tre diti davanti,
e uno di dietro —
Prima remigante
una delle più lunghe.|
09) : |
Tegue 37 O dg Spot
NOMI DELLE TRIBU | CARATTERI GENERICÌ
Tr. 14.° |
sai Le due Timonil
PRATAJOLI |medie eguali, o più lil
e ghe delle esterne.
PRATENSES
39
Ph
/ ORDINE SECONDO
Lo PA
OMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
o —————m-ÒncEEì
-. Dorso cenerino — Addome
M. ALBA Lin.
| bianco.
]
(11.28.)
Dorso nero — dd
bianco.
* M. LUGUBRIS Lun.
(IL.31.)
A orso cenerino,ocenerino-
A olivastro— Addome giallo —
9 Timoniere esterne bianche
M. BOARULA Lun.
(II. 32.)
3 sul margine interno.
Dorso olivastro — Timon. .
f est. bianche, con lunga mac-
y chia nera sul marg. interno —
{ Una larga fascia sopracci -
igliare bianca — Pileo e nuca M. FLAVA Lun,
cenerino piombato (mn. ad. ),
o cenerino sudicio (fem.)—
Gola gialla, bianca lungo la
mascella (#2. «ad ), 0 bianca-
/ stra (femm.) — Parti infe-
riori gialle (mas. ad.), ©
biancastre (femm. )
(11.34, III 214.)
MOTACILLA
Lin.
Dorso olivastro — Timon.
est. bianche, con larga mac-
{chia nera sul marg. interno —
| Nessuna fascia sopraccigliure
i(m.ad.),0 una stretta gial-
i lastra (femm.) — Pileo ce-
Ri nerino-piomb. (72. ad. ), od
olivastro ( femm.) — Gola
i candida ( mas.), o bianco-
& sudicia (femm.) — Parti
f inferiori gialle (m. ad. ), o
i bianco. giallastre ((femm. )
M. ge CAPILLA |É
Nos.
(11I. 216.)
Dorso olivastro — Timon.
est. bianche, con larga mac-
chia nera sul marg. interno —
Nessuna fascia sopraccig. —
Pileo e nuca nero-morato —
i Gola, e tutte le altre parti
inferiori gialle (mas. ad. )
M. METRO ALA
Licar.
(ZII. 219.)
No Ao (X.) . |
Segue il Quadro Snot
CARATT. DI TRIBU | NOMI DELLE TR!BU CARATTERI GENERII[
"S
E
Becco sottile, sub- SEGUE LA
sonico, diritto — /Va-
"ici nude — Zamp DR . .
(ae i Le Ztimoniere mei
con tre su, Mei SIA più corte delle altre.
e uno di dietro —
i "E PRATAJOLI
Prima remigante
una delle più lunghe. TRE
a
ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — PASSER
/ ORDINA
)MI DEI GENERI
ANTHUS
Brcusr.
A Parti sup. olivastro-chiare,
i macch. di nerastro — Petto
Si con macchie nere — Unghia
iS)
ife
3
Li
%
SEGONDO
CARATTERI SPECIFICI
nerino-olivastro — Petto con
macchie bislunghe cenerino-
olivastre — Piedi bruni.
Parti superiori dì color ce- o.
w del dito poster. più corta del
gidito stesso — Piedi grigio-
g carnicini.
Parti sup. di color olivastro
chiaro, macch. di nerastro —
Petto con macchie nero-oli-
vastre — Ung. del dito post.
più lunga del dito stesso —
Piedi grigio-carnicini,
bruno — Unghia del dito
z ; posteriore più corta del dito
gstesso — Piedi grigio-carni-
$ cini,
f Parti superiori di colore
forigio-ceciato, macchiate di
Parti super. lionato-scure,
macchiate di nero — Unghia \
del dito post. più lunga. del )
dito stesso — Piedi grigio-
carpicini,
NOMI DELLE SPECIE
A. AQUATICUS Beca.
( II. 39.)
A. ARBOREUS Beca.
(II. ho.)
A. PRATENSIS Brcza.
(II. 43.)
A. CAMPESTRIS Decx.
(1I.45.)
A. RICHARDI Zur.
(IH. {6.)
MALE ZLIEE LISA
No Ae (XI.)
L)
SILVANI — PASSERES
ELLI
ZA
SECONDO — UCC
ORDINE
L'E ATee@i
CARATT. DI TRIBU
Becco mediocre,
conico, diritto —
Narici coperte da
pennuzze, 0 peli vol-
tali in avanli — Diti
tre davanti, e uno di
dietro — Prima re-
migante corta, o cor-
tissima — Unghia
posteriore quasi di-
ritta.
FSegue dl Quadro Pinot
NOMI DELLE TRIBU
Tr. 15.2
e)9:090
CAMPERECCI
(_y_—=]
CAMPESTRES
"= |
|
|
i
CARATTERI GENERI
|
N. B. Von conosel
dosi fra gli uccelli;
ropei di questa T' n)
che il solo Gen. Ali
da, era superfluo as
gnare al genere ste]
caratteri più parti
lari.
hi
/ ORDINE SECONDO
\MI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
Becco lungo quanto la metà
della testa — Gozzo e gote |
nere — Gola e fascia soprac-
cigliare gialle.
* A. ALPESTRIS Lin.
(III. 221.)
/
i Becco corto, grosso — Due
A grandi macchie nere su i lati A. CALANDRA Liv.
Bi ali — Remig. second. scure,
fi con la cima bianca, più corte
È delle primarie.
hi del gozzo — Coda eguale alle
(I. 50. )
Becco poco più corto della
testa — Coda più lunga delle
ali — Remig. secondarie di
A. CRISTATA Lun.
colore scuro, e tutte più corte
delle primarie.
(11.53.)
LAUDA Lin.
Becco lungo quanto la metà
della testa — Coda più lunga
delle ali — Remig. second. di
colore scuro, e tutte più corte
[delle primarie.
. Becco subeg. alla metà della Bad.
A. ARVENSIS Lav.
(II.55.)
t) testa, sottile — Una fascia bian-
fi castra che cinge la nuca —
E Coda poco più lunga delle
Pali — Remig. sec. di. colore
fi scuro, tutte più corte delle
e
A. ARBOREA Lun.
(II. 65.)
Becco subeg. alla metà della
testa, piuttosto grosso — Coda
più lunga delle ali — Alcune
L delle remig. secondar. eguali
alle primarie.
A. CALANDRELLA
BonELLI.
(I_.67.)
Tomo III. 20
No Ae (XII)
ri SECONDO — UCCELLI SILVANI — PASSERES
e i nere
CARATT. DI TRIBU
Becco più corto
della testa, perfetta-|
mente conico, o de-|
bolm. compresso —
Narici più o meno
cop. da penne corte,
setolose, rivolte in
avanti — Gambe ve-
stite di penne — Diti
tre davanti, e uno di
dietro — Prima re-
migante una delle
più lunghe.
NOMI DELLE TRIBU
Tri a0/4
000 34m
PASSERACEI
[rr
PASSERINI .
=
CARATTERI GENERI$
Becco conico, aci
nato — Margine dì
masc. inf. molto piel
in dentro — Palatd
pena rilevato — Unel
del dito post. quasi
ritta, più lunga del d|
Becco conico — Mi
gine della masc
inferiore molto pie
in dentro — Palatd
levato — Unghia
dito posteriore adui
più corta del dito.
43
/ ORDINE SECONDO
OMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
* P. LAPPONICA Nizs.
(17. 73.)
Remiganti secondarie senza
punto color bianco.
magnet
LECTROPHA-
NES MErer.
P. NIVALIS Merer.
(IL 75.)
Remiganti secondarie bian-
che alla base.
Pileo ceciato-grigio, mac-
{ chiato di nerastro — Addome
ceciato, macchiato di nera-
stro — Sottocoda ceciato.
E. MILIARIA Lin.
(II. 79.)
Pileo olivastro-chiaro, mac-
chiato di nerastro — Addome
Î giallo citrino — Cuopritrici
È inferi tori citrine — S$ottocoda
! citrino — Zimoniere esterne
{ con larga macchia bianca sul
I margine interno,
E. CIRLUS Lin.
(IH.81.)
Vertice e Addome giallo-
zolfino vivace — Sottocoda
giallo — Timon. esterne con
larga macchia bianca sul
margine interno.
EMBERIZA
E. CITRINELLA Lin.
Lin.
(II.83.)
i Pileocenerino-lionato, mac-
f chiato di nerastro — Cuopri-
N trici inf. delle ali bianche —
3 Timon. est. bianche sul lato
5 interno — Sottocoda fulvo.
E. CIA Lin.
(II. 85. )
Pileo olivastro-chiaro, mac-
chiato di nerastro — Addome
cannella-chiaro — Cuopritr.
| inf.delle ali gialle — Dona:
| coda giallo-fulvo.
E. HORTULANA Lun. .
(II.87.)
- —-pT ade e
No 4e (XIII)
e rare
CARATT., DI TRIBU
ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — PASSERES
mito: | vel’ 0’ (0) 0. o. o ei ©
|
I
iS
di
n i
Segue gi EVA Stnot
i
v
NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERÌ
Silio: {0° 00 e ei .0: (o; 0), "MI
SEGUE LA
TR 104
004 «do
PASSERACE!
Becco perf. conicol
Marg.della masse. i
non ripieg. in dentro
Palato incavato —.
migante 1.° più lun
o eguale alla 4.° — 2
ghia post. adunca, ,
corta del dito.
Becco subgl. — Ma
super. subad. - Pal
incavato — £'emig.
più corta della 4.°
45
db
/ ORDINE SEGINDO
OMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI cani sn | NOMI DELLE SPECIE
Pileo nero, con piccole
macchie o biancastre, o ros-
sastre, o castagne el dole
Bianedle Pirro macchiato di
i castagno — Cuopritrici inf.
| " E. LESBIA Lun.
a delle ali bianche — Sottocoda | (III. 223.)
A bianco — Spigolo della rase.
i sup. leggiermente incavato.
SEGUE
Sottocoda bianco — Becco f E. SCOENICLUS Lun.
IL GENERE piccolo, acuminato — Masc.
super. convessa. ( IL. 89. )
\MBERIZA 7
i Sottocoda bianco — Becco f_ E. PALUSTRIS Nos.
# grosso, ottuso — Spigolo della
fl masc. super. convesso .
(II.91, 111.225.)
Sottocoda giallo — Timon.
esterne bruno-nerastre, senza
macchia bianca sul margine
interno.
+ MES NO CEREA i
Scop.
(II. 95.)
I glie in cui è diviso questo )sto Genere pon SUCCESSivo
IN
Genere nel VII. Quadro. | Quadro di N.°
PYRRHULA P. VULGARIS Briss.
Pileo nero.
Brrss.
FRINGILLA N, B. Vedi le cinque Fami- A V. le 19 Specie di que-
PI (IL. 142.)
eù
Neo Zoe (XIV) I i
SIE: Segue 4 O rino Hiro:
CARATT. DI TRIBU | NOMI DELLE TRIBU | CARATTERI GENERÌÎÈ
SEGUE LA Becco conico, cl
ì presso — Mascellel
Tnins64 DE “Chi
s’ incrocicchiano —
000199 super. adunca — L'Î
con apice ascendenti
PASSERACEI
Palato concavo - £
e 1.* più lunga della ||
(IRPLI MRPAA DAMIANI VIA NeS SISOTI VIMENE E SARI)
N. B. Gli uccelli
ropei di questa Tî
residuandosi a qu
PICCIONI |compresi nel Gerl
olumba, era superi
l’ assegnare a qui
caratteri più partì
"a © lari. |
|
COLUNMIBINI
ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — PASSERES
n
/
SA
7 ORDINE SBGONDO
OMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI
CO AI
Becco debolmente curvo,
lungo quanto il dito medio —
L’apice della mascella infe-
riore che sopravanza la ma-
scella superiore.
LOXIA Briss.
‘0 Becco grosso, molto curvo,
più corto del dito medio —
Ì L’apice della mascella infe-
i riore che non sopravanza la
\ mascella superiore.
Apice della coda nero —
Nessuna macchia nera sulle
ali — Sopraccoda dello stesso
[ colore del groppone.
A Apice della coda nero —
$ Tre serie di macchie nere
n sulle alîé — Sopraccoda dello
Vistesso colore del groppone.
Due larghe fasce nere attra-
verso le ali — Sopraccoda di
color più cupo del groppone.
DLUMBA Zrw.
|
Ì
Coda bianca nell’apice.
Coda cenerognolo-ceciata —
Un mezzo collare nero sulla
i cervice.
‘° Ordine secondo.
Apice della coda nero —
i
scri
pr
|
ao
i
47
NOMI DELLE SPECIE
L. CURVIROSTRA Lun.
(II. 147.)
* L. PYTIOPSITTACUS ||
Becusr.
(I. 150. )
C. PALUMBUS Lun.
(IL 154.)
C. OENAS Lin.
(II. 158.)
C. LIVIA Lin.
(II. 160.)
C. TURTUR Lux.
(11. 163 )
* C. RISORIA Liv.
(III. 228.)
No Se QUADRI
DEI CARATTERI DISTINTIVI DE LLE FAMIGH
NEL GENH
.D
CARATTERI DI FAMIGLIA NOMI DELLE FAMIC
Becco patentemente intaccato — Famlata
Tarso più lungo dell’ apertura del UR |
becco— Parti superiori unicolori — |
Addome o di color chiaro, e mac- TORD H
chiato a gocciole, o di un color cupo — ra”
Coda troncata — Statura non mi- TURDI
nore di quella dello Storno. >
Fam. 2.°
0G0eG0aG0
Becco non intaccato, subcilindr. —
Tarso eguale, o appena più lungo
dell'apertura del becco — Coda tron- TORDI RUPESTI
cata, nera, 0 fulva e nerasira — Stat. ci
non minore di quella dello Storno.
ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — Genere SYLVIA
|
|
;|
|
|
MONTICOLE |
"E Ì
-ENXIE VIFTI ER
—__
_——_—_t—m6
NOTTIAO ;
DELLE SPECIE DEGLI UCCELLI COMPRESI
YLVIA
CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
| Corpo tutto nero (mas. ad. d» o scuro-nerastro \ + MERULA Nos.
femm. )— Remig. seconda più corta della sesta . i ( v Tom. I. pag. 205.)
S. TORQUATA Nos.
(1. 206.)
ì biancastro — Petto bianco (mas. ad. ), o bianco
idicio (femm. e giov. ) — Remigante seconda
—————_—_É—yr_—TTr_—r—_———————————————————————————_mmc em)
| Penne nere o nerastre, marginate di bianco o i
ù Blunga della sesta .
| Parti superiori grigio-olivastre — Petto nero { S. ATROGULARIS Nos
maschio). (III. 203.)
| Parti superiori grigio-olivastre-cenerine — S. VISCIVORA Ios.
\wopritrici inferiori delle ali bianche. (I. 208.)
| ‘Pileo e groppone cenerino-piombato — Schiena S. PILARIS Nos.
\cuopritrici delle ali castagno-cupe. (I. 209.)
S. MUSICA Nos.
(1.211. )
| Parti superiori grigio-olivastre — Mascia so-
| accigliare appena visibile — Cuopritrici infe-
\ori delle ali di color giallo-ruggine chiaro.
I
‘Parti superiori grigio-olivastre — Fascia su- ) “anace si S. ILIACA Nos.
\uccigliare larga, bianco-gialliccia — Cuopri-
ici inferiori delle ali fulve.
(I. 215. )&
S. SOLITARIA Nos.
(FL. 2199)
Coda nero-turchiniccia — Corpo di color più
meno tendente all’azzurro.
(Coda di color fulvo — Addome giallo-fulvo S. SAXATILIS Nos.
imacolato,( maschio ) , 0 trasversalrhente striato
\mero ( femmina e giovane ).
(I. 218. )
Tomo II. 21
N. Do (II.)
ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — Genere SYLVIA
CARATTERI DI FAMIGLIA
Tarso più lungo dell’ apertura del
becco, sottile, coperto quasi interam.
da una sola squama — Coda troncata,
bianca alla base, con del nero nella
cima — Ali di color nero più o meno
puro.
Tarso più lungo dell’apertura del
|becco, sottile, coperto quasi interam.
da una sola squama — Coda troncata,
o unicolore nerastra, o nerastra con la
base bianca — Parti sup. macchiate
longitudinalm. di nero — Cuopritrici
superiori interne branche.
Tarso più lungo dell’apertura del
becco, sottile, coperto quasi interam.
da una sola squama — Coda troncata.
fulva e nera, o fulva e nerastra — Sta-
tura minore di quella dello Storno.
LS egue dl Quadro Snod
NOMI DELLE FAMIGÎ
Fam. 3.°
090090300
MACIOLH
SAXICOLAE
n]
Fam. 4.* |
aG0:000G9 |
SALTINPALO])
Pr)
OENANTHES |
Fam. 5.
000 00300
CODIROSSI
PHOENICURI
nn |
O
O
O
!
|
51
/ GENERE SYLVIA
CARATTERI SPECIFICI x NOMI DELLE SPECIE
i 1 IRE superiori cenerine — Gola ceciata —
temigante seconda più lunga della quinta.
(1.221.)
| Parti superiori bianco-ceciate, o bajo-lionate — STAN
temigante seconda più corta della quinta.
i S. OENANTHE Lars.
iinotp: (III. 206.)
| Gr oppone, sopraccoda, e sottocoda bianchi —
lel rimanente di color nero.
(I. 226, III_ 211.)
| S. LEUCOURA Nos.
S. RUBETRA Larz.
| Coda bianca e nera.
(1. 228.)
| S. RUBICOLA Lara.
| ' Coda nerastra .
| ( 1.230.)
| Timoniere laterali fulve: medie scuro-nere — ai)
conda remigante eguale alla quinta. SA ee e (1. 232.)
Biririoniere laterali fulve: medie scuro-nere — SA RTS
conda remigante eguale alla settima . (I. 234.)
f
| Timoniere laterali fulve nella metà basilare; S. SVECICA Lara.
È resto scuro-nere . é di.
i
i
È
No de (ZII) |
sai Fegue dl Quadro Anodi
CARATTERI DI FAMIGLIA NOMI DELLE FAMICI
Becco più corto della testa, subci-
lindrico, debolm. intaccato — Z'arso Pi 62
più lungo dell’ apertura del becco —
Coda troncata, o graduata — Parti
superiori senza macchie, o macchiatef BOSCARECC
eQoog0aGo
in traverso — Addome senza macchie, ="
o con macchie trasverse — Cuopritrici SYLVIE
delle ali mai di color bianco — Sta-l ul
tura minore di quella dello Storno.
ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — Genere SYLVIA
7 GENERE SYLVIA
CARATTERI SPECIFICI
| Parti superiori castagne — Coda subtroncata,
inicolore, fulva — Seconda remigante più corta
lella quarta .
| Parti superiori castagno olivastre — Coda sub-
roncata, upicolore, fulvo-scura — Remigarte
econda più lunga della quarta.
| Parti superiori olivastre — Coda troncata, ce-
lerino-olivastra — Remigante seconda subeguale
Ul'ottava È
‘Parti superiori olivastre — Coda troncata, ce-
lerino-olivastra, unicolore — Remigante seconda
ubeguale alla sesta — Pileo nero (maschio), o
astagno ( femm. e giov. )
j
i Parti superiori olivastro-cenerine — Coda tron-
lata, unicolore, cenerino-olivastra — ftemigante
econda subeguale alla terza.
Parti superiori grigio-cenerine — Coda sub-
roncata, biancastra esternamente — Penne ci-
liari cenerino-cupe — Remigante seconda più
jorta della quinta — Piedi cenerino-nerastri —
tatura non minore di quella del Fringuelio.
CC ===«««—»*r We. Www
Parti superiori grigio-fulvastre — Coda sub-
roncata, esternamente biancastra — Penne ci-
liari bianchiccie — Remiganti secondarie mac-
{hiate di color di noccibla — Piedi grigio-carni-
|
|
ini — Statura del Pettirosso.
Parti superiori cenerino-piombate — Coda
Iubtroncata, esternamente biancastra — Penne ci-
\Zéari cenerino-cupe — Piedi cenerino-nerastri —
tatura del Lucherino.
CATrrrcrtAWsm Ao NRE
| Parti superiori cenerognole: inferiori bianca-
tre — Coda subrotonda, esternamente bianca-
lira — Remig. seconda più lunga della quinta —
tatura maggiore di quella del Fringuello.
| Parti superiori cenerino- -turchiniccie (mas.),
| grigio-gialliccio (femm. e giov.) — Peito e
ola rosso-mattone-ametistino ( mas.), o bianco-
eciato ( femm. e giov. )— Penne cigliari rossastre
mas.), o ceciate ( femm. e giov. ) — Coda sub-
foncata, esternamente biancastra — Piedi giallo-
larnicini — Statura del Lucherino .
|
|
I
|
Mao
ber
|
I
I
|
|
53
NOMI DELLE SPECIE
S. LUSCINIA Lara.
(I. 240. )
S. PHILOMELA Brca.
(I. 242.)
S. RUBECULA Lara.
(I. 243.)
S. ATRICAPILLA Larz.
(1. 247.)
S. HORTENSIS Beca.
(1. 248.)
S. ORPHEA Temu,
(I. 250. )
S. CINEREA Lara.
(1... 252.)
S. CURRUCA Lara.
(1.253. )
S. NISORJA Becx.
(I. 255.)
S. LEUCOPOGON Merer.
(1. 257.)
No do (IV.) il
LE Legno A Quaidizo biodl
CARATTERI DI FAMIGLIA NOMI DELLE FAMIG®
Becco più corto della testa, subci-
lindrico, debolm. intaccato — Tarso
NE, È SEGUE LA
più lungo dell’apertura del becco — |
Coda troncata, o graduata — Parti Fam. 6.°
supertori senza macchie, o macchiate 000290000
in traverso — Éddome senza macchie. |
y TH FEIGNA BO SCARECO
o con macchie trasverse — Cuopritrici
delle ali mai di color bianco — Sta-
tura minore di quella dello Storno.
n
Fam. 7.8
Becco più corto della testa, sottile —
agoaGIaGo
Fascia sopracci gliare larga — Coda |
graduata — Parti superiori macchiate] —FORAPAGLIEI
longitudinalmente d’un color più in- _ i
tenso — Statura minore di quella PALUDICOLE È
dello Storno. «tò |
_—-
ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — Genere SYLVIA
CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
_——— TL
S. CONSPICILLATA ||
Marmora,
(I. 263.)
e]
Parti superiori cenerino-turchiniccie — Petto
‘igio-rosso-ametistino — Gola e penne cigliari
anche—Piedi giallo-carnicini — Coda subtronc.,
lternam. biancastra — Statura del Lucherino.
e ved
\Parti superiori cenerino-cupe — Gola e petto
sso-fegatoso (ad.), o cenerino-giallastro (giov.)—
da lunga, graduata, esternamente biancastra .
S. PROVINCIALIS Tex.
(I. 264.)
(Parti supertori cenerino-cupe — Gola e petto
inerino-cupo — Coda lunga, graduata, esterna-
* S. SARDA Marmora,
TC _ 0 1, ——
lente biancastra. (I. 266. )
‘Parti super. cenerino-nere (mas. ), o cenerino-
ssiccie ( femm.) — Pileo nero ( mas.), 0 del{ . S. a
por del dorso (femm.)— Gola bianca — Coda dis di
207)
nga, graduata, esternamente bianca.
lParci superiori castagne — Coda graduata, uni-
Rein 5 (05
lore — Remigante seconda la più lunga — Parte
dia della gola e del gozzo senza macchie.
S.LUSCINIOIDES os.
(1: 270.)
\Parti superiori castagne — Coda unicolore —
\migante seconda molto più corta della quarta,
{è la più lunga.
S. CETTI Marmora.
((£.2799.)
e —>
|
\Dorso lionato-olivastro, macch. di nerastro —
IZeo nero, macch. di lionato-olivastro — /ascia
\praccigliare ceciata — Timoniere unicolori —
\migante seconda subeguale alla terza, che è la
i: lunga.
S.PHRAGHMITIS Bercusr.
(4.275. )
Dorso giallo e nero — Pileo nero, con una
licia media longitudinale gialla — Fascia soprac-
\;Ziare gialla — Zimoniere unicolori — Remig.
ronda subeg. alla terza, che è la più lunga.
S. AQUATICA Lara.
(4. 277.)
S. LOCUSTELLA Lara.
(I. 278.)
\Parti superiori olivastre, macchiate di nero —
conda remigante più corta della terza, che è la
iv lunga — Timoniere unicolori.
\Dorso castagoo e nerastro — Pileo nero —
liscia sopraccigliare bianca — Remig. seconda
bito più corta della quinta, che è la più lunga —
imoniere unicolori.
5. MELANOPOGON Treu.
(1. 279.)
Dorso giallo-lionato e nero — Zimoniere infe-
ìrmente con una macchia nera verso la cima,
llerminate di biancastro — Remig. seconda assai
ia corta della quinta, che è la più lunga.
NL
S. CISTICOLA Term.
(1.280. )
lo tao Ta-—_ = —> um Ya, bessi_e
N. Be (7)
fn?
ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — Ges. SYLVIA
CARATTERI DI FAMIGLIA
Becco subeguale alla testa, punto,
O quasi punto intaccato, conico, sub-
tetragono, piuttosto grosso, particolar-
mente alla base — Fascia sopracci-
gliare ristretta, biancastro-sudicia —
Coda subrotondata, unicolore — Z7-
moniere in cima rotondate, o roton-
dato-cuneate — Parti superiori non
macchiate: inferiori di color chiaro.
° Becco più corto della testa, sottile,
debolmente intaccato — Fascia so-
praccigliare gialla — Coda troncata,
o leggiermente forcuta, unicolore —
Timoniere obliquamente troncate in
cima — Parti superiori senza mac-
chie, olivastre o cenerognole: inferiori
di color chiaro, bianche o giallastre.
|
Fine del Quadro sinail
|
Le Ai dl Quadro Sino
NOMI DELLE FAMIdÎ
Fam. 8.*
CIIMDDETTO
MACRORANI
MACRORAMPHÌ
_—
Fam. 9.°
00099909
Lodi
MUSCIVORE
I
—_—
// GENBRE SILVIA
CARATTERI SPECIFICI. NOMI DELLE SPECIE
i Parti superiori grigio-olivastro-rugginose ; ir-
'riori bianco-ceciate — Remig. seconda, terza e
marta le più lunghe — Statura poco minore di
uella dello Storno.
S. TURDOIDES Merer.
(I. 284.)
friori bianco-ceciate — Remig. seconda, terza e
uarta le più lunghe — Statura di un Beccafico. (I. 285.)
\l Parti superiori olivastre; inferiori giallo-sulfu-
»e — Piedi cenerino-giallastri — Remig. terza,
uarta e quinta subeguali, e le più lunghe,
| S. HIPPOLAIS Lara.
\ (I. 287.)
| Parti superiori giallo olivastre; inferiori bian-
ne, lateralmente gialle — emigante seconda
Quale alla quarta.
| S. SYLVICOLA Lara,
(I. 290.)
w
| Parti superiori olivastre; inferiori biancastre,
iacchiate di giallo-zolfino — Rfemigante seconda
iibeguale alla sesta.
S. TROCHILUS Lara.
(1. 291.)
| Parti superiori scuro-olivastre; inferiori bian- S. RUFA Lara.
listre, macchiate di giallastro — Remig. seconda
ibeguale all’ ottava. | (I. 292.)
| Parti superiori grigio-olivastro-rugginose; ir. S.ARUNDINACEA Larx.
lanco-sericee — Groppone giallo-verdastro — ;
lemigante seconda subeguale alla sesta. (I. 294.)
l Parti superiori cenerino-verdastre; i S. BONELLI Vie1zLor.
22
N. 6. | QUADRI
nr si | i i|
DEI CARATTERI DISTINTIVI DELLE FAMIGI |
NEL GENI!
‘ CARATTERI DI FAMIGLIA
Pen -—T—_____m6m666@oae@c@ntchc‘ic@s/@nscumcimi
Becco corto, conico, non molto ap-
puntato — Mascella superiore quasi
diritta — Diti anteriori tutti saldati un
poco fra loro alla base — Coda tron-
cata, mediocre.
0G00000G9
GENE
PARI
—
——
Fim. 2.°
0903139200
CODONI |
Becco corto, subconico, non molto
appuntato — Mascella super. subar-
cuata — Dito medio interamente se-
parato alla base dall'interno — Coda
graduata, lunga.
LONGECAUDAI
—
mann)
Fam. 3.°
a 19100
PENDOLINI!
Becco mediocre, acutissimo — Ma-
scella super. diritta — Dito medio
interamente separato alla base dall’ in-
terno — Coda troncata, mediocre.
ORDINE II. — UCCELLI SILVANI — Genere PARUS
PENDULINI
Fine del Quadro sino
CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
lo — Tempia e guancie bianche — Lati dell’
ddome gialli.
Vertice e parte inferiore del Collo nero-vio- P. MAJOR Lun.
(V.Tom.1I. pag. 14.)
Ver Vil celestognolo — ME Tilome giallo. P, COERULEUS Lun.
(II. 15.)
firga macchia bianca sulla cervice — Parti in- CIL:6
riori bianco-sudicie. 19:)
\Pileo e gola nere — Tempia e gote bianche — P. ATER Lin.
ancastre — Cervice nero- -sbiadita — Parti infe
ori biancastre. (111. 212.)
‘Pileo e gola nero-sbiadito — Tempia e me P. LUGUBRIS Nerr.
'Pileo e cervice nere — Parti inf. biancastre. | P. CRRO Lin.
| Penne del pileo bianche e nere re — Dorso ca-
higno-olivastro — Petto nero — Addome bianco
idicio.
P. CRISTATUS Lun.
(II. 19.)
\Fianchi rosso-ametistini.
(II. 20.)
P. BIARMICUS Lin.
( 11.22.)
I Fianchi color di cannella.
|
o
\ Pileo bianco-perlato — Una larga fascia nera
\cuopre la fronte, gli occhi, e gli orecchi.
Ì P. CAUDATUS Lin.
(II.24.)
|
È P. PENDULINUS Lin.
I
‘' Genere Parus.
N. 7.
FRINGILLA
ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — Gen.
CARATTERI DI FAMIGLIA
Becco conico, debolmente rigonfio
alla base — Margine delle mascelle
più o meno arcuato — Penne della
cavezza che ricuoprono appena le
narici — Basette rade, setolose.
Becco conico, appena rigonfio alla
base — Margine delle mascelle più
o meno arcuato — Penne della ca-
vezza che ricuoprono appena le na-
rici — Basette ramose, numerose.
QUADRI
DEI CARATTERI DISTINTIVI DELLE FAMIGH
NOMI DELLE FAMIGI
Ni
\l
|
neL GEN
ka?
Go «ta edo
' PASSEREÎ
PIRGITE
EdtÒ,
__:
Fam. 2. |
FRINGUELLI
|
FRINGILLE |
e)0:000G0
|
MOTTIGO
w
DELLE SPECIE DEGLI UCCELLI COMPRESI
INGILLA
CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
‘Dorso castaguo-biancastro, e nero — Pileo ca-
igno-cupo ( as.), o grigio-sudicio ( femm.}—
{mezzo del petto nero ( mas.), o bianco-sudicio
femmina) — Regione auricolare biancastra —
ianchi senza macchie — Una fascia bianca a
liverso delle ali — Timoniere nerastre.
F. CISALPINA Ten,
(V. Tom. II. pag. 98.)
igrigio-sudicio (femm. e giov.) — Mezzo del
tto nero (mas.), o biancastro ( femm. e giov. )—
gione auricolare biancastra — Fianchi senza
acchie — Una fascia bianca a traverso delle ali —
imoniere neraslre.
F. DOMESTICA Lun.
(11. 105.)
Dorso nero, con poche macchie ceciate, e color
inocciòla — Pileo castagno ( mas. )— Petto nero
nas.) — Regione auricolare bianca — Fianchi
acchiati di nero — Una fascia bianca attraverso
\ali — Timoniere nerastre.
F. HISPANIOLENSIS
Tenm,
(II. 106. )
'Dorso castagno e nero — Pileo cenerino (mas.), Î
J
E color di nocciola, e nero — Pileo ame-
lino-castagno chiaro — Macchia nera sugli orec-
#— Gozzo nero — Due fascie bianche attraverso
I
lali — Timoniere nerastre,
F. MONTANA Lin.
(II. 107.)
i
î
| Piccole cuopritrici delle ali bianche — Grop-
ine verde.
(ZI. 110.)
o
| Piccole cuopritrici giallo-lionate — Groppone
lanco, macchiato di nero.
F. MONTIFRINGILLA Lun.
(II. 113.)
Î
|
i
F. NIVALIS Liv.
Piccole cuopritrici delle ali, e remiganti se-
\ndarie interne candide — Groppone scuro,
(II. 115.)
| F. COELEBS Lin.
I
Ni “o (IL)
ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — Gen. FRINGILLA
CARATTERI DI FAMIGLIA
Becco lateralmente concavo - Mar-
gine delle mascelle più o meno ar-
cuato — Penne della cavezza che
ricuoprono appena le narici - Basezte
piumose.
Becco perfettamente conico, o late-
ralmente concavo — Margine delle
{mascelle diritto — Penne della ca-
vezza che cuoprono interamente le
narici, e cingenti tutta la base della
mascella superiore — Basette piumo-
se, numerose.
Le i A Dire Sirod
H
I
i
l
|
NOMI DELLE FAMICÎ
Finio3.A
000393990
LONGIROSTRI
CARDUELES È
— &
+
Fam. 4.*
290200009
FANELLI
|
LINARIE
__
—_-
|
|
Bot,
63
/ GRNERB EPRINGILLA
CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
F. CARDUELIS Lin.
(II. 117.)
IAT nere, con larga fascia trasversa gialla —
‘oda nera con macchie rotonde bianche.
F. SPINUS Lin.
id macchiati di nerastro — Pileo nero ( mas.),
| olivastro (femmina) — Timoniere gialle alla
Ise.
| Dorso olivastro, macchiato di nerastro — Fian-
(11. 120.)
|pmiganei marginate esternamente di cenericcio-
|rdognolo — Fianchi senza macchie longitudi-
\li — Timoniere nerastre.
Dorso piombato-verdastro — Gola verde-gialla— F. CITRINELLA Liv.
(ILE 122.)
dicio — Due fascie lionato-scuriccie attraverso
'moniere unicolori, con sottilissimo orlo lionato-
RE II. 12
| cuopritrici — Gola nera. ( 4.)
\Dorso lionato-fosco, macchiato di scuro 3' F. RUFESCENS Vert.
F. LINARIA Lin.
imoniere unicolori, con sottilissimo margine
inato-sudicio — Due fascie biancastre attraverso
\cuopritrici — Gola nera.
orso lionato-pallido, macchiato di scuro —
(11. 126.)
F. CANNABINA Lin.
lauro — Timon. est. con largo margine candido
il lato interno — Cuopritrici color di nocciola —
bla biancastra, macchiata di scuro .
iDorsò lionato-fosco, o castagno, macchiato di
(II. 128. )
F. MONTIUM Gut.
ro — Timon. est. con margine bianco — Due
icie scuro-lionate attraverso le cuopritrici —
Nola bianco-lionata.
\Dorso lionato-fosco, macchiato di scuro, o di
(II. 130.)
Noe 7. (III) È |
Segue el Quadro Lino i
CARATTERI DI FAMIGLIA |. NOMI DELLE FAMI(
»
Î
Bam.05:3 «i
Becco lateralmente più o meno ri- pia da |
; 7
sonfio — Margine delle mascelle 39 |
DIR 2) BECCHIGROSS
più o meno arcuato — Penne della |
<
pl]
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S
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2
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S
DG
Sa
Co)
Rm
S
n
RS
©
ii
COCCOTHRAUSI
==) ll
cavezza che cuoprono appena le na-
rici — Basette numerose, ramose.
Fine del Quadro sinoif
65
/ GENERE PRINGILLA
CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
F. SERINUS Lin.
scie — Franchi strisciati di nerastro — Z'ertice
allo-olivastro, con macchie nericcie — Timon.
i4ro-nere,
Dor so olivastro, con macchie longitudinali ne-
(I. 132.)
nza macchie (adulto ) — Pileo olivastro — F. CHLORIS Luv.
;miganti marginate ‘esternamente di giallo — IL
lion. est. gialle alla base sul margine esterno. ( 134. )
*
»
®
|. Dorso olivastro-scuro senza macchie (adulto),
scuro-cenerognolo con macchie longitudin. nere
(Corpo di color verde-olivastro — Petto e fianchi fa
|tov. ) — Fianchi lionato-cenerognoli (4d.), o
lancastri con macchie nerastre ( giov. si — Pileo * FP. INCERTA Rsso.
|vastro- seuro, con penne della fronte marginate
| rosso-arancivne ( ad.), o scuro- cenerognole
in macchie nere (giov. ) — Remiganti margi-
lite esternamente di giallastro ( ad. ), o di bian-
|stro ( giov.) — Timoniere unicolori.
(II. 136. )
rina sul mezzo del petto — Timoniere con
acchia bianca in cima.
Dorso grigio e nero — Una macchia giallo- F. PETRONIA Lin.
(II. 138.)
| Gola nera — Remiganti secondarie eden Temm.
idulate — Coda bianca in cima.
| (II. 139. )
|P F. COCCOTHRAUSTES
‘Genere FRrINGILLA,
Tomo III.
N
(Ski
esi Ana i
DEI CARATTERI DISTINTIVI DEI GENI
COMPRESI NELI
CARATTERI GENERICI NOMI DEI GENEI
Tarsi coperti di penne nel lato an-
teriore — Diti quattro.
PTEROCLES 7°
Gote nude — Tarsi nudi — Diti PHASIANUS Lil
quattro. |
i
»
Tarsi pennuti — Diti quattro. TETRAO Luni
Gote pennute - Zarsi nudi - Diti
quattro — Coda rotondata, corta.
PERDRIX Lrnll
IL
|
|
ì
|
|
'
ORDINE III. — UCCELLI RAZZOLATORI — GALLINA
IDELLE SPECIE DEGLI UCCELLI
DINE 111.
CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
i Addome bianco. CP. To paso)
e
)
i Addome nero. P. ARENARIUS Temu.
i P. ALCHATA Srera.
(II. 172.)
| Testa e collo verde-cangiante — Petto fulvo- PH. COLCHICUS Lin.
forato (maschio). (II. 174.)
T. TETRIX Dix.
Coda forcuta — Diti nudi è (II. 179.)
| Coda rotondata, o tulta nera, o macchiata di
:ro, senza fascia distinta nella cima — Diti
adi .
precotto T. UROGALLUS Lin.
Ì Coda rotondata, con una fascia nera verso la prat ta, T. BONASIA Lin.
(II. 131.)
{ma — Diti cn (II. 183.)
T. LAGOPUS Lin.
(II. 184.)
! Diti pennuti — Unghie nere.
Gola nera — Petto nero macchiato di bianco
mas.) — Gola ceciata — Petto coperto da mac-
rie trasverse nere, e ceciate ( femm. )
liGola cenerina, cinta da largo margine can P. PETROSA Lara.
P. FRANCOLINUS Lara.
(II. 187, III. 229.)
ho, macchiato di bianco — Petto cenerino. (II. 190.)
l' Gola bianca, marginata di nero — Petto cene- P. GRACA ErIss.
imo-ametistino . (IL agor: )
| —m————_________________———____—___——_———_————___———_____Éjstr ene cosmesi
l Gola bianca, marginata di nero — Petto cene- P. RUBRA Briss.
no-ametistino , macchiato di nero. (11. 193.)
Î Gola lionata — Petto cenerino, IRMIARRAAE P. CINEREA Lara.
itiato in traverso di nero. (II. 195.)
ì Petto color di nocciòla, o lionato, con strie P. COTURNIX Lara.
\ngitudinali bianche. (II. 199. )
|
No 8. (II) i : ti)
FSegue il Quado Sinod
CARATTERI GENERICI NOMI DEI GENER
Il
Diti tre. TURNIX Bowarz®
ul
Testa con Caruncola eretta, o Cre- |
a — Gol n Bargigli — |
st Gola nuda con Bargigli GALLUS Texsl
|Becco senza cera — Gote nude —
Diti quattro — Coda grande, eretta.
Testa con Caruncola pendente, I
vestita egualmente che il collo da ver- |
ruche carnose — Becco coperto allal MELFAGRIS Lil
|base dalla cera — Coda mediocre,
erigibile — Diti quattro.
Testa senza Caruncola — Pileo
coperto da un cono corneo, o da una
cresta — Gote nude — Coda corta,j NUMIDIA Lrw.
pendente — Becco senza cera — Diti]
quattro .
|
Nessuna Caruncola — Pileo co-
perto da una Cresta — Gote pennu-
te — Becco senza cera — Coda gran-
de, erigibile— Penne del sopraccoda PAVO Lin.
più grandi delle Zimoniere — Diti
quattro.
Fine del Quadro sinotti
ORDINE III. — UCCELLI RAZZOLATORI — GALLINA
Z ORDINE TERZO
CARATTERI SPECIFICI — NOMI DELLE SPECIE
Gola Siciata di nero e di biancastro. + ire bi
Gola bi T. ANDALUSSICA Vierrt.
i anca. (11.205, 111.229.)
INB. IVon esistono in Europa specie selvaggie
i Uccelli di questo genere. V. Tom. II. pag. 207.
Memie: primarie nerastre, striate di bianco —
tane del corpo di color nero, o bronzino splen-
Nte (mas. ad. ) , o bruno-grigio, con pochi re-
lisi metallici ( femm. e giov.) — Coda di 18
ane di color fulvastro, macchiate di nero, e con
cia nera all’ estremità — (Bonaparte).
M. GALLOPAVO Lin.
(II. 207.)
i N. MELEAGRIS Zuin.
|
Î
Ì
\Pileo coperto da un cono corneo — Penne ce-
line, con macchie bianche rotonde.
(II. 208.)
| : P. CRISTATUS Lin.
piu di ventiquattro penne. Le
|
ì C)
Ordine terzo.
N. 9. QUADRI
DEI CARATTERI DISTINTIVI DELLE TRIM
comPRÈsI NE |
n
CARATT. DI TRIBU NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERÌ
R [Becco più corto della Ta, 1.2
testa, subad. — Diti 000309 V.i caratteri i};
quattro; i 3 anteriori] UNCIROSTRI Tribù.
imperfett. palmati. Lao ti
e — _——TP-
Becco subeguale |
|testa, un poco fat]
volta, intaccato, col
pertura che giunge i
l'occhio — Narici sil
chiuse da una membi
pennuta- Di? uniti
base da una membre
T'arso reticolato. |
O
roi Becco subeg. alla t
subarcuato, intero,
apert. che giunge s
CORRITORI |l’occhio - Narici sé
ar I chiuse da una membi
TACHIPDROMI |nuda- Diti riuniti.
el. base da una membra
T’arso scudettato.
Becco subeguale, ol
lungo della testa, diri]
subtetrag., grosso, int
con apert. che giunge
sotto l’occhio - Mail
semich. da una mem]
nuda- Diti riun. dat
membr. - Z'arso retig)
I
a)oa:o
Diti tre.
ORDINE, QUARTO — UCCELLI DI RIPA — GRALLE
-
Mz
A i
NOTALGO
\GENERI, E DELLE SPECIE DEGLI UCCELLI
DINE 1V.
| MI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
G. PRATINCOLA Nos.
(V.Tom.1I.p.214.)
GLAREOLA
Brisson.
Coda molto forcuta —Parti
superiori grigio-olivastre.
i
O. TARDA È ‘O. rarda Lisi M
(II. 218. )
Statura di un’ Oca — Ti-
monicre venti.
O. TETRAX Lin.
(II. IA »)
Ve di un’ Anatra —
Timoniere diciotto .
'OTIS Liv.
Bec lungo, depresso ""Bec® lanzo; depresso alla
base — Sulla testa un gran
ciuffo di penne sottili — Delle
penne simili su ì lati del col-
lo — Coda lunga otto pollici,
di di 18 timoniere. _____ timoniere .
* O. HOUBARA Gut.
(II. 221.)
(DURSORIUS
Larnan . lionato-isabella — Remiganti
nere.
(II. 223.)
Becco subeguale alla testa —
Pileo, cervice, e dorso color
lionato-grigio, con strie lon-
gitudinali nerastre .
| DICNEMUS O. CREPITANS Teum.
|| Zemm. (II. 225.)
Gozzo, petto, e addome| (©. FUROP,EUS Larx
ceciato-lionato — Groppone ; i
Tr
%
N. 9 (1.) sh Pa
—— Segue dl Quadro Sno 7 /
LS |
A
CARATT. DI TRIBU | NOMI DELLE TRIBU | CARATTERI GENERI)
Becco diritto, comjl
so, molto più lungo dj
testa, con la cima cl
presso-cuneata ; cori
pertura che appenej
trepassa le prime pi]
delle gote-/Dit uniti
hase da una membri
SEGUE LA Becco diritto, sof
appuntato, molto |
dI RA 90 i d Il |
& ungo della testa, |
sar apertura che appenili
CORRITORI |trepassa le prime pel
delle gote-Diti unitil
== i i
Diti tre base da una membri
Becco diritto, sotf
più corto della testa,|
apertura che appeni
trepassa le prime pe;
delle gote - Tarso |
colato - Dito est. ul
alla base col medici
una piccola membri]
t4 |
=
ELLI DI RIPA — GRALLE
da)
4
diritto, intero, subeg.
testa, con apertura)
appena oltrepassa lef|
ne della fronte - 7 )
scudettato — Dito esi
|
|
|
ORDINE QUARTO — UCC
no separato dal med
|
|
Becco subcilindr
re cal
fi
iOMI DEI GENERI
Zac
o
|
de:
MIMANTOPUS.
Bass.
EITAR ADRIUS
Lin.
\ICALIDRIS
Irricer.
Tomo III. i
73
CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
H. a LEGUS
Schiena e scapolari nere —
\ Groppone bianco — I Lin
rossi. CH, 229. )
re— /Nuca e cervice tinte di
| bianco e dì nero.
(II. 232.)
NB. Vedi le due Famigli Vedi le cinque Specie
in cui è sta È
to suddiviso que comprese in questo se
sto Genere nel Quadro suc- ù nel Quadro 10.°
cessivo di N° 10.
Addome bianco — Dorso
macchiettato di nero e cene-
rino ( adito d’inverno), o di
nero-cenerino e fulvo (adito
d'estate ) .
C. ARENARIA zio,
(II. 269.)
Corpo bianco — Lati della { HI. MELANOPTERUS
schiena, scapolari ed ali ne- . Meyer.
24
N. 9 (ZII.)
Cr
LLI DI RIPA — GRALLA
n
ORDINE QUARTO — UCC.
4
E
CARATT. DI TRIBU
Becco subcilindrico,
sottile, più lungo, o
eguale. alla. testa —
Deiti quattro, o libe-
ri, o imperfettamente
palmati 2° Prina
remigante _ ordina-
riamente la più lunga
di tutte; ‘qualoevelta
più corta della 2.*,
ed allora il dito est.
è unito col medio ‘da
una membrana per
la lunghezza di tutta
la falange.
Le eque id Luadro” Aso
NOMI DELLE TRIBU
LIMICOLE
LIMICOLE
4
Po
*.
CARATTERI ‘GENERI
Becco diritto, sul
alla testa- ftemig. Lil
più lunga - Diti ank
uniti alla base da
membrana; post. più
lissimo, articolato pil
alto - Z'arso reticoli
Becco diritto, sul
alla testa - Remig. |
più corta della 2.
est. unito alla base
medio da una mem
na- Z'arso scudettati
|
Becco subcon. appi
tato, leggerm. rivolte |
alto, e subeg alla test]
RG .2 la più hi
ga - Diti ant. separi
post. che tocca terra d|
l’unghia-Z'arso scudi
-
Becco diritto, o deb
mente piegato in alt
più lungo della testà
Prima remigante @
delle più ii Il so
dito esterno unito al
base col medio da ui
membrana: il posterd 0)
che tocca terra con Î u
ghia - Z'arso scudettati
ii di
79
Ù
0)
7 ORDINE QUARTO
OMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
nere — Penne lunghe dei
CuriEr. fianchi nere . (11. 253.)
VANELLUS | Parti superiori verdi-can- V. CNS
| gianti — Addome bianco — MerEr.
Brrss. Sottocoda lionato-fulvo.
QUATAROL A Coda con fasce iu S. HELVETICA Nos.
ca (II. 256. )
del petto scuri, 0 neri — Led0x:
IrLuicrR. Addome bianco.
STREPSILAS Sopraccoda scuro — Lati S. INTERPRES
(11. 260. )
\
Penne medie del sopraccoda
grigio-cenerine, macchiate di T. PUGNAX Nizson.
nerastro; laterali bianche — |
(II. 263.)
Timon. later cenerino-cupe.
IrOTANUS Timon. bianche; o bianco- ,
perlate, con fasce interrotte,
) ed irregolari, cenerino.cupe—
ar Piliclioliai sopraccoda candi- T. GLOTTIS Becx.
de, con poche macchie cene-
rino-cupe — Becco più lungo (II. 267.)
della testa, subcompresso,
debolmente piegato in alto.
mn di i I (sa) Cal sa
No
ORDINE QUARTO — UCCELLI DI RIPA — GRALLA
9. UT.)
fa ye]
CARATT. DI TRIBU
Becco subcilindrico,
sottile, più lungo, o
eguale alla testa —
Diti quattro, o libe-
ri, o imperfettamente
palmati — Prima
remigante ordina-
riamente la più lunga
di tutte; qualche volta
più corta della 2.%,
ed allora il dito est.
è unito col medio da
una membrana per
la lunghezza di tutta
la falange.
NOMI DELLE TRIBU
SEGUE LA
Paz
0R00G9
LIMICOLE
CARATTERI GENERI
Becco diritto, 0 dell
mente piegato in a
più lungo della testa|
Prima remigante
delle più lunghe d
solo dito esterno ui]
alla base col medio]
una membrana: il ||
stertore che tocca te
con l'unghia — Z@
scudettato .
/ ORDINE
DMI DEI GENERI
SEGUE
POTANUS
QUARTO
CARATTERI SPECIFICI
Timoniere cenerine, statale
di nerastro — Penne del so-
praccoda bianche, striate in
traverso di nericcio — Remig.
secondarie nero-cenerine, con
macchie. bianche — Lecco
molto più lungo della testa —
Mascella infer. giallo-rossa
4 solo alla base.
Timoniere laterali, e Penne
L: del sopracc. bianche, striate
in traverso di nerastro — Re-
d niganti secondarie bianche
f nella metà apicilare — Becco
i molto più lungo della testa,
snero, giallo-rosso alla base.
Penne del sopraccoda can-
dide — Metà basilare delle
Timoniere bianca — Metà e-
strema con larghe fasce tras-
verse nere.
Timoniere, e penne del so-
pracc. grigio - -olivastre: 1’ est.
[macchiate di bianco — Parti
super. grigio. olivastre, striate
isottilm. in traverso di nero —
i Becco poco più lungo della
È testa.
Timoniere con larghe fasce
Fi trasverse, nerastre — Penne
W del sopraccoda interamente
# bianche verso la base, mac-
N chiate di nero verso la cima —
Becco poco più lungo della te-
sta — Parte nuda delle gambe
più corta del dito medio.
gue
T'imon., e penne del sopracc.
bianche, o bianco-perlate, con
. fasce trasversali nere a zig-
zag — Becco lungo, sottile, di-
ritto Parte nuda della gam-
ba più lunga del dito medio.
nr
=
at
i
L:
I
SI
NOMI DELLE SPECIE
T. FUSCUS Leister,
(II. 269.)
T. CALIÒRIS Becx.
(II. 271.)
T.OCHROPUS Term.
(II. 273. )
T. HYPOLEUCOS
Temm.
(II. 275.)
2
T.GLAREOLA Tenm.i
(II. 277.)
TT. STAGNATILIS
Brcusr.
CEI. 298.)
No 96 (7) I il
Segue HQ salone |
é ì
LL ma
CARATT. DI TRIBU NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERI
ui
d
R
I
3
y
Y
x
È |
= [Becco subcilindrico,
S sottile, più lungo, ©
3 eguale alla testa —
Diti quattro, o libe-
CD] . È S v 3
G ri, oimperfettamente SEGUE LA Becco PIE lungo é
2 [palmati — Prima I: testa, diritto, o del
LÌ 7 . . fo de "o ® SIN
Si remigante ordina- mente arcuato; nelli]
D riamente la più lunga ii I I
h2 [1] SA DE ‘ ih solcato, liscio — Gar
di tutte; qualche volta] LIMICOLE O,
| più corta della 2.?, non interam. pennul
cd allora il zizi pra Mit anteriori sepal
po ; i
R |è unito col medio da
S |una membrana per
I la lunghezza di tutta
Sla falange.
PI
L
ORDINE
e, e —-zà.)ÒÌ)/@/Co=+ò) Sie la n n n
7 ORDINE QUARTO
DMI DEI GENERIO CARATTERI SPECIFICI
Becco subcil ndrico, poco
più lungo del tarso, subar-
cuato — Tarso eguale al dito
medio — Gamba in parte nu-
da — Coda subcuneata (negli
adulti in primavera) — Ad-
dome nero,
Becco subcilindrico, subar-
B cuato, più lungo della testa,
A subeguale al tarso — Tarso
g più lungo del dito medio —
E subcuneata (negli adulti in
ii primav.) — Addome fulvo.
Becco diritto, subellindricogi € glo ANI PÒ
eguale al tarso, ed alla testa —
Tarso eguale al dito medio —
‘Gamba in parte nuda — 7°-
moniera prima non più lunga
/ della quarta.
CRINGA
Barss.
subeguale alla testa, più corto
del tarso — Tarso subeguale
al dito medio — Gamba in
parte nuda — Timon. medie
jed esterne le più lunghe.
i Becco diritto, subdepresso,
fi più lurgo della testa, e del
E tarso — Tarso eg. al dito me-
® dio — Gamba in parte nuda —
i Coda subtroncata.
lungo della testa, e del tarso —
Tarso più corto del dito me-
dio — Gamba quasi intieram.
pennuta — Coda subcuneata.
Becco diritto, subcilind., più
lungo della testa, subeguale al
tarso — 7'arso più lungo del
dito medio — Gamba in parte
nuda — Coda troncata.
Becco subcilindrico, diritto,
# Beccosubcilind., diritto, più
ce |
o)
NOMI DELLE SPECIE
T. ALPINA Lin.
(II. 282.) i
T. SUBARQUATA
Temm,
(11. 284. )
LEISLER.
T. TEMMINCKII
(II. 287.)
T. MINUTA LeEIsLER.
(II. 289.)
«PYGMEA Nos.
(II. 291.)
(II. 292.)
. CINEREA Lun.
(II. 294.)
isa T. MARITIMA Brun.
No 9% (VA. )
RALLA
Ù)
A
L'RIPÀ = 6
»-
ORDINE QUARTO — UCCELLI D
o eun?
CARATT. DI TRIBU
Becco subcilindrico,
sottile, più lungo, o
eguale alla testa
Diti quattro, o libe-
= [ri, o imperfettamente
2 [palmati — Prima
remigante ordina-
| D riamente la più lunga
2 |ditutte: ; qualchevoli \
più corta della 2.*,
ed allora il dito est.
è unito col medio da
una membrana per
la lunghezza di tutta
Ila SE
es |
HR 00 UE A
NOMI DELLE TRIBU
SEGUE LA
3 a
200599
re
A R,
LIMICOLE
I
Quadro Sino
CARATTERI GENERÙ
Becco lunghissimi
ritto, o debolmenti
gato in alto, con
ingrossato , liscio, (|l
solcato superiormef
Dito esterno unità
base col medio del
membrana - Tarso]
colato nella metà si
Becco molto più il
della testa, diritto 4
apice liscio, non ini
sato, appena solcat|[
periorm. - Gambe
te di penne per tu
loro lungh. - Diti
interam. separati —
ghia del dito post
non oltrepassa il di
|
|
|
|
I
n _ ——————_————
Becco molto più lil
della testa, diritto,
apice rigonfio, supe]
mente solcato, e fori
sagrinato (*) — Gal
non interam. penny]
Diti anteriori intel
separati -— Unghial
dito posteriore che
trepassa il dito.
(*) La sagrinatura n
ben visibile, se non qu
il becco è disseccato.
-
SUNT
e 81
7 I
7 ORDINE QUARTO
bw DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
d Becco rivolto in alto — Ti-
moniere con 8, o 9 fasce tra-
sverse nerastre — Unghia del,
dito medio corta, e non den-
tata ( Zemm. )
È RUFA £rrss.
( II. 298. )
AMOSA Bass,
Becco diritto — Coda alla
i base bianca, nel resto di color
nero nori Unghia del f MELANURA Lerscer,
dito medio lunga, e dentel-
[aa Una macchia sulle re- (II. 301.)
Vs ( Temm. )
Remiganti primarie tutte
| lUSTICOLA R. VULGARIS ZYyzitt.
| A z:zr.
d’ egual larghezza — Parti
inferiori striate in traverso
(II. 304.)
di nero.
. MAJOR (LS MAJOR PIA
° (IL. MI
esterne da ciascun lato bian-
che, macchiate di nero.
Timoniere 145: la prima
S. GALLINAGO Lin.
(II. 312.)
esterna macchiata di bianco
in cima ed esternamente, e
più corta della seconda.
T'imoniere 16: la cà
BCOLOPAX
\\X ieri. S. BREHMII Carp.
(II. 315.)
esterna macchiata di bianco
in cima ed esternamente, e
più lunga della seconda.
S. GALLINULA Li.
(II. 317.)
Timoniere 12, bruno-nere,
macchiate di fulvastro.
si Timoniere 18: le quattro )
Ig 111. 35
No De (ZII)
A gi Segue i OA LSincd
CARATT. DI TRIBU | NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENELÙ
pe
Becco subcilindrico,
S sottile, più lungo, o
il g|eguale alla testa —
i S Ditt quattro, o libe- Becco lungo, arcualf
n ri, O imperfettamente SEGUE LA Redini pennute—|
palmati — Prima È anteriori uniti alle
| remigante ordina- Tr. 3. da una membrana |
x riamente la più lunga 202400
n di tutte; qualchevolta LIMICOLE
= [più corta della 2.°,
% ed allora il dito est. Fre Lt IRR
Q [è unito col medio da Becco lungo, arcuai
L_ [una membrana per Redini' nade — |
= la lunghezza di tutta anteriori uniti mei
= la falange. te una membrana. |
dd) Pi i sissi cazioni | MOSS t DI PRI RE SE O I II
S Dito esterno unit
I e
medio da una meml
| l’interno quasi inte
S separato: il postei
i articol. più in alto i
S Becco più lungo Mao altri —Unghia del
> [della testa, conico, 200000 medio intera — Z
diritto , appuntato .| CULTRIROSTRI scudettato.
ky |compresso —Miti 4, siate RES > oca RTRT Pe
= [imperfettamente pal. Diti anter. tutti ri]
= | mati HERODII alla base da una mt
SS ti _ fino alla 2.% falang]
S Dito post. articol. di
nello stesso piano ||
alui—UVnghia del)
meio ottusa, interi
Tarso scudettato. |
7 ORDINE QUARTO
Mi
{JOMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
Pileo la macchiato di
nero — Penne lunghe dei
franchi bianche, con piccole
e poche macchie bislunghe.
N ARQUATA Lurx.
(II. 320.)
Pileo con due larghe fasce
nerastre longitud. — Penne
lunghe de’ fianchi candide,
i con fasce trasverse nerastre.
È
Pileo ceciato, macchiato
: di nero — Penne lunghe dei
|'eanohi candide, e senza mac-
chie.
TUMENIUS
Briss.
N.PHAEOPUS Lara.
(II. 322.)
N. TENUIROSTRIS
VuEILL.
(II. 324.)
sa e
I. FALCINELLUS
Tremm.
|
Corpo di color castagno —
Ali color verdone cangiante.
ADDIO
| Gola e gozzo nerastro —
| | Petto cenerino.
IRUS Bai | — raro 1.
IBIS Lacrp.
(II. 32.)
(II. 331. )
* G. VIRGO Temu.
Gola, gozzo, e mezzo del
petto nero.
(II. 336.)
C. ALBA Briss.
Testa,collo,e dor so bianco.
(II. 336.)
pon
|
a
rita ge me] na ee G. CINEREA Brew.
TU
TON. Ber
roc
CONIÀ Brrss.
Testa, collo, e dorso nero,
o nero-verdone.
(II. 338.)
A:
n: €. NIGRA BeLLON.
ORDINE OUARTO — UCCELLI DI RIPA — G
No 9. (ZII)
o_o
De:
Li
Becco più lungo
della testa, conico,
diritto, appuntato,
compresso — Diti 4,
imperfettamente pal-
mati.
RALLA
Y
7
Becco più lungo
della testa, depresso —
Diti quattro; 1 tre
anteriori imperfetta.
mente palmati.
Dit quattro: i tre
anteriori perfettam.
palmati.
Ss
Becco più lungo, o
egualealla testa, com-
presso — Îit quat-
tro: i tre anteriori
perfettam. divisi —
Prima remig. poco
DI a
più corta della 2.
È
Se equo VD deli moti !
CARATT. DI TRIBU | NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERI!
Dito esterno unitdl
civetta medio da una memi
na; l'interno quasi
asi |
R. 4. teramente separatolj
vastità postertor earticolato@ii
stesso piano degli alti
CULIRIROSTRI Unghia del dr, to mu |
ME lncuta, seghettata dall
. rr |
int. — Z'arso scudetili |
, |
Pare bet |
a)e199 ° e |
ij Vedi î caratteri)
LATIROSTRI[77bù.
|
Il
LATIROSTRES
Rogi Becco piegato in bi
pa verso la cima.
NnuoTaTORI|-—_T _____
a Becco piegato in ij
HYCROBATE (<6 TG
-
Tr. 7. Narici rotondate, s
Soana za membrana.
MACRODATTILI
cs
macRroDACTYLI| Narici bislunghe,,
Su michiuse da una me
brana.
Fine del Quadro sinoti
55
7 ORDINA QUARTO
)MI DEI GENERI ‘CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
. Vedi le tre Famiglie( V. le nove Specie com- |
IRDEA Lin. in cui è stato suddiviso questo prese in questo Genere
Genere nel Quadro N.° 11. nel Cesto Noci
LATALEA
Lin.
Corpo candido, col petto
tinto di lionato.
oa P. LEUCORODIA Lin.
| (II. 361.)
} PH. ANTIQUORUM
( Ten,
}
2g rosse — Remi
ganti nere.
RUS
(11.363)
Bianco e nero — Piedi ce ( R. AVOCETTA Lr. |f
nerino perlati. (II. 366.) ‘
Lamina frontale che oltre- >
passa gli occhi, e forma uno f P. HYACINTHINUS :
stesso piano con lo spigolo del\, Temm.o È
\becco— Dito medio più lungo; ;
fio tarso — Penne az (II. 291.)
d Temm. ) } d
ORPITYRIO
Barss.
DENICOPTE- OPTE- sa.
NB. /. le quattro Famiglie V.le sei Specie: com- f
ALLUS Lin. in cui è stato suddiviso questo prese in questo Genere
Genere nel Quadro No 12. A nel Quadro VAC
LI ZIEsIL EI GLIE IIS CIEL ESILE CELESTI
I
Ordine quarto .
N. 10, QUADRI
(do)
5
[avea
(a)
<
(a
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Q
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‘Rea
|
du
Ru
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SS
Pr
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Fay
ha]
=
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RD
pe
SN
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RI
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by
9
Re
O
DEI CARATTERI DISTINTIVI DELLE FAMIG]W
NEL GENI
CARATTERI DI FAMIGLIA NOMI DELLE FAMIG
Fim. T.
0012000
| Nessun Co?7/are. " PIVIERI PRATAJÙ
nn]
PLUVIALES
Bam;'9,*
00200399
Collo cinto da un largo ColZare| pIVIERI RIPAJOÎ
bianco.
TORQUATI
87
NOTTLAO
DELLE SPECIE DEGLI UCCELLI COMPRESI
\ARADRIUS
CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
iro, macchiato di giallo vivace — Lecco nera-
io — Piedi neri.
‘Pileo, e la parte superiore del corpo di color C. PLUVIALIS Lun.
(V. Tom. II. pag. 235. x
na Corona biancastra cinge l’ occipiie — Becco
iro — Zampe cenerino-olivastre . (II. 239.)
Vertice scuro, macchiettato di giallastro I C. MORINELLUS Lin.
C. BHIATICULA Lin.
(II. 241.)
Un Collare bianco — Una larga fascia nera sul |
jeco — Becco giallo e nero — Piedi gialli. |
jito — Becco nero — Piedi gialli.
(11. 244.)
{Un Collare bianco — Una larga fascia nera i C. CURONICUS Gut.
i Un Collare bianco — Due macchie scure sù i C. CANTIANUS Lun.
Ri del petto — Becco e piedi neri. (#15)
N. Mi. _ »’. evagi
brsiià ei
DEI CARATTERI DISTINTIVI DELLE FAMIGW
NEL GEN ®
ORDINE IF.—- UCCELLI DI RIPA — Genere ARDEA
CARATTERI DI FAMIGLIA NOMI DELLE FAMI
Fam. 1.
Tutta la metà inferiore della Gamba ogos90e9o |
nuda — Dito esterno riunito alla base AGHIRONI
col medio da una membrana — Becco |
molto più lungo della testa.
Fam. 2.°
Soltanto un piccolo spazio nudo so-
pra il calcagno — Dito esterno unito
alla base col medio da una larga mem- TARABUS |
|
|
|
|
|
0]joodoa90 |
|
|
brana — Becco poco più lungo della az |
L |
testa . BOTAURI |
== |
Fam. 3.°
Gamba interamente pennuta —
x Î ci aGI:9I0Go
Dito esterno unito alla base col medio ARDEOLE Ì
da una piccola membrana — Becco gii dl
subeguale alla testa. ARDEOLE |
>]
&j
}
gi. . |
Fine del Quadro sino
LA
$9
NOTTIGO
IDELLE SPECIE DEGLI UCCELLI COMPRESI
CARATTERI SPECIFICI . NOMI DELLE SPECIE
A. CINEREA Lim.
‘Pileo bianco e nero — Dorso cenerino — Spal-
( Y. Tom. II. pag..343. )
icci neri,
A. PURPUREA Lun,
\Pileo nero — Dorso cenerino — Spallacci
(11.345.)
lvo-castagni.
(II. 347.)
allo — Zampe nere.
A. GARZETTA Lin.
Pileo, dorso, e spallacci bianchì — Becco
(11. 348.)
ro — Zampe gialle ( ad. )
Pileo Pi. bio e spallacci bianchi men] Ain A. ALBA Lin.
Pileo lionato — Dorso bianco-lionato — Spal- Ì A. RUSSATA Lara.
jeci bianchi. j (II. 349.)
nerine, o nerastre — Dorso giallo-cenerino- (II.351.)
inetistino — Spallacci giallo-ceciati i
| Pileo bianco-ceciato, con strie scene: | A RALLOIDES Scoragi
fe eee ee ee
|Pileo e dorso nero-verdone — Spallacci cene- \ A. NYCTICORAX Lin.
\1o-perlati ( ad.) — Dorso e spallacci cenerini
ln macchie bislunghe ceciate in macchie bislunghe ceciate (giov) ) ( (II. 353.)
lari nere — Spallacci gialli, con macchie an- (II. 355.)
ilari nere.
Moni oro gidllo. cod iamacchie an. giallo, con macchie an- | SPIGA a A. STELLARIS Lun.
A. MINUTA Guzz.
(II. 358.)
ixiovani ) — Dorso nero-verdone ( mas. ad.), 0
uro, striato di ceciato ( femm. e giov. ) — Spal
cci ceciati con macchie nere (mas. ad. ), o scure
femm. e giov.)
l Pileo nero-verdone (adulti), o scuro- ne"
| SR Arpra. i
Tomo III.. 26
No 12.
i Ana
dp)
DD
i
sd |
2
RG
2
[2a]
(a,
|
HS
ba
RG
IS
S
buy
UN
3
Ò
D
N
xy
RN
=
I
SS
©
|
QUADRI
DEI CARATTERI DISTINTIVI DELLE FAMIG4
CARATTERI DI FAMIGLIA
Becco più lungo della testa.
Becco eguale alla testa, senza espan-
sione sulla fronte — Dito medio, non
computata l’ unghia, più corto del
tarso .
Becco eguale alla testa, senza espan-
sione sulla fronte — Dito medio, non
compresa l’ unghia, più lungo del
tarso .
Becco eguale alla testa, con espan-
sione cartilaginosa sulla fronte.
NEL GENI
NOMI DELLE FAMICI
Fam. 1.
adoI:900d0
PORCIGLION]
Fam. 2.° |
000099399
RE-QUAGLIE ||
CREX |
|
=_=
__
Fami®3: |
0090390 o
GALLINULY
GALLINULE |
=
Fam. 4.
eGesgo:)9
SCIABICHE
u_u
HYDROGALLINA:
| 9!
INORITOO
(DELLE SPECIE DEGLI UCCELLI COMPRESI
IA LLUS
| CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE $PECIE
R. AQUATICUS Lun.
(V. Tom. II, pag. 371. 5
| Penne del sottocoda bianche — Parti superiori
livastro giallognole, macchiate di nero .
Penne del sottocoda bianche, macchiate di
iajo — Ali color di cannella.
(II. 374.)
MOI Sco Lecco oa E Puro del: sottocoda ceciato-lionate —— Purti
uperiori olivastre e nere, con molte macchie
ianche, pinche, bislunghe. dol ig
R. PORZANA Lin.
(II. 376.)
I
Parti superiori olivastre, mickBiAlo di nero, con ( 11.379.)
I Penne del Ml) sso Vidia ni nere, striate di bianco — È. PUSILLUS! Rit
joche oche macchie bianche non ben decise. bianche non ben decise.
pi del VIEN RE nere, striate di bianco — R. BAILLONII Vieict.
arti superiori olivastre i ichile di nero, con (11. 380.)
frolte macchie a n minute, decise.
|
| Penne medie del sottocoda nere, laterali bian-
he — Parti superiori olivastro- -cupe. (II. 382.)
R. CHLOROPUS Ios.
i Genere Ratrrus.
No 15 ® UU) ADR
DEI CARATTERI DISTINTIVI DELLE TRI!
COMPRESI NI
CARATT., DI TRIBU NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERI |
|
Diti pinnati— Pil
remig. più corta
seconda.
|
Diti pinnati — Pri
remigante una delli]
lunghe.
a a |
eG0000
Becco non seghet-
tato — Dit lobati, LOBIPEDI
O pinnati, —-
LOBIPEDES
="
Diti lobati.
ORDINE QUINTO — UCCELLI AQUATICI — ANSERES
NOTRITAO
93
IGENERI, E DELLE SPECIE DEGLI UCCELLI
MINE V.
DMI DEI GENERI
IULICA Barss.
ALAROPUS
Brrss,
PODICEPS
Lara.
IRA,
CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
F. ATRA Lun.
Becco e lamina frontale
senza appendici, di color
bianco (adulto), o verdastro
( giov, ) (CV. Tom. III pas. 5.)
br d'a.
PH. HYPERBOREUS
Lara,
(III. 11.)
Becco terete.
PH.LOBATUS Lara.
(ZII. 13.)
Becco compresso, ed un
poco dilatato verso la cima.
P. MINOR Lara.
(III. 19.)
Becco più corto del tarso,
diritto — Remiganti second,
bianche solo dal lato interno.
ar ao fig) fl fe)
Becco più corto del tarso,
leggermente rivolto in alto —
Remiganti secondarie intera-
mente bianche.
P. AURITUS Larz.
(III. 18.)
Becco più corto del tarso, { P. CORNUTUS Lurx.
diritto — Remig. secondarie
interamente bianche.
(III. 20. )
Becco subeguale al tarso— { P. RUBRICOLLIS Lara. J
Parte anteriore del collo ca-
stagno-fulva.
(III. 2:.)
Becco subeguale al tarso— { P. CRISTATUS Lerx.
Parte anteriore del collo
bianca. (II1. 23.)
ir ey Ty l— >
No io UL.)
a uz
AA
È)
ELLI AQUATICI — ANSERES
4
DA
ORDINE QUINTO — UC
CARATT. DI TRIBU
Becco non seghet-
tato —/ tre diti an
teritori interamente
riuniti da una mem-
brana- Ali più corte
della coda — Coda
corta, o cortissima,
Becco non seghet-
tato — Z7e diti da-
vanti, uniti da una
membrana -4li più
lunghe delle timo-
niere medie— Coda
grande.
Sy ono ,
Segue ai 40) Loy 0d
l
NOMI DELLE TRIBU| CARATTERI GENEI@
i
Diti quattro . |
"fr, 9,° |
ada:Ga |
TUFFATORI |
mp e
PIGOPODES (on tre— Masc.|
ai solcata — Narici sl
chiuse da una membl |
pennuta 5 |
Diti tre — Masc. |
solcata — Narici si
chiuse da una memb
nuda.
TRS
RNA Becco mediocre-4
beduele mascelle ad
che - Naricit tubulat!
Aperture nasali du
LONGIPENNES |Tarso reticolato .
VOLATORI
resi
7 orRpins QUINTO
)MI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI
ARI
Parte del becco soprapposta
alle narici rotondeggiante —
Mascella superiore diritta —
Apertura del becco maggiore
di otto gtto quattrini.
| Parte del becco soprapposta
alle narici spianata — Masc.
super. leggermente curva in
basso — Apertura del becco
maggiore di otto qualtrini.
OLYMBUS
Lara.
Parte del becco soprapposta
alle narici rotondeggiante —_
Masc. super. quasi diritta —
Apertura del becco minore
di.;otto quattrini.
Ali più corte della coda —
Coda conico-bislunga — Sta-
tura dell’ Alzavola ( Temm.)
LLCA Bxrss.
\
# Testa senza ciuffi — Ma-
LORMON
TRL scella inferiore non adunca.
Becco lungo 23 piccioli —
Ali più lunghe della coda —
Coda cuneata — Tarso lungo
i 23 pico,
Ri)
«Becco lungo 18 piccioli —
Ali un poco più lunghe della
coda — Coda troncato-roton-
data — Tarso lungo picc. 17.
FFINUS
°° Bxrss.
Becco lungo 12 piccioli —
Ali eguali alla coda — Coda
troncato-rotondata — 7'arso
\ lungo 16 piccioli.
fel
(ex
NOMI DELLE SPECIE
C. GLACIALIS Lux.
(III. 26.)
C. ARCTICUS Lun.
(II. 28.)
C. SEPTENTRIONALIS
Lin.
(III. 30.)
A. TORDA Lin.
(III. 33.)
M. ARCTICUS Licar.
(III. 35. D)
P. CINEREUS Cur..
(III: 38.)
P. ANGLORUM Rar.
(III. 39. )
P.OBSCURUS Cur.
(1II. {0.)
a
seri
ae
I
si
Pa
|
No 15. CUI.)
ORDINE QUINTO — UCCELLI AQUATICI — ANSERES
an ii
Segue il Quadro Sinol |
CARATT. DI TRIBU | NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENEFM!
[-_!_@———_—1mmm—————@moueue@uoemc,sntti
Becco non seghet-
tato — Zre diti da-
vanti, uniti da una
membrana - Ali più
lunghe delle timo-
niere medie — Coda
grande.
VOLATORI
Becco sottile -— _Jj
Ùi
le mascelle adunc]
Narici tubulate — ;]
con una sola apertuli
Tarso reticolato. |
Mascella super
adunca, coperta alla:
dalla cera — Ni
senza margine — 2!
scudettato.
Becco tanto alto:
base che in cima, ce
mascella sup. adui
l’ inferiore munita
sotto di una costola
golata sporgente —Î
suna cera — Na
senza margine — Zl
scudettati - /)istan24
l'angolo posteriore d
narici, e l’apice d
mascella superiore |
corta del tarso.
|DMI DEL GENERI NOMI DELLE SPECIE NOMI DELLE SPECIE
Di color nero-filiggine —
Sopraccoda bianco, con fascia
nera in cima— Coda tron
cata — Ali più lunghe della
coda.
T. PELAGICA 77 160rs.
(III. 43.)
FTALASSIDROMA
W rcors. |
L. PARASITICUS Bose.
moniere medie lunghissime,
repentinamente ristrette, ed
appuntate — Tarso lungo 18 (III. 46.)
I piccioli, posteriormente quasi
liscio.
IESTRIS Izz.
Becco corto, curvo — Ti-
L. POMARINUS Temu.
moniere medie lunghe, roton-
date in cima — Tarso lungo
circa 20 piccioli, posteriorm, (III. 48.)
coperto di protuberanze .
Becco mediocre, diritto,
largo alla base, intero — Ti-
Dorso, scap. , e cuop. delle
ali nero-lavagna — Remiganti L. MARINUS Lv.
nere, con stelo nero, bianche
Fs incima— Ali sub. alla coda —
(III. 53.)
Tarso lungo circa 32 picc.
stelo nero; la prima con una L. ARGENTATUS
gran macchia bianca termi- DauyN,
nale; la seconda con un altra
rotonda, oltre la prima — Ali
i poco più lunghe della coda —
1 Tarso lungo circa 28 picc.
LARUS Liv.
sii) 55.)
Schiena, scap. e cuop. delle
ali cen.-perl. — Remig. nere,
con stelo nero — Ali molto più
lunghe della coda — Tarso di
20 piccioli — Narici lineari.
IL. CANUS Lun.
Schiena, scapolari, e cuo- |
pritrici delle ali cenerino-
perlate — fiemig. nere, con
oe” (111. 59.)
Tomo III. 27
No 15. (IV.)
ORDINE QUINTO — UCCELLI AQUATICI — ANSERES
7/9)
CARATT.
Becco non seghet-
tato — Ze diti da-
vanti, uniti da una
membrana- Ali più
langhe delle timo-
niere medie — Coda
grande.
Segue il I Quadro Lino:
DI TRIBU | NOMI DELLE TRIBU
SEGUE LA
RR
009:90
VOLATORI
i
î
CARATTERI GENE!
Becco tanto alto
base che in cima, ci
mascella sup. adu
l’ inferiore muniti
sotto di una costoli
golata sporgente —|
suna cera — Id
senza margine — Z|
scudettati — Distanz
l’angolo posteriore |
narici, e l'apice
mascella superiore?
corta del tarso.
ha vue no ro cè nm si è dè sr de è c — — — 7 o
Le
7 ORDINE QUINTO
99
)MI DEI GENERI
SEGUE
i IL GENERE
ww è» ® © a
A RU S
CARATTERI SPECIFICI
Schiena, scapolari, e cuo-
pritrici delle ali color nero-
lavagna — Remiganti nere,
con stelo nero, bianche in
cima — Ali più lunghe della
coda circa 20 picc. — Tarso
lungo 24 piccioli .
PNE ciePE E a O RA: 1270,
i Schiena, scapolari, e cuo-
fi pritrici superiori cenerino-
n perlate — Remiganti prima-
* rie bianche, marginate più o
& meno di nero — Pecco rosso-
N sanguigno — Dito posteriore
gcon unghia — Tarso lungo
- 19 piccioli— (adito di nozze )
Cappuccio nero-sbiadito, che
ricuopre tutto l’occipite.
pritrici superiori cenerino-
perlate — femig. primarie
bianche interamente, o ‘con
\ margine nero, bianche in ci-
{ma - Becco rosso- sanguigno —
Cuop. inf. delle ali candide —
Dito posteriore con unghia —
i( abito di nozze) Cappuccio
nero-morato .
ta pr itrici superiori cenerino-
sj perlate — Remig. primarie
#; cenerino-nerastre, o nere,
2 bianche in cima — Becco ne-
rastro — Dito post. senz’ un-
ghia, o piccolissima — 7'arso
lungo 12 picc.—-(ad. di nozze)
Cappuccio nero-moralto .
pritrici delle ali cenerino-
perlate — Remig. prim. nere
in cima — Dito post. senz'un-
ghia: medio, non compresa
l’anghia, lungo circa 16 picc.
Schiena, scapolari, e'cuo-
Schiena, scapolari, e cuo-
Schiena, scapolari, e cuo-
SETE IRIS AIAR IRIS II
NOMI DELLE SPECIE
L. FUSCUS Lin.
(11I. 57.)
î
ian
L. RIDIBUNDUS
LEISLER.
(111. 62.)
L. MELANOCEPHALUS
NarreErer.
(III. 65.)
L. MINUTUS Pazzss.
( III. 68.)
L. TRIDACTILUS Lara.
(Ill. 70.)
Ne 150 (7)
CR Ari
Segue % Vasa HMno |
ORDINE QUINTO — UCCELLI AQUATICI — ANSERES
CARATT. DI TRIBU
Becco non seghet-
tato — Zre diti da-
vanti, uniti da una
membrana - Ali più
lunghe delle timo-
»fere medie — Coda
grande.
NOMI DELLE TRIBU
SEGUE LA
Trivast
000090
VOLATORI
CARATTERI GENERÎI
|
|
Becco tanto alto]
base che in cima, cd
mascella sup. aduì
l’ inferiore munita
sotto di una costola
golata sporgente — ]
suna cera — Na
senza margine — 2!
scudettati — Disral
fra l’angolo poster
S P
delle narici, e l’ aj
della mascella super
I
più corto del tarso, .
7 ORDINE QUINTO
TOMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
UL. +, CAPISTRATUS
bianche, marg. più o meno di
nero — Becco rosso scuro — Teumu,
Cuop. inf. delle ali cener. —
Dito post. con unghia - 7'arso (III. 92.)
$ lungo 17 picc.—-(adb. di nozze)
S Cappuccio nero-sbiadito, De;
> poco s’estende sull’occipite.
fi Schiena, scapolari, e cuo-
E pritrici superiort cenerino-
* L. AUDOUINII
R) perlate — Remig. prim. per- ParropE du
N late, nere verso la cima, con
| 5 macchia bianca — Becco TOS=- (III. 74.)
| so-sanguigno— Dito post. con
{unghia — Piedi neri.
. Schiena, scapolari, e cuo-
pritrici superiori cenerino-
perlate — £enug. primarie
SEGUE \pritrici superiori cenerino- $
perlate—Remig. interamente fl * Lo ATRICILLA Lun,
IL GENERE nere — Becco rosso-lacca —
(III. 76.)
Dito post. con unghia — (ab.
skin RUU-S di nozze ) Cappuccio . color
di piombo,
Schiena, scapolari, e cuo- =
Dorso, scapolari, ed ali
candide - Becco giallo - Piedi
neri — Membrana interdigi-
; gle smarginata.
* L. EBURNEUS Lun.
(II. 56.)
Di | Dorso, scapolari, e cuo- scapolari, e cuo-
È pritrici superiori cenerino- Ì
H perlate — Remig. perl. cen., { * L. GLAUCUS Bzunw. |}
f bianche verso l’apice, con
q stelo bianco-cen. — Ali più
fd corte 22 picc. della coda —
Tarso non magg. di 32 picc.
(III. 56.)
Dorso, scap., e cuopritrici
sup. perlato-cener. — Remig.
SI. LEUCOPTERUS
cen. perl., bianche nella cima, Fazer.
| con stelo Gindido 24: subeg. i
| alla coda — Tarso non mag- (I11. 77.)
giore di 24 picc.
lic cri
No 156 (FI)
q_e
ORDINE
QUINTO — UCCELLI AQUATICI — ANSERES
CARATT. DI TRIBU | NOMI DELLE TRIBU
Becco non seghet-
tato; — Zre diti:das
vanti, uniti da una
membrana - Ai più
lunghe delle timo-
niere medie — Coda
grande.
SEGUE LA
Pr A
eGoaji
VOLATORI
ra
Segue dl'Quadro Sinoth
CARATTERI GENERI!
Becco subulato,
puntato, fortem. col
presso — Mascella
feriore inferiorme
quasi diritta — Nesst
cera — Narici sei
margine — Zarsi si
detta — Distanza.)
l'angolo posteriore dé
narici e l’apice della ni
scella super. più grani
o egnale al tarso.
-
103
7 ORDINE QUINTO
QOMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
BTERNA Lin.
Ali più lunghe della coda 17
neri — Coda quasi troncata —
picc. — Tarso lungo 6 picc. (III. 79.)
i Becco nero— Piedi rossi —
fi Coda quasi troncata — Ali
r; più lunghe della coda 16 picc.
S.LEUCOPTERA Temm
j Becco nero — Piedi scuro- Be. S. NIGRA Lin.
Parga (III. 53.)
fi Becco rosso, con la punta
(nera — Ali più lunghe, o
Li subeguali alla coda — Coda
f molto forcuta — Piedi rossì.
S.HIRUNDO Lun.
(III. 85.)
Î Beccorosso fino alla punta—
t Coda molto forcuta — Ali
eguali, o più corte della coda —
| Piedi rossì.
S.ARCTICA Tremwu.
(ZII. 86.)
eo Desio nero, con la punta
gialla — Piet neri — Coda
f molto forcuta — Ali eguali,
o più lunghe della coda.
S.CANTIACA Gurt.
(ZII. $7.)
Coda poco forcuta — T'arso
lungo 12 piccioli. (007
S. SICARIO
NarrERrER.
(III. 92.)
Î Becco rosso — Piedi rossi —
i Coda poco forcuta — Ali
$ molto più lunghe della coda.
* S.DOUGALLI
Movracu.
CILI. 934)
s Becco nero fino alla cima —
dl Piedi gialli — Coda molto
orcuta, più lunga delle ali.
MY Beccogiallo, neroin cima —
I Piedi gialli — Coda molto
i forcuta.
S. MINUTA Lin.
(III. 94.)
Becco rosso — Piedi neri —
S. CASPIA Puarras.
Coda molto forcuta. |
(III. 96.)
Becco nero — Piedi neri — sua SCARANER Wie
«MI
hi
i
No 15. (XII) |
i Seque il Quadro Smosl
|
I
NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERIYM
CARATT. DI TRiBU
Becco molto depre Pi
MERA
Becco non seghet- IRE
tato — Tutti e quat- il
tro 1 Diti riuniti da i na .1:
aa Becco subcilindr4y
una membrana,
BREVIPENNES |sUbcompresso .
i
ELLI AQUATICI — ANSERES
v
4
IB
IS
TS
=
IIS
È
il Tribe i i
2 Becco seshettato — sdosto ò Becco porti de
= [Lol Dit Par lindrico — Denti sul
"Re 6 O NUOTATORI |/]Jati, rivolti indietro
È SL 3) ria Gi Foa Redini pennute — 2}
>rana.
LAMELLOSO- |posteriore lobato.
DENTATI
7 ORDINE QUINTO
105
OMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI
Unghia del dito medio in-
PELECANUS tera — Remig. primarie nere:
Lin. la prima molto più lunga della
sesta— ( Princ. di Musign. )
Becco lungo picc. 13; più
— Lunghezza del becco (presa del becco (presa
dall’ estremità alle prime pen-
ne della fronte ) eg. a quella
del dito medio — Coda di 14
Uigioniere > vi a
Lunghezza del becco egua-
le a quella del dito medio —
corto della testa — Coda lun-
| [ALACROCORAX
Briss. Lunghezza del becco mino-
Coda di 12 timoniere,
re di quella del dito medio —
Coda di 12 timoniere,
ga, molto graduata, composta
di 12 tim. — Penne scapolari
e cuoprit. delle ali lunghe —
Piedi cenerini ( Yemm.)
Testa più lunga del becco —
Specchio nero, con due fasce
bianche.
Becco più lungo della testa—
Specchio bianco con due fasce
(mas.), o una sola (femm.),
nera trasversa — Narici ba-
silari.
RGUS Lr.
Becco più lungo della testa—
Specchio bianco, senza fasce
nere — /Narici eidae.
' NOMI DELLE SPECIE
P.ONOCROTALUS Lin.
(III. 99.)
PH. CARBO Duwmonr.
(ZII. 103. )
* PH. CRISTATUS Dux.
(111. 108.)
(ZII. 108. )
PH. PYGM/AZEUS Temwu.
(ZII. 110. )
M. ALBELLUS Lun.
(114.118. )
ED
fn
=
===
M. MERGANSER Lux.
M.SERRATOR Lin.
(III. 120. )
Hog (III. 122. )
28
No 156 (ZIII) I |
WATT. Se eque dl Quadro» Linoth
CARATT. DI TRIBU NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERI
ZII IR III
Becco più largo |
alto — Denti laminj
"Fa. uD.i perpendicolari — Réj
ni pennute — Dito |
terno subeguale, o |
| NUOTATORI |lungo del tarso; este
| eguale al medio; po
riore lobato. |
SEGUE LA
Becco seghettato —
I soli Diti anteriori]
riuniti da una mem-
rana.
CITE)
ORDINE QUINTO — UCCELLI AQUATICI — ANSERES
:/ ORDINE QUINTO
W w è £ dà i ww
NOMI DEI GENERI
CARATTERI SPECIFICI
Becco non rigonfio lateral-
mente — Corpo scuro-nero,
o nero— Specchio bianco.
I I
Becco protuberante sopra
B le narici — Capo intieramente
4 scuro-nero, o nero — Ali
È senza specchio.
Becco celestognolo, colla ci-
ma nera — Specchio bianco—
'ULIGULA
Bonaparte.
|
|
i Dorso macchiato a zig-gag—
5 Piedi celestognoli.
i Becco celestognolo, colla ci-
i ma nera — Specchio bianco —
Dorso bruno-nero, finissima-
mente puntegg. di bianco —
| Piedi celestognoli — Narici
aperte verso la base del becco.
Becco corto, subconico, nero,
o nero con la cima gialla —
Specchio grande, bianco —
Piedi gialli — Narici aperte
verso la cima del becco.
I e
Becco lungo, celestognolo,
con cima e base nera — Ali
senza specchio, cenerine —
| Piedi celestognoli.
f Pileo munito di un ciuffo
3 di penne lunghe e sottili fulve
A (mas. ), cenerine (femm.)—
Mi Becco lungo, depresso in ci-
è ma, o rosso-vivace ( mas.),
orrossastro (femm.)— Spec-
x chio grande, bianco (mas. ),
& o bajo-grigio ( femm.) —
i Piedi rossi(mas.),o bruno-
nerastri (femm. )
Becco lungo, celeste-nero,
con l’unghia nera— Una mac-
chia bianca sotto la gola —
Iride bianca — Testa e collo
castagni — Piedi cen.-neri.
197
NOMI DELLE SPECIE
F. FUSCA Bownap.
(111. 126.)
F. MARILA Sera.
F. NIGRA Bownap.
(III. 127.)
| (III. 129. )
F. CRISTATA SrEpPa.
(114>1310),
F. CLANGULA Bowap.
(III. 133.)
F. FERINA SrerpPA.
(III. 135.)
F. RUFINA dos.
(III. 137.)
F. NYROCA Nos.
(III. 138.)
N. 15. IX.) | TS |
Ue Segue il Quadro Sino za
dei
CARATT. DI TRIBU | NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERICÎ)
|
|
Becco più largo «||
alto — Denti lamina]
perpendicolari — Rei |
ni pennute — Dito il
terno subeguale, o {jj
lungo del tarso; esteri
eguale al medio; posl
riore lobato. I
*
SEGUE LA
Becco seghettato — et
I soli Diti anteriori vi
riuniti da una mem- 092-00
brana. NUOTATORI Becco più largo ,
puma alto, depresso — Der
laminari, perpendicai
ri — Redini pennute
Dito interno più cori]
o subeguale al tarsj
esterno più corto €
medio; posteriore serl
plice ;
ORDINE QUINTO — UCCELLI AQUATICI — ANSERES
ii
—_ . - -» » (a) À e vue wc << ci è s o. se — « 0 2 ar sro cu 7 @ £ su
:
è
ei
FULIGUL A Becco azzurro, con la base È
|-r-i--—_-==c=o====eeeet ——}
To { Becco mediocre, celeste —
109
ill’oRDINE Quinto
(CARE DEI GENERI. : GARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE
F. GLACIALIS Boxar.
so gialla, o rossa — Ali nere
SEGUE senza specchio — Una gran
macchia cupa sù i latì del (III. 140. )
IL GENERE collo — Piedi o gialli, 0 ce-
Becco corto, subconico,
nero, con una fascia trasversa
nerini .
prominente — Ali corte senza
F. LEUCOCEPIIALA ;
specchio —Coda cuneata, con Bon ap.
timoniere fatte a doccia —
Piedi bruno-cenerini, o bru- (ZII. 152.)
\ no-rossastri.
Specchio marginato di bianco
anteriormente e superiorm.—
Piedi cenerini (mas. e f.)—
Vertice ceciato — Rimanente
della testa e collo bajo chiaro
( mas.) — Testa e collo gial-
lo-lionato, macchiettato di |
nero ( femm. )
Becco bruno-nero — Spec- i
A. PENELOPE Luy.
(11I. 146.)
chio verde superiormente, in-
L feriorm. nero-azzurro, marg.
anteriorm. e posteriorm. di
biancastro (mas. e femm. )—
ANAS Lin. Vert. rosso-castagno — Petto
pallato di nero ( mas.)
Becco bruno-nero — Spec-
A. CRECCA Liv,
(III. 148.)
chio verdastro-glauco, orlato
superiorm. e posteriormente
di bianco — Vertice nero-
scuro —Petto dipinto di nero
a scaglia.
A. QUERQUEDULA . Lis. v.If
(III. 151.) |
molto dilatato in cima, scuro,
o nero — Cuopritr. delle ali
celesti- -cenerognole — sSpec-
chio verde, marginato ante-
riormente di bianco — Piedi
| arancioni.
A. CLYPEATA Lun.
(III. 154.)
Becco più lungo della iesta,
0 ® 1 uu de £ << di fi SSIS
il
No 15. (X.) |
TT FSegne dl Quadro Smnottu
me
CARATT. DI TRIBU | NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERICI
Becco più largo chi
alto, depresso — Denil
laminari, perpendicoli
vi — fedini pennute-
Dito interno più corte
o subeguale al tarso@
SEGUE LA E |
B I esterno più corto dé
ecco seghe DE Ì È
K 5 ale i Prtosa medio; posteriore sem
I soli Diti anteriori Il
le. ‘eni 0G0ag0 P ICE. 4 I
viuniti da una mem-
brana. NUOTATORI
v
.| Becco grosso, alla ball
più alto che largo, de
presso in cima — Denti
laminari, perpendicola:
vi- Redini nude - Dit
int. subeg., o più lung
del tarso; est. subeg.
medio; post. semplici
ORDINE QUINTO — UCCELLI AQUATICI.— ANSERES
. parsecy= na ir — prora rd
x Ù d4 j
ll ORDINE QUINTO
| NOMI DEI GENERI
SEGUE
IL GENERE
ANAS
SG TT
| CYGNUS Becx.
"nr
CARATTERI SPECIFICI
Becco lungo, turchino-nero:
Piedi cenerini — Coda acu-
minata — Specchio verdone,
superiorm. marg. di color di
nocciòla, inferiorm, di nero e
di bianco (mas.), ovvero,
Specchio color di nocciòla,
macchiettato di nero, super.
marg. di giallo-ruggine, inf.
di bianco (femm. )
Becco nero, lungo — Spec-
chio bianco superiorm., inf.
nero-cenerino —Cuopr. delle
ali con grandi macchie ca-
stagne — Zampe arancione.
Becco lungo, giallo-verda-
stro — Piedi arancioni —
Specchio grande, violetto,
margio. anteriorin. e poster.
prima di nero, poi di bianco.
Becco sanguigno, Nisogio <. I
alla base — Testa e collo
verde-nero — Petto bianco —
Tronco cinto da larga fascia
bajo-ocracea.
Becco nero — Corpo color
lionato-acceso .
Becco nero, giallo alla ba-
se — fronte piana.
Becco rosso nella cima, con
l'unghia e la base nera —
Una protuberanza carnosa e
nera sulla fronte.
NOMI DELLE SPECIE
A. ACUTA Lin.
(III. 156. )
A. BOSCHAS Lun.
(III. 161.)
A. TADORNA Lin.
(AII. 166.)
A. RUTILA Parras.
(11I. 168. )
Gi MUSICUS Brcusr,
(III. 170.)
A. STREPERA Lun.
(III. 159.)
C. OLOR Vizi ||
(£II. 172.)
Ne 15. (x2)
aan Segue dl Quirico Sino
n
CARAT'TT. DI TRIBU | NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERI\|||
|
|
|
Becco grosso, alla KH
ANZI, più alto che largo, si
conico — Denti con
perpendicolari - Red:
000999 pennute — Dito inter |
più corto del tarso; «
più corto, o subegul
—- al medio; posterté
semplice.
Becco seghettato — Ta. 5
I soli {iti anteriori
ciuniti da una mem-
brana. NUOTATORI
ORDINE QUINTO — UCCELLI AQUATICI — ANSERES
Fine del Quadro sinott
\dell’ORDINEB QUINTO
NOMI DEI GENERI
ANSER Bass.
CARATTERI SPECIFICI
Corpo superiorm. cenerino-
chiaro; infer. biancastro —
Groppone cenerino — Ali più
corte della coda — Becco aran-
ciato, conunghia biancastra—
Piedi giallastri ( Bonap. )
Corpo cupo-cenerino, infer.
biancastro—Groppone cen.—
fi Ali più lunghe della coda —
N Becco lungo, subdepresso,
# nero ed arancione, conunghia
Gi nera — Coda di 18 tim. (Bon )
gi Corpo scuriccio, inferiorm.
5 biancastro, macch. di nero —
Frontee golabianca, marg.di
nerastro — Becco aranc., con
unghia biancastra - Palpebre
tnude - Piedi arancioni (Bon.)
Corpo nericcio-cen. — Testa
collo e petto nero ( giov. ), 0
con una macchia bianca sù i
lati del collo (ad. ) — Parti
infer. biancastre — Becco e
piedi neri — Coda di 16 ti-
moniere — Unghia nera .
Corpo cupo-cinereo — Collo e
jcoda nera - Fronte e parte inf.
i del petto bianca - Becco e piedi
fineri —Unghia nera (Bonap.)
pl Corpo cen.-cupo, inferiorm.
biancastro, tinto _potentem. dì
i ruggine— Ali più corte della
i coda — Becco corto, medio-
i crem. forte, assai depresso,
nero, ed aranciato ( Bonap.)
Corpo cen.-cupo, inferiorm.
biancastro — Gr ‘oppone nera-
stro — Ali eguali alla coda —
Becco e piedi gialli — Dimens.
minore di un braccio CR 3
(dell Ordine quinto, nd VER
Tomo III.
113
NOMI DELLE SPECIE.
A.CINEREUS Merer.
(III. 196.)
A.SEGETUM Merer.
(III. 177.)
A. ALBIFRONS Becasr.
(III. 179.)
A. BERNICLA BONAE:
(III. 180.)
* A.LEUCOPSIS Becx. ||
(III. 182. )
* A.RUFESCENS Brzx
(III. 182. )
* A. MEDIUS Ten,
(III. 182. )
\
ene |
I
sE
29