THE FIELD MUSEUM LI LIV HINKKHENTENY 4 ala p Sa Na d IAAD N: / AMA I a at i 1 PS /f ER) i / 1 97, i i | GA INETHE? SALUTA sv [ERE 7 QUEAI A pi N x : PIO pene n) Ì n pr î \ RI VALUTA = a + SIE SPAINI = tural Pistory Y CFGronemenn. Digitized by the Internet Archive in 2012 with funding from Field Museum of Natural History Library http://archive.org/details/ornitologiatosca08savi “ ORNITOLOGIA - TOSCANA OSSIA DESCRIZIONE E STORIA DEGLI UCCELLI CHE TROVANSI NELLA TOSCANA CON L’ AGGIUNTA DELLE DESCRIZIONI DI TUTTI GLI ALTRI PROPRI AL RIMANENTE D’ ITALIA DEL DOTTORE PAOLO SAVI PROFESSORE DI STORIA NATURALE, E DIRETTORE DEL MUSEO DELL’I. E R. UNIVERSITA’ DI PISA, SOCIO CORRISPONDENTE DELL’I. E R. ACCADEMIA DEI GEORGOFILI DI FIRENZE, DEI FISIOCRITICI DI SIENA, DELLA VALDARNESE, DELLA? LABKONICA , DELLA GIOJENIA DI SCIENZE NATURALI DI CATANIA, DELLA R. ACCADEMIA DELLE SCIENZE DI TORINO, DELLA SOCIETA’ TOSCANA DI GEOGRAFIA; STATISTICA; E STORIA NATURALE PATRIA; DELLA MEDICA DI LIVORNO, DI QUELLA DELLA VAL TIBERINA TOSCANA; DI STORIA NATURALE DI GINEVRA, DEI CURIOSI DELLA NATURA DI LIPSIA, DI FISICA DI ZURIGO, DI STORIA NATURALE DI NORIMBERGA, DI QUELLA DEDICATA ALL’ AVANZAMENTO DI TUTTE LE SCIENZE NATURALI DI MORBURGO, DI STO- RIA NATURALE DETTA DI SECKERBERG IN FRANCFURT SUL MENO ) DI QUELLA DI PARIGI, DELLA LINNEANA, EC. TOMO TERZO 49 PISA | TIPOGRAFIA NISTRI E Cc, MDCCCIXXXI. i DTA NI vg N" Nar A LANA ATO È pi PI'IISOPAI )y Ni, VA ag la I Aa A ui a, Wa a 7 STRIMAIA TARA fi i Ì ed MR ta lari ae Rie TL lt dg TA: 03:06. dI Mises MI az aa p 2 0 } ; AAT } Mico) z SMI Riina Sagra i n I APE IO PRE iz Piet a bo RO Rica gua; Al de * gaia Ag | Sa Dr: we. n; PREFAZIONE n Ecco che finalmente giunge al suo termine la pubblicazione dell’ Ornitologia Toscana, Quando ne cominciai la stampa credeva di poterla proseguire senza alcuna interruzione, ma per i motivi che accennai pubblicando il secondo volume, fui costretto di differirne ‘per un anno la stampa, e di più un altr anno sono stato obbligato interporre fra il volune secondo ed il terzo. Un viaggio scientifico eseguito in Germania sotto gli auspicj dello stesso Regio Mecenats che nel 1026 fecemi visitare la Francia, mi occupò intieramente nelle vacanze del 1850, tempo in cui il terzo volume doveva essere sotto il torchio. Peraltro se il viaggio di Francia fu utile all'Ornitologia Toscana, il vedere i'ricchi Musei di Monaco, Dresda, Berlino, Praga, Vienna, ec. ed il conversare con î dotti Ornitologi di quei pae- st, non poteva anch'esso che schiarare le mie idee, e migliorare il mio lavoro; onde mi lu- singo che troverò indulgenza per il ritardo. Cone ben potevasi supporre, nel tempo occorso per la pubblicazione di quest opera, dagli Ornitologi Italiani, o dagli esteri, 0 da me, sono state trovate in Italia delle specie ‘che in avanti non vi si conoscevano, e sono state pubblicate sopra alcune delle già note delle Osservazioni importanti. Volendo dure- que approfittare ‘di tali fatti, e perfezionare per quanto è possibile il mio libro, pongo alla » fine del presente tomo un’ Appendice; e me- dliante poi l Indice generale delle cose, e de nomi, e le Tavole sinottiche, le quali saran pubblicate incessantemente, disporrò tutte le specie nell’ordine conveniente, onde facil- mente si potrà trovare quelle notizie, che fui necessitato a metter fuori di posto . T'ermino questa breve prefazione pregando quei che non son cacciatori a volermi scusare se alcune volte troppo mi trattenni a parlare di caccia. Quando se ne presentò l’occasiones non solo m'abbandonai al piacere di descri- vere quelli esercizi, che fin dalla mia prima gioventù furon per me una sorgente di sensa- zioni grate e vivaci, ed ai quali tante volte dovetti la quiete del mio spirito, e del mio corpo, ma nemmeno seppi sempre resistere all’ involontario impulso che mi portava a de- siderare di fare altrui conoscere le pianure, le montagne, i prati, i paduli , le selve, la pri- mavera sl’inverno, la notte, il levar del sole, l’intera Natura insomma, che sì varia, sì ani- mata e sì bella caratterizza il paese ove nacqui. E siccome conosco la debolezza della mia penna, per quanto ardentemente lo desideras- si, mai avrei osato di prendere a trattare nem- meno la più piccola e triviale scena di questo soggetto, se non avessi conosciuto che per la sua propria sublimità e bellezza, era atta ad imprimere un certo tal quale interesse in ogni più grossolano disegno, ed in ogni più debole ed imperfetta descrizione, che avuta l'avesse a modello. Chiunque conosce il bel Paese d’ Italia, ed in questo il beato suolo Toscano, son persuaso che saprà compatirmi. ORDINE QUINTO UCCELLI AQUATICI ANSERES CARATTERI D’ ORDINE Becco di varia forma. Narici nude. GAMBE corte, quasi intieramente nascoste fralle penne, con un piccolo spazio nudo sopra il calcagno. TARSO corto, compres- so. DIrI tre, o quattro: i tre anteriori riuniti fino alla cima da una membrana, o solo lobati, o pionati. UNGHIE non re- trattili, piccole, ordinariamente schiac- ciate, ed ottuse. Rosrrum polymorphum. Nares nu- de. Trisra breves fere ex toto plumo- sce, parvo intervallo tantum supra cal- caneum nuda. Tarsus brevis, com- pressus. Dieiti tres vel quatuor: tres antict usque ad apicem membrana connext, vel tantum pinnati, seu lo- batt. Uncuss non retractiles, parvi, perscepe depressi, et obtusi. Tomo II. 1 a ORDINE QUINTO COSTUMI La superficie dell’acqua è il luogo che destinò la Natura per dimora di questi uccelli; ed affinchè le estre- mità posteriori servissero loro di remi, con membrane riunì ad essi le dita, o le dilatò con espansioni coriacee; diede poi loro delle penne foltissime, rinforzate da una spessa calugine, per difenderli dal freddo e dall’ umi- dità. Per la forma e forza delle ali, molto diversifican gli aquatici fra di essi, giacchè certi ve ne sono che han le ali grandissime, e che, quantunque lentamente, pure quasi sempre le adoprano, dovendo cercare la preda col volo. Altri benchè di ali mediocri, son nel volo potenti, per aver grossi muscoli pettorali, e penne te- naci; ma essi non Irolftt8 che per mutare di sito: altri portando ali piccole e di penne deboli, sono incapaci di far lunghi tragitti e con velocità, perciò non se ne servono che negli estremi bisogni. Ed .in altri final- mente ( de’ quali bensì non vi è esempio nell’ Europa temperata ), le ali son tramutate in organi di noto, così che giammai possono staccarsi dalla terra, o dall’acqua. Il Pi rfizionimegito delle estremità inferiori per il noto, è stato a tali uccelli di scapito per i moti sulla terra, per ciò i più camminano malissimo e lentamente, ed alcuni appena vi si posson muovere. Il cibo degli uc- celli del presente Ordine è vario, essendovene degli er- bivori, de’ granivori, degli insettivori, e de’ carnivori; in conseguenza il becco di essi ha forme diverse, secondochè deve servire per una od un altra sorta di cibo. I più fanno il nido sull’acqua o a questa vicino: pochi lo fabbricano sugli alberi. Ordinariamente i pulcini ap- pena esciti dal guscio son coperti di calugine, cammi- nano, nuotano, e cercansi il vitto, ma anche in ciò vi è eccezione, giacchè diversi ve ne sono che han bisogno d’esser covati, ed imboccati. UCCELLI AQUATICI 3 TRIBU I. I LOBIPEDI. LOBIPEDES CARATTERI. DI TRIBU Becco non seghettato. Dir lobati, o pinnati. RostruM non serratum. Diciti lobati, seu pinnati. Nota. Fra gli Uccelli di Ripa e gli Aquatici, vi è un passaggio così insensibile, mediante i due primi generi di questa famiglia, che essi sono stati posti ora nell’ uno, ora nell’altro de’ due ordini. Il numero maggiore de’ natura- listi gli ha posti nell'Ordine precedente, ed ancor io non avrei avuto difficoltà a farlo, se que’ caratteri che ho scelti come distintivi de’ Grallipedi dalle Anseres, non avessero da loro stessi prodotta la separazione adattata. Ma ciò poco importa, giacchè non esistendo in natura nessuna delle no- stre artificiali divisioni, le specie che collegano un gruppo con l’altro, si possono il più delle volte, senza pericolo di errare, porre a piacere in uno o in un altro di questi gruppi. COSTUMI Nuotano benissimo; con agilità grande si tuffano, e sott'acqua possono star lungo tempo, e percorrere degli spaz) assai grandi: ma son poco buoni a volare, e per il solito non vi si determinano che nella notte, quando credono d’ esser meno osservati da’ nemici. Sono mo- nogami, ma fuori del tempo delle cove stanno uniti in . truppe. I loro figli non han bisogno d’esser covati nè imboccati. Si cibano d’erbe, d’insetti, vermi, e pesci. 4 ORDINE QUINTO GENERE LXXIV. FULICA Briss. CARATTERI GENERICI Diti pinnati. Prima REMIGANTE più corta della seconda. Diciti pinnati. RemEx prima brevior secunda. Becco subeguale alla testa, mediocremente grosso , conico , compresso, diritto. Lingua bislunga, depressa, appuntata, intiera. Margine delle mascelle intiero . La base della parte superiore si estende e sì dilata sulla fronte in una lamina cartilaginea, /arici poste verso la metà del becco, laterali, bislunghe, semichiuse da una membrana. Gambe corte, quasi intieramente na- scoste fra le penne dell’ addome, con piccolissimo spa- zio nudo sopra il calcagno. Z'arso più corto del dito medio, compresso , scudettato. Dit? quattro: il poste- riore di mediocre lunghezza, molto compresso, infe- riormente esteso in una dilatazione cartilaginea. Gli anteriori son lunghi, marginati da una larga dilatazione subconica, scudettata, e divisa in tanti smerli quante son le falangi. Unghie lunghe, appuntate. Coda corta subgraduata, di dodici timoniere. Alî mediocri, ro- tondate; prima remigante eguale alla sesta; seconda e terza le più lunghe. COSTUMI Han le Folaghe grande affinità con le Sciabiche per la forma generale del loro corpo, ma ne differiscono molto per il loro modo di vivere, che è lo stesso di quel degli uccelli nuotatori. Il loro cibo consiste in pian- te aquatiche, in insetti, e piccoli molluschi. Questo genere contiene poche specie, e fra queste una sola europea . UCCELLI AQUATICI 5 FOLAGA FULICA ATRA Lx. Becco e lamina frontale senza appendici, di color bianco (adulto), o verdastra ( giovane ). Fulica rostro albo; lamina frontali exappendiculata, alba (in adultis), vel virescenti ( in javenibus). Adulti. Becco di color bianco puro, o leggermente cangiante in roseo. Iride rossa. Capo e collo neri . Parti superiori di color nero, cangiante debolmente in oli- vastro. Parti inferiori nero-lavagna, con qualche mac- chiuzza bianca. Ali e coda del color delle parti supe- riori: angolo dell’ala bianco. Piedi olivastro-cenerini : parte nuda della gamba giallo-verdastra . Giovani quando appena han spuntate le prime penne. Becco, e lamina frontale giallo-olivastre. Parti superiori nero-olivastre. Gola, gozzo e petto bianche . Addome biancastro. Pulcini usciti allora dall’uovo. Tutti vestiti d’una calugine nera, eccettuato sulla fronte, gote, e gola, ove è fulvo-crocea. 6 ORDINE QUINTO SINONIMIA Fulica. Adrov. Ornith, Tom. 3. pag. 94. Tab. 95. Folaga comune ec. Stor. degli Ucc, Tav. 524. (adulta) 525, ( giovane). Buffon, Planch. enlum. num. 197. NOMI VOLGARI. TOSCANI Folaga, Pis. Fior. Lucch. Folcola, Val di Chiana. STRANIERI Franc. La Foulque morelle, ou Macroule. Ingl. The common and greater Coot. Ted. Das Schwarzes Wasser- huhn. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 14. Apertura del becco: soldi 1. picc. 3. Coda: quatt. 5. picc. 1. Tarso: soldi 2. Costumi. È uno degli uccelli più comuni ne’ paduli, e laghi d’Italia. In tutti i tempi dell’anno vi si trova, ed in Inverno più abondantemente che nell’ Estate. Quasi sempre sta nuotando, ma qualche volta viene a terra. Vola con difficoltà; e, come le Sciabiche e Gal- linelle, è difficile il determinarvelo, giacchè avanti si prova a fuggire notando, tuffandosi, o correndo. Non ostante è uccello migratorio; i viaggi li fa di notte. Fuori del tempo delle cove stan le Folaghe unite in branchi numerosissimi. Propagazione. Nidificano ne’ paduli vicino alle acque profonde. Il covo lo fabbricano con cannelle, radiche, ed erbe riunite grossolanamente, e lo posano o sopra una Gerba, o sopra delle Cannelle sdrajate sull’ acqua. Tanto il maschio che la femmina s’ occupano della co- struzione del nido, e di covare le uova. Queste sono per nido da sette a quindici; grosse quanto un piccolo uovo di gallina, di color ceciato-rossiccio, con un gran numero di punti neri. CacciA. La carne di Folaga è nera, e poco saporita: con tutto ciò questi uccelli sono usati nelle cucine, ed UCCELLI AQUATICI 9 una quantità 1 immensa in ciascun anno se ne uccide fra noi. lo riporterò quì le le: principali cacce chein Toscana ad essi si fanno, tralasciando di parlare delle straniere È che a me son poco cognite, Una delle più belle e più micidiali, è quella iau la Tela. Essa s° eseguisce nelle vicinanze di Pisa sul Jago di Maciuccoli: si fa an- cora nella Valdichiana sul Cito di Chiusi, di Mon- tepulciano, ec. ove chiamasi /a Cacciarella. Ma io, non avendo assistito se non a quella del lago di Maciuc- coli, questa sola descriverò. È il lago di Maciuccoli nella parte media e più pro- fonda d’una vasta estensione di terreno inondato, posta parte nel Toscano, e parte nel Lucchese. Dal lato del mare esso è limitato da Tomboli vestiti di Pinete,.o boschi di Querce, Carpini, e Lecci. Una catena di monti disposta quasi a semicerchio , lo circoscrive dal- l'opposto lato: que’ poggi le cui falde s' immergono nel lago, hanno mediocre altezza, son tondeggianti, e quasi per tutto coperti da vigne, alikeni e selve di Ca- stagni, framezzo ai quali «densi ad ogni poco case di contadini, ville, e paesetti. Le Alpi e con le loro altissime cime angolose e scoscese, con i loro fianchi cenerognoli nudi deserti e precipitosi, s'° innalzano gigantescamente e quasi a picco a questi primi e bassi monticelli, chiudendo così da quel lato l’ orizzonte con aspetto maestoso, e col più bel contrasto. Una ghir- landa o margine di terreno impaludato, ed ingombro di Cannelle e Saracchi, circonda intorno intorno il lago, e lo separa dal terreno asciutto. Dalla parte N.E il pa- dule è vastissimo , estendendosi quasi fino a Viareggio , e non poco ancora s’ estende verso Malaventre, dal qual lato sembra avergli fatto barriera il letto del Serchio. La mattina del ST giorno in cui durante l’ Autunno ed una parte d’Inverno suol farsi la Tela, s'incomincia- no a veder comparire successivamente sopra quel lago 1 cacciatori, accorsi dai paesetti della riva del padule, de circonvicini poggi, dalle capanne pescarecce. Essi stanno in piccole barche, che han la poppa troncata, le più ta) ORDINE QUINTO non capaci di contenere se non due persone, cioè il cacciatore ed il barcajolo. Questi è munito d’un remo. col quale, secondo il bisogno, voga stando in piedi, o a seder sulla poppa. Con l’avanzarsi del giorno, au- menta da tutte le parti l'affluenza delle barche: se ne vedono comparire di mezzo alle paglie, ed andar giran- do qua e là sul lago aggattonando (1) le varie truppe d’ uccelli, che tuttavia nuotano tranquilli, e sicuri. Ma verso le ore otto, quando il:concorso è sufficiente, in- comincia la caccia regolata: tutte le barchette si diri- gono verso uno de’ seni più grandi, disposte in linea semicircolare, obbligando così le Folaghe che incon- trano per strada a fuggire in avanti, e ritirarsi nella parte più profonda del seno. Quella schiera di barche continua ad avanzarsi, fintantochè la torma delle Fo- laghe non sia rimasta perfettamente circondata, e che ogni barchetta sia all’ altra vicina più d’un tiro di fu- cile. Allora tutte si fermano: con l’ordine più perfetto s’allineano, e dividon gli spazj: ogni cacciatore riguarda i suoi fucili, gli colloca sulla prua in modo da impu- gnarli facilmente, e s'adagia come meglio a lui torna per potersi, al bisogno, con facilità acquattare, o sol- lecitamente alzare in ginocchio, ed imbracciare il fu- cile. Allora ne segue, per il solito, qualche istante d’ in- azione, e di quiete perfetta: tutti li sguardi son rivolti all’innumerabile stormo d’uccelli, che, quasi immobili anch’ essi, cuoprono l’acqua dello spazio rinchiuso . Ognuno desidera di veder quegli uccelli inalzarsi, ma nessuno vuol’ essere il primo a far loro prendere il volo, ben sapendo che è difficile il tirare, per quello che fu causa d’ allarme. In breve però l impazienza vince la prudenza di qualcuno de’ cacciatori, e mette in moto una barca: quelle a lei prossime allora s’ avanzano di (1) Aggattonare, esprime, presso i nostri cacciatori, quell’acco- starsi lentamente, e di nascosto al salvaggiume, andando col corpo quasi sdrajato sulla terra, di modo che le varie prominenze di questa lo tolgano alla vista dell’ animale insidiato, appunto come sogliono fare i gatti, quando cercano d’ avvicinarsi alla preda. | UCCELLI AQUATICI 9 eonsenso , per non lasciar libero un passo, del quale sa= prebbero con giudizio approfittarsi le Folaghe. Da quel momento l'agitazione e lo scompiglio si sparge dovun- que: un fremito sordo ed ondolante odesi scorrer sulle acque: vedonsi gli uccelli inalzarsi in lunghe file e vo- lare a fior d’acqua, o ascender descrivendo gran cer- chi. Le Folaghe di già elevate nell'aria voglion sal- varsi nella parte libera del lago, al dilà delle barche; ma da queste spaventate, non osano accostarsi, retro- cedono, van verso le paglie, vanno a destra, vanno a sinistra, e scuoprendo da per tutto nemici, ed essendo continuamente incalzate, alla fine si risolvono ad affron- tare il pericolo, e tutto o parte del branco si dirige verso le acque larghe, passando di sopra ai barchetti . Quello è l’istante in ‘cui accade la maggiore uccisione. Da una parte e dall’altra vedonsi uccelli che , fuggendo liberi per l’alto dell’ aria, cessano ad un tratto di vola- re, e piombano morti sul lago: altri solo feriti abban- donano i compagni, raccolgono lentamente il lor volo , e si fermano spossati sull'acqua. In quel tempo che il nuvolo delle Folaghe iraghetta, i colpi di fucile si suc- cedono rapidissimamente, e dal loro fragore, ripercosso e raddoppiato dagli echi de’ monti, e delle acque, l’aria ne rimbomba in maniera, che alla distanza di più miglia all’intorno, e fino da Pisa, si distingue il momento in cui i cacciatori fanno la stretta (1). Oltrepassate le IFolaghe, l'ordine delle barche si scioglie: quella s’ affretta a raccogliere gli uccelli ab- battuti, ne insegue questa uno che vuol salvarsi nuo- tando: parecchie vedonsi già molto lontane sul lago, le quali cercano d’impadronirsi degli uccelli soltanto feriti dai cacciatori rimasti alla stretta. Non di rado fra alcune nascono dispute e violenti litigj, per il pos- sesso d’una Folaga stata bersaglio di più colpi ad un tempo, od uccisa quando già un altro l’aveva ferita. (1) Cioè stringono il branco degli uccelli con la loro catena di barche. Stretta, termine tecnico de’ cacciatori Toscani. 10 ORDINE QUINTO Ma intanto ogni cacciatore polisce e ricarica le sue armi, e tutte le barche s’avviano verso un altro seno, per strin- gere nuovamente gli uccelli, che già da lontano, quando l’acqua non è agitata dal vento, daro: in varj luoghi far nereggiare la superficie del lago. Un sii caccia assai bella, è quella della AA gna, la quale si fa nelle notti con Luna del mese di Luglio, e d’ Agosto. Due cacciatori vanno a porsi con un barchetto in un sito del Chiaro, che non sia molto distante dai canneti, o pagliericci, ed uno di essi, con una specie di piccola zampogna di canna, imita il canto della Folaga, mentre l’ altro sta pronto con il fucile. Le Folaghe che odono tal canto, credendo che sia quello d’una loro compagna, prendono il volo, e vanno a get- tarsi a pochi passi di distanza dalla barchetta , così che il tiratore facilmente l’uccide. In questa maniera , so che alcuni cacciatori abili ad imitare la voce delle Folaghe, ne han fatte predare al loro compagno più di cento in una sola nottata. Questi uccelli han costume, nel tempo d’ Autunno e d’Inverno, quando sono uniti in branchi, di dormire nel mezzo del Chiaro l’uno accanto all’altro. Una tale abitudine porge un modo facile per fare delle prede abbondanti, imperocchè girando di notte sul lago nel ma ggior silenzio, se i cacciatori possono trovare uno di que’ gruppi, uccidono un gran numero di Folaghe, trandovi una o più fucilate contemporaneamente. GENERE LXXV. PHALAROPUS Bass. CARATTERI! GENERICI DitI pinnati. Prima REMIGANTE una delle più lunghe. Diciti pinnati. Remex prima una ex longio- ribus. UCCELLI AQUATICI sa .. Becco più lungo della testa, sottile, terete, o de- presso, diritto; con base pennuta. Mascelle col mar- gine intiero , la superiore coll’apice debolmente piegato in basso. Lingua filiforme, appuntata (1). /Varici basilari, laterali, bislunghe, semichiuse superiormente da una membrana nuda. Gambe mediocri, con il terzo inferiore nudo. Z'arso subeguale al dito medio, com- presso, scudettato. Liti quattro: il posteriore piccolo, compresso; gli anteriori mediocremente lunghi, mar- ginati da una dilatazione subcoriacea, e smerlata. ZV7- ghie piccole, un poco compresse, subadunche. Coda graduata, di dodici timoniere. Ali grandi, appuntate: prima remigante più lunga di tutte, e subeguale alla seconda. | COSTUMI Sono abili notatori, che si allontanano molto da terra, e non temono le acque agitate. Il loro cibo con- siste in insetti e piccoli vermi aquatici. Sulla terra cam- minano poco bene. I giovani differiscono molto dai vecchi: e l’abito d° Estate da quello d’Inverno; ma poco un sesso dall’ altro. Abitano i climi settentrionali, e solo per caso si fan vedere sù i laghi dell’ Italia. * FALAROPO IPERBOREO PHALAROPUS HYPERBOREUS Larn. Becco terete, Phalaropus rostro tereti, Maschio adulto in abito perfetto di nozze. Becco nero. Pileo, lati della testa, regione auricolare, cervi- ce, schiena, gozzo, fianchi e lati del petto di color ce- nerino-piombato intenso. Groppone e sopraccoda ne- rastri, con macchie biancastre. Scapolari nerastre, con macchie lionato-fulve. Gola candida. Lati del collo (1) Ranzani, Elem. di Zoologia Tom. II. part. VII. pag. 281. 12 ORDINE QUINTO fulvi. Parte media del petto, addome e sottocoda carie dide. Ali nerastre, con una fascia bianca trasversa. 'Ti- moniere nerastre : le laterali con margine bianco. Piedi cenerino-verdognoli. Femmina in abito di nozze. Differisce dal maschio solo per aver del fulviccio mescolato col cenerino che circonda gli occhi: per avere il fulvo de? lati del collo meno esteso , e misto di cenerino;s per aver delle grandi macchie su i fianchi, e per aver un numero maggiore di macchie longitudinali sul dorso (1). Giovani avanti la muta. Pileo, occipite, una macchia dietro gli occhi, e cervice di color nerastro . Penne del dorso, scapolari, e le due medie della coda nerastre, ma tutte marginate di fulvo-chiaro. Fronte, gola, gozzo, petto e addome candide: ma su i lati del petto e su i fianchi delle macchie cenerognole: su i lati del collo un debol colore fulvastro. Remiganti e cuo- pritrici delle ali nerastre, terminate di biancastro: la fascia trasversale delle ali, più larga. Parte interna del tarso giallastra: esterna, e diti verde-giallastri (2). SINONIMIA Tringa hyperborea (giov.) Tringa fusca ( adult.) Lìn. cur. Gmel, Phalaropus fuscus ( giov.) Lath, Meyer et Wolf, Ois. d’Allem. Livr. 15. pl. 3. fig. 1. ( adulto) fig. 2. ( giov.). Phalaropus cinereus. Brisson, Nilson. NOMI VOLGARI, STRANIERI Franc. Phalarope byperboré. Ing. The grey Phalaro- pe. Ted. Der Rathalsiger Wassertreter, Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 6. piccioli 6. Apertura del becco: soldi 1. Coda: quatt. 4. picc. 1. Tarso: picc. 9g. Cosruwmi. Rarissimamente si è veduto su i laghi della (1) (2) Temminck, Man. d’Orn. Tom. II pag. 710. UCCELLI AQUATICI ss Svizzera. Abita la Groenlandia e la Lapponia nell’esta- te, ne parte in Settembre, e vi torna in Aprile. Dicesi che in estate abita sopra i laghi, l’inverno sul mare. La sua carne è buona per mangiarsi, ed i Groellandesi ne fan cacce abbondanti con le loro frecce. Propagazione. Fa il nido su i terreni asciutti ed er- bosi che marginano i laghi. Le sue uova son tre o quat- tro per covata, di colore olivastro cupo, con molte macchie nere. * FALAROPO ROSSO PHALAROPUS LOBATUS Lara. Becco compresso, ed un poco dilatato verso la cima. Phalaropus rostro compresso, et aliquantulum versus apiceni dilatato, Adulti in abito d’inverno. Becco fulvo-giallastro alla base, nerastro verso la punta. Iride giallo-rossiccia . Pileo e cervice, color cenerino-perlato: due larghe mac- chie di color nero-cenerino occupano la regione auri- culare: due fasce di questo stesso colore prendono ori- gine verso gli occhi, e vanno sull’occipite, ove esse for- mano una sola fascia che scende sulla cervice. Penne de’ lati del petto, dorso, e scapolari di color cenerino- celestognolo, con color nerastro verso la base e sullo stelo. Scapolari più lunghe, terminate di bianco. Fron- te, lati del collo, mezzo del petto e tutte le altre parti inferiori, candide. Ali nerastre, con una fascia trasver- sale bianca. Timoniere nerastre, marginate di ceneri- no. Piedi \cenerino-verdastri (1). Abito di primavera. Penne del pileo, lati della testa , cervice , dorso, scapolari, e penne del sopraccoda bruno-nerastre, con margine fulvo-ranciato . Groppone bianco, macchiato di nero. Fascia sopracigliare gial- lastra. Cuopritrici delle ali nerastre, terminate di bian- (1) Temm. ibid. pag. 712. 24 ORDINE QUINTO co. Una fascia bianca a traverso alle ali. Gola, gozzo, petto, addome e sottocoda, di color rosso-mattone (1). Giovani avanti la muta. Becco cenerino-fosco. Testa bianca. Sull’occipite una macchia nera a guisa ‘di ferro di cavallo: una fascia di questo colore passa sopra gli occhi. Cervice, schiena, scapolari, penne del sopraccoda e timoniere, color bruno-nerastro. Le penne della schiena, le scapolari, e fe timoniere medie hanno un largo margine giallastro. Groppone bianco mac- ehiato di bruno. Gola, gozzo, lati del collo, petto e addome, candidi. Ali nerastre. Remiganti marginate di bianco. Cuopritrici marginate e terminate di gialla- stro. Una fascia bianca a traverso alle ali. Piedi giallo- verdastri (2). SINONIMIA Tringa lobata. Lin. cur. Gmel. Crymophilus rufus. Vieillot. Phalaropus platyrkinchus. Temm. NOMI VOLGARI. STRANIERE Frane. Le Phalarope platyrhioque, Ingl. The red Pha- Farope. Ted. Der Rothbauchiger Wasserteter. Dimensioni. Lungh. totale : soldi 8. picc. 2. Apert. del becco: piec. 11. Coda: soldi 2. picc. 1. Tarso: picc. 8. ‘/, Cosrumr. Abita i grandi laghi del Settentrione. Ra- ramente è stato trovato su quelli del Nord dell’Italia . Per i suoi costumi somiglia la specie precedente. Non sì conosee il suo modo di nidificare. (1) (2) Temm. ibid. pag. 714. UCCELLI AQUATICI 15 GENERE LXXVE PODICEPS Lara. CARATTERI GENERICI Dirt lobati. Diciti lobati. Becco subeguale alla testa, diritto, o debolmente rivolto in alto: subcompresso, appuntato. Mascelle col margine intiero, e con l’apice non adunco. Lingua mediocre, stretta, appuntata, divisa in cima. /tedini nude. /Marici aperte verso la metà del becco, bislun- ghe, semichiuse da una membrana nuda. Gambe cor- tissime, impiantate nella parte posteriore del corpo, l'una molto vicina all’ altra, quasi intieramente vestite di penne. Z'arso subeguale al dito medio, estrema- mente compresso, scudettato. Digi quattro; l’ esterno più lungo di tutti gli ‘altri, tutti muniti d’ una dilata- zione coriacea: gli anteriori riuniti alla base. Unghie depresse, larghe, troncate. Coda nulla. Ali piccole, strette: le tre prime remiganti subeguali, e le più lunghe. COSTUMI Questi uccelli, a causa della forma delle zampe, della situazione di esse all'estremità del corpo, e dall’ esser tanto l’ una all’altra approssimate, sono pochissimo adattati a camminare; perciò raramente si posano sulla terra asciutta, e quando ciò accade, non stanno in piedi che tenendo il corpo a piombo, e non cammi- nano che strascicandosi sul terreno. Anche nel volo son poco abili, avendo le ali piccole e strette, perciò o non si muovono da que’ paduli ove son nati, o emi- grando seguon sempre le direzioni de’ fiumi, o la riva del mare, onde aver così un luogo ove potersi riposare 16 ORDINE QUINTO ogni qual volta a lor piaccia. Ma la matura ha in essi ricompensato questi difetti, col dare ad essi una grande abilità per notare. Tutte le penne che gli vestono son folte, resistenti, continuamente untuose, ed avendo alla lor base una calugine abondante, fan sì che questi uc- celli possono stare lunghissimamente nell’acqua senza correr rischio che la pelle loro si bagni, nè di sentire in- comodo dal freddo. Le zampe, per la loro situazione, e dilatazione del margine de’ diti, servono mirabilmente da remi, non solo quando essi navigano alla superficie dell’ acqua, ma ancora quando in questa s'immergono. E per il modo di conformazione de’ loro organi circo- latori, e polmonarj, potendo sospendere 1mpunemente per un certo tempo la respirazione , essi stan sott’ acqua non poco, e vi percorrono delle distanze assai grandi. Il loro cibo consiste in insetti, vermi, piccoli pesci, o. rettili, e piante aquatiche. Vivono in branchi poco numerosi. Il nido ordinariamente lo costruiscono con canne e giunchi, ed in maniera che galleggia. Sono or- dinariamente molto grassi; il loro grasso è liquido, e giallo-arancione: la carne nera, e puzzolente di pesce salato . Caccia. In grazia dell'abitudine che han di tuffarsi ad una gran profondità e di fare sott'acqua de’ lunghi tragitti, accade che spesso ne rimangono presi nelle varie sorte di reti da pescare, ne’ ahi ne’ berta- belli, ec. Ma col fucile è difficile Y scendi, giacchè hanno una vista così acuta, e sono sì destri e pronti ne’ moti, che per il solito non lasciano ai cacciatori il tempo di mirarli, immergendosi immediatamente: e quando anche si possono mirare, con i fucili ad accia- rino a polvere ordinariamente non s’ uccidono, giacchè al comparire della vampa dello scodellino , col tuffarsi scansano il colpo: con i fucili, il cui acciarino è a pol» vere fulminante, riesce molto più facile'il colpirli. î) UCCELLI AQUATICI 17 TUFFETTO PODICEPS MINOR Larn. Becco più corto del tarso, diritto: remiganti secondarie bianche solo dal lato interno. Podiceps tarso rostrum rectum superante: remigibus se- cundariis latere interno tantum albis, Adulti . Becco nero, con la base e la punta bianchic- ce, diritto, subconico. Iride color seuro-castagno . Re- dini biancastre. Pileo e cervice neri. Dorso, scapolari ed ali, nero-sudice. Gola nera. Lati della testa, del collo e gozzo, fulvo-castagno . Petto nerastro , con sfumature grigio-giallastre. Addome bianco. Kianchi e penne anali, Giallastagesalitieoìi Remiganti secondarie bianche dal Lr interno. Piedi nero- CHiehemi dal lato esterno, grigio-cenerini dal lato interno. Giovani d’un anno d’età. Becco bruno-nero, con la base bianchiccia. Iride giallo-scura. Pileo, cervice, dorso e scapolari, di colore scuriccio-nero-giallognolo. Gola e addome, bianco. Lati della testa, del collo, petto e fianchi, color bianco-gialliccio-sudicio , legger- mente tendente al castagno. SINONIMIA Colymbus Hebridicus ( adult.) minor (giov. ) Lin. cur, Gmel. Podiceps Hebridicus (adult.) minor (giov. ) Lath. Colymbus minor, Aldrov. Ornith. Tom. 3. pag. 256. Tav. 258. _ Colimbo minore, Tuffetto, o Tuffolino ( giov. ) Storia degli Uccelii T. 519. Tuffetto rosso (adult.) ibid, T. 519. Buffon, Planch. enlum. num. 905. ( giov. ). Meyer et Wolf, Ois. d’Allem. Livr. 17. pl. 3. (maschio) pl. 4. fig. 1. Si NOMI VOLGARI. TOSCANI Tuffolo, o Tuffetto piccolo, Pis. Brinzo, Valdichiana. Tomo III 2 18 ORDINE QUINTO STRANIERI Franc. Le Castagneaux, ou le Grébe de riviere. Ingl. The little Grebe, Ted. Der Kleiner Steissfuss, Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 7. quatt. 1, Apertura del becco: quatt. 2. picc. 2. Tarso: soldi 1. picc. 3. Cosrumi. Quanto son comuni fra noi i giovani di questa specie, altrettanto ne son rari i vecchi. Abitano i Tuffetti ne’ fossi, e nelli stagni: per pochi momenti stanno alla superficie dell’acqua, subito si tuffano, e ri- compariscono ad una certa distanza. Io ne ho veduto una volta un branchetto, sullo stagno d’ Arno Vecchio, che comparivano e sparivano continuamente: ma dopo esser venuti a galla non si rituffavano nello stesso luogo, ma facendo un piccol volo d’una lunghezza presso a poco eguale allo spazio che avevan percorso sott’ acqua, si tuffavan di nuovo: così che essi avanzavano descrivendo una serie di curve alternativamente concave, e conves- se; le concave sott’ acqua, le convesse nell'aria. Propagazione. Fabbrica il nido sull’acqua ne’ luo- ghi ove l’ erbe son più folte. Vi depone quattro o cin- que uova, subglobose, di color bianco-verdastro. SVASSO PICCOLO PODICEPS AURITUS Lat. Becco più corto del tarso, leggermente rivolto in alto: remiganti secondarie intieramente bianche. Podiceps tarso rostrum subascendens superante: remigi- bus secundartis penitus albis. Adulti. Becco nero, subdepresso, leggermente ri- volto in alto. Iride esternamente rosso-focato, interna- mente gialla. Redini scuro-rossastre. Le penne della de’ lati del d’ 1 nuca, de’ lati della testa, e della gola, sono d'una ta lunghezza e disposizione, che, erigendosi, formano una UCCELLI AQUATICI 19 specie di cuffia. Dal lato posteriore degli occhi par- tono delle penne sottili, lunghe, arcuate, e di color sericeo giallo-fulvo, che si distribuiscono come a raggio verso le orecchie. Tutte le altre penne della testa, come pure quelle del collo, del petto, delle spalle, schiena, groppone e scapolari, nero-morato. Addome bianco- sericeo. Fianchi, e regione anale, tinte di fulvo-casta- gno. Cuopritrici delle ali, e remiganti primarie nera- stre; remiganti secondarie bianche. Piedi nero-cenerini esternamente, nero-olivastri dal lato interno. Giovani. Han le penne della testa tutte d’ egual lunghezza. Becco nero-corneo. Pileo, regione aurico- lare, cervice, schiena, groppone, scapolari, cuopritrici delle ali, e remiganti primarie, bruno-nere. Gola bian- ca: appunto sotto la gola, vi è una fascia assai larga, la quale, quasi come un collare, s’ estende attraverso il collo. Gozzo cenerino-gialliccio. Addome bianco-seri- ceo. Fianchi, e regione anale, cenerino-nerastra. Re- miganti secondarie bianche. SINONIMIA Colymbus auritus. Brisson, Ranz. Colymbus minor alius. Aldrov, Ornith, T. 3. Tab. 250. Suasso Turco. Storia degli Uccelli Tav, 520. NOMI VOLGARI. TOSCANI Tuffolo, o Tuffetto, Pis. e Bient, Crocchiotto, (in abito di nozze ) Bient. STRANIERI Franc. Le Gièbe oreillard. Ingl. The eared Grebe. Ted. Der geàhrter Steissfuss, Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 10. quatt. 2. Apertura del becco: picc. 11. Tarso: quatt. 4. pice. 3. Costumi. E la specie fra noi la più comune, parti- colarmente in abito giovanile. Gli adulti non soglionsi far vedere che verso il fine della primavera: i giovani s'incontrano tutto l’anno. | Propagazione. Nidifica anche sopra i nostri grandi 20 ORDINE QUINTO stagni e paduli. Il nido, come la specie precedente, lo pone frall’ erbe folte, ne’ luoghi ove si sono ammas- sate delle piante aquatiche, o secche o marcite. Le sue uova son di color verde-biancastro, e tre o quattro per covata. * SVASSO FORESTIERO PODICEPS CORNUTUS Larz. Becco più corto del tarso, diritto: remiganti secondarie intieramente bianche. Podiceps tarso rostrum rectum superante; remigibus secundariis penitus albis. Adulti. Becco nero, diritto, subcompresso, con la punta e con la base della mascella inferiore biancastra. Iride scuro-rossastra. Redini biancastre. Le penne della nuca, de’ lati della testa e della gola sono d’ una tal lunghezza e disposizione , che, erigendosi, formano una specie di cuffia. Le penne che marginano le redini son di color castagno: dietro a ciascun occhio parte un ciuffo di penne sottili e sericee, giallo-lionate, che s’estendono in dietro a guisa di corna. Una macchia bianca sulla gola. Tutte le altre parti della cuffia di color nero-morato . Cervice, schiena, groppone e scapolari, nero-olivastro. Gozzo, penne de’ lati del petto, e qualcuna sparsa su i fianchi d’un bel color castagno-fulvo: su i fianchi vi sono ancora delle penne nerastre. Petto e addome bian- co-sericeo. Cuopritrici delle ali, e remiganti primarie nerastre, secondarie bianche. Piedi esternamente neri, internamente cenerognoli. Giovani fino all’ età d’ un anno. Becco cenerino- celestognolo, con la base biancastra, e la cima gialla- stra. Iride esternamente rosso-chiara, internamente bianca. Redini carnee. Tutte le penne della testa d’egual lunghezza. Testa, cervice, e tutte le parti superiori d’un cenerino-nerastro . Gola candida : una fascia larga, can- dida, a guisa di collare s’ estende molto indietro sulla cervice. Gozzo, mezzo del petto e addome, bianco- UCCELLI AQUATICI DI sericeo. Lati del petto e fianchi, cenerino-nerastri. Piedi esternamente nerastri, internamente cenerino- celestognoli (1). SINONIMIA Colymbus cornutus. Lin. cur. Gmel. Buffon, Planch. enlum. num. 942. ( giov. ). Meyer et Wolf, Ois. d'Allem, Livr, 17. tab. 2. Ranzani, Elem. di Zool. T, 3, part. IX. Tab, 31. fig. 3. NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. Le Grèbe cornu, Zngl. The horned Grebe. Ted. Der geliòroter Steissfuss. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 11. quatt. 2. Apertura del becco: soldi 1. picc. 2. Tarso: quatt. 4. Cosrumi. E un uccello molto raro, particolarmente in abito perfetto. Non l’ho mai trovato in Toscana. Qualche volta si fa vedere ne’ laghi della Svizzera, e dell’Italia settentrionale. Propagazione. Nidifica fralle cannelle; il suo covo è galleggiante, fatto con erbe, ed attaccato ai vicini ce- spugli. Vi partorisce tre o quattro uova bianco-sudicie, macchiate di scuro (2). SVASSO ROSSO PODICEPS RUBRICOLLIS Larn. Becco subeguale al tarso: parte anteriore del collo ca- stagno-fulva. Podiceps rostro tarsum subaequante: parte antica colli castaneo-fulva. Adulti. Becco nero, con la base gialla. Tride scuro- rossiccia. Penne del pileo nere; queste son più lunghe di quelle della cervice, così che formano una specie di zazzera. Parti laterali della testa, gola, ed alto del goz- (1) (2) Temm. ibid. pag. 723. 724. 22 ORDINE QUINTO zo di color cenerino, che si sfuma in bianco sul mar- gine. Cervice, schiena, groppone, scapolari, cuopri- trici delle ali, e remiganti primarie nere. Gozzo fulvo- castagno, che si sfuma col bianco dell'addome, Fian- chi, e regione anale color nerastro. Piedi esternamente neri, internamente verde-olivastri. Giovani . Han le penne della testa tutte d’egual lun- ghezza. Lati della testa e gola biancastre: su i lati della testa vi son delle fasce longitudinali nerastre. Gozzo di color fulvo-sbiadito. Nel rimanente simile agli adulti. SINONIMIA Colymbus rubricollis, Colymbus subcristatus. Lin. cur. Gmel. Colimbo. Storia degli Uccelli Tav, 523. Buffon, Planch, enlum. num. 93. NOMI VOLGARI. TOSCANI Astrologa, Pisano. STRANIERI Franc. Le Grèbe à joues grises. Zngl. The red-necked Grebe. Ted. Der Kastanienhalsiger Steissfuss. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 12. quatt. 2. Apertura del becco: quatt. 5. picc. 2. Tarso: quatt. 5. picc. 2. Cosrumi. In Toscana è molto raro: e fino adesso non vi ho veduto che degli individui giovani, Propagazione. Non mi è noto che quà si propaghi. Dicesi che le sue uova son tre o quattro per covata, di color bianco-verdastro (1). (1) Schioz, Hist. natur. des Nids etc. pag. 9. UCCELLI AQUATICI 23 SVASSO COMUNE PODICEPS CRISTATUS Lars. Becco subeguale al tarso: parte anteriore del collo bianca. Podiceps rostro tarsum subaquante: parte antica colli alba. Adulti. Becco rosso-fosco, grigio-corneo superior- mente, biancastro in cima: diritto, subcompresso, su- beguale al tarso. Iride rosso-focata. Redini rosse. Pileo nero-fosco. Lati della testa e gola, bianchi: sulla parte posteriore ed inferiore della testa vi è un largo col- lare, o sottogola, bipartito, formato da penne lunghe sottili, e semierette : ove queste penne toccano i lati del- la testa e la gola di color bianco, sono castagno-fulve, nel rimanente nere. Cervice, dorso e scapolari nero- cenerine. (rozzo al disotto della corvatta, petto ed ad- dome, bianco-sericeo. Fianchi scuro-cenerini, che si sfumano in fulvastro verso l'addome. Piccole cuopri- trici delle remiganti secondarie, e remiganti secondarie esterne, candide. Medie cuopritrici, remiganti secon- darie interne, remiganti primarie, e sue cuopritrici, cenerino-scure. Piedi nerastri dal lato esterno, bianca- stri dall’interno. Giovani dopo l’età di due anni. Pileo nero-ce- nerognolo. Lati della fronte bianchi. Le penne dell’oc- cipite sono un poco più lunghe dell’ altre, e formano una specie di zazzera. Lati della testa, gola, gozzo, petto ed addome, candido-sericeo. Non hanno altro indizio di corvatta o sottogola se non che qualche penna un poco più lunga, e macchiettata di nero . Parti supe- riori ed ali colorite come negli adulti. Giovani avanti l’età di due anni. Pileo nero- cenerognolo: nessuna fascia bianca su i lati della fron- te. Gola, gozzo, petto, e tutte le altre parti inferiori bianco-sericee, Su i lati della testa vi son delle fasce 2h ORDINE QUINTO . nerastre, ondolate, longitudinali. Non hanno nessuno indizio nè di zazzera , nè di sottogola. Nel colore delle parti superiori e delle ali somigliano gli adulti, eccet- tuando bensì il bianco che cuopre le piccole cuopritri- ci, il quale è meno esteso . SINONIMIA Colymbus cristatus. Lin. cur. Gmel. Ranzani. Colymbus maior cristatus. Aldrov. Ornith. Tom. 3. pag. 251. Tab. 254. Colimbo crestuto maggiore, o Suasso. Stor. degli Ucc. Tav. 521. (adulto ) 522. ( giovane). Buffon, Planch. enlum. num. 400. ( maschio adulto). Meyer et Wolf, Ois. d’Allem. Livr. 4. pl. 2. ( adulto ) p!. 3. ( giovane ). NOMI VOLGARI. TOSCANI Tuffolo, o Tuffetto grosso, Pis. STRANIERI Franc. Le Grèbe huppè. Ingl. The crested Grebe. Ted. Der gehaulite Steissfuss, Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 18. Apertura del becco: quatt. 5. pice. 3. Tarso: quatt. 5. picc. 3. Cosrumi. Gli adulti sono in Toscana rarissimi, i giovani molto comuni sopra tutti i paduli. Si adopra la pelle del loro addome per farne piccole pellicce da guarnire le balze delle vesti muliebri di lusso. Propagazione. Covano ne’ laghi o paduli ove 1’ ac- qua è piena di paglie, o cespugli. Il loro nido è gal- leggiante, e costruito grossolanamente con pezzi di pian- te aquatiche, foglie, radiche, ec. che essi vanno a pren- dere al fondo dell’ acqua. Le uova son di color bianco- verdognolo , ma sempre insudiciate dalla mota, giacchè sempre una parte ne è bagnata dall'acqua che penetra attraverso il nido. Tanto il maschio che la femmina covano alternativamente, Quando debbono allontanarsi dal nido, cuoprono le uova con piante aquatiche (1). (1) Schinz ibid. pag. 9. UCCELLI AQUATICI 25 TRIBU II. I TUFFATORI. PYGOPODES CARATTERI DI TRIBU Becco non seghettato, I TRE DITI anteriori intieramente riuniti da una membrana. ALI più corte della coda. Copa corta o cortissima. Rostrum non serratum. DiciTi tres antici ex toto membrana connexi. ALE cauda bre- viores. Caupa brevis vel brevissima. COSTUMI Sono compresi in questa Tribù gli uccelli che me- glio d’ogni altro san notare, e tuffarsi. Essi non si sco- stano dall’acqua che nel tempo delle cove, ed anche allora per poco tempo. Son tutti abitatori de’ climi settentrionali, di dove alcuni accidentalmente, altri periodicamente emigrano verso il mezzogiorno. GENERE LXXVII. COLYMBUS Lara. CARATTERI GENERICI DITI quattro. DIGITI quatuor. Becco subeguale alla testa, diritto, o leggerissima- mente curvato in basso, subconico, appuntato. Lin- gua lanceolata , e dentellata sopra i margini della base. Redini pennute. Narici poste verso la metà del bec- co, bislunghe, semichiuse da una membrana nuda. Gambe nascoste intieramente sotto la pelle de’ fianchi. 26 ORDINE QUINTO Tarso più corto del dito medio, estremamente com- presso, quasi tagliente sugli spigoli, reticolato. Diti quattro ; tre davanti intieramente riuniti da una mem- brana: l'esterno eguale o più lungo del medio. Il po- steriore corto, stiacciato, unito con l’ interno mediante una membrana floscia. Unghie: quella del dito medio molto stiacciata , ottusa; le altre bislunghe, leg ggermente curve. Coda cortissima, rotondata, composta di circa venti timoniere. 4 bislunghe, strette; prima e se- conda remigante più lunghe di tutte. COSTUMI Vivono indistintamente e sulle acque dolci, e sulle salse. Fuora del tempo degli amori è caso rarissimo che vengano a terra, giacchè è è Foro quasi impossibile di star ritti, e solo, come i 'Tuffetti, posson moversi strascican- dosi, mediante le zampe e le ali, col ventre a terra. Son nuotatori perfetti, e fan sott'acqua anche cento passi di tragitto senza aver bisogno di tornare a galla a prender respiro. E stando a galla per il solito non tengon fuora che la testa, e spesso ancora il solo becco. Volano piuttosto bene, ma non molto alto. Quando emigrano seguono il corso delle acque. Il loro cibo consiste par- ticolamnénte” in pesci, che i inseguono € prendono per- fino al fondo dell’acqua: nutronsi bensì anche con in- setti, e qualche foglia, o frutto aquatico. Nidificano ne’ paesi oltramontani, sulla riva de’ laghi o delli sta- gni, e per il solito non fan più di due uova per cova- ta: il colore di queste è scuriccio, con larghe macchie più intense. In Toscana non se ne trovano che degli individui giovani. STROLAGA MAGGIORE COLYMBUS GLACIALIS Lix. Parte del becco soprapposta alle narici, rotondeggiante: mascella superiore diritta: apertura del becco maggiore d’otto quattrini, UCCELLI AQUATICI 2” Colymbus , parte rostri naricibus superimposita subcon- vera: mandibula superiori recta: hiatu rostri tres pollices superante . Adulti. Becco molto alto, compresso, diritto, nero, cenerognolo in cima. Iride scura. Testa e collo di color nero cangiante in verdone: questo colore anteriormente termina con una linea leggermente concava; posterior- mente s’ unisce col color del dorso. Sotto la gola vi è un mezzo collare di macchie longitudinali bianche. Più in basso sulla cervice vi è un altro mezzo collare, molto più largo, di macchie bianche longitudinali. Tutte le parti superiori son di color nero-verdone, co- perte da macchie bianche subquadrate , disposte in serie trasversali: quelle che sono sulle scapolari son più lun- ghe delle altre. Fra la base del collo e le spalle vi sono molte piccole macchie longitudinali, poste in serie pa- rallele. Una larga fascia dello stesso colore del dorso, ed anch'essa macchiata di bianco, scorre su i fianchi parallelamente all’ala rinchiudendo l’ ascella che è bian- ca. Parti inferiori candide. Ali nere. Cuopritrici mac- chiettate di bianco. Coda nera. Diti e lato esterno del tarso nerastro. Lato interno, e membrana interdigitale biancastra (1). Giovani dell’anno. Parte superiore del becco gri- gio-cenerina; inferiore biancastra. Iride scura. Pileo, cervice bruno-cenerina. Penne del dorso, delle ali, e de’ fianchi grigio-scure nel mezzo, marginate, e termi- nate di cenerino-celestognolo. Gola, lati della testa, gozzo, petto e addome bianche. Gote macchiate di punti cenerognoli. Diti e lato esterno del tarso scuro- nero: parte interna del tarso e membrana interdigitale biancastra (2). (1) Questa descrizione, e quella dell’adulto della seguente spe- cie è stata fatta sopra due bellissimi individui stati uccisi sul lago di Ginevra dal Sig. Ph. Bonjour, ed ora conservati nella di lui ele- gante collezione di Parigi. (2) Temm. loc. cit. pag. 912. 28 ORDINE QUINTO SINONIMIA Colymbus torquatus. Briinnich. Smergo, o Colimbo massimo ec. Storia degli Uccelli Tav. 505, 506. ( giov.) 507. (adulto). Eudites glacialis, Illiger, Ranzani. Buffon, Planch. enlum. num. 952. (adult.). NOMI VOLGARI. TOSCANI Tuffolone, Pis, STRANIERI Franc. Le Plongeon Imbrim. Ing? The northern Diver. Ted. Der Schwarzhalsiger Taucher, Dimensioni. Lunghezza totale: Braccia 1. pice. 5. Apertura del becco: quatt. 11. picc. 2. Coda: soldi 2. Tarso: soldi 3. Costumi. Raramente vedesi in Toscana: uno solo so esservi stato preso, ed era giovane. Abita in gran quantità i mari artici del nuovo e dell’antico continente. Propagazione. Fa il covo ne laghi o paduli del nord, o sulle piccole isole che sono prossime al lido. Le uova sono in numero di due per covata, di color bianco- isabella, con delle grandi macchie e de’ punti cenerino- porporini (1). STROLAGA MEZZANA COLYMBUS ARCTICUS Lis. Parte del becco soprapposta alle narici, spianata: ma- scella superiore leggermente curva in basso: apertura del becco maggiore d’ otto quattrini. Colymbus parte rostri naricibus superimposita compla- nata: mandibula superiori subincurva: hiatus rostri tres pollices superante. Adulti. Becco compresso, leggermente curvo in (1) Temm. ibid. pag. 913. UCCELLI AQUATICI 29 basso, nerastro. Iride scura. Pileo e cervice di color cenerino-piombato, che sulle tempie si unisce sfuman- dosi col color nero della parte anteriore del collo. Gola e gozzo di color nero cangiante in violetto: questo co» lore verso il petto termina ad un tratto, facendo sul mezzo del collo un angolo sporgente in basso. Una serie trasversale di macchie bianche e bislunghe for- mano un mezzo collare sotto la gola. Nella metà infe- riore del collo, molte di queste macchie disposte longi- tudinalmente, separano il color cenerino della cervice dal color nero del gozzo. 'Tutte le parti superiori del tronco son di color nero cangiante in verdone. Quattro grandi serie di macchie bianche quasi graduate scorrono sul dorso, una sopra la schiena, e due sopra le scapole. Su i fianchi, parallelamente all’ ala, scorre una larga fascia del color nero del dorso, la quale racchiude 1°a- scella che è bianca. Parti inferiori candide. Su i lati del petto un gran numero di macchie bianche disposte lon- gitudinalmente. Ali nere; sulle cuopritrici vi son delle macchie bianche. Coda nera. Diti, e lato esterno del tarso di color nerastro: parte interna del tarso e mem- brana interdigitale bianco-cenerognola . Giovani dell’età di due anni. Becco cenerino- nerastro . Pileo, cervice, lati del petto, dorso, e scapo- lari nero-cenerognole. Gola, gozzo, parte media del petto, ed addome bianca. Lati del gozzo cenerino-ne- rastri; aleune macchie bislunghe cenerognole scorrono su i lati del petto. Ali nerastre; molte delle cuopritrici son nero-verdone nella cima, ed han delle macchie bianche. SINONIMIA Eudites arcticus. Illiger, Ranzani. Colymbus arcticus. Lin, Lath. Bonap, Temminck. NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. Le Plongeon lumme, ou a gorge noire. /ng/. The blakuoated Diver. Zed. Der schworzkehliger Taucher. 30 ORDINE QUINTO Dimensioni. Lunghezza totale: Braccia 1. soldi 4. Apertura del becco: soldi 3. picc. 1. Coda: quatt. 5. picc. 1. Tarso: soldi 3. Costumi. È questo un uccello molto raro, anche in abito giovanile, rarissimo in abito perfetto . Nel Pisano so che ne fu preso un giovane. Dicesi esser comune nel Nord. Propacazione. Poco conosciuta. STROLAGA PICCOLA COLYMBUS SEPTENTRIONALIS Lis. Parte del becco soprapposta alle narici, rotondeggiante: mascella superiore quasi diritta; apertura del becco minore d’otto quattrini. Colymbus parte rostri naricibus superimposita subcon- vessa: mandibula superiori fere recta: hiatu rostri tres pollices non aequante.. Adulti. Becco nero. Iride arancione-cupa. Testa, ® Dj . . gola, e lati del collo d’un bel color cenerino-piombo. Sul pileo delle macchiette nere. Cervice, e lati del 9 petto di color cenerino-nerastro tendente al verdone, con una gran quantità di macchie bianche bislunghe, longitudinali. Dorso, ali, coda e fianchi, nerastri. Sul gozzo una gran macchia bislunga d’ un color rosso si- mile al sangue disseccato. Petto e addome candidi. Diti e parte esterna del tarso nero-olivastra: parte interna, e membrana interdigitale bianco-livida . Nota. Gl’individui non tanto adulti han delle macchie bianche sul dorso. Giovani. Pileo e cervice cenerino nerastre minuta- mente macchiate di bianco. Penne del dorso, delle spalle, scapolari, cuopritrici delle ali e del sopraccoda nerastre, con due macchie biancastre verso la cima. Remiganti e timoniere nerastre. Gola, gozzo, petto e addome candide. Lati del collo bianchi, finamente macchiettati di cenerino. Diti, e tarsi esternamente, UCCELLI AQUATICI dI scuro-olivastri; internamente, e membrana interdigi- tale biancastra. SINONIMIA Colymbus septentrionalis. Lin. Lath. Temm, Bonap. Colymbus stellatus. Lin. Lath. ( giovane ). Colymbus Lumme. Briinnich. Eudites septentrionalis, Illig. Ranz. Buffon, Planch, enlum. n. 308. (adult. ) 992. ( giov.). NOMI VOLGARI» TOSCANI Tuffolone, Pis. Pescina, Bient. Suazzo, Valdichiana. STRANIERI Franc. Le Plongeon Cat-marin, ou è gorge rouge. Zngl. The red-throated Deli Ted. Der rothkeliger Taeko ; Dimensioni. Lunghezza totale: Braccia 1, quatt. 7. Apertura del becco: quatt. 7. picc. 2. Coda: quatt. 5. Tarso: quatt. 7. picc. 3. Cosrumi. È questa la specie più comune fra noi. Ogni inverno se ne trovano molti sopra i nostri paduli, ma, come segue delle alire specie, solo degli individui giovani. Propagazione. Accade nel Settentrione; e, come l’ altre specie, sul margine de’ paduli, e de’ laghi. Par- torisce due uova per covata, bislunghe, subcilindriche , di colore scuro-olivastro, con poche macchie scure. GENERE LXXVIII,. ALCA Basss. CARATTERI GENERICI Dirt tre. MAsceLLA SUPERIORE solcata. NARICI semichiuse da una membrana pennuta. Diciti tres. MANDIBULA SUPERIORI sulcata . Nares semiclausa membrana plumosa. 32 ORDINE QUINTO Becco subeguale alla testa, vestito di penne nella me- tà basilare, estremamente compresso. Mascella supe- riore adunca, solcata lateralmente. Mascella inferio- re canaliculata, e leggermente piegata in basso nella ci- ma. fedini pennute. Lingua bislunga, intiera, aguzza in cima (i 1). Narici situate nella prima metà del becco, quasi intieramente nascoste da una membrana pennuta. Gambe nascoste intieramente. sotto la pelle de’ fianchi. T'arso più corto del dito medio, compresso , reticolato. Diti solo tre davanti, intieramente riuniti da una mem- brana. Unghie sabcompresse, mediocri, subadunche, appuntate. Coda mediocre, cuneata (2). Al strettis- sime, piuttosto corte: prima remigante subeguale alla seconda e la più lunga di tutte. COSTUMI Abitano costantemente nel mare: nell’estate in quei del cerchio artico, e nell’inverno calano alcune volte anche ne’ meridionali. Covano entro li spacchi, o nelle buche de’ massi. Non vi è differenza d’abito fra i due sessi. Mutan le penne due volte all’anno. Questo g ve- nere contiene due specie europee, una delle quali giam- mai cala ne' nostri mari, GAZZA MARINA ALCA TORDA Lin. Ali più corte della coda: coda conico-bislunga: grossez- za dell’ Alzavola ( Temm.) Alca alis cauda brevioribus: cauda conico oblonga: sta- tura Anatis Querquedule. Adulti in inverno. Becco nero, con una fascia bianca trasversale su i lati. Pileo, cervice, lati del gozzo, dorso, ali e coda color nero-scuro. Tempie, e regione (1) Ranz. Tom. 3. part. g. pag. 259. (2) Nell’unica specie che trovasi in Italia . UCCELLI AQUATICI 33 auricolare biancastra. Dal lato posteriore dell’ occhio parte una stria nerastra che estendesi verso l'orecchio. Tutte le altre parti inferiori candide. Cima delle remi- ganti secondarie bianca. Piedi cenerino-nerastri. In abito di nozze. Una fascia stretta di color bian- co-candido che va dagli occhi al becco. Gote, gola ed alto del gozzo, di color nero intenso, leggermente can- giante in scuro. Nell’altre parti sono allora simili agli individui in abito d’inverno. SINONIMIA Alca pica, Gmel, Alca Baltica. Brun. ( abito d’ inverno). Buffon, Planch. enlum. num. 1003. (ad. in abit. d’est.) num. 1004. ( ad, in ab. d’ inv.) NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. Le Pingouin macroptère. Zngl. The Rarzor-bill Auk. Ted, Der Tord Alk. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 13. Apertura del becco: quatt. 8. picc. 3. Coda: quatt. 7. picc. 3. Tarso: soldi 1. picc. 2. Cosrumi. Abitano costantemente i mari settentrio- nali, e solo per caso, e di tempo in tempo qualcuno ne viene nel Mediterraneo. Due individui in questo Museo si conservano, stati presi sul nostro littorale, uno nell'inverno del 1822, l’altro in quello del 1825. Il cibo di tali uccelli consiste in pesci, e, secondo il Tem- minck, particolarmente di giovani Aringhe. Uno de’ due individui che possiedo lo ebbi vivo: ad esso provai di dare a mangiare de’ pesciolini, posandoli sul terreno poco da lui distante, ma non li toccava. Provai, aven- dolo messo ‘a notare in un gran bacino d’acqua, a gettare i pesci in questa: allora con grande avidità si scagliava loro addosso, con un colpo di becco li divi- deva per il mezzo, e successivamente ne inghiottiva i due pezzi. Tomo LII. 3 34 ORDINE QUINTO Propagazione. Accade sulle coste dell’ Europa set- tentrionale. Molti si riuniscono nel medesimo luogo, e depositano le uova ne’ cavi degli scogli, e sopra le loro punte sporgenti, immediatamente sul sasso , o sulla rena, senza preparare alcun nido. Ogni covata è com- posta d’ un solo uovo, che è grossissimo in proporzione dell’ animale: egli è del volume di quelli d’ Oca, ma un poco più appuntato; il suo colore è grigio, o verde- mare, asperso da una gran quantità di matchie nere, irregolari, più abbondanti sull’estremità ottusa (1). GENERE LXXIX. MORMON Temm. CARATTERI GENERICI Dirt tre. MasceLLA suPERIORE solcata. NARICI semichiuse da una membrana nuda. Diciti tres. ManpibuLA suPERIOR sulcata. Nares semiclausae membrana nuda. Becco poco più corto della testa, estremamente compresso, con spigoli quasi taglienti: quello della ma- scella superiore alla base forma un angolo sporgente. Mascella superiore un poco adunca in cima, lateral- mente solcata. Redini pennute. Lingua piccola, com- pressa, intiera, appuntata. /Varzci basilari, poste sul margine inferiore della mascella, bislunghe, semichiuse da una membrana nuda. Gambe nascoste intieramente sotto la pelle de’ fianchi. Z'ar:so più corto del dito me- dio, compresso, reticolato. Diti solo tre davanti, in- tieramente riuniti da una membrana. Unghie subcom- presse, mediocri, subadunche, appuntate. Coda pic- cola, subcuneata, di sedici timoniere. Ali strettissime , j (1) Schinz ibid. pag. 13. UCCELLI AQUATICI 35 piuttosto corte; prima remigante subeguale alla secon- da, e la più lunga: di tutte. COSTUMI Simili a quelli degli uccelli del precedente Genere. POLCINELLA DI MARE. MORMON ARCTICUS LicntenstEIN. | Testa senza ciuffi: mandibula inferiore non adunca. Mormon capite pennis auriculaeformibus destituto : mandibula inferiori non adunca. Adulti. Becco cenerino alla base, nel mezzo giallo- rossiccio, rosso-vivace in cima. Contorno degli occhi nudo, e di color rosso. Iride biancastra. Vertice, cer- vice, un largo collane che gira sul collo molto più ri- stretto sul davanti che su i lati, di color nero. Dorso, scapolari, sopraccoda, coda ed ali di color nero. Lati della testa e gola color cenerino-piombato: questo colo- re nella parte inferiore è separato dal collare nero, per mezzo d’una sfumatura bianca. Petto, addome e fianchi bianco-candidi. Piedi arancioni. Unghie nere. SINONIMIA Alca arctica. Lin, cur. Gmel., Lath, Alca Labradora, et deleta. Gmel. Fratercula arctica. Vieillot, Boie. Mormon fratercula, Temminck, | Mormon arcticus. Illig., Licht., Bonap. Fraticella, o Pica marina. Storia degli Uccelli Tav. 551. e 600, Ranzavi, Elem. di Zool. T. 3. part. IX. Tav, 32. fig. 3. Buffon, Planch. enlum, num. 275. Lal NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. Le Macareux. Ingl. The arctick Puffin, Ted. Der arktischer Larventaucher, 36 ORDINE QUINTO Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 10. Apertura del becco: soldi 1. picc. 2. Coda: soldi 1. picc. 3. Tarso: quatt. 2. picc. 3. Costumi. Vive ne’ mari settentrionali. Vola mala- mente, e sempre a fior d’acqua: con tutto ciò non di rado ne arrivano anche nel Mediterraneo . E a me noto che due ne sono stati presi sulla nostra spiaggia Toscana. Propagazione. Non si propaga che nel settentrione. Le uova le depone al nudo sugli scogli, in qualche loro incavo, 0 in una buchetta fatta nell’arena. Alcuni au- tori dicono che depone due uova per covata, altri un solo: il colore di queste è bianco-sudicio . TRIBU III. I VOLATORI. LONGIPENNES 13, CARATTERI DI TRIBU Becco non seghettato. Tre pITI davanti uniti da una membrana. ALI più lunghe delle timoniere medie. Copa grande. RostruM ron serratum. Diciti tres antici membrana connexi. ALa longiores rectricibus mediis. Caupa grandis. COSTUMI Non stan nuotando che mentre vogliono riposarsi . Ordinariamente volano sul mare, uniti in branchi, ad oggetto di far la posta ai pesci ed agli insetti, che ac- costansi alla superficie, o per scorgere i cadaveri che l’acqua tiene a galla. Camminano malamente e con difficoltà, cosicchè non fermansi sulla terra se non per prendere riposo, o per fare il nido, e deporre le uova. UCCELLI AQUATICI 37 GENERE LXXX. PUFFINUS Brisson. CARATTERI GENERICI Breco. mediocre. Ambedue le. MasceLLE adunche. Naricr tubulate: aperture. nasali due. Tarso reticolato, Rostrum mediocre. ManpisuLa adunca. Na- res tubulata, aperturis duabus. Tarsus rezicu- latus, Becco subeguale, o poco più lungo della testa, di- ritto, compresso, e molto più verso la cima che alla ba- se. Mascella superiore con un solco da ciascuna parte, fortemente adunca nella cima, con margini taglienti. Mascella inferiore diritta; piegata in basso nella cima. Narict basilari, superiori , formate da due tubi riuniti: aperti separatamente nella parte anteriore. Lingua mediocre, conica, intiera (1). Gambe corte, quasi intieramente nascoste sotto la pelle de fianchi. Z'arso molto compresso , reticolato , subeguale al dito medio. Diti tre davanti e uno di dietro il posteriore. formato dalla sola unghia: degli anteriori l’ esterno più lungo dell'interno, più corto del medio: gli anteriori riuniti intieramente da una membrana. Unghie: la poste- riore diritta, articolata sul tarso più in alto degli altri dit: le anteriori mediocri, un poco curve, appuntate. Coda di dodici timoniere, mediocre. Ali molto lun- ghe, strette: prima remigante la più lunga. COSTUMI Gli uccelli del presente Genere abitano in tutti i mari. Vivono di pesci, de’ quali s° impadroniscono (1) GC. L. Bonap. loc. cit. pag. 369. 38 ORDINE QUINTO tutfandosi, ed inseguendoli sott’ acqua, come fanno gli uccelli della famiglia de’ Pygopodi, con cui son molto affini. Sono ancora abili e forti nel volo, potendo con- tinuare i loro viaggi per più giorni. Ordinariamente non sono in moto che di notte, o nei tempi procellosi. Prendon riposo fralli scogli. e nelle buche di questi, o negli incavi da loro stessi fatti sulle spiagge arenose. Depongono un uovo per covata. Per il solito son gras- sissimi, ed il loro grasso è quasi liquido. * BERTA MAGGIORE PUFFINUS CINEREUS Cuv. Becco lungo ventitre piccioli: ali più lunghe della coda: coda cuneata: tarso lungo venti piccioli. Puffinus rostro bineas 25 longo: alis cauda cuneata longioribus : tarso lineas 22 longo. Adulti. Becco giallastro. Iride scura. Testa, e tutte le parti superiori di color cenerino. Gola, gozzo, petto, addome, fianchi, sottocoda e cuopritrici inferiori delle ali bianche. La fronte, le gote, e lo spazio fra il ce- nerino della cervice, ed il bianco della parte anteriore del collo, coperto di macchie bianche e cenerine. Re- miganti e. timoniere nerastre. Ali più lunghe della coda. Piedi, membrane ed unghie giallo-livide. Giovani. Becco nerastro. Tutte le parti superiori d’un color-cenerino-lavagna. Il bianco delle part in- feriori':con macchie cenericce ondulanti. SINONIMIA Procellaria Puffinus, et cinerea. Lin. cur. Gmelin, Latham. Procellaria Puffinus. Temm, Procellaria cinerea. Ranzani. Diomedea avis. Aldrov. Ornit. T. 3, pag. 57. Tab. 59. Berta maggiore, ec. Storia degli Uccelli Tav. 536. Buffon, Planch. enlum. num. 962. UCCELLI AQUATICI 39 NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. Le Pétrel cendre. Zngl. The cinerous Petrel. Ted. Der aschenfarbig Sturmvogel. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 15. quatt. 2. Apertura del becco: soldi 2. Coda: soldi 3. quatt. 2. Tarso: quatt. 5. Costumi. Abita in quasi tutti 1 mari. Non è raro nel Mediterraneo : sovente ne capitano sulle coste della Provenza (1), e del Genovesato (2). Il Sig. Payraudeau ne ha trovata una gran quantità in Corsica a Bonifazio, ed all'Isola della Milddilona< Propagazione. Secondo le osservazioni del sullodato Sig. Payraudeau, nidifica nelle due ‘citate località, entro le EN delli scogli. I giovani, dicesi, hanno una voce simile al pianger dun bambino. * BERTA MINORE PUFFINUS ANGLORUM Rax. Becco lungo nil MI ali un poco più lunghe della coda: coda Usncato: rotondata: tarso lungo. piccioli diciassette, Puffinus rostro lineas 20 longo, alis paulo longioribus cauda truncato- rotundata : tarso lineas : 20 ST Bedlto! nerastro . iviauia scura. Parti superiori della testa, cervice, dorso, scapolari sopraccoda ; timoniere, cuopritrici delle ali e remiganti di color nero legger- mente cangiante. Gola, gozzo, petto, addome, fianchi, sottocoda e cuopritrici (TAO delle ali bianche. Su i lati della testa, sul collo, e su i fianchi, il limite del color: nero s ‘estende sul Bianco cangsiandosi in macchie trasverse cenericce. Tarso, dito rhediob: e interno, e (1) Risso, Histoire atue! de l Europe merid. Tomé 3. pag. 79- (2) Calvi, Catalogo d'Ornitologia di Genova ec. pag. 87. lo ORDINE QUINTO. parte interna della membrana di color giallo-arancione, Dito esterno e margine della membrana nerastri. SINONIMIA Procellaria anglorun.. Temm. Puffinus anglorum. Ray, Bonap. Berta minore, ec. Storia degli Uccelli Tav. 537. NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. Le Petrel Marks, Ingl. Marks Puffin. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 14. Apertura | del becco: quatt. 4. picc. 2. Coda: quatt. 7. Tarso: quatt. 4. picc..2. Cosrumi. È tanto abbondante nel settentrione quest” uccello; che in alcuni luoghi della Scozia ogn’ anno ne salano delle migliaja, per mangiarli durante l’ inverno. Nell’Isola di Santo Kildo, in quella di Man, nelle Or- cadi, in Irlanda, in Norvegia, ec. è comunissimo. Nel Baltico non vi si vede, e raramente trovasi sulle coste dell’ Olanda, e Francia settentrionale. Secondo le 0s- servazioni del Prof. Calvi (1), questo Puffino compa- risce non di rado nel Golfo di Genova, ed anzi l’ indi- viduo che si conserva nel Museo di Pisa è stato ucciso vicino al porto di quella città, Propagazione. Nidifica nelle buche delli scogli, o nelle tane de’ Conigli: partorisce un solo uovo per co- vata, quasi globoso , della grossezza di quelli dell’ Ana- tre, e di color bianco. * FRINGUELLO DI MARE PUFFINUS OBSCURUS Cuv. Becco lungo piccioli dodici: ali eguali alla coda: coda troncato-rotondata: tarso lungo sedici piccioli, Puffinus rostro lineas 13 longo: alis equantibus caudani truncato-rotundatam : tarso lineas 18 longo, (1) Catalogo ec. pag..87. UCCELLI AQUATICI Ki Becco bruno-nerastro. Iride scuro-nera. Vertice, nuca, e generalmente tutte le parti superiori del corpo, le ali, la coda, le cosce, ed il margine del sottocoda di un color nero-bruno, che le fa comparir vellutate: tutte: le parti inferiori di un bianco puro: il nero ed il bianco de’ lati del collo s° uniscono a mezze tinte, in modo che costituiscono due specie di mezzelune. Tarso e dit d’ un bruno-rossastro: membrane giallastre; il dito esterno marginato di nero. Nota. Io non ho veduto nessun individuo di questa specie nè fresco, nè conservato in alcun Museo; in conse- guenza non posso che copiarne la descrizione statane data dal Temminck. SINONIMIA Procellaria obscura. Lin. cur. Gmel., Temm., Ranz. Puffinus obscurus. Cuv., Bonap. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 9g. picc. 2. Becco: soldo 1. Tarso: soldo 1. picc. 4. Costumi. Abita, al dir del 'Temminck, le contrade australi dell’ Europa, le corrispondenti d’ America, verso il Capo di Buonasperanza, ec. Comparisce anche nel Mediterraneo; ma per anche io non mi sono im- battuto a incontrarne alcuno. GENERE LXXXL THALASSIDROMA Wicors. CARATTERI GENERICI Brcco sottile. Ambedue le MasceLLe adun- che. Narici tubulate: tubo con una sola aper- tura, Tarso reticolato. Rostrum tenue. ManpisuLa adunce. Nares tubulata, apertura unica. Tarsus reticulatus. {o ORDINE QUINTO Becco più corto della testa, alla base tanto alto che largo: in cima compresso: piuttosto debole. Mascella superiore molto adunca nella cima : inferiore anch'essa piegata in basso nella cima. Marici in forma d’ un tubo disteso sopra la base del becco, che verso la metà di questo si apre in avanti, con-un sol foro guardante ora in avanti, ora un poco in alto. Lingua mediocre, depressa, intiera, sottile, terete in cima, appuntata (1 ); Gambe medicali con una piccola porzione nuda so- pra il calcagno. Z'arso reticolato, subeguale al dito medio. Diti tre davanti, uno di dietro; l’ esterno poco più corto del medio, e più lungo dell’interno, riumiti da una membran® intiera : dito posteriore formato dalla sola unghia. V/rghie anteriori leggermente adunche, appuntate; la posteriore articolata ‘sul tarso più in alto de’ diti anteriori, diritta, appuntata. Coda troncata, o leggermente incavata, di dodici timoniere. Ali talro lunghe; seconda e terza remigante le più lunghe. COSTUMI Sono uccelli seminotturni: nel tempo che la luce è grande, stan nascosti fralli scogli, e compariscono sul mare ai crepuscoli, o nelle tenebre delle burrasche. Volano rapidamente strisciando la superficie dell’onde: qualche volta vi si fermano, e mediante le ali distese, e col percuotere l’acqua con i piedi, vi si trattengon sospesi: non sanno tuffarsi. Si cibano di piccoli ani- mali marini, frutti di alghe, e fuchi: e quelle Talassi- drome che vedonsi in branchetti volare, e volteggiare entro il solco lasciato nel mare dai vascelli I ocomente sospinti dal vento, altro non fan che impadronirsi degli animaletti, e de? semi levati di posto, e scoperti da quell’ agitazione dell’acqua. Nidificano in società sugli scogli , A isolette selvagge: non depongono più d’un uovo per ciascun nido, ed alimentano i pulcini vomi- tando nella lor bocca i cibi semidigeriti. (1) C.L. Bonap. ibid. pag. 366. UCCELLI AQUATICI 43 *UCCELLO DELLE TEMPESTE THALASSIDROMA PELAGICA Wicors. Di color nero-filiggine: sopraccoda bianco, con fascia nera in cima: coda troncata: ali più lunghe della coda. Thalassidroma corpore nigro-fuliginoso: tectricibus supercaudalibus albis, apice nigro-fasciatis: cauda trun- cata : alis cauda longioribus. Adulti. Becco nero. Iride scura. Testa, cervice, schiena e scapolari di color nero, leggermente tendente al color di filiggine. Ali dello stesso colore, ma con l’ estremità delle grandi cuopritrici bianca. Gola, gozzo, peito, addome, fianchi, e penne medie del sottocoda nero-filigginose. Le penne de’ lati della base dell’ addo- me e del sottocoda son bianche. Penne del sopraccoda bianche: quelle che riposano sopra le timoniere hanno la parte estrema nera. Coda troncata, nera. Piedi neri. SINONIMIA ° Procellaria pelagica. Gmel., Lath., Temm., Ranz. L’ Oiseau de tempéte. Buffon, Ois. vol. 9. pag. 327. Brisson vol. 5. pag. 140. planch, 13. f. a. NOMI VOLGARI. STRANIERI © Franc. Le Pétrel tempéte. Ingl. The Stormy Petrel. Ted. Der kleinster Sturmvogel. . Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 5. quatt. 1. Apertura del becco: picc. 5. Coda: quatt. 5. Tarso: quatt, 2. picc. 1. Costumi. Abita i mari d'Europa; qualche volta entra nel Mediterraneo: dicesi che ne sono stati trovati alcuni individui sulle coste di Provenza. Propagazione. Nidifica o nelli spacchi degli scogli, o nelle tane abbandonate da piccoli quadrupedì. Par- torisce un uovo quasi sferico , e bianco-candido come quel delle Civette. i ORDINE QUINTO GENERE LXXXII. LESTRIS Iziic. CARATTERI GENERICI MasceLLa superIoRE adunca, coperta alla base dalla cera. Nakici senza margine, Tarso scudettato, ManbIBULA supERIOR adunca, basi cERA tecta. Narks absque margine. Tagsus scutellatus. Becco subeguale alla testa, subcilindrico alla base, compresso in cima? alla base, ed alla cima presso a poco della stessa altezza. Mascella superiore ricoperta per più della metà da una cera subcornea, alla base vestita di penne; in cima adunca, più o meno visibil- mente intaccata. Mascella inferiore un poco più corta della superiore, con un piccolo angolo sporgente infe- riormente. Lingua canaliculata, appuntata, debol- mente divisa in cima. Marzci laterali, poste nel terzo anteriore del becco, superiormente limitate dalla cera, inferiormente ed anteriormente dalla sostanza cornea del becco: anteriormente rotondate, e dalla parte po- steriore van ristringendosi, e terminano in un sottilis- simo fesso, e comunicano insieme, Gamba di medio- cre lunghezza, con una piccola porzione nuda sopra il calcagno. Z'arso subeguale al dito medio, scudettato. Piti quattro; gli anteriori subeguali, intieramente riu- niti da una membrana: il posteriore molto piccolo, libero, articolato sul tarso. Unghie mediocri, forti, arcuate, aguzze. Coda mediocre, subrotondata, di do- dici remiganti: le due medie molto più lunghe delle altre. Ali grandi; prima remigante più lunga di tutte le altre, e subeguale alla seconda. UCCELLI AQUATICI 45 COSTUMI Gli uccelli di questo Genere somigliano assai ai Gab- biani per le loro forme, ma ne diversificano infinita- mente nei costumi; ed anzi sono di essi, delle Sterne e delle Albatresse acerrimi nemici. Mediante l adunco lor becco, che in qualche specie anche è dentato , pren- dono e dilaniano i deboli animali, come piccoli qua- drupedi e giovani uccelli. Mentre essi hanno 1 figli è grandissima la distruzione delle uova, e la strage che fanno dei pulcini di Gabbiano, di Uria, di Mormon, ec. Amano molto il pesce, ma o non lo sanno pescare, o non vogliono prendersi una tal briga, giacchè per pro- curarselo si servono d’ un modo singolarissimo. Se- guono € si aggirano attorno ai branchi de’ Gabbiani, ed incontrandone alcuno che sembri essersi ben pa- sciuto, gli volano addosso e arditamente incominciano ad inquietarlo e percuoterlo col becco. ll Gabbiano allora, ad oggetto forse d’essere più agile nella fuga, forse anche conoscendo il volere del suo temuto ne- mico, fa risalire nel becco quel che aveva ammassato nel gozzo, e fuora lo rigetta. Lo Stercorario ciò visto, lascia immediatamente la sua vittima, e, serrate le ali, si piomba sopra il cibo cadente, e quasi sempre lo af- ferra avanti che sia giunto a toccare la terra o l’acqua. Un tal costume dei Zestris stato male osservato, e da lontano, valse a questi uccelli negli scorsi tempi il nome di Stercorari, giacchè fu creduto che essi si nutris- sero, non del cibo vomitato da’ Gabbiani, ma de’ lero escrementi. Questi rapaci uccelli de’ mari, amano anche gli avanzi de’ Cetacei e de’ pesci che trovano morti e galleggianti sul mare. Abitano quasi costantemente il settentrione: solo per accidente qualcuno ne capita ne” paesi del mezzogiorno, ma ordinariamente non sono che de’ giovani. Perciò di rado vedonsi in Italia, ed io fino ad ora non ho trovato in Toscana che un solo in- dividuo in abito giovamie. Nidificano ne’ paesi setten- rionali, sulle coste della Syezia, dell’ Islanda, del Gro- 46 ORDINE QUINTO eland, ec. Fanno un covo grossolano ammassando fu- chi, ed altre erbe sopra le spiagge, o sopra i massi, ma per il solito ad una certa distanza dal mare. Fuori dell’epoca delle cove vivono solitarj, ma allora si uni- scono in branchi, e fabbricano i nidi prossimi gli uni agli altri. Il loro coraggio per difendere i figli è gran- dissimo, e furiosamente attaccano ogni animale, e l’uomo stesso, se troppo si accosta alle loro colonie. Non v'è differenza notabile nell’ abito degli individui de’ due sessi, ma molta fra gl’ individui di varia età. Camminano col corpo quasi eretto. Hanno un curioso modo di volare, descrivendo continuamente e con gran rapidità delle piccole curve, movendosi in giri vorti- così, ec. Nota. Le frasi delle due seguenti specie son quelle date dal Principe di Musignano nella sua opera più volte citata: The genera of north American birds ec. * LABBO LESTRIS PARASITICUS Bose. Becco mediocre, diritto, largo alla base, intiero : timo- niere medie lunghissime, repentinamente ristrette, ed appuntate: tarso lungo diciotto piccioli: posteriormente quasi liscio. I Lestris rostro mediocri recto, basi-lato, integro: re- ctricibus mediis longissiniis, apice abrupte angustatis, acu- tis: tarso lineas 19 longo, postice tecto protuberantiis raris. Adulti in abito perfetto. Becco nero, con cera glauco-olivastra. Penne che cingono la cera, bianco- giallastre. Gote, regione degli orecchi e pileo di color scuro-bistro. Gola e lati del collo bianchi, con leggiera sfumatura gialliccia. Penne della cervice cenerognole, con lo stelo e una sottile striscia, lungo questo , di color bianco-giallo. Dorso, scapolari, sopraccoda, timoniere, sottocoda, ali e lati del petto, ‘color cenerino-bistro , simile al pilco: questo colore, sul mezzo del petto, UCCELLI AQUATICI Ly diviene un cenérino-chiaro tendente al gialliccio. Parte inferiore del petto e addome, candida. Remiganti del color del dorso, ma leggermente bianche alla base dal lato interno, e con stelo candido. Coda rotondata; le due timoniere medie molto più lunghe delle altre; della stessa larghezza di queste alla base, ma che gra- datamente van ristrettendo appena che le han sorpas- sate. Piedi ed unghie nere. Abito della media età. Becco come negli adulti: le parti superiori di color scuro-bistro ; le inferiori d’un simile colore, ma più chiaro: le penne della cervice, nella parte media, hanno una striscia longitudinale gialliccio-ceciata . Le ali e la coda del colore del dorso, con gli steli bianchi. Piedi neri. Giovani dell’ anno. Becco nero, con la cera ver- dastra. Testa e collo color scuro-bistro chiaro. Le penne del dorso, scapolari, e cuopritrici delle ali scu- ro-bistro, con una larga marginatura in cima di color lionato. Le penne del petto del colore del collo, ma con sottil margine bianchiccio. L’addome eguale nel colore al petto, ma con larghe fasce trasverse bianca- stre. Penne del sopraccoda e del sottocoda scuro-bistro, con larghe fasce trasverse lionate. Remiganti e timo- niere scuro-nere, con lo stelo bianco. Parte nuda della gamba, tarso, e base de’ diti e della membrana, color cenerino-celestognolo : il rimanente della membrana e de’ diti, di color nero. SINONIMIA Larus parasiticus (adult.) Larus crepidatus {giov.) Lin. Catharacta parasitica. Brunnich. Stercorarius longicaudus. Briss. Buffon, Planch. enlum. num. 762. * NOMI VOLGARI, STRANIERI Fraric. Le Stercoraire parasite, ou Labbe, Zngl. The artic Gull, Zed. Die schmerosser Raubmove. 48 ORDINE QUINTO Dimensioni. Lunghezza totale: (cioè fino alla cima delle timoniere laterali ) soldi 14. Apertura del becco: quatt. 4. picc. 2. Timoniere laterali: soldi 4. Timo- niere medie soldi 7. Tarso: quatt. 4. Costumi. Incontrasi sulle rive del Baltico, nella Svezia e nella Norvegia: l’inverno si spande nell’in- terno d’ Europa su i laghi, ed i fiumi. Arriva qualche volta in Germania, in Olanda, in Francia, in Svizzera, ed anche in Italia. Nel 1828 ne fu ucciso un individuo giovane, presso all'imboccatura dell’ Arno, che ora conservasi nel Museo pisano; ed a Lucca, nel Museo di S. A. il Duca, se ne vede un altro bell’ individuo, stato trovato sul padul di Maciuccoli. Propagazione. Fa il suo nido sulla terra, con mu- sco; non lontano dalla riva del mare: partorisce tre o quattro uova molto appuntate, d’un color verde-oliva- stro, con l'estremità più grossa, dipinta da una zona di macchie scure, e su tutto il resto punteggiate a mac- chiette rade (1). GABBIANO NERO LESTRIS POMARINUS Tewmm. Becco corto, curvo: timoniere medie lunghe, rotondate in cima: tarso lungo circa venti piccioli; posteriormente coperto di protuberanze. Lestris rostro brevi, curvo: remigibus mediis longis, apice rotundatis: tarso lineas 23 longo, postice protube- rantiis tecto. Adulti in abito perfetto. Becco olivastro-chiaro, nero nella cima. Iride scuro-gialliccia. Fronte, som- mità della testa, occipite, dorso, ali e coda d’ uno scuro molto cupo, senza alcuna sfumatura: penne della cer- vice lunghe, subulate, e d’un giallo-aureo splendido. Gola, gozzo, addome, e regione anale bianca; sul petto vi è un largo collare formato da macchie scure: (1) Temm. loc. cit. pag. 799: UCCELLI AQUATICI 49 simili macchie, ma trasversali, son disposte su ì fianchi e sopra le penne del sottocoda. Piedi e membrana in- terdigitale di color nero intenso (1). Abito della mezza età. Becco olivastro-chiaro, nero nella cima. Tutte le parti superiori, e le inferiori d’un colore scuro cupissimo. Le penne del collo e della cervice bislunghe, subulate e lustre, ma di colore scuro-giallastro: le due penne timoniere medie meno lunghe che negli individui in livrea perfetta, ma come in quelli, di larghezza uniforme fino alla cima, che è rotondata. Piedi neri (2). i Giovani dell’anno. Base del becco blù-verdastro, con la punta nera. Penne della testa e collo d’ un color bruno-fosco, marginate d’ uno scuriccio più chiaro: avanti l’occhio uno spazio nero. Schiena, scapolari e cuopritrici delle ali d’uno scuro-fosco, e ciascuna penna è terminata da una mezzaluna d’ un fulvo vivace. Petto, addome e fianchi d’ uno scuro-cenerino, con macchie a zic-zac fulve, che sono disposte trasversalmente. Groppone, addome, e penne del sopraccoda e sotto- coda dipinte da larghe fasce alternanti nerastre, e ful- vicce. Le due penne timoniere medie han la punta rotondata, ed oltrepassano le altre timoniere di cinque piccioli. Piedi cenerino-celestognoli: base de’ diti, e delle membrane bianca: nel rimanente i diti e le mem- brane son nere. Unghia posteriore bianca (3). SINONIMIA Larus parasiticus, Meyer. Le Stercoraire raye. Brisson, Stercorario di coda lunga, Storia degli Ucc. Tav. 539. Meyer et Wolf, Ois. d’Allem. Livr. 25. pl. 6. (adulto) Livr. 20. pl. 5» fig. 4. ( giovane). NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc, Le Stercoraire pomarine, Ingl. Pomarin Gull, Ted. Felsen Meve, (1) (2) (3) Temm, ibid. pag. 796. Tomo III. 4 50 ORDINE QUINTO Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 13, 0:14. Le timoniere medie oltrepassano le laterali di 3, o 5 soldi. Tarso: quatt. 5. picc. 1. Costumi. È proprio della Svezia, della Norvegia, delle Orcadi, delle coste settentrionali di Scozia, e di molti altri paesi del cerchio artico. Gli adulti rarissi- mamente calano sul Reno, e sulle coste dell’ Oceano, ma i giovani giungono in Svizzera, ed in Italia. Il Prof. Ranzani riporta ne’ suoi Elementi di Zoologia , che nell’ Ottobre del 1822 uno ne fu ucciso presso Bologna. Il D." Pajola ne trovò uno sulle Lagune di Venezia. PropAgazione. Costruisce il nido negli stagni, sopra de’ monticelli fatti con erbe e musco : partorisce due o tre uova molto appuniate, d’ un colore cenerino-oliva- stro, con un piccol numero di macchie olivastre (1). GENERE LXXXIII. LARUS Lin. CARATTERI GENERICI Becco tanto alto alla base che in cima, con la mASscELLA suPERIORE adunca: l’INFERIORE mu- nita di sotto d'una costola angolata sporgen- te: nessuna ceRA. Naric Senza margine, Tarsi scudettati. Distanza fra l'angolo posteriore delle narici, e l’apice della mascella supe- riore più corta del tarso. tia basi et apice aque altum. Manpi- BuLA superior adunca : inferior jugo angu- lato exporrecto predita. Cera nulla. Nanks absque margine. 'Tarsi scutellati, InreRvaLLUM inter angulum posticùum narium et apicem mandibulae superioris brevius tarso. (1) Temm. ibid. pag. 796. UCCELLI AQUATICI Sa Becco subeguale alla testa , robusto, | compresso , quasi diritto. Mascella superiore più o meno adunca verso la cima. Mascella inferiore un poco più corta della superiore: all’apice piegata in basso, e con un angolo sporgente nella sua parte inferiore. Lingua appuntata, un poco divisa nella cima. /Marzci nella parte media del becco, laterali, aperte nella sostanza cornea, comunicanti insieme, bislunghe, lineari, o solo più larghe ed ovate anteriormente. Gamba di mediocre lunghezza; ordinariamente con l’ intiero terzo: inferiore nudo. Z'arso poco 0 punto compresso , scu- dettato, subeguale al dito medio. Diti quattro : il po- steriore piccolo , o piccolissimo, libero, articolato sul tarso, ora con l'unghia ora senza: gli anteriori sub- eguali fra loro, riuniti del tutto da una membrana in- tiera o mediocremente incavata. Unghie mediocri, un poco arcuate, ottuse. Coda quadrata, di dodici ti- moniere. Al grandi: la prima remigante eguale, o poco più corta della seconda, che è la più lunga. COSTUMI Il mare è la dimora ordinaria de’ Gabbiani, ma v'è qualche specie che vive quasi costantemente sulle acque dolci. Essi hanno un volo lento e grave: girano ad una distanza mediocre dall’ acqua spiando i pesci che troppo si avvicinano alla superficie, e sopra i quali sì piom- bano con grandissimo i impeto . Ma i pesci vivi non sono il loro unico cibo: gli insetti ed i vermi aquatici son l’unico alimento di alcune delle specie più piccole, ed i cadaveri, ed ogni sorta di sostanze animali corrotte piac- ciono a tutti, e particolarmente a quei di dimensioni maggiori. Spesso prendono riposo sull’acqua, o posati sulla spiaggia, quantunque siano anche capaci, all’ oc- casione, di sostenere un volo lunghissimo, talchè im- punemente ne’ loro grandi viaggi Di mare son sorpresi e battuti dalle più furiose tempeste. Se però all’ avvi- cinarsi d’una burrasca non sono molto lontani dalla terra, prevedendo ciò che deve accadere, si ritirano 5a ORDINE QUINTO sui laghi, e sui fiumi. Sono abilissimi a prevedere le procelle; e dal loro volo agitato, e dal loro spesso gri- dare ne possono gli uomini trarre dei sicuri indizi. Emigrano. L'inverno innumerevoli iruppe s° aggirano sulle nostre acque, e dolci e salse, ma nell’ estate il loro numero fra noi è molto minore. Essi si ritirano allora quasi tutti sulle spiagge marine del cerchio artico, ove covano in società. Il loro nido è fatto grossolanamente con alghe, o con fuchi; oppure depositano le uova nel cavo d’uno scoglio, o in una buca della spiaggia. Le specie più piccole nidificano presso agli stagni o nelle praterie umide. I giovani differiscono dai vecchi fino al secondo o terzo anno; ed i vecchi soffrono ogni anno in primavera alcune mutazioni di colore nelle penne della testa, e del collo. Nota. Tale e tanta è la somiglianza che esiste fra molte delle specie di questo genere, tali e tante sono le livree diverse di cui questi uccelli si vestono nelle varie epoche della vita, che i Zarus sono fino al presente, fra tutti i vo- Jatili, i più difficili a determinarsi con esattezza. E per me particolarmente che, abitando a qualche distanza dal mare, poco o punto posso studiarli in vita ed in libertà, la diffi- coltà è maggiore: perciò io sono stato obbligato in questo genere a prevalermi della scienza altrui, La bella e filoso- fica opera di C. Luciano Bonaparte Principe di Musignano ( The Genera of north american Birds and a Synopsis of the species ec.) mi ha guidato per stabilire le frasi speci- fiche, ed anzi diverse delle da me quì in seguito riportate non sono che una traduzione di quelle del Bonaparte, modificata leggermente per adattarla al numero maggiore di specie, ed al modello generale del libro, Le opere del Temminck mi han servito per le descrizioni delle livree a me incognite; lo Schinz per indicare la forma e color delle uova, ec. Ma con tutto ciò questa parte del mio libro è molto lontana dall’ essere di mia piena soddisfazione, ed è solo l’impossibilità di potere, in questo momento, far meglio, che mi obbliga a pubblicarla quale essa è. UCCELLI AQUATICI 53 MUGNAJACCIO LARUS MARINUS Lux. Dorso, scapolari e cuopritrici delle ali nero-lavagna» remiganti nere, con stelo nero, bianche in cima: ali sube. eguali alla coda: tarso lungo circa trentadue piccioli. Larus tergo, scapularibus, tectricibusque alarum nigro- ardesiacis: remigibus nigris, apice albis, rachi concolori: alis caudam subequantibus: tarso fere lineas 34 longo. Adulti in abito perfetto d’ inverno. Becco giallo- biancastro, con l’apice della mascella inferiore rosso acceso. Palpebre rosse. Iride di color giallo brillante marmorizzato di scuro. Penne dell’ occipite, regione orbitale e cervice bianche, ma con una striscia longi- tudinale sullo stelo di color scuro-chiaro . Fronte; gola, gozzo, petto, addome, fianchi, sottocoda, coda e grop- pone bianco perfetto. Schiena, scapolari ed ali di color nero-fosco, un pocd cangiante in turchiniccio. Remi- ganti nerastre, terminate di bianco. Scapolari del color del dorso, terminate di bianco. Piedi bianco-sudici (1). Adulti in abito perfetto di nozze. Schiena, sca- polari, e parte esterna delle ali color nero-lavagna. Remiganti nerastre : la prima ha un grande spazio bian- co nella cima: le altre primarie vi han due macchie: tutte le remiganti secondarie han la cima con largo margine bianco. Cuopritrici inferiori delle ali, e mar- gine esterno di color bianco. 'T'utte le altre parti del corpo vestite da candidissime penne. Giovani dell’anno. Becco nero. Iride nerastra. Penne del vertice, occipite, cervice e lati della iesta bianchi, con fascia grigio-nerastra longitudinale. Fron- te, gola e lati del collo bianche, con deboli macchie scuricce. Penne del dorso, scnpolari c cuopritrici delle ali nerastre, con largo margine biancastro-ceciato . Le grandi scapalari e cuopritrici, oltre il margine hanno (1) Temm. ibid. pag. 761. 54 ORDINE QUINTO delle macchie laterali dello stesso colore. Petto, addome e fianchi bianchi, con larghe macchie nerastre . Parte media dell’addome e regione anale bianca senza alcuna macchia. Penne del sopraccoda e sottocoda bianche, con macchie nere. Timoniere bianche alla base, nere verso l'estremità, marginate in cima di bianco con macchie nere sulla base, e bianche su i lati verso la cima: di tali timoniere, le medie hanno la porzione nera più estesa che le esterne. Remiganti primarie in- tieramente nere; soltanto nell’ apice hanno un sottilis- simo margine ceciato. Remiganti secondarie nericce, col margine biancastro più esteso. Piedi bruno-lividi. Unghie nerastre . Giovani del secondo anno. Si distinguono per avere una ma ggior quantità di bianco. I margini delle penne sono più ampli, e di color bianco fù puro, e le parti inferiori han meno macchie scure e più pic- cole. Il becco comincia a colorirsi di giallo alla base, ed i piedi divengon più chiari. VITAE Pi dopo la muta d’ autunno. Comparisce il colore scuro del manto: allora esso è di color nerastro, con macchie irregolari scure e grigie. Il color bisgea delle varie parti divien puro, e solo è in alcuni luoghi asperso di macchie nerastre, Sulle ti- moniere vi son molte marmorizzature nericce. Il becco divien giallo-livido con macchie nere, e vi comparisce la macchia rossa e nera sul mezzo (1). SINONIMIA Larus nevius. Gmel. Buffon, Planch. enlum. num. 990. NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. Le Goeland a manteau noir. /ngl. Wagel Gull. Ted. Mantel Meve. Dimensioni. Lunghezza totale: Braccio 1. soldi 3. (1) Temm. ibid. pag. 762. UCCELLI AQUATICI 55 Apertura del becco: soldi 2. picc. 5. Coda: soldi 5. picc. 6. Tarso : quatt. 8. Cosrumi. Abita costantemente sul mare. Abonda resso le Orcadi, e le Ebridi. Non è molto comune sul Mediterraneo, particolarmente nella livrea perfetta. Io ne ho ricevuto dal Mar Rosso un adulto in abito di estate . Propacazione. Ordinariamente, per quel che di- cono, nidifica nel cerchio artico, e nelle isole più set- tentrionali del mar Baltico. Secondo Schinz questa specie fa il nido solitario, e non in compagnia come quasi tutte le altre specie. ° MARINO PESCATORE LARUS ARGENTATUS Brenm. . Schiena, scapolari e cuopritrici delle ali cenerino-per- late: remiganti nere, con stelo nero: la prima con una gran macchia bianca terminale: la seconda oltre la macchia terminale ne ha un altra rotonda: ali poco più lunghe della coda: tarso lungo circa ventotto piccioli. Larus tergo, scapularibus tectricibusque alarum cine- | reo-margaritaceis: remigibus nigris rachi concolore: prima ‘ macula alba magna terminali: secunda maculis duabus, inferiori circulari: alis cauda paullo longioribus: tarso pollices duos cum dimidio fere longo. Adulti in abito perfetto d’ inverno. Becco giallo, con l’ apice della mascella inferiore fulvo. Palpebre gialle. Iride gialla. Penne del vertice, dell’ occipite , regione orbitale, e temporale, cervice e lati del collo candide, con una fascia cenerina longitudinale sul mezzo. Fronte, gola, gozzo, petto, fianchi, addome, groppone, sopraccoda, coda, sottocoda e cuopritrici inferiori delle ali candide. Schiena, scapolari, e cuo- pritrici delle ali cenerino-perlate. Remiganti: la prima nera alla base, bianca nella cima: la seconda nera nella cima, con due larghe macchie bianche rotondate che si congiungono sul margine esterno: il nero della cima 56 ORDINE QUINTO va ristringendosi col calare verso la base della penna, dimodochè questa ha una larga macchia cenerina sul lato interno: la terza remigante cenerina nei due terzi inferiori, nera nel terzo superiore, con la punta bianca: la quarta ha la punta bianca, un piccolo spazio nero sotto il bianco, e nel rimanente è cenerina: la quinta come la quarta, ma il bianco ed il nero son più ristretti : la sesta ha la punta bianca, e una piccola macchia nera sul lato esterno: nel rimanente è cenerina. Tutte le altre remiganti son cenerine, con l’ apice bianco. Le grandi scapolari son colorite in questa stessa maniera. Piedi giallo-carnicini. Unghie color di corno. Noga. Secondo le diverse età il nero delle remiganti è più o meno esteso, le macchie bianche nella cima di queste più o meno grandi: in alcuni le due macchie della seconda timoniera sono del tutto separate. Adulti in abito di nozze. Differiscono da quelli in abito d'inverno, per avere il capo ed il collo intie- ramente bianchi, senza nessuna macchia nerastra. Giovani dell’anno. Becco nero. Iride nerastra. Penne del vertice, occipite, cervice e lati della testa bianchi, con fascia grigio-nerastra longitudinale. Fron- te, gola e lati del collo bianchi, con deboli macchie scuricce. Penne del dorso, scapolari e cuopritrici delle ali nericce, con largo margine biancastro-ceciato. Le grandi scapolari, e cuopritrici, oltre il margine hanno delle macchie laterali dello stesso colore. Petto e fianchi bianchi, con larghe macchie nerastre. Parte media dell’addome e regione anale bianca senza alcuna mac- chia. Penne del sopraccoda e sottocoda bianche, con macchie nere. Timoniere bianche alla base, nere verso l’ estremità, marginate in cima di bianco, con macchie nere sulla base, e bianche su i lati verso la cima: le medie hanno più delle interne estesa la porzione nera. Remiganti primarie intieramente nere: soltanto all’api- ce hanno un sottilissimo margine ceciato. Remiganti secondarie nerastre, col margine bianchiccio più esteso. Piedi bruno-lividi, Unghie nerastre . | UCCELLI AQUATICI 97 SINONIMIA Gabbiano reale, o Marino pescatore, ec. Storia degli Uccelli Tav. 582. Buffon, Planch. enlum. num. 253. (adulto). ‘ Brisson, Ornith, Tom. 5. pl. 14. (adulto). NOMI VOLGARI. TOSCANI Gabbiano, Mugnajaccio, Pis. Martinaccio, Y'ecchiano, STRANIERI Franc. Le Goeland a manteau bleu, Ingl. The Herring Gull. Zed. Die Weissgrave Meve. Dimensioni. Lunghezza totale* Braccio 1. soldi 4. Apertura del becco: soldi 2. quatt. 2. Coda: soldi 5. quatt. 2. Tarso: quatt. 6. picc. 4. Cosrumi. È molto comune sulle coste della To- scana, e vicino alle isole del Mediterraneo, ove nidifica in grande abbondanza. Ne’ tempi di forti venti, e bur- rasche di mare, ritirasi sopra i laghi. È la specie più grande di questo genere che i volare sopra le no- stre acque. ZAFFERANO MEZZO-MORO LARUS FUSCUS Lun. Schiena, scapolari e cuopritrici delle ali color nero-]a- vague: remiganti nere con stelo nero, bianche in cima: ali più lunghe della coda circa venti piccioli: tarso lungo ventiquattro piccioli. Larus tergo, scapularibus tectricibusque alarum nigro- ardesiacis: remigibus nigris rachi conc olori, apice albis: alis caudan longitudinem duorum pollicum dice niubis: tarso lineas 26 longo. Adulti in abito d’inverno . Becco giallo, con apice della mascella inferiore fulvo. Palpebre giallo-rosse. Iride giallo-chiara. Penne del vertice, occipite e cer- 58 ORDINE QUINTO vice candide, con una macchia longitudinale media nerastra. Tutte le altre penne della testa, del collo, petto, addome, fianchi, coda e parte interna delle ali candide. Dorso, cuopritrici delle ali e scapolari color nero-lavagna. Remiganti primarie nere: la prima con una oa biden assai grande irregolare verso la cima; la seconda con una macchia bianca più piccola, e questa remigante ha l'apice bianco. Tutte le alire non hanno di bianco che l'apice. Remiganti secondarie co- lor nero-lavagna, con largo margine bianco nella cima. Le grandi Alen handio anch'esse un simile margine. Piedi d’un bel color giallo. Unghie nere. Abito di nozze. "Tutte le penne della testa e del collo sono intieramente candide : nel rimanente dell’ a- bito non vi è differenza con quello d’inverno. Giovani dell’anno. Becco nero, con la base scura. Gola, e gozzo biancastro, con strie longitudinali d’ un color bruno-chiaro. Petto e l’altre parti inferiori bian- castre , quasi intieramente coperte da grandi macchie d’ un edlon bruno molto forte. Penne delle parti supe- riori e cuopritrici delle ali nericce, nel mezzo intie- ramente marginate da una stretta dii giallastra. Ti- moniere nerastre, con la base grigia marmorizzata di nero, in cima terminate di bianco. Remiganti nere senza nessuna macchia bianca. Piedi giallo-ocraceo sudicio . SINONIMIA Larus flavipes. Meyer. Laro fosco. Ranz., Elem. T. IL parte TX. T. 29. fig. 2. Zafferano mezzo-moro. Storia degli Uccelli Tav. 532. (abito di nozze). Guairo Tav, 535. ( giov. ) Meyer et Wolf, Ois. d’Allem. Livr. 18. pl. 6. NOMI VOLGARI. TOSCANI Gabbiano, Mugna]jo, Pis. Martinaccio, Vecchiano. STRANIERI Franc. Le Goeland a pieds jaune. Zngl. The kerring Gull. Zed. Die gelbfiissige Meve. UCCELLI AQUATICI 59 Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 18. quatt. 2. Apertura del becco: soldi 2. quatt. 1, Coda: soldi 5. Tarso: soldi 2. Cosrumi. Non è delle specie più comuni. Qualche volta ascende i fiumi, e gira su i laghi, ma la sua di- mora ordinaria è il mare. Al dire del Calvi, nelle vi- cinanze di Genova se ne Liu sovente de’ giovanis- simi, il che fa sospettare possa questa specie propagarsi anche nel Mediterraneo. Propacazione. Nidifica sulle Dune nella rena, o sulli. scogli; partorisce due 0 tre uova grigio-brune macchiate di nero (1). GAVINA LARUS CANUS Lin. Schiena, scapolari e cuopritrici delle ali cenerino-per- late: remiganti nere, con stelo nero: ali molto più lunghe della coda; tarso di venti piccioli: narici lineari, Larus tergo, scapularibus tectricibusque cinereo-marga- ritaceis: remigibus nigris, rachi concolore: alis. cauda multo longioribus: tarso lineas 22 longo. Adulti in abito perfetto d’inverno. Becco verde- livido alla base, giallo-ocraceo in cima: interno della bocca giallo-fulvo. Iride scura. Palpebre scuro-rossicce. Penne “del verlice, occipite, cervice e lati della base del collo candide, con macchia rotondata cenerognolo- nerastra verso la cima. Regione orbitale bi con piccole strie longitudinali nerastre. Fronte, gote, lati del collo, gola, gozzo, petto, addome, fianchi, sopraccoda, timoniere, ‘imoceda e parte interna delie ali, di un bianco puro. Dorso, scapolari e cuopritrici delle ali cenerino-piombate. Remiganti: la prima e la seconda nere, con una gran macchia bianca verso la cima, nella punta bianche: terza cenerina alla base, nera nell'altra metà, con la punta bianca: le altre han la parte infe- (1) Temm. ibid. pag. 769. 60 ORDINE QUINTO riore cenerina , la punta bianca, ed una macchia nera sotto il bianco, la qual macchia va sempre diminuendo in ragione che s’accosta alle remiganti secondarie. Re- miganti secondarie dello stesso colore del dorso, con la cima bianca: le grandi scapolari son colorite nella stessa maniera. Piedi livido-celestognoli, macchiati di giallo. Unghie color di corno. Adulti in abito perfetto di nozze. Hanno il becco. color giallo d’ ocra: le palpebre color rosso-vermiglio : la testa e il collo candidi, senza alcuna macchia: i piedi giallo-ocracei, con macchie celestognole (1). Giovani dell’anno. Becco nero, con la base di color livido. Palpebre scure. Fronte, e tutte le parti inferiori biancastre, con macchie, e sfumature grigio- chiare, particolarmente sopra il petto, e sopra i fianchi, Tutte le parti superiori di color grigio-bruno: le penne del dorso e delle ali marginate e terminate di bianco- giallastro, o di rossiccio: quelle della parte alta della schiena con sottil margine di questo stesso colore. Gola e parte media dell’addome di color bianco senza macchie. Remiganti bruno-nerastre. Base della coda bianca, nel rimanente bruno-nerastra, con la cima biancastra. Piedi giallastri, o bianco-lividi (2). Giovani dopo la prima muta d’ autunno. Becco nero in cima, con la base cenerino-livida. Iride nera- stra. Pileo, tempie, cervice, lati della base del collo, petto e lati dell’addome candidi, con numerose mac- chie cenerino-nerastre-sudicie: quelle della fronte, del vertice e delle tempie sono bislunghe: quelle della cer- vice rotondate, quelle del petto a mezzaluna. Gote, gola, gozzo, lati del collo, addome e sottocoda bian- che, senza alcuna macchia. Davanti all’ occhio e sulla gota una mezza luna di peli neri. Penne del dorso, scapolari, e cuopritrici delle ali cenerino-piombate per la massima parte, mescolate a molte grigio-scuro-su- dicie. Remiganti primarie nero-sudicie, senza nessuna (1) (2) Temm, ibid. pag. 772. 773. UCCELLI AQUATICI 61 macchia bianca: le secondarie cenerognole alla base, nero-sudicie in cima, marginate di bianco dal lato e- sterno. Penne del sopraccoda bianche, con alcune macchie nerastre semilunari: quelle del sottocoda sono ancor esse bianche, ed hanno una minor quantità di macchie nere, ma angolate. Piedi bianco-lividi. Unghie nere. SINONIMIA Larus cinereus major. Aldrov. Ornit, Tom, 3. Tab. 74. Larus hybernus. Lio, cur. Gmel. ( giov.) Gavia hyberna. Brisson. Zafferano, o Gavina, ec. Storia degli Uccelli Tav, 530. (adulto in estate). Mezza mosca, 521. (abito d’inperno). Buffon, Planch, enlum. num. 977. (adulto in inverno). NOMI VOLGARI. TOSCANI Gabbiano, Mugnajaccio, Pis. Martinaccio, Yecchiano, STRANIERI Franc. La Mouette a pieds bleus. Ingl. The common Gulli. Zed. Die sturm Meve. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 16. Apertura del becco: soldi 2. Coda: soldi 5 Tarso: quatt. 7. Cosrumr. Questa specie di Gabbiano è una delle più abbondanti in Toscana. Frequenta le imboccature de’ fiumi, i seni, l'interno de’ porti, ec. ed in quello di Livorno vedonsene sempre molti che volano d’ ogni banda, che si piombano sull’acqua a prendere i pic- coli pesci, o che scherzan per l’aria, ec. Ne tempi bur- rascosi sì ritirano su i paduli, o su i fiumi, e qualche volta posansi su i campi di fresco lavorati, per beccare i lombrichi che l’ aratro scoperse. Propagazione. Accade ordinariamente nel Setten- trione. I nidi trovansi riuniti in gran numero fralle erbe della riva del mare, e particolarmente presso l’imboc- catura de’ fiumi. Le loro uova sono in numero di tre 62 ORDINE QUINTO o quattro per covata, di color bianco-giallastro; con una gran quantità di macchie nere e grigie (1). GABBIANO COMUNE LARUS RIDIBUNDUS Leister. Schiena, scapolari e cuopritrici superiori cenerino-pere late: remigauti primarie bianche, marginate più o meno di nero: becco rosso-sanguigno: dito posteriore con un- ghia: tarso lungo diciannove piccioli: cappuccio nero sbiadito, che ricuopre tutto l’occipite (nell’abito di nozze). Larus tergo, scapularibus tectricibusque superioribus ci- nereo-margaritaceis: remigibus primariis albis, plus minus nigro marginatis: rostro sanguineo: digito postico ungui- culato: tarso lineas 21 longo: cucullo pallide nigro per to- tum occiput extenso (in veste nuptiali). Adulti in abito perfetto d’inverno. Becco rosso- cinabro , con l’apice nerastro. Iride bruno-nera. Testa, collo, petto, addome, fianchi, angolo dell’ala, soprac- coda, sottocoda e timoniere, di color bianco-candido . Una macchia cenerina circonda anteriormente gli oc- chi, poi passa sul vertice, e va a riunirsi a quella del lato opposto. Un altra simile fascia, a questa parallela, passa sull’occipite e si estende da una all’ altra regione dell’ orecchio: presso di questa regione vi è una mac- chia rotonda nera. Le penne della schiena, dell’ alto del groppone, le scapolari, le cuopritrici superiori ed inferiori delle ali, di color cenerino-perlato. Remigan- ti: le primarie bianche, tutte con la punta nera. La prima, e spesso la seconda, hanno nero ancora il mar- gine esterno: le altre non di rado hanno una macchia bianca all’ estremità del nero. Remiganti secondarie ce- nerine: le contigue alle primarie hanno la cima nera- stra. Piedi rosso-cinabro. Unghie nere. Giovani dell’anno avanti la prima muta. Becco di color livido alla base, con la punta nera. Testa e (+) Schinz, Ilist. natur. des Nids etc. pag. 16. UCCELLI AQUATICI 63 occipite di colore scuro-chiaro, con una gran macchia dietro gli occhi: tutte le parti inferiori bianche, ed un collare bianco sulla nuca: sul gozzo vi è una sfumatura scuriccia, e su i fianchi vi sono delle macchie semilunari scure. Dorso, scapolari e cuopritrici medie scure, mar- ginate di giallastro-sudicio. Angolo dell’ ala bianco. Remiganti bianche alla lor base e sul margine interno, nere esternamente ‘ed in cima. Grandi cuopritrici di color cenerino-perlato . Timoniere bianche , con fascia nera in cima. Piedi giallastri (1). Giovani dopo la prima muta . Testa, collo ; petto , addome, fianchi, sopraccoda e sottocoda, di color can- dido. Una piccola fascia semilunare avanti l'occhio. Una macchia nera presso dell’ orecchio. Le due fasce tras- verse, sull’occipite e sulla nuca, leggermente indicate. Dorso, scapolari, e grandi cuopritrici delle ali, cene- rino-perlate. Remiganti primarie candide. Le due pri- me marginate di nero nei due terzi superiori: le altre han nera solo la cima. Remiganti secondarie cenerine, con macchia nerastra verso la cima. Piccole e medie cuopritrici come avanti la muta, cioè nerastre con mar- gine biancastro. Coda candida, con larga fascia termi- nale nera. Piedi giallastri. Unghie nere. Abito di nozze. Becco di color rosso-carnicino . Un cappuccio nero-sbiadito cuopre la testa, estenden - dosi più in avanti verso il gozzo, che di dietro sulla cervice. Prime remiganti primarie con strettissimo mar- gine nero. In tutto il rimanente somigliano perfetta- mente gli adulti in abito perfetto d’inverno. Piedi color rosso-carnicino. Unghie nere. SINONIMIA Larus cinerarius. Gmel. ( adult. in inverno). Larus erithropus. Gmel. ( giov. in muta). Larus cinereus alter rostro, et pedibus rubris, Aldrov. Ornith. Tom. 3. Tab, mO. (1) Temm. loc. cit. pag. 782. 64 ORDINE QUINTO Larus procellosus. Bechst. Xema ridibundus. Boie. Coralliha cenerina spruzzata. Storia degli Uccelli Tav. 528, ( adulto in inverno). Buffon, Planch, enlum. num. 969. NOMI VOLGARI. TOSCANI Gabbiano, Mugnajo, Pis. Froncolo, Valdichiana. STRANIERI Franc. La Mouette rieuse. Ingl, The brown headed Gull. Ted. Die braunképfige Meve. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 13. quatt. 2. Apertura del becco; quatt. 5. Coda: soldi 3. picc. 10. Tarso: quatt. 4. picc. 3. Costumi. È questa specie fra noi delle più comuni: in autunno cominciansi a vedere i Gabbiani in abbon- danza, e restano quà sino a primavera. Amano molto più l’acqua dolce della salata, perciò sempre qualcuno ne vola su i paduli e su i fiumi, anche a gran distanza dal mare. Ove poi straripano de’ fiumi, o le. piogge inondano i campi lavorati, là ne compariscono branchi innumerevoli, che contnuamente sì aggirano. su quelle acque, or sì posano, or riprendono il volo, ora stri- dono, ec. sempre cacciando gl’insetti che in quel luogo sAllascia no) o nuotano. Propagazione. È questo Gabbiano una delle specie che meno s’ avanza verso il settentrione per nidificare, giacchè, come il Sig. Schinz asserisce, spesso ne riman qualche coppia sul lago di Costanza: iù io ho qualche ragione di credere che ne nidifichino anche nell’Italia. Le sue uova sono un poco più piccole di quelle di Gallina, di color giallo-olivastro, con molte macchie scure di varia grandezza , UCCELLI' AQUATICI 65 RA mC «GABBIANO CORALLINO LARUS MELANOCEPHALUS NarteReR. Schiena, scapolari e cuopritrici superiori cenerino-per- late: remiganti primarie bianche intieramente, o con mar- gine nero, bianche in cima: becco rosso-sanguigno: cuo- prittici inferiori delle ali candide: dito posteriore con unghia: (nell’abito di nozze) cappuccio nero-morato. Larus tergo, scapularibus, tectricibusque superioribus cinereo-margaritaceis: remigibus primiariis penitus albis, vel nigro-marginatis, apiceque ex toto albo: rostro san- guineo: tectricibus inferioribus candidis: digito postico ungulato: (iu veste nupiiali ) cucullo sature nigro. Adulti in abito perfetto d’inverno. Becco assai grosso , forte, molto adunco nella cima, di color rosso vivo, con una macchia nera verso la cima. Iride bruno- nera. Parte della testa e nuca, di color bianco legger- mente perlato. La fronte non ha macchie, ma sul ver- lice, sull’occipite, sulla nuca e sulle gote, vi è una gran quantità di macchie piccole, bislunghe, di color cene- rino-nerastro. La region dell'orecchio è quasi d’ un sol Tomo III. ; 5 06 ORDINE QUINTO colore cenerino-cupo. La gola, il gozzo, il petto, l’ad- dome, i fianchi, le cuopritrici inferiori delle ali, il so- praccoda , le timoniere ed il sottocoda, di color bianco candido. Dorso, scapolari, cuopritrici superiori delle ali, color perlato-cenerino. Le remiganti alla base son di color perlato sericeo , bianche nella cima. La prima ha il margine esterno sino al terzo superiore, d’ un bel nero-morato. Piedi di color rosso vivace. Unghie nere. Adulti in abito di nozze. Becco color rosso-coc- cineo, con una macchia nerastra verso la cima. Cerchio palpebrale nudo, colore arancione. Iride scuro-chiara. La testa e la parte superiore del collo è di color nero purissimo. Una macchia bianca bislunga e in traverso sulla palpebra superiore ed inferiore. Il rimanente del collo, il gozzo, il petto, l'addome, i fianchi, il sotto- coda, il sopraccoda, le timoniere, e le cuopritrici in- feriori delle ali son bianco-candide. Il dorso, le sca- polari, le cuopritrici superiori delle ali, son di color cenerino-perlato. Remiganti primarie candide, legger- mente tinte di perlato-sericeo. La prima ha il margine esterno nero fino quasi verso la cima della penna. La seconda ha nero questo stesso margine, ma solo nel terzo superiore, e non nella punta. La terza ha nero uno spazio minore del margine esterno, e verso la punta s' estende anche sul margine interno. La quarta ha una simile macchia ma più piccola. La quinta non ha che una macchia fatta a cuore verso la cima. Tutte le altre remiganti sono cenerino-perlato-sericeo. Piedi rosso- lacca. Unghie nere. Nota. L'abito d’ inverno descritto quì sopra, come pure l'abito di nozze, sono assai diversi da quelli che il Tem- minck assegna al suo Larus melanocephalus: giacchè le penne remiganti che ne’ miei individui sono più o meno colorite di nero, in quelli di Temminck sono intieramente candide, Nonostante questa cospicua differenza, io non credo dovere esitare a considerarli come appartenenti alla specie del IZelanocephalus, sapendo a quante mai muta- zioni è soggetto il nero delle remiganti, nei diversi Larus, UCCELLI AQUATICI 67 coll’avanzarsi essi in età. Io credo adunque di dover solo considerare gl’ individui da me trovati in Toscana come più giovani di quelli descritti dal Temminck., Giovani in primavera? Han lo stesso abito degli adulti in inverno, ma han poi il vertice, l’occipite, e la nuca nera con macchie longitudinali bianche. Nota. Ho trovato sovente in primavera degli individui con la testa colorata nel modo qui sopra riportato, altri che l'avevano più bianca, altri più nera. Suppongo che siano giovani, ma von ne ho alcuna certezza. Ignoro poi affatto quale è la livrea del Larus melanocephalus avanti la prima muta. Temminck gli assegna un abito simile a quello da me descritto per l’abito d'inverno, ma avente di più il margine esterno delle remiganti nero, ed una larga fascia nera io cima alla coda. lo sino ad ora non ha veduta una tal livrea. SINONIMIA Xema melanocephalus. Boie, Gabbiano corallino, cenerino, Stor. degli Ucc. Tav. 526 (in abito d’ inverno ). Moretta, o maschera corallina, Tav. 527 (in abito di nozze). NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. La Mouette a capuchon noir. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 12. quatt. >. Apertura del becco: quatt. 5. Coda: soldi 4. picc. 5. Tarso: quatt. 5. picc. 1. Costumi. Non è molto frequente. Nell’ inverno di quando in quando qualcuno ne comparisce, ma allora è più raro che nella primavera. L'individuo in abito perfetto d’inverno descritto quì sopra, fu ucciso presso la foce del Serchio nel Gennajo del 1826. Quello in abito perfetto di nozze, fu ucciso in Arnino il 29 Maggio del 1828: e nel Maggio o nell’ Aprile ordina- riamente ne comparisce il numero maggiore. I suoi costumi sono presso a poco li stessi di quelli del Larus ridibundus ; s’aggira volentieri vicino alla costa, nel- 68 ORDINE QUINTO l'interno de’ prati, e sopra i paduli o stagni che son prossimi al mare. Trovasi tanto nel Mediterraneo che nell’ Adriatico. Al dir del Calvi, è ‘assai comune a Genova. Da Venezia ne ho avuti molti ‘individui: e Temminck dice che abbonda anche sulle coste della Dalmazia. GABBIANELLO LARUS MINUTUS Pattas. Schiena, scapolari e cuopritrici superiori, cenerino— perlate: remiganti primarie cenerino-nerastre, o nere, bianche in cima: becco nerastro: dito posteriore senz’ un» ghia, o piccolissimaf tarso lungo dodici piccioli: (nell’abito di nozze) cappuccio nero-morato . Larus tergo, scapularibus tectricibusque superioribus ci- nereo-margaritaceis: renugibus primariis cinereo-nigre- scentibus, vel nigris, apice albis: rostro nigrescente: di- gito postico fere vel penitus exunguiculato : tarso lineas 13 longo: (in veste nuptiali) cucullo nigro. Adulti in abito perfetto d’ inverno. Becco scuro- nero. Iride scuro-nera. Fronte, vertice, gote, regione orbitale, gola, gozzo, petto, fianchi, addome, soprac- coda, sottocoda e timoniere, bianco-nivee. Occipite e nuca color nero-cenerognolo. Cervice, lati del petto, dorso, groppone, scapolari, cuopritrici superiori delle ali, color cenerino-perlato. Remiganti: la prima col margine esterno nero, bianca in cima, cenerino-perlata lungo lo stelo, con larghissimo margine nerastro dal lato interno: tutte le altre colorite come la prima, ma col margine esterno intieramente cenerino , e non nero. ‘Tutte han lo stelo cenerognolo. Dalla parte inferiore tutte le remiganti son nerastre, e lo stelo è bianco. Piedi rossi, con unghie nere. Adulti in abito perfetto di nozze. Becco nerastro. Iride scuro-nera. Testa e parte superiore del collo, d’ un bel color nero leggermente cangiante in verdone. Base del collo, alto della schiena, petto, fianchi, ad- UCCELLI AQUATICI 69 dome; ‘sopraccoda, sottocoda e timoniere, color can- dido . Base della schiena , groppone, scapolari e cuopri- trici delle ali, color cenerino-perlato. Remiganti bian- che in cima; nel rimanente, sulla pagina esterna son cencrine, col margine interno nerastro , e lo stelo ce- nerognolo: sulla pagina interna son nerastre, con lo stelo bianco. Cuopritrici inferiori nerastre. Piedi rosso- lacca. Unghie nere. Giovani dell’ anno. Becco nero. Fronte, vertice, gote, lati del collo, gola, gozzo, petto, fianchi, addo- me, sottocoda, sopraccoda e cuopritrici inferiori delle ali, candide. Occipite nerastro. Una macchia nera ro- tondata su i lati del collo dietro 1’ orecchio. Cervice, dorso e scapolari , cenerino- -perlate . Piccole e medie cuopritrici nero-sudicio, marginate di giallo-rossastro- sudicio. Grandi cuopritrici pr, cenerino-nera- stre alla base dal lato esterno. Remiganti primarie con stelo nero, nere dal lato esterno Li in cima, bianche sul margine interno : remiganti secondarie bianche, con macchia nera sul mezzo. Coda bianca alla base, con larga fascia nera in cima. Piedi rosso-carnicini. Unghie nere. SINONIMIA Larus cinereus minor. Aldr. Ornith. Tom, 3, Tab, 75. Xema minutus. Boie, Larus atricilloides, Falk. NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. La Mouette pygmée. Ingl. The Litile Gull. Ted. Die kleine Meve. Dimensioni. LU. totale: soldi 10. Apertura del becco: quatt. 4. Coda: soldi 3. quatt. 1. Tarso: soldo 1. Cosrumi. Benchè non molto comunemente, pure ogni anno arriva in Toscana qualche individuo di que- sta specie. Nel 1816, essendo nella bandita di Tom- bolo in una quieta giornata del Settembre, veddi arri- mò ORDINE QUINTO vare ad un tratto una quantità sì grande di Gabbianelli, che ne rimase quasi intieramente coperta la superficie del piccolo stagno, presso cui io cacciava . Essi volavano da una parte e dall’altra piombandosi sull’acqua, ed alcune volte fermandovisi appunto come sogliono fare le Sterne. Non erano timidi, anzi con indifferenza passavano presso di me, e non fuggivano neppure ai molti colpi di fucile che tirava contro di loro. Vesti- vano tutti l’ abito d’inverno, o quello di gioventù. Nell’ Aprile del 1828 sul padule di Maciuccoli ne com- parve nuovamente una quantità assal grande, e quasi tutti in abito di nozze. Fuori di queste epoche non ne ho veduti che uno o due per annata. Il Gabbianello trovasi anche nell’ Adriatico, e qualche volta su i laghi dell’Italia settentrionale, e della Svizzera. * GABBIANO TERRAGNOLO LARUS TRIDACTILUS Lara. Schiena, scapolari e cuopritrici delle ali, cenerino-per- late: remiganti primarie nere in cima: dito posteriore senz’ unghia: dito medio, non compresa l’ unghia, lungo presso a poco sedici piccioli. Larus tergo, scapularibus tectricibusque cinereo-mar- garitaceis : remigibus primariis apice nigris: digito postico exunguiculato; medio, ungue non comprehenso , lineas 17 fere longo. Adulti in abito perfetto d’inverno. Becco giallo. Iride scura. Palpebre rosse. Testa, collo, petto, fian- chi, addome, sopraccoda, sottocoda e umoniere, can- dide. Le penne dell’occipite hanno nella cima una sfumatura cenerina: quelle della cervice e de’ lati del gozzo l’ hanno anch'esse, ma più chiara : sopra le orec- chie una macchia rotonda, nerastra. Davanti agli occhi una sottil macchia nerastra semilunare . Dorso, scapo- lari e cuopritrici delle ali, cenerino-piombate. Remi- ganti primarie cenerine, con stelo nerastro: la prima ha tutto il margine esterno e la cima nera: la seconda, UCCELLI AQUATICI 71 la terza e la quarta, han tutte la cima nera; ma lo spazio occupato dal nero va sempre diminuendo con l’ accostarsi alla quinta. La quinta non ha che due macchiuzze nere verso la punta. La quarta ha una macchia bianca in cima. Remiganti secondarie cene- rine, con la cima bianca. Piedi grigio-olivastri. Nota. Varia assai il modo con cui son macchiate di nero le remiganti primarie: giacchè alcune volte tutte hanno una SA bianca in cima, altre volte la quinta non ha che una fascia trasversa sotto |’ apice, ec. Adulti in abito di nozze. Tutta la testa ed il collo bianco candido, senza nessuna sfumatura cenerina, sull’ occipite e sulla cervice, e nemmeno nessuna mac- chia nerastra davanti gli occhi (1). Giovani dell’ anno. Becco nero. Iride nera. Testa, collo, petto, addome, fianchi, sopraccoda e sottocoda, bianco-candide. Sulla base del collo, un mezzo col- lare nero che s’ estende dall’ angolo d’ un ala all’ altro. Al disopra di questo mezzo collare , fino a tutto l’occi- pite, vi è una sfumatura cenerino-celestognola che sulle orecchie è molto più intensa. Dorso e scapolari cene- rine, con qualche leggiera sfumatura giallo-sudicia . Piccole e medie cuopritrici nerastre: le grandi cene- rine: e di queste, quelle prossime al tronco. bianche dal lato interno, e in cima: dal lato esterno alla base cenerine, nere verso la cima. Remiganti: le prime quattro nere esternamente ed in cima, bianche sul lato interno: la quinta e la sesta bianco-cenerine con la punta bianca, una macchia nera verso la cima, ed una alla base dal lato esterno. Timoniere bianche, con la cima nera. Piedi scuro-olivastri. Unghie nere. SINONIMIA Larus rissa. Gmel. Gavia tridactyla. Boie. (1) Temm. ibid. pag. 776. 72 ORDINE QUINTO Gabbiano terragnola, e Galetra. St. degli Ucc. T. 529. Brisson, Ornith. Tom. 5. pl. 16. fig. a. © Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 15. Apertura del becco: quatt. 5. Coda: soldi 3. quatt. 2. Tarso: soldo 1. i Costumi. È rarissimo nel Mediterraneo: in Toscana io non l’ho mai trovato: il Prof. Calvi dice -nel suo Catalogo che qualche volta vedesi presso (renova. Tem- minck gli assegna per abitazioni i mari interni, ed 1 golfi. Propagazione. Nidifica nel Settentrione al di là del cerchio artico, in grandi società, sugli scogli i più per- cossi dalle onde. I nidi son formati con alghe secche, ed hanno una tal qual consistenza a causa de’ loro fetidi escrementi, da cui son coperti. Le uova sono assai glo- bose, col guscio molto sottile; son di color verdastro- sudicio, ora più chiaro ora più scuro, con delle linee e macchie scuro-chiare (1). * GABBIANO MEZZANO LARUS CAPISTRATUS Temm. Schiena, scapolari e cuopritrici superiori cenerino-per- late: remiganti primarie bianche, marginate più o meno di nero: becco rosso-scuro: cuopritrici inferiori delle ali cenerine: dito posteriore con unghia: tarso lungo dicias- sette piccioli: (nell’adito di nozze ) cappuccio nero-sbia- dito, che poco s’ estende sull’ occipite. Larus tergo, scapularibus, tectricibusque superioribus alarum cinereo-margaritaceis: remigibus primariis albis, plus minus nigro-marginatis: rostro brunneo: tectricibus inferioribus cinereis: digito postico unguiculato: tarso li- neas 18 longo: (in veste nuptiali ) cucullo nigro pallido, parum super occiput extenso. Adulti in abito perfetto d’inverno. Becco rosso- (1) Schinz ibid. pag. 16. UCCELLI AQUATICI 73 seuro. Testa, collo, petto, addome, fianchi, angolo dell'ala, sopraccoda, sottocoda e timoniere, di color bianco-candido: una macchia cenerisa circonda ante- riormente gli occhi, poi passa sul vertice, e va a riu- nirsi a quella del lato opposto. Un altra simil fascia, a questa parallela , passa sull’ occipite e si estende da una all'altra regione dell’ orecchio: vicino all’orecchio una macchia sciondi nera. Le penne della schiena, dell’alto del groppone, le scapolari, le cuopritrici superiori ed inferiori delle ali, di color cenerino-perlato. Remi- ganti: le primarie bianche, tutte con la punta nera: la prima, e spesso la seconda hanno nero anche il mar- gine esterno: le altre non di rado hanno una macchia bianca all’ estremità del nero. Remiganti. secondarie cenerine: le contigue alle primarie hanno la cima ne- rastra. Piedi rosso-scuri. Abito di nozze. Becco rosso-scuro. Una maschera di color nero-lavagna cuopre tutta la testa, eccettuato l’occipite, ed anteriormente riveste tutta la gola: le penne della gola son d’ un color più iritenso delle altre. Cervice, lati del collo, gozzo, petto, addome, fianchi, sottocoda, sopraccoda, coda, ed angolo dell'ala, di un to purissimo. Schiena, groppone, scapolari, e cuopritrici superiori ed inferiori delle ali, d’un bel color cenerino-perlato. Remiganti: la prima candida, con il margine interno la punta e la base del margine esterno, di color nero: la seconda e la terza come la prima, ma il lato esterno ha un margine sottilissimo nero nella parte estrema: la quarta ha la cima nera, con una piccola macchia bianca nell’ apice di questa. Il margine esterno è bianco; l'interno è cenerino. Là quinta e la sesta son nere verso la cima, con l’apice ed il rimanente della penna cenerino: remiganti seconda- rie cenerine. Piedi rosso-scuri. Unghie nere. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 11. picc. 3. Apertura del becco: quatt. 4. Coda: soldi 3. quali 2. Tarso: picc. 17. Costumi. Trovasi comune nelle regioni settentrio- -4 ORDINE QUINTO nali d'Europa e d’ America. È comune alle Orcadi, ed in Scozia, ma qualche volta trovasi anche nel Me- diterraneo, come lo provano le osservazioni del volte lodato Prof. Calvi di Genova, il quale nel suo Catalogo riporta, che nell’ Aprile del 1826 ne fu ucciso un individuo presso all'imboccatura della Polzevera, e che nello stesso mese del 1827 ne fu veduto un nu- mero considerabile dentro il porto di Genova. Io non l'ho giammai trovato in Toscana, e l'individuo in per- fetta livrea sopra descritto appartiene alla collezione del Sig. Calvi, il quale gentilissimamente volendo ce- operare a render meno imperfetto questo mio lavoro, insieme con molte altre specie alla mia collezione man- canti, a me l’ha inviato, onde comodamente l’ esami- nassi e descrivessi. Propagazione. Non è ben conosciuta . * GABBIANO CORSO LARUS AUDOUINII PaxropeAU. Schiena, scapolari e cuopritrici superiori cenerino-per- late: remiganti primarie perlate, nere verso la cima, con macchia bianca; hecco rosso-sanguigno:; dito posteriore con unghia: piedi neri, Larus dorso, scapularibus, tectricibusque superioribus cinereo-margaritaceis: remigibus primarivs margaritaceis, versus apicem nigris, albo maculatis: rostro sanguineo: digito posteriori unguiculato: pedibus nigris. Becco rosso, leggermente nerastro nel mezzo . Testa, addome, sottocoda e coda, bianca: verso la base della cervice e dei lati del collo comincia a comparire il color cenerino-perlato, che ricuopre il dorso, ed il groppone. Le ali son di questo stesso colore, ma il margine loro è bianco. Remiganti cenerine d’ ambo le facce : lo stelo loro è cenerino-scuriccio, nerastro esternamente. Le remiganti primarie hanno una macchia bianca alla ci- ma: la prima ne ha un altra piccola attondata, dal lato interno, e poco sotto l’apice: la seconda verso la metà UCCELLI AQUATICI n 55 inferiore diviene intieramente cenerina: la terza bianca in cima, il nero più esteso; e che scende lungo lo stelo , fin verso la metà della lunghezza della intiera penna. Nella terza il nero è più ristretto, e questo colore non scorre lungo lo stelo. Nella quinta la punta è bianca, e lo spazio nero è assai ristretto, e s’ estende sul margine esterno, e sull’interno. Nella sesta il nero non è ben visibile che su d’ un lato. Le altre han solo biancastra la sommità. La seconda è la più lunga di tutte. La prima è più lunga della quarta, più corta della seconda. Penne n. bianche. Coda subrotondata, candida: steli delle timoniere bianchi. Piedi neri. Unghie nere. Dito posteriore piccolo. SINONIMIA Payrodeau, Annal. des Sciences nat. acùt 1826. p. 460. Mouetté d’Audouin. Temminck et Laugier, Planches coloriées Livr. 81. pl. 480. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 16. quatt. 2. Coda: soldi 5. quatt. 1. Tarso: quatt. 5. picc. 2. Dito medio: quatt. 4. pice. 2. Costumi. Il Sig. D.F Payrodeau è stato lo scopritore di questa specie, che incontrò nel suo viaggio di Cor- sica. Io ho veduto a Parigi nella sua collesione l’indi- viduo da lui ucciso, quello stesso stato disegnato nelle Planches coloriées, e su quello io ho fatta la descri- zione qui sopra riportata . 1 APPENDICE AL GENERE LARUS Trattandosi d’un genere poco ben conosciuto, credo che sia sempre molto vantaggioso il potere insieme pa- ragonare la maggior quantità possibile di specie. Perciò riporto qui anche le frasi delle seguenti qualità di Gab- -6 ORDINE QUINTO biani, quantunque non trovati in Toscana, tanto più che sono Europei, e che son del numero di quelli da me presi in considerazione per formare le frasi di tutte le precedenti specie. * LARUS ATRICILLA Lis. Schiena, scapolari e cuopritrici superiori cenerino-per- late: remigauti intieramente nere: becco rosso—lacca: dito posteriore con unghia: ( nell’adito di nozze ) cappuccio color di piombo. Larus tergo, scapularibus , tectricibusque superioribus alarum cinereo-margaritaceis: remigibus penitus nigris: digito postico unguiculato: (iu veste nupt.) cucullo plumbeo, Costumi. Al dire di molti autori abita tanto in Ame- rica che nell’ Furopa. Temminek lo riguarda come proprio de’ paesi meridionali d’ Europa, e le coste della Sicilia, e della Spagna dice abbondarne; ma in Toscana fin ad ora non ho potuto trovarlo. * LARUS EBURNUS Lun. | Dorso, scapolari ed ali candide: becco giallo: piedi neri: membrana interdigitale smarginata, Larus tergo, scapularibus alisque candidis: rostro luteo: pedibus nigris: membrana interdigitali emarginata. Costumi. Abita i mari glaciali, lo Spitzberg, la Groenlandia: e qualche volta, ma accidentalmente, le coste dell’ Olanda, ed i laghi della Svizzera. * LARUS GLAUCUS Brounnic. Dorso, scapolari e cuopritrici superiori perlato-cene- rine: remiganti perlato-cenerine, bianche verso |’ apice, con stelo eo ali più corte cinque quattrini, e due piccioli della coda: tarso non maggiore di trentadue piccioli. Larus tergo , scapularibus tectricibusque superioribus ci- nereo-margaritaceis: remigibus concoloribus versus apicem UCCELLI AQUATICI 97 albis: rachi albo-cinerascente, cauda alas per duos pollices excedente: tarso lineas 35 non superante. Cosrumi. Vive nelle parti settentrionali dell’ oriente 9 a . NI ‘° ‘ dell’ Europa. E molto comune in Russia, raro sulle co- ste dell’ Oceano. Dicesi che si ciba con i cadaveri de’ Ce- tacei, de’ loro escrementi, de’ giovani uccelli marini, come di Pinguini, Urie, ec. (1). * LARUS LEUCOPTERUS Fazer. Dorso, scapolari e cuopritrici superiori perlato-cene- rino: remiganti cenerino-perlate, bianche nella cima, con stelo candido: ali subeguali alla coda: tarso non maggiore di ventiquattro piccioli. . Larus tergo, scapularibus tectricibusque superioribus ci- nereo-margaritaceis; remigibus concoloribus apice albis, rachi candida; alis cauda subaqualibus: tarso lineas 26 non excedente. Cosrumi. Abita le regioni del cerchio artico d’ambo 1 continenti. GENERE LXXXIV. STERNA Lun. CARATTERI GENERICI Becco subulato, appuntato, fortemente compresso. MasceLLa InrERIORE inferiormente quasi diritta. Nessuna cera. Narici senza mar- gine. Tarsi scudettati. Distanza fra 1’ angolo posteriore delle narici, e l'apice della mascel- la superiore più grande, o eguale al tarso. . Rostrum subulatum, acutum valide com- pressum. MANDIBULA INFERIOR inferne fere re- (1) Temm. loc. cit. pag. 759. 78 ORDINE QUINTO: cta. Cera nulla. Nages immarginata. Tarsi scutellati. Spatium inter angulum posticum narium, et apicem mandibule superioris tar- sum superans, vel equans. Becco più lungo della testa, leggerissimamente vol- tato in basso, subtetragono alla base, compresso in ci- ma. Mascella superiore quasi diritta, appuntata. Mascella inferiore quasi eguale alla superiore, anch’ essa appuntata, quasi diritta, con un angolo appena visibile dal lato inferiore. Lingua terete, appuntata, bifida. Narici laterali, basilari, forate nella sostanza cornea del becco, posteriormente limitate da una pic- cola membrana: comunicanti insieme. Gambe piut- tosto corte, con piccolo spazio nudo sopra il calcagno. Tarso subeguale al dito medio, poco compresso, ir- regolarmente scudettato. Dit quattro: i tre anteriori uniti fra loro da una membrana, che in quasi tutte le specie riunisce intieramente le dita, in alcune giunge solo fino verso alla metà: il posteriore corto, articolato quasi allo stesso livello degli anteriori. Unghie piut: tosto lunghe, più o meno arcuate secondo le varie spe- cie, appuntate. Coda più o meno forcuta ; le timoniere esterne alcune volte lunghissime. Al lunghe, strette: prima remigante la più lunga. COSTUMI Le Sterne, o Rondini di mare, abitano sempre sulle acque, tanto salate che dolci; non si tuffano, e quasi mai stan nuotando, ma volano per lo più a poca distanza dalla lor superficie, girando ora in una, ora in un altra direzione, con volo lento, e disadatto. Qual- che volta si posano sull’ acque, e se a lor piace possono un poco anche nuotare, avendo i piedi palmati; ma per il solito vi stanno immobili, e per poco tempo. Quando vogliono riposarsi si fermano sulla terra, ove prendono una curiosa positura, tenendo il corpo quasi perfettamente orizzontale, e la coda e le ali elevate . UCCELLI AQUATICI "8 Camminano assai bene, e piuttosto velocemente. Si nutriscono di piccoli pesci, vermi, o insetti marini, o lacustri, che esse stanno spiando nel continuo volare, ed aggirarsi sul mare o su i laghi, e di cui s° impadro- niscono piombando loro impetuosamente addusso, ap- pena li veggono comparire alla superficie dell'acqua. Non solo vanno in branchi a cercar la preda, ma vanno in branchi emigrando, ed in società depongono le uova, La maggior quantità si propaga nel settentrione: ma ne covano diverse ancora in varie parti dell’ Europa temperata, come negli immensi paduli dell’ Ungheria, nelle lagune d’Italia, ec. Il nido consiste in poche erbe rozzamente ammassate o sulla riva del mare, o sulla mota de’ paduli, o sulle foglie di piante aquatiche, oppure, ancora in una semplice buchetta fatta nella terra, o nella rena. Questi nidi sono in tal quantità riuniti nello stesso luogo, che sovente 1’ uno con 1’ altro sì toccano. Le uova sono in numero di due, o di quattro per ciascun nido, sempre coperte d’una gran quantità di macchie. Le Rondini di mare sono soggette ad una doppia muta. Non vi è differenza nell’ abito del ma- schio e della femmina d’ una stessa età, ma notabil- mente differisce la livrea de’ giovani da quella de’ vec- chi, e l'abito d’inverno da quello d° estate. La massima parte delle specie che possediamo non si vedono che alle epoche dei loro due passi, cioè in primavera, ed in autunno: e la primavera è sempre quella che più ne abbonda. MIGNATTINO STERNA NIGRA Lux. Becco nero: piedi scuro-neri: coda quasi troncata : ali più lunghe della coda diciassette piccioli: tarso lungo sei piccioli. Sterna rostro nigro: pedibus brunneo-nigris: cauda fere truncata :; alis per lineas 18 caudam excedentibus: tarso lineas 6 "|. longo . 80 ORDINE QUINTO Adulti in abito perfetto d’ inverno. Becco nero. Iride scura. Vertice, occipite e cervice, color nero in- tenso. Dorso e sopraccoda di color cenerino-piombato . Fronte, gote, sola e gozzo ; bianco-candide. Petto, ad- dome e fianchi, nerastro-cenerini. Sottocoda candido. Timoniere cenerino-piombato. Remiganti color cene- rino-piombato ; le due prime hanno il margine interno bianco. Piedi color nero-scuri (1). Abito perfetto di nozze. Becco nero. Iride scuro- nera. Testa e cervice color nero intenso. Tutte le altre parti superiori color cenerino-piombato. Gola, gozzo, petto, fianchi ed addome, color cenerino. Sottocoda bianco. Ali cenerine. Remiganti cenerino-nere, vellu- tate da una sottil peluria cenerino-perlata: stelo bianco. Cuopritrici inferiori delle ali bianco-perlato. Coda me- diocremente forcuta. '[imoniere dello stesso colore del- le remiganti. Piedi nero-scuri. Membrane interdigitali moltissimo scavate: l’interna arriva poco più oltre della prima falange. | Giovani avanti la muta d’ autunno. Becco nero. Fronte, margine superiore, e posteriore dell’ occhio , gote, gola, gozzo, lati del collo, un collare che cinge la base della cervice, parte media del petto, addome, fianchi, sottocoda, e cuopritrici inferiori delle ali, bianco-candide. Vertice, occipite, nuca, regione delle tempie e delle orecchie, color nero-sudicio . Penne della schiena, de’ lati del petto, e scapolari, color seuro-su- dicio-cenerino, marginate di biancastro-sudicio. Grop- pone colorito come la schiena, ma un poco più chiaro. Penne del sopraccoda cenerine, con margine bianco- perlato. GCuopritrici delle ali cenerino-sudicio, con margine bianco-sudicio. Remiganti cenerino-nere, vel- lutate da sottil peluria cenerino-perlata. Coda medio- cremente forcuta. Timoniere dello stesso colore delle remiganti, Piedi scuriccio-nerastro-chiari. Unghie pere. (1) Temm. ibid. pag. 749. UCCELLI AQUATICI 81 SINONIMIA © Sterna nigra. Lin. ( adulto in inverno). Sterna fissipes, et Sterna obscura. Lin. cur. Gmel. (adulto in inverno). Sterna naevia. Lin. cur. Gmel. ( giov. dell’anno). Larus niger fissipes. Aldrov. Ornith, Tom. 3. Tab. 8. Colombino, Mignattone, Pannelbagio, ec. Svoria degli Uccelli Tav. 542. (abito di nozze). Sterna detta Petto bianco, ibid. Tav. num. 546. (abito d'infanzia). Buffon, Planch. enlum. num. 333. (adulto in prima- vera), num, 924. ( giovani dell’anno avanti la muta). NOMI VOLGARI. TOSCANI Anima di Sbirro, Mignattino, Pis, Anima di Guardia, Vecch. Cazzalbagio, Bient. STRANIERI Franc. Hirondelle de mer noir, cu Epuvantail. Zngl. The black Tern. Ted. Die schwarze Meerschwalbe. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 8. Apertura del becco: sold. 1. picc. 1. Coda: soldi 2. quatt. 2. Tarso: picc. 7. Costumi. In due diverse epoche dell’anno arrivano i Mignattini fra noi, in quantità così grande, che tutte le acque dolci, particolarmente delle pianure summarine, ne sono ricoperte. Quest’ epoche sono il Maggio, e l’ Agosto. Nel Maggio vengono dal mezzo- giorno vestiti dell’ abito di nozze, nell’ Agosto arrivano dal settentrione con la livrea di gioventù. E per quanto mai grande sia il lor numero in quell’ epoche, passati pochi giorni spariscono, e neppure un individuo se ne vede prima del prossimo ripasso. Io non ne ho tro- vato mai nessuno che avesse la livrea perfetta d’inver- no, e perciò ho dovuto copiare la qui sopra riferita descrizione che ne dà Temminck: ma nell’ autunno del 1824 un individuo ne uccisi sul fiume Arno, che quasi tutta l’ avea rivestita, e solo ancora fra le penne Tomo INI. 6 8a ORDINE QUINTO cenerine dell’ addome qualcuna gliene rimaneva delle bianche appartenenti alla livrea di gioventù. Ne’ tempi del passo, come ho detto, tutti gli stagni; tutti i fossi, e fiumi non molto lontani dal mare ne sono ripieni. Anche in quella porzione dell’ Arno che divide la Città di Pisa, molte se ne vedono scendere e risalire il fiume con quel volo irregolare e pesante, ad ogni momento soffermandosi e precipitando sull’ acqua, a prendere i piccoli pesci e gli insetti. La loro voce è stridula, e si- mile al romore che produce una carrucola di legno girante arida sopra un pernio troppo grosso. Propagazione. Segue nel nord. Secondo ciò che mi ha comunicato il D." Pajola, anche nelle lagune Ve- nete. Ne luoghi paludosi ove le foglie di Ninfea fanno un piano sull’acqua, o ne luoghi ove delle radici, fo- glie, e ramoscelli galleggianti formano un piano di tal solidità da sostenerle, esse vi fabbricano una gran quan- tità di nidi così vicini gli uni agli altri, che quasi si toccano. Le uova sono della grossezza di quelle delle Quaglie, e presso a poco dello stesso colore. In ogni nido se ne trovano due o quattro. Caccia. La carne del Mignattino è sicuramente una delle peggiori: nonostante tutte le volte che i loro bran- chi arrivano sopra i nostri paduli, più e più diecine di cacciatori sono occupati a tender loro insidie. La cac- cia si fa ordinariamente con le reti aperte, tese 0 sul margine de’ laghi e degli stagni, ne’ posti solo bagnati, e dove sono erbe rotte, e marcite. Il cacciatore si na- sconde al termine del traito in un piccolo casotto, dopo che ha posto accanto alle reti delle stampe di Mignat- tini. Quei che volano, vedendo i richiami, e credendo che là vi sia un luogo buono per riposarsi, si fermano a quegli accanto, e ben presto la piazza e le reti ne son ricoperte. Trenta e quaranta ne restano in un sol tiro. A sacchi nel Maggio son portati i Mignattini sul no- stro mercato, e quasi tutti senza le ali; giacchè, pesando queste molto, ed a peso essendo valutata la gabella, che deggion pagare per l'introduzione in Città, senza UCCELLI AQUATICI 83 una tale avvertenza , la gabella sarebbe ‘quasi eguale al valore degli uccelli. Adopransi le ali, in alcuni luoghi del Pisano, e del Lucchese, per concime, particolar- mente per gli Ulivi. Il valore ordinario di un mazzo di Mignattini, cioè di quattro, è di una Crazia, o due Soldi. Molti ne sono ancora portati a vendere vivi. Un numero grandissimo di ragazzi ne comprano per avere il piacere di vederli volare, dopo che li legarono con un filo; e, con la sconsigliatezza propria a quell’età, non pensano ai terribili patimenti della fame che fanno involontariamente soffrire a quegli uccelli, e che ben presto, con loro gran dispiacere, gli uccide. Ma non pochi ancora, dotati di un cuore che all’uomo civiliz- zato non si conviene, per il piacer barbaro di vedere un animale penare, si dilettano in più modi a-tormen- tarli, ora con obbligarli a volare attaccati ad un cocchio di carta, ora lasciandoli prendere la fuga dopo che appesero al lor corpo un fuoco d’artifizio che s’in- cendia, e gli uccide quando, volando per l’aria, cre- dono d’avere riacquistata la libertà. MIGNATTINO ZAMPE-ROSSE STERNA LEUCOPTERA Temm. Becco nero: piedi rossi: coda quasi troncata: ali più lunghe della coda sedici piccioli. . | Sterna rostro nigro: pedibus rubris: cauda fere trun- cata: alis caudam lineas 17 ‘excedentibus. Adulti in abito perfetto d'estate. Becco subeguale alla testa, bruno-nero. Iride nero-castagna. Testa, collo, petto, addome, fianchi e cuopritrici inferiori delle ali, nere. Dorso e scapolari di color cenerino-nero,. che insensibilmente si unisce col nero del collo. Piccole cuopritrici delle ali, sopraccoda e sottocoda candide. Grandi cuopritrici delle ali cenerine. Remiganti secon- darie cenerino-cupe. Remiganti primarie: le due ester- ne cenerino-nerastre, con macchia bislunga bianca sul 8 ORDINE QUINTO : margine interno; le altre di color cenerino-perlato; tutte han lo stelo bianco. Coda poco o punto forcuta. Piedi color di minio. Unghie nere, Membrana inter- digitale molto incavata; quella che unisce il dito in- terno col medio non oltrepassa la prima falange. Nota. Insieme con gli individui vestiti della soprade- scritta livrea, altri ne compariscono che hanno il bianco delle ali più tendente al cenerino. Le timoniere, partico- larmente le medie, anch'esse colorite di cenerino, e solo le piccole e medie cuopritrici inferiori delle ali, nere. Nella primavera del 1822 ne trovai un altro individuo che aveva la testa, il collo, il petto, l'addome, e le pic- cole cuopritrici delle ali, di color bianco e nero. Nel dorso, nelle ali, e nella coda somigliava gli individui qui sopra descritti. | SINONIMIA Larus fissipes alius. Aldrov. Ornith. Tom. 3. Tab. 83. Sterna nera, Storia degli Uccelli Tav. 544. 545. NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. Hirondelle de mer Leucoptere. Ted. Die weis- schwingichte Meerschwalbe. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 7. quatt. 2. Apertura del becco: soldo 1. Coda: soldi 2. quatt. 1. Tarso: quatt. 2. | Cosrumi. Sono.gli stessi di quelli della Sterna ni- gra. Arriva da noi in primavera verso la fine del passo della precedente specie. In autunno non se ne vede nessuno individuo, mentre in primavera, dopo il Mi- gnattino, è la specie più comune. PropAcAzionE. Non si conosce. Caccia. Se ne prendono molte con le reti aperte nel medesimo modo, e nelle stesse tese che si fanno al Mignattini, UCCELLI AQUATICI 85 RONDINE DI MARE STERNA HIRUNDO Lix. Becco rosso, con la punta nera: ali più lunghe, o sub- eguali alla coda: coda molto forcuta: piedi rossi. Sterna rostro rubro apice nigro: alis caudam exceden- tibus vel subaquantibus : cauda valide furcata ; pedibus rubris, , Adulti. Becco poco più lungo della testa, rosso- carminio alla base, nero in cima. Iride scura. Pileo e quasi tutta la cervice, di color nero-puro. Dorso, sca- polari e cuopritrici delle ali, color cenerino- perito. Parti laterali della testa, del collo, gola, gozzo, cuo- pritrici inferiori delle ali, sdpraccodai e sottocoda, bian- co-niveo. Petto e addome bianco, leggermente tinto di perlato. Remiganti primarie di color cenerino-nera- stro, con lo stelo ed il margine interno bianco . Remi- ganti secondarie del colore delle cuopritrici. Coda e- guale o poco più corta delle ali, molto forcuta : 'l'imo- niere bianche : la prima ha il margine esterno cenerino- nero. Piedi rossi. Unghie nere. Giovani dell’ anno, avanti la muta d’autunno. Becco nero, con la base aranciona. Iride scuro-nera. Fronte bianca. Vertice bianco, macchiettato di nero. Nuca ed occipite color nero-sbiadito, con sottilissime strie trasverse bianche. Penne del dorso, scapolari, e cuopritrici medie delle ali color cenerino-perlato alla base, con una fascia biancastra sudicia in cima, ed una iii avanti di questa. Gola, gozzo, Tati del collo, petto, addome, fianchi, sottocoda e cuopritrici infero delle ali, colt bianco-candido., Remiganti primarie cenerino-scure, con lo stelo e la metà iuifenta bianca. Quelle prossime alle secondarie han lo stelo cenerino-bianco , ed un margine candido. Angolo delle ali bianco: piccole cuopritrici delle ali cenerino-nera- stre marginate di biancastro. Coda forcuta. Timoniere cenerino-nerastre esternamente e verso la cima: stelo bianco. Piedi arancioni. Unghie nerastre. 86 ORDINE QUINTO - SINONIMIA Buffon, Planch. enlum. num. 981. Ranzani, Elem. di Zool. T. 3, part. IX. Tav. 29. fig. 1. NOMI VOLGARI. TOSCANI Mignattone, Anima di sbirro grossa, Pis. STRANIERI Franc. L’Hirondelle de mer Pierre-Garin, Ingl, The Greater Tern. Ted. Die rothfussiger Meerschwalbe. Dimensioni. Lunghezza totale: ( dal becco fino al- l’ estremità delle timoniere medie ) soldi 10. Timoniere esterne: soldi 6. Apertura del becco: quatt. 4. picc. 3. Tarso: picc. 8. 1/2 Costumi. Non si trova nel Pisano che nel Maggio, mentre passano le altre specie. Arriva in branchi; altre volte solitaria, altre a coppie. Frequenta i paduli ed i fiumi. PropAcazione. Nidifica in abbondanza nel Nord: nidifica anche nelle Lagune di Venezia, come ho sa- puto dal Sig. D." Pajola. Le sue uova sono due o tre per nido, di colore scuro-cenerino-olivastro, con molte macchie cenerognole, o nericce. RONDINE DI MARE CODA-LUNGA STERNA ARCTICA Temm Becco rosso fino alla punta: coda molto forcuta: ali eguali, o più corte della coda: piedi rossi, Sterna rostro ex toto rubro: cauda valide furcata : alis caudam excedentibus vel subequantibus: pedibus rubris, Becco subeguale alla testa , rosso fino alla cima. Pileo e quasi tutta la cervice di color nero puro. Dorso, sca- polari e cuopritrici delle ali, color cenerino-perlato . Parti laterali della testa, del collo, gola, gozzo, cuo- UCCELLI AQUATICI 89 pritrici inferiori delle ali, sopraccoda e sottocoda, bian- co-niveo. Petto e addome bianco, leggermente tinto di perlato. Remiganti primarie di color cenerino-nerastro, con lo stelo ed il margine interno bianco. Remiganti secondarie del colore delle cuopritrici. Coda più lunga delle ali, molto forcuta. Timoniere bianche: la prima ha il margine esterno cenerino-nero. Piedi rossi. Un- ghie nere. | SINONIMIA Sterna macroura. Naumana, Sterna argentata. Biehm, NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc, L'Hirondelle-de-mer Arctique. Dimensioni. Lunghezza totale: ( dall’ estremità del becco all’estremità delle timoniere medie) soldi 10. Apert. del becco: quatt. 4. picc. 2. Timoniere medie : quatt. 7. Timoniere esterne: soldi 6. quatt. 1. Tarso: pice,.D. a Cosrumi. È propria del cerchio artico in ambedue 1 continenti. Nel maggio del 1823 ne fu presa una nelle vicinanze di Pisa, la quale viaggiava in compagnia d’un branco di Rondini di mare. BECCAPESCI STERNA CANTIACA Gwen. Becco nero, con la punta gialla : piedi neri: coda molto forcuta: ali più lunghe, o eguali alla coda. Sterna rostro nigro, apice luteo: pedibus nigris: cauda valide furcata:; alis caudam aquantibus, vel superantibus. Adulti in abito perfetto d’ inverno. Becco molto più lungo della testa, sottile, nero, con la punta gialla. Fronte bianca. Penne del vertice e dell’ occipite nere, con largo margine bianco. Penne della nuca, della re- 88 ORDINE QUINTO | gione auricolare, e parte posteriore dell’ occhio lunghe, sottili ed appuntate, di color nero ; alcune con sottilis- simo margine bianco. Gote, gola, gozzo, base della cervice, lati del collo, petto, addome e fianchi color bianco-sericeo, dolcemente cangiante in carnicino. Dorso, scapolari, cuopritrici delle ali e sopraccoda, color cenerino-perlato. Remiganti cenerino-nerastre, con stelo e margine interno bianco . Coda forcuta, bian- ca. Piedi neri, con la pianta gialla. Abito perfetto di nozze. Becco nero, con la punta gialla. Pileo e nuca color nero puro. Una striscia bianca sopra ciascun lato della base della mascella superiore. Base della cervice, lati del collo, della testa, gola, gozzo , petto, fianchi, addome e sottocoda color bianco- sericeo, dolcemente cangiante in roseo. Dorso, scapo- lari, cuopritrici delle ali e sopraccoda, color cenerino- perlato. Remiganti cenerino-nerastre, con stelo e mar- gine interno bianco. Coda forcuta, bianca. Piedi neri, con la pianta gialla. Giovani. Becco nero-livido, con punta gialla. Fronte bianca. Pileo, occipite, regione posteorbitale vestite di penne nere, con sottil margine candido. Penne della schiena, cuopritrici delle ali e scapolari marginate di nerastro, poi di bianco-gialliccio. Timoniere bianco- cenerine nella parte inferiore, nerastre in cima, con la punta bianca. Remiganti cenerino-nere, marginate di bianco verso la cima. SINONIMIA Sterna Stuberica. Bechst. ( abito d’inverno). Sterna Boysii. Lath. (abito di nozze). Sterna canescens. Meyer.(abito di nozze). Thalasseus cantiacus. Boie. Sterna africana. Gmel. (abito di nozze). Sterna striata. Gmel. ( giovane). Sterna mezzana, di becco, piedi, ed occipite di color nero. Storia degli Uccelli Tav. 546. NOMI VOLGARI. TOSCANE Beccapescì, Pisano. UCCELLI AQUATICI 89 sota ERI Pi Franc. Hirondelle de mer Caugek. Ingl. The Sandwich Teru. Ted. Die weissgraue Meerschwalbe. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 13. quatt. 2. Lunghezza delle timoniere esterne: soldi 5. picc. 5. Apertura del becco: quatt. 7. picc. 2. Tarso: soldo 1. Costumi. Specie piuttosto rara: nel Museo Pisano se ne conserva un individuo ucciso sul Serchio nel 1818. Il Professor Calvi dice nel suo Catalogo che anche a Genova è rara, e di passaggio accidentale. Egli ne trovò una nel Giugno del 1814, e poi nel 1827 in Ottobre molte ne apparvero sul porto di quella città. Anzi in. quell’epoca il sullodato Professore, ebbe occasione di fare sulla Sterna cantiaca una curiosa osservazione, che ha registrata nel suo catalogo. Qui la riporto co- piando le sue stesse parole. ce Sulla fine dell’ Ottobre ce 1827, un numero di questa specie fu osservato nel «e porto, volando di un rapidissimo volo, e spesso vol- cc tandosi per l’aria in modo di fare un capitombolo, ce e poi arrestandosi un momento, dirigersi a perpen- cc dicolo, e tuffarsi nell'acqua a guisa, e colla celerità ce di un dardo, immergersi assai profondamente, pren- ce dere un pesciolino, e ritornare fuori della stessa, ce come se non avessero cessato di sospendersi nell’ aria ce col loro volo. Ne ho uccise molte, fra Je quali una ce sorpresa dal piombo mentre sortiva dal fluido, ed «ec era così asciutta, come se non l’ avesse mai toccato. ce La loro comparsa fra noi, ed in tal numero, è raris- c sima (1). Propagazione. Nidifica in grandissime società nei paesi settentrionali, sulle rive del mare, o su i prati che ne sono vicini, o sull’isole deserte. Boie racconta che nell'isola di Norderég sulla costa occidentale del Mar Baltico, vi si riuniscono a covare molte migliaja (1) Galvi, Catalogo d'Ornitologia di Genova ec. pag. 84. 99 ORDINE QUINTO di coppie di questi uccelli, i quali trovano il loro nu- trimento percorrendo le vicine contrade in ogni dire- zione. Sono in tanta quantità in quel luogo , che i ma- rinari passando a tre miglia di distanza, ne vedono tutte le rive biancheggianti: e quando queste Sterne vogliono prendere il volo, bisogna che l’une con l’ al- tre si urtino. Le uova son così fitte, che è difficile po- sare i piedi senza stiacciarne. Sono queste uova di co- lore bianco-giallastro , o giallo più o meno cupo, co- perte di macchie scuro-rossiccie, o grigio-cenerine: ma la grandezza e disposizione di queste macchie varia all’ infinito (1). RONDINE DI MARE ZAMPE-NERE STERNA ARANEA Wus. Becco nero: piedi neri: coda poco forcuta: tarso lungo dodici piccioli. Sterna rostro nigro: pedibus nigris: cauda parum fur- cata: tarso lineas 13 longo. Adulti in abito perfetto d’ inverno . Becco eguale alla testa, grosso. Iride scura. Fronte, pileo, cervice, e tutte le parti inferiori, candide. Una macchia nera a mezza luna fra l’occhio ed il becco: dietro 1’ occhio una macchia dello stesso colore, subrotonda. Dorso, ali, e coda d’uno stesso colore cenerino-perlato : lungo lo stelo delle remiganti, e verso la loro punta, questo colore è più cupo, e mescolato di cenerino-nerastro . Piedi neri (2). Adulti in abito perfetto di nozze. Becco nero. Pileo e cervice di color nero profondo. Lati della testa, gola, gozzo, lati del collo, petto, addome, fianchi e sottocoda , candidi. Dorso, scapolari, cuopritrici delle ali, remiganti e parte superiore delle timoniere, color (1) Schinz, Hist. natur. des Nids etc. pag. 17. (2) Temm. loc. cit. pag. 744. UCCELLI AQUATICI gi cenerino-perlato. Le timoniere sono di color cenerino- nerastro dal lato interno , verso la cima: il loro stelo è candido. Piedi neri. Giovani dell’anno. Becco scuro-nerastro verso la cima, giallastro alla base. Pileo bianco, con piccole logie longitudinali. Dorso ed ali miste di grigio- scuro, di giallastro- chiaro , e di cenerino-perlato . Parti i a Pai cenerino-nerastre. Coda pochissimo forcuta. Timoniere cenerine, con la cima bianca. Piedi scuri (1). SINONIMIA Sterna anglica. Temm. Sterna aranea. Vieill, NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. L° Hirondelle de mer Hansel. ZIngl. The Gull billed Tern. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 12. quatt. 1. Timoniere esterne: soldi 4. picc. 3. Apert. del becco: quatt. 5. picc. 2. Tarso: sold. 1. Cosrumi. Secondo il Temminck abita i grandi sta- gni coperti di giunchi. Dicesi che è comune negl’ im- mensi paduli dell’ Ungheria. In Italia è molto rara, e in Toscana vi capita accidentalmente e rarissimamente.. To non ne ho avuto che un solo individuo, preso il 4 Maggio 1828 sul lago di Maciuecoli. Era mescolato con i branchi di Mignattini, e di Rondini di mare. Propagazione. Depone le uova presso al mare, o agli stagni salati: son queste giallastre macchiate di nero, di scuro, o celestino-turchiniccio : in ciascuna covata ne partorisce tre 0 quanto (2). (1) Temm. ibid. pag. 744. (2) Schinz ibid. pag. 18. 62 ORDINE QUINTO RONDINE DI MARE PIOMBATA STERNA LEUCOPARETA Narterer.. Becco rosso: piedi rossi: coda poco fatutoa ali molto più lunghe della coda. Sterna rostro pedibusque rubris: cauda parun furcata : : alis caudam multum supcrantibus. Adulti in abito perfetto d'inverno. Becco color rosso-lacca molto cupo. Iride nera. Pileo, lati della testa, cervice, gola, gozzo; lati del collo, petto, ad- dome e sottocoda, bianco-candido . Dietro gli occhi vi hanno una macchia nera . Dorso, scapolari, cuopritrici delle ali, remiganti, sopraccoda e timoniere, color gri- gio-cenerino. Piedi di color rosso-lacca molto cupo(1). Adulti in abito perfetto di nozze. Becco eguale alla testa, assai grosso alla base, di color rosso acceso. Iride brad -nera. Pileo e nuca di color nero puro: il rimanente della cervice, il dorso, le scapolari, il so- praccoda, le timoniere, il gozzo, i lati del collo e del petto di color cenerino- piombato: questo colore ca- lando sull’addome e su i fianchi diviene molto più cupo, e quasi nero. Gola, lati della testa, cuopritrici inferiori delle ali, sottocoda, base delle timoniere, e stelo delle remiganti bianco-niveo. Remiganti cenerino- cupe: le primarie hanno una lunga macchia bianca ap- puntata sulla base del margine interno. Coda più corta delle ali, pochissimo forcuta. Piedi rossi. Unghie nere. Giovani dell’ anno. Becco scuro, con la base ros- sastra. Pileo bianco-giallastro macchiato di scuro-ne- rastro. Nuca, regione post’ orbitale ed auriculare, co- lor cenerino-nerastro. Penne del dorso, delle scapo- lari, e secondarie delle ali, scuro-nerastre nel mezzo, marginate e terminate di color isabella. Le remiganti e le timoniere han la parte estrema cenerino-nerastra : (1) Temm. ibid. pag. 746. UCCELLI AQUATICI 93 le timoniere sono bianche in cima. Piedi color di car- ne (1). SINONIMIA Vieillot, Ornitb. Franc. Tav. 355. NOMI VOLGARI, STRANIERI Franc. Hirondelle de mer Moustach. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 8. quatt. 2. Apertura del becco: quatt. 4. picc. 1. Coda: soldi 3. Tarso: picc. 9. | —. Gosrumi. È una specie molto rara in Toscana. Dal 1818 fino ad ora non ho potuto procurarmene che tre individui. Arriva mescolata ne’ branchi de’ Mignat+ tini. Dicon gli autori che sia molto comune nelli sta- gni dell’ Ungheria, e della Dalmazia. Propagazione. Non si conosce. RONDINE DI MARE ZAMPE-GIALLE STERNA DOUGALLI Montacu. Becco nero fino alla cima: piedi gialli : coda molto for- cuta, più lunga delle ali, Sterna rostro ex toto nigro: pedibus luteis: cauda valide furcata alas superante. Adulti in abito di nozze. Becco nero, eguale, o più lungo della testa, piuttosto sottile. Pileo e cervice di color nero puro. Dorso, scapolari e cuopritrici delle ali di color cenerino-perlato . Lati del collo, gola, gozzo, petto, addome, fianchi, angolo dell’ala e coda, di co- lor bianco-candido. Remiganti primarie cenerino-ne- rastre, col margine interno e lo stelo candido: le se- condarie cenerino-chiare, con l’estremità marginata di bianco. Coda molto forcuta, in modo che le timoniere esterne oltrepassano la cima delle ali piegate, di due 1) Temm. ibid. pag. 746. 94 — ORDINE QUINTO soldi, o due soldi ed un quattrino. Piedi gialli. Unghie nere. SINONIMIA Sterna paradisea. Brunnich. NOMI VOLGARI . STRANIERI Frane, L’Hirondelle de mer Dougall ou rosee. Ingl. Thc Roseated Tern. Ted. Die Daugallische Mes Ro, . Dimensioni. Lunghezza totale: ( dall’ estremità del becco all’ estremità delle timoniere medie ) soldi g. quatt. 1. Timoniere medie: quatt. 7. pice. 2. Apert. del becco: quatt. 5. Tarso: quatt. 2. Cosrumi. Abbonda sulle coste dell’ Inghilterra, e della Scozia; si trova anche in Norvegia. Non di rado, in que’ paesi settentrionali , se ne vede una coppia me- scolata in un branco di Rondini di mare. In Italia è rarissima : io non l’ ho mai trovata in Toscana; ma il Prof. Calvi di Genova ne prese un individuo il Giugno del 1822, all'imboccatura del Bisagno (1). Propagazione. Fa il nido sui Tomboli presso al ma- re; le sue uova sono similissime a quelle della Sterza arctica ma il fondo del colore è meno verdastro (2). FRATICELLO STERNA MINUTA Lx, Becco giallo, nero in cima: piedi gialli: coda molto forcuta. Sterna rostro luteo, apice nigro: pedibus luteis: cauda valide furcata. Adulti in tutte le stagioni. Becco poco più Haga della testa, piuttosto sottile, giallo, con la punta nera. (1) Catalogo ec. pag. 84. (2) Schinz ibid. pag. 19. . x UNERBBE AQUATIOI O 95 Iride nera. Fronte bianca. Una fascia nera va dall’ a- pertura d’una narice all’ occhio corrispondente. Ver- tice e cervice nera. Dorso, scapolari e cuopritrici delle ali, cenerino-perlate. La prima e seconda remigante son nere, con stelo nero, ed il margine interno bian- castro. Le altre remigantii son cenerine. Gola, gozzo, lati del collo, petto , fianchi, addome e sottocoda , bian- co-sericeo. Sopraccoda e timoniere bianche, con leg- giera sfumatura perlata. La coda è molto forcuta, ma più corta delle ali. Piedi gialli. Unghie nere. , Giovani avanti la prima muta dell’ autunno. Fronte bianco-giallastra. Vertice, occipite e cervice di color bruno, con strie nerastre: una macchia nerastra avanti l’ occhio, e una macchia nerastra dietro l'occhio. Dorso ed ali scuriccio-giallastre: tutte le penne di que- ste parti son marginate odi cenerino-nerastro, ed han lo stelo dello stesso colore. 'Timoniere e remiganti termi- nate di bianco-giallastro (1). SINONIMIA Sterna metapoleucos. Gmel. Larus piscator. Adrov. Ornith. Tom 3, Tab. 79. Sterna minore. Svoria degli Uccelli Tav. 541, Buffon, Planch. enlum. num. 996. NOMI VOLGARI» TOSCANI Monachina, Mignattino, Pis. STRANIERI Franc. La petite Hirondelle de mer. /ngl. The Lesser Tern, Ted, Die kleine Meerschwalbe. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 7. quatt. 2 Apertura del becco: quatt. 4. picc. 1. Coda: quatt. 8 picc. 1. Tarso: picc. 7. Costumi. Questi graziosi uccelletti non arrivano da (1) Temm, ibid. pag. 753. 96 ORDINE QUINTO noi che già adulti. Il loro passo non è costante, giacchè alcuni anni non se ne vede neppure un individuo , al- tri ne arrivano branchi innumerevoli. Si trattengono pochi giorni. Restano sempre prossimi al mare. Bione, Nidificano in abbondanza sulle coste settentrionali della Francia, e dell Olanda. Alcuni co- vano anche nelle Lagune Venete, come mi è stato co- municato dal Sig. D." Pajola. Fanno il nido insieme con la Sterna nigra, e le loro uova son grosse quanto quelle d’un Merlo, avendo un fondo color bianeo- verdognolo, e saofle macchie scure, e cenerine. Caccia. Se ne prendono molti, e con assai facilità; tendendo loro nel modo stesso I ai Mignattini, * RONDINE DI MARE MAGGIORE STERNA CASPIA Partas. Becco rosso: piedi neri: coda poco forcuta. Sterna rostro rubro: pedibus nigris: cauda leviter fur- cata. Adulti in abito perfetto d’inverno. Becco più lungo della testa, grosso, di color rosso acceso. Iride scuro-giallastra. Fronte e vertice bianco. Occipite bian- co e nero. Cervice, dorso, scapolari, e le cuopritrici delle ali cenerino-perlate. Lati della testa e del collo, gola, gozzo, petto, addome, fianchi e sottocoda, can- dide. Remiganti cenerine. Timoniere cenerino-perlate. Coda più corta delle ali, poco forcuta. Piedi neri. Adulti in abito perfetto di nozze. Han tutto il pileo, e tutta la nuca d’un bel color nero. Le penne di tutte le altre parti somigliano perfettamente quelle della precedente livrea (1). Nota. Nel tempo della muta si trovano alcuni individui che hanno tutto il pileo e la nuca nera, ma coperta di macchie bianche. (1) Temm, ibid. pag. 753. UCCELLI AQUATICI 97 SINONIMIA Thalasseus caspius. Boie. ! Sterna maggiore. Storia degli Uccelli Tav. 540. Meyer et Wolf, Ois. d’Allem. Livr. 18. fig. 6. NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. L’Hirondelle de mer Tschegrava. Ing. The cas- pian Tern. Ted. Die grosse oder Caspische Meerschwalbe, Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 18. Apertura del becco: soldi 3. quatt. 1. Coda: soldi 4. quatt. 2. Tarso quatt. 4. 1/4 Costumi. I mari settentrionali sono la patria di que- sta Sterna gigantesca, ma trovasi ancora sul mar Caspio, nell’ Arcipelago, e ne’ mari dell’ Egitto ,-come pure su i grandi laghi, e fiumi dell’ Europa. Ho sospetto che sia stata trovata anche in Toscana . Ma quantunque non ne sia certo, pure io in questo libro la descrivo, es- sendo probabilissimo che vi s' incontri, ed oltre di que- sto mi giova il farlo per completare la monografia delle specie europee del presente genere. Propacazione. Nidifica abbondantemente nel Nord, lungo le coste della Svezia, nell’isole di Stiibber, e di Fionia: sull’isola di Sylt presso le coste dell’Holstein, ec. Le uova son grosse quanto quelle d’ Anatra, di color grigio-verdastro , o giallastro, con punti e piccole mac- chie nere, brune; e grigio-cenerine. TRIBOO I PESCATORI. BREVIPENNES CARATTERI DI TRIBU Becco. non seghettato. Tutti e quattro i DITI riuniti da una membrana. Rostrum non serratum. Singuli quatuor DI- GITI membrana connexi. Tomo III. ] 98 ORDINE QUINTO COSTUMI 'Nuotano , e volano abilmente. Nuotano non solo alla superficie, ma anche sott'acqua, inseguendo così con velocità ed ostinatamente la lor preda, cioè i pesci, di cui esclusivamente si cibano. Quantunque abbiano i piedi intieramente palmati, e con tutti i diti da una stessa membrana riuniti, stringono con forza i corpi; perciò questi uccelli stanno sovente, e comodamente a pollajo sugli alberi. Camminano assai bene, e non di rado allora, la coda serve d’appoggio. Fanno il nido sugli alberi, o sugli scogli, o fra i cespugli presso l’ac- qua. Partoriscono poche uova per ogni covata; e co- vano ed imboccano i figli fino a che questi non sono abili a volare. La loro carne è oleosa, nera, e puzza- lente. GENERE LXXXV. PELECANUS Lum. CARATTERI GENERICI Becco molto depresso. Rostrum valide depressum. Becco molto più lungo della testa. Mascella supe- riore depressa, ed un poco allungata nella metà estre- ma: superiormente con due solchi longitudinali, che pongono in mezzo una costola assai rilevata, liscia, che nella cima termina in un unghia forte, grossa, e rivolta in basso: le due parti del becco laterali alla costola media, sono scagliose. Mascella inferiore formata di due branche sottili, unite insieme alla cima per un pic- colo tratto: un gran sacco membranoso pende da que- ste branche, e chiude così il disotto del becco. Lingua piccola, ottusa in cima, cartilaginea. Marici basilari, lineari, longitudinali, appena visibili. Gambe corte, UCCELLI AQUATICI 99 con un piccolissimo spazio nudo sopra il calcagno. Tarso subeguale al dito medio, reticolato, molto com- presso. Diti quattro: l’esterno subeguale al medio; il posteriore articolato dalla parte interna, molto lungo, unito agli anteriori mediante una membrana comune. Unghie subadunche. Coda mediocre, composta di 20, o 22 timoniere .. Ali grandi : prima remigante più corta della seconda, che è la più lunga. COSTUMI o ° i È 0 dott è ° Avendo ali molto grandi e robuste, volano Mi@issi- mo, e per lungo tempo. Si cibano esclusivamente di pesci, che prendono nuotando alla superficie dell’acqua, o tuffandosi ed inseguendoli. Singolare è la maniera con la quale dicesi che gli uni con gli altri si ajutano per fare una copiosa pesca. Gli individui di quel dato branco si dispongono sull’ acqua in modo da for- mare una lunga linea un poco curva, ed in tal ordine progredendo a poco a poco, e quelli delle estremità avanzando più che quei del centro, alla fine formano un cerchio nel cui mezzo è ragunato tutto quel pesce che fecer fuggire nel cammino: allora immergendosi ne fanno una pesca abbondante. Dicono ancora gli au- tori, che i Pellicani seguono a pescare fino a che non han fatto una provvista sufficiente di pesce nel sacco, e che allora volano sopra qualche punta di scoglio, ove, sostenendosi con una sola gamba, stanno immobili a digerire tutto il pesce che ammassarono nel loro ampio ingluvie. PELLICANO PELECANUS ONOCROTALUS Lun. Unghia del dito medio intiera: remiganti primarie nere: Ja prima molto più lunga della sesta. ( Princ. di Mus. ) Pelecanus ungue digiti medii integro : remigibus prima» ris nigris, prima sextam valde superante. Abito degli adulti. Parte superiore del becco ce- 100 ORDINE QUINTO : nerino-carnicino , giallastra nel mezzo: unghia fulvo- arancione. Sacco della gola carnicino-gialliccio. Por- zione nuda della testa carnicino-livida. Iride bruno- rossastra. Remiganti nere. Tutte le altre penne bianco- rosee. Sull’occipite vi è un ciuffo di penne lunghe e sottili. Zampe color carnicino-livido . Giovani. Son di color cenerino-biancastro. Ali e dorso di color più cupo. Addome biancastro. Remi- ganti cenerino-nerastre. Tutte le penne son marginate di n (1). a SINONIMIA Pelecanus philippensis. Lin. Gmel. et Lath. ( giovani). Onocrotalus, sive Pelecanus. Adrov. Ornith. Tom. 3. pag. 42. Tab. 48. 49. Onocrotalo , o Pellicano. Stor. degli Ucc. T. 499, 500. Ranzani, Elementi Tom. 3. part. IX. Tav. 31. fig. ». Buffon, Planch. enlum. num. 87. (adulto) 965. (giov.) NOMI VOLGARI. TOSCANI Pellicano, Pis. Tambau, Bient. STRANIERI Franc. Le Pélican blanc. Ingl. The great white Pelican. Ted. Der grosser Pelekan. Dimensioni. Lunghezza totale: Braccia 2. soldi 19. Apertura del becco: soldi 13. quatt. 2. Coda: soldi 5. Tarso: soldi 4. Costumi. Abitano i Pellicani le parti orientali del- l'Europa, come la Russia meridionale, e 1’ Ungheria: comuni sono nell’ Asia minore, nell’ Egitto, ed in Bar- beria, in tutti quei paesi cioè che cingono l’Italia da oriente, e da mezzogiorno. Deve dunque spesso acca- dere che, sorpresi ne’ loro viaggi da qualche burrasca, e fatti deviare dall’impeto, e contrarietà de’ venti, sieno sospinti fra noi. Di fatto non di rado si veggono Pelli- (1) Temm. ibid. pag. 891. UCCELLI AQUATICI 101 cani in Toscana, quantunque non abitino costantemente nessuna parte d’Italia. Ne sono stati presi in Valdichia- na, nelle Maremme, ed anche nel Pisano. Sul prin- cipio dell’inverno del 1819 ne comparve un branco di circa quaranta, al di sopra del lago di Bientina: gira- rono quasi un’ intiera giornata ad una grande altezza, poi sparirono; ma il giorno dopo furono tutti trovati nuotando sul lago: varj cacciatori gli assalirono, e qual- cuno ne uccisero. Spaventati ripresero il volo, e stie- dero vagando in qua ed in là per uno o due giorni, ma poi rifiniti dalla fame e dalla stanchezza, si posarono su i monti de’ Bagni di Lucca, ove, non avendo più forza di fuggire, furono tutti uccisi, anche con colpi di bastone. Nel 1830 un bell’individuo fu preso nel pian di Ripoli, poco lontano da Firenze. I Propacazione. Nidifica ne’ paesi orientali. Fa due, tre, o quattro uova bianche, e le deposita in una buca vicina all’acqua. GENERE LXXXVI. PHALACROCORAX Brsss, CARATTERI GENERICI Becco cilindrico subcompresso. Rostrum cylindricum subcompressum . Becco subeguale alla testa, subcompresso, diritto. Mascella superiore adunca nella cima, in modo da formare una specie di gancio. Un solco scorre da cia- scun lato del becco, e termina al gancio della cima. Mascella inferiore diritta, un poco ingrossata in cima, che finisce a doccia. Lingua cartilaginea , cortissima, ottusa. /Varici indiscernibili. Gambe intieramente nascoste sotto gli integumenti de’ fianchi. Z'arso più corto del dito medio , reticolato, compresso. Diti quat- tro; l’esterno più lungo di tutti gli altri; il posteriore 102 ORDINE QUINTO articolato internamente, mediocre; tutti riuniti da una stessa membrana, Unghie di mediocre lunghezza, assai adunche. Coda grande, rotondata, di 12, 0 14 timo- niere. Ali mediocri, rotondate: la prima remigante più corta della seconda; seconda e terza son le più lunghe. COSTUMI Son destri a nuotare, ed, all’ uso de’ Colimbi, quando sono a fior d’ acqua tengono fuora solamente la testa . Come i Colimbi inseguono i pesci tuffandosi, ma per inghiottirli sono obbligati di ritornar fuora dell’acqua. Frequentano tanto le acque dolci che le salate: quando sono a terra tengono il corpo verticale; e la coda, che è forte e resistente, serve loro di puntello. Come i Pel- licani, ed anzi anche meglio, stanno a pollajo sopra gli alberi. Volano velocemente , ed in linea retta: ni- dificano in società sopra i cespugli di giunchi, sopra gli alberi, o sui massi. I due sessi non differiscono per 1 colori. L’ abito degli adulti è diverso da quello de’ gio- vani, e l’abito di estate diverso da quello d° inverno. Si avvezzano a pescare per l’ uomo. . UCCELLI AQUATICI 103 MARANGONE PHALACROCORAX CARBO Dumonr. Lunghezza del becco (1) eguale a quella del dito medio: coda di quattordici timoniere. Phalacrocorax rostro digitum medium aquante: cauda ex quatordecim rectricibus. Adulti in abito d’inverno. Becco grigio-cenerino. Iride verdastra. Pileo e cervice nerastro , con misto di (1) La misura del becco, in questo caso, è presa dall’estremità alle prime penne della fronte. 104 ORDINE QUINTO grigio , e di nero cangiante in verdone. Penne scapo- lari e cuopritrici delle ali color scuro di rame, con largo margine nero cangiante in violetto-verdone. Schie- na e groppone nero-violetto, o nero-verdone. Gozzo, lati del collo, petto, addome e fianchi color nero-ver- done-cangiante. Gola e redini nude, e giallastre. Una larga fascia bianco-sudicia parte dall’ occhio, e scorre sotto la gola, marginando la pelle nuda della gola. Remiganti primarie nere: secondarie leggermente ten- denti al verdone. Timoniere in numero di quattordici, di color nero. Piedi neri. Adulti in abito d’estate. Becco cenerino-verda- stro. Iride verde. Membrana nuda della gola e delle redini color nero-verdone, macchiettata di giallo. Una larga fascia bianca parte dal didietro dell’ occhio, e va sotio la gola, cingendo la membrana nuda. Testa, collo, petto, fianchi, addome e cosce color nero-ver- done-cangiante. Penne scapolari, e cuopritrici delle ali color nero cangiante in scuro di rame, con largo margine cangiante in nero-violetto. Le penne dell’ oc- cipite son sottili e lunghe, formanti una specie di ciuf- fo. Sulla testa e su i lati del collo vi sono moltissime penne bianche, lunghe, e sottili. Su i fianchi, all’ori- gine delle cosce, vi è uno spazio assai grande vestito di penne lunghe e bianche. Remiganti primarie e timo- niere nere. Piedi neri. Giovani dell’ anno. Becco grigio-sudicio. Iride scura. Fascia che cinge la porzione nuda della gola e della faccia più ristretta che negli adulti, di colore bianco-sudicio, e che insensibilmente si sfuma con il colore del collo. Testa, e parte superiore del collo color nero-scuro, misto di gialliccio-scuro. Tutte le altre parti superiori colorite come negli adulti in inverno. Il petto ed il gozzo è scuro misto di biancastro scuriccio . L’ ad- dome è bianco macchiettato di scuro. Piedi neri. Nidiacei. Sono intieramente vestiti da ùna calu- gine nera. UCCELLI AQUATICI 105 SINONIMIA Pelecanus Carbo. Lin. cur, Gmel, Carbo Cormoranus. Meyer, Temm. Carbo vulgaris, Lacépede. Hydrocorax Carbo. Vieill, Corvo aquatico. Aldrov. Ornith. Tom. 3. Tab. 263. Marangone, ossia Corvo aquatico, Storia degli Uccelli Tav. 501. Buffon, Planch. enlum. num. 927. NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. Le grand Cormoran. Ingl. The common Cor- moran. Ted. Der Kormoran Scharbe, Dimensioni. Lunghezza totale: Bracc. 1. soldi g. Apertura del becco: soldi 3. picc. 6. Coda: soldi 5. picc. 2. Tarso: quatt. 7. Cosrumi. Piacciono loro infinitamente le Anguille; perciò son comuni nelle acque ove questi pesci abbon- dano. Nel padul di Castiglion della Pescaja, e nello stagno d’ Orbetello, ve ne abita costantemente; ma nel padul di Castiglione non è tanto facile il vederli, giac- chè egli è troppo vestito di canne, e giunchi. Al con- trario nello stagno d’ Orbetello, ove solo accosto alle ripe sì trovano piante palustri, ed il rimanente è chiaro del tutto, polito, se ne vedono sempre molti o che nuo-. tano, tenendo solo la testa fuora dell’acqua, o che vo- lano strisciandone la superficie, o che stanno a pollajo sugli arboscelli della ripa, sulle frasche, e croci di legno poste nel mezzo dell’ acqua per indicare i limiti deile varie bandite di pesca. Propagazione. Il nido lo fabbricano sugli alberi, che son posti nel mezzo de’ paduli; se ne trovano molti nelle Garzaje del padul di Castiglione (1) ed attorno allo stagno d’ Orbetello. Il nido è intessuto grossolana- mente con stecchi, e per il solito tutto insudiciato, ed (1) Vedi Tomo II, pag. 341. 106 ORDINE QUINTO anche incrostato d’escrementi. Le uova son tre o quat- tro per covata, di figura ovale: han colore verdastro, e son rivestite da una specie d’incrostazione calcarea . * MARANGONE LARGUP PHALACROCORAX CRISTATUS Dumonrt. Lunghezza del becco eguale a quella del dito medio: coda di dodici timoniere. Phalacrocorax rostro digitum medium eequante: cauda ex duodecim rectricibus. Adulti in abito d’estate? Becco grigio-scuro . Iride verde. Redini, e membrana che riveste la base della mascella inferiore, di color giallo. Tutte le penne di color nero-verdone. Scapolari e cuopritrici delle ali color cangiante verde-porporino, marginate di nero vellutato. Remiganti e timoniere nere. Coda piccola, di dodici timoniere. Piedi neri. Abito perfetto d'inverno. Becco scuriccio , con la base gialla: membrana della gola, e redini gialle. Sull’ occipite un ciuffo di penne erigibili, assai larghe, lunghe circa un soldo e mezzo , di color verdone splen- dido. Sulla cima vi son dieci o dodici penne assai lun- ghe, ma strette, e nel colore simili a quelle dell’ occi- pite. Penne della testa, del collo, petto, fianchi e ad- dome di color verdone splendido . Penne della schiena, scapolari, cuopritrici superiori delle ali e remiganti, d’un bel color di bronzo con margine stretto nero. Coda nera. Piedi neri. Nota. Essendo a Parigi, io veddi nella collezione del Sig. Payraudeau, varj Phalacrocorax da lui stati trovati in Corsica, e che per i caratteri essenziali mi parvero appar- tenere alla specie del Phal. cristatus. Ma con tutto ciò nei caratteri secondarj una qualche piccola differenza vi tro- vai, come pure una grandissima ve ne è nella dimora, se a questo carattere vuolsi dare qualche peso, giacchè l’uno vive nelle parti settentrionali d’ Europa, l’ altro nelle me- UCCELLI AQUATICI 107 ridionali. Potrebbe perciò essere, che il Phalacrocoraa di Corsica fosse realmente una specie distinta dal Phalacro corax cristatus, Tale appunto è l’ opinione del Signore Payraudeau, che di questo Phalacocrorax Corso ha for- mata una specie nuova, dandogli il nome di Phalacrocorax Desnmiarestii (1). Ma siccome la cosa è dubbia, e più pro- babile mi sembra che siano due specie identiche, per adesso le riunisco, attendendo nuove e più estese osservazioni, onde decidere, Delle due descrizioui quì sopra riportate, | la prima è stata fatta sopra uno degli individui raccolti in Corsica dal sullodato Sig. Payraudeau, e che nel Museo Pisano si conserva, e l’altra, per completare l'articolo, l’ho tolta dal Temminck, Le dimeosioni sono del Pha- lacrocorax di Corsica. | SINONIMIA Carbo cristatus. Temm. Carbo graculus. Faber, Hydrocorax cristatus. Vieillot. Pelecanus cristatus. Lath. Pelecanus lophurus. Graves. Carbo cristatus. Temminck et Laugier, Planch. color. Livr. 54. num, 322. NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. Le Cormoran Largup, ou Tingmik, /ngl. The crested Cormoran. Zed. Der hauben Kormoran. Dimensioni. Lunghezza totale: Braccio 1. soldi 7. Apertura del becco: soldi 3. quatt. 1. Coda: soldi 3. quatt. 1. Tarso: quatt. 5. picc. 2. Cosruwmi. Abita il Phalacrocorax cristatus , al dir di Temminck, tutto il nord dell’ Europa: è comunissi- mo in Islanda, ‘alle Orcadi, in Norvegia, e in Svezia. Propagazione. Nidifica nelle fessure delli scogli: partorisce due uova per covata, bislunghe, di color biancastro, con superficie aspra, e terrosa. (1) Annales des Sciences naturelles, Aoùt 1826. pag. 460. 108 ORDINE QUINTO MARANGONE NIGAUD PHALACROCORAX GRACULUS Dumovr. Lunghezza del becco minore di quella del dito medio: coda di dodici timoniere. Phalacrocorax digito medio rostrun superante: cauda ex duodecim rectricibus. Adulti in abito d'inverno. Becco cenerino-ros- siccio, inferiormente nero. Iride scuro-rossiccia. Re- dini e parte nuda della gola, color giallo-rossastro . Testa, cervice, groppone, gozzo, petto, addome e fianchi, d’un color verdastro sbiadito. Sopra il collo vi son delle piccole macchiuccie biancastre, quasi invi- sibili, e rade. Penne della schiena, scapolari e cuopri- trici delle ali, d’un color cenerino-cupo nel mezzo, con un largo margine nero puro. Piedi neri (1). Aduiti in abito di nozze. L’ occipite è guarnito di penne lunghe, di color verdone cangiante, che for- mano un ciuffo. Gola nera. Tutte le parti superiori son di color verdastro-lucido cangiante: le scapolari e le cuopritrici delle ali son marginate da una stretta linea di color nero vellutato. Sulla testa, e sopra una gran parte del collo, e delle penne delle MS vi son delle penne bianche inolto corte. Nel rimanente somigliano a quelli vestiti in abito d’ inverno (2). Giovani dell’ anno. Testa, collo e parti inferiori, di color bruno-cupo. Gola cenerognola. Le penne del petto e del sozzo, son marginate di scuro-cenerognolo . Le scapolari e le cuopritrici delle ali, che son di color cenerino-scuro, hanno un largo margine scuro- cupo. Groppone, parte posteriore dell’ addome, penne remi- ganti e timoniere, d’ un color nero-scuro (3). (1) (2) (3) Temminck, Man, d’Orn. Tom. II. pag. 897. UCCELLI AQUATICI 109 SINONIMIA Carbo Graculus. Meyer, Temminck. Graculus palmipes. Aldr, Ornith, Tom, 3. p. 272-273. Hydrocorax graculus. Vieillot. Pelecanus graculus. Lin, et Lath. Buffon, Planch. enlum. num. 974. NOMI VOLGARI». STRANIERI Franc, Le Cormoran Nigaud. Zng/, The Sheg Cormo= ran. Zed. Der Krahen Kormoran. Dimensioni. Lunghezza totale: Braccio 1. soldi 1. o 2. Distanza fra le prime penne della fronte e l'apice del becco: soldi 1. quatt. 2. si Nota. Io non ho trovato in Toscana, nè so che sia stato trovato in Italia, nessun uccello a cui convenga perfetta- mente qualcuna delle descrizioni surriferite, cioè dell’abito d'inverno, o d'estate del Phal. graculus: ma bensì uno ne ho trovato a cui, tolto ciò che riguarda Je dimensioni del becco, molto ben conviene la descrizione del Phal. gra- culus in abito di gioventù. Il becco di questo individuo è lungo soldo 1. picc. 1, per conseguenza minore di quello del Phal. graculus , ed appunto eguale a quello del Phal. pygmaus, dimodochè questo carattere essendo assegnato come uno de’ decisivi, si crederebbe che io dovessi refe- rire a quella specie |’ uccello in questione: ma egli manca oi d’ un altro carattere che pure come decisivo si assegna al Phal. pygmaus, cioè non ha le penne scapolari strette, e subulate nella cima, ma in vece larghe, e rotonde. E siccome poi l’abito che egli veste è quasi perfettamente compagno a quel del graculus giovane, e diversissimo da qualunque livrea del Phal, pygmaus, ho creduto doverlo, provvisoriamente, unire alla specie descritta in questo articolo, supponendo che la piccolezza del becco possa essere accidentale, o che dipenda da minore età. Ma dubi- tativamente, e provvisoriamente faccio questa unione, potendosi dare il caso che osservazioni più esatte, e più estese, faccian conoscere una livrea del Phal. pygmeus simile a quella dell’individuo da me trovato, o ancora 110 ORDINE QUINTO faccian conoscere che il mio individuo appartiene ad una specie distinta da ambedue. In quest’incertezza, per non lasciare un articolo incompleto, ho quì sopra riportate le descrizioni di tutte le livree del Phal. graculus, ialquali le dà il Temminck, e quì sotto vi pongo la completa de- scrizione dell’ individuo Toscano e dubbio, ed in nota le frasi del Phal, graculus, e Phal. pygmeaus, come il Tem- minck le ha formate, affinchè se a qualcuno de’ miei let- tori capitasse un uccello di questa specie, in abito diverso, possa da se stesso qualchecosa decidere (1). Abito de’ giovani? in estate. Becco più corto della testa, grigio-sudicio. Pileo, cervice e lati del gozzo, scuro-castagno-nerastro. Penne della schiena, piccole scapolari, e del groppone, color scuro-castagno con sottil margine sfumato lionato-sudicio. Le grandi scapolari son larghe, ottuse, e rotondate nella cima, di color nero-scuro, con leggiera velatura cenerognola, ed un margine stretto sfumato, lionato-sudicio . Gola cenerino-lionato-sudicio. Parte media del gozzo, del petto e dell’addome lionato-scuro, variato di scuro- castagno. Lati dell'addome che tendono al castagno. Fianchi, cosce e regione anale nero-castagno. Piccole cuopritrici delle ali leggermente acuminate, dello stesso colore delle grandi scapolari, ma con margine nera- stro avanti al lionato. Coda di dodici timoniere, lunga, graduata : timoniere nero-scure . Piedi neri. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 19. Apertura del becco: quatt. 5. picc. 3. Distanza fralle prime penne della fronte, e la punta del becco: soldo 1. (1) PHALACROCORAX GRACULUS Becco lungo quattrini cinque; più lungo della testa : coda molto lunga, molto graduata, conica, composta di dodicì timoniere ( Temminck) . PHALACROCORAX PYGMEUS Becco lungo un soldo ed un picciolo; più corto della testa: coda lunga, molto graduata, composta di dodici timoniere: penne scapolari e cuopritrici delle ali lunghe: piedi cenerini ( Z'emm. ) - UCCELLI AQUATICI I11 pice. 1. Coda: soldi /. picc. 6. Tarso: soldo 1. picc. 2. Costumi. Debbo quest uccello all'amicizia del Sig. D.' Stefano Stefanini, ed al suo gusto per le rare pro- duzioni della natura. Egli l’ inviò a me da Livorno nell’ Agosto del 1830, ove era stato ucciso nei fossi del Lazzeretto. TRIBU V. I NUOTATORI. LAMELLOSO-DENTATI CARATTERI DI TRIEU Becco seghettato. I soli DITI ANTERIORI riu- niti da una membrana. RostruMm serratum. DIGITI ANTERIORES tar- tum membrana connexi. COSTUMI La destrezza ed eleganza con cui questi uccelli stanno alla superficie dell’acqua, i colori belli e vivaci delle lor penne, ed i continui movimenti che essi eseguiscono o nuotando o volando riuniti in branchi numerosi, son qualità tali, che li rendono I’ ornamento primario delle acque, i veri amimatori della quieta superficie delli stagni, e de’ laghi. Semi, piccole radici, pianti- celle, vermi, conchiglie aquatiche e pesci, fanno il lor nutrimento. Il becco dilatato, i di cui margini son muniti d’ una specie di rastrelliera, serve benissimo , a molti di questi, per trovare tali sostanze, quasi va- gliando e nettando il limo, o le erbette palustri, gui- dati in ciò fare dallo squisito tatto che ha sede nella lingua, ed in quella pelle delicata da cui è involta la superiore mascella. Alcuni pascolano passeggiando frall’ erbe; altri nuotando ne’ siti d’ acque basse, e molto erbosi, prendono il cibo sott'acqua con 1’ im- mergere solo il collo, o una parte del corpo. Altri che tuffan con gran facilità, stan quasi sempre ne’ luoghi e ira ORDINE QUINTO d’ acque profonde, e si procacciano il vitto immergen- dosi continuamente. Ma ancor di quelli ve ne sono i quali cibansi esclusivamente di pesci; questi hanno becco sottile, ed armato d’ acuti e forti denti rivolti in dietro, dai quali i pesci afferrati più non ne posson fug- gire, ed anzi con facilità son inghiottiti : questa sorta di nuotatori si tuffa con l’abilità stessa di quelli formanti la precedente Tribù. Nel tempo delle cove pochi se ne trovano da noi; pure non vi è stagno o padule in cui qualche coppia non vi abbia preso domicilio. Ma quando l’ inverno ritorna, e che le immense paludi, ed i seni di mare, e fiumi settentrionali s° agghiacciano, allora quel numero infinito d° uccelli, andato là nella buona stagione a trovare una dimora tranquilla , e il nutrimento copioso come è necessario per le cove, cala di nuovo verso il mezzogiorno, e torna a popolare tutte le nostre acque. Il modo di volare de? Lamello- so-dentati è a tutti noto. Ognuno ha sicuramente ve- duto, nelle giornate burrascose del principio d’inverno, quelle lunghe file d’uceelli, le quali obliquamente si avanzan nell’aria, spesso ad una tale altezza che spa- riscon quasi nelle nuvole, da cui allora suol essere il cielo oscurato. Per il solito dall’ estremità anteriore di quella linea un altra egualmente obliqua ne parte, e le due riunite forman così una specie di V. Fra noi, nell'inverno ed in primavera, quando que- sti uccelli si sono stanziati, han l’ abitudine di passar tutto il giorno sul mare, e nella notte di venire a pa- scere dentro terra, su i fossi, su i fiumi, su i laghi, per ripartirne di nuovo allo spuntar del giorno. Incli- nano alla poligamia, ma per il solito son monogami, ed il maschio non abbandona la femmina mentre eova, e seco lei divide le cure dell’ educazione de? figli. Que- sti nascono coperti di folta calugine, e poco dopo la nascita si gettano nell’acqua, ove, cosa veramente sor- prendente, nuotano e tuffano così bene come la loro madre. Il nido lo costruiscono con assai industria, e quasi sempre lo rendono più molle, e più caldo con UCCELLI AQUATICI 113 delle penne, che la madre si strappa dal petto; gli ser- von queste anche per ricuoprire le uova, in quei mo- menti ne” quali essa è obbligata ad andare a procac- ciarsi il cibo, ec. CACGCE La carne di tutti i Lamelloso-dentati, eccettuata quella degli Smerghi, è molto buona a mangiarsi, e perciò si fa loro una continua guerra, ed un infinità se ne consuma nel tempo che rimangono fra noi. Sic- come con le stesse sorte di cacce si prendono quasi tutti i Lamelloso-dentati, secondo il mio costume, descriverò quì le cacce comuni a più specie d’ uccelli, e le particolari ad una sol razza le riporterò nelle ge- neralità di quella. La caccia del passo si fa sulla sera. I cacciatori vanno con i loro fucili ne’ paduli e nelli stagni, o mu- niti degli stivali da acqua, o in un piccol barchetto, e si nascondono dietro qualche giuncola, o cespuglio : altri stanno appiattati sul margine dell’acqua. Ordi- nariamente appena il sole è scomparso di sull’ oriz- zonte, o quand’ anche i suoi ultimi raggi fan risplen- dere le vette scoscese dell’ Alpi Apuane, si cominciano a veder comparire d’ occidente i branchi degli uccelli aquatici, che impazienti di pascolare, abbandonano l’asilo sicuro del Mediterraneo, per venire a posarsi sulle acque dolci de’ laghi e delli stagni. A poco a poco, in ragione che la notte s’ avanza, un maggior numero di branchi comparisce, e mentre prima silenziosi pas- savano per l’alte regioni dell’aria, allora volando più vicini alla terra, tutti fan sentir la loro stridula voce. In breve la superficie del lago, poco avanti quieta e tranquilla, e sopra cui regnava un silenzio perfetto, o turbato solo dai canti de’ Merli e de’ Pettirossi, che sul margin del bosco riconoscenti salutano nel loro lin- guaggio il Creatore, con lo sparir della luce questo stesso ‘luogo divien tutto agitazione e scompiglio. Un numero infinito d’ uccelli arrivano da ogni parte: l’aria Tomo ILI. 8 114 ORDINE QUINTO ne è ripiena, ed altro non si ode che la lor aspra, e gar- rula voce. Il fischiare de’ Bibbi, l’anatrar de’ Germa- ni, il cigolar delle Alzavole, si confondono insieme da tutti i lati. Di qua e di Jà sull’ acqua sentesi lo sciacquìo, l’ ottuso rumore che fan nel tuffarsi, e le varie lor voci con le quali si chiamano,.e cercano di riunirsi. I cac- ciatori che stavan nascosti ad aspettar quel momento, traggon continuamente. Da ogni lato si vede il balenar de’ fucili, da ogni lato se ne ode il romore. Le grida de’ cacciatori che incoraggiscono i cani a cercar sli uc- celli atterrati, si mescolano con gli altri suoni. Nè un. tal frastuono è capace. di far cessare quell’ affluenza d’ uccelli: seguitano essi ad arrivare nella stessa abbon- danza fino ad un ora, o un ora e mezzo di notte. Ma verso quel tempo adagio adagio diminuisce il numero de’ colpi di fucile; il numero de’ branchi che arriva va gradatamente scemando, si chetano le voci degli uccelli aquatici, e finalmente la quiete notturna solo è turbata da qualche grido interrotto, tramandato dagli uccelli che pascolano sull’ acqua, e dalle voci de’ cac- ciatori e de’ cani che escon dal lago. La mattina poi, verso il nascer del giorno, si fa nello stesso modo, e nelli stessi luoghi la cAccia del Ripasso. Nel Ripasso si tira agli uccelli che dall’acque dolci tornano al mare. La caccia dell’Aspetto, a quella del passo presso a poco equivale, ma si fa in luoghi molto lontani dalle acque. Nel Pisano sonovi due am- pli paduli, cioè quel di Bientina e quel di Fucecchio, ove una gran quantità d° uccelli nella notte concorre; ma per chi arriva dal mare, trovandosi questi paduli dietro alla giogana de’ Monti Pisani, conviene o il monte ‘varcare, o attorno girarne la base. Non pochi branchi d’ ugelli vanno a Ro acque dolci seguitando il corso dell’ Arno, o del Serchio, ma il numero più grande ditéitambnie vi arriva Stagaliaado il monte; cli i siti più bassi del crine, dove le vallate si terminano, son quelli ove maggior copia d’uccelli traghetta, e dove molti cacciatori si pongono ad aspettarli. Verso que- UCCELLI AQUATICI 115 sti luoghi adunque, i i cacciatori vanno sul finire del giorno, per arrivarvi all’ ora del passo. Se il monte è vestito di macchia, si nascondono fra i cespugli; ma se è nudo, come esser sogliono la massima parte de’ nostri Monti Pisani, formati da Schisto talcoso, o da Calcar tifoniano, allora nel sito più basso, e più adat- tato per vedere arrivare i Germawi, vi fabbricano con un muro a secco un piccol casotto, superiormente sco- perto, ed alto tanto da giungere al collo del cacciatore. Là dentro, da quel muro nascosti, vedon bene senza esser visti, e liberamente posson tirare contro gli uccelli che passano . Mai tempi più favorevoli per la caccia di questi uc- celli, sono i più burrascosi. Allora essa non si limita al sorgere, ed al tramontare del Sole, ma dura tutta l’intiera giornata. Quando il vento Libeccio, soffiando col furore con cui suole imperversare nella nostra pia- nura, ove non di rado gli alberi svelle, le arene scom- muove e l’acqua salata trasporta fino nella città di Pisa, agitando profondamente il mare non solo, ma anche i laghi e li stagni, allora quelli uccelli che non possono stare ove gli altri giorni soglion trovar quiete, e sicurezza, volano continuamente da un luogo in un altro, e s° espongon così ai colpi del cacciatore, che sta ad aspettarli appiattato in mezzo all’ acqua ol giun- chi, o i cespugli. In quei luoghi destinati esclusiva- mente alla caccia, ove questo esercizio esser deve un puro piacere, ed in conseguenza scevro per quanto è possibile da quelle fatiche ed inconiodi che a molti al contrario suol. renderlo più gradito, ed accrescere il pregio del frutto che con essa raccolgono, si suole in varj punti dello stagno porre in terra delle botti sfon- date da un lato, ed in tal maniera interrate, che il mar- gine della parte senza fondo rimanga poco superiore al livello dell’ acqua. Si metton discoste fra loro queste botti tre o quattro tiri di fucile, ed a tutte cingesi la bocca con pochi cesti di giunchi, così che stando il cacciatore dentro di esse, rimane perfettamente nasco- 116 ORDINE QUINTO sto agli uccelli, e di più il suo corpo resta ben difeso dalla incomoda violenza del vento. È quella allora una delle cacce più belle che possa immaginarsi; gli uccelli, sicuri volando da tutti i lati, e non dubitando che un uomo possa stare nascosto in mezzo all’ acqua fra radi cespugli, passano a poche braccia di sopra alla botte, senza scuoprire l’insidia, o scuoprendola quando più a tempo non sono per dalisigla, Chiamasi questa la caccia della botte. Dilettevolissima, ed anche molto proficua è la caccia col barchino. Si fa in ogni ora del giorno su i paduli d’acque libere, ma il momento più adattato è all’alba; giacchè allora non son per anco ritornati tutti i branchi sul mare. Un cacciatore, ed un rematore entrano in un barchino delle più piccole dimensioni, e vanno in qua ed in là girando sulle acque, fino a che non scuo- prono una truppa d’ uccelli. Allora cercano d°’ acco- starsi il più che è possibile, passando dietro alle canne o ai cespugli; ma se gli uccelli sono al largo nel chiaro, quei che stan nel barchino vi si distendono, e tenen- dosi tutti verso la sponda opposta alla parte ove tro- vansi gli uccelli, fanno che l’altra sorga di più dall’ac- qua, così che meglio ne rimangan nascosti. Poi con l’intelligenza e destrezza che 1’ abitudine ha dato a quei cacciatori, servendosi d’ un piccolo bastone se vi è poco fondo, o di un piccolo remo ove le acque sien alte, s'avanzano adagio adagio verso gli uccelli, non in linea retta ma obliquamente, e presentando loro sempre quel fianco del barchino che di più sporge dall’ acqua, e che perciò meglio gli cuopre. In questa maniera facil- mente giungono a giusta distanza dal branco insidiato, ed agli uccelli di quello possono allora tirare o sian sempre fermi sull’acqua, ovvero qEnÈ abbian levato il volo. Nel Mugello, ed in molti altri uoghi della Toscana posti ad una certa distanza dal mare e dai grandi pa- duli, si uccidono molti uccelli aquatici nei così detti Laghi. Son questi, vasche per lo più artificiali, in cui UCCELLI AQUATICI 119 l'inverno si trattengon le acque piovane, e che ordi- nariamente- han per diametro poco più di un tiro di fucile. Un arginetto che intorno intorno le cinge, pian- tato d’ una bassa siepe, o un capannello fatto sopra il suo margine, dà al cacciatore tutto il comodo per ti- rare agli uccelli che vi si posano. Tanto per questa, che per la caccia della botte, è utilissimo l’ adope- rare le stampe, vale a dire pelli di uccelli imbottite in maniera da imitare l'attitudine di quei che nuotano: le quali stampe mettonsi a galleggiare nel mezzo del lago o poco lontano dalla botte, e servono mirabilmente a richiamare gli uccelli passeggieri. GENERE LXXXVII. MERGUS Lin. CARATTERI GENERICI Becco sottile, subcilindrico. Denti subulati, rivolti in dietro. RepINI pennute. DITO POSTE- RIORE lobato. RostRum tenue, subcylindricum. DENTES su- bulati retrorsum versi. Lora plumosa. Dicitus PostIcus lobatus. Becco eguale, o più lungo della testa, diritto, sub- cilindrico verso la cima, più grosso verso la base, e subtetragono all’ estremità della mascella superiore. Nella cima della mascella superiore vi è un unghia as- sai adunca, larga quanto la mascella. Margine delle mascelle munito di denti conici rivolti in dietro. /te- dini pennute. Lingua subterete, superiormente mu- nita di papille cornee rivolte all'indietro. Marici sub- basilari, ovate, semichiuse dalla pelle molle del becco. Gambe corte, quasi intieramente nascoste sotto gli in- tegumenti de’ fianchi, con piccolissimo spazio nudo 118 ORDINE QUINTO sopra il calcagno. Z'arso compresso, reticolato. Diti quattro: i tre anteriori intieramente riuniti da una mem- brana: il posteriore corto, articolato più in alto degli anteriori, lobato. Y/nghie mediocri, subadunche , leg- germente compresse. Coda corta, rotondata. Ali me- diocri, strette; prima remigante subeguale alla seconda. COSTUMI Il nutrimento degli Smerghi consiste in. pesci ed in rettili, che essi vanno a prendere sott'acqua, ove nuo- tano con la stessa franchezza, e si trattengono lo stesso tempo dei Tuffatori. Raramente posansi sulla terra fuori del tempo delle cove. Nuotano alla superficie dell’acqua con eleganza, ma il più delle volte tengono nascosto tutto il corpo, e stan fuora solo con la testa e con una piccola porzione del collo. Volano bene, con forza e per molto tempo. Ordinariamente nidificano ne’ paesi settentrionali, e nell'inverno emigrano verso il mezzogiorno; ma in Toscana per il solito ve n° arri- vano soltanto de’ giovani; gli adulti quà sono rarissimi. La carne degli Sinerghi è poco buona a mangiarsi, giac- chè fortemente puzza di pesce. Si prendono nel modo stesso dei (Germani tuffatori. PESCIAJOLA MERGUS ALBELLUS Lun. Testa più lunga del becco: specchio nero, con due fasce bianche, i Mergus capite rostrun superante: speculo nigro fasciis duabusgalbis notato. Maschio adulto. Becco più corto della testa, color nero-celestognolo. Iride nera. 'Testa, collo e tutte le parti inferiori, di color bianco-niveo. Gote d° un bel color nero cangiante in verdone. Sull’ occipite una macchia nera cuneata assai lunga. Le penne medie UCCELLI AQUATICI rig dell’occipite son candide, lunghe, ed erigibili in un bel ciuffo. Dorso ed alto del groppone di color nero intenso, un poco cangiante in verdone. Sul principio del dorso vi sono due fasce nere sottili, che diparten- dosi dal nero della schiena, calano su i lati del petto assottigliandosi sempre più. I gruppi delle penne sca- polari son bianchi nel mezzo, neri nel contorno. Le ali son nere, con tre fasce bianche: la prima larga, le altre due strette. Remiganti interne cenerine. La base del groppone, sopraccoda e timoniere, color cenerino- nerastro. Fianchi bianchi finamente moschettati a zic zac di nero. Zampe cenerine con membrana nerastra. : Femmina e giovani. Parti superiori della testa, occipite, cervice, di color castagno-rossiccio: questo colore insensibilmente si cangia in cenerino-nerastro, in ragione che si avvicina alla schiena, la quale nella porzione prossima al collo è di tal colore. Il groppone e la porzione della schiena che le è contigua son di color nero. Le scapolari ed il sopraccoda son color cenerino- nerastro. Il petto e la parte inferiore del gozzo color cenerino: questo colore s° unisce e si sfuma con quel della schiena, ed estendendosi su i fianchi, giunge fino al sopraccoda. Tutte le altre parti inferiori son bianco- candide. Piccole cuopritrici delle ali, e remiganti pri- marie nero-cenerognole. Cuopritrici medie bianche in- sudiciate di cenerino-bistro: grandi cuopritrici e pic- cole remiganti nero-morate, con la cima candida. Coda nero-cenerognola. SINONIMIA Mergus minutus. Lin., Lath. ( giovane). . Mergus Pannonicus. Scopoli ( giovane ). Mergus mustellari, ev Mergus Rheni. Aldrov. Ornith. Tom 3. Tab. 275, et 278. (adulto). Mergus glacialis, et Albellus aquaticus, Tab. 280. pag. 277. Mergo Oca minore, o Monaca bianca. Storia degli Uce celli Tav, 513. (adulto), 514. ( giovane). Buffon, Planch, enlum. num. 449. ( adulto), 450. (femmina). 120 ORDINE QUINTO NOMI VOLGARI. TOSCANI Pesciajola, Pis. STRANIERE Franc. Le petit Harle huppé, ou la Piette. Ingl. The Smew or white Nun. Ted. Der Weisse Sager. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 15. Apertura del becco: quatt. 4. picc. 1. Coda: quatt. 8. Farso: quatt. 4. picc. 1. Cosrumi. È la specie di Smergo più comune in' Toscana. Tutti gli anni nel Gennajo ne compariscono: de’ branchi più o meno numerosi, i quali s° aggirano ordinariamente all'imboccatura de’ fiumi, ove divorano una gran quantità di piccoli pesci, e particolarmente di Crognoli ( Atherina Hepsetus). ‘PropAcaAzione. Va a nidificare nelle regioni artiche, sul margine de’ laghi, e de’ fiumi; partorisce da 8 a 12 uova bianche. SMERGO MINORE MERGUS SERRATOR Lin. Becco più lungo della testa: specchio bianco con due fasce (nel maschio), o una sola (nella femmina) vera trasversa: narici basilari, Mergus rostro caput superante: speculo albo fasciis duabus nigris notato ( in masculo ), vel unica tantum transversa (in foemina ): naribus basilaribus, Maschio adulto. Becco rosso. Iride rossa. Testa, e parte superiore del collo di color nero cangiante in verdone. Le penne dell’ occipite son lunghe e sottili, e formano un bel ciuffo. Parte media del collo bianca. Base e petto color di nocciola, con macchie bislunghe e nere. Addome e sottocoda candidi. Spalle, schiena e scapolari interne, color nero puro. Scapolari esterne ‘bianche. Penne che vestono 1’ articolazione dell’ ala bianche, con largo margine nero. Groppone e soprac- UCCELLI AQUATICI 121 coda bianco-cenerino, striato finamente per traverso di nero. a zic-zac. Coda scuro-cenerina. Angolo dell’ ala bianco. Piccole cuopritrici nero-cenerine, Medie cuo- pritrici bianche : le grandi bianche nella cima, nere nel- l’altra porzione. Remiganti primarie nere; remiganti secondarie bianche: le interne col margine esterno ne- ro. Piedi arancioni. Femmina adulta. Becco arancione-fosco. Iride scura. Pileo, cervice, e base laterale del collo, scuro- castagno chiaro. Lati della testa e del collo color bajo- gialliccio. Gola bianco-sudicio. Dorso, lati del petto e ‘ scapolari, scuro-cenerino-nerastro: le penne della schie- na e le scapolari, con margine più chiaro : tutte han lo stelo nero. Parte media del petto ed addome candida. Penne del sottocoda bianche nella cima, cenerognole alla base. Ali nero-cenerine. Specchio bianco, con una fascia trasversa nera. Coda scuro-cenerina. Piedi fosco- arancioni. SINONIMIA Mergus niger. Gmel. Castor, seu Eitber Belloni]. Aldrov. Ornith. Tom. 3. Tab. 284. Mergo Oca, ec. Storia degli Uccelli Tav. 512. ( masch. adulto), 510. ( giovane). Buffon, Plauch. enlum. num.,208. ( maschio). NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. Le Herle huppé. Zngl. The redbreasted Mer- gaoser. Ted. Der Lergschuibliger Sager. Dimensioni. Lunghezza totale: Braccio: 1. quatt. 2. Apertura del becco : quatt. 7. picc. 2. Coda: quatt. 7. picc. 3. Tarso: quatt. 4. picc. 4. Costumi. In Toscana è mediocremente comune ve- stito dell’ abito di gioventù. In abito perfetto è rarissi- mo: qualche volta trovasi con ]’ imperfetta livrea. Nel settentrione, al contrario, è molto comune. Miiicazioni Per covare va in primavera, verso la 122 ORDINE QUINTO fine di Maggio, nelle regioni boreali de’ due continen- ti, e spesso al dilà del cerchio: polare. Pone il suo nido sul margine dell’ acque, e lo forma con erbe secche , e penne. Raéchiude questo da otto a LI uova, si- mili alle uova dell’ Anatra selvaggia . SMERGO MAGGIORE . MERGUS MERGANSER Lin. | Becco più lungo della testa: specchio bianco senza fasce nere: narici mediane, Mergus rostro caput superante: speculo albo fasciis nigris destituto: naribus medianis. Maschio adulto. Becco rosso-fosco, con l’ unghia, e la parte superiore nera. Iride rossa, o scuro-rossa- stra. Testa e parte superiore del collo, di color nero cangiante in verdone-violetto : tutte le penne dell’ occi- pite son lunghe, ed anche erettili, dimodochè formano un folto e bel ciuffo. Parte inferiore del collo, petto, addome, fianchi, sottocoda, scapolari esterne, medie, e grandi cuopritrici, e remiganti secondarie bianche. Le remiganti secondarie più prossime al capo son mar- ginate di nero. Il bianco del petto e dell’ addome è colorito di carnicino-gialliccio negli individui freschi, o da poco tempo preparati. Schiena, scapolari interne e grandi remiganti, d’un bel color nero-morato puris- simo. Piccole cuopritrici nere, e bianche. Groppone e sopraccoda cenerino. Coda nero -cenerina. Piedi ros- so-cinabro. Femmina, e giovani. Becco rosso-scuro. Iride scura. Testa e cervice color bajo-nocciola Penne del- l’occipite lunghe, e formanti un ciuffo. Parte inferiore del collo, lati del petto, alto dell’ ascelle e cosce, di color bianco macchiato di cenerino-piombato. Base del petto, addome e sottocoda bianco, con leggiera tinta giallo-rossiccia. Dorso, scapolari, sopraccoda e coda, di color cenerino-piombato . Remiganti secondarie me- UCCELLI AQUATICI 123 die, e le grandi cuopritrici che loro corrispondono, candide: tutte le altre cuopritrici, e remiganti seconda- rie, dello stesso colur piombato del dorso. Remiganti primarie nere. Piedi giallo-rossastri. SINONIMIA Mergus rubricapillus, et Mergus castor ( giov.) Gmel. Mergo Domenicano, Mergone, Garganelio, Poloro, ( adulto ) Storia degli Uccelli Tav. 513. Buffon, Planch, eulum. num. 951. ( maschio adulto), 953. ( femmina, e giovane ). NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. Le grand Harle, ZIngl. The Goosander or Mer- ganser. Zed. Der Gansen Sager oder Taucher Gaus, Dimensioni. /l maschio. Lunghezza totale: Br. 1. soldi 5. Apertura del becco: soldi 2. quatt. 1. Coda: soldi 3. quatt. 1. Tarso: quatt. 5. picc 2. La fem- mina. Lunghezza totale: Bracc. 1. quatt. 7. Apertura del becco: soldi 2. picc. 1. Coda: soldi 3. picc. 2. Tarso: quatt. 4. pice. 2. Costumi. In Toscana è molto raro. Non ne ho tro- vato mai alcun individuo in abito perfetto. Nel nord è comune, particolarmente in inverno. Propagazione. Per il solito lo Smergo maggiore suole andare a covare nelle regioni boreali, ma qualche volta alcune coppie si propagano anche nel centro dell’ Eu- ropa. Fabbrica il nido o fralle ghiaje del letto de’ tor- renti, o nell’interno di vecchi tronchi, o nelli spacchi de’ massi. Le sue uova son simili a quelle dell’ Oca, ma un poco più ottuse, ed in numero di dodici, 0 quattordici per covata. 124 ORDINE QUINTO GENERE LXXXVIII. " FULIGULA Bonarp. CARATTERI GENERICI Becco più largo che alto. DentI laminari, perpendicolari. Repini pennute. Diro INTERNO subeguale, o più lungo del tarso; ESTERNO eguale al medio, posteriore lobato. Rostrum /atius quam altum. Dentes lami- nares perpendiculares. Lora plumosa. Dicitus INTERNUS tarsum subequans, vel superans . Dicirus ExTERNUS @qualis medio; POSTERIOR lobatus. Becco subeguale alla testa; alla base più alto che largo, in cima depresso, molto più largo che alto, ro- tondato. Il margine d’ ambo: le mascelle guarnito dì laminette trasversali: l'apice della mascella superiore con una larga unghia, rivolta in basso: tutta la super- ficie della mascella, eccettuata l’unghia, è coperta da una membrana molle e liscia. Redini pennute. Lin- gua depressa, carnosa. /Varici poste ordinariamente verso la parte media e dal lato superiore del becco, ovali, semichiuse da una membrana. Gambe corte, intieramente nascoste sotto gli integumenti e le penne de’ fianchi. Z'arso più corto del dito medio, e più corto, o subeguale all’ interno: compresso, reticolato. Diti quattro, i tre anteriori intieramente riuniti da una membrana; il posteriore articolato più in alto degli an- teriori, corto, lobato: 1’ esterno eguale al medio. Vn- ghie mediocri, ottuse, depresse. Coda corta, roton- dato-acuminata, di 14-18 timoniere. Ali mediocri, strette: la prima remigante subeguale alla seconda . Color dominante, Il nero o lo scuro: nessuna ha lo specchio con splendore metallico, e la differenza fra UCCELLI AQUATICI 125 il maschio e la femmina, nella massima parte delle spe- cie, non consiste che in tinte più chiare, o più cupe. COSTUMI Eccettuando gli Smerghi, sono le £uligole, fra tutti i Lamelloso-dentati, i più abili tuffatori, giacchè esse son costruite per una tale operazione, come lo mostrano le zampe più grandi, ed articolate più prossime all’ano. Il cibo vanno a prenderlo al fondo delle acque, o dolci o salate, giacchè indifferentemente abitano sulle une e sulle al ma preferiscono le assai profonde, impe- rocchè le poche piante di lor gusto, ed i molluschi di cui fan quasi tutto il lor nutrimento, trovansi su 1 fondi che mai si disseccano. Camminano malamente, ma volano con velocità, e per lungo tempo. Emigrano in branchi copiosi. Nel maggior numero delle specie non vi è differenza alcuna fra i due sessi. CACCIA Della rete sott'acqua. Consistendo il cibo delle Fuligole in conchiglie e piante che crescono ne’ pa- duli, o nel fondo del mare, hanno immaginato i cac- ciatori un modo assai facile per prenderne un gran numero. Consiste in sospendere sott’ acqua, parallela- mente alla sua superficie, molte reti di maglia assai grande, il margine delle quali è guarnito di sugheri, onde galleggino, e mediante quattro o più cordicelle che pendono da’ canti, ed a cui sono attaccati sassi, 0 piombi, si fan restare all’ altezza che credesi opportuna. Siccome gli uccelli non si tuffano perpendicolarmente, ma in linea inclinata, e ritornando a galla risalgono de- scrivendo una linea che presso a poco IDA una medesiinti inclinazione, ed è nella direzione medesima, accade che ricompariscano sull’ acqua in un sito diverso da quello ove s'immersero. Perciò se nel loro tragitto incontrano una rete, vi restano presi col collo, e non potendosene più sviluppare, in poco vi muojono affogati. L’osser- vazione e la pratica, ha insegnato a’ cacciatori de’ pa- 126 ORDINE QUINTO duli, quali sono i siti più abbondanti d’ esca prediletta dagli uccelli da tuffo, ed è là che tendono le loro reti. I luoghi ove le acque son limpide, ed hanno il fondo vestito di Putera ( Chara vulgaris Lin.), son sempre riguardati come buoni. Han quei cacciatori scrupolosa cura di porre le reti a tal profondità, che sia impossibile agli uccelli rimastivi, qualunque sforzo e dibattimento si facciano, di potere arrivare a sollevare la testa fuor d’acqua: giacchè, se ciò accade, i prigionieri violente- mente sbattendosi , e de’ gridi mandando, rendono in tal maniera accorti i compagni, che mai più a quel sito s' accostano. GERMANO DI MARE FULIGULA FUSCA Bonap. Becco non rigonfio lateralmente: corpo scuro-nero, 0 nero: specchio bianco. Fuligula rostro lateribus non inflato: corpore brunneo- nigrescente, vel mig: speculo albo, Maschio adulto. Becco rosso-giallastro, eccettuato nel margine anteriore, e nella regione nasale, ove è nero. Iride rossa. Tutte le penne son di un bel color nero vellutato, eccettuate le remiganti secondarie che son bianche, e formano lo specchio bianco, ed eccet- tuato un piccolo spazio semilunare posto sotto l’ occhio. Tarsi, e diti rossi; membrana nera. Femmina. Becco cenerino-nerastro. Iride rosso- scura. Tutte le parti superiori color nero-filiggine. Fra il becco e l'occhio, vi è una macchia biancastra. Sottogola ed addome biancastro-sudicio macchiato di scuro-nerastro. Le ali nerastre, eccettuate le remiganti secondarie che son bianche, Piedi rossastro-sudicio. Giovani . Somigliano alle femmine, ma han le mac- chie bianche de’ lati della testa più piccole, ed i tarsi ed i diti color di rosa. UCCELLI AQUATICI — 127 SINONIMIA . Anas fusca. Gmel., Ranz., Temm. Anas sylvestris nigra. A\dr. Orn. T, 3. p. 234. Tab. 235. Buffon, Planch. enium. num, 758. NOMI VOLGARI, STRANIERI Franc. Le Canard double Macreuse. Ingl. The Velvet Dack. Ted. Die Rustfarbige Ente. Dimensioni. Lung. totale: soldi 19. quatt. 2. Apert. del becco: quatt. 7. Coda: quatt. 8. Tarso: soldi 2. Costumi. Quest uccello, che da noi è molto raro , unito alla Fuligula nigra, ed a qualche altra specie, con i loro innumerevoli branchi, quasi ricuoprono i mari delle coste settentrionali dell’ Olanda, della Fran- cia, ec. Jo non ne ho trovati in "Toscana che due soli in- dividui: uno fu ucciso nel padul di Maciuccoli al prin- cipio dell'inverno del 1819, l’altro in quel di Bientina nel 1829 Il nutrimento ordinario di questa, e della se- guente specie, consiste in conchiglie bivalvi ed univalvi, che esse vanno pescando continuamente col tuffarsi nel mare. È un caso che compariscano sulle acque dulci. Propagazione. Nidifica Anas fusca dilà dal cer- chio polare artico; sulle sponde de’ gran laghi di Lap- marks, e sopra gli scogli dell’isole della Svezia, nel Gothland, ec. Nasconde il nido fra.i cespugli di Gine- pro, o di Salcio, e lo costruisce con alga, e penne. Le sue uova sono poco più grosse di quelle di Gallina, di color gialliccio-grigiastro, otto, o dieci per covata. MACROSA FULIGULA NIGRA Bosap. Becco protuberante sopra le narici: capo intieramente scuro-nero, o nero: ali senza specchio. Fuligula rostro supra nares protuberante: corpore nigro» brunneo, vel nigro: speculo nullo. 12$ ORDINE QUINTO Maschio adulto. Becco con una protuberanza ossea sopra la base: intieramente di color nero, eccettuato lo spazio medio, ove le narici sono racchiuse, che è di color giallo. Iride scura. Palpebre nude, gialle. Tutte le penne sono d’un bel ‘color nero-morato . I tarsi ed i diti son color cenerino-scuri, la membrana interdigitale nera. Femmina. Becco con la base superiormente rile- vata, ma non protuberante come nel maschio: il con- torno delle narici è giallo, e gialia ancora è una mac- chia verso la punta del becco: tutto il rimanente del becco è di color nerastro. Palpebre nude, scure. Il pileo e la cervice son d’uno scuro quasi nerastro. Le gote e la gola di color cenerino-chiaro macchiato di scuro. Schiena, ali e addome d’ un colore scuro-cupo: tutte le penne di queste parti son marginate di scuro-bian- castro. Penne del petto scuro-cenerine , tutte terminate di scuro-biancastro (1). Maschio giovane del primo anno. Becco con la base rilevata. Contorno delle narici carnicino; il rima- nente del becco colore scuro-livido. Iride cenerino- scura. Grote, vertice, occipite, nuca e petto, di colore scuro-cupo. Spazio il disotto dell’occhio, parte ante- riore e laterale del collo, di color bianco puro. Tutte le altre penne son di de scuro-filisgine. T'arsi e diti di color verde-giallastro-sudicio; membrana inter- digitale nerastra (2). l'emmina giovane. Ha tutti i colori più chiari (3). SINONIMIA Anas nigra. Lin., Temm., Ranz. Buffon, Ois. V. 9. pl. 234. tab. 16. SOT Vogel deutschi. (ed. 1.) Tab. 14. fig. 28. (mas.), fig. 29. (femme. ) NOMI VOLGARI. TOSCANI Franc. Le Canard Macreuse. Zngl. The scoter black Diver, Ted. Die Traver Ente. (1) Temm. loc. cit. pag. 857. (2) (3) Temm, ibid. pag. 808. UCCELLI AQUATICI iag Dimexsioni. Lunghezza totale: soldi 18. Apertura del becco: quatt. 5. picc. 2. Coda: soldi 3. picc. 2. Tarso: quatt. 4. picc. 2. 22 maschio adulto. La fem- mina è un soldo più piccola. Cosrumi. Son gli stessi di quelli della specie prece- ‘ dente. In Toscana è molto più rara: ve n° è stato tro- vato un solo individuo, che adesso conservasi nel Mu- seo del Sig. Barone Ricasoli a Firenze. Fu ucciso sul ‘ padul di Maciuccoli nell’autunno del 1830. Propagazione. Nidifica dilà dal cerchio artico. Essa ‘| partorisce otto o dieci uova di un color bianco-gialla- ‘ stro-sudicio, che tende al verde. MORETTA GRIGIA FULIGULA MARILA Step. Becco celestognolo con la cima nera: specchio bianco: dorso macchiato a zic-zac: piedi celestognoli. Fuligula rostro coerulescente apice nigro: speculo albo : dorso maculis flexuosis notato: pedibus coerulescentibus. Maschio adulto. Becco celeste-scuro, con l'unghia, ed il margine delle mascelle nero : contorno delle na- Tomo III. 9 130 ORDINE QUINTO rici biancastro. Testa e cervice di color verdone can- giante. Penne della schiena e scapolari bianco-perlate, striate trasversalmente a zic-zac di nero. Groppone e sopraccoda nerastro. Gola, gozzo e petto, nero puro. Addome e fianchi candidi. Regione anale cenerognola striata in traverso di nero. Sottocoda nero. Coda ne- rastra. Cuopritrici delle ali nerastre, striate in traverso a zic-zac di bianco. Remiganti primarie nerastre: se- condarie bianche con la cima nera. Tarso e diti cene- rini; membrana nerastra. Femmina adulta. Iride giallastra. Testa, e parte superiore del collo nero-tabaccata. Una larga fascia bianca cinge la base del becco. Petto, spalle e schiena scuro-tabaccato. Addome bianco. Regione anale scu- riccia. Fianchi biancastri, striati fimamente di scuro a zic-zac. Dorso, scapolari, groppone, sopraccoda, ti- moniere e remiganti primarie, colore scuro- cupo . Le remiganti A son bianche, con là cima nera. Le scapolari e il groppone son finamente punteggiate di bianco. Tarsi e diti cenerino-nerastri; membrana cenerino-nerastra . Giovani. Somigliano più o meno alle femmine. SINONIMIA Anas marila, Lin., Ranz., Temm. Buffon, Planch. enlum. num. 1002. NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. Le Conard Milouinan. /rngl. The Seaup Duck. Ted. Die Berg Ente. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 14. quatt. 1. ‘Apertura del becco: quatt. 5. Coda: quatt. 5. Tarso: quatt. 4. Costumi. Questa specie è rarissima in Toscana, e non so che vi sia stata trovata che nel Novembre del 1824: allora ne fu presa una femmina. Ne’ mari in- terni dell’ Olanda, d’inverno se ne trova una immensa UCCELLI AQUATICI 131 quantità : è molto comune anche in Inghilterra, e sulle coste settentrionali della Francia, Propagazione. Nidifica nelle regioni polari, sulle coste della Russia, della Siberia, e dell’ Islanda. Dicesi ‘ che ama a porre il suo nido sotto qualche arbusto che lo nasconda: e dicesi ancora che non di rado più fem- mine partoriscono nel medesimo nido, e covano a vi- cenda. MORETTA TURCA FULIGULA CRISTATA Srirepa, Becco celestognolo, con la cima nera: specchio bianco: dorso bruno-nero, finissimamente punteggiato di bianco: piedi celestognoli: narici aperte verso la base del becco. Fuligula rostro coerulescente, apice nigro: speculo albo: dorso nigro-brunneo, minutissimis punctis albis notato: pedibus coerulescentibus: apertura nariun versus basin rostri. Maschio adulto. Becco celestognolo , con 1’ unghia nera. Iride gialla. Testa e cervice d’un bel color nero cangiante in violetto-paonazzo. Le penne dell’ occipite son molto lunghe, arcuate, sottili, così che formano un bel ciuffo. Dorso, scapolari, sopraccoda, sottocoda, regione anale, timoniere, remiganti primarie, e cuo- pritrici delle ali di colore scuro-nero, in varj punti cangiante in verdone. Le remiganti secondarie son bianche, con la cima scuro-nero cangiante. Le penne della schiena e le scapolari son finissimamente punteg- giate di biancastro. Gola, gozzo e petto, nero. Addo- me e fianchi bianchi. Tarso e diti celestoguoli; mem- brana nerastra. Femmina. Becco celestognolo-nerastro. Unghia nera. Iride giallastra. Testa e cervice nero-fosca , o nero-castagna. Penne dell’occipite formanti un ciuffo più corto che quel del maschio. Penne del gozzo, del petto , della schiena, e delle scapolari scuro-nere, mar- ginate di scuro-sbiadito, tendente al giallastro. Grop- 132 ORDINE QUINTO pone, sopraccoda, sottocoda, regione anale, timoniere, cuopritrici delle ali e remiganti primarie, nero-scure. Le remiganti secondarie son bianche, con la cima nero- scura. Tarso e diti nero-celestognoli; membrana ne- rastra. Giovani avanti la prima muta. Non han ciuffo; hanno una gran macchia biancastra su i lati del becco; del color bianco sulla fronte, e qualche volta dietro gli occhi. Nel rimanente somigliano quasi perfettamente le femmine. Giovani dell’età d’un anno. Cominciano a met- | tere il ciuffo, ed a perdere la macchia bianca della base del becco: i colori delle lor penne son più intensi. SINONIMIA Anas fuligula, et Scandica. Gmel. Anas fuligula. Temm., Ranz. Anas platyrhynchos minor. Aldrov. Ornith. Tom. 3. Tab. 228. Anatra marina, o Moretta. Stor. degli Ucc. Tav. 591. ( maschio ) 592. ( femmina). Buffon, Planch, enlum, num. 1001. ( maschio adulto ) num, 1007, ( femmina). NOMI VOLGARI. STRANIERI . Franc. Le Morillon. {ngl. The tufted Duck. Ted. Die Rheier Ente, Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 14. quatt. 2. Apertura del becco: quatt. 5. Coda: quatt. 5. picc. 1. Tarso quatt. 4. Costumi. Uccello molto comune in Toscana. Vola in branchi numerosi, ed è de’ primi a comparire. Ama le acque libere, cosicchè sempre sta in mare, o ne? chiari de’ paduli. Se ne prende una gran quantità con le reti sott'acqua. Propagazione. Io suppongo che qualche coppia si trattenga a covare anche da noi, giacchè nel principio dell'estate, e nell’ autunno ne ho veduti più volte al- UCCELLI AQUATICI 133 cuni individui volare sopra i nostri paduli: ma fino ad ora non ho potuto trovare il lor nido. Temminck e Schinz dicono che nidifica nelle regioni australi. Le sue uova, al dire di quest’ultimo autore, son più pic- cole di quelle di Gallina, e di color bruno-verdastro. QUATTR’ OCCHI FULIGULA CLANGULA Bonar. Becco corto, e subconico, nero, o nero con la cima. gialla: specchio grande bianco: piedi SUL narici aperte verso la cima del becco. i Fuligula rostro brevi subconico nigro, vel nigro apice luteo: speculo grandi albo: pedibus luteis: apertura na- rium versus basim rostri. Maschio adulto. Becco nero. Iride gialla. Testa, ed alto del collo, color verdone cangiante in nero. Le penne del vertice, molto lunghe, formano un bel ciuf- fo. Una larga macchia tonda bianca sulle gote. Base del collo e tutte le parti inferiori, bianche. Dorso, scapolari interne, groppone e sopraccoda, di color nero. Scapolari esterne bianche e nere. Margine del- l’ala nero. Medie, grandi cuopritrici, e remiganti se- condarie bianche. Remiganti primarie nere. Timoniere cenerino-nerastre. ‘['arso e diti giallo-arancione. Mem- brana ed unghie nerastre. Femmina. Becco nero con la cima gialla. Unghia nera. lride giallastra. Testa, e parte superiore del collo di color scuro cupo. Un collare bianco cinge la parte media del collo. Petto e fianchi di color cenerino- piombato intenso. Addome e sottocoda bianche. Penne del dorso, schiena, scapolari ; piccole cuopritrici, grop- pone, sopraccoda, timoniere e remiganti primarie, di colore scuro-nero; le scapolari e le penne della schiena hanno un sottil margine più chiaro. Cuopritrici medie‘ delle ali bianche e nere, le grandi bianche, con la cima nera. Remiganti Sonde bianche. Tarso e diti gialli. Membrane ed unghie nerastre. | 134 ORDINE QUINTO Giovani maschi dell’anno. Somigliano alla fem- mina adulta : il loro becco è cenerino-nerastro, e l’iride giallo-verdastra: i diti scuro-giallastri (1). Giovani maschi d’un anno compito. Cominciano sulle loro gote le macchie bianche, e le penne della testa cominciano a nereggiare (2). SINONIMIA Anas clangula. Lin., Ranz., Temn. Anas platyrinchos. Aldrov. Ornith. Tom. 3. pag. 223. Tab. 225. ( mas. adult.). Canone, Quattr occhi, o Domenicano. Storia degli Uccelli Tav. 593. Buffon, Planch, enlum. num, 802. NOMI VOLGARI. TOSCANI Quattrocchi (l'adulto), Morettone (il giovane, e la femmina) Pis, Cagnolo, Canone, Bient. Cagnaccio, Yecch. STRANIERI Franc. Le Canard Garrot. Zngl. The golden ey Duck. Ted. Die Schelle Ente. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 16. Apertura del becco: quatt. 5. Coda: quatt. 8. picc. 2. Tarso: quatt. 4. picc. 2. Cosrumi. Nell'inverno è molto comune: spesso se ne vedono degli adulti, ma i giovani son molto più abbondanti. Frequenta i laghi e paduli ove sono acque profonde. La sua carne è poco buona per mangiarsi. Propagazione. Nidificano i Quattrocchi nelle re- gioni artiche tanto del nuovo che dell’antico continen- te. Qualche coppia nidifica nel settentrione della Ger- mania, ma io non so che mai questo accada in To- scana. Ne’ paduli d’ acque profonde, fabbricano il loro nido sopra qualche isolotto o grosso cesto di giunchi, riunendo rozzamente dell’erbe, e delli stecchi. Le uova (1) (2) Temm. ibid. pag. 858. UCCELLI AQUATICI 135 son quattordici o diciassette per covata, di color verda - stro, ed un poco più grosse di quelle di Gallina. Il nido di questi uccelli è fatto con tanta poca cura, che spesso alcune uova cadono nell’ acqua quando la fem- mina vi entra, o ne esce, Secondo il Temminck, que- sta specie fabbrica alle volte il suo covo anche su i tronchi degli alberi. MORIGLIONE FULIGULA FERINA Srepn. Becco lungo, celestognolo, con cima, e base nera: ali senza specchio, cenerine: piedi celestognoli. Fuligula rostro longo, coerulescente, apice et basi ni- gro: alis cinereis, speculo nullo: pedibus coerulescentibus. Maschio adulto. Becco celestognolo, con la base e l'estremità nera. Iride giallo-rossa. Testa e parte su- periore del collo color bajo-siviglia. Penne della base del collo e petto nere; quelle che son prossime all’ ad- dome, hanno l'estremità munita d’un soitil margine cenerognolo. Penne della schiena, scapolari, e de’ fian- chi color cenerino-perlato, finissimamente striate in tra- verso di nero a zic-zac. Cuopritrici delle ali cenerine, con alcune sottilissime punteggiature bianche. Grop- pone, sopraccoda, sottocoda, timoniere e remiganti, nerastre. Addome cenerino, striato finissimamente con debolissima tinta cenerina. Tarso e diti cenerino-cele- stognoli : membrane nere. Femmina adulta. Becco celestognolo-nerastro, con la base, e la punta nera. Pileo, gote, cervice e gozzo, colore scuro-castagno-chiaro. Contorno dell’ occhio, gote, una fascia che dall’ occhio scorre verso l’orecchio, e gola, biancastre. Schiena e scapolari scuro-nerastre, in qua ed in .là bianco-perlate, e sottilmente striate di nero a zic-zac., Groppone, sopraccoda, sottocoda, ti- moniere e remiganti nerastre. Cuopritrici delle ali ce- nerine, finamente picchiettate di bianco. Penne del 136 ORDINE QUINTO petto scuro-cenerognole, col margine giallo-scuriccio . Addome cenerognolo-sudicio, macchiato in qua ed in là di scurastro. Tarso e diti cenerino-celestognoli; membrane nere. Giovani dell’anno. Somigliano le femmine. SINONIMIA Anas ferina. Lin., Ranz., Temm, Anas rufa, Lin., Gmel., Lath. Anas ruficollis. Scopoli. Anas fera fusca. Aldrov, Ornith. Tom. 3, pag. 221. Tab. 222. Moriglione maschio, ec. Storia degli Uccelli Tav. 583. . (maschio ), 584. (femmina). Buffon, Planch. enlum. num. 803. NOMI VOLGARI. TOSCANI Moriglione, Pis. Bosco, Valdichiana. STRANIERI Franc. Le Milouin. Ingl. The red-headed Vigeon. Ted. Die Tafel Ente. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 15. quatt. 1. Apertura del becco: quatt. 5. picc. 2. Coda: quatt. 5. Tarso: quatt. 4. Cosrumi. È comune nell'autunno e nell'inverno. Sta in branchi più o meno numerosi, e frequenta le acque profonde. PropAcazione. Qualche coppia si ferma a covare anche da noi. In gran copia si propaga sopra 1 grandi laghi del settentrione, ove fabbrica un nido grossolano, che contiene da otto fino a tredici uova, grosse come quelle d’ Anatra, ma più rotondeggianti, e di color gialliccio-verdastro . UCCELLI AQUATICI 19% FISTIONE TURCO FULIGULA RUFINA Nos. Pileo munito d’un ciuffo di penne lunghe è sottili, falve (maschio), o cenerine ( femmina): becco lungo, . depresso in cima, 0 rosso—vivace ( #24schio ), 0 rossastro ( femmina ) : specchio grande, o bianco (maschio ), 0 ‘ bajo-grigio ( femmina ): piedi rossi ( maschio ), o bruno- nerastri ( femmina). Fuligula pilco cristato, pennis longis i tenuibus fulvis (in masculo), vel cinereis Cio foemina ): rostro longo apice ’ depresso, vel late rubro (in masculo), vel rufescente ( in foeemina): speculo grandi vel albo (in masculo), vel badio griseo (in femina): pedibus rubris (in masculo), vel brunneo-nigrescentibus (in foemina). Maschio. Becco rosso. Unghia bianca. Iride rossa . Testa e gola di color bajo-lionato sericeo. Le penne del pileo e della nuca molto lunghe, e formanti un bel ciuffo. Le gote e i lati del collo son di color più intenso. Parte inferiore della cervice, gozzo, petto, spallacci e sottocoda, di color nero-fosco. Schiena, ‘ scapolari e cuopritrici delle ali, d’un color bajo caffè latte. Una macchia bianca su ciascuna spalla. Remi- ganti primarie esternamente scuro-bajo, internamente biancastre: remiganti secondarie bianche, o bianco-ce- nerognole, con l’ estremità scuro-baja. Addome nero- cenerognolo. Fianchi biancastri. Coda cenerino-nera- stra. Tarso e diti rosso-vivaci; membrana nera. Femmina. Becco rosso-scuro . Pileo, cervice, schie- na, scapolari, cuopritricìi delle ali, fianchi, sopraccoda e timoniere, di color scuro-grigie. Le scapolari e le cuopritrici della coda sono un poco più chiare. Grop pone di colore scuro quasi nero. Gola e lati della SA di color bianco-perlato tendente al gialliccio . Gola, e tutte le altre parti inferiori cenerino-scuricce- di Sottocoda bianco. Remiganti primarie: le prime nero- scuricce, le altre biancastre con la sola cima nero-scu- : 138 ORDINE QUINTO riccia. Remiganti secondarie biancastre. Piedi bruno- rossastri . SINONIMIA Anas rufina. Pallas, Gmel, Temm., Ranz. Fischione col ciuffo, o Germano turco, o Caporosso maggiore. Storia degli Uccelli Tav. 587. ( maschio). Buffon, Planch. enlum. num 928. NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. Le Canard siffleur huppé. /Ingl. The red-cres- ted Duck. Ted. Die Kolben Eute. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 16. quatt. 2. Apertura del becco: quait. 5. picc. 2. Coda : quatt. 7. Tarso: quatt. 4. Costumi. Non è raro nell’ Adriatico, e particolar: mente sulla laguna di Venezia. Qualche volta capita nel golfo di Genova, come asserisce il Prof. Calvi. In Toscana è rarissimo, ed io non ne ho veduto che un individuo femmina, nell’inverno del 1822. Pare che sia proprio alle parti orientali d’ Europa, ed occiden- tali dell’ Asia. Comparisce con regolarità sul Mar Ca- spio, nell’ Ungheria, ed in Turchia. Propagazione. Non si conosce. MORETTA TABACCATA FULIGULA NYROCA Nos. Becco lungo, celeste-nero, con l’unghia nera: una macchia bianca sotto la gola: iride bianca: testa e collo castagno: piedi cenerino-neri. Fuligula rostro longo, nigro-coerulescente, ungue api- cilari nigra: macula subgulari alba : iride alba : capite et collo castaneis: pedibus nigro-cinereis. Maschio adulto. Becco celeste-nerastro, con 1’ un- ghia nera. Iride bianca. Testa, collo, petto e spalle, d’un bel color cioccolata vivace. Sotto il becco vi è una macchia bianca. A mezzo del collo vi è un collare UCCELLI AQUATICI 139 nerastro. Schiena e scapolari scuro-nere, cangianti in verdone; e tutte finissimamente punteggiate di castagno- rossastro. Groppone, sopraccoda e coda, nere cangianti in verdone. Angolo dell’ ala bianco. Cuopritrici delle ali, e remiganti primarie scuro-nere, cangianti in ver- done. Remiganti secondarie bianche, scuro-nere in ci- ma. Fianchi e regione anale castagne. Addome e sotto- coda di color bianco. Tarsi e diti cenerino-nerastri. Membrane scure. Femmina adulta. Testa e collo colore scuro-ca- stagno, ma meno acceso che nel maschio. Non ha il collare nerastro sul collo. Penne del petto bruno-ca- stagne, marginate di bajo-gialliccio. Penne del dorso e scapolari scuro-nere, marginate di giallastro-sudicio . Regione anale e cosce, castagno-scuro sbiadito. Addome bianco-sudicio. Ali e coda simili a quelle del maschio. Nota. Non di rado trovansi degli individui o maschi o femmine che han le penne dell’addome d? un bel color di ruggine. Questo colore non occupa tutta l’ estensione di ciascuna penna, ma ne tinge solo quella porzione della cima, che mentre l’animale è in vita, l'una con l’altra soprapponendosi, resta scoperta, e forma la superficie e- sterna dell’abito dell’ uccello. A ine è nato il dubbio che questo colore non sia proprio delle penne, ma sia un co- lore stato loro comunicato dalle acque in cui quelli uccelli hanno per lungo tempo nuotato: ed un tal pensiero fu fatto nascere, ed in parte reso probabile dall’avere osser- vata una simil coloritura nelle penne candide d’ una gran uantità d’ uccelli di questa razza, come nelle Alzavole, ne’ Bibbi, ne? Codoni, nelle Anatre, ne’ Cigni, ec. È forse l’acqua del mare che produce un tale effetto? forse l’acqua minerale di qualche lago? forse le acque torbe delli stagni imbrattati da foglie e rami in decomposizione? Ovvero è proprietà di tutte le acque? Giovani. Somigliano molto la femmina: solo hanno 1 colori anche più sbiaditi. SINONIMIA Anas africana. Gmel. io ORDINE QUINTO sii Anas leucopthalmos. Bechst., Temm., Ranz. Anas leucopis. Nauman. Tuffetto tuffatore, o Colletto. Storia degli Uccelli Tav. 589. 590. Butfon, Planch. enlum., num. 1000. NOMI VOLGARI. TOSCANI Moretta tabaccata, Rossina, Rossella, Pis. Colletto, Bientina, . STRANIERI Franc. Le Canard a iris blanc, ou Nyroca. /ngl. The african Teal, and Nyroca. Ted. Die Weissaugige Ente. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 14. Apertura del becco: quatt. 4. picc. 3. Coda: quatt. 4. picc. 3. Tarso: soldo 1. picc. 2. Cosrumi. Nel Marzo, insieme con le Marzajole ed i Mestoloni, arrivano in Toscana le Rossine, e vi re- stano, o per dir meglio continuano a passare fino verso il termine d’ Aprile. Ma se ne trova sempre qualcuna in tutta l'estate e nell'autunno, giacchè molte coppie midificano sopra i nostri gran paduli, per esempio in quel di Maciucéoli, di Bientina, di Castiglione, ec. Sogliono le Rossine volare in branchi, ma quando ar- rivano da noi sono spesso a coppie. Amano i luoghi ove sono sicque libere, qualche volta pure trovansi an- che fra i paglioni. Spesso si vedono in moto durante il giorno. Sono uccelli proprj alle regieni orientali, e meridionali dell’ Europa. PropAcazione. Fanno il nido con poca cura, e lo nascondono fralle erbe e le canne. Le loro uova son nove o dieci per covata, di color grigiastro. MORETTA PEZZATA FULIGULA GLACIALIS Boxar. Becco corto, subconico, nero, con una fascia trasversa gialla, o rossa: ali nere senza specchio: una gran macchia cupa su i lati del collo: piedi o gialli, o cenerini, UCCELLI AQUATICI afa Fuligula rostro brevi, subconico, nigro, transversim e luteo vel rubro fasciato: speculo nullo: macula grandi obscura ad latera colli: pedibus luteis , vel cinereis, Maschio adulto. Becco corto, alla base nero, rosso verso la cima. Unghia nera. Iride colore arancione. Fronte e lati della testa di color cenerino: questo co- lore si distende su i lati del collo scendendo fino al suo terzo inferiore, ma nella parte più bassa è d’un colore che tende al castagno. Dopo l’orecchio fin quasi all’e- stremità di questa macchia cenerino-castagno, ve n° è un altra molto estesa, di color nero puro. Contorno del becco, vertice, nuca, gola, gozzo, base del collo, ad- dome, regione anale e sottocoda, di color bianco-niveo . Quasi tutte le scapolari, alcune delle quali son molto lunghe, e fianchi, di color cenerino-perlato. Petto, dorso, sopraccoda, timoniere medie, alcune delle sca- polari esterne, e le ali, d’un bel color nero. Timoniere esterne bianche, e bianche e nere. Coda cuneata, e lunghissima, in grazia delle due timoniere medie che sono molto più lunghe delle altre, ed acuminate. Tarsi e diti gialli; membrane nere. Femmina adulta. Becca celestognolo, verso la cima giallastro. Iride scura. Lati della testa, del collo, e nuca bianca. Fronte, collottola, e parte media della gola e del gozzo, color cenerino-cupo. Vertice, e due grandi macchie sotto l’orecchie di color nero: il rima- nente della testa, del collo e dell’addome, di color bianco puro. Petto cenerino puro. Penne del dorso, del sopraccoda ed ali, color nero-filiggine. Coda sub- cuneata, corta, Timoniere medie nerastro-sudicio: le esterne marginate esternamente di bianco. Piedi piom- bati (1). Giovani dell’anno. Somigliano molto la femmina, ma hanno sparse sul corpo una gran quantità di mac- chie nere, o nerastre. - (1) Temm. ibid. pag. 861. sia ORDINE QUINTO Giovani dopo l’età d’un anno. Hanno il petto cenerino: il collo e la testa quasi con tanto bianco co- me negli adulti: le scapolari son parte scure, parte cenerine: le due penne medie della coda un poco più Junghe dell’ altre. SINONIMIA Anas glacialis. Lin. cur. Gmel., Temm., Ranz. Buffon, Planch, enlum. num. 1008. NOMI VOLGARI. STRANIER8® Franc. Le Canard de Miclon. Ingl. The long tailed Duck. Ted. Der Eisente Winter Ente. Dimensioni del maschio adulto. Lunghezza totale: ( misurata dall’ estremità del becco alla base della coda ) soldi 13. quatt. 2. Apert. del becco: quatt. 4. picc. 1. Coda: soldi 8. Tarso: soldo 1. picc. 2. Costumi. Questa specie di Fuligula vive quasi sem- pre verso le regioni polari; qualche volta cala sulle coste dell’ Olanda, o su i gran laghi dell’ Alemagna, ma quasi mai nelle parti meridionali dell’ Europa. Pure nel Novembre del 1824 ne fu ucciso un individuo gio- vane presso Pisa, che adesso conservasi nel Museo dell’ Università. Abitano tali uccelli le coste marittime, e nutrisconsi di conchiglie. Propagazione. Nidifica nel Spitzberg, in Islanda, alla Baja d’ Usson, ec. Fabbrica il nido con alghe, e internamente lo tappezza con morbidissimo piumino che strappa dal suo petto. Partorisce cinque .o sette uova giallastre, macchiate di celestognolo. GOBBO RUGGINOSO FULIGULA LEUCOCEPHALA Bonap. Becco azzurro, con la base prominente: ali corte, senza specchio: coda cuneata, con timoniere fatte a doccia: piedi bruno=cenerini, o bruno-rossastri. UCCELLI AQUATICI 143 Fuligula rostro azureo, basi prominulo; alis brevibus, speculo destitutis: cauda cuneata, remigibus canaliculatis: pedibus brunneo-cinereis, vel brunneo-rubescentibus. Maschio adulto. Becco con la base molto elevata, ma incavato superiormente, di color turchino. Iride gialla. Pileo nero. Cervice nera. Fronte, gote, occipite . e gola bianco-nivee. Gozzo, petto, schiena, scapolari e fianchi d’un bel color bajo-rossastro, striato trasver- salmente a zic-zac di scuro-nerastro. Groppone color fulvo-castagno. Parti inferiori bianco-rossastre, fina- mente striate in traverso a zic-zac di scuro. Coda nera, cuneata (1). Timoniere strette, con le barbe rivolte in alto, e formanti così ‘una specie di doccia: lo stelo che s’' estende al dilà delle barbe, è ingrossato in cima. Piedi bruno-cenerini. Femmina adulta. Becco scuro-nerastro. Iride gial- la. Penne della testa nero-scure, marginate di ceciato- fulviccio. Una fascia larga di questo stesso colore cuo- prendo la parte media della cervice, scorre verso il dorso. Dalla parte superiore dell'angolo del becco parte una stretta fascia bianca, che scorre fin sopra all’ orec- chio. Gola e lati del collo candidi. Penne del gozzo e lati della cervice grigio-cenerognole, macchiate di più cupo . Dorso, scapolari, sopraccoda, e cuopritrici delle ali scuro-nere, tutte macchiettate ondulatamente, e minutamente di fulvo-lionato cupo. Parti inferiori ful- vo-scure, variate di nerastro sulle spalle, e alla regione anale il color fulvo è più acceso. Remiganti e timoniere scuro-nerastre. Piedi scuro-nerastri, Maschio giovane. Becco nerastro, molto rilevato alla base. Testa scuro-nera: una larga fascia bianca dalla base del becco scorre sotto l'occhio fin sopra al- l’orecchio. Per il rimanente somiglia perfettamente la femmina. . , (1) Temm. ibid. pag. 859. 144 ORDINE QUINTO SINONIMIA Anas leucocephala, Lin. cur. Gmel., Lath., Temm., Ranzani. Anas mersa. Pallas. Anatra d’ Inverno, o Gobbo ua maschio. Storia degli Uccelli Tav. 597. Pallas, 1.re Voyage en Russie, Tm. 2. planch. 5. Ranzani, Elem. di Zool. T. 3. part. IX, Tab. 3o. fig. 3. NOMI VOLGARI. STRANIERE Franc. Le Canard couronne. Ingl. The white-headed Duck. Ted. Die Weisskopfige Eute. DimensIoNI. A totale: soldi 14. quatt. 1. Apertura del becco: quatt. 4. picc. 2. Tarso: quatt. 4. Coda: soldi 2. quatt. 2. | Costumi. Dal modo con cui è conformata la coda di quest uccello, parmi che all’ uso de’ Marangoni non debba poter star ritto sul terreno senza servirsi di quella per puntello. Di fatti il Pallas afferma che il Gobbo rug- ginoso non sa camminare, e rarissimamente va a terra. È un uccello de’ paesi orientali, che abita i grandi laghi salati posti fra i monti Ural, ed i fiumi Intin ed Ob della Siberia, ed in altre parti dell'impero Russo. Di- cesi che non è raro nell’ Ungheria . So che nell'inverno frequentemente s'incontra in Sardegna. Il Prof. Ran- zani nel Decembre del 1808, ebbe due giovani maschi uccisi nelle valli Comacchiesi. Adesso è molto raro in Toscana: da che mi occupo d’ uccelli non so che vi sia stato trovato se non tre volte: nell’ Ottobre del 1818 ne incontrai un branchetto di tre individui adulti sul fosso della Madonna dell'Acqua; l’anno seguente fu portata una giovane femmina sul nostro merc ato, e nel passato inverno ve ne comprai due individui gio- vani, un maschio ed una femmina, ì quali erano stati uccisi sul lago di Maciuccoli. Secondo ciò che dice il Gerini nell’ Ornitologia Fiorentina, una volta era co- munissimo nel padul” di Bientina, ma adesso ancor là non vi capita più, o rarissimamente. UCCELLI AQUATICI - 165 Propacazione. Fa il nido ne’ Jaghi salati, o ne’ seni di mare, con giunchi e canne, ed in tal maniera lo colloca che possa inalzarsi o abbassarsi, coll’ inalzarsi o abbassarsi delle acque. Contiene questo nido otto, 0 dieci uova di color bianco-verdastro. GENERE LXXXIX. ANAS Lun. CARATTERI GENERICI Becco più largo che alto, depresso. DENTI laminati perpendicolari. Papini pennute, Diro INTERNO più corto, 0 subeguale al tarso: ESTER- NO più corto del medio: POSTERIORE semplice. Rostrum depressum latitudine crassitiem superans. Dentes perpendiculares, lamina- res. Lora plumosa. Dicrtus intERNUS brevior vel tarso subegqualis: exTERNUS brevior medio: posticus simplex. Becco o eguale, o più lungo della testa, molto de- presso, Tluiò un poco nella cima: il margine d’ambo le mascelle guarnito di laminette trasversali: 1’ apice della mascella superiore guarnita d’una larga unghia rivolta in basso: tutta la SR della mascella, ec- cettuata l’unghia, ricoperta da una membrana molle, e liscia. ftedini pennute. Lingua depressa, carnosa, sfrangiata su i margini. /arici poste verso la base, e dal lato superiore del becco, ovali, semichiuse da una membrana. Gambe corte, intieramente nascoste sotto gli integumenti e le penne de’ fianchi. Z'arso più lungo, o subeguale al dito interno, compresso, reticolato . Diti quattro: i tre anteriori intieramente riuniti da una membrana: il posteriore articolato più in alto degli anteriori : sottili, senza alcuna appendice: l’ esterno più Tomo III. 10 146 ORDINE QUINTO corto del medio. Unghie mediocri, ottuse, depresse. Coda corta, rotondato-acuminata, di 14-18 timoniere, Ali mediocri, strette: la prima remigante subeguale alla seconda. Color dominante. Varia moltissimo. Ordinaria- mente ornan la testa de’ maschi colori vivaci, e di splen- dore metallico, e questi colori forman anche lo spec- chio . Fra il maschio e la femmina, gli adulti ed i gio- vani, vi è sempre una gran differenza nel color del ve- stito, ma nella massima parte delle specie le ali degli individui de’ diversi sessi, e delle diverse età, son colo- rite presso a poco nella maniera stessa. COSTUMI Vivono nell’ acque poco profonde ma abbondanti d’ erbe, giacchè i semi, le fronde, e le piccole chiocciole formano il loro alimento. Non si yuffano che essendo spaventati, o per scherzare fra loro, ma volendo cer- care il nutrimento solo immergono la testa, il collo e la parte anteriore del corpo, mentre sollevano la po- steriore facendo centro all’ articolazione delle gambe. Sono disposti alla poligamia. S’addomesticano facil- mente, adattandosi a cibarsi di sole granaglie. La loro carne è succolenta e sana. FISCHIONE ANAS PENELOPE Lin. Becco mediocre, celeste: specchio marginato di bianco anteriormente e superiormente: piedi cenerini ( maschio, e femmina): vertice ceciato: rimanente della testa e collo bajo chiaro (maschio ): testa e collo giallo-lionato mac- chiettato di nero ( femmina). Anas rostro mediocri, coeruleo; speculo superne et an- tice ex albo marginato: pedibus cinereis (in masculo, et foemina ): vertice cicerino: collo et capite pallide badio (in masculo), vel ex nigro maculato (iu femina). Maschio. Becco celeste, con la punta nera. Iride UCCELLI AQUATICI 147 scura. Fronte e vertice ceciato acceso. Testa e collo color bajo-rosso vivace: attorno degli occhi, particolar- mente dal lato posteriore, delle macchiette nere can- gianti in verdone. Gola nera. Petto di color carnicino ametistino . Penne del dorso, scapolari e fianchi cene- rino-perlate, finamente striate di nero per traverso ed a zic-zac. Penne esterne del sopraccoda nere, le medie bianche punteggiate di nero. Timoniere cenerino-nere, marginate di biancastro. Addome bianco. Sottocoda nero. Piccole cuopritrici delle ali cenerine: medie, e grandi bianche. Remiganti cenerino-scure. Specchio verdone cangiante in porporino, cinto da ogni parte di nero. Piedi cenerino-celestognoli. Femmina. Testa e collo giallo-lionato, foltamente coperto da macchie nere. Petto e fianchi scuro-giallicci. Penne del dorso, scapolari, del sopraccoda e timoniere scuro-nere, marginate di scuro-rossiccio. Addome bian- co-sudicio. Ali cenerino-nere: le piccole cuopritrici hanno un sottil margine bianchiccio. Lo specchio è cenerino-sudicio , cinto di bianco. Piedi cenerino-ce- lestognoli. Maschi giovani. Somigliano le femmine. SINONIMIA Penelope. Aldrov. Ornith. Tom. 3. pag. 217. Tab. 219. (maschio), 222. ( femmina). Anatra, o Morigiana, Bibbio, o Fischione. Storia degli Uccelli Tav, 585-586. Buffon, Planch. enlum. num. 825. NOMI VOLGARI. TOSCANI Bibbio, Pis. Fistione, Fior. Bibbo, Bient. Capo-rosso, Val di Chiana. STRANIERI Franc. Le Canard siffleur. cc The Wigeon. Ted. Die Pfeif Ente, Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 15. quatt. 1. 145 ORDINE QUINTO Apertura del becco: soldo 1. picc. 5. Coda: soldi 3. picc. 1. Tarso: quatt. 4. picc. 1. Costumi. Quest uccello ha ricevuto il nome di Fi- schione in grazia della sua voce che è un vero fischio, e che volando fa quasi continuamente sentire. È comu- nissimo ; e son poche le serate burrascose dell’ autunno e dell’inverno, nel silenzio delle quali, anche dal cen- tro della città di Pisa, stando attentamente ad ascoltare, non odansi i fischi de’ branchi di tali uccelli the volan- do sen vanno dal mare ai laghi. Ai primi dell’ autunno compariscono i Fischioni, e spesso tanti da noi ne ri- mangono, che come nuvoli vedonsi inalzare da que’ pa- duli delle regie bandite, ove, proibita la caccia, sicuri sì son stabiliti. Alcune volte bensì pochi ne compari- scono nell’autunno ed inverno, mentre poi una quan- tità grandissima ne arriva a primavera, nel tempo del ripasso. Questo è appunto ciò che accadde nel Marzo del 1825, in cui per più di quindici giorni ogni notte tutte le nostre acque ne eran coperte, ed i cacciatori ebbero luogo di farne abbondanti prede. Propagazione. Credo che qualche coppia nidifichi ne’ nostri paduli. La massima parte vanno a nidificare nel settentrione, ma le regioni orientali sono le pre- scelte da essi, cosicchè abbondantissimi sono sulle rive del Mar Caspio, e sopra i grandi laghi posti dal lato orientale de’ monti Ural, mentre in piccol numero co- vano nel nord dell’ Olanda, e della Germania. Parto- riscono otio o nove uova per covata, d’un color grigio- verdastro-sudicio . ALZAVOLA ANAS CRECCA Lun. Becco bruno-nero: specchio verde superiormente, infe- riormente nero-azzurto, marginato anteriormente e po- steriormente di biancastro ( maschio, e femmina): vertice 1osso=castagno: petto pallato di nero ( maschio ). Anas rostro brunneo-nigro: speculo viridi, superne et UCCELLI AQUATICI 149 inferne nigro-azureo , antice posticeque ex albido margi: nato: vertice rubro-castaneo (in masc. et in foem.); pectore maculis circularibus nigris notato (in masc.). Maschio adulto. Becco nerastro. Iride scura. Te- sta ed alto del collo color castagno-acceso. Una larga macchia color verdone-cangiante cinge l’ occhio, passa sopra l'orecchio, s’ estende sull’occipite, e cala sulla nuca. Quasi dappertutto questa macchia ha un sottil margine bianco. Un altra sottile striscia biancastra va ondulando dalla base del becco fino sopra all’ occhio. Il petto è bianco-ceciato, e coperto di belle macchie rotonde e nere. Addome bianco. Le penne della base del collo, delle spalle, della schiena , ed una gran parte delle scapolari e de’ fianchi, son di color bianco striate fittamente in traverso a zic-zac di nero. Sul rimanente delle scapolari vi sono due grandi macchie, l’ esterna nera, l’ interna bianca. Groppone cenerino-cupo mac- chiettato finissimamente di bianco. Penne del soprac- coda nere cangianti in verdone, marginate di ceciato. Penne del sottoccoda: le laterali bianco-giallicce con una fascia nera trasversa alla base; le medie nere, in cima bianche. Timoniere scuro-cenerine finissimamen- te marginate di biancastro. Ali cenerine: una fascia bianca, color di nocciòla dal lato superiore, termina le cuopritrici più grandi. Lo specchio è di color ver- done-sericeo superiormente e inferiormente limitato da due larghe fasce nere, marginato anteriormente e po- steriormente di biancastro. Zampe cenerognole. Femmina adulta. Becco scuro, marmorizzato di scuro, e scuro-giallastro inferiormente, e su i lati. Te- sta, gozzo e cervice color ceciato, con macchie piccole scuro-nere. Grola biancastra. Petto e fianchi dello stesso colore ma con macchie più amplie. Penne del dorso, scapolari, e del sopraccoda nere, con margine ceciato- scuro. Addome biancastro-sudicio, macchiato di cene- rognolo. Sottocoda e regione anale golorite come 1’ ad- dome, ma con macchie cenerognole più grandi e più intense. Penne laterali del sottocoda e de’ fianchi scu- 150 ORDINE QUINTO ro-cenerognole con largo ‘margine biancastro. Le ali son colorite come quelle del maschio. Maschi giovani avanti la prima muta. Somi- glian le femmine. SINONIMIA Anatra querquedula, o Arzavola. Storia degli Uccelli Tav. 598. ( maschio in abito perfetto ), 596. 597. ( cattive figure di giovani maschi). Buffon, Planch. enlum. num. 947. NOMI VOLGARI. TOSCANI Alzavola, Pis. Bozzolo, Padul di Fucecchio. Baruzzola, Bient. Bozzaracchio, Zucchese. STRANIERI Franc. La petit Sarcelle d’ Hiver. Zngl. The common Teal. Ted. Die Kriek Ente, Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 12. quatt. 2. Apertura del becco: quatt. 4. picc. 2. Coda: quatt. 5. picc. 3. Tarso: soldo 1. Costumi. L’ Alzavola si trova in Toscana in qualun- que epoca dell’anno, giacchè molte ne arrivano alla fin d’autunno, o al principio dell’ inverno, molte sver- nan su i nostri laghi, e qualcuna vi cova. Sta quasi sem- pre unita in grandi branchi, che volano con molta ce- lerità. Quando il branco è nell'alto dell’aria, va in retta linea, ma quando è prossimo a terra ondeggia velocissimamente d’ alto in basso, da destra a sinistra. La carne dell’ Alzavola è morbida e saporita . PropAcaAzione. Quantunque qualche coppia sia stata trovata a covare fra noi, la massima parte va in estate nelle regioni più settentrionali dell'Europa . In Islanda ve ne covano molte. Esse pongono il nido fralle erbe folte degli stagni, fralle canne che cingono i laghi. Le loro uova son poco più grosse di quelle di Piccione, e di color bianco-gialliccio, secondo Schinz (1). Il ma- schio prende parte all’incubazione. (1) Schinz, Hist. natur. des Nids etc. pag. 24. UCCELLI AQUATICI 151 — MARZAJOLA ANAS QUERQUEDULA Lx. Becco bruno-nero: specchio verdastro-glauco, orlato anteriormente e posteriormente di bianco: vertice nero- scuro: petto dipinto di nero a scaglia, Anas rostro brunneo-nigro: speculo viridescenti-glauco antice posticeque ex albo marginato: vertice brunneo-ni- gro: pectore e nigro squamatim picto. Maschio adulto. Becco nerastro . Iride scura. Testa e parte superiore del collo color rosso-mattone, folta- mente macchiato da lineette bianche. Gola nera. Una fascia di color nero, leggermente cangiante in verdone, parte dalla fronte, passa sul vertice, sull’occipite, e s' estende fino alla parte media della cervice. Una larga fascia bianca* parte di sopra all’occhio, si prolunga su i lati dell’occipite, e marginando la fascia media nera, va a unirsi con quella del lato opposto, verso la metà della cervice. Gozzo, petto, e parte anteriore dell’ ad- dome color lionato, foltamente dipinto a scaglia da macchie nere semilunari. Parte posteriore dell'addome bianco-gialliccio. Penne de’ fianchi bianche macchiate di nero da strie rade a zic-zac: le posteriori son termi- nate di celestognolo, e da tre o quattro larghe fasce bianche e nere che alternano. Penne della schiena e del groppone scuro-cenerino olivastre, marginate di chiaro. Penne del sopraccoda dello stesso colore di quelle del groppone, e macchiate in traverso ondula- tamente di ceciato. Penne del sottocoda e della regione anale bianco-sudicie, macchiate di bruno-cenerino. Scapolari: le esterne cenerino-perlate, le interne nere cangianti in verdone, con una bella striscia bianca sullo stelo. Remiganti bruno-cenerine. Cuopritrici delle ali cenerino-perlate. Specchio color verdone-glauco, poco splendido, messo in mezzo da due fasce bianche. Zampe cenerine. i5a ORDINE QUINTO Femmina. Pileo nerastro, macchiato di gialliccio- scuro. Lati della testa d’un bianco-gialliccio sudicio, macchiettati di nero. Una linea biancastra parte dal lato superiore, e posteriore dell’ occhio, e s° estende verso la nuca: un altra parte di sotto all'occhio, e prende la stessa direzione. Gola e parte media dell’ad- dome bianco-ceciata. Penne della cervice, della base del collo, del petto, dorso , groppone, fianchi, soprac- coda e timoniere, di colore scuro-nerastro, marginato di giallo-scuriccio-sudicio. Penne della base dell’ ad- dome e del sottocoda bianco-giallicce, lungo lo stelo scuro-nere. Cuopritrici delle ali scuro-cenerine, mar- ginate di cenerino; una sottil fascia bianca passa sull’e- stremità delle grandi cuopritrici. Specchio scuro-cene- rino, leggermente cangiante in verdone-glauco. Remi- ganti cenerino-scure. Giovani avanti la prima muta. Somiglian le femmine . hi SINONIMIA Anas circia. Gmel. Mestolone, o Fistione femmina (nome sbagliato ). Storia degli Uccelli Tav, 573. ( della figura del maschio in primavera). Tav. 595. Anatra querquedula, o Arza- gola ( femmina). Buffon, Planch. enlum. num. 946. NOMI VOLGARI. TOSCANI Marzajolo, Pis. Carrucola, Ftorent. Granajolo, Bient. Grecarello, Yaldich. STRANIERI Franc. La Sarcelle comune, ou d’Eté. Ingl. The Sum- mer Teal. Zed. Die Sirz Ente. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 11. quatt. 2. Apertura del becco: quatt. 4. picc. 2. Coda: soldi 2. picc. 2. Tarso: soldo 1. Cosruwmi. Alla fin di Febbrajo, e più ordinariamente aì primi di Marzo, ritornano in Toscana questi belli UCCELLI AQUATICI 153 uccelli, e vi arrivano in branchi copiosi. Non solo sul far della sera, ma anche nel giorno son quasi sempre in moto, volando da un punto all’altro delli stagni, dalli stagni al mare, dal mare all’imboccatura de? fiu- mi, e per questi risalendo, molto s’ internano nel paese, e giungon perfino presso alle città che alcune volte an- cora attraversano. Mentre volano è facile il conoscerli dal lor gracidare, simile a quel romore che fa una carru- cola girando sopra il rozzo suo pernio: perciò nel Fio- rentino chiaman questi uccelli Carrucole. Per tutto il Marzo son abbondanti in Toscana: ma anche nell'estate non poche ve ne restano, giacchè si propagano ne’ no- stri più estesi paduli; e nell'autunno, cacciando per le valli e lagune, frequentemente se ne incontrano de’ gio- vani. Ma quantunqne abbondantissime sian le Marza- jole nella Toscana, in quel tempo in cui gli uccelli viag- giatori dal mezzogiorno ritornan verso il settentrione, nessuna se ne vede all’ epoca del passo, cioè quando dal settentrione van verso il mezzogiorno. Propagazione. Nidifica nelle parti temperate dell’Eu- ropa, specialmente nelle orientali. I grandi paduli della Toscana, come quel di Castiglione, di Bientina, Ma- ciuccoli, ec. dan ricetto in estate ad una gran quantità di coppie. La Marzajola stabilisce il suo rozzo nido ne’ gerba], e fralle erbe folte delli stagni. Il lato in- terno del covo è reso molle e caldo da un copioso strato di piumino: partorisce da sette a dodici uova per co- vata; son queste di color giallo-verdastro. 154 ORDINE QUINTO TECA\\ “EE == = re==@/ (7 = 03 N yi o = (MN NSA NA) RI E DZ = TEOR sd S MESTOLONE ANAS CLYPEATA Lan. Becco più lungo della testa, molto dilatato ia ‘cima, scuro, 0 nero: cuopritrici delle ali celeste-cenerognole: specchio verde, marginato anteriormente di bianco: piédi arancioni. Anas rostro caput superante, brunneo vel nigro, apice valde dilatato: tectricibus coeruleo-cinerascentibus: spe- culo viridi, antice ex albo marginato: pedibus auran- tiacis. Maschio. Becco più lungo della testa, con margini muniti di lunghi denti laminari: superiormente nero, giallastro di sotto. Iride gialla. Testa e collo color ver- done cangiante in violetto. Petto, scapolari basilari ed esterne, penne laterali del groppone, d’un bianco can- dido. Addome e fianchi d’ un bel color castagno-cioc- colata. Le penne de’ fianchi son finamente macchiettate di nero. Penne della schiena, seapolari interne del grop- pone, penne medie del sopraccoda, di color scuro-nero cangiante in verdone. Le penne scapolari esterne più lunghe, d’un bel color celeste dalla parte esterna, UCCELLI AQUATICI 155 dall’ altra bianche: le interne scuro-verdone esterna- mente, bianche nel mezzo. Penne esterne del soprac- coda verdone cangiante. Penne del sottocoda nere can- gianti in verdone. Remiganti bruno-nere. Cuopritrici delle ali celesti verso la cima, nerastre alla base: le grandi terminate da una larga fascia bianca. Specchio d’ un bel color verdone cangiante, marginato anterior- mente e posteriormente di bianco. Timoniere: le due medie cenerino-cangianti: le esterne biancastre, mac- chiate sulla parte media di scuriccio. Piedi gialli. Femmina. Becco scuro-nerastro: inferiormente e lateralmente scuro. Testa e collo color lionato chiaro. Il pileo e la cervice abbondantemente macchiate di nero, I lati della testa, del collo, e il gozzo han mac- chie nere più piccole e più rade. La gola è del tutto priva di macchie. Tutte le parti inferiori son dello stesso color lionato, ma il petto, i fianchi, e la regione anale han delle grandi macchie rotondate scure. Le pen- ne del sottocoda oltre ad avere alcune di queste grandi macchie, ne hanno ancora una gran quantità delle pic- colissime nere, ed alcune sfumature biancastre. Penne della schiena, scapolari, groppone e sopraccoda di co- lore scuro-nero, col margine lionato, ed una fascia lionata semilunare. Ali colorite come quelle del ma- schio, ma in queste lo specchio è di color più sbiadito, e non ha dalla parte posteriore il sottil margine bianco. Timoniere: esterne bianche, le altre ceciate macchiate di scuro-nerastro. SINONIMIA Anas clypeata. Lin., Ranz., Temm., Bonap. Anas rubens. Gmel. Spatula clypeata. Boie. Rhynchaspis clypeata. Leach., Steph, Anas platyrhynchos, sive Anas clypeata . Aldr. Ornith. Tom. 3. pag. 223. Tab. 226. (maschio), 231. ( femmina). Anatra salvatica , o Mestolone, o Fistione . Storia degli Uccelli Tav. 572. (maschio). Buffon, Planch, en]. num. 971. (mas.), 972. ( femm.) 156 ORDINE QUINTO NOMI VOLGARI. ToSciai Mestolone, Pis. Palettone, Fior. STRANIERI Franc. Le Canard Souchet, Ingl. The Red breasted Shovler. Ted. Die Laffel Ente. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 16. quatt. 2. Apertura del becco: quatt. 7. picc. 1. Coda: soldi 2. quatt. 6. Tarso: soldo 1. picc. 2. Costumi. I Mestoloni, le Marzajole, e le Morette tabaccate, son chiamati da’ nostri cacciatori Z/ccelli di bel tempo, giacchè compariscono con le belle gior- nate del Marzo. Spesso anche verso la fin d’ Aprile se ne vede qualche branco, ma in breve tutti spariscono, ed è caso raro che nel Novembre qualcuno ne ritorni. Propagazione. Non è a mia notizia che alcuno si propaghi fra noi. Nidifica quest uccello nel settentrio- ne, ma per il solito al di quà del cerchio polare, sulle rive de’ paduli, o delle lagune ben guarnite di giunchi. Ogni sua covata è composta di dodici, o quattordici uova, grosse quanto quelle di Gallina, e di color ver- dognolo. CODONE ANAS ACUTA Lin. Becco lungo, turchino-nero: piedi cenerini: coda acu- minata: specchio verdone, superiormente marginsto di color di nocciòla, inferiormente di nero e di bianco ( ma- schio), ovvero specchio color di nocciola macchiettato di nero, superiormente marginato di giallo-ruggine, infe- riormente di bianco ( fermanina). Anas rostro longo, nigro-cyaneo: pedibius cinerascen- tibus: cauda acuminata: speculo sature-viridi, superne ex badio, inferne ex nigro-alboque marginato (in ma- sculo ), vel speculo badio, nigro maculato, superne ex luteo-ochraceo , inferne ex albo marginato (in femina). UCCELLI AQUATICI 157 Maschio. Becco nero-celestognolo. Iride scura. Testa e gola colore scuro-nero cangiante in verdone , ed in rosso di rame. Il collo, il petto, e la parte ante- riore dell’ addome, color bianco-niveo : una larga fascia dello stesso bianco s’ inalza da ciascun lato della cervice fino all’ occipite, ponendo in mezzo una fascia nera cangiante in porporino-verdone, la quale prendendo origine dal colore scuro del pileo, con cui è unita e sfumata, si continua fino al color grigio della schiena, col quale ancora si unisce e si sfuma. La base di questa fascia, le spalle, la schiena, le scapolari basilari ed i Bidoni: son di color cenerino-perlato, delicata- mente striate in traverso di nero a zic-zac. Le scapolari dell’ estrema metà, che son lunghe ed appuntate, sou nere, ed han Targhe fasce longitudinali , 0 grigie, 0 ce- nerine. Penne del groppone cenerino-nere, ed han delle strie, e delle macchiette bianche. Parte posteriore del- l'addome e regione anale bianca, finamente punteggia- ta, e debolmente striata di cenerino . Penne del soprac- coda scuro-cenerine, marginate di cenerino chiaro: quelle che sono a contatto delle timoniere, ove toccano le timoniere, son nere. Timoniere bruno-cenerine, marginate di bianco-ceciato : le due medie son più lun- ghe delle altre, ed in cima molto assottigliate. Penne del sottocoda nere, e nel luogo ove toccan le timonie- re, nere. Cuopritrici delle ali d’ un color cenerino che leggerissimamente tende all’ametistino. Remiganti ne- ro-cenerine, con lo stelo bianco. Specchio color verde- olivastro: superiormente marginato di nero,. anterior- mente di color di cannella, e posteriormente prima di nero, poi di bianco. Piedi cenerino-nerastri. l'emmina. Becco nerastro. Testa e collo lionato- pallido macchiettato di nero. Penne della schiena e scapolari nero-scure marginate di ceciato, con due macchie bislunghe sulla parte media lionate, o lionato- fulvicce. Peant del groppone nero- -cenerine con due macchie biancastre verso la cima, o con una piccola fascia trasversa interrotta. Penne del sopraccoda, ti- 158 ORDINE QUINTO moniere, e penne de’ fianchi nerastre, con margine ceciato chiaro, ed alcune fasce trasverse interrotte, o dello stesso colore, o lionate. Coda conica, con le due timoniere medie meno appuntate che nel maschio. Petto e addome bianco-sudicio, con macchie sbiadite scuricce, o cenerognole: sul petto son più appuntate. Cuopritrici delle ali cenerino-nerastre, con sottilissimo margine bianchiccio. Remiganti nerastro-scuricce, con stelo bianco. Specchio color di nocciòla, macchiettato di nero cangiante in verdone: anteriormente marginato da larga fascia giallo-ruggine; posteriormente, prima di nero, poi di bianco. SINONIMIA Anatra di coda lunga, o German marino, o Coda- Lancca . Storia degli Uccelli Tav. 581. Buffon, Plauch. enlum. num, 382. Ranzani, Elem. di Zool. T, 3. part, IX. Tav. 30. fig. 2. i NOMI VOLGARI, TOSCANI Codone, Pis. Campigiana, Fior, STRANIERI Franc. Le Pilet, cu Canard a langue queue. Ingl. The Pintail, Zed, Die Spiess Eate. Dimensioni del maschio. Lunghezza totale: Br. 1. picc. 19. Becco: soldi 2. Coda: soldi 4. quatt. 1. Tarso: quatt. 4. picc. 2. Costumi. Arriva in Toscana con i suoi congeneri, sul principio dell’ inverno, e restavi fino alla primavera. Ha i.costumi delle altre specie. Propagazione. Nidifica nel Nord. Le sue uova son simili a quelle del Germano reale, ma hanno un colore un poco più cupo. Sono in numero di sel, o sette per nido. i UCCELLI AQUATICI 159 CANAPIGLIA ANAS STREPERA Lun. Becco nero, lungo: specchio bianco superiormente ; inferiormente pero-cenerino: delle grandi macchie casta - gne son sulle cuopritrici delle ali: zampe arancione. Anas rostro nigro, longo: speculo superne albo, in ferne nigro-cinereo: tectricibus maculis majusculis castàneis : pedibus aurantiacis Maschio. Becco nero. Iride scuro-nera. Fronte e lati della testa biancastri, e punteggiati di nerastro. Vertice scuro-nero, con macchie nerastre. Lati del collo grigio-ceciati, macchiati di nero. Gola ceciato-pallida. Un collare a mezzo il collo ceciato-lionato . Penne del gozzo, del petto e delle spalle nere, con una, o due fasce bianche semilunari, e iiuiche Adda bian- co, con qualche macchia nerastra irregolarmente dis- persa. Fianchi, e lati della regione SU bianco- -grigi, striati in traverso sottilmente, ed a onde di cenerino cupo. Sottocoda nero. Penne della schiena, e penne scapolari esterne e basilari nere, finamente striate ed ondulatamente di bianco, Grandi scapolari interne ne- rastro sbiadito, alla base macchiettate di bianco, nella cima marginate di lionato-sudicio. Groppone nero- verdone, punteggiato minutamente a linee di bianco. Penne del sopraccoda color verdone-bottiglia. Cuopri- trici piccole e medie delle ali cenerine: sopra varie delle medie vi son*delle linee bianche trasverse, e diritte: diverse delle più grandi son d’un bel color castagno con macchiette nere. Le grandi cuopritrici esterne son cenerognole, le interne scure, le medie nere. Remi- ganti primarie nero-cenerognole: secondarie medie ( che forman lo specchio ) bianche: le esterne ceneri- no-vellutate e nere: le interne cenerine. Timoniere grigio- cenerine marginate di biancastro, Tarso e diti arancioni; snunlicni nerastra. 160 ORDINE QUINTO Femmina. Becco giallastro. Penne della testa, della cervice e del gozzo, bianco-giallicce macchiate longitu- dinalmente di nerastro. Sul vertice queste macchiuzze son più grandi, perciò egli è quasi nero. Gola biancastra, picchiettata di nerastro. Penne del petto, de’ fianchi, della base della cervice, scapolari, de’ fianchi e del soprac- coda color ceciato-lionato, con macchia nera sul mez- zo. Groppone nero, macchiato di lionato-fosco. Ti- moniere bianco-ceciate, con macchia scuro-nerastra parallela al margine. Penne del sottocoda bianche, con macchie scuro-nerastre. Piccole e medie cuopritrici nerastre, marginate di ceciato: fralle medie ve ne son molte d’un bel color cioccolata. Grandi: 1’ esterne e le interne cenerognolo-scure, le medie nere. Remi- ganti primarie nero-cenerognole; secondarie medie ( quelle che formano lo specchio ) bianche, le interne cenerine, le esterne: cenerino-vellutate, e nere. Tarso e diti gialli; membrana nerastra. SINONIMIA Anas platyrynchos, rostro nigro et plano. Aldrov. Ornith, Tom. 3. Tab. 233. Anatra salvatica, Cicalona, o Canapiglia. Svoria degli Uccelli Tav. 574. 575. (maschi). Buffon, Planch. enlum. num. 958. NOMI VOLGARI. TOSCANI Canapiglia, Pis. Morigiana, Cicalone, Bient. STRANIERI Franc. Le Canard Chipeau, ou Ridenne, /ngl. The Gidwall. Ted. Die Schnattev Ente. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 16. quatt. 1. Apertura del becco: quatt. 4. picc. 3. Coda: quatt. 8. Tarso: quatt. 4. picc. 3. Costumi. Vediamo quest uccello assai abbondante- » mente nell’inverno. Non si trattiene giammai nell’ e- UCCELLI AQUATICI 161 state. Secondo varj scrittori egli sa ben tuffarsi, ed è iù notturno che diurno. La sua voce è simile a quella del Germano, e quantunque il Gesnero li desse il nome d’Anas Strepera, essa non è niente più strepitosa delle altre specie. Propagazione. Per stabilirsi a covare non s’ avanza molto verso il Polo. E comunissima in Olanda ove abita nelle stesse località del German reale. Il suo nido è rozzo, e racchiude otto, o nove uova, perfettamente ovali, e di colore o rossastro, o verdastro. GERMAN REALE ANAS BOSCHAS Lun. Becco lungo, giallo-verdastro: piedi arancioni: spec- chio grande, violetto, marginato anteriormente e poste» riormente prima di nero, poi di bianco, Anas rostro longo luteo-virescente: pedibus aurantia- cis: speculo grandi, violaceo, antice postìceque primuni ex nigro, demum ex albo marginato. Maschio adulto. Becco olivastro-giallo, con 1’ un- ghia nera. Iride scuro-nera. Testa e collo color verdone. splendido. Petto color cioccolata. Un collare bianco separa il verde del collo dallo scuro del petto. Addome e fianchi di color biancastro finissimamente striate in traverso a zic-zac, di nero. Sottocoda nero. Spalle, e scapolari medie dello stesso colore, e nello stesso modo dipinte dell’ addome: le scapolari esterne ed interne in alcuni posti son sfumate di scuro-cioccolata. Penne della schiena scure, finissimamente macchiettate di bian- co. Groppone e sopraccoda d’un bel color verde-bot- tiglia, cangiante in nero. Timoniere bianche : le esterne solo macchiettate di scuro-cenerognolo, le altre son di questo colore dal lato interno: le quattro medie son del colore delle penne del sopraccoda, arricciate, e ri- volte in alto. Ali grigio-cenerine, con un bello specchio verde-violetto, anteriormente e posteriormente, prima Tomo IMI. 11 162 ORDINE QUINTO marginato da una fascia nera, poi da una bianca. Piedi giallo-arancioni. Femmina. Becco giallastro macchiato di nero. Penne della testa, collo, petto, addome, fianchi e del sottocoda lionate, o grigio-lionate, con una macchia scuro-nera nel mezzo: quelle della gola non han macchia. Le pen- ne scapolari, le più lunghe de’ fianchi, e quelle del sopraccoda son marginate di lionato, han la parte me- dia scuro-nera, ed in questa un altra gran macchia lio- nata. Timoniere di color bianco-gialliccio, con più e grandi macchie scure: le medie non sono arricciate, ma piane come le altre. Penne del sottocoda biancastre, con la parte media scuro-ceciata. Ali presso a poco co- lorite come nel maschio. Lo specchio è meno splendido. SINONIMIA Boscas maior, sive Anas torquata minor. Aldr. Ornith. Tom. 3. pag. 211. Tab. 212. Anatra salvatica, o German reale. Storia degli Uccelli Tav. 570. Buffon, Planch. enlum. num. 776. (maschio), 777: ( femmina). NOMI VOLGARI. TOSCANI German reale, Colloverde (il maschio ), Anatra ( la femmina ) , Pisano, e Fiorent. STRANIERI Franc. Le Canard Sauvage. /ngl. The Wild Duck, Ted. Die Gemeine Ente. Dimensioni del maschio. Lungh. totale: soldi 18. quatt. 1. Apertura del becco: soldi 2. picc. 2. Coda: quatt. 8. picc.'2. Tarso: quatt. 5. picc. 1. La fem- mina è sempre più piccola. Cosrumi. Come ognun sa questa è la specie più ge- neralmente sparsa, e più abbondante dell’intiera Tribù de’ Lamelloso-dentati. Essa è il tipo dell’ Anatra co- mune, e di tutte le sue varietà, le quali o intieramente UCCELLI AQUATICI 163 domestiche o mezze selvagge popolano i fossi, le vasche ed i piccoli stagni delle vicinanze de’ Borghi, e case di campagna . Libera e del tutto indipendente trovasi in Europa, ed in America. Appena s’approssima l’ in- verno ne arrivano fra noi de’ branchi immensi; alcuni quà si trattengono, e molti seguitano il loro viaggio verso il mezzogiorno. Nonostante anche il passo de’ Germani reali è ora più abbondante ed ora meno, come quello di ogni altro uccello migratore. Nel Marzo segue il ripasso, che è molto meno copioso del passo . In quel mese i Germani si accoppiano, e le coppie si separano da’ branchi in ragione che si formano, e sta- bilisconsi nel primo stagno o padule da loro incontrato. Negl’ inverni in cui rimane a stanziare nelle nostre acque un gran numero di Germani, non di rado molti di loro presentano un fenomeno che risveglia la curio- sità de’ naturalisti, ed interessa i cacciatori. Sono, cioè, attaccati da una malattia, che indebolendo o paraliz- zando i muscoli pettorali, e delle estremità anteriori gli rende inetti a volare. Nel 1786-87, nel 1818-19, nel 1821-22, e nel 1828-29 abbondantissima fu la quantità de’ Germani ammalati. Allora nel girare per que’ paduli delle Bandite reali o di qualunque altro sito ove questi uccelli godendo la maggior sicurezza in abbondanza vi stanno, fra quel numero grande che spaventati agili e svelti da ogni lato vedevansi pren- dere il volo, altri se ne incontravano deboli, o pigri in tal modo, che a bastonate potevansi fermare, o i cani da loro stessì gli azzannavano dopo averli un poco inseguiti, E questi Germani, ancorchè attentamente os- servati, non mostravano nè d’ esser feriti nè d’ aver le ali in muta o prive di penne; non erano molto magri nè eccessivamente grassi, cosicchè all’esterno non scor- gevasi differenza alcuna fra quei incapaci di volare, e quei che erano stati uccisi mentre pienamente gode- vano ogni facolià locomotrice. Furon varie le ipotesi de’ cacciatori per spiegare questo fenomeno: chi l’at- tribuiva al cibarsi troppo abbondantemente di alcuni 164 ORDINE QUINTO semi propri a que’ tali paduli ove più copiosi s'incon- travano i Germani malati: altri lo faceva dipendere dal nutrirsi d’alcune particolari specie di chiocciolette aquatiche: ed altri finalmente ne vedevano la causa in quel piombo che sovente incontrasi nel loro stomaco. Nell'inverno del 1828-29 ebbi a mia disposizione una gran quantità di Germani stati presi da’ canì, o da’ cac- ciatori solo a colpi di bastone, di quelli cioè che dice- vasi essere malati, ed io potei fare varie ricerche per conoscer la causa della loro impotenza a volare; ecco i resultati di queste mie indagini, quantunque non sian che di poca, o niuna conseguenza. Nel corpo di tali uccelli non veddi ferita alcuna d’arme a fuoco, nè antica nè recente; come sopra ho già indicato, non avevano molta pinguedine, ma nemmeno erano este- nuati. I visceri mi comparvero in buono stato: lo sto- maco era sano, mediocremente ripieno, ed inutilmente vi cercai semi o chiocciole particolari: vi erano quelli stessi semi, e quelli stessi avanzi di chiocciole, che io aveva ritrovato nello stomaco de’ Germani i più sani, perciò non potei supporre che l'impotenza a volare fosse prodotta da tali sostanze. L'unica particolarità osservatavi, fu il piombo di cui aveva sentito parlare. Insieme con gli alimenti, e con quei sassolini soliti a trovarsi nello stomaco di tutti gli uccelli granivori, tro- vai in ognuno di que’ Germani de’ pallini di piombo; chi più, chi meno ne aveva; chi ne aveva sei, chi dieci, chi quaitro, ed alcuni erano intieri, altri tanto corrosi da esser convertiti in sottili lamine. Or conoscendo le qua- lità venefiche del piombo, particolarmente se è ossidato, e sembrandomi che l’azione vitale dello stomaco, e dei sughi gastrici, biliosi, pancreatici, ec. possa facilmente render ossido quel piombo metallico, mi sembra non irragionevole l’ attribuire quella debolezza alla presenza del nu nell’organo digerente. Ma siccome poi di- verse volte ho trovato, Lecca in minor quantità, de' pallini anche nello stomaco de’ Germani che perfetta- mente volavano, non sì può, se non che. dubitativa- { UCCELLI AQUATICI 165 mente, considerarli come causa della malattia in que- stione. La via per cui questi pallini sono entrati nello stomaco de’ Germani, non è difficile ad immaginarsi, giacchè, come ho detto poco sopra, non avendo tro- vato a quelli uccelli nessuna ferita nelle pareii del loro stomaco, non vi «PPSPpnO esser penetr ati se non DEE la na- turale strada, cioè per,l’ esofago. Ma è molto più diffi- cile di poter rispondere all’ altra questione che natural- mente vien fatta, cioè dove trovaron quel piombo? Due sono le supposizioni state fatte: alcuni credon che essi lo trovin al fondo de’ nostri stagni, e paduli; cosa non improbabile, giacchè da un numero grandissimo d’anni su di questi continuamente si caccia con il fucile. Altri poi credon che i Germani nel cui stomaco s’ incontran pallini, sien di quelli ai quali essendo stato tirato da lontano, o con polvere mal regolata, la munizione non penetrò nelle carni, ma solo rimase avviluppata fralle penne: e che poi col becco ravviandosi, e polendosi, trovati i pallini li inghiottano . Propagazione. Tutti i luoghi ove è un poco d’acqua sono a lor sufficienti per stabilirvi il nido. 1 paduli, i fossi erbosi, le praterìe, ed i tagli inondati, nascondon sempre in estate una o più famiglie di German-reali. Il covo è fatto grossolanamente con foglie d’ albero, radiche e piante aquatiche; e quando iS uova son già cominciate a covare vi si trova sempre una buona quan- utà di piumino e di penne, che la madre si è strappata dal ventre. Questi nidi son situati ordinariamente in terra, o a livello dell’acqua frall’ erbe; ma alcune volte al dir degli autori, ed anche secondo l’osservazione di var} de’ nostri cacciatori, son posti sul tronco di qual- che grosso albero, o sulla cima de’ suoi rami in qualche TI nido di Fulco! o di Cornacchia: quando poi i Germanotti son sviluppati i in questi nidi, Ja madre li prende tutti successivamente col becco, e li porta sul- l’acqua, ove spesso li lascia cadereanche da una altezza considerabile, senza però che ne risentano alcun male. Le uova son SO a quelle dell’Anatra domestica. 166 ORDINE QUINTO VOLPOCA ANAS TADORNA Lun. Becco sanguigno, rigonfio alla base: testa e collo verde- nero: petto bianco: tronco cinto da larga fascia bajo- ocracea, Anas rostro sanguineo, basi tumido: capite colloque wvi- ridi-nigris: corpore ex badio-ochraceo late fasciato. Maschio. Una protuberanza carnosa sulla fronte. Becco un poco rivolto in alto, con la base protuberante. Becco, e protuberanza carnosa di color rosso-sanguigno. Iride scuro-nera. Testa, e parte superiore del collo, color nero cangiante in verdone. Base del collo, dorso, penne scapolari interne, fianchi, lati dell'addome, ti- moniere e cuopritrici superiori di color bianco. Una larga fascia ba]o-rossa cinge tutto il corpo, passando sul petto, sulle spalle e sul dorso. Scapolari esterne, remiganti, estremità delle timoniere, ed una fascia che scorre sull’ addome di color nero puro . Specchio color verdone cangiante in porporino: nella parte superiore color bajo-castagno. Zampe carnicine. Femmina. Ha i colori più smorti, e non ha la pro- tuberanza carnosa sul becco. SINONIMIA Anas cornuta S. G. Gmelin. Tadorna familiaris. Boie. Tadorna, et Vulpanser. Aldr. Ornith. Tom, 3. p. 195. Tab. 237. Volpoca, o Tadorna. Storia degli Uccelli Tav. 576. ( maschio adulto). Ranzani, Elementi Tom. 3. parte IX, Tav. 30, fig. 1. Buffon, Planch. enlum., num. 53. NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. Le Canard Tadorne. /ngl. The Shieldrake. Ted. Die Brandt Ente. UCCELLI AQUATICI 165 Dimensioni. Lunghezza totale: Bracc. 1. sold. 1, Apertura del becco: quatt. 5. picc. 2. Coda: soldi 3. quatt. 1. Tarso: quatt. 5. picc. 2. Costumi. Nella Regia bandita di San Rossore, nel luogo chiamato Lame di fuora, grande estensione di colmate e stagni, posto accanto alla foce dell’ Arno, e separato dal mare solo da una serie di Tomboli, non di rado vi si fermano nell’inverno delle Volpòche. L’anno 1820 una coppia vi passò tutto l'inverno. Nel Dicem- bre del 1829 ve ne fu uccisa una femmina, ed un altra nel Gennajo del 1830. Ma l’apparizione di quesi’ uc- cello fra noi è accidentale, mentre è costante e copiosa sulle coste settentrionali, ed occidentali d'Europa. S'ad- domestica assai facilmente col prender le uova, e farle covare da un Anatra domestica. Secondo Nilsson, la carne di quest uccello è poco buona a mangiarsi. Propacazione. Va a cercare le tane abbandonate da’ Conigli, dalle Volpi, o da’ Tassi, e nel fondo di queste deposita le uova. Sceglie quelle tane che son poco lontane dal mare, e che han l’ apertura rivolta a mez- zogiorno. Non impiega per fare il nido altro materiale che il piumino strappato dal proprio petto ed addome. Le uova han quasi la grossezza e il colore di quelle dell’ Oca, ed ogni nidiata ne contien da dieci a dodici. La maggior quantità nidifica in Olanda, in Danimarca nel Ducato d’Holstein, e di Sleswick. Nell'isola di Lyst il Sig. Boie ha veduto fino a tredici nidi di Volpòca , nello spazio di venti passi, e vicinissimi alle case. Gli abitanti di que’ luoghi non inquietano mai questi uc- celli, ed anzi avanti l'epoca del loro arrivo ripuliscon le tane ove esse si stabiliscono a nidificare: ma sul po- sto del covo vi lasciano un’ apertura che ricuoprono prima con una tavola, o con una lastra di pietra, poi con terra: e quando le Volpòche han partorito sei uova, tolgono tutte le altre a mano a mano che le fanno, ed anche una porzione del piumino su cui riposano, giac- chè quelle uova sono un buonissimo nutrimento, ed il piumino è d’ un alto valore. 188 ORDINE QUINTO CASARCA ANAS RUTILA Pauss. Becco nero: corpo color lionato acceso, Anas rostro nigro: corpore sature helvolo. Maschio. Becco nero. Iride scuro-giallastra. Testa, e tutta la metà superiore del collo grigio-topo: sotto questo colore, uno stretto collare bruno-nerastro. Grop- pone e coda nero-verdone; tutte le altre parti color lionato acceso. Remiganti nere. Cuopritrici medie delle ali che formano uno specchio di color bianco puro, e le più grandi formano uno specchio di color verde cupo. Piedi lunghi, color bruno-nerastri. Femmina. Becco nero. Testa biancastro-fulva. Collo variamente dipinto di bianco, e bruno-cenerino. Tutte le altre parti lionate, ma d’un color più sbiadito che nel maschio. Le altre parti son colorite nel modo stesso che nel maschio. SINONIMIA Anas casarka. Lin. cur. Gmel, Anas rutila. Pallas, Nov. comm. Petrop. v. 14. p. 579. Tab. 22. fig. «. Anatra salvatica, detta Germano forestiero. Storia degli Uccelli Tav, 571. NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. Le Canard Kasarka. Zngl. The Roddy goose. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 19. Apertura del becco: quatt. 5. Coda: soldi 3. quatt. 1. Tarso: soldi 2. Cosrumr. Questo bello e raro uccello è proprio delle parti orientali dell’ Europa, ed è sparso fino in Persia, nell’ Indie, ed in Affrica. Accidentalmente passa in Au- stria ed in Ungheria, e qualche volta in Italia. Due in- dividui ne sono stati trovati in Toscana: uno de’ quali UCCELLI AQUATICI 169 è figurato nella Storia degli Uccelli del Gerini, e l’altro è conservato nel Museo di questa Università, e faceva parte dell’ antica collezione: ma dall’ epoca in cui io mi occupo d’ Ornitologia, non so che mai ve ne sia capitato alcuno. Propagazione. Fabbrica il suo nido nelle buche che sono lungo i gran fiumi di Russia, o fralli spacchi de massi, o ne’ cavi degli alberi. Fa otto o dieci uova si- mili per la forma e per il colore a quelle d’ Anatra, ma un poco più grosse. GENERE XC. CYGNUS Brcasrens. CARATTERI GENERICI Becco grosso, alla base più alto che largo, depresso alla cima. Denti laminari, perpen- dicolari. RepINI nude. Dito interno subegua- le, o più lungo del tarso: esterno subeguale al medio: postERIORE semplice. Rostrum crassum, basi altitudine latitudi- nem superans. Dentes perpendiculares, la- minares. Lora nuda. Dicirus INTERNUS suba- gualis vel longior tarso: exTERNUS subequalis medio: extimus simplex . Becco eguale alla testa, depresso in cima, ed atton- dato ; alla base più alto che largo. Margine d’ ambo le mascelle guarnito di laminette trasversali: 1’ apice della mascella superiore munito d’una larga unghia rivolta in basso: tutta la superficie della mascella, ec- cettuata l’ unghia, ricoperta da una membrana molle e liscia. Redini nude. Lingua depressa, carnosa, sfran- giata su i margini, ottusa in cima. arici poste verso la base, e dal lato superiore del becco, ovali, e semi- 170 ORDINE QUINTO chiuse da una membrana. Gambe corte, intieramente nascoste sotto gli integumenti, e Je penne de’ fianchi. T'arso subeguale, o più corto del dito interno, medio- cremente compresso, reticolato. Dit? quattro; i tre anteriori intieramente riuniti da una membrana; il po- stertore articolato più in alto degli anteriori, sottile, senza nessuna appendice; l'esterno subeguale al medio. Unghie mediocri, subadunche. Coda corta, roton- dato-acuminata, di dodici timoniere. Ali mediocri; la prima e la quarta remigante eguali, la seconda e terza le più lunghe di tutte. Color dominante, bianco, o nero, COSTUMI Sono uccelli di bellissime forme, abili al volo ed al muoto, ma punto a tuffarsi, per causa del loro corpo voluminoso ed abbondantemente vestito di penne. Quando nuotano son mirabili per l’eleganza con cui movono il corpo, per le belle curve che danno al lor collo: questo, che è lunghissimo , serve loro per cer- care il nutrimento nel fondo de’ paduli, fralla mota, e fralle erbe. Non cibansi che di sostanze vegetabili , insetti, e rettili aquatici. Son monogami, ed il maschio prende parte all’ educazione de’ figli. Son uccelli co- raggiosi che si difendono, ed attaccano a colpi di becco, d’ alate, e d’ ugnate. CIGNO SALVATICO CYGNUS MUSICUS Becusr. Becco nero, giallo alla base: fronte piana. Cygnus rostro nigro, basi luteo: protuberantia frontali nulla. Adulti. Becco nero, ricoperto alla base da una cera gialla che s'estende e cinge la regione degli occhi. Iride scuro-nera. Penne della testa bianche, leggermente tinte di giallognolo. Tutte le altre penne son bianco di neve. Piedi neri. UCCELLI AQUATICI I7I Giovani. Hanno la parte anteriore del becco nero pallido: la cera color di carne livida: tutte le penne color grigio chiaro. Piedi grigi, o rossastri. SINONIMIA Anas Cygnus, Lin., Ranz., Temm. Cygnus musicus. Bechst., Boie, Bonap. Cygnus melanorhynchus. Meyer. Cigno salvatico. Storia degli Uccelli Tav. 554. Cycnus etc. Aldrov. Ornith. Tom. 3. Tab. 8. NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. Le Cygne Sauvage, ou a bec jaune, Ing. The whistling or wild Svan. Z'ed. Der Sing Schwan, Dimensioni. Lunghezza totale: Braccia 2. soldi 14. Apertura del becco: soldi 3. quatt. 2. Coda: soldi 5. quatt. 1. Tarso: soldi 3. quatt, 2. Costumi. Questo bellissimo uccello , quando il fred- do lo scaccia dal settentrione, viene spesso ad ornare i nostri paduli, e se non vi è inquietato, vi passa tutto l'inverno. Nel 1822, un branco di sei o sette si stabilì nella reale bandita di S. Rossore, e vi rimase fino alla primavera. Fssi sovente variavan luogo; ora si vede- vano navigare in mezzo alle lame, o paduli politi, e liberi d’erbe, ora negli stagni erbosi posti nel mezzo de’ boschi, ora andavano a riposarsi sul mare. Nè il loro passo, nè il loro arrivo è costante in Toscana; ma questo ordinariamente suole accadere nel Novembre. Propagazione. Nidifica per il solito nel cerchio po- lare boreale, fralle canne, e le grandi erbe prossime alle acque. Il nido è fatto con stecchi, e fronde di piante aquatiche, ammassate ed intralciate insieme in tal quan- tutà, che assai sì solleva dal livello dell’ acqua. Mentre la femmina fabbrica il nido, o cova, il maschio nuota nelle vicinanze quasi continuamente con le ali alte, pronto a combattere contro qualunque essere che egli creda capace d° inquietare la sua compagna. Se un 172 ORDINE QUINTO Oca, o un altro Cigno pone la sua dimora vicino al suo nido, o solo si presenta sul lago, egli gli si getta addosso , ardito lo combatte, e fa tutti i suoi sforzi per allontanarlo. Se poi due maschi di forze eguali com- batton insieme, ordinariamente terminano le loro que- rele col ritirarsi ciascuno in una data parte del lago, ove fabbricano il lor nido, e dove ciascuno costante- mente rimane, senza mai entrare nella giurisdizione dell’altro: ma se qualcuno di loro oltrepassa il limite stabilito, dicesi che immediatamente ricominciano 1 combattimenti. Le uova son da cinque a sette per co- vata, di color verde-olivastro, e grosse più del doppio di quelle d’ Oca. CIGNO REALE CYGNUS OLOR Viet. Becco rosso nella cima, con l’unghia e la base nera: una protuberanza carnosa e nera sulla fronte. Cygnus rostro apice rubro, ungue, et basi nigro: pro- tuberantia frontali carnosa nigra. Adulti. Becco rosso-giallo, con il margine delle mascelle, e l'unghia nera. Una gobba carnosa sulla fronte, che s’ estende in avanti anche sulla base del becco. Un largo spazio nudo, e di color nero s° estende da questa gobba fino all’occhio, e dall’occhio all’an- golo del becco. Iride scuro-nera. Tutte le penne bian- che. Piedi nero-rossastri. Giovani dell’anno. Becco e piedi hanno il color del piombo. Penne cenerognole . SINONIMIA Anas olor. Lin., Temm., Ranz. Cygnus gibbus. Bechst. Cygnus Olor. Vieillot, Boie, Bonap. Cigno reale. Storia degli Uccelli Tav, 553. Buffoo, Planch. enlum, num. 913. UCCELLI AQUATICI 173 NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. Le Cygne domestique, Ingl. The Tame Swan. Ted. Der Hocker Schwan, Dimensioni. Lunghezza totale: Braccia 2. soldi 15. Apertura del becco: soldi 3. quatt. 2. Coda: soldi 5. quatt. 2. Tarso: soldi 3. quatt. 1. Costumi. À questa specie appartengono i Cigni do- mestici che così bene ornano i canali, le vasche, ed i laghi artificiali. Dicesi che quest ? uccello non distragga nè inquieti i pesci, ma che anzi gli difenda . È proprio delle parti orientali del settentrione dell’ Europa, ma anch’ esso in stato selvaggio vien qualche volta da noi, benchè molto più raramente dell’ altra specie. Nell’au- tunno del 1822 ne comparve una coppia sul lago di Maciuccoli, ove un certo tempo si trattenne. Propagazione. Nidifica nelle regioni orientali, fra i giunchi e le canne le più folte, sopra qualche isolotto, qualche grossa ceppa d’ albero che sporga sull’ acqua: oppure sopra le canne piegate, ove egli ammassa una grandissima quantità di radici, di ramoscelli, e giun- chi, il tutto assai industriosamente intralciato : tali ma- teriali li raccoglie al fondo dell’acqua. Ogni anno, se quesio nido non è stato intieramente Ju vi ri- torna a covare, € prima lo rassetta, e l’aumenta. Tutti i nidi contengono sei, o otto uova, il doppio grosse di quelle d’ Oca, di color giallo-olivastro chiaro. GENERE XCI. ANI SER) Baissoni CARATTERI GENERICI Becco grosso, alla base più alto che largo, subconico. DENTI conici, per pendicolari, Re- DINI pennute, Diro inteRNO più corto del tar- 174 ORDINE QUINTO \ so: ESTERNO più corto, o subeguale al medio: POSTERIORE semplice. RostruM crassum, subconicum, basi alti- tudine latitudinem superans. DentEs conici, perpendiculares. Lora plumosa. Dicitus 1N- TERNUS brevior tarso: ExXTERNUS brevior vel subaequali medio: posticus simplex. Becco più corto della testa, in cima ristretto , quasi conico. Margine d’ ambo le mascelle guarnito di denti conici, perpendicolari. Apice della mascella superiore munito d’unghza rivolta in basso: tutta la superficie della mascella, eccettuata l’unghia, ricoperta da una membrana molle e liscia. redini pennute. Lingua grossa, carnosa, sfrangiata sui margini. /Varici situate verso la parte media e superiore del becco, ovali, e se- michiuse da una membrana, Gamba di mediocre lun- ghezza, visibile. Z'arso più lungo del dito interno, quasi tanto grosso che largo, boncolato: Diti quattro: i tre anteriori intieramente riuniti da una membrana; il posteriore articolato più in alto degli anteriori, sot- tile, senza nessuna appendice; l'esterno subeguale al medio. Unghie mediocri, subadunche. Coda corta, rotondato-acuminata, di dodici timoniere. Al medio- eri, ristrette: pone e seconda remigante più lunghe di tutte. Color dominante, cenerino. Non vi è nessuna dif- ferenza nel colore fra il maschio e la femmina. COSTUMI Fra tutti i Lamelloso-dentati quei del presente ge- nere sono i più terrestri: volano molto bene a grandi altezze, e fan viaggi lunghissimi, ma non san tuffarsi , e poco amano a nuotare: e siccome il loro cibo consi- ste quasi esclusivamente in erbe, semi e radici, perciò sempre stanno a pascolare ne’ prati, o su i margini de’ paduli. Son clamorosi, particolarmente nell’ epoca degli amori. UCCELLI AQUATICI 175 CACCIA Se ne uccidono diversi la sera al passo, o la mattina al ripasso, ma nel giorno mentre stan pascolando per i prati, o per i campi, siccome sono uccelli sospettosis- simi, è molto difficile il potere avvicinarli. Nonostante si può loro accostarsi anche a tiro di fucile, accavallan- doli, come suol dirsi. Per accavallare gli uccelli è necessario d’ avere un cavallo che non tema lo sparo del fucile, che sia docile ed obbediente, dimodochè a piacer del padrone avanzi, o retroceda solo indicando - glielo con la voce, o col toccarlo appena, senza bisogno di briglia, o cavezza. Munito il cacciatore d’un simile ausiliario, d’un fucile di grossa portata, ed abbigliato presso a poco d° un color simile al pelo del suo cavallo, va ne’ campi o prati palustri, ove spera trovare il sal- vaggiume. Avendone scoperto un branco, scende dal suo cavallo, e diritto va verso del branco sino a che crede d’esser giunto in un sito, od a tal distanza da cui gli uc- celli lo possan discernere. Allora si ferma, e postosi dietro al cavallo, lo lascia pascolare, ed intanto pre- para il fucile. Poi mentre fa con lentezza camminare il cavallo, dimodoché, quantunque con linee oblique, pure continuamente un poco s'accosti al branco, egli si tiene sempre a questo nascosto, stando con le sue gambe dietro alle gambe anteriori del cavallo, e con il tronco dietro al petto ed al collo di quello. Se il cacciatore vede qualche indizio di sospetto negli uc- celli del branco da lui insidiato, allora fermato il ca- vallo quietamente lo fa pascolare, e non si muove più che dopo aver veduti dissipati que’ sintomi d’ allarme. Così adagio adagio, adoprando pazienza e discerni- mento, arriva a portata di fucile da quelli uccelli; e, scelto l'istante in cui un numero maggiore ne può ab- battere con il suo sparo, imposta con celerità il fucile, e fatto un leggiero romore onde quelli uccelli alzando la testa, il colpo riesca più micidiale, scarica la sua arme. È questa una caccia molto proficua, e con la 176 ORDINE QUINTO quale, oltre le Oche, si possono ingannare, ed uccidere molt’ altre specie d’ uccelli nuotatori, e di ripa. OCA PAGLIETANA ANSER CINEREUS Merxer. Cenerino-chiara, inferiormente biancastra: groppone cenerino: ali più corte della coda: becco aranciato: narici biancastre: piedi giallastri. ( Bonap.) Anser corpore cinereo-pallido, inferne albido : uropy- gio cinereo: alis cauda brevioribus: rostro aurantiaco: naribus albidis: pedibus lutescentibus. Becco e cerchio nudo delle palpebre giallo-aranciato pallido. Unghia del becco biancastra. Iride scuro-cupa. Testa, selle schiena, scapolari, groppone, grandi cuo- pritrici delle ali, cenerino-cupe. Le penne della parte superiore del dorso, le scapolari, le medie e grandi cuopritrici son marginate di scuro-biancastro . Piccole cuopritrici cenerine. Ali eguali alla metà della coda. Remiganti bruno-cenerine. Penne del sopraccoda e base dell’addome bianche. Timoniere bruno-cenerine col margine biancastro. Piedi cenerino-giallastri. SINONIMIA Anas anser ferus. Lin., Gmel., Lath., Temm. Anas cinerea. Ranz. Anser ferus. Aldrovando Ornith. Tom. 3. pag. 147. Tab. 150-151. Oca paglietana. Storia degli Uccelli Tav. 559. NOMI VOLGARI. TOSCANI Oca salvatica, Pis. Ronco, Zecck. Oca reale, Bient. STRANIERI Franc. L’Oie cendrée Ingl. The grey-Leg. Ted. Die grau Gans, UCCELLI AQUATICI 177 — Dimensioni. Lunghezza totale: Bracc. 1. soldi 8. Apertura del becco: quatt. 5. picc. 3. Coda: soldi 4. uatt. 2. Tarso: quatt. 7. picc. 2. Costumi. Questa è la specie da cui son provenuti i nostri Paperi, e tutte le altre varietà d’ Oche che stan domestiche con 1’ uomo. In stato selvaggio fra noi è molto più rara dell'Oca granajola, e tanto, che men- tre di queste ne arriva ogn’ inverno una grandissima quantità, dell’ Oca paglietana , dall’ epoca in cui m° oc- cupo d’ uccelli, non ne ho veduti che tre soli individui sul nostro mercato . Essa è comune nelle regioni orien- tali, e secondo il Temminck rarissimamente s° avanza verso il Nord al dilà del 53° grado. Propagazione. Nidificano le Oche Paglietane in Germania, in Russia, in Danimarca, in Inghilterra, ec. A quest oggetto si riuniscono in società più o meno numerose, raccolgon frammenti di canne, foglie, giun- chi ec., e ne formano un nido d° una larghezza, ed altezza considerabile. Ciascuna covata è composta di cinque, sei, o otto, e raramente quattordici uova dello stesso colore, e della stessa forma di quelle dell’ Oca domestica. Anche nel padul di Castiglion della Pescaja ve ne covano molte. Mi sono accertato di ciò nella primavera del 1827, avendo preso in quel padule, da una intiera covata che vi sì trovò, un giovane mentre ancora era vestito della sua calugine, ed avendolo fatto crescere, ed anche mantenuto vivo per lungo tempo. OCA GRANAJOLA ANSER SEGETUM Mer. Cupo-cenerina, inferiormente biancastra: groppone ce- nerino: ali più lunghe della coda: becco lungo, subde- presso, nero, ed arancione: narici nere: coda di diciotto timoniere. ( Bonap. ) Anser corpore sature-cinereo , inferne albido: uropygio . cinereo: alis cauda longioribus: rostro longo subdepresso, nigro et aurantiaco: naribus nigris: rectricibus decem et ocio. Tomo ZII. 12 178 ORDINE QUINTO Adulti. Becco con la metà inferiore e 1’ unghia nera, l’altra metà gialla. Iride scuro-cupa. Tutte le penne delle parti superiori e de’ fianchi son di color cenerino-scuro: il collo è grigio-giallastro, ed il mar- gine delle penne del dorso, delle scapolari, delle cuo- pritrici delle ali, e delle penne de’ fianchi, bianco- giallognolo. Il petto , e la parte superiore dell’addome, cenerino-biancastra. Penne del sopraccoda, e della parte inferiore dell'addome, bianche. Remiganti bru- no-nere, con lo stelo bianco. Ali che oltrepassano l’ e- stremità della coda. Timoniere scuro-nere, marginate di bianco. Piedi giallo-arancioni. Giovani. Hanno delle macchie bianche alla base del becco. SINONIMIA Anas segetum. Lio. Gmel., Temm., Ranz. Anser sylvestris. Brisson. Oca salvatica. Storia degli Uccelli Tav, 561. Buffon, Planch. enlum, num. 985. NOMI VOLGARI. TUSCANI Oca granajola, Pîs. Oca piccola, Bient. STRANIERI Franc. L° Qie des moissons. Ingl. The Bean Goose. Ted. Die Saat Gans. Dimensioni. Lungh. totale: Br. 1. soldi 8. Ap. del becco: soldi a. Coda: soldi 4. picc. 6. Tarso: quatt. 7. Cosrumi. Ogni inverno ne arrivano de’ grandissimi branchi, che si fermano nelle pianure basse ed umide; ma siccome son uccelli molto accorti e timorosi, non si stabiliscono che nelle Reali bandite, o nel mezzo de’ vasti e poco frequentati paduli, da’ quali poi nella notte sen vanno a pascere ne’ campi di grano, o d° altri cereali, ove fanno de’ guasti notabili. Propacazione. Nidifica, al dir di Temminck, nelle regioni del cerchio artico. Fa 10, ovvero 12 uova bian- che . UCCELLI AQUATICI: 179 OCA LOMBARDELLA ANSER ALBIFRONS Brcusr. Scuriccia, inferiormente biancastra, macchiata di nero: fronte e gola bianca, marginata di nerastro: becco e piedi arancioni: narici biancastre. ( Bonap.) Anser corpore pallide brunneo , inferne albido nigroque maculato: fronte gulaque albis, e nigrescente marginatis: rostro pedibusque aurantiacis: naribus albidis. Maschio. Becco giallo-aranciato, con l’ unghia bian- castra. Palpebre nude, e giallo-aranciate come il bec- co. Iride scura. Fronte candida. Prime penne della gola bianche. Testa e parte superiore del collo, color grigio-scuro: la porzione che circonda il bianco della fronte è nera. Base del collo e petto, cenerino-ferrigno . Penne delle scapolari e schiena grandi, quasi troncate in cima, di color grigio-scuro, nell’ estremità marginate di biancastro. Groppone e penne interne del soprac- coda, color cenerino-cupo-lavagna. Penne esterne del sopraccoda candide. Penne de’ fianchi grigio-scure, marginate di biancastro-ferrigno. Addome biancastro- cenerognolo con macchie nere. Regione anale e sotto- coda, candido. Ali*cenerino-cupe. Grandi cuopritrici marginate di bianco. Remiganti primarie cenerine, con lo stelo bianco: secondarie nerastre. Coda più corta delle ali. Timoniere esterne cenerino-scure sul lato in- terno, dal lato esterno ed in cima candide: le altre cenerino-scure alla base, bianche in cima: tutte hanno lo stelo bianco. Piedi arancioni. Unghie biancastre. Femmina. Ha lo spazio bianco della fronte più ri- stretto: tutti i colori non tanto accesi, ed è più piccola del maschio. SINONIMIA Anas albifrons. Lin. cur. Gmel., Temm. Oca Lombardella, ec. Storia degli Uccelli Tav, 560, 180 ORDINE QUINTO NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. L’Oie rieuse, ou a front blanc. /ngl. The White fronted Goose. Ted. Der Blassen Gans. Dimensioni. Lunghezza totale: Braccio 1. soldo 1. Apertura del becco: quatt. 4. Coda: soldi 4. Tarso: soldi 2. Costumi. Abita le regioni settentrionali dell’antico, e del nuovo continente, ne’ luoghi palustri, e nelle lande vestite di scope. In inverno cala in grande ab- bondanza nell’Olanda; se ne incontrano anche in Fran- cia, ed in Germania, ma in minor quantità. In Italia è rarissima, e per quel che è a mia notizia, non ve ne è stato preso che quell’individuo conservato nel Museo Pisano, che io trovai nel mercato della città, la mattina del 19 Gennajo 1828. Non potei aver nessuna notizia sul luogo ove era stato ucciso. L° autore dell’ Ornito- logia Fiorentina, indicando questa specie d’ Oca col nome di Lombardella, come quello che le si dava allora in Italia, proverebbe che in quell’ epoca non vi era rara. Propagazione. Nidifica ne’ siti paludosi delle con- trade boreali, al dilà del cerchio pplare. Partorisce da cinque a otto uova, perfettamente ovali, bianco-gial- lastre (1). OCA COLOMBACCIO ANSER BERNICLA Bonar. Nericcio-cenerina: testa, collo e petto nero ( giovani), o con una macchia bianca su i lati del collo (adulti): parti inferiori biancastre: becco e piedi neri: coda di sedici timoniere. Anser corpore e cinereo-nigrescente, inferne albido : capite, collo, et pectore nigris (in juven.), vel macula alba ad latera colli (in adultis): rostro pedibusque nigris: cauda ca sexdecini rectricibus. (1) Schinz loc. cit. pag. 23. UCCELLI AQUATICI 181 Maschio adulto . Becco nero . Iride scuro-nerastra . Testa, collo, ed alto del petto e della schiena, di color nero-lavagna. Una macchia bianca su ciascun lato del collo. Schiena, scapolari e cuopritrici delle ali, color scuro-cenerino. Groppone, e penne medie del soprac- coda, del medesimo colore, ma più intenso. Le scapo- lari han nella cima uno stretto margine più chiaro, e tendente al giallastro. Penne dell’addome e de’ fianchi grigio-cenerine marginate di biancastro. Regione anale e sottocoda candide. Penne esterne del sopraccoda can- dide. Timoniere e remiganti nero-grigie. Piedi neri. Femmina. Non differisce dal maschio che per esser un poco più piccola. Giovani dell’ anno. Non han le macchie bianche su i lati del collo, e quasi tutte le penne scure son mar- ginate di più chiaro. I piedi son nero-scurastri . SINONIMIA Anas Bernicla. Lin., Temminck. Bernicla torquata. Boie. Anas torquata, Branta, et Bernicla. Aldrov. Ornith. Tom. 3. pag. 213-165, Tab. 167-214. Anatra colombaccio. Storia degli Uccelli Tav, 502. Brisson, Ornith. Tom, 6. pl. 31. NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. L’Oie Cravant. Ingl. The Brent Goose. Dodi Die Ringel Gans. Dimensioni. Lungh. totale: Br. 1. Apert. del becco: quatt. 4. Coda: soldi 3. quatt. 1. Tarso: soldi 2. . Costumi. Trovo nominata questa specie d’Oca nella Storia naturale degli Uccelli come Toscana, perciò la pongo in quest’ opera. Abita nell'estate le regioni ar- tiche de’ due continenti. Nell’invernò è comunissima nell’Olanda; trovasi anche sulle coste settentrionali della F rancia: in Germania è rara. Dicesi che la sua carne sia saporosa, e facilmente digeribile. 182 ORDINE QUINTO ProrAcazione. Nidifica nelle regioni polari artiche dell’ Europa, e dell'America: fa delle uova bianche (1). Per terminare l’enumerazione dell’Oche proprie all’Eu- ropa, giacchè potrebbe darsi il caso che qualcun altra spe- cie, oltre le sopra descritte, capiti in Toscana, riporto qui sotto le frasi che ne da Carlo Luciano Bonaparte Principe di Musignano nella sua bellissima opera tante volte da me citata: The genera, of nort american Birds, ec. New- York 1828. ANSER LEUCOPSIS BrecusT. Cupo-cinerea: collo e coda nera: fronte e parte infe- riore del petto bianca: becco e piedi neri. Costumi. Abita le contrade del cerchio artico : assai abbondante in inverno nell’ Olanda; più rara in Ger- mania, e in Francia. ANSER RUFESCENS Breunm. Cenerino-cupa, inferiormente biancastra, tinta paten- temente di ruggine: ali più corte della coda: becco corto, mediocremente forte, assai depresso, nero ed aranciato. Costumi. Abita le regioni artiche, comune in Islan- da; qualcheduno arriva accidentalmente nel nord del- l’ Europa. | ANSER MEDIUS Temm. Cenerino-cupa, inferiormente biancastra: groppone ne- rastro: ali eguali alla coda: becco e piedi gialli: più corta d’ un braccio. Cosrumi. Abita le regioni artiche, accidentalmente emigra nel nord dell’ Europa. (1) Temm. loc. cit. pag. 826. APPENDICE APPENDICE AL TOMO LL (pag. xxxI.) Nino. Quando le narici son vicine alle penne della fronte, le chiamo dasilari, e quando son verso la parte media del becco, le dico mediane. ( pag. XXXII, ) Iripe. Un altro carattere assai importante offerto dagli occhi, è il colore del cerchio che cinge la pupil- Ja, ossia dell’ Iride, ma questo è carattere secondario, giacchè per il solito varia molto con variar dell’ età. (pag. 2.) GENERE I. VULTUR Lun. Ultimamente il Sig. Ruppel di Francfort, ha pubbli- cata nel Tomo 21, fascicolo di Decembre des Annales des Sciences naturelles, una bella monografia del genere Yul- tur, nella quale non solo prova che devesi aggiungere una specie alle già conosciute come europee, ma assegna ancora de’ buoni caratteri per distinguerle tutte fra loro. Siccome gli articoli concernenti gli Avvoltoj da me inse- riti nel primo tomo di quest’ Opera, non li formai che compilando altri autori, e riuscirono perciò poco perfetti, colgo quest'occasione onde correggerli in parte, riportando qui le frasi delle tre specie europee, frasi che ho fatte, togliendo a quelle date dal Sig. Ruppel tutti i caratteri a me sembrati superflui per distinguere le sole specie che in 186 APPENDICE Italia possonsi trovare. Ma il Signor Ruppel non dando l’iotiera descrizione di quelli uccelli, e sino ad ora non avendo io potuto procurarmene le spoglie, nè esattamente e con comodo esaminarli, perciò nemmen io posso darne nè la descrizione completa, nè le dimensioni. * AVVOLTOJO VULTUR CINEREUS Lis. Una collana di penne rotondate, che.risale dal petto su i lati del collo, e passa sull’occipite: penne del petto e dell’addome larghe alla base, acuminate in cima. Vultur torque ex pennis rotundatis a pectore per latera colli ad occiput adscendente: pennis pectoralibus, et abdo- nunalibus basi latis, apice acuminatis. SINONIMIA Buffon, Planch. enlum. num. 425. Vieillot, Galerie des Oiseaux pl. 1. Costumi. Abita nel Caucaso, in Siria, e nelle pro- vincie montuose ed orientali d’ Europa. * GRIFONE VULTUR FULVUS Lun. Una collana di penne con la base larga, è le barbe se- tolose, e piliformi, cinge la parte posteriore della cervice : penne del petto e dell’addome strette, ed acuminate. Vultur torque ex pennis basi latis, radiisque setoso- piliformibus, posticam cervicis partem cingente: pennis pectoralibus et abdoninalibus angustis acuminatis. SINONIMIA Vultur pernopterus. Borckhausen Deutschlands Orni- thologie pl. 1. Cosrumi. Abita nelle parti orientali, e meridionali dell’ Europa, nell’ Asia, e nella China. AL TOMO PRIMO 189 * AVVOLTOJO INDIANO VULTUR INDICUS Soxn. Una collana di penne lunghe ed acuminate, cinge intie- ramente la base del collo: penne del petto e dell'addome lunghe, ed acuminate. Vultur torque ex pennis longis acuminatis, basim colli ex toto cingente: pennis pectoralibus abdominalibusque longis acuminatis. SINONIMIA Vautour chassefiente. Levaillant, Ois. d’Affrique pl. 10. Vultur chassefiente. Ruppel loc. cit. pag. 382. Vautour fauve, Buffon, Planch. enlum. num. 426. Vultur indicus. Temminck, Planch. color, num, 26. Costumi. Abita in Spagna, su i Pirenei, in Italia, in Egitto, in Barberia. (pag. 9.) GYPAETUS BARBATUS Cuv. Cosrumi. Uccidesi non raramente in Sardegna. È questo un uccello vero cosmopolita, giacchè oltre a tro- varsi, ed anche in abbondanza sopra i Pirenei, incon- trasi in Affrica: ed a Parigi ne ho veduti diversi indi- vidui stati mandati dal Capo di Buona Speranza dal giovane viaggiatore Verroux, i quali precisamente ras- somigliavano agli individui uccisi in Europa. (pag. 16.) FALCO ALBICILLA Ins. Cosrumi. Nell'inverno del 1830 quattro individui furono uccisi nelle paludi del Littorale Pisano. Erano tutti giovani. 188 APPENDICE (pag. 24.) AQUILA BONELLI FALCO BONELLI Tenw. Apertura del becco che giunge verso la metà deli’ oc- chio: ali più corte della coda: coda biancastra e scura, con fasce trasversali: parti inferiori lionato-sudicio. Falco angulo maxillarum fere ad medietatem oculi : alis cauda brevioribus: cauda albida et brunnea transver- sim fasciata: corpore inferne helvolo spurco. Becco nero-corneo alla cima, cenerognolo alla base, Cera ed angolo del becco giallo. Iride scuro-chiara. Pileo, cervice, dorso, scapolari, sopraccoda e cuopri- trici delle ali, di color scuro, con una linea più cupa sullo stelo. L’apice delle penne del pileo, della cer- vice, della schiena, e delle piccole cuopritrici delle. ali, lionato-sudicio. Penne delle gote, de’ lati del collo, del gozzo, color bajo-scuro, nere lungo lo stelo. Da ciascun lato della mascella inferiore si estende obli- quamente sino alla cervice una fascia più scura. Penne della gola, addome, petto, cosce, gambe, tarso, sotto- coda, e cuopritrici inferiori delle ali che vestono il brac- cio, e l’avantibraccio color lionato-nocciòla; quelle della gola, della parte alta dell'addome, della parte interna del tarso, e cuopritrici inferiori delle ali, hanno una sottil linea nera sullo stelo. Le cuopritrici inferiori delle ali che rivestono le falangi son macchiate di ne- rastro. Remiganti nere superiormente verso la cima, e dal lato esterno, con qualche leggiera e fugace macchia cinerea verso la base: margine interno bianco-cenero- gnolo macchiato trasversalmente di nero-scuro: stelo superiormente nero, inferiormente bianco. Timoniere nero-cenerognole, con fasce trasverse ondolate più cupe; verso l'apice ve n'è una più larga. Diti gialli. Unghie nere. AL TOMO PRIMO 1$9 SINONIMIA Aquila fasciata. Vieillot, Ornith. Franc. planch. 9. Falco Bonelli .'Temm. et Laug. Planch. color. d’oiseaux | Livr. 49. pl. 288. Dimensioni. Lunghezza totale: Braccia 1. soldi 2. Apertura del becco : quatt. 5. picc. 2. Coda: soldi 8. picc. 6. Tarso: quatt. 11. Volo: Braccia 2. soldi 12. Costumi. Quest’ Aquila è propria ai paesi meridio- nali: trovasi in Affrica. Il nostro Museo ne possiede due provenienti dall’ Egitto. Secondo le osservazioni del Prof. Bonelli non è rara in Sardegna: so che an- cora sul continente d’ Italia qualcune ve ne sono state prese , ed una ne ho veduta preparata nel Museo di Pa- rigi, la quale era stata uccisa nelle vicinanze di quella capitale. Il Prof. Lichtenstein di Berlino crede che gli individui su cui è stata stabilita la specie Fa/co Bonelli non siano che i giovani del Falco Ducalis. La descri- zione qui riportata è stata fatta sopra una di quelle che ho avute vive dall’ Egitto. Nota. L'aggiunta della frase del Falco Bonelli, mi ha obbligato ad aumentare d’ un nuovo carattere le frasi delle altre specie di Aquile; perciò le frasi seguenti debbonsi sostituire alle già pubblicate. (pag. 17.) FALCO IMPERIALIS Brecusr. Apertura del becco che giunge al dilà della metà dell’oc- chio: ali più lunghe, o eguali alla coda: coda o con mac- chie, o con fasce trasverse: parti inferiori scure. Falco angulo maxillarum pone medietatem oculi: alis caudani cequantibus vel ca longioribus: cauda maculata, vel transversim fasciata: corpore inferne brunneo, 190 APPENDICE (pag. 20.) FALCO FULVUS Lx. Apertura del becco che non oltrepassa l’angolo ante- riore dell’occhio: ali più corte della coda: coda biancastra, o scura, con fasce trasversali: parti inferiori scure. Falco angulo maxillarum ad initium oculi: alis cauda brevioribus: cauda albida et brunnea, vel transversim fasciata: corpore inferne brunneo. Caccia. Le Aquile vecchie sdegnano gettarsi sopra 1 cadaveri, giacchè conoscendo la propria forza ed agi- lità, aman meglio cibarsi di animali il cui sangue an- cora sia fumante: perciò sono allora un flagello per gli armenti, e per ogni sorta di grosso salvaggiume. Ma le giovani poco forti, e poco destre, s’ adattano a man- giare cadaveri, ed anche pezzi di carne un poco guasta, e la vista e l’odorato le guida in traccia di tal sorta di ci- bo. Ciò conoscendo i pastori alpini, quando han veduto delle Aquile aggirarsi nel distretto ove son gli armenti a pascolare, onde liberarsi da tali ladroni, tendono molte L'agliole, ne’ posti della montagna da quei più frequen- tai. Quelle tagliole son presso a poco simili alle ta- gliole da Lupo o da Lepre, ed un pezzo di carne le- gato nel mezzo serve da esca, che essendo ghermita dagli artigli dell’ Aquila fa scattare la molla, ed il ra- pace animale riman prigioniero. In tal maniera molti di questi uccelli si prendono sopra le nostre montagne, ed ancora nel presente anno 1831, due individui ne ho avuti, stati presi con le tagliole, nelle vicinanze di Fi- vizzano . (pag. 22.) FALCO NAEVIUS Lu. Apertura del becco che giunge fin verso la metà dell’oc- chio: ali subeguali alla coda: coda scura: parti inferiori scure, AL TOMO PRIMO IQL Falco angulo maxillarum ad medietatem oculi: alis cauda subequalibus: cauda brunnea unicolore : corpore inferne brunneo. Nota. Un individuo ne ho avuto nel passato autunno ( del 1830 ) stato preso nel bosco di Migliarino, Éra un giovane, ma differiva da quello descritto nel primo tomo di quest’ opera, per aver le penne che vestono i tarsi di due colori: quelle della prima metà, cioè le contigue alla gamba, castagne, e quelle dell'altra metà ceciate. In questo stesso anno ne è stato preso vicino a Firenze un individuo adulto. | CE ei FALCO CAPPONE Nel tomo vigesimoterzo delle Memorie della R. Acca- demia delle Scienze di Torino, a pag. 217. trovasi una Memoria del Vieillot, sopra alcune specie di Falchi, ove dopo avere stabiliti i caratteri del suo Genere Butco, cercò mostrare la diversità che passa fra due razze d’ uccelli di questo suo genere, stati tutti racchiusi fino allora, nella specie Falco Buteo, e stabili quelle differenze con le quali determinava le due nuove specie, Buteo mutans, e Buteo Fasciatus, Ma da diversi Ornitologi, e fra questi partico» Jarmente dal Temminck, le due sunnominate specie non furono ammesse; e quelle differenze che erano state asse- gnate per distinguerle, si considerarono come l’effetto di diversa età o come accidentali. Quando io pubblicai il primo tomo di quest’ Opera, siccome non aveva mai ve- duto nessuno individuo, nè del Falco mutans, nè del Falco fasciatus, uccelli propri a regioni più settentrionali del mio paese, credei che quella specie della famiglia de’ Buteoni, quà vivente, e che col nome di Falco Buteo de- scrissi, fosse 1’ uccello dal Temminck con tal nome indi- cato: e siccome veddi, anche in questa specie Toscana, individui fra loro assai diversi per alcuni caratteri, benchè identici per molti altri, io mi uniformai alle idee dell’ Or- nitologo Olandese, e non feci nessuna attenzione alle de» scrizioni, ed alle figure del Falco mutans, e del Falco fasciatus. Ma dopo quell’ epoca, nel viaggiare per la Francia, e per la Germania, avendo potuto esaminare una 192 APPENDICE gran quantità d’individui del Malco mutans, e Falco fa- sciatus, rimasi sorpreso delle differenze d’abito e di colori, che fra quelli, ed il Toscano passavano, e del vario colore dell’abito che l’una dall’altra distingue le specie oltra- montane, dimodochè cominciai allora a persuadermi che il Vieillot avesse ragione, e che il Temminck si fosse un poco affrettato a riunirle. Imperocchè egli è verissimo che nelle medie età del Falco mutans e del fasciatus, spesso alcuni di questi uccelli son vestiti d’abiti similissimi; ma è vero an- cora che molti individui adulti, vestiti dell’abito completo, diversificano fra loro in tal maniera, da non esser possibile il confonderli. E se è vero, come il Vieillot asserisce, che gli individui adulti trovansi sempre, o col petto scuro, e l'addome dipinto di fasce, vale a dire con l’abito distintivo del Falco fasciatus, o con il collo e tutto l’addome bian- co, cioè con l’abito assegnato al Falco mutans, allora quasi con certezza si potrà credere esatta la distinzione fatta dall’ Ornitologo Francese, essendovi molti esempj di distinte specie, delle quali gl’ individui giovani s’ assomi- gliano perfettamente, e solo son diversi gli adulti. Ma per accertarsi se tutti gli individui di una razza vadano costan- temente soggetti alle medesirne varietà di colori, se, come supponesi, quegli abiti considerati per i perfetti siano real- mente incapaci di soffrir mutazioni, e proprj solo degli adulti, sarebbe necessario d’allevare e mantenere in vita, fino alla più inoltrata vecchiaja, individui di ciascuna di queste razze; e non uno solo, ma diversi; e tenerli nelle circostanze, il più che fosse possibile, simili a quelle in cui trovansi essendo liberi. Allora fondati sull’ osserva- zione, potrebbesi con certezza dire che queste specie esi- stono, o non esistono: ma fino a che tali esperienze non sono state instituite, e verificate, gli Ornitologi potranno solo esser guidati da fatti di secondaria importanza. Ora siccome manchiamo di tali decisive osservazioni, basando io i raziocinj sopra fatti di quest’ ultima categoria, e gui dato anche dall’ opinione del maggior numero degli Orni- tologi Alemanni, e Francesi, sembrami dover preferire l’ opinione del Vieillot. Ma oltre a questo, l’esaminare le collezioni oltramontane mi fece nascere il sospetto, ed in seguito quasi la convinzione, che quel Falco descritto in quest’ Opera, sotto il nome di Falco duteo, non possa ri- portarsi, nè al Malco mutans, nè al fasciatus, ma appar- tenga ad una specie del tutto distinta. È vero, come accade AL TOMO PRIMO 193 fra le specie mutans, e fasciatus, che trovansi nel Falco Toscano ( ed a cui darò il nome di Falco Pojana), alcune età intermedie vestite di abiti facilmente confondibili con quelli delle due altre specie di Buteoni, ma è vero ancora che egli non veste mai la livrea perfetta degli adulti mare tans, e fasciatus, e malgrado quella somiglianza d’ abiti d’alcunì delle medie età, la massima parte son sempre vestiti con livree diverse molto da quelle degli altri Bu- teoni. Siccome in fine, per quel che posso arguire dalle osservazioni fatte sopra molte e molte diecine di Falchi Pojana, anche negli abiti i più simili a quelli del Falco mutans, e fasciatus, trovansi sempre alcuni costanti carat» teri e distintivi, sembrami aver prove tali da essere autoriz- zato a stabilire questa nuova specie, Contuttociò ancora io son privo di que’ dati irrefragabili di cui sopra ho parlato, ed ho detto esser mancanti per la certa distinzion delle spe- cie mutans, e fasciatus: giacchè quantunque per molti e molti mesi abbia tenuto viventi de’ Ya/chi Pojana, quan- tunque ne abbia esaminati di quelli presi sul nido, ec. fino ad ora io non ho avuto il comodo di conservarne alcuno tanto da poter con esattezza descrivere tutte le mute a cui va soggetto, indicare a quali epoche queste mute accadono, determinare l’abito della più inoltrata vecchiaja ec.: però io propongo solo come dubbia la specie Falco Pojana, e principalmente ad oggetto di determinare gli Ornitologi a rivolgere le loro indagini ed osservazioni sopra tal sorta d’ uccelli, ancor involti in una grande incertezza, Affinchè si possano bene apprezzare i caratteri che di- stinguono la specie Toscana dagli altri Buteoni ad essa af- fini, cioè dal Falco mutans, e dal Falco fasciatus, qui riporto le descrizioni anche di queste due specie, descri- zioni che ho fatto sopra individui uccisi in Francia, o in Germania. * POJANA BIANCA FALCO MUTANS Viziztor. Tarsi scudettati: redini pelose: penne del sottocoda bianco-ceciate, o senza macchie, o con poche e grandi macchie subcordate: penne esterne de’ calzoni bianche, o biancastre, senza macchie, o con poche macchie trasverse scure: unghie color di corno, Tomo III. i 13 194 APPENDICE Falco tarsis scutellatis: loris pilosis: tectricibus subcau- dalibus albo-cicerinis immaculatis, vel maculis paucis brunneis, grandibus, subcordatis: pennis extimis femora- lium albis vel albidis immaculatis, vel maculis paucis transversis brunneis: unguibus nigro-corneis. Becco con festone appena visibile, nero-corneo nella cima, cenerino-piombato alla base. Cera ed angolo del becco giallo. Iride scuro-nocciòla. Penne del pileo bianche, con una larga macchia subrotonda od ovata, verso la cima. Penne della cervice dipinte nella stessa maniera, ma colla macchia nera più grande, partico- larmente quelle della parte media. Penne della schiena scuro-nere in cima, bianche alla base. Penne scapolari, e cuopritrici superiori delle ali bianche alla base e sul margine, con una larga macchia scura rotondata nella cima. Groppone bianco leggermente macchiato di ful- vo. Penne del sopraccoda bianche, con rade macchie trasverse scure. Sul bianco di queste penne, e su quello delle cuopritrici delle ali e della schiena, in varii luoghi vedesi una tinta ceciata più o meno forte. Lati della testa, del collo, una larga fascia sopraccigliare, gola, gozzo e tutte le altre parti inferiori, compresevi le penne del sottocoda, di color bianco leggermente tendente al ceciato. Sopra i lati del collo vi è una serie di mac- chiette bislunghe scure, che dall’ angolo del becco di- rigonsi verso i lati del petto. Sopra i lati del petto vi son delle rade e larghe macchie bianche, le quali arri- vano anche sull’addome. Il sottocoda è del tutto senza macchie, o pochissime vi se ne vedono, ma grandi e sbiadite. Remiganti scuro-nere, col margine interno bianco verso la base. Stelo bianco-sudicio. Sulle secon- darie vi si vedono leggermente e fugacemente disegnate delle larghe fasce più scure. Cuopritrici inferiori delle ali bianco-ceciate, con macchie rade, nerastre, disposte trasversalmente; timoniere dipinte da ventitre o venti- quattro fasce trasverse, alternativamente scuro-nere e scuro-lionate; le nere sono le più strette; sul lato ester- no queste si confondono insieme; han lo stelo bianca- stro. Piedi gialli. Unghie scure. AL TOMO PRIMO 195 Varia, trovandosene degli individui ne’ quali la testa, il collo, e tutte le parti inferiori son prive di qualunque macchia, e ne? quali tutte le cuopritrici delle ali, le scapolari e le penne della schiena hanno un lar- ghissimo margine bianco o bianco-lionato. In altri in- dividui il groppone è quasi intieramente scuro. In altri è solo dipinto da fasce trasverse scure. Infine innume- rabili sono le varietà del colorito di quest’ uccello, ma | consistenti tutte in una maggiore o minor quantità di macchie, e dall’ essere in un modo o in un altro di- sposte. SINONIMIA Buteo mutans. Vieillot, Fauna franc. pag. 17. pi. 8. fig. 2. Dimensioni. Lunghezza totale soldi 17. quatt. 1. Apertura del becco: quatt. 3. picc. 3. Coda: soldi 7. quatt. 1, Tarso: soldi 2. picc. 10. Costumi. Non l’ho mai trovato in Toscana. È assai comune in Francia, ed in Germania. Gl’individui con il collo e l'addome intieramente bianco, sono i più rari. Propagazione. Secondo ciò che ne dice il Vieillot, fa il nido sopra gli alberi molto elevati. Partorisce tre o quattro uova per covata, di color verde-giallastro pallido , con alcune macchie più scure a zic-zac. POJANA A STRISCE FALCO FASCIATUS Vieri. Tarsi scudettati: redini pelose: penne del sottocoda ce- ciate, con quattro, o cinque fasce trasverse nerastre: penne della parte superiore esterna de’ calzoni scure, senza mac- chie: unghie nere. Falco tarsis scutellatis: loris pilosis : tectricibus subcau- dalibus cicerinis, maculis 4-5 transversis nigrescentibus : pennis extimis superne partis femoralium brunneis, im maculatis: unguibus nigris, Becco col festone appena visibile, con apertura che 196 - APPENDICE oltrepassa l’ sudare anteriore dell’ occhio, di color di corno. Cera gulla: Iride giallastra. Pene della fronte, del vertice, delle tempie, de’ lati del collo, della cer- vice, della schiena, delle scapolari, piccole e grandi cuopritrici delle ali, groppone e sopraccoda, colore scuro-nerastro . Le penne dell’ occipite, e della porzio- ne alta della cervice, sono bianche alla base, e scuro- nere sol nella cima. Le grandi penne scapolari hanno delle macchie grandi bianche o biancastre nella porzion basilare, che dall’ altre penne rimane coperta. Tempie, lati del collo, petto, fianchi e penne de’ calzoni dello. stesso colore delle parti superiori. Le penne de’ calzoni, particolarmente quelle del lato inferiore, hanno la cima giallastro-bajo. Penne della gola bianche con stelo nero, ed una macchia scura cuneata verso la cima. Penne della parte media del gozzo scure, con largo margine 9 macchie soloadate binche (al Jaroleatennoe penne dell’ addome bianche con larghe fasce trasverse, e lo stelo di colore scuro. Penne del sottocoda bianche, con otto o dieci fasce trasverse alternativamente bianche e scure. Cuopritrici inferiori delle ali scure, con larghe macchie bianche sui margini, a guisa di fasce. Remi- ganti scuro-nere, col margine interno bianco verso la base: stelo bianco-sudicio : sulle remiganti secondarie si vedono leg ggermente, € fugacemente disegnate delle larghe fasce più scure. Mio dipinte 1 sedici o diciotto fasce trasverse, alternativamente scuro-nere o scuro-cenerine; l’ estremità 1’ hanno marginata di cecia- to-sudicio. Tarsi gialli. Unghie nere. Varia: trovandosene degli individui quasi intiera- mente scuri, e ne’ quali le poche macchie, poste sui lati del collo, sul gozzo e sulla gola, i invece di esser bianche sono di un color lionato assai acceso. In questi le penne del sottocoda hanno il fondo ceciàto e lionato . SINONIMIA La Buse., Buffon, Planch. enlum. num. 419. Buteo fasciatus, Vieill., Faun. franc. p. 17. pl.8. fig. 1. AL TOMO PRIMO 199 Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 17. Apertura del becco: picc. 15. Coda: soldi 8. quatt. 1. Tarso: soldi 2. picc. 7. Costumi. E assai comune di là dalle Alpi. Non so che mai sia stato trovato in Toscana. Propagazione. Nidifica sugli alberi. Partorisce tre o quattro uova alla volta , subrotonde, di color verdastro, con macchie scure irregolari. FALCO CAPPONE FALCO POJANA Nos. Tarsi scudettati: redini pelose: penne del sottocoda bianco-ceciate, o senza macchie, o con una gran macchia nerastra, subcordata: penne superiori esterne de’ calzoni scure, senza macchie: unghie nere. Falco tarsis scutellatis: loris pilosis: tectricibus subcau- dalibus albo-cicerinis immaculatis, vel macula grandi nigrescente subcordata: pennis extimis superna partis Sfemoralium brunneis immaculatis: unguibus nigris. Adulto. Becco color di corno, con festone molto pronunziato. Cera ed angolo del becco gialli. Iride scura. Penne del pileo, della cervice e de? lati del collo, scuro-chiare nella cima, bianche alla base e sui margini laterali; la porzione di stelo compresa nella macchia scura è di color nero. Penne della schiena, del grop- pone, s6praccoda, scapolari, cuopritrici delle ali e re- miganti secondarie, di colore scuro-chiaro , leggermente cangianti in paonazzo, con un sottil margine ceciato- sbiadito. Alcune delle scapolari, e le cuopritrici medie hanno delle larghe macchie ceciate sui margini. Le penne del sopraccoda hanno delle macchie simili ma di color ceciato-lionato . Penne della gola, gozzo, petto e addome, di color bianco leggerissimamente tinte di ceciato, con lo stelo scuro-nero, e verso la cima una macchia scura, bislunga: quelle penne che sono sulla linea media del corpo han la macchia più ristretta, ed in molte appena visibile. Penne del sottocoda bianco- 198. APPENDICE ceciate, e senza alcuna macchia. Penne esterne de’ cal- zoni scure, con qualche macchia laterale ed uno stretto margine di color ceciato : interne ed anteriori, bianco- ceciate con una piccola striscia scura sullo stelo, più o meno, ed irregolarmente dilatata. Cuopritrici inferiori delle ali scure, con margine e macchie laterali bianca- stre. Remiganti primarie nero-scure, col margine in- terno bianco alla base. Stelo bianco. Timoniere scuro- chiare, alternativamente dipinte da sedici o diciotto fasce, le une scuro-nere, le altre scuro più chiare, e che lungo lo stelo si cangiano in ceciato-lionato . Piedi gialli. Unghie nere. Abito di gioventù? Becco scuro di corno. Cera ed angolo del becco giallo. Iride scura. Penne del pi- leo, del dorso, scapolari e cuopritrici superiori delle ali scure, con stretto, margine lionato chiaro; alcune delle cuopritrici delle ali e delle scapolari hanno su i lati qualche larga macchia rotondata biancastra. Penne della nuca bianche alla base, colla cima scuro-nera. Penne della gola, lati del collo, scuro-chiare nella cima, colla base bianca, con.i margini laterali ceciato-lionati, collo stelo nero. Penne del petto scure, con una o due larghe macchie subrotonde lionato-ceciate, sopra cias- chedun margine; le penne che son sulla parte media han queste macchie più grandi. Penne dell’ addome bianco-ceciate, con tre larghe macchie trasverse scure, le quali più o meno si connettono lungo lo stelo”. Penne de’ fianchi scure, con il margine estremo e qualche macchia laterale lionata. Penne anali e del sottocoda bianco-ceciate, con una larga macchia scuro-chiara trasversa posta verso la cima; al disotto di questa spesso vedesi uno o due rudimenti d’ una seconda fascia. Cuo- pritrici inferiori delle ali scure, aventi su i margini una o due macchie ceciato-lionate. Remiganti primarie scu- ro-nere, con margine interno bianco verso la base; stelo biancastro. Timoniere scuro-chiare, alternativamente dipinte da sedici o diciotto fasce, le une scuro-nere, le altre scuro più chiare, e che lungo lo stelo si cambiano in ceciato-lionato. Piedi gialli. Unghie nere. AL TOMO PRIMO 199 Giovani all’uscir dal nido. Becco nero di corno. Cera e angolo del becco gialli. Penne del pileo, della schiena, scapolari medie e grandi cuopritrici dell’ ali, di colore scuro intenso, con i lati ceciato-lionati, o fulvo-lionati, e lo stelo nero. Penne del groppone, del sopraccoda, piccole cuopritrici delle ali, scuro-nere: quelle del sopraccoda hanno su i margini alcune mac- chie rotondato-ceciate: quelle de’ lati del collo, del petto e dell’ addome, sono ceciato-lionate, con una macchia bislunga o a gocciola, sul mezzo. Penne della gola biancastre con stelo nero, e una macchia stretta verso la cima. Penne del sottocoda ceciato-lionate, con una macchia assai grande verso la cima, scuro -chiara. Timoniere con stelo bianco, dipinte da diciotto o venti macchie trasverse, alternativamente scuro-cenerine o scuro-nere; la prima delle scuro-nere è più larga di tutte le altre. Cuopritrici infefiòri delle ali scure, con due o tre macchie subrotondée ‘sui margini: queste di- verse volte sono connesse insieme. Remiganti scuro- nere, col margine interno bianco verso la base. Piedi gialli. Unghie nere. SINONIMIA Milano . Storia degli Uccelli Tav. 38. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 18. Apert. del becco: quatt. 4. picc. 2. Coda : soldi 7. Tarso: quatt. 8. Costumi. Non l’ ho trovato che in Toscana, ed è questa l’unica specie della famiglia delle Pojane, che vi sia comune. Ne ho veduti tanto nella pianura quanto su i monti: ma sempre è più frequente ne’ luoghi bassi. Vola molto: per il solito si trattiene ad un’ altezza me- diocre. Non di rado sta posato sulla cima degli alberi, o de’ gran macchioni, e vi rimane immobile per molto tempo. Il suo nutrimento consiste in Leprotti, Polli, Germani, Topi, rettili, e non avendo altro, insetti. Nell'inverno ingrassa molto, ed allora è mangiato con piacere dal popolo, che lo chiama perciò Za/co Cap- pone. 200 APPENDICE Propacazione. Pone il suo nido sopra gli alberi alti: alcune volte s'impadronisce di quelli abbandonati dalle Cornacchie, e dalle Piche. Il suo lo compone di ramo- scelli, e frasche coperte da uno strato di borraccine o licheni. Le uova sono della grossezza di quelle di Gal- lina, ma più corte, e più rotonde: il loro colore è un bianco leggermente tendente al celestognolo, con qual- che macchia di color giallo-sudicio . (pag. 33.) FALCO LAGOPUS Lun. Costumi. Nell’anno 1830 ne fu preso un individuo vicino a Firenze. Conservasi nel Museo del Sig. Baron Ricasoli. 76.) peo «ato ela, > CIVETTA LI Una confusione indicibile è regnata fino ad ora nella sinonimia di quest’ uccello, giacchè i veri caratteri della specie Linneana non trovandosi registrati in alcuno scritto, tutti gli autori chiamano Strix passerina la specie più piccola del loro paese. Adesso il Principe di Musignano, con quella scrupolosa esattezza che caratterizza i suoi scrit- ti, ha chiaramente sviluppato questo nodo, dando della nostra Civetta un esatta sinonimia (1). Dalle sue osservazioni adunque resulta, che la Strix passerina di Linneo è quella, che il Temminck chiama Acadica, mentre dai Tedeschi, Francesi, ed Italiani, (e dallo stesso Temminck ) quel nome Linneano è stato ap» plicato alla nostra Civetta comune: da alcuni fra gl’ In- glesi alla Strix Tengmalmi, e dal solo Wilson alla Striax Acadica di Latham. Il Retzius fu il primo che distingues- se la Civetta nostrale applicandogli il nome di Strix noc- tua, perciò secondo il principio fissato d’ adottar sempre (1) Osservazioni sulla seconda edizione del Regno animale del Baron Cuvier, di C. L. Bonaparte, inserite nei fascicoli 10.° e 11.® degli Annali di Storia naturale, che pubblicansi a Bologna. AL TOMO PRIMO 201 que’ nomi che sugli altri godon priorità, seguendo l’esem- pio del Lichtenstein, e del Princ. di Musignano, la nostra Civetta col nome di Stria noctua dovrà esser chiamata. Ecco adunque le mutazioni che debbono farsi all’ articolo Civetta, CIVETTA STRIX NOCTUA Rerz. Penne della schiena cenerino-giallicce, con delle mac- chie bianche rotondate, ec. ec. SINONIMIA Strix noctua. Retz, Fauna Svec. p. 65. sp. 35.— Licht. Cat. sp. 658. i Surnia noctua. Bonap. Osservazioni, ec. Strix passerina. Gmelin? Syt. 1. p. 296. sp. i2.— Lath. Ind. 1. p. 65. sp. 46. — Meyer et Wolf, Tasch. Deutsch, Vog. 1. p. 80. sp. 8. — Temm. Man. d’ Orn. 1. p. 92. — Ranzani, Elementi Tom. IL part. VII. p. 161. Noctua glaux. Savign. Athene passerina. Boie. Strix nudipes. Nilss. Orn. Noctua minor. Raii, Syn. p. 26. sp. 5. Noctua minima, Strix funerea. Firch. Vorst. der Vog. 22. t. 10. Noctua. Aldr, Ornith. Tom. 1. p. 543. Tah. 544-545. Civetta nostrale. Storia degli Uccelli Tav. 86-87. Buffon, Planch. enlum. num. 439. (pag. 168.) RONDINE DI SIBERIA HIRUNDO DAURICA Lux. Schiena nero-violetta: groppone lionato-fulvo: coda nerastra. Hirundo dorso nigro-violaceo: uropygio helvolo-fulvo: cauda nigrescente, Becco mediocre, nero. Pileo, schiena, scapolari e 202 APPENDICE piccole cuopritrici delle ali, nero-violette. Alcune delle grandi scapolari han l’estremità lionata. Cervice, e groppone fulvo-castagno . Penne del sopraccoda, de? lati del collo, ceciato-accese. Gola, gozzo, petto, addome, fianchi, e cuopritrici inferiori delle ali ceciato-ruggi- nose: quelle del petto e dell’ addome hanno lo stelo nerastro. Penne del sottocoda, e quelle del sopraccoda che sono a contatto con le timoniere, di color nero- violetto. Ali e coda nere, debolmente cangianti in vio- letto. Coda molto forcuta : la timoniera esterna da ciascun lato ha sulla parte media del suo margine in- terno una debole macchia biancastra . Piedi nerastri. SINONIMIA Rondine comune o domestica, scherzosa. Storia degli Uccelli Tav. 410. fig. 1. Dimensioni. Lunghezza totale : (misurata dall’estre- mità del becco, all’ estremità delle timoniere medie ) quatt. 14. Lunghezza delle timoniere medie: quatt. 4. picc. 2. Timoniere esterne: soldi 3. Tarso: picc. 7. Cosrumr. Nella passata primavera, è stato preso a Livorno uno di questi uccelli. Due ne furon presi nel- l’ Aprile del 1830 sotto gli spalti della città di Genova, presso l’imboccatura del Bisagno, dove volavano in- sieme alle Rondini comuni ( /Zirurndo rustica ). Uno de’ due individui conservasi nella collezione del Prof. Calvi, ed è sopra di quello che ho formata la prece- dente descrizione. Nella Storia degli Uccelli vi è una figura molto ben fatta dell’uccello di cui parliamo, così che dovendone giudicare da quel poco che dicesene nel testo del Gerini, pare che questa Rondine fosse stata trovata in Toscana anche prima d’ ora. Incontrasi fre- quentemente nelle Alpi della Siberia, ove ha domicilio fra 1 massi, e nelle spelonche. Propacazione. Il suo nido è assai grande, di for- ma emisferica, e lo fabbrica sopra le facce verticali de’ massi. Le pareti di questo emisfero son fatte di pura AL TOMO PRIMO 203 mota, grossolanamente ammassata, in modo che la su- perficie esterna è scabrosissima (1). (pag. 104.) CORACIAS GARRULA Lun. PropAcazione. Secondo ciò che gentilmente mi ha comunicato il Principe di Musignano, questa specie nidifica nelle fabbriche vecchie delle Maremme Ro- mane. (pag. 198.) ACRIDOTHERES ROSEUS Ranz. Cosrumi. Nell’ Agosto del 1828 un bell’ individuo adulto fu preso vicino a Pisa, e nel Luglio del 1830 il Prof. Calvi ne ebbe uno dalle vicinanze di Genova. (pag. 208.) TORDO DI GOLA NERA SYLVIA ATROGULARIS Nos. Parti superiori grigio-olivastre: petto nero ( maschio). Sylvia corpore superne griseo-olivaceo: pectore nigro (in masculo). . Maschio. Becco color di corno nella cima, gialla- stro alla base. Parti superiori grigio-olivastre, sulla li- nea mediana più cupe. Remiganti e timoniere bruno- nerastre, marginate di giallognolo-rugginoso. Gola, gozzo e petto coperto da penne nere marginate di bian- co. Penne de’ fianchi cenerine, con lo stelo più cupo. Addome bianco: qualche macchia cenerina sulle penne che circondano il nero del petto. Penne del sottocoda (1) Car. Lin. Sist. Nature cur. Gmel. T. I. part. II. pag. 1024. 204 APPENDICE bianche, con la base nerastra, e con del fulvo all’ u- nione del bianco col nerastro. Cuopritrici inferiori delle ali, colore ocraceo-pallido . Piedi grigio-nerastri. Unghie nere. Giovani dell’anno. Tutte le parti superiori e le gote son d’un sol colore cenerino-olivastro. Gola, e parti anteriori del collo di color biancastro, ma late- ralmente cinte da una serie di macchie longitudinali, che s’uniscono sul petto in uno spazio macchiato di nero, o di scuro secondo l’età. Tutte le altre parti inferiori son bianche, bensì eccettuandone i fianchi, i quali hanno una tinta cenerina, ed alcune macchie angolari scure (1). SINONIMIA Turdus atrogularis. Temminck, Turdus dubius. Bechst. Dimensioni ( dell’adulto ). Lunghezza del tarso: quatt. 5. picc. 1. ‘/, Apertura del becco: sold. 1. Coda: soldi 3. quatt. 2. Cosrumi. Un individuo adulto fu preso nelle vici- nanze di Torino ne’ primi giorni di Gennajo del 1826: e adesso conservasi nel Museo di quella Università, ove in grazia alla gentilezza del fu Professor Bonelli, potei fare la descrizione che qui sopra ho riportato. Questa bella specie d’uccello è molto rara: gli autori dicono che qualche volta incontrasi in Austria, ed in Slesia: a Dresda ne ho veduto un bell’ individuo trovato dal D.* Thineman, In Ungheria ed in Austria dicesi esser più comune. ProPAGAZIONE. Sconosciuta . (1) Temminck, Man. d’Orn. Tom. I. pag. 169. AL TOMO PRIMO 205 (pag. 215.) SYLVIA ILIACA Nos. Costumi. Il Prof. Calvi ne ha trovata una bella va- rietà con tutta la gola nera. ( pag::223 ; 10/225.) SYLVIA RUFESCENS, er SYLVIA STAPAZINA La Sylvia stapazina Lath. e Ja Sylvia rufescens Nob. ( Saxicola stapazina, e Saxicola aurita Temm.) sono state per lungo tempo oggetto di questione per gli Orni- tologi, giacchè alcuni, come Temminck e Vieillot, so- stennero che erano uccelli di specie del tutto distinte, mentre altri, con il Bonelli, (1) ed il Cav. della Marmora alla testa, sostennero che appartenevano alla specie mede- sima, solo diversificando per sesso, o per età. Nel primo tomo di quest’ opera, guidato dal Temminck separai anch’ io la Sylvia stapazina dalla rufescens, giacchè questi uc- celli essendo rarissimi in Toscana, non avevo potuto ine stituire su di loro alcuna osservazione, onde schiarire i dubbj da cui erano involti. Ma adesso l’ opinion del Bo» nelli sembrami da tanti fatti confermata, da non poterne più dubitare: in conseguenza conviene che qui corregga la forzata separazione da me fatta nel primo tomo. Innanzi esporrò i dati dai quali mi credo obbligato a fare un tal cangiamento, Uno de’ più importanti è quello statomi testè comuni- cato dal Prof. Calvi, Egli ha trovato nelle vicinanze di Genova, accoppiati, ed aventi formato il nido, ed allevata la covata, una Sylvia stapazina, ed una rufescens: maschio era la stapazina, femmina la rufescens. Il Prof, Bonelli mi disse più volte d’aver fatta questa stessa osservazione a Genova in compagnia del Cav. della Marmora, Si è poi un altra riprova dell’identità delle due specie l'aver tro- vato degli individui ne’ quali le penne della gola erano parte bianche, parte nere, dimodochè Ata quasi ap- (1) Temm. ibid. pag. 241. mi 206 APPENDICE partenere tanto all’una che all’altra specie (1). Ed ag- giungerò ancora che il non essersi giammai trovato il nido della rufescens, frequentemente trovandosi quello della stapazina, mentre tanto la stapazina che la rufescens sono in egual modo comuni, è una riprova non piccola della opinion del Bonelli. Riconosciuta l’ identità delle due specie, resta adesso a sapersi a qual causa devesi attribuire quella notabile di- versità di colore, che aveva determinato gli Ornitologi a formarne due specie. Forse la così detta Sylvia rufescens (Saxicola aurita Temm.) non è che la femmina della Sylvia stapazina, come lo pensò Bonelli (2), e come adesso resulta dall’osservazione che il Prof, Calvi mi ha comuni. cato, e qui sopra ho referita? Forse la stapazinu è la spe- cie adulta, ed in abito perfetto, quale è l’ opinione del Calvi? (3) Ovvero la Sylvia rufescens è la femmina in abito di gioventù? Come ho detto, io non ho osservazioni proprie su questa specie, cosicchè nulla posso decidere : con tutto ciò fondandomi sulle osservazioni del Bonelli, del Calvi, del Cav. della Marmora, ec. e sopra 1’ esame d’ una ricca collezione d’individui d’ambo le supposte spe- cie, i quali in gran parte con l’indicazione dell’età, e della muta, debbo alla gentilezza del Professor Calvi, formo il nuovo articolo della Sylvia stapazina. Quelli articoli adunque concernenti la Sylvia stapazina, e la Sylvia ru- fescens che rrovansi nel primo volume di quest’ opera, debbonsi considerare come nulli. MONACHELLA SYLVIA STAPAZINA Lara. Parti superiori bianco-ceciate, o bajo-lionate: remi- gante seconda più corta della quinta. Sylvia corpore superne albo-cicerino, vel badio-helvolo: remige quinta secundam superante. Maschio adulto, dopo l’età di due anni, in abito perfetto di primavera. Becco nero. Redini, (1) Calvi, Catalogo d’Ornitologia di Genova ec. pag. 35. (2) Roux, Ornith. Provence. Tom. I. pag. 307. (3) Catalogo ec. pag. 35. AL TOMO PRIMO 207) lati della testa, tempie, gola, alto del. gozzo, fianchi, ali, e scapolari, d’un bellissimo nero puro: le remi- ganti secondarie han la cima sottilmente marginata di bianco. Penne cigliari nere. Pileo, cervice, schiena, groppone, sopraccoda, sottocoda, addome e petto, d’un bianco candido, e sericeo : ma sulla schiena e sul petto vi è una leggiera sfumatura ceciata. Timoniere: le due medie con la base bianca, nel rimanente intie- ramente nere. La prima esterna, da ciascun lato, è nera per tutta la metà superiore del margine esterno: sul margine interno il nero s’ estende solo fino per la prima quarta parte: dimodochè l’intiera porzione nera ha la forma d’ un becco di flauto. Nella seconda il mar- gine esterno della porzione nera s’ estende solo nel terzo superiore, e sul margine interno sopra uno spazio poco minore. La terza, la quarta e la quinta timoniera han la porzione nera della cima d’ un color simile a quella della seconda penna, ma un poco più limitata ; queste due penne han quasi sempre un sottil margine candido . Piedi neri. Unghie nere. Abito di primavera, avanti l’età di due anni. Somigliano per i colori della testa, corpo ed ali per- fettamente all’ abito sopra descritto: ne diversificano per le macchie delle timoniere, giacchè queste son co- lorite nel modo seguente. Le due medie han la base bianca; nel rimanente sono intieramente nere. La pri- ma esterna ha nero un poco più della metà superiore del margine esterno: sul margine interno la porzione nera è molto più ristretta; la seconda timoniera non ha che una macchia nera nella cima, dal lato interno: la terza ha una macchia nera sul margine esterno, più piccola di quella della precedente penna: sul margine interno vi è un altra macchia nera, più piccola di quella del margine esterno. La quarta ha la macchia del mar- gine esterno eguale a quella della timoniera precedente, ma la macchia del margine interno è assai più grande. La quinta ha sulla cima del margine esterno una mac- chia presso a poco eguale a quella delle tre antecedenti 208 APPENDICE timoniere, ma sul margine interno ne ha una molto più grande, e che s’ estende assai in basso. La femmina? adulta in primavera. Becco nero. Redini, regione orbitale, tempie, e regione auricolare, tutte d’un bel color nero puro: di questo stesso colore sono le ali, e le loro cuopritrici inferiori, le scapolari, ed i fianchi. Penne cigliari nere. La coda-è bianca e nera, e per la distribuzione ed estensione del nero nelle varie età, pare che accada nella femmina quello che accade nel maschio, e che qui sopra è stato esposto. Piedi ed unghie nere. Abito d’ autunno del maschio. Becco nero-corno. Pileo, cervice, lati del collo e schiena, di color can- nella grigio: il pileo ha una tinta leggermente cenerina. roppone e penne del sopraccoda, bianco-baje. Gozzo, petto, addome e sottocoda, lionato-cannella : sul petto il colore è più intenso. Penne delle redini, della regione orbitale, ed auricolare, e della gola, nere alla base col margine lionato-biancastro. Penne ciliari bianco-ceciate. Tutte le penne delle ali son nere, ma hanno un mar- gine lionato-cannella. Le cuopritrici, e le remiganti secondarie han questo margine più largo. Timoniere bianche e nere, con la cima marginata di bianco-sudi- cio. Piedi neri. Nota. Pensa il Temminck (+) che quest’ uccello, come tutte le altre Saxicole, non muti le penne che una sol volta per anno, così che la diversità fra l’ abito di prima- vera, e l’abito d’autunno egli lo fa derivare dalle erosioni della cima delle penne, erosione prodotta dalla confrica- zione, dall’ azione degli agenti atmosferici, ec. Ma quan- tunque sia cosa certa che l’erosione delle penne possa pro- durre delle differenze notabili di colore, nonestante veden- do quella grandissima che passa fra i due diversi stati di que- st’ uccello, sembra impossibile che altr’ origine non abbia, se non una sì piccola causa. Il Prof, Calvi mostra, nel suo Catalogo, d’essere stato anch’esso colpito da queste gran differenze, e di più fa conoscere di credere che la stapazina (1) Temm. loc. cit. pag. 240. AL TOMO PRIMO — 209 sia soggetta ad una doppia muta. Io stesso son molto por- tato verso una tale opinione, giacchè esaminando Je penne che formano il vestito d’una stapazina in autunno, io non trovo al dilà di quella porzione rossiccia da consumarsi, nè tutto quel bianco, nè tutto quel nero che dovrebbe ri- manere in seguito scoperto. Di più, in alcuni posti del corpo di questi uccelli vi si osservavano in una stagione delle penne d’ un colore assolutamente diverso da quello delle penne che in un altra stagione trovansi ne] posto me- desimo: in conseguenza è impossibile che il loro colore sia cagionato dall'erosione, come si suppone. Per esempio nell’individuo munito dell’ abito d’autunno, le penne che vestono la parte superiore della base del becco, e le ci- gliari son per tutta la Joro estensione di color bianco-ce- ciato, mentre negli individui in abito di primavera son tutte d’un bel nero-morato splendidissimo. E certo che una tal mutazione non può aver luogo senza lo sviluppo di nuove penne, ed in conseguenza se questo fatto è gene- rale, converrà concludersene che la stapazina o in parte, o per intiero muta le penne anche in primavera. Giovani all’ uscir dal nido. Becco grigio di corno. Penne della testa, del collo , delle scapolari , della schie- na, petto, parte superiore dell'addome e fianchi, di color grigio-cenerognolo con sfumature fulvicce, ed il margine cenerino-nerastro. Alcune delle scapolari son castagno-chiare. Base dell'addome, sottocoda e soprac- coda, biancastre. Penne delle ali nere, con largo mar- gine color nocciola. Le piccole cuopritrici superiori hanno il margine tendente al cenerognolo . Le cuopri- trici inferiori son nere, con l'apice bianco. Coda bianca e nera: la prima timoniera esterna, da ciascun lato, è bianca, con la parte estrema nera: la porzione nera, sul margine esterno arriva ai due terzi della lunghezza, sul margine interno solo alla metà. Nella seconda e nella terza la porzione nera va diminuendo , dimodochè sulla quarta non rimane che una macchia bislunga sul lato esterno , ed il rimanente è tutto bianco. Nella quinta la macchia nera occupa nuovamente tutta la larghezza della penna. Le due medie hanno una piccolissima Tomo III. | 14 210 APPENDICE porzione bianca alla base, nel rimanente son del tutto nere. Piedi ed unghie nere. SINONIMIA del maschio adulto . Motacilla stapazina. Lin. cur. Gmel. Sazxicola stapazina . Temm., Manuel d’ Ornithologie. Ranzani, Elementi ec. Oenanthe stapazina . Vieillot, Ornith. Frang. pl. 160. fig. a. — Roux, Oruith. Provenge. Tom. 1. pag. 305. — Schinz, Hstoire natur. des nids etc. pl. 20, (il maschio col nido e le uova). femmina adulta. Motacilla stapazina B. Lin. cur, Gmel. Vitiflora rufescens. Brisson. Saxicola aurita, Temm., Manuel d’Ornith. — Ranzani Elementi ec. Oenanthe albicollis. Vieillot. — Roux, Ornith. Prov. Tom. 1. pag. 307. Sylvia strapazina B. Lath. Oenanthe altera. A\drov. Ornith. Tom. 2. pag. 763. Massajola bianca. Svoria degli Uccelli Tav. 384. fig. 1. NOMI VOLGARI» STRANIERI Franc. Le Motteav Stapazina. /ngl. The red Weater. Ted. Der Strapazina Steinschmitzer, Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 4. picc. 5. Apertura del becco: picc. 7. Coda: quatt. 6. picc. 2. Tarso: picc. 9. Costumi. Trovasi questa Maciìola in Italia, in Fran- cia, in Spagna (1), ed in Nubia (2). L'inverno lo passa in Affrica, e nell’ estate viene a covare in Europa. Nel Romano, nel Napoletano, in Sicilia, in Sardegna , (1) Roux, Ornith. Provenc. Tom. I. pag. 307. (2) Temm. et Laug. Planch. color. Livr. 60. pI. 359. AL TOMO PRIMO 211 nel Genovesato, in Provenza, ec. è molto abbondante su i monti nudi, di mediocre altezza, e prossimi al mare. In Toscana è piuttosto rara . È stata veduta sulle aride colline che cingono il monte di Radicofani: io l’ho trovata nel tempo del suo arrivo, sulla cima del- l’ Appennino del Mugello, e sulle colline argillose delle vicinanze di Rosignano nella Maremma Pisana. Ma il luogo ove più comune si trova, sono i monti del Ge- novesato. Su quelli ove è posto il forte dello Sperone, racchiusi dalle stesse mura di Genova, molte ve ne covano ogn’ anno, ed è là che il Cav. della Marmora ed il Prof. Calvi han fatte le loro osservazioni. Sopra i monti da cui è chiuso 1’ ameno Golfo della Spezia dal lato d’ occidente, e precisamente su quelli della Castel- lana, e di Portovenere, io in estate sempre ne vidi una gran quantità. Ha costumi molto simili a quelli del Cul- bianco, la stessa maniera di volare, e presso a poco la stessa voce. Propagazione. Fa il nido ne’ luoghi aridi , e lo pone fra i sassi, o fralle zolle. Lo fabbrica con foglie secche o steli sottili di piante erbacee, ma nel fondo vi mette sempre qualche penna, ed un poco di molle, e deli- cata borraccina. Le uova son di color verde-glauco, asperse di puntolini più cupi, che sull’estremità più ot- tusa formano una specie di corona: ogni nido ne con- tene quattro, o cinque (1). ( pag. 226.) SYLVIA LEUCOURA Nos. Giovani all’ uscir dal nido. Somigliano perfetta- mente agli adulti. Nota. Devesi la presente notizia al sullodato Professor Calvi, il quale ricevè nell’ Agosto del 1830 una covata di questi uccelli, composta del maschio, della femmina, e (1) Schinz loc. cit. pag. 16. — Roux loc. cit. pag. 307. 212 APPENDICE cinque figli, stata uccisa a Voltri. Egli mi ha di più fatto sapere che in.qualche parte della Liguria, la Sylvia Leu- coura è nota col nome particolare di Capellina. (pag. 263. e 266.) ì SYLVIA CONSPICILLATA, sr SYLVIA SARDA Nella collezione del Prof. Calvi ho veduto, a Ge- nova, un individuo di ciascuna delle sunnominate $y/- vie, che era stato ucciso nelle vicinanze di quella città. APPENDIAB AL TOMO II. (pag. 17.) * CINCIA DALMATINA PARUS LUGUBRIS NATT. Pileo e gola nero-sbiadito: tempie e gote biancastre: cervice nero-sbiadita: parti inferiori biancastre, Parus pileo gulaque ex nigro-pallido, temporibus ge- nisque ex albido, cervice ex nigro-pallido, corpore in- ferne ex albido notatis . Maschio, e femmina. Becco mediocremente gros- so, color di corno. Iride scura. Pileo, ed alto della cervice, di color nero smorto: questo colore s° unisce con il color sbiadito cenerino-giallastro del dorso, delle scapolari, delle piccole e medie cuopritrici delle ali, e del sopraccoda. Grandi cuopritrici delle ali, remiganti e timoniere di color cenerino fosco, marginate di ce- nerino-biancastro. Dall’ angolo del becco parte una ‘AL TOMO SECONDO 213 macchia bislunga che ristringesi dietro 1’ orecchio, poi dilatasi, e termina sfumandosi col color cenerognolo della cervice. Un largo sottogola nero-sbiadito sub- triangolare. Tutte le parti inferiori di un biancastro- sudicio. Piedi ed unghie cenerino-nerastre . . Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 4. quatt. 1. Apertura del becco: picc. 5. Coda: quatt. 5. picc. 2. Tarso: picc. Costumi. Il Parus lugubris non mi è noto che giammai siasi trovato in ltalia: ma siccome è un uc- cello proprio alle rive orientali dell’ Adriatico, e mi sembra cosa facilissima che qualche individuo traversi quel mare e si fermi in Italia; per ciò ne pongo in quest’ opera la descrizione. È comune molto nell’ Istria, nella Dalmazia , e nell’ Ungheria. Non si conoscono nè i suoi costumi, nè il modo di nidificare. (pag. 34.) STRISCIAJOLA Quando io volli determinare le Motacille Toscane, preso per norma il Temminck, le disposi secondo la classazione di lui, ed eccettuata la Iotacilla lugubris, e la M. citreo- la, tutte le altre specie credei aver ritrovate in Toscana. Ma per la 44. flava, fra quella del Temminck, e quella a pancia gialla abitante i nostri piani in estate, trovai alcune differenze tanto sensibili, che le indicai in una nota del tomo secondo alla pagina 35. E se per il timore di errare, e di moltiplicare inutilmente i nomi, non fossi stato tanto circospetto a formare nuove specie, fin da quel tempo mi sarei creduto munito di tali prove da poterlo fare. Siccome però io non aveva fino allora veduta la vera IZotacilla flava di Linneo, mi immaginai che le riscontrate diffe- renze fossero accidentali, e che in gran parte fossero anche prodotte da una cattiva interpetrazione che io dava alle descrizioni degli autori. Ma l’arrivo in Toscana della vera Motacilla flava ; ha dissipato tutti i dubbj, ed ognuno si accerterà della chiara distinzione che la mia nuova specie separa dalla già cognita, mediante le seguenti diagnosi spe- cifiche, e le estese descrizioni che qui sotto riporto . 214 APPENDICE CUTTI MOTACILLA FLAVA Un. Dorso olivastro: timoniere esterne bianche, con lunga macchia nera sul margine interno : una larga fascia soprac- cigliare bianca: pileo e nuca cenerino-piombato ( maschio adulto), o cenerino-sudicio ( femmina): gola gialla, bianca lungo la mascella ( maschio adulto), o biancastra ( femmina): parti inferiori gialle ( maschio adulto), 0 biancastre (femmina). Motacilla dorso olivaceo: rectricibus extimis albis ma- cula longa nigra secus marginem internum notatis: fascia superciliari lata alba: pileo et nuca cinereo -plumbeis (in masc, adulto ), vel cinereo spurcis (in foemina ): gula flava secus mandibulam alba (in masc. adulto ), vel albida (in foemina ): corpore inferne flavo (in masc. adulto ), vel al- bido (in femina), Maschio adulto. Becco nero. Iride scuro-nera. Pi- leo, nuca e lati della testa, cenerino-piombato . Parte inferiore della cervice, schiena, scapolari, groppone e sopraccoda, di colore olivastro : il groppone ed il so- praccoda son d’un olivastro più tendente al giallo. Dalle narici comincia una larga fascia candida, che si estende fino al di là dell’orecchio. Penne cigliari bianche. La gola, il gozzo, petto, addome, fianchi e sottocoda, d’un bel color giallo acceso. Le penne della gola, pros- sime alla mascella inferiore, son bianche. Su i lati del gozzo vi è una serie longitudinale di macchiette oliva- stre. Le piccole cuopritrici delle ali sono olivastre : tutte le altre sono scuro-nere, con stretto margine biancastro sudicio . Remiganti scuro-nere, con sottil margine bian- co-sudicio. Le prime due timoniere»da ciascun lato candide, con una macchia cuneata, nera, sul margine interno, che ne occupa i due terzi inferiori; le altre ti- moniere son nere, con sottilissimo margine olivastro verso la loro base. Piedi con unghie nere: 1° unghia del dito posteriore subeguale al dito . AL TOMO SECONDO de Femmina. Tutte le parti superiori di color cene- rino, leggermente tendente all’ olivastro; nel color del pileo e della cervice, domina più il cenerino; e nel groppone e sopraccoda, domina di più |’ olitioì Fa- scia sopraccigliare e penne cigliari, candide. Gola, gozzo, petto e parte anteriore dell’ addome bianche, leggerissimamente sfumate di lionato. Su i lati del goz- zo, e spesso sul mezzo del petto, traspariscono alcune macchie cenerognole. La parte inferiore dell’ addome, ed il sottocoda son anch'esse bianche, ma sfumate di color giallo- canarino. Cuopritrici delle ali nerastre, con largo margine cenerognolo. Remiganti nere, con stretto margine SO . Le due timoniere esterne da ciae scun lato bianche, con lunga macchia nera sul margine interno: timoniere interne nere. Piedi neri, SINONIMIA Motacilla chrysogatra. Bechst. Natur, Deut. Budytes flava. Cuv. Regn. animal. Buffon, Planch. enlum. num. 674. fig. 2. Storia degli Uccelli Tav. 386. NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. La Bergeronnet de printemps. ing The yellow Wagtail. Ted. Die Gelbe Bachstelze. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 5. quatt. 2. Apertura del becco: picc. 6. Coda: quatt. 7. picc. 1. Tarso: quatt. 2. picc. 1. Unghia del dito posteriore: quatt. 1. Costumi. Questa bella specie è comune nell'Europa settentrionale; non so se nella Lombardia s’ incontri: ma son indotto a crederlo dalle ‘osservazioni fatte nella Biblioteca Italiana sul 2.° Tomo di questa Ornitologia, ove l’ Estensore per incidenza dice che la Motacilla flava delle vicinanze di Venezia, ha chiaramente visi- bile la fascia sopraccigliare. In Toscana vi comparisce accidentalmente: io non ve l’ aveva mai incontrata 216 APPENDICE prima del passato Aprile. La figura esatta che se ne da nella Storia degli Uccelli mostra esservi stata altre volte trovata. Era il 14 Aprile, quando cacciando nel padule d’ Arnino, presso al mare, m’imbattei in un branchetto di Motacille che allora arrivavano . Per sem- plice curiosità uccisane una, la trovai, come sopra ho detto, d’una specie non peranche vista in Toscana. In quel giorno, nello stesso padule, un altro branchetto d’ otto o dieci ne incontrai posate fra delle Vacche; e nel giorno seguente, essendo tornato a caccia a bella posta per procacciarmi degli altri di tali uccelli, quasi tutti erano spariti, e ne vidi solo un piccolo branchetto di tre fermi fra i giunchi. Tutti erano così poco pau- rosi, da non fuggire nemmeno allo sparar del fucile; seguivano sempre il bestiame, e volando mandavano il solito fischio interrotto delle Strisciajole, ma un poco più corto, e per quel che mi parve, più sonoro. Propagazione. Temminck dice che fa il nido ne’ bu- chi abbandonati dalle Talpe, sotto le radiche degli al- beri, nelle praterìe, e fra i grani. Partorisce per covata set uova subrotonde, d’ un color verde olivastro, con, delle macchie molto chiare, di color carnicino. STRISCIAJOLA MOTACILLA CINEREO-CAPILLA Nos. Dorso olivastro: timoniere esterne bianche, con lunga macchia nera sul margine interno: nessuna fascia soprac- cigliare ( maschio adulto), o una stretta giallastra ( femz- mina): pileo e nuca cenerino-piombato ( masc. adulto ), od olivastro ( femmina): gola candida (maschio), o bian- co-sudicia ( femmina ): parti inferiori gialle ( muschio adulto ), o bianco-giallastre ( femmina). Motacilla dorso olivaceo: rectricibus extimis albis, ma- cula longa nigra secus marginem internum notatis: fascia superciliari nulla (in masc. adulto), vel angusta flave- scente (in foemina): pileo et nuca cinereo-plumbeis (in masc. adulto), vel olivaceis (in foemina ): gula candida (in masculo), vel spurco-albida (iu foemina ): corpore inferne flavo (in masc. adulto ), vel «(do-flavescente (in foemina). AL TOMO SECONDO 219 Maschio adulto. Becco nero. Iride scuro-nera . Pi- leo, nuca e lati della testa, color cenerino-piombato . Parte inferiore della cervice, schiena, scapolari, grop- pone e sopraccoda , di colore olivastro: il groppone ed il sopraccoda son d’ un olivastro più tendente al giallo. Penne cigliari cenerino-nere. Gola. candida. Gozzo, petto, fianchi, addome e sottocoda, d’un bel giallo ac- ceso. Su i lati del gozzo vi sono alcune macchie scure- olivastre. Piccole cuopritrici delle ali olivastre : tutte le altre sono scuro-nere, con margine bianco-olivastro. Remiganti scuro-nere, con sottil margine bianco-sudi- cio. Le prime due timoniere da ciascun lato candide, con una macchia cuneata nera sul margine interno, che ne occupa i due terzi inferiori: spesso anche una sottil macchia scorre lungo lo stelo della seconda timoniera bianca. Le altre timoniere son nere, con sottilissimo margine olivastro verso la loro base. Piedi, ed unghie nere: l’unghia del dito posteriore più lunga del dito. Femmina. Pileo, nuca e lati della testa, cenerino- olivastri. Parte inferiore della cervice, schiena, scapo- lari, groppone, e sopraccoda color olivastro fosco: il groppone e il sopraccoda hanno un colore olivastro un poco più acceso. Penne cigliari biancastre. Gola e gozzo bianchi. Petto, fianchi; addome e sottocoda, di color giallo-pallido. Piccole cuopritrici delle ali oli- vastre; tutte le altre sono scuro-nere con margine bian- co-giallastro. Remiganti scuro-nere, con stretto mar- gine biancastro. Timoniere: le due esterne da ciascun lato bianche, con macchia nera alla base: le interne nere. Piedi ed unghie nere. Giovani. Variano molto per i colori, e per la dispo- sizione di questi. La gola e il gozzo, ora l'hanno di color giallo intenso, ora d’un color giallo più debole, e spesso han queste parti intieramente bianche. Il loro petto o è bianco-niveo, o bianco-giallastro , o bianco- lionato. Spesso intorno alla gola, ed al gozzo vi è una specie di collana di macchie rotondate, cenerino-oliva- stre, anch'esse molto soggette a variare nella grandezza. 218 APPENDICE Quasi sempre han le fasce sopraccigliari, ma strettis- sime, e di color bianco, o bianco-giallastro, Nota. Nel secondo tomo, ove parlai dell’abito di pri- mavera di questa specie, dissi che qualche volta ‘incon- transi degli individui in cui tutta la gola è gialla: ciò non è vero, e fui indotto a dirlo dall’avere nella mia colle- zione un individuo in questa maniera colorito; ma dopo ho saputo che egli proveniva di Dalmazia, ed appartiene ad una specie distinta, stata ultimamente determinata dal Dottor Michacllis di Norimberga. SINONIMIA — Motacilla cinereo-capilla. Nob. — Nuovo Giornale de’ Letterati N° 57. pag. 190. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 6. Apert. del becco: pice. 7. Coda: soldi 2. quatt. 1. Tarso: picc. 9g. Cosrumi. Questa specie di Motacilla arriva da noi dopo la lava: la sua venuta sempre non è nella me- desima abbondanza. In quest'anno, per esempio, sono rarissime, mentre negli anni passati tutti i campi ne furon pieni. Trovasi questa specie anche in Provenza, dovendone giudicare dall’ Opera del Signor Polidoro Roux(1); giacchè egli parlando della Motacilla fava, dice che alcuni individui se ne vedono, i quali han la gola bianca, ed altri in cui mancano del tutto le fasce sopraccigliari. Ma sembra sia accaduto a questo natu- ralista, come a me accadde, cioè che egli non abbia avuto per anche l’ occasione di comparare e distinguere le due specie, imperocchè attribuisce tali variazioni d’abito, solo alla stagione, ed all’età. Propagazione. Si osservi che fra il color delle uova di queste specie, e quello che il Temminck assegna alle uova della Motacilla flava, vi è differenza: forse questo ancora sarà un carattere atto a ben distinguere le due specie: ma conviene innanzi verificare se 1 co- lori sono costanti. (1) Ornithologie Provencale Tom. I. pag. 3e. AL TOMO SECONDO 219 * CUTTI CAPO-NERO MOTACILLA MELANOCEPHALA Licur. Dorso olivastro: timoniere esterne bianche, con lunga macchia nera sul margine interno: nessuna fascia soprac- cigliare: pileo e nuca nero-morato: gola, e tutte le alture parti inferiori gialle (maschio adulto). Motacilla dorso olivaceo: rectricibus extimis albis, ma- cula longa nigra margine interno notatis: fascia superci- liari nulla: pileo et nuca sature nigris: corpore inferne flavo . Maschio adulto. Becco nero. Pileo, nuca, e lati della testa color nero morato. Penne inferiori della cervice, schiena, scapolari, e sopraccoda di colore oli- vastro : la schiena, ed il sopraccoda son d’un olivastro più acceso. Penne cigliari nere. Gola, gozzo, petto, addome, fianchi, e sottocoda, d'un bel color giallo ac- ceso. Piccole cuopritrici delle ali olivastre: medie e grandi scuro-nere, con margine bianco-giallastro. Re- miganti scuro-nere, con sottilissimo margine biancastro. Le prime due timoniere da ciascun lato candide, con una macchia nera cuneata sul margine interno, che ne occupa i due terzi inferiori. Lungo la base dello stelo, della seconda timoniera bianca, vi è un altra sottil mac- chia nera: le altre timoniere son nere, con sottilissimo margine olivastro verso la base. Piedi ed unghie nere. Maschio giovane. Becco nero. Pileo, nuca, e lati della testa, color nero morato: dietro la parte poste- riore della palpebra superiore vi è una piccola mac- chietta bianca, rivolta verso la nuca. Parti superiori verdi-olivastre: l’olivastro del sopraccoda e groppone tendente al giallognolo. Gozzo, e tutte le altre parti in- feriori gialle, ma il giallo della sola è separato dal nero de’ lati della testa da una larga sfumatura bianca. Sot- tocoda d’ un color giallo più pallido di quel dell’ ad- dome, Piedi ed unghie nere. 220 APPENDICE Nota. Il Professor Lichtenstein direttore del Museo di Berlino, nel 1823 fece conoscere una nuova specie di I70- tacilla, sotto il nome di Motacilla melanocephala, stata trovata in Nubia, e presso al lago Aral (1). Nello scorso anno il Dott. Michaellis di Norimberga mi scrisse, che nel suo viaggio in Dalmazia aveva ancor là trovata una tale specie. Ed in questi ultimi giorni ho saputo che ancor ’ Ornitologia Italiana deve essere arricchita di quest’ uc- cello, giacchè il Prof, Calvi parlandomi in una sua lettera delle diverse Motacille da lui trovate presso Genova, mi ha chiaramente fatto conoscere la Motacilla melanocepha- la. Perciò ho riportato qui sopra la frase, e l’intiera descri- zione del maschio adulto, fatta sopra un individuo prove- niente di Nubia, e del maschio giovane preso vicino a Genova. SINONIMIA Motacilla melanocephala. Dr. H. Lichtenstein. Nuovo Giornale de’ Letterati N.° 57. pag. 193. Dimensioni del maschio adulto. Lunghezza totale: soldi 5. quatt. 2. Apertura del becco: picc. 6. Coda: soldi 2. picc. 2. Tarso: quatt. 2. picc. 1. Cosrumi. Vive in Nubia: presso al lago Aral: in Dalmazia. L'individuo giovane sopra descritto fu uc- ciso nell’ Aprile del 1829 ne’ fossi delle fortificazioni di Genova, ove il Nasturzio cresce vegeto, ed abbon- dante. (1) Mot. melanocephala Lict. M. fronte, vertice, nuca et re- gione ophthalmica atris, caterum a M. flava nullo modo diversa. Junior prorsus una eademque avis. — Inter 34 specimina in Nubia a Hemprichio nostro lecta, modo 2 capite atro, ab illo eodem nomine ac reliqua, sed mascula adulta vocata. — Hanc igitur non speciem genuinam sed meram M. flava varietatem a loco natali calidiore aridiore ortam esse censeo . Dr. H. Lichtenstein. Verzeichniss der doubletten des zoolo- gischen Museums der Konigl. Universitat zu Berlin 1823. Lt se ii AL TOMO SECONDO 221 (pag. 54.) * LODOLA GOLA-GIALLA ALAUDA ALPESTRIS Lux. Becco lungo quanto la metà della testa: gozzo e gote nere: gola e fascia sopraccigliare gialla, Alauda rostro medietatem capitis subaequante: jugulo genisque nigris: gula fasciaque superciliari luteis, Maschio adulto. Becco nero di corno. Vertice, oc- cipite, cervice e lati del collo, d’un color grigio-scuro che pende al color di cannella. Penne della schiena, scapolari e groppone dello stesso colore, ma legger- mente tendente all’ olivastro, e con macchie longitudi- nali nerastre. Penne del sopraccoda del color della cervice, ma con sfumatura nera lungo lo stelo: di più hanno un sottil margine biancastro. Una fascia gialla si stende dalle narici fin sopra agli orecchi, passando sopra gli occhi. Fronte nera: una fascia di questo stesso colore margina le fasce sopraccigliari. Dalla base del becco s’ estende una fascia nera sotto l’ occhio, che sulle gote si dilata. Gozzo coperto da una bella, e larga mac- chia nera. Tutte le penne nere son nella cima termi- nate da un sottilissimo margine gialliccio. Gola di color giallo-zolfino. Lati del collo bianco-giallicci. Petto e addome bianchi: sul petto vi son delle macchiîette nero- scuricce. Fianchi grigio-cannella. Sottocoda candido. Cuopritrici delle ali color cannella, marginate di bian- castro. Remiganti nerastre, marginate di scuro-can- nella: la prima' ha il margine esterno quasi bianco. Le due timoniere medie son del color delle cuopritrici : tutte le altre nere: l’ esterna ha tutto il margine esterno bianco: la seguente ha bianco il margine solo ncila cima. Piedi cenerino-neri. I giovani e la femmina hanno i colori più sbiaditi. 222 APPENDICE SINONIMIA Alauda flava. Gmel. Buffon, Plancl. enlum. num. 650. NOMI VOLGARI. STRANIERI Franc. Alouette a hausse-col noir, ou la Centure de prétre. Ingl. The Shore Lark. Zed. Die Berglerche. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 6. Apertura del becco: picc. 6. ‘/ Coda: soldi 2. Tarso: quatt. 2. picc. 1. i Costumi. Quest uccello, proprio alle parti più set- tentrionali d’ Europa e d’ America, fu preso nel Friuli l’ Ottobre del 1829 (1). Quella fu la sol volta in cui a mia notizia è stato veduto in Italia. Dicesi che nel Nord frequenta i luoghi umidi, e cibasi d’insetti, e semi di piante alpestri. (pag. 73.) Nell’ estratto del secondo tomo di quest’ Opera, dato nella Biblioteca Italiana, esponesi l’ opinione che sotto il nome di Plectrophanes laponica siano state fino ad ora confuse due specie distinte, cioè quella che trovasi nel set- tentrione, di cui molti individui veggonsi nelle collezioni, e della quale è stata data una bella figura nella magnifica opera del Principe Carlo Luciano Bonaparte, sugli uccelli d’ America, e la specie che non di rado capita nell’Italia settentrionale, nel Veneto, in Lombardia, ed in Piemonte, figurata esattamente dal Vieillot nell’ Ornitologia Fran- cese. Avendo esaminato nella collezione Pisana, e l’ indi- viduo venuto dalla Svezia col nome di Plectrophanes la- ponica, e quello ricevuto dal Piemonte, mi è parsa molto ragionevole quest’ idea. Nella Biblioteca Italiana propo» nesi dunque di dare alla specie del Settentrione il nome specifico di lapponica, ed all’ altra che prendesi in Italia, il nome di calcarata. Siccome io non ho nè un tal nu- (1) Biblioteca Italiana N.° 182. Febbrajo 1831. AL TOMO SECONDO 223 mero d’ osservazioni, nè d’individui delle due specie da poter decidere, non faccio per ora nessuna mutazione nel genere Plectrophanes. (pag. 89.) - * ZiGOLO DI MITILENE EMBERIZA LESBIA Lun. Pileo nero, con piccole macchie o biancastre, o rossa- stre, o castagne: addome bianco: petto macchiato di ca- stagno: cuopritrici inferiori delle ali bianche: sottocoda bianco: spigolo della mascella superiore leggermente in» cavato. Emberiza pileo nigro, maculis parvis albidis, rubescen- tibus, vel castaneis notato: abdomine albo: pectore ex castaneo maculato: tectricibùs inferioribus alaruni et sub- caudalibus albis: angulo maxilla superioris subincurvo. Becco conico, appuntato, con spigolo rilevato alla base, verso la cima incavato: di color di corno. Iride nera. Penne del pileo erigibili, di color nero, con l’ apice tinto di giallastro-ocraceo: sulla nuca una mac- chia ceciato-ocracea, che è più visibile quando le penne del pileo s'inalzano, Su i lati della testa v è una gran macchia dello stesso color nero del pileo; dal lato po- steriore dell’ occhio parte una macchia bianco-ocracea, che estendesi fino alla cervice. Gola, gozzo e petto bianco-ceciate. Da ciascun angolo della mascella infe- riore parte una serie di macchiuzze d’un bello scuro- cioccolata, la quale scorre fino al petto, ove si confonde con una larga fascia di questo stesso colore; a questa fascia terminano ancora due serie di larghe macchie dello stesso colore, ciascuna delle quali scorre su cia- scun fianco. Addome e sottocoda candido. Cervice co- lor di cioccolata, con macchie di ruggine. Penne del dorso , scapolari e sopraccoda, colore scuro-cioccolata, leggermente marginate di grigio-rugginoso. Penne cuo- pritrici superiori delle ali colorite come le altre del 224 APPENDICE dorso, ma le più esterne son biancastre nella cima. Remiganti nere, marginate di color cioccolata. Coda subtroncata. Timoniere: le due medie marginate di castagno-fulvo: l’ esterne esternamente bianche. Piedi cenericci. Unghie cenerino-grigie: quella del dito po- steriore mediocre, adunca. SINONIMIA Buffon, Planch. enlum. num. 656. fig. Calvi, Catalogo d'Ornitologia di Uci pag. 46. Dimensroni. Lunghezza totale: soldi 5. Apertura del becco: picc. 5. Coda: quatt. 5. Tarso: picc. 7. Cosrumi. In Toscana non è mai stato trovato que- sto rarissimo uccello; ed io non so che si conservi in alcun altro Museo, che in quello del Professor Calvi a Genova, presso di cui ebbi la fortuna di poterlo esa- minare, mentre ancora lo conservava vivente, e fu al- lora che ne feci la descrizione qui sopra riportata. Era stato preso nel Decembre del 1827, da un cacciatore, che con le reti aperte tendeva nella Polcevera, sulla costa di Rivarolo. Buffon ed altri Ornitologi dicono che questa specie non raramente incontrasi nel mMezzo- giorno della Francia; ma ancor là vi è rarissima, giac- chò il Sig. Polidoro Boss naturalista pieno di aMtigtà che da molti anni s' occupa di raccogliere animali a Marsilia, confessa nella sua Ornitologia Provenzale che questa specie gli è sconosciuta. Pare esser piutto- sto comune in Grecia, a Mitilene, ove racchiusa in forti gabbie appese ai muri de’ pollaj, è adoprata qual ve- detta, onde avvertire con i suoi gridi le Galline, Pic- cioni, ec. dell’ approssimarsi del Nibbio, o dello Spar- viere. Secondo le osservazioni del Pisfesde Galvi, quest uccelletto suol continuamente mandare un zillo simile a quel del Tordo: e nell’ Aprile e nell’ Agosto, l'individuo che mantenne vivo, fece sentire un canto melodioso. AL TOMO SECONDO 225 (pag. 91.) i EMBERIZA PALUSTRIS Nos. Sottocoda bianco: becco grosso, ottuso: spigolo della mascella superiore convesso.. Emberiza tectricibus subcaudalibus albis: rostro crasso, obtuso: angulo mandibule superioris convexo. Nota. Avendo aggiunto |’ Emberiza Lesbia, mi è cone venuto di accrescere alla presente specie i caratteri della frase, giacchè altrimenti si potevan confondere insieme, Costumi. Quest uccello trovasi in Toscana ancor nell’ estate, ed allora abita i luoghi acquosi che da can- nelle son coperti. Un gran numero ne cova nel padul di Castiglione, cosicchè quando si traversano gl’ intricati viaggioli (1), fatti da’ pescatori tagliando o piegando la canna, che foltissima impedisce il passaggio , ed ele- vandosi lascia solo vedere un ristretto spazio di cielo, non odesi interrotto quel continuo ma lento gemito del vento scorrente sulla pieghevole canna, se non dalla lontana voce del Tarabugio, che rauca ed ondolante si spande sulla morta acqua, e dal continuo gracidare della Passera di padule, che allora stà ostinatamente nasco- sta. Essa ha una voce similissima a quella de’ Ranocchi (tana esculenta), solo è meno stridula, e più sonora: ed è tanto diversa da quella de’ veri Zigoli, che ponendo mente anche alla forma del becco di questa Passera, ed ai suoi costumi, parmi sarebbe cosa conveniente formar un genere a parte. Questa Emberiza è stata trovata ancora nelle vici- nanze di Genova. Il D." Michaellis di Norimberga mi ha scritto, che in un viaggio da lui fatto in Dalmazia ne vedde in quel paese una specie, il di cui becco ha forme e dimensioni intermedie fra quello della Schoe- (1) Così chiamansi gli stradelli che percorrono il padule. Tomo III. 12 226 APPENDICE niclus, e quello della palustris. È questa una specie distinta, o una semplice varietà? Io non sono in grado di decidere una tal questione. (pag. 98.) FRINGILLA CISALPINA Temm. Caccia. Il Passerajo. Sopra molte case del Fio- rentino, del Pisano, e di varie altre parti della Toscana vedonsi delle basse torri, le cui pareti son tutte buche- rellate: oppure bucherellate si vedono le muraglie delle colombaje, ed una quantità grande di Passere in pri- mavera, entra ed esce continuamente da tali fori. Son questi l’apertura d’ alcune cavità, fatte nella grossezza del muro, e che possonsi da un lato aprire, sollevando un mattone, entro le quali le Passere vanno a covare, e così i figli loro sono in balia di chi que? nidi preparò. In tal maniera per tutto il tempo in cui durano le cove delle Passere, si han quasi senza alcuna pena buone raccolte di Passerotii, che piacciono molto cucinati in stufato . ( pag. 105.) FRINGILLA DOMESTICA Lis. Costumi. Quando estesi 1’ articolo concernente la Fringilla domestica; io non aveva per anche traver- sate le Alpi che separano l’Italia dalla Germania: perciò trattando della patria di quest’ uccello dovetti, come in quell’ articolo dissi, attenermi in parte a ciò che da altri era stato scritto. E così facendo copiai un errore, giac- chè, come accennasi nella Biblioteca Italiana (1), non solo la Fringilla cisalpina trovasi ancora a Treviso ed a Udine, ma fino a Klagenfurt. (:) Biblioteca Italiana N.° 182. Febbrajo 1831. AL TOMO SECONDO 426 ( pag. 161.) COLUMBA LIVIA Brisson. Nella decorsa primavera essendo fralle rovine dell’ an- tica Cosa, posta nella parte più meridionale del littorale Toscano, fuggì da una buca che era presso di me in quelle ampie muraglie, un Piccione selvaggio. Egli dovette ral- lentare il suo volo onde svilupparsi dai rami fronzati d’un Terebinto, così che quantunque io non potessi impadro- nirmene, ebbi nonostante l’ agio di delucidare il dubbio che su i Piccioni selvaggi Toscani mi restava, cioè sul co- lore del loro groppone. Egli l’aveva bianco. Dipiù, sic= come nell’autunno del 1829 trovai sul nostro mercato, insieme ad una gran quantità di Colombelle (Columba Oenas), la vera Columba Livia descritta dal Temmiuck, posso adesso accertare che tutti i Piccioni selvaggi di Toe scana, gli stazionari, ed i viaggiatori, sono compagni a quelli descritti dal Temminck. Perciò onde completare l’articolo che riguarda questa specie, da me inserito nel precedente volume, e dove è descritta solo la varietà semi- domestica ( Piccion Torrajolo ), qui sotto riporto la de- scrizione dell’individuo selvaggio. Aggiungerò ancora, che il Piccion selvaggio delle vicinanze di Trieste ha forme e colori precisamente compagni a quei dell’ indi- viduo qui sotto descritto, ed ho potuto assicurarmi di ciò, in grazia del Sig. Dott. Michaellis di Norimberga, giovane naturalista pieno di cognizioni e di zelo, alla cui corri- spondenza debbo una Columba Livia dell'Istria, oltre ad un infinità d’ altri belli, e rari animali, Becco scuro-nerastro . Testa, schiena, addome, fian- chi, sottocoda e sopraccoda, di color cenerino-piom- bato cupo. Groppone candido. Penne che circondano la base del collo d’ un bel color verdone di splendore metallico. Penne del petto cenerine, cangianti in por- porino-metallico. Scapolari e cuopritrici delle ali di color cenerino-chiaro. Le ali essendo chiuse, son tra- versate da due fasce nere; la prima è più stretta, ma più lunga dell’altra. Remiganti e timoniere cenerino- 228 APPENDICE cupe. La coda è terminata da una larga fascia nera: e ciascuna timoniera esterna ha il margine esterno bianco, eccettuato nel posto, ove è coperto dalla fascia trasversa nera. Piedi rosso-vinati. Unghie nere. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 11. Apertura del becco: picc. 10. Coda: soldi 3. quatt. 2. '/, Tarso: soldo 1. (pag. 166. ) APPENDICE AL GENERE COLUMBA TORTORA DOMESTICA COLUMBA RISORIA Lux. Coda cenerognolo-ceciata; una fascia trasversale nera sulla cervice. Columba corpore cinereo—cicerino: fascia cervicali transe versa nigra. Cosruwi. È propria dell’ Africa, ma adesso dome- stica trovasi abbondantissima per tutta l’ Europa. In questo stato è d° un bel color d’ isabella, tanto superior- mente che inferiormente; con le penne anali, e quelle del sottocoda candide. La selvaggia, o almeno la specie che supponesi essere il tipo della nostra Tortorella do- mestica , ha le parti superiori; cioè schiena, scapolari, groppone, sopraccoda, e cuopritrici delle ‘ali, di un colore olivastro chiaro; ed il collo, petto ed addome, d’un colore isabella tendente al carnicino : le sue di- mensioni sono un poco maggiori di quelle della nostra Tortorella, ma la macchia cervicale, e le disposizioni de’ colori della coda son precisamente gli stessi di quelli della specie domestica. Una bellissima varietà di questa è la Tortora bianca. AL TOMO SECONDO 229 pag. 205. PI5 TURNIX ANDALUSSICA Virituor. Giovane. Pileo irregolarmente macchiato di nero, di fulvo, e di ceciato. Penne della cervice fulvo-scu- ricce, lateralmente ceciate, con due strie nericce paral- lele allo stelo. Penne della schiena, scapolari e soprac- coda, scuro-fulve macchiate irregolarmente di nero, e cinte da una linea bianchiccia. Cuopritrici delle ali lunghe, di color ceciato, con due macchie cordiformi nere e fulve, una alla base, una verso la cima. Gola bianco-ceciata, lateralmente macchiettata di nero . Parte media del gozzo e del petto di color fulvo: penne de' lati del gozzo e del petto ceciate, con gran macchia subcordiforme verso la parte media. Addome ceciato- chiaro. Penne anali e del sottocoda, fulvo-chiare. Piedi carnicino-pallidi. Unghie dello stesso colore. Dimensioni. Lunghezza totale: soldi 6. Apertura del becco: quatt. 2. Coda: soldo 1. Tarso: picc. 10. Nota. Dal Sig. Biberon, ajuto Naturalista del Museo Reale di Parigi, al suo ritorno da un viaggio scientifico fatto in Sicilia, ho avuto due giovani individui di questo singolare uccello, così che posso adesso pubblicare la de- scrizione dell’abito di cui egli è vestito in quell’età, descri- zione, per quel ch'io so, fino adesso non pubblicata da nessun autore. In quest'occasione noterò ancora un errore scorso nel precedente tomo, parlando delle Quaglie tridattili: 1’ arti- colo che concerne i costumi del Turnia Gibraltarica, deve esser posto al Turnix Andalussica, e viceversa quello dell’ Andalussica al Gibraltarica. (pag. 188.) PERDIX FRANCOLINUS Lara. Gola nera: petto nero macchiato di bianco (maschio): Pai 230 APPENDICE gola ceciata: petto coperto da macchie trasverse, nere, e ceciate (femmina). Perdix gula nigra: pectore nigro ex albo maculato (in masculo ): gula cicerina: pectore transversini maculis ni- gris et cicerinis notato (in femmina). Femmina. Becco scuro-nerastro nella cima. Penne del pileo e della nuca nerastre nel mezzo, rosso-oliva- stre sul margine: alcune delle più inferiori son mac- chiate di bianco su i lati. Fra la base della cervice, e la schiena una larga macchia trasversa fulvo-castagno . Penne della schiena nero-scure con una larga fascia ce- ciata che scorre parallelamente al margine: il nero del fondo del color della penna è più intenso lungo la fascia ceciata. Alcune delle scapolari, e le cuopritrici delle ali son colorite nello stesso modo, ma il color della fascia è lionato. Penne del groppone, sopraccoda, e timo- niere medie grigio-scure, con molte fasce trasverse, e parallele ceciato-lionate, o formate da punteggiature nerastre. Lati del collo ceciati, e macchiettati di nera- stro. Gola ceciata. Penne del petto alla base ceciato- lionate, nella cima con una bella macchia bianco-ce- ciato, marginata di nero. Penne dell’addome lionate, con la cima biancastra, e traversate da una macchia angolata, nera. Penne de’ fianchi nerastre, con largo margine ceciato . Sottocoda ceciato, con molte e larghe fasce trasverse nere. Timoniere esterne nere, con la base traversata da molte fasce bianche strette. Remi- ganti scuro- nere, macchiate dappertutto di lionato. Piedi di color più chiaro che nel maschio: in vece di sprone vi è un piccolissimo tubercolo, appena rilevato. Unghie color di corno. Nota. Ho ricevuto ultimamente di Sicilia una bella pelle di Francolino femmina, dimodochè con la sua descri- zione posso adesso completare l’articolo del Francolino, e dar la frase anche della femmina. AL TOMO SECONDO 234 (pag. 218.) OTIS TARDA Lun. Costumi. Nel freddissimo inverno del 1830 calò verso il mezzogiorno una gran quantità d’ Otarde. Di- verse ne furono prese presso Genova, un bellissimo maschio adulto vicino a Firenze, ed un giovane nelle Rene, dal lato meridionale di Pisa. (pag. 219.) OTIS TETRAX Lin. Costumr. Nel 1829 nel Friuli, nelle praterìe verso Fontana fredda, comparve una truppa d' circa 30 Galline pratajole. (pag. 229.) HEMATOPUS OSTRALEGUS Lim. Propacazione. Molti covano nelle paludi Veneziane. Quando hanno i pulcini è facile ucciderli, andando essi a volare quasi sulla testa del cacciatore (1). (pag. 232.) HIMANTOPUS MELANOPTERUS Merxer. Propicazione. Nidifica in abbondanza nelle lagune Venete, ove è conosciuto col nome di Sgambirlo (2). (1) (2) Biblioteca Italiana N.° 182. pag. 194- 232 ASPIPPEN D'IC E (pag. 256.) VANELLUS CRISTATUS Caccia. Nell’ autunno, ed al finir dell’inverno se ne prende una gran quantità con le reti aperte, nel modo stesso che prendonsi i Pivieri. Si attirano le Pavoncelle attorno alle reti, mediante un piccolo fischio, formato da un fuscellino di vite, piegato in modo che raddoppi, mettendovi per linguetta un pezzo di scorza della stessa vite. Alcuni cacciatori adoprano anche un fischio fatto con una striscia di latta piegata, in mezzo alla quale è teso un nastrino di seta. Circa al nutrimento da darsi a quelle Pavoncelle che voglionsi mantenere in schia- vitù, aggiungerò al già detto, che le budella di Pollo, o Agnellino, con cui ordinariamente cibansi, per più comodo possonsi seccare, e così serbarle, per darle loro ammollendole nell’acqua, quando più piace. Propagazione. Ci fa conoscere la Biblioteca Italiana, che quest’uccello nidifica in copia nelle paludi della Cava, ed al Cavallino, presso 1’ imboccatura della Piave, poche miglia distante da Venezia. Mentre le Pavoncelle han la covata è facilissimo ucciderle, giacchè vanno in- contro al cacciatore, soffermandosi librate sulle ali, e di continuo ripetendo il loro solito fischio giz, gii (1). (pag. 272.) TOTANUS CALIDRIS Brecxusr. Nota, Nell'inverno del 1830 ne fu trovato sul mercato di Pisa un individuo in perfetto abito d’ inverno, corri- spondente precisamente per il colore, dimensioni e forme alla descrizione che io ne ho dato alla pagina 271 del se- condo tomo. Ma singolarissimo era quest’uccello per avere i piedi più che a metà palmati. Su] dito esterno la mem- (1) Biblioteca Italiana N.° 182. pag. 195. AL TOMO SECONDO 333. brana estendesi al dilà della seconda falange; sul medio, tanto da un lato che dall’altro oltrepassa anche ]ì la fa- lange seconda: e sull’ interno giunge appunto al dila della prima: si avverta che io intendo di parlare solo del posto ove termina la porzione larga della membrana palmante, giacchè questa ristretta, decorre al dilà de’ limiti che ho indicato, e giunge fino alla base delle unghie. Questa va- rietà accidentale del Totanus calidris, mostra chiaramente di quanto poca importanza siano i caratteri tolti dall’unione de’ diti da un rudimento di membrana più o meno esteso. (pag. 277.) TOTANUS HYPOLEUCOS Costumi. Nell’ autunno ingrassano moltissimo; e siccome vanno uniti in branchetti, se ne uccidono molti con fucili di molta portata. Questa caccia si fa comu- nemente ne’ contorni di Venezia, sul far della sera. Là apprezzansi molto que’ grassi uccelletti (1). (pag. 317.) SCOLOPAX GALLINULA Costumi. Secondo la Biblioteca Italiana, anche que- sto Beccaccino, nel frullarsi, manda qualche volta un grido esprimente cree, ma più debole di quello della Scolopax major. Gli individui con l’ abito di prima- vera han colori più splendidi di quelli con l’abito d’ au- tunno; ma i colori sono i medesimi, e la loro disposi- zione è la stessa. (pag. 334.) GRUS VIRGO Cosrumi. È stata trovata ancora in Dalmazia. (1) Biblioteca Italiana N.° 182. pag. 195. 234 APPENDICE (pag. 350.) ARDEA RUSSATA Lara. SINONIMIA Ardea Verarii. Roux, Ornith. Proveng. pl. 316. indi- viduo giovane? (pag. 355.) ARDEA STELLARIS PropAcazione. Nidifica nel nostro padule di Casti- glion della Pescaja. Nel Maggio del 1831, quando vi- sitai questo padule, vi erano moltissimi Tarabusi, di modo che in tutti i punti di quel vasto piano allagato, e coperto dal foltissimo bosco di canne, sentivasi sem- pre la cupa lor voce, similissima al romore che tra- manda un fiasco vuoto, soffiandovi dentro. I giovani Tarabusotti han le gambe e le ginocchia grossissime. Molti ne covano ancora nelle lagune prossime a Venezia. (pag. 363.) PHOENICOPTERUS ANTIQUORUM Tenm. Costumi. Nell'autunno del 1829, un individuo non molto vecchio fu preso presso al padule di Castiglion della Pescaja. Due adulti vi furon presi nella prima- vera del 1830. Un individuo assai giovane, che adesso conservasi nel Museo di S. A. il Duca di Lucca, fu ucciso nello stesso anno sul lago di Maciuccoli. E nel passato autunno, un altro ne fu preso nell’ isola di Gorgona.. Riporterò qui un pezzo del Viaggio in Sardegna del Cav. della Marmora, giacchè mi sembra d’un interesse grande per la storia di quest’ uccello. AL 'TOMO SECONDO 235 ce Il Fenicottero emigra verso la fine di Marzo, ab- bandonando la Sardegna per ricomparirvi costantemente a mezzo Agosto. A quell'epoca di sopra i bastioni che servono di passeggiata agli abitanti di Cagliari, veggonsi arrivare dall’ Affrica questi magnifici uccelli. Schierati in branchi triangolari, compariscon come una linea di fuoco segnata A cielo: si. avanzano con l’ ordine il più perfetto; alla vista del vicino stagno rallentano il volo, ed un istante sembrano immobili nell’ aria: di poi descrivendo con un movimento lento e circolare una spira conica, e rovesciata, giungono al termine della loro emigrazione. Questi DICI i rilucenti con tutto lo splendore dell’ abbagliante vestito, ed in una stessa linea disposti, offrono un nuovo spettacolo e rap- presentano una piccola armata in ordine di battaglia, che nulla lascia a desiderare per l’uniformità, e simetrìa. Ma lo spettatore deve per allora contentarsi di contem- plare da lontano questa pacifica colonia. Disgraziato lui, se ardisce penetrar nello stagno in quella funesta sta- gione! »3 ( pag. 366.) RECURVIROSTRA AVOCETTA Cosrumi. Non è rara nelle lagune circonvicine a Venezia, ove in primavera vedesi arrivare in branchi di quindici o sedici, che poi dividonsi in coppie, e fermanvisi a nidificare. Propagazione. Nel Veneziano sceglie quelle lagune in cui il flusso e riflusso del mare appena si fa sentire, essendo cinte da argini. I pulcini hanno fin dal lor na- scere il becco rivolto all'insù. (pag. 379.) RALLUS PUSILLUS Propagazione. Nidifica nelle paludi, vestite di folti giunchi, delle vicinanze di Venezia. 236 APPENDICE Nota. Notizia anche questa dovuta all’ Estensore dell’e- stratto del secondo tomo della mia Ornitologia. Di più egli biasima in quell’articolo l'unione da me fatta del genere Rallus col genere Gallinula, dicendo che i carat- teri distiutivi son troppo vistosi per poterla permettere: io farò osservare che non limitando l’esame di questi caratteri (i quali di già nelle nostre specie consistono solo in pro- porzioni diverse ) agli uccelli Europei ma estendendolo anche agli esotici, si vedranno essi sparire intieramente, mediante gradazioni insensibili. Per meglio comprendere la mia maniera di pensare sopra le divisioni generiche, prego di esaminare quello che dissi nel Capitolo secondo dell’Introduzione, nella Nota al genere Sylvia, ec. (pag. 383.) RALLUS CHLOROPUS Nos. NOMI VOLGARI. TOSCANI Sciabica, Pis. Sciebita, Yecch. Pappardella, Bientina. Cianfruscula, Valdichiana. Fiumalbo, Fucecchio . STRANIERI Franc. La Poule d’eau ordinaire. Ingl. The common Gallinule. Ted. Die Grunfussiges rohrhuhn. FINE DEL TOMO TERZO ED ULTIMO. ALFABETICI DE° NOMI LATINI, ITALIANI, FRANCESI INGLESI, E TEDESCHI DEGLI UCCELLI DESCRITTI NELL’ OPERA, E DELLE COSE PIU’ NOTABILI IVI CONTENUTE Tomo ILL. S pn | si paratia 0 î Lo " i Ì na * "ri Ri "0 v "o 5 abbi rist cogli ve bo su di She na > clacio spine x Mint Ia ani Ri trp La Agro nube Rit S Pd RELA wir; ci WAI give 0° ser, ha P sà | (PRE STO TAMIL ; LO: VATI TR) ia ) ARENA AIEIAITO DA) "LA INTORTE ra eni La | du (A agri sa mE Jalla og a” Val sn: id bia ma hi, LI i Ul ; | | | ; il I " \ Ù } s i ud : do L : ‘ da, i i i | i i MPI MELA, ON RAI RT Se ZII» CRIMINI, “RL, È Li Ù MA e Ce es RC MT i RA Palioi ("100 "00 COR i A I Ì | Ri * t) ‘ t “ | À ! I i PSN i Ù . xh n) U | | ) n INORE ha idol PO -_ i o | | | il y' di | | I I I I tu | i i (oe n f ‘ Ta fa Qi, De di Li DI A DI e, Lia INDICE ALFABETICO DEI NOMI LATINI I nomi scientifici adottati in quest’ Ornitologia son distinti col carattere mAsuscoLeTTO : la sinonimia col carattere minuscolo. — I numeri romani in- dicano il tomo: gli arabici la pagina. ore A ccentoRr. Beschstein. (Gen. 30. ) I —— ALPINUS. Bechst. È — MopuLarIs. Cuvier . ; ; — MontaneELLUs. Z'emminck + A . Ù , — Accipiter fringillarius. Aldrovandi . } . — ACCIPITRES. (Ord. I.) . eroga ACRIDOTHERES. Vieill. (Gen. 26. ) ; = roseus. Ranzani ; SAL. 1198: NEL, Aegitalus Pendulinus. Boze è ; . sidle Aesalon. Aldrov. x - . ‘ Ro) di ALAUDA. Linnaus. (Gen. 36. ) . . ——— ALPESTRIS. Lin. . s . . ——— ARBOREA. Lin. —— arenaria. Vieill. ARVENSIS. Lin. ( fio.) . —— brachidactiyla. Temm. Catanpra. Lin.. A —— € CALANDRELLA. Bonelli, —— campestris. Lin. cur. Gmel. —— congener. 4/drov. CRISTATA. Lin. . A ; 5 o . s minor. Adrov. —— cristatella. Latham. Index . —— flava. Gmel. . —— italica. Gmel. Syst. Nar. (hg; ) -—— maxima. Aldrop. —— mosellana. Lin. cur. Gmel. . ———+ nemorosa. Gmel. LIO ; — wpratensis. Lin. cur. Gmel. . ; , è — wSpipoletta. Lin. cur. Gmel. . . ———— trivialis. Lin. cur. Gmel. si =—— uundata. Gel. Syst. Nat. . : si ; È Albellus aquaticus. Aldrov. Sofia e pato 3 .I SE | SSR STATS SS [> a) 240 INDICE ALFABETICO ALCA. Brisson, (Gen. 78.) . si «III sy warctica. Lin. cur. Gmel.. . A . ———— baltica. Brunnichius . A ? , È —— deleta. Gmel. . È A ; : ; ” ==» labradora. Gmel. ; . ; } o È —— Pica. Gmel. 3 —6 Torna. Lin. . È n É i ALCEDO. Lin. (Gen. 20, ) : . . è . — Ispipd. Lin. (fig.). . - 3 : : Alchata arabum. Aldrov. . n , . ALECTORIDES. (Ord. IV. Tr. I. ) . } } Aluco minor. Aldrov. é È È . Ampelis garrulus. Lin. cur. Gmel. (fig. ) . . AMPHIBOLI. ( Ord. II. Tr. VII. i ° . ANAS. Lin. ( Gen. 99. DE . .I —— AcuTA. Lin. A 4 È ; africana. ieri —— walbifrons. Lin. cur. Gmel., Melina: —— Anser ferus. Lin., Gmel., Lath., Temi —— Bernicla. Lin., Aldrov., 'Temm. —— wBoscnas. Lin. . A x È -——- Branta. A/drov.. 5 ; l —— wCasarka. Lin. cur. Gmel. . 3 » cinerea. Ranz. ; . di 5 circia. Gmel. . s À clangula. Lin., Ranz., Pu ; Clypeata. Lin, Aldr., Ranz., Temm., Bonap. (î8). cornuta. $. G. Gmel. : Crecca. Lin. A Cygous. Lin., fanz., Tin fera fusca. Aldrov. ferina. Lin., Ranz., Temma. Fuligula. Gueli fusca. Gmel , Ranz., Temm. glacialis. Ha cur. Gmel., Temm., Ra leucocephala. Lin. cur. Gabi Lal Temm., Rana. leucopis. Nauman leucophtalmos. Bechst., Temm., ‘Ranz. Marila. Lin., Ranz., Temm. (ig ) Mersa. Pallas . nigra. Lin., Temm., fimo, Olor. Lin., Temm., Ranz. Penerore. Lin. . PPITFERRERFFIRECRERERFE Reti 1 EL LETST=| LELO SIE ERALIAIAA GLI RREZAESADIA] platyrinchos. Aldrov. ( fig. ) III. 134 — — minor. Aldrov. : . II. — —— rostro nigro et plano.. Aldrov. — QuerquenuLa. Lin. . . 1 - : . — rubens. Gmel.( fig.) . : : } —_ rufa. Lin., Gmel., Lath. È; si _ ruficollis. Scopoli . ; ci — rufina. Pallas, Gmel., Temmi, Ranz. _ rutiLa. Pallas ., di x i DEI NOMI LATINI Anas sctandica. Gmel. — segetum. Lin., Goclo Temm., Ranz. cm STREPERA. Lirn., Calda —— sylvestris nigra. A/drov. — Tiporna. Lin. —— torquata. Aldrov. n —__——m wminor. Aldrov. ANGULIROSTRES. (Ord. Il. Tr, DK) ANSER. Brisson. ( Gen. g1,) tr ALBIFRONS. Bechst. — BernicLA. Bornap. È 6 wcnErREUS. Meyer — ferus. Aldrov. . LeucoPs1s. Bechst. —— mepIUs. Temm. rvrescens. Brekhm, — secetum. [Meyer —— sylvestris. Brissor ANSERES. ( Ord. V. ) ANTHUS. Bechst. (Gen. 35. ) —— guatIcus. Bechstein ——— ARBOREUS. LBechst. «— CAMPESTRIS, Bechst. ——_ PRATENSIS, Bechst. —— ficnanni. Vieillot —— rufescens, Temm. -— rufus. Vieill.. —— sepiarius. Vieill. . —— Apos. Aldrov. . . Aquila fasciata, . =» Planga AQUILA. (am, III, Gen. Falco ) ARDEA. Stephens. ( Gen, ) ARDEA. Lin. ( Gen. 68.). ——— ansa. Lin. alba minor. Aldrov.. —— badia. Gmel. ( fig.) . castanea. Gmel. ; Ciconia. Lin. —— onerta. Lin. cinerea major. Aldron, ce] —— comata. Gmel.. è —— danubialis. Gmel. —— Egretta. Gmel. —— Garzetta, Lin. ———€ Garzetta candidissima. Cel. —— grisea. Lin. (fig.) Grus. Lin. te miaculata. Gmel dI: ) —— major. Lin. ——— Marsigli. Gmel. — minor, Aldrov. (hg ) 2 > PRETE ELE ERE CESES = PETTE ERPESOREEFE pe 242 INDICE ALFABETICO ARDEA MINUTA. Gmel. 3 . 5 i . II. 358 nigra. Lin. (fig.) . - ; . — 339 Nycricorax. he .s Gmel. (Sg ). - . . — 353 pumila. Gmel.. . 2 è . — 352 —— purpurea. Lin. . - : 7 ; . — 345 —— RALLOIDES. Scopoli ; È : i . — 351 —— russata. Lath. . 3 i 1 . IL 349 11I. 234 soloniensis. Gmel. . i . i È + II 359 ——— Squaiotta. Gmel. . ì : L i . — 352 —— sTELLARIS. Lin. - ; 3 i — 355 —— stellaris major. Aldrov. . E sno lE 1346 II. 234 —-Verani. Roux . S - . : à ivi virgo, Lin... . ; Sha II 334 ARDEZE. ( Fam, I. Gen. Ardea) x . — 341 Ardeola. Stephens. ( Gen.) ; 3 — 357 ARDEOLJ/E. (Fam. III. Gen. Ardea). — ivi Arenaria interpres. V'ieill. — 261 vulgaris. Stephens J — 250 Arquata. A/drov. . sì si II. 321 Asilus. A/drov. : È a I. 293 Asio. Aldrov. . A ; 3 — 7. Asterias. Aldrov. . — 56 ASTURES. ( Fam. VII. Gen, Falco) è . — 54 Athene passerina. Boîe . : . è .III_. 201 Atricapilla. A/drov. . : . } È . I 247 —— se se multans. A/drov. ( fig. ) : è ì SA, Avis Diomedea. Aldrov. . : ; : È . III. 38 falcata. Aldrov. a 3 : A . sadl..-328 ——— pugnax. A/drop. . . . . . . — 265 ——— Stella. A/drov. 4 : ; 3 È + — 220 Avosetta italorum. A/drov. : - 3 . — 366 Bernicla. A/drov. . 5 ; ; ? .III. 181 torquata, Bose . Ì 3 . . — ivi BOMBYCILLA. Briss. Gen. n. ) È > 3 . I 107 ——— carruLa. Vieill. ( fig. ) ; 7 $ . . — 108 Bombycivora garrula. Temm. (fig.) ._* . ì . — 109 Boschas major. Aldrov. . È : : III. 162 BOTAURI. ( Fam. II. Gen. Ardea ) 3 ; 4 + II. 350 Botaurus. Boze. ( Gen.) . , : c . — ivi Botaurus purpurata. Gmel., Biath: : ; i , — 346 Branta. Aldrov. : n . i s ZII. 181 BREVIPENNES. (Ord, 5. Tr. I.) : ? , . — 97 Bubo. A/drov. . È . To=69 Budytes flava iCuvieri ‘ UE ao sl Ma(85xdd 5 Buteo apivorus. Vieillot . È 3 ; I: 132 —— fasciatus. Yieill. ‘ ; ; È È «IM. 196 —— Lagopus. Zieill. ; Nd sf : . 24 mutans. VYieill. - gl, Ve e a «III. 195 Calandra maxima. A/drov. È ° È è srill.-51 CALIDRIS. I/liger. (Gen. 55.) . v . 4 ». — 2467 ——— ARENARIA. Z/lig. : . . — 249 —— grisea. Meyer. È di : ì ui . — 25o —— rubidus. Zieill. — ivi DEI NOMI LATINI CALLICHROMI. (Ord. il. Tr. Il.) CAMPESTRES. ( Ord. II. Tr, XV.) CANORI. ( Ord. 11. Tr. XI. ) Cappella. Aldrov. .. CAVRIMULGUS. Lin. (Gen. 16.) —— eurorzus. Lin... ruficollis. Temm. Carbo Cormoranus. Meyer, Temm. (fig. dat cristatus. Zeemm., Planch. color. — Graculus. aber, Meyer > Temm. vulgaris. Lacépéde . ( fig. CARDUELES. (Fam. III. Ger riagilla) Carduelis. A/drov. Castor. A/drov. Cataracta parasitica. Brunnich. Catharthes Pernopterus. T'emm. (fe. ) Cenchris. Aldrov. (fig. ) CERTHIA. Lin. ( Gen. 23. ) = FAMILIARIS. Lin. muraria . Lin. cur. Gmel. Certhia. Aldrov. , CHARADRIUS. Lin. (Gen. 54 —— albifrons. Meyer — apricarius, Lin. —— auratus. Suckow —— cantIiAanus. Lath. ——— curonicus. Gmel. fluviatilis. Bechst. . —— gallicus. Gmel. —— helveticus. Lonap. = Hiaticura. Lin. —— Himanthopus. Erael. litoralis. Bechst. ——&@6minor. Meyer, Temm., Ranz. | MorineLLus. Lin, —— Vedicnemus. Gmel. . —— PLuviaLIis. Liz. Chloris. A/drov. Chrysetus. Aldrov. . CICONIA. Briss. —— ALBA. Briss. . nigra. Bellon., Aldrov. (fig.) CINCLUS. Bechse. (Gen. dg-)- —— aquaticus. Bechst. 4 Circetus gallicus. Zieill. . CIRCI. (Fam. VII. Gen. Falco) Circus eruginosus. Yieill. gallinarius. Zieill. Montagui. Zieil, rufus. Mieill. . Cirlus. A/drov. —— stultus. 4/drov, CREPFPIÀPRPISSSPLTRIEERECI I PESPRELI AI 244 INDICE ALFABETICO Citrinella. Aldrov. . SCE: COCCOTHRAUSTES. (Fam. V. Gen. Friogilla) _ Coccothraustes. A/drov. _ vulgaris. Vieill. | : ; : ; . — COCCYSUS. Zieill. ( Gen. 15 ). È ‘ è ab tn GLANDARIUS. Vieill. (fig.) . : } ) .— COLLURIONES. (Ord. IL Tr. IL) . ; ; 0 — COLUMBA. Lin. ( Gen. 42.) + i; ; II. Livia. Briss. ( fig. i P . (II. 160. III. _——6 Risoria. Lin. + è ; ° . III. ——— Ornas. Lin. . A , A . 4 «dd. —— Parumpus. Lin... andate ì > ; o —— Turtur. Lin. . ; + L . — COLUMBINI. ( Ord. II Tr, XVII. ) A ; x . — COLYMBUS. Latham. ( Gen. 77.) + . a «III. — ARCTICUS. Lin., Lath,, Roiapi Temm. . °° III. 28 auritus. Briss., Ranz. ; ; : , «ALI. —— € wcornutus. Lin. cur. Gmel. . i ; à —— cristatus. Lin. cur. Gmel., Ranz. i . . —— GLACIALIS. Lin. 5 a 3 ——y hebridicus. Lim. cur. Gricll È È r— mlumme. Brunnich. . 4 —— major cristatus. A/drov. —— minor. Al/drov. 3 — alius. Aldiab: 5 È rubricollis. Liz. cur. Gmel. —— sepTenTrIOnaLIs. Lin., Temm., Lak È Bonap. ul. -—— stellatus. Lin., Fa. — subcristatus. Lin. cur. Gmel. — torquatus. Brunrich. CORACES. (Ord. II. Tr. IV.) . i; Coracia eritheroramphos. Vieill. a Coracias. Aldrov. . CORACIAS. Lin. ( Gen. Gi ù . . -——— carruna. Lin. . ; ; : x 106 Il Cornix cinerea. A/drov. . è i î frugilega. Aldrov. . CORTICICOLI. ( Ord. II, Tr. V.) Corvus. A/drov. ( fig.) . s CORVUS. Lin. ( Gen. VIII. ) ) caryocatactes. Lin. cur. Gmel. —— Corax. Lin. (fig. ) Cornix. Lin. . 3 —— Corone. Lin. 7 erucILEGUs. Lin. ( fig. ) GLANDARIUS, Lin. ; P si ——« Graculus. Lin. cur. Gmel. ———+— Mownepura. Lin. — Pica. Lin. Pyrrhocorax. Lin. cur. Gmeli gi 7 . Coturnix. A/drov. È È A dactylisonans. Meyer. i ; sì major. Briss. fo SW 11IIIIITI = e LIPEEL REL REESE 030 IIS DEI NOMI LATINI CREX. (Fam. II. Gen. ala ; Crex Porzana. Bose. 9 È, — pratensis. Bechst. . . . Crucirostra abjetina. Meyer, Nilson . . ——— pinetarum. Meyer et Nilson. . . . Crymophilus rufus. Vieillot. . : è CUCULUS. Lin. ( Gen. 14.) + . ——— camonus. Lin. . ì —— glandarius. Liz. (fig. ) . -——— hepaticus? Lin. ò . —— wPisanus. Gmel. ( fig. ) . CURSORIUS. Latham. (Gen. 50.) ° . ° e @ DI ° 6 s——6y wEuroPRUSs. Lath. è A è —— isabellinus. Meyer, Temm. à i Curvirostra. A/drov. 7 è a x 4 —— vulgaris. Daudin . : : s } Cignus. Aldrov. ) . . ; CYGNUS. Bechst. ( Gen. O DI s è . —— gibbus. Bechst. È a È 4 s —— melanorhynchus. Meyer . . : musicus. Bechst., Bore, Bonap. .. 3 È —— OtLor. Vieill., Boiei Bonap. CYPSELUS. Illiger. (Gen. 18. ) —— alpinus. Temm. A 4 ——— Apus. Zliger. . . . oi . —- Meta. Nieillot . . A murarius. Temm. . 7 2 n p Diomedea avis. Aldrov. . ° ; Dreparis. Aldrov. . DUMETICOLZ. ( Sez. II. Fam: VI. Gen. Sylvia). Eiber Bellonii. Aldrov. . ; ì È EMBERIZA. Lin. ( Gen. 38.) . è —— brumalis. Scopoli . A s E calcarata. Temm. . : . è Ù _— Cia. Lin. A A È + di Circus. Lin. CITRINELLA. Liz. nortuLana. Lin. ? ù 2 A d LESBIA. Lin. . 4 é MELANOCEPHALA. Scopoli MILIARIA. Lin. . 4 3 is 4 montana. Gmel., Temm. . mustelina. Gmel. FTT .III. 192 e SI PALITITISSISSI[IES ua Ne | N a ee Fs I ©) nivalis. Gmel. . 2 È } A x s ivi PALUSTRIS. [Vobis P ; È .- «II gx III 225 ScHoenicLus. Lin. . 7 ; s 3 . II. 89 Erythachus. A/drov. n I. 244 Eudiles arclicus. Z/liger, Ranz. ; "i . IIl. 29 glacialis. Illiger s-Ranzi . ; ai . — 283 septentrionalis. Zlliger, Ranz. . 5; : . — SI Falcinellus. Aldrov. A è di sl h II. 328 Tomo III. 6 246 INDICE ALFABETICO FALCO. Lin, (Gen. 3.) . SEUI ; È I —— eruginosus. Lin. d a RO 5 n: ol «——— salon, Lin. cur. Gmel. .. i L L . — =——— albicans. Lin. cur. Gmel. . È , ; o — ——@6ywalbicaudus. Lin. cur. Gmel. _ —- Arsicicvi. Lin. . È N À di I 15 III. —— ApPIvorus. Lin. . A x N n s - ——— ATER. Lin. H è 5 o 3 — —— barbatus. Lin. cur. Gmel. , 3 È È — -——— —bohemicus. Lin. cur. Gmel. 7 ; x 2 — —— Bonetti. Temm. et Laugier 5 A; i, II. 188 —— brachydactilus. 7/70/f, Temm. . . —- Buffonii. Lin, cur. Gmel. . A 4 — —— wButro. Lin. UR 129 III. — Cevcuns, Frisch (alias F. tinnunculoides ) . : —— chrysàetos, Lin. cur. Gmel. È ; È i —— cineraceUs. Montagu è ; ì communis. Lin. cur. Gmel, a di è craneUS. Montagu + - . . > —— rascratus. Vieill. . È A DE I FoLvus. Lin. . è SITTTISIBICI Ta! —— fulvus. Lin. cur. Cel. ; gi —— cauLicus. Gmel. ; : x Ù s —— gallinarius. Storr. A 3 4 : x —— gentilis. Lin. cur. Gmel. . . —— griseus. Lin. cur. Gmel. . : : . - ——— Hamarus. Lin. pas % A x hudsonius. Lin. cur. (Cmeli A d —— iIMPERIALIS. Bechst. . : ; . I: 17 IM. Lacorus. Lin. + è , " A ,— 23 — LITHOFALCO. Liz. Fan 5 AZ: —— maculatus. Lin. cur. Guel ii RA . — —— melanietos. Lin. cur. Gmel, . 4 È , — —— Mitrvus. Lin. i È , — MUTANS. / ieill. . 6 è $ + IILg —— Navius. Lin. cur. Cujel. } È . I2223 — —— Nisus. Lin. . È , MA —— ossifragus. Linieur. Gmel. . è ; . — ——- PALUMBARIUS. Liz. . — —— parasiticus. Lath. . — — < PEREGRINUS. Gmel. È , — ——— wPosana. Nobis. È A È H «IZ. dr Pygargus. Lin. cur. Cmel. È A È A vat st ranivorus. Lath. £ , , ; è — ——- rubiginosus. Latk. .. 9 Ò : È o — —— rufipes. Temm. . : . : È . — —— —rurus. Lin. È . Ò . — ——— Sclavonicus. Lath. . È pi se —— Sussuteo. Lin. . È 3 oo tinnuncularius. Storia degli Uccelli . — —— tinnunculoides. Nacterer . — tinvuncuLus. Lin. cur. Gmel. (68.) I. (9 ( DEI NOMI LATINI Falco variegatus. Lin. cur. Gmel. — VESPERTINUS. Lin. . FALCONES. (Fam. VI. Gen. Falco). Ficedula. A/drov. —— se se mutans. Aldrov. ( fig. ) i FICEDUL/Z. ( Sez. I. Fam. VI. Gen. Sylvia) Filacotora Arabum. A Florus. Aldrov. f Pi 2 Fratercula arctica. Kill Boîe n \ Fringilla. Aldrov. . » serial FRINGILLA. Lin.( Gen. 39. OO È . —— wbrumalis. Bechst. . 4 È —— calcarata. Pallas. È a ——— campestris. Briss., Ranz. <——— CANNABINA. Lin, È ——+ Carpueis. Lin. È A «—— CuLoris. Lin. i ———— w—CISALPINA. Teemm. 3 ———=— CITRINELLA. Liss. x ° =——— corcess. Lin. . È = Coccoturaustes. Temm. =——— DOMESTICA. Lin. È . ———@wHISPANIOLENSIS. Zemm. 5 ° —— incerta. fisso, Roux » » —— lapponica. hi Gmel., Lai. —— LINARIA. Lin. . x Fs » 5 MONTANA, Lin. , S È ì MONTIFRINGILLA, Liz. (fig. ) —— montium. Gmel. -——- nivaris. Lin., Briss. A . ——nt PETRONIA. Lin. . n ——— wRUFESCENS. Vieill. . ‘ : ì ———— serINUus. Lin. , Ò } 4 Ù —— sPINUS. Lin. +. FRINGILL/ZE. ( Fam. II. Gen. Fringilla ) Fringillago. A/drov. È . Ù de Fulica. Aldrov.(fig.) . . . FULICA. Briss. (Gio nh.) : . : — watra. Lin.( fig.) } . —— Chloropus, Gmel. (fig. ) - —— Porphyrio. Gmel. . È . FULIGULA. Bonap. (Gen. 88.). —— ctancura. Bonap. : ——— cristTaTA. Stephens —— rerina. Steph. + . : —— wrusca. Bonap. . 2 . ‘ —— GLACIALIS. Bonap. . . . —— Leucocernara. Bonap.: » . . ——- Marita. Steph. (fig. ) oi . . =——— wniGrA, Bonap. . . è’ : h —— Nrroca. Nobis. «i o 7 II. Leo IL 65 HA teresa Fs I [ISS I. CESErsssRoose: 248 INDICE ALFABETICO Galbula. Aldrov. . ; } A « Gallina corylorum. A/drov. ; . PI GALLINA. (Ord. IL) . . Gallinago. A/drov. e —- minor. Aldrov. ( fig. ) Gallinula Baillonii. Temm., Ranz. . ° e —— Chloropus. Lath., Temm., Ranz, (fig) . —— wCrex. Lath., Temm., Ranz. . . a è ——- Porphyrio var. d. Lath. : . « . «—— wPorzana. Lath., Temm., Ranz. . - è —— pusilla. Bechst., Temm., Ranz. . SIISIETTIETTIS5o GALLINUL/A. ( Fam. HI. Gen. talea) < . GALLUS. Temm. (Gen.). 5 . . Garrulus argentoratensis. Aldrov. è. . -—— bohemicus. Aldrov. ( fig.) . . . . = wglandarius. Zieill. . . ; . E) . Gavia hyberna. Briss. a A : A edi —— tridactyla. Boie. . - = GLAREOLA. Briss. ( Gen. 48. ). lE —— waustriaca. Gmel. è . . . . — nevia. Gmel. . e’ . » . . — — pratincoLa. [Vobis . : 7 . . — =—- senegalensis. Gmel. . : è . — — torquata. Meyer, Temm., ‘Ranz. - . — Glottis Chloropus. MNilsor . a Graculus palmipes. Aldros. . III. GRALBA Ord I) La Grisola. A/drov. ; GRUS. Pallas. (Gen. 66.) è = wCINEREA. Bechst. 3 4 —— vinco. Temm. ° . Grygallus major. Aldrov. .. . GYPAETUS. Storr.(Gen.) ; t——— BARBATUS. Cuo., Ranz. È Hxmatopus. Aldrov. (fig.). , . « II. H/EMATOPUS. Lin. (Gen. 52. ) . : ——— Osrrarecus. Lin. (fig). : . II. 209) "III. HALIATI. Fam. II, Gen. fa CRE A I. Halixetos. A/drov. — wHalietus Nisus. Vieill A Hemipodius lunatus. Temm. è . -—— tachydromus. Temm. II. MERONI COM IVI W) UT Men LO Me; Il {HIS a 13 D ls È di hu [te <4È e è @ è ga 0 Hiaticula. Aldrov. . È P 2 JI ANTHES. (Ord. Il. Tr. VII y 7 A 3 LR!IMANTOPUS. Briss. ( Gen. 53. ) a " A «= albicollis. Zieill. 6 + — ——— mMELANOPTERUS. Meyer è È E Il ada: III. rufipes. Bechst. . ‘ : È : e LL HIRUNDO. Lin. (Gen. 17.) 7 3 iù : PRE A -— Apus. Lin. cur. Gmel. . . : : . — DauricA. Lin. ., 7 A > i é III, DFI NOMI LATINI fiirundo domestica. Aldrov. < fig. ) si marina . A/drov. 5 ; zie Melba. Lin. cur. Gmel. e montana. Lin. cur. Gmel. . i «— pratincola. Lin. È — nIPARIA. Lin., Aldrov. i —— RUPESTRIS . Più: ) (i ; so RUSTICA. Lin. ( fig.) . — ursica. Lin. . uropygio albo. Aldrov. Hortulanus. Aldrov. . è è 4 Hydrobata albicollis. Vicill È n 3 Hydrocorax Carbo. V'ieill. (fig. ) . 3 e Ccristatus. /ieill. ; s . sto Graculus. Vieill. - RO HYDROGALLINZE. ( Fam. IV. Gen. Rallus) . HYGROBATZE. ( Ord. IV. Tr. VI. ) $ o IBIS. Lacépede . ( Gen. 65. ) i F . s— FALCINELLUS. Zen. 1 ; Ispida. A/drov.( fig.) . . Lagopus. Aldrov. . L : k . — mutus. Stephens. . . 4 = vulgaris. Z'ieill. ; ; È 1 LAMELLOSO-DENTATI, ( Ord. V. Tr. V.). Lanarius. Aldrov. . } 4 A È LANIUS. Lirz.{ Gen. 5.) . è ‘ ci Cinereus. Aldrov. . 3 i = CoLrurio. Lin. . —— Collurio rufus. Lin. cur. Gel. — EXCUBITOR. Liz» } a è ———— infaustus. Lin. cur. Gmel: «—— witalicus. Lath. (fig.) . i —— MERIDIONALIS. Z'e;mzn. È i 4 —— minor. Lin. (fig) . . —— pomeranus. Lin. cur. Criel — wRUFUS. Briss. Sto de ° ——m »rutilus. Lathk. . ; Pi ; A LARUS. Lin. ( Gen. 83.) . è . . - ARGENTATUS. Brehm . ; è do — atrIcILLa . Lin.. È x È — atricilloides. Falck. A È ——_——— mAUDOUINII, Payraudean è ù m— CANUS. Lin. È dl é — capistrAaTUs. Temm. . cinerarius. Gmel. . i cinereus major. Aldrov. —— minor. Aldrov. . % E alter. Aldrov. . AN —— crepidatus, Lin. [n i EBuRNUS. Lin. . si . —— erythropus. Gmel. . . ; —— fissipes alius. A/drov. e © 0 0 e e . mes ° è e se. 264 ma 8[[[L[SS[SS5u i SS CERERE RESSE REFER n [TESII la > Er Î A Si i 250 INDICE ALFABETICO niger fissipes. Hide ov. NI x o, Larus flavipes. Meyer. K . È sO LIE 58 ruscus. Lin., Ranz.. 3 È, ; . — 57 ci GLAUCUS. Brunnich. : È . . s 2g. * —— hibernus. Lin. cur. Gmel. . À : . — bi ——6@< wLEUCOPTERUS. l'ader È a 3 — 77 — marinus. Lin. A eo -—— wetanocernarus. Matterer. (fig.). . — 65 — minurus. Pallas. . > : ) — 65 —— nevius, Gmel. , ; , ; . — 54 . 4 III. — parasiticus. Lir., Meyer . — piscator, Aldrov. + —— procellosus, Bechst. . . ; } ., — 64 —— ripisunpus. Leisler. . ) " ; ; . — 62 —— Rissa. Gmel. A È È e È <— 71 —_——— wtTRIDACTYLUS. Lath. . : s — 70 LATICAUDZ, (Fam. VI. Sez. HI Gen. Sylvia) 2° T26g LATIROSTRES. ( Ord. IV. Tr. V.) . cares LESTRIS. Illiger. ( Gen. 82.) . » d o «III. 44 ——— paRASITICUS. Bore. . o È : . . — 46 —— wPomarinus. Temm. . . è . . 08 Leucorodias. Aldrov. , ; 3 : e IT 3453 968 Ligurinus. Aldrov. . 5 4 ‘ . dI. 120 LIMICOLZE. (Ord. IV. Tr. IT.) . 4 e... 2bi LIMOSA. Briss. ( Gen. 61.) . . 7 o ». — 297 —— meLanura. Leisler. .. : : : A +. — Jo1 — Meyerìi. Zeisl. . : ; 3 è . ». — 300 RUFA. Briss. . 1 ; ° : : » — 298 Linaria. Aldrov. ù ‘ . «eo LINARI/ZE. (Fam. IV. Gen. ‘ Fringilla). 5 . s — 122 LOBIPEDES. (Ord. V. Tr. I.) . 5 À BEL 3 LONGE-CAUDATI. (Fam. II Gen. Parus) : . II. 20 LONGIPENNES. ( Ord. V. Tr. III.) . Ì : III. 36 LOXIA. Briss. ( Gen. 41.) A » o à Nt £ A —— Chloris. Lin. . a : s è . . — 135 Coccothraustes. Lin. è : É . — 140 —— curvirostRa, Lin. . . . . si è — 147 —— curvirostra major. Lin., , Gmel. . : . + — 151 PyrriorsitTtAcus. Bechst. + i È, . — 150 Loxia. Aldrov. è x 5 E ». — 148 Lupus. Aldrov. . . . . : . a Zi Luscinia. Aldrop. . ° . a ‘ + — 241 Lutea. Aldrov. . . . «DIA MACRODACTYLI. (Ord. IV. Tr. VII.) ‘ 5 . — 367 MACRORAMPHI. ( Fam. VIIL' Gen. Sylvia ). 4 + I. 283 MELEAGRIS., Lin. ( Gen. ) . A s A . — 207 =—— Gatto=Pavo. Lin. . . : È . o — ivi MERGUS. Lin. ( Ord. 87.) i Li , di SUL, 117 —— AnpeLLus. Lin. +. ‘ . si « . . — 118 —— aquaticus. A/drov. . . . . . + — 119 ——- Castor. Gmel. . . . S ° ì . — 123 ——— glacialis. Aldrov. . " ; : ; e — 119 DEI NOMI LATINI Mergus minutus. Lin., Lath. 6 Mercanser. Lin. A o mustellaris. Aldrov. . — niger. Gmel. . Ai pannonicus. Scopoli . — kheni. A/drov. rubricapillus. Gmel.. ——< serraTOR. Lin. . MEROPS. Lin. ( Gen. 19.) —— aApiaster. Lin. . d Merops. Aldrov. . x Merula. Aldrov. Ù ‘ -—— aquatica. Al/drov. . —— rosea. Aldrov. A —— torquata. Al/drov. MILVI. ( Fam. V. Gen. Falco) Milvus. A/drov. , ; —— ceruginosus. Aldrov. . —— xztholius. Yieill, E —— regalis. Vieill. è Monedula. A/drov. . Montanellus bunoniensium. Aldrov. (fig.) MONTICOLZE. (Fam, II. Gen. Sylvia ) Montifringilla. Aldrov. ( fig.) Morinella collaris. Meyer, Nilson MORMON. Temm. (Gen. 79.) . —— arcricts. Lichtenstein, Ilig., B ——— Fratercula. Temm. . Morphnos. Aldrov. . . MOTACILLA. Lin. (Gen, 34.) acredula. Lin. . 3 ALBA. Lin. alpina. Gmel. . atrata. Lin. cur. Gmel. Boarura. Lin. È cinerea. Lin. cur. Gmel. CINEREO-CAPILLA . [Vob. chrysogastra. Bechst. communis. Aldrov.. FLAVA. Lin. Hippolais. Lin. LucuBrIS. Pallas. Luscinia. Lin. cur. Gmel. MELANOCEPHALA. Lichtenst, melanocephala. Gmel. melanope. Pallas COSE atricapilla. Lin. cur. Gmel. ° dumetorum. Lin. cur. Gmel. gibraltariensis. Lin. curaGmel. modularis. Ziz. cur. Gmel. Oenanthe. Lin. cur. Gmel. —— Phoenicurus. Lin. cur. Gmel. (] ® ° ° ® (O) CI e » ° @® ° CAI O ® ° O e é Ci ® ® ° onap. ® 9 ® (1) C) ® ® o CU) Ù) C) ® ® ® e: ©. e 0-0 ie cell ule>-:0.--3° e___sa Po n be SPS ° CC) ° () ® e e, @ e (I »® FeuasaREt bu al ° CD) DD) O) ° LD] e e ° CD) @ ® SI sa | {SN È © 0 8 0: o_o. 0 è 0 ,e è. 252 INDICE ALFABETICO Motacilla provincialis. Gmel. , , Di È Regulus. Lin. cur. Gmel. . a 5 RETTO rubecula. Lin. cur. Gmel. . î I rubetra. Lin. cur. Gmel.(fig.) + — rubicola. Lin. cur. Gmel. . — rufa. Lin. 5 3 ; : — Stapazina. Lin. cur. Gmel. ; ‘ I. 225 III. 210 —— var. d. Lin. cur. Gmel. I sulphurea. Bechst. . svevica. Lin. cur. Gmel. Sylvia. Lin. cur. Gmel. . Trochilus. Lin. 3 Troglodytes. Lin. cur. Gmel. USCICAPA. Lin. ( Gen. 31.). aLsicoLLis. Zemm. ( fig.) . atricapilla. Gmel. (ig ) crisora. Lin. . Luctuosa. Temm. Parva. Bechst. . À Muscipeta. Aldrov. . MUSCIVORZ,. ( Fam IX. Gen. Sylvia) MYOTERES. ( Ord. 1I, Tr. XII. ) Mytacinus biarmicus. Boze. TREO ALL R disporre sie 0 ip ® NEOPHRON. Savigny. ( Gen. 2.) + 7 . 5 — PERNOPTERUS. ASI Cia : 2 . — 6 Noctua. A/drov. 2 ; i 4 I. 7 III. 201 glaux. Savigny. ‘ - — ivi —— minima. Firch. £ A } È IRE ——— minor. Raiti. +. 3 ì 9) NUCIFRAGA. Briss. (Gen. 10. ) . : «su. 132 —— caARYOCATACTES. Briss. ” A — 133 —— guttata. /ieill. 3 ; A , — ivi NUMENIUS. Briss. ( Gen. 64. il A II. 319 —— Arquata. Lath. 3 . ) ; ° — 320 —— ferrugineus. Meyer . ) : - x — 286 —— Puzopus. Lath. i i : ; — 322 pusillus. Bechst. A ° n A < — 292 —— pygm:xus. Lach., Meyer . % 5 È — divi —— subarquatus. Bechst. « : . . . . — 286 = TENUIROSTRIS. /'ieill. ( fig.) : é : . — 324 -— variabilis. Bechst. Numenius. iron: Ù a a , A . NUMIDIA:. Zi, ( Gen.) & RM 3 : n; Oenas. Aldrov. i a Ocenanthe albicollis. 7 ieill. 3 : altera. A/drov. : 5 : . — — —— cinercus. /ieill. — 208 ——— MeLEAGRIS. Wi: ; » 7 , — divi OEDICNEMUS. Temm. ( Gen. 51. Das. : . — 224 —— CREPITANS. Zen. + x - 4 . — 225 europreus. Vieill. + : 3 , ) ., — 226 Oedicnemus. Aldrov. 3 L s x y ue II. fg N IO) >, [e a) N (SS mai *. DEI NOMI LATINI Oenanthe Leucura. Wieill. Sì A —— mrubetra. Vieill. (fig) . È ——6 rubicola. Yieill. È Ù È —— Stapazina. Vieill. . . OENANTHES..( Fam. IV. Gen. Sylvia) Onocrotalus. Aldrov. Le 2 e ORIOLUS. Lin. ( Gen. 94. ) : - — Gacrpura. Lin. .. , A OTIS.Lin.( Gen. 49.) .. 3 . «6 Housara. Gmel. Fe ve A — Oedicnemus. Latk. .. , ——— Tarpa. Lin. ° A È: è —— Terras. Lin. .. e é È Otus. Aldrov. . 5 P PALUDICOLZE. ( Fam. VII. Gen. Sylvia) Palumbus torquatus.. Aldrov. .. PANDIONES. ( Fam. I. Gen. Falco) PARI. (Fam. I. Gen. Parus) .. . PARUS. Lin. (Gen. 33.).. a ——— ATER. Lin. È x —— BIARMICUS. Lin. A < —— caupatus. Lin., Aldrov. -. ——— coeruLrUs. Lin., Aldrov. . —— cristatus. Lin, Aldrov. . Lucusris. Matt. A A ————— masor. ZLin., Aldrov. » narbonensis. Gmel. , —— pauustris. Lin. ( fig, ). ——— Penpurinus. Lin. è Passer domesticus. Aldrow. € montanus. A/drov. .. —— solitarius. A/drov. .. —— Troglodites. Aldrov. PASSERES. ( Ord. Il.) . Passerina calcarata. /ieill. si ——— wmelanocephala, Zieill. —— nivalis., Z'ieill. PASSERINI. (Ord. Il. Tr. XVI.). Pastor roseus. Temm. é 3 PAVO. Lin. (Gen.) .. s —___ CRISTATUS. Lin. . 2 PELECANUS.. Lin. ( Gen. 85. Je . — Carbo. Lin. cur. Gmel. (5g: ). n —— cristatus. Lazh. —— Graculus. Lin., Hai: e ——— lophurus. Graves. .. . ——— yOvocrorarus. Lin. + —— philippensis. Lin., Gmel., Lath. Pelecanus. Aldrov. |. PENDULINI. (Fam. III. Con Parla). PERDRIX. Lin. (Gen. 46.) cefandalussica, Lach. . Tomo III. 1 1095 III. I. «III. DI ° ° ° °. ° Ki: ° C) sTIS{KITI{K [RSPT[ISIESILILES 254 INDICE ALFABETICO © Perdrix aragonica. Lath. ludex -. cinerea. Lath. . k + -—— FrancoLrinus. Latk. + —— gibraltarica. Lath. . —— craeca. Briss., Ranz. ———— montana. Lath. A —— rerrosa. Lath. 3 da —— rugra, Briss. . A — __— "Lbarbarica. Briss. — rufa. Aldrov. —— saxatilis. IZeyer, Tesi, Pernopterus. A/drov. : z Petradroma muraria. /ieill. 5 PHALACROCORAX. Briss. ( Gen. 86. —— Carso. Dumont.(fig.) : crISTATUS. Dumont. + i —— GracuLus. Dumont. — rroMaus. Zemm. PHALAKROPUS. Briss. (Comi nÒ. ) —— cinereus. Briss., Nilo, fuscus. Lath. —— liyPERBOREUS. Lath. .. : ——— opATUS. Lath. + A n —— platyrhincus. Temm. a PHASIANUS. Lin. ( Gen. 44. ) —— cocrchicus. Lin. i Phasianus. A/drov. Paci Phene ossifraga. Zieill. SI Fino E PHOENICOPTER US. Lin. (Gen. 70. di —— anriQquorum. Temm. —— ruber. ZLin., Temm.,, Ranz. Phoenicoplerus. A/drov. PHUENICURI. (Fam. V. Gen. Sylvia). Phoenicurus. Aldrov. Pica caudata. A/drov. A —— glandaria. Aldrov. . . — melanoleuca. /ieill. — varia. Aldrov. E PICUS. Lin. ( Gen. 12.) . 3 ——=% kpccinereus. Aldrov.(fig.) . —— masor. Lin., Aldrov. fig.) ———— mart1Us. Lin. : A ———— maximus niger. AZdrov. ——- mepius. Lin. . A —— minor. Lin. —— murarius, I IPKOA -—— wnidum suspendens. Aldrov. =—— varius minor. A/drov, —— viripis. Lin., Aldrov. : PIPILANTES. ( Ord. il. Tr. XIIT,) PLATALEA. Lin. (Gen. 69.) 6 LeucOoRODIA. Liu. ‘ È II. Todi: 187 Us IL PaP/r E sari le] hay Ru Recetas I: Lan] Sa me =; 363 LI. . IL PESIPEPIPPIAA SI [TESO 199 pad 204 192 196 190 193 190 196 192 7 185 101 103 106 108 1ì0 steli DEI. NOMI LATINI Platalea ;--4/drov. PLECTROPHANES. Meyer. (Gen. 39.) n° — LAPPONICA. Nilson . —— nivatis. Meyer . PLUVIALES. ( Fam. I. Gen. . Charadrius) Pluvialis. Aldrov.. .. I ——@mwmajor. A/drov. 4 ‘ PODICEPS. Lath.( Gen. 96. ) — auriTtus. Lath.. ——— cornutus. Lath., Lin: cur. Cine: —— CRISTATUS. Lath. ) —— hebridicus. Lach. : è —— minor. Lath. A — rusricoLLIs. Lath. .. Poliopus. Aldrov. .. PORPHYRIO. Briss..( Gen. mad ——— —YACINIHINUS. Z'emm. Porphyrio. Aldrov.. . PRATENSES.( Ord. II. Tr. 14. xii Procellaria anglorum. T'emm. ——— cinerea. Lin. cur. Gmel., Lath., "Rana: obscura. Lin. cur. Gmel., Pemni® Ranz. — pelagica. Gmel., Lath., Temm., Ranz. —— l’uffinus. Lin. cur. Gmel., Lath., PTEROCLES.. Temm. (Gen. (3. ) —— @AccHata. Stephens. . d ——— wARENARIUS. Zemm. . È —— wsetarius. ‘Terza. PUFFINUS. Pyriss. ( Gen. 80. E ancLortm. Ray, Bonap. —— cinereus. Cuvier. osscurus. Cuv., Bonap. . PYGOPODES. (.Ord. V. Tr. II. ) Pyrgita domestica. Bose, —— montana. Boie. PYRGITA. (Fam. I. Gen. Fringilla) . PYRRHULA. £riss. ( Gen. so. d europea. Vieill. , — vuLcaris. Briss. Pyrrhula. Aldrov. .. PYRRHOCORAX. Vieill. (Gen. 9 La —— arpinus. Zieill. —— 5racuLus. Temm. 4 ——— Pyrrhocorax. Cuv., Temm. Pyrrhcocorax. A/drov. , A RALLI. ( Fam, I. Gen. Rallus) . RALLUS. Lin. ( Gen, 73. ) aquaticus. Lin. —— BaiLonir. Vieill. .. s Cauroropus. Nobis . 096: —— Crex. Lin. i È ———: parvus, Scopoli . ; È Temm. II. 93 HI. ivi II II. ‘95 SILTESIEI (SX) Sì (°°) SI IISITTTE 3 256 INDICE ALFABETICO Rallus Peyrousei. Vieill. . .. .. — Porzana. Lin., Bonap. È È È _——— pusittus. Pallas, Lin., Bonap. . P RECURVIROSTRA. Zin. (Gen. 81.) . e AvoceTta. Lin. REGULUS. Ray. (Gen. 3a ) «o Cfistatus, ‘Aldrov. . i @IGNICAPILLUS. Mobis... «non cristatus. A/drov. 3 bi e VULGARIS. Zieill. Rbynchaspis clypeata. Ica, Steph. (ig ) Rubecula. Aldrov. . Rubicilla. Aldrov. . RUSTICOLA. Vieill. (Gen. 62. ) ii VULGARIS. Z'icill. 3 na . Ruticilla. Aldrov. . SAGITTILINGUES. ( Ord. IL Tr, VI. x Saxicola aurita. Temm. . La ssi CaChinnans. Zemzm. . ° ° ® CI ———— enanthe. Bechst., Temm. è é —— rubetra. Bechst., Temm.(fig.). » è rubicola. Bechst., Temm. . è . 6 Stapazina. Temm. *. . . SAXMICOL/. ( Fam. HI. Gen. Sylvia) È A Scolopax. Aldrov. . 3 . SCOLOPAX. Vieill. (Geni 63. na è . = wrgocephala. Zin., Gmel., Lath. . è ——6 Arquata. Lin. . . o = belgica. Lin., Gmel., Lat. - . — Brenmn. Caup. 2 3 3 . —— Cauipris. Gmelin. . è A è «—— cantabrigensis . Gmel. È È - —— curonica. Gmel. È P PE | ——— gallinacea. Dumont.. . y —— Gattinaco . Lin. (fig. ) È 5 : ———6m Gactinuta. Liz. . P È 3 — glottis. Lin. . . . d « ——— lapponica. Lin. . . . . ——— Limosa. Lin., Lath. . 7 ‘ 3 = mayor. Lin. È : ” . ———_ "media. Frisch, Ranz. . b è =— minor. Aldrov. (fig.). . - 3 —— Phaeopus. Lin.. . —— Rusticola. Lin., Temn!,; Ranz. È Bonap. ——- Subarquata. Lin., Gmel. SITTA. Lin. (Gen. XI. ) —— euroPza. Lin. (fig.) . ,. » Totanus. Lin., Lath. v ‘ P Scops. Aldrov. 7 ì È È SERICATI,. (Ord. I. Tr. Ill, Do . —— viscivora. Nobis... SYLVI/E. ( Fam. VI. Gen. Sylvia) TACHIDROMI. ( Ord, IV, Tr. II. d Tadorna. Aldrov. . s — familiaris. Botze. . P » . Tautalus Falcinellus. Liz. + da Tarda avis. Aldrov.. ; TENUIROSTRES. (Ord. II, Tr. xi) TETRAO. Lin. ( Gen. 099 È —» Alchata. Gmel. —— alpinus. Nilson. Za andalussicus. Gmel... : —— arenarius. Pallas, Gmel. .. Bowxasia. Lin. . 5 " —— Coturnix. Zin., Gil 3 è ——+6wv Francolinus. Gmel.. —— gibraltaricus. Gmel. . —— minor. Aldrov, ( fig.) —— Perdrix. Zin., Gmel. ) —— petrosus. Gmel, ne —— rufus. Lin. ; DA —— rupestris. Lath. È Ù $ i —— Terrix. Lin. (fig.) x ——— UrocaLcus. Lin. È A 9 'Tetras campestris. Leach, Stepli. . A Thalasseus cantiacus. Bote. ; O) at be) e > a, © | 07 exe. ‘20 (nè ge _e.. 0. go .0° q/ 9" eso la . INI bay ss) s hey SI ttsBI Lita SPRRIEKEL Ps PETE FELPE I: 295 260 INDICE ALFABETICO Thalasseus caspius. Boz: .. THALASSIDROMA. W'igors. (Gen. 8 —— PELAGICA. 77 igors. MURARIA. Bonap. — phoenicoptera. Temm. Tinnunculus. Aldrov. ( fig.) TORQUATI. ( Fam. Il. Gen. Charadri ———— Torquilla. Aldrov. .. Totanus. Aldrov. TOTANUS. Bechse. ( Gen. 9 —— :egocephalus. Beckst.. — CaLIDRIS. Bechst. —— Chloropus. Meyer. ——— ruscus. Leisler . ——— (5LAREOLA . Temm. —— GLottis. Bechst. -—— YypoLEUCOS. Temm. = imosa . Bechst. <= maculatus. Bechst. — _ÒcHropus.. Temm. Pugnax. /Vilson. ——— P—sTAGNATILIS. Bechst. Tringa. Aldrov. TRINGA. Brisson.( Gen. 6a: ————— —ALPLNA. Lin. — arenaria. Lin., incl auslralis. Gel. canuta. Lin., Gmel., ‘Lath. ii fusca. Lin. cur. Gmel. Gambetta. Gmel. è grisea. Lin , Gmel., Lath. helvetica. Lin. Hiypoleucos. Liz., Lath interpres. Zin., Laih. lobata. Lin. cur. Gmel. MariTiMa. Bruunich. . MINUTA. ÉZeisler. nevia. Gmel. nigricans. Moniagu . Ochropus. Lin. ; platychinca. Temm. . pusilla. Montagu. . pugmwea. Nobis. . rufa. Wilson . = Squatarola helvetica. Lin. GREG: FIGIOSRGERGESRET . ® LI ® È sv È ° C CI 0) è o e . TICHODROMA. I/iger. (Gen. 22.) CineREA. Lin, Chl Lath. ferruginea. Diane s Ranz., Meyer. Glareola. Lin., Gmel., Lath. hyperborea. Lin. cur, Gmel. islandica. Zin., Gmel., Lath. pugnax. Lin., Temm., Ranz. . bi ggr << + erge s) Brig, Da ba è ZII. dT 0% su a 0 [IESERESESE ESE! 27 1 I . 2795 III. EE SET ELRFELRERRS DEI NOMI LATINI Tringa striata. Gmel. È. n Ù s ———_— SUBARQUATA. Temm. .. , 5 . Temminc&it. Leisler . 4 N i —. Vanellus. Lin., Lath. de variabilis. Meyer, Temm., Ranz. Trochilus non cristatus. A/drov. TROGLUDITES. Leach . (Gen. 29.) — ruropaus. Leach, Vieill. TURDI. ( Fam. 1. Gen. Sylvia) Turdus. Al/drov. i —— alrogularis. Temm. ——— Cinclus. Lath. + È 7 È cyaneus. Zieill. : : s —— cyanus. Lin. cur. Gmel., Temm. —— dubius. Bechst. ——- iliacus. Lin. I Penne Vicill., Laghi; ——= Iliade. RICA È . —— @1leucurus. Lin., Ciel. Lah. ; . —— wMerula. Lin., Temm. x È . —— wmusicus. Lin., Temm., Vieill., Lath. ——— pilaris. Lin,, Aldrov., ‘Temm: —— roseus. Lin. cur. Gibb . —— saxatilis. Zemm., Vieill., Bale: d È —— Seleucis. Lin. cur. Gmel. . n . —— solitarius. Lin. cur. Gel. —— torquatus. Lin , Temm., Vici Lai. —— viscivorus. Lin., Aldrov., Lath., Temm., Vieill. TURNIX. Bonaterre. (Gen. 47. d: anpatussica. Vieill. (——— GIBRALTARICA. Vicill, - Tylade . A/drov. 4 4 + . . Ulula. A/drov. ù Upupa. Aldrov. ( fig. ) A UPUPA. Lin. (Gen. 21.) . } . Epops. Lin. (fig.) . . ; Urogallus. A/drov. Cig Vo VANELLUS. Briss. ( Gen. 57.) cristaTUs. Meyer. —— Gavia. Steph. . ; ; 1 —— melanogaster. Bechst., Temm., Ranz. Vitiflora. Uldrov ——— Oenanthe. Steph. —— rufescens. Briss. Vulpanser. Aldrov. . VUL'TUR. Lin. ( Gen. Hj. ———— wbarbatus. Lin. cur. Gmel. —— hassefiente. Ruppel . ——— wcinereUs. Lin. — uLvus. Lin. ———— fuscus. Lin. È , è —— InDIicus. Sonn., Temm. . ; Tomo ILL. arundinaceus. Grel., Pieill. F Bonap. i So (er) [JHITISHETIS hey Len Ray SIITIITATTT STA ° a ° Ù o U 205 Vf IL. sui UNE IL ID N NDIN NS NNONO”DNDN IN O Rei O 0 0a 00 INNI ion DD) TU INI Gi 201 217 ivi NN = O Tip ivi 226 205 21I 210 19$ 219 198 217 207 208 203 . 229 wi 215 81 183 181 182 180 — 255 IL. 256 III. LANA I. I, 224 II. 232 257 254 222 221 210 166 185 10 Ù 167 . 186 ivi 3 187 262 INDICE DEI NOMI LATINI Vultur Pernopterus. Lin. cur. Gm. , Borckhaus . 240 ) Z. 6 III. Xema melanocephalus. Boze. (fig) DIRI, è—6 vminutus. Boze . —— ridibundus. Bose. pa ; ° Yunx. Aldrov. . i 3 ; È È YUNX. Zin. (Gen. 13.) . —— TorquiLLa. Lin. Cia INDICE ALFABETICO - DEI NOMI VOLGARI TOSCANI A bbriccagnoto | se Acertello (fig. ) .. Acquatica . da 0 E Agassa. . Agassella (fig. on Agazza. . Aghella .. o. ont. Airone forestiero . ——— maggiore. . — MINO + — piccolo . .. Albanella . = col collare . —— piccola. . +. —— reale, . |, — rossiccia. Albastrello. Aliuzza di color bian- co ( fig. ) Alocda LEI A — bianco . È —— comune . . | padule . . Allodola. 7. Lodola. Alpiggine . RA Alzavola . . ZII 118 Anatra. . . — 147 = Colembaccio. IIZ —— di coda lunga . — — d’ inverno . ., — — ‘marina. . — Querquedula. Tm. ui = wsalvaiica. ZII. 155 i i 162 Anguinella. e ORA Anima-di-guardia. ZII. Anima-di-sbirro . — grossa Aquila anatraja . . Z. ESTE [TI —— di Aquila Bonelli III. 188 comune. . . Z. 16 —— di mare. 15 —— imperiale . — 17 —— nera. — 16 —— rapace. . — 21 — reale . è. +. — 20 toscana. è. —- 2I ——-. Valeria. . — 16 Arzagola\. >. (ito DER 152 Arzavola:. (è. die 150 Assiolo. . Li"93"9 Astore. I. 30 55 61 Astrolaga. V. Strolaga L Averlata, 1a WII "i99 —— capirossa — 98 cenerina (fig). — 96 forestiera — 102 —— gazzina (fig). — 97 grossa . + — 99 —— piccola. . . — 100 —__ “as è. — 10I Avia... eII46 Avvoltojo . 9) 3 PI) 186 —— barbuto. deo MET —— indiano. +». .ZII. 187 —— nero-leprajolo. Z. Balestruccio — = ripario . — ——- salvatico. . ., — Balia (fig) . + II —— nera. . .,—- 5 Ballerina . — —— gialla —_ — vedova . — 7 I Barbagianni . ; I —— salvalico 69 Barbiglione — 179 Barletta 0 ° Ù) o 5a 264 Barletta ceciata . —— cenerina —— mischia , — piombina . Baruzzola . . Basettino . Batticoda Bianca. è — gialla Beccaccia . . —— di mare (fe. ) e marina. Beccaccino . = coda-larga . maggiore e minore. — reale (fig). —— —_sordo Beccafico —— .canapino —— di padule —— wordinario Becc’-a-forbice Beccamoschino Beccapesci Beccaranocchie . Beccastrino Beccofrusone ( fg. NE Becco storto . Berta... .. —— grossa —— rossa . e Minore . Bertina Bestiavolina _.. Biancola . Biancone . . Bibbio. . . Bibbo . Bigia . — grossa . Bigiarella . Bigiòla. “MRI igione , Bocca-lepre Bonicola Borgognone . Bosco . A Bozzaracchio. Bozzolo . . Braviere .. Brecciolotto . maggiore . INDICE ALFABETICO ® I III. . II. Puj ( (©) <> URELTILENEN LS . ZI: 9 x [I{SH[T{[Ssnl® hay Le lan] ISII: 52 ivi ivi Brinzo. . . Bubbola ( fig. ) I Cacciatore * Cagnaccio. . . .ZII. Cagnolo . . Calandra . Calandrella Calandrino . Calandro .-. °°, forestiero . Calcabotto te SRO SE e SSSEsSI IIS] Calenzuolo Calidra. Campigiana . Canaparola b Canapiglia . . III. Capapino:”. vt... 00 Gia Catiuas "i. # II. Cannajola. i 284 II. Canndnecelome Mer Cannevarola . . = Canone scio II. Capinera . .Z 247 IL. nera . I’ Caporosso. .. Z. 99 Z2I. —— maggiore Capo-torto .. Capovaccajo ( fig. wi Cappella s Cappellaccia È Capponaccio . Cappon di padule Cappuccino . . Cardellino. Cardello . + Carderino. . è» Carderugio . +. Carrucola. Casarca Castorchia. V. Casriche Castricaî . olii —— bigiarella . capirossa grossa . . —— palombina . —— tramontana (fig.) Cavalier d’Italia. . Z Cazzalbagio . . .Z Ceccalti . je ngi Celega padovana. . Cerzia cenerina .. + >=——— murajola .: . DL ISSELEZINI ci TE SI STIrtisi [JSN DEI NOMI VOLGARI TOSCANI Cesena: x cu ZI 209 Cessajola . .. . . —. 29 Chio-chiò. .. LARE Chie 4 n4 Chiurlo . I. 328 —— grosso . dle ZE —— maggiore e, — 320 —— piccolo. , — 322 Cianfruscola ( fig.) . III. 36 Cicalone . è {ile inn‘ 100 Ciccgna bioncd di. 44701330 —— nera (fig.)., — 338 Cifolotto ., ., «143 Cigno reale . ., .III. 172 salvatico 4 . — 170 Gincerali o x 43D15 Cinciallegra di -— cenerina (fig.). — 18 —— Maggiore - + — 14 —— Minore. 1 . — 17 —— piccola. +. +. — 16 Cincia bigia ( fig.) . — 18 + codona. è è -— 20 —— col ciuffo , . —. 19 —— dalmatina ., +. 212 —— puticchia . » romagnola «. Cinciarella . +. Cincinpottola. Cingallina. ., Ciuffetto:»p.i ia Ciuffolotto: |. sui Giurlelto:. gt) ZE Ciurlottello (fig). Ciurlemino: Ta e Ciurlotto . .. a —— marino. . — nero. . . —— piccolo. . Civetta sE. 76. 111. —— capogrosso. . I. 79 nostrale. Z. 77 III. 201 Coccolone I. Coda-lancea . III. Codatremola. . . II. 29 Codibianco::.. Lodi Codibugaolo .. ; Codilungo . è i Codinzinzola. . : — gialla . +. + JI 35 Codirosso . . . I. 232 = col petto ceruleo = 237 Tomo III. hy SILILIESITITLTR SE © o) faaj (S°) (©) Codirosso maggiore , Z. + ordinario . , — ——— sassalile. er —— spazzacammino. — Codirossolone . — Codirossone . +. — Coditremola . II Codoncino _. . . — Codone. II. 23 III. Codotremola bianca. — gialla . IZ 35 III. CGolimbo:;.. Savi se Massimo . . — minore. . , =-- Colletto Collotortor 10, , gl Colloverde . . Colombaccio. . . IL Colombella . . Colombino . . . e è i] Colombo torrajolo(fg ILL I Coracianii’ riu alpigina . .— Corallina cenerina spruzzata . III Cornacchia. Z 116 — nera. + I. 134 bigia: a Leica Cornacchiella +: Corriere grosso ——— piccolo. ..; Corrierino ». » Corrione. . è col collare . biondo . +» Corrisodo . è è Cornacchia +. ». +. Corvetto... . è Corvo (fig.) . —— aquatico (fig. YI ——— wcorallino . . —— de’ campanili . —— maggiore —— reale (fig.). ——= imperiale ( fig. ) nero (fig.). . Coturnice . . . + 6 ymcomune .) Covilello . . . + Crespolino Crocchiotto . Croccolone è .. ° 0 sc c ® + ° o FIIEIELLISELIAITISIMET C ly oNS 265 266 Crociere .. 147 delle pinete bo dii Crocione . . 148 Gucce+. : 00/1184 «STO Cuccumeggia. 97 Cucule nero e bianco col ciuffo . — 155 Cuculo . +. — 151 —— comune. — ivi —— epatico . — 150 ——6w francescano — 151 rugginoso , — divi —— col ciuffo ( fig.) — 1154 Cul-bianco .: I 221 I. 274 abbrunato . . 4. 226 Cul-rosso.. . . . — 233 Cutrettola . II. 29 32 —— di primavera . IZ. 35 — gialla . II. 35 INI. —— piombina . . IZ 29 Cuttì II. 35 INI. 214 Capo-Nero .. . — 219 Damigella di Numidia. ZZ. 334 Dardanello . . I. 167 Domenicano . . I. 134 Dottore ( fig.) . +. 4 136 Fagianella. . . + IL. 221 Fagiano 3 Le —— di monte (fig. NI — 179 —— alpestre. 182 nero. . ‘ ivi Falaropo iperboreo LI. 11 rosso . 13 Falchetto di torre (0g; DE IL 47 da uccelli .. 43 Falaglione (fig.). . I. Falco aquilino bianco. I. 28 — —< scuro. —— hcastagnòlo . 61 + col petto bianco, ivi fringuellajo. 58 ——— nperegrino . + —— pigargo. —— reale . . ——- terzolo . SIIIIUIITIIT: (e) dv ivi —— kbiancone . 27 =— alzato . 33 —— wGappone. I. 29 III. 191 197 Guculo . I. 50 —— di padule — 60 —— grillajo. INDICE ALFABETICO Falco lodolajo «. -. 7. —— pescatore :. . — : Falcone--. -.,0-. i — Fanello -. . Il Fenicottero Il. ‘63 III. Fiammingo «. . . IL. Fiaschettone:.. . . — Fifa. - ME Filunguello pi, alal Fiorrancino +. Fisthibhe. HIRING #07 — col ciuffo III: — femmina -. . — —— maggiore + . II —— 1terrajolo (fig.). — ——— turco .. . + III. Fistione. 7. Fischione® Fiumalbo (fig.). .JZII. Folaga (fig). . . — Folaga comune (fig.) — Folcola (fig) . »e— Foramacehie. . I’ Forapaglie .. I 295 Il. —— castagnolo . . ——— macchiettato — Forbicione ;.. . . — Fornajolo.. — Fossaccio:. -;-. :, è. MH. Fossajone . ‘ Fottivento —. I. Francolino . -ZZ, - 187 111. so di monte .. è. IL. —— degli Italiani . — Franguellina. +. . — Fraticella. III Fraticello. Mi Fratino II. 243 Fringuello .. (A —— alpino , . . — ——— di mare . ZII. —— marino. . », IL. montanino (fig.) — Frosone . . è. . Frullino .. . . è. — Frusone -. . — @abbiinello; x «III. Gabbiano III. 57 58 _— céneriro II comune . —_ corallino (Îg). —_ — COrso .. +. — — mezzano . è DEI NOMI VOLGARI TOSCANI Gabbiano nero . .Z/5 48 — reale . —. 57 —— terragnolo . ZII. 70 72 Galetra . . s Int. ivi Galletto di bosco . I. 109 183 — di maggio. . £ 183 —— di marzo ..., — ivi —— marzolo . ., — ivi Gallina di Faraone . Z/. 208 = wpratajola . . — 219 Gallinella. . . . — 371 ——— palustre piccola. — 379 terrestre . . — 374 Gallo; .0.; — 200 — di monte mino- resf'fig.)... . — 180 Gambecchio. . . — 289 Frullino +. — 291 Gambetta. . .., — 263 Gambettone . . . -— 303 Ganga. el 3978 Garganello +. .ZI. 123 Garrulo di Boemia (66; ) Z. 109 Gavina III. 59 Gazza Ghiandaja. os Le 29 —— marina. +. +. — 105 Gazza marina edll,.,:32 Gazzera ... er eZ. 124 comune. sta iRÈ Germano di mare .Z/I. 126 —— marino. .., — 158 —— reale ali 0 turco . . — 138 Gheppio (fig.) .. . I 45 di fabbrica. . — 46 —— di grotta . . — divi —— di montagna |. — ivi ———— wi torre. .. — ivi —— —— diverso . — 49 Ghiandaja. +... — 122 ——— comune. . ., — 123 ——— nocciolaja . — 133 nucifraga » . — ivi —— marina. . +. — 104 Ghierla. 7. Averla. Giallettò. 0a ee 1 84 Gianna piccola — 349 —— rossa — 346 Glareola . +. — 215 Gobbo rugginoso. . III. 1k2 oloni... + BISI 267 Gorgoglione . . I. 175 Gracchio . 2. — 126 ——— forestiero +. — 130 Gracchiellaccia . . IL. 54 Gracchiola efrjoi AIA Granajola. .. +» +ZII. 152 Grandule . 4 II. 170 Granocchiaja. . . — 346 Gran-Piviere . < — 226 Grecarello . «III. 152 Gricciolo . sn ir: 129 Grifone . . £. 4 III 186 Grottajone . PA AA Lo) Gruccione . .. . — 174 Grue: ana i Ah 391 comune. . — 332 Guacco . . . . — 359 Guaja ( fig.) . 97 piccola . . — 101 rossa . — 99 Guairo .III. 58 Gufo comune. cda A grosso . . — 69 — reale . — 68 salvatico . . — .80 Guglia (fig). . . — 47 Ispida.s. .. è 20 pidy9 Labho,. ;ge. . nisisto dito 40 Lagopodo . . II. 185 Lanciabue . si. 2 Laro fosco .III. 58 Lecora . ee dl ci 20 Lodola ( fig. si «Dro buona (fig) . — ivi — Cappellaccia — 54 cappelluta . — 53 —— de’ campi . 40 — de’ prati . . — (66 ——- gola gialla . .I/Z. 221 —— maggiore (fig. ).JZ. 56 panterana (fig.) — iv Ledolajo . sa 2 Lossia volgare . . — 148 Lucarino . ° — 120 Tula e . I. 295 —— bianco . . — 294 grosso . . — 291 —— piccolo . — 292 verde — 290 Luicchio . P — 293 Tarpelta 3% scope rl 23 Maciola:\. 0.0 serre rol 322 268 Macrosa . «III 127 Magnanina . I. 264 299 Marangone ( fig.) .ZIZ. 103 —— Largup. . . — 106 Nigod.. . . — 108 Marino pescatore . — 55 Martinaccio . ZII. 57 58 61 Martinello. +. +. I 236 Marza]jola. . +. .ZIL Marzajolo. .. . Maschera corallina . — 67 Massajolal®%. è. » SL 222 bianca. Z.224 III. 210 Mattolina . » II. 66 Mergo. /. Smergo. -— Domenicano .Z/I. 123 —— Oca... .0. — 121 —— Oca minore . — 119 Mergone . . » — 123 Merla. ViiWerlo. Merlo acquajolo. . 7. 200 —— acquatico +. ., — 201 —— —— maggiore. //, 233 = col collare . I. 207 —— col petto bianco. — 206 ———— comune ., ., — 205 —— sassalile. — 219 —— torquato . +. — 207 Merope . — 195 Mestolone, II ‘26 DI. 152 154 Mezza-mosca. . .II2. 6x Miciola e PAIS, Migliarino . +. — 90 -—— di padule . — 89 Mignattajo . — 327 Mignattino IMI. 79 95 zampe-rosse .//Z 83 Mignattone. IZ. 328 ZZZ. 81 86 Milano . . 2.30 ZII. Mivola ; .. ZZ. 164 —— domestica . .ZZI. 228 Tortorella. +L, — ivi T'ottawilla( 0, 40,05 Trabucine «DE, 396 Tufletto ° +17 19 —— grosso e e, 24 -— piccolo . «x +» — ivi FOSSO è. . è — Ivi TuffobnoV::\' na — divi Tuffolo . ‘è + +—17 19 — grosso è +. — 24 Tuffolone. + —283 31 Uccel bel-verde (îg.) I. 179 —— Pescatore (fig.). — ivi —— Santa Maria (fig.) — 178 Uccelli di bel tempo. ZZZ. 156 Uccello delle tempeste. — 43 Upupa (fig.). . . I. 183 Une, at e a (444226 Urogallo è +. + è — 18: Usciolo I. 74 Usignòlo. Ki. Rusignòlo. Vaccaja bigia (fig) . I. 7 scura (fi. ) e — dvi Valeria . . «+ — 16 Velia capirossa — 99 —— cenerina (fig.). — 97 — — mezzana (fig.) — ivi INDICE DEI NOMI VOLGARI TOSCANI Velia maggiore ferru- ginea ; piccola . . ——<@< @rossa minore Venturone è +. Verdello . Verderello .. +. Verdolino. . . Verdone ST e bastardo” e Veregino . . Verla. VW Avcital Verticello. .. + Verzellino. _ + Volp'oca. . « Voltapietre _. è Voltelino*: » è Zafferano. è —— mezzo-moro Zigolo capinero . —— ella neve , —— di Lapponia —— di Mitilene, —— giallo . +. —— muciatto . nero Zivolo. fo cemune +» — de’ prati giallo s—_—_—6 mmuciatto + —— nero è. +» n [IPPETRIRI INDICE ALFABETICO ‘DEI NOMI F RANCESI À guassière . vii. ao Aigle criard . Z. 23 ZII. 190 —— imperial. — 19. — :89 —— plamtif .—23 — 190 —— royal .—21 — dvi —— tacheté . — 23 —. ivi Aigrette grand |. . IZ. 348 —— petit. ». — 349 Alouette Calandrelle. — 68 — Cocheévis.. — 54 — à hausse-col noir. II. 222 — des prés . +. II. 414 — grosse. . + . — dI — Lulu . . + — 66 — ordinaire ( îg.) — 56 Arléquin,. .. «271 Autour. ..° sla n56 Avocette ..., o II. 366 Balbuzatd.. ltd Barge. falboruidii 9028 —— aboyeuse. . . —.269 —— rousse , .. + 300 Bartavelle. .. .. . — 192 Bauscarle. . ft Bécasse .. 4.0. "ZI. 305 Becasseau. .... . — 274 —— Brunette . . —.284 — Cocorlì. — 287 —— violet... — 204 Becassine double... — 310 — ordinaire (fig.). — 318 —— petite NE — 313 Bec-croisé |... + -— 148 ——— des sapins . è — 151 —— erroquet . . —. ivi Bec-fin Cisticole.. I. 281 —— de Provence — .266 Locustelle . — 278 —— melanocephale.. — 26$ Tomo III. Bec-fin Orphée . .. L —— phragmite ... Fave: ue —— siffleur 0 0. —— veloce .. Bergeronnette de prin- temps. II. 35 —— jaune .. Bihoreau (fig.). Birkhar (fig. ) pe Blongiois.. .. + Bouvreuil. . . . Brachiòte . . Bruant à téte noire . —— de pré.. —— des roseaux. fon... anne ti —— Oriolan......., Proyer . Brunette ,. A Busard des marais. . £ —— Harpaye . — Montagu . — Buse .... . 1.30 IIL. Bondrée. . . Z. = pattue . . ., — Butor'iaigg eb BL Gaulleit' 0 o COS Calandre . nba Calandrelle . r. ‘Alinegio. Canard.à iris blanc . ZL. à langue queue. —— Chipeau —— couronné .. de Miclon . double Macreuse. —— Garrot _. ——_e Kasarka. ... fp dei. BILIA 1P4®S III 274 INDICE ALFABETICO Coulicou noir et blanc. /. Canard Macreuse .Z2I. —— Milòuinan (fig.) — —— Nyroca. . ., — ——— Ridenne . —— sauvage. —— siffleur.. — — huppé — Souchet (fig. ). = ‘Tadorne Cannépetière . Canut. ‘ Casse-noix —. . Castagneaux . Catharte | Pernoptère.. I. SQIBITIITI SA DC) C) Cat-marin. 7. Plongeon . Ceinture de prétre . ZI. Chantre ©. è, D.* Charbonnière Mésange. Il. — pélite. . . Chardonnéret. . po Chat-huant . . . 4 Chevalier brun . . ZL. — Gambette . . — —— stagnatile — —— sylvain. . — Chevéche . . SRL £ Choquard des CRI o — Choucas .. Chouètte à aigrettes- ' courtes. È. ‘. — pétite ‘. . — — Tengmalm. . — Cicogne blanche. . IZ. noire ( fig.) — Cincle plongeur . . I Cmi #f 3, 2 EL. Cocorli. Y. Bicasibine! Colombe Biset-( fig. i — —— colombin ‘. Combattant . . — Coq-de-bruyère à queve fourchue (fig) . — = grand . +. . — Corbeau (fig.) . . Z Corbine RN i Gorlieni 0 NI VV PUNZA Cormoran grand (fig.) JZ/. mi ‘Largup. (./lL' — Nigaud . e. — —__ Tingmik —_ Corneille noire . . 4. Coucu. — 128 130 1/0 160 162 147 138 Coure-vite isabelle” .- Courlì. vert. d' Italie. ° Courlis de terre . —— petit Crave . Cujelìer . Culblanc . Cygne à bec jaune _— domestique i Draine n Ecorcheur sauvage . Effraie ©. ©. Emerillon. Engonlevent Epervier . Epièche (fig. ) — ‘pétit Epouvantail -. Fturneau ( fig. ) Farlouse . Faucon —— à pieds rouges . — Cressérelle (fig.). —= Cresserellètte -. —— Cressérine . Fauvette à page Jaune à téte ioite — Babillard —— des alpes —— des marais . —— d’hiver. —— grise . — passerinelte . — pélite Flammant. CÒ ba N Baiettitet, II. rabecsiiledda DI DET SSA LISSIFITSITI Foulque morelle (fig. VINI. Francolin. Frayonne (f8; a Freésail Freux (fig. ) + Fringille espagnole : Friquet «+ IL PA Ce) Ganga Cata. ... »; cas Unibande . Garrot. 7. Canard. Carl Li ao Gelinotte . . . è. ZL Gobe-mouche ._. — Hobereau li DEI NOMI FRANCESI 171 173 123 184 3 sed Collier blanc, — 5 Goéland à manteau bleu. ;._. AI. 57 ———— e NOM. — 54 = mà pieds jaunes. +— 58 Gorge-bleu . . . 4 237 Grand-Duc . . . — 69 Grébe à joues grises. ZII. 22 ——— COMU . . , = 21 — de riviére . , — 18 —— huppé e e 24 n oreillard . — 19 Grimpéreau . . . 7 188 —— de muraille. .. — 186 Grisette ._. . . — 253 Ggiver x. —— greater (fig.) + Cormorant common. crested. . — shag 5 Courser cream colou- red. Cracker Galianie Crane common . Creeper common ————— wall. à Crossbill common —. ZI. = wParrokeet . . —= PELI [SER Crow alpine .. . I. carrion. , = —.= hooded. . , — ——- red legged. . Cuckow common . Curlew common. E. Daw Jack. . sil = Diver black- tiroaled. LIL. northern —— red-throated — Scoter black Dottrell . . Dove Turtle . Duck golden eye. . JI. —— long-tailed . —— red-crested., . ——= nscaup (fig.) —— wtufted , — velvet . È —— white- biadel x —— wild. . . +» Eagle golden. — imperial — Osprey. . n SCA + 0° spotted . . + Egret great n little . o e Falcon Harpy . — hobby . . ingrlaD. è i kite .W . —— kestrel (fig. ) —— peregrine . —— rough . stone . Finck bramble e (lg ) bull. —— chaf. coi ° ni [i n SILLITIISISITTTSIBITETI ba I, "N DEI NOMI INGLESI Finck citril PISO ‘IL 123 I gold. Pagin — I18 —_—r— Serin . è . — 133 o SNOW è 00. — 116 Flamingos red . — 364 Flycatcher spotted . — ‘3 —— pied e —- 5 Francolin. — 189 Gadevall . . è. ZI. 160 prtvealo common (fig.) II. 382 III. ———— _éCacker. . . II. —— small . .., , — 380 —— spotted.. . — Goat-sucker-. . . I 158 Godwit common. . IL. Golden or green Plover — 236 Goosander . . .Z/I 123 Goose bean . |, Grouse black (68) - ). cs hasel — rent — 181 nno] rudd o — 168 —— white fronted . — 180 Goshawk . F,96 Grebe crested . .IZI 24 —— ared . . — 19 e horned. "27 —— little . .., — 18 — red-necked. . — 22 Griseld ash coloured. IZ. 296 Gros-beak Bull-Finch.— 143 ——€ common — 140 — 250 —— pintailed 171 — rock . , . 186 — sarde . |, 193 wood. 182 Grunling. . +. . — 135 Gull arctik 1 HI. 47 brown-headed. —. 64 ce Common . — 61 — herring. + —b57 58 — little... . . — 69 —— wPomarin . . — 49 —— wagel . ... — 54 Harpy Falcon . I. 6: Hawk Sparrow . — 58 Hen-Harrier . — 64 Heron common . . IZ. 344 —— crested-purple. — 346 —— little — 359 = night (fig.). — 354 279 Heron Squacco' . . /7. 352 Hoopoe common (fig. '. 7. 183 Jack-daw . 100 lat ED Jay. tto hi) Ibis bay alla glossy è JI. 328 King-fisher common. I. 179 Kite black — 38 Lapwing - «i 0 EDI pio swiss i — 255 Lark crested . bb dusky — lo — lesser-crested . — 66 — mongolian, . —- di shore . -.. 758 pri: — sky (fig). . ZI 5 pari fr) pig 40 wood .. ©. .—42 66 Leg Grey. . . .III 176 Magpie i I. 1294 Martin . . . . — 164 sand . . . — 167 Merganser «III. 123 —— redbreasted. . — 121 Nightingale . . . Z 24 Nunn smew or white. Z/Z. 120 Nut-Cràcker . .- . 7. 133 Nut-hatch (fig.). . — 136 Nyroéa i 0 i (SH ao Oister-catcher Pie (fig.) JZ. 130 Oriole common . I. 191 Osprey + è +... — 16 Fagle . .. . — 13 Owl great. -cared. . — É9 — little, - — 77 long-eared . — 7” Scops-eared _. — 74 — &short-eared. — 72 — Fawny.. — SI Tengmalm . — So —— white .. . . — 83 Partridge common . IZ. 197 —— greek .. .. — 192 Guernsey . — 194 of Barbary . — 191 — red.. |’ — 192 rufous inegsichi — 191 Pecker. Y. Vood-Pecker.' Pelican great-white . ZZZ. 100 Petrel cinericius.. — 39 —— stormy . — 43 —. 12 Phalarope grey . — red . Ù o: e 280 INDICE ALFABETICO Pheasant common «. ZI. Pie sea (fig). . — Oister-catcher . Pigeon biset ( fig. ) —— ring. . __ stock. |. —— white- rumped . Pintail Plover curonian.. —— golden. . . —— green . . + —— kerntish. . . long- legged itinged' cs .. Porphyrio blue . Pratincole collared . Ptarmigan. . Reign ST (= SITTITI FIFETETT A Puffin aretik . è. + Maks:iol.. E Quail. . . Il. Rail water ? —_. Razor bill Auk .. .JL. Raver (fig.) è. è. I. Red-breast .. .°0. — Red tail black. . — Ruddy Goose. . . III. Rolle, rie Rook fig.) e Sanderliog +... . Sandpiper common . —— dunlin.. —_ -dusky 0 0 — green ° n n REG Vel le — selninger —— southern —— speckled .. —— — ”ood . Sea. Pie vittima Shieldrake .. . ZII. Shoveler. red-breas- ted (fig.).. _ Shrike.grey.. .. . I — lesser-grey (fig.). — — lesser-backed . — —— wwovd-chat, . — Siskin. .. è. LE: FRI IRA St Snipe common (fig.). — dusky ° ° . — Gambet. .. + —— wgreal —_ greenshank,, I. sia 280 176 230 ivi 161 155 158 161 1b5$ 245 236 ivi 246 233 243 369 219 186 35 4o 200 372 33 113 244 235 168 105 118 250 276 284 265 274 237 -294 265 ivi 278 230 166 156 95 97 101 99 120 313 271 273 — 310 Snipe' jack . — Jadreka: Sparrow Hawk —— hedge .. È S house .. . e . [1] ring. + —— tree. , Spoonbill white Stare coloured common (fig.). Starling (fig.). . Storck black cfg: vp — white .. Swallov common (68) I ——— crag .. .. Hack, «vità Swan tame +. + wand nr fe whistlig. .. Swift cominon —_ white bellied Teal african., . —- common ., —— Nyroca. . summer. Tern black .. —— Caspian. .. greater into — gull billed . —— lesser .. . rosealed + sandwich .. Thrush blue. field fare. lesser-rock . mpissel'.. .« red; . ISIISITIRI È » HI. ° . é ° ° ° ° ° . e ® P e pi e R rose-coloured . solitary . song. .. while (ail Thrushel ring Turnstone. —— n] — —r— wing ° nno Turtle Dove... Titmouse bearded blue. La;eee MRAli l ——— Crested . —— great A _— long-tailed nn fg Na TFI8141 1111131141 54 { RITI: DEI NOMI INGLESI Titmouse Penduline . ZI. Vulture alpine (68). 7 bearded. . — bla dia 6 fulvus + La, Wagtail grey. . . II. —— white . — yellow. IZ. as. III Warbler alpine , . LZ —- aquatick =——6T blue throated . —— Dartford. . . —— garden . —— grass hopper: —— pettychops . — red . ——— € _—— wslart rufous . —— sedge — store-chat . — whin-chat (fig). IIPI]IIfINI Pomo II. 25 Warbler white breasted. /. 7 — —— throated. — _4 — wood . . . — 10 Watervuzle . . , — 4 Waxwiog bohemian. — 33 Wheatear red. Z. 225 III. 29 —— white rumped . 7. 215 Whimbrel. . . . JU. 3o1 Wigeon i #0 I 277 red headed. . — 237 Wood Cock . . . ZL 266 Wood-Pecker great 294 black . I 278 —— greater spotted. — 288 —— green . — 299 —— wlesser-spotted . — 233 —— middle spotted. — 273 Wren... . — 276 — gold crested , II. 231 — yellow . I. 229 Wryneck. . . . — 281 254 253 291 20I 109 210 222 323 147 136 305 INDICE ALFABETICO DEI NOMI ‘TEDESCHI Aiastopel schmuîzi- perfe) Adler fluss. . . . — kònigs . — —— o nattern. è . — —— schreì . . — — see DIA ——— stern o 0. — Alk Tord + III. Ammer garten + II. — gold . — — grau Se — rohr da — schnee. . —_ — schwarz- képfiger. —_ — sparner Mi DIPANA Auer-Huhn. 7. Huhn. Austern-fischer ‘fig.). Bachstelze gelbe. Ii, 11. —— graue UL: weisse . — Baumlaufer gemeine. d mauer . Bienenfresser gelbieh- _ inerente Bluthaufling . 5 II. ——- Brachvogel grosser . regen . Bunt-Specht. 7. Speri Busard màuse. . rauhfuss —— wesper . A Dohle . è ° 0) ° Drossel blaue. mistel —— ring. — rosenfarbige PROGR? Drossel roth . I. — schwarz o, — sing. dio RIO —— stein e —— Wadhholdee — Eichelrahbe — Elstert a, e — Eisvogel gemeiner Ente berg (fig.). ——— —brandt . . . —— eis vemeine — knak Kolben 3 russfarbige . schellen schnattev . spiess + : afelio trauer . weissaugige. welsskOpfige winler . Erlenzeisig 4 Falke lerchen . DETTSEPERFE FERITA FEDE merlen, +. è. rothfuss ——— wtauben . tburm . Finger. 7. Fliegen- Finger . Fasan gemeiner . +. II. Fincke berg (fig. ) citronen — edel. . . + DEI NOMI TEDESCHI co SChrei + Flamingo rothe . Fliegen-Faànger La fleckter . —- weisshalsige su Fluevogel alpen . . 4. Fliugelige schwarz . IZ. Fincke grau . . . IL. Fluss-Adler . . . I Gans blasse + III. —— graue — —— ringel . . .,— —— saat. Fota taucher. dj (mia, Gefleckter. Y. Fliegen- Finger. Geier- Adler bartiger. I. — ——— weisskòp- figer. — —— grauer . — -—— lammer. ... —— —— schwarzer . — weissk6pfiger — Geschackte Austern- fischer . . sull; Giarol Lolcbsadio — Giewizki 00. ine Grasmiicke Chia MO AI —— gesperberte. . — —— graue = —— klapper . — —- schwarz- sche. Leggio — Habicht 0 uri =; Mhuhner: Li Hahn. 7. Huhn. Hocker schwan . Holtz Taube*...; «x. ZL. Huhn auer . . °°, — auer wald . ., — aus der Barbarey feld,i. ... . — —— birken (fg. ) . — —— gemeines Sultans. — grinfussiges rohr (fiz.) 0 d20:362 ZII. _ ipdiaaisolies pati -—— kleines rohr. . IZ. punktiertes rohr. — —— pyrenàische hasel — —— reb. . , — —— ringel wald. . — 139 116 364 283 Huhn rothe reb . . 7. 194 — schwald o — 186 —— schwarzkehlige wald'\.000... 0. 6415184 —— schwarze wasser. ZZZ. 6 —— wsteinenfeld , I. 192 ——€T wWeisse wald. . — 186 Ibis glinzender . . Z/. 328 Kalander Lerche. . — 51 Kauz schreier. . . I. 83 steli —— Tengmalm. . — $o0 — wald . . . — 81 Kernbeisser grilner . Z/. 135 —— kirsch .- + — 140 — rothbrustiger . — 143 Kibiz gehàubte . . — 257 — schwarzbàuchiger. — 255 Kohl-Meise . . *. 15 Kormoran hauben E 107 —— Krahen. . . — 109 —— À%Scharbe (fig.) . Krahe alpen'# ...,.. 7. 127 — blau. . —— grosse ( fig. ) nebel . e. -— 116 DUSS. Ato n 139 raben . +. . — 114 —— saat (fig.) . — stein.o . . — 130 Kranich aschgrauer . . II Kreuzschnabel fichten. — 148 kiefern . Kuckuk gemeiner _.. I 151 Limmergeyer . . +— 10 Larventaucher arciki- sche: ii oa a II 35 Laufer aschgraue strandi ol — dunkel brauner was- SELL eu europe — gemeine baum . I — grinfussiger wasser. ZZ. 269 — isabellfarbiger . — 224 — mauer baum . . I. — punktierter wasser. IZ. 274 — rostrothe sumpf . — 300 — rothbiuchiger strand— 287 — rothfussiger wasser. — 273 — schwarzschwanzige sumpf . . . . — 303 — steindrehende strand. 261 284 Laufer streiter strand. ZZ, 265 — trillender strand . — 256 — veraenderliche strand. 284 — wald strand:. <. — 298 = wasser teich , ., — 280 Lerche baum. . — 66 = berg. «III. 222 — erzgraue Dn pfeifer . . o JI. 226 a onhono - . — 54 —_——— Kalander — Bi kurzsichtige . — 68 Loffler weisse. 3 ) Meerschwalbe Dau- galliche . . .I. 94 =———T rosse oder Cas- pische . + — 97 —— kleine . . . — 95 — rothfussige . n 86 e —sSchwarze — 81 — weisschwingichte — 84 —— weissgraue. . — 89 Meise bart © . II;:3 beutel: +. 4 a = 25 euiblau — 16 —— hauben, — 20 esokobl: mia: — 15 —— schwanz . —' 21 —— sumpf ( fig.) — 18 tannen , . . — 17 Milan rothe . . . ZI 36 =———€ schwarzbrauner. — 38 Move braun SOERBST II. 64 : 9 —— felsen — 4 —— gelbfiissige. . — 58 ——— kleine . ,:., — 69 o mantel. .. — 54 — schmarozzer — 4 — msturm . , . — 61 — weissgraue, » — 57 Nachtigall. . La24 Nussknacker . a — 133 Nussrabe . e . i. — ivi Ohreule sumpf . —— ubu. . |, — 69 è wald — pn — 2werg . — "7% Pelikan grosser + .7/7. 100 Pieper baum .. è. .JZ 42 ——»— wbrach . ii to 46 —— vasser ©) ., INDICE ALFABETICO Pieper wiesen. <- . . 77. Piper. 7. Sand-piper. Pirol gelber . I. Racke blaue ., . — Ralle wasser.. . II Raub-mbve. vi Mive. Rebhuhbn. pes ——— rothe Lea Regen-pfeifer dumm. — —— gol È — = ifalsband 15 — —— kleiner . — —— Lerche erzgraue, — —— weilsstirniger —_ Rheiher aschgrauer . — grosser silber . — _——6 kleiner . . — —— — silber. . — ——<@y mnacht —_ = purper . ia =—— wrohr drommel. — —— roller , — Ring-Taube + — Rohrdrossel ALI? fi Rohbr hubn. 7. Huhn. Sabler. blauffussige wasser . vt e Sager Gansen . .ZI. weisse- . Singer blavkebliger . —— Cettischet. —— Cistea —— Dartforder . dinsen.. —— Fitis 4. —— gekronter — gelbaiichiger griiner. A ——Phewuschrecken . —— Orpheus —— rothbrustiger . —— schieferbrusliger = schilf — schwarzbauchiger. ——— wkehliger . k6pfiger . sumpf . . ——— weiden.. zaun . Scharbe Kooaicot II. Schnepfe heer (fig.) . IZ. Nasi n STAI Schnepfe mittel .. . IZ. n MODI TI e Wald } Schwalbe 2lpen, FINO snaifelsemt ti Masio — mauer . È — rauch (fig, ) i Schwan Hocker . .I/I. — sin Schwarz. fltigelige Stran- dreuter. a Seidenschwanz rothilich grauer (fig) . . I Sonderling cin ZE Specht grosse bunt . I. detasa grùn . o —» kleine hunt -——6 wmeise gemeine, ——— schwarz. è. . Sperling feld. . . haus A Staar gemeiner (fig. ) Steinschmitzer braun kehliger (fig. ). — grauriickiger . . — schwanz kehliger. — Stapazina. Z.225 ZI. Steifsfuss gehaubter . =— wgehornter + — geohrter . DIESIS, ag di —— kleiner. . Storch schwarzer (fig. IL ee) weisser . IHTESII IZ fu I. Strand-LaAufer. r. Liufei er. Strandreuter schwarz- fliigelige. . + DEI NOMI TEDESCHI 285 310 Sturmvogel aschenfar- 318 biger 39 305 kleinster 4 43 172 Sumpf Liufer, V. Lanfer, 168 Tagschlafer . I. 158 164 Taube Holz (fig.) . 27. 158 170 meg i.e — 155 163 Turtel . — 164 173 Taucher schwarzhal- 171 siger . » III. 28 —— schwarzkebliger. — 29 233 rothkehliger . — 31 Tord Alk. . . .— 33 109 Trappe grosse +» . II. 219 250 —— kleine . . « — 221 143 Treter. V. 77 assertreter . hi Wachtel . . — 200 145 Waldhuhn. H.Hahn: 136 Wasserhuhn. 7. Huhn. 139 Wasserlàufer. 7°. Liufer. 108 Wasserschwdtzer. . Z. 20I 105 Wassertreter rothalsi- - 194 QEFbeai, 0 E 12 ——— rothbauchiger . — 14 229 Weihe korn . . . I. 64 222 — rohr .. +. +. — 61 231 wiesen . +. — 66 210 Wendehals bunter — 147 24 Wiedehopf gebinderter— 183 21 Wiesenknarrer . ZI. 374 19 Wiîrger grauer ... Z. 95 22 rothbauchiger . — 101 18 n rothk6pfiger +. — 99 339 —— schwarzstirniger. — ivi — 336 Zeisig distel . » II 118 —— erlen è + +. — 120 233 INDICE GENERALE DELLE COSE PIÙ NOTABILI CONTENUTE Auiievotsiao .V. Caccia. Acqua. . Caccia . Addome. . «U. xxxv . Aggallati de’ Padoli; — 62 Aldrovandi. Ornitolo- gia, sive avium Hi- VOStORIA!t 4 Vin 1V + — XXXVII Militia a XXXV — Loro lunghezza i in proporzione della Coda; tuta XL Ametistino. 7/7. Colbie Angolo delle Ali. .— xxxvi Apertura del (ecco. xxx Appendice al primo ‘Tomo dell’ Ocnito- logia . . HI. 185 — al Tomo secondo. +— 212 Archetti. 7. Caccia. Aspetto. Y°. Caccia. Azzurro . Y. Colore. Baffi it O AIN, >.6.4-; Bajo. V. Colore: Barbe delle Penne . — XLI —— separate . ivi unite . ,—— ivi Bargigli <- .0. - II. 206 Baseggio. Catalogo degli Uccelli os- servati nelle vici- nanze di Bassano. I. VI Basette . 97 Becco viag XXXI —— adunco nl ivi —— cilindrico. .— ivi NELL’ OPERA Becco compresso —— depresso —— diritto, fatto a volta telragono + . Bianco. V. Colore. Bonaparte. Specchio comparativo delle Ornitologie di Ro- ma e di Filadelfia. I. Bonelli. Catalògue des Oiseaux du Piémont . . — Boschetto. 7. Cuccia Botte. Y. Caccia. Braccio Fiorentino, e sue parti o Bruno. /. Colere: Buffon. Planches en- I Csi o —— = — luminées des sd SCaUA . — Caccia — all’Abi Giai _ all’Acqua. — con glì Archétti. all’ Aspetto . . ZII. col Barchino. .— del Boschetto . Z. della Botte . col Bucine . .ZZ col Butrio . .— col Cavallo . ZZZ. del Chioccolo . 4. con la Civetta .— 245 II. col Diavolaccio . I: BREE cer: XXXI ivi vi ipi ivi VII VI XLIV DELLE COSE PIÙ NOTABILI 287 Caccia del Diluvio. ZZ.. 104 — della Fistierella . Z. 86 — della Fraschetta. — ivi — del Frugnòolo .— 89 — della Gaggia. igonBacet: +04 2315 — con le Nasse. .— 195 —_.coi Paniuzzi. . 7. 94 — della Paratella . ZZ. 201 — del Paretajo, .— 70 — del Passo. . .ZZ 113 — con le Penere . Z. 213 =LiallaiProda ti ozll 7I — del Quaglierajo. — 202 — con la fiagnaja . Z. 88 =— con la Rete sott’ acqua)’. ui IZ. ,.1212) — con le Reti aperte I. 196 II. 58 — al Ripasso . .IL. 114 — delle Ritrose. Z.94— 242 — con lo Specchietto ZZ. 63 — della Tela. .II. . n — coi Volantini ./Z 157 — della Zampogna. III. 10 Calvi. Catalogo d’ Or- nitologiadi Genova..IL 194 Calzoni degli Uccelli. IL xxx1X Candido. 7. Colore. Cannella. Y7. Colore. Capo degli Uccelli. — xxx Catalogo degli Ue- celli della Provin- cia Pisana, e loro sinonimia toscana. I. VII XXVII Caratteri adottati nel- la Classazione degli Uccelli. I xvir ZZ. 216 Carnicino. Y. Colore. Curuncola . .IL xxx1v Castagno. 7. Cologsi Cavallo da Caccia. ZII. 175 Cavezza. . « IL. 97 Ceciato. /. Uoliro Celeste. YZ”. Colore. Cenerino. Y. Colore. Cera che cinge le Naricna: VAI ZII Cerchio di Penne .— xxx Cervice . . — XXXIV Cetti. Uccelli di vue degna. . . .— VI Chioccolo. /. Caccia. Ciliari. 7. Penne. Cu RO IL Classazione artificiale — xvi naturale . .— ivi Classe wi Codazige (e inn RIA cuneata . .— XI —— forcuta . .— ivi —— graduata . .— ivi —— rotondata. .— ivi —— subtroncata .— ivi sua lunghezza in proporzione del- te Al E XL Collo, e sue parti .— xxxiV Colori degli Uccelli. I.xxvires. Colore {Wi La XLI ametistino. .— XLII ——— —aZZUrro . .— ivi —— bajo . . .— ivi —— biancastro. — XL1 — bianco ; — ivi — sericeo . — ivi —— bruno . — SLMII —- candido . — XLI s———= di cannella .— xLIs — carnicino, |. — ivi —— castagno . .— Ivi ——= cecialo . .— ivI —— celeste. . . ivi —— cenerino . .—-. XLIII —— — perlato. .— ivi — — piombato . — ivi —— cioccolata . 7. Scuro. —— di corno . .— XLII —— croceo. . .— XLII —— fulvo .. . .— XLI — giallo . . BESESMIIANO: 030, — — zolfino . — ivi —— grigio. + .— XLIII —— d’isabella. + xL1I — lionato. — ivi —— nero-filiggine. — xLuI —- lavagna. — ivi — puro. — ivi —— niveo. Y. Candido. —' di nocciola —. Z. ivi —— molivastro . .— ivi paonazzo, o vio- Letto La ALI rosso-amaranto — wi — — cinabro .— ivi 288 Colore rosso-fegatoso. I. XLII —— — mattone .— ivi —— — di minio .— ivi —— — sanguigno, — ivi —— wrugginoso, .,— vi a SCO! ot) e MEDE —— r— cioccolata. — ivi —— turchino . DT ivi —— verde. . .,«- XLIII ——— mare . ,— ivi —— violetto, 0 pao- nazzo . .° se XLII Corno. 7. Cube: Coscia... I xxxViI Cresta, |. 0 enel KEXLV Croceo. 7. Colore. Cuopritrici. 7. Penne. Curigliana . . IL XL Descrizione delle Spe- cie: erdine in quella tenuto: i... 0,40% xevia Differenze generiche. — XVIII Diluvio. Y. Caccia. Dimensioni. Y. Misure. Dito. ra a RZ avi —— palmati . .— ivi versatili . .— ivi Dorso, e sue parti .— xxxV Famiglie degli Uc- Celiiimo! E) URDZO vari Fascia sopracciliare. — xxXI1I Femorali. Y. Penne. Femore. V. Coscia. Fiancht . .°'. oe XXXV Fistierella. Y°. Caccia. Forfori di Padule . Z. 62 Frasi caratteristiche. — xxv e specifiche. .— ivi Fronte... .-- XXXI Frugnòlo. Y°. Caccia. Fulvo. /. Colore. Gaggia. 7. Caccia. Gamba... XXXVII Generi . . è += XVIII ——— Loro Caratteri. — xxI — Soppressione di quelli superflui . xx Giallo. 7. Colore. Gola. +... +. XXXIV Gote, . 0.0. = XXXIII Gozzo . que XXXV Grigio. V. Goloite: INDICE GENERALE Gronde de’ Paduli . Z. Groppone . _. Indice de’ nomi degli Uccelli. 7. Nomi. Introduzione all Or- nitologia . . .— Iride... 0 IL Isabella. 7. Colore. Lacci a barcocchio, o a scatto. VECgIE Laghi per la Caccia. //I. Lanciateja +... .IL Lingua (.-..0 0. 4 aguzza. + n ifida SUI —— carnosa’ ‘. cartilaginosa . — lacerata , — lanceolata. ——- scariosa ‘+ setolosa . Lionato. 7. Colore. 63 G1XY IT 185 315 2116 201 XXXIV Malattia de’ Germani, ZZI. 163 Margine dell’Ala . Z sxsvit — delle Mascelle .— xxx —— —+ + # entato .— xxx — —— e mfestonato. — ivi _— intaccato. — ivi LEI intero .— xxx ———< —lamelloso. — xxx Mascelle, e loro TE lita e ne — XK Membrana che cinge le Naricì. . .— xxX1I — farinosa . .— ivi —— fatta a volta . — ivi —— nuda . . .— ivi —— pennuta . .— ivi —— piana . — ivi Meyer et Wolf. ‘0® seaux d’ Allemagne— xX1x Misure degli Ucceli | AZ SO —— della Coda. Mustiéti. . Naccari. Ornitologìa Veneta . . Narici . . . .— — wbasilari ; IZ coperte . . Z. —— mediane . #4. — nude . . «NE: . I. xXVII XLIV xL 261 VI XXXI 185 XXXII 185 XXXLI Mi + DELLE COSE PIU NOTARBILI Narici scoperte. . I. xxxil Massa N... 0 «AZ 195 Nero. Y. Colore. Niveo..V. Colore, Nocciola. Y. Colore. Nomenclatura ornpito- logica... -.. . A. xx — Sistema per quella adottato ../. I xxives. Nomi tecnici . .Z xxx —— vernacoli degli Uccelli I. xxvil e s. —— francesi degli Uccelli, disposti per Indice alfabetico . ZI. 273 inglesi, id, .— 278 latini, id. .— 239 ———— tedeschi, id. .— 282 —— volgari tosca- ROIO ie 08 Nucaw 0, gh XIV Occhi Ri, o = XXXII anteriori . .— ivi incassati . .— ivi —— laterali . .— ivi non infossati . — ivi sporgenti . .— ivi Occipite. . +. ivi Olina. Wécelliera Ps Vv Olivastro . Y. Colore. Ordini degli Uccelli. — xvi Paniomi(.V . .— (299 Paniuzzi. . L— 94 Paonazzo. V. @ulore. Paratella. 7°. Caccia, Pareta]o. /7. Caccia. Parti degli Uccelli: loro nomi, e distin- zione . + XXX CI. Passo. 7. Cic. Pattumi dei Paduli , — 62 Penere. Y. Caccia. Penne ciliari — XXXII — cuopritrici — XXXVI —- grandi. .— ivi — inferiori .— ivi — — medie. .— xxxVII — piccole. ca ivi — —— superiori . — XXXVI — femorali . — XXXIX — remiganti — ZXXXV Tomo IL Penne remiganti pri- marie. +. o I. xxxv — Sueondaria! — XXXVI — scapolari.. — XXxV — spurie. .. >» .— XXXVI — timoniere. .. .— xxXIX Petto. se Skxxy Piede, e sue parti. so XXXIX Pallini dei Paduli ,. — 6a Proda. 7. Caccia . Quaglierajo. 7. Caccia. Quaglière .II. 201 Ragnaja. V. Caccia. Ranzani. Ornitologia. I. wi Redini .—_ XXXIII Regione anale . .— xxxv auricolare. . xxXIIl orbitale... , ivi Remiganti. /. Penne. Loro propor- ZIONL e. È Rete sott'acqua. ZI. 125 Rett,apeste.. i... I II. 58, II. 83 Ripasso. 7°. Caccia. Ritrose.. . pr a 94 Rosso. Calore, Ruggine . Y”. Colore. Scapolari. Y. Penne. Schiena . . .I. xxxv Schinz. Hi svire na- turelle des nids etc. xX1X Scuro. Y. Colore. Sinossi dei Caratterì distintivi degli Uc- celli. 7. Quadri Sinottici . Sopraccoda . — XL Sottocoda . . .,— ivi Spallacci. . +. .— xsxv Specchietto. . IZ 63 Specchio di penne . Z. xxxvil Specie degli Uccelli. — xvines. Squame cornee del tarso . - o XXXIX Stampe. (Istrumento per la Caccia). ZL. 117 Stelo delle Penne .. I. hi Storia degli Uccelli cantanti della Ger- MANIA è. è. e XIX 290 INDICE DELLE COSE PIÙ NOTABILI Storia naturale degli Uccelli, pubblica- ta in Firenze nel IMOTe, el v Tarso... .-- XXXVIII —— nudo . . .— ivi —-2 reticolato. .—- xxxIx ————ywscudettato. .— ivi Tavole Sinottiche. 7. Quadri Sinottici . Tela. Y. Caccia. Temminck. Manuel d’Ornithologie -— x1V Tempie . +. XXXIII Testa, e sue parli .— xxXII Tibia. o XXXVIII Timoniere. 7. Penne. Tomboli.. . . .IL. 378 Tribu ‘..;wf .0 5. xvi Turchino . 7. Colore. Unghie Wi. 04 XXXIX acute. . .,— IVI —— compresse. .— Ivi —— depresse . .— ivi — piane . . .—_ ivi ———— smussate . .— ivi solcate. . .— ivi Verde. 7. Colore . Vertice... . > 2XXITI Vieillot. Ornitholo- gie Francaise... xXIx Violetto. Y°. Colore. Zampa, e sue parti. — XXXVII ———— lobata. . .— XxX pennuta . .— . ivi Zampogna . 7. Caccia. Zona faciale. . . I. xxxtu ERRORI OCCORSI NELL’ OPERA ERRORI suasi . ° n) ° è e luneo i: alare ie lunghe . 4 È PIENA (oiran ISMELO! 0 BARBEr Sine le Braccia Me sode due braccia è Dira corte. è. + Keite ° ° ® h Schwarzbravrer A Hobbiw i. ius, . Lin. È È vertice, . 3 sottocoda, 3 Kestmkli. 5 TINNUNCULOIDES NETTER. SINONIMIA SINONIMIA Rolhfuss-Falk . . è» Cappone . +. +. è» Buleonis' “i L4, Goshawk e Howk ° e o ° el more to Ù o sì °. Owel ° ° ° CHI o Shont-eared . . + Stein-Koutz . è frutti ed insetti. A COlurio 00, red baked . . rothbruckiger . più larga À Rothtichgraver . Maverivisi. è Tomo I. LA? pag. lin. XX11|] 21 xxx1|| 20 - ||xxx1x|| 10 XLI 6 n 7 — 8 16 9 25 {| 28 34 || 22 36 || 27 38 |{ 18 43 || 4 45 || 23 — |[l udc. 47 || 9 — ll 30 49 || 7 52 |l 13 — [| 28 55 7 — |l 12 56 || 20 58 [| — 61 || 33 71 || 28 n2 || 32 29 9 86 4 99 {| 12 101 16 105 || 11 109 29 113 6 CORREZIONI persuasi largo larghe PennA, Penna SteLo, RacHis, Barse, Puma. Braccio 1. un Braccio Dit corti Kite schwarz-brauner Hobby GuEL. pileo, sopraccoda Kestrel CENCRIS Friscu. (aggiungasi) Falco tin- nunculoides. Netter. (aggiungasi) Falco ru- fipes. Temm. Rothfuss- Falk Pojana Pojana Goss-Hawk Hawk Short-eared Stein-Kauz semi, frutti, ed insetti Collurio red-backed roth-bàuchiger più lunga rothtlich-grauer Raven 292 Tomo I ERRORI rT—T—_ CORREZIONI pag. lin. Nuicrake . bi» 11133 .|{ 28 Nut-Cracker blacke Woodpencker . .||139 || 29 || black Wood-pecker Buinspecht (1... .WL. lng4il 21 bunt-Specht KackukSei ni en RISI 17 Kuckuk Goatsukker : . . . .|{158 || 29 Goat-Sucker Rauch-Schwalloe . . .||163 8 Rauch-Schwalbe Maverschwalb . e .ijjeg0l| 28 Mauer-Schwalbe Bienenfresrer . ., . . 175 || ult. Bienenfresser geme. LL. 0. Lg gemeiner Hoope WNW... 63% |a Hoopoe Boumlaàufer. . . . .|{168 {| — Baum-LaAufer Start. | AMATA I 194 || 28 Staar Waterouzel.: . ost. .|{201.{{:27 Waterouzle juvenis . wi odenti Llla05 6 juvene corpore griseo- Ai ilaria corpore superne griseo- San «+ .||212 5 Song n i Lc .||218 2 The blue blauwe.. alano 5 blaue Weater si ur Jillsab.li 34 Wheatear Strapazina . .. 0g. .[|— ||ude- Stapazina white-taided . . . .||[226|| 29 white-tailed Schwarheliger . . . .|[233 [| 33 schwarz-kehliger bleu-throated . . . .|[237 || 20 blue-throated Saunger i. 4 [244 || 12 Sanger persa iu La ago 5 perduta troated Manno 1253-13 throated Eouvette 0. init. MeS4 Il ag Fauvette Worbler . . . . — || 20 || Warbler Aquatic. . +. . -.[{277 || 30 || aquatick Grashopper. . . . .||278 || 35 grass hopper Rhordrassel. . . . .|{285 3 Robr-drossel gelbbaiichigher Singer .|288 |{ 19 || gelb-baiichiger Sanger Pauillot dt gpl. 2 [[292 {]+16 1 PouillotW Hedged Sparrow. . .|[299 || 34 hedge Sparrow collored Stare . . . .|[30x |} 14 coloured Stare Tomo II. NI DA ù pag. lin. TR PARUS MAJOR. .|} 14 n PARUS MAJOR Ls. RohImease . . . . .{| 15 || kohl-Meise bleu . Uptime ata blue petipzità 19 at, ARA baz] 88 petite Cole: ii. Li IA NA e coal Haubermeise . . . .|| 20 3 hauben-Meîse a langue \@age it La |a à longue beanded & . . 0. .{|/23 [| 25 bearded grave o CUS 00 ./33 {| 27.jf graue' #8 globe ii... 854-300) gelbe ERRORI STNONIMIA” ‘a Leti remiganti . >» SCURE, UTO, morgalian . . . . Kurtzchige. . . . lopland Burting . Gravammer A Jeune;.l folischor Rhorrammer MIADEO! i Schicefink *. . . . disted Zeifig Sisma, du ne Erlenzeisg . 1, ue Citroniefink, . . |. Kernbeisler. . . +. Kreuzschabel . . +. Kieforn.. Guia, 0» SINONIMIA è. è. 0. Dave —. pi pintaild Grous . . Cuta: i. Daspyrenàische ‘Haselbuhn Sarde grous + Der gemein . . +. Der Birkhuhn . . . Der aver Waldhuhn . Dos Sehwartzkehlige Posi e LU Dos indianischehuhn Feldhun aus barbarrey Meyer Temminck, Ranzani Dosi iL Buene!.i tati Giovani. i un Dos Rabhuhn o e Halsbard mu, HOUBANA . pag. lin 45 || 32 49 || 29 50 || 24 51 [| 33 68 || 16 74 || 17 79 ||ule. 84 || 32 86 || 22 90 || 18 g1 || 6 116 3 118 {| 22 120 || ut 123 || 18 135 || 21 148 || 13 151 || 34 161 ||3, 6 298 CORREZIONI ( aggiungasi ) Anthus rufescens. Temm. timoniere scure conla cima bianca, mongolian kurzsichtige laplavd. Bunting grau-Ammer jaune foolish or rohr-Ammer bianco , schrei-Finke distel Zeisig Siskin Erlenzeisig, citronen-Finke Kernbeisser Kreuz-schnabel Kiefern ) (aggiungasi) NOMI vote GARI Toscani — Piccion torrajolo (il semido- mestico)..Piccion ma- rino, o Piccion salvatico (quelli che vivono as- solutamente liberi) . Dove pintailed Grouse Cata; Das pyrenàische Hasel» . Huhn sarde Grouse Der gemeine Das Birk- Huhn Das auer Wald-Huhn Das schwarz-kehlige Das (et alibi) Das indianisches Huhn Das feld-Huhn aus der Barbarey Meyer, Temminck. Ranzani. Das Butrio Giovani i Das Reb-Huhn e HOUBARA ERRORI Houbana : È thick need Bustizdi é Lerch ergrave regenpfeiser || — || — | Piedi eno ei regerpfelferty: ui Regenpfefer. MTA nero e giallo uit) e luteo-nigroque picto: Vanno.) de a Turnstore . . .., wood Tomo 21. NI pag. Lin. « |{221 28 .||1226 || 22 rothf'iissigee Wasserltiifer . è 173 9. Det ° o o Pei » o basin n ° . C) seranderliche + . Weodcock . dia Timoniere diciotto: . decem ct octo:. . diciotto , Der Mittelschrepfe . Der Moorschnepfe . grasser ° ° ° o un terzo IELAPUIAO Verdena, Aschgraver Krunich GRUS VIRGO ... reticolato: ... reticulatus . . +. Le Cicogne. settentrione, abbandonate, ARDEE.. iridi. Iridi gialle ") Rohr-dommel bruuneo. . Flammant . . e e (I . . (O) è ° . ° . ° (o) (A . lei @ ° [I ° e s . © DI Dos gemeines SUtsbshihn blau sbiriurageaiti Wieter 0 o Moss a Dos klires extensione frontali LI LI . Li ba .}[230 || 27 . [240 10 . {243 ; . ||24 ped .|[257 || 30 : 261 16 272 13 9 31 dI 18 284 9 305 {| 35 }og {| 20 <= | 22 310 IO Cona 28 318 9 32.1 13 324 $ 328 || 10 332 |, 20 334 14 335 8 I 413 336 20 dogili — 2 Il fo 341 13 347 || 7 348 {| 21 356 |[9, 10 358 9 364 || 27 369 || 24 — || 23 372 {| 25 377 || 17 380 5 »||381 || 28 CORREZIONI Houbara thick knee Bustard Lerche erzgraue Regen- Pfeifer Pie Regen-Pfeifer Regen-Pfeifer nero nigro: Vanneau Turnstone wald roth -fiissige Wasser- Laufer Der basim veraenderliche Wood -Cock i Timoaiere sedici: sexdecim : sedici Die Mittel Schnepfe Die Moor-Schnepfe grosser un poco vert aschgrauer Kranich GRUS VIRGO Tenm. scudettato. scutellatus La Cicagne settentrione; abbandonate 5 ARDEÉE iride Iride gialla rohr -Drommel brunneo Flamingo Das gemeine Sulltans- Huhn blue waler Das Das kleines extensione cartilaginea , frontali ERRORI Schwarzes . Rathalsiger .. è Rothbauchiger . kleiner . . + Svasso” +. °° geahrter . + gehaulite ° blaktroated. . schworzkehliger rothkeliger . C) » ® ° ® ° . e e Li è . » °. » e e o. CI ©. ° ° x Rarzor-bill. « . Cendre: i Lul aschenfarbig . |, SINONIMIA o o ©) è ristrettendo. . . . artic. Die hiubbostei Raubmive Faye oo ne i Felsen Meve 1 a manteau è. è. Mantel Meve) ig, a weissgrave Meve ; a pieds jaune kerring . .. A. Mevettia An et ag Mevei lo de: Meta, a capuchon. i ; rissa iii Epuvantail . . +. Cormoran (Zngl.). Nigaud +. . Segh Cormoran mustellari . Herle . ci lergschibliger è Rustfarbige . . SAI TMraver:. Wi... , seaup . è Pa ° (1) . ® è yi. È Schelle i .:0 0, Tomo IMI LP pag. lin. 6 || 10 12 |{: 30 14 21 18 3 234 19 || 29 24 19 29 ult. 31 13 33 16 39 || 2 — 3 295 CORREZIONI schwarze rothalsige rothbauchige kleine Suasso (et alibi) geohrte gehaubter Mo blacktroated schwarzkebliger rothkehliger razor- bill cendré . aschenfarbiger (aggiungasi) Fringuello di mare. Storia degli Uccelli Tav. 538. (ZZ groppone dell’ Uccello rappresentato in que- sta Tavola, che per er- rore fu lasciato bian- co, dev'essere cenerino- cupo ).. ristringendo arctik Die schmarozzer Raub- Mbove rayé Die felsen Move à manteau Die mantel Move weissgraue Mive à pieds j Jaunes herring Mòve Mòve à capuchon Rissa Epouvantail Cormorant (et alibi ) Nigod Shag Cormorant mustellaris Harle langschnabliger russfarbige trauer scaup eye schellen 296 Tomo III. ERRORI CORREZIONI pag. lin Vigeon . . +. -||136 || 18 [| Wigeon Der Eisente Vriater Ente -||142 |[ 11 Die Eis-Ente, oder Win- ‘ ter-Ente amplie . . . . . -||149|[33 |} ampie SURzi, LT age nba led knak quantungqne. WR. jii53 Hi 15 quantunque Shovler. . +. +. .|[156 5 Shoveler Liffel .. .” i IRA — || — |} loffel a langue. . . . .|158|{ 21 a longue Gadwall. . . . . 160 || 29 Gadewall Roddy goose .. . . .|[168 |{ 25 ruddy Goose subequali sile E n 7 subaqualis grau. . +... +|[176 ||uZe.|| graue fronti. iii) Lil780 2 à front Der Blassen Gans . . .|| — 3 Die blasse Gans giallastro-bajo. —. . ||196 || 14 || giallastro-baja. Verarii. . 234 4 || Verani Die Grunfussiges rohrhuha ||236 ||ust.|| Das erilafusdy Rohr- Huhn. QUADRI SINOTTICI arezzo Tomo III. MODO DI SERVIRSI DE’ QUADRI SINOTTICI S on persuaso che il numero più grande di coloro che vorranno servirsi di questo libro per conoscere gli uccelli Italiani, saranno già tanto pratici di sinul sorte di Quadri, e del modo di usarne, da esser loro superflua ogni ulteriore istruzione. Ma pure siccome può accadere che egli vada in mano a persone nuove affatto ne’ lavori scientifici, ed anzi è mio desiderio che ciò spesso accada , per la più facile intelligenza, e risparmio di fatica e di tempo nel doverli studiare, esporrò adesso succin- tamente il modo di adoprartli . L'ordine con cui son disposti, è quello che de- vesi tenere nel consultarli, volendo nominare con il loro soccorso le varie specie d’ uccelli. Così, per esempio, avendo fra mano un Tarabuso, se sì ri- scontrano i caratteri del primo Quadro, si vedrà che nessuna delle frasi de’ tre primi Ordini ad esso uccello corrisponde, ma che perfettamente gli conviene quella del quarto. IL T'arabuso dunque è dell’ Ordine IV. Gralle. Siccome sotto questo nome vedesi citato il Quadro N. g, in quello si consulti la prima colonna ove sono esposti i caratteri di tribù: si troverà che al Tarabuso non convengono nè i caratteri della prima, nè della seconda, nè della terza Tribù, ma bensì quelli della quarta esposta nel Quadro g Y II. Se ne concluderà da ciò essere il Tarabuso un uccello dell’ ordine delle Gralle, e della tribù degli Herodii. Si passi allora ad esaminare i caratteri generici posti nella terza colonna di quel Quadro stesso, e si vedrà come esso appartiene al genere Ardea collocato nel Qua- dro g VIII. E poichè le specie di questo genere io le suddivisi in famiglie, in quello stesso quadro, nella medesima linea dell’ Ardea, e nella casella della colonna ultima, vedesi citato l’altro quadro di N. 11 ove i caratteri di esse son presentati. Al solito, nel N.° 11 si consultino i caratteri della prima colonna, e si troverà che l’ uccello esami- nato non può esser posto nella famiglia prima, ma però nella seconda, cioè in quella de’ Bo- tauri. La consecutiva colonna fa vedere non es- servi in quella famiglia che due specie, cioè la Nicticorax, e a stellaris.» Ma la specie prima Nicticorax ha (fra gli altri caratteri) il dorso nero- verdone, cosa che nel Tarabuso non si riscontra; essa dunque deve lasciarsi , e siccome all’altra tro- vasi indicato dorso giallo con macchie angolate nere, come appunto vedesi essere nell’ uccello in que- stione, si deciderà appartenere esso a quella specie; ed in conseguenza si potrà dire che egli è dell’or- dine delle Gralle, della tribù degli Herodii, genere Ardea, famiglia Botauri, specie stellaris. Che se al- lora vorrassene anche aver l’intiera descrizione, conoscerne î costumi ec., basta ricorrere alla pa- gina 355 del tomo secondo, come sotto al nome specifico è segnata. Ecco adunque come con faci- lità, mediante un metodo analitico, potrassi, ado- prando î Quadri sinottici, determinare il nome specifico d’ ogni uccello Italiano, e conoscerne poi t costumi, ec. ec. a Lauro I MISI AI PRE ae SPRACATOAI PIATTI AA ne N. 1. QUADRI DEI CARATTERI SU I QUALI È BASATAJ Becco adunco, robusto — Naricr cinte dalla cel quattro, tre davanti, e uno di dietro, articolati allo. membrana — UncHir grandi, adunche, acute, mobilissit Becco non adunco — Narici 0 nude, o coperte di penne — Tarso sottile, di mediocre lunghezza —. di dietro; tutti articolati al medesimo piano; i tre ante arcuate, acute, poco mobili. volta, nuda, o pennuta — Gamer tutte coperte di penr tro, tre davanti e uno di dietro; i tre anteriori uniti tarso più in alto degli anteriori; ovvero tre soli diti davar | Becco più corto o subeguale alla testa, fatto a RES AIA IIS TI ACSIAN RIA OM Becco per lo più lungo, talora corto, e fatto a volti più o meno esteso sopra il calcagno, (eccettuato il Ge quattro, talvolta tre; gli anteriori per lo più riuniti da qualche volta il solo esterno unito col medio I riori — UncHIE poco adunche, appuntaie, poco retrattili, | Becco di varia forma — Naricr nude — Gamre coi spazio nudo sopra il calcagno — Tanso corto, compresso una membrana, o solo lobati, o pinnati — Uncnie i AQUATICI di IMOTTIGO ASSAZIONE DEGLI UCCELLI IN 5 ORDINI ORD. I. e tutte coperte di penne — Tarsi robusti — Diti nu , 0 liberi, o il medio unito all’esterno da una piccola ACCIPITRES V.il Quadro di No 2. Nus inuzze — GamsE quasi sempre coperte interamente da ro, tre davanti e uno di dietro, o due davanti e due ORD. II. è lat rd o i due esterni, uniti alla base — UncHIE mediocri, PASSERES V.il Quadro di Not, la Cita — Narici coperte da una membrana fatta a ORD. III. | piuttosto grossi, di mediocre lunghezza — Diti quat- TR da una piccola membrana; il posteriore articolato sul GALLINA IE poco arcuate, oltuse, pochissimo retrattili. i V.il Quadro di N° 8. i nude — Gawge lunghe e sottili, con uno spazio nudo ORD. IV. cola) — Tarso lungo e sottile — Diti quasi sempre RI brana, ora solamente alla base, ora fino alla cima; GRALLA riore articolato ordinariamente più in alto degli ante- V.il Quadro di la. dii an’ di’ “e /@@-f Nora. interamente nascoste fra le penne, con un piccolo gr a tre, o quattro; i tre anteriori riuniti fino alla cima da ANSERES tili, piccole, ordinariamente schiacciate ed ottuse. = V.il Quadro di N. 13. N. 2 ) RI SS N ba 3 O Ù D Si Qu ì AS bay =) bey hay 2 5 D | SD SS ky RG Qu Sa 3 9 Na DÒ QUADRI | DEI CARATTERI DISTINTIVI DEI GENEIJI CARATTERI GENERICI Testa e Collo senza penne — Oc- chi non infossati, laterali — Pecco grosso — Cera nuda— Z'arsi nudi — femigante prima più corta della|(7. 7.1. p.2, e III. p.. sesta. Testa e Gola senza penne — Oc- chi non infossati, laterali —- Becco sottile — Cera nuda — 7arsi nudi — Remigante prima più corta della quinta . Testa e Collo pennuti — Occhi alquanto incavati, laterali, mediocri — Cera coperta da peune voltate in avanti — Z'arsi pennuti, _—___—____——_——————_—rr* << n. Testa e Collo pennuti — Occhi infossati, laterali, mediocri — Gera scoperta. NELL ORDI) | | | | | NOMI DEI GENE? VULTUR Lil | | NEOPHRON Sur: (1.5.) GYPAETUS Sror (1.8.) | | | | FALCO Lin. CI. 11.) ©) INOTILAO LLE SPECIE DEGLI UCCELLI COMPRESI (RIMO Eri CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE enne del petto e dell’ addome larghe alla base, acuminate in cima. ito sù i Jati del collo, e passa sull’ occipite — CPPS eo Una Collana di penne con la base larga, e le rbe setolose, e piliformi cinge la parte poste- * V.FULVUS Lun. ore della cervice — Penne del petto e dell’ad- me strette, ed acuminate. Far (1.4, e III. 186. ) Una Collana di penne rotondate, che risale Sia VULTUR CINEREUS Lux || Una Collana di penne lunghe ed acuminate * V. INDICUS Soww. nge interamente la base del collo — Penne del tto e dell'addome lunghe, ed acuminate. n 187.) N. SENSO SaArIG. (I. 6.) Penne che ricuoprono tutto il corpo e il collo anche, lionate, o scure (secondo l’ età ) — emiganti primarie nere. re, rivolte in avanti. (I.9.) Vedansi i Caratteri delle otto Famiglie in cui no divisi gli uccelbi di questo Genere nel Quadro guente dî N.° 3. V.Le 25 specie comprese in questo Genere, nel III. Quadro . Gola guarnita di un gruppo di penne ui * G. BARBATUS Curier. |l CARATTERI GENERICI ‘ NOMI DEI GENERI! Testa e Collo pennutt — Occhi STRIX Lin. sporgenti, anteriori, grandi. (1. 67.) 7a) = N a D DO N | È 3 a bea N: SG bay 3 buy I hy 4 ORDINE PRIMO — UCCE Di 11 / ORDINE PRIMO CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE Ciuffi lunghi — Addone lionato, con macchie S. BUBO Lin. pgitudinali” nere, ed altre trasversali più strette — iti coperti di penne — Statura d’un Oca. (1.68.) ngitudinali nere, ed altre Io: più strette — iti coperti di penne — Sac. d'una Cornacchia (I. 70.) Ciuffi corti — Addome lionato, con sole mac- SALSO Roo nie longitudinali nere — Diti coperti di penne. Ciuffi lunghìi — Addome lionato, con = S. OTUS Lun. E (1.72.) Ciuffi mediocri — Addome bianco; e fulviccio, on ‘strie nere longitudinali, ed altre sottilissime asverse; tutto finissimamente punteggiato di ce- rino — Diti nudi. S. SCOPS Lun. (I.73.) Ile macchie bianche rotonde — Zride gialla — oda troncata — Diti quasi nudi verso la cima (1.76, III. 201.) Penne della Schiena cenerino-scure con mac- lie bianche rotondate — Iride gialla — Diti perti abboni antemente di penne fino alle un- rie — Statura di una Ghiandaja. * S. TENGMALMI Lin. Penne della Schiena cenerino gialliccie, SARI S. NOCTUA Rerz. an (I. 79-) S. ALUCO Lin. (1.80.) Dorso cenerino con larghe fasce i delle trasversali strette, e ondulate, nere pi gr tai oda rotondata — Zride nera. S. FLAMMEA Lun. (I. 82.) Schiena giallo. -lionata, striata finissimamenle di merino in varj punti, con macchiuzze bianche mere — ride nera. Ordine primo. I adità ORD. I. — UCCELLI DI RAPINA — ACCIPITRES— Genere FALCO No do CARATTERI DI FAMIGLIA Becco non intaccato — Tarso nudo. reticolato , coperto da squame rilevate , ruvide; corto, robusto -— Dizi intera- mente separati; l'esterno versatile; il medio subeg. al tarso-Unghie grandi, cilindriche— Al più lunghe della co- da — Remig.1.* poco più lunga della 5.%;2.° e 3.8 eguali, e le più lunghe. Becco non intaccato — Z'arso nudo. scudettato, robusto— /iti interamente separati; l’ esterno versatile ; il medio subeguale al tarso— Unghie grandi. inferiormente solcate — Remigante 1.° subeguale alla 7.5; 3.°, 4.° e 5.° Je più lunghe. Becco non intaccato — Zarso in- teramente coperto di penne, corto, robusto — Dit: grandi; l'esterno non versatile, ed unito alla base col medio da una piccola membrana: il medio subeguale al tarso — Unghie grandi, inferiormente solcate — 4% grandi — Remigante 1.* 7 3.° e 4.° le più lunghe. QUADRA DEI CARATTERI DISTINTIVI DELLE ramii) NOMI DELLE FAMIGI subeguale alla 7.%;f _v || sana | | | | Pata 090290200 ; PESCATORI! PANDIONES | ( T.I.pag. 12.) Fam. 2.° aGIedoeGI PIGARGHI] HALIETI io FAM. 5," IO AQUILE. AQUILE —— (1. 16.) FANS PA Ai. INOTTTAO i DELLE SPECIE DEGLI UCCELLI COMPRESI "ALCO CARATTERI SPECIFICI . NOMI DELLE SPECIE nacchia biancastra sull’ occipite: delle macchie ierastre lanceolate sul petto. (V.T.1.pag.12.) Parti superiori scure: inferi tori biancastre : = F. HALIAETUS Lin. F. ALBICILLA Lyw. (1-15.) adulti). Corpo di colore scuro-chiaro, macchiato di nerastro — Becco ed Iride di colore quasi nero giovani). Aper tura EE ATI becco che giunge verso la metà lell’occhio — Ali più corte della coda — Coda piancastra e scura, con fasce trasversali — Parti nferiori lionato-sudicie. F.BONELLI Tum. Corpo di celore scuro, o scuro-cenerino uni- orme — Becco biancastro — Iride scuro-chiara | ee ( III. 188. ) metà dell'occhio — Ali più lunghe, o eguali alla F. IMPERIALIS Becnsr. coda — Coda con macchie, o con fasce trasverse— Parti inferiori scure. Apertura del becco che giunge al di fà della (I. 17, III. 189.) F.FULVUS Lin. anteriore dell’occhio — Ali più corte della coda — Coda biancastra, o scura, con fasce trasversali — Parti inferiori scure. (1.20, III. 190.) Apertura del becco che giunge fin verso la metà F.N/EVIUS Lin. dell'occhio — Ali subeguali alla coda — Coda scura — Parti inferiori scure. (1.22, III. 190.) Aper tura del becco che non oltrepassa l’ si No De his "IO Segue dl Quadro Sinotd CARATTERI DI FAMIGLIA NOMI DELLE FAMIGLI Becco non intaccato — Tarso re- ticolato , o scudettato , o vestito di pen- Fam. 4.2 ne, mediocre — Diti corti; 1 esterno ese. non versatile, ed unito alla base coll p 0 JA N El medio da una membrana; questo più corto del tarso — Unghie mediocri, BUTEONES inferiormente solcate —Ali grandi — SS Remigante 1.% più corta dello 0,5; (1.27, III. 191.) SA a e 5, più lunghe delle ali Becco non intaccato — Z'arso scu- dettato, corto — Dit corti; l'esterno non versatile, unito alla base'col medio da una membrana; questo subeg. al tarso — Unghie corte, inferiorm. sol- NOIBEBOI cate — Ali grandi, subeg. alla coda gr fiemig. 1.* molto più corta della 6.8; # 2.° un poco più corta della 5.%; 38 (1.34.) quasi eguale alla 4.*, ch'è la più lun- i ga — Coda grande, forcuta. Fam. 5.* 00 :905G0 MILVI ORD. I. — UCCELLI DI RAPINA — ACCIPITRES— Genere FALCO ® 0 0.00 s» è è 00 O SO I O O E O O O I O O O O OI OI A O O O O O O O I O N I I I N 15 / GENBRE BALCO CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE pttocoda bianco-ceciate, o senza macchie, o con oche e grandi macchie subcordate — Penne sterne de’ calzoni bianche o biancastre, senza 1acchie, o con poche macchie trasverse scure — Inghie color di corno. * F. MUTANS Zeit. Tarsi scudettati — Redini pelose — Penne del ( III. 193.) ritocoda ceciate, con quattro o cinque fasceff * F. FASCIATUS Zeit. ‘asverse nerastre — Penne deila parte superiore terna de’ calzoni scure, senza macchie — Un- hie nere. (III. 195.) Tarsi scudettati — fedini pelose — Penne del ttocoda bianco-ceciate, 0 senza macchie, o con na gran macchia nerastra, subcordata — Penne iperiori esterne de’ calzoni scure, senza mac- nie — Unghie nere. F. POJANA Nos. Tarsi scudettati — Redini pelose — Penne + (III. 197.) Tarsi nudi, reticolati — Redini pelose. | F. GALLICUS Gurt (dan. F. APIVORUS Luv. Tarsi nudi — Redini coperte da penne. (1°31.) Tarsi coperti interamente da penne — Redini F. LAGOPUS Liv, perte da peli. (1.33.) F. MILVUS Luw. reuta,. Color dominante fulvo vivace — Coda cl | ( 1.35.) rst ____—_m____r——___—__nnx 11. no F. ATER Luv. Color dominante scuro — Coda poco forcuta / \ (1. 37.) EA: VOGUE LAO) SVC È | | No de (III) | | Segue di Quadro LSinod | Î CARATTERI DI FAMIGLIA NOMI DELLE FAMICI) Becco fortemente intaccato —Zarso corto, reticolato — Diti lunghi; 1’ e- x sterno non versatile, unito alla base Fam. 6. col medio da una corta membrana: agi | questo subeguale al tarso — Unghie] FA Leone NI grandi, adunche, acute, inferiormente FALCONES solcate — A lunghe e strette — Re- DEI migantie 1.° poco più corta della 2.*; (1.39.) |2.* e*3.* o eguali, o subeguali, e le più lunghe. ORD. I — UCCELLI DI RAPINA — ACCIPITRES — Geyene FALCO 0 00008600100 ® 0 dD0 00 000960000008 | . se La 17 / GRNBERE PALGO — CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE iro-nerastro , 0 turchino-cenerino, con fasce sverse più cupe — Piedi giallastri — Unghie GIS) re. , Ali eguali alla coda — Baffi î grandi — Dor "ezrani F. PEREGRINUS Gut. F. SUBBUTEO Lun. (1.42.) Ali più lunghe della coda — Baffi grandi — orso scuro-nero, o scuro-Celestognolo — Piedi lli — Unghie nere. F. LITHOFALCO GuEL, (1. 43.) poco visibili — Dorso cenerino-piombato, o iro-cenerino con strie nere longitudinali — Ali più corte un terzo della coda — Ba/fî nulli, edi gialli — Unghie nere. F. TINNUNCULUS Lin. (15.) punto visibili — Dorso tutto color di nocciola, con macchie nere — Piedi gialli — Unghie Pe. F. CENCRIS Frisca, (1.47.) \Ali eguali alla coda — Schiena color isabella, iza macchie, o con macchie nere — Piedi Illi — Unghie biancastre. Ali un quarto più corte della coda — Baffi 5 Ali subeguali alla coda — Baffi o nulli o e aa F. VESPERTINUS Liv. so o cenerino unicolore, o con fasce trasvers dlulate nerastre — Piedi rosso-gialli — ar (1501) JIlastre. | Tomo III. 17 No de (IV) Segue dl Quadro una: CARATTERI DI FAMIGLIA NOMI DELLE FAMI!{I Becco non intaccato, festonato — Tarso scudettato, lungo — Diti lun- ghi: l’esterno non versatile, ed unito alla base col medio da una membrana; questo subeguale al tarso — Unghie grandi ed acute, inferiorm. solcate — ASTURES | Ati più corte della coda — Remigan- = te prima corta: quarta più lunga delle Co) altre — Coda mediocre, subtroncata. Becco non intaccato — Z'arso scu- dettato, lungo, sottile — Diti medio- cri: l'esterno non versatile, ed unito alla base col medio da una membrana; siva ‘SI questo più corto del tarso — Unghie] FALCHI DI PADI! mediocri, inferiormente solcate — Ali a grandi, subeguali alla coda — emi- cIRCI UH gante prima più corta della sesta; == O terza e quarta più lunghe delle altre — (£.59.) I i | | | Coda grande, troncata — Cerchio più o meno visibile. OfRD. I. — UCCELLI DI RAPINA -- ACCIPITRES— Genere FALCO Fine del Quai ! 19 / GRNBRE PALCO CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE iianco, striato per traverso di scuro-nerastro adulto ) — Parti superiori nero-castagne — iddome color isabella con macchie nere longi- adinali ( giovane ) — Tarsi robusti — Ali che iungono oltre la metà della coda — Statura del Valco Pojana. F.PALUMBARIUS Lin. (I.55.) Parti superiori i Parti superiori cinereo-turchine — Addome liancastro, striato per traverso di fulvo-nocciòla |adulto ) — Parti superiori scuro-bigie — A4d- F. NISUS Lin. ome biancastro, striato in traverso di scuro ( gio-f ‘ (1.5 \ane) — Tarsi sottili — Ali che giungono ai ?/3 -:3 ella coda — Statura di una Cecca. F. RUFUS Lin. | Piccole cuopritrici scuro cioccolata — Coda o È:Ilo stesso colore, o cenerina senza fasce. (I. 60.) Brina, o cenerina con fasce biancastre ( maschio lulto) — Cuopritrici e scapolari scure mac | Cuopritrici e scapolari cenerine — Coda “| hate di fulvo — Coda con larghe fasce n F. CYANEUS Monracu ( 1.63.) scure (femm.e mas. giov. ) — Ali che giun- bno ai 3/4 della coda — Terza e quarta remigante lbeguali ì | Cuopritrici delle ali e scapolari cenerine — oda cenerina, o cenerina con fasce bianche Imasc. ad.) — Cuopritrici delle ali e scapolarifl Fr, CINERACEUS Mowracv ture, macchiate di fulvo, o lionato — Coda con rghe fasce trasversali giallastre, e scure sen (1.65.) mas. giov. ) — Ali che giungono all’ estremità lla coda — La terza remigante più lunga delle tre i 9 4 i Genere Farco. No Ao QUADRE DEI CARATTERI DISTINTIVI DELLE dl I il COMPRESI NELLI{ ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — PASSERES CARATT. DI TRIBU Becco più corto della testa, compres- so, subadunco, in- taccato, dentato — | Treat Apice della ma- Dona scella inferiore ri- RAPACI volto in alto — Na- rict nude, o semi- coperte dalle penne della fronte - Gam- be vestite di penne- Diti re davanti, e uno di dietro. [—__cose | NOMI DELLE TRIBU COLLURIONES |segnargli caratteri | nerici, | CARATTERI GENERI(dÌ V N. B. Non conosci dosi fra gli uccelli | ropei di questa Tri che il solo Genere ) i nius, era superfluo l’ | I TIMOLTICO È tI GENERI, E DELLE SPECIE DEGLI UCCELLI RDINE IL. ‘OMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE delle remiganti secondarie bianca. Parti superiori cenerino- x chiare— Petto bianco — Base | L. EXCUBITOR Lin. \ (V.Tom.1.p.94 ) fl Parti superiori cenerine — Petto più o meno carnicino— f/femiganti secondarie tutte Enere. L. MINOR Zi. (I. 96.) ‘cipite, e cervice fulvo-casta ‘gno (adulti) — Scapolari, piccole cuopritrici delle ali, CLANIUS Lrw. €° sopraccoda di color bianco, \ con macchie brune, semilu- nari (giovani). L. RUFUS Briss. (I. 98.) | Fronte nera — Vertice, oc- pene j Pileo, cervice, e groppone [cenerini — Dorso, e scapola- Eri castagno. giallastre (i L. COLLURIO Lux. ad.) — Parti superiori gri- TSE figio-castagne, più, o meno (I. 100.) Sstriate di bruno trasversal- mente ( femm., e giov. ) Parti superiori cenerino- | cupe — Petto più, o meno\ carnicino — Base delle re- miganti secondarie bianca. * L, MERIDIONALIS ( E. 102. ) WITIRAIEZIANIIIANZIN ATENEI ASIATICA ° No Ao bis SILVANI — PASSERES ORDINE SECONDO — UCCELLI CARATT. DI TRIBU Becco subeguale al- la testa, grosso, subco- nico, Compresso, acu- minato, subadunco, non intaccato — _A4- pice della mascella inferiore un poco piegato in basso — Narici nude— Lin- gua lacerata - Gam- be vestite di penne — Miti tre in avanti, uno in dietro — Re. mig. 1.° una delle più lunghe. Becco più corto della testa, diritto, conico, subtetragono, ottuso in cima, for- temente intaccato — Apice della mase. inf. leggerm. intac- cato — /MNarici co- perte da piccole pen- ne, e peli rivolti in avanti — Gambe ve- stite di penne— Zizi tre rivolti in avanti, e uno in dietro. Segue dl Quadro 6h si | NOMI DELLE TRIiBU CARATTERI GENERI E TR. 000099 N. B. Ricorre anl CALLICROMI |P il Genere Cora] l'osservazione preni sa al ‘ol LLiCHROR LA Genere i Tres suna N. B. Aicorre ance SERICEI |per i! Genere Bom RA cilla l’osservazione fi sericati |{@ nei due preceden 23 / ORDINE SECONDO VOMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE —— <<< Testa, collo, addome, e grandi cuopritrici verde-ma- C. GARRULA Lin. ORACIAS Lin. ( re— Dorso, e scapolari color di nocciòla — Remiganti in- (I. 104.) feriormente azzurre. BOMBYCILLA | Piteo crestato— Coda mar.) B GARRULA Zueizt. Bariss. ginata di giallo. (I. 108.) No Ze (III) I | gu Segue il Quadro Snot | CARATT. DI TRIBU f NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERI È E) i Î Becco conico, gros- So, spesso intaccato — | I Îl | Narici coperte da Tn. 4.0 ONDO — UCCELLI SILVANI — PASSERES ei T'arso coperto da mi penne folte e rigide, 0000da squame. voltate in avanti — ONNIVORI Lingua bifida — Gambe vestite di | Fai CORACES penne — Diti tre in avanti, e uno in un dietro. DO QI vo QQ > i @ RG @) T'arso coperto qu interamente da una s squama . DERMIBMI ANN, / ORDINE SECONDO ad OMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI Tutto di color nero-violetto, Becco più lungo della testa. fatto a volta, con apice sub- adunco — odi cuneata — Seconda remigante più "lunga della sesta . | Tutto di color nero cangian- cangian- te — Becco subeguale alla testa, fatto a volta, con apice subi urico — Coda rotonda- ta — Seconda remigante più corta della sesta. | Dorso e addome cenerino— Testa, davanti del collo, ali, e coda nero cangiante— Becco con apice subadunco — $e- conda remigante più corta della sesta, ORVUS Lim. ‘Tutto: di color nero can- giante — Becco conico, poco più lungo della testa, com- presso verso l'apice, acumi- nato, non adunco — Coda rotondata — Seconda remi- igante gante più lunga della sesta. lunga della sesta. il 7ronco nero-cenerino — Pileo, ali, e coda nero can- Hoiante — Seconda remigante guguale alla uguale alla quinta. — 3 Cuopritrici superiori mit i ne celesti, striate di nero. dell’ addome bianco-nivee; quelle dell’ altre parti nere cangianti in verdone, e in violetto. diritto. RRHOCORAX Vieri. Becco più lungo della testa, arcuato . Tomo III. Penne delle scapolari, e | Becco sario alla testa, NOMI DELLE SPECIE C. CORAX Lun, (I. 112.) C. CORONE Lun. CI. 114.) C. CORNIX Lin. (1.115.) I orsi C. FRUGILEGUS Lin. (Z. 117.) C. MONEDULA Lin. (I. 121.) pci — | e musa | iena C. GLANDARIUS Lin. ((L-122.) C. PICA Lun. (I. 124.) P.ALPINUS £ rs:LI. (1. 126.) P.GRACULUS Temw. (I. 130. ) 18 No 4e UV) CARATT. DI TRIBU | NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERÎI Becco conico, sub- tetragono, appunta- to, diritto, non in- taccato “* Lingua Tr, pa corto del tarso +. lacerata in cima — Narici coperte da peli, o penne corte,j RAMPICATORI Dito posteriore | 0900Ga rivolte in avanti — —— * ai °. E fambe vestite dil CORTICICOLI i 7 Î penne — Z'arso eg. Sr Dito posteriore egl all’apert. del becco - al tarso. | Diti tre in avanti, € uno in dietro. Becco subtetragono, LB” | diritto — Gambe ve- 000300 Timoniere acumit stite di penne—Diti MIRMECOFAGI rigide, due rivolti in avanti, e due in dietro. ren} ONDO — UCCELLI SILVANI — PASSERES SAGITTILINGUES D 2 > ill Sis RA Timoniere rotondi S flosce. = {elia lina ai RL | Lecco mediocre, co- DE, SA Sila ih Dei Narici marginate < |nico, subarc., forte — . 0 Si | 000:90 l’arso subeg. al dito; 5 | Gambe vest. di pen- co ne—-Diti 2 in avanu, ca Narici non margina e 2 in dietro; l’est. $ AMPHIBOLI |Tarso più lungo. posteriore versatile. = dito esterno. / ORDINE SECONDO VOMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE * N. CARYOCATACTES Briss. (I. 133.) Tutto di color nero-scuro, macchiato di bianco. | NUCIFRAGA Brrss. prin P_i cenerine; inferiori lionate — Sottocoda fulvo-castagno, i bianco, baci S. EUROPEA Liw. SITTÀ Lin. (I. 135. ) i * P. MARTIUS Lin. nero ( femmina) — Dorso CRAS) nero — Penne anali nere. leg: Vertice rosso — Dorso ver- | P. VIRIDIS Lin. de—- Penne anali giallo-verdi. dotto 1/0. dat Vertice rosso ( maschio), 0 ; Sen —— e Vertice nero - Dorso nero - P. MAJOR Lim; WICUS Lim. Penne anali rosse. EE (I.142.) Vertice rosso - Dorso erge nero - Penne anali rosse. P. MEDIUS Lrw. (11:09) P. MINOR Liv. ( I. 145.) Vertice rosso (mas.), o bianco ( fem.) - Dorso branco e nero - Penne anali bianche e nere. macchieltato di nero, (I. 145.) C. CANORUS Lin. Addome biancastro, striato UCULUS Luv. I CRD in traverso di rferastro. "COCCYSUS Pileo con cresta — Parti V rEILI super. macchiate di bianco. C. GLANDARIUS Viet. : | 7 Tutto di color cenerino, OY. TORQUILLA Lrw. YUNX Lun. radi CE (:1x:150) > pr—— || N. 4. (7) ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — PASSERES CARATT. DI TRIBU Becco corto, de- presso, subadunco nella cima, debole, larghissimo alla ba- se, non intaccato — Gambe vestite di penne — Diti tre davanti, e uno in dietro; o tutti e quat- tro in avanti, tetragono — Gambe nude sopra il collo del piede — Dit tre davanti, e uno di die- tro; gli anteriori tutti riuniti alla base. NOMI DELLE TRIBU Becco lungo, sub-| pl: | Î i Segue dl Quadro nenti CARATTERI GENERI Diti tre riv. in avali uno in dietro; il mel unito alla base coi lzli da una piccola memi Tr. 8.8 | og0ato Diti tre rivolti inf FISSIROSTRI |Y?!U: uno in dietro| medio unito alla ÈÎ solo con l’ esterno. HIANTES | Ta Diti tutti e quattro! volti in avanti, inte mente separati. Tir. 0.* 9 Tarso scudettato. a02000 ANGULIROSTRI Tarso coperto da cr ANGULIROSTRES nuda e molle. — 23 29 / ORDINE SECLNDO IMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE APRIMULGUS ) Pileo, cervice, e dorso u- C. EUROP/EUS Lin. I gualmente coloriti di ceneri- IN. no, e di nero. (I. 158.) Dorso, groppone, e coda nero-violetti - Coda con mac- chie bianche. H. RUSTICA Lun. (1.162. ) Schiena nero-violetta - Grop pone lionato fulvo — Coda nerastra. H. DAURICA Liv. (1I1.201.) RUNDO Lin. Dorso, e coda nero-violetto Groppone bianco, H. URBICA Luw. (I. 164.) n SONIC I SS] San? Dorso, groppone, e coda bigio-cenerino — Coda senza ( H. RIPARIA Liv. (I. 166. ) macchie. i CISRPATO pa EE TREY RI Igio cenerino — Coda Cp CI. 1620) macchie bianche. o Addome nero. } C. ri Mei Sar i de i o Addome bianco. } C. IAA 2 O ASBI E Par Cervice, e schiena di color M. APIASTER Luv. castagno — Gola gialla — (EROPS Lrw. Petto, e addome verdi. (1.74) Parti superiori verdi: infe- A. ISPIDA Lun. riori fulve. (I. 178.) No 4e (VI) NS a Segue gi BEEP Dai hiobi LLI SILVANI — PASSERES ini 1 L Ci v UC DO — N ORDINE SECO [nea] eu 0 @ -0 ea 00.00. 0.0. (0-0 00 CARATT. DI TRIBI Becco lungo, sotti- ‘e, arcuato -— Gam:- be vestite di penne— liti tre davanti, e uno di dietro; l'e- ‘terno unito alla base col medio. Becco eguale, o po- co più corto della te- sta, subconico, dirit- 0, quasi sempre in- taccato Naric. nude — Gambe ve- stite di penne — Dit tre in avanti, ed unc in dietro — Prima remigante corta. ——_& NOMI DELLE TRIBU » sf’ a)o TENUIROSTRI e. TENUIROSTRES — Pri esg:® 290209 CANORI CANORI pesa È CARATTERI GENERI Tarso coperto da mi squame — I imonÎ rotondate, flosce. | T'arso coperto quasi teramente da una: | quama — Z7monì rotondate , flosce. Tarso coperto quasi teramente da una | squama — Zimoni :\cuminate, rigide. | Becco subeg. alla Î subtetrag., intaccatof Narici semich. da | membr. nuda — Te) scudettato, più corto i apertura del becco. | Becco subeg. alla td lepresso, non intaq to — /arici nude micoperte da una md brana nuda fatta a voll l'’arso scudett., egt all'apertura del becel Becco subeg. alla te compresso, intaccato Narici nude, semic| da una nie L nuta — Z'arso scude 31 / ORDINE SECONDO OMI DEI GENERI CARATTERL SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE U. EPOPS Lin | Cresta fulva e nera — Ali d ; UPUPA Lin. fr bianche e nere. ( (I. 152.) MITODROMA:) (tti nere e rosse — Dorso ‘7° MURARIA Bonze, Iris. i. addome cenerini, (1. 185.) C. FAMILIARIS Lin. (I. 187.) Corpo superiormente scuro- nerastro, macchiato di lio- nato. ERTHIA Lin, een O. GALBULA Lun. (I. 190.) Becco alla base più alto che S. VULGARIS Lun. largo. (1. 193.) RIOLUS Lin. \ Tutto di color giallo e nero, ft ron) verdastro e nero, CURNUS Law. * S.UNICOLOR Marw. Becco alla base tant’alto che largo . CLuaG) Corpo roseo e nero ( negli A. RBOSEUS Rarz. adulti ); o grigio-isabella (rei giovali )e RIDOTHERES Vieitt. (1. 198.) No He (VII) SILVANI — PASSERES ELLI C T C CONDO:;—=, U. 1 SH ORDINE CARATT, DI TRIBU Becco eguale, o po- co più corto della te- sta, subconico, dirit- to, quasi sempre in- ‘accato — /Varici nude — Gambe ve stite di penne-—-Dizi tre in avanti, ed uno in d'etro — Prima "emigante corta. Segue vl QD iadio Sinod NOMI DELLE TRIBU SEGUE LA Mei 09:99 CANORI CARATTERI GENERIÙ Becco subeg. alla té compresso , intaccatcl Narici semicop. da | membrana pennutali Tarso cop. quasi inj da una sola squama ij Becco subeg. alla tel subtetragono, diritto, tero, più o meno vil intaccato — Lingua: tolosa solo nell’apicej Narici semichiuse una membr. nuda né parte anteriore — 7a; o eguale, o più luj dell’ apertura del beedl | | | Becco subeg. alla tes subul., non intaccato! Lingua setolosa nell’ pice, e sotto l'apice | Narici semichiuse una membrana nuda Tarso più lungo delli pert. del becco, scudet: Becco più corto del testa, conico, depr. al base, non intaccato + Narici semich. da wi membr. nuda — Zar. più lungo dell’ apertu del becco, scudettato. 7 ORDINE SEGONDO )MI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE NCLUS Becx. la, gozzo, e petto bianchi — Addome castagno ( adulto), o bianco ( giovane ). Parti superiori scuro-nere, o e cenerino-turchinicce — Go- {| C. AQUATICUS Becxsr (4. 200. ) di N.° 5 IV.®.5 \OGLODITES stagno, ondolate di nero — Lracxn. Becco diritto. (I. 296.) NB. Vedi le 9 Famiglie in N.B. Vedi le 46 specie i cui è stato suddiviso questo \compresein questo Genere YLVIA Scop. Genere nel quadro relativo / nel sobeisina Quadro di Parti superiori di color i T.EUROP/ZEUS Le£uca. *’@_@_——-6trt-=_T=stCoc ne enta> Pileo e cervice del medesimo f colore — Gola cenerina — Fianchi castagno-chiari mac- chiati di nero — Coda bruna, Pileo e cervice del medesi- F A. MODULARIS Cur. (1. 299.) mo colore — Gola, e gozzo di color bianco macchiato di nero — Fianchi fulvi con macchie bianche — Coda con macchie bianche nella cima. A. ALPINUS Brcxsr. (I. 300. ) No Ae (VIII) ORALE SECONDO — UCCELLI SI, — PASSERES {dietro — Prima re- bb ri CARATT. DI TRIBU Becco più corto della testa, subtetra - gono, depresso, ed allargato alla base, lego. adunco — Lingua setolosa in “ima - Narici velate la setole — Gambe vestite di penne — Diti tre davanti, e ‘mo di dietro — £e- migante 1.° corta — Unghia posteriore mediocre, adunca . Becco più corto, 0 subeg. alla testa, sot- tile, diritto, subconi- co - Lingua setolosa in cima — Narici coperte da penne o peli voltati in avan- ti — Zampe con tre diti davanti, e uno di mig. corta- Un ghia posteriore adunca. FSeque if Quado Snotd NOMI DELLE TRIBU SEGUE LA Pad 090:9? CANORI rn Tri si aGr9009 MIOTERE MYOTERES —_— penare) Wa. t13.* 009109 PIGOLANTI PIPILANTES a CARATTERI GENERTI{ Becco più corto dellil Ista, conico, depr. allali se, non Intacc. = Nal sem. da mem Tarso più luce del] | pert. del becco, scudi] N. B. Conoscencì fra gli uccelli eure) di questa Tribù il s Genere Muscicapa, | superfluo assegnari caratteri generici .| Ciascuna /MVarice e da una sola penna Tarso quasi interami te coperto da una s squama. Ciascuna /Vartice ci da molte pennuzze se lose “- 7'arso scudetta 4 ORDINE SEGONDO MEN (OMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI Pileo nero (maschio ), o bruno: nerastro (femmina) — Cervice cenerino-rossastra , macchiata di rosso mattone— Parti inferiori isabella-gial- lastre — Coda scura. ICENTOR brc. RIF TIT IERI Parti superiori cenerine , a di bruno — farti în- feriori bianche — Remiganti bianche alla base. MUSCICAPA Lin. Parti superiori iori unicolori o nere o cenerine — Parti in- feriori bianche — Remiganti mere. dana ARE ii Parti superiori cenerogno- le — Gola e gozzo giallastri, o lionati. Parti superiori olivastre — Gote grigie, unicolori, SGULUS Rar. | DARUS Lux. | Parti superiori. olivaceo- giallastre — Gote bianche, striate di nero. V.le tre fumiglie di questo genere nel Quadro di IV.° 6. feriori bianche, striate di bruno. O Parti superiori unicolori o nere o cenerine — Parti in- NOMI DELLE SPECIE * A. MONTANELLUS Il Temu, | (I. 302. ) Eee. M. GRISOLA Lun. (II.2.) EEE I I i ina OT I i Gal M. ALBICOLLIS Temx. || (IL. 4.) | M. LUCTUOSA Tewx. || (11.5.) * M. PARVA Brecx. (1I.7.) R. VULGARIS 7Yiz1:zt. (I1.9.) R.IGNICAPILLUS Io. (11. 10.) NB. 7. le 9 Specie di || questo Genere nel Qua- |} dro di N.° 6 (TATA N. 4o (ZX.) ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — PASSERES larratià amnesifi CARATT. DI TRIBU Becco sottile, sub- conico, diritto = \a- rici nude — Zampe con tre diti davanti, e uno di dietro — Prima remigante una delle più lunghe.| 09) : | Tegue 37 O dg Spot NOMI DELLE TRIBU | CARATTERI GENERICÌ Tr. 14.° | sai Le due Timonil PRATAJOLI |medie eguali, o più lil e ghe delle esterne. PRATENSES 39 Ph / ORDINE SECONDO Lo PA OMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE o —————m-ÒncEEì -. Dorso cenerino — Addome M. ALBA Lin. | bianco. ] (11.28.) Dorso nero — dd bianco. * M. LUGUBRIS Lun. (IL.31.) A orso cenerino,ocenerino- A olivastro— Addome giallo — 9 Timoniere esterne bianche M. BOARULA Lun. (II. 32.) 3 sul margine interno. Dorso olivastro — Timon. . f est. bianche, con lunga mac- y chia nera sul marg. interno — { Una larga fascia sopracci - igliare bianca — Pileo e nuca M. FLAVA Lun, cenerino piombato (mn. ad. ), o cenerino sudicio (fem.)— Gola gialla, bianca lungo la mascella (#2. «ad ), 0 bianca- / stra (femm.) — Parti infe- riori gialle (mas. ad.), © biancastre (femm. ) (11.34, III 214.) MOTACILLA Lin. Dorso olivastro — Timon. est. bianche, con larga mac- {chia nera sul marg. interno — | Nessuna fascia sopraccigliure i(m.ad.),0 una stretta gial- i lastra (femm.) — Pileo ce- Ri nerino-piomb. (72. ad. ), od olivastro ( femm.) — Gola i candida ( mas.), o bianco- & sudicia (femm.) — Parti f inferiori gialle (m. ad. ), o i bianco. giallastre ((femm. ) M. ge CAPILLA |É Nos. (11I. 216.) Dorso olivastro — Timon. est. bianche, con larga mac- chia nera sul marg. interno — Nessuna fascia sopraccig. — Pileo e nuca nero-morato — i Gola, e tutte le altre parti inferiori gialle (mas. ad. ) M. METRO ALA Licar. (ZII. 219.) No Ao (X.) . | Segue il Quadro Snot CARATT. DI TRIBU | NOMI DELLE TR!BU CARATTERI GENERII[ "S E Becco sottile, sub- SEGUE LA sonico, diritto — /Va- "ici nude — Zamp DR . . (ae i Le Ztimoniere mei con tre su, Mei SIA più corte delle altre. e uno di dietro — i "E PRATAJOLI Prima remigante una delle più lunghe. TRE a ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — PASSER / ORDINA )MI DEI GENERI ANTHUS Brcusr. A Parti sup. olivastro-chiare, i macch. di nerastro — Petto Si con macchie nere — Unghia iS) ife 3 Li % SEGONDO CARATTERI SPECIFICI nerino-olivastro — Petto con macchie bislunghe cenerino- olivastre — Piedi bruni. Parti superiori dì color ce- o. w del dito poster. più corta del gidito stesso — Piedi grigio- g carnicini. Parti sup. di color olivastro chiaro, macch. di nerastro — Petto con macchie nero-oli- vastre — Ung. del dito post. più lunga del dito stesso — Piedi grigio-carnicini, bruno — Unghia del dito z ; posteriore più corta del dito gstesso — Piedi grigio-carni- $ cini, f Parti superiori di colore forigio-ceciato, macchiate di Parti super. lionato-scure, macchiate di nero — Unghia \ del dito post. più lunga. del ) dito stesso — Piedi grigio- carpicini, NOMI DELLE SPECIE A. AQUATICUS Beca. ( II. 39.) A. ARBOREUS Beca. (II. ho.) A. PRATENSIS Brcza. (II. 43.) A. CAMPESTRIS Decx. (1I.45.) A. RICHARDI Zur. (IH. {6.) MALE ZLIEE LISA No Ae (XI.) L) SILVANI — PASSERES ELLI ZA SECONDO — UCC ORDINE L'E ATee@i CARATT. DI TRIBU Becco mediocre, conico, diritto — Narici coperte da pennuzze, 0 peli vol- tali in avanli — Diti tre davanti, e uno di dietro — Prima re- migante corta, o cor- tissima — Unghia posteriore quasi di- ritta. FSegue dl Quadro Pinot NOMI DELLE TRIBU Tr. 15.2 e)9:090 CAMPERECCI (_y_—=] CAMPESTRES "= | | | i CARATTERI GENERI | N. B. Von conosel dosi fra gli uccelli; ropei di questa T' n) che il solo Gen. Ali da, era superfluo as gnare al genere ste] caratteri più parti lari. hi / ORDINE SECONDO \MI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE Becco lungo quanto la metà della testa — Gozzo e gote | nere — Gola e fascia soprac- cigliare gialle. * A. ALPESTRIS Lin. (III. 221.) / i Becco corto, grosso — Due A grandi macchie nere su i lati A. CALANDRA Liv. Bi ali — Remig. second. scure, fi con la cima bianca, più corte È delle primarie. hi del gozzo — Coda eguale alle (I. 50. ) Becco poco più corto della testa — Coda più lunga delle ali — Remig. secondarie di A. CRISTATA Lun. colore scuro, e tutte più corte delle primarie. (11.53.) LAUDA Lin. Becco lungo quanto la metà della testa — Coda più lunga delle ali — Remig. second. di colore scuro, e tutte più corte [delle primarie. . Becco subeg. alla metà della Bad. A. ARVENSIS Lav. (II.55.) t) testa, sottile — Una fascia bian- fi castra che cinge la nuca — E Coda poco più lunga delle Pali — Remig. sec. di. colore fi scuro, tutte più corte delle e A. ARBOREA Lun. (II. 65.) Becco subeg. alla metà della testa, piuttosto grosso — Coda più lunga delle ali — Alcune L delle remig. secondar. eguali alle primarie. A. CALANDRELLA BonELLI. (I_.67.) Tomo III. 20 No Ae (XII) ri SECONDO — UCCELLI SILVANI — PASSERES e i nere CARATT. DI TRIBU Becco più corto della testa, perfetta-| mente conico, o de-| bolm. compresso — Narici più o meno cop. da penne corte, setolose, rivolte in avanti — Gambe ve- stite di penne — Diti tre davanti, e uno di dietro — Prima re- migante una delle più lunghe. NOMI DELLE TRIBU Tri a0/4 000 34m PASSERACEI [rr PASSERINI . = CARATTERI GENERI$ Becco conico, aci nato — Margine dì masc. inf. molto piel in dentro — Palatd pena rilevato — Unel del dito post. quasi ritta, più lunga del d| Becco conico — Mi gine della masc inferiore molto pie in dentro — Palatd levato — Unghia dito posteriore adui più corta del dito. 43 / ORDINE SECONDO OMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE * P. LAPPONICA Nizs. (17. 73.) Remiganti secondarie senza punto color bianco. magnet LECTROPHA- NES MErer. P. NIVALIS Merer. (IL 75.) Remiganti secondarie bian- che alla base. Pileo ceciato-grigio, mac- { chiato di nerastro — Addome ceciato, macchiato di nera- stro — Sottocoda ceciato. E. MILIARIA Lin. (II. 79.) Pileo olivastro-chiaro, mac- chiato di nerastro — Addome Î giallo citrino — Cuopritrici È inferi tori citrine — S$ottocoda ! citrino — Zimoniere esterne { con larga macchia bianca sul I margine interno, E. CIRLUS Lin. (IH.81.) Vertice e Addome giallo- zolfino vivace — Sottocoda giallo — Timon. esterne con larga macchia bianca sul margine interno. EMBERIZA E. CITRINELLA Lin. Lin. (II.83.) i Pileocenerino-lionato, mac- f chiato di nerastro — Cuopri- N trici inf. delle ali bianche — 3 Timon. est. bianche sul lato 5 interno — Sottocoda fulvo. E. CIA Lin. (II. 85. ) Pileo olivastro-chiaro, mac- chiato di nerastro — Addome cannella-chiaro — Cuopritr. | inf.delle ali gialle — Dona: | coda giallo-fulvo. E. HORTULANA Lun. . (II.87.) - —-pT ade e No 4e (XIII) e rare CARATT., DI TRIBU ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — PASSERES mito: | vel’ 0’ (0) 0. o. o ei © | I iS di n i Segue gi EVA Stnot i v NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERÌ Silio: {0° 00 e ei .0: (o; 0), "MI SEGUE LA TR 104 004 «do PASSERACE! Becco perf. conicol Marg.della masse. i non ripieg. in dentro Palato incavato —. migante 1.° più lun o eguale alla 4.° — 2 ghia post. adunca, , corta del dito. Becco subgl. — Ma super. subad. - Pal incavato — £'emig. più corta della 4.° 45 db / ORDINE SEGINDO OMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI cani sn | NOMI DELLE SPECIE Pileo nero, con piccole macchie o biancastre, o ros- sastre, o castagne el dole Bianedle Pirro macchiato di i castagno — Cuopritrici inf. | " E. LESBIA Lun. a delle ali bianche — Sottocoda | (III. 223.) A bianco — Spigolo della rase. i sup. leggiermente incavato. SEGUE Sottocoda bianco — Becco f E. SCOENICLUS Lun. IL GENERE piccolo, acuminato — Masc. super. convessa. ( IL. 89. ) \MBERIZA 7 i Sottocoda bianco — Becco f_ E. PALUSTRIS Nos. # grosso, ottuso — Spigolo della fl masc. super. convesso . (II.91, 111.225.) Sottocoda giallo — Timon. esterne bruno-nerastre, senza macchia bianca sul margine interno. + MES NO CEREA i Scop. (II. 95.) I glie in cui è diviso questo )sto Genere pon SUCCESSivo IN Genere nel VII. Quadro. | Quadro di N.° PYRRHULA P. VULGARIS Briss. Pileo nero. Brrss. FRINGILLA N, B. Vedi le cinque Fami- A V. le 19 Specie di que- PI (IL. 142.) eù Neo Zoe (XIV) I i SIE: Segue 4 O rino Hiro: CARATT. DI TRIBU | NOMI DELLE TRIBU | CARATTERI GENERÌÎÈ SEGUE LA Becco conico, cl ì presso — Mascellel Tnins64 DE “Chi s’ incrocicchiano — 000199 super. adunca — L'Î con apice ascendenti PASSERACEI Palato concavo - £ e 1.* più lunga della || (IRPLI MRPAA DAMIANI VIA NeS SISOTI VIMENE E SARI) N. B. Gli uccelli ropei di questa Tî residuandosi a qu PICCIONI |compresi nel Gerl olumba, era superi l’ assegnare a qui caratteri più partì "a © lari. | | COLUNMIBINI ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — PASSERES n / SA 7 ORDINE SBGONDO OMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI CO AI Becco debolmente curvo, lungo quanto il dito medio — L’apice della mascella infe- riore che sopravanza la ma- scella superiore. LOXIA Briss. ‘0 Becco grosso, molto curvo, più corto del dito medio — Ì L’apice della mascella infe- i riore che non sopravanza la \ mascella superiore. Apice della coda nero — Nessuna macchia nera sulle ali — Sopraccoda dello stesso [ colore del groppone. A Apice della coda nero — $ Tre serie di macchie nere n sulle alîé — Sopraccoda dello Vistesso colore del groppone. Due larghe fasce nere attra- verso le ali — Sopraccoda di color più cupo del groppone. DLUMBA Zrw. | Ì Coda bianca nell’apice. Coda cenerognolo-ceciata — Un mezzo collare nero sulla i cervice. ‘° Ordine secondo. Apice della coda nero — i scri pr | ao i 47 NOMI DELLE SPECIE L. CURVIROSTRA Lun. (II. 147.) * L. PYTIOPSITTACUS || Becusr. (I. 150. ) C. PALUMBUS Lun. (IL 154.) C. OENAS Lin. (II. 158.) C. LIVIA Lin. (II. 160.) C. TURTUR Lux. (11. 163 ) * C. RISORIA Liv. (III. 228.) No Se QUADRI DEI CARATTERI DISTINTIVI DE LLE FAMIGH NEL GENH .D CARATTERI DI FAMIGLIA NOMI DELLE FAMIC Becco patentemente intaccato — Famlata Tarso più lungo dell’ apertura del UR | becco— Parti superiori unicolori — | Addome o di color chiaro, e mac- TORD H chiato a gocciole, o di un color cupo — ra” Coda troncata — Statura non mi- TURDI nore di quella dello Storno. > Fam. 2.° 0G0eG0aG0 Becco non intaccato, subcilindr. — Tarso eguale, o appena più lungo dell'apertura del becco — Coda tron- TORDI RUPESTI cata, nera, 0 fulva e nerasira — Stat. ci non minore di quella dello Storno. ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — Genere SYLVIA | | ;| | | MONTICOLE | "E Ì -ENXIE VIFTI ER —__ _——_—_t—m6 NOTTIAO ; DELLE SPECIE DEGLI UCCELLI COMPRESI YLVIA CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE | Corpo tutto nero (mas. ad. d» o scuro-nerastro \ + MERULA Nos. femm. )— Remig. seconda più corta della sesta . i ( v Tom. I. pag. 205.) S. TORQUATA Nos. (1. 206.) ì biancastro — Petto bianco (mas. ad. ), o bianco idicio (femm. e giov. ) — Remigante seconda —————_—_É—yr_—TTr_—r—_———————————————————————————_mmc em) | Penne nere o nerastre, marginate di bianco o i ù Blunga della sesta . | Parti superiori grigio-olivastre — Petto nero { S. ATROGULARIS Nos maschio). (III. 203.) | Parti superiori grigio-olivastre-cenerine — S. VISCIVORA Ios. \wopritrici inferiori delle ali bianche. (I. 208.) | ‘Pileo e groppone cenerino-piombato — Schiena S. PILARIS Nos. \cuopritrici delle ali castagno-cupe. (I. 209.) S. MUSICA Nos. (1.211. ) | Parti superiori grigio-olivastre — Mascia so- | accigliare appena visibile — Cuopritrici infe- \ori delle ali di color giallo-ruggine chiaro. I ‘Parti superiori grigio-olivastre — Fascia su- ) “anace si S. ILIACA Nos. \uccigliare larga, bianco-gialliccia — Cuopri- ici inferiori delle ali fulve. (I. 215. )& S. SOLITARIA Nos. (FL. 2199) Coda nero-turchiniccia — Corpo di color più meno tendente all’azzurro. (Coda di color fulvo — Addome giallo-fulvo S. SAXATILIS Nos. imacolato,( maschio ) , 0 trasversalrhente striato \mero ( femmina e giovane ). (I. 218. ) Tomo II. 21 N. Do (II.) ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — Genere SYLVIA CARATTERI DI FAMIGLIA Tarso più lungo dell’ apertura del becco, sottile, coperto quasi interam. da una sola squama — Coda troncata, bianca alla base, con del nero nella cima — Ali di color nero più o meno puro. Tarso più lungo dell’apertura del |becco, sottile, coperto quasi interam. da una sola squama — Coda troncata, o unicolore nerastra, o nerastra con la base bianca — Parti sup. macchiate longitudinalm. di nero — Cuopritrici superiori interne branche. Tarso più lungo dell’apertura del becco, sottile, coperto quasi interam. da una sola squama — Coda troncata. fulva e nera, o fulva e nerastra — Sta- tura minore di quella dello Storno. LS egue dl Quadro Snod NOMI DELLE FAMIGÎ Fam. 3.° 090090300 MACIOLH SAXICOLAE n] Fam. 4.* | aG0:000G9 | SALTINPALO]) Pr) OENANTHES | Fam. 5. 000 00300 CODIROSSI PHOENICURI nn | O O O ! | 51 / GENERE SYLVIA CARATTERI SPECIFICI x NOMI DELLE SPECIE i 1 IRE superiori cenerine — Gola ceciata — temigante seconda più lunga della quinta. (1.221.) | Parti superiori bianco-ceciate, o bajo-lionate — STAN temigante seconda più corta della quinta. i S. OENANTHE Lars. iinotp: (III. 206.) | Gr oppone, sopraccoda, e sottocoda bianchi — lel rimanente di color nero. (I. 226, III_ 211.) | S. LEUCOURA Nos. S. RUBETRA Larz. | Coda bianca e nera. (1. 228.) | S. RUBICOLA Lara. | ' Coda nerastra . | ( 1.230.) | Timoniere laterali fulve: medie scuro-nere — ai) conda remigante eguale alla quinta. SA ee e (1. 232.) Biririoniere laterali fulve: medie scuro-nere — SA RTS conda remigante eguale alla settima . (I. 234.) f | Timoniere laterali fulve nella metà basilare; S. SVECICA Lara. È resto scuro-nere . é di. i i È No de (ZII) | sai Fegue dl Quadro Anodi CARATTERI DI FAMIGLIA NOMI DELLE FAMICI Becco più corto della testa, subci- lindrico, debolm. intaccato — Z'arso Pi 62 più lungo dell’ apertura del becco — Coda troncata, o graduata — Parti superiori senza macchie, o macchiatef BOSCARECC eQoog0aGo in traverso — Addome senza macchie, =" o con macchie trasverse — Cuopritrici SYLVIE delle ali mai di color bianco — Sta-l ul tura minore di quella dello Storno. ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — Genere SYLVIA 7 GENERE SYLVIA CARATTERI SPECIFICI | Parti superiori castagne — Coda subtroncata, inicolore, fulva — Seconda remigante più corta lella quarta . | Parti superiori castagno olivastre — Coda sub- roncata, upicolore, fulvo-scura — Remigarte econda più lunga della quarta. | Parti superiori olivastre — Coda troncata, ce- lerino-olivastra — Remigante seconda subeguale Ul'ottava È ‘Parti superiori olivastre — Coda troncata, ce- lerino-olivastra, unicolore — Remigante seconda ubeguale alla sesta — Pileo nero (maschio), o astagno ( femm. e giov. ) j i Parti superiori olivastro-cenerine — Coda tron- lata, unicolore, cenerino-olivastra — ftemigante econda subeguale alla terza. Parti superiori grigio-cenerine — Coda sub- roncata, biancastra esternamente — Penne ci- liari cenerino-cupe — Remigante seconda più jorta della quinta — Piedi cenerino-nerastri — tatura non minore di quella del Fringuelio. CC ===«««—»*r We. Www Parti superiori grigio-fulvastre — Coda sub- roncata, esternamente biancastra — Penne ci- liari bianchiccie — Remiganti secondarie mac- {hiate di color di noccibla — Piedi grigio-carni- | | ini — Statura del Pettirosso. Parti superiori cenerino-piombate — Coda Iubtroncata, esternamente biancastra — Penne ci- \Zéari cenerino-cupe — Piedi cenerino-nerastri — tatura del Lucherino. CATrrrcrtAWsm Ao NRE | Parti superiori cenerognole: inferiori bianca- tre — Coda subrotonda, esternamente bianca- lira — Remig. seconda più lunga della quinta — tatura maggiore di quella del Fringuello. | Parti superiori cenerino- -turchiniccie (mas.), | grigio-gialliccio (femm. e giov.) — Peito e ola rosso-mattone-ametistino ( mas.), o bianco- eciato ( femm. e giov. )— Penne cigliari rossastre mas.), o ceciate ( femm. e giov. ) — Coda sub- foncata, esternamente biancastra — Piedi giallo- larnicini — Statura del Lucherino . | | I | Mao ber | I I | | 53 NOMI DELLE SPECIE S. LUSCINIA Lara. (I. 240. ) S. PHILOMELA Brca. (I. 242.) S. RUBECULA Lara. (I. 243.) S. ATRICAPILLA Larz. (1. 247.) S. HORTENSIS Beca. (1. 248.) S. ORPHEA Temu, (I. 250. ) S. CINEREA Lara. (1... 252.) S. CURRUCA Lara. (1.253. ) S. NISORJA Becx. (I. 255.) S. LEUCOPOGON Merer. (1. 257.) No do (IV.) il LE Legno A Quaidizo biodl CARATTERI DI FAMIGLIA NOMI DELLE FAMIG® Becco più corto della testa, subci- lindrico, debolm. intaccato — Tarso NE, È SEGUE LA più lungo dell’apertura del becco — | Coda troncata, o graduata — Parti Fam. 6.° supertori senza macchie, o macchiate 000290000 in traverso — Éddome senza macchie. | y TH FEIGNA BO SCARECO o con macchie trasverse — Cuopritrici delle ali mai di color bianco — Sta- tura minore di quella dello Storno. n Fam. 7.8 Becco più corto della testa, sottile — agoaGIaGo Fascia sopracci gliare larga — Coda | graduata — Parti superiori macchiate] —FORAPAGLIEI longitudinalmente d’un color più in- _ i tenso — Statura minore di quella PALUDICOLE È dello Storno. «tò | _—- ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — Genere SYLVIA CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE _——— TL S. CONSPICILLATA || Marmora, (I. 263.) e] Parti superiori cenerino-turchiniccie — Petto ‘igio-rosso-ametistino — Gola e penne cigliari anche—Piedi giallo-carnicini — Coda subtronc., lternam. biancastra — Statura del Lucherino. e ved \Parti superiori cenerino-cupe — Gola e petto sso-fegatoso (ad.), o cenerino-giallastro (giov.)— da lunga, graduata, esternamente biancastra . S. PROVINCIALIS Tex. (I. 264.) (Parti supertori cenerino-cupe — Gola e petto inerino-cupo — Coda lunga, graduata, esterna- * S. SARDA Marmora, TC _ 0 1, —— lente biancastra. (I. 266. ) ‘Parti super. cenerino-nere (mas. ), o cenerino- ssiccie ( femm.) — Pileo nero ( mas.), 0 del{ . S. a por del dorso (femm.)— Gola bianca — Coda dis di 207) nga, graduata, esternamente bianca. lParci superiori castagne — Coda graduata, uni- Rein 5 (05 lore — Remigante seconda la più lunga — Parte dia della gola e del gozzo senza macchie. S.LUSCINIOIDES os. (1: 270.) \Parti superiori castagne — Coda unicolore — \migante seconda molto più corta della quarta, {è la più lunga. S. CETTI Marmora. ((£.2799.) e —> | \Dorso lionato-olivastro, macch. di nerastro — IZeo nero, macch. di lionato-olivastro — /ascia \praccigliare ceciata — Timoniere unicolori — \migante seconda subeguale alla terza, che è la i: lunga. S.PHRAGHMITIS Bercusr. (4.275. ) Dorso giallo e nero — Pileo nero, con una licia media longitudinale gialla — Fascia soprac- \;Ziare gialla — Zimoniere unicolori — Remig. ronda subeg. alla terza, che è la più lunga. S. AQUATICA Lara. (4. 277.) S. LOCUSTELLA Lara. (I. 278.) \Parti superiori olivastre, macchiate di nero — conda remigante più corta della terza, che è la iv lunga — Timoniere unicolori. \Dorso castagoo e nerastro — Pileo nero — liscia sopraccigliare bianca — Remig. seconda bito più corta della quinta, che è la più lunga — imoniere unicolori. 5. MELANOPOGON Treu. (1. 279.) Dorso giallo-lionato e nero — Zimoniere infe- ìrmente con una macchia nera verso la cima, llerminate di biancastro — Remig. seconda assai ia corta della quinta, che è la più lunga. NL S. CISTICOLA Term. (1.280. ) lo tao Ta-—_ = —> um Ya, bessi_e N. Be (7) fn? ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — Ges. SYLVIA CARATTERI DI FAMIGLIA Becco subeguale alla testa, punto, O quasi punto intaccato, conico, sub- tetragono, piuttosto grosso, particolar- mente alla base — Fascia sopracci- gliare ristretta, biancastro-sudicia — Coda subrotondata, unicolore — Z7- moniere in cima rotondate, o roton- dato-cuneate — Parti superiori non macchiate: inferiori di color chiaro. ° Becco più corto della testa, sottile, debolmente intaccato — Fascia so- praccigliare gialla — Coda troncata, o leggiermente forcuta, unicolore — Timoniere obliquamente troncate in cima — Parti superiori senza mac- chie, olivastre o cenerognole: inferiori di color chiaro, bianche o giallastre. | Fine del Quadro sinail | Le Ai dl Quadro Sino NOMI DELLE FAMIdÎ Fam. 8.* CIIMDDETTO MACRORANI MACRORAMPHÌ _— Fam. 9.° 00099909 Lodi MUSCIVORE I —_— // GENBRE SILVIA CARATTERI SPECIFICI. NOMI DELLE SPECIE i Parti superiori grigio-olivastro-rugginose ; ir- 'riori bianco-ceciate — Remig. seconda, terza e marta le più lunghe — Statura poco minore di uella dello Storno. S. TURDOIDES Merer. (I. 284.) friori bianco-ceciate — Remig. seconda, terza e uarta le più lunghe — Statura di un Beccafico. (I. 285.) \l Parti superiori olivastre; inferiori giallo-sulfu- »e — Piedi cenerino-giallastri — Remig. terza, uarta e quinta subeguali, e le più lunghe, | S. HIPPOLAIS Lara. \ (I. 287.) | Parti superiori giallo olivastre; inferiori bian- ne, lateralmente gialle — emigante seconda Quale alla quarta. | S. SYLVICOLA Lara, (I. 290.) w | Parti superiori olivastre; inferiori biancastre, iacchiate di giallo-zolfino — Rfemigante seconda iibeguale alla sesta. S. TROCHILUS Lara. (1. 291.) | Parti superiori scuro-olivastre; inferiori bian- S. RUFA Lara. listre, macchiate di giallastro — Remig. seconda ibeguale all’ ottava. | (I. 292.) | Parti superiori grigio-olivastro-rugginose; ir. S.ARUNDINACEA Larx. lanco-sericee — Groppone giallo-verdastro — ; lemigante seconda subeguale alla sesta. (I. 294.) l Parti superiori cenerino-verdastre; i S. BONELLI Vie1zLor. 22 N. 6. | QUADRI nr si | i i| DEI CARATTERI DISTINTIVI DELLE FAMIGI | NEL GENI! ‘ CARATTERI DI FAMIGLIA Pen -—T—_____m6m666@oae@c@ntchc‘ic@s/@nscumcimi Becco corto, conico, non molto ap- puntato — Mascella superiore quasi diritta — Diti anteriori tutti saldati un poco fra loro alla base — Coda tron- cata, mediocre. 0G00000G9 GENE PARI — —— Fim. 2.° 0903139200 CODONI | Becco corto, subconico, non molto appuntato — Mascella super. subar- cuata — Dito medio interamente se- parato alla base dall'interno — Coda graduata, lunga. LONGECAUDAI — mann) Fam. 3.° a 19100 PENDOLINI! Becco mediocre, acutissimo — Ma- scella super. diritta — Dito medio interamente separato alla base dall’ in- terno — Coda troncata, mediocre. ORDINE II. — UCCELLI SILVANI — Genere PARUS PENDULINI Fine del Quadro sino CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE lo — Tempia e guancie bianche — Lati dell’ ddome gialli. Vertice e parte inferiore del Collo nero-vio- P. MAJOR Lun. (V.Tom.1I. pag. 14.) Ver Vil celestognolo — ME Tilome giallo. P, COERULEUS Lun. (II. 15.) firga macchia bianca sulla cervice — Parti in- CIL:6 riori bianco-sudicie. 19:) \Pileo e gola nere — Tempia e gote bianche — P. ATER Lin. ancastre — Cervice nero- -sbiadita — Parti infe ori biancastre. (111. 212.) ‘Pileo e gola nero-sbiadito — Tempia e me P. LUGUBRIS Nerr. 'Pileo e cervice nere — Parti inf. biancastre. | P. CRRO Lin. | Penne del pileo bianche e nere re — Dorso ca- higno-olivastro — Petto nero — Addome bianco idicio. P. CRISTATUS Lun. (II. 19.) \Fianchi rosso-ametistini. (II. 20.) P. BIARMICUS Lin. ( 11.22.) I Fianchi color di cannella. | o \ Pileo bianco-perlato — Una larga fascia nera \cuopre la fronte, gli occhi, e gli orecchi. Ì P. CAUDATUS Lin. (II.24.) | È P. PENDULINUS Lin. I ‘' Genere Parus. N. 7. FRINGILLA ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — Gen. CARATTERI DI FAMIGLIA Becco conico, debolmente rigonfio alla base — Margine delle mascelle più o meno arcuato — Penne della cavezza che ricuoprono appena le narici — Basette rade, setolose. Becco conico, appena rigonfio alla base — Margine delle mascelle più o meno arcuato — Penne della ca- vezza che ricuoprono appena le na- rici — Basette ramose, numerose. QUADRI DEI CARATTERI DISTINTIVI DELLE FAMIGH NOMI DELLE FAMIGI Ni \l | neL GEN ka? Go «ta edo ' PASSEREÎ PIRGITE EdtÒ, __: Fam. 2. | FRINGUELLI | FRINGILLE | e)0:000G0 | MOTTIGO w DELLE SPECIE DEGLI UCCELLI COMPRESI INGILLA CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE ‘Dorso castaguo-biancastro, e nero — Pileo ca- igno-cupo ( as.), o grigio-sudicio ( femm.}— {mezzo del petto nero ( mas.), o bianco-sudicio femmina) — Regione auricolare biancastra — ianchi senza macchie — Una fascia bianca a liverso delle ali — Timoniere nerastre. F. CISALPINA Ten, (V. Tom. II. pag. 98.) igrigio-sudicio (femm. e giov.) — Mezzo del tto nero (mas.), o biancastro ( femm. e giov. )— gione auricolare biancastra — Fianchi senza acchie — Una fascia bianca a traverso delle ali — imoniere neraslre. F. DOMESTICA Lun. (11. 105.) Dorso nero, con poche macchie ceciate, e color inocciòla — Pileo castagno ( mas. )— Petto nero nas.) — Regione auricolare bianca — Fianchi acchiati di nero — Una fascia bianca attraverso \ali — Timoniere nerastre. F. HISPANIOLENSIS Tenm, (II. 106. ) 'Dorso castagno e nero — Pileo cenerino (mas.), Î J E color di nocciola, e nero — Pileo ame- lino-castagno chiaro — Macchia nera sugli orec- #— Gozzo nero — Due fascie bianche attraverso I lali — Timoniere nerastre, F. MONTANA Lin. (II. 107.) i î | Piccole cuopritrici delle ali bianche — Grop- ine verde. (ZI. 110.) o | Piccole cuopritrici giallo-lionate — Groppone lanco, macchiato di nero. F. MONTIFRINGILLA Lun. (II. 113.) Î | i F. NIVALIS Liv. Piccole cuopritrici delle ali, e remiganti se- \ndarie interne candide — Groppone scuro, (II. 115.) | F. COELEBS Lin. I Ni “o (IL) ORDINE SECONDO — UCCELLI SILVANI — Gen. FRINGILLA CARATTERI DI FAMIGLIA Becco lateralmente concavo - Mar- gine delle mascelle più o meno ar- cuato — Penne della cavezza che ricuoprono appena le narici - Basezte piumose. Becco perfettamente conico, o late- ralmente concavo — Margine delle {mascelle diritto — Penne della ca- vezza che cuoprono interamente le narici, e cingenti tutta la base della mascella superiore — Basette piumo- se, numerose. Le i A Dire Sirod H I i l | NOMI DELLE FAMICÎ Finio3.A 000393990 LONGIROSTRI CARDUELES È — & + Fam. 4.* 290200009 FANELLI | LINARIE __ —_- | | Bot, 63 / GRNERB EPRINGILLA CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE F. CARDUELIS Lin. (II. 117.) IAT nere, con larga fascia trasversa gialla — ‘oda nera con macchie rotonde bianche. F. SPINUS Lin. id macchiati di nerastro — Pileo nero ( mas.), | olivastro (femmina) — Timoniere gialle alla Ise. | Dorso olivastro, macchiato di nerastro — Fian- (11. 120.) |pmiganei marginate esternamente di cenericcio- |rdognolo — Fianchi senza macchie longitudi- \li — Timoniere nerastre. Dorso piombato-verdastro — Gola verde-gialla— F. CITRINELLA Liv. (ILE 122.) dicio — Due fascie lionato-scuriccie attraverso 'moniere unicolori, con sottilissimo orlo lionato- RE II. 12 | cuopritrici — Gola nera. ( 4.) \Dorso lionato-fosco, macchiato di scuro 3' F. RUFESCENS Vert. F. LINARIA Lin. imoniere unicolori, con sottilissimo margine inato-sudicio — Due fascie biancastre attraverso \cuopritrici — Gola nera. orso lionato-pallido, macchiato di scuro — (11. 126.) F. CANNABINA Lin. lauro — Timon. est. con largo margine candido il lato interno — Cuopritrici color di nocciola — bla biancastra, macchiata di scuro . iDorsò lionato-fosco, o castagno, macchiato di (II. 128. ) F. MONTIUM Gut. ro — Timon. est. con margine bianco — Due icie scuro-lionate attraverso le cuopritrici — Nola bianco-lionata. \Dorso lionato-fosco, macchiato di scuro, o di (II. 130.) Noe 7. (III) È | Segue el Quadro Lino i CARATTERI DI FAMIGLIA |. NOMI DELLE FAMI( » Î Bam.05:3 «i Becco lateralmente più o meno ri- pia da | ; 7 sonfio — Margine delle mascelle 39 | DIR 2) BECCHIGROSS più o meno arcuato — Penne della | < pl] = S “ [sa ia 2 » | bey = N <> = w) bu by 3 3 SÒ S | 9 = S DG Sa Co) Rm S n RS © ii COCCOTHRAUSI ==) ll cavezza che cuoprono appena le na- rici — Basette numerose, ramose. Fine del Quadro sinoif 65 / GENERE PRINGILLA CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE F. SERINUS Lin. scie — Franchi strisciati di nerastro — Z'ertice allo-olivastro, con macchie nericcie — Timon. i4ro-nere, Dor so olivastro, con macchie longitudinali ne- (I. 132.) nza macchie (adulto ) — Pileo olivastro — F. CHLORIS Luv. ;miganti marginate ‘esternamente di giallo — IL lion. est. gialle alla base sul margine esterno. ( 134. ) * » ® |. Dorso olivastro-scuro senza macchie (adulto), scuro-cenerognolo con macchie longitudin. nere (Corpo di color verde-olivastro — Petto e fianchi fa |tov. ) — Fianchi lionato-cenerognoli (4d.), o lancastri con macchie nerastre ( giov. si — Pileo * FP. INCERTA Rsso. |vastro- seuro, con penne della fronte marginate | rosso-arancivne ( ad.), o scuro- cenerognole in macchie nere (giov. ) — Remiganti margi- lite esternamente di giallastro ( ad. ), o di bian- |stro ( giov.) — Timoniere unicolori. (II. 136. ) rina sul mezzo del petto — Timoniere con acchia bianca in cima. Dorso grigio e nero — Una macchia giallo- F. PETRONIA Lin. (II. 138.) | Gola nera — Remiganti secondarie eden Temm. idulate — Coda bianca in cima. | (II. 139. ) |P F. COCCOTHRAUSTES ‘Genere FRrINGILLA, Tomo III. N (Ski esi Ana i DEI CARATTERI DISTINTIVI DEI GENI COMPRESI NELI CARATTERI GENERICI NOMI DEI GENEI Tarsi coperti di penne nel lato an- teriore — Diti quattro. PTEROCLES 7° Gote nude — Tarsi nudi — Diti PHASIANUS Lil quattro. | i » Tarsi pennuti — Diti quattro. TETRAO Luni Gote pennute - Zarsi nudi - Diti quattro — Coda rotondata, corta. PERDRIX Lrnll IL | | ì | | ' ORDINE III. — UCCELLI RAZZOLATORI — GALLINA IDELLE SPECIE DEGLI UCCELLI DINE 111. CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE i Addome bianco. CP. To paso) e ) i Addome nero. P. ARENARIUS Temu. i P. ALCHATA Srera. (II. 172.) | Testa e collo verde-cangiante — Petto fulvo- PH. COLCHICUS Lin. forato (maschio). (II. 174.) T. TETRIX Dix. Coda forcuta — Diti nudi è (II. 179.) | Coda rotondata, o tulta nera, o macchiata di :ro, senza fascia distinta nella cima — Diti adi . precotto T. UROGALLUS Lin. Ì Coda rotondata, con una fascia nera verso la prat ta, T. BONASIA Lin. (II. 131.) {ma — Diti cn (II. 183.) T. LAGOPUS Lin. (II. 184.) ! Diti pennuti — Unghie nere. Gola nera — Petto nero macchiato di bianco mas.) — Gola ceciata — Petto coperto da mac- rie trasverse nere, e ceciate ( femm. ) liGola cenerina, cinta da largo margine can P. PETROSA Lara. P. FRANCOLINUS Lara. (II. 187, III. 229.) ho, macchiato di bianco — Petto cenerino. (II. 190.) l' Gola bianca, marginata di nero — Petto cene- P. GRACA ErIss. imo-ametistino . (IL agor: ) | —m————_________________———____—___——_———_————___———_____Éjstr ene cosmesi l Gola bianca, marginata di nero — Petto cene- P. RUBRA Briss. no-ametistino , macchiato di nero. (11. 193.) Î Gola lionata — Petto cenerino, IRMIARRAAE P. CINEREA Lara. itiato in traverso di nero. (II. 195.) ì Petto color di nocciòla, o lionato, con strie P. COTURNIX Lara. \ngitudinali bianche. (II. 199. ) | No 8. (II) i : ti) FSegue il Quado Sinod CARATTERI GENERICI NOMI DEI GENER Il Diti tre. TURNIX Bowarz® ul Testa con Caruncola eretta, o Cre- | a — Gol n Bargigli — | st Gola nuda con Bargigli GALLUS Texsl |Becco senza cera — Gote nude — Diti quattro — Coda grande, eretta. Testa con Caruncola pendente, I vestita egualmente che il collo da ver- | ruche carnose — Becco coperto allal MELFAGRIS Lil |base dalla cera — Coda mediocre, erigibile — Diti quattro. Testa senza Caruncola — Pileo coperto da un cono corneo, o da una cresta — Gote nude — Coda corta,j NUMIDIA Lrw. pendente — Becco senza cera — Diti] quattro . | Nessuna Caruncola — Pileo co- perto da una Cresta — Gote pennu- te — Becco senza cera — Coda gran- de, erigibile— Penne del sopraccoda PAVO Lin. più grandi delle Zimoniere — Diti quattro. Fine del Quadro sinotti ORDINE III. — UCCELLI RAZZOLATORI — GALLINA Z ORDINE TERZO CARATTERI SPECIFICI — NOMI DELLE SPECIE Gola Siciata di nero e di biancastro. + ire bi Gola bi T. ANDALUSSICA Vierrt. i anca. (11.205, 111.229.) INB. IVon esistono in Europa specie selvaggie i Uccelli di questo genere. V. Tom. II. pag. 207. Memie: primarie nerastre, striate di bianco — tane del corpo di color nero, o bronzino splen- Nte (mas. ad. ) , o bruno-grigio, con pochi re- lisi metallici ( femm. e giov.) — Coda di 18 ane di color fulvastro, macchiate di nero, e con cia nera all’ estremità — (Bonaparte). M. GALLOPAVO Lin. (II. 207.) i N. MELEAGRIS Zuin. | Î Ì \Pileo coperto da un cono corneo — Penne ce- line, con macchie bianche rotonde. (II. 208.) | : P. CRISTATUS Lin. piu di ventiquattro penne. Le | ì C) Ordine terzo. N. 9. QUADRI DEI CARATTERI DISTINTIVI DELLE TRIM comPRÈsI NE | n CARATT. DI TRIBU NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERÌ R [Becco più corto della Ta, 1.2 testa, subad. — Diti 000309 V.i caratteri i}; quattro; i 3 anteriori] UNCIROSTRI Tribù. imperfett. palmati. Lao ti e — _——TP- Becco subeguale | |testa, un poco fat] volta, intaccato, col pertura che giunge i l'occhio — Narici sil chiuse da una membi pennuta- Di? uniti base da una membre T'arso reticolato. | O roi Becco subeg. alla t subarcuato, intero, apert. che giunge s CORRITORI |l’occhio - Narici sé ar I chiuse da una membi TACHIPDROMI |nuda- Diti riuniti. el. base da una membra T’arso scudettato. Becco subeguale, ol lungo della testa, diri] subtetrag., grosso, int con apert. che giunge sotto l’occhio - Mail semich. da una mem] nuda- Diti riun. dat membr. - Z'arso retig) I a)oa:o Diti tre. ORDINE, QUARTO — UCCELLI DI RIPA — GRALLE - Mz A i NOTALGO \GENERI, E DELLE SPECIE DEGLI UCCELLI DINE 1V. | MI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE G. PRATINCOLA Nos. (V.Tom.1I.p.214.) GLAREOLA Brisson. Coda molto forcuta —Parti superiori grigio-olivastre. i O. TARDA È ‘O. rarda Lisi M (II. 218. ) Statura di un’ Oca — Ti- monicre venti. O. TETRAX Lin. (II. IA ») Ve di un’ Anatra — Timoniere diciotto . 'OTIS Liv. Bec lungo, depresso ""Bec® lanzo; depresso alla base — Sulla testa un gran ciuffo di penne sottili — Delle penne simili su ì lati del col- lo — Coda lunga otto pollici, di di 18 timoniere. _____ timoniere . * O. HOUBARA Gut. (II. 221.) (DURSORIUS Larnan . lionato-isabella — Remiganti nere. (II. 223.) Becco subeguale alla testa — Pileo, cervice, e dorso color lionato-grigio, con strie lon- gitudinali nerastre . | DICNEMUS O. CREPITANS Teum. || Zemm. (II. 225.) Gozzo, petto, e addome| (©. FUROP,EUS Larx ceciato-lionato — Groppone ; i Tr % N. 9 (1.) sh Pa —— Segue dl Quadro Sno 7 / LS | A CARATT. DI TRIBU | NOMI DELLE TRIBU | CARATTERI GENERI) Becco diritto, comjl so, molto più lungo dj testa, con la cima cl presso-cuneata ; cori pertura che appenej trepassa le prime pi] delle gote-/Dit uniti hase da una membri SEGUE LA Becco diritto, sof appuntato, molto | dI RA 90 i d Il | & ungo della testa, | sar apertura che appenili CORRITORI |trepassa le prime pel delle gote-Diti unitil == i i Diti tre base da una membri Becco diritto, sotf più corto della testa,| apertura che appeni trepassa le prime pe; delle gote - Tarso | colato - Dito est. ul alla base col medici una piccola membri] t4 | = ELLI DI RIPA — GRALLE da) 4 diritto, intero, subeg. testa, con apertura) appena oltrepassa lef| ne della fronte - 7 ) scudettato — Dito esi | | | ORDINE QUARTO — UCC no separato dal med | | Becco subcilindr re cal fi iOMI DEI GENERI Zac o | de: MIMANTOPUS. Bass. EITAR ADRIUS Lin. \ICALIDRIS Irricer. Tomo III. i 73 CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE H. a LEGUS Schiena e scapolari nere — \ Groppone bianco — I Lin rossi. CH, 229. ) re— /Nuca e cervice tinte di | bianco e dì nero. (II. 232.) NB. Vedi le due Famigli Vedi le cinque Specie in cui è sta È to suddiviso que comprese in questo se sto Genere nel Quadro suc- ù nel Quadro 10.° cessivo di N° 10. Addome bianco — Dorso macchiettato di nero e cene- rino ( adito d’inverno), o di nero-cenerino e fulvo (adito d'estate ) . C. ARENARIA zio, (II. 269.) Corpo bianco — Lati della { HI. MELANOPTERUS schiena, scapolari ed ali ne- . Meyer. 24 N. 9 (ZII.) Cr LLI DI RIPA — GRALLA n ORDINE QUARTO — UCC. 4 E CARATT. DI TRIBU Becco subcilindrico, sottile, più lungo, o eguale. alla. testa — Deiti quattro, o libe- ri, o imperfettamente palmati 2° Prina remigante _ ordina- riamente la più lunga di tutte; ‘qualoevelta più corta della 2.*, ed allora il dito est. è unito col medio ‘da una membrana per la lunghezza di tutta la falange. Le eque id Luadro” Aso NOMI DELLE TRIBU LIMICOLE LIMICOLE 4 Po *. CARATTERI ‘GENERI Becco diritto, sul alla testa- ftemig. Lil più lunga - Diti ank uniti alla base da membrana; post. più lissimo, articolato pil alto - Z'arso reticoli Becco diritto, sul alla testa - Remig. | più corta della 2. est. unito alla base medio da una mem na- Z'arso scudettati | Becco subcon. appi tato, leggerm. rivolte | alto, e subeg alla test] RG .2 la più hi ga - Diti ant. separi post. che tocca terra d| l’unghia-Z'arso scudi - Becco diritto, o deb mente piegato in alt più lungo della testà Prima remigante @ delle più ii Il so dito esterno unito al base col medio da ui membrana: il posterd 0) che tocca terra con Î u ghia - Z'arso scudettati ii di 79 Ù 0) 7 ORDINE QUARTO OMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE nere — Penne lunghe dei CuriEr. fianchi nere . (11. 253.) VANELLUS | Parti superiori verdi-can- V. CNS | gianti — Addome bianco — MerEr. Brrss. Sottocoda lionato-fulvo. QUATAROL A Coda con fasce iu S. HELVETICA Nos. ca (II. 256. ) del petto scuri, 0 neri — Led0x: IrLuicrR. Addome bianco. STREPSILAS Sopraccoda scuro — Lati S. INTERPRES (11. 260. ) \ Penne medie del sopraccoda grigio-cenerine, macchiate di T. PUGNAX Nizson. nerastro; laterali bianche — | (II. 263.) Timon. later cenerino-cupe. IrOTANUS Timon. bianche; o bianco- , perlate, con fasce interrotte, ) ed irregolari, cenerino.cupe— ar Piliclioliai sopraccoda candi- T. GLOTTIS Becx. de, con poche macchie cene- rino-cupe — Becco più lungo (II. 267.) della testa, subcompresso, debolmente piegato in alto. mn di i I (sa) Cal sa No ORDINE QUARTO — UCCELLI DI RIPA — GRALLA 9. UT.) fa ye] CARATT. DI TRIBU Becco subcilindrico, sottile, più lungo, o eguale alla testa — Diti quattro, o libe- ri, o imperfettamente palmati — Prima remigante ordina- riamente la più lunga di tutte; qualche volta più corta della 2.%, ed allora il dito est. è unito col medio da una membrana per la lunghezza di tutta la falange. NOMI DELLE TRIBU SEGUE LA Paz 0R00G9 LIMICOLE CARATTERI GENERI Becco diritto, 0 dell mente piegato in a più lungo della testa| Prima remigante delle più lunghe d solo dito esterno ui] alla base col medio] una membrana: il || stertore che tocca te con l'unghia — Z@ scudettato . / ORDINE DMI DEI GENERI SEGUE POTANUS QUARTO CARATTERI SPECIFICI Timoniere cenerine, statale di nerastro — Penne del so- praccoda bianche, striate in traverso di nericcio — Remig. secondarie nero-cenerine, con macchie. bianche — Lecco molto più lungo della testa — Mascella infer. giallo-rossa 4 solo alla base. Timoniere laterali, e Penne L: del sopracc. bianche, striate in traverso di nerastro — Re- d niganti secondarie bianche f nella metà apicilare — Becco i molto più lungo della testa, snero, giallo-rosso alla base. Penne del sopraccoda can- dide — Metà basilare delle Timoniere bianca — Metà e- strema con larghe fasce tras- verse nere. Timoniere, e penne del so- pracc. grigio - -olivastre: 1’ est. [macchiate di bianco — Parti super. grigio. olivastre, striate isottilm. in traverso di nero — i Becco poco più lungo della È testa. Timoniere con larghe fasce Fi trasverse, nerastre — Penne W del sopraccoda interamente # bianche verso la base, mac- N chiate di nero verso la cima — Becco poco più lungo della te- sta — Parte nuda delle gambe più corta del dito medio. gue T'imon., e penne del sopracc. bianche, o bianco-perlate, con . fasce trasversali nere a zig- zag — Becco lungo, sottile, di- ritto Parte nuda della gam- ba più lunga del dito medio. nr = at i L: I SI NOMI DELLE SPECIE T. FUSCUS Leister, (II. 269.) T. CALIÒRIS Becx. (II. 271.) T.OCHROPUS Term. (II. 273. ) T. HYPOLEUCOS Temm. (II. 275.) 2 T.GLAREOLA Tenm.i (II. 277.) TT. STAGNATILIS Brcusr. CEI. 298.) No 96 (7) I il Segue HQ salone | é ì LL ma CARATT. DI TRIBU NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERI ui d R I 3 y Y x È | = [Becco subcilindrico, S sottile, più lungo, © 3 eguale alla testa — Diti quattro, o libe- CD] . È S v 3 G ri, oimperfettamente SEGUE LA Becco PIE lungo é 2 [palmati — Prima I: testa, diritto, o del LÌ 7 . . fo de "o ® SIN Si remigante ordina- mente arcuato; nelli] D riamente la più lunga ii I I h2 [1] SA DE ‘ ih solcato, liscio — Gar di tutte; qualche volta] LIMICOLE O, | più corta della 2.?, non interam. pennul cd allora il zizi pra Mit anteriori sepal po ; i R |è unito col medio da S |una membrana per I la lunghezza di tutta Sla falange. PI L ORDINE e, e —-zà.)ÒÌ)/@/Co=+ò) Sie la n n n 7 ORDINE QUARTO DMI DEI GENERIO CARATTERI SPECIFICI Becco subcil ndrico, poco più lungo del tarso, subar- cuato — Tarso eguale al dito medio — Gamba in parte nu- da — Coda subcuneata (negli adulti in primavera) — Ad- dome nero, Becco subcilindrico, subar- B cuato, più lungo della testa, A subeguale al tarso — Tarso g più lungo del dito medio — E subcuneata (negli adulti in ii primav.) — Addome fulvo. Becco diritto, subellindricogi € glo ANI PÒ eguale al tarso, ed alla testa — Tarso eguale al dito medio — ‘Gamba in parte nuda — 7°- moniera prima non più lunga / della quarta. CRINGA Barss. subeguale alla testa, più corto del tarso — Tarso subeguale al dito medio — Gamba in parte nuda — Timon. medie jed esterne le più lunghe. i Becco diritto, subdepresso, fi più lurgo della testa, e del E tarso — Tarso eg. al dito me- ® dio — Gamba in parte nuda — i Coda subtroncata. lungo della testa, e del tarso — Tarso più corto del dito me- dio — Gamba quasi intieram. pennuta — Coda subcuneata. Becco diritto, subcilind., più lungo della testa, subeguale al tarso — 7'arso più lungo del dito medio — Gamba in parte nuda — Coda troncata. Becco subcilindrico, diritto, # Beccosubcilind., diritto, più ce | o) NOMI DELLE SPECIE T. ALPINA Lin. (II. 282.) i T. SUBARQUATA Temm, (11. 284. ) LEISLER. T. TEMMINCKII (II. 287.) T. MINUTA LeEIsLER. (II. 289.) «PYGMEA Nos. (II. 291.) (II. 292.) . CINEREA Lun. (II. 294.) isa T. MARITIMA Brun. No 9% (VA. ) RALLA Ù) A L'RIPÀ = 6 »- ORDINE QUARTO — UCCELLI D o eun? CARATT. DI TRIBU Becco subcilindrico, sottile, più lungo, o eguale alla testa Diti quattro, o libe- = [ri, o imperfettamente 2 [palmati — Prima remigante ordina- | D riamente la più lunga 2 |ditutte: ; qualchevoli \ più corta della 2.*, ed allora il dito est. è unito col medio da una membrana per la lunghezza di tutta Ila SE es | HR 00 UE A NOMI DELLE TRIBU SEGUE LA 3 a 200599 re A R, LIMICOLE I Quadro Sino CARATTERI GENERÙ Becco lunghissimi ritto, o debolmenti gato in alto, con ingrossato , liscio, (|l solcato superiormef Dito esterno unità base col medio del membrana - Tarso] colato nella metà si Becco molto più il della testa, diritto 4 apice liscio, non ini sato, appena solcat|[ periorm. - Gambe te di penne per tu loro lungh. - Diti interam. separati — ghia del dito post non oltrepassa il di | | | | I n _ ——————_———— Becco molto più lil della testa, diritto, apice rigonfio, supe] mente solcato, e fori sagrinato (*) — Gal non interam. penny] Diti anteriori intel separati -— Unghial dito posteriore che trepassa il dito. (*) La sagrinatura n ben visibile, se non qu il becco è disseccato. - SUNT e 81 7 I 7 ORDINE QUARTO bw DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE d Becco rivolto in alto — Ti- moniere con 8, o 9 fasce tra- sverse nerastre — Unghia del, dito medio corta, e non den- tata ( Zemm. ) È RUFA £rrss. ( II. 298. ) AMOSA Bass, Becco diritto — Coda alla i base bianca, nel resto di color nero nori Unghia del f MELANURA Lerscer, dito medio lunga, e dentel- [aa Una macchia sulle re- (II. 301.) Vs ( Temm. ) Remiganti primarie tutte | lUSTICOLA R. VULGARIS ZYyzitt. | A z:zr. d’ egual larghezza — Parti inferiori striate in traverso (II. 304.) di nero. . MAJOR (LS MAJOR PIA ° (IL. MI esterne da ciascun lato bian- che, macchiate di nero. Timoniere 145: la prima S. GALLINAGO Lin. (II. 312.) esterna macchiata di bianco in cima ed esternamente, e più corta della seconda. T'imoniere 16: la cà BCOLOPAX \\X ieri. S. BREHMII Carp. (II. 315.) esterna macchiata di bianco in cima ed esternamente, e più lunga della seconda. S. GALLINULA Li. (II. 317.) Timoniere 12, bruno-nere, macchiate di fulvastro. si Timoniere 18: le quattro ) Ig 111. 35 No De (ZII) A gi Segue i OA LSincd CARATT. DI TRIBU | NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENELÙ pe Becco subcilindrico, S sottile, più lungo, o il g|eguale alla testa — i S Ditt quattro, o libe- Becco lungo, arcualf n ri, O imperfettamente SEGUE LA Redini pennute—| palmati — Prima È anteriori uniti alle | remigante ordina- Tr. 3. da una membrana | x riamente la più lunga 202400 n di tutte; qualchevolta LIMICOLE = [più corta della 2.°, % ed allora il dito est. Fre Lt IRR Q [è unito col medio da Becco lungo, arcuai L_ [una membrana per Redini' nade — | = la lunghezza di tutta anteriori uniti mei = la falange. te una membrana. | dd) Pi i sissi cazioni | MOSS t DI PRI RE SE O I II S Dito esterno unit I e medio da una meml | l’interno quasi inte S separato: il postei i articol. più in alto i S Becco più lungo Mao altri —Unghia del > [della testa, conico, 200000 medio intera — Z diritto , appuntato .| CULTRIROSTRI scudettato. ky |compresso —Miti 4, siate RES > oca RTRT Pe = [imperfettamente pal. Diti anter. tutti ri] = | mati HERODII alla base da una mt SS ti _ fino alla 2.% falang] S Dito post. articol. di nello stesso piano || alui—UVnghia del) meio ottusa, interi Tarso scudettato. | 7 ORDINE QUARTO Mi {JOMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE Pileo la macchiato di nero — Penne lunghe dei franchi bianche, con piccole e poche macchie bislunghe. N ARQUATA Lurx. (II. 320.) Pileo con due larghe fasce nerastre longitud. — Penne lunghe de’ fianchi candide, i con fasce trasverse nerastre. È Pileo ceciato, macchiato : di nero — Penne lunghe dei |'eanohi candide, e senza mac- chie. TUMENIUS Briss. N.PHAEOPUS Lara. (II. 322.) N. TENUIROSTRIS VuEILL. (II. 324.) sa e I. FALCINELLUS Tremm. | Corpo di color castagno — Ali color verdone cangiante. ADDIO | Gola e gozzo nerastro — | | Petto cenerino. IRUS Bai | — raro 1. IBIS Lacrp. (II. 32.) (II. 331. ) * G. VIRGO Temu. Gola, gozzo, e mezzo del petto nero. (II. 336.) C. ALBA Briss. Testa,collo,e dor so bianco. (II. 336.) pon | a rita ge me] na ee G. CINEREA Brew. TU TON. Ber roc CONIÀ Brrss. Testa, collo, e dorso nero, o nero-verdone. (II. 338.) A: n: €. NIGRA BeLLON. ORDINE OUARTO — UCCELLI DI RIPA — G No 9. (ZII) o_o De: Li Becco più lungo della testa, conico, diritto, appuntato, compresso — Diti 4, imperfettamente pal- mati. RALLA Y 7 Becco più lungo della testa, depresso — Diti quattro; 1 tre anteriori imperfetta. mente palmati. Dit quattro: i tre anteriori perfettam. palmati. Ss Becco più lungo, o egualealla testa, com- presso — Îit quat- tro: i tre anteriori perfettam. divisi — Prima remig. poco DI a più corta della 2. È Se equo VD deli moti ! CARATT. DI TRIBU | NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERI! Dito esterno unitdl civetta medio da una memi na; l'interno quasi asi | R. 4. teramente separatolj vastità postertor earticolato@ii stesso piano degli alti CULIRIROSTRI Unghia del dr, to mu | ME lncuta, seghettata dall . rr | int. — Z'arso scudetili | , | Pare bet | a)e199 ° e | ij Vedi î caratteri) LATIROSTRI[77bù. | Il LATIROSTRES Rogi Becco piegato in bi pa verso la cima. NnuoTaTORI|-—_T _____ a Becco piegato in ij HYCROBATE (<6 TG - Tr. 7. Narici rotondate, s Soana za membrana. MACRODATTILI cs macRroDACTYLI| Narici bislunghe,, Su michiuse da una me brana. Fine del Quadro sinoti 55 7 ORDINA QUARTO )MI DEI GENERI ‘CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE . Vedi le tre Famiglie( V. le nove Specie com- | IRDEA Lin. in cui è stato suddiviso questo prese in questo Genere Genere nel Quadro N.° 11. nel Cesto Noci LATALEA Lin. Corpo candido, col petto tinto di lionato. oa P. LEUCORODIA Lin. | (II. 361.) } PH. ANTIQUORUM ( Ten, } 2g rosse — Remi ganti nere. RUS (11.363) Bianco e nero — Piedi ce ( R. AVOCETTA Lr. |f nerino perlati. (II. 366.) ‘ Lamina frontale che oltre- > passa gli occhi, e forma uno f P. HYACINTHINUS : stesso piano con lo spigolo del\, Temm.o È \becco— Dito medio più lungo; ; fio tarso — Penne az (II. 291.) d Temm. ) } d ORPITYRIO Barss. DENICOPTE- OPTE- sa. NB. /. le quattro Famiglie V.le sei Specie: com- f ALLUS Lin. in cui è stato suddiviso questo prese in questo Genere Genere nel Quadro No 12. A nel Quadro VAC LI ZIEsIL EI GLIE IIS CIEL ESILE CELESTI I Ordine quarto . N. 10, QUADRI (do) 5 [avea (a) < (a e Li Q > D ‘Rea | du Ru ha SS Pr 3 Fay ha] = S RD pe SN bay RI = by 9 Re O DEI CARATTERI DISTINTIVI DELLE FAMIG]W NEL GENI CARATTERI DI FAMIGLIA NOMI DELLE FAMIG Fim. T. 0012000 | Nessun Co?7/are. " PIVIERI PRATAJÙ nn] PLUVIALES Bam;'9,* 00200399 Collo cinto da un largo ColZare| pIVIERI RIPAJOÎ bianco. TORQUATI 87 NOTTLAO DELLE SPECIE DEGLI UCCELLI COMPRESI \ARADRIUS CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE iro, macchiato di giallo vivace — Lecco nera- io — Piedi neri. ‘Pileo, e la parte superiore del corpo di color C. PLUVIALIS Lun. (V. Tom. II. pag. 235. x na Corona biancastra cinge l’ occipiie — Becco iro — Zampe cenerino-olivastre . (II. 239.) Vertice scuro, macchiettato di giallastro I C. MORINELLUS Lin. C. BHIATICULA Lin. (II. 241.) Un Collare bianco — Una larga fascia nera sul | jeco — Becco giallo e nero — Piedi gialli. | jito — Becco nero — Piedi gialli. (11. 244.) {Un Collare bianco — Una larga fascia nera i C. CURONICUS Gut. i Un Collare bianco — Due macchie scure sù i C. CANTIANUS Lun. Ri del petto — Becco e piedi neri. (#15) N. Mi. _ »’. evagi brsiià ei DEI CARATTERI DISTINTIVI DELLE FAMIGW NEL GEN ® ORDINE IF.—- UCCELLI DI RIPA — Genere ARDEA CARATTERI DI FAMIGLIA NOMI DELLE FAMI Fam. 1. Tutta la metà inferiore della Gamba ogos90e9o | nuda — Dito esterno riunito alla base AGHIRONI col medio da una membrana — Becco | molto più lungo della testa. Fam. 2.° Soltanto un piccolo spazio nudo so- pra il calcagno — Dito esterno unito alla base col medio da una larga mem- TARABUS | | | | | | 0]joodoa90 | | | brana — Becco poco più lungo della az | L | testa . BOTAURI | == | Fam. 3.° Gamba interamente pennuta — x Î ci aGI:9I0Go Dito esterno unito alla base col medio ARDEOLE Ì da una piccola membrana — Becco gii dl subeguale alla testa. ARDEOLE | >] &j } gi. . | Fine del Quadro sino LA $9 NOTTIGO IDELLE SPECIE DEGLI UCCELLI COMPRESI CARATTERI SPECIFICI . NOMI DELLE SPECIE A. CINEREA Lim. ‘Pileo bianco e nero — Dorso cenerino — Spal- ( Y. Tom. II. pag..343. ) icci neri, A. PURPUREA Lun, \Pileo nero — Dorso cenerino — Spallacci (11.345.) lvo-castagni. (II. 347.) allo — Zampe nere. A. GARZETTA Lin. Pileo, dorso, e spallacci bianchì — Becco (11. 348.) ro — Zampe gialle ( ad. ) Pileo Pi. bio e spallacci bianchi men] Ain A. ALBA Lin. Pileo lionato — Dorso bianco-lionato — Spal- Ì A. RUSSATA Lara. jeci bianchi. j (II. 349.) nerine, o nerastre — Dorso giallo-cenerino- (II.351.) inetistino — Spallacci giallo-ceciati i | Pileo bianco-ceciato, con strie scene: | A RALLOIDES Scoragi fe eee ee ee |Pileo e dorso nero-verdone — Spallacci cene- \ A. NYCTICORAX Lin. \1o-perlati ( ad.) — Dorso e spallacci cenerini ln macchie bislunghe ceciate in macchie bislunghe ceciate (giov) ) ( (II. 353.) lari nere — Spallacci gialli, con macchie an- (II. 355.) ilari nere. Moni oro gidllo. cod iamacchie an. giallo, con macchie an- | SPIGA a A. STELLARIS Lun. A. MINUTA Guzz. (II. 358.) ixiovani ) — Dorso nero-verdone ( mas. ad.), 0 uro, striato di ceciato ( femm. e giov. ) — Spal cci ceciati con macchie nere (mas. ad. ), o scure femm. e giov.) l Pileo nero-verdone (adulti), o scuro- ne" | SR Arpra. i Tomo III.. 26 No 12. i Ana dp) DD i sd | 2 RG 2 [2a] (a, | HS ba RG IS S buy UN 3 Ò D N xy RN = I SS © | QUADRI DEI CARATTERI DISTINTIVI DELLE FAMIG4 CARATTERI DI FAMIGLIA Becco più lungo della testa. Becco eguale alla testa, senza espan- sione sulla fronte — Dito medio, non computata l’ unghia, più corto del tarso . Becco eguale alla testa, senza espan- sione sulla fronte — Dito medio, non compresa l’ unghia, più lungo del tarso . Becco eguale alla testa, con espan- sione cartilaginosa sulla fronte. NEL GENI NOMI DELLE FAMICI Fam. 1. adoI:900d0 PORCIGLION] Fam. 2.° | 000099399 RE-QUAGLIE || CREX | | =_= __ Fami®3: | 0090390 o GALLINULY GALLINULE | = Fam. 4. eGesgo:)9 SCIABICHE u_u HYDROGALLINA: | 9! INORITOO (DELLE SPECIE DEGLI UCCELLI COMPRESI IA LLUS | CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE $PECIE R. AQUATICUS Lun. (V. Tom. II, pag. 371. 5 | Penne del sottocoda bianche — Parti superiori livastro giallognole, macchiate di nero . Penne del sottocoda bianche, macchiate di iajo — Ali color di cannella. (II. 374.) MOI Sco Lecco oa E Puro del: sottocoda ceciato-lionate —— Purti uperiori olivastre e nere, con molte macchie ianche, pinche, bislunghe. dol ig R. PORZANA Lin. (II. 376.) I Parti superiori olivastre, mickBiAlo di nero, con ( 11.379.) I Penne del Ml) sso Vidia ni nere, striate di bianco — È. PUSILLUS! Rit joche oche macchie bianche non ben decise. bianche non ben decise. pi del VIEN RE nere, striate di bianco — R. BAILLONII Vieict. arti superiori olivastre i ichile di nero, con (11. 380.) frolte macchie a n minute, decise. | | Penne medie del sottocoda nere, laterali bian- he — Parti superiori olivastro- -cupe. (II. 382.) R. CHLOROPUS Ios. i Genere Ratrrus. No 15 ® UU) ADR DEI CARATTERI DISTINTIVI DELLE TRI! COMPRESI NI CARATT., DI TRIBU NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERI | | Diti pinnati— Pil remig. più corta seconda. | Diti pinnati — Pri remigante una delli] lunghe. a a | eG0000 Becco non seghet- tato — Dit lobati, LOBIPEDI O pinnati, —- LOBIPEDES =" Diti lobati. ORDINE QUINTO — UCCELLI AQUATICI — ANSERES NOTRITAO 93 IGENERI, E DELLE SPECIE DEGLI UCCELLI MINE V. DMI DEI GENERI IULICA Barss. ALAROPUS Brrss, PODICEPS Lara. IRA, CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE F. ATRA Lun. Becco e lamina frontale senza appendici, di color bianco (adulto), o verdastro ( giov, ) (CV. Tom. III pas. 5.) br d'a. PH. HYPERBOREUS Lara, (III. 11.) Becco terete. PH.LOBATUS Lara. (ZII. 13.) Becco compresso, ed un poco dilatato verso la cima. P. MINOR Lara. (III. 19.) Becco più corto del tarso, diritto — Remiganti second, bianche solo dal lato interno. ar ao fig) fl fe) Becco più corto del tarso, leggermente rivolto in alto — Remiganti secondarie intera- mente bianche. P. AURITUS Larz. (III. 18.) Becco più corto del tarso, { P. CORNUTUS Lurx. diritto — Remig. secondarie interamente bianche. (III. 20. ) Becco subeguale al tarso— { P. RUBRICOLLIS Lara. J Parte anteriore del collo ca- stagno-fulva. (III. 2:.) Becco subeguale al tarso— { P. CRISTATUS Lerx. Parte anteriore del collo bianca. (II1. 23.) ir ey Ty l— > No io UL.) a uz AA È) ELLI AQUATICI — ANSERES 4 DA ORDINE QUINTO — UC CARATT. DI TRIBU Becco non seghet- tato —/ tre diti an teritori interamente riuniti da una mem- brana- Ali più corte della coda — Coda corta, o cortissima, Becco non seghet- tato — Z7e diti da- vanti, uniti da una membrana -4li più lunghe delle timo- niere medie— Coda grande. Sy ono , Segue ai 40) Loy 0d l NOMI DELLE TRIBU| CARATTERI GENEI@ i Diti quattro . | "fr, 9,° | ada:Ga | TUFFATORI | mp e PIGOPODES (on tre— Masc.| ai solcata — Narici sl chiuse da una membl | pennuta 5 | Diti tre — Masc. | solcata — Narici si chiuse da una memb nuda. TRS RNA Becco mediocre-4 beduele mascelle ad che - Naricit tubulat! Aperture nasali du LONGIPENNES |Tarso reticolato . VOLATORI resi 7 orRpins QUINTO )MI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI ARI Parte del becco soprapposta alle narici rotondeggiante — Mascella superiore diritta — Apertura del becco maggiore di otto gtto quattrini. | Parte del becco soprapposta alle narici spianata — Masc. super. leggermente curva in basso — Apertura del becco maggiore di otto qualtrini. OLYMBUS Lara. Parte del becco soprapposta alle narici rotondeggiante —_ Masc. super. quasi diritta — Apertura del becco minore di.;otto quattrini. Ali più corte della coda — Coda conico-bislunga — Sta- tura dell’ Alzavola ( Temm.) LLCA Bxrss. \ # Testa senza ciuffi — Ma- LORMON TRL scella inferiore non adunca. Becco lungo 23 piccioli — Ali più lunghe della coda — Coda cuneata — Tarso lungo i 23 pico, Ri) «Becco lungo 18 piccioli — Ali un poco più lunghe della coda — Coda troncato-roton- data — Tarso lungo picc. 17. FFINUS °° Bxrss. Becco lungo 12 piccioli — Ali eguali alla coda — Coda troncato-rotondata — 7'arso \ lungo 16 piccioli. fel (ex NOMI DELLE SPECIE C. GLACIALIS Lux. (III. 26.) C. ARCTICUS Lun. (II. 28.) C. SEPTENTRIONALIS Lin. (III. 30.) A. TORDA Lin. (III. 33.) M. ARCTICUS Licar. (III. 35. D) P. CINEREUS Cur.. (III: 38.) P. ANGLORUM Rar. (III. 39. ) P.OBSCURUS Cur. (1II. {0.) a seri ae I si Pa | No 15. CUI.) ORDINE QUINTO — UCCELLI AQUATICI — ANSERES an ii Segue il Quadro Sinol | CARATT. DI TRIBU | NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENEFM! [-_!_@———_—1mmm—————@moueue@uoemc,sntti Becco non seghet- tato — Zre diti da- vanti, uniti da una membrana - Ali più lunghe delle timo- niere medie — Coda grande. VOLATORI Becco sottile -— _Jj Ùi le mascelle adunc] Narici tubulate — ;] con una sola apertuli Tarso reticolato. | Mascella super adunca, coperta alla: dalla cera — Ni senza margine — 2! scudettato. Becco tanto alto: base che in cima, ce mascella sup. adui l’ inferiore munita sotto di una costola golata sporgente —Î suna cera — Na senza margine — Zl scudettati - /)istan24 l'angolo posteriore d narici, e l’apice d mascella superiore | corta del tarso. |DMI DEL GENERI NOMI DELLE SPECIE NOMI DELLE SPECIE Di color nero-filiggine — Sopraccoda bianco, con fascia nera in cima— Coda tron cata — Ali più lunghe della coda. T. PELAGICA 77 160rs. (III. 43.) FTALASSIDROMA W rcors. | L. PARASITICUS Bose. moniere medie lunghissime, repentinamente ristrette, ed appuntate — Tarso lungo 18 (III. 46.) I piccioli, posteriormente quasi liscio. IESTRIS Izz. Becco corto, curvo — Ti- L. POMARINUS Temu. moniere medie lunghe, roton- date in cima — Tarso lungo circa 20 piccioli, posteriorm, (III. 48.) coperto di protuberanze . Becco mediocre, diritto, largo alla base, intero — Ti- Dorso, scap. , e cuop. delle ali nero-lavagna — Remiganti L. MARINUS Lv. nere, con stelo nero, bianche Fs incima— Ali sub. alla coda — (III. 53.) Tarso lungo circa 32 picc. stelo nero; la prima con una L. ARGENTATUS gran macchia bianca termi- DauyN, nale; la seconda con un altra rotonda, oltre la prima — Ali i poco più lunghe della coda — 1 Tarso lungo circa 28 picc. LARUS Liv. sii) 55.) Schiena, scap. e cuop. delle ali cen.-perl. — Remig. nere, con stelo nero — Ali molto più lunghe della coda — Tarso di 20 piccioli — Narici lineari. IL. CANUS Lun. Schiena, scapolari, e cuo- | pritrici delle ali cenerino- perlate — fiemig. nere, con oe” (111. 59.) Tomo III. 27 No 15. (IV.) ORDINE QUINTO — UCCELLI AQUATICI — ANSERES 7/9) CARATT. Becco non seghet- tato — Ze diti da- vanti, uniti da una membrana- Ali più langhe delle timo- niere medie — Coda grande. Segue il I Quadro Lino: DI TRIBU | NOMI DELLE TRIBU SEGUE LA RR 009:90 VOLATORI i î CARATTERI GENE! Becco tanto alto base che in cima, ci mascella sup. adu l’ inferiore muniti sotto di una costoli golata sporgente —| suna cera — Id senza margine — Z| scudettati — Distanz l’angolo posteriore | narici, e l'apice mascella superiore? corta del tarso. ha vue no ro cè nm si è dè sr de è c — — — 7 o Le 7 ORDINE QUINTO 99 )MI DEI GENERI SEGUE i IL GENERE ww è» ® © a A RU S CARATTERI SPECIFICI Schiena, scapolari, e cuo- pritrici delle ali color nero- lavagna — Remiganti nere, con stelo nero, bianche in cima — Ali più lunghe della coda circa 20 picc. — Tarso lungo 24 piccioli . PNE ciePE E a O RA: 1270, i Schiena, scapolari, e cuo- fi pritrici superiori cenerino- n perlate — Remiganti prima- * rie bianche, marginate più o & meno di nero — Pecco rosso- N sanguigno — Dito posteriore gcon unghia — Tarso lungo - 19 piccioli— (adito di nozze ) Cappuccio nero-sbiadito, che ricuopre tutto l’occipite. pritrici superiori cenerino- perlate — femig. primarie bianche interamente, o ‘con \ margine nero, bianche in ci- {ma - Becco rosso- sanguigno — Cuop. inf. delle ali candide — Dito posteriore con unghia — i( abito di nozze) Cappuccio nero-morato . ta pr itrici superiori cenerino- sj perlate — Remig. primarie #; cenerino-nerastre, o nere, 2 bianche in cima — Becco ne- rastro — Dito post. senz’ un- ghia, o piccolissima — 7'arso lungo 12 picc.—-(ad. di nozze) Cappuccio nero-moralto . pritrici delle ali cenerino- perlate — Remig. prim. nere in cima — Dito post. senz'un- ghia: medio, non compresa l’anghia, lungo circa 16 picc. Schiena, scapolari, e'cuo- Schiena, scapolari, e cuo- Schiena, scapolari, e cuo- SETE IRIS AIAR IRIS II NOMI DELLE SPECIE L. FUSCUS Lin. (11I. 57.) î ian L. RIDIBUNDUS LEISLER. (111. 62.) L. MELANOCEPHALUS NarreErer. (III. 65.) L. MINUTUS Pazzss. ( III. 68.) L. TRIDACTILUS Lara. (Ill. 70.) Ne 150 (7) CR Ari Segue % Vasa HMno | ORDINE QUINTO — UCCELLI AQUATICI — ANSERES CARATT. DI TRIBU Becco non seghet- tato — Zre diti da- vanti, uniti da una membrana - Ali più lunghe delle timo- »fere medie — Coda grande. NOMI DELLE TRIBU SEGUE LA Trivast 000090 VOLATORI CARATTERI GENERÎI | | Becco tanto alto] base che in cima, cd mascella sup. aduì l’ inferiore munita sotto di una costola golata sporgente — ] suna cera — Na senza margine — 2! scudettati — Disral fra l’angolo poster S P delle narici, e l’ aj della mascella super I più corto del tarso, . 7 ORDINE QUINTO TOMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE UL. +, CAPISTRATUS bianche, marg. più o meno di nero — Becco rosso scuro — Teumu, Cuop. inf. delle ali cener. — Dito post. con unghia - 7'arso (III. 92.) $ lungo 17 picc.—-(adb. di nozze) S Cappuccio nero-sbiadito, De; > poco s’estende sull’occipite. fi Schiena, scapolari, e cuo- E pritrici superiort cenerino- * L. AUDOUINII R) perlate — Remig. prim. per- ParropE du N late, nere verso la cima, con | 5 macchia bianca — Becco TOS=- (III. 74.) | so-sanguigno— Dito post. con {unghia — Piedi neri. . Schiena, scapolari, e cuo- pritrici superiori cenerino- perlate — £enug. primarie SEGUE \pritrici superiori cenerino- $ perlate—Remig. interamente fl * Lo ATRICILLA Lun, IL GENERE nere — Becco rosso-lacca — (III. 76.) Dito post. con unghia — (ab. skin RUU-S di nozze ) Cappuccio . color di piombo, Schiena, scapolari, e cuo- = Dorso, scapolari, ed ali candide - Becco giallo - Piedi neri — Membrana interdigi- ; gle smarginata. * L. EBURNEUS Lun. (II. 56.) Di | Dorso, scapolari, e cuo- scapolari, e cuo- È pritrici superiori cenerino- Ì H perlate — Remig. perl. cen., { * L. GLAUCUS Bzunw. |} f bianche verso l’apice, con q stelo bianco-cen. — Ali più fd corte 22 picc. della coda — Tarso non magg. di 32 picc. (III. 56.) Dorso, scap., e cuopritrici sup. perlato-cener. — Remig. SI. LEUCOPTERUS cen. perl., bianche nella cima, Fazer. | con stelo Gindido 24: subeg. i | alla coda — Tarso non mag- (I11. 77.) giore di 24 picc. lic cri No 156 (FI) q_e ORDINE QUINTO — UCCELLI AQUATICI — ANSERES CARATT. DI TRIBU | NOMI DELLE TRIBU Becco non seghet- tato; — Zre diti:das vanti, uniti da una membrana - Ai più lunghe delle timo- niere medie — Coda grande. SEGUE LA Pr A eGoaji VOLATORI ra Segue dl'Quadro Sinoth CARATTERI GENERI! Becco subulato, puntato, fortem. col presso — Mascella feriore inferiorme quasi diritta — Nesst cera — Narici sei margine — Zarsi si detta — Distanza.) l'angolo posteriore dé narici e l’apice della ni scella super. più grani o egnale al tarso. - 103 7 ORDINE QUINTO QOMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE BTERNA Lin. Ali più lunghe della coda 17 neri — Coda quasi troncata — picc. — Tarso lungo 6 picc. (III. 79.) i Becco nero— Piedi rossi — fi Coda quasi troncata — Ali r; più lunghe della coda 16 picc. S.LEUCOPTERA Temm j Becco nero — Piedi scuro- Be. S. NIGRA Lin. Parga (III. 53.) fi Becco rosso, con la punta (nera — Ali più lunghe, o Li subeguali alla coda — Coda f molto forcuta — Piedi rossì. S.HIRUNDO Lun. (III. 85.) Î Beccorosso fino alla punta— t Coda molto forcuta — Ali eguali, o più corte della coda — | Piedi rossì. S.ARCTICA Tremwu. (ZII. 86.) eo Desio nero, con la punta gialla — Piet neri — Coda f molto forcuta — Ali eguali, o più lunghe della coda. S.CANTIACA Gurt. (ZII. $7.) Coda poco forcuta — T'arso lungo 12 piccioli. (007 S. SICARIO NarrERrER. (III. 92.) Î Becco rosso — Piedi rossi — i Coda poco forcuta — Ali $ molto più lunghe della coda. * S.DOUGALLI Movracu. CILI. 934) s Becco nero fino alla cima — dl Piedi gialli — Coda molto orcuta, più lunga delle ali. MY Beccogiallo, neroin cima — I Piedi gialli — Coda molto i forcuta. S. MINUTA Lin. (III. 94.) Becco rosso — Piedi neri — S. CASPIA Puarras. Coda molto forcuta. | (III. 96.) Becco nero — Piedi neri — sua SCARANER Wie «MI hi i No 15. (XII) | i Seque il Quadro Smosl | I NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERIYM CARATT. DI TRiBU Becco molto depre Pi MERA Becco non seghet- IRE tato — Tutti e quat- il tro 1 Diti riuniti da i na .1: aa Becco subcilindr4y una membrana, BREVIPENNES |sUbcompresso . i ELLI AQUATICI — ANSERES v 4 IB IS TS = IIS È il Tribe i i 2 Becco seshettato — sdosto ò Becco porti de = [Lol Dit Par lindrico — Denti sul "Re 6 O NUOTATORI |/]Jati, rivolti indietro È SL 3) ria Gi Foa Redini pennute — 2} >rana. LAMELLOSO- |posteriore lobato. DENTATI 7 ORDINE QUINTO 105 OMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI Unghia del dito medio in- PELECANUS tera — Remig. primarie nere: Lin. la prima molto più lunga della sesta— ( Princ. di Musign. ) Becco lungo picc. 13; più — Lunghezza del becco (presa del becco (presa dall’ estremità alle prime pen- ne della fronte ) eg. a quella del dito medio — Coda di 14 Uigioniere > vi a Lunghezza del becco egua- le a quella del dito medio — corto della testa — Coda lun- | [ALACROCORAX Briss. Lunghezza del becco mino- Coda di 12 timoniere, re di quella del dito medio — Coda di 12 timoniere, ga, molto graduata, composta di 12 tim. — Penne scapolari e cuoprit. delle ali lunghe — Piedi cenerini ( Yemm.) Testa più lunga del becco — Specchio nero, con due fasce bianche. Becco più lungo della testa— Specchio bianco con due fasce (mas.), o una sola (femm.), nera trasversa — Narici ba- silari. RGUS Lr. Becco più lungo della testa— Specchio bianco, senza fasce nere — /Narici eidae. ' NOMI DELLE SPECIE P.ONOCROTALUS Lin. (III. 99.) PH. CARBO Duwmonr. (ZII. 103. ) * PH. CRISTATUS Dux. (111. 108.) (ZII. 108. ) PH. PYGM/AZEUS Temwu. (ZII. 110. ) M. ALBELLUS Lun. (114.118. ) ED fn = === M. MERGANSER Lux. M.SERRATOR Lin. (III. 120. ) Hog (III. 122. ) 28 No 156 (ZIII) I | WATT. Se eque dl Quadro» Linoth CARATT. DI TRIBU NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERI ZII IR III Becco più largo | alto — Denti laminj "Fa. uD.i perpendicolari — Réj ni pennute — Dito | terno subeguale, o | | NUOTATORI |lungo del tarso; este | eguale al medio; po riore lobato. | SEGUE LA Becco seghettato — I soli Diti anteriori] riuniti da una mem- rana. CITE) ORDINE QUINTO — UCCELLI AQUATICI — ANSERES :/ ORDINE QUINTO W w è £ dà i ww NOMI DEI GENERI CARATTERI SPECIFICI Becco non rigonfio lateral- mente — Corpo scuro-nero, o nero— Specchio bianco. I I Becco protuberante sopra B le narici — Capo intieramente 4 scuro-nero, o nero — Ali È senza specchio. Becco celestognolo, colla ci- ma nera — Specchio bianco— 'ULIGULA Bonaparte. | | i Dorso macchiato a zig-gag— 5 Piedi celestognoli. i Becco celestognolo, colla ci- i ma nera — Specchio bianco — Dorso bruno-nero, finissima- mente puntegg. di bianco — | Piedi celestognoli — Narici aperte verso la base del becco. Becco corto, subconico, nero, o nero con la cima gialla — Specchio grande, bianco — Piedi gialli — Narici aperte verso la cima del becco. I e Becco lungo, celestognolo, con cima e base nera — Ali senza specchio, cenerine — | Piedi celestognoli. f Pileo munito di un ciuffo 3 di penne lunghe e sottili fulve A (mas. ), cenerine (femm.)— Mi Becco lungo, depresso in ci- è ma, o rosso-vivace ( mas.), orrossastro (femm.)— Spec- x chio grande, bianco (mas. ), & o bajo-grigio ( femm.) — i Piedi rossi(mas.),o bruno- nerastri (femm. ) Becco lungo, celeste-nero, con l’unghia nera— Una mac- chia bianca sotto la gola — Iride bianca — Testa e collo castagni — Piedi cen.-neri. 197 NOMI DELLE SPECIE F. FUSCA Bownap. (111. 126.) F. MARILA Sera. F. NIGRA Bownap. (III. 127.) | (III. 129. ) F. CRISTATA SrEpPa. (114>1310), F. CLANGULA Bowap. (III. 133.) F. FERINA SrerpPA. (III. 135.) F. RUFINA dos. (III. 137.) F. NYROCA Nos. (III. 138.) N. 15. IX.) | TS | Ue Segue il Quadro Sino za dei CARATT. DI TRIBU | NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERICÎ) | | Becco più largo «|| alto — Denti lamina] perpendicolari — Rei | ni pennute — Dito il terno subeguale, o {jj lungo del tarso; esteri eguale al medio; posl riore lobato. I * SEGUE LA Becco seghettato — et I soli Diti anteriori vi riuniti da una mem- 092-00 brana. NUOTATORI Becco più largo , puma alto, depresso — Der laminari, perpendicai ri — Redini pennute Dito interno più cori] o subeguale al tarsj esterno più corto € medio; posteriore serl plice ; ORDINE QUINTO — UCCELLI AQUATICI — ANSERES ii —_ . - -» » (a) À e vue wc << ci è s o. se — « 0 2 ar sro cu 7 @ £ su : è ei FULIGUL A Becco azzurro, con la base È |-r-i--—_-==c=o====eeeet ——} To { Becco mediocre, celeste — 109 ill’oRDINE Quinto (CARE DEI GENERI. : GARATTERI SPECIFICI NOMI DELLE SPECIE F. GLACIALIS Boxar. so gialla, o rossa — Ali nere SEGUE senza specchio — Una gran macchia cupa sù i latì del (III. 140. ) IL GENERE collo — Piedi o gialli, 0 ce- Becco corto, subconico, nero, con una fascia trasversa nerini . prominente — Ali corte senza F. LEUCOCEPIIALA ; specchio —Coda cuneata, con Bon ap. timoniere fatte a doccia — Piedi bruno-cenerini, o bru- (ZII. 152.) \ no-rossastri. Specchio marginato di bianco anteriormente e superiorm.— Piedi cenerini (mas. e f.)— Vertice ceciato — Rimanente della testa e collo bajo chiaro ( mas.) — Testa e collo gial- lo-lionato, macchiettato di | nero ( femm. ) Becco bruno-nero — Spec- i A. PENELOPE Luy. (11I. 146.) chio verde superiormente, in- L feriorm. nero-azzurro, marg. anteriorm. e posteriorm. di biancastro (mas. e femm. )— ANAS Lin. Vert. rosso-castagno — Petto pallato di nero ( mas.) Becco bruno-nero — Spec- A. CRECCA Liv, (III. 148.) chio verdastro-glauco, orlato superiorm. e posteriormente di bianco — Vertice nero- scuro —Petto dipinto di nero a scaglia. A. QUERQUEDULA . Lis. v.If (III. 151.) | molto dilatato in cima, scuro, o nero — Cuopritr. delle ali celesti- -cenerognole — sSpec- chio verde, marginato ante- riormente di bianco — Piedi | arancioni. A. CLYPEATA Lun. (III. 154.) Becco più lungo della iesta, 0 ® 1 uu de £ << di fi SSIS il No 15. (X.) | TT FSegne dl Quadro Smnottu me CARATT. DI TRIBU | NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERICI Becco più largo chi alto, depresso — Denil laminari, perpendicoli vi — fedini pennute- Dito interno più corte o subeguale al tarso@ SEGUE LA E | B I esterno più corto dé ecco seghe DE Ì È K 5 ale i Prtosa medio; posteriore sem I soli Diti anteriori Il le. ‘eni 0G0ag0 P ICE. 4 I viuniti da una mem- brana. NUOTATORI v .| Becco grosso, alla ball più alto che largo, de presso in cima — Denti laminari, perpendicola: vi- Redini nude - Dit int. subeg., o più lung del tarso; est. subeg. medio; post. semplici ORDINE QUINTO — UCCELLI AQUATICI.— ANSERES . parsecy= na ir — prora rd x Ù d4 j ll ORDINE QUINTO | NOMI DEI GENERI SEGUE IL GENERE ANAS SG TT | CYGNUS Becx. "nr CARATTERI SPECIFICI Becco lungo, turchino-nero: Piedi cenerini — Coda acu- minata — Specchio verdone, superiorm. marg. di color di nocciòla, inferiorm, di nero e di bianco (mas.), ovvero, Specchio color di nocciòla, macchiettato di nero, super. marg. di giallo-ruggine, inf. di bianco (femm. ) Becco nero, lungo — Spec- chio bianco superiorm., inf. nero-cenerino —Cuopr. delle ali con grandi macchie ca- stagne — Zampe arancione. Becco lungo, giallo-verda- stro — Piedi arancioni — Specchio grande, violetto, margio. anteriorin. e poster. prima di nero, poi di bianco. Becco sanguigno, Nisogio <. I alla base — Testa e collo verde-nero — Petto bianco — Tronco cinto da larga fascia bajo-ocracea. Becco nero — Corpo color lionato-acceso . Becco nero, giallo alla ba- se — fronte piana. Becco rosso nella cima, con l'unghia e la base nera — Una protuberanza carnosa e nera sulla fronte. NOMI DELLE SPECIE A. ACUTA Lin. (III. 156. ) A. BOSCHAS Lun. (III. 161.) A. TADORNA Lin. (AII. 166.) A. RUTILA Parras. (11I. 168. ) Gi MUSICUS Brcusr, (III. 170.) A. STREPERA Lun. (III. 159.) C. OLOR Vizi || (£II. 172.) Ne 15. (x2) aan Segue dl Quirico Sino n CARAT'TT. DI TRIBU | NOMI DELLE TRIBU CARATTERI GENERI\||| | | | Becco grosso, alla KH ANZI, più alto che largo, si conico — Denti con perpendicolari - Red: 000999 pennute — Dito inter | più corto del tarso; « più corto, o subegul —- al medio; posterté semplice. Becco seghettato — Ta. 5 I soli {iti anteriori ciuniti da una mem- brana. NUOTATORI ORDINE QUINTO — UCCELLI AQUATICI — ANSERES Fine del Quadro sinott \dell’ORDINEB QUINTO NOMI DEI GENERI ANSER Bass. CARATTERI SPECIFICI Corpo superiorm. cenerino- chiaro; infer. biancastro — Groppone cenerino — Ali più corte della coda — Becco aran- ciato, conunghia biancastra— Piedi giallastri ( Bonap. ) Corpo cupo-cenerino, infer. biancastro—Groppone cen.— fi Ali più lunghe della coda — N Becco lungo, subdepresso, # nero ed arancione, conunghia Gi nera — Coda di 18 tim. (Bon ) gi Corpo scuriccio, inferiorm. 5 biancastro, macch. di nero — Frontee golabianca, marg.di nerastro — Becco aranc., con unghia biancastra - Palpebre tnude - Piedi arancioni (Bon.) Corpo nericcio-cen. — Testa collo e petto nero ( giov. ), 0 con una macchia bianca sù i lati del collo (ad. ) — Parti infer. biancastre — Becco e piedi neri — Coda di 16 ti- moniere — Unghia nera . Corpo cupo-cinereo — Collo e jcoda nera - Fronte e parte inf. i del petto bianca - Becco e piedi fineri —Unghia nera (Bonap.) pl Corpo cen.-cupo, inferiorm. biancastro, tinto _potentem. dì i ruggine— Ali più corte della i coda — Becco corto, medio- i crem. forte, assai depresso, nero, ed aranciato ( Bonap.) Corpo cen.-cupo, inferiorm. biancastro — Gr ‘oppone nera- stro — Ali eguali alla coda — Becco e piedi gialli — Dimens. minore di un braccio CR 3 (dell Ordine quinto, nd VER Tomo III. 113 NOMI DELLE SPECIE. A.CINEREUS Merer. (III. 196.) A.SEGETUM Merer. (III. 177.) A. ALBIFRONS Becasr. (III. 179.) A. BERNICLA BONAE: (III. 180.) * A.LEUCOPSIS Becx. || (III. 182. ) * A.RUFESCENS Brzx (III. 182. ) * A. MEDIUS Ten, (III. 182. ) \ ene | I sE 29