FOR THE PEOPLE

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POR SCIENCE

LIBRARY

or

THE AMERICAN MUSEUM

OF

NATURAI HISTORY

Sound at 1 A.M.N.H.

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1908

MINISTERO DI AGRICOOTURA, INDUSTRIA E COMMERCIÈ^ /. /y /? / ^

DIREZIONE GENERALE DELL'AGRICOLTURA

UFFICIO ORNITOLOGICO

SECONDO RESOCONTO

DEI KISULTATI DELLA INCHIESTA ORNITOLOGICA IN ITALIA

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AVIFAUNA ITALICA

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lUOVO ELENCO SISTEMATICO DELLE SPECIE DI UCCELLI

STAZIONARIE, DI PASSAGGIO O DI ACCIDENTALE COMPARSA IN ITALIA;

COI NOMI VOLGARI. COLLA LORO DISTEIBUZIONE GEOGRAFICA,

COX NOTIZIE INTORNO ALLA LORO BIOLOGIA, ED UN ESAME CRITICO DELLE VARIAZIONI

E DELLE COSIDETTE SOTTOSPECIE

COMPILATO DAL DOTTORE

ENRICO HILLYER GIG-LIOLI

Professore ordinario di Zoologia e Anatomia dei Vertebrati

nel R. Istituto di Studi Superiori in Firenze, Membro del CoTiitato ornitologico internazionale

e Direttore dell'Ufficio ornitologifo

FIRENZE

COI TIPI DELLO STAR. TIPOJÌRAFICO S. (IITSKPPE

KM)-;

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MINISTERO DI AGRICOLTURA, INDUSTRIA E COMMERCIO

DIREZIONE GENERALE DELL' AGRICOLTURA

UFFICIO ORNITOLOGICO

SECONDO RESOCONTO

DEI RISULTATI DELLA INCHIESTA ORNITOLOGICA IN ITALIA

AVIFAUNA ITALICA

NUOVO ELENCO SISTEMATICO DELLE SPECIE DI UCCELLI

STAZIONARIE, DI PASSAGGIO O DI ACCIDENTALE COMPARSA IN ITALIA;

COI NOMI VOLGARI, COLLA LORO DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA,

CON NOTIZIE INTORNO ALLA LORO BIOLOGIA, ED UN ESAME CRITICO DELLE VARIAZIONI

E DELLE COSIDETTE SOTTOSPECIE

COMPILATO DAL DOTTORE

ENRICO HILLYER aiGLIOLI

Professore ordinario di Zoologia e Anatomia dei Vertebrati

nel R. Istituto di Studi Superiori in Firenze, Membro del Comitato ornitologico internazionale

e Direttore dell'Ufficio ornitologico

FIRENZE

COI TIPI DELLO STAB. TIPOGRAFICO S. GIUSEPPE 1907

> A^ji^ :JW-^6

SOMMARIO

INTRODUZIONE .... Pag. xi

/EGITHOGNATH/E 1

PASSERES-OSCINES . . . ivi

CoRViD^:: ivi

Corvus ivi

Coloeus "7

Nucifraga 9

Pica 11

Cyanopica

Garridus 14

Pyrrlioco^'ax 15

Oriolid^ : 19

Oriolus ivi

Sturnid^: : 21

Sttu'iius ivi

Pastor 23

ICTERID^. :...... 24

AgelceKS ivi

Fringillid^. : ivi

Fringilla ivi

Montifnngilla .... 29

Petronia 30

Passer 32

Coccothraiistes .... 38

Ligurmus 39

Chloroptila 41

Chrysomitris 42

Carduelis 43

Serinus 47

Cannabitia 48

^giofhus 52

Pyrrhula . . . . Pag. 54

Bucanete.'i 5G

Carpodacu.s 57

Pinicola 58

Loxia 59

I^MBERIZID^. : G3

Euspiza ivi

Miliaria G5

Emberiza 66

Calcarms 77

Alaudid^: 79

Melanocovypha .... ivi

Otocorys 81

Ammomane,H 82

Calandrella 83

Galerida 86

Chersophihis 88

Alatala ivi

Lidhda 92

MOTACILLID^ : 94

Anthus ivi

Budytes 102

Motacilla 115

Calobates 118

TuRDiD^: ...... 120

Saxicola ivi

Dì'omolcea 131

Monticola 133

Menda 135

TurdiLS 140

Oreocincla 153

IV

A'édon Pag. ló'i

Enthacvs 157

Ci/anernla In9

Calliope 101

Io})thia 162

Ruticilla lf>8

Pratincola 171

SvLviiD^ : 174

Sylvia ivi

Monarhiis 182

Pyrophthaliìia .... 185

Melizophilits 186

Agrohates 188

Phylloscojnts 190

Hypolais 197

Ar.rocephalus 201

Calamodus 204

Liisciniola 200

Locustella ^ 207

Potamodm . . . . . 208 Cettia ivi

Drvm(ECid^: 209

Cisticola ivi

PvCNONOTlDyE : 211

Pycnonotus ivi

TroglodytiD/k : .... 212 Troglodytes ivi

CiNCUD^: 214

Cinclus ivi

ACCENTORID.^ . . . . . 217 Accento)- ivi

Paride : 221

lieyulus ivi

^jgithalus 225

Acredula 226

PaìiuriiH 2ìV2

Pams 28B

CyanistcH 289

Poecile 242

Lophophanes 248

SiTTiD.f: : 250

Sitta ivi

CerthiiUìI:: 254

Cfrthin ivi

Ticliodroma . . . Pag. 257

Laniid^. : 259

Imiiìus ivi

Ampelid.*:: 272

Amjìdis ivi

MUSCICAP1D>E : . . . 274

Muscicapa ivi

Erythrofitcviìa .... 277 Butalis ivi

Hiruxdinid^k: 279

llinmdo ivi

Chelidon 282

cunicola 285

Cetile 287

MACROCHIRES 290

Cvp.SELiD.i: : ivi

Cypselu.s ivi

Caprimulgid.t-: : . . . . 298

Capriiìudgus ivi

SAUROGNATH^ 308

PICI ivi

PiciD.*:: ivi

Dryocopus ivi

Picus 305

Picoì'deti 311

Gecinus 312

Iyngid^: 315

lyiì.r ivi

DESMOGNATH^ 317

COCCYGES ivi

Cuculid^k: ivi

Cucnhis ivi

Coccystes 319

Coccyzus 320

ANISODACTYL.'E .... 3-22

Alcedinid.ic : ivi

Alcedo ivi

Meropidjc 324

Merops ivi

CoRAcnn,i: : 327

Coracias ivi

Upupid.'h : 32!i

Upupa ivi

STRIO ES 332

Strigid^. : . . . . Pog. BB2 Strix ivi

Bubonid^e: 335

Syrniuvì ivi

Nyctala 337

Glazccidium 338

Athene 340

Scops 348

Asio 350

Bubo 352

ACCIPITRES 355

Falconid^: ivi

Ciì'cus ivi

Circa'étus 360

Haliaetus 361

Aquila 362

Hieràétus 369

Ai'chibuteo 370

Buteo 372

Pernis 382

Milvus 383

Gennaia 386

Falco 389

Eypotriorchis .... 394

^salon 397

Cerchìieis 398

Astur 402

Accipiter 403

Pandionid^: 406

Pandion ivi

Gypaètid^: 407

Gypaétus ivi

VULTURIDiE : 409

Vidtur ivi

Gyps 410

Neophron 411

STEGANOPODES .... 413

Pelecanid^: . . . . .ivi

Pelecanus ivi

Phalacrocoracid^: . . . 415 Phalacrocorax .... ivi Microcarbo 418

DvsPORiDyi:: 420

Sida ivi

HERODIONES . . . Pag. 422

ArdeiDìI-: : ivi

Ardea ; ivi

Egretta 425

Bubidcus 428

Ardeola 431

Ardetta 432

Botaurus 434

Nycticorax 435

CicoNiiD^: 437

Ciconia ivi

Plataleid^: 439

Platalea ivi

Ibid^: 440

Plegadis ivi

ODONTOGLOSS^ . . . .443

Phcenicopterid^ : . . . ivi

Phcenicopterus .... ivi

ANSERES 445

Cygnid.e: ivi

Cygnus ivi

Anserid^e 447

Bermela ivi

Anser 449

Anatidìe : 459

Dendrocycna ivi

Chenalopex 460

Casarca 461

Tadorna 462

Anas 463

Chaidelasmua .... 465

Spatula 466

Dafila 467

Mareca 469

Marmaronetta .... 471

Nettion 474

Querquedula 476

Netta 478

Fulix 479

Bucephakt 484

Harelda 485

Cosvionetta 486

CEdemia 487

Somateria 489

VI

Erismatum . . . Pag. 491

Mergida:: 492

Mergus ivi

Mergellus 495

SCHIZOGNATHyt 497

COLU.MB.E ivi

ColumbiD/k: ivi

Columha ivi

Ttirfur 502

PTEROCLETES HOC

PtEROCUDvK: ivi

Pterocles ivi

Syrrhopfes ó08

HEMÌPODII òli

Turnicid.k: ivi

Turnix ivi

GALLINiE 513

PlIASIANIDil-:: ivi

Phasianus ivi

Perdici d^k: 515

Francolimis ivi

Perdix 516

Starna .■ 520

Coturnix 522

Tetraonid/T-: : 524

Tetrao ivi

Lyrurus 526

Bonasa 528

Lat/opiis 529

PULICARLE 531

JIallid^k: ivi

Rattus ivi

Oì-tygome.tra 533

Crex 537

Gaflmukt 588

Porphyrula 540

Poì-phyrio 541

Ftilira 514

ALECTOHIDES 547

(jRUlDyi:: ivi

d'US ivi

Aiithrojjoide.s 648

OtiiuD/k: 550

Ofi.s ivi

Hoiibara . .

LIMICOLA . .

CEdicnemid^k : .

(Edicnemus . Ci;rsoriii).k : .

Cursorìits . . Glareolid^i-: : .

Clareola . . Charadkiid^:: .

Charadi-ius .

Sqiiatarola .

Eudromias .

JEgiaUtis . .

Chettusia . .

Hoplopterus .

Vanellus . .

Strepsilas . .

HcRviatopuH . Scolopacid^- .

Recirrvirostra

Himantojìus .

Phalavopus .

Limicola . .

Pelidna. .. .

Actodromas .

J'rìnga . . .

Calidris. . .

Machetes . .

Bartrctmid

Tì'ingo'ides

Totanus . .

Terekia. . .

Limosa . . .

Scolopax . .

(iaUiìiago . .

Numcniiis. .

GAVI^ ....

Sterniuìf: : . .

Sylochelidoìì .

Thalassf'us

Sterna . . .

Sternida

UydrochcUdon Larid^t: ....

Pag.

552 554

ivi

ivi 556

ivi .557

ivi 560

ivi 563 564 565 570 572 573 575 576 577

ivi 578 580 582 583 588 590 591 592 594 595 596 605 606 609 612 618 623

ivi

ivi 624 628

(;:52 (;3:5

6;«

Rhodostethia . . . Pag. 638 ChroocephaluH .... 640

Gelastes 645

Larus 647

Eissa 659

Stercorariid.e: . . . . 660

Megalestris ivi

Stercorarius 662

TUBINAKES 666

PUFFINID.E : ivi

Puffinus ivi

Pkockllariid.ì; : .... 674

Procellaria ivi

Oceanodroma .... 675 Oceanites 676

Bidweria ... Pag. 677

ALC^ 678

Alcid.e: ivi

Alca ivi

Meryulus 680

Uria 68i

Fratercula 683

PYGOPODES 686

CoLVMBiD^t; :...,. ivi

Colymbus ivi

PODICIPEDID^ : . . . . 692

Podicipt's ivi

INDICE DEI NOMI SCIENTIFICI. 703 INDICE DEI NOMI VOLGARI. . 7l5

INTRODUZIONE

Vent'aiini fa io davo alla luce la mia prima Avifauna Italica il), volume che doveva servire di base ai lavori della inchiesta ornitologica in Italia; esso fu preceduto da un elenco ^ìii conciso (2), mentre procedeva, pui' troppo con minor alacrità, un lavoro più grandioso con tavole colorite per ogni specie, lavoro non ancora ultimato oggi, non certo per alcuna colpa mia (o). Questi lavori sulla « Ornis » del nostro paese, con altri minori, riassumevano i risultati di studi prediletti che rimontavano alla mia ado- lescenza, giacché il primo è del l86o. Tre anni dopo la pubblicazione della mia Avifauna Italica, vide la luce nel medesimo formato il primo volume del Primo Resoconto dei risaltati della inchiesta ornitologica in Italia, e con

li 1 GiGLiOLi E. H. Avifauna Italica, elenco delle specie di uc- celli stazionarie o di passaggio in Italia, colla loro sinonimia volgare e con notizie più specialmente intorno alle migrazioni ed alla nidi- ficazione. Firenze^ 1886, (in S" pp. VII-625).

(2) GiGLiOLi E. H. Elenco delle si^ecie di uccelli che trovansi in Italia stazionarie e di passaggio, colle indicazioni delle epoche della nidificazione e della migrazione; in Annali dell' Agricoltura N.» 36. B07na, 1881 (in pp. 133).

(3) GiGLioLi E. H. Iconografia dell' Avifauna Italica^ ovvei'o ta- vole illustranti le specie di iiccelli che trovansi in Italia con brevi descrizioni e note. Tavole di A. ManzeUa. Pubblicata in fascicoli in folio di 5 tavole e 5 pagine di testo ognuno. Fase. I-LV. Prato-Fi- renze, 1879-1906.

un' anno d'intervallo vennero pubblicati gli altri due(l). E quasi superfluo che io rammenti come la inchiesta or- nitolo.eica in Italia e fuori fu il risultato di una decisione presa dal primo Congresso Ornitologico internazionale riu- nitosi a Vienna nell'aprile 1884, nel quale ebbi l'onore di rappresentare l'Italia, d sugli Atti del quale presentai al nostro Governo una Relazione speciale, pul)blicata pochi mesi dopo dal Ministero di Agricoltura, Industria e Com- mercio (2). Contemporaneamente quel benemerito Dica- stero, d'accordo con quello dell'Istruzione, impiantava un fy/ìrin (h-nitologico con sede presso la Collezione Centrale degli Animali Vertebrati italiani nel Museo Zoologico del R. Istituto di Studi Superiori in Firenze; fondatore di quella Collezione e Direttore di quel Museo sin dal 1875, fui naturalmente chiamato a dirigere l'Ufficio Ornitologico, il cui primo atto fu appunto la compilazione della mia prima Avifauna Italica.

La pubblicazione di questa, come quella dei succes- sivi tre volumi sui primi risultati della inchiesta ornitolo- gica del paese nostro, ed anche quella del presente volume, venne fatta sotto gli auspici del Ministero di Agricoltura ed è opera dell'Ufficio Ornitologico.

Negli anni trascorsi dalla pubblicazione del Primo Resoconto aui risultati della inchiesta ornitologica in Ita- lia ad oggi, l'Ornitologia tra noi ha fatto soprendenti pro- gressi, la bibliografia ornitologica italica si è oltremodo arricchita e per merito del compianto cav. Sigismondo

(1) GiGLiOLi E. H. l'rimo Resoconto dei risultali della inchiesta ornitologica in Italia. I. Avifauna Italica, un voi. in 8", pp, VII- 706, con una carta dell'Italia colle stazioni ornitologiche, Firenze, 1889. Jl. Avifaune Locali, un voi. in 8,„ pp. VlIl-69;?. Firenze, 1890. III. Notizie d'indole gknekale. un voi. in 8°, pp. VI1-51H. Firenze, 1891.

(2) GiOLioLi E. H. Il primo Congresso Ornitologico internazionale tenuto a Vienna dal 7 al 14 Aprile 1884. Negli « Annali dell' Agricol- tura » pel 1885, jjp. 52. h'oma, 1885.

XI

Brogi abbiamo pure saputo fondare e mantenere sin qui un periodico ornitologico, « Avicula » ; periodico modesto ha per insegna il Passero nostrale, « Parvus sed omnino Italiciis » ma pur utile, specialmente per le notizie rac- colte; si stampa a Siena a spese della ditta Brogi. Mol- tissimi poi dei collaboratori nella inchiesta hanno pubbli- cato delle .4 ?j//«?«n^ locali, di maggiore o minore importanza, ma sempre utili, se non sempre utilissime; non è però qui il caso di citarle e molto meno di farne recensioni. Debbo però dire qualche cosa di più su due lavori recenti d'in- dole generale e complessiva sull' « Ornis » del paese no- stro (1), giacché fanno epoca nella storia ornitologica del- l'Italia essendo entrambi di molto merito e degni del maggiore elogio. Trattando ambedue la medesima materia lo fanno in modo ben diverso, ma ugualmente felice ; e sono ancora diversi affatto dal presente volume il quale si occupa ancora del medesimo soggetto.

L'opera del conte Arrigoni è di carattere direi più tecnico ; la prima parte, che vorrebbe svolgere i Principi, della Ornitologia generale, lascia alquanto a desiderare ; ma la seconda parte, che è un vero trattato di Ornitolo- gia italiana, è degna di sincero encomio, e dico questo con vero compiacimento, sebbene in molti particolari, come si vedrà più oltre, io dissenta dall'amico Arrigoni, il quale con paziente lavoro ha accuratamente condotto a termine un'opera che rimarrà una delle miglioi'i nel suo genere. Uguale merito ha avuto il prof. Martorelii, che sono pure lieto di annoverare tra i miei vecchi e buoni amici ; il suo poderoso volume adorno di molte e spesso bellissime illu-

(Ij Arrigoni degli Odi>i, conte dott. E. Manuale di Ornitologia italiana ; un voi. in 16» di pp. 903, con molte tavole ed incisioni nel testo. Milano^ 1904. Martorelli prof. G. Gli Uccelli cV Italia, de- scritti popolarmente e figurati; un voi. in 4^ di pp. 678, con tavole a colori e moltissime incisioni originali nel testo. Milano, 1906.

XII

strazioni oi-i^jinali dovute al suo abile pennello, scritto con stile piano (|uasi privo di tecnicismi, ci offre un qua- dro attraente della svariata nostra avifauna; grandissimo merito in questo hanno le figure in gran parte fotoinci- sioni da bellissimi acquarelli dell'Autore, il quale ha stu- diato gli uccelli non solo sul tavolo del suo gabinetto, ma viventi nell'aperta campagna, in modo che le illustrazioni sono di esseri viventi nell'ambiente loro naturale; il vo- lume del Martorelli è senza alcun dubbio per questa ra- gione non solo il migliore nel genere che noi abbiamo in Italia, ma è alla pari degli ottimi pubblicati all'estero e non dubito che avrà una benefica influenza tra i nosti'i gio- vani studiosi, attirando non pochi a coltivare la affasci- nante scienza oi-nitologica; lode dunque a lui. Però nel testo vi sono punti nei quali non concordo col Martorelli, e certo non saio mai jìartigiano della classificazione da lui adottata, che è poi (piella ultima del mio amico Sharpe. Facendo un confronto tra le specie enumerate nel presente volume e quelle che lo sono nel Primo Resoconto sui risultali della inchiesta ornitologica in Italia, 1S89- 1891, si troverà un notevole aumento, sebbene qualche specie allora enumerata sia scomparsa dall'elenco per ef- fetto di studi più estesi ed accurati che le hanno tolto la validità. Nel 1891 io enumeravo 453 specie come italiane, e oggi ne enumero 496 ; le specie soppresse {Biidi/tes) sono 3, dunque l'aumento reale è di 46, che sono per la più parte specie di comparsa accidentale, la cui accertata presenza da noi devesi unicamente ad indagini più estese e più ac- curate e ad una diffusione maggiore delle cognizioni or- nitologiche in Italia, frutto evidente della inchiesta ini- ziata vent'anni fa. Sono, credo, responsabile per la parte maggiore di tali aggiunte, come si vedrà compulsando il testo; e, come in passato, ne assumo tutta la responsabilità, tanto più che trattandosi come ho detto, nel più dei casi.

XTIT

di « comparse accidentali » è più la fortuna che il me- rito quello di averle trovate; e mentre credo sia dovere il registrare la comparsa di una specie in Italia, anche se vi sono dubbi sulla autenticità del caso, purché esistano pro- babilità favorevoli a condizione beninteso di esporre quel caso con scrupolosa verità ritengo puerile la gara che alcuni Autori, e anche tra i più competenti, hanno cer- calo di sollevare in proposito; in tali casi l'assolutismo è un non senso e la buona fede riconosciuta va rispettata come vuole il Galateo. Ben altra importanza hanno le ag- giunte dovute ad uno studio accurato di certe specie e quelle dovute a casi di neogenesi, come i due da me sco- perti nella Ruticilla nigra e neW Athene Cliiaradifr..

E questo ci conduce alla vexata qucrstio delle sot- tospecie e delle forme considerate tali. Al giorno d' oggi, che tra i cultori delle Scienze Naturali soffia il vento della analisi a tutto costo, mentre la sintesi si trascura o non si sa più fare, sorge, colla istituzione della sottospecie di- ciamola così un pericolo gravissimo per la parte sistema- tica e descrittiva della scienza; nelle pagine seguenti si vedrà con quanta leggerezza nuove forme con nuovi nomi si vanno creando, più per soddisfare pur troppo una vanità puerile che per stabilire veri fatti e per rivelare casi nuovi. Si giunge alla superminuta descrizione di individui, alla confusione dei caratteri individuali con quelli spe- cifici, e cosi si sminuzzano a torto anche le specie comuni e meglio distinte, si moltiplicano in modo incredibile i nomi scientifici, e, lo temo molto, si giungerà al caos as- soluto, alla distruzione completa di ogni sistema tasso- nomico.

Accettando la grandiosa ipotesi darwiniana, come io ho sempre fatto, si deve riconoscere che una definizione assoluta della specie non è più possibile ; quale è il Na- turalista il quale oggi tenterebbe di dare il quantitativo

XTV

della specie ? La specie esiste però in Natura, cosa che nessuno può seriamente negare, ma la specie è variabile e non è una entità fissa e determinata come una volta si credeva. Da ciò risulta chiaro che vi sono specie che sono pili distinte, altre che lo sono iiìcììo ; le prime 8i staccano in modo marcato dalle specie congeneri, le se- conde, meno ben definite, stanno vicino, spesso assai vi- cino, ad una o più forme congeneriche, sempre però da esse staccate; le prime sarebbero, nei casi normali, di for- mazione più antica, le seconde sarebbero staccate da poco dal loro capostipite. Nel concetto di taluni queste ultime sarebbero le cosiddette sottospecie, mentre altri considerano la sottospecie come una entità minore che starebbe tra la specie e l'individuo (1). Io sarei di quest'ultimo parere, ma allora va chiaramente detto che queste sottospecie non sono ancora staccate dalla specie dalla quale derivano, vale a dire che si trovano di esse individui con caratteri interme- diari tra la specie parentale e la nuova forma in vìa di evo- luzione. Abbiamo un bell'esempio di questo nelle varie forme o razze del Corvus Corax come si legge nel mio testo riguardante questa specie. A casi consimili soltanto e colle più rigidi cautele va applicata la nomenclatura trinomia, e ciò per ovvie ragioni. Per me il pericolo sta appunto nella mala definizione della sottospecie e nell'abuso della trinomia, usata anche per le specie accennate sopra, stuc- cate sebbene molto simili ad altre congeneriche; per que- ste adopero la nomenclatura binomia, giacché bisogna guardarsi bene, se non vogliamo cadere nella massima confusione, di falsare il grandioso, semplice e naturale concetto linneano, che si esplica jiella sua nomenclatura binojni;i. Conio esempio di queste specie recenti, affini ad altn^, ma da esse staccate, rammenterò il J'asser dumc-

(1 . cu-. Haimi-mm V'./'v './, r,ij>«ìi.h,< .t.-. il) e iius > ifipfi. p. '^(^2,

London.

XV

sticus ed il P. Italiae, la Chloro'ptila Citrinella e la C. cor- sicana, la Mèrula torquata e la M. alpestris.

Per quanto riguarda gli uccelli, basta gettare un'oc- chiata sui lavori recenti di Kleinschmidt, Tschusi, Hartert, por citare soltanto i caporioni, per capire in quale gine- praio noi cadiamo ; e tutto ciò è deplorevole e a forte de- trimento della Scienza. Il colmo di questa, diciamo così, «evoluzione», lo ha raggiunto Kleinschmidt, il prolifico e confusionario Pastore di Volkmaritz (Prussia), come ap- prendiamo da due sue recenti pubblicazioni (1): egli in- venta una nuova dottrina, predicando che non esistono specie sottospecie, ma che la « vera specie natu- rale « si trova nel « Formenkreis » (ciclo di forme) o « Lebensring » fciclo di vita); ciò consiste in un gruppo di specie più o meno affini, ed un « nuovo nome capitale » diventa necessario per queste specie naturali composte ; così gli Usignoli contribuiscono a costituire un Erithacus poeta, i Pettirossi un Erithacus dandaliis e via di seguito! E i generi ?! Ma basta così !! Aggiungo che Kleinschmidt é stato uno dei più prolifici fabbricatori di sottospecie, e non commento oltre.

L'insigne e caro nostro Salvadori, disturbato nel suo quieto, ordinato e proficuo lavoro da questo turbine inno- vatore (si tratta della prolificazione delle cosidette sotto- specie), ha avuto la santa pazienza di riprendere in esame sotto tale riguardo il caso delle tre specie di Passeri (escluso il P. montanus che sta a sé) che vivono in Italia; e dopo aver minuziosamente esaminato e confrontato non meno di 357 esemplari da ogni parte d'Italia, impiegan- dovi diverse settimane, ha dovuto concludere, cosa che

(i) Kleinschmidt, Berajah, Zoographia infinita. Liei'. I. Saxkola borealis. Taf. I-IX. Seiten 1-22. Halle-a-S. 1905 Io. Falco, unregel- mussiy iin Anschluss an das Werk « Berajah, Zoographia infinita » , erscheinende Zeitschrift, Jahrg. 1905. Halle-a-S.

XVI

lui ed io sapevamo prima, che: « le tre forme o specie di Passeri italiani.... sussistono realmente con lievi varia- zioni individuali o prodotte da ibridismo dove due spe- cie s'incontrano, e le varie forme animcsse dai^li Autori più recenti non hanno valore neppure di sottospecie » (1). E io sono, come si vedrà e lo ero prima di leggere il suo scritto enfaticamente dell'opinione dell'ottimo amico Sal- vadori. L'idea poi di considerare forme subspecifiche del- V Acì-edida caudata VA. Irhiji e VA. aicula è forte, ma la manìa della sottospecie giunge al parossismo quando si vedono il Lanius meridionalis ed il />. (df/eriensis, specie quanto mai ben staccate e caratterizzate, considerate mere sottospecie del L. Excubifor, come fa Hartei't nel IV fa- scicolo dei suoi « ]'ogel der 2^ttl("ia}'htiscJier Fauna ».

Concludendo questo doloroso argomento, cioè la pro- lificazione arbitraria e straordinaria di sottospecie, vero cancro della Zoologia descrittiva e sistematica, e tornando sulla mia proposta di mantenere ad ogni costo la mira- bile nornenclatura hinomia, usandola anche per le specie da poco emerse e per conseguenza poco diverse nei loro caratteri distintivi, ma facilmente riconoscibili e dhtinte darreì'o; farò notare che oltre i mali inerenti alla inutile moltiplicazione di termini, la noinenclatura frinomia do- vrebbe implicare il concetto della discendenza: ad esem- l)io, quando si dice Menda torquata alpestris, si indiche- rebbe la derivazione di questa {oYms.([-à\\'<\ Menda I orqnata (i neo-ornitologi scriverebbero Menda torquata torquata!), ma chi mi assicura che non sia il contrario e che invece la M. torquata non sia una derivazione dalla M. aljìestria? In (|uesto caso per quanto mi risulta non vi sono individui con caratteri comuni alle due forme, le quali sebbene

(l) Sai.vai»oui T. Note iiitoinn ni Passpii /talia/ii. in Atti Ji. Ac- t-ai]. Se. (li Tufiiiu. XIjI. 'l'orino. li'Ol».

XVTT

molto affini sono intaccate e vanno perciò designate con binomia senza allusioni filogenetiche.

Dunque per sottospecie o razze geografiche o specie incanenti, cioè in via di formazione, io intendo quelle forme le quali per effetto del conato e dell'ambiente hanno variato in un dato senso dal loro capo-stipite, dalla specie cioè dalla quale derivano, ed alla quale appartengono ancora per la presenza di individui con caratteri inter- mediari che ad essa le connettono. Non essendo tali sot- tospecie ancora separate dalla specie madre, non si pos- sono considerare od enumerare separatamente, e, ad esse soltanto, si deve applicare la nomenclatura trinomia. Spero di essermi espresso chiaramente. Naturalmente gli ibridi e le variazioni individuali sono casi ben diversi e non possono essere confusi con le specie incipienti o sottospe- cie; e molto meno i casi di neogenesi che a mio parere possono dare origine ad una specie vera e propria, forte- mente staccata dalla specie genitrice.

Nelle pagine che seguono dovrò pur troppo toccare assai spesso questo tasto increscioso, ma mi preme di persuadere i Colleghi che appartengono alla cosi detta « nuova maniera », tra i quali conto alcuni carissimi amici, che quando combatto le loro innovazioni non sono mai mosso da astioso spirito di partito ; in Ornitologia, come nel resto, cerco il Vero, e non vorrei figurare tra i Conser- vatori ostinati tra gli Anarchici, non essere un « lum- per ■» uno <^ splitter » . Eppoi va ricordato che come per le altre Scienze biologiche, « zoological nomenclature is a means, not an end, of zoological Science y>; e oggi quella benedetta nomenclatura ideata da Linneo per facilitare e chiarire il lavoro del Naturalista, é diventata l'ostacolo maggiore degli studiosi, la sorgente massima di confusione.

La ripetizione poi del medesimo nome con valore ge- nerico, specifico e subspecifico, lo scrivere ad esempio:

XVIII

Pica pica pica. Oriolus oriolus oHolus, Chloris chioris ch/oris, 0 Coccothraustes^ coccothrauntes coccothì^austes, è tale puerile incongrua assurdità che rivolta il più lu- dimentale buon senso; per me sono anche contrario alla semplice l'ipetizione nel senso generico e specifico sol- tanto (1).

Nei lunghi anni trascorsi dalla pubblicazione del mio « PHiuo Refioconto » ad oggi, l'Ufficio Ornitologico ha sempre funzionato, la inchiesta ornitologica in Italia ha continuato e continua, e le pagine seguenti lo piovano, mi pare, ampiamente. Per ragioni di convenienza non sono però tornato a ripetere il metodo seguito nei tre volumi di quel «Primo Rcfiocoìito ^ ^ ma ho creduto far meglio riprendendo la forma più concreta e concisa seguita nella mia prima Avifauna Italica, facendo però tesoro di quanto era utile e nuovo nei moduli per la inchiesta mandatimi troppo tardi per esser utilizzati pel « Primo Resoconto ». Col metodo seguito nel presente « Secondo Resoconto », non era possibile citare volta per volta i nomi dei miei Collaboratori i quali in molti casi davano notizie già date da altri; vedendo poi come passavano gli anni senza la comparsa di un « Secondo Resoconto », un certo numei-o di essi pubblicarono le notizie sotto la forma di Avifaune locali. Onde, sebbene io non abbia potuto utilizzare per intiero il materiale che essi m'inviarono, credo mio do- vere di ricordare qui i loro nomi, ringraziando cordial- mente ciascuno di essi per le notizie fornitemi. Ecco l'elenco ripartito in oi'dine geografico:

Piemonte :

Moiiticoiif, i»rof. dott. Carlo, /l.s7/ Dcrriard, c;iv. Maurizio, Aosta.

LoMUAHKIA :

Pozzo-Lodi, Noliili (Vatt'lli, Jirinsco (Milano)

(1) Cfr. •> Ihis ,. 1904. p. 291. London.

XTX

Fabani, sacerdote Carlo, Morhegno

Bonelli, dott. Giuseppe, Brescia

Abeni, iug. Crescenzio, Gordone (Brescia)

\'ercellorii, rag. Carlo, Tjecco

Del Curto, ing. Antonio, Piuro (Sondrio;

Radice, nob. Igino, Milano. Trentino :

Bonomi, prof. Agostino, Rovereto

Azzolini, dott. Enrico, Rovereto. Veneto :

Vittorelli, A. D., Bassano

Dal Nero, Vittorio, Verona

Mosca, Paolo, Frassene-Agordo (Belluno)

Vallon, Graziano, Udine

Dal Fiume, Cammillo, Badia Polesine

Spinola, march. Giacomo Ugo, Colognola (Verona;

Praloran, Giovanni, Belluno. Emilia :

Boldrini, dott. Gaetano, Sala (Bologna).

Mattei, Giov. Ettore, Bologna

Foschini, avv. V., Ravenna

Picaglia, prof. dott. Luigi, Modena

Del Testa, prof. dott. Alberto, Cesena. Liguria:

Bormioli, Severino, Altare (Savona)

Piccone, cav. Enrico, Alhissola (Genova) Toscana :

Picchi, signorina Cecilia, Firenze

Renault, cav. Arturo, Firenze

Amerighi, nob. Amerigo Firenze

Cambi, notaro Elvidio, Gavorrano (Grosseto)

Damiani, pi'of. dott. Giacomo, Elba (isola;

Pilastri-Zanetti, dott. Gorgona (isolai. Umbria :

Gasparini, prof. Vincenzo, Fano

Silvestri, dott. Filippo, Bevagna (Perugia)

Bianchini, dott. prof. Arnaldo, Rieti. Lazio :

Lepri, march. Giuseppe, Roma

Calamanì, Alfredo, Roma. Abruzzi :

D'Amico, Teodosio, lels^i

Simiele, Vincenzo, lelsi

De Leone, dott. Nicola, Penne (Teramo)

XX

Campania:

Caniiaviolln, dott. Enrico. Napoli

Sodano, Antonio, S. Annsfas/ti (K!ì\)o\\\ Calaiuue :

Pisani, dott. Francesco, Uossduo ;( oscn/a)

Lnciforo, marcii. Armando, Cotronc. Rictma:

Bertnccio, Baldasarrc, Cutania

Angolini, ])rol'. (liovanni, MfssiiKi

E qui m'incombe dire qualche cosa intorno a quei collaboratori nella inchiesta ornitologica che io inclusi sotto la rubrica di « Seconda Categoria », dandone un elenco sin dal 1889(1); intendo dire dei Fanalisti e dei Semafo- risti sparsi lungo le nostre coste, i primi dipendenti dal Ministero dei Lavori Pubblici, i secondi da quello della Marina. In altri paesi e specialmente nella Gran Breta- gna dati utili ed importanti, più specialmente a riguardo delle migrazioni di uccelli, vennero raccolti da quei fun- zionari, come è provato dalle Relazioni pubblicate da un Comitato speciale nominato dalla British Association far the (ulvancement of Science^ composto di Ornitologi com- petenti e presieduto dal chiarissimo prof. Alfred Newton »di Cambridge (2); nonché dal poderoso volume che con- tiene i risultati (li tali osservazioni pei- l'Irlanda (3). Da noi, dietro le istruzioni da me date, i due Dicasteri inte- ressati, con gentile pi-emura, diramarono a tutti i fanali e le stazioni semaforiclie moduli ad hoc da essere ii(Mni)iti

(1) GiQLlOLi E. H. Primo Resòi-onto sui risultati (Itila iiir/i/pstti oniitologica in Italia. Pari. I. p, !(!. Firenze, ISS'K

(2) Ttcports OH the Mif/ration of Jìirds, I-VII. Loiulon, 1880-87. Jitport of tlie Comiìiittee appointnl for tlic pin-jiosv of inakiiig a Ditiisl of the ohsrrvations ori the Miijratioìis of lììriJs at UijhtìiOìtscs autl liiilit- vesseLs 1880-87' London.

(;V) BaurinOTon, R. M. Tlir Ma/ralwii vf lìirils as ohsrma al Irixh lighthoiises ami liyhtshijts ; un voi. in 8" di pp. XXV-()77. I)u- blin, 1900.

XXI

dal personale in servizio; tale inchiesta" iniziata sin dal 1885 è stata continuata con una certa regolarità sino a questi ultimi mesi, e alla fine dell'autunno e della prima- vera i moduli mi furono quasi sempre regolarmente tra- smessi dagli Ulìfici del Genio Civile e dalle stazioni della Difesa costiera. Ma pur troppo il personale agente non aveva, salve rarissime eccezioni, le cognizioni elementari necessarie, potetti mai ottenere che mi venissero man- dati anche frammenti (ala, piede o testa) degli uccelli presi, bastanti onde poterne determinare la specie, come venne fatto altrove; va però notato che le catture (in- torno ai fanali s'intende) sembrano essere meno frequenti da noi che sulle coste dell'Europa boreale. Onde i moduli venivano spesso ritornati in bianco, o con appunti di carat- tere così vago e generico a riguardo degli uccelli veduti, da non poter servire allo scopo voluto ; quel personale, debbo dirlo a sua lode, era però animato dalle migliori inten- zioni, e le osservazioni meteorologiche erano notate con scrupolosa esattezza. Sinora dunque non ho avuto dati sufficienti per poter compilare un riassunto delle osser- vazioni concreto ed utile, vale a dire tale da poterne de- durre qualche dato sintetico sull'andamento delle migra- zioni anche di alcune soltanto delle specie migratrici meglio note; onde temo molto che malgrado la indiscutibile buona volontà di fare, sarà diffìcile ottenere qualche risultato veramente concludente. In ogni modo ringrazio i due Di- casteri i quali hanno voluto così generosamente venirmi in aiuto, e così pure i Fanalisti ed i Semaforisti che hanno cercato di fornirmi osservazioni sul passo degli uccelli lungo il nostro esteso litorale.

Ma anche facendo eccezione della sinora insufiflcente prova di raccogliere ai Fanali e alle stazioni semaforiche del nostro litorale, materiali utili per venire a benfondate e sicure conclusioni intorno alle migrazioni degli uccelli

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nostrali, poco si è fatto altrove dopo la stampa del mio « Primo Resoconto » (Parte III, pp. 72-227) su questo im- portantissimo argomento. E vero che la mancanza di una Legge unica in materia di (.-accia e la conseguente man- canza di permessi speciali in epoca di divieto a scopo scientifico, ha considerevolmente ridotto le possibilità per tali ricerche, fatte sinora più specialmente dai tenditori e cacciatori con reti. Qualchecosa però si potrebbe tare, ed in questo caso ogni contributo è utile, ma siamo an- cora ben lungi dalla meta che si dovrebbe raggiungere.

La mancanza di permessi speciali di caccia a scopo scientifico ha naturalmente reso diffìcile assai il prosegui- mento delle indagini intorno alla nidificazione, le quali andrebbero condotte a termine, almeno in tesi generale.

Lo stesso debbo dire per ciò che riguarda le osser- vazioni sulla alimentazione degli uccelli, che dovrebbero fornire una base alla qualifica di utile o meno per certe specie al riguardo dell'agricoltura e della silvicoltura. Ma, lo ripeto, questa parte della inchiesta ornitologica, la cui importanza è ovvia, si presenta tuttora irta di difficoltà: in primo luogo solo coloro che hanno conoscenze botani- che ed entomologiche alquanto estese potranno utilmente occuparsene; in secondo luogo sono ricerche lunghe, mi- nuziose e noiose, e ci vuole una dose non comune di pa- zienza, molta accuratezza ed ordine nelle analisi, onde trarne utili risultati. 8i tratta, come è noto, di esaminare il contenuto del tubo digerente e specialmente del gozzo e dello stomaco di centinaia e migliaia di uccelli, facen- done un'accurata analisi qualificativa e quantitativa; e per avere dati attendibili, questa analisi va ripetuta su molti individui della stessa specie di ogni età e sesso, in località diverse ed in diverse stagioni. Nel terzo ed ultimo volume del mio « Primo Resoconto » (pp. 352-448) ho dato un semplice saggio di queste speciali ricerche; dopo, qua!-

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cimo tra i miei collaboratori ha avuto il merito non pic- colo di continuare a raccogliere materiali, e qualche pub- blicazione si è anche fatta in riguardo, ma siamo ancora ben lungi dal potere sintetizzare in modo anche relativa- mente concludente.

L'ultimo capitolo importante della inchiesta ornitolo- gica è quello che si riferisce a ciò che si può definire una « Statistica ornitica » , vale a dire la raccolta di no- tizie attendibili per un congruo periodo di tempo nelle diverse provincie d'Italia, onde avere il modo di sapere, approssimativamente almeno, se si verifichi aumento ov- vero diminuzione nel numero di individui delle diverse specie nelle varie località. Sono ricerche, come è ovvio, di non lieve importanza e si sono iniziate con risultati interessanti Prinio Resoconto », parte III, pp. 418-477), ma moltissimo rimane a fare da questo lato, eppoi si tratta di osservazioni continue e non definitive.

Brevi saranno le mie conclusioni stavolta, e ram- menterò semplicemente che se nell'Italia nostra la inizia tiva data alle indagini ornitologiche dal Primo Congresso ornitologico internazionale tenuto a Vienna nel 1884 fu assai fertile e proficua, non lo fu meno in molti altri paesi; al Primo Congresso Ornitologico ne seguirono altri tre : Budapest 1891, Parigi 1900 e Londra 1905; tutti con ca- rattere estesamente internazionale e tutti con numerosa assemblea; io ebbi l'onore di presenziarli" tutti come de- legato italiano, colla eccezione di quello di Budapest, pel quale mi pervenne in ritardo l'invito ufficiale a rappre- sentarvi l'Italia. Nel giugno 1895 vi fu poi a Parigi la riunione di una Commissione internazionale convocata allo scopo di concordare i mezzi per proteggere le specie di uccelli riputate utili all'agricoltura, e anche a questa fui il delegato dell'Italia. Molto è stato fatto e utilmente certo, ma non poco rimane a farsi e più specialmente nel senso

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di giungere ad un'intesa legislativa internazionale per sal- vaguardare interessi che si lianno in l'oniune con altii paesi, anche non limitrofi al nostro.

Rinnovando i miei ringiaziamenti cojdiali ai moltissimi collaboratori diretti ed indiretti, debbo qui un grazie spe- ciale al mio Aiuto ed amico prof. doti. Enrico Balducci, il quale si è assunto il compito non lieve dell'indice dei nomi volgari, che ho ritenuto utile ristampare con ag- giunte e correzioni, giacché il numei'o straordinario e la grande loro varietà, una fisionomia tutta speciale e propria alla Ornitologia popolare di'l nostro bel paese; ri- tengo che nessun alti-o ha una, così ricca sinonimia di nomi volgari.

Vj per finire con un prognostico ornitologico, dirò della cattura avvenuta il 23 dicembre corrente a Rosarno, Palme, Reggio Calabria, di uno splendido esemplare ma- schio adulto della Calliope ranifsrhalkcnsis, mandato poi con altra cacciagione a Firenze, ove venne acquistato da un raccoglitore privato; dirò pure della cattura di un certo numero di individui della lara lìernicla lìrenUi in Lom- bardia, in Toscana e nelle Puglie e della comparsa di un branco di SouuUeria ìuoUìssìuki sulla Laguna Veneta; fatti che fanno prevedere catture interessanti di indivi- dui erratici di specie rare nell'iniziato inverno.

Enrico H. Gwi.kjli.

Dal R. JMuseo Zoologico dei Vei'tebrati. Firenze, -il (licei)ihre 1006.

AVES CAR1NAT.1

ìEGITHOGNATH^

PASSERES-OSCINES

(Corvi).

1. Corvus Corax, Liuu. (ex Rzac.) Corvo maggiore.

Corvo imperiale, Corvo reale, Corvo maggiore {Aut. Ital.) Corv, Crov, Crovass {Pieni.) Gros corbe, Croas, Corbeau [Aosta) Crouas (Ctmeo) Scorbatt, Còurv [Ossola) Crouas, Cournajas real, Cornàgg, Crovu {Bass. Piem.) Crovasc, Cor- nac. Scourbat, Chourv, Courv, Croass iNovar.) Crov, Cour- bat, Scourbat (Lomb.) Corvat, Corvgross (Valt.) Corf, Corbàt [Morhegno) Croff gross (Berg.) Corvo grande, Corvo grosso (Veron.) Corvo, Cori (Bell.) Corvo, Corbo, Grola {Ven.) Cro, Corzh (Feltr.) Corvón de montagna {Padova) Corvo da eroda (Cadore) Croat (Sacile) Corvatt (Friuli) Corv, Corvòu, Corvaz, Corvo de mont, Cro, Grol (Jrent.) Corvaz, Corvo reale (Rovereto) Crni gavran (Dalm.) Corf (Bresc.) Crov d'Noè (Varzi) Curnación gross (Mod.) Corv imperiai (Boi.) Courpata (Nizz.) Crovo (Savona) Crovo imperiale (Avenzano)

2

Crovo impejà, Crovo de monti {Oen.) Corvo, Crovo {Spezia)

Corvo {Elba) Corvo marino {Maremvia) Corbu, Corbo (Corsica) Corvo, Corvo grosso (Roma) Cuorvo (Nap.)

Corvo (Canipohas.) Cucorvu {Otranto) Corvu {Rossano, Cosenza) Corbo reale (Calabr.) Corvu, Cuorvu {'Sicil.) Corvu imperiali (Messina) -v Crny&cchìvi (Terranova Sicil.) Nicola (Pai.) Crobu, Crobu nieddu, Crobu mannu (Sard.)

Ciaulnn, Corvu (Mali).

Il fatto nuovo più interessante a riguardo di questa spe eie è che essa si scinde, pare, in un numero di « razze geo- grafiche » che vanno ora dette con termine più esatto « sot- tospecie » o « specie incipienti » . Le differenze tra queste stanno nelle dimensioni generali, nella forma e dimensioni del becco, nella forma di alcune penne e anche nel modo di vivere; non meno di tredici di tali sottospecie furono recen- temente riconosciute da Hartert ( Vogel d. paliiarkt. Fauna pp. '2, 8. Berlin, 1903) nella Regione Eurasica (1).

In Italia noi abbiamo due di queste forme: Quella tipica (cioè la forma nordica descritta da Linneo) alla quale si è voluto dare la rinforzata denominazione di Corvus Corax Co- rax L., ma che io, nemico di grottesche ripetizioni di nomi, amo meglio designare coli' antica nomenclatura binomia, da riservarsi ora per le specie evolute; vive sul continente (Alpi) e, pare, lungo la penisola sull'alto Appennino.

All'Elba, in Corsica, nella Sardegna e probabilmente in Sicilia, trovasi una sottospecie recentemente distinta dal Klein- schmidt col nome di Corvus Corax sardus, Kleinsch. (Orn. Monatshei'. XI, p. 92, 1903). Si distingue pel becco più breve e più alto in modo che il culmine descrive una curva conti- nua, ed avrebbe dimensioni generali alquanto minori; notai pure che è gregaria, e nel 1877, ed ancora nel 1889, la vidi in Corsica in branchi numerosi ; eravamo però in autunno

(ìj Per Regione Eurasir.a intendo In Paleartica di Sclater toltane la sezione corrispondente della Regione Artica circumpolare.

ed erano probabilmente giovani. Nel 1894 ebbi in dono dal conte prof. Ugolino Martelli un Corvo maggiore, da lui uc- ciso all' isola di S. Antioco (Sardegna) il 9 agosto 1894; ed i caratteri, di questa sottospecie, allora non ancora separata, erano in esso tanto marcati, specialmente quelli del becco, che credetti avere un C. tingitanus (1) Irby, del N. 0. dell'Africa, ritenuto allora per specie distinta, e ne annunziai la cattura neir " Avicula ,, di Siena (I, p. 4, 1897j. Ben più tardi ebbi occasione di esaminare e confrontare molti esemplari del Corvo maggiore dalla Sardegna e notai con sorpresa che essi avevano quasi tutti il becco breve, alto, a culmine arcuato, e, se non sempre giungevano ad averlo come nell'individuo che io avevo ritenuto per un C. tingitanus^ pure presentavano bec- chi spesso intermediari tra quello ed il becco più lungo, meno alto e diritto alla base, del tipico C. Corax. Recentemente poi nelle ricche serie del Museo Rothschild a Tring ho avuto agio di esaminare e confrontare molti esemplari del C. Corax da diverse parti della Regione Eurasica, e mi sono persuaso : che la forma che vive nelle nostre isole maggiori va distinta col nome subspecifico datole dal Kleinschmidt ; che questo 6. Corax sardus è perfettamente intermediario tra il C. Corax ed il C. Corax tingitanus, nel quale sono ancora esagerati i tratti caratteristici della nostra forma isolana : che infine l' in- dividuo da me riferito al C Corax tingitanus non è che un'esemplare bene caratterizzato del C Corax sardus.

Il C. Corax è sedentario e localizzato in Italia, i gio- vani soltanto sarebbero erratici e gregari, non direi migranti.

Secondo i concetti non recentissimi, ma da molti man- tenuti, questa specie è distribuita attraverso l'intera Regione Eurasica ed in tutta quella Boreo- Americana.

(1) Questo individuo è cosi vicino al Corviis Corax tingitanus del Nord Ovest dell'Africa che il mio amico J. I. S. Whitaker nel suo lavoro magistrale sulla Avifauna della Tunisia [Birds of Tunisia, Voi. II, p. 19, London 1905) lo ritiene per un vero tingitanus; ed egli è ormai autorità riconosciuta per gli uccelli del Nord dell'Africa.

2. Corvus Corone, Limi. Cornacchia nera.

Corvo maggiore, Corvo reale, Cornacchia nera {Aut. Ital.)

Crouas {Pierri.) Corbe, Corbeau (^os^a) Cournajas, Crov {Cuneo) Cróv, Crovas, Cornàgg, Cròvu, Cournaj iBass. Piem.)

Courbat, Scourbat, Cornaggia negra {Lomb.) Crovass nei- gro {Novar.) Corv, Crov, Scorbatt {Pav.) Corvatt {Valt.)

Corv. {Mantov.) Corvo, Grola, Cornacia ( Ven.) Qòre {Friuli) Corf {Agovdó) Cornazh, Cornazha {Feìtre) Corniola {Cadore) Gróla^ Corvo {Padov.) Cornacia ne- gra {Istr.) Gavran {Daini.) Corv {Rovereto) Corv, Gról, Cro {Treni.) Cornacia {Bresc.) Cournacc {Crem.) Tacla. Curnaccia negra {Mod. Boi.) Amnacia, Mnacia {Romag.) Graglia, Graia, Graiglia {Nizz.) Goa {Gen.) Crovo {Spezia)

Corvestrun {Garfagn.) Cornacchia nera {Tose.) Mo- nacchia {Marche) Corvo, Corvo mezzano, Marzolo, Ma- rino {Roma) Ciaula, Ciarda, Craula {A^ap.) Corvu {Calabr.)

Corvu {Sicil.) Crobu, Crobu nieddu {Sard.).

Nessuna notevole novità ho da aggiungere riguardo a que- sta specie; rimane constatato che in Italia è sedentaria e ni- dificante in poche località della regione alpestre e nelle Alpi Apuane ; è scarsa, erratica ed invernale altrove.

Le Cornacchie nere dell'Asia orientale sono considerate sottospecie distinta col nome di C. Corone orientalis^ Eversm. La specie poi è distribuita attraverso la Regione Eurasica penetrando nel nord ovest dell' India e nella Cina.

3. Corvus Cornix, Limi, (ex Ge.sn.) Cornacchia bigia.

Cornacchia, Mulacchia, Cornacchia bigia, palombina o dal mantello, Mulacchia nera (Aut. Ital.) Cornajàs gris, Cour- naja, Crouassa, Cournac d'acqua, Cornaggia (Pieni.) Cour-

ò

najas gris, Crovas bianch (Cuneo) Croas bianch, Crov, Cróvu, Cornagg {Basso Piem.) Scnrbat, Cheurv, Cornaja, Cornass bastone, Cornaja molinara {Novar.) Scorbatt' Cheurv {Ossola) Cornagia ( Tortona, Novi) Taccola, Coiir- bat gris, Scourbat gris, Cornaggia zenerina {Lomh.) Bartin, Crov bartel, Crov bertin {Pav.) Cornagia grisa {Berg.) Cornacia, Cornacia del tabàr {Bresc.) Cornagia, Corvat (Vali.) Cournacc bianch, Cro bertin {Cremon.) Crov hevten {Varzi) Cornacc {Mantov.) Cornacchia grisa (Prtrm.)

Tacla, Curnaccia bertèna {Mod.) Curnaccia bisa, Cur- nacia, Mingon {Boi.) Marcón, Curnación, Amnacia zina- réna {Ravenna) Cornacchia [Vicenza) Cornacia, Gròla, Gròla bianca, Gròla zenerina, Corvo molinar, {Ven. Treni.) ^òre {Friuli) Corvo dal mantèl, Corf del mantèl {Bell.) Corvo biso o da bosch (Cadore) Cornazh, Cornazha (Feltre)

Gróla, Corvo, Cornacia, Grola zenerina (Padova) Zola (Rovereto) Cornacia cenerina (Istria) Vrana (Daini.) Graglia, Graia, Graiglia (Kizz.) Cornaggia seneinna (Gen.)

Crovo seneinn (Arenzano) Corvo, Crovo (Spezia) Cor- naggia (Savona) Cornacchia bigia (Tose.) Cornacchia {Pisa, Marche) Cornacchia, Mulacchia (Fior.) Cornacchia di piano (Gavorrano, Grosseto) Cornacchia, Corvo paloni- bino (Roma) Ciaula, Ciola, Cornacchia (Nap.) Curnacchia {Bari, Otranto) Ciavola (Campobasso) Ciàvula (Rossano, Cosenza) Corbo ianco (Calabria) Corvu jancu (Mess.) Ciàola maltisa (Lentini) Curnacciu (Modica) Ciaula mal- tisa, Curnacchia (Terran. Sicil.) Curvacchiu, Cuorvu jancu (Sicil.) Cuorvu marinu (Castelb.) Cruvacchiu (Caltag.) Guarnaccia (Petralia) Ciavula maltisa (Cat.) Ciaula grigia (Girg.) Carroga barza, Carroga braxa, Corronca, Carroga (Sard.).

È specie questa alquanta instabile nelle dimensioni e nella coloritura, e trae inoltre una cagione di variabilità nel suo frequente ed esteso ibridismo colla specie precedente; non

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è dunque sorprendente che gli " nplitters ,, moderni della spe- ciografìa ornitica. abbiano trovato facile compito nella divi- sione del C. Cornix, del resto specie ben definita, in varie forme ritenute per subspecifiche; e così il Kleinschmidt {Orn. Monatsher. 1903, p. 92j ci ha regalato un C. sardonius dalla Sardegna, mentre Hartert trova la medesima forma nelle Cor- nacchie bigie della Corsica ( l 'ogel d. palaarkt. Fauna^ p. 10, Ber- lin 1903), e vorrebbe farne la sottospecie insulare mediterranea, C. Cornix sardoniux per distinguerla dal C. Cornix Cornix del- l'Europa continentale. Ho esaminato e confrontato molti esemplari della Cornacchia bigia dalla Corsica, dalla Sarde- gna, dalla Sicilia e dalla nostra terraferma, essendo questa specie sedentaria comune ovunque in Italia, e non trovo va- lide ragioni per distinguere gli esemplari continentali da quelli isolani ; pongo dunque in quarantena il C. Cornix sardo- nius, per ora almeno; notai però che gli individui dalla Sarde- gna hanno le parti bigie alquanto più chiare, distinzione che seppure costante non ritengo sufficente per una separazione. Il C Cornix abita la Regione Eurasica e specialmente la sua metà occidentale.

4. CorvUS frugilegus, Linu. [ex Aldrov.i Corvo.

Corvo, Corvo nero (Aut. Ital.) Cournajàs, Cournac {Piem.) Grola, Corneille {Aosta) Crov (Cuneo) Scorbat, Cheurv (Ossola) Scorbat, Cheurv, Quagnà, Cruasc (N^ovara)

Cróv, Cornàgg, Cròvu, Curnaj (Basso Pieni.) Corvo, Corv, Crov, Courbat, Scourbat, Scurbatt, Scorbatt (Lomh.) Croff, Cornagia negra (Berg.) Crov, Grola (Mantov.) Corf (Bresc.) Coro, Corvat, Corv (Valt.) Corvo, Corbo, Croato, Zorla, Corvo nero, Corvo negro, Gròla, Corvàtt (Ven.)

Crovàtt, Corvàtt (Friuli) Cro, Corzh (Feltre) Cór- nacia (Istria) Kopad (iJalm.) Corv (Rovereto) Corvo, Corv, Grol, Grola, Grò (Trent.) Taclon, Córv neigher (Mod-

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Boi.) Coruv (^0^.) -^ Cornaccion {Parma) Amnacia negra, Mnacia {Ravenna) Menaccia, Munacia, {Cesena, Forlì)

Graglia, Graia, Graiglia {Nizz.) Crovo {Gen.) Goa {Savona, Arenzano) Corvo, Crovo {Spezia) Corvo nero, Corvo reale, Corbo {Pisa) Graccio {Lucca) Corvo {Fior.)

Corbu, Corvo {Corsica) Monacchia {Umbria) Cor- bacchion, Monacchia {Marche) Corvu {Rieti) Corvo, Cornaccliia nera, Cornacchione {Roma) Cornacchia nera, Ciaola, Craula, {Napoli) Cuervo {Bari) Graulu, Craulu {Otranto) Corvacchin {Rossano, Cosenza) Ciàvula, Cuorvu, Corbo {Calabria) Cuorvu di passa e di sinteri (Sic.) Corvu di passa {Mess.) Curnacchiu, Curvacchiu {Cat.) Cru- vacchiu {Lentini) Ciaula piamuntisa {Spaccaforno) Ciaula {Terran. Sicil.) Cuvettu, Cuvettu piem untisi {Modica) Paula, Ciaula, Ciàvola, Curnacchia {Terranova Sicil.) Carroga, Carroga niedda, Crobu [Sard.) Corvu, Caulun, Aràb {Mali.).

Il fatto più interessante riguardo a questa specie in Italia sarebbe la sua eventuale nidificazione qua e lungo la ca- tena alpina dal Friuli alla Valtellina; non ho però fatti nuovi da aggiungere a quelli dati nel precedente Resoconto; e non saprei accogliere l'asserita nidificazione di questo Corvo nella regione del basso Garigliano (Perrotta). Da noi è quasi pret- tamente invernale, ed in grandi voli si vede dal settembre- ottobre all'aprile, e più abbondante alle due epoche del passo. Questa specie è distribuita in tutta Europa con estensione sino all'Asia centrale e N. 0. dell' India.

5. Coloeus M^onedula (Linu.) (ex Gesn.) Taccola.

Taccola, Cornacchia, Mulacchia, Monacchia, Corvacchia {Aut. Hai.) Cornajàs pcit {Piem.) Cróv pcit, Crovin {Bass. Piem.) Ciaula, Cournaja {Xovara) Scorb^ttin ciar,

Corvett, Taccola, Corvin (Lonib.) Taccol, Corbatell {Como)

Gaza bajareula (Bresc.) Corvett {Mantov.) Corveto, Tacola, Pola, Cornacia de Tore {Ven.) Corveto zenerin (TV ron.) Qòre, Qòne {Friuli) Corv piccol, Corvet, Corvetto, Croella {Treni.) Zoletta, Tàccola {Rovereto) Cavka (Daini.)

Tacla, Curnaciot {Mod.) Corv d'campanil {Boi.) Cur- nacia rumàn {Ravenna) Elve {Nizz.) Coriiaggetta {Gen.)

Corvetto, Corvo de'campanili {Fior. Pisa) Gracchiola {Bient.) Cornacchiella {Vecchiano) Merlo marino {Casti- glione, Maremma) Corvastrella, Corbastrella {Gavorrano, Grosseto) Cornacchia, Monacelli a piccola {Marche, Rieti, Vi- terbo) — Corvetto, Corvo dei campanili, Monacchia, Cornac- chia, Corvo piccolo {Roma) Cornacchia {Nap.) Ciola, Ciaula {Bari) Cola, Ciola {Lecce) Ciàvula e timpa (Ros- sano, Cosenza) Ciàvula {Calabr.) Cola, Ciaula (Sicil.) Ciaula, Ciaula grigia {Girg.) Ciàvula {Castelb.) Pola, Ciaula di Campanaru {Terran. Sicil.) Carroga, Tacula, Car- roghedda de campanile (Sarà.) Ciaula, Caula, Cola {Malt.).

La nostra Taccola varia alquanto nelle dimensioni e nel- l'avere il mezzo collare bianchiccio più o meno esteso e chiaro ; ho confrontato numerosi esemplari dal continente, dalla Sardegna e dalla Sicilia, ed ho potuto stabilire che le accennate variazioni indicano la presenza in Italia di due forme apparentemente^ diverse, le quali sarebbero le due sot- tospecie distinte dall'Hartert nella Taccola europea coi nomi di Coloeus Monediiìa spermologus (Vieill.) occidentale, e Co- loeus Monedula coìiaris (Drumm.) orientale {Vogel d. paldarkt. Fauna p. IB. Berlin^ 1903) ; da noi mancherebbe la forma ti- pica della Scandinavia, mentre sarebbe più frecjuente (e se- dentaria) quella detta C. Monedida spermologus, nella quale il semicollare è meno marcato e bigio. Il mezzocollare più chiaro in basso e più prolungato in avanti è carattere distin- tivo della cosidetta C. Monedula collaris, e tale carattere è spe- cialmente palese in un maschio adulto preso ad Istia (Gros-

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seto) il 20 febbraio 1901 (N. 3828 della Coli. itaì. Ucc) ed in un altro maschio, ucciso a Perugia il 10 marzo 1891 (N. 3289, Coli. ital. Ucc.) ; non è improbabile che questi individui siano immigranti ; va però notato che havvi a Castiglione della Pescaja, nel Grossetano, una grossa colonia di Taccole. Per quanto mi consta la Taccola è in Italia specie sedentaria, localizzata in colonie, errante limitatamente; e parzialmente migrante.

Il Coloeus Monedula vive in Europa, nel nord dell'Africa e nell'Asia occidentale e centrale.

6. Nucifraga Caryocatactes (Linn.) (ex Gesn.) Nocciolaia.

Nocciolaia, Ghiandaja nucifraga, Ghiandaia nocciolaia, Nucifraga gocciolata. Corvo franginoce {Aut. Ital.) Verrou, Gai d'montagna, Rompa-nòs, Tigriè {Piem.) Giroley (Aosta)

Giaj d'mountagna, Bert franseis (Cuneo) Gai fol (Susa)

Gai marin (Castel Delfino) Rompanos, Nicciolera (No- vara) — Nisciolera, Gascia nisciolera (Ossola) Nisciolera, Gagia nisciolera (Vali.) E,ompa-nos (Lomb.) Gaggia ni- sciolera (Como) Gaza nisolera (Berg.) Rompinos (Mod.)

Rompinose, Grolin (Veron.) Noselera (Mant.) Cor- nacela de Tore (Rovigo) Gaia da nosele, Gaia noselera, Gaia mata (Cadore, Feltre) Gaiola dalle noselle (Agordo)

Snosolera (Padova) Gaia noselera (Bdl.) Frache nòlis (Frhdi) Brisson, Corvo maccià, Rompinose (Ven.)

Gazza marina (Rovereto) Papenòlis (Pontebha) Gazza noselara. Gazza gherla (Trent.) Gazza nera, Gazza de montagna (Cavalese) Gaggia nicciolera (Val di Ledró) Eleva, Avelaniè, Pessa-avelana (Xizz.) Sciacca nisseue (Gen.) Corvo marino (Senese) Rompenoce (Kap.) ? ? Acceddu punicineddu, Punicineddo di voscu (Sic. fide Do- derlein) Carrughedda giajulada (Sard.).

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La Nocciolaia a becco corto, relativamente, e robusto, che è la forma propria all'Europa boreale e centrale, detta enfaticamente dai trinomisti Xiici fraga Cnryocatactes Caryoca- tactes, è sedentaria e nidificante, ma non comune, nelle fore- ste della nostra catena delle Alpi, normale suo limite meri- dionale. Diventa irregolarmente erratica negli inverni rigidi, ed allora può giungere sin nella bassa Italia, e, pare, anche in Sicilia e nella Sardegna ; non ho però mai veduti indivi- dui presi in questa ultima isola. E inoltre non improbabile che i branchi di Nocciolaie che a lunghi ed irregolari inter- valli fanno comparse da noi al sud e lontano dalle Alpi, appartengano alla specie seguente sinora poco distinta dai nostri cultori di Ornitologia migrante sporadicamente dalla Siberia verso ponente ; la scarsa mia esperienza confer- merebbe questa ipotesi. Tutti gli esemplari di questa forma che conservo nella Collezione italiana provengono dalla zona alpina e cioè da : Aosta, Torino, Valdieri, Domodossola, Pon- tebba e Caneva di Sacile (Friuli). Nel 1889 si ebbe nel Tren- tino un passo straordinario di questi uccelli ; incominciò ai primi del settembre e durò tutto o quasi l'ottobre ; il pro- fessor A. Bonomi di Rovereto, dal quale ebbi tale notizia, affermava che fra i molti esemplari catturati v'erano indi- vidui delle due forme ora distinte.

Questa specie sarebbe propria all'Europa centrale e set- tentrionale, ma essendo assai spesso confusa colla .seguente non è facile definire i limiti orientali della sua diffusione.

'7. Nucifraga macrorliynclius, C. L Brehm Nocciolai.^ a becco sottile.

Sono ora d'accordo con Hartert ed altri che con ragione il Brehm abbia separato questa forma, la quale si distingue subito pel becco molto più sottile, per le dimensioni al- quanto minori e per il bianco delle penne della coda più esteso, dalla nostra Nocciolaia europea, stazionaria, a becco

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robusto, breve e poco acuminato, che è la Nucifraga Caryo- catactes di Linneo.

La N. macrorhynchus vive nell'Asia settentrionale, ove si estende dai Monti Urali alla Corea, ed ove è sedentaria e nidificante. In Europa non giunge che irregolarmente e sem- pre nella stagione fredda, ed ha penetrato ad occidente sin nelle isole Britanniche , dal settembre al novembre 1900 vi fu in Europa una grande invasione di questa specie e molti giunsero allora in Olanda (Cfr. Blasius R. Zeit. f. Orn. Genn. 1901. Blaauw, " Ibis, 1901, p. 159).

In Italia giunge accidentalmente, ma talvolta in gran numero : nella Coli, centr. italiana, su dieci esemplari di Noc- ciolaia tre appartengono a questa specie, e vennero presi rispettivamente a Chiavari (I, 1857), Torino (XII, 1882), e Rovereto (XI, 1900). Si direbbe che è questa la Nocciolaia che fa irregolarmente copiose comparse da noi, e non quella che vive sedentaria lungo le Alpi.

8. Pica rustica (Scop.) ex Klein.) Gazza.

Gazzera, Cazzerà comune, Gazza, Putta {Aut. Ital.) Berta, Ajassa, Gassa (Pieni.) Sajàssa, Saja {Basso Pieni.) Checa, Gaglia {Novara} Berta Checa, Cecca, Gaza {Lomh.)

Gaza ladra {Berg.) Berta d'ia eoa longa {Pav.) Gaza de la cua longa {Bresc.) Berta {Vaìt.) Checca, Gaza dia eòa longa {Jlantov.) Gaza mora. Gaza ladra {Viceìiza)

Gaza nera {Bassano) Checca, Gaza mora, Gaza de la eoa lunga {Veron.) Gaza, Gaza bastarda. Gaza negra, Checa, Caziola, Gaza de la eoa longa {Ven.) Badascule, Cheche {Friuli} Gaiola da sorgo [Agoi'do) Gazza {Bell.)

Gazha, Gada, Chéca {Feltre) Cazzola {Sacile) Gaza, Chécca, Gaza checa, Gaza de la eoa longa {Padova) Checca {Istria) Svraka {Dalm.) Gazza dalla eoa longa, Gazza mora, Gazza ladra. Checca, Berta (Treni.) Berta d' la couva

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longa (]'arzì) Gaza de la cua longa {Cremori.) Sgazza dalla eoa (Piac.) Gazza negra, Gazza cudona, Gazza dalla covva longa (Mod.) Gaza dalla cova longa {Parm.) Gaza, Gazza neigra *(i^oZ.) Argàzad'la coda longa {Ra- venna) — Argàza dalla coda longa {Romag.) Gassa, Pia {Nizz.) Gazzana [Altare) Berta {Genova) Gaza {Spezia)

Gazza, Gazzera, Cecca, Agazza, Agassa {Pisa) Cecca, Gazzera {Fior.) Pica, Cecca (J>en). Gazzera {Grosseto)

Cecca {Valdich.) Gaggia {Garfag.) Pica, Gazella (Viterb.) Gaggia codaluuga, Gaggia ladra, Gaggia {Marche, Umbria) lazzula {Rieti) Gaggia, Gazza, Gaggia dome- nicana {Marcele, Roma) Cola, Caiazza, Mita {Xajjoli) Cola {Barletta) Pica {Campobasso) Gazza, Mita {Bari, Otranto) Carcarazza {Calabr.) Carcarazza, Pitarra, Car- carazzu (Sicil.) Pica {Cefalo) Ciricaca, Carcarazza, {Girg.)

Caula o Ciaula baida {Malt.).

Confermo la mancanza assoluta di questa specie nella Sardegna; fatto singolare, tanto più che giunge in Corsica, pare però in modo accidentale, giacche in due lunghe visite da me fatte a quell' isola non ne vidi che un solo esemplare, e fu il 16 settembre 1877, nei pressi di Corte, come già pub- blicai nell'ultimo volume (p. 632) del mio " Primo Resoconto sulla inchiesta ornitologica in Italia ,,. E nel rimanente d'Ita- lia generalmente sparsa, sedentaria e comune. Non ho mai veduto da noi individui col groppone assolutamente nero, che sarebbe il distintivo degli esemplari Iberici {Pica melanotos, Brehm). Casi di albinismo non sono infrequenti in Italia, nella Coli. ital. centrale conservo una femmina presa a Firenze nel novembre 1894 (Ucc. N. 3670) assolutamente bianca.

La Gazza nostrale {Pica Pica Pica, dei modernissimi), vive in tutta Europa, eccetto la penisola Iberica ; nell'Asia Minore e nella Persia. Nella Spagna e nel Portogallo la rimpiazza la P. rustica melanotos. Altre sottospecie più o meno affini vivono nell'Asia centrale e orientale, nell'Africa settentrionale e nell' America boreale.

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9. Cyanopica Cooki, Bp.

Gazza azzurra iberica.

Il 20 dicembre 1901 venne trovato sul mercato di Nizza, unito ad uccelletti comuni uccisi nei dintorni, un esemplare maschio adulto di questa specie, acquistato da me ancora fre- sco dai fratelli Gal, coscienziosi naturalisti locali, collabora- tori diligenti nella inchiesta ornitologica, che mi hanno fornito da un trentennio ampi materiali per la Collezione centrale dei Vertebrati italiani e non poche rarità, e sulla scrupolosa onestà e la buona fede dei quali, molte volte espe- rimentate, non ho il minimo dubbio. Dico ciò perchè con una leggerezza appena scusabile in vista della giovanile ine- sperienza un recente scrittore di cose ornitologiche ha pub- blicato ingiustificati dubbi intorno all' autenticità delle pro- venienze nizzarde

Tornando all'individuo della C. Cooki, oggetto di questa nota, aggiungerò che esso non presenta traccie di esser vis- suto in schiavitù. Non si può però assolutamente escludere la possibilità che fosse importato con cacciagione dalla Spa- gna, ma ciò è poco probabile specialmente per le circostanze in cui venne trovato. Nel dubbio anche lontano io ho cre- duto doveroso porlo colle accennate riserve nella Coli, italiana ove porta il N. 3892 della serie ornitica.

Sarebbe dunque la prima volta che questa interessantis- sima e bella specie viene annoverata, non solo tra le avven- tizie in Italia, ma, per quanto mi risulta, come presa fuori della penisola Iberica, ove è confinata, assai localizzata e certamente non migrante ; soltanto una violenta bufera da ponente od altra potente causa tellurica potrebbe spiegarne la fuoruscita.

È noto che le sole specie congeneriche, affinissime, vivono nel N. E, dell'Asia, e sono la C. cyanus (Pali.) dalla Siberia orientale, Corea e Yeso, e la C. Sicinhoei. Hart. della Cina, appena separabili ; ed esse diversificano dalla specie iberica

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soltanto per avere apici bianchi alle timoniere (accennati in alcuni individui di quest'ultima) e tinte più bigie sul dorso e sul ventre.

IO. G-arrulus glandarius (Linn.) (ex Gesn.) Ghiandaia.

Ghiandaia, (Ghiandaia comune, Gazza ghiandaia. Berta, Bertina {Aut. Ital.) Gai, Gaja, Berta. Berton, Ghè, Ga {Piem.) Gaj, Bert, Ghè, Garzanna, Garzan-na, Gheja {Boss. Pieni.) Gasgia, Gasgiòt, Gaza, Gaza feria {Lomb.) Sgaza, Sgazza granerà (Pav.) Gaza carner (Berg.) Ga- gia {Como, Valt.) Gaza soucuna (Cremon.) Chéca, Fèria {Brescia) Gaza feria (Mantov.) Gaza furlon'na {Parm.)

Sgazza berta e camera {Piac.) Gaza, Gaza rossa, Gaza rabiosa. Gaza zucona {Ven.) Gaza zucona {Veron.) Gagia {Beli.) Giaje mate, Cheche {Friuli) Gaja, Gajola {Cadore) Gaia {Feltre) Gaza magiona {Rovigo) Gaia {Sacile) Fera, (4àza fera, Gaza rabiosa {Padova) Soja {Istria) Sojka {Daini.) Gazza, Checca (Rovereto) Gazza, Gaggia, Ghiaza {Trent.) Berta, Gazzana {Varzi) Gaza rossa, Gaza cucciona, Gaza giandèra {Mod.) Argaza, Gian- dara, Taudara (Boi.) Argaza, Gaza, Giandara {Roniag.) Gai {Nizza) Ajazza {Altare) Gazzan-na {Gen.) Gaza (Spez.) Go {Garfag.) Ghiandaja {Tose.) Ghiandaia, Pica [Lucca) Ghiandaia {Corsica) Gaggia brusca {An- cona) — Pica {Rieti) (4hiandaia, Pica, Pica ghiandaja, Pica palombina {Roma) Pica {Marche) Gaggia brusca. Gaggia {Sinig., Umbria) Pica comune {Nap.) Pica {Xap. Bari)

Mita de fagghiata {Lecce) Pica, Cissa {Calab.) Giaja {Sic.) Giai {Catania) Giaì {Lentini) Caragiau {Modica)

Cicula {Palermo) Carnagiadu {Terran. Sicil.) - (4iai, Giau, {Castelb. Mad.) Corvu caragiaju {Girg.) Tiruni

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{Messina) Carragiau, Cirricaca, {Pah) Pica {Cefalù) -Raja (Caltag.) Piga, Marra piga (Sarei.).

All' infuori delle differenze inerenti a diversità di sesso e di età, questa specie presenta spesso variazioni individuali nelle dimensioni e nella intensità del colorito delle penne ; ma negli esemplari italiani, tanto del continente, che della penisola o delle isole, la medesima variabilità si avvera, senza che sia possibile scorgervi gli estremi per indicare, non dirò una sot- tospecie, ma neanche una varietà locale ; e a tale scopo ho esaminato e confrontato centinaia di individui da ogni parte d' Italia. Onde ritengo semplicemente assurdo lo aver sepa- rato, anche subspecificamente, le Ghiandaie prese in Sardegna da quelle del nostro continente, come hanno fatto il Klein- schmidt {Or7i. Monatsber. Griugno 1903, p. 92), il Tschusi {Orn. .Jahrb. Luglio 1903, p. 140) e pur troppo il bravo Hartert [Vógel d. palclarkt. Fauna, p. 30. Berlin 1903); e ad un mese di distanza, il primo battezza la sua grande sco- perta col nome di Garrulus icJmusae, il secondo con quello di Garrulus glandarius sardus! Mi par di assistere ad una gara puerile su per un'albero di cuccagna ! Eppure la nomencla- tura ornitologica ha già una immane quantità di dannosi ed inutili termini sinonimici. Del resto le Ghiandaie della Re- gione Eurasica hanno subito un notevole aumento dal lato trinomio, vale a dire nella fabbrica di sottospecie più o meno ben definite; ma io intendo limitare la mia critica all'Italia.

Il G. glandarius sarebbe proprio all' Europa a mezzo- giorno del circolo artico. In Italia è sedentario e comune ovunque.

11. Fyrrhocorax alpinus, Vieill. (ex Gesù.) Gracchio.

Coracia, Corvo corallino, Gracchio, Pirrocorace alpino {Aut. Hai.) Vissi, Cioja, Gioja d'montagna {Piem.) Cioja o Gioja del bech giaun {Cuneo). Gavetta {Colle di Tenda)

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Pagion, Pigion {Ossola) Crascin, Crasc(FaZ^) Scer- batili, Corbatin dal bech giall, Scorbattin dal becch giald (Lomb.) Taccola {Meiidr.) Cierla, Grola, Trigatei {Como)

Taccia (Morhegno) Pigion, Cola {Xouara) Taccola, Gri de montagna {Berg.) Corvo-merlo, Merlazza {Veron.)

Zorle, Merlaza, Corvo-merlo {Ven.) Zurla {Beli.) Qu- vrin, Mièrli di montagne, Qorin (Friuli) Agagons {Pon- febba) Colica {Daini.) Zola dal bec zald, Zaola {Rovereto)

Zhurla, Zhorla dal bech zal, Paola {Cadore, Feltre) Zàola, Cra {Treni.) Giaola {Giudicarie) Ciòla {Riva) Graglia, Graia pattarougia {Nizz.) Corvo de becco giano {Gen.) Corvo piccolo {Lucca, Alpi Apuane) Corvo di becco giallo {Gavorrano, Grosseto) Ciàola {Ascoli-Piceno) Carrogbedda de monti, Stacola {Sard.).

Sono dolente di dover constatare che a proposito di que- sta specie e della seguente }iartert {Vogel d. palaarkt. Fauna, pp. 35, 36) ha fatto un pasticcio volendo essere troppo rigido esplicatore della giustissima legge della priorità e volendo adoperare la edizione X"' del l^ystema Naturae di Linneo (1758), scartata con ragione in favore della XII* (1766) dai Zoologi della buona scuola. È evidente che Linneo nel 1768 nella sua Upupa Pyrrhocorax, citando di Aldrovandi solo il libro ed il capitolo {Orn. I, lib. 12, e. 8) non seppe e non volle di- stinguere come diverse le due Pyrrhocorax che il dotto Bo- lognese figura in modo perfettamente riconoscibile {Op. cit. ibi, pp. 768, 769); egli però la preferenza alla specie col " Rostnun arcuatum e la pone accanto all' Upupa e ad un Ibis, dunque al Gracchio corallino ; ed infatti nella breve dia- gnosi dice: " rostro pedibusque rubris ,,. Invece nella sua XII* edizione, assai ampliata e corretta, il sommo Linneo riconosce le nostre due specie e le mette più a posto nel genere Cor- vus, ma per errore ad entrambe un becco giallo, così il suo Cor VHS Pyrrhocorax perde il distintivo più ovvio in quelle brevi diagnosi ; mentre nel citare le tavole di Aldrovandi riferisce la tavola 763 che con tanta evidenza rappresenta il

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G-racchio corallino, al nuovo suo Corviis Graciiliis, " rostro pedìhusque luteis ,, /

Cosi se il termine Pyrrhocorax può adoperarsi con va- lore generico non deve in nessun caso essere usato con valore specifico. E anche possibile però che nello scrivere le diagnosi delle due specie (C. Pyrrhocorax, C. Graculus, S. N. XII edit. p. 158, n.* 17, 18) Linneo non avesse davanti a che un giovane ed un adulto del Gracchio a becco giallo ; leg- gendo quelle diagnosi senza badare alle citazioni questo mi pare evidente. Tanto più dunque per evitare confusioni è meglio seguire gli Autori buoni che ci precedettero e conti- nuare a distinguere i nostri Gracchi coi nomi qui adottati, e non fare come fa Hartert il quale chiama Pyrrhocorax pyrrhocorux (L.) il Gracchio corallino a becco rosso lungo ed arcuato, e Pyrrhocorax graculus (L.) il Gracchio a becco giallo breve e diritto, usando un termine specifico da oltre un se- colo applicato alla prima specie. Questo caso è un esempio eloquente del male che fanno i troppo fervidi innovatori ; una delle prime vittime di ciò è appunto il dott. conte E. Arrigoni degli Oddi, il quale chiama Pyrrhocorax pyrrhoco- rax il Gracchio a becco giallo {Man. di Orti. Hai. p. 484) cioè la specie presente, alla quale va mantenuto il nome spe- cifico di alpinus, indubbiamente datogli dati Vieillot [Nuov. Dici. d'Hist. Nat. VI, p. 568, 1816), e ora consacrato da quasi un secolo di uso esteso.

Questa è la specie che io vidi in Corsica, ove il White- head la trovò abbondante, onde è assai probabile che giunga talvolta in Sardegna, come ha asserito il signor Pietro Bo- nomi, ma io non ho sinora veduto esemplari provenienti da queir isola ; è però certo che in Italia trovasi di rado al di della regione centrale. Il notaio E. Cambi scrive che nel Grossetano si vede al piano, d' inverno, in branchi più o meno numerosi. È abbondante lungo la catena alpina e sulle Alpi Apuane.

Il P. alpinus vive nell' Europa meridionale e nell' Asia occidentele e centrale.

IS- IS. Pyrrliocorax erythrorliainptius ( Vieill.)

Gracchio corallino.

Coracia alpigiana, Coracia di montagna, Gracco, Grac- chio forestiero, Gracchio corallino, Gracchio alpigino {Aut. Ital.) Ciava, Ciaves, Ciqja, Gioja {Pieni.) Gioia o Gioia dal bech rous {Cuneo) Cola (Novara) Craasc, Scorbatin dal becch ross {Lomh.) Taccola {Corno) Taccia, Crasc {Vali.) Corvo-merlo dal beco rosso (Veron.) Zorca, Zorla {Ven.) ^uvrin {Friuli) Agacons {Pontehha) Pola {Bell.)

Zola, Zàola, Giòia dal bech ross {Trent.) Grola {Rovereto)

Zurla dal bech ross, Paola, Zhurla, Zhorla dal bech zal {Cadore, Felti-e, Belluno) Qorin {Cividale) Graia patta- rougia (Nizz.) Grovo do becco russo {Gen.) Giada {Ascoli- Piceno) Ciavola {Veroli) Corvo rosa {Kap.) Ciavula, Giaula cu pizzu russu, Corvu cu pedi russi, Ciaula tunisina {tSicil.) Ciavula cu pizzu russu {Castelb. Mad.) Carroga, Staccola, Staccola de' monti a peis arrubius, Gar roghedda de' monti {iSard.).

Dopo di aver constatato nel trattare la specie precedente come Linneo nel 1768 confuse insieme quella e questa, men- tre nel 17()6, riconoscendole distinte, torna a far confusione e anzi non pare più ricordarsi del becco corallino della sua antica Upupa Pyrrhocorax ; dopo di aver pure constatato come Hartert arruffa la matassa scambiando i nomi specifici, parmi logicamente doveroso di fare pel Gracchio corallino quanto da anni si è fatto pel Gracchio, e perciò ho adottato il nome specifico proposto per questa specie dal Vieillot {Kouv. Dici. d'Iiist. Nat. Vili, p. 2, 1817). Lo faccio però ben a malincuore, giacché per questa specie il termine spe- cifico Crraculus era sanzionato da uso secolare.

Nella Coli. ital. centrale {Cat. Ucc. N. 1368) conservo una femmina adulta presa a Terracina il 28 novembre 1879;

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era isolata, evidentemente smarrita. Il marchese Giuseppe Lepri trovò questo uccello stazionario sulle più alte vette della Sabina, donde scende di rado.

Questa specie vive in quasi tutta la Regione Eurasica. In Italia è più sparsa, ma più localizzata della precedente.

OFIIOIjID^^

(Orioli)

13. OriolUS G-albula, Linu. (ex Gesn.) Rigogolo.

Rigogolo comune, Oriolo (Aut. Ital.) Ourieùl, Ourieu, Beccafigh. Garba, Garbeo, Garbou, Gherbè, Galbè, Sgarbeo, Scalombèo, Compare-pèreu, Barba perou, Ardsan {Pierri.) Garbò, Sgarbè, Sgherbè, Gentilòm {Bass. Piem.) Loriol {Torin.) Merlou garabò (Vere.) Galbò, Merlo galbè (Ossola) Merlo garbel (Nov.) Sgarbè (Vm^z.) Galbò, Galbèr, Galbee, Papafìgh, Galbeder {Lomb.) Galbeder (Bresc.) Galpeder {Cremori.) Galpedàr {Mant.) Galbè, Voghera {Pavia) Sgarbér {Piac.) Galbeder (Parma) Galbeder {Mod.) Sgalbeder [Vergato) Arquib beccafigh, Argaib {Boi.) Raghevul [Cesena., Forlì) Arghebul, Ar- ghébol {Romag. Ravenna) Gaulo, Gra^volo [Umbria) Glorio {Ancona) Graulo {Sinig.) Gravio, Graolo, Gàvolo, Glorio {Marche) Begióra, Megióra, Miglioro, Migliora, Compare- piero, Barbapiero {Ven.) Papafìgo, Brusola {Veron.) Repéndol {Bell. Bass. Tic.) Compare-piero {Trev. Pad.) '■ Suri, Papefig, Lurli, Luri [Friuli) Papafìgh, Papafic {Roveret.) Vilipendolo {Trento) Brusola {Vicenza) Miliésa, Brusola, Bigioia {Pad.) Melesia {Rovigo) Beccafigo zalo {Istria) Zuma, Vuga {Dalm.) Louriou, Auriou

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{Nizz.) Garbè, Garbiero (Gen.) Sgarbèo, Garbèo (Spe- zia) — Rigogolo (Pis. Fior.) Golo { Coseni. Valdich. Sen.)

Ribobolo {Pi.sa) Gobulo (Lucca) Gogolo (Valdich.)

Birigogolo, Beccafico reale (Grosseto) Gregorio (/. di Giglio) Rubbiolo, Galbedro (Garf.) Lauru (Rieti) Giallone, Gravolo gentile (Roma) Goro (Viterbo) Villano, Vollaro, Vollero, Volano, Avellano, Avolano, Rollo (Nap.) Vollano (Capri) Aiilano (Giffoni) Gravolo, Ravolo {Cam- pobasso) — Godia, Pizzicodia (Bari) Gaudio (Barletta) Rigocoli (Brindisi) Fusufai, Fusufau, Sicufau, Sicufai, Saccufau (Terra d. Otranto) Gàjulu {Rossano., Cosenza) Galanu, Galinu, Acceddu giallu, Frusuleu, Crusulèo, Muzzu- fainu (Calabr.) Galano (Ca.mlnovo Calabr.) Ajulu (Sicil. Pai.) Ajula (Sirac.) Pintu miraula (Castrog.) Na viola (Avola) Scorraggiau (S. Mauro) Gabrieli, Alberi (Caltag.)

Auriolu (Pai.) Gaudia (Girg.) Crusuleu (Mess.) Aju l'agugghia cu lu filu, Aggruppa filu (Cai. Sirac.) Gruppu 0 filu (Cat.) Pappaciciaù (Giarrè) Naccaluoru, Aggruppa film (Castelb.) Rivobu (Mazzara) Tinti 'mbrogli (Comitini)

Ajula, Auberi, Galberi (Terran. Sicil.) Lauriddiu, Aju l'aguggia cu lu filu (Modica) Canariu aresti, Canariu salvaticu (Sard.) Bieca mortus (Cagl.) Garbè (Carlo- forte, Sard.) Taira safifra (mas. adul.), Taira hadra (femm. o giov. (Malt.).

Specie estiva comune, e ovunque sparsa in Italia ; ma più abbondante nelle provincie centrali e settentrionali e più scarsa nelle nostre grandi isole. E proprio esilarante ve- dere questa ben nota e ben marcata specie denominata, faute de mieux, pur di modernizzare, come suol dirsi, e caricare inutilmente e grottescamente la nomenclatura, Oriolus oriolus oriolus !

UO. Galbula vive nelle parti meridionali e centrali della Europa, nel nord dell'Africa e nelle zone corrispondenti del- l'Asia occidentale e centrale, durante l'estate. Sverna nel-

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1' Africa meridionale giungendo al Madagascar, e nelle pro- vincia N. 0. dell' India per 1' Asia.

STUJFiNinu^

{Storni)

14. Sturnus VUlgariS, Linn. ex Barr. Storno.

Storno, Storno comune, Stornello {Aut. Ital.) Stourn, Strunèl {Pieni.) Storno, Sturn, Stóran, Stornèllo, Stro- néllo {Bass. Piem.) Stornin de tor, Stournel, Storin {Nov.)

Stournell, Stournin (Ossola) Stùran {Casteggio) Storno, Stornell, Storen, Storaen (Lomb.) Stornél, Sturen (Bresc.)

Sturnell (Vali.) Sturlen (Crem.) Stòrio (Mani.) Stornelo, Storno, Striola (Ven.) Storlin (Veron.) Strulo (Bass.) Striolo {Vicenza) Striòlo, Stornalo, Strulo {Pa- dova) — Sturnell {Friuli) Cvrijak {Dalm.) Stornell {Bell.) Storlim, Storlin, Stornei, Stornello {Treni.) Stourdan {Varzi) Stouì-an {Voghera) ^tovèì {Par m.) Storn, Sturnel {Mod.) Stoorl {Reggio) Sturnel, Sturnal {Boi.) Storen {Romag.) Stòran {Ravenna) Storan {Ce- sena., Forlì) Storneu, Estrouneu, Strouneu (Nizz.) Sturno, Stumello {Gen.) Stornèo {Spezia) Storno (Tose. Roma)

Sturnu (Rieti) Sturno (N^ap. Bari) Sturno (Campo- basso) — Sturno (Lecce) Sturno, Sturnejo, Sturniellu (Ca- labria) — Sturneddu, Sturnu, Sturneddu di passa {Sicil.) Sturnu di passa {Messina) Sturnieddu di passa (Modica)

Struneddu (Terranov. Sic, Cat.) Sturnieddu (Castelb. Mad.) Struddu, Starru pinta, Storneddu, Sturru grandi- natu, Sturnu picchiettatu o pinta, Sturru giajulau, Sturreddu {Sard.) Sturnell (Malt.).

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Nulla avrei da aggiungere riguardo a questa ben cono- sciuta specie ; noterò una certa frequenza di casi di parziale albinismo, qualche caso di isabellismo in giovani individui, un caso di iride gialla (femmina adulta presa a Gavorrano 4 dicembre 1890, Coli. ital. Ucc. N. 3256) ed un caso sin- golare di becco deforme colle punte incrociate (maschio adulto 12 gennaio 1887 da Pavia, Coli, ital i'cc. N. 3481); ne ven- nero uccisi tre così, nello stesso branco. Questa specie, la quale come tutte presenta variazioni individuali, è stata frazionata in diverse sottospecie, e per citare quelle più vicine a noi sol- tanto, rammenterò lo Sturnus vulgark fciroensis, Field., forse buona specie, stazionaria nelle isole Fàroe, e lo ISturnus vul- garis purpurascens, Gould, che giunge nella penisola Balcanica e nella Dobrudscha ed è nel medesimo caso.

Lo S. mdgaris vive in tutta Europa, estivo nelle parti più settentrionali, residente altrove, e nell'Africa settentrio- nale. In Italia è abbondantissimo ovunque durante il passo ed il ripasso ; sverna nelle nostre provincie centrali e- meri- dionali ; rimane a nidificare in copia soltanto in quelle set- tentrionali, più scarsamente in Toscana.

15. Sturnus uniCOlor, La Mann, in Teiiim. Storno nero.

Sturnieddu, Strunieddu, Sturnu o Sturnieddu niuru, o cu pizzu giallu, Sturnieddu paisanu, Strunieddu niuru (Sic.) Struneddu paisanu cu pizzu giarnu (Terran. Sic.) Stur- nieddu niru {Castelh. Madonie) Sturnu nieddu, Sturnu, Struddu, Sturru, Storneddu nieddu {Sarà.).

Per 1' Italia questa specie rimane sedentaria e confinata in Sardegna e nella Sicilia ; non ebbi alcuna conferma della notizia da me data nel 1890 {Primo Resoc. della inch. orn. in Italia Avifaune Locali, p. 032) della sua eventuale com- parsa nelle parti meridionali della Corsica, ove del resto non è di certo specie residente ; ma la sua comparsa in quel-

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r isola, mescolata con branchi dello Storno comune, non è cosa improbabile, tanto più che accidentalmente giunge anche sul continente Italico. Però l'asserzione del Birbeck {'■'■ Zoolgist, ^, 1854, p. 4250), citato dall' Arrigoni, " che vive in Corsica, ,, merita conferma.

Lo S. unicolor vive nell' Europa meridionale, nel Nord dell'Africa e nell'Asia occidentale.

16. Pastor roseus eLìnn.) (ex Aldrov.) Storno roseo.

Storno roseo, Storno terreo, Storno marino. Tordo roseo, Merlo roseo {Aut. Ital.) Merlo reusa, Strunél d' marina (Pieni.) Stourn reusa {Cuneo) Storn réusa, Merlo marin (Bass. Pieni.) Storno rosa (Lonib.) Storaen marin (Pav.) Stornèi de Mar (Brescia) Storlin d'America, Storlin rosa (Veron.) Stòrio ross (Mani.) Merlo rosso, Merlo de Russia, Merlo color de rosa (Ven.) Stórlo color de rosa (Rovigo) Mierli ross (Friuli) Murvar, Cvrijak pramaljecni (Dalm.) Merlo rosa, Storlin rosa (Treni.) Sturnèl marèn, Merel american (Mod.) Sturnal marein, Sturnell dumeni- can, Sturnell maren (Boi.) Storen marin (Romag.) Storan marin, Storan bianc (Ravenna) Merlou rosa (Nizz.) Merlo reusa (Gen. Merlo main (Spezia) Merlo marino (Sesto Fiorentino) Storno marino (Tose. Roma) Storno delle more (Marcite) Sturno rosa, Mièrolo rosa (Nap.) Sturnu o Sturneddu russu (Sicil.) Malvitz rosa (Mali.).

Non avrei nulla da aggiungere a quanto già scrissi in- torno a questa magnifica specie in Italia. Pare cosa accertata che ogni anno qualche coppia nidifichi da noi, ma non si è ripetuto il caso straoj'dinario di una numerosa colonia, come avvenne a Villafranca nel Mantovano nel 1875. Il Cav. A. Renault ne vide due a Poggio a Cajano, Firenze, V8 novem- bre 1885. Nei casi ordinari giunge alla fine di maggio e nel

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giugno, per partire prima che finisca l'estate; qualcuno però rimane da noi anche nell' inverno.

Il P. roseiis vive nel S. E. dell'Europa, nell'Asia occi- dentale e centrale, nell'India e nell'isola di Ceylan.

ICTEFiinu^

(Jtteri)

1*7. Agelaeus phoeniceus (Linn.) Ittero a .spalline rosse.

Ittero 'dalle ali rosse, Ittero dalle cuopritrici rosse {Aut. Ital).

Anche riguardo a questa specie americana, di acciden- tale coviparsa nell'Europa occidentale, e presa una sola volta in Italia con probabilità di legittima cattura cioè di indivi- duo giuntovi coi propri mezzi di locomozione e non fuggito di gabbia non ho nessuna novità da aggiungere a quanto con altri ho già scritto. Arrigoni la esclude dalle specie ita- liane, ma senza giustificare un tale ostracismo ; nessuno, credo, vorrebbe includere un Ittero nell' Avifauna Eurasica ed Italica, ma le comparse anche accidentali vanno notate.

FFlINGIIuIuIDJE

(FringìUe)

18. Fringilla coelebs, Lhm.

Fringuello.

Frangoui, Franguel, Fringuel, Franga^, Schinsoun(P/*'//^) Quiuson, Pin^on (Aosta) Frangùs, Franguei, Franguèlo (Boss. Piem.) Schinson, Quinquin (Susa) Pinsoun, Fran-

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goei, Cin«in (Cuneo) Ciochett {Rivoli, Piem.) Spetaciot, Quinsoun (Canavese) Qinciounio {Lanzó) Frangoul, Frin- guell, Cinciuin, Ciui-cin {Nov.) Barbacerio {Val Soana) Fico, Franguel {Vali.) Franguell, Fràngueu {Lomb.) Franguell, Fringuell, Franguei {Tortona, Novi) Fringuel {Vogherà) Franguel ( F«r22) Frangoul, Frangol, Fringuel {Pav^) Franguen {Bresc.) Francol {Crem. Piac.) Fran- gol {Parma) Fringuel {Mod.) Fringual, Franguel {Boi. Rav. Mani.) Fringuel, Fineo {Ven. Bass.) Zavàtolo, Za- vàtol {Bell. Trev.) Franguel {Veron.) Frangèll {Friuli) Finch {Treni.) Fineo, Fringuel {Valsugana) Fine {Ro- vereto, Valle di Non e di Sole) Flinch {Mori) Finch {Giu- dicarie) Finch, Franguel, Camanéf {Rendena) Zovatol, Fineo, Finch {Cadore Felfré) Sfranzell {Cividale) Fineo, Fringuèlo {Padova) Montano, Pacagnoso {Istria) Fin- kulija, Pinjanjavac, Snigavae {Dalm.) Chinsoun {Nizz.) Frenguello {Gen.) Fringuello, Filinguello {Pisa, Sen.) Fi- lunguello {Fior.) Spincione, Frilunguello {Elba) Pinziolo {Corsica) Pincione {Tose. Garfag.) Filunguello {Lucca) Franguèo {Spezia) Frangvéll {Boi. Rav.) Frenguello, Fren- guella, Frenguellessa {Marche) Franguillu {Rieti) Frin- guello, Pincione, Spincione {Roma) Frungillo, Frongillo {Nap.) Fringiedd {Bari) Frungillo {Campobasso) Frangiddru, Frangieddru {Lecce) Spinzo, Spinzero, Spinzu, Spinso, Spingiuni {Calabr.) Pinzuni, Spunzuni, Aggerina {Sicil.) Fringuellu, Fringuellu muzzolinu {Modica) Pin- zuni {Castelb. Blad.) Passarellu, Alipinti {Sard.) Frin- guello {Carloforte) Passareddu, Cloni {Cagliari) Spùn- sun, Sponsoun {Malta).

Comune ovunque in Italia, sedentario ; abbondantissimo alle due epoche del passo e nella stagione fredda, pel numero di immigranti e di svernanti. Anche qui la moda innovatrice ha voluto far le sue ed il nostro vispo e famigliare Frin- guello è diventato due volte celibe, mentre vengono, colla

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trinoinia esultante degli innovatori di nomenclatura, legate a Ini tutte le specie poco diverse che gli fan corona; così la forma seguente, considerata da loro mera sottospecie della loro F. ccelebs ca'lebs.

La F. atìlehs vive in Europa, penetrando, durante l'emi- grazione, nel nord dell'Africa e nell'Asia occidentale.

19. Fringilla spodiogenys. Bp.

Fringuello tunisino.

L'esemplare da me pubblicato nel 1898 (" Avicula, ,, II, p. 97, Siena) è rimasto sin qui il solo di questa specie colto in Italia ; si conserva nella Collezione centrale dei Vertebrati italiani (N. 3615 Uccelli). Ripeterò qui quanto scrissi allora in riguardo.

Il 2 dicembre 1895 il noto tenditore Armido Capaccioli, dopo una lieve nevicata, tendeva le sue reti a Santa Lucia nei pressi di Prato, e in un con altri catturava uu Fringuello da lui subito distinto come diverso dai soliti e considerato come varietà o " bastardume ,, come essi tenditori dicono.

Venendo a Firenze riferi il caso al mio amico dott. En- rico Azzolini da Rovereto, appassionato cultore dell' Ornito- logia. Il dott. Azzolini sapendo che io raccolgo volentieri le varietà delle specie nostrali, disse al Capaccioli di portare lo strano Fringuello a Firenze, ma questi lo aveva posto in una stanza con molti uccelli destinati per richiami e non potè prenderlo che il 15 del susseguente marzo. Quel giorno venne al Museo, ma io ero assente e lo erano pure i miei tassider- misti ; chi vide l'uccello, persona inesperta, lo credette cosa di nessun conto e nel maneggiarlo lo uccise. L'uccello morto venne poi lasciato a casa del dott. Azzolini, il quale era fuori di Firenze, onde questo prezioso esemplare corse grave ri- schio di andar perduto ; solo il terzo giorno il dott. Azzolini tornò a casa e preparò alla meglio quel Fringuello, da lui ritenuto mera varietà della specie comune. Non fu che il G ottobre 1897 che questo uccello venne per la seconda volta

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al Museo ; il signor Riccardo Magnelli riconobbe subito che era una Fringilla spodiogenys, ed io vedendolo poco dopo non ebbi che a confermare la sua determinazione.

E un maschio adulto in abito invernale, molto chiaro sulle parti inferiori, ma nel resto tipico ; venne alquanto a soffrire pel ritardo della preparazione e fors' anche pei tre mesi di schiavitù. Il dott. Azzolini volle generosamente farne dono al Museo.

La F. spodiogenys abbonda nell'Africa settentrionale, dalla Tripolitania verso ponente ; Hartert ed altri recenti scrittori la ritengono, con altre forme dell'Africa settentrionale e delle isole atlantiche adiacenti, mera sottospecie della nostra F. ccelebs, alla quale somiglia molto anche nel canto e nei co- stumi ; io però la considero specie distinta.

Debbo in ultimo dire che questa non sarebbe la prima cattura di questa specie sul lato boreale del Mediterraneo ; Degland e Gerbe {Orn. Eur. I, p. 27-1, Paris, 1867) menzio- nano due catture avvenute nei pressi di Marsiglia, una nel- l'aprile 1861.

Aggiungo che non ho mai veduto o saputo di esemplari della F. spocUogenys portati viventi in schiavitù dal N. del- l' Africa.

SO. Fringilla Montifringilla, Limi, (ex Gesn.) Peppola.

Peppola, Sordone, Fringuello montanaro, Fringuello mon- tanino {Aut. Ital.) Frangoui d'montagna, Mountàn {Piem.)

Fringuèll muntagnin, Muntanin, Mountanel {Bass. Piem.)

Schinzon d'montagna {Suso) Montàn, Monta, Monn, Mountanel ; Fasareul, Frangoui montaen [Lomb.) Franguel muntan [Valt.) Fasaròl {Bresc.) Montanel [Berg.) Mountàn {Milano) Pringuel d'montagna {Varzi) Fran- guell muntagnin, Montanin {Tori. Novi) Frangol de mon- tagna {Crem.) Fràngol montanàr {Parm. Piac.) Fringuel

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muntan o d'miintagna {Mod.) Montàn (Mantov.) Fran- guel montanér (Z^oZ.) Franguèl muntan, Muntana {Ravenna)

Montan, Fineo montan, Montagnaro {Ven.) Chéch, Mon- tano (Bell.) Pacagnoso, Montan. Zavatul (Friuli) Chéch (Feltre) Fineo montan, Montanélo (Padova) Franguèl montan [Vigezzo) Montàm, Montàn {Treni.) Faggiaròla {Riva) Fasaròla {Val di Ledro) Frazzaróla {Rendena)

Moneghella (Istria) Snigavae o Finkulija planinski {Daini.) Muntagnin (Savona) Montanin (Areìizano) Franguèo de montagna (Spezia) Chinsoun corso (Nizz.) Franguèl montagne (Altare) Frenguello montagnin (Gen.)

Peppola (Tose.) Fringuello marino (Sen.) Tramontano {Lucca) Nivaiolo (Corsica) Franguillu montanara (Rieti)

Muntana (Cesena, Forlì) Fringuello montanaro (Roma)

Franguello montanin, Franguello turco (Sinig.) Frin- guello montanaro (Aìicoìia) Frenguello gattaro, Frenguello turco (Marche) Frongillo o Frungillo spagnuolo (Nap.) Fringiedd turehieseo (Bari) Frangiddru riestu (Lecce) Spingiuni montagnolu (Calabria) Spunzuni barbariscu {Mess.) Pinzuni vavariscu (Pai.) Spunzuni vavariscu {Cat. Mèss.) Spunsun salvagg (Malta).

E specie nidificante in tutta la zona subartica della re- gione Eurasiea, lungo il limite delle foreste; immigrante ed invernale nelle zone centrali e meridionali di quella re- gione. Qualche eoppia nidifica anche in Italia lungo le Alpi ; merita poi conferma l'asserzione che nidifichi anche sui monti dell'Italia centrale. Da noi è però specialmente invernale e di doppio passo.

E notevole la relativa frequenza di casi di ibridismo tra questa specie ed il Fringuello comune.

E strana la mancanza della Peppola in Sardegna, men- tre nella Corsica giunge di passo in ottobre, epoca in cui ne ebbi diversi nei pressi di Corte.

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SI. Montifringilla nivalis, Linu. ex Briss. Fringuello alpino.

Arpan, Passra d'mountagna {Pieni.) Quinson de mon- tagna (Aosta) Fringuell de la fioca {Carig.) Frangile! dia fiocca, Nevareul [Cuneo) Freu, Franguel di al bianche Frangiiel dia nev [Nov.) Franguel d'ia nev o di al bianc {Ossola) Usell de la nef, Bianchin, Culmanier {Vali.) Franguel de la nev, Franguell dei A.lp, Montagnin, [Conio) Monta [Bresc.) Franguel dia nev {Mani.) Fineo de la neve, Fineo bianco ( Few.) Finch della nev, Finch bianch, Mattòn bianch. Fine bianc [Rovereto) Fineo della neve [Treni.) Fine montan {Val di Non) Fineo russo (Flemme)

Franguel de la neve {Veron.) Talòch bianch {Bell.) Zovatol di montagna [Agordo) Fringuèl d'ia ne va {Mod.)

Fringual dalla neiv {Boi.) Chinsoun de li neo, Chinsoun de montagna {Nizz.) Frenguello da neive [Gen.) Uccello di Vetore {Ascoli- Piceno).

Stazionario sulle Alpi -e sulle vette maggiori dell'Appen- nino; ne scende appena alle falde, nella stagione rigida, e ben di rado si allontana dalle alte montagne ove nidifica ; è stato preso a Marradi {Coli. ital. Ucc. N. 226, maschio adulto feb- braio 1873), mai a Firenze. Non sembra oltrepassare le parti centrali della nostra penisola, e manca per quanto mi risulta sulle nostre isole.

La ili. nivalis vive anche sui Pirenei ed è rappresen- tata da forma affinissima, ma distinta nel Caucaso.

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23. F*etronÌa sylvestris, Jaub. et Barth-Lapomm. (ex Briss.) Passera lagia.

Passera montanina, Passera alpestre, Petronia, Passera lagia [Auf. Itaì.) Passaroun, Passra marenga [Piem.) Passra d' mountagna, Passuun [Bass. Piem.) Passurun [Tortona^ Noci) Passara montagnina, Passara greca, Pas- sara o Passaroun de montagna [Lomh.) Passera monta- gneula {Como) Passera montagnina [Bresc.) Passara montanara ( Veron.) ■. Zelega, Selega o Celega foresta, Ce- legon, Passara montanara {Yen.) Zelega megiarola {Bass.) Passerascia {Mendr.) Passera montana {Rovereto) Selega foresta, Selega de la macia zala {Pad.) Maton da eroda, Taloch rosso, Bevi-ojo, Piombin {Cadore, Belluno) Passra muntanéra {Mod.) Passva mareina {Boi.) Passera bastarda {Vergato) Passara muntana (Rav.) Passerassa {Nizza) Passuun {Gen.) Passera lagia {Tose.) Lagia {Lucignano, Valdichiana) Passera forestiera {Pisa) Pas- sera ragia {Lucca) Passera làgora {Garfagn.) Passera montana ( Umbria) Passaru montanaru {Rieti) Passera montanara (Viterbo) Passero montanaro {Ancona) Pas- sero montanaro, Passero della fava gialla. Passero dalla gola gialla {Roma) Capotorto {Campobasso) Passaru muto {Jel.si) Passaràino, Passaràgnola, Passaràina, {Naj}.) Passaltario {Bari) Passarastru, Passarastra {Sicil.) Pas- sara di voscu {Castelb. Mad.) Passaru mutu {Girg.) Passara muta {Terran. Sicil.) Pirpir {Petralia) Cruculeu de monti, Curculeu de monti {Sard.) Asfnr tal beit sal- vagg (Malta).

E davvero difficile trovare una sinonimia piìi ingarbu- gliata di quella dei nomi specifici dati alla Passera lagia ;

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quello di stuUa, consacrato dal lungo uso,- è però basato su un'errore originale e Gmelin ne léce un pasticcio ; onde, non volendo adottare la per me odiosa omonimia generica e spe- cifica, chiamando questa specie Petronia petronia (Linn.), si deve a mio parere, seguendo Jaubert, Barthelemy-Lapomme- raye e Fritsch, dargli il nome col quale l'ottimo Brisson sin dal 1760 l'aveva chiaramente designata, da lui scritto però silvestris.

La Passera lagia è per l'Italia specie comune in località montuose, sparsa ovunque, sedentaria ed immigrante in- vernale.

Recentemente (" Avicula, ,, VI, p. 104, 1902) il conte E. Arrigoni degli Oddi ha creduto di dover distinguere come ben marcata sottospecie la Passera lagia della Sardegna, e l'ha nominata Petronia petronia hellmayri, Arrig.; essa sarebbe caratterizzata per: " la mancanza assoluta della tinta fulviccia sulle parti superiori, che è rimpiazzata da una colorazione hruno-oUvastra poco accentuata^ pel dorso e per le strie sulla testa di un tono più nero, e per le dimensioni di poco minori. ,, Tale distinzione è accettata dall'Hartert ( Vogel d. palaarkt. Fauna, p. 146, Berlin^ 1904), il quale aggiunge la Corsica all' " habitat ,, di quella supposta forma. Io non ho esaminato esemplari corsi, ma ho potuto fare un accurato esame di esemplari sardi, su due dei quali l' Arrigoni basa la sua di- stinzione ; tre di questi che conservo nella Collezione italiana {Ucc. r\} 3966, 3966, 3967) due maschi ed una femmina adulti, uccisi a Villanova e Canaglies nell' Ogliastra il 28 e 6 giu- gno 1903, confrontati con esemplari toscani, sono più scuri, di un bruno terreo (non olivastro), sulle parti supe- riori, ove le macchie scure e chiare sono meno cospicue ; hanno sopracciglie e fascia chiara mediana sul vertice meno marcate, macchia gialla sul davanti del collo, pare, meno estesa, e parti inferiori un poco più scure ; non ho trovato nessuna differenza nelle dimensioni. Va poi notato che quei tre esem- plari erano nidificanti e con penne logore.

Io ritengo però che le differenze da me notate, quelle su cui l' Arrigoni basa la sua diagnosi distintiva, siano

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tali da giustificare la divisione proposta; onde non accetto per ora la sua sottospecie. In ogni modo sarebbe bene estendere il confronto su una serie assai più ricca di esemplari che non quelle che egli ed io avevamo a nostra disposizione. Una Petronia sylvestris, maschio adulto, ottobre 1880, da Palermo, (Coli. ital. Ucc. n. 2*246), non differisce affatto da quelle del continente italico.

Del resto ben poco staccate da quella tipica, mi sembrano le altre forme recentemente distinte come sottospecie: P. pe- tronia madeirensis^ Eri. (isole Canarie e Madeira), y\ ^efroM/a barbara., Eri. (Tunisia, Algeria e Marocco), P. petronia exiguus (Hellm.) (Crimea, Caucaso, Armenia); non le ho però esaminate e le giudico soltanto dalle descrizioni date da Hartert.

La P. sylvestris vive nella Europa centrale e meridio- nale e sarebbe rappresentata da forme più o meno affini nel restante della regione Eurasica.

33. Fasser montanus, Linu. (ex Aldrov.) Passera mattugia.

Passera mattugia. Fringuello campestre [Aut. Ital.) -=— Passra d'sàles, Ciricch, Miarina, Miarola {Pieni.) Passerot de montagna [Aosta] Passarot di sales o d'rasa pcita {Cu- neo) — Passarot muntagnin, Passuéta, Passaroto montagnin, Passuréta [Pass. Pieni.) Zip (Novara) Passar, Passerin, Passarott (Ossola) Passarot muntagnin, Passarotto, Pas- suetta [Tortona., Novi) Passaretta, Passara boscajeula, P. buseula, P. busarina, P. gabbareula [Lomb.) Passeretta, Passarin gabareu, Baggin [Pav.) Pasera [Berg.) Passera biiserina [Prese.) Passera busanna [Crem.) Passara busa- rina [Mantova) Passerina, Passera boscareula [Como) - Pas- sara garaottina o grautina, Passara crautina [Veron.) Passer (Vali.) Celeghetta megiaròla [Ven.) Sansiròt [Bell.) Passare di ciamp [Friuli) Passerella, Passera piccola, P. mon- tagnola (/v'orerei) Zilega scémpia {Vahnqana) Zelegato

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{Tesino) Passer picciol {Val di Non) Passera fagòta {Mori)

Panega sseta {Sacile) Passare minude {Cividale) Se- lega megiarola, Megiarola, Seleghetta {Padova) Panegas de montagna {Cadore) Zeleghetta megiarola [Vicenza) Zhiligheta [Feltre) Orebac planinski {Dalm.) Passuetta {Arenz.) Passera montagnera {Nizza) Passua monta- gnin-na {Gen.) Passua teracina (Spez.) Ciaciarello {Sarz.)

Mattngina {Tose.) Passera mattugia, P. matterugia, P. migliarina, Mattngia, Mattugina {Pisa) Passera strega {Fucecchio) Passerucchia {Lucca) Passera strega o sal- ciajola {Bient.) Passera piccola, P. matusa, Matusa {Sen.) Passera topaiola {Elba) Salcina, Passera salcina ( Valdich.)

Passaren campagneu {Varzi) Passra moungheina {Piac.)

Passra garganéla {Parm.) Passra mata, P. salsèna {Mod.)

Zelega {Vergato) Zèlga {Romag.) Pasra d' camp, Pas- saròt, Passaraina {Boi.) Passeraca, Passaréca {Ancona) Passero bucajolo, Passaréca, Celiga, Séliga {Marche) Passaru niccliiàriolu [Rieti) Passerotto, Passerino { Viterbo) Mat- tusino. Passerino, Passero mattusino, P. d'alberi, P. gentile, P. campagnolo {Roma) Passar© canzirro, P. cunzirro, Pas- sarella i marina {Nap.) Passero turchiesco {Bari) Passaru sulitariu {Lecce) Passera o Passaru di campagna {Sic.) Gasfur o Asfur tal beit abiaad {Malt.).

La Passera mattugia è comune e stazionaria in tutta Italia, ed anche immigrante nella stagione fredda ; in Sar- degna è però scarsa e sembra mancare alla Corsica ; conservo un maschio adulto preso a Decimomannu (Cagliari) il 29 ot- tobre 1896 (Coli. ital. Ucc. n. 3591) ; e ho avuto recente- mente (26^ V, 1905) due esemplari da Cagliari, un adulto maschio ed un nidiaceo appena impennato. Il prof. F. Mazza, il quale gentilmente me li mandò, scrive che questa specie pare essere in aumento nel mezzogiorno dell' isola. E soggetta a variazioni nelle tinte, oltre ai casi non infrequenti di isa- bellismo, albinismo e melanismo, ma per ora i cacciatori di

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sottospecie in Europa l'hanno lasciata stare; hanno però fatto ampia messe tra le Passere mattugie esotiche.

Il P. montanus colle sue sottospecie vive in quasi tutta la Regione Eurasica ed in quella Indo-Malaica.

24. Fasser hispaniolensis (Temm.) Passera sarda.

Cruculeus, Cruculèu, Curculeus, Bidisò, Furfuragiu. Fur- furinus, Gedda de palazzu [Sarei.) Passaru sbirru, Passaru, Passereddu, Passara comuni (Sicil.) Passarelli (Sirac.) Passaru di canali (PaJizzi) Passerieddu (Modica) Pas- sim sbirru [Casfeìb. Mad.) Passim [Terran. Sic.) Pas- sero, Passeron [Carloforte, Sard.) Asfar tal beit issud(J/(7Zf«.).

In questa specie, abbondantissima e sedentaria in Sar- degna, nella Sicilia, a Malta e nelle isolette vicine, si nota una certa variabilità nel maschio, il quale, quando non vec- chio ed in abito invernale, può somigliare assai al Passer Italia'. Ritengo poi che nei punti in cui le aree di queste due specie si avvicinano, casi di ibridismo non sono infrequenti; tale a mio parere potrebbe essere la spiegazione degli indi- vidui intermediari nei caratteri che si trovano in Calabria e nella Sicilia ; ne ho uno da Palermo, maschio, 10 novem- bre 1877 (Coli. ital. ;,'cr. n. 2400), e ne ho veduti diversi raccolti a Messina dal dott. Pistone ed altri dal dott. De Fiore nella provincia di Catanzaro. Il citato esemplare da Palermo mi sta innanzi, e davvero, eccetto la mera indicazione delle strisce nere sui fianchi, esso non differisce da esemplari del P. Ifalice dello stesso sesso presi nella medesima stagione in Piemonte ed in Toscana, coi quali 1' ho confrontato.

Eppure con un coraggio degno di miglior causa, Tschusi e Hartert hanno diviso il I\ hi.^paniolen.'ii.s del Temrainck in non meno di sei sottospecie, mantenute nel recentissimo trattato dell' Hartert (Vògel d. palaarkt. Fauna, p. 16(5, Berlin, 1904). Esse sono per 1' Italia : Passer hÌKpaniolensÌH liispaniolensis

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(Temm.) Sardegna, P. hispanioìeìisis arrigonii, Tschusi, Sar- degna e Corsica ( ! ?), P. Mspaniolensis maltoe, Hart. Malta e Sicilia, P. hispaniolensis hrutius, De Fiore (1). Calabria e Ta- ranto.

10 ho esaminato e confrontato moltissimi esemplari del P. hispaniolensis dalla Sardegna, dalla Sicilia e da Malta, isole che sono Vhabitat di questa specie nel paese nostro, tutte rappresentate nella ricca serie che conservo nella Collezione italiana, ma confesso che non ho saputo trovare tanto da poter costituire varietà locali, non dirò sottospecie; onde non posso accettare le distinzioni indicate sopra ; pur notando che, volendo seguire il criterio attualmente di moda, sarebbe più logico il considerare il P. hispaniolensis^ il P. Italim ed il P. domesticus quali sottospecie recentemente evolute da una sola e medesima specie, e non già dare per tali le variazioni individuali di una di esse ; si torna così al caos pre-linneano ed alle fantastiche creazioni del buon Pastor Brehm in epoca a noi più vicina.

Aggiungo che il Passero che vive abbondante in Corsica è senza dubbio il P. Italiw, e rie ho esaminato centinaia ; ciò non impedisce che casualmente qualche individuo della specie presente possa attraversare lo Stretto di Bonifazio e passare dalla Sardegna nella Corsica ; io però non ne ho veduti.

11 P. hispaniolensis vive, oltreché in Italia, nella Spagna, nella Grecia e nella Turchia, attraverso il nord dell' Africa,

(1) Va ricordato che il De Fiore considerava questa forma, che ritengo possibilmente un ibridismo, mera varietà del P. Italice ; in- fatti la chiama P. Italice (Vieill.) var. hnitius (Fiore, Materiali per un' Avifauna Calabra. p. 28, 1890). Non ho qui gli esemplari sui quali il De Fiore fondò la sua varietà brutius, ma mentre scrivo stanno innanzi a me un Passer Italice maschio in abito nuziale preso a Ca- tanzaro 15 maggio 1885 (Coli. ital. Ucc. n. 2698), ed un'altro colto a Poggio a Cajano (Firenze) il 5 aprile 1885 (Coli. ital. Ucc. n. 2594) ; essi sono perfettamente simili, onde, anche come varietà, la forma " brutius ,, non ha, credo, ragione di essere ; questo non toglie però, come dissi, la possibilità di ibridismi. L' esemplare ora citato non mo- stra che una colorazione un poco più cupa sul dorso, e questo non basta certo per avvalorare l' ijjotesi di ibridismo.

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incluse le isole Canarie orientali e quelle del Capo Verde, nell' Asia occidentale e centrale, giungendo nel nord del- l' India.

35. Passer Italiae Vieill.) Passera.

Passera nostrale, Passera capannaja, Passera reale (^liU. Ital.) Passra, Passarot, Passra d' muraja, Passra tourela (Pieni.) Passarott doumesti o d'rassa grossa {Cuneo) Passarot, Passarin, Passera, Passua {Ba-'^s. Piem.) Passarot colombera {Novara) Passera, Passarot, Passarin [Tortona, Novi) Passara, Passarin, Passaroun [Loiub.) Passera de colombera, Colono bareu [Pavia) Pasera merder [Berg.) Passera grossa, P. de campanil, P. smerderà [Bresc.) Pas- ser [}'alt.) Passera, P. grossa [Creni.) Passaron [Vo- ghera) — Passaren {Varzi) Passra [Piac.) Passra [Parm.)

Passara [Mani.) Passra da cOp [Mod). Passera co- mouna [Boi.) Passra [lìav-^ Boi.) Passara, Passarot [Romag.) Zélega, Sélega, Célega, Sélega grossa, Selegato, Becacopi {Ven.) Panegàss {Conegl., Belluno) Zélega ma- terasso {Bass.) Passera, Passeroto, Becacopi, Pasara (IVro??.)

Passare taliàne {Friuli) Panegassa, Panegassot {Sacile)

Zélega grossa {Viceìiza) Passer, Passera, Passera grossa, Zilega doppia, Zelegon {Treni.) Zhelega {Cadore) Zhi- liga, Zheléga, Zhiliga de razza granda, Zbiligót {Feltre) Passara dal becc grues {Cividale) Selegón, Seléga grossa, Panegassa {Padova) Passera {Nizza) Passua {Cen.) Passua muina, Passua moliniia {Spezia) Passera reale. Pas- sera grossa. Passera capannaja {Tose.) Passera grossaia {Pisa, FucecchiOf Empoli) Passera di tetto {Fiesole) Pas- sera casolina, Passerotto [S. fiimignano) Cardaino [Cor- sica) — Passerotto (/. di diglio) Passaru [Rieti) Pas- sera, Passero, Passero tettajolo {Roma) Passariello, Pàs sero, Passaro, Passar© casarinolo {Nap.) Passaru [Lecce)

37 ~

Passaru [Calabr.) Passare {Bari) Passereddu {Sicil.)

Passaru du Distrettu [Mess.].

Questa è specie italica per eccellenza, essendo il suo " habitat ,, limitato al nostro paese ; di rado sconfina dal lato del Tirolo e della Provenza ; ovunque abbonda ed è natural- mente sedentaria. E così per il Trentino sino al Brennero e per la Corsica, ma non per la Sardegna, la Sicilia, Malta e le isole adiacenti, ove, come abbiamo veduto la rimpiazza la affine specie precedente. Oltre a frequenti casi di isabel- lismo e di albinismo, il P. ItaJioe presenta non di rado varia- zioni individuali nella colorazione più o meno intensa, ma esse non caratterizzano mai razze localizzate. Gli esemplari dal Nizzardo vennero distinti, a torto, dal Tschusi col nome di Passer italice gaìlioi! (Cfr. Orn. Jahrb., 1903, p. 19).

S6. Passer domesticus (Limi.) ex Ciesn. Passera oltremoxtaxa.

Passera europea {Aut. Ital.) Passerot, Moineau (Aosta)

Pàssua [Bass. Pie.m.) Passera, Passarot, Passarin [Tor- tona^ Novi) Passaron de Francia [Lomb.) Passera fran- zesa {Como] Passara forestiera {Veron.) Zèlega piccola {Vicenza) Cèlega [Ven.) Passare, Passarot, Passarot (il maschio) [Friuli) Panegas nostran {Cadore) Celegato, Celega, Panegarol {Istria) Orebac pokucar, Rebac {Dalm.)

Campagnol {Monfalcone) Passera {Xizz.) Passua de passaggio {Gen.).

Vive sedentaria e fa comparsa nelle nostre provincie continentali limitrofe ; così nel Nizzardo e nella Liguria e Piemonte, nel Veneto orientale e nell' Istria ; e nella città di Nizza, Udine, Gorizia e Trieste lio veduto mescolati insieme questa e la P. Italice, osservazione facile nella primavera e nell'estate sui maschi adulti, i quali allora si distinguono

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benissimo, le femmine essendo invece sempre molto simili. Questo spiega i casi non infrequenti in quelle località di ibri- dismi tra le due specie; nella Coli. ital. {Ucc. n. 3301) con- servo un bellissimo esemplare di tale ibridismo, colto a Udine nell'aprile 1887 ; è un maschio adulto in abito nuziale, dono dell'amico G. Vallon.

Il P. domesticus colle sue sottospecie, buone o cattive che siano, vive in tutta Europa media e settentrionale e nel- l'Africa, giungendo entro il tropico; ed in buona parte della Regione Indo-Malaica.

ST". Coccotliraustes vulgaris, Pali, (ex Willugh.j

Frosone.

Frosone, Frusone (Auf. Ital.) Frisonn, Frousoun, Dur bech, Bech dur [l'iem.) Fruson, Sfrison, Frixioun [Bass, Pierri.) Cassalinsole {Stisa) Frisoun, Sfrisoun, Sfrison {Lomb.) Frison (Pav.) Frizù, Sfrizù {Brescia) Frisù {Berg.) Sfrison [Crem. JlTanf.) Frisòn (Varzi, Tortona, Novi, Parma) Frison, Bec dur, Teston, Bec gross {^[od.)

Fruson {Correggio) Farson, Sfrison {Boi.) Frison {Vergato) Bec gros, Farsòn, {Romag.) Bèc gros {Rav.) Frison {Ven.) Frisott {Friuli) Sfrison [Bell.) Sfrisott {Cividale) Beccogro.sso {Rovigo) Sfrison ( Veneto) Sfrison. {Istria) Dracokljun {Daini.) Sfrisóm {Rovereto) Sfrison, Frison {Trentino) Frison {Riva) Frisò, Frisù (T'aZ di Ledro)

Pessanous, Pessa-nos {Nizza) Schir [Altare) Frixiun {(ìeìì.) Scosson, Scossa-nuci {Spezia) Frusone (jTo.s'c.) Fregione [Lucca) Nociotto {Garfagnana) Pizzigone {Cor- sica) — Frosone, Frusone, Frocione, Frogione, Frigione {Roma)

Pacca-osso {Umbria., Marche) Paccalosso {Ancona) Frocione {Viterbo, Rieti) Frusone, Frusolone, Frosolòne {Nap.) Fringiddone, Fringieddone {Bari) Spezzafer, Piezz gruess, Frangiddastr, Spezza-fierr, Fringiddastra {Puglie)

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Frasnne, Frusóne [Lecce] Pizzurossa [Rossano, Cosenza) Spinso imperiale, Frisuni, Pizzicafirru [Calabr.) Scaccia mennuli, Bec-dur [Sicilia) Spunzuni imperiali [Messina) Tistimi [Lentini) Scaccia miennnli [Modica) Becciigrossu [Terrari. Sicil.) Re de l'ali pinti, Sciaccia-mendole, Pizzu- grossu, Biccu-grossu (Sard.) Frisciòn [Carloforte Sai'd.) Asfur o Ghasfar tal zebbugg [Malt.).

Generalmente uccello invernale nell'Italia, ma anche ni- dificante e sedentario nelle nostre provincie settentrionali e centrali, non però in abbondanza.

Forme affini, ma distinte, come semplici sottospecie, rap- presentano il nostro Frosone nell'Asia orientale e centrale e nell'Africa settentrionale. Oggi la forma tipica, che è la nostra, figura col nome di Coccotliraustes coccothraustes coccothraustes!

28. Ligurinus Chloris (Linn.) fex Gesn.) Verdone.

Verdone, Verdello, Calenzuolo {Aut. Ital.) Verdoun [Piem.) Verdòn, Gialdòn [Bass. Piem.) Verdoun, Ver- don, Verdér, Amorot, Amarot, Lamarot [Lomh.) Verdon [Vali.) Amarót, Verdér [Bresc.) Amarott [Crem.) Verdér [Mani.) Vardon [Piac.) Verdón [Varzi, Tortona, Novi, Parm.) Verdér, Verdon [Mod. Boi.) Cavrinzòl, Vardón [Boi.) Anton {Romg.) Anton [Ravenna) Verdon, Zaranto. Ceranto, Saranto, Teranzo, Schiaranto, Gaz- ziero. Schiarante, Scerante [Ven.) Gazziero [Poles.) Se- menzarul, Cirant [Friuli) Cerànt [Bell.) Zherant, Ferant [Cadore) Zharant [Feltré) Scerante [Rovigo) Ceranto, Zeranto, Zenestro [Istria) Zelendur, Vrdun [Daini.) Tarànz [Roveret. Riva, Stenico) Tarànt [Trento, Val di Non, Val di Sole) Svarzelon [Valsugana) Taranto [Ca- valese) Teranz, Squaiarol, Teragna zala, Pizzacànef {Val

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di Ledro) Verdoun (Nizz.) Verdun (Gen.) Calenzuolo, Calenzolo (Casentino, Fior.) Verdello (^'«^) Carenzuolo, Calenzolo [Pisa] Carenzolo (Fticecchio) Verdone ( la/ <?/ Chiana) Verdone (7. di Ciglio) Verdone [Lucca, Pisa, Corsica, Roma) Frosone [Marche) Lucro [Perugia) Erdone [Eieti) Sciurolo [Xap.) Chirolo ( 1 'dolano Aneli.)

Mairino [Bari) Vitaruolo [Campobasso) Cardillo selva- tico, Verdulino (Jelsi) Erdóne [Lecce) Virdune, Virduni, Verdone [Calabr.) A'irduni, Viridduni, Viridaceola [Sicil.)

Verdarolu, Birdaloru, Papalinu, Verde d' oro, Canarin areste, Vardorolu (Sard.) Verdòn (Carlo forte Sard.) Verdun {3Ialt.).

Comune, niditicante e sedentario in Italia ovunque, e an- che immigrante e svernante. Lo vediamo figurare in opere recentissime come Chloris chloris chloris ! I Verdoni più co- loriti della Francia meridionale, della Spagna (e Portogallo), e dell'Africa settentrionale, sono stati subspecificamente sepa- rati col nome di L. chloris aurantiiventris^ Cab. forma che si trova casualmente da noi rappresentata in individui vecchi del tipo comune, onde non credo di doverla distinguere da questa, neanche come una sottospecie; conservo nella Coli. ital. (Ucc. n. 3484) un maschio adulto preso a Migliarino [Fisa.) il lo giugno 1894, che non saprei distinguere dai più tipici L. chloris aurantiiventris dalla Tunisia. I Verdoni orientali e cioè della Palestina e della Siria sono pure stati distinti col nome di L. chloris chiorotica Bp. non so però se con ragione, non avendone esaminati.

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S9. Chloroptila ^'^ Citrinella < Linn.) (ex Gesn.) Venturone.

Venturone, Citrinella, Fringuello citrinello (Aut. Ital.) Canarin d'mountagna, Canarin d'Savoja (Piem.) Canarin d'mountagna {Cuneo) Canarin de Malenc (ì^alf.) Ver- doliu, Canelin de montagna (Lornh.) Sgarzolin verd, Ca- nalin aed montagna {Pav.) Canarin de montagna, Legorin de montagna [Como] Verdarì, Verdér, SverzeVi {Br esc.) Zedronel, Serin (T'erojz.) Verdolise, Cedronel, Searin [Yen.) Sfredelin [Bell.) Zitronel, Zedronél [Roveret.) Zitro- nello iValsugana) Lugherót {Val di Ledro) Fradelin (Cadore) Tarin, Serin (Xizz.) Lugao córso {Savona) Lugain corso {Gen.).

Questa bella specie propria dell'Europa centrale, sembra avere il suo limite meridionale lungo le nostre Alpi, ove sebbene non abbondante nidifica ed è sedentaria ; giunge poi ad intervalli non regolari nell'autunno, immigrante d'Oltr'Alpe nell'Alta Italia e ben di rado più al S. ; l'Azzolini ne ebbe uno nel piano di Firenze il 20 X. 1904. Gli ho avuti nidi- ficanti da Domodossola e da Prè St. Didier (Aosta) ; nel Trentino non pare che nidifichi, ma fa comparse irregolari nell'autunno. In Italia la C. Citrinella è però stata sino a questi ultimi tempi confusa colla affine, ma distinta, specie seguente, onde 1' essere suo, da noi, ha bisogno di ulteriori studi ; a tale proposito debbo notare che si trovano sul con- tinente italico individui con caratteri alquanto intermediari tra le due forme; fatto che potrebbe trovare la sua spiega-

li; Hartert ( Vog. d. palàarkt, Fauna pp. 65-82) riunisce sotto i] termine generico Acanthis (dato iu origine da Bechstein all'^. Lina- ria], le specie dei generi : Carduelis, Chrysomitris Cannabina, j^Egio- tlius e Chloroptila ; io amo più mantenerli separati, malgrado la re- cente sos'^tituzione che il Hartert fa del termina generico di Carduelis a quello di Acanthis.

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zione in ibridismi eventuali, ma che può anche essere indizio della presenza della C. corsicana nel nostro continente. Sono in questo caso, nella bella serie di Venturoni che conservo nella Collezione italiana, un maschio adulto 0 dicembre 1881 da Torino ( Ucc. 2083) e un maschio ed una femmina novem bre 1875 {Ucc. n.' 474, 1297) da Villafranca (Nizza).

30. Chloroptila corsicana (Konig) \'enturone córso.

Venturone meridionale (Aiif. Ifal.) ? Tarin, Serin (Nizz.) ? Lugao còrso {Savona) ? Lugain corso (^yen.) Lueru (Corsica) Canariu, Canariu de monti, Canarieddu de monti {Sardegna).

Questa specie vive sedentaria e nidificante sui monti nella Corsica e nella Sardegna ; è più abbondante nella prima di queste isole. Neil' autunno diventa erratica, e non soltanto scende al piano, ma compie, pare, parziali migrazioni, limi- tate normalmente alle isole suddette.

La C. corsicana si distingue dalla C. Citrinella per le di- mensioni alquanto minori (1' ala misura 74 mm. invece di 78 mm.), per avere il dorso bruno, il groppone meno citrino, fronte, gote, mento e regione circumoculare di un giallo piii puro e più esteso. Conservo nella Collezione italiana esem- plari tipici di questa specie dalle due isole indicate. Ho men- zionato sopra gli esemplari con caratteri intermediari avuti dalla regione delle Alpi marittime, ed aggiungo soltanto che in essi prevalgono però sempre i tratti della C. Citrinella.

31. Clirysoinitris spinus (Limi.) (ex Aldrov.)

LUCARINO.

Lucarino, Lecora, Lugarino, Lugaro {Aut. Ifal.) Lu- garin, Tarin, Verdin, Virafeuie {Pieni.) Lucarin, Lugaén {Bass. Piem.) Vigorin (Vere.) Rigolin, Rigorin (Ossola)

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Legurin, Ligorin, Lucherin, Lugarin, Loegarì, Lugari, Lugorin (Lomh.) Legurin {VciU.) Logherì, Lùgheri (Bresc.) Logheii (Berg.) Lugaren (Crem.) Lugarèn [Varzi) Ligorein [Piac.) Logarèn [Parma) Lugarèn [Mod.) Lugarein [Boi.) Lugarèn [Rav.) Lugarin, Lùgaro [Ven.) Lùjar [Friuli) Lugro, Lugrin, Lugrèfc [Bell.) Lugherin, Lugher [Cadore) Lugherin [Feltré)

Lujer [Cividalé) Lugarin (Istria) Zelencica [Daìm.)

Lugherin [Rovereto) Lugherin [Trentino) Dugarin [Tesino) Lughierin [Val di Non) Lugherl [Val di Le- dro) Lieucre [Xizz.) Lugain, Lug&o (Gen.) Liigain [Spezia) Lucherino [Pisa) Lucherino {Casentino) Lucarino [Tose.) Lucarino, Lugorin (Marcile) Organettu [Rieti) Lecora, Lugarino [Roma) Ecora, Lecora, Rie- cola, Lécura [Nap.) Zairo {Bari) ? Fanieddu giallu [Lecce) Luvaro [Reggio, Cai.) Lecuru [Sicil.) Lucaru. Licaru [Mess. Cat.) Licuru [Mess.) Ganarin de monti, Cardilina groga {Sard.) Lugao [Carloforte, Sardegna) Ecora [Malt.).

Il Lucarino è scarsamente sedentario e nidificante in Italia, è però specialmente specie invernale per noi, ma non giunge regolarmente e nella medesima abbondanza ogni anno. È uccello largamente sparso nella Regione Eurasica.

33. Carduelis elegans, Steph. Cardellino.

Cardello. Cardellino [Aut. Ital.) Cardlin, Carlin [Pieni.)

Cardelin, Chardonneret [Aosta) Cardanin, Sganzlin, Carzlin, Cardèn-na, Ciardoulina [Bass. Piem.) Ciardolinna [Cuneo) Ravain [Vere.) Lavarin [Valt.) Cardelin, Cardarin, Gardelin, Gardili, Ravarin, Raarì [Lomh.) G-ar- dili, Raarl [Bresc.) Raarì [Berg.) Lavarin [Valt.)

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Ravarin d'ia Regina (Pav.) Lavareu (Crenioìi.) Ravarèu {Vogh.) Sganzlen {Varzi) Cardai n. Sganzlin, Cardènna {Tortona, Novi) Cavasterlein {Piac.) Scalzaren (Parm.)

Gardlt'n, Scalzaren (^fod.) Gardlein {Boi.) Gardlin (]'ergato) Gardlen {Pav.) Gardlin, Cardlén {Roing.) Gardelin, Gardelo {Ven.) Gardel {Frinii, Istria) Òesljugar {Daini.) Gardelin {Roveret.) Gardelin [Treni.) Ghiar- delin {Val di Xon) Gardelì {Val di Ledro) Cardouniera {Nizz.) Cardainhà {Arenzano) Cardain-na {Gen.} Car- dain {Spezia) Cardellino, Carderino, Carderngio, Cardello, Calderugio, Caporosso {Tose.) Calderino, Calderugio {Lucca)

Calderino {Valdicli.) Cardellina {Corsica) Cardarello {Marche) Cardella {Rieti) Cardello, Cardellino {Roma) Cardèllo {Nap.) Cardillo, Cardilicchio, Capebianc, giov. {Bari) Cardillo {Otranto) Candiddu {Rossano, Cosenza)

Cardello, Cardillu, Cardijuzzu, Ramaci, il giov. {Calahr.) Cardiddu, Cardillu, Cardujacaluni (Sicil.) Cardillinu ( Ter- ran. Sicil.) Cardilina, Cardanera, Caldiddiu [Sard.) Cardaina {Carloforte, Sard.) Gardell, Gardil {Malt.).

Stazionario ovunque, nidificante e comunissimo in Italia; in qualche distretto dell'Alta Italia par essere piuttosto spe- cie estiva, secondo alcuni osservatori, ma ciò merita conferma. Nell'autunno fòrti colonne immigranti ci giungono d'Oltr'Alpe e molti rimangono a svernare in Italia, emigrando col giun- gere della primavera. Da lungo tempo i nostri tenditori so- gliono distinguere gli immigranti dagli esemplari nostrali, asserendo che i primi sono più grossi e più robusti e ciò specialmente pei maschi ; anzi in Toscana i tenditori chia- mano questi " Cardellini lombardi ,, (viaggiano separati dalle femmine); nel Senese questi Cardellini immigranti, più grandi e, dicesi, più coloriti (va notato che sono maschi), si distin- guono come " Cardellini montanari ; ,, giungono a metà ot- tobre. Furono soltanto i miei collaboratoì-i toscani nella in- chiesta ornitologica i quali rilevarono in modo speciale questa differenza tra i Cardellini immigranti e quelli sedentari ; ma

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ebbi verbalmente simile asserzione da altre parti d'Italia. Per la Sardegna il signor Pietro Bonomi osserva che questa spe- cie presenta interessanti variazioni individuali nelle dimen- sioni e nella intensità dei colori.

Ho detto tutto ciò perchè recentemente gli " splitters ,, hanno lavorato con vero entusiasmo alla divisione della spe- cie sotto esame, ed oggi vediamo il C. elegans sezionato in almeno tre sottospecie europee, due africane e due asiatiche ; ritengo specie ben distinta la C. caniceps, Vig. dell'Asia. Sol- tanto le prime hanno un' interesse speciale per noi, esse sono : il CardueUs cardiieìis carduelis (Linn.), che sarebbe la forma tipica, distribuita nell' Europa continentale dal 65° Lat. N. al Mediterraneo; il Carduelis carduelis britannicus, Hart. con- finato alle isole Britanniche ; e il Carduelis carduelis Tschusii, Arrig. limitato alle isole di Corsica e di Sardegna ; i due ultimi non mancano, a giudicare dalle diagnosi differenziali, di avere caratteri in comune. (Cfr. Hartert, Vogel d. pald- arkt. Fauna, p. 67, Berlin, 1904). Ora, sebbene io riconosca che vi sono forti indizi per ammettere la esistenza almeno di razze, le quali forse col tempo si potranno scindere in forme veramente distinte, allo stato attuale ciò non mi pare dimostrato, e nemmeno la localizzazione delle forme reputate separabili, la quale potrebbe dare maggiore valore ai carat- teri triviali di diversità che si sono voluti sottolineare. Li- mitandomi all' Italia, rammenterò : che già i non scienziati distinguevano due razze di Cardellino ; che pel primo l'Arri- goni volle dare l'exequator ornitologico ad una di esse creando la sottospecie Carduelis carduelis Tschusii (Cfr. " Avicula, ,, VI, p. 104, Sieìia, 1902), fondata da lui su due esemplari sardi ed estesa poi, credo da Hartert, ai Cardellini della Corsica ; che Arrigoni nel separare il Cardellino sardo da quello del continente italico, aggiunge, che non solo questo è diverso dal primo, ma differisce pure dai Cardellini del resto di Europa in modo da meritare di esserne distinto come sottospecie.

Ho voluto studiare il caso, naturalmente interessante per me, con un confronto abbastanza minuzioso di un'ampio ma-

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teriale, comprendente esemplari dei due sessi, di varia età e colti in epoche diverse sul nostro continente, in Corsica e nella Sardegna. Ed ho dovuto constatare che i caratteri dati dalTArrigoni come distintivi del suo C. carduelis Tschiisii (1) hanno appena valore individuale e non sono certamente li- mitati ai Cardellini presi in Sardegna, incontrandosi anzi spesso su individui nostrali continentali. Ho notato che tra questi ultimi vi sono dei maschi adulti presi nell' autunno (presumibilmente immigranti) i quali hanno dimensioni al- quanto maggiori di altri che sarebbero stazionari ; ma invero la differenza non è grande ; così, per citare una sola dimen- sione, dirò che l'ala nei maschi adulti varia in lunghezza tra 80 e 76 mm, ; ed ho misurato un esemplare colto nel Sassa- rese nel giugno in cui le ali misurano il massimo trovato su esemplari continentali, cioè 80 mm.

In conclusione, pur constatando nella Carduelis elegans d'Italia una tendenza a variazioni nelle dimensioni e nel tono dei colori del piumaggio, tendenza che non è davvero limi- tata al Cardellino, ma che si vede in tante altre specie, notando come i caratteri ritenuti differenziali pei Cardellini sardi si riscontrano anche su individui del nostro continente e viceversa ; non eredo poter seguire coloro i quali smem- brano il nostro ( '. elegaìis', e non accetto come distinto il C. e. Tschwiii ; almeno coi dati che attualmente possediamo.

Non escludo però il caso che la forma tipica del C. ele- gans possa essere semplicemente invernale da noi ; mentre il nostro Cardellino indigeno e sedentario possa essere in via di costituire una sottospecie distinta. Ma, ripeto, a me pare prematura ora una tale distinzione, non essendovi tratti diffe- renziali costanti. Va poi ricordato che noi in Italia, sulla linea delle grandi migrazioni, con tal coppia di ospiti invernali che ci giungono d' (Jltr'Alpe, ci troviamo spesso nella quasi im-

(1) I distintivi (lati clall'Arrigoiii \w\ suo Carduelis canìiKlis Tschusii, sono : Rossocreniirsino molto più cupo, donso distinta mente lavato di olivastro, dimensioni minori ; ala 78 mm.

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possibilità di sapere distinguere individui indigeni da indivi- dui forestieri.

Oltre alla suaccennata tendenza a variare, il Cardellino ci offi'e il caso non infrequente di ibridismo con specie affini, beninteso allo stato naturale in libertà ; nella Collezione italiana conservo un Carduelis elegansy^Chrysomitris Spinus {Ucc. n. 1362) ed un C. elegansxLigurinus Chloris {Ucc. n. 1111).

Il C. elegans vive in Europa al sud del 65° Lat. N. e nel nord dell' Africa, penetrando nella zona corrispondente dell' Asia occidentale.

33. Serinus hortulanus, Ivoch. Verzellino.

Verzellino, Verdolino, Raperino, Scrino d'Italia (J[?<f. /teZ.)

Snis iPiem.) Serin, Sirin, Saien [Bass. Pieni.) Zver- zelin {Vere.) Serin {Tortona-Noci} Verzelin, Sgarzerin, (Lomb.) Sgarzolin {Pav.) Sverzerin, Verdarì, Sgarzolin (Como) Sverzerin, Verzerin [Valt.) Verdarì {Bresc.) Sverzeri {Berg.) Sgarzerin, Verdosin {Milano) Verdulén {Crem.) Vidarèn, {Piac.) Vidarèn [Parma) A^idarèn, Verzarèn, Raparèn {Mod.) Verzarein, Varzlein, Verzlen (Boi.)

Verzlin [Ronig.) Varzlèn (Raven.) Sverzarin (Veron. Mantov.ì Verdarin, Verdarì Verzelin, Sgarzolin, Sverzolin, Frisorin Frigorin, Verdolin, Sfrisarin, Frisarin (Ven.) Tre- mentin ( Vicenza) Fraselin (Feltre) Sfrisarin {Rovigo) Verzelin {FriiiU} Sfredelin [Bell.) Sfrigolin {Istria) A^rzelin {Dalm.) Verzelin, Sverzelin, Sgarzerin {Trent.) Serin [Nizza.) Siaen {Gen.) Rapalin {Spezia) Sver- zellino {Fucecchio) Raperino, Raperugiolo {Pisa, Fior.)

Crespolino, Raperino {Seìi.) Crespolino, Raperino {Val- dich.) Verzellino {Lucca) Siverino [Corsica) Sverzolin, Verzellin {Marche) Verdolino, Verzolino ( Umbria) Var- zlèn {Cesena, Forlì) Verzellino {Ancona, Roma,) Raparilla

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[Rieti) Cardino, Vitaruolo (Jelsi) Cardolella, Zevardiello {Xap.) Cardillo selvaggio (Campobasso) Lapariedd (Bari)

Rapparello, Virdejnzzu {Calahìw ? Cardùla [Gaìlipoìi)

Rappareddu, Rapparedduni {Sicil.) Canaria de monti, Canariu areste, Canariu birdu (Sard.) Verdolin {Carlo- forte Sarei.) Apparel (Malt.).

Sparso in tutta Italia, sedentario nelle provincie centrali e meridionali nonché nelle isole ; estivo più specialmente nel- l'alta Italia; abbondante nell' inverno per immigrazione nelle nostre provincie di mezzogiorno. Il moderno nome elegantis- simo per questa specie, secondo Hartert, sarebbe Serinus cana- ria seHnus (L.), non comprendo il perchè del secondo nome. Questa specie vive in tutta l'Europa centrale e meridionale, nel nord dell'Africa e nell'Asia Minore.

34. Serinus Canaria (Limi.) (ex Gesn.) Canario.

Canario, Passero di Canaria [Atit. Itah)

Non ho nulla da aggiungere da togliere a quanto già scrissi intorno alla eventuale comparsa di questa specie in Ita- lia. È detta dagli innovatori, per amore della trinomia e non pare per altre ragioni, Serinus canaria canaria (L.).

Vive nelle isole Canarie, a Madera e nelle Azzorre.

35. Cannabina Linota i J. F. Gmel.) Montanello.

Fanello, Montanello, Montanello maggiore Aiit. Ital.) Linot, Fannet, Giajet [Piem.) Fanel, Fanett {Cuneoì Mon- ten. Brune), Cini (Xov.) Fnnett {Varzi.) Fanell, Fanett, Finett. (Lonih.) Ocanell {Berg.) Fanel (Bresc.) Finell,

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Finett ( Valt.) Fanell iCrem., Pine, Mant.\ Fanell {Parm.)

Fanel, Fanell, Faganel (Mod. Boi. Rav.) Faganélo ( l ew.)

Fainel {Veron.) Fagnélo, Montanéla [Padova) Fa- ganell [Friuli) Faganél [Bell.) Faganel nostran [Cadore)

Faganello [Istria) Prosorica, Faganel [Dalrn.) Fadanel [Koveret., Rica) Fadanello [Treni.., Valsugana) Faganél [Cavalese) Lignota [Nizz.) Fanetto (Gen.) Fanetto [Voltag.) Faneto [Spezia) Faringuello (7. del Giglio) Fanello, Montanello [Fior.) Montanello [Pisa) Fanetto [Corsica) Gricciolo (Seìi.) Fanellu [Rieti) Fanello [Marche^ Roma) Zenzella [Xap.) 'Ngannaparùlo (Bari) Faniellu russa [Otranto) Minuócciulu (Calao.) Fanieddo [Taraìito) Zuinu, Zuinu di rocca, Zuinu roccaloru, Zuinn marzeddu (Sic.) Minutulu veru (Cat.) Bastarduni (Castelb. Mad.) Ziinu, Ziinu d'erba janca, femm. e giov. l Messina)

Fanellu, Zuvinu, Chiochiò [Terranova Sicil.) Zino [Pai.)

Fanellu, Passericu, Passarellu, Passareddu (Sard.) Fa- netto [Carloforte Sard.) Goyin, Goyin tal warda [Malt.).

Sparso ovunque in Italia, stazionario e nidificante ai monti; assai più abbondante però dall'ottobre al marzo, quando a quelli sedentari da noi, si uniscono branchi d' im- migranti dal Nord, i quali svernano nelle nostre provincie centrali e meridionali; abbondante pure alle due epoche del passo.

È specie che varia alquanto individualmente nelle dimen- sioni e più ancora nel tono del rosso che tinge la fronte ed il petto nei maschi adulti ; ma, ripeto, sono a mio vedere mere variazioni individuali, le quali, credo, non giustifichino affatto la costituzione di una sottospecie distinta per individui ritenuti esclusivi alle sponde settentrionali del Mediterraneo e perciò dell'Italia peninsulare, e, suppongo, delle isole adiacenti. Tale presunta forma distinta è la Acanthis cannàbina medi- terranea, Tschusi [Orn. Jahrh. 1903, p. 139.), che io non so accettare. Il Hartert [Vògel der palaarkt. Fauna, p. 75) non

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solo accoglie la separazione proposta da Tschusi, ma lo se- gue nel ritenere distinto dalla Acanthis cannahina cannahina (L.) il Montanello che vive nelle isole Atlantiche, nel Ma- rocco, nell'Algeria ^ Tunisia e potrebbe anche capitare in Italia ; esso sarebbe, pare, più piccolo e da ciò il nome dato- gli di Acanthis cannahina nana (Tschusi).

Noi in Italia siamo, in riguardo alla distinzione di razze o sottospecie che siano, di uccelli per noi sedentari ed anche immigranti, in condizioni eccezionalmente difficili; è così pei Montanelli, e non sempre si possono accogliere le asserzioni dei tenditori. Cercai notizie in proposito dall'Ita- lia settentrionale e, mercè la cortesia del dott. E. Azzolini, ho saputo che nel Trentino i tenditori distinguono appunto tre razze della C. Linota. La prima è quella nidificante ivi, detta (-engiarol: è piccola, il maschio in primavera presenta il petto per intero e la fronte di un rosso carmino, dorso mar- rone uniforme ; nidifica ai monti in luoghi aridi in piccoli e grossi branchi ; alla fine di agosto ed in settembre apparisce ai poggi ed al piano a branchetti (nidiate) e non si lascia fa- cilmente prendere colle reti ; ai primi di ottobre è già scom- parsa. I Montanelli della seconda razza, che diconsi " di S. Te- resa, ,, compaiono appena scomparsi i sedentari, cioè verso la metà di ottobre e il loro passo dura una ventina di giorni ; ripassano nella seconda metà di aprile e se ne prendono mi. gliaia alle tese: sono alquanto più grossi dei primi ed i maschi in primavera hanno il carmino sul petto diviso in due grosse macchie chiare vivissime che spiccano su un fondo quasi bianco; dorso marrone-cannella. I Montanelli della terza razza sono detti " moretti ,, e passano in branchi fitti alla fine di ot- tobre e di novembre; molti svernano a Rovereto ed anche in To- scana: sono piccoli ed il loro abito primaverile (mast'hi)consta di un rosso carmino scuro poco appariscente, che tinge le estre- mità delle penne del petto le quali non sono a fondo biancheg- giante; il rosso è cupo e poco appariscente anche sulla fronte.

La C. Linota vive in tutta Europa al sud del ('A° Lat. N., e nel nord dell'Africa; nell'Asia occidentale e centrale la rap- presenta l'affine C. fringillirostris (Bp. e Schleg.).

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36. Cannabina flavirostris (Liun.j

Montanello forestiero.

Fanello nordico, Fringuello de' monti, Montanello Riska, Fanello Riska (Aut. Ital.) ? Fanet de la Regina (P«y.) Faganèlo foresto (T ew.) Monta, Montanél forestier (Bresc.) ? Fadanel marin {Roveret.) Lugherin della Svegia (Ren- derla} — Fanetto de montagna (Gen.).

Assai raro e di accidentale comparsa in Italia; vanno ac- colte con tutta riserva le asserzioni di catture e più ancora quelle di avvenuta nidificazione da noi. Per conto mio debbo dichiarare che non ho mai avuto un esemplare in carne e che questa specie è rappresentata nella Collezione italiana da tre soli esemplari di autentica cattura in Italia: due nel Geno- vesato uno nel Trentino ; 1' ultimo che ebbi è una femmina uccisa nei dintorni di Genova nell'ottobre 1873 ( Ucc. n. 2030). Il cav. Enrico Piccone di Albissola, Genova, trovò un maschio in una gabbionata di uccelletti vivi ; era stato preso nelle vigne di Leggino il 20 novembre 1887, dopo lieve nevicata. Seppi poi di un esemplare preso a Rovereto il 2 ottobre 1891.

Due sottospecie asiatiche sono state distinte dalla forma tipica, il cui habitat sarebbe: le isole Britanniche e la Nor- vegia, ove nidifica in aree limitate ; altrove in Europa è spe- cie erratica.

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37*. ^Egiothus Linaria^NLinu.) (ex. Gesn.)

OlKJANETTO.

Siserino, Organetto (Aut. Ital.) Tarin, Tarin d'mar (Piem.) Organett, Cardinalin, Fanell de montagna, Fanell de la Regina, Fauilì, Fanili d'inverno, Fazareula, Prussiani, Cardinalin cécé [Loinh.) Fanett de la Regina {Fav.) Car- dinali (Berg.) Capitanin, Fanellin de montagna, Finett ba- stard (Como) Cardinalin (Vali.) Fanet (Bresc). Fanell de la Regina (Cremo)).) Organin {Vicenza) Fanel piccolo, Fainel montin {Ver.) Frizarin, Sfrizari)i, Faganèlo montan, Fainel montin, Organin mondonovo, Cardinalin {Ven.) Sver- zai (Friuli) Congolin, Conghlit (Cadore) Cécé, Lugarino tedesco, Ceree, Lugrin todesch (Bell.) Lugherin todesco (Fel- tì'e) Faganèlo foresto iP adona) Re dei Faganelli (htì'ia)

Fadanel marin gros (Roveret.) Lugherin todesch Tode- schél (Treììto, Riva) Lugarin todesco (Valsugana) Lu- gherin bastard (Cavalese) Fanell a' la Regenna (Partii.) Fanel furaster (Mod.) Tarin (Xizz.) Fanetto corso (Gtn.)

? Cardinaletto, Fanello gentile (Roìna).

In Italia è di comparsa irregolare, ma sempre nell' au- tunno; talvolta in abbondanza nelle nostre provincie setten- trionali, molto più di raro e più scarso giunge in quelle cen- trali; io non ne ho mai veduti presi a mezzogiorno della Liguria. È, ritengo, sempre un immigrante e non so di al-

(1*) Anch' io sono ligio per la nouiunclatura alla legge della prio- rità; ma, trattandosi del medesimo Autore, non la spingo a tale ferocia da preferire un sinonimo specifico dato poche linee sopra sulla stessa pagina ])er 1' equivalente oramai sanzionato da uso più che secolare. È perciò che non adotto per ijucsto uccello il nome specifico di fimii- nica (L.), recentemente tolto per maggiore confusione dall'oblìo in cui giaceva àe^ì 1706 o giìi di li.

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cun caso autenticato della sua nidificazione entro i nostri confini geografici. È facilmente confuso colla specie seguente; e questo spiega a mio parere i casi segnalati dell' avvenuta nidificazione della presente specie lungo la Catena Alpina, da osservatori non del tutto incompetenti.

UÀ. Linaria è specie sub-artica circumpolare.

38. -^]giotlius rufescens (Vieill.j

Organetto minore.

Organetto, Organetto minore {Aut. Ital.) Tarin d'mar pcit {Piem.) Fannin d' la Regina (Novara) Cecciarin {Como) Cardinalin (Valt.) Svèrzul (Frulli) Congolit, Conghlit, Conghlic (Cadore) Ceco grande (Bell.) Cécé (Feltre) Faganèlo foresto (Pad.) Fadanel marin piccol {Rovereto) Cardinalin (Pav. Vali. Mod.) Fanèl de la Re- gina, Papaci (Bresc.) Fanèl furaster, Fanèl cinen {Mod.) Organen [Boi. Tarin (Nizz.) Fanèl muntan (Ravenna).

Anche questo uccello, che forse non a torto si considera una mera sottospecie della precedente, giunge da noi irregolarmente per svernare; ma è più frequente e certamente si spinge più al sud ; inoltre è bene accertata la sua eventuale e non fre- quente nidificazione nella nostra regione alpestre, onde va annoverato tra le specie stazionarie da noi. Nella ricca serie che conservo nella Collezione italiana, due soli individui ven- nero presi in Toscana; sono maschi: il primo (Ucc. n. 576) venne colto a Barberino di Mugello nèll' ottobre 1872, il se- condo (Ucc. n, 3070) nell'ottobre 1887, a Fiesole; sono le catture nostrali più meridionali da me constatate. Ma vengo a sapere dall' Arrigoni che il comune amico Whitaker ha avuto un maschio di questa specie ucciso in Sicilia; caso per ora unico.

L'^. rufescens è specie nidificante e generalmente distri- buita nell'Europa occidentale e centrale.

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Recentemente è stato ripescato il nome specifico cabaret (P. L. S. Muli.), ma siccome non mi pare ben provato che quel nome venisse dato a questa piuttosto che alla specie pre- cedente, ho preferito conservare quello più noto dato dal Yieil- lot, come del resto ha fatto il chiarissimo Ornitologo e mio amico T. Salvadori.

39. Fyrrhula Rubicilla, Pali. Ciuffolotto maggiore.

Fui lungamente esitante ad ammettere la validità di que- sta forma come distinta dal nostro comune Ciuffolotto, e ciò per avere osservato individui con caratteri alquanto interme- diari per le dimensioni generali e per quelle del becco più specialmente; per la lunghezza dell'ala però (86-87 mm.) en- trano nei limiti assegnati alla P. europam^ cioè alla forma pic- cola. Ma r habitat diverso ed il fatto che i grossi Ciuffolotti non fanno comparsa da noi che nella stagione fredda, immi- granti dal N. E. dell'Europa, mi ha persuaso della opportu- nità di considerarli distinti dalla forma che è sedentaria in Italia. La sola differenza però è la notevolissima diversità nelle dimensioni, la P. Rubicilla, essendo assai più grande; così nel maschio di questa l'ala misura da 93 a 98 mm. in lun- ghezza, mentre che nella P. etwopwa questa varia tra 81 e 88 mm. ; e cosi per il resto. Non ho notato apprezzabili dif- ferenze nel colorito delle due forme, che variano di certo en- trambe individualmente nel tono delle tinte, tanto pei maschi come per le femmine. Andrebbero poi meglio studiati gli in- dividui i quali sembrano presentare caratteri intermediarli, fatto che potrebbe però anche spiegarsi con un ibridismo prò babile in forme le cui aree si sovrappongono nell'Europa centrale ed orientale.

La ]\ Rtihicilla abita la Scandinavia, la Germania orien- tale, la Russia e la Siberia occidentale, e nei tardo autunno o durante 1' inverno fa non infrequenti comparse in Italia,

oo

specialmente nelle nostre provi noie settentrionali. Questo fatto rende difficile il controllo delle migrazioni dei Ciuffolotti, ed andrebbe meglio studiata quella presunta della P. europcea.

Nella Collezione italiana conservo cinque esemplari della P. Hiibicilla {ree. n.' 3956, 1033, 2028, 2005, 494) di cui quat- tro maschi ed una femmina, presi rispettivamente a Rovereto (25 I. 1903); Domodossola (8. I. 1881); Genova (XII. 1864, e 8. XII. 1880); Barberino di Mugello (3 XII. 1882), questo ul- timo individuo misurava in carne 180 mm. dall'apice del becco alla estremità della coda, ala 98 mm.; Domodossola (8. I. 1881). Gli individui che presentano caratteri intermediari, ma che in fondo vanno forse riferiti alla P. europcea sono tre {Ucc. n.' 556, 1118, 3045); due, maschio e femmina da Domodos- sola (8. I. 1881, 17. II. 1879), e uno da Barberino di Mu- gello (17. X. 1887).

Il nome « di moda » di questo Ciuffolotto suona I^yrrliula pyrrhula pyrrhula (L.) ; e avanti sempre!

40. Fyrrliula europaea (Vieill.) Ciuffolotto.

Cifolotto, Monachino, Ciuffolotto {Aut. Ital.) Cifolot, Piouvann {Piem.) Piovano {Aosta} Cifoulot, Ciuffolot [Cuneo] Pappagal d'mountagua [Brà] Botarea, Teup^ Canònich [Vere.) Ciffulot [Tortona^ Novi) Cifulót, Ci- fulón, Cifolotto, Sciguun {Bass. Piem.) Buvreul {Novara) Gemon^ Gemoun, Cifulott {Valt.) Zifolot, Subiot, Ci- folot, Gemòn {Lomb.) Gemoun, Giumon, Kimpen {Como) Sifolott, Gemmòn {Pavia) Sifoulótt, Sòbiot, Siibiot {Bresc., Mant.) Siglot {Berg.) Sifulott {Cremori.) Zufflòt {Piac.j Parm.) Subiot, Fringuèl marèn {Mod.) Stufflótt, Scifulot, Zufflot {Romagna) Stuflot, Stuflott {Boi.) Sbrut- tun {Ravenna) Siolonzo, Ziongolo, Ziolonzolo {Veron.) Fineo subioto, Siolonzo, Subioto, Moneghin, Zufolo, Zufoloto

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(Ven.) Lugherin todesch (Agordo) Sivilot (Friuli) Snbiotto, Gimpel {Istria) Crnokljuncic poderljeni {Daini.)

Zifolót, Ghimpen, Zifolom, Fineo subioto (Rovereto) Ghimpel, Fineo subiotto (Trento) Subioto, Ghimpelo [Vaì- sugana) Ghimpel (Valli di Non e di Sole) Zifolon (Giù- dicarie) Ghimpel [Riva) Sigolót, Zifolot {Val di Ledro)

Kimpl {Gardena) Chinsoun marin, Pivouana (Xizz.) Ferson (Altare) Sciguun {Gen.} Franguèo maìn {Spezia)

Fringuello marino {Garfag.) Becotto (('esentino) Ciuffolotto, Monachino {Fior. Sen.) Zufolotto (Fiesole) Becotto {Signa) Fringuello marino (Fisa Valdich.) Bor- gognone {Bient.) Filinguello marino {Gavorrano, Grosseto)

Ciuffotto (Ancona) Fr8nguillu marinu (Rieti) Ciuffo- lotto, Fringuello marino {Roma) Monachino, Monachella (Nap.) Cazzamendule [Lecce) Passera americana (Sicil.)

Pirrù-Pirrù (Pai.) Durraisa hamra {Malt.).

Stazionario, ma non molto comune ; nidifica ai monti tanto nell'Alta come nella media Italia ; col freddo scende al piano diventando erratico; ed allora, mescolato probabilmente ad immigranti d'oltr'Alpe, giunge anche nelle nostre provin- cie del mezzogiorno ; è però di comparsa accidentale nella Sicilia ed in Sardegna, ove secondo il Bonomi sarebbe av- ventizio nell' inverno solo nel Sassarese. Vive nelle isole Bri- tanniche e nell'Europa media ed occidentale.

•41. Bucanetes githagineus (Licht.) Trombettiere.

Trumbettier (Malt.).

Anche intorno a questa specie, di rara ed accidentale comparsa in Italia, ho poco da aggiungere a quanto già scrissi. Dopo la pubblicazione del " Primo Resoconto sui ri-

b(

sultati della inchiesta ornitologica in Italia, ,, ebbi tre nuovi esemplari di questo singolare uccello per la Collezione ita- liana : due da Nizza, maschio e femmina presi il 23 gennaio 1891 {Ucc. n.' 3315, 3316) ; ed un maschio colto a Massaciuc- coli (Lucca) il 15 novembre 1895 (Ucc. n. 3811). Recentemente è stato ripreso il termine generico Erytlirospiza per questa specie e le congeneri, termine da abbandonare, perchè ado- perato dal Buonaparte nel 1839 pei Carpodacus in senso lato; basta leggere ciò che egli dice nel suo articolo su questa specie (Icongr. Faun. Italica^ I) ; egli davvero non designa il Trombettiere come tipo del nuovo genere da lui ivi proposto come semplice equivalente dei termini generici preproposti Eryfhrofhorax, Brehm (I831j e Hcemorrhous^ Swainson (1837), dimenticando che v'era il precedente Carpodacus, Kaup fl829j, per quel gruppo di uccelli.

Il B. githagineus tipico abita l'Africa settentrionale, com- preso TEgitto ; vennero subspecificamente da esso separati i Trombettieri dell'Asia occidentale (dalla Palestina al Punjab;, e quelli delle isole Canarie : B. githagineus crassirostris, Blyth, B. githagineus amantum, Hart.

43. Carpodacus erythrinus (Palli Verdone bastardo.

Verdone bastardo, Ciuffolotto scarlatto {Aut. Ital.) Teranzo forestier (Verona) Tasurier (Malt.).

Per mie osservazioni proprie io non avrei nulla da ag- giungere intorno a questa specie a quanto ho scritto in pro- posito nei due volumi precedenti sall'Avifauna Italica. È di comparsa accidentale in Italia, ma è stata presa quasi ovunque e persino a Bari (Coli. ital. Ucc. n. 2074) ed a Malta. È notevole la relativa frequenza delle catture avvenute in Toscana ; così dei dieci esemplari nostrali che conservo nella Collezione ita- liana sette sono stati colti in Toscana. Tra questi è l' indivi- duo che ebbe il Bruscoli alla fine di agosto 1840 e che egli

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presentò al III Congresso degli Scienziati italiani tenuto in Firenze nel settembre 18-il ; esso sarebbe uno dei tipi della F. incerta, liisso, fide Bp. Noto ancora che tutti questi esem- plari vennero presi tra la fine di agosto ed i primi del no- vembre, i più in settembre e ottobre ; e che non vidi mai un'esemplare italiano nell'abito scarlatto dell'adulto, sebbene sia stato detto che ne sono stati colti alcuni così da noi.

La forma tipica abita il N. E. dell'Europa e la Siberia sino al F. Lena ; due sottospecie ne estendono l' liahifat ad oriente ed a mezzogiorno nell' Asia ; sono il C. erijfhrinus Grebnitskii, Stejn. ed il C. erythrinus roseatus (Plodgs.)

43. Pinicola enucleator (Liun.)

Cardinale.

Ciuffolotto enucleatore, Ciuffolotto delle pinete {Aut. Ital.) Cardinal (Piem.) Pessa-nos (Nizza).

Specie rarissima in Italia, ove fa comparse accidentali nella zona alpina solo nel cuore di rigidi inverni. Nella Colle- zione italiana è rappresentata da tre esemplari: maschio e fem-- mina bellissimi colti a Nizza nel gennaio 1889 [Ucc. n. 3185, 3186), ed una femmina presa nell'inverno 1876 nel Trentino iUcc. n. 820). Arrigoni (Man. Orn. ital. p. 446) inoltre due catture nel Padovano: un maschio febbraio 1893, ed una fem- mina ottobre 1894 (sua Collezione) ; e cita una femmina presa presso Rovigo nel dicembre 1878 (Race. C. Dal Fiume); pone in dubbio, non saprei perchè, la cattura in Liguria di un esemplare che era nella raccolta del Magni-Griffi, ora nel R. Museo Zoologico di Roma, e l'asserzione del Risso, da me comprovata coi fatti, della eventuale comparsa di questa spe- cie nel Nizzardo, caso del resto meno singolare di quelli nei dintorni di Padova e di Rovigo.

La /'. enucleato)' abita la zona boreale della Regione Eurasica. nidificando lungo i confini nordici delle foreste di

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Conifere ; nell'estremo Oriente di detta Regione è rappresen- tata dalla sottospecie più tozza con becco più grosso distinta come P. enucleator Jcamtschatkensis (Dyb.)-

44. Loxia Pytyopsittaeus, Borkh. Crociere maggiore.

Crociere delle pinete {Aut. Ital.) Crosnobel grande {Ven.) Crosnobel grand {Bell.) Crosnobol, Ciòcher {Ro- vereto) — Bek stort gross {Brescia) Becco storto, Crosno- bel grande, Osel todesco [Cadore).

Specie rara ed avventizia in Italia ; nella Collezione ita- liana ne conservo quattro esemplari, tutti maschi: 8. XII. 1901, Albino presso Bergamo {Vcc. n. 3851); XII. 1869, Verona ( Ucc. n. 728) ; I. 1887 e 17. IX. 1890, Nizza ( Ucc. 3095, n.> 3263). Vive e nidifica nella Scandinavia, nella Russia settentrionale ed in Polonia, donde da noi giunge come scarso immigrante soltanto, per quanto mi consta. Questa specie è stata, come a ragione nota l'Arrigoni, spesso confusa con grossi individui del Crociere comune, ma il suo becco è ben diverso.

45. Loxia Curvirostra, Linn. ex Gesn. Crociere.

Crociere, Becch' in croce {Aut. Ital.) Becc-an-cros {Pieni.) Bec croisé Perroquet {Aosta) Becch stort, Bec-stort, Bec in eros, Beccotorto {Bass. Piem.) Beccstort, Becincros {Tortona Xovi) Becc iu eros, Becch stort {Lomh.) Bech in crus, Becker {Valt:) Bek-stort {Bresc.) Becc in crus {Berg.) Becch in crous {Milano) Becch in erósa (Piac, Parm.) Bèch in eros {Mant.) Bec stort, Bec in eros (Mod.) Bec in craus {Boi.) Becc in eros {Rav. Boi.)

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Becc in erosa (Cesena, Forì'n Beco in erose, Beeo storto (Ven.) Crosnòbel {Bell.) Cornóbile [Recoaro) Beco in erose rosso o verde (Conegl.) Beco in eros, Becc Stuart, Crosnóbl {Friuli) Crosnòbel piccolo {Cadore) Osel tede- sco {Bell.) Crusnober {Agordo) Crosnòbel {Vicenza) Crosnabel {Pontehhà) Kljukok {Daini.) Ciócher, Bech in eros, Crosnòbel {Rovereto) Crosnobol, Crosnobolo {Trentino)

Becchancros, Bechtort, Crosnobol ( Val di Ledro) Kos- ehnob {Luserna) KrumpsnefF {Sette Comuni) Pitapin (Nizz.) Beceo-torto {Gen.) Béco storto {Spezia) Beeeo- in-eroee {Caseìit.) Crociere {Fior.) Becco storto, Becc'a forbice {Pisa) Crocione {Bient.) Crociato, Becco in croce (Marche) Becco storto {A7icona) Becco in croce, Crocione {Roma) Pizzo storto {Jelsi) Pizz' in croce. Pizzo 'n croce, Beeeostuortu, Becco 'n croce, Becco 'ngrociato {Nap.) Becco a croce {Calabr.) Pizzu-tortu, Beccu-tortu {Sic.) Beeeu in cruci, Pappaiadiscu {Mess.) Pizzu erueiatu, Pizzuni pe- laranu (Pai.) Pizzu- tòrtu, Biccu-trottu, Bieeu-tortu {Sard.)

Ortulan geddumu imsallab (Malt.).

Sedentario, ma localizzato nella nostra zona alpina, nei monti dell'Italia centrale scarsamente e nella Corsica, ove è nidificante in alto nei boschi Conifere : per lo più di com- parsa irregolare e talvolta in numerosi branchi, ovunque, dal luglio al gennaio ; è però assai più raro nelle provincie me ridionali, in Sicilia e nella Sardegna. Darò un'esempio delle comparse straordinarie del Crociere colle parole del professore A. Bonomi di Rovereto (Trentino), il quale, scrivendo per la inchiesta ornitologica, dice : " Il 1<S89 fu anno di straordinario passaggio di Crocieri ; nei dintorni di Rovereto si videro i primi in Vallunga il 26 giugno, e già su monti dovevano passare abbondanti perchè al 1" luglio ne vidi 52 che nasco- stamente si ponevano in vendita. Abbondantissimi ai primi di agosto, il passaggio si mantenne tale per quasi due mesi. In tutte le vallate trentine fu catturato in quantità conside-

Gi- revole. Il passo continuò in modo decrescente l'ottobre, il no- vembre e qualche individuo lo vidi ancora ai 20 dicembre. Erano per la massima parte individui giovani, e nove su dieci avevano il becco incrociato normalmente. Rimarcai per la prima volta che abbandonavano i boschi di Conifere per slan- ciarsi sulle campagne ove era coltivata la Canape {Cannabis sativa) dei cui semi sono ghiottissimi ,,.

E specie variabile assai, individualmente s' intende, nelle dimensioni generali e sopratutto in quelle del becco, nonché nel colorito indipendentemente dal sesso e dalla età; pare che essa abbia in ciò la tendenza a formare anche razze locali. Non può perciò sorprendere che i seguaci zelanti del buon Pastor Brehm abbiamo trovato il modo di dividere la Loxia Ctirvirostra, L. dell'Europa in cinque sottospecie, inclusa la forma tipica. E nella recentissima opera dell'amico mio Har- tert [Vogel d. palaarkt. Fauna, p. 117) vediamo separate e diagnosticate oltre la Loxia curvirostra curcirostra, le se- guenti : L. curvirostra Mspana, Hart ; L. curvirostra anglica, Hart. ; L. curvirostra scotica, Hart. ; L. curvirostra balearica (Hom.) ; temo avremo tra non molto una L. curvirostra ita- lica ed una L. curvirostra corsicana ; abbiamo già nell'Africa settentrionale una L. curvirostra poliogyna, distinta dall'amico mio J. I. S. Whitaker su esemplari tunisini ed algerini; ed a Cipro una L. curvirostra Guillemardi, Mad. alla quale pare si vorrebbe unire il Crociere della Corsica e della Sardegna ; e nella Cina havvi una L. curvirostra albiventris, Swinh. e nell'India una L. curvirostra himalayensis, Blyth ! Queste di- stinzioni sono principalmente fondate sulle proporzioni e la forma del becco, tanto variabile individualmente, come ho già notato, in questa specie ; fatto facilmente spiegabile dal grande e svariato uso che fa questo uccello di quell' organo in condizioni diverse. Con tali sistemi si va direttamente alla diagnosi di ogni singolo individuo con assegnazione di un nome proprio, e si giunge all'infinito; cosa direbbero questi " splitters ,, se un'Antropologo si pigliasse il divertimento di classare gli uomini di una contrada basando le sue diagnosi differenziali sulla forma e sulle dimensioni del naso!?

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Da tutto ciò si comprende che la L. Ctu'viroi<tra abita 1' intera Regione Eurasica ; ed è rappresentata da forme af- finissime nella Regione Boreo- Americana, che sono la L. ame- ricana, (Wils) e la L. nieodcana, Strickl ; le quali da taluni non sono considerate distinte e da altri non diverse dalla no- stra L. Curvirosfra !

46. Loxia bifasciata, < '. L. Brelmi Crociere fasciato.

Specie rara e di accidentale comparsa in Italia, ove pochi individui sono giunti dall' Europa boreale, ove è stazionaria e nidificante. Oltre i tre individui già da me citati nei vo- lumi precedenti di questa serie, ho potuto porre nella Colle- zione italiana due nuovi esemplari, entrambi maschi : uno preso il 7 giugno 1890 nei pressi di Nizza {Ucc. n. 3264) ; l'altro catturato a Cardone in Val Trompia sopra Brescia il l'2 luglio 1903 {Ucc. n. 3968); l'ingegnere Crescenzio Abeni il quale mi lece generoso dono di quest'ultimo esem- plare, mi scrisse che un' altro individuo era stato preso nei medesimi luoghi il 25 giugno, ma venne mangiato da un gatto. È singolare invero la comparsa di questa specie iper- borea in Italia nel cuore dell'estate ; ma le migrazioni dei Crocieri sono notoriamente strane e misteriose.

Nel Museo Civico di Rovereto, Trentino, si conservano due esemplari di questa specie ; una femmina presa al roc- colo Lanaro in Serrada nel gennaio 1889, ed una seconda colta alla Cisterna di Trambilleno il 20 dicembre del mede- simo anno ; ebbi questa notizia dal prof A. Bonomi.

La L. hi fasciata vive nell'estremo n(»rd dell'Europa; una forma aflfinissima, L. elegans Hom. la rappresenta nelT Asia boreale; ed un'altra pure poco diversa, L. leucoptera, Gm. nell'America settentrionale; sarebbero mere sottospecie di una specie sola, alla quale si dovrebbe allora dare il nome di L. leucoptera, Gm. che io avevo adottato nella mia Avif. Itaì. del 1886 (p. 44).

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EMBEFtlZID.^

iZigoIf)

4'?. Euspiza melanocepliala (Scop.)

ZlGOLO CAPINERO.

Zigolo capinere, Ortolano a testa nera {Aut. Iteti.) Notoàn de Levante {Gen.) Sia d'Africa (Savona) Notoan de Provenza [Arem.) Silo testa negra [Spezia) Ortolan de Dalmazia, Re d'Ortolan {Veron.) Ortolan de Trieste (Ven.) Re di Ortolan [Friuli, Trieste) Cento ziroli. Re dei Ortolan [Istria) Vinar, Curlinkavac, Lozic, Cikus, Pi- staloreh [Dalm.) Re de l'Ortuani [Bari) Zivuln mo- nadi, Ziulu testa-nera, Ziulu svario [Mess.) Duraisa rasa seuda [Mali.).

Uccello estivo per noi, non abbondante lungo il litorale adriatico e ionio, ove nidifica; scarso e accidentale nel rimanente d' Italia. Dalle osservazioni del De Romita e del Paolucci non sembra essere regolare nella sua venuta nel Barese e nel- 1' Anconitano, mentre nel Veneto pare fosse una volta più comune ; \ . Dal Nero ne constatò 1' avvenuta nidificazione nei pressi di Verona il 5 maggio 1887. Delle altre località, la Liguria è quella ove meno di rado è stato preso. Acciden- tale in Sicilia ed a Malta ; non so di catture avvenute in Sardegna.

L' E. melanocephaìa è specie comune nella buona sta- gione nel S. E. dell'Europa nell'Asia Minore e nella Persia; sverna nel N. 0. dell' India.

64 -48. Euspiza aureola iPall.j

ZlGOLO DAL COLLARE.

Avventizia e rarissima per noi ; oltre i cinque casi già ria me annoverati di catture in Liguria, da Kizza a Sarzana, e quello più dubbioso a Brescia, debbo aggiungerne due nuovi : un maschio giovane colto nei pressi di Rovereto nel Trentino nell'ottobre 1898, che si conserva in quel Museo Civico, e che io ebbi per esame in carne ; ed un maschio adulto donatomi in pelle che sarebbe stato ucciso nei dintorni di Bordighera il 10 ottobre 1878.

Il conte E. Arrigoni cita poi altri quattro casi della comparsa della E. aureola in Italia : un maschio adulto 18 ottobre 189-4, e uno giovane, novembre 1901, entrambi nel Padovano (sua Collezione) ; un maschio giovane trovato 1' 8 settembre 1901 sul mercato di Udine dall'amico G. Vallon, esemplare che ho esaminato ; un giovane preso nel Veronese nel novembre 1902, che si conserva nella Collezione Carto- lari (Arrigoni, Man. Orn. ital.^ p. 391). Questi ne ha poi nvuto un quinto, cioè un maschio quasi adulto, preso alle reti nel Pistoiese il 18 novembre 1!105; lo vidi ancora vivo in gabbia il 14 gennaio 1906 ; si conserva nella Collezione della marchesa Paulucci. Pare che le comparse fatte da que- sta bella specie nell' Italia nostra avvengono tra il settembre ed il dicembre, cioè durante il passo autunnale.

La E. aureola è comune e nidificante nella Siberia e in tutta 1' Asia orientale temperata.

49. Euspiza luteola iSparrm.)

ZlGOLO A TESTA DORATA.

Dobbiamo al chiaro amico mio prof. Giacinto Martorelli la notizia della cattura di un maschio adulto di questa specie, propria all'Asia centrale, in Italia ; ciò avvenne nell'ottobre

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1896 a Dervio presso Como (" Avicula, ,, V, p. 131, iSiena, 1901 ). Per ora non risulta che siano note altre catture della E. luteola da noi, ma va rammentato che fu presa due volte suir isola di Helgoland, quella terra promessa dell'Ornitologo europeo.

50. Miliaria Frojer''^(P. L. S. Muli.) (ex Bellon.) Strillozzo.

Strillozzo, Strillozzo maggiore, Braviere, Petrone {Aut. Ital.) Predicatour, Ambroun, Tupin, Cantaris, Ourgai (Piem.) Cantabarl, Ciattaròn (Bass. Piem.) Miardoun {Vere.) Cantabari {Tortona^ Novi) Pradèr, Pradiroù, Pradireù, Màchet, Prioun, Pravòn {Lomh.) Prion (Pav.) Predèr (Bresc.) Tètà-raiss (Berg.) Pravòun (Milano) Prader {Cremon.) Spatzòn (Piac.) Pràdàr (Parm.) Petròn (Mocl.) Ptraun, Ptron, Pardir {Boi.) Stardan, Stordacc (Romg.) Stardiacc [Rav.) Brustolon, Strilozzo, Petàsso, Petàzzo, Petàz, Petonzo, Fiston, Strilozo (Ven.) Petàs, Sdamali, Sdrunàl^ Pucinarili {Friuli) Pionzon, Smeardón {Roveret.) Pioch {Feltré) Sdrunal, Trentacin- gliris {Cividalé) Pocvrkas, Strselj {Dalm.) Pitabla {Nizz.)

Sciattaron, Màtan, Ciataròn {Gen.) Ciattarun, Silun de montagna {Spezia) Stiaccione, Braviere {Lucca) Stiat- tardo, Stiattajone {Pisa) Lodola maschio, Stiattardo, Stril- lozzo, Spicchierone (Fior.) Schiattaione, Braviere {Firenze)

Schiozzo {Bient.) Sbraviere {Fucecchio) Sermollo {Casentino) Strillo {Ancona) Striglio, Strillo, Strillon,

(l) Come esempio della inutile confusione generata dalla rievo- cazione della X* edizione del '" Systema Natura ,, di Linneo (negando a quel grande il rudimentale diritto di correggere se stesso, come fece nella sua XII* edizione), abbiamo oggi per questa ben nota specie il nuovo e mirabolante nome di Etnberiza calandra calandra., L.

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Strillacchio {Marche} Strjozzo {Roma) Strigliozzu {Rieti)

Ciriro, Strillacchio {Jelsi) Cicerone, Strulacchio, Stur- làcchio, Storlacchio, Struàcchio, Strilacchio {Xap.) Cicirone {Bari) Frusone (Lecce) Stridula (Calah.) Ciciraru {Reggio, Calabr.) Ciceruni ObVaV. ) Ciceruni, Zizinon {Fai.)

Cicciallu [Petralia) Orgiali, Orgiali de denti, Cincirri a dentes, Macottu, Strilorzu, Dentice (Sard.) Petarón {Carlo- forte, Sarei.) Durraisa (Malt.).

Sedentario e comune ovunque in Italia, abbonda in modo notevole in Sardegna ; nelle nostre provincie settentrionali diventa erratico o parzialmente migrante.

E specie sparsa e comune nella metà occidentale della Regione Eurasica. Come le Lodble alle quali somiglia alquanto nei costumi, va spesso soggetto a varietà isabelline ed albine.

51. Emberiza Citrinella, Linn.

ZlGOLO GIALLO.

Zivolo giallo, Zigolo giallo, Ortolano giallo {Aut. Ital.)

Ambra, Giaunet (Piem.) Pajarina {Cuneo) Petit de vigne, Gianet {Aosta) Pajarina, Giaunè, Sia pajéra. Sia pagèa, Pagèa, Spagt'a {Jki.s.s. Piem.) Amer (Pinerol.) Terrazot, Pecit de vigna (.S«.s'a) Miarola (l'ere.) Majarda jauna {Nov.) Paièra, Sia paiéra {Tortona, Novi) Ver- direu, Spajardola, Spajard, Squajard, Squajardola, Smajard (Lomb.) Gialdon, Pajarana {Conioi Squajart (Bre.sc.) Pajurana (Berg.) Spaiarda, Ginldon {Vaìt., Mant.) Sma- jart {Cremon.) Spajard {Piac.) Spagias (Parm.) Spa- jard, Pajaron {Moti.) Pajarez, Urtlan pajarez iBol.) Pa- jariz {Vergato) Zal {Ce,'<ena, Forlì) Zul niuntan {l'av.}

Smegiàrdo, (ìirabrun {\'en.) Róssola, Tirasoldi {Capo- site) Smajarda {Veron.) Smajàrd, Smiard {Friuli) Verda {Bell.) Smearda {Trent.) Zaldarola (Mezzolomb.)

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Emmerling [Sette Comuni) JFaràsega {Feìtre}^ A^erda bella [Cadore) Smiardo {Sacile) Ortolan zalo, Squaiandóla {Padova) Meggia smeàrdola, Squajàrdola (Valsugana) Ginèura ( Val di Non) Amarot ( Val di Ledro) Smearda, Zaldina {Riva) Marizalda {Rendena) Cikùs, Zutac {Dalm.)

Sirron, Siga noustrala {Nizz.) Sia giana {Arenzano) Sia paggcBa {Gen.) Silo {Spezia) Zirla gialla {Lucca) Zivolo o Zigolo giallo {Fior. Pis.) Zigolo rapaio {Fior.) Ni/zola gialla, Setajola {Sen.) Pagliaresca {Valdich.) Pial- letto {Bient.) Pagliareccia. {Rieti) Ziola gialla, Palia- vesca [Marche] Vezzania {Ancona) Zivolo di testa gialla, Serramolle, Sermolla {Roma) Pettigiallo {Castel di Sangro)

Zicco {Nap.) Zivuiu o Ziulu giariiu {Sicil.) Ziulu gialla, Ziulu gialinu (Mess.) Zizù, Zio {Terran. Sicil.) ? Orgiali [Sard.) ? Karmec {Malt).

È specie sedentaria e nidificante ai monti nell' Italia centrale e settentrionale, ma in numero limitato ; diventa abbondante per immigranti all'epoche del passo, specialmente in quello autunnale, ma è assai meno frequente nel nostro mezzogiorno : il De Romita la dice accidentale in Puglia, ed è scarsa o rara in Sicilia ; e, per quanto 'a me risulta, manca affatto in Corsica e nella Sardegna.

Non tanto di rado si trovano da noi individui maschi dello Zigolo giallo con due piccoli e stretti baffi di penne color castagno sotto gli angoli della mandibola inferiore ; tali individui sono stati distinti dal Pophani col nome di Embe- riza citrinella var. Brehmi, Homeyer MSS. (Cfr. " Ibis, ,, 1901, p. 453, pi. 10). Più raramente vedonsi da noi individui con j^enne color castagno sparse sulla gola, mentre nel distretto di Orenburg in Russia lo Zarudny ha segnalato la cattura di esemplari nei quali la gola e la regione post-oculare era di un color castagno vivo, simile alla colorazione di quelle parti nella Emheriza leucocephala , l'unica differenza essendo che il bianco di questa specie era giallo come nei tipici E. Citrinella. Lo Zarudny avrebbe distinto tali esemplari col nome di E. Mol-

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lesoni'ì, ma li considera meri oasi di variazione individuale, forse afnvici ed indicanti un comune progenitore a quelle due specie (Ergà'nz. z. Oni. Fauna Orenh. Geb. p. 74, Orenhurg^ 1897, tradotto dal russo in Orn. Jahrb. 1902, p. 58j. Non potrebbe tale variazione interessante, invece di essere un fenomeno atavico, indicare la evoluzione di una nuova specie, od essere semplicemente un caso di ibridismo? Hartert (Vog. d. pala- arld. Fauna, p. 169) designa col nome di Eniheriza citrinella erythì'ogenys, Brehm, quale distinta sottospecie, tali individui, i quali secondo lui abitano la regione che dalla Prussia orien- tale si estende alla Siberia occidentale sino al leuissei e dal 64° Lat. N. sino al Turkestan, alla Persia e all'Asia Minore. E però un caso interessante che merita di essere meglio stu- diato. Tornando a tale variazione dello Zigolo giallo in Ita- lia, aggiungfrò che tali casi sembrano essere più frequenti nel Friuli, ed infatti l'ottimo Vallon nelle sue annotazioni annuali sulla Avifauna di quella provincia pel 1902 (" Avì- cula, 1903, p. 23) ci dice di aver avuto in quell'anno (autunno) tre esemplari riferibili alla var. Brehmi, ed uno che egli ri- ferisce alla var. Mollesonii ; ma dalla descrizione da lui man- datami non sarebbe tale in modo completo come quelli de- scritti dallo Zarudny e quello figurato dal Popham (;' 76/.s, ,, 1901, pi. 10). Appunto in questi giorni il Vallon mi ha fa- vorito per la Collezione italiana una E. Citrinella, maschio, uccisa ad Udine il 10 novembre 1904 che è nel caso sopra acconnato : il disotto delle penne della gola sono di color castagno, colore che non appare all'esterno per i margini ed apici gialli o ceciati di quelle penne.

52. Emberiza leucocephala, S. G. Gmel.

ZlGOLO (lOr.AROSSA.

Zia forastera (Lomh.) Ortolan de montagna ( Feron.).

Specie sparsa attraverso tutta l'Asia, boreale e centrale, che giunge da noi durante le migrazioni autunnali in modo irregolare, ma non è eccessivamente rara. Capita più frequeu-

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temente nel A'eneto, nella Liguria ed in Toscana. Non saprei su quali fatti l'Arrigoni basi l'asserzione sua che è più facile avere questa specie da noi nella primavera, giacche tutti gli esemplari da me esaminati erano stati pr^>si in autunno o neir inverno ; i nove che conservo nella Collezione italiana vennero colti tra il 20 ottobre ed i primi del febbraio, i più nel novembre, e lo furono a : Cremona, Mentone, Genova, Marradi, Prato (due), Firenze (due) ed Arezzo.

53. Emberiza Cirlus, Linn. (ex Aldrov.)

ZlGOLO NERO.

Zi volo. Zi volo nero, Zigolo nero, Cirio [Atit. Ital.) Zizi, Barbisa, Ziboula {Pieni.) Trasola grisa. Sia, Sia mon- tagnin-na (Bass. Piem.) Majarda neigra (Novara) Sia o Zia barbanegra, Ortolan spajardaa, Zioùn {Milano) Spa- jard-aed mountagna {Pav.) Sciai {Varzi) Spionsa spajar- dèra, Spionsa de mont (Bresc.) Spions {Piac, Parm.) Pajaron, Zivula negra {Mod.) Spionza {Mani.) Pasarez, Passarezz, Zul maren {Boi.) Pionza smajardada {Vero7i.) Piuca {Ven.) Zippo {Istria) Zizi, Pionsa smearda {Rove- ret.) Zigolo {Vicenza) Verda brutta {Cadore) Zi {Sa- cile) Cìa, Zia, Sia, Pionsa mora {Padova) Cikus brkas {Dalm.), Siga, Sirou {Kizz.) Sia nostra {Arenzano) Sia montagnin-na (Gen.) Silo {Spezia) Zi volo comime, Zigolo, Zigolino {Pisa) Zirla, Zirla nera (Lucca) Zi- golo, Nizzola [Valdich.) Zivola {Viterbo) Zigolo {Umbria)

Ziola {Ancona) Zita, Zi volo, Zigolo, Ziolo, Ortulan, Paiolo {Marche) Frisone fru-fru {Bari) Zivolo, Zivola, Pagliereccia {Roma) Zicco {A^ap.) Perruzza, Muziature (Calabr.) Zigulu {Rossano, Cosenza) Ziulu o Zivulu, Zi- vulu vavariscu {Sicil.) Zinzicula giarna {Cat. Sir.) Zizi {Castrog.) Zuinu {Modica) Jardinaru pettu russu (Girg.)

Zivula {Castelb., Pai.) Orgiali grogu, Macottu giannu, Zizi, Zingia, Pispanta {Sard.) Ortolan issued {Malt.).

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Comune e stazionario in Italia, anche nelle nostre isole, essendo uccello caratteristico della regione circum-mediterra- nea penetrante scarsamente nell'Europa centrale e nell'Asia Minore ; molti poi giungono a svernare da noi e più spe- cialmente nelle nostre provincie centrali e meridionali.

54. Emberiza Hortulana, Linn. (ex Gesn). Ortolano.

Ortolano, Ortolano giallo lAut. ita!.) Ortolan [Piem.) Terairola [Pinerol.) Liabrù [Brà) Liabèu [Alba) Ourtoulan, Trasola {Cuneo) Ortran, Ortranin, Nottuàn [Bass. Piem.) Ortran, Ortranin {Tortona Novi) Ortolàn, Ortlan, Ortolà, Tirabùs (Lomb.) Ortlaen {Pav.) Tirabùs (Bresc.) Ortolà (Berg.) Urtulan (Cremow. Vali.) Ourt- lan (Varzi.) Ortlan {Piac.) Ortlan {Parm.) Ortolanin [Mantov.) Urtlan, Urtlen, Urtlanen [Mod.., Boi., Romg.) Ortolan (Few. Friuli) Ortolam, Viazul, Viasugn, Duradì (Roveret.) Giuradif {Mezzolombardo) Ortolanel {Sacile) Ortolan, Duraldi {Padova) Ortolan {Trento) Ortolan, Ver- dolisa {Tesino) Zippo (Istria) Cikus rebac o planinski {Dalm.) Ortolan Ourtoulan, {Nizz.) Notoàn, Nuttuan (Gen.) Ortolan {Spezia) Ortolano {Tose, Roma) Zigolo, Ortolano, Verzania {Marche Ortolaro {Ancona) Ortolano, Urtulano {Nap.) Ortuano) {Bari) Muziature {Reggio, Calab.) Ortulan, Ortulanu {Sicil.) Jardinaru {Girg.) Ortulan [Malt.}.

Specie estiva e generalmente sparsa e nidificante in Ita- lia, più specialmente nelle provincie centrali e settentrionali, ma non ovunque ugualmente abbondante; lo è di più alle epoche del passo, specialmente durante quello primaverile. Nelle nostre provincie meridionali pare sia soltanto di passo. Sarebbe sedentaria in scarso numero in Sicilia, ove rimar- rebbe durante l'inverno; è mancante o molto rara in Sarde-

Ti- gna, da dove non ne ho veduti. Ha una sinonimìa scientifica abbastanza ricca essendo il recipiente di almeno una dozzina di nomi specifici.

L'^. Hortulana è sparsa attraverso la porzione occiden- tale della Regione Eurasica, giunge sino a Kobdo (Mongolia) e Gilgit (Kashmir); sverna in Abissinia.

55. Emberiza, caesia, Cretzschm. Ortolano grigio.

Sia. Sia muntagnin-na (Basso-Piem.) Sia (Tortona-Novi) Notoàn di mostasci (Gen.) Zigolo rugginoso (Marche) Ziuln niru (Mess.).

Specie rara e di comparsa accidentale in Italia; più fre- quentemente è stata colta nella Liguria. È singolare il fatto che da noi capiti nel!' inverno, cosi tra i cinque esemplari nella Collezione italiana uno è del 19 dicembre, un altro del 4 gennaio, due del marzo; vennero presi: quattro a Nizza e uno a Sinigaglia. Neil' ottobre 1903 ne ebbe uno a Udine, maschio semi-adulto, il Vallon ; vengo a sapere infine dal- l'amico Conte Arrigoni che nel R. Museo Zoologico di Roma si conserva un esemplare preso a S. Marinella, Lazio, il 2 maggio 1895.

Il suo '■'■habitat ,^ è il S. E. dell'Europa e l'Asia occiden- tale: sverna nel N. E. dell'Africa e nell'Arabia meridionale-

56. Emberiza Cia, Limi.

ZlGOLO MUCIATTO.

Zivol muciatto, Zivol de' prati, Zivola matta (Aut. Ital.) Fanèt, Fanin, Barbisa, Barbisin, Barbisoun, Terairola, Am- bra grisa (Piem.) Trasola de montagna. Zia (Cuneo) Sia, nostra {Basso Piem.) Vinaccina (Nov.) Zipp., Spionz (Vere.) Zia, Sia, Sièta, Ziott, Zion cenerin, Spajard cenerin

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(Lomb.) Sia, Spiounza (Pav.) Sipol, Zipp,, Frisa {Vali.) Spionzina {Como) Zipola, Zietta [Mendr.) Spions {Berg.) Zia {Milaìio) Spionsa de mont (Bresc.) Pionza montina, Zigheto (Veron.) Zio, Ciò, Ziga, Zioto (Yen.) Cip {Beli.)

Ziotta {JJaas.) Cipp (Friuli) Cia, Zia {Roveret.) Zip, Zippo, Lispo [Treni.) Pionza {Vicenza) Zilgnóch {Feltre)

Zipp (Cividale) Sia, Sióto {Padova) Cikus, Cikavac i Daini.) Zivola matta {Mod.) Urtlan d'prà {Boi.) Siga sendrona o sendrada, Siga cendrona {Nizz.) Sia nostra. Sia russa, Sia montagnin-na (Gen.) Silo d' inverno {Spezia) Mugiatto {Pisa) Zigolo o Zivolo muciatto (Pis., Fior.) Zigolo {Casentino) Nìzzola prataiola, Muciattola, Nizzola muciattola iSen.) Nizzola ( Valdich.) Zirla, Zirla muc- ciatta {Lucca) Zigolo mugiatto {Sesto Fior.) Nizzola ce- nerina (Sarteano) Ziola marina {Marche) Ziola monta- nara {Ancona) Zivola matta, Zivolo scuro, Pagliereccia {Roma) Ciurlo, Zicco, Ziccone (Xap.) Ziiilo (6'. Giov. in Fiore) Zivulu {Palerm.j Zinzola, ' Nzinzola, Zinzi- cula {Cat. Sirac.) Zivùla di montagna {Castelh.) Viziola, Zi ala fini ri nu, Ziulu {Mess.) Pispanta {Sard.) Ortulan sal- vagg, Quanal salvag {Malt.).

Questa specie è sedentaria in Italia, giacché nidifica sugi: Appennini e sulle Alpi, ma diventa comune soltanto nell'au tunno e durante l'inverno per la venata di molti d'oltr'Alpe Non è citata dalla Corsica ed è rara in Sardegna.

È sparsa attraverso l'Europa centrale e meridionale e nel l'Asia Minore; sverna anche nell'Africa settentrionale. E rap presentata da tre sottospecie nell'Asia centrale ed orientale

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5*7. Emberiza rustica, Pali.

ZlGOLO BOSCHERECCIO.

Pionzin (]''eyon) Zia da tordi, Strapassua [Gen.).

Giunge raramente da noi e quasi ' sempre nell'autunno, ma è stato preso anche nell' inverno, nella primavera e nel- l'estate; cosi conservo un'esemplare {Coli. ital. Ucc. n. 2587), maschio adulto, ucciso nei pressi di Nizza il 27 agosto 1884. Più spesso è capitato nella Liguria; oltre quelli già citati nei precedenti volumi sull'Avifauna Italica, noterò un bel maschio preso a Voltaggio (Alessandria) il 19 ottobre 1900 {Coli, iteti. Ucc. n. 3783), favoritomi dal dott. N. Camusso: quasi contem- poraneamente ne ebbe due, maschio e femmina, il Yallon a Udine.

Evidentemente giunge mescolato ai voli di zigoli mi- granti. E specie dell'Europa boreale orientale e vive in tutta l'Asia settentrionale.

58. Emberiza pusilla, Pali.

ZlGOLO MIXORE.

Strapassua {Arenzano) Pionzin {Veron.) Muciatto minore (Marche).

Anche questa è specie propria alla Russia orientale bo- reale e, a tutta l'Asia settentrionale, svernando nelle regioni centrali e meridionali di quel continente e nelle sue isole, come pure nell'Africa settentrionale. In Italia giunge alle epoche dei passi, ma irregolarmente, e forse non tanto di rado come si crede, giacché va facilmente confusa collo Zi- golo di padule o Migliarino [E. Schoeniclus.). E stata catturata un po' dappertutto in Italia anche nella Puglia ed in Sarde-

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gna. Oltre gli esemplari da me già citati, ne ebbi altri tre, tutti da Cremona, due presi alla metà di ottobre, uno alla metà del gennaio.

59. Emberiza Schceniclus, Linn.

JMlCI.IAKINO.

Migliarino, Ortolano dei canneti, Migliarino di padule (Ant. Iteti.) Passera d'iesca, Scrivan (Piem.) Sia mon- tagnin-na, Strapassua {Banso-Pìem.) Psi-Psi {Nov.) Pionza ( Vere.) Zia, Pionza, Spionza, Sia del capnsc negher, Zien (Lomb.) Passera dei cann, Zien (Como) Spiunz (Valt.) Ziott (Mikino) Spions de la larga (Berg.) Spionsina russa, Spionsina forestera (Bi'esc.) Spions {Cremon.) Spionzina {Mantov.) Miarèn (Mod.) Miarein, Zel. Pasra d'val (Boi.)

Zol, Zul (Boi. Rav.) Zul (Romg). Ciato, Ziàto, Siéto, Ciéto, Sélega palugana, Siàto megiarino o megiarolo, Siàto a beco sutilo. Ciò, Sio, Ciepp, Siato, Zia, Pionza (Few.) Piuca (Bass.) Giù, Gin (Friuli) Peùca (Feltre) Ciato de palù (Padova) Chiepa (Trev.) Cia (Bell.) Peonzo (Istria) Cikus vodar (Dalm.) Pionza (Roceret.) Zia de canna, Forazese (Trento) Zoparola, Ciato, Ziato {Vahuij.) Sigoun (Nizz.) Sia da canne, Sia boschinna, Strapassua (Gen.) Migliarino, Muciattino (Tose.) Nizzola di padule (Seu). Muciatto (Valdich.) Passerin d'acqua, Cacciafrusto ^Marche)

Ziola d'acqua {Ancona) Cannucciara (Rieti) Zivolo di palude. Ortolano d'acqua (Roma) Passarella e canne, Zicco de canne (Nap.) Frisone (Bari) Zivula di pantano iSieil.)

Ziulu di pantanu (Terran. Sicil.) Orgiali, Orgiali de is cannas, Orgiali de is cannissonis, Orgiali de is mostassus (Sard.). Ortulan tal sidra (MaltaK

Specie comune e sedentaria nell'Italia media e meridio- nale, particolarmente nei luoghi paludosi ove sono estesi e folti canneti ; sarebbe invece soltanto estiva in alcune parti

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dell'Alta Italia. Da noi è pure di doppio passo ed invernale. Una maggiore esperienza di questa specie mi fa ritenere che essa sia meno variabile di quanto molti ritengono; cosi in centinaia di esemplari esaminati ho trovato sempre il becco piccolo e prettamente emberizino. Variano più individualmente nelle dimensioni generali, senza però mai raggiungere quelle della specie seguente, ed in una serie numerosa si vedono, in- dipendentemente dall'età, sesso e località, individui più grandi ed individui più piccoli ; ma non credo sia il caso di distin- guere in questa specie una forma o rsizza piccola ed una. graìide, come altri hanno proposto ; parlo per l'Italia soltanto. Nell'Eu- ropa orientale Hartert riconosce due sottospecie distinte, al- tre due nell'Asia ed una nel Basso Egitto; di esse non ho ragione di occuparmi per ora, colla eccezione della E. Schoe- nicliis canneti (Brehm) forse uguale all'^. intermedia (Bp.) del S. E. dell'Europa, la quale, se è davvero distinta, potrebbe capitare anche in Italia.

La E. ScJìoenicliis è sparsa attraverso l'intera Regione Eu- rasica, penetrando nel N. 0. dell'India.

60. Emberiza palustris, Savi Passera di fabule.

Migliarino di padule, Ortolano o Monachino di padule {Auf. Ital.) Ortolan de palud, Passera di cann (Lomh.) Tettarais, Trida rais {Vali.) Spionson (Bresc.) Spions {Cremon.) Passera canera (Jlod.) Siàto, Ciato, Siéto, Ciéto Pionza, Sélega palugana, Siàto a beco grosso, Pionzon, Ciato de palù (Veìi.) Pionza (Rovigo) Siaun (Gen.) Passera di pa- lude {Bient., Pisa) Monachino di padule {Tose.) Zigolo (Lucca) Passaro i canne {Naj).) Zurlo (Bari) Pas- sar u di pantanu (Sicil.) Passaru di acqua (Mess.).

Specie ben distinta dalla precedente, caratterizzata dal becco pirrulino e dalle dimensioni generalmente maggiori ; nel colorito e nella biologia non differisce dall'^. Scho&niclus.

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Vive stazionaria in Italia in località adatte e specialmente in Toscana, in alcune delle provincie meridionali, ma più scarsamente, e nella Sicilia ; sembra mancare in Sardegna e nella Corsica, caso che merita però ulteriori indagini.

Neil' Italia settentrionale sarebbe estiva e nidificante in alcune provincie, ma nel Veneto pare essere anco sedentaria ed è stata presa nell' inverno ; è sempre assai localizzata. Mancano dati per poter dire se sia veramente migratoria; è certamente erratica. Fuori d' Italia è citata dalla Francia me- ridionale, e dalla Spagna. Debbo dire che non mantengo la opinione già da me espressa sulla impossibilità di separare la E. jit/rrhtiloYdes, Pali, del delta del Volga, dalla JC. palu- stri.s, Savi dell'Italia, baso questo mutamento di opinione so- pra un più esteso confronto da me fatto di esemplari tipici delTuccello nominato dal Pallas, provenienti dalle foci del Volga, con esemplari tipici dell' uccello nominato dal Savi, colti a Massaciuccoli ; nei primi le parti superiori, il grop- pone e le timoniere sono assai più biancheggianti, ed il bianco delle parti inferiori è più puro ; le dimensioni e la forma del becco però non differiscono sensibilmente ; il nostro uccello è sempre più scuro, ma varia in ciò, e posseggo un' esem- plare, maschio adulto, preso a Bari il 15 ottobre 1884 [Coli, ital. (Ice. n. 2G09j, nel quale le penne delle parti superiori ('dorso, groppone e timoniere) accennano ad essere biancheg- gianti ; molto meno però che nei tipici individui di E. pyrr- huloides dal basso Volga. Variano notevolmente in questa specie le dimensioni del becco, il quale pur conservando la forma pirruliua, alta, tozza e gonfia, è in certi intlividui senza distinzione di sesso, età o località, un buon terzo più piccolo che in altri ; tali individui, che hanno ricevuto più di un distinto nome specifico, sono a mio parere ibridi coll'i:^. iSchoe- niclus ; caso che non deve sorprendere, se anche relativamente frequente, visto le affinità morfologiche e biologiche delle due specie, le quali vivono inoltre spesso promiscuamente a con- tatto. In una serie di 31 individui che mi stanno innanzi solo 5 presentano caratteri intermediari nelle dimensioni del becco, che conserva però sempre il carattere pirrulino; sono

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tutti maschi e, con una sola eccezione, presi in Toscana. Va notato che nelle femmine della E. pahistris il becco è quasi sempre alquanto più piccolo che non nei maschi.

Per dare un' idea delle diversità di opinioni che esistono tra gli Ornitologi su questa singolare ed interessante specie, dirò che il dott. Bowdler Sharpe in quella vasta enciclopedia ornitologica che è il Catalogne of Birds in the British Mu- seum, XII, p. 473, London, 1888, mantiene per gli esemplari con becco pirrulino il genere PyrrTinlorhjjncha, da me propo- sto nel 1865 e poi abbandonato, e considera specificamente distinte la P. pahistris, Savi e la P. pyrrlmlo'ides, Pali. Il Dresser \ Birds of Europe IV, p. 241) considera la Eniberiza palustris del Savi specificamente identica all' E. ScJioeniclus, L. ritenendo distinta la forma E. pijrrhidotdes, Pali. L' Ar- rigoni {Man. Orn. ita!., p. 409 j ritiene la differenza di solo valore subspecifico e denota la specie in esame Emheriza schceniclus palustris. L'Hartert finalmente tratta bensì come specificamente diversi il Migliarino e la Passera di padule, ma, come fece pel primo, ha diviso la seconda in diverse sottospecie, separando così la E. pyrrhidmdes pyrrJiido'kles, Pali, dalla E. pyrrhuloides palustris, Savi.

La E. palustris oltre che in Italia vive, pure nel sud della Francia e nella penisola Iberica.

61. Calcarius lapponicus (Linn.)

ZlGOLO DI LaPPONIA.

Ortolano della Lapponia, Zigolo della Lapponia \Aut. Ital.) Ortolan foresto, Ortolan dei prà (Yen.) Pionza foresta, Ortolan dalla neve [Roveret.).

Uccello subartico e circumpolare, il quale capita in Ita- lia nell'autunno, irregolarmente, ma assai più frequentemente di quanto si credeva qualche anno fa, forse per le indagini ornitologiche ora tanto più estese nel nostro paese. Cosi nella

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Collezione italiana ne conservo non meno di dieci esemplari colti dairil ottobre al 12 aprile: a Vicenza (tre), a Milano, a Nizza, a Pistoia, a Firenze (tre), ad Arezzo. L'esemplare da Nizza iColl. Hai. Ucc, n. 2912j preso il 12 aprile 1886, è in abito nuziale completo; uno da Sesto iFirenzei è isa- bellino {Coli. dal. Ucc, n. 3916). Ne ho veduto poi diversi altri esemplari presi in Toscana e nel Veneto, onde non posso considerarla specie di rara comparsa da noi.

6S. Calcarius nivalis (Linu.

ZlGOLO DELLA NEVE.

Ortolano nivale. Ortolano della neve. Ortolano di mon- tagna, Zigolo della neve (Aut. Jtal.ì Ourtoulan bianch. Ambra dia fiocca {Cuneo) Ortolan de la nev {Lomh.) Urtlan d'ia neva (Mod.) Urtlan dalla nèiv {Boi.) Zul bianc (Rav.) Ortolan d'montagna (Mantov.) Ortolan de la neve, Ortolan bianco, Ortolan de montagna {Ven.ì Orto- lan de nev, Ortolan di montagne {Friuli) Osèl de la neve (Trento) Smearda bianca, Fine russo (Rovereto) Taloch (Agordo) Osello de la neve (Valsugara) Osel della neve (Ba.s.s.) Osel della neve (Cadore) Taloch bianco (Feltre) Siga de mountagna (Nizz.) Sia da neive, Sia da inverno foestéa (Geyi.) Zigolo della neve, Zigolo bianco (Tose.) Nizzola bianca (Sen.) Passero turco (Marche) Durais baida (Malta).

E cosa davvero notevole come questa specie circumpo- lare artica, che è certamente tra gli uccelli Passeracei quello che va più vicino al Polo Nord, rallegrando coi suoi trilli i ghiacci dello Spitzberg, della Terra di Franz Joseph e della Groenlandia boreale, giunga frequentemente in Italia ove io l'ho veduto in carne a Bari, e so che è slato preso a Malta! Non giunge però regolarmente ogni anno nell'Italia centrale, ma pare che così avvenga per le nostre provincie settentrionali.

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Negli anni rigidi si è veduto in branchetti nei dintorni di Firenze (San Cresci) ; giunge sempre nel tardo autunno e rimane parte almeno dell'inverno. Gli esemplari che conservo nella (Collezione italiana vennero presi tra il 10 novembre ed il 10 febbraio.

Non so persuadermi a separare genericamente questa dalla specie precedente, come molti fanno, compreso 1' illustre amico mio Salvadori. Il Hartert (Vogel. d. paldarlt. Fauna, p. 202), adotta per questa specie il termine generico Passe- rina, usato per uccelli ben diversi, e per seguire l'andazzo moderno, pel fatto che alcuni Ornitologi apaericani hanno scisso la ben marcata specie linneana, l'ha camuffata col nome di Passerina nivalis nicaìis (L.) ; la sottospecie alla quale ciò si deve sarebbe la P. nivalis Toicnsendi, Ridgw. delle sponde del mare di Bering, mentre specificamente distinta sarebbe il C. hyperhorens, Ridgw, delle isole centrali di quel mare.

(Lodole)

63. Melanocoryplia Calandra (Liun.) (ex Cresn.)

Calandra.

Calandra, Re die lodne (Pieni.) Calandra, Calandro, Lodlon [Bass. Pieni.) Rey di alouettes (Aosta) Calan- dron, Re de le sarlode (Lonib.) Re de sarlode (Prese.) Calandra, Calandrèna (Mod., Boi.). Calandron (Boi.) Ciur- léna, Calandra (Ravenna) Calandron, Lodolon (Veron.) Calandra, Calandron ( Ven.) Calandre (Friuli) Calandrin (Roveret.) Calandrona (Treni.) Lodola cantarina (Feltre) Calandria de Spagna, de Sipro, de Malaga, Filandrón de Spagna (Padova) Cevrljuga, Kotarka (Daini.) Calan-

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dra {Nizz., Hen., Tose.) Palandra (Sarteano) ]^eùda (Corsica) Calandrotto (Marche) Calandra, Calandrone (Roma) Calantra (Nap.) Calandrone (Bari) Calan- dra (f^cce) Calandra i('alabr., Mess.) Carannulu (Len- fini) Carannula [Modica] Calannira, Carannuloni, Calannaruni {Jerran., Sicil.) 'Ncuddarata (Petralia) Ca- rannula, Carannulu (Cat.) Calanniruni (Girg.) Calan- nula (Caltag.) Calandra. Calandruni (Palerm.) Calan- dria manna, Calandrioni, Calandra reale (Sard.) Calandra, Lodoa (Carloforte, ^Sard.) Calandra (Mali.).

La Calandra è specie comune e sedentaria nell' Italia centrale e meridionale, specialmente sul versante mediterra- neo, nella Sicilia e nella Sardegna ; è scarsa in Corsica e nella Liguria ; rara nella porzione 0(;cidentale delle nostre Provincie settentrionali ; più frequente, ma non comune, nel- l'Emilia e nel Veneto, ove avrebbe nidificato ed ove (dintorni di Mestre) è anche stata presa nel gennaio.

E specie propria all'Europa meridionale, all' Africa set- tentrionale ed all' Asia Minore. Nella Persia, nell'Afganistan e nel Turkestan vive una sottospecie affine M. calandra psammochroa, Hart.

6-4. Melanocoryplia yeltoniensis Forst.) Calandra nera.

Intorno a questa specie ho ben poco da aggiungere a quanto scrissi vent'anni fa {Avifauna Italica, p. 58, Firenze, 1886). Io non ho mai veduto un' individuo sulla cui cattura in Italia non cada dubbio, ma nella Collezione Magni-Griffi (ora nel Museo Zoologico universitario a Roma) è un' esem piare che dicesi essere stato preso nei dintorni di Sarzana nel 1868.

La M. ì/eltoniensis abita le steppe dei Kirghisi, tra il Volga ed il Turkestan ; e ben raramente s' incontra più ad occidente.

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65. IVIelanocoryplia sibirica (.T. F. Gmel ex Palli. Calandra siberiana.

Anche questa è specie più asiatica che europea, e pro- priamente delle steppe del S. E. della Russia, della Siberia occidentale e della Transcaspia. Da noi giunge ben di rado, eppure ai cinque casi rammentati nei due precedenti volumi dell' « Avifauna Italica » di catture avvenute nel nostro paese, debbo aggiungerne altre tre, cioè: un maschio adulto colto il 22 gennaio 1896 a Malagrotta, nei pressi di Roma, un esem- plare che sarebbe stato preso in Liguria nel 1869 (ex Coli. Magni-Griffi), questi due sono nel R, Museo Zoologico di Roma ; infine un maschio adulto catturato nel marzo 1896 nel Padovano, che si conserva nella Collezione Arrigoni a Monselice (Padova).

Non vedo ora ragioni per separare genericamente que- sta specie, isolandola così dalle altre Calandre.

66. Otocorys ''^^ alpestris (Linn.)

LoDOLA GOLA GIALLA.

Lodola foresta {Ven.) Lodola de la gola giala iVeron.) Lodla russa (Romg.) Calandruni svariu [Mess.).

E specie rara, di comparsa irregolare in Italia nelF au- tunno e nell'inverno, ed è stata presa in Toscana (anche men- tre scrivo 14. XI. 1904 ho saputo di un' esemplare trovato in questi giorni sul mercato di Firenze), in Puglia (Bari), nella

(1) Il termine generico equivalente Philammus, Gray, usato da Salvador! ha forse la priorità, ma quello di Eremophila, adottato re- centemente da Hartert, è stato diversamente applicato; preferisco, nel dubbio, conservare quello proposto da Buonaparte.

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Campania e persino in Sicilia; ma sono casi accidentali af- fatto. Ove capita meno raramente è nell'Italia settentrionale e specialmente nel Veneto; la vallata dell'Adige pare essere una delle vie preferite da questa Lodola circumpolare nelle sue irregolari discese al di qua delle Alpi, ed è, per quanto a me risulta, il distretto di Verona quello ove più spesso è stata colta nel paese nostro. Il Dal Nero, appunto nel Veronese, ne ebbe 5 dal 1879 al 1890, colti tra l'ottobre ed il gennaio.

Va notato che recentemente gli esemplari boreo-ameri- cani sono stati subspecificamente separati da quelli della zona subartica Eurasica; e siccome Linneo diede il nome alpestris ai primi, se viene confermata la differenza, i secondi (tra i quali sono i nostri) vanno distinti col nome di O. alpestris flava (Gm.). Nei confronti da me fatti trovai soltanto il becco alquanto più lungo in esemplari americani ; sarebbe poco.

67'. Amnioinanes cinctura Gouldi.

LOUOLA DEL DESERTO MINORE.

Sinora non abbiamo che un solo caso bene constatato della comparsa di questa specie entro la regione italica sul- l'estremo suo lembo meridionale, ed è 1' individuo avuto dal Wright a Malta nell'aprile 1867, che si conservava nella Col- lezione Dresser in Inghilterra, ove potetti esaminarlo nel 1882. E specie la quale dall' Arabia si estende attraverso 1' Africa settentrionale sino alle Isole del Capo Verde.

Recentemente il genere Ammoìnanes, le cui specie pre- sentano come tutte le altre Lodole, una notevole variabilità individuale costituente anche razze locali più o meno ben ca ratterizzate, è stato campo fej'ace delle gesta dei così detti " .<?p/?7fer.'? ,, , ed i giovani Ornitologi alla moda si sono dati con entusiasmo alla creazione di numerose "sottospecie,, con relativa trinomìa e con evidente danno alla chiara e veritiera interpretazione dei fatti. Oggi, dopo nini lettura attenta di quanto ha scritto in proposito l'amico mio Hartert nel recen- tissimo suo trattato sugli uccelli della Fauna Paleartica, io

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mi trovo assai imbarazzato a collocare quel!' unico individuo capitato a Malta, ed a dire se si tratta di una o dell' altra delle '' sottospecie,, che portano oggi i nomi di: Ammomanes phcenicura arenicola (Sundev.), A. phmnicura cinctura (Gould); A. phoenicura Zarudnyl {Hart) e A. phainicura phcenicura (Frankl). Una cosa posso però asserire con certezza, ed è che l'unico rappresentante del genere sinora capitato in Italia è splendidamente figurato dal Dresser [Birds of Europe, IV. pi. 234j.

68. Calandrella bradiydactyla (Leisl.)

Calandrino.

Calandrella, Calandrello, Calandrino {Aut. Ital.) Alo- uette [Aosta) Calandrina, Lodi {Lomb.) Gic-giac, Ca- landra [Vali.) Lòdolin [Mani.) Calandrin {Mod.) Calandrèn {Boi.) Lodolin, Totolin, Calandrin [Ven.) Ciarlina (Cimadolmo, Trevigiano) Lodola tamburèla {Veron.)

Lodule di campagne {Friuli) Lodolin, Lodolin foresto, Calandrin, Berluàto {Padova} Calandrina {Feltre) Lo- dolin, Calandrin, Calandrella {Roveret.) Cevrljugica (Daini.)

Piciona lauvetta, Ciourra {Nizz.) Rugnetta {Savona) Grivein (Arenzaìio) Terainha (Gen.) Calandrino, Calan- drello, Lodolino {Tose.) Lodola (/. di Giglio) Calan- drèna {Rav.) Calandrino, Strellacchino {Marche) Strel- lacchina (Ajicona) Calandrella, Lodolino (Nap-) Faldedda {Bari) Cucciardina (Calahr.) Calandredda (Sicil.) Qua- gliarina, Quagghiarina, Guagghiarina {Mess.) Ciciredda {Castrog.) Ciurlidda (Petralia) Cacaviola, Calanniredda {Terran. Sicil.) Calandrina, Taccaterra, Attaccaterra, Ter- raia, Callandriedda, Terajola {Sard.) Bilbla {Mali.).

Uccello proprio alla regione circummediterranea, erratico e scarso neP'Europa centrale; attraverso la Persia giunge sino nel Balucistan e nel N. 0. dell'India.

Se- lli Italia t' specie estiva e nidificante, più abbondante nelle Provincie meridionali e centrali comprese le isole, e la Corsica; in alcune località litoranee, alle epoche del passo e più spe- cialmente in quella primaverile, giunge numerosissima. Ge- neralmente i Calandrini giungono in Italia verso la metà di marzo e partono tra la metà dell'ottobre e quella del novem- bre. Come tutte le Lodole, questa specie presenta considerevoli variazioni individuali nel tono del colorito, nelle dimensioni generali ed, entro i limiti specifici, in quelle del becco.

69. Calandrella minor '^^ fCab.) Calanurixc j»ki. Pai.las.

Specie propria all'Africa settentrionale ed a gran parte dell'Asia, nonché al S. E. dell'Europa, che fa rare comparse in Italia. Oltre ai quattro casi di tale accidentale comparsa, già da me citati (Avif. Ital. p. 59, Firenze 1886 e Avif. Hai. p. 120 Firenze^ 1889), di cui uno, quello di Sarzana (mag- gio 1862) è alquanto dubbioso; debbo ora registrarne altri quattro, e questi esemplari (con due dei primi) si conservano nella Collezione centrale dei Vertebrati italiani qui in Firenze. Essi sono: un maschio ed una femmina presi nelle vicinanze di Nizza il dicembre 1900 ed il 14 dicembre 1901 i (\it. Ucc. 3819, 3886); un maschio preso a Grosseto il 16 gennaio 1900, notevole per avere le striature scure sul petto appena accen- nate, mentre ai lati del petto due macchie oscure rammen- tano quelle della (\ hrachydactjila, dalla quale però differisce per le dimensioni minori nonché per la forma del becco e dell' ala, caratteristica alla specie sotto esame {Cat. Ucc. n. 3765); una femmina uccisa a Sesto Fiorentino il 7 gen-

(1) Hartert {V(i(/. d. pah'iarkf. Fainui. i>. '21U) inette in quaran- tena il nome originale di pispoletta data dal I*allas a questa .sj)ecie, adducendo la ragione che vi potrebbe es-sere confusione col termine .specifico di uguale derivazione Spinólelta (che va corretto in Spipoletta) dato da Linneo ad xnVAlauda (|)OÌ Aìithus).

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naio 1903 {Cat. Ucc. n. 3957). I due precedenti, da Grosseto e da Bari, furono colti nel marzo. Come si vede questa specie capita da noi durante l'inverno, in epoca nella quale la co- mune C bradi ydactyla non si trova in Itiilla o iucomincia appena a farsi vedere nelle nostre prò vinci e meridionali. Ar- rigoni registra un'esemplare nella sua collezione presa nel Ve- neziano {sic) nel maggio 1894; mi permetto di dubitare della esattezza di quella data.

Nel 188G (Avif. Ital. p. 59) studiai accuratamente la qui- stione delle diverse forme di Calandrino con becco corto ed ala con secondari ed omerali brevi, e dopo un esteso confronto dei diversi tipi venni alla conclusione che, colla possibile ec- cezione della C. hcetica della penisola Iberica, le altre anda- vano a parer mio riunite sotto il nome di C. pispoletta, e venivo enfaticamente ad una tale conclusione per le forme distinte coi nomi di C. pispoletta ("Pali.) e C. minor (Cab.), che non possono in nessun modo essere separate. Oggi mantengo e confermo quella mia decisione; soltanto, persuaso dalle giuste ragioni date dal Hartert, adotto il nome di Cabanis; tanto più che recentemente anche Arrigoni {Man. Orn. ital. p. 371) cita ed enumera oltre la C. pispoletta, la C. minor tra le spe- cie italiane sulla fede del Dresser e basandosi appunto sul- l'esemplare da Malta, già da me studiato e che trovai non diverso dalle C pispoletta colte altrove in Italia.

Non intendo qui entrare nel ginepraio di forme appar- tenenti a mio parere, al tipo C. pispoletta o Diinor, che sono state mantenute distinte dall' Hartert nella sua recentissima opera, trattandosi di materiale per noi esotico.

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T'O. G-alerida '^ cristata i Linn. ex Aldrov.j Cappellaccia.

Cappellaccia, Lodola crestuta, Allodola cappelluta (Aut. Ital.) Lodnoun, Oupada, Lodna corridoura, Caplua (Piem.)

Lodola, Traciola, Cioffù (Ctineoi Parù'ia Sahtzz.) Prucia (Carign.) Capussina, Capellnniia, Lodra oapussina (Bass. Piem.) Lodoula capussena ( Varzi i Capussinna, Lodra capellina {Tortona, Novi) Calandra, Calandra ca- puzòl [Lonih.) Calandra (Bresc.) Calandra col capèus (Berg.) Lodola (Matitov.) Lodola del ciuf (Valt.) Lódla (Piac. Parm.) Caplóna, Calandra peznena, Lodla d' la ca- poccia (Mod.) Lodla dalla popla, Lodla da la pupla [Boi.)

Lòdla capluda {Romg.) Caplvita, Lodla {Ravenna) Capelóta, CapeMa, Lodola capeluda, Capehiga {Yen.) Lo- dule chapelude, Lódole chapelote, Chapelute, Lodi chapelate (Friuli) Capeluda, Capilua (Padova) Capellua (Istria) Bahnljaca, Kukuljaca, Uhoraca (Dalm.) Capelóta, Capellétta (Roveret.) Frallódola, Lodola dal ciuff (Trent.) Lodola da ciuffo ( Valsugana) Coupada, Oupada, Piola de vigna (Xizz.)

Lodoa [Savona, Arenzano, Spezia) Lodoà suffo (Gen.)

Cappellugola (Tose.) Lodola nostrale, Cappellaccia, Lo- dola cappellaccia, Gràcchiellaccia {Pisa) Allodola cappellac- cia, Lodola col ciuffo [Fior.) Ciuffetta, Pantiera (Sarteano)

Lodola cappellana [Grosseto) Cappellaccia (Elba) Ca- landra {(larfag.) Cappellaccio (Lucca) Lodola cappelluta [Lucca, Roma) Lodola {Ancona) Loaccia (Rieti) Lo-

fi) Hartert propone di tonmre ad usure la ortografia originale del Boie (\^'2S) sebbene errata, pel fatto che abbiamo un genere Ga- lerita, Fab. (1801) tra i Coleotteri; ed ha ragione (Vug. d. palìiarkt. Fauìia p. 22G).

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dola dal cappello, Calandra col ciuffo, Capparuccia {Marche)

Ciuffa, Merdara {Viterbo) Tappata, Calandrella {Cam- pobasso) Allodola cappelluta, Tuppusa {Jelsi) Monnezzara, Cucciàrda monnezzara {Nap.) Cocciarda {Bari) Cucu- ghia, Cucughiata {Puglie) Cucosa (Lecce) Calandruni, Ciciarune, Cùcugghiata {Calabr.) Lodona o Lodula fcupputa {Sicil.) Coccocciuta, Cucucciuta {Pai., Girg.) Cucucciu- tedda, Cùcugghiata (Mess. Cai.) Capiddina {Girg., Sir., Cat.) - Scurriviola, Curriviola (Castrog.) Cuccia (Terran. Sicil.)

Capuzieddu, Cuccuciuta {Modica) Calandra, Calannira (Casfelb., Mad.) Cuklaita rara {Mali.).

Specie comune e sedentaria nell'Italia tutta, compresa la Sicilia; secondo Salvador! sarebbe estiva per certe provincie nostre settentrionali; manca affatto in Corsica e nella Sarde- gna. La G. cristata è generalmente sparsa nell' Europa con- tinentale e manca nelle isole Britanniche.

Notoria tra gli Ornitologi è la grande variabilità indi- viduale di tutte le Lodole, nella colorazione e nelle dimen- sioni; ma poche di esse variano quanto la nostra comune Cappellaccia. La divisione di questa specie in " sottospecie ,, distinte con nome proprio, basate principalmente sul tono della colorazione e sulle dimensioni del becco, è a mio pa- rere una vera follia; eppure gli Ornitologi "alla moda,, della giovane scuola vi si sono dati all' impazzata, ed ora per la sola regione circummediterranea vediamo definite e nominate nell'opera recente di Hartert {Vog. d. palclarkt. Fauna p. 227) non meno di una diecina di " sottospecie ,,- e non parlo di quelle più propriamente asiatiche ed africane, del gruppo che circonda la iberica G. TheMce, Brehm, che sarebbevera- mente distinta.

Oltre la Galerida cristata cristata (L.) avremmo secondo essi in Italia la G. cristata meridionalis, Brehm; un' altra di queste forme, la cosidetta G. cristata senegallensis (P. L. S, Muli.), sarebbe stata presa in Sicilia secondo Sharpe [Cat.

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Birds Brit. Mus. XIII. p. 630), e quell' esemplare, raccolto dall' Oates, è nel Museo Britannico; mi affretto ad aggiungere però che l'amico Sharpe non la considera ora diversa dalla G. cristata.

TI. Chersophilus Duponti ( Vieill.)

LOJJOLA DEL DUPONT.

Il dott. Bowdler Sharpe ha separato questa specie dal genere Certhilaucla per l'unghia dell'alluce curva e relativa- mente corta e per la piccolezza della prima remigrante [Cat. Birds Brit. Mus. XIII, p. 525. London, 1890). È uccello della Tunisia, dell'Algeria e della penisola Iberica meridionale. Già il Malherbe {Faun. Orn. de la Hicile, p. 107j raccolse senza prove di fatto l'asserzione che questa Lodola era stata uccisa in Sicilia, Io pel primo ne ebbi un individuo autenticamente italiano, ucciso con Lodole panterane [A. arvensi.s) a Piom- bino) il 20 dicembre 1900 ; è un maschio, e lo ebbi fresco, inviatomi come varietà della Lodola comune {Coli. ital. Ucc. n. 3792j. Questo caso venne pubblicato a mia insaputa con data sbagliata, dal conte dott. E. Arrigoni degli Oddi (Atlante Ornitologico, II, p. 250. Milano^ 1902;.

T'S. Alauda arvensis, J-iinu (ex Frisch.j Lodola.

Lodola, Allodola maggiore, Lodola panterana, Lodola campestre, Panterana (Aut. Ital.) Lodna {Pieni.) Lo- dola, Traciola {Cuneo) Alouette des champs {Aosta) Lodoula, Lodna, Lodra, Grivéa {Basso Pieni.) Lòdra, Lo- dola, Lodna (Tortona^ Novi) Strobioun {Carig.) Lodola, Lodana, Odola, Serloda {Lomh.) Sarloda, Ciorlana {Bresc.) Lodola, Odola, Odola de campagna {Valt.) Lodula ( Varzi, Cremona) Lodola {/'iac.) Lódla {Parm.)

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Lodla {Mod.) Calandra {Mani.) Lodla, Spéppla, Giaron {Boi.) Lòdla, Starlaca (Romag.) Starlaca {Ravenna) Lodola, Lodolon, Giarda {Ven.) Alòdola, Calandron, Odola {Fadoca) Lódule {Friuli) Lodola {Istria) Cevrljnga, Mrknljica (Dalm.) Calandra, Cialàndra {Treni.) Gourieu {Nizz.) Ciattarun {Savona) Grivea, Grivea de Corsega, la cosidetta A. cantarella, Bp. {Gen.) Mignarda (Spezia) Lo- dola, Lodola buona, Lodola reale, Lodola di passo, in collina, Lodola buona panterana, al piano (Pisa) Lodola panterana, Panterana, Pantera, Pantiera {Fior.) Lodola, Lodvacchio, Lodracchio, Lodolacchio (Lucca) Lodola vera {Fucecchio) Cucciarda [Elba) Peùda (Corsica) Allodola panterana (Sen.) Lodola buona {Valdich.) Lodola, Lodola canterina, Lodola di passo, Lodola di montagna, Cantarella {Roma) Tarragnola ( Umbria) Sterlacca {Ancona) Calandra, Lodola, Sterlacca, Strellacca [Marcile) Nodula {Rieti) Allodola ( Viterbo) Calandrella (Jelsi) Cucciarda, Terragnola {Nap.) Terragnola (Bari) Taragnola (Lecce) Cucciarda {Campobas., Calabr.) Adulidda, Lodicca, Lodana cicciruni (Cat.) Calandruni (Mess.) Calaunuroni (Caltag.) Lo- nora, Lodina iTerran., Sicil.) Lodula (Modica) Calan- driedda, Calandria, Chilandra (Sard.) Aluetta, Aluet (Malt.).

Sparsa ovunque in Italia, stazionaria e abbondante, anche nelle nostre isole ; questa specie immigra pure da noi in numero sterminato ; i passi di queste Lodole forestiere sono in ottobre e novembre e nel marzo ed aprile. I caccia- tori sostengono, come fanno del resto per tante altre specie, di saper distinguere le Lodole di passo da quelle paesane, ed il Buonaparte ha voluto in certo modo confermare quella credenza distinguendo specificamente col nome di A. canta- rella la nostra Lodola sedentaria. Ma tale distinzione non regge e non è stata accolta che da pochi Ornitologi anche in questi tempi di analisi e sminuzzamento feroce. Il fatto è che variabili come sono tutte le Lodole nessuna supera in

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ciò r ^. arvensis , si tratta ben inteso di variazioni indivi- duali che perdono ogni valore quando si passano in rassegna numerose serie di individui da l(»calità diverse ; esse interes- sano specialmente il colorito o, per essere esatti, il tono di esso, ma, entro certi limiti, le dimensioni generali e sopratutto quelle del becco variano pure. Fu dunque con piacere che lessi quanto ha scritto in proposito l' Arrigoni [Man. Orn. Hai. p. 364 e nota) lieto di essere con lui su ciò in perfetto accordo. Tra le variazioni locali relativamente frequenti va ricordata quella meJan'ica che non di rado s' incontra tra le Lodole della campagna romana, che offre un singolare pa- rallelo con quelle della Quaglia e del Beccaccino, le quali vennero perciò specificamente distinte {S(/n(jeeus Lodomoì e Gallinago Sabinei), molto a torto. Del resto oltre alle T^odole chiare e quelle scure fnon al punto di costituire melanismoj ed ogni possibile gradazione tra i casi estremi, come nelle altre specie di questa famiglia sono frequenti i casi di albi- nismo più 0 meno completo e sopratutto di isabellismo.

Il Hartert {Vog. d. paJaarkt. Fauna, p. 246. Berlin, 1905) opina che in Italia la Lodola residente vada subspecificamente distinta e chiamata A. arcensis cantarella, Bp. ; e ritiene che la forma tipica che egli designa come A. arvensis arvensis, L. giunga da noi immigrante per svernare. Mi duole di non essere del suo avviso, ma sinora non mi è riuscito riconoscere due forme nettamente caratterizzate tra le nostre Lodole pan- terane, mentre, ripeto, le variazioni individuali sono infinite in questa specie.

7'3. Alauda gulgula, Fraukl.

LoDOLA MINORE.

Nella mia Avifauna Italica, p. 67, nota, Firenze, 1886, sotto la rubrica della A. arcensis, richiamai l'attenzione dei Colleghi in Ornitologia su di una Lodola non molto diversa nel piumaggio da individui della comune specie ora citata.

ì»l .

ma straordinariamente più piccola ; eccone le dimensioni a confronto di quelle di una Lodola comune del medesimo sesso di dimensioni medie {Coli. ital. Ucc, n. 2189) :

Alauda arvensin, femm. uorinale.

Foligno

Luug. tot.

0.180 mm

Ala

0,120 »

Becco a fronte,

0.010 »

Tarso

0.026 »

Coda

0.07G »

Alauda femm. nana, Firenze

0.135 mm.

0.087 »

0.011 »

0.024 »

0.055 »

Questo individuo pigmeo, ma con becco relativamente lungo e sottile, venne preso a S. Cristina presso Firenze il 12 novembre 1882 e si conserva nella Collezione italiana iUcc. n. 1986); è una femmina adulta e l'ebbi in dono fresco ed in carne dai fratelli Bucciolini, col[nti dalla sua notevole piccolezza. Era unico e nei ventiquattr' anni da allora tra- scorsi non ne ho veduto altri simili. Scrivendo nel 1886 io dubitavo fosse un esempio isolato di nanismo della A. arven- sis, e dissi che nel caso si rinvenissero altri esemplari simili meritava forse di essere considerato specie distinta ; onde pre- posi per esso, con le debite riserve e accadendo di trovarne altri, il nome di A. nana. Ora ho ripreso a studiare il caso singolare rimasto isolato, e valendomi della maggiore espe- rienza in materia e delle recenti migliori pubblicazioni in Ornitologia, mi è sorto il dubbio che la piccola Lodola di S. Cristina potesse essere un'esemplare smarrito della diminu- tiva Lodola asiatica A. gulgula, Frankl. (alla quale va unita VA. coelivox, Swinh.), sparsa nell'Asia centrale e meridionale e specialmente nella Cina e nell' India, Pienamente d' accordo cogli amici Sharpe (Cat. Birds Brit. Mus. XIII, pp. 566, 575. London^ 1890) e Oates (Fauna Brit. India, Birds, II, p. 326. London, 1890), che tra V Alauda arvensis q V A. gul- gula la sola differenza sta nelle dimensioni notevolmente minori di quest'ultima, che presenta poi le stesse variazioni nel co- lorito e^ entro certi limiti, nelle dimensioni, della prima ; aggiungo che 1' esemplare di S. Cristina coincide perfètta-

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mente nelle dimensioni con quelle date da Sharpe per 1' A. gtilgula, e così pure nei caratteri più salienti del colorito, cioè la quasi assenza di strisce scure sui fianchi e la tinta più chiara delle cuopritrici interne dell'ala ; ma, ripeto, il colorito nelle Lodole, trattandosi di tono, non ha gran valore. Del resto, parlando dell' A. giilgula, Oates dice esplicitamente : " Colorito così uguale a quello dell'i4. arcensis da non richie- dere una descrizione a parte. Difterisce per essere costante- mente più piccola ,,. Dunque parmi di non eccedere riferendo l'esemplare di S. Cristina alla Lodolina asiatica, sempre colle debite riserve, e notando che in quell' esemplare il becco è alquanto più sottile che non negli individui di A. gulyula (var. scura) dall' India coi quali 1' ho confrontato. Il Hartert che vide e studiò poi questo esemplare interessante, è per- fettamente concorde meco nella sua determinazione. Sarei però molto imbarazzato a riferirlo ad una più che ad altra delle sei sottospecie riconosciute dal citato amico, VA. gulgula es- sendo, ripeto, variabile quanto 1' A. arvensis. Come mai sia capitata nella provincia di Firenze è una delle stranezze mi- gratorie che sappiamo male spiegare, ma delle quali abbiamo parecchi esempi. In ogni modo è un caso assai interessante.

7*4. Lullula arborea (Limi, ex ^Villuo;ll.). Tottavilla.

Tottavilla, Allodola dei prati, Mattolina, Covarello, Lo- dola arborea {Aut. Ital.) Loduin, Ludvigh, Taragna, Su- biaròla {Pieni.) Loudoulinna Loudnin [Cuneo) Qaplina {Alba) Petronella, Lodrin (Baas. Pieni.) Turlo, Odola de crap, Lodovigh, Lodiich, Sarlodi (Lomb.) Tùrli, Turlo, Odolin de crap ( Valt.) Lodolì (Berg.) Lodoik, Sarlodi (Bresc.) Loduisch {Cremori.) Lodula {Varzi) Lòdola (Mani.) Lodlen'na {Ptac, Parni.) Ludlèn, Ludlèna, Lodletta, Cutùi {Mod.) Lodla di pra, Lódla d' pré, Lo-

03

dleina {Boi.) Calandra {Ravenna) Berlua, Calandrili {Ven.) Calandra, Merlongato {Veron.) Berluato [Bass.)

Calandra {Bell.) Calandrai {Friuli) Angiola {Feltre) Calandra nostrana {Cadore) Belluato, Berluato, Berinato, Barluato, Lodolin {Padova) Barinato (Rovigo) Lodolina {Istria) Pitalja viduljaka, Vidulinka (Dalm.) Ràdola, Lodola {Trentino) Lau vetta {Nizz.) Petronilla (Arenzano)

Collaeto (/Savona) Petronella (Gen.) Lodoin {Spezia) Piturlo {Garf.) Lodolina (Sesto fior.) Lodolicchio, Lodo- lino (Sarteano) Bonicola {Pisa) - Bonicola, Mascolina, Lodola mattugia, Lodolino, Tottavilla (Fior.) Piturlino {Lucca) Lodolicchio, Lodola di passo {Elba) Lodola (/. di Giglio) Penda {Corsica) Covilello, Trullora (Sen.)

Lodolino (Casentino, Valdich., Marche, Ancona) Lodla, Starlaca (Romag.) Sorluica (Rieti) Covarello (Umbria)

Allodolina, Coarella {Viterbo) Tuttuilla, Tottavilla (Roma) Cuarella, Covarella, Cuvarella {Nap.) Picchi- chiera (Bari) Cucciarda (Lecce) Calandrella, Cucugghiata (Calabr.) Cncugghiatula, Passera di boscn, Calandredda, Passareddu di voscu (Mess.) Tuvittola (Cai.) Ludanedda (Girg.) Calandredda d'arvulu (Castelh., Castrog.) Tuvit- tula, Currintina (Terran., Sic.) Linguinedda surda (Mo- dica) — Lonara cantaredda o cantatura, Londria (Palerm.) Calandria, Calandrina, Accuccadita, Calandriedda, Chilandra {Sarà.) Chilandrina (Sass.) Cuklaita {Mali.).

Specie comune, stazionaria, nidificante ai monti e colli in tutta Italia, comprese le isole ; giunge immigrante nume- rosa nell' autunno e sverna nel piano.

Anche per la Lidlula arborea., che è variabile quasi qwanto le altre Lodole, il Hartert riconosce diverse sottospecie euro- pee ; esse sarebbero tre, oltre la forma tipica, resideiiti nel- l'Europa settentrionale ed invernali da noi. La nostra forma residente non ebbe però ancora un nome, grazie tante. Una

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quarta forma sarebbe propria all'Alia. Aggiungo che non ho saputo trovare due forme separabili tra i moltissimi esem- plari italiani di questa Lodola esaminati.

La L. arborea vive in tutta Europa, nell'Africa setten- trionale e neir Asia occidentale.

MO TA. CILLIDu^

[Pispole^ Cutrettole)

7*5. Anthus campestris (Linn. ex Briss.) Calandro.

Spippoletta, Pispoletta, Allodola o Lodola dei campi, Calandro [Aut. Jfal.) Stroubioun, Piourousa, Cerlach (Piem.)

Curetin, Terenn-a, Lodrin [Bass. Pieni.) Titro, Curren- tin, Térénna (Tortona, N^oci) Piossa (Lonib.) Gicgiac [V'alt.) Gazzettina {Como) Sguisetù {Berg.) Sguisetù {Bresc.) Piossa (Cremon.) Sguissettina {Mantov.) Lòdla {Piac. Parm.) Spiplon, Spepla, Calandra {Boi.) Fiston foresto, Gambalonga {Ven.) Calandròn (Fritdi) Tordina foresta {Padova) Passera marina {Roveret.) Fiston, Gambalonga {Trento) Zvrljinka, Cirlinkavac, Gi- ricinka {Daini.) Pioulin {Nizz.) Grivea {Savona) Ciarla {Gen.) Spia di Ortuan {Spezia) Ciurletto, Ciur- lettino, Avina {Pisa) Calandro {Bient. Fior.) Uccello- dolo {Fior. Chianti) Re di Lodole, Lodolino, Lodola pic- cola {Casentino) Sarlodi {Signa) Ciurlodi {Sesto Fior.)

Corriere, Corrisodo {Sen.) Corri-corri {Flba) Peùda {Corsica) Lodolicchio (/. di Giglio) Gerla, Spioncella {Hoina) Babbusso, Spioncello {Marche) Strellacchino {Ancona) Cepollàro, Calandrone, Cucciarduola, Cepollara

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{Nap.) Code-lenghe (Bari) Currentnni [Calahr.) Cii- rintuni (Sicil.) Currintina, Spagnulettu {Cat.) Curin- tina [Castrog.) Curintinu {Modica) Lodina pispisa {Oirg.) Pispoledda, Fanfarroni, Fanfarrone, Pispanta, Calandria {Sard.) Bilbloun {Mali.).

Uccello estivo per noi, e nidificante in luoghi adatti, tanto nelle isole che sai continente ; ma è assai più abbon- dante alle epoche del passo e specialmente durante quello primaverile. Qualche individuo si trova in Italia nella seconda metà di novembre, ed è stato ucciso presso Roma nel gen- naio, ma sono casi rari; ritengo erronea l'asserzione che questa specie sia comune durante V inverno in Corsica.

È sparsa in quasi tutta la Regione Eurasica; nella sta- gione invernale penetra nel cuore dell'Africa e nell'Asia me- ridionale.

"76. Anthus Ricliardi, Vieill. Calandro forestiero.

Titro, Currentìn, Térènna [Tortoìia, Novi) Bovarot de brughera (Lomb.) Gic-giac, Sguizzetta di gamb lungh {Vali.) Piossù (Bresc.) Tordinou [Ven.) Gambalonga, Fiston foresto {Padova) Calandri n {Friuli) Tordinon {Roveret.) Trepteljka ostrugasta {Dalm.) Cros Pioulin {Nizz.) Ciarla grossa {Gen.) Spepla furastera {Mod.) Cepollàro gruosso, Sitolo montagnuolo, Sitolone {Xap.) Curintuni furasteri {Sicil.) Calandria, Calandriedda a bieco fini {Sard.) Bilbloun salvagg {Mali.).

Questa bella specie è rara, ma non rarissima, in Italia, ove giunge irregolarmente nell'autunno e rimane anche l'in- verno. Dei nove esemplari nella Collezione italiana, quattro vengono da Cremona, uno da Como, uno da Udine, uno da Busalla (Genova) e due dalla Toscana ; presi tra il 9 settem-

9(;

bre ed il 25 ottobre. Non ne vidi mai dalla Sardegna. Pare che rare volte abbia nidificato da noi, e Vallon ne ebbe un nido con 4 uova presso Pordenone il 12 maggio 1884. È comune nell' Asia settentrionale ed orientale e sverna nel mezzogiorno di quel continente e nel N. E. dell' A.frica.

Una forma più piccola, mera sottospecie, la rappresenta nell'Asia centrale e meridionale.

"7*7. Antlius pratensis (Liim. ex Charlet.) Pispola.

Spipola, Prispola, Pispola {Atit. Itaì.) Vainèta, Vai- nèta d'i camp, Vainètà d'I mèi, Ovina [Piem.) Grasseta, Ouvinna {Ciineo) Ouvina, Vainetta, Sisi, Sisì da pra, Sisì da prou (Bass. Piem.) Turdin, Sisì da pra {Tortona, Novi)

Vinaseina, Vit-vit {Ossola) Lodula at montagna (Vi- gezzo) Guzzetta, Gussetta, Guzzettina, Gussettina, Sguz- zetta, Sguisseta, Sguissetina {Lomh.) Sguizzetta, Ghizze- tin {Vaio.) Cié-cié {Como) Sguiseta {Berg.) Sguisseta {Bresc.) Guizzetta (Cremoìi.) Guzzettin {Pav.) Gaz- zétta (Vigev.) Sguissetta {Mantov.) Scira, Pispola {Varzi)

Sguizzetta {Piac, Parm.) Spiplèn, Spiplèna, Spipetta (Mod.) Giaron, Spepla {Boi.) Speppula, Spiplon ^Romg.\

Speppula, Spepula {Ravenna) Speppul (Cesena, Forlì) Scozzèta, Sguzzèta {Verg.) Fista, Fistaròla {Ven.) Sguseta {Veron.) Fista piccola {Cadore) Uite, Fiste (Friuli) Zhit {Feltre) Zivo, Fisto (Istria) Smigica, Fista blatarita {Dalm.) Guigna, Vigna, Guignetta ilìove- ret.) Vit, Fist {Trento) Sista, Fista, Vita {Valsugana)

Pioulin {Nizz.) Si-sì de monte (Arenzano) Sbi-sbì {Savona) Si-sì da pra {Cen.) Sjjia dee quagie, Fifina (Spe- zia) — Prispola (Garfagn.) Prispolino, Mangia botte, Pri- spola (Pisa) Pispola (Fior.) Prispolino iBient.) Pi- spolino (Sesto fìorent.) Pispola, Tordina, Babbusso (Val

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dich.) Pispolo {S. Gimignano) Babbusso {Arezzo, Umbria, Ancona, Roma) Peùda {Corsica) Babbusso, Tordino, Pispola {Marche) Sitolo, Cucciarduòlo {Nap.) Spinzidd {Bari) Calandrella e chiami. Nzuzù {Calabr.) Ziveddu, Zivedda {Mess.) Vispisedda {Modica) Fitì {Giarrè) 'Nzinzicula {Cat.) Lodana cantatura iCat., Pai.) Pri- spanti de campu, Pispanta (Sard.) Pespus tal giargir, Tis {Malta).

Da noi è comune e sedentaria ; nidifica ai monti nelle Provincie settentrionali, ove sembra essere generalmente estiva; scende al piano durante 1' autunno e sverna nella media e bassa Italia e nelle nostre isole insieme a moltissimi immi- granti d'oltr'Alpe.

L' A. pratensis è sparso attraverso la Regione Eurasica ed è stato preso anche nella (xroenlandia meridionale.

'78. Antlius cervinus (Pali.) Pispola gola rossa.

Guizzetta bastarda {Cremon.) Sguseta foresta {Vei'on.} Pista foresta, Tordina picola foresta {Ven.) Pista, Pista foresto {Padova) Trepteljka rusogrla {Dalm.) Pioulin de mountagna, Pioulin [Nizz.) Si-sì da glia russa {Gen.) Pi- spola gola rossa o pancia rossa {Tose.) Pispola {Fior.) Babbusso gola rossa {Ancona) Spinzidd papalino {Bari) Nzuzù {Reggio Calabr.) Zivedda pettu russu, Zivedda coddu russu {Sicil.) Tis ahmar {Mali.).

Debbo confermare quanto scrissi intorno a questa spe- cie sin dal 1886, che cioè essa è assai meno rara in Italia di quanto si crede ; si può dire che in alcune provincie è di passo quasi regolare tanto nell'autunno come in primavera. È scarsa in Sicilia e non ne ho veduto dalla Sardegna. Da

!)S

noi sarebbe esclusivamente uccello di passo. UÀ. cervimii> è specie comunissima in tutta l'Asia boreale, svernando nel mezzogiorno di quel continente; nidifica anche nell'Europa N. E. La sua diffusione è simile a quella della specie pre- cedente, ma spostata ad oriente, giungendo essa quasi rego- larmente nella parte occidentale della Regione Boreo-Ame- ricana.

'7Q. Anthus trivialis (Linn.i

Prispolone.

Pispola maggiore, Prispolone {Aut. Ital.) Vainèta {Pieni.) Pipì, Ouvinua {Cuneo) Ouvina, Vainetta, Gras- setta, Turdin, Titro, Spia da Nottuan {Jiass. Piem.) Tur- dinna {Tortona^ Novi) Doùrdina {Ossola) Dordina, Ai- guina, Iguina, Tordina {Lomh.) Guina {Berg.) Durdina {Valt.^ Mani.) Aiguina, Dordina {Bresc.) Doùrdina {Cre- mori.) — Doùrdina {Pav.) Sira {Varzi) Torden'na {Pioc, Parm.) Turdèna, Spiplèn {Mod.) Prèspla {Sassuoìo) Sturdeida {]^ign.) Rudleina (PavuUo) Spepla, Tordina grossa (Zocca) Turdeina {Boi.) Turde'na {Ravenna) Spipola {Vergato) Tordina ( Few., Poles.^ Trentino) Dordin {Friuli) Pitaréla {Bell.) Tordina {Bell.j Feltre) Pitarola {Cadore) Dordine {Cividale) Pliska iDalm.) Piola, Pioulin {Nizz.) Spia de Nottoàn {Gen.) Pagiaissa {Spe- zia) — Prispolone {Pisa., Fior.) Pispolone [Casentino) -- Tordino {Sen.) Pispolo, Pispolone (»S'. O intignano) Tordina {Valdich.) Aguina {Lucca) Peùda {Corsica) Spipulon {Cesena, Forlì) Ficitola, Faiola {Umbria) Tordino, Pi- spola, Babbusso {Marche) Lodolino (Siìiig.) Favarella {Ancona) Tordino ( Viterbo) Grassinale, Turdinu {Bari) Ficetola {Campobasso) Migliarino {Nap.) Silise (Ros- sano, Cosenza) Fra vetta {Catan.) Nzuzù {Reggio Calabr.)

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Zividduni {Mess.) Re delle Linguinedde {Sictl.) Liu- guinedda sarda, Linguinedda cantatura (Fai.) Pispanta {Sard.) FarfaiToni iCagl.) Pespus tal giargir {Malta).

Si trova comune in Italia tutto l'anno, giacché è estivo e nidificante nelle nostre provincie settentrionali ai monti, invernale nelle provincie centrali e meridionali; diventa spe- cialmente abbondante durante i due passi, e più, pare^ du- rante quella autunnale che s' inizia nell'estate ; scarseggia però nelle isole. È specie soggetta a variare nelle dimen- sioni.

Abita specialmente la Regione Eurasica occidentale, non giungendo, pare, nell'Estremo oriente : sverna nell'Asia me- ridionale e giunge allora anche nell'Africa australe. Nell'Asia orientale lo rappresenta 1' affinissima sottospecie A. tri via! is macidatus. Jerd.

80. AnthUS Spipoletta ' (Linu.; (ex Ray) Spioncello.

Fossaccio, Pispola di padule, Spioncello {Aut. Ital.) Veinèta d'èva, V. d' mountagna, V. d' gias (Piem.) Gras- seta da èva {Cuneo) Vainetta, Sisi d'acqua, Sisi d' aegua {Bass. Pieni.) Uizzetta (Vere.) Sisi d'acqua {Tortona., Novi) Vit-vit, Guzzetta, Vinascina, Svita {Ossola) Svit- Svit [Nov.) Gussettoun, Guzzeton, Sguissettoun , Svit, Guzzetta, Spionci, Spionza {Lomh.) Guzzettóun [Milano)

Guzzettón {Pav.) Guzzettòon {Vigev.) Sguizzeton, Didudél {Valt.) Sguissisù {Bresc.) Guizzeton (Cremon.)

Sguisseton {Mantov.) Spiplèn, Spépla, Spepla d'val {Mod., Boi.) Rudleina {Pavullo) Sguizzetta {Mir.) Spippulón

{1) Hartert ritorna alla erronea ortografia oli Linneo e chiama questa specie in forza dei jDrecetti della cruda priorità spinoleUa: ■doveva adottare anche il maiuscolo iniziale!

100

iRaienna) Spiplina [Vergato] Spepula de valli (Cesena, Fori}) Fistoli {Ven.) Sguseton {]'eroìi.) Fistàzza {I\(- dova) Zhitón (Feltre) Uitatt (Friuli) Fista granda [Cadore] Guitta (Monfalcone) Fista {Dalm.) Sgnsèton ( Vittorio] Fistone [Bell.) Guignaz, Gnigna grossa. Fi- sta grossa [Roveret.) Pioulin d'aiga [Xizz.] Si-Sietta [Aren- zano] Sbi-sbi [Savona) Si-sì [Geti] Panigaèo [Spezia)

Fossacchio, Fossajone []*is.) Fossaccio, Pispola della neve [Fior.] Fossaccio, Fosso ( Valdich.) Prispola [Lucca)

Fossacchia [Fucecchio^ Fiesole) Babbusso [Umbria] Gerla scura [Roma] Sitolo, Situlo vaccaro (Nap.) Zivedda di pantanu (Sicil.) Sivedda di paatanu [Pai.) Yispanta, Pispanta de riu (Sard.) Tis salvagg [Mali.].

Nidificante sui nostri monti, anche in Sardegna (con- servo una femmina che era accoppiata, uccisa il 25 giugno 1898 sulla vetta del Gennargentu) ; abbondante soltanto lungo le nostre Alpi. D' inverno scende al piano, ove è rag- giunto da immigranti : è perciò anche di doppio passo. Non è però generalmente comune, e scarseggia nelle provincie meridionali e nella Sicilia.

Varia talvolta nelle dimensioni. Ho poi una femmina [Coli. ital. Ucc. n. 3657) singolarissima, poiché rammenta nel fondo bianco delle parti inferiori l'esemplare figurato in se- conda linea dal Dresser [Birds of Europe, III, pi. 140), ma è diversa da tutti gli individui di A. Spipoletta da me esa- minati ; corrisponde in certi caratteri coli' .1. pennsi/hanicus (Lath.), ma i confronti eseguiti mi hanno persuaso che non è quella specie, presa però già due volte a Helgoland. Si di- stingue specialmente dall' A. Spipoletta in abito corrispon- dente: per le dimensioni minori, pel bruno più rossiccio delle parti superiori, e per le macchiette scure, piccole e ben definite del petto. Venne presa alle reti a S. Cresci (Firenze) il 24 aprile 1898.

L'.l. Spipoletta è propria all'Europa centrale e meridio- nale, e all'Asia occidentale: giunge d'inverno nell'Africa

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settentrionale. Tre sottospecie più o meno distinte la rappre- sentano nell'Asia orientale e il citato A. pennsylvcmicus nel- l'America boreale.

81. Antlius obscurus (Lath.i Spioncello, marino.

Spioncello oscuro o settentrionale {Aut. Ital.).

Questa specie poco diversa nell'aspetto, molto diversa nei costumi dalla precedente - della quale forse non a torto è stata ritenuta una mera sottospecie vive lungo il lito- rale marino nel N. 0. dell'Europa; in Italia fa rare com- parse. Dopo i quattro casi della cattura dell'^A. obscurus in Italia (Malta, Coirsica, Genova, Carmagnola), da me ricordati sin dal 1886^ non ho più saputo di esemplari presi nel no- stro paese. Come già scrissi [Avif. Italica, p. 141. Firenze, 1889) io non divido i dubbii espressi dall'amico Salvador! sulle comparse di questo Spioncello da noi, e molto meno quelli sulla esatta determinazione dell' esemplare ucciso a Carma- gnola.

Secondo Hartert, il quale li ha esaminati, i due esem- plari conservati nella Collezione italiana del R. Museo Zoo- logico di Firenze (da Carmagnola e da Genova) appartengono alla forma scandinava, nella quale, in abito nuziale, le parti inferiori diventando rossigne conservano le macchie scure sui fianchi; è stata distinta col nome di J^. Spipoletta littora- lis, Brehm.

Una forma singolare dello Spioncello marino è stata re- centemente scoperta nelle isole Faroer, distinta come sot- tospecie dall'Hartert col nome di A. Spipoìetta Kleinscìimidtìi.

10-2

83. Budytes cinereocapillus(Savi)

Strisci A.ioL A.

Cutrettola gialla, Cutrettola di primavera, Cutrettola capo-cenerino, Strisciajola {Atif. Jfal.) Balarinna, Bonarinna {Cuneo) Buarin-na, Buarinn-a giana, Gianetta, Bavarinna gialda, Bàlenn'a giana {Bass. Piem.) Buarinna giana, Gia- netta [Tortona, Novi) Buarina, Pradireu iValt.) Gial- dirola, Piss-piss [Ossola) Squassèn, Squass-còv da vali (Mod.)

Pria [Treviso) Bricè (Veron.) Coacassola, Cassola [Ca- dore) — Zaletta, Boarina (Padova, Rovigo) Scassacoda [Istria)

Ovcica [Daini.) Creo [Uoveret.) Buvaréna [Ravenna)

Buaréina [Boi.) Boarena [Cesena, Forlì) Boarina gialla [Ancona) Peracia giauna [Xizz.) Gianetta [Cen.) Boa- rina [Spezia) Strisciajola [Toscana) Strisciajola (Lucca)

Codazzinzola, Boarina ( Valdich.) Prispola (/. di Giglio)

Pispola (Umbria) Pappamosche mas,, Verrìnea fem. (Nap.) Giallinedda masculu (J/es.s.) Vispisedda (CVi.s^e/ò.)

Pispisa vizzitana [Pai.) Coetta, Madiscedda, Merisceda [Sard.) Cnrisarida (Sassaì'i) Giarnell, Kappamosch [Malt.).

Specie prettamente estiva per noi, o per essere precisi per l'Italia continentale e per le parti settentrionali di quella peninsolare, ove nidifica, in località adatte, in abbondanza, colla curiosa eccezione del Trentino ove è di comparsa ca- suale. Nel rimanente del nostro paese la Strisciajola si presenta numerosa alle due epoche del passo, ma non rimane l'estate.

Giunge da noi alla fine di marzo, ed il suo passo au- tunnale s' inizia alla fine di luglio e continua durante l'a- gosto. Sarebbe S])ecie circum-mediterranea svernante nell'Af- frica.

Va notato come il dott. Enrico Azzolini, il quale ha fatto uno studio minuzioso e completo delle lìudijtes italiane, tra

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molte altre osservazioni ne ha fatte alcune dimostranti al- l'evidenza la diversità che passa tra le Strisciajole e le Cutti; nomi assai ben scelti dal Savi perchè onomatopeici, espri- menti cioè il canto: strisciato, lungo, a base di r e che si può esprimere con « uiì'vr » , nelle prime ; brevissimo, accen- tuato e senza r nelle seconde, espresso con « uii ». Ma an- cora più importante è il fatto rilevato dall'Azzolini che nelle Strisciajole le ali sono arrotondate e trasparenti, come egli, 1' esprime; mentre nei Cutti sono appuntate e rigide. Caso interessante che egli in seguito a minuziosi confronti su esemplari adulti esprime colle seguenti cifre, che danno la media differenza in ^\^ tra la remigante più lunga (2^^) e quella più corta ( 10^) della mano ad ala chiusa per le diverse specie :

^ . ... ^ B. melanocephalics, 30. 96 "/o otriscia]ole s . . ^-, „„

f B. cinereocapillus, di. yd »

Catti

Io non entro in maggiori particolari su questo impor- tante argomento, perchè si trovano nello studio sui Budytes dell'ottimo Azzolini ^') , il quale ha voluto usarmi la rara cortesia di comunicarmi il suo manoscritto prima di darlo alla stampa. Basti dire per conchiudere che la diversità nella forma dell'ala e la conseguente differenza nel volo, è tale da servire al pratico per distinguere le specie.

Colla moderna confusione generata dalla ignoranza del giusto concetto della « specie » e dall' abuso che si va fa- cendo della mal definita, « sottospecie », riesce consolante ed istruttiva la conclusione alla quale giunge il dott. E. Azzo-

B.

citreolus . .

. 32. 53 »

B.

fìacus . . .

. 32. 64 »

B.

borealis . .

. 34. 4L »

B.

Rayi . . .

. 35. 37 »

B.

plumbeiceps

. 36. 44 »

(1) AzzoLi.Ni, Enrico. Budytes italiani (Strisciajole e Cutti). Pub- blicazioni del Museo di Rovereto (Trentino) N. 42. Rovereto 1906.

1U4

lini in seguito al suo accurato e completo studio delle nostre Budytes ; egli ci dice: « esse sono bensì forme molto affini, ma fra l' una e l'altra vi è sempre una divisione netta; ci sono mai collegamenti, o passaggi, da una all'altra ». J]d egli viene a tale conclusione in seguito ad estesi confronti non soltanto sn esemplari preparati, ma, e sopratutto, su esemplari viventi, nei quali i caratteri specifici e quelli in- dividuali sono ben più ovvi che non nei primi. Va ancora rammentato che tutte le specie nostrali di Jhtdytes (e con ogni probabilità anche quelle esotiche) presentano serie pa- ralelle di abiti stagionali, di età e di sesso; e se gli indivi- dui assolutamente adulti dei due sessi giungono ad essere molto simili nei colori, tutte le specie hanno un'abito autun- nale, un'abito primaverile ed una veste chiara giovanile, che si potrebbe dire bianca, per la quasi assenza del giallo carat- teristico; veste che assai assomiglia a quella autunnale dei non assolutamente adulti. Ed anche qui il dott. Azzolini di- chiara: « Ma siano adulti non tipici, o giovani, le specie sono perfettamente distinguibili una dall'altra.

Sharpe ha dato soverchia importanza alla fascia soprac- cigliare, ritenendola carattere specifico; sta in fatto invece che non ha alcun valore in quel senso, giacché tutte le spe- cie possono avere ed hanno effettivamente in uno dei loro abiti fasce sopraccigliari ; io lo ritengo un carattere atavico, posseduto dal capostipite delle Budytes^ al quale capostipite, a mio parere, si avvicina di piii il B. flavus, che le ha sem- pre e nell'abito definitivo le conserva. Minor valore avrebbe poi il colore delle dette fasce sopraccigliari, il flavismo es- sendo frequente e comune a tutte le specie del genere.

L' amico mio carissimo E. Hartert nel monumentale lavoro che sta compilando sulla Avifauna Eurasica, non mi pare sia riuscito a sbrogliare la matassa intricata delle Bu- dytes, considerate da lui sottospecie del Ji. /lavtis, che io pure ritengo capo-stipite del genere; ma volendo adottare la di- visione in sottospecie sarebbe, credo, meglio partire dalle due forme sopra citate cioè delle Strisciajole con la specie pre- sente a capo, e delle Ctdt) con il II. /laois jilla testa.

lOó

83. Budytes melanoceplialus (Licht.) Strisciamola capo-nero.

Cntrettola capo-nero, Catti capo-nero, Catrettola capi- nera {Atif. Ita!.) Bricè da la testa negra [Veron.) Boa- rina foresta [Trent.) Minist, Pliska zuta o crnoglava {Dalm.) Balainha da testa neigra {Gen.) Strisciajola capinera {Pisa) Ballerina [Garf.) Beverina o Boarina turca {Marche) Boarina gialla {Ancona) Pappamosche capignora {Bari) Giallinedda testa nira o niura {Mess.) Vispisa di sciumi {Gastelb. Mad.) Pispisa carbonara {Pai.) Pispisa o Vispisa di ciumi {Girg., Castelb.) Obrosc {Maìt.).

Colla eccezione delle Puglie e della costiera orientale della Sicilia ove apparisce regolarmente tutti gli anni al- l' epoca del passo primaverile, fine marzo, aprile e anche maggio, mista alle specie congeneri ed ove non può dirsi scarsa questa specie ben distinta è rara in Italia. Non ho veduto esemplari catturati nell'Alta Italia, ma mi consta che durante la primavera è stata presa scarsamente quasi ovunque altrove, da noi. Nel passo autunnale sceglie evi- dentemente altra via giacché qui non si vede, o ben di rado ; dubiterei molto che abbia nidificato nelle Madonie in Sicilia, come è stato asserito.

Il B. mélanocephalus è specie del S. E. dell'Europa, del- l'Asia occidentale e centrale e del N. E. dell'Africa; sverna nel!' India e nell'Africa orientale.

Come ho già notato è su esemplari di questa specie col carattere atavico delle fasce sopraccigliari bianche che è stata fondata, in parte, la pseudo specie B. paradoxus, Brehm, e su altri con fasce sopraccigliari gialle la non meno malfondata

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P>. .imnthophrys, Sharpe; onde a mio parere quei due nomi vanno cancellati dal Systema Avium e relegati nella sinoni- mi-i del />. itielanocephaluft e in parte del />. horealis.

84. Budytes flavus Limi, ex Gesn.) Cittì

Cutti, Cutrettola gialla {Aut. Ital.) Boarina, Ballarina, Ballarina verda, Pouvrina (Piem.) Balarinna, Bouarinna [Cuneoj Balarina, Buarin-na, Buarinna giana, Gianètta, Bavarin-na gialda, Balèn na giàna {Basso Piem.) Vaccherina (Xof.) Gialdirola, Piss-piss {Ossola) Buarinna giàna, Gianètta {Tortona^ Xovi) Boarina, Ballerina, Boarota (Lonib.) Buarina, Pradireu ( r«Z^) Boari [Berg.) Boari delle basse. Boari, Squassacli, Spassaci! (Bresc.) Bouvalena da prà ( Voghera) Buaren [Cremon.) Boarina zalda [Mantoc.) Boarèn'na {Piac, Parm.) Squassén, Buarèna, Cova-longa, 8quass-còv da vali [Mod.) Batt-còva iCasinalho) Buareina zàla {Boi.} Boarina, Boarina giala (Veron.) Montagnin (Trevis.) Boarola zhala (Bell.) Codascassola {Sacìle) Pacéch [Feltre) Coacassola zhala, Coacassola bella {Cadore) Boarina ^ Padova, Pockjo) Boa- rinato. Scassola, Boarina zala, Boariuàto zalo, ]\Iacaco ( lew.)

Pastorèle zale, Bandule {Friuli) Boarina zala, Zaletta (Polesine) Boarina {Roveret.) Sbinzacoa (.Vori) Kii- -garle, Kuvogelle {Sette Comuni) Basserschiss {Terragnolo)

Squassacoa, Spazzacoa {Trentino) Pliska utaz o pasti- rica (Ikdm.) Peraca giauna, Peracia giauna {Xizz.) Gia- metta {Cen.) Boarina {Spezia) Batticoda gialla, Striscia- jola {Casentino) Cutti, Anguinella, Strisciaiuola (Pisa) Batticoda, Cutrettola gialla, Cutti, Cutti giallo (Fior.) Codinzinzola, Codatremola gialla {Sen.) Bestiavolina ( Bient.)

Codazzinzola, Boarina ( Val di Chiana) Batticoda, Co- dazinzera iSarteano) Prispola (/. di diglio) Ballerina

107

gialla {Gaì'f., Lucca) Pispola, Pispola gialla (Umbria) Guzzi, Guzzi, Codetta gialla di primavera {Roma) Boarena gialla [Cesena, Forlì) Boarina gialla, Guzzi {Ancona) Gialletta, Boarina, Parapecore gialla, Guardapecore, Beverina, Godatremola gialla {Marche) Pappamosche, Gassarinola (Nap.) Gurissola {Capri) Pappamosca, Gialluidd {Bari) Gucciumaneddra, Cucciumandeddra, Scuscie (Lecce) Pi- spisa, Gatusara {Reggio^ Calabr.) Giallinedda {3fess.) Zin- znla o Pispisa di primavera {Cat.) Vispisa di primavera {Modica) Vispisa, Vispisa giarna {Castelh.^ Mod.) Pi- spisa virritana {Pai.) Pispisa giarna {Girg.) Merisceda, Goetta, Madiscedda {Sard.) Goetta groga {Cagl.) Culi- salida {Logudoro) Curisarida iSass.) Kappamosch, Giar- nell, Cappamosch {Mali.).

Il Budytes flcivus giunge da noi in aprile regolarmente ed abbondante, seguendo da vicino il B. cinereocapillus ; è incerto se qualche coppia rimanga a nidificare nelle nostre Provincie settentrionali ; ripassa nell'autunno, primi d^agosto, settembre e primi di ottobre, meno copioso che non nella primavera, seguendo ancora il B. cinereocapillus. Estivo per l'Europa, sverna in Africa. Ha una colonia staccata nel- 1' Estremo Oriente, estiva nella parte N. E. dell'Asia, pene- trando nell'Alaska ; svernante nell'Arcipelago Malese.

Ritengo ora che il B. beema (Sykes) sia una semplice varietà del Gutti comune, non specificamente e neppure sub- specificamente separabile da esso ; non di rado vedonsi da noi maschi adulti del B. ffavus con tutti i caratteri coi quali si volle distinguere prima nell' India e poscia in Europa tale varietà, che per l'Italia è stata distinta dal De Romita, dal Salvadori e da me, con relativi dubbi (Cfr. Giglioli, Primo Resoconto inch. orn. in Italia, III, p. 503. Firenze, 1891), Arrigoni (Man. orn. ital. p. 312) la distingue tuttora coi nomi Motacilla /fava beema.

Il B. flavus non è soltanto sistematicamente il tijjo del genere (da taluni a torto messo in disparte), ma si potrebbe

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ritenere come anche tipo morfologico di questo gruppo di Motacillidi. Esso è caratterizzato specialmente per la costante presenza nel maschio adulto di una fascia sopraccigliare ben marcata, usualmente bianca, ma che può essere anche più o meno tinta di giallo. Ora nel B. flatu.s, che io ritengo essere la forma attualmente più affine al capo-stipite dei Budytes, che doveva essere provvisto a mio parere di fasce sopracci- gliari ben marcate, ed ancora più in specie affini del gruppo, è stata data, a mio credere, soverchia importanza alla presenza od all'assenza, allo sviluppo ed al colore delle fasce soprac- cigliari, carattere che in individui assolutamente adulti delle varie specie del genere, anche in quelle caratterizzate dalla sua assenza, può comparire come semplice atavismo ; minor importanza va poi data allo sviluppo maggiore o minore di tali fasce sopraccigliari, e meno ancora al colore bianco, gial- liccio o giallo che possono acquistare. Nelle femmine e nei giovani le fasce sopraccigliari sono quasi sempre presenti in tutte le specie di Biidytes.

Dopo questo è quasi inutile aggiungere che anche pren- dendo a considerare i soli maschi adulti di alcune specie di Budytes non è sempre cosa facile al non pratico il distin- guerle ; onde i nomi volgari distintivi e quelli dati su eti- chette in esemplari conservati in raccolte scientifiche, sono spesso sbagliati. Solo uno studio accurato delle epoche dell'ar- rivo e della partenza di questi uccelli eminentemente migra- tori, dei loro costumi osservati in aperta campagna, del loro canto e voci di richiamo, ed il confronto di individui viventi od appena uccisi, può fare costatare le vere differenze che esistono tra le diverse specie o forme di Budytes non solo nei maschi adulti, ma nelle femmine e nei giovani nei vari abiti che assumono ; il risultato di questi confronti va poi confer- mato mediante la determinazione fatta con ogni possibile accuratezza, dell'area di nidificazione di ciascuna delle specie o forme distinte. Un tale studio ha fatto, come già dissi, il mio amico dott. Enrico Azzolini, durante vari anni di mol- teplici ed accurate osservazioni eseguite all'aperto a S. Cresci, nelle vicinanze di Firenze, ove è grande il passo dei BudyteH,

10!)

arrivando a risultati positivi che egli ha ora pubblicato e che per sua cortesia ho in parte utilizzati in questo mio volume.

85. Budytes Rayi, Bp. ^*^

CUTTÌ TESTA GIAIXA.

Cutrettola testa gialla, Cutrettola del Ray {Aut. Ital.) Gianetta cu de setrùn {Gen.).

Specie estiva nel lembo occidentale dell'Europa, sver- nante nell'Africa occidentale; ha però il suo « habitat » più esteso nell'Asia orientale e centrale, giungendo alle provincie S. E. della Russia e svernando nell'i^sia meridionale e nel- l'Africa orientale.

Per noi è rara, di comparsa affatto avventizia; capita alle epoche del passo, più facilmente in Liguria che altrove. Il B. Rayi si stacca alquanto dalle altre specie congeneri; ma ha l'ala stretta e lunga dei Catti.

Nella Collezione italiana ne conservo quattro esemplari {Cat. Ucc. n.i 938, 2041, 2042, 2219): il primo è un maschio adulto quasi in abito primaverile completo, che ebbi in cam- bio dal Museo Zoologico della R. Università di Genova^ venne preso nei pressi di quella città e preparato dal fresca da L. De Negri, manca la data di cattura; il secondo ed il terzo, maschio e femmina, vennero colti a Sestri ponente (Genova) il 27 aprile 1879 ed il 1 ottobre 1880 (questo con un compagno) ; 1' ultimo, pure femmina, fn colto il 25 feb- braio 1881 nelle vicinanze di Nizza.

Spesso sono stati creduti appartenenti a questa specie esemplari del B. flavuSj affetti da flavismo e perciò con fasce sopraccigliari gialle.

1 II nome specitìco campe.sti'is recentemente ..oplicato a questa specie, venne data dal Pallas nel 1776 ad un Cutti la cui descrizione si applica meglio al giovane del B. flavus.

ih)

86. Budytes borealis Suudev.)

Cittì capd-scuro.

Cutrettola boreale, Catrettola caposcuro (Auf. Ital.) V Coa Cassola, Boarola (Bell.) ? Boarina, Boarinato (Ven.) Boarine ultime (Rovereto) Pliska zelenka (JJalm.).

Abbondante in Italia nel passo primaverile, ma arriva usualmente dopo il B. cinereocapiìhis ed il B. fJavui< : nella provincia di Firenze si vede giungere nell'aprile e ai primi del maggio.

Non credo sia stato trovato nidificante da noi ; ripassa in scarso numero nell'autunno, in ottobre; cioè dopo le due specie sopra citate. Dei resto questa specie vien spesso con- fusa col B. cinereocapillus e talvolta anche col />'. meìanoce- phalus; è però stata presa ovunque in Italia, specialmente in primavera e ciò per l' ovvia ragione che in quella stagione i maschi adulti più facilmente si distinguono; io la ritengo specie di doppio passaggio regolare in Italia. Il />'. horealis, come lo indica il suo nome, è uccello estivo per l'Europa e per l'Asia boreali; sverna nel mezzodì dell'Asia e nell'A- frica.

Sotto i nomi di B. paradoxus, Brehm e di B. xantho- phrys (Sharpe) si sono a torto registrati come esemplari di specie distinte, individui di />. horealis col carattere atavico di fasce sopraccigliari rispettivamente bianche giallastre o gialle, più o meno distinte; io conservo diversi esemplari in quel caso nella Collezione italiana e ne ho veduti altri.

Abbiamo già veduto che quelle due supposte specie, che vanno assolutamente cancellate dai nostri elenchi, sono an- che in parte fondate su esemplari del B. melanocephalus.^ mostranti i medesimi casi di atavismo.

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87*. Budytes plumbeieeps, Azzolini

CUTTI CAPO-PLUMBEO.

Dobbiamo la scoperta di questa bella, robusta e, per me, ben distinta specie, alle lunghe e pazienti osservazioni del dott. Enrico Azzolini, appassionato e strenuo studioso degli uccelli in vita ed all'aperto e non meno abile nei confronti di Gabinetto.

Il B. plumbeieeps fa le sue rare e non regolari comparse nel Pian di Sesto-fiorentino alla fine del passo dei Budytes anche nel maggio inoltrato ; ripassa, ancora in scarso numero, nell'autunno, fine settembre e ottobre. Per ora, per ragioni ovvie, non sappiamo nulla intorno alla sua distribuzione, ove nidifichi ed ove sverni. I primi individui di questa specie vennero avvertiti dall' Azzolini nel maggio 1899. Ne tolgo la descrizione abbreviata dal Ms. del dott. E. Azzo- lini, descrizione controllata da un'accurato esame di una mezza dozzina di esemplari conservati nel E,. Museo Zoologico di Firenze e nella Collezione Azzolini.

Il maschio assolutamente adulto, in primavera, ha capo e cervice di un bel color plumbeo, che diventa un poco più scuro sui lati della testa, mai nero neanche quando man- cano le fasce sopraccigliari ; penne auricolari punteggiate di giallo-verde. Parti superiori di un bel verdone olivastro quasi uniforme che si tinge di giallo verso il groppone ; parti in- feriori tutte di un bel giallo carico, mai splendido come nel B. pavus, e talvolta freddo (quasi fosse velato di verde), come nel B. borealis ; gola tutta gialla con contatto immediato col plumbeo dei lati della testa. Sul petto si vede spesso una grande collana nerastra, fatta al solito di sette macchie, ma che pare unita per il modo in cui sono tenute (nel vivo) le esuberanti penne ; del resto macchie nerastre che fanno col- lana e scudo pettorale vedonsi su tutte le specie di Btidytes, ma in questo caso la collana, quando c'è, è più unita e cospi-

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cua. Le fasce sopraccigliari possono mancare ; quando vi sono son corte e, nel vivo, ridotte lineari ; usualmente bianche, sono talvolta tinte di giallo pallido. Non diverse da quelle delle specie congeneri la coda e le ali ; queste hanno in modo tipico il taglio caratteristico dei Cuttl. L' aspetto di que- sta specie vivente è singolare: guardata di fronte rammenta, una Rondine per il becco breve e più ancora per la testa piatta che si allarga subito dopo il becco, per gli occhi re- lativamente piccoli, per la esuberanza di penne intorno al collo, che appare corto, rientrato e portato in modo che vi è una linea sola dal becco alla spalla ; mentre l'aspetto unito, sericeo e morbido delle penne ribadisce il confronto sopra espresso. Il becco è corto, robusto ; i tarsi sono larghi, ne- rissimi, il piede relativamente piccolo e tozzo.

La femmina adultissima, in primavera, ha il plumbeo del capo velato di fulvo-olivastro, che tinge pure le parti superiori, rischiarandosi verso il groppone. Le parti inferiori sono di un giallo più o meno velato da una tinta rossiccia, carnicina sul petto e sulla gola. Le fasce sopraccigliari sem- brano essere costanti, ma sono brevi, terminando in una sfu- matura subito dietro all'occhio ; sarebbe pure costante la col- lana pettorale scura, formata da sette macchie sfumate, sempre staccate.

Il maschio vecchio, in -autunno, mostra il capo e la cer- vice di un color cenere olivastro, il dorso verde scuro che diventa più chiaro sul groppone. Le parti inferiori sono di un giallo pallido svanito. La femmina vecchia, nell'autunno, presenta un residuo di fulviccio-olivastro sul capo; il grop- pone e sopracoda lavati di verde chiaro, che diventa più cupo- e velato di bruno sul dorso. Gli orli delle remigranti e cuopri- trici e delle timoniere sono più o meno tinti di giallo. Gola bianca, collana pettorale con macchie ben divise e macchia più larga sotto, nel mezzo ; il rimanente delle parti infe- riori sono bianche tinte di giallo, e di leggero carnicino mat- tone ai lati del collo.

I quasi adulti nell'abito chiaro autunnale hanno le parti su^ieriori di un bigio cenerino chiaro ; un po'di fulvicpio sulla

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fronte, dorso un po' più scuro, groppone cenerino chiaro, le penne come quelle del sopracoda marginate di giallo-verdo- gnolo. Sopracciglia bianchiccie, corte, ma ben marcate; auri- colari bianche con puntini bigi. Le parti inferiori sono di un bianco sericeo, attraversato sul petto da lieve collana sfumata, carnicine e tinte di giallo pallidissimo sull'addome e sotto- coda. Remiganti e timoniere brune ; le remiganti secondarie allungate e le cuopritrici dell' ala marginate di giallo pallido. Il dott. Azzolini fa un confronto minuzioso tra il B. plumbeiceps ed il B. borealis, che sarebbe per certi riguardi la specie più affine ; ne tolgo i tratti differenziali più salienti :

B. plumbeiceps

Becco più robusto, alto e corto che ili tutte le specie congeneri, che gli permette di conquistare ed uccidere i più grossi Acridium.

Capo piatto e largo, plumbeo se- riceo.

Tarso largo nero lucido, piedi tozzi robusti.

Gola, lati del collo e petto esube- rantemente impennati; gola gial- la fino a contatto col plumbeo dei lati della testa.

Femmina uguale al maschio nelle dimensioni e sono i giganti del genere.

Caratteristica la forza e la ro- bustezza.

B. borealis

Becco esile e debole con man- dibola superiore che facilmente si piega; non cerca di attaccare che i piccoli Ortotteri come lo Stenobrothufi.

Capo tondo e stretto, nero-opaco.

Tarso sottile nerastro, piedi snelli.

Gola, lati del collo e petto po- veri di penne che facilmente si scompongono; gola col suo giallo diviso da bianco dal nerastro dei lati della testa.

Femmina più piccola del ma- schio, dà i pigmei del genere.

Esile e debole.

Vi sono inoltre notevoli differenze proporzionali tra que- ste due specie nelle ossa degli arti; nel B. plumbeiceps lo sterno è più robusto, più largo in alto e con carena più alta; il cranio è più grande, più largo nella regione frontale, più depresso al vertice. Il dott. Azzolini ha poi notato non po- che specialità caratteristiche nel portamento, nel modo di

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volare e di camminare e nei diversi tratti della biologia del B. plumbeiceps.

In ogni modo questo Cuttì torte e prepotente, sinora ignoto agli Ornitologi, merita tutta la loro attenzione. Nella Collezione Centrale dei Vertebrati italiani conservo tre esem- plari di questa specie, [Cai. Ucc. n'. 3015, 3858, 400): due maschi adulti, Fano 26. IV, 1887; e Campi Bisenzio (Fi- renze) 10, V, 1901 ; una femmina adulta 18, V, 1902 S. Cre- sci (Firenze).

Per maggiori particolari su questa e le altre nostre specie congeneri si veda la interessante monografia dell' Azzolini (1).

88. Budytes citreolus Pali.)

CuTTi CITRINO.

Cutrettola testa gialla orientale (Aut. Itaì.).

Questa bellissima specie presenta caratteri quasi inter- mediari tra le Budytes e le Motacilla in senso ristretto; vive nel N. E. dell' Europa e nel N. 0. dell' Asia, tra il fiume Petchora ed il fiume lenisei, nel Turkestan e nell'Asia cen- trale ; scende a svernare nell' India. Giunge accidentalmente nella Transilvaniaedè capitata a Helgoland. In Italia (Liguria) il B. citreolus è stato citato come avventizio dal Calvi ; ma ho già detto che si trattava di un'esemplare del ben diverso B. Rayi^ erroneamente riferito alla presente specie. Chi l'ebbe per la prima volta da noi è il giovane ed energico Ornito- logo dott. conte E. Arrigoni degli Oddi (Avicula, IV, p. 82, Siena 1900), il quale ricevette da certo G. Trovò tre esem- plari colti il 29 aprile 1900 allo Scanno dei Tre Porti (mare di Venezia) ; erano maschi adulti in abito perfetto ; due si conservano nella sua collezione a Monselice, il terzo, mi venne gentilmente ceduto dietro congruo cambio dal dott. Arrigoni,

(1) Azzolini, E. Budytes italiani. ])ubblicazioni del Museo di Rovereto n. 42. Rovereto. iliO*;.

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e si trova ora nella Collezione italiana centrale del R. Museo Zoologico di Firenze (Ucc. n. 3778). Questi tre esemplari sono i primi e sinora i soli registrati come presi in Italia.

89. Motacilla alba, Linn. ex Gesn. Ballerina.

Ballerina, Cutrettola, Cutrettola piombina, Col trottola, Codotremola (Atit. Itaì.) Ballarina d' fóurnèl, Ballarina dal collar, Ballarina grisa (Piem.) Balarinaa fournera o di fournei {Cuneo) Buarina, Buarin-na, Balarin-na, Buva- rin-na, Bavarinna, Bàlen-na (Bass. Piem.) Tremacoùva {Os- sola) Tremacua, Tremacua dal cap neigro, Quattroecci {Kov.)

Bouvalena ( Varzi) Balinna, Buarinna, Balénna [Tortona, Novi) Ballerina, Boarina, Bovarina, Boarota, Bovarota, Fra- tina, Qùatremola, Tremacoa, Tremacova {Lomb.) Boaròt {Pav.) Balarota, Qùatremula bianca, Ballarota {Valt.) Boa- rina, Coalonga, Spassacli (Bresc.) Balarotta, Ballerotta (Como)

Balarota (Berg., Milan.) Bouarotta (Cremon.) Boarina {Maìitov.) Signacoa (Piac.) Battcova (Val di Taro) Scovazzènn-na (Parm.) Squass-còv, Scuvazèna {Mod.) Scuvazzleina {Sassuolo) Squassa cova ( Vign.) Squassena, Pegrajola (Paviillo) Pegrarola {Montese) Quattremola (Piev.) Squassa caf {Mirand.) Buareina {Boi.) Buarèna bianca {Romg.) Guardianina {Vergato) Cudazzèna {Raven., Boi.) Scudazzena (Cesena, Forlì) Batticoda, Ballerina, Boarina, Vìspoìsi (Umbria) Guardapecora, Parapecora bianca, Boarina, Sgolancia, Batticoda, Coditremola bianca, Codinzin- gera (Marche) Boarina bianca {Ancona) Boarina, Bezzet- tina, Sguasserotto. Batticoa, Ballarina, Scàssola, Scassa códola, Codacassola, Boarióla o Boaróla bianca {Ven.) Tremacoa, Squazzacoa, Squassacoa, Caterinéla {Veron.) Coacassola ne- gra (Cadore) Boaróla [Feltre) Squasseróto, Coalonga {Pa-

ll«i

dovei) Baticoa, Boarina bianca (Polesine) Bàndule, Co- debandule, Bavaróte, Pastorèle blauche, Schassecode (Friuli)

Codacassola (Bell.) Coa, Squassacoa (Roveret.) Squas- sacoa bianca, Boarola (Valsugana) Sgassacoa {Val di Non)

Sguassacoa (Val di Sole) Squassacua bianca {Kira, Val di Ledro^ Giudicane, Cavalese) Casora (Badia) Cassola (Gar- dena) — Mausmack [Luserna) Stoasmack {Sette Comuni)

Pliska, Tegarica, Cingulja (Dalm.) Ballarina grisa {Nizz.) Paggiaetta {Savona) Balenna, Biancola, Gian- eoa {Gen.) Balaina gianca {Spez.) Cutrettola, Batticoda bianca {Fior.) Ballerina, Biancola {Pisa) Codetta, Sco- dazzola [Lucca) Codinzonzola, Coditremola bianca {Sen.}

Batticoda o Baiticodola nera [Casentino) Cassatola (Bient.)

Cuccustrettola, Batticoda bigia, Batticoda di tetto [Fiesole)

Coditremola [Sarteano) Batticoda [S. Gimignano) Codazzinzola, Zinzella ( Valdich.) Codetta (Rieti) Codone {Grosseto) Biancola [Elba) Codazinzola, Uccello del dia- volo (Viterbo) Culitremola {Corsica) Codetta, Codetta di pecore {Roma) Monacella, Codatremola bianca, Coditre- mola, Cucciamannella (Nap.) Codajanca [Capri) Zinzieri [Abruzzo) Gualanella [Gifjbni) Cucciamannella, Cuccia- cannella [Campobasso) Monaca, Monacheddia Aciedd d' la neva, Codanzinzola (Bari) Cucciumanneddra [Lecce) Codiattola, Sisicula, Sissicula nigra, Pispisa, Abatti-cuda ni- gra (Calàb.) Cuccimannedda, Vatticuda [Rossano, Cosenza)

Pispicia jancet [Mess.) Vispisa [Sirac.) Vispisa bianca, Nivalora [Castelb. Mad.) Vispisa, Pispisa iLentini) Vi- spisa [Terran. Sicil.) Pispisa bianca, Vispisa vranca [Girg.)

Pispisa janca o vranca [fai.) Cnlisaida, Coetta bianca, Madiscedda, Madischedda, Coetta [Sard.) Culisalida [Logu- doro, Sard.) Zaqaq, Zacac, Zio-zac (Mali.).

Abbondante ()vun(|ue in Italia e sedentaria, ma il nu- mero ne cresce considerevolmente nella stagione fredda per r immigrazione di molte, le quali svernano in Italia per poi

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ripartire in primavera ; queste giungono dalla metà del set- tembre alla metà dell'ottobre, e partono nella prima quindi- cina di aprile. Nidifica dall'aprile al giugno, ed alleva spesso due covate. Abita 1' Europa tutta, ma è soltanto di scarso passo nelle isole Britanniche ; giunge anche nella Grroenlan- dia ; trovasi pure nell'Asia occidentale e, come specie inver- nale, nell'Africa settentrionale e centrale. Ha tutta una serie di specie e sottospecie affini e rappresentanti, specialmente nell'Asia centrale ed orientale.

90. Motacilla lugubris, Temm. Ballerina nera.

Ballerina nera. Ballerina vedova (Aut. Ital.) Cateri- néla mora ( Veron.) Biancola da giia neigra {Gen.) Pi- spicia svaria {Mess.).

Questa specie propria all'estremo lembo occidentale del- l' Europa e predominante nelle isole Britanniche, come uc- cello sedentario e parzialmente migrante, capita raramente in Italia e più facilmente nella Liguria ; ma è stata presa pure in Piemonte, nel Veneto, in varie località dell' Italia centrale, in Sicilia e nella Sardegna. Ha perfettamente ra- gione Arrigoni notando che questa specie capita da noi forse più frequentemente di quanto si crede, e che i giovani della M. lugubris nel primo abito vanno spesso confusi con esem- plari a colorazione cupa della M. alba ; va però rammentato che i primi si distinguono sempre dai secondi non solo per il bigio del dorso più scuro, ma per avere le penne del grop- pone e le cuopritrici superiori della coda nere. La M. lugu- bris sverna nella penisola Iberica e nel N. 0. dell'Africa; da noi capita alle due epoche del passo e nell' inverno, e sempre gli adulti hanno la gola nera, che la specie precedente rive- ste soltanto in primavera.

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Hartert, che ha evidentemente molto amore per le sot- tospecie, la considera una sottospecie della ^f. alba, ed infatti la chiama M. alba hif/ubris, Temm.

91. Calobates boarula Limi.

CUTRETTOLA.

Codinzinzola, Cutrettola, Boarina, Ballerina gialla iAut. Ital.) Boarina, Ballarina, Ballarina giauna, Pouvrina (Piem).

Balarinna, Bouarinna (Cuneo) Buarinna, Buarinn-a giàna, Gianétta, Bùvarin-na gialda, Bavarinna gialda, Bà- lenn-a giàna (Basi^o-Piem.) Bouvalena giana (Varzi) Boa- rinna giana [Tortona^ Xovi) Gianétta (Voltaggio) Trema- coiiva gialda, Balarina gialda, Gialdirola (Ossola) Tremacua giana (Nov.) Boarina, Tremacoa, Squassacoa, Squassaclina (Lomb.) Remiz (Como) Ballarina, Qùatremula gialda {Vali.) Uslina, Passarina [Fav.) Boaróta {Bresc.) Ba- lerina (Berg.) Squassa eoa (Mantov.) Boareina (Piac.)

Scovazzen-na {Parm.) Squas-còv, Squassèn, Buarèna, Salèna Squass-còv-zal (Mod.) Squass-càv-zal [Sassuolo) Quattremola {Piev.) Buareina (Carpi) Pegrajola no- strana (Pavullo) Squassa-caf (Mirandola) Boareina (Boi.)

Buaréna /ala, Scudazzena {Romg.j Guardapecora, Para- pecora gialla, Batticoda, Beverina (Marche) Boarina gialla d'acqua (Ancona) Boarina, Boarola (Ven.) Boarina zala ( Vicenza) Squassaco'a, Squassarola, Batticòazala (Padova) Boarina, Baticoa, (Polesine) Passerin [Feltre] Coacassola de montagna (Cadore) Armentaresse, Armentarelle, Boa- rine (Friuli) Squassaroto, Squassacoin (Veron.) Seccia- rola {lioveret.) Boaróla, Boarin, Boarina {Trento, Valsu- gana) Buerota ( Val di Fedro) Scoassacóa (Avio) Squas- sacoa zalda (Giudicarle) Pliska zutulja, Mraz, Pastirica [Dalm.) Pera^a roussa, Peracia (Xizz.) Cua lunga (Aren-

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zano) Baleinna, Balainha da cua lunga {Gen.) Balaina zala (Spezia) Cutrettola [Fior.) Zizolo (Prato) Bal- lerina gialla (Fisa) Batticoda o Batticodola gialla {Casen- tino) — Giallerina (Elba) Culitremola {Corsica) Zizirla, Boarina (Valdich.) Cuccustrettola, Batticoda gialla o di fosso {Fiesole) Boarina (S. Gimignano) Coditremola gialla (Sen.) Codizzinzola, Codone giallo {(rrosseto) Prispola (/. di Giglio) Pispola (Umbria) Coanzinzula (Rieti) Codetta gialla, Codinzinzola, Boarina (Roma) Pappamosca, Cassarinola (Nap.) Zumba-fuess (Bari) Vatticuda, Cn- livitola (Rossano^ Cosenza) Sisicula gialla, Abatti-cuda gial- lina (Galabr.) Pispisa giarna (Sicil.) Giallinedda, Pi- spicia di frischia, Pispicia gialla (Messina) Vispisa (Terran, Sicil. e Castelb. Mad.) Pispisa di canali (Girg.) Saitta, Saittuni (Pai.) Coetta groga, Coetta, Madiscedda (Sard.) Zaqaq tal dell (Malt.).

Sparsa in tutta Italia e sedentaria ; nidifica nei luoghi montuosi e non è gregaria ; col freddo scende al piano e al- lora s' immischia ai pochi immigranti svernanti da noi.

La C. boarula ha una larga diffusione geografica ; giac- ché, sparsa in Europa, lo è parimenti attraverso il continente asiatico e vive pure nell'Africa settentrionale. Dopo un esteso confronto di esemplari da ogni parte del suo habitat mi sono da anni persuaso che queste Cutrettole non si possono divi- dere in due o tre specie o meglio sottospecie, come alcuni fanno ; è vero che gli esemplari dall'Estremo Oriente hanno la coda relativamente più breve,- mentre quelli dell' Europa l'hanno generalmente più lunga, ma qua e s' incontrano spesso individui i quali di quel carattere rappresentano i casi estremi. Lo Sharpe è del mio avviso.

Hartert (Vog. d. paldarkt. Fauna, pp. 298-301. Berlin., 1905) riconosce tre sottospecie di Cutrettola : M. boarula boarida, Linn., M. boarula melanope, Pali. dell'Asia, e la M. boarida Schmitzi, Tsch. delle isole Madeira ed Azorre; la prima sarebbe la nostra forma europea.

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Nella Collezione italiana (6 ce. n. 3'232) conservo un ma- gnifico caso di albinismo, giallo e bianco ; è un maschio uc- ciso il 15 gennaio 1890 a Cremona ; esso non ha nulla a che vedere coll'esemplare siciliano rammentato dal Ruggeri {Primo resoc. inch. orn. in Italia, III, p. 57. Firenze, 1891) come ha detto l'Arrigoni (_Man. orn. Hai., p. 836).

Tunnin.^

(lordi)

9S. Saxicola CEnanthe (I^iuu. i (ex Uesu.) Cllbianco.

Massajola, Culbianco {Aut. Ital.) Cubianc, Cubianch de la moutte o de terra, Pitamoute, Pitamoutàs, Ciuciata p, Carcatepe {Pieni.) Culbianch, Cubianc, Cugianco de tera, Pitamoute {Bass. Piem.) Culbianc, Ocel dei sas, Steinvo- ghel, Carcatepe {Novara) Cubianch, Cubianch de la segla {Lomh.) Culbianc {Prese.) Cubianc, Culbianch [Vaìf.) Colturen (Cremon.) Culin bianch {.^[aìitov.) Cu bianch da terra (Varzi) Culbianch {Piac, Parma) Culbianc, Cultarèn (Mod.) Cultarein {Carpi, Sass.) Covatura, Cul- bianc muntanar (Pavidlo) Covaterra (Montese) Culturin {turandola) Culbianc (Boi., Romg). Culbianco, Culèto, Zopparolo, Biancheton (Few.) Coda bianca {IMI.) Culett {Friuli) Culbianc, Culbianco {Trentino) Cubianco, Cu- bianc, Pavarin gran {Cadore) Culbianc {Feltre) Zopa- rólo {Padova) Bilenguza, Prdavac {Daini.) Queu blanc, Abicou {Nizz.) Martinicca, Marticca {/Savona) Cugianco da bosco {Arenzano) Cu gianco de tera {Gen.) Ciiogianco de monte {Spezia) Codino, Codibianco, Culo bianco {Pisa)

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Culbianco, Codibianco {Fucecchio, Empoli) Codibianco (aS'. Gimignano^ (figlio) Petragnola {Casentino) Massajola (Fior.) ìilsLCìoìs. (Volterra) Paglia in culo (Montale.) Culbianco, Codibiancola {Lucca, /Sen.) Pietraiola [Vaìdich.)

Codabianca, Codetta ( Viterbo) Codetta {Rieti) Codo- bianco, Codetta d'estate {Roma) Gastrica {Marche) Ga- strica di maese, Secciarola {Ancona) Coda-bianco, Coda-janco, Monacella, Pretarola, Fumata, Palombella, Codeianco, Codi- jancu {Nap.) Palummella {Capri) Paghionica matta, Pa- ghiouica di parete {Bari) Culijancu, Cudijancu, Cacapareti {Lecce) Feliara (*S'. Giov. in Fiore) Cudaianca {Calabr.)

Cuda janca o vranca {Sicil.) Mataccinu, Culu jancu {Mess.) Culubiancu, Caccasciarra, Cudabianca {Cat.) Cudibianchi {Castelh. Mad.) Coabiancti, Culubiancu {Sard.)

Cugianco {Carloforte Sard.) Cuda bianca {Malt.}.

La Saxicola (Enanthe è specie estiva e abbondante ovun- que in Italia; giunge da noi alla fine di marzo e neiraprile: riparte in settembre e ottobre; qualche raro individuo ri- mane più tardi e ne ebbi uno dal Mugello il 18 gennaio 1889; io non ho conferma dell' asserito svernamento di questa spe- cie in Sardegna, ove, secondo il Bonomi, sarebbe di doppio passo.

Abita tutta la Kegione Eurasica ed è giunta ac idental- mente nell'America boreale (Alaska) ; sverna in Africa e nel- l'Asia meridionale.

È interessante il fatto, recentemente confermato, che una forma di questa specie, diversa soltanto per le dimensioni notevolmente maggiori, nidifica nella Groenlandia meridio- nale, trovasi di regolare passaggio lungo l'estremo lembo oc- cidentale dell' Europa, e sverna nell'Africa occidentale. Questo Culbianco gigante ebbe nome dal Gmelin, e va chiamato S. (Enanthe leiicorrhoa (Gm.); non è impossibile che capiti anche nell' Italia occidentale alle epoche del passo.

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93. Saxicola Stapazina (Linn.i

MOXACHEI.LA.

N. albicolUs (Vieill.). N. aurita, Temm.

Massajola bianca, Monachella, Stapazzina iStrapazzinai a gola bianca [Aut. Ital.) Cubianc {Tortona, Novi) : Culbianc muntana (Mocl.) Gastrica forestiera {Ancona) Culbianco poejol dal mostaccio {Veron.) Favret papemoschin {Friuli)

Busnaca, Busnaca dal mostaccio (Roveret.t Mozzetto (Vi- cenza) — Cubianco de montagna (Cadore) Culbianco, Cul- bianco foresto (Padova) Bilenguza, Prdavac (Dalm.) Queu blanc (Nizz.) Marticca, Martinicca {Savona) Scap- paxin (Arenzano) Scapascin da giia gianca iOen.) Clio gianco de monte (Spezia) Culbianco, Monachella (Lucca) ìlonsicheilsi (Tose, Roma) Codibianco (/. di Giglio) Ga- strica o Castrica forestiera (Marche) Codeianco S. Martino (Nap.) Paghionica (Bari) Monachedda (Rossano, Cosenza)

Mataccinu jancu (Mess.) Curidda janca, Munachedda (Mo- dica) — Munacedda biunna, Cuda bianca furestera {Pai.) Culubiancu {Sard.) Quda bianca, Duminican, Dumnican (Mali.).

La sinonimia di questa specie è stata confusa con «luella della Monachella a gola nera, e il nome specifico dell'una è stato a vicenda applicato all'altra; anzi vi fu un tempo che furono ritenute per maschio e femmina della stessa specie. Re- centemente (" Ibis, 1904, p. 75. London) il nostro chiaro Salvadori ha definitivamente sciolto la matassa, provando come il nome di Stapazina spetti a questa specie e non alla Monachella a gola nera, alla quale va senza dubbio dato il nome di occidentalis proposto dal Salvadori sin dal ISSI; ha-

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sta leggere la diagnosi del Linneo {S. N. I, p. 331, n, 14, 1766j per esserne convinti.

Questa specie giunge da noi insieme alla precedente, ma in numero assai più limitato ed è molto meno diffusa, in modo che è sconosciuta affatto in alcune provincie ; è dif- ficile per ora precisare la sua area di diffusione in Italia perchè è stata e sarà per un pezzo confusa colla seguente specie affinissima, recentemente distinta dal "Whitaker. E però probabile che le Monachelle che giungono nelle nostre Provincie sul versante adriatico appartengano in prevalenza a questa specie, cioè S. Stapazina, che è quella orientale.

Qualche coppia rimane certamente da noi durante l'estate e nidifica. Nella Collezione italiana questa forma è rappre- sentata da sette esemplari, tutti maschi, presi a Nizza, Pi- stoia, Prato, Firenze, Sinigaglia, Bari e Taranto, e catturati tra il 5 ed il 21 aprile, colla ecceziene dell' esemplare da Pi- stoia, preso nel gennaio, caso singolarissimo.

La Si. Stapazina vive nel S. E, dell' Europa, nell'Asia occidentale e nel N. E. dell' Africa.

94. Saxicola Caterinae, Whitaker Monachella occidentale.

Il mio amico J. I. S. Whitaker ha pel primo distinto questa specie dalla precedente (" Ibis, ,, 1898, p. 624), notando che ne diversifica per avere la fronte bianca sino alla base del becco, le scapolari spesso di color ceciato ed il disotto delle ali (remiganti primarie e secondarie) chiaro. Nella S. Stapa- zina invece, una sottile fascia nera si estende tra la fronte e la base del becco, le scapolari ed il disotto delle ali sono di un nero più o meno intenso ; tutto ciò si applica ai maschi adulti delle due forme. Io ho potuto confermare queste differenze su esemplari italiani, pur notando che il caso è parallelo a quello delle due specie di Monachella a gola nera^, e mi trovo in perfetto accordo coll'amico Whitaker ; aggiungerò che nella

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>S. Stapazina i maschi vecchi diventano, nelle parti chiare so- pra, di UTi bianco sericeo, mentre in quelli della iS'. Caterincv rimane sempre una lavatura di ceciato sul chiaro, sopra e sotto ; inoltre in questa forma la macchia nera auricolare è meno estesa, include appena l'occhio al disopra, mentre nella *S'. Stapazina l'occhio rimane bene incluso nella macchia auri- colare, che si estende più in giù ed è assolutamente più grande ; di più in quest'ultima specie il bianco sulle timo- niere (escluse le mediane e le esterne) si estende assai più ; al punto che si vedono esemplari con queste penne total- mente bianche. Non tutti però i Colleghi in Ornitologia sono di tale avviso, alcuni non ammettono la esistenza delle due forme come specie distinte, altri ritengono chn sono separabili, ma che già ebbero un nome, onde quello proposto dal Whi- taker cadrebbe in sinonimia. Ora, è innegabile che le diagnosi di Linneo, Vieillot e Temminck, largamente espresse, ponno facilmente calzare alle due specie ora separate ; ma ha risposto a questo il AVhitaker credo giustamente, facendo notare (ad esclusione del Linneo che egli non discute) che la Mona- chella più comune e nota nel!' Europa meridionale è senza dubbio quella alla quale, dando ragione a Salvadori, io ho rientegrato il nome linneano, tanto malmenato, di Stapazina. Il tipo su cui Vieillot basò la sua alhicollis non è trovabile; però dalla sua descrizione risulta chiaro che aveva sott' oc- chio la forma con parti superiori di un " beau hlanc, ,, nella quale " une bande noire traverse et envélopjje Voeil ,, ed avente " len couvertures chi dessuft et du des.soìis des ailes de cette couleur (noire) ainsi que ìes pennes, ,, dunque quella orien- tale. Esistono invece i tipi sui quali Temminck fondò la sua aurita; sono nel Museo di Leida e Whitaker ha potuto accertare che appartengono alla Monachella con fronte, sca- polari ed ali al disotto nere f" 7/;/.s-, ,, 1903, p. 408). Inoltre la S. aurita var. ìihi/ca e la S. amphileuca di Hemprich ed Ehrenberg, chiamate in ballo dal Dresser (" Ibis, ,, 1903, p. 90), vanno indubbiamente riferite alla .S'. Stapazina, L. ^" S. albicollis^ ^'ieill. = .S'. aurita, Temm. In conclusione io accetto la opinione del Whitaker in (|uesto caso e mantengo

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distinta la forma che egli ha nominato N. Caterince, con que- sto nome.

In Italia cogli elementi che ora abbiamo, non siamo in grado di poter dire quale di queste due Monachelle sia più frequente, quale sia l'area prediletta da ciascuna nel no- stro paese. Dalla scarsa mia esperienza risulta che esse giun- gono da noi contemporaneamente e presso a poco nella me- desima proporzione ; cosi nella Collezione italiana di fronte ai rammentati sette esemplari della *S'. Stapazina, posso col- locare nove esemplari della X. Caterince, di cui due sole fem- mine, presi tutti a Nizza con una sola eccezione che mi venne da Palermo ; catturati tra il 12 aprile ed il 22 maggio.

Le femmine di queste due forme non sembrano differire; e sono uguali nelle dimensioni e, per quanto sappiamo, nelle abitudini. Il Whitaker dice che la sua *S'. Caterince è distri- buita dal N. 0. dell'Africa al S. 0. dell'Europa, e perciò la denomina "forma occidentale:,, anch' egli trovò le due in Tunisia, ma la presente era assai più abbondante; infatti in venti esemplari di Monachelle nella sua collezione uno solo era riferibile alla più orientale S. Stapazina.

Essendo le due specie confuse insieme in Italia è inutile che io aggiunga che i nomi volgari nostri si applicano ugual- mente all'una ed all'altra.

95. Saxicola occidentalis, Salvad. Monachella a gola nera.

iS. stapazina, Temm. (nec Linn.). iS". rufa^ Dress. (nec Steph.).

Stapazina, Strapazzina, Monachella colla gola nera {Aut. Ital.) Culbianch d' mountagna {Cuneo) Cubianc {Tor- tona., Novi) ? Culbianc (Mod., Boi.) Queu blanc {Nizz.)

Scappaxin (Arenzano) Scapascin da gùa neigra {Gen.}

Cùo gianco de monte {Spezia) ? Massajola capobianco

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{Tose.) ? Codibianco pietrino (/. di Giglio) y Mona- chella a gola nera {Tose, Roma) ? Codeianco monaco {Naj}.) yOrasteca monacella (Gaeta) ? Codijanca mona- cella [Ischia) ? Palummella monacella [Capri] ? Matac- cinu cu r ali niuri (Sicil.) Culu biancu (Sani.).

Una volta chiarito l'equivoco del nome specifico di Sta- pazina dato a torto dal Temminck a questa specie, in passato ritenuta il maschio delle Monachelle a gola bianca (la vera ìN. Stapazina conglobata colla S. Caterina?) ; constatato che il termine specifico di rufa è similmente stata applicata alle Monachelle a gola bianca ed a quelle a gola nera promiscua- mente, e, colle regole di nomenclatura, in antecedenza dallo Stephens alle prime; non rimane che ad adottare il nome proposto sin dal 1887 dal chiarissimo Salvadori, come io faccio, per distinguere questa forma occidentale di Monachella a gola nera da quella orientale che è la S. melanoleuca (Glildst.).

E notevole il parallelismo perfetto che esiste tra queste due specie di Monachella a gola nera e le due specie di Mo- nachella a gola bianca, non soltanto nella loro distribuzione geografica, ma anche nella estensione del nero intorno alla testa e nelle tinte generali del piumaggio. Infatti la aS'. occi- dentalis maschio adulto si distingue a colpo d'occhio da quello della S. melanoleuca, per avere il nero della gola assai meno esteso, limitato alla regione gulare propriamente detta e non esteso a tutta la parte anteriore del collo, come nella specie orientale. Pare inoltre che nelle femmine della prima specie, quando adulte, la gola sia sempre nera, mentre soltanto in quelle vecchissime della seconda si vede quel carattere.

La .S. occidentalis giunge da noi alla medesima epoca delle due specie precedenti e di quella che segue, cioè nella seconda metà dell' aprile o ai primi del maggio ; poche cop- pie rimangono a nidificare e partono o ripassano nel settem- bre e ai primi dell'ottobre; è pure poco abbondante. In Italia la distribuzione di questa specie è chiaramente occidentale, così posso dire che senza eccezione tutti gli esemplari di

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Monachelle a gola nera che ho esaminato provenienti da Nizza e da Genova sono S. occidentaUs, e di nove individui che conservo nella Collezione italiana quattro provengono dal Genovesato, cinque dal Nizzardo ; vennero presi tra il 15 aprile ed il 10 settembre ; ne ho uno da Nizza ucciso il 19 luglio. Un esemplare da Genova, maschio adulto preso nel maggio, è notevole per avere il dorso nella regione mediana quasi nero.

Ritengo che questa specjie nidifichi da noi sui monti della Liguria e nella regione delle Alpi marittime ; non ri- cordo di aver veduto esemplari presi all' E. della Liguria, onde i nomi volgari toscani, romani e napoletani, nonché quelli della Sardegna sono molto probabilmente appartenenti alla specie seguente. Non ho mai veduto maschi adultissimi di S. occidentaUs quasi assolutamente bianchi e neri, come è il caso nella -S'. melanoìeuca ; anche nei più vecchi il dorso almeno è fortemente tinto di un ceciato rossigno.

La S. occidentaUs vive nel N. 0. dell'Africa e nel S. 0. dell'Europa.

96. Saxicola melanoìeuca (CTiildst.)

Monachella a collo nero.

Monachella bianca e nera {Aiit. Ital.) Oulbianc pcejol {Verona Favreto (Few.) Favret [Friuli) Busnaca {Rovereto) Bilenguza {Dalm.) Culbianco {Pieve, Fiumalbo, App. mod.) Monachella a gola nera {Tose , Roma) Pie- traiola ( Valdich.) ? Codibianco pietrino (7. di Giglio) Ga- strica forestiera {Marche) Paghionica {Bari) Codeianco monaco {Xap.) Paluramella monacella {Capri) Crasteca monacella {Gaeta) Codijanca monacella {Ischia) Mona- cheja {Calahr.) Mataccinu cu l'ali niuri {Sicil.) Matac- cinu monacu, Mataccinu cu l'ali niri, Monachedda {Mess.) Curidda janca cu l'ali niuri {Modica) Aliniuri {Castelb.,

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Mad.) Munacedda cu l'ali niuri [Caìtag.) Cuda janea cu l'ali niuri {Pai.) ::' Culu biancu (Sarei.) Quda bianca bastarda, Duminican, Dumnican (Malf.).

Questa specie che ritengo ora ben distinta dalla prece- dente, ma che è tuttora confusa da molti colla S. occidentale, pare essere più diffusa, sebbene non abbondante, nel nostro paese. Ho potuto acquistare la certezza che sul nostro ver- sante adriatico non si vede mai la specie occidentale, e cosi in Sicilia, forse in Sardegna, nel Napoletano, in Toscana e nel Veneto. Per noi dunque la *S'. mehmoleuca ha una diffu- sione orientale. Essa giunge in Italia alla medesima epoca e presso a poco nelle stesse proporzioni delle tre specie pre- cedenti ; non posso dire se rimanga a nidificare nelle Puglie, ove il De Romita dice che si vede in ogni stagione; nidifica in Calabria e in scarso numero nella Romagna Toscana, nel Friuli, ove il Vallon ne ebbe un nido colle uova il 12 mag- gio 1884; nidifica pure in discreto numero nel Trentino e io conservo nella Collezione italiana una coppia presa sul nido al Ponte di Trambilleno presso Rovereto, il 18 giu- gno 1903 [Ucc. n'. 3991, 3992). Ci lascia, colle precedenti tre specie, nel settembre o ai primi di ottobre. Nella Colle- zione italiana io conservo undici esemplari della iS. meluno- leuca provenienti da Rovereto (due), Prato (due), Camugliano (Pisa), Bari (due), Taranto, Palermo, Malta (due); presi tra il 5 aprile ed il 22 settembre.

In questa specie i maschi adulti hanno il nero esteso su tutto il davanti del collo ed in abito primaverile le parti chiare diventano quasi assolutamente bianche; le femmine sono assai meno rossigne ed acquistano, non sempre e tardi, il nero sul collo; anche i maschi in abito autunnale sono meno rossigni che non quelli della specie precedente.

La S. nielanoleuca vive nel S. E. dell' Europa, nell'Asia occidentale e n<^l N. E. dell'Africa.

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9*7. Saxicola plesclianka (Lepech.) Monachella a dorso nero.

Saxicola leucomela (Pali.). *S'. morio, Hempr. et Ehrenb.

Anche intorno a questa specie ben marcata e' è stata non poca confusione; cosi il Dresser confuse la S. leucomela (Pali.) colla 8. lugens, Licht. dell'Egitto e colla affine S. ha- lophila Tristr. della Tunisia, specie che si distinguono a prima vista dalla nostra per avere il vessillo interno delle remi- ganti largamente marginato di bianco, in modo che la su- perficie inferiore delle ali è molto biancheggiante, mentre è nera nella specie sotto esame. Seguendo Oates (Faun. Brit. India, Birds, II, p. 73. London, 1890), il quale per il primo avrebbe rettificato la nomenclatura e la sinonimia di questa specie, ho adottato il nome di Lepechin, non solo perchè ha la priorità, ma perchè non è stato male applicato come quello (quasi contemporaneo) del Pallas che io avevo usato sin qui. La aS'. morio Hempr. et Ehrenb. sarebbe poi questa stessa specie, ma questo nome è stato pure male applicato, eppoi non sarebbe che un sinonimo dei nomi anteriormente dati a questo uccello da Lepechin e da Pallas.

Una curiosa confusione a proposito di questa specie è stata commessa recentemente dall' Arrigoni {Man. orn. ifal. pp. 246, 247); evidentemente male interpretando un mio scritto, mi fa dire che 1' unico esemplare conservato nella Col- lezione italiana delR. Museo Zoologico di Firenze (Ucc. n. 1989)

che è poi il maschio adulto ucciso a Cornegliano (Genova) nel novembre 1850 e che io ebbi dal signor Egisto Lombardi,

ha le remiganti marginate largamente di bianco ; e su que- sto introduce la S. lugens, Licht. in Italia, ove sinora non è stata ancora avvertita; confonde poi la sinonimia speciale e, ciò che è più stupefacente, separa il mio esemplare da quell'altro

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simile affatto preso pure a Cornegliano, ma nel dicembre ISGO (cioè dieci anni dopo; conservato nel Museo Civico di Storia Naturale a Genova, e lo colloca in altra specie cioè la aS'. morio che egli chiama N. higens morio! E tutto questo dimenti- cando afifatto quanto io avevo pubblicato diciotto anni prima {Avif. ital. p. 89, Firenze, 1886).

La N. pleschanT^a è specie di comparsa affatto acciden- tale in Italia, io non conosco de visu che i due citati esem- plari colti a Cornegliano Ligure e quello che faceva parte della raccolta Magni-Griffì, ora nel Museo Zoologico della R. Università a Roma, che sarebbe stato preso a Vernazza (Spezia) nel 1862 : è un maschio adulto in abito estivo in cattive condizioni e ha l' aspetto di essere stato preparato non dal fresco, ma da una pelle sdruscita. Arrigoni ne cita un quarto, come catturato il 18 aprile 1902 nellaValle del Bisenzio (località sospetta) che si conserva nella sua raccolta a Monselice,

Questa specie ha larga diffusione geografica, giacché dal S. E. dell'Europa si estende attraverso l'Asia sino ai con- fini N. 0. dell' India e lungo l'Africa N. E. sino all'Abis- sinia.

98. Saxicola deserti. Riipp. iu Temm. Monachella del Deserto.

La comparsa di questa specie ben definita, che si avvi- cina però pei caratteri alle due precedenti, non era stata avvertita sinora in Italia, ma la registrai sin dal 1886 tra quelle che potevano capitare accidentalmente nella nostra Regione (Avif. Ital. 1886, p. 471j. Questa mia profezia do- veva avverarsi, e nel gennaio 1892 ricevetti dal signor Car- melo Martorana in un con altri uccelli un'esemplare di que- sta specie che il Martorana riteneva essere la comune Mona- chella a collo nero (S. melanoìeiica) ; è un maschio adulto in

IBI

abito autunnale e venne ucciso alle falde del Monte Pelle- grino (Palermo) il 20 novembre 1891 ; si conserva nella (^col- lezione centrale dei Vertebrati italiani nel R. Museo Zoolo- gico di Firenze (Ucc. n.° 4114).

Sin dal 1883 avevo ricevuto in dono per la suddetta Collezione dal cav. C. A. Wright, il noto Ornitologo di Malta, una Monachella presa in quell'isola nel settembre 1867, che tanto il donatore come il Dresser ritenevano fosse la S. deserti^ ma dopo averla studiata e confrontata dovetti per- suadermi che era semplicemente un esemplare alquanto ano- malo della S. melanoleuca.

Dopo questo è quasi superfluo aggiungere che 1' esem- plare di Palermo è il primo a registrarsi preso in Italia.

La *S'. deserti ha una larga diffusione geografica, giacché dall' Algeria si estende all' Egitto nell' Africa settentrionale, svernando in Abissinia e nella Nubia ; è abbondante nell'Asia Minore giungendo al centro sino nel Tibet, svernando nel- r India.

Avevo scritto quanto sta sopra quando con cartolina in data del 18 dicembre 1905, seppi dall'amico prof. Gr. Marto- relli, che egli aveva avuto un' esemplare di questa specie, il quale sarebbe dunque il secondo preso nel paese nostro. È un maschio adulto in abito autunnale ; fu preso dal signor Vittorio Fracco il 3 ottobre 1905, a Fino Mornasco (Como) ; è poi stato gentilmente ceduto al Museo Civico di Storia Na- turale di Milano.

99. IDromolaea leucura (J. F. Grmel. ex Latb.) Monachella nera.

Culbianco abbrunato {Aut. Ital.) Merlou a cova bianca, Queu blanc, Pignatié, Queu blanc pignatié, Cuberna [Nizz.) Merlou ciappà da cua gianca {Arenzano) Merlo a cua

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gianca (Gen.) Carrubeddu {Sicil.) Mataccinu nini o niuro (,Ve.9.s.) Culubiancu (Sarei.).

Specie sedentaria e, dicesi, parzialmente estiva, ma scarsa e notevolmente localizzata in Italia ; è senza dubbio più fre- quente da noi nella Riviera di Ponente in Liguria che al- trove. E stata presa sui dirupi litoranei delle Cinque Terre (Spezia), e, per quanto a me consta, una volta soltanto sul Monte Argentario, Toscana. E data come scarsa, ma seden- taria sui monti sopra Messina ed anche nel sud della Sicilia, e così su quelli del Capo meridionale in Sardegna; io però non ho veduto esemplari da quelle due isole.

La D. leucura è sparsa attraverso la penisola Iberica e lungo il litorale meridionale della Francia ; passando per l' Italia giunge anche in Grecia ; abbonda nell'Africa setten- trionale dal Marocco alla Tripolitania, ove sarebbe in parte invernale.

lOO. Dromolaea leucopyga (C. L. Brehm.) Monachella nera a testa bianca.

Monachella testa bianca {Atit. Ifal.).

Non ho nulla da aggiungere a quanto scrissi nel 188<> (Avif. Ital. p. 90j intorno a questa bella specie, capitata una volta soltanto sull' estremo lembo meridionale della Regione italica ; nessuna nuova cattura è stata avvertita dopo quella avvenuta il 18 aprile 1872 a Tal Cappuccini presso La Va- letta, Malta. Quell'esemplare si conserva nel R. Museo Zoo- logico di Firenze {Coli. ital. Ucc. n. 2072).

La I). leucopyga è specie comune e sedentaria nel N. dell'Africa e nell'Asia occidentale.

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lOl. Monticela saxatilis (Linu.; (ex Gesn.) Codirossone.

Codirosso maggiore, Tordo sassatile, Merlo sassatile, Codirossone {Aut. Ital.) Passra solitaria roussa, Couarous gros, Couarous bouè {Piem.) Moineau solitaire {Aosta) Passra soulitaria roussa, Roussigneul, Cuorossón, Merlo ciapà, Merlo ciapón [Bass. Piem.) Coarosson [Tortona^ Novi) Passra soulitaria, Merael ad riva, Merael sicilian {Varzi) Còvaróussón Coùvaroùsson, Coùvaroùssoùlon {Ossola) Merl- rouss {Nov.) Corossouloun, Carossol, Carossi, Corossi {Lomb.)

Colosserun {Mendr.) Corossol de mont {Bresc.) Ca- ròsol {Berg.) Covròss real, Clirossolon, Ciirossolon de mont, Cuarossòn (Valt.) Còdòr, Covròss real {Mod.) Culroslon, Meral sassar {Montese) Coroslon, Merèl-sasser {Zocca) Mè- rel sassar, Meral sasséll, Meral sassard, Merel sassol {Boi.) Squarussolon, Merel sassar {Vergato) Budrangon {Cesena, Forlì) Tordo sassarolo, Codirosso maggiore, Codarancio {Marche) Re di Codirossi {Ancona) Corossolon, Squa- rossolon. Codirosso de monte, Coarossoloa de montagna ( Fe?^.)

Codarossolon {Bell.) Codaross di montagne {Friuli) Codirosso di montagna {Istria) Mirula crvenrepa {Dalm.) Quarossolón {Roveret.) Coarossolón, Consolatón {Trento^ Valsugana) Grossolón {Tesino) Coaróssa grande {Val di Non e di Sole) Quarossolón, Coaròs gross {Riva) Quarossò {Val di Ledro) Quarossòn {Giudicarie) Sco- rossolòn {Avio) Squarussolon de montagna ( Veron.) Co- darosson {Sacileì Codarosson de montagna, Codaross sal- vadego {Cadore) Codarosson, Coarosson {Feltre) Squa- russolon foresto {Padova) Coaróssa de monte (Rovigo) Queu rous berna {Nizz.) Merlo russo, Merlo garbuggia, Cuarussun (Savona) Cuarósson {Arenzano) Cuarussùn,

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Merlo muntali (Gen.) Tordo ciia rossa {Spezia) Codi- rossone, Codirosso maggiore, Codirosso sassatile {Fior., Sen.)

Codirossolone, Codirossone, Codirosso grosso {Pisa) Cul- rossolone {Lucca) Tordo marino {Fior., la Consuma, Um- bria) — Tordo di rocca iSen.) Codirosso reale (/. di Giglio)

Codirosso maggiore. Merlo di montagna. Merlo di sasso {Roma) Coderusso montanaro, Coderusso bastardo, Mièrolo i montagna, Mièrolo i rocca, Coda-russo gruósso, Codarusso bastardo, Merlo de rocca (Nap.) Fugarola ad., Fugarola fumata giov. {Capri) Passeru sulitariu, Merlo petrolu {Reggio Calabr.) Cuda di focu di li vanti, Cuda di focu barbarisca (Mess.) Cudurussuni, Cudirussuni, Spagnulettu {Sicil.) Merru di passa (Mess., Caf). Beccaficu imperiali {Modica) Codarussa {Terran., Sicil.) Sulitariu di rocca {Castrog.) Solitariu coa-arrubbia, Culurubiu, Sulitariu eoa de fogu, Cularrubiu {Sard.) Gan-bublu {Mali.).

Specie estiva comune, ma non abbondante in Italia ; giunge in aprile e maggio, riparte nel settembre ; nidifica ai monti quasi ovunque. Il Bonomi ne ebbe uno d' inverno a Cagliari, evidentemente un individuo sperso.

La M. saxatili.s abita 1' Europa centrale e meridionale neir estate ; è sparsa attraverso l'Asia, sverna nell' India e nell' Africa.

lOS. Monticola Cyanus (Linn.) fex Gesn.) Passera .solitaria.

Passera solitaria, Tordo solitario {Aut. Rai.) Passera solitaria bleu, Passra bleu (Piem.) Passra soulitaria bleu, Passera solitaria, Passua salutia, Meri ciapareu, Merlo ciapà {Haas. Pieni.) Passera soulitaria {Lomh.) Passera sulitaria {Vali.) Passra solitaria {Afod., Boi.) Passra sulitéria {Rav.) Passero solitario {Umbria) Passero solitario (Mar-

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che) Passara solitaria ( Ven.) Passar o Pàsser solitari (Friuli) Merla solitaria, Passera solitaria, {Trentino) Passera, Passera solitaria {Felfre) Passaro solitario [Sacile)

Passara, Merlo foresto (Padova) Mirula, Modrokos (Daini.) Passera solitaria (Nizz.) Merlo casuengo, Merlo casengo (Savona) Merlo ciappà, (Gen.) Merlo rocaé [Spezia) Merlo marino (S. Terenzo) Passera solitaria [Tosc.^ Roma) Merla tettaiuola (Pisa) Merlo casajolo (Grosseto) Merla (7. di Giglio) Merlo petraiolo (Corsica)

Passarli solitaria (Rieti, Nap. Capri) Passaro solitario [Bari) Petru merula (Rossano, Cosenza) Merru i rocca. Passarli solitaria (Caìabr., Sicil.) Merru o Mierrii di rocca (Mess.) Passera solitaria (Modica) Mierra solitaria (Ca- stelb. Mad.) Salitaria di rocca (Pai.) Salitaria, Meurra de arrocca (Sard.) Meril, Cicca di Dia (Mali.).

Specie sedentaria, comune e sparsa nell' Italia insalare e peninsulare; estiva nelle nostre provincie settentrionali (colla eccezione di alcune parti dèi Veneto), che lascia in settembre ed ottobre per svernare in quelle meridionali. Non è ovunque abbondante e da qualche località sarebbe recen- temente scomparsa; così nel Bolognese.

La M. Cyanus è sparsa attraverso l'Europa meridionale e l'Asia centrale e meridionale (inverno), e trovasi nell'Africa fino all'Abissinia, pure svernante.

103. Merula nigra,, Leach ex Schwenck.

Merlo.

Merla, Merlo, Merlo co^iiune (Aut. Ital.) Merle, Meri (Pieni.) Merlou, Meri, Méral {Bass. Pieni.) Merlou (Cuneo) Merlo, Mérel (Lomb.) Mèral, Mirai (Pav.) Merlo d'oribaga (Como) Merlo, Merlo de bosch (Brescia, Vali.) Mèrael {Varzi) Mèrol (Piac, Farm.) Mèrel

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(MocL, Boi., Vergato) Merlo dal bécch giall, m. Merlo dal bécch negro f. {Pieve) Merel da raacia {Pavullo) Merla da macion (Finale) Mèral {Boi., Rav.ì Merlo, Merlo negro (masch.) Merla (femm.) (Ven.) Merli, Mierli, Mierli neri, Merlott (Friuli) Merlo (Trentino) Merlo da bosco (Cadore) Merlo teran (Polesine) Merlo terragnolo, Merlo montagnolo (Padova) Kos (Daini.) Merlou (Xizz.) Merlo (Gen. Spezia, Tose, Corsica, Roma, Napoli) Merlo forestiero, var. con parti inferiori rossastre (Fior.) Mièrolo, Mièrulu, Menila (Nap.) Mierlo (Bari) Menila (Rieti) Gogca pizzoverd {Puglia) Pizzi giallo, mas. Menila, fem. (Lecce) Miedduni, il masch. Meddurina, la femm. Merru, Merula, Merlu (Calabr.) Merni di sipala {Reggio Calabr.) Merru (Sicil.) Merru niuru (Mess.) Merru, Merra (Lentini) Mierru o Merru niuru, o di sciara (Castelb. Mad.) Smerru (Caltag.) —Merlu (O'irg.) Merula, Meurra (Sard.ì Merlo (Carloforte Sard.) Malvits issiied, Malvits tal troffa (Malt.).

Sedentario, ovunque abbondante e nidificante in Italia; neir autunno però giungono da noi moltissimi Merli d' ol- tr'Alpe in cerca di un clima più mite e cibo più abbondante; arrivano dalla metà di ottobre alla metà di novembre, par- tono tra il febbraio ed il marzo. Poche specie variano più di questa nell'abito, e pochissime presentano più facilmente anomalìe nel colorito delle penne del nostro Merlo ; ciò che ha dato occasione ad alcuni Ornitologi poco provetti di stabilire delle nuove (pseudo) specie, delle quali la più recente sa- rebbe la M. ruhricollis, Zonghi Lotti Avicula », 1898, p. 146).

E puerile chiamare questo uccello, Merula merula, come alcuni ora fanno ! Ma assai peggio sarebbe il seguire Otto Kleinschmidt, il quale, volendo sorpassare il Pastor Brehm di buona memoria, fa la stupefacente scoperta che il Turdus merula di Linneo non è il nostro Merlo, ma una j^oli specie che va scissa nei suoi elementi, cioè le varie sotto specie che

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la compongono; chiama la specie linneana T. Vernus, e di- stingue rispettivamente coi nomi di: Turdus Vernus Menila (Linn.) il Merlo della Scandinavia, Turdu,s J'emus monfamis (Dresser ! ! !) il Merlo della Francia meridionale e dell' Italia con- tinentale, e distingue ancora, senza per ora (bontà sua.'j pro- porre un nuovo nome, il Merlo della Sardegna (Cfr. Jouni. f. Orn. 1903, p. 440).

La M. nigra vive in tutta la porzione occidentale della Re- gione Eurasica; Hartert ha separato come sottospecie distinte i Merli delle isole Canarie e del Marocco.

104. Merula torquata (Linn.) ex Gfesn. Merlo col collare.

Merla torquata, Merlo col collare. Merlo col petto bianco, Tordo col collare (Aut. Ital.) Griva savojarda, Cia-ciacch, Coua neira (Pieni.) Ciaciàra, Ciacch-ciacch {Saluzz.) Griva magnina, Ciach-ciach {Bass. Pieni.) Meri ciapà {Tortona^ Novi) Margon, Merla du cullarit, Meri de sto- mich bianch (Novara) Tourdera moura (Varzi) Merlo de montagna, Mèral d' mountagna, Viscardin, Merlo del stomegh bianc (Lomb.) Merlo montan, Merlo de montagna (Vali.) Viscardon (Pav.) Viscarda col golaa, o negra (Como) Viscarda negra (Mendr.) Merla montana (Berg.)

Merlo dal colar, Gardena (Bresc.) Mérol marèn (Piac.^ Parm.) Mèrel d'ai stomeg bianc, Mèrel marèn, Mèrel dal culler (Mod.) Meral gris (Boi.) Merlo marino (Umbria)

Merlo o Tordo col petto bianco (Marche) Merlo turco (Sinig.) Merlo a peto bianco. Merlo da la fassa, Merlo co la colana (Ven.) Gardena negra. Merlo dal colar (Veron.) Colaina (Bell.) Mierli de golaine (Friuli) Collobich (Pontebba) Collarina ( Valsugana) Tordo dal collar, Tordo dalla fassa (Trento) Gardena collarina (Rovereto) Gar- dena dal collarin, Gardena negra (Mori) Gardena collana

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(Cavaìene) Merlo dal colare {Viceuza) Tordol o Tordo dalla coUaina {Cadore) Tordo dalla collana, Tordo fassan (Feltre) Merlo da la collana, ]\Ierlo da la piastra i Padova) Merlou piec blanc (Nizz.) Merlo franco tGen.) Merlo col collare, Merlo col petto bianco (Tose.) Merlo forestiero (Pisa) Merlo col vezzo, Tordo col collare (Casentino) Merlo di Russia (Mugello) Tordo di montagna (Seìi.) Mièrolo a piastra (A7//J.) Merru a collana (Mess.) Merru varv^ariscu (Sicil.) Marvizzu o Turdu di passa iCasteìh. Mad.) Merru pettu jancu, Turdu carbunaru (Pai.) Meurru, Meurru a cannacca, Merula giajulada (Sard.) Mal- vits tal sidra baida (Malt.).

Questa è la specie che abita l'Europa centrale e setten- trionale, svernando nel mezzogiorno, e si distingue dalla affi- nissima .1/. alpestri^, colla quale è stata sino a recentemente cojìfusa, pei caratteri seguenti: Tinte generali di un nero- bruno cupo, marginature chiare alle penne sopra e sotto esi- lissime, appena distinte, poco marcate anche sulle cuopritrici alari esterne ; penne ascellari scure con stretto margine bian- castro; penne sottocaudali nerastre con leggera marginatura biancastra, e cosi le penne del gastreo e dei fianchi. Collare pettorale di un bianco quasi puro. Nell'abito estivo diventa quasi nera eccetto il bianco collare; il becco diventa quasi tutto giallo scuro.

Da quanto scrive l'Arrigoni [Maìi. orn. ital. p. 236) questa specie nidificherebbe nelle Alpi del Piemonte; amerei vedere controllato e confermato tale caso. La M. torquata compare però in Italia più comunemente nell'autunno, in minor copia, pare, della specie seguente ed è più scarsa al ripasso in primavera.

Nella Collezione italiana ne conservo otto esemplari, al- cuni adulti e tipici : Un maschio adulto da Viechio (^IMugello), 14, XI, 180!»; una femmina adulta da Subbiano (^Arezzo), 31, III, 1901 ; due maschi da Raggiolo (Arezzo), 26, X, 1896;

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un maschio da Borgo S. Sepolcro, 21, X, 1885; un maschio adulto da Portoferraio (Elba), 8, III, 1S81; due maschi gio- vani da Roma, 5, XI, 1890.

105. Merula alpestris, Brebm. Merlo col collare meridionale.

Mèri ad montagna (Ossola) Merlo de muntagna. Merlo muntan ( \'alt.) Gardena dal colar {Avio, Treni.) Gherla (Terragnolo) Merlo dalla collana (Fassa) Merlo colàn (Primiero) Cranabit (Folgaria) Collarina (Borgo) (Gardena, Treni.).

Questa specie, ben poco staccata dalla precedente, nidifica nell'Alpi e anche sull'alto Appennino, ma si vede più facil- mente in Italia durante la stagione fredda ; è probabile che allora si mescoli a branchetti della M. torquaia svernanti al piano, colla quale ha da noi certamente in comune i nomi volgari, onde non li ripeto ; dai più esperti cacciatori queste due forme affini non vengono distinte ; si veda ciò che già scrissi in proposito (Avif. Hai. p. 170. Firenze, 1889).

La M. alpestris si distingue dalla specie precedente : per le tinte generali più brune, per le larghe marginature bian- castre delle penne sopra e sotto, marcatissime sulle ali ; per le penne ascellari- spesso bianche affatto, quelle del soiiocoda con larga striscia biancastra lungo lo stelo, oltre la margina- tura chiara ; penne del gastreo e dei fianchi con una macchia basilare biancastra nel mezzo, che si vede soltanto sollevan- dole. Collare pettorale tinto di ocraceo. Nell'abito estivo non diventerebbe nero e non perderebbe le marginature chiare delle penne.

Non è improbabile che si avverino casi di ibridismo tra le due forme affinissime di Merlo col collare ; per ora man- cano i dati per definire esattamente l'area che spetta a cia- scuna e la diffusione di entrambe.

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La M. aìpestris pare essere certamente più meridionale nel suo " habitat ,, e più abbondante da noi in Italia che non la M. torquata. Nella Collezione italiana ne conservo dodici esemplari : un maschio adulto tipico da Domodossola, 5, IV, 1879 ; una femmina da Sestri Levante 4, III, 1876 ; cinque (4 maschi ed 1 femmina) dal Mugello (Barberino), colti in gennaio, febbraio, ottobre e dicembre ; un maschio da Raggiolo (Arezzo) 9. X, 1900 ; tre (2 maschi ed 1 fem- mina) da Spoleto, tutti del dicembre; un maschio da Bari- sardo (Sardegna). 30 IX. 1903.

La M. alpestì'is sarebbe confinata all' Europa centrale e meridionale.

106. Turdus atrigularis, Temm. Tordo dal fetto xeko.

Tordo di gola nera {Aid. Ital.).

Ho ben poco da aggiungere a quanto ho già scritto intorno alla accidentale comparsa di questa specie asiatica in Italia. Ai quattro casi autentici della cattura nel nostro paese del T. atrigularis da me menzionati, Arrigoni (Mai), ornit. ital. p. 231) ne aggiunge altri due : un maschio? preso nel 1868 presso S. Terenzo (Lerici), avuto dal Magni-Griffi e attualmente nel Museo Zoologico di Roma ; ed un maschio giovane ucciso nei dintorni di Roma nel dicembre 1897, e conservato pure nel Museo Zoologico universitario romano. Io posso ora aggiungerne un settimo ; giacché in data del 12 dicembre 1904 1' ottimo amico G. Vallon mi scrive di averne avuto un esemplare a Udine; è un maschio giovane, e fu preso sui colli di Moruzzo il 9 dicembre. Ho trascurato i casi dubbiosi come quello dell' individuo conservato nel Museo Civico di Milano, citato pure dall' Arrigoni.

Condivido tanto bene i dubbi espressi dal compianto mio amico H. Seebohm, quando (Caf. liinls lirit. Mtis. V, p. 232)

J41

poileva questa specie, colle due seguenti, nel genere Merula^ che le escludo tutte.

Ho già detto come la pretesa femmina del T. ruficollu^ Pali, colta a Yarone presso Riva (lago di Garda) il gen- naio 1868, conservata nel Museo Civico di Rovereto, risultò essere invece una femmina del T. atrigularis. Questa specie è propria all'Asia occidentale centrale, estiva per la Siberia,, invernale per 1' India.

±0*7. Turdus obscurus, J. F. Grinel. Tordo chiaro.

Tordo oscuro, Tordo pallido {Aut. Ital.).

Anche questa è una specie asiatica che giunge ben di rado in Italia e sempre, pare, nell' autunno o nell' inverno. Nei precedenti volumi della mia Avifauna Italica ho annoverata sei catture del T. obscurus avvenute da noi, a queste ne ag- giungo altre quattro : un maschio proveniente da Napoli e tro- vato sul mercato di Torino nel gennaio 1891, ora nel R. Museo Zoologico di quella città; un maschio preso in Val d'Era nel febbraio 1897, ora nella Collezione del marchese C. Ridolfi a Meleto ; una femmina giovane avuta a Milano dal prof. G. Mar- torelli, nell'ottobre 1898, ma proveniente dalla Maremma To- scana, ora nel Museo Civico Milano ; un maschio adulto uc- ciso il 20 ottobre 1899 nei pressi di Pinerolo e donato dal signor Enrico Marchisio alla Coli. ital. nel R. Museo Zoolo- logico di Firenze {Cai. Ucc. n. 3770).

Il conte E. Arrigoni [Man. orn. ital. p. 226) ne cita altri tre casi, ma non li ritiene assolutamente certi; sarebbero: un esemplare ucciso presso Lonigo (Rovigo) il 15 novembre 1890, ricordato dal Gianese (Boll, del Naturalista, 1891, p. 19, Siena) ; uno ucciso a Ferme (Abruzzo) nel novembre 1899, dal De Leone, il quale ne fece dono al sig. E. Locaciulli (" Avi- cula^ ,, 1900, p. 75); uno, colto pure nel novemhre 1899, nel Senese, e che sarebbe nella Collezione Brogi a Siena. Arrigoni

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menziona inoltre un'esemplare citato dall' Untersteiner come preso a Varone (Riva) sul lago di Garda nel gennaio 1858. Egli rettifica poi la data di cattura dell'esemplare avuta dal Magni-Griffi, ora nel Museo Zoologico della R. Università di Roma; sarebbe avvenuta nel 187(') ad Oliveto a Fungaja.

Abbiamo così ben 14 catture di questa specie dell'Estremo Oriente, avvenute in quasi ogni regione italica.

Il T. ohscurus è specie abbastanza comune nell' estremo oriente asiatico, Siberia E. Giappone, Cina ; sverna al S. giungendo nell'arcipelago Malese.

108. Turdus dubius, ^^ Bechst. Tordo oscuro.

Altro Tordo dell' Asia orientale, che capita accidental- mente in Europa e nell'Italia. Nella mia " Avifauna italica ,, del 1886, menziono cinque casi autentici della cattura del T. dubius avvenute tra il 1829 ed il 1879, a Torino, Brescia (due), Genova e Radda (Firenzej ; nella mia " Aiifauna Ita- lica ,, del 1889 aggiungo una sesta cattura sulla fede del si- gnor 0. Ferragni, che sarebbe avvenuta nel Bresciano in ottobre 1888, non ho veduto quell' esemplare, il quale non si trova nel R. Museo Zoologico di Firenze, come dice l'Ar- rigoni ; infine nella mia Iconografia delV Avifauna italica, sp. 108, pubblicata nel 1893, citai un settimo individuo preso vicino a Siena ai primi del novembre 189'2 e fattomi esami- nare dal compianto amico mio Apelle Dei ; e ricordai anche l'esemplare avuto dal conte E. Arrigoni degli Oddi da Ber- gamo il 18 febbraio 1893. Questi {Man. orn. ital. p. *22H) aggiunge altri due casi e cioè : uno colto sui monti della Spezia nel 18(55, avuto dal Magni-Grifii, ora nel Museo Zoo-

(1) Si torna al nome del Bech.stein {Natunj. i\ . \k 240 il795i, che ha notevole priorità su quello di fuscatus, ju-oposto dal Pallas nel 1811 iZoogr. Ro.sso-As. I, j). 451;, essendo eliminati i dubbi espressi dal Salvadori {Elenco Ucc. Ital. p. 108, 1887 1.

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logico della R. Università di Roma; ed un' individuo maschio adulto preso nei pressi di Verona nel novembre 1899, e con- servato nella sua Collezione.

Va rammentato che individui non adulti del T. dubius sono stati assai spesso confusi coli' affine, ma ben distinto, T. Naumanni, Temm., onde le asserzioni della comparsa di quest' ultima specie da noi vanno accolte con riserva : nel- 1' abito giovanile le due specie ora citate si rassomigliano assai.

109. TurcLus Naumanni, Temm. Tordo del Naumann.

Questa bellissima specie, che è ancora propria alla zona temperata dell'Asia orientale, donde rare volte si svia giun- gendo in Europa, è già comparsa negli Elenchi di uccelli italiani ; ma sinora, come ho detto parlando della spe()ie pre- cedente, per erronea determinazione di esemplari immaturi del T. dubius, poco diversi dai giovani del T. Naumanni. Toccò all'amico mio e chiaro Ornitologo prof. Giacinto Mar- torelli il primo esemplare autentico del T. Naumanni preso in Italia : una femmina colta a S. Pancrazio (Brescia) il 2 novembre 1901, che si conserva nel Museo Civico di Storia Naturale a Milano.

Ed ora ho il piacere di aggiungere a quello un secondo individuo catturato in Italia ; è un magnifico maschio adulto nell'abito rossigno caratteristico; venne preso il 21 marzo 1904 nei pressi di Caneva di Sacile (Udine) in un branco di T. iliacus, ed infatti mi fu serbato dal compianto amico mio Comm. Emi- dio Chiaradia come una varietà di Sassello, o Seselin, come egli lo chiamava. Questo prezioso esemplare si conserva nella Collezione italiana centrale a Firenze {Cat. Ucc. n. 4041).

Va ricordato che l' inverno 1903-1904 fu notevole per un' invasione di specie nordiche in Italia; a branchi ci giunse VAmpelis Garrulus, e comparve per la prima volta in Italia il Colymhus Adamsii.

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HO. Turdus pilaris, Limi, ex Gesù.

TORDELA GAZZINA.

Tordela gazzina, Cesena, Tordo mezzano (.iut. Ital.) Grivàs d'mountagna {Pieni.) Griva d'mountagna, Ciaciara Cuneo) Griva de montagne [Aosta) Coua neira, Ciac- ciac, Tordeuia corsesca. Calandra [Alba, Boss. Pieni.) Ciac- ciac {Tortona-Novi) Calandar, Viscard, Viscarda (Ossola)

Viscarda {Mil., Pav., Como^ Valt.) Gardena bajàreula, Viscèra (Berg.) Gardena bajarola (Bresc.) Gardena da mont (Mani.) Gardena {Cremori.) Turdera ad Sardegna {Varzi) Dòrd (Piac.) Colombèn'na {Parm.) Clumbèna;, Clumbèlla, Ciacàron {Mod.) Turdèla {Pacuìl&} Palomb, An- guanella {Zocca) Turdazza (Mirandola) Clumbèna, Clum- beina (Boi.) Siseccia {Ronig.) Colombella ( Vergato) Zizeccia {Ravenna) Zessa {Cesena^ Forlì) Tordo marino, Tordella, Tordella marina {Marche) Tordella gaggiera {An- cona) — Turdu rosciolu {Rieti) Tordo ciàco o ciacaròn, Ciach, Merlo gagion, Gazzanèla, Tordo colombin ( Ven.) Tordo o Merlo gazzotto, Gardena {Veron.) Tordo smarér {Bell.) Zenevron (Friidi) Zenevron, Gineprone {Istria)

Gardena {Roveret., Trent.) Gardena gazzana, Ginepron, Bagolara {Roveret.) (Thiardéna {Val di Non) Dresghe {Renderla) Gardenòla baiarella {Val di Ledro) Gazzàm {Terragnolo) Kranebetvogel {Luserna) Cranabetter {Pri- miero) — Kranabetvoghel {Sette Comuni) Merlo ciach {Sa- cih) Zenevon {Cividale) Gazanéla, Tordo gazaro {Padova)

Tordo {Rovigo) Tordo dalla eoa nera {Pel tre) TordoI o Tordo negio o chach {Cadore) Dronj, Gjerak, Plem {Daini.) Tourdou montagne {Nizz.) Griva, Córso {Sa- vona) — Turdeuia de Corsega o corsesca (Gen.) Sturlenga {Spezia) Tordela forestiera, Sassellara, Tordela, Tordiera

145

{Pisa) Colombella (Garf.) Stordeola (Lucca) Cegessa, Cesessa, Cesena (Casentino) Tordela gazzina (Fior.) Tordela alpigina (Sen.) Tordela, Cesena (ValcUch.) Graggi (iSarteano) Tordiccia marina o di montagna (Roma) Calandra (Veroli) Tordea piccola (Nap.) Tordeca, Tur- deca (Bari) Turdèa (Lecce) Turdulice (Rossano, Cosenza) Turdu polinu, Turdu russu carisu, Turduruni, Turdurici (Sicil.) Re di li Marvizzi (Mess. Cat., Sirac.) Marvizzu imperiali (Terran., Sicil.) Re di Tardi (Castelb.) Mar- vizzo imperiali (Caltag., Castrog.) Turdu, Turdu culum- binu, Turdu colori de cenisciu (Sard.) Malvitzun (Mali.).

È specie della metà occidentale della Regione Eurasica, nidificante nella zona settentrionale, svernante in quella me- ridionale; il suo limite orientale sarebbe la vallata del le- nisci. In Italia giunge usualmente in ottobre-novembre e riparte o ripassa in febbraio-marzo ; non è ugualmente ab- bondante ogni anno, e scarseggia nelle nostre provincie me- ridionali. Confermo quanto ho già scritto intorno alla sua presunta casuale nidificazione nella nostra regione alpestre; non ebbi ancora prove positive che ciò sia realmente avve- nuto, e se non fosse per la già notata asserzione del com- pianto conte A. P. Ninni riguardo l'Agordino nel Cadore e quella del Vallon il quale vide due di questi Tordi sul Fin- nocchio in Friuli nel giugno 1900 essendo essi entrambi ac- curati osservatori io sarei molto restìo ad ammettere la pos- sibile nidificazione della Tordela gazzina in Italia. In ogni modo è cosa che merita ulteriori indagini.

111. TurdUS iliacus, Linn. ex Beli. Tordo sassello.

Tordo minore, Tordo sassello, Malvizzo (Aut. Ital.) Grivetta, Griva roussa, Roussetta, Griva subiolina, Subiarèl, Subiarela, Subiarola, Subiolòt (Piem.) Tourd subioulin^

10.

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Subiot {('((ueo) (jrri vette (Aofita) Tourd chilous, Turd cursin, Durd corsin, Corsin, Turdin, Durdin {Bass. Piem.)

Turdren dal snevar [Varzi) Uslacch, Schlacch [Vere.)

Turd coursin [Tortona, Novi) Zippar, Chek (Ossola) Dòrdin, Dressin, Spinard, Zipp, Zipper [Lonib.) Tordin-zipp [Pav.) Sdordin, Sdordì [Berg.) Spinard [Bresc.) Ziv [Como) Zif [Mendr.) Spinard, Durd spinard, Ziif, Siflf [Vali.) Spinart, Durden [Cremon.) Squaiard {Mani.)

Tòrd (Piac, Parm.) Tord peznèn o marèu, Turdèn, Tord d'i'ala rossa, Spinard, Scillet [Mod.) Tord sassàt [Sas- suolo] — Spinarci [Carpi) Susanèl [Zocca) Taurd sassar, Susén, Susinèll [Boi.) Susino, Susinello ( T'ergr^^o) Can- tarèll, Tord sassól, Tord sassard [Ravenna) Tordo cantarin [Cesena, Forlì) Tordo rosciolo [Umbria, Marche) Tordo gaggiaro, Tordella gaggiara dall'ali rosse [Ancona) Tordino [Sinig.) Tordeto, Tordo spinariòl, Qisarin, Qesarin, Sisarin, Tordo seselin. Tordo ceselin, Seselin, Sisilin, Celeghin, Sièsarin [Ven.) Tordo spinaròl o spinardo, Tordo cossetto [^^erou.)

Spinaròl, Ceselino [Bell.) Tord zigalim [Roveret.) Tordo cigalin, Zip [Cembra) Zigalim [Amo, Folgaria) Dort cigali (Tione) Tordo spineròl [Trento) Tordo spi- narolo [Valsugana) Tordo spinardo o zigalin [Riva) Tordo sguizzaròl [Torbole) Cigalin (Ciudicarie) Sgrisul, Dordei pizzul (Friuli) Tordo siselin [Mcenza) Tordol o Tordo zheselin [Cadore) Tordo zhisil('»t (Feltre) Tordo [Rovigo) Dronjcic [Dalm.) China, Toardou ghina [Nizz.)

Tordo corsin [Arenzano) Turdo còrso [Savona) Turdo corsesco [Gen.) Arpezin [Spezia) Tordo sassello [Fior.)

Tordo alpigino iSen.) Alpigino [Valdich.) Tordo marino, Zirlone, Fischione [Oarf.) Tordo piccolo [Fiesole)

Alpigino [Sarteano) Tordo rosciolo. Tordo rossolo {Roma)

Maluizzo [Veroli) Marvizzola [Xap.) Turd zir (Bari)

? Prinzu (Lecce) Romagnolu (Ro.'<sano, Cosenza) Marvizza furestera (Mess.i Turdu russa, Turdu zitu (Pai.)

147

Malvizzu pettu russu {Oiyg.) Tarda piticu, Turdulu de mata [Sarei.) Malvits rar {Mali.).

Anche questa è specie propria alla metà occidentale della Regione Earasica, erratica in quella Boreo- Americana stata presa in Groenlandia) ; nidifica nella zona boreale, sverna in quella media e meridionale. Da noi è un' uccello invernale ; giunge in branchi più o meno copiosi in ottobre-novembre, ci lascia in febbraio-marzo, e non è ogni anno ugualmente abbondante.

Casualmente sembra nidificare nelle nostre Alpi, ma a tale riguardo posso ripetere quanto dissi a proposito della asserita nidificazione della Tordela gazzina in Italia : il caso merita ulteriori indagini e ineccepibile conferma.

Anche il T. iliacus scarseggia nelle nostre provinole me- ridionali. Va qui rammentato l' affine T. Coburni, Sharpe, che non conosco ; specie che sarebbe esclusiva all'Islanda ed alle isole Faroer (inverno), la quale, se distinta, potrebbe forse capitaj'e anche da noi nella stagione fredda.

112. TurdUS musiCUS, Linn. ex Schwenck. Tordo.

Tordo, Tordo comune. Tordo mezzano, Tordo bottaccio [Aut. Ital.) Griva, Griva ceca, Griva del genever [Piem.)

Tourd {Cuneo) Durd, Griva, Turd, Turdo {Bass. Piem.)

Torod {Nov.) Durd, Turd {Tortona., Novi) Tourdren da r uva {Varzi) Dord, Dort, Dourd {Lomb.) Durt (Bresc.) Durt {Berg.) Durd {Valt.) Durt, Durden {Cremon.) Dord {Mantov.) Tord {Piac, Parm,) Tord, Tord gròss, Tord stiffet, Tord d'I'ala zalà {Mod.) Tourd ( Vign.)

Turdein {Carpi) Tord, Taurd {Boi) Tord {Rav.) Tordo, Tordo sigaròl, Tordo da uà, Tordo cich o zich {Ven.)

Tordo da (Veron.) Dordei, Dordèl {Friuli) Tordo d'uva (Bell) Tordo siselin {Basi^.) Tord, Tord dall'uà,

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Zip, Zipóm (Roveret.) Tordo dall'uà, Tordo, Tort (Tren- tino) — Zipparól (Riva) Tord, Torz ( Val di Ledro) Drossel {Ampezzo) Troasel [Luserna) Trossela, Troscheta [Sette Conuini) Tordo o Tordol zhit [Cadore) Tordin [Feltre) Dórde [Friuli) Dronj [Daini.) Tourdou [Nizz.) Turdo [Arenzano) Tai;dou nostra {Gen.) Tordo [Spezia) Tordo gentile [Tose.) Tordo bottaccio, Bottaccio (i^/or.) Tordo grosso [Fiesole) Tordo reale {Pma, Oarf.) Tordo [Pi^i) Tordo, Tordo bottaio [Casentino) Tordino [Sarteano, Um- bria) — Tordo, Tordo gentile, Tordino [Marche) Turdu [Rieti) Tordano [Corsica) Tordo, Tordo comune (iJoma)

Marvizzo [Xap.) Turd yBari) Malvizzo [Ca m poba-sso)

Malivizzu [Rossano, Cosenza) Mar vizza (Calabr.) Turdu veru, Marvizzu, j\[alvizzu [Sicil.) Malvizza (Mess.)

Malbizzu (Lentini) Trudu, Murtiddus, Turdu, Ismur- tiddu [Sard.) Tordo [Carloforte Sard.) Trudus [Logu- doro) Coiloro ^Fonni) Còilongo (Mamojada) Malvitz kambi [3falt.).

Specie caratteristica della porzione occidentale della Re- gione Eurasica ; in Italia è scarsamente sedentaria, nidifi- cando ai monti ; abbondantissima durante l'inverno, dal set- tembre all' aprile, e alle due epoche del passo, specialmente nelle nostre provincie centrali e meridionali.

Tutti i Tordi presentano spesso variazioni nel colorito, casi di albinismo, isabellismo e di melanismo, ma nessuno quanto il T. vmsicus.

A proposito del pericolo di voler mutare a forza nomi applicando ciecamente e a sproposito la " legge della priorità ,, negando ad un Linneo 1' elementare diritto di correggersi (come fece nel Syst. Xat. 176B a riguardo degli errori com- messi nel Syst. Nat. 1758), si legga ciò che è stampato neir " Ibis, ,, 1904, p. 065, ove è esposto il caso del Turdiis musicus verso il 7. iliacus,\ cui nomi specifici secondo Har- tert vanno semplicemente scambiati, con magna confusione degli Ornitologi novpllini !

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113. Turdus S^vainsoni, Cab.

Tordo dello Swainson.

Tordo americano {Aut. Ital.).

Nei volumi precedenti della mia Avifauna Italica, ho an- notato la comparsa in Italia nel 1842 e nel 1878, a Genova ed a Rovereto (Trentino), sempre nell'autunno, di due esemplari erratici di questo Tordo diminutivo ed elegante, proprio al versante atlantico della regione Boreo-Americana e migrante al Sud sino alla vallata dell'Amazzone. Menzionai pure un terzo individuo, il quale era nella collezione Magni-Griffi. a Siena e trovasi ora nel Museo Zoologico della E,. Università di Roma; sarebbe stato colto a Sarzana nel 1869, al dire del prof. Magni-Griffi, Non ho esaminato quest' ultimo esem- plare, mentre ho potuto studiare e confrontare gli altri due, il primo trovandosi nella Collezione italiana del R. Museo Zoologico di Firenze.

Aggiungo ora una quarta accidentale comparsa del T. Sicainsoni nel paese nostro, ed è l'esemplare preso all'Elba il 2 novembre 1901 ed ora, pare, esistente nel Museo di Por- toferraio; lo ebbe il prof. Giacomo Damiani e ne annunziò la cattura {Atti 8oc. Ligure Se. Nat. 1901). Esso sarebbe poi stato determinato dal prof. Martorelli come esemplare del T. Aììcice, Baird; ma è cosa nota che quello non è invero diverso dal T. Sicainsoìii, e l'Arrigoni poteva bene risparmiarsi la pena di rivangare i dubbi e le confusioni sorte intorno a quest'ultima specie, rievocando i nomi ustulatus ed Alici<B, in pace sepolti nella sinonimia del T. Sicainsoni da Seebohm e da altri competenti. Infatti nel Man. om. ital. dell' Arrigoni (pp. 219, 220), troviamo gli esemplari di Genova, Rovereto e Sarzana citati sotto il nome di T. ustulatus Sicainsoni, men- tre quello di Portoferraio figura col nome di T. ustulatus Ali- cice; per fortuna sono sotto il medesimo numero!

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114. Turdus Fallasi, Cab. Tordo del Pallas.

Non posso che mantenere nel modo il più assoluto quanto ho pubblicato nella mia Avifauna Italica del 1889 (p. 183) intorno alla solitaria comparsa di questo piccolo Tordo, pro- prio all'America boreale orientale, in Italia; e cioè nella Liguria, pare nei pressi di Vado, circa il 1854. Conservo nella Collezione italiana {Cat. Ucc. n. 2064) quel sinora unico esem- plare e non so di altre catture di questa specie avvenute in Italia e nell'Europa.

Non intendo perdere tempo nel discutere la nomencla- tura abbastanza confusa di questa specie e di alcune forme affinissime; farò soltanto osservare che il Seebohm {Cat. Birds^ Brit. Mus. V, p. 199) l'aveva chiarita sin dal 1881 ; e che il nome aonalaschkm (meglio toialascce) è stato appli- cato ad una forma occidentale, del litorale Pacifico dell'Ame- rica boreale, la quale, se distinta, più difficilmente potrebbe giungere in Europa che non la forma atlantica : dico ciò perchè il conte Arrigoni {Man. orn. itaì. p. 220) pure esclu- dendo il T. Fallasi dalle specie di accidentale comparsa in Italia, crede di poter chiamare il mio esemplare T. aonala- schkcB Fallasi !

Chi vuol avere una chiara idea delle caratteristiche del T. Fallasi e confrontarle con quelle del T. .s'/r^m-sow/', non può far meglio che dare un'occhiata alla tavola 634 della grandiosa opera del Dresser « Birds of Europe » voi. IX. (Supplement), ove queste due specie .sono ottimamente figu- rate a colori.

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115. Turdus viscivorus. Limi, ex Gesn.

TORDELA.

Tordo maggiore, Tordella, Tordela {Auf. Ital.) Grivàs, Arena, Ceras, Sgher, Grivoun {Pierri.) Griva [Cuneo] Argaion, Regagginn, Regaiùn, Tonrdeuia {Bas.s. Pieni.) Argaiun, Regaiun [Tortona, Xovi) Dressa (Voghera) Tourdèra [Varzi) Drèsch (Ossola) Dress, Dresson [Lomb.)

Dressoùn [Milano) Gardena, Ciacola, Dresa (Berg.) Dress [Vali.) Gardena grossa, Tresa (Bresc.) Dourdaza (Cremon.) Dordazza, Gardena (Mantov.) Tordo gazàro^ gazerò o stecaròn, Merlo gagiòn, Tordo gagiòn (Ven.) Tordo gazòto (Veron.) Dorde, Dordazze, Dordule [Friuli)

Tordo gazzer [Bell.) Gardena tordera (Roveret.) Gardena, Tordo gazzàro [Trento) Gardena (Valsug. Flemme, Val di Sole) Gadàro (Tesino) Ghiardèna (Val di Non)

Gardenòla [Val di Ledro) Gardena grossa (Stenico) Dresga (Rendena) Gherla [Avio) Torde, Tordita [Luserna)

Garzena [Tione) Gazaro (Padova) Tordo gajér o gazher, Tordo colombin [Feltre, Belluno) Tordo gazan [Vicenza) Tordol o Tordo gaion [Cadore) Giadule, Sgar- dule [Cividale) Bravar^ Bravarica (Daini.) Stordela [Piac, Parm.) Sturdèga, Sturdèda, Turdazza (Mod.) Sturdeiga (Sassuolo) Sturdeida (Vign.) Dgessa (Montese)

Sturlèda (Finale) Gorluda [Zocca) Sturdazza (Pavidlo)

Sturleida [Carpi) Visciarana (Reggio E.) Raglan, Gher- lada, Gherluda [Boi.) Gesso (Vergato) Raziòn [Cesena^ Forlì) Ragion, Tord rangiuon [Ravenna) Tordo (Vi- terbo) — Tordegola (Sinig.) Tordaccia (Rieti) Tordaccia, Tordo faggiaro [Umbria) Torda, Tordena, Tordella, Tor- desca, Tordo briscaro. Tordo gaggiaro (Marche) Sera [Nizza) Grivea nostra [Savona) Tnrdena, Turdeiìia no-

162 - strà {Gen.) Tordela, Tordiera {Fior., Pisa) Tordescaia ^Sen.) Tordo guazzalo, Gazzarre {Valdicìi.) Stordeola {Lucca) Stordesca (Garfagn.ì Tordeccia, Tordessa {Elba, I. (li Giglio) Trizzine {Corsica) Tordiccia {Roma) Tordea {Xap.) Turdea {Bari, Campobasso) Turdu (Lecce) Tarda, Chiaracurdaca, Turdulicia {Calabr.) Turdu {Ros- sano, Cosenza) Marvizzuni (Mess.) Malvizzuni, Re di li Malvizzi o di li Turdi {Sicil., Pai.) Turdulici (Pai.) Capo mal vizza {Girg.) Tarda {Castelb., Mad.) Turdu suerinu, Tarda culumbinu, Trudu culumbinu {Sarà.) Mal- vitzun (Malt.).

È specie sedentaria e generalmente sparsa in tutta Ita- lia, ma non è ovunque ugualmente frequente. Nella stagione fredda molte Tordele vengono a svernare da noi, tra il no- vembre ed il marzo. E una delle prime a nidificare e si sono trovate le uova depositate anche in febbraio.

Il T. viscivorus è sparso nella parte occidentale della Regione Eurasica, giungendo ad oriente sino al lago Baical, a mezzogiorno sino alla estremità occidentale dell' Himalaia. Però recentemente Hartert ha separato la Tordela europea da quella asiatica, la quale, se diversa, porterebbe il nome di T. Bonapartei, Cab.

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116. Oreocincla' varia Pali.)

Tordo dorato.

Tordo a squame {Aiit. Ita!.).

Questo superbo Tordo, proprio all'Asia orientale, capita accidentalmente in Europa e nell' Italia durante le migra- zioni autunnali, e sembra giungere da noi più frequente- mente di quanto si poteva supporre una quindicina di anni fa. Nei miei due volumi sulla Avifauna Italica, pubblicati nel 1886 e nel 1889, citai cinque catture ben autenticate di individui dell' 0. varia avvenute in Italia tra il 1854 ed il 1873: tre con data precisa vennero presi il 7, 17 e 14 otto- bre, gli altri due sono indicati come presi nell' inverno. Ram- mentai pure la presunta cattura di un sesto esemplare, che sarebbe avvenuta a Marciana (isola dell'Elba) nell'autunno 1885 {fide G. Damiani), ma quell' individuo che visse qual- che tempo in gabbia non fu veduto da veri competenti, e, morto, si gettò via.

L'8 novembre 1889 venne preso al laccio in un bosco di Arbutus a Frosini nel Senese, un maschio adulto di que- sta specie, che si conserva nella Collezione italiana del R. Mu- seo Zoologico di Firenze {Cai. Ucc. n. 3250); ed il 9 dicem- bre successivo fu uccisa una femmina adulta nei pressi di Roma; era probabilmente la compagna del maschio citato sopra e si conserva nel Museo Zoologico della R. Università di Roma. Il 2 novembre 1894, una femmina adulta di questa

(1) Questo termine generico venne proposto da Gould (P. Z. S. 1837, p. 145); il Salvadori osserva {Elenco Ucc. Ital. p. 110) che Gould intendeva scrivere Oreocichla, termine più api3ropriato, ma ciò non risulta affatto dal testo di Gould, e Salvadori a ragione accetta la dicitura originale; però altri hanno fatto il mutamento, cosi Sharpe {Genera and Species of Birds, IV, p. 136. London. 1908); ed io lo de- ploro. Né credo accettabile la trasferta di questi tordi al genere Geocichla, come alcuni fanno seguendo il Seebohm.

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specie fu colta nella regione Domare vicino a Gardone in Val Trompìa (Brescia); la ebbe l' ing. Crescenzio Abeni, il quale ne fece dono alla Collezione centrale dei Vertebrati italiani in Firenze {Cat. Ucc. n. Sò-lOj. Un'altra femmina bellissima e assai grossa venne presa ai lacci presso Montalcino (Siena) il 27 gennaio 1902, e ne feci acquisto in carne per la colle- zione italiana [Cat. Ucc. n. 3800). Abbiamo così nove (forse dieci) catture di questa bella specie nel paese nostro.

A queste Arrigoni {Man. orn. ital. p. 240) ne aggiunge altre sei : Arco (lago di Garda) 1861 (Althammer) ; Porretta (App. bolognese) inverno 188H (Fiori); Foggia 1897 (Avi- cula, I, p. 34) incerta; Roma, data incerta, dalla collezione Lezzani ora nel Museo Zoologico universitario Roma ; Valle di Bisenzio, due, maschio e femmina (fide Manzella). Ma debbo dire che una metà di questi casi almeno non si possono ac- cettare senza benefizio d' inventario.

11*7. Oreocincla daumaLath.) Tordo dorato indiano.

Nulla ho da aggiungere, togliere o modificare a quanto scrissi nei volumi precedenti della mia Avifauna Italica (188(5 e 1889) intorno al solitario caso della presunta cattura di que- sta specie nei pressi di Savona; sinché permane il dubbio la 0. dauma, colle riserve chiaramente e lealmente espresse, deve occupare un posto negli Elenchi di Uccelli avventizi capitati in Italia.

UO. dauma abita l'Himalaia e sverna nelle provincie centrali dell' India e nel Burma.

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118. Aédon Luscinia "^ fLinu. (ex Gesn. )

Ri'SIGNOLO.

Rusignolo, Rosignolo, Usignolo (Aut. Hai.) Roussi- gneul, Arsigneul (Piem.) Ransigneiil {Cuneo) Rossignol {Aoda) E,usgneu, Arsgneu, Ursgneu, Ursgnò, Ruscigneu (Bass. Piem.) Roussgneu (Varzi) Roussigneul, Roussi- gneu (Ossola) Rossigneii, Lisignò, Rossignòl [Lomb.) Rossigneu {Mil.) Rosigneul {Berg.) Lisigneu (Como) Russigneu, Usignen (Valt.) Rosigneu (Pav.) Rosignòl {Bresc.) Usignol (Cremon.) Rosgnéul (Mantov.) Ross- gneu [Piac] Lesgneul {Parm.) Lusgnol, Rusgnol (Mod., Boi.) Rusgnol (Ronig.) Lusignòl (Vergato) Rossi- gnòl, Russignòl (Veìi.) Rusignul (Friuli) Rusignòl, Ros- signòl, Uscignol (Trentino) Rossignòl (Rovereto) Rossi- guuel (Val di Non) Slavulj, Gorski (Daini.) Roussignou (Nizz.) Ruscigneu (Gen.) Rossignèo (Spezia) Rosi- gnolo (Pisa) Usignolo (Fior.., Sen.) Rusignolo (Tose, Roma) Osignolo, Rossignòl (Marche) Usignuolo (Vi- terbo., Bari., Campobasso) Ruscigliolu (Rieti) Rossignolo (Corsica) Ruscignuolo, Riscignuolo (Nap.) Risignuolu, Riscignuòlo (Calab.) Rusignolu, Nottulanu, Ceusu di notti (Sicil.) Rusignolu, Risignolu (Mess.) Rusignuolu (Mo-

[ì) Non vi è dubbio che Linneo incluse sotto questo nome an- che la specie seguente, che forse era quella a lui nota de visu; ma egli cita una sequela di Autori precedenti, dai quali prese quel bel nome appropriato, onde non vorrei essere jjiù realista del Re e contribuire al vespaio della nomenclatura ornitologica seguendo co- loro che danno un nome specifico nuovo al Rusignolo comune. Cosi Salvadori adotta il nome di vera., proposto da Sundevall e che po- trebbe riferirsi invece alla specie seguente, e Sharpe resuscita il nome megarhyncha di Brehm per questa e il nome di Lii.scinia alla specie seguente, nome che ebbe pare significato generico !

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dica) Ricignolu [Terreni. Sicil.) Kussignolu {(t'ìrg.) Riscignolu iCaltag.) Rosignolu, Passarilanti, Piciorru, Ros- signoln, Rnssignolo [Sard.) Rossignol {Malt.).

È specie estiva generalmente sparsa in Italia ed abbon- dante; ma in alcune contrade, per esempio in Puglia, non è tanto frequente.

Qualche individuo sembra svernare casualmente da noi; cosi ne ebbi uno dal Mugello il 10 gennaio 1884, che non mostrava traccie di esser stato in schiavitù; ne sono stati uccisi ancora nei pressi di Firenze il 21 novembre ed in di- cembre. Di solito però giunge dalla metà di marzo all'aprile e parte in settembre-ottobre. Alleva spesso due covate in maggio e giugno -luglio. Se non fosse per i gatti, i quali ne fanno strage, questo Re dei Canori sarebbe assai più comune intorno alle nostre città.

UÀ. Luscinia è uccello estivo in tutta l'Europa centrale e meridionale, sverna nell'Africa.

119. Aèdon Pliilomela^Beclisti

RrSIGXOLO MAGGIORE.

Rusignolo forestiero, Rusignolo maggiore, Rusignolo orientale (Aut. ItaJ.) Rossignolo di Germania, Rossignolo tedesco (Te».).

Questa specie capita, per quanto mi risulta, ben di rado nel nostro paese; e per mia personale esperienza non avrei nulla da aggiungere a quanto scrissi nel 1886 (Avif. Ital. p. 105) intorno alle sue accidentali comparse in Italia, se- nonchè il 7 giugno 1889 venne ucciso a Nizza un secondo maschio adulto dell'ai. PhUomela, che potetti avere per la Collezione italiana, ove si conserva accanto al primo, cattu- rato nell'aprile del 18S4.

E però notevole il fatto che questa specie orientale si è fatta prendere specialmente in Liguria: delle cinque cat-

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ture registrate per l' Italia quattro avvennero nella Liguria (2 Nizza, 1 Genova, 1 Sarzana), la quinta, un maschio, av- venne a Belluno, nell'aprile 18!)9 {fide Arrigonij.

Il prof. A. Bonomi {Quarta e Quinta Contrib. Avìf. Tri- dentina pp. 3(j, 31. Rovereto, 1895, 1903) ci poi la inte- ressante notizia che mons. Tait ebbe un nidiaceo del Rusi- gnolo maggiore tolto dal nido con altri due sotto la cascata di Sardagna presso Trento, il 13 aprile 1895; lo allevò e fu esaminato quasi due anni dopo dal Bonomi, il quale ne ri- conobbe la esatta determinazione. Farebbe che altri esem- plari di questo Rusignolo venissero presi nel Trentino a Per- gine ed a S. Michele.

L'^. Philomela sostituisce la specie precedente nell'Eu- ropa orientale centrale e giunge anche nella Svezia; abita la Siberia occidentale e l'Asia centrale, sverna nel N. E. del- l'Africa. Nell'Asia centrale viene a contatto coU'^. (^toIzU (Cab.).

120. Erithacus Rubecula (Limi.) Pettirosso.

Piccirouss, Petrouss (Pieni.) Piciourouss {Cuneo) Pettross, Pettoross, Pecétto, Pice-ross, Picciuróss, Picétt [Basso Piem.) Pettrouss, Pettorosso {Tortona, Novi) Pett-rouss ' Varzi) Martinet, Magonet, Martinen (Xov.) Pett ròuss, Petta ròuss (Ossola) Pet-rouss, Pettiross, Pi- ceruss, Picet, Sbisèt_, Sbizèt, Sbesèt, Barba-rouss (Lomb.) Picial, Piciall (Berg.) Sbesèt, Sbiset (Bresc.) Picett, Cipett (Como) Pettross, Picett, Picial, Piciaross ( 17/7^.) Machel (Mani.) Pett-rouss {Cremon., Romg.) Petròss, Pett-ross (Piac, Jlod., Boi.) Pet-ràss (Sassuolo) Patràss (Vign.) Petranz (Finale) Pettross (Parm., Mani., Boi.) Pitér, Piter-ross, Pitaran (Boi.) Pittiros ( Vergato) Pét-ross, Pitaràn {Raven.) Pétorosso, Betarello, Betàs, Beta rèi, Pe- tarèl, Petirosso, Beto ( Ven.) Betusso [Bass.) Favret

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{Treviso) Pitaro {\'er.) Pitaro, Petarelo tPoIesùìei Bét {Bell.) Scrizz, Petaross (Friuli) Pitter, Piter d'onfebba, Rovei'ef., Riva) Pittardél, Petirosso (Trento) Pettuzzo (Vaìsuganu) Pettorosso (Tesino) Pettirosso (Vai di Non, Vai di KÌoIe) Pettaròss (Val di Ledro, Ciindicarie) Betùz (Primieì'ó) Pettùz (Sette Comuni) Pettaro, Pettorosso ( Vicenza) Pettiross (Cividah) Bet, Betùzh, Betarél, Pitarél {Cadore, Feltre) Petarelo, Petrisso, Petussèto ^Padova) Meduska, Banjakusa, Badnjakusa (Daini.) E-igau, Rigao (Nizz.) Piccetto (Arenzaìio) Pecietto (Gen.) Pianto {Spezia) Pettirosso (Tose, Corsica) Pettiere (Fior., Sen., Valdich:) Pittiere (Volter.) Pittirosso {Pisa, Fucecchio)

Picchierrosso (Grosseto) Picchieri iSarteano) Pittiero (Garf.) Reguzzolo {Rio, Elba) Diego {Campo, Elba) Pettoroscio (Marche) Pettoroscio, Betoscio (Umbria) Pet- tururusciu (Rieti) Pettirosso, Pettorosso (Roma) Pette- russo, Piettorusso, Riviezzo (Xa})-, Capri) Piettruss (Bari)

Pietti-russu, Riezzu, Ruezzu (Otranto) Pittirussn, Pet- turussu, Ruvazzu (Calabr.) Pietturussu (Sicil.) Pittirri (Mess.) Pittimi (Cefaìii) Pittiddu (Castelb., Mad.) Pittuzzurnssu (Modica) Pett 'arruviu, Barbarrubia, Grisù, Ziddi, Baingiiiciecu, Consigliere, Frate-gavinu, Ogo-de-boi, Ghiru, Traddera (Sard.) Pettorosso (Carloforte Sard.) Chirisi (Logudoro) Pettiross (Malt).

Vive ov^unque da noi, abbondante e famigliare; nella buona stagione si ritira nel più dei casi ai monti, ove nidi- fica; nell'autunno scende al piano e nella stagione rigida ral- legra colla sua elegante presenza e col tremulo canto armo- nioso i giardini anche nelle città. Nell'autunno ed inverno vedonsi da noi numerosissimi immigranti, dei quali, pur troppo si fa ogni anno nelle nostre Maremme una vergognosa strage.

UE. Rubecula varia facilmente nella intensità delle tinte, e su ciò, si sono fondate diverse sottospecie le quali spesso non esistono che nella fervida immaginazione di alcuni

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" splitters ,,. Va però fatta eccezione per il Pettirosso delle isole Britanniche, E. Rubecula melophila, Hart. che presenta notevoli diversità nelle dimensioni, nel colorito e nel modo di vivere sopratutto ; non è abitualmente migratorio, ma è stato preso nelle provincie renane della Germania, onde è ben possibile che capiti nella stagione fredda anche in Italia ; infatti nella Coli. ital. Ucc. 2093, conservo un maschio adulto da Greve, (4, 111, 1883) che somiglia assai al Pettirosso britannico, se non è lo stesso.

UE. Rubecula è specie dell' Europa e della regione cir- cummedi terranea.

ISl. Cyanecula Wolfì (C. L. Brehm) Pett' azzurro a macchia bianca.

Codirosso con petto ceruleo, Pett' azzurro, Silvia a gola cerulea {Atd. Ital.) Gorz bleu (Piem.) Stomibléu, Icét dia stella [Cuneo, Basso Piem.) Gorzbleu (Nov.) Morett marèi, Coarossa pettazzur [Pav.) Pettazzin, Pctt'azur [Mi- lano) — Piciàl bleu ( Valt.) Carossi de la stela {Bresc.) Morat de la stela [Berg.) Pettazziur [Piac, Parm.) Pett- azzur [Mod.) Petazor, Piter turchein [Boi.) Coarossa foresta [Ven.) Squerossolo o Squarussolo da la botta d'ar- gento [Veron.) Codarossol da palud [Bell.) Petaross turchin [Friuli) Petto celeste. Petto azzurro [Trentino) Coarossa de Svezia {Padova) Coarossa foresta o della Re- gina ( Vicenza) Codarós dal petto turchin (Feltre) Coarossa foresta [Rovigo) Gorgiu bleu, Grisa o Piec blu [Nizz.) Peccetto da sorchi, Péto bleu [Savona) Cuarossa da Madonna {Arenzano) Caa rossa a peto bleu [Gen.) Coarossa de palude [Spezia) Pett'azzurro [Tose.) Pettazzurro, Codarancio maschio [Marche) Petto turchino [Marche, Roma) Co- derusso (Nap.) Pettu blu o bru [Mess.) Cuda russa a pettu blu, Pettu-blù, Pettu-azzurru [Terran., Sicil.) Pettu az-

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zurra {(rirg.) Cucia russa a pettu bru, Pettu-zurru, Pet- tu bru (Paler.) Coa de fogu {Sard.) Qudiross s:idirtu kahla ^Malf.).

Questa specie è propria dell'Europa centrale ed occiden- tale durante l'estate, nidificandovi ; sverna nell'Africa setten- trionale, neir Asia occidentale, ed accidentalmente ueW Eu- ropa meridionale. In Italia si vede, anche con una certa abbondanza, nelle provincie centrali e settentrionali alle due epoche del passo : cioè marzo- aprile e settembre-ottobre. La sua nidificazione da noi è stata più volte asserita, special- mente per la Lombardia, ma non è stata provata ancora. Rare volte s' incontra da noi durante 1' inverno ; ne ho un'esemplare, femmina edulta, ucciso a Massaciuccoli (Lucca) il -4 gennaio 1886 {Coli. ital. Ucc. Cat. n. 2810). È specie di comparsa accidentale in Sardegna e rara in Sicilia.

È facile distinguere la C. Wolfì dalla C. suecica nei maschi in abito primaverile; nella prima campeggia nell'az- zurro pettorale una macchia bianca sericea, oppure non havvi macchia ; nella seconda si nota invece nell'azzurro del petto una macchia rossa-castagna. Io ho già fatto notare [Avif. Rai. 1886, p. 108) che vi sono individui maschi adulti in primavera nei quali le punte delle penne della macchia bianca sono di color rosso-castagno e ne posseggo due nella Colle- zione italiana, iCat. Ucc. n.' 2118, 2809), il primo 10, IV, 1883 da Montepulciano, il secondo 3, V, 1885 da Prato. Ho- voluto spiegare il caso interessante sia coll'atavismo, sia con un non improbabile ibridismo ; mantengo quanto scrissi al- lora, e non accetto la sbagliata ipotesi messa fuori dall' Ar- rigoni {Man. orn. ital. p. 265) che nei casi da me citati si tratti d' individui non completamente adulti, giacche sono entrambi adultissimi.

Sta in fatti che trattandosi di individui in abito autun- nale, di giovani e ancora di femmine, non è facile distin- guere le due specie di Ci/anecula. Per la grande loro affinità queste due sarebbero piuttosto da considerarsi mere sotto- specie di una sola forma specifica. E durante il passo autun-

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naie le due specie sembrano viaggiare insieme attraverso l'Italia. Va però notato che da noi, durante i due passi, la C. Wolfì è senza dubbio e notevolmente la più abbondante.

13S. Cyanecula suecica (Limi.)

PeTt' AZZURRO A MACCHIA ROSSA.

Pett'azzurro orientale [Aut. Ital.) Squerossolo o Squa- russolo da la botta rossa [Veron.) Petto azzurro [Rovereto] Gorgiu bleu {Nizz.) Cuarossa da Madonna {Arenzano).

Nella mia Avif. Ital. 1886, p. 108, ho lungamente espo- sto come questa specie, propria all'Europa settentrionale ed orientale ed estiva ancora attraverso tutta l'Asia boreale e centrale, si trova in Italia. Vi giunge frammista alla specie precedente, ma assai meno numerosa, anzi può dirsi rara ; non pare capitare ogni anno da noi, e non potrei affermare recisamente che ripassi per l' Italia nell' autunno, giacche al- lora è ben difficile distinguere gli individui delle due specie.

Da circa vent'anni non ho aggiunto un solo individuo di C. suecica alla Collezione italiana, nella quale sono sempre i sei esemplari citati nel 1886, tutti maschi adulti in abito primaverile, sul cui petto spicca in campo azzurro una mac- chia più o meno grande e più o meno scura di un rosso ca- stagno ; tutti provengono dalla Liguria (Nizza e Genovesato); fatto notevole.

La C. suecica sverna nel S. dell'Asia e nel N. E. del- l'Africa.

1S3. Calliope camtscliatkensis (J. F. Gmel.) Calliope.

Non ho nulla da aggiungere intorno alla prima cattura autentica di questa magnifica specie in Italia, giacché ne diedi già ampio ragguaglio {Avif. Ital. 1889, p. 196); essa

n.

U)2

avvenne il 15 dicembre 1880 a Monteccbia sui Colli Euga- nei, presso Padova; e per somma cortesia del conte dott. E. Arrigoni degli Oddi, al quale capitò la fortuna di questa bella primizia, e dietro a congruo cambio, quell' esemplare, allora unico, venne acquistato alla Collezione italiana ( Cai. Ucc. n. 3000).

Un secondo esemplare della C. camtscJmtJxensis ebbe in carne il signor Camillo Dal Fiume, fervido Ornitologo; è ancora un maschio adulto e venne preso nelle reti l'H otto- bre 1899 presso Loreggia nel Padovano; si conserva nella sua collezione privata a Badìa Polesine. Due altri esemplari, adulti entrambi, ha avuto dal Vicentino nel dicembre 1898 il sullodato conte E. Arrigoni degli Oddi, il quale li con- serva nella sua collezione a Monselice (Mail. orn. ital. p. '2()7).

E notevole davvero la cattura di questi quattro esem- plari della Calliope nel Veneto e i tre ultimi a breve in- tervallo.

Finalmente da notizia datami il 14 marzo 1904, dal- l'ing. P. Dal Vivo, un quinto esemplare di questa bella e cospicua specie sarebbe stato preso nelle vicinanze di Em- poli dal signor Giuseppe Ricci, nel gennaio 1903; esso andò disgraziatamente distrutto ed io non lo vidi.

La C. camtschatkensis vive in tutta l'Asia boreale, sver- nando al S.; io la trovai abbondante in migrazione nel Golfo di Petceli, quando vi fui colla « Magenta ^> nell'otto- bre 1866.

1S4. lantliia cyanuraiPall.i

Cod'azzurro.

Non avrei nulla da aggiungere intorno alla solitaria comparsa di questa specie asiatica in Italia a quanto ne scrissi nella mia Avifauna Italica 1886, (p. 110); e per mia perso- nale esperienza non conosco altri esemplari della /. c>/anura fuorviati sin nel paese nostro, oltre quell' unica femmina, trovata dal conte Rosselmini in un mazzo di Pettirossi sul

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mercato di Pisa alla fine del novembre 1879. Ma leggo ora nel Manuale di Ornitologia italiana del conte Arrigoni (p. 268), che in quella (molto eclettica) collezione Magni-Griffi, i cui avanzi sono ora nel Museo Zoologico della E,. Università di Roma, era un'esemplare di questa specie che, si dice cattu- rata a Luni nel 1867. In diverse visite fatte alla collezione suddetta prima a Siena e poi a Roma, io non ho veduto quel- l'esemplare: evidentemente mi sarà sfuggito, onde non posso dire nulla intorno alla sua identità e meno che nulla intorno alla sua pretesa cattura a Luni!

Non mi consta di comparse bene autenticate della /. •cyanura in Europa, ma si asserisce che capita talvolta nella Russia orientale; è specie sparsa nell'Asia orientale.

1S5. Ruticilla Plioenicurus(Linu.j

Codirosso.

Codirosso ordinario (Aut. Ital). Bouciard (Piem.) "Cui rouss, Couvaroussa {Cuneo) Culross, Couvaroussa, Cua- rossa, Cuarossetta {Basso-Piem.) Cuarossa cita, Farciola d'montagna (Nov.) Fariola at montagna (Vigezzo) Couva- roussa (Varzi) Coùva roùss, Coaross {Ossola) Coarossa, Couaroussa, Covaroussa, Codirouss, Morett, Moraet, Mornireu {Lomh.) Corossola, Corossoletta {Como) Ciiross, Cllrossol, Muratt {Valt.) Morat {Berg.) Couarossa {Mil.) Carossi, Cua rossa {Bresc.) Cua rossa (Cremon.) Carussola {Piac.) Covròss (Parm.) Còv-ross {Mod.) Covarossa {Pievepe- ìago) Quatrosla, Quatròmla {Zocca, Pacullo) Coross, Cul- rous {Boi.) Coròs {Romg.) Codrenz {Cesena, Forlì) Codirossola (Verg.) Cul-rànz, Cod-ranz {Raven.) Codi- rancio, Codirossa {Sinig., Umbria) Codarancio, Codarancia, Battiala {Marche) Codorosso ( Viterbo) Codorosso, Codi- rosso {Roma) Coarossa (Fe?i., Mani.) Squarussolo o Sque- rossolo iVeron.) Coarossol {Bass.) Squarusola, Codarossol

164

{Bell., Vie.) Codaruss (Friuli} Scodaross [Pontebba) Colossora (Mendr.) Quaróssol, Coarossol, Coaross (Roveret.)

Sconsolat, Quaróssol ( Trento) Coróssolo ( Valsugana) Codorosso {Tesino) Coaross piccola, Sconsolai {Val di Non e di Sole) Ziriò (Fassa) Quaròss, Squarossolato (Val di Ledro, Giudicarle) Roatvogel, Roatsbanz {Sette Comuni) Squerussolo ( Veron.) Codarós, Coaros (Feltre) Squarùssola {Padova) Crvenrepa, Klanjavica (Dalm.) Queurous verou {Xizz.) Cuariissetta (Arenzano) Cua russa montagninha [Gen.) Cua rossa [Spezia) Codirosso (Tose.) Culrosso, Curosso (Lucca) Culrosso, Rosignolo di muraglia (Sen.) Codirosso (Pisa) Codirossino (Fiesole) Codirossolo (Ca- sentino) — Nuaggiolo [Corsica) Codarussiello, Coderusso, Codirusso prevatariello, Caponera (Xap.) Zéllécchia (Capri)

Codaross (Bari) Cudirussa [Lecce) Cacafoco (Reggio Calabr.) Cuda-russa, Cacamarruggiu (Sic.) Cuda di focu (Mess.) Curidda russa (Modica) Cudarussa facci bianchi (Girg.) Coarubia, Coa de ferru, Coa de fogu (Sard.) Coa rossa (Carloforte, Saì'd.) Ta dembu, Qudiross, Beqqafig ta dembu (Mali.).

Specie estiva abbondante, specialmente alle epoche del passo, in Italia; giunge in marzo-aprile, parte in settembre- ottobre; nidifica ai monti. È scarsamente invernale nelle no- stre Provincie meridionali, onde alla stregua può figurare tra le nostre specie stazionarie.

La R. PhoRnicurus vive nella metà occidentale della Re- gione Eurasica; sverna nell'Africa e nell'Asia occidentale.

165

136. Ruticilla titys fScop.) Codirosso spazzacamino.

Codirosso spazzacamino, Codirosso moretto, Moretto {Atit. Iteti.) Couarouss, Bouciard di rocch, Passra neira, Couaroussot (Piem.) Couvaroussa, Bonciard, Piroulet fourneroun, Cua- rossa, Cuarossetta (Basso Piem.) Piroulet, Fourneroun ( Cuneo) Couva roussa mòura ( Varzi) Coùva roùss ad mon- tagna, Cova roùss spazzacamin {Ossola) Fariola ( Vigezzo) Magnan, Fornarò (Nov.) Couarossa, Coarossa, Moraet (Lomb.)

Corossolet neglier, Covaross ferree {Como) Murattòn, Cii- ross fere {Vali.) Roussigneu de muraja {Milano) Colossera negra {Mendr.) Corossi de muraja {Bresc.) Morat carbuner {Berg.) Covróss da l'invéren (Parm.) Còvros négher, Magnanèn (Mod.) Spazzacamein, Murett {Boi.) Cod- ranz {Eomg.) Cod-ranz, Culross {Ravenna) Codirossola di monte ( Vergato) Codirosso, Codarancia nera {Marche)

Codirosso nero [Ancona] Coarosso moro ( Ven.) Squa- russolo o Squerossolo spazzacamin ( Veron.) Corossolo {Bass.)

Codarossol da sass {Bell.) Scodaross, Codaross {Friuli)

Coa rossa {Polesine) Fravo {Istria) Crvenrepa, Kla- njavica {Dalm.) Parolot {Roveret.) Quarósolo nero o dei crozzi ( Trento) Coróssol o Quaróssol spazzacamin ( Val- sugana) Codomóro {Tesino) Coaróss della neve, Pa- rolot {Riva) Parulot {Luserna) Corossolo moro {Borgo)

Carbonéra {Pellizzano) Coarossa mora, Spazzacamin { Vicenza) Codaros negro , Codarós de montagna {Feltre)

Codaross spazzacamin {Cadore) Queu rous pignatié {Nizz.) Ciapusso {Arenzano) Cua russa moa {Gen.) Codirosso spazzacamino {Tose.) Currosso (Lucca) Co- dirosso ■ ( Val di Chiana) Codirossa petto nero ( Umbria) Codirosso di pancia nera {Roma) Coderusso, Codarussièllo {Nap.) Codirosso prevetariello {Capri) Codaross (Bari

im

Falaetta fumata {Lecce} Cuda-russa (Reggio Calabi-.)

Cuda russa di rocca (Sic.) Cuda russa cu pettu iiiuru, Cada di focu pettu-niru, Cuda russa cinirusa (Mess.) Cu- ridda russa (Modica) Cuda russa (Castelb., Mad.) Cuda russa carbonara (Girg.) Cudarussa vavariscu o varvariscu (Pai.) Coa de fogu (Sard.) Qudiross issued (Mali.).

Specie sparsa e sedentaria in Italia, ma non ovunque comune ; nell'estate vive sui monti, coi freddi scende al piano ed è raggiunta da immigranti d'oltr'Alpe. Nidifica ai monti, specialmente nelle nostre provinole centrali e settentrionali, in quelle meridionali è specialmente invernale.

E noto come i maschi possono generare conservando r abito immaturo, molto simile a quello femminile ; tali in- dividui vennero a torto considerati specificamente distinti ed ebbero il nome di R. Cairii, Gerbe.

La R. fifi/fi è specie prettamente europea e non sembra trovarsi ad oriente della Vistola e del Dniester ; ma s' in- contra durante 1' inverno nel N. E. dell' Africa.

IS'7. Ruticilla nigra, Gig,)- Codirosso nero.

Il dicembre 1902 ricevetti dal signor Giuseppe Meloni di Lanusei, Sardegna, le pelli fresche accompagnate coi busti, di due Codirossi assolutamente nuovi per me e diversi da qualsiasi forma veduta in oltre quaranta anni di esperienza ornitologica. Quei due uccelli erano stati presi vivi in un fienile a Loceri, villaggio nei monti dell' Ogliastra sopra a Lanusei e subito .sotto il massiccio del Gennargentu, il 25 novembre 1902, dopo una forte burrasca da tramontana ; vi si erano rifugiati per riparare dal vento furioso. Il pastore che li prese, non avendo una gabbia, li chiuse in una lan- terna e così li portò al signor Meloni, al (|uale giunsero tut-

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torà viventi, ma col piumaggio alquanto arruffato. Egli tentò di farli rinvenire, ma invano, e, temendo che si guastassero maggiormente, li uccise, li mise in pelle ed ebbe la buona idea d' inviarmeli subito insieme coi due corpi, avendo avuto cura di determinarne il sesso ; io controllai subito sui busti quella sua determinazione e confermai facilmente il maschio, non cosi per la femmina, nella quale 1' ovario era stato in gran parte esportato.

Ciò che colpiva maggiormente in questi due uccelli, era il color nero intenso del piumaggio di entrambi ; solo le timoniere mostravano traccie del rosso-ranciato così caratte- ristico della coda delle Ruticilìa. Confesso che a prima vista li credetti esemplari della E. titys tinti artificialmente di nero, ma dopo una lavatura accurata ed un'esame minuzioso delle penne anche col microscopio, dovetti convincermi che quel colore era naturale. Il caso però non cessava di essere oltre- modo strano e dirò imbarazzante ; giacche il fatto di avere due esemplari identici, eccetto per lievi differenze spiegabili per la -diversità del sesso, ostacolava seppure non escludeva (se altre ragioni non vi fossero) l'ovvia spiegazione del me- lanismo. Malgrado ciò esitai lungamente a ritenerli una nuova forma, cioè una specie non nota alla Scienza, diversa da quante erano conosciute nel genere Ruticilìa j alla quale ap- partengono senza dubbio alcuno. Fu l'amico mio Gnor. AValter Rothschild il quale, venuto in quei giorni a Firenze, dopo un lungo esame dei due uccelli e dopo animata discussione, mi persuase che era meglio descriverli e nominarli, e ciò feci, non senza riserve, e solo perchè non trovai, come non trovo oggi, una migliore spiegazione del loro essere, x'k.nzi diedi a lui la mia breve descrizione e gli prestai i due tipi e sinora unici esemplari della presunta nuova specie perchè li facesse vedere in una prossima riunione di Ornitologi a Londra. Ciò avvenne ad una seduta del British Ornithological Club nel- l'agosto 1903 ; la mia descrizione fu stampata nel Bull. B. 0. G. XIII, p. 79, e più tardi comparve nell' " Ibis, 1903, p. 581.

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Da quanto ho saputo il parere degli Ornitologi presenti all'esame dei due uccelli non fu concorde, alcuni mi dettero ragione, altri non si dichiararono ; solo Hartert avrebbe so- stenuto 1' ipotesi del melanisnio ; ipotesi che vedo divisa an- che dal conte Arrigoni {Man. orn. ifal. p. 261), il quale pur ammette di non aver veduto i due uccèlli in discussione!

Anche il dimorfismo non offre una plausibile spiegazione del caso strano, che forse la neogenesi soltanto potrà spiegare.

Dunque per ora, colle debite riserve, e in attesa di nuovi fatti, mantengo questa nuova forma come specie distinta ; ed eccone la descrizione sommaria :

Nel maschio, evidentemente adulto in perfetto abito au- tunnale, le parti superiori sono di un nero intenso, legger- mente lavato di olivastro scuro sul dorso ; remiganti nere, vessillo esterno delle secondarie leggermente marginato di bigio cupo ; cuopritrici alari nere ; cuopritrici superiori della coda di un bruno ranciato nerastro ; così le timoniere, spe- cialmente sulla porzione basale dei loro vessilli interni, di- ventando più fuligginosi alle loro estremità, le due centrali sono interamente di quel colore ; però gli steli di tutte le timoniere sono di un bruno-ranciato, più chiaro sulle super- ficie inferiore. Gola, lati della testa, collo, petto, fianchi, penne ascellari e cuopritrici inferiori dell'ala, di un nero intenso con leggeri riflessi olivastri. Margini interni delle remiganti bigiastre ; addome bigio-nerastro ; cuopritrici inferiori della coda di un nero olivastro. Becco, piedi ed unghie nere, in- terno della bocca giallo- arancio ; palpebre nere.

La femmina, pure adulta ed in abito autunnale com- pleto, differisce assai poco dal maschio ; il che costituisce una notevole particolarità di questa specie singolare, giacché è cosa nota come nelle RuticiUa il piumaggio è diverso negli adulti dei due sessi. Nella H. niijra la colorazione della fem- mina è uguale a quella del maschio, soltanto il nero è meno intenso, più smorto ; e sulle parti inferiori le tinte bigie ed olivastre sono più palesi. Inoltre le marginature bigie delle remiganti secondarie sono più apparescenti sulle ali, e le ti- moniere sono più scure. La femmina è un po' più piccola.

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Aggiungo alcune delle dimensioni date in confronto con quelle di una coppia di adulti della R. titys :

Lunghezza dell' ala

» della coda ....

» del becco (culmine).

» del tarso ....

Huticill

1 nigra

Huticilla titijs

d'

g

0

,'

mm.

mm.

mm.

mm.

83

83

86

84

62

62

65

60

10

9 'A

11

10

22

21 V2

24

23

Come si vede chiaramente le differenze tra i due indi- vidui della II. nigra sono minime, mentre sono entrambi no- tevolmente più piccoli di individue corrispondenti della R. titys, che sarebbe la specie più affine.

Feci ancora, aiutato dal mio assistente prof. Enrico Bal- ducci, un confronto minuzioso degli sterni e della cintura pettorale nelle due specie suddette, e trovammo che nella R. titi/s quelle ossa sono più robuste ; in entrambe le R. nigra le clavicole sono più esili e meno curve, le scapole più brevi e più sottili, mentre i coracoidi sono decisamente più lunghi ed hanno cresta meno sporgente che non le ossa corrispon- denti della R. titys. In questa specie lo sterno è più largo, mentre è notevolmente più stretto e più lungo di un milli- metro nella R. nigra ; in questa poi il manubrio è più grande e le apofisi episternali sono pure più grandi, ma più esili. In complesso dunque lo sterno della R. nigra è più esile e meno robusto di quello della R. titys.

Ed ora richiamo 1' attenzione dei nostri Ornitologi su questa singolare forma di Ruticilìa, comparsa cosi inopinata- mente nella nostra Sardegna ; i due tipi si conservano nella Collezione italiana nel E. Museo Zoologico di Firenze, ove portano i n.^ 3906, 3907 del Catalogo degli Uccelli.

Avevo scritto quanto sta sopra quando mi venne sot- t'occhio la dotta ed interessantissima memoria del signor

170 -

William E. D. Scott della '' Wortliington ^Society f'ov the incesti- gation of Bird life, ,, di Washington (1); egli avrebbe trovato neir America boreale non meno di nove specie di uccelli che sono in condizioni identiche a quelle nelle quali è apparsa la mia l'uticilla nigra, e le spiega colla neogenesi, come sopra avevo già accennato pel caso presente, ossia per la forma- zione ex ahrupto di una forma o specie nuova affatto, modo di origine studiata accuratamente nelle piante come è ben noto dall' illustre Olandese prof. Hugo de Vries^ e che egli chiama ^^ processo di mutazione^ ,, ma che sinora lo è stato ben poco negli atiimali viventi allo stato libero. È l'ipotesi colla quale ho spiegato, come vedremo più oltre, la comparsa di un'altra nuova forma nella nostra Avifauna, cioè della Athene Chiaradice. Concludo dunque che la comparsa di que- sta bella e ben distinta specie di Codirosso, alla quale ho dato il nome di A*, nigra, può trovare benissimo, e trova, la sua spiegazione come un caso patente di neogenesi ; e tale spiegazione non ha ragione di essere modificata anche se non si trovassero poi altri esemplari di questa forma, giac- che la neogenesi non implica una stabile riuscita della nuova forma creata, vale a dire che la forza della eredità così po- tente negli organismi può sempre promuovere un ritorno alla forma parentale; che, nel caso presente, è presumibilmente la Jt. titys, specie in abbastanza mutabile.

1S8. Ruticilla IVIOUSSieri (Olph-(Talliard) Codirosso aiaìekixo.

Ebbi la l)uona fortuna di poter avere il primo e sinora unico esemplare di questa bella specie catturato in Italia. E un maschio adulto e fu ucciso col fucile nei dintorni di Nizza il 22 novembre 1890 ; venne trovato su quel mercato in un mazzo di uccelletti presi contemporaneamente, dai fra-

'1) Scott. W. E. \). <)n flit- j>rub(iì)le oriyhi of m-tdin Bfn/s. in " fScÌPJire .. fnew .series) XXJI. ]>. '210. Neìv lo//,-. I. IX. 1!>05.

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telli Gal, i quali me l' inviarono fresco. Si conserva nella Collezione italiana di Firenze {(\it. Ucc. n. .3313).

Questa specie è abbondante lungo il litorale dell'Africa settentrionale dal Marocco sino alla Tripolitania, ma pare sedentaria nelle sue abitudini e ben di rado attraversa il Mediterraneo; è stata presa più volte nella penisola Iberica, ma sempre nel mezzogiorno. Abbiamo però un caso delia sua cattura ben più al nord, quello avvenuto nella magica isola (per l'Ornitologo) di Helgoland nell'estate 1842, e registrato dal Gràtke.

La R. Moiissieri è ancora interessante perchè forma il passaggio e l'anello connettente tra le Ruticella e le Pratin- cola; Hartert recentemente {Nov. Zooì. IX, p. 325, 1902) ne ha fatto il tipo del nuovo genere Diiììootocus.

129. Fratincola Rubicela (Linn. ex Charlet.) Saltixpalo.

Saltinselce moro, Saltimpalo, Saltinpalo, Sas-sicola mora [Aut. Iteti.) Pounta d'mèlia, Pitamoute, Pitamoutàs (Pieni.) Simacusti, Simabuschi, Puntireu (Bass. Piem.) Osel dei sas, Sassero {Nov.) Moreù. Moreùl, Scimareùl (Ossola) Morett, Picett, Scimireu, Zierè, Perasc, Gigat, Pighireu, Scima brocch, Zima brocch, Pizzamei [Lomb.) Mureu ne- gher, E-azzacola, Picet, Cicciau, Galinetta (Como) Taràgn Taragnin d'inverno {Valt.) Zimabroch, Gigaet, Gigiet {Pav.) Machett, Macheti de montagna (Berg.) Machett (Milano) Vitcec, Grisitt [Menclr.) Machét borèla, Machèt nostra {Bresc.) Machet (Crem.) Pontareu (Varzi) Buschén (Piac, Parm.) Barada, Teston {Mod.) Asta, Beca stecc (Boi.) Occ d'bo (Ronig.^ Rav., Boi.) Viscecca (Cesena., Forlì) Selt-in pel (Raven.) Predicatore, Bat- tiale, Pizzo a crocro, Cargante, Porcaiolo ( Umbria) Mar- chettù (Rieti) Prete il maschio. Nonna la femmina (Cor-

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.sica) Battiala, Occhio di bove, Predicatore (Marche) Occhio di bove, 3attilale {Ancona} Mozzetto, Machét, Ba- tiale moro, Favarèto, Favarèto moro (Ven.) Machet da eroda {Belluno) Zimaerbe, Qimaerbe, Battiàle, Brusapolver (Roveret.) Batiale {Trento^ dliiulicarie) Saltimpalo [Valsu- ganà) Smack [Fassa) Zhimal, Zhimalét [Feltre) Batiale {Polesine) Formentin, Armentarutt, Por^hiarute, Grisùtt, Grisùte {Friuli) Fikakavac, Mestre, Lovre {Daini.) Fou- tentega noustrala {Nizz.) Simmacusti {Savon.) Sima- cousti {Arenzano) Buschi n {Geìi.) Fricialase (Spezia) Saltimpalo (Fior., Pis.) Saltinselce, Saltanseccio, Saltan- punta (Fior.) Saltampalo, Saltinpalo (Lucca) Saltastecce {Casentino) Saltan vette, Scrocchino, Salimpunta. Prete (Empoli) -— Saltinpunta (Bieìii.) Fornajolo, Saltinvetta, Saltinpalo, Saltancecce, Frocasini (Sen.) Scrocchetto, Fru- stàsino, Saltasecca, Spunta calocchie (Pis.) Saltampalo (Lucca, Fucecchio) Saltimpunta (Sarteano) Montagnino (Garf.) Saltanselce (S. Gimignano) Sfcruzzimpalo, Pran- simpalo (Elba) Scoterzolo (/. di Giglio) Saltabastoni (Viterbo) Saltabastone, Zompacardi (Roììia) Miettem- punta d' inverno, Petrarulu (Xap.) Cacamargiale (Bari) Caca-mmargiali, Jabaputtane (Otranto) Percia-sipali {Ca- tanzaro) — Forgiareddu (Reggio Calabr.) Cacamarruggiu, Salta'-npizzu (Sic.) Pigghia muschi (Cat.) Sputama- ruggiu (Modica) Cacamarnggiu paisanu (Pai.) Trozzu (Terran., Sic.) Punta de canna, Panteri, Concu de moru (Sard.) Sartiarellu (Cagl.) Puntinpalo (Carloforte., Sarà.) Bucakcak, Buccak, Bucciac (Malt.).

Questo vispo uccelletto, che può dirsi prettamente eu- ropeo, scarseggia soltanto nella Scandinavia; è sedentario e abbondante in Italia, ove si vede ovunque in ogni stagione. Preferisce i monti nella buona stagione e diventa alquanto erratico al piano durante l' inverno, quando giunge anche nell'Africa settentrionale.

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130. Pratincola RubetraLinn. ex. Brissj Stiaccino.

Saltinvangliile, Stiaccino, Montanello iAut. Ital.) Pi- tamoute, Pitamoutas {Pieni.) Pounta d'mèlia {Cuneo) Testa d' mort {Susa) Simacusti, Simabuschi, Pantireu {Basso- Piem.) Moreù, Morelli, Scimareùl [Ossola) Osel dei sas, Sassero {Nov.) Scimireii de montagna, Taragn, Macchet, Picett, Montanell (Lonib.) Zimabroch, Gigaet {Pav.) Meareu, Razzaccia, Cic-ciacc, Galinetta, Ciup-tech {Como) Taràgn, Fenarèii {Vali.) Machét de passada {Bresc.) Machet (Berg.) Ciiltiirèn {Piac, Parm.) Te- ston, Salt'in pai, Barada {Mod.) Occ ed'bó {Romg.) Salt in pai, Pitèr [Boi.) Asta {Ravenna) Battiale, Occhio di bove. Predicatore {Marche) Gastrighino {Ancona) Mon- tan, Batiale (Few.) Negrisol {Ver.) Grisett, Grisutt, Grisute {Friuli) Machét {Bell.) Zimaerbe, Zimàtol, Ci- matol, Grisàtol, Cibezech {Roveret.) Batiale [Valsug.) Matózzo [Tesino) Forabósc {Val di Ledro) Auzéla di pradi [Val di Non) Grisàtto (Riva) Favaréto, Batiale foresto [Padova) Predavac, Kovac (Dalm.) Foutentega marsenca, Marsencola {Nizz.) Simmacusti de primaveja (Savona) Simacou.sti {Arenzano) Simma-custi, Simma- buschi [Gen.) Friseialase (Spezia) Saltinvanghile (Fior.) Stiaccino [Pisa) Saltinseccia, Saltincicci, Piagnacela {Sen.) Scrocchino (Bient.) Siicè (Garf.) Schiaccino (Fucecchio) Salimpunta di poggio [Fiesole) Saltimpalo (V^aldiclì.) Tomlo, Tuina, Piagnucolone [Sarteano) Gra- naiola [Elba) Saltabastone con la gola bianca [Roma) Miettempunta di state, Miettempònta d'està [Nap.) Petra- riilu [Capri) Gacamargiale [Bari) Caca-mmargiali, Jaba- puttane [Otranto) Percia-sipali (Catanzaro) Cannicciàrn, Forgiareddii [Reggio Calahr.) Caca-sipali, Cacamarruggin,

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Saltin-pizzu iSìcil.) Cacapalu, Broscunculu, Proscunculu (Mess.) Conca de moru, Sartiarellu (Sard.) Buccak tal qudi (Maìt.).

Specie estiva in Italia e frequente, ma non ovunque, COSI sembra scarseggiare nelle nostre provincie meridionali e nelle isole ; è certamente più abbondante alle due epoche del passo. Giunge in marzo-aprile e parte o ripassa in settem- bre-ottobre. Nidifica sui monti, due volte, tra il maggio e l'agosto, anche in Sicilia.

La P. Rubetra è sparsa durante la buona stagione in tutta l'Europa; sverna nell'Asia occidentale e nell'Africa e, pare, in scarso numero anche nel mezzogiorno dell'Europa.

(/Silvie)

131. Sylvia nisoria (Bechst.) Bigia padovana.

Celega padovana, Bigia strisciata {Aut. Ital.) Buscarin, Beccafigo, Fenugià, Ciarletta, Ciarlettua (Ba.sso-Piem.) Bec- cafigo (Voltaggio) Cicciarina [Crem.) Padvana {^fanfov.) Lesgnoèul maivn iPiac, Parm.) Becafig gròss (Mod.) Bianchetòn, Becafigòn, Selega padovana (l'ew.) Bianche" ton, Becafigo {Ve)'.) Rosignolo bastardo (Povigo) Bian- chetòn delle basse {( oìiegliano) Bianchetòn, Moratùle bian- cone (Friidi) Canevelòn {Alto Trevigiano) Nisoria, Ri- sona {Roveret.).

Questa bella specie è limitatamente estiva per l'Italia e singolarmente localizzata ; si può quasi asserire che è specie sconosciuta nelle nostre provincie centrali e meridionali e

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nelle isole. Nell'Alta Italia, vale a dire nella Valle Padana, è variamente distribuita: è scarsa, ma nidificante nel Pie- monte; più comune nella Lombardia, specialmente intorno a Cremona; piuttosto abbondante nel Veneto, ma non ovun- que; dalle osservazioni di Dal Nero risulta che nel Veronese era in passato assai più frequente che non ora, nidificando specialmente ai monti, ma anche al piano; nel Friuli, se- condo le osservazioni del Vallon, giunge in maggio, nidifica in maggio e giugno e parte nell'ottobre. Nella Liguria ca- pita di rado alle epoche del passo ; ne ho due, maschio e femmina giovani, uccisi a Nizza il 2 gennaio 1878. Salva- dori ne uccise due nelle Marche, entrambi giovani, 15 ago- sto 1855 e 30 agosto 1871. In oltre trent' anni di osserva- zioni in Toscana io non 1' ho veduta mai, ho saputo che altri ne abbia vedute. È stata recentemente citata dal Luci- fero come avventizia in Calabria; non ho però mai veduto esemplari dall' Italia meridionale.

La N, nisoria è estiva e nidifica nell' Europa centrale ed orientale ; trovasi anche nell'Asia centrale e sverna ivi al Sud e anche in Africa; ma l'area sua di diffusione è ancora malnota.

13S. Sylvia orpliaea, Temm. Bigia grossa.

Bigia grossa, Orfea {Aut. Ital.) Sbrougliounoun {Pi- neroìo) Capneir d'mountagna {Cuneo) Capneir d'moun- tagna o gross. Moretta, Beccafigh, Ciccibeù (Basso-Piem.) Beccafigo [Voltaggio) Becca mouri [Varzi) Beccafig zenerin, Moneghella [Lovih) Grisett, Bianchett [VaJt.) Becafigo foresto, Moneghella, Bianchetón [Ven.) Moratu- lòn, Moratùle [Friuli) Beccafigon [Vicenza) Caonero foresto [Padova) Staglic', Plavka vela [Dalm.) Bouscar- lassa, Bouscarla passeriera, Bouscarla boundassiera grossa (Nizz.) Fava, Giugo [Arenzano) Giligo-giùgo [Gen.)

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Bartinon [Boi.) Monaca grossa {Appennino Pistoiese) Bigione, Bigia grossa {Tose.) Bigione {Lucca) Sepajola {Casentino) Beccafico grosso ( Valdich.) Beccaficone {Sen.)

Falaetta, Faceto! a ( Lecce) Schieccià listata {Reggio Caìahr.)

Beccaficu grossa [Sicil.) Beqqafig abiad {Malt.).

Estiva e sparsa in Italia, ma non ovunque comune, anzi in alcune provincie sembra essere sconosciuta; è rara nelle provincie meridionali e non mi risulta che sia stata veduta in Corsica nella Sardegna. E certamente ab- bondante in Toscana specialmente intorno a Firenze, nella Liguria ed in alcuni distretti del Piemonte e della Lombar- dia. Giunge da noi in aprile maggio, parte tra il settembre e l'ottobre.

La N. oì'phcea è uccello estivo per l'Europa meridionale e centrale, quivi però scarseggia; è abbondante ed estiva nell'Africa settentrionale, dalla Tripolitania al Marocco. Tro- vasi nelle medesime condizioni nell'Asia Minore, ove viene a contatto colla affinissima »S. Jerdoni (Blyth) dell'Asia cen- trale e meridionale, colla quale secondo Tristram s' incrocia normalmente in Palestina. Quest' ultima sverna nell' India, mentre la 8. orphcea tipica passa la stagione fredda nel- l'Africa equatoriale.

Va notato però che le dimensioni del becco variano fa- cilmente nella nostra S. orphcva^ e questo fatto si accentua negli individui asiatici, in modo che quelli indiani, a becco note- volmente più lungo e più esile, vennero appunto perciò distinti col nome di .S. Jerdoni. Non intendo qui discutere il caso, ma debbo dire che in esemplari dell'Asia Minore si hanno, pare, individui intermediari, per le dimensioni del becco, tra la forma europea e quella indiana, e non tutti gli Ornitologi ammettono che si possano separare specificamente le due forme. In ogni caso io dubito fortemente che gli esemplari di >S. orphwa raccolti a Cattaro possano essere riferiti alla *S. Jerdoni, come ha fatto recentemente il Kollibay [.loiirn. f. Orn. 1904, p. 115).

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133. Sylvia cinerea, Bechst. (ex Briss.) Sterpazzola.

Scoperagnola, Sterpazzola, Sterparola, Silvia cenericcia {Aut. Ital.) Canavrola, Canavròta, Canavròta grisa, Bian- chet. {Pieni.) Farfougn ( Voghera) Tartavela {Alba) Bu- scarin, Senrina, Ciarlettua, Beccafigo {Bass. Pieni.) Beccafìg, Pizzafìg {Ossola) Gazzalina, Gasgefctina, Stregazza, Mor- narin, Sardagna, Sardagnina, Sartagnola, Sardagnola {Lomb.)

Bianchett, Alett {Valt.) Aleta, Bisbai {Como) Gozéta {Bresc.) Fourmenten, Cicciarina {Cremori.) Becafich bastard {Mantov.) Favaroèul {Piac, Parm.) Beccafìg {Mod.) Sterpazola {Boi.) Stropparella {Marche) Strup- parella di maggio {Ancona) Capoceciola {Viterbo) Can- nucciara (Rieti) Biancolina, Ganavróla, Becafigo seléga, Canavela, Roséto {Ven.) Bianchéta {Veron. Padov.) Beca- figo, Biancheta, Canevarola {Polesine) Bezetina {Bass.) Boscardèla {Bell.) Moratùle {Friuli) Bianchet da bosch {Cadore) Bajarella rossa, Gosetta, Ciacià, Fora bosch, Bo- scardina, Brisega {Roveret.) Gazzétta {Trento) Baiarélla [Riva) Foracésa {Giudicarle) Bianchetta {Cembra) Slizza {Rendena) Volic'^ Zvrljika, Plàvka mala {Dalm.) Bondassiera, Bouscarla boundassiera moyena {Nizz.) Ca- néto {Savona) Ciarlettua, Ciarletta {Arenzano) Becca- figo do peto gianco {Gen.) Fissa mue {Spezia) Sterpa- gnola, Beccafichino {Pisa) Sterpazzola, Scoperagnola {Tose.)

Sepajola {Casentino) Beccafico passerino {Sen.) Ster- pajola {Lucca) Beccafico {Fiesole) Passera siepajola {Sar- teanó) Cicerina, Cecerina {Valdich.) Scopacciola {Elba)

Gricciaiola (/. di Giglio) Beccafico {Umbria) Mac- chetta {Roma) Fucetola cannavalo o cannavale {Nap.) Facedua {Bari) Beccafico {Cassano delle Murge) Schieccià^

12.

178

Frabettedda i fava {Reggio Calabr.) Fra vetta (Cotrone) Bianculiddu, Vranculiddu, Beccaficu, Acidduzzu di fava, Ocu- liminti, Occhipisciati (Sicil.) Favarotta (Girg.) Bic- cafigu, Sfcampacresuras (iSard.) Beqqafig ahmar (Malt.).

La .S'. cinerea è per noi, come pel rimanente dell'Europa,

specie estiva comune quasi ovunque; abbonda di più alle

due epoche del passo, cioè in aprile e nell'ottobre. Sverna

nell'Africa e nell'Asia occidentale, essendo specie sparsa in

utta la parte occidentale della Regione Eurasica.

134. Sylvia Curruca Liuu.) (ex Gesn.) Bigiarella.

Bigiarella, Scoperagnola minore, Pizzicamosche, Scatta- rello {Aut. Ital.) Canavròta d'boussoun, Scalavrina [Piem.) Buscarin {Tortona, Novi) Canivarola, Canavirola, Bu- scarin {Basso Piem.) Beccafig zenerin [Lomh.) Morna- rin {Pav.) Becamòre {Bresc.) Becamure {Berg.) Bian- chett {Valt.) Becafich, Beccafich bastard [Mantov.) Beccafig cinèn {Mod) Canéto, Biancheta, Canevarola, Canapin, Becafigo canapin, Becafigo seléga (Yen.) Bian- cheta picola iVeron.) Biancheta {Conegl., Ceueda) Be- zèta {Bass.) Moratiile, Qhacarùte, {Friuli) Bianchetta, Bajarella bianca {Roveret.) Bianchetta, Ciacerèla, Baiarola {Treni.) Foracésa (Giudicarie) Canevela rossa, Beca- figo zelega {Vicenza) Becafigo, Biancheta, Canevarola (i-*o- lesine) Pogrmusica, Ceveljinka, Zvolicusa {Dalm.) Bou- scarla, Bouscarla boundassiera {Nizz.) Ciarlettua lumbarda, Caccia l'ase {Gen.) Bigiarella, Scoperagnola {Tose.) Bi- gione piccola (Fiesole) Beccafico {Valdich.) Stropparella {Marche) Strupparella di settembre {cincona) Fucetola passeregna {Nap.) Bianculiddu, Janculiddu, Vranculiddu {Sidl.) Spuntaschebi, Monachedda, Beccaficu {lerran. Si-

179

cil.) Acidduzzu di macchia, ? Testa chinmmina {Girg.) Topi de mata, Stampacresuras, Biccafigu [Sard.) Beqqa- fig irmiedi {Mali.).

Anche la S. Curruca è specie per noi estiva, ma è as- sai meno comune e sparsa in Italia della -S'. cinerea. Così l'ho trovata rara nelle nostre provincie centrali e meridionali, mentre è abbastanza frequente durante la buona stagione nell'Alta Italia e specialmente nel Veneto, ove nidifica di certo. Giunge in aprile e passa o riparte tra l'agosto ed il settembre. Sverna nell'Africa. In xA.sia sarebbe rappresentata dalla poco diversa S. affinis, Blyth, estiva e comune nella Palestina, ove però il Tristram non credette di poterla se- parare specificamente dalla S. Curruca.

135. Sylvia subalpina, Bonelli in Temm. Sterpazzolina.

Cic-ciac di bociul {Vigezzo) Buscarin, Ciarlettuinn'a {Basso Pieni.) E-ossèto foresto ( Ven.) Monegheta {Beli.)

Bianchetina {Veron) Rossèto (Padova) Crvenocica, Nehajka (Daini.) Bouscarla passeri era, Bouscarleta [Nizz.)

Mujà (Arenzano) Mula (Gen.) Ciarlettua (Voltag.) Sterpazzolina (Jose.) Beccafico piccolo, Beccafichino (Fie- {sole, Sen.) Occhi rossi (Sen.) Sepajola {Casentino) Scopacciolina (Elba) Gricciaiola {1. di Giglio). Mona- china (Appennino pistoiese) Pitarén (Ravenna) Fucetola d' inverno (Nap.) Sibalecchia (Bari) Frabettedda i fava {Reggio Calabr.) Fra vetta (Cotrone) Perciacaja occhi pisciati, Cacasipali (Sicil.) Buarottu, Cacasipala (Mess.) Spuntascebi, Pappamuschi (Terì'an.^ Sicil.) Pappamuschi cu pettu russu (Girg.) Percia cai {S. Niìifa) Occhipisciati {Pai.) Topi de mata (Sard.) Bufala grisa, Asfur tal harrub (Malt.).

180

Questa specie è sparsa in Italia, ma non è ovunque fre- quente ; così è rara nel Veneto. È generalmente specie estiva, giungendo in aprile e partendo in settembre, ma non pochi individui passano l' inverno nelle nostre provincie centrali e meridionali e nelle isole, specialmente in Sardegna. Non credo che si possa mai confondere colla «S'. Curruca.

Varia alquanto nelle dimensioni e nella intensità delle tinte, e sono particolarmente in tale caso i maschi adulti e quasi adulti in riguardo al rosso castagno-vinato che colora le parti inferiori. Non pare però che sia il caso di stabilire divisioni subspecifiche.

La 6'. subalpina è propria all' Europa meridionale, al- l'Africa settentrionale ed all'Asia occidentale.

136. Sylvia COnspicillata, La Mann, in Temm. Sterpazzola sarda.

Sterpazzola di Sardegna, Sterpazzola con gli occhiali {Aut. ItaL). Ciarlettua, Giaretta (Savona) Acidduzzu di favari cu l'occhi janchi (Sicil.) Acidduzzu di fava (^Jess.)

Acidduzzu di macchia, Occhi janchi (Girg., Terraìi., Sicil.)

Incipri, Cirinciò {Pai.) Topi de mata. Cherri-cherri, Moschita (Sard.) Asfur tal gamiem, Ghasfur el harrub {Mah.).

Questa specie è comune e sedentaria nelle isole di Cor- sica, Sardegna, Sicilia, Malta e Pantellaria, ma vi è anche, pare, estiva e di passo (aprile ed ottobre). Si trova pure lo- calizzata in alcuni distretti della Liguria e delle nostre Provincie centrali ; così nei dintorni di Savona e di Civita- vecchia. Martorelli la trovò lungo il Serchio nel Lucchese.

Abita l'Europa meridionale, l'Asia occidentale e l'Africa, settentrionale; quivi nella Tunisia e nell'Algeria è sedenta- ria ed abbondante.

181

±3*7. Sylvia deserti, Loche Sterpazzola del deserto.

Mercè confronti più estesi ho dovuto persuadermi che l'esemplare di Silvia deserticola che avevo creduto sinora es- sere la S. nana (Hempr. e Ehrenb.), è invece la S. deserti, Loche, specie affine che si distingue dalla prima per avere le parti superiori di color biondo isabellino uniforme, mentre nella prima le parti superiori sino alle cuopritrici superiori della coda sono lavate marcatamente di bigio. Le figure co- lorate di queste due specie pubblicate dal prof. A. Koenig (Journ. f. Orn. 1895. pp. 143. 277. tab. I. Leipzig) mostrano chiaramente queste differenze. A mio discarico debbo però rammentare che quando scrissi intorno alla S. nana in Ita- lia le due specie, che sono invero ben distinte, erano confuse insieme (Cfr. Seebohm, Cat. Birds B. M. V. p. 26. London, 1881) e portavano il nome più antico, cioè quello di Hem- prich ed Ehrenberg.

Del resto la S. deserti, Loche, vive più vicino a noi. giacche abita l'Africa settentrionale, dal Marocco a Tripoli, e le isole Canarie; la S. nana invece vive nell'Asia centrale e sverna nell' India N. 0.

Il sinora unico esemplare della S- deserti preso in Italia ed in Europa {Coli. ital. Ucc. n. 2252 nel R. Mus. Zool. di Firenze), venne, come ho già detto, catturato colle reti aperte dal conte Calini, ai confini della provincia di Cremona, il 7 novembre 1883 ; me lo inviò, come isabellismo della S. su- balpina, il signor Odoardo Ferragni di Cremona, il quale l'ebbe dallo studente Italo Celli; visse in gabbia per alcuni giorni; è un maschio adulto.

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138. Monachus Atricapillus Lina. (ex. Gesn.) Capinera.

Capinera, Capinere {Aut. Ital.) Capnegher, Capner. Bertagouin [Lornb., Pierri.) Capneir, Testa neigra, Capi- nera {Basso Fieni. ) Capneir {Cuneo) Capnejar [Vigezzo)

Cap-neigro (Nov.) Capnégar {Ossola, Voghera, J\[ant.)

Capnéghaer [Pav.) Tièsta néigra {alta Trebbia) Co- negher {Como) Capnegro (il/ewdr.) Capnegher (Brescia, Vali., Crem., Mod.) Capnigher {Berg.,Parm.) Capneigher, Chepneigher {Boi.) Chepnègher {Eomg.) Chepnegar {Ra- venna) — Chepnir {Cesena, Forlì) Prete {Marche) Te- stanera {Ancona) Caponèro, Capinére, Caonèro, Caonèra, Cao-negro, maschio, Cao-rosso, femm.^ (Few.) Caponeri, Chaoneri {Udine) Caponèro, Capinèr, Capinéra {Treni.) Caponèro {Roveret.) Coàcle {Terragnolo) Capinero ( Veron.)

Crnokapica {Daini.) Bouscarla testa negra, masc, Bou- scarla testa roussa, fem. {Nizza) Testa neigra {Gen.) Testanegra {Spezia) Capinera {Tose.) Capibigia, femm. {Pisa) Bigiola (Fior.) Sepaiola {Casentino) Beccafico {Valdich.) Grricciaiola (/. di Giglio) Terraiolo, Capinera {Corsica) Capinera grossa, mas., Capirossa, femm. {Grosseto)

Capunera {Rieti) Caponera, Beccafico ( Umbria) Ca- ponera {Viterbo) Caponera d'edera {Roma) Capofoscola, Capofosca, Fucetola, Separola, Capanèra, Focètola capa-nèra {Nap.) Facedua capignora {Bari) Capiniura, Capi-gnora, masc, Falaetta de sepàle, Tabaccosa, femm. {Terra d'Otranto)

Capinera, Testa-nigra, Scheccià {Calab.) Cozzinivura {Rossano, Cosenza) Fravettedda (Cotroìie) Capufuscu (Sicil.)

Testa nira, Testa niura, mas.. Testa russa, femm. {Mes.s.)

Bofuscu {Cat.) Testa niviredda {Modica) Munachedda testa-niura {Terran., Sicil.) Testa niura {Castelb. Mad.)

183

Capo fuscu granni (Girg.) Alipinti, Capu-niuru, mas., Ca- pufuscu, femm., {Pal.ì Capinera, Conca niedda (Sarei.) Conca de moru, Conca morn [Cagl.) Filomena,, mas., Mo- schita, femm. (Sass.) Beqqafig rasu seuda (Mali.).

Comune ovunque in Italia, in tutte le stagioni; alcune però emigrano col freddo dalle provincie settentrionali, altre ci giungono poi d'oltr'Alpe; queste arrivano dai primi di agosto agli ultimi di ottobre e partono nella seconda metà di aprile.

La Capinera varia alquanto nella intensità delle tinte, specialmente sul dorso, ma tali variazioni non sono davvero limitate agli individui abitanti la Sardegna, onde non vedo come si possano distinguere questi ultimi dalle Capinere del continente Italico e Europeo, come ha creduto di poter fare il conte Arrigoni istituendo per le Capinere sarde la sotto- specie Sylvia atricapilla Paulticcii (Cfr. ^' Avicula^ ,^ VI. pa- gina 103. Siena) su due individui, più scuri sulle parti su- periori ; lasciamo pure passare il canto « più dolce e melodioso » di questa pseudo novità.

Il ili. AtricafUlus vive in tutta Europa e nell'Asia oc- cidentale; sverna anche nell'Africa giungendo all'Equatore.

139. Monaclius liortensis (Bechst. ex J. Y. Grmel.)

Beccafico.

Beccafico ordinario. Bigia, Bigione {Aut. Ital.) Cana- vrola, Canavrota [Pierri.) Pittafigh [Piner.) Canavi- rola {Cuneo) Canavirola, Beccafigo, Buscarin (Basso Piera.) Ciarlettua (Volfagg.) Beccafìch (Vigezzo) Pizzafig (Ossola) Beccafigh, Beccafigh grosso, Sardagna, Sarda- gnola (Lomb.) Beccafìch (Valt.) Becafik (Bresc.) Be- cafic (Berg,) Beca fìcch (Cremon.) Bianchett (Mani.) Beccafìgh (Piac, Parm. Mod., Boi.) Surdòn (Reggio) Urtlan (Boi., Romg.) Bartinón, Beccafig (Ravenna) Be-

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cafigo (Vm.) Figarola, Becafigo [Veron.) Becafigo, Pa- pefig {Friuli) Fabbro {Istria) Volic', Mrkulj (Dalm.) Biancbet (Bell.) Becaficb {Roveret., Treni., Riva) Be cafigo ( Valsugana) Slissóta (T'es2wo) Bouscarla vera [Nizz.)

Pittafigo {Savona) Beccafigo {Gen.) Becafigo {Spezia)

Beccafico reale, Beccaficone, Beccafico {THs.) Beccafico, Bigione {Fior.) Beccafico reale {Fies.) Beccafico {Valdich., Umbria) Bigione (Elba) Gricciaiola (/. di Giglio) Strop- parella, Beccafico {Marche) Beccaficu {Rieti) Beccafico, Macchetta {Roma) Beccafico, Fucetola verace, Focètola (A^flf/).)

Facedua {Bari) Verdulina, Verduleddra {Lecce, Otranto)

Beccaficu {Cotrone) Flabbettedda, Frabetta, Fravetta {Calabr.) Beccaficu {Sicil.) Vranculiddu, Janculiddu, Bian- culiddu {Girg., Pai.) Biccatìgu (Sard.) Beqqafig {Mali.).

Specie estiva per noi, abbondante ovunque, meno, pare, in Sardegna; giunge in aprile, nidifica in maggio e giugno e 'parte in settembre e ottobre. E specialmente abbondante durante il passo autunnale. Come nidificante è certamente più comune nell'Alta Italia, ma nidifica nelle provincie cen- trali e meridionali ed anche in Sicilia.

Il M. hortensis è specie della metà occidentale della Regione Eurasica; sverna nell'Africa, penetrandovi assai al Sud.

Il resuscitare per questo uccello ben noto il nome al- quanto incerto e dimenticato di ^S". simplex del Latham, come quello di Sylvia Sylvia per la Sterpazzola, sarebbe cosa amena se non fosse deplorevole. Del resto il nostro Beccafico co- mune, sebbene sia innegabilmente una ben nota e ben mar- cata specie, ci presenta un caso ancora più strano, quello cioè di essere stato due volte descritto e figurato e collocato in famiglie diverse e staccate che non erano Silvidee, dal primario tra gli Ornitologi viventi (Vedi Bradyornis WoocUrardi in Cat. Birds B. M. Ili, p. 311, pi. XIV. e Muscicapa Fssheri in Proc. Zool. Soc. London, 1882, p. 690). E nessuno ha ve- duto e studiato più uccelli del mio vecchio amico Sharpe. Ho

185

voluto notare questo caso come ammonimento a coloro che vedono così facilmente differenze tra individui diversi di una medesima specie, e creano nuove specie e sottospecie alla rinfusa.

140. P'yroplitlialinanielanocepliala(J. F. Gmel.) (ex Getti).

Occhio rosso.

Occhiocotto (Aut. Ital.) Testaneigra montagninna ( Tort.^ Novi) Bianchett [Vali.) Caonero foresto {Ven.) Ca- ponero forestier {Veron.) Cernokapica/Nehajka (Dalm.) Bouscarla scarcapapiè, Pacacaou, Ciacia (Nizz.) Oxelo da sexi (Aì'enzano) Testa neigra montagainha (Gen.) Capinera nera, Occhio-rosso, Cecca (Pisa) Occhiocotto (Fior.) Bi- gina {Sen.) Ceciora {Lucca) Bigia (Sarteano) Scopac- ciolo (Elba) Gricciaiola (/. di Giglio) Capinera [Garf.) Beccafico, Caponera ( Umbria) Caponera, Caponera gen- tile (Roma) Testa nera d' inverno {Marche) Testina nera. Testina {Ancona) Sibalecchia {Bari) Occhio cuotto {Nap.) Cicchitedda, Caca-sipala o Cacasipali cu l'occhi russi {Mess.) Occhi russi {Cat.) Occhiddi russi {Modica) Munachedda, Spuntascebi, Occhipisciati {Terran. Sicil.) Ca- pufuscu picciulu, Capufuscu cu l'occhi russi {Girg.) Mu- nachedda, Munacedda, Munacedduzza {Pai.) Ogu de boi. Conca de moru, Filomela, Filomela de mata, Moschita, Imbecidda {Sard.) Bugrisa, Busueida, Grhasfur tal mal- temp {Mali.).

Questa specie è frequente e sedentaria nelle parti cen- trali e meridionali d' Italia, dalla Liguria in giù, e cosi in Corsica, Sardegna e Sicilia; è però senza dubbio più abbon- dante neir inverno in quelle provincie. È rara ed accidentale nell' Italia settentrionale.

La P. melanocepliala abita la regione circum-mediterra- nea ed il S. 0. della Russia.

186

141. Pyroplitlialina Rùppellii (Temm.) Occhio rosso del Iìììppell.

Questa bella specie, il cui « habitat » pare essere assai li- mitato — giacché nidifica in scarso numero in Grecia. nel- l'Asia Minore e, secondo Loche, nell'Africa settentrionale (Algeria) e sverna probabilmente nella Nubia e nell'Abissi- nia ha fatto, per quanto mi consta, tre comparse in Ita- lia : La prima sarebbe l' individuo che fu ucciso nel 1869 nel Vallone di Butri presso Lerici (Liguria), che faceva fai ; della collezione Magni-Griffi e che è ora nel Museo Zoologico della R. Università di Roma (fide Arrigoni, Man. ovn. ifal., p. 289). La seconda sarebbe il maschio adulto che ebbi in dono dal signor A, Barbiera nel 1899 e che conservo nella Collezione italiana (Ca^. Ucc, N. 3707); fu preso alle reti nelle vicinanze di Messina il 20 marzo 1882, e visse qualche tempo in schiavitù. La terza sarebbe il maschio adulto, avuto dal prof. V, De Romita, preso alle reti nei pressi di Bari il 24 marzo 1898 (Cfr. De Romita, Nuove aggiunte all'ornitologia pugliese, p. 9, in Ann. R. Ist. Tec- nico di Bari, XVIII. Bari, 1899).

Io non ho veduto i due esemplari di Lerici e di Bari, ma non posso dubitare menomamente della loro esatta de- terminazione. E possibile che la P. Riippellii capiti più fre- quentemente in Italia ; io l'avevo già indicata tra le possi- bili comparse sin dal 1886 {Avif. Italica, 1886, p. 472).

14:S. Melizophilus undatus (Bodd.)

Magnaxina.

Magnanina, Sterpagnola, Beccafico di Provenza, Silvia di Provenza iAut. Ital.) Magnanin (2'orf., Xovi) Bian- cheta rossa (Veroìi.) Crvenocica (Dalm.) Boundassiera,

187

Bouscarleta de coualasiera, Ciacia (Nizz.) Mujà {Arenzano)

Magnaninha {Gen.) Carcassùco (Spezia) Magnanina, Sterpagnola, Codetta (Tose.) Usignolin d' inverno (Signa, Empoli) Sterpazzola (Lucca) Occhiorosso (Valdich.) Occhirossi (Seti., Grosseto) Scopacciola (Elba) Griccia- iola (/. cU Gìglio) Stopparella o Strupparella di monte (Ancona) Facetola favaiola (Nap.) Turdulillo (Capri)

Caca-sipali, Cacasipali o Caca-sipala russu (Mess.) Spun- tascebi russu (Terr. Sicil.) Topi de mata, Cherri-cherri, Ogo de oe, Moscliita (Sard.) Asfur tal siggiar ahmar, G-a- sfur ta slgar tMalt.).

Sedentaria nell' Europa occidentale e meridionale, nel- l'Africa settentrionale e nell'Asia occidentale. In Italia la Magnanina è sedentaria dalla Liguria in giù e nelle isole, compresa la Corsica, ove 1' ho veduta io stesso ; è comune specialmente sul versante mediterraneo, scarseggia su quello adriatico ; è però sempre molto localizzata. È specie rara nell'Alta Italia. Pare diventi erratica e parzialmente mi- grante nell'autunno e nell' inverno.

143. Melizophilus sardus (La Marm.) Magnanina sarda.

Occhiocotto sardo, Magnanina sarda (Aut. Ital.) Schizzu (Corsica) Cacasipali niru i Sicil.) Caca-sipala nira (Mess.) Spuntascebi niuru (Terran. Sicil.) Fratascià (Pantella- ria) Topi de mata, Cherri-cherri, Ogo de oe, Moschita (Sard.) Bufala grisa (Mali.).

Questa specie è sedentaria ed abbondante tanto in Cor- sica quanto in Sardegna in località adatte, cioè nei terreni sparsi di cespugli e nei scopeti ; così pure nella Sicilia, ove però è meno frequente. Fa rare comparse sul continente ita- lico e più specialmente nella Liguria.

188

Il M. sardiifi vive ancora nella penisola Iberica, nell'A- frica settentrionale, nella Palestina e, dicesi, in Grecia. Ya notato che nella Palestina è stata recentemente distinta una Magnanina col nome di M. RothscMIdi , Madaràsz.

144. Agrobates galactodes Temm.)

E,USIGX0L0 AFKICANO.

Paglierolo rugginoso, Rusignolo d'Africa (Aut. Ital.).

Confermo pienamente quanto ho già scritto intorno alla comparsa casuale di questa bellissima specie in Italia {Avif. Ital, 1886, p. 125. Avif. Ital., 1889, p. 223). Allora vennero registrate sette catture avvenute in Italia : una incerta nel Romano, una nel Veneto senza indicazione precisa di luogo, tre nella Liguria (Nizza, Genova e Sarzana) e due a Malta. Va ricordato che Durazzo la citò molti anni fa dal Genove- sato e Doderlein la cita dalla Sicilia. A questi individui io debbo ora aggiungere una femmina adulta presa nelle vici- nanze di Nizza il 3 maggio 1900, che è stata aggiunta agli altri quattro esemplari ed è già nella Collezione italiana del R. Museo Zoologico di Firenze. Faccio notare che gli esem- plari con date di cattura accertati furono presi, da noi, nel maggio e nel settembre.

Li A. galactodes è comune e nidificante nella penisola Iberica; abbonda in tutta l'Africa settentrionale dal Marocco all' Egitto e s' inoltra sino alla Guinea ad ovest e sino allo Scioa all'est.

145. Agrobates familiaris (Ménétr.)

RUSIGNOLO LEVANTINO.

Questa specie è il rappresentante orientale della prece- dente, alla quale è molto affine, ma abbastanza diversa per esserne facilmente distinta; le differenze stanno nel colore

189

delle parti superiori e sono appunto quelle che distinguono le due specie di Silvie deserticole, onde si può dire che A. fa- miliaris : A. galactodes :: S. nana : *S'. deserti. UÀ. fami- liaris abita la Grecia e la penisola Balcanica, l'Asia occiden- tale sino al Turkestan e giunge attraverso la Persia sin nelle Provincie N. 0. dell' India. Capita accidentalmente in Ita- lia, ma, per quanto a me consta, meno raramente dell' ^. ga- lactodes; e, ciò che è singolarissimo, è capitata più frequen- temente in quell'estremo lembo occidentale della nostra re- gione che è il Nizzardo. Infatti nella Collezione italiana io conservo non meno di sei esemplari catturati nei dintorni di Nizza nei mesi di marzo, maggio, settembre, dicembre e gennaio ; li ebbi in carne o freschi, e ripeto qui che non ammetto il dubbio espresso dal Salvadori [Ucc. it., p. 144) intorno alla provenienza di tali esemplari, dubbio in nessun modo giustificato e che respingo. La signorina Cecilia Pic- chi conserva, nella sua ricca collezione a Firenze, un ma- schio adulto preso nel giugno 1894, pure nel Nizzardo, (Cfr. " Ornis ,, XII, p. 458. Paris^ 1904). Conservo pure un esemplare femmina preso alle reti a Villatte vicino a Udine il 10 settembre 1886, avuto vivo dal Vallon e da lui gene- rosamente donato alla Collezione italiana.

Oltre agli otto esemplari citati sopra, ne vanno registrati altri tre catturati in Italia : uno nell'aprile 1864 nei pressi di Sarzana, collezione Magni-Griffi, ora nel E,. Museo Zoo- logico di Roma ; due maschi, 18 giugno e 25 luglio 1892 nel Padovano, fide Arrigoni (Man. orn. ital., p. 330). Le date di cattura di questi due esemplari, che sono nella collezione Arrigoni a Monselice, sono notevoli e potrebbero fare dubi- tare che il Seebohm potesse poi non esser nel torto quando affermava che 1'^. familiaris nidifica in Italia iCat. Birds Brit. 3Ius., V, p. 37).

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146. Phylloscopus borealis (Blas.)

Lui BOREALE.

11 22 settembre 1903 quell'entusiastico ed instancabile Ornitologo e caro amico mio signor Graziano Vallon, ebbe a Udine un maschio adulto di questa specie iu abito estivo, cioè colle due fasce chiare attraverso le ali poco appariscenti. È la prima volta che il P. borealis si avverte in Italia^ ma sin dal 1886 (Avifauna Italica, 188G, p. 472) io ne avevo preconizzato la possibile comparsa da noi. Il signor Vallon, da me pregato, volle generosamente donare questa " rara ams ,, alla Collezione italiana del R. Museo Zoologico di Fi- renze, ove figura nella ricchissima serie ornitica iCat. Ucc, N. 4020).

Il F. borealis nidifica nella zona boreale della Regione Eurasica, dalla Finmarca (Norvegia;, attraverso la Siberia, sino oltre lo stretto di Bering nell'Alaska, penetrando così nella regione Boreo-Americana ; sverna nell'Asia meridionale e sopratutto nella Malesia, giungendo sin nelle Molucche. E stato preso ad Helgoland.

Io non vedo la utilità di frazionare il genere PIììjIIo- scopus, che è uno dei gruppi più naturali ; questa specie, secondo taluni, sarebbe da porsi nel genere Acanthojmetiste.

l'ézT. Fhylloscopus sibilator (Bechst.)

Lui VERDE.

Lui verde, Silvia sibilante {Aut. Ital.) Tuie [Piem.) Ciaucin, Ciu-cin verd [Cuneo) Cincia verd, Buscarin verd, Sisi, Boén, Ciarlettuin {Bass. Piem.) Touiou [Alba) Boen (Voltag.) Zuit-zuit, Ciuit verdogn (Nov.) Tui, Tuin, Tuit (Ossola; Tui, Tuin, Beccafigh verd (Lomb.) Tiiit (Valt.) Tuituit (Pav.) Tui sciir (Prese.)— Tui verd

191

{Berg.) Tul verdulen (Cremon.) Taì, Beccafigh vérd, Limunzèn {Mod.) Pipì {^Sassuolo) Occ de {Boi.) Graolina, Gavolino, Gradetto, Pai, Gialletta (Marche) La- gnoso (Ancona) Civin, Zaleto, Verdesin, Ciuin, Salgarela (Ven.) Verdesin, Ciuin, Ocioboin, Salgarela (Veron.) Zaléte, Canevela (Padov.) Zaleto, Caneto, Lui (Polesine) Zalet (Bell.) Uitt (Friuli) Pri, Pennizza (Istria) Zeni- cica, Senicica (Daini.) Tul, Tuin, Tiiit, Subiòt (Trent.) Foin vert, Foinaz (Rovereto) Tuio (Tione) Ciui (Vi- cenza) — Qiu-ciau (Friuli) Zhuit, Ciuit (Cadore., Feltré) Luì, Caneto (Rovigo) Petouin (Nizz.) Boin de prima- veja (Savona) Boen (Arenzano) Tuì-tuì (Gen.) Luì, Boain (Spezia) Lui, Luì verde (Tose.) Luì {Pisa) Chinino verde (Lucca) Occhiu de bove (Rieti) Luigino, Occhio a boe (Umbria) Volanella, Gualanella (Na}).) Fici-fìci (Rossano, Cosenza) Virdeddu (Reggio Calabr.) Virduliddu, Virdeddu, Virduliddu de li grossi (Sicil.) Vir- deddu, Virdidduni (Mess,) Pittiddu virdi (Castelh. Mod.) Bufala (Malt.).

Specie estiva per noi, come per la maggior parte del- l' Enropa ; giunge abbondante tra il marzo e l'aprile, nidi- fica meno copiosa specialmente nelle nostre provincie cen- trali e settentrionali, parte e ripassa, meno abbondante che non in primavera, tra l'agosto ed il settembre. Sverna in Africa.

L' Erlanger ha voluto distinguere tra individui della regione circum-mediterranea (Tunisia) un P. sibilator flave- sceìiSj che non ha, per quanto a me risulta, alcuna ragione di esser distinto, anche come sottospecie.

192 148. Phy Uose opus Trocllilus (Linn.j ex Barr.)

Lui GIALLO.

Regolo comune, Regolo maggiore, Regolo cenerino, Lui grosso, Luì giallo, Trochilo {Aut. Ital.) Ciaucin {Pieni.) Ciu-cin giaun i Cuneo) Touiou [Alba) Buscarin, Tui, Lui, Boèn, Sisì, Ciucin giaun [Bass. Pieni.) Pluvi f Vigezzo) Tui, Tuin, Tuit (Ossola) Tuit, Ciuit giaun, Zuit (Nov.) Ciouvi (Varzi) Tui, Tuin, Beccafigh piscinin (Lortib.) Tui-tuit (Pav.) Vidaren, Tuin, Morett (Como) Tiiin, Tilinott, Tiiit {VaìL) Tnm gross, Tui zald (Berg.) Tui vert, Becagnók, Trentapez (Bresc.) Tui [Mantov.) Tuèn (Piac, Parni.) Limunzèn, Sterlèn (Mod.) Simunzen, Pipi [Sassuolo] Reatein, Reatin, Stufilen (Boi.) Lui (Romg.) Vardèn (Ravenna) Cini, Pui, Graolina, Grao- letto, Re di uccelli, Gavolino (Marche) Ciuin, Ciuci, Ca- landrin, Fogièta (Ven.) Tuit, Verdesin, Ciuin, Ocioboin [Veron.) Fuin [Vie. Bass.) Ciui [Viceììza) Caneto, Zaleto, Pioparin {Poles.) Ocio de bo [Bell.) Papemo- sghin {Friuli) Pri, Pennizza (Istria) Zenicica, Senicica [Daini.) Foin (Roveret.) Tuit, Tui, Tait [Valsug., Treni.) Tui-tui ( Val di Xoti e di Sole) Foim, Fuim (Riva) Tuio (Giudicarie) Tuio, Ocio de bo (Cadore) Papamo- schin, Zaléte, Zaléto, Becafigo [Pad.) Luì, Caneto (Ro- vigo) — Bouscarletta, Petouva [Nizz.) Boin (Savona) Boen (Gen.) Boain, Lui (Spezia) Beccafico finocchio, Luic- chio. Lucherino (Pim) -- Lui grosso. Lui giallo (Fior.) Chinino giallo (Lucca) Lui (Vahlich.) Pui (Roma) Uocchie de voje, Riillo (Xap.) Facedua gialletta (Bari) Perciaruvetti (Sicil.) Perciarivetti (Mess.) Sperciaru- \ettu (Leìitini) Virduliddu, Sperciamacchi [Cali.) Riiddu grossu (Girg.) Buin (Carloforte, Sard.) Bufula, Rossi- gnol bastard (Malt.).

193

Abbondante durante le due epoche del passo, marzo- aprile e agosto-settembre; anche estivo e nidificante special- mente nelle nostre provincie centrali e settentrionali. È stato asserito che qualche esemplare sverna in Sicilia e nella Sar- degna, ma non ne ho le prove, ed è nota la rarità di que- sta specie in Sardegna; scarseggia pure sul nostro versante adriatico.

Il P. Trochilus è specie estiva per quasi tutta Europa, e sino al Jenisei in Asia; sverna nella Persia e nell'Africa.

149. Phylloscopus Bonellii (Vieill.)

Lui BIANCO.

Lui bianco. Luì del Bonelli {Aut. Ital.) Tuie {Piem.) Luì {Tortona, Novi) Cincin bianch, Luì, Buscarin, Boe- iietto, Tui, Sisì {Bass. Piemonte) Ciu-cin bianch, Ciaucin (Cuneo) Tuì, Tuin, Tuicin, Beccafigh bianc, Beccafig piccol, Beccaligh (Lomb.) Tùit, Ttiin [Valt.) Tul-tuit (Pav.) Bianchèt ( Vali.) Tuì bianc (Bresc, Berg.) Tuèn {Parm.) Lui-bianch, Pipì (Sassuolo) Ciuida (Zocco) Luì bianch {Mod., Boi.) Verdesin bianco, Salgarèla {Veron.) Papa- moschin, Ciuin, Zaleto {Ven.) Luì, Caneto {Polesine) Foim bianc, Bianchèt (Treni.) Foin (Rovereto) Dalin (Bell.) Tuio (Cadore) Uitt, Ciu-ciau (Cividale) Zeni- cica, Senicica (Dalm.) Boen gianco {Arenzano) Boin gianco (Savona) Boén giunco (Gen.) Luì bianco (Fior.) Lui (Valdich.) Fiaschettino (Sen.) Chinino bianco (Lucca) Appappa muschi (Sicil.) Manciamuschi biancu, Virdeddu jancu, 'Mmuccamuschi jancu (Mess.) 'Nbecca- muschi, Appappamuschi jancu (Girg.) Vranculidda (Pa- ler.) Bufula (Mali.).

Anche il P. Bonellii si vede più facilmente durante le due epoche del passo da noi, cioè nell'aprile e nell'agosto- settembre; è per r Italia specie estiva, giacché nidifica cer-

13.

194

tamente nelle nostre provincie centrali e settentrionali. Ma non si può dire comune, e scarseggia nel mezzogiorno e nelle isole.

Vive nell'Europa meridionale e nell'Asia Minore; sverna in Africa.

150. Fliylloscopus rufus (Bechst.) Lut.

Luì, Regolo comune, Lui piccolo, Lui comune. Silvia veloce {Aut. Ital.) Ciaucin, Bechin, Tuie (Piem.) Tou- iou {Alba) Cincin pcit, Buscarin, Boenetto, Sisl, Lui, Tui {Bass. Piem.) Tuit-tuit {Nov.) Pluvi {Vigezzo) Tui, Tuin, Tuit (Ossola) Buscarinèn (Varzi) Tui, Tuin, Beccafigh piscinin (Lomb.) Tui-tuit (Pav.) Tui, Tuin piccol (Berg.) Tuit, Buit, Canavetta (Como) Canavella (Mendr.) Tuin (Vali.) Tui invernél (Bresc.) Verdulen {Cremon.) Tuèn, Oriseli, Macabè {Piac, Parma) Lui, Lui cinèn {Mod.) Pipi (Sassuolo) Pitir (Zocco) Stufilen [Boi.) Vardèn d' invéran (Ravenna) Graolino, Graoletto, Gavolino, Re di uccelli, Pui (Marcite) Ciccino, Cini (An- cona) — Papamoschin, Ciuin, Zaleto (Yen.) Zaléto (Pa- dov.) Bulit (Treviso) Lui, Caneto (Rovigo) Verde- sin, Ciuin, Ocioboin, Salgarèla (Veron.) Papemos9hin (Friuli) Pri, Pennizza (Istria) Zenicica (Dalm.) Foim, Foin, Tuin, Tui, Tuit (Treni.) Foinot (Rovereto) Petouva (Nizz.) Boin (Savona) Boenetto (Aì'enzano) Boinetto (Gen.) Lui, Boain (Spezia) Lui (Fior.) Luì, Lui piccolo (Tose.) Chinino (Lucca) Luigino, Occhio a boe (Umbria) Pai (Roma) Riillo (Na}).) Ualanicchio (Bari) Pilusu (Reggio, Calabr.) Appappamuschi, 'Mbucca muschi, 'Nbeccamuschi (Sicil.) Moschitu, Mmucca-muschi, Ambucca muschi (Mess.) Beccamuschi, Riiddu, Zivineddu

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{Tei'ran. Sicil.) Beccaficu di cerza [Modica) Riiddu (Girg.) Appappa muschi [Pai.) Topi de mata, Papa mu- schitu {Sard.) Bufala tal xitua [Mali.).

Questa specie è sedentaria in Italia ed abbondante quasi ovunque, ma viaggia col volger delle stagioni ; cosi nell'au- tunno scende dai monti, ove nidifica, al piano ; molti poi lasciano le provincie settentrionali per svernare in quelle centrali e meridionali ed allora questi vispi uccelletti abbon- dano nelle Puglie, in Sicilia e nella Sardegna. Inoltre non pochi ci giungono d'oltr'Alpe per svernare, e tra l'agosto ed il settembre e tra il marzo e l'aprile molti passano per il no- stro paese.

Il P. rufus è specie europea, ma si trova pure in Africa e nell'Asia occidentale, durante l'inverno. Venne, credo a torto, disseppelito per essa il nome di collyhita (alcuni scri- vono collyhista in correzionej Vieill.; recentemente si è ripe- scato il nome minor (Forst.j.

151. Pliylloscopus tristis, Blyth

Lui SIBERIANO.

Il 28 novembre 1897 il signor Odoardo Ferragni ucci- deva lungo il Po nelle immediate vicinanze di Cremona un Lui solitario e singolare, diverso nell'aspetto e nel grido di richiamo dal P. rufus ^ che solo poteva ivi trovarsi in quella stagione. Colpito dalle differenze notate egli mi spediva poco dopo quell'uccelletto nel quale riconobbi facilmente un'esem- plare del Luì siberiano, specie la cui possibile comparsa in Italia io avevo annunziato sin dal 1886 {Avif. Italica 1886, . p. 472). Il Ferragni pubblicò questa novità in una nota nell' « Avicala » (voi. II, p. 1. Sieìia, 1898). Questo esemplare, il primo registrato in Italia, venne da me acquistato per la Collezione centrale dei Vertebrati italiani del R. Mus. Zoo- logico di Firenze, ove figura nella serie ornitica [Cai. Ucc.

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n. 3616); il sesso non venne accertato con sicurezza per effetto della fucilata, ma pare essere un maschio.

Un secondo esemplare del P. triatis preso in Italia lo trovò il mio amico Vallon sul mercato di Udine il 5 dicem- bre l'JOl; egli me lo fece esaminare e potetti convincermi della sua corretta determinazione (Vallon, Fauna Ornit. Friulana, p. 7. Trieste, 1904).

La comparsa accidentale di questa specie orientale in Italia è uno dei tanti casi dovuti a disturbata migrazione nell'atto della partenza; il Giitke ebbe il P. tristis a Helgo- land, ove capitò ben otto volte. Questa specie è estiva e nidificante dalla Petchora al lago Baikal e nel Cashmir; sverna nel Balucistan e nell' India.

15S. Phylloscopus superciliosus i J. F. Gmel.) (ex Lath.)

Luì FORESTIERO.

Proregolo {Aut. ItaL).

Nella mia xìvifauna Italica 1889, p. 224 ebbi occasione di confermare pienamente con ampi particolari la comparsa accidentale di questa diminutiva specie asiatica in Italia. Si trattava allora di un unico esemplare maschio preso nelle vici- nanze di Milano il 27 settembre 1847, conservato nella colle- zione del cam pianto senatore conte G. B. Camozzi- Vertova alla Ranica presso a Bergamo. N'tai allora che il P. superciliosus era stato preso parecchie volte nell'Europa centrale e come il Gatke nel suo giornale ornitologico tra il 4 ottobre 1846 ed il 26 ottobre 1876, aveva registrato non meno di 59 esem- plari di questa specie comparsi sull' isola di Holgoland. Con- cludevo dicendo che non sarebbe strano che questo grazioso uccelletto si facesse vedere ancora nel paese nostro.

Infatti da allora sono stati presi altri tre individui del P. superciliosus in Italia: Una femmina colta col vischio nei pressi di Udine il 9 ottobre 1893, avuta viva dall'amico mio

197

G. Vallon e da lui generosamente donata alla Collezione italiana di Firenze; un maschio, preso pure alle panie, il 19 ottobre 1894 a Nizza, ed inviatomi in carne dai fratelli Gal; ed un maschio giovane preso ad Udine il 27 settem- bre 1896, che si conserva nella collezione Vallon. Va notata la costante comparsa di questa specie al principio dell'au- tunno.

Il P. superciliosus è comune in tutta l'Asia, nidifica nella zona boreale e sverna in quella meridionale. Moltissimi individui si posarono sulla « Magenta » quando quella R. nave, sulla quale io ero imbarcato, rimase quasi tutto l'ot- tobre 1866 all'ancora nel golfo di Petchili, Cina settentrio- nale; emigravano al sud. Per questo ed altri piccoli Lui è stato fatto il genere Reguloì'des.

153. Hypolais icterina (Vieill.) Canapino maggiore.

Canepino maggiore, Cannevarola, Beccafico canapino, Canaparola [Aut. Ital.) Massalau, Ciaucin, Ciaucin d'ia gola bianca, Ganavrota d'ia canna {Piem.) Oiu-cin (Cuneo)

Ciaucin, Cincin, Buscarin verd (Basso Piem) Ourtlanen (Varzi) Tuinott (Lomb.) Ortolanin (Pav.) Tuinott, Gozitina zalda (Bresc.) Tuinot (Berg.) Canareula, Can- varoéul (Piac, Parm.) Canvaròl (Mod.) Canvarulein (Pa- vullo) Canvarin (Finale) Canvaròl, Canevarola (Polesine, Boi.) Canavèn, Canavèna (Ravenna) Gialletto (Ancona)

Zalèto, Boscara, Ciaccolèta (Ven.) Canevarola (Padov.^ Ro- vigo) — Uitt, Beccafigo, Papefig (Friuli) Zalet (Belluno) Baiarélla zalda, Foim gross (Rovereto) Foin, Fuin, Tui (Trent.) Foinaz (Arco) (Ossana) Fuiton [Castel- nuovo) Zuti volic' (Dalm). Bouscarletta, Petouin (Nizz.)

Pausa giana (Savona) Ciarletta nostra (Qen.) Bec-

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cafico canapino, Canapino maggiore {l'ose.) Giallino (Fior.) Beccafico giallo (Fiesole) Beccafico selvatico, Beccafico cannajolo (Lucca) Lui, Beccafico (Casentino) Beccafico canapino iVaìdich.) Beccafico (Umbria) Beccafico, Ca- caciarri (Roma) Volanara, Volanaro (Xap.) Occhio mujùlo (Capri) Facedua gialletta (Bari) Viriddimi, Virriduni, Chicchitedda (Sicil.) Riidduni, Riiddu duppiu (Girg.) Beccaficu d'erva (Pai.) Bufala (Mali.).

E specie estiva per noi ; giunge in aprile e maggio, ci lascia in settembre ed ottobre; giunge pure di semplice pas- saggio. Non è ugualmente sparsa ed abbondante in Italia; così non è frequente nel Piemonte, più abbondante nella Lombardia e nel Veneto, ma mancante in qualche provincia; è comune nella media Italia, scarseggia nelle provincie me- ridionali e più ancora nelle isole.

.Nella buona stagione VH. icterina è sparsa quasi ovun- que in Europa, e nel N. E, dell'Africa; cosi nella Tunisia; sverna nell'Africa meridionale.

154. Hypolais polyglotta (Vieill.) Canapino.

Canepino (Aut. Ital.) Buscarin verd, Ciarletta, Ciar- lettua (Basso Piem.) Pizacanof (Vali.) Ortolanin (Pav.) Canareula piccola iPiac.) Canevarola (Rovigo) Cane- varòl (Feltre) Uitt (Friuli) Figarola, Musolongo, Buicioin (Veron.) Foim, Foin, Fuitón, Tui, Ui (Treni.) Bajarélla zalda (Rovereto) Canarena (Cesena, Forlì) Canvarèn (Ra- venna) — Canvaròl (Boi.) Gialletto (Marche) Petouin (Nizz). Pansa gìana (Savona) Ciarlettua (Oen.) Bec- cafico giallino (Pisa) Beccafico selvatico, Beccafico cannajolo (Lucca) Beccafico giallo (Fiesole) Lui, Beccafico (Casen- tino) — Beccafico canapino (Valdich.) Beccafico (Umbria)

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Beccamoro (Sen.) Volanàro, Volanara (Nap.) Facedua gialletta {Bari) Cannataru {Reggio^ Ccilabr.) Riiddu dup- piii, Cicchitedda (Sicil.).

Questa specie è generalmente dal volgo confusa colla precedente, epperciò molti dei nomi volgari sono gli stessi per r una e per l'altra. In Italia la H. polyglotta è specie estiva generalmente sparsa, ma non è ovunque frequente ; giunge in aprile nelle provincie centrali e parte nel settem- bre dopo av^ervi nidificato; scarseggia nelle provincie meri- dionali e sembra mancare affatto nelle isole di Corsica e di Sardegna. La sua diffusione in Italia in rapporto alla specie precedente ha bisogno di ulteriori indagini; pare sia più occi- dentale.

Trovasi nell'Europa meridionale occidentale, scarsamente nelle contrade centrali, nidificandovi; e cosi nell'Africa N, 0., dalla Tunisia al Marocco; sverna nell'Africa occidentale e centrale.

155. Hypolais olivetorum (Strickl. in Grould) Canapino levantino.

Canepino {Aut. Ital.).

Non ho nulla da aggiungere intorno alla comparsa av- ventizia di questa specie in Italia a quanto ho già scritto in proposito {Avif. Ital. 1886, p. 132. Avif. Bai. 1889, p. 235). Per ora dunque non abbiamo da registrare che tre comparse, due delle quali non bene precisate : l' esemplare della colle- zione Magni-Griffl, ora nel R. Museo Zoologico di Roma, che non ho esaminato e che sarebbe stato preso a Sarzaaa nel 1882 ; l'esemplare conservato nel Museo Civico di Pavia, acquistato a Torino come proveniente da Nizza ; e finalmente il maschio adulto preso a Bari il 3 maggio 1885, conservata nella Collezione italiana del R. Museo Zoologico di Firenze {Cai. Ucc. n. 2695).

2(X)

UH. oUvetorum, specie distintissima, è estiva e nidifi- cante nella Grecia e nell'Asia Minore; è stata presa nel- l'Algeria (Tristram), in Egitto e nell'Abissinia, onde sverna probabilmente nell'Africa centrale orientale.

Per questa e per le specie seguenti è stato creato l'inu- tile genere Iduna.

156. Hypolais pallida (Hempr. e Ehrenb./ Canapino chiaro ellenico.

Caneparola forestiera, Canepino pallido {Aut. Ital.) Praskavica, Ceretanka, Cvrlinjcica (Dalm.).

Questa specie, estiva ed abbastanza comune nella Dal- mazia, fa rare comparse da noi; alle cinque catture da me registrate sin dal 1886 {Avif. Ital. 1886, p. 133) avvenute a Sarzana (due), a Genova, a Rovereto (Trentino) ed a Pisa, l'Arrigoni (Man. orti. ital. p. 310) ne aggiunge altre due, cioè : un secondo individuo catturato a Pisa nel maggio 1884, insieme all'esemplare da me citato e pure acquistato in carne dal Brogi di Siena; ed uno preso a Bergamo il 1-4 settem- bre 1898 (fide Brogi). Non ho avuto occasione di esaminare questi ultimi, e ripeto che sarebbe bene confrontarli con in- dividui della affine specie seguente.

La //. pallida abita durante la buona stagione la Dal- mazia, l'Albania, la Grecia e l'Asia occidentale, giungendo nel N. 0. dell'India; trovasi pure nell'Egitto, in Abissinia, e nell'Africa equatoriale durante 1' inverno.

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l^T. Hypolais opaca TLicht. in Cab.) Canapino chiaro iberico.

Canapino opaco (Aut. Ital.).

Fu nel 1886 {Avif. Ital. p. 133) che io aggiunsi alle specie avventizie capitate in Italia questa specie interessante, la quale nel S. 0. dell'Europa rappresenta assai bene VH. pallida, dalla quale si distingue facilmente per avere il becco assai più largo e più depresso. Infatti VH. opaca abita la penisola Iberica ed il N. O. dell'Africa sino alla jTunisia, ove abbonda nella buona stagione; sverna nell'Africa occi- dentale tropicale, Senegambia e Guinea.

Allora avevo un' unico esemplare di questa specie preso in Italia, un maschio adulto colto nei pressi di Nizza il 4 ago- sto 1883; ora la Collezione italiana ne possiede altri due, pure provenienti dall'estremo lembo occidentale della Ligu- ria^ sono entrambi maschi e vennero presi nei dintorni di Nizza nel settembre 1888 ed il 4 settembre 1891.

158. Acrocephalus palustris fBechst.) Cannatola verdognola.

Silvia palustre, Cannajola verdognola {Aut. Ital.) Ca- navrota, Ransigneul die canne o die canne pcit {Cuneo) Passera cannerà piccola {Lomb.) Ciocheta (Berg.) Becca- figo, Lusgnol d'acqua {Mod.) Lusgnol d'val {Boi.) Mu- solongo verde. Cane varola (Ferow.) Foracanèle (Ven.) Se- galin, Zalét {Bell.) Risarò), Foracanelle, Zaccacanelle {Tren- tino) — Roussignouloun {Nizz.) Roussigneu de padù {Gen.).

La distribuzione di questa specie in Italia è singolare : giunge nelle nostre provincie continentali dal Piemonte al Veneto (valle Padana) in aprile, vi nidifica e parte in set-

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tembre; non è comune, ma localizzata in piccole colonie: cosi intorno alla polveriera di S. Paolo presso Torino; in tali località è fàcile averla ogni anno nell'estate. È scarsa in Liguria, e per la mia non breve esperienza manca affatto nelle nostre provincie peninsulari e nelle nostre isole; infatti io non ho mai veduto esemplari presi nell' Italia centrale e meridionale, in Corsica, Sardegna e nella Sicilia; il conte Arrigoni pare essere stato più fortunato, almeno egli ricorda esemplari dalla Toscana, Sardegna e Sicilia esistenti nella sua collezione (Man. orn. Hai. p. 318) ; dice pure che è fa- cile confondere questa specie colla seguente, specialmente nell'autunno, e questo potrebbe forse spiegare il divario tra noi due.

UÀ. palustris., che non mi sembra così simile diWA.stre- perus come taluni vorrebbero, è specie estiva per l'Europa centrale occidentale e meridionale e per l'Asia occidentale; sverna, dicesi, nell'Africa centrale; il cav. Whitaker ne ebbe alcuni esemplari dalla Tunisia, e consta esser stato preso nell'Algeria, ma non vi è comune.

159. Acrocephalus streperus Vieill.) Oannajola.

Beccafico di padule grigio. Beccafico dei canneti, Can- najola minore. Beccafico di padule {Aut. Rai.) Lescarina, Canavrousa {Pierri.) Paiarzin [Basso Pieni.) Pizzigacann, Beccafig piccol. Passera di cann, Ricch e pover {Lomh.) Rossigneu de paliid ( Vali.) Passera canneléra (Bresc.) Passera canèra (Mani.) Canvaréin {Piac.) Canvaroéul da canetti (Piac. Parm.) Beccafig da vali o da padui {Mod.) Canarol {Boi.) Foracanèle, Ferare ( Ven.) Musolongo, Canevarola ( Veron.) Foracannelle, Canarol, Beccafici! de palù (Trentino) Risarol ross [Rovereto] Coiona-ca^ni, Quaiarol [Mezzolombardo, Laris) Canarola, Canéto [Padov., Polesine) Canevarola (Rovig.) Trstelj, Cvrcic [Daini.)

203 -

Roussignouloun, Roussignou aigaglié {Nizz.) Ruscigneu cannajeu {Savona) Ruscigneu da canne (Gen.) Cannajola, Beccafico di padule (Tose.) Cannajola piccola {Chiusi) Cannaj olino {Lucca) Sparacannelle {Fucecchio) Beccafico {Umbria) Beccafici! di canniti! o di maju {Sicil.) Acid- duzzu di bona nova {Cat.) Beccafìcu di margiu {Mess.) Turdu {Sard.) Baal second {Mali.).

Specie estiva e di passo in Italia, ove giunge in aprile per partire, dopo avere nidificato, in settembre-ottobre; qual- che individuo rimane anche più tardi nelle isole. L'^. sire- perus non soltanto è localizzato ai luoghi paludosi, ma non è ugualmente sparso e comune da noi ; è poco comune nelle Provincie meridionali. Non è citato dalla Sardegna, ma si trova in Corsica, onde non dubito che capiti anche nella vi- cina isola.

E specie estiva generalmente sparsa nell'Europa media e meridionale e nell'Asia occidentale; sverna nell'Africa e nel Balucistan.

160. Acrocephalus arundinaceus (Linn. ex Briss.) Cannareccione.

Cannajola maggiore. Silvia rossiccia, Cannareccione [Aut. Ital.) Re di Roussigneui {Pieni.) Ransigneul die canne {Cuneo) Re di Ransigneui, Rusgneu gross, Ruscigneu foe- sté {Basso Piem.) Cré-cré, Beccafigh gross, Passera di cann, Ricch e pover [Lomb.) Passera cannerà. Cannette i^Mil.) Passera cannerà {Cremon.) Rossigneu de paliid {Vali.) Passera canneléra {Bresc.) Pàssra canària (Parm.) Lusgnol o Rusgnol da vali {Mod.) Canaròl {Mod., Boi.) Re dei Ros- signoli (Marche) Rossignolone {Ancona) Rusgnolòn {Rav.) Foracanèle, Canaròna, Canevelòn, Sélega canaròna, Celega palugàna, Canelon {Ven.) Passara palugana, Passara cana- ròl (T'ero7^., Polesine) Re di Rusignul (Friuli) Vacca de

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palù, Tort dalle cannelle, Beccafigh gross (Trent.) Palusara, Beccafigóm {Rovereto) Fraschettom (Mori) Palugàna, Frarétta, Canevarolón (Padov.) Beccafigo de palù, Canaròl (Feltre) Passara palugàna (Rovigo) Vodar (Daini.) Roussignouloun, Roussigneu aigaglié (Nizz.) Ruscigneu lumbardo. Calandra, Ruscigneu cannajeu, Ruscigneu lombardou (Gen.) Usignol di passo (Toso Caneroncione [Pisa) Cannareccione (Tose, Bient.) Cannaiola grossa (Vaklich.) Cannajola, Cannajolone da padule (Z?/ccrt) Cannajola grossa (Fiicecchio) Beccafìcone, Rosignolo marino (Roma) Fu- cetolone, Focetolone d'acqua, Ruscignuolo d'acqua (Nap.) Facedua gross (Bari) Frabettuni i li vanti (Reggio, Calabr.) Re de li beccafichi (Sicil.) Rusignolu di margiu, Rusignu- luni {Mess.) Acidduzzu di caccia nova (Pai.) Turdu (8ard.) Baal, Gerab (Mali.).

Il Cannareccione vive da noi tra l'aprile e l'ottobre; La le medesime abitudini della specie precedente e frequenta le stesse località, ma è più sparso e certamente più cospicuo; lo direi più comune. Scarseggia però nelle Marche e nelle Puglie e non abbonda nelle isole.

UÀ. arundinaceus è generalmente sparso nell'Europa centrale e meridionale; così nell'Asia occidentale e nel nord dell'Africa ; sverna nell'Africa centrale ed australe. Lo Sharpe (Handl. Gen. Sp. Birds, IV, p. 187, London, 1903) resuscita il nome specifico di turdoYdes, Meyer, non saprei per quali ragioni.

161. Calamodus sclioenobaenus i Limi.)

FORAI'AGLIK.

Paiarzin, Fenuggià (Tort., Novi) Fenuggià ( Voltag.) Risen (Cremon.) Paiarolin (Mani.) Risareu (Pav.) Pas- sera carecciera (Como) Taragn del furmentòn (Valt.) Meari (Bresc.) Foracanèle, Macarousin (Ven.) Risarólo,

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Canéto {Padov.) Caneto, Risazin, Risarolo {Polesine) Palughin (Feltre) Foracanelle, Risarcì, Zaccacanelle (Trent.) Risarcì {Rovereto) Sevaric' {Dalm.) Pajaròl, Fòra- paja {Mqd.) Paiarin {Finale) Fcrapai (Boi.) Siga- Icun, Canebcun (Nizz.) Quaggin {Arenzano) Fcrapagge {Gen.) Bcain {Spezia) Fcrapaglie {Tose.) Calcapa- glicne {Lucca) Qnagliottino, Re quagliottc {Elba) Bec- caficc {Umbria) Perciasipali {Cotrone) Beccafici! di si- minatu {Sicil.) Chichitedda {Pai.) Violin (Mali.).

Giunge da nei in aprile e parte in ottobre ; frequenta i luoghi palustri, ove nidifica in maggio e giugno, special- mente nelle nostre provinole centrali e settentrionali. Non sembra che nidifichi in Sicilia, ove però è relativamente ab- bondante allo epoche del passo ; sarebbe invece poco comune in Sardegna e così nelle nostre provincie meridionali. Debbo però notare che l'amico mio march. Armando Lucifero lo ritiene invernale in Calabria, caso che merita ulteriori con- ferme.

Il Calamodus scìiOBnobcenus è specie estiva in tutta la Regione Eurasica a ponente del Jenisei ; sverna nel sud dell'Africa e probabilmente dell'Asia occidentale. Anche per questa specie, senza una ragione ovvia, lo Sharpe (Handl. £ren. Sp. Birds, IV, p. 187. Londoìi, 1903) ripristina il nome specifico phragmitÀs, Bechst., e la colloca nel genere Acroce- phalus insieme alla specie seguente.

16S. Calamodus aquaticus (J. F. Gmel. in Temm.) Pagliarolo.

Massacan (Pieni.) Paiarzin, Fenuggià {Tori., Novi) Risireu, Risareu, Usellin o Beccafigh de risera {Lomb.) Mearì (Bresc.) Risen {Cremon.) Favin (Mantov.) Pajaròl, Fòrapaja {Mod.) Paiarol, Paiarin (Finale) Pajaròl {Boi.) Risèn {Ravenna) Canevarola, Risarolo, Canèto ( Ven.)

20(i

Riseto, Risin, Risarin (Veron.) Caneto, Risarin, Risarolo (Polesine) Risaról, Paiaról, Forazése {Treni.) Risarcì a strise (Rovereto) Osel da stobia i Istria) Sevaric' (Dalm.)

Caneboun {Xizz.) Fen uggia {Gen.) Pagliarolo {Tose.)

Paglierino {Pisa) Calcapaglione (Lucca) Forapaglie (Valdich.) Beccafico (Umbria) Quagliottino {Elba) Beccaficu di margi, Vranculiddu di margi (SicìL) Beccaficu di margiu {Mess.) Cacapalu, Amu)"àru (Modica).

Anche questa è specie estiva per noi ; arriva in aprile e parte in ottobre e anche più tardi, giacché il Doderlein la trovò suU'Anapo (Siracusa) in novembre. Non è ugual- mente distribuita in Italia, ove si trova nelle medesime con- dizioni della specie precedente, ma è meno sparsa e direi meno abbondante in generale, sebbene sia comune in alcune località ; cosi in Lombardia, nel Veneto, in Toscana e nella Sicilia ; in altre, come in Liguria, è abbondante soltanto alle epoche della migrazione. Scarseggia nelle provincie nostre meridionali di terraferma; non l'ho avuta dalla Sardegna.

Pare essere confinata, durante la buona stagione, al- l' Europa meridionale e centrale, tra l'Atlantico ed i Monti Urali, e si trova pure nell'Africa settentrionale; è probabile che sverni al sud di questo continente.

163. Lusciniola melanopbgon (Temm.) Forapaglie castagnolo.

Castagnolo {Atd. Ital.) Cao-nero foresto ( Yen.) Ri- sarin scuro {Veron.) Caneto, Risarin, Risarolo {Polesine) Sevaric' {Dalm.) Forapaglie castagnòlo. Pagliarolo {Tose.) Calcapaglione {Lucca) Forapaglie {Valdich.) Becca- ficu russu {Sicil.) Beqqafig alimar {Mali.).

Specie sedentaria in Italia^ ma non ugualmente distri- buita ; così nelle nostre provincie settentrionali occidentali

207

è sconosciuta o quasi, è accidentale nell' Emilia, localizzata ed in qualche località anche copiosa nel Veneto; sedentaria, ma rara in Liguria, abbondante relativamente in Toscana, specialmente nel basso Lucchese e nella Maremma ; rara nelle Marche, rarissima nelle Puglie ; sedentaria, ma non comune in Sicilia ; è citata come rara dalla Corsica e dalla Sardegna.

La L. melaìiopogon è specie circum-mediterranea orien- tale e non s' inoltra molto nell'Europa centrale ; il Whitaker non la cita dalla Tunisia ; in Asia giunge attraverso la Persia sino alle provincie N. 0. dell' India.

164. Locustella nsevia (Bodd.) ex Daubent. Forapaglie macchiettato.

Locustella, Forapaglie macchiettato {Aut. Ital.) Mas- sacan [Piem.) Fenareu {Como, Vali.) Erbarol, Erbarolo (Ven.) Risarolo, Fistel (Viceìiza) Orbarolo [Padova] Risarcì, Zaccacanelle, Foracanelle, Paiaròl (Treni.) Orba- rci, Risarol verd [Rovereto) Scavezza canelle {Mezzolom- bardo) Tancica [Dalm.) Bruna (Xizz.) Fenuggià grixo (Gen.).

Specie relativamente rara da noi, fuorché, a quanto sem- bra, nel Nizzardo, ove è abbastanza frequente durante il passo primaverile, meno in quello autunnale; accadrebbe l'opposto, pare, in alcune provincie dell'Alta Italia. Nidifica scarsamente nel Piemonte, forse nella Lombardia, e certamente nel Ve- neto, 'nel Friuli e nel Trentino. E di accidentale comparsa in Toscana, e sembra mancare affatto più in 'giù nella peni- sola e sulle nostre isole.

La L. ncBvia è estiva per 1' Europa e per l'Asia occi- dentale centrale ; sverna probabilmente nell' Africa setten- trionale.

•208

165. Potamodus luscinioides (Savi) Salcia.iola.

Salciajola, Canuajola del Savi (Auf. Ital.) Lescarina, Lescarinna, Pajarola [Cuneo) Paiarol iMod.) Castagnol (Boi.) Rossignol de vai (Veì'on.) Ruscigneu da sarxi {Gen.) Salciajola, Cannajola {Tose.) Rosignolo di padule (Lucca) Riisignoluni {Sicil.) Bufala grisa rara (Malt.).

Questa bellissima ed elegante specie è estiva e non co- mune in Italia, ove è poi molto localizzata; giunge in aprile e parte nel settembre. Non ho potuto confermare l'asserzione del Gragnani che sia stazionaria nel basso Lucchese, da dove r ho sempre ricevuta nella buona stagione. È del resto un uccello poco conosciuto, difficile a vedersi, più difficile ancora ad aversi, perchè vive nel più folto dei canneti in padule ed ama i più estesi. Dalla mia esperienza sarebbe rara o scarsa ovunque in Italia eccetto che nella Toscana ; pel Ve- neto (basso Veronese) abbiamo le osservazioni di Dal Nero, il quale la dice localizzata ed estiva (aprile-agosto) nelle Valli di Zerpa e Legnago ; ed ancora è frequente e nidificante nel basso Friuli, ove il Vallou la trovò localizzata lungo il Corno. Pare essere sconosciuta affatto nel mezzodì ; è stata citata dalla Sicilia, non ancora dalla Corsica e dalla Sardegna.

La P. luscinioides abita i paesi circum-mediterranei, e scarsamente l'Europa occidentale, giungendo in Inghilterra; trovasi, pare, nell'Asia centrale ; sverna probabilmente in Africa. L'asserita comparsa in Italia della P. fluviatilis (Mey. e Wolf ) non è stata provata ; è specie dell'Europa orientale.

166. Cettia Cettii (La Marm.)

RUSIGNOLU DI PADULE.

Usignuolo di fiume, Rusignolo di palude o padule. Sil- via o Cannajola del Cetti (Aut. Ital.) Cià-cià (Mantov.)

209

Occ ros (Boi.) Rusgniòl biànch (Ravenna) Rossignol d'acqua (Veron.) Rusignul di palud, Rusignul matt (Friuli) Krovarica (Dalm.) Roussignouloun, Roussignouloun du Var, Rossignolon de Baragna (Nizz.) Ruscigneu d'egua (Arenzano) Ruscigneu de padù (Gen.) Usignuolo di pa- dule (Tose.) Occhio rosso (Pisa) Rosignolo di padule (Pisa, Lucca) Rusignolo acquaiolo (Umbria) Machetto di padule (Roma) Rusignolu di lagu o di fiumi (Sicil.) Rusignoluni di cannitu (Mess.) Ricignuolo di fiumi (Mo- dica) — Gadduzzu (Castelh. Mad.) Acidduzzu di cannitu (Mazzara) Rosignolu de riu, Passarilanti, Passarilante d'ar- riu, Rossignolu (Sard.) Beqqafig (Mali.).

La C. Cettii è uccello sedentario in Italia, sparso, ma non ovunque comune, essendo poi localizzato ai luoghi pa- ludosi. Cosi è raro in Piemonte, nella Lombardia, nelle Marche; poco frequente nell'Emilia ed in Liguria ; abbastanza comune e sedentario nel Friuli, ove nidifica tra l'aprile ed il giugno ; è poi abbondante in Corsica e più ancora nella Sardegna.

Questa è specie prettamente circum-mediterranea; nell'Asia è rappresentata dalla affinissima C. orientalis (Tristr.) che sa- rebbe estiva nel Turkestan, invernale nel N. 0. dell' India.

DIR YMCE CID^^

(Cisticole)

16'7. Cisticola cursitans (Frankl.) Beccamoschino .

Re pcit. Re cucala (Cuneo) Pittamuschin, Beccamu- schin (Bass. Piem.) Risareu (Pav.) Czin (Mani.) Pia- mosch (Mod.) Beccamosch (Boi.) Caneggio (Ancona)

14.

210

Czin de palù, Cicci de palù, Macaronzin iVen.) Becamoschin (Veroìì.) Caneto, Risarin {Polesine) Palatin (Friuli) Canato, Papamoscliin {Padov.) Caneto {Rovigo) Sivalica, Muhozobica {Daini} Caneboun, Sigaloun {Xizz.) Pitta- muscin, Zinzì {Gen.) Sizin {Spezia) Beccamoschino, Tinti, Finti, Finzi {Tose.) Beccamosche (Pisa) Martellino (Lucca)

Porta strjozzi (Roma) Favodda (Bari) Falaetta di macchia (Otranto) 'Nbuccamuschi {Reggio, Calabr.) Car- rabbedda {Sicil.) Carrubbeddu, Riiddu di pantanu {Mess.) Riiddu {S. Ninfa) Carrabidduzza, Carrabedda ( Terrari. Sicil.)

Acidduzzu di fienu {Castelb.) Appàppa-muschi (Girg., Mazzara) Topi de mata, Pi-zi, Papamuschitu, Punta- canna (Sard.).

Questo vispo uccelletto, che ha una larghissima diffu- sione geografica, giacché è sparso nell'Asia centrale e meri- dionale ed in quasi tutta l'Africa, è sedentario in Italia, ma non ovunque frequente. Si trova tutto 1' anno abbon- dante in località adatte, nelle nostre isole ed in alcune delle nostre provincie meridionali e centrali, come nelle Puglie ed in Toscana ; è scarso nelle Marche ; principalmente di passo nella Liguria ; raro assai nelle provincie settentrionali. Trovasi, probabilmente nelle medesime condizioni, nell'Eu- ropa meridionale, a ponente ed a levante del paese nostro.

211

YCJsrojsro Tin^^

{Bulhul).

168. Pycnonotus barbatus, Desfont.

BULBUL FOSCO.

Quest' uccello è comune e sedentario nel Marocco, nel- l'Algeria e in parte della Tunisia, e si estende nell'Africa occidentale sino al Gabun ; Temmiuck asserì che era stato rinvenuto nella Spagna, ma sembra che quella sua asser- zione non sia stata comprovata da ulteriori osservatori e che il P. barbatus non sia più stato trovato sul continente Iberico.

Conoscendo tali circostanze, e pel noto fatto che questi uccelli non sono migratori, con non poca titubanza io mi sono deciso ad annoverare questa specie tra quelle di com- parsa accidentale nel nostro paese in base al ca^o seguente: Il 24 dicembre 1899 venne trovato dai fratelli Gal sul mer- cato di Nizza in un mazzo di Tordi e Merli, uccisi col fu- cile nei pressi della città il giorno innanzi, un maschio adulto del P. barbatus, che mi fu mandato, fresco ancora, col nome di " Turdus obscuras. ,, Questo individuo non ha traccie di essere stato in gabbia, ed inoltre non mi consta che questa specie venga tenuta in cattività ; onde, non es- sendo poi impossibile la comparsa eventuale sulla sponda settentrionale del Mediterraneo, di questa specie tanto co- mune su quella meridionale, io non potevo rifiutare a quel- l'esemplare un posto nella Collezione italiana ; ve 1' ho col- locato con le debite riserve e vi figura col N. 3818 (Cat. Uc- celli}. È un caso parallelo a quello della Cyanopica Cooki.

212

TUOGLOn YTID..^

(Scriccioli)

169. Troglodytes parvulus, Koch. Re di jMacchia.

Reattino, Scricciolo, Re di macchia [Aut. Ital.) Pcit- Re, Reot, Reatèl {Piem.) Rey peteret, Roitelet {Aosta)

Re pcit, Re cucala {Cuneo) Sent-rubb {Asti) Re castagna, Re castagnèt. Re di usei {Vere.) Cincin, Cin- cin da neive, Reattin, Uslin da neiv, Centrubb {Basso Piem.) Cent-rùbb {Voghera) Re-tin {alta Trebbia) Re- da GìcG {Varzi) Ré-ré^ Re di scés, Castignetta {Ossola) Zerì&tt {Varese) Redi beucc, Bo-gros, Re d'i usei, 8auta- beucc, Reatei {Nov.) Re atjucei, Santa hencc {Vigezzo) Riotin, Reattin, Re di scés, Re di pès, Re di usei, Centopès, Oslin del fredd, Oslin del fregg, Gallinazin, Sbusases {Lomb.)

Cent-rùbb, Reatìn, Galinassìn, Re di pes [Pavia) Eugg- dae béu {Vigevano) Reottin {Milano) Basaseze, Reati, Forabosch {Berg.) Forascies {Como) Reattin, Trenta pes, Forabòcc, Forabeucc {Vali.) Reati, Sènto-pis {Bresc.)

Riatt {Regoledo) Galinazen {Cremon.) Oslin dal fredd {Mantov.) Treintapès, Pipi {Pine.) Re d'joslèn, Reatèn, Arietèn {Parm.) Uslein dal fràd {Sassuolo) Uslin dal fred {Finale) Arietèn, Uslèn dal fredd, d'maccia {Moti.)

Uslein dal fredd. Papà d'ia Pizzacra, Arietèn, Ariaten {Boi.) Ariattin {Vergato) Còccia {Ravenna) Coda {Romg.) Re di macchia, Forafratte ( Umbria) Ceccio, Cér- cene, Foraboschi, Forafratte {Marche) Beccaccino {Ancoìia)

Rusèto, Galinazin, Reatin, Buzéto, Roséto, Rezeto, Soriolo

213 -

(Ven.) Cercer, Imperatorin, Imperator, Imperatorell, Rea- tin, Tre-tre, Sbusasese (Veron) SgarèJa {Vicenza) Ruseto {Rovigo) Sgerela {Bass.) Reùzzol (-BeZZ.) Stv uzzet {Sacile)

Seri ss, Favita, Fàvite (Friuli) Grajuzzo {Istria) Strkic', Strko, Ranjiak, Strizic' {Daini.) Réattol, Imj)eratorél {Riva, Roveret.) Reàttol {Trento) Redàtol,Reàttolo, Reattin {Val- sug.) Réatolo {Cavalese) Trenta- pès {Val di Non e di Sole, Rendena) Reàttol, Imperatori, Imperator, Imperaur, ( Val di Ledro) Forabosch {Male) - Foraboschi {Mezzolombardo) Raschie {Fassa) Cucha, Kutscha {Gardena) Ochsenvogele Razettle, Datimi e {Sette Comuni) Piz-pot {Nanno) Reguz {Primiero) Redino {Cavrastó) Imperatoràtol, Peratolot {Avio) Oselét del bosch, Regùz, Galinazhéta, {Feltre) Reuz, S-ciaruzol, Tre-tre, Rosciuz {Cadore) Petoua, Petouva, Re- gina {Nizz.) Castagnetta {Arenzanó) Reatin {Gen.) Cra- cra, Reatin {Spezia) Scricciolo {Tose, Pisa) Sborro {Ca- sentino) — Recacco, Reattino {Lucca) Re di macchia, Recacco {Fior.) Re, Re cacchino {Pis.) Reatino, Re cacco {Garf.) Beccaccino {Sarteanó) Foramacchie {Sen.) Re di macchia {Valdich.) Macchiaiolo, Muraiolo {Corsica) Beccacietta- sbucciafrutte {Rieti) Re di uccelli {Viterbo) Beccacciola, Forasiepe {Umbria) Re d'uccelli, Sbucafratte {Roma) Chech-chech {basso Garigliano) Sperciasepe, Reillo, Riillo, Revillo, Regginello, Pèrcia-sepe {Nap.) Parlila {S. Giov. in Fiore) Arcerottola {Gallipoli) Favuddu {Barletta) Fauzza {Lecce) Riillu, Piciddu {Reggio Calab.) Rre d'oceddi {Rossano, Cosenza) Re d'aceji {Catanzaro) Riiddu di rocca, Jadduzzeddu {Sicil.) Pulicicchiu {Mess.) Riiddu percia- mura {Cat.) Aucidduzzu musca, Percia-ruvettu {Modica) Perciagazzia, Riiddu percia-gaggia o percia-chiaja {Caltag.) Castagneddu {Castelb., Mod.) Carrubbeddu, Riguddiu {Pai.)

Puzone di veranu, Razzina, Stampamura, Topi de mata, Moschi ta {Sard.) Pilloni de beranu {Cagl.) Scriciolu, Puzone de veranu {Sass.) Asfur tal maltemp {Mali.).

-in

Abbondante e sedentario in tutta Italia, eccetto a Malta, ove capita accidentalmente. Durante l' inverno scende al piano dai monti, ove nidifica, ed allora penetra ovunque anche nelle case delle città. Molti arrivano in Italia d'oltr'Alpe, giungendo dalla fine di settembre alla metà del novembre ; partono nella prima quindicina di marzo.

Il T. parvulus vive in tutta l'Europa, nell'Africa set- tentrionale e nell'Asia occidentale. Non vedo ragione per mutare il nome generico di questo uccello così ben noto sotto quello che da quasi un secolo porta, onde non adotto quello di Anorthura proposto dal Rennie e usato dal Sharpe. Nel- l'Europa boreale vi sarebbero tre razze geografiche, leggi sottospecie, dello Scricciolo nostrale, cioè : la T. parvulus hir- teìisis, Seebohm, dell'isola di St. Kilda (Ebridi); la T. parvu- lus borealis (J. C. H. Fisher j delle isole Faeroer ; e la 7". imr- vulus bergensis, Stejn. della Norvegia.

CINCLin^^

[Merli acquaioli)

17*0. CinclUS aquaticus, Bechst (ex-Gesn.) Merlo acquaiolo.

Merla acquatica, Acqua] ola comune, Merlo acquaiolo {Aut. Ital.) Merlo d'éva, Pioumbin, Pioungioun, Merla pesquéra [Pieni.) Merlo d'éva, Pioumba (Cuneo) Merlo d'eau (Aosta) Merlo pescou. Meri d'acqua, Meri acqua, Meri acquareu. Merlo ciapà, Pescamartin (Basso Piem.) Fular, Foular, Meri pescadeur (Nov.) Scannapès (Vere.) Fólar, Merlo d'acqua, INIarghett (Ossola) Merael acquareu, Mèri aquaréu (Varzi) Storno o Merlo d'acqua, Merlo

215

acquireu {Lomh.) Meràl d'acqua, Mèrael d'acqua {Pavia) Merlo acquarci (Brescia) Merla acquarcela {Berg.) Merlo acquireu (Valt.) Merlo d'acqua {Mani.) Mèrol sassoèul o sassol (Piac.) Mèrol de piastra (Parm.) Mèrel d'acqua (Mod.) Meri acquar (PavuUo) Merel aquar ( Vergato, Por- retta) Giarol, Meral acquarol (Boi.) Meral marén, Giarol (Ravenna) Giarol (Eomg.) Tordo d'acqua, Merlo acqua- rolo (Marche) Merlo de aqua (Ven.) Merlo aquarolo ( Veron.) Mierli d'aghe (Friuli) Merlo da acqua (Feltre) Mèrlo d'aqua (Beli.) Merlo d'acqua, dell'acqua, acquarol (Treni.) Merlo acquarol (Rovereto) Merlo dall' aga (Fassa) Merlo dall'acca (Val di Non) Kos vodar (Daini.) Merlou d'aiga, o aigaiè (Nizz.) Merlo pescau (Aì'enzano) Merlo pescoù (Gen.) Merlo d'aigua (Spezia) Merlo acqua- iolo (Tose, Roma) Merlo acquaio [Garf.) Merlo acquaccio, Merlacquaccio (Lucca) Merlo acquaccio (Quiesa) Merlo pescatore (Corsica) Mierlo o Mièrolo d'acqua (Nap.) Merlo d'acqua (Campobasso) Miedduru d'acqua (Calabr.) Uccello d'acqua (Castel di Sangro) Merlu o Merru d'acqua [Sicil., Pai.) Aceddu di San Giuvanni niuru (Pai.) Adduzzu o Gadduzzu d'acqua (Castelb. Madonie) Merra d'acqua (Mo- dica) — Meurra de arriu, Sturru de acqua, Sturru de riu [Sard.).

S' incontra questa specie sedentaria e non migrante in ogni parte d' Italia ove sono località adatte, cioè corsi d'ac- qua in montagna; nel forte della stagione fredda scende al basso, ma di rado s' inoltra in pianura. La trovai abbon- dante in Corsica, specialmente intorno a Corte, ma non sem- bra essere tanto frequente in Sardegna. Ripeto, che non credo sia immigrante d'oltr'Alpe in Italia, ed i casi accen- nati per la Lombardia (Valtellina) e per il Nizzardo (Avif. Italica^ 1889, pp. 251, 252), sono a mio parere spiegabili dalle abitudini erratiche di questo uccello nei forti geli.

Il C. aquaticus è soggetto a variare non solo con l'età e per il sesso, ma anche individualmente, e tali variazioni

216

si palesano nelle dimensioni e più ancora nelle tinte delle penne, specialmente sulle parti inferiori, ove il castagno ros- siccio può diventare un bruno scuro quasi nero. Questo può sino ad un certo grado dare origine in date località ad una predominanza dell' uno o dell' altro caso, e forse a razze lo- cali. Ma, con buona pace degli « splitters », io non so per- suadermi che in Italia vivano varie specie di Merli acquaioli. Come già scrissi nel 1889, non divido l'opinione dell'amico Salvador! e non distinguo specificamente i Merli acquaioli a pancia nera iC. meìanogaster ^ Brehm.) da quelli a pancia più o meno rossiccia, sebbene abbia notato che la prima forma predo- mina in Corsica. Meno ancora ammetto come forma ben distinta la C. albicollis ( Vieill.) basata, ritengo, in parte su individui non adulti. Recentemente l'Arrigoni {Man. orn. ital. pp. 206-210) non solo ha riconosciuto come subspecificamente diversa dal Cinclus cincìus la C. cinclus melanogaster, ma accenna a se- parare anche il Merlo acquaiolo corso, sull'esame di un solo individuo, proponendo per esso il nome di C. cinclus Saps- worthi. Domando dove mai andremo a finire a questa stre- gua? Il Sharpe nel suo ultimo elenco degli Uccelli [Handl. of the Genera and Species of liirds, IV, p. 100. London, 1903) riconosce quattro forme di Merlo acquaiolo in Europa, che sono: il C. aquaticus, Bechst. Europa centrale ed occidentale; il C. britaìiìiicits, Tschusi, isole Britanniche; il C. alhicoUis, (Vieill.), Europa meridionale e regione circummediterranea; ed il C. cinclus (Linn.), Europa boreale; quest'ultima forma, erratica od avventizia nell'Europa centrale ed occidentale, è poi il C. melanogaster di Brehm e dei suoi seguaci. Io per- sisto a credere che quelle quattro forme non si possano se- parare specificamente e che si possano incontrare frammiste in ogni parte dell'area abitata dal C. aquaticus, cioè l'Eu- ropa tutta ed il lembo settentrionale dell'Africa, escluso l'Egitto. Onde anche una separazione meramente sub-specifica non è facile.

Due almeno di queste forme s' incontrano in Italia e sono rappresentate da località diverse nella bella serie di Merli acquaioli che conservo nella Collezione italiana; sono

217

il C. aquaticuH alhicollis (Vieill.) ed il C. aquaticus meìano- gaster, Brehm ; quest' ultimo rappresentato da una razza un po' più piccola, ma che non credo separabile dall' uccello tipico della Scandinavia;, ebbe il nome di C. e. Sapsworthi, dall' Ar- rigoni, e sarebbe 1' unica forma vivente in Corsica; io però l'ho avuta anche in Toscana. Il Merlo acquaiolo della Sardegna pare poi essere intermediario tra le due forme sopra ricor- date ; venne distinto come C. e. sardu.s, Hart. In questo stato di cose, e anche dopo l'esarne di ricche serie di esemplari dei diversi tipi da ogni parte di Europa a Tring, e constatata la presenza di esemplari con caratteri intermediari tra le credute diverse sottospecie, ritengo per ora almeno difficile lo smembramento di questa specie nelle diverse forme proposte ; certamente questo è il caso per il paese nostro.

Ji^CCENTOFtlJDJE

{Accentori)

l'*'!. Accentor collaris (Scop.)

SORDONE.

Follerà, Ciaffò, Ciaffeu, Parouèl {Pieni.) Fola, Boulou. Folariga (Cuneo) Matuna, Stornin (N'ov.) Frison o Passra o Franguel d'montagna {Os'sola) Mataròt, Materòt, Matellòt, Matilon [Lomb.) Montes, Mattarott [Como, Vali.)

Maciùn (Morbegno) Mataròn (Mendr.) Matròt, Marto- rél (Bresc.) Matelù (Berg.) Surdon (Mod.) Mattone [AiJjJ- reggiano) Passra mùntanara [Boi.) Talòco ( Ven.)

Matonzin, Matòn, Passera mata ( Veron.) Talòch griso {Beli.) Maton (Roveret.) Mattón {Treni.) Passeramatta {Valsug.) Matoraccio {Pranzo, Riva) Fineo foresto [Pa- dov.) Matona {Sacile) Passer solitari {Cividale) Grison

218

da eroda {Cadore) Talóch, Mosécca {Feltré) Giù va {Dalm)

Queu rous, Follerà (Nizz.) Turdou sarvaego (Arenzaìio)

Bardo, Grixiùn, Sia da coi (Gen.) Sordone {Tose.) Grottajone, Uccello della neve (Casentino) Freddolotto (Ra- dicofani) Tordo marino bastardo {Campiglià) Gogò [Sen.)

Mattacchiano (Lucca) Sassarolo {Marche) Sordone (Umbria) Chiummalorn, Chiummalora muntanara (Sicil.)

Ferrarli, Ferrareddu (Mess.) Minutulu (Lentini) Chium- maloru {Castelh. Mac/.).

Vive sedentario da noi, di estate sulle alture delle Alpi e dell'Appennino, donde scende al piano durante 1' inverno. Non ne ho veduti che pochi esemplari dalle provincia meri- dionali della nostra penisola e conservo un maschio preso a Foggia il 22 ottobre 1893 (Coli. ital. Ucc. n. 3468); ma è sedentario, od invernale al dire di alcuni, nella Sicilia ed è ricordato dalla Sardegna; è stato preso all'Elba e secondo ogni probabilità vive sugli alti monti della Corsica, sebbene non sia stato citato da quell' isola.

UÀ. collaris è specie montana e rupestre che abita l'Europa meridionale, è rara od avventizia nell'Europa cen- trale; recentemente il Tschusi ha creduto bene di distinguere su futili caratteri gli esemplari provenienti dai monti della Dalmazia e della penisola Balcanica e li designa col nome di A. collaris Reiseri, sebbene fossero già stati distinti dal Brehm col nome di A. suhalpinus. Mercè la gentilezza del- l'onor. Walter Rothschild ho potuto confrontare il tipo del- l'^ suhalpinus di Brehm *e due co-tipi dell'^. collaris Reiseri dello Tschusi, con quelli che conservo nella Collezione italiana, e posso assicurare nel modo piìi positivo che non havvi la più piccola differenza tra i nostri esemplari e quelli dalmati. Il Sordone si trova anche nell'Asia Minore e nel Caucaso ; ma questi ultimi vennero distinti col nome di A. collaris caucasicus dal medesimo Tschusi.

219

1*72. Accentor modularis Linn.)

Passera scopajola.

Magnanina, Accentore cantarino, Passera scopajola {Aut. Ital.) Carbounè, Barbisa, Vittoneta {Piem.) Moretta, Vitounetta, Grisareul [Ctmeo) Buschin (Basso Piem.) Morat, Tarangnel, Ucel d'jeuv coulour ciel (Nov.) Ucel da jeuv CLilur ciel, Taragneul [Vigezzo] Matèlla {Varzi) Passera mattella, Morettina, Moritina, Passera da sera, Pas- saretta de montagna [Lomb.) Passera matella (Pav.) Matella, Passera de sces. Passera matta (Como) Passera buschina, Passeretta di sces, Passera matèla, Matelina, Guina, Sipui ( Vali.) Passera de sés, Moritina (Bresc.) Matela (Berg.) Passra matella (Piac.) Morett (Parm.) Passera matella o mata (Mod.^ P^g-) Passra boscareina, Passara d'stopia (Boi.) Passra d'macia [Verg.) Pitanèlla, Passara buscajola (Ravemia) Buscajol, Buscarol {Romg.) Passera muta [Cesena, Forlì) Passero boschereccio (Marche) Passera frattarola {Ancona) Morèta, Morettina, Brunèta, Petegola (Few.) Negróla {Bell.) Passare ciarandine o charandine, Ciarandina (^Friuli) Moretta (Polesine) Mo- latola, Morétta [Treni.) Moratola [Rovereto) Palugàna, Sélega palugàna [Paclov.) Popic' [Dalm.) Bruna [Nizz.) Eousenento (Arenzano) Fournè, Senuella, Buschin da monti (Gen.) Ferain, Ferao [Spezia) Scopajola, Passera scopajola [Tosc^) Passera scopina (Fior.) Stipajuola, Pas- serina, Passera stipajola o di macchia (Pisa) Passera bo- scarina (Bient.) Stipajola [Lucca) Passerina stipajola (Fucecchio) Passera scoparina o sepajola o stipajola [Fie- sole) — Scopajola, Scopina (Casentino, S. Gimignano) Pas- sera scopajola [Sarteano] Passera matta (Garf. Valcli- ch.) Stipaiola {Elba) Passera macchia} ola (/. di Giglio)

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Passera sepajuola {Sen., Umbria) Mogula (Rieti)- —■ Passera fura siepe (Viterbo) Passera frattajola o vernile {Roma) Chiummarola, Chiummarella, Zicco d' inverno {Xap.) Facedua (Bari) ('oddararedda (Catanzaro) Guaddaruni [Reg., Calab.) Chiummaloru (Siciì.) Ferra- reddu, Carbunaru (Mess.) Qanal salvagg {Malt.).

Comuuissima e sedentaria in Italia, eccetto in Sardegna, ove sembra essere rara; infatti in oltre un trentennio io non vidi che due esemplari da quell' isola : un maschio preso il 18 febbraio 1896 a Terranuova Pausania, ed una femmina colta nei pressi di Cagliari il 27 ottobre 1896 (ColL ital. Ucc. n' 3568, 3592). Durante 1' inverno questo uccello è as- sai frequente sulle nostre pianure; in primavera si reca ai monti ove nidifica. Non pochi ci giungono d'oltr'Alpe dalla fine di settembre ai primi di novembre, lasciando l' Italia nella prima quindicina di marzo.

UÀ. moduìaris è specie prettamente Europea, ma abita pure l'Asia occidentale e durante 1' inverno giunge in scarso numero nell'Africa settentrionale. Sarebbe forse conveniente separare genericamente questa specie e la seguente dalla precedente, perchè ne differiscono nella forma dell'ala e in altri caratteri; in tal caso andrebbe adottato per le due prime il genere Prunella di Vieillot, Sharpe ha invece adottato il genere Jharrhaltus di Kaup; entrambi questi generi ebbero per tipo 1'^. moduìaris. Però ho creduto meglio per ora la- sciare le tre specie unite.

17'3. A-Ccentor montanellus (Pali.)

SCOFAJOLA ASIATICA.

Passera scopajola asiatica {Aut. Ital.}.

Nella mia Avifauna Italica del 1886 (p. 147) annunziai con ampi particolari la prima cattura bene autenticata di un' esemplare di questa specie in Italia ; avvenne a S. Da-

221

niele presso Udine 1' 8 novembre 188-4:, e quell'esemplare, un maschio adulto, graziosamente cedutomi dall' amico G. Val- lou, si conserva nella Collezione italiana del R. Museo Zoo- logico di Firenze {Cat. Ucc. n. 2534). Un secondo individuo, femmina giovane, venne preso al roccolo dopo forte burra- sca, il 4 novembre 1901, a Cancello di Mizzole (Verona) dal conte Giovanni Cartolari, il quale lo conserva nella sua rac- colta (Cfr. « Avicula », VI, p. 27, Siena, 1902). Io non ho esaminato quell' uccello, ma non ho ragioni per dubitare del fatto e dell'esatta determinazione. Non posso dire lo stesso di un terzo individuo di questa specie che faceva parte di quella enigmatica raccolta che era la Collezione del profes- sore F. Magni-Grifi&, ove le specie le più rare sembravano convergere, e ora è nel R. Museo Zoologico di Roma; indivi- duo catturato, dicesi, in Liguria nel 1863! Più volte visitai la collezione Magni-Griffi, ma non vi vidi quell'^. montanellus. Questa specie è propria dell' N. E. dell'Asia, ma giunge e forse nidifica nella Russia europea orientale; la vidi co- mune a Pechino nell'ottobre 1866, spesso qualche esemplare era portato intorno vivo, legato ad uq ramoscello, da or- ni tofili cinesi.

(Cincie)

l"?-!:. Regulus cristatus, Koch ex Willugh. Regolo.

Regolo, Regolo col ciuffo {Aiit. Ital.) Gaietta, Giajet, Regina, Quattreuj, Damina, Borgnó, Steile d'or. Stelletta (Piem.) Stella giauna {Vere.) Testin d'or, Testin d'ou, Boenettin, Sisl, Reattin (Bass. Piem.) Ugiò, Cent-rubb,

222

Giavanin, Usclin dal testin giald, Usel dia madona (Nov.)

Stellin, Uscell d' la madonna {Ossola) Fiouransèn (Varzi) Stelli, Stellin, Occ-de-bò, Oeuce de beu, Codorin, Stili (Lomb.) Steli, Stili (Bresc.) Co-d'or, Fiorancin {Como) Stellin, Sizin {Vali.) Stellen, Usellen del frett (Cremoìi.) Reattin [Mani.) Stlèn {Piac., Parm.) Occ d' bo, Damina, Strlén, Galavron, Reatèn, Arietèn, Aran- zèn, Scricciol {Mod.) Uslein dal fràd (Sassnoìo) Occ'ed bò, Pée d' (Carpi) Uslin dal fred [Finale) Sterlein, Occ d' bù, Papacin {Boi.) Stlén, San Yinzinzén (Raven.) Retin, San Vicinzin, Stlin (Ronìg.) Re degli uccelli. Capo d'oro (Umbria, Marche) Re d'uccelli, Rampichino (Marche)

Rampinello (Ancona) Stelin, Galéto, Ocio de bo, Ose- lin da la bela cresta, Papemoschin (Ven.) Michelin, Ste- lin senza mostaccio (Veron.) Repipin, Stelin (Friuli) Reattin, Stellin (Polesine) Stellin (Roveret., Trento) Stellin, Lunetta, Capo d' or { Vaìsug.) Stellim, Stellàt {Riva) Stellin, Stellatin (Rendena) Risibile (Terragnolo)

Reginella (Lavis) Stelòt (Tione) Gial de òr (Fassa)

Fràrle (Sette Comuni) Papa moschin (Cadore) Stelin, Cao doro (Feltre) Pri, Repipin (Istriat Carie', Kralj pimplica, Maslinica (Daini.) Rei, Rey, Petouvin (Nizz.) Testin d'ou (Arenzanó) Reattin (Savona) Testa d'ou (Gen.)

Fri-fri, Testin d'oo (Spezia) Fiorarancino, Fiorrancino, Arancino (Pis., Fior., Fiesole) Arancino (Casentino, Valdich.)

Capigiallo (Pisa) Capidoro [Pisa, Garf.) Fiorino (Lucca)

Regina (Grosseto) Fiorrancio («S'è».) Arancino, Gag- gia (Elba) Reattino, Fiorrancio, Re d' uccelli col ciuffo {Roma) Radaicchio ( Viterbo) Tritillo, Schiattanculo (Jelsi) Riginièllo, Cardinali«^llo, Scazzetta da cardinale, Regeniello, Realino, Re degli uccelli, Re d'aucielli (^ap.) Re de l'acciedd (Bari) Re de li ceddri o de li accedri (Otranto)

Re d'aceddi (Calabr.) Riiddu (Sicil.) Riiddu tupputu {Terran. Sicil.) Re de li riiddi (Cai., Pai.) Riiddu tup-

223

putu {Pai.) Papazzinu [Girg.) Topi de mata, Moschita, Conca d'oro {Sard.) Zierael {Maìt.).

Comune e sedentario in tutta Italia ; sembra però es- sere meno frequente nelle Marche, Puglie e Calabrie. Nel- l' Italia settentrionale risiede sui monti durante l'estate, ma qualche coppia nidifica anche in pianura ove sono cipressi ed altre conifere. Durante 1' inverno viaggia in piccoli bran- chi e tra essi ve ne hanno che giungono d'oltr'Alpe; il passo si effettua dalla metà di ottobre alla metà di novembre e dai primi di marzo alla metà di aprile. Nidifica ovunque, tanto nel Trentino come in Sicilia.

Il R. cristatus è specie sparsa in tutta la regione Eura- sica, dalle isole Britanniche al Giappone, dalla Lapponia alla Tunisia, ove però è assai più scarso della specie seguente.

l'75. Regulus ignicapillUS (C. L. Brehm in Temm.) Fiorrancino.

Stella d'or, Regina, Reattin, Sisì, Boenettin, Testin d'ou, Testin d'or {Basso Piem.) Ugiò, Cent-rubb, Giavanin [Nov.)

Stelli, Stellin, Stellin de montagna {Lomb.) Fiocchin {Milan.) Co d'or, Fiorrancin, Fiocchin {Como) Sizin, Stellin {Valt.) Steli, Stili [Bresc] Stellen, Usellen del frett {Cremoìi.) Stellin {Mantov.) Stlèn {Piac.j Parm.)

Strlèn, Galavron, Reatèn, Aranzèn {Mod.) Occ' ed bò, Pée d' {Carpi) Uslin dal fred {Vergato) Ram- pichino, Re d' uccelli {Marche) Rampinello {Ancona) Stellin, Oselin de la bela cresta (Few.) Stellin {Bell.) Stellin dal mostaccio {Veron., Treni.) Stellin dai baffi {Rovereto) Stellàt {Arco, Riva) Capo d'or {Pergine) Reginella {Lavis) Fràrle {Sette Comuni) Reattin, Stellin {Polesine) Stelin picolo {Vicenza) Stélin, Caodóro {Fel- tre) Stelin, Repipin {Friuli) Pri, Repipin (Istria) Carie', Kralj pimplica, Maslinica {Dalm.) Rei, Rey, Pre-

-224

sident (Nizz.) Reattin {Savona, Arenzano) Testa d'ou znffetto (Gen.) Fri-fri, Testin d'oo (Spezia) Capigiallo {Pisa) Capidoro {Pis., Garf.) Fiorino {Lucca) Aran- cino {Sen., Valdich., Casentino) Fiorrancino {Fior.) Fior- rancino, Arancino {Fiesole) Arancino, Gaggia {Elba) Re degli uccelli (Umbria, Rieti) Fiorrancio, Reattino, Re d'uccelli col ciuffo {Poma) Realino colla spoletta, Rege- niello. Cardinale, Revillo, Re d'aucielli, Regenella {Xap.) Re de 1' aciedd [Bari) Tuppiddu russu {Rossano, Cosenza) Re d'aceddi {Calàbr.) Riiddu tupputu {Mess., Pai.) Re di riiddi {Pai.) Riiddu testa russa {Castelb. Mad.) Papazzinu {Girg.) Topi de mata. Conca d'oro {Sard.) Ziemel {Mali.).

Comune e sedentario in tutta Italia ; ha le medesime abitudini della specie precedente, colla quale ha in comune molti nomi volgari. Giunge anche di passo e per svernare da noi, ed allora le due specie si associano spesso insieme ; va però notato come in alcune località il R. ignicapillus è meno comune del R. cristatus, e viceversa. Posso accertare che il Fiorrancino della Corsica, ove lo rinvenni abbondante, non differisce menomamente da quello delle altre regioni ita- liche. (GtGLiOLi, Primo Resoconto inchiesta ornit. in Italia, II, p. (i3G. Firenze, 1890).

La specie presente ha una dififusione geografica assai meno estesa della precedente: abita tutta l'Europa al S. del Baltico, l'Africa settentrionale, eccetto 1' Egitto, e l'Asia Mi- nore, ma non si estende più ad oriente, specialmente a set- tentrione del Mar Nero.

225

IT*©. -<Egitlialus Pendulinus (Linu. ex Briss.) Pendolino.

Codibugnolo di padule, Pendolino, Fiaschettone {Aut. Ital.)

Pendolin, Pendoulin, Gii {Pierri.) Taschet, Pendoulin, Boursalin, Fiaschet {Cuneo) Pendolin, Pendolon, Pendoli, Pinti, Pentin, Pèntana, Pentanin {Lomb.) Usel di cann {Vali.) Pendolon {Pav.) Pendoli {Bresc.) Occ da bo {Cremori.) Pendolin {Mantov., Polesine) Pendulèn {Mod., Boi.) Pindulin {Finale, Mirandola) Pindulein {Boi.) Dutturin d' vali {Romg.) Duturén {Rav.) Pendolin {Ven.)

Ocio boin, Sonèto {Veì'on.) Mulinane {Friuli) Pen- dolin {Trentino) Vjesalica {Dalm.) Lardeiroun {Nizz.)

Pendulin {Gen.) Fiaschettone {Tose.) Fiaschetta {Lucca) Codoncino, Fiaschetta {Fucecchió) Basettino {Sen.) Carrubbeddu {Sic.) Vurzittulu {Modica).

Pare assodato che questa specie, il più abile architetto di tutti gli uccelli nostrani, sia sedentaria in alcune delle Provincie meridionali e centrali d' Italia ; ma per mia espe- rienza è specialmente specie estiva che vive da noi dal feb- braio al novembre ; lo è certamente nelle nostre provincie settentrionali ; si trova iu Sicilia, ma sembra mancare in Corsica e nella Sardegna. Da noi sarebbe pure di doppio passo. E' un uccello singolarmente localizzato e perciò non generalmente conosciuto.

L'^. Pendulinus abita 1' Europa meridionale e più scar- samente la centrale, giungendo sino alle provincie S. 0. della Russia ; varie specie affini vivono intorno al Caspio ed al Syr-daria, che pare sia il centro di diffusione di questo ge- nere. Nella Collezione italiana {Ucc. N. 1509) conservo un maschio adulto dell'^. Pendulinus ucciso a Lucca il 22 di aprile 1880, interessante perchè è esattamente intermediario nei caratteri tra gli esemplari tipici di questa specie e quelli

15.

'22fì

deWyE. casphis, Pultzam : ha il castagno frontale che si estende sino al vertice, ed il petto largamente macchiato del medesimo colore.

Non vedo alcuna ragione di mutare il termine generico e di addottare quello di Remiza proposto dallo Stejneger e mascolinizzato dall' Arrigoni in Bemizus ; quanto tempo si perde per tali inezie !

IT"?. A-credula ' caudata Limi, ex Gesn.)

CODONA CAPO BIANCO.

Codibugnolo testa bianca (Atit. Ital.) Pintin (Milano)

Cua-lunga {Vali.) Cova longa, Peruscioliua (Ossola) Codona, Coatimon (Vicenza) Ocio de bo (Few.) Coèta a testa bianca (Padova) Parùssule de code lunge (Friuli)

Ocio de bo (Rovigo) Pelamonat, Caotimóu, Coe longhe (Rovereto) Cotimón (Borgo) Codimón (Calceranica) Coalónga (Folgaria, Val di Ledro, Tione) Coalongia (Dennó)

Parissola da la eoa longia (Fondo) Codalonga (Primiero)

Finchmóso (Terragnolo).

(1) Sarà forse v'ero che applicando rigorosamente la legge della priorità andrebbe adottato il termine generico yEgithalus per le Co- done, ma il vantaggio è nullo ed il danno evidente, perchè da lungo tempo quel termine è stato applicato dai migliori Ornitologi ai Pen- dolini. Perciò io non lo adotto, anzi lo sconsiglio ed osservo che i giovani Ornitologi della " Nuova Scuola j)Otrebbero impiegare assai meglio il loro tempo che non disseppellendo vecchi nomi oscuri e dimenticati e suscitando un vero ostruzionismo nella nomenclatura scientifica. Con buona pace del mio ottimo amico Stejneger, il colpe- vole in questo caso, vorrei sapere con quali criteri egli riferisce l'enigmatica Pipra / europea Herm. catturata sui monti della Sviz- zera e della qua!e Hermann .scrisse : *' iSi iiovnm yenus mereatur, Aegithalos vocai-i poterit ,, (Obs. Zool. I, p. 214. 1804), ad una Cincia codona (Vedi Stejjn. Proc. U. S. National Museum, 1886, pag. 382. Washiiìgton, 1887j ? Poteva essere ben altro uccello !

227

Sappiamo ora che questa specie, di cui gli adulti si di- stinguono facilmente per avere la testa tutta bianca, vive sedentaria lungo la nostra zona alpestre ; nidifica in alto nei boschi di conifere, e scende al piano in autunno, errandovi durante l'inverno in branchetti; non giunge che casualmente in Liguria, al sud dell'Appennino. GÌ' individui non adulti si confoudouo facilmente con quelli della affinissima A. rosea.

UÀ. caudata abita tutta 1' Europa al N. delle Alpi, ec- cetto le isole Britanniche, vive pure nella Siberia, ove però ad oriente, come nelle parti boreali del Giappone, la rim- piazzarebbe l'affine, seppure diversa, A. macrura, Seebohm. E a proposito di quest'ultima forma debbo avvertire che dai suoi studi recenti su un esteso materiale Hartert {Vòg. d. pa- Idarkt. Fatma, p. 383, Berlin, 1905) conclude che questa è identica alla forma o sottospecie della zona boreale della Re- gione Eurasica dall' Ov. all' E. ; che essa è la vera Parus caudatus di Linneo. Mentre l'uccello che abita la zona sot- tostante, inclusa la zona alpestre dell' Italia settentrionale, è forma diversa che egli chiama, adottando pur troppo il nome dell'enigmatica Pìpra ? di Hermann, A. caudatus europieus. Le differenze tra queste due forme nelle quali gli adulti ac- quistono medesimamente la testa bianca, mi sembrano nel testo di Hartert poca cosa, certo è che noi in Italia abbiamo esemplari che s' identificano con l'una e coli' altra nei carat- teri considerati estremi, ed altri che occupano posizioni in- termediarie, onde non saprei adottare la opinione del Har- tert. Ho poi confrontato un maschio adulto dell'^. caudata tipica, uccisa a Tataschew, 25 ottobre 1881, con esemplari nostri del Piemonte e della Lombardia, e non ho potuto trovare la più piccola differenza ; ho confrontato pure due giovani nel primo abito, colla testa fuligginosa, bianca sol- tanto al vertice; uno ucciso a Mòlmen in Norvegia, 22 lu- glio 1887, l'altro nei pressi di Sondrio, 13 maggio 1885, e dichiaro che sono assolutamente uguali. In ogni modo, se ve ne sono, le differenze debbouo essere infinitesimali. In Italia inoltre la faccenda si complica pei giovani rispetto alla forma, specie o sottospecie che sia, seguente.

228 - IT'S. Acredula rosea Blyth.)

CODONA.

Codibuguolo roseo, Cincia codona {Aut. Ital.) Tupi- net, Taschèt, Nani, Boutrouet, Coueta, Cie-cièc, Cassalasou, Mounièta {Pieni.) Monette, Larderette (Aosta) Puasèt (Alba) Manicnje, Couva lounga {Cuneo) Parisseura o Parisseua da a cua lunga, Parissuin, Cnaluuga {Bass. Pieni.) Gaiofa ( Voghera) Monaghena dia couva longa ( Varzi) Coa lunga, Paruscioliua {Ossola) Paruciola da la cuva lunga {Vigezzo) Pampua (A^oy.) Pentin, Pintin, Spe- ransina de la eòa lunga, Trentìn {Lomh.) Parassin de la coa lunga, Pintin {Pavia) Monachin, Cua lunga (Vali.)

Parascieula a coalunga. Penta, Pentin (Como) Scoa- zin, Scoasi {Berg.) Speranzi de la coa longa {Bresc.) Scouasson {Crenion.) Scoazzin (Matit.) Podèin dia coa longa Ciribibl, Scoassein {Piac.) Prisoèl {Val di Taro) Occèn d' bo (Parm.) Cotimòn, Timunzèna, Capvén, Occ d' bò, Quattordsin, Cóv-làngh, Timunzein (Mod.) Spulzòn, Pulzòn (Boi.) Pudalin de la coda lunga {Pomg.) Pul- zon {Vergato) Pudalén da la manélla longa {Ravenna) Ocio de bo, Cotimòn, Coa longa, Parusolin, Speronzola de la coa longa {Ven.) Codacin, Codacil, Codazhin, Codazhil {Bell.) Parussule de code lunge {Friuli) Pelamonàt {Roveret.) Cotimóne {Trento) tUotimón iValsug.) Pe- ruzzola potasécca o coalonga (Tesino) Pariss(')la dalla coa longa {Riva) Coalonga {Giudicarie) Coatimóu {Mori) Codona, Coatimon {Vicenza) Perussola dalla coda longa {Cadore) Muiniute (Cividale) Ocio da bo, Coeta {Ro- vigo) — Codonet {Sacile) Ocieto de bo, Coéta {Padova)

Moneghela {Istria) Peruska dugorepa ( Daini.) Lar- deiroun, Lardeirounet {Nizz.) Parissuin cua lunga {Aren- zano) Berbexin de cua lunga {Savona, Gen.).

229

Come ho già detto questa specie si confonde facilmente cogli individui non completamente adulti della specie prece- dente ; VA. rosea non acquista mai la testa bianca, questo colore essendo limitato alle redini e penne intorno alla base del becco e ad una larga fascia che, orlata da due fasce nere, si estende dalla fronte sino alla nuca ; è alquanto più piccola o almeno ha le ali e la coda più brevi che non VA. caudata^ e mentre questa ha l'orlo palpebrale giallo, questo è ranciato, quasi rosso, nell'Jl, rosea. Aggiungerei, tra i caratteri distintivi dell'^. rosea, un fascio di macchie scure più o meno marcate attraverso il petto.

Dopo questo si capisce facilmente come le due specie vengano spesso confuse e come avrebbero in comune i nomi volgari; anzi questi si applicano talvolta anche alla ben di- versa specie seguente.

Per le ragioni esposte non è facile determinare in modo esatto in quali condizioni VA. rosea si trovi in Italia ; sap- piamo certamente che una Codona con caratteri simili s' in- contra erratica in branchetti durante l'autunno e l' inverno nelle nostre provincie settentrionali, specialmente quelle oc- cidentali; e che fa rare comparse in quelle centrali. Ma non sappiamo ancora in modo positivo se essa sia sedentaria da noi o se ci giunga soltanto per svernare, e, se cosi è, in quali proporzioni. Debbo però ricordare che il cav. Enrico Piccone, osservatore competente e coscienzioso, dichiarava nel rispon- dere al rispettivo quesito per l' inchiesta ornitologica in Ita- lia, che VA. rosea si trova nidificante nelle valli boschive, ai monti sopra la riviera di ponente in Liguria. Nel Canton Ticino, secondo A. Ghidini questa è la forma predominante ; ivi mancherebbe 1'^. caudata, ma vi capiterebbe VA. Irhyi. Infine, per complicare maggiormente il problema, debbo dire che casi d' ibridismo tra questa e le due specie precedente e se- guente sono, più che possibili, probabili ; ed io ho veduto individui che, per la miscela di caratteri dell'una e dell'altra, mi parvero evidentemente ibridi.

In conclusione inclino ora a credere che VA. rosea sia assai meno frequente in Italia che non 1'^. caudata ; ed in

230

ciò sono lieto di trovarmi d'accordo coll'Arrigoni. Del resto le due sono affine assai.

h^A. rosea è la Codona propria alle isole Britanniche ; si trova in Francia, nei Paesi Bassi, nella Germania occi- dentale e, pare, oltre l' Italia, nella parte N. della penisola Balcanica.

l'79. Acredula Irbyi, Sharpe e Dresser Codibugnolo.

Codibugnolo, Codibugnolo terrestre, Codibugnolo grigio, Cincia codona {Aut. Ital.) Scouasson, Couett (Cremoìi.) Scoassein (Piac.) Ocio de bo, Coeta, Cotimon, Coa longa, Parussolin, Speronzola de la coalonga (Ven.) Occ ad (Cesena, Forìì) Cilicchia coda lunga, Perluccia codona {Marche) Padulèn da la manélla longa {Boi.) Pennanculo, Schiattan- culo (Umbria) Pajainculo, Sporca-painoni (Viterbo) Lar- deiroun (Nizz.) Carcassùco {Spezia) Penninculo, Cincia co- dona (Pisa) Codibugnolo, Lanciabue, Codolo, Codoletto {Fior.) Codilungo (Sen.) Paglianculo {Sen., Roma) Codazzola (Lucca) Paglinculo (Garfag.) Fiaschetta (Ca- sent.) Codibugno (Fucecchio) Cotibugnolo (S. Gimigìiavo^ VaMich.) Pennenculo (Rieti) Parrelluccia a coda longa (Nap.).

Specie ben distinta, di tipo diverso dalle due precedenti; è sedentaria e comune nell'Italia peninsulare, ma vive anche sedentaria e frequente nel Veneto, fatto accertato dal conte A. P. Ninni nel 1889; e giunge più scarsamente nella Lom- bardia e nel Piemonte. Trovasi all'Elba ed è frequente e sedentaria in Corsica, ma sembra mancare nella Sardegna; vidi però nel Museo Zoologico universitario di Cagliari un' esemplare di questa specie, ma la sua provenienza era dubbiosa. Manca nella Sicilia, ove è surrogata dalla specie seguente, colla quale rimase confusa sino a quattr' anni fa.

231

Dopo questo fatto sarebbe interessante non solo fare più minuziose ricerche in Sardegna, ma confrontare esemplari dalla Corsica con quelli del continente italico, il che con mio rincrescimento non ho sinora potuto fare, giacché durante la mia prima gita in quell' isola incontrai più volte bran- chetti di Codibugnoli nelle foreste lungo 1' interno, ma non ebbi agio di raccoglierne qualche esemplare.

Da esemplari che ho veduto e che conservo nella Col- lezione italiana provenienti dal Piemonte, pare accertato il caso di ibridismo tra questa specie e VA. caudata o A. rosea che sia ; ricorderò specialmente una femmina uccisa nei din- torni di Torino 19. X. 1884 (Coli. ital. Cat. Ucc. n. 2436), la quale avendo tutti i caratteri di un A. caudata non adulta, meno le dimensioni notevolmente minori, ha la parte infe- riore del dorso bigio.

UÀ. Irhyi, vive pure nella penisola Iberica e nel mez- zodì della Francia.

180. Acredula sicula, Whitaker Codibugnolo siculo.

Pinnazzola o Pirnizzola cuda longa (Mess.) Munachedda cuda longa, Pirnizzola cuda longa {Castelbuono, Madonié).

Questa bella specie è certamente affine, ma ben distinta dall'^. Irhiji, colla quale venne confusa dal Doderlein e da me; è vero che io non ebbi in passato occasione di avere in mano esemplari del Codibugnolo dalla Sicilia, onde non potetti fare un confronto tra essi e quelli del continente, ove a Taranto ed in Calabria trovasi indubbiamente la spe- cie precedente.

UÀ. sicula venne descritta e figurata dal carissimo amico mio cav. J. 1. S. Whitaker [Bull. B. 0. C. XI, p. 52. 1901. « Ibis », 1902, p. 54, pi. II), il quale me ne favori tre esemplari per la Collezione italiana. Essa sarebbe asso- lutamente confinata alla Sicilia, ove vive sugli alti monti

232

boschivi (Madonie) e nel noto Bosco della Ficuzza; i miei esemplari sono da questa località e dal Monte Aspro (Ma- don iej, presi nell'aprile e nell'ottobre 1901. E la più piccola delle nostre Acredula.

Arrigoni {Mati. orn. ital. pp. 178-183) considera le tre ultime specie nostrali di Acredula come mere sottospecie deir^. caudata; opino che accettando tale modo di vedere sarebbe stato più logico dividere le quattro forme due a due in due gruppi.

181. Fanurus biarmicus Limi.

Basettino.

Mustacchino, Cinciallegra co'mustacchi, Basettino {Aut. Ital.) Ussarin (Lomb.) Todeschin, Ussarin, Ungaresin {Milano) Parascieula di baffi (Como) Usserin iMaìit.)

Canari russo, Mostacì [Bresc.) Ungarès Tudeschèn, Mustachin {Mod.) Bafiet, Baffiat (Boi.) Barbetta {Fer- rara) — Dottore, Parozzolino barbato, Pudachén da i bafi [Ravenna) Organèto, Sonèto, Ussarin, Mustacin, Mondo- novo, Canarèla, Sio de canòra {Yen.) Gei boini, Mustachin {Veron.) Ebreeto, Mustacin, Soneto, Organèto de la China {Rovigo) Mulinane {Friuli) Mostaccin, Parissola coi baffi {Irent.) Lardeiroun, Lardiera a moustass {Nizz.) Parisseua mustascetti [Gen.) Basettino {Pis.} Codone ( Vecchiano) Codoncino (Bient.) Cannajola comune {Sen.)

Monachina {Chiudi) Mustacciello [Nap.j Pispisè {Sicil.) Vicinzedda {Mess. Cat.).

Questa graziosissima Cincia è sedentaria ed abbastanza sparsa in Italia; ma non può dirsi comune, essendo assai localizzata in colonie staccate, le quali colle bonifiche dei terreni paludosi coperti da fitti canneti che predilige, ten- dono a scomparire, in modo che vi sono località dove si trovava sempre e copiosa alcuni anni la e ove si cercherebbe

233

invano oggi. Esistono tali colonie del P. hiarmicus nella Lombardia, più ancora nel Veneto, nell' Emilia, in Toscana (quivi si trova nelle paludi di Valdichiana, ove, una volta numerose, tendono ora a scomparire come sembra accadere in quelle di Massaciuccolij, nelle paludi Pontine, in Calabria nello Stagno Burrazzo presso Cotrone ove il march. A. Lucifero ebbe i nidiacei il 15 giugno 1892, ed in Sicilia, ove sarebbe scarsa nel Messinese ed a Lentini ; altrove fa comparse acci- dentali. Manca in Sardegna e, pare, in Corsica.

Il P. hiarmicus trovasi nell' Europa meridionale e cen- trale, incluse le isole Britanniche; nella Russia orientale ed attraverso l'Asia centrale e boreale sarebbe surrogata dal- l'affine P. sibiricus (Bp ). Recentemente {Ornith. Jahresb. XV p. 228) ir Tschusi ha creduto di poter distinguere il Baset- tino dell' Italia, Francia meridionale e Spagna, da quello del- l'Europa centrale, dandogli il nome di P. hiarmicus occidentalis.

Negli ultimi rimaneggiamenti del « Systema Aviu;a » , il genere Panurus è stato staccato dalle Parid.e e collocato insieme alle Suthora (che sono pure Cincie), Paradoxornìs ed altri nella famiglia eteroclita delle Timeliid^e, vero « rifugium peccatoì'um » di Passeres Acromyodi eterogenei !

18S. Parus major, Linn. ex C4esn. Cinciallegra.

Spernuzzola, Cinciallegra maggiore, Cincia grossa, Pa- rizola [Aid. Ital.) Testa-moura, Testa-neira, Cibibi, Ciri- bibi, Ciribirì, Ciribiù, Scinsoula, Parussina, Cassalàsou, Liarì (Piem.) Téta neira (Aosta) Ciaret, Cinciaretta {Alba) Lerda (Piner.) Pitavia grossa (Cuneo) Scingherna (alto Canavese) Paruciola gialda ( Vigezzo) Prussa grossa ( Vere.) Priséura, Parisinna, Parisinn-a, Parisseaa, Parisseura, Pa- rusin {Bass. Piem.) Parusciola, Perusciola (Ossola) Pa- rasseula ( Voghera) Parazeura , Parasséura ( Vigev. alta Trehhia) Parasséula (Pavia) Tacassù (Bass. Lomb.)

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Testa néigra {Vm'zi) Parasceula, Parasceura, Sparasceula, Sparascenra, Parasseura, Parussola, Speranzina {Lomb.) Parisceiila {Mendr.) Parascieula. Parasciòl {Vaìt.) Spe- ransina (Bresc. Mani.) Paishola (Berg.) Parassola [Ore- mo7ì.) Podein gross, Podein (Piac.) Sparranzèii {Parm.)

Par iinzèna grossa, Parunzèn, Bugègla (Mod.) Parunzein (Pavullo) Paronzein (Vignale) Pagoncina (Pieve) Pa- runzina {Finale) Parunzeina {Carpi) Sparunzeina {Cor- reggio) — Pudachin, Pudalin (Ronig.) Parlunzèu (Cesena, Forlì) Pudachén (Ravenna) Caponera, Perluccia, Cilic- chia, Cilicchione (Marche) Buigla, Puigla, Puigula, Poli- gola (Boi.) Paranzino (Vergato) Perlucciola, Spernuzzola [Sinig.) Capunera {Rieti) Cilicchia (^wcowa) Cinichiotto, Caponera (Umbria) Perussola, Parussola, Speronzola (Ven.)

Parossola, Speronzola, Zifòtola, Potaseca (Veron.) Pe- russola, Potasèca (Bell., Vicen.) Zerpignòla (Oderzo) Paruzzola, Sparuzzola, Ciuciribin, Cinciaribin (Polesine) Parussule, Parussulatt (Friidi) Parissóla grossa (Rover. Riva, Val di Fiemme) Parissóla, Parizóla (Trent. Val di Non, Val di Sole, Mori, Giudicarie) Parussola (Valsugana)

Caledrina fincarélla, Parissóla carbonéra, Barinciola (laZ di Ledro) Perùzola finca (Tesino) Parussa (Cenibra) Perussola bona {Borgo) Parissoela (Tenno) Parissóla granda (Benno) Marinzola (Avio) Parissóla doppia [Osanna] Capucina granda (Rendena) Cinciara, Beduina, Fuffignòn, Finfignòn, Sparussola (Padov.) Peruzhola, Zber- pignola (Feltre) Parussola granda (Cadore) Cinciribin [Rovigo) Parussoloto (Istria) Peruska, Cvinjak, Tamplir (Daini.) Lardiera, Lardiera mouneghetta {Nizz.) Pariz- zina (Altare) Parisseua [Gen.) Perissèa (Spezia) Pu- ticchia grossa, Capinegra, Cincia, Cincia grossa (Pis.) Potazzina, Perlina, Potazzina grossa, Parlina, Sparlina (Val- dich.) Perlina [Foiano) Perlonza capinera, Cingallina reale i Sarteano) Cingallina [S. (limignano) Cinciallegra,

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Capinera {Fior., Sen.) Cincera {Bient.) Cincina, Cinci pa- iola {Lucca) Fiaschetta {Casentino) Sperlonzina (Chiusi)

Cingallegra, Cingallina, Perlonza grossa [Seìi.) Cincin- pottola {Fior.) Capinera {Corsica) Caponera, Cincia, Spernuzzola {Roma) Parrella {basso Garigliano) Par- rella, Parrellone, Parrella trentacinqne, Trentacinche, Tren- tacinco {Nap.) Capinera {Campobasso) Cinciallegra, Ca- pignora {Bari) Farlangói gentile, Pirlingói, Moniceddra, Monaceddra {Terra d'Otranto) Calorie {Rossano, Cosenza)

Pirruzzedda, Fici-ficì, Cicarella {Calabr.) Vicinzedda {Sicil.) Vincinzedda, Pinnazzola, Pirnizzola {Mess.) Faj- cuddu, Fusuddiu {Cat.) Primavera {Sirac.) Furticchiu {Polizzi) Chiavitteri, Cirincià {Terran. Sicil.) Papauzicu {Modica) Carrubbedda {Castrog.) Munachedda {Castelò.)

Munaconi {Cefalù) Chiaveteri, Cirlinciò (Girg.) Cirin- ciò, Sferracavaddu, Munacedda {Sicil. Paler.) Caponero, Capiti! moni, Ogu de boi, x'^ccuzza ferra {Sarei.) Parisseu {Carloforte, Sard.) Fiorentin {Mali.).

Comuni ssima e sedentaria ovunque in Italia sul conti- nente e sulle isole; accidentale a Malta. Viaggia col volgere delle stagioni dal monte al piano, ove nell'autunno e nell' in- verno diventa erratica, insieme a non pochi che giungono d'oltr'Alpe a svernare da noi ; quest' ultimi arrivano tra il settembre e l'ottobre e partono o ripassano nel marzo.

Il P. major varia alquanto nella intensità delle tinte e specialmente nel giallo delle parti inferiori e ciò anche in- dipendentemente dal sesso e dall'età, ma questo non costi- tuisce spesso che un carattere individuale ; è anche assai sog- getto ad albinismo parziale od assoluto.

Tenendo presente questa marcata tendenza alla varia- zione, dobbiamo pure ammettere che questa specie sembra presentare alcune razze geografiche che ponno costituire delle vere e proprie sottospecie. Però nel cercare di separare e di definire queste ci vuole molta prudenza e larghissima esperienza. Io, lo dico francamente, non ho la fortuna di pos-

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sedere lo spirito iperana litico del mio carissimo amico Ernst Hartert, il quale mi pare esageri nello smembramento delle specie non tenendo, credo, in sufficiente conto il ciclo delle variazioni individuali ; è appunto per ciò che non so seguirlo spesso nella sua fertile creazione di sottospecie. A riguardo del P. major egli riconosce, oltre la forma tipica sparsa in tutta l'Europa continentale, e che è quella del continente italico: una P. major Neidoni, Prazàk, delle isole Britanni- che; una P. major excelsus, Buvry, dell'Africa settentrionale; ed una P. major corsus, Kleinschm. ; non cito le varie sot- tospecie asiatiche le quali hanno minore interesse per noi. Non è così invece per la sottospecie detta P. major corsus, distinta dallo Kleinschmidt, che sarebbe la Cinciallegra della Corsica e della Sardegna e si distinguerebbe per dimensioni alquanto minori, pel colorito in generale meno vivace ed ancora per avere la macchia bianca delle gote meno estesa; il giallo poi delle parti inferiori assume sui fianchi una tinta decisamente verdognola. Ma tali lievissimi tratti distintivi sono essi costanti? Intanto ho dinnanzi un maschio adulto da me ucciso presso Corte (Corsica) 4, X. 1889 (Coli. Hai. Ucc. n. 3207) che è un tipico P. major corsus ; mentre un altro maschio adulto ucciso a Sassari (Sardegna) 20 IX. 1904 {Coli. ital. Ucc. n. 4025; è simile molto alle nostre Cincial- legre continentali; ha però lo spazio bianco sulle gote più ristretto.

A Tring lo scorso giugno ho esaminato otto altri esem- plari di questa forma isolana, uno dalla Corsica e sette dalla Sardegna e non ho potuto che confermare quanto ho detto sopra. Per ora però credo meglio non accettare in modo deci- sivo la separazione subspecifica delle Cinciallegre corse e sarde, pure ammettendo che una tale distinzione si va de- lineando e che potrà nel seguito accentuarsi in grado mag- giore.

Il P. major come specie abita la metà occidentale della Regione Eurasica con sottospecie incipienti qua e là.

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183. Parus ater, Linu. ex Cxesn. Cincia mora.

Cinciallegra minore, Cinciallegra bruna, Cincia roma- gnola {Auf. Ital.) Testa-moura pcita, Capussina (Pieni.)

Petite larderette (Aosta) Cassalàsou gris {Brà) Gap- nèger {Aito Canavese) Testa neira, Pitavia mora, Pitavia carbounera {Cuneo) Parisseura, Parissurin, Parissuin {Basso Piem.) Trentarola, Cavalonghia (Nov.) Ciuecin, Gigin, Ciccina {Lomb.) Tui-cì, Parasseula d' montagna (Pav.) Parasciolin, Tiiiccin, Ciuecin L1//Z.) Sitsè, Siitsè (Lecco) Parasciolina (Como) Parasciulin de mnnt, Parasciolin de muntagna, Parasciolin, Moneghin [Valt.) Zizzovin (3Iendr.)

Ciuacina, Cinici {Valtromp. Bresc.) Montagnì, Monta- gnina {SebÌ7io, Bresc.) Ciciòl (Garda) Speranzi (Val Sabbia) Ciiiina, Speransineta todeschina (Bresc.) Paishòla piccola, Gigia, Citiici, Ciùlici {Berg.) Ciben, Tsiben, Ciuina {Cremori.) Ciùina (Mani.) Fratèn, Fratazèn, Bugègla {Mod.) Paronzeina (Vignale) Parunzeina cineina [Fa- cullo) Pagoncina [Pieve) Surèina, Fratezzein, Fraten (Boi.) Cilicchia greca (Marche) Cilicchietta greca (An- cona) — Podacchein (Cesena, Forlì) Parussola de monte, Parussola mora, Ziffotola mora ( Ven.) Parussola piccola, Speronzola mora, Sifotola mora (Veron.) Parussola todesca (Bell.) Paruzzolin, Cinciaribin senarin {Polesine) Parus- sole mate (Friuli) Ciciol (Eoveret.) Parissóla piccola, Pa- rissoletta, Parissolin (Trento) Sparussolin (Padov.) Pe- rùzola (Tesino) Parissóla o Perùssola mata (Cavalese) Parissóla picciola (Val di Non e di Sole) Ciciò (Riva) Cupucina (Rendenà) Cicciòl, Parisolèta (Avio, Lavis, Tione)

Parissóla scempia (Ossana) Ciciòlét (Tenno) Piza- ghé (Primiero) Spizaghè (Fassa) Tzutzói (Mezzolomb.)

Wutschakà, Wuksakè (Laserna) Montagnola ( Vicenza)

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Perussola da cheba, Peruzzola tedesca {Cadore) Peru- zhola negra, montagnazha o tedesca (Feltre) Cinciribin {Rovigo) Lardeiroun negre, Lardiera (Nizz.) Parizzina bastarda {Altare) Mouneghetta {Savona) Parissuin, Meza parisseua {Gen.) Perissèa {Spezia) Cincia romagnola, Cinciallegra minore, Cincia mora {Tose.) Capinera piccola {Casentino) Mattorella {Garf.) Cincina {Lucca) Cincia nera {Valdic.) Carbonara {Xaj).) Munacedda, Oculinienchi (Sicil.) Pinnazzola, Pirnizzola {Mess.) Munacedda di pir- tusu o di voscu {Pai.) Caponero, Accuzzaferru {Sard.).

Questa specie è sparsa ed abbastanza frequente in Ita- lia e nelle nostre isole, ma predilige i monti, ove nidifica, e soltanto con forte freddo scende e diventa erratica in bran- chetti al piano; così quest' ultimo inverno (1904:-1905) ne ho veduto dei branchetti intorno a Firenze, sul Viale dei Colli, cosa che non avevo osservato mai, ma abbiamo avuto una stagione rigida prolungata assai. Il P. ater giunge da noi anche di passo e per svernare, talvolta in abbondanza straor- dinaria; ciò avviene d'autunno, specialmente nelle nostre Provincie settentrionali; in quelle meridionali non è tanto frequente. Nella Sicilia, secondo Benoit e Doderlein, è seden- taria, ma scarsa ai monti ; è così in Sardegna e Corsica.

Questa specie, come tante, presenta una certa variabilità nel colorito, e ciò si osserva specialmente sul dorso ove le penne di un bigio-ardesia mostrano spessissimo nei nostri esemplari, ora più ora meno, una lavatura di olivastro, tinta che è accentuata sulle penne dorsali inferiori e del groppone. È tale carattere, forse più marcato e più costante, che ha fatto ritenere per sottospecie distinta la Cincia mora delle isole Britanniche, che ebbe il nome di J\ ater britanniviis, Sharpe e Dresser; ed è ancora su tale carattere che è stata recentemente distinta la Cincia mora della Corsica e della Sardegna, detta P. ater sardus, Kleinsclim. La forma tipica, P. ater ater, L. dei trinomisti, non dovrebbe avere traccia di olivastro sul dorso, ma questo in modo assoluto e sotto ogni

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incidenza di luce, non si può dire; ho davanti a me una Cin- cia mora proveniente dalla Pomerania la cui schiena è lavata di olivastro in grado assai maggiore che non in molti esem- plari italiani. Ed a Tring lo scorso giugno ho esaminato sei esemplari della ritenuta P. ater sardus, due dalla Cor- sica e quattro dalla Sardegna, ed invero non seppi trovare in essi differenze apprezzabili colla nostra Cincia mora con- tinentale.

Mi domando dunque se è lecito mantenere le due sotto- specie sovra menzionate? A proposito della variabilità di que- sta specie benissimo si è espresso Hartert (Vòg. d. paldarkt. Fauna, p. 357), ma poi egli mantiene distinte dalla tipica le due forme citate ; per non menzionare non poche altre asiatiche ed africane, che talvolta però meritano davvero il rango di specie.

Il P. atei' ha una larga diffusione in Europa e nell'Asia boreale; recentemente le Cincie more di Cipro (P. cypriotes, Dress.) della Crimea (P. Moltchanovi, Menzb.) per non citare quelle dell'Asia settentrionale centrale e orientale e dell'Africa settentrionale sono state trovate distinte. Non vedo ragione alcuna per accettare il genere Periparus di cui sarebbe tipo la presente specie.

184. Cyanistes caeruleus iLiun. ex Bell.i Cinciarella.

Cinciallegra piccola turchina, Cinciallegra cerulea. Cin- ciarella {Aut. Ital.) Cincia, Testa bleu, Testa-moura bleu o savojarda, Pruccia bleu, Lerda bleu o pcita {Piem.) Ciri- bibi {Saluz.) Parussinna (Cuneo) Larderetta bleu (Aosta) Prussa pcita de mountagna, Prussa molinera, Sbouta {Vere.) Prisola, Parisseura, Parissurin, Parissuin celeste {Basso Piem.) Mounaghena {Varzi) Parusciola molinera, P. quarantina (Nov.) Paruciola celeste {Vigezzo) Moni- ghina (Ossola) Mornireu, Speransina, Molinerina, Mone-

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ghin color d'ari, Monighela, Monighin (Lomb.) Monichella {Pav.) Moneghella, Parascieula matèla (Como) Mone- ghetta {Mendr.) Munegheta, Mnneghina, Parasciol ( Vali.)

]\Iolinerì, Molinerina (Bresc.) Moneghina {Berg.) Mou- lineren [Cremon.) Fratin iMantov.) Fratazèn, Cele- stein [Piac., Parm.) Surèna, Bibi-zal, Parunzèna (Mod.)

Sureina (Carpi) Surina (Finale) Frattazzein, Ro- spedin, Fratocc, Fratin [Boi.) Paranzin piccol (Verg.) Surèna {Romg.) Perluccetta, Perlin, Cilicchietta, Cilicchia turchina (Marche) Perluccino (Ancoìia) Fratin, Cinciri- bin, Parussolin (Ven.) Pelaton, Speronzolin celeste, Cin- cibin (Veron.) Frarùtol (Bell.) Fratin, Celestin, Cinci- ribin (Polesine) Parussolin (Friuli) Parissola piccola, Molinarella, Parissola turchina, Parissoletta, Molinera (Rove- ref.) Molinarella (Trento, Flemme, Valsug.) Perùzola mo- linàra (Tesino) Parisola molinera (Mori, Riva) Caledrina molinera (VaJ di Ledro) Perussola turchignola (Cadore) Peruzholin (Feltre) Parussoléta, Parussola montagnola (Padov.) Celestin (iRovigo) Parussolina (Istria) Cvinj- cic, Tampliric, Modruljca (Dalm.) Lardeiroun (Nizz.) Berbexin (Gen.) Perisseta, Perissuin (Spezia) Puticchia, Cincia, Cincino (Pis.) Cincia piccola. Cinciarella, Cincia puticchia (Pis., Fior.) Potazzina, Perlonga piccola (Sen.) Potazzina, Perlina o Spallina piccola (Valdich.) Cincinina (Lucca) Cincia turchina (Fiesole) Capinera piccola, Cin- cina (Casent.) Perlonzina, Cincia, Cingallina piccola (Sar- teano) Topposa (Rieti) Sturzapridi (Corsica) Capoce- ciera, Cinicchia (Umbria) Capocecciola, Speronzola (Roma)

Parrelluccia, Zerepella, Parrella blu (Nap.) Pizzolamenua (Puglia) Perrella (Avellino) Capotorchiuo (Barletta) Caponèccia ( Vitolano) Farlong(')i, Pirlingói, Ciciarra, Ci- ciarredra (Terra d'Otranto) Cicarrella (Calabr.) Per- ruzza (Villa >S'. Giov. Calabr.) Forgiare, Pipitrolla, Pipi- truda, Peruzzedda (Reggio Calabr.) Parraccina, Susuddiu,

241 -^

Sagnacavaddu {Sicil.) Pirnizzola, Mancialiva, Mancia-alivi {Mess.) Fusuddiu {Sirac.) Munachedda {Castelh., Mad.) Furticchiu [Polizzi) Accuzzaferru [Sarei.].

Frequentissima e sedentaria quasi ovunque in Italia, comprese le isole; il suo numero però ingrossa durante l'in- verno per l'arrivo d'immigranti dal nord, questi giungono in settembre-ottobre e partono in febbraio-marzo.

Anche nel C. cceruleus la variabilità individuale nelle tinte del colorito ed alquanto nelle dimensioni è notevole; ma havvi pure in questa bella specie una marcata tendenza alla formazione di razze geografiche ossia sottospecie; none però sempre facile il definire queste, le cui aree di diffusione talvolta si sovrappongono e tra le quali ibridismi non sono improbabili. Hartert nel suo studio recente su queste forme ( Vog. d. palciarkt. Fauna pp. 347 352) è stato al solito ge- nerosissimo ; tacendo delle esotiche, egli riconosce oltre la forma tipica in Europa quattro sottospecie distinte. Due di queste soltanto hanno però un'interesse più immediato per noi ; e, con un parallelismo singolare colla specie precedente, si tratta della forma speciale alle isole Britanniche C. cce- ruleus ohscurus, Prazàk e quella che sarebbe la forma re- sidente in Corsica ed in Sardegna, C. ccerideus ogliastrce (Hartert); ed il parallelismo si mostra ancora nel modo in cui queste due forme differiscono da quella tipica e tra loro si rassomigliano !

La C. cceruleus ogliastrce, recentemente descritta da Har- tert (Vog. d. palciarM. Fauna, p. 849. Berlin, 1905), a Tring lo scorso giugno ho potuto esaminare il tipo, si distingue dalla forma tipica non solo per le tinte più oscure e le dimensioni alquanto minori, ma per avere il bianco frontale assai meno esteso; se ulteriori osservazioni confer- mano ciò, la riterrei anch' io una sottospecie distinta ; da quella britannica differisce per lievi caratteri nelle dimen- sioni del becco e nel colorito; è un caso, ripeto, molto si- mile a quello del P. major corsus, ma mi sembra meglio definito.

16.

242

Nella Coli. ital. {Ucc. n. 3758; ho poi una femmina da Ro- vereto, 4 dicembre 1889, notevolmente pallida sopra e sotto.

Il C. cceruleus è sparso in tutta Europa, giacche anche la forma tipica giunge nelle isole Britanniche e nella Sar- degna; nella penisola Iberica vi sarebbe pure, secondo Har- tert, una sottospecie distinta, che si avvicina alla C. cceru- leus ultramarinus, Bp. dell'Africa settentrionale; mentre in Russia trovasi la C. cceruleun Pleskii, Cab. che ha l' aria di essere un' ibrido colla specie ben distinta C. cyanus (Pali.), la cui presunta comparsa in Italia non ha ancora avuto, per quanto a me consta, valida conferma.

E per finire dirò che non meno di quattro sottospecie di- stinte del C. cceruleus si trovano sparse tra le isole Canarie.

185. Foecile palustris (Linn. ex Gesn.) Cincia bigia.

Cinciallegra cenerina. Cinciallegra palustre, Cincia bigia {Aut. Ital.) Capussina {Pierri.) Testa neira [Basso- Pieni.) Fratin, Noneta (Cuneo) Paruciola grisa (Vigezzo) Pa- rusciolina, Parusciolina grisa, Parusciolin [Nov.) Parusciola, Parusciolina {Ossola) Moneghin [Lomh.) Parasciulin de munt, Pariisc {Valt.) Moneghina, Parasciculina {Como) Parasseulin (Pac.) Ciùina d'oi, Speransineta de le basse {Bresc.) Ciben (Cremon.) Sorétta {Piac. Parm.) Parun- zèna {Mod.) Fratein {Sassuolo) Paronzein (Vignale) Cineina, Sureina (Pavullo) Pudajola (Mirandola) Fra- tèn, Fratazèn, Bibì nègher (Peggio E.) Fratocc, Baffiet (Boi.) Parùssola mora, Parùssola montagnola^ Parùssola foresta, Cinciribin senarin, Parussoleta capussina, Peruzolin col capusso ( Yen.) Speronzola de vai ( Veron.) Cinciribin senarin, Paruzzolin senaris [Rovigo) Parùssola de la calóta {Bell.) Parussole grise (Friuli) Parissola montagnera o montanina ilioveret.) Peruzz(^la ghée [Tesino) Zizigh»*e (Cavalese) Lardiera {Nizz.) Parisuetta {Arenzano) Mu-

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neghetta (Gen.) Cincia bigia, Cinciallegra cenerina (Tose.)

Cincina {Lucca) Capinera grigia {Casentino) Cingal- lina palustre iSen.) Moretta di macchia (Appennino pistoiese)

Caponera ( Umbria) ? Passero i canne {Nap.) Muna- cedda testa niura {Sicil.)

Sedentaria e sparsa in Italia, ma non abbondante, ec- cetto in talune località come nei dintorni di Torino, di Cre- mona, nel Veneto e in alcuni distretti della Toscana; pare essere scarsa nella Bassa Italia ; in alcune provincie è più fre- quente nell'autunno e nell' inverno. Non è citata dalla Corsica, manca, pare, in Sardegna ed è scarsa invernale in Sicilia.

Sarebbe specie generalmente distribuita tanto nell'Eu- ropa come nell'Asia temperata; ma essendo alquanto varia- bile, essa è stata una delle maggiori vittime dei moderni fattori di « sottospecie » più o meno valide, ed oggi la vediamo divisa in non meno di sei forme, compresa la ti- pica, nell'Europa e sette nell'Asia. Le prime ebbero i nomi di P. palustris paìustì'is, L. Scandinavia e provincie Balti- che; P. p. stagnatilis^ Brehm, S. E. Europa; P. p. commu- niSj Baldenst. Europa cantrale E.; P. p. longirostris^ Klein- schm. Europa centrale 0.; P. p. Dresserij Stejn. isole Britanniche; P. p. italicus, Tschus. e Hellm. Italia. Questo è il verdetto ultimo di Hartert {Vog. d. palàarkt. Fauna pp. 370-374), ed è un numero ridotto, riveduto e corretto. Hartert mi favorì a Firenze nello scorso aprile (1905) e studiammo insieme le Cincie bigie italiane col risultato che vennero riconosciute appartenere ad una sola forma, cioè la sottospecie detta appunto P. palustris italicus; mentre se- condo i precursori di Hartert erano almeno quattro! E sin qui io mi trovo in perfetto accordo coli' amico Hartert. Ma sono poi sufficienti per costituire sei sottospecie le lievissime differenze tra le Cincie bigie europee? Ecco il punto difficile. Nel giugno poi fui a Tring ed esaminai insieme a Hartert ed a Hellmayr la ricchissima collezione di Cincie bigie conser- vata in quel Museo stupefacente. Pare accertato che le Cincie bigie della Scandinavia meridionale e delle provincie Baltiche

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(cousiderate come P. palustris tipiche) siano più chiare di co- lorito, mentre le nostre sono leggermente rossiccie sul bigio del dorso e più notevolmente tinte del medesimo colore sui fianchi; ecco quanto, ed è ben poca cosa invero. Mentre le altre pretese sottospecie europee sono variazioni lievissime delle melesime differenze minime di tinte con qualche piccola diversità nelle proporzioni del becco. Non havvi dubbio alcuno che la dia- gnosi linneana <^ P. capite nigro, dorso cinereo, . temporibus albis » le comprende tutte con la specie seguente e tutte le sue sottospecie! A me sembra difficile separarle; .sarò un conservatore impenitente ed ostinato e me ne vanto, ma è tempo davvero di frenare questa morbosa manìa analitica che conduce a distinguere i singoli individui a scanso delle idee sintetiche le quali servono a definire la specie e anche la sottospecie; senza tale sintesi è finita colla parte siste- matica e descrittiva, in senso lato, della Scienza.

186. Poecile alpestris'^^ (Baillyj

CraCIA ALPINA.

Cincia bigia maggiore^ Cincia boreale ^Aut. Ital.) Larderetta bianche {Aosta) Paruciola grisa ( l 'igezzo, Noe.)

Parusciolina (Ossola) ? Parissóla montagnéra {Rovereto)

Speronzola forestiera bianca ( Veron.) Perussòla moseona bianchizza, Perussòla piccola {Cadore).

(1) Seguendo strettamente la legge della prioritji bisoguerebbe assegnare a qiie.sta specie il nome col quale pel primo la di.stiuse il Baldenstein (Nciie Alpino, II. ]). 217. 18-29\ ma egli non solo usò senza ragione la nomenclatura trinomia, chiamandola l'artt.s cinereus nion- tanus, ma ebbe inoltre la sfortuna di adoperare due nomi specifici che vennero affibbiati a due specie ben diverse del genere ParitJi in senso lato: una asiatica (P. cinereus, Bonn, e Vieill.j, l'altra ameri- cana (/-•. niofitdiiu.s, Gambel), è vero che ({uest'ultimo nome è poste- riore in data (1843). Ma in un gruppo già cosi confuso e disordinato, persuaso come sono ora che la Cincia alpina nostra si deve separare dal P. horealis, Selys, preferisco adottare il nome datale da JtJailly (BìiU. Soc. Hist. Nat. Samie, 1851 p. 22).

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Hartert nel suo recentissimo studio sulle Cincie bi- gie eurasiche di questo gruppo, le quali differiscono princi- palmente da quelle del gruppo affine, capitanato dal P. pa- lustris, per avere il nero della calotta che si prolunga sul dorso ed il bianco delle gote più puro e assai più esteso, le accentra intorno al P. atricapillus^ Linn. specie boreo americana ; fatto questo, egli riconosce ben sette sottospecie europee e due asiatiche in questo gruppo, non occupan- dosi di quelle americane {Vog. d. palaarkt. Fatina^ pp'. 376, 381). Naturalmente Hartert considera la nostra Cincia alpina mera sottospecie e la designa coi nomi P. atricapillus mon- tanus, Baldenst. Io non intendo davvero fare qui la critica delle sette sottospecie di questo gruppo ammesse dall'amico Hartert; dirò soltanto che per diverse si ripete il caso, già notato a riguardo della P. palustris^ di differenze minime, talvolta minimissime; rileverò soltanto che la nostra Cincia alpina risulta essere notevolmente maggiore nelle dimensioni della P. horealis, Selys, della Scandinavia e N. E. dell' Eu- ropa colla quale l'avevo sin qui identificata; anzi al dire di Hartert sarebbe « merJcUcJi grosser ah alle andern Formen » ; è perciò, conscio come sono che Hartert è venuto alle sue conclusioni dopo aver confrontato un' ampio materiale, che propongo di considerare la Cincia alpina delle nostre Alpi come meritevole di costituire una specie distinta.

In Italia questa specie è strettamente confinata alla zona alpestre, ove pare non essere abbondante; vi è seden- taria, nidificando nelle foreste di Conifere situate più in alto; nei rigori dell' inverno scende in basso, ma beu di rado giunge al piano. Nella Collezione italiana ne conservo cin- que esemplari, presi rispettivamente a: Domodossola, XII, 1876; Torino (sul mercato?) X, 1883; La Thuile (Aosta) 21-26, IX, 1892 : questi ultimi, sono tre, erano certo nidi- ficanti, li raccolse e li donò il già distinto cultore di Orni- tologia dott. Enrico Festa di Torino. Il conte E. Arrigoni [Man. orn. ital. p. 191), asserisce di aver avuto un'esem- plare di questa specie dalla Corsica; sarebbe un fatto ben interessante.

2-46

Dopo lo smembramento notevole avvenuto di quella Cincia che noi sinora consideravamo specie unica sotto il nome di P. horealis, Selys, non oso invero dir nulla intorno alla sua distribuzione geografica, limitandomi a constatare che la nostra P. aìpestris pare essere confinata alle Alpi. Debbo però aggiungere che alcune delle forme ritenute diverse dalla nostra, potrebbero interessare l'Ornitologo indagatore della Avifauna italica e sono: \a, P. saìicarius, Brehm.che giunge nelle prealpi della Bassa Austria ; la nordica P. borealis, Selys che è migrante; e anche la P. assimilis, Brehm delle Provincie danubiane e della Bosnia che giunge forse in Dal- mazia.

IST*. Foecile lugubris ( Natt. in Temm.) Cincia dalmatina.

Speronzola forestiera (Veroìi.) Tamplir mrki, Peruska, Cvinjak, Tamplir [Daini.).

Specie ben distinta, di rara comparsa nell' Italia pro- priamente detta, e soltanto alle nostre frontiere continentali ad oriente.

Il Vallon, accurato e coscienzioso osservatore, la asseri- sce abbastanza frequente e nidificante intorno a Trieste, confermando quanto aveva notato già l'Eggenhòffner e quanto scrissi io pure [Avif. Ital. 1886, p. 161). Vallon più tardi ne ebbe due esemplari sul mercato di Udine; uno andò perduto, e io ho esaminato l'altro, nel Museo dell' Istituto Tecnico udi- nese, raccolto il 7 ottobre 1897. Nella Dalmazia la P. lu- gubris è sedentaria e non rara in certe località; è del resto specie sparsa nel S. E. dell'Europa.

Nella Grecia sarebbe rimpiazzata da una forma alquanto più piccola, P. lugens, Brehm; e concordo coU'Hartert rite- nendola, se veramente si può separare, una mera sottospe- cie. Ben distinte sono però le forme che vivono nell'Asia occidentale.

247

188. Poecile anatolise (Hartert)

Cincia siriaca.

Questa forma, recentemente distinta dall'Hartert ( Vòg. d. palciarkt. Fauna p. 368, Berlin, 1905) come mera sotto- specie della P. ìugubris, merita a mio parere il rango spe- cifico, essendo ben diversa. Ha il pileo nero ed una macchia nettamente definita del medesimo colore che si allarga a triangolo sul davanti del collo ; mentre come è noto nella P. lugubris il pileo è di un bruno fuligginoso e così la mac- chia gulare a contorni mal definiti. Inoltre la P. anatoìice è più piccola ed ha il becco più alto, più robusto e più breve ; infine le marginature chiare delle penne alari e delle timoniere sono più marcate.

Le differenze notevoli tra queste due specie sono per- fettamente mostrate nell'opera classica del Dresser {Birds of Europe, III, pi. Ili); la figura superiore è una. P. anafoUce, le due sotto sono tipiche P. lugubris. Il Dresser considerava la prima maschio adulto della seconda.

Uhabitat accertato di questa Cincia sarebbe l'Asia Mi- nore; è dunque assai strano 1' averne avuto un' esemplare ucciso nei dintorni di Nizza. Questo esemplare, menzionato anche da Hartert, il quale vedendolo non esitò a dichiarare che apparteneva alla forma già da lui distinta, l'ebbi ancora fresco dai fratelli Gal di Nizza ; venne ucciso in quei pressi il 2 febbraio 1878 e si conserva nella Collezione italiana [Cat. Ucc. n. 951). L'ebbi come una P. lugubris, ma rimasi sempre alquanto dubbioso sulla esattezza di tale determina- zione, per le differenze ben palesi, e perchè non collimava bene colla diagnosi di quella specie ; inoltre non avevo allora materiale per confronti. Fu la tavola del Dresser che mi fece ascriverla alla P. lugubris, pur rimanendo sempre dubbioso, e come tale citarla nei due miei volumi precedenti sulla Avi- fauna Italica (1886, p. 160, 1889, p. 277). Non posso avere dubbio alcuno sulla avvenuta sua cattura nei dintorni di

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Nizza, giacché, ripeto, l'ebbi fresca; la sua comparsa tanto ad occidente del suo habitat noto è senza dubbio stranissima, a meno che si trovi che l'area della sua diffusione sia più estesa a ponente di quanto ora sappiamo.

Sinora per quanto a me consta non avvennero altre catture di questa Cincia in Italia.

189. Loplioplianes cristatus (Limi, ex Gesn.) Cincia col ciuffo.

Cinciallegra crestata. Cincia col ciuffo {Aut. Ital.) Larderetta de la creta, {Aosta) Paruciola dal ciuf {Vigezzo, Nov.) Parusciola ad montagna (Ossola) Parasciolin del zuff (Lomb.) Parascieulina colla cresta (Como) Parasciulin cun la cresta. Parasciolin di corni (Valt.) Parussolin co la cresta (Ven.) Piansota (Veron.) Parussolin foresto {Pa- dov.) Perussola col zhuf o tuffo (Cadore) Scufìétta, Pa- rissola dal eìnff (Eoveret.) Parissoletta dal cìnff {Trento) Parùssola da ciuffo ( Valsug.) Parissóla dal zuff ( Val di Non e di Sole) Parissoletta da zufol (Cavalese) Cicciòl dal ciuff {Mori, Elva, Giudicarie) Parissóla dalla gresta {Ter- ragnolo) — Ciciò dalla gresta {Riva) Parissóla dal zufét {Tres, Nanno) Ciufèt {Primiero) Capèt {Fassa) Lar- diera, Lardiera de la cresta, Lardeiroun {Nizz.) Berbexin ziiffetto {Gen.).

Lungo la nostra zona alpina e, per mia esperienza, soltanto, vive sedentaria e non tanto scarsa questa bellissima e ben distinta specie. Nel rigido più acuto scende dai boschi più elevati, ma non sembra allontanarsi che accidentalmente dalle Alpi e dalle Prealpi. La sua eventuale comparsa nel- l' Italia meridionale (Campania) accennata con dubbio {Avif. Ital. 1889, p. 278) era basata sinora su un solo esemplare d' incerta, anzi d' ignota, provenienza, conservato nel Museo Zoologico universitario di Napoli ; ma ora abbiamo da regi-

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strare il caso strano e notevole di un' esemplare, fémmina, di questa specie, che secondo asserisce il dott. Enrico Can- naviello, sarebbe stato ucciso a S. Anastasia vesuviana (Na- poli) nel marzo 1891 ; è un uccello che non può essere fa- cilmente confuso con altra specie, onde dobbiamo ritenere, se il caso vien meglio accertato e confermato, che la Cincia col ciuffo si trovi ancora in qualche località dell'Appennino meridionale.

Il L. cristatus è, come ho detto, una specie ben marcata che .presenta però lievi differenze individuali all' infuori di quelle non grandi derivanti dal sesso e dall'età, cosa del resto comune a tutti gli esseri viventi. Eppure anche qui gli smi- nuzzatori hanno cercato di soddisfare la loro mania; e ve- diamo accettato recentissimamente da chi non ha certo bisogno di tale vanagloria, l'antica divisione proposta dal Brehm il pontefice massimo degli « spUtters » della Cincia euro- pea col ciuffo in : L. cristatus (Linn.) dell' Europa boreale ed orientale, e L. mitratus (Brehm) dell'Europa centrale e me- ridionale; coll'aggiunta di un L. cristatus scoticus, Prazàk, delle parti boreali delle isole Britanniche, Si tratta di diffe- renze di semitinte, poco più, e non saprei se ciò basti, per fondarvi sopra delle distinzioni subspecifiche. Naturalmente, accettando tale concetto^ la forma che vive sulle nostre Alpi sarebbe il LophopJianes cristatus mitratus^ Brehm ; si distin- guerebbe dalla forma dell'Europa boreale ed orientale, per avere dorso e fianchi più brunescenti.

Il genere Lophoplianes pare essere di origine boreo-ame- ricana, giacché sono distinte in quel continente non meno di nove specie. Due sarebbero le asiatiche, una l'europea.

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SITTIJDu^

{Picchiotti)

190. Sitta caesia, Wolf Picchiotto.

Peciotto, Picchio piccolo grigio, Picchiotto, Muratore, Picchio muratore [Aut. Iteti.) Piouus, Pichett, Picch sene- rent, Piaugin, Picch bleu, Picch piouns, Picch gouliard, Gou- liard, Cieu-cieu (Pieni.) Pieuq bleu, Pie bleu (Aosta) Picch murau, Pichét [Cuneo) Beghe, Rampeghin, Picunsin, Picatoun, Rampjn (Basso Pieni.) Pichin (Vigezzo) Pichet pantoulon, Gring (N'ov.) Picoussèn (Varzi) Pich togn, Pi- cascett, Pich muradour (Ossola) Piciott, Picascieu, Picozzet cenerin, Piombi, Piombin (Lomh.) Cià-cià, Pichet, Pie galinee (Como) Scioi (Mendr.) Pizasciàch, Ciott-ciott, Parulè ( Vali.)

Rampeghin muradoù, Picosei, Picozzet (Pay.j Paciaciacch (Bresc.) Picot (Berg.) Ciò-ciò (Cremon.) Picozzin sene- rin (Milan.) ^— Cicciott, Ciò-ciò (Mani.) Piccaprèda (Piac.) Picchett muradòr (Parm.) Smaltavo!, Ciò-ciò (Mod.) Ram- parol (Sassuolo) Pigat (Pavullo) Picchio muradoro (Pieve)

Berscandel (Montese) Ciò-ciò raparon (Finale) Pigh murador (Zocco, Pavullo) Brescandalo ( Vergato^ Porretta) Smaltaról (Boi.) Ciaciào (Romg.) Ciacaron, Cià-cià (Ra- venna) — Rampichino, Picchio muratore, Ciò-ciò (Marche^ Um- bria) — Ciccio, Piombino femmineo (Marcile) Rampegarolo, Rapegarolo bianco, Rovegarolo (Veìi.) Paciaciacch, Ciò-ciò, Beccalegno, Rampeghin (Veron.) Becaràn (Bell.) Becca- rami, Beccalegn, Beccalàris, Pizzalegn, Pigozet, Rampeghin, Rampegarol, Ciòcio (Trent.) Cui (Friuli) Beccalegn me-

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dàn o pizhol o curgiòs {Feltre) Ciò-ciò, Giò-giò Rampe- ghiri {Rovigo) Roegantin, Rovegantin (Padov.) Ktiso- repa, Hrastovac [Dalm.) Sieta [Nizz.) Picùnzetto senein {Savona) Pittunzo muntagnin {Gen.) Rampeghin ( Voltag.) Picazo {Sarzana) Picchio muraiuolo, Dottóre {Pisa) Picchio muratore, Picchiotto {Fior.) Murajolo, Scorzajola, Picchio bigio {Sen.) Picchietto, Chiacchera {Valdich.) Murajola ( Volterr.) - Muraiola {Sarteano) Picchio cretaro, Cretarola {Rieti) Picchio formicajo o formicaro {Roma) Picchio murajolo {Viterho) Picchio {Campobasso) Pizzi- caferru {Calabr.) Pizzula zucchi {Cat.) Brancicaloru (J/es.§., Pai.) Pizzula zucchi {Cat.) Pizzulia zucchi {Ca- steli). Mad.).

Comune e sedentaria in ogni parte dell'Italia continen- tale e peninsulare, e cosi pure in Sicilia, questa specie manca affatto in Corsica, in Sardegna ed a Malta (1).

La S. ccesia è ugualmente sparsa ed abbondante nel- 1' Europa occidentale, centrale e meridionale ; nella Scandi- navia e nella Russia settentrionale la rimpiazza la S. euro- pcBa, Linn. e nelle isole Britanniche la affinissima, seppure distinta, aS. europea britannica, Hart. ; mentre il Picchiotto della penisola Iberica è stato già distinto col nome di S. ccesia minor, A. E. Brehm, Loche registra la S. ccesia dall'Algeria, ma Whitaker non la rinvenne nella Tunisia.

Debbo notare che nell'opera sua recente, tante volte ci- tato, il Hartert considera il nostro Picchiotto come mera sottospecie della 6'. europcea, ed ammette per l'Europa sol- tanto tre, forse quattro, sottospecie, oltre la tipica, di quella specie; mentre in Asia ve ne sarebbero nove.

(1) Non saprei spiegare l'asserzione di Hartert {Vog. ci. palaarkt. Fauna, p. 332) che questo uccello si trovi in Sardegna.

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191. Sitta Whiteheadi, Sharpe Picchiotto coeso.

Picchio muratore corso [Atit. Ital.) Pichiu (Corsica).

Avevo avuto negli anni scorsi la speranza che questa bella ed interessante specie potesse trovarsi anche sui monti più alti della Sardegna, ma sinora ogni ricerca è stata vana e ^are fuori dubbio che la S. Whiteheadi sia assolutamente confinata alla Corsica. Anzi debbo aggiungere che nell'otto- bre 1889, quando insieme coll'ottimo mio tassidermista si- gnor Vincenzo Squilloni, mi recai in quell' isola all' unico scopo di accertare quali fossero le località abitate da questo uccello, tenute occultate dal Whitehead sotto il termine troppo generico di « Monti di Corsica », e feci soggiorno a Corte esplorando accuratamente i dintorni e raccogliendo notizie, dovetti tornarmene a Firenze senza aver potuto avere notizie intorno all' " habitat della S. Whiteheadi e senza averne veduto un solo esemplare. Assai più tardi seppi dal prof. A. Koenig di Bonn che questa specie vive nelle foreste di Pinus Ibrido sul nucleo centrale delle più alte montagne della Corsica, a Vizzavona, tra Corte ed Ajaccio, quasi allo spartiacque della Catena centrale; ivi nella primavera del 1896 il Koenig ne catturò cinque esemplari [Journ. /'. Orni- thol. XLIX. p. 101. Leipzig^ 1901). Più tardi ancora l'Orni- tologo inglese signor A. D. Sapsworth, recatosi in Corsica nel settembre 1900 appositamente per far ricerca di questo Picchiotto, mi scrisse dicendomi che aveva potuto prenderne quattro esemplari nella foresta di Pielma non lungi da Viz- zavona, in un burrone profondo, folto di alberi giganteschi e secolari che sarebbe uno degli ultimi rifugi di questo uccello che è evidentemente sull'orlo di una totale estinzione.

La Collezione italiana nel E,. Museo Zoologico di Fi- renze possiede tre esemplari di questa rarissima specie [Cat. Ucc. n' 2914, 3343): i primi, maschio e femmina adulti, sono

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co-tipi raccolti dal Whitehead il 10 e 17 maggio 1884, e fu- rono donati dal compianto amico mio H. Seebohm; il terzo fu ucciso il 24 aprile 1892 nei pressi di Vizzavona, è un maschio pure adulto e venne donato dal march. Luigi Tor- rigiani.

Hartert {Vog. d. palaarli. Fatma, p. 335) considera la fSìtta WhiteìieacU mera sottospecie della -8'. canadens'ts, Linn. colla quale ha certamente una singolare somiglianza ; ma in que- sto caso mi pare che l'amico mio si sia lasciato trasportare dal suo amore paterno per le sottospecie.

19S. Sitta Neumayeri/^^Michah. Picchiotto rupestre.

Picchio muratore dalmatino {Aut. Ital.) Kravarina, Vaccajuola [Dalm.) Vrljez, Brljez, A'ido (.Ragusa^ Dalm.).

Ho già dato le mie ragioni per includere questa specie che è sedentaria e non infrequente lungo il litorale roccioso della Dalmazia, nell'Avifauna italica e non credo necessario il tornarvi sopra e molto meno il modificarle. Tanto più che dopo di allora ho avuto un'esemplare della S. Neumayeri colto a Pisino nel cuore dell' Istria il 10 novembre 1890 {Coli. ital. Cat. Ucc. 3326).

Questa specie attraverso la penisola Balcanica si estende alla Grecia e all'Asia Minore.

(1) Se nel testo originale del Michalielles («Isis », 1830, p. 814) per un errore tipografico è stato omessa 1' ?', non è una ragione per scrivere il nome specifico Neumaijer, come si è fatto recentemente.

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CEFtTHIID^^

(Cerzie)

193. Certhia familiaris, Limi, ex Gesn. Rampichino alpestre.

Pieuq gris. Pie gris (Aosta) Rampignet, Picatin, Ram- pighin (Cuneo) Pichet d' la rusca, Rampighet (N^ov.) Rampighin [Vigezzo) Rampighin (Ossola) Rampeghin (Valt.) Pizzigaformigh (Mendr.) - Rampighi [Hresc.) Rampeghin picelo (Vicen.) Beccalégn [Bellun.) Beccak'n (Cadore) Beccalegnét (Feltre) Rampeghin, Rampeghetta (Roveret.) Rampeghin, Rampegarol (Treni. Rica, Cavalese, Val di Non, Giudicarle) Sgranfin (Tesino) Beccalegno, Rampegarolo (Volsug.) Rampeghin piz fot (Tenno) Scarpelèt (Primiero) Rampegarol, Rampeghin (!«/ di Le dro) ? Pichiu (Corsica).

Questa specie, ben distinta, vive abbondante e sedenta- ria lungo tutta la nostra zona alpestre, dalla quale ben ra- ramente si scosta; pare ora assodato che essa vive pure sui monti della Corsica; a me però non riuscì vederne nelle due gite che feci in quell' isola. Ma le asserzioni della sua com- parsa altrove e nell'Italia centrale mi risultarono sempre basate sopra erronea identificazione di esemplari più chiari della specie seguente, dalla quale differisce anche pel canto.

Recentemente Hartert nel suo minuzioso e a mio parere troppo analitico studio sulle Cerzie della Regione Eurasica (Viig. d. palli arìd. Fauna, pp. 'òli'ì'^21 , Berlin, 1905), ha cre- duto poter distinguere subspecificamente la C. familiaris, L. dell'Europa e dell'Asia boreali, da quella che vive nelle no-

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stre Alpi e nell'Europa centrale, che egli chiama C. fam'dia- vis macrodactyla, Brehm. Io ho confrontato un maschio adulto della C. famiìiarh (IG, X, 1887) da Bòrum in Norvegia con un maschio adulto ucciso a Domodossola (XII 1876) e non ho potuto trovare la più piccola differenza ; soltanto nel primo l' unghia dell'alluce è un poco più breve, ma ha le dita guaste. E siccome ho pure notato lievi differenze nelle tinte delle parti superiori e nelle dimensioni negli esemplari alpestri da me esaminati, non so decidermi ad accettare le conclusioni se- paratiste dell'amico Hartert. Aggiungo, e ciò è interessante assai per noi, che Hartert ha avuto un' esemplare che refe- risce a questa specie dai monti della Corsica, raccolto ivi dal Whitehead 6, I, 1884, è un maschio adulto ; egli nota che è « maxime affìnis » al Rampichino alpestre, ma alquanto maggiore nelle dimensioni e colle macchie bianche sopra meglio definite. Hartert però ha creduto di poterne fare il tipo di una nuova sottospecie, C. familiaris corsa ; va però pur no- tato che in quell'esemplare il becco è più lungo che non sia solito nei Rampichini alpestri, ed havvi una macchia bruna sulle cuopritrici subalari, caratteri che lo avvicinano alla C. hrachydactyla. Del resto Hartert separa il Rampichino di questo tipo che vive nelle isole Britanniche, accettando una antica proposta del Ridgeway e lo chiama C. familiaris bri- tannica, Ridgw.; per non menzionare sei sottospecie asiatiche da lui riconosciute.

Dopo quanto ho detto sopra si capisce che non è facile il determinare l'area di diffusione di questa specie.

194. Certhia bracllydactyla, C. L. Brehm. Rampichino.

Picchio passerino. Cerzia cenerina, Rampichino [Atit. Ital.) Rampiet, Rampicat, Rampighin iPiem.) Rampjn, Picatin {Cuneo) Rampghin, Rampeghin [Basso Pieni.) Rampighin {Ossola, Nov.) Rampighen (Varzi) Rampeghin (Lomb.)

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Rampeghin ( \'alt.) Rampigliì {Bresc, Berg.) Rampeghin {Cremon.) Rampighein {Piac.} Rampighèii, Ramponzèn {Parm.) Rampigén Rapan'n, Raparci, Stipla {Mod.) Zent peis (Carpi) Ramparein (Vignale) Raparein, Ra- parolin (Pamillo) Raparein iBol.) Beccaragni (Vergato)

Rampighen, Raparen {Boi., Rai.) Rampinello [Marche)

Rampichino (Ancona) Rampinello (Sinig.) Rampe- ghin, Rampegarólo (Ven.) Rapegarolo (Bass.) Bécalegn {Beli.) Rampigin, Rampighin (Friuli) Rampeghin, Rampeghèfcta, Sgranfin (IVew^.) Bécalegn pìccolo (Cadore)

Beccalegnét (Feltre) Roegantin macia, Roveghin (Pa- dova) — Rampeghin (Polesine) Topic' (Dalm.) Lecca- pertus. Lecca pertus d'aubre (Nizz.) Pitta fiirmigue (Savoìia)

Rampeghin (Gen.) Picchiarino (Tose.) Rampighino, Abbricagnolo (Pis., Fior.) Scorzajola (Sen.) Rampichino (ValdicTi.) Montarino (Lucca) Picchio rampichino (Fiesole)

Rampichino, Picchietto, Picchio rampichino (Umbria., Roma)

Picchio scorsolino (Viferho) Frecachiuppo, Zotero <Xap.)

'Nchiana pericàle (Rossano., Cosenza) Rre d'aceiji, Ncrocca- sipali (Calabr.) Pizzutortu (Sicil.) Brancicaloru beccutortu, Brancicaloru (Mess.) Pizzuddu tuortu (Modica) Pizzulia zucchi picciriddu (Castelh., Mad.).

Sedentario, comune, molto sparso, ma non numeroso, in tutta Italia; lungo la zona alpestre vive a contatto colla specie precedente e 1' ho avuto da Domodossola e da Rove- reto; è stazionario però anche al piano; in alcune provincie pare essere migrante, forse sarebbe piìi esatto dire erratico. E certamente scarso in Sardegna.

La C. brachydactyla ha una marcata tendenza a variare nella intensità dei colori sulle parti superiori e nel bianco di quelle inferiori, che non è mai niveo come nella specie precedente, ma più o meno tinto di bigio; così, e più spe- cialmente in esemplari avuti dal Trentino, ho veduto in- dividui assai scuri, altri molto chiari: io ritengo trattarsi

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di variazioni individuali ed anche talvolta dell'azione locale di condizioni dell'ambiente e dell'alimentazione, e sarei molto guardingo nel vedervi caratteri differenziali di valore anche subspecifico. Dico questo perchè recentemente la C. hrachy- dactyla (che è sparsa nell'Europa centrale, occidendale e me- ridionale), è stata variamente suddivisa su caratteri di poca o nessuna entità in due forme distinte per l'Europa: C. hra- chydactyla hrachydactyla, Brehm, Europa occidentale e cen- trale; e C. hrachydactyla idframontana, Hart. Europa meridio- nale, compresa l'Italia: anzi il tipo è da Panzano, Chianti, Fi- renze. Ma con tutta la deferenza che sento per l'amico Har- tert e malgrado il ricco materiale che ebbe a sua disposizione, a cagione della patente variabilità nelle tinte in questa spe- cie, come già notai, io non saprei acccogliere la proposta sua divisione. Eppoi sotto la rubrica specifica della C. hrachydac- tyla, Hartert riconosce una sottospecie per l'Africa setten- trionale, una per l'isola di Cipro ed una per l'Asia Minore. Eppure non più in del 1883, il Gadow nel volume V del grande « Catalogne of Birds », riuniva sotto 1' antico nome di C. familiat'is, Li. tutti i Rampichini della Regione Eura- sica e di quella Boreo- Americana ! Come mutano i tempi ed i criterii! !

Whitaker rinvenne il Rampichino piuttosto comune nella Tunisia settentrionale, come il Koenig l'aveva trovata nell'Algeria; ed il Whitaker dice esplicitamente che i molti esemplari tunisini da lui esaminati non differivano in modo essenziale ed erano tutti riferibili alla C. hrachydactyla.

195. Tidiodroma muraria (Limi.) (ex Gesn.)

MURAJOLO.

Picchio murajolo, Cerzia murajola, Murajolo {Aut. Ital.) PicaròchC;, Pie muradour, Picch de la mort, Picch murau. Pie dl'ale rousse, Pich d'muraja, Parpajon, Pich d'mountagna {Piem.) Pieuq di muraille {Aosta) Rampeghin ross,

17,

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Pittamón, Pitta-agui, Picatin di bauss {Basso Piem.) Se- rena d'muraja, Usel dei ciocché. IJsel de la Trinità {Suso) Gratasas, Pie di mar (Nov.) Picacin (Vigezzo) Uscel del frecc, Piccascin, Piccascin ad montagna, Parpajoun (Ossola)

Soìdka. {Canton Ticino) Becaragn, Piaragn, Rampeghin de mur [Lomb.) Rampeghin dei Alp {Como) Pizzaragn {Menclr.) Renza, Becaragn, Madoneta [Valt.) Becaragn [Bresc.) Barbell de corna (Berg.) Ragnina {Maìitov.) Piliaragn, Ciappa ragn, Parpajeu {Mod.) Becaragn (Boi.)

Ramperein {liomg.) Rampinello da torre [Sinig.) Rampinello colle ali rosse {Ancona) Rampeghin de monte, Becasassi ( Ven.) Rampeghin de zengia ( Veron.) Rampighin di mont (Fritdi) Becasass (Bell.) Beccamùr, Pigozèt da zèngio, Beccazengi {Roveret.) Rampeghin de mont {Treni.)

Beccacampanili, Beccasassi {Valsug.) Beccamuri (Fiem- mé) Becca cròzzi {Giudicarie) Krabelvogela [Luserna)

Ragnar {Friuli} Ale de fogo {Padov.) Osel dall' ojo {Cadore) Osel della Madonna, Beccamùr {Feltre) Beca- muri ( Vicenza) Prilipak {Dalm.) Leccapertus, Leccapertus de muraglia {Nizz.) Rampeghin de muaggia {Savona) Pitta muin (Arenzano) Pitta-agni, Picunzin de miiagia (Gen.) Paparagno (Spezia) Picchio murajolo, Murajolo {Tose.) Picchio ragno {Casent.) Uccello muratore (/. di Giglio) Pizzicamuru {Aless.) Biccamuru {Sard.).

Trovasi in tutta Italia sedentario, ma non è ovunque abbondante ; nelle nostre provincie settentrionali e centrali frequenta i luoghi montuosi ove sono roccie dirupate; è più comune lungo la catena delle Alpi; l'ho veduto più volte sulle scogliere precipitose dell' Argentaro e dell' Elba. Scarseggia nelle provincie meridionali ; e sembra essere raro in Sicilia e nella Sardegna, ma stazionario. Nei mesi più freddi questa specie diventa erratica, scende al piano ed entra anche nelle grandi città ; due volte la vidi su edifizi monumentali in Fi- renze, sempre d' inverno.

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La T. muraria è 1' unica specie del genere sinora, seb- bene sia soggetta a non lievi variazioni individuali, massime nelle dimensioni e proporzioni ; abita l'Europa centrale e me- ridionale, e tutta l'Asia temperata, compresa l'India settentrio- nale. Neil' Africa sarebbe stata notata dal solo Riippell per l'Egitto e l'Abissinia.

LiAJVIIDu^

[Averle)

196. Lanius Excubitor, Linu. Averla maggiore.

Velia grossa, Averla maggiore. Laniere cenericcio. Gazza sparviera, Eegestola falconiera, Falconello (Aut. Ital.) Der- gna, Sciounga, Sciunsa, Bournera, Gabiourna^ Gabiousna, Gabiousna grisa, Farvàla [Piem.) Gabiousna d' passage, Furghérion, Eurghéra grossa, Erauéra, Gaviurna gròssa, Caiorno lombardo grosso, Gazanétta [Basso Piem.) Ga- biourna, Gabiosna farchetta [Cuneo] - Gaviourna ajassera [Alba) Spagassa molinera [Vere.) Ojassa, Derna giasera [Susa) Dergna berta {Carignano) Stragazza grossa [Vi- gezzo) Stragazza molinara, Stragazzon [Ossola) Fougar- dron [Varzi) Stragazza, Stragazzera, Gazetta cenerina, Gaza molinera, Gazetton, Gascietòn, Stregazzon, Oresto [Lomb.) Stregazzòun, Gasgetta mornera (Mil.) Gazeula, Ga- zeola frizunera [Berg.) Sgazzetta marina, Sgasiréula mor- nera o marina (Pav.) Strigàss falcounètt (Vigevano) Gaitón [Bass. Lomh.) Fougardrón [Staffora) Caoùrna [alta Trebbia) Dragossa [Como) Gasgietta [Mendr.)

260

Gazzot fliival, Gagèta, Rigossol regazzaa i Valt.) Gaza molinera (Bresc.) Sgarzetton \Cremon.) Gazzetta rabida {Mani.) Sgazzarolòn {Piae.) Bufferla grossa, Gazzétta munèra o varóla (Mod.) Gaza munèra [Sassuolo] Buf- ferlaccia (Piece pelago) Strangladoura (Carpi) Gazzetta bianca [Pavulìo) Bufferla, Gazzetta o Gazzota grossa, Sparavir, Buferla grossa {Boi.) Parlotta grossa, Buferla, Ferlotta, Farluttòn d' inveran (Raven.) Farlot americhen {Cesena, Forlì) Gàstrica palombina, Gàstrica cenerina {^far^ che) Gastrigotto grosso (Ancona) Farlutón, Ferlutón {RoTìig.) Verla, , Destelo falconiero {Ferrara) Redestola falconiera, Redestola lora, Regestola lóra o falconiéra, Rese- stola falconiera, RedestoI(3n ( Ven.) Sersacolo, Falconier fo- restier, Regestola, Redestola f Veron.) Giarle zimule {Friuli)

Reguést {Bell.) Scavalcacio spara vier {Roveret.) Sca- valcazza grossa {Trento) Scavalcazza palottóna o balotona {Cavalese) Scavalciaza (Benno) Sciavalcacia granda {Naìino) Scavalcacia testona {Cles) Scabezaccio ( Jerra- gnolo) Scavalcàz [Male) Mattozza sparviera {Valsugana)

Scavalcazza ocatò {Val di Ledro) Gaggiablina grossa {Giudicarle) Regestolon (Vicenza) Reiestola {Passano)

Redóstol falconier {Feltre) Velik smracak, Sfracak ve- lik, Glusac {Daini.) Resestola vara, Resestola falconiera {Polesine) Darnega sparvié, Gros darnegas {Nizz.) Ca- jorno terragno {Savon.) (/ajurno loumbardo {Arenza7io) Caiorno lumbardo {Gen.) Caiurno grosso {Voltaggio) Gazu/'la (Spezia) Averla grossa {Pis.) Velia o Verla grossa {Fior.) Castorchia grossa, Gueja gazzina reale, (xazzina reale (Sen.) Castorchia grossa {Chiusi) Vastrica o Castorchia colombina (Valdich.) Verla marina (Garf.) Averla gazzerina (Fucecchio) Gastrica palombina (Roma)

Querula (Napoli) ? Pagghionica curnacchina, ? Cur- nacchiulu, ? Pappagghionica (Lecce) Gruara {Calahr.) Grùara palumbina iCotrone) ? Gargana, Testagrossa iSi-

261

cil.) Tistuni, Testa grossa {Terranova^ Sicil.) Pitigrussa, ? Passiriargia, Manteddada (Sarei.) ? ? Cacciamendula {Maìt.),

Questa specie è certamente stata confusa da Autori ita- liani col L. minor, e debbonsi accettare con benefizio d' in- ventario le asserzioni che la riguardano ed i nomi volgari provenienti dalle nostre provincie meridionali ed isole, e in parte quelli dalle provincie centrali. E però oramai bene as- sodato che il L. Exciibitor è sedentario e nidificante in alcuni distretti del Piemonte, della Lombardia e pare anche del Ve- neto. Ma anche nell' Alta Italia è specialmente un uccello autunnale ed invernale e dal settembre al gennaio viaggia a branchetti^ onde opino che un certo numero di immigranti d'oltr'Alpi si aggiungano a quelli erratici che hanno nidifi- cato da noi ; non è però mai abbondante. Scarseggia durante l'autunno e l' inverno nell'Emilia, nella Liguria, in Toscana e nelle Marche, diventando assolutamente raro più al sud. Debbo però rammentare che l'amico mio marchese Armando Lucifero lo menziona come non raro nella provincia di Ca- tanzaro, di passo estivo^ agosto, cosa davvero singolare ; ed egli non sembra confonderlo col L. minor che tratta a parte! Questo caso va indagato meglio (Cfr. " Avicula, ,, III, p. 85. Siena, 1899) ; si tratti forse di giovani L. minor ? Non è ci- tato dalla Corsica, e dubito sia erronea l'asserzione della sua comparsa autunnale in Sicilia e nel Nuorese in Sardegna (Avif. Ital. 1889, p, 294, fide P. Bonomi).

Il L. Excuhitov sarebbe sparso nell' Europa e nell' Asia temperate, dalla Scandinavia al Giappone ; ma pel fatto che recentemente sono state distinte diverse forme affinissime non solo, ma intergradanti, non è facile definire la sua area di di- stribuzione. Queste forme affinissime sono le seguenti : L. ma- jor, Pali., L. Homtyeri, Cab., L. leucopterus, Severtz. ; esse hanno il medesimo " habitat ,, del tipico L. Excubitor e forse colla eccezione della prima, non vanno da esse separate. An- che il L. borealis, Vieill dell' America boreale si scosta ben poco dalla nostra Averla maggiore. Del resto lo stesso Ogil- vie Grant, 1' ultimo monografista delle Lanius, ammette la

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grande affinità di queste forme, che tiene però separate {Xo- vitates Zooìogkce, IX, pp. 453-455, pi. XXV. Tring, 1902).

Aggiungo che nella bella serie di questa specie che con- servo nella Collezione italiana vi sono quattro esemplari che hanno la coda del L. Iloìneyeri : due dai dintorni di Firenze ed uno dalla non lontana Pontassieve, maschi adulti e presi entro l'ottobre ; ed una femmina presa nel dicembre nei pressi di Prato. Ne conservo un altro, pure femmina a'iiilta, uccisa nell'ottobre a Udine, che ha la coda del L. major.

IGT. Lanius major, Pali. Averla maggiore boreale.

Si può appena dire " maggiore ,, della specie precedente; dalla quale si distingue, non per le dimensioni, ma per avere le remiganti secondarie nere eccetto un leggero margine api- cale e la base del vessillo interno che sono albescenti fnel L. Excubitor la metà basale oltre la marginatura apicale di queste penne sono bianche) ; onde nel L. major, all' esterno dell' ala chiusa non appare che un solo specchio bianco ; inoltre la timoniera esterna ha il vessillo interno per - ., nero e le altre sono bianche soltanto all'apice, non alla base, ov- vero questa e appena biancheggiante ; infine il groppone è cinereo come il dorso, raramente albescente ; noto che il Ga- dow (Cat. Birds B. M. Vili, p. 239) dice che nel L. major questa parte è bianca; nell'unico esemplare che posso riferire a questa forma nella Collezione italiana il cinereo del dorso si estende alle cuopritrici superiori della coda : esso ha poi le parti inferiori tinte di cinereo con marginature più scure alle penne, il che usualmente in questi uccelli è segno di età giovanile; Pallas opinava però diversamente per il suo L. major. Come si vede le differenze tra un tipico L. maior ed un tipico L. Excubitor sono ben poca cosa, ed io dubito molto se sia bene tenerli distinti, tanto più che hanno presso a poco la medesima diffusione geografica, essendo forse il L. major un po'più boreale nel suo " habitat ,, ; va inoltre

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notato che in nna serie numerosa di questi uccelli si trovano facilmente individui con caratteri misti od intermediari, che potrebbero anche indicare non improbabili ibridismi tra le due forme, seppure vanno davvero considerate tali.

Ciò che è poi innegabile è che questa forma capita in Italia , secondo l'amico mio prof. G. Martorelli (^w litt. 23, XI, 1899j egli stesso ne ebbe due esemplari sul mercato di Milano, e ne vide quattro, presi in Italia, nella collezione del conte dott, E. Arrigoni a Monselice. Nella Collezione italiana a Firenze io conservo un solo esemplare riferibile al L. major ^ è un maschio che venne preso a Villastellone (Torino) il 24 ottobre 1885 ; l'ebbi in dono dal signor Giovanni Marcellino, e, ritenuto per un L. Excub'dor, non essendo molto bello ri- mase in magazzino in pelle, sinché sorta la quistione di que- sto gruppo di Averle io riconobbi che aveva, per quanto valgono, i caratteri del L. major e lo feci montare {Cat. Ucc. n. 3790).

Il L. major sarebbe l'Averla maggiore della zona boreale della Regione Eurasica, dalla Scandinavia al Giappone ; è stato preso in Inghilterra, nell' Europa meridionale e, pare, anche nell'Asia Minore; ma^ ripeto ancora, sono incerto se devesi considerare anche subspecificamente diverso dal L. Ex- cubitor ; pochi gruppi di uccelli sono più difficili a determi- nare di queste Averle, giacché tra tutte le ritenute specie, i. e, L. Excub'dor, L. major, L. Homeyeri ed L. leucopterus, si hanno forme intermedie, che fanno catena.

198. Lanius meridionalis, Temm. Averla forestiera.

Averla meridionale (Atd. Bai.) Darnega, Darnega sparvié (Nizz.) Caiorno foesté (Gen.) ? Buaiaat {Mali.).

Questa bella specie capita quasi ogni anno in Italia, nella Liguria occidentale, specialmente, durante 1' inverno ; accidentalmente altrove nella medesima stagione. Nella mia

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Avif. Italica 1886 (p. 173) ed in quella del 1889 (pp. 294, 295), ho chiaramente dimostrato, esponendo fatti, come il L. meridionaìis sia specie che giunge non tanto raramente da noi, ed ora per conchiudere dirò che nella Collezione ita- liana del R. Museo Zoologico di Firenze conservo non meno di otto esemplari di questa specie catturati in Italia e avuti la maggior parte in carne, e sono : cinque da Nizza, tre maschi e due femmine, presi rispettivamente in dicembre, gennaio e febbraio, una femmina il 9 agosto 1889, (caso invero singo- lare) ; una femmina da Bolgheri (Maremma Toscana) 21 gen- naio ; un maschio da Spoleto, febbraio ; un'altro maschio da Roma 18 novembre {Cai. Ucc. n.^ 563, 809, 1309, 1336, 2520, 2692, 3219, 3885) ; ne ho poi veduto almeno altrettanti. Un esemplare nel R. Museo Zoologico universitario di Roma e che faceva parte della collezione Magni-Griffi come, preso a Sarzana, porta la data aprile 1879, pure caso notevole.

Dopo questo mi permetto di esprimere una ben legit- tima sorpresa quando vedo che Ogilvie Grant, il monografi- sta dei Laimis, scrive non più tardi del 1902 che le asser- zioni intorno alla comparsa del L. meridionaìis in Italia sono erronee {Kovitates Zoologicce^ IX, p. 463).

Il L. meridionaìis abita la penisola Iberica ed il mezzodì della Francia ; sono assolutamente erronee le asserzioni che si trovi nelle isole Ionie e nella Grecia, come lo ha lumino- samente dimostrato 0. Reiser nella recente bellissima sua opera [Materalien zu einer Ornis Balcanica, III, Greichenland, p. 569, Wien^ 1905). Anche il prof. G. Kolombatovic' scrisse che un tempo il L. meridionaìis capitava regolarmente nella primavera e nell'autunno in Dalmazia ; ma anche in questo caso trattavasi di erronea determinazione specifica, e non havvi dubbio che si registravano per questa specie individui del L. minor in abito giovanile.

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199. Lanius algeriensis, Less. Averla algerina.

Specie sedentaria in un'area alquanto ristretta dell'Africa settentrionale, trovandosi specialmente sui declivi' meridionali dell'Atlante, dal Marocco alla Tripolitania ; soltanto nella Tu- nisia, particolarmente nei dintorni di Tunisi e Susa, pare essere frequente sulle rive del mare.

Fu dunque con non piccola sorpresa che un giorno del- l'estate 1892 ricevetti dal mio preparatore signor Vincenzo Squilloni un maschio adulto di questa specie, ucciso nei pressi di Scandicci (Firenze) il 2 luglio 1892 ; egli me lo portò cre- dendolo un' esemplare del L. meridionalis. Ecco come venne preso : quella mattina il signor Attilio Bianchi, mugnaio a Scandicci alto, portava ad esercitarsi nei campi un suo cane da caccia cucciolo, e questo, cercando nell'erba, abboccò per l'appunto un'esemplare di questo rarissimo uccello che avrebbe sbranato se il Bianchi non glielo avesse tolto, semivivo an- cora, di bocca. Conoscendo lo Squilloni, che è nativo di Scan- dicci, e avendo occasione di mandare a Firenze qualcuno, il Bianchi, che credeva di aver preso una Velia comune, gliela inviò ; e cosi per un mero caso si è potuto constatare la com- parsa eventuale in Italia del L. algeriensis.

Questo esemplare, donato dallo Squilloni alla Collezione italiana nel R. Museo Zoologico di Firenze [Cat. Ucc. n. 3408), sarebbe sinora il solo preso da noi ; avevo però già preco- nizzato la possibile sua comparsa in Italia [Avif. Italica^ 1886, p. 472j. Pubblicai il caso interessante nella mia Icono- grafìa dell'Avifauna Italica., fase. LI, Sp. 80'^'^ 1893. Allora io ignorava che un' esemplare pubblicato dal Blasius fosse stato preso in Alsazia, nel maggio 1882 ; onde sarebbero due sinora gli individui del L. algeriensis catturati in Europa.

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300. Lanius minor, J. F. Gmel. !ex Buff.)

AVKRI.A CENERINA.

Velia cenerina mezzana, Averla cenerina, Velia minore (Aut. Itaì.) Dergna o Gabiousna douminicaua (Pieni.) Dergna, Gabiosna (Cuneo) Gaviourna grosa (Aìba) Ga- biosna mesana, Furghéra, Fregherà, Franerà. Gaviurna, Ga- zanétta, Caiurno lombardo (Bass. Pieni.) Stragazun { Vi- gezzo) Stragazza, Stragass, Stragazzon (Ossola) Gazeula, Gagieta, Stregazzon, Sgasireula mornera piccola, Gazetta o Gascetta del co neglier (Lomh.) Sgazzetta mornera (Pav.)

Gazett molenér (Bresc.) Gazeola frisunera picola (Berg.)

Gazzott fi il vai o flaval, Rigossol (Vaìt.) Gazzetta mo- linèra (Mant.) Sgarzetta moulinera (Creni.) Fougardra (Vai'zi) Sgazzareiua (Piac.) Gaza da la brétta (Parm.)

Bufiferla mzaua, Gazzétta mzana o puiesa (Mod.) Ar- gestola (Mirandola) Gazzetta arabe o da ciosa (Pavullo)

Gazzetta, BufFerla gazzotta, Forlutón, Ferlutón, Sparavir, Bnfiferlot (Boi.) BufFerla grossa (Vergato) Farlótta bianca 0 duminicàua (Ravenna) Farlot mulnaron (Cesena) Ga- strigotto cenerino (Ancona) Gàstrica o Gàstrica (Marche)

Redestola lora, Redèstola falconiéra, Gherla lora, Ingresta o Argestola lora o lorazza ( Veìi) Sersacolo falconier ( Ve- ro7i.) Regestola falcona (Vicenza) Giarle zimule (Friuli)

Reguést lor (Bell.) Scavalcaccio, Sparavier piccol, Scà- valzàgc (Roveret.) Mattozzetta, Scavalcazza (Trento) Regèstola iValstuj.) Revest da montagna (Cadore) Re- destolón (Feltre) Resestola vara o falconiéra (Rovigo) Sridnjisarac, Sraracak sarac (Dalm.) Darnega sparvié pi- coun (Nizz.) Caiorno mezzan, Cajnrno lombardo o terra- gno iGen.) Caiurno (Voltaggio) Gazuóla (Spezia)

267 .

Verla gaggiiia, Ghierla gazzina, Agassella, Averla grossa, Averla bigia, Averla gazzina, Averla gazzerina (Pis.) Averla cenerina, Verla [Lucca] Velia cenerina {Fior.) Gueja gazzina, Gazzina, Gastrica o Castorchia tramontana {Sen.) Castrice [Casent.) Castorchia o Vastrica cenerina (Valdich.) Guaja {Volteì'ra) Averla bianca [Fucecchio)

Velia gazzina (Fiesole) Castrocchia (Sarteano) Velia {S. Gimignano) Guegna cenerina {Gavorrano) Gastrica [Elba) Gastrica {Umbria) Gaggiottola, Verla biancona {Garf.) Gastrica palombina piccola {Roma) Crasteca palummiua o casari n a (òas^'O Garigliano) Gastrica palombina {Viterbo) Gràstica, Gràstola, Quèrcia, Quèrola palommara, Guerula, Querula passarella, Paglionica (Nap.) Pagghio- nica grossa {Bari) Gazzera palombina {Foggia) Paglio- nica o Pagghionica passarina, Parpaggionica {Lecce, Otranto)

Gastrapalomba {Campobasso) Grolàno {Rossano, Cosenza)

Feliàra, Gruara (CaZ«6r.) Grùara palumbina (Co^rowe) Palumbinu, Garacefalu {Reggio Calabr.) Fuliaru cinnirisu, Tistazza o Testagrossa cinnirusa iSicil.) Tistazza ciunirina o rossa {Mess.) Mulinaru grossu {Modica) Testa grossa .cinnirina {Terranova Sicil.) Tistazza griscia {Girg.) Ti- stula {Caltag.) Gargana, Moricana, Murgana, indistinta- mente i giovani di tutte le specie di Averla {Sic. Pai.) Passiriargia, Manteddada {Sard.) Bu-gaiat, Buaiaat {Malt.).

Specie estiva, sparsa e comune ovunque in Italia; colla eccezione della Sardegna, ove sembra rara, e della Gorsica, da dove non è citata. Giunge in aprile e maggio e parte in settembre-ottobre, andando a svernare nell'Africa. Da noi ni- difica in abbondanza quasi ovuncj^ue ; non pochi giungono di passo in primavera e nell' autunno.

Il L. minor è specie estiva nell'Europa centrale e meri- dionale e nell'Asia centrale occidentale; invernale nell'Africa orientale e meridionale ; non si trova nella Tunisia, ne credo in nessuna parte dell'Africa settentrionale ad ovest dall'Egitto,

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SOI. Lanius Collurio, Linn. ex Briss. Averla piccola.

Velia rossa minore, Passera gazzera, Falconello, Laniere collurione, Averla piccola {Aut. Ital.) Dergna bussonera, Dergna d' invern (!), Farvàla jassà, Dergna pcita {Piem.) Gabiosna bussonera {Cuneo) Spagassa [Vere.) Furghéra, Fregherà, Frauéra, Caiurno, Gazanetta, Gaviurna, Freghea {Basso Piem.) Stragazza {Ossola) Stragasa pcita {Novara)

Gasgietta, Stregazza, Stragazzera, Stregassa, Strigonza, Sersacola, Strangesola {Lomh.) Scavezzacoll, Gazet sca- vezzaceli {Bresc.) Gazuela {Berg.) Gazzetta zenerina (Mani.) Stragazzetta, Gasgetta {Mil.) Stran gòss {Brian- za) Gazzot, Rigossol iValt.) Sgazzett, Sgazzetta (Cremon.)

Fougadra ( Varzi) Sgazzireula, Sgazzetta {Pav.) Sga- saneura {Voghera) Sgazzareula, Gazoéula molinara {Piac, Parm.) Gazzetta arabida, Bufferla peznena {Mod.) Gaz- zetta 0 Gazzola dalla stizza {Carpi) Gazzatta arabidda {Sassuolo) Gazzetta da ciosa {Pavullo) Gazzetta rabida {Mirandola) Bufferla, BufFerlot {Boi.) Farlótta buscaróla o Sparvira (Ravenna) Bufferla piccola ( Vergato) Farlot {Cesena, Forlì) Farlótta, Ferlotta, Sparvira {Romg.) Gàstrica gentile {Marche) Gastrigotto comune (Ancoìia) Regèstola, Redèstola, Cavazua, Scavazua ( Ven.) Muscaràte {Alheroni) Arzèstola, Ingresta (Conegl.) Regèstola pi- cola {Recoaro) Gherla {Caorle) Sersacolo Sàrsacolo ( F«s- ron.) Regùest {Bell.) Caogrosso (Istria) Smracak, Batoglavac, Smracak smokvar (Daini.) Verla (Monfalcone)

Giarla, Giarle pojane o fajane {Friuli) Scavalzagc, Scavalcacio (Roveret.) Mattozzetta, Scavalcazza piccola (Trento) Scavalcaz (Folgaria) Scavalcacc {Tiene)

269

Scavalcacela (Mezzolomb.) Scavalciaza [Denno) Gazófc {Arco) Siberzacol, Siverzacol (Avio) Matoz {Primiero)

Gaggiablina (Stenico) Gagiapasséra (Pranzo, Riva) Mazzócca {Tesino) Ocato, Gazòt (Val di Ledro) Sca- vezzacoll {Condino) Gavazùa, Redèstoa {Padova) Rege- stola picola {Vicenza) Eevest da montagna {Cadore) Redestól {Feltre) Giarla, Garle, Garlutt (Cividalé) Re- sestola {Rovigo) Darnega rouial picoan {Nizz.) Ca- lumo, Calorno nostra (Gen.) Gazuéla, Gazuéleta {Spe- ziai — Averla, Verla, Ghierla scoplna o piccola (Pis.) Averla piccola {Pisa, Lucca) Averla rossa {FuceccTiio) Velia comune {Fiesole) Castrocchla {Sarteano) Ghierla (Grosseto) Velia piccola (Fior.) Velia mattugla, il glov. {Sesto Fiorentino) Castrlce (Casentino) Gastrica o Ca- storchia bigiarella, Gueja cenerina, Gueja scoplna, Gueja scopajola, Gueia, Velia (Sen.) Gastrica {Elba) Guaja piccola ( Volterra) Vastrica piccola ( Valdich.) Capigrosso I /. di Giglio) Verla rossa {Garf.) Gastrica { Umbria) Castraclu {Rieti) Gastrica {Roma) Gastrica asinina {Vi- terbo) — Querula cestaregna, Quèrola, Quèrola cenerina, Què- rola passeregna (11 glov.), Guerula (Nap.) Pagghlonica (Bari)

Grólano {Rossano^ Cosenza) Testagrossa, Morgàne [Sicil.)

Tistazza nlca (Mess.) Testa rossa piccirldda {Mess.. Modica)

Testa grossa {Jerran., Sicil.) Futlcàru {Cat.) Par- tarràsu o Partarràsu di voscu {Castelb.) Passlriargia, Man- teddada, Pitigrussa (Sard.) Pittilongu {Nuoro) Gaccia- mendula [Malt.).

Specie prettamente estiva per noi ; giunge in aprile e ci lascia nell'ottobre, qualcuno rimane anche in novembre e In dicembre, ma sono evidentemente individui smarriti. In Ita- lia è generalmente abbondante e sparsa ovunque, farebbero singolare eccezione le Puglie, ove il De Romita la dice scarsa assai, sarebbe comune secondo il De Fiore in Calabria. Molti giungono di passo.

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Il L. CoUurio è sparso durante la buona stagione in tutta Europa sino al 64° di Lat. N. Abita pure l'Asia occi- dentale, la Persia e l'Arabia, giungendo alle frontiere del- l'India; sverna nell'Africa orientale e meridionale, ma non si trova nella Tripolitania, nella Tunisia e nell'Algeria, men- tre al Marocco è stato registrato una sola volta.

SOS. Lanius pomeranus, Spanm. *^' Averla capirossa.

Velia maggiore ferruginea, Averla capirossa, Laniere a testa rossa {Aut. Ital.) Dergna ajassèra, Farvàla, Gabiou- sna, Grabiourna, Bournera, Sciounga rossa, Dergna roussa {Piem.) Spogassa ( ['ere.) Gabiosna roussa (Cuneo) Ause di grosse tèta {Aosta) Furghéra, Fregherà, Frauéra, Gaviurna, Gazanétta, Caiurno, Freghea {Basso Piem.) Stra- gasa (Nov.) Gascetta del col ross, Gasgieta del co rouss, Gasgetta rossa, Stragozza, Stragazzera, Sgazzireula, Sgaz- zetta (Lomb.) Sgasireula, Sgazzireula, Sgazzetta (Pav.) Fougardrun d'ia testa roussa (Sta/fora) Sgazanéura (Vo- ghera) — Strigàss (Vigev.) Gaitón (Bassa Lomb.) Caóurna (alta Trebbia) Gazzett, Gasgetta de montagna, Gazèt marù [Bresc.) Coross, Gagieta, Gagieta de montagna (Como) Rigossol, Gazzott {Vali.) Gazzetta (Mani.) Sgar- zett, Sgarzetta (Cremori.) Gazuela (Berg.) Streghezza (Mendr.) Fougardroun d'ia testa roussa ( Varzi) Sgaz- zareula, Sgazzarola tabaccaia (Pine.) Gazot'ula de la brétta rossa [Parm.) Gazzétta o Bufferla róssa o dalla testa róssa, Gazzétta varola, il giovane (Mod.) Gazzetta da ciosa. Gaz- zetta, mas., Bufferla, fem. (Pavullo) Varola (Mirandola) Bufferla rossa (Boi.) Bufferla mezzana ( Vergato) Far-

(1) D L. auriculatuH, P. L. S. MUll., sarebbe in parte riferibili' al L. minor; mentre il L. senator, Linii. (1758) ^'Habitat in Imlii.'i.,.. •eppoi la diagnosi nebulosa non corrisponde alla nostra specie.

271

lot domnnichen, Farlot dalla testa rossa {Forlì) Farlótta da la testa rossa, Farlótta rossa {Ravenna) Gràstrica {Mar- che) — Gastrigotto testa rossa {Ancona) Redèstola a testa rossa 0 bastarda, Regèstola falconiera o falcona picola, Gherla {Ven.) Ingresta a testa rossa {Conegl.) Regèstola grossa {Recoaro) Giarle, Garle, Garlatt, Garlutt {Friuli) Re- gùest bastard {Bell.) Scavalcaccio o Scavalzaccio dalla testa rossa {Roveret.) Mattozzetta {Trento) Redéstola rossa {Valsug.) Gaggiablina {Stenicó) Cavazua, Sgava- zua, Regèstola bianca o foresta {Padov.) Sàrsacolo dalla testa rossa {Veroti.) Regèstola rossa {Vicenz.) Rede- stól {Feltre) Resestola da la testa rossa {Rovigo) Smracak crvenglavi {Dalm.) Darnega rouial {Nizz.) Caiorno te- sta russa {Gen.) Gazuéla (Spezia) Averla, Verla, Ghierla capirossa {Pis.) Velia capirossa {Fior.) Averla capirossa {Pisa, Lucca) Capirossa {Lucca, FuceccMo) Vastrica capirossa {Valdich.) Gazzina rossa, Gastrica o Castorchia capirossa, Caporosso, Gueja caporosso, Velia rossa {Sen.) Capirossa (7. di Giglio) Gueja rossa {Volterra) Gastrica [Umbria) Castraciu {Rieti) Gastrica {Viterbo) Gastrica colla testa rossa {Roma) Crastola, Querula, Quèrola capa- rossa, Querula capirossa, Querula capinera (!), Quèrola pas- saregna, il giov. {Nap.) Frusone verace, maschio. Frusone fumato, femm. {Capri) Crastacone [Gaeta) Quaraquaglie {Ischia) Pagghionica caparossa {Bari) Caracefala {Cala- hr.) Grolàno {Rossano, Cosenza) Capirusseddu {Cotrone)

Testa grossa, Testa russa {Sicil. Pai.) Testa russa di maggio {Girg.) Caracefalu, Testa rossa, Tistazza pappajad- discu il giov., {Mess.) Juliaru {Cat.) Partarràsu {Castelb.)

Guttunàru, Cuttunàra {Collesano) Mulinaru picciolu {Modica) Garcarazzeddu {Terran., Sicil.) Pitigrussa, Passiriargia, Manteddada {Sard.) Pitilongu {Nuoro) Bu- giddiem_, Cacciamendula, Caccamendula {Malt.).

07 •)

Anche questa è specie estiva e nidificante per l'Italia; giunge in aprile e parte in settembre-ottobre, qualche indi- viduo rimane sino al novembre. E generalmente sparsa, ma non è ovunque comune; è specialmente abbondante durante l'estate sulle nostre isole, compresa la Corsica. Io posso assi- curare l'ottimo Kleinschmidt, il quale ritenne che l'Averla capirossa della Sardegna fosse il L. hculius, Hartl. specie affine, ma, pare, distinta dell'Africa tropicale, che in quel- r isola non si trova che il L. pomeranus, abbondantissimo e nidificante, in nulla diverso dagli individui viventi nel rima- nente d' Italia.

Questa specie varia individualmente nella intensità delle tinte, ma non havvi alcuna ragione a separare e ritenere distinti gli individui sui quali Temminck stabilì il suo L. rn- tilans.

Il L. pomeranus si trova nell'Europa centrale e meri- dionale, in buona parte dell'Africa e nell'Asia occidentale, giungendo, pare, sino nel X. 0. dell' India. Nella Tripolita- nia, Tunisia, Algeria e Marocco è estiva abbondante e ni- dificante come in Italia; nella Senegambia e più al sud tro- vasi durante 1' inverno.

(A mpeli)

303. Ampelis G-arrulus, I^inn. ex Gesn.) Bkccofrusone.

Garrulo di Boemia, Galletto di bosco, Garrulo, Becco- frusone (Aut. Ital.) Dorin [Pieni.) Dourin (Basso Piem.) Frison di fiochet (Nov.) Ciarlini de Boemia (Lotnb.) Gàrol de Boemia (Bresc.) Gàrolo, Gàrulo de Boemia ( Yen.)

273

Frison dai fioccheti (Veron.) Coa de seda, Usél luasso, Usél della guerra, Passera russa, Gaietto de bosch {Ro&e:ì^t.)

Usello della guerra, Usello de Boemia ( Valsug.) Daurin {Nizz.) Beccofrusone {Tose).

Il Beccofrusone può dirsi specie subcircumpolare sul li- mite delle foreste, giacché trovasi subartica nei due emisferi. In Italia giunge sporadicamente nel tardo autunno, irrego- larmente, alla spicciolata, non tutti gli anni ; cosi le comparse registrate: a Belluno nell'inverno 1893-94, e nell'autunno 1898; ad Udine nel dicembre 1897; a Fiemme (Trentino) nel dicembre 1898. E ad intervalli maggiori, sempre irre- golari, lo vediamo giungere a grandi colonne invadenti.

Tali invasioni si verificano nelle nostre provincie set- tentrionali specialmente, ma branchetti ed individui isolati giungono sin nelle nostre provincie centrali ; assai di rado più al sud però delle Marche e della Toscana, L' ultima di queste invasioni ebbe luogo da noi tra l'ottobre 1903 e l'aprile 1904; centinaia di esemplari vennero presi nel Ve- neto, nella Lombardia, nel Piemonte e nella Liguria; qualche branchetto giunse nell' Italia centrale, e cosi un' individuo, che conservo, venne preso il 1 gennaio 1904 a Barberino di Mu- gello (Firenze), un'altro a Fano il 15 gennaio 1904; l'ultimo catturato che vidi fu ucciso a Gardone, Valtrompia (Brescia) il 22 febbraio 1904 e venne donato alla Collezione italiana dal benemerito ing. Crescenzio Abeni.

Da quanto mi risulta i primi comparvero nel Veneto orientale, ma i grossi branchi si videro ben presto in tutta l'Alta Italia, dal Friuli al Cantcn Ticino; sul mercato di Nizza giunsero oltre duecento esemplari in pochi giorni, e fu detto che provenivano dalla Corsica donde s' importano a Nizza nella « stagione » (inverno) migliaia di Merli ; non ho potuto però sapere con certezza se fu cosi pei Beccofru- soni nel gennaio 1904. Le ultime catture delle quali ebbi notizia avvennero il 20 marzo 1904 ad Albenga. In queste fughe al sud questo uccello attraversa talvolta il Mediterra- neo, e nella collezione Turati a Milano sono alcuni esemplari presi in Algeria, che facevano parte della nota raccolta Loche.

18.

'274

M US CICAJPIDu^

{!' /glia mosche,

204. Muscicapa Atricapilla, Linn. (ex Aldrov.)

Balia nera.

Balia nera, Pigliamosche vestito a nero {Aut. Ital.) Becafigh, Cich-cich {Cuneo) Alaett, Alettin bianch e ne- gher {Lomb.) Ali, Alet [Bresc.) Alèt nigher (Berg.) Alett {Valt.) Beccamori (Varzi) Caróssla ciara {Piac.)

Cic-ciach (Pai'm.) Beccamosch nègher, Piià mosch {Mod.)

Fratucc (Boi.) Sgolacchio (Marche) Gastrichina bianca e nera (Ancona) Batiale moro (Ven.) Batiale [Ver. Beli.) Batiale, Becafico (Bass.) Battiale, Batiale moro (Ro- veret. Treni. Valsug.) Badiale (Riva) Bati-ale negrisól [Ve- ron.) Favaréto, Becafigo foresto (Padova) Musicar mrki (Daini.) Bouscarla chinsouniera (Xizz.) Bazanà scilo (Gen.) Sbattiae (Arenzano) Balia nera [Tose.) Buc- ciajola (Casent.) Moretta (Pistoiese) Aliuzza (Lucca) Beccamosche (Valdich.) Scellavàtto, Scellavàttolo, Scella- rattole (Xap.) Fravetta (Catanzaro) Acchiappamuschi, Carcarazzedda (Mess.) Monachedda (Modica) Baria (Cat.)

Pappamuschi, Pappaciuscu monacu (Girg.) Alipinti, Mu- nacedda niiira (Pal.^ Sic.) Biccafigu (Sard.) Busueida (Malt.).

Estiva, di doppio passo e generalmente sparsa in Italia, nidificando ai monti ; è però più frequente nelle nostre Pro- vincie centrali e settentrionali, mentre scarseggia nelle Pro- vincie meridionali e nella Sicilia ; nella Corsica sarebbe ab-

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boadante durante il passo, mentre è certamente scarsa in Sardegna. Giunge da noi in marzo aprile, parte o ripassa tra l'agosto e l'ottobre.

Io considero questa specie come il tipo del genere, ep- perciò non ho accettato i generi Ficedula ed Hedymela alla testa dei quali è da molti collocata. La M. Atricapilla è ge- neralmente distribuita in Europa durante la buona stagione ; sverna nell'Africa tropicale. Recentemente {Journ. f. orn. 1899, p. 505), lo sfortunato giovane ornitologo barone Carlo von Erlanger, ha creduto di resuscitare come forma distinta da questa specie la M. speculigera, Selys Longch. della Tunisia, che differisce soltanto, pare, dalla tipica M. Atricapilla^ per avere la macchia bianca frontale un po'più estesa; carattere che varia considerevolmente in individui nostrali. Recente- mente Whitaker nella sua classica opera " Birds of Tunisia, ,, I, p. 179, ha riunito giustamente quella forma alla comune Balia nera. Nel N. 0. dell'Africa questa specie è estiva come da noi e nidificante.

S05. Muscicapa collaris, Bechst.

Balia.

Aliuzza maschio di color bianco, Pigliamosche collo bianco, Balia {Aut. Ital.) Becafigh, Cich-cich {Cuneo) Alett o Alettin del col bianch, Alett (Lomb.) Ciapamusch (Nov.) Alett colla fassa, Alett cui scussàa (Vali.) Aleatt, Alin {Pav.) Ali (Bresc.) Alèt {Berg.) Alettin {Maìit.) Beccamosch, Pila mosch {Mod.) Fratòc, Fratucc (Boi.) Gastrichina bianca e nera {Ancona) Batiale a collo bianco {Ven.) Batiale {Veron.) Battiale {Boveret.) Becafico, Batiale {Bass.) Badiale moro dal colar {Riva) Favaréto {Pad.) Battiale {Feltre) Musicar (Dalm.) Bouscarla (Nizz.) Bazanà du collo gianco {Geji.) Balia, Pigliamosche collo bianco {Tose.) Bucciajola {Casent.) Sarchianaccio (/. di Giglio) Aliuzza {Lucca) Scellerattole, Scellevàtto,

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Scellevàttolo (Nap.) Calandrella verace, maschio, Calandrella monacella, femm. {Capri) Monachedda {Rossano, Cosenza) Fra vetta [Catanzaro) Ala pinta, Alipinti (Paler.) Carcarazzedda {Cai., Mess.) Munachedda (Polizzi) Mu- uachedda di passa [Castelb.) Pappaciuscu, Pappaciuscuni {Girg.) Papamusca, Biccafigu {Sard.) Busueida, Zanza- rel [MalL).

Specie estiva in Italia, generalmente sparsa, ma non fre- quente ; anzi dalle informazioni più attendibili che ho, seb- bene nidificante da noi ai monti, è scarsa per non dire rara, colla singolare eccezione della Sicilia, ove dalle osservazioni del cav, Whitaker risulta essere più comune della specie pre- cedente. Giunge in marzo-aprile e ci lascia in agosto-settem- bre. A tale proposito è assai interessante una notizia che ebbi dal Sac. Carlo Fabani ; rispondendo alla fine del 1889 ai quesiti per la nostra inchiesta ornitologica egli dice : « La M. coìlaris, quasi sconosciuta in addietro nella Valtellina si vede ora nidificare ogni anno in località poco discosta da Morbegno, ed aumentare visibilmente in numero » .

Ripeto quanto scrissi a proposito di questa specie nel 1886 (Avif. ital. p. 179) ; che sarebbe interessante avere notizie precise sulla nidificazione, sulle differenze sessuali e di età e sui rapporti e la possibile convivenza di questa specie con quella precedente, dalla quale taluni hanno preteso rite- nerla non distinta. Senza dubbio è facile distinguere i maschi adulti in primavera della M. collaris da quelli della M. Atri- capilla, ma non è cosi pei giovani e per le femmine, e anche pei maf<chi adulti in autunno. Non posso accettare l'osserva- zione dell'Arrigoni a proposito del maschio adulto in abito dimesso preso a Fiesole il 22 agosto 1888.

La M. collaris abita l'Europa meridionale e centrale nel- l'estate e sverna nell'Africa; nella Tripolitania e nella Tunisia però è specie estiva come da noi. Trovasi pure nell' Asia oc- cidentale ; va quindi considerata specie circummediterranea

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S06. Erythrosterna parva Bechst.) Pigliamosche pettirosso.

Piamoseli piscinin {Lomb.) Batiale picolo {Veìi.) Bazanà du peto russo {Gen.).

Specie di rara ed accidentale comparsa in Italia, sebbene sia non scarsa e nidificante nell'Europa centrale ed orientale; è stato asserito che qualche coppia possa nidificare nei boschi del Friuli e del Cadore, ma sinora non abbiamo alcuna prova di ciò. Diciasette casi della sua cattura in Italia sono regi- strati dall' Arrigoni {Man. orn. ital. p. 157) e cioè : sei nel Veneto, uno nel Piemonte, tre in Lombardia, cinque nella Liguria, uno nell'Emilia, ed uno in Calabria, presso Reggio il 6 ottobre, 1890. Aggiungo che io ho avuto un maschio adulto da Nizza ucciso a Cimelle, in quei pressi, il 9 novem- bre 1902 ; mentre l'amico Yallon proprio un mese prima, cioè il 9 ottobre ebbe a Udine un maschio giovane di questa spe- cie preso alle reti a Moruzzo.

La ErijtTirosterna parva abita pure l'Asia centrale, sver- nando nell'India ; il Loche la cita dall'Algeria, ma AVhitaker non ne ebbe notizia nell'Africa N. 0. E stata recentemente collocata nel genere Siphia^ pare per ragione di qualche set- timana di priorità !

se?. Butalis G-risOla ^^' (Xinn.) (ex Aldrov.) Pigliamosche.

Pigliamosche, Grisola, Boccalepre {Aut. Itaì.) Cicch- chicch {Pierri.) Licia {Pinerol.) Cichcich {Bass. Piem.)

(1) Linneo (Syst. Nat. XII ediz. p. 324, 1766) istituì il genere Musci- capa^ ponendo a capo lista la M. paradisi, che è ora a capo del ge- nere Terpsiphone; nel seguito delle specie elencate da Linneo troviamo al n. 9 la M. AtHcapUla ed al n. 20 la M. Grisola : come mai questa puossi prendere per il tipo del genere Muscicapa f

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Grugnett, Grisettina, Grisetta, Alètt, Aletin gris, Ciappa mósch, Pia-mòsch, Alin, Moschi {Lornb.) Grisett {Valt.) Fringuellina {Como) Freret, Aleton, Aletù {Berg.) Gri- sin (Mendr.) Iches (Bresc.) Alettin griss, Beccamòre (Mani.) Ciappa mosch, Piiamosch (Mod.) Chiappamo- sche (Pieve pelago) Parpaiol, Ciapamosch [Boi.) Sgolac- chio (Ancona) Stoparóla, Orbarolo, Griséto, Gambe de fero, Batiale ( Yen.) Cisàto (Ponte di Piave) Valesàn (Cimadolmo)

Vicia (Monastier) Alin (Veron.) Schiussenàlis, Ba- tiàlis, S(^hasseàlis (Friuli) Machet (Feltre) Griséto, Ca- néto, Risarólo (Padov.) Batialòn, Batiale bizèt (Bell.) Grisàtol, Batiale (Roveret.) Grisàtol, Batiale (Trento, Val- sug.) Grisatto (Riva) Sgrizatòl (Cles) Licio (Terra- gnolo) — Zizamosche, Beccamosche (Arco) Vignarola (Ca- stelnuovo) Griischotele (Luserìia) Pizzamosche (Giudica- rle) — Musicar, Mecak (Dalm.) Bouscarla chinsouniera (Nizz.) Bazanà (Arenzanó) Bazanà grixo, Ciappamosche (Gen.) Boccalepre, Pigliamosche (Tose.) Sgriccio (Appen- nino Pistoiese) Pigliamosche (Pisa) Beccamosche (Fie- sole) — Chiappamosche (Casent.) Beccamosche (Valdich.)

Siccio (Lucca) Beccafico murajolo (Elba) Beccafico (Umbria) Moscarolo (Roma) Moscardo, Pizzenfierro (Nap.) Pappamosche (Capri) Moscarola (Bari) Mu- scarola, Muscaloro (Lecce, Otranto) Pilusa (Calabr.) Fravetteddu (Catanzaro) Appappa muschi, Pizzu moddu (Sicil., Mess.) Muscalureddu, Carcarazzedda (Mess.) Am- mucca muschi (Cat.) Pappaciuscu, Pappaciuscuni (Girg.)

Pizzu longu, Acchiappa muschi (l*al.) Appappa mu- schi (Castelb.) Papamusca t^Sard.) Beccafigu (Sass.) Studa candelas, Papalina (Cagl.i Zanzarel (Malt.).

Estiva e comune quasi ovunque in Italia ; giunge in aprile e parte alla fine di ottobre ed è ancora di doppio passo. Meritano conferma le asserzioni della sua permanenza durante V inverno in alcune delle nostre provincie meridionali, basate,

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direi, sulla cattura di qualche individuo smarrito e ritarda- tario.

La B. Grisola è estiva in tutta Europa, trovasi pure nell'Asia occidentale e centrale; nella Tunisia è in parte estiva in parte sedentaria. Sverna nell'Africa occidentale ed australe e nell' India N. 0.

{Rondini)

SOS. Hirundo rustica. Limi, ex Frisch. Rondine.

Rondine domestica. Rondine comune. Rondine {Aut, Ital.)

Roundoula, Rioundola {Piem.) Hi rondelle {Aosta) Roundoulina {Vere.) Roundanina {Cuneo) Róndola, Róndolina {Ossola) Rondula {Vigezzo) Roundanina, Róndola, Rondanin-na {Basso Piem.) Rondena, Rondinella, Rondon {Lomh.) Roundanina, Roundinella, Use dia Madona {Pav.) Rondéna {Bresc.) Rondena {Berg.) Runden {Valt.) Rondana {Mant.) Roundanéna {Varzi) Rondàna {Piac.) Rondanèn-na {Parm.) Rundanèna {Mod., Romgn.)

Rundanelna, Rundaccia {Boi.) Rondon dalla furzèla {Romg.) Rondine rossa, Rondine dalla forcina o forcinella {Marche) Rondine rossa o dalla forchetta {Ancona) Rondna, Rundanèna, Rondanéna da la furzélla {Ravenna) Sisila, (pesila Cisila, Sesìla, Rondinola ( Ven.) Rondena {Veron.) Ciliga {Bell.) Risile, Sisila, Rondinel {Friuli)

Róndola {Treni.) Rondolo, Róndol, Zesila, Sesila {Val- sug.) Rondena {Val di Ledro) Zilega (Primiero) Zi- ria {Ampezzo) Rundula {Rendena) Odóndra, Rodùndora )Badia) ScTiwalbe {Luserna) Sbalba, Sbalbera {Sette

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Comuni) Rondine, Rondina (Padova) Rondanina, Ron- dinina, Rondane, Rondine {Rovigo) Zhiliga, Zhiria [Ca- dore) — Zhisila {Feltre) Lastavica {Dalm.) Arendoula, Sisèu, Ciseu {Nizz.) Rundaninha (Gen.) Rondanina (Spezia) Rondine (l'ose.) Rondine vera, Gallina della Madonna (Fior.) Forcinella (Valdich.) Rondine reale (Pisa) Balestruzzo (Elba) Rondinella (/. di Giglio) Rondine (Umbria) Rundina (Rieti) Róndina (Corsica)

Rondinella (' Viterbo) Rondine, Rondine buona o cam- pagnola, Forcinella (Roma) Ninnunella (basso Garigìianó)

Rinnine, Tagliaforbice, Rennénella tagli afùorfece (Nap.)

Rinninedda coda-longa (Bari) Renninella (Campobasso)

Rendineddra [Lecce, Otranto) Ndalandishia [Albanesi italici) Catojàra (Rossano, Cosenza) Rindinedda (Catan- zaro) — Rinnina, Rinninedda (Cotrone) Rindina, Linda- neja (Reggio Calabr.) Rinnina (Sicil.) Rinnina di casa (Castrog.) Martidduzzu (Cat., Castelb.) Martiduzzu (Len- tini) Rinninedda [Modica, Paler.) Rinnina marzudda (Pai.) Rundini, Rundili, Pilloni di Santa Lucia, Arrun- dili (Sard.) Huttafa tal primavera, Huttafa, Hauiefa (Malt.).

Giunge usualmente nella prima metà di marzo, e in Si- cilia e Sardegna anche negli ultimi giorni di febbraio ; parte o ripassa dalla metà di settembre alla metà di ottobre; non sono comprovate le asserzioni della permanenza di Rondini di questa specie in Italia durante 1' inverno. Va però ram- mentato che nella Tunisia e nel rimanente N. 0. dell'Africa, ove la Rondine è estiva come da noi, vedonsene sempre qual- cuna durante l' inverno, ritardatane o covate tardive, come nota benissimo il Whitaker ; ciò potrebbe talvolta accadere nelle nostre provincie più meridionali.

iJa noi durante la buona stagione è abbondante ovun- que, ma vi sono località ristrette, città, per esempio Napoli, ove non rimane a nidificare. Casi di albinismo completo o parziale e di colorazione rossigna delle parti inferiori non

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sono infrequenti in questa specie. Conservo poi nella Colle- zione italiana {Cat. Ucc. 1834, 3449, 3593) tre casi interes- santissimi e chiari di ibridismo colla Chelidon urbica^ maschi, presi rispettivamente a Bari (25. IV, 1872), Senigallia (1, V, 1884) e Pisa (15, IV, 1896).

La H. rustica è specie estiva in quasi tutta la Regione Eurasica ; sverna nell'Africa e nell'Asia meridionali. Come ho già dichiarato le asserzioni riguardo la cattura della H. Sa- ìyignyi, Steph. in Italia, posano sulla presa di individui della Rondine comune rossigni (non castagni) sulle parti infe- riori. La H. Savignyi è specie non migrante, propria al- l' Egitto.

Ad oriente del Jenisei e più al S. nella Regione Eura- sica e in quella Indo-Malaica la nostra Rondine viene a con- tatto con una sua consimile di minori dimensioni la H. gut- turalis, Scop., che sverna nella Papuasia e nell' Australia e che potrebbe benissimo considerarsi mera sotto-specie della H. rustica^ cosi poca è la diversità tra le due forme. Anche la H. erytJirog astra, Bodd. dell'Asia orientale e dell'America boreale tutta, la H. Tytleri, Jerd. pure dell'Estremo oriente asiatico, nonché la citata H. Savignyi^ Steph. della vallata del Nilo, vennero considerate sotto-specie della H. rustica, e non sempre a torto.

S09. Hirundo rufula, Temm. Rondine forestiera.

Rondine collo giallo. Rondine comune scherzosa, Ron- dine di Siberia, Rondine rossiccia [Aut. Ital.) Rundaninha du cu russo {Gen.) Rinninedda turchiesca (Bari) Ri- nnina di Barberia {Sicil.) Rinnina monica, Rinnina fu- rastera, Rinnina svaria (Mess.) Huttafa hambra {Malt.).

E specie di accidentale comparsa in Italia, colia ecce- zione delle Puglie e forse della Sicilia orientale, ove sarebbe di scarso, ma regolare passo primaverile tra il marzo ed il

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maggio; capita poi più facilmente nella Toscana ed in Li- guria. E assai più scarsa durante il passo, autunnale; quasi sempre si vede insieme alla Rondine comune. Ho già espresso la opinione che qualche coppia possa aver nidificato da noi, ma non ne ebbi ancora le prove di fatto.

La //. rufida vive nella regione circum-mediterrauea, nel N. E. dell'Africa sino in Abissinia; è comune e nidificante al Marocco, ma nella Tunisia sembra essere nelle stesse con- dizioni che nelle nostre provincie meridionali. Trovasi nel- l'Asia occidentale e centrale, giungendo al Nepal: quivi però è stata distinta una forma più piccola la H. Scuìlìfi, See- bohm, mera sotto-specie. Più all'È. nell'Asia troviamo la H. daurica, Linn. e le sue forme affini.

SIO. Chelidon^'^urbica (Linn. ex Frisch.) Balestruccio.

Balestruccio comune, Rondicchio, Rondine cittadina {Aut. Ital.) Cubianc, Culbianc, Martlot, Martlèra, Ravaireu (Piem.)

Cubianc {Aosta) Roundouloun (Vere.) Racaurin (Alba)

Roundanina, Cui bianch, Cubianc, Cubianchin, Ciigianco d'aia (Basso Pieni.) Sassaréul, Cubianc {Ossola) Sassa- rieul {Vigezzo) Dardanel, Rondon sassero. Roundon sassa- reu {Nov.) Cubianc, Rondola bianca, Rondanina, Dardan, Darder, Dardanel, Dard (Lomb.) Rondonzei, Roundanina, Cu-biaénch, Dàrdaen (Pavia) Roundón dra schéna bianca {Viger.) Dardèr (Bresc.) Dardi (Berg.) Darden {Mil.)

Dard, Darden ( Vali.) Darden {Cremon. Como) Dar-

(1) Avendo provato che il genere Chelidon venne usato da For- ster nel 1817 come e(|uivalente al genere Iliruìido di Linneo, il Dr. Reichenow crede doveroso sostituire ijuesto nome, dato in senso stretto al Balestruccio da Boia nel 1822. col termine poco eufonico di Chelidonnria (Cfr. Journ. f. Orn. 188i», p. 187), cosa che non mi pare affatto necessario ed utile; anzi!

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dana (Mendr.) Rondanina {Mani.) Rivareu {Vogherà) Cubianc, Gardanen ( Varzi) Rondaneina, Tartarèfct, Bardar {Piac, Parm.) Rondicchio, Rundicc, Runducc, Rundècc, Cnlbianc, Culbianchet (Mod.) Rundocc, Rundèc, Rundec- cia, Rundanena [Boi.) Rundanèna, Rundecia, Culbianc [Romg.) Rondic (Vergato) Rondine, Rondinella, Ron- dine casalina (Marche) Rundanèna (Ravenna) Rondine bianca (Ancona) Rondin, ? Rondicchio, Tartagin, Capriolo, Dardaro (Ven.) Balestrello (Trev.) Róndol [Bell.) Tartagin, Rondinina (Polesine) Rondin, Rondul, ^isilin (Friuli) Tarter, Rondola picola, Rondola dal cui bianc (Roveì'et., Treni ^ Val di Non e di Sole) Sdàrzer, Rondo - lina (Val di Ledro) Rondin, Zesila bianca (Valsug.) Dàlder (Avio) Tarter dal cui bianc (Cavalese) Rondolin (Stenico) Ciprioto, Zipriotto, Dardarin, Tartagin (Veron.)

Rondina dal cu bianch (Cadore) Rondolet, Rondolét dal cui bianch (Feltre) Gràlica, Kosirica (Dalm.) Aren- doula, Queu bianc (Nizz.) Cu gianco d'aia (Gen.) Cùo gianco (Spezia) Balestruccio (Tose.) Rondinino (Pisa)

Rondine (Elba) Spicarola (Rieti) Curiancola (Cor- sica) — Rondine (Umbria) Rondine, Rondine di città, Rondinella, Barbarella (Roma) Ninnunella (basso Gari- gliano) Rondinella (Viterbo) Rennenella, Lampetella (Nap.) Rinninedda palommina (Bari) Rendineddra (Lecce) Tirinnina (Rossano, Cosenza) Rindinedda, Rin- nina, Rinninedda, Rondine, Lindaoej a (Calab.) Rinninedda barbottula (Sicil.) Barbottula, Martiduzzu (Mess.) Rin- ninedda (Lentini, Cat. Petralia) Marzunieddu (Modica) Rinninedda, Rinnina, Martidduzzu (Terran. Sic.) Codidda o Curidda janca {Caltag., iSirac.) Munachedda (Castelb.) Rinnina martidduzza (Girg.) Martidduzzu (Pai.) Run- dini, Rundili, Bilioni di Santa Lucia, Barbarottu, Conca de moru. Cabu de moru, Arrundili, Culubiancu (Sard.) Hauiefa, Huttafa (Mali.).

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Abbondantissimo dal marzo all'ottobre, inclusivi, in tutta Italia; nelle provincie meridionali non è difficile vedere ri- tardatari in novembre, ma non ho potuto avere alcuna prova di fatto in conferma dell'asserzione che alcuni svernano da noi; come già dissi si son veduti individui di questa specie volare sopra la Porta al Prato (Firenze) il 19 novembre 1882 {Avi/'. Ital. 1886, p. 187). Il Balestruccio ha abitudini assai più gregarie della Rondine comune, e forma vere colonie in certi quartieri delle nostre città o prescegliendo dati edifizì per appiccicarvi in gran numero i propri nidi. Non mi con- sta che sia in palese diminuzione nel nostro paese (Arrigoni, Man. orn. ital. p. 144).

La Chelidon urhica è sparsa in tutta Europa e nell'Asia occidentale e centrale sino al Jenisei ; nell'Africa settentrio- nale è, come da noi, specie estiva. Sverna nell'Africa cen- trale e meridionale, e forse nell' India, ove però potrebbe essere confusa colla affinissima specie seguente.

Non conosco la C. orientalis del Somow, data come abi- tante la Russia centrale, Governo di Charkow. La C. albi- geiìa, Heugl. dei Bogos, Eritrea, è certamente molto simile al nostro Balestruccio.

311. Chelidon casliiniriensis, Gould

Balestruccio del Cashmir.

Io non posso che confermare quanto ho stampato in riguardo all' individuo maschio adulto, sinora unico, di que- sta specie asiatica capitato iu Italia e precisamente a Firenze, ove venne ucciso al Poggio Imperiale il 13 ottobre 1885 dal dott. Dante A. Roster e portatomi in carne un'ora dopo (Cfr. Avifauna Italica 1886, p. 187; Avif. Ital. 1889, p. 316). A proposito della critica del conte E. Arrigoni {Man. orn. ital. p. 146) su questo argomento, dirò che conosco benissimo i caratteri del giovane C. urhica e che non uso confondere i giovani cogli adulti.

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Del resto la comparsa di qualche individuo della minore ed affine C. cashmiriensis tanto a ponente del suo « habitat » ordinario, non è poi cosa tanto sorprendente ; giacche le due specie vengono a contatto nell'Asia centrale e nelle pianure dell' India. Eppoi sono tanto simili che vanno confrontati esemplari di sesso e di età ben determinati, e non basta consultare delle tavole più o meno esatte. Io ritengo che un'accurata indagine farebbe trovare tra i nostri Balestrucci qualche altro esemplare di quello del Cashmir. La C. cashmi- riensis abita l'Asia centrale ed orientale, dal Cashmir alla Cina; sverna nell' India.

313. Olivicola riparia (Linn. ex Gresn.) Topino

Rondine riparia, Balestruccio salvatico o ripario, Darda- nello, Rondine delle rive. Topino (Aut. Ital.) Martlòt, Martlin {Piem.) Hirondelle de cours d'eau [Aosta) Cul- bianch d'eva, Cubianc d'riva, Rivareu, Cugianco de riva (Basso Piem.) Dardanin, Dardin, Rondena de riva (Lomb.) tioundonzei d'acqua o de riva (Pav.) Dardo, Dard o Dar- den de muntagna {Valt.) Dàrder bereti (Bresc.) Ron- deni {Berg.) Tartarin [Mant.) Rondena, Darden, Darda- nell, Caltaren [Cremori.) Gardanen [Varzi) Rivarein, Ri varò [Piac.) Tartarètt [Parm.) Ruudècc da riva o da fìum, Rivarol, Cui bianch d'acqua, Rundècc d'arzen [Mod.)

Rundaneina da rivaz [Sassuolo) Rundicc da acqua [Carpi) - Runducc [Finale) Rondanina d'acqua [Zocca)

Rivarol, Tartarei [Boi.) Rundanèna di fìom [Cesena., Forlì) Rundanèna d' fióm [Ravenna) Rondine fratino, Fratin [Marche) Fratino iSinig.^ Ancona) Tartagin, Rondinéla picola. Rondinolo, Rondin, Rondin picolo [Ven.)

Dardaro, Dardarin [Veron.) Cocalina [Bass.) Ron- dili [Friuli) Dàlder, Dalderin [Torbole) Tartarei de

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passaggio {Rovereto) Rondena de riva o de acqua [Val di Ledro) ^ Rondin d'acqua [Vicenza) Sajavica [Daini.) Tartagin, Rondenina [Polesine) Martelet [Nizz.) Frattin [Arenzano) Seneento (Gen.) Topino (Tose.) Bale- struccio bigio (Pisa) Balestruccio [Lucca) Bigino [Fu- cecchio) Occhi di pulce [Sesto fiorentino) Rondinino, Rondine topaiola [Elba) Rondine sorcina [Umbria) Rondinella marina, Moscone [Roma) Rennenèlla, Ronne- nèlla [Nap.) Rinninedda castagnazza [Bari) Rinni- nedda [Catanzaro) Mutaredda, Munacedda, Monachedda [Sicil.) Rinnina suricina, Monacedda [Mess.) Rinnina griscia [Girg.) Rinninedda da ripa [Pai.) Rundini o Rundili marina, Arrundileddu, Rundili de a riu [Sard.ì Huttafa, Hauiefa [Malt.).

Specie estiva, frequente in ogni parte d' Italia, ma lo- calizzata in colonie in luoghi adatti, cioè ripe alte, verticali e sabbiose di corsi d' acqua o nelle loro vicinanze, ove più facilmente può scavare le sue gallerie. Giunge da noi anche in febbraio, per lo più nel marzo; parte o ripassa tra la metà del settembre e quella dell' ottobre. Non è in alcun modo confermata l' asserzione che questa specie possa sver- nare in Italia; anzi a Pantellaria, ove fui due volte, risposero negativamente ; è vero che mi dissero che vi rimaneva durante r inverno il Cypselus Melba, ma non seppero provarlo con r invio di qualche esemplare in carne in quella stagione.

La C. riparia ha una estesissima distribuzione geografica, giacché abita non solo tutta la Regione Eurasica nell'estate, svernando nell'Africa e nell' India ed Indocina, ma si trova nella buona stagione in tutta l'America boreale, emigrando col freddo nell'America centrale e meridionale. Eppure nel- l'Africa e nell'Asia viene a contatto con nove specie affini con limitata diffusione. Molto affine al nostro Topino, ma più piccola e più chiara è la C. Shellei/i, Sharpe, dell'Egitto. Nella Tunisia la C. riparia è, come da noi, estiva, ma più scarsa per ragione della scarsità di acque.

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S13. Cotile rupestris (Scop.)

E-OXDINE MONTANA.

Cablane de montagne {Aosta) Bargo {Valle del elu- sone, Pìnerolo) Roundanina d'mountagna, Rioundoula die roche {Cuneo) Cubianc d'riva. Rocareù, Cubianc d'ròca (Basso Piem.) Sassaresi d'montagna {Novara) Sassaréul di scoij, Sassarèul d'montagna {Ossola) Sassarieul at mon- tagna {Vigezzo) Dardon {Lomb.) Dàrder de corna {Bresc.) Darden de montagna {Volt.) E,oundón-da-scheùggio {alta Trebbia) E,óndana da mont {Mant.) Rundècc ma- rèn (Mod.) Rondena de montagna {Veron.) Rondin de monte {Bass.) Tàrter zengiarol, Tàrter gris, Tàrter bianc (Roveret.) Rondia de monte {Valsug.) Tartagin, Rondin de monte {Vicenza) RóndoI {Belluno) Rondol da eroda {Cadore) Tartagin, Rondin {Fadov.) Rondolét griso o da eroda {Feltré) Sajavica, Cagjavica {Dalm.) Aren- doula de rocca {Nizz.) Seneentun {Gen.) Rondine {Lucca) Rondine d' inverno (/. di Giglio) Róndina {Cor- sica) — Rondine di monte, Fratin {Marche) Rondine {Umbria) Rondine grottara {Viterbo) Lindaneja di muntagna {Calabr.) Rinnina paisana {Catanzaro) Rin- nina di rocca {Sirac. Mess.) Nivalora, Nivaloredda, Mo- nacedda {Mess.) Rinnina d' inviernu, Martidduzzu {Mo- dica) — Rinnina di munti, Rinnina d' invernu {Pai.) Rinnina di malu tempu (Cat.) Rinninedda di passu scura {Castelb.) Arrundili marina, Rundine marina, Arrundili, Arrundili de a'roca {Sard.) Hauiefa, Huttafa baida {Malt.).

Nessuno pone ora in dubbio la permanenza di questa Rondine in Italia durante 1' inverno, che fu argomento di una delle prime mie note ornitologiche Ibis », 1863, p. 474), e che è per noi parzialmente migrante o forse soltanto lo-

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calmente erratica. Sverna non soltanto nelle nostre provinole meridionali e centrali, ma anche in luoghi riparati lungo la catena Alpina ; cosi non piìj tardi delio scorso febbraio ne ebbi una da Morbegno (Sondrio) e seppi poi da quel solerte sotto-ispettore forestale signor P. Sammartini, che egli le aveva vedute volare in quei pressi sul lato destro dell'Adda durante tutto lo scorso inverno (1905). E generalmente sparsa in Italia, ma si tiene nei luoghi montuosi, e al piano si vede soltanto nell'inverno o durante le migrazioni, e sempre non lontano dai monti. Non si può dire abbondante, eccetto nella Corsica e nella Sardegna; gli esemplari da quelle isole non differiscono da quelli del nostro continente, onde non so comprendere, ne pc>sso accettare Ja proposta dell' Arrigoni di distinguere gli esemplari sardi.

La (\ rupestris si estende dalla regione circum-mediter- ranea attraverso l'Asia centrale sino alla Cina settentrionale e nell' India. Non adotto il nome generico Ptt/onoprogne, resuscitato dallo Sharpe per queste Rondini montane, inno- vazione non necessaria epperciò dannosa.

S14. Cotile obsoleta, Cab. Rondine montana minore.

Mantengo semplicemente quanto ho già scritto intorno alla eventuale comparsa di questa specie in Italia (Acif. Ital. 1886, p. 190. Avif. Ital. 1889, p. 321); aggiungo che non ho avuto ne saputo di altri esemplari catturati in Italia; onde rimangono soltanto i due esemplari registrati nel Ca- talogo del Museo Zoologico di Firenze dal dott. Carlo Passe- rini nella primavera del 1831 col nome di //. rupestris, e dati come catturati in Toscana, e che colle debite riserve ho collocato nella Collezione italiana.

La Cotile obsoleta vive nel N. E. dell'Africa, nella Pale- stina, nell'Arabia e nel N. 0. dell'India; e viene ovunque a contatto colla C. rupestris. E però marcatamente diversa da questa, essendo non soltanto molto più chiara, ma note-

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volmente più piccola. Per queste ragioni confesso che fui assai sorpreso di vedere che l'Arrigoni ha trovato somiglianze tra la C. obsoleta e le C. rupestris provenienti dalla Sarde- gna, tanto che si è creduto autorizzato a distinguere queste col nome di C obsoleta sarda (Vedi « Avicula », 1902, p. 103), sostenuto, egli dice, in ciò dallo Tschusi e da altri illustri Ornitologi. Mi dispiace per lui e per essi, ma, ripeto, il con- fronto fatto mi dimostra che ciò non è esatto e che non soltanto gli esemplari sardi della C. rupestris non somigliano affatto alla C. obsoleta, ma essi sono assolutamente identici a quelli che si hanno dalle altre parti dell'Italia.

19.

290

MACROCHIRES

{Rondoni)

315. Cypselus Apus (Lina, ex Bell.) Rondone.

Rondine maggiore, Rondone {Aut. Ital.) Pivi, Ron- doun (Piem.) Bibi {Vere.) Rondolon, Rondon {Ossola)

Roudulot, Rondulon ( Vigezzo) Rondon (Bass. Piem.) Róndón, Rondò, Dàrdan, Dàrden (Lomb.) Martinett {Como)

Rondùn, Rundon, Dardo (FaZ^.) Rondù negher (.Bresc.)

Dardù (Berg.) Roundoùn {Mil.) Rondon {Maìif.) Roundon {Cremon.) Roundòon néghaer ( Vigev.) Roundón {Pavia, Varzi) Rondon {Piac.) Rondon (Parm.) Rundòn {Mod. Boi.) Rondone iPievepelago) Rundoun {Carpi) Sghet {Finale) Ròndón negher (Pomg.) Sghittón {Ravenna) Rondon, Sbiro ( Veìi. Friuli) Rón- dol, Sbiro iBell.) Dardaro {Veron.) Zèzla nera, Zeslun {Roterei.) Tàrter, {Treni. Val di Non e di Sole, Giudica- rie) Tartaro {]Mlsug.) Rondon {Tesino) Sdàrzer, Sdàrzer de campanil, Dàrder {Val di Ledro) Dalder (Riva)

Segón, Seslón (Mezzolomb.) Bir {Tres) Birri-birri {Terragnolo) Rondoni {Arco) Rondol, Rondolon, Sbirro {Cadore) Kosir crnas, Cijepokril (Daini.) Rondon {J^o- lesine) Barbairou, Barbeirou {Xizz.) Dardao {Savona)

Barbaotto, Sbiro {Gen.) Rondon {Spezia) Rondinac-

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ciò {Pisa) Sbira, Spirlo {Corsica) Moracchiolo (i. di Giglio) Rundinone {Umbria^ Rieti) Rondone {Tose. Marche, Roma) Sbirro, Rennenone, Rondinone (Nap.) Ronninone {Campobasso) Rinninone {Bari) Rendune {Lecce, Otranto) Zirru [Rossano, Cosenza) Rindinuni, Rinninuni, Linduni {Calàbr.) Rinninuni, Runnuni {Sicil.) Rindinuni o Rinninuni {Mess.) Rinnina (Castelb.) Rinninuni niuru {Girg.) Rinninuni scravagghiu o scra- vaju, Scravagghiuni {Pai.) Rundonis, Paparottu, Panza- niedda, Barzia, Varzia, Sbiru {Sard.) Sbirri Carloforte, Sard.) Rundun {Mali.).

Copiosamente abbondante ovunque in Italia e particolar- mente nelle mura della nostra gloriosa capitale ; giunge entro la prima metà di aprile nelle nostre prò vincie centrali, coll'anticipo di qualche giorno in quelle meridionali; per la fine di aprile le colonie sono a posto ed i transitanti sono scomparsi. Sino agli ultimi giorni di luglio lo stridìo e le splendide evoluzioni aeree dei Rondoni rallegrano le vie delle nostre città, poi ad un tratto scompaiono; in Firenze questo ha luogo una delle notti tra il 27 ed il 31 luglio. In agosto, settembre ed anche ai primi di ottobre si vedono branchetti od individui isolati, ma sono individui in transito o smarriti ritardatari. Nessun fatto è venuto a confermare la antica asserzione che qualche individuo di questa specie rimane nel mezzodì dell' Italia du- rante r inverno. Si dice però che alcuni dei ritardatari, entro i limiti dati sopra, siano giovani tardivi rimpinzati dai ge- niitor prima di partire di nutrimento in modo che li lasciano vere pallottole di adipe, ma tuttora nudi ed incapaci di muo- versi ; il riassorbimento di quella quantità di sostanza nutri- tiva basterebbe allo sviluppo delle penne, ed allora, dopo alcune settimane di solitudine e di digiuno, questi giovani, magri, ma impennati, uscirebbero dalle loro buche per emi- grare tosto. Il caso merita studi ulteriori che si potrebbero fare benissimo da chi ha a sua disposizione una o più " torri da Rondoni ,, come si usano in Toscana.

292 -

Il C. Apus abita la metà occidentale della Regione Eu- rasica nell'estate, l'Africa meridionale durante l' inverno; nel- l'Africa N. 0., dalla Tunisia, è specie estiva come in Europa. Recentemente si sono staccate diverse forme affini, non sem- pre, pare, con giusti criteri. Non dovrei aver bisogno di dire che non accetto i termini generici da poco resuscitati, Apus e MicropuSj da anni ripudiati ; che mai mi presterò a per- petuare la ridicola nomenclatura che ci regala un Apus apus apus! (1).

In conclusione dirò che ho recentemente esaminato a Tring cinque esemplari raccolti a Curzola dal Kollibay, di quel Rondone che lo Tschusi ha creduto di poter distinguere come Ajìiis apu>i Koìiibayi e che sarebbe pure stato trovato in altri punti del litorale dalmato ; ma confesso che non ho saputo vedere alcun carattere che giustifichi una tale separazione; è cosa ben nota che tra i nostri Rondoni adulti vi sono indi- vidui più e meno scuri e col bianco gulare più o meno ben definito; ma questo, senza poi alcuna ragione geografica, non basta per caratterizzare anche una sottospecie.

La pretesa forma ('. Apus Kollibayi sarebbe appunto ca- ratterizzata per essere scura e per avere il bianco gulure ben definito e quasi puro ; ora, come ho detto sopra, anche in adulti quei due caratteri variano individualmente. Nella Col- lezione italiana tra esemplari col bianco gulare più o meno ne- buloso, ne ho due, un maschio ed una femmina, entrambi uccisi nel giugno a Firenze e ben adulti, i quali per il colorito generale scuro e per la macchia gulare candida e ben defi- nita soQO assolutamente simili agli esemplari da Curzola del cosidetto C. Apus Kollibayi^ coi quali, mercè la cortesia del- l'onor. Walter Rothschild ho potuto confrontarli; essendovi poi esemplari che presentano casi intermediari in ogni grado tra i tipici C. Apus ed i cosiddetti C: Apus Kollibayi ^ credo che la distinzione ideata dallo Tschusi non possa ritenersi valida.

(1) Il termine generico Apu.s era i)reoccupato per noti crostacei, e n nello di Micropus è stato variamente usato, anche per piante !

293

Molto affine seppure distinta dal nostro Rondone comune sarebbe la forma orientale asiatica, che ebbe il nome di 6'. pekinensis, Swinh.

S16. Cypselus murinus, Brehm. Rondone chiaro. Cypselus pallidus, Shelley.

Rondone pallido [Aut. Rai.).

Dopo la pubblicazione della mia " Avifauna Italica ,, nel 1889, la Collezione centrale degli Animali Vertebrati italiani nel R. Museo Zoologico di Firenze si è arricchita di altri tre esemplari di questa specie : una femmina uccisa alla Spe- zia dal prof. A. Bracciforti il 20 maggio 1887 ; ed un mascliio ed una femmina adulti uccisi il 10 e 9 agosto 1903, a Ta- ranto, dono gentile del signor F. de Ceglie. Questi ebbe ivi, dal 4 luglio al 10 agosto 1903, non meno di tredici individui di questa specie (8 maschi e 5 femmine) ; e, considerata l'epoca in cui i primi furono presi, non è improbabile che avessero nidificato in Italia (Cfr. De Ceglie in " Avicula, 1903, p. 121). Il conte Arrigoni inoltre gentilmente mi comunica di aver saputo per lettera dal prof. V. De Romita, che questi nel maggio-giugno 1904 ebbe nel circondario di Bari una ventina di esemplari di questa specie che viveva e nidificava mista al Rondone comune. Nella Tunisia è specie comune estiva e nidificante, fatto ampiamente constatato dal Whita- ker ; è cosi pure, ritengo per osservazioni mie personali, al Marocco. In tal modo si avvera quanto scrissi sin dal 1886 {Avif. Ital. p. 194).

Il C. murinus differisce dal (7. Apus non soltanto pel colorito generalmente più chiaro, e pel bianco sulla gola più esteso, ma per le dimensioni alquanto minori. Vive a Ma- deira, nelle isole Canarie, in tutta l'Africa settentrionale e attra- verso l'Asia occidentale sino al N. 0. dell'India; è stato preso nel mezzogiorno della penisola Iberica; sverna nel sud dell'Africa.

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Si parla ora di una forma occidentale più scura che sa- rebbe distinta col nome di C. murinus Brehmorum, ma da quanto vidi a Tring si tratta di ombre di mezzetinte soltanto. Mercè la cortesia dell'onor. AValter Rothschild ho potuto poi avere in comunicazione da Tring cinque esemplari del C. mu- rimi» ; due sono tipici, anzi uno di questi è proprio il tipo di ±ìrehm, l'altro il co-tipo ; sono maschio e femmina adulti, e vennero uccisi a Siut, Alto Egitto, nel marzo 1850 ; ap- partennero alla collezione Brehm, ora a Tring ; essi sono no- tevolmente più chiari dei nostri esemplari. Gli altri tre C. murinus inviatemi da Tring, vengono : uno da Madeira e due dalle isole Canarie (Tenerife e Fuerteventura)e sono tutti adulti. Gli ultimi due sono simili affatto agli esemplari presi in Ita- lia, e notevolmente più scuri dei due esemplari tipici della raccolta Brehm provenienti dall'Alto Egitto ; ma l'esemplare da Madeira è assolutamente intermediario per la tinta, tra quelli chiari che sarebbero C. murinus tipici e quelli scuri, dalle Canarie, che appartengono alla forma occidentale di- stinta come C. murinus Brehmorum. Tutti gli esemplari ita- liani, ripeto, appartengono a questa forma, la oscura; ma dinnanzi al caso presentatoci dall' individuo intermediario da Madeira, esiterei nel ritenere distinta la forma scura, non più esclusivamente occidentale.

SIT*. CypselUS aflìnis, J. E. Gray e Hardw. Rondone culbianco.

Rondone indiano {Aut. Ital.).

Sinora questa specie diminutiva e ben distinta sarebbe stata presa soltanto due volte in Italia : 1°, a Genova il 14 mag- gio 1890, un esemplare ucciso sul molo Lucedio dal signor S. Queirolo, conservato nella sua raccolta privata (Cfr. Sal- vADORi in Ann. Mus. Civ. Stor. Nat. Genova, XXIX, p. 549. GiGLiOLi, Primo Resoconto dei risultati della inchiesta orni- tologica in Italia, III, p. 504. Firenze, 1891) e attualmente,

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mi dicono, in possesso del conte B-aggio ; 2°, a Roma il 6 lu- glio 1890, un maschio adulto, donatomi poi dal marchese ir. IT. Spinola {Coli. ital. Ucc. n. 3240) ; questo esemplare sarebbe, dicesi, alquanto più piccolo di quello preso a Genova, ma non ho avuto occasione di confrontarli.

È probabile che questi due uccelli venissero dalla Tuni- sia, e debbo avvertire che i Rondoni culbianchi da quella regione souo stati distinti col nome di C. Koenigi (Reichenow, Orn. MB. II, p. 192, 1894) ; non pare però per ragioni molto valide, giacché Hartert, tanto propenso alle suddivisioni, si astenne dal considerarli distinti iCat. Birds B. M. XVI, p. 455); più tardi però [Ibis, 1896, p. 367) egli dice che somigliano al C. galilejensis di Antinori, e che potrebbero al più essere ritenuti formanti, come quest' ultimo, una sottospecie e detti perciò C. affinis Koenigi. Io non ho i materiali per discutere o criticare queste minuzie, ma un confronto fatto con due esemplari dell' C. affinis tipico da S. Thomé e da Khandalla e due esemplari del C. affinis galilejensis, da Gerusalemme e da Ain Fara gentilmente inviatemi in comunicazione da Tring mostra che, per avere la testa più chiara nella regione frontale, il mio esemplare da Roma appartiene alla forma detta C. affinis galilejensis. Del resto, ripeto, la diffe- renza non è davvero gran cosa ; potrei anzi dire che l'esem- plare romano è quasi intermediario tra le due pretese forme so- pra citate e non credo davvero che si possa aggiungerne una terza, che sarebbe poi quella tunisina ossia il C. affinis Koenigi!

Il C. affinis vive in quasi tutta l' Africa, nell' Asia occi- dentale (Palestina;, in tutta l'India e a Ceilan. Pare essere specie non migrante in alcuni luoghi, ma nella Tunisia il Whitaker ha constatato che è estiva.

S18. Cypselus Melba (Linn.)

Rondone alpino.

Rondone dello Stretto di Gibilterra, Rondone di mare. Rondone alpino, Rondone bianco {Aut. Ital.) Re d'i pivi.

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Pivi d'ie roche, Roundouloun (Piem.) Pivi de montagne (Aosta) Roundon docué (Alba) Rondulun at montagna {Vigezzo) Pivi di baus, Rondón marin, Rondon gianco, Rondon bianc (Basso Pieni.) Rondon d' riva (ì'arzi) Pivi, Piv, Roundoùlon d'montagna. Pivi (Ossola) Rondon gross, Darden de montagna (Lomb.) Rondon de lagh (Berg.) Rondù bianch (Bresc.) Rundon de munt, Ron- don bianch (Vali.) Rondón màren {Parm.) Rundon marèn (Mod.) Rundon d'mar (App. Mod.) Rundon d'mer, Arcón, Rundon maren (Boi.) Rundon dalla panza bianca (Ravenna) Rondon de Cipro, Sbiro, Rondón bianco, Ron- dón foresto (Ven.) Rondon marin, Rondon de montagna (Veron.) Róndol grand (Bell.) Zèzla bianca, Zeslon bianc (Roveret.) Sestón [Trento^ Valsug.) Farcólò (Val di Ledro) Sbir, Sbirri de croz (Riva) Bir de montagna (Tres) Róndol dal sass (Fassa) Rondon bianco, Rondon marin (Padova, Rovigo) Róndol de montagna (Cadore) Rondón o Rondolón de zhima (Feltre) Kosir grlas, Kosir planinski (Dalm.) Barbeirou piec bianc (Nizz.) Dardao da pausa glauca (Savona) Rondon (Arenzano) Rundùn (Gen.) Rondone di padule (Pis.) Rondone grosso. Ron- done bianco (Bient., Marche) Rondone di mare (Fior.) Rondone (Sarteano, I. di Giglio) Rondone reale (Elba) Rondone marino (Grosseto, Garfagnana, Roma, Ancona) Petto bianco, Pietto ianco, Rondinone pietto janco (Nap.) Rinninessa (Bari) Rendune de mare (Lecce, Otranto) Rinninune, Pettujancu (Rossano, Cosenza) Rinninuni i muntagna (Catanzaro) Rinninuni pettujancu, Rinninuni imperiali (Sicil. Girg.) Pettujancu (Cai.) Rindinuni, Rin- ninuni amiricanu, Rinninuni di livanti (Mess.) Rinninuni di lu piettu jancu (Modica) Rinninuni di rocca (Castrog.) Rinninuni di passa (Castelb.) Cirricciacheti, Cirricchia- poli (Sirac.) Paparottu panzabianca, Barzia, Varzia, Yar-

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zioni, Rundoiii bianca, Varzia de monti (Sard.) Sbirrotto {Carloforte^ Sarei.) Rundun zakku baida, B-undun ta zaccu baida [Malt.).

Questa grossa e bella specie, la maggiore del genere, è estiva e di doppio passo regolare in Italia ; da noi però ni- difica, per quanto mi risulta, ben di rado nei campanili delle città e villaggi pedemontani ; forma colonie sulle alte mon- tagne e più specialmente lungo la catena Alpina^ ove alberga nei crepacci delle roccie sin oltre i 2000 metri, ma è localiz- zata ; si stabilisce anche nelle nostre isole e non solo sulle vette maggiori, ma anche in luoghi rocciosi e precipitosi sulla costiera a picco sopra il mare ; vidi una tal colonia in una rupe sopra il cosi detto « lago di soda » nell' isola di Pan- tellaria nell'agosto 1890. Giunge da marzo a maggio e parte o ripassa tra il luglio e l'ottobre ; il dott. Cannaviello comu- nica il caso di un'esemplare di questa specie ucciso a Resina (Napoli) il 2 febbraio 1898. Io conservo un maschio adulto ucciso in un branchetto a Voltaggio (Alessandria) il 28 ot- tobre 1885, favoritomi dal dott. N. Camusso, ed una femmina uccilsa alla Marsigliana (Grosseto) dal compianto mio amico Ulisse Cantagalli il 27 marzo 1898.

Il C. Meìha trovasi durante la buona stagione nell' Eu- ropa meridionale e centrale (Svizzera) ; nell'Africa N. 0., ed attraverso l'Asia centrale. Sverna in Africa, nell'India e nel- l'Indo-cina. È stata distinta come sottospecie, C. Meìba afri- camis (Temm.) un Rondone molto simile, ma alquanto più piccolo, che sarebbe residente nelle montagne dell'Africa, dallo Scioa al Capo.

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CAJPFilMUJLGIDu^

(Nottoloni)

S19. Caprimulgus europaeus. Lina, (ex Bell.) Nottolone.

Nottola, Nottolone, Succiacapre, Caprimulgo, Calcabotto, Boccalone (Aut. Ital.) Carcababi, Scanababi, Barassa, An- goujavent (Piem.) Squarata {Vere.) Volababi, Carca- teppe [Cuneo) Carcababi, Carcabaggio, Carcabagg, Scara- baggio (Basso Piem.) Carcaciatri, Neuciola, Nociola (Nov.)

Tetavac (Vigezzo) Tetta vacc, Nocciola (Ossola) Boc- casc, Piacquaran, Piaccherott, Scarpasciatt, Scalcasciatt, Spiat- terlàn (Lomb.) Piacaràn (Mil.) Tetta vacch, Tettacrav, Bec- caseli (Pav.) Tetta vach, Carotola (Valt.) Faidàss, Téta- àche (Bresc.) Squartasatt (Berg.) Boucassa (Cremori.)

Tetta vacche (Mantov.) Buccassa (Varzi) Favàlli (Piac.) Fadàbi (Parm.) Fadapi, Fiadabi, Fiadàbel, Fia- dàbech, Ingojavent, Gallinazza, Gallena matta, Baucina, Buazza, Tettavach (Mod.) Findàp (Sassuolo) Fiallàp, Succiavacc (Vignale) Uslaz neigher (Mirancl.) Fanale (Fiumalbo) Fiadabi, Fiadaver [PavuUo) Fialapp, Sfia- làpp, Calcabót, Guardanót, Tettavach (Boi.) Fialapp (Ver- gato) — Covaterra, Buccazza (Romg.) Bucas (Cesena, Forlì)

Bucazza (Ravenn.) Pocciacapre, Covaterra, Boccaccia Boccalarga (Marche) Squarcio (Ancona) Bocaza, Bocàè, Tetavache, Ciuciavache, Tetacavj'e, Coróspo, Latacavre (Yen.)

Latticapra, Tetavache, Bocaza (Veron.) Lattacavre (Pass.)

Bo9hass Bochias, Bogass (Friuli) Latacavre, Tetacavre (Roveret.) Tetacaure (Treni.) Tetavache, Tetacavre (Val- sug.) Alocco, Bocassa (Tesino) Tettacavri (Val di Ledro)

299

■? Lateina (Rendena) Lataciàure [Val di Non) Lata- cabre, Lutercago (Terragnolo) Ciucia cavre {Primiero) Ciucia càvere (Folgaria) Monzi caure {Fondo) Teta- vace {Cles) Tettavacce {Cadore) Bocàza, Tetavache {Padova, Rovigo) Bocca in cao {Istria) Kozodoj, Leganj, Sisavac {Dalm.) Tartarassa {Nizz.) Carcabaggiu {Aren- zana) Carcabaggi, Tetacrave {Gen.) Tettavache (Spezia)

Nottolone, Boccalone, Calcabotto, Stiaccione, Succiacapre, Fottivento {Fior.) Ingoiavento {Fiesole) Funaro {Pistoia)

Nottolo {Pis.) Nottola {Pisa, Fucecchio) Piattaione {Sen.) Cova-in-terra {Casentino) Piattone {Valdich.) Nottolaccio (Sesto fiorent.) Merdajolo (*S'. Gimignano) Cal- cabodda {Lucca) Voi di notte {Garf.) Nòttolo {Elba) Dormiglione (/. di Giglio) Buccaccio {Corsica) Succia- latte {Rieti) Piattaione (Viterbo) Piattaglione^, Porta- quaglie, Boccaccio, Covaterra, Succhiacapre {Roma) Chiatta, Covaterra {Umbria) Zinnavacche, Boccalattaro, Dermi, 'Ngannapastore, Cordaro, Cordaru, Ingannapastore {Nap., Calabr.) Vivicrapio {basso Garigliano) Guattascio {Capri)

'Ngannapastore {Bari) Suonnu, Dèrmi, Duormi {Lecce, Otranto) Guardalepre {Foggia) Cordaru {Rossatio, Co- senza) — Cordaru, Pappamuschi {Catanzaro) 'Nganna foddi 0 fuoddi {Sicil.) Gaddufoddi {Cat.) Curdàru {Cat.,Mess., Modica, Castelb.) Tudù {Polizzi) Passalitortu, Succia- crabas, Diego de la noce, Avis de las noces, Passiritrotta {Sard.) Bukraik^ Bu-karrak {Mali.).

Specie estiva generalmente sparsa e comune in Italia, ma che non può dirsi abbondante, eccetto talvolta durante il passo; e allora si vedono spesso in gran numero. Del resto le sue abitudini assolutamente crepuscolari e notturne la ren- dono naturalmente poco cospicua. Giunge da noi in aprile- maggio e ci lascia in settembre-ottobre. Nelle provincie cen- trali e meridionali sono stati veduti e presi individui ritardatari in novembre ed anco in dicembre, e nel novembre 1902 ne

300

trovò due il Martorelli sul mercato di Milano ; ma ciò non significa che il Nottolone sverni in Italia e le asserzioni in tale senso vanno accolte con riserva ; abbiamo poi un caso, segnalato dall' amico mio marchese Armando Lucifero, della cattura di un'esemplare di questa specie a Cotrone nel feb- braio ; era evidentemente un' individuo smarrito.

È cosa nota come questa specie, indipendentemente dal- l'età e dal sesso, varia individualmente non solo nelle tinte ora fosche ora chiare del piumaggio-, ma anche nelle dimen- sioni ; alcuni Ornitologi hanno creduto perciò di poter di- stinguere nel C. europceus degli Autori varie forme subspeci- fiche, e Hartert (" Ibis, ,, 1896, p. 370) ha dato corpo a tali tendenze colla proposta di distinguere un C. europceus meridioìialis, sotto-specie basata su individui più scuri e più piccoli, provenienti, pare, sempre dall'Africa settentrionale. Altri poi sono andati oltre ed hanno voluto riconoscere come specificamente distinta un C. meridioìialis del mezzodì dell'Europa. Ora tra esemplari italiani oltre ai tipici C. eu- ropceus si trovano facilmente individui i quali presentano alcuni dei caratteri del cosidetto C. europcmis meridionalis, ma non pare i caratteri completi ; in ogni modo Hartert dopo aver esaminato accuratamente la bella serie nella Collezione italiana, ebbe a dichiarare che non crede che la forma me- ridionale piccola e scura da lui distinta si trovi in Italia. A tale proposito debbo notare che il mio amico Whitaker co- scienzioso ed accurato osservatore, che ebbe larga esperienza di questa specie, non seppe trovare alcuna differenza tra gli esemplari raccolti nella Tunisia e quelli presi in Italia (Cfr. Birds of Tunisia^ II, p, ^5).

Il C. europct'us è sparso in gran parte dell'Europa e nel- l'Asia occidentale essendo estivo anche nell'N. 0. dell'Africa ; sverna nell'Africa australe.

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3SO. Caprimulgus aegyptius, Licht. Nottolone del deserto.

Succiacapre isabellino, Succiacapre algerino {Aut. Ital.).

A quanto già scrissi intorno a questa specie, di rara ed accidentale comparsa in Italia {Avif. Bai. 1886, p. 197. Avif. Ital. 1889, p. 330), non ho da aggiungere che la no- tizia di una nuova cattura, avvenuta nei pressi di Palermo il 23 aprile 1899; l'esemplare è una femmina e si conserva nella collezione dell' amico mio cav. J. I. S. Whitaker a Malfitano. Sarebbei'o dunque sei gli esemplari di questa spe- cie sinora registrati dalla regione italica, tre a Malta e tre in Sicilia ; ma di uno di questi, non conservato, le notizie sono alquanto incerte.

Il C. cegyptius vive nell'Africa e nell'Asia centrale, com- presi l'Afghanistan ed il Balucistan. Nella Tunisia, ove si trova al S. dell'Atlante, risulta essere dalle osservazioni del "Whitaker specie estiva. Anche il C. oegyptius varia nella co- lorazione, gli esemplari più bigi sono stati distinti come ti- pici, mentre quelli più isabellino-rossicci ebbero i nomi di 0. isahellinus, Temm. e C. oegijptius 'saharce, Erlanger; le due forme trovansi in Egitto, mentre la seconda sarebbe quella dell'Africa N. 0. per parte mia non vedo alcuna valida ra- gione per separarle, e dirò soltanto che i nostri esemplari non sono distinguibili da quelli tunisini, come era da aspet- tarsi.

3S1. Caprimulgus ruficollis, Temm. Nottolone a collare rosso.

Succiacapre dal collo rosso (Aut. Ital.).

Ai due esemplari di questa bella e per noi rarissima specie, catturati a Malta e già da me menzionati {Avif. Ital. 1886, p. 197), debbo aggiungere ora un terzo individuo, una

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femmina presa a Trapani il 3 giugno 1898; si conserva nel Museo Zoologico della E.. Università di Palermo, ma io non ho avuto occasione di vederla.

Il C. ruficollis abita il S. 0. dell' Europa (penisola Ibe- rica) e l'Africa N. 0. e potrebbe fare comparse più frequenti da noi. In Tunisia e nell'Algeria, ove è comune e nidifi- cante, varia notevolmente nelle tinte del piumaggio; ho ve- duto esemplari quasi isabellini ; anzi la forma più chiara della Tunisia e dell'Algeria (al Marocco vivrebbe quella nor- male e più scura) che sembra essere localmente costante, è stata subspecificamente distinta da Erlanger col nome di €. ruficollis dfisertorum.

SSS. Caprimulgus asiaticus, Lath. Nottolone asiatico.

Non ho nulla da aggiungere o da modificare a quanto ho già detto intorno alla presunta cattura di un' esemplare di questa specie nei pressi di Genova {Avif. Ital. 1886, p. 198. Avif. Ital. 1889, p. 331).

Il C. asiaticus, in senso stretto, abita l' India, Ceilan e la Birmania ; ma considerandolo in senso lato, cioè unendovi il C. tamaricis e, naturalmente, il C. nubicus, affinissimi certo, il suo «habitat» si estenderebbe all'Asia minore ed all'Africa N. E. Nel caso che le due forme ora citate si considerassero mere sottospecie del C. asiaticus tipico, questo nome avrebbe sempre la priorità.

303

SAUROGNATHiE

PICI

(Picchi)

SS3. Dryocopus martius (Linn.) Picchio nero.

Picchio nero, Picchio corvo {Aut. Ital.) Pieuq uer, Pie noir {Aosta) Pich nejar (Vigezzo) Pich negar, Pich d' montagna (Ossola) Pie neir, Pie d'mountagna {Pierri.) Pie berta (Saluzzo) Picasch negher (Lomb.) Pieaseh {Como) Picon negher, Picasc o Pigaz de peghera (Valt.)

Becasòk negher {Bresc.) Picoz negher {Mod.) Pec neigher {Boi.) Plécch negar {Ravenna) Spigozo de monte {Ven.) Pigozzo nero {Veron.) Picc, Picc neri {Friuli)

Pigót negro {Bell.) Pigòz grand, Pigozzóm, Pigoz ne- gro {Roveret.) Pigoz negro, Beccazocchi nero {Trento) Pigozzo, Spigozzo de mont (Valsug.) Picciacióeh {Rendena)

Beeealegn [Val di Ledro) Beccazoeh {Riva) Becca- cioch negro {Bleggio) Bechel {Mezzolomh.) Kóletrà, Pe- kzók {Luserna) Pizzalegn {Male) Pick neigher {Fassa)

Pècar negro {Terragnolo) Beealegnon {Primiero)

304

Kolkrà (Sette Comuni) Beccalegn negro, Pigot moro (Ca- dore) — Beccalegnón, Pigozhon, Pigozh negro [Feltre) Tue crni (Daini.) Pie de moimtagna (Xizz.) Picunzo neigro (Gen.) Pizziferru, Picuni (Catanzaro) Colajàp- picu (Calab. ult.) Pizzica ferru niuru (Sicil.) Pizzica ferru nini (^fess.).

Sedentario, ma poco frequente lungo tutta la catena Al- pina; e così sul massiccio estremo dell'Appennino, nella Sila, Calabria, donde ebbi parecchi esemplari in carne; ne con- servo uno da Cropalati (Cosenza), è una femmina adulta e fu uccisa il 19 aprile 1895. Non ho potuto avere vedere alcun esemplare dalla Sicilia e suppongo sia scomparso da queir isola insieme coi boschi di alto fusto fi).

Ove per mia esperienza questa specie è più abbondante è sulle Alpi di Ossola, ove però ci dice il Bazetta tende a diminuire col progressivo diboscamento; è però tuttora ab- bastanza comune nei boschi di faggio della Valle Vigezzo, di Trontano, delle valli Anzasca ed Antrona, nonché nelle pinete di Trasquera e di Val Form azza.

E interessante il fatto che fino alla prima muta i gio- vani hanno l' iride scura e diventa bianca-giallognola o bianca negli adulti. Confesso che sono un po' scettico sulla presunta cattura di esemplari di questa specie in località lontane dalla catena delle Alpi e dell'alto Appennino meridionale; e dico ciò specialmente a riguardo dell' Appennino parmense, mo- denese, bolognese e toscano; ma debbo ricordare che Doder- lein, Carruccio e Picaglia la citano dagli alti monti dell'Emi- lia. Recentemente il dott. Nicola De Leone (Ricerche ornitO' logicìie nel bacino del Salino, p. 7. Teramo, 1906) asserisce che il Picchio nero è stato ucciso sugli alti monti dell'Abruzzo.

(1) Il dott. G. Zodda cita è vero un'esemplare nella collezione privata del mio amico A. Pistone a Messina, come preso nel Messi- nese ; ma io non ne vidi quando visitili quella raccolta interessante, Fottimo Pistone, strenuo mio collaboratore nella inchiesta ornitolo- gica, me ne fece mai parola (Cf. « Avicnla », VI. p. 101. Skna, 1W2).

305

Aggiungo che il Martorelli ne ebbe uno a Milano, prove- niente da Foggia e possibilmente, in origine, egli crede, dal Gargano.

Il D. martius è generalmente sparso attraverso la Re- gione Eurasica, dalla Spagna (Pirenei) al Giappone (Yezo).

S24. Picus major, Linn. ex Willugh. Picchio maggiore.

Picchio vario maggiore, Picchio sarto maggiore, Picchio rosso maggiore, Culorosso {Aut. Ital.) Pie, Pie gai, Pie dal cui rouss (Piem.) Pich marchés {Scduzzo) Pich pcit (Alba) Picunsin, Picunzètt, Picons rouss^ Pico ross (Basso Pierri.) Pich russ {S'igezzó) Pich roùss, Piccasc, Cul- roùss, Pich cui roùss {Ossola) Picardóla [Cuneo) Pie, Picasch, Picasch del co ross, Picozz, Foralegn, Beccazocch, Becasoch, Picoss, Picheuss {Lomb.) Picalegn, Picot ross (Berg.) Picozz ross [Como) Picasc o Pi gaz de peghera iValt.) Becasók negher (Bresc.) Picch iOremon.) Pi- goz negar [Mani.) Pigheuss neighaer e bianc {Varzi) Pigheuzz {Piac.) Pigazzen'na (Parm.) Pighetta, Piga- rella, Pigoz testa rossa, Beretta rossa, Braga rossa [Mod.) Pig {Montese) Pigh [Zocca) Pigon {Pavidlo) Pece cardinal, Péc gardlèin {Boi.) Plècch ross {Ravenna) Pic- chio, Picchio montanaro {Marche) Picchio cardinale [Si- nig.) Picchio muratore {Urbino) Picchio caca-fuoco {Romg.) Pico, Pigozzo nero, Pigozzo rosso ( Veron.) Bat- tilegno ( Few.) Becarame, Spigozo {Bass.) Pigosso {Po- lesine) — Picc, Picc de corone [Friuli) Beccazocco [Istria) Tue, Diteo {Dalm.) Pigòt todesch [Bell.) Becazóche [Roceref.) Beccazocchi ross Clrent.) Pigoz o Pigozzo rosso iValsug.) Beccacióch, Battilègn, Beccarami [Giudi- carie) Pècar ross {Terragnolo) Fich {Fassa) Becca- legn ross, Pigòt {Cadore) Pigoséta {Padov.) Pie, Pie queu

20.

306

rougie (Niz.) Piunzo (Savon.) Picuuzo, Picco (Gen.) Picounsin (Voltaggio) Picùn, Picazo (Spezia) Picchio rosso [Pisa, Lucca) Picchiaccio (Garf.) Picchio sarto, Picchio rosso, Culo rosso (Fior.) Picchio mezzano (Sen.) Picchio rosso (Casent.) Picchio cavallo, Picchio rosso grosso (Val dich.) Picchiu (Umbria, Corsica, Rieti) Picchio rosso mag- giore, Picchio cardinale maggiore (Roma) Culorosso, Pic- chio focaro ( Viterbo) Becco de fierro, Tarzopica, Cacafuoco, Fuocu 'n culo [Nap.) Fresone monaciello iCMpri) Pic- cone (Abruzzo) Piddito (Bari) Picunéri (Rossano, Co- senza) — Picùni, Picunè, Gadduzzu di muntagna, Gadduzzeddu i muntagne (Caìabr.) Picco, Colajàppicco (Aspromonte^ Lingua lunga di turdi, Carpenteria Pizzicaferru russu, Appizzaférru, Lingualónga pizzulazuccù (Sicil.) Pizzica- ferru, Carpinteri (Me^s.) Pizzulia zucchi rwssw. (Castelb.) Percia varrili (Madonìe) Serra chiavi (PoUzzi) Lingua longa cu lu pinnacchieddu russu (Pai.) Picchiaroni, Bic- calinna, Toccadorza, Papaformigas (Sard.).

Sedentario e comune in tutta Italia e nelle sue isole, eccetto Malta (pour cause) ; pare essere erratico, fors' anche parzialmente migrante, in qualche provincia nella stagione fredda. Questa specie ed i suoi affini sono per noi i Picchi tipici e meglio noti, onde ho preferito di non adottare il termine generico Dendrocopus e di conservare per essi quello originale, che i più, semplicemente perchè è posto primo nel Systema Katurae di Linneo, sogliono conservare per il Pic- chio nero ed i suoi affini.

Da noi il P. major presenta spesso delle variazioni in- dividuali nelle parti chiare che' lo sono più o meno, in modo che dal bianco quasi puro si giunge ad un bruno abbastanza deciso. Gli individui colle parti inferiori brune sembrano essere la regola in Sardegna, ma non mancano simili esem- plari sul nostro continente e ne conservo nella Collezione italiane da Genova, da Firenze e da Rovereto ; il color quasi nocciola si estende pure alle macchie sulle gote ed a quelle

307 --

sui lati del collo e sulle scapolari. Il conte Arrigoni {Atl. Orn. II, p. 76, 1902) ha creduto su ciò di poter separare la forma, che egli ritenne esclusivamente sarda, come sottospe- cie distinta, per la quale propose il nome di D. major Har- terti; ma non credo che esistano gli estremi per ciò. Ho pur notato in alcuni individui nostrali di questo Picchio dif- ferenze lievi nelle dimensioni del becco e nella lunghezza dell'ala, ma sono ben poca cosa, meri caratteri individuali ; non di rado vedonsene colle parti nere sbiadite e divenute brune. Il Martorelli ne uccise uno giovane presso Borgo - franco d' Ivrea nel settembre 1900, notevole per avere una fascia toracica rosso-scarlatto, carattere spiccato di alcune forme africane ed asiatiche; rassomigliava marcatamente al P. Cabanisi Malh. della Cina.

Il P. major sarebbe distribuito attraverso la Regione Eurasica, dalle isole Britanniche alla Corea; ma lungo vasta distesa viene a contatto con alcune forme afifinissime, forse mere sottospecie, come sarebbero il P. canarieìisis, Koe- nig (assai simile ai nostri esemplari con parti inferiori scure) delle isole Canarie, ed il P. cissa, Pali, del N. E. della Russia e dell'Asia boreale ; per non menzionare altre meglio staccate.

2S5. Pieus leuconotus, Bechst. Picchio a dorso bianco.

Confermo che questa specie fa soltanto rarissime com- parse in Italia, e per mia esperienza personale io non avrei nulla da aggiungere a quanto scrissi in proposito nella mia Avifauna Italica del 1886 (p. 201) e in quella del 1889 (p. 335). Pare che l'esemplare conservato nel Museo Civico di Rovereto venisse ucciso lungo il Sarca nel 1861 ; onde gli esemplari di questo Picchio presi entro la regione italica sarebbero quattro: due nel Genovesato, uno nel Senese ed uno nel Trentino.

Il P. leuconotus abita la zona boreale ed in parte la cen- trale della Regione Eurasica, dalla Svezia alla Corea; sa-

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rebbero mere sottospecie sue il P. cirris, Pali, degli Urali e della Siberia, e, pare, il P. siibcirns Stejn, (che a me sem- bra più staccata) dell' isola di Yezo. Osservo però che il Hargitt che così le qualifica (Caf. Birch B. M. XYIII, p. 271) considera pure mera sottospecie del P. leuconotus la forma seguente, P. Lilfordi^ Sharpe e Dress., che io opino essere specificamente distinta.

SS6, Ficus Lilfordi, Sharpe e Dresser. Picchio dalmatico.

Picchio dalmatico, Picchio di Lilford {Aut. Ital.) Tue, Diteo, Diteo sargast {Daini.).

Questa bellissima specie giunge senza dubbio più fre- quentemente da noi che non quella precedente, ma è sempre un' uccello raro in Italia e di comparsa accidentale. Capita sempre nell' autunno e nell' inverno, onde pare sia specie parzialmente migrante. Alle nove catture già da me registrate avvenute in Italia ne aggiungo ora una decima, ed è una femmina adulta uccisa a Montalcino (Siena) 16 ottobre 1890 iCoìì. ital. Ucc. n. 1890) ; Arrigoni ne aggiunge un'undecima avvenuta ad Ardea (Roma), maschio colto nell'ottobre 1902, ora nella collezione Chigi (Man. orn. ital. p. 113). E note- vole come la Liguria e la Toscana siano le due regioni ove più spesso è stata presa.

Il P. Lilf'ordi vive nel S. E. dell' Europa e nell' Asia Minore. Il Martorelli è tra coloro che lo considerano mera razza meridionale del P. leuconotus, al quale è certamente molto affine.

SST*. F*icus medius, Limi.

Picchio mezzano.

Picchio vario, Picchio sarto mezzano, Picchio rosso mez- zano {Aut. Ital.) Pich {Piem.) Pich pcit, Picunsin, Pi-

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cunzin {Basso Piem.) Pie ros cito, Pichet fiora, Pigazet (N'ov.) Beccazocch, Pich o Picozz mezzan (Lomb.) Pi- gascieu, Picaschett, Picaschett rosso {Como} Becasok {Bresc.)

Pighetta, Pighetta mzana {Mod.) Piciàt {Boi.) Plècch pznen {Ravenna) Spigozo macia, Pico rosso {Ven.) Pico mezzan {Friuli) Beccazóch, Pigóz, Pigóz mezàn {Treni.)

Pigozzo de la testa rossa {Veron.) Beccalegn {Cadore)

Beccalegn, Beccazhóch, Pigozh, Pigozhet {Feltre) Pigo- séla {Padova) Pigossetto {Rovigo) Tue, Diteo (Dalm.)

Pie {Nizz.) Picunzetto, Piunzetto {Savona) Picunzo {Gen.) Pizaformighe {Sarzana) Picchio rosso mezzano^ Picchio sarto {Jose.) Picchio rosso piccolo {Pisa, Lucca, Valdich.) Picchio arancino {Casentino) Picchio cardi- nale {Maremma, Roma) Piccone {Abì'uzzo) Picùni {Ca- tanzaro) — Pizzica ferra testa russa {Sicil.) Pizzica ferru nieu {Mess.) Pizzulia zuechi russa {Castelb.) Lingua- lónga di turdi {Cat.).

Confermo la relativa scarsità di questo Picchio in Italia, ove è però specie sedentaria generalmente sparsa ; pare es- sere più frequente nelle nostre provincie centrali. Si trova non comune in Sicilia, ma sembra mancare affatto in Corsica e nella Sardegna. Durante 1' inverno diventa erratico, o forse scende dai monti al piano. Non di rado da noi è stato con- fuso eoi giovani del P. major, nei quali il vertice è tutto rosso.

Il P. medius si trova in quasi tutta l'Europa e giunge al Caucaso ; nell'Asia Minore e nella Persia sarebbe sostituito dall' af&nissimo P. sancti-joliannìs, Blanf. È stato notato dal Martorelli {Gli uccelli d'Italia, p. 474) che gli esemplari ita- liani sono più intensamente colorati, generalmente, di quelli d'oltr'Alpe; io pure ho notato ciò e cito in riguardo un'esem- plare maschio adulto da Spoleto, 22 dicembre 1877 {Coli. ital. Ucc. 789), ma non è un fatto costante, mentre lo sarebbe senza però giungere al grado della tavola recentemente pub- blicata dall'ottimo Eeiser {Orn. Balcanica III, Greichenland,

310

p. 302, taf. II, Wien, 1905) nel caso del citato P. sancti- johanni-i, il quale anche a me sembra essere tutto al più una sottospecie del nostro P. med'ws. Queste due forme vennero genericamente separate dai loro affini col termine Dendrocoptes, a mio parere per ragioni insufficienti.

228. Ficus minor, Linn. ex Gesn. Picchio minore.

Picchio vario minore, Picchio rosso minore, Picchio sarto minore. Picchio piccolo {Aut. Hai.) Pich pcit, Picunsin, Picounsin, Picunzin {Basso Pieni.) Pichét d' mountagna (Cuneo) Pichin iVigezzo) Piccascin d'montagna, Picca- scett (Ossola) Pie ros cito, Pichet fiora, Pigazet [Nov.) Picozzin, Picozzet del co ross {Lomh.) Picasceu {Como) Pigazzin, Picasceu Picozel ( Vali.) Pipio {Bresc.) Picous- sin {Pavia) Picch (Cremon.) Pigozzina (Mani.) Pi- coussèn (Varzi) Pighetta pezenèna, Pigarlèna {Mod.) Pigazzàta (Sassuolo) Piciàt, Sterz (Boi.) Plecch pécol o pznen (Ravenna) Picheto, Spigozeto ( Ven.) Pigozzeto ( Veron.) Picc pizzul. Picc piciul (Friuli) Pigozét, Pi- gozétta, Spizzétto (Treni.) Beccalegn (Cadore) Becca- lègn, Beccazhóc, Pigozh, Pigozhét (Feltre) Pigoséto (Pa- dova) — Pigossetto, Pigossin (Rovigo) Diteo mali, Mravinjàk iJJalm.) Pie variat (Nizz.) Pionzetta (Altare) Picun- zetto, Piunzetto (Savona) Picunzin (Gen.) Pizaformighe (Sarzana) Picchiarino, Picchio minore, Picchio piccolo (Tose.)

Picchio rosso piccolo (Pisa, Lucca, Valdich.) Picchio rosso piccolo, Picchio arancino (Casent.) Picchio piccolo (Marche)

Picchietto cardinale, Picchio cardinale minore (Roma) Pizzica ferru niccu (Sicil.) Lingualónga cu la testa russa (Cat.) Percia varrili niccu (Mess.) Bicca-linna (Sard.).

Sparso in tutta Italia, ma non ovunque comune; è spe- cie sedentaria per noi, ma diventa erratica durante la sta-

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gione fredda ; è sedentario, ma scarso in Sicilia ed in Sarde- gna, non è stato citato dalla Corsica. Da quanto a me risulta questo Picchio sarebbe più abbondante nelle nostre provincia settentrionali. È meno variabile delle specie congeneri.

Il P. minor è sparso attraverso tutta la Regione Eura- sica, dalle isole Britanniche al Giappone fYezo), dalla Scan- dinavia alle Azzorre ed all'Algeria e Tunisia. Dai Monti Urali attraverso la Siberia sino all' isola di Bering viene a contatto con una specie distinta, ma affine (alcuni la ritengono mera sottospecie), la P. pipra, Pali. E cosi nel Caucaso col P. qua- drifasciatus, Radde e nell'Asia Minore col P. Danfordi, Harg.

SS9. Picoides tridactylus (Linu.) Picchio a tre dita.

Picchio a tre dita. Picchio tridattilo {Aut. Rai.).

Questa specie è assai scarsa da noi e confinata assoluta- mente alle Alpi, ove è pure localizzata; è certamente meno scarsa nelle Alpi Venete. Talvolta in modo affatto acciden- tale pare che scenda al piano nei grandi freddi, e questo sarebbe il caso dell'esemplare citato dall' Arrigoni preso nei pressi di Padova nel 1873 ; io non ne conosco altri. Sarebbe specie sedentaria nelle alte foreste alpine di Conifere sul ver- sante italico, ma su ciò mancano dati precisi; diventa alquanto erratico nell' inverno.

Il P. tridactylus sarebbe sparso attraverso le parti con- tinentali centrali e boreali della Regione Eurasica dalla Scan- dinavia alla Mongolia, in Europa da Archangelsk sino alle Alpi ; ma recentemente a cagione di variazioni locali nelle proporzioni del bianco e del nero nel piumaggio è stato di- viso in varie forme di grado subspecifico, cosi il nostro P. tridactylus e quello della Svizzera e dell' Europa media, più nero di quello dell' Europa boreale, venne distinto col nome di P. tridactylus alpinus (Brehm); forma però non ricono- sci u a dall'Hargitt iCat. PÀrds B. M. XVIII, p. 275, 1890)-

312

Nella Siberia settentrionale poi vi sarebbe la forma molto affine che ebbe il nome di P. crissoleucus, Bp. Nell'America boreale vivono almeno quattro forme affini, ma specificamente diverse da quelle Eurasiane ; ben distinto è poi il P. fuiìehris, Verr. di Moupin, e dall'alta regione montuosa della Cina N. 0.

230. G-ecinus viridis (Linn. ex Gesn.) Picchio verde.

Pich vert, Picas?, Pich réal, Pich marcLes, Picrelàs {Piem.)

Pieuq vert, Pie vert {Aosta) Piuns galinè [Alba) Picc, Picons, Piconso, Piconso gazanà (Basso Pieni.) Pi- cas, Picatàs {Cuneo) Pich, Piccasc, Pich vert (Ossola, 17- gez.) Picozz verd, Pich gainè, Picasch gainè, Beccasciocch, Beccazocch, Picounsòun verd, Catlinoun, Catlinon, Picozzon, Fourmigoun {Lomh.) Picozz, Picàsc {Como) Picasc, Pi- gazz (Valt.) Pigozz, Becasòk vert {Prese.) Picot' verd {Berg.j Picch, Caterinaza {Cremon.) Pigozz verd {Mani.)

Piceuss, Picousson {Varzi) Catlinon (Piac.) Pigàzz {Parm.) Pigozz, Pigazz {Mod.) Picchia reale {Pievepe- lago) Pigoss {Finale) Pèc veird, Pèc gardlein {Boi.) Pigh gros ( Vergato) Pech vert {Romg.) Plecch verd (Ra- venna) — Picchio cardinale. Picchio verde {Maì'che, Umbria)

Picchio cavallo {Ancona, Rapolano) Picchiu pollastra {Rieti) Pigozzo, Pizzocaro, Pigozzo verde {Veron.) Pi- gozo, Spigozo verde, Spigozo grando ( Ven.) Pico, Pico, Pigót {Bell.) Picc verd, Picott (Friuli) Biccazocco verde (Istria) Diteo zuna {Dalm.) Becazoche verd, Pigòz verd {Roveret.) Pigòz verde (Trento) Pigozzo o Spi- gozzo verde iValsug.) Pigoz (Anaunia) Pizzalègn, Piz- zalèng (Val di Sole) Beccazochi verde (Tesino) Pigoz vert {Male) Beccazoch (Mezzolomh.) Piciaciòch (Tione)

Pick vert (Fassa) Pt'car berd (Terragnolo) Pigoson, Spigozzon (Bass.) Beccalegno o Pigot verd (Cadore)

313

Beccalègn, Beccazhóch, Pigozh verdo {Feltre) Pigosón, Spigosón {Padova) Pigosson, Pigosso o Pigozzo verde {Rovigo) Pie vert {Nizz.) Pionz, Galline {Altare) PicLinsu {Arenzano) Picunzo gallina {Savona) Picunzo verde, Picun vacca {Geìi.) Picconso {Voltaggio) Picùn {Spezia) Picchio grosso, Picchio verde, Picchio gallinaccio {Fior., Casent., Pisa) Picchio galletto (Sen.) Picchio galletto o cavallo {Valdich.) Picchio reale, Picchio polla- stro {Grosseto) Picchio pollastro {Pisa) Picchio galli- naccio {Lucca) Picchiaccio {Garf.) Picchio giallo (Vol- terra) — Picchio verde, Picchio pollastro {Roma) Picchio giallone {Viterbo) Tozzolapica [basso Garigliano) Scassa gallenaro, Tozzopica {Nap.) Gadd di vosco, Piddito {Bari) Formicularu di voscu, Pizzicaferru {Calabr.) Pizziga ferru virdi {Sicil.) Pizzicaferru virdi {Mess.) Pizza ferru o Pizzica ferru virdi [Paler.).

Comune, sparso e sedentario in tutta 1' Italia continen- tale e peninsulare ; sembra scarseggiare nelle nostre provincie meridionali, ma trovasi nella Sicilia. Ebbi in passato alcuni nomi volgari dalla Sardegna attribuiti a questo Picchio e li pubblicai, ma havvi evidentemente errore giacche oramai pare accertato che il G. viridis non si trova in quell' isola. L' ultima volta che andai in Corsica, ottobre 1889, fui assi- curato dal prof. Combe a Corte che il Picchio verde si tro- vava non comune in quei pressi, ma non ne vidi mai e du- bito vi fosse errore nella determinazione (Cf. Giglioli, Primo Resoconto della inchiesta Ornitologica in Italia, II. Avifaune Locali, p. 637. Firenze, 1890). Durante l'autunno e l'inverno il G. viridis diventa erratico, ma non è davvero migrante.

Spesso da noi questa specie presenta variazioni nella intensità delle tinte; ho veduto individui curiosamente sbia- diti {Coli. ital. Ucc. n} 2043, 2958), rari albini, di un giallo canarino, (Coli. ital. Ucc. n. 2076), bellissimi alcuni coi colori intensificati, l'uropigio di un giallo d'oro e tutte le parti verdi dorate {Coli. ital. Ucc. n. 2035).

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Il G. Kiridis vive in tutta Europa sino al 0)0" di Lat. N. circa, nell'Asia Minore e nella Persia ; nella penisola Ibe- rica è rappresentata dall'affine, ma diverso G. Sharpei, Saund. e nell'Africa settentrionale dal pure affine, ma distinto G. Vailìanti (Malh.).

S31 Gecinus canus iF. F. Gmel.) Picchio cenerino.

Picchio verde di Norvegia, Picchio cenericcio (Atit. Ital.) Picott, Picc verd, Picc gris (Friuli) Pigot {Bell.) Beccalegn, Beccazhóch, Pigozh {Feltré) Pi gozzo verde ( Vicenza) Pigosson (Padova) Picc verd (Pontebba) Pigóz verd (Roveret.) Pigòz verde (Trento) Pigozzo, Spigozzo verde (Valsug.) Pizzalègn, Pizzalèng (Val di Sole) Beccazócco verde (Tesino) Pigózzo verde ( Veron.) Pie vert (Nizz.) Picunzo s^nein (Gen.).

Raro da noi e confinato alle Alpi, ove però, sebbene sedentario e nidificante, è tutt'altro che frequente ; sarebbe meno scarso su quelle Venete ; accidentalmente se ne allon- tana e fa rare comparse nel piano nelle provincie subalpine soltanto. Il prof. Picaglia (Ucc. del Modenese^ p. 38. Modena, 1889) ricorda due esemplari come presi nel Modenese, ma erano confusi con quelli del G. ciridis, e non data località. Si asserisce poi che stia diventando più scarso nel- l'area limitata nella quale vive in Italia.

11 G. canus si trova in tutta la zona media e boreale della Kegione Eurasica (al N. delle Alpi in Europa), dalla Norvegia all' isola di Yezo (Giappone) ; più al S. nell' Asia orientale lo sostituisce l'affine G. Guerini (Malh.).

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( Torcicolli)

S3S. lynx Torquilla, Lhm. ex Bell. Torcicollo.

Capotorto, Collotorto, Torcicollo, Tortacollo, Verticollo {Aut. Itaì.) Torsacòl, Stortacol [Piem.^ Ossola) Storsa- cól {Cuneo) Torza col {Aosta) Stortacheul ( Vigezzo) Torsacòl, Stortacol, Tortacol, Pitta formighe {Basso Pierri.) Stortacol, Stortacheul, Beccaformig, Storzacheul {Nov.) Stor- tacoll, Fourmigoun, Mangiaformigh, Beccaformigh, Rarape- ghin {Lomh.) Picasceta {Como) Stortaceli {Valt.) Vaca grossa {Tresenda) Menacó {Bresc. Cremon. Mani.) Becà- formighe {Berg.) Stortacol {Pavia, Varzi) Storsacòl, Stoppa-beùgg {Vigev.) Tortcoll {Piac.) Coltòrt {Parm.) 'Stort-coll {Mod.) Storcicollo [Pievepelago) Coltòrt {Boi. Rav.) Gavitorciola {Vergato) Plitena {Cesena^ Forlì) Cao storto, Colo-storto, Storzicolo, Becaformighe, Formighèr {Ven.) Torzicoll, Storzicol {Veron.) Codatòrcol {Bell.) Furmiar, Cuel Stuart {Friuli) Sigogna, Storzicolo {Polesine)

Formichiere, Calandrili (Istria) Storzicol {Roveret.^ Treni.)

Storcicol {Giudicarie, Val di Ledro) Storticol, Estorzicòl {Riva) Storgicòl {Male) Storzicola {Revo) Storciacòl (Tione) Formighèr {Valsug.) Contorcol {Cadore, Feltre)

Yijoglava {Dalm.) Fourmighié {Nizz.) Torzicollo, Piunzo torsicollo (Savon.) Lengua lunga (Arenzano) Pitta furmigue (Gen.) Formiguìn, Colo-storto (Spezia) Capi- torza {Sarzana) StorgicoUo, Torgicollo, Torcicollo {Pisa) TorgicoUo {Fucecchio, Elba) Capitorsolo (Lucca) Collo-

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torto, Becca-formiche (Grosseto) Girasole, Torcicollo (Fior.)

GiracoUo (/. di Giglio) Capitontova {Garf.) Storci- collo, Collotorto [Sen. Casent.) Picchio lingua lunga, Torci- collo (Marche) CoUutortu (Rieti) Torcicollo (Umbria, Roma) Ciorlui, Storcicollo (Mterbo) Formicòne, Capotor- tiello, Pizzeca formicola (Nap.) Turdulupica Furmicularu [Capri) Pizzua formica (Bari) Torciara (Abruzzo For- michiere, Gallo di selva (Campobasso) Furmicalòra, Furmi- calùru (Terra d'Otranto) Gabbùsa (Rossano, Cosenza) Torcicoddu (Catanzaro) Culerciaru, Furmicularu, Fermicu- laru (Caìabr.) Lingua longa, Furmicularu, Carpinteri (Sicil.)

Caputortu, Furmiculuoru, Lingua longa, Formicularu, Formicaru, (Mess., Castelb., Girg., Modica) Furmiculuni (Girg.) Formiculariu, Furmicariu (Caltag.) Mancia for- miculi, Formicularu cinnirusu, Coddu tuortu (Cat.) Formi- gaiu, Papaformiga, Pappafromigas, Papaformigas (Sard.) Sultan issumien, Bu-lebbiet (Malt.).

II Torcicollo è specie abbastanza frequente in tutta Ita- lia, incluse le isole; è generalmente estivo, ma, in numero diminuito, si trova da noi anche durante l'inverno, nelle Pro- vincie centrali e meridionali e nelle isole, ed io conservo esemplari presi nei pressi di Firenze nel dicembre e nel feb- braio; in Corsica si vede pure durante 1' inverno, così nel Veneto donde (Monselice) il conte Arrigoni me ne inviò uno in carne il 22 dicembre 1887, Ma è certamente assai più abbondante durante l'estate ed alle due epoche del passo, aprile-maggio e settembre-ottobre.

Ho spesso osservato in questa specie notevoli variazioni nella intensità delle tinte, e vedonsi esemplari chiari e scuri dei due sessi e di diversa età.

L'/. Torquilla vive in tutta la Regione Eurasica sino a circa il 02" Lat. N. e sverna nel S. dell'Africa e dell'Asia; in Africa incontra entro i Tropici e al di là, le tre sole spe- cie congeneri che si conoscano.

317

DESMOGNATHiE

COCCYGES

{Cuciui)

S33. Cuculus canorus. Limi. Cùcùlo.

Cuculo comune, Cuculo rugginoso, Cuculo francescano, Cùcùlo, Cuculio, Cùcolo, Cuccuino {Aut. ital.) Cuch, Coù- cou {Piem.) Ciuch {Brà) Cucù {Cuneo) Cu-cu (Os- sola) — Cuccù, Cùcu, Cucù {Basso Piem.) Coucoù {Lomb.) Cùcù, Coucou, Cucol, Cùchett (Valt.) Chòcc, Cok, Cùco {Bresc.) Coch {Berg.) Cucù {Crem.) Cu cu {Mani.)

Coucoù {Pavia, Varzi) Cucch, Cucù {Piac.) Cucù {Parm.) Cucch, Cuccù {Mod.) Còch [Sassuolo) Cu- culio {Pievepelago) Cuc [Finale) Ciò [Reggio) Couch [Boi.) Coch, Cocc {Romg.) Cuch [Vergato) Coch, Cocch {Boi. Raven.) Cuco, Cucù [Ven.) Cuch {Bell.)

Cuce, Cuchusc {Friuli) Cuco, Cucù [Mria] Kuka- vica {Dalm.) Cùco [Roveret.) Cucco [Treni.) Cucù {Giudicarie) Cucò, Cocò [Val di Sole) Chicù {Rendena)

Cucò {Val di Ledro) Cuc {Fassa) Cuccuk [Livinal-

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longo) Click (Badia) Guggo, Kucho [Luserna] Cu- cken {Sette Comuni) Cucco {Cadore, Rovigo) Sigalié {Nizz.) Cucco {Gen.) Cucii, Ciicu {Spezia) Cuculo, Cùcùlo, Cuculio, Cucco {Tose.) Cucu, Cuccù {Lucca) Cucule {Sarteano, S. Gimign.) Cuccule {Siena) Cacculo, Cuccule, Cuccù {Grosseto) Ca-cù (/. di Giglio) Cuce {Corsica) Cocule {Rieti) Cucco, Cuccù {Roma) Cucco {ì\farche, Umbria, Viterbo) Cuculo, Cuccubè, Cuccupè {Nap.\ Cuccubè (Ischia) Cuccù, Cuc di tortore (Bari) Cucci {Jelsi) Cuccovaio {Camjjobasso) Cuccù di tortora, Cucco de palumbaru ( Terra d' Otranto) Cucù, Cuccù, Cucùlu, Tur- turaru {Calabr.) Cuccù di passa, Bùfulu, Bufolo (Siciì.) Turturaru {Modica, Mess.) Cucca di maiu (Castelb.) Oucou di maju (Castelb. Girg.) Cuccù bieddu {Cai.) Cùppàru {Fiumedinisi) Cucù {Mess.) Cucu (Sard.) Pechedu {Arzana Sard.) Ku-ku, Dakuka, Kahla, Sultan il gamiem {Mali.).

Uccello prettamente estivo frequente e generalmente di- stribuito in Italia e nelle sue isole; giunge ai primi di aprile, parte o ripassa verso la metà di settembre, gli adulti sem- brano lasciarci oltre un mese prima dei giovani. Nelle Pro- vincie meridionali se ne vedono già nella seconda metà del marzo, e assai più di rado si sono trovati ritardatari in ot- tobre e anche in novembre; quivi come in Sicilia e nella Sardegna sembrano relativamente poche le coppie che riman- gono l'estate.

Sono noti a tutti le abitudini parassitarie del Cuculo a riguardo della sua progenie, ma per l' Italia non ho ancora potuto avere un' elenco relativamente completo delle specie di altri uccelli, specialmente Passeracei, nei cui nidi la fem- mina depone le sue uova; sono però non poche. Il Marto- relli nella sua bellissima opera recente (Gli uccelli d'' Italia p. 464), cita non meno di 48 generi, e tra questi v'è il ge- nere Podiceps, caso singolarissimo; egli conferma poi il fatto, negato da taluni, ma che io pure posso confermare, che cioè

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nel più dei casi l'ovo del Cuculo somiglia assai per mole e per colore a quelle della specie nel cui nido lo deposita abi- tualmente. Per l'Europa in generale Rey un' elenco di 146 specie di uccelli nei cui nidi il Cuculo depone il suo ovo.

Secondo le mie osservazioni l'abito ferrugineo od epatico di questo uccello appartiene alle sole femmine, è parzial- mente quistione di età, ma può anche incontrarsi in adulte e dirsi un caso di vero e proprio dimorfismo ; da noi tali casi perfetti non sono frequenti.

Il C. canorus ha una estesissima diffusione geografica, trovandosi nell'estate in tutta la Regione Eurasica, nell' in- verno in tutta l'Asia e l'Africa e persino in Australia; sui limiti del suo « habitat » nel S. E. dell'Asia incontra l' af- fine, ma più piccolo C. saturatus Hodgs. che penetra nella Regione Australiana. Fa sorridere la distinzione di una sot- tospecie tra i Cuculi che vengono in Europa l'estate, ma al buon « spUtter » cav. Tschusi parve meritarla il Cuculo che giunge in Romania, e cosi abbiamo anche un C. canorus rumenicus^ da porsi accanto al C. Apus KolUòayil

334. Coccystes glandarius (Linn.).

Cùcùlo africano.

Cuculo nero e bianco col ciuffo. Cuculo col ciuffo {Aut. Ital.) Clicco du zùffo {Gen.) Cuccù tupputo, Cuccù africanu (Sicil.) Giriuni (Mess.) Turturaru tupputu {Modica) Sultan il gamiem tal toppu {Mali.).

Specie rara da noi, ove capita più facilmente, ma sempre avventizia, nella Liguria ed in Sicilia, ma è stato preso in Lom- bardia, nell'Emilia, nel Veneto, nelle Marche, in Toscana, nel Lazio, nella Campania e nelle Puglie; non ancora però in Sardegna, ove dovrebbe giungere. Fu sempre, per quanto a me consta, preso durante la migrazione primaverile, tra il marzo ed il maggio; di cinque esemplari che conservo nella

320

Collezione italiana quattro vennero presi tra il 18 ed il 25 marzo, uno nell'aprile a Nizza, Genova, Borzoli (Genova), Pisa e Poggio a Cajano ^Firenze). Il dott. professore Fiori ne illustrò uno preso a S. Felice nel Modenese nel luglio 1879.

E stato preso accidentalmente anche nell' Europa centrale.

Il C. glandariiis è abbastanza comune durante la buona stagione nella penisola Iberica; è estivo in tutta l'Africa settentrionale e nell'Asia Minore; giunge in Persia, suo li- mite orientale; sverna nell'Africa tropicale ed australe. De- pone l'ovo in preferenza nei nidi di Corvidee,

235. Coccyzus ainericanus(Linn.) Cùcùlo americano.

Sinora la cattura, avvenuta a Piossasco (Torino) il 28 ot- tobre 1883 di un maschio adulto di questa specie {Coli. ital. Ucc. n. 2171) da me pubblicata {Avifauna Italica, 1886, p. 211), è rimasta isolata; onde non ho nulla da aggiungere in proposito. Notai sin d'allora le diverse catture avvenute in Europa e specialmente nelle isole Britanniche di questo Cuculo prettamente americano.

Il C. americanus è infatti sparso attraverso i due con- tinenti del Nuovo Mondo, dal Canada all'Argentina.

S36. Coccyzus erythrophtlialinus Wils.) Cùcùlo americano occhio-rosso.

Cuculo dagli occhi rossi, Cuculo americano dagli occhi rossi iAut. Ital).

Anche questa specie è stata colta una sola volta in Ita- lia, e lo fu nei pressi di Lucca nel 18Ò8; il Savi ebbe quel prezioso esemplare in carne e lo si conserva tuttora nel Mn-

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seo Zoologico della R. Università di Pisa. Ben di rado sembra attraversi l'Atlantico, giacche non conosco che un solo caso, oltre il suddetto, della sua cattura in Europa; avvenne a Killead, Antrim, Irlanda il 25 settembre 1871.

Il C. erythrophfhalmus abita l'America boreale al S. del 49" Lat. N., e giunge nelle Antille, nella Colombia e nel Perù.

21.

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ANISODACTYLJE

ALCEDlNin^^

(Alcediììi)

237*. Alcedo Ispida, Linu. (ex Gesii.) Piombino.

Uccello pescatore, Ispida, Uccel S. Maria, Martin pesca- tore, Alcione, Uccello del Paradiso, Pescatore del Ee, Piom- bino, Picupiolo, Alcedine, Vetriolo {Aut. Ital.) Serena, Merla pesquera, Merla biovà. Merlo pescadour {Piem.) Piounbin [Cuneo) Martin pescadù, Re der ian-ni. Sirena, Pescamartin, Martin pescou. Merlo pescou. Seréna, Piombin Basso Piem.) Martin pescadour, Piombin, Serena [Ossola) Serena [Novara) Piombin, Piombi, Martin pescou, Mar- tin piapess, Becapess, Piombei [Lomb.) Martin pescador, Martin d'or, Fendss [Comò) Martin pescadù, Martin pe- scadur [Valt.) Pescamartin (Berg.) Piombi, Ciombì, [Bresc.) Pioumben (Cremon.) Merael acquareu verd (Varzi) Piombein, Piombèn [Piac.^ Parm.) Piumbèn. Plumbèn [Mod.) Piumbèin [Sass. Vign.) Piumbin [Fin. Mirand.) Plumbein, Piumbèin (Boi.) Piumbèn [Hav.)

Piumbin ( Vergato) Uccellin bel verde, Piombin maschio, Beccapesce [Marche) Uccello bel verde (Ancona, Marche)

Piombin, Piombin, Osèlo de la Madona [Ven.) Piombin [Friuli) Piombin [Trento^ Istria) Vodoban, Slavic, Mo- àre, Karaban, Betic {Daini.) Piombin (Roveret.) Sca

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napesci {Rendena) Martin pescador {Mezzolomb.) Martini (aS'. Michele) Merlo pescador (Croviana) Martina pescaór (Arco) Blavié, Bluet {Nizz.) Martin pescoù [Gen.) Useo smenièo, Useo Santa-Maria, Martinèo (Spezia) Uccello della Madonna, Pescatore, Re pescatore [Tose.) Santa Ma- ria (Pisa, Lucca) Chiappapesci {Casentino) Beccapesci (Sarteano) Piombinello (Valdich.) Uccel Santa Maria {Pis. Fior.) Piombino, Beccapesci [Fior.) Uccel bel verde {Garf., Lucca, Umbria) Martino [Umbria) Picchia mar- tinu [Rieti) Uccello della Madonna, Uccello Santa Maria, Piombino, Alcióne [Roma) Marteniello, Uccello di S. Mar- tino [Nap.) Aciedd di S. Giuan [Bari) Nicola o Cola pescatore, Pietro marinaro, Acciedru de Santa Nicola [Terra d'Otranto) Gaddazza d'acqua [Rossano, Cosenza) Uccello bello, Mieddura d'acqua [Calabr.) Merru i mari [Reggio Ca- labr.) Martineddu [Catanzaro) Acceddu di S. Giuvanni o di S. Martina [Sicil.) Accidduzzu di Paradisa [Lentini) Aceddu di Paradisu, Accidduzzu piscaturi, Piscatùri [Cat., Si- rac.) Aucedduzzu di Paradisa, Cuocciu di camula. Pizza o Pezza re [Modica) Cocciu di camula o di campa, Martin pisca- turi [Terran., Sic.) Acceddu celesti [Castrog., Castelb.) Martineddu [Mess.) Camula, Cuocciu di camula [Girg.) Puzone de Santu Martinu_, Pilloni de Santu Perda o de Santa Maria [Sard.) Ghasfur ta San Martin [Malta).

Sparso ovunque in Italia e nelle sue isole, nei luoghi adatti, cioè lungo i corsi d'acqua, stagni, laghi ed anche spiagge marine; quasi ovunque sedentario, diventa erratico durante l' inverno. Varia alquanto, indipendentemente dall'età e del sesso, nelle dimensioni, e conservo un maschio adulto ucciso il 10 gennaio 1901 a Panzano, Chianti, Firenze [Coli. ital. Ucc. n. 3812), ed una femmina pure adulta presa a Posillipo (Napoli) nell'ottobre 1882 [Coli ital. Ucc. n. 2565), notevolmente più piccoli degli individui normali; mai però quanto 1'^. bengalensis, Gm. il diminutivo rappresentante del

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nostro Piombino nell'Asia, ritenuto da molti mera sottospe- cie di questo.

IjA. Ispida, in senso stretto, vive in tutta la parte oc- cidentale della Regione Eurasica, e, ritenendola distinta (an- che solo subspecificamente) dall' A. hengalensis, non è facile definire i limiti orientali nell'Asia del suo " habitat ,, ; UÀ. heugalensix s' incontra in tutta 1' Asia orientale e meridionale sin nelle Molucche. Il povero barone Carlo von Erlanger, che fu appassionato " splitter ,, volle distinguere il Piombino tu- nisino col nome di Ahedo Ispida Spafzi, ma ebbe torto come lo ha dimostrato il Whitaker.

I nomi volgari italiani di questo beli' uccello sono spesso eloquenti, ma nessuno è così poetico di quello datogli dagli Arabi " Kandil-el-Behar, ,, cioè « Lume del mare ».

Nessuna conferma si è poi avuta della accidentale com- parsa in Italia della Ceryìe rudis (Linn.), affermata per la Sicilia dal Malherbe {Faune de la Siciìe, p. 142j senza prove di fatto ; onde possiamo cancellare quella specie dai nostri elenchi.

MEFtOF^IDu^

[ Vespieri)

S38. Merops Apiaster, Limi, ex Gesù. Grottaione.

Merope, Tordo marino, Gruccione, Grucciolo, Gravolo, Grottaione, Vespiere, Dardo, Dardano, Tevolo, Gaulo, Grallo, Goro, Golo, Picciaferro (Aut. Itaì.) Ghepié, Rocaireul, Gabiousna d'raarina. Serena d'i pra [Piem.) Sirena, Sire- nón, Seréncm (Basso Piem.) Vespaieu, Pia-vesp, Vespee, Storan ingles, Storan frances, Storan maren, Usel vespee

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(Lomb.) Storaen inglés {Pav.) Apiaster (Como) Osél de légn (Bresc.) Asiolèr {Mani.) Roundon d'marfCVe- mon) Dàrd (Piac.) Tàrter d'mar (Partii.) Derden, Terder {Mod.) Darden, Dard (Boi.) Dèrdar (Ravenna) Guaragnasto, Graólo (Ancona) Grottolo (Sinig.) Barba- rasco, Barbaraschio, Grottolo, Ganasciò, Guaraguasco, Grovol (Marche) Vesparolo, Tordo Diarin, Colodoro, Oselin bel verde (Veìi.) Yespier (Veron.) Uciell biell verd (Friuli) Taraforno (Istria) Brigulija, Skvar, Pcelarka, Grgurela (Daini.) Sforzétta (Roveret.) Tordo marino (Trento) Sera verda o corsa (Nizz.) Seenna (Arenzanó) Serenha (Gen.) Tordo main (Spezia) Dardàn (Beverino) Clone, Ciane, Gruccione, Tordo marino. Gorgoglione (Pis.) Not- taione (Tose.) Lupo d'api. Gruccione (Fior.) Gruccione (Lucca) Grottaione, Barbiglione (Sen.) Grottaione (Val- dich.) Acquaiolo (Elba, I. di Giglio) Maduraiolo (Cor- sica) — Gràvolo, Golo, Mangia api (Roma) Grottolo (Umbria) Aparulo, Acquarulo (Nap.) Apaiuolo, Guarà- quaglie (Ischia) Acquaruolo (Capri) Aparulo, Acqua- rulo (Bari) Aparuolo (Jelsi) Verderame, Aparuolo (Fog- gia) — Luparuolo (Brindisi) Acquarulu, Apaluru, Lupu de api (Terra d'Otranto) Jovarùlu (Rossano, Cosenza) Chiovarolu (Catanzaro) Pizzifainu, Pizzafainu, Mussovai, Mussovaja, Lapalori^ Pizzaferro (Calabr.) Muzzufainu, Muzzufaia (Reggio Cai.) Melissofaja (Bova, Calabr.) Appizza-ferru, Pizza-ferru, Apaloru, Apaluoru (Sicil.) Piz- zoferru Re di quagghi, Retiquagghiu (Mess.) Pizziferru (Lentini) Apajólu (Collesano) Apaluòri, Apaluoru, in primavera, Vignignuolu, Vignignuoli. in autunno (Castelb.)

Mangiapi, Mangia l'api (Cumitini) Pizzòfìerru (Modica)

Apiolu, Piana, Marragàn, Pedral de Sanctu Perdu (Sard.)

Puzzoni birdi (Foìini, Sard.) Rundini murinisca (Mail- nojada Sard.) Abiargiu (Lanusei) Sirena (Carloforte, Sard.) Kart il nahal, Kirt el nahal (Malt.).

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Giunge da noi regolarmente alla line d'aprile o nel mag- gio ; nidifica specialmente nelle provincie centrali e meridio- nali, ove sono luoghi adatti, cioè ripe verticali di sabbia presso corsi d' acqua, in colonie numerose ; parte in settem- bre-ottobre ; si è detto che questi uccelli rimangono talvolta in Sardegna durante V inverno, ma non ebbi mai conferma di tale asserzione che ritengo erronea. E specie estiva co- mune anche in Corsica e nella Sardegna ; scarseggia nell'Alta Italia. Si conoscono però alcune colonie di Grottaioni anche nell'Italia settentrionale ; rammenterò quella di Salsomag- giore, Parma, e quelle notate dal Martorelli sul corso supe- riore del Tauaro in Piemonte ed a S. Colombano al Lambro, Lombardia.

Nelle medesime condizioni si trova il M. Apiaster in tutta r Europa meridionale nell' Africa settentrionale e nel- r Asia occidentale e centrale, giungendo nelle provincie N. 0. dell' India ; sverna nell' Africa meridionale.

S39. Merops persicus, Pali. Grottaione egiziano.

Gruccione egiziano {Aut. Ital.) Serenha fòestea {Geìi.) Pizzaferru svariu (.l/es-.s.) Kart il nahal rar [Malt.).

Non avrei nulla da aggiungere intorno a questa specie, di rara ed accidentale comparsa in Italia, a quanto ne dissi pre- cedentemente fCfr. Avifauna Italica, 1886, p. 217. Id. 1889, p. 357). E per quanto a me consta nessun nuovo caso della sua cattura da noi è da aggiungersi a quelli da me allora registrati colla eccezione, non bene controllata, dell'esemplare conservato nella raccolta del R. Istituto Tecnico di Penne, Abruzzo, che sarebbe stato ivi ucciso con altri due, non con- servati, nei primi di giugno 1899 (N. De Leone, Ricerche ornitologiche nel bacino del Salino, p. 7, Teramo, 19U6j. Il dott. G. Zodda la dice di comparsa irregolare sulla costa ionica

.-- 327

della Sicilia, ma non precisa casi di cattura (" Avicula, VI, p. 135. Siena, 1902). Onde per ora rimangono accertate le catture avvenute: a Genova maggio 1834, due individui; una a Palermo, Malherbe, senza data ; due a Malta, Schembri settembre, 1840, Wright 25, maggio, 1861 ; una a Bari, De Romita, aprile, 1874,

Il il/, persicus abita 1' Africa quasi tutta e si estende neir Asia occidentale e centrale sino all' India N. 0. Nel- V Africa settentrionale sul versante mediterraneo sarebbe però specie avventizia.

Merita appena di essere qui ricordata la peregrina as- serzione della comparsa in Sicilia del M. viridis, Linn. giac- ché priva affatto di autenticità.

COFtJLCIID^^

[Coracié)

240. Coracias G-arrula, Limi, (ex Gesn.) Ghiandaia marina.

Cornacchia celeste, Picchio marino femmina. Gazza ma- rina. Cornacchia azzurra, Cornacchia ciarliera, Ghiandaja ma- rina (Aut. Ital.) Gai marin. Gai d'marinna. Gai mareng (Piem.) Ghè d'marinna {Cuneo) Sirenón, Serènòn (Basso Plein.) Gaza ciarlona {Lomb.) Sgàza marina (Pav.) Gazza marén'na o pescarén'na [Parm.) Gazza marèna o mareina [Mod.) Gazza o Giandara mareina {Boi.) Ar- gàza maréna {Rav.) Argàza d'mer {Romg.) Pica marina {Marche) Gaggia marina {Sinig., Ancona) Gagia ma- rina {Ven.) Giàie marine {Friuli) Gaza marina {Riva, Polesine) Corvo verde {Istria) Smrdovrana, Modrovrana {Dalm.) Gazza marina, Gazza celeste {Treni.) Gassa

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marina, Gai marin (Nizz.) Seenun {Arenzaìw) Serenùn (Gen.) Gaza maina [Spezia) Gazza marina, Ghiandaja marina, Cornacchia azzurra (Tose.) Gazza marina {Ma- remma) — Uccello turco (/. dt Giglio) Gazzera marina (Grosseto) Pica marina (Umbria) Pica marina, Pica merdaria (lìoma) Pica marina, Pica verde [Nap.) Pica marina {Bari) Mita èrde, Pica èrde (Terra d^ Otranto) Carragiau, Pica marina (Calabr.) Carragià, Carragiai, Carragiaju (Sicil.) Carraggiò {Mess., Cat., Sir.) Giaiulu {Caltanis.) Carraru {Mess.) Carragiau, Carraggiou (Len- tini) Carcarazza di mari {Modica) Carnagiàtu, Carna- giaju {T'erran., Sic.) Ciaula {Pai.) Giaju {Castrog., Pai.) Scornagiaju, Giai, Giau {Castelh.) Aviu (Cefalù) Cornagiaju {Collesano) Cirricaca (Girg.) Piga de mari {Sard.) Karnanklic, Farrugg, Grisa (Malt.).

Questa magnifica specie è per noi estiva, giunge alla fine di aprile o ai primi di maggio e ci lascia nel settembre-ot- tobre. In Italia pare essere più abbondante durante il passo primaverile, anzi in alcune province non si vede mai in quello autunnale ; è certamente scarsa per non dire rara nelle nostre provincia settentrionali, ma talvolta vi nidifica; ciò avviene però più di frequente nelle nostre provinole centrali e meri- dionali ; non può però dirsi uccello comune in Italia, eccetto forse nelle Calabrie e nella Sicilia; in Sardegna sarebbe scarso, mentre non è stato citato dalla Corsica, ove però dovrebbe capitare. Ho notato una tendenza al prolungarsi delle timo- niere esterne in maschi adulti di esemplari nostrali ; dico questo perchè tale carattere si sviluppa marcatamente nella C. abyssinica^ Bodd. del N. E. dell'Africa, che nel resto è poco diversa dalla nostra specie.

La C. Garrtila è sparsa nell'Europa meridionale durante l'estate, scarsa nelle contrade centrali ; e così nel N. 0. del- l'Africa e neir Asia centrale, ove giunge sino al Turkestan ed al Cashmir; sverna nell'Africa meridionale ed australe, e neir India N. 0.

329 ( Upupe)

S41. Upupa Epops, Limi, ex Gesn.

Bubbola.

Upupa, Galletto di marzo, Galletto di maggio, Galletto di montagna o di bosco. Bubbola, Cristella (Aut. Ital.) Pupù, Pupou, Upia, Capussa, Pupia {Pierri.) Huppe, Puta {Aosta) Poupoula, Puta {Cuneo) Galet d'mars, Galet d'ra pupù. Gaietto, Gaietto d'marzo, Po-pò, Bobò, Poupou {Basso Piem.) Buba, Bubula, Pupa {Ossola) Puppola, Pupa, Upa, Buba {Nov.) Bubula, Puppola, Biiba, Boeba, Bouboù {Lomb.) Upupola {Alendr.) Bòba (Bresc.j Berg.)

Biibola {Vali.) Beoba {Cremona) Boubóu {Pavia) Poupóu {Bassa Lomb.) ra Pùpla {Vigev.) Galletto de marzo {alta Trebbia) Bùbbola {Varzi) Bubbella, Bùbba {Piac.) Gali marzèul {Val Taro) Bubla {Parm.) Bu- bulla, Pùpulla, Galet d'marz {Mod.) Bubla {Carpi) Pu- pólla {Sassuolo) Puppla {Pavullo) Pupla {Correggio) Popla^ Loppla, Poppla, Pùpla {Bologna) Puppla {Vergato)

Pòpa {Ravenna) Upoppa {Cesena, Forlì) Bùbbola, Upupa, Uppica, Gallett {Marche) Bubola {Ancona) Pouppa, Poppa {Romg.) Upupa, Paucca {Sinig.) Buba, Galeto de montagna, Galeto de mar {Veron.) Galéto me- giarolo, Galéto de monte, Galéto de bosco, Galéto de marzo^ Gaio del paradiso (Few.) Bubola {Bell.) Pura, Lupiéta, Luppia {Roveret.) Pura {Trento) Lupia {Val di Xon e di Sole) Gialùtt de biele creste, Uciell de biele creste (Friuli) Pochéta, Galet {Feltre) Galet da montagna

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{Cadore) Upupa, Galéto mejarólo, Bubu [L^adovà] Ga- leto de monte, Galeto megiarolo [Polesine) Galletto di montagna (Istria) Kokotic, Bozjipivac {Dalm.) Putega (Nizz.) Galletto de marzo (Geti.) Galeto de marso {Spe- zia) — Bubbola, Galletto di maggio (Fior.) Galletto mar- zolo, Galletto di bosco {Lucca, Pisa) Puppola (Seìi.) Bubbola, Puppola {Grosseto) Bubbola, Galletto di marzo ( Valdich.) Galletto marzòlo o marzolino (Elba) Bum- bola (/. di Giglio) Pappagallo (C'o**sica) Faluppa [Um- bria) — Bubbola {Piati) Bubbola, Uppola, Upupa, Pup- pita {Roma) Uppeca, Luppeca, Galluccio, Coppulari {Nap.) Coppulari, Coppulata {Capri) Gallo di selva, Luppa {Campobasso) Bubù {Bari) Lupolo (Foggia) Baba- lucco ('S. Marco in Laniis) Pupa, Pupopita, Papuscia (Terra d'Otranto) Pipitune, Pipituni (Calabr.) Pùpita (Rossano, Cosenza) Pùpita (Catanzaro) Pipituni, Bru- bula (Sicil.) Paluita, Saluta pipituni (Polizzi) Titi bussu (Mazzara) Pipituna (Lentiìii, Modica) Titibubbu (S. Ninfa) Pinnacchiera (Cat.) Pupùza, Poupousada, Pubusa, Galett è marzo (Sard.) Galletto de marzo (Carlo- forte, Sard.) Dakuka tal pinnacc {Mali.).

Uccello estivo, frequente e ben noto in tutta Italia e nelle sue isole ; giunge tra il marzo e l'aprile, parte in settembre- ottobre ; è poi specialmente abbondante alle epoche del passo, particolarmente durante quello primaverile. A Malta si vede talvolta in febbraio (come nella Tunisia) ed a Palermo il Lil- ford ne ebbe una nel novembre, ma sono casi estremi e nes- sun fatto si è palesato a conferma dell'asserzione del prof. De Romita che la Bubbola sia « stazionaria tutto l" anno » nel Barese.

L' U. Epops vive in tutta la Regione Eurasica, eccetto l'estremo lembo boreale, dalle isole Britanniche al Giappone; sverna nell'Africa e nell'Asia meridionale ; ivi merge nella affine U. indica Reichb. mentre nell'Africa incontra le affini

331

U. marginata, Bp, U. somalensis, Salv. ed U. africana, Be- chst. Recentemente 1' Erlanger ha creduto di poter separare la Bubbola della Tunisia, chiamandola U. Epops pallida, ma faccio notare che le nostre Bubbole variano nella maggiore 0 minore intensità del colorito; e giustamente quella suppo- sta sottospecie è sepolta nella sinonimia dal AVhitaker.

332

STRIGES

STRIGID^^

(Strigi)

S4S. Strix flammea, Linn. (ex Gesn.) Barbagianni.

Allocco comune, Allocco bianco, Allocco, Barbagianni (Aut. Ital.) Dama, Dona (Piem.) Dona (Alba) Cri- vela (Cuneo) Dama, Damina, Daminn'a (Basso Piem.) Dama, Bella donna (Ossola) Cravea, Cravareul (Xov.) Louroucch, Loucch, Orloucc, Allocc, Povra dona. Bella-donna Sciguetta, Sietta, Bella (Lomb.) Guf, Povra-dona (Pav.)

Dama (Berg.) Lóch, Sieta, Lok dei ociù (Bresc.) Bar- bagiann (Vali.) Loucch (Cremori.) Barbagian (Mant.)

Dama (Voghera) Soràzz (Piac.) Soràza (Parm.) Sora, Surazza (Mod.) Lugoun, Surazza, Suraza (Vign. Carpi) Barbagian (Vign.) Barbazagn (Boi., Vergato) Bérbazvann (Ravenna) Barbagian, Barbgoan, Barbazùan (Romg.) Barbagianni, Locco barbagianni, Gufo (Marche)

Barbagian, Aloco, Barbazàne (\'en.) Ciuite, Quite, Barbezuan (Friuli) Aloco bianco. Aloco da campanili (Veron.) Aloco bianc, Barbagiàm, Pura (Roveret.) La Pur (Riva) Balùco (Padova) Cuk, Drijemavac (Daini.)

Sussa lampea, Monega, I\Iounega, Dama (Alzz. > Rumfun (Savona) Ouco gianco (Gen.) Aiico (Spezia) Belladonna

333

{Vernio, Tose.) Barbagianni {Rieti) Barbagianni {Tosc.^ Umbria, Roma) Barbagianni, Faciòmm, Facciommo, Fac- ciòmmo janco (Nap.) Varevasciante {basso Garigliano) Facciomme {Capri) - Malaciedd, Malaciedde {Bari) Fac- ciomo {Campobasso) Facciomu, Castarieddu de la morte {Terra d'Otranto) Facciùne {Rossano^ Cosenza) Facciola {Catanzaro) Varvajanni, Barvajanni, Barbajanni {Calabr.)

Varvajanni, Vecchiazzu, Fuànu {ÌSicil.) Striula {Mess.)

Barbajanni, Piula {Mess., Lentini., Modica^ Terran., Sic.) Piula {Cat., Caltag.) Piola {Sirac.) Rusci {Nicosia) Facci d'omu {Ustica) Faguanu bianca {Castelb.) Fugana {Pai., Castelb.) Istria, Stria, Strea, Stria bianca {Sai'd.) Bàrbaganni {Malt.).

Cornane in tatta Italia, tanto sai continente che salle isole ; sedentario e nidificante ovanqae : « Uccello quasi co- smopolita, ma soggetto a numerose variazioni locali » ; tolgo verbafim qaesta frase dal Salvadori, giacché rispecchia in modo mirabile le condizioni di qaesta specie nel vasto sao « habitat ». Restringendo i confronti entro i limiti della re- gione italica, la stessa frase si può ripetere; potrei dire che all' infuori delle lievi differenze inerenti all'età ed al sesso, è difficile seppure possibile trovare da noi dae Barbagianni asso Ultamente uguali nelle tinte del piumaggio. Sulle parti dorsali le proporzioni del bigio e del giallo ocraceo variano, e cosi le . macchiette bianche e nere quasi ocellari ivi sparse, sono più o meno grandi, più o meno numerose. Sulla coda prevale ora il bigio, ora il giallo, e non di rado un bianco quasi puro li surroga; variano assai le fasce scure trasversali sulle timoniere, essendo ora più, ora meno, marcate. Le parti inferiori possono essere assolatamente candide ed immacolate, con lievi lavature di ocraceo-gialliccio intorno agli occhi e sul lembo del disco facciale, oppure l'ocraceo si presenta come tinta di fondo più o meno prevalente, e le piume bianco -sericee in ogni grado cosparse di puntini scuri, ed il disco facciale di color bruno.

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Quanto ho detto sopra si applica ai Barbagianni di ogni parte d' Italia ; eppure anche da noi questa specie così variabile presenterebbe una forma locale nei Barbagianni della Sardegna. Da anni avevo notato che questi erano generalmente chiari, e due esemplari che conservo nella Collezione italiana [Cai. Ucc. 3415, 3473) provenienti da Cagliari (14 dicembre 1892 e 25 dicembre 1893j, entrambi maschi adulti, sono tal- mente albescenti che io li ritenevo varietà albiniche indivi- duali ; in essi le parti inferiori sono assolutamente candide ed immacolate ; e quasi bianche, specialmente nel secondo, sono quelle superiori, cosparse di macchiette scure; il giallo-ocraceo è ridotto a lievi lavature soltanto, quasi mancanti nel secondo esemplare, le timoniere sono bianche colle macchie e fascie trasversali scure assai ridotte.

Questo Barbagianni sardo è stato subspecificamente di- stinto dal Kleinschmidt il quale l'ha nominato Strix flammea Ernesti, basandosi specialmente sulla coda bianca; noto che nella mia serie dal continente italico ho un maschio adulto ucciso a Pontassieve 5 aprile 1885 {Coli. ital. Ucc. 2630) nel quale le timoniere sono quasi bianche quanto nei due esemplari sardi sopra descritti ; le parti inferiori pure assolu- tamente bianche; ma quelle dorsali riccamente colorate di bigio e di giallo ocraceo, come è usuale nei nostri Barba- gianni continentali. In ogni modo il caso merita ulteriori in- dagini ed andrebbero studiati pure i Barbagianni della Sicilia e della Corsica.

Il Barbagianni della Tunisia è pure usualmente chiaro e per questo ebbe dal Koenig nome subspecifico distinto, S. flammea meridionalis ; Whitaker osserva giudiziosamente che tali esemplari somigliano assai al S. flammea Ernesti della Sardegna {Birds of Tunisia, II, p. 67).

A Tring nel giugno 1905 studiai e confrontai una ricca serie di pelli di questo Strigide tipico, da molte località ; no- tai come nell'Europa centrale il Barbagianni è spesso assai scuro sulle parti inferiori, con fascie marcatissime sulle ti- moniere, e le parti dorsali pure sono assai scure. I Barba- gianni delle isole Britanniche sono scuri sopra, bianchi sotto,

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con o senza macchiette scure, hanno la coda fòrtemente fa- sciata su fondo bruno o bruno-gialliccio ; questa forma ebbe il nome di S. flammea Kircìihoffìi, Brehm.

La 8. flammea in senso ristretto abita l'Europa, l'Africa e parte dell'Asia ; ma al di di tale area vasta viene a contatto con forme poco diverse spesso poco distinguibili, e quasi sempre, intorno ai casi esagerati e tipici di tali forme, vivono esemplari con caratteri intermedi e connettenti, che costituiscono varietà degradanti all' infinito le une nelle altre.

BUBONIJD^^

(Gufi)

243. Syrnium. Aluco (Limi.) (ex Gesn.) Allocco.

Strige allocco. Gufo salvatico, Barbagianni (Aut. itaì.)

Ciùs, Suittoun {Piem.) Cious, Grave, Ciabrier {Cuneo) UrÒGc, Orocc, Cocco, Aucco [Basso Piem.) Olòch, Olóuch {Ossola) Cui da ja jeuj {Vigezzo, Nov.) Louroucch, Orloucch, Cloch, Curloucch, Curoucch {Lomb.) Lourouk [Mil.) Cloch, Tuit, Tositt {Como) Arlouch, Curloucch {Pav.) Locch, Lok de bosk {Bresc.) Loch, Loloch {Vaìt.)

Lok de bosk {Berg.) Loucch, Siveton {Cremon.) Alóch {Mani.) Locch {Piac. Parm.) Alòcch, Barbagian {Mod.) Alàch {Sassuolo) Guvòna [Pavullo) Alocc {Boi. Romg.) Locch {Vergato) Gufo, Alocco {Marche)

Qoèton, Alocato {Ven.) Aloco grosso, Aloco zenerin {Vero7i.) Aloco {Bass.) Alòcc {Friuli) Aloch, Sba- regol {Bell.) Aloco, Alocc senza corni, Dugo {Roveret.) Béghel {Trento) Boghelé {Valsu^.) Sbeghel {Xanno)

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Loco ( Val di Ledró) Auvo, Alocca {Sette Comuni) Sbe- regh [Feltre) Alceo salvadego, Alóco de pala (Padova) Osel cavalaro {Rovigo) Zuetòn {Istria) Sovina {Daini.) Tartarassa, Necoula, Ganareu, ? Scriveo de mar {Nizz.) Uruc {Altare) Ouco, Barbagianni (Gen.) Aiico (Spezia) Gufo salvatico, Allocco (Tose.) Locco (Grosseto) Bar- bagianni (Pi^a) Striga, Stridula {Lucca) Gufo (Casent. Cmbria) Ciocco {Garf.) Allocco {Roma) Zagarogna (Catanzaro) Guléo (Calahr.) AUoccu (ìSicil.) Fuanuu, Cucca o Cuccù di passa (Mess.) Fuànu (Caltag.) Jacóbu, Fàunu {Cat.) Fuànu (Lentini) Fujanu {Modica) Fra- guanu, Fuguànu {Castelb.) Fugànu (Pai. Sirac, Caltag.).

Questa specie è sedentaria specialmente nelle regioni montuose e boschive delle nostre provincie settentrionali e centrali; ma non può dirsi frequente, eccetto iu alcune lo- calità del Piemonte e della Lombardia. Scarseggia nel mez- zodì d' Italia e nella Sicilia ; sembra mancare affatto nella Sardegna e nella Corsica. In alcune provincie pare essere parzialmente migrante, io la riterrei piuttosto erratica.

Il S. Aluco abita la parte occidentale della Regione Eurasica, non s' inoltra però nelle contrade boreali. Presenta notevoli variazioni nel fondo del colorito, e da un bigio chiaro, più frequente, troviamo ogni gradazione di tinta sino ad un bigio-bruno-scuro ; sono poi non rari da noi individui di colore rossigno più o meno spiccato; tali variazioni sem- brano essere indipendenti affatto non soltanto dall'età e dal sesso, ma anche dall' « habitat ».

Cosi nella Collezione italiana conservo: un maschio adulto di un cenerino chiaro da Lari (Pisa) ]2 dicembre 1002 iCat. Ccc. n. 40<;6j; due maschi adulti ed una femmina adulta della varietà rossigna: Caneva di Sacile (Udine) 15 ottobre 1889, La Consuma (Firenze) 5 dicembre 180'2, e Vallombrosa (Fi- renze) 1 aprile 1905 {Cat. Ucc. n' 3225, 3414, 4094). Ho poi ricevuto in questi giorni da Jole (Siena) una splendida femmina uccisa 112!) ottobre 1905, la quale per le tinte del piumaggio,

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assai scure, sta in mezzo agli individui bigi ed a quelli ros- signi. Secondo AVhitaker, nell'Africa N. 0. ove questo Gufo è comune e sedentario, la varietà bigia è la più abbondante.

344. Syrnium uralense (Pali.) Allocco dell'Ubale.

Gufo degli Urali {Aut. Ital.).

Questa bella specie boreale capita soltanto in modo av- ventizio nell'estremo lembo N. E. dell' Italia ; ai tre esemplari già da me ricordati ; uno preso nel bosco di Romains presso Latisana (Udine) nel dicembre 1879 {Còli. ital. Ucc. 2685) ; due nei dintorni di Trieste, uno il gennaio 1887, l'altro più antico senza data precisata ; va ora aggiunto un quarto esemplare, femmina come il primo, preso nel bosco di Cansiglio (Udine) nel novembre 1898; si conserva nella collezione Arri- goni a Monselice, Padova {Cfr. Arrigoni Man. orn. ital. p. 100.)

Il S. uralense vive nell'Europa e nell'Asia boreali, ma giunge coi freddi nelle contrade centrali.

S45. Nyctala Tengmalmi ( J. F. Gmel.)

Civetta capo grosso.

Sciguettón de montagna (Lomò.) Siettòn d'montagna {Berg., Bresc.) Sciguettón [Valt.) Sieta del co gros {Berg.) Qoèta o (^ueta, Zoèta, Zuèta {Ven.) Zivéta dalla testa grossa (Veron.) Civetta de bosc, Ziveton o Zi- véta de montagna iRoveret.) Ziveta testona [Lavis) Zhiveta da eroda {Bell.) Zhuita de campagna {Cadore)

Ziveta de mont, Ziveta calzada {Treni.) Macotta {Nizz.)

Si vetta testa grossa {Gen.).

Specie non abbondante, ma sedentaria e nidificante in Italia, confinata però alla catena Alpina dalla quale non si

2-2.

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allontana molto neppure durante V autunno e 1' inverno, quando diventa limitatamente erratica. Pare essere meno scarsa nelle Alpi orientali. Nella Collezione italiana ne con- servo sei esemplari, uno solo maschio, [jresi tra il 28 settem- bre ed il 5 marzo a Quinto di Verona, Bacile (Udine), Pieve di Cadore, Vallarsa (Rovereto), Pinerolo e Nizza. E notevole la data, 25 agosto 18G9, di cattura dell' esemplare raccolto in collina nel Padovano conservato nella collezione Arri- goni. A Verona tra il 1878 e 1881 il Dal Nero ne ebbe ogni anno tra il settembre e l'ottobre, prese nei roccoli vicini alla città; tra il 1881 e 1890 non ne vide affatto.

La N. Tengmalmi vive nell'Europa centrale e boreale e nell'Asia boreale; una forma affinissima, seppure specifica- mente distinta, K. Rìcharchoni, Bp. la rappresenta nell'Ame- rica boreale.

Di due coppie prese al Soldo, Brianza, ora nella colle- zione Turati, il maschio dell' ultimo paio colto nell'ottobre 1905, è più scuro della forma boreo-americana, che solo per tale carattere si distingue dalla nostra (Martorelli).

Come ho già detto {Avif. Itàl. 1889, p. 366), la Surnia ulula (Linn.ì va per ora esclusa dai nostri elenchi.

S46. Grlaucidium passerinum ( Liun.,

Civetta minore.

Zhuita da bosch {Cadore) Zivèta piccola [Treni.).

Questa bella e diminutiva specie, una delle più piccole dei Rapaci notturni, è ben rara da noi e non si vede al di della zona Alpina. Rimane tuttora una quistione aperta se sia o no sedentaria e nidificante nelle alte foreste di Co- nifere delle nostre Alpi orientali, cosa asserita da taluni, come A. Bonomi pel Trentino e Tissi pel Cadore. In ap- poggio di tali asserzioni rammenterò che la Civetta minore nidifica positivamente nei dintorni di Cilli nella vicina Sti- ria; ma debbo ancora ricordare che i pochi individui presi in Italia, sempre entro la zona Alpina, lo furono nell' au-

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tunno e sembravano migranti o per lo meno erratici. Nella Collezione italiana, oltre i due già menzionati {Avif. Ital. 1886, p. 226) ne conservo un terzo, maschio adulto ucciso di giorno il 20 novembre 1897 con altri due, in un prato sul Monte Malgola, sopra a Predazzo in Val di Fiemme (Trentino); cercavano insetti! Mi venne donato in carne dal dott. Enrico Azzolini {Coli. ital. Ucc. 3620); degli altri due uno si conserva nel Museo Civico di Rovereto, l'altro fu mandato al Brogi di Siena. Seppi poi da una lettera del- l' ing. Crescenzio Abeni di Gardone in Valtrompia (Brescia), vero benemerito della Ornitologia italiana, che il 14 settem- bre 1898 venne preso vivo in un archetto a Bruti na di Val Casere (Inzino) alto Bresciano, un esemplare di questa spe- cie, che venne poi preparato pel Museo di Gardone. Ag- giungo che tra il 1897 ed il 1903 Arrigoni ebbe quattro esemplari di questa specie dal Veronese e dice che tra il 1894 ed il 1897 A. Bonomi ne avrebbe avuto nove nel Trentino. {Man. orn. ital. p. 94).

Recentemente il Madarasz su caratteri che a me sem- brano futili (basti dire che il più spiccato sarebbe il più scarso rivestimento di penne delle dita) ha proposto di se- parare la Civetta minore dell'Europa centrale da quella del- l'Europa boreale, proponendo per la prima il nome di G. setipes ! E semplice quistione di stagione, colla medesima plausibilità si potrebb)e proporre un nuovo nome pel Lago- pus mutus in abito estivo!!

Naturalmente le due forme, che sono poi una, si tro- vano in Italia; ciò non mi sorprende di certo, ma sono sor- preso nel vedere la proposta del Madarasz presa sul serio. Sarebbe quasi inutile ripetere come l'asserita presenza della Civetta minore in Sicilia riposi su due esemplari del G. pu- milum del Brasile, erroneamente determinati e conservati nel Museo Zoologico della R. Università di Palermo, ove ho più volte esaminati.

Il G. passerinum è specie propria dell' Europa centrale e boreale ; nella Siberia vive la forma affinissima, seppure distinta, G. orientale^ Tacz.

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S-iT*. Athene Noctua ^Scop.ì

Civetta.

Sivitola, Souetta, Sciouetta, Servitola {Piem.) Pichioda, Sevetta (Aosta) Sivétta, Suétta, Ssciucc, Sngiiettra, Su- gretta, Ciò, Siguettra (Basso Piem.) Sivitoula, Crivela (Cuneo) Scivetta, Sivetta, Svetta (Ossola) Scigueta, Si- vèta, Sivètla, Siètta (Lomb.) Siéta (Bresc.) Zivetta (Pav.) Scigueta (Vali.) Sueta (Voghera) Mouri (Varzi)

Siveta (Cremon.) Sivetta (Mani. Parm. Moà.) Zi- vetta (Mod.) Zivattla, Zvàttla (Sassuolo) Zvatta (Vign. Pavullo) Civetta (Pieve pelago) Sivton (Finale) Zi- veutta, Cochetta (Piac.) Zuetta, Zvatta (Boi.) Zvetta (Ferrara, Boi.., Romg.) Zivetta (Vergato) Zuéta (Rav.)

Cioetta (Marche) (^oèta, (^uèta, Zoèta, Zuèta (Ven.) Zivèta (Veron.) Chiussa (Ba,ss.) Quss (Friuli) Civita (Bell.) Zivèta, ^iveta (Roveret. Trento) Civetta (Giù- dicarie, Val di Ledro) Civàta (Rendena) Civetta, Cio- vétta (Val di Non) Zivèta (Borgo) Eule, Cevitte, Tschu- vitte (Luserna) Schavita (^ette Comuni) Civitta (Livi- nallongo) Cevitta, Ciuitta (Badia) Tzibeta (Terragnolo)

Tcioita (Fassa) Qoeton (Padov.) Zoèta. Zivèta (Vi- cenza) — Zhuita (Cadore) Zhivita, Zhuita, 7Aioét&. (Feltre)

Soeta, Siveta (Rovigo) Zivetta (Mria) Cuk, Kuku- viza, Cucunija (Dalm.) Mouneghetta, Maciotta (Xizz.) Zivittura (Altare) Sivetta (Gen.) Sivetoa (Spezia) Civetta (Tose. Umbria, Roma, Bari) Cuccnmeggia, Cocco- meggia (Lucca) Marugella (Elba) Carcavicchiola (Cor- sica) — Ciuetta (Rieti) Cevetta, Cevèttola (Nap.) Cuc- cuascia (Lecce) Druutz (Albanesi Italici) Cuccuvedda iRo.>isano, Cosenza, Catanzaro) Piula, Picciusa, Pigula, Cuc-

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cu velia, Civetta {Calabr.) Cucca, Zivìttula (Sicil.) Cuccù {Lentini) Cuca {Modica) Cuccumiau, Cuccumeu [Sard.) Qoqqa, Kokka [Mali.).

Abbondante e sedentaria ovunque in Italia e nelle sue isole, e senza dubbio la specie più comune e più nota da noi dei Rapaci notturni. Fa eccezione a questa regola Malta, ove è rara, e va ricordato che in talune delle nostre provincie settentrionali è erratica e parzialmente migrante nella sta- gione fredda.

Questa specie è da noi soggetta a notevoli variazioni individuali nella mole e nel colorito ; i casi estremi, cioè i più piccoli e più chiari, vennero creduti essere la forma del- l'Africa settentrionale, A. glaux (Savign^^) che sarebbe al più subspecificamente distinta, come del resto la ritiene Whita- ker nella recente magistrale sua opera sull'Avifauna della Tu- nisia. Io non ho veduto individui presi in Italia assolutamente uguali agli esemplari tipici di questa forma, che è comune in Tunisia ; ma non di rado individui che pei caratteri erano intermediari tra quella e la Civetta ordinaria dell' Europa. Tra questi rammenterò specialmente un maschio adulto preso a Putignano (Bari) il 29 gennaio 1904 {Coli. ital. Ucc. 4019), il quale, per le dimensioni alquanto minori dell'ordinario e per le tinte chiare rossigne, difficilmente si separa dalle Civette tunisine ; è una quistione di mezzetinte. Aggiungo che a Malta, altrove, ho mai veduto Civette colte in quell'isola; ho però potuto constatare che la supposizione del mio amico Wright, che la Civetta maltese sia la forma africana, non era che una mera ipotesi per parte sua. Del resto anche nel N. 0. dell'Africa la Civetta varia notevolmente nelle tinte.

Conservo nella Collezione italiana due esemplari assolu- tamente albini di questa specie; due femmine, prese entrambe nei nidi e tenute per qualche tempo in gabbia ; una da Sta- gno (Pisa) il 9 luglio 1901, morta il 19 novembre 1902 {Cai. Ucc. 3895), l'altra da Livorno (presso la Piazza d'Armi) il 9 settembre 1903 {Cat. Ucc. 3972). Entrambe erano notevoli per avere le iridi di un verde blu cupo, che dava agli occhi

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l'apparenza di essere neri, e che lasciava trasparire sotto certe incidenze di luce, soltanto il rosso del sangue che il caratte- ristico color roseo nei tipici albini. In entrambe le penne sono assolutamente bianche nella parte esposta, ma nella prima il terzo basale di esse era fortemente colorata di vinaceo, come è negli Otis ; inoltre le timoniere e le penne intorno al becco erano tinte di giallo chiaro. Neil' " Avicula, ,, Vili, p. 57. Siena 1904, la ditta S. Brogi avverte di aver ricevuto un maschio di A. Noctiia completamente albino, con piedi, becco ed un- ghie gialli, occhi neri, ucciso nell'aprile.

La notevole variabilità della nostra Civetta è stata forse causa, in parte almeno, del caso singolarissimo che ha dato origine alla forma seguente.

UÀ. Noctua vive nell'Europa centrale e meridionale, e potrei aggiungere nell' intera regione circummediterranea.

S48. Atliene Chiaradiee, Giglioli Civetta del Chiaradia.

Conosciuta la storia di questa strana forma, vi saranno certo alcuni Colleghi i quali mi daranno torto di, averla se- parata dalla comune Civetta, dalla quale l'abbiamo per cosi dire veduta nascere insieme a co-nidiacei normali e come i due genitori non specificamente diversi dalla A. Noctua. Ma, come ho altrove spiegato (1), a mio parere si tratta qui di un vero e proprio caso di neogenesi., cioè di creazione eoc-abrupto, per cause certamente molteplici che sinora sfuggono alle nostre indagini, di una forma nuova, con caratteri di grado speci- fico. La neogenesi è un caso frequente tra le piante, ma non tra gli animali, e, se bene mi appongo, sarebbe la prima volta che lo si vede tra i Vertebrati. La importanza della formazione repentina sotto i nostri occhi di una specie nuova, in condizioni naturali affatto, è tale e getta una così nuova

(1) GlQMOLi, H. H. Tfw strange rase of Athenc Chiaradire, in " /&?.«. ,. 1903, (ser. Vili. voi. III\ p. 1 Loialon, 1908. (Con una tavola e 2 figure nel testo).

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luce sulla origine delle specie, che supera di gran lunga quella della scoperta più o meno autentica di una specie o di sotto specie sconosciute ! E per questo che, essendo perfettamente conscio che l'atto di neogene.d che ha prodotto nelle prealpi del Friuli otto, forse nove, esemplari della Athene Chiaradice, può per cause varie non avere un seguito, e che questa bella e valida specie può aver fatto soltanto una effimera comparsa, mi basta che comparsa ci fu e che si possono vedere nella Collezione italiana a Firenze, nella raccolta Arrigoni a Mon- selice ed in quella Vallon a Udine, quattro individui di que- sta specie perfettamente uguali nei caratteri essenziali e rap- presentanti i due sessi. Ecco perchè ho creduto doveroso per la causa di quella Scienza alla quale ho dedicato la mia vita, il mantenere separata la Athene Chiaradke. Non ho bisogno di aggiungere che se il caso si rinnova e se, vincendo la forza ereditaria che spinge verso il ritorno al tipo parentale, qual- che coppia di questa nuova e bellissima Civetta riesce a pro- creare dei simili, avremo V Athene Chiaradice indiscutibilmente stabilita e certamente la specie più interessante della nostra Avifauna.

Questa Civetta differisce da tutte le specie congeneri, e àalVA.Noctua in particolare, pei caratteri seguenti: Dimensioni alquanto minori ; iride di un bel bruno; becco alquanto più grande e più robusto, di color giallo verdiccio uniforme ; piedi più forniti di penne, dita relativamente più lunghe. Il tono del colore ed il disegno della macchiettatura sono speciali affatto: le parti chiare sono di un bianco puro senza la più piccola traccia di tinta ocracea ; le parti scure sono brune (come nella N. Tengmalmi) senza la minima lavatura di rossigno; infine le macchie chiare sulle remiganti e timoniere^ che sono disposte in serie trasversali in tutte le Civette e forme affini, sono surrogate da orlature longitudinali bianche marginali sui due vessilli. Le macchie chiare sulle parti dorsali, eccetto sulla testa^ sono più grandi e più numerose, e di un bianco puro ; sulle parti ventrali spiccano sul bianco niveo del fondo macchie longitudinali di un bruno scuro nettamente definite; anche il disco facciale è di un bianco quasi puro, scuro ai

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margini soltanto e nelle filopiume dei contorni con rachidi nere. Le penne dell'addome, del sottocoda e quelle che rive- stono i tarsi e le dita sono bianche. Aggiungo le dimensioni di due maschi delle due forme: il tipo della A. Chiaradice, ed un A. Noctua da Pieve di Cadore, 12 gennaio 1888 {Colh itaì. Ucc. 3066).

A. ChiaradicB A. Xoctua

Lungh. totale m. 0.200 m. 0.220

Ala » 0,145' >. 0.165

Coda » 0,065 » 0,075

Tarso .0,025 » 0.035

Becco, altezza mandibola superiore. » 0, 0085 » 0, 0075

Ed ora un po' di storia: ebbi in dono il tipo di questa singo- lare Civetta dal compianto amico mio comm. Emidio Chiara- dia; egli me la portò vivente il 13 novembre 1899, era stata presa quasi già atta al volo nel nido in un muro a secco con altri tre, che poi fuggirono, a Pizzocco sopra Caneva di Sacile (Udine), sul finire del luglio di quell'anno ; la ragazza che le prese ed i membri della sua famiglia dichiararono ri- petutamente che erano simili e tutte con occhi neri. Quando ebbi queir interessante esemplare trovai che era un maschio quasi a completo sviluppo, ma colle penne un po' fruste per la vita in schiavitù. Io lo descrissi in una " Nota ,, pochi mesi dopo (1), chiamando l'attenzione degli Ornitologi e spe- cialmente quelli residenti nel Friuli sul caso singolarissimo. Rispose prontamente all' appello il solerte ed appassionato cultore di Ornitologia, mio carissimo amico signor Graziano Vallon di Udine ; il quale senza badare a spese a fa- tiche e disagi si recò ben tre volte e soggiornò sull'Alpe di Pizzocco nella stagione opportuna, cioè nel luglio 1900, 19U1 e 1902. La prima gita riesci semplicemente informativa ;

(1) GiGLiOLi. E. H. Intorno ad una presunta nuova specie di Athene., trovata in Italia, in '• Arirula .. IV. fase. 29-30. p. 57. Siena. UK30. Ristampata in " Oniis. .. XI, p. 237. Paris, 1901.

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ma la seconda fruttò un altro esemplare dell' A. Chiaradioe^ e, ciò che ci sorprese tutti, la scoperta che esso era nel nido (un buco in una rupe) di una coppia di Civette comuni con tre altri nidiace! ad occhi gialli e nel resto normali A. Noe- tua ! Il Vallon poi seppe di una Civetta ad occhi neri tro- vata in un nido nel campanile di Fregona (Belluno) insieme con due nidiacei normali ; fu mangiata da un gatto. Nella terza sua gita a Pizzocco, 11 luglio 1902, il Yallon trovava nel medesimo muro a secco ove venne presa nel luglio 1899 la prima nidiata di Civette ad occhi neri, alla quale apparteneva r esemplare tipo ora nella Collezione italiana, un nido di Athene Noctua con entro cinque nidiacei già impennati, due con occhi neri e tutti i caratteri dell' A. Chiaradice, tre in- dubbi A. Noctua. Veniva così confermata in modo sicuro la scoperta fatta l'anno precedente, che cioè 1'^. Chiaradìw na- sceva nel nido dell'^, Noctua ed aveva per co-nidiacei indi- vidui di questa specie. Fu quando seppi questo che sorse in me r idea che si trattasse di un caso altamente interessante di neogenesi. Il signor Vallon fece di più in quella sua terza gita a Pizzocco : per mezzo di lacci s' impadronì dei due ge- nitori di quella nidiata che conteneva due A. Chiaradifr e tre A. Noctua giovani e più tardi me li mando e quindi anche due dei giovani, cioè una femmina A. Chiaradice asso- lutamente uguale al tipo {Coli. ital. Ucc. 3750) ed una sua sorella^ normale A. Noctua {Coli. ital. Ucc. 3894). L'aver po- tuto studiare e confrontare i diversi membri di quella inte- ressante famigliuola era assai importante, ma non vorrei che l'amico mio avesse così eliminato la sorgente della singolare forma nuova di Civetta, giacché è molto probabile che quella fosse la coppia stessa che aveva prodotto la prima nidiata nel luglio 1899 e dalla quale ebbi il tipo dell'^, Chiaradio' ; e forse la seconda (luglio 1901) come positivamente la terza ; essendo quei tre nidi vicinissimi. Eppoi dal giorno in cui i due adulti furono catturati non si sono più avute notizie di nuove Civette ad occhi neri. Quei due adulti {Coli. ital. Ucc. 3890, 3891) sono anch'essi strani : Il maschio è il più grande, assai chiaro nel colorito, quasi isabellino ; lo confron-

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tai con ana Civetta dalla Tunisia (tipica A. gìaux), ma ne è assai diverso, molto più chiaro ; presenta poi la singolarità di avere le timoniere notevolmente larghe. La femmina (mamma delle A. Chiarodùr), è invece piccola e scura assai nei colorito generale ; in entrambi le macchie sulla testa sono più minute e più numerose del solito, ed il disco facciale è bigio e bigio-bruno senza bianco. Erano già certamente una coppia alquanto aberrante dal tipo usuale della nostra Ci- vetta, ma non separabili certo d«i,ll'^. Xoctua con occhi gialli. Le singolarità parentali potrebbero essere una delle cause che dettero origine alla « forma nuova ». In quella terza sua gita a Pizzocco il Vallon raccolse poi notizia di un' altro esemplare di Civetta ad occhi neri, che sarebbe stata preso tra quella località e Caneva di Sacile nel 1899, e tenuto vivo da un pastore locale per farne zimbello nella caccia di uccelletti colle panie ; era forse uno dei fuggiti della prima nidiata. Dal luglio 1902 non abbiamo, come ho detto sopra, più notizie intorno all' A. Chiarodni% è sarebbe davvero la- mentevole che una Civetta cosi elegante e distinta fosse scom- parsa del tutto, ma non dispero ancora. E in ogni modo ben strano che trattandosi di uno degli uccelli più comuni e meglio noti in Italia (in quasi tutte le nostre città vedonsi coppie nidificanti della A. Noctua), non si sia avverato altrove il caso singolare di neogenesi avvenuto a Pizzocco.

Tanto il Vallon come il ]\rartorelli hanno scritto intorno all' A. Chiaradifr, (1), il primo raccontando genialmente le vicende delle sue gite per trovarla, il secondo dandoci una minuziosa descrizione del secondo esemplare avuto con dotte considerazioni e deduzioni sul caso, alle quali però, come ho detto già, non posso unirmi ; la sua spiegazione che si tratti

(Ij Vallon, G. Nota intorno alla nuova specie di Civetta scoperta nel Friuli, in « Atti Accad. di Udine », ser. 3, Vili, Udine, l'JOl. Id. « Ueber A. Chiaradice, Giglioli, in Friaid, » in « Orn. Jahrb. XII, p. 217 ». Hallein, 1901. Id. " Fauna Orn. Friulana », in « Boll. Soc. adriat. Se. Nat. •> XXI, p. 100. Trieste, 1902. Martorelli, G. Ulterìori osservazioni sidVA. Chiaradi(v. (Jkìlioli. in « Atti 8oo. ital. Se. Nat. » XL, p. 3.5, tav. 11. Milano. 190'J.

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di mera variazione accidentale ed anormale nella colorazione di individui dell'ai. Xoctua non è in alcun modo accettabile per me; meno ancora so accettare la ipotesi di un ibridismo messa fuori da qualcuno, giacché come ho altrove spiegato, pecca per mancanza di base. Arrigoni (Man. orn. ital. pp. 87- 90. Milano., 1904) condivide la opinione del Martorelli, già da me combattuta, quella cioè che si tratti di « una semplice anomalia di colorito », però aggiunge « con caratteri spic- catamente regolari e quasi costanti ». Domando a chiunque quando mai una anomalia è regolare e costante ì Del resto Arrigoni, come il Martorelli, erra quando dice che i quattro esemplari conservati dell'^. Chiaradife non sono uguali, men- tre lo sono in modo sorprendente ; direi anzi assai più che non quattro Civette comuni prese a caso. A proposito della speciale colorazione bruna dell' iride nell' A. Ckiaradicc e dell'occhio a prima vista ugualmente scuro dei due albini di A. Xoctua rammentati sopra, il prof. Enrico Balducci ha fatto uno studio istologico comparativo dell' iride dei tre casi, ed ha trovato che, pur mancando in tutti lo strato pigmen- tare che il giallo, la disposizione dei granuli pigmentari nello strato inferiore è assolutamente diverso nell' iride del- l' A. Chiaradice ed in quelle dei due individui albini di A. Noctua (1).

Per conchiudere dirò che il professore Enrico Balducci ha fatto pure uno studio comparativo minuzioso dello sterno delle due forme nostrali di Athene, ed ha trovato che quello dell' A. Chiaradice, della quale potè studiare due esemplari, mantiene in ambo i casi una serie di notevoli differenze cogli sterni dell'^. Xoctua (2) ; il che sarebbe sempre a conferma della mia ipotesi. Recentissimamente poi questa ipotesi, che si tratti cioè della formazione di una nuova specie per lieo- genesi, o come la chiama Hugo de Vries pel processo di « mu-

l) Balducci E. Osservazioni e considerazioni sulla pigmentazione delViride neWA. Chiaradice, in « Monitore Zoologico italiano > XVI, p. 258. Firenze, 1905.

(2) Balducci E. Osservazioni sullo sterno deW Athene Chiaradice., GiGL, in e Arch. Zoologico > I. p. 375. Napoli. \d('ò.

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fazione, » ha avuto una splendida conferma dalle ricerche di William E. D. Scott, il quale nell'America boreale ha trovato casi consimili in non meno di nove specie di uccelli apparte- nenti a quella Avifauna ! (1)

249. Scops G-iu (SLup.

Assiolo.

Assiolo, Alloccherello, Chiù, Chiuino, Civettino (Aut. Ital.)

Cioucch, Ciouccot, Douseuil (Piem.) Suettin, Sivettin, Ciò, Ciouin {Basso Pieni.) Chiò, Cioùcch, Ciòuc, Sciou- scieul (Ossola) Sciscieu, Scisciò, Noce, Siveti, Sietì, SissO- ziotin, Chiu^ Soucli (Lomb.) Scisseù, Sivetin, Sivetoin i^Pac.)

Lochet, Siseol (Berg.) Sciscieu {Mil., Vali.) Soucli (Bresc.) Siveu, Siven {Cremori.) Ciod {Varzi) Ciò, Ciòs {Piac.) Ciò {Parm., Mani.) Ciù {Mod.^ Boi., Rav.)

Ciuu ( Vergato) Chiù, Cliiodo {Marche) Ciodo, Ciusso, Ciusseto, Alocheto {Veron.) Ciò, Ciù, Ciusso, Ciuss(Tew.)

Ciusso, Chiusso {Bass. Vicen.) Zuss {Bell.) Giù, Qiucch, Catùss, (^uss {Friuli) Zuf {Istina) Jejic (iJalm.) Cioè, Ciocco, Ciochet, Zizol (Roveret.) Sissòl, Cicciòl, Ciot {Treni.) Ciuciol {Anaunia) Ciciòl {Val di Sole) Ciót {Giudicarle) Ciò {Pergine) Ciù {Polesine) Zhus {Feltre^ Cadore) Macotta, Maciotta {Nizz.) Allocchetto, Ciò {Gen.)

Ciodo {Spezia) Assiolo, Chiù {Fior., Sen., Elba, Roma)

Usciolo {Fior.) Chiurlo, Chirluchiò, Assiolo (Pis.) Chiucco {Lucca) Chiurlo-in-chiò {Valle di Sopa, Lucca) Chiù {Valdich.) Tassolo {Vecch.) Nottolo {Elba) Chiò (Garfag.) Chiù {Casent.) Chiurlo {Sarteano) Chioo {Umbria) Chiou {Rieti) Ascio {Veroli) Gufetto {Vi- terbo) — Ascetiello {Nap.) Cuerniciedd, Lagno {Bari)

(1) Scott, W. E. D. On the prohable orif/in of certnin liinis in « SrÀence » (iiew seriesì XXII, p. 270. Neu: York. 1, IX, 1905.

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Curnuteddra {Terra d'Otranto) Sentii, Scutiddu {Rossano, Cosenza) Chiò {Catanzaro) Zivittula, Scropiu, Cuccareddu [Reggio Caìahr.) Jacobu, Chiù, Cuccarellu, Chio {Sicil.) Cucca di rocca [Mess.) —r- Chicli (Nicoski) Jacóbi, Chiù, Chiovu, Chiodu, Chinzzu {Cai., Caltag.) Scópiu, Scissiólu, Scipiólu [Mazzara) Cucca di ruccàro {Sirac.) Chiù, Gioppu, Chiuzzu {Lentini) Facuopu {Modica) Chiuppu {Terran. Sic.) Chiò Jacobu {Castelb.) Zonca, Tonca {Sard.) Qoqqa, Kokka {Malt.).

L'Assiolo è specie abbondante e specialmente estiva da noi, ed anche di doppio passo ; giunge in marzo-aprile, parte o ripassa in settembre-ottobre. Pochi individui rimangono a svernare nelle nostre provincie centrali e meridionali, in Si- cilia e nella Sardegna ; ho veduto un' individuo ucciso a Scandicci (^Firenze) l'S febbraio 1879 ; onde a rigore potrebbe dirsi sedentaria in Italia.

Varia notevolmente nel tono generale del piumaggio, onde è facile averne dei chiari e degli scuri ; e ciò indipenden- temente dal sesso e dall'età. A Firenze è assai comune du- rante la buona stagione e la sera si ode in ogni dove il suo grido « chiù.... chiù », cosi malinconico, tra i nostri Cipressi; nidifica in città nei giardini Boboli e Torrigiani.

Lo S. Giù è sparsa nell' Europa meridionale e centrale (ove scarseggia), nell'Africa settentrionale ove sverna, e nel- 1' Asia occidentale e centrale, giungendo nelle provincie N. 0. dell' India. Va però notato che nella Tunisia e nel rima- nente N. 0. dell' Africa 1' Assiolo è prevalentemente estivo come da noi. Appartiene ad un genere ricco e largamente diffuso. Non havvi alcuna ragione per adottare il genere Pi- sorhina di Kaup per questi Gufetti.

350

S50. Asio Otus iLiuu.^ (ex Gesù.) Gufo.

Gufo comune, Barbagianni, Gufo minore. Allocco, Duca cornuto, Alloccherello {Aut. ItaJ.) Duso, Cioucch d'moun- tagna, Duso pcit {Piem.) Se vetta, Chouette (Aosta) Mes duch (Cuneo) Mes diich, Urócc, Lurocc, Auceo, Lurucc (Basso Piem.) Dug piscin^ Dughin, Sevetton (Ossola) Sceveton, Cui da ja jeui, Olouch di bosch (Nov.) Louroucch, Loucch, Locch, Ouloucch, Alloch, Piccol dugo, Dughin (Lomb.)

Cavra besula ( Vali.) Guf, Ourloùcch co i corn (Pav.) Souitón (Bass. Lomh.) Ouroùcco {aita Trebbia) Loucch (Cremori.) Lóch, Aloch (Mantov.) Lok (Berg.) Alàch (Sassuolo) Guvo (Pievepelago) Ciuv (Montese) Giù gross (PavuUo) Barbagian, Guf (Mod.) Gran docc (Boi.) Aloe, Gài [Ravenna) Gufo mezan, Barbazane picelo (l'ew.)

Aloco de bosco, Ciusso (Veron.) Catus, Catùss {Friuli) Gufo (Bell.) Aloe dai corni, Alocc de bosch (Roveret.) Béghel (Val di Non e di Sole, Giudicarie) Dus (Val di Ledro)

Ciò (Valsiig.) Quit {Terragnolo) Bòghele (Borgo) Aloco [Polesine] Gufo, Aloco coi corni (Vicenza) Ciò (Ca- dore) — Burububù [Feltre) Jej (Daini.) Necioula. Pi- cioun Dugo, Necoula, Dugo (Nizz.) Testa gatto (Arenzano)

Testa de gatto (Gen.) Giifo [Spezia) Gufo, Gufo co- mune ( Tose.) Bufo [Pisa) Allocco {Casentino, Lucca) Gufo, AloccOj Barbagianni [Marche) Gufo [Umbria) Alluccu [Rieti) Gufo piccolo. Allocco colle corna {Roma)

Ascio, Ascia, Asciu oornutu {Xaj).) Gufo, Ngannapa- store (Campoba.'iso) Cornicedda (Bari) Cornuteddra 'mpe- riale (Lecce) Zagarògna (Rossano, Cosenza) Cuccù, Scru- pìo (Reggio, Cahbr. Catanzaro) Cuccazzu, Fuanu, Fuganu

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{SicU.) Cuccazzu (Mess.) Curnuteddu {Terranova, Sic.) Faguanu, Fuguanu (Castelb.) -— Gufu {Cat. Castrag. Sir.) Stria, Sfcrea (iSard.) Omm issubien {Malt.).

Questa specie è abbastanza sparsa nel nostro paese e sedentaria, laa non può dirsi comune; è certamente migrante ed alle epoche del passo, ma non regolarmente, può fare com- parse numerose; nell'Italia centrale è più facile averla nel- l'inverno. Nidifica ai monti nella Sicilia, ma è rara da quanto mi risulta in Sardegna, è frequente nella Corsica, di dove non so che di un solo esemplare preso nel dicembre. E as- sai meno variabile della specie seguente, ma differisce al- quanto individualmente nella intensità delle tinte, eppure so di strenui tentativi per scoprire delle sottospecie.

L'^. Otus si trova in tutta la Regione Eurasica e giunge nel N. 0. dell'India; nella Tunisia è sedentario e nidificante. Nell'America boreale è rappresentato dall' appena separabile A. Wilsonianus (Less.).

S51. Asio accipitrinus (Pali.)

Gufo di fabule.

Strige Stridula, Allocco di padule [Aut. Ital.) Sivetta, Sivettouloun {Pieni.) Crivela, Giavanel {Cuneo) Gana- vel di fau, Urócc, Lurócc, Barba Giuan, Testa gatto, Aucco, Urucc {Basso Piem.) Sevetton {Ossola) Louroucch, Loucch, Orloucch {Lonib.) Arloucch, Ourloucch {Pav.) Loucch, Siveton {Cremori.) Alóch de paltida {Mani.) Guf o Alòcch da vali (Mod.) Alàoh {Sassuolo) Alocc {Boi.) Gufo, Alocco, Barbagianni {Marche) Alocato, Aloco de palù {Ven.) Catus pizzul {Friuli) Aloco, Gufo {Polesine) Alooh de vai, Aloe de palu {Treni.) xlloc (Roveret.) (^oeton de vale, Alocón {Padova) Jej {Dalm.) Necioula, Picioun Dugo, Necoula, Dugo {Nizz.) Testa gatto {Arenzano) Ouco testa grossa {Geìi.) Gufo {Spe-

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zia) Allocco di padule, Gufo di padule {Tose.) Locco di padule {Grosseto) Allocco (Liicca, Casent.) Gufo {Umbria) Civettone, Patalocco {Roma) Coccoveggia, Ciuociuvettola (Xap.) Cuccuai (Capri) Cornicedda (Bari) Cuccuvascia, Cuecuàscia, Cuccuvaja, Cuccaiu (Terra d'O- tranto) — Ricchieddru {Gallipoli) Cuccù, Zagarògna, Guliu. (Calabr.) Orba, Orva {Sicil.) Cuccuni di passa (Mess.) Fuànu di maisa {Cat.) Cuccù di passa (Modica) Triorva (Terrari. Sic.) Leu {Fiumedinisi) Varvajanni (Castelb. Castrog.) Cucca di passa (Girg.) Stria, Strea, Stria groga, Cuccumeu {Sard.) Omm issubien {Mali.).

Comune quasi ovunque e sedentario in Italia e nelle sue isole; sembra scarseggiare nel Piemonte. E anche di passag- gio regolare da noi nel marzo e dal settembre al novembre, ed allora in alcune provincie, Liguria, Toscana e Puglie, compa- risce talvolta in buon numero. Varia individualmente e senza distinzione di età, sesso e località in modo notevolissimo nella intensità delle tinte di fondo; ho veduto individui a fondo quasi biant^o sulle parti inferiori, altri quivi di un'ocraceo ramiato Siiuro.

UÀ. accipitrinus può dirsi specie quasi cosmopolita, tro- vandosi ovunque eccetto nell'Australia.

25S. BubO maximus, CTerini ex Charleton Gufo reale.

Gufo grosso. Barbagianni selvatico. Gufo reale, Gran Gufo, Dugo {Aut. Ital.) Locch, Ourloucch, Granduc, Barbagiàn, Duso, Diavòn d'montagna, Diavòn d'bosch {Piem.) Lo gioc, Hibou (Aosta) Granduch, Dugou {Cuneo) Dugo, Toni (Susa) Dug, Dugo, Oocco grosso {Basso Piem.) Biiblou {Casteggio) Dugo, Dùg, Gran Dùg, Dùs (Ossola) Bùvv (Noe. Vigezzo) Dugh, Dugo, Diàvol de montagna. Gran-

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dugo, Guf, Locch, Ourloucch gross, Lorouch (Lomb.) Diig, Diich, Diic (Valt.) Das, Lochon [Berg.) Gran-dùgo {Pavia) Dugh (Varzi) Dùgo {alta Trebbia) Granduca {Mani.) Dugh (Fiac.) Gran dug {Parm.) Barbagian, Gran due, Alòcch gross {Mocl.) Fèlch rèel {Sassuolo) Diavol d' muntagna (Boi.) Grandugo {Rav.) Ciu reel {Cesena, Forlì) Gufo major, Dugo, Barbazàne grande, Grandugo, Gufo de montagna {Ven.} Gran bubo, Bubo, Granduca {Veron.) Barbazuan grand, Dug {Friuli) Zi- veton {Istria) Bukoc {Dalm.) Dùmel, Gufo reale, Dugo, Grandugo, Aloch o Diaol de montagna. Beghe! {Roveret.) Grandugo {Trent.) Dago ( F«/ di Non ^ di Sole, Giudicarie)

Begàl {Rendena) Pahu {Terragnolo) Pufù {Folgaria) Dui {Fassa) Dule {Livinallongo) Guda {Sette Comuni) Ciò grande {Tesino) Gufo grande, Aloco grande {Vicenza)

Gufo, Dugo {Cadore^ Feltre) Gran dugo, Dugo {Rovigo)

Barbagian, Dugo, Gros due, Dugou {Nizz.) Diigo, Grava {Gen.) Gufo reale, Gufò grosso {Tose.) Grandugo reale (Sen.) Gufo reale ( Umbria) Bufifu {Rieti) Gufo, Gufo grande {Roma) Gran duca, Gufo {Nap.) Grand duca {Bari) Bufa {Rossano, Cosenza) Vuru, Nduccu, Dduccu {Calabr.) Faunazzu di rocca, Facci d'omu {Sicil.) Cuc- cuni {Mess.) Cucuni {Mess. Cat.) Faganazzu {Cat. Sirac. Caltag.) Fujanazzu, Aciddazzu o Auceduzzu di notti {Mo- dica) — Faguanazzo {Castelb.) Acciddazzu di notti {Ca- strog.) Orva reali {Marsala) Lucàru {Pai.) Omm issu- bien {Mali.).

Sedentario in Italia, ma non ovunque frequente; scar- seggia nelle nostre provincie meridionali e nella Sicilia, sem- bra mancare affatto in Corsica e nella Sardegna. Se non re- regolarmente migrante è certamente di passo in alcune pro- vincie, in altre scende dai monti, ove nidifica nei boschi, al piano, nella stagione fredda ; entra allora anche nelle città, e durante un' inverno ; alcuni anni addietro, uno di questi

23.

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grossi uccelli si stabilì per alcuni giorni sul Cupolone del BrunellesGo a grande meraviglia dei buoni Fiorentini.

Il li. maximus è proprio all'Europa, al di degli Urali lo rimpiazza l'affine />. sibiricus, Licht; mentre nell'Africa settentrionale è rappresentato dal minore Ji. ascalaphus (Savig.), che va escluso dalla nostra Avifauna giacche venne citato dall' Italia meridionale per errore.

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ACCIPITRES

{Falchi)

253. Circus aeruginosus (Limi.) (ex Aldrov.) Falco di padule.

Falco castagnolo, Albanella con il collare, Falco cap- puccino, Falco di padule. Falco rossiccio {Aut. Ital.) Far- coun dia testa bianca {Cuneo) Fare capussin, Làr {Tor- tona, Novi) Làr, Fare, Farco {Basso Piem.) Falc d'acqua, Falchet d'acqua, Falchetton {Lomb.) ? Falchèt róss {Bresc.)

Falch [Parm.) Fàlch da vali, Félch négher {Mod.) Fèlch nigher {Reggio) Pojana, Pojana dal lac {Mantov.) Falch capuzzen, Falchètt capuzein {Boi.) Poiana, Pujan {Romg.) Pojana de vale o de palùo, Pògia, Pogiàna, Pòja, Pogiaràco {Ven.) Falchéto de vale, Spalpio {Veron.) Pojana, Voia {Vicenza) Paludèr, Falchet paludèr {Bell.) Pojàne col ciaf blanc, Ucielatt, Faìcuzz (P'riuli) Pojana de valle, Falchet d'acqua {Trentino) Falcheton {Rovereto) Poja de vale {Padova, Rovigo) Lunja, Zabar (Dalm.) Gronouglie, Granouié, Tartaou (Mzz.) Farco de padù, Farco da testa gianca (Gen.) Farco {Spezia) Pogliana (Lucca) Falco marino (Garf.) Fojana {Quiesa) Cap- puccino, Astore {Bient.) Falco di padule, Pojana {Fior. Pis.)

Falco testa cafifè {Ancona) Falco dalla testa bianca

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(Roma) Falco, Astore (Campobasso) Nibbio dorato, Far- aone dorato, Miedeco, Falcone (Xap.) Farnarone (Bari) Biisciarda (Terra d'Otranto) Farcune (Rossano^ Cosenza) Monaci!, Passanti (Catanzaro) Acedduzzu cu a testa ianca (Caìabr.) Cirbìu [Reggio (hlabr.) Lagórnia, Arpegghia (Sicil.) Appi'gghia, Arpt'gghia, Farcunazzu (Mess.) Cu- lorcia (Lentini) Arpia (Sirac.) Arpiuni, Farcùni (Girg.)

Jaddinaru, Nigghiu, Tignùsu, Médicu, Médicu di pantann, Pisciaru, Culóccia, Ainazzu (Cai.) Stori de sa puliga (>Sard.)

Capone de canna, Stori de pisci (Cagl.) Astore marinu (>Sass.) Bu-ghadam, Buadaam, Buadaam ahmar iMalt.).

Comune e sedentario in quasi tutta Italia e nelle sue isole; in qualche provincia scarseggia, come in Piemonte e nell' Emilia ; in altre si vede più facilmente alle epoche del passo marzo, maggio ed ottobre come nella Liguria.

Pochi uccelli variano individualmente più del C. oìru- ginosus, non è facile trovarne due perfettamente uguali ; con- servo nella Collezione italiana un maschio (('at. ree. 2157), ucciso nel febbraio 1883 a Mesa (Roma), il quale, per aver fasce trasversali alla coda somiglia alquanto al C. spilonotus^ Kaup, proprio all'Asia orientale.

È specie generalmente distribuita nella zona temperata della Regione Eurasica, sverna nell'Africa, nella Cina e nel- l' India.

S5-4. Circus cyaneus < I>inn.) Albanei-la.

Albanella reale, Albanella, Falco pigargo (Aut. Ital.) Rate, Falchett d'i rat (IHem.) Falch d' San Martin (Cuneo)

Fare senrin (Tortona, Novi) Falchetton zenerin (Lonib.)

Falchaett bianch (Pav.) Falchet muliner ( Bergamo) Falchetto molinér (Bresc.) Falchc'tt turchin (Mantov.) Falch da vali. Fèlch zenerèn (Mod.) Curnacia (Finale)

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Falch d' vai, Falchett d' palud {Boi.) Pujanett {Ravenna) Falchéto bianco ( Ven.) Falclieto zenerin o zelaste, Fal- chete bianco {Veron.) Falchétto bianco, Falchét zenerin {Trentino) Falchet, Auzhel dalle pi te {Cadore) Pója bianca, Pója bianca de vale {Padova, Rovigo) Lunja bila {Dalm.) Tartaou, Granouié blanc {Nizz.) Sivettua gianca {Arenzano) Farco senein {Gen.) Farco gianco, Farco de padù {Spezia) Albanella, Albanella reale {Tose.) Falco di padule bianco ( Valdich.) Falco bianco {Ancona) Falco molinaro {Roma) Falcone ianco, Farcone janco, Miedeco {Najp.) Farnarone {Bari) Busciarda, Stola {Terra d^O- tranto) Rapimi iancu. Passanti {Catanzaro) Jurmanaro, Aceddazzn iancu {Calahr.) Albaneddii o Arbaneddu jancu, Cristaredda fimminàra {Sicil.) Albaneddu di passa, Appeg- ghia od Arpegghia janca {Mess.) Farcunieddu jancu {Mo- dica) — Farcuni jancu e grisciu {Girg. Castelb.) Farcuni biancu {Castelb.) Arbanedda janca, Albaneddu o Albadeddu carisi (femm. e giov.), Albanedda di passa (Pai.) Stori biancu. Stori de pisci {Sard.) Bu-ghadam, Buadaam abiad prim {Malt.).

Sedentaria, ma molto meno abbondante della specie pre- cedente e più frequente nelle parti centrali e meridionali d' Italia che non in quelle settentrionali ; nidifica anche in Sicilia, nella Sardegna e probabilmente in Corsica. Da noi si mostra anche migrante di doppio passaggio, cioè in aprile maggio ed in ottobre; in quelle epoche è più facile averne, specialmente adulti, ma si hanno pure durante l' inverno nel l'Italia centrale e meridionale.

Il C. cyaneus abita tutta la Regione Eurasica, spingen- dosi al sud nell'Africa e nell' India, probabilmente durante la stagione fredda.

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255. Circus Swainsoni, Smith Albanella chiara.

Albanella mezzana, Albanella pallida, Albanella bianca, Albanella dalmatina, Albanella siciliana (Aut. Jfal.i Falch {Mod.) Cnruacia [Finale] Falchete bianco (Veron.) Poja bianca {Padova, Rovigo) Bililunj {Dalm.) Tar- taou {Nizz.) Sivettna gianca [Arenzano) Farco gianco {Gen.) Albanella mezzana, Albanella bianca (To.sc.) Falco bianco (Fucecchio) Falco di padule bianco [Valdich.) Falco bianco {Ancona) Falco molinaro (Roma) Far- narone {Bari) Farcunéddu {Rossano, Cosenza) Aced- dazzu iancu, Rapinu iancu, Passanti {Catanzaro) lurma- naro {Reggio (kilahr.) Albanedda o Arbanedda, Albaneddu raru {SiciL) Arpégghia, Appéggliia (Mess.) Anigghiu jancu {Caf.) Farcunieddu jancu raru {Modica) Stori de pisci, Storittu biancn {Sard.) Bu-ghadam abiad, Bua- daam {Malt.).

L' Albanella chiara è sparsa in tutta Italia ed abbastanza frequente alle epoche del passo in alcune provincie, centrali e meridionali. Il 4 aprile 1885 ad Arenzano e Cogoleto (Ge- nova) vi fu un passo straordinario di questa specie in ogni abito; in Toscana l'ho avuta specialmente durante il pas- saggio primaverile, marzo-aprile.

Nel Piemonte e nella Lombardia le sue comparse sono rare ed accidentali. E però anche specie sedentaria da noi, e l'ho veduta in ogni stagione; ma non abbiamo sinora notizie positive intorno alla sua presunta e probabile nidifi- cazione in Italia. L' ho veduta in Corsica, 1' ho avuta dalla Sardegna ed in Sicilia capita non di rado.

Il C. Swainsoni vive nell'Europa meridionale, nell'Africa e nell'Asia centrale e meridionale. La diagnosi del Gmelin è troppo nebulosa per essere accolta, onde il nome suo nia- croitrus non deve usarsi per questa specie.

359

S56. Circus cineraceus (Montag.) Albanella minore.

Albanella piccola, Albanella rossiccia, Falcone cenericcio, Albanella minore {Aut. Ital.) Fare senrin {Tortona-Novi)

Falchetton ceuerin {Lomh.) Fàlch da vali, Falch zen- drèn {Mod.) Curnaciot {Finale) Falchet, Galinel {Ca- dore) — Falchetton, Falchetto rosso, Poja, Poja bianca {Ven.)

Falch zeneren, Falchett de palud {Boi.) Lunja, Zabar, Bililunj {Dalm.) Esoriveo, Granouié gris [Nizz.) Sivet- tua gianca {Arenzano) Farco senein {Gen.) Falco cene- rino {Sen.) Falconetto [Campobasso) Farnarone (Bari) Miedeco (N^ap.) Passanti {Catanzaro) Arbaneddn o Al- baneddu cinnirisu, Albanedda, Nigghiu, Cattrocóscie {Sicil.)

Arpegghia, Appegghia [Mess.) Quattrucósci, Tignùsu [Cat.) Falcuni, Falcuneddu jancu {Girg. Castelh.) Fal- cuni jancu, Farcuni {Castelh.) Stori de pisci. Stori biancu (Sard.) Bu-ghadam abiad second, Buadaam {Malt.).

Specie certamente non comune da noi, ma è stata os- servata ovunque; va rammentato che le femmine ed i gio- vani si confondono facilmente con quelli delle due specie precedenti dai non pratici. Pare essere parzialmente estiva in Italia ed ha certamente nidificato nel Trentino, e a Ri- volta d'Adda (Lombardia) nel luglio 1886 ; ho veduto il nido col maschio adulto e tre giovani già quasi del tutto impen- nati, nel Museo Civico di Milano. Però l' Albanella minore si vede da noi più facilmente alle due epoche del passo, aprile-maggio e ottobre-novembre, e specialmente in quella primaverile e nella Liguria. Tutti gli esemplari che conservo nella Collezione italiana, quindici, sono colti in quella sta- gione e i più nell'aprile ; vi sono quattro sole eccezioni : giugno, settembre, gennaio e marzo. E stata presa in Sici- lia, in Sardegna ed è citata dalla Corsica. E notevole l'abito melanico che non tanto di rado presenta questo Falco.

360

Il C. cineraceus s' incontra in tutta la Regione Eurasica e penetra nell' India.

Ritengo che Linneo includesse anche questa specie nel suo Falco Pi/gargus (Si/st. Nat. 1766, p. 126 n. 11), ma la diagnosi parla anche di macchie trasversali sull'addome nel maschio, e nella nostra Albanella minore sono sempre longi- tudinali ; perciò non adotto il nome specifico linneano come Sharpe ed altri hanno fatto.

S5*7. Circaétus gallicus (J. F. Gmel.) Biancone.

Falco aquilino bianco, Falco aquilino scuro, Terzo d'A- quila, Biancone {Aut. Ital.) Aculota, Poundrà bianca i7'm- neo) Agugia, Scanalévre [Basso Piem.) Falchetton ( Valt.) Falcon, Aquilóto [Padova, Rovigo) Falcon [Bass.) Aquila dalla testa grossa [Veron.) Astór [Cadore) Cagne {Friuli) Aquilóto, Falcon [Trentino) Agolàz (Riva) Agola, Astór [Primiero) Agolacc [Ossana) Puiana gròssa, Aquilott [Mod.) Aquilot, Pujana grossa, Falchet bianc [Bop) Aigla bianca, Aigla bouschina, Aigloun {Xizz.) Farco grosso [Savona) Agugia [Gen.) Farco biison, Farco marsaiolo {Spezia) Biancone [Tose.) Marzolo [Lucca) Baccalotto (/. di Giglio) Aquilotto [Roma) Arpegna, Ar- pegnone [Nap.) Aculotto [Reggio Calabr.) Falcunazzu [Mess.) Ajuculaccia, Falcunazzu [Cat.) Farcunazzu [Modica) Aculaccia [Sicil. Pai.) Stori [Sard.) Aiqla (Mah.).

Il Biancone è specie sedentaria in Italia e generalmente sparsa, ma non può dirsi comune, e nelle provincie setten- trionali, colla eccezione pare del N'eneto superiore, è anche raro, come sembra esserlo nella Sicilia e nella Sardegna; dalla Corsica non è citato, ma è probabile che vi capiti giac- ché nidifica all' isola del Giglio ed è relativamente frequenta

3r,i

nella Maremma Toscana. Sono veramente notevoli i due co- piosi passi che fa quasi ogni anno in Liguria e più spe- cialmente nella Riviera di ponente ; ciò avviene in marzo- aprile ed in settembre-ottobre, e sarebbe più abbondante quello autunnale.

Non di rado vedonsi individui assai chiari, quasi isa- bellini ; ne conservo due nella Collezione italiana, entraml:)i maschi, uno da Genova, ottobre 1875, l'altro da Orbetello, 2 novembre 1891 {Cat. Ucc. 162, 3307).

Il C. gallicus si trova nell' Europa meridionale e, più scarso, nelle contrade centrali; si estende ad E. sino all'Asia centrale e vive comune e sedentario in tutta l'Africa setten- trionale. Al di là, ed in alcune contrade anche al qua delle Alpi, è uccello estivo.

S58. Haliaétus Albicilla^^^ fLinu.) (ex Willugh.) Aquila di mare.

Aquila comune, Aquila nera, Valeria, Aquila di mare {Aut. Ital.) Acula roussa^ Acula dia couva bianca (Basso Pieni.) Aquila (Lomb.) Aquila a cóva bianca (Mod.) Aquila d'mer (Boi.) Aquila, Aquila granda, Aquila de mar {Ven.) Aquilóto (Padova) Acuila di mar (Friuli) Aquila, Agolàz, Biancone (Trentino) Oro pacar (Dalm.) Aigla, Aigla de mar (Nizz.) Aquila de ma (Gen.) Aquila (Spezia) Aquila di mare (Tose.) Aquila reale marina (Sen.) Aquila di mari (Sicil.) Achiliera, Achili marina (Sard.) Aiqla balda (Mali.).

E stata presa ovunque in Italia e nelle nostre isole, compresa la Corsica, ma non può dirsi frequente. E certa-

(1) Volendo essere rigorosi nell'osservanza di certe regole di no- menclatura si dovrebbe scrivere « Alhhdla », giacché è così in Linneo (Syst. Nat. 1766. pp. 123, 124); ma è evidentemente un errore tipo- grafico perchè è « Albicilla » nei testi originali degli Autori citati da AVillughby a Brisson.

_ 362

mente sedentaria e nidificante da noi, ed ho avuto un bel- lissimo e grosso nidiaceo ancora coperto di fitta peluria ce- nerina preso dal nido il 26 marzo 1903, sulla cima di un vecchio tronco di Leccio a due metri dal suolo, sul Monte Tare a circa 400 metri dal mare, presso Loceri, Lanusei, Sardegna {Coli. ital. Cat. Ucc. 3959), Si vede però più fa- cilmente durante l'inverno e tali migranti sono quasi sempre giovani.

UH. Albicilla vive in quasi tutta la Regione Eurasica, giunge in Groenlandia e sverna nel N. dell' India. Nel basso Egitto, delta del Nilo, è residente nidificante e relativamente comune.

In questi giorni il signor T. De Stefani Perez fece l'annunzio sorprendente della cattura nei pressi di Monreale, Palermo, il 28 giugno 1905, di un'esemplare dell'Aquila di mare del Pallas (//. ìeucoì'yphiin, Pali.), specie asiatica che giunge però dicesi nel S. E. dell'Europa (Cf. « Naturalista Siciliano », XVIII n. 2-3. Palermo^ 1905). Ma poco dopo il De Stefani dovette ricredersi, e nell' « Avicula », IX, f. 95-96, p. 158, Sie7ia, 1906, egli pubblica una rettifica dalla quale risulta- che il creduto //. leucoryphus non era altro che una giovane Aquila CIirt/Ka("tus ! Tali errori di identificazione sono pur troppo non rari ; in questo caso poi il conte Arrigoni mi fece vedere le fotografie di quell'Aquila, onde non v'ha dubbio che ora siamo nel vero.

S59. A.quila Clirysaétus^'^Linn.) ex Willugh.

A(JUILA.

Aquila reale, Aciuila rapace, Aquila toscana, Falcone dorato (Auf. Ital.) Aquila, Aquila rèal ilHem. Lomlt. Osfiola) Acula real, Acula, Aigia real (Cuneo) Laglia, Aigle {Aosta) Agia {Alto Canavese) Ogli {Val Soana\ Stur {Novara) Aquila, Aigola {Como) Aquila {Valt

(1) Liniu'o scris-<i' ■• (Virysai'fos

363

Bresc. Cremona, Parm.) Aquila, Aquila reiil {Mod. Boi)

Aquila, Equila (Uomg.) Aquila real (Rovigo) Aquila mora, Aquila reale (Padova) Acuile {Friidi) - Aquila (Ro- vereto) — Storàzzo {Trento) Agola, Agola reale {Terragnolo)

Agogia, Augia (Borgo) Achila {Cles) Agua {Fassa) Egua {Badia) Eguia (Gardena) Nadel (Luserna) Aquila negra (Ven.) Astór (Bell.) Oro, Oro pravi, Krstas {Dalm.) Aigla (Nizz.) Aquila rea (Gen.) Acula (Cor- sica) — Aquila reale, Aquila (Tose.) Aquila (Umbria, Rieti, Roma) Aquila riale (Nap.) Aquila (Bari) Petrit (Al- banesi italici) Acula (Calabr.) Arpa (Catanzaro) Aqui- la, Aquilotta, Acula, Aicula (Sicil.) Arpa (Mess.) Achilì, Achiloni (Cagl.) Abila {Sass.) Aiqla (Mali.).

Questa specie è generalmente distribuita in Italia e nelle sue isole, sedentaria nei luoghi adatti, ove nidifica; i giovani sono per qualche tempo erranti, viaggiano, ma non com- piono, credo, migrazioni vere e proprie.

L'Aquila assume nelle varie età livree abbastanza diverse, che di rado vedonsi al completo su un'individuo; inoltre varia per caratteri individuali e pare che possa anche pre- sentare razze locali e forse geografiche. Ciò spiega certe distinzioni specifiche e subspecifiche alle quali è stata assog- gettata da vari Autori. Per la esperienza mia non ha valore questa suddivisione di una specie così bene caratterizzata, certamente poi riguardo agli individui italiani. Così VA. Bar- thelemyi^ Jaubert, della quale ho esaminato il tipo nel Museo zoologico di Marsiglia, mi risultò essere un'esemplare del- l'Aquila comune, adultissimo, con alcune delle penne scapo- lari bianche ; anche in altre specie di Aquila si vedono le scapolari imbiancarsi coU'età. Neppure sono propenso ad ammettere come specificamente o subspecificamente distinte quelle fasi del piumaggio della nostra Aquila che hanno dato origine all'-4. fulva (Linn.) ed all'^. npbilis, Pali. Ed infine debbo dire che poco, seppure, diversi, mi sembrarono gli esemplari esaminati deir.4. daphanea, Hodgs. dell'Asia.

364

Con tali jjremesse, se il mio concetto di questa specie non è errato, VA. ('/wysai'fits ha una ben larga diffusione geografica, trovandosi in tutta la Regione Eurasica, in quella Boreo- American a e facendo capolino anche in quella Indiana.

S60. Aquila heliaca, Savigny

A(a'lLA IMPERIALE.

Questa bellissima specie, nota anche sotto il nome di A mogiìnik^ S. G. Gmel. (1), è stata più volte elencata tra le specie di comparsa accidentale in Italia, ma sempre a torto per effetto di errore nella determinazione di esemplari, sia dell'yl. Chrysaè'tus, sia dell'^. clanga. Oggi ogni dubbio è scomparso, giacché il 17 settembre 1898 venne ucciso un bel maschio dell'/l, /j^/mca, nel caratteristico abito giovanile, sul Monte Novacco presso il litorale ionico vicino a Firmo, Ca- stro villari, Calabria; io l'ebbi ancora fresco e si conserva nella Collezione italiana {Cai. Ucc. 3701). Dunque, come avevo pre- conizzato sin dal 1886 (Avif. Itaì. 1886, p. 472j, questa specie viene ora ad annoverarsi tra le accidentali comparse in Italia.

UÀ. heliaca abita il S. E. dell'Europa, il N. E. dell'A- frica e l'Asia occidentale e centrale, giungendo nell' India e nella Cina.

S61. Aquila nipalensis, Hodgs. Aquila della Steppa.

Non avrei nulla da aggiungere o da togliere a quanto scrissi intorno a questa specie, capitata sinora una sola volta in Italia, nei miei due precedenti volumi sulla Avifauna

(1} Dobbiamo al compianto mio aiiiico W. T. Blanford Ibis n 1894, p. 2H;Ti la esatta determinazione del nome specilico spettante a <|Uestji Aquila, e tanto controver.so : la tavola del Ginelin rappresenta un'Aquila, ma non eerto la imjteriaie. onde il suo nome mog'diiik si deve srartare.

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Italica (1886, p. '237 ; 1889, p. 390). Quell'esemplare si con- serva nella Collezione italiana {Cai. Ucc. 1684). Ho anche già dato le ragioni per le quali preferisco chiamarla col nome scritto sopra anziché adottare il nome di A. orientali^, Cab. suggerito dal Salvadori e usato dall' Arrigoni, e quelle ra- gioni le mantengo più che mai. Debbo pur dire che l'unico esemplare italiano, quello sopra citato, preso a Genova, pre- senta una certa somiglianza con uno degli abiti giovanili dell'-4. Adalberti, Brehm del S. 0. dell'Europa; credo però che la mia determinazione sia esatta, e quell' individuo è per me un' adulto, precisamente nel 3" abito, così bene definito dal Martorelli {Monogr. Uccelli di Rapina italiani^ p. 79. Milano, 1895) ; non ha più le due fasce alari.

E nota la confusione magna che è sorta e che pur troppo vige ancora tra Ornitologi intorno al nome ed allo stato di questa specie, che a me pare così bene definita e di- stinta.

JJA. nipalensis vive nel S. E. dell'Europa e nell'Asia occidentale e centrale, giungendo nel N. 0. dell'India; è citata pure dalla Siberia orientale.

S6S. Aquila rapax (Temm.) Aquila rapace.

Il conte E. Arrigoni degli Oddi avvertì pel primo la causale comparsa di quest'Aquila, specialmente africana, da noi (Avicula, 1899, p. 125). Egli ebbe una femmina nel- l'abito bruno scuro, uccisa sullo Stagno di Cagliari (Sarde- gna; il 20 novembre 1898; poco dopo molto gentilmente egli me la inviò in comunicazione e trovai che l'aveva esat- tamente determinata.

Ciò m' indusse a riprendere in esame il caso di un esem- plare maschio adulto di questa specie avuto in dono anni fa dal compianto marchese Mario Nerli reduce da un viag- gio in Sardegna, ove molto raccolse per me, e tenuto a parte per qualche dubbio che ebbi allora intorno alla sua

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provenienza, in modo che rimase dimenticato tra materiale esotico. Potetti persuadermi che era proprio catturato in Sardegna e precisamente a Sant'Antioco nel marzo 1876. Questo esemplare riveste l'abito ocraceo chiaro della varietà alòicans di Rùppell (Cfr. Erlanger, Beitr. z. Avìf. Timi- siens, tav. VII, in Joiirn. /'. Orti. 1898). Due dunque sareb- bero gli esemplari di questa specie presi sinora in Italia, entrambi in Sardegna; essi l'appresentano i due sessi ed i due abiti caratteristici.

Alcuni Autori considerano questi come sottospecie di- stinte, ma io inclino a ritenerli piuttosto variazioni indivi- duali, specialmente ricordando le osservazioni del Jesse sul diverso colore di una coppia da lui uccisa sul proprio nido in Abissinia, la femmina era chiara, il maschio scuro. (Cfr. Trans. Zooì. Soc. London., VII, p. 201).

L'i4. rapax vive, pare, nella Bulgaria, ove ebbe il nome di A. Cnìlenì, Bree, in quasi tutta l'Africa e nell'Asia occi- dentale e centrale, giungendo nel N. 0. dell' India. Assai affine ad essa sarebbe 1'^. vindhiana, Frankl. dell'India.

363. Aquila clanga, Pali. '" Aquila anatraia.

Aquila anatraja, Falcone gridatore (Aut. Itaì.) Aquila, Aquilot [Cremon.) Aquilot {Pav.) '? Avion {Varzi) Aquilott, Aquilota, Puiana gròssa (Mod.) Aquila d'nader {Boi.) Aquiloto macia {Ven.) Aquila maciada {Padova) Aquila maciada, Aquila picola, Aquileta (Veron.) Aquila, Agola, Agolètta, Aquilot, Enmacià yRoveret.) Ago-

(1) Dalle ricerche ilei «■oiiipianto mio amico W. T. Blanford Ibvi , IH94, ]). 287), risulta cvidi-nte che il nomt' di Gnu-liii, F. maciilatii.s. venne realmente aj)])licato a questa specie, ma dipoi vi è stata tale confusione generata dall' uso jjromiscuo di esso per altre specie più o meno aflini. che preferisco usare il nome di Pallas, meno malmenato.

Ser- gia {Trento) Oro, Zecar, Zvizdar, Stegavac, Skrikavac (Dalm.) Aigloun, Aigla {Nizz.) Aquila neigra [Gen.) Aquila macchiata, Aquila anatra] a (Tose. Sen.) Aquila, Nibbio, Miedeco (Nap.) Bugiardo {Catanzaro) Tuccolòsia, Aquilotta {Pai. Girg.) Tuccolòssia, Aquilastra, Artigghiu {Cat.) ? Achiloneddu, ? Abiloneddu {Sard.).

Quest' Aquila è stata presa quasi ovunque in Italia, ma non può invero dirsi comune; è assai notevole il doppio passo, irregolare, ma talvolta copioso che fa nella Liguria, specialmente quello autunnale, ottobre-novembre. Pare che abbia più volte nidificato da noi ed io ho dato la notizia di un giovane preso sul nido nelle vicinanze di Grosseto nel- l'estate 1882 (Cfr. Avif. Ital. 1886, p. 239), ma abbisognano notizie più ampie in proposito; sarebbe cosi tra le nostre spe- cie sedentarie. Va poi ricordato che con pochissime eccezioni tutti gli individui presi in Italia sono giovani nell'abito scuro largamente macchiato di ceciato.

L'.4. clanga abita l'Europa meridionale e centrale, l'A- frica settentrionale e ad oriente pare estendersi sin nell'Asia centrale ed orientale, giungendo nell' India ; avverto però che ivi vien confusa spesso con specie affini.

364. Aquila pomerana, ^^' C. L. Brehm Aquila anatrata minore.

Acula {Basso Piem.)

Questa specie sembra fare rare comparse in Italia, seb- bene sia abbastanza frequente e nidificante nell'Europa cen- trale. Essa è poi notevole per aver dato luogo a singolari confusioni, cosi l'.4. Wahlbergi, Sundev. che ha per lungo

(1) Correzione recente, in verità il Breiam scrisse pomarina; è però pur vei'O che egli intendeva dire della Pomerania !

368

tempo figurato sugli elenchi degli uccelli italiani come di comparsa accidentale da noi, non vi è davvero comparsa mai e si trattava di due esemplari adulti immacolati di questa specie, uccisi in Toscana, e che si conservano: uno a Firenze {Coli. ital. ree. 1845) ed uno a Pisa nel Museo zoologico di quella Università. Oltre all'esemplare citato ne conservo altri due: un maschio giovane dalle vicinanze di Bari, ottobre 1875, ed una femmina adulta, 25 agosto 1888, da Gorizia {Coli, ital Uec. 2294, 3331).

Ho veduto esemplari di questa specie presi nei dintorni di Genova, ed il conte Arrigoni {Man. orn. ital. p. 41) sa di una diecina colti in Italia, aggiungendo il Piemonte, la Sardegna e Malta alle località citate. Sappiamo però ben poco intorno allo stato di quest'Aquila da noi ; vi potrebbe anche essere nidificante, ma per ora dobbiamo considerarla come di accidentale comparsa soltanto. Il prof. G. Marto- relli ne un'ottima tavola nella sua bella « Monografìa de- gli Uccelli di Rapina in Italia, (p. 81), tav. TI) Milano, 1895 ».

Il prof. A. Bonomi {Quinta contrih. alla Avif. Triden- tina, p. 9. Rovereto^ 1903), riferisce che mons. A. Tait di Trento, nel maggio 1891, vide un giovane di questa specie, che era stato levato dal nido sul monte Calisio ; rimane però il dubbio che si trattasse invece di un giovane dell'yl. clanga^ la cui nidificazione nel Trentino sarebbe meno strana.

\JA. pomerana vive nell'Europa centrale e attraverso l'Asia boreale giunge al Kamtschatka; sverna, pare, in Africa, e nell'India; ma mancano ancora dati sicuri in proposito, ed è stato assai spesso confusa con altre specie.

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S65. Hieraétus^'fasciatus (Vieill.) Aquila del Bonelli.

Agugia foestea [Arenzaìio) Aquilotta, Ajuculaccia [Sicil.) Aquilotta {Mess.) Aculotta (Modica) Achili de pisci, Achiloni, Achiloneddu {Cagl.) Abilastru (Sass.),

Comune e sedentaria in Sardegna; assai meno frequente, ma ancora sedentaria in Sicilia; nella Corsica ne vidi una giovane il 26 settembre 1877 vicino a Portovecchio, ma non sembra essere residente nell' isola. Sul continente italico ha fatto comparse quasi ovunque specialmente nelle provincie centrali e meridionali, cosi in Piemonte, nella Lombardia, in Liguria, nella Toscana, nella Campania, nelle Puglie ed in Calabria ; ma non mi consta che vi sia residente e nifi- ficante; questi individui erranti sono sempre giovani nel- l'abito caratteristico. Noto che anche in Sardegna non è tanto facile avere esemplari nell'abito definitivo dell'adulto.

UH. fasciatus ha una larga diffusione geografica: in Europa non sembra varcare le Alpi, ma dai paesi circum- mediterranei penetra nell'Africa e nell'Asia, giungendo nel- l'Hindostan e persino negli Stati Shan sulle frontiere del Yunan verso oriente; e ciò senza presentare variazioni.

(1) Dopo quanto ci ha detto Blanford Ibis », 1894, p. 288), non è più possibile conservare il termine generico Nisaètus per que- sta e per la specie seguente; esso diventa sinonimo del generico ter- mine Spizaètus. Blyth nel 1845 propose per l'Aquila del Bonelli il termine generico Eutolma'ètus (adottato ora dal Sharpe), ma io non so separare questa dalla specie seguente per la quale Kaup nel 1844 aveva proposto il genere Biera'étus.

24.

370

S66. Hieraètus pennatus J. F. Gmel. ex Briss.) Acquila minore.

Quest'Aquila diminutiva e variabilissima, è per noi rara e di comparsa irregolare; fatto notevole giacché è frequente e nidificante tanto nella penisola Iberica come in quella Bal- canica; da noi non risulta che abbia mai posto il nido.

Il Martorelli ne ebbe un'esemplare in ottobre 1889 alle porte di Milano; ed un secondo lo ebbe ultimamente il Bo- nomi pure dalle vicinanze di Milano. Nella Collezione ita- liana ne conservo cinque esemplari presi rispettivamente a: Caprino (Verona) ottobre 1871; Vado (Savona) ottobre 1884; Capo di Noli (Savona) aprile 1854; Sestri ponente (Genova), 27 aprile 1872; Roma, autunno 1872. Ciò sembra quasi se- gnare un doppio passaggio, ma è in ogni caso ben scarso ed irregolare; va notato che su cinque tre sono della Liguria, ove mi sono note altre catture. So dal prof. Filippo Silve- stri che ne venne ucciso uno a Spoleto nell'autunno 1890, dal signor Cardelli, che la conserva. Questi esemplari esemplifi- cano, credo, le fasi principali dell'abito variabile di questa specie, col volgere dell'età. Alcuni Autori hanno voluto di- stinguere due tipi, il chiaro e lo scuro, indipende uti dal sesso e dall'età, ma non sono ben persuaso che si tratti di un normale dicroismo come avviene, pare, nell'/f. Eleonorce.

UH. pennahus ha quasi la medesima distribuzione geo- grafica della specie precedente: paesi circummediterrauei, Europa S. E., Africa, Asia centrale. India e Ceilan. Va però notato che è specie rara nella Tunisia.

SeT. ArchibUteo lagopusJ. F. Gmel. ex Bninn.) Poiana calzata.

Falco calzato, Falcone a piedi pennuti {Aut. Ital.) L'aglia {Aosta) Làr, Làràs, Fare, Farcon, Farco galiua

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{Basso Piem.) Puiana calzona, Pniana cera (Mod.) Fai- cat dal bragh {Boi.) Pojàna bianca, Pojàna imbragada {Veron.) Pojàna, Pojane {Friuli) Pója imbragada {Pa- dova) — Poiana colle braghe, Poiana bianca {Trentino) Gacas {Daini.) Tartaou {Nizz.) Agugia {Gen.) Falco calzato {Tose.) Stori {Sard.) Qucciarda bil calzetti {Mali.).

Giunge irregolarmente da noi, sempre nel tardo autunno o nell' inverno. So di due sole catture in primavera : una femmina uccisa in Polcevera (Genova) nel maggio 1870, che si conservava nella raccolta del dott. G. Orsini a Genova; ed una, pure nel maggio (1888), avuta a Bari dal professor De Romita.

Sono quasi sempre giovani migranti, nel biancheggiante abito caratteristico; e ciò avviene più di frequente nelle no- stre Provincie settentrionali, ove, e specialmente nel Veneto, in rigidi inverni ha fatto comparse anche copiose. Le sue comparse diventano affatto accidentali al sud degli Appen- nini, cosi in Liguria, nella Toscana e nelle Puglie; ne con- servo però un esemplare, bellissimo maschio adulto, preso a Taranto il 19 febbraio 1891 {Coli. ital. Ucc. 4060); è stata uccisa in Sardegna, in Sicilia ed anche a Malta, ma non è citata dalla Corsica.

Gli adulti, cioè gli individui nell'abito scuro general- mente considerati per tali, giungono ben raramente in Ita- lia; oltre quello sopra citato da Taranto, ne conservo uno {Coli. ital. Ucc. 2501) da Venezia, del dicembre 1879, fem- mina. E dunque per noi irregolarmente invernale, e, direi, non nidificante.

UÀ. lagopus vive in tutta la zona settentrionale della Regione Eurasica, e giunge nell'Alaska in quella Boreo-Ame- ricana. Sarebbe capitato accidentalmente nell'Africa australe (!). Ben poco diversa pare essere la forma che lo rappresenta nell'America boreale, A. sancti-johannis (GmeL).

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S68. Buteo vulgaris, Leach ex Willugh. Poiana.

Pojana, Milano, Falcone bozzago, Bozzago, Abuzzago, Bozzagro, Ubugazzo, Scajo, Poana, Astore, Falco cappone {Aut. Hai.) Poundrà, Falcoun {Cuneo) Boundrà, Poundrà, Busàr {Pierri.) Làr, Làràs, Fare, Fàrco, Farcoun, Fàrcon, Farco, galinà (Xovi, Tortona) Eula, Pojana, Ràtouner. Nibi, Palacela [Novara] Pojanon {Ossola) Pojana, Poana, Pojanoun, Soenga, Nibbi [Lomb.) Pojan, Pojana, Puiana, Soenga {Como) Poana, Nibbi, Lelia, Aigula {Vali.) Agla, Pojana (Bresc.) Poujana (Cremori.) Pojana (Ptac.j Parm.)

Paiana, Pujan {Mod.^ Boi., Ferrar.) Pujen [Vergato] Puiena, Pujan {Romg.) Aigoul {Mantov.) Pojana, Pojana da zoca o d'inverno, Puja {Veron.) Pogiàna, Pogiàn, Pogia- ràco, Pogiàna de tera, Pogiana a eoa corta ( Ven.) Guia, Aviòn (Feltre) Pojana, Poja, {Vicenza, Rovigo) Pojane, Cagne {Friuli) Poiana, Agola, Agolaz (Rovereto) Poiana, Poja, Pujana {Trento) Agolin {Anaunia) Agola {Val di Sole) Agoia ( Valsugana) Guia {Primiero) Gngia, Pojana [Tesino] Poiana (Val di Ledro, Giudicnrie) Ro- dos {Dalm.) Tartaou {Xizz.) Farco (Savona) Agugia neigra, Farco galinà, Farco biisùu (Gen.) Bùsun {Spezia) Falco cappone, Pojana [Tose.) Capponacelo {Pisa) Fojana (Lucca) Fojana (Sesto fiorentino) Porana, Falco da gal- line ( Valdich.) Astore {Sen.) Falco gallinaio [Maremma)

Falco gallinajo {Grosseto) Nibbio (/. di Giglio) Falco {Corsica) Pqjava, Puiana {Marche) Falcone, Poiana {Um- bria) — Pojana (Ancona) Falco bottaoue (Roma) Falcone (Viterbo) Farghu gallinaru (Rieti) - Falcone, Farcone {Nap.) Farnarone (Bari) Farcunazzu [Ros.sano, Cosenza)

Rapinante {Catanzaro) Aceddazzu {Calahr.) Buzzac-

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chio [Reggio Calabr.) Buzzacchiu, Vuzzàcchiu, Miula, Meola, Buzzusu, Buzzacchinu, Albaneddu miula {Sicil.) Farcu- nàzzu [Mess.) Buzzacchi, Bucazza {Cat.) Falcimi (Caltag.) Alitùni {Castelb.) Farcuni {Modica) Astordella, Stori de pudda, Storixeddu, Stori {Sard.) Qucciarda prima {Mali.).

Comunissima ovunque e sedentaria da noi ; viaggia però neir inverno, quando è probabile che giungano pure immi- granti dal nord; ed in qualche provincia infatti è notato un passo regolare, specialmente nell'autunno. Le variazioni nelle tinte e macchie del piumaggio (1) in questa specie sono da lungo tempo note, e sono certamente, in massima di carattere individuale, indipendenti cioè dal sesso, dall'età e, pare, dal- l' « habitat »; sappiamo come l'illustre Savi, fondò la sua F. ijo- Cana su uno di tali abiti, frequente nelle Poiane della To- scana, seguendo Vieillot ed altri i quali avevano fatte simili distinzioni.

Allora si dava poca importanza alle notevoli variazioni nelle dimensioni che questa specie presenta nel medesimo modo. Da anni io le avevo osservate, constatando la pre- senza in Italia, promiscuamente ad esemplari di dimensioni normali, di individui notevolmente più piccoli, cioè con ali di 350 a 370 mm. invece della solita lunghezza tra 390 e 400 mm. (parlo di maschi); e spesso, ma non sempre, tinti di rossiccio, particolarmente appariscente come marginatura delle penne delle parti superiori e su quelle caudali ; ma confesso che non diedi importanza al caso, conoscendo la variabilità enorme di questa specie. Nella Collezione italiana, nella numerosa serie di Poiane, conservo diversi esemplari note- volmente piccoli ; rammenterò un maschio adulto, 14 gennaio 1880, da Mesa (Roma) con ali di 360 mm., ma normale nella

(1) Conservo un esemplare albino (Coli. ital. Ucc. 3229), tutto bianco leggermente lavato di isabellino ; l'ebbi in carne ed aveva iride bruna, ceroma e piedi gialli, è caso rarissimo, mi fu mandato da Umbriatico (Cotrone), Catanzaro, dono dell'amico marchese Ar- mando Lucifero.

374

colorazione {Cat. Ucc. 14'20;) ed un'altro maschio 15 gennaio 1899, da Vico d'Elsa (Toscana) molto rossigno, colle timoniere fortemente macchiate di un rosso fuoco, ma non tanto piccolo, ala 380 mm. {Cat. Ucc. 3704); ne ho due dalla Sardegna, in abito normale senza traccie di rossiccio: un maschio da Ca- gliari, 4 dicembre 1877, una femmina da Lanusei 24 gennaio 189G (Cai. Ucc. 780, 3564), entrambi adulti; l'ala misura rispet- tivamente 303 e 373 mm. Mentre scrivevo questo articolo mi fu portata una piccola Poiana da Vallombrosa ; non aveva nulla di speciale nella coloritura, appena mostrando traccie di rossigno sul dorso ; misuratala in carne trovai una lunghezza totale di 0,490; ala chiusa 0,375 mm. ; era maschio. Fu il Martorelli (Monogr. degli Uccelli di Rapina italiani, p. 100, Milano, 1895), il quale pel primo riferì alcune di queste Poiane piccole e rossigne dalla Sardegna, conservate nel Mu- seo Civico di Milano, al B. desertorum (Daud.), facendo però notare che quest' ultimo non pare essere che « U7ia piccola Pojana dal colorito bruno terreo oppure rugginoso » . Venne poi l'Arrigoni {Atlante Orn. II, p. 17, Milano., 1902), il quale riferendosi appunto a queste Poiane piccole e rossigne dalla Sardegna, le ritenne (come del resto aveva insinuato già il Martorelli Op. cit. p. 103), costituenti una forma intermedia tra il B. vulgaris ed il B. desertorum. E per complicare la faccenda la signorina C. Picchi Avicula », 1903, p. 40) volle dare un nome a questa forma intermedia sarda, chia- mandola Buteo buteo Arrigoni! Ma non basta: il conte Ar- rigoni più oltre {Op. cit. pp. 17, 18), riconosce la presenza di ciò che egli considera il vero B. desertorum (Daud.) in Italia, basandosi su altre piccole Poiane ancora più rossigne delle quali ebbe esemplari da Reggio Calabria, Foggia, Roma, Padova ed anche dalla Sardegna. Egli però, molto giusta- mente a parer mio, mitiga il pasticcio colla dichiaragione che ritiene questo cosidetto B. desertorum quale una mera sot- tospecie del B. vulgaris. Ed applica le medesime considerazioni ad altre orme della Poiana comune in Europa, le quali, non già avvertite nel paese nostro, vi potrebbero benissimo

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capitare, e furono distinte coi nomi di B. Zimmermannce, Ehmcke, e B. Menetriesi^ Bogd.; ed io potrei essere in questo del suo parere come ultima ratio. Un'altra sorgente di grave confusione in tutta questa faccenda è stato che non pochi Autori hanno confuso e confondono il vero B. desertorum (Daud.) che sarebbe poi il B. cirtensis^ Levaill, junr., colla piccola razza del B. vuìgaris; mentre quella è, come ve- dremo, non solo ben diversa, ma appartiene ad un gruppo distinto di Poiane.

Con grande mia sorpresa, agendo in senso opposto, il compianto Blanford considerava non separabili il B. vuìgaris, ed altre specie asiatiche da tutti ritenute distinte, dal B. de- sertorum, Daud., ed anzi adotta questo nome (a causa della sua priorità) per la nostra comune Poiana {Fauna Brit. In- dia, BiRDs, III, p. Slt-i, London, 1895j.

In conclusione, se con un seguito di confronti e di os- servazioni si dovrà distinguere dal B. vuìgaris una forma più piccola ed usualmente più rossigna, che si camuffa a torto col nome di B. desertorum, sebbene la descrizione ori- ginale di Daudin non dia davvero 1' idea di una forma pic- cola della Poiana comune (1), io ritengo che una tale distin- zione non possa avere che un valore subspecifico ed in quel caso detta forma non va chiamata B. vuìgaris desertorum (Daud.), ma deve avere altro nome; Brehm (1855) aveva già distinto un B, minor ed un B. major nelle fasi della Poiana

(1) Ecco la diagnosi del Daudin : « F. desertorum, « Taille de la Buse comune^ et aussi elancée. Bec faible, d'un jaune citrov. Ivis rougeàtre. Devant du cou, poitrìne et plum^s anales d'un gris blaìt- chàtre; plumage d'un roux ferrugineux, plus clair et flambé de quel- ques traits noiràtres sur le ventre; pennes primaires noires; queue aloìigée, ègale. roicsse eu dessits, grise à bandes peti distinctes en des- sous. Tarses et doigts d'un jaune citron ; ongles noirs. FemeUe un peu plus grosse, à teinte de son plumage d'un roux plus pale ». (Daudix, Traile d'Orn. II, p. 162, Paris, 1800). Questa diagnosi si attaglia an- che, salvo le dimensioni maggiori, al B. ferox (S. G. GmeL), mala- mente descritto nel medesimo volume ti-a le Aquile {Op. cit. p. 50).

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comune, ma Heuglin (1856) applicò iufelicemeute il primo nome al B. desertorum. La piccola edizione della Poiana co- mune vivrebbe più specialmente nell'Europa meridionale ed orientale, capitando certamente in Italia; e in alcune parti dell'Africa e dell'Asia. Ma, ripeto, non sarei troppo sicuro intorno alla plausibilità di considerarla davvero distinta, giacche pare innegabile che esistono individui con caratteri intermediari tra essa e la Poiana comune normale.

Il B. vuìgaris, colle sue diverse forme più o meno di- stinguibili, vive in Europa, in Africa, in parte dell'Asia e giunge, pare, anche nell'America boreale. È però specie rara assai nella Tunisia secondo Whitaker, il quale esprime pure il dubbio che i pochi casi noti fossero giovani del B. deser- torum.

369. Buteo leucoceplialus, Hodgs. Poiana maggiore.

Nel settembre del 1890 acquistai dal signor Carlo Bo- nomi di Torino una grossissima Poiana, già montata, ma ancora fresca; essa era stata uccisa a Moncenisio (Susaj dal tabaccaio locale il 10 settembre; passò poi nelle mani del ca- pitano Giovanni Trombetta, comandante il distaccamento lo- cale dei Bersaglieri, e questi la mandò, come Aquila, in carne, al Bonomi, il quale la preparò, avendo constatato che era un maschio. Mi fu venduta come un Biiteo ferox; ed infatti pei caratteri del piumaggio poteva passare per tale, ma ap- pena vedutala fui colpito dalle sue grandi dimensioni: occu- pato allora in altre faccende, non ne feci un'esame critico, onde rimase sinora nella Collezione italiana sotto quel nome {Cat. Ucc. 3243). Ora però rivedendo e confrontando le Poiane, ho dovuto persuadermi che questo esemplare non è affatto un B. ferox, e questo non soltanto per le dimensioni, come si vede dalla tabella data più sotto, ma per la forma del piede e le proporzioni delle dita: il piede ha dita piut-

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tosto sottili e lunghe, in altre parole simili a quelle della Poiana comune e aifatto diverse da quelle del B. ferox e del B. desertorum. Continuando le mie ricerche ed i miei con- fronti ho dovuto convincermi che la grossa Poiana uccisa sul Cenisio è un esemplare del B. leiicocephaliis, descritto nel 1845 da Bryan H. Hodgson {Proc. Zool. Soc. London 1845, p, 37). Questa bella specie, nota pure sotto il nome di B. hemilasius, Temm. e Schleg, è la più grande del genere (dal quale tolgo beninteso il Geranoaetus melanoleucus (Vieill.) dell'America australe, che taluni vi includono); abita l'Asia boreale ed orientale, ed è la prima volta che la sua com- parsa viene avvertita in Italia e nell'Europa; va però ricor- dato come alcuni Autori la confondano ancora col B. ferox, cosi Sharpe {Cat. Birds B.-M. I, p. 178, pi. VITI. London, 1874), il quale poi figura come B. ferox il tipo del B. aqui- linus, Hodgs, che è un sinonimo del B. leucocephalus ; onde ritengo che la sua area di diffusione si estenda assai più a ponente di quanto si crede, e che questa specie possa capitare facilmente nei S. E. dell'Europa (Steppe del Volga).

Nel nostro esemplare le dimensioni corrispondono benis- simo con quelle date dall' Hodgson del suo tipo; non tanto però la colorazione, che è piuttosto affine a quella del tipo del B. aquilinus, figurato come B. ferox dal Sharpe. Ove differisce è nell'avere il tarso meno rivestito di penne, onde apparisce più lungo, e scutellato, non reticolato, sul davanti nella squammatura; quest'ultimo carattero ha però a mio parere poca importanza, ed infatti il Hume Stray Feathers », IV, p. 367) menziona come caso strano l'aver trovato alcuni esemplari del B. ferox con tarso reticolato ; anche il Gurney dice {List Diurnal Birds of Prey, App. E. p. 136) di averne veduto uno in quel caso, ed ha poi notato casi più frequenti di ciò nel B. plumipes, Hodgs; mentre il Blanford {Fauna of India, Birds, III, p. 394, London, 1895) menziona esem- plari del B. desertorum col tarso reticolato sul davanti, ed io conservo nella Collezione italiana {Cat. Ucc. 320) un B. vulgaris col medesimo carattere, ed è cosa nota che in que-

378

ste quattro specie il davanti del tarso è normalmente scu- tellato; nel B. leticocephalus sarebbe l'opposto.

L' esemplare dal Ceuisio è nella fase rossigna del piu- maggio, onde, come ho avvertito sopra, somiglia ad uno de- gli abiti comuni tanto del B. ferox come del B. desertorum. Ha la testa albescente, e le penne di un bianco più o meno tinto di ocraceo hanno una macchia più scura lungo lo stelo; le parti superiori, comprese le cuopritrici dell'ala, sono di un bel bruno largamente marginate di bruno-rossiccio chiaro ; le remiganti primarie sono, nella parte esposta, di un bruno- nero, col vessillo esterno lavato di bigio ; il vessillo interno dalla smarginatura verso la base è in gran parte bianco con fasce oblique scure; le secondarie e terziarie sono biancheg- gianti all' apice. Le timonierie sono bigie diventando bian- che alla base e sull'orlo del vessillo interno, e mostrano una fascia apicale più chiara e tinta di rossiccio e macchie rosse ferruginee ai lati dello stelo subito dietro; vi sono pòi un- dici fasce trasversali, meno distinte verso la base, di un bruno nerastro ; la superficie inferiore di queste penne è albescente in modo ben marcato. Le parti inferiori sono di un bruno- rossiccio, ogni penna ha una macchia di un bruno scuro lungo lo stelo, e queste macchie, quasi lineari sul petto ove do- mina il bruno rossiccio ferrugineo chiaro, si allargano assai sulle penne dell" addome, ove predomina il bruno rossiccio scuro; di questo colore con lievi marginature rossiccie sono le penne tibiali; sotto coda di color ceciato con poche mac- chie scure rossiccie sulle penne laterali. Iride giallo-bruno; ceroma e piedi gialli ; becco ed unghie nere.

Ho potuto confrontare questo esemplare con una fem- mina dallo Shensi settentrionale (Cina) novembre, 1894, che fa parte delle Collezioni generali del R. Museo Zoologico di Fi- renze; essi sono evidentemente la medesima specie sebbene in abito diverso; l'esemplare cinese, più scuro, e assai meno ros- siccio, somiglia molto a quello, pure dallo Shensi figurato da Oustalet e David {Oiseaux de la Chlne^ p. 1!>. pi, 0. Puris, 1877); ha pure le penne tibiali più abbondanti. Aggiungo una ta- vola colle dimensioni comparate in millimetri dei due esera-

379 .

plari sopra citati e di due esemplari delle due specie seguenti, onde mostrare le differenze.

To- tale

Buteo leucocephalus, va. Cenisio . 0.680

f. Shensi N. 0.685

Buteo fet'ox, m. Girgenti .... 0.584

» » f? » .... 0.585

Buteo desertorum^ i-.juv. Elmas,

Cagliari 0.505

Buteo desertonim^ f. ad. Goletta,

Tunisi 0.510

Ala

Coda

Becco

Tarso

0.500 0.520 0.450 0-460

0.295 0.296 0.225 0.230

0.052 0.054 0.046 0.049

0.086 0 085 0.080 0.088

0.395

0.210

0.034

0.060

0.390

0.212

0.038

0.066

Ditorne^ii) s. D.

0.042 0.042 0.037 0.040

0.031

0.034

Queste misure sono abbastanza eloquenti sebbene alcune abbiano il difetto di essere prese su esemplari montati, ma sono prese nel medesimo modo. Quella del becco è presa dal- l'angolo della bocca alla punta.

S'^O. Buteo ferox (S. G. Gmel Poiana a gambe lunghe.

Poiana a coda bianca, Pojana dalla coda bianca {Aut. Hai.).

Questa specie propria specialmente al S. E. dell'Eu- ropa, N. E. dell' Africa ed Asia occidentale e centrale, giun- gendo nel N. 0. dell' India capita accidentalmente in Italia, pare più facilmente alle epoche del passo, aprile-mag- gio e settembre-ottobre; i due esemplari che ebbi da Girgenti furono però uccisi in quei pressi nel febbraio. Possiamo oggi re- gistrare otto o nove catture avvenute nel paese nostro ; le tre prime furono già da me notate (Avif. Ital. 1886, p. 246. Avif. Ital. 1889, p. 396), le altre sono registrate dall'Arrigoni {Man. orn. ital. p. 28) e debbo dire che non ho veduto alcuno de- gli esemplari da lui ricordati. Aggiungo l'elenco completo: Genova 8 aprile 1869, conservato in quel Museo Civico, si- mile nell'abito ai miei da Girgenti; Girgenti^ maschio e fem- mina? febbraio 1874, Coli. ital. R. Mus. Zool. Firenze (C'cf^. Ucc. 2016^ 2016); Foggia .settembre 1897, m. collezione Arri-

380

goni, Monselice; Reggio Calabria maggio 1899 ed aprile 1900, m. collezione Arrigoni, 27 maggio 1900 (Moschella); Capo Spar- tìveììto, Sardegna, ottobre 1901, m. collezione marchesa Pau- lucci, Certaldo. In aggiunta a questi l' Arrigoni gentilmente mi scrive di aver saputo dal Moschella di due esemplari ca- pitati a Reggio Calabria il 30 aprile 1904; uno solo però venne conservato ed è nella collezione del locale Circolo dei cacciatori.

Se ho qualche dubbio intorno agli esemplari non esami- nati da me, ciò dipende dal fatto che la identificazione delle varie specie del genere Bideo presenta grandi difficoltà per la estrema variabilità di ciascuna di esse, come del resto ri- sulta chiaro da quanto ho detto a proposito delle due specie precedenti. Così il B. ferox è stato ed è confuso col B. leu- coceplialus anche da alcune delle maggiori Autorità in Orni- tologia ; esso, come si vede dalla tabella di misure data so- pra, non raggiunge le dimensioni del B. leucocephalus, ma supera quelle del B. vuìgaris in modo notevole e più ancora quelle del B. desertorum. Ma il carattere che, a mio parere, più la distingue è la relativa lunghezza del tarso e la bre- vità e grossezza delle dita, che al piede un carattere sui generis^ carattere che ha in comune col B. desertorum, ma che non ho incontrato nelle altre specie congeneri esaminate. E strano che questo carattere sia sfuggito a tanti osservatori e sia stato poco valutato da altri. Nel colorito questa specie varia quanto le altre Poiane; non ho però mai veduto un'esem- plare colla coda veramente bianca ; tutto al più le timoniere sono di un ocraceo chiaro passante al bianco verso la base.

ST*!. Buteo desertorum (Daud.) Poiana afkicana.

Questa Poiana può essere descritta come un piccolo B. ferox, giacché in tutti i caratteri e direi anche nelle varia- zioni del piumaggio somiglia in modo marcato ad esso. Oltre le dimensioni, notevolmente minori, ne diflferisce, pare, per

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avere il tarso relativamente un poco più breve ; ma ha le dita corte e tozze come il B. ferox, e direi che quel piede speciale è una caratteristica saliente di queste due Poiane, la cui affinità è palese.

Ho già alluso alle confusioni enormi che sono state fatte a proposito del B. desertorum ; dalla diagnosi insufficiente del Daudin, che potrebbe includere anche il B. ferox, alla mag- giore confusione fatta dal Blanford, il quale fuse insieme al B. desertorum il B. vulgaris, al quale il primo nome per- chè più antico, ed al pasticcio creato affibbiando il nome di Daudin alla piccola razza o sottospecie che sia del B. vulga- ris, come hanno fatto tra altri Martorelli ed Arrigoni. Se non fossi nemico delle inutili innovazioni di nomenclatura, avrei proposto di adottare per questa specie il nome di B. cirtensis, Levail. jun.^ che non offre incertezze ; ma a rigore, rileggendo la diagnosi originale del Daudin, che ho trascritto sopra in una nota, mi pare che sia meglio conservare il suo nome, tanto più che il B. desertorum è veramente specie africana, incontrandosi dalle sponde meridionali del Mediterraneo sino al territorio del Capo di Buona Speranza ; penetra pare nel- l'Asia occidentale, ma allo stato attuale delle cose sarebbe difficile il dire sin dove. È ancora difficile, per le ragioni dette e ripetute sopra, il dire ove sia giunto in Europa; in quanto poi alle sue comparse in Italia io debbo sospendere ogni giudizio per gli esemplari non da me esaminati, giacché è più che probabile che la maggior parte, se non tutti, quelli che sono stati citati in Italia come appartenenti a questa specie siano, invece individui della forma piccola e rossigna del B. vulgaris.

Conosco de visu un solo caso ben autentico della cattura del B. desertorum in Italia, ed è la femmina, che direi gio- vane, uccisa ad Elmas, Cagliari, Sardegna, il 10 ottobre 1893 {Coli. ital. Ucc. 3779), che acquistai dal signor Pietro Bo- nomi. Veste l'abito scuro, bruno-rossigno ; la coda è rossa lavata appena di bigio, attraversata da undici fasce trasver- sali di un bruno-nerastro ; è un'abito che si vede nei piccoli B. vulgaris, ma uno sguardo alle dita brevi e tozze basta a

382

dimostrarne la differenza specifica ; è il piede del B. ferox^ che è ancora caratteristico del B. desertorum e che mai si vede nella nostra Poiana comune. La vicinanza della Sarde- gna alla Tunisia, ove il B. desertorum è comune, rende non tanto strana la sua eventuale comparsa in quella nostra isola.

STS. Pernis apivorus (Linn.) fex Willugh.j Falco pecchiaiolo.

Poundrà grossa (Cuneo) Poundrà, Làr, Làràs, Farco galinà, Fàrcon, Fare {Basso Piem.) Falchett (Ossola) Falcàtt (Sassuolo) Puiana, Aquilott (Mod.) Falcat, Falchet péce (Boi.) Pojana bianca (Veron.) Pója, Po- jana (Padova, Rovigo) Pojana (Bell.) ? Pojana foresta [Trentino) Agolaz (Rovereto) Milan, Tartaou (Nizz.) Farco mangia vespe, Àgugiotto, Farco (Gen.) Farco (Spe- zia) — Pecchiajolo, Falco pecchiajolo (Tose.) Pojana, Fo- jana (Lucca) Falco cappone (Fucecchio) Puiana (Marche) Farcene pizzuto (Nap.) Farnarone (Bari) Adornu (Rossano, Cosenza) Passante, Orru, Ornu, Adornu, Uccello {Reggio Calabr.) Adornu, Passanti (Cotrone) Lavòrnia, Lagòrnia (Sicil. Pai.) Adornu, Orro, Orru (Mess.) Far- cùni jancu (Modica) Arpècchia di passa (Cat.) Falcu- nàzzu (Castelb.) Quccarda, Qucciarda seconda (Malt.).

Il Falco pecchiaiolo %, credo, il più variabile dei nostri Rapaci diurni ; varia nel colore del piumaggio e varia nelle dimensioni, e questo promiscuamente, onde anche i più acca- niti " splitfer.s ,, non hanno osato crearne delle sottospecie ; è ditìicile trovarne due perfettamente uguali, specialmente tra i giovani che non hanno rivestito la livrea definitiva del- l' adulto, che pare essere un poco più costante.

In Italia è scarsamente nidificante nelle provincie cen- trali e settentrionali ed in scarso numero può dirsi specie estiva. Il 18 maggio 1891, il compianto conte A. P. Ninni

383

ne ebbe tre nidiacei in peluria dalla Marina del Cavallino (Estuario Veneto), ed altri casi vennero verificati poi dal- l'Arrigoni specialmente ; nell'agosto 1903 il principe D. Fran- cesco Chigi la trovò nidificante presso Ariccia, Roma; mentre nel luglio 1904 Arrigoni ne osservò una coppia, presumibil- mente nidificante, in Val d'Elsa. Non conosco che un caso di cattura del Falco pecchiaiolo durante l'inverno, ed è quello menzionato dal Moschella {Boll, del Naturalista., 1888, p. 28), egli ne ebbe uno a Reggio Calabria il 4 febbraio 1888. Da noi però non è comune che alle due epoche del passo, aprile- maggio e dalla metà di agosto a tutto ottobre, pochi vedonsi nella prima quindicina del novembre, e allora soltanto in certe località favorevoli alle colonne migranti e non tutti gli anni in uguale copia, così nella Liguria, in alcuni luoghi della Toscana e della Sicilia ; ma ove il doppio passo pare regolare e straordinariamente copioso è nella Calabria e spe- cialmente nelle provincie di Catanzaro e di Reggio, ove gli " Adorni, ,, anco " Passanti ,, e più enfaticamente " Uccelli^ ,, come colà si chiamano, sono oggetto di una caccia di posta speciale e prelibata, e nelle giornate favorevoli se ne uccidono centinaia. In quella di Reggio il passo di questa specie dura anche nel luglio.

Questa specie è stata osservata ovunque in Italia, è però scarsa nelle provincie adriatiche e nella Lombardia ; rara in Sardegna e nella Corsica.

Il P. apivorus abita la parte occidentale della Regione Eurasica. sverna in Africa.

2*73. Milvus Ictinus, Savign} Nibbio.

Nibbio maggiore, Nibbio reale. Nibbio {Aut. Ital.) Falcoun dia coua fourcua {Cuneo) Nibbi {Lomh.) Po- janù {Bresc.) Aquilott {Mantov.) Fèlch, Fàlch reàl, Nibbi {Mod. Boi.) Pogiana, Pojana, Pogiarico, Forfesón, Forbesón

384

(Veìi.) Pója Forfesón, foresto {Padova, Rovigo) Poggia, Poggiaraco (Bass.) Agolaz a eoa de Rondola {Rovereto) Milan, Falc forcuto, Pojana de primavera {Veron.) Stri- zorep {Dalm.) Milau, Aigloun {Xizz.) Niggio rea {Gen.)

Niggio {Arenzano) Nibbio, Forbicione, Falco {Pisa, Sen.) Potaja {Bient.) Filancio {Corsica) Falcone, Poiana ( Umbria) Falco ( Viterbo) Nibbio, Pojana {Roma)

Nibbio riale, Niglio, Niglio reale {Nap.) Nibbio, Arpone {Campobasso) Nigghio {Rossano, Cosenza) Forficiuni, Nicchiu, Nigghia {Calabr.) Furficiuni, Nibbiu, Nigghiu {Sicil. Cat.) Nigliu (Castrog., Petralia) Nigliu, Nigliazzu, Nigghiu, Nigghiuzzu {Castelb. Madonie) Forbiciuni, Fur- ficiuni, Furficchiu, Fòrficia, Forbice {Pai., Cefalh) Miu- lini (Cai.) Moschitta, Moschitu {Caltag.) Miula, Bacca- luoru, Baccalarazzu {Pai.) Stori, Asturolia, Zueddia, Zuad- dìa, Zurulia, Atturolia, Tirulia (Sard.) Falqun, Astun (Malt.).

Scarso e anche raro nell'Alta Italia, ove si vede più fa- cilmente alle epoche del passo e durante l'estate ; comune e stazionario nelle nostre provincie centrali e meridionali, spe- cialmente sul versante mediterraneo, e cosi in Sardegna e Corsica, nelle quali isole può dirsi abbondante; sarebbe in- vece piuttosto scarso nella Sicilia. È notevole come sia poco frequente nelle nostre provincie adriatiche anche del mezzo- giorno. Nelle Calabrie è abbondante specialmente alle due epoche del passo, aprile-maggio e settembre-ottobre.

È specie che varia poco nel piumaggio e nelle dimen- sioni.

Il j]f. Iciinus abita l'Europa centrale e meridionale; sverna nell'Africa.

385

2'74. Milvus migrans i^Bodd.) Nibbio nero.

Falco nero, Nibbio nero, Nibbio bruno. Falcone atro [Aut. ItaJ.) Pojana (Bresc.) Nibi (Pav. Varzi) Nibbi, Nebbi neigher (Mod. Boi.) Falco forcuto scuro ( Veron.) Agolaz (Rovereto) Strizorep mali {Dalm.) Milan, Ai- gloun (Nizz.) Niggio scilo (Gen.) Nibbio nero (Tose.) Nibbio (/. di Giglio) Nibbio niro {Nap.) Nigghiu di passa, Nigghiu niuru (Sicil.) Nibbiu di passa, Nigghiu niru {Mess.) Niggiu [Modica] ? Zuaddia (Sard.) Astun {MalL).

Questa specie è meno frequente in Italia della prece- dente, ma è stata presa ovunque ed in ogni stagione; pare essere di accidentale comparsa in Sardegna e non è stata citata, che io sappia, dalla Corsica. Sappiamo che nidifica da noi, come è stato constatato in Piemonte (Varzi), nella Lom- bardia, nel Canton Ticino, nel Veneto, nel Lazio e nella Si- cilia; l'Arrigoni menziona la interessante scoperta di una colonia di Nibbi neri, che varia secondo le annate da 25 a 100 coppie, nidificanti in un bosco di circa dieci ettari in ter- reno paludoso al Grezzan nel Veronese {Man. orn. ital. p. 50). Pare essere però specialmente estiva da noi e presenta un doppio passo, aprile-maggio e settembre-ottobre; nello scorso aprile (1905) ne osservai diverse coppie volanti sul lago di Grarda evidentemente stazionarie ; quest' anno (1906) ne ho vedute sul lago di Lugano e sul lago Maggiore a Locamo, nel giugno, evidentemente nidificanti, ed ho saputo che in uguali condizioni si vedono sui laghi di Como e di Bolsena. Ho constatato che su quei laghi vivono, come i Gabbiani nei nostri porti di mare, gettandosi sull'acqua per carpire al volo immondizie galleggianti e pesci. Ne conservo due (Coli. ital. Ucc. 1007, 1008) colti ad Escarene (Nizza) m. 21 e f. 18 di-

386

cembre 1JS87 : ed un terzo [Coli. ita/, (ce. 2011M. maschio, nel bellissimo primo abito, ucciso a Feggino (Genova), il IH lu- glio 1873. La mancanza di una virgola iAvif. ftal. 1886, p. '248) fece scrivere al Martorelli {Moiiogr. I ccelli di liapirut ital. p. 116) che io ne avevo avuti 8 presi in una sola volta nella Valle di Lanzo (Torino), ma invece ne ebbi un solo. /". juv. ottobre 1882 {Coli. ital. Ucc. 2504) e la cifra 8 si riferiva agli esemplari allora nella Collezione italiana.

TI M. migrans vive nell'Europa centrale e meridicnale, nell'Asia occidentale e centrale, di dove giunge nell' Afgha- nistan ; sverna nell'Africa. E specie che varia poco tanto nel colorito come nelle dimensioni.

Debbo ripetere che sinora nessun esemplare del M. cegif- ptius (Gmel.), comune nell' N. E. ed E. dell'Africa, del- VElaiius cceruleus (Desf.i, comune nell'Africa settentrionale, è stato preso in Italia.

2'75. Gennaia Sakeri.F. F. (4iuel. ex Ge.sn.i Sacro.

La nomenclatura dei così detti « Falchi nol)ili » . le spe- cie tipiche della famiglia, che furono e sono particolarmente adatti alla < caccia, è ed è stata da lungo tempo in così ar- ruffata confusione, che ora, ottenuta iinalmente un po' di chia- rezza, credo sia meglio evitare ogni inutile innovazione a scanso di confusioni maggiori; è per questo che io non adotto il nome specifico di Chen'uy. Gray. recentemente applicato a questa specie; eppoi sarebbe un peccato eliminare un nome divenuto classico negli annali della Falconeria.

Nessuno oggi può porre in dubbio la presenza in Ita- lia di questa bella specie che anzi vi capita assai meno rara- mente di quanto credevo quando stampai 1' ultima Avifauna Italica e registrai tre catture autentiche del Sacro entro i nostri confini. Oggi io ne conservo sei esemplari nella Col- lezione italiana {Cat. Ucc. 1861, 3117. 3406. 3646, 3777. 3356) presi rispettivamente: a Genova, ///. epoca non regi-

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strata; a Trieste^ m. giov. 8 ottobre 1887; a Lumezzane Val- trorapia (Brescia) ff 15 settembre 1893, soli piedi; a Prato, avuto in curile, /'. ad. 28 marzo 1898; a Fermignano (Urbino) m. quasi ad. giugno 1898; a Lanusei (Sardegna)/', giov. dicem- bre 1890. So poi dei seguenti pure presi in Italia : a Mesola (Rovigo) 2 aprile 1893, conservato nella collezione del mar- chese Carlo Ridolfi ; a Genova, senza data. Museo Civico Mi- lano; a Lucerà (Foggia), /'. 22. febbraio 1896. conservata nel Museo del Liceo locale (fide Martorelli; ; a Roma, primavera 1860, conservato in quel E. Museo Zoologico. Arrigoni poi ci dice di averne dodici esemplari nella sua collezione a Monselice, di cui : cinque dalla Calabria, uno dalla Sicilia, due dalla Sardegna, due dal Lazio e due dal Veneto; ag- giunge che in Calabria questo Falco fa un passo regolare ogni anno nel marzo-maggio, che uno degli esemplari ve- neti da lui avuti fu preso a Pontebba nel giugno, che gli adulti sarebbero in preponderanza ; finalmente egli crede che ulteriori ricerche ci faranno sapere essere il Sacro sta- zionario e nidificante in Italia. Questo può darsi benissimo, ma intanto è interessante il constatare che almeno ventidue esemplari di questa specie sono stati catturati nel nostro paese e ciò ovunque ed in ogni stagione.

La Gennaia Saker vive in gran parte della Regione Eurasica, e cioè dal S. E. dell' Europa alia Cina settentrio- nale; penetra nell'India e si trova nel X. E. dell'Africa. E specie che insieme alla seguente, e per me con essa congene- rica, unisce i Girifalchi (Hierofalco) a.ì Falchi veri (Fai'Co){l).

(1) Arrigoni Man. orn. ital. p. 61) include ti-a le specie italiane V Hierofalco islandiis 'Gniel.). specie che già figurò per erronea deter- minazione sui nostri elenchi (Cfr. Avif. Ital. 1889, p. 401); essa però è quasi assolutaììiente confinata all' Islanda, mentre ])oti'ebbe forse capitare in Italia 1'^. gyifalco. Linu. Però l'esemplare dell'Arrigoni. l'eminina giovane che dicesi uccisa in Valle Fighe ri nell'Estuario Ve- neto dal fìi conte Labia, il 15 gennaio 1880, e che io non ho veduto, potrebbe anco essere, quando ciò t'osse ben provato, ima giovane femmina della G. saker, che in tale abito è appena distinguibile (Cfr. Martorelli. Monogr. Ucc. di Rapina ital. p. 171). Perciò, e per al- cuni dubbi rimastimi, con buona pace dell'amico Arrigoni, mi per- metto di non includere per ora VH. ùslaìuhis nella nostra Avifauna-

388

2'7G. Gennaia Feldeggi Schleg.ì i Lanario.

Sokol kosor {Daini.) Falcimi o Farcuni rara (Mess.) Cappucina [Modica).

E certamente specie sedentaria da noi. ma è scarsa e localizzata: nidifica positivamente nel Lazio (Agro romano. Subiaco), in Calabria, e nella Sicilia (Modica). È quasi con- finata alle provinole centrali e meridionali, ma è stata presa un paio di volte nel Veneto (Vallon, Arrigoni); sembra man- care affatto in Corsica e nella Sardegna. Nella collezione italiana ne conservo cinque esemplari : m. e /'. ad. Mesa (Velletri), 28 novembre, 1880 e 21 gennaio 1882; m. juv. Palo (Roma) 18 gennaio 1803; m. e f. juv. Modica (Sicilia), no- vembre e maggio,. 1879. (Cat. Ucc. n.' 1673. 2012, 3442, 2286, 2287). Ne ho veduto uno da Urbino, ora nella collezione Ridolfi a Meleto (Empoli); è femmina e fu presa nel giu- gno 1898. Il dott. G. Altobello di Campobasso annotò la cat- tura nel Molise, d'una coppia il 24 ottobre 1899. Ed in questi giorni ho esaminato una femmina adulta uccisa il 29 mag- gio 1906 a Montefiascone, Roma, che si conserva nella rac- colta del signor Cesare Ragionieri, a Firenze.

E stata ed è tuttora confusa con forme affini, alcune tutto al più mere sue sottospecie, come lo sono di certo la (t. Erìangeri (Klein.schm.) e la G. tanijpterus (Schl.), entrambe dell'Africa settentrionale, la prima del Marocco, la seconda dell'Egitto; molto atìfìne sarebbe pure la <!. hiarmicu.'i fTemm.» dell'Africa australe, più piccola però.

La (/. Feldeggi è specie circummediterranea ; sarebbe frequente nella Dalmazia ed in altre parti del S. E. di Eu- ropa, estendendosi da quel lato sino alla Persia, seppure non havvi qui confusione col /•'. habgìoìùctifi (jfurn., il quale è un vero Falcone a difa lunghe e ben diverso. Nel N. 0. del-

_ 389 .

l'Africa il Lanario è il Falcone sedentario più abbondante, ed è ad esso che gli Arabi, i quali coltivano tuttora la Fal- coneria, danno il nome di « Tairel-Hor », cioè « il Falco nobile ».

ST"?. Falco Peregrinus, Tunst. ex Gresn. Falcone.

Sparviere pellegrino, Terzolo pellegrino. Falcone pelle- grino, Falcone {Aut. Bai.) Farcoun {Piem.) Farchet da pernis (Cuneo) Mocet (Aosta) Astoù (Sartirana) Falcon coi baffi (Lomb.) Falchét róss [Bresc.) Fàlch reàl o réel, Félch cun i sbaff o sbaffi, Falcatt [Mod.), Falcon coi baffi [Mantov.) Fàlch terzol {Boi.) Falcon, Falcheton [Ven.) Pojana negra {Veron.) Falchét, Ose- laz [Cadore) Falcon, Falcùzz {Friuli) Falchèto foresto {Padova) Oselàz {Feltre) Falcheton {Rovereto) Asto- ràz {Cemhra) Falcot (Rendena) Falckit {Sette Comuni)

Falcon, Falchetóm, Falcon coi baffi {Trentino) Sokol modro, Sokol zestoki, Sokol koludras (Dalm.) Faucoun (Nizz.) Sivettua grossa {Arenzano) Farco pellegrin (Gen.)

Farco reale {Spezia) Falcone, Falco terzolo {Fior. Val- dich.) Falco reale {Pisa, 1. di Giglio^ Roma) Fargacciu {Rieti) Cacciatore {Pitigliano) Falcune {Capri) Far- cone pellerino {Nap.) Farcone, Piddrettu ( Terra d'Otranto)

Farcuni riali {Reggio, Calabr.) Falcimi, Farcùni, Falcimi piddirinu {Pai.) Falcuni raru {Castelb.) Albanèddu, Arbanèddu {Mess.^ Caltag.) Stori perdighinu, Falcuni pel- legrinu {Sard.) Bies {Mali.).

Specie sparsa e sedentaria in tutta Italia, ma non ge- neralmente comune; sembra essere però discretamente fre- quente in quel paradiso dei Falchi di ogni specie che è l'Agro Romano. Nei mesi freddi e durante le epoche del

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passo viaggia, e sono specialmente i giovani che lo fanno, ma non credo che sia migratore nel vero senso del termine. Tn Sicilia, Sardegna e. pare, in Corsica, è piuttosto frequente, ama le costiere scoscese e precipitose e, tra le roccie ai monti e sulle isolette rocciose, fa il nido; depone le nova in aprile e maggio: nidifica ovunque, tanto nelle isole come sul con- tinente, lungo le nostre coste, sull'Appennino e sulle Alpi. Trovasi in tutta Europa, in Africa, in Asia e nell'America boreale; è rappresentata da forme assai affini nell'America australe e nell'Australia.

Da noi, come nel restante dell' Europa, questo Falco ti- pico è soggetto a variare alquanto nelle dimensioni e nella intensità dei colori: i giovani provenienti dalla Sardegna sono spesso più scuri sopra e più rossigni sotto: tali indi- vidui (non esemplari della specie seguente) dettero origine al F. Brookii, Sharpe, distinzione specifica sconfessata più tardi dallo stesso Autore. Vedonsi non di raro individui coi baffi stretti e le gote biancheggianti da taluni ritenuti spe- cificamente distinti col nome di F. leucogenys, Brehm; e nella splendida serie che conservo nella Collezione italiana ne ho diversi; ma accanto vedonsi esemplari coi baffi in ogni sta- dio di larghezza, alcuni veri F. meìanogenys, Gould, per tale riguardo, nei quali anche le gote sono nere, mentre in altri il biancheggiare di queste varia assai ; onde quel carattere non ha, a mio credere, valore distintivo.

E a tale/ proposito aggiungo che recentemente l'amico prof G. Martorelli nella bella sua opera or ora completata {Gli Fccelìi d'Italia^ pp. 392, nota, 399. Milano 1906), dice di aver ricevuto dalla Calabria come Gennaia Feìdeggi un Falcone fem- mina di grandi dimensioni, in muta, avendo ancora parte del- l'abito giovanile e già gran numero di piume dell'abito adulto; egli riconobbe tosto dalle proporzioni delle dita del piede che si trattava invece di un vero Falco; e, per la notevole somi- glianza che mostra con uno degli esemplari del F. habylo- nicus, (rurney, figurati dal Wolf Ibis », III. p. 218. pi. VII, London 1861) che vive nella Mesopotamia, nell'Asia centrale e neir India X.O., credette di poter riferire a ([Uesta specie

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il Falcone avuto da Reggio. Tale notizia m' interessò mol- tissimo e subito pregai il prof. Martorelli ad inviarmi in comunicazione quel Falcone, ciò che egli fece con gentile premura; appena avutolo sott' occhio dovetti convincermi che era semplicemente una grossa femmina del F. Peregrinus della varietà o razza detta leucogem/Sj con baffi stretti e gote molto biancheggianti ; in una serie di quattro esemplari nella Collezione italiana {Cat. Ucc. 1488, 1597, 3633 e 3634) pro- venienti da Roma. Nizza, Cala Ostia e Torre di Chia, S. 0. Sardegna, occuperebbe il penultimo posto; ho poi recente- mente esaminato una femmina giovane da Capoterra. Cagliari, grande quanto quella del Martorelli e simile a quella ora ram- mentata da Nizza ; ha baffi stretti e gote quasi bianche. Perciò senza preoccuparmi^ ora non è il caso, del valore specifico che può o no avere il F. hahylonicus, credo che quella forma vada tolta dai nostri elenchi nazionali; essa è certamente diversa dal 7^ Peregrinus e le sue affinità sono col F. harharus.

2*78. Falco punieus, Levaill. jun. Falcone minore.

Falcone tunisino [Aid. Ital.) Stori perdighinu, Stori {Sard.).

Nella mia Avifauna Italica del 1886 (pp. 2Ò2-255), ho trattato estesamente di questa specie, ritenuta da taluni una mera razza od una sottospecie del F. Peregrinus, da altri una forma del F. minor, Bp. dell'Africa australe. Io la credo distinta, ma la ritengo però semplicemente una forma del F. Peregrinus, simile affatto ad esso nei diversi abiti e nel modo di vivere, soltanto assai più piccola; in modo che la femmina del F. punieus non raggiunge mai le dimensioni del maschio del F. Peregrinus, ed il suo maschio è notevolmente più piccolo ; la differenza nelle dimensioni dei due sessi essendo marca- fcissima nei Falchi di questo gruppo. Nel caso non improba- bile l'io non ho avuto i mezzi per fare confronti), che il F.

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punicus risultasse identico al /•'. minor, Bp. dell'Africa australe, il primo nome andrebbe conservato giacché ha senza dubbio la priorità, liipeto inoltre che il Falcone minore è sicura- mente la specie designata dal vecchio Belon nel 1555 coi nome di Faucon Tunicien ou Punicien, e dall'Aldrovandi col termine Falco hmetaniis ; è il « Faucon de Barherie » di Brisson e fu per errore che gli Ornitologi odierni hanno vo- luto rifeiire alla specie ben diversa, ora distinta col nome di F. barbarus, quelle vecchie descrizioni e quei nomi an- tichi.

Il F. punicus è specie quasi circummediterranea e nel- l'Africa si estende probabilmente al Sud ; nella zona N. 0. e specialmente nella Tunisia e nell'Algeria, sembra prendere il posto del F. Peregrinus.

In Italia mi risulta essere specialmente isolana e sembra preferire le piccole isole che stanno intorno a quelle mag- giori, particolarmente Sardegna e Corsica; è stata certamente presa nell'Arcipelago Toscano, come ho già avuto occasione di riferire. Ivi è specie sedentaria e nidificante, ma non ab- bondante. In Sicilia, per quanto mi consta, sarebbe stata presa due o tre volte nelle vicinanze di Palermo (Cfr. Riggio e De Stefani, nel « Naturalista Siciliano », XIV, Palermo, 1895). Ho ricevuto or ora un maschio in abito giovanile con penne di un bruno rossiccio intorno alla nuca; è molto simile alla femmina figurata dal Martorelli (Osser. sui Mainmif. ed Ucc. in Sardegna, tav. II, p. 14. Pistoia, 1884), ma è un po' meno scuro; venne ucciso a Pula, Capo Spartivento, S. Sardegna, il 6 giugno 1906. Cosi nella Collezione italiana conservo cinque esemplari tipici del /•'. punicus, e cioè un maschio e due femmine adulti e un maschio e una femmina giovani, o, per essere esatti, in abito giovanile, nel quale già si riproducono ; sono tutti dalla Sardegna {Cat. Ucc, 3288, 848, 3958, 3118, 4115). Io non ho veduto esemplari del F. pu- nicus presi sul continente italico.

A proposito di (juesta specie mi pare che il conte Ar- rigoni si sia confuso (Cfr. Man. di ornit. italiana, p. 68), giacché ciò che egli chiama « tipo insulare di grandi di-

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mensioui », non è certamente il F. punicuSy come egli dice, ma può benissimo essere il F. Brookii = F. Peregrinus, come ho

notato trattando di quest' ultimo ; eppoi non è insulare.

2*79. Falco barbarus, Salvin ex Limi. Falcone di Barberia.

Questa bella e distinta specie vive lungo la costa set- tentrionale dell'Africa, donde rare volte giunge nelle parti meridionali d' Italia. È stata presa nella Senegambia e nelle Provincie N. 0. dell' India, ma sembra ovunque scarsa per non dire rara; in pochi Musei vedonsene esemplari ed è ge- neralmente mal nota agli Ornitologi, i quali l'hanno spesso confusa col F. punicus di cui ha presso a poco le dimensioni (essendo però minore) e le forme tozze e robuste; l'adulto se ne distingue facilmente per la nuca largamente ed intensa- mente colorita in rosso ruggine, spesso diviso in due grosse macchie, e il petto di color salmone chiaro con poche e pic- colissime macchie scure.

Il F. barbarus sarebbe la forma piccola del /'. babylonicus, Gurney, che sarebbe un grosso Falcone di colori assolutamente identici abitante l'Asia centrale e la Mesopotamia, giungendo pure nel N. 0. dell'India; anzi questi due Falconi ofFi'irebbero un caso di perfetto parallelismo coi rapporti in cui stanno le due specie precedenti, parallelismo che sarebbe benissimo espresso dalla formola seguente: F. barbarus: F. babylonicus : : F. punicus: F. Peregrinus; tutti, come quest'ultimo, sono Fal- coni tipici, colle dita lunghe. Il F. barbarus è stato perfetta- mente descritto e figurato da Salvin nell' « Ibis » (1859, p. 184, pi. 6), nei Proc. Zool. Soc. London (1876, pi. 23), nella mia Iconogr. deìVAvif. Ital. tav. 26 (1892), dal Martorelli, Monog. Ucc. di Rapina in Italia^ tav. Ili, (1895).

Per quanto a me consta, questa specie è stata sinora presa tre volte soltanto entro i confini geografici dell'Italia- due di queste catture avvennero a Malta: il primo, un maschio adulto, venne raccolto dal dott. Gavino Gulia nel 1850, ceduto

394

(ia lui al Parzudaki a Parigi e da questi al Museo di Nor- wich, dal quale l'ebbi in cambio \ColI. ital. Ucc. 3522); il secondo, acquistato in carne sul mercato di La Valletta il 22 marzo 1KS5, era nella collezione Dresser a Londra; il terzo, pure maschio adulto, venne ucciso a Taranto il 22 a- prile 1900, lo ebbe il signor F. De Ceglie il quale gentil- mente me lo cedette, ed è un magnifico esemplare iColl. ital. ree. 4092).

380. Hypotriorcliis Eleonorae «mh' Falco della Regina.

Farchetto da J^eginna (Geìi.) Stori, Zerpedderi (Sard.)

Questa bella ed interessantissima specie vive in colonie sedentarie su alcune isolette scoscese e rocciose all'angolo S. 0. della Sardegna, dinanzi a S. Antioco ed al golfo di Palmas, dette la Vacca ed il Toro ; secondo P. Bonomi una piccola colonia sarebbe stabilita al Capo Caccia N. 0. Sardegna. Il 10 agosto 1882, essendo sul li. piroscafo « Wa.<ihington », ebl)i la buona fortuna di poter sbarcare sull'isola Lampione, al S. di Lampedusa, scoglio disabitati' ad altipiano, l'ultima delle terre italiche in quella direziqne; vi trovai una colonia di circa dodici coppie di //. Fjleonorw. (tIì adulti volavano intorno gridando come (rheppi ; potei notare che presentavano saggi dei due abiti che riveste questa specie, ma non mi fu dato di ucciderne. Sull'altipiano nudo e roccioso trovai diversi nidi di questo Falco, a terra, fatti con pochi fuscelli ; erano frammi- sti a nidi del Puffìnus Kuhli dai quali l' uccello covante non si mosse. Quelli del Falco della Regina contenevano le uova da poco depositate come potei constatare vuotandole; in uno trovai .'<ette uova, caso singolare giacché il numero normale sarebbe tre; la tardiva nidificazione di questa specie, luglio ed agosto. era già nota. Rivisitai la colonia di Lampione col R. avviso « Marcantonio Colonna » il 19 agosto 1890; ritrovai i nidi sulla nuda terra con 2 o 3 uova fortemente incubate, an-

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Cora fraternamente frammisti a quelli del PuffinuH Kuhli^ di cui i pulcini erano già nati. Non so di altre colonie del- l'i/. Eleonorce in Italia, ma questo falco è stato veduto in altre località sulle coste della Sardegna, su quelle della Cor- sica (Whitehead; e a Malta almeno due volte; è stato preso una diecina di volte in Liguria, da Nizza alla Lunigiana, e, secondo Arrigoni, è capitato pure in Sicilia e nella Calabria, lasciando il caso un po' dubbioso dell'Agro Romano. Sono però sempre comparse accidentali, eccettuato, pare, per la Liguria occidentale, dove tra i monti dietro ad Arenzano il Martorelli trovò nel 1904 una famiglia di questi Falchi evidentemente stabile e nidificante tra quelle rupi ( Ucc. d'Italia, p. 403).

Sappiamo che vive in colonie nell' Arcipelago greco (Cicladij, sull'isolotto Dragonera presso Majorca, alla Galita ed al Galitone, e che è stato preso nella Tunisia, nell'Africa orientale e nel Madagascar.

Molto è stato detto e scritto intorno al curioso caso dei due abiti di questa specie ; l' Arrigoni afferma che essi sono afiPatto indipendenti dal sesso, dall'età e dalla località, e que- sto può essere ; però io debbo ripetere che ho trovato che gli individui concolori e scuri erano sempre maschi adulti e che i giovani hanno l'abito più o meno chiaro simile a quello dell'i/. Subbuteo, e delle femmine ad alte.

Debbo però notare che nel Museo zoologico universitario di Palermo, secondo Riggio e De Stefani ( «. Xaturalista Sici- liano » , XIV. Palermo, 1896) si conserva una femmina, uccisa al Monte Pellegrino nell'aprile 1891, che riveste l'abito scuro e quasi concolore; anche il Martorelli (Ucc. d'Italia p. 403) cita un'esemplare dalle Cicladi, segnato femmina, con tale abito.

S81. Hypotriorcliis Subbuteo Limi, ex Aklrov.i

Lodolaio.

Falco, Lodolajo, Barletta {Aut. Ital.) Farcat d'moun- tagna (Piem.) Farchet di giari, Farchet rate (Cuneo) Mocet di boch {Aosta) Lar, Fare, Fàrco, Farchetto {Basso

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Fiem.) Falcbett (Lomb.) Falchaett (Pav.) Falchètt (Bresc.) Falchètt de pasada {Cremori.) Falchet (Berg.)

Falchètt de oslenn {Parm.) Falchet da bosch o da lodel (Mod.) Fiilchett da ceis, Falcat da zeis {Boi.) Falchètt {Ravenna) Falchete, Falchete balarin, Storèla {Ven.) Falchete, Falchetin {Veron.) Falchet {Feltre) Falcuzz {Friuli) Falchet, Falchet negro, Falchet real (Rovereto^ Trento) Falchette ( Valsugana) Falcat {Ren- dena) Falcèt {Ossana) Sekelic, Grlas {Daini.) Fau- ceun {Nizz.) Cri véla {Savona) Farce scilo {Gen.) Si- vettua neigra {Arenzano) Farchète {Spezia) Falchette {Lucca) Falchette da uccelli {Pisa) Falce astore {Sen.)

Cani vello (/. di Giglio) Ledelajo {Fior. Valdich.) Falchette ali rosse {Mugello) Farghittu {Rieti) Falchette da uccelli {Aìicona) Falco {Umbria) Falchette {Roma)

Ghizz {Bari) Falco pellegrino {Foggia) lannaccuto, E,apineddu, Cirbie {Calabr.) Faicùni, Falchèttu, Falcimi viddanu {Sicil.) Albanèdda e Arbanèddu di passa {Mess. Cai. Caltag.) Cozzicaventulu {Lentini) Farchottu {Mo- dica) — Sterixeddu, Steri {Cagl.) Astoreddu {Sass.) Bies (Malt.).

Comune, ma non abbondante da noi : si trova ovunque in Italia e nelle sue isole; è scarsamente sedentario e nidi- ficante (Lombardia, Toscana, Lazio, Sicilia).

Ho citato un caso ben autenticate della nidificazione del Lodolaio avvenuto in quel di Firenzuola (Firenze) nel- l'agosto 1881 {Avif. Ital. 1889, p. 407); il principe Chigi le trovò nidificante nell' Agre Romane ; ed il Marterelli ebbe una femmina dalla Valtellina nel giugno. Si vede però questa specie da nei più facilmente durante le epoche del passo, aprile maggio e settembre-ottobre, quando segue i branchi di uccelletti migranti facendone strage. Pare che qualche individuo sverni nelle nostre provincie meridionali.

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ma io non ne ebbi mai in quella stagione ed opino che i più attraversino il Mediterraneo per svernare in Africa.

UH. Siibbiiteo vive in tutta la Regione Eurasica, giunge nell'India e nella Cina.

S82. uEsalon regulus (Pali.) (ex (xesn.) Smeriglio.

Smerlo, Smeriglio, Sparviere da Filunguelli [Aut. Ital.)

Farcàt d'mountagna, Farcatt d'ie passre [Piem.) Làr, Farchétt, Farchetto [Basso Piem.) Falchett, Folchett (Lomb.) Falchaettin (Pav.) Ganiel de Franguei (Berg.)

Falchett de passada {Cremori.) Falchett {Parm.) Falchet, Falchtén [Mod.) Spara vir, Spara viri (Boi.) Falchett da Passer (Vergato) Falchetèn, Falchett pzén {Ravenna) Falchetin, Falchete (Ven.) Storéla, Astoréla (Feltre) Storéla (Padova, Rovigo) Falcùzz (Friuli) Falchetin (Rovereto) Falchét, Falchetin (Trentino) Gre- dar (Dalm.) Scriveo, Escriveo (Nizz.) Farchetto di piccin (Gen.) Farchèto (Spezia) Smeriglio (Tose.) Falchetto nero (Pisa) Renello (Valdich.) Sparviere smeriglio (Sen.) Falchetto (Umbria) Farghittu (Rieti)

Falconciello (Nap.) Riulo, Rampino (Bari) Smirig- ghiu (Sicil.) Cacciavèntu furasteri, Cacciaventu di passa (Mess.) Cacciavèntu frustèri (Cat.) Falcimi di rocca, Smiddigghiu, Tistaredda di passa (Pai.) Vedidore (Sard.)

Storittu (Cagl.) Astorittu (Sass.) Seker (Malt.).

Anche questo Falco è sparso in tutta Italia e nelle sue isole e r ho veduto anche in Corsica, di dove non era stato citato; è comune senza essere . abbondante, e gli individui adulti sono rari. Giunge da noi alle due epoche del passo inseguendo i branchi di uccelletti migranti ; è uno dei più

piccoli tra i nostri Rapaci^, ina è anche uno dei più arditi e non si perita a cimentarsi con uccelli assai più grossi di lui. Sverna da noi ed è relativamente abbondante in quella stagione nella Sardegna. È possibile che qualche coppia ni- difichi lungo le Alpi, ma mancano notizie precise in pro- posito.

Lo Smeriglio è sparso attraverso tutta la liegione Eu- rasica, e sverna nella Cina, nell' India e nell'Africa setten- trionale; però il Whitaker non lo trovò abbondante in quella stagione nella Tunisia. È stato recentemente resuscitato per esso il nome specifico di Meriìlus del r4erini. non saprei con quanto vantaggio.

S83. Cerchneis Tinnunculus l/mn. (.\ (msh.

(tHEI'FIO.

Gheppio di torre, di fabbrica, di grotta o di montagna iAut. Ital.) Crivèla (Piem.) Mocet di ratt (Aosta) Farchétt, Chervela, Crivéla, Crevéla {Basso Pieni.) Falchett, Fol- chett, Falchet di campani. Falchet da sarlode, Gavinel, Ga- nivell (Lomb.) Falchet da ter (Berg.) Falchett de cara- panìn (Mil.) Falchett da tourr {Cremon.) Falchaètt di campanei (Pav.) F'alchett (Varzi, Valt.) Gainel, Fal- chet (Bresc.) Scaviela, Falchett da tòrra {Parni.) Fal- chet da torr o da passer (Mod.) Falcàtt {Sassuolo) Nibbio, Falchetto (Pievepelago) Fèlch da passer (Pactilh) Falchet da torra (Reggio, Emilia) Falcat, Falchiett co- moun, Falchett d'turr {Boi.) Falchett {Vergato) Falchet da tor (Rav.) Falchett, Fotvent, Spacavent {Ronig.) Falchett da torr (Mantov.) Storéla, Falchete. Falchete balarin, Falchéto cuc o de tore (Ven.) Falchete toresàn (\'eroìi.) Falchéto (Boss.) Falchet de tere, Storéla de campanil (Feltre> Astorèla. Storéla (Bell.) Falcùzz di viampanil, \'idul ( Friuli) Falchet ross, Falchet torresan

399

{Rovereto) Grambinél {Trento) Falcèt ross {Denno) Agolin (Mezzolomb.) Gambinél {Cembrai Falkèt {J.k- serna) Falckt {Sette Comuni) Gavinél, Gainél {C'ondino)

Falchét {VaUugana) Sokol, Klil^avac, Fitubinac {Dalm.)

Scriveo {Nizz.) Siettua o Sivettua roussa, Cri véla russa (Arenzano) Siettua (Gen.) Farchèto (Spezia) Falchette) {Lucca, I. di Giglio) Gheppio, Guglia {Fior.) Acer- tello, Falchette da uccelli, Falco rosso (Sen.) Falco tor- raiolo, Gheppio {Valdich.) Falco' collarino (Grosseto) Falchette di torre {]*isa, Roma) Geppio {Elba) Falco rosso (Marche) Falchette da uccelli (Ancona) Farghittu (Rieti) Falco (Uìubria, Viterbo) Crastecarieglio (basso Garigliano) Cristariello. Cestariello {Nap.ì Ghizz di torre (Bari) Cristariedd. Trisciungulo [Piigliaj Casta- rieddru, Cistarieddru (Terra d'Otranto) Cristaredda (Ros- sano, Cosenza) Rapinu, Cristaredda, Cristarieddu, Rapi- neddu di loco (Calabr.) Tistaredda, Cristaredda, Crivéddu (Sicil.) Cacciavéntu, Cristareddu (Mess.) Izzu (Modica)

Cazzavéntu (Sirac. Noto, Caltag.) Cerni vientu ((7«s^»'o^.)

Ticcia, Ticcia cristaredda (Girg.) Cuccaréddu, Filannéri, Filannéri cazzavéntulu, Cazzavéntulu [Cat.) Crivédda {Casfelb.) Tilibricu zerpedderi, Tirulio, Storittu, Zerped- deri (Sard.) Smetta (Carlo forte, Sard.) Seker ahmar. Spagnolett (Malt.).

Sedentario in ogni parte d' Italia, uno dei più comuni se non il più abbondante e sparso dei nostri Falchi. Pare sia anche immigrante ed in alcuni distretti sarebbe più ab- bondante durante le epoche del passo e nei mesi invernali ; i giovani sono naturalmente erratici.

È specie sparsa attraverso la Regione Eurasica, pene- trando più al Sud in Africa e nell'Asia nella stagione fredda; è però anche sedentaria e nidificante nell' India.

400

384. Cerchneis Naumanni (Fleisch.) Grillato.

Falco grillajo, Gheppio minore, Acertello {Aut. Ital.) Farchétt, Chervéla, Cri véla, Crevéla {Basso Piem.) Falchin (Boi.) Storéla piccia (Ven.) Falchete toresàn (Veron.)

Storéla (Padova) Falchettin [Rovigo) Falchetfc cinèn (Mod.) Falchtein [Pavullo) Scrive© (Nizz.) Siettua (Arenzano) Crivèla russa {Savona) Siettua (Gen^) Falco grillajo, Grillalo, Acertello (Tose.) Arcistrello (Pisa)

Falchette roscino {Marche) Falchette da uccelli, Fal- chette macchiato {Ancona) Cestarielle {Nap.) Cncca- reddu (Catanzaro) Chiumbinu {Reggio, Calahr.) Falcuni di Malta, Falchetta maltisi {Sicil.) Cristaredda e Caccia- ventu frusteri, Cacciaventu maltisi (Mess.) Marvizzaru (Modica) Tistaredda furastera (Pai.) Criveddu {(Jastelb.)

Ticcia nicca (Girg.) Tilibricu, Zerpedderi, Sterittu [Sard.) Spagnelett, Sparvier {Mali.).

Questo Falchette lindo ed elegante è certamente più abbondante durante V estate nelle nostre previncie meridio- nali, in Sardegna e nella Sicilia, ove è anche parzialmente sedentarie, ed almeno vi s' incontra durante 1' inverno. Pel rimanente d' Italia sarebbe specie estiva e di doppio passo, diventando sempre più scarsa andando al Nord ; onde è rara in Piemonte, in Lombardia e nel Veneto, non comune in Liguria e nelle previncie centrali, ove si vede più facilmente durante il passo primaverile; pare però che vi abbia nidi- ficato come certamente avviene in Sardegna e nella Sicilia; ed abbiamo 1' interessante constatazione di ciò sul Monte Genero sopra ad Ancona fatta dall'ottime prof. Luigi Pae- lucci: ivi tra roccie scoscese a circa 57'^ m. sopra il mare questa specie nidifica ogni anno.

E uccello gregario, non al grado però della specie se- guente, e forma spesso colonie più e meno numerose. E quasi

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prettamente insettivoro e merita bene il nome comune che porta; nel settembre 1887 il professor Martorelli incontrò il Grillalo in gran numero nel palude, allora prosciugato, di Vecchiano, Pisa; vi faceva una caccia attiva alle cavallette ed altri insetti che vi pullulavano {Uccelli d'Italia^ p. 410). Il C Naumanni è specie circummedi terranea che attra- verso l'Asia centrale giunge in Cina e nell' India ; ivi però, come in Africa, è un' uccello invernale. Nella Tunisia, ove abbonda, è però specialmente estivo, secondo le osservazioni del Whitaker.

S85. Cerclineis vespertinus Linn.)

Barletta.

Barletta cenerina, piombina, ceciata, mischia, Falco cu culo. Falcone coi piedi rossi {Aut. Ital.) Ouslé (Piem.) Farchet die cause rousse (Cuneo) Farchètt, Farchettin. Farchétto {Basso Piem.) Falchaètt senerin (Pav.) Fàlc senrèin piccol (Piac.) Falchet zendrèn (Mod.) Fèlch zenerein {Pavullo) Falcat merican, Falchett dai pi ross {Boi.) Fotvént, Spacca vent, Falchet {Romg.) Falchéto piombin, Falchéto da grigi, Falchetin (Veron.) Falchéto balarin {Veìi.) Storela, Falchéto, Falchéto rosso (Polesine)

Balarin, Vidul (Friuli) Falchéto piombin, Storèla (Trentino) Sokolic' jatar (Dalm.) Scriveo (Nizz.) Far- chétto (Savona) Farchettino (Voltaggio) Farchétto di- po rusci {Gen.) Farchèto american (Spezia) Arcistrello (Pisa) Barletta, Falco cuculo (Fior. Pisa) Barletta piombina (Sen.) Barletta, Falco cuculo, Renello {ValdicTi.)

Grillajo (Sesto Fior.) Falchetto piombino (Marche) Falchetto da uccelli, Falchetto ce o crino (Ancona) Fal- chetto (Roma) Moscardo (Nap.) Falconett di San Giuan (Bari) Castarieddru, Piddrettu (Terra d'Otranto) Rum- bullottu [Catanzaro) Diavulicchiu, Chiumbinu (Reggio Ca-

•26.

402

labr.) Falcuni palummu, Arbaneddu càusirussi, Farcu paluDimu, Chiumminu [Sicil.) Arbaneddu, Chiumminu, Albanèddu causi russi (Mess.) Ticcia palummina, Falcu- nèddn grisciu [Giry.) Tistarèdda tunisina, Falcuni tuui- sinu (PaL) Farcuni frusteri o di passa (Castelb.) Cucca di passa, Cuccarèddu, Cuccarèdda (Cat.) Vedidore (Sard.) Storixeddu, Storittu [Cagl.) Astorittu (Sass.) Spa- guolett eqhal, Yespertin {Mali.).

Specie eminentemente gregaria, di solo passaggio quasi regolai'e in Italia, ove qualche anno giunge in grandi bran- chi; ciò avviene nell'aprile e maggio. Assai meno regolare e copioso è il suo passo autunnale, ottobre-novembre; anzi in Italia, colla eccezione, pare, della Sicilia, il passaggio au- tunnale di questa specie pare essere più che raro, eccezio- nale. È stato asserito (Del Torre) che la Barletta abbia ni- dificato nel Friuli e precisamente sopra Brischis; ma temo vi sia qualche equivoco, giacché non abbiamo avuto alcuna conferma di ciò dal solerte e dotto Ornitologo friulano Val- lon, al quale un tal caso non poteva sfuggire; onde per ora non è provato che abbia nidificato da noi. E ben noto come nidifichi in grandi colonie nell'Europa orientale. È scarso o mancante affatto nelle contrade occidentali del nostro con- tinente.

Il C vespertinus è estivo per l'Europa centrale ed orien- tale, invernale per l'Africa S. 0. Nell'Asia lo rappresenta una specie molto affine C. amurensis (Radde). la quale sem- bra svernare anche nell'Africa S. E,

286. Astur palumbarius (l.inn. e.\ Gesn.) Astore.

Sparviere da colombi, Sparviere terzuolo, Terzòlo, Astore {Aut. Rai.) Farctoun, Capastr (Pieni.) Farchtoun, Ca- pastr (Cuneo) Astor. Storélon, Falcheton, Terzòl {Ven.)

403

Falcon {Padova) Sparvier da colombi {Bell.) Pojana rossa {Veron.) Falco palombaro {Rovigo) Cagne, Ca- gnass, Cagliasse {Friuli) Falchèt, Agola, ? Astoraz' {Rove- reto) — Falcheton, Stor {Trento) Storèla {Tesino) Spor- vél, Spurvél {Gardena) Lastòr {Cembra) Istòr {Male)

Sparviè {Ampezzo) Valtou {Livinallongo) Val tu {Ba- dia) — Poiorak {Luserna) Falch {Parm.) Sparvér, Astòr {Mod.) Falchetfc da colomb, Falcat da pizon {Boi.)

Labar kokosar, Orlic' {Dalm.) Escriveo {Nizz.) Sparve {Gen.) Astore, Sparviere da colombi {Tose.) Falco da colombe, Astore {Valdich.) Falco, Girifalco {Roma) Fal- cone di torre. Sparviere {Nap.) Asturi {Calàbr.) Pir- niciaru, Spraviruni, Smirigghiu di gaddina {Sicil.) Far- cuni {Girg.) Asturi, Falcuni {Cat.) Stori colombinu {Sard.) Seker {Malt.).

Specie sedentaria e sparsa in Italia e nelle sue isole, ma non comune; anzi vi sono provincie ove è di comparsa accidentale e in altre si vede soltanto di passo, onde è par- zialmente migrante. Ove pare essere più abbondante è in alcune località Alpine (Cuneo), in Toscana, e specialmente nella Sardegna. Cova da anni nel Casentino (alta vallata dell' Arno), ed ho avuto i nidiace! dalla Sardegna ; nidifica pure in Sicilia, nel Cadore e sui monti nella provincia di Cuneo. I giovani sono più facili ad aversi degli adulti, e sono essi, pare, che migrano; il loro passo ha luogo in aprile ed in settembre-ottobre-novembre.

UÀ. palumbarius è sparso attraverso tutta la Regione Eurasica, e giunge nell' Himalaia.

38*7. Accipiter NiSUS (Limi.) (ex Gesn.) Sparviere.

Sparviere, Sparviere da fringuelli minore. Smerlo, Sme- riglio, Moscardo, Moscardino, Moschetto {Aut. Ital.) Farjcàt,

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Spara ve, Sparava die passre i Pieni.) Farchet da passarci (Cuneo) Petit mocet (Aosta) Farchét, Farchétt, Far- chétto {Basso Piem.) Falchett, Sparavé, Ganivell, Poja- nella (Lomb.) Falchett, Ganivell, Gavinell ( Vali.) Fal- chett {Varzi^ Cremoìi.) Spara vèr, Falcheutt (Piac.) Fal- chett da frangoi (Parm.) Falchett da passar (Mod.) Sparvier {Finale) Falchett da la inanella longa, Falcat da passar {Boi.) Falchett ( Vergato) Falchett dalla coda longa (Ravenna ì Falchett da lódole (Maìitov.) Falchete, Sparvier, Storèla, Pojanéla (Ven.) Falchetin, Falchetin da lodole (Veì'on.) Sparvier, Filaudèl (Bell.) Galinel (Ca- dore) — Falchetin (Feltre) Pogianèlo {Rovigo) Vidul, Falcùzz, Sparval {Friuli) Agolétta, Gambiuél, Falchèt gris, Falchèt sparvier (Rovereto) Falchét, Gambinel (Trento)

Falchette, Sparavier (Valsugana) Agolin (Mezzolomb.)

Spara ver (Cagno) Poiorak (Luserna) Spinnar {Sette Comuni) Falchetin, Giambinèl {Val di Non, Val di Sole)

Falcét, (^avinél (Val di Ledro) Labric' (Dalm.) Esparvié (Nizz.) Crivèla grixa (Savona) Farchetto da frenguelli, Siettua grixia (Gen.) Farchèto {Spezia) Fal- chette {Pisa) Sparviere, Falce fringuellajo (Fior. Sen.) Falce cenerine (Fiesole) Sparviere (Valdich.) Falce {(^m- hria) Sparviere (Marche) Falco palembine (Roma) Sparviere {N^ap.) Rampino, Riulo {Bari) Petritt (Al- hanesi italici) Pidrettu imperiale, Sprunieri (Terra d'O- tranto) Farcu (Calnbr.) Farcune {Catanzaro) Astu- riceddu (Reggio Calabr.) - Spriveri, Spraveri, Sparveri (Sicil.) -- Kalchiettu (Pai.) -- Farchettn (CaMelh.) - Kar- chiettu {Cut. Caltag.) Stri veri, Mancia jaddini (Modica) Vedidore (Sard.) Ferideri, Zerpedderi, Spadderi (Cagl.) Asterittu ferideri (Sass.) Sparvier, Falqett (Mali.).

Le Sparviere è uno dei nostri uccelli Rapaci meglio co- nosciuti e più abbondanti ; è sparse in tutta Italia e nelle isole, ovunque comune, sedentario, erratico nella stagione

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fredda, e di doppio passaggio al seguito delle masse di uc- celletti migranti. Passa in settembre- ottobre ed in marzo-a- prile ; non pochi giunti d' oltr' Alpe rimangono a svernare da noi. Nidifica nel maggio.

Vive in tutta la Regione Eurasica, nella Cina e nel- r India ; recentemente però si sono separate, forse non sem- pre con valida ragione, forme limitrofe affinissime, come sa- rebbero VA. pallens. Stejn. del Kamtschatka e del Giappone ; VA. melanoschistus, Hume, dell' Himalaia; 1'^. Nisus punicus, Eri. della Tunisia; VA. Granfi, Sharp, di Madeira; per non parlare del A. Nisus Wolterstorffi, Kleinschm. della Sardegna, che è assolutamente fantastico. Va detto che è specie assai variabile individualmente.

388. Accipiter brevipes (Severtz.)

Sparviere a gambe corte.

Avevo già annunziata la probabilità della comparsa even- tuale di questa specie in Italia {Avifauna Italica 1886, pp. 264 (nota), 472), quando ebbi la fortuna di ricevere il primo e sinora unico esemplare catturato nel nostro paese. È un ma- schio giovane e venne ucciso a Reggio Calabria, terra clas- sica per gli uccelli Rapaci, il 2 ottobre 1893 dal prof. Enrico Balducci, mio assistente, il quale me ne fece dono ; sulle prime fu creduto un giovane dello Sparviere comune ; si conserva nella Collezione italiana, (Cat. Ucc. 3789). A mia insaputa questo caso interessante venne pubblicato da altri.

UÀ. hrevipes è stato collocato nel genere Astur, ma ec- cetto nella brevità dei tarsi, indicata nel suo nome specifiico, è un vero Sparviere ; il Gurney lo ha collocato nel genere Scelospizias, e forse ciò è meno male^ ma non mi pare ne- cessario separarlo dagli Accipiter di cui ha la fisionomia. Vive nel S. E. dell'Europa ed è stato preso in Serbia e nel Mon- tenegro, onde non è strana la sua comparsa da noi. Trovasi anche nelF Asia Minore e nell' Egitto.

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F'A.NDIONIDJE

[Falchi pescatori)

S89. Fandion Maliaétus iLinn.) (ex Gesn.). Falco pescatore.

Falco pescatore, Aquilastro [Aut. Rai.) Acula pescoira {Cuneo) Acula bianca {Basso Pieni.) Piombò q i^[anfova)

Fàlch o Fèlcli da pess {Mod.) Aquila monachina {Mi- randola) — Fàlchet pescadour, Aquilot {Boi.) Falcon, Aquilóto {Padova) Agolàz bianch {Rovereto) Ribòlovo, Ciplar, Uklijar {Daini.) Aigloun, Aigla bouscatiera (Nizz.)

Farco pescao {Arenzano) Aquila pesceua {Gen.) Falco pescatore (Tose.) Alpiggine {Bient.) Aquilotto {Massa- ciuccoli) Arpia {Maremma) Arpaggine {Elba} Pu- iana da pesce {Marche) Aquila pescatrice {Roma) Aquila bastarda {Bari) Cefalara {Reggio Calabr.) Aculoccia di mari {Sicil.) Cefalàru {Mess. Cat.) laddinàru, Pisciàru yCat.) Achili piscadrixi, Stori de pisci (Sarà.) Achili de pisci (Cagl.) Abila marina {Sass.) Arpa {Malt.).

Quest' uccello è sparso, ma non comune in Italia, ove è sedentario ; sembra essere più abbondante nelle nostre isole, e l'ho veduto in Corsica ed a Montecristo, ove annida. Alle epoche del passo anche questa specie viaggia, ma un passo regolare, aprile-maggio, non sarebbe stato avvertito che nella Lombardia (Cremona) ed in Sicilia (Messina), ed avrei qual- che dubbio in proposito ; è probabile si tratti di giovani er- ranti in cerca di località adatte alle loro abitudini pretta- mente ittiofaghe, per stabilirvisi colla compagna.

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Il P. Haliaetus in senso stretto è proprio all' Emisfero orientale, ma le due forme congeneri, dell'America (P. caro- linensis, Gm.) e dell'Australia (P. leiicocephcdus, Gould), sono invero appena, seppure, separabili dalla nostra ; nella Colle- zione italiana ho esemplari che potrebbero facilmente passare per Americani ed Australiani.

I Falchi pescatori, generi Pandion e Polioaetus, sono stati considerati quale formanti un gruppo primario a se " Pan- DiONEs ,, posto tra i Rapaci diurni e quelli notturni; ma a me pare che il carattere su cui Sharpe ed altri si sono ba- sati per stabilire una così fondamentale distinzione, cioè il dito esterno del piede versatile, non meriti tanto ; mentre meritano invece, questi Rapaci ittiofagi, per tale particola- rità, pel volo lento e gabbianesco e per altri caratteri', di essere collocati in una famiglia speciale.

G YPA.É Tin^

{Gipeti)

390. G-ypaètus barbatus (Linn.) Arpia.

Avvoltojo barbuto, Gipeto barbato, Avvoltoio degli agnelli {Aut. Ital.) Avultoio, [Madedmo, Volt.) Storàzh, Falcón {Feltre) Ai già. Ai già arpia {Nizz.) A voltolo barbilo (Gen.) Altore {Corsica) Vuturu barbatu, Acid- dazzu barbatu (Sicil.) Vuturu (Mess.) Vuturu cu pettu russastru (Castelb.) Bentrusiu de angiom, Bentruxiu, Ben- turzu, Anturzu, Antruxiu barbudu, Barbudu, Ingurt' ossu, Achila ossaja {Sani.).

Quest' uccello è divenuto rarissimo sulle nostre Alpi, e soltanto s' incontra ancora, pare, su quelle occidentali e spe-

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cialmente intorno al Colle di Tenda. Tra le ultime catture avvenute su quei monti ricorderò: un maschio catturato verso il 1874 ed una femmina uccisa il 31 giugno 187G sul monte Bego, sopra Cuneo, conservati a Brà nel Museo Craveri ; un maschio giovane ucciso il 21 gennaio 1886 a Couaraza presso Scarena (Tenda), che conservo nella Collezione italiana, {Cat. Ucc. 2590) ; un magnifico esemplare adulto preso sopra Val- dieri, agli ultimi del marzo 1887, conservato nel R. Museo Zoologico di Torino ; un altro splendido esemplare colto in quei luoghi è nel Museo Civico di Genova ; a Roma nel Mu- seo Zoologico universitario si conserva un bellissimo adulto ucciso pure sopra Valdieri, nel febbraio 1902; ed i fratelli Gal mi dissero di aver avuto i nidiacei da Saorgio i'Tenda) senza precisare la data. È stato asserito che qualche individuo si vede ancora sulle Alpi sopra Chiavenna e così sugli alti monti del Cadore, ma nessun fatto recente che io mi sappia è venuto a confermare tali notizie ; so di alcun esemplare dell'Arpia veduto o colto nell'Italia peninsulare sulle maggiori vette dell'Appennino in questi ultimi tempi. Si trova seden- taria in Sicilia, nelle Madonie e nelle Nebrodi, ma in ben scarso numero ; il Moschella rammenta un esemplare ucciso a Saracinella presso Reggio Calabria nel 1872. Nella Sarde- gna è sedentaria e discretamente comune, ed è stata veduta in Corsica, ove si afferma che qualche coppia sia sedentaria sulle montagne maggiori. È però indubitato che nell' Italia questo singolare uccello va diminuendo.

Questa specie varia notevolmente nelle dimensioni indi- pendentemente dal sesso e dall'età, ed ho notato che quelli presi sulle nostre Alpi sono notevolmente più grandi di quelli che vengono dalla Sardegna.

Il G. barbatus è sparso sugli alti monti dell'Europa me- ridionale e ce)itrale, dai Pirenei al Caucaso ; e quindi sulle maggiori catene dell'Asia centrale, sino alla Cina, e sull'Hi- malaia. Quello che vive sui monti più alti dell' Africa N. e N. E. è stato distinto in due forme ben poco diverse : (j. barbatuH atlanUs, Eri. e G. ottsìfragu^, Savign.

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La posizione sistematica del genere Gypaetus è dubbiosa, molti lo collocano tra le Falconidce presso le Aquile, altri tra le Vulturidce ; ma sono ora d' avviso che è più logico farne una famiglia a sé.

VUL, T UJRinJE

{Avvoltoi)

291. Vultur Monachus, Limi. Avvoltoio.

x'^vvoltojo nero leprajolo, Avvoltoio nero [Aut. Ital.) Mrcinjas kapas, Orlina {Dalm.) Avoltoio neigro (Gen.) Vuturu^ Buturu, Buturu niuru (Sicil.) Contruxiu, Ben- truxiu, Antruxiu, Benturzu, Bentruxiii nieddu iSard.).

Questa specie, il più grande dei nostri Rapaci, è raris- sima nell' Italia continentale e peninsulare, ove non fa che accidentali comparse; cosi ne sono state registrate catture nel Veneto (Friuli), in Lombardia, nell'Emilia, in Liguria, nelle Marche, in Toscana e nella Calabria, evidentemente indivi- dui erratici. Nella Sicilia è scarsa, ma sedentaria ; mentre in Sardegna è ancora abbastanza comune e sedentaria ; sembra però esservi in diminuzione, giacché era certamente più ab- bondante una trentina d'anni fa. Ne vidi uno a Portovecchio in Corsica il 26 settembre 1877.

Il T^. Monachus ha poi una larga diffusione attraverso le contrade centrali della Regione Eurasica, giunge nella Cina e neir India e vive pure nel N. E. dell' Africa.

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29S. G-yps fulvus (J. F. (ìmel. ex Ray)

(ÌKll'ONE.

Grifone, Avvoltojo fulvo, Grifone italiano {Aut. Ital.) Avoltqj [^[od. Boi.) Avariai. Variai (Friuli) Avoltojo (Padova, Rovigo) Gripina, Mrcinjas celo, Strvinar, Orlina (Dalm.) Votour, Tamisié (Nizz.) Avoltoio (Gen.) Aquila {Umbria) Grifone (Nap.) Avvortoio [Calabr.) Vufcùru, Butùru, Pedderi [Sicil.) Vuturazzu (3Iess. ( 'astrog.) Arpazza [Cat. Modica) Mascolina, Mangia scecchi {Modica) Grifìini {Glrg.) Antraxia, Bentruxia, Contruxiu, Anturzu, Benturzu, Bentruxia murru {Sard.).

Il Grifone trovasi sulle Alpi marittime e non è raro su quelle del Friuli, diventando comune sulle Dinariche e lungo la costiera Dalmata ; nidifica suU' isola di Cherso. Viaggia più degli altri Avvoltoi ed è stato preso nel 1872 nel Pavese (Prada) : nel Novarese ne venne colto uno nel 1899 (Marto- relli) ; nel 1842, 1853 e 1863 comparve nel Modenese (Do- derlein); nel Parmigiano fu ucciso a Diolo (Val di Chero) il 21 ottobre 1885 (A. del Prato); più volte in Liguria (Calvi, Durazzo) ; sul Calvagione (Monti) ; nel Mantovano, Vicentino e Trevigiano (Perini) ; nell' ottobre 1884 a Loreo, Rovigo (Arrigoni); a Firenze fuori Porta Romana (Giglioli); a Mar- radi nel 1859 ed a Bevagna nell'Umbria (Salvadori) ; a Ta- ranto ne venne ucciso uno il 22 ottobre 1888 (De Romita); due sfiniti si fecero prendere nel settembre 1888 in Calabria, uno a Terretti l'altro a Capo d'Armi, prov. di Reggio (Mo- schella).

In Sicilia è sedentario e non raro nei luoghi montuosi, ove nidifica in febbraio-marzo ; ne vidi volare sopra Modica nel 188J. Nella Sardegna è pure sedentario e comune, essen- dovi assai più abbondante della specie precedente. Non è ci- tato dalla Corsica.

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Il (t. fulcus vive neir Europa meridionale e centrale, nell'Africa settentrionale giungendo sino al Sudan, e nell'Asia occidentale.

Va rammentata la singolare diversità che passa nel piu- maggio e nella forma delle penne tra i giovani e gli adulti in questa specie ; differenza sulla quale venne a torto stabi- lito un Gyps occidetitalis, che non esiste (Cfr. Savi, Orn. Ital. I, pp. 99, 101. Firenze 1873).

393. Neopliron Percnopterus fLinn.) (ex Gesn.) Capovaccaio.

Vaccaja bigia, Vaccaja scura, Capovaccajo {Aut. Ital.) Crkayica. Bili oro {Dalm.) Resclucié, Riiscacié {Nizz.) Capovaccajo, Aquilotto [Monte Argentario.^ Maremma Toscana)

Baccalotto (/. di Giglio) Avvoltoio aquilino. Avvoltoio bianco (Sen.) Pascalia [Rossano, Cosenza) Pasqualia [Ca- tanzaro) — Nia [Reggio Calahr.) Vuturu jancu, Albanèdda perdi-jurnàta [Pai.) - Pasqualinu [Castelb. S. Mauro., Colle- sano) Vuturu biancu [Girg.) Aciddàzzu di passa [Mess.)

Tignusu [Modica) Mascolinu [Sicil.) Avultoun, Ai- qla [Malt.).

Vive sedentario sulle Alpi marittime, nella Maremma Toscana e specialmente sulle alture presso Piombino, sul Monte Argentario ed all' isola del Giglio, tre località dove è sedentario e nidificante ; nella Campagna di Eoma, partico- larmente a Castelporziano e nel Maccarese, nelle paludi Pon- tine ; dalle provincie nostre meridionali, ebbi un giovane tolto dal nido presso Matera in Basilicata il 22 giugno 1882, e due nidiacei, maschio e femmina, pure presi dal nido viventi, nei pressi di Palagianello (Taranto) il 18 ottobre 1887 ; Marto- relli ebbe un semi-adulto dalle Puglie nel marzo 1902 ; in Calabria è al dire del Moschella e del Lucifero, sedentario e

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piuttosto frequente ; secondo il march. A. Lucifero nella prov. di Catanzaro sarebbe però estivo, giungendo in primavera per nidificare sulle rupi, ripartendo nell'autunno; caso notevole invero. In Sicilia è pure sedentario, ma al solito, localizzato e non abbondante. In Sardegna e nella Corsica questa specie sembra mancare affatto, cosa singolarissima, ma confermata sinora da tutti gli osservatori competenti. Nidifica tra l'aprile ed il luglio, deponendo due uova.

Il N. Percnopterus non è infrequente sul litorale Dal- mato ; è generalmente sparso nell' Europa meridionale, ha anche nidificato al N. delle Alpi vicino a Ginevra ; va però considerato specie circum medi terranea, inoltrandosi alquanto nell'Africa e nell'Asia occidentale.

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STEGANOPODES

{Pellicani)

S94. Pelecanus crispus, Bmcli Pellicano eiccio.

Nesic (Dalm.) Pillicanu [Sicilia).

Questa bella specie giunge accidentalmente in Italia, e sono assolutamente puerili le asserzioni in contrario. Ho già espresso la mia meraviglia di veder escluso dall'Avifauna ita- lica il Pellicano riccio da un' autorità in materia quale è il mio vecchio amico Tommaso Salvadori ; e sono poi sorpreso come, quasi a malincuore e sulla mia personale autorità, lo ammette nella recente sua opera l'Arrigoni (Man. orn. ital. p. 782). È davvero strano vedere fatti patenti posti in dubbio !

Non intendo dunque tornare sul passato in riguardo alla comparsa di questa specie in Italia, ma ai casi già pubbli- cati mi compiaccio di aggiungere quello di un magnifico ma- schio adulto ucciso a Cotrone (Catanzaro) il 3 aprile 189-i; era arrivato esausto sulla spiaggia dell'Ionio, presso la foce del fiume Neto ; mi giunse in carne a Firenze, dono gentile del senatore barone Roberto Barracco ; notai che la borsa gulare era di color rosso mattone. Si conserva nella Collezione Italiana (Cat. Ucc. 3485). Aggiungo anche un maschio nel primo abito giovanile dalla Sicilia, che faceva parte di un grosso branco,.

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tutto di giovani, comparso sulla spiaggia di Pozzallo, alla estremità meridionale dell' isola, nel gennaio 1877, dopo una fiera burrasca ; molti vennero allora uccisi e tre di essi al- meno erano conservati nel Museo del R. Istituto Tecnico " Archimede ,, in Modica. Sulle prime avevo creduto che quei giovani Pellicani presi a Pozzallo fossero dei P. Onocrotalus (Cfr, Avif. Ita!. 1880, p, 209), ma ho dovuto correggermi. In conclusione dirò che gli esemplari del P. crispus autentici catturati in Italia e da me esaminati sono sei, cioè : un gio- vane preso a Calcio suH'Oglio nel 1855 (E. Istituto Tecnico di Bergamo) ; un maschio adulto catturato a Nonantola, Mo- dena, primavera 1865 o 1866 secondo Canestrini. (Coli, cen- trale ital. Firenze, Cat. Ucc. 1395) ; un maschio giovane e due altri simili, Pozzallo, Sicilia, gennaio 1877 (Coli, centrale ital. Firenze, Cat. Ice. 2274, e R. Istituto Tecnico di Modica). Abbiamo inoltre un'esemplare citato dal Moschella e poi dal- l'Arrigoni {Man. oì'ìi. ital. p. 782) che sarebbe stato catturato a Melito nella Calabria in dicembre 1889, ed un maschio adulto ucciso a Camporeale, Palermo, l'S maggio 1890, conservato nel Museo Zoologico della R. Università di Palermo ; io non ho veduto i due ultimi citati.

Il P. crL'ijju.s pesca abitualmente nell'Adriatico alle foci del Narenta, vive in colonie nella Bosnia-Erzegovina ; dal S. E. dell'Europa si estende attraverso l'Asia temperata sino alla Mongolia e alla Cina, e giunge pure nel N. 0. del- l' India.

295, Pelecanus Onocrotalus, lAnn. (ex Gesn.) Pellic.xno.

Pellicano, Onocrotalo (Aut. Ital.) Pelicàn, Pelicano {Pierri. Lomh. Emilia) Pelicàn, Gróto [Ven.) Pelican, Oca de neve [Polesine] Pellican {Gerì.) Pellicano {Tose. Umbria, Roma, Nap.) Tambau {Bient.) Pellicanu {Terra

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dCOtranto) Pillicanu [Reggio, Calabr.) Pillicanu, Pelicanu, Saccu {Sicil.) Pellicanu {Modica) Pilucani {Terrari. Si- di.) Pellicanu {Sard.) Sassla, Pellican {Malt.ì.

Questa specie capita irregolarmente da noi e ad epoche indeterminate, onde è stata presa casualmente quasi ovunque in Italia e sulle sue isole. Non di rado in tali comparse giunge in grossi branchi, e ricorderò ancora quello di circa cento individui che capitò sul Po presso Casale nella primavera del 1858.

Il P. Onocrotalus vive gregario in grandi colonie nel S. E. dell'Europa, in quasi tutta l'Africa e nell'Asia occidentale, giungendo nell' India. Più ad oriente nell'Asia lo rimpiazza il P. roseus, Gm. vel minor E-iipp. simile, ma più piccolo e con caràtteri dififerenziali ben distinti. E stato asserito che questo Pellicano capita talvolta nell'Europa orientale e nella Sicilia, ma sinora tale asserto non è stato provato, per l'Italia almeno. E però interessante il fatto che sul Golfo Persico e nello Sind (India), ove le aree delle due specie si sovrappon- gono, si sono avuti individui con caratteri di entrambe, forme intermediarie che riterrei per ibridi.

PHALACnOCOFtA-Cin^^

{Marangoni)

296. Phalaerocorax Garbo (Linn.) (ex Gesù.) Marangone.

Marangone, Corvo acquatico. Cormorano (Aut. Ital.) Cròv marln {Pavia) Còrv marèn {Mod.) Marangon {Boi.) Corv marin {Boi. Romg.) Corov marèn, Smécc {Ravenna) Smago, Corvo marin ( Ven.) Smergon {Friuli) Marangone, Cormorano {Trentino) Yranac, Morski ga-

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vran [Dalm.) Cuormouran, Courmouran (Nizz.) Magrun grosso neigro (Gen.) Marangone, Corvo di mare (Tose.) Mergollo {Massaciuccoli) Margone (Elba) Corvo marino (Ayicona) Marangone Cmbria) Marangone, Mergone [Roma) Caòrvo de mare, Cuòrvo marino, Cuòrvo d'acqua, Corvastro (Nap.) Mierue marino {Bari) Lenfia, Linfia {Terra d^ Otranto) Corvu marino [Rossano, Cosenza) Cefa- laru (Catanzaro) Cuòrvo de mare, Marguni (Calabr.) Corvu marinu, Marguni, Maraone, Maraguni, Marauni (Sial.j Margune (Mess.) Crobu anguiddargiu, Corvu marinu {Sard.) Magròn, Agòn, (Carloforte^ Sard.) Margun (Malt.).

Specie comune e sedentaria in molte parti d'Italia, ove sono lagune e luoghi adatti ; altrove è di accidentale com- parsa durante 1' inverno, quando i giovani sono gregari e più o meno erratici ; cosi in Piemonte, nella Lombardia e nel- l'Emilia ; nelle Puglie il De Romita la dice invernale, io ne vidi moltissimi individui sul lago di Lesina nell'ottobre 1902. Non sarebbe tanto comune ed è specialmente inveruale in Si- cilia; abbonda ed è sedentaria nella Sardegna ed anche, ma meno, in Corsica, ove la vidi ad Ajaccio e sullo stagno di Biguglia, Bastia.

Il I\ Carbo può dirsi quasi cosmopolita, giacche vive in tutta Europa, in gran parte dell' Asia e dell' Africa, nella (rroenlandia, negli Stati atlantici dell'America boreale, e fi- nalmente in Australia, alla Nuova Zelanda e nelle isole Chatham. E soggetto a lievi variazioni individuali nelle di- mensioni generali ed in quelle del becco, ma non hanno al- cuna importanza neanche subspecifica. Lungo il lembo orien- tale dell'Asia vive la specie più affine, /'. filanientosux (Tenim. e Schleg.j.

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2G'7. Phalacrocorax G-raculus (Linn.) (ex Aldrov.) Marangone col ciuffo.

Marangone largup, Marangone col ciuffo, Cormorano medio {Aut. Ital.) Galica, Vran {Dalm.) Magrun gianco (Gen.) ? Corv marèn {Mod.) Marguni, Marangoni pettu biancu (il giov.), Cuorvu mariuu tupputu {>Sicil.) Marguni svariu {Mess.) Cuorvi di mari {Modica) Crobu de mari, Crobu anguiddargiu (adulto), Crobu brenti gianca (il giov.) (Sard.) Agòn {Carloforte, Sard.) Mangiapallini (isola di Lampedusa).

Questa specie, come scrissi sin dal 1886 {Avif. Ital. 1886, p. 27'2), è singolarmente localizzata in Italia ; cosi, si trova abbondantissima e sedentaria lungo le coste rocciose della Corsica, della Sardegna e delle loro isolette ; giunge talvolta all'Elba, e pare essere sedentaria, ma meno frequente, sulle coste della Sicilia. Neil' Adriatico è comune nel Quarnero e sul litorale dalmato, ove è, di solito, sedentaria e gregaria ; di rado attraversa quel mare per fare casuali apparizioni sul nostro litorale delle Marche e delle Puglie. È uccello eminen- temente gregario e marino.

Ho riesaminato con cura la quistione delle pretese dif- ferenze tra il P. Graculus tipico delle coste dell'Europa occi- dentale, e quello del Mediterraneo, che ebbe dal Payraudeau molti anni fa il nome di P. Desmaresti ; ho fatto un accu- rato confronto con esemplari nordici adulti, ma non ho avuto giovani esemplari ; è positivo che i molti esemplari dei due sessi e di ogni età di provenienze mediterranee da me esa- minati, sebbene presentino lievi variazioni individuali nelle dimensioni del becco, hanno sempre questo relativamente lungo e sottile, ed in uno dei primi stadi giovanili del piumaggio hanno le ^j«r^2 inferiori di un bianco quasi puro ; questi sono appunto i caratteri attribuiti al P. Desmaresti, mentre il

27.

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P. Graculus tipico dovrebbe avere nell'adulto becco più corto e uel giovane le parti interiori non mai di un bianco puro. Nessuno degli esemplari dal Mediterraneo è in questo caso ; mentre hanno dimensioni alquanto maggiori e becco più corto e più grosso due esemplari adulti co-tipi del P. croaticus, Brusina da Glavina (isola Cherso) Quarnero, uccisi il 25 marzo 189(i, che mi stanno innanzi ; ed il più vecchio di essi, sebbene femmina, non è distinguibile da un bellissimo maschio adulto col quale l'ho confrontato minuziosamente, un tipico P. (ira- culus ucciso a Mayo l'Irlanda) nel marzo 1900 che devo alla cortesia dell'amico onorevole W. Rothschild; non rimarrebbe come carattere differenziale notevole che l'addome bianco degli esemplari giovani nella forma mediterranea. Concludo dun- que che, volendo pure ammettere una distinzione subspeci- fica (più non si potrebbe) tra i Marangoni col ciuffo nordici e mediterranei, bisogna riferire quelli della costa orientale dell'Adriatico, nei quali il Brusina credette a torto vedere una specie nuova, alla forma tipica delle coste Atlantiche e del Mare del Nord ; quelli del Mediterraneo alla forma che ebbe il nome del Desmarest. La prima vive dunque sulle coste dell'Europa occidentale dall' Islanda al Portogallo e vi aggiungo l'Adriatico e forse il'Mare Nero ed il Mar Caspio; la seconda sarebbe propria al Mediterraneo. Sono però, ri- peto, tutto al più subspecificamente separabili, e dubito an- che se ciò sia l'attibile. Il Martorelli, il quale fece confronti e misurazioni minuziose delle due forme, venne alla conclu- sione che il P. Desmaresti è una pura fantasia {Ccc. d^ Ita- lia, p. 319, nota 2).

298. Microcarbo pygmaeus Pali.) Maisanoone nano.

Marangone nano, Cormorano pigmeo, Marangone minore (Aut. Jtal.) Corvo marin })icolo, Corvéto marin, Corvt'to marin foresto, Marangòn picolo, Màzzaro dindio picelo (T'cw.) Kaloser {Daini.).

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Il Marangone nano è di accidentale comparsa nell'Italia propriamente detta e nelle sue isole ; alcuni individui sono stati presi isolatamente nel Piemonte, in Lombardia, nel Ve- neto, nella Liguria, nelle Marche, in Toscana, nel Napoletano, nelle Puglie, in Calabria, in Sicilia e nella Sardegna ; in un'occasione, essendo imbarcato per studi talassografici sulla R. nave " Washington, ,, il 14 agosto 1882, a breve distanza da Selinunte sulla costa meridionale della Sicilia, vidi un P. pygmceus volare vicinissimo alla nave ; ed il 25 maggio 1887, mentre a bordo della R. nave " Murano ,, mi trovavo nello stretto di Messina, ne vidi un branchetto di quattro individui che si dirigeva verso il Faro. Conosco de visu al- meno quattro esemplari colti in Sardegna, due dei quali sono ora nella Collezione italiana del E. Museo Zoologico di Fi- renze (Cfr, Avif. Ital. 1886, p. 273, ove sono pure citati altri casi di catture avventizie avvenute in Italia). Il marchese Armando Lucifero ne ricorda tre esemplari, capitati a Co- trone, gli ultimi due nell' ottobre 1878. Nella collezione del conte U. della Gherardesca è una femmina uccisa ad Orbe- tello nel dicembre 1896. Non credo abbia mai nidificato da noi, ma ciò avviene in vaste colonie nella Dobrudscia e lungo il basso Danubio ; sulle coste della Dalmazia intorno alla foce del Narenta è comune e forse nidificante.

Questa specie vive inoltre in alcune contrade dell'Europa centrale e meridionale orientale, nell'Asia occidentale e cen- trale e nell'Africa settentrionale (i^lgeria) ; non è certo fre- quente nella Tunisia.

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DYSFOFlIDu^

(JSule)

S99. Sula Bassana (Linn.j (ex Gesn.) Sul A.

Di comparsa accidentale sulle nostre coste; ultimamente però, forse perchè le osservazioni ornitologiche in Italia si vanno facendo più numerose e più accurate, i casi della identificazione e della cattura di questa specie da noi si no- tano più frequenti.

Come ho già detto, il primo caso accertato della comparsa della iS. Bassana in Italia venne avvertito nell'inverno (gen- naio) 1871 presso Savona; la prima cattura, colla fiocina sott'ac- qua, di un giovane nel primo abito, avvenne nel canale di Piombino il 7 novembre 1877, l' esemplare si conserva nella Collezione italiana del R. Museo Zoologico di Firenze {Cat. Ucc. 776) ; il 30 dicembre 1882 ne ebbe una, pur giovane, a Mondello, Palermo, il prof. P. Doderlein; contemporaneamente o quasi, un' esemplare di questa Sula fu ucciso presso la spiaggia di Sampierdarena, Genova, da S. Queirolo ; il 15 agosto 1888 A. (liulianetti ne vide una posata sull' acqua presso Capo S. Vito, Elba; due giovani vennero colti a Reg- gio Calabria, ottobre 1898 e 19 gennaio 1899 ; una magni- fica femmina adulta venne presa, colla fiocina come la prima, sul Capo Spartivento, Sardegna, 1*8 gennaio 1899 e si con- serva pure nella Collezione italiana a Firenze [Cat. Ucc. 3(598); nel maggio o giugno 1901, fu catturato un'esemplare a Tra- pani ; ai primi del gennaio 1902 un adulto fu ucciso in mare tra Porto Maurizio ed Oneglia (Salvadori) ; nel gennaio 1903 il Whitaker ne ebbe un' adulto a Palermo ; una femmina giovane si fece prendere viva colle mani da una donna il 18 giugno 1904, a Montiglio (Piemonte); e finalmente alla fine

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del novembre 1904 venne ucciso un giovane nelle acque di Civitavecchia. Già menzionai l'esemplare conservato nel Mu- seo di Trieste, che sarebbe stato preso in quei pressi circa il 1842 ; e ho saputo, per lettera del 10 marzo 1899, dal conte E. Arrigoni, che due esemplari adulti sarebbero stati presi nel mare di Venezia ; queste sarebbero le sole catture avver- tite neir Adriatico.

Evidentemente questa specie, che vive in colonie sulle coste dell' Atlantico boreale, notevolissima quella sul Bass Rock sulla costa N. E. dell' Inghilterra ; diventa erratica, per lo più durante 1' inverno ; ed allora giunge nel golfo del Messico ed entra nel Mediterraneo, facendosi vedere anche sul litorale settentrionale dell' Africa ; anzi non sembra essere tanto rara lungo quello della Tunisia, secondo Whitaker.

A'2'2

HERODIONES

{Sgarze)

300. Ardea cinerea, Limi, (ex Bell.) Airone.

Airone, Sgarza, Airone cenerino, Aghirone cenericcio, Nonna [Aut. Ital.) Aironu, Eironn, Giacou-téner (Piem.)

Neron {Susa) Nejroun {Cuneo) Lirun gros {Lago di Viverone) Ardea, Sgolgia^, Sgolgion, Airón, Perdigiorni grosso, Perdigiorno {Basso Piem.) Giacou d*eva {Alba) Sgòlgia, Sgolgioun, Ocoùn, Sgarz, Airon zenerin, Airon (Lomb.) Ardea {Bresc. Valt.) Sgoulgión {Pavia) Sgoulgiòon {Vigevano) Smarga, Smargon {(Jremon.) Pit morgòn (Parm.) Airon, Airon gròss, Sgai'za gròssa {Mod.)

Sghèrz, Catella fumana {Carpi) Gatta cenerina, Tren- t'oss (Coreggio) Sgherza, Sgarza zenerina, Sgarzon {Boi.) Sgherz real {Ponig.) Sgbérz zinarén {Ravenna) Airon, Sgàrzo, Sgàrzo zenarin. Garzo, Sgardo ( Ven.) Sgarzo ze- nerin {Veron.) Sgarzo canoro {Caorle) Airòn, Airòu blanc. Garze, Sgarze, Crotar {Friuli) Sgarza (Vicenza) Airon zenerin {Feltre) Sgàrdo zenerin {Padova) Garz, Sgarz, Sgarza, Airon {Trentino) Gak modras, Caplja, Zeka {Daini.)

Goitre gris, Govitre (Nhz.) Perdigiorni grosso, Perdi- giorni senein (Gen.) Perticòla {Spezia) Nonna, Gianna

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(Pisa) Berta {Massaciuccoli) Berta grossa (Vecchiano)

Sgarza cenerina (Fior.) Bertela, Bertela cenerina {Lucca)

Scarza bigia (Caseìitino) Cecero [Murlo, Sen.) Scarza (Vaìdich.) Giannaccia (Maremma Tose.) Nonna, Scar- ziuo (Elba) Airone, Sgarza {Umbria) Sgarzetton, Piede al giorno, Cicogna (Marche) Sgarzettone (Ancona) Airone (Rieti) Airone, Beccapesce, Oca-cicogna (Roma) Airone, Aurione, Ariòne cenerina (Nap.) Arione imperiale (Bari) Arione (Terra d'Otranto) Aròj (Lecce) Urseddu (Ros- sano^ Cosenza) Russeddu (Catanzaro) Cicogna, Cicogna chiumbina, Airuni (Calabr.) Aroi, Aruni, Grassetta impe- riali, Airuni cinirisu, Airnni tunisinu, Russeddu cinnirinu (Sicil.) Buturu di Gaddazzi (Pai.) Janni, Janna zzu, Ga- nacciu (Cat. Sirac.) Airuni masculu o tunisinu (Cat.) Airuni o Russidduni cinirisu od imperiali (Girg.) Rus- sieddu cinniraso (Modica) Ariuni cinnirinu (Terranov. Sicil.) Perdizornadas, Menga (Sarà.) Russet irmiedi imperiai (Malt.).

Questa specie è comune e sparsa ovunque da noi, e ri- spetto air intera regione italica va considerata sedentaria; giacete se in alcune provincie è prevalentemente di passo^ in altre specialmente estiva ed in altre ancora invernale, si trova in Italia in ogni stagione e vi nidifica. In qualche località ove sono estese paludi vive in numerose colonie, dette appunto garzate. Va però notato che alle due epoche del passo, luglio-settembre e marzo-maggio, e più specialmente in quest' ultima, è più abbondante nel paese nostro, che si trova evidenteraejite su una delle grandi vie delle sue rego- lari migrazioni. In Italia nidifica dal maggio al luglio.

L'^. cinerea e specie quasi cosmopolita giacche abita tutta la Regione Eurasica, generalmente al S. del 60» Lat. N.; quasi tutta l'Africa, compreso il Madagascar; la Regione Indo-Malaiana, e peneti-a nella Australiana.

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301. Ardea purpurea, Limi, (ex Briss.) Airone hosso.

Granocchiaja, Ranocchiaia, Aghirone purpureo, Airone rosso (Aut. Ital.) Airoun rouss (Piem.) Leiroun {Cuneo)

Lirun rus (Lago di Viverone) Ardea rossa, Airòn ross, Perdigiorno rosso (Basso Pieni.) Sgolgia, Airon rus. Garzo, Sgarz, Sgolg (Lomb.) Sgòlgia rossa, Sgoulgión {Pav.) Sgoulgiòon (Vigev.) Sgolgia roussa {Milano) ? Garza {Bresc.) Sgolgion {^'aIf.) ? Tirabuss (Creìnon.) Sgarz ross, Sguac (Mantov.) Sghèrz, Airon ross {Mod.) Ga- tella rossa [Carpi] Sgazella {Mirandola) Gatta trenta- cost rossa {Careggio) Sgarza rossa, Garzon ross {Boi.) Sghérz róss {Ravenna) Sgardo, Garzo o Sgarzo rosso, Sgardéla rossa, Sgarz {Ven.) Airon, Crotar (Friuli) Airòn {Bell.) Garz, Sgarz ross. Sgarza rossa, Airon {Trentino) Gak zmijar, Sakrta {Dalm.) Goitre rous (Nizz.) Perdigiorni russo {Gen.) Perticòla {Spezia) Nonna rossa {Pisa) Berta rossa ( Vecchiano) Fiascaccio {Massaciuccoli) Bertola rossa {Lucca) Scarza rossa, Billo marino. Becca-ranocchie ( Valdich.) Gianna o Giannaccia rossa {Maremma l'ose.) Granocchiaja, Ranocchiaja {Fior.)

Scarza rossa {Casentino) Nonna rossa {Sen.) Gianna {Elba) Sgarza rossa {Fnibria) Cicogna {Fnibria, Mar- cile) — Sgarzettone rosso (Ancona) Beccapesce, Oca-cicogna {Roma) Rossièllo, Russièllo {Nap. Ischia) Russieddo, Russiedd {Bari) Fuso {Terra d'Otranto) Urseddu (Ros- sano, Cosenza) Rnssiellu, Russieddu. Russeddu (Calabr. Si- di.) Russieddu russu (J/orf^Crt) Russeddu russu {Girg.) Russiddazzu (Terranov. Sicil.) Rossellu {Sirax;.) Russeddu carisi {Pai.) Menga, Menga arrubia {Sard.) Russet culur cannella {Mali.).

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Meno abbondante della specie precedente da noi e ge- neralmente di passo, più frequente, in primavera, marzo- maggio, meno numeroso nell'autunno, settembre-novembre. Ma in scarso numero rimane anche a nidificare in Italia e, secondo alcuni osservatori, qualche individuo svernerebbe pure da noi, asserzione che richiede però conferma.

È specie ben nota in tutto il paese nostro e nelle nostre isole e può dirsi comune.

E vero che questo Airone ha delle dita lunghissime, ma non saprei seguire il mio amico Stejneger, il quale per esso e per l'affine A. manillensis, Sharpe, ha escogitato un genere distinto col nome poco eufonico di Phoyx (Cfr. Proc. U. S. Nat. Mus. X. p. 311) equivalente al non meno inutile termine generico Pyrrherodias di Finsch e Hartlaub, che ha la precedenza.

U A. purpurea è specie estiva nell'Europa meridionale e centrale; trovasi nelle parti temperate dell'Asia occidentale e centrale sino al Turkestan: sverna nell'Africa.

SOS. Egretta ' ^^ alba (Linn ex Gesn.i Sgarza.

Sgarza bianca maggiore. Egretta, Airone bianco mag- giore {Aut. Ital.) Lirun bianc {Lago di Viverone) Ai- roun, Leiroun bianch [Basso Pieni.) Sgòlgia o Sgolgión biaénch (Pavia) Airon bianch (Vali.) Smarga bianca (Cremon.) Och margòn (Mantov.) Airon bianc {Mod.) Sgarzeìla {Mirandola) Sgarza bianca, Airon, Sgherza grande [Boi.) Airoun (Romg.) Sghérz bianch (Ra- venna) — Sgarzo, Garzo o Sgardo bianco, Sgardéla, Sgardéla bianca ( Veìi.) Airon bianco (Feltre) Airone bianco

(1) Non uso il termine generico Herodias di Boie, che va se- condo Agassi z corretto in Herodms, ed è allora preoccupato per u u genere di Coleotteri.

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{Bell.) Sgarzo bianco, Airon {Polesine) Airon blanc {Frulli) Gak bilac, Balasir (l)alm.) Goitre blanc, Ai- gretta {Nizz.) Perdigiorni gianco {Gen.) Sgarza bianca (Tose.) Bertela bianca, Garza ^ Lucca) Gran Airone d' Italia {Sesto fìorent.) Scarza bianca^ Mugnaio grosso {Valdich.) Airone maggiore {Sen.) Giannaccia bianca {Maremma Tose.) Garza, Garza bianca (Massaeiuecoli) Sgarzettone bianco {Marche) Sgarza ( Umbria) Airone bianco. Beccapesce bianco {Roma) Airóne janca, Aurana, Aurana janca (Nap.) Garzettone (Bari) Cicogna jauca, Cicogna ianca rande, Russeddu ianco {Calabr.) Aroi o Ai- runi jancu impiriali {Sieil.) Aroi jancu {Mess.) Ariuni biancu {Terranov. Sieil.) Grassetta janca imperiali, Janni imperiali l^iancu (Cat.) Azzetta imperiali bianca {Sirac. Lentini) Cicugna imperiali {Finale) Russeddu imperiali biancu (Girg.) Cicogna 'mperiali {Castelb.) Menga bianca, Garza bianca^, Cau marinu, Menga bianca manna (Sarà.) Airun abiad, Quack abiat (Mali.).

Specie generalmente scarsa da noi, ove però è stata tro- vata quasi ovunque ed in quasi ogni stagione; ma non risulta che abbia mai nidificato in Italia. In alcune provincie è sol- tanto di doppio passo, in altre è prettamente invernale; questo è il caso specialmente pel basso Veneto, nelle cui « valli » durante la stagione fredda questo bellissimo uccello è talvolta frequente, cagionando gravi danni ai « vallicultori » per l'in- gente quantità di pesce che distrugge; a tale riguardo ram- menterò il caso osservato dal compianto conte A. P. Ninni, della dimora durante 1' inverno 1.S87-S8 nella « valle » Do- gàdo di un l)ranco di circa '200 di queste Sgarze; una di esse uccisa l'il febbraio 1888 ed inviatami dal Ninni, aveva nello stomaco da 200 a 250 grammi di Miigil .'<alie7ìs, onde da un calcolo fatto risultò che occorrevano circa 200 chilogrammi di pesce al giorno per saziare tutti quelli ingordi ospiti.

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L'-E. alba nidifica in colonie nel S. E. dell'Europa, ove viene decimata per il commercio plumario; vive in gran parte dell'Asia e dell'Africa.

303. Egretta Grarzetta (Linn.i lex Cxesn.) Sgarzetta.

Airone minore, Sgarzetta, Garzetta {Aut. Ital.) Ai- grette (Pieni.) Airon, Airon blanc, Sgarzetta bianca (Lomb.)

Sgolgetta bianca (Pavia) Airon (Piac.) Airòn (Parm.)

Airon od Airuncin bianch, Sgherza bianca, Squac (Mod.)

Sgarza ceina, Airon pzein (Boi.) Sgarzetta (Cesena, Forlì) Sgarzèla bianca (Ravenna) Garzo, Sgarzetta, Sgàr- déla picola, Sgardéla bianca, Garzéta ( Ven.) Sgarzo bianco picolo (Veron.) Sgarzetta (Viceìiza, Rovigo) Airón bianco (Bel.) Garzetta bianca (Padova) Sgarzeta, Sgarzeta bianca (Polesine) Sgarzètt blanc (Friuli) Sgarzetta (Tren- tino) — Gak cizmas, Birlica (Dalm.) Goìtre blanc (Nizz.) Perdigiorni gianco (Arenzano) Perdigiorni airùn (Gen.) PertJcòla gianca (Spezia) Airone piccolo (Pisa) Berto- lotto [Massaciuccoli) Bertola spennacchino (Lucca) Aghella (Vecchiano) Gianna piccola (Bient.) Mugnaio (Chiusi) Pennino, Mugnaio, Scarzetta ( Valdich. Maremma) Ariotto (Fucecchio) Scarza bianca (Casentino) Scarzino bianco (Elba) Scarcietta ( Umbria) Sgarzetta bianca (Ancona) Garzetta (Roma) Auranella (Nap.) Gazzetta (Barletta)

Garzetta (Bari) Cicogna lanca picciula, Cicognedda ianca, Cicognella janca. Gazzetta (Calabr.) Aretta (Pai. Mess.) Gazzetta, Garzetta, Azzetta bianca (Cat. Sirac.) Airuni jancu niccu (Pai.) Grassetta bianca, Airuneddu biancu (Girg.) Airuncinu l)iancu, Ariuncellu, Grassottu biancu [Terranov. Sicil.) Russieddu jancu (Modica) Menghixedda bianca, Meuga bianca piticca, Garxixedda bianca (Sard.) Agret, Agret abiad (Mali.).

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Questa specie elegantissima è generalmente di doppio passo da noi, più abbondante in primavera, aprile-maggio, che non alla fine dell'estate e nell'autunno; ma qualche cop- pia rimane a nidificare nelle provincie centrali e meridionali, più di rado in quelle settentrionali; e qualcuna si vede da noi durante l' inverno (Toscana, Sardegna;. Viaggia usual- mente in branchetti, ma il De Romita notò grossi branchi tanto in primavera come nell'autunno nelle Puglie. È spe- cialmente comune in Sardegna e nella Sicilia, secondo alcuni osservatori, durante l'inverno. Dalia mia esperienza risulta che questa specie va diventando più scarsa in Italia.

UE. G'arzetta, separata genericamente, credo a torto, dalla specie precedente da alcuni Autori, vive nell'Europa meri- dionale, in tutta l'Asia ed in tutta l'Africa; nella Malesia e nell'Australia la sostituisce l'affinissima E. nigripes (Temm.).

304. Bubulcus lucidus Ratii.)

SitARZA GlARDA-HLOI.

Airone guarda-buoi. Airone forestiero {Aut. Itaì.) Per- digiorni foestè {Gen.) Cicugnedda tunisina (Sicil.) Spru- cavoi (Terranov. Sicil.).

Di rara comparsa in Italia, ove è capitata accidental- mente in diverse località ed in varie stagioni. Cosi si hanno due catture autenticate avvenute in Piemonte: a Racconigi neir inverno 1828 f^Savi) ed ai lagi di Viverone, Novara, il 3 giugno 1862, un maschio adulto ucciso dal Comba, che conservo nella Collezione italiana a Firenze {Caf. ree. 2378); F. Cavazza y\ vietila », Vili, p. 55, Sieììa) 1904) annunziò la presa di un /i. lueidiis a Molinella, Bologna, il 6 novem- bre 1902. Nel Nizzardo capita talvolta nell'inverno (Gal), ed io ne vidi un'esemplare in quel Museo Civico, forse quello men- zionato dal Verany; ebbi poi un maschio ucciso in quei dintorni nell' aprile 1889 (Coli. Hai. ree. 3223). Due volte

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almeno sarebbe stata presa in Liguria; una, probabilmente quella citata dal Durazzo, dal E.. Museo Zoologico universi- tario di Genova è passata in quello di Firenze {Coli. ital. Ucc. 946); l'altra, proveniente dalla collezione De Negri, è ora nel Museo Civico di Genova, in perfetto abito nuziale ed ha tutte le apparenze di essere fatta dal fresco; di que- sti due esemplari non si hanno però le date. Una femmina adulta venne presa a Poggio a Oajano, Firenze, il 25 aprile 1891, e la conservo pure nella Coli. ital. [Cut. Ucc. 3293) ; essa era con ogni probabilità accoppiata col maschio ucciso agli ultimi del marzo 1891 dal signor Giaconi a S. Piero a Ponti, ed ora conservato nella collezione del marchese Carlo Bidolfì a Meleto. Il Gragnani ebbe un maschio adulto^ ucciso a Massaciiiccoli, Lucca, il 25 maggio 1901. A Bari il De Romita ne ebbe una nell'aprile 1884. Capita pure in Si- cilia, ed oltre l'esemplare avuto dal Rafinesque da Trapani circa il 1810, che fu il tipo della sua Ardea lucida^ sappiamo che il cav. L. Benoit ne ebbe un'esemplare dal Faro, Messina,^ nell'aprile 1855; ed il 15 maggio 1891 venne ucciso un maschio adulto sul fiume Greto presso Palermo, che si con- serva nel R. Museo Zoologico palermitano. Un paio di cat- ture sono rammentate dalla Sardegna (Salvadori, fide Cara, e Martorelli); una terza è registrata da P. Bonomi Avi- cula », VI. p. 154. Siena, 1901), femmina uccisa ad Assemini, Cagliari, il 5 novembre 1901. Ed infine sappiamo dal cava- liere Wright che varie volte la Sgarza guarda-buoi è stata presa a Malta ; io ne vidi una nel Museo zoologico univer- sitario di La Valletta nell'ottobre 1878.

Il B. lucidus, accidentale nell' Europa meridionale, si estende sino all'Asia centrale da un Iato, ed in tutta l'Africa, ove abbonda, dall'altro- Nella Tunisia è sedentario e comu- nissimo.

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305. Bubulcus coromandus fBodd.) Giarda Huoi indiano.

Sinora il maschio adulto in veste nuziale ucciso il 27 maggio 1862, insieme alla sua femmina, nel cosidetto « pa- scolo » presso Villastellone, Torino, rimane il solo esemplare di questa specie da me veduto preso in Italia, e posso ag- giungere in Europa. Esso fu ucciso dal cav. B. Comba e fa parte sin dal 1884 della Collezione italiana (Cat. Ucc. 2377). La femmina, uccisa contemporaneamente da certo signor Calcina, il quale cacciava quel giorno insieme al Comba, fu da quegli ritenuta e divenne irreperibile alla sua morte (Cfr. Amf. Ital. 1886, p. 281).

Mantengo integralmente quanto scrissi allora e quanto stampai poi (Cfr. Avif. Ital. 1889, p. 438), rispondendo ai dubbi emessi dall'amico Salvadori, il quale non ammetteva che il lì. coromandus^ specie propria al S. ed all'È. dell'Asia, potesse giungere tanto ad O. del suo « habitat » (Cfr. Sal- vadori, Elenco Ucc. ital. p. 244). Recentemente l'Arrigoni {Man. orn. ital. p. 665) ripete i dubbi espressi dal Salvadori, ed esclude anch' esso, senza alcuna ragione valida, il Guar- da-buoi indiano dall'elenco delle nostre specie avventizie.

Ora ripeterò anch' io che non conosciamo, bene i limiti occidentali dell'area di diifusione del B. coromandus, che esso è stato positivamente ucciso a Lenkoran sulle sponde del Mar Caspio (Cfr. « jbis », 1886, p, 517); e giunge sin nel- l'Africa orientale, giacché in una collezione formata dal dott. L. Traversi allo Scioa trovai due esemplari di Bubulcus che appartenevano indubbiamente a questa specie e non al />. Incidus (Ct'r. Giqlioli, Note su Vertebrati di Assab e dello Scioa, in Ann. Mus. Civ. Genova, ser. 2, voi. VI, p. 58. Ge- nova, 1888j Siamo dunque ben lungi dall'Asia orientale e meridionale, data anche oggi per habitat » esclusivo del B. coromandus.

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306. Ardeola ralloides (Scop.) Sgakza ciuffetto.

Ciuffetto, Sgarza ciuffetto {Aut. Ital.) Airoun giaiin pcit {Basso Piem.) Sgarzetta (Lomb.) Sgolgìn (Mil.) Sgarza, Sgolg (VaJf.) Sgolgin, Sgoulgiaéta [Pav.) Sgar- zetta d'ia eoa [Mantov.) Cravètta ciuffa {Piac.) Trenta cost, Sgarzetta {3Iod.) Trent'oss {Carpi, Coreggio) Trenta cast {Boi.) Santa coste {Forlì) Tarabusèla {Ravenna) Sgardélo, Sgarzéta o Garzéta rossa, Guà bianco, Corbèto bianco, Dragón, Sgardéla bionda, Sgarzèla picola, Sgarzèla col zufo {Veìi.) Guà dal zìifo (Padova) Sguà bianco, Sgarzéta {Rovigo) Sgarzétt {Friuli) Sgarzo biondo (Veron.) Aironzin, Garzetta {Trentino) Gak macak, Rumenga, Sagjavica {Dalm.) Goìtre, Govitroun rous [Nizz.) Perdigiorni gianco {Arenzano) Perdigiorni pag- giaen {Gen.) Perticòlin {Spezia) Sgarza ciuffetto {Tose.)

Bertela ciuffetto {Lucca) Spennacchino {Massaciuccoli)

Soarza col ciuffo (Sesto Fiorent.) Scarzetta {Casentino)

Scarza ciuffetto, Gallina ceciata {Chiusi) Scarda {Um- bria) Sgarzetta {Ancona) Spaccalegna {Rieti) Spòlleca voje, SpoUecavoio, Auranella melata (Nap.) Zippilloca {Bari) Arione piccinnu {Lecce) Russedduzzu {Catanzaro) - Cicognedda ianca, Zinni (Calabr.) Cicugnetta, Cicu- gnedda, Cicugna, Percia 'n-occhi (Sicil., Girg.) Cicugnetta, Sciabecchi, Aretta biunna {Mess.) Pinnacchiera, Piruc- chiera {Cat.) Martineddu {Sirac.) Grassottu {Terranov. Sicil.) Russieddu giarnu (Modica) Squajotta, Russid- dotta, Cirrinuttedda {Pai.) Menghixedda groga (Sard.) Blongois, Agret Isfar (Malt.).

Questa specie giunge abbastanza numerosa nelle pro- vincia meridionali e centrali d' Italia e nella Sicilia durante il passo primaverile, marzo-giugno ; è in generale molto più

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scarsa al passo autunnale, settembre-novembre. E, pare, meno frequente nell'Alta Italia ed in Sardegna e Corsica; in qual- che provincia può dirsi rara. Pare che qualche coppia sia rimasta a nidificare da noi, e l'Arrigoni dice di averne tro- vato un nido nel bosco di Grezzan, Verona; mentre le os- servazioni del Martorelli indicano probabile la nidificazione dell'yl. raìlokles in Sardegna: egli constatò che questa specie si trova a tutto giugno nel Sassarese, ma non riuscendogli penetrare nei foltissimi canneti dello Stagno di Sorso non potè cercarne i nidi [Ucc. d'Italia, p. 238). La marchesa M. Paulucci ne ebbe un'individuo a San Gimignano, Siena, 1' 1 1 gennaio 1883, evidentemente smarrito.

La Toscana, le Puglie, la Calabria e la Sicilia sono i luoghi dove pare essere più abbondante durante il passo ; nelle Puglie il De Romita la nota di doppio passo in grossi branchi; usualmente però da noi compare in branchetti. Si nota una certa irregolarità quantitativa nelle colonne mi- granti di questa Sgarza.

L' A. rallo'ides sarebbe specie circummediterranea ; ad oriente giunge sino al Turkestan, a mezzogiorno sino al- l'Africa australe, ove sverna. Nidifica in grosse colonie fram- mista ad altre specie nella Dobrudscia sul basso Danubio.

Rammento che VA. soloniensis, Gm. citata dal Risso, nel Nizzardo, si deve riferire a questa specie.

307*. Ardetta minuta iLlun. i

NONNOTTO.

Guacco, Nonnotto, Aghirone piccolo. Tarabusino (Aut. Jtal.) Fus, Sgourghetta, Don, Pcit airoun {Piem.) Li- run cit {Lago di Viverone) Ardea pcita, Sgolgia pcita, Sgolgin, Perdigiorni piccin (lìasso Piem.) Guach, Sgolgin, Sgolgetta (7.o?w/>.) Sgoulgin, Quachin {Pavia) Sgoulgiaétt {Bassa Lomb.) Sgolgètt (Vigev.) Cavrètt, Sgolgi {Como) Sgulgin, Sgolgin ( Vali.) Ghirardì {Bresc.) Cravètta

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[Piac.) Sent'oz/ {Parm.) Smarghett, Cavretta (Cremoti.)

Airunzèn, Trenta cost, Cent-cost {Mod. Boi.) Santa- ciist, Trenta coste [Romg. Boi.) Chitàra, Santa cóst iRa- venna) Trenta-coste, Cento-coste (Few.) Sgarzeta piccia, Trent-osso {Veron.) Sgarzeta, Trentacoste, Centocoste {Po- lesine) — Tarabus {Bell.) Tarabusét {Felfrei Sgarzètt pizzul [Frulli) Gakic', Capljic', Pise {Dalmazia) Goì- troun, Govitroun tNizz.) Perdigiorni piccin {Gen.) Per- ticòlin (Spezia) Tarabusino, Tarabugino, Nonnotto {Pisa)

Trabucchella, Trabocchino, Bertola trabocchella (Lucca, Massaciuccoli) Cinciguatto (Fucecchio) Cannajola [Vec- chiana) Scarzino, Sgotto {Chiusi) Guacco, Pennacchino (Bient.) Tarabugino (Fior.) Scarzetta {Casentino) Tarabugio di fiume (Tose.) Sgarzetta, Beccapesce, Scar- cino ( Umbria, Marche) Scarzettino (Marche) Sgarzetta piccola (Ancona) Auranella, Rossellino, Russellino (Nap.)

Guaptiedd (Bari) Arione piccinnu (Lecce) Ursed- dvLzzn (Rossano, Cosenza) Cicognedda (Calabr.) Russeddu di cannitu (Sicil.) Sciaboccheddu, Sciabocchi, Sciarbocchi (Mess.) Trumbettedda, Trummltedda (Lentini) 'Nganna cacòiaturi (Cat. Sirac.) Russieddu picciulu, Inganna-cac- ciaturi (Modica) Cicugnidduzzu (Girg.) - - Menghixedda piticca (Sard.) Blongois, Russet tal Siila (Mali.).

Uccello generalmente estivo e sparso in Italia, comune ovunque ; giunge in marzo-maggio, parte in settembre-otto- bre ; abbonda specialmente durante il passo primaverile ; si vede talvolta anche in novembre, ed Arrigoni ne comprò uno sul mercato di Padova il 10 gennaio 1903; ma sono casi ec- cezionali.

Vive in tutta l'Europa centrale e meridionale, nell'Asia occidentale e centrale, giungendo nel N. 0. dell'India; sverna in Africa.

28.

434 308. Botaurus stellaris Limi., ex l^el.i

TaRAI'.I'SO.

Trombotto, Trombone, Sgarza stellare, Aghirone stel- lare. Tarabuso {Aut. Itaì.) Butòr, Tromboun, Caponnass, Giacou, Sgorgionn. Beccassoun (Pieni.] Pita salvai {Lago di Viverone) - Ardea grisa, Leiroun (Basso Pieni.) Ta- rabùs. Tromboun, Margon \Loinb.) Tanabùs iMil.) Sgulgion (Valt.) Ca de sère, Scacc \Berg.) Tirabuss (Cremon.) Tarabùsch (Bassa Lomh.) Tanabèugg (Viger.)

Tanabùs (Pav. Piac.< Tirabus (Manfor.) Tarabùs iParm. Mod.) Fasan d'vall, Fasan (Mod.) Tarabiis, Capon d'val (Boi.) Tarabus {Rav.} Cappon bufalare (Romg.) Tarabuso, Sti-abùsin, Torebùso, Torebùseno {Ven.)

Tarabel [Veroìi.) Torobùss (BeU., Tarabùs, Pe(he- crots (Friidi) Strabuso, Osélo cavalaro [Padova] Ta- rabelo, Tarabusene (Polesine) Tarabuso (Trentino) Sgarz, Strapoz [Rovereto) Gacina, Nebunac, Nebogled, Gak pre- peljicar (Dalm.) Goìtre (Nizz.) Perdigiorni, Grixelau (Arenzano) Perdigiorni grixu (Gen.) Capon de padù (Spezia) Trabucco, Trabocco (Liicca^ Massaciuccoli] Ta- rabuso, Tarabugio, Trabucine (/^.) Cappon di padule, Cap- ponnaccio (Fior. Sen. Valdich.) Toro marino (Sen.) Scarza cappona (Fucecchio) Sgarzetta (Ancona) Cappon di valle. Scarcione ( Umbria) Cappon di valle. Uccello lepre (Marcile, Roma) Capponaccio (Rieti) Capóne selvaggio o servàggio, Capone servatéco (Nap.) Lebre marino (Bari)

Russeddu, Liebbure d'acqua {Calabr.) Re di Gaddazzi (Sicil.) Buturu di Gaddazzi (Pai.) Bittordu, Bittornai (Mess.) Capuni di margi o d'acqua ( (Jaf. i^Sirac.) Gra.s- sotta di margiu {(rirg.) Paturu (Terranov. Sicil.) Corvu ambidastru, Caboni de canna, Cargia (Sard.) Cappun im- periai ' Maìf.].

435

Questa specie è sedentaria in Italia, essendo però di solo passo in alcune provincie, estiva in altre. Nidifica ovunque sono estese paludi, tanto in Sicilia come in Toscana e nel Veneto, in aprile e maggio. Colla stagione fredda diventa erratica e ciò spiega come è più facile vederne durante l' in- verno, specialmente nelle parti centrali e meridionali del no- stro paese. È comune ovunque, anche nelle nostre isole, ma non può dirsi abbondante, non essendo gregaria come lo sono tanti dei suoi affini.

Vive in tutta la porzione temperata della Regione Eu- rasica, giungendo nell' India N. 0. e nell' Indo-cina. Nel- l' Africa N. 0. si trova nelle medesime condizioni che in Italia.

309. Nycticorax griseus (Limi, ex Briss.) Corvo di notte.

Sgarza nitticora. Sgarza cenerina, Nitticora (Aut. Ital.)

Arvoun, Arvun {Piem. Lomh.) Leiroun dia piuma {Cuneo) Quàch, Guàch, Airòn, Sgòlgia {Pavia) Quàk, Ajrorm {Mil.) Quàgg, Ouà-Ouà {Bassa Lomh.) Airòn {Piac. Parm.) Airon, Còrv marèn [Mod.) Sgarza zene- reina (Boi.) Sgarzèla {Ravenna) Airón, Arión, {Ven.)

Guà, Airón foresto {Padova) Sguà, Guà (Rovigo) Sgarzo del penàcio (Veron.) Airón dal becol negro {Bell.)

Tarabuso zhenerin. Tarabuso dalle ongie col péten {Fel- tre) Sgarz cenerin {Friuli) Gak, Gak pupar (Dalm.) Goitre, Aigretta {Nizz.) Perdigiorni {Arenzano) Perdi- giorni neigro {Gen.) Airòn (Spezia) Nonna col ciuffo. Pavoncella di padule (Pisa, Sen.) Occhio di bove {Sen.) Arione (Massaciuccoli) Pavone africano (^Sesto fiorent.) Pavoncella africana (Poggio a Caiano) Corvo di notte, Bacco (Chiusi) Scarzotto {Casentino) Nonna marina {Elba) Scarcione (Umbria) Sgarzetta, Corvo marino

-i36

{Marche} Cicogna ( Cmhria, Marche^ Roma) <Tarzotta (Nap.) (ruapt [Bari] Capuni, Guai {Catanzaro) Orale, Orali [Reggio Calahr.) (Jarzotta i Terra d^ Otranto) Gras- setta, Grassotta m'periali {Sicil.\ Grassetta imperiali (Pai.)

Ingarali, 'Ngarali {('at. Sirac.) Pi nicchi era, Cuorvu di notti (Cai.) Russieddu cinnirusu cu la pinnacera {Modica)

Grassottu imperiali [Terran. Sicil.' Menga niedda (Sard.) Quack, Blongiun imperiai, Russet tal Siggiar {Malt.).

(^uesf uccello singolare è comune da noi, di doppio pas- saggio, marzo-maggio e settembre-novembre, più abbondante sempre in primavera ; qualche coppia rimane a nidificare in Italia nella Maremma Toscana 'Dei, Ademollo), nella prov. di Alessandria (Camussoi, nel Friuli (Vallon) ed in Sicilia iDoderlein, Dellafonte, Garofalo); e qualche individuo si vede durante 1' inverno. Io ne ebbi uno adulto ucciso presso Fi- renze il 10 febbraio 18^7, e Salvadori trovò il Corvo di notte abbondante in quella stagione intorno allo Stagno di Ca- gliari. Onde va posto tra le nostre specie sedentarie.

Il N. griseus ha una diffusione geografica assai estesa, giacché si trova in tutta la parte temperata della Regione Enrasica, nella Regione Indo-Malaiana, in quella Etiopica, nella Boreo-Americana e nelle parti settentrionali di quella Austro-Americana ; altrove è rappresentato da forme molto affini.

437

CIOOlSflID^E

(Cicogne)

310. Ciconia alba, SchiifF. ex Willuo-h. Cicogna.

Cicogna bianca \Aut, Ital.) Zigogna, Scigogna, Sigo- gna {Piem. Lomb.) Sigoengna, Cicogna {Basso Piem.) Sigògna (Pavia) Sigógna [Bresc.) Zicògna (Parm.) Zgogna, Sgogna (Finale^ Mirandola i Zigògna bianca (Mod. Boi. Romg.) Sigogna, Sigógna bianca [Ven.t Zhicogna {Bell.) Zigogna ( Veron. i - Cicógna, Cicógne {Friuli) Zicogna {Trentino) Bila caplja, Hagjirode (Daini.) Si- gogna {Nizz.) Sigheugna (Arenzano) Sigheugna gianca {Gen.) Sigugna (Spezia) Cicogna (Tose. Poma, Xaj). Sard.) Cicogna bianca (Saline, Puglie) Ndianu servag- giu {Catanzaro) Cicognuni (Reggio Calabr.i Cicogna janca {Sicil.) x4.ciddazzu biancu (Castelb. Madonìé) (irua, Gvui (Sard.) Grua o Cicogna bai da (Malt.).

La Cicogna è di doppio passaggio regolare in Italia, marzo-maggio-giugno e agosto-settembre-ottobre : più abbon- dante nel passo primaverile. E però ritenuta specie scarsa, se non rara, perchè poche sostano da noi e meno si lasciano prendere. Meritano conferma le asserzioni sulla eventuale ni- dificazione di questa specie in Italia ; casualmente qualche individuo sperso è stato veduto durante l' inverno e ricordo quello avuto dall' Arrigoni dai Colli Euganei, Padova, il 1 di- cembre 1<S85.

La C. alba vive in quasi tutta Europa e nelle contrade centrali nidifica, comunemente nei villaggi e nelle città su torri e campanili : si estende parimenti all' Asia centrale ;

438

nidifica pure nella Tunisia e nell' Algeria , quivi in abbon- danza ; sverna nell'Africa meridionale e nell' India settentrio- nale. Nell'estremo oriente dell'Asia, nella Corea e nel Giap- pone è rappresentata dalla maggiore, ma affine, C. Boyciana, Swinh.

311. Ciconia nigra Liun.) Cicogna NERA.

Sigògna (Pavia) Fraa (Comò) Zicògna (Prtrm.) Sigógna negra, nera o mora {Ven.\ Sigogna o Zigogna negra ( Veron.) Zicògna negra {Mod.) Zicogna naigra {Boi.) Caplja crna, Crno'zdral {Daini.) Sigogna negra (Nizz.) Sigheugna neigra (Gen.) Cicogna nera {Tose. Saline Barletta) Cicógna negra {Nap.) Cicognuni d'Adorni (Reggio (■alabr.) Cicogna niura (jSicil.ì Cicogna i)ira {Mess.) Cicogna tSard.) Grua o Cicogna seuda (Malf.).

Non è comune in Italia; capita però quasi ogni anno soltanto alle epoche del passo, che sono marzo-aprile ed agosto-ottobre ; è stata presa in ogni parte del nostro paese e nelle isole, ma ovunque è notata per rara o scarsa; il passo autunnale pare essere più copioso, ed allora si vedono spe- cialmente individui giovani. Nidifica nell'Europa centrale ed orientale, nelle fi^reste paludose lungi dall'abitato.

La C. nigra è specie estiva in quasi tutta la Regione Eurasica, sin sulla latitudine della Scandinavia meridionale; sverna in Africa e nella Regione Indo-Malaiana.

439 [Spatole)

312. Platalea Leucorodia ' Limi, (ex Aldrov.) Spatola.

Pellicano. Mestolone, Spatola [Aut. Ital.) Spàtola, Me- stolón, Palóto, Palosso, Bestia palossa, Sculier ( Ven.) Spatla, Becch a spatola [Mocl.) Palozz {Boi.) Spatola, risolerà {Romg.) Lopatas, Zlicar, Kasikar {Dahn.) Spatula [Aren- zano) Spatua [Gen.) Ciiciao [Spezia) Spatola (Valdich.) Beccaro vaglia iSen.) Cucchiarone {Roma) Palettone [Saline, Barletta) Cetra {Bari) Spatula (Calabr.) Cnc- chiaredda, Palittuni, Paletta, Palella [Sicil.) Palidda [Len- tini) Pizzu a cuccliiareddu {Aiodica) Palitta {Mess.) Moddu, Aceddu paleddu [Cai. Sirac.) Spatula [Girg.) Gragallu, Gragalla [Sarà.) Paletta [Mali.].

Anche la Spatola non può dirsi comune in Italia, anzi in alcune provinole è una rara comparsa ; ma nel Veneto, nel mezzodì della penisola, e specialmente nelle Puglie ed in Sicilia e nella Sardegna, si presenta di doppio passaggio, marzo-aprile-maggio e settembre-ottobre, regolare, sempre in scarso numero. E stato asserito che questa specie si vede du- rante l'inverno nella Campania (Fr^yiceschini, Monticelli) ed in Sardegna (P. Bonomi), ma ciò merita conferma nel senso generale; per la Sardegna è indubitato che qualche individuo

1 1) Recentemente il nome specitico è stato corretto in « Leiid'- rotlia ». ma ciò mi pare una pedanteria inutile, visto che Linneo lo tolse da Aldrovandi e antichi autori i quali scrivevano « Leuco- lodios .

44( »

è stato trovato in quella stagione, e il Martorelli ne ebbe due il 1 dicembre 1S}:^2 a Sassari {rccelli (V Italia, p. 225. MikiiW lOOG). Per quanto a me consta non nidifica da noi; ciò avviene però nell'Europa centrale e notevolmente in Olanda e nel S. E. del continente europeo.

La P. Leucorodia abita le contrade centrali e meridio- nali della Regione Eurasica giungendo sino al Giappone, e la penisola Indiana. Nell'Africa, lungo la costa orientale giunge a Zanzibar ; tanto nell'Asia come nell'Africa viene a contatto con specie affini, cioè la P. miiiov, Temm. e Schleg. e la P. alba, Scop.

IBIDJE

[Ibi!

313. Flegadis Falcinellus ' r.inn.) (ex Cre-sn.»

Mi UX ATT AIO.

Chiurlo, Falcinello, Ciurlo marino. Mignatta] o [Aut. Hai.)

Sgneppon de mar, Silónz néghaer (Pavia) Arcàsa verde, Arcasa tabachina, Arcàsa mora o negra ( Ven.) Sanguetàr. Arcasa rossa (ìeron.) Arcàza verde, Arcàsa americana. Ibi (Padova) Pivir franzeis, Falzinel iBoì.) Falcinel (Boi., Coreggia, Carpi) Pivir franz«'S (Romg.) Ciurl (Mod.) F'alcinell {Carpii Terkoc', Turkoc' (/)«Zm.)

Becca marina {Xizz.) Ciurlo de ma, Tantalo (f'reìi.) Ibis (Spezia) Mignatta jo, Ciurlotto turco {Pisa) Chiurlo (Bient.) Mignattone [Fior.) Ciurlotto nero, Ciurlotto marino Ma.'isaciuccoU, Vecchiano) (rallina giudea (Valdich. Sei).) Ibis, Gallina turca (firossetoi Arcangelo turco * Marche) Corvo marino (Ancona i Ciarlotto marino, Ciar- lotto nero, Ciarlotto gesuita (Roma) Corvella, Curvèlla

441

{Najy.) Pidicchiadua, Cicogna iBari) ('orvo marino, Gad- drarànu, Gazarànu [Terra d'Otranto) Corvellu, Corviellu, Corveddu (Calabr.) Gaddarann, Sanguisugaru {Sicil.) Gaddaranii, Vaddarann (Lentlni) Gallaranu fSirac.) Ciur- luvuni niuru, Ciurliiviotto niuru (Girg.) Tarami, Tadanu {Sarei.) Velleran (Maìt.).

doppio passaggio generalmente scarso e non sempre regolare, più frequente in quello primaverile, marzo-giugno, che non in quello autunnale, agosto-settembre-ottobre, quando si vedono specialmente giovani. Nell'Alta Italia è uccello scarso e raro ; in qualche provincia si vede soltanto di passo in primavera, mentre nelle Puglie giunge a branchi nell'au- tunno. È certamente più abbondante nelle nostre provincie centrali e meridionali. Nessuna conferma ha avuto l'asserto della eventuale nidificazione di questa specie in Italia, e così l'asserzione che alcuni si fermino durante F inverno in Sar- degna; rimangono soltanto pochi casi isolati di catture di individui evidentemente smarriti, come quello ricordato dal Ninni, il quale ne ebbe uno nella Laguna veneta il 10 gen- naio 1871. Nella Tunisia è scarsamente residente ed inver- nale.

Il P. Falcinellus, estivo in alcune località dell'Europa meridionale, ove nidifica in grandi colonie (Spagna, Camar- gue ecc.), vive in quasi tutta l'Asia centrale e meridionale, nell'Australia, in i^frica, negli Stati Uniti orientali dell'Ame- rica boreale ed alla Giammaica ; più al S. in America è rap- presentato da specie affini : P. giutrauna CL.) e P. Riclgwai/i (Alien).

Posso qui rammentare il caso strano di un'altro membro di questa famiglia interessante, il Comatibis eremita (Linn.) o C. cornata (Ehrenb.), ora vivente nell'Asia Minore e nel- l'Africa N., il quale un tre secoli fa circa avrebbe avuto colonie in Europa (Svizzera, Baviera, Stiria, Illiria ed anco in Italia intorno al Lago Maggiore); ma il fatto è contro- verso, eppoi oggi questo uccello manca assolutamente in Eu-

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ropa. Aggiungo che un' altro Ihis^ il tipico Ibis fcthiopica (Lath.i ruccello sacro degli antichi Egizi, noto pel suo can- dido piumaggio, sarebbe stato veduto volare in un branco di Mignattai dal Lucifero sopra Cotrone l'il ottobre 1878 {Avif. Calabi', p. 43) ed il Moschella {Ucc. Reggio (^alahr. p. 88) ricorda la cattura in Calabria, senza date, di due uc- celli che non furono conservati e che potevano essere quel- Vlhk. Ma sono casi non bene autenticati, anzi molto dub- biosi, onde non potrei per ora registrare quella specie tra le accidentali in Italia.

443

ODONTOGLOSS^

PHCENICOJP TEJFtlD^E

{Fiammanti)

314. Fhoenicopterus roseus, Pali.

Fiammante. ,

Fenicottero, Fiammingo, Fiammante {Aut. Ital.) Fiam- menga (Lomb.) Fenicòtero, Fiamànte (Veìi.) Flaman {Nizz.) Fiammante {Sen., Elba, Maremma, Nap.) Pul- cinella {Nap.) Fiammanti (Reggio Calabr.) Fiamminga [Sirac.) Urgananti [Lentini) Fiammanti {Girg.) ; Fini- cottirn (Terran. Sicil.) Nandù di li finestri (Sicil.) Man- goni, Gentarrubia (Sarei.) Perdigiorni i Carloforte, Sarei.) Fiamingu (Malt.).

Nel più dei casi questa specie giunge in Sardegna in agosto e settembre proveniente dal mezzogiorno, e lascia quel- r isola in marzo ed in aprile diretta a mezzogiorno. È però indubitato che non di rado i Fiammanti ritardono assai la loro partenza, ed il signor A. B. Brooke ne vide in buon numero sugli Stagni presso Cagliari il 7 giugno 1871 Ibis », 1873, p. 34); il 12 agosto 1881, vidi io stesso i Fiammanti riuniti in largo cerchio nel chiaro dello Stagno di Quartu. Anzi, secondo le osservazioni del dott. Lepori, del Bonomi e di altri, è fuori di dubbio che alcuni individui se ne .ve- dono in Sardegna tutto l'anno. Con tutto ciò pare cosa ora

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provata che questo uccello non nidifichi mai nell'isola; lo stesso accade in Tunisia, ove su « El Baìiira », il ben noto Stagno della (-toletta, i Fiammanti abbondano durante l'au- tunno e r inverno ; e così in altre parti dell'Africa setten- trionale. Nidifica però in vaste colonie sulle « marismas » del (Guadalquivir, Spagna meridionale, ed in minore quantità nelle paludi intorno al delta del Kodano nel Sud della Fran- cia. Sono davvero uccelli ben singolari !

Colla eccezione della Sardegna, ove durante 1' inverno vedonsi costantemente numerosi branchi di Fiammanti sugli Stagni di Cagliari e di Oristano, quest' uccello è di comparsa accidentale in Italia; però quasi ogni anno durante le bufere invernali qualche individuo si fa vedere in Sicilia ed irre- golarmente sul continente italico: così ne vennero presi in Calabria, nelle Puglie, nella Campania, in Toscana, in Li- guria, nel Veneto, in Lombardia ed anche in Piemonte. Anzi qualcuno di tali individui smarriti ò giunto nell' Europa centrale e per fino nelle isole Britanniche; ma, ripeto, sono sempre casi avventizi.

Tra le singolarità di questo uccello sono le notevoli va- riazioni che presenta nelle dimensioni e nelle proporzioni delle gambe, del collo, del becco. Su individui piccoli, non infrequenti, è basata l'asserzione che si trovi da noi una specie più piccola; e che tali individui pigmei (adulti ben s' intende» vadono riferiti al P. erijthvd'us, Verr. (Cfr. (ti- GLioLi, Avif. Italica 188G, p. 293). Ma ora sappiamo che il tipo di quella supposta specie è un' esemplare mutilato del P. ruber, L. americano, che certamente non poteva essere venuto dal Gabun, Africa Ov. !

Il P. roHens vive, oltrecchè nell'Europa meridionale, nel- l'Asia occidentale e centrale, nell'India, a Ceilan, e in quasi tutta l'Africa.

44.J

ANSERES

CYGisrinu^

[(igni)

315. Cygnus Olor ( J. F. Gmel.) Cigno.

Cigno reale [Aut. Ital.) Cign, Sign \ Pieni.] Cigli, Cign domestich (Lomb.) Cigno tCremon.) Cign {Piac. Parm.) Zègn [Mod.) Zegn rezz [Boi.) Signo, Signo domestego, Cièsano, Cesèno (Fé??.) Signa [Nizz.] Cigno [Gen. Tose. Xap.) Cigno reale > Tose.) Cinnu, Cirnn {Sicil.) Cignu [Modiea) Paparuni [Calabr.) Sisini, Ci- sini {Sard.) Czinna baida iMalt.)

Giunge da noi raramente ed irregolarmente, sempre però nel tardo autunno o nell'inverno coi maggiori freddi; ma è stato preso ovunque in Italia e nelle nostre isole ; nell'in- verno 1890-i^>l ne comparvero parecchi nel Catanese, misti con numerosi esemplari della specie seguente. E dunque per noi specie avventizia invernale.

Il C. Olor è specie generalmente distribuita attraverso la Regione Eurasica, ma non giunge molto oltre il 50" di Lat. N. Sverna nel bacino Mediterraneo, sulle sponde meri- dionali del Caspio e nell' India settentrionale.

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316. Cygnus musicus, Bechst. Cigno selvatico.

Cigno salvatico {Aut. Ital.) Cign \Piem.) Cign, Ci- gno, Cin {Batiso Ptem.) Cign, Cign salvadegli iAo?«6.) Cing salvadega i .1///.) Cign sael vàdigh {Pavia > Cigno (Cre- mon.) Cign {Piac. Parm.) Zign o Zègn selvadeg ^ Mod. Boi. Bomg.) Zegn salvadigh [Bol.^ Signo, Signo salva- dego, Cièsano, Cesèno [Ven,) Cigno, Cesèno i Friuli) -- Cigno ( Veron.) Kup, Labud i Daini.) Cigne sauvage, Signa sauvage [Nizz.) Cigno sarvaego [Gen.) Cigno sel- vatico {Tose. Poma) Shkittetza (Albanesi italici) Cinnu, Cirnu, Cicciruni {Cai. Lentini) - Paparuni {Calabr.) Scignu (Sirac.) Cignu {Oirg.) Cignu {Mess. Terran. Sicil.) Ci- guu, Cisini {Sard.) Czinna {Mali.).

Anche questa specie è di comparsa rara ed accidentale, ma sempre invernale in Italia, ove capita tra l'ottobre ed il marzo ; è stata presa però ovunque da noi e nelle nostre isole.

Neil' inverno 1890-91 comparve in numero straordinario misto al C. Olor nel pantano di Lentini, Catania (Cfr. Massa C. « Naturalista Siciliano » X. Palermo, 1891).

Il C. musicus vive e si riproduce in tutta la zona su- bartica della Regione Earasica, e così nell' Islanda, di dove giunge casualmente in Groenlandia; sverna nell'Europa me- ridionale, nel Turkestan, in Cina e nel Cliappone.

317'. Cygnus Be^viclci, Vunull

(Jkìno MIN'OKK.

Questo Cigno capita meno raramente in Italia di quanto si crede; è stato spesso contuso colla specie precedente, ma le sue comparse sono, come nelle specie congeneri, invernali

447

sempre ed avventizie. E stato citato dalla Lombardia, dal Veneto, dalle Romagne, dalla Toscana, dalle Puglie e dalla Sicilia; è notevole il fatto di alcune catture relativamente numerose: così le undici avvenute nella provincia di Pavia nel gennaio 1891, rammentate dal prof. P. Pavesi; e circa una diecina, registrate in Toscana. Le ultime di queste a mia cognizione sono: i tre individui uccisi dal signor T. Pierotti a Massaciuccoli, Lucca, e quello preso nel vicino S. Rossore in dicembre 1902. A Bologna poi il 31 dicembre 1890, ne acquistò due, maschio e femmina, il prof. A. Fiori.

Il C. Beirlcìxi ha la medesima distribuzione geografica del C. musicus^ ma pare essere più nordico e più orientale rispetto all'Europa ; va considerato però come specie subar- tica in tutta la Regione Eurasica, emigrando durante l' in- verno nella zona temperata della medesima Regione ; capita frequentemente nelle isole Britanniche, ma non è notato dal- l' Islanda.

[Oche)

318. Berniclà ''^ leucopsis Beclist.) Oca a faccia bianca.

Rara assai e di accidentale comparsa in Italia, sempre durante l' inverno. Non conosco che cinque catture di questa specie avvenute nel paese nostro : una femmina adulta, a Lu- gano 26 novembre 1878 (Coli. ital. R. Mus. Zool. Firenze, Ucc. 2919) ; un maschio adulto 28 febbraio 1886, a Corana sul Po (R. Istituto Tecnico, Pavia); un maschio a Bovolenta, Pa- dova (coli. Arrigoni, Monselice); una femmina ad Archiani presso Massaciuccoli, 12 dicembre 1901 (coli. Pierotti a Castel-

(1) Il termine generico Branta avrebbe la priorità, ma è stato variamente applicato, onde ho pret'ei-ito usare quello di Bernicla.

448

lina presso Firenze); uno a Foggia, inverno 1878 (Mus. Zool. R. Università di Napoli); sarebbero tutti adulti.

La B. leucopsix è specie artica, ni lifica nella Groenlan- dia, allo Spitzbergen, in Islanda, alla Novaia Zemlia; sverna nell' Europa centrale e meridionale- e sulle coste atlantiche dell'America boreale.

319. Bernicla Brenta Pali.) ex Jonst, Oca colombaccio.

Anatra colombaccio, Oca colombaccio {Aut. Ital.) Ocheta ( Veron.) Oca negra foresta, Oca de la colana ( Ven.) Oca negra (Padova).

Anche questa è specie avventizia per 1' Italia, ma pare meno rara della precedente; nella mia Amf. Ital. 188(1, p. 207, registro una dozzina di catture, due altre ne aggiunsi nella mia Avif. Ital. 1889, p. 459, ed ebbi poi un bellissimo maschio adulto ucciso il 10 aprile 1898 presso Ferrara (Coli, ital. Ucc. 3645) E notevole che diverse di queste catture av- vennero da noi in primavera; la maggior parte però nel di- cembre. Venne presa in Piemonte, in Lombardia, in Liguria ed in Toscana, non più al sud ; è però nel Veneto ove sa- rebbe comparsa con maggiore trequenza.

La li. Brenta, ha presso a poco la medesima distribu- zione della specie precedente, cioè la Regione Artica e la zona subartica delle Regioni Eurasica e Boreo-Americana, con scarsa migrazione al sud; ma si estende di più, ad oc- cidente, nell'America artica e boreale e giunge più vicino al Polo.

Si è notato che gli esemplari occidentali hanno spesso le parti interiori più chiare, e si sono volute separare col nome di B. (/laucoga-ster, C. L. Brelim ; ma non pare che tale distinzione possa reggere con valore specifico. Va pure rammentato che sulle sponde artiche e subartiche del Paci- fico vive una forma affinissima la />. ììigricaus, d. R. (ìray.

441»

330. Bermela rufìcollis (Pall.j Oca collo rosso.

Per questa splendida specie non posso che ripetere quanto scrissi nella mia Avif. Ital. 1886, p. "297; essa è capitata, per quanto sappiamo, soltanto tre volte in Italia, ed è dun- que per noi rarissima. Il primo esemplare venne catturato in Lombardia nel 1833, probabilmente d' inverno, e si con- serva nel Museo del R. Liceo S. Alessandro a Milano; trovai il secondo, una femmina, nella piccola raccolta del conte D'Arco a Mantova e sarebbe stato preso in quei pressi, ma non por- tava indicazioni di data; il terzo fu preso a Scarperia presso Firenze il 12 febbraio 1869, venne donato al R. Museo Zoo- logico fiorentino dal conte R. Leonetti, lo esaminai in carne e fu oggetto di una mia nota nell' « Ibis » 1869, p. 242 ; si conserva ora nella Collezione centrale degli animali vertebrati italiani {Cat. Ucc. 153).

La B. ruficollis è propria dell'Asia settentrionale occi- dentale e centrale; nidifica sul basso Ob e lungo il Jenisei, sverna intorno al Caspio e nel Turkestan ; di rado indivi- dui isolati e spersi giungono in Europa e nell'Egitto.

331. A.nser ferus, Schiift. Oca selvatica.

Oca paglietana (Auf. Ital.) Oca sarvàja {Piern.) Oca salvadega {Lomb.) Oca d'ia nev (Mantov.) Oca salvadga [Mod. Boi.) Oca favaróna (Ravenna) Oca sel- vadega granda, Oca da le zate carnesine ( Veti.) Oca granda [Bell.) Oca salvaréga, Och (Feltre) Oco marin grosso (Veì'on.) Oche salvàdie, Ocie {Friuli) Oco, Oco marin» Oca granda. Oca selvadega {Trentino} Aucha (Gardena) Alcha, Alcon, Veron, Oco (Badia) (xans (Luserna)

■29.

450 -

Oke. Occa \t!Ìette ('omuni) Oca granda [Padova) Guska vlasul.ja [Daini.) Auca fera, Aucca [Nizz.) Oca [Lucca]

Oca salvatica [I^sa] - Ronco [Vecchiano] Oca reale [Bient.) Oca selvatica, Oca grossa col becco rosso [Cmbria. Roma) Papaia [Nap.) Paparo a castagne ( Campobasso)

Papara paesana (Saline, Barletta) Oca sarvaggia, Pa- paia iSicil.) Oca paglierina o bianca iflirg.) Oca de mari, Oca areste, Coca aresti, Cisini [Sarà.) Uizza sal- vaggia (Maìf.).

Questa specie di distingue facilmente dalle congeneri che giungono a svernare da noi o vi transitano semplicemente, per le dimensioni maggiori, pel colore carnicino chiaro del becco e dei piedi e per avere 1" unghia del becco quasi bianca. Non risulta essere comune in Italia, ma vi giunge di passo in novembre e di ripasso in marzo ogni anno, e non poche rimangono a svernare in località adatte e specialmente, pare, in Puglia e nella Capitanata, di dove è più facile averne nella stagione fredda. Da noi però è generalmente di scarso doppio passaggio; è stata presa nell' inverno un pò" dapper- tutto in Italia, anche in Sicilia e nella Sardegna.

E-are volte avrebbe, pare, nidificato da noi : il caso fatto conoscere dal Savi, il quale catturò un pulcino di questa specie nel padule di Castiglion della Pescaja nella primavera del 1827 è raro davvero, e non credo abbia avuto ulte- riori conferme; non è però incredibile, giacché sappiamo ora che VA. ferus nidifica nel mezzodì della Spagna e nel S. E. dell'Europa.

Questa specie vive in quasi tutta la Regione Eurasica, nidifica in molte parti dell'Europa centrale, specialmente nella Russia, ma anche talvolta al di del Circolo Artico, così nella Siberia. Sverna nell'Africa settentrionale e nell'India. Seguendo Alph<'raky [The (reese of Fjurope and Asia, p. 24 London U>05i, io non distinguo VA. rubrirosfris. Hodgs. orien- tale, dall'occidentale A. ferus.

451

3SS. Anser albifronslScop.j

Oca Lomhardel]-a.

Oco marin da la testa bianca ( Veron.) Oca panza ne- gra, Oca maciada, Oca salvadèga foresta ( Few.) Oca, Oca foresta (Padova) Oca salvadèga {Pav.) Oca salvadga (Mod.) Oca sarvaega (Gen.) Oca selvatica scura con la fronte bianca (Roma) ? Uizza baida (Malt.).

E assai rara in Italia e vi capita soltanto isolata od a coppie in branchi di altre specie di Oche selvatiche. Venne osservata nella Lombardia, nel Veneto (contrade ove secondo Arrigoni non sarebbe tanto rara), in Liguria, nella Toscana, nel Lazio e nella Campania; sempre nell'autunno o nell'in- verno. Conosco circa una dozzina di esemplari colti in Italia (Cf. Avif. Itaì. 1880, p. 300). Non è stata citata dalle no- stre isole, caso notevole perchè è specie invernale abbondante in Egitto, ed anzi è figurata insieme alla B. riifìcoUis in quell'antichissimo affresco scoperto in una tomba a Maydum, da me già citato [Avif. Ital. 1886, p. 298).

UÀ. albifrons ha una larghissima diffusione geografica, giacché dalle accurate ricerche dell'Alphéraky, risulta che la forma americana, la quale ha usualmente un becco più lungo e che ebbe il nome di A. (Tamheli, Hartl. non può esserne spe- cificamente distinta. Dunque l'Oca lombardella si trova in quasi tutta la Regione Eurasica ed in quella Boreo -Ameri- cana; nidifica lungo la zona artica e subartica, sverna nelle zone temperata e meridionale, incluso il bacino circum mediter- raneo e r Egitto ; più ad oriente giunge nell' India setten- trionale.

Questa specie ha in vita il becco giallo-arancio intorno alle narici, lungo il mezzo della mandibola superiore e sui margini di quella inferiore; nei rimanente color di vinacce, con unghia bianca.

452 333. Anser fìnmarcllieus, Gunner, in Leems

Oca I.OMUARliKlJ.A MIXOUE.

Questa specie ben distinta è stata spesso confusa colla precedente e lo è ancora da Ornitologi poco esperti. La dif- ferenza più saliente tra essa e VA. aìbifrons sta proprio nel becco, che, nella distinzione delle varie specie di Oca, ha ca- pitale importanza: nell'^. fin marchi cu ^ W becco è in propor- zione e nel fatto notevoi niente piccolo^ e anche nella forma ricorda ({uello delle Bermela; nel colore, in esemplari freschi, è di un roseo carnicino più o meno scuro, non giallo; l'un- ghia è bianca. I^a macchia l)ianca sulla fronte sembra esten- dersi più sul vertice ed il colore generale delle penne della testa e del collo è, pare, più cupo. Il colore dei piedi è de- cisamente nel più dei casi un giallo-arancio, onde il nome specifico ert/tkropus, oltre ad essere sinonimo in parte della specie precedente, ribadisce un errore nella diagnosi. E pure stato notato che ueir.4, finimirchicm le palpebre sono gonfie e di color giallo, carattere che un aspetto speciale a questa Oca, che ebbe perciò dagli Ostiacchi il nome di Kirri-si'ìn (occhi di Storione). Finalmente nei pochi esemplari che ho potuto confrontare la differenza nella statura tra i due sessi pare essere più marcata che non nellM. albifrons. Nella mia Avif. Ital. 1889, p. -1:65, ho dato una tabella di misurazioni comparative prese su esemplari delle due specie.

{J A. finnuirchicus sembra essere di accidentale comparsa invernale in Italia, ove per (|uanto mi risulta non più di sette od otto individui sarebbero sinora registrati e non tutti sono bene accertati; rammenterò i due che conservo nella Collezione italiana del \{. Museo Zoologico di Firenze (Cai. Ucc. 2887, 21)10): il primo è una piccola femmina che sa- rebbe stata uccisa nei pressi fli Padova, ma la data di cat- tura non venne registrata; il secondo è un magnifico 'maschio adulto ucciso il 8 febbraio 188r) sul Po vicino a Cremona. Abbiamo poi: un esemplare veduto dal Snundei's sul mercato

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di Roma nell' inverno L869 ( «Ibis», 1869, p. 396); un se- condo trovato sul mercato di Roma dal prof. G. Martorelli il 4 gennaio 1888 {Ccc. d'Italia, p. 259), e questo è forse quello ora nel Museo Zoologico della R. Università di Roma; un maschio ucciso a Maccarese nel marzo 1891, conservato nella raccolta del principe Aldobrandini; un'esemplare ucciso a S. Rossore, Pisa, nel febbraio 1886, ricordato dal marchese Lepri (Boll, del Naturalista, Siena, 1896, p. 48j; un'altro preso a Mirandola nel febbraio 1901, conservato nel R. Mu- seo Zoologico a Modena ; ed una femmina adulta trovata sul mercato a Milano nel dicembre 1902 dal prof. G. Martorelli, proveniente però da Manfredonia, e conservata nel Museo Civico milanese.

L'^. finmarchicus avrebbe presso a poco la medesima distribuzione geografica della specie precedente nella Regione Eurasica; nidifica lungo l'Oceano Artico dalla Lapponia al- l'estremo lembo della Siberia e nel Kamtschatka; sverna nella zona temperata dalle isole Britanniche al Giappone, spin- gendosi scarsamente nel bacino mediterraneo; giunge in Egitto, nella Persia e nel N. dell'India. Non è citato dal- l'America boreale.

324. Anser brachyrliynclius. Baili. Oca a becco corto.

E la prima volta che questa specie prende posto nella nostra Avifauna, e questo, sinora, per un' unico esemplare

(1) Per questa specie, come per le due seguenti ed altre cinque dell' Eurasia orientale ed estranee tuttora alla nostra Avifauna, l'Al- phéraky nella sua magistrale monografia Geese of Europe and Asia », London, 1905), insiste nel mantenere il genere Melanony.ic (proposto nel 1901 dal Buturlin per questo gruppo di Oche con va- lore subgenerico soltanto), ma non credo che i caratteri su cui esso si basa siano abbastanza validi per smembrare il genere Anser come è oggi generalmente definito: le Oche con becco provvisto di unghia nera formano per quell'unico tratto un gruppo, ma non altrimenti, e ciò non basta per farne un genei-e distinto.

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catturato insieme a diversi .1. segetum nel piano di Sesto, Firenze, il 15 dicembre 1897 che venne acquistato sul nostro mercato ed era un maschio adulto. Mi giunse in un momento in cui ero molto occupato e preoccupato da gravi lutti in famiglia, onde passò in Collezione sotto il nome della comune Oca granaiola [Cat. (Ice. 4116).

(Jra, riprendendo lo studio di questi uccelli colla scorta di maggiore esperienza e l'ottima monografia deU'Alpht'raky, correggo, non solo questa svista, ma un' altra non meno grave, come vedremo, riguardante le nostre Oche selva- tiche.

L'xl. hrachyrhynchufi si distingue per il becco breve con unghia nera e colorato di roseo-carnicino, i piedi dello stesso colore e le cuopritrici esterne dell'ala di un bigio chiaro quasi uniforme. Le penne sulla testa e parte superiore del collo sono di un bruno più scuro, formando un vero cappuccio.

Questa specie sembra essere propria dell'estremo lembo occidentale delia Regione Eurasica, colla porzione corrispon- dente di quella Artica; nidifica allo Spitzbergen e nella Terra di Franz Josef, è di passaggio regolare nel N. 0. del- l'Europa, svernando in abbondanza nella Gran Brettagna, più scarsamente nella Scandinavia, (xermania boreale. Olanda, Belgio e Francia; più al Sud giunge di rado, in modo av- ventizio affatto, come è giunta da noi. Più ad oriente, anche neir Europa e sulle Terre Artiche, la rappresenta 1' affluis- simo A. neghctus. Suskin, con becco più lungo; nidificante alla Novaia Zemlia, di passo abbondantissimo nella Russia europea ed in Ungheria, questa forma, che l'Alphéraky ri- tiene per specie ben distinta, potrebbe capitare anche in Ita- lia sul nostro versante adriatico, giacché nelle sue migrazioni invernali giunge nella Persia e persino nel N. dell'India. Ed a tale proposito rammenterò che nella collezione Ninni, ora nel Museo Civico di Venezia, è un'Oca che è stata dubbio- samente riferita a questa specie dall' Arrigoni (< Ihh< >, 1H98, p. 173;; essa venne catturata nell' Estuario Veneto nel feb- braio 1890. UÀ. neglectus differisce soltanto dall'.!, hrachyr- hynchuH per avere il becco notevolmente più lungo e più robu-

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sto e per la statura maggiore ; vi sono auche ditferenze più lievi nella coloritura delle penne; ma in ciò le specie di Anser sono molto simili tra loro e variano alquanto individualmente nelle tinte.

3S5>. Anser arvensis, Brehm

Oca granatola a becco giallo.

Anche questa specie ben distinta, e non rara durante la stagione fredda in Italia, è stata sinora affatto trascurata e sco- nosciuta dalla totalità degli Ornitologi nostri, me compreso, i quali I' hanno confusa co\VA.,segetii))i: distinta dal buon Pa- stor Brehm sin dal 1830, era caduta in sinonimia colla specie seguente, forse a cagione della eccessiva facilità con cui l'ot- timo Brehm moltiplicava, dividendole, le specie più comuni; anche 1' illustre Naumann aveva riconosciuto come distinte le due forme di Oca granaiola. Ma si deve principalmente agli Ornitologi russi il ripristinamento di questa specie.

L'^. ai'censis si distingue dall' J^. .■<egetuni pei caratteri del becco che sono naturalmente più accentuati in individui adulti nei due casi. Nel primo, il becco è notevolmente più lungo e più largo all'apice; diversifica pure nella forma da quello dell'^. segetum, essendo assai più depresso superior- mente dietro r unghia, che è più corta, più larga e più ar- rotondata : la mandibola inferiore è inoltre meno curva che nell'J.. aruensis e relativamente meno alta nella parte più spessa, guardando il becco chiuso, lateralmente. Nell'adulto deir^. arvensis la macchia giallo-arancio si estende su quasi tutta la mandibola superiore, colla eccezione dell' unghia nera^ e può passare ad un carnicino sfumato verso la base (carattere però soltanto visibile in individui viventi od appena uccisi); lungo il culmine e ai lati del becco corrono, più o meno prolungate, fasce longitudinali nere, partenti dalla base; nella mandibola inferiore il giallo-arancio forma una larga fascia trasversale subito dietro 1' unghia. Nei giovani il giallo forma soltanto una fascia trasversale ed allora pel colore del becco

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essi somigliano assai all'/I. f<egetunt. Spesso negli adulti del- l'^, arvensis la base del becco sopra e ai lati è contornata da uua stretta orlatura di penne bianche. Le dimensioni e gli altri caratteri non oflfrono spiccate differenze in queste due specie, ma per la mia limitata esperienza VA. arrensìx sarebbe alquanto più grande.

In Italia questa specie capita insieme alla seguente di doppio passo e rimane da noi durante l'inverno; la ritengo non rara, ma non sono in grado di dire se giunge insieme all'yl . segetum o se viaggia separatamente ; a me risulta meno abbondante di quest' ultimo, ma mi mancano i dati per as- serirlo in modo sicuro. Nella Collezione italiana conservo due esemplari dell'^. arvensis entrambi adulti: un maschio uc- ciso il 30 dicembre 1877 a Bientina, ed una femmina presa nel febbraio 1876 a S. Rossore, Pisa (Cat. Ucc. 816, 273). Per il fatto che questa specie è stata ed è sempre confusa colla seguente, colla quale divide indubbiamente tutti i nomi volgari, non mi è possibile aggiunger altro intorno alle con- dizioni nelle quali giunge e soggiorna in Italia; richiamo su tale interessante argomento l'attenzione di tutti i nostri Ornitologi.

Secondo Alphprak\- l'.4. arvensis sarebbe la specie più diffusa e più abbondante delle Oche della Regione Eurasica; esso nidifica lungo la zona subartica al di del 62" Lat. N. circa, dalla Scandinavia alla penisola Taim^'^r: e così entro la Regione Artica a Kolguev ed alla Novaia Zemlia. Sverna neir Europa media e meridionale, ed è in quella stagione abbondante nelle isole Britanniche, anzi sarebbe la specie più frequente nell' Europa occidentale, ma non pare che ol- trepassi le sponde settentrionali del Mediterraneo; sverna pure nell'Asia centrale (Turkestan russo e Thian-Shan occi- dentale). Più ad oriente questa specie sarebbe surrogata da una forma afKnissima, che l'Alphi'raky distingue col nome di Anser ('Melanouyx) arvensis sihiricus.

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3Se. Anser segetum ' (J. F. Gmel.) Oca granaiola.

Oucouii (Alba) Oca salvadega, Oca paa. Oca sarvaja. Oca sarvaega (Basso Pieni.) Oca salvadega, Oca de la nev (Lomb.) Oca salvadega, Oca marina ( Valt.) Oca saelvàdga {Pavia) Och saervài (Bassa Lomb.) Oucòon, Ouchètta (Vigev.) Ocàrza {Alta Trebbiai Oc de la néf {Bresc.) Oca de la nef (Cremon.) Oca savàiga ( Varzi) Oca sal- vàdgha (Parm. Piac.) Oca d' inveran jMantov.) - Oca. salvadga, Oca da la nei va, Oca d'ia ne va o nev (Mod.) Oca di gran o d'ia neiva (Boi.) Oca d'vall {Ravenna) Oca. Oca faraonzina, Oca selvadéga. Oca piccia, Oca da le zate zale, Oca marin (Ven.) Oche salvadie, Oche, Ocie {Friuli) Oca salvaréga, Och {Feltre) Oca pizzola (Bell.)

Oca faraóna i Padova) Oco, Oca salvadega (Trentino)

Ancha (Gardena) Alcha, Alcon, Veron. Oco (Badia)

Gans (Luserna) Oke, Occa (Sette Comuni) Guska o Gns krza {Dalm.) Aucca, Anca fera (Xizz.) Oca paa (Arenzano\ Oca sarvaega, Oca pàea {Gen.) Oca da gran {Speziai Oca granajola (Pm, Fior. Valdich.) Oca pic- cola (Bient.) Oca (Lucca) Sroca {Rieti) Oca selvatica, Oca piccola col becco rosso (Umbria, Roma) Papara ro- mana (Xap.) Papara greca (Bari) Paparune (Calabr.)

Oca sarvaggia {Sicil.) Paparuni (Mess.) Papara (Pai.)

Oca griscia (Girg.) Oca selvatica. Oca areste. Coca aresti, Cisini (Sard.) Uizza salvaggia iMalt.ì.

(1) Il nome di f abalis. deito a questa specie dal Latham, ha st-nza dubbio la precedenza, ma sotto quel nome erano incluse le due specie precedenti ; anche il Gmelin sotto il nome di segetum iuclude^■a forse VA. arvensis., ma oramai quel nome ha Ivmgo uso ed è quello ora adope- rato con ogni rettifica dall'Ai phérakv per la comune Oca granaiola perciò lo mantengo.

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Io ritengo, colle riserv^e già espresse j)er la precedente, che questa sia l'()ca selvatica che capita in maggiore abbon- danza in Italia, in transito durante le due epoche del passo (novembre-dicembre, marzo-aprile) e stazionaria nell'inverno. Pare essere soltanto di passaggio nel Piemonte, nella Lombar- dia, neir Emilia, nelle Marche ed in Sardegna ; invernale nel Veneto (scarsa), nella Toscana (abbondante), nel Lazio, nella Campania 'scarsa), nelle Puglie (copiosissima}, in Calabria, in Sicilia (scarsaj. Merita conferma 1' asserzione della comparsa da noi di qualche branchetto di quest' Oca nella seconda c[uin- dicina dell'agosto iAvAf. Ifal. ms6, p. 300).

LM. segetum differisce dall' A. arvensis per le tinte del piumaggio alquanto più cupe, ma specialmente per avere il becco più corto, più alto, di forma più conica ; 1' unghia della mandibola superiore è più stretta e più lunga ed acuminata ; veduto di fianco questo becco è più alto e non depresso sopra come nella specie precedente: la mandibola inferiore è più curva e più alta. Il color giallo-arancio sul becco è general- mente ristretto ad una fascia sub-apicale che include le due mandibole, variando alquanto in larghezza ; il rimanente del becco è nero. Sembra mancare nell'ai, segetum la sottile fascia di penne bianche che assai spesso circuisce la base del becco neir A. arveììsis. Come in questa, i piedi sono di un giallo- arancio.

Per la confusione esistente tra questa e la specie prece- dente non è tacile il definirne la distribuzione geografica; secondo Alphéraky 1'^. segetum avrebbe un " Tiabitat più limitato e sarebbe pure meno numeroso ; queir area non pare coincidere sempre con quella abitata dall' .1. arveììsis È però accertato che le due specie nidificano su Kolguev e nella No- vaia Zemlia. In conclusione 1' A. segetum apparterebbe alle contrade subartiche e boreali dell'Eurasia occidentale ; r un migrante regolare nell'Europa centrale, svernando anche sulle sponde del .Mediterraneo, come fa in Italia: non sembra però giungere nell'Africa settentrionale. La quistione poi si com- plica per la esistenza di forme affinissime, ma distinte, come sarebbe l'orientale A. serrirostris Swinh. ed altre.

- 45! I

AJSTATIDJE.

[Anatre)

32*7. IDendrocycna. javanica (Horsf.i

Anatra arborea.

Mantengo integralmente, colle espresse riserve, quanto scrissi già intorno alla eventuale accidentale comparsa di que- sta specie propria alla Regione Indo-Malaiana nell'Italia [Avif. Jtaì. 1886, p. 301. Id. 1889, p. 465). Il caso è certamente strano e non si può escludere in modo assoluto 1' agenzia umana per spiegare la cattura di questa Anatra in paese così lontano dall' " habitat ,, suo ; ma vi sono pure buone ragioni per 1' ipotesi che sia giunta da noi coi propri mezzi di tra- sporto.

All'esemplare femmina uccisa nel Canavese il 3 dicem- bre 1876, viene ad aggiungersi ora un maschio adulto, colto a Vecchiano, Pisa, il 25 settembre 1905 ; il quale, come la femmina sopracitata, non pare presentare segni di essere vis- suto in schiavitù. Questi due individui fanno ora parte della Coli. Italiana di questo R. Museo Zoologico ' Cat. Ucc. 2836, 4117). Un terzo esemplare, che non ho veduto, sarebbe stato preso sul lago di Massaciuccoli il 27 settembre 1901 e si con- serva nella Collezione del conte Spada a Lucca (" Avicula, ,, V, p. 153 sotto il nome di Casarca rutila. Ibid. VI, p. 5(5. ret- tifica in nota. Siena., 1901-2) ; è un maschio.

La D. javanica vive in tutta l' India, nell' isola di Ceilan, nell' Indo-cina, nella Cina meridionale e nell'Arcipelago Ma- lese : ovunque sedentaria.

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3S8. Chenalopex aegyptiacus ( Linn. ex Briss.) Oca egiziana.

Questa bella specie africana ha fatto più volte capolino in Elenchi di uccelli italiani per esserne poi scartata; io pure l'avevo sin qui esclusa (Cfr. Acìf. Ital. 1886, p. 298 notai. Ora però mi sono ricreduto, e ritengo possibile la comparsa accidentale di questo Palmipede nel paese nostro. I casi pre- cedenti di presunte catture vennero registrati in modo piut- tosto vago, per la Sicilia, dal Temminck {Man. cV Orn. IV, p. 525), dal Malherbe {Fann. Orn. Sicile, p. 215 •. e dal Po- derlein (^r//. Sic. e Mod. p. 25Gj ; anzi quest' ultimo cita un esemplare preso nelle vicinanze di Siracusa e conservato nel Museo locale ; Savi, Salvadori ed altri riportarono più tardi tali notizie, lo ho visitato più volte i vari Musei siciliani, compreso quello di Siracusa, ma non vi trovai alcun esem- plare di questo uccello, d'onde il mio scetticismo.

Nel 1894 però ricevetti dal signor 0. Ferràgni di Cre- mona una femmina adulta del ('. cegyptiocux, uccisa a Bran- cere sul Po, non lungi da Cremona, il 23 giugno : era an- cora fresca e non presentava alcuna traccia di aver vissuto in schiavitù nelle unghie, ne nelle penne. La conservo nella Collezione italiana (Cat. Ucc. 3490). Seppi poi che un maschio di questa specie, semi-adulto e senza alcun segno di schiavitù, fu preso a S. Fruttuoso, Genova, e si conserva nella collezione del marchese Mino Pinelli-Gentile presso Alessandria. Neil' iscrivere però questa specie tra le avven- tizie in Italia non posso eliminare ogni dubbio, onde lo faccio con riserva.

Il C. (l'giiiìtiacus vive nell' Africa e nell'Asia Minore.

46L

339. Casarca rutila (Fall. Casarca.

Casarca, Germano forestiero (Aut. Ital.) - Germano fo- restiero {Tose.) Fiscuni imperiali {Sicil.) Fiscuni fara- stieri [Cat.) ? Anatra di meraviglia (Girg.) Cnluvert ta Barbaria alimar {Mali.).

Di accidentale comparsa in Italia, e sinora soltanto nelle Provincie centrali e meridionali. Le catture accertate e regi- strate sarebbero sedici, includendone una avvenuta alla Na- renta e ricordata dal Kolombatovic' ; esse sono : quattro in Toscana, cioè : una alla fine del XVIII secolo, esemplare figurato dal Gerini ; una ai primi del 1800, individuo con- servato nel Museo Zoologico di Pisa ; un maschio adulto uc- ciso nel 1839 conservato nel R. Museo Zoologico di Firenze (Coli. ital. Ucc. 456) ; una femmina colta nel Pisano nel gen- naio 1898, citata dal dott. G. Gioii (" Avicula, ,, II, p. 3, Siena, 1898) ; due nel Lazio, mascbio e femmina adulti, uc- cisi al lago di Paola presso Terracina nel gennaio 1896, con- servati nel Museo Zoologico della R. Università di Roma, una nella Campania, 22 marzo 1854, presso Castel volturno , conservata nel R. Museo Zoologico di Napoli. Il Costa ne men- ziona poi una uccisa in Capitanata, ma non la data. Nelle Puglie abbiamo ancora un' esemplare preso a Trani nel 1875, e conservato nel Museo di queir Istituto Tecnico. In Sicilia sono state registrate tre catture : due, maschio e femmina giovani, a Lentini nel dicembre 1847, che si conservano ora nel R. Museo Zoologico di Firenze (CoZZ. ital. Ucc. 2249, 1053); e un terzo individuo, colto nei pressi di Siracusa, che giace nella collezione Rizza in quella città. Infine il Wright ricorda la cattura di tre esemplari a Malta, ma ci la data di uno solo, preso nel dicembre 1854. Da tutto questo risulta che le comparse avventizie di questa specie in Italia avvengono nel più dei casi nell' inverno.

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La e. rutila vive e nidifica nella Spagna e in abbon- danza nel S. E. dell' Europa, di dove si estende attraverso l'Asia, giungendo sino nel Giappone; sverna nell'India e nel- l'Indocina. E trovasi pure nell' Africa settentrionale pene- trando sino allo Scioa. Nel Tibet, ove abbonda, questa specie nidifica a grandi elevazioni, sino a circa 5000 metri sopra il livello del mare.

330. Tadorna cornuta ^s. (i. Gmel.i

VolpÒC:A.

Volpòca, Tadorna {Aut. Ital.) Anara rossa {Veron.)

Chérso {Yen.) Nèdar d'mar yMantov.) Nadra dal becch stort, Belladonna [Mod.] Volpoca, Belladonna ( /^o/. i

Ciccalona (Massesé) Utva [Dalm.) Canart d' iver ìNizz. I Volpòca {Tose.) Anatra francese (Roma) ? Ta- dorna (Xa}).) Africa (Saline, Barletta) Fiscone {Bari)

Creston (Puglie) Cruciatu, Anatra cruciata (Sicil. Cai. Sirac.) Anitra maltisa [Terrari. Sicil.) Anatra imperiali bianca cu pizzu anascatu, Anitra janca ((iirg.) Anadiera, Anariera (Sarei.) Culuvert ta Barbaria (Mali.).

La Volpòca non è abbondante in Italia, ma non può dirsi rara ; nelle nostre provincia settentrionali si vede gene- ralmente di passaggio o durante i mesi invernali, ma è rara in tutte e anche di accidentale comparsa in alcune ; è meno scarsa nelle provincie meridionali, ma mai comune, colla ec- cezione delle Puglie ove sui laghi e lagune della costiera è specie invernale e frequente. In Sardegna è, non soltanto di doppio passaggio regolare, ma invernale ed anche sedentaria, giacché pare oramai provato che alcune coppie vi rimangono a nidificare ; ciò avviene pure, ma casualmente, anche sul continente nostro, e qui rammenterò il giovanissimo indivi- duo che ebbi da Massaciuccoli, Lucca, il 14 agosto 1H7H (Cfr. Arif. Ital. ISSB, p. 303). il quale era appena in età di

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essere migrante. A conferma ancora di ciò, vengo a sapere dal conte Arrigoni che nel 1892 questa specie covò negli stagni di Ostia, Roma.

La T. cornuta, che è senza dubbio una delle specie più smaglianti delle Anatre, ha una larga diffusione geografica, essendo sparsa in quasi tutta la Regione Eurasica e svernando nelle parti settentrionali di quella Indo-Malaiana. E abbon- dante durante 1' inverno ed anche nidificante nel N. dei- Africa.

331. Anas Boscas, Linn. lex Cfesn.i Germano.

Anatra salvatica, German reale {Aut. Ital.) Canart. Ania sarvàja, Ania founda {Pieni.) Ania, Col verd {Cuneo) Ania sarvaega {Novi) An-nia salvaja, Anga salvadga, Ania sarvaiga, Colloverde (^as.so Hem.) Anida selvadiga {Ossola >

Aneda salvadega (Lomb.) Andròtt saelvàdaegh, An- dròtt, Andòtt, mas., Aénda, fem. {Pavia) Aniòn, Ania, Aniètta {LomeUina) Aénga {Po) Aénga savàiga ( Varzi)

Aura salvadgha {Piac.) Anedon {Como) Nedròt sal- vadek {Berg. Bresc.) Nadrot salvadegh [Cremon.) Ger- mana {Mil.) Nèdar salvadag {Mantov.) Nàder salvàtegh, maschio, Sizòn, femmina {Parm.) Nadra salvadga, Zisòn {Mod.) Nadrazz, Zizon nader {Carpi) Anatra salvadga {Pievepelago) Andra salvadga grossa {PavtiUo) Zi- sion, Zison, mas., Anadra, femm. {Boi.) German nader [Coreggio) Zisón. mas., Anedra fem. {Romg.) - Zizón ucarén, Zizón zintil, Anàdar d' vali [Ravenna) Zarmen {Forlì, Cesena) Màzorin, Màzoro, mas., Anara, Arena o Anera selvadéga, Anara da zogolo, fem. {Yen.) Anara salvadega, Anara sisona {Veron.) Mazzorin, Arena salvadega {Vicenza)

Masaro, Masorin {Polesine) Mazorin {Friuli) Anera salvarega, Mazurin {Bell.) Anera grossa, Mazhoriu {Felfrei

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Avana o Arena salvadega (Bass.) Anedra salvadega, ^lazolom {Rovereto, Trento) Anera selvadega {Vaìsugana)

Mazurin. Anedra mazurina {J orhoh) Nedra (Rendena)

Anera (^Sette Comuui) Aunes, Annes {Gardena) Mazzurin {Istria) Patak, mas., Beretusa, Mrkusa, fem. {Daini.)

Cuolvert, mas., Sarcela, fem. (Nizza) Collo verde (Gen.) Capo verde (Spezia^ Marche) Germano reale, Collo verde, mas.. Anatra, fem. {Tose. Fior. IHsa) Anatra colloverde {Lucca) Anitra (l'mhria) Capa verde, Jermanu (Rieti) Capo verde, mas.. Anatra, fem., Paperone, Germano (Roma) Anitra ( Viterbo) Capo- verde, Maliardo, Riale, mas.. Anatra, Anetra, fem. {Nap.ì Maliardo Campoltasso) Cape-verde, mas., Andr, fem. (Bari) Capo-verde, mas., Anetra, fem. (Terra </' Otranto) Capo verde, mas., Maliarda, fem. [Rossano, Co- senza) — Mellardi, Middarda, Capuvirdi, mas., Gaddina, fem. (Calahr.) Coddu virdi (Sicil.ì Coddu virdi, mas.. Anatra, fem. Mess.) Middarda, fem. {Lentini\ Cuoddu- virdi, mas., Anitra, fem. [Modica) Anatra furmintina, mas. (Terran. Sicil.) Coddu virdi imperiali, mas. {Girg.ì Anitra regulari iPal.) Meddarda, Maddarda. Maddarna, Melarda, fem. iPal. Mess. Cai. Girg.) Crabu, Trdi, Anadi concabirdi, Conca- irdi [Sard.) Cnluvert prim, mas., Borka prima, fem. [Malt.\.

Questa specie è generalmente di doppio passo regolare e residente invernale, sparsa e abbondante in Italia ; giunge fra noi in ottobre e novembre e anche prima, e riparte, diretta al nord, in febbraio e marzo. Ma non pochi sono sedentari da noi ed annidano in Sicilia, in Sardegna e quasi ovunque in luoghi adatti sul continente, alla line di maggio e nel giu- gno ; il Bazetta assicura che qualche coppia nidifica persino, nel lago di Devero, a 1850 metri nell' Ossolano. Durante l'epoca della incubazione, come accade in altre specie di Ana- tre selvatiche, il maschio smette la veste distintiva ed a.ssume un abito molto simile a quello caratteristico della femmina abito evidentemente protettivo e che è stato detto felicemente

4H5

" ecclissale ,, dal prof. Martorelli seguendo il Millais. Non sono rari casi naturali di ibridismo tra questa specie ed altre più o meno affini, come la Mareca Penelope^ la Dafila acuta, la N^et- tion Crecca e il Chau/elasmus streperus. Il conte Arrigoni estese ed interessanti notizie intorno al Germano ed ai suoi abiti ed ibridismi (Man. orn. ital. p. 710).

UÀ. Hoscas vive in tutta la Regione Eurasica temperata, e così in quella Boreo- Americana ; neU' inverno penetra in quelle Indo-Malaiana, ed Austro- Americana.

33S. Chaulelasmus streperus Linn. ex Ciesn.) Canapiglia.

Cicalona. Canapiglia, Ridenna {Aut. Ital.) Ania, xA.n- nia salvaja, Anga salvadga, Ania sarvaega (Basso Pieni.) Aénda ourbèra, Ourbèra, Gourbèra (Pav.) Grisetta (Miì.) Albera (Mantov.) Nadra moretta (Mod.) Muretta (Carpi)

Murett (Finale) Albar, Albèr (Boi.) Arbèla (Romg.)

Arbala {Forlì) Arbalón, Arbèla {Ravenna) Albàr (Ferr.) Albaro {Rovigo) Pignòlo, Pignòl, mas., Pignòla, fem., Tresso ( Ven.) Pignòle [Friuli) Màzolo, Mazolim (Rovereto^ Posvizd, Posvizdusa {Dalm.) Canart gris (Nizz.)

Canapiglia (Pis. Fior.) Morigiana, Cicalone ( Bient.) Marigiana (Fucecchio, Valdich.) Erbaio (Chiusi, Valdich.)

Anitra montanara o terragnola {Roma) Tridente (.S«- line, Barletta) Francischina grisa {Bari) Sarsellune {Calubr.) Terzòla {Bianconuovo, Calahr.) Ervalora, Ir- valora i Sicìl.) Irbalora {Lentini) Anitra tacchiata, Var- variscu, Riddeni (Girg.) Trigàli (Sard.) Culuvert second, mas., Borka seconda, fem. [Mali.).

Non può dirsi comune, specialmente nelle provincie oc- cidentali dell' Italia superiore : nel Veneto è più frequente e così nelle provincie centrali e meridionali d' Italia, in Sicilia e nella Sardegna. Non è mai, eccetto in casi straordinari,, ;jo.

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abbondante. Tra le Anatre è una delle prime a giungere, ed il Salvadori Iba uccisa nelle ]\Iarclie alla fine di agosto; non pare però che abbia nidificato in Italia, ma è cosa che me- rita ulteriori indagini ; in riscontro ad antiche asserzioni in contrario, debbo rammentare quella del Paglia il quale la dice nidificante nel ^lantovano (Cf. Avif. Ital. 1881), p. 470t. Per quanto mi consta è per noi specie di doppio passaggio ed invernale ; giunga alla fine dell'estate ed al principio del- l'autunno, parte o ripassa in marzo ed aprile.

Il C. sfrepeniii ha presso a poco la medesima distribu- zione geografica deiri4. Boscas : è nidificante nelle zone tem- perate delle Regioni Eurasica e Boreo- American a; svernante nella zona meridionale delle medesime e nelle parti setten- trionali delle llegioui IndoMalaiana ed Austro-Americana.

333. Spatula clypeata f.imi. ex All>. jMkstoi.oxk.

Mestolone, Fistione (Aut. Ital.) Palletr, CoU-vert (Pieni.)

Cassul (Cuneo) Spatola, Beccociatto, Cassù {Basso Pieni.)

Cuzzorott, Cazzolott, Cazzulón, Cazzurón (Lomb.) Caz- zulot iMil.) Cassulón, Palatoun (Pav.) Ania cassulèra, Cassulòtt {Bassa Lomb.) Cassuròon (]'igev.) Palot, Cuc- ciaron (Cremon.) Palton, Busion, Tognin, Palott (Mantov.)

Palótt iParm.) Palott (Carpi) Fafar (Finale) Palòss, Palòtt, Fafer (Mod.) Fafan, Paloz, Panard, Panèr (Boi.)

Fafen, Badilaz (Romg.) Fàfan (l'avenna) Palón (Feì'r.) Fófano, mas., Fófana. tem., Palóto, Sculiaro ( Ven.) Anéron (Feltre) Tofanachio {Padova) Paloto, Paloton (Veron.) Palóte (Friuli) Supljaca, Sarabanka (Daini.)

Canart serraire (Xizz.) Collo-verde (Arenzano) Becco ciatto [Cren.) Palettone (Fior.) Mestolone (Pi.m) Cap- pellone (67/ «/.sv) Palettone, Specchio {]'(ildich.i Becco- roveia \ Marche) Cucchiarone (Marche, Jìanim Cucchia-

467

rone, Domenicano, Maliardo romano (Xap.) Pizzilata [Sa- line, Barletta) Bifara {Bari) Ciicchiarune, Cacchiaruni, Mijardo (Calabr.) Anatra palittuni (Sicil.) Cucchiaruni (Mess.) Anatra fungiuta, Cucchiaruni monacu, mas. {Pai.)

Anatra cucchiaruni, Cucchiarunedda {Girg.) Anatra palettuni {Trap. Marsala) Favajana {Castrog.) Biccan- gia, Cuciarone {Sard.) Palettuna (Malt.).

Specie invernale e di doppio pas.sa;ggio copioso in Italia e nelle sue isole; i primi giungono da noi in agosto, la massa in ottobre e novembre; parte o ripassa diretta al N. in marzo- aprile-maggio. E stata asserita la nidificazione del Mestolone nell'Estuario Veneto ; la cosa è ben possibile, ma sinora non ha avuto conferma, che io sappia. Il compianto Ninni notò nel Veneto che i primi arrivi avvenivano verso il 20 agosto, le ultime partenze verso il 20 maggio ; e ricorda di averne veduti spesso, uccisi nel giugno e luglio nell'Estuario. Anche in questa specie 1' abito eccìissale postnuziale del maschio è molto accentuato ; qualche volta il Mestolone si incrocia col Germano reale, ma tale ibrido naturale non è frequente.

La S. clypeata è specie quasi cosmopolita, giacché si trova in tutta la Regione Earasica e nella Boreo- Americana per la riproduzione, mentre sverna in quelle Indo-Malaiana, Etio- pica ed Austro-Americana, penetrando anche nella Regione Australo-Polinesiana, essendo stata presa alle isole Hawai.

334. IDafìla acuta (Linn.i lex Gesn.) Codone.

Anatra di coda lunga, German marino, Coda-lancea, Co- done {Aut. Ital.) Bourchetta, Fourchetta {Carign. Piem.)

Ania sarvaja dia couva longa, An-nia salvaja, Ania cua- longa (Basso Piem.) Sforceloùn {Lago Maggiore) Coua lonnga, Covalonga, Coalonga, Coli longh, Collorin (Lomb.)

Coualón, Coalón {Pav.) Francesina {Vali.) Coua- d'roundón (Bassa Lomh.) Coualóon {Vigev.\ Fourbeson

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(Ci'emon.) Forbsòn, Gardòn (Parm.) Fagiano della valle ^Mirandola) Colanz (Mod. Boi.) Culanz, Aibàr (Bol.\

Codlanz, Codlens {Iìoing.\ --- Clunzin {Camcicch.) Cod- lauz, Cudlàiiz {Ravenna^ Colanza {Ferr.) Asia, Asiao, Co- lanzo, mas., Asiàda, fem. ( Ven.) Forbesòn ( Veron.) Ane)'a sabióta (Beli.) Anera subiotta, Coalonga ( Valsugana) Co- lanzo, Coalonga [Polesine) Kepas, Vrbar (Dalm.j Canart couva longa iNizz.i -— Cua de Ronndaninna Arenzanoì Coon, Cua lunga, Codone, Marzaièu, Annia de due cile ( (rcn.) Anatrin ^ Spezia \ Codone (Piv.j Codolo, Codolone i Chiusi)

Campigiana {Fior.) Fischiaute, Codalancia \ Marche) Anitra eodona {Ancona) Anitra codilanza (Roduiì Co- dilongo, Codeluoiigo. Coda-luònga, Codalone, Maliardo romano fXap.) Canneioiiga (Saline, Harletta) ^laddardcj verda- tiere, Maliardo verdatero (Bari) Maliarda, Pilliettu ( Terra d^ Otranto) Cudune {CaMh'.) Anatra cuda longa. Ana- tra di S. Pietro ' Sicil. Carrabaru i Lentini) Carabau, Carabaru {("af. Sirac.) Anatra cuduta (^irg.) Anitra cuduta [Terran. Sicil.) Agu (Sard.) Silfiun (Mali.).

È specie invernale e di doppio passaggio, generalmente sparsa e comune in Italia ; giunge dalla metà di agosto alla fine di settembre, ci lascia tra la metà di marzo e quella di aprile. Il Ninni disse che talvolta si vede ancora nel Veneto alla metà di maggio, Ferragni ne vide una sul Po a Cremona il 3 giugno e Gragnani la nota nel luglio a Massaciuocoli, Lucca, Tali casi lianno fatto ritenere possibile (^he la l>. acuta possa nidificare da noi, come affermava pel Veneto il Naccari, ma sinora mancano notizie sicure in proposito ; i casi di in- dividui isolati, quasi sempre maschi, veduti tra V aprile e l'agosto non provano in mod(ì assoluto che questa specie si riproduca talvolta da noi, cosa però non improliabile giacche la Codona nidilica nella |)enisola Iberica.

La I >. acuta varia alquanto nelle dimensioni e pre.senta molti e svariati abiti di transizione dal giovane all' adulto ;

469

il maschio poi ha un abito postnuziale ecclissale molto mar- cato e femminile ; spesso il bianco ventrale di questi è tinto di rugginoso, i cacciatori dicono che ciò ha luogo quando l'uccello ha vissuto sull'acqua salsa. Questa specie sembra accoppiarsi facilmente coll'^. Boscas ed ibridi naturali conse- guenti non sono tanto rari.

La 1). acuta è quasi cosmopolita, manca soltanto nelle Regioni polari, nell'Australia e nell'America meridionale.

335. Mareca Penelope Linn.i (ex Gesn.)

Fischione.

Morigiana, Bibbio, Fischione, Penelope \Aut. Ital.) Ania subiarina [Pieni.) Ania siibiarifia [Lago di Viverone)

Ania, Col rouss, An-nia salvaja, Anga salvadga, Ania sarvaega [Basso Piem.) Co róss [JMmb.) Anga savaiga { Varzi) Còurouss [AHI.) Pio [Lago Maggiore, Voghera) Col-rouss, Coross (Vali.) Coróuss [Par.) Co-rous, Più {Cremon.) Có-ross, Mio [Mantov.) Cò-rouss [Piac.) Vio [Parm.) Scivlon, Cap-ross, Coross da l'eia bianca, Coros (Mod.) Sciflett, Magass, Sgiorz, Stuliot {Boi.) Tèst-ross, Bibal (Romg.) Ciosso, Cioss,mas.,Ciossèla;, fem., Tiosso, Soffio ( Few. I Campanato, Ciosso ( Veron.) Choss [Friuli) Anera medàna (Feltre) Fio, Ciosso, mas. Ciossa, fem. [Rovigo)

Re de le Reco le {Gaì'daì Capirosso, Schiosso [Istria) Zvjezdusa [Daini.) Canart testa roussa [Nìzz.) Sciguun, Testa russa, Ania matta, Annia, Marzaièu, Anatrili [Gen.) Fratino [Lucca) Fischione (Tose.) Bibbio (Pis.) Bibbo [Bient.) Fistione (Fior.) Capo-rosso [Valdich.) Anitra turca, Anitra dalla chierica [Marche) Anitra fischiarola {Roma) Caperusso reale, Chiummazzone (Nap.) Fran- cischina caperossa [Bari) Frischiettu, Carici (Calahr.) Fiscuni, Anatra fìscuni (Sicil.) Fischiuni (Mess.) Fri- scuni (Lentinit Anfia, Iiifìa, Anitra fìa [Cat. Sirac.) Ana-

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tra di tìschiu {Castrog.) Anitra friscalora ( Terran. Sìcil.) Anatra fischiatrici, Anatra fischiatrici cu l'ala bianca, mas. {Girg. I Busciu, Anari conc'arrubbia {Sard.) Silfinn {Maìt.).

Comunissimo, di doppio passaggio e di stazione inver- nale; giunge usualmente alla fine di agosto, ma i grossi branchi non si vedono che ben più tardi, tra l'ottobre ed il dicembre; la massa parte in marzo ed aprile. È notevole la sua scarsezza in Sicilia, mentre abbonda in Sardegna. Però questa specie rimane da noi tutto l'anno; durante l'estate vedonsi grossi branchi, in gran parte maschi giovani. nel- l'Estuario A'eneto, ma questi non nidificano; è però un fatto provato che qualche coppia rimane e si riproduce da noi; e questo è bene accertato pel Veneto, ove il Ninni raccolse uova e pulcini nelle valli Dragojesolo e Serraglia, mentre Arrigoni accertò la casuale nidificazione nelle valli Morosina e Sora; anche nei pressi di Pavia e di Piacenza questa spe- cie avrebbe nidificato; nel Jjucchese, a ]\lassarosa il Gragnani trovò i nidi e notò come il maschio assuma una veste fem- minile durante 1' incubazione; al)biamo infine il Bonomi il quale asserisce che molte coppie nidificano allo Stagno di Sorso, Sassari, Sardegna, asserzione che sarà forse un poco esagerata, ma che ritengo attendibile. Il Fischione va (hin- que considerato specie sedentaria per 1' Italia.

La M. Penelope e una delle Anatre più variabili : vai'ia notevolmente nelle dimensioni e presenta una serie di abiti diversi oltre quelli propri al sesso ed all'età; inoltre s'in- crocia facilmente colle specie più affini : (lermano. Canapi- glia, Codone, Alzavola ecc., onde individui ibridi non sono tanto rari.

Questa specie è distribuita attraverso 1' intera Regione Eurasica, sverna in (luella Indo-Malaiana: è notata dalle isole Marshall fMicronesiai, ed è capitata accidentalmente neirAmo- rica boreale.

47]

336. IVEarmaronetta angustirostris (Moneti)

(tERBIXA.

C-i-arganella marmorata, Anatra marmorizzata (Atit. Jtal.) Terziola imperiali (Oirg.j Gerbina, Girbina (Caf. Lentini).

Questa specie interessante era a ragione reputata fra le })iù rare comparse nel nostro paese; infatti nel 1886 io in- cominciavo l'articolo che la riguarda colle parole seguenti : « È singolare come questa specie, che sembra essere abba- stanza comune nella Tunisia, in Algeria e nel mezzodì della penisola Iberica, giunga cosi di rado in Italia » ; a quella data non erano registrate con certezza che sette od otto catture avvenute: tre in Sardegna, delle quali due individui vennero inviati dal Cantraine a Temminck, ed il terzo, ma- schio adulto, ucciso nel giugno 1839 presso Cagliari, è quello spedito dal Cara al Durazzo a Genova, figurato poi dal Buo- naparte nella sua « Iconografia della Fatma ftalica » e pas- sato più tardi dal Museo Zoologico della R. Università di Ge- nova in quello di Firenze, ove si conserva nella Collezione italiana iCaf. Ucc. 936). Circa il 1858 tre di queste Anatre vennero prese a Vico presso Napoli ed una di esse, un maschio, si conserva nel Museo Zoologico universitario di quella città. Il Wright ne menziona un esemplare avuto a Malta nel mag- gio 1874. Per la Sicilia, il Doderlein (Avif. Sicil. e Mod. p. 355), menziona un'esemplare conservato nel Museo di Siracusa, ove però io non lo trovai; parla di alcuni esemplari avuti da Gir- genti, di un altro veduto dal barone Caruso nel 1866; e con- clude col dire che la M. aìigustirostris « non è punto rara in Sicilia ». Io però allora non potetti vederne che un solo, ed era la femmina che trovai sul mercato di Catania pei- un caso fortunatissimo^, uccisa a Lentini il 21 novembre 1881, e che conservo nella Collezione italiana di Firenze {Cat. Ucc. 1806). I due esemplari esistenti allora nel Museo Zoologico della

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iv. Università di Palermo provenivano da Malaga! Avevo ben ragione di concludere nel 188G che questa specie era avventizia affatto in Italia : e nella mia Avifauna Italica del 1889, p. 477, di confermare tale asserzione.

Sino al 1892 non avevo avuto alcuna ragione di mutare avviso, quando sul finire del giugno di quell'anno venni a sapere che la M. angustirostris era da qualche tempo com- parsa in numeroso branco sul lago di Massaciuccoli in quel di Lucca. Scrissi per informazioni al signor Raimondo Gra- gnani e seppi che, in seguito a burrasca con forte vento da S. (J., il U) giugno era comparso infatti sul lago un grosso branco di questa rarissima specie; il 28 giugno il Gragnani ebbe il primo esemplare da un cacciatore che ne aveva già ucciso un altro e li credeva giovani Fischioni {M. Penelope). I cacciatori del lago di Massaciuccoli asserivano che il branco era di almeno ò() individui. Tra il 28 giugno ed il 24 lu- glio Gragnani ne ebbe 10 esemplari i7 maschi e femmine) due dei quali acquistai per la Collezione italiana [(ht. ree. 3380, 3381). Durante il giorno queste Anatre stavano sul lago; la sera, divise in tre branchi, volavano avanti e indietro per poi gettarsi fra le canne ed i giunchi del padule: avevano le penne assai logore. Seppi poi che il Gragnani ebbe an- cora altri esemplari, e non pochi Musei e collezioni private acquistarono da lui (juesta rara specie. II 29 agosto il si- gnor Giovanni Papasogli mi spediva una bella femmina da lui uccisa presso Torre del Lago e il 3 settembre mi mandava un magnifico maschio in piumaggio perfetto, uno di 6 in- dividui uccisi sul lago quella mattina (Co//, ital. Cat. ree. 338(), 3387). Nelle diverse lettere che egli mi scrisse allora e poi, in risposta alle mie chiedenti notizie, m' informava che diverse coppie del primo branco giunto pareva avessero nidificato a Massaciuccoli. e che ai primi di agosto vi erano circa 70 in- dividui di questa specie sul lago: un individuo venne ucciso a Massaciuccoli il 23 ottobre, ma verso la fine di quel mese non se ne vedevano più in quei paraggi.

Nell'ottobre il dott. Lenzi ne ebbe uno a Bientina, ed il 11 dicembre mi venne portato un maschio in abito j)er-

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fetto ucciso su quel laghetto sotto a Monsummano {('oli. ital. Cai. Ucc. 3430); ora con altri 3 o 4, che furono pure presi. Nel gennaio 1893 ebbi una lettera dal signor Guglielmo Gambi di Ravenna, il quale mi taceva sapere di 6 individui di questa specie colti in Romagna, uno in agosto 1892 vi- cino ad Osimo, gli altri in dicembre nei pressi di Porto Cor- sini (Ravenna). L' 11 febbraio 1893 un maschio venne preso a Maccarese (Roma), e ne scrisse il prof. A. Carruccio.

Intanto venivo informato dal cav. B. Bertuccio che la M. angustirostris aveva fatto contemporaneamente una ab- bondante e straordinaria comparsa nel Pantano di Catania, ove soleva prima giungere in modo accidentale, ma non tanto infrequente, essendo nota ai cacciatori locali col nome di « Gerbina » ; ma nel 1892, tra il giugno ed il dicembre, vari branchi di cj[uesta specie vissero in quei folti canneti, ed il Bertuccio m' inviò 2 esemplari il 5 agosto ed altri 3 1' 8 dicembre, da lui uccisi quel giorno stesso quando la Gerbina era tuttora abbondante nel Pantano di Catania (Coli. ital. Ucc. 3385, 3427, 3428, 3429).

Queste sono le notizie che raccolsi intorno alla straor- dinaria invasione in Italia durante il 1892 e nei primi mesi del 1893 di questa Anatra; notizie che pubblicai nel fasci- colo 52 della mia < Iconografia dell'Avifauna Italica », con una bella tavola del sig. A. Manzella (Firenze, 1893).

Più tardi seppi di due individui presi in Puglia: uno nel settembre 1893 a Bari, citato dal De Romita; l'altro il 20 maggio 1903 a Candellaro presso Foggia, ricordato dal prof. Angelini. Il primo era evidentemente un ritardatario della invasione 1892-93, Ed ecco quanto.

Rimane in conclusione il fatto che normalmente la M. angustirostris è specie rara e di accidentale comparsa nell'Ita- lia centrale e meridionale, mentre farebbe comparse meno infrequenti, ma irregolari, nella Sicilia: non so di altri esem- plari colti in Sardegna dopo i primi rammentati. Per cou- chiudere non debbo dimenticare 1' esemplare esistente nella collezione Turati del Museo Civico di Milano, che secondo Martorelli venne preso a Venezia; egli però non precisa la

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località la data; sarebbe la sola cattura reii;istrata per V Italia settentrionale (Cf. Martorelli. Gli uccelli d'Italia p. 283, e nota 1 Milano, liMJGi, ma la provenienza è incerta. Questa specie è citata oltrecchè dall'Europa meridionale, dalle Canarie, dall'Africa settentrionale e dall'Asia Minore, t^iungendo per la Persia ii^l X. (). dell'India.

SS*?. Nettion ' Crecca I/mn.) Alza VOLA

Garganella d' inverno, Arcitretta, Anatra querquedula, Arzavola, Alzavola, Garganello, Sartella, Cercèvolo i^Aut. Jtal.) Ania greca o d'Egitt {Pieni.) Gargòt {Cuneo) Garganè, Garganella ^ Basso Pierri.) Arzadègh, Garganell, Gargano, Zanzanin {Lomh.< (largane, (4aergaené i Pav.) Arzadega, Garganell piscen iComo) Garganell [Valt.) Gaarél {Prese. ) Gaver {Cremon.) Anga savaiga ( IVirzi) Garganii'-lo [Alta Prehhia) Tordèn (Parm.) Zanzanel, Sciorina {Mod.) Zarzanein {Carpi) Sarzantin (Finale) Zarzanin (Mirandola) Pnzzet, Pazzetto, Arzagnel, Arzei- quel, Arzaiquel (Jiol.) Dardein, Nadrein i('oreggio) Sar- sanin ^Mantov.) Pazzett, Zegher {Romgn.) Pazzet, Zègar (Rat.) Canaràl {Cesena, Forlì) Sarsègna, Sarcegna, Zar- zegna, Cercegna {Ven.) Sarsègna. Anarin, Crecola, Maznrin ( Veron.) Sarzegna, Sarzeguola, Anarin > Polesine) Sarse- gnòla (Padova) Cercegna, Cercègne i Friuli) C'recolèta {Feltre) Crècola (yia.svs-. Bell.) Rècola, Crècola, Mazurin, Anarin (L. di Carda) - Folegheta \ Rovereto) Sarzegna i Istria) Kr'zulja, Zimcic', Skrgaljica i Daini.) Sarzella, Lappareu, Canart lappareu iXizz,) (rarganello (Arenzano* Testa rossa Sarona) Perrncchetto (Cen.) Gavarèlo, Ani-

fi) Recenti Autori scrivono .Xrtfiiuìi. con l'esso clif non vpijo r;i- j^ioiie per tale innovazione, e inantengo l'antica dicitura.

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trin (Spezia) Alxagola, Germanello, (fermano piccolo {Pisa)

GermanelJo {Sesto fior.) Alzavola {Pis. Fior.) Bozzolo, Bozzaracchio (Lucca) Arzavola ( MassaciuccoU) Bòzzolo, Bozzoletto [Fucecchio) Barazzola (JUenf.) Grecorello, Gre- gorello, Barazzuolo {Chiusi) Rccclielle ( Viareggio) Ger- manello, Barazzuolo [Sen.) Anitrella, Cusciretto, Scronbetto {Umbria) Marzarola, Anitrina, Anitrella, Rotabech, Scroc- chetto (Marche) Crocchi arella {Rieti) Anitrella i Viterbo)'

Anitrella, Anitrella d' inverno {Roma) Terzella (Foggia)

Marzaiuola, Salzetta, Mallardèlla (Nap.) Terzetola ver- nile, Terzedola vernile (Bari) Mezzarello {Puglie) Mar- zollina (Terra d'Otranto) Terzina, Sarsella, Middardola, Anitrotta, {Calahr.) Anatra tizzalora marzedda, Trizzola, Terziola imperiali (SiciL) Purpuredda, Trizzutedda (Mess.)

Trizzetta, Tirzetta, Trizzotta, Tirzalora (Cat. Sirac.) Cirzotta (Modica) Mitarda, mas. ( Terran. Sicil.) PajDar- duni {Girg.) Papardedda [Castelb. Pai.) Auadoni, Anadone, Crabeddu, Circuredda, Circaredda (Sarei.) Sar- sella \Malt.).

Usualmente uccello di doppio passaggio e invernale per noi ; le prime Alzavole immigranti giungono in Piemonte e nell'Estuario Veneto al principio dell'agosto, ma la massa arriva tra l'ottobre ed il novembre : parte o ripassa nel mar- zo-aprile, ed è alle due epoche molto abbondante ovunque in Italia. È anche, per noi, specie sedentaria, giacché un li- mitato numero di coppie si trovano nel nostro paese tutto l'anno e nidificano tanto nelle provincie settentrionali come in quelle centrali e meridionali e sulle grandi isole.

Come in altre specie di questa famiglia, il maschio al- l'epoca della incubazione assume un'abito postnuziale regres- sivo assai simile a quello della femmina.

La X. Crecca abita 1' intera Regione Eiirasica, penetra nell'Asia meridionale durante 1' inverno, ed è stata presa accidentalmente negli Stati Atlantici dell'America boreale. Ivi la rappresenta l'affine, ma diversa N. carolinense, Gm.

47^) 338. Nettion formosum Georgi.

A LZ A VOLA ASIATICA .

Non ho nulla da aggiungere a quanto già dissi nei due volumi precedenti della mia Avifauna Italica (1880, p. 312: 1889, p. 479) intorno alla comparsa accidentale in Italia di questa bella specie. Sinora non abbiamo che un unico caso, quello cioè del maschio adulto ucciso il 27 dicembre 1881 nei pressi di Massa Finalese, comune di S. Felice, Modena, e gene- rosamente donata alla Collezione centrale dei Vertebrati ita- liani nel R. Museo Zoologico di Firenze dal professore An- drea Fiori [Cat. Ucc. 1972).

Il X. formosum è specie abbondantissima nella metà orientale della Regione Earasica, dal Jenisei al Giappone: durante 1' inverno giunge scarsamente nell' India e nell' In- do-cina; ben di rado arriva in Europa: è stato preso in Francia.

33Q. duerquedula Circia > Limi, ex Uesu.) Marzaioi.a.

Cercella, Cercevola, Cerudola, Marzajola, Cercedula, Gar- ganello, Sartella iAut. Ital.) Sarslot {Pieni. ) Saslot. Gargot, Garganel, Gargano, Garganèlla (Basso Pieni.) Gar- ganèll (Lomb.) Arzàval, Arsàoula, Arsaouléi, Caerr-Caerr (Pav.) Garganell {Vali.) Gre (Bassa Lomh.\ Tarr-tèrr, Rasegòti ( \'igecano) Arzadega, Crè-crè [Mil.) Rouchett {Creinovi.) Rochètt (Mantov.) Garganel (Piac.) Rocchèt, Rocchèl (Parm.) Ruchin (Carpi) Ruchet (Finale) Ru- di n i Mira?idoki) Canaròl, Rucchètt (Mod. Boi.) Ruccat iJiol.) Canarelia, Pazètt (h'onu/.^ Canarol (Ravenna) Cn^cola, Raganèla, Raganèlo, RigauMo, Fav(')to, Racoh'ta. Ro- ch/'to ( Ven.i Creccola (Vicenza) - Crecoléta iFeltre) Sar-

477

zegnola, Rocheto {Polesine) Sarségna (Padova) Crécule {Friuli) Mazurin, Sarségna, Sarganél, Rochéto ( i'eron.) Sarzègna (Ba.ss.) Folega (Rovereto) - Créccola, Mazurin (Trentino) Krzulja, Gragjarica {Daini.) Sarzella (Nizz.) Garganella (Gen.ì (4avarèlo, Anitrin (Spezia) Rocchelle ( Mareggio) (xermanello, Marzajolo (Pis.) Marzajola (Lucca)

Rocchetto I Mas.mciuccoli) (Iranajolo {Bient.) Marzolo, Grana jolo {Fuceccìno) Carrnccola {Fior.) Racanella, Gre- gorello {Chiusi) Grecorello {Valdich.) Gregoli (/. di Gi- glio) — Scrocchetto, Candola [Marche) Anitrella (Umbria)

Marzarola {Ancona, Rieti) Anitrella francese, Anitrella d'estate Roma) Marzaiuola {Nap.) Terzedola o Terze- tola marzarola (Bari) MarzoUina t Terra d'Otranto) Mar- zarula ( Rossano ^ Cosenza) Mijardoli, Mellardedda, Marzola, Marzarica, Marzarola (Calabr.) Riddena, ( rhirri-ghirri (^Sicil.t

Trizzola (Sicil. Pai.) Marzola (Mess.) Mascaruneddu {Mess. Lentinij Girbinu (Lentini) Trizzola marzudda, Trizzola agostina, Trizzola pollina, Sirretta, Trizzotta (Cat. Sirac.) Paparedda i Modica) Lacirtuni, Favajana, (Girg. Sciacca, Menfi) Ridenna, Riddenna (Terran. Sicil.) Ro- tene (Licata) Zircola marzudda (Pai.) Circuredda, Cir- curedda di Spagna, Circuredda a conca bianca (Sard.) Sarsella hamra {McJf.).

Anche questa, essendo per noi di doppio passo abbondante, agosto-settembre e febbraio-aprile, è inoltre specie stazionaria comune, giacche molte coppie rimangono in Italia e nidificano tra l'aprile ed il giugno, ove sono paludi estese, in Piemonte, nella Lombardia, nel Veneto, in Toscana, nella Sicilia ed in Sar- degna. Durante l'inverno è ben raro il vederne; è specialmente abbondante in Italia durante il passo primaverile, nel marzo, d'onde molti dei nomi vernacoli che possiede. Sono frequenti nella Marzaiola individui colle parti inferiori rugginose.

La Q. Circia è sparsa su tutta la Regione Eurasica, sverna nell'Africa e nella Reo-ione Indo-Malaiana.

47.S

340. Netta rufìna l'ali, i Germano turco.

Fischione col ciuffo, Germano turco. Caporosso maggiore, Fistione turco (Aut. Ital.) Ania d'ia scilfia {Lago di Vive- rone) Testón (Mantov.) Magàsso tresso, Moi'éton. Chiosso col zuffo, Magàsso col zufFo, Magàsso foresto {Yen.) Anàra turca (Padova) Anara indiana, Caorosso (Veron.) Majas {Friidi) Moretton cresta-rossa (Mod.) Murton [Finale) Capluson {Mirand) Stuflot popla rossa, Sciflett dalla pó- pla rossa, Chiosso [Boi.) Zison ture, Magassòn (Ravenna)

Gogolj {Daini.) Ciuffo russo (Oen.) Fistione turco. Germano turco (Tose.) Fischione turco (Lucca) Capu- rusciu, Morettone (Rieti) Capone schiavonisco (Bari) Bisciu {Saline, Barletta) Anatra turca (Sicil.) 'Natra tur- ca, Anitra turca imperiali, mas., 'Mperiali (Caf. Lentini) Te- sta di turcu (Modica) Anitra tupputa (Terran. Sicil.) Anitra fischiuni americana, Anitra fischiuni imperiali (Girg.)

Piberoni, Busciu, Anadi rum chirighista o chighirista (Sard).

Neil' Italia settentrionale questa specie bellissima capita d'inverno ed è piuttosto rara; essa non è frequente nelle parti centrali del nostro paese, ma lo diventa assai più nel mezzogiorno ed in alcune stagioni, cioè nelT inverno ed al principio della primavera; in Toscana è stata presa in ago- sto a Massaciuccoli, ove è possibile abbia casualmente nidi- ficato, e dove si vede talvolta nell'autunno. In Sicilia e nella Sardegna nidifica ed è allora comune, e più ancora durante r inverno, come ho potuto constatare io stesso in Sicilia. Va dunijue annoverata tra le nostre specie sedentarie. Depone le uova nell'aprile o ai primi di maggio, ed io ne ebbi da Lentini, Catania; il Bonomi ne ebbe in Sardegna.

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Nella Tunisia vive nelle medesime condizioni che nelle nostre due isole maggiori. In questa specie l'abito postnu- ziale del maschio è evidente, ma poco marcato, conservan- dosi palese la differenza tra i due sessi.

La Netta rufina dalla regione eircummediterranea si estende al S. E. dell'Europa, intorno al Mar Nero ed al Caspio, e di nell'Asia occidentnle e centrale; sverna nel- l' India. È stata presa una volta nel X. E. dell'America, il 2 febbraio 1872, nelle vicinanze del New York.

341. Fulix ferina Limi, i ^Moriglione.

Moriglione, Collorosso iAut. Ital.) An-nia salvaja, Anga salvadga, Collorosso, Moettón, Ania sarvaega^ Ani a neigra [Basso Piem.) Coll-ross (Lomb.) Moraeton (Pav.)

Eossera (Lago Maggiore) Muretton, CoU-ross ( Vali. ) Mouretton {Cremon.i Coll-ross {ManioK.) Fratton {Boi.)

Magassòn, Magàsso monaro, Monàro (Veii.) Munarasso, Moretten (Rovigo) Moréta (Bell.) Caorosso, Zenerengo ( Veron.) Cauròss (Friuli} Caorosso (Istria) Golubak (Dalm.) Magass {Cesena., Forlì) Magass brinòn, Còll- róss (Ravenna) Monàro (Ferr.) Muretton testa rossa, Coll-ross, Capross, Co-ross, Magas {Moti. Carpi) Scapola (Parm.) Canart (Nizza) Marzaièu. Annia^ Annia du collo russo (Savona) Moetton {Arenzanoì Moettùn (Gen.)

Testa rossa {Spezia) Moriglione (P/.s-. Fior.) Moret- tone [Fucecchio) Morigiaiia (Sesto fior.) Bosco {Valdich.)

Anitra testa rossa (Marche) Caporosso {Roma) Ca- porusso, Fischon'e, Fischiante, Sciusciante {Nap.) Agosti - nella, fem. (Foggia) Caperuss {Bari) Monacune, Mijardo {Calabr.) Cappurrussu, Capurrussu, mas., Moja, fem. (Ter- ran. ^sicil.) Moiu, Moju (Cat. Lentini) Scavuni, Anitra scavuni, Scavuneddu (Sirac.) Anatra coddu russu o testa

480

russa, Anitra tranciscana occhi gialli (Girg.) Zingarotta |)alina (]*aL) Busciu, Caburossu (Sard.) Braimla hamra (Maìf..

Giunge in Italia in grande abbondanza verso la metà del settembre, ma se ne vede qualcuno nelle nostre Provin- cie settentrionali anche in agosto ; rimane da noi sino a circa la metà di aprile e quindi ci lascia per il nord. E stata asserita più volte la eventuale nidificazione del Moriglione in Italia, Veneto e Toscana, ed anni fa il Gragnani mi as- sicurava non solo che nidificava ogni anno a Massaciuccoli, ma che egli ne ebbe i pulcini in luglio ; però non me ne fece mai vedere, e ritengo tale fatto come non sufficente- mente confermato; onde considero questa specie come pret- tamente invernale per noi. Frequenta le paludi, i laghi e le lagune ove l'acqua è profonda e lo specchio esteso. Ho un maschio adulto singolarmente « rugginoso », ucciso il 3 mar- zo 1885 a Peretola, Firenze {('oli. ital. Ccc. 2599); una fem- mina poi, affetta da isabellismo. venne colta a Cagliari il 15 gennaio 1889 [Col. ital. Ucc. 13128). L'abito postnuziale del maschio è evidente, ma non toglie la differenza sessuale.

La F. ferma ha larga diffusione geografica, giacché vive in tutta la Kegione Eurasica, nidificando al N. e svernando al S. ed allora penetra anche nell' India. Nella Regione Bo- reo- Americana la ra])presenta l'atfinissinia /•'. americatia Bp.

342. Fulix Nyroca (nild.)

MoKirriA lAl'.ACCATA.

Tuffetto tuffatore, Colletto, Moretta tabaccata [Auf. Itaì.< An-nia salvaja, Anga salvadga. Col ròss, Ania sarvaega (HasfiO Pieni.) Mourètt, ^Mourac'tt [l^av.) Mourit()on (17- gevano) Mouretton (Valt. Cremon.) Morteli [Mantoc.j Moretta tabaccaia [IHac.) Morrètta l'nrw.i Murètta

(Mod.) Murat, Russetta iBol.) Magass<*n Ha cernia)

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Magassèto rosso, Terziòlo rosso, Anara bastarda (Ven.) Moreta {Veron.) Bilokrilka (Daini.) Canart variat, Ca- nari de l'èus blanc {Nizz.) Moetta (Aì'enzano) Euscinha [Gen.) Moretta tabaccata, Rossina, Rossella [Tose.) Col- letto {Bient.) Morettone {Casentino) Morettone tabacchino (Roma) Morettone iNap.) Caueto, Cauetticchio [Bari) Mijardo, ^Monacane (Calabi'.) Russnhdda i'^icil.) Pur- puredda tabacchina (Mess.) Scavuzzu (Cat.) Occhi- bianchi (Terran. Sicil.i Anitra occhi liiscenti (Pai.) Russulidda occhi bianchi, Anitra franciscana occhi bianchi {Girg.ì Niedduzzeddu (Sard.) Braimla (Malt.).

La Moretta tabaccata è per noi specialmente di doppio passo ed invernale, ma anche sedentaria e nidificante nel Mantovano, nel delta del Po, in Toscana, e, dicesi, anche nelle provincie meridionali ed in Sicilia ; non avrei però no- tizie sicure in proposito. I passi, ora più ora mentì copiosi, anche secondo le località, avvengono tra l'agosto e l'ottobre e tra marzo e aprile ; questo generalmente assai più abbon- dante. Cosi non è specie invernale frequente nel Piemonte, nella Lombardia occidentale, nell'alto e medio Veneto; men- tre è comune nel Polesine e nel Ferrarese, nell'Emilia ed in tutta la nostra penisola, colla eccezione, pare, delle Marche e delle Puglie; abbonda in Sicilia, ma assai meno in Sarde- gna. È poco accentuato l'abito postnuziale del maschio in questa specie.

La F. Nyroca è sparsa attraverso le zone centrale e meridionale della Regione Eurasica occidentale, dalle Cana- rie al Turkestan ed al Cashmir; nell'inverno penetra anche nella penisola Indiana, e giunge in Abissinia.

31.

482

343. Fulix Fuligula (Limi, ex Gesn.i

MOUETTA.

Anatra marina. Moretta, Moretta turca (Auf. Itaì.) Aliga sarvaega, Ania sarvaega {Tortona , Novi) Anadin, Anadin col zuff, Anada col zuifo, Pescareula (/.ow?6.) ]\Io- rett, Moraet [Pav.) Tomireula (A. Maggiore) Pescarola {Vali.) ^Moretta iMantov.) Mouretton [Cremon.) Mo- rettòn ciuff [Hac.) Moretta, Turchèta {Parm.) Murt^tt, JNIurton, Caplon (Mod.) Scapla, Scaplouna {Carpi) Ma- retta grossa {Correggio) Morett dalla pòpla, Murton dalla pòpla, Muretta (Boi.) Pagét, ]\Iagass de la popla {Romg,) Mòrs, Murétt, Morsètt {Ravenna) Penacin, Magàsso pena- cin, Moretòn, Capelozo^ Caonegro, ]Magàsso col sufifo. Campa- iiato {l'en.i Gara véla, Varnola, ]\Ioréta, Moreton {\'eron.} Spernacin, IMagassèto, Magasso moro (Padova) Crecola mora (Feltre) fioretta {Bell. Trentino) Stampanato {Istria) Kikasica {Dalm.) Canart pegounié {Nizz.) Moetta do sufifo, Marsaièu, Annia, Annia neigra {(ìen.i Moretta {Tóse.) Morettone {Lucca) Bastardume (Ma- remma) — Moretta turca (Fuceccliio) Barattolà {Valdich.}

Caponero, Morettone (Roma) Nchiummata, Nchiumma- rata {Nap.) Agostinella, fem. (Foggia) Mijardo {Calahr.)

Creston col ciufifo {Puglie} Caueto acchieua, Aciedd lurd {Bari) Zingarotta, Anitra tupputa {Sicil.) Tupputu {Cat.)

Scavuzzu iLentiìii, Terranov. Sicil.) Scavuzza {Sirac.ì Niedduzzu, Anadi concaniedda {Sard.i Braimla {Malt.).

Specie abbondantissima da noi durante l'inverno, quasi ovunque; arriva tra l'ottobre ed il novembre, parte o ri- passa tra il marzo e l'aprile. Sarebbe anche sedentaria per noi, nidificando al dire di alcuni osservatori tanto in To- scana (Massaciuccoli, secondo (rragnanii, quanto in Sicilia

483

(Lentini e Siracusa, secondo Bonfiglio;: ma tali asserzioni meri- tano conferma, giacché l'area normale della sua nidificazione è tra il 5U' ed il 70" Lat. N. Come nelle altre specie di Fuligii- lince V abito postnuziale del maschio adulto è poco marcato. La /''. Fuìigida ha larga diffusione geografica, giacche vive in tutta la Regione Eurasica, penetrando nelle sue migrazioni invernali non solo nelle Regioni Etiopica ed Indo-Malaiana, ma giungendo attraverso l'Arcipelago Malese nelle isole ]\Iarianne e Palao, appartenenti alla Micronesia.

344. Fulix Marila Liiin.) jMoretta grigia.

Morettòn. Morettòun \MiJ.] Moraeton [Pav.) Pesca- reulai Como) Morettòn (ilfan^ot*.) Murétt {Mod.) Mo- reton ( Veron.) Magassèto, Magàsso bastardo, Campanatòn [Yen.) Morettòn ^Padova) Moro {Friuli) Stampanatón [Isfriai Crninka (Daini.) Murton {Boi.) Muritun {Ravenna) Murett {Romg.) Moetta grixa [Gen.) Mo- retta grigia [Tose.) Morettone {Lucca) Moretta nera (FuceccMo) Niedduzzu, ? Busciu {Sard.).

Specie invernale di comparsa non sempre regolare e non sempre abbondante nell' Italia settentrionale; arriva in ottobre-dicembre, parte nel marzo ; scarsa, sempre nell' in- verno, nelle nostre provincie centrali; rara ed accidentale nel mezzogiorno; è però stata presa in Sicilia, a Malta ed in Sardegna. E sempre più facile avere i giovani e le fem- mine che non i maschi adulti.

La F. Marila è però specie largamente distribuita, giac- ché abita r intera zona settentrionale della Regione Eura- sica e di quella Boreo-Americana : svernando per la prima nell'Europa meridionale, nell'Africa settentrionale, raramente nell'India, più frequentemente nella Cina e nel Giappone; in America giunge sin nel Guatemala.

48-4

345, Bucephala Clangula Limi.) (ex Gesù.) Quattr' occhi.

Oanone, Quattr'occhi, Domenicano (Aut. Ital.) Gar- rot, Gargot [Piem.) An-uia salvaja, Anga sarvaega, Quat- tr'oeuggi [Basso Piem.) Quattr'eucc Lomb.) Qnattrocc, Morett [Pav.) Bianchetton f Como) Domenican Mantov.)

Moròtt [Parm.) Quattrocc (Mod.) Quattr'ucc {Boi.) Bugan, Giurgiul (Komg.) Quattr'occ (Rav.) Quatróci, mas. ad., Campanato, mas. juv., Campanèle, fem., Campanàti (Ven.) -- Campanato, Quattroci (Veron.) Blancòn, Majass blancòn [Friuli) Stampanato [Istria) Batoglavica \I)alm.)

Canart d'iver [Nizz.) Quattr'euggi {(ien.) Quattr'occhi, mas. ad., Morettone, fem. e juv. {Fior. Pis.) Gagnolo, Canone [Bieìit.t Cagnaccio >Massaciuccoli, Vecchiano) Cappel- lone iValdich.) Fratone < Marche) Quattr'occhi [Uoiìia)

Quatt' nocchie [Nap.) Aciudda i Lesimi, Gargano) Aciedd lurd i Bari) Domeuicanu i Calabr.) Anitra bianca cu l'ali niuri [Terran. Sicil.) Scavuzza, Scavuzzuni, Ani- tra domenicana (j'ìicil.) Muuacuna (Mess.) Anitra bianca cu l'ali niuri (Girg.) Anari a ulieras, Anadi furistera [Sard.} Braimla zeira Mali.).

Prettamente invernale per noi, giuuge in novembre o dicemìire, parte o ripassa in marzo-aprile. È comune nel- l'Estuario X'eneto, non così per le altre parti d' Italia, diven- tando sempre più scarsa andando verso mezzogiorno; ma è stata presa anche nelle nostre provincie più meridionali, in Sicilia ed in Sardegna. I giovani e le femmine sono sempre ria noi assai più abbondanti che i maschi adulti. In Toscana e nelle Puglie i giovani possono anche dirsi frequenti durante r inverno. Non ha mai nidificato in Italia: ciò avviene entro la zona sub-artica. L'abito postnuziale del maschio adulto è

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evidente, ma è sempre facile il distinguerlo dai maschi giovani nonché dalle femmine, che sono poi notevolmente più piccole. Questa specie ha la medesima larga diffusione geografica della precedente, abitando le regioni boreali dell' Europa, Asia ed America, e giungendo nelle sue migrazioni inver- nali nell'Eui'opa meridionale, nell' India settentrionale e nella Cina da un lato, nell'America centrale e nelle Antille dall'altro,. Affine, ma distinta, è la B. islancUca, Gm. che vive più al N. essendo sedentaria in Islanda e nell'America boreale.

346. Harelda glacialis (Linn.) Moretta codoxa.

Moretta pezzata. Moretta codona \Aut. Rai.) Magas {Boi.) Anarina bianca, Anara forestiera [Veron.) Ma- gasséto bianco [Padova) Magassèto, Magàsso foresto, Ma- gàsso bianco. Seréna, Anara a eoa longa, Orchéto marin {Ven.) - Anedra dalla eoa lunga (■Trentino) Kitorepa (Dalm.).

Questa bellissima specie così caratteristica alla Regione circumpolare artica, ove è la sua abituale dimora, emigra al S. durante 1' autunno, e da qualche tempo compare ogni anno nell' Estuario Veneto, e talvolta in gran copia. Cosi nell'ottobre e novembre 1887 il compianto conte A. P. Ninni potè registrare oltre 100 individui catturati nella Laguna di Venezia ; l' Arrigoni nota numerose comparse nell'autunno inoltrato del 1891 e del 1896, quando il conte Emilio Ninni ne ebbe 13 in un sol giorno. Per la maggior parte sono giovani in abiti svariati di passaggio a quello degli adulti; questi sono rari. Io ne ebbi due, uno da Venezia, 12 mar- zo 1885, un secondo da Nizza, 12 gennaio 1878 {Coli. ital. Ucc. 2574, 999). Nel restante dell'Italia è uccello di comparsa accidentale, sempre alla fine d'autunno o nell'inverno, ma è stato preso in quasi tutte le nostre provincie settentrionali e centrali ; in Lombardia, nella Liguria, in Toscana, e persino

48«ì

nelle Puglie, ove il De Komita ebbe ana femmina il "20 no- vembre 1875, uccisa nei pressi di Bari. Non so di alcuna cattura in Sicilia e nella Sardegna.

Come ho detto la //. glacialis è specie artica; nelle sue migrazioni autunnali giunge oltreché sulle sponde setten- trionali del Mediterraneo, nell'Asia centrale, nella Cina e nella regione dei grandi laghi nell'America boreale.

34*7. Cosmonetta histrionica ( Limi, i

FIORETTA ARLECCHINO.

Nella mia Avifauna Italica 188B, p. 319. Nota 1, ram- mentai il caso reso noto dal cav. V. von Tschusi-Schmidhoffen e pubblicato dal Dresser [BircU of Europe, VI. p. <)]1) della cattura nell' inverno 1852 di un maschio di questa specie, pure circumpolare artica, in Tirolo; ma siccome la località non era precisamente indicata, e l'esemplare, che si conserva nel Museo di Bamberg in Baviera, porta la sola indicazione « Tyrol », credetti di aspettare migliore occasione prima di accogliere questa bellissima specie tra le comparse acciden- tali entro la regione Italica. Tale occasione venne proprio 50 anni dopo, quando il 2 marzo 1902 il cacciatore Anto- nio Puppi uccise due individui giovani della ('. hisfrionica nel Canale di Pieve, Estuario Veneto, entro la provincia di Venezia. Fortunatamente essi giunsero tosto nelle mani del solerte e distinto Ornitologo conte dott. E. Arrigoni degli Oddi, il quale con atto gentilissimo dette l' interessante caso pel primo annunzio al comune amico conte Guido di Carpe- gna Falconieri, che lo pubblicò nel « Bolìeftinn » della So- cietà Zoologica italiana (XI, p. 83, Roina, 1902). Più tardi, con atto singolarmente amichevole e gentile, il conte Arrigoni volle cedere una di queste due rarità alla Collezione centrale dei Vertebrati italiani del R. Museo Zoologico di Firenze (Caf. ('ce. 4118): è una femmina nell'abito unico che rivestono, perfettamente simile a f|uella figurata dal Uresser t(fp. rit. VI, p. 442). Questi due, per ora, sarebbero i soli presi in Italia.

487

La C. histr ionica è specie prettamente artica circumpo- lare, nidifica nell'Islanda, ma non vi sarebbe abbondante; in Europa pare raramente scostarsi dal Circolo artico non più di una trentina di catture essendo registrate per le con- trade boreali e centrali ; ma nell'Asia giunge nel Giappone e nell'America scende d' inverno sino nella California.

348. CEdemia fusca iLinn.i (ex Jonst.) Orco marino.

(xermano di mare. Anitra nera. Orco marino [Aut. Ital.)

Varun [Lago di Viverone) Mouraetón, Mourtón {Pav.)

Negrotton, Pescareula grossa {Colico} Orco marin, Clierso nero, Cherso bastardo [Ven.) Chérso foresto {Pa- (/ova) Cherzo, Orco marin (Polesine) Moretta [Mod. ) Nadra neigra (Boi.) Zizòn d'mer [Ravenna) Brekulja crna {Daini.) Canart negre. Doubla macrusa [Nizz.) Annia sciia {Geìi.) Germano di mare, Anitra nera {Tose.)

Anatra di mare \ Lucca) Anari a caparuccia, Busciu de Spagna {Sard.). "'

L'Orco marino è specie invernale non comune ed irre- golare nelle sue comparse da noi; ove si vede più facilmente è nelle nostre provincie settentrionali e specialmente nel- l'Estuario Veneto; giunge verso la metà dell'ottobre e parte alla fine del marzo o ai primi dell'aprile. Altrove in Italia è accidentale affatto, ma è stato preso occasionalmente in diverse parti della penisola: in Toscana qualcuna si vede quasi ogni novembre-dicembre a Massaciuccoli : ne ebbi due dal duca di Sermoneta^ uccisi il 29 novembre 1885 sul lago di Fogliano ; un maschio adulto venne preso secondo De Fiore a Palmi in Calabria nell' inverno 1879 80; capita in Sardegna, ma non lio notizia della sua cattura nella Sicilia. Generalmente si vedono da noi i giovani, essendo gli adulti assai rari. In questo genere il maschio non as>sumerebbe un abito postnuziale.

488

La (K. fusca pare essere specie limitata alle parti bo- reali e centrali della metà occidentale della Regione Eura- sica; sverna non in abbondanza nell'Europa circummediter- ranea, più frequente sulle sponde del I\[ar Nero e del Caspio; sarebbe stata presa nella Groenlandia. Nella metà orientale della Regione Eurasica la sostituisce l'affine d.. carho (Pall.;^ che giunge nell'Alaska; ma nell'America boreale è rappre- sentata dalla poco diversa (i,. Deglandi, Bp.

349. CEdemia nigra Limi, ex Briss.) Orchetto marino.

Macrosa, (Jrco marino minore [Aut. Hai.} Orco marin, Orchéto marin, Corvo marin picolo ( Yen.) ? Nadra negra (Mod.) Murittén {Ravenna) Brekulja (Daini.). Macrusa

(Xizz.) Annia neigra (Gen.i Macrosa {Tose, fide Savi).

Questa specie è decisamente di rara comparsa invernale in Italia, e pochi sono gli esemplari ben autenticati che si hanno; TArrigoni {Man. Orn. ital. p. 755j computa a 15 le catture avvenute nel nostro jj^ese, e credo non abbia esa- gerato. (Giunge più facilmente nell' Italia settentrionale, mas- sime nell'Estuario Veneto; ma è stata presa sul lago di Garda, a Lazise il 22 gennaio 1891, un maschio adulto; sui laghi di Avigliana, Piemonte, nel dicembre 1859, tre individui adulti vennero conservati e sono nei R. Musei Zoologici di Torino e di Firenze e nella raccolta privata del cav. Reviglio in Saluzzo ; fu presa pure in Lombardia, a Pavia 18 novem- bre 1887, e a Cremona, 24 settembre e 28 novembre 1884, due adulti ; nella Liguria, un maschio adulto che vidi nella raccolta Lombardi a Cornegliano, (renova, colto in quei pressi nell'inverno 1868; in Toscana, a Massaciuccoli nel novem- bre 1830, il maschio adulto menzionato dal Savi e conser- vato ora nella Collezione italiana in Firenze, insieme ad uno da Avigliana e due da Cremona, maschio e femmina adulti (Caf. ire. 1227. 2884, 2918, 2521); Buonaparte la cita dal

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Lazio e l'Arrigoni ne possiede dalla Sardegna, ma non in- dica né date località. Si noti che gli esemplari citati con indicazioni precise sono tutti adulti, onde risulta che, all'op- posto di quanto accade usualmente ed anche nella specie precedente, in questa sono gli adulti e non i giovani che viaggiano.

L'GL'. nigra vive nella zona boreale della Regione Eu- rasica, giungendo ad oriente sino alla penisola Taimyr, Si- beria; sverna sulle coste occidentali dell'Europa, nelle sue rare comparse più al Sud giunge sulle coste mediterranee del Marocco ed é stata presa a Tunisi; é strano che non sia più frequente in Italia. Nel N.E. dell'Asia e nell' America boreale viene surrogata dalla affine Ql. americana, Sw. e Richards.

350. Somateria mollissima (Linn.) f ex Barili i

ElDER.

Edredone, Anatra del piumino {Aut. Ital.).

Altra Anatra marina nordica che giunge accidental- mente da noi nei più rigidi inverni. L'Arrigoni parla di una dozzina di catture avvenute in Italia (Man. orn. ital. p. 759); io conosco le seguenti : Lago di Lugano, 3 gennaio 1874 (Ghidini), conservato nella coli. Stolker a S. Gallo; lago di Garda, giovane, aprile 1858 (passò dalla Collezione Altham- mer a Rovereto in quella Perini a Verona) ; Laguna di Ve- nezia, maschio e femmina giovani, 1 ottobre e 20 novem- bre 1882 (Coli. Ninni nel Museo Correr a Venezia), altra femmina giov. circa il 1889 (coli. Rocca a Venezia), maschio adulto e femmina, dicembre 1897 (coli. Arrigoni a Monse- lice) ; Trieste, femmina giov. uccisa a Zaule nel dicembre 1884 (Museo Civico Trieste) ; un maschio adulto ucciso a Tran, Dalmazia, 7 maggio 1859 (I. e R. Museo di Storia Naturale a Vienna, ex coli. Finger); in Liguria, un maschio giov. ot- tobre 1856 a Savona, una femmina ad Arenzano 20 novem-

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bre LS79, un maschio giov. a Sampierdarena, Genova, 6 ot- bre 1881, un maschio adulto bellissimo, (xeno va, imboccatura del porto, 24 aprile 1885, eia accompagnato dalla sua fem- mina che fuggi (tutti quattro questi esemplari sono nella Collezione italiana del E, Museo Zool. di Firenze, Cat. Ucc. 1500, 2837, 1898, 2619); Toscana, un giovane, dicembre laSG a Vecchiano (R. Museo Zool, di Pisa), un giovane preso alla foce dell'Arno che esaminai nelTaprile 1905, ma il dottor Caifassi non seppe ricordarsi la data di cattura, mi parve una femmina, (coli. Caifassi a Pisa), a Ravenna, una fem- mina uccisa a Pialassa di Piombone, 28 ottobre 1903 (R. Museo Zool. di Roma); Puglie, un maschio adulto, inverno 1894, che sarebbe stato preso sul lago di Amendola, avuto dall'Arrigoni per mezzo del prof. Squinabol e conservato nella sua collezione a Monselice; questa è la cattura più meridionale registrata.

La N. mollisshna vive nella Regione Artica e nella zona sub-artica europea, e sverna nel Baltico e nell'Europa N. 0. se vogliamo considerare separabile, lo è appena, la forma detta N. hoì-ealis A. E. Brehm ; altrimenti il suo « habitat » include pure l'America artica e sub-artica. Più distinta, ma sempre specie affine è la S. Dresseri. Sharpe, che abita le coste atlan- tiche dell'America sub-artica. Più diversa ancora è la S. v-ni- grum, G. R. Gray, dell'America sub artica sul Pacifico e del- l'Asia sub-artica.

3&1. Somateria spectabilis Linn.i Re degli Eh» eh.

Quest'uccello prettamente boreale che vive lungo 'le coste europee ed asiatiche dell'Oceano glaciale artico, allo Spitzbergen ed alla Novaia Zemlia e che si trova alla (Groen- landia e sulle due coste sub-artiche dell'i^merica, ove sembra scendere più in basso che non lungo f|uelle del Vecchio Con- tinente — ha fatto da (]uant(> sappiamo recentemente la sua comparsa nel « Bel Paese >. Il primo esemplare lo ebbe il

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compianto amico mio conte A. P. Ninni a Venezia, ucciso alle Pignatelle, Laguna Veneta, il '21 agosto 1888 dal cac- ciatore Giovanni Minotto; era un maschio in abito di muta estiva incompleta, non era punto diffidente, si tuffava lun- gamente ed aveva lo stomaco pieno di Carcinus mmnas ; si conserva ora nel Civico Museo Correr, a Venezia ; io ebbi lo sterno e la trachea per la Collezione italiana {Boll, del Xa- tui-alista, Vili, p. 137. Siena). Ebbi poi un secondo maschio, semi-adulto e pure in abito di transizione, ucciso presso Ra- venna il 5 dicembre 1892. Un terzo esemplare, magnifico ma- schio adulto in abito perfetto, ebbi da S. Remo il 5 aprile 1901. Infine una femmina adulta ebbe il conte Emilio Ninni il 20 set- tembre 1904, uccisa alla Salina di S. Felice, Laguna Veneta (Cfr. « Avicula », Vili, p. 160). Il secondo ed il terzo degli esemplari sopra menzionati, sono nella Collezione italiana di Firenze {Cat. Ucc. 3791, 3834). Non so di altre catture in Italia.

Le comparse della S. spectahilis sulle coste settentrionali dell'Europa, al sud del Circolo Artico, sono rare; è stato però asserito che qualche coppia abbia nidificato nelle Orcadi esterne. Il fatto della sua comparsa in Italia in stagione an- cora o quasi estiva è davvero singolare.

35S. Erismatura leucocepliala (Scop.) Gobbo rugginoso.

Anatra d'inverno, Gobbo rugginoso (Aut. Ital.) Anara da la testa bianca {Veroìi.) Magassèto bastardo o foresto {Ven.} Magas furastir [Boi.) Zalòn, Zalóna (Ravenna) Norva krsuljica {Daini.) Gobbo rugginoso {Tose.) Starna d'acqua (Naj).) Tistuni, Anitra tistuni (Sicil.) Anitra mascaruni, Mascaruneddu, Maccaruni [Cat.) Titil- lonaxiu, Cappucinu, Anari de Spagna {Sard.) Braimla {^falt.).

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Quc^sta specie singolarissima è stazionaria e nidificante nella Sicilia e nella Sardegna, ove non è rara: e così in al- cune località delle nostre provinole meridionali, come nella Laguna di Lesina al Gargano di dove ebbi i giovanissimi il 3 settembre 1884, e nelle Saline di Barletta. È assai strano che non sia citata dal prof. De Romita nella sua Avifauna J'tKjìiese e for.se ciò si spiega dalla non comparsa di questa specie nei pressi di Bari. È probabile che stazionaria e ni- dificante sia anche in Corsica, ove il Whitehead ne vide e ne uccise tra il 14 aprile ed il 28 maggio. Ma è anche specie di passo ed invernale nelle parti citate d'Italia, e so per espe- rienza personale che è più frequente sulle lagune pugliesi dal settembre a tutto dicembre: in questo mese negli anni 1883 e 1884 circa una trentina di individui da quella provenienza giunsero sul mercato di Firenze. Altrove per noi è un uccello raro o di accidentale comparsa, ed in alcune provincia setten- trionali sconosciuto affatto. Non so di catture avvenute in Piemonte, ma è stata presa un paio di volte sul Po in" pro- vincia di Pavia, una volta nel Mantovano, poche volte nel Veneto e nell'Emilia; ed è sempre stata rara in Toscana e nel Lazio, Uml^ria e Marche.

La E. leucocephala dai paesi circummediterranei si estende all'Asia centrale, e nell' inverno giunge nel N.O. dell' India.

{Smerghi i

353. Mergus Merganser, l-inn. 'ex Gesù.)

SmEUCìO MA(i(ilOHK.

Mergo domenicano, Mergone, (rarganello, Poloro. Smergo maggiore (Aut. Ital.) Erlou. Ania verda (Piem.) Pun- ciàl l/Mgo di \'i verone) Pcscaréu grós, Pescaròn, An-nia pescareula, An-nia pescadura (Basso Piem.) Resegott {Lago

493

Maggiore) Resegon {Como) Fus marein, Fiismarin {Pav.)

Rasegoun, Frattoun [Valt.) Pescarott (Mantov.) Ge- ron, Rasegott (Cremori.) Gavétta ^Parm.) Marangon, Trivella (Mod.) Smergh o Smeregh gross {Boi.) Serolon, Serolon del Po {Veìi.) Smergo grande (Veron.) Smergo {Bass.) Serula, Serale {Friuli) Anèron dal bèch sotil (Feltrei Perga, Imperga i Rovigo) Smargulón {Ravenna)

Oras {Daini.) Canari serraire (Nizz.) Smergo (Gen.)

Segheta, Margùn (Spezia) Smergo maggiore {Tose.) Seghettone {Pis.) Pesciaiola grossa (Valdich.) Sugherone {Roma) Secoue (Nap.) Siretta grossa, Siretta riali od imperiali {Pai.) Anitra serra grossa, Gran serra imperiali {Girg.) Anadi imperiali, Strallera [Sani.) Margoun (MalL).

Questa specie è scarsa anche nell' Italia settentrionale, un meno nel Veneto e nel delta del Po; altrove da noi è rara o di comparsa affatto accidentale; in Toscana oltre il maschio ucciso ad Orbetello il 24 dicembre 1862, avuto dal Dei di Siena, e la femmina che ebbe G. Arrighi. Griffoli nel dicembre 1881 sul lago di Montepulciano, ove ne era comparso un branchetto di cinque individui ebbi per la Collezione italiana una femmina presa a Borgo S. Lorenzo, Firenze, il 28 dicembre 1878 ; e so di un maschio adulto ucciso a Fucecchio nel gennaio 1901 e avuto dal dott. A. Lenzi. Xon è menzionata dal De Romita per le Puglie ed è citata come avventizia, senza catture precisate, dalle altre Provincie meridionali, dalla Sicilia, dalla Sardegna e da Malta. In ogni modo è prettamente invernale in Italia e non regolare nelle sue comparse. Va notato che ci giungono in maggior copia i giovani, e questi sono spesso confusi con quelli della specie seguente, specialmente le femmine; gli adulti sono rari assai ; io ne conservo quattro, maschi bel- lissimi, nella Collezione italiana, tre colti a S. Alberto, Co- macchio, ed uno a Lugo; tutti presi tra il dicembre ed il febbraio, inclusivi.

494

I vecolii Autori in materia ornitologica registrano dalla Sardegna un MerguH imperialis^ Gni. ex Getti; questo sarebbe l'Anitra imperiale del nostro Getti {Ucc. di Sardegna, p. 314. Sassari, 1776), e dalla confusa descrizione che ne fa il Getti inclino a credere, coli' amico Salvadori, che si trattasse di un'Oca e possibilmente deWAiìser nix.

II .1/. Mergauser abita l' intera zona boreale della Re- gione Eurasica, sv^ernaudo in quella centrale e penetrando .nella meridionale.

Non comprend© il perchè scrittori recenti, alcuni auto- revolissimi, adottano per questa e per la specie seguente il termine generico Merganser di Brisson. Linneo, da buon linneano che era, pose tutti gli Smerghi a lui noti nel suo genere Mergiis e non indicò in alcun modo come tipo di esso il .V. Aìhellus, alla quale specie i sullodati autorevoli lo ri- servano esclusivamente; preferisco non imitarli.

354. Mergus Serrator, l.inn. Smergo.

Mergo oca, Smergo minore. Smergo segatore, Smergo a becco lungo {Aid. Ita!.' Denc da rastel (Lago di Mverone)

Resegott {Lago Maggiore) Resegon {Como) Rase- goun (Valt.) Fusalina, Fus marein, FUsmarin d'av.) Geron, Rasegott {Cremon.) Pescarett (Mantoc.) (xa vetta {Parm.) Marangon, Segatén {Mod.) Sgantin (Finaìe) Sghett ( Carpi) Berga ( Correggio) Siglon , Smergh (Boi. i Fisulaz d'vall (Romg.) Pargatt, Fisulaz d'vall (Raiemia)

Sf'rola, Smèrga (Ven.) Smergo {ì'eron.) Serula, Sè- rule (Friuli) Spèrga {Padova) Perga, Serola (Jiovigo) Brskavac (Dalm.ì Serraire, Ganart upàt (Nizz.) Serretta (Gen.) Margnn, Segheta (Spezia) Seghettone {Pis. Mas- sacmccoli, Fiiceccliio) Smergo, ^fergo, Smergo minore (^ Tose.)

Pesciaiola ( Valdich.) Anatra americana, mas. ad. (Monte- pidciand) Svasso grosso (Marche) Svasso [Ancona) Su-

4!»5

gherone ciiifFuto {Roma) Secone, Mergo (Nap.) Muser- retta (Bari) Serretta, Serrettone {Terra d^ Otranto) 8ur- rettuni (Calabr.) Sirretta tupputa, mas., Sirretta (Pai.) Serra imperiali, Anitra serra [Cat. Sirac. Girg.) Lavura- turi, Serra {Mess.) Anatra sirretta (Terran. Sicil.) Scoc- calettu, Strallera {Sard.) Serra {Mali.).

E abbastanza comune in Italia durante il doppio pas- saggio e come stazionario invernale ; i pi"imi branchetti giun- gono nel Veneto verso la metà di agosto, ma qualche indi- viduo isolato vi è stato osservato nel luglio; parte o ripassa entro l'aprile, ed i ritardatari anche nel maggio. La massa però arriva in novembre dicembre e ci lascia alla fine di marzo. Questi migranti sono quasi tutti giovani, e gli adulti, specialmente i maschi, sono rari. Durante la stagione fredda lo Smergo è frequente nella Toscana, nelle Puglie ed in Sar- degna; pare essei'e però scarso in Sicilia, come lo sarebbe nella Corsica.

Il M. Serrator abita non soltanto l' intera Regione Eu- rasica, ma si estende su gran parte di quella Boreo-Ame- ricana.

355. Mergellus Albellus (Linn.) Pesciaiola.

Mergo oca minore, Monaca bianca, Pesciajola, Smergo bianco {Aut. Ital.) Fratin {Lago di Viveróne) Pescaréu, Pescàpess, An-nia pescadura, An-nia pescareula (Basso Pieni.)

Pescarin, Resegon (Como) Pescareula, Raseghin [Volt.)

Gavaer, Gavar, Fiismarin (Pav.) Pescarell {Mantov.) Aura pescareula (Piac.) Pescaroèula (Parm.) Trivella, Pi- sciatella (Mod.\ Bugagnol [Boi.) Anzolèto, Munegheta, mas., Pisagù, Pescarin, fem., Serolèta (Ven.) Anzolèto, Smergo bianco, Smergo colombin (Veron.) Sèrule (Friuli) Pisagrù (Padova) Seroletta, Perga (Rovigo) Surèna d'vall

496

iRavenìm) Bilonorka (Daini.) ' Serraire (Nizz.) Smergo {Arenzano) Smergo gianco {Gen.) Smergo bianco, Mo- naca bianca [Tose.) Pescina (Fucecchió) Pesciajola [Pis. Fior.) Pesciaiola piccola ( ]'aìdic7ì.) Pescina ( MassaciuccoU)

Scerco {Lago Trasimeno, Umbria) Svasso (Ancona) Sugherone occhialino {Roma) Serretiello, Secariello (Nap).

Siretta domenicana [Sicil.) Siretta (Pai.) Anadi bianca, Scoccalettu, Strallera bianca (Sarà.) -r- Serra, Baal tal Serra [Malt.).

Abbastanza frequente in Italia durante V inverno ed alle due epoche del passo, specialmente se la stagione è rigida; giunge in novembre o dicembre e ci lascia in febbraio. Sono assai più comuni i giovani e, pare, le femmine, tra i nostri ospiti invernali; scarsi, se non rari, i maschi adulti nel bel- lissimo abito niveo. Dai referti dei miei collaboratori nella inchiesta ornitologica in Italia, questa specie invernale non risulta essere ovunque frequente anche nelle provincie nostre settentrionali; così è indicata come piuttosto scarsa in Pie- monte e nella Liguria. Si capisce poi come lo sia nelle pro- vincie centrali e meridionali, in Sicilia e nella Sardegna ; men- tre in Toscana è certamente comune.

Il M. Aìbellas abita 1' intera Regione Eurasica, nidifi- cante al N. svernante al S. Penetra nell' inverno nel!' India settentrionale e giunge casualmente nell'America boreale.

497

schizognathjì:

COLUMBI

COL, UMBIlDu^

{Colombe)

356. Columba Palumbus, Linn. (ex Gresn.) Colombaccio.

Colombaccio, Palombo, Favazzo {Aut. Ital.) Favass, Coloumb fave [Piem.) Couloumb sarvaj {Cuneo) Cou- lumb fave {Alba) Fava, Favàs, Colasse, Grembo sarvaego, Pivion sarvaigh, Pevion sarvà {Basso Piem.) Favass, Tiion, Pivioun o Puvion salvadegh {Lomb.) Favaz {Novara) Pevion selvadegh, Jedon {Vali.) Pivion sai vadigh (OssoZa)

Pavion salvadi {Vigezzo) Colombàs, Colomb {Bresc.) Coiilomp favass {Cremori.) Favaz {Mantov.) Favass, Cromb {Varzi) Favàzz {Piac. Parm.) Favazz {Mod. Boi.) Clomb salvadegh {Finale) Pizzon, Clumbazz, Favazz {Boi.) Clumb favazz {Vergato) Clumbaz (i?om^.)

Colombo favaccio o favaro {Ferr.) Colombo de bosco, selvadego, sànsaro o sàlsaro. Colombo sàlsaro grosso, Colom- bazo, Favazo {Ven.) Favazo, Batistòn, Fàvazo dal colarin {Veron.) Grotòn dalla colàna {Bell.) Colombo salvarégo, Grotón (Feltre) Favaràsso {Padova) Colomb salvàdi o

32.

498

de corone (Friuli) Colombo giandér [Istì'ia) Colomb selvadegh [Trento, Giudicarie) Colombo favàz [Rovereto)

Pizóm selvadech (Mori) Colomba selvadegia [Tuenno, Revo) Colomb dal bosch [Fassa) Pargaró {Livanal- longa) Bargarò [Enneberg) Taube [Luserna) Taupa [Sette Comuni) Pizon [Lavarone) Golub, Grmoc', Gri- voc' (Dalm.) Pigeon favart [Nizz.) Galasso (Arenzano)

Cùmbo sarvaego (Savona) Colasso (Gen.) Coombo [Spezia) Favazo [Sarzana) Favaccio [Lucca) Pa- lomba [Chiusi, Valdich.) Colombo favaccio [Garf.) Col- larone (sedentari), Colombaccio (passaggeri) [Sarteano) Ghiandereccio, Colombo [Elba) Piccione (/. di Giglio) Colombo collado [Corsica) Colombaccio {Tose.) Palomba, Palumba collarina, Palombaccio, Piccionaccio ( Umbria) Palomba dalla collarina [Ancona) Palomba, Palomba da corona, Palomba collarina, Palomba dal collare (Marche) Palommacciu (Rieti) Palombaccio (Viterbo) Palombo, Piccione da ghianda [Roma) Palummo, Palammo selvag- gio, Tarchiato (Nap.) Lumbardo [Puglie) Faso [Bari)

Palumba, Pecciùne sarvaggia o rièstu (Terra d^ Otranto) .Palamma tarchiata (Rossano, Cosenza) Palumma, Tur- chiarica, Fassa (Catanzaro) Palamba collata, Palumba ser- vaggia, Fassa (Calabr.) Palombo torchiato (Aspromonte, Calabr.) Tuduni (Sicil.) Tutani (Caltag. Girg. Cai.) Tiruni (Modica) Palummazza, Palumma sarvaggia iCat.)

Fassa (Mess.) Tido, Tidoni, Todone, Columba o Co- lamma aresti. Colomba salvaticu (Sard.) Tidòri (Fonni, Sard.) Tudun, Dudun [Mali.).

Specie sedentaria in Italia, nidificante in quasi ogni provincia e persino in alcune delle nostre grandi città, come Milano e Torino, ove sono parchi e giardini con grossi al- beri; ed allora diventa singolarmente domestica. j\Ia è spe- cialmente abbondante alle due epoche del passo, nell'ottobre- novembre e nel febbraio-marzo, quando, in certi valichi di

499 -

montagna, è oggetto di caccie copiose. Nelle provinole nostre centrali e meridionali, nella Sicilia, nella Sardegna ed in Corsica rimane durante 1' inverno.

Non è molto variabile normalmente, ma conta, nel ge- nere al quale appartiene, alcune specie affinissime, sebbene distinte; così la C. casiotis (Bp.) dell'Asia centrale e meri- dionale. Di rado vedonsi individui isabellini od albini ; nella Collezione italiana conservo un bellissimo caso di albinismo quasi assoluto, maschio adulto, ucciso a Boggi presso Reg- gello, Firenze, il 10 novembre 1895 (Coli. ital. lice. 3960); e un caso di isabellismo completo, maschio giovane, colto il 7 agosto 1883 a Palaia, Pisa {Coli. ital. Ucc. 3109).

L'area geografica della C. Palumhus comprende la por- zione occidentale della Regione Eurasica, limitata al N. da circa il 65° di Lat. ad E. giunge nella Persia boreale, ad 0. alle Azzorre ed a Madeira; nel N. 0. dell'Africa vive nelle medesime condizioni che da noi.

35*7. Columba CEnas, J. F. C-rmel. (ex G-esn.j

COLOÌIBELLA

Colombella, Palumbella {Aut. Ital.) Coloumb d'mon- tagna, Coloumb sarvai (Pìem.) Couloumb tourei [Cuneo)

Colomb de montagne {Aosta) Cromb salva, Cromb sar- vaig, Pivion sarvaigh, Pevion sarvà, Crombo sarvaego {Basso Pieni.) Pivioun o Puvion salvadeg, Tiion piccol, Puvion da bosch {Lomh.) Coloumbaréu, Puvion saelvàdaegh (Pa- via) — Croumbaréu (Vigev.) Turbaréu {Voghera) Pe- vion selvadegh {Valt.) Cornaròl, Colomb cornarol {Bresc.)

Favarol, Pertesarol (Cremori.) Pizzón volantin {Man- tov.) Favàzz piccin {Piac. Parni.) Sassét, Sassaròl {Mod.) Clomb campagnolo (Pavidlo) Sassat, Sassaròl {Boi.) Palumbèla, Clumbèla {Ravenna) Colombo sàl- saro, sànzaro verzarolo o selvadègo {Ven.) Colombazzo, Favazzo picolo {Vero)t.) Colombo salvarègo {Feltre)

500

Colora b [Friuli) (rotoli [Bell.) Colombo (Ampezzo) Columb {Renderla) Clomp (Cemhra) Tupa salverà {Gar- dena) — Colombo (Rovereto) Colomb selvadegh, Favàz picol {Trentino) Golub jamar (Dalm.) Pigeon sauvage (Nizz.) Cùmbo sarvaego {Geìi.ì Coombo (Spezia) Fa- vazo [Sarzana) Colombella (Tose.) Palombella (Lucca) Colombo (.S. Gimignano) Palomba, Topacchio, Piccio- naccio (Umbria, Marche) Coppato, Salverol, Piccionacc (Marche) Coparòlo (Ancona) Palummella (Rieti) Pa- lombella, Piccion di macchia, Piccione topacchio (Roma) Selvaròlo, Coppette iSinig.) Palommella, ? Palummella della cava (Nap.) Palummo salvaggio (Bari) Fàsa (Terra d'Otranto) Palumbella, Palumba servaggia, Pahimba col- lata marina (Calabr.) Marineddu iCotrone) Palumma ruccalora, Palummu ruccalorn, Tutone {Sicil.) Palummu sarvaggiu {Pai. Caltag.) Palumma ramalora e roccalora (Petralia) Picciuni tudisinu iGirg.) Marinedda (Terran. Sicil.) Ciacella (Modicai Palumma t'arsa (Cat.) Pa- lumma sarvagia (Mess.) Tidoni, Tidu, Succella, Colom- bella iSard.) Hamiema ta Zebbugg, Palumbella {Mali.).

Anche la Colombella è sedentaria e nidificante da noi, ma è specialmente abbondante alle epoche del passo, settem- bre-ottobre e marzo-aprile e durante 1' inverno; trovasi ovun- que in Italia.

La diifusione geografica di questa specie coincide quasi con quella della precedente, giacché la 0. (Unas vive nella porzione occidentale della Regione Eurasica ; si estende però alquanto più ad oriente, giungendo nell'Asia centrale e piìi al 8. in quel continente la rimpiazza l'affine C. Ecersman- ni, Bp.

Nella Collezione italiana conservo un raro ibrido tra la C. (Unaseìa. Turtur co mmM»/.v, maschio, ucciso in un grosso branco di Colombelle il LO ottobre 1885, presso Cuneo (Cat. Ucc. 2856).

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358. Columba livia, Bonuat. ex Gresn. Piccione selvatico.

Colombo torrajolo, Piccioli torrajolo, Piccione marino, Piccione selvaggio, Piccione selvatico, Colomba sassarola {Aut. Ital.) Coloumb tourè (Pìem.) Colomb sauvage (Aosta) Oromb salva, Cromb sarvaig, Crombo sarvaego, Pivion sarvaig, Pevion sarvà {Basso Piem.) Pivioun o Puvion salvadegh o da colombèra, Puvion d'campanein, Piz- zon salvadegh (Lomb.) Pevion selvadegh, Jedon {V^alt.) Pizzon da tourr (Cremori.) Pisù {Bresc.) Pizzón vo- lantin, Pizzón da colombèra (Mantov.) Clomb salvadegh (Mod.) Pizzon salvadigh, Sassarola [Boi.) Pizzon tor- rajol (Romg.) Colombo sàlsaro, verzarolo o sànsaro. Co- lombo selvadègo. Colombo toresàn (Ven.) Colombo favaròl (Veron.) Colombo salvadego (Vicenza) Colomb salvadi, di torr o de corone {Fì'iuli) Colombo selvatico {Istria) Pizom (Riva) Colombo salvadeg {Rovereto) Colomb sel- vadegh ( Trentino) Tupa (Gardena) Taupa {Sette Comuni) Golub modrulj {Dalm.) Pigeon sauvage {Nizz.) Cùmbo turraieu {Arenzano) - Cùmbo da rocche (Gen.) Piccion marino, Piccioli salvatico (assolutamente libero;, Pic- cion torraiolo (il semidomestico) {Tose.) Colombo sassaiolo {Garf.) Piccione, Piccione marino. Colombo {Elba, I. di Giglio) Colombo petraiolo [Corsica) Topacchio, Coppetto, Coparolo (Marche) Coparòlo [Ancona) Palombella, Pic- cione di rocca. Piccione di torre (Roma) Palummella de la cava, Turchiato, Palnmmo forchiàro o selvaggio {Nap.) Palummo salvaggio {Bari) Pecciùne o Palumbu de pa- lumbaru (Terra d'Otranto) Palumma gruttarola (Catan- zaro) — Palumba collata marina (Calabr.) Palumma ma- rinedda, Ruccalora {Sicil. Pai.) Marinella, Palumma sar-

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vaggia o roccalora [Mess.) Marinedda [Lentini) Paliimma sarvaggia {Cat. Girg.) Paliimma servaggia {Modica, Ter- ra». SiciL) Ruccazzola {Castelb.) Succella, Columbu aresti, Columbu de is arrocas (Sard.) Colombi {Carlo- forte, Sard.) Hamiem salvag, Hamiem ta-gebel (Maìt.).

Comune e sedentario in Italia, ma anche di doppio passo secondo alcuni osservatori del Piemonte, della Lombardia, del Veneto, della Liguria, della Campania e della Sardegna ; ma conservo forti dubbi in proposito, ed inclino a credere che si tratti di viaggi erratici e non di una migrazione vera e propria; eppoi è cosi facile confondere i veri Piccioni sel- vatici con quelli semi-domestici.

La C. Jivia allo stato selvatico è sedentaria nei luoghi montuosi e rocciosi, ove sono spacchi e grotte tra le rupi, specialmente lungo il nostro litorale marino; altrove, ripeto, si confonde facilmente colla razza semi-domestica o torraiola {C. ^Mm'co/a, Bp.), che vive anche nelle nostre città; tra que- ste vedonsi spesso individui che ben poco, o quasi nulla differiscono dall'uccello prettamente selvatico che è però sem- pre più piccolo. Vive sempre in colonie.

Abita la porzione occidentale della Eegione Eurasica, e più specialmente le contrade circummediterrauee, giungendo neir India N. 0. Viene a contatto nell'Asia con diverse spe- cie affini come la C. intermedia, Strickl. e la C. rupestris, Bp. e nell'Africa le sono affini assai la C. gi/mnoci/cIufi, G. R. Gray e la C. Schimperi, Bp.

359. Turtur communis, Selby Tortora .

Tortora, Tortorella, Tortola, Tortora comune ^Aut. Jtal.) Tourtura sarvaja (Pieni.) Tourtoura, Tourtoula {Cuneo) Tùrtura, Turdra, Turtra, Tùrdua, Turdro (Basso Pieni.)

503 .

Duldra (Casteggio) Turdra (Varzi) Tourtura salvadega, Doldra, Dordra, Dordra salvadga, Doiildra salvadga, Dòr- dana, Durdan {Lomh.) Tourtora, Tourtorella [Mil.) Turturela selvadega {Vali.) Turtura salvadega {Madesimo)

Tourtura {Cremori.) Turtura salvadega [Bresc.) Tor- tora [Mantov.) Tórtora salvadgha (Piac.) Tórtra sal- vàdgha [Parm.) Tortra, Turturèna (Mod.) Turtreina (Sassuolo) Turturina (Finale) Tortorina salvadga (Pa- vullo) Turtureina (Boi.) Tortorina (Vergato) Tor- tura salvadga, Tourtra salvèdga (Romg.) Turturèna, Tor- tura (i?a«;ew?^a) Tórtora, Tortorèla, Tórtora salvadega (Ven.)

Tortoréle (Friuli) Tortora, Tortorella (Trentino) Grlica (Dalm.) Tourdourelle, Tourdoula (Nizz.) Tortóa (Savona) Turduinna (Aì'enzano) Turtua (Gen.) Tor- toèla (Spezia) Tortora, Tortola, Tortorella (Tose. Umbria, Roma) Tortola boscajola (Sen.) Colombi (Corsica) Tortorella (Umbria) Tortora, Tortolina (Marche) Tur- tela (basso Garigliano) Tortorella, Tortola, Turturella (Nap.) Tortora (Bari) Turtura de palumbaru (Lecce)

Tortero, Turturedda, Turtura, (Calabr.) Turtura (Sicil.)

Turtira (Cat.) Turtiri, Turtura (Sard.) Tortora (Lanusei) Gamiema (Malt.).

Prettamente estiva per noi e comune in tutta Italia; giunge in aprile, nidifica in tutte le nostre provincie in mag- gio e giugno, parte alla fine di settembre o nella prima quindicina dell'ottobre. Naturalmente è anche di doppio pas- saggio in Italia, cioè in aprile ed in agosto-settembre.

La T. communis è essa pure specie propria alla porzione occidentale della Regione Eurasica, ove rimane nella buona stagione; in Asia giunge sino a Yarkand. Sverna nell'Africa centrale giungendo allo Scioa. Nel N. 0. dell'Africa questa specie è estiva come da noi.

Distinta, ma assai affine alla nostra Tortora è la T. isabellinus, Bp. che abita l'Egitto, inoltrandosi, pare, nel-

504

l'Asia Minore; è un poco più piccola della nostra specie e generalmente più pallida nei colori ; si potrebbe definire come una forma deserticola della Tortora nostrale.

Ora il Wright {Bull. Brit. Orn. Club, X. p. 96. Lotidon, 1900) cita una Tortora isabellina presa a Malta il 2 mag- gio 1885, che poteva essere la T. isabellmus ; mentre il Mo- schella ricorda Tortore isabelline da Reggio Calabria (Giglioli, Primo ì-e.soc. inch. orn. in Italia^ III. p. 5(3. Firenze, 1891). Tali casi meritano di essere meglio appurati, giacche mentre potevano essere semplicemente individui della T. commiinis affetti da isabellismo, non è esclusa la possibilità che fossero esemplari smarriti della T. isahelUnus dell'Egitto; per ora però credo meglio di non annoverare questa specie tra le nostre comparse accidentali.

360. Turtur orientalis, Lath. Tortora orientale.

E notevolmente più grossa della nostra Tortora comune, alla quale somiglia molto pei caratteri del piumaggio; abita l'Asia meridionale ed orientale dall' India alla Dauria ed al Giappone. E giunta jdìù volte erratica in Europa, e si citano due esemplari presi nella Svezia settentrionale, uno nel dicem- bre 1842 (Rasch), l'altro nell'ottobre 1860 (Suudevall); que- sto si conserva nel Museo Zoologico di Stoccolma, ove l'ho esaminato. Un terzo esemplare venne catturato a Scarborough in Inghilterra nell'ottobre 1889 e si conserva nel Museo di York; è notevole il fatto che erano tutti giovani nel primo abito.

Al conte dott. E Arrigoni degli Oddi è toccata la for tuna di avere e di registrare l' unico esemplare di questa specie preso sinora in Italia (Cfr. Arrigoni, Atl. Orn. II. p. 328. Milano 1992. Id. Man. orn. ital. p. 493. Milano, 1904). Questa rarità venne uccisa il 25 settembre 1901 a Tregnago nel Veronese e precisamente nei boschi di pini

505

della Valle dei Rugoloti, ed è una femmina giovane; si con- serva nella collezione Arrigoni a Monselice; venne esaminata e convalidata dal Salvadori.

È interessante il fatto che vive pure nell'Asia, dal S. 0. della Siberia all'India, ma non estendendosi più ad oriente, una Tortora [T. ferrago, Eversm.) quasi intermediaria nei caratteri tra la T. communis e la T. orientalis.

Prima di finire colle Tortore, debbo rammentare l'asse- rita cattura di un esemplare selvatico della Tortora col col- lare, cosi comune da noi allo stato domestico o semi- dome- stico, a Lesignana nel Modenese (Cfr. Doderlein, Avif. Sicil. e Mod. p. 345. Giglioli, Avif. Ital. 1889, p. 508, nota); quella specie è generalmente citata col nome di T. risorius, Linn. allo stato domestico, e per molti il capo-stipite selva- tico di essa sarebbe la T. douraca, Hodgs. che vive nel S. E. dell'Europa estendendosi sin nell'India; è comune, dicesi, a Valona nell'Albania, onde potrebbe benissimo giungere in Italia. Ma tale caso sinora non è stato accertato, eppoi non è facile il poter distinguere la comune Tortora col collare do- mestica da esemplari veramente selvatici; perciò non credo sia per ora opportuno di aggiungere la T. risorms, o T. dou- raca che sia, nel nostro elenco.

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PTEROCLETES

PTEROCLjID^

{Pterocli)

361. Pterocles arenarius i Pali.)

(tANGA.

Questa bella specie è sparsa nelle contrade occidentali, meridionali ed orientali della regione circummediterranea e giunge nell'Asia centrale e nell'India; abbonda nel N.O. dell'Africa e nella penisola Iberica, di dove penetra talvolta nel mezzodì della Francia; dall'estremo S. E. dell'Europa penetra raramente in Grecia. È dunque strano che non sia giunta più frequentemente in Italia.

Sinora però abbiamo dovuto escluderla dei nostri elen- chi, giacche venne provato che il solo esemplare ritenuto italico, quello che si conservava nella piccola raccolta Benoit nel Museo Zoologico della R. Università di Messina, era stato acquistato a Parigi dallo stesso Benoit, e non già catturato in Sicilia (Cfr. Avif. Ital. 1886, p. 332). Ma ora mi è grato di poter includere la P. arenarius tra le nostre specie av- ventizie, e ciò per due individui catturati sulla nostra fron- tiera occidentale, sul greto del Varo, nei pressi di Nizza.

Essi sono : un maschio adulto, ucciso il 2 dicembre 1896, ed una femmina, pure adulta, uccisa il 16 dello stesso mese; erano evidentemente insieme; li ebbi dai fratelli Gal, ancora freschi. Si conservano nella Collezione italiana del R. Museo Zoologico di Firenze {Cat. Ucc. 3603, 3604).

607

36S. Pterocles Alchata (Linn.) (ex Gesn.) Grandule.

Grandule, Ganga grandule {Aut. Ital.) Gelinota pic- couna {Nizz.).

Anche più delle timoniere centrali allungate e filiformi, la forma e le relative dimensioni del becco potrebbero giu- stificare la separazione generica di questa specie e dei suoi affini da quella precedente e dal gruppo del quale essa è tipo. Io ritengo però che questi caratteri non siano sufficienti per una tale separazione e perciò non adotto il genere Pte- roclurus^ proposto da Buonaparte sin dal 1856 e resuscitato da Ogilvie-Grant (Cat Birds, B. M. XXII, p. 6. London, 1893) per i Pterocli con timoniere mediane allungate e fili- formi ; noto poi che Sharpe nel recente suo « Handlist » scrive PterocUdurns.

La Grandule fisicamente e biologicamente è affine assai alla Ganga; ha pure presso a poco la medesima diffusione geografica, giacche dalle contrade occidentali, meridionali ed orientali della regione circummediterranea si estende attra- verso l'Asia centrale sino al N.O. dell' India. Si è creduto da taluni di dover separare, anche soltanto subspecifica- mente, le Grandule della penisola Iberica e dell' Africa settentrionale da quelle asiatiche; quelle occidentali avreb- bero nel maschio adulto le cuopritrici esterne alari casta- nee con fascia sub-terminale gialla, mentre nelle orientali tale fascia sarebbe bianca (Cfr. Seebohm in « Ihis », 1883, p. 26); Seebohm propose di ripristinare per la forma occi- dentale il nome di pyrenaicus, dato anticamente da Brisson a questa specie; ma tale carattere non pare costante, e re- centemente il AVhitaker e' informa che i molti esemplari africani da lui esaminati hanno la fascia suddetta bianca (Cfr. Birds of Tunism, II, p. 239).

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La P. Alchata è capitata raramente in Italia, ma ab- biamo almeno una diecina di casi registrati della sua cat- tura da noi, ed i fratelli Gal affermano che essa giunge ca- sualmente nel Nizzardo in primavera e nell'autunno. Alle comparse già registrate da me {Avif. Jtal. 18SG, p. 332. Id. 1889, p. 611) a Nizza, a Livorno (1863), a Faenza (agosto 1885), in Sicilia a Siracusa (1859) ed a Malta (1843) debbo aggiungerne una, più recente, avvenuta a Sassuolo, Modena, alla fine del settembre 1904; l'esemplare venne preso dal marchese Taccoli (Cfr. « Avicula », Vili, p. 140).

Nella Collezione italiana conservo tre esemplari maschi di questa specie (Caf. Ucc. 945, 2976, 2673): un adulto della forma pyrenaicus, colto nei dintorni di Nizza il 17 mag- gio 1872; un quasi adulto, 1863, Livorno ; ed un adultissimo, maggio 1859, Siracusa; questi ultimi due appartengono alla forma tìpica con fascia bianca sub-terminale sulle cuopritrici esterne alari castanee; il primo doveva essere venuto dalla Spagna, gli altri due dalla Tunisia.

363. Syrrliaptes paradoxus (Pali.)

SlRHATTE.

La patria di questo uccello curioso ed interessante è l'Asia centrale, dalle steppe dei Kirghisi alla Mongolia e dalle sponde settentrionali del lago Baikal al Turkestan : re- centemente, pare, quest'area si sarebbe estesa a ponente, oc- cupando pure la depressione Aralo-Caspica. Di tempo in tempo il Sirratte fa delle irregolari e sporadiche comparse in Europa, vere invasioni talvolta, durante le quali ha rag- giunto gli estremi lembi occidentali del nostro continente e delle sue isole; e più volte ha tentato di fondarvi colonie, rimanendovi per mesi e mesi e nidificandovi.

La prima grande irruzione in Europa del Sirratte, ai tempi nostri, ebbe luogo nel 1863 e non pochi vi rimasero r anno seguente. Questa grande invasione venne mirabil- mente descritta dal venerando amico mio prof. A, Newton

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di Cambridge ; egli fa il calcolo che sommassero ad almeno 700 gli individui di questa specie giunti in Europa in quella occasione e cita 148 catture. Vennero in primavera e nell'estate e qualche coppia avrebbe nidificato in Danimarca e nell'Olanda; ma di essi si fece strage. Di questa grande colonna migrante sappiamo di otto individui presi in Italia : nel Trentino, nel Veneto, nelle Romagne (Rimini ed Imola). nell'Emilia ed in Piemonte (Novara), tra il maggio 1863 ed il febbraio 1864; essi sono stati da me accuratamente registrati [Avif. Italica 1886, p. 333).

Dopo quella grande invasione il Sirratte ha fatto di- verse comparse sporadiche in Europa, ma in numero assai ridotto. Nell'autunno 1871, dopo violenta burrasca, venne colto un maschio adulto a Corte (Pieve di Sacco) presso Monselice, Padova, e si conserva nella collezione Arrigoni ; tra il maggio ed il giugno 1872 ne furono veduti nel Nord delle isole Britanniche e forse appartenevano an- cora al medesimo esodo ; il 4 maggio 1876 fu ucciso un' al- tro maschio adulto a Pavullo, Appennino modenese, venne illustrato dal prof. Carruccio e si conserva nel Museo Zoolo- gico della R. Università di Modena; in quell'anno, e credo entro quel mese, altri individui furono catturati nell'Alta Italia ; e nell'aprile 1880 ne venne preso uno a Palmanuova, Friuli, registrato dal Vallon.

Una nuova invasione di questa interessantissima specie avvenne finalmente in Europa nella primavera del 1888, quando dalle steppe dell'Asia centrale una enorme colonna migrante si spinse ad occidente attraversando l'Europa dalla Scandinavia al Mediterraneo e raggiungendo in numei'O rag- guardevole le lontane isole Britanniche, ove l'Evans calcolò, per la Scozia soltanto, un' invasione di almeno 2000 indi- vidui. Il primo ad avvertire questo singolare esodo fu l' illu- stre Ornitologo di Varsavia Taczanowski, che ebbe un primo Sirratte ucciso a Plock in Polonia il 21 aprile; ma da no- tizie raccolte poi dal dott. A. B. Meyer di Dresda, risultò che uno di questi uccelli era stato veduto a Trebnitz nel Brandenburgo nella seconda quindicina del precedente feb-

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braio. L' Italia fu attraversata obliquamente, nelle sue pro- vincie N, E. e centrali soltanto, dal lembo inferiore estremo della massa migrante; ma anche per noi è stato un avveni- mento ornitologico importante.

Note particolareggiate su questa invasione, a riguardo del- l'Europa intera, furono pubblicate dal dott. A. B. Mej^er e dal dott. F. Helm, e, per ciò che interessava l'Italia, dal caris- simo e chiarissimo conte T. Salvadori. Io poi diedi [Avif. Ital. 1889, pp. 513, 514) un elenco localizzato delle catture 'avvenute nel paese nostro. Nel Veneto principalmente, ma ancora nell'Emilia, nella Lombardia, nelle Marche, nella To- scana, nella Liguria orientale, nell'Umbria e nel Lazio, tra il 24 aprile 1888 ed il 6 gennaio 1889, ma particolarmente entro il maggio 1888, furono veduti circa 147 individui di questa specie, dei quali ben 51 vennero presi e 27 conser- vati; viaggiavano per lo più in branchetti, gli ultimi veduti erano quasi sempre isolati, ed erano senza dubbio individui spersi. Il Meyer citò in modo dubbioso una comparsa del Sir- ratte in Sicilia, nei dintorni di Palermo, verso la metà del maggio, ma Salvadori ne io ebbimo alcuna conferma di tale asserto. Durante l'estate del 1888 diverse coppie nidifi- carono nell'Europa centrale ed occidentale, ma non risulta che ciò sia avvenuto in Italia; il solo Arrigoni accennò in modo dubbio che questo uccello possa aver nidificato nel Padovano, ma non ne ebbe le prove.

Sappiamo di comparse sporadiche del S. paradovus in Europa e principalmente nell' Austria-Ungheria negli anni 1890, 1892, 1897, 1898 e 1899: ma non risulta che alcuno di essi giungesse in Italia.

Nella Collezione italiana [Cat. Ucc. 747, 2620, 3094) con- servo tre esemplari di questa specie: una femmina presa viva a Predazzo, Val di Fiemme, Trentino, nel maggio 1863; un maschio adulto ucciso a Castel d'Ario, Mantova, 1*8 maggio 1876; ed un'altro maschio adulto colto il 3 maggio 1888 a Carpi di Villabartolomea, Verona; essi rappresentano ap- punto le tre principali irruzioni del Sirratte in Italia.

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HEMIPODII

[Turnici)

364. Turnix sylvatica (Desfont.)

Quaglia tre unghie.

Quaglia tridattila, Quaglia d'Andalusia, Quaglia di Gi- bilterra, Turnice (Aut. Ital.) Quagghia triugni, Cacazzara (Sicil.) Triugni (Cat. Mess. Sirac.) Taureddu {Spacca- forno) Triungnia [Terran. Sicil.) Triugni, Coddu niùru iGirg.).

Il barone Carlo de Fiore {Materiali per una Avifauna Calabra, p. 42. Roma 1890) ricorda una probabile cattura di un' esemplare di questo uccello fatta nel settembre 1885, a Maida, Calabria, dal signor A. Callegari ; l'esemplare però sarebbe andato perduto. Tale caso non è impossibile, ma è strano, giacché la T. sylvatica non sarebbe migrante ed era per noi strettamente confinata alla Sicilia meridionale ed oc- cidentale, rimanendovi assolutamente stazionaria e singolar- mente localizzata. In tali condizioni, fino a circa vent' anni fa, questo uccello era ancora discretamente comune sulle « sciarre » o brughiere di palmetto [ChamcerojJS humilis) nel S.O. della Sicilia, intorno a Terranova, Selinunte, Castelve- trano e Mazzara ; ma oggi non si trova più e gli ultimi esemplari avuti in carne dall'amico mio J. I. S. Whitaker

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gli furono portati da Mazzara nel 1891. Da allora, malgrado l'offerta di congrui compensi, non riusci ad averne: ed egli è noto e ricco proprietario in quella parte dell' isola. Temo fortemente che, come il Francolino, la Quaglia tre unghie sia a quest'ora perduta per noi.

Con dovuta riserva vanno poi accolti i due casi citati della cattura di questa specie nell'Italia continentale; cioè, quello registrato molti anni fa a Nizza dal Verany, e quello più recente, 1873, rammentato dal Caffi in Valtesse nel Ber- gamasco.

Nella Collezione italiana conservo otto esemplari di T. sìjlvatica, sei maschi e due femmine, tutti dalla Sicilia e presi a Mazzara (4), Palermo, Spaccaforno, Castelvetrano e Modica, tra il 1863 ed il 1883. {Cai. Ucc. 3233, 2326, 2253, 1061, 2155, 2920, 1901, 1809).

La T. sylcatica non sembra avere una larga diffusione: è sedentaria e comune in tutta l'Africa settentrionale a po- nente dell'Egitto e nel mezzodì della penisola Iberica; più al S. nell'Africa è rappresentata da una forma affinissima. più piccola, forse solo subspecificamente separabile, la T. le- purana (Smith); più piccola ancora e non molto staccata è la T. Dussuniieri (Temm.) dell'Asia meridionale.

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GALLINiE

JPHA. SIAJSriD^

{Fagiani)

365. Fliasianus colcliicus, Linn. (ex Gesn.) Fagiano.

Fasciami, Faggianu, Fasano {Corsica) Fasanu {Ca- labi'.).

Nella mia Avifauna Italica del 1886 (pp. 334-336), ho lungamente trattato di questa splendida specie, ritrovata da me allo stato assolutamente libero, endemica e sedentaria, sul lato orientale della Corsica, nelle basse colline a bosco ceduo tra Aleria ed il Fiumorbo; non vi era però abbondante ed ho saputo poi che va sensibilmente diminuendo, in modo che temo non sia lontana la sua totale estinzione nell'isola. Certo è, che malgrado le premure fatte, non mi è più riu- scito di ottenerne esemplari, dopo la coppia avuta per mezzo gentile dell'allora nostro Console Generale in Corsica comm. F. Bruna; e quei due, maschio e femmina adulti, furono presi con lacci a S. Antonio di Ghisonaccio presso Ghisoni, il 27 marzo 1881. Il AVhitehead che rimase circa due mesi nel 1883 nel distretto da essi abitato, al solo scopo di far raccolte ornitologiche, potè averne due soli esemplari.

Nella citata mia opera raccolsi pure alcuni dati interes- santi sulla presenza del P. colchicus allo stato libero in un passato non tanto remoto in diverse località dell'Italia pe- ninsulare; così, sul Monte Argentario, Toscana, sarebbe

a3.

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stato abbondante verso la metà del XV° secolo; e visse in varie parti della Calabria sino a circa la metà del XVI° se- colo, secondo il De Fiore {Materiali per una Avifauna Calabr., p. 39, Roma 1890). Su questo proposito però e rispondendo ai dubbi da me espressi sin dal 1886, l'amico mio marchese Armando Lucifero ci fornisce nuove ed interessanti notizie; nella sua Avifauna Calabra, publ^licata neìV « Avicula > (voi. IV, p. 98. Siena, 1900)^ egli scrive, trattando del Fagiano nella Ca- labria: « questo uccello continua a vivere ed a nidificare in certi nostri boschi litoranei in perfetta selvatichezza. Nella provincia di Cosenza e propriamente nei boschi che da Co- rigliano si estendono fino a Torre Cerchiara, non di rado incontrasi il P. colchicus ; persona di quei siti rammenta, o per tradizione o per storia, che vi sia stato importato ». Nel gennaio del 1879 poi, il marchese Lucifero ebbe occa- sione di cacciare in quei boschi, nella tenuta del principe di Strongoli e nei Corsi del Raganelle, piccolo fiume fra le stazioni ferroviarie di Sibari e di Torre Cerchiara, ed ebbe la ventura di uccidere due maschi bellissimi di questo Fa- giano. Ciò mi sembra assolutamente chiaro e definitivo, luminosa conferma delle notizie che io raccolsi nell'Italia meridionale nel 1881 e dell' esemplare di P. colchicus, uc- ciso in Calabria, che vidi nella collezione De Romita a Bari. Sappiamo, del resto come questo Fagiano viva oggidì abbondante sul lato opposto dell'Adriatico, nei boschi in- torno alla foce del Drino in Albania, ove certamente non venne importato dall'Uomo.

Dopo tutto questo è per lo meno strano il vedere que- sta specie esclusa dalla Avifauna italica da un competente quale è indubbiamente il prof. G. Martorelli.

L' « habitat » di questa specie si estende dunque dalla Corsica occidentale e dalla Calabria all'Albania, e quindi, attraverso la (rrecia, la Turchia europea, l'Asia Minore sin nella Transcaucasia e nel delta del Volga. Parlo beninteso dell'uccello selvatico ed assolutamente libero e non del J\ col- chicus, più o meno imbastardito con specie affini che è stato introdotto in diversi dei nostri parchi e riserve di caccia.

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PEFtDICID^

{Pernici)

366. Francolinus vulgaris, Steph. (ex Gesn.) Francolino.

Francolino, Franguellina, Francolino degli Italiani {Aut. Ital.) ? Pernice gallo {Calabr.) Franculinu, Tritar!, Trittari {Sicil).

È purtroppo ora specie assolutamente estinta in Sicilia e di conseguenza in Italia. Circa cinquant'anni fa si trovava ancora frequente, dicono, nel distretto di Trapani e lungo il litorale siculo da Castelvetrano a Terranova e specialmente nei dintorni delle rovine grandiose di Selinunte. Secondo Mina Palumbo 1' ultima coppia di Francolini fu uccisa nel feudo Desusino nel 1864: secondo Doderlein invece l' ultimo di questi splendidi uccelli fu preso nel 1869, nella tenuta di Falconara, nei pressi di Terranova, e mangiato in un ban- chetto.

Nella mia Avifauna Italica 1886 (p. 337) ed in quella del 1889 (p. 515), ho trattato lungamente la quistione in- teressante del Francolino in Sicilia, avendo raccolto diligen- temente tutte le notizie in proposito, ed è superfluo che io qui le ripeta. La notizia da me raccolta a Modica nel 1883 che qualche coppia di Francolini viveva ancora nei territori di Suero e Butera in quel di Terranuova, e quella avuta dal dott. A. Pistone nel 1885 che qualcuno di questi uccelli si trovava ancora nei dintorni di Corleone, non ebbero mai al- cuna conferma.

In quanto poi alla presunta presenza di Francolini nella Calabria ultra, in un prossimo passato, il De Fiore (Mate- riali p. una Avif. Calabra, p. 40) ha semplicemente ripetuto

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le notizie già a me da lui fornite, spiegando come le aveva prese da uno scritto del dott. F. S. Moretti di Radicena, ed esse mi parvero non troppo attendibili ; il Lucifero nel suo lavoro su quella Avifauna non menziona il Francolino.

Nella Collezione italiana conservo otto esemplari di que- sta specie ora estinta in Italia, sei maschi e due femmine. Meno uno, proveniente dal parco granducale di Artimino, Empoli ove questa specie venne introdotta dalla Sicilia all'epoca medicea e vi rimase sino ai primi del XIX secolo sono tutti dalla Sicilia, presi tra il 1850 ed il 1854 a Terranova e Caltagirone; due non hanno data ne località precisate; uno, maschio adulto e certamente l'ultimo che venne preparato, fu ucciso dal maggiore Sabattini del genio nei dintorni di Palermo nell'ottobre 1862 e da lui inviato in carne nell'alcool a S. M. Vittorio Emanuele II. [Cat. Ucc. 2353, 639, 237, 238, 1196, 1197, 937, 984). È quasi superfluo che io dichiari che non credo, e che non è davvero « noto > , essere stato il Francolino importato in Sicilia, come dichiara il prof. Zodda Avicula », X, p. 42).

Il F. vulgaris vive a Cipro e nell'Asia Minore, di dove, attraverso la Persia e le provincie settentrionali e centrali dell' India, giunge nel Manipur; gli esemplari indiani sareb- bero alquanto più piccoli di quelli nostrali e dell'Asia occi- dentale.

36*7. Perdix rufa (Linn.) ex Gesn. Pernice.

Pernice comune, Pernice rossa {Aut. Ital.) Pernis roussa. Pérnis gaja, Bartavela die Langhe, Pernis marenga {Pieni.) Bartavela [Cuneo) Perdrix rossa, Perdrix rouge (Aosta) Pernis rossa, Pernixe rossa, Gambarossa, Mart'nga, Guastésa, Pernis marénga, Parnis rossa (Basso Piem.) Coturnis, Cotorno, Cotorna (Lomb.) Cotourno, Cotornis (Mil.) Alpediga (Mendr.) Pernisa guastésa (Varzi)

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Cotòran (Piac.) Pernìss, Coturniss [Mod.) Perniss rossa {Boi.) Parnisa (Ravenna) Pernise rossa {Yen.) Per- nise rosso [Vicenza) Spernisa foresta, Cotorno {Padova) Perdis rougia {Nizz.) Pernixe russa [Gen.) Pernise {Spezia) Pernice {Tose. ? Roma., ? Nap.) Pernice, Co- turnice {Lucca) Pernice {Marche) Pernice {Corsica).

Questa specie trovasi nelle Langhe del Piemonte, sulle diramazioni minori dell'Appennino settentrionale e centrale, nelle Marche, nel Volterrano in Toscana, all'Elba, a Monte- cristo ed in Corsica, ove abbonda ed ove è 1' unica specie indigena, dal capo Corso a Bonifacio, trovandosi anche nel piano. E rarissima nel Veneto, ove qualche individuo ra- mingo è stato preso nel Vicentino e nel Padovano ; è scarsa in Lombardia e nell'Emilia. Dall'Umbria in giù manca affatto, per quanto mi risulta, nelle nostre provinole peninsulari ; e cosi nella Sicilia e nella Sardegna. Nelle contrade ove vive è sedentaria, o molto limitatamente erratica ; nidifica in mag- gio e giugno.

La P. rufa abita l'Europa occidentale giungendo al N. nel Belgio e nella Francia settentrionale, la penisola Iberica, le isole Baleari, le Azzorre, Madeira e la Grande Canaria. Presenta una certa variazione nelle dimensioni e nella inten- sità del colorito, in modo che si hanno, pare, razze locali ; per tali ragioni il Seoane propose di distinguere le Pernici dalla Spagna come una sottospecie col nome di P. rufa hi- spanica. Per la sua poca abbondanza e per la ristrettezza del suo " habitat., ,, questa specie l' impressione di essere in diminuzione.

368. Perdix saxatilis. Meyer Coturnice.

Coturnice, Pernice sassatile. Pernice rossa, Pernice mag- giore. Pernice greca, Pernice colombaria {Aut. Ital.) Pér- nis d'mountagna, Bartavela d'Osta {Pieni.) Pernis gaja,

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Conloumbanna [Cuneo) Perdrix de montaigne [Aosta) Crombera, Crombéa, Pernis crombéra, Pernixe còmbea [Basso Pieni.) Parnigia [Nov.) Parnisa [Vigezzo) Parnis, Pernis [Ossola) Coturnis grossa, Cotorno, Cotorna, Pernis guastesa (Lomb.) Coturna ( Valt.) Cotùrna iBresc.) Pernisa guastesa (Varzi) Coturnisa (Parm.) Cotorn, Coturnìss, Parnis, Parnisa (Mod.) Pernis (Boi.) Cotorno, Cotorn, Catorn, Catòr, Catòrs (Veìi.) Coatòrn (Feltre) Cotòr, Catòr [Frhili) Cotorna iMalè) Cator {Badia) Catorn (Fassa) Katùrn [Sette Comuni) Cotorno, Cotorn [Trentino) Oreb, Jareb grivni, Orebica grivna, Ceterkala (Dalm.) Bartavella, Perdis columballa, Perdis couloumbana (Nizz.) Pernixe cùmbaea [Geìi.) Cotórnesa [Spezia) Coturnice (Tose.) Pernice (Umbria, Marche, Abruzzo) Pernice, Pernice rossa (Roma, Nap.) Pernice (Bari) Telytza (Albanesi italici) Pernice {Possano, Cosenza) Pirnici, Pernici, Pernice (Calabr.) Pirnici [Sicil.) Pir- nicaru, Perniciottu, Pirnici branca, Pernici branca lorda (Girg.) Pernici ad., Pirnicaru giov. (Modica).

Questa specie si trova sedentaria sulle nostre Alpi e da quelle Dinariche si estende lungo tutto il litorale Calmato ; vive sulle vette maggiori dell'Appennino settentrionale, cen- trale e meridionale ; nell' Ascolano viene a contatto con la P. rufa (1); al S. di quella regione rimane la unica specie, cosi nelle Calabrie e nella Sicilia, ove è comune sui monti e nel piano, e presenta una varietà albina che sembra in alcune località esser divenuta una razza costante. Nidifica nel

(1) Nelle località ove le due sjìecie vengono a contatto si verifi- cano casi di ibridismo ; a tali ibridi, che io però non rammento di aver mai veduto, è stato molto erroneamente dato un nome, e cioè quello di P. Labatei, Boiiteille. Secondo i dott. Luciani e Mina di Arenzano tali casi non sarebbi-ro rari sugli alti monti della Liguria, e si capisce facilmente per la guerra a sterminio che viene latto a quelle Pernici e che scema gli individui d' entrambe le specie.

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maggio e nel luglio ; i pulcini ponno volano poco dopo la nascita e ne ho uno cosi, appena più grande di un passerotto, ucciso col fucile a Forni di sotto, Udine, il 23 luglio 1904, e donatomi dall' amico Vallon.

La P. saxatilis vive sui monti dell'Europa meridionale: Pirenei, Alpi, Carpazi e Balcani ; ma nelle isole di Creta e Cipro, in quelle dell' Arcipelago greco ed attraverso 1' Asia media tutta, dalla Siria alla Cina settentrionale (Kalgan), penetrando per la Persia ed il Balucistan nelle provincie set- tentrionali, sub-himalaiane, dell'India, trovasi la affinissima P. chukaì'f 0:V2iy. Questa Coturnice orientale ha fatto una comparsa nell'avifauna italica, e ciò per un'esemplare tipico, da me esaminato, ora nella collezione Arrigoni, che si diceva preso a Barzanò, Como, nel maggio 1882 ; ma oltre il poco affidamento che davano le circostanze della pretesa sua cat- tura, il carattere assolutamente sedentario e non migrante di questi uccelli, mi persuase a non ammetterlo anche tra le specie più avventizie entro i nostri confini (Cfr. Avifauna Italica 1886, p. 340, nota 1). Del resto ho saputo poi che alcune coppie della P. chukar erano state introdotte a scopo di ripopolamento e liberate sui monti della Liguria.

369. P»erdix petrosa (J. F. Gmel.) Pernice sarda.

Pernice d'Africa, Pernice turchesca, Pernice di Sardegna {Aut. Ital.) Perdixi, Perdisi, Pradixi, Predixi, Predixis {Sarei.) Pudda de mata {Fornii) Pernicetta sarda, Per- nicetta rossina [Corsica).

Per noi questa Pernice è strettamente confinata all'isola di Sardegna, ove è assolutamente sedentaria ed ancora abbon- dante. In questi ultimi an)ii si è tentato di acclimatarla al- trove, sul Continente Italico ed all' isola di Favignana, Si- cilia, ma, per quanto mi risulta, con scarso successo ; sulla

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rocca di Gibilterra però la introduzione di questa specie ebbe completa riuscita. Anni fa cercai di sapere se la P. petrosa attraversava qualche volta lo Stretto di Bonifazio giungendo in Corsica ed ebbi allora risultati negativi; oggi però il Mar- torelli {Uccelli d'Italia, p. 21) ci dice che per mezzo dei si- gnori T. Strazza e conte F. Baciocchi ha saputo che alcuni esemplari della P. 2)€trosa sono stati uccisi nei pressi di Bo- nifazio e di Ajaccio ; anzi il Baciocchi un giorno colse due Pernici una delle quali era la P. rufa, l'altra la P. petrosa! Questi poi aggiunse che il suo cacciatore Corso conosceva benissimo quest'ultima specie sotto i nomi volgari sopra ci- tati ; onde, se questa specie non è stata recentemente intro- dotta in Corsica per agenzia umana, bisogna ritenere che qualche coppia abbia attraversato lo Stretto di Bonifazio e si sia riprodotta nel nuovo suo " habitat ,,.

La P. petrosa vive oltrecchè nell' isola di Sardegna, in tutto il N.O. dell'Africa, dalla Tripolitania a tutto il Marocco, e nelle isole Canarie (Tenerife, Gomera, Lanzarote e Hierro).

3'70. Starna Perdix Liun. ex Gesn.) Starna.

Starna, Pernice cinericcia, Pernice cenerognola {Aut. Hai.)

Pernis, Pérnis grisa {Piem.) Tariga ( Cuneo) Sterne [Aosta) Sterla, Sterlùs [Alba] Stèrletta, Pernis sterna, Pernis grisa. Sterna, Sterna di passaggio, Parnis grisa {Basso Piem.) Pernis. Pernisetta, Pernigo (Lomb.) Starne, Per- nigon, Parnisetta (Ossola) ^- Perniseto, Pernis, Pernisetta {(Jomo, Valt.) Pernis (Cremon. Prese. i Perniss {Mantov.)

Pernisa noustrana (Varzi) Parnisa (IHac.) Pernisa {Parm.) Perniss, Starna (Mod.) Pernis, Starna {Boi.)

Sterna {Ravenna) Pernise {Yen.) Spernisa (Perfora)

Pernisoto, Pernise picola (Vicenza) Pernis, Parnis {Feh tre) Pernise {Cadore) Pernis, Pernigott {Fritdi) Re- be-hun (Sette Comuni) Pernis {Rovereto) Perniss, Per-

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nise, Pernisa [Trentino) Orebica, Jarebica krza [Daini.) Perdis, Perdis treboula (Nizz.) Sterla (Savona) Sterna [Gen.) Starna [Spezia^ Tose, Umbria, Marche, Roma^ Nap.^ Bari) Starna reale, Starna scopina [Tose.) Sterna [Mar- che) — Starna [Calàbr.).

Sedenteria e comune in collina e anche nel piano in tutta V Italia continentale e peninsulare, mancante affatto nelle nostre isole ; essendo però oggetto di attivissima caccia, cresce o diminuisce localmente a seconda della maggiore o minore razionale protezione ; si hanno distretti ove la Starna è scomparsa affatto in pochi anni, altri ove si è veduta ri- divenire abbondante. Non ho mai avuto alcuna conferma della eventuale presenza di questa specie a Francavilla in Sicilia, notizia datami nel 1883 dal dott. A. Pistone [Avif. Ital. 1886, p. 341). Nidifica anche due volte, in aprile ed in giugno, cia- scuna covata consta di 8 a 14 uova, onde con un po' di os- servanza alle leggi vigenti sarebbe facile conservare abbon- dante questa specie prelibata.

In diverse parti d'Italia i cacciatori sogliono distinguere due forme di Starna: una maggiore ed una minore; ho al- trove cercato di dimostrare come le ultime non sono che i giovani dell' anno divenuti più o meno erratici in stormi [Avif. ital. 1889, p. 525); questi sono la P. damascena di Bris- son. Nella Collezione italiana conservo poi due esemplari di quella bella varietà, quasi si potrebbe dire razza, nella quale tutti i colori sono intensificati, ed il bruno chiaro rossiccio cuopre tutta la testa ed il collo ; quei due esemplari vengono da : Saline, Maremma, 2 dicembre 1878 e da Orvieto, 17 no- vembre 1896, sono entrambi maschi adulti [Cat. Ucc. 1086, 3594) ; è, credo, la P. montana del Brisson, che presenta vari gradi di intensificazione nel colorito. Nelle Starne nostrali i casi di isabellismo e di albinismo sono poi abbastanza fre- quenti.

La S. Perdix vive in quasi tutta l'Europa ; nelle parti settentrionali della penisola Iberica presenta lievi differenze che le valsero i nomi di P. hispaniensis, Reichenow e P. char-

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vela, Secane, forma che ha tutto al più valore subspecifico. Penetra nelle parti temperate dell'Asia occidentale e al centro di quel continente viene a contatto colla affine, ma ben di- stinta aS. daurica iPall.), specie la quale dopo 1' apertura delle ferrovie siberiana e transcaspiana giunge non di rado d' in- vernosui nostri maggiori mercati di cacciagione : dico ciò per porre in guardia i nostri collezionisti.

3'71. Coturnix communis, Bonnat. (ex Gesn.) Quaglia.

Quaglia, Coturnice comune {Atit. Ital.) Quàja, Quaia, Quaiott, Quaiaster (Pieni. Lomh.) Caglie [Aosta) Caja [Cuneo] Quaia, Quàgia [Basso Pieni.) Maggenghi giov., Quagliastro, Fitte (Mil.) Quàia, Quaiàstaer, Quaiòtt masc, Quaiastrón, Quaiastrin giov. (Pavia) Quàglia (alta Treb- bia) — Quaja (Piac.) Quajòtt (Parm.) Quai, Quaja, Quaiaster giov., Quaiastrèn pule. Quajot [Mod.) Avrilot {Finale, Emilia) Quaja [Boi. Romg.) Quagia, Quaja [Yen.)

Cuaje, Cuajatt (Friidi) Quaia, Quaiat, Palpaquà [Ca- dore) — Quajót (Feltre) Quajo, Quagio, Quajastròni (Pa- dova) — Quagio, Quagia [Polesine) Qnaja, Quajot (Rove- reto) — Quaia, Caia (Trentino) Palparòta (Fassa) Boxla (Gardena) Wachtel (Luserna) Bach tata [Sette Comuni)

Pipelica, Prepelica (Dalm.) Caglerà, Cagliera (Xizz.)

Quaggia (Savona) Quagia [Gen. Spezia) Quaglia (Jose. Marche, Umbria, Corsica, Roma, Naj).) Quagliera (Pis.) Quaia (Marche) Quagghia [Bari) Quagghia, Quaija [Calabr.) Quagghia [Sicil.) Cicuni, Circuri, Tre- .spodres, Trepedrè, Quagliari (Sard.) Summiena [Malt.).

Abbondante quasi ovunque in Italia e nelle sue isole; è generalmente estiva e giunge in gran copia dall'aprile al giugno ; moltissime coppie rimangono a nidificare. La massa

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parte o ripassa tra la metà di agosto e quella di settembre; un certo numero rimane da noi durante 1' inverno e quasi in ogni provincia se ne sono prese in quella stagione. Sono poi note le catture enormi di questa specie che si fanno lungo le nostre coste, specialmente all'arrivo in prima- vera ; si prendono vive con grandi reti nelle quali incappano giungendo stanche e sfinite dal mare, e vive si esportano a migliaia sui mercati delle grandi capitali d'oltr'Alpe.

La Quaglia nostrale presenta facilmente variazioni nel- l'abito ; una delle più notevoli è un melanismo parziale che imita in modo singolare il tono del colorito di certe Quaglie australiane che formano il genere Synmcus ; su un'esemplare di tale varietà, colto presso Busto-Arsizio, Lombardia^ nel 1861, venne stabilito il S. LodoisicP, Verr. e Des Murs, che ha figurato in elenchi italiani come specie distinta. Altri esemplari di quel curioso melanismo vennero poi, pare, presi in Italia ed altrove, ed Arrigoni ne ebbe uno che figura {Mail. orn. ital. p. 512) da Milano, il 12 ottobre 1888. Sal- vador! parlando del S. Lodoisice accennò che potesse essere un caso di atavismo derivante da un progenitore antico della nostra Quaglia, affine alle Synoecus; ma se si avessero indi- vidui uguali tra loro potrebbe invece essere un caso di vera neogenesi.

La C. communis vive in quasi tutta la Regione Eura- sica, penetrando d'inverno al S. in quelle Etiopica ed Indo- Malaiana ; nell'Asia orientale incontra la affine, ma diversa, C. Japonica^ Temm. e Schleg. ; tra le due specie però ha luogo, pare un esteso ibridismo. Sarebbero poi appena sub-specifi- camente distinte, seppure lo sono, le forme che ebbero i nomi di C. capensis, Licht. (C. africana^ Temm. e Schleg.), C. Bai- dami^ Madarsz. ed altre ancora. Ha ben ragione Ogilvie-Grant quando esclama che pochi uccelli sono stati più confusi e mal compresi della Quaglia comune ed i suoi affini. E a pro- posito appunto della C. africana o C. capensis che sa- rebbe la Quaglia comune dell'Africa australe e delle isole Atlantiche, distinta dalla nostra principalmente per avere le gote e la gola di color castagno rossiccio più o meno voi-

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gente al nerastro con maggiore o minore eliminazione della bella macchia nera ad ancora segnante la gola bianchiccia del maschio adulto normale della Quaglia nostrale debbo aggiungere che essa si trova frequentemente da noi e con essa trovansi pure individui con caratteri intermediari in ogni grado tra le due forme. Mentre scrivo mi stanno innanzi due Quaglie, maschi adulti: una, uccisa a Firenze nel maggio 1876, ha le gote e la gola di un castagno rossiccio, con in mezzo una macchia nerastra lineare, senza collare sotto ; 1' altra presenta gote e gola di un castagno nerastro, con sotto un collare nero, e venne uccisa a Prato il 20 maggio 1885; {Coli, ital. Ucc. 197, 2722). Queste due Quaglie rappresentano evi- dentemente due stadi della forma prevalente nel S. Africa e nelle isole Atlantiche, che ebbe i nomi di C. africana e di C. capensis. La ipotesi ingegnosa del Martorelli (Uccelli d'Ita- ìia^ p. 27) che cioè vi possa essere uno scambio reciproco stagionale di Quaglie tra l'Europa e l'Africa australe, po- trebbe avere un certo fondamento; ma per dimostrarla vera occorrono ulteriori osservazioni e constatazioni di fatto; ep- poi sono da considerarsi veramente distinte, anche nel minimo grado subspecifico, quelle due forme, o sono desse mere fasi, stagionali o no, di una sola e medesima forma ?

TJE TUA ONIDu^

{Galli di monte)

3*72. Tetrao Urogallus, Limi, (ex Gesù.) Gallo cedrone.

Fagiano nero, Fagiano alpestre, Gallo cedrone, Gallo alpestre maggiore. Urogallo (-4uf. Jtal.) Siri, Fasan d'mouu- tagna {Pieni.) Grangallo, Grangal {Susa) Gali sedron. Tozzo, Storg {Como) Polin salvadegh {Madesimo) Ce- droun. Gali cedróun {Mil.) Sedrù (Bresc.) Gaio selva-

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dégo, Gaio cedròn, Cedron, Zedròn, Zadròn (Ven.) Gaio zedròn {Bass.) Gal cedroo {Bell.) Galzhedron, Grotòn {Cadore) Zhédron {Feltre) Giall Cedron, Giall grand {Friuli) Zèdrom, Gal zedròn, Gallina zedrona {Rovereto) Zedròn {Trento, Valsug., Fiemme) ^edrón {Val di Non, Giudicarie) Gialzedron, Galzedrò {Val di Ledro) Gal- zedrón {Cavalese) Sedròn {Borgo) Zedròm {Arco, Riva) Graldamont i Gardena) Bilar (Sette Comuni) Tetrip velik {Daini.) Fasan {Nìzz.) Gallo grosso de muntagna {Liguria occid.).

Questa nobilissima specie va scomparendo da noi, e se non vengono prese severe disposizioni di legge per proteggerla non andrà guari che si dovrà annoverare tra le estinte in Italia. Da lungo tempo sembra scomparso il Gallo cedrone dalle Alpi del Piemonte ; in quelle di Ossola, Novara, secondo i risultati delle speciali ricerche del Bazetta, è estinto da circa 150 anni ; mentre nella Valtellina qualche cattura si avvera ancora ; così il Fabani ne registra due esemplari presi nel settembre 1891 ed uno nello stesso mese del 1892, in Valle del Bitto, sopra Morbegno ; e Martorelli menziona una cop- pia presa in Valtellina nel 1905 ; ma non è escluso che fos- sero individui introdotti. Ove è meno difficile trovarne è nelle Alpi del Cadore, nel Trentino e nell'alto Friuli, ma anche sono in forte diminuzione. La sopravivenza del Gallo cedrone in quelle regioni si spiega forse pel fatto che esso abbonda sull'opposto versante di quelle Alpi, nei Grigioni e nella Stiria e Carinzia. Una oculata e razionale protezione baste- rebbe a renderlo nuovamente comune sul versante nostro e sarebbe ben facile il ripopolare con questo superbo uccello quelle parti della catena alpina dalle quali è scomparso.

Nelle località ove ancora si trova, il T. Urogaìlus è se- dentario nei boschi di Conifere e di Faggi tra i 1000 ed i 1500 metri ; nidifica a terra nel giugno. Non si allontana mai dalle Alpi. Vive abbondante nei luoghi montuosi del- l'Europa centrale e boreale, e, ivi, anche al piano ; si trova pure

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sui Pirenei, manca però nel Caucaso. Lungo gli Urali viene a contatto con una forma affine, T. uraìensis^ Menzb. ma la nostra specie vive anche al di di quei monti nella Sibe- ria, siuo al lago Baikal ; più ad oriente incontra altre specie distinte : T. parvirostris, Bp. e T. J^anitchaticus, Kittl.

Da noi, per la povertà appunto di individui, non di rado succede l'accoppiamento con la specie seguente; l'ibrido, bel- lissimo, ebbe a torto il nome di T. medius^ Me3'er, e non tanto di rado si prende nei luoghi ove vive tuttora da noi il Cedrone, lieceutemeute il dott. Lonnberg ha constatato la presenza nella Finlandia di una forma nuova di Gallo ce- drone, al quale ha dato il nome di T. Urogallus lugens ; è notevolmente diversa dalla normale (Cfr. " Ibis, 1906, p. 317, pi. XVI. London ; egli ne ebbe due esemplari ed ha saputo di altri sei uccisi nelle medesime località in questi ultimi sei anni circa ; tutti perfettamente simili ed escludenti qualsiasi possibilità di ibridismo. Ritengo, coll'amico Lonnberg, che si tratti qui di un caso di " neogenesi ,, simile a quello da me illustrato neir Athene Chiaradice, e perciò di altissimo inte- resse.

3^73. Lyrurus Tetrix (Linn.) Fagiano di monte.

Fagiano di monte. Gallo di monte minore, Gallo alpe- stre minore {Aut. Ital.) Fasan, Fasan d'mountagna (Piem.) Faisan, Coq de bruyère (Aosta) Fagian {V/gezzo) Fasàn m., Fasanella f (Ossola) Gali masc. ad.. Gallina, Sterla fem. ad., Pullastron giov., Sterlea, Gali d'muntagna, Gali salvadegh, Fasan iValt.) Gali d'montagna, Gali sal- vatich, Fasan de montagna (Lomb.) Gallina de montagna, Fasanella de montagna f. (Mil.) Gali de mont (Bresc.) Gaio de montagna, Gaio de monte, Gaio forzèlo o sforzèlo, m., Galina forzèla o sforzèla f. (Ven.) Gal forcèl (Beli.) Gal forzhel, Gal lauriot (Cadore) Forzhel [Feìtre) Gial-

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lin forcelle, Griall piciul, Gialine forcole (Friuli) Billar han, Bilia henna {Sette Comuni) Wilder hiin (Luserna) Gial sforzel, Gial de mont {Val di Non e di Sole) SforzeI, Gal sforzel {Rovereto) Sforzèl, Sforzello, Sforcèl, Forcèl, Gal sforzel, Gal de mont, Gal selvadegh, Galline selvadeghe {Trentino) Oroz (Dahn.) Fasan (Nizz.) Gallo de muntagna {Liguria occid.) ?? Gallo marino {Garf.).

In Italia questa bellissima specie, come tutti i membri della famiglia alla quale appartiene, è strettamente confinata alla zona alpina ; altri ed io stesso abbiamo registrato con riserva casi riportati della cattura del Fagiano di monte in località staccate dalle Alpi ed anche sugli Appennini (Cfr. Avif. Ital. 1886, p. 344. Id. 1889, p. 534), debbo però ricor- dare che io non ne ho mai veduti, e, se bene accertati, vanno considerati accidentali, casi erratici di una specie eminente- mente sedentaria. Il L. Tetrix trovasi tuttora lungo tutta la catena delle Alpi, dal Colle di Tenda sino ai confini del Friuli; in qualche punto è ancora discretamente abbondante, ma è ovunque in diminuzione e andrebbe protetto in modo speciale. La lamentata sua diminuzione è ancora comprovata dai casi di ibridismo colle specie affini, e non solo col Gallo cedrone, ma anche colla B. betidina e col L. mutus. Presenta talvolta casi di albinismo parziale o completo, e conservo nella Collezione italiana uno, femmina ad. uccisa 1' 8 novem- bre 1895 sui Monti di Taceno, Valsassina, Lecco.

Il L. Tetrix vive in quasi tutta Europa sino al 68° circa Lat. N. comprese le isole Bri. anniche; al S. trova i suoi limiti nei Pirenei orientali, nelle Alpi, nei Carpazii e nel Caucaso settentrionale ; ivi viene a contatto con una specie ben diversa L. Mlokosieiciczi, Tacz. Il L. Tetrix si estende poi nell'Asia, sino al Kolyma al N. E. ed alle frontiere della Cina, ma recentemente dalla Russia meridionale e dalla Siberia occi- dentale si sono descritte forme assai affini, ritenute distinte : L. viridanus, Lorenz, e L. Tschusii, Johans., onde i limiti orientali della nostra specie vanno ancora studiati.

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3'74. Bonasa toetulina (Scop.) Francolino monte.

Francolino di monte, Roncaso, Bonasia {Aut. Itaì.) Fasanot {Piem.) Francolin (Lomb.) Francolìn (Mil.) Franculin (Valt:) Francolì (Bre.sc.) Francolin, Gaio sel- vadego (Ven.) Francolin (Cadore, Feltre, Friuli) Fran- culin di bosc (Friuli) Francolin gris (Rovereto) Fran- colini, Francolin, Francolì ( Trew^ino) Pokoska gluva (Daini.) Gelinola (Nizz.).

Si trova ancora lungo la nostra catena Alpina, ma va diminuendo ovunque, così è quasi, se non del tutto, scomparso dalle Alpi marittime e del Piemonte, è divenuto raro su quelle della Lombardia e si ha facilmente soltanto da quelle Venete e dal Trentino. Sin dal 1886 (Avif. Ital. p. 345) io scrivevo : « Anche questo bellissimo e saporitissimo uccello è stato quasi distrutto dai lacci inetallici degli Alpigiani, e se non viene prontamente protetto con disposizioni speciali dalla Autorità, in breve cesserà di far parte della nostra Avifauna ». Ed ora più che mai ripeto quella raccomanda- zione ! E specie sedentaria affatto, ma diventa talvolta erra- tica, come lo prova il caso raccolto dal signor C. Dal Fiume (Avif. del Polesine, p. 31. Padova, 1896) di un esemplare preso fuori Porta Codalunga a Padova, il 10 ottobre 1892. La sua scarsezza lo obbliga talvolta nell' epoca degli amori a cercare un compagno tra specie affini, e ricorderò 1' ibrido interessante tra queste specie ed il L. mutus^ ucciso sopra Ardesio nell'alta Val Seriana, che vidi nella raccolta del com- pianto senatore G. B. Camozzi-Vertova alla Ranica, Bergamo (Avif. Ital. 1889, p. 534;.

La B. bettdina, da taluni collocata nel più recente ge- nere Tetrastes, abita buona parte dell' Europa continentale

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al N. dei Pirenei, delle Alpi e dei Carpazii, includendo quelle catene di monti nel suo " habitat ,,; e nell'Asia si estende a N. dell'Aitai al Kamtschatka, a Sagalin ed alla Cina set- tentrionale. Ma va notato che già nell'Europa incontra una forma lievemente modificata, ma ritenuta distinta, la B. grisei- ventris, Menzb. della Russia orientale (Perm); mentre nell'Asia N. E. viene a contatto colla B. Severtzovi, Prjev. ancora più diversa ; onde non è facile il precisare bene l'area della sua diffusione. Del resto anche la specie nostrale varia alquanto nella intensità dei colori ed accenna a dar luogo a razze locali.

37'5. Lagopus mutUS (Montiu) (ex Gesn.)

RONCASO.

Lagopodo, Roncaso, Lagopo, Pernice di montagna. Per- nice bianca, Pernice di monte. Pernice alpestre, Francolino di monte {Aut. Ital.) Arbénna, Erbénna, Calabria, Cala- vria, Couloumbada, Pèrnis bianca, Pèrnis couloumbà, Bian- coun {Pieìu.) Albéina, Albégna {Val Soana) Francolin, Culmastur, Berna, Francoulin (Nov.) Culmastur, Francolin {Vigezzo) 8berna, Francolin {Ossola) Erbolana, Roncas, Francolin (Lomb.) Erbulan, Erbulana Runcasc, Roncasc {Vali.) Rumcacci {Berg.) Arborana {Como) Taina {Bresc.) Pernise bianca, Pernise bianca de montagna, Ga- lina bianca (Ven.) Pernisa bianca, Galinèla de montagna, Pernise della neve, Galina della neve {Veron.) Galinèta, Bianchèta {Feltre) Pita da giara, Pita bianca {Cadore) Francolin blanc, Franculin di mont {Friuli) Gallinela bianca, Gallinetta bianca, Gallinetta, Daìna, Taìna (Trentino) Gallinella de mont (Borgo) Galastrella {Brentonico) Giallina de mont {Cles) Gral de mont {Badia) Gali- netta, Daina, Francolin bianc {Rovereto) Perdis bianca [Nizz.) Franculin {Liguria occid.),

34.

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È ancora abbastanza comune lungo tutta la catena delle nostre Alpi, ove vive sedentario presso il limite delle nevi perpetue e al di di quello della vegetazione arborea, ad elevazione dai 2000 ai 3000 metri ; ben di rado scende al- quanto da quelle alture (Cfr. Avif. Ital. 1889, p. 537).

Il L. miihis sarebbe specie esclusivamente europea, giac- ché è molto incerto se si trovi sugli alti monti dell' Asia centrale al di dei monti Urali, ove, come nell' America boreale, potrebbe essere surrogata dall'affine L. rupestris, Gm. 0 da altra specie simile, essendo ben lievi le differenze tra le forme congeneri di questo gruppo. Il L. mutus oltreché sulle Alpi, vive certamente sui Pirenei, nella Russia boreale, nella Scandinavia e nella Scozia. Va poi ricordato come nella zona artica dei due Continenti le diverse specie del genere Lagopus^ con una sola parziale eccezione, vengono più o meno a contatto.

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FULICARI^

[Gallinelle)

3*76. RallUS aquaticus, Linn. ex Aldrov. Gallinella.

Rallo, Rallo acquatico, Gallinella acquatica, Gallinella, Porciglione {Atit. Ital.) Rai, Rai d'acqua, Rai, Gilardoun {Pierri.) Rai {Aosta) Palétta d'acqua, Galinetta d'acqua {Basso Piem.) Gilarduna {Lago di Viverone) Piombina {Cavour) Arasc {Carign.) Grugnet, Griignett {Lomh.)

Griignett, Galett {Vali. Berg.) Grugnaétt {Bassa Lomb.)

Grugntin, Pountin {Pavia) Grugcett, Grugnetton {Creinoli.) Pisa, Piza {Bresc.) Scorziana, Sforzàna, Sfor- ziana, Squarziana {Mantov.) Becck-ross, Gallinèla {Mod.)

Gallinella {Pavullo) Ghiraldeina {Carpi) Gallinèla {Parm.) Grugnétt (Piac.) Ghiraldina {Finale, Emilia) Gallinala, Purzlana {Boi.) Purzana {Romg.) -^ Miarol {Rav.) Girardèla, Forzàna, Sforzàna {Ven.) Sforzàna {Veron.) Girardélo {Bass.) Giarigola, Giarégule {Friuli)

Sforzzhanón, Sforzhana {Bell., Cadore) Viatara, Bec- carossa {Rovigo) Ralletto, Sfarzana {Istria) Kokosica dugokljuna {Daini.) Gallinella, Pincórlo, Pinzorlo, Pin- ciórlo {Trentino) Squarziana {Rovereto) Cambassa {Nizz.)

Galinetta {Arenzano) Gallinetta grossa {Gerì.) Ga- linetta du becco russo {Savona) Polastra d'inverno, Fo-

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lenga {Spezia) Gallinella {Pis., Fior.) Acquatica, Scia- bica (Lucca) Acquatica, Merlo acquatico [Bient.) Porciglione (Fucecchio) Gambetta (P^^.) Spulcio, Spur- cito, Spurcido ( Vaklich.) Porciglione, Sporciglione (Marche) Porciglione [Umbria) Porcignula (Rieti) Porciglione, Merla acquaròla. Merla d'acqua (Roma) Galleniello reale (Nap.) Gallinella di mare (Capri) Quaglia marina (Fog- gia) — Gaddiniedd (Bari) Addrineddra de mare {Terra cV Otranto) Gaddinedda (Rossano, Cosenza) Sporcigghiune, Cosmeu (Calahr.) Gaddinedda (Catanzaro) Addinedda 0 Gaddinedda d'acqua (/S^iceV.) Marranzanu, Jaddineddu di acqua (Mess.) Gaddinuzza (Cat.) Marranzanu (Cat., Si- rac.) Gaddina pizzorna o pizzornona (Pai.) Fasciana, Fascianedda {Mars., Mazza.) Percia-buddi (Girg.) Percia sciarra (Castrog.) Calaci uni (Petralia) Puddicino (Ca- stelb.) Puddixedda de acqua, Pudixedda de aba, Puddi- ghina de mata (Sarà.) Galloz ta geddumu ahmar, Galloz ta scittua (Maìt.).

Comune e sedentaria in tutta Italia, comprese le isole, nei luoghi adatti, ove nidifica nel folto di piante acquatiche in aprile e maggio. Però in alcune provinole è più abbon- dante durante l'estate, in altre durante l' inverno, mentre in talune si vede più facilmente di passo nell' autunno e nella primavera.

11 R. aquatictis è sparso su quasi tutta la porzii ne oc- cidentale della Regione Eurasica ; ad E. giunge sino nell'Asia centrale, penetrando nel N. 0. dell'India ; nell'estremo Oriente dell'Asia e nel S. E. di quel continente la sostituisce l'affine R. indicus, Blyth.

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3*7*7. Ortygometra Forzana (Linn.) (ex Aldrov.) Voltolino.

Sforzarla, Porzana, Gallinella acquatica, Sutro, Voltolino {Aid. Ital.) Gilardina, Gelardina {Piem. Mil. Pav. Vali. Polesine) Gilardina [Lago di Viverone) Pula d' acqua, Palétta, Galinetta, Paletta d' acqua {Basso Piem.) Gilar- dina [Berg. Vali. Pav.) Gherardina {Bresc. Veron.) Gi- rardina (Bresc.) Giraldina [Cremon.) Girardeina (Piac.)

Girardén'na [Parm.) Scurziana, Purzlana, Becch-ross [Mod.) Ghiraldeina [Carpi) Girardeina (Coreggio) Purzléna {Boi.) Purzàna, Miarol {Bomg.) Quagina, Ge- rardina, Gerardélo, Realèto {Ven.) Requajo negro, Girar- dela ( Vicenza) Rai, Ralét, Realàt (Feltre) Porzana {Bell.)

Cuèrin (Friuli) Quajna (Padova) Quageta, Quagina (Polesine) Sfarzanella, Quirino (Istria) Squarzana (Ala)

Gallinella piccola, Pinciorlo, Girardina (Rovereto) Por- zana, Sforzana (Valsug.) Kokosica rigjuja (Dalm.) Ge- lardina (Nizz.) Gallinetta (Arenzano) Gallinetta grixa (Gen.) Folenga de marzo, Polastrela (Spezia) Voltolino (Pis. Fior.) Pappardella (Lucca, MassaciuccoU) Teccola (FuceccMo) Schiribilla (Casentino) Pollastrina (Chiusi)

Sutro (Bient.) Porciglione (Marcile) Porciglione ( Um- bria) — Sporciglione (Ancona) Gallinella (Viterbo) Por- ciglione, Gallinella (Roma) Quaglia marina, Ruòci, Gal- leniello (Nap. Capri) Gaddiniedd (Bari) Addrineddra de mare (Terra d' Otranto) Gaddinedda o Gajineja d'acqua (Calabr.) Gaddina, Gaddinedda pizzornina, Gaddinedda marzudda o marzulla (Pai.) Gaddina d'acqua a pedi virdi (Mess.) Marranzanu, Jaddineddu d' acqua (Mess. Modica)

Adduzzu d'acqua pedi virdi (Terran. Sicil.) Marranzanu pedi virdi (Cat.) Addinedda d' acqua (Castelb.) Percia-

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buddi di margi brizzulato [Girg.) Puddixedda de acqua, Puddighina de aba {Sarà.) Galloz second {Maìt.).

Specie estiva comune in tutta Italia e nelle sue isole, particolarmente abbondante durante le epoche del passo, marzo-aprile e settembre-novembre, e più specialmente in quella primaverile. Nidifica da noi nelle paludi e nelle risaie, dall'aprile al giugno. Qualcuno rimane da noi e particolar- mente nelle provincie meridionali in Sicilia ed in Sardegna, durante 1' inverno. Indipendentemente dall' età e dal sesso, varia alquanto nelle dimensioni e nella intensità del colorito; ne conservo uno, femmina uccisa il 10 aprile 1894 a Pere- tola, Firenze, di colorito notevolmente chiaro {Coli. ital. Ucc. 3479).

L'O. Porzana abita l'Europa intera sino a circa il 65" di Lat. N. giunge nell' Asia centrale ad oriente ; sverna nel- r Africa e nell' India. Si è trovata accidentalmente nella Groenlandia.

Non vedo alcuna ragione per adottare il termine gene- rico Porzana per questa e pev le due specie seguenti, come si fa oggi dai più.

ST'S. Ortygometra Bailloni (\ ieill.) Schiribilla grigi at a.

Forapaglie (Atit. Ital.) Pouleta {Pieni.) Gilardina pcita {Cuneo) Pulòtta d'acqua, Pulétta, Galinetta pcita (Basso Piem.) Calchin (Lomb.) Ghirardi (Bresc.) Giralden (Cremori.) Grugnèt (Parm.) Gallinèna peznèna (Mod.) Ghirardeina {Carpi) Cavalirein ( Careggio) Girlandeina {Boi.) Bagalin (Cesena, Forlì) Purzanén, Bagulén (Ravenna) Fiorin, Cavalarin, Realèto, Parabierin (Ven.) Pavalierin, Cavalierin griso (Veron.) Fogieta (Bell.) Foggietta, Gallinella piccola (Trentino) Pinciorlo

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picol {Rovereto) Gerardèlo {Padova) Pisoca {Vicenza) Kokosica mala, Vizlinic', Gjulinic' (Dalm.) Pouloun gris {Nizz.) Gallinetta picciuha {Gen.j Folenghéta, Girardina {Spezia) Schiribilla, Pnt'tanella {Tóse.) Pappardellino, Occhi-rossi {Lucca) Occhio rosso, Voltolino piccolo, Gam- bettino {Pis.) Gambino, Puttanella (Massaciuccoli) Mo- nachella {Sesto fior.) Cannellone (Chiusi) Gallinella ( Um- bria, Roma) Galleniello peducchiello {Nap.) Ruocio {Capri) Fulachedda {Calabr.) Gaddinedda snrcierà di li picciuli {Pai.) Percia-buddi di li picciuli {Girg.) Jad- dinedda d'acqua pedi giarni, Jaddineddu a pedi gialli, Jad- duzzeddu d'acqua {Mess.) Gadduzeddu d'acqua pedi giarni, Surciteddu {Terran. Sicil.) Jaddinedda d'acqua cu li piedi giarni {^Iodica) Gaddinedda d'acqua surcera (Castelb.) Puddixedda de acqua, Puddighina de aba {Sard.) Galloz rar (Malt.)

Anche questa specie è per noi estiva e più abbondante alle due epoche del passo, cioè in marzo-aprile-maggio ed in settembre-ottobre; ma è certamente meno comune della spe- cie precedente. Nidifica pare scarsamente da noi, e ciò sa- rebbe stato accertato nella Lombardia, nel Veneto e nella Toscana. Qualche raro individuo è stato preso in Italia du- rante r inverno: Settimo Torinese 29 dicembre 1884 (Gasca), Bresciano (Bettoni), Sicilia (Carvana), e, più dubbiosamente, in Sardegna (Bonomi).

L'O. Bailloni vive in gran parte dell'Europa e dell'Asia ed in tutta l'Africa ; nell'Asia meridionale ed orientale viene a contatto con l'affiniss-ima 0. pusilla (Pali.), molto di- versi sono la 0. palustris (Gould) dell'Australia e la 0. affi- nis, Gray della Nuova Zelanda.

Lo Sharpe ha creduto bene di disseppellire il nome spe- cifico alquanto incerto intermedia di Hermann per la nostra Schiribilla grigiata; era assai meglio lasciarlo stare.

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37'9. Ortygometra parva Stop.)

S(.;]lllUIiILLA.

Grisetta, Porcellana, Gallinella palustre piccola, Schiri- billa iAut. Ital.) Pouleta (Piem.) Gilardina pcita (Cuneo)

Palétta d'acqua, Galinetta (Basso Piem.) Calchin (Lomb.)

Ghirardì (Bresc.) Calchin (Vali. Cremon.) Mulett (Mantov.) - Grugnèt {Parm.) Piapess, Cavalirèn, Galli- uèna (Mod.) Purzlaneina (Boi.) Bagalin {Pomg.) Pur- zanèn, Bagulén {Ravenna) Requagisto, Realèto, Fiorin, Ca- valaria [Yen.) Pavalierin, Cavallierin, (Tuglielmin {Veron.)

Fogieta {Bell.) Sforzhanéla [Feltré) Cuérin pizzul {Friuli) Foietta, Foggietta, Gallinella piccola {Trentino) Gerardèlo {Padova) Kokosica sicusna, Vizlinic', Gjulinic' (Dalm.) Pouloun (Nizz.) Galinetta piccinna {Arenzano)

Gallinetta mezanha (Gen.) Girardina [Spezia) Fo- rapaglie, Puttanella, Occhio rosso, Voltolino piccolo, Gambet- tino {Pis.) Pappardella piccola, Pappardellino (Lucca) Schiribilla (Bient. Fior.) Gambino, Puttanella {i\[assacciuc- coli) Monachella {Sesto fior.) Cannellone {Chiusi) Sporciglioue o Porciglione piccolo {Marche, Umbria) Qua- ghetta d'acqua (Rieti) Gallinella (Roma) Galleniello pe- ducchiello (Xap.) Quaglia di mare (Capri) Gaddiniedd {Bari) Gaddinedda, Fulachedda (Calabr.) Jaddinedda, Gaddinedda d'acqua, surciera o surcera (Sicil. Pai.) Jadduz- zeddu d'acqua, Jaddineddu surcera {Mess.) Gaddinedda sur- cera de li grossi (Pai.) Gaddinedda scaccia margiu, Percia- buddi di li picciuli {Girg.ì Surciteddu, Perciabudi picciulu {Terran. Sicil.) Jaddinedda d'acqua surciera (Modica) Gaddinedda d'acqua surcera [Castelb.) Puddixedda de acqua, Puddighina de aba (Sard.) Galloz terz {Mali.).

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La Schiribilla vive in Italia nelle medesime condizioni della specie precedente; vi è estiva, scarsamente nidificante, e specialmente comune alle epoche del passo, cioè in marzo- maggio ed io settembre; ma il passo di questa specie non sarebbe sempre e ovunque regolare ugualmente abbon- dante. Si è pur detto che qualcuna sia stata trovata in Italia neir inverno.

L'O. parva, che viene spesso confusa colla Schiribilla grigiata, abita l'Europa meridionale e centrale, diventando rara nelle contrade boreali ed anco nelle isole Britanniche ; nell'Asia giunge nelle contrade centrali ; sverna nel N. 0. dell'India e nell'Africa centrale.

Sharpe, basandosi sulla brevità delle secondarie interne e la conseguente diversità nella forma dell'ala di questa spe- cie, confrontata con quella delle due precedenti, ha voluto farne il tipo di un genere distinto, adottando pe)' essa sol- tanto il termine generico Zapornia, proposto dal Leach sin dal 1816 ; non credo che il caso meriti tanto.

380. Crex pratensis Bechst. (ex Gesn.)

Re di Quaglie.

Ortigometra, Gallinella terrestre, G-rinetta, Tordo gelso- mino, Scopajola, Re di quaglie {Aut. Ital.) Re da quàje (Piem.) Rey di caglie {Aosta) Re da quaje, Re der quàj, Requaggio, Re die caje {Basso Piem.) Re de quaj (Lomb.) Re de quai (Vaìt.) Re de quae {Berg.) de quaje (Bresc.) Re de quaje {Cremon.) Rè-dae-quàj {Pavia) Re de quai {Varzi) Re d'quai {Parm. Mod.) Gallinella, Purzlana, Ra d'quai {Boi.) Re d'quaj {Romg.) Requagio ( Ven.) Requaio ( Veron.) Re da quagie {Bell.) Barèch {Feltré) Requagio rosso {Vicenza) Requajo, Requaio rosso [Padova) Re di cuaje {Friuli) Requaje {Istria) Prda- vac, Kralj od prepelica {Dalm.) Re de quaje. Re de quaia, Requaio {Trentino) Reicaglieri {Nizz.) Requagio {Gen.)

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Re dee quagie (Spezia) Poroiglion da quaglie (Tose.) Re di quaglie {Pis. Valdkh. Umbria, Corsica, Marche, Roma)

Re quaglio (Lucca, Garf. Elba) Re quaglione (Fior.)

Re di quaie (Marche) Re i quaglia (Xap.) Re quag- ghione (Bari) Re di quagghia (Rossano, Cosenza) Re di quagghie (Calabr.) Re di quagghi (Sicil.) Regina di li quHgghi (Pai.) Re di quagghi veru (Mess.) Rei de is quallias, Re des trespotres, Puddixedda de acqua (Sorci:) Galloz tal Gennania (Mali.).

Il Re di quaglie è limitatamente sedentario in Italia, giacche pochi se ne vedono da noi durante l' inverno nelle Provincie centrali e meridionali; è più comune nella buona stagione e nidifica certamente in Piemonte, nella Lombar- dia, nel Veneto, nell'Emilia, in Toscana e nelle Marche; si mostra però più abbondante alle due epoche del passo, aprile- maggio e settembre-ottobre, e specialmente in quella prima- verile. Sarebbe scarso in Sardegna e di solo passaggio.

La C. pratensis non varia molto e non ha specie con- generiche; è sparsa in quasi tutta l'Europa e nell'Asia sino al Jenisei ; sverna in Africa e nel S. 0. dell'Asia. E giunta accidentalmente nell'America boreale.

381. G-allinula chloropus iLinn.) ex Aldrov. Sciabica.

Pollo sultano, Cimandorlo, Sciabica, Folaga verdipiede, Gallinella d'acqua (Atit. Ital.) Poula d'éva o d'acqua, Poula orba (Piem.) Galinetta d'acqua, Galinetta neigra {Basso Piem.) Grùgnètton, Grugnettoun gainé, Grugnetton gal- linèe, Gilardina, Gainèra {Lomb.) Grugnettoun gainèe m., Gilardina gainèra f. (3Iil.) Grugntón galline masc. pri- mav., Grugntim {Pav.) Grugnetòon (Vigev.) Poulaetta (Lomellina bassa) Galinetta, Grugnetton, Gallinèe (Como) Griiguetton (\'alf.) Pier, Bècadeld, Beccadélù (Bresc.)

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Gralineta {Cremori.) G-allinella {Mantov. Piac.) Gal- linèla, Scorziana [Parm.) Gallinèla, Gallineina, Fulgot, Folga peznèna {Mod.) Gallinella comouna, Piirzlana, Purz- lanon (Boi.) Purzlanòri;, Porcellana {Romg.) Purzanòn mor {Ravenna) Sfògio, Viatàra {Ven.) Giratola, Viatara {Veroni.) Fòlaga {Viceìiza) Vetàra, Viatara {Polesine) E-e di Giarègule {Friuli) Moreta {Monfalcone) Sfogio {Cadore, Feltre) Sforzana {Padova) Galinella, Folega pic- cola, Foleghetta {Rovereto) Poiatta {Lavis) Giratola, Pollastra, Gallinella {Trentino) Poiatta fratina [Valsug.) Kokosica;, Gasa {Dalm.) Poula negra (Nizz.) Gallinetta grossa {Arenzano) Gallinetta grossa da lacca, Fulega, Fu- leghetta {Gen.) Folengòn {Spezia) Sciabica {Pis.) Gallinella, Porciglione, Scepita {Lucca) Sdebita {Vecchianó)

Pappardella (jB?'e?2#.) Sciabiga (C««ewfmo) Cianfruscola {Maremma) Morettona {Grosseto) Pollastrona {Chiusi, Val- dicli.) Cianfrascola {Valdich.) Fiumalbo {Fucecchio, Sen. Fior.) Gallinella {Umbria) Sciàica {Elba) Quartana {Rieti) Gallinella d'acqua, Merlo acquarolo {Marche) Gallinella {Marche., Roma) Gallinella follacara, Gallenèlla riàle {Nap.) Gaddiniedd {Bari) Addriueddra de mare {Terra d'Otranto) Gallinella, Fulica, Follaca {Calabr.) Gaddinedda di boscu, Jadduzzu d'acqua {Mess.) Gaddi- nedda pizzu giallu, Forgiaredda, Jadduzzu imperiali, Galli- nedda d'acqua {Mess. Cat.) Gallucciu, Gaddinedda pedi virdi {Sirac.) Jaddina d'acqua {Modica) Gaddinedda pizzu giarnu {Terran. Sicil.) Jaddinedda o Gaddinedda imperiali {Pai. Girg.) Gaddinedda d'acqua {Castelb.) Gaddina d'eba. Paglietta, Puddu d' aba, Caboniseu de aba, Puddu de acqua, Sciabiga (Sard.) Galloz prim {Malt.).

Trovasi ovunque in Italia nei luoghi adatti ed è co- mune e sedentaria; alcune però emigrano dalle nostre Pro- vincie settentrionali, ove giungono alla fine di marzo e di donde partono in agosto-settembre. Nidifica due volte, in

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marzo maggio ed in giugno-agosto; ebbi un pulcino da Tom- bolo, Livorno, il 28 marzo 1899, ed un'altro da Massaciuc- coli, Lucca, il 5 agosto 1801 (Coli. ital. Ucc. 3708, 3382). È ancora più sparsa e direi più abbondante alle due epoche del passo, cioè marzo-maggio e settembre-novembre; in al- cune Provincie non si vede che allora.

La G. chloropiis ha una estesa diffusione geografica, tro- vandosi in quasi tutta la Regione Eurasica e così in quelle Indo-Malaiana ed Etiopica. Varia alquanto individualmente anche da noi, nelle dimensioni, onde è difficile ammettere di- stinzioni anche subspecifiche, come è stato fatto in vari casi per esemplari provenienti da località eccentriche del suo « ha- bitat » .

38S. Forphyrula'' Alleni iThomps.) Pollo sultano di Allex.

Pollo sultano dell'Alien [Aut. Ital.).

Questa bellissima specie propria dell'Africa tropicale è stata presa quattro volte in Italia: due individui nei pressi di Lucca e due nella parte orientale della Sicilia. Il primo, un giovane, lo ebbe l'abate Mezzetti nell'autunno 1857, lo diede a Paolo Savi e tuttora si conserva nel Museo Zoologico universitario a Pisa; il secondo fu ucciso dal conte G. Otto- lini il 20 dicembre 1874, non venne constatato il sesso, ma pare essere un maschio quasi adulto; il terzo esemplare, ma- schio quasi perfettamente adulto, venne preso il 17 dicem- bre 1881 nel padule di Ongarine presso Pachino in Sicilia; i due ultimi si conservano nella Collezione centrale dei Ver- tebrati italiani nel R. Museo Zoologico di Firenze {Cat. Ucc. 1063, 2254). Il quarto individuo preso in Italia, che ho pure

(1) Questo termine generico proposto, apjmnto per questa spe- cie, da Blyth nel 1H49, ha fertunieute la priorità; venne emendato da Sundevall nel 1872 in Porphyn'ola, ma preferisco attenermi alla prima dicitura.

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esaminato, fu ucciso il 4 dicembre 1902 nel Pantano di Ca- tania ed ebbe la fortuna di poterlo avere l'amico mio cava- liere AVhitaker, il quale lo conserva nella sua collezione a Malfitano, Palermo; è un maschio adulto bellissimo. Posso aggiungere a titolo d' informazione che il prof. G. Mario- relli ebbe da un cacciatore la descrizione di una Gallinella uccisa a Bientina nell'autunno 1885 corrispondente a quella della P. Alleni; e che il signor R. (^ragnani asseriva che in addietro tre o quattro esemplari di questa specie sareb- bero stati presi a Massaciuccoli. [Avif. Ital. 1889, p. 500).

Ripeto poi essere singolare e degno di nota il fatto che con una dubbiosa eccezione, le catture positive di questo uc- cello tropicale siano avvenute in Italia nel mese di dicembre, cosa che non concorda davvero coi principi generali dai quali si vorrebbe regolata la migrazione negli uccelli ; la ingegnosa ipotesi del Martorelli in proposito non modifica menoma- mente la stranezza del caso. Per quanto mi consta, questa specie è stata sinora catturata un'altra sola volta in Eu- ropa, e lo fu nel « Mar menor » della Spagna meridionale nell'autunno 1854; è un giovane e si conserva nel Museo di Madrid.

383. Porpliyrio ceeruleus (Vandelli) Pollo sultano.

Pollo sultano, Cimaudorlo,' Porfirione ceruleo [Aut. Ital.) Poi sultan {Boi.) Purzanòn turchén {Ravenna) Poula negra testa roussa, Poula bleu {Nizz.) Gallinha sultanha {Gen.) Gallina sultana (Xap.) Gaddu o Jaddu facianu, Faccianu (Cat.) Fascianu (Lentini) Gaddu fascianu (Gi)'g.) Fascianu d'acqua (Sicil.) Puddoni (Sar'd.) ? Faggian tal bahar (Mali.).

Questo magnifico uccello è sedentario e nidificante nei pantani, con estesi e fitti canneti, di Cuccanico, di Carlentini e Lentini in Sicilia, negli stagni di Cagliari e Lunamatrona,

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nelle medesime condizioni, in Sardegna, e forse lo è pure nelle lagune con folti canneti che stanno ai piedi del Gar- gano, massime in quella di Lesina. Sebbene sia poco pro- penso a muoversi pure in rare occasioni compie viaggi lungo i nostri litorali, ed è stato preso accidentalmente in Calabria, nella Campania, nelle Marche, in Toscana e, persino nella Liguria; cosi è capitato nel Pian di Sesto, Firenze, ed a Massaciuccoli, Lucca, ed uno lo ebbe il prof. Magui-Griffi alla Marinella, Bocche di Magra. Io stesso ho veduto e con- servo nella Collezione italiana, oltre individui da Lentini, Ca- gliari e Lesina, esemplari erratici di questa specie presi : nei pressi di Napoli, 13 gennaio 1884 [Coli. Hai. Ucc. 2347); ad Ancona nell' inverno dtel 1872 ; a Prato, Toscana, inverno del 1871. Risso e Durazzo la registrarono nel Nizzardo e nella Liguria. Savi ne ricorda uno ucciso a Pietrasanta nel- l'autunno 1870.

Però anche nelle provincie ove risiede positivamente, nella Sicilia e nella Sardegna, non può davvero dirsi comune e ricordo con quanta dolorosa sorpresa il 12 dicembre 1888, trovandomi a Catania ne contai 36 individui appesi in quel mercato, tutti provenienti da Lentini; in occasioni di estesi tagli di canne o di incendio di esse si fa facile strage dei Polli sultani, e temo molto che per quanto concerne l'Ita- lia, questa splendida specie abbia contati i suoi giorni. Non credo davvero che sia specie estiva e di doppio passo in Italia come è stato recentemente affermato da un dotto e noto Ornitologo.

Il P. cceruìeus è specie direi sedentaria e caratteristica della regione circummediterranea, trovandosi nella penisola Iberica, nelle isole Baleari, scarsa nella Francia meridionale, nel N. 0. dell'Africa e nell'Asia Minore, di dove giunge al- l'È, sin nella Mesopotamia.

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38-4. Forphyrio smaragdonotus, Temm. Pollo sultano a schiena verde.

Pollo sultano dal dorso verde {Aut. Ital.).

Questa specie, che è il Pollo sultano caratteristico del- l'Africa intera, dall'Egitto al Capo di Buona Speranza e così pure del Madagascar, capita di rado ed in modo acci- dentale affatto, in Europa. Conosco almeno sette esemplari colti in Italia, e sarebbero otto ammettendo quello descritto dal Savi come preso a Coltano Pisa, durante 1' inverno del 1827, che non ho veduto. Eccone 1' elenco : tre esemplari catturati in Sicilia, il primo sull' Anapo, Siracusa, nell'ot- tobre 1851 ; il secondo nei pressi di Messina, nell' autunno 1866, e dicesi che fosse con altri tre, uccisi e guastati dai cani; il terzo lo ebbe il dottor I. Cerio nei pressi di Gir- genti ; questi tre individui si conservano ora nella Colle- zione italiana in Firenze {Cat. Ucc. 1079, 1852, 2176). Nel Museo Zoologico universitario di Torino trovansi due esem- plari di questa specie provenienti dalla Sardegna; il primo inviato da Cagliari il 29 novembre 1820, l'altro pure sardo, ma senza località precisata, visse a Stupinigi sino al 1849. Infine nel R. Museo Zoologico universitario di Napoli ho ve- duto due esemplari di questa specie che il professor K. Costa mi assicurava provenienti da Lentini, Catania e donati a suo padre da uno studente siciliano. A Vienna poi nell'I, e R. Hofmuseum, esaminai un' esemplare catturato alla Narenta, Dalmazia, il 1 maggio 1859. (Cfr. Avif. Ital. 1886. pp. 356-358).

I casi sopracitati indicano, pare, una irregolare migra- zione in questa specie; la quale, considerato 1' « habitat » suo normale, non può dirsi semplicemente erratica.

E per me duplice errore il dare a questo uccello i nomi di Porpliyrio porphyrio, come taluni fanno.

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385. Fulica atra, Linn. (ex Gesn.) Folaga.

Folica comune, Follata, Folaga comune (Aut. Ital.) Fola, Poula ciappina, Poula ciappinera (Piem.) Folaga, Poula ciapinna {Cuneo) Muta {Lago di Viverone) Fu- laga {Basso Piem.) Fulega, Fulaga, Fuliga (Lomh.) Foù- laga, Foùliga, Foùlga, Folga {Pav.) Folaga, Folega {Vali.)

Foulega {Cremori.) Folega (Bresc.) Folaga {Staffora)

Poulina. Poulina con-ra-stèlla {Vigevano) Folaga {Varzi)

Folga, Folga marina (Mantov.) Fólga [Parm. Piac.) Fólga, Priton {Mod. Boi.) Falsa {Mod.) Folaga {Pa- vullo) Folga ( Vergaio) Pritoun, Cergon {Carpi ) Fulgon {Careggio) Fòlga {Romg.) Folega, Folega del fasolo {Ven.) Foliga, Fòlighe {Friuli) Folaga, Folega, Folega grossa {Trentino) Liska {Dalm.) Macrusa {Nizz.) Fu- lega {Gen.) Goba {Spezia) Folaga {Tose.) Folcola {Valdich.) Forga {Rieti) Folaga, Falcora {Chiusi, Roma)

Germano nero {Pis.) Fuliga, Fólica {Marche) Fol- leca, Fòllaca (NajJ.) Gaddinedda {Bari) Fuddeca {Lecce)

Foddreca {Terra d^ Otranto) Folaca {Brindisi, Calabr.)

Murguni {Reggio, Calabr.) Foggia, Forgia {Pai.) Jaddinazzu {Mess.) Jaddina, Jaddinedda, Gaddina, Gad- dinazza o Addina niura {Cat. Sirac. Caltag. Castelb.) Fid- decula (Mazzara) Fasciola (Girg.) Jaddinazza {Modica)

Addinazza {Terran. Sicil.) Facciola {Petralia, Collesano)

Addinedda {Castrog.) Puliga, Fuliga, Folaga {Sard.}

Tigiega tal bahar (Malf.).

Abbonda ovunque sono paludi in Italia, ed è sedentaria; ma ne cresce il numero durante l' inverno per l'arrivo co- pioso di immigranti dalle contrade d'oltr'Alpe; questi ginn-

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gono in agosto e partono in aprile. Nidificano da noi le Folaghe stazionarie, nel maggio, sempre nel più folto dei canneti e delle giuncaie.

La F. atra vive in quasi tutta la Regione Eurasica, scarseggiando verso la zona boreale, ove sai-ebbe estiva; al S. penetra largamente nella Regione Indo-Malaiana ed al- quanto in quella Etiopica. E affine alla nostra Folaga la F. australis, Gould dell'Australia e Tasmania.

Si trovano da noi, indipendentemente dall'età (i giovani sono sempre più chiari), individui a tinta meno scura ed altri affetti da albinismo più o meno completo; ne ebbi uno da Massaciuccoli, femmina, 3 gennaio 1879 [Coli. ital. Ucc. 1123) colle ali tinte di roseo; variano alquanto anche nelle dimensioni.

386. Fulica cristata, J. F. Gmel. (ex Lath.) Folaga africana.

Folaga crestata {Aiit. Ital.) Fulega cresta [Gen.) Forgia imperiali (Sicil.) Jaddinazzu, Forgia {Mess.) Puliga, Puliga a chighirista o inchighiristada {Sard.) Ti- giega tal bahar prima {Mali.).

Questa è marcatamente la Folaga della Regione Etio- pica, ove abbonda da Mogador al Capo di Buona Speranza e così pure al Madagascar. Nell'Africa N. 0. si trova fram- mista alla Folaga comune, e sarebbe poco abbondante, eccetto, pare, al Marocco; in Tunisia il Whitaker non ne ebbe no- tizia. Penetra nel S. 0. dell'Europa, trovandosi in certo nu- mero in Portogallo e nella Spagna, secondo Homeyer, e ni- difica nelle Baleari; è capitata poche volte nel S. della Francia.

In Italia è specie avventizia ed in quarant'auni di os- servazioni continue io non l'ho mai veduta in carne; alcuni Autori pretendono che fosse in passato abbondante in Sici- lia e nella Sardegna, ma ora positivamente vi giunge sol- tanto accidentale. Nella Collezione italiana a Firenze io con-

35.

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servo due soli esemplari di questa specie (Cat. Ucc. 1052, 1003); il primo, maschio adulto, venne ucciso a Lentini, Si- cilia, nell'ottobre 1864; il secondo, femmina, venne da Ca- gliari, Sardegna, senza data. Sappiamo che è capitata casual- mente in Liguria (Durazzo), che il Savi ne ebbe una da Massaciuccoli, Lucca, il 16 dicembre 1845; mentre il cav. 0. A. AVright ne uccise un'esemplare a Malta nel maggio 1859 e seppe dal dottore (ravino Gulia di altri tre colti in quel- l'isola alla Marsa Scala nel febbraio 1860. Ed ecco quanto. La F. cristata si distingue facilmente dalla comune no- stra Folaga per avere due caruncolette rosse sopra i due lati della placca frontale, e per mancare della fascia bianca attraverso 1' ala.

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ALECTORIDES

{Grue)

SST*. G-rus communis, Bechst. Gru A.

Grue comune, Gru, Grua, Gruga {Aut. Bai.) Grua, Gru [Piem.) Gru, Grua (Basso Pieni.) Gru [Lomb.) Grii, Grua {Bresc. Valt.) Gru [Cremori.) Grugla (Piac.)

Greùve {alta Trebbia) Gru, Grua, Tocc marèn (Mod.)

Toch marein {PavuUo) Gru (Boi.) Grùa, Gruàto ( Ven.)

Grua (Padova) Gru [Rovigo^ Rovereto) Grue (Friuli)

Grua, Gru (Trentino) Zdral (Dalm.) Grua (Nizz.) Grùa (Gen.) Grii {Spezia) Gru (Tose. Umbria^ Roma, Kaj}.) Gruga (Lucca) Ruòjo, Gruòjo, Ngroia (Nap.) Aròi {Barletta) Grò (Bari) Gróa (Rossano, Cosenza) Gru, Grui, Groi, Grò, Agroi (Calabr.) Groi {Sicil.) Grue, Grui (Sard.) Airun, Grua, Arnuk (Malt.).

Questa specie è in generale estiva per l'Europa; in Ita- lia si vede regolarmente alle due epoche del passo, marzo- aprile e ottobre-novembre, ed usualmente le Grue si vedono soltanto allora, giacche pare che ben poche si fermino anche per breve sosta durante le migrazioni. Però è ora accertato che qualche branchetto rimane da noi durante l'inverno, e ciò si è avverato in Piemonte, nella Toscana, nelle Puglie, e, pare,

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in Sicilia. Parrebbe da quanto udii io stesso sul luogo nel 1882 e nel 1890 e da ciò che hanno asserito vari Autori, che una delle località di sosta predilette dalle Grue durante la doppia migrazione fosse la piccola isola di Lampedusa; anzi nel 1847 il Calcara descrivendo quell' isola dice che nel marzo le Grue vi danneggiano seriamente i campi di frumento. Ciò può benissimo aver dato origine alla singolare asserzione dello Swainson {Classif. of Birds, II, p. 173), che cioè la Balearica pavonina (Linn.) non sarebbe rara a Lampedusa; consta in- vece che quella Grua propria all'Africa tropicale e non mi- grante, non è mai penetrata in Europa. lAvif. Ital. 1886, p. 362, nota 1).

Sappiamo poi che la G. communis nidifica nelle estese paludi di Caorle nel Veneto di dove ho avuto le uova ed un bellissimo pulcino [Coli. ital. Ucc. 1740) dal compianto conte A. P. Ninni, il quale mi fece pur sapere che nel Veneto si fa commercio delle uova e dei pulcini ; prova che non è tanto difficile averne. Nel marzo-aprile dell'anno corrente, 1906, non poche Grue vennero uccise sul Tavoliere delle Puglie, intorno a Foggia, e io ne ebbi diverse. Onde si può dire che in ogni stagione la Grua si può trovare in Italia.

La G. communis vive, come ho detto, in Europa e sverna nell'Africa settentrionale, giungendo certamente sin nello Scioa e nel Sudan. I suoi limiti orientali sono tuttora mal definiti ; nell'Asia la rappresenta l'affine G. Lilfordi, Sharpe.

388. Anthropoides Virgo (Limi

DaMKtEI.I.A

Damigella di Numidia (Aut. Ital.).

Questa specie elegante che vive nell'Europa meridionale, essendo abbastanza comune nelle mari.'imafi del S. della Spa- gna ed abììondante, estiva e nidificante lungo il basso Da- nubio, nella Dobrudscia, capita ben di rado in Italia, ove pochissimi esemplari vennero conservati, ^lichalielles Lsis »

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1830, p. 815), asserisce che un'esemplare fu ucciso in Pie- monte nel novembre 1802, ed il Savi ebbe ragioni per cre- dere che un' individuo venisse ucciso in Toscana nell'inverno del 1828; io stesso fui assicurato che la medesima cosa sa- rebbe accaduta nel 1878 presso Livorno; nessuno di questi esemplari venne però conservato.

Nel Museo Zoologico universitario di Padova ho veduto un' esemplare che porta l' indicazione : « 274. Ardea Virgo, Padovano » ; ma nessun documento esiste per autenticarne la provenienza e non porta data. Il Costa [Faim. Nap. Ucc. p. 55) ne ricorda un' individuo ucciso nel 1842 nel Napole- tano e preparato dal signor Beck per uno straniero che lo portò via. Il Doderlein dice che il signor Martinis di Pa- lermo ne uccise una in quel circondario nel 1833 ; e nell'Ap- pendice al suo lavoro sull'Avifauna della Sicilia, aggiunge che 1'^. Virgo si fece vedere nei pressi di Siracusa e di Gir- genti nel 1848 e nel 1850. Io poi conservo nella Collezione italiana nel R, Museo Zoologico di Firenze, un maschio adulto di questa specie ucciso appunto nei dintorni di Gir- genti nel marzo 1879, ed è il solo esemplare che ho potuto avere in trent'anni di solerte agguato [Cat. Ucc. 1971). In- fine lo Schembri ed il Wright asseriscono entrambi che la Damigella appare di tanto in tanto a Malta, ove 1' ultima sarebbe stata uccisa nel marzo 1861 ; io però non ne vidi nel Museo di quella Università. Lo Schembri aggiunge in nota che ebbe notizie sulla avvenuta nidificazione di questa specie a Lampedusa, isola che si è voluto convertire, pare, in un parco da Grue!

UÀ. Virgo ha fatto comparse accidentali nell' Europa centrale e boreale, e dalle contrade meridionali ove vive si estende attraverso tutta la zona meridionale della Regione Eurasica sin nella Cina; sverna in Africa e nell'India set- tentrionale.

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OTIDIJDu^

(Otarde)

389. Otis Tarda, Limi, (ex Aldrov.) Otarda.

Otarda, Starda maggiore, Starda (Aut. Itaì.) Ontarda, Pitou sarvaj {Pieni.) Otarda, Puliu salvadigh o sarvaig (Basso Piem.) Pulin o Pollin selvadegh [Mil. Pav. Vaìt.) Tocc salvadegh [Mod.) Tocc marin (Mirandola) Toc o Tocco marein (Boi.) Tachì d'mer (Romg.) Tacchén d'mer (Ravenna) Otarda, Dindio salvadègo (Ve7i.) Veliki potrk, Divlji tukac (Dalm.) Outarda, Autarda (Nizz.) Bi- bin sarvaego (Gen.) Otarda, Starda (Tose.) Ostarda (Roma) Otarda (Nap.) Gallinaccio salvaggio (Bari) Vecchia {Reggio, Calàbr. Mess.) Pitarra grossa (Sicil.) Pitarra \ Modica) Otarda (Girg.) Pittarrnn, Dundian salvag (Maìt.).

L'Otarda è stata presa quasi in ogni parte d'Italia, in- clusa Malta e colla eccezione, pare, della Sardegna; capita da noi irregolarmente nell' autunno e nell' inverno, ma non è davvero frequente. Le catture da me registrate con date precise (Acif. Ital. 1889, pp. 557-559), avvennero nel Pie- monte, nel Veneto, nell'Emilia, in Liguria, in Toscana, nel Lazio e nelle Puglie nei mesi di novembre, dicembre, gen- naio, febbraio e marzo. Dopo di allora ebbi per la Collezione italiana: una femmina adulta uccisa a Fucecchio il 20 di- cembre 1889, e le teste e le zampe di maschio e femmina uccisi il 7 e VH gennaio J891 sulle dune di Ariano, Rovigo. Non ho veduto esemplari di questa specie presi da noi du- rante l'estate. È senza dubbio la identità dei nomi dialettali in alcune delle nostre provincie, che ha dato origine alla

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erronea asserzione della presenza di Tacchini selvatici in qualche parte d' Italia.

L'O. tarda è sparsa attraverso 1' Europa media e meri- dionale; una volta era sedentaria e nidificante in contrade ove oggi non fa che rarissime comparse, così nelle isole Bri- tanniche; è assai comune sulle steppe del S. E. dell'Europa. Vive nell'Africa settentrionale e nell'Asia sino alle contrade centrali, penetrando d' inverno nel N. 0. dell'India. Nel- l'Asia orientale lo sostituisce la affinissima 0. Dybotcskli, Tacz.

390. Otis Tetrax, Limi, (ex Bellon) Gallina frataiola.

Gallina pratajola, Fagianella, Otarda minore {Aut. Ital.)

Pcita Outarda [Piem.) Otardin'na, Galina sarvaiga, Galinn'a sarvaega {Basso Pierri.) Galina pratarola, Dindièta salvadèga (Few.) Dinzio salvàrego {Feltré) Totonell {Friuli) ? Sterna, Galena pradarola {Romg.) Pradaron, Galeina d'pra, ? Sterna {Boi.) Gallona da prèè {Mod.) Gallèn'na pràdària {Parm.) Potrk mali, Curlinkoka prava {Dalm.) Autarda piocouna, Outarda {Nizz.) Otardinha {Gen.) Gallina pratajola {Fior. Elba) Fagianella {Sen.)

Gallina pratarola {Roma) Gallina petrarola {Nap.) Gallina faggiana {Foggia) Gaddina petrarola, Carriniedd {Bari) Pitarra {Lecce) Turrottu {Calabr.) Fasanella, Pitarra {Girg.) Gaddina di massaria, Gaddina petrajola {Pai.) Giaddina de campu, Gaddina de campu, Pidraxiu, Pudda campina, Pitarra, Fagianu {Sard.) Pittarra {Mali.).

La Gallina prataiola è sedentaria in Italia, ma è ri- stretta a certe località; cosi la troviamo nelle indicate con- dizioni in Sardegna, nella Sicilia e nelle Puglie; ma anche ivi sarebbe più abbondante alle due epoche del passo cioè in autunno, nella primavera e durante l' inverno, quando un certo numero di migranti rimane. Nel resto d' Italia, e quasi ovunque, questa specie fa irregolari comparse, special-

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mente d'inverno; in qualche distretto, come nel Friuli, avrebbe pure nidificato; ciò avviene alla fine del maggio, e può avere una seconda covata nel luglio.

L'O. Tetrax vive nel mezzogiorno dell'Europa presso a poco nelle stesse condizioni che in Italia; è rara nelle con- trade centrali, di comparsa accidentale più al N. Trovasi iu tutta l'Africa settentrionale ed in Asia sino ai paesi centrali, giungendo anche nel N. 0. dell' India.

Non ha specie affini, ma non mi pare il caso di farne un genere speciale come fanno taluni col risultato soddisfa- cente di avere un Tetrax Tetrax nel sistema.

391. Houbara undulata (Jacq.) Ubara africana.

Oubara, Gallina pratajola forestiera {Aut. Ital.) Ghu- bara {Malt.).

Di rarissima comparsa in Italia; nella Collezione ita- liana conservo {Cat. Ucc. 2656) l'esemplare che faceva parte dell'oramai distrutta collezione Rizza a Siracusa, esemplare che venne catturato in quei pressi nell' inverno del 1844 (dicembre?); è un maschio adulto in buonissime condizioni. Le sole altre catture di questa specie avvenute nella regione italica, per quanto a me consta, sono quelle due, già da me ricordate, avvenute entrambe a Malta, cioè nel 1841 (Schem- brij e nel 1866 a Gozo (W. Grant;; questo ultimo esemplare l'ho veduto io stesso a La Valetta nel 1S78 nel Museo Zoo- logico universitario, e credo di jjoter aggiungere che il dub- bio da me espresso (Avif. Ital. 1886, p. 364j che fosse un'in- dividuo fuggito di schiavitù può essere ora eliminato per ulteriori informazioni avute. Rimane l'esemplare conservato nel R. Museo Zoologico universitario di Roma, che vuoisi preso in quei pressi, e non intendo fare una polemica su quel caso di cui la storia completa mi è nota; debbo però mantenere quanto ho già stampato in proposito [Avif. Jtol.

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1889, p. 561), e ciò malgrado la presunta rettifica pubblicata recentemente dall' amico Arrigoni {Man. orn. ital. p. 534).

La H. iindulata vive nell'Africa settentrionale e nell'Asia occidentale, ove però i suoi limiti orientali non sono ben noti giacché è stata spesso confusa colla specie seguente; è stata presa accidentalmeute anclie in Francia e nella Spagna. Re- centemente i signori W. Rothschild ed E. Hartert hanno creduto di poter separare la Ubara dell' isola di Fuerteven- tura. Canarie, alla quale hanno dato il nome di H. fuerìe- venturce; ne esaminai il tipo a Tring nel giugno 1905, ma le differenze sono minime e credo che tutto al più si po- trebbe trattare di una sottospecie.

392. Houbara Maequeeni (J. E. Clra^) Ubara asiatica.

Questa specie vive nella Persia, nell'Asia centrale e nel- 1' India settentrionale, ed è stata presa due volte soltanto sinora in Italia nelle vicinanze di Roma; cioè: una al luogo detto « Cisterna » nella tenuta della « Femmina morta » il 16 dicembre 1859 ; l'altra, pare, a Campagnano, e sarebbe da quanto mi disse il Duca di Sermoneta, quello appunto da lai ucciso, nel novembre 1859; sono entrambi femmine. Il primo si conserva nella Collezione italiana a Firenze [Cat. Ucc. 682), l'altro è nel Museo Zoologico della E-. Università di Roma. Fui il primo ad identificarli {Iconografia delV Avifauna Italica fase. II, tav. 260^^* Prato 1879), e figurai l'esemplare che è a Firenze; sino allora erano stati confasi colla H. undulata dal prof. V. Diorio {Bull, corrisp.scient. XII. ■N.21,i?ow«, 1860), il quale pel primo ne parlò; poi dal Salvadori {Fauu. d'Italia, Ucc. p. 196), il quale però non li aveva veduti.

È da- notarsi che le Ubare ben autenticate catturate nel- l'Europa centrale ed occidentale appartengono tutte alla pre- sente specie, che è stata presa in Inghilterra, in Olanda nella Scandinavia, nella Finlandia ed in Germania (Cfr. Dresser, Birds of Europe, YII, p. 395).

554

LIMICOLJE

CEDICIVEMIID ^^

{Occhioni)

393. GEdicnemus scolopax S. G. Gmel.)

OlCHIOXK.

Strillone, Urigino, Gran Piviere, Occhione {Aut. Iteti.) Couratoun, Scouratoun, Tarlucch, Terlucch, Starlucch, Levròt, Levrottin, Gamba- levrot, Crai, Levrasseul tPiem.) Arlù, Tarlù, Tarlurù, Teston, Scoraton, Gambavret {Basso Pieni.)

Oggion, Oggelon, Usell legoràtt, Scouvratoun {Lomb.) Ogelon, Scoratton {Pav.) Oggiòun {Mil.) Ogion ( Vali.)

Legorot {Berg.) Sigoulons, Arzenera {Cremori.) Su- glon (Piac.) Ciurli, Martinàzz {Parm.) Uccioun {Carpi)

Starlis ( Vignale) Sterlisg {Mod. Boi.) Bertana {Boi.)

Cióral (Ravenna) Ociòn, Ociogrosso, Pivaròn (Few.) Orlico, Postiglion, Staffier (Veron.) Ciurlicón (Padova) Pivierou (Polesine) Zurlichon, Ciurlicbon {Treviso) Clà- me ploè, Còu, Duriàtt, Durigàtt, Totonell {Friuli) Cor- licòn {Bell.) Pivaron (Trento) Occhione {Rovereto)

Carli nkoka cnkavica {Daini.) Capoun gardian (Xizz.) Scuriattùn, Testùn {Gen.) Massucco, Grixeloun, Curridoù, Rostabò (Spezia) Occhione (Pis.) Corrisodo {Bient.) Martiiiellone {Fucecchio) Regino {Sesto fior.) Regino, Varegino, Corrione (Fior.) Tallurino, Corrisodo (Sen. Ma-

555

remmn) Frataiola [Elba) Piviere reale (/. di Giglio) Tallurino, Breccialotto {Valdich.) Occhione, Occhialone, Chiurlui {Marche) Occhialone ( Umbria) Caponessa {An- cona) — Ciurliù, Ciurlovi {Roma) Riversino, Reversino, Reversino riale {Nap.) Riversino (Ischia, Calabr.) Tre- tari {Capri) Riversino {Foggia) Turli di terra, River- sino {Bari) Turlì, Tre-tari {Lecce) Occhio di bove (Ta- ranto) — Turlizza {Terra d'Otranto) Turruviu (Catanzaro)

Riversinu, Riversimi rande {Calabr.) Ciurruviu, Ciurrù {Sicil.) Francolino {Ustica) Ciurruvi {Castelb. Petralia)

Librazzinu {Girg. Sirac. Cat.) Circiu ad., Librazinnn giov. (Modica) Testa grossa {Sirac.) Rivirsinu {Mess.) Pudda media, Ciurliu, Ziriolu {Sard.) Tallerita, Tellerita {Mali.).

Comune e sedentario in molte parti d' Italia; trovasi pure di passaggio in agosto-settembre ed in febbraio-marzo, giacché per l'Europa settentrionale, e pare anche per alcune Provincie dell'Alta e Media Italia, l'Occhione è specie estiva che va a svernare in Africa; anche alcuni di quelli che hanno nidificato da noi emigrano. Nel Chianti, Toscana, ove annida nel maggio, scompare verso la line di agosto; è però seden- tario in altre parti della Toscana, nel Lazio e nelle Puglie, in Corsica, in Sardegna e nella Sicilia. Nel Piemonte, in Lom- bardia, nell'Emilia e nell'alto Veneto sarebbe estivo.

It'CE. scolopax abita 1' Europa meridionale e centrale, all'È, si estende sin nell'Asia centrale, di dove penetra d'in- verno neir India e nell' Indocina. Vive pure nell'Africa set- tentrionale e ivi s' incontra con una razza deserticola più chiara, distinta dal Reichenow come (E. saharce; da quanto scrive però il Whitaker la diversità è ben piccola, eppoi anche i nostri esemplari variano nella intensità dei colori.

556

394. CEdicnemus senegalensis, Sw ains. Occhione i>el Senegal.

Malgrado i dubbi accentuati espressi dal Salvadori e più recentemente dall' Arrigoni, mantengo integralmente quanto ho scritto intorno alla presunta accidentale comparsa di un'esemplare di questa specie in Italia e più precisamente in Toscana circa il 1841 {Avif. Ital. 1886, p. 367. Id. 1889, p. 564). Perciò mantengo VCE. senegalensis tra le specie av- ventizie italiane, colle riserve già espresse. Quel!' esemplare si conserva nella Collezione italiana [^Cat. Ucc. 2240); sinora sarebbe, non solo 1' unico preso in Italia, ma non si hanno altri casi registrati della sua comparsa in Europa.

L'(£'. senegalensis si distingue facilmente dal nostro Oc- chione comune perchè manca in esso la fascia chiara attra- verso la parte esterna e superiore dell'ala. Vive nell'O. e nel N. E, dell' Africa, giungendo in Egitto. Non havvi poi nulla di molto strano che durante le periodiche migra/ioni del nostro comune Occhione qualche individuo dell'Occhione afì'icano si trovi frammisto ai nostri, viaggianti al N.

C UFI S OFtlID^^

[Cor neri)

395. Cursorius gallicusJ. F. Gmel.)

COHHIEHE HlONDO.

Corrione biondo {Aut. Jtal.) Corridor biondo {Veroti.) Currentin (Nizz.) Testunotto biundo (Gen.) Corrione o Corriere biondo (Tose.) Gentilomu {Sicil.) Pluviera ta l'Inghilterra, Pluviera hamra o nankina (Malt.).

Capita di rado in Italia alle due epoche del passo, giac- che gli esemplari dei quali venne registrata la data di cat-

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tura furono presi da noi tra la fine di agosto ed il novem- bre ovvero tra marzo e maggio. Queste catture accidentali si sono avverate quasi ovunque in Italia, anche nella Sar- degna, ove il signor R. Meloni ebbe due esemplari, maschio e femmina, uccisi a Quartu, Cagliari, il 15 novembre 1891.

Nella Collezione italiana ne conservo sette esemplari provenienti da Torino, Spezia, Pisa, Cotrone, Scicli (Sicilia), e Malta, presi tra il marzo ed il maggio e nell'ottobre ; tre, forse quattro, sono dell' aprile. Capita più facilmente, ed è naturale, a Malta, secondo AYright dal luglio al settembre e dal marzo al maggio. A Mirandola nel Modenese venne uc- ciso un maschio adulto alla fine dell'agosto 1877 (Picaglia); da Foiano ne ebbe un maschio adulto l'Arrighi-Griffoli nel- l'ottobre 1889 ; e l'esemplare che ebbi da Scicli all'estremo S. della Sicilia è una femmina nel primo abito giovanile e fu preso nell'ottobre 1874. Il prof. Brizzolari ne ebbe un'esem- plare ad Arezzo nell'agosto 1901 ; e dalla medesima località ne ebbe uno Arrighi-Gnfifoli, colto il '24 ottobre 1905.

Non ho veduto esemplari colti in Italia nel giugno e nel dicembre come è stato asserito. Il C. gaUicus è specie deser- ticola per eccellenza e vive abbondante nei deserti dell'Africa settentrionale e dell'Asia occidentale, spingendosi al S. e all'È, attraverso l'Arabia, la Persia e l' Afganistan sino al N. 0. dell' India. Trovasi nelle isole Canarie, in quelle del Capo Verde e a Socotra. In Europa è ovunque avventizia. Il suo prossimo affine è il C. somalensis, Shelley, della Somalia.

GJLA.FtE OLIDu^

{Pernici di mare)

396. G-lareola PratincolaLinn.) (ex Kramer) Pernice di mare.

Glareola, Rondone marino. Pernice di mare {Aut. Ital.) Pernis d'mar (Piem.) Rundon d'mar (Mod.) Rundon

658

d'mer {Boi.) Rundon d"mer (Rar.) Rondine de mar {Veroyì.) Rondòn marin [Ven.) Rondón marin {Trentino)

Krpusar, Zijavac, Ljegavac {Dalm.) Perdris de mer {Xizz.) Pernixe de ma {Savona) Pernixotto de ma {Gen.)

Pernise de mae {Spezia) Pernice di mare {Tose. Um- bria) — Incarcabodda {Lucca) Calcabotta {Massaciuccoli) Rondone di mare [Pis. Roma) Rondon di prato {Marche) Vincenza, Pernice d'acqua o di mare [Nap.) Gaarda-ma- scese, Arcignola (Bari) Cocaniete, Cocamaggese, Rondon di mare (Foggia) Pernicano (Reggio, Caìahr.) Rinninuni i mari {Catanzaro) Rinninuni americanu (Sicil.) Rindi- nuni di livanti,Beccurussu, Bucuzza rufisa{Mess.) Rinninuni di maisi, Tummarinari, Tirricciacchiti (Caf. Sirac.) Tambu- rinelli [Lentini, Sirac.)— Pirnici o Pirniciottu di mari (Pai. Oirg.) Rinninuni di mari {Modica) Rinninuni di maisa {Terran. Sicil.) Perdixi de mari (Sard.) Perniciotta {Malt.).

Questa bellissima specie giunge da noi tra la fine di aprile e quella di maggio, ma non sempre regolarmente; ri- sulta poi di passo accidentale affatto nell'autunno, e anzi in molte Provincie non si vede affatto in quella stagione. Dai risultati della inchiesta ornitologica si rileva che è avven- tizia anche in primavera nel Piemonte, nella Lombardia e nel Veneto; è certamente più abbondante in aprile e mag- gio sul litorale della Toscana ed in Liguria, e fa comparsa regolare in piccoli branchi nella suddetta stagione nelle Pu- glie. Tanto nella Sicilia come nella Sardegna è di scarso passo primaverile. Non ebbi alcuna conferma dell' asserita nidificazione della Pernice di mare in Sicilia (Cfr. Avif. Ital. IHSG, p. 411), onde non rimane, per indicare la jjosi^ihile avvenuta riproduzione di questa specie in Italia, che la già da me menzionata cattura a Bocca d'Arno il 3 settembre 1884, di due giovani appena impennati, i soli esemplari da me veduti in trent'anni presi in Italia in quell'epoca. Io ne ebbi uua da Peretola, Firenze, il 1 giugno 1878. ed una da Cor- negliano, Genova, il 3 giugno 1878.

559

La G. Pratincola trovasi in tutta la regione circumme- diterranea, ad E. giunge nel Turkestan; sverna nell'Africa e ueir India. Nidifica in abbondanza nelle « marismas » della Spagna e nell'Africa N. 0.; sarebbe così anche sul basso Danubio e pare in alcune località della Russia meridionale, nella Grecia e nell'Asia Minore; ma ivi viene a contatto colla specie seguente, colla quale è stata spesso confusa, onde è difficile definire con esattezza anche approssimativa i limiti del suo « habitat » verso oriente.

39*7. G-lareola melanoptera, Xordm.

Pernice- DI mare orientale.

Questa specie somiglia assai alla precedente; il carattere differenziale più ovvio è dato dalle penne ascellari nere e non di un castagno chiaro come nella G. Pratincola; per tale ragione in un esame superficiale è facile confondere le due specie insieme.

Il primo ad avvertire la comparsa in Italia della G. me- lanoptera è stato il conte E. Arrigoni degli Oddi U Ibis », 1900, p. 60. London) ; egli ne ebbe un' esemplare ucciso a Bagnolo, Vicenza, il 5 maggio 1892, in un branchetto di G. Pratincola. Appena ebbi tale notizia, ricordando che avevo in magazzino diversi esemplari di Pernici di mare, esemplari non belli messi via in « pelle » per cambi, ne fece un accurato esame ed ebbi il piacere di rinvenirne due che appartengono senza dubbio alla specie in esame; sono entrambi maschi. Il primo lo ebbi sul mercato di Firenze, il 30 aprile 1890, proveniva da Foggia e non era in buono stato ; il secondo lo ebbi in dono dal conte C. Bossi, venne ucciso nei dintorni di Grosseto il 15 maggio 1892 ed era dunque quasi contem- poraneo coll'esemplare avuto dall' Arrigoni ; ha le penne lo- gore e perciò non lo feci montare. Ora questi due esemplari interessantissimi si conservano nella Collezione italiana {Cat. Ucc. 3788. 3865). Un quarto esemplare italiano, pure maschio adulto, ucciso a Marsala il 27 aprile 1904, lo ebbe poi il

560

cav. J. I. S. Whitaker, e si conserva nel suo Museo a I\[al- fitano, Palermo (Cfr. « Ibis » , 1904, p. 47S London).

La G. melanoptera abita il S. E. dell'Europa tra l'Un- gheria ed il delta del Volga, giungendo sino al 56", \ ., di Lat. N. nella Russia orientale nella buona stagione; e così nell'Asia occidentale e centrale; sverna nell'Africa australe. Vive dunque in perenne contatto colla specie precedente ed è strano come non capiti più frequentemente in Italia. E stata presa varie volte nell' Europa occidentale, due in In- ghilterra.

{Pivieri)

398. Charadrius Fluvialis, Limi, ex Gesn.) Piviere.

' Piviere dorato, Piviere, Pluviero {Auf. Ital.) Pi vie dora, Pivié real {Pieni.) Arluròt, Pive, Testonotto [Basso Piera. ) Pive, Pivié Pivier, Puvier {Lomh.) Pivèe, Pluvie {Vali.) Pi vie, Codor {Como) Pive dorè, Codur {3Iil.) Codur {Berg.) Piver, Cò-dur {Cremon.) Pier d'or {Bresc.)

Pivèll (Piac.) Codùr (Parm.) Pivèr, Còdòr (Mod.)

Cudur, Pivlér {Carpi) Pivier^ Piviér {Coreggio) Pivir dalla penna d'or, Pivir, Piviròl {Boi. Ravenna) Piver de le penne d'or {Romg.) Pivirol d'ia péna d'or {Rav.) Pi- varo, Coridor, Pivier {Ven.) Coridor {Beli. Feltre) Pi- viere {Rov^igo) Corridòr clàme ploè {Friuli) Corridór, Becchetta, Pivier, Tortorella {Trentino) Colin {Rovereto) Zlatar, Pijukavac, Curlin batoglavac {Daini.) Pluvie dau- rat {Nizz.) Testonotto {Arenzano) Testunotto de fiiimme (Gen.) Massucotto {Savona) Pivièo {Spezia) Piviere dorato {Tose.) Priviere {Pis.) Martinello {Fior.) Pi-

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viero {Viterbo) Pi vere {Rieti) Sternarolo {Marche) Stornarolo {Ancona) Piviere (fimbria, Roma) Peliere, Pili eri {Nap.) Peliero, Piviere {Bari) Pluvièri, Pruièri, Pulièri, Pilièri {Terra cVOtranto) Struzzeddu {Catanzaro)

Riversimi, Turdiòlo, Riggitanu, Riversinieddu {Calabr.)

Marteddu riali {Sicil. Mazzara, Trap.) Stiletti!, Gam- metta giorara {Pai.) Marteddu, Olivedda, Pileri, Sbriveri {3Iess.) Spraveri, Mai-solu, Spriveri di maisi {Cat.) Mai- sòlu {Lenitili) Ammazza-cani {Modica) Beverotta di maisi {Sirac.) Mazza-cani {Terran. Sicil.) Uvaredda {Girg.) Vuarotto {Castrog.) -^ Vujarottu {Gang/, Casfelb.) Ciilu- gioni de terra, Culingioni de terra, Pivieri {Sard.) Plu- viera {Mali.).

E specie invernale per noi; giunge in grandi stormi dalla metà di ottobre a quella di novembre, e parte o ri- passa dai primi di marzo alla metà di maggio; va però no- tato che in alcune delle nostre provincie si verifica l'arrivo di Pivieii in piccoli branchi in settembre, avanguardia delle grandi masse che giungono in ottobre. Nella stagione fredda è abbondante ovunque in Italia ove sono estese praterie.

Nidifica nell'Europa centrale, boreale e subartica, e nella Siberia occidentale; sverna nell'Europa meridionale, nell'A- frica settentrionale e nell' India N. 0. E giunta avventizia in G-roenlandia, dall'Islanda o da Jan Mayeit, ove arriva per nidificare nell'estate.

399. Cliaradrius dominicus, P. L. S. Muli. Piviere minore.

Piviere orientale {Aut. Ital.).

Un più esteso confronto di esemplari dei Pivieri minori dell'Estremo oriente del Vecchio Continente con quelli delle due Americhe ha indotto gli Ornitologi moderni a conside-

36.

__ 5G2

rarli specificamente identici, giacche i caratteri esterni sono uguali: forma più snella di quella del Piviere comune, tarsi più lunghi, colore bigio-fumo delle penne ascellari ; e sebbene gli esemplari americani siano generalmente un poco più grandi di quelli asiatici, vi sono in quantità individui con proporzioni e dimensioni intergradanti. Così il C. fidvus, Gm. diventa sinonimo del C. dommìvux.

Questa specie che ha una immensa diflfusione geo- grafica, giacche dalle regioni subartiche dell'Asia orientale e dell'America si estende da un lato alla Nuova Zelanda e dall'altro alle pampas della Argentina capita casualmente in Europa ed ha fatto rare comparse anche in Italia; può giungere da due lati, ma ritengo che i pochi presi in Italia ci siano venuti dall'Asia.

Nel 188G io potevo registrare tre soli casi della com- parsa del C. dominicus entro la regione italica, e tutti da Malta: due nel marzo 1845, uno nel maggio 1861 {Avif. Itaì. 1886, p. 370). Arrigoni nel 1904 {Man. orn. ital. p. 558) ve ne aggiunse altri quattro: un maschio adulto, febbraio 1884 da Malta (sua collezione); una femmina adulta, otto- bre 1897 da Reggio Calabria fsua collezione); due maschi adulti, uno metà gennaio 1896, dalle paludi Pontine, l'altro dall'isola Sacra (Tevere) 11 maggio 1897, entrambi nel ]\[u- seo Zoologico universitario di Roma. Ed io ne aggiungo ora un ottavo esemplare, bellissimo maschio adulto in abito nu- ziale, ucciso a Vecchiano, Pisa, il 12 maggio 1905. Il terzo e l'ultimo, dono gentile del signor Cesare Ragionieri, si con- servano nella Collezione italiana a Firenze [Cai. Ucc. 2()71, 4096).

E notevole la predilezione che questo uccello pare aver per Malta nella nostra regione; altrove in Europa è capi- tato più spesso nelle isole Britanniche e ad Helgoland.

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400. Squatarola helvetica (Linn.j (ex Briss.)

PiVIERESSA.

Piverone, Piviei'e montano, PIvieressa, Squatarola, Va- nello a gastreo nero i Aut. Ital.) Pivié, Pivié dorè {Basso P'iem.) ? Cioìga di pe'verd (Mantov.) Pivinèlla (Ravenna) Barùsola (Yen.) Gambetòn {Veron.) Tòtul (Friuli) Pjjukavac, Zlatar (Dalm.) Pluvie gris, Pluvie (Xizz.) Marseu spilorso (Gen.) Pivieressa (Pis. Tose.) Piviere di scoglio (Lucca) Pivierone (Roma) Turdo (Nap.) Pi- viere ruarino (Bari) Olivedda (Sicil.) Olivedda od Uva- redda di margi (Mess.) Uvareddu, Uvaredda di mari, Uva- redda griscia (Girg.) Curruliu brenti nieddu (Sard.) Pluviera bastarda (Maìt.).

Di doppio passaggio e stazionaria invernale in Italia; giunge alla spicciolata verso la metà di agosto, ma alcuni in- dividui vedonsi anche nel giugno, forse ritardatari del passo primaverile che strascica fino alla metà di maggio; onde a rigore si potrebbe dire che questa specie si trova quasi tutto l'anno da noi; è però certo che non nidifica in Italia. Il suo passo non è sempre regolare e non è sempre copioso; frequenta, massime durante 1' inverno, le spiagge marine e le lagune salse, onde in molte delle nostre provincie è scarsa o passa soltanto. Qualche anno giunge in grandi masse, e ciò si è verificato specialmente pel basso Veneto e per le Pu- glie; e ricorderò gli autunni 1887, 1888, 1890 e 1897. In Italia è stata pre*a ovunque e così sulle nostre isole; il grosso del passo autunnale si verifica anche in settembre, ma per lo più nell'ottobre-novembre ; quello primaverile è nel marzo-aprile.

Tra esemplari presi in Italia ho notato singolari varia- zioni nelle dimensioni, e nella Collezione italiana ne conservo alcuni grossissimi; così due maschi presi a Venezia il 1 gen-

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naio 1887 {Cat. Ucc. 2952, 2953). In completa veste nuziale ne ho avuti da Venezia 10 maggio, da Cremona 12 maggio, da Torre del Lago, Lucca, 21 maggio.

La *S. heìvetica è specie quasi cosmopolita, giacche dalla zona artica del Vecchio e del Nuovo Continente si estende durante l' inverno sino al Capo di Buona Speranza, a Giava, e all'America centrale. Nidifica eutro la Regione Artica, al di del 680 L^t. N.

401. Eudromias Morinellus (Liun.) (ex Gesn.) Piviere tortolixo.

Guignardo, Piviere tortoli no, Piviere morinello [Aut. hai.) Arlurot, Arlurotin, Pive d'està, Pive d'cutùra [Basso Piem.) Pier scur [Bresc.) Pivèr gròss, Pivliron [Mod.)

Pivir furastir {Boi.) Pivir agustèn {Ravenna) Piva- réto, Pivier rozéto, Coridoréto [Ven.) Paonzin, Piviere rossetto iVeron.) Corlich {Bell.) Corridor -picoXo {Bass.)

Coridòr (Padoca) Corridor pizzul {Friuli) Tortorella del Col Sant (Rovereto) Courentin {Xizz.) Testunotto de l'euggio grosso {Gen.) Piviere tortolino {Tose.) Ca- pocuhino i Sesto fior.) Francolino {Chiusi) Piviere soli- tario {Sen.) Pivierino, Capuccione {Honia) Turdo {Nap.)

Calandra marina {Saline Barletta) Marteddu {Sicil.) Martiduzzu (Mess.) Marteddu gentili i Mar.^ala, Trap.) Sbriveri di maisi {Cat. Sirac.) Martidduzzu triugni iGirg.)

Zurruliu conta de molenti, Zurruliu, Culingioni de terra, Pivieri (Sard.) Birwina, Berweina {Malt.).

Questa specie non può dirsi generalmente frequente in Italia, ove è uccello di doppio passaggio ed invernale; giunge in agosto e settembre, parte in marzo-aprile. In Piemonte, nella Lombardia, nell'Emilia e nella Liguria (ove è pure in- vernale) è scarsa, di comparsa irregolare, più facilmente sul -finire dell'estate che in primavera; nel Veneto è più fre-

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quelite, specialmente in agosto, quando, come altrove da noi, si ferma nelle praterie elevate tra i monti ; nella Toscana è di doppio passo irregolare a branchetti, ed anche invernale; così nella Campania, in Sicilia ed in Sardegna, prediligendo sempre gli altipiani ; in Corsica la trovai in ottobre proprio al centro dell' isola, nei dintorni di Corte ; nelle Paglie poi è specialmente abbondante durante l'inverno, anche al piano, massime nelle Saline di Barletta.

UE. Morinellus passa l'estate sulle estese tundra subar- tiche dell' Europa e dell'Asia occidentale, ove nidifica, come pure, in numero più scarso, sui monti ed altipiani dell'Eu- ropa boreale e centrale; non risulta che ciò sia mai avvenuto sugli alti nostri pascoli alpini. Sverna nella regione circum- mediterranea, e nel N. E. dell'Africa.

403. -^gialitis Geoffroyi < Wagl.) Corriere del Geoffroy.

Malgrado l'ostracismo dato a questa specie del Salva- dori e più recentemente dall' Arrigoni, io non posso che con- fermare quanto scrissi intorno ad essa vent' anni fa (Avif. Ital. 1886, p. 371) sebbene nessun fatto nuovo sia venuto a corroborarmi. Onde rimane 1' unico esemplare catturato nel tardo autunno del 1864 nei dintorni di Cagliari e preparato dal fresco dal signor Stefano Meloni che lo credette un E. Morinellus in abito giovanile [Coli. ital. Ucc. 1821),

UyE, Geoffroyi vive nell'Africa orientale e nell'Asia oc- cidentale e meridionale; durante le sue migrazioni autunnali giunge alla Nuova Guinea e nell'Australia settentrionale. Insieme alla specie seguente è stato da Sharpe collocato, non saprei veramente perchè, nel genere Ochthodromus.

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403. -rEgialitis asiatica iPalli

COKUIKKE ASIATK O.

Il 15 novembre 1887 il signor Enrico Marchisio trovò una femmina giovane di questa bella specie sul mercato di Torino, proveniente da Sinigaglia ed uccisa il 12 di quel mese lungo il F. Metauro. Venne determinata ed illustrata dal conte Tommaso Salvadori, eppoi gentilmente donata dal signor Marchisio alla Collezione italiana {Cat. Ucc. 3050). Un secondo esemplare l'ebbe a Bari il 20 novembre 1898 il prof. V. De Romita e si conserva nella collezione zoologica del R. Istituto Tecnico di quella città. Per quanto so questi sono i due soli esemplari di questa specie presi sinora in Italia.

L'^i/. asiatica nidifica nell'Asia centrale e sulle steppe dei Kirghisi ; sverna nell'India occidentale e nell'Africa.

404. uiEgialitis cantiana Lath

Fratino.

Piò-piò, Curentin, Curentinin (Basso l'ieni.) Ciurlo (Bresc.) Couvètt [Piac.) Piviron d'ren {Boi.) Mune- ghèta, Coridòr picelo, Zurlich, Ciurlich, Zurlichéto (Few.j Ocio d'oro [Veron.) Buulin, Baulin, Buvulin, Voli di bo [Friuli) Coridorèto {Padova) Pivierin (Polesine) Bovo- lino (Istria) Zutocica, Sljepcic', Blataric', Vlastelic' (Dalm.) Courentin (Nizz.) Giaèu {Ai-etizatio) Bulgaria, Ovivà (Savona) Giaeoìi da testa russa (Gen.) Marioli boaròi (Spezia) Fratino, Monachino (Tose.) Pretino, Prillo (Lucca) Corriere (Sesto fior.) Corrieri no (Chiusi) Oc- chio di bove (Valdicli.) Ciurlino, Corrinello {Ancona) Tottanin, Trottanin, Cocalina (Marche) Ucchialuni od Oc- chialuni tunisinu (Pai.) Occhiaiuni (Mess.) Curripilaja picciulu (Girg.) Zurruliu conca de molenti (Sarà.) Mo- naqella inglisa (Malt.).

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. Non è ugualmente sparso in Italia, tenendosi alle spiagge marine; cosi, è scarso e poco noto in Piemonte e nella Lombardia; abbondante, sedentario e nidificante nel basso Veneto; di passaggio in Liguria e nella Toscana, special- mente in primavera; abbondante durante il passo autunnale nelle Marche; sedentario e frequente nelle Puglie, in Sicilia e nella Sardegna, ove è più abbondante durante l'inverno; nidifica anche in Corsica. In conclusione il Fratino va col- locato tra le specie che sono sedentarie in Italia; il doppio passaggio da noi avviene in marzo-maggio ed in agosto-set- tembre.

L'^£. cantiana abita quasi tutta la Regione Eurasica, ma non penetra molto al nord; sverna in Africa, nella Re- gione Indo-Malaiana, e giunge anche in Australia. Varia alquanto nelle dimensioni ed è stato notato che gli esem- plari provenienti dalla zona meridionale della vasta area sulla quale vive sono in generale più piccoli; vennero per- ciò distinti come C. cantianiis minuhis dal Seebohm, ma tale distinzione non regge giacché trovansi ovunque individui intergradanti tra i casi estremi.

Recentemente si è voluto riconoscere nel C. alexandri- niis di Linneo questa specie, ma a me pare che la diagnosi data dal sommo svedese sia troppo generica, onde ho pre- ferito mantenere il nome del Latham sul quale non cadono dubbi.

405. .^gialitis CUronica ' J. F. Gmel.) (ex Beseke) Corriere piccolo.

Piviere minore. Corriere piccolo {Aut. Ital.) Steron {Piem.) Pivié pcit, Cui bianch {Cuneo) Tiliou (Alba) Piò-piò, Curentin, Scuratagéri {Basso Piem.) Gereu (Pav.) Gerol (Cremon.) Stornóun {Lago Maggiore) Più, Gireu {Vali ) Culbianc d'aqua (Berg.) Couvètt {F^c.) Ochètta {Parm.) -- Pivron, Pivarèn, Cul-bianc d'acqua {Mod.)

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Piviron d'risara (Boi.) Curir {Ravenna) Muneghèta picola, Muneghèta da la colana, Ocio d'oro (Few.) Corlich (Feltre) Corlichét (Bell.) Pivierin (Rovigo) Zurlichéto, Coridoréto (Padova) Zutocica, Sljepcic', Blataric', Ylastelic' (Daini.) Courentin (Kizz.) Giaèu (Arenzano) Bulga- ria, Ovivà (Savona) Giaeoù de l'euggio d'oii (Gen.) Marioli boaròi (Spezia) Cimiciotto, Corriere piccolo, Fra- tino (Tose.) Pretino, Prillo [Lucca) Corrierino, Occhio di bove (Valdic.) Acquaroletto, Cocalina, Tottanin (Mar- che) — Acquaroletto, Ciurlino, Corrinello (Ancona) Cucca- letto, Piviere di San Domenico (Roma) Uocchio cuotto (Kap.) Lagno (Bari) Ghirlino (Foggia) Addruzzu de mare (Terra d'Otranto) Marteddu niccu o gentili, Occhia- luneddu, Occhialuni di li picciuli (Pai.) ~ Occhialuni, Cirrivi, Occhialuni cirrivi (Mess.) Sbriviredda testagrossa (Cat.) Marinarella, Marinaredda (Sirac.) Curripraia, Accidduzzu d'acqua (Terran. Sicil.) Curri pilaja picciuln cu occhi d'oru (Girg.) Addinedda monaca (Ca-stelb.) Zurrulioteddu, Zur- ruliu conca molenti (Sord.) Monaqella seconda (Malf.).

Anche questa graziosa e notissima specie è stata recen- temente vittima della manìa delle innovazioni, e si è cercato di diseppellire per essa un nome specifico dimenticato o me- glio giustamente trascurato, quello di « dubius », appiccicato dal buon Scopoli ad un qualsiasi Charadrins con Vhabitus del Pluvialis fScopoLi, Delie. Fior, et Faun. Jnsnbrica?, Il, p. 93. Ticini, 1786j.

U^F.. curonica è comunissima in Italia tutta, sedentaria in alcune delle nostre provinole meridionali e centrali, estiva e nidificante quasi ovunque, ma più specialmente abbondante alle due epoche del passo, cioè nel marzo-aprile-maggio e nell'agosto settembre-ottobre. Sarebbe piuttosto scarsa in Sar- degna, secondo il Bonomi.

E generalmente sparsa in Europa ove però non giunge molto al N.; è già rara nelle isole Britanniche; si estende

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poi attraverso la Regione Eurasica sin nel Giappone ed al S. giunge alla Nuova Guinea, nell' India enei N. E. dell'A- frica; è capitata accidentalmente anche nell'America boreale.

■406. JEgialitis Hiaticula (Lina.; (ex Aldrov.; Corriere grosso.

Pivierello, Corrione col collare, Piviere col collare, Cor- riere grosso (Aut. Ital.) Curatin, Steron (Piem.) Piò-piò, Currentin, Curentinon {Ba>^so Piem.) Geron, Pio (Lomb.) Gireulon {Valt.) Piangin-dae-coupp, Geren {Par.) Gerol {Cremon.) Pieri {Bresc.) Trantin (Vigev.) Giaroulin {Bassa Lomb.) Pesca martin ( Varzi) Couvètt real (Piac.)

Pivarèn, Pivrèn {Mod.) Curiròn (Ravenna) Ghignèto, Muneghéta, Muneghéta grossa, Muneghéta da la colana, Pi- varèla {Ven.) Ocio d'oro grosso, Pivaréta (Veron.) Pi- varèto, Muneghéta da la colana, Ocio d'oro, Zurlichèto, Cor- licorèto {Padova) Piviereto, Muneghéta (Polesine) Chiurli {Bass.) Corlichét {Bell.) Coridoròn {Feltre) Pernis di pràd (Friuli) Zutocica, Sljepcic', Blataric', Ylastelic' (Dalm.)

Courentin (Nizz ) Bulgaria, Ovivà du testun (Savona) Giaè 'U du testun (Gen.) Marioli boaròi (Spezia) Pretino Prillo (Lucca) Fratino, Corrierino (Pis.) Corriere grosso (Tose.) Corriere (Valdich.) Ciurlino, Trottanin, Cocalina {Marche) Cuccaletto fratino, Piviere di San Domenico (Roma)

Ghirlino grande (Foggia) Lagnone (Bari) Gaddi- nedda {Calabr.) Occhialuni regatusu (Pai.) Pirù, Zad- duzedda d'acqua, Jadduzzeddu d'acqua, Occhialuneddu (Mess.)

Sbrivireddu {Mess. Cai. Sirac.) Occhialuni imperiali, Marinaredda {Sirac^ Puddicinu di mari (Cat. Lentini) Curri praia granni {Terran. Sicil.) Curri pilaja granni, Cur- ripilaja occhi gialli {Girg.) Zurruliu peis grogus, Zurruliu conca de molenti, Zurruliu de mari a camracca. Ziriolu, Urineglia da riu {Sard.) Monaqella prima (Malt.).

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Questa specie si vede più facilmente durante le epoche del passo, marzo-giugno e settembre-ottobre : pare ora accer- tato che qualche coppia abbia pure nidificato da noi : presso Voltaggio, Piemonte, luglio 1887 (Camussoj; in Liguria (Piccone); in Toscana (Ademollo); in Sardegna (Bonomiì. Non rimane, pare, in Italia durante l' inverno ove è certa- mente in ogni caso meno abbondante della specie precedente, colla eccezione della Sicilia e della Sardegna; il passaggio suo più copioso, specialmente quello primaverile, avrebbe luogo nel Veneto, nella Liguria, in Toscana, e nelle Puglie.

L'^£. Hiaticida si trova in tutta la porzione occidentale della Regione Eurasica, ove ad E. raggiunge il lago Baikal; durante l'estate si spinge assai al N. sino all' 80" di Lat. e giunge così nell'America artica; sverna in Africa e nel X. 0. dell' India.

Casualmente è capitato nell'America centrale e meri- dionale. Nell'Asia orientale lo sostituisce l'affine .£. placida iGray).

-lOT*. Chettusia gregaria (Pali.)

Pavoncella gkegakia.

Chettusia gregaria, Vanello forestiero (J?/f. Hai.) Plu- viera inglisa [Malt.).

Questa specie, frequente nelle parti meridionali dell'Eu- ropa orientale, è stata presa almeno una diecina di volte in Italia, cioè: un adulto nel marzo I8;j8 a Basilica d'Ostia (Roma) figurato dal Buonaparte {Icoìi., Fumi. Hai. fase. XXIII, f. 115. tav. -Il); una femmina adulta nell'aprile 1850 presso Montepulciano (Siena), conservata nel Museo dei Fisiocritici a Siena; una femmina giovane, novembre 1872, nell'Agro Romano, donata dal prof. V. De Romita, il quale l'acquistò sul mercato della Rotonda a Roma, alla Collezione italiana a Firenze iCat. ree. lllBi; due maschi adulti, 1*2 aprile 1883 ed aprile 1889, alle foci del N'aro (Nizza), ora nella Collezione

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italiana a Firenze (Caif. Ucc. 2174, 3220); due maschi adulti, Val di Chiana 9 marzo 1893 e ai prati Venanzi tra Foiano e Montepulciano 23 marzo 1898, conservati nella Collezione dell'amico nob. G. Arrighi-Griffoli a Lucignano; un esem- plare, menzionato dal Brogi e del quale non conosco la fine sarebbe pure stato preso in Val di Chiana il 28 aprile 1883 {Boll, del Naturalista, 1884. p. 19, Siena). Rammenterò in- fine: un maschio adulto preso nel marzo 1900 presso Fer- rara, conservato nella Collezione Arrigoni a Ca' Oddo. Mon- selice ; ed una femmina giovane uccisa a Maccarese il 29 no- vembre 1905, donata dal march. F. Patrizi Montoro al Museo Zoologico della R. Università di Roma.

L'Arrighi-GrifFoli, eccellente osservatore, mi assicura poi che nella primavera del 1879 egli ne vide un branchetto di sei individui presso il lago di Chiusi. È davvero singolare la predilezione di questa specie^ di accidentale comparsa in Ita- lia, per il basso Senese e per l'Agro Romano; lo spiego per le estese praterie, ove giunge certamente misto alle grandi colonne migranti della Pavoncella comune.

La C. gregaria dal S. E. dell'Europa si estende al Tur- kestan ed alla catena delle Aitai, sverna nel N. E. dell'A- frica e nell' India.

408. Chettusia leucura (Licht.)

Pavoncella a coda bianca.

Piviere codibianco, Chettusia codabianca {Aut. Ital.).

Bella specie, avventizia affatto nella nostra regione, es- sendovi capitata sinora due sole volte, a Malta. Il primo esemplare venne ucciso il 18 ottobre 1864 ed è nella Colle- zione del cav. C. A. Wright a Kew, Londra, ove \%o ve- duto ; il secondo, una femmina, preso il 24 ottobre 1869 alla Marsa, Lavalletta, è ora nella Collezione italiana a Firenze {Cat. Ucc. 1054). Un' altra sola cattura mi è nota nell'Eu-

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ropa occidentale, e avvenne il 25 novembre 1840, a Mague- lone (Hèraultj, Francia; quell'esemplare si conserva nella collezione Doumet a Cette.

La C. leucura, per cui lo Sharpe ha proposto i non ne- cessari termini generici Eurypteriis e Euhyas, è accidentale e rara nel S. E. dell'Europa; attraverso l'Asia Minore rag- giunge il Turkestan e l'India N. 0. E più abbondante nel- l'Egitto, di dove penetra nella Nubia ed altrove nell'Africa tropicale.

409. Hoplopterus spinosus (Limi.) Pavoncella armata.

Pavoncella armata. Fifa armata {Aut. Ita!.).

Anche questa è specie avventizia per noi, e non cono- sco che due casi della sua cattura nella regione italica : ril ottobre 1865 due individui furono veduti a Malta in un campo di cotone, ed uno, femmina, venne ucciso il giorno dopo, è ora nella Collezione italiana {Cat. Ucc. 2070), alla quale fu gentilmente ceduto dal cav. C. A. "Wright.

Nel maggio 1859, un'esemplare di questa specie venne preso a Cattaro, e lo vidi nella Collezione Finger nell'I, e R. Museo Zoologico di Vienna; debbo inoltre ricordare che il prof. G. Kolombatovic' asserisce che due altri individui della Pavoncella armata vennero uccisi anni fa in Dalmazia, uno a Spalato e l'altro a Stobrec nelle vicinanze. Infine nel Museo Civico di Storia Naturale a Pavia, ho veduto un'esem- plare di questa specie colla indicazione « Sicilia »; temo molto però che tale indicazione non sia autentica, evocata per autosuggezione da ciò che scrisse il Temminck, senza dati precisi, sulla cattura di questa specie in quell'isola.

L'//. spinoHUH capita in Grecia, in Turchia e nella Rus- sia meridionale, in modo avventizio; trovasi nella Palestina: abbonda nell'Egitto ed è sparso e comune attraverso l'Africa tropicale.

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410. Vanellus Capella, Schiiff. (ex Bellon) Pavoncella.

Paoncella, Pavoncella, Fifa {Aut. hai.) Pi vie doumi- nican, Paonassa {Pieni.) Galinétta, Bust d' fér^ Marzéu Vanetta, {Basso Pieni.) Vanell, Vanett, Vanetta {Lomb.)

Pavunzin {Yalt.) Paunsi {Berg.) Pavonzina {Mil.) Vanaétta, Vanetta {Pavia) Pavonzin, Pavonzela {Como) Pavounzina iCremon.) Paonsiiia, Sguaina (Bresc.) Cioiga, Pavonsin {Mantoc.) Pavonzèlla [Pìac.) Pavonzela, Sviga {Parm.) Cviga, Fifa, Pavunzèna {Mod.) Guizza {No- nant.) Pavonzina, Pifa {PavuUo) Patajoun, Cuiga {Carpi)

Parpadlouna, Tzuiga {Coreggio) Vanetta {Boi.) Gal- linella {Vergato) Flèna, Capella {Romg.) Paonzina, Paon- zin, Zuiga, Felizèta {Ven.) Paonzina {Veron.) Cioìga, Giuiga, Chiva {Polesine) Paonzhin, Pavonzhin {Feltre) Paóncin {Bell.) Pavoncin {Friuli) Ciuiga {Rovigo) Pavonzèlla {Istria) Gizdac, Kuviza, Pizdrt {Daini.) Paonzina, Paonzin. Paoncin, Pavonzél, Pavonzela (Trentino)

Vaneu, Gudieu {Nizz.) Pavonetto, Vi-Vi, Botin {Sa- vona) — Marseu {Gen.) Pia {Spezia) Nugola, Fifa {Pis.)

Bigioncella {Garf.) Miciola (FuceccTiio) Mi vola {Chiusi, Sen.) Migolà [Grosseto) Mlola {Valdich.) Paoncella, Pavonacella {Fior. Roma., Nap.) Pavoncina, Gallettella, Gai- luccio, Galluzzo {Marche) Galluzza {Ancona) Cuppella ( Umbria) Paoncella {Rieti) Pavoncella ( Viterbo) Ca- giana (Campobasso) Monacedda (Bari) Chiurla, Ciurla, Ciula {Terra d'Otranto) Zivula (Rossano, Cosenza) Vivi, Vivia {Catanzaro) Viù, Nivalora, Mbivula^ Pivula {Calabr.)

Nivalora, Nivaloru, Nivarola {Sicil.) Pauneddu, Paun- cedda {Cat.) Paounieddu, Nivaluoru {Modica) Pavuncellu

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{Terra)}. Sicil.) Lepuri de argiola, Gavi-gavì, Pipinghena, Coru'in-cuccuru (Sarei.) Marzeu {Curloforte, Sarei.) Ve- neua (Malf.).

Questo uccello è comunemente invernale in Italia e di doppio passo; giunge in branchi assai numerosi in ottobre- novembre, parte o ripassa in marzo aprile. E stato detto che qualche coppia rimane e nidifica nell'Italia settentrionale; cosi il Ferragni ebbe a Cremona un' individuo giovanissimo che appena poteva volare il 7 luglio 1880; Arrigoni {Mail, orn. ital. p. 549) dice che si riproduce certamente nel Veneto e nelle valli del Ferrarese, ma non cita prove di fatto. Il caso merita ulteriori indagini, giacche per quanto a me consta nessuno ha raccolto in Italia le uova della Pavon- cella; onde, come succede per altre specie, è probabile che gli esemplari di questa avuti nell'estate fossero giovani non atti alla riproduzione od individui smarriti.

La incubazione ha luogo dalla fine di aprile alla prima metà del giugno; è noto come nei Paesi Bassi le uova for- mano oggetto di un commercio lucroso.

E specialmente abbondante durante l'inverno nelle estese pianure della Toscana e del Lazio, ma in quella stagione o durante i passi è ovunque comune da noi. Recentemente Ibis », 1904, p. 440) il signor F. W. Frohawk, ha richia- mato l'attenzione sulla singolare diversità nella forma del- l'ala nei sessi della Pavoncella: nei maschile remiganti pri- marie sono notevolmente più larghe e più lunghe; è un caso che rammenta le osservazioni analoghe, ma non di ca- rattere sessuale, che distinguono i Cuttì dalle Strisciajole nei Buelyfes, fatte dal nostro Azzolini (Vedi anfea p. 103).

Il r. Capella vive in tutta la Regione Eurasica. ]iene- trando in quella IndoMalaiana durante l' inverno.

o<o

411. Strepsilas Interpres Linn.j

Voltapietre.

Yoltapiére i }'eroìi. Padova) Paonzinèta, Pavoncinèta, Yoltasassi {Yen.) Pitas {Friuli) Kamovrca {Dalm.) Pescbeirolla (Nizz.) Voltaprie (i4rew2awo) Voltasasci [Gen.) Voltapietre ( Tose.) Lagnone marino {Bari> Papnn- cedda. Papunceddu {Sicil. Mess.) Gadduzzu . domenicann {Girg ) Tartari de mari, Zurruliottu [Sard.) Monaqella imperiale (Malf.).

Il Voltapietre si è fatto vedere ovunque in Italia, ma non è frequente; fa scarso doppio passo da noi, in maggio e anche più tardi, e nel settembre, allora più scarsamente ancora e sono per lo più giovani ; le sue comparse non sono poi regolari. Qualche individuo sverna da noi, e ne conservo uno ucciso nei dintorni di Nizza il 17 dicembre; anticipa pure il suo arrivo^ cosi il Bonomi ne prese due, maschio e femmina, presso il ponte della Scaifa, Cagliari, il IS ago- sto 1888. In conclusione è specie non comune, e si tiene quasi assolutamente ai litorali marini quando è temporanea- mente stazionario.

Il dott. Sharpe ha scovato il termine generico Arenaria di Brisson per questi uccelli, con scarsa ragione a parer mio.

Lo S. Interpres è specie cosmopolita ed è stato trovato, quasi ovunque; si riproduce nella Regione Artica. Ha una sola specie con generica, *S'. meìanocephalus^ Vig. ristretta al litorale occidentale dell'America boreale, tra l'Alaska e la California.

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41S. Kaematopus Ostralegus, Linn. lex Eellon) Beccaccia di mare.

Ostrichiere, Ostricaro, Ostralega, Beccaccia di mare {Aut. Ital.) Beccasa d'mà i Basato Pieni.) Galinazza de mar {Mil.i Pizzacra marèna (Mod.) Pizacra mareina {Boi.) Galinàza d'mer [Racenna) Caenàsso, Ostregàra, Galina de mar, Galinasa de mar {Yen.) Caenano ' Paf/oya) Gjonda {Dalm.) Beccamarina {Nizz ) Ostregante (Gen.) Be- cassa de raae {Spezia) Beccaccia marina {Elba) Colama- rina, Polentino (Nap.) Antene, Alitene gentili {Bari) Munacedda d'acqua (Pai. Girg.) Gaddazzu o Facianu di mari {Pai.) Facianotta {Mess.) Monacella (Sirac.) Zurruliu peis arrubius, Beccaccia de mari {Sarei.) Cava- lier iMalt).

E un uccello piuttosto scarso da noi, ma è stato preso ovunque in Italia; si vede più facilmente alle due epoche del passo, marzo-aprile-maggio e liiglio-agosto-settembreot- tobre ; alcune coppie nidificano tuttora, pare^ nel Veneto, ove in passato ciò avveniva con maggiore frequenza; ed alcuni esemplari si trovano durante l'inverno in Sardegna; onde in complesso rimane tutto l'anno in Italia senza esservi ab- bondante. La Beccaccia di mare nidifica alla fine di aprile e nel maggio. Solo nel Veneto e nelle Puglie si presenta talvolta di passo copioso, specialmente in quello estivo-autun- nale per le Puglie. E certamente piìj frequente sulle nostre sponde adriatiche che non su quelle mediterranee.

UH. Ostralegus è generalmente sparso in Europa e nel- l'Asia occidentale; sverna nel N.O. dell'Africa, nell'Egitto e sulle sponde del ^far Rosso, giungendo al Mozambico; cosi pure nel N.O. dell' India. Nell'Asia orientale lo sostituisce l'affine H. osculane, Swinh. nella Regione Australiana 1 //. longirosfris, \' . pure poco diverso.

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Concorro pienamente col Martorelli {Uccelli d^ Italia, p. 127 nota) nel ritenere non accettabile la correzione del nome specifico di questa specie, trascritto o^trilegus dall' Arrigoni {Man. orn. ifal. p. 543).

Una delle Beccaccie di mare totalmente nere, H. Mo- quini, Bp.. propria all'Africa australe, giunge nelle isole Canarie ed a Madeira, e potrebbe anche capitare sul Con- tinente Europeo.

SCOLOJPACm^E

{Scolopacidi)

413. Recurvirostra Avocetta, Linn. (ex Gesn.) Avocetta.

Recordella, Becco-storto, Spinzago d'acqua^ Monachina, Avocetta (Aut. Ital.) Vocetta {Cremon. Boi.) Avocetta {Mod.) Avoseta (Veron.) Scarpàro, Scarpolàro, Scarpèlo, Caleghèr [Yen.) Suréna, Bèc arvers {Ravenna) Bec rè- courbat [Nizz.) Muneghinha {Gen.) Avocetta, Mona- china {Tose.) Becco a lesina {Massaciuccoli) Becc'a le- sina {Lucca) Lesina {Fucecchio) Monachella {Roma) Pizzo-stuorto, Avocetta, Vocetta {Nap.) Aciedd salvaggio {Bari) Quicquera {Saline, Barletta) Lesina {Sicil.) Avocetta (Girg.) Beccu tortu {Terran. Sicil.) Filippa, Paisanu {Sard.) Scifa, Avosett {Mali.).

L'Avocetta è generalmente scarsa in Italia, ed in qual- che provincia settentrionale è appena nota; ma non può neppure dirsi rara in certe località, come nelle Saline di Barletta sul continente e più ancora in Sardegna, ove ri- mane durante V inverno ; cosa che si verifica pure, con mi- nor frequenza, nella Sicilia e nelle nostre provincie meridio-

37.

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Bali; altrove da noi si vede alle epoche del passo, agosto- ottobre e marzo-maggio, e specialmente iu quella primaverile, ma non regolarmente. La eventuale nidificazione di questa specie (maggio-giugno) nel Veneto è stata ripetutamente as- serita, e recentemente Arrigoni [Man. oni. Hai. p. 571) ri- pete l'assprzione del Contarini : « nidifica ancora, ma irre- golarmente nelle grandi paludi del Veneto; però cinquan- t'anni or sono ciò succedeva con frequenza " regolarità ed era uccello comune durante l'estate » . Ma in questi ultimi anni, per quanto a me consta^ nessuna prova è stata rac- colta per l'attuale nidificazione dell'Avocetta in Italia. Si riproduce certamente in altre località della regione circum- mediterranea e nell'Europa centrale.

Un maschio adulto che conservo nella Collezione ita- liana {Cat. Ucc. 581j, ucciso nel padule di Montepulciano, 17 marzo 1883, ha la coda terminata di nero.

La R. Avocetta è sparsa attraverso la zona temperata della Regione Eurasica, penetra nell'Africa sino al Capo di Buona Speranza e nell' India sino a Cej'lan. Non accetto davvero la fusione generica delle Avocette cogli Himantopiis; quei due generi affini, ma distinti, sono mirabilmente colle- gati dal Cladorhynchus.

-114. Himantopus candidus, Bonnat.

Cavalier d'Italia.

Bianchettone, Merlo acquajolo grande, Merlo acquatico maggiore, Cavalier d'Italia [Aut. Itaì.i Couratoun, Scou- ratoun (Piem.) Cavajer loumbard {Ctmeo) Cavalier d'Ita- lia, Sgambettón {Pavia) Cavalier, Cavalèr (Mod.) Cava- lir (Poi.) Gambitolòn (Romg.) Cavalir, Gambitulòn [Ravenna) Sgamberlo, Gamlìèto, Sgambirla (Fen.) Sgam- birlo {Veron. Padova) Vlastelica, Bicvar {Dalm.) Cam- bassa, Echassa (Nizz.) Passt-gua (Arenzano) Gambe-lun- ghe, Sigheugna (Gen.) Cavalier d'Italia [Tose. Umbria) Taliano (Massaciuccoli) Calzolaro, (rambe ros.se {Marche)

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Acquarolo alto (Aìicona) Cianchettone, Zampettone (Roma) Gammettone, Gambettone, Vedovella (Nap.) Guarda-pantano (Bari) Turli de mare {Lecce) Piedi luonghi, ? Riggitanu [Calabr.) Gammetta pedi longhi {Sicil.) Cavaleri, Aceddu cavaleri (Mess.) Pedi-longhi, Gammi-longhi {Cat. Sirac. Girg.) Fraucisotta, Fraiicisottu {Terrari. Sicil.) Gambetti pedi-longhi, Locustana, Cavalieri {Pai.) Pedi-luonghi {Cauteli).) Zurruliu pedis longus, Cavalier d'Italia (-ò«rc?.) Solo {Cagl.) Fraservient {Mali.).

Giunge in Sicilia nel marzo, ma nel restante dell'Italia si vede usualmente in aprile-maggio ed anco ai primi del giugno; il passo non è mai copioso, ed il ripasso, in settem- bre-ottobre, è ovunque molto scarso. Nidifica certamente in Italia (maggio-giugno), ma ciò avviene in modo molto irre- golare, anche per la Sicilia, la Maremma Toscana, Massa- ciuccoli e la Laguna Veneta, ove in passato ciò avveniva più regolarmente e più di frequente. E dunque, per l'Italia, di doppio passaggio, poco abbondante e scarsamente estivo e nidificante; io però non ho mai veduto uova, ni- diacei presi nel nostro paese.

Nessuna conferma ho avuto dell'asserita permanenza di questa specie in Sardegna durante l'inverno. Pare anzi vi sia di scarso passo primaverile. In alcune provincie dell'Alta Italia (Piemonte, Lombardia ed Emilia) è uccello raro, quasi avventizio. Anche all' infuori del sesso e dell'età, questa specie varia molto nelle dimensioni, ma trattasi di mera variazione individuale; ne conservo uno assai piccolo di statura, maschio adulto, preso a Peretola, Firenze, il 28 marzo 1883; aveva le gambe rosee, non rosse {Coli. ital. Cat. Ucc. 2142). Nella collezione del Nob. G. Arrighi-Griffoli havvi un esemplare interamente bianco, preso in Val di Chiana, ove il passo primaverile di questa specie è piuttosto abbondante. Conservo nella Collezione italiana un maschio adulto {Cat. Ucc. 2165), ucciso nel padule di Montepulciano, con testa e collo quasi assolutamente bianchi.

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L'//. candidus è estivo e nidificante in quasi tutta la regione circummediterranea, di rado s' inoltra nell'Europa centrale e settentrionale e cosi nelle parti temperate dell'Asia; sverna nell' Africa, giungendo sino nelle contrade australi, e nell'India, penetrando sino a Ceylan.

415. Plialaropus fulicarius ( Limi.

Falaropo a becco largo.

Falaropo rosso {Auf. Ital.) Spilorso {Gen.).

Questa specie è rara ed avventizia in Italia e sembra capitare più facilmente in Liguria che altrove; io ne ho veduti vari presi in quella regione, e nella Collezione ita- liana a Firenze è un individuo ucciso presso Genova nel- l'agosto 1845 ; un'altro ne conservo colto nell'agosto 1870 a Borgo San Lorenzo, non lungi da Firenze, in perfetto abito invernale ;' un terzo esemplare invece, femmina in completo abito nuziale, venne ucciso sulle brughiere di S. Maurizio presso Cirié, Piemonte, nel maggio 1841 ; la Collezione ita- liana possiede un' altra femmina, ancora in abito nuziale quasi completo, uccisa nelle risaie di Sesto Cremonese dal sig. 0. Ferragni il 22 maggio 189(3. {Caf. Ucc. 947, 524, 2308, 3571); il prof. A. Bonomi ne menziona uno preso sul lago Gei presso Rovereto, Trentino, circa il 1868; lo Schia- vuzzi ne ricorda un'esemplare colto presso Salvore, Istria, il 27 settembre 1870; il Ninni ne ebbe uno in veste autunnale preso sul greto della Piave presso Treviso vari anni fa in ottobre o novembre, ed era in compagnia di altri due; Arri- goni dice di averne dei giovani nella sua collezione senza precisarne il numero ne le località e date di cattura; infine due vennero presi nei dintorni di Napoli, uno presso il lago d'Agnano alla fine di dicembre 1869, l'altro presso il Parcone ai primi del gennaio 1870; ho esaminato uno di questi nel Museo Zoologico della K. Università a Napoli. Sarebbe stato preso anche nelle Puglie ed a Malta.

- 581

Il P. fulicarius nidifica nella Regione circumpolare ar- tica, donde compie alla spicciolata straordinarie migrazioni verso il sud alla fine della breve estate artica, giungendo quasi nella Regione Antartica, giacché è stato preso sulle coste occidentali ed orientali dell'America australe ed alla Nuova Zelanda. Lo Sharpe ha ripristinato il termine gene- rico Cryrnopliilus di Vieillot per questa specie, ma io non credo si debba separare genericamente questa dalla specie seguente.

416. Phalaropus liyperboreus (Linn.) Falaropo a becco sottile.

Falaropo iperboreo [Aut. Itaì.) Spilorso {Gen.).

Anche questa è specie avventizia in Italia ; sembra es- sere capitata più raramente della precedente, pure con pre- dilezione per la Liguria. Conservo nella Collezione italiana {CM. Ucc. 939), un esemplare ucciso nei pressi di Genova nell' inverno 1843, ed il Durazzo dice che più individui fu- rono presi poi; anche il De Negri ne ebbe; il Salvadori ne menziona uno giovane, ucciso dal Comba (padre) nelle risaie del Vercellese, ma non precisa l'epoca; sarebbe ora nel R. Museo Zoologico di Lisbona; il Riva ne registra un esem- plare colto in Valle d'Orsera, canton Ticino, anche questo senza data. Oltre l'esemplare già citato ne conservo altri due nella Collezione italiana, femmine entrambi: la prima venne uccisa a Bari il 18 ottobre 1881 mentre nuotava nel chiaro del palude detto « Mare Isabella » ; la seconda fu presa il 9 settembre 1892 nel lago di Massaciuccoli, Lucca, e mi venne donata dal signor Giovanni Papasogli (Cat. Ucc. 1803, 3400). Infine so di altri cinque catturati in Italia, cioè : un esemplare ucciso nelle vicinanze di Cremona e lo ebbe il Ferragni il 30 settembre 1887 ; uno, preso il 4 settembre sul lago di Varese, probabilmente compagno del precedente, lo ebbe E. Bonomi di Milano; un maschio giovane avuto dal signor C. Dal Fiume di Badia Polesine, ove venne ucciso

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lungo l'Adige ni settembre 1899; uno, forse suo compagno, colto quasi contemporaneamente sulle Saline di Portoferraio, Elba, avuto dal prof. G. Damiani ; il quinto lo ha avuto nel Veneto il conte E. Arrigoni degli Oddi nel maggio, non indica V anno, e si conserva a Monselice.

Anche il P. hi/perboreus è proprio alla Kegione Artica circumpolare, ove nidifica e donde parte nella stagione fredda per i Mari del Sud; è stato trovato a Teheran, Persia, a Madras, sulla costa N. della Nuova Guinea, alle isole Aru, al Messico e nella Guatemala ; è stato preso anche al Ma- rocco e nella Tunisia.

41*7. Limicola platyrhynclia 'Temm.) Gambecchio frullino.

Sgambettin (Pav.) Grisett (Cremon.) Biseghin riga (Ven.) Becanèla picola {Veron.) Pescheirolla (Nizz.) Spilorso piccin {Gen.) Gambecchio frullino (Tose. Vec- chiano) Frullino [Lucca) Gambettin (Marche) To- rolino pedocchiello de Secariello [Nap.) Cicaledda ver- nile (Bari) Gadduzzeddu [Sirac. Girg.) Beccaccinu dififerenti (Sard.).

Per quanto sappiamo questa bella e singolare specie era una volta rarissima e di comparsa affatto accidentale in Ita- lia; ma da qualche anno ciò non può più dirsi e se in alcune Provincie fPiemonte, Lombardia, Liguria e, pare, in Sicilia e nella Sardegna) è tuttora scarsa e poco conosciuta, in al- tre (Veneto, Toscana, Puglie) può dirsi frequente se non ab- bondante, di doppio passaggio regolare o quasi. Dobbiamo al benemerito e compianto conte A. P. Ninni la scoperta della regolare ed abbondante comparsa di questa specie nel Veneto, ove giunge ogni anno in numero in quelle lagune, nell'agosto e nel settembre; qualcuno si fa vedere anche nel luglio, onde si può dire che il passo estivo-autunnale dura

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dalla metà di luglio alla fine del settembre; ripassa poi in aprile-maggio. Per dare un' idea della abbondanza con cui questo uccello giunge nella Laguna Veneta, ricorderò che il 25 agosto 1880 il conte Ninni ne uccise quarantatre. Nella Lombardia ne ebbe in varie occasioni il Ferragni nei din- torni di Cremona, nei mesi di agosto e settembre. In To- scana (a Massaciuccoli) e nelle Puglie il passo normale sa- rebbe quello primaverile, specialmente in maggio. Il Gam- becchio frullino è stato trovato anche nel Lazio, nella Cam- pania ed in Calabria, ma non frequente.

Nella Collezione italiana ne conservo diciotto esemplari, dei quali dodici da Venezia, presi tra il 18-25 agosto ed il 16 maggio; due da Cremona, 9 agosto ed 8 settembre; tre da A'ecchiano (Pisa; 9, 10 maggio; uno da Bari, maggio.

La L. platyrhyncha abita quasi l' intera Regione Eura- sica, nidificando lungo la sua frontiera subartica ed anche al di là; è dunque strano il vederlo già in Italia alla metà del luglio. Nelle sue migrazioni al sud giunge in Africa sulle sponde del Mar Rosso, nell' India, a Ceilan, nell' arcipelago Malese e nelle Molucche, Scarseggia o manca nell' Europa occidentale. Alcuni Autori ritengono specificamente separa- bile il Gambecchio frullino dell'Asia orientale, pel quale Dresser propose il nome di L. sibirica, ma pochi sono di quel- r avviso.

418. Felidna subarquata (Giild.)

PlOVAXELLO.

Sagginella o Sagginale grande, Piovanello pancia rossa (Aut. Ital.j Chichi (Carign. Pieni.) Sgambettin (Pav.) Grisett, Risarei {Cremon.) Grisèin {Piac. Parm.) Gambilli, Sgambirlèn, Vcina, Sgambirlin (Mod.) Sgam- birlen (Boi.) Tutanén dalla pànza rossa (Ravenna) Bi- seghin rosso o d'istà (Ven.) Becanèla rossa [Veron.) Totanin, Biseghin, Pivierin {Rovigo) Cigani, Cir, Cig,

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Pipunic' (Daini.) Pescairolla rougia, Pescheirolla {Nizz.) Bulgaria, Roseza (Savona) Pettiruscio [Arenzaiio) Spi- lorso grijciun {Gen.) Fisc-ciòn rosai, Tortoin rosai [Spezia)

Piovanello, Piovanello pancia-rossa (Tose) Prillo {Lucca)

Chiurletto [Elba] Gambettino rosso {Yaldich.) Ac- quaroletto (Ancona) Roscino, Pizzardone {Marche) Ti- rolino romano, Romaniello (Nap.) Piett-russ, Tirolin {Bari)

Gadduzzeddu {Catanzaro) Papióla beccu-stortu {Mess.)

Gadduzzu ciurluvì {Girg.) Gadduzzu di mare o ciurlo viu (Terraji. Sìcil.) Majolina (Sirac.) Occuli-minti marinu (Pai.) Beccaccinu arrubiastu, Beccaccinu di mari (Sard.) Begazzina hamra {Mali.).

s

Questa specie, colla eccezione del Piemonte e della Lom- bardia, è comune e ben nota in Italia, ove giunge tra la metà di agosto a quella dell'ottobre, ripassando in senso op- posto dalla metà di aprile ai primi del giugno; moltissimi svernano nella Maremma Toscana, nelle provincie meridio- nali, in Sicilia e nella Sardegna. Ne ho veduti diversi presi a Fucecchio il 22 giugno 1886, e ne ebbi da Cremona uc- cisi il 5 agosto; il Ninni notò che nel Veneto qualche cop- pia rimane durante l'estate, ma queste certamente non si riproducono -nel nostro paese e sappiamo oggi che bisogna andare al di del Circolo Artico o quasi, per trovare il Pio- vanello nidificante; ciò avviene con ben poca perdita di tempo giacché in agosto le grandi masse migranti al S. sono già giunte da noi.

In Italia, e massime sul versante mediterraneo, è sem- pre più copioso il passo primaverile.

La P. Huharquata, pel quale è stato creato il superiiuo genere Aìicyìochilus, si riproduce nella Regione Artica, mi- grando ])er l'inverno nell'Europa meridionale, nell'Africa, nell'India e nell'Australia e facendo comparse casuali nell'Ame- rica boreale e nelle Antille! È dunque specie largamente sparsa e anche individualmente assai numerosa; eppure sino al 1897 non si era mai trovata nidificante, e fu in quell'anno

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che il Popham rinvenne la prima femmina sulle uova alla foce dell' Jenisei ; ma l'area ove il Piovanello si riproduce, probabilmente in grandi colonie, non è stata scoperta an- cora.

419. Pelidna alpina (Linn.) Piovanello i'ANCia nera.

Giarolo, Giaroncello, Chiurlettino, Sagginella o Saggi- nale piccolo, Piovanello pancia nera, Tringa variabile (Aut. Ital.) Gireu {Lomb.) Sgambettin (Pav.) Gireu, Ri- veli n {Lago Maggiore) Grisett {Cremon.) Grisèin {Piac. Parm.) Gambilli, Vcina (Mod.) Biseghin, Bisighin, Lodoleta marina (Ven.) Becanèla, Biseghin [Veron.) Bisighin (Friuli) Lodoleta marina {Padova) Pivierin, Totanin, Biseghin {Polesine) Tutanin [Romg.) Sgam- birlen (Boi.) Tutanén dalla pan za negra {Raveììiia) Cirikavac, Cigani, Ciganin, Pipunic' {Daini.) Pescheirolla beretta, PescairoUa {Nizz.) Bulgaria, Róséza {Savona) Spilorso {Arenzano) Spilorso du tri-tri {Gen.) Fisc-ciòn rosai {Spezia) Piovanello pancia-nera, Ciurlettino {Tose.)

Piovanello, Prillo (Lucca) Bigio ferro (Sesto, Fior.) Piovanello piccolo (Fucecchio) Torolino, Torolino de vierno (Nap.) Piettruss vernile (Bari) Pappiola, Pappioledda {Sicil.) Papiuledda (Mess.) Gadduzzu di mari, Gadduzzu ciurluvi (Girg.) Gadduzzu di mari picciulu {Terran. Sicil.)

Beccaccinu brenti niedda, Beccacciuu de mari, Beccac- cinu differenti (Sard.) Begazzina tal Tis, Bizzia {Mali.}.

Da noi questa specie è abbondante e si osserva usual- mente di passo, agosto-settembre e marzo -maggio ; ma olti'e al fatto ben noto che sverna da noi in numero considere- vole, abbiamo quello che nidifica nel Veneto ; onde, va collo- cata tra le specie sedentarie in Italia.

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Nidifica dalla fine di maggio alla fiue del giugno; il Ninni ci dice che nel Veneto questa specie, così abbondante in Laguna durante 1' inverno, rimane l'estate in numero ri- dotto, ma sempre notevole; l'Arrigoni poi ebbe e conserva un pulcino in peluria, incapace di volare, preso colle mani dal noto cacciatore Giovanni IVIinotto presso Venezia il 28 giugno 1895 ; egli ritiene però (e sono del suo avviso) che non tutti i Piovanelli a pancia nera che rimangono l'estate nel Veneto vi nidifichino. Questa specie si riproduce nel- l'Europa centrale e boreale, ma probabilmente in maggiore copia entro la zona subartica della Regione Eurasica. Nelle sue migrazioni invernali si spinge attraverso buona parte dell'Africa e dell'Asia meridionali; nell'Estremo Oriente del- l' Asia s'incontra colla affiaissima P. aìuerìcana ^Cass.), al- quanto più grande, con becco più lungo e qualche lieve differenza nel piumaggio.

Va però rammentato che anche la nostra P. alpina va- ria notevolmente nelle dimensioni e nella vivacità del colo- rito; gli esemplari più piccoli, che si prendono pure in Ita- lia, vennero a torto creduti specificamente diversi ed ebbero i nomi di P. Schinzii, Brehm, e di /-•. torquata^ Degl. Si trovano bene inteso individui intergradanti tra i casi estremi e non a torto davvero questa specie ebbe da Bechstein il nome di variabilis.

4SO. Pelidna maritima ((-Tunn, in Leems. ex Brimn.)

PlOVAXELLO VIOLETTO.

Biseghin bastardo ( Ven.) Becanèla scura ( Veron.) Spilorso seno (Gen.) Pescairolla [Nizz.) Beccaccinu nied- duzzu (Sard).

Questa specie, da quanto mi risulta, è rarissima e di comparsa affatto accidentale in Italia; si vede nell'autunno e più di rado in primavera. Nel Museo Zoologico della R. Università a Torino è un individuo colto in Piemonte: un

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secondo lo avrebbe avuto da quella regione più recentemente, nel novembre. l'Arrigoni {Man. orn. ital. p. 611), ma non precisa la data ed il luogo; il prof. P. Pavesi ne uccise una femmina adulta sul Ticino sopra a Pavia il 15 novembre 1898. Sembra che il Piovanello violetto sia stato preso nel Veneto, ma il Ninni par non averlo veduto, mentre Arrigoni ne cita due da lui avuti dall'Estuario nel maggio ; altri due furono registrati dal Perini^ poco attendibile sempre, uno dal Veronese nell'ottobre 1853, l'altro in quel di Lonigo nel 1856; uno sarebbe stato preso a Mestre il 22 agosto 1897; in Li- guria è stato preso più volte, e ne conservo uno ucciso nei dintorni di Clenova nell'autunno 1858 {Coli. ital. Ucc. 704); ne posseggo poi tre dalla Toscana : uno preso nell' autunno 1838, senza indicazione precisa di località ; un maschio da S. Donnino, 10 novembre 1883 ; ed una femmina dal lago di Montepulciano, 23 aprile 1891 {Cat. Ucc. 1067, 2181, 3452). In Sicilia dice di averlo veduto il Benoit ; ed il Cara lo cita dalla Sardegna, di dove ne avrebbe avuto un'esemplare Arri- goni nel giugno; infine il prof. G. Kolombatovic' asserisce di averne avuto due nel luglio a Spalato. Le date accertate in- dicano certo un doppio passaggio, ma questo è, ripeto, scarso ed accidentale.

La P. maritìma è estiva e nidificante nella Regione Artica ed anche più giù, cosi a Sandoé (isole Fseroe) e nel- l'Islanda ; scende nella stagione fredda nella zona temperata delle Regioni Eurasica e Boreo-Americana. Si distinguono due forme affinissime, seppure separabili, che scendono lungo le coste Americane e forse Asiatiche del Pacifico, e sono la P. Couesi (Ridgw.) e la P. ptilocnemis (Coues). Non credo necessario di accettare la distinzione generica Arquatella di Baird per questi uccelli.

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■4:21. Actodromas fuscicollis (Vieill.j Gambecchio americano.

Una sola volta questa specie americana sarebbe capitata in Italia e fui il primo a registrarla colle debite riserve (Avi/, ital. 1886, p. 386) giacché si trattava di un'esemplare conservato nelle vecchie collezioni del Museo Zoologico fio- rentino, colla semplice indicazione « Toscana », sotto il nome errato di Tringa minuta? nel Registro e con quello non meno errato di T. Temmincki? (scritto dal Passerini) sulla etichetta. Non vi sono precise indicazioni di località e di data di cattura, ma dall' Inventario del Museo la data sarebbe l'au- tunno del 1835. La preparazione è del Pam pana, padre, ed ha tutta l'apparenza di essere stata fatta dal fresco. Colle- zione italiana Cat. Ucc. 2275.

L'^l. fuscicollis è stato preso nell' Europa almeno una quindicina di volte, quattordici catture autentiche sono re- gistrate nelle isole Britanniche, quasi sempre nei mesi di ot- tobre e novembre (Cf. Saunders, British Birds^ p. 581. London^ 181>9). Vive lungo il litorale orientale delle due Americhe, nidificando nella zona subartica e giungendo alle isole Falkland nell' inverno. Si è creato per esso ed alcune specie affini il genere superfiuo Heteropiigia .

42S. Actodromas minuta Ideisi.

(ìamiuìcchio.

Ciurlino, Gambecchio, Ciurletto (Aut. Rai.) Griet, Sguraboursot (Pieni.) Gambett (Mil.) Sgamì)ettin {Pav.)

Grisett {Creinoli.) Grisèin piccin {Piac. Parm.) Zirèn (Mod.) Sgambirlen {Boi.) Giurgiiil (Ravenna) Bise- ghin, Biaeghin picolo o novèlo (Yen.) Tringht'ta picola ( Veron.) Totanin, Biseghin {Polesine) Crncic' mali {Daini.)

Pescheirolla, Pescairolla picouna [Nizz.) Giardinetta (Arenzano) Burgainetto, Strillin [Savona] Pignuetto

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(Gen.) Fisc-ciòn (Spezia) Gambecchio, Ciurletfco (Tose.)

PiovanelIino(Zwcca) Piovanello [MassaciuccoU) Coc- chiume (Fucecchio) Gambettino ( Valdich.) Chiurlettino (Elba) Gambettili, Pivilottin (Marche) Romaniello, To- rolino pedocchiello de Romaniello (Na]j.) Cicaledda (Bari)

Addruzzu de mare (Lecce) Papioledda, Spiri ticchiu (Pai.) Gadduzzeddu (Girg.) Lodana o Lodula di mari (Mess.) Majolina nicca (Sirac.) Occuli-minti (Sicil.) Beccaccineddu (Sarei.) Tertusca (Mali.).

Le masse migranti di questa specie giungono nel Ve- neto secondo Ninni dal 20 luglio alla fine di settembre; in gran numero essa sverna nelle Puglie, forse in Sicilia ed in Sardegna; abbonda quasi ovunque in Italia durante il passo primaverile, che s' inizia ai pi'imi di aprile e dura ben avanti nel giugno; Gragnani ne notò a Massaciuccoli anche nel lu- glio^ mentre le accurate osservazioni del Ninni ci han fatto sapere che branchetti isolati di 7 a 12 individui si fauno ve- dere lungo tutta l'estate nelle lagune Venete, ma non pare che nidifichino. Questo caso ha speciale interesse, giacche casi simili, come abbiamo veduto e vedremo, presentano altri Scolopacidi la cui area di nidificazione è sub-polare od al- meno sub-artica, ma di cui un certo numero di individui, i quali non si riproducono, passano l'estate in Italia. Il Gam- becchio evidentemente vi si trova tutto l'anno; esso nidifica sulle tundra dell'Europa boreale e della Siberia occidentale, e compie i doveri delia propagazione con singolare alacrità, viaggiando al sud già alla fine di luglio.

IjA. minuta vive in tutta l'Ei^ropa e nell'Asia occiden- tale, sverna nella regione circummediterranea, penetrando attraverso l'Africa sino al Capo e l'Asia sino a Ceilan. Nel- l'Estremo Oriente asiatico la rappresenta l'affine A. ruficollis (Pali.), che giunge in Australia; nelle due Americhe VA. mi- nutala (Vieill.). Non ho adottato per questi uccelli, come ha fatto lo Sharpe, il termine generico Limonites, perchè usato per altri animali e preoccupato.

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4S3. Actodromas Temminclii Leisl.)

(4ami{p:cchio nano.

Piovanello nano, Gambecchio nano [Atd. Ital.) Griet {Piem.) Grisett (Cremon.) Grisèin piccol (Piac. Parm.)

Zirèn {Mod.) Biseghin picelo o novèlo(Fen.) Trin- ghèta (Veron.) Tutanén nanén [Racenna) Crncic' mali, Crncic' situi {Dalm.) Pescheirolla, Pescairolla picouna (Nizz.) Burgainetto, Strili in (Savona) Spilorsin, Nano (Gen.) Gambecchio, Piovanello nano (Tose.) Piovanel- lino (Lucca) Piovanello {Massaciuccoìì) Gambettino ( Valdich.) Chiurlettino {Elba) Cicaledda (Bari) Spi- riticehiu {Pai. Me.<is.) Gadduzzeddu {Girg.) Majolina nicca {Sirac.) Beccaccineddu {Sard.) Tertusca zeira, Pespisella {Mali.).

E assai meno frequente da noi della specie precedente, colla quale è stata ed è spesso confusa, avendo i medesimi costumi e trovandosi in Italia con essa generalmente fram- mista. Giunge nel Veneto sul finire del luglio (Ninni), ma passa ancora in settembre; molto probabilmente sverna nelle nostre provincie meridionali, ma, se mai, in scarso numero. E assai più facile averla durante il passo primaverile, aprile, maggio, ma non è mai per mia esperienza abbondante; in alcune provincie dell'Alta Italia è quasi sconosciuta.

UÀ. Temmincki vive in tutta la Kegione Eurasica, ni- difica nella zona subartica, giunge d' inverno nell'Africa set- tentrionale, neir India, a Ceilan e nell' Indo-cina.

•4S-4:. Tringa Canutus, Limi.

PlOVANKLI.O .MAliOlOlU:.

Malbecchio, Chiurlo (Aut. Ital.) Biseghin grosso, Bi- seghin foresto o bastardo {Yen.) Tringa grossa (Veron.)

Pescheirolla {Nizz.) Bulgaria, Róseza {Savona) Spi-

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lorso russo (Gen.) Piovanello maggiore {Tose.) Piova - aello (Lucca) ? Tirclino (Nap.) Gadduzzuni 'mperiali {Catanzaro) Gadda o Gadduzza imperiali {Sicil.) Gad- duzzii di mari (Mess.) Beccaccinii de mari (Sard.) Ghir- wiel rar od irmiedi {Malt.).

E raro in Italia, ove però giunge ogni anno alla spic- ciolata ; i giovani nel caratteristico abito bigio vedonsi ai primi del settembre e anche in agosto, gli adulti nella fer- ruginea veste nuziale passano nell'aprile-maggio e anche en- tro la prima metà di giugno: qualcuno rimane, pare, da noi durante l'inverno, Ninni lo afferma pel Yeneto e Pietro Bo- nomi dice di averne avuti in novembre e nel febbraio in Sardegna; ma io non ne ebbi mai in quella stagione. Da noi è stato trovato quasi dappertutto, e nella Collezione ita- liana ne conservo dodici esemplari, presi: a Cremona tre, 4 settembre, 15 e 31 maggio; a Nizza cinque^ 10 e 30 aprile, 4 maggio e due f maschio e femmina) 7 giugno; alla Foce di Magra uno, settembre: a Massaciuccoli uno, 14 settembre; a Pisa uno, 7 maggio; a Palo (Roma) uno, aprile.

La T. Canutus ha una estesissima diffusione, nidifica en- tro la Regione Artica circumpolare e nelle sue migrazioni iemali visita 1' Europa meridionale, l'Africa, 1' India, l'Au- stralia, la Nuova Zelanda e le due Americhe. L' unico suo affine, la T. crassirostris^ Temm. e Schleg. è invece ristretta all'Asia orientale, di dove viaggia al S. giungendo da un lato nell' India, dall'altro nell' Australia e nella Polinesia.

4S5. Calidris Arenaria (Linn.) (ex Willugh.j

Calibra.

? Grisett {Cremori.) Ciilet (Bresc.) Muneghéta bianca, Biseghin del sabiòn, Biseghin bianco (Ven.) Gros Courentin, Courentin gross {Nizz.) Spilorso senein {Gen.) Piovanello bigio o bianco {Tose.) Piovanello {Lucca)

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Tirolino {Nap.) Eocliie di rena {Bari) Gaddnzzeddn triugni {Sìcil.) Beccaccinu triugni (Mess.) Gadduzzu bianca, Triugni martiduzzn iGìrg.) Sprivireddu, Occuli- minti marini! {Pai.) Zurrulioteddu, Zurrulin, Zurrulin de mari {Sard.).

La C. Arenaria è unica del suo genere e quasi cosmopo- lita nella sua diffusione, giacche nidifica entro la Regione Artica e poi viaggia attraverso i grandi Continenti australi, raggiungendo il Capo in Africa, la Malesia nell'Asia, la Pa- tagonia in America. In Italia si presenta di doppio passo alquanto irregolare, settembre-ottobre ed aprile-maggio; qual- cuna rimane da noi l' inverno; ne conservo una uccisa a Barletta il 14 dicembre 1876 {Cat. Ucc. 564) e ne ho rice- vute in quella stagione dalla Sardegna e dalla Sicilia. Vanno poste in quarantena le asserzioni della possibile nidificazione di questa specie da noi.

Non è comune, ma non può neppure dirsi rara ; è stata notata quasi ovunque in Italia, ma naturalmente più comune- mente lungo le nostre spiaggie marine.

4S6. Maclietes Pugnax fLinn.l (ex Aldrov.) Gamhktta.

Gambetta, Combattente {Aut. Ital.) Sivalié, Gamba- din, Scouratoun iPiem.) Cavajer {Cuneo} Becassot {Basso Pieni.) Gambett, Gambettóun {Mil.) Sgaembet- tón, Coumbattént {Pav.) Sgambetton {Valt.) Sgambi- toulòon di gamb' giald {Vigevano) Gambeton, Piver {Cre- mon.) Puaza {Mantov.) Gambetta {Parm.) Sgam- birla, Gambetta, Gambatta {Mod.) Premaveira {Boi. Romg.) Premavera {Rav.) Tòtano muto, Vetoléta {Ven.) Gambeton {Trev. Veron.) Sgam betòn {Vicenza) Gam- beton, Totanon (Rnvìgo) Gambeton {Padova) Curlin grlicar {Doìm.) l^escheirolla, Pescairolla {Xizz.) Lunea,

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Bulgaria de sciumme {Savona) Lippun [Arenzano] Spi- lorso di iniitti (Geìi.) Fisc-ciòn, Gambèta (Spezia) Gam- betta (Tose.) Gambetta muta [MassaciuccoU) Gambet- tone (Pis.) Gambetto grosso (Valdich.) Gambetto, Gambettone, Acquarolo {Marche) Acquarolo {Umbria^ Ancona) Uccello muto, Salsarola {Roma) Tufella, To- fèlla, Gammetta {Nap.) Monacella {Foggia) Poveredda {Bari) Gaddinedda (Calahr.) Re di Gammette, Re di li Gambette {Pai.) Gammina, Jamminu {Mess.) Pi- rucchiusa {Cat. Sirac.) Papiola, Gadduzzu imperiali (Girg.) Zurruliu, Baccaccinu de mari, Beccaccinu peis grogus {Sard.) Ghirwiel tal hamra, Pavon di mer {Mali.).

Questa specie singolarissima e strana sotto tanti aspetti è generalmente sparsa ed abbondante in Italia alle due epo- che del passo e durante 1' inverno ; sembra essere più scarsa in alcune provincie del Piemonte, della Lombardia e del- l'Emilia. Il 20 luglio se ne vedono già nel Veneto secondo le osservazioni del Ninni. Sverna specialmente nelle nostre pro- vincie centrali e meridionali e parte in marzo, aprile e maggio ed anche verso la metà del giugno; ma è cosa pro- vata che alcuni individui passano l'estate da noi ; ne conservo uno, maschio, piccolo, non rivestito dell'abito nuziale, ucciso a Cremona il 29 giugno 1882 {Cat. Ucc. 1946) ; ed ho no- tato anche in altri casi che alcuni maschi di queste Gam- bette statine non solo non acquistano il singolare e caratte- ristico abito nuziale, ma sono di piccola statura, come le femmine. Il caso è interessante e merita ulteriori indagini, tanto più che non risulta che questa specie abbia mai nidifi- cato da noi; i maschi in completo abito nuziale sono infatti ra- rissimi. Mi sembra doversi supporre che la Gambetta non sia sempre atta alla riproduzione nel secondo anno della sua vita. In Italia è sempre più abbondante, talvolta copiosis- simo, il passo primaverile (marzo-maggio); meno abbondante quello autunnale (agosto-ottobre); sono allora però scarsi i giovani nel primo abito di fondo bruno.

sa

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Anche facendo eccezione della veste nuziale dei maschi che nei colori ha caratteri talmente individuali da ren- dere in centinaia di esemplari ben difficile trovarne due uguali questa specie è tra le più variabili, individual- mente s' intende, ed offre un bel monito a coloro i quali si lasciano così facilmente andare alla facile fabbrica di pseudo sottospecie. II conte Arrigoni ha fatto uno studio interes- sante, basato su estesi confronti delle variazioni cromatiche dell'abito nuziale maschile di questa specie, cercando di rag- gruppare i vari tipi {Man. orn. ifal. p. 600); e già lo Sharpe aveva riconosciuto cinque tipi fondamentali ed altri spora- dici {Cat. Birds B.-M. XXIV, p. 504. London, 1896).

Il M. Pugìiax, che non ha affini, vive in tutta la Re- gione Eurasica, nidifica nella zona centrale e non s' inoltra in quella boreale; sverna nell'Europa meridionale, nell'Africa (ove giunge nella parte australe^ e nell'India; giunge acci- dentalmente sulle coste Atlantiche dell'America sin nella Guiana. Io non accetto il termine generico Pavoncella di Leach diseppellito da Sharpe, troppo affine ad altri derivati da Pavo e poco felice sotto ogni aspetto.

43'7. Bartramia longicauda (Bechst.) Gambetta americana.

Piro-piro coda lunga, Gambetta americana {Atit. Itaì.}.

Specie boreo-americana, unica nel suo genere, che nelle sue migrazioni iemali giunge sino all'Uruguay; in quei viaggi periodici qualche individuo sperso, forse per forti burrasche da ponente, giunge sulle coste occidentali del- l'Europa; in tal modo la B. lougicauda è capitata anche in Italia.

Posso oggi registrare tre comparse di questo uccello da noi : la prima, nei pressi di Genova nell'ottobre 1859, sesso non determinato, ma apparentemente un maschio, che si conserva nel Museo Civico di Storia Naturale di quella città;

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la seconda, una femmina, uccisa a Malta il 17 novembre 1865, e conservata nella Collezione italiana a Firenze {Cat. Ucc. 2069) ; la terza, pure femmina, presa alle Acque Albule, Roma, nel novembre 1895, e conservata nel Museo Zoologico universitario di Roma.

Nelle isole Britanniche la B. longicauda è stata presa nove volte, sempre nei mesi di ottobre e novembre.

428. Tringoides Hypoleucus (Liun.j (ex Gesn.)

PlRO-PIRO PICCOLO.

Piovanello, Piro-piro piccolo (Aut. Ital.) Balota, Cri- stofou, Sbiri d'eva, Becassin d'ie roche {Piem.) Tiliou (Alba) Piò-piò, Curentin (Basso Piem.) Sbirri d'eva, Berlandot, Balota [Susa) Grireu de fium, Gereu, Gireu, Giara veli, Piovanell (Lomb.) Ciibianc, Più {Valt.) Tre- galeusc (Como) Gambett {Mil.) Gereù {Pavia) Gia- roulin (Bassa Lomb.) Giareù (Vigev.) Culbianc d'aqua (Berg.) Beccadina piccola (Bresc.) Grisett (Cremori.) Ochètta (Parm.) Cul-bianc peznèn, Vcina (Mod.) Cul- bianc (Boi.) Biseghin, Tramontanèla, Cialdin (Yen.) Becanèla d'acqua, Cialdin (Veron.) Gravotól (Feltre) Culbianco, Totanin (Rovigo) Becchetta, Beccanot, Becca- delia, Beccanella d'acqua (Trentino) Guzavcic', Gusavac {Dalm.) Courentin {Xizz.i Spilorso da scoeuggio (Gew.)

Viduetta, Bulgarin, Lunea (Savona) Fisc-ciòn (Spezia)

Piovanello, Piro-piro piccolo (Tose.) Piro-piro, Prillo {Lucca) Tirolì Tirolì (Fucecchio) PiruUino (Sesto fior.)

Gambettino (Valdich.) Beccapesci (Seìi.) Quaglia ma- rina (Elba, L. di Giglio) Gambettoncin, Pizzardella (Mar- che, Umbria) Cuccaletto, Beccaccino (Roma) Quaglia marina, Torolino secariello, Secariello (Nap.) Agustiniedd (Bari) Birginiedd (Saline, Barletta) Addruzzu de mare {Lecce) Quagghia di mari (Catanzaro) Tirali (Calabr.)

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Gadduzzi di li nichi {Sicil.) Gadduzzu di li picciuli (Pai.) Quagghia di mari (Mess.) Jadduzzu d'acqua {Modica) Gadduzzu d'acqua (Girg.) Zurrulioteddu, Zur- raliu, Znrruliu de i' spiaggia (Sani.) Begazzina tal l'occa (Mali.).

Comune in tutta Italia, estivo nelle nostre provincie settentrionali, invernale in quelle centrali e meridionali, nelle isole e nel Veneto Estuario; vedesi anche di passo (aprile ed agosto-settembre). Da noi nidifica un po' dappertutto, in Si- cilia ed in Sardegna, in Corsica e all'Elba, sui greti del Tevere e dell'Arno, e persino lungo i torrentelli alpestri; io ho ricevuto le sue uova raccolte lungo il Toce presso Do- modossola, ed ebbi i pulcini in peluria da Val Vigezzo (Os- sola) il 7 luglio 1887 ed il 15 luglio 1888; nidifica nel maggio e giugno.

Questa specie mi sembra essere assai meno gregaria delle affini; soltanto il De Romita la notò in branchi nu- mero.si nelle Puglie, e, ciò che è strano, dalla metà di giu- gno a tutto agosto.

Il T. Hypoleiicui^ ha una assai estesa dififusione geografica, trovandosi in tutta Europa, in tutta l'Asia e l'Africa e nel- l'Australia. Nelle due Americhe lo sostituisce il T. macula- rius (Linn.), che è giunto accidentalmente in Europa, nelle isole Britanniche, mai sinora in Italia; e le asserzioni in contrario del Contarini, dell' Althammer e dello Schlegel {Mus. PaysBas, Scolopac. p. 84), il quale ultimo parla nien- temeno che di una colonia stabilita nella Valle Padana, sono contrarie al vero.

4S9. Totanus Ocliropus (I/mn.) ex Gesù.)

PlROPIKO CULBIANCO.

Piovanello <odibianco o maggiore, (liarolo, (TÌaroncello, l'iiiirolo, Squinirolo, Culbianco, Piro-piro culbianco (Aut.Itaì.) Becassin cnbianch, Cubianc d'eva (Pieni.) Becassin,

507

Curentin, Culbianch, Piouravej, Piouravela, Piò-piò, Cugianco d'acqua [Basso Piem.) Cubianch, Cubianch d'acqua [Lomb.)

Gireulon, Sculàpi (Como) Travacola (Miì.) Piu-piu (Nov.) Culbianc d'aqua (Berg.) Cù-bianch {Valt.) Cui bianc {Cremona) Pivarina [Mantov.) Cvèla (Parm.)

Cul-bianc mzàn o d'acqua, Vcina {MocL) Sguriol, Sgarffiol, Ciuven, Culbianc [Boi.) Avetta {Romg.) Ciu- vittèn {Ravenna) Culbianco d'acqua, Grambeta, Totanel ( Veron.) Culbianch {Bell.) Culbianch da acqua {Feltre) Totanin {Vicenza) Ciochèta d'acqua {Bass.) Totano, Cui bianco {Polesine) Pivuicc {Friuli) Culbianco, Pivuic grosso [Yen.) Rivaròla grossa {Roveret.) Curlin pijuka- vac (Dalm.) Becassin queu blanc, Courentin queu blanc {Nizz.) Spilorso [Arenzano] Lunea, Bulgaria {Savona)

Spilorso du cii gianco {Gen.) Fisc-ciòn, Tortoin {Spezia)

Piro-piro culbianco {Tose.) Gambetta culbianco, Gam- bettone, Gambettino, Piro-piro, Prillo [Lucca) Pescina, Monachina {Pis.) Piovanella, Pirulino, Merlino [Fucecchio)

Pirulino {Sesto fior.) Culbianco acquatico {Casentino) Merletta {Yaldich.) Beccapesci {Sen.) Chiurlo {Elba) Piolotto ( Umbria) Gambetto {Marche) Acquarolo {An- cona) — Ciufulittu {Rieti) Beccacciolo, Culo-bianco {Roma)

Tirolino, Torolino riàle {Nap.) Agustinedda verdatera {Bari) Gadduzzeddu [Catanzaro) Arcignola, Tiruli {Ca- labr.) Mutareddu [Sicil.) Gadduzzu di li grossi [Pai.)

Stagnotta {Mess. Sirac.) Puddicinu di mari [Lentini)

Addinedda d'acqua {Castelb.) Mutaredda {Trap.) Gadduzzu sucida tui-tuì [Girg.) Zurruliu culu biancu [Sard.) Sueida, Sweida {Malt.).

Abbastanza comune ovunque e in ogni stagione in Ita- lia, ma più abbondante alle epoche del passo (marzo-aprile, agosto-settembre). Andrebbe dunque posto tra le nostre spe- cie sedentarie, malgrado le autorevoli obbiezioni dell'amico Salvador! {Elenco Ucc. ital. p. 225. Genova, 1897), poiché ri-

508

salterebbe nidificante da noi per le osservazioni di alcuni dei miei più provetti collaboratori nella nostra inchiesta or- nitologica, E citerò: Piemonte, il capitano Abre (Cuneo) e Demori (Novarese); Lombardia, il prof. Galli-Valerio per la Valtellina, il Terragni e il Borromeo in genere pel Cre- monese; Veneto, il Vallon (Friuli) incidentalmente; Liguria, il Piccone; Toscana, il Fontebuoni e il Graguani implicita- mente pel Lucchese, ancora il Fontebuoni pel fiorentino, l'Arrighi GrifiToli per la Val di Chiana, il Dei pel Senese; Sardegna, il Bonomi; Sicilia, il Doderlein ; senza poi ram- mentare il Savi ed i suoi contemporanei. È certo che con un tale plebiscito il fatto non va scartato e merita ulteriori in- dagini ; ed io riserbo il mio giudizio.

Aggiungo che, sebl)ene io non abbia avuto le uova od i pulcini di questa specie presi in Italia, ho veduto diversi esemplari uccisi da noi nel giugno e nel luglio, e ne conservo uno dalla Val di Chiana, maschio adulto, colto nel luglio 1877 iCat. Ucc. Coli. ital. 706); per la presente specie tale fatto ha importanza ben maggiore che nel caso di altri Scolopacidi. In quanto poi alla nota singolarità di questa specie di depositare abitualmente le proprie ubva nei nidi altrui abbandonati sugli alberi, tale abitudine può benissimo presentare eccezioni.

Il T. Ochropus è sparso su quasi tutto il Vecchio Con- tinente: Europa, Africa, Asia, ove giunge nella ^Malesia ; ac- cidentalmente capita nell'America boreale; ove è rappresen- tato poi dal T. fioUtarius (Wils.) suo affine, che migra d'inverno nell'America meridionale. Non ho crediito di poter accettare il genere Ilelodromas usato da molti per queste due specie.

430, Totanus Glareola i-L F. Gmel. ex Llnu.j

PlRO-I'IRO HOSC'HERECCIO.

Piovanello dei boschi, Sagginale grande, Piro-piro bo- scareccio (^iut. Ital.) Becassin, Curentin, Piò-piò {Basso Pieni.) Trentin (Lomb. Mil.) Cu-bianch, Gereu (Par.)

599

Grisett, Grisetfcon {Cremon.) Grisèin {Piac.) Gambén'na {Parm.) Sgambirla, Gambétta {Mod.) Sgarìol {Boi.) Totanèlo, Pivuic picelo ( Ven.) Culbianco d'acqua ( Veron.)

Ciochèta d'acqua {Bass.) Totano, Culbianco (Padova, Rovigo) Rivaròla piccola {Rovereto) Curlin migavcic' iDalm.) Courenti n {Nizz.) Gilardinna {Arenzano) Bulgaria, Lunea {Savona) Spilorso femina du cu gianco [Gen.) Tortoin {Spezia) Piro-piro boscareccio {Tose.) Piro-piro, Prillo {Lucca) Pirullino {Sesto fior. Vaìdich.) Gambetto piccolo {Valdich.) Beccapesci {Sen.) Merlino, Pii'ulino {Fucecchio) Piolotto ( Umhria) Gambetto {Mar- che) — Acquarolo {Ancona) Beccaccino di primavera {Roma)

Quaglia marina, Tirolino, Tirolino sichilò {Nap.) Ghir- lino {Foggia) Agustinedda bastarda {Bari) Spiune, Gadduzzu d'acqua {Calabr.) Gaddinedda scaccia -mar giù {Sicil.) Beccaccinu di fiumara o di sciumara {Mess.) Gad- duzzu di li pinti {Pai.) Sgargia margiu {Santa Ninfa) Gadduzzu imperiali di sciumi o di lagu (Girg.) Beccac- cinu differenti, Zurruliu peis birdis {Sard.) Pespus tal ballar (Mali.).

Arriva in aprile-maggio, ripassa in luglio-ottobre, ed è generalmente comune; non rimane, pare, l' inverno in Ita- lia ed il passo -primaverile è il più abbondante. Il Ninni dubitava fortemente che questa specie potesse nidificare nel Veneto ; il Bettoni ha detto che nidifica in Lombardia e dalle indicazioni pubblicate dal prof. T. Prada risulta che è specie estiva nel Pavese; il Cara fece identiche osservazioni per la Sardegna ; e tra i miei collaboratori nella inchiesta ornitologica in Italia, i signori : Vallon pel Friuli, Gragnani pel Lucchese, Fontebuoni pel Fiorentino, e Roster per Fu- cecchio e per la Toscana in genere, ritengono che il T. Già- reola sia anche estivo e nidificante ; Arrigoni pure lo afferma pel Veronese {Man. orn. itaì. p. 592) ; Martorelli lo crede possibile limitatamente, mentre Salvadori per l'Italia in gè-

60()

nere lo crede poco probabile. E un caso identico a quello della specie precedente ed io non credo di aver i dati per pronunziarmi in modo reciso; ritengo che nuove e più accu- rate indagini siano necessarie; ma debbo pure dire che sinora non ho veduto ne uova, ne pulcini presi nel nostro paese; ho però più volte constatato che questo uccello si trova da noi nel giugno e nella prima quindicina del luglio e conservo {Coli. Hai. Ucc. 70) un maschio giovane preso lungo l'Arno presso Firenze ai primi del luglio. Questa specie depone le uova in maggio e giugno.

Il T. Glareola^ pel quale è stato appositamente fatto r inutile genere Rliyacophilus, vive in tutta la Regione Eu- rasica, penetra nelle migrazioni iemali in tutta l'Africa, nel- r India e nelle Molucche, dalle quali giunge in Australia.

431. Totanus stagnatilis, Bechst. Albastrello.

Albastrello cenerino, Albastrello, Regino di mare, Piro- piro gambe lunghe (Aut. Ital.) Becassin gambe-lounghe, Piò-piò, Curentin, Curentin d'acqua, Cubianc d'acqua {Basso Plein.) Sgambettin (Par.) Gambe-longhe {Mantoiw Sgambirlo, Sgambirlen, Sgambirlin, Cui bianch {Mod.) Sgariol, Sguriol {Boi.) Totano, Totanèlo, Totanèlo gambe- longhe (Few.) Gambetòn {Veron.) Pivuicc {Friuli) Gambetton {Trentino) C'urlin dugonoga {Dalm.) Cou- rentin (Nizz.) Bulgaria, Lunea (Savona) Spilorso fave grixo (Oen.) Fisc-ciòn, Tortoìn {Spezia) Piro-piro gambe lunghe, Albastrello {Tose.) Piro-piro, Prillo {Lucca) Gambettone, Taglia-ferro {Brozzi, Firenze) Gambetto gambe lunghe [Valdiclì.) - Acquarolo (Ancona) Cuccale (Roma) Tirolino, iSicliilù, Torolino gamme longhe {Nap.) Ac- chieua (5aW) Occuliminti, Gammetta {Sicil.) Beccaccinu jamrai longhi {Mess.) Stagnotta (Sirac.) Gammetta

601

gammi loughi {Pai.) Gadduzzu imperiali gammi longhi {Girg.) Zurruliu peis longus, Zurrulioteddu {Sarà.) Ruffiana tal caccia {Mali.).

È uccello di doppio passo soltanto, in Italia, general- mente scarso e non sempre regolare; giunge in marzo-aprile, ripassa, in numero assai più limitato, in agosto-ottobre. Nel- l'Alta Italia è raro quasi ovunque; nella penisola parrebbe più frequente in Toscana, nel Lazio e nelle Puglie; è scarso tanto in Sicilia come nella Sardegna.

Vive l'estate nella zona media della Regione Eurasica, scarseggiando nell' Europa occidentale; sverna nell'Africa, nell' India, nella Malesia e penetra anche nell'Australia.

432. Totanus Calidris (Linn.) (ex Aldrov.) Pettegola.

Gambetta dalle gambe rosse [Aut. Ital.) Fouloun, Piò-piò gross, Courenton {Basso Piem.) Tutù, Faloun, Gambetta viperina, Brindes {Piem.) Sgaembettón {Pav.)

Sgaembitón {Bassa Lomh.) Sgambi tounlin di gamb-rouss {Vigev.) Gambeton {Cvemon.) Pè-ross {Bresc. Mantov.) Grisèin gross {Piac.) Totano ( Yen.) Totanòn [Padova]

Ciurlicòn, Zurlicòn (lungo la Piave) Totanòn {S. Gior- gio) — Gambeton griso, Pipi {Veron.) Totano, Gambeton {Polesine) Totùl, Baulin, Pivuicc, Pizochèt [Friuli) Pnàz [Ferr.) Sgambirla, Culbianch, Gambétta [Boi. Mod.) Tutanen [Cesena, Forlì) Curlinjaca krilasica, Curlinkoka {Dalm.) Courentin, Courenti n a pe rougie [Nizz.) Cièuvi {Arenzano) Bulgaria de gambe russe [Savona) Spilorso du cò-cò [Gen.) Fisc-ciòn {Spezia) Pettegola [Tose.) Chio-chio (Lucca) Gambetto gambe rosse {Valdich.) Chiurlo {Elba) Gambettone [Marche) Acquarolo [Ancona)

Cuccaletto marino (Roma) Tirolino {Nap.) Chiuv-

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chiuv (Sedine, Barletta) Pied-russ (Bari) Arcignòlo, Spiune {Calahr.) Qammetta (Sicil.) Papiola 'mperiali (Mess. Cat. Sirac.) Gammeta giorara (Pai.) Gadduzzu imperiali, Garldnzzu di gammi russi (Girg.) Cavalirotta lY,'a^) Zurrnliu peis arrubius, Crucugioni (Sard.) Phiverot iMalf.).

SedentariH e sparsa ovunque in Italia e nelle sue isole; è perù più abbondante alle epoche del passo, cioè in aprile- maggio e nel settembre- ottobre, e specialmente in quella primaverile. Sverna in discreto numero in alcune delle no- stre Provincie centrali e meridionali, nella Sardegna, ed an- che nel Veneto e nella Lombardia. Nidifica nel Veneto, in Toscana, in Sardegna e probabilmente altrove in Italia; nella Collezione italiana conservo un pulcino in peluria preso nella laguna di Venezia il 10 giugno 188G, dono del conte A. P. Ninni (Cat. Ucc. 3345). Depone le uova nel maj^gio e giugno. Ho un maschio ucciso il 25 agosto 1898, presso Cremona, singolarmente piccolo ; ha piedi normali, ma 1' ala misura 130 mm. con una lungh. tot. di 240 mm. (Cat. Ucc. 3666).

Il T. Calidris è sparso attraverso tutta la Regione Eu- rasica, al S. circa del 55° di Lat. N. Nelle sue migrazioni invernali giunge nell'Africa equatoriale e visita l'India e la Malesia.

■433. Totanus fuscus Linn.) ex Briss.) Gambetta fosca.

Gambetta scherzosa, Totano movo, Chiò-Chiò, Pantana grigia (Atit. Ital.) Cravetta (Pieni.) Piò-piò, Curenton {Baaso Pieni.) Sgambettoun,Gambettoun, Primavera \Lonih.) SgaembettÓQ {Pav.) Sgambetton {Valt.) Gambeton (Cremon.) Grisèin real [Pìac. Parni.) Cui bianch, Sgam- birla. Gambetta [Mod. Boi.) A vetta (Ronig.) Ciuvèta (Ravenna) Totano negro o nero. Totano moro, Totanòn co le gambe rosse, Totano grosso, T<»tano bastardo ( Ven.) To-

603 -

tano, Gambeton {Rovigo) Ciubi {foci del Po) Gambetòn moro {Veron.) Toteno (Istria) Curlinjaca, Curlinkoka (Dalm.) Beccassin gavuot, Courentin {Nizz.) Cièuvi grosso {Arenzano) Spilorso mòu {Gen.) Albastrella ce- nerina, Gambetta fos<ja [Tose.) Fischioncello {Lucca) Gambettone, Cini (Sesto fior.) Gambetto nero (Valdich.) Chioco (Foiano) Chiurlo (Elba) Piolotto {Irmbria) Gam- bettone (Marche) Acquarolo (Ancona) Cuccale (Roma) Tirolino (Nop.) Chini (Bari) Papiola nira, Papiola {3fess.) Cavalirotta (Cat.) Gammetta (Pai.) Gaddu imperiali granni di lagn (Glrg.) Zurrulin peis arrubius, Zurruliottn (Sarei.) Cinvet, Cuvet (Mali.).

La Gambetta fosca è principalmente di doppio passaggio marzo-maggio e agosto-ottobre, in Italia; è anche svernante, ma non nidificante. Nelle provincie occidentali dell'Alta Ita- lia è specie scarsa se non rara, così in Liguria; mentre nel Veneto giunge in grossi branchi, ed è comune in Toscana, nelle Marche e nelle Puglie; sarebbe meno frequente in Si- cilia; ed in Sardegna. Qualche raro individuo sembra rima- nere da noi l'estate, ed il mio amico G. Arrighi GrifFoli ne ha veduti nel luglio in Val di Chiana.

Il T. fuscus vive in tutta la Regione Eurasica, nidifica nella zona subartica di questa e sverna nella regione cir- cummediterranea, in quasi tutta l'Africa, nell' India e nel- r Indocina.

434. Totanus nebularius (Gunn. in Leems)

Pantana.

(Tambetta reale. Pantana, Verderello (Aut. Ital.) Sgam- betton [Pav.) Sicuroun (Varese) Ciò-ciò (Cremon.) Gainbettón (Mantov.) Gambinon (Parma) Totanòn, To- tanàso, Gambetòn ( Ven.) Totanon, Gambeton (Polesine)

~ 604

Gambettola (Romg.) Grambètula {Raveìma) Sgambirla, Gambirla Gambétta, Cui bianch {Boi. Mod.) Gambirla {Carpi) Curlin bilkasti {Daini.) Grossa pescheiroUa, Pe- scairolla {Xizz.) Spilorso (Arenzano) Bulgaria [Savona) Spilorso da gamba lunga [Gin.) Fisc-ciùu grosso {Spe- zia) — Pantana, Verderello (Tb-sc.) Fischione {Lucca) Chiò-chiò {Vecchiano) Chioco {Valdich.) Acquarolo {Mar- cile) — Gobbetto (Roma) Tirolino (Xap.) Verdatero {Bari) Chiuvettone (Saliìie, Barletta) Jamminu riali, Pa- piola {Mess.) Cavalirotta (Cut.) Gaddu imperiali granni di lagu {Girg.) Gammetta [Pai.) Zurruliu iSard.) Ceuceua prima tMalt.).

Auclie questa è specie principalmente di doppio passo in Italia (luglio-settembre e marzo-maggio) ; ma non poche rimajigono da noi durante l'inverno e ([ualcuna vi s'incon- tra nell'estate; così il Ferragni la dice in scarso numero sedentaria nel Cremonese ed Arrighi-Griffoli scrive che si vede quasi in ogni stagione in ^'al di Chiana: ma sinora, per quanto so, non risulta che abbia nidificato in Italia. Per il complesso del paese nostro va considerata frequente, ma non ugualmente distribuita ed in qualche provincia scarsa ; sarebbe così per la Sicilia e per la Sardegna. Non approvo il genere (rlottis, fatto per questa specie isolata: e non credo si debba adottare il nome specifico Uttoreiif> del Linneo vec- chia maniera, patrocinato dall'amico Arrigoni.

Il T. nebularius si trova in tutta la Regione Eurasica: nidificante nella zona boreale, svernante in quella meridio- nale; ma nelle sue migrazioni iemali giunge in fondo al- l'Africa e, attraverso l'Asia meridionale e la Malesia, penetra nell'Australia.

605

435. Terekia cinerea/Giild.) Pittima nana.

Terechia, Piro-piro terek, Piro-piro becco torto (Aut. Ital).

Specie sempre rara ed accidentale per 1' Italia, come lo è per tutta l'Europa occidentale; fa però le sue comparse alle due epoche del passo, cioè nell' autunno e nella prima- vera; nel passato non se ne avvertivano mai, ma dopo i la- vori della inchiesta ed il risveglio degli studi ornitologici in Italia, qualcuna sembra essere osservata quasi ogni anno.

La prima cattura nota di questa specie da noi avvenne il 9 maggio 1869 nelle praterie paludose di Vecchianoin quel di Pisa; erano tre, un maschio e due femmine, furono prese alle reti e portate vive all' illustre nestore degli Orni- tologi italiani Paolo Savi; uno di quegli esemplari è a To- rino in quel R. Museo Zoologico, gli altri due, ora in cat- tivissimo stato, rimasero nel Museo Zoologico universitario di Pisa.

Il signor C. Dal Fiume di Badia Polesine, Rovigo, es- sendo a caccia a Castagnaro nelle Valli Veronesi nell'otto- bre 1875, ne ebbe una, ma egli allora non raccoglieva uc- celli e quel prezioso esemplare andò perduto (Cfr. Dal Fiume, Avif. del Polesme, p. 36. Padova 1896); io avevo menzionato il caso nella Avif. Ital. 1889, p. 606, ma per errore la data venne portata al 1876.

Nel novembre 1876, passando casualmente pel vecchio mercato di Firenze vi trovai una femmina, giunta il giorno innanzi con altra « caccia » dalle Saline di Barletta, ove era stata uccisa il 20 di quel mese {Coli. ital. Ucc. 509j. Nel- l'agosto 1878 ne ebbe un maschio a Bari il prof. V. De Ro- mita, conservato nel Museo di quel E. Istituto Tecnico. Nel maggio 1883 ne venne preso un esemplare a Massaciuccoli

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(Lucca), l'ebbe il Gragnani e credo sia rimasto nella colle- zione che era del compianto conte Eugenio Miuutoli. Il 10 giugno 1890, il 31 agosto 1895 ed il 10 maggio 1899, furono presi alle veti altri tre esemplari della T. cinerea a Massaciuccoli, una femmina e due maschi; il primo e l'ultimo sono nella Collezione italiana (Trt^. /^ Ve. 3235, 3723), l'altro è nella raccolta del marchese Carlo Ridolfì a Meleto, Empoli. Infine la Collezione italiana si è arricchita di un quarto esemplare, un maschio adulto ucciso a Vecchiano rS maggio 1905, dono generoso del signor C. Ragionieri {Cat. Ucc. 4098). È singolare come 1' iiltimo di questi uc- celli registrato per l'Italia, sia venuto a farsi prendere ap- punto nella località ove furono catturati i primi 36 anni fa! Debbo aggiungere che Arrigoni (Man. orn. ital. p. 599) men- ziona una cattura che sarebbe avvenuta in Sicilia, senza però precisare data e località.

La T. cinerea nidifica nel X.E. dell'Europa e nella Si- beria, neir inverno migra al S. giungendo nell'Africa au- strale, nell'India, nella Cina e attraverso le Molucche nella Nuova Guinea e nell'Australia. Nell'ottobre 1866, trovan- domi colla « Magenta » nel golfo di Pe-chih-li, N. Cina, vidi grossi branchi e ne uccisi moltissimi, viaggiavano al S.

436, Limosa melanura, 'Leisl.

Pittima.

Trivella, Pittima coda-nera, Yétola, Pantana, Moschet- tone, Pittima. Pittima reale iAut. Ital.) Subiarèul (Pieni.) Borda {Susa) Becassa d'acqua, Beccassa d'ma, Gambe lounghe {Basso Pìem.) Sgneppon de mar, Sgambettoù,

(1) Contrario per principio alla omonimia dei termini specifici e generici, e conscio a quanta confusione hanno dato origino i nomi specifici dati in precedenza a questo uccello, preterisco attenermi a <|uello molto usato del Leisler, che non può dar luogo ad etiuivoci.

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Sgambettoun (Lomb.) Sgneppóun de mar [Mil.) Sgam- betton (Vali.) Sgneppon de mar {Cremori.) Mutt doppi (Piac.) Fuèla, Beccàzza d'mer, Arsega [Parm.) Trivella, Tri véla {Mod.) Pizàcra d'mar [Mantov.) Gam-long, Gamblaza {BoI.ì Gambitulón, Vitarbis (Ravenna) Gam- beri, Votola, Gambeton rosso (Veji.) Gambeton (Rovigo)

Curlin krilas (Dalm.) Beecassin roiix, Beccassin sen- drous, Beccamarina (Nizz.) Beccassa de ma (Gen.) Fise- ciòn reale, Russa (Spezia) Pittima, Pittima reale {Fior. Vaìdich.) ? Verderello (Tose.) Gambettone (Pi.^.) Pittima (Elba) Tecca, Tecchia (Roma) Beccaccia romana (Nap.) Turdinera (Saline, Barletta) Arcirotta (Sicil.) Arcirotta di turdi {3Iess.) Sperei a-sacchi (Cat.) - Gam- metta vujara (Pai.) Gran gaddu imperiali rnssu (Girg.)

Beccaccia de is cannas (Sard.) Ghirwiel prim (Mali.).

Generalmente abbondante di doppio passo (febbraio-aprile e agosto-ottobre) quasi ovunque in Italia e nelle sue isole ; nelle nostre provincie centrali le grandi masse vedonsi in marzo ed in aprile ; il passo autunnale pare essere sempre più scarso, eccetto forse nel Veneto. Va però ricordato che non poche rimangono da noi durante 1' inverno ; ne ebbi anche un maschio da Venezia il 7 dicembre (Coli. Hai. Ucc. 32"21) ; e nel novembre, dicembre e gennaio giungevano in gran numero da Barletta sul mercato di Firenze. Qualche individuo si vede da noi nell' estate, e conservo tre giovani avuti da Cremona, uccisi il 24 lùglio, 6 e 14 agosto (Coli, ital. Ucc. 3661, 2917, 3531). Non credo però che questa specie abbia mai nidificato in Italia. Secondo le risultanze della in- chiesta ornitologica la Pittima sarebbe poco frequente durante il passo in Piemonte, nella Lombardia, in Liguria e nella Si- cilia: ma come osserva benissimo Martorelli ciò si può spiegare per la mancanza di luoghi adatti per una sosta, spesso causa dell'apparente scarsezza di specie migranti comuni.

Questa specie presenta notevolissime variazioni indivi- duali nelle dimensioni, indipendentemente da quelle sessuali

608

ed è noto come le femmine sono più grandi dei maschi la lunghezza del becco sopratutto è variabile. E stato poi no- tato che nell'Estremo Oriente gli esemplari di Pittima sono generalmente più piccoli di quelli della Eurasia occidentale, ma quanto ho detto sopra vale anche per essi e si trovano, in numerose serie, individui intergradanti; onde, concordando coU'amico Sharpe, ritengo non sia il caso di distinguere an- che come sottospecie le Pittime orientali alle quali venne a torto affibbiato il nome di L. melanuroidex^ Gould.

La L. meìamira vive in tutta la Regione Eurasica, e ni- difica nella zona boreale ; nelle sue migrazioni iemali giunge da un lato nell'Abissinia e dall'altro nell'India, nella Malesia e neir Australia.

437*. Limosa lapponica (Linn.j

Pittima minore.

Pittima piccola, Pittima minore [Aut. Itaì.) Beccassa d'acqua, Beccassa d'ma {Basso Pieni.) Sgambettoun (Pav.) Vétola, Vétola picola, Gambetòn rosso picolo {Ven.) Gambeton [Polesine) ? Trivèla, ? Trivleina Mocl.) Bec- cassin roux [Nizz.) Beccassa de ma {Gen.) Russa [Spe- zia) — Tecca {Roma) Galluzzo {Nap.) Arcirotta di tardi, Gammetta imperiali (Sicil.) Arcirotta imperiale (Mess.) Beccaccia de is cannas (iSard.) Ghir-\viel (Malf.).

Il Dal Fiume (Avif. del Pok.4ne, p, 36, Padova, 1896) la dice non comune, ma talvolta abbondante nel passo autun- nale nel Polesine, così nel 1887 ; infatti quell'anno come ho ricordato {Avif. ital. 1889, p. 608) vi è stato nell'autunno un passo straordinario di (jnesta specie ed il Ninni mi avverti allora che a Venezia ne comparvero molte. Normalmente però la Pittima minore è specie rara in Italia, ove fa com- parse irregolari alle due epoche del passo, cioè in aprile-mag- gio e nelTagosto-ottobre ; ne ebbi una, femmina giovane,

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uccisa sull'Arno presso Firenze il 12 novembre 1887 {Coli, ital. Cat. Ucc. 3038). È capitata in tali condizioni quasi ovunque in Italia e nelle sue isole ; dico questo perchè il Bonomi la nota rara nell' autunno ed inverno in Sardegna; io però non ne ho veduti da quell' isola, ma ne ricordo uno 0 due esemplari presi in Sicilia.

Anche in questa specie le femmine sono più grandi dei maschi, ed hanno il becco relativamente più lungo. Nel 1890 il prof. Martorelli ebbe sul mercato di Milano uno di questi uccelli con becco singolarmente lungo_, proveniente da Fog- gia; egli ritenne che potesse essere un'esemplare della orien- tale ed assai affine L. novcezelandice, Gray (= L. Batteri, Naum. = L. uropigialis, Gould), ritenuta da molti mera sot- tospecie della nostra Pittima minore ; ebbi agio di poter studiare quell' esemplare e venni alla conclusione che non era distinguibile dai nostri ; la lunghezza singolare del becco si poteva spiegare per una frattura della mandibola superiore, di cui si vedeva la cicatrice (Cfr. Giglioli, in " Ihis, ,, 1891, p. 296, London).

La L. lapponica vive nella metà occidentale della Regione Eurasica, sino al lenisci ad E. Nidifica nella zona subartica e sverna in quella meridionale, spingendosi quasi sino al- l'Equatore in Africa e nell' India settentrionale nell' Asia. Nella parte orientale della Regione Eurasica vien surrogata dalla affine, ma distinta L. novce-zelandke, Gray, che migra al S. sin nell'Australia e Nuova Zelanda, giungendo ad E. nel- r Alaska.

438. Scolopax RustiCUla, Linn. (ex Gesn.) Beccaccia.

Beccaccia, Acceggia, Gheggia, Ghega, Gallinella {Aut. Ital.) Becassa, Galinassa [Piem.) Becasse {Aosta) Gallinascia, Beccasela {Ossola) Gallinassa {Basso Piem.) Becassa, Galinassa, Galinazza, Arria, Arcia, Arzia, Ravagnàn,

89.

610 -

Pizzacra (Lomb.) Pizzalunga (Coìno) Becazza, Galli- nazza (ì'alt.) Fola (7ie/*^.) Baecguón, Gallinàssa, Moun- tagneùla, var. piccola (Pavia) Garinàssa, Falcliittina, var. piccola {Vigev.) Beccàssa {alta Staffora) Galinazza [Cre- mon.) Arsia (Bresc.) Becàzza, Pizzacra {Parm.) Pepa, Pizzacra {Mod. Boi.) Pizzacara (Pievepelago) Pizàcra \Mantov.) Galinàza, Galinàza falchetóna {Yen.) Gali- nazha (Feltre) Pizòche, Gialinàzze, Pizòche falcùzze, Gia- liuàzze falcùzze {Friuli) Sneff, Gallinazza \ Sette Comuni) Gallinazza {Istria) Bena, Kokocka [Dalm.) Becàza, Becaccia {Trentino) Galinazza, Bècazza {Romg.) Galina {Cesena^ Forlì) Beccàssa {Kizz. Gen.) Beccaccia, Beccac- cia scopajola o scopina, var. piccola, Beccaccia reale [Tose. Marche, Umbria, Roma) Beccaccia bottaia o bottaccia, var. grande {Maremma) Beccaccia {Rieti) Beccaze, Beccac- cia (Corsica) Beccaccia, Arcèra (Nap.) Arcera {Campo- basso, Puglia) Biccaccia (Bari) Beccaccia, Arcera (Terra d'Otranto) Shapiictòre [Albanesi italici) Percaccia, Bic- caccia (Catanzaro) Beccaccia, Arcera (Calabr.) Gaddazzu, Jaddazzu, Addazzu (iSicil.) Beccacciu {Pai. Cat.) Gad- dazzu calisi {Pai.) Jadduzzu (Modica) Beccaccia, Caboni de murdegu, Pudda de mat,a, Padda de mudexu {Sard.) Becassa {Carloforte, Sard.) Gallina, Gallina cieca {Malt.j.

Questa specie comune e ben nota ovunque in Italia, giunge usualmente da noi dalla metà di ottobre alla metà di novembre ed anche sino ai primi del dicembre; sverna nel Veneto, ma in maggior copia nelle nostre province centrali e meridionali, in Sicilia ed in Sardegna ; ripassa o parte nel febbraio-marzo ed anche ai primi dell'aprile ; il passo autun- nale è sempre più copioso, ma varia ; nella mia Avif. Ital. 1889, pp. (Ì09-614, ho trattato in disteso del passo di questa specie in Italia. Si sapeva che lungo tutta la nostra zona subalpina e più scarsamente nell'Italia centrale qualche cop. pia rimaneva, non tutti gli anni ])erò, e nidificava, tra

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l'aprile ed il maggio. Nel maggio 1879 e nel marzo 1902 alcune coppie di Beccaccia si propagarono nei boschi palu- dosi, ma bassi, della K. tenuta di San Rossore, Pisa; e seppi dal Gragnani che nel 1898 e in anni precedenti ciò era pure avvenuto nei pressi di Massarosa, Lucca. Questi casi erano però considerati straordinari e molto commentati ; in questi ultimi anni però sembrano essersi resi più frequenti. Fu pro- prio Sua Maestà il Re che personalmente me ne diede pel primo notizia, quando, durante la visita colla quale volle onorare la Collezione centrale degli Animali Vertebrati ita- liani il 14 maggio 1903, m' informava che in quei giorni i RR. guardacaccia avevano scoperto non meno di dieci nidi di Beccaccia nei boschi della R. tenuta di San Rossore e si sapeva che ve n'erano altri. S. M. anzi avrebbe voluto pro- curare una nidiata alla Collezione italiana, ma era tardi e quei pulcini erano scomparsi, cercando rifugio forse dai calori estivi nei boschi intorno alle vicine Alpi Apuane. Mi fece però avere più tardi una pianta dei boschi ove la Beccaccia aveva nidificato, colla iudicazione precisa di ciascun nido; e l'anno dopo, mantenendo regalmente la promessa fattami, il nostro amato Sovrano mi faceva avere tre pulcini di Bec- caccia nati nella R. tenuta di S. Rossore, non che un ovo sterile della medesima covata (queste sono normalmente di 4 uova, rarevolte di 5). Quei pulcini furono tolti dal nido il 7 aprile 1904 e portati vivi a Firenze da un guardacaccia secondo gli ordini di S. M. e figurano nella Collezione ita- liana insieme all'ovo (Cat. Ucc. 4028, 4029, 4031). Anche nell'Alta Italia il ritrovamento di nidiate di Beccaccia sarebbe divenuto più frequente che nel passato : lungo il Po nel Cre- monese tra il 1879 ed il 1903, nei mesi di aprile e maggio, il Ferragni ebbe notizia di varie covate ; mentre lungo il Ticino, fra Tornavento e Turbigo, l'amico mio dott. Igino Radice constatava in luogo umido e boschivo, gelosamente custodito, la successiva nidificazione della Beccaccia negli anni 1896-97-98 e 99 ; una piccola colonia sembrava essersi ivi stabilita in permanenza. La eventuale nidificazione della Bec- caccia in Sardegna, asserita dal Lepori, non è stata confer-

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mata. Dopo tutto questo, credo che possiamo collocare la Beccaccia tra le specie sedentarie nel nostro paese.

Questo uccello presenta non di rado variazioni isabelline ed anche albine e melaniche nel piumaggio, ma più interes- santi sono quelle nelle dimensioni ; è universalmente nota ai cacciatori una razza piccola della Beccaccia, detta in Toscana " Scopiììa ., o '• iScopoJoJa, ,, nel Friuli '' (jialinùzze falcùzze ,, nel Veneto '' Falchetóne nella Lombardia ^' Moiintagneùle o '^ Faìchittine ; non sono che variazioni individuali, ma eb- bero l'onore di essere assurte a specie distijita, che ricevette il nome di *S'. scojyaria, Bp. In questi casi la statura minore è quasi sempre accompagnata da una colorazione più scura e più rossiccia e da becco e tarsi proporzionalmente più lunghi. Nella Maremma Toscana la Beccaccia grande o normale è detta " Boftaia ,, o " Bottaccia ,,.

Lo jS'. Rusticidn vive in tutta la Regione Eurasica, ma non oltrepassa di molto il 65° Lat. N. Sverna nella zona meridionale, nell'Asia però penetra più al S. giungendo nel- l'India, neirindo-cina e nella Cina meridionale ; nidifica nel- 1' Himalaia ad oltre i 3000 m. di altitudine.

439. Grallinago major" (J. P. Gmel ) Crocco LONE.

Beccaccino maggiore. Croccolone {Aut Ita/.) Loumbard, Loumbarda, Gnij), Sgnij), Sgnep \Piem.) Becheta loum- barda {Cuneo) Sgnes lombard {Aosta) Sgnepòn, Sgnèpa, Méza beccassa [Basso Piem.) Sgneppon [Lomh.) Sgue- póun (il///.) Sgneppon [Pav.) Sgnipòon da milr {V'igev.) Sgnepù (Berg.) Becassa {Bresc.) Sgneppon {\'aìt. Cremori.) Ciochetta (Maniov.) Chéch (Parma) Sgnep- pon (Piac.) Pizzacaren, Mutta, Avrilòt [Mod.) Pizza-

fi) Il nome s])ecifico nif<ìia <ii Friscìi lia certo la precedenza, ma è stato usato per altre specie congeneriche, onde non 1' adotto.

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carett {Finale) Muton {Mirand.) Pizzardon crucal, Pza- cara {Boi.) Pizzaccheriuo {Vergato) Muta {Carpi) Ciucchetta {Coreggio) Caverton {Romg.) Pizzacròn, Ca- vartón [Racennà) Ciochéta, Chiochéta {Ven.) Becanoton, Ciocheta {Polesine) Cochéte {Friuli) Becàza falchetella, Beccadélla, Becazin, Bécanót {Trentino) Becanot gros {Ro- vereto) — Coketa {Daini.) Beccasiu marsench, Beccassin mar- senet {Nizz.) Beccasin marzengo (Gen.) Sgnepa {Spe- zia) — Beccacciiia {Garf.) Croccolone, Coccolone {Pis. Fior.) Pasqualino {Lucca., Massaciuccoli, Bient.) Piz- zardo {Valdich.) Pizzardone {Unìibria, Marche., Roma) Cuccuccione {Marche) Starnotta, Arcigola [Nap.) Stàr- notta {Foggia) Starnotto, Starnotta imperiale {Catanzaro) Crocculuni, Beccaccinazza {Reggio., Calahr.) Arcirotta, Arcirittuni, Arcirittuni di beccaficu, Arcirittuni di li grossi {Sicil.) Arcirotta {Girg.) Beccaccinu riali {Mess.) Beccaccinu, Beccaccinu impiriali {Sard.) Beccac ta meju {Malt.).

Questa specie saporitissima è generalmente di doppio passo, non ovunque copioso e regolare in Italia ; è senza dubbio più abbondante e più diffusa nel paese nostro durante il passo primaverile, che ha luogo dalla metà di marzo alla fine del maggio, ora più presto, ora più tardi ; nell'autunno passa dalla metà di settembre (forse già agli ultimi di ago- sto) alla metà del novembre, ma giunge usualmente in nu- mero assai più scarso, ed in alcune delle nostre provinole non si fa punto vedere a quell'epoca ; rammento però che sul finire dell'ottobre 1884, vi fu un passo straordinario di Croc- coloni in Piemonte e specialmente intorno a Torino. Sul- r Appennino toscano il dott. A. Roster ne ebbe uuo il 20 agosto 1887. È singolare la scarsezza di questo uccello nelle Puglie, ove il De Romita lo dice di comparsa accidentale. In Sicilia e nella Sardegna ne rimane qualcuno nell'inverno, ma il caso non è frequente. Qualche coppia rimane raramente a nidificare nell'Alta Italia, e, lasciando pure a parte il caso

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citato dal cav. L. Gasca nella provincia di Torino, ove venne uccisa una femmina alla fine di maggio che aveva le uova già formate, una delle quali col guscio {Avif. Ital. 1889, p. 614), è noto come il conte A. P. Ninni trovò il 4 luglio 1883, in località detta " La Sega ,, sull'alto Sile, un nido di Croccolone con entro 4 uova. Ma per quanto a me risulta questo caso è rimasto sinora isolato.

Oltre lievi variazioni nelle tinte del piumaggio che non hanno grande importanza, questa specie presenta il caso non comune di variazione nel numero delle penne della coda, carattere che ha valore specifico in una specie congenerica esotica ; normalmente le timoniere sono 16, ma si hanno in- dividui con 18, senza alcun altro carattere differenziale ; io ne ho uno nella Collezione italiana da Urbino, aprile 1875 {Cat. Ucc. 1299).

La G. major vive nella parte occidentale della Regione Eurasica, giungendo ad E. sino al Jenisei ; nidifica nella zona boreale e nelle migrazioni iemali si spinge attraverso tutta l'Africa, ma sverna pure in tutta la regione circummediter- ranea.

440. G-allinago caelestis (Frenzel ex Rzac.) Beccaccino.

Pizzardella, Beccaccino reale, Pizzarda [Aut. Ital.) Becassin, Tuivlòt (Piem.) Becassetta (Cuneo) Beccassin, Sgnèp, Beccassin real (Basso Piem.) Sgneppa {Lomh.ì Sgnèpa (Mil.) Sgnepa (Berg.) Béccadel. Beccanott (Bresc.) Sgneppa ( Vali. Cremon.) Beccanott (Mantov.) Sgnèppa {Pov. LomelUna) Beccassén (Staffbra) Becarzin (alta Trebbia) Pizzacarètt (l'arrìi.) Pizzacaren, Pizzacarett. Beccacin (Mod. Boi.) Pizzacarein [Sassuolo) Matta (Basso Mod.) Pizzacarin (Finale, Pavullo, Vergato) Bec- canot, Pizzacaren (Coreggio) Pizzacarein (Boi.) Cavretta,

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Pizzacra {Roing.) Pizzacrèn, Cavréta, Cavarteli {Ravenna)

Pizzacarèt (Ferr.) Becacino, Becanoto, Becanott, Be- canoto muto (Ven.) Bechèla (Vicenza) BecanOt (Beìl.) Becanott {Friuli) Becazim, Bécanòt, Beccanoto {Trentino)

Beccanotto {Istria) Tuljavac, Tulavac {Dalm.) Bec- cassi u queu rous, Lovimbert, Beccasin cridaire {Nizz.) Bec- casin {Aì'enzano) Beccasin comune, Beccasin da cua larga {Gen.) Beccassin reale, Beccassin {Spezia) Beccaccino, Falciglione, Beccaccino reale {Tose.) Beccaccino reale {Garf. IHs. Valdich.) Seneppia {Lucca) Beccacciola, Beccaccina {Viterbo) Pizzarda {Marche, Umbria, Roma) Beccaccina, Pizzardella, Arcigliola \Nap.) Arceretzyn {Albanesi italici)

Biccaccina (Bari) Arscigghióla {Rossano^ Cosenza) Beccaccinu, Arcigghiola, Arcignola {Calo.br.) Arcirittuni, Arciruttuni, Arcirotta {Sicil. Pai. Girg.) Ceca, Beccaccinu, Beccaccinu reali {Mess.) Beccaccinu {Cat. Sirac.) Scac- ciamargi {Terran. Sicil.) Beccaccinu riali, Beccaccinu {Sard.)

Beccasin {Carloforte, Sard.) Beccac {Mali.).

Comune in tutta Italia e nelle sue isole, è generalmente di doppio passo ed invernale. Giunge usualmente da noi verso la fine del luglio od in agosto, e dura a passare sino alla fine di novembre ; moltissimi svernano in Italia ovunque ; i più partono tra il febbraio e l'aprile. E ora noto che alcune coppie rimangono da noi a nidificare principalmente lungo la zona alpina, ma fors' anche nelle nostre provincie centrali ed in Sardegna in alto : uel Vicentino, a Caposile, nei paludi del Po, nel Pian di Sesto (Firenze) e sull'altipiano del Capo settentrionale in Sardegna, si sono incontrati Beccaccini in maggio e giugno, probabilmente nidificanti. Il conte Ninni però, al quale dobbiamo l'accertamento della nidificazione di questa specie nel Veneto, osserva che non tutti i Beccaccini che si vedono da noi nell' estate nidificano ; caso constatato come si è visto, in altre Limicole, onde 1' osservatore deve sempre tenerne conto. Il Beccaccino depone le uova in aprile

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e maggio. Arrigoni ebbe più volte nel Veneto le uova ed i nidiacei nel giugno {Moìì. orn. ital. p. 625).

Questa specie va soggetta a variazioni notevoli nella colorazione e anche nelle dimensioni e proporzioni ; oltre a casi di isabellismo ed albinismo non infrequenti, abbiamo quello notevole di un singolare melauismo che ha dato ori- ne alla pseudo-specie G. Sabiìiii, Vigors, varietà che è stata incontrata anche in Italia ; fatto, questo assolutamente paral- lelo a quello della Quaglia, che ha prodotto il Synoecus Lo- doisirr. Normalmente il Beccaccino ha 14 timoniere, ma si trovano individui con 16, caso simile a quello che accade nel Croccolone ; a tali esemplari venne a torto dato il nome di G, Brehmi (Kaup) ; vedonsi poi anche individui con 12, e mi dicono anche con 18, penne caudali !

La G. ccelestis vive in tutta la Regione Eurasica, giun- gendo nell'Africa tropicale (Senegal). nell'India e nelle Mo- lucche (Batcianj nelle sue migrazioni iemali ; raggiunge il 70" Lat. N. ed è stata presa nell' estremo N. dell' America boreale, ma in quel continente la sostituisce 1' affinissima G. delicata, Ord. (= G. Wilsoni, Temm.).

441. G-allinago G-allinula Liun.i Frullino,

Beccastrino, Sordone, Beccaccino sordo, Beccaccino mi- nore, Frullino {Aut. Ital) Volèt, Scoala-boursòt (Piem.)

Sgnepin, Beccassin sourd, Voeuia borse, Becassin voulèt {Basso Pieni.) Sgneppin iLomh.) Sgnepin [Mil.) Sgneppin ( Valt. Pati.) Sgnipìn {Vigev.) Sgnepì (-Ber<7.)

Beccadi (Prese.) Sgneppen ( Cremori. ) Beccassina [Mantov.) Parpajèn {l'arm.) Pizzacarett, Parpajen, Feina, FruUèn, Pizzacaret surdon, Vcin [Mod.) Quacina, Vcina [Carpi) Parpajen {(oreggio) Sord (Finale) Frullein, Pajnein (Boi.) Cavertin, Matin, (Romg.) Pizzacra, Cavrétta (Ravenna) Becanèla, Veceta, Strièta (Ven.) Becanóto,

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Becanotélo [Vicenz. Bass.) Becanela, Sfcregeta (Polesine)

Becanot picolin (Rovereto) Becanèlle, Becanèle {Friuli)

Tulaviuica (Dalm.) Bazzar, Snef (/Sette Comuni) Beccassin nanou (Nizz.) Beccassin surdo (Gen.) Beccas- sin, Foti-borse (Spezia) Vuota-borse (Lucca, Fior. Casentino)

Vota borse (Garf.) Beccaccino mezzano [Sesto fior.) Beccaccino sordo (Fior.) Frullino (Pis.) Pinzacchio {Bient. Maremma) Seneppino (Lucca) Seneppio (Massa- ciuccoli) Beccastrino (Vecchiano) ^'igìongoìo (Chiusi) Pizzarda, Pizzardino, Pizzardella (Umhria^ Marche) Sgaio (Rieti) Pizzardella, Mezzobeccaccino (Roma) Arcigliuolo, Pichiuchio, Pizzardino (Nap.) - Beccaccinu (Rossano, Co- senza) — Pichiuchiu, Beccaccina picciula (Catanzaro) Bec- caccineja mutu, Quartirolo (Reggio, Calabr.) Arciruttedda^ Arcirotta scacciamargin (^Sicil.) Beccaccinu picciriddu, Bec- caccineddu, Pigghiugghiu, Beccaccinu di li picciuli (Mess.)

Beccaccinu (Modica) Scacciamargi picciulu (Terran. Sicil.) Beccaccina (Castelb.) Arcirotedda, Arcirutedda (Pai. Girg.) Arcirotedda, Faggianedda, Beccaccinedda, Arcirutedda papiola 'mperiali (Cat.) Beccaccinu (Sarei.) Cincogna, Mezza Beccaccia (Mali.).

Generalmente comune e sparso in Italia alle due epoche del passo e durante l'inverno, ma meno abbondante della specie precedente. Giunge da noi usualmente in settembre e parte o ri- passa in aprile e maggio. Al Ninni, il quale notò questa specie nelle paludi del Veneto ai primi del giugno, parve che qualche coppia potesse eventualmente nidificarvi; ma non si è avuto alcuna conferma di ciò, onde il caso merita nuove indagini, tanto più che l'area ove il Frullino nidifica abitualmente si trova entro la zona subartica dell'Europa e dell' Asia.

Anche questa specie va soggetta a variazioni individuali e si vedono esemplari melanici molto simili a quelli della G. ccelestis. Non ho creduto di accettare il genere Limnocryptes, creato dal Kaup appositamente per questa specie, non repu-

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tando sufficiente il carattere di avere due intaccature per lato allo sterno, che la distingue dalle altre specie di Beccaccino, che ne hanno una.

La G. GaUinula abita l'intera Regione Eurasica ; nel- r inverno giunge nelT India e nell' Indo-cina.

442. Numenius Arquata (Limi.) (ex Gesn.) Chiurlo.

Torquato, Tarlino, Chiurlo, Fischione maggiore, Chiurlo maggiore [Aut. Ita!.) Beccassoun, Courlì (Piern.) Bec- cassoun {Lago di Viverone) Beccasson gross, Ciùrl, Ciurli, Poulin d' acqua (Basso Piem.) Segouróun (Mil.) Cor marin [Lago Maggiore) Ciurlo, Ciou-ciou {Como) Segùra, Silouns {Lomb.) Sgneppón d'mar, Silónz, Sillons {Par.)

Siluns {Vali.) Sulón {Bassa Lomb.) Piléri (Po voghe- rese) Troumbètta {Vigev.) Poulina de mar {Cremon.)

Pierù (Bresc.) Arcass {Mantov.) Ciarlòtt iPiac.) Zicògna, Pizzàcra d'miir {Parm.) Ciurl, Piveròn {Mod.) Piviraz (Boi.) Piviron gross, Falzinell {Boi.) Pivirazz, Pivinazz (Romg.) Pivinaz (Ravenna) Arcàza, Arcàsa, Arcuato, Taragnola (Ven.) Areaza granda ( T ero??.) Ar- caja {Padova) Arcada (Bell.) Arcàze (Friuli) Arcoada, Arcasa grande {Trentino) Ulijavac velik, Curlin veliki (Dalm.) Beccamarina [Nizz.) Rounseza (Arenzavo) Miisa grande (Gen.) Boàre (Spezia) Centossi [Sarzana)

Chiurlotto (Lucca) Beccaccia marina {Bient.) Ciur- lotto {Pis.) Chiurlo, Chiurlo grosso (Fior.) Pigolone, Pivolone, Pivolone grosso {Valdich. Chiusi) Gambettone, Chiurlo reale (Elba) An^angelo, Ciurlnì {Marche) Arcan- gelo grosso {Anco7ia) Ciarlottu (Rieti) Ciurlotto, Ciar- lotto, Ciurlotto spadone ( inibria, Roma) Ciurlut)tto, Ciar- luòttolo, Fischione {Nap.) Turdino (Saline, Barletta) Turli {Bari) Ujara, Turlì de terra {Terra d'Otranto) Fischia-

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bovi {Lecce) Friscavoi {Rossano, Cosenza) Friscaluoru, Fischiaboi, Fischiavoi, Friscavoi {Calabr.) Vujaru (Sicil.) Turriazza, Ciulliu (Mess.) Cirulli (Modica) Cirriviù, Ciurluviu (Terran. Sicil.) Vnjara (Pai.) Cirriu (Cat. Si- rac.) Ciurlnviuni [Girg.) Buvarotta (Caltag.) Bova- rotta, Beverotta (Sirac. Cat.) Buvaru (Castrog.) Zurruliu 0 Curruliu imperlali, Carruliu, Zurruliota [Sard.) Gurlin prim [Mali.).

In Italia questa specie si vede a grossi branchi alle epo- che del passo, agosto-novembre e marzo-maggio ; ma moltis- simi rimangono da noi durante l' inverno, tanto sul conti- nente come nelle isole, e non pochi si vedono anche d'estate in diverse parti del nostro paese, così: il conte A. P. Ninni ha osservato i Chiurli nell'Estuario Veneto dove però non nidificano; anche il Ferragni ha notato la presenza del Chiurlo nel Cremonese quasi in ogni stagione ; ed il prof. De Romita dice che è frequente nelle Puglie in ogni mese dell' anno, tranne il maggio ; infine il prof. Martorelli trovò i Chiurli in estate nel padule di Vecchiano (Pisa). Il caso non è unico tra le Limicole, e per lo più si tratta di giovani non ancora atti alla procreazione : ma credo che qui meriti ulteriore in- dagine, giacché sappiamo che questa specie si riproduce nel- l'Europa centrale. È poi notevole il caso capitato all' Arri- goni, il quale ricevette dai dintorni di Venezia nell' agosto 1896 un' esemplare giovane di questa specie, atto a volare, ma in parte coperto di piumino ; egli il 6 luglio ed il 30 aprile come limiti usuali del soggiorno di questa specie in Italia [Man. orn. ital. p. 57-1).

Il Chiurlo varia notevolmente nelle dimensioni, anche al- l' infuoi'i delle differenze sessuali e di età, che sono marcatis- sime in questa specie; le femmine adulte non solo sono più graudi dei maschi, ma hanno il becco molto più lungo. I casi di albinismo e di simili variazioni nel colorito sono rari in questi uccelli, non così quelle nella tinta del fondo e nella mac- chiettatura.

62(J

Il N. Arquata abita 1' intera Regione Eurasica : nelle migrazioni iemali si spinge sin nell' Africa australe ed al Madagascar, e nell'Asia penetra attraverso 1' India e l' Indo- cina. Io sarei dell'avviso di Sharpe e non credo che si possa considerare specificamente distinto il Chiurlo orientale, X. U- neatus, Cuv.

443. Numenius tenuirostris. Vieill.

Chiurlottello.

Fischione terrajolo, Ciurlottello [Aut. Rai.) Ciùrl, Ciurli, Poulin d'acqua (Baaso Piem.) Siguroun, Sigurot [Lomb.) Silónz (Pav.) Frullén, Piverèn {Mod.) Pi- viròl, Piviron (Boi. Romg.) Arcàza novela [Yen.) Ar- oazèta, Arcàsa picola {Veron.) Arcazèta (Padova) Ar- càzuil, Arcazul, Arcaziùl [Friuli] Ulijavac, Pocurlin \Dalm.)

Beccamarina, Beccamarina grisa [Nizz.) Ciiirlotto, Mesa- musa (Gen.) Ciurlotello, Chiurlotello [Tose.) Ciurlo a picche [Lucca) Chiurlo {Casentino) Pivalone piccolo (Valdich. Chiusi) Arcangeletto (Marche) Arcangelo mez- zano (Ancona) Mengotto, Ciurlotello, Ciarlottello [Roma)

Ciurluttèlla, Ciarlottèlla, Gallozzella [Nap.) Turdiniedd (Saline, Barletta) Pappuo [Bari) Friscavoi [Catanzaro)

Vujarottu (Sicil.) Vujarottedda [Pai.) Turriazzolu [Mess.) Martidottu, Ciriottu [Cat.) Ciriottu, Sciriottu (Sirac.) Zurruliota, Curruliu, Cnrruliottu [Sarà.) Gurlin second [Mali.).

È specie rara o scarsa nell' Italia settentrionale, un po'meno pare nel X'eneto, ma non nelle nostre provincie cen- trali e meridionali e nella Sicilia, ove è abbastanza fre(]uente: non è però regolare nelle sue compar.se ; nella Sardegna il Bonomi la dice non comune, di passo in autunno e prima- vera. Giunge in agosto-settembre, parte o ripassa nel marzo-

H21

aprile, sverna in scarso numero nel Veneto, nella Toscana, nelle Marche ; ora più, ora meno abbondante nel Lazio e nella Campania ; nelle Paglie e nelle Calabrie giunge in branchi assai numerosi in agosto-settembre e parte in marzo- aprile ; nella Sicilia è specialmente comune ai passi, settem- bre-ottobre-novembre e marzo-aprile, ma non pochi riman- gono 1' inverno ; è stato asserito che questa specie nidifica neir isola, nelle paludi del Simeto, ma non ebbi direttamente dai miei collaboratori siciliani nessuna allusione a ciò (Cfr. Arrigoni, Man. orn. Hai. p. 575. Martorelli, Ucc. d' Ita- lia, p. 155 e nota 1). Il caso sarebbe di speciale interesse e merita certamente di essere accuratamente indagato. Sappiamo che questa specie di propaga nella penisola Iberica e nel S. E. dell'Europa, nonché nella Transcaspia.

Il N. tenuirostria abita la regione circummediterranea, area ben circoscritta, e fa rare comparse nell'Europa centrale; nella Tunisia è uccello invernale abbondante, ma il Whitaker non ebbe alcuna notizia intorno alla sua eventuale nidifica- zione nella Reggenza.

444. Numenius Fliaeopus (^Linn.) (ex Gesn.) Chiurletto.

Chiurlotto mezzano, Tarangolo, Taraniolo, Chiurlo pic- colo. Chiurletto (Aut. Ital.) Becasonnot (Piem.) Beccas- sonnot gris pcit (Basso Piem.) Sgneppon de mar, Sillon- zin, Silónz (Pav.) Poulineta de mar (Cremori.) Ciarlòtt piccol {Piac.) Ciurl, Pivèr mzàn, Pivér zal, Pivarin, Frul- lèn (Mod.) Piviròl (Boi.) Pivinella {Cesena, Forlì) Ciurlòn (Ravenna) Taragnola ( Ven.) Arcàsa picola, Ar- casèta (Veron.) Arcàza picola (Padova, Rovigo) Arcazùl, Arcaziùl (Friidi) Arcoàda, Arcoàda piccola (Trentivo) Pocurlin jatar (Dalm.) Beccassina, Beccamarina, Beccama- rina grisa (Nizz.) Burgainetto, Rosèza barbaresca (Savona) SerapiccO; Mesa-musa (Gen.) Boàre picenin (Spezia)

(;2-2

Ciurlottino {Lucca) Chiurlotto, Ciurlotto piccolo [Pis.) Lupetta {Fucecchio) Pivolone piccolo (VaMich. Chiusi) Chiurletto (Tose.) Chiurlo piccolo (Fior.) Arcaiigeletto (Marche) Arcangelo piccolo (Ancoìia) Ciarletto della croce, Mengotto {Roma) Ciurluottolo reale, Gallozzèlla, Gagliozzèlla, Capannerèlla {Nap.) Turdiniedd, Tataniedd {Sa- line^ Barletta) Friscarùlo {Bari) Turlì de terra {Terra d'Otranto) Vujarotta, Vujaredda, Vujarottedda {Pai.) Turriazzolu di Gaddazzi o di Jaddazzi, Tnrriazzeddu {Mess.) Turrubiu {Cai.) Ciriottu, Sciriottu {Sirac.) Ciurluvì, Ciurluviottu {Girg.) Vujarottu {Terran. Sicil.) Curruliu, Zurruliota {Sarà.) Gurlin terz {Mali.).

Anche questa è specie invernale e di doppio passaggio in Italia, ma non sono regolari soprattutto ugualmente copiose le sue comparse ; inoltre è scarsa o rara in alcune Provincie ; cosi in Piemonte, nella Lombardia, nelle Marche, ove è di comparsa irregolare, nella Campania, nelle Calabrie ed in Sicilia ; sarebbe invece comune nel Veneto, in Toscana e nelle Puglie. Giunge usualmente tra la fine di luglio ed il settembre, parte o ripassa in aprile e maggio. Anche di que- sta specie è stata accertata la presenza in Italia durante l'estate, e ciò specialmente nell'Estuario Veneto, ma è pure stato accertato che 7ion vi nidifica. Si propaga nella zona bo- reale della Regione Eurasica.

Il N. Phfi'opus ha una larga diffusione geografica, giac- che dalla estremità N. O. della Regione Eurasica giunge nella Groenlandia, e nelle sue migrazioni iemali si trova in quasi tutta l'Africa, al ^ladagascar e in tutta l'India e l'Indocina. Nell'Estremo Oriente dell'Asia viene surrogato dall'affinissimo N. variegatuH (Scop.), che durante 1' inverno giunge nella Melanesia e nell' Australia.

623

GAVIJE

STEFtNID^:

{Rondini di mare)

445. Syloclielidon caspia fPall.)

Beccapesci maggiore.

Sterna maggiore, Rondine di mare maggiore (Aut. Ital.) Gjipalo velik, Kacic' veliki {Daini.) Rundaninha de ma grossa {Gen.) Forbicione maggiore {Lucca) Gai- pazza grossa russa {Sicil. Girq.) Coipazza [Modica) Maragan de mari manna, Cau bieca grassa {Sard.) ? Cirleua {Mali.).

Sebbene sia sedentaria, nidificante e cornane intorno a Djerba ed alle isolette adiacenti salle vicine coste della Tu- nisia, questa specie è assai scarsa ed avventizia per noi, anche sui litorali della Sicilia, della Sardegna e della Liguria, ove ca- pita più facilmente; almeno tale è la mia esperienza di circa qua- rant'anni. È naturalmente più rara ancora nel resto d' Italia. Gli atti della nostra inchiesta ornitologica [Avif, Ital. 1889, p. 6'27) ce la danno per rarissima nel Veneto, registrando due sole catture avvenute nel 1835. Nella Liguria è detta accidentale in primavera; io ne conservo tre nella Collezione italiana [Cat. Ucc. 4022, 3311, 2339): due, maschio e fem- mina adulti in abito estivo, 30 aprile 1903 e 31 maggio 1891, da Nizza (in quei giorni i fratelli Gal ne ebbero altri due

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esemplari); ed un maschio adulto ucciso alla foce di Magra (Sarzana) in nn branchetto di 10 a 12 nel marzo 18G1, dal prof. F. Magni-Griffi. Infine è data per rara od accidentale per la Toscana, le Puglie, la Sicilia e la Sardegna, mentre i collaboratori della inchiesta nelle altre provincie non ne par- lano neppure (Cfr. per singole catture Avif. Hai. 188(j, p. 4:12). Nella Collezione italiana ne conservo ancora tre esemplari dalla Sardegna {Cat. Ucc. 1893, 1894, 1004); i primi due sono splen- didi individui, maschio e femmina in abito nuziale, uccisi vi- cino a Cagliari il 25 aprile 1873 ; il terzo è in veste invernale, preso nel marzo 1862, pure a Cagliari.

Malgrado la scarsità di questa specie in Sardegna, essa vi avrebbe nidificato : nelle Bocche di Bonifacio, secondo Can traine, e suU' isola della Maddalena nel 1837, secondo Durazzo ; Arrigoni poi {Man. orn. ital. p. 789) la dice estiva nell' isola, e nidificante a Capo Caccia e sulle isolette Mal di Ventre e Catalano; egli ne ebbe un'esemplare dal Capo Caccia nel giugno.

La S. caspia vive in tutta la Regione Eurasica al sud del 60" Lat. N. eccetto al Giappone; nella Malesia, nell'Au- stralia, alla Nuova Zelanda; in gran parte dell'Africa ed in tutta l'America boreale.

446. Thalasseus cantiacus (1 F. Gmel.» (ex Lath.) Beccapesci.

Sterna mezzana, Beccapesci {Aut. Ital.) Giagà fore- sto [Ven.) Cocalina grossa [Veron.) ? Cricchetto {Istria) Striga, Gjipalo, Kacic', Fikelj {Daini.) Marteu, Masca- roun (Nizz.) Rundaninha de ma {Gen.) Ocheta de mae (Spezia) Beccapesci {Pis.) Cocalina {Ancoììa) Gua- guina {Nap.) Saettone {Bari) Starna, Rendineddra de mare {Terra cV Otranto) Cirr {Reggio. Calahr.) Ala longa tupputa {Sicil. Pai.) Gajulidda {Cat.) Gaipeddu tup-

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putu cu pizza longu niuro (Girg.) Caitta, Caitta biccu nieddu, Randine marina, Maragan a peis nieddus {Sard.) Cirleua (Malt.).

Questa specie non è frequente nelle nostre provincia settentrionali, ma per l' Italia è da considerarsi comune^ se- dentaria e nidificante; sarebbe anche di doppio passo, aprile- maggio ed agosto-settembre. Il capitano Abre ne uccise uno il 5 settembre 1886 lungo la Stura nella provincia di Cuneo; io ne ebbi due, 16 novembre e 3 dicembre 1880, da S. Al- berto (Comacchio) e non sarebbe scarsa in quelle Valli; men- tre Arrigoni ne ebbe parecchi dall'Estuario Veneto nell'ago- sto-settembre 1894:.

Nella Liguria, da Nizza alla foce di Magra, è comune stazionaria e nidificante, ma più abbondante durante il passo primaverile (aprile); nella Toscana è meno frequente durante r inverno e di passagio in aprile-maggio ; è frequente, se- dentaria ed invernale nelle Marche e nelle Puglie; più scarsa nelle Calabrie e nella Sicilia; abbondante e sedentaria in Sardegna e nella Corsica. Nidifica in maggio-giugno.

Il T. cantiacus ha pure una grande diffusione geografica; trovasi in tutta Europa, in tutta l'Africa, nell'Asia occiden- tale e S. 0. sul versante atlantico dell'America boreale e cen- trale, giungendo nella Guatemala sul litorale del Pacifico.

■4i-^*7. Thalasseus medius (Horsf.) Beccapesci forestiero.

Rondine di mare viaggiatrice. Sterna del Riippell {Aut. Ital.).

Questa specie, che abbonda nel Mar Rosso e lungo le spiaggie dell'Oceano Indiano, africane, asiatiche ed austra- liane, si trova positivamente, sebbene piuttosto scarsa, lungo le coste mediterranee dell'Africa e vi nidifica ; il Whitaker

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ne ebbe un'esemplare da Djerba. Onde poi non è tanto strano che capiti sui nostri litorali, anzi è a meravigliarsi che non vi capiti più di frequeute. Sinora però non abbiamo da re- gistrare che due sole catture del T. medius per l'Italia, en- trambe in Sicilia e non recenti.

Il primo esemplare lo ebbe il Can traine a Messina nel marzo 1833 ; è in abito nuziale ed è citato dallo Schlegel [Mus. P.-B. Sternae, p. 7); dal Museo di Leida questo raro uccello è passato a far parte della Collezione italiana in quello di Firenze {Cai. Ucc. 1801). Il secondo lo rammenta il Malherbe {Faun. orti. Sicile, p. 210), e sarebbe stato ucciso a Siracusa nel 1839 ; non so che fine abbia fatto. Questi sarebbero pure i due soli esemplari di questa specie presi in Europa.

448. G-elodielidon anglica (Montag.) Beccapesci inglese.

Rondine di mare zampe-nere [Aut. Ital.) Giagà grando, Giagà a beco nero o a zate nere [Ven.) Giagà, Giagà de mar {Padova) Cocalina grossa (Veron.) Striga, Gjipalo, Kacio', Fikelj {Dalm.) Marteu (Nizz.) Rundaninha de ma sampe neigre {(ien.) Paolinaccione {Massaciticcoli) Rondone [Valdich.) Crocaletta (Marche) Cucalina te- stanera {Aìicona) Saettone (Bari) Ala longa pedi e pizzu niuri (Pai.) Gaipedda testa niura, Gaipedda testa niura pedi niuri (Girg.) Caitta, Maragan a peis nieddns (Sard.).

È specie piuttosto rara in Italia, ove si vede più facil- mente alle epoche del passo, cioè in maggio-giugno ed in agosto-settembre; più frequente certo durante il passo pri- maverile, ma non è regolare nelle sue comparse. Il Ninni ha potuto quasi provare f;he la f!. aiìglica nidifica nel Ve- neto, avendone uccise il 29 giugno 1883 nel palude di Bot- tenigo presso Venezia, ed avendo saputo che quegli uccelli

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rimanevano in quelle località tutta l'estate. Io poi ritengo non improbabile la eventuale nidificazione di questa specie nelle paludi del litorale Toscano; ne ho ricevuto un'esemplare a- dulto da Massaciuccoli il 19 giugno 1884, ed uno giovane ucciso il 12 settembre 1879 {Coli. ital. Ucc. 2338, 1306), e seppi che vi si trovano durante tutta l'estate, ma non tutti gli anni. Da Genova ebbi una femmina adulta uccisa dal signor S. Queirolo il 20 giugno 1886 {Coli. ital. Ucc. 3033). Ne ho veduto esemplari presi nelle Marche, nelle Puglie, in Sicilia (Catania) ed in Sardegna; una femmina da Cagliari, 1 maggio 1879, è notevole per essere in abito invernale, col vertice bianco [Coli. ital. Ucc. 2701). Non ne ho mai veduto presi in Italia durante l'inverno, e la ritengo per noi specie estiva e di scarso doppio passo.

La G. anglica è largamente distribuita : estiva nella zona media e meridionale della porzione occidentale della Regione Eurasica, sino a circa 55° Lat. N. vive pure nell' Africa set- tentrionale, compreso l'Egitto ; in tutta la Regione Indo-Ma- laiaua e nell'Australia e così lungo il litorale atlantico delle due Americhe sino all'Argentina; nella Guatemala attraversa e giunge sul Pacifico.

449. Onyclioprion fuliginosum (J. F. Crmel.) (ex Lath.) Beccapesci oscuro.

Rondine di mare fuliginosa. Sterna indiana, Rondine di mare scura {Aiit. Ital.).

Questa specie vive entro i Tropici sulle isole e lungo le spiaggie dei tre grandi Oceani, e capita rare volte nella nostra zona temperata; così fu presa quattro volte in In- ghilterra : nell'ottobre 1852, il 21 giugno ed il 15 luglio del 1869 e nell'ottobre 1885; una volta in Germania, data ignota; due volte in Francia: il 15 giugno 1854 ed il 24 lu- glio 1904 tra Pernio ed il faro « la Banche », Loira infe- riore; questo esemplare dette occasione all'ottimo collega ed

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amico mio prof. Louis Bureau di Nantes, di scrivere una interessante memoria su questa specie. lutine VO. fuliginosum è giunto pure in Italia, ed il 28 ottobre 18(j2 un'esemplare adulto rimase preso in una rete tesa per la pesca delle trote nel torrente Chisone, a circa 500 metri da Perosa- Argentina valle di Fenestrelle, Torino. Lo ebbe sul luogo, dal pesca tore che lo prese, il signor Carlo Scara fia, dal quale lo ac quistai, ed ora si conserva nella Collezione italiana (C'«/. Ice 1105). È notevole come questo uccello sia giunto tanto lungi dal suo habitat in giugno (2 volte), jn luglio (2 volte), ed in ottobre (3 volte).

450. Sterna fluviatilis, Xaum.

KONDINE DI MARK.

Rondine di mare {Auf. Itaì.) Pescarin, Scanapess, Rondòn o Roundoula d'mar, Valval, Couloumbin, Ochetta, Mulinò [Piem.) Pivi, Culumbin {Lago di Vicerone) Pe- scapéss, Pescamartin, Ocliiu, Coombo d'acqua {Basso Piem.)

Rondena de mar, Sgarin gross, Galèden (Lomb.) Pae- scareula, Sgarin [Pav.) Sgarin {Mil.) Sgarin, Sgola- trei, Spolatrelit {Lecco, Como) Rondena de mar {Vaìt.) Pescarola, Pia pess iCremon.) Rondana de mar, Cogaletta {Mantov.) - Venturini, Venturin, Rondola de mar, Cocalina grossa {Lago di Garda) Pascarola reala (Piac.) Piopèss {Parm.) Piia-pess, Rundanèna d'màr (Mod.) Pia-pass (Vignale) Magnanein i Carpi) Magnanin (Finale) Chrich {Mirandola) Rundic d'mer, Rondanena d'mar (Boi.)

Siola {Cesena, Forlì) Murandéna scura {Ravenna) Giagà, Scagòza, Criola, Magnapesce ( Ven.) Crocaleta, Cro- calina {Padova, Rovigo) Cocalina bianca {Vicenza) Co- calina grossa ( Veron.) Cpeàl, Cocalina bianca (lungo il Piave da Narvesa a Salgareda) Crocalett, Cocalètt, Ron- fiin di mar {Friuli) Cocalina, Criola (Istria) Cocai,

(j'20

Cocaletta {Trentmo) Kalebic', Striga, Gjipalo, Kacic', Fi- kelj {Dalm.) Mascaroun gros, Verrun {Nizz.) Ciumbin (Savona) E-undaninha de ma (Gen.) Beccapesci, Mi- gnattone, Anima di sbirro grossa (Pis.) Forbicione [Mas- saciuccoli, Torre del Lago) Rondone (Chiusi) Rondine di mare {To.sc. Umbria) Froncolino (Lago Trasimeno) Cucalina (Marche) Sardone {Rieti) Fionco (Roma) Rondinone, Rondone de mare, Gavina, Guaguina (Nap.) Ala longa (Sicil.) Rinnina di mari (Pai.) Gaipedda o Gaipotfca comuni (Girg.) Caixedda, Caitta, Rundine ma- rina, Maragan o Marangan de mari a peis arrubius (Sarei.) Cirleua (Mali.).

E specie comune iu Italia, estiva e di doppio passo; giunge in aprile-maggio, parte o ripassa nel settembre. Non è ugualmente sparsa ed abbondante da noi: così è ben rara nelle Paglie, di dove il De Romita non la cita, caso singolaris- simo; è scarsa, pare, di passo, nella Sicilia. Nidifica in grande abbondanza lungo il Po ed i suoi affluenti, nelle lagune Ve- nete ed anche, ma più scarsamente, in alcune delle nostre Provincie centrali e nella Sardegna, ove è comunissima du- rante i due passi. Bygrave Wharton la come invernale comune in Corsica, ma è certo un errore e si deve leggere autunnale.

Tra gli esemplari avuti dal Cremonese da Ferragni con- servo un maschio adulto e tre pulcini, direi tutti d'una fami- glia, presi il 25 giugno 1899; sono singolari per avere la gola di color castagno (come quella àeVC Emheriza leiicocephala) ; non ne ho visti altri così, ho veduto mai menzionato questo caso.

La iS'. fluviatilis vive nell' estate nelle zone temperate (media) e meridionale della Regione Eurasica; durante l'in- verno nostro visita tutta l'Africa, l'India e Ceilan; abita pure l'America boreale, coste atlantiche e Stati adiacenti sino al Texas; e, migrante, giunge sino al Brasile.

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4:51. sterna macrura, Xaum. Rondine di mare artica.

Rondine di mare coda-lunga {Aut. IfaL).

Il Savi avrebbe avuto un' individuo di questa specie nel maggio 1823, colto nei pressi di Pisn : non ricordo però di averlo veduto in quel Museo Zoologico. Il Durazzo men- ziona la cattura di un'esemplare nel porto di Genova, ma non ricorda la data che è però anteriore al l.S-KJ; l'indivi- duo in quistione fu conservato, e dal Museo Zoologico uni- versitario di Genova è passato nella Collezione centrale dei Vertebrati italiani in quello di Firenze {Cat. Ucc. 884). Ebbi poi una femmina adulta da Nizza, colta il 20 maggio 181)6 {Cat. Ucc. 3050). Un individuo giovane era nel 1883 nella sfortunata collezione Rizza, a Siracusa, ove lo vidi. Non co- nosco altri esemplari italiani di questa specie, ma il Ninni la registra pel A'eneto, e l'Arrigoni {Man. oni. Hai. p. 7U2) ci dice che tre esemplari vennero menzionati, senza data, dal Perini, mentre egli ne ebbe un maschio adulto dall'Estuario del Po nel maggio 1897 e lo conserva nella ricchissima sua collezione a Monselice. In conclusione è specie rarissima e di accidentale comparsa in Italia, ma va rammentato che è facile il confonderla colla comunissima specie precedente colla quale ha molta somiglianza; infatti ad entrambe è stata ri- petutamente applicato il nome di Sterna hirundo, Liun.

La .S". /ongipennis, Nordm. dell'Estremo oriente dell'Asia, migrante iemale nella Papuasia, è specie assolutamente in- termediaria tra la *S. /Iiiviatilis e la S. macrura.

La S. macrura h uccello artico circumpolare, ed ivi come nella zona subartica dell'Eurasia e dell'America boreale prende il posto de\[& S. /fuviatifi.s ; è stata trovata nidificante in 82° Lat. N. ed in Europa l'area in cui si riproduce scende sino a circa 50«* Lat. N. in America sino a 42" Lat. N. Durante

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l'inverno le sue migrazioni al S. sono notevolissime; è stata trovata sulle coste dell'Africa australe, su quelle del Perù e del Chile e venne catturata in 66'^ Lat. S.

453. Sterna Dougalli (Montag.) Rondine di mare del Mac'Dougall.

Eondine di mare zampe-gialle {Aut. Ital.).

Anche questa è specie avventizia e rarissima per noi, e non so che di sette individui presi in Italia. Il Calvi ne ebbe uno a Genova il 22 giugno 1822, preso alla foce del Bisa- gno; un secondo venne preso nel maggio 1835 a Massaciuc- coli; è un adulto in abito nuziale e faceva parte della col- lezione privata del barone Bettino E-icasoli, donata poi al Museo dei Fisiocritici a Siena, dal quale lo ebbi per la Col- lezione italiana di Firenze (Cat. Ucc. 1141). Ne ebbi poi altri due esemplari da Nizza : un maschio adulto ucciso ril maggio 1891, insieme ad altri tre; una femmina adulta, presa il 9 luglio 1899 [Cat. Ucc. 3310, 3857).

La distribuzione geografica della S. Dougalli è quanto mai estesa, ma è specie singolarmente localizzata ; cosi ha piccole colonie, non costanti, pare, ma ove nidifica, in ogni parte dei Globo : sulle coste della Gran Brettagna ed in isole adia- centi, su quelle N.O. della Francia, a Djerba ed isolette vi- cine sul litorale Tunisino, al Capo di Buona Speranza, sulle isole Mascarene, a Ceylan, alle isole Andaman, a Formosa, nelle Liou-chiou, tra le Molucche, sulla costa dell'Australia occidentale e sulle Abrolhos di Houtman, alla Nuova Cale- donia, lungo il litorale Atlantico dell'America boreale, alle •Bermude e tra le Antille, e non le ho citate tutte ; ovunque nidifica. E singolare però, ripeto, la incostanza di queste colonie; apprendo ora dal Whitaker che quelle sulla costa Tunisina e specialmente intorno a Djerba, pochi anni fa nu- merose, sono oggi scomparse od in marcata diminuzione.

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4:53. Sternula minuta (Limi.)

Fraticello.

Rondine di mare minore, Sterna minore, Fraticello {Aut. Ital.) Pescarin, Valvàl, Couloumbin [Pieni.) Pivi (Lago di Viceroné) Pescapéss, Pescamartin, Ochin, Coombo d'ac- qua, Sgarin (Basso Pieni.) Sgarrin [Nov.) Sgarin [Lomb.)

Paescareulina, Sgarzei (Pav.) Pescarola, Piapess (Crewow.)

Sgarzina (Mantov.) Pascaròla piccola (Piac.) Piopèss (Parm.) Rundanèna o Rundicc d'màr [Mod.) Rundocc d'mar, Rundic d'mer (Boi.) Murandéna bianca [Ravenna)

Giagà picolo, Criola picola [Yen.) Scagozèta (Chioggia)

Zivetina, Cocalina picola {V€ro7i.) Cocalina picola (17- cenza) Cisile di mar, (Risile de mar, Ciule [Friuli) Croca- lina, Cocaleta picola {Padova, Rovigo) Criola (Istria) Striga, Gjipalo, Kalebic' [Daini.) Mascaroun [Nizz.) Ciimbin piccin [Savona) Muneghinha [Gen.) Anima de sbiro (Spezia) Fraticello (Tose.) Monachino (Lucca) Monachina, Mignattino [Pis.) Rondine di mare (Casentino)

Rondone [Valdich.) Beccapesci, Cocalina (Marcile) Guaguina, Guaràglio (Nap.) Ala longa nica (Sicil.) Ala longa di li piccali (Mess.) Palummedda di mari (Cat.) Ajulidda, Gajulidda bianca o nicca (Sirac.) Gaipeddubiancu, Gaipeddu picciulu o nicu, Lucchiu picciulu, Gaipeddu ((ìirg.) -T- Coipedda janca [Modica) Runduledda marina, Rundine marina, Caixedda, Caixedda bianca (Sard.) Cirleua zhira [Malt.).

Questa elegantissima specie è prettamente estiva per noi; giunge in aprile-maggio, parte in agosto-settembre. In Italia può dirsi generalmente comune e in alcune località abbon- dante, ma in qualche provinriii scarseggia; così è rara assai nelle Puglie, anzi il De Romita la dice di comparsa acciden-

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tale ; è scarsa, di passaggio, nella Liguria, nella Campania, nelle Calabrie ed in Sicilia. Nidifica in colonie numerose in maggio e giugno nella Valle Padana, nel A'^eneto, nella Sarde- gna e forse altrove, ma mi mancano notizie attendibili in proposito; pare assodato che pur essendo abbondantissima du- rante il passo primaverile, non rimane a nidificare in To- scana.

La S. minuta è generalmente distribuita in Europa sino a circa il 60'^ Lat. N. E pure estiva e nidificante nell'Africa settentrionale, sverna più al S. giungendo sino al Capo di Buona Speranza. Si trova d'estate nell'Asia occidentale, e ni- difica nel N.O. dell'India: nell'inverno si vede più al S. nel Burma ed a (ri ava.

454. Hy-drochelidon hybrida (Pali.)

MlGNATTINO BIGIO.

Rondine di mare piombata {Aut. Ital.) Cocalina ( Few.) Giagà foresto (Padova) Crocalina {Rovigo) Strigica, Vlasic, Kalebic' (Daini.) Rundaninha de ma (Gen.) Ciumbin [Savona) Anima de sbiro {Spezia) Mignattino bigio (Tose.) Rondine di mare piombata (Massaciuccoli) Beccapesce {Lucca) Rondone {Chiusi) Rinninone marino (Bari) Ala longa cinirusa {Sicil.) Ala longa a pedi russi {Mess.) Caiteddu {Sard.) Cirleua {Malt.).

Giunge da noi forse ogni anno in scarso numero in- sieme agli altri Mignattini, ed è stato catturato quasi ovun- que in Italia, sia durante il passo primaverile, maggio-giu- gno, sia (ma ben più di rado) durante quello autunnale, (settembre) ed allora sono per lo più giovani. Non mi consta che questa specie abbia nidificato in Italia, ma il caso non è improbabile; ne ho avuto uno da Bari ucciso il 21 giu- gno 1882, e due giovani nel primo abito, uno dei quali preso a Cremona il 22 settembre 1896, l'altro a Coltano, Pisa, il 9 settembre 1905; ma ripeto che a quell'epoca sono rari assai.

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Nella Sicilia la sua comparsa sarebbe affatto accidentale e non ne trovo registrato che un solo esemplare, quello cat- turato a Siracusa nel 1839, menzionato da Benoit e da Do- derlein ; ciò è ben strano giacche nella vicina Tunisia è re- lativamente comune e, pare, anche sedentario, invernale e nidificante. In Sardegna il Bonomi ne ebbe pel primo tre esemplari, e. come asserisce, nell' inverno e nella primavera del 1888. Ove questo uccello si vede con relativa frequenza è nel Pisano e nel Lucchese, di passo verso la fine della pri- mavera, quando si pigliano colle reti nella moltitudine di al- tre Sterne sacrificate alla vanità femminile.

UH. Jiijbrkla è specie estiva nell' Europa meridionale e centrale sino a circa il 55" Lat. X. Vive in tutta l'Africa, inoltrandosi al S. nell'inverno; così nell'Asia temperata e meridionale, di dove, attraverso la Malesia, giunge nel- l'Australia. È stata presa una volta nelle Antille, a Bar- bados.

455. Hydroclielidon leucoptera i Schinz)

MlGNATTINO ALI-BIANCHE.

Sterna nera, Mignattino zampe-rosse, Mignattino ali- bianche {Aut. Ital.) Concai, Mounietta (Basso Pieni.) Paescareùla negra (Pavia) Pschìn-néghaer, Pschìn-mouscà (Vigevano) Mourètt [Piac.) Rundanèna d'miir (Mod.) Rundocc d'mar, Rundic d'mer (Boi.) Cocalèta, Cocalina, Cro- calèta, Crocalina bastarda, o, da le zate rosse (Ven.) Coca- lina negra, Si vetina (Veron.) Crocalina nera (Padova) Cini, Ciule bianche, Ciule nere (Friuli) Striga. Vlasic', Kalebic' (Dalm.) Mascaroun (Nizz.) Moetto (Areìizano) Ciumbin (JSavona) Rundaninha de ma moa (Gen.) Anima de sbiro (Spezia) Mignattino zampe-rosse (Tose.) Paoli- naccio moro (Lucca) Anima di sbirro (P/.v.) Paolinaccio toppato (Massaciuccoli) Rondone ( TiwW/c//.) Rondone marino, Rondine di mare, Crocalina. Cucalina (Marche)

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Quaràglio, Guaràglio {Xap.) Rinninone marino (Bari) Rindine o Rindune e mare [Calahr.) Ala longa niura pedi russi (Sicil.) Ala longa a pedi russi {Mess.) Ala longa (Cat.) Gaipeddu niuru, Cillù (Crirg.) Caixedda niedduzza peis arrubius, Caitedda peis arrubius, Caiteddu, Rundine ma- rina (Sard.) Cirleua seuda {Mali.).

Questa specie giunge da noi frammista ai branchi enormi della specie seguente, nel maggio ed ai primi del giugno; è più scarsa di quella, giunge con minore regolarità, ora più ora meno copiosa, ma non può dirsi rara, e ne ho veduto volare sull'Arno nel maggio anco in Firenze. Ha nidificato positivamente nel padule di Massaciuccoli, Lucca, nei mesi di maggio e giugno, secondo la formale assicurazione che ebbi dal conte Eugenio Minutoli, che fu esimio cacciatore ed ac- curato osservatore. Dalle indagini del valente ornitologo conte A. P. Ninni, risultò che nidifica anche nel Veneto. Il Ferragni ne uccise sul Po presso Cremona il 4 ed il 28 giu- gno. A Malta secondo Wright si vede nell'estate; ed in Si- cilia il Caruso ne prese in agosto nei pressi di Girgenti ; onde non è improbabile che nidifichi anche nelle nostre Provincie meridionali. Secondo le recenti ricerche del Whi- taker è di solo passo nella Tunisia e non vi si riproduce; ma il Loche la disse nidificante nell'Algeria. In conclusione questa specie pare essere parzialmente estiva per noi, di passo non sempre regolare, ma talvolta copioso, in prima- vera; parte o ripassa nel settembre, ma allora è sempre meno frequente. Sarebbe scarsa in Sicilia e nella Sardegna.

UH. leucoptera è estiva nell'Europa meridionale e cen- trale sino a circa il 55" Lat. N. e cosi nell'Asia colla ecce- zione del Giappone ove non giunge; nelle sue migrazioni iemali penetra attraverso l'Australia ed arriva alla Nuova Zelanda. Si trova in tutta l'Africa; è capitata accidental- mente nell'America boreale. Il termine specifico fissijies non va adoperato, giacché, dato a questa come pure alla specie seguente, è sorgente di confusione.

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456. Hyciroclielidon nigraLinn. ex Briss.)

MlGNATTINO.

Colombino, Mignattone, Pannelbagio, Pettobianco, Mi- gnattino {Aut. Ital.) Concai, Mouuietta, Valvàl, Couloum- bin {Pierri.) Muniétta-Pivi {Lago di Viverone) Pescapèss pcit, Pescamartin, Ochin {Basso Piem.) E-ondena de mar (Lonib.) Sgarrin, Sgazzin {Nov.) Sgarin negher (Mil.) •— Garigolin {Como) Rundena de mar (Colico) Rondena de mar {Vali.) Pschìn-néghaer, Pschìn-mouscà ( F/^eyrtno) Paescareùla negra {Pav.) Magnanen {Cremon.) Rondana d'mar {Mantov.) Mourètt, {Piac.) Pescaroèula, Magnanen {Parm.) Chrich, Chrech, Magnanen {Mod.) Magnanein {Coreggio) Rundon d'mer, Rundic d'mer, Crucaèl {Boi.) Morandina, Rundan d'vall {Romg.) Moraudiua {Ferrara) Cocalèta, Cocalina, Crocalèta, Crocalina, Ceolina, Cocalina mora o negra (Ven.) Cocalina, Zivetina, Sivetina ( Ferow.)

Cocalina scura (Vicenza) Crocalina, Crocalèta (Rovigo) Crocalèta negra, Crocalina negra {Padova) Zliisilon de mar (Feltre) Palomba {Rovereto) Cisile de mar, Ciule nere (Friuli) Kalebic' musicar, Strigica. Vlasic' (Dalm.) Mascaroun {Nizz.) Moetto (Arenzano) Ciumbin (Savona)

Rundaninha de ma moa o seneinha {(ìen.) Anima de sbiro (Spezia) Mignattino {Tose.) Paolinaccio, Animella {Lucca, Massaciuccoli) Anima di sbirro, Mignattino, Fotti- vento (Pis.) Anima di Guardia (Veccliiano) Cazzalbagio {Bient.) Mugnaia (Fior.) Rondine di mare (Caseìifino, Umbria) Rondone {Chiusi^ Valdich.) Pappamosche {Elba)

Rondone di mare (Sen. Umbria) Crocalina, Rondon ma- rino (Marche) Cucalina {Ancona) Fionchetto, Rondone di mare (Roma) Guaràglio {Xap.) Rinninone marino (Bari) Ala longa niura {Sicil.) Ala longa nira (Mess.)

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Gaipeddu niuru {Cat. Girg.) Cillù {Girg.) Coipedda nira {Modica) Caitedda peis nieddus, Caixedda .liedduzza, Run- dine marina {Sard.) Cirleua seuda {Malt.).

Questa specie è assai comune, di doppio passo (aprile- maggio e agosto-settembre-ottobre) ed estiva per l' Italia in generale, ma in alcune provincie come, per esempio, nella Campania ed in Sicilia, sarebbe scarsa, mentre altrove si vede giungere a branchi sterminati alla fine di aprile ed in mag- gio. Nidifica alla fine di quel mese e nel giugno, più spe- cialmente nell'Italia centrale e settentrionale, ma anche nelle Puglie ed in Sardegna. Parte e ripassa meno copiosa in agosto-setterabre-ottobre e, al solito, i giovani sono i più tardivi. Il Doderlein ne incontrò alcuni individui alla fine del novembre sulle paludi di Mazzara e Terranova in Sici- lia, ed il Bonomi asserisce che qualcuno sverna in Sardegna; io però non ne ho veduto presi in quella stagione. Da Mas- saciuccoli ho ricevuto un maschio ed una femmina adulti nella candida veste invernale {Coli. ital. Cat. JJcc. 2837, 2877), uccisi rispettivamente il 19 giugno 1884 ed il 20 mag- gio 1886.

UH. nigra ha una diffusione assai meno estesa delle due specie precedenti; vive durante l'estate in Europa, ni- dificando sotto il 60° di Lat. N. Nella Tunisia vedesi alle due epoche del passo, in grande abbondanza in quello esti- vo-autunnale (luglio-settembre); sverna più al S. nell'Africa senza raggiungerne la estremità australe. Neil' Asia s'innol- tra sino al Turkestan occidentale soltanto. Nelle due Ame- riche la rappresenta l'affine H. surinamensis (Gm.).

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[Gabbiani)

45'7. Rhodostethia rosea (Macelli, i Gabbianello del Ross.

Gabbiano polare di Ross (Atit. Ifaì).

Nessuna cattura più stupefacente poteva verificarsi tra le avventizie entro la regione italica mediterranea di quella di un'esemplare di questa vaghissima specie, non incontrata sinora che sulle sponde dell'Oceano Glaciale Artico circumpo- lare, e scarsa nei grandi e più ricchi Musei! Secondo l'amico ca- rissimo Howard Saunders (Mail, of British Birds, p. 659. Lon- don, 1880j tre soli esemplari si sarebbero avventurati fuori della ghiacciata zona Artica, e su uno non havvi certezza assoluta; venne ucciso, dicesi, vicino a Tadcaster (Inghilterra) nel dicembre 1846 o nel febbraio 1847, ed è ora nel Museo di Leeds; un'altro si fece prendere a Helgoland il 5 feb- braio 1858 (ma quale specie non si è fatta prendere a Hel- goland?!); il terzo giunse alle Faeroe nel 1863. Ma siamo lungi dall'Italia e dal ridente e soleggiato Mediterraneo. Non ci rimane che a registrare la com])arsa di quell'altro singo-

li) Il ViAX {Unii. Soc. Zool. (le France, 1877, p. 325) lia menzio- nato la cattura a Nizza nel settembre 1875 di due giovani Gabbiani i (|uali secondo lui rappresentavano le due specie di Adelarn.s |)roprie al Mar Jlosso, A. leucophthalmuH (Licht.) ed A. Hemprichii, Bp. La- sciando stare la strana coincidenza di epoca e di località, credo che vi sia patente errore di determinazione, come avvenne per la pretesa frequenza deWAnons stolidns (h.) data pure pel Nizzardo. Sono spe- cie tropicali che non sono mai comparse sinora nel nostro Mediter- raneo.

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lare Gabbiano artico Xema Scibinii (Sabine) nei nostri mari, tanto più che ha una piccola colonia sulle isolette rocciose del N.O. della Francia e giunge nelle sue peregrinazioni ie- mali sulle coste del Mar del Nord !

La grata ed inaspettata sorpresa della comparsa del Gabbianello del Ross tra noi, toccò all'amico prof. Giacinto Martorelli, intento a correggere le penultime bozze della sua bella opera « Gli Uccelli d'Italia ». Il 10 gennaio 1906 gli perveniva da Cagliari un pacco postale contenente un Gab bianello in carne; con somma sua meraviglia il Martorelli riconobbe in esso un giovane individuo, nel primo abito, della R. rosea. L'inviatore lo informava che quell'uccello, del quale gli chiedeva il nome, era stato ucciso ai primi del mese da pescatori al largo nel golfo di Cagliari ed era con un compa- gno che fuggì; quella persona non volle che il nome suo si divulgasse, ma gentilmente cedette quella rarissima avis, alla collezione Turati del Museo Civico di Milano, ove nello scorso giugno io ho potuto ammirarne la pelle montata, ed esaminarne il busto intero (che non presenta ferite) conser- vato in alcool. Martorelli ha descritto questo esemplare (il cui sesso non potè determinare stante la incipiente decom- posizione e per l'età giovanile) nell'Appendice alla sua opera sopracitata e lo ha ottimamente figurato a colori nella ta- vola VP; in precedenza aveva dato comunicazione del caso interessantissimo al E. Istituto Lombardo di Scienze e Lettere^ prendendo l'occasione per darci uno studio completo su que- sto vago e misterioso Gabbianello (Rendicoìiti, Ser. II. voi. XXXIX, p. 181. Milano, 1906).

Il fitto velo che nascondeva la interessante biologia di questa specie aveva incominciato appena a sollevarsi poco più di vent'anni fa, per le osservazioni del Murdoch, mem- bro della spedizione degli Stati Uniti a Point Barrow ; ma è stato soltanto l'anno scorso, per opera del distinto Ornito- logo russo signor S. Buturlin di Wesenberg in Estonia, che la biologia della R. rosea è stata completamente svelata; egli scopri nel delta del Kolyma nella Siberia orientale una grande colonia nidificante di questa specie e ha recentemente

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pubblicato un esteso ed importantissimo resoconto su di essa («Ibis », gennaio 1906, p. 131. London)] al Buturlin sono poi debitore di due splendidi esemplavi adulti di questa rara specie, ceduti al Museo Zoologico di Firenze.

458. Clirooceplialus minutus (Pali.)

(jrABBlAXELI.O.

Gabbiano minore, Gabbianello {Aut. Ital.) Ochin, Ciumbin, Ochetta, Mouliné {Basso Pieni.) Paescaroulin ( Paiia) Gabian, Galaran, Cuceanèl {Mod.) Crucal, Gab- bianèl (Boi.) Cucalètta (Ravenna) Cocoleta (Cesella, Forlì)

Cocàl picolo, Cocalèta bastarda, Cocàl foresto ( Ven.) Cocal picolo, Crocalina (Rovigo) Sardenèr piccol. Cocalina, Cocalèta (Trentino) Kalebic' si('usni (Daini.) Gavina (Nizz.) Ochin (Arenzaìio) Ochinetto (Gen.) Ocheta de mae (Spezia) Gabbianello (Tose.) Piccioncino (Lucca) Crocaletto (Marche) Gaimoncino, Gaimoncello (Roma) Guaguina (Nap.) Gaggianiedd (Bari) Jannula, Garag- ghiu (Calahr.) Palummo i mari (Catanzaro) Aipa nica (Sicil. Pai.) Papagnedda, (Jca-marina di li picculi [Mess.)

Aipottu grisciu (Girg.) Caixeddu (Sard.) Gauìa, Cir- leua (Mali.).

Invernale e di doppio passo per noi, in marzo-aprile- maggio e settembre-ottobre; ma non regolare nelle sue com- parse, né ugualmente abbondante e sparso in Italia. Du- rante l' inverno sarebbe più comune nella Toscana, nelle Puglie, in Calabria ed in Sicilia; è raro nel Piemonte, scarso nella Lombardia, nel Veneto e nella Sardegna; ma in quelle Provincie è sopratutto di irregolare comparsa e talvolta anche ivi giunge in straordinaria abbondanza. È positivo che qual- cuno si trova da noi anche nell'estate: io ne conservo un maschio in abito nuziale completo, ucciso nel luglio 1873 a

641

Vecchiatio (Pisa), e Bonomi asserisce di averne uccisi in lu- glio ed in agosto nella Sardegna; non risulta però che abbia mai nidificato in Italia.

Il C. mìnutus giunge nella buona stagione anche nella zona subartica della Regione Eurasica e vi nidifica ; ad oriente si trova sino al Mare di Okhotsk, ma non giunge in Mon- golia e nella Cina. Sverna nel bacino mediterraneo ed è ca- pitato accidentalmente da un lato nell'India, dall'altro nel- l'America boreale (New- York).

459. Clirooceplialus ridibundus (Liun.i (ex Briss.)

Gabbiano.

Corallina cenerina spruzzata. Gabbiano comune {Aiit. Ital.) Ochetta, Mouliné [Piem.) Muliné [Lago di Viverone)

Ochetta, Cocai, Pescarola, Galledola, Calleden (Lomb.) Paescaroulón, Paescareula [Pav.) Garigola, Gabbian {Corno)

Garigola, Garigulon {Vali.) Concai {Cremori.) Cogal {Mantov.) Colombèn'na d'mar {Parm.) Gallarèn, Gabian, Galaran, Clumbazz d'mar {Mod.) Clumbaz d'mar {Coreggia)

Gabian, Crucaèl {Boi.) Couchal, Cuchèl, Cucaletta {Romg.)

Cocàl, Crocàl, Crocàl a testa negra {Ven.) Cocal, Sarde- nàr ( Veron.) Cocàl {Friuli, Feltre) Crocàl, Cocal {Rovigo)

Sardenér, Sardenàr, Cocàl {Trentino) Squai de mar {Avio) Galebic' smijavac {Dalm.) Gavina, Gavina grossa {Nizz.) Ochin {Arenzano) Ciumbin {Savona) Ochin frattin, Ochin capiissin {Gen.) Ochetta de mae {Spezia) Gabbiano (Tose.) Mugnajo {Pis.) Ghella {Lucca) Nib- bio, Bibbio {Viareggio) Piccion di mare {Sesto fior.) Francolo {Maremma) Gabbiana {Elba) Biancaccio, Nalda, Froncolo {ValdicJi. Lago Trasimeno) Cucalina, Crocale, Co- cale {Marche) Gaimone, Corvo bianco {Roma) Gavina, Gaina, Guaguina {Nap.) Arpongiedd, Gaggiana {Bari) Palumma i mari {Catanzaro) Jannulu, Jannula, Garagghiu

41.

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(Calabi'.) Aipa cu pedi e pizza russi {Sicil.) Aipa janca, Aipa scirru (Pai.) Abbia, Abbuni {Cat. Sirac.) Aipa, Aiba [Sirac.) Gaipazzu testa castagna, Gaipazzu cu ali listati {Girg.) Cau, Cau de mari, Cau marinu. Gavina, Con- ghedda (Sard.) Gauia, Gauia rasa seuda [Mali.).

Specie comunissima e anche sedentaria in Italia, ma non ovunque ugualmente ed in ogni stagione; così, men- tre in Sardegna sembra trovarsi abbondante tutto l'anno, nel restante del nostro paese è sopratutto invernale e di doppio passo (marzo-aprile e settembre-ottobre); nidifica però anche nel Veneto, nella Lombardia, nel Piemonte, in To- scana, nella Sicilia e fòrs'anche altrove; e questo spiega la comparsa nel giugno e nel luglio di questo Gabbiano qua e sul continente italico e nella penisola; ma non so di colonie nidificanti come vedonsi altrove in Europa, neanche nella Sardegna.

Questa specie varia alquanto individualmente nelle di- mensioni, ed a piccoli esemplari, ritenuti a torto di specie diversa, venne dato il nome di L. capistratus, Temm.

Il C. ridibunchis vive in tutta la Regione Eurasica senza inoltrarsi nella zona subartica; sverna in quella meridionale, spingendosi nella Nubia, nell'India e nelle isole Filippine. Nel- l'Asia centrale e meridionale viene a contatto con l'affine C. brunneicephalus (Jerd.).

460. Clirooceplialus melanocephalus (Xatt.) Gabbiano corallino.

Gabbiano corallino. Gabbiano cenerino. Moretta o Ma- schera corallina, Gabbiano capinero {Aid. Ital.) Gangola (Colico) Cuccalèn, Gabian cenerèn, Crucal zamp rossi (Mod. Boi.) Cuchél de capóz (Ravenna) Cogal, Cocàl (Maidov.) Cocal de la testa negra (Veìi.) Crocal, Cocàl, Crocàl a la testa iiei'n (Padova) Cocal, Crocal iPolemie)

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Sardenèr, Sardenàr, Cocàl {Trentino^ L. di Garda) Galebic' crii og] avi {Daini.) Gavina {Nizz.) Ochin [Arenzanó) Ciumbin [Savona) Ochin testa neigra [Gen.) Ocheto de mas {Spezia) Ghella [Lucca) Gabbiano corallino, Gab- biano capinero {Tose.) Crocale, Cucalina {Marche) Cu- càle testanera {Ancona) Gaimone di testa nera, Gaimone corallino {Roma) Gaifa, Guaguina capa-nera {Nap.) Gag- giana {Bari) Aipa janca, Gaipazzu jancu {Sicil.) Aipa marzudda, Aipa testa niura, Gaipazzu testa ninra, Gaipazzu faviatu cu ali. lista ti, il giov. (Girg.) Cirru, Oca marina te- sta nira, Marzola {Mess.) Cau, Cau de mari [Sard.) Gaula, Gauìa rasa seuda {Mali.).

Abbastanza comune e sedentario in certe località d'Ita- lia, di doppio passaggio od invernale in altre, raro ed acci- dentale in alcune provincie; è però stato notato ovunque nel paese nostro. Nel Piemonte è raro assai, ma Salvadori menziona la cattura di tre adulti a Sommari va ^del Bosco (Cuneo) il 4 novembre 1885 ; e Camusso ne ebbe uno a Vol- taggio il 17 novembre 1882. Nella Lombardia sarebbe meno scarso, mentre nel Veneto è comune e vi rimane dalla metà di luglio sino alla metà d'aprile; compie regolarmente due passi, ma non consta che vi abbia nidijS.cato ; così per la Liguria, ove abbonda nella primavera (marzo-aprile) e nel- l'autunno (novembre); vedesi pure, comune durante l'inverno (e secondo il Carazzi qualcuno anche di estate) nel distretto di Spezia. È meno comune in Toscana (dove però il Gra- gnani lo nota a Massaciuccoli nel luglio), nel Lazio, nella Campania e nelle Calabrie. Nelle Marche è comune d'inverno, mentre nelle Puglie il De Romita lo dice sedentario e assai frequente, ma più abbondante nell' inverno e nella prima- vera; non parla però di nidificazione. Nella Sicilia è frequente in marzo ed ottobre, ma sarebbe pure sedentario; in Sardegna secondo Bonomi sarebbe invernale scarso, e di passo irregolare, ma Tristram e Medlycott lo avrebbero trovato nidificante nel maggio, e Salvadori aggiunge sulle piccole isole ad occidente.

ì

CA4:

Ho notato in questa specie, tra gli adulti, che alcuni perdono ogni traccia del nero terminale delle remiganti, che sono bianche. Fu ad esemplari piccoli di questa specie che da taluni in Italia venne dato per errore il nome di Lanis atì'icilla, L. distinta specie americana che ben di rado è capi- tata nell'Europa occidentale, non mai in Italia.

Il C. melanocephalus è specie propria alla regione cir- cummediterranea, di dove si estende al bacino del Mar Nero: capita raramente nell'Europa centrale; nidifica specialmente sulle coste dell'Asia Minore.

461. Clirooceplialus Iclitliyaétus (Pali.) Gabbiano a testa nera maggiore.

Gabbiano del Pallas (Aut. Ital.).

Il Wright, sulla autorità del Tristram, fu il primo a re- gistrare la comparsa di questa magnifica specie nelle nostre acque^ includendola nella sua Lista di Uccelli Maltesi; ma v'erano dubbi intorno al caso e l'esemplare non fu reperi- bile; perciò non ebbe posto nei nostri elenchi. Siccome però questo Gabbiano vive nel Mediterraneo orientale, la eventuale sua comparsa nelle nostre acque non era improbabile; onde io lo acclusi nella lista delle specie che potevano venire prese in Italia {Avif. Ital. 18SG, p. 472).

Era però serbato all'amico conte dott. Ettore Arrigoni degli Oddi il piacere di aggiungere nel modo più attendibile questa splendida specie alle avventizie della nostra Avifauna; nella sua memorabile escursione ornitologica in Sardegna, cacciando presso 1' isola Vacca, costa S.O., egli ebbe la ven- tura il 2 marzo 1901 di ucciderne due, maschio e femmina adulti, evidentemente accoppiati; erano insieme a molti altri Gabbiani, per lo più L. cachinnaìis, Fall. (Cfr. Mail. orn. ital. p. 805). Ed essendo il conte Arrigoni giovane davvero for- tunato, come avremo ancora occasione di constatare più ol- tre, gli toccò, non solo il vanto di uccidere i due primi

645 ~ .

esemplari autentici di questo Gabbiano catturati in Italia, ma anche la fortuna di riceverne un terzo; infatti con let- tera del 23 luglio 1906, egli m' informa che aveva allora avuto un maschio del C. Ichthyaetus in abito nuziale com- pleto, ma colla coda ancora munita della fascia terminale scura, e qualche penna bruna sulle ali, onde non era perfet- tamente adulto ; fu preso all' isola Vacca il 29 giugno p. p. Gentilmente mi ha poi fatto sperare che uno di questi tre esemplari verrà da lui ceduto alla Collezione italiana cen- trale nel R. Museo Zoologico di Firenze, del che anticipata- mente gli rendo infinite grazie.

Il C. Ichthyaetus^ vive, come ho detto, nella estrema parte orientale del Mediterraneo, di dove penetra attraverso l'Egitto nel Mar Rosso; verso oriente si trova scarso intorno al Mar Nero, abbondante nel Caspio, ed attraverso l'Asia centrale sino al Tibet ed il lago Kokonor: nidifica lungo questa zona. Sverna nel Golfo Persico (come nel Mar Rosso) e neir India sino a Ceylan. E stato preso una volta, nella primavera del 1859, presso Exmoutli nel S. dell' Inghil- terra.

46 S. G-elastes G-enei f^De Breme) Gabbiano roseo.

Gaimone del Lambruschini, Gabbiano roseo, Gabbianello Lambruschini (Aiit. Hai.) Ochin cu de reusa (Gen.) Cau arrosa, Cau colori de arrosa {Sard.J Alpa, Gaipazzu cu pettu di rosa [Girg. Sicil.) Gauìa {Mali.).

Questa bellissima specie pare essere per noi quasi con- finata alle costiere della Sardegna e della Sicilia, e forse del gruppo di Malta, dove sarebbe sedentaria e donde casual- mente soltanto si allontana raggiungendo altri nostri lidi : il Durazzo la cita come avventizia in Liguria, senza però pre- cisare alcuna cattura, ed io sono inclinato a credere un'esem- plare del G. Geneì (che ha gli occhi bianchi) quello in cui

646

credette di ravvisare nn^ Adelarus hucophthalmiis (Cfr. Avif. Ital. 1886, p. 327, nota 1); i fratelli Gal lo dicouo a9ciden- tale in estate e ciò non è punto improbabile, come vedremo più oltre. Il Tognoli ne ebbe un' individuo da Strongoli in Calabria nel 1871 (Doderlein), e più tardi ne notarono alcuni esemplari su quelle spiaggie Moscliella e Lucifero. Arrigoni ebbe due esemplari dal lago di Lesina, Paglie, uccisi il 18 di- cembre 1890. Ma più strana è la cattura di due individui nell'Estuario Veneto: un maschio adulto a Burano, il 27 feb- braio 1807, ed un'altro maschio adulto il 15 maggio 1807 alla Saca dei Scardovari, Rovigo, di cui uno è nella Col- lezione E. Ninni, l'altro in quella Arrigoni.

E certamente meno raro in Sardegna, ma debbo dire che avendo .passato molti giorni sulle coste di queir isola nelle estati del 1881 e del 1882, quando ne feci la circumnavi- gazione completa, non vidi un solo esemplare del Gabbiano roseo! Eppure quelli che conservo nella Collezione italiana vengono tutti dalla Sardegna (Cagliari); furono però tutti cat- turati in gennaio e marzo, i più in quest'ultimo mese. In Si- cilia sembra essere più raro: ne ebbe un individuo a Messina il Cantraine, che fu poi il tipo del L. tenuirostris, Temm. {Man. ctorn. IV. p. 478); uno lo ebbe più tardi il Benoit, ed un altro, ucciso il 16 ottobre 1884, è venuto nelle mani del dott. Pistone, entrambi pure a Messina; nella collezione Rizza a Siracusa ne vidi due esemplari nel 1883; infine ne ho veduto un' individuo nel Museo Zoologico universitario a Palermo in abito roseo primaverile, che questa specie veste già nel marzo, e due altri in abito invernale; li menziona Doderlein come avuti dal Caruso da Girgenti. Il Saunders Ibis », 1860, p. 307) dice di aver frequentemente osser- vato il G. 6'e»e/ sulle coste sicule, e sarà; ma io ho circum- navigato r isola almeno tre volte, vi sono andato in ogni stagione e non ne ho veduti mai. A Malta questa specie è notata dal Wright, ed ho veduto nel Museo di quella uni- versità i due esemplari da lui menzionati.

Dopo tutto questo mi viene quasi il dubbio che il G. Gpììpì sia bensì xtazionin'io incornale sulle coste delle nostre

647 -

isole meridionali, ma non sedentario; parrebbe mancarvi, con poche eccezioni, dal marzo all'autunno, e non sappiamo se vi nidifica; il Bonomi a Cagliari è il solo che lo dice nidifi- cante e di averlo avuto in primavera avanzata. Debbo però aggiungere che il Créspon lo trovò nidificante in Provenza nella primavera del 1842 {Fami, mérid. p. 126); e cbe Lord Lilford ebbe le uova dall'Isla Mayor alle foci del Guadalquivir, ove questa specie nidificava in abbondanza nella seconda metà del maggio 1877. In ogni modo, e ripeto quanto scrissi ven- t'anni fa, il Gabbiano roseo merita di essere ulteriormente studiato in Italia.

Il G. Genei abita la regione circummediterranea^ esten- dendosi al Mar Nero ed al Caspio, alla parte superiore del Mar Rosso, al Golfo Persico, sulla costa del Mekran sino a Karachi nello Sind (India N.O.). Nella Tunisia il Whitaker lo dice abbastanza frequente durante l' inverno, ma ne ebbe uno nel luglio dall' isola Djerba, onde pare vi sia anche se- dentario.

463. Larus canus, Linn. Gavina.

Gavina, Zafferano, Mezza mosca [Aut. Ital.) Paesca- roulón {Pav.) Garigolon {Como) Garigulon {Colico) Clumbaz ed mer {Carpì) Clomb marèn, Clomb d'mar, Gal- larèn {Mod.) Gabian, Clumbaz d'mar {Boi.) Cuchél biànch {Ravenna) Magoghèta {Ven.) Cocàl mezan, Sar- denàr (Veroìi.) Cocaline (Friuli) Cocal, Crocal, Gato de mare (Rovigo) Cocàl, Sardenér (Trentino) Galebic' srednji {Dalm.) Gabian, Gabian mugiliera {Nizz.) Oca mezana {Arenzano) Oca de ma mezzanha (Gen.) Gavina {Tose.)

Ghella (Lucca) Gabbiano, Mugnajaccio (Pis.) Marti- naccio (VeccTiiano) Crocalè, Cucale {Marche, Ancona) Grisone (Sinig.) Gaimone, Fionco (Roma) Gavina {Nap.\

Arpone (Bari) Gaggìana (Lecce) Aipa, Aipuni (Pai.)

n48

Gaipa_, Gaipazzn faviatu, il giov., Aipa ciuirusa pedi giarni {Girg.) Mancia pisci [Mttrsala^ Mazzara) Abbinili {Sirac.)

Aipa [Mess.) Gavina. Can, Cao marinu, Cau mannu (Sard.) Gauia comuni (Malf.).

La Gavina può dirsi abbastanza frequente durante l'in- verno in Italia, ma non è certo abbondante e per mia espe- rienza è localizzata. È capitata in modo avventizio in Pie- monte, nella Lombardia e nell'Emilia ; è comune nel Veneto dall'agosto all'aprile, e così nella Liguria e nella Toscana; lo stesso si può aggiungere pel litorale dell'Italia peninsu- lare e per la Sicilia, la Sardegna e la Corsica. Ritengo in modo positivo che questa specie non nidifichi da noi, sul continente, ne sulle isole; le asserzioni in contrario sono basate su erronea determinazione e probabile confusione col C. ridibundus.

Tutti gli esemplari da me veduti presi in Italia lo fu- rono durante l' inverno e cioè nei mesi di gennaio-febbraio- mai'zo; le due epoche del passo sarebbero ottobre-novembre e marzo.

Il L. canus vive nella Regione Eurasica, nidifica nella zona boreale sino a circa 53° Lat. N.; sverna nella zona meridionale, regione circummediterranea, giungendo al S. nella valle del Nilo e nel Golfo Persico. È capitato acciden- talmente nel Labrador, ma nell'America boreale (lato occi- dentale) lo sostituisce l'affine L. hrachyrhynchus, Richds.

464. Larus Audouini, Payi. Gabbiano còrso.

Lanciatore (i.9o/rt dell'Elba N.O.) Aipa, Gaipazzu cu pizzu grossu russu, Aipa a pedi niuri {Sicil. Oirg. Pai.) Aipa pedi niuri (Mess.) Cau, Cau de mari (Sard.) Gaula (Malf.).

H40

Questa splendida specie è particolarmente, ma non esclu- sivamente, nostra, giacche è propria alla porzione occiden- tale del Mediterraneo ; dallo Stretto di Gibilterra si estende sino alle Sporadi (Arcipelago greco), ma non sembra più ad E. Par strana questa notevole limitazione dell' « habitat » in un' uccello dotato di straordinaria potenza nel volo. Fuori d'Italia è stato preso: sul litorale meridionale della Francia, a Tarifa (Gibilterra), alle Columbretes e tra le Baleari, sulle coste dell'Algeria (Loche) e su quelle della Tunisia o meglio alle isolette Galita e Zembra (Capo Bon); Lord Lilford ne ebbe un esemplare a Corfù.

In Italia il L. Audouini ha il suo quartiere generale intorno alla Sardegna e mezzodì della Corsica, essendo lo Stretto di Bonifacio il luogo ove pare essere più abbondante; ivi è sedentario e nidificante (nel maggio) sulle isole ed iso- lette rocciose che vi sono sparse; sull' isolotto Spargi Lord Lilford ne trovò una colonia di circa 30 individui l'il mag- gio 1882, ma non potè trovarne le uova. Ricordo benissimo l'emozione che provai quando,, nel giungere a Porto Camicie sul famoso « Piemonte » (quello di Garibaldi) dovendo imbar- carmi sul R. piroscafo « Washington » per iniziare le prime nostre ricerche talassografiche che condussero poi alla scoperta della Fauna abissale nel Mediterraneo mi vidi, al momento di scendere nella lancia inviatami dal comandante Magnaghi, volare intorno dei L. Audouini, i primi che vedevo viventi: era il 27 luglio 1881, e quel giorno ed il giorno seguente ne uccisi sei. Fu un prognostico ben felice per la gloriosa campagna scientifica che s' inaugurava ! Feci allora la quasi completa circumnavigazione della Sardegna e rividi qua e sulle coste occidentale, meridionale ed orientale il L. Audouini, ma non mai numeroso come l'avevo trovato intorno alla Maddalena ed a Caprera.

Dalle coste sarde e còrse questo Gabbiano raggiunge quelle dell'Elba e della Sicilia e più raramente quelle del continente italico. Nidifica non solo sulle isolette all'uscita orientale dello Stretto di Bonifacio, ma su quella di Mal di Ventre, ove 1*8 maggio 1878 il compianto mio amico mar-

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chese Mario Nerli, accompagnato dal mio primo e valentis- simo tassidermista Riccardo Magnelli, raccolse per me le uova appena depositate; e ancora sulla Vacca e sul Toro, sull'isola dei Cavoli, più al S. e probabilmente sa altre. Per dare un'idea del come specie già rare e di limitata diffusione si possono con facilità e vandalicamente distruggere, dirò che quest'anno (1906) all'epoca in cui i pulcini dei Gabbiani erano nati da poco ed incapaci di fuggire, alcuni pescatori incoscienti det- tero fuoco alle erbe secche sull'isola Vacca, abbruciando cen- tinaia di quei pulcini tra i quali, non dubito ve ne fossero del L. Audouhìi! Questo nidifica in piccole colonie a se, ma a contatto con quelle maggiori del L. cachinnans.

Nella Collezione italiana, oltre le uova già menzionate, conservo una magnifica serie di 12 esemplari del L. Atidoumi che esemplificano i due sessi in ogni età, tra essi sono due pulcini in peluria, presi sull'isola Vacca il 25 maggio 1902, ed un giovane grandicello colle prime penne, preso a Caprera il 20 maggio 189-1. Gli altri dieci sono in gran maggioranza sardi e vengono: dall'isola della Maddalena, 27 luglio 1881; da Cagliari (Capo S. Elia), ottobre 1880 e 1881, 6 luglio 1878; dal golfo di Palmas, marzo 1877; dall'isola Vacca (m. e f. adultij, 4 maggio 1878; da Portoferraio (Elba), 30 gennaio 1879; da Castiglion della Pescaia (Grosseto), 2 novembre 1890. Ol- tre questo ultimo esemplare dal Grossetano, venne preso sul continente italico un maschio adulto ad Albenga 10 mag- gio 1883 (coli, march. G. Pinelli-Gentile); Arrigoni {Man. orn. dal. p. 823) ne menziona altri due presi in Liguria sulla fede di Schalow, ma la citazione che è sbagliata e non ho potuto rintracciarli; anche il Carazzi dice che il Magni- Griffi ne ebbe qualche volta alla Foce di Magra, ma è no- tizia poco attendibile. A Reggio Calabria ne ebbe uno il compianto Mosohella, semi-adulto, il 20 giugno 1903. Al- l'Elba, oltre quello citato sopra, so di un' individuo avuto dal dott. A. D. Roster il 26 agosto 1883, e di altri (juattro esemplari avuti dui prof. G. Damiani (19 maggio 18i>8, 16 maggio 1899, 22 dicembre 1900 e 18 marzo 1901) presi quasi tutti alla punt-i dell'P^nfola; Arrigoni ne menziona circa sette.

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In Sicilia è di rara comparsa ; il prof. Doderlein ne ebbe però parecchi e io ne vidi cinque nel Museo Zoologico uni- versitario a Palermo; i primi vennero colti in quel porto nel febbraio 1866, altri il 24 gennaio 1870. A Malta sarebbe stato veduto, ma non catturato (Wright).

I due individui menzionati dal dott. B. Schiavuzzi come presi coU'amo da un pescatore, il 1 settembre 1880, a Pirano (Istria), risultarono essere altra specie ; e il preteso esemplare colto, secondo Schiavuzzi, a Trieste il 9 aprile 1815 ed avuto dal Natterer (si noti che Payraudeau descrisse il L. Audouini nel 1826) sarebbe l'esemplare preso a Tarifa (Gibilterra) e conservato nell'I, e R. Museo di Vienna, ove io però non sono riuscito a vederlo.

Noterò infine che il L. Audouini è uq Gabbiano di alto mare e vive al largo, quando non nidifica; questo può in parte spiegare la difficoltà di averne.

465. Larus cacliinnans, Pali. Gabbiano reale.

Gabbiano reale, Marino pescatore {Aut. Ital.) Gari- gula [Colico) Gabian, Clomb marèn, Cogal iJSIod.) Cogal d'mar, Cogal bianch, Cogal senarin [Mantov.) Gabian real, Crucaèl, Gabianaz (Boi.) Cucalaz [Romg.) Magòga, Co- calòn, Crocalòn, Cocàl, Bào, Martinàzo, Martin, Magòga no- vèla, Magogato (Ven.) Cocalòn {Istria) Colombo de mar {Trentino) Kaleb o Galeb klaukavac {Dalm.) Auca de mar, Gros Gabian {Nizz.) Oca de ma {Arenzano) Oca ciappaea {Gen.) Oca de mae, Gabian (Spezia) Gabbiano reale {Tose.) Martinaccio [Lticca, Massaciuccoli, Vecchiano) Mugnajaccio {Pis.) Gabbiana {Elba, I. di Giglio) Mo- linaro (Roma) Crocale, Cocale, Cucàle {Marche) Gafio, Gafione, Gaifone {Nap.) Arpone paparino {Bari) Gag- giana {Lecce) Cavassa, Oca marina {Calahr.) Alpa, Ai- puni grossu [Pai.) Buarazza {Mess.) Gaipuni grossu cu

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pedi e pizza biunni, Gaipuni grossa cu ali cinirusi {('irg.) Abbiani (Sirac.) Mancia-pisci (Riarsala, Mazzara) Cau marina {Sard.) Gauìa {Maìt.).

Questa specie, che in alcuni elenchi di uccelli italiani ed anche in opere recentissime è registrata sotto il nome di L. argeìitahis, Gm., in altri sotto quello di L. ìeiicophoeus, Licht., è assai comune ovunque in Italia e sedentaria. Ni- difica nell'Estuario Veneto, nelle Valli di Comacchio, sulle isolette dell'Arcipelago Toscano, sui Faraglioni di Capri, in Corsica, in Sardegna e sulle sue isolette ed in Sicilia. Du- rante l'inverno diventa vagante, specialmente i giovani, ed allora penetrano dentro terra e si vedono lungo i fiumi e sui laghi del Piemonte e della Lombardia.

Questa specie varia notevolmente, individualmente s'in- tende e ad esclusione delle differenze sessuali, nelle dimen- sioni ; ma ciò succede promiscuamente senza la minima loca- lizzazione; dico questo perchè Arrigoni [Man. orn. ifal. p. 820) figura i becchi di due casi estremi (dicendoli schematici) e ag- giunge che gli esemplari più grossi sono generalmente dalla Sardegna : io non sono di tale avviso e non vorrei che ciò servisse di esca a qualche « spUtfer » per stabilire una sotto- specie che non esiste. Nella bella serie che conservo nella Col- lezione italiana, quanto ho detto è provato; anzi per un mero caso i più grossi esemplari sono del continente ed il più piccolo è proprio sardo-

Il L. cachinnans vive nel bacino mediterraneo, sul Mar Nero e sul Caspio; ad oriente si spinge sino al lago Baikal, ove nidifica ; ad ovest penetra nel medio Atlantico e si trova nel golfo di Gascogna, intorno a Madeira, le Canarie e sulle corrispondenti coste d'Africa, lungo le quali scende sino ad Angola. Nell'inverno giunge nel Mar Rosso e sulle due coste dell'India.

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466. Larus argentatus, J. F. Grm. ex Brium. Gabbiano delle Arringhe.

La somiglianza tra questa è la specie precedente è grande senza dubbio, ed alcuni Autori, fra i quali l'amico mio prof. G. Martorelli (Cfr. UcceìU d'Italia^ p. 116) non ammet- tono alcuna differenza e chiamano L. argentatus il nostro Gabbiano reale. Ma oltre all' « habitat » diverso, delle diffe- renze, piccole invero, ma costanti, vi sono; ed il nordico Gabbiano delle Arringhe ha le tinte bigie ed i colori del becco e delle palpebre più pallidi, i piedi sempre carnicini chiari (mai gialli) negli adulti, e certe differenze nelle pro- porzioni del tarso e del dito medio ; onde seguo l'amico Saun- ders (il più competente in materia) e tanti altri e mantengo divise le due forme. I giovani sono quasi identici.

In Italia, per quanto a me consta con certezza, avendo esaminato gli esemplari, questo Gabbiano sarebbe capitato un paio di volte: una femmina adulta fu presa esausta, dopo tempo molto burrascoso, a Pallanza sul Lago Maggiore il 14 settembre 1882 ; la conservo nella Collezione italiana (Cat. Ucc. 3688); un secondo esemplare vidi fresco in pre- parazione presso il signor Silverio Bainotti a Torino; era stato ucciso a Staffarda, Saluzzo, il 18 ottobre 1898, e ap- parteneva ad un cacciatore di là, il quale non volle in nes- sun modo cedermelo. Un terzo individuo, maschio adulto, da Venezia, gennaio 1899, è nella collezione Arrigoni, io non r ho veduto. Del resto, dopo quanto ho detto, si capisce che non sia facile il poter controllare i casi di comparsa in Italia di questo Gabbiano; lo ritengo però avventizio e raro.

Il L. argentatus vive nell'Europa boreale ad 0. del Mar Bianco, e scende sino alle coste settentrionali della Francia, ove nidifica; si estende attraverso l'Atlantico N. e trovasi neir Islanda, nella Groenlandia, penetrando nella Regione Artica; scende al S. lungo il litorale atlantico dell'America

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boreale, giungendo d' inverno sino a Cuba. Dal lato euro- peo giunge scarsamente nel Mediterraneo, nel Mar Nero e nel Caspio, durante l' inverno.

Ho già notato la grande somiglianza che esiste tra il L. cachinnans e la presente specie; aggiungo che vive lungo le coste artiche della Siberia orientale e nel mare di Bering una terza forma, affinissima alle due ora citate, ed è il L. Vegce, Stejn.

-le*?. Larus glauCUS, 0. Fabr. ex Briuiu. Gabbiano maggiore.

Gabbiano glauco, Gabbiano bianco (Aut. Ital.) Oca de ma {Gen.).

Questa grossa ed albescente specie artica e subartica, giunge in modo affatto avventizio da noi, ed io non cono- sco de visu che due casi ben autentici della sua cattura in Italia, entrambi avvenuti a Genova, e sono: un maschio quasi adulto colto circa il 1853, ed una bellissima femmina adulta, uccisa nel porto stesso di Genova il 10 aprile 1877, notevolmente più piccola del maschio. Questi due preziosi esemplari sono nella Collezione italiana a Firenze {Cat. Ucc. 1662, 16G3). Il conte Arrigoni ne ha ora aggiunto un terzo, maschio giovane, catturato a Cagliari nell'ottobre 1898 e lo conserva nella sua collezione a Monselice. Rammento che que- sta specie venne da altri citata in Italia per errore; ed il Ninni lo ha dimostrato pel Veneto, mentre Salvadori ha provato che il L. glaucus che il Cara diceva comune in Sardegna non era altro che l'adulto del L. cachinnans!

Il L. glaucufi è specie estiva in tutta la Regione Artica circumpolare; nelle sue migrazioni iemali raggiunge i suoi estremi limiti meridionali nel bacino mediterraneo, nel Mar Nero, nella parte boreale del Caspio, sulle coste del Giap- pone e della Calilbniia nel Pacifico, alle Bermude e nella Florida nell'Atlantico.

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468. Larus leucopterus, Faber Gabbiano islandico.

Nella collezione Contarini a Venezia si conservano due esemplari di questa specie artica e subartica; essi non por- tano indicazioni di data o di provenienza, ma il Ninni cre- dette che potessero esser stati presi nel Veneto. Nel Museo Zoologico universitario di Genova col numero 2300 del Ca- talogo Ornitologico vi è pure un' individuo di L. leucopterus colla indicazione Liguria, ma senza data; è un vecchio esem- plare (Cfr. Salvador!, Elenco Ucc. 'dal. p. 287. Giglioli, Avif. Bai. 1889, p. 647, nota 1). Io ho veduto più volte questi tre esemplari, ma, per la scarsa certezza dei luoghi, e, trattandosi di individui adulti di una specie di cui i gio- vani soltanto, pare, si allontanano, casualmente vaganti, dalle regioni artiche e subartiche, credetti prudente di aspet- tare ulteriori conferme, prima di annoverare questa specie tra le avventizie in Italia,, giacche a mia conoscenza nessun Autore ne aveva annunziato la cattura da noi, fino al 1889, nel quale anno scrivevo tutto .questo.

Oggi però il caso è cambiato, e possiamo con sicurezza iscrivere anche il L. leucopterus tra le specie che capitano in Italia; e ciò pel fatto che un maschio giovane è stato preso, in Valle Zappa, distretto di Dola, Venezia, il 18 no- vembre 1905. L(> ha avuto il conte E. Arrigoni degli Oddi, il quale gentilmente me lo fece vedere a Firenze. Pel colo- rito, tanto nell'abito di adulto come in quello giovanile, questo Gabbiano somiglia assai al L. glaucus, ma è notevol- mente più piccolo ed ha le ali in proporzione più lunghe, il che gli un' aspetto più svelto e più slanciato. Avevo già scritto questo articolo quando ebbi la insperata fortuna di poter acquistare una giovane femmina di questa specie, colta a Sarapierdarena presso Genova nel dicembre 1902 e ritenuta per un Gabbiano comune; l'ho donata alla .Colle- zione italiana (Cat. Ucc. 4202).

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Il L. leucopterus abita l'estate e nidifica sull' isola Jan Mayen, intorno alla Groenlandia e le sponde, pare, della baia di Baffin ; nell'inverno scende all'Islanda, scarsamente alle coste della Gran Brettagna, e del golfo di Gascogna, e così lungo quelle americane di Terranova e del New En- gland (Boston).

469. Larus fuscus, Limi. Zafferano.

Zafferano mezzo-moro, Guairo, Laro fosco. Gabbiano mezzo-moro {Aut. Itaì.) Sgaretton (Lomb.) Gabian ne- gher o negar (Mod.) Gabien naigher (Boi.) Cogàl ne- gAT (Mantov.) Cocal, Sardenàr {Veì'on.) Magòga, Bào, Cocàl, Crocàl {Ven.) Galebic' crnobijeli {Daini.) Gabian (Nizz.) Oca de ma de spalle neigre {Gen.) Zafferano, Zafferano mezzo-moro (Tose.) Gabbiano, Mugnajo (Pis.) Martinaccio ( Vecchiano) Crocale (Marche) Oca ma- rina (Calabi'.) Buarazza a pedi biunni (Mess.) Aipuni niuru cu pedi biunni (Pai.) Gaipuni grossu cu ali niuri, Gaipuni grisciu (Girg.) Cau brasciu, Cau, Gavina, Cau, marinu [Sard.) Gauia (Malt.).

Questa specie non è comune da noi, ma è sparsa su quasi tutte le nostre spiaggie, certamente più scarsa su quelle adriatiche dal golfo Veneto in giù, più abbondante su quelle mediterranee e specialmente intorno alla Sicilia, alla Sarde- gna, alla Corsica e lungo la Liguria; sembra trovarvisi in ogni stagione; nidifica da noi in Sicilia, in Sardegna, in Toscana e forse nella Liguria, ma non certo in abbondanza; io stesso ne ebbi un pulcino in peluria dall' isola di Li- nosa, tolto dal nido il 20 maggio 1890 (Coli. ital. Cai. Ucc. 3344); il compianto prof. Pietro Doderlein ebbe i nidiacei da Mondello (Palermoi nelle estati 1866 e 1867; e il conte Arrigoni possiede un pulcino preso sull' isola di Giannutri, raccolto nel giugno ll>02 dal prof. Giacomo Damiani.

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E sempre più facile poi avere i giovani che non gli adulti. Nella Collezione italiana ne conservo una bella serie: un giovane da Cremona, 8 ottobre 1903; quattro da Ge- nova, due adulti, 10 e 20 aprile 1877 e due giovani 16 mag- gio 1880, 22 maggio 1881; un giovane da Palo (Roma), 2 maggio 1883; un adulto da Bari 10 giugno 1881; tre da Cagliari, un adulto 18 giugno 1894, due giovani, aprile 1876 e 27 ottobre 1902. Faccio notare che ai poco esperti è facile il confondere i giovani nel primo abito del L. fuscus con quelli piccoli del L. cachimians, nelle tinte e macchie si as- somigliano molto, come tutti i Gabbiani di questo gruppo.

Il L. fuscus è specie occidentale in Europa, ove il fiume Dvina sembra segnare il suo limite orientale; ad 0. giunge alle Fseroe, ma non si trova in Islanda; al S. si estende al bacino mediterraneo, ove nidifica; nell' inverno vaga intorno alle Canarie, lungo la costa della Guinea, sul litorale del- l'Africa settentrionale e specialmente del Marocco, ove è ab- bondantissimo, in Egitto, nella Nubia, nel Mar Rosso (forse residente) e nel Golfo Persico. Ad E. del fiume Dvina lo sostituisce il poco diverso L. affinis, Reinhdt., il quale dal N. E. dell' Europa si estende sino al Jenisei ; ma le forme affini sono varie e non e sempre facile il separarle.

4*70. Larus marinus, Linn. Mugnaiaccio.

Mugnajaccio {Aut. Ital.) Cocalon, Sardenàr grosso {Veron.) Magòga, Bào, Cocalòn, Martinàzo (Few.) ? Fa- cagna {Istria) Anca de mar [Nìzz.) Oca de ma (Gen.) Mugnajaccio (Tose.) Gaivone bianco, Gafio, Gafione, Ga- frione (NajJ.) Gaipuni, Aipuni schina niura, Oca marina (Pai.) Gaipuuazzu, Gaipuni niuru, Gaipuni grossu cu ali listati (Girg.).

Raro in Italia, ma citato in cataloghi di uccelli italiani assai spesso per erronea determinazione specifica; è comparso,

42.

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pare, in Liguria, nella Toscana, nella Campania, in Calabria ed in Sardegna, ma sempre in modo avventizio, e sempre, credo, nei mesi invernali: i pochi da me veduti erano poi tutti giovani e cosi sono i due esemplari che conservo nella Col- lezione italiana, entrambi maschi : gennaio 18G0, a Genova; e 26 febbraio 1893, a Peretola, Firenze {Cai. Ucc. 886, 3435). Due esemplari di questa grossa specie possiede pure il conte Arrigoni nella sua ricca collezione, e cioè: un maschio gio- vane dal golfo di Genova, 30 gennaio 1892; ed una fem- mina adulta dal golfo di Palmas, Sardegna, quest' ultima sarebbe per quanto io sappia, l'unico adulto preso nei no- stri mari. Ritengo attendibili e sicuri, quali catturati in Italia, soltanto i quattro esemplari ora citati. Aggiungerò ohe il marchese A. Lucifero ricorda un'esemplare preso nel- l'ottobre 1863, ma non so se venne conservato e io non ram- mento di averlo veduto quando godetti la cara ospitalità di casa Lucifero a Cotrone nel 1890; lo stesso asserisce di averne osservato un branco di circa trenta individui, comparso nel porto di Cotrone nel novembre 1878; ma non ne furono presi ed è cosi facile per chi non ha sicuri mezzi di con- fronto, il confondere i giovani di questa specie con grossi giovani del L. cachhmans, così comune da noi; è per questo che vanno accettate con riserva tutte le asserzioni a riguardo di catture del Mugnaiaccio in Italia.

Il L. marinus vive nell'Europa boreale ad 0. del Pet- chora, nidificante sino a circa il 50" Lat. N. Abita pure in estate la Groenlandia, il Labrador e la regione dei grandi laghi nell'America boreale. Neil' inverno raggiunge da un lato il bacino Mediterraneo e lo Canarie, dall'altro le Ber- mude e la Florida.

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4'71. Rissa tridactyla (Linn.) Gabbiano terragnolo.

Gabbiano terragnolo, GaJetra, Gabbiano tridattilo {Aut. Ital.) Ochetta {Mil.) Pescarouloun (Pav.) Clomb ma- rèn {Mod.) Gabian {Boi.) Cocàl {Ven.) Gavina, Ga- bian {Nizz.) Ochetta (Arenzano) Ochin, Ciumbin {Savona)

Ochin gianco {Gen.) Gabbiano terragnolo (Tose.) Aipa tringni {Sicil.) Gaipuni triugni {Girg.) ? Caixeddu {Sard.)

Gaiùa {Mali.).

Questa specie capita irregolarmente in Italia e per lo più durante l' inverno (dicembre-marzo), io ne ebbi però da Bari in aprile e da Genova e Nizza alla metà di maggio; va notata tra le specie rare, ma talvolta quando capita si mostra in buon numero: ricorderò il branco di oltre 100 in- dividui comparso sulla rada di Pirano (Istria) il 24 febbraio 1879, che vi si trattenne fino ai primi del susseguente marzo (Schiavuzzi), e l'osservazione fatta dal Salvadori, che posso per personale esperienza corroborare, dell' essersi questa spe- cie fatta vedere saltuariamente abbondante, a Genova, nel maggio; in questo caso però si tratta di casuale sviamento nella migrazione che dovrebbe compiersi normalmente lungo le coste dell'Atlantico; giacché è evidente che la R. trida- ctì/la compie una regolare migrazione iemale al S. ma il no- stro paese sarebbe fuori dalla strada usualmente seguita. Pare che qualche individuo si veda da noi anco sul finire dell'estate, ed il Meloni dice di averne avuto uno il 16 lu- glio 1893 sullo Stagno di Pilo, Nurra, Sardegna, ma ciò merita indagine.

In Italia questo Gabbiano è stato preso un po' dapper- tutto: ne ho esemplari da Pinasca (Pinerolo), da Nizza e Genova, dall'Elba, da Lucignano (Val di Chiana) e da Bari nella Collezione italiana; e ne ho veduti presi a Pavia, a

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Rovereto (Trentino), a Taranto, a Palermo, Messina. Sira- cusa e Modica (Sicilia), a Malta ed a Cagliari e Gergei (Sar- degna), Generalmente si vedono i giovani, assai di rado gli adulti ; io però ne conservo diversi. Certissimamente questa specie non nidifica in Italia ; ciò ha luogo nella Regione Ar- tica e nelle sottostanti zone subartica e boreale, ove le rupi sovrastono a picco il mare offrendo sulla faccia precipitosa delle strette e lunghe sporgenze orizzontali; ivi forma colo- nie stabili di migliaia e migliaia di coppie. Ho visitato varie di quelle colonie sulle coste dell'Inghilterra.

La A*, tridactyla è specie artica circumpolare, è stata incontrata agli estremi limiti raggiunti dagli esploratori polari, ma come ho detto nidifica entro la zona boreale delle Regioni Eurasica e Boreo- Americana ; durante l' inverno rag- giunge il 35° Lat. N. nelle sue migrazioni meridionali. Sul litorale ddla Tunisia, secondo Whitaker, la A', tridactyla si comporta precisamente come sul nostro. È rappresentata dalla poco diversa R. bredrostris, (Bruch) nel Pacifico bo- reale.

S TE Ft C OJRA. FtlIDJE

[Jjdéi]

47*S. Megalestris Catarrhactes ( Limi.) (ex Gesù.) Labbo maggiore.

Stercorario, Stercorario maggiore {Aut. Ita/.).

Il primo ad annoverare questa specie nella regione ita- lica fu il Wright a Malta, ma lo fece per erronea determi- nazione specifica, e l'uccello da lui così qualificato, ucciso ai Sa- lini (Malta) il '.> giugno 1800, risultò essere un Stercoraritts pomatorhinus, come egli stesso ebbe a dichiarare più tardi.

mi

Ma nell'agosto 188(5 il signor Camillo Dal Fiume di Badia Polesine m' inviava un grosso uccello già preparato, che egli non aveva potuto determinare, pregandomi di stu- diarlo. Nel riceverlo fui non poco sorpreso al vedere un grosso Labbo, che trovai essere un giovane del M. Catarrhactes e che seppi poi esser un maschio. Chiesi tosto informazioni maggiori intorno alla cattura di questo interessante esem- plare, ed ecco ciò che mi scriveva in proposito il signor Dal Fiume in data del 25 agosto 1886 : « Tutto quanto posso dirle intorno a questo uccello con sicurezza e precisione, è che fu ucciso da mio fratello il 1 ottobre 1882 nelle Valli Veronesi del Comune di Castagnaro, quando queste erano tutte allagate in seguito alla rotta di Legnago (18 settem- bre). Esso nuotava tranquillo in un largo spazio allagato e si manteneva sempre un centinaio di metri circa distante dalla barca colla quale, avendolo scoperto, mio fratello lo inseguiva. Non fu ucciso che dopo cinque o sei colpi di fu- cile: poco pauroso, quando sentiva una fucilata prendeva il volo e si posava di nuovo poco lontano ».

L'esemplare suddetto è poi stato gentilmente ceduto dal signor Dal Fiume alla Collezione centrale dei Vertebrati italiani nel E.. Museo di Firenze, ove ora si trova [Cat. Ucc. 2911). E, come dissi, un giovane, con tinte molto rossiccie sulle parti inferiori, ed è rimasto sinora 1' unico esemplare di questa specie preso in Italia. Debbo però aggiungere che nel novembre 1894 uu' individuo del Labbo > maggiore sa- rebbe stato catturato all' isola di Curzola (Dalmazia) ed è conservato nel Museo Zoologico di Zagabria (Arrigoni, Man. orn. ital. p. 830). Meno attendibile sarebbe l'asserto del dot- tore Schiavuzzi, il quale nel 1878 citava questa specie dal- l'Istria; mentre l'esemplare citato come tale dal Vercelloni di Lecco {Boll. Xat. 1887, p. 154. Siena), ucciso a Damaso presso Colico sul lago di Como il 10 agosto 1887, risultò essere un giovane del L. cachinnans!

Il M. Catarrhactes è specie oceanica artica ; nidifica nelle Shetland, alle Fseroe, in Islanda e nell'America artica : nel- r inverno erra nell'Atlantico . boreale, giunge a Gibilterra e

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casualmente s' inoltra nel IMediterraneo. E rappresentato nei mari australi dall' affine .1/. chilensis (Saunders) e dai mag- giori M. antarctica, Less. e M. Maccormicki (Saunders). Sono veri Rapaci palmipedi e vedendoli precipitarsi dall'alto sulla preda la illusione è completa ; sono poi veri ladroni paras- siti, togliendo la preda a Gabbiani o Marangoni, più abili incettatori e pescatori.

-éT'S. Stercorarius pomatorliinus (Temm.) Gabbiano nero.

Stercorario di coda lunga, Gabbiano nero, Stercorario mezzano [Aut. Jtal.) Paescareula negra (Pav.) Gabiano, Cocal negher [Mod.) Crucaèl naigher {Boi.) Cocàl ne- gro, Cocàl foresto (Ven.) Gabian neigro (Gen.) Gabbiano nero (Tose.) Aipuni, Aipazza niuru {Siciì.).

Questa specie boreale è stata presa quasi ovunque in Italia, ed i giovani specialmente non sono tanto rari e si prendono spesso dentro terra; cosi ho veduto individui cat- turati nel Piemonte, nella Lombardia, nel Veneto, nell'Emi- lia, in Toscana, nelle Puglie, in Sardegna, in Sicilia ed a Malta. E singolare il fatto che essa capita da noi usual- mente nell'estate o nell'autunno, e meno nell'inverno; ho però un giovane ucciso in gennaio 188-4 a Caraglio (Cuneo), il Ninni ne ebbe nel dicembre a Venezia, il Roster ne yide uno sul padule di Fucecchio nel marzo, il Bonomi ne ebbe uno in quel mese sullo Stagno di Cagliari, ed il Dal Nero ne ricevette due in aprile dal lago di Garda ed uno nel maggio dalla Valle Ercole nel Veronese. Più facil- mente i giovani si vedono in settembre e più ancora nel- l'ottobre. Nella Liguria poi si è notato un passo regolare, pare, ma tardivo, di adulti, in mare al largo (10 a 16 miglia dal lido); ed il signor B. BorgioH, il quale ne uccise in pas- salo un buon numero nel golfo di (lenova, mi assicurò che

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quel passo aveva ivi luogo tra il lo maggio ed il lo giu- gno; più presto o più tardi è un caso vederne; infatti i quattro bellissimi adulti che conservo nella Collezione ita- liana, avuti da lui da Genova, vennero uccisi il 23, 26, 27 e 31 maggio {Cat. Ucc. 2178, 2180, 2179, 421). Il Ninni ebbe a Venezia, il 10 giugno 1873, una femmina con uova quasi mature. Eppure questa specie non nidifica abitual- mente che al di del Circolo artico sulle spiaggie del Mar Glaciale! Non mi pare possibile che possa essersi riprodotta nella regione Mediterranea ; fu il Buonaparte il quale scrisse che il Durazzo aveva trovato questo uccello nidificante ne- gli scogli presso Genova!

Lo S. pomaforhinus vive nella Regione Artica circum- polare al di del 70° Lat. N. Ma nelle sue peregrinazioni iemali è giunto al Capo York nell'Australia, nella baia Walvisch nell'Africa australe ed in quella del Callao al Perù. È certamente tra gli uccelli una delle specie più erratiche che conosco.

-é*?-!. Stercorarius crepidatus (Banks) Labbo.

Cocàl negro, Cocàl negro a eoa longa, Cocàl foresto (Yen.) Cagassié (Nizz.) Gabian {Gen.}.

Capita come la specie precedente in Italia, ma è molto più rara; nell'abito giovanile (nel quale tuttavia non sembra giungere più sovente da noi come fanno le specie congeneri), è facilmente confusa colla specie seguente, che è però sem- pre più piccola. Sarebbe dunque invernale e di doppio passo; quello primaverile, come accade nello S. pomatorhinus, si pro- trae a tutto giugno.

Nella Collezione italiana conservo due maschi adulti presi al largo nel golfo di Genova rispettivamente il 28 mag- gio ed il 24 giugno (Cat. Ucc. 1661, 1802); un'altro maschio adulto da Cremona. 17 settembre [Caf. Ucc. 3702); ed una

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femmina adulta da Catania, aprile 1872, essa è nell'abito tuliginoso uniforme (dicroismo che il Labbo presenta come VH. Eleonorae). Ho poi due giovani: uno da Bari, 12 dicem- bre, ed uno dal Capo S. Elia (Sardegna) ucciso il 14 agosto; ne ricevetti anche uno da Cuneo (10 settembre), ma era troppo sciupato per essere conservato.

Nel Veneto è stato catturato a più riprese: ne ricordo uno nelle collezioni del R. Istituto Veneto di Scienze: un'in- dividuo l'ebbe Dal Nero da Sermione sul lago di Garda, il 7 dicembre ; a Modena nel Museo Zoologico della K. Uni- versità ne ho esaminato un maschio adulto della razza scura unicolore, ucciso a Nonantola il 3 aprile 1884 ; a Napoli nel R. Museo Zoologico si conserva un adulto preso nel Golfo nel 1870; infine nella raccolta Rizza a Siracusa vidi ancora un'esemplare adulto. Non ho veduto altri esemplari colti in Sardegna, ma è facile che vi capiti, giacché è la sola specie del genere che ebbe il Whitaker sul litorale della Tunisia, e ne ebbe diversi durante l' inverno a Tunisi ed a Tabarca.

Lo S. crepidatus è specie artica e subartica circumpolare, nidifica in giù sino a circa 55" 45' Lat. N. tra le isole della Scozia; diventa largamente erratica nell'inverno, ed allora giunge al Capo di Buona Speranza, a Rio de Janeiro, alla Nuova Zelanda, in Australia, nel golfo Persico e nel Medi- terraneo : essendo ancora più erratico della specie precedente.

-^*7^. Stercorarius parasiticus Limi, ex Bruna. j Lahho coda-lunga.

Cocàl negro picolo {Veron.) Cocàl moro (Padova).

Anche questa è specie artica e subartica e capita da noi casualmente. Gli adulti sono poi rarissimi in Italia, e io non ne ho veduti che due: uno nella raccolta Rizza a Siracusa, tutta di speciie prese nei dintorni, che visitai nel 1883; l'al- tro, un maschio bellissimo con lunghissime timoniere me- diane, rlip flìbi (la Monaco (Liguria) era stato ucciso il (> gin-

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gno 1895 e si conserva nella Collezione italiana a Firenze {Cat. Ucc. 3952). Un terzo individuo adulto lo ha Arrigoni nella sua collezione, ma non precisa ne data luogo di cat- tura; egli poi ci la interessante notizia della irregolare comparsa nel Veneto, nei mesi di settembre ed ottobre, di grossi branchi di questa specie ; tali comparse ebbero luogo sul lago di Garda negli anni 1898, 1901 e 1902 e quegli uc- celli si trattennero ogni anno sul lago circa un mese. Egli aggiunge che simili comparse si sono pure avverate nell'Estua- rio Veneto {Man. orn. Hai. p. 837). Per il restante d'Italia lo S. parasiticus è, ripeto, di comparsa assolutamente accidentale.

Nella Collezione italiana, oltre l'adulto citato, conservo nove individui giovani: due dal Piemonte, Pinerolo inverno 1854, e Caraglio (Cuneo) gennaio 1884; due dalla Lombardia, Pavia, 15 ottobre 1881, e Cremona 14 settembre 1893; due dal Veneto, lago di Garda ottobre 1875, e Venezia (Lido) 8 set- tembre 1898; uno dalla Liguria, Nizza 17 ottobre 1876; uno dall'Emilia, Alfonsine (Ravenna) 23 maggio 1893 ; uno dalla Toscana, Pisa 15 settembre 1880. Questa specie è pure citata dalle Puglie (De Romita); ma non ancora dalla Sardegna. Risulterebbe in conclusione per l'Italia più rara dello S. p'o- matorlùnus, meno dello aS'. crepidatus. E facile il confondere i giovani di quest' ultimo con quelli dello S. paraHiticus: questi sono alquajito più piccoli, ma hanno sempre soltanto le due prime remiganti collo stelo bianco sopra, mentre in quelli del Labbo almeno quattro di quelle penne hanno stelo bianco.

Lo S. parasiticus vive pure nella. Regione Artica cir- cumpolare, ma nidifica raramente al S. del Circolo Artico; è meno erratico assai delle due specie precedenti, e nelle sue migrazioni iemali non oltrepassa il Mediterraneo, e, sul lato Atlantico dell'America boreale il 40" Lat. N.; nel Pacifico scende, pare, un poco di più.

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TUBINARES

[Pallanti)

4*76. Puffìnus gravis (O'Reilly) Fallante dell'Atlantico.

Neil' estate del 1895, insieme ad un certo numero di pelli malconce e sudice del P. Kuhli., raccolte sulle coste della Sardegna, ricevetti dal prof, conte Ugolino Martelli un' esemplare di questa specie, che superficialmente esami- nato rimase per qualche tempo in magazzino, confuso cogli altri, sinché, riguardando quelle pelli con maggiore atten- zione, riconobbi questa, di specie assolutamente nuova per l'Italia. Questo prezioso esemplare, un maschio adulto, venne ucciso il 20 maggio 1895 al X.O. della Sardegna, a Porto Conte, sotto Capo Caccia, presso Alghero. Ma nel comuni- care questa notizia al prof. Martorelli scrissi per errore S. Antioco, come luogo di cattura di quest'uccello.

Come dissi, è la prima volta che questo Fallante vien registrato dai nostri mari ; esso non sarebbe però nuovo pel Mediterraneo, ed ho saputo dall'amico prof. G. Martorelli che nella superba collezione ornitologica Turati, nel Museo Civico di Milano, ove è la raccolta Loche di uccelli dell'Al- geria, si conserva un esemplare del IK gravis che sarebbe stato preso su quel litorale dell'Africa settentrionale, anzi con esso della medesima origine sono due individui del Pufpnus griseus (Gmel.), specie ben diversa, la cui eventuale

mi

comparsa sulle nostre coste non pare perciò improbabile. (Ofr. Martorelli, Ucc. d'Italia., p. 81 e nota). Anzi nell'elenco che pubblicai vent'anni fa {Amf. Ital. 1880, p. 472) delle specie che potrebbero capitare accidentalmente in Italia (e da allora non meno di venfotto vi sono già capitate,, con altre non pre- conizzate) posi fra le altre questi due Puffiniis, quello in di- scorso però sotto il nome sinonimico di F. major., Faber.

Il P. gravis è specie prettamente atlantica, e dalle isole Fseroe e dalla Groenlandia si estende in tutto quell'Oceano sino al Capo di Buona Speranza da un lato, e le isole Fal- kland dall'altro.

Esso somiglia alla specie seguente, cosi abbondante nei nostri mari, ma è di forme alquanto più tozze, di tinte più brune sopra, che sono poi più cupe sul capo, a contrasto col bianco puro dei lati del collo; il bianco dell'addome e delle penne sottocaudali ha macchie irregolari bigiastre; i piedi sono giacili, con dita più lunghe; il becco è più esile e di color scuro.

4^^. Puffinus Kuhli (Boiej

Fallante del Mediterraneo.

Berta maggiore {Aut. Ital.) Cocàl moro, Cocàl foresto (Few.) Arténa (Isti'ia) Zovoj, Klaukal, Artina, Laprina (Dalm.) Ardenna (Ancoìia) Artera {Bari) Arderla {isole Tremiti) Marteo, Gros Marteu (Nizz.) Bertacco (Arenzano) Crovo de ma senein, Magroun grosso (Gen.) Margùn {Spezia) Fallante {Tose. Nap.) Bertiè {Elba) Fallante (/. di Giglio) Berta {Lucca) Artenna {Marche) Zannita {Reggio Calabr.) Alpa beccu tortu {Sicil.) Vaetra {Aless.) Alpa pizzu-tuortu {Modica) Alpa, Alpa cinnirina {Cat.) Torriagri {Sirac.) Quajetru, Cqjetru {Girg.) Quaetru {Pai.) Giaurru (Sard.) Berte {Car- loforfe, Sard.) Ciefa {Mali.).

i\m

Questa specie è sedentaria e abbondante nei nostri mari, e al largo la si vede sempre spianarsi sopra le onde nel suo volo rapido ed elegante; ciò che le valse dai pescatori del Tirreno il nome eloquente di « Fallante » che ad essa e ai suoi congeneri parmi molto più adatto che quello di « Berta » sin qui usato, che non dice nulla e che nell'alta Italia, in Piemonte specialmente, indica le Gazze ; e così in una tabella legislativa di uccelli nocivi all'agricoltura, si videro elencati questi scorazzatori di alto mare ! E rara soltanto nel Golfo di Venezia, ma è comune nel Quarnero e tra le isole del li- torale roccioso della Dalmazia. Qualche volta, in seguito a vio- lenti burrasche, la si vede dentro terra, avvilita per essere fuori del suo elemento al punto di lasciarsi prendere facil- mente colle mani ; in tal modo è stata presa sul Tanaro, presso Ceva (Cuneo) nell'inverno 1872; e così si spiega l'asserzione del Gragnani che sia comune di jjasso in maggio nel di- stretto di Massarosa (Lucca); e quella del Fontebuoni che la dice vagante lungo il Serchio {Avif. Hai. 1889, p. <)64). Può essere, ed è, un uccello vagante, ma non mai un mi- grante. Anche lungo le spiagge marine è ben difficile ve- derlo: bisogna andare in alto mare a 15 o 20 miglia dalla costa, giacché è specie, ripeto, pelagica.

Nidifica sulle coste scoscese dei nostri mari e special- mente sulle isolette rocciose nell'arcipelago Toscano, intorno alla Corsica, alla Sardegna, alla Sicilia, sulle Tremiti, ecc., ecc. dal giugno all'agosto. Il 10 agosto 1882 ed ancora il 19 ago- sto 1890, sbarcando sull'isolotto Lampione, al S. di Lampedusa, vi trovai una piccola colonia di 7\ Kuhii, mista ad una del //. Eleonorue (Y. anfea p. 394); i nidi del primo erano pure sull'altipiano dell' isola, pochi fuscelli sulla nuda roccia ; le femmine covavano e non si mossero al mio avvicinare, dan- domi solo qualche beccata o vomitando un liquido oleoso se cercavo di muoverle. Notai che avevano i piedi rosei, come quelli del Fenicottero adulto, il che pare essere carattere nu- ziale; usualmente sono di un livido gialliccio. Ogni nido con- teneva un solo ovo e alla mia seconda visita un solo pulcino in peluria. Questa specie pare essere meno notturna della se-

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guente, ma gira pure di notte ed allora emette suoni stra- zianti e strani, mentre di giorno veleggiando sul mare è ge- neralmente muta.

Il P. Kuhn è nel Mediterraneo il rappresentante del J*. gravis dell'Atlantico; ma vaga esso pure in questo Oceano è si trova intorno a Madeira, alle Canarie ed anche sulle coste del Massachusetts (Slati Uniti, America N.) ; un'esem- plare venne preso sulla ben lontana isola Kerguelen.

4*78. Fufflnus anglorum (Temm.) ex Willuoh. Fallante minore.

Berta minore {Aut. Ital.) Cocàl negro, Cocàl bastardo (Ven.) Artèna {Istria) Zovoj {Daini.) Marteo, Marteu, Picioun (Nizz.) Bertacco picin {Arenzano) Crovo de ma neigro, Magroun mezzan {(ien.) Fallante {Tose. Nap.) Fallante (/. di Giglio) Gafio {Nap.) Artena, Uccello di notte, Diomedea {Isole Tremiti) Artera {Bari) Zannita {Reggio Calahr.) Aipa cinirusa o cinnirina, Aceddu di tim- pesta (Sicil.) Bardante {Mess.) Schittuni {Girg.) Giaurru {Sard.) Berte {Carlofoì'te, Sard.) Gami {Mali.).

Anche questa specie è sedentaria ed abbondante nei no- stri mari, e, come la precedente, scarseggia nel Golfo di Ve- nezia ; sembra essere inoltre più localizzata ed è certamente più notturna e più gregaria.

Come le congeneri è uccello assolutamente pelagico, si tiene lontano da terra ed essendo poi quasi del tutto not- turno si vede poco anche in alto mare; è perciò che è re- putato più raro della specie precedente, mentre io lo credo più abbondante. Rare volte però si prende lontano dal mare, e nella Collezione italiana ne conservo un' esemplare ucciso presso Terni, il 12 dicembre 1877, la stagione era assai bur- rascosa e queir uccello era magrissimo.

(370

A proposito delle sue abitudini gregarie rammenterò che in mare al largo di Arenzano (Liguria) il dott. Luciani vide nel novembre 1880, e specialmente il giorno 15, il passag- gio di immense frotte di questa specie. Mentre il prof. Ange- lini notò la sua abbondanza straordinaria nello Stretto di Mes- sina, specialmente nel giugno e nei giorni in cui spira vento di N.E. « Nel pomeriggio (cito le sue parole) dalle 2 in poi, « incomincia a sfilare a branchi grossi od a branchetti, che « dirigonsi verso il Faro; raramente vedonsi individui iso- « lati. Dalle 5 sino al tramonto i branchi si succedono ad « intervalli di poche centinaia di metri; non uno si vede « tornare indietro; hanno un volo rapidissimo oscillante e « sfiorano le onde; filano rapidamente senza fermarsi nell'ac- « qua e senza tuffarsi; evitano le barche obliquando, ma « non retrocedono mai. Con altri venti scarseggiano; quando « lasciai Messina ai primi dell'agosto 1888, le scorrerie con- « tinuavano ancora, ma meno frequenti ; i pescatori asseri- « scono che cessano in quel mese. Ho poi notato che qual- « che volta i branchi interrompono il loro viaggio per pescare « in mezzo al canale; fui testimonio di ciò il 4 luglio 1888 « poco prima del tramonto, e mi trovai in mezzo a più « centinaia di questi uccelli che coprivano una estesa area <' dello Stretto, ove, per effetto delle correnti, il mare girava <' a vortici; era una scena ed un brulichio indescrivibili: < alcuni si tuffavano, altri emergevano dalle onde, altri nuo- « tavano, altri si libravano volando sul mare. Colla mia « barca mi spinsi in mezzo a loro e non si mostrarono per « nulla timorosi; solo dopo varie fucilate l'enorme branco, « al quale erano frammisti pochi P. KuhlL si allontanò len- « tamente. Gli individui uccisi avevano il gozzo pieno di « pesciolini; notai ancora che tutti avevano gli organi ge- « nitali poco sviluppati >> {Avif. Ital. 1889, p. 053). An- ch' io ebbi occasione di vedere qualche cosa di simile: la sera del 19 agosto 1890, subito dopo il tramonto, trovandomi sul R. Avviso « Marcantonio Colonna » tra Lampedusa e Linosa, assistetti alla sfilata di una colonna di piii migliaia di P. on- (jlorinn, che ci j)assò accaìito; ne rimanemmo impressionati.

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Nel giugno 1882, a Capo Caccia, Alghero, N.O. Sardegna, e nell'aprile 1885 all' isola dei Cavoli ed al Capo Sparti- vento, il signor Pietro Bonomi ne trovò una infinità in parte annegati in mare ed in parte putrefatti sulle scogliere, certo per effetto di forte burrasca; era la fine miseranda di una di quelle colonne. Basta confrontare le date per vedere che non si tratta punto di migrazione, ma di semplici scor- rerie in cerca di cibo.

Nel corrente anno l'ottimo prof. Giacomo Cecconi del R. Istituto forestale di A-^allombrosa, ha visitato a due riprese, a scopo scientifico, le isole Tremiti al largo del Gargano nell'Adriatico ; ivi tra le fessure delle rocce scoscese trovò stabilita una numerosa colonia di P. anglorum, e seppe con sorpresa che quegli isolani li chiamavano tuttora anche col nome classico di « Diomedee » e collegò questo fatto con quanto scrisse su questa specie l' incomparabile nostro Aldrovandi [Or- nithologiae, III, p. 57), il quale ebbe esemplari della volgare Artemia appunto dalle Tremiti, allora appannaggio dei ca- nonici lateranensi di Eoma. Aldrovandi naturalmente fa ri- salire la storia di quel nome classico a Strabone, Plinio ed Ovidio ed alla leggenda dei compagni di Diomede, figlio di Tideo e uno dei famosi condottieri dell'assedio di Troia, i quali tanto ne piansero la morte, da essere poi, per compassione degli Dei, trasformati in uccelli col nome di « Aves Diome- dece »; e questi sarebbero i P. anglorum delle Tremiti, anti- camente dette « isole Diomedee » . Sul caso interessante e su questa specie, il prof. Cecconi ha recentemente pubblicato una interessante Memoria Avictda », X, p. 69, Siena, 1906).

E davvero strana la persistenza colla quale alcuni dei più eminenti Ornitologi continuano a considerare il Fallante minore del Mediterraneo specificamente o subspecificamente diverso dal P. anglorum dei mari nordici ed a chiamarlo P. Yelkouan, nome turco di questi uccelli, equivalente a « uc- cello del vento » , adottato dall'Acerbi che li osservò nel Bo- sforo. Tale distinzione è pura fantasia ; ed i pretesi caratteri distintivi, come feci io stesso constatare all'onor. Walter Rothschild, il quale sosteneva la distinzione, trovansi prò-

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mjseuamente su esemplari britannici e su esemplari medi- terranei. Il prof. Martorelli, che è del mio avviso, ha indi- cato in modo conciso ed esatto come stanno i fatti ed io volentieri gli faccio plauso. {Gli Ucc. ital. p. 82), Nei giovani il bianco delle parti inferiori può essere fortemente tinto di bigio; ne ho due in questo abito, maschio e femmina, en- trambi da Nizza, uccisi il 10 novembre 1881 {Coli. ital. Cai. Ucc. 2009, 1938). Del resto il P. avglorum non è soltanto va- riabile nelle tinte cupe del suo piumaggio, ma varia assai nelle dimensioni e nelle proporzioni e notevolmente in quelle del becco; ho già trattato più ampiamente di ciò (Avif. Ital. 1886. p. 439) ed è inutile che io ripeta; dirò soltanto che individui piccoli di questa specie dettero origine al preteso P. Barolii (Temm.), o furono creduti erroneamente dei P. obscurus (Gmel.), specie, come vedremo ben diversa.

Il P. anglorum, rettificato, vive nell'Atlantico boreale, nel Mediterraneo e Mar Nero; nelle sue peregrinazioni giunge, pare, sulle coste del Brasile.

47*9. Puffìnus obscurus (Gmel.) Fallante piccolo.

Questa specie è notevolmente più piccola della prece- dente, e ne diversifica inoltre per i caratteri seguenti; bianco delle parti inferiori stendentesi sulle gote e circondante l'oc- chio in modo da formare un sottile sopracciglio, misto però a penne .scure; ala obliquamente attraversata da una sottile fascia bianca mediana, per le marginature bianche di quelle penne; alcune delle cuopritrici alari e delle penne scure sui lati del collo e del petto sono pure sottilmente inarginate di chiaro; sottocaudali bianche; superficie inferiore dell'ala quasi tutta bianca, essendo il vessillo interno delle remiganti pri- marie, meno all'apice, in gran parte bianco; parti superiori di color schistaceo (lavagna) scuro, quasi nero sulla testa, la- vato di cinereo cupo sul dorso; becco e piedi scuri: membrana interdigitale giallastra.

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Tolgo questa descrizione dall'esemplare che conservo nella Collezione italiana iCat. Ucc. 3787), un maschio adulto ucciso ad Oristano, sullo Stagno, il 10 ottobre 1892, dopo forte burrasca; è l'unico dei due esemplari isolati sinora presi in Italia, che conosco de visu. L'altro lo possiede il conte Arrigoni nella sua Collezione a Monselice, lo acquistò dalla raccolta Manzone a Brà, e venne catturato sul fiume Stura (Piemonte) nell'ottobre 1895.

Mi sono alquanto dilungato nella descrizione perchè que- sta specie, che avrebbe larghissima diffusione, è poco ben definita giacché presenterebbe forme o razze locali con lievi differenze; si tratta però di tinte e mezze tinte, nel più dei casi. Lo studio migliore e più recente su questo gruppo, dico meglio sulle varie forme di questa specie, è quello di B,oth- schild e Hartert ( « Novitates Zooìogicce », VI, p. 194. London^ 1899), eppure i chiari Autori disponendo di un esteso ma- teriale non hanno sempre potuto giungere a decisioni defi- nitive. Essi dividono il P. obscurus (Gm.) in setto sottospecie; ora. è presumibile che i due esemplari che sono venuti a fi- nire in Italia ci siano giunti dalla più prossima stazione di questa specie che è senza dubbio Madeira, le Canarie ed isolette vicine; a questa forma danno il nome di P. obscu- rus Bailloni, Bp. Essa si troverebbe ancora sulle isole lungo le due coste dell' Africa, dalle Azzorre alle Sey- chelles.

Il P. obscurus in senso lato include le forme seguenti, mantenute specificamente distinte dal Salvin [Cat. Birds, B.-M. XXV pp. 380-384j : P. opisthomelas, Coues ; P. auri- cularis, Towns.; P. assimilis, Gould e forse altre. Questi pic- coli Fallanti sono distribuiti nelle zone tropicale e temperate boreali ed australi dei tre grandi Oceani.

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PROCELLAFilIDu^

(ProceJlarìe)

480. Procellaria pelagica, Limi.

Uccello delle tempeste.

Uccello delle tempeste (Aut Ital.) Osèl de S. Pietro, Osèl de la tempesta (Tew.) Martinet (Nizza) Frenguello de ma (Arenzano) Frenguelletto de ma {Geti.) Uccello delle tempeste [Tose.) -— Uccello di San Pietro (Elba) Rinninuni di mari, Aceddu di tempesta, Aceddu di malu tempu (Sicil.) Rindinnni di mari, Sardara [Mess.) Pi- binga (Sarà.) Cangia, Cangia o Qangu ta Filila (Maìt.).

Rare volte, eccetto durante l'epoca della riproduzione, questa specie si avvicina a terra, e siccome nidifica (maggio- giugno) in bu'^he sulle i.solette rocciose più isolate, pochi la vedono, pochissimi la conoscono e vien ritenuta da molti specie rara. Invece abbonda in ogni tempo nei nostri mari, ma sempre al largo; bisogna scostarsi dal lido da lo a 20 miglia, specialmente nel Tirreno, per vederne certampnte svolazzanti a branchetti sul mare e ricordanti stranamente pel candido groppone il nostro famigliare Balestruccio. La trovai nidificante a FiUbla, isolotto roccioso al S. di Malta; da una buca ebbi un ovo, il solo che deposita la fémmina, da un'altra un pulcino in peluria {Coli. Ital. Cat. Ucc. 2916). Nidifica pure tra le Lipari, ove, sempre in buche tra le rocce, trovai i gusci del bianco suo ovo. Accidentalmente e ben di rado, in seguito a forti Inirrasche, vedonsene sulla spiaggia o dentro terra: cosi è capitato a Mantova, nel Pavese, e ad Elmas presso Cagliari. iCoU. ital. (Jat. Ucc. 2703). La Thalm- sidroma vieliteiìiiis, Schembri, di Malta, non è che (|uesta specie.

G75

Come tutti i membri della famiglia alla quale appar- tiene, la P. pelagica (il più piccolo dei Palmipedi), è pelagica per eccellenza, e vive quasi sempre in alto mare; vive nel- l'Atlantico dall'Islanda al Capo di Buona Speranza e nel Mediterraneo. Nel medio Oceano Pacifico, tra !e isole Gala- pagos e l'America centrale, la rappresenta l'affine, ma mag- giore, P. iethys, Bp.

481. Oceanodroma leucorrhoa (Vieill.) Procellaria a coda forcuta.

Uccello della tempesta culbianco {Aut. Ital.).

Questa specie non è nuova pel Mediterraneo, giacché Favier la cita come avventizia sulle coste del Marocco, Lo- cke la ricorda dall'Algeria e Jaubert ne ebbe un' esemplare da Cette (Francia). In Italia sarebbe sinora capitata una sola volta; ebbi questo esemplare dalla raccolta Rizza in Siracusa, ove giaceva dimenticato ; solo il forte e caratteristico odore (comune a quasi tutte le specie di questa famiglia) poteva averlo salvato dalla voracità delle tignole. Portava sulla eti chetta le indicazioni « maschio, luglio 1854, Siracusa, ». E ora tra i cimeli della Collezione italiana nel R. Museo Zoo- logico di Firenze {Cat. Ucc. 2674).

L'O. leucorrhoa vive nei mari dell'Emisfero boreale, cioè nell'Atlantico e nel Pacifico boreali ; è stata presa anche al Capo di Buona Speranza ; intorno alle coste della Gran Bret- tagna è piuttosto frequente, e nidifica a S. Kilda e proba- bilmente sulle Ebridi esterne. Nel Pacifico e nell'Atlantico viene a contatto coll'affine O. castro (Harc.) che giunge a Madeira dal S, e vi nidifica sulle Desevtas e che potrebbe anche capitare nei nostri mari, essendo stata presa presso Copenhagen e nel Cattegat (Winge).

(ì7G

48S. Oceanites oceanicus (Kuhl) Petrello.

Uccello delle tempeste del Wilson, Uccello della tempe- sta americano iAut. Ital.).

Qnesta specie è largamente sparsa nei grandi Oceani, ginngendo al N. nell'Atlantico alle isole Britanniche ed alia costa del Labrador, nell'Oceano Indiano su quella del Me- kran e nel Pacifico su quelle dell'Australia N. E, e della Nuova Caledonia e spingendosi al S. sino alla grande bar- riera di ghiaccio dell'Oceano Antartico. Nel Mediterraneo è capitata ben poche volte, e non ho da registrare che: una cattura presso Malaga il 7 agosto 1873 (Saunders); due sulla costa della Provenza (Francia), 1' ultima nel 1879 ; ed una su quella meridionale della Sardegna, avanti il 18G3. Questo esemplare, che sarebbe 1' unico sinora preso in Italia, era nel Museo Zoologico della R. Università di Cagliari, ma secondo il poco lodevole costume in uso nei vecchi ]\[usei non portava alcuna indicazione del sesso o della data di cat- tura ; era stato determinato per una Procellaria pelagica e portava la indicazione « Cagliari »; il Cara, che lo ebbe e lo preparò, lo disse un maschio. Venne poi identificato dal Sal- vador! nel 18()3, quando fu in Sardegna {Faun. d'Italia, Uc- celli, p. 301j. Più tardi per cambio passò nel R. Museo di Fi- renze {Col. ital. Cat. Ucc. 1690. Rammenterò ancora che nella raccolta ornitologica del Mu.seo Civico di Pavia, fatta dal Prada, havvi un esemplare che porta la indicazione « Sar- degna », ma tale indicazione non sembra essere in alcun modo attendibile.

I membri di questo gruppo di Procellarie presentano caratteri anatomici speciali, ed il compianto Forbes propose perfino di farne una famiglia distinta; senza andare tant'ol- tre tutti gli Autori sono ora concordi nel porli in una di-

- 677 stinta sotto famiglia. Rammento ciò a proposito del tenta- tivo puerile fatto anni fa dal dott. Lepori di dimostrare che VOceanites oceaniciia è identico alla Procellaria pelagica!

483. Bul"weria anjintio (Heincken) Petrello del Bulwer.

Un'esemplare di questa specie ben distinta venne tro- vato semi -vivo in una cabina di prima classe del piroscafo « Perseo » della Navigazione Generale italiana, il 3 giugno 1898, mentre era tra la Corsica e Genova, in viaggio di ri- torno dal Piata. Me lo portò tuttora in carne, conservato con una iniezione di acido fenico, il mio carissimo dott. Ja- copo Mantegazza, medico di bordo; nel sezionarlo lo trovai magrissimo e vidi che era un maschio. Evidentemente que- sto individuo, in condizioni esauste, si rifugiò a bordo du- rante la notte, attirato probabilmente dai fanali elettrici. Esso è il primo e sinora unico esemplare di questa specie capitato nei nostri mari; lo conservo nella Collezione ita- liana {Cai. Ucc. 3659).

La B. anjinlio vive abbondante e nidificante intorno a Madeira, sulle Desertas, a Porto Santo e sul Gran Salvage; cosi intorno alle Canarie e specialmente ad Alegranza. Tro- vasi pure nel Pacifico, alle isole Hawaì e sulle Bonin; ma ivi, intorno alle isole Viti, vive pure l'affine B. Macgillivrayi (Gray). La B. anjinho nell'Atlantico sembra scostarsi poco dalle isole su indicate, ma è stata presa un paio di volte in Inghilterra; l'S maggio 1837 a Tanfield nel Yorkshire, ed in primavera del 1849 a Scarboró, pure nel Yorkshire; vi sono alcuni dubbi sulla seconda cattura.

Ho adottato per questa specie il nome di Heincken [Breicster^ s Journ. 1829, p. 231), perchè ha certamente la priorità.

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ALCJE

(Alche)

484. Alca Torda, Limi.

CtAZZA MAKIXA.

Martina (Nizz.) Magrun (Gen.) Gazza o Pica marina (Tose.) Sottanello (/. di Giglio) Tuffetto (Elba) San- guzzarello (Procida) Nasone [Xap.) Marguni (Calahr.) Carcarazza di mari [Sidl.) Edera (Sirac. Augusta) Dottori (Cagliari).

In passato questa specie non giungeva regolarmente sulle nostre coste, ed era reputata di rara comparsa inver- nale: da una ventina d'anni però non si può più dire così e ogni inverno la (ìazza marina si fa vedere, spesso in ab- bondanza, nei nostri mari, ed anche nel Golfo Veneto, seb- l)ene ivi assai meno frequente. Essa rimane da noi spesso sino alla primavera inoltrata, onde non è difficile averne in completo abito nuziale. Da Nizza a Reggio di Calabria, in- torno all'Elba, alla Corsica, alla Sardegna, alla Sicilia ed a Malta, nel golfo di Taranto, innanzi a Bari, e sulla Laguna di Venezia, insomma tutto intorno all'Italia nostra, questa specie nordica si è fatta vedere e si è lasciata prendere, e parimenti si è mostrata tra le isole del litorale dalmato. Si tiene sul mare o sugli stagni e lagune ad esso vicini; ben

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di rado è stata* colta entro terra; rammenterò gli esemplari uccisi lungo il Ticino presso Vigevano, menzionati dal Mar- torelli (Ucc. d'Italia^ p. 85). Non è certo ugualmente abbon- dante ogni anno, ma ultimamente è giunta spesso in grande abbondanza; così; fu abbondantissima sulla riviera di po- nente della Liguria nel dicembre 1886 e nel gennaio 1887 (Piccone. Luciani), e così nel golfo di Genova e in quello della Spezia (Queirolo, Carazzi) e ancora nel 1903 (Festa); sul litorale Toscano nell'inverno 1885-86, apparve in numero straordinario; lo stagno diOrbetello ed il mare intorno al- l'Argentario al Giglio ed all'Elba ne erano letteralmente co- perti (Dei, Bianchi, Damiani); in questi ultimi anni è stata notata assai più frequente intorno all'isola di Capri (Cerio); abbondarono sul litorale di Reggio Calabria nel novembre- dicembre 1886 e nel gennaio 1887, volavano a branchi e ne vennero presi oltre un centinaio, così pure nel gennaio 1903 (Moschella); nel gennaio 1887 erano numerosi a Cotrone (Lucifero); a Taranto tra il 23 ed il 24 dicembre 1886 tante ne apparvero, che la rada ne era popolata (De Romita); ne- gli anni 1887-88 «vennero in gran numero nel porto di Ca- gliari, si vedevano tuffarsi tranquillamente tra le navi, e ne vennero presi all'amo, colla fiocina ed anco dai monelli a sassate (P. Bonomi) ; dal 1880 al 1895 comparve in relativa abbondanza nel Golfo di Palermo in dicembre-febbraio, ove non si erano vedute mai (Riggio. De Stefani); e potrei con- tinuare le citazioni, ma mi pare che non sia necessario; ag- giungerò che anche negli anni più prossimi e nell' inverno passato, 1906, la venuta iemale di questo uccello si è mante- nuta nelle medesime proporzioni.

Va considerata per noi specie invernale, ed infatti giunge nei nostri mari usualmente in novembre-dicembre e vi ri- mane sino alla fine di marzo, ma io ne ho nella Collezione italiana (Cat. L'cc. 2989, 2990, 1585, 2177) presi: il 15 aprile (Nizza), il 16 maggio (Genova), il 10 maggio (Capri); ed il Vallon ne ebbe un' esemplare femmina adulta, a Marano (Friuli), il 20 giugno 1887. Ho detto che si hanno da noi in perfetto abito nuziale, ed il 15 aprile 1887 i fratelli Gal a

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Nizza ne ebbero nove in quella bella e caratteristica veste. Non credo però che la Gazza marina abbia mai nidificato da nói; ciò fa in grandi colonie sulle coste del N.O. dell'Eu- ropa e specialmente delie isole Britanniche. Ho potuto con- statare che tra i nostri visitatori invernali gli adulti predo- minano, mentre i giovani, facilmente riconoscibili al becco più piccolo, sono meno comuni. Ebbi due casi interessanti di albinismo parziale {Coli. ital. Cai. Ucc. 3330, 3470) en- trambi femmine: Cogoleto (Genova), 4 gennaio 1892; e Nizza, 7 febbraio 1893.

UÀ. Torda abita le coste europee ed americane del- l'Atlantico boreale, sino al 73° Lat. N. circa, e nelle sue peregrinazioni iemali giunge alle isole Canarie ed entra nel Mediterraneo; sulla coste della Turisia è frequente, talvolta abbondante, durante l'inverno (Whitaker).

485. Mergulus Alle (Linn.) Alca minore.

Gazza marina minore {Aut. Ital.).

Questa specie è tra quelle che furono da me escluse dalla Avifauna italica (Cfr. Avif. irai. l<S,S(i, p. 470); la sua eventuale comparsa nella nostra regione riposava allora sol- tanto sulla nuda asserzione del Risso {Hist. Nat. de VEur. mérid. Ili, p. 78. Paris, 1826) e ben pochi ci avevano ba- dato; cosi Salvadori la nostra principale Autorità in mate- ria, per non menzionare Paolo Savi, non cita affatto questa specie tra le avventizie in Italia nei suoi due classici lavori sugli uccelli d'Italia. Il Vallon l'aveva poi citata nel Friuli, ma per erronee informazioni (Cfr. Avif. Ital. 188".), nota 1). Fui perciò, lo confesso, un poco incredulo quando il com- pianto mio amico Henry Seebohm mi disse che aveva ve- duto in una collezione privata in Inghilterra un esemplare di questa specie raccolto a San Remo: dovetti però persua-

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dermi quando egli, più tardi, facendomi avere in dono quel- 1' esemplare per la Collezione italiana iCat. L^cc. 3687 i, mi informò che era stato trovato morto sulla spiaggia, dopo una violenta bufera da ponente, l'il novembre 188!'; è un maschio adulto in abito invernale. Devo dire che non sapevo allora come questo uccello prettamente artico giunga spesso durante 1' inverno intorno alle Azzorre. Più tardi poi seppi che un maschio adulto, pure in veste iemale, preso a Yec- chiano nel Pisano il 5 gennaio 181)8, si conservava nel Mu- seo Zoologico della R, Università di Pisa, ove lo esaminai il 12 giugno 1899. Per quanto mi risulta questi sono sinora i due soli esemplari di questa specie trovati in Italia.

Il M. Alle (non lo chiamerò mai Alle Alle!), abita l'Oceano Glaciale Artico, raggiungendo al N. la Terre di Franz Josef, all'È, la Novaya Zemlya, all'O. la Groenlandia e la sponda occidentale della Baia di Baflfin; non è dunque circumpolare. D'inverno compare nell'Atlantico boreale e nel Mare del Nord, mentre raggiunge le Azzorre e le Canarie e penetra talvolta nel Mediterraneo. È la unica specie del genere, vive in colonie numerosissime e fornisce un cibo prediletto agli Eschimesi.

486. Uria Troile (Linn.) Uria.

Sulla fede di un' asserzione del Buonaparte [Introcl. Iconogr. Faun. ital. p. 20), il Savi nella sua ultima opera (Orìì. ital. Ili, p. 193j, include questa specie nella nostra Avifauna; ed è noto che il Wright scrivendo sugli uccelli di Malta ( « Ibis » , 1804, p. 157), per una erronea determina- zione (si trattava di un giovane Alca Torda), comprese la Uria nel suo Elenco. Era naturale che ne il Salvadori, ne io, nei nostri primi lavori sugli Uccelli d'Italia, ci credessimo autorizzati ad accogliere questa specie tra le nostre avven- tizie; io però la posi nella lista delle specie che potevano capitare in Italia {Avif. Ital. 1886, p. 472) e bene mi apposi.

«582

Infatti mentre correggevo le ultime bozze di quel volume, ebbi la prova di fatto che VI 'ria Troiìe giunge in Italia, e fui a tempo a porla fra le < Aggiunte > [Op. cit. p. 552).

Il 16 gennaio 1883, il signor Faustino Manzoni di Brà, Piemonte, uccise un individuo di questa specie a PoUenzo alla confluenza del Tanaro e della Stura, ove da vari giorni iiueir uccello era stato veduto; si tuffava cogliendo abilmente dei pesciolini. Seppi di ciò ai primi del 1886, ma fu soltanto il 20 marzo di quell'anno che mercè la cortesia del signor Manzoni potetti esaminare, a Roma, quell' interessantissimo esemplare e togliermi ogni dubbio che fosse altra specie ; era proprio nn' U. Traile in abito invernale. Così questa spe- cie prese definitivamente posto tra quelle che giungono ac- cidentalmente in Italia.

Era pubblicata la mia « Avi/amia Italica » quando, continuando strenuamente le indagini sull' interessante sog- getto, venni a sapere che nel Nizzardo durante 1' inverno l'Uria si vede talvolta insieme alle Gazze marine ed ai Pol- cinella di mare {Fratercula) ; sempre però individui isolati. Anzi, i signori fratelli Gal, i quali mi diedero questa noti- zia, aggiunsero che un bel maschio adulto in completo abito nuziale era stato ucciso 1' 11 maggio 1885, sotto il castello dell' Inglese tra Villafranca e Nizza, dal signor Bessi di questa città. Potei averlo in cambio dal Museo Civico di Nizza ed ora è nella Collezione italiana nel li. Mu.seo Zoo- logico di Firenze {Caf. (Ice 2888). Il 14 dicembre 1886 venne ucciso nel mare di Nizza un maschio adulto in abito inver- nale; ed il 15 aprile 1887 vi fu una straordinaria comparsa di questi uccelli innanzi a Nizza; i fratelli Gal ne ebbero non meno di (//ecz esemplari in quel giorno, parte dei quali in abito nuziale completo; io ne acquistai sette ancora fre- schi, e questi insieme ai due sopra citati formano la bellis- sima serie nella Collezione italiana del R. Museo Zoologico di Firenze (Cat. Ucc. 2977, 2UlJl-2t.)97); essi rappresentano i due sessi ed i diversi stadi tra l'abito invernale e quello estivo. Rammento poi che ajjj)unto nelT inverno 1886-87 vi

683

fa sul nostro litorale una straordinaria comparsa di Gazze marine, colle quali le Uria viaggiano frammiste.

Xon ho più saputo di comparse così numerose di que- sta specie, ma di anno in anno da allora, durante l'inverno, qualche esemplare si è fotte prendere sul litorale Ligustico. Arrigoni ne ebbe uno dal Veneto ed un'altro dalla Sardegna, ma non precisa date e località (Man. orn. Ital. p. 871). Per noi va considerata specie invernale di comparsa avventizia e non frequente. I tredici esemplari colti in Italia da me esaminati appartengono tutti alla forma tipica, variano un poco nelle dimensioni del becco, all' infuori delle differenze sessuali che sono minime, ma nessuno mostra traccie della palpebra e della linea postoculare bianche, caratteristiche di quella forma che ebbe il nome di U. Ringvia dal Briinnich e che è considerata una mera razza o dimorfismo dell'Uria comune.

La U. Troile vive sulle coste dell'Atlantico e del Pacifico boreali; nel primo scende d' inverno sino a circa il 30'^ Lat. N. nel secondo giunge nel Giappone e nella California. Ni- difica in vaste colonie sulle faccie precipitose e rocciose di alte rupi sul mare. Più al N. colla medesima distribuzione geografica vive l'affine U. Lomvia (Pali.), facilmente distinta pel becco più breve e più tozzo ; questa specie venne pure data come di accidentale comparsa in Italia dal Buonaparte nella « Introduzione » alla sua Iconogr. della Fauna Italica p. 20, ma senza alcuna prova di fatto.

-IST". Fratercula arctica Limi.) (ex Gius.)

POLCINELLA DI MARE.

Fraticella, Pica marina, Polcinella di mare {Aut. Ital.) Martino, Macarèu (Nizz.) Marmun frattin, Papagallo de ma {(ìen.) Polcinella o Pulcinella di mare {Tose.) Sum-

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buzzaturi (Calabr.i Punicinedda o Paddicinedda di mari (Sicil.) Abbudda micheli {Cefalù) Dottori, Pulcinella de mari, Nasóne i Sarei.).

Questo uccello singolarissimo giunge nei nostri mari precisamente e direi nelle medesime proporzioni della Gazza marina, colla quale ha in comune moltissimi tratti della sua biologia. Va considerata specie invernale da noi, ma è stata presa nei nostri mari (ove certamente non nidiiica) non solo in primavera, ma anche nell'estate. Fa comparse non asso- lutamente regolari, ma da qualche anno frequenti e talvolta copiose, su tutto il nostro vasto litorale, dalla foce del Varo a quella dell' Isonzo, nel Quarnero e sulle coste della Dal- mazia; è però meno frequente nell'Adriatico che non nel Mediterraneo; è stato preso intorno alla Corsica, alla Sar- degna, alla Sicilia e Malta.

Lo scorso marzo, 1906, si mostrò abbondante nel golfo di Palmas, Sardegna, e dinanzi a Port'Empedocle, Sicilia. Furono piuttosto frequenti al largo di Selinunte nel marzo 1898, sul litorale S. O. della Sicilia ; nello Stretto di Messina comparvero in numero straordinario nell' inverno 1885-86; così pure sulle coste della Liguria, da Nizza alla Spezia nel febbraio e marzo 1878 (mentre l'anno innanzi erano state frequenti le Gazze marine); e ancora nel mai'zo 1885, quando molti individui vennero presi al largo di Genova. E specie che si tiene a preferenza in alto mare; qualche volta dopo forti burrasche molti ne vengono rigettati morti sulle spiaggie, ma ben rare sono le catture dentro terra ; Arrigoni però ne ebbe un'esemplare giovane colto vivo colle mani sul colle di Galgignano, Euganei, nel gennaio 1883: a Napoli sul campo di Marte ne venne ucciso uno a .'} chilometri dal mare nel 1884 (Monticelli), e 1' 8 gennaio 1887 ne fu preso uno vi- vente suU' isola di Capri (Cerio).

I mesi nei quali è più facile vedere questo uccello da noi sono il febbraio «'d il marzo, ma ne ho uno da Nizza preso in gennaio, mentre il Moschella ne ebbe uno in aprile a Reggio Calabria; ricevetti poi due da (ìenova jnesi a

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circa 5 miglia al largo del porto, il 27 maggio 1880, dal signor B. Borgioli, il quale ne incontrò qu§l giorno un bran- chetto di dodici ; lo stesso Borgioli ne uccise due fuori del porto di Genova il 3 giugno 1883; il cav. E. F. Trois ebbe poi il primo esemplare veneto, un vecchio maschio, a Ma- lamocco, il KJ luglio 1877; ed io ne conservo uno, nella splendida serie di questa specie nella Collezione italiana a Firenze, preso a Portoferraio (Elba) il 1 settembre 1885. È davvero notevole la permanenza di questa specie nei nostri mari nel maggio e nel giugno e luglio, essendo noto come sulle coste delle isole Britanniche essa nidifichi regolarmente nel maggio. Già nel marzo gli adulti rivestono l'abito nuziale colle singolari placche caduche sul becco e le appendici coniche, pur caduche, alle palpebre. Ho notato che da noi i giovani con becco piccolo e relativamente poco alto sono rari. Com- piono la muta mentre sono nei nostri mari, e assai spesso se ne uccidono individui affatto inetti al volo; suppliscono però a tale difetto colla loro straordinaria abilità nel tuffarsi e nel nuotare.

La F. elvetica vive sulle coste ed intorno alle isole del- l'Atlantico boreale e dell'Oceano Glaciale Artico, giungendo ad E. alla Novaya Zemlya, ad 0. alla Groenlandia; nell'in- verno viaggia al 8. sino alle isole Canarie e penetra nel Mediterraneo occidentale; è irregolare nelle sue comparse sul litorale della Tunisia, talvolta abbondante; spesso entra nelle lagune di Biserta e di Porto Farina (Whitaker). Gli esemplari dallo Spitzbergen sarebbero più grandi, ma non altrimenti di- versi, vennero distinti col nome di F. gìacialis (Naum.) ma non da tutti si ritengono specificamente separabili. Ben distinta, ma affine, è poi la F. corniculata (Xaum.) del Pacifico boreale.

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PYGOPODES

e OL, YMBin^

(Strolaghe)

488. Colyrabus glacialis, Liun.

Strolaga maggiore.

Smergo massimo, Colimbo massimo, Strolaga maggiore (Aut. Ital.) Ouga grossa (Como) Margóm, StatVìii (Lago di Garda) Bagiante, Smergo, Smargo, Smargòn, Mergo (Few.) Smergo, Smergon {Poleshie) Stafòu, Smergo grosso (Veron.) Fisol d'raar (Mantov.) Pergula grossa {Mirandola) Plinor veliki [Dalm.) Plouugeon {Xizz.) Magruu grosso (Savona) Colimbo grosso (Gen.) Strolaga maggiore (Tose.) Marangone (Lucca) TufFolone (7^/*.) ? Tammaln imperiali (Sicil.) Gangorra (Sard.).

Rara e di accidentale comparsa in Italia nel tardo au- tunno e neir inverno nelle annate rigide; ma, come vedremo più oltre, si sono avuti nel paese nostro anche in maggio e giugno, rarissimamente però. Assai spesso, come so per esperienza, le notizie della sua cattura da noi sono basate su erronea determinazione di maschi del ('. arcticus (assai più comune nell'Italia); l'abito invernale, che nel più dei casi questi uccelli rivestono quando emigrano al S., è simile nelle due specie, spesso i maschi di quella in ultimo citata raggiungono o (juasi le dimensioni del <\ (jìaciaìis^ onde la

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ben diversa forma del becco è il carattere più sicuro per distinguerle: esso è più diritto e più robusto assai nella Stro- laga maggiore; inoltre la stria mediana scura delle penne ascellari è più marcata in quest'ultima specie; non avrei bisogno di aggiungere che nell'abito nuziale, che anche la femmina riveste simile a C[uello maschile, le due specie sono ben diverse. Sono rarissimi gì' individui del C. glacialis presi in Italia rivestiti di quello splendido abito nuziale; io ne con- servo uno nella Collezione italiana, è femmina coi caratteristici piedi degli adulti in quella stagione e l'ugualmente caratte- ristico becco nero; venne presa a Monterosso presso Spezia il 19 giugno 1878: è individuo evidentemente smarrito o trattenuto per ferita ricevuta, giacche questa specie non ha certamente mai nidificato in Italia. In tale abito ho poi ve- duto un maschio che era nella Raccolta Reale ed è ora pas- sato al R. Museo Zoologico di Torino; fu ucciso nelle vici- nanze di quella città nel maggio 1857; un terzo, preso vivo nel Po a Torricella del Pizzo il 15 maggio 18(jl (Strobel), si conserva nel Museo Zoologico universitario di Parma; un quarto esemplare in abito di nozze dal Bellunese, dicesi, era nella raccolta Coglioni a Belluno. Nella Collezione italiana ne conservo inoltre due in abito invernale, un maschio da Massaciuccoli, novembre 1875, ed una femmina da Orbetello 20 dicembre 1897. Ne esaminai poi un secondo esemplare da Orbetello nella raccolta del conte della Gherardesca in Fi- renze, e ne vidi uno a Taranto nel 1881 dal signor R. An- dreassi, ucciso l'anno precedente nel « Mare piccolo », ove le Strolaghe di varie specie capitano, mi dissero, non di rado nel!' inverno. La Strolaga maggiore è poi citata dal lago di Garda, dall'Estuario Veneto, dal Polesine (Dal Fiume), dalla Liguria, Nizza (Gal) e Savona (Piccone); il Bonomi la dice di rara ed accidentale comparsa in Sardegna durante l'inverno. Il C. glacialis vive nella Regione Artica circumpolare e nelle zone subartiche e boreali delle Regioni Eurasica e Boreo-Americano ; durante 1' inverno giunge nel Mediter- raneo, nel golfo del Messico e sulle coste della California. Nidifica in Islanda.

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489. Colymbus Adainsi, U. R. Gray

8tH(M>A(ìA a lìECCO BIANCO.

Strolaga a becco giallo (Auf. Hai.).

L' inverno del ll.)0'2 fu straordinariamente freddo, ma non mi aspettavo davvero di veder giungere al Museo di Firenze, fresco ed in carne, un esemplare di questa specie non soltanto artica, ma propria specialmente al Pacifico bo- reale di dove giunge raramente per 1' Oceano Glaciale sulle coste della Norvegia e delle isole Britanniche. Quell'esem- plare, una grossa femmina in abito prettamente invernale, venne ncciso sul lago di Montepulciano, Chiusi, il 2 dicem- bre 1902; lo ebbe il signor Francesco Bologna, il quale volle poi gentilmente cederlo alla Collezione italiana. Pochi giorni dopo ebbi la singolare fortuna di ricevere da un pescatore un secondo esemplare del C. Adamsi, ucciso sul lago Trasi- meno il 19 dicembre 1902; era, ritengo, accoppiato col primo; infatti è un maschio e sul dorso presenta traccie chiare del- l'aViito nuziale, in modo che si vedono bene sulle scapolari le macchie simmetriche biauche, meno numerose e assai più grandi di quelle dell'abito corrispondente del 6'. glaciaìis ; il becco enorme e diritto era, in parte ma non tutto, di un bianco gialliccio. Questi sono sinora i soli esemplari di questa specie colti in Italia {Coli. ital. Ucc. 3945, 3947). Annunziai il caso interessante nella " Nature ,, di Londra (voi. LXIX. p. 413).

Il C. Adamsi è certamente affine al C. glacìalis, ne rag- giunge e ne supera anche le dimensioni; ma lo distingue sempre l'enorme becco, che ha però quasi la medesima forma; nell'abito estivo poi questo becco diventa di un bel bianco eburneo nero nel ('. (/lacialis), mentre, come ho già accen- nato le macchie bianche sul dorso sono diverse, e sul davanti ed ai lati del collo le penne presentano una tinta cangiante in violetto, noi; in verde cupo come nella specie precedente.

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490. Colymbus arcticus, Limi, ex Willugh. Strolaga mezzana.

Fusalinón {Pavia) Ouga grossa {Como) Duca {Lago Maggiore) Gir {Cremon.) Fisol d'mar (Mantov.) Mar- góni, Stafón {Lago di Garda) Smergon {Boi.) Fisol d'mar {Mod.) Fisol, Fisol gross {Carpi) Fislon {Finale) Ba- giante, Smergo, Smargo, Smargòn, Mergo {Ven.) Margòn, Stafòn {Veron.) Folega {Istria) Plinor veliki [Dalm.) Fisol de mar (Cesena, Forlì) Ploungeon {Nizz.) Folaga {Arenzaìio) Magrun {Savona) Colimbo mezzan {Gen.) Strolaga grossa, Strolaga mezzana {Tose.) Strolaga {Lucca) Tuffolone [Pis.) Sbuzzo grosso {Ancona) Baiante, Gat- tono marino {Bari) Strologa {Lecce., Taranto) ? Tnmma- loru di li grossi {Sicil.) Azzutaturi di li granni {Girg.) Gangorra {Sard.).

La Strolaga mezzana, sebbene non sempre regolare nelle sue comparse in Italia, non può dirsi invero rara durante 1' inverno nelle nostre provinole settentrionali (salvo il Pie- monte e la Liguria dove sembra essere scarsa) e in quelle centrali: anzi secondo la mia personale esperienza sarebbe per noi la specie più comune e più abbondante del genere. Non rara certo in Lombardia, ove il Martorelli ne ebbe una bella serie dai laghi, essa è comune nel Veneto, a quanto assicura quel coscienzioso e solerte osservatore che fu il conte A. P. Ninni; ed egli aggiunge che si vede presto nell'Estua- rio ove arriva tra il 15 agosto ed il 15 settembre, partendo ai primi del marzo. In Toscana, e specialmente sul lago di Massaciuccoli e sullo Stagno di Orbetello, è spesso abbondante nel novembre e nel dicembre. È pure frequente lungo l'Adria- tico inferiore, ed abbonda in qualche inverno nel golfo di Taranto, come constatai io stesso nel 1881. Nella Calabria e

44.

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nella Sicilia invece è rara ed in Sardegna è di scarsa ed irregolare comparsa durante 1' inverno.

Sono poi rarissimi sempre da noi gli adulti nel bellis- simo abito nuziale. Io ne conservo uno nella Collezione ita- liana, femmina uccisa a Zaule (Trieste) nel maggio 1887 {Cat. Ucc. 1422), ne vidi un'altro simile nel Museo Civico di Trieste, e lo Schiavuzzi ne cita uno ucciso a Salvore (Istria) il 12 giugno 1879 ; infine ne esaminai un quarto nel- l'aprile 1905 nell'Albergo di Sermioue sul lago di Garda; era stato colto ivi qualche anno prima.

In questa specie la differenza nella statura tra maschi e femmine è assai più marcata che non nelle altre congeneri, le femmine essendo notevolmente più piccole ; i maschi però variano in questo, e ne ho veduti che raggiungevano quasi la statura del C. glacialis ; ma il becco più piccolo e col cul- mine leggermente curvo li fa subito distinguere, quando sono nell'abito invernale, simile assai nelle due specie; ho però un' esemplare da Venezia, gennaio 1887 {Caf. Ucc. 3296) nel quale il becco si avvicina per forma e proporzioni a quello della Strolaga maggiore.

Il C. arcticus vive nelle zone sub-artica e boreale della Regione Eurasica, dall'Islanda al Giappone; nell'inverno giunge non solo nel Mediterraneo, ma ancora nel Mar Nero e nel Caspio. Nel Pacifico incontra la forma affinissima C. pacificua, Lawr. che differisce soltanto, pare, per avere la nuca e l'occipite (nella veste nuziale) più chiara quasi albe- scente; essa scende lungo il litorale boreo- americano sino in California.

491. Colymbus septentrionalis, Linn. Sti{ola(ìa mino»]-:.

Strolaga piccola (Aut. Ital.) Sottacquin de mar iLomh.) Corn [Lago di Viveroncn Fusalinón {Pavia) Ouga piccola, Oughetta {Como) Gir {Cremori.) Fisol de mar, Strolaga {Mantov.) Margóm, Stafón {Lago di Garda)

G91

Fisol d'mar (Mod.) Fisol gross (Carpi) Pergula picola (Mirandola) Fislon {Coreggia) Smergon {Boi.) Fisu- léra {Ravenna) Smèrgo, Smargo, Bagiante macia {Ven.)

Colimbo, Stafòn, Margòn ( Veron.) Smergòn macia {Pa- dova) — Smergo {Polesine) Mergul {Friuli) Folega (Istria) Plinor, Laskavac, Morski gak (Daini.) Plouu- geon (Nizz.) Folaga {Arenza7io) Colimbo, Magrun (Gen.)

Margùn (Spezia) Strolaga, Strolaga minore (Tose.) Tuffolone {Pis.) Pescina (Bient.) Suazzo (Valdich.) Gatt marina (Bari) Strolega (Lecce, Taranto) Tumma- loru di li grossi (Sicil.) Tummalora di li rossi (Mess.) Azzutaturi granni, Anitra azzutaturi (Girg.) Gangorra (Sard.) Blongiun rar (Malt.).

Anche questa è specie invernale per noi e, come la pre- cedente, giunge con una certa abbondanza ed una certa re- golarità nelle nostre provincie settentrionali e centrali. Ri- sulta però scarsa nel Piemonte e nella Lombardia; nel Veneto il Ninni ci dice che comparisce tutti gli anni e che è meno abbondante del C. arcticus ; questa sarebbe pure la mia espe- rienza per la Toscana nell' ultimo trentennio. In Liguria è scarsa, non rara ; quasi ogni anno si fa vedere, sempre nel forte dell' inverno ; così per le Marche e per le Puglie, ma non è infrequente nel mare di Taranto ; è rara nel Lazio, nella Campania, nella Calabria ed in Sicilia; di comparsa irregolare in Sardegna, e non meno rara della specie prece- dente. Giunge da noi in ottobre, ma è più facile averne nel novembre ; parte nel marzo. Gli individui in abito nuziale, ben diverso da quello delle specie precedenti, sono pure ra- rissimi ; ma ne ho uno. maschio, da Massaciuccoli, Lucca, ucciso in aprile 1835, nel quale quell' abito è abbastanza avanzato ; ed un'altro splendido, femmina, ucciso a Bellagio, lago di Como, il 30 maggio 1889, in cui quell'abito è com- pleto {Coli. ital. Ucc. 1137, 3951) ; un terzo lo possiede il conte Arrigoni nella sua ricca collezione a Monselice, ma non so di altri casi in Italia. E la specie più piccola del genere,

0H2

i più grossi uguagliano appena le piccole femmine del (J. (ir- cticus, ma è sempre facile distinguerli per la copiosa punteg- giatura bianca delle parti dorsali, nell' abito invernale.

Il C. septeìvtrionalis è specie artica circumpolare, nidifica entro la Regione Artica sino agli 82° Lat. N. ma anche nella zona boreale delle Regioni Eurasica e Boreo-Americana ; neir inverno scende al S. entra nel Mediterraneo e giunge nelle lagune del Basso Egitto, nel Mar Nero, nel Caspio, intorno all' isola Formosa e sul litorale della California nel Pacifico, nel Golfo di Florida nell' Atlantico.

PODICIJPEDIDu^

(Svassi)

•493 Fodicipes" cristatus (Linn.) (ex Gesn.) Svasso maggiore.

Colimbo crestuto maggiore. Svasso, Sperga, Colimbo maggiore. Colimbo col ciuffo, Svasso lomune (Aut. Ital.) Bousoun, Cassasout {Pierri.) Borda grossa [Lago di Viverone)

Suttacquin, Cassasut {Basso Piem.) Aussacùl de ma- rinna (Carignano) Sottacquin de mar {Lomb.) Souttac- quin, Souttacquìn gròss {Pav.) Cagòon di corn (Vige- vano) — Ouga (Como) Sottaquin (Valt.) Giver {Lago Maggiore) Nouden gross {Cremóri.) Fisol, Fisolòn, Fisci de mar, Pertga {Mantov.) Fisolòn {Parm.) Pisanèn, Pergiila, Snass, Tuffeit (Mod.) Svass, Poggia [Boi.] Pargàtt, Pargatòl {Ravenna) Fisoul (Ronig.) Stafòn de la cresta, Scutfióra, Brusapolver, Brusapiombo {Lago di Garda)

Cornison, Cornise, Valangoto {Veron.) Cavriòl, Cavriòlo, Cavriòla, Fisolòn de mar {Yen.) Fisolo de mar, Cavriol

(1) Anch' io ho finito col nissef^iiarnii e adotto la dicitura emen- data di questo notorio termine generico, come l'anno ora tutti.

- 693

{Rovigo) Sotaròl {Bell.) Fisul, Sfrisul, Platicul, Mange- balins {Friuli) Copèta {Istria) Norac, Betina, Kikas {Dalm.) Colim, Margon, Brusapolver, Brusapolver gros {Trentino, Roveret.) Ploungeon, Crebe {Nizz.) Magrun {Arenzanó) Magrun du suffo [Gen.) Tufin {Spezia) Soasso, Suasso, Svasso. Svasso maggiore {Tose.) Ciuffina, Occhialone {Lucca) Pescina {Massaciuccoli) TufFolo grosso, Tuffetto grosso {Pis.) Suasso, Soaso {Chiusi) Soasso, Suasso reale {Lago Trasimeno) Soalzo {Umbria) Fisolo, Sbozzaval (Marche) Sbrisciolo grosso {Ancona) Capriola {Roma) La Morte, Morte reale {Nap.) Canne- longa {Bari) Sumbuttu {Lecce, Taranto) Sumbuzzaturi {Calabr.) Aceddu parrinu {Sicil. Cai. Sirac.) Acceddu parrinu masculu, Azzutaturi granni, Anitra azzutaturi {Girg.) Gangorra, Margone {Sard.) Blongiun prim {Mali.).

Abbastanza sparso, comune e sedentario in tutta Italia e sulle sue isole, ove sono località adatte al suo modo spe- ciale di vita. Esso compie anche un doppio passo e non po- chi giungono d'oltr'Alpe nell'autunno per svernare e ripar- tire, ed è perciò che nel Veneto, in Toscana, nell' Umbria, nelle Puglie, in Sardegna e potrei dire ovunque in Italia, questo uccello è più abbondante durante la stagione fredda. I passi hanno luogo tra l'agosto ed il novembre ed in marzo- aprile. Sembra essere piuttosto scarso in Piemonte, nella Li- guria, nelle Marche e nella Sicilia.

Nidifica però ovunque da noi, anche in Sicilia, ed in maggiore abbondanza in Sardegna ; io ebbi pulcini dal lago Trasimeno nel luglio 1875; pare anzi che nidifichi due volte, in maggio ed in luglio ; ai primi del settembre 1879 sul lago di Mantova ho ucciso gli adulti, ed i giovani di due co- vate; quelli della seconda erano ancora coperti di fitta peluria.

Il P. cristatus ha una estesissima diffusione geografica: vive in tutta la zona centrale e meridionale della Regione Eurasica, in tutta l'Africa, nella Regione Indo-Malaiana, nel- 1' Australia ed alla Nuova Zelanda.

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Kammento che tutte le asserzioni della comparsa in Ita- lia del P. major (Bodd.) vel P. loyìgirostris, Bp. dell'America meridionale, sono basate su errore (Vedi Avif. Iteti. 1886, p. 451, nota). Il nostro P. cristatus presenta una certa va- riazione individuale, all' infuori delle differenze sessuali e di età; e così si vedono individui di dimensioni maggiori o mi- nori del normale, ed il rosso-ruggine sul collo può essere più o meno esteso e anche segnare con larghe marginature le cuopritrici superiori dell' ala.

4:93. Fodicipes griseigena Bodd.) Svasso collo-rosso.

Colimbo, Svasso rosso, Svasso collo-rosso (Aut. Ital.) Burdùn {Lago di Viverone) Suttacquin {Pav.) Fisolett capussin {Mantov.) Sòttacquein {Piac.) Pergulèn, Tuffett, Avautina, Pisanèn, Pescantina (Mocl.) Pescaret (Mirandola)

Svass ros {Boi.) Smèrga, Smerghéta, Cavriol, Fisolo de mar {Ven.) Valangoto {Veron.) Scuffióm, Brusapolver, Brusapiombo (Lago di Ciarda) Smergo {Padova) Capria (Istria) Nor, Betina {Daini.) Colini, Brusapolver {Ro- vereto) — Ploungeon (Nizz.) Magrunetto (Savona) Ma- gru ii du collo russo {Gen.) Svasso rosso (Tose.) Stro- laghina {Lucca) Pescina {Massaciuccoli) Soalzo {Umbria)

Suasso {Lago Tra.'iimeno) Aceddu parrinu russu {Sicil.)

Anitra azzutaturi coddu russu ((lirg.).

E specie piuttosto rara in Italia e non tutti gli anni si fa vedere ; capita più facilmente durante 1' inverno e nelle nostre provinole settentrionali ; anzi nel Veneto giunge, pare, con una certa regolarità, ed il Ninni il 30 luglio per l'arrivo dei primi, ed il 4 dicembre per quello degli ultimi e la dice piuttosto frequente ; rimane sino alla primavera.

Nelle nostre provincie meridionali è di accidentale com- parsa : dalle Saline di Barletta ne ebbe un' esemplare, fem-

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mina giovane, nel dicembre 1874, il De Romita ; ed io ne ho un maschio giovane ucciso a Taranto il 22 agosto 1891 [Coli. Hai. Ucc. 3974) ; il Benoit ne ebbe alcuni individui in Sicilia, colti d' inverno nei pressi di Messina ; mentre Arri- goni ne ebbe un'esemplare dalla Sardegna. Oltre l' individuo ora citato, conservo nella Collezione italiana gli esemplari se- guenti : lago di Mantova, novembre 1881 ; lago di Garda due, inverno 1858 e 25 marzo 1879 ; Venezia, 4 dicembre 1889; Comacchio, 16 novembre 1881 ; Modenese due, Miran- i^ola aprile 1869 e Valle di Novi 15 aprile 1885 (entrambi in abito nuziale) ; Liguria due da Cornegliano (Genova) 21 agosto 1880 (giovani in abito singolare), uno dall'isola Pai- maria (Spezia), 18 agosto 1879 ; Toscana, uno dal lago di Massaciuccoli, 8 dicembre 1878 ; Umbria, due, 16 novembre 1901 e 15 marzo 1893, questo in abito nuziale completo ] Elba, due, da Portoferraio, 1 gennaio e 9 aprile 1878.

E stato asserito che questa specie nidifica talvolta in Italia ; io lo credo possibile, ma non è provato ; ciò avviene nel maggio nell'Europa centrale. Essa varia alquanta indivi- dualmente nelle dimensioni e più specialmente in quelle del becco ; dico questo perchè la forma corrispondente del- l' Estremo Oriente, appunto per le sue dimensioni maggiori e per avere il becco notevolmente più grosso, detto P. Hol- boelli, Baird, dai più è ritenuta soltanto una sottospecie della nostra; vive nell'Asia N. E. e nell'America boreale sin nella Groenlandia.

Il P. griseigena, in senso ristretto, abita la porzione oc- cidentale della Regione Eurasica e dalla zona subartica, giunge sino sul litorale settentrionale dell'Africa, ed anzi il Whita- ker lo dice anche abbondante d' inverno nella Tunisia.

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■494. Fodicipes COrnutus'^' (J. F. Gmel. ex Briss.) Svasso forestiero.

Svasso forestiero, Svasso cornuto {Aut. Ital.) Suttac- quin {Pav.) ? Fratòn {Valt.) Pisanèn, Suassi {Mod.) Fisól {Ravenna) Poìaco, Strapozo turco, Folenghin [Ve- ron.) Sotaròl, Sataròl [Bell.) Betic' (Dahn.) Ploun- geon (Nizz.) Magrunetto {Savona) Magrun turco {Gen.) Svasso forestiero, Svasso cornuto {Tose.) Occhialone {Massaciuccoli) ? Smuzzaloru riali, Aceddu parrinu nicu, Tummaloru grossu {Sicil.) Gangoredda {Sai'd.) ? Blon- giun second (Malt.).

Questa sembra essere in Italia la specie più rara del ge- nere ; va però rammentato che si confonde facilmente col P. nigricollis nell'abito invernale cìie l'iveste quando capita in Italia (essendo da noi ben poche le catture d'individui nella ben distinta veste nuziale), abito che è quasi identico a quello della comunissima specie seguente ; il becco diritto e più alto lo fa però riconoscere sempre e cosi le redini nude di color rosso cremisi e il bianco più puro e più sericeo delle parti inferiori ; è anche un po' più grande.

Giunge in Italia irregolarmente e raramente nelle sue peregrinazioni iemali, e non credo che vada al di delle nostre provincie centrali ; le asserzioni della sua comparsa nelle nostre provincie meridionali e nelle isole vanno in ge- nerale accettate con riserva. Nella Collezione italiana ne con-

(1) Ho preferito niantenero questo nome perchè Linneo eviden- temente sotto il suo C. aurifus includeva anche la specie seguente, alla (juale del resto è molto più applicabile; inoltre do])0 di lui mol- tissimi Autori hanno mantenuto la cont'usioiie chiamando appunto con quel nome il P. nigriroUis ; posso aggiungere che il termine cor///// ».v è stato anche adoperato ])er il /'. <-ri.sf(ifus.

697

servo però una femmina uccisa a Taranto il 6 gennaio 1898 {Cat. Ucc. 3975). Gli altri esemplari nella Collezione italiana provengono da : Como, 4 aprile 1878, in perfetto abito nu- ziale ; Cremona, due, 20 novembre 1891 e 13 agosto 1904, quest'ultimo conserva parte della veste nuziale ; Comacchio, 16 novembre 1881 ; Genova, inverno 1842 ; Massaciuccoli, Lucca, tre, maschio e femmina 1 dicembre 1878 e maschio 26 febbraio 1885.

Il signor Dal Nero di Verona ne ebbe uno dal Iago di Garda il 7 aprile 1881, in perfetto abito nuziale. Il Gragnani dice che sul lago di Massaciuccoli se ne vede qualcuno quasi ogni auno, a cominciare dall'ottobre ; ai primi dell'aprile 1882 ne ebbe una femmina in abito nuziale, e fu il primo che io vedevo preso in Italia in quella bellissima veste. Il Papasogli ve ne uccise quattro l'8 dicembre 1887. Arrigoni ebbe questa specie nel giugno dal Veneto e dalla Toscana, ma aggiunge che non crede che nidifichi in Italia (Man. orn. ital. p. 861), nel che sono del suo parere.

Il P. cornutus vive intorno al Circolo Ai^tico e nella zona boreale delle Regioni Eurasica e Boreo- Americana ; viaggia al S. da un lato sino al Mediterraneo, al Mar Nero ed al Caspio, dall' altro sino al Giappone ed agli Stati Uniti set- tentrionali. E giunto, una volta almeno, in Tunisia (Whita- ker). Non ha stretti affini.

495. Podicipes nigricollis, C. L. Brehm

Svasso piccolo.

Svasso dal collo nero, Svasso turco^ Colimbo orecchiuto, Colimbo turco. Svasso piccolo {Aut. Ital.) Borda cita {Lago di Viveroìie) Suttacquin, Cassasut [Basso Piem.) Souttac- quin o Sottacquin {Pav.) Caccia-fónd {Bassa Lomb.) Cagóon {Vigevano) Nouden {Cremon.) Fisol, Pescareul {Mantov.) Sòttacquein {Piac.) Tafifett, Pisanin, Pisanèn [Mod.) Suasso, Sgamboz, Sgambusz {Boi.) Fisol {Romg.)

698

Fis('»l dagli urécc zàii [Ravenna) Cavriòlo, Fisolo de mar (Few.) Sotaròl {Bell.) Polaco, Valangòto, Strapozo, Bru- sapolver, Brusa-ballini [Veron.) Brusaballini, Brnsapiombo, Brusa polver (Trentino) Fisolo (Rovigo) Schifo, Magna balini [Istria) Betic', Nor (Dalm.) Ploungeon (Nizz.) ]\Iagrun piccin, Magrunetto (Ai'eìizano) Magrun tiirco (Gen.)

Tufin [Spezia] Svasso piccolo, Svasso turco {Tose.) Occhialone [Massaciuccoli) TufFolo, Tuffetto {Pis.) Croc- chiotto {Bient. Maremma) Circolessa (Chiusi) Cerquestola (Lago Trasimeno, Umbria) Sbrisciolo mezzano {Ancona) Scrinzolo (Roma) La Morte, Morticella (Naj).) Fonaca (Bari) Sumbuttu (Lecce^ Taranto) Aceddu parrinu nicu (Sicil.) Tummaredda, Tummaridduni (Pai.) Tummalora, Tnmmaloru (Mess. Cat.) Occhi lucenti [Cat. Terran. Sicil.)

Smuzzaloru riali (Castrog.) Azzutaturi media di mari (frirg.) Cazzolu, Coacciu, Gangoredda (Sai'd.) Blongiun [Malt.).

Questa specie è generalmente sparsa e comune in Italia durante l'autunno, l' inverno, e all' inizio della primavera, e cioè dal settembre all'aprile inclusivi, ed alle due epoche del passo. Sarebbe piuttosto scarsa in Piemonte e nella Sicilia, abbondante nelle Puglie, a Taranto ed in Sardegna. Nel Cremonese il Ferragni dice averla trovata costantemente sul Po in primavera, estate ed inverno ; aggiunge di averne in- contrato un branco di giovani nell'agosto 1881 ; conservo una femmina giovane avuta da lui, uccisa sul Po a Cremona il 10 agosto 1891 (Coli. ital. Ucc. 3388). Egli erede possa nidificare in Lombardia, il Ninni pose la cosa in dubbio pel Veneto, ma Arrigoni non è di tale avviso e la ritiene ivi nidificante; Savi l'asserì tale per la Toscana, ove più tardi il Gragnani disse che questa specie si vede a ^lassaciuccoli anche nell'agosto; nelle Puglie il De Romita la dice fre- quente in autunno, inverno e primavera, ma non accenna alla sua riproduzione in quelle provincia; finalmente in Sar- degna P. Bononii la dice invernale in grande copia, e ritiene

' _ 099

che qualche coppia vi rimanga a nidificare; Salvadori, par- lando in generale dice: « questo Svasso è più comune d' in- verno in Italia che non d'estate; tuttavia molti nidificano».

Malgrado tutto questo, il fatto della nidificazione del P. nigricollis in Italia non sembra ancora provato, e merita ulteriori indagini.

Al di delle Alpi, nidifica in maggio e anche più tardi; nella Collezione italiana conservo una femmina in completa veste nuziale, uccisa a Massaciuccoli il 16 maggio {Cat. Ucc. 2200); posso aggiungere che è facile avere da noi questo uccello in quel magnifico abito, che riveste già nel marzo.

Si distingue facilmente questa specie dalla precedente pel suo becco più piccolo e leggermente rivolto in su.

Il P. nigricolUs abita le zone centrale e meridionale della Regione Eurasica; penetra in Africa sino all'Abissinia ed a Benguella, e nidifica secondo alcuni Autori anche nella por- zione australe di quel Continente. Ha un'affine nell'America boreale, il P. californicus, Heerm.

496. Fodicipes fluviatilis (Tunst. ex Briss ) Tuffetto.

Colimbo minore, Tufifetto, TufiPolino, Tuffetto rosso, Co- limbo piccolo {Aut. Ital.) Piomba, Piombin {Piem.) Aus- sacùl (Carignano) Pioumbin, Toumboulot (Cuneo) - Pium- bin (Lago di Viveroné) Toumboulot, Suttacquin, Cassasut pcit (Basso Piem.) Sottacquin (Lomb.) Foùlireùf, Sut- tacquin {lyJ'ov. Ossola) Piombin, Sottaquin ( Valt.) Gali- netta (Como) Sottacquin, Piombin [Mil.) Sambuchin, Souttacquin [Pav.) Sott'aquì (Berg.) Piumbin (Ar- denno) Nouden [Cremon.) Fi sol, Pisoli n (Mantov.) Fondèn (Parm.) Pisanèn, Pisanin, Tuffett (Mod.) Sgam- buzzein, Svass o Suass pèccol (Boi.) Fisoul (Romg.) Fisulèn, Fisulètt {Ravenna) Folenghin, Strapozeto, Pisan, Pisolo, Pisolo de acqua dolze. Pisolo de Piave, Canaròl, So-

7a")

taròl (Veti.) Struflfòn, Brusapolver {Lago di Garda) Rai (Bell.) Pit da acqua {Feltre) Fisolo canariòl, Fisolèto (Padova) Brusabalini {Folesine) Frisul (Friuli) Brusa- polver, Brusapiombo (Trentino) Brusapolver picol (Rove- reto) — Schifo, Magnabalini (Istria) Betic', Pilinorac (Dalm.)

Ploungeon, Babioun (Xizz.) Magrunetto, Magrun pie- cin (Arenzanó) Magrun piccin (Gen.) Tufin (Spezia)

Tuffetto, Tuffolino, Tuffetto rosso (Tose.) Strolaghino (Lucca) Tuffetto (Massaciuccoli) Tuffolo piccolo, Tuf- fetto piccolo (Pis.) Germanbotta (Fior.) Tuffolino (Chiusi)

Brinzo ( Valdich. Lago Trasimeno) Votaborse (Elba) Fisolo piccolo (Marche) Sbrisciolo, Sbrisciolo nero ad., Sbrisciolo bianco giov. (Ancona) Zuccheru (Rieti) Ficca sotto, Scrinzolo ingannarello (Roma) Summuzzariello, Som- muzzariello, Pulicinella, Morticella (Nap.) Fonachecchia (Bari) Sumbuttu (Terra d'Otranto) Summuzzaturu (Ros- sano, Cosenza) Summuzzamartiuo (Catanzaro) Sumbuz- zature, Sumbuzzaturi picciulu (Calabr.) Marguneddu (Mess.)

Tummareddu, Tammariduzzu, Aceddu nanu (Pai.) Aceddu parrinu nicu, Pitirri, Tummaloru (Cat.) Piturru (Cat. Lentini, Sirac.) Azzutatu di sciumi o nicu (Girg.) Tummalosoru (Modica) Pitirri (Terran. Sicil.) Smuzza- loru pamparineri o pampineri (Castrog.) Cazzòlu, Acca- bussoni, Cabuzo, Sorighe de riu, Cucumarzolu, Coacciu, Aburrigadita, Cazzoleddu (Sard.) Blongiun terz (Mali.).

Comune assai, sedentario e nidificante ovunque in Italia e sulle nostre isole; durante i mesi invernali ne aumenta il numero per immigranti che ci giungono d'oltr'Alpe; pre- senta perciò due passaggi e sarebbe più copioso quello au- tunnale. Alleva spesso due covate, la prima in aprile-mag- gio, la seconda in luglio-agosto.

Non è specie molto variabile, ma ne ha diverse affinissime, per alcuni mere sottospecie, così: il P. philippensis (Bonn.) del S. E. dell'Asia, il P. capen.sis, Licht. dell'Africa ed Asia

701

meridionali, il P. tricolor, Wallace, delle Molucche. Mante- nendo separate tali forme l'area di diffusione geografica del P. fluciatilis tipico si restringe alle zone centrale e meridio- nale della Regione Eurasica, dalle isole Britanniche al Giap- pone. Nella Tunisia è comune invernale, sedentario e nidi- ficante, come da noi.

AGGIUNTA

(alla pag. 320)

236. Coccyzus erythroplitlialinus Wils.)

Mentre correggevo le ultime bozze di questo volume, ho saputo di un nuovo esemplare di questo Cùcùlo americano preso in Italia : Don Pietro Menini di Collalto (Treviso) ebbe la fortuna di uccidere una femmina di questa specie, di ac- cidentalissima comparsa in Europa, il 7 maggio 1906 nei boschi di Collalto; la conserva nella sua raccolta privata. (" Avicida,,, X. p. 102. Siena, 1906.).

INDICE DEI NOMI SCIENTIFICI

Acanthis caunabina cannabina 50.

» cannabina mediterranea 49.

» » nana 50.

Acanthopneuste 190. Accentor collaris 217.

» » caucasicus 218.

Keiseri 218.

» modularis 219, 220.

» montanellus 220, 221.

» subalpinus 218. Accipiter brevipes 405.

» Granti 405.

» melanoschistus 405. Nisus 403.

» » punicus 405.

» » Wolterstorfìi 405.

» » pallens 405.

Acredula caudata 226. 227, 229, 231 232.

» Irbyi' 1527 230, 231.

» macrura 227.

rosea 228, 229. 230, 231.

» sicula 231. Acrocephalus 205.

» arundinaceus 203, 204.

» palustris 201, 202. streperus 202, 203.

» turdoides 204. Actodromas fuscicoUis 588.

» minuta 588, 589.

» rainutilla 589.

» ruficollis .589.

» Temmincki 590. Adelarus Hemprichii 638 (nota).

» leucophthalmus 638 (nota), 646. Aedon Luscinia 155. 156.

Aedon Golzii 157.

» megarhyncha 155 (nota).

» Philomela 156. .(.Egialitis asiatica 566.

» cantiana 566, 5tì7.

» curonica 567, 568.

» Geoftroyi 565.

» Hiaticula 569, 570.

» placida 570. .(Egiothus cabaret 54.

» flammea 52 (nota).

» Linaria 52, 53,

» rufescens 53. iEgitbalos 226 (nota), ^githalus 226 (nota).

» caspius 226.

» caudatus europaius 227.

» pendulinus 225. ^salon regulus 397.

Merillus 398. Agelaeus phoeniceus 24, Agrobates familiaris 188, 189.

galactode.s 188. 189. Alauda arvensis 88. 91, 92.

» > arvensis 90.

» » cantarella 90.

» coelivox 91.

gulgula 90. 91, 92.

» nana 91. Alca Torda 678, 680. Alcedo bengalensis 323, 324.

» Ispida 322, 324.

» » Spatzi 324.

Alle Alle 681. Ammomanes cinctura 82.

» phoenicui-a arenicola 83.

» » cinctura 83.

» » phoeuicura 83.

» » Zarudnyi 83.

704

Anipelis Garrulus 143, 272. Anas Eoscas 4(33, 465. Ancyloehilus 584. Anoiis stolidus 638 (nota). Anser albifrons 451, 452.

» arvensis 455, 45(5, 458.

» » siVjiricus 456.

» bracliyrhynchus 453, 464.

» erythropus 452.

» fahalis 457 (nota).

» ferus 449, 450, 494.

» finmarchicus 452, 453.

» Gambeli 451.

» neglectii.s 454.

» rubrirostris 450.

» segetum 451, 455, 456, 157, 458.

» serrirostris 158. Anthropoides Virgo 518, 549. Anthus campestris 94.

» <;ervinus 97, 98.

» obscurus 101.

» pennsylvanicus 101.

» pratensis 9(i, 97.

> Kichareli 95.

. Spipoletta 99. 100. » » Klein.schniidtii lOl.

» » littoi'alis 101.

» triviali.s 98. » » maculatus 99.

Apus 292.

j> apus apus 292.

> » Kollibayi 292. Aquila Adalbcrti 3(ì5.

» albicans 3(j6. » Bartlielemvi 363. » clanga 36 T, 366, 3(>7, 368. » Chrj'saetus 362, 364. » daphanea 363. » CuUeni 366. » fulva 3(j3. » beliaca 364. » mogilnik 361. » nipalpusis 364, 365. ■> orientalis 365. » pomerana 367, 368. » pomari Ila 3<;7 (nota). » rapax '.M>'ì, 366. Walilliergi 367.

> viiidhiana 3()(). Arcliil)Uteo lagopus :i70, 371.

» Sancii- johannis 371. Ardea cintTea 422. 123. » manilleiisis 425. » puriìurca 121. 425.

Ardeola ralloides 431, 432.

» soloniensis 132. Ardetta minuta 432. Arenaria 575. Arquatella 587. Asio accipitrinus 351, 352.

. Otu.s 3."i0. 351.

» Wilsoniauus :'51. Astur paliimbarius 102, 403. Athene Chiaradise 342, 343, 344, 315, 316, 347, 526.

» glaux 341, 346.

» Noctua :340, 342, 343, 344, 345, 346, 347.

Baleariea pavonina 548. Bartraniia longicauda 594, 695. Bernicla Brenta 418.

» glaucogaster 448.

» leucopsis 447, 44S.

» nigricans 418.

» rutìcollis 449, 451. Bonasa betulina 527, 528.

» griseiventris 529.

» Severtzovi 529. Botaurus stellaris 431. Bradyornis Woodwardi 184. Branta 417 (nota). Bubo ascalapbus 354.

» maximus 352, 354.

» sibiricus 351. Bubulcus coromandus 430. lucidus 428, 429, 430. Bucanetes githagineus 56, 57.

» » amali tum .57.

» » crassirostris 67.

Bucephala Clangula 484.

» islandica 485. Budytes beema 107.

borealis 103. 110, 111. 113.

» campestris 109 (notaV

» cinereocapillus 102, 103. 107, 110. citreolus 103, 114.

,. flavusl03, 106, 107, 108. 109, 110, 111

» melanocephalus 103. 105, 106 110.

» paradoxus 105. 110.

» plumbciceiis 108, IH, 113. Rayi 103. 109, 114.

» xaiitlioplirys l(Xì, 110. Bulweria anjinlio ()77.

705

Bulweria Macgillivrayi G77. Butalis Grisola 277, 279. Buteo aquilinus 377.

» buteo Arrigoui 374.

» cirtensis 375, 381.

» desertorum 374, 375, 376, 377, 378, 37i), 380, 381, 382.

» ferox 375 (nota), 376, 377,

378, 379, 380, 381, 382. » heinilasius 377.

» leucocephalus 376, 377, 378.

379, 380. » major 375.

» Menetriesi 375.

» minor 375.

» plumipe.s 377.

» pojana 373.

» vulgaris 372, 374, 375, 376,

377, 380, 381. » vulgaris desertorum 375. » Zimmei-mannse 375.

Calamodus aquaticus 205.

» pliragmitis 205.

» schoenobsenus 204, 205. Calandrella bsetica 85.

» brachydactyla 83, 84. 85.

» minor 84, 85.

» pispoletta 85. Calcarius hyperboreus 79.

» lapponicus 77.

» nivalis 78. Calidris Arenaria 591, 592. Calliope camtschatkensis 161, 162. Calobates boarula 118, 1L9. Cannabina flavirostris 51.

» fringillirostris 50.

» Linota 48, 50. Caprimulgus segyptius ^ìOl.

» segyptius sabarpe 301.

» a>iaticus 30-'.

» europseus 298, 300.

» » meridionali^ 300.

» nubicus 302.

rulicollis 301, 302.

» » desertorum 302.

» taraaricis 302. Carduelis carduelis carduelis 45.

» » britannicus 45.

» » Tscbusii 45, 46.

» caniceps 45.

>; elegans 43, 45, 46, 47.

45-

Carpodacus erytbrinus 57.

» > Grebnitskii 58.

» » roseatus 58.

Casarca rutila 459, 461, 462. Cerchneis amurensis 402.

> Naumanni 400, 401.

> Tinnunculus 398.

» vespertinus 401, 402. Certhia bracbydactyla -^bÒ, 256, 257. '

» bracbydactyla brachydacty- la '.^57.

» bracbydactyla ultramonta- na 257,

» familiaris 251, 255, 257.

» » britannica 255.

» » corsa 255.

» » macrodactyla 255.

Ceryle rudis 3.4. Cettia Cettii 208, 209.

» orientalis 209. Charadrius alexandrinus 567. » dominicus 561, 562.

» fnlvus 5 )2.

» Pluvialis 530. Cbaulelasmus streperus 465, 466. Cbelidon casbmiriensis 284, 285.

■■> orientalis 284.

urbica '-81, 282, 284. Cbelidonaria 282 (nota). Cbenalopex iBgyptiacus 460. Chersopliilus Duponti 88. Chettusia gregaria 570, 571.

» leucura 571, 572. Cbloris cbloris cbloris 40, Chloroptila Citrinella 41, 42.

» corsicana 42. Cbroocepbalus atricilla 644.

» brunneicepbalus 642.

» capìstratus 64:!.

Icbthyaetus 644, 645.

» melanocepbalus 642, 644.

» minutus (J40, ()41.

» ridibundus 641, 642. Chrysomitris spinus 42. Ciconia alba 437.

» Boyciana 438,

» nigra 438, Cinclus albicollis 216

» aquaticus 214, 215, 216, » albicollis 217.

» » melanogaster 217.

» britannicus 21tj.

» cinclus 216.

» » Sapsworthi 217,

706

Cinclus ciuclus sardus 211.

» melanogaster 21(ì. Circaetus gallicus 8G0, ìitil. Circus lerugiiiosus 855. B5G. » cineraceus ;^5n, ì^fiO. » cyaiieus ;Vi(>, ;357. » macrourus H58. » spilonotus ;i5(). B Swainsoni H58. Cisticola cursitans 209, Cladorhyiichus 578. Olivicola ri])aria "285, 286.

» Shelleyi 28t>. Coccothraustes vulgaris 38.

» coccothraustes coccothrau- stes 31». Coccystes glaudarius 319, 320. Coccvzus araericanus 320.

» ' erythrophthalmus 320, 321, 701. Coloeus Monedula 7, 0. » » coUaris 8.

>■■ » sperraologus 8.

Columba casiotis irti», li via 501. 502. » Eversmanni 500. » gymnocyclus 502. » intermedia 502.

Oenas 499. » rupestris 502. » Schimperi 502.

Palumbus 497. 499. » turricola 502. Colymbus Adiiuisii 143, (588.

arcticus (586, 688, 689, 690,

691. glacialis 686, 687, 690. » pacitìcus 690. '> .septentrionalis 690, (592. Comatibis cornata 441.

» eremita 441. Coracias abyssiiiica 328. Garrula 327, 328. Corvus Corax 1, 3. » " Corax 2.

» » sardus 2, 3.

r » tiugitanus 3.

» ' Graculus 17.

» Cornix 4. (5. » » Coriiix 6.

1 » sardonius 6.

» Corone 4. » » orientalis 4.

» frugilegus (5. » Graculus 17.

Corvus Pyrrhocorax li>, 17. » sardonius (5. » tingitanus 3. Cosmonetta histrionica 486, 487. Cotile obsoleta 288. '.89. » » sarda 289.

rupestris 287, 288, 289. Coturnix africana 523, 624. » capeusis 523. 524. » communis 522, 523. » iaponica 523. Crex prateusis 537, 538. Crymopliilus 581. Cuculus canorus 317, 319. » » rumenicus 319.

» saturatus 319. Cursorius gallicus 556, 557.

» somalensis 557. Cyanecula suecica 160, 161.

» Wolfì 159, 160, 161. Cyanistes caeruleus 239, 241, 242. » » obscurus 241.

» » ogliastraj 241.

» Pleskii 242. » » ultramarinus 242.

» cyanus 242. Cyanopica Cooki 13. 211. » cyanus 13. » Swinhoei 13. Cygnus Bewicki 446, 447. » musicus 1-1(5, 447. Olor 445, 446. Cypselus affinis 294, 295.

» » galilejensis 295.

» » Ka*nigi 295.

A pus 290. 292, '2113.

» KoUibayi 292, 319. ' galilejensis 295. » Koenigi Jl'S.

Melba 2S(5, 295, 297. » » africanus 297.

» murinus 293, 2! '4. » » Brehmorum 291.

. ])allidus 2;t3. » pekinensis 283.

Dalila acuta 4C5, 467, 468, 469. Dendrocoptes 310. Dendrocopus 306. Dendrocycna javanica 469.

707

Diplootocus 171. Dromolaea leucopyga 132.

» leucura 131, 132. Dryocopus martms 303, 305.

Egretta alba 425, 427.

Garzetta 427, 428.

» iiigrijjes 4.8. Elanus cseruleus 386. Emberiza cpesia 71.

» calandra calandra G5 (nota).

» Cia TI.

» Cirlùs 69.

» Citrinella 66, 67, 68.

» » vav. Brehmi 67, 68.

» » erythrogenys 68.

» V var. Mollesonii 68.

Hortulana 70, 71.

» intermedia 75.

» leucocephala 67, 68, 62B.

» Mollesonii 67, 68.

» palustris 75, 76, 77.

» pusilla 72.

» pyrrhuloides 76, 77.

» » palustris 77.

» » pyrrhuloides 77.

» rustica 72.

Schoeniclus 72, 74, 75, 76.

» » canneti 75.

Eremophila 81 (nota). Erismatura leucocephala 491, 492. Erithacus Rubecula 157, 158, 159.

» » melophila 159.

Erythrospiza 57. Erythro.-terna parva 277. Erythrothorax 57. Eudromias Morinellus 564, 565. Euhyas 572. Eurypterus 572. Euspiza aureola 64.

» luteola 64, 65.

» melanocephala 63. Eutolmaétus 369 (nota).

F

Falco babylonicus 388, 390, 393. barbarus 391, 392, 393. Brookii 393. leucogenys 390, 391. maculatus 366 (nota). melanogenys 390.

Falco minor 391, 392.

» Peregrinus 389,391,392,393.

punicus 391, 392. » pygargus 360. » tunetanus 392. Ficedula 275.

Francolinus vulgaris 515, 516. Fratercula arctica 683, 685. » corniculata 685. » glacialis 685. Fringilla ccelebs 24, 26.

» ccelebs 26. » incerta 58. » Montifringilla 27. » spodiogenys 26, 27. Fulica atra 544, 545. » australis 545. » cristata 545. 546. Fulix americana 480. ferina 479, 480. Fuligula 482, 483. Marila 483. Nyroca 480, 481.

Gr

G-alerida cristata 86, 87, 88. » » cristata 87.

» >^ meridionalis 87.

» » senegalensis 87.

» Theklge 87. Gallinago Brehmi 616. » caìlestis 614, 616, 617. » delicata 616.

Gallinula 616, 618. » major 612, 614. » Sabinii 616. » Wilsoni 616. Gallinula chloropus 538, 540. Garrulus glandarius 14, 15. » » sardus 15.

» ichnusae 15. Gecinus canus 314. » Guerini 314. >> Sharpei 314. Vaillanti 314. viridis 312, 313, 314. Gelastes Genei 645, 646, 647. Gelocheiidon anglica 626, 627. Gennaia biarmicus 388. Erlangeri 388. Feldeggii 388, 390. Baker 386. 387. » tauypt«rus 388.

708

Geocichla 153 ignota). Gerauoaetus melanoleucus 377. Glareola melanoptera 559, 560.

» Pratincola .",57, 550. Glaucidium passerinum 388, 839.

» orientale 889.

» setipes 889. (rlottis 604. Gl'US comrauiiis 517, 54S.

Lilfonli 518. Gypaétus barbatus 407, 408.

» » atlanti» 408.

» ossifragus 408. Gyps fulvus HO, 411.

» occidentalis 411.

H

Heematopus lougirostris 576.

» Moquiiii 577.

» osculans 576.

» Ostralegrus 576. Haemorrhous 57. Haliaetus Albicilla 361, 862.

» leucorvphus 862. Harelda glacialis 485, 486. Hedymela ■J75. Helodromas 5!I8. Herodias 425 (nota\ Herodius 425 (nota). Heteropygia 5.S8. Hieraetus 369 (nota).

» fasciatus 869.

» pennatus 870. Hierofalco gyrfalco 887 (^nota).

» islandus 887 ignota). Himantopus candidiis 578, 580. Hirundo dauriea 282.

» erythrogastra 281.

» gutturalis 281. rufula 281, 282.

» rustica 279, 281.

» Savignyi 281. Scullyi" 282. Tytleri 281. Hoplopterus spino.su.s 572. Houbara fuerte ventura* 553.

" Macijueeni 558.

» undulata 552, 553. Hydrochelidon Hssiju'.s 685. hvl>rida 688. 684.

» leu('oj)tera 684, 685. nifijra 686, 687. surinajnensi.s 687.

Hypolais icterina 197, 198. » olivetorura 199, 200. » opaca 201. pallida 200. polyglotta 198, 199. Hypotriorcliis Eleonorae 870, 394, 395, 664, 668. Subbuteo 895, 397.

lanthia cyanura 162. 163. Ibis aithiopica 442. lynx Torquilla 816. 816.

Lagopus mutus 339, 527, 528, 529, 530. » rupestris 530. Lanius algeriensis 265. » auriculatus 270. » badius 272. » boreali» 261.

Collurio 268, 270. Excubitor 259, 261, 262, 263. Homeyeri 261, 262, 263. » le acopte ru.s 261, 263. major 261, 262. 263. » meridional is 263, 264, 265. minor 2(>1, 264, 266, 267,

270 notai, pomeranus 270, 272. rutilali s 272. •> senator 270 (nota). Larus affinis 657.

» argentatus 652, 658.

> Audouini 648. 6 19, 650. 651.

braehyrhynchus 648. » cachinnans 644, 651, 652,

654, 657, 6?.8, 661. » canus 647, 648. » fuscus 656, 657. ' glaucus 654, 655. » leucoi»b;vus 652. » leucopteru.s 655, 656. » marinus 657. 658. » tenui rostri s (i4(). » Vega». 661. Ligurinus Cbloris 39.

» » aurantiiventri.s 40.

« chlor.tira IO. Limicola platyrhyncha 682, 583.

709

Limonites 589. Limosa Baueri 609.

» lapponica 608.

» melanura 606, 608.

» melanuroides 608.

>> novsD-zelandia; 609.

» ui-opygialis 609. Locustella nsevia 207. Lophophanes cristatus 248, 249.

>^ cristatus mitratus 249.

» » scoticus 249.

» mitratus 249. Loxia americana 62.

» bifasciata 62.

» Curviiostra 59, 61, 62. , » » albiventris 61.

» » anglica 61.

» » balearica 61.

» » corsicana 61.

» » cux-virosti-a 61.

» » GuiUemardi 61.

» » himalayensis 61.

' » » hispana 61.

» » poliogyna 61.

» » scotica 61.

» elegans 62.

» leucoptera 62.

» Pytyops ttacus 59. Lullula arborea 92, 93, 94. Lusciniola melanopogon 206, 207 Lymnocryptes 617. Lyrurus Mlokosiewiczi 527.

» Tetrix 526, 527.

» Tschusii 527.

» viridanus 527.

M

Machetes Pugnax 592, 594. Mareca Penelope 465,469, 470, 472, Marmaronetta angustirostris 471,

472, 473. Megalestris antarctica 662.

» Catarrhactes 660, 661.

» chilensis 662.

» Mac' Cormicki 662. Melanocorypha Calandx-a 79.

» Calandra psammochroa 80.

» sibirica 81.

» yeltoniensis 80. Melanonyx 453 (nota). Melizopbilus Rothschildi 188.

» sardus 187.

» undatus 186.

Mergellus Albellus 494, 495, 496. Mergulus Mie 680, 681. Mergus imperialis 491.

« Merganser 192, 491.

» Serrator 494, 495. Merops Apiaster 324, 326.

» persicus 326, 327.

» viridis 327. Merula alpestri» 138, 139, 140.

» merula 136.

» nigra 135, 137.

» rubricoUis 136.

torquata 137, 138, 139, 140. Microcarbo pygmseus 418, 419. Micropus 292 Miliari a Projer 65. Milvus segyptius 386. Ictinus 383, 384.

» migrans 3)85, 386. Monachus Atricapillus 182, 183.

» hortensis 18^, 184. Monticola Cyanus 134, 135.

» saxatilis 133, 134. Montifringilla nivalis 29. Motacilla alba 115, 117.

» alba lugubris 118.

» boarula boarula 119.

» » melanope 119.

» » Schmitzi 119.

» flava beema 107.

» lugubris 117. Muscicapa Atricapilla 274, 275, •_'76, 277 (nota). collaris 275, 276.

» Grrisola 277 (nota).

» paradisi 277 (nota).

» speculi ra 275. Ussheri 184.

N

Neophron Percnopterus 411, 412, Netta rufina 478, 479. Nettion Crecca 46.5, 474, 475.

» foi'mosum 476. Nettium 474 (nota). Nisaetus 369 (nota). Nucifraga Caryocatactes 9, 11.

» » Caryocatactes 10.

» macrorhynchus 10, 11. Numenius Arquata 618, 620.

» lineatus 620.

» Phseopus 621, 622.

» tenuirostris 620. 621.

710 -

Numenius variegatus (522. Nyctala Teiigmalmi 3B7, 3:-ivS, H43.

» Riclmrdsoni BB8. Nycticorax griseus 485, 43').

Oceauites oceanicus 676, 677. Oceanodroma castro 675.

» leucorrhoa 675. Ochthodromus ó('5. (Edemia americana 489. Deglandi 488. fusca 487, 488. nigra 488, 489. CEdicnemus sahanc 555. » scolopax 554. n55. -) senegalensis 556. Onychoprion fuliginosum 627, 628. Oreocichla 15B (nota). Oreociucla dauma 154.

» varia 153. Oriolus Galbula 19. 20.

» oriolus oriolus -0. Ortygometra atìinis 535. » Bailloni 534, 535. " intermedia 535. » palustris 535. » parva 536, .537. )5 pusilla 535.

Porzana 533, 534. Otis Dybowski 561. » Tarda 550, 551. Tetrax 551, 552. Otocorys alpestris 81, 82.

flava 82.

Pandion carolineusi.s 407. HaliatHus 40!ì, 407.

» leucocei)haIus 407. Panuru.s hiarmicus 232, 233.

biarmicus occidentalis 233.

» sibiricus 233. Paradoxornis 233. Parus ater 237, 238, 239.

» » ater 238.

» » britannicu.s 238.

» » sardus 2:i8, 239.

» atricapillus 245.

» » montanus 245.

» boreali.s 214 (nota).

» cinereuH 24-4 (nota).

» » montanus 241 (nota).

Parus cvpriotes 239.

» mVior 233, 235, 236.

» -> corsus 2.',6, 241.

» » excelsus 236.

» » New toni 236.

» Moltchanovi 239.

» montanus 244 (nota).

» palustris palustris 213.

» » conimunis 243.

» » Dresseri 243.

» » italicus 243.

» » longirostris 243.

» » stagnatilis 243.

Passer domesticus 35, 37, 38.

» hispaniolensis 34, 35.

» '■ hispaniolensis 34.

» " Arrigonii 35.

» » brutius 35.

» » maltjE 35.

ItalitP. 34, 35, 36, 37.

» » rar. brutius 35 (nota).

» > galliiE 37.

» montanus 32, 34. Passerina nivalis nivalis 79.

» » Townsendi 79.

Pastor roseus 23, 24. Pavoncella 591. Pelecanus crispus 413. 414.

» minor 415.

» Onocrotalus 414, 415.

» roseus 415, Pelidna alpina 585.

> americana 586. » Couesi 587.

> maritima 586. ,587. » ptilocnemis ,587.

y> Schinzi 586.

» subarquata 583, .5S-1.

1 torquata 58(5.

» variabilis 586. Perdix charela 521.

» chukar 519.

» damascena 521.

» liìspaniensis 521.

» Labatei B18 (nota).

» montana .521.

» petrosa 519, 520.

ruta 516, 517, 518, ,520.

» » hìspanica 517.

» saxatilis 617, 519. Periparus 239. Pfrnis apivorus 282, 2-^3. Petronia petronla 31.

» » Hellmayri 31,

svlvestris 30, 32.

711

Phalacrocorax Garbo 415, 410.

» croaticus 41S.

» Desmaresti 417.

» tilamentosus 416.

» Grraculus 417. Phalaropus fulicarius 5S0, 581.

» hyperboreus 581, 582. Pbasianus colchicus 513, 514. Philammus 81 (nota). Phcenicopterus erythrajus 144.

> roseus 44B, 444. » ruber 444.

Phoyx 425.

Phylloscopus Bonellii 193.

» borealis 193.

» collybista 195.

» collybita 195.

» minor 195.

» rufus 194, 195.

» sibilator 190.

» » flavescens 191.

» superciliosus 19 ^), 197. tristis 195. 190.

» Trochilus 192, 193. Pica melanotos 12.

» Pica Pica 12.

» rustica 11.

» » melanotos 12

Picoides tridactylus 311.

» » alpinus 311.

» crissoleucus 312.

> funebris 312. Picus Cabanisi 307.

» canariensis 307.

» cirris 308.

» cissa 3">7.

» Danfordi 311.

» leuconotus 3(J7. 303.

>■> Lilfordi 308.

major 305, 30ì;, 307, 309. » » Harterti 307.

medius 308, 309, 310. » minor 310, 311. » pipra 311 » (|uadrifasciatus 311.

sancti-iohannis 309, 310.

> subcirri s 308. Pinicola enucleator 58.

> » kamtschatkensis 59. Pipra? europea 226 (nota). Platalea alba 440.

» Leucorodia 439. 440.

> minor 440.

Plegadis Falcinellus 410. 441. » guaranà 441.

Plegadis Kidgwayi 441. Podicipes auritus ()9f) (nota). » calitbrnicus H99.

> capensis 700. cornutus <)96, 097.

cri status (i92, 093, 694, 696

(nota), fluviatiiis 099, 701. » griseigena 094, 095.

Holboelli < 95. » longirostris 094. » major 094.

» nigricoUis 090 (notai, 097, 099.

> philippeusis 700. » tricolor 701.

Poecile alpesti-is 244, 240. » anatoliae 247. » assimilis 240.

borealis 244 (nota), 245, 246.

lugubris 240, 247.

palustris 242, 244. 245.

> salicarius 240. Polioaétus 407. Porphyrio cseruleus 541.

» smaragdonotus 543.

» porphyrio 543. Porphyriola 540 (nota). Porpyrula Alleni 540, 541. Porzaua 534. Potamodus tiuviatilis 208.

» luscinioides 208 Pratincola Rubetra 173, 174.

> Rubicela 171. Procellaria pelagica 074. 0)75, 676,

077. » tethys 075. 'Prunella 220. Pterocles areuarius 500. Alchata 507, 508. » pyrenaicus 507. 503. Pterociidurus bTl. Pteroclurus 507. Ptyonoprogue 288. Puffinus anglorum (509, 070, (i71, 072. » assimilis 073. '> auricularis 073. Baroli i <)72. gravis 000, (507, 0(59. » griseus (!60. » Kuhli 394, 395, 606, 667,

008, (5(59, 070. > major 067. » obscurus 072. (573.

712

Puliinus obscurus Bailloni (iTH.

» opisthomelas GT^.

" yelkouan G71. Pycnonotus barbatus 211. Pyrophthalma melanocephala 185.

» Kiippellii 1H(). Pyrrhocorax alpinus lo. 17.

» erythroz-hampluis l'-!.

» gracili US 17.

> p3'rrhocorax 17. Pyrrbula europnea 54, 55.

» pyrrliula pyrrliula 55.

» Rubicilla 54, 55. Pyrrherodias 4J5. Pyrrhulorhynclia 77.

a

Querquedula Circia 47(), 477.

R

Sallus aquaticus 531, 532.

» indicus 532. Recurvirostra Avocetta 577. 57H. Regiiloides 197. Regulus cii.status 221, 223. 224.

» ignicapillus 223, 224. Remiza 22(>. Remizus 22(5.

Rliodo.stetbia rosea 688, 039. Rhyacophilus HOO. Rissa tridactyla 059, 000,

» brevirostris OcO. Ruticilla Cairii 100.

Moussieri 170, 171. nigra 100. 108, 109, 170.

' Phoenicuriis 103. 104.

tity.s 105, 10<;. I(i7. 10i>, 170.

Saxicola albicollis 122. 124. » ampliileuca 124. aiirita 122.

> var. libyca 124. Caterina; 123, Ì24, 125, 120. deserti 130, 131. lialo])bila 129. leuconu'la 120. lugens 1.9. » » morio 130.

melanoleuca 120. 127. 12H.

1:0, 131. morie 129, 130.

Saxicola ffinantlie 120, 121.

» » leucorrhoa 121.

>- occidentalis 125, 120, 127. pleschanka 129, 130.

» mia 125.

« Stapazina 122, 123, 124, 125, 120. Scelospizias IC5. Scolopax Rusticula 009, 012.

» scoparla 012. Scops Giù 348, 349. Serinus Canaria 48.

» » canaria 4S.

» )> serinus 4^'.

» hortulanus 47. Sipbia 277. Sitta csesia ~òO, 261.

>> » minor 251.

» canadensis 253.

» europ?ea 251.

» » britannica 251.

» Neumaveri '.53.

Wliiteheadi 252, 253. Somateria borealis 490.

>' Dresseri 490.

mollissima 489, 490. spectabilis 190, 491. Spatula cJy peata 40(), 4(!7. Spizaetus 3 0 (nota). . Squatarola helvetica 5()3. .504. Starna daurica 522.

Perdix 520, 521. Stercorarius crepidatus ()(i3, 005.

» parasiticus (JOl. 0(;5.

•' pomatorhinus 000. (502, 063, 005. Sterna Dougalli 031.

tìin-iatilis 0-28, 029, 630, 664. liirundo 030. ]ongi|)enuis 030.

» macrura 030. Sternula minuta 032, 63H. Strepsilas Interpres 575.

» melanocejìhalus 575. Strix flammea 3:^2, 335.

» » Ernesti 331.

r' « Kirchhotfi 3^5.

» '• meridionalis 334.

Sturnus unicolor 22, 23.

r vulgaris 21, 22.

» » lUroensis 22.

» » purpurascons 22.

Sula Bassana 420, 421. Surnia ulula 338. Suthora 233,

713

Sylochelidon caspia, G'2B, (>24. Sylvia aftinis 179.

» atricapilla Pauluccii 179.

» cinerea 177, 178.

» conspicillata 180.

» Curruca 178, 179. deserti 181, 189.

» Jeidoni 17G. nana 181, 189.

» nisoria 174, 175.

» orphjea 175, 176.

» subalpina 179, 180, 181.

» simplex 184.

» Sylvia 184. Synoecus Lodoisiae 523, GIR. Syrnium Aluco 335, 330.

» uralense 337. Syrrhaptes paradoxus 508. 510.

T

Tadorna cornuta 462, 463. Terekia cinerea 605, 606. Terpsiphone 277 (nota). Tetrao kamtschaticus 526, medi US 5 .'6. parvirostris 526. uralensis 5 ?6. Urogallus 524, 525. » lugens 526. Tetrastes 528. Tetrax Tetrax 552. Thalasseus cantiacus 624, 625.

» medi US 625, 626. Thalassidroma melitensis ()74. Tharrhaleus "220. Tichodroma muraria 257, 259. Totanus Calidris 601, 602. fuscus 602, 6f3. Glareola 593, 599, 600. » littoreus 604. » nebularius 603, 604. » Ochropus 59"), 598. » solitarius 598. » stagnatilis 600. Tringa Canutus 590. 591.

» crassirostris 591. Tringoides Hypoleucus 595. 59(ì.

» macularius 59o. Troglodytes parvulus 212. » parvulus bergensis 214. ■■> » borealis 214.

» » birtensis 214.

Turdus Alicise 149.

aonalaskae 150.

Turdus aonalaskae Fallasi 150.

> atriguliris 140, 141. Boiiapartei 152.

« Coburni 147. » dubius 142, 143. » fuscatus 142 (nota). » iliacus 145, 147, 148. » musicus 147, 148. » NaumHnni 143. » obscurus 141, 142, 211. Fallasi 150.

> pilaris 144.

» ruficollis 141.

» Swainsoni 119, 1.50.

» ustulatus 149.

» » aliciae 149.

» Vernus 137.

» merula 137.

» » montanus 137.

» viscivorus 151, 152. Turnix Dussumieri 512.

» lepurana 512.

» sylvatica 511, 512. Turtur communis 503. 502, 503.

» douraca 505.

» ferrago 505.

» isabellinus 503, 504.

» orientalis 504, 505.

» risorius 505.

u

Upupa africana 331.

Epops 829, 330. » » pallida ìJol.

indica 330. » marginata 331. » Pyrrhocorax 16, 18. » somalensis 331. Uria Lomvia 683.

Eingvia 683.

Troile 681, 682, 683.

V

Vanellus Capella 573, 574. Vultur monachus 409.

Xema Sabini! 639.

z

Zapornia 537.

INDICE DEI NOMI VOLGARI

Abatti-cuda iiigra 116.

» ifiallina 119.

Abbia 642. Abbinili 648, 652. Abbricagnolo 2^6. Abbudda micheli 6.S4. Abbimi 642. Abiargiu 325. Abicou 120. Abila 363.

» marina 40(i. Abilastru 369. Abiloneddu 367. Aburrigadita 700. Abuzzago 372. Accabussoni 700. Acceddu di S. Uiovauni 323. di S. Martina 323. Siallu 20. » pai'riiiu masculii 693 » imnicineddu 9. Acceggia 609. Accenterò cautarino 219. Acchiappamuschi 274, 278. Acc.hiena 600. Acciddazzu di notti 353. Accidduzzu d'acqua 568.

» di Paradisa 323.

» pisraturi 323.

Acciedru de Santa Nicola 323. Accaccadita 93. .\cc.uzzaferra 235, 238, 241. Aceddazzu 372.

» iaucu 3.57, 358.

Aceddu cavaleri 579. » celesti 323. » di Paradisa 323. » di San (ri ava uni nia-

ra 215. » di tinipcsta 6ll9. » nana 700. » paledda 439. » pairinu 693. » » nica 696, 698,

700. » » russa 694.

Aceddazzu cu a tosta ianca

356. Acertello 399. 400.

Achila 363.

» ossaja 407. Achilì 363.

r> de pisci 369, 406. Achili marina 361.

» piscadrixi 406. Achiliera 361. Achiloni 363, 369. A.hiloneddu 367, 369. Aciddazzu 3.53.

» bianca 437.

» di piissa 411.

Aciddazzu di bona nova 203. » di caccia nova 204.

» di Gannita 209.

di fava 178, 180. » di favari cu l'oc-

chi janchi 180. di tienu 210. » di macchia 179,

180. Aeiedd di S. Giuan 323. » d' la nova 116. » lurd 482, 484. » salvaggìo 577. Acìadda 484. Acquaiolo 325. Acquaiola comune 214. Acquarola 599. Acquaroletto 568, .584. Acquarolo 593, 597. 600, 601, 603, 604. » alto 579.

Acquarulo 325. Acquanilu 325. Acquatica 532. Aciule 363. Acula 362, 363, 367. » bianca 406. » dia couva bianca 361. » pescoira 406. » real 362. » rossa 361. Aculàccia 360. Aculocci.i di mari 406. Aculota 360. Aculotta 369. Aculotto 360. Ad d azza 610. Addina niura 544. Addinazza 544. .\ddinedda 544.

Aildinedda d'acqua 532, 533,

597.

» monaca 568.

Addrinoddrade mare 539, 532,

533. Addruzzu de mare 568. Adduzzu d'acqua 215.

» V pedi virdi 533.

Addruzzu de mare 589, 595. .\dornu 382. .Vdulidda 89. Aénda 463.

» ourbéra 465. Aénga 463.

» savàiga 463 Africa 462. Aga.on.s 16, 18. Agassa, 12. Agassella, 267. Agazza 12. Aggerina 25. Aggruppa filu 20. Aghella 427.

Aghiroue cenericcio 422. » piccolo 432.

» purpureo 424.

» stellare 434.

Agia 362. .\gla .372. Agogia 363, 366. Agoia 372. Agola 360, 363, 366. 372, 403.

» reale 363. .\golaco 360.

Agòlaz 360, 361, .372, 382, 38.5. .\golaz a eoa de Ilondola 384. Agolàz bianch 406. Agolétta 366, 404. .\golin 399, 372, 404. Agòn 416, 417. Agostiuella 479, 482. Agret 427.

» abiad 427.

» Isfar 431. Agroi 547. Agu 46S. Agua 363. Agugia 360, 371.

» foestea 369.

» ucigra 372. Agugiotto 382. Aguina 98.

716

Agustiiicdda l)a!-tar>1a 599.

» vrrdatera 597.

Ai^UHtinicrld 5U5. .\iba 612. Aioiila 363. Aigia real 362. Aìgla 360, 361, 363, 367, 407, 411.

» arpia 407. baida 361.

» bianca 360.

>• bouscatit-ra 406. bouschina 360.

» de mar 361. Aigle 362.

Aife'loiiu 3r.0, 360, 384, 3»;'), 406. Aiuola 362. Aigoul 372. Ai eretta 426, 43.'). Aigrette 427. Aiguina 9H. Aigiila 372. Aìnàz7,u 366.

Aipa 642, 645. 647. 648, 6.>1. 667.

>' a pedi iiiuri 648.

•■ beciii tortu 667.

>■ rinirtisa 669.

» » pedi giarni 648.

» cinniriua 667, 669.

cu pedi e pizKu russi 642.

janc.i 642, 043. y niar/.udda 643. » Dica 640.

» pizEU-tuortu 667. >■ scirru 642.

testa iiinra 643. " triui^ni 659. Aìpaz/.a niuru 662. Aipottu ;rrÌKciu 610. Aipuni 047, 602. " grosHU 051. » uiiiru cu |iedi biunni 0.50. .schina niura 057. Ai 1011 366, 422, 424, 425, 420, 427, 435. >• biauc 425.

bianch 425. " bianco 425. » " picelo 427.

blanc 422, 426, 427. » grÒHH 422. Airóii dal becol negro 4.35.

» foresto 435. Airon p/.ein 427.

. rùs 421. Airùu ruHN 121. Airon zeiierin 422. Airone 422, 423. » bianco 42.). » » niak'»;iore 425.

» cenerino 422. ' forestiero 428. giiarda-riuoi 428. janca 426. iimgKiore 426.

minore 427.

piccinini 433. pii-colo 427. roHMO 424.

Airoiì7,in 431. Airoiin 422, 425.

Kiaini pcit 431.

Airoun rouss 424. Airuii 547.

> aliia'l 426. Airunciu bianch 427. Airuneddu bìane.u 427. Airuni 423.

» cìnirisu 423.

» jancu iinpiriali 426.

» niccu 427.

> tunisina 423. Airunzèn 433. ■Ajassa 11. Ajazza 14. Ajroùu 435.

Aju l'aguggbia cu hi fihi 20.

Ajuculaccia .360. 309.

Ajula 20.

Ai uhi 20.

Alàch 33.5, 350, 351.

Alaett 274.

Alalunca 029, 035.

.Ma lontra a pedi russi 033, 635.

» cinirusa 033.

» iiira 636.

iiiui'a 636.

» » pedi russi 635.

pedi e pizzu niuri 026.

tupputa 024.

.\la pinta 270. Albauedda 359. ADianèdda pussa 357, 396. Albanèddu 389. Alliaiieddu carisi 3.57. Albanèddu causi russi 402. .\lbaneddu di {lassa 357. " jancu 357.

. iniula 373.

» raru 358.

Allianella 350, 357.

» bianca 358.

>■ con il collare 355.

" dahnalina 358.

» mezzana 3.58.

» minore 3.59.

pallida 358.

» piccola 359.

» reale 356, 357.

>• rossiccia 359.

» siciliana 358.

.\lbàr 105, 468. Alltaro 465.

Alliastrella cenerina 003. Albastrelio 000.

» cenerino 000.

Albegua 529. Albéina 529. Albér 405. Albera 405. Alberi 20. Alca minore 08U. Alcedine 322. Alcha 449 457. Alcióne 322, 323. Alcon 449, 457. Ale de fogo 258. Alct 271, 27.5.

. iiighi'r 274. Aleta 177. Aletin giis 278. Alelon 278.

Alétt 177. 274. 275, 278. Aletl del col bianch 27.5. > colla fassa 275.

.\lett cui scussàa 275. Alettin 275.

" bianch e negher 274. » del col bianch 275. » gri.ss 278. Aletù 278. Ali 274, 275. Alln 275, 278. Aliniuri 127.

Ali pinti 25, 183. 274, 270. Aliiùni 373. Aliuzza 274, 275.

» maschio di color l>ian- co 27 .. AUocc 332. AUoch 350.

AUoccherello 348, 350. Allocco .332, 335, 330, .350, 352. > bianco 332. » comune 332. y colle corna 350, dell' frale .337. » padule 351, 352. Alloccu 336. Allodola 89.

» cappellaccia 8C.

cappelluta 86. 87. >■ dei campi 94. » dei prati 92. magirìore 88. )' panterana 89. Allodelina 93. Alocato 335, 351. Alùdola 89. Aloe dai corni 3.50. Alocc 335, 351.

» de bosch 350. Alòcc senza corni 335. Alocca 336. Alòcch 335.

y da vale 351. » groRH 3,53. Alocheto 348. Alóch 335, 350, 353.

de pallida 351. Alocco 298, 335, 351. Alóco de palli 336, 351.

» salvadcgo 336. Alocón 351. Aloco .332, 335, .351. bianc 332. » bianco 332. coi corni 3,50. da campan'li 332. (le bosco 3.50. » jrrande 353. >• grosso 335. » /eiierin 335. Alouetle 83.

» des chanips 88.

.^Ipediga 510. Alpii;iiio 1)6. .\lpigHine 106. Alture 407. Ahiet 89. Aluetta 89. Alzngola 475. Alzavola 474, 475.

> asiatica 470. Amarot 39, 67. Aiiiorot 39. Ambra (M.

» d' la lincea 78. * grisa 71.

717

Ambroun (>a, Amer G6.

Amma/.za'Cani ótìl. Annnueca hiubcIiì 278. Amnacia 4.

» negra 7. » /.iuarèna 5. Amuràru 200. Anada col zaffo 4S2. Anàdar d' vali UiS. .\nadi bianca 496.

» concaniéiUla 432.

» conca-birdi 4G4.

» eum chighirista 478.

» » chìrighista 478.

» furistera 484.

» imperiali 4S).3. Anadiera 462. Auadin 482.

col zuff 482. .\nadone 47ó. Anadoni 475. Anadra 463.

» .salvadga 463. Anara a eoa longa 485.

» 463.

» bastarda 481.

» da zogolo 463.

» da la testa bianca 491.

» forestiera 485.

» indiana 478.

» rossa 462.

» salvadega 463.

» sisona 463. Auàra turca 478. Anari a caparuccia 487.

» a ulieras 484.

» conc' arrubbia 470.

» de Spagna 491. Anariera 462. Anarin 474. Anariua bianca 485. Anatra 464.

» americana 494.

» arborea 459.

» coddu russu 479.

» colombaccio 448.

» colloverde 464.

» cruciata 462.

» cucchiaruni 467.

» cuduta 468.

» cuda longa 468.

» del piumino 489.

» di coda lunga 467.

» di tischiu 469.

» d' inverno 491.

» di mare 487.

» di meraviglia 461. di S. Pietro 468.

» fischiatrici 470.

» » cu l'ala i)ian-

ca 470.

» fiscuui 469.

» francese 462.

» fungi uta 467.

» furmintina 464.

» imperiali lìianca cu pizza ana.'!c!ttu 4G2.

» marmorizzata 471.

» marina 482.

» palettani 467.

» palittuni 467.

» querquedula 474.

» salvatica 463.

Anatra sirrctta 495.

» testa russa 479.

tizzalora marze lilla 475.

» turca 478. Anatriu 468, 469. .\n<lòtt 463. .\ndr 464.

Andra aalvadga grossa 463. Audròtt 463.

» 3?elvàila!gh 463. Aneda salvadega 463. Anedon 463. Anedra 463.

» dalla eoa lunga 485.

» mazurina 464.

» salvadega 464. Anera 464.

» grossa 463.

» medàna 469.

» salvarega 463.

» selvadéga 463, 461.

» subiòta 468.

» subiotta 468. Anéron 466.

Anèron dal béch sotil 493. Anetra 464. Antìa 469. Anga salvadga 463, 465, 469,

479, 480.

» sarvaega 482, 484.

» savaiga 469, 474. Angoujavent 298. .4nguanella 144. Anguinella 106. .•Vnia 463, 465, 469.

» cassulerà 466.

» cualonga 469. d'Egitt 474.

» d' la sciitia 478.

» founda 463.

» greca 474.

» matta 469.

» neigra 479.

)> sarvaega 463, 465, 479,

480, 482.

» sarvaiga 463.

» sarvàja 463.

» sarvaja rlla couva lou-

ga 467. » subiarina 469. verda 492. Anlda selvadiga 463. Aniétta 463. Anigghiu jancu 358. Anima de sbiro 633, 634, 636. » di Guardia 636. » di sbirro 634, 636. » » grossa 629.

.animella 636. Aniòn 463. Anitra 464.

» azzutaturi 691, 693. » » coddu russa 694.

» bianca cu l'ali niuri

484. » eodilanza 468. » codona 468. cuduta 468. V dalla cliierica 469. » tia 469. » tischiarola 469. » tiscliiuni americana 17 S.

.Vnitra tìschiuni imperiali 478. » frauriscana occhi bian- chi 481. » franciscana occhi gial- li 480. » frisralora 470. » .(anca 162. >• maltisa 462. » mascaruni 491. » montanara 465. nera 487.

occhi luscenti 481. » regulari 464. scavuni 479. » serra 495. » serra grossa 493. » tacchìata 465. » terragnola 465. » testa rossa 479. » tistuni 491.

tupputa 478, 482. » turca 469. » » imperiali 478.

Anitrella 475, 477.

d'estate 477. » <r inverno 475.

» francese 477.

Anitrin 475, 477. Anitrina 475. -Vnitrotta 475. Annia 469, 479, 482. Annia de due ciie 468. Annia du cullo russo 479. » neigra 482, 488. » salvaja 465, 484. » sciia 487. An-uia pescadura 492, 495. » pescareula 492, 495. » salvaja 463, 467. 469, 479, 480. Annes 464. Aura pescareula 495. » salvadgha 4(ii3. Antene 576.

» gentili 576. Antiola 93. .\nton 39. Antruxin 409, 410.

» barbulu 407.

Anturzu 407, 410. Anzclèto 495. Apaiuido 325. Apaluru 325.

Apaluòru, in primavera 325. Aparùlo 325. Aparuolo 325. Apiiister 325. Apiolu 325. Appappa muschi 193, 195, 210,

278. Appappamuschi 194.

» jancu 193.

Apparel 48.

Appégghia 356, 358, 359, .\ppeg.rhia jauca 357. Appizza-ferru 325. Appizzat'erru 306. Aquila 361, 362, 363, 366, 410. » anatraja 366, 367. » » minore 367.

» a cóva bianca 361.

bastarda 406. » comune 361. d' mtr 361.

718

Aquila <!' Mailer HCii. » ilf ma 3(;i. ile mar :tCl. «l.-l Boiu'lli 3t>;i. cii mure 301. ili mari 3(il. ili'lla Sti'ppa SCI. ili'lla testa grossa 300. i;raiiila 301. iiu)ierìale 3G4. macchiata 307. maciulla 30(i. minore 370. moiiarliiiia 100. mora 303. luvra 3i;3. » uciisra 307. nera 301. pescatrice 100. I escpua 400. piccia 300. rapace 30a. :>0.'>. » rea 303. » rcjil 302, 303. » rcalo 302. » » marina 3(;i.

riale 303. «• to.scana 302. Aquilaatra 307. Aquilastro 400. Aquileta 300. Aquilot 30O, 300, 100. Aquilóto 300. 400. Aquiloto macia 300. Aqiiilott 3l>0, 382, 383. Aquilotta 303, 300, 367, SOSt. Aquilotto 300, 400, ili. Arai. 7.

Aran.a salvadeira 104. Arancino 222, 224. Aranzèn 222, 223. Arasc Ó31. Arbala 40.ó. Arbalón 40.^i. Arbancdda jauca 357. » raru ó.óH.

Arbanóddu 389, 402. Arlianeddu causi russi 402.

» cinniri.su 3'>i».

Arbanéddu ili pasHa 31(0. Arliancdilu jancu 357. Arbéla 465. Arhenna 529. Arborana 52'.1. Arcadu Ois. Arcàja 018. Arcangelo ti 18.

» nie/./.ano 620.

» piccolo 022.

turco 440. Arcantffletto 020, 022. ArcAsa 018.

» aniorìrana t IO. Arcasa grande 018. Arci'isn inora 440. negra 440. jiicola (>20, fc'l. ronsa 440. tabachina 440. .Xrrasa verde 410. ArcanZ-ta 021. Arcass 018. Arca/.a 018.

> granila 618.

Arcà/.a uovtda 020.

» picola 021.

» verde 440. Arcà/e 018. Arcai!«''ta 020. Arcazii'il 020, 021. .\rc!izul 020, 021. Arcèra 010. .\rceret/,yn 015. Arci-rottola 213. Arcia OOS». .-Vrcigghìula 615. .\rci'jliola (il 5. Arciifliuolo 017. Arcignola 558, 507, 015. Arciìfuòlo 002. Arci^ola 618. .\rcirittuni 013, 015.

» di beccaticu 013.

» li grossi 613.

Arcirotta 007, 013, 015. » di turdi 007.

» imperiale (i08.

» Hcacciamargiu 617.

.\rcìroteilda 617. .Xrciruttedda 017. .\rriruteilda papiola 'mperia-

li 017. Arcislrello 400, 401. Arcitretta 474. Arcoiida 618, 021.

» ]>iccola 621. Arcón 2!>0. Arcuato 018. Anlea 422.

» ^jrisa 434. pcita 432.

>• rossa 424. Ardenna 067. Arderla 007. Arilsan IO. Arena 151.

» salvadega 463, 464.

» salvadega 403. Arendoula 280, 283.

» de rocca 287.

Aretta biunna 431. Argaib 19. Argaiou 151. .■\rgaiun 151.

.Vrgà/.a d' la coda lon;;a 12. Ar;;à/.a d' mer 327. Argà/.a maréna 327. Argestola 266.

» lora 266.

» lorazza 200.

Arghéhol 19. .Vrghcbul li». Ariattin 212. Arietén 212, 222. Arii'in 435. A rione 435. Arione cenerina 423. Arìoiu- imperiale 123.

» piccinnu 431. Ariotto 427. A riunì biuncu 426,

» ciuiiirii.U 42.1. Arli.uib 335. Arlonr.li 351. Arili .'.51. Arlnriit 500, .564. Arliirotiii .501. Ari, |.,r.««. US.

Armentarutt 172. Arnuk 547. Aroi 423, 547.

» jaucii 42<>. Ari'.j 423. Arpa 303, 406. Arpaggiuo 400. Arpan 29. Arpazza 410. Arpècchia di passa .382. Arpegghia 350, 358, S.59.

» janca 367.

Arpeuna 360. Arpe^'uone 360. Arpezin 146. Arpia 3,56, 400, 407. Arpiuni 356. Arpone 384, 047.

» p'iparino 051. Arpongiedd 041. Arquib beccafigli 19. Arria 009. Arrundileddu 286. •Vrnmdili 280, 283, 287. » de a' roca 287.

» marina 287.

.Vrsàoula 470. Arsaouléi 476. Arsciggliii'ila 615. Arsega 607. Arsgneu 155. Arsia 610. Arsiguful 155. Artéua 007, 669. Artenna 667. Artera 007, 069. Artigghiii 367. Artina 067. .\ruui 423. .\rvoun 435. .\rvun 435. Ar/.adega 47(>. Ar/,adégh 474. Arzacnel 474. Arzaiquel 474. .■Vrzàval 476. Arzavola 474. Arzeiquel 474. Arzcnera 554. .\rz^stola 268. Arzia 009. " Ascetiello 348. .\g -ia 350. Ascio 348, 350. Asciu corniitu 350. .\sfur 39.

tal beit abiaad 33.

» » issud 34.

» salvagg 30.

» tal irnmiem 180.

» tal barruli 179.

» tal maltemp 213.

> tal siggiar alimar 1S7. Asia 408. .\sinda 408. Asiao iHH. Asiolèr 325. .'Vssiolo 3JM. Asta 171, 173. Astòr 300, .363, 402, 403. Astoràz 389, 403. Astordella 373. Astore 3.55, .372, 402. 403.

> marinii 3.50.

719

Astorodclu 390. Astoréla 397, 398. Astorittu 397, 102.

» teridori 404.

Astoii 389. Astuu 384, 385. Asturi 403. Asturiceddu 404. Asturolia 384. Attarcaterra 83. Atturolia 384. Auheri 20. Anca de mar tì57.

» fera 450, 457. Aiicca 450, 457. Aucco 335, 350, 351. Auceduzzu di notti 353. Aucedduzzu di Paradisi! 323. Aucha 449, 457. Aucidduzzu iiiusca 213. Auco 332, 336. Alicia 363. Aulano 20. Aunes 464. Auraua 426.

» janca 426. AuraneUa 427, 433.

» melata 431.

Auriolu 20. Aurione 423. Aurion 19.

Ause di grosse téta 270. Aussaciil 699.

» de mariuna 692. Autarda picconila 551. Auvo 336.

Auzéla di pradi 173. Auzhel dalle pile 357. Avantina 694. Avariul 410. Avelaniè 9. Avellano 20. Averla 269, 271. « algerina 265. » bianca 267. » bigia 267. » capirossa 270, 271. » cenerina 266, 267. >> forestiera 263. » gazzerina 260, 267. » gazzina 267. » grossa 260, 267. » maggiore 259. » » boreale 262.

» meridionale 263. » piccola 268, 269. » rossa 269. Avetta 602. Aviòn 372.

Avis de las noces 299. .\viu 328. Avocetta 577. Avolano 20. Avoltoio 410.

» barbi o 407. » neigro 409.

Avoltoj 410. Avoltojo 410. Avoseta 577. Avosett 577. Avrilot 522. 612. Avultoio 407. Avultoun 411. Avvoltoio 409.

Avvoltoio aquilino 411. » bianco 411.

degli agnelli 107. fulvo 410. nero 409. Avvoltoio barbuto 407.

» nero leprajolo 409.

Avvortoio 410. Azzetta bianca 427.

» imperiali bianca 426. Azzutatu di stiumi 700.

nicu 700. Azzutaturi di li granni 689. gran ni 691, 693. » inedia di mari 698.

Baal 204.

» sccond 203. Baal tal Serra 496. Bal.ahiceo 330. Babbusso 94, 96, 97, 98, 100.

» gola rossa 97.

Babioiin 700. Baccaccinu de mari 593. Baccalarazzu 384. Baccalotto 360, 411. Baccaluoru 384. Bacco 435. Bachtata 522. Badascule 11. Badiale 274.

» moro dal celiar 275. Badilaz 466. Badnjakusa 158. Baecgnón 610. Baffiat 232. Baffiet 242. Bafiet 232. Bagalin 534, 536. Baggin 32. Bagiante 686, 689.

» macia 691. Bagolara 144. Bagiilèn,,534, 536. Bahuljaca 86. Baiante 689. Baiarélla 177.

» zalda 197.

Baiarola 178. Baiugiuciecu 158. Bajarella bianca 178.

» rossa 177.

» zalda 198.

Balaiua gianoa 116.

» zala 119. Balaluha da ciia lunga 119.

» da testa neigra 105.

Balarin 401. Balarina 106.

» gialda 118.

Balarinaa fournera 115. Balarinna 102, 106, 118. Balarin 115. Balarinaa di fournei 115.' Baia rota 115. Balasir 426. Baleinna 119. Balénna 115, 116. Balen-na 115.

» giàua 106.

Bàlenn'a giàna 102, 106, US. Balerina 118. Balcstrello 283. Balestruccio 282, 283. » bigio 286.

» comune 282.

del Cashniir 284. » ripario 285.

» salvatico 285.

Balestruzzo 280. Balia 275.

» nera 274. Bali lina 115. Ballariua 106, Ilo, 118. dal celiar 115. d' foiirui'l 115. giaiiua 118. » grisa 115, 116.

» verda 106.

Ballarota 115.

Ballerina 105, 106, 115, 116. « gialla 106, 118, 119. >• nera 117.

>■ vedova 117.

Ballerotta 115. Balota 595. Balùco 332. Bàndule 116. Banjakusa 158. Bào 651, 656, 657. Barada 171, 173. Barassa 298. Barattola 482. B.irazzuolo 475. Barbacerlo 25. Barbaganni 333. Barbagiàm 332. Bai-bagiau 332, 335, 350, 352,

353. Barbagiann 332. Barbagianni 332, 335, 336, 350, 351. » selvatico 352.

Barba Giuaii 351. Barbairou 290. Barbajanni 333. Barbaotto 290. Barba perou 19. Barbapiero 19. Barbarasco 325. Barbarasibio 325. Barbarella 283. Barbarottu 283. Barbarouss 157. Barbarrubia 158. Barbazagu 332. Barbazàue 332.

» grande 353.

» picolo 350.

Barbazuàn 332.

» grand 353.

Barbeirou 290.

» pieo blauc 296.

Barbali de corna 258. Barbetta 232. Barbezuan 332. Barbgoan 332. Barbiglioue 325. Barbisa 69, 71, 229. Barbisiii 71. Barbisouii 71. Barbottula 283. Barbudu 107. Bardante 669.

720

Bardo 218. Banch MT. BarRarò 498. Barso 287. Baria 274. Harinato 93. KariiK'iola 2:S4. Barletta 395. 101. » ceciata 401. » cenerina 401. » mischia 401. piombina 401. Barluato 93. Itartavela 516.

die Lanche olii. » d'Osta 517.

ISartavella 518. Bartin 5.

Bartiuón 176, 183. BarÙ!4ola 5(j3. Bttru/.zola 475. Barvajanni 333. Barzia 291. Basettino 225, 232. Basserschiss 106. Bastardume 482. Bastarduni 49.

Batiale 172, 173, 274, 275, 278. Batiale a collo bianco 275. » bizèt 278. foresto 173. inoro 172, 274. » picelo 277. Bati-ale ne^risól 274. Batiàlis 278. Balialòn 278. T.atiioa 116, 118. ISatistòn 497. Batoglavac 268. Batoglavica 484. Battiala 163, 172. Battiale 171, 172, 173, 274, 275. Batt cóva 106. B<ittcova 115. Battico.i 115. Batiicùa -/.ala 1 18. Batticoda 106, 115, 118. » bianca 116.

bigia 116. di fosso 119. di tetto 116. I^ialla 106, 119. » nira 116.

Batticodola gialla 119. nera 116. Battilé^n 305. Battilegno 305. Bavarin-na 115.

» gialda 106.

Bavarinna cialda 102, 118. Bavaróte 116. Baucina -JW. Baulin .'«lìii, 601. Bazanà 278.

dti collo gìanco 275. <l(i peto russo 277. grixo 278. scfio 274. Baxzar snef 617. ìit'c arvcrs 577. Bf'C croisé 59. » dur 38. 39. ■> groa 38. » in craiin 59.

Bec in eros 59.

>■ r»'Courbat 577. Bec-stort 59. Beca ficch 183. y stecc 171. Becaccia 610. Becacino 615. Becacopi 36. Bccadeld 538. Bucafic 183. Becatich 178, 184, 275.

r- bastard 177. Bocatico 274, 275. Becafìjj gróss 174. Becaligo 177, 178, l»l, 192. » canapin 178.

foresto 175, 274. selega 177, 178. >• zelega 178. Becafigòn 174. Bei afik 183. Beoaformighe 31.5. Becagnók 192. Bccalegn 256. Becalegn piccolo 256. Becalegnou 393. Brtcamóre 178. Becanioschiu 210. Becamure 178. Becanèla 585, 616, 617. » d'acqua 595.

» pi cola 582.

» rossa 583.

» scura 586.

Bccanèle CI 7. Becanòlle 617. Bccanót 613, 616. Becauot gros 613.

» picolin 617. Bfcanotclo 617. Becanóto 615, 616.

» muto 615.

Becanoton 613. Becanutt 615. Becapess 322. Becaragn 258. Bucarame 305. Becaràn 250. Becarzin 614. Becasass 258. Becasassi 258. Beiasoch .305. Becasok 309.

negher 303. 305. vert 312. Becasonnot 621. Bi-cassa 609, 610, 612. » d'acqua 606. de mao 576. d' ma 606. Bucasse 609. Bocassctta 614. Becassin 596, .598, 611. cubianch 596. >• d' lu roche 595.

ganibe-longhe 600. gavuot 603. queu blanc 597. roux 607. semlruus 607. vonl.t 616. Bcc.issot .592, Beciì/.a lilO.

>• l'alcheteMa 613.

Becaziu 013. Becazim 615. Becazóche 305. Becàzza 610. Becc' a forbice 60. > a lesina 577, Becc-an-cros 59. Becc in erosa 60. » in eros 59. Stuart 60. Bocca crózzi 2.i8. » formiche 316. » marina 140. >• mourì 175. » ranocchie 424. Beccac 615.

» ta moju 613. Beccacampanili 258. Beccaccia 609, 610.

bottaccio 610. » liottaia 610.

y de is cannas 607,

608. » de mari 576.

di mare 576. » marina 576, 618.

» reale 610.

» romana 607.

» scopajola 610.

» scopi na 610.

Beccacciu 610. Beccaccina 613. 615, 617. y difterenti 585.

» piccìula 6l7.

Beccaccinazza 613. Beccaccinedda 617. Beccaccincddu 589, 590, 617. Beccaccineja mutu 617. Beccaccino 212, 213, 595, 614, 615 primavera 599. » di sciuiiiara 599.

maggiore 612. V mezzano 617.

minore 616. reale 614. » sordo 616, 617.

Beccaccinu 613. 615, 617. » arrubiastu 584.

" brenti nitdda585.

de mari 585, .591.

differenti .582, 599.

di fiumara 599.

» di li picciuli 617.

•- di mari 5s4.

impiriali 613.

» jamnii longbi 600.

" nieddtizzu .586.

peiz grogus 593.

" picc:riddu 617.

» reali 61.5.

riali 613. 615.

' tri ugni 592.

Beccacciola 213, 615. Beccacciolo 597. Beccaccietta sbucciafrntte 213. lieccacin 614. Beccacii'ich 305.

negro 303. Béccidcl 614. Becradilla 595, 613. Boccadéln .538. Bcecadi 616. Iteccadina piccola 595.

721

TifiiaHih de palii 202. llo.'i'iitii-hiiio 177, 179. Bcccatioo 177, 178, 182, 18.1, 1S4, 1H5, 108, 20;5, 20j, i06, 278. cannai olo 198. » canapino l'J7, 198.

•> dei canneti 202.

di padiile 202, 20:1. » grilli o 202. di Provcn/.a IStì. fiuocchio 192. Rial lino 198. giallo 198. « grosso 170.

» mura j olo 278.

» ordinario 183.

» passerino 177.

piccolo 179. reale 20, 181. selvatico 198. Reccatìcone 170, 181, 201. Kcccaticu 178, 184.

d'erva 198. di canuitu 20.3. di cerza 195. » di uiaju 20.!.

» di margi 200.

■> di inargiu 203, 200.

» di sirainatii 205.

grossa 170. imperiali 131. russa 200. Beccatig 177.

» cinén 178. » da padui 202. » da vali 202. » piccol 193, 202. « zenerin 17.5, 178. Beccafigh 19,175,183,193,271. » bastard 178.

» bianc 193.

» de risera 205.

» groBS 203, 201.

» grosso 183.

» piscinin 192, 191.

vérd 190, 191. Beicafigo 174, 175, 177, 183, 184, 197, 201. » de palli 201.

» do peto gianco 177.

» zalo 19.

Beccafigóm 204. Beccafigon 175. Beccatìgu 278. Beccaformig 315. Beccaformighe 315. Beccafrusone 273. Beccalàris 250. Beccalegn 2.50, 254, 303, 309, 310, 313, 314. » curgiòs 2.50.

>' medàn 250.

» negro 304.

» pizliol 250.

» ross 305.

Beccalcgnét 254, 256. Beccalegno 250, 254, 312. Becca legnón 304. Beccaléu 254.

Beccamarina 576, 607, 618, 620, 621. » grisa 620, 621.

Beccanióre 278.

lieciamori 271. Beccamoro 199. Bcccamosch 209, 27.').

» u(''glier 271.

Beccamosche 210, 271, 278. Beccamoschino 209, 210. Meccani lir 258. Beccauiuri 25S. Beccamuschi 191. Bcccamuschiu 209. Hec anella d'acqua 595. Boccanot 595, 614. Beccanoto 615. Beccanott 614. Beccanotto 015. liercapesce 423, 433, 322, 633.

» bianco 426.

Beccapesci 323, 595, 597, .599, 624, 629. » forestiero 625.

inglese 626. maggiore 623. oscuro 627. Bcccaragni 256. Beccarami 2.50, 305. Becca rossa 531. Beccarovaglia 439. Beccasa d' ma 576, 608. Beccasiia 609. Beccasciocch 312. Beccasin 615.

» comune 615. » 1 ridaire 615.

» da cua larga 615. » marzengo 613.

Beccàssa 610.

» d'acqua 008.

de ma 607, 608. Becca.ssén 614. Beccassin 614, 615, 617. » marscnet 613.

» nanon 617.

» queu rous 615.

» reale 614, 615.

» roux 608.

» sourd 616.

» surdo 617.

Beccasaina 616, 621. Beccasson grnss 618. Beccassonnot gris pcit 621. Beccassoun 434, 618. Beccastrino 616, 617. Beccaze 610. Beccazeugi 2.58. Beccazhóc 310. Beccazlióch 309, 312. Beccazocch 305, 309, 312. Beccazocehi nero .303. » ross 305.

Beccazocco 305.

» verde 314.

Beccazóch 303, 309, 312. Beccazochi verde 312. Bt'ccàzza d' mer 607. Becch a spatola 439. >' in croce 59. n in erósa 59. » in crous 59. » ross 531, 533. » stort 59. Becchancros 60. BeccluHta 560, 595. Becco a croce 60. » a lesina 577.

Becco de lìerro 306. » 'ngrociato 60. Htorto .59, .577. torto 60. r.ei'iociatto 466. Bei'eogposso 38. Beccot'orliice 60. Beccofrusone 272. Beccorovcia 466. Beccostuortu 60. Beccotorto 59. JJeccstort .59. Beccujrossu 39. Beccu in cruci 60. » russu 558. » tortu 60, 577. Bèch in eros 59, 60.

» in cruì 59. Bechel 303. Bechèlo 615. Becker .59. lìechin 194.

Becheta loumbarda 612. Bechtort 60. Becincros 59. Beco in eros 60. » in erose 60. » » rosso o verde 60.

» storto 60. Beeotto 56. Beduina 234. Bugili 353.

Begazzina hamra 584. » tal rocca .596.

» tal Tis 585.

Beghe 250. Béghel 335, 350, 353. Begióra 19. Beli-stort 59.

» stort gross 59. Bella 332.

» donna 332. Belladonna 332, 462. Bcllu.ito 93. Bena 610.

Bentruxiu 407, lO'.l, 410. » de augioni 407.

» niurru 410.

y> nieddu 409.

Benturzu 407, 409, 410. Beoba 329. Becpiafig 184, 209. abiad 176. ahmar 178, 206. irmiedi 179. » rasu seuda 183. •> ta dcmbu 164. Bérbazvanu 332. Berbexin 210.

» de cua lunga 228.

ziiftetto 248. Beretta rossa 305. Beretusà 464. Berga 494. Berinato 93. Berlandot 595. Burina 93. Bcrluàto 83, 93. Berna 529. Berscandel 250. Bert 14.

» franseis 9. Berta 11, 12, 14, 423, 667. » d' la eòa longa 11.

46.

722

liiTta il' la ('Oliva louga 11. > grossa 423. » mapijiore 607. » 111 inoro UGO. » To»an 421. Bertacco GtJ7.

» picin ()6'J.

HcrtaKouin 182. Hortana 654. ItiTt.' «e?, «69. BiTti.' 667. HiTtiiia 14. Hcrtola 423.

» l)iaiii-a 42fi. » ceiuTÌna 123. » ciuflotto 131. » rossa 424. » speiinaechino 427. Bertolotto 427. Hortoii 14. Herweiiia 561. Bestia |ialossa 439. lU-stinvolina 106. Bi't 15H.

BctaròI l.')7, 158. BotarcUo 157. Ik-tàs l.')7. Bftie 322, 696, 698. » Pilinorac 700. Bolina 693, 694. Boto 1.57. Botoscio 158. Bi'tusso 1.57. Betùz 158. Beti'i/.h 158. Bovcriua 107, 118.

» turca 105.

Bovi cjo 30. Bo/òta 178. Bozotina 177. Itozzottiiia 115. Bianoacfio 641. Bianchct 177, 184, 193. » (la bosch 177.

BiancJióta 177, 178, 529. » piccia 178.

» rossa 186.

Biaiiclictina 179. Bianc.hoton 120. 174, 175.

» «Ielle ba^se 174.

Bianrhett 175, 177, 178 183,

185. Biaiuhetta 177, 178. Bian.liotton 48-1. Bianc-lwttone 578. Biancliiu 29. Biancola 116.

» (la ella n' i.^ra 117. Biaiicolina 177. Blaiicono 36(», 361. Biancoiin 529. Bianculiildii 178, 181, Bìbal 469. Bibbio 469, 641. Bibbo 409. Bibi 290. n<''Blier 242. » 7,al 210. Bibloiin salvaftg 95. Biica liniia 310. » niortiis 20. Biccaccta 610. Bicraccitia 615.

Biccafigu 178, 179, 18-1, 274, 276.

Bicoalinna 306.

Biooaiiiuru 258.

Bii-oangia 467.

Biccazocco verde 312.

Biocii-groKsu .39. » tortu 60. » trotti! 60.

Bicvar 578.

Bidisò 34.

Bios 396.

Bifara 467.

Bigia 183, 185. » grossa 175, 176. » padovana 171. » strisciata 174.

Bigiarella 178.

Bigina 185.

Bigino 280. Bigio ferro 585. Bigioia 19. |{i,'iola 182. Bigioncolla .073. Bigione 176, 183, 184.

>• piccola 178. Bigiongolo 617. Bila caplja 437. Bilar 525. Bilbla 83. Bilbloun 95.

Bilenguza 120, 122, 127. Bili oro 411. Bililiiiij .X58, 359. Bìlia henna 527, Billar han 527. Billo marino 424. Bilokrilbra 481. Bilonorka 496. Bir 290.

y de montagna 296. Birdalorn 40 Birgiinedol 595. Birigogolo 20. liirlica 427. I!irri-l>irri 290. Birwina 564. Bisbai 177. Biscia 478.

Biseghin 585, .588, 595. » liianco 591.

liastardo 580, 590. » del sabi('>n 591.

» d' isti 583.

» foresto 590.

» grosso 590.

uovèlo 588, 590.

» picolo .588, 590. riga 582. rosso 583. Bisibilo 222. Bìttoidu 434. Bittornai 434. Bizzia 585. Blani.'licti'in 174. Blniióon 484. Blataric' 566, 568, 509. Blavió 323. Bloiigiiin 098.

> iiiipoiial 436,

» prilli 693.

» rar 691.

Nucoud 69<i.

Blongiiio terz 700.

Blongois 431, 433.

Bhiet 323.

Bo gros 212.

Boain 191, 192, 194, 205.

Boaro 018.

» iiiccnin 621. Boareina 118. Boarona 102.

» gialla 107, Boarèn'na 106. Boari 106.

> delle liassc 106. Boarin 118.

Boaiiua 102, 106, 107, IKi, 115, 118, 119. bianca 115, 116. foresta 105. già la 100.

gialla 102, 105, 107. » d'aciiua 118. turca 105. zala 106, 118. zalda 106. Boaiinàto 106, 110. zalo 106. Boarine 118.

» ultime 110. Bonriiina giaiia 118. Boarióla bianca 115. Boaiola 110, 115, 116, 118. » bianca 115. » zhala 100.

Boaròt 115. Boarota 106, 115, 118. B.iba 329. Bobò 329. Bocàs 298. Bocassa 298. Bocaza 298, 299. Bocca in cao 299, Boccaccia 298. Boccaccio 299. Boccalarga 298. Boccalattaro 299. Bocealupro 277, 278. Boccalone 298, 299. Boccasc 298. Boccasch 298. Bocliass 298. Bochias 298. Booba 329. lioón 190, 191, 192.

» glauco 193. Boenottin 221, 223. Boenelto 193, 194. Bofuscu 182. Boga«s 298. Bogholó 335, 350. Boin 192, 194.

» de [iriniavcja 191. » glauco 19.1. Boi netto 194. Bonasia 523. Bondassiora 177, Bonic( la 93. Borda 606. » cita 697. » grossa 692. Borgnó 221. Borgognone .50. Borka prima 404.

» seconda 465. Boscara 197.

723 ^

lioscardéla 177. Boscardina 177. Bosco '179. Botaren .')"). Bottaccio 148. Bouariuna 102, lOG, 118. Bouarotta 11.5. Boubóii 329. Bouca.ssa 2ÌI.S. Boueiard 163.

» di rocch 165.

Boulon 217. Boiin 073. Boundassiera 186. Bouu.lrà 372. Bourchetta 467. Bouriiera 259, 270. Boursalin 225. Bouscarla 178, 275.

boundassiera 178. boundassiera gros- sa 175.

:> boundassiera mo-

yena 177;

» chinsounicra 274,

278.

passerieral75, 179.

•' testa negra 182.

« » roussa 182.

» scarcapapiè 185.

» vera 184.

Bouscarlassa 175. Bouscarleta 179.

» de coualasieral87.

Bouscarletta 192, 197. Bousoim 692. Boutronet 228. Bouvalena 115.

» da prà 106.

» giana 118.

Bovarina 115. Bovarot de brughera 95. Bovarota 115. Bovarotta 619. Bovolino 566. Bosla 522. Bozjipivac 330. Bozzago 372. Bozzagro 372. Bozzoletto 475. Bozzolo 475. Braga rossa 305. Braimla 481, 482, 401. » hamra 480. » zeira 484. Brancicaloru 251, 2.i6.

» beccutortu 256.

Bravar 151. Bravarica 151. Braviere 65. Breccialotto 555, Brekulja 488.

» crna 487.

Brescandalo 250. Bricé 102.

» da la testa negra 105. Brigulija 325. Brinde.s 601. Brinzo 700. Brisega 177. Brisson 9. Brljez 253. Broscunculu 174. Brskavac 494.

Brubula 330. Bruna 207, 210. Brune] 48. Brunèta 219. Brusa-ballini 698. » polver 698. Brusabaliui 700. Brusapiombo 692, 691, 69S,

700. Briisapolver 172, 692, 693, 694, 698, 700. » gros 693.

» picol 700.

Brusola 19. Brustolon 65. Bugaiat 267. Bu-ghadam 356, 357. » abiad 358.

» » second 359.

Bu-karrak 299. Bu-lebbiet 316. Bua-daam 358. Buadaara 356, 359.

» ahniar 356.

» abiad prim 357.

Buaiaat 263, 267. Buarazza 651.

» a pedi biunni 656.

Buaréina 102, 115, 118.

» zàla 106.

Buaren 106. Buarèna 106.

» lììanca 115.

» z.ila 118. Buarina 102, 106, 115. Buarin-na 102, 106, 115.

> gìaua 102, 106, 118.

Buarinna 115, 118.

» giana 102.

Buarottu 179. Buazza 298. Buba 329. Bùbba 329. Bubbella 329. Bubbola 329, 330. Bubla 329. Biiblou 352. Bubo 353. Blibola 329. Bubù 330. Bubul fosco 211. Bubula 320. BubuUa 329. Bucakcak 172. Bucas 298. Bucazza 373. Bucuzza russa 558. Buccacrio 299. Buocak 172. Buccassa 298. Buccazza 298. Bucch tal qudi 171. Bucciac 172. Buceiajola 274, 275. Budrangon 133. Buerota 118. Bufa 353. Buferla 260.

» grossa 260. Bufferla 260, 268.

» dalla testa róssa 270. » gazzotta 266.

grossa 260, 266. » mezzana 270.

Bufferla mzana 266.

■' peznena 268.

» piccola 268.

" rossa 270. BuHVrlaccia 260. BuHcrlot 266, 268. Butti! 353. Bufo 350.

Biifula 191, 192, 193, 198. » grisa 179, 187.

» » rara 208.

» tal xitua 195. Bugagnol 495. Bug.in 184. Bugcgla 234, 237. Bugiardo 367. Bugiddieni 271. Bugrisa 185. Bukoc 353. Bukraik 299. Buicioin 198. Buigla 234. Buin 102. Buit 194.

Bulgaria 566, 568, 569, .584, 585, 590, 597, 590, 600, 601.

» de gambe russe 601.

» de seiumme 593.

Bulgarin 595. Bulit 194. Bumoola 330. Burdùn 694.

BurgainettG 588, 590, 621. Burububù 350. Busaseze 212. Busàr 372. Buseajol 219.

Bu.scarin 174, 177, 178, 179, 183, 192, 193, 194.

» verd 190, 197, 198.

Buscarci 219. Busclién 171. Buschin 172, 219.

» da monti 219. Busciarda 356, 357. Busciu 470, 478, 480, 483.

» de Spagna 487. Buseida 274. Busion 466. Busnaca 122, 127.

» dal mostaccio 122. Bust d' fér 573. Busueida 185, 276. Biisun 372. Butòr 434. Buturu 409, 410.

di Gad.lazzi 423, 434. » niuru 409. Buulin 566. Buvaréna 102. Buvarìn-na 115.

gialda 118. Buvarotta 619. Buvaru 619. Buvreul 55. Buvulin 566. Bùvv 352. Buzéto 212. Buzzacchi 373. Buzzaccliinu 373. Buzzaccliio 373. Buzzaccliiu 373. Buzzusu 373.

721

Ca «lo sére -131. C'aboni (ie c.iiiiia 131.

» ilo iiiiir'ioKU GIO. ('abonir^eii <lc alni ó'ò'J. C'ibu ile Illuni 2>i'i. Cabiirussu 180. Cabuzo 700.

Caca-miiiart;lali 172, 173. Cai-apalii 171. Caca-sipala 1H5.

> nira 187.

» russa Ibi.

Caca-8i|ialì 17:i, 187. l^acaciarri HtS. ('acaloco 101. Cacafuoco 300. Catainar^ialf 172, 173. ('acaiiiarrii^i,'lii U!l, 172, 173. ('acamaruifgiu paìsuiiu 172. Cac.ipareli 121. ('arapalii 200. ('acai^ipala 17'J. Cacasipali 17'J.

" cu l'occhi russi 18.').

Iiiru 187. » riissu 187.

Cacaviola 83. Cacazzara .')! I. ('accaiiiL'iiiliila 271. (/'accascia rra 121. Caccia-fóml (iU7. tJaccia Tasi- 178. Cacciaiiioiulula 201, 2tJ'.», 271. Cacciafnistu 71. Cacciatore 3H1). Cacciavónlu 3'J'J.

ili passa 397. fruKt^ri 3y7, 100. l'uraNtcri 31)7. inaltìai 100. (,'auu.'iiio 5~U. (;aeoà!<80 .'>70. CaerrCaerr 000. Ca<;asKÌé 003. ('ariana .'173. Cagjavica 287. CaRlura .'i22. Ciglio .'Ì22. ('agliora .'>22. CaKliarcio 481. (!ai;nuss <t03. «lagne 300, 372, 103. <;a){nólo 481. lUigi'ìon 097. (^UKooii ili coni 01)2. (y'aia .'>22. Caiorno l'ii'sti- 203.

loinbanlo 2t>0.

» » (.'l'osso 25y.

» mozzali 2(i0. iioHtra 20!l.

» tcNta riisHa 271. Caitrilil.t poÌK arriiliiiis 03.'i. iioin iiicildus 037.

Cait<;ililu 033, 035. ditti 02."», «26, 021».

> Ilici II iiiuildii 026. Caiiinio 200, 268, 201», 270.

(jrouRT 200.

> loumbnrilo 260.

CaÌNCilila 02;».

» iiieiIilu/./.a 637.

» poÌHarrubius635. <;aixoiI<lu (;iO, O-VJ.

{.laja .^22.

Cajoriio terragno 260.

Cajiinio luiubarilu 200.

» torragno 206. c;alabria ó21». ('alaciuiii 532. Calanilar 114.

l'alauilra 79, 80, 83, 80, 87, 89, 93,94,141,145,204.

» capuzòl 86.

» col capóus 80.

» col ci II irò 87.

» iiiai'iiia ."i04.

» nera 80.

» nostrana 93.

» ])0/iiena 80.

» reale 80.

» siberiana 81. Calandrai 93. Calandre 79. Calandredda 83, 93.

» d'arvulu 93.

Calandrella 83. H7, 89, 93. » eiliianu 97.

» iiioiiacella 270.

» verace 276.

Calandrello 82. Calandròna 79, 83. Calandria 89, 93, 95.

» do Mala'ia 79.

» de Sipro 79.

» de Spagna 79.

manna so. Calandrieilda 89, 93.

» a bieco fini 95.

Calandrin 79, 83, 93, 95, 192,

315. C.ilandrina 83, 93. Calandrino 83.

del Pallas 81. (\iliindrioni 80. Calandro 79, 91.

» forestiero 95.

Calandn'.n 79, su, 94. Calandròna 79. Calandrone 80, 94. CalMiidrotto 8((. (Jalaiidnini 8it.

» svarili 81.

(^alaiinariini M). Calaniiira 80, 87. <'aIannirodda S3. (!alanniriini HO. Calanniila 80. Calaiiniironi 89. Calantra 80. <!alavria .529. Calcaliodda 299. Calcabót 298. <!alcabotta 558. Calcabotto 298, 299. CalcapuKlione 20.'., 200. Calchili .534, .530. Caldorino 44. ('aldorni;io 44. (Vildiddiii 44. Ciloih'ina fìiicaròlla 234. » niolinera 240.

<;aloi:liòr .577. Calcn/.olo 40.

Calenzuolo 39. 40. Calidra 591. (^allandriciida 83. Calledcu 641. Calliope 101. ('alorio 235. Caltarcu 285. Calzolaro .578. Omanét 25. Cambassa 531, 578. Cam|)agiiol 37. Canipanàti 484. Campanaio 409, 482, 484. Cainpanatùn 483. Caiiipani'de 484. Campigìana 408. C'aiiiiila 323.

Cannlin aod montagna 41. Canaparola 197. Canapìglia 405. Canapin 178. Cauai>iuo 198.

» chiaro ellenico 200.

» » iberico 201.

» levantino 199.

» maggiore 197, 198.

» opaco 201.

Canaràl 474. Canarèla 232. Canarolla 470. Canarcna 198. Canarcuta 197.

» piccola 198.

Canari riisso 232. Cauarieddu de monti 42. Canarin arcste 40.

» d' moiiiitagiia 41. » d' iS.ivoja 41. » de Malonc 41. » de montagna 11. » de monti 43. Canario 48. Canari u 42.

» areste 48. aresti 20. birdii 48. » de monti 42, 48. >■ selvatica 20. « 'anarol 202, 203, 20 1 , 470, 699. l'anarola 202. (!anari'>na 203. Canari 403, 479.

couva longa 468. d' iver 462, 484. » do l'òiis blanc 481. » gris 105. " lappareii 474. ' negre 487.

pogoiinió 482. serrairo 466, 493. tosta roussa 409. » upàt 494. variai 481. Canavela 177. C^aua velia 194. ("anavòn 197. ('an.iviMia 197. Canavotta 191. Canavirola 178, 1X3. <;anavróla 177, 183. (.'anaviòta 177, 183, 201.

» d' bniiHKoiin 178,

» d' In canna 197.

» grlsa 177.

725

Canavrousa 202.

Candiddu de.

Càndola 177.

Caneboiin 206, 210, 215.

Cauc;;;:;!© 201».

Canelin de montagna 41.

Canelon 203.

(Janeparola forestiera 200.

Canapino 198, 11)9.

» maggiore 197.

» pallido 200.

Caneroncione 2ul. Canéto 177, 178, 191, 192, 19:ì, 191, 202, 205, 206, 210, 278. CanevariM 19S. Canevarola 177, 178, 197, 19S,

201, 202, 205. Canevarolón 201. Canevela 191.

» rossa 178.

Canevelon 174, 203. Cangia 074.

» ta tìlfla 074. Canivarola 178. Canivello 390. Cannai ola 202, 203, 204, 208.

V comune 232.

del Cetti 208. del Savi 208.

» Kross.a 204.

o maggiore 203.

» minore 202.

» piccola 203.

» verdognola 201.

Cannajolino 203. Cannajoloue da padule 204. C'annareccione 203, 204. Cauuataru 199. Canne longa 693. Cannelouga 468. CannfUone 535, 536. Cannevarola 197. Canneti»:- 203. Cannicciàru 173. Cannucciara 74, 177. Canone 484. Caifònicli 55. Cantabaii 65. Cantare!! 146. Cantarella 89. Cautaris 65. Canvarèn 198. Canvaréin 202. (Janvarin 197. Canvarùl 197, 19S. Canvaroéiil 197. Canvaroéul ila cauetti 202. Canvariilein 197. Cao d'oro 222.

» marini'. 648. Cao-negro 182. Cao-nero foresto 206. (;ao-ro.^so 182. Cao storto 315. Caodóro 223. CaogrosMO 268. Caonegro 482. Caonèra 182. Caonèro 182.

» foresto 175, 185. Caorosso 478, 479. Caotimón 226. Caoùrna 259, 270. Cap-neigro 182.

Cap-ross 479, 469. Capanc'-ra 182. Capannerèila 622. Capastr 402. (;ape-vcrde 464. Capel)ianc 44. Capella 573. Capellétta 86. Caiiellua 86. Capellunna 86. Capelozo 482. Capelóta 86. (;apeliia 86. Capeluda 86. Capelùga 86. C'apirosso 469. Caperuss 479. Caperusso reale 469. Capèt 248. Capi-gnora 182. Capibigia 182. Capiddina 87. Capidoro 222, 224. Capigiallo 222, 224. Capignora 235. Capilua 86. Capinegra 234. Capinèr 182. CapineiTi 182, 183, 235. grigia 243. » grossa 182.

» nera 185.

piccola 238, 210. Capinero 1S2. Capiniura 182. Capirossa 182, 271. Capirusseddu 271. Capitanin 52. Capitontova 316. Capitorsolo 315. Caj)itorza 315. Capitu nioru 235. Caplina 92. Capila 422. Capljc' 433. Caplon 482. Caplóna 86. Caplua 86. Capliison 478. Caplnta 86. Capuegar 182. Capnèger 237. Capnegliaer 182. Capnèglier 182. (Japnezro 182. Capneiglier 182. Capneir 1S2. Capneir d' mountangna 175

» gross 175. Capnejar 182. Capne'i- 182. Capniglier 182. Capo d'or 222, 223.

» d'oro 222.

» fuscu granni 183.

» nia!vi7,7.u 152. Capo-rosso 169.

» verde 464. Capoccliino 564. Capocecoiiila 240. Capoceoiera 240. Capoceciol.'i 177. Capofosca 182.

Capofoscola 182. Capon d'val 434.

» de padii 434. Capone de canna 350.

» scliiavonisco 478.

» selvaggio 434.

» servàggio 431.

» servatéco 434. Caponèccia 240. Caponera 164, 182, 185, 234,

^35, 243. Caponera d'edera 182. » gentile 185.

Caponeri 182. Caponèro 182, 235, 238, 282.

» Ibresticr 185.

Caponcssa 555. Caponnass 434. Caporosso 44, 271, 479.

» maggiore 478.

Caporusso 479. C'apotorcliino 240. Capotortiello 316. Capotorto 30, 315. Cai)oim gardian 554. Capovaccaio 411. Capovaccaio 411- Capoverde 464. Cappamoscli 107. Cappariiccia 87. Cappellaccio 80. Cappellone 466, 481. Cappellugola 86. Cappon bufalare 434.

» di padule.

» di valle 434. Capponaccio 372. Capponnaccio 434. Cappuccino 3.55. Cappucina 388. Cappucinu 491. Cappun imperiai 434. Cappurrussu 479. Capria 694. Caprimulgo 298. Capriola 693. Capriolo 283. Capu-niuru 183. Capuccione 564. Capucina granda 234. Capufuscu 182, 183.

» cu l'occhi russi 185.

» picciulu 185.

Capunera 182, 234. Capuni 436.

» d'ac(iua 434.

» di margì 434. (lapurrnssu 479. Capuru.-iciu 478. Ciipussa 329. (.'iipusiina 86, 237, 212. <!a|iHssinna 86. (!.iputortu 316. Capuverde 464. Capuvircli 464. (/'apuzieddn 87. Capvéii 22-'<. Carabau 468. Car^baru 468. Caracefala 271. Caracefalu 267, 271. Caragiau 14. Carannula 80. Carannuloni 80.

726

Caraunulu 80. Carbonara 338. CarboiKTa 165. Carhounè 219. Carbiinaru 220. C'arrababi 298. C'arcal)àK(r 298. ( 'arcaliafrpi 299. Carcabaggio 298. Carcabaggiu 299. Caroaciatri 298. Carcaraz/.a 12.

» di mari .128,

Carcarazzciida 271, 27G, (jarcarazzi'ddu 271. Carcarazzu 12. Carcassiico 187, 230. ('arcatepe 120. Oarcatcppe 298. (Jarcavicchiola 340. Cardain 44. Cardaiuiia 44. (!ardaina 44. (^'ardainba 44. Cardaino 36. Cardaiicra 44. C'ardaui'u 43. Cardarello 44. Cardarin 43. Cardolin 43. Cardella 44. (Jardidlo 43, 44. (;ard('lliii.a 44. Card.dlhio 43, 44. Cardèn-ua 43. Cardénna 44. Carderino 44. Carderugio 44. Cardiddii 44. Cardijiizzu 44. Cardilicchio 44. Cardilina 44.

» groga 43.

Cardilliiiii 44. Cardino 44, 48.

» selvaggio 48.

» Kelvatico 40. Cardillii 44. Cardinal C>H. «Jardinale r>8, 224. <;ardinalutto 52. (Jardinali 52. (;ardinali<-llo 222. (Jardiualin .'i2, .53.

» cécé 52.

Cardlin 43. Cardolella 48. Cardounii'ra 44. (Jarduìaraliiui 44. Oardùla 4H. (!arenziiol<) 40. Cargantc 171. (y'argia 434. Carie' 222, 223. Carici 409. Carlin 43. Caroagiadii 14. (Jarnagiaju 328. (Jarnagiàtii 328. Carossi 133.

> de la «tela l.'i9. C'aróHfila riara 274. Cari>(t»ol 133. Oarotola 298.

Carpenti-ri 300. (.'arpintcri 310. Carrabani 468. Carrabbtdda 210. (.'arrabedda 210. Carrabidnzza 210. Carraggiò 328. Carraggiou 328. Carragià 328. (!arragiai 328. (larragiaju 328. Carragiau 15, 328. Carrani 328. ('arribl)eddu 213. Carrinicdd 551. Carroga 5, 7, 8, 18.

» barza 5.

» braxa 5. » niedda 7. Carroghedda de campanile 8. » de' monti 16, 18.

Carrubbedda 235. Carrubbeddu 210, 225. Òarrnbeddii 132. CaiTiiccola 477. (Jarrughedda giajulada 9. Carnssola 103. Carzlin 43. Casarca 461. C.asflajola 11(5. (Jassaiàson 228, 233. » gris 237.

('assarinola 107, 119. Cas.sasout 692. (Jassasnt 692, 697.

» pcit 699. Cassola 102, 116. (Jassi'i 466. Cassai 466. Cassiilón 460. Cassnlótt 460. Cassuróon 466. Castagneddn 213. Castagnetta 213. Castagnol 208. Ca.stagnolo 206. Castarieddru .199, 401. Castarjeddii de la morte 333. Castignc'tta 212. Castorcliia bigiarella 269. » capirossa 271.

r> cenerina 267.

» colombina 200.

» grossa 260.

» tramontana 267.

Castraciu 269, 271. Castrapalonilia 267. Castrica 121, 266, 267, 271.

«• asinina 209.

>• bigiarella 269.

y capirossa 271.

•^ colla testa rossa 271.

>• forestiera 122.

" palombina 260.

» » piccola 267.

» tramontana 267. Castrice 267, 209. Castroccbla 207, 269. Catella fumana 422. Caterinaza 312. (^aterinT'la 115.

» mora 117.

Catlinon 312.

Catlinoun 312. Catojàra 280. (;atòr 51S. (Jatorn 518. Catòrs 518. (Jattrocóscie 359. Catus 3.">0.

» piz/.nl .151. Catnsarit 107. Catnss 348, 3.">0. Cau 642, 643, 618, 650.

» arrosa 645.

'• biccu griissu 623.

- Itrasciu 656.

» colori de arro.sa 645.

» de mari 042, 643, 648.

» mannu 618.

» marini! 426, (112,652,650. Caueticchio 481. Caucto 481.

» acchieiia IS2. Caula 8, 12. Caulun 7. Canròss 479. Cavajer .592.

» lonmbard 578. Caralarin .534, .530. Cavalùr 578. C'avaleri 579. Cavalier 576, .578.

» d'Italia .578, .579. Cavalieri .579. C'avalicrin gri.so 534. Cavali r .578. Cavalirein 534. ('avalirùn .536. (^avalirotta 002, 603, 601 ()avallìerin ,536. (Javalongliia 237. (,'avarti'n 015. Cavartòn 013. Cavassa 051. Cavasterlein 44. Cavaziia 268, «71. Cavertin 016. (!averton 013. Caretta 15. (';avka 8.

( :avra besula 350. Cavréta 015. CavriHt 432. Cavretta 433, 614, 016. Cavrinzòl 39. Cavriol 692, 694. Cavrióla 692. Cavriòlo 092, 098. Caziola 11. Cazzalbagio 636. Cazzamendulo 56. (Jazzavéntu 399. Ca/zavùntiiln 399. Oazzola 11. Cazzoleddii 70O. Cazzolott 460. Cazzolii 098. Cazzulón 466. C.izzulot 406. ('azzurón 466. (.'eca 015. (Jecca li, 12, 18.5. Cecclarin .53. Ccccio 212. Cécé 52, 03,

727

Cécé grande 53. Cecerina 177. Cecero 423. Ceciora 185. Ceretanka 200. Gedda de palazzu 3i. Cedron 525. Cedronel 41. Cedrouu 524. Clefalara 406. Cefal.àrii 406, 416. Cegessa 145. Célega 36, 37. Celega foresta 30. » padovana 174. » palugàna 203. Celeghetta megiaròla 32. Celeghin 146. Celegon 30. Celesteiu 240. Celeslin 240. Celiga 33. Cent-cost 433. Cent-rùbb 212, 221, 223. Cento còste 933. Cento ziroli 63. Centocoste 433. Centopès 212. Centossi 618. Centrubb 212. Ceolina 636. CepoUara 94. Cepollaro 94. CepoUàro gruosso 95. Cer.^ut 39. Cerante 39. Ceras 151. Ceree 52.

Cercedula 476.

Cercegna 474.

Cercégne 474.

Cercella 476.

Cércene 212.

Cercer 213.

Cercevola 476.

Cercèvolo 474.

Cergon 5-44.

Cerla 94.

» scura 100.

Cerlach 94.

Cernivientu 399.

Cernokapica 185.

Cerquestola 698.

Ceiudola 476.

Cerzia cenerina 255. » murajola 257,

(.^esarin 146.

Ceselino 146.

Cesena 144, 145.

Cesèno 445, 446.

Cesessa 145.

pesila 279.

Cesljugar 44.

Cestariello 399, 400.

Ceterkala 518.

Cetra 439.

Ceucena prima 604.

Censii di notti 155.

Ceveljinka 178.

Cevetta 340.

Cevèttola 340. Cevitta 340. Cevitte 340.

('evrljuga 79, 89. Cevrliugica 83. (,'hacarùte 178. Chaoneri 182. f!hapelute 86. Cliardonneret 43. Chóca 11, 14. (JhL'cca 11, 14. Ch(*ch S8, G12. Cliech-clioch 213. Cheohe 11, 14. Cliek 146. Chep-negher 182. (^hep negar 182. » neigher 182. » nir 182. Cherrl-cherri 180, 187. Chérso 462. Cherso bastardo 487. » foresto 487. » nero 487. Chervéla 398, 400. Clierzo 4S7. Chettusia codabianca 571.

» gregaria 570.

Chenrv 5, 6. Chiacchera 251. Chiappaniosche 278. Cliiappapcsci 323. Chiatta 299. Chiaveteri 235. Chiavitteri 235. Chicchitedda 198. Chiclii 583. Chicliitedda 205. Chicù 317. Chiepa 74. Chilandra 89, 93. Cliilandriua 93. (!binipel 56. China 146. Chinsoun 25.

» corso 28.

» de li neo 29.

f de montagna 29.

» marin 56.

Chiò 348, 349. Chiò.chió 601, 602, 604. Chiochiò 49. Chiochéta 613. Chioco 603, G04. Chiodo 348. Chiodu 349. Chioli 349. Chioo 348. Chiosso 478.

» col zuifo 478. Chiou 348. Chiovii 349. Chiovarolu 325. Chirlucchio 348. Chirisi 158. Chirolo 40. Chìtàra 433. Chiù 348, 349. Chini 603. Chiuino 194, 348. » bianco 193. » giallo 192. » verde 191. Chiucco 348. Chiumbinu 400, 401. Chiiuumalora miintauara 218

Chiiimnialoru 218, 220. (Jliiummarella 220. (Jhiunimarola 220. Chiumazzone 469. (Jhiumminu 402. (yhiuppa 349. (.'hiiirla .573.

Chiurlettiuo 585, 589, 590. Chiurletto 584, 621, 622. Chiurli .569. Chiurlui 555.

Chiurlo 348, 440, .590, 597, 601, G03, 618, 620. » grosso 618. y in chiò 348. " maggioro 618. » piccolo 621, 622. >■> reale 618. Chiurlottello 620. Chiurlotto 618, 622.

» mezzano 621.

Chiassa 340. Chiasso 348. Chiuv-chiuv 601. Chiiivéttone 604. Chiuzzu 349. Chiva 573. Chócc 317. Choss 469. Chouette 3.50. Chrech 636. Chrich 628, 636. eia 69, 72, 74. Cià-cià 208, 2.50. Ciaciacch 137. Ciabricr 335. Ciacàron 144, 250. Ciaceiac 141. Ciacch-ciacch 137. Ciaccoléla 197. Ciaceréla 178. Ci.ach 144.

Ciacià 177, 185, 187. Ciaciàra 137, 144. Ciaciarello 33. Ciacola 151. Ciaffeu 217. CiattV) 217. Cialàndra 89. (Ualdìn 595. Cianchettone 579. Ciane 325. Ciaufrascola 539. Cianfruscola 539. Ciàola 7, 16. 18. » maltisa 5. Ciapamosch 278. Ciapamusch 275. Ciappa mosch 278.

» ragn 258. Ciappamosche 278. Ciapusso 165. Ciarda 4. Ciardolinna 43. Ciardoalina 43. Ciarla 94.

» grossa 95. Ciarletta 174, 177, 198.

» nostra 197.

Ciarletto della croce 622. Ciarlettua 174. 177, 178, 179. 180, 183, 198. » lumbarda 178.

Ciarlcttnin 190.

728

Ciarlottiiinu'.i 170.

Ciurlin'ittolo GIS.

Ciar.'indiiia 'JVJ.

(jiarct L';l:i.

Ciarliiia .s;i.

Ouirli'in (le Hociiiìa 272.

Ciarl.Ut 018.

* picco! 1)21. Ciarlotti'll i «20. fjiarlottullo G20. Ciarlotto G18.

» inariuo 410.

nero 410. Ciatan'iu U5. Ciato 74, 7.'».

» de palù 74, 75. Ciattariin 65, 8U. Ciattoróii G5. Ciaula 4, 5, 7. 8, 328. liai<la 12. (li Campaiiarii 8. cn j)i/./.u riissu 18. gripia 5, 8.

» iiialtisa 5.

V |iiaiiiiintisa 7.

»> tuiii-iina 18. Ciaucin UH), 192, l'.l3, 194, 197.

» d' la gola bianca 197. Ciauhin 2. (;iava 18. (jiaves 18. (Jiavola 5, 7, 18. Ciàvula 5, 7, 8, 18.

» cu |>ìzzu russu 18.

» nialti.sa 5. Ciben 237, 242. Cibe/.ech 173. Oibibì 233.

Cic-ciac di bociul 179. (Jic-ciacc 173. t;ic-ciach 274. Cicaledcla 589, .590.

» vernile 582.

Cica Iona 405. Cicarclla 2.35. (!icarrcll.a 240. (;ircali>na 402. Ciccli-rliirrli 2r7. <;icihitefl(la is:., 199. Cicci de palli 210. (Jicciallu OC. Cicciarina 171, 177. ('icciaii 171. Ciccibei'i 175. (!iccina 237. Cicciiio 194. Ciccio 2.50. Cicciòl 2.37, 318.

» dal cliiir 248. Cirriott 250. (!irririini 410. Cicni di Din 13.5. Cicerina 177. Cicerone 00. (MciTiini 00. Cieh-cidi i74. 275. Ciclicich 277. (Mclarra 210. Ciciarredra 240. Clcl.) 237.

» dalla gresta 2IN. Ciciol 237. CicliiU't 237.

(Mcirarii (50. Ciciredda 83. (Mc'rone 00.

Cicogna 123, 424, 430, 437, 438, 441. baida 437. » bianca 437. » cliiinnbina 423.

lanca picciiila 4'.'7. » janca 420, 437.

'niperiali 420. •• negra 438. nera 438. nira 438. ni lira 438. Renda 438. Ciciiyne 137. Cicoguedda 433.

» ianca 427, 431.

Cicognella janca 427. Cicogniini 437.

» d'Adorni 438.

Cicugna 431.

» imi)cri:ili 420. Cìcugnedda tunisina 428. Cirugnetta 431. (,'icii?ni(ldiiz/.ii 433. (;=cula 14. (!icuni 522. Ciecié 90. Cie-cièc 228. Ciela 007. Ciepp 74. Cierla 10. Ciésano 415, .MG. l'iéto 71, 75. Cieu-cien 2 0. Ci('uvi 001.

» grosso 003. CiiTulot 55. Cifolot 55. t;ifolotfo 55. Cifodlot 55. Cifiilón .5.5. Ciliilót .5.5. Ciliilott .55. CiiC 5K3. <;ii;alin 140. ('i-,'ani .583, .585. Cignuin 5K;"). (Jign 445, 440.

» donieslich 415. » saelvàdigli 4Wì. y salvadegli 446. Cigne sauvage 440. Civrno 445, 440. » minore 440. » reale 445. >> «alvatico 440. » .sarv,ie„'o 416. " Rclvalico 440. Cignu 445, 446. Ci.iepokriI 290. ("ikavac 72. CikiiV 03, 07. 72. bikaH 69. » rebac o planinnki 70. vo.lar 74. (Micebia 2.34.

>• coda lunja 230.

gri'ca 237. tiirobiiia 240. Cilicchictta 240.

» greca 237.

Cilicchione 231. Ciliga 279. Cilli'i 035, 037. Ciiiiaerlte 172. Ciniandorlo .538, 541. (.'iiuatol 173. Ciniiciotto 568. Cin 74, 440. Cincera 235.

Cincia 234, 235, 239, 240. » alpina 244. » bigia 242, 243. «• » maggiore 244.

» boreale 244. » codona 228. 230. » col ciuffo 248. » dalmatina 240.

grossa 233, 234. » mora 237, 238. nera 238. piccola 240. piiticchia 240. romagnola 21)7, 238. siriaca 247. turdiina 210. vird 190. Cinciallegra 2.33, 234. bruna 237. cenerina 242,243. " cerulea 2.39.

» co'mu.stacclii 232.

» crestata 248.

«• maggiore 2.33.

<■ minoro 237, 238.

palustre 242. piccola turchina 239. (;ìnciara 234. Cinciarella 239, 240. t'inciaretta 233. Cinciaribin senarin 237. Cincin 25, 212.

» da nei ve 212. Cincina 235, 23S, 240. 213. (lincino 240. Cincinina 240. Cincinpottola 235. Vincionnio 25. Cincipatola 235. Cincirìbin 234, 238, 240.

» Kenariii 212.

Ciuci rri a dente.s 06. Cinciiiin 25. Ciiigallina 2.34. Ciniccliia 2II>. C'incogna 017. ('iueiiia 212. (!ing salvadega 446. (Cingallegra 235. Ciugallina 2.35.

» p.alustre 243.

» piccola 210.

» reale 234.

Cinv'iilia 116. Cini \s.

Ciniccliiotto 231. Ciunii 415, 440. Ciò 72, 74, 317. 310, 34H, 350.

" grande 3.53. Cii\ ci(') 2.50. 251, 003. » raparou 2.50. Cioc 348. Ciocco 348. Ciòclier 59, 60.

729

Ciocliet 318. Ciocheta 201, 613. Ciocliéta d'acqua 597, 599. Ciochett 25. Giochetti 612. Ciod 318. Ciodo 318. Oioetta 310.

cioffù 8(;.

Cioiga 573.

» di pe' verd 563. Cioia dal bech rou.s 18. C'ioja 15, 18. Gioia 5, 8, 16.

» dal bech ross 18. Ciombi 322. Cione 325. Gioni 25. Cióral 554. Ciorlana 88. Giorlui 316. Gioss 469. Glossa 469. Ciosséla 469. Glosso 469. Giot 318. Glott-ciott 250. Gioù-cion 618. Cioùc 348. Gioucch 348.

» d' montagna 350. Ciouccot 348. Giouin .348. Giourra 83. Gious 335. Giouvi 192. Giovetta 340. Gip 72. Gipett 1.^7. Giplar 406. Gipp 72. Glprioto 283. Gir 583. (.^ii'aiit 39. Girbio 396. Girhiii 356. Gire lessa 698. Circiu 555. Circuredda 475, 477.

» a conca bianca 477.

» di Spagna 477.

Circuri 522. Ciiibibi 228, 239. Giribiii 233. Giricaca 12. Giricch 32. Girikavac 585. Cirincià 235. Girinciò 180, 235. Giriottu 620, 622. Giriro 66. Girleua 623, 625, 629, 633, 640.

» seuda 635, 637. Girliució 235. Cirlinkavac 91. Girlo 69. Girnu 445, 446. Girr 621.

Cirricaca 15, 328. Girricchiapolì 296. GiiTÌcciacheti 296. Cirr:nuttedda 431. Girria 619.

Gìrru 643. ('irrivi 568. Girrivii'i 619. Ginilli 619. (Jirzutta 47.5. (,'isarin 14C. Gis.àto 278. GìsfU 280. Risila 279. Gisilc de mar 636. (,^isilin 283.

Gisiui 445, 446, 150, 157. G'ssa 14. (yistarieddi'ii 399. Gitrinella 41. Giù 74, 348. » ciau 193. » 9iau 191. » cin 197. » biaiicli 193. » giauii 192. » veni 190. » gross 3,50. » rcel 353. Ciuacina 237. Giiibi 603. filiceli 348. Ciucchetta 613. Giucciuvettola 352. Giucella 500. Giudi 317. Giucia caverò 299. » cavre 299. Giueiatàp 120. Giiiciavache 298. Giuci 192. Giucin biancli 193. » giauu 192. » pcit 194. Ciiiecin 237. Ciuetta 340. GiufiH 248. Giaffa 87. Giuftctta 86. Giuffetto 431. Giuffiua 693. Ciuffo russo 478. Giuffoiot 55. Ciuffolotto 55, 56.

» delle pinete 58.

» cnucleatore 58.

" maggiore 54.

» scarlatto 56.

Ciuflotto ,56. Giufulittu ,597. Cini 191, 192, 194, 603. , Ciui-ciu 25; Cinici 237. Ciiiida 193. Ciuiga 573.

Ciuin 191, 192, 193, 194. Ciuiua 237.

» d'oi 242. Giuit 191.

» giaiin 192. » verdogn 190. Cìuite 332. (Jiuitta 340. Ciul 634. CVula 573. Ciule bianche 634.

» nere 634, 636. Ciulliu 619.

CVumbin 629, 633, 634, 636,

610, 641, 613, 659. Ciiip-lech 173. Ciiirl 140, 618, 620, 621. (Ciurla 573. ('iurléna 79. Ciurlettino 94, 585. Ciiirlctto 94, ,588, 589. Ciurli ,5.54, 618, 620. Ciuilioón 554, 601. (Mui-lich 566. Giiirliclion 554. Giiirlidda 83.

Ciurlino ,566, 568, ,569, 588. (!iurlin 555. (Jii'irlo 72, 566, 618. » a picche 620. » de nià 440. » marino 440. Ciurlodi 94. Ciurlón 621. {Jiurlottello 620. Ciurlottino 622. Ci arlotto (;18, 620. » marino 440.

» nero 440.

-> piccolo 622.

» spadone 618.

» turco 440.

Giurlovi 555. Ciurlui ,555, 618. Ciurluottolo reale 622. Giurluttèlla 620. GiurUivi 622. Ciurluviotto niuru 441. Ciui'luviottu 622. Ciurluviu 619. Giurluviuni 619. Ciurluvuni niuru 441. Giurn'i 555. Giurruvi .555. Giurruviu 555. Ciiis 335. Ciuss .348. Ciusseto 348. Giusso 348, 350. Giuu 348. Giiiiici 237. Giuv 350. Giuven 597. Giuvet 603. Ci u vota 602. Ciuvittén 597. Civàia 340. Civeta 310. Civetta 340.

» capo grosso 337.

de bosc 337. » del Ghiaradia 342. » minore 338. Civettino 348. Civettone 3.52. Civiu 191. Civita 340. Civiltà 340. Clàme ploè 554. Clomb campagnolo 499. » d' mar 647. » marèn 647, 651, 659. » salvadegh 497, .501. Glomp 500. Clumb favazz 497. Clumbaz 497.

» d' mar 641. 647.

730

(Mumba/. od mer C17. Cluiiilinz/! 1"JT.

» à' mar 641.

ClumbeiiKi 141. l'Illlllbrl.l l'.iy. Clumli.'-Uii 144. t;luiiii)i''iiii 144. CUinzin 4(i«. Co -l'or ail', 223. Cò-(lur .■>«). (;ù n'iss 40'.), 479. Co-rous 4(jy. eoa HO. » Cassola 110. » de feiTU 164. » de fogu 100, 104, ICG. > de suda 373. » lonsa 228, 230. » luuga 228. » rossa 104, 1C5. Coabianrii 121. CoacasHola 102.

bella 100. >> de inoiitac;na 118.

negra 11.5.

zhala 106. C'oacriu C9S, 700. Coàelp 182. (;oaluii 407. Coalónga 115, 226, 228, 407,

468. Coalongia 220. C'iaiizinziila 119. Coarelli 93. Coams 164. C'oaross 163, 104.

» della neve 105. » piocola 104. Coarossa 10 ì, 105.

» de monte 133. » de palude l.'>9.

» della Ke^ini 159.

» de iSve/.ia 159. » foresta 159. » grande 133.

» mora 105.

» pettazzur 159.

Coarogso moro 105. CoaroABol 103, 104. Coaroasolón 133,

» de montagna 133.

Coarosson 1.33. Coarubia 104. Coatimon 220. (loatòrn 518. Coca arestl 450, 457. Corai 028, 041. Coràl 02H, (i41, 012, 043, 617, 051, 050, 059. bastardo 009. de la testa negra 612. foresto 602, 003, 040,

667. mczan 017. moro 004, 007. ne^lier 002.

negro 062, 603, 069. » a coi longa 003. » > plrolu OOt.

. plculo Oli), ('ocaìo &t1, 051. Cocal.'ti 611, 630, 640. > bastarda 640.

Cocnl.-tt 0*JN.

CuralcUa 029.

Coctlina 285, 566, .568, .509, 024, 628, 633, 634, 640. bianca 628. « grossa 624, 626, 628.

mora 030. negra 034, 63G. » scura 030.

Cocaline 047. (Jocalón 051, 657. Cocania'gese 558. Cocamote 558. Cocc 317. Cocchiume .589. (/'occiarda 87. Cocciu di campo 323. ■r di cannila 323. Còccia 212. Coccocciuta 87. Coccolone GIS. Coccomeg^ia 340. Coccoveggia 352. C6ch 317. Cochétc 613. Cochetta 340. Coda 212. Cocò 817. Coroleta 640. Cod'aK/.urro 162. Cod lanz 4(;s.

» ranz 163, 105. Colla bianca 120. » bianco 121. » janco 121. » lancea 467. » liionga 468. » russo gruósso 131. Codabìanca 121. Codacassola 115, 116. Codacil 228. Codacin 228. Codujanca 116. (^odalancia 408. Co<lalone 408. Codalonga 220. Codunzinzola 116. Codarancia 103.

» nera 165.

Codarancio 133, 103.

9 maschio 1.59.

Codarós 104.

» dal petto turchin 159. de montagna 105. » negro 105. Codaross 164, 165.

» di montagne 133.

salvadeRo 1.30. •> spazzacamìn 105.

Codurossol 163.

> da palud 1.59.

» da sass 165.

('odarnss 164. Codarussa 134. OdariiBsiello 164, 165. Cnd.'irusso bastardo 131. (!«Mla»*caKHola KM». Codatoicol 315. Codatrcmola bianca 116.

giilla 100. 107 Codazliil 228. ('odazhin 228. Codaziuzera 106.

(Jodaziiizola 110. Codazzinzola 102, 110. Codazzola 230. Coddararedda 220. Coddu uiuru 511. » tuorlu 310. » virdi 404. » » imperiali 404.

Code-lenglie 95. Codebàndule HO. Codeianco 121.

monaco 120, 127.

«. S. Martino 122.

(lodeluongo 408. Coderusso 159, 104, 165. » bastardo 134.

» montanaro 134.

Codetta 110, 121, 187. d'estate 121. r> di pecore 116. gialla 119.

» di primavera 107. Codiatola 116. Co.'.ibianco 120, 121, 122.

» |iietrino 120, 127.

(lodibiancola 121. Codibugno 230. Codibugnolo 230.

" di padule 225.

grigio 230. roseo 228. siculo 231. terrestre 230. testa bianca 220. Codidda janca 2S3. Codijanca monacella 120, 127. Codijancu 121. Codilongo 468. CodiUmgo 2,30. Codimón 226. Codino 120. Codizincola 106. Ciidiiizingera 115. (^odinzìnzola 118, 119. Codinzonzola 110. Codìrancio 103. Codirossa 103.

y> petto nero 1G5.

Codìrossino 164. Codirosso 163, 104. 10.5. » algerino 170.

con petto ceruleo

159. de monte 133. di montagna 133. » di pancia nera 165..

» grosso 134.

» m.iggiore 133, 134.

» moretto 165. ,

» nero 165, 106.

» ordinario 103.

» prevetariello 105.

reale 134. » gassatile 134.

» Hpazzacamino 165.

Codirossola 103.

> di monte 105.

Codirossolo 101. CodiroRsolone 134. Codirossone 133, 131. (!odìrouss 163. (^odirusso prevatariello 16-1. Coditremola 116.

» biinca 115, 116.

731

Coditremola gialla 119. Codizzinzola 119. Codlenz 168. Codobianco 121. Codoletto 230. Codolo 230, 468. Codoloiie 468. Codomóro 165. Codona 226, 228.

» capo bianco 22G. Codoncino 225, 232. Codone 116. 232, 467, 468.

giallo 119. Codonet 228. Còdór 133, 5G0. Codorin 222. Oodorosso 163, 164. Godotremola 115. Codranz 165. Codrenz 163. C'odur 560. Coe longhe 226. Voèta 337, 340. Coeta 228, 230.

■» a testa bianca 226. Coèton 335, 340.

» de vale 351. Coetta 102, 107, 116, 119.

» bianca 116. » groga 107, 119. Cogal 641, 642. » bianch 651. » il' mar 651. » negar 656. y> senarin 651. Cogaletta 628. C'ùilongo 148. Coiloro 148. Coioua-cagni 202. Oolpazza 623. Ooipedda nira 637. Cojetrii 667. Cok 317. Coketa 613. Col ròs3 480. » rouss 469. » verd 463. Cola 8, 12, 16, 18.

» pescatore 323. Colai n a 137. Colajàppicco 306. Colajàppiccu .304. Colamariua 576. Colanz 468. Colanza 468. Colanzo 468. Colàsso 497, 498. Colica 16. Colim 693, 694. Colimbo 691, 694.

r- grosso 686.

» maggiore 692.

r> massimo 686.

» mezzan 689.

» minore 699.

» orecchiuto 697.

y> piccolo 699. turco 697. Colin 560. Coli longh 467. Coll-ross 479. » vert 466. CoUaeto 93.

Collarina 137, 139. Collarone 49«. Colletto 480, 481. Collo verde 464, 466. (;ollobich 137. CoUorin 467. Collorosso 479. Collotorto 315, 316. Colloverde 463, 464. Collutortu 316. Colo-storto 315. (/'olodoro 325. Colomb 497, 500. » coruari'il 499.

dal bosch 498. -> de corone 498, 501. '• de montagne 499. » di torr 501.

salvàdi 497, 501. » sauvage 501.

selv.idegh 498, 500, .501. (.'olomba sassarola 501.

» selvàdegia 498. Colombaccio 497, 498. (Jolombareu 36. Colombàs 497. Colombazo 497. Colombazzo 499. Colombella 144. 145, 499, 500. Colombèn'na 141.

» d' mar 641.

Colombi 502, .503. Colombino 636. Colombo 498, ,500, .501. collado 498. de bosso 497. » de mar 651.

favaccio 497, 498. favaro 497. » favaról 501.

favàz 498. » giandér 498. » petraiolo 501. i> vorzarolo 501.

sàlsaro 497,499, 501. » » grosso 497.

» salvadeg 501. >^ salvàdego 501. >^ salvarégo 497, 499. r- sàiisaro 497, 501. " sànzaro verzarolo

499. «■ sassaiolo 501.

selvadègo 497, 499, .501. » selvatico 501.

toresàn 501. » torrajolo 501. Colombu salvaticu 498. Colossera negra 165. Colosserun 133. Colossora 164. Coloumb d' montagna 499. » fave 497. » sarvai 499. » tourè 501. Coloumbaréu 499. Coltórt 315. Coltrettola 115. Coltureu 120. Columb 500.

» crcsluto maggiore 692. Columba aresti 498.

(Jolumbo col ciuffo 692. Columbu areali 502.

» de arrocas 502.

(Joluuima arosti 498. (Combattente 592. Compare-péreu 19. Comi)arepiero 19. Conca d'oro 223, 224.

» de moru 174, 183, 185, 283.

» moru 183.

» niedda 183. Concairdi 464. Concu de moru 172. Còne 8. Conegher 182. Conghedda 642. Conghlic 53. Conghlit 52, 53. Congoliu 52. Congolit .53. Consigliere 158. Contorcol 315. Contpuxiu 409, 410. Coombo 498, .500.

» d'acqua 628. Coon 468. Coparòlo .500, 501. CopcHa 693. Coppato 500. Coppette .000, .501. Coppulari 330. Coppulata 330. Cor( de bruyère 526. Cor maiin 618. Coracia 15.

» alpigiana 18.

» di montagna 18. Corallina cenerina spruzzata

641. Corl)acchion 7. Corbastrella 8. Corbat 1. Corbatell 8.

Corbatiu dal bech giall 16. Corbe 4. Corbeau 1, 4. Corbéto bianco 431. Corbo 1, 2, 6, 7.

» ianco 5.

» reale 2. Corbu 2, 7. Cordaro 299. Cordàru 299. Core 4. gòre 5, 8. Corf 1, 4, G.

» del mantèl 5. Coridor 560, 56-1.

» picelo 56G. CoridortHo 564, 566, 568. Coridoròn 569. (^orin 16, 18. Corlich 564, 568. Corlichét 568, 569. Corlicón 554. Corlicorèto 569. Cormorano 415.

» medio 417.

» pigmeo 418.

Corn 690. Cornac 1. Cornaec 5. Cornacchia 4, 5, 7, 8.

732

Cornacrliia az.ziirra 327, 328. p bi);ia 4, 5.

» celi-8te 327.

» ciarliera 327.

» di piano 5.

» grisa 5.

» uera 4, 7.

Cornaechìella 8. C^oniaccbione 7. Coriiaccia de Tore 9. Comacoion 7. Coniacia 4, 5, G. » coneriiia 5. » de Toro 8. » ue);ra 4. Coniàgg ], 4, 5, 6. Coriiaggetta 8. Coriiaggìa 4, 5. Coriiagia Rrisa .5. Coruaggia nera 4, G. » senoiuna 5.

> zenerina 5.

Coniagiaju 328. Cornaja 5.

» uoliuara 5. Cornajàs gris 4. » pcit 7.

Cornariil 499. Coniass bastone 0. Cornazli 4, 5. Cornazli.a 4, 5. CorneìUc G. Oorniicdda 350, 352. Corniola 4. Cornise C92. Cornison G92. C'oruóbile Gì».

Cornutc'ddi'a 'nipcrialc 350. Coro G.

Coròs 163, 4G9. CoToslon 133. Coróspo 298. C'oross 1G3, 270, 409.

y da l'eia bianca 4G9. Corcasi 133.

» de niuraja 1G5. Corossol de mout 133. Corossola 1G3. Corossolet iic^lier 1G5. Gorossoletta 1G3. CorósBolo IGl, 1C5.

» moro 1G5.

(!oros!)olon 133. CoroKsoiiloiin 133. CoróusK 4(i9. (;orri corri 94. Corridor biondo 55(i.

» cliluic ploè .5G0.

» picolo 5GI.

» pl7.7.nl..'>GI. Corriere 94, .5GG, .'.G9. > asiatico .'iGG. » biondo .55G. r- del OcofTroy 505. 7. grondo .5G9. » piccolo MT, 5G8. (.'orricrino .5GG, .5G8, 5G9. Ciiriinrllii 5GG, .508. (!orriouc 554.

biondo 550.

ccl collBro .5G9. Corriiodu 94, 551. Corronca .5. Corti u 140.

Córso MI.

Coni' in-cuccurii 574.

Coruv 7.

Corv 1, 4, C.

» d' c.impanìl 8.

» inii>eriàl 1.

» inart'u 415, 417, 435.

» neigher G.

> piccol 8. Corvacchia 7. Corvacchin 7. (.'orvastrella 8. Corvastro 41G. Corv.at 1, 5, G. Corvatt 1, 4, 6. Corvaz 1. Corvcddu 441. Corvella 140. Corv<aiu 441. Corvestrun 4. Corvot 8. Corveto 8. Corvcto marin 418.

» » foresto 418.

Corvcto zeuorin 8. (Jorvett 8. Corvetto 8. Corvgross 1. Csrvicllu 441. Corvi n 8. Corvo 1, 2, 4. 5, G, 7.

» acquatii'O 415.

>• bianco 041.

» biso 5.

» corallino 15.

» da Itoseli 5.

» da eroda 1.

y> dal inantél 5.

» de becco giano 10. de' campanili 8.

» do inont 1.

» di lieeco giallo 10.

» di mare 410.

» di notte 435.

» fraiiginoce 9.

y grande 1.

>- grcsso 1, 2.

» imjieriale 1.

» maccià 9.

» maggiore 1, 4.

» marin 415.

» » picolo 41S, ISS.

» marino 2, 9, 410, 435, 441). 441. Corvo merlo 10.

» dal beco rosso 18.

Corvo mozzano 4.

» iiiolinar 5.

» negro 0.

» nero 0, 7.

» palomliino 5.

y piccolo 8, 10. reale 1, 4, 7.

» rosa 18. verde 327. (iorvòn I.

<;orvón de montagna 1. Corvi! 2, 4, 7.

> nnibidastrii 434.

ca ragia.) Il 11.

cu pedi russi 18. y di passa 7.

imperitli 2. » Jancu 5.

Corvu marino 410. » mariuu 410. Corzh 1, 0. Cosmea 532. Cotibngnolo 2.30. Cotiraón 226, 228, 230. Cotimóne 228. Ci.tòr 518. Cotòran 517. Cotorn 518. Cot.irna 516, 518. Cotórnesa 518. Cotornis 51 G. Cotorno 510, 517, 518. (Jiitoiirno 510. Cntiirna 518. Coturnice 517, 518.

» comune 522.

Cotumìs 510.

» grossa 518. Coturnisa 518. Coturniss 517, 518. Ci')U 554.

Coua neira 1.37, 144. » d' roundón 407. Coualón 407. Coualóon 407. Coualouiiga 4G7. Couarossa 165. Couarous bouè 133. gr,.s 133. Couaronss 105. Couarou.s8a 103. Couaroussiit 105. Concai 034, 630, C41. Couch 317. Couclial 641. Coiicon 317. Coueta 228. Conett 230. (loulomli sarv.HJ 497. Coulomp favass 497. ("ouloumb toiirei 499. (^'ouliiiiniliada 529. Coiiloumbanna 518. Couloumliin 628, 636. Coulumb fave 497. Coumliattént 592. Coupada 86. Couratimn .554, 578. (Jourbat 4, 0.

» gris 5. Courentin .564, 560, 568, 509. .591,595, .599,600, 601, G03. » a pe rougie 601.

gr.iss .591. » (|Uiu lilanc 597.

(Jourenton 601 . Courli 618. ('onrmonran 4!<>. Cduruac 0.

» d'acqua 4. Cournacc 4.

V liiaucli 5.

Culi mài 4. (!ournaja 4, 7. Cournajas 4, 0.

» real 1.

Ci'iurouss 4t'i9. Coiirpata 1 . Cóurv 1. ('••iisidalnn 1.33. ('uliva loiiugn ^28.

733

Coùva rouss 163.

» » :iil montagna Hió.

Coiiva mussa nnhira 1G5. (Jouvaroussa 163, 165. Coiivarous.son 13;ì. Coùva roiifisoiilon 133. Couvètt 566, 567. » real 569. Cóvlàiigli 228.

» ross 163. Cova-loii'.'a 106, 226.

» in terra 299. Cova roiiss spazzacaniiii Ili.'). CovaloHf^a 167. Covari'lla 93. Covarello 92, 93. Covaross ferree 165. Covarossa 163. Cóvaróussón 133. Covaterra 120, 298, 299. Covatura 120. Covilello 93. Covròss 163.

» (la r iuvércn 165.

» négher 165.

» real 133. Cozzicaveutulu 396. Cozzinivura 182. Cra 16. Craasc 18. Crabediiu '175. Crabu 464. Cracra 213. Cranabelter 144. Cranabit 139. Crasc 16, 18. Crascin 16. Crastacone 271. Crastcca casarina 267.

» monacilla 126, 127. » paluitiniina 267.

Crastecarieglio 399. Ci-àstica 267. Cràstola 267, 271. Craula 4, 7. Craulu 7. Grava 353. Cravareul 332. Grave 335. Gravea 332. Cravetta 432, 602.

» ciuffa 431. Gre 476.

Gré-crc 203, 476. Ci-ebe 693. Gréccola 476, 477. Cri-cola 474, 476.

» mora 482. Gt-ecoléta 474, 476. Crécule 477. Creo 102. Crespolino 47. Crestou 462.

» col ciuffo 482. Cretarola 251. Grevéla 398, 400. Cricchetto 624. Criola 628. Cristaredda 399.

» fìmniiuara 357.

» fnisteri 400.

Cristareddu 399. Cristai-iedd 399. Cristariello 399.

Criatarieddu 399. Cristella 329. (Jri.stofou 595. Grivédda 399. Giivéildu .399, 400. Ciivein 83.

Crivela 332, .340, 351 , 396, 39S, 400. » grixa 404. » russa 399, 100. Gi-kavica 411. Grncic' mali 588, .j;)0.

» situi 590. Cruìnka 483. Cruokapica 182. Grnok Ijuneic poderljeni 56. Grò 1, 4, 6.

» l)ertiu 5. Groas 1.

» bianc 5. Groat 1. Croato 6. Grobu 2, 4, 7.

» aiiguid(lar4iu 116, 417. » brenti gluma 117. » de mari 417. » mauuu 2. » nieddu 2, 4. Crocàl 641, 642, 647, 656. » a la testa nera 612. » a testa negra 641. Crocalc 641, 643, 617, 651 , 656. Crocaleta 628, 634, 636.

» negra 636.

(Irncalett 62S. Grocaletta 626. Crocaletto 610. Grocalina 628, 633, 634, 636, 640. bastarda 634. » da le zate rosse 634.

» grossa 628.

» negra 636.

nera 634. Crocalón 651. Groccbiarclla 475. Crocchiotto 698. Croccolone 612, 613. Grocculuni 613. Giociato 60. Crociere 59.

» delle ninete 59. » fasciato 62. » maggiore 69. Grocioue 60. Crocila 8. Croff 6.

» gross 1. Cromb 497.

» salva 499, 501. » sarvaig 499, 501 . Grombéa 518. Groml)cra 518.

Grombo sarvaego 497, 199, .")()! . Gi-osnabel tiO. Grosnòbel 60.

» grand 59.

» grande 59.

» piccolo 60.

Grosnóbl 60. Grosnobol 59, 60. Crosuobolo ()0. Grotar 422, 421. Grouas 1, 4.

Grouassa -1. (^rouuiban'ni 499. ('rov 1, 4, 5, 6.

«■ bartel 5.

» beiteli 5.

» bertin 5.

» d' No.- I.

» inalili 115.

» pclt 7. Grovas 4.

» bianch.5. Crovass 1.

» ncigro 4. Grovasc 1. Grovàtt 6. (h-ovin 7. Crovo 1, 2, 4, 5, 7.

» de ma neigro 669.

» » senein 067.

» do monti 2.

» do becco russo 18.

» impeja 2.

» imperiale 1.

» seneiun 5. ( !iovu 1, 4, 5, 6. Cru.i.sc 6. Crucaèl 636, 641, 651.

» naigher 662. Crucal 640.

» zamp rossi 612. Gruccione 325. Cruciatu 462. Grucugioni 602. Cruculén 34.

» de monti 30. Grueulens 34. Grui 5.54. Crui gavran 1. Crusnober 60. Crusulèo 20. Grusulen 20. Gruvacchiu 2, 5, 7. Crvenocica 179, 186. Grvenrepa 164, 165. Cu Inaénch 282. Gii-bianch 597, 598. Gii bianch da terra 120. » cu 317, .318. » gianco d'aia 283. » » de ttra 120. Gua de koundaninua 468. » lunga 118, 226, 228, 168. » rossa 163, 164. » » a peto bleii 159. » russa iiioa 165. » » montaguinha 161. Guajatt .522. Guaje 522. Gualiniga 228. Cuarella 93. Guarossa 163, 165. » cita 163. » da Madonna 159, 161. Cuarossctt.i 163, 165. Ciiarossón 133. Guarussetta 164. Cuarussuii 133. Guberna 131.

Cubiiiuc 120, 122, 125, 282,283, .595, ,597.

» d'aerina 600.

» d'eva 590.

d' riva 285, 287.

731

Cubianc <!' róca 287. Cubianch .VJ?.

« d'acqua 597.

de la mouttP 12(>. > de la atpÌH 120.

de terra 120. Cubiuiichin 2ft2. Cuhi:iii<-i> de montagna 122. Cnblanr 282.

» de montagne 287. Cuc 317.

» di tortore 318. Cura 311. Curalaz H.")!. Cucale «47, 651.

w testancra GIS. Cucaietta B40, till. Cucalina 629, 631, 636, 611, 643. * tcstauera 626.

Cuce 318. Cucca 311.

t> di maiu 318. . di p.issa 336, 352, 102. » di rocca 349. r, (li ruccàro 349. Cuccaiu 3.J2. Cuccale 600, 603. Cuccalctto 568, 595. » fratino 569.

marino 601.

Cuccalèn 642. Cuccanèl 640. Cuccaredda 349, 102. Cutcaréddu 399, 400, 402. Cuccarellu 349. Cuccazzu 350, 351. Cucch 317. Cucchiaredda 439. Cucchiarone 439, 466. (Jiicchiarunc 467. Cucchiarunedda 467. Cuccliiarunl 467.

» monacu 467.

Cucci 318. Cuccia «7. Cncciaeaniiclla 116. Cucciaraanntlla 116. Cucciarda 89, 93.

» monnezzara 87.

Cucciardina 83. Cucciarduola 94. Cucciarduòlo 97. Cucciarmi 466. Ciicriiiiannedda 116. Cucriiiiiiaii'.ildra 1(17. Cucciiiiii:iiiiit''l>lra 111. Cucco 317, 318.

» de |ialuiiibaru 318. Clicco du zlilTo 319. (Juccovalo 318. Cuccù 317, 318, 341, 350, 352 » africanu 319. » bicddu 318. » di passa 33C>, 3r)2. » di tortora 318. V tupputo 319. Cuccuai 352. Caccuascia 340, 352. Cuccub^ 318. Oiccuccione 613. l'n niriiita H7. Cuccuiiio 317. Cttcculi 317.

Cuccule 318. Cucculo 318. Cuccumeggia 340. Cuccunion 352. Cuccumeu 341. Cuccumiau 341. Cuccuni 3.')3.

» di passa 352. Cuccustrettoìa 116, 119. Curcuvaja 352. Cui'cuv.iscia 3.'j2. Cuccuvedda .340. Cuccuvella 340. Cucii 317. Cucha 213. CuchèI 641.

r, bianih 647. » de capóz 642. CUcIictt 317. Cuck 318. Cuckcn 318. Ciiciao 439. Ciiciarone 467. Cùco 317. Cucol 317. Cùcolo 317. Cncorvu 2. Cucou di maju 318. Cucii 317, 318. Cucucciuta 87. Cucucciutcdda 87. CucuKj;liiiita 93- CucusiRliiatula 93. Cucuftliia 87. Cucughiata 87. Cuculo 318. Cuculo 317, 318.

africano 319. » americano 320. « V dagli occhi

rossi 320. » occhio ros-

so 320. col ciuflfo 319. » comune 317.

dagli occhi rossi 320. francescano 317. » nero e bianco col ciuf- fo 319. rugginoso 317. Cuculio 317, 318. Cuculio 317. Cuciilu 318. Cucuniarzolu 700. Cucuni 353. Cucunija 340. Cuda bianca 121.

> furcstera 122. di focu 161.

, i> harbarisca 134.

» > di livanti 134.

» r pcttu-niru 166.

janca 121.

> cu l'ali niuri 128. russa 161, 166.

. -a petlu blu 1.59.

» bru 160. carbonara 166. rinirusa 166. Ili p('ttuniurul66 ili rocca 166. » vrnuca 121. Cudabianca 121.

Cudaiauca 121.

Cudarussa facci bianchi 164.

» varvariscu 166.

» vavariscn 166.

Cudazzèna 115. Cudibianchi 121. ('udijancu 121. (!udiruss<i 164. CudiruKsuni 134. CudKinz 468. Cudune 468. Cudur .">60. CudiiruKsuni 134. Cuel Stuart 315. Cuèrin 5.33.

» pizzul 536. Cucrniciedd 3-18. Cuervo 7. (;uet.->. 337, 310. Cugianco 121.

X d'acqua 597.

> d'aia 282.

> da bosco 120. » de riva 285. » de tera 120.

Qui 250. Cuiga .573. (."uite .332. Cuizza 573. Cuk 332, 310. Cuklaita 93.

» rara 87. Cui bianc 595, 597. » » d'acqua 567. f » mzàn .597. V » pcznén 595. » bianch 282, 567, 600, 002,

604. » » d'acqu.a 285.

» bianco 597. » da ja jeuj 335, 350. 7> rànz 163. » rouss 163. Culanz 468. ('ularrul)iu 134. Culbianc 120, 125, 282, 283. » d'acqua 567,, 595, 597. » muntana 122. V muntiinar 120. paiol 127. Culbianch 120, .597, 601. » d'eva 285.

» d' niountugna 125.

» da aci|Ua .597.

Ciilbianchet 2H3. Culbianco 120, 121, 127, 595, .V.I6, 597, 599. » abbrunato 131.

» acquatico .597.

d'nc<|ua 597, 599.

» foresto 122.

i> pii'inl dal mostac-

cio 122. Ciilerciani 316. Cillet .591. Culéto 120. Culctl 120. (Julijancu 121. Culin bianch 120. Culingioni de terra .561, 564. Cullsaida 116. Culisalida 107. 116. Culltremola 116, 119. Culivitola 119.

i'ÒÒ

Ciilraaier 29.

Culmastur 529.

Culo bianco 120, .")97.

» rosso 30(j. Culoccia ."506. Culorcia 3a(j. Culorosso 30.5, 306. Ciili-oslon 133. Culross 163, 165. Culrosso 16-1. Oiilrossolone 131. Ciilrous 163. CulroCiss 305. Oiltaiein 120. Cultar('-n 120. Ciiltuièa 173. Culturin 120. Culli biancu 126, 128.

» i aneli 121. Culub'ianou 121, 122, 132, 283. Culugioni de terra 561. Ciilumbin 628. Culurubìu 131. Ciiliivert prilli 161. » secoud 165. » ta Barbarla 162. » » ahmar461.

Cùmbo (la rocche 501. » turraieu 501. » sarvaego 498, 500. Clio gianco 283.

» » de monte 122, 12.5. Cuociiii ili camula 323. Cuoddu virdi ICl. Cuoet 603.

Ciiogianco de monte 120. Cuolvert 461. Cuorniouraii 416. Cuorossón 133. Cuorvi di mari 417. Cuòrvo 2.

» d'acqua 416. » de mare 416. » marino 416. Cuorvu 2, 7.

> di notti 436. » di passa 7. » di sinteii 7. » jancu 5. » marini! 5. » » tiippiitu 417.

Cùppàni 318. Cappella .573. Ciipucina 237. Curatin 569. Curculeu de monti 30. Curciileus 34. Curdaru 299. Ciirentnu 602.

Curcntin 566, 567. 595, 597, 598, 600. » d'acijua 600.

Curentinin ,566. Curentinon 569. Curetin 94. Curiancola 283. Curidda janca 283.

» » cu l'ali niuri 127.

» » furestera 122.

» russa 164, 166. Curinón 569. Carinlina 95. Curintinu 95. Curintuni 95.

Curìntuni furastieri 9.'). Curir 568. Curisarida 102, 107. Curissola 107. (,'iirlin batoglavac .560. bilkasti COI. » dugonoga 600. .> grlicar 592. » krilàs 607. » migavcic' 599. » pijukavac 597. ,, » veliki 618. Curlinjaca 603. ^

» krilacica 601.

(!iirliiikavac 63. Curlinkoka 601, 603.

» cukavica 554.

» prava 551.

Curnacchia 5, 7. Cumaccliiu 7. Curnacchiulu 260. Curnaccia hisa 5. » bertùna 5.

» negra 4.

Curnacciu 5. Curnacia 5, 356, 3 8.

» rumàn 8.

Curnación 5.

» gross 1.

Curnaciot 8, 359. Curnaj 6. Curnuteddra 349. Curnuteildu 351. Ciiross 163.

» léré 165. Curosso 164. Ciirossol 163.

Currentin 94, 95, 556, 569. Currentuui 95. Currìdoi'i 554. Currintina 93, 95. Curripilaja granni 569.

» occhi gialli 569.

» picciulu 566.

V » cu occhi d'o-

ra 568. Curripraia 568.

» granni 569.

Curriviola 87. Currosso 165. Curruliu 619, 620, 622.

•» brenti nieddu 563. » imperiali 619. I Curruliottu 620. Curpacchiu 5, 7. Cui vèlia 4-10. i Cu.sciretto 475. ! Cuss 340, 348. Cutrettola 115, 116, 118, 119. » boreale 110.

» capinera 105.

» capo-cenerino 102,

» capo-nero 105.

» caposcuro 110.

» di primavera 102.

del Ray 109. » gialla 102, 106.

» piombina 115.

» testa gialla 109.

» » » orien

tale 114. Culti 106.

» capo-nero 105.

Culti capo-plunilno 111.

» capo-souro 110.

» citrino HI.

» giallo 106.

» testa gialla 109. Ciittunàra 271. Cuttunàru 271. Cutìii 92. Cuvarella 93. Cuvuttu 7.

» pieniuntisi 7. (,'iivrin 18. Cuzzi 107. Cuzzorott 466. Cvèla 597. Cviga 573. Cvinjak 234, 246. Cvinjcic 240. Cvrcic 202. Cvrijak 21.

,. » pramaljecni 23. Cvrlìnjcica 200. Czin 209.

» de palli 210. Czìnna 146.

» baida 445.

Daiua 529. Dakuka 318.

» tal pinnacc 330. Dàlder 283, 285, 290. Dalderin 285. Dalin 193. Dama 332. Damigella 548.

» di Numidia .548.

Damina 221, 222, 332. Daminn'a 332. Dard 282, 285, 325. Dàrdaen 282. Dardan 282, 290, 325. Dardana 282. Dardauel 282. Dardanell 285. Dardanello 285. Dardanin 285. Dardano 324. Dardao 290.

» de pansa gianca 296. Diirdar 283. Dardariu 283. Dardaro 283, 285, 290. Dardein 474. Dàrdeu 282, 285, 290, 325.

» de montagna287,296.

» de muntagna 285. Darder 282, 290.

■» bereti 285.

» de corna 287. Dardi 282. Dardin 285. Dardo 285, 290, 324. Dardon 287. Dardii 290. Darnega 263.

» rouial 271.

» » jiicoun 269.

sparvió 260, 263. » > picoun 266.

736

Dauiiile :.M:t. Dauriii 'J?;!. Dduci'u :tri:i. Di-iic it:i rastul 194. DlMlticf (ili.

Kènlar :i-'j. I>ori1eii 325. Dert'ii.i 2.'>'.).

» ajasst'ra 270.

» licrta 2ó'J.

» bussonora 2t>8.

» d' invcrii 268.

» ilouniiiiicana 2ti(>.

» i>iila 268.

» rdiissa 270. Di rnii 2'.t;t. Derna RiastT.-i 25y. Destolo falcouiero 260. DK.'Ssa lai.

Diuol ilu montagna Sh'.\. Uìavol <i' inuntagna 3.i3.

«■ de montagna 352. Diavón d' Ifos.li 352.

» d' montagna 352. Diavnlkchiu 101. Didudrl yy. DioKo 158.

» de la noce 293. I)in<ii<'-ta salvad^ga 551. Uinzio salvàrego 551. Diomedea 669. Diteo 305, 308. > mali 310. » sartfast 308. Doldra 503. Domeniiano 167, 481. Domenicana 484. Dona 332. Di.kI 144. D'.nl.ina .".0.3. Dordu'/.za 151. Dordaz/.i' 151. Dórde 148, 151. Dordei 147.

r pì/.7.lll 1 l<>.

Dordil 117. Do I-din y8, 146. Dui'ilina 98. Dordini! ys. Dordra 503.

salvadpca .503. Donlul); 151. Doiin 272. DoriiiiRlìone 290. Dori 147.

» ri;;ali 14ii. Dottore- 232, 251. Dottori 67«, (;84. Dou 432.

Doiibla marriisa 4h7. Doiildra Halvadi;a .503. !>oiirda/..'i 151. Itoi'irdina 98. Doiirin 272. DoiiTiiil :i|8. Driii-oklìiiiii 3H. DraKÓn 43i. DraKOHH.i 25y. Drp»a 151. Drèscli I5t. Di'oMca 151. Dri'N|;ho 144. DruK!i 151.

Dressa 151. Dressin 146. Drcsson 151. Dressoiìn 151. Driji-mavao 332. I»runi_ 144, 148. Dron'icic 116. Drossel 148. Druiit/. 340. Diic 353. Duca 68y.

» cornuto 350. Diuh 353. Dndun 498. Dus 352, 3.53.

» pìsciu 350. Du^arin 43. I)(i(;h 352, 353. Diij;liin 3.50.

DURO 335, 350, 351, 352, 353. DuKou 352, 353. Dui 3.53. DuMra 503. Dnlc 3.53. Diimel 353. Duminican 122, 128. Dmunican 122. Iiundian isalvag 550. Duurnii 299. Dur hech 3H. Duradi 70. Durai.s liaida 78. Diiraisa rasa suuda 63. Duiahli 70. Durd 147.

» corsin 146.

» spinard 146. Diirdan 503. Durden 146, 147. Diinlin 146. Diiriàtt 5.>1. Durit;iitt .554. Dtirraisa 66.

«■ hamra 56.

Duri 147. Diis 3.50, 3.')2, 3.53. Duso 350, 352.

» pcit 350. Dutturin d' vali 225. Dulnrcn 225.

IH]

Kl)rfeto 232. Kcclile rena 592. KcliiuiHa 578. Krora 43. Kdcra 67 S. Edredone 489. Kgretta 425. IOi?Ha 363. Kxuia 363. Eidcr 4«y. Kiroun 422. Kl.v.i 9. Klve s. Kuniinrià 366. Kmiiii'rliiii; 67. Kipiila :i(;3. ^ Krbaio 165. Krharol 207. Krbarolo 207.

Krbi'nna 529. Krbolana 529. Eriuilan .529. Krluilana 529. Krdoue 40. Èrion 4y2. Krvnlora 465. Kscriveo 359, 397, 403. ICsparvió 404. Kstor/.icòl 315. Kstrouneu 21. EuRg dal ben 212. Eula 372. Eule 340.

:f

abbro 184. 'acagna 657. 'acci d'un)u 333, 358. 'accianu 541. 'arciola 544. 'acciolu S33. acoiomnie 333. 'acciòmmo janco 333. aooiomo .133. 'acoiomu 333. 'acciùne 333. 'acedua 177. 181, 220.

» capi'.'nora 132.

» a licita 192,198, ly 9.

» gro.ss 204. 'acetola 17<!. acìanotta 576. 'acìanu di mari 576.

nini 333. 'aciomnio 333. acuopu 349. adàbi 298. adapi 298. "adanel 49.

ni:irin

51. gA.s 52.

» » pìccolo 63.

iidanello 49. fil'an 466. 'afar 466. 'afpn 466. 'afcr.466. 'agana/'/.u 353. 'aganél 49.

nostran 49. 'agancllo 49. 'aganélo 49.

forcBlo 51, .52, .53.

f montan .52. 'aggian I.tI ballar 511. 'aggiancdda i>17. 'aggianii 513. .iggìar.'da 2S. agian 526. agianella 551. agiano 513.

«. alpcKtre 524.

> della vali.' 468.

. di molile 526.

» nero 521.

'agiaiiii 551. \ign.lo 19. 'aguana/.zo 3.53. 'aguanu 351.

w biancii 333.

737

Faidàss 298. Faiiiel 19.

1- montili .'i2, Faiolii 9S. Faisaii óit). Falaetta 176.

» (le scpàle 182. » di macchia 210. » fumata 16G. Falaropo a becco largo .'iSO. » » sottile 581.

» iperboreo 581.

» rosso 580.

Falc d'acqua 355. » forcuto 381. » senrèiu piccol 101. Falcat 382, 396, 398. » da passar 404. » da pizon 403. » da zeis 396. » dal bragh 371. » merican 401. Falcàtt 382, 389, 398. Falcét 396, 404. » rosa 399. Falch 355, 358, 403. » capazzen 355. » d' San Martin 356. » d' vai 357. » da pess 406. » da vali 355, 356, 359. » real 383, 389. » réel 389. » terzo] 389. » zendrèn 359. » zeneren 359. Falchaett 396.

» bianch 356.

» di campane! 398.

» senerin 401.

Falchaettin 397. Falchet 357,359, 389, 396, .397, 398,399,401,403,404. » bianca 360. » d'acqua 355. » da bosch 396. » da ledei 396. » da passcr 398. » da sarlode 398. » da tor 398. » da torr 398. » da terra 398. » de tore 398. » di campani 398. » tcris 404. » muliner 356.. » negro 396. » paludòr 355. » péce 382. » pescadour 406. y> real 396.

róss 355, 389, 398. » sparvier 404. » torrosàn 398. » zendrèn 401. Falcbetòn 397. Falchetin 396, 397, 401, 404.

» da lodole 404.

Falchete 396, 397, 404.

» bdaiin 396,398, 401.

» bianco 357, 358.

» cuc 398.

» da grigi 401.

» de tore 398.

4'

Falcheto de vale 355. foresto 389. » piombiu 401. » rosso 401. » tori'sàn 398, 400.

» zenerinozeieste357

FalcliotiHii ;ìf<9. l'alcheton 3.55, 389, 402, 403. l'alcliett 382, 396, 397, 398, 401. » capu.'.ciu 355. » eini'n 400. » d' palud 357. d' i rat 356. d' tOrr 398. da ceis 396. " dalla coda longa 401. » da colomb 403. » da frangoi 404. » da la manella longa

401; » da l()dole 404. » da passer 397, 404. » da tor 398. » da torr 398. » da tórra 398. da tourr 398. » dai pi ross 40i. » de campanin 398. » de oslenn 396. » de palud 359. » de pasada 396. » de passada 397. » pzèn 397. » turchin 356. Falchcttin 400. Falchotto 396, 398, 399, 401, 404. » ali rosse 396.

» bianco 357.

» cenerino 401.

» da uccelli 396, 399,

400, 401. » di torre 399.

» macchiato 400.

» molinér 356.

» nero 397.

» rosciuo 400.

» rosso 359.

Falchetton 355, 359, 360. » cenerin 3.59.

» zenerin 356.

FalcluHtu 396.

» maltisi 400.

Falcheutt 404. Falchiett comoun 398. Falchiettu 404. Falchiu 400. Falchittiua 61Q. Falchtein 400. Falchtén 397. Falcigliene 615. Falcinel 440. Falcinell 4^10. Falcinello 440. Falckit 389. Falckt 399.

Falco 384, 395, 396, 399, 403, 404. » aquilino bianco 360. » » scuro 360.

» astore 396. » bianco 357, 358. > bottaono 372. calzato 370, 371.

Falco cappone 372, 382. >^ cappuccino. 355. » castagnolo 355. cenerino 359, 404. collarino 399. cu culo 401. cuculo 401. " da colombe 403. da pallino 372. della Regina 394. della testa bianca 355. di padule 355.

» bianco .357, 358. » forcuto scuro 385.

t'rìnguella.ìo 404. » gallinaio 372. » grillajo 400. » marino 355. » molinaro 357, 358. » nero 385. » palombaro 403. " palombi no 404. pecchiaiolo 382. pellegrino 396. » pescatore 406. » pigargo 356.

reale 389. » rossiccio 355. v rosso 399.

tcrzolo 389. » te.sta caffè 355. » torraiolo 399. Falcon 360, 385, 389, 403, 406, 407. » c<ii baffi 389. Falconcello 268. Falconciollo 397. Falcone 384, 389.

» a piedi pennuti 370. » atro 385. » bozzago 372. » cenericcio 359. » coi piedi rossi 401. » di Barberia 393. di torre 403. dorato 362. » gridatore 366. » lance 357. » minore 391. » pellegrino 389. » tunisino 391. FaU'onello 259. Falconett di San Giuan 401. Falconetto 359. Falconier forestier 260. Falcerà .541. Falcot 389. Falcoun 372.

» dia coua fourcua383. Falcunàzzu 360, 382. Falcune 389. Falcunèddu grisciu 402.

» iancu 359.

Falcimi 3.59,373, 389, ,396,403. di Malta 400. » di rocca 397. » jaiii'u 3.59. » paluuimu 402. » pellcgrinu 389. » pidiliriuu 389. » rai-u 3SS, 389. tunisinu 402. » viildanu 396. Falcuzz 355, 3»9, 396, 397, 404.

738

Kalcùxz di ciàmpanil 398.

Faldeti.la 83.

Falkùt :i'j;i.

Fallante (iG7, 061).

FalRctt 104.

Falqun 384.

Faina 54-J.

Faluppa 330.

Kalzinpl 440.

Falzinell 618.

Fanale 298.

Fauci 48, 49.

" cinen .53.

» de la ReRÌna 53.

» fiiraster .52, 53.

' iniintan 53.

» piccolo 52. Faiiell 49.

> a' la UcgpDua 52. » de la Resina 52. » de nioiitjj;iia 52.

Fanellin de montagna 52. Fanello 48, 49.

» gentile 52.

» nordico 51.

» Riska 51. Fanellu 49. Fan et .52, 71.

» de la Regina 51. Fitneto 49. Fanctt 48.

» de la Regina 52. Fanetto 49.

» corso 52.

» de montagna 51. Fanieddo 49. Fànìuddu gìallu 43. Fanic'llu ru8su 49. Fanili 52.

» d' inverno .52. Fanin 71. Fannet 48.

Fannin d' la Regina 53. Faiifarrone 95. Fant'arroni 95. Faràsega 67. Fare 3.55, 370, 372, 382, 395.

> rapiissin 355.

» Kearin 3.56, 359. Farcàt 403.

» d' raountagna 395, 397.

» d' le pa.ssre 397. Farciola d' montagna 163. Farcbét 4U4.

> da passarot 404. » da pernia 389.

» di giari 395.

> die cause rousse 401. » rat^ 395.

Farchèto 396, 397, .399, 404.

» anierlcan 401.

Faieliétt 397. 398, 100, 401,

401. Farchetlin 401. Farchettino 401. Farchetto .195, 397, 401, 101.

» di riiiri 401.

» di picrin 397.

Fariliettu .396, 404. Farchiuttu 404. Farclitoun 402. Farro .355, 372, 382, 895.

> bUiion 360. » basilo 372.

Farce da testa gianca 355. de padù 355, 3.57. » galina 370, 372, 382. » gianco 357, 358. » grosso 360. » mangia vespe 382. » marsaiolo 360. » pellegiin 389. » pescao 406. » reale 389. scUo 396. » Renein 357, 359. Farooliì -J'Jtì. F.ircon 370, 372, 382. Fare. .ne 372, 389. » dorato 3.56. » janco 3.57. » pellerino 389. » pizzuto 382. Farroun 372, 389.

» dia testa bianca 355. Fari-toun 402. Farcii 404.

> palummu 402. Farcunazzu 356, 360, 372, 373. Parcune 356, 404. Farcunéddu 358. Farciiui 356, 359, 373, 389, 403. » biancu 357. * di passa 402. » frusteri 402. » grisciu 357. » j.incu 357, 382. » rar» 388. » riali 389. Farciinieddu jaucu 357.

» » raru 358.

Farfarroni 99. Farfoiign 177. Fargacciu 389. Farphittu 396, 397, 399. Farghu gallinaru 372. Faringuello 49. Fariola 165.

» at montagna 163. Farlangói gentile 235.

» 240.

Farlol 268.

anierichen 260. » dalla testa rossa 27). » doniuuicben 271. » m 111 fon 266. Farlótta bianca 266. » l)usearòla 268.

» dumiuicàna 266. » grossa 260.

» rossa 271. T' sparviera 268.

Farliitón 260. Failuttón d' iiiveran 260. Fariiarone 356, 357, 358, 359,

372, 382. Farrugg 328. Farsoii 38. Farvàla 2.59, 270.

jassà 268. Fitsa 500. Fasaii 525, 526, 627.

» d' mountagna 524, 526. » d' vali 434. du montagna 526. Faxanella 52U, 551.

> de montagna 526.

Fasano 513.

Fasanot 528. Fasanu 511. FasareiU 27, Fasariil 27. Fasaiiila 28. Faecian.i .532. Fascianedda .532. Fascianu 513. 5 ti.

» d'acqua 541.

Fasciola 511. Fase 498. Fassa 498. Fassu 498. Fauuoun 389, ;}96. Faunazzu di rocca 353. Fàiiiiii :ì:iu. Fauzza 213. Fava 175, 497. Favaccio 49S. Favaràsso 497. Favarella 98. Favarèlo 172, 173, 274, 275.

» moro 172.

Favaroèul 177. Favarol 499. Favarotta 178. Favajana 467, 477. Favàlli 298. Favàs 497. Favass 497. Favaz 497.

" picol 500. Favazo 497, 498, .500.

» dal colarin 497. Favàzz 497.

» piccin 499. Favazzo 497.

» picolo 499. Favin 205. Fa vita 213. Favi te 213. Favodda 210. Favolo 176. Favret 127, 157.

» papcmoschin 122. Favrcto 127. Favretta 274. Favuddu 213. Fazareula .52. Feina 616. Fc^'lch 383.

cun i ebaff 389.

» da passer 398.

» da pess 406.

» néglier 355.

» nigbor 355.

» réel 353.

» zeiiorein 401. zenerén 356. Fcliara 121, 267. Felizèta 573. Fenarén 173, 207. Fenicòtero 443. Fenicottero 443. Feniiggia 204, 205, 206.

» irrixo 207.

Fenugiii 174. Fera 14. Fciain 219. Ferant 39. Ferao 219. Feraro 202. Feridorl 404. Fèria 14.

739

Ferlotta 260, 268. Fei-lutón 260, 266. Fennicularu ;U6. Feirareddu 218, 220. Ferraru 218. Ferson 56. Fiadàbech 298. Fiadàbel 298. Fiadabi 298. Fìadaver 298. Fialapp 298. Fiamànte 14:3. Fiamingii 413. Fiammante 443. Fiammanti 443. Fiammenga 443. Fiammingo 443. Fiammingu 443. Fiascaccio 424. Fiaschetta 225, 230, 235. Fiasehettino 193. Fiaschettone 225. Ficc 25. Ficcasotto 700. Ficetola 98. Fich 305. Fici-fici 191, 235. Ficitola 98. Fiddecula 544. Fifa 573.

» armata 572. Fifina 96. Figarola 184, 198. Fikakavac 172. Fikelj 624, 626, 629. Filane! o 384. Filandél 404. Filandrón de Spagna 79. Filannéri 399.

» cazzavéntulu 399.

Filinguello marino 56. Filippa 577. Filomena 183, 185. Filomela de mata 185. Filunguello 25. Fine 25.

» biano 29. » montan 29.

» russo 78. Finch 25.

» bianch 29.

» della nev 29.

» móso 226. Fineo 25.

bianco 29.

» de la neve 29.

» foresto 217.

» montan 28.

» russo 29.

» subioto 55, 56. Findàp 298. Finett 48, 49.

» bastard 52. Finfignòn 234. Fingo subiotto 56. Finicottiru 443. Fiukulija 25.

» planlnski 28.

Finti 210. Finzi 210. Fio 469. Fiocchin 223. Fionehetto 636. Fionco 629, 647.

Fiorancin 222. Fiorarancino 222. Fiorentin 235. Fiorin 534, .536. Fiorino 222, 224. Fiorrancino 222, 223, 224. Fiorrancio 222. Fiouransèn 222. Fisc-cìòn 589, 593, 595, 597, 600, 601. » grosso 604.

» reale 607.

" rosai 584.

» rossa! 585.

Fischiaboi 619. Fischiabovi 618. Fischiante 468, 479. Fischiavoi 619. Fischionccllo 603. Fischione 146, 469, 479, 601, 618. » col ciuffo 478.

» maggiore 618.

» terrajolo 620.

Fischiuui 469. Fiscone 462. Fiscuni 469.

» furastieri 461. " imperiali 461. Fislon 689, 691. Fisol 689, 692, 696, 697, 699. d' mar 686, 689, 691. » dagli urecc zàli 698. » de mar 689, 690, 692. » gros 691. » gross 689. Pisolerà 439. Fisolèto 700. Fisolett capussia 694. Fisolin 699. Fi solo 693, 698, 699. » canariól 700. >" de acqua dolze 699. » de mar 602, 694, 698. » de Piave 699. » piccolo 700. Fisolón 692.

» de mar 692. Fiscal 692, 699. Fist 96.

Fista 96, 97, 100. » blatarica 96. » foresta 97. » foresto 97. » granda 100. » grossa 100. » piccola 96. Fistarèla 96. Fistàzza 100. Fiste 96. Fistel 207. Fistione 466, 469.

» turco 478. Fisto 96. Fiston 65, 94, 100.

» foresto 94, 95. Fistone 100. Fisul 693. Fisuhiz d' vaU 494. Fisulén 699. Fisuléra 691. Fisulott 699. YìH 97. Fitubinac 399.

Fiumalbo 539. Fl:ibbettedda 184. Flaman 443. Fléna 573. Flinch 25. Focètola 184.

» capa-nèra 182.

Focetolone d'acqua 204. Foddrcca 544. Fófana 466. Fófano 466. Foggia 544. Foggietta 534, 536. Fogièta 192, 534, 536. Foietta 536. Foim 192, 194, 198. » bianc 193. » gross 197. Foin 192, 193, 194, 197, 198.

» vert 191. Foinaz 191, 197. Foinot 194. Fojana 355, 372, 382. Fola 217, 541. Folaga 544, 689, 691.

» africana .545.

» comune 54'1.

» crestata 545.

» verdipiede 538. Fòlar 214. Folariga 217. Folchett 397, 398. Folcola 544. Folega 477, 539, 544, 689, 691.

» del fasolo 544.

» grossa 544.

» piccola 539. Folegheta 474. Poleghetta 539. Folenga 531.

» de marzo 533. Folenghéta 535. Folenghin 696, 699. Folengòn 539. Folga 544.

» marina 544.

» peznèna 539. Fóllca 544.

» comune 544. Fòlighe 544. FóUaca 539, 544. Follata 544. FoUeca 544. Follerà 217, 218. Fouaca 698. Fonachecchia 700. Fondèn 699. Forabeucc 212. Forabocc 212. Forabósc 173. Forabosch 177, 212, 213. p'oraboschi 212. Foracanèle 201, 202, 203, 204. Foracanelle 205, 207. Foracannelle 202. Foracésa 177, 178. Forafratte 212. Foralegn 305. Foramacchie 213. Forapagge 205. Forapaglie 204, 205, 206, 534, .536. » castagnòlo 206.

» macchiettato 207.

740

Fora pai :;0.'). Kórapaja ^05. Furasfit-a 212. Fora»ii-|)C 213. Forazése 74. 206. Forliesóii 383, 468. Fòrbice 384. Forhicione 3H4, C2'.ì.

» maggiore 623.

Forbiciuui 384. Forbsóu 468. For^t'l Ó27. Forciuella 280. Forfesón 383.

foresto 384. F.'.rticia 384. Fortìriuni 381. Forira .")44. Forgia 544, Ó45.

■» imperiali 515. Forgiaredda 53it. Forgiareddu 172, 173. For(?iàro 240. Forlutón 266. Formentiu 172. Foriuicaru 316. Formichiere 315, 316. Pormicòne 316. Formiculariu 316. Forraicularu cinninisH 316. » di voscu 313.

Formigaiu 316. Foriiii„'hùr 315. Formighier 315. Fonuiguiu 315. Fornajolo 172. Fornaro 165. Forzàna 531, 533, For/,ht'l 526. Fossaccio 99, 100. Possacfhia 100. Fosgacchio 100. Fossajoue 100.

FOH.HO 100.

Foti-tiorse 617. Fottivento 299, 636. Fotvcnt 398, 401. Foufiadra 268. Fouu'ardra 266. Fougardrón 2">y.

» d' la testa roùsBa 270. Foi'ilaga .544. FouLar 214. Foulcga 541. Foùlga 544. Fmìliga .544. ' Foiilircfif 699. Fouloiin 601. FourbeHon 4i'>7. Fourclietta 167. Foiirinenten 177. Fiiiirniigliiò 315. Foiiriiiignotin 312. Fouriii'- 219. Foiirneroun 165. FoutfUtega marsenra 173. > nouHtraln 172.

Fraa 438. Frabclta 181.

FrabttUMl.la i fava 178, 179. Frabottuiii 1 Ilvanti 204. Frachu nói in 9. F'radL'Iin 41. FriTnniiu MIHI.

Frallódola 86. Francesina 467. Francischina caperossa 469.

» grÌ8a 465.

Fraucisotta 579. Francisottu 579. Francol 25. Frnncoli 528. Francolim 528. Francolin .528, 529. . lii.anc 529.

» blanc 529.

gris 528. Francolino 515, 555, 564.

» degli Italiani 515.

» di monte 528, 529.

Francolo 641. Francoiilin 529. Frauculin 528, 529.

» di bosc 528.

» di moni 529.

Franculinu 515. Frangcll 25. Frau^iddastr 38. Fraugiddni 25.

» riostu 28.

Fraugicddru 25. Frangoei 24. Frangoel 24. Frangol 25.

» de montagna 27. » niontauar 27. Frangouei 25. Frangoui 24.

» d' Hionlagua 27.

Frangoui 25.

t> niontaeu 27.

Franguci 24. Franguel 24, 25.

» d' la nev 29.

» d' montagna 217.

» de la ncv 29.

» de la neve 29.

» di al liiancli 29.

» dia fiocca 29.

» dia nev 29.

» moniagnó 28.

» niontan 28.

» uiontani'r 28.

n munian 27, 28.

Franguell 25.

» dei Alp 29.

«■ niuntagniu 27.

Franguelliua 515. Frauguello montanin 28.

» turco 28.

Fr.inguMo- 24. I''ranguen 25. Frauguòo 25.

» de montagna 2H.

» maìu 56.

Frangueu 25. FraiiRuillu 25.

V marina .56.

» montanaru 28.

Frangila 24. Frangvcll 25. FriirlO 222, 223. Fran'lta 201. Fran.tol 240. Frnscliettoni 204. Franclln 47. Fr.iitcrvient 579. F'rasune 39.

Fratasciii 187.

Fratazùn 237, 240, 242.

I'"rate-gavinu 158.

Fratcin 242.

Frati'u 237, 242.

Fratezzciu 237.

Fraticella 693.

Fratiu 240, 242, 285, 287, 495.

Fratina 115.

Fratino 285, 469,. 560, 568, 569.

Fratoc 275.

Fratocc 210, 242.

Fratón 696.

Fratone 484.

Frattazzein 240.

Fiattin 2H«.

Fratton 479.

Frattoun 493.

Fratucc 274, 275.

Franerà 2.59, 266, 268, 2<0.

Fravetta 98, 178, 179, 184, 276.

Fravettedda 182.

Fravetteddu 278.

Fravo 165.

Fi-azzaróla 28.

Fieddolotto 218.

Frecachiuppo 256.

Freghea 268, 270.

Fregherà 260, 268, 270.

Krcgione 38.

Frenguella 25.

Frengucllessa 25.

Frenguello 25.

«• da neive 29.

'■ de ni.-i 674.

» gattaro 28.

» montagnin 28.

» turco 28.

Frerct 278. j Presone monaciello 306. ! Freu 29. I Fri-fri 222, 224. Fricialase 172. Prigione 38. Frigorin 47. Frilnncuello 25. Fringiddastra 38. Pringiddonc 38. Fringiedd 25.

» tiiroliiesco 28.

Pringual dalla neiv 29. Fringuel 24, 25.

» d' la nev.-v 29.

» d' montagna 27. » niuutan 27.

FringucU 25.

» de la fioca 29.

Y muntagnin 27.

Pringviellinn 27M. Fringuello 21, 25.

alpino 29.

» cauipcHtro 32.

» oitrincllo 41.

» de' monti 51.

» marino 2H, 56.

» montanaro 27, 2S

» montanino 27.

» tnniNÌno 26.

Fringncllu 25.

» ninzzolinu 25.

Pringuélo 25. Frisa 72. Frisarin 47, Frincaluorn 619. "

741

rriscariUo 622. Friscavoi Gli), C20. Krischiettu 409. Friscialase 173. Frisciòn 39. Fi'iscuni 469. Friso 38. Frisou 38.

» d' nioutagna 217. » dai fioccheti 273. di fiocliet 272. Frisone 74.

» fru-fru 69. Frisorin 47. Frisott 38. Frisoun 38. Frisù 38. Frisili 700. Frisuui 39. Frixioun 38. Frixium 38. Frizarin 52. Frizù 38. Frocasini 172. Fi'ocione 38. Frogione 38. Frocolino 629. Froncolo 641. Frontino 25, 28. Frosolone 38. Frosone 38, 40. Frousoun 38. FruUèn 616, 620, 621. Frullein 616. Frullino 582, 616, 617. Fningillo 25.

t> spagnolo 28.

Frusolone 38. Fruson 38. Frusone 38, 39, 66.

» fumato 271.

» verace 271. Frustàsino 172. Fnisulen 20. Fuaunu 336. Fuànu 333, 336, 350. » di maisa 352. Fucetola 182.

» cannavate 177.

» canuavalo 177.

» d' inverno 179.

» favaiola 187.

» passeregna 178.

» verace 184. Fucetolone 204. Fuddeca 544. Fuèla 607. Fuffisnòn 234. Fuganu 333, 336, 3.50. Fumarola 134.

» fumata 134.

Fuguànu 336, 351. Fuim 192. Fuin 192, 197. Fuiton 197, 198. Fujanazzu 353. Fujanu 336. Fujcuddu 235. Fulai-hodda 535, 536. Fulaga 544. Fular 214. Fulega 539, 544.

» da cresta 545. Fuleghetta 539.

Fulgon 544.

Fulsrot 539.

Fuliaru cìnnirisu 267.

Fulica 539.

Fuliga 544.

Fumata 121.

Funaro 299.

Fu()(u 'u culo 306.

Furlicchiu 384.

Furficiuni 384.

Furfuragiu 34.

Furfurinus 34.

Furghéra 266, 268, 270.

» grossa 259.

Furghérion 259. Furmiar 315. Furmicalóra 316. Furmicaliiru 316. Furmicariu 316. Furmicularu 316. Furmiculuni 316. Furmiculuoru 316. Furticchiu 235, 241. Fus 432.

» marein 493, 494. Fusalina 494. Fusalinón 689, 690. Fusmarin 493, 494, 495. Fuso 424. Fusufai 20. Fusufau 20. Fusuddiu 235, 241. Futicàru 269.

G-

Ga 14. Gaarél 474. Gabbian 641. Gabbiana 641, 651. Gabbianèl 640. Gabbianello 640.

» del Ross 638. » Lambruschini 645.

G.ibbiano 641, 647.

» a testa nera mag-

giore 644. » bianco 654.

» capinero 642, 643.

» cenerino 642.

» comune 641.

corallino 642, 643. » còrso 648.

del Pallas 64.1. » delle arrin']che 653.

» glauco 654.

» islandico 655.

» maggiore 654.

» mezzo-moro 656.

» minore 640.

» nero 662.

» polare di Boss 638.

» reale 651.

» roseo 645.

» terragnolo 659.

» tridattilo 659.

Gat)l)iisa 316.

Gabian 640, 641, 647, 651. 650, 659, 663. » cenerèn 642. »> mu'5ÌIiera'647. » negar 656.

Gabian negher 656. » ncigro 662. rc-il 651. Gabianaz 651. Gabiano 662. Gabit'u naigher 656. Gabiosna 266.

» bussonera 268.

» farchetta 259.

» mcsana 266.

» roussa 270.

Gabiourna 259. Gabiousna 259, 270.

» d' marina 324.

» d' passage 259.

» douminicaiia 266.

» grisa 259.

Gabrieli 20. Gacas 371. Gacina 434. «rada 11. Gadàro 151. Gadd di vosco 313. Gaddarauu 141. Gaddaz/.u 610.

» di mari 576.

Gaddina 464, 533, 544.

» d'acqua a pedi virdi 533.

» d'eba 539.

» de campii 551.

» di massaria 551.

» petrajola 551.

» petrarola .551. pizzorna 532.

>' pìzzornona 532. Gaddinazza niura 514. Gaddinedda 532, 536, 544, 569, 593.

» d'acqua 532, 533, 536.

» » surcera 535.

» di boscu 539.

» imperiali 539.

» marzudda 533.

» marzulla 533.

>' pedi virdi 539.

» pizzornina 533.

» pizzu giallu 539.

» » giarnu 539.

» scaccia margiii .536, 599.

» surcera 536.

» » de li grossi 536.

» sureiera di li picciidi 535. Gaddiniedd 532, 533, 536, 539. Gaddinuzza 532. Gaddrarànu 441. Gaddu fasciami 541. » imperiali 591. » » grannì di lagu

603, 6U4. Gaddufoddi 299. Gadduzeddu d'acqua pedi

giarni 535. Gadduzza di li pinti 599. Gadduzzeddu 582, 584, 589, .590, 597. » i muntagne306.

» triugui 592.

Gadduzzo d'acqua 599. G.addu/.zu 209.

» biancu 592.

742

Oacl.lii/./.ii > arisi GIO.

oiiirloviu 584. riiirluvi 581, Sa.'». <!' arqua 215, 32:», :VJtJ. » (li flamini russi 602.

» di li ftrossi .597.

» di li nielli 590.

» (li li picciuli b'J6.

» (li mare 584.

» di mari 585, 591.

» » ])icciulu.585.

» di iiiuuta!i:iia .106.

» domeniranu 575.

» imperiali 591, 59;!,

G02. » » di laffu 599.

> * di sciumi.599.

» » gammi longhi

COI. siicida trii-trù .597. Ciaddii/ziini 'mperiali 591. <!afio G51, 057. (iatioiie 051, 657. (iafrione 657. G agita 260. GaRiri H5.

Gaggia 12, 14, 222, 221. » hriisca 14. » codaliinpa 12. » domenicana 12. » ladra 12. » marin.a 327. » nicfioléra 9. » nisciolera 9. Gaggiablina 2G9, 671.

» grossa 260.

Oaggiana 041, 043, 647, 051. (JaRzianiedd 040. Ca'^ijiottola 207. Gagìa marina 327. T> nisciolera 9. Gagiapassi'-ra 209. GasiPta 200.

» de montagna 270. Gaglia 11. (iagliozzèlla C22. Gai 14. » d' marinua 327. » d' montagna 9. . fol 9. » marcng 327. " marin 9, 327, 328. Gaia M. » mata 9.

* da nosele 9.

noselera 9. Galfa 613. Gaifonc 051. Gaimuncollo 040. fiaimoDcino 040. Gaimone 641, 017.

» corallino Ol.'l.

» del Lnmbriiflcliini

64.').

•■ di testa nera 643.

fiainel .3UH, .TJ9. (inim ra 53H. Guiofa 228. (ìaiola da sorgo 11.

» delle nosclle 9. Gaipa 648. Oaipaz7.li cu ali listati 642.

> cu pettiidi rosa 615

Gaipazzu cu pizzu grossu rii- su 048.

faviatu 648.

» cu ali listati

043. » grossu russu 623. » jancu 643. » testa castagna 642.

» » niura 643.

Gaipedda comuni 0"_'9. Gaipeddu niurn 035, 037.

» tujiutu cu longu

niuro 024. Gaipotta comuni 029. Gaipunazzu 657. Gaipuni 657.

» grisciu 656.

» grossu cu ali cinirusì

652. » » cu ali listiti 057.

» » » niuri 050.

» » cu pedi e pizzu

liiunui 652. » niuru 057. tri ugni 059. Ciait(jn 259, 270. (Jaiurno lombardo 266. (iaivonc bianco 657. (;ai 14. Gaja 14.

Gajineja d'acqua 533. G.i.jola 14. Ga'iulidda 624. Gàiulu 20. Gale 4.35. » bilac 426. » cizmas 427. y> macak 431. » modr"R 422. r- prepeljicar 434. >■ pupar 435. Gakic' 433. Gal de mout 527. » l'orciil 526. » forzhcl 526. » lauriot 520. » selvadegli 527. » sforzel .527. » sl'orzet 527. » zedron 525. Galano 20. Galanu 20. Galaran 040, 641. Galastrella .529. Galavron 222, 223. Giilbé 19. Galbee 19. Galbeder 19. Galbedro 20. Galber 19. Galbcri 20. Galeb klaiikavnc 651. Qalcbic' crnobijeli 650. » crnoglavi 613. » smijavac 641. » srdnji 647. GaU'dcn 628. Galeina d' pra .551. (iah'na pradarola .551. Gnlct :t2U.

» d' iiiars 329. » d' mar/. 1129. > d' ra pupù 329.

Galet (la montagna 329. GaI(-to 222.

» de bosco 329.

» de mar 329.

» de marso 330.

» de marzo 329.

» do montagna 329.

» de monte 329, 330.

» niegiarolo 329, 330. meiariilo 330. Galetra 059. Galett .531.

» 6 marzo 330. Gaietta 221. Gaietto 329.

» d' marzo 329. de boscli 273. Galiea 417. Galiua 610.

» bianca 529. » de mar 576.

della neve 529. » forzèla 526.

» pratarola 551.

sarvaiga 551. sforzòla 526.

Galinnsa de mar 576. Galinassa 609. Galinassin 212. Galinaza 610.

» d' mer .576. » falchet(Jna 610.

Galinazha 610. Galiuazlu'ta 213. Galinazin 212. Galinazza 609, 010.

> de mar 576.

G.ilinel 359, 404. (Jalincla de montagna 529. Galinella 539. GalintHa 529, 539. Galinetta 173, 529, 531, 533, 536, 538, 573, 699. »• d'acqua 531, 538.

» du becco russo 531.

» ncigra 5:{S.

» piccinna .536.

pcita 534. Galinn'a sarvaeg.a 551. Galinu 20. Galizanon 212. Gali 526. ■» cedròun .524. » d' muntagna .526. » de mont ,526. » inar/,(''ul 329. » salvadegh 520. salvaticli 5:!0. sedron 524. (jallaranu 411. G.illaièn Oli. 017. Gallcdola 041. (ialb'ii'na priidiiria 551. (rall('-na da pri'('' .551. (ialleua matta 298. (iallen(''lla riàle 539. Galleuiello 533.

> peduccliiello 535,

536. » rcaUi 53a.

<;aìlett 329. Gullettclla 573. (ialletto de marzo 329, 330. » bosco 272, 329, 330.

743

Galletto di maggio 329, 330. » di marzo 329. » dimoutagua329,330. » inarzoliuo 330. » marzolo 330. Gallina 52G, 610. » ceciata 431, » cieca 610. » de montagna "26. » della Madonna 280. » faKffiaua 551. » giudea 440. » prataiola 551. » » forestiera 552.

» petrarola 551. » sultana 541. » turca 440. » zedron 525. Gallinaccio salvaggio 550. Gallinala 531. Gallinascia 609. Gallinassa 609, 610. Gallinazza 298, 610. Gallinazin 212. GaUiné 313.

» eelvadeghe 527. Gallinedda d'acqua 539. Gallinèe 538. Gallineina 539. Gallinèla 531, 539.

» bianca 529.

Gallinella 531, 532, 535, 536, 537,539,573,609. » acquatica 531, 533.

» comouna 539.

» d'acqua 538, 539.

» de mont 529.

» di mare 532.

» foUacara 539.

» palustre piccola

536. » piccola 533, 534,

536. » terrestre 537.

Gallinèna 536.

» peznèna 534.

Gallinetta 171, 529. » bianca 529.

» grixa 533.

» grossa 531, 539.

» » da lacca 539.

» mezanha 536.

» piccinha 535.

Gallinlia suUanha 541. Gallo alpestre maggiore 521. » » minore 526.

j> cedrone 524. » de muntagna 527. » di monte minore 526. » di selva 316, 330. » grosso de muntagna 525. » marino 527. Galloz prim ,539. » rar 535. " secoud 534. » ta geddumu ahmar 532, » ta sciuttua 532. » tal Germania ,538. y terz 536. GallozzeUa 620, 622. Galluccio 330, 573. Galiucciu 539. Galluzza 573. Galluzzo 573, 608.

Gaio de montagna 526. » de monte 526. » del paradiso 329. » forzalo 526. » selvadego 524, 528. » sforzèlo 526. » zedrón 525. Galpedàr 19. Galpeder 19. Gal/edrò 525. Galzedrón 525. Gam-long 607. Gamba-levrot 554. Gambadin 592. Gambalonga 94, 95. Gambarossa 516. Gambatta 592. Gambavret 551. Gambe de fero 278. longhe 600. » lounglie 606. » lunglie 578. » ro.sse 578. Gambecchio 588, 589.

» americano 588.

» frullino 582.

).- nano 590.

Gambén'na 599. Gambèta 593. Gambèto 578.

Gambetòn 563, 592, 600, 601, 602,603,607,608. » griso 601.

» moro 603.

» rosso 607.

» » picelo 608.

Gambett 588, 592, 595. Gambetta 532, 592, 593, 597, 599, 601, 604. » americana 594.

V culbianco 597.

» dalle gambe rosse

601. » fosca 602, 603.

» muta 593.

» reale 603.

» scherzosa 602.

» viperina 601.

Gambetti pedi-longhi 579. Gambettin 582, 589. Gambettino 535, 536, 589, 590, 595, 597. » rosso 584.

Gambetto 593, 597, 599.

» gambe lunghe 600.

» » rosse 601.

» grosso 593.

»> nero 603.

» piccolo 599.

Gamliettola 604. Gambettou 600, 603. (iambettoncin .595. Gambettone 579, 593, 597,600,

601, 603, 608, 618. Gambettoun 592, 602. Gambétula 604. Gambilli 583, 585. Gambi nel 399, 404. Gambino 535, 536. Gambinon 603. Gainbula 604. Gambitolón 578. Gambitulón 578, 607. Gamblaza 607.

Gambon 607. Gamiema 503.

Gammetta 593, 600, 602, 603. 601. » gammi longlii 600.

» giorara 602.

» pedi longhi 579.

» vujara 607.

Gammcttone 579. Gammi-longhi 579. Gammina 593. Gan-bublu 134. Ganacciu 423. Ganareu 336. Ganasciò 325. Ganavel di fau 351. Ganga 506.

» grandule 507. Gangorcdda 696, 698. Gangorra 68(;, 689, 691, 693. (raniel de Franguei 397. Gans 449, 457. Garagghiu 640, 641. Garavéla 482. Garb,à 19. Garbé 19. 20. Garbeo 19, 20. Garbiero 20. Garbou 19. Gardanon 283, 285. Gardel 44. Gardoli 44. Gardeliu 43, 44. Garden 44. Gardelo 44. Gardena 137, 144. 1,51. Gardeuóla baiarrlla 144. Gardena bajcàieula 144.

» bajarola 144.

» collana 137.

» collarina 137.

» da mont 144.

» dal coKar 139.

» dal coUarin 137.

i> gazzana 144.

» grossa 151.

» negra 137.

» tordera 151. Ganlenòla 151. Gardil 44. Gardilì 43. Gardlèn 44. Gardlin 44. Gardòn 468. Gargana 260, 207. Garganè 474, 476. Garganel 476. Garganell 474, 476. Garg.inella 474, 476, 477. » d' inverno 471.

» marmorata 471.

Gargauello 474, 476, 492. Garganiélo 474. Gargia 14.

Gargòt 474, 476, 484. Garigola 611, 642. Garigolin 636. Garigolou 647. Garigula 651. Garigulon 641, 647. Garinàssa 610. Garlatt 271. Garle 269, 271. Garlutt 269, 271.

744

Gami 669.

Giirol de Boemia 272. Gàrolo 272. Garrot 484. Garrulo 272.

» (lì lioemia 272. Gàrulo «le Boemia 272. Garxixedtlii bianca 427. (ìaiz 422. Car/.a 424, 426.

» bianca 426. (tarzan-na 11. Oarzanna 14. Cìarze 422. Gar/.uua l.'il. (rarziMta bianca 427. (iarzo 422, 421, 425, 427. Garzou rosa 424. Garzotta 436. Gascetta «lei co ncgher 266.

» del col ros8 270. Gascia nisciolera i). (iasfiir .33.

ta sigar l.s7. GasRotta 268.

» de montasna 270. » mornera 25'J. » roana 270.

Gasgettina 177. Gasala 14.

{JasRieta del co rouas 270. Gasaietta 25'.t, 26H. Gasgiùt 14. Gassa 11, 12.

» marnìa 327. Gàstrica 266, 267, 271. » cenerina 260. ir di maesc 121. X. forestiera 122, 127.

» gentile 268.

> paloinliina 260.

Gastricbiua bianca e nera 274,

275. Gastrighino 173. Gastrigotto cenerino 266. » comune 268.

» groHso 260.

V testa rossa 271.

Gatella rossa 424. (iato de mare 6 17. Gatt marina 6'Jl. Gatta cenerina 422.

» trentacost rossa 424. Gattone marino 68U. GaiKlio 20. Gaudìu 20.

CJauia 642, 643, 645, 648, 6.')2, 65(5, 6.VJ. » comuni 648. » rasa seuda 612, 643. Gaulo l'J, 324. Gavaer 4y5. Ciavar 4'.)5. (ìavari'lo 474, 477. (ìavazi'ia 269. Gaver 474. (Sav.'tU 493, 494. Gavi-gavi 574.

Gavina 629, 6t0, 641, 612, 643, 6-17, 648, 6.'i6, 6.V.I. grossa 641. Gavinel 398, 399, 404. «tavinell 401. Gnviourna ajassrrn 2.V.).

Gaviourna grosa 266. (iavitorciola 315. Gaviurna 266, 268.

» gròssa 259.

Gavolino lyi, 192, 194. Giivolo 19. (Javran 4. Gaz sniijar 424. (}aza n, 12, 14.

» bajareula 8.

•■ bastarda 11.

■> carner 14.

checa 11. ciarlona 327.

» cucciona 14.

<la la lin'tta 266. " dalla COV.1 longa 12.

de la cua longa 11. 12.

dia eòa longa 11. » fera 14.

feria 14. » giandùra 14. » ladra 11. » maina 32S. » niangiona 14. » marina 327. » molinera 260. » mora 11. » niunéra 260.

negra 11. » nera 11.

» nisolera 9. » rabiosa 14. » rossa 14. » soucuna 14. » zucona 14. Gazanéla IH.

Gazanétta 259, 266, 268, 270. (;azarànu 441. Gazaro 151. (Ja/.ella 12. Gazèt mani 270.

» Kcavozzacoll 268. Gazett molencr 266. frazetta del co neglier 266. trazeola frisiinera picola 266.

» frizunera 259. Gazeula 259, 266. Gazha 11.

Gazoéula de la brétta rossa

270.

» moliniira 2G8.

Gazót 269.

Gaznéla 260, 266, 268, 269,

270, 271. Giizuéleta 269. G.izza 11, 12, 14.

» azzurra iberica 13. » celesK- 327.

cudiina 12.

" dall.i cdvva long i 12.

» do montagna 9.

» ghcrla 9.

- ghiandaia 14.

> ladra 11.

» mareina 327. » niar^^na 327.

marén'na 327. marlna9, 327,."128, 678.

» » minore OSO.

negra 12.

> neigr» 12. » nera 9.

r noselara 9.

Gazza peaca'rén'na 327.

» sparvleia 259. Gazzalina 177. Gazzanna 14. Gazzana 12, 14. Gazzanéla 144. Gazzàm 144. Gazzaro 152. (Jazzatta arabidda 268. Gazzera 11, 12.

» comune 11.

» marina 328.

» palombina 267. Gazzctt 270. Gazzétta 177, 270, 427.

» arabe 266.

» arabida 268.

» bianca 268.

da ciosa 266, 268, 270. grossa 260. molincra 266.

«• munòra 260. mzana 266. puiesa 266.

" rabida 260, 268.

" róssa 270.

varala 260, 270.

» zenerina 268. Gazzettina 94. Gazziero 39. Gazzina 267.

» reale 260.

» rossa 271. Gazzola dalla stizza 268. Gazzot 268.

» fliival 260. Gazzota grossa 260. Gazzott 270.

» tìaval 266.

» lluv.al 266. Gazzetta 266. Gelinota 528.

» piccouna 507. Gemmòn 55. Gemon 55. Gemoun 55. Gentarrubia 443. Gcntilòm 19. Gentilomu 556. Geppio 399. (}erab 204.

Gerardélo 533, 535, .536. (fcrardiua 533. (Jcrbina 471. Gercn 567, 569, 595, .598. German marino 467.

» nader 163.

» reale 463. Germana 463. G.rmanbotta 700. (ìermanellii 475, 477. Germano 463, 464.

» di mare 487.

» forestiero 461.

» nero .MI.

>• piccolo 475.

reale 464.

» turco 478.

Gcrol 567, .569. Geron 493, 494, 569. Gesso 151. Ghasfur el harriib 180.

» ta San .Marlin 323.

- 745

Ghasfur tal maltcmp 185.

» tal zebbiu^g 39. Gbè 11.

» d' mari una 327. Ghega (iO'J. Gheggia 60'J. Gheja 11.

Ghella (ili, G13, G47. Ghepié 324. Gheppio 398, 399.

» di fabbrica 398. » di grotta 398. » di montagna 398. » di torre 398. » minore 400. Gherbé 19. Gherla 139, 151, 268, 271.

» lora 2tì6. Gherlada 151. Gherluda 151. Ghiandaia 14.

» comune 14.

» marina 327.

» nocciolaia 9.

Ghiandaja marina 327, 328.

>> nuoifraga 9.

Ghiaudara mareiua 327. Ghiandereccio 498. Ghiardelin 44. Ghiardéna 144, 151. Ghiaza 14.

Ghierla eapirossa 271. » gazzina 267. » piccola 269. » scopina 269. Ghignèto 569. Ghimpel 56. Ghimpelo 56. Ghimpen 56. Ghiraldeina 531, 533. Ghiraldina 531. Ghirardeina 534. Ghirai-dì 432, 534, 536. Ghirlino 568, 599.

» grande 569. Ghirri-ghirri 477. Ghiiu 158. Ghirwiel 608.

» irmiedi 591.

» prira 607.

» rar 591.

» tal hamra 593.

Ghizz 3«6.

» di torre 399. Ghizzetin 96. Ghubara 552. Giacou 434.

» tener 422. Giadule 151.

Giaeoù da testa russa 566. » de l'eiiggio d'oii 568. » du testun 569. Giaéu 566, 568. Gìaddina de campii 551. Giagà 626, 628.

» a beco nero 626. » a zate nere 626. » de mar 626. » foresto 624, 633. » grando 626. Giai 14, 328. Giàie marine 327. Giaiulu 328. Gìuj d' mountagna 9.

Giaje mate 14. (Jiajet 48, 221. Giaju 328. Gial de inont 527. » de <'.r 222. » sfiir/.el 527. Gialdirola 102, 106, 118. Gialdòn 39, 66. Gìalinàzze 610.

» fulciizze 610.

Gìalinc forcole 527. Giall i.edi'on 525. » grand 525. » piciul 527. Gialleriua 119. Giallctta 107, 191. Gianetto 67, 197, 198. Giallin forcelle 526. Giall na de inont 529. Giallinedda 107, 119.

» mascuUi 102.

» testa nira 105.

» » niura 105.

Giallino 198. Giallone 20. Gialluidd 107. Giah'itt (le biele creste 329. Gialzeilron 525. Giambinél 404. Giancoa 116. Gianet 66. Gianetta 102, 106, 118.

» cu de setrun 109. Gianna 422, 424.

y piccola 427. Gianuaccia 423, 424.

» bianca 426.

Giada 16. Giaravell 595. Giarda 89. Giarégule 531. Giaretta 180. Giaréu 595. Giarigola 531. aria 268, 269. Giarle 271.

» pojane 268. » fajane 268. » zimule 260, 266. Giarnell 102, 107. Giarol 215. Giarolo 585, 590. Giaron 89, 96. Gi.ironcello 585, 596. Giaroulin 595. Giau 14, 328. Giaudara 14. Giaunè 66. Giaunet 66. Giaurru 667, 669. Giavanel 351. Giavanin 222, 223. Gic-giac 83, 94, 95. Gigaet 171, 173. Gigat 171. GiKia 237. Gigiet 171. Gilardina 533, 538. » gainèra .538.

» pcita 534, 536.

Gilardinetta .588. Gilardinna 599. Gilardoun .531. Gilarduiia 531.

Gimpel 5G.

Giuepron 144.

Ginepronu 114.

Giuèura 67.

Giò-gió 251.

Gioia 18.

(iioja 18.

d' montagna 15. » del be-h giaun 15.

G.oppu 319.

(iipeto barb ito 407.

(Jir 689, 690.

Girabiun 66.

Giracdllo 316.

Giralden 534. \ Giraldina .533.

Girardeina 533. I Girardèla 531, 533. I Girardélo 531.

Girardin'na 533. I Girardina 533, 535, 536. i Girasole 316. ! Giratola 539. ! Uirbina 471. j Girbinu 477.

Gireu 567, 585, 595. » (le fium 595.

Gireulon 569, 597.

Giricinka 94.

Girifalco 403.

Giriuni 319.

Girlandeina 534.

Giroley 9.

Giroulin 569.

Giù 348.

Giugo 175.

Giugo-giugo 175.

Giuiga 573.

Giuraon 55.

Giuradif 70.

Giurgiol 588.

Givei- 692.

Giurgiul 484.

Gizdac 573.

Gjerak 144.

Gjipalo 624, 626, 629. velik 623.

Gjonda 576.

Gjulinic' 535, 536.

Glareola 557.

Glosio 19.

Glusac 260.

Gluva 218.

Gn:p 612.

Go 14.

Goa 4, 7.

Goba 544.

Gobbetto 604.

Gobbo rugginoso 491.

Gobulo 20.

Godia 20.

Giif 350.

Gogca pizzoverd 136.

Gogò 218.

Gogolj 478.

Gogolo 20.

Goitre 434, 435.

» blanc 426, 427. » gris 422.

rous 424, 431.

Goitroun 433.

Golo 20, 324, 325. » cedr<')n 525.

Golub 498.

746

Golub jamar 600.

» inodrulj 501. Golubak IT'J. Gorgiu bicu 159, IGI. (Jorsjoglione 325. (iorluda 151. | Goro 20. 324. Gorski 155. Gorz bleu 159. Gosttta 177. Got.'.ii 500. GouH.ird 250. Gourhèra 4tì5. Goiiricu 8'.t. Govitre 422. Govitroun 433.

> Tous 431.

Goyiu VJ.

» tal warda 49. Gozéta 177. Gracchiell;iccia 8G. Graochio 15.

» ulpipino 18.

» corallino 18.

- forestiero 18. Graccliiola 8. (iraccio 7.

> corallino 18. Gracco 18. Gragalla 439. Gragallu 439. Gra<;jarica 477. Graglia 4, 5, 7, IG. Graia 4, 5, 7.

» |iatta-roUi;!a 16. » patturoii'^ia 18. Graiglia 4, 5, 7. Grajuzzo 213. (;ia'l de niont 529. (iraldamiint 525. ({ràlica 283. tirali». 321. Gran Airone d'Italia 420.

> bubo 353. * docc 350. » due 3.53.

» dug 352, 363. y dùgo 353.

> gaddu imperi.ili rnssu

607.

» gufo 352.

» Piviere 554.

» «erra imperiali 493. Granaiola 173. (iranajolo 477. (Jraniluc 3.')2. Granduca 353. Grnnilucli 3.52. (ìraiidug.. 352, 3.53.

r.'.Tle 353. (rr.iniliili' 5U7. (irangal 524. Grangallo 524. Grauocchi.ijn 424. Granouié 355.

» blnnc 367.

* grÌ8 3.59.

Graolotto 191, 192, 194. firaolinn 191, 192. Graolino 194. Gra.d» 19, .325. JnivBi'tn yi;. <ira«».-tta W. < iraviinalc '.tM.

Grassotta 436.

» bianca 427.

» di margiu 4.34.

» impiriali 423, 436.

» j anca imperiali 426,

» in'periali 436.

Grassottu 431.

> imperiali 436.

Gratasas 258. Graulo 19. Graulu 7. Gravio 19. Gravolo 19, 20, 321, 325.

» gentile 20, Gravotól 595. Grecorello 475, 477. Gridar 397. Gregoli 477. Giegorello 475, 477. Gregorio 20, Greiive 547. Grgurela 325. Gri de montagna 16. Gricciaiola 177, 179, 182, 184,

185, 187. firicciolo 49. (Iriit ,588, 590. Grifone 410.

» italiano 410. Gri fimi 410. Grillalo 400. Grillajo 401. Grinetta 537. (iriiig 250. Gripina 410. (irisa 328.

» blu 159. (irisarpul 219. Grisàtol 173. Grisàtto 173, 278, Grisèin 583, 585, ,599, » groKH 601. > piccin ,58s, » piccol ,590. » real 602. Gris.'ll 194. Grisrto 278, Gri.sett 173, 17,5, 278, 582, ,583,

585, 588, 591, ,595, 599. Grisella 278, 465, 636. Grisellina 278. Grisctton 599. (irisiii 278. (irisitt 171. 1 Grisola 277,

Grison da eroda 218. ' (ìrisone 647, I (irisu 158. ' Grisùte 172, 173, ; GrisiiU 172, 173, I Griva lU, 147, 151, » ceca 147,

> de montagne 14-1, » del genevi-r 147. » magnlna 137.

> ronsiia 145.

» «avojarda 137. » Bubìoliua 145, Grivàn 151.

> d' niounlagna 114. Grlvéa H8, «9, 94,

» de Corm-ga 89, noiitrà 151,

Grivetla 145, (iriv.tte 146. (irivce' 498. Grivouii 151. Grixelan 434. Grixeloun 554. Giixii'in 218. Grlas 396. Grlioa 503. Grinoc' 498. Grò a'I?. Gróa 547. Groi 547. Gidl 1, 4, 6. Grola 1, 4, 5, 6, 16, 18. » bianca 5. » zenerina 5, Grolàno 267, 269, 271. Grolin 9. GrLnouglie 355. Gros 95, 591, 651. » corbe 1. » darnesras 260. » due 3.53. »> marleu 667. Grossa pescheiroUa 601. fìrossolón 133. Grotón 497, 525,

» dalla colàna 497, Groltaione 321, 325,

» egiziano 326,

GrolL-ijone 218. (i rottolo 325, Grovol 325, Gru 547. Grua 437, 547.

» seuda 438. Gruara 260, 267.

» paluuibiua 260, 267. I Gruàto 547. j Grucciolo 324. Gruccione 324, 325. Grue .547.

» comune 547. Gruga 547. Grugla ,547. (iruguaétt ,531. Grugnel .531, 531, 536. (irugnetóon 538. Grugnctl 278, 531. Grugnetton 531, 538,

» gallinre 53M.

CJruKnettoun gai ,538. Gru'jntin 531, (inigntón 538,

» gallino 538.

Grui 437, 647. Grni\io 547. (iruppu o fila 20. (iriischotele 278. Guà 43.5. > bianco 431. » dal zùfo 431. Guacco 432, Guiich 432, 435, <;uiiddnruni 220. (ìuagghiarin i 83. Guaguina 624, 629, 610, 611.

» capa nera 643.

Guai 436. Guaia 640. (iuairo 656. Guai a 267.

747

Guaja piccola 269. (iualanella 116, lai. Guapt 436. Guap (ieilil 433. Cruarda-buoi indiano 430. » mascese 558. » pantano 579. » lepre 299. » nót 298. » pecora 115, 118. » pecore 107. Guardianina 115. Guaràglio 635, 636. Guaraguasco 325. Guarasuasto 325. Guaraquaglie 325. Guarnaccia 5. Guastésa 516. Guattascio 299. Guda 353. Gudien 573. Guegna cenerina 267. Gueja caporosso 271.

» cenerina 269.

» gazzina 267.

» » reale 260.

» rossa 271. Guenila 267, 269. Guf 332, 350, 351, 353. Gufetto 348. Gufo 332, 335, 350, 352.

»> comune 350.

» de montagna 353.

» degli Urali 337.

» di padule 351, 352.

i> grande 353.

» grosso 352.

» major 353.

» mezan 350.

» minore 350.

» reale 352.

» salva tico 335, 336. Gli fu 351. Guggo 318. Gugìa 372. Guglia 399. Guglielmin 536. Guia 37^^. Gnigna 96.

» grossa 100. Guignaz 100. Guignetta 96. Guina 98, 219. Guitta 100. Guizzetta 96.

•» bastarda 97.

Gulasso 498. Guléo 336. Guliu 352. Gurliu prim 619.

» second 620.

» terz 622. Gus krza 457. Gasa 539. Gusavac 595. Guska krza 457.

» vlasulja 450. Gussettina 96. Gussettoun 59. Guvo 350. Guvcina 335. Guzavcic' 595.

Guzzeton 99. Gazzetta 96, 99. (tuzzettina 96. Guzzettòou 99. Guzzi 107.

Hagjirode 437. Hamiem salvag 502.

» ta-gebel 502. Hamiem A ta Zebbugg 500. Ilaniefa 280, 283, 286, 287. Hibou 352. Hirondelle 279.

» de cours d'eau 285.

Ilrastovac 251. Huppe 329. Huttafa 280, 283, 286. l)aida 287.

» hambra 281.

» tal primavera 280.

laddazzu 610. laddinàru 406. lannaccuto 396. lazzula 12. Ibi 440. Ibis 440.

Icét dia stella 159. Iches 278. Iguina 98. Imbecidda 185. Imperator 213. Imperatore! 213. Imperatorell 213. Imperatori 213. Imperatorin 213. Imperaur 213. Imperga 493. Incarcabodda 558. Incipri 180. Infia 4G9. Inganua-cacciaturi 433.

» pastore 299. Ingarali 436. Ingoiavento 299. Ingojavent 298. Ingresta 268.

» a testa rossa 271.

» lora 266.

» lorazza 266. Ingurt'ossu 407. Irbalora 465. Irdi 464. Ir vai ora 465. Ismurtiddu 148. Ispida 322. Istòr 403. Istria 333.

Ittero a spalline rosse 24. » dalle ali rosse 24. » dalle cuopritrici ross 24. lurniauaro 358. Izzu 399.

.labaputtano 172, 173. .lacóbi 349. Jacóbu 336, 349. Jaddina 544.

» d'acqua 539. Jaddinàru 356. Jaddinazza 544. Jaddiuazzu 544, 545. Jaddiuedda 536, 541.

» d'acqua cu li piedi

giarni 535. » d'acqua pedi giar-

ni 535. » d' acqua surciera

536. ■> imperiali 539.

Jaddineddu a pedi gialli 535. » di acqua 532, 533.

» surcera 536.

Jaddu facianu 541. Jadiluzzeddu 213.

» d'acqua 535, 536,

569, 596. Jadduzzu 610.

» d'acqua 539.

» imperiali .539.

Jamminu 593.

» riali 604.

Janculiddu 178, 184. Jaunazzu 423. Janni 423.

» imperiali bianca 426. Jannula 640, 641. .Jannulu 641. Jardinaru 70.

» pettu russu 69.

Jareb grioni 518. Jarebica krza 521. Jedon 497, 501. Jej 3.50, 351. .lejic 348. Jermanu 464. JovariUu 325. Juliaru 271. .Turmanaro 357.

Kacic' 624, 626, 629.

» veliki 623. Kahla 318.

Kaleb klaukavac 651. Kalebic' 629, 633, 634.

» musicar 636.

» siéusni 640.

Kaloser_^418. Kamovrca 575. Kappamosch 102, 107. Karaban 322. Karmec 67. Karnanklic 328. Kart il nalial 325. Kasikar 439. Katiirn 518. Kika 693. Kika'sica 482. Kimpen 55.

748

Kimpl /iC. Kirt el nahal 325. Kitorepa ISj. Klanjavica Itìl, 105. Klaukal 661. Klikaviic 3yU. Kljiikok «0. K-.kka 311, 349. Kokocka 010. Kokosica 53U.

» duRokIjuaa 531.

V inala 535,

» vift.iuja .')33.

» sicusiia 536.

Kokotic 330. Kòlelrà 303. Kolkrii .304. Kopad U. Kos 13tì.

» vodar 215. Kosclinob (ìO. Kosir crn.Ts 290. » grla.s aUtì. V pliiniiiscki 29G. Kosirica 283. Kotaika 79. Kova'r 173. Kozodoj 2'JU. Krabelvogela 2.58. Kralj od prepclua 537.

» piiuplira 222, 223. KranabetvoKlicl 114. Kranebetvogel 144. Kravarìna 253. Krovarica 209. KrpuSar 558. Krstàs 3G3. Kriimpsneff 60. Krzulja 474, 477. Ku-ku 318. Kucho 318. Rugarle lOC. Kukuljaca 86. Kukavica 317. Kukuvi/.a .340. Kup 446. Kusorepa 251. Kussiedu jaiicu 427. Kuts.ha 213. Kiivi/.a 573. Kuvògclle 106.

Labar kokos'ar 403. Labbo 6(Ì3.

» coda-ltinga 661.

» m.'iKi;ioru (i60. Labrir' 401. I.abiid 416. I.adfiroiin 228. I.agia 30. hàglia 362. I/aiflia 370. Lagno 318, .568. Li.agnonu 569.

» marino 575. Lagnoso 191. L.igopn .529. Lagopodo 529. L.agnrnia 356, .382.

Lainarut 39. La .Morte i:93, 698. l>aiiipetella 283. Lanario 388. Lancìabue 230. Lanciatore 618. Laniere a testa rossa 270. » cenerioeio 2.59. » c»llurione 268. Lapalori 325. Lapariedd 48. Lappareu 174. Laprinu 667. La Pur 332.

Làr 355, 370, 372, 382, 395, 397. Làràs 370, 372, 382. Lardeiroun 225, 230, 232, 240, 248. » negre 238.

Lardeirounet 228. Lardorctta bianche 244. blcu 239. » de la créta 248.

Larderette 228. Lardiera 234, 238, 242, 248.

> a nioustass 232.

» de 1,1 cresta 218.

» moiincghctta 203. Laro fosco 656. Laskavac 691. Lastavica 280. Lastòr 403. Latacabre 299. Latacavre 298. Lataciàurc 299. Lateina 299. Latticapra 298. Lauriddiu 20. Lauru 20. Lauvetti 93. Lavaren 44. L.ivarin 43. Lavòrnia 382. Lavuratiiri 495. Lebre marino 434. Leccapertus 256, 2.58.

» d'aubre 256.

» de muraglia 258.

Lecora 42, 43. Lécur.a 43. Lecuru 43. LegauJ 299.

Lcgoriu de montagna 41. Lesorot 554. Le;;iirin 43. Leiroun 424, 434.

» biancli 425.

» dia piniiia 435. Lelia 372. I Lentìa 416. Lenona lunga 315. Li-pnri do argiola 574. Lorda 233. » bli-u 2.39. » pcita 239. Loscarìna 202, 208. LeSh'neul 1.55. Lesgnoèul marén 174. I<t>HÌiia .577. Leu 352. LevraRseiil .55-1. Levròt 551. Lovrottin 551. Liabéu 70.

Liabrù 70. Li ari 233. Libr.izinnu 555. Librazzinu 555. Licani 13. Licia 277. Licio 278.

Liebbure d'acqua 434. Lieucre 43. Li.;nota 49. Ligorein 43. Li,-orin 43. Liinuuzi'U 191, 192. Lindaneja 280, 283.

» di muntagna 287.

Linduni 291. Liiifia 416. Lingua longa 316.

f V cu lo pinnac-

chieddn russu 306. Lingualónga cu la testa russa 310. di turdi 309. pizzulazMccii306.

Lingua lunga di turdi 306. Linguinedda cantatura 99. » surda 93, 99.

Linot 48. Lippun 593. Lirun bianc 425.

» cit 432.

» gros 422.

» rus 424. Lisigneu 155. Lisignii 155. Liska 554. Lìspo 72. Ljegavac 558. Lo gioc 352. Loaccia 86. Looc 336.

Locch 335, 350, 3.52, 353. Locco barbagi.anni 332.

» di padule 352. Lóch 332, 335, 350. Locliet 348. Lochon 358. Locustana 579. Locustella 207. Lodana 88.

» cantatura 97. » cicciruui 89. » di mari 589. Lodi 83.

» chapelate 86. Lodicca 89. Lodina 89.

» pispisa 95. Lódla 86, 88, 89, 93, 91.

» capluda 86.

w d' la capoccia 86.

» d' pré 92.

» da la piipla 86.

» dalla p-M'la 86.

» di pra 92.

» russa 81 . Lodleina 92. Lodlen'ua 93. Lo.lletta 92. Lodion 79. Lodna 88.

> corridoura 86. liOdnoun 86. Lodoa 80. 86.

749

Lodoa suflfo 86.

Lodoik 02.

Lodoin 93.

Lodola 88, SG, 88, 89, 92, 9:5.

» arborea 92.

» buona 89.

» » al piiiio 89.

» » pautcrana 89.

» campestre 88.

» caiitariiia 79.

» canterina 89.

» capelu'la 8G.

» cappellaccia 86.

» cappellana 86.

» cappelluta 86.

x> col ciuffo 86.

» crestuta 86.

» dal cappello 86.

» dal ciuft" 86.

» dal ciuffo 86.

» de la gola gialla 81. del ciuf 86.

» del deserto minore 82.

» del Dupont 88.

» dei campi 94.

» di montagna 89.

» di passo 89, d3.

» foresta 81.

» gola gialla 81.

» in collina 89.

» maschio 65.

» mattugia 93.

» minore 90.

» nostrale 86.

» panterana 88, 89.

» piccola 9-1. reale 89.

» taniburèla 83.

» vera 89. liOdolacchio 89. Lodolaio 395. Lodolajo 395, 396. Liódole chapelote 86. Lodolota marina 585. Lodoli 92. Lodolicchio 93, 94. Lódolin 83, 93.

» foresto 83. Lodolina 93. Lod olino 83, 93, 94, 98. Lodolon 79, 89. Lortona tupputa 87. Lodoula 88.

» capnsseua 86. Iiodovigh 92. Lodra 88.

» capellina 86.

» capussina 86. Lodracchio 89. Lodrin 92, 94. Lodiich 92. Loduin 92. Loduisch 92. Lodula 88, 89, 92.

» at montagna 96. » di mari 589. » tupputa 87. Lodale 89.

» chapelude 86. » (li campagne 83. Lodvaccbio 89. Loegari 43. Logarèu 43. Logheri 43.

Lok 350. » de bosk 335. » dei ociii 332. Lolocli 335. Lonara cantaredda 93.

» cantatura 93. Londria 93. Lonora 89. Lopatas 439. Loppla 329. Loriol 19. Lornuch 353.

Louccb 332, 335, 350, 351. Loudniu 92. Loiidoulinna 92. Lounibard 612. Loumljarda 612. Loumbert 615. Louriou 19.

Louroucch 332, 335, 350, 351. Lourouk 335. Lovre 172. Lozic 63. Lucarin 42. Lucarino 42, 43. Lucaru 43, 353. Lucherin 43. Lucherino 43, 192. Lucirtuni 477. Lucro 40. Ludanedda 93. Ludlèu 92. LudK-na 92. Ludvigh 92. Lueru 42. Lugaén 42. Lugain 43.

» corso 41, 42. Lugao 43.

» córso 41, 42. Lugaren 43. Lugarein 43. Lugarì 43. Lugariu 42, 43.

» tedesco 52. Lugai'ino 42, 43.

» tedesco 52.

Lugaro 42, 43. Lugher 43. Liigheri 43. Lugheriu 43.

» bastard 52.

» della Svegia 51. » todesch 52, 56.

» tedesco 52. Lugherót 41. Lughierin 43. Lugoun 332. Lugrèt 43. Lugrin 43.

» todesch 52. Lugro 43. Lui 191, 194, 198.

» bianch 103.

» bianco 193.

» boreale 190.

» cinèn 194.

» comune 104.

» del Bonelli 193.

» forestiero 196.

» giallo 192.

» grosso 192.

» piccolo 194.

» siberiano 195.

Lui verde 190, 191. Luicchio 192. Luigino 191, 194. Lùjar 43. Lujer 43. Lumbardo 498. Lunea 592, 595, 597, 600. Lunetta 222. Lunja 355, 359. » bila 3.57. Luparuolo 325. Lupotta 622. Lupia 329. Lupióta 329. Lupo d'api 325. Lupolo 330. Luppa 330. Ijuppeca 330. Luppia 329. _ Lupu de api 325. Luri 19. Lurli 19. Lurocc 350. Lurucc 348. Lusgnol I')5.

» d'acqua 201.

» d' vai 201.

» da vali 203. Lusignòl 155. Lutercago 299. Luvaro 43.

im:

Macabè 194. Macaco 106. Macareu 683. Macaronsin 204. Macaronzin 210. Maccaruni 491. Macchet 173. Macchetta 177, 184. Macchi aiolo 213. Machel 1.57. Machet 65, 172, 173, 278.

» horéla 171.

» da eroda 172.

» de passada 173.

» nostra 171. Macheti de montagna 171. Machett 171. Machetto di padule 209. Maciola 121. Maciotta 340. Maciùn 217. Macotta 337. Macottu 66.

» giannu 69. Macrosa 488. Macrusa 488. Maddarda 464. Maddardo verdatiere 468. Maddarna 464. Madiscedda 102, 107, 116, 119. Jladischedda 116. Madoneda 258. Maduraiolo 325. Magas 479, 485.

» furastir 491. Magass 469, 4?0.

» brinón 479.

» de la popla 482.

750

MacasscD 4R0. Magasséto 4Si>, 4S3.

» bastardo 491.

hiaiiro 485. foresto 491. » rosso 481.

Ma^às^o l).i8tardo 483. » bianco 48.1.

col saffo 482. col zuffo 478. . forost» 478, 485.

> inonàro 479. » moro 482.

. itiiinato 482.

» trrsso 478. Magassón 478, 479. M.aggenghì 5122. Magnabalini 698, 700. Magnan Iti.i. MagnanOn 165, 636. Magnaneiu 628, 636. Maguanin 1S6, 628. Magnanina 1S6. 187, 219.

sarda 187. Magnaniiiha 187. Magnapesce 628. Mugòga 651, 656, 657,

» novèla 651. Magogato 651. Magoghrta 647. MagoDft 157. Magròn 416. Magroun grosso 667.

» luez.'/.an 669. Magrun 678, 689, 691, 693.

de Kiiffo 693.

» du collo russo 694.

» gianco 417.

» grosso 686.

» » neigro 416.

piccin 698, 700. turco 696, 698. Magrunetto 694, 696, 698, 700. Mai-solu 561. Mairiuo 40. Maisòlu 561. Majarda jauna 66.

» neigra 69. Majas 478. Majass blancòn 484. Majolina 584.

» nicca 589, 590.

Malaciedd 333. Malaciedde 333. Mall.fccbio .VJO. Malbizzu 148. Maliarda 468. Malìviz7,u 148. Maliarda 461. Mallard.'lla 475. Maliardo 464.

> romano 467, 468. » verdatero 168.

Malutzzo 14ii. Mal vitti ÌHHued 136. » rar 1 17.

> tal «idra balda 13X.

> tal trofia 136. Malvitz knmbì 148.

> rosa 23. Malvitzun 14.>, 153. MalvI/.za 148.

Mal vizzo 145, 148. Molvizzu 148.

Malvizzu pottu russa 147. iMalvizEUni 152. Mancia alivi 241.

» formiculi 316.

» jaddini 404.

» pisci 618, 652. Mancialìva 211. ManciamuKchi bianca 193. Mangia api 325.

» botte 96.

» scecchi 410. Mangiapallini 417. M.ingiapi 325. Manselialin» 693. Mangoni 44:ì. Manicujo 228.

Manteddada 261 , 267 , 269, 27 1 . Maragan a pei» nieddus 625, 626. » de mari maunu 623. iMaraguiii 416. Marau^an de mari a peis ar-

rubius 629. Marangon 493, 494.

» picolo 418.

Marangone 415, 416, 686. col ciuffo 417.

» largup 417.

> minore 418.

» nano 418.

Maranguni puttu biancu 417. Maraonc 416. Marauni 416. Marchetti! 171. Marcón 5. Marénga 516. Marett dalla pòpla 482. Margbett 214. Margóm 686, 689, 690. Margon 137, 434, 689, 691,693. Margone 416, 693. Margiiun 493.

Margun 416, 493, 494, 667, 691. Marguue 416. Marguneddu 700. Marguni 416, 417, 678.

» svaria 417.

Marigiana 465. Marjnaredda 568, .569. Marinarflla 568. Marinedda 500, 502. Mariueddu 500. Marinella 501. Marino 4.

V pescatore 651. Marlnzola 234. Marioli boaróì 566, 568, 569. Marizalda 67. Mariniin frattiu 683. Marra )iiga 15. Marrugàn 325. Marr.'inzanu 532, .^33.

» pedi virdi 533.

Marx.'iiiMi 482. MarM-ncola 173. Marseu .^73.

Kpìlorso 563. Marteddu 5frl.

» gentili .564, 568.

» niccu 568.

> riali 561.

Martolot 2Hii. Martellino 210. Martcu 684, 626, 669.

Martenicllo 323. Marlfo 667, 669. .Marlirca 120. 122. .Martid.luzzu 2S0, 283, 287, 564.

» triugni 564.

Martidottu 620. Martini 323. Martin 651.

pescador 322, 323.

>■ peseadóur 322. pescadii 322.

» pescaór 323.

» pescatore 322.

«■ pescóu 322, 323.

» ]>iapess 322.

» piscaturi 323. Martina 67».

Martinaccio 647, 651, 656. Martinàzo 651, 657. Martinazz .554. Martineddu 323, 431. Marti nello .560. Martinellone 554. Martinen l.')7. Martini'o 323. Martinet 157, 674. Martinett 290. Martinicca 120, 122. Martino 323, 683. Manièra 282. Martlin 285. Martlot 282, 285. Martorèl 217. Marugella 340. Marvizza 148.

» furestera 146.

Marvizzaru 400. Marvizzo 148.

» imperiali 145.

Marvizzola 146. Marvizzu 148.

» di passa 138.

» imperiali 145.

Marvizzuoi 152. Marzaieù 468. 469, 479. Marzaiuola 475. Marzajola 476, 477. Marzajolo 477. Marzarica 477. Marzarola 475, 477. Marzarula 477. Marzéu 474, 573. Marzola 477. 643. Marzollina 475, 477. Marzolo 4, 360. MarzunJeddu 283. Masaro 463. Mascaroun 624, 634, 636.

» gros 629.

Mascaruned<lu 477, 491. MaschL'ra corallina 641. Mascolina 93. Masi'olinu 410, 411. Masllnica 222, 223. Masorin 463. Massacan 205, 207. Massajola 120, 121. » bianca 122.

» capobi.ini'o 12.').

Massaiau 197. MnHsucco 5.VI. Mast^ucotto .560. Mataccinu 121.

» cul'iiliniuri 126, 127

751

Mataccinu Jancu 122.

» iiiru o niuro lo2,

Màtan 65.

Mataròn 217.

Matarót 217.

Matela 211».

Matelina 210.

Maiella 219.

Matellòt 217.

Matel.i 217.

Materòt 217.

Matilon 217.

Matin (il 6.

Matòn 217.

» (la eroda 30.

Matona 217.

Matonzin 217.

Matoraccio 217.

Matoz 269.

Matózzo 173.

Matrót 217.

Mattacchiano 218.

Mattarott 217.

Mattolina 92.

Mattòn bianch 29.

Mattone 217.

Mattorella 238.

Mattozza sparviera 260.

Mattozzetta 266, 268, 271.

Mattugia 33.

Mattugina 33.

Mattusino 33.

Matuna 217. Matusa 33.

Mausniack 116.

Alazhorin 463.

Mazolim 465.

Màzolo 465.

Mazolom 464.

Mazorin 463.

Màzoro 463.

Mazurin 463, 464, 474, 477.

Mà/.zaro dindio pieolo 418.

Mazzócca 269.

Mazzorin 463.

Mazzurin 464.

Mhivula 573.

'Mbucca muschi 194.

Meareu 173.

Meari 204, 205.

Mec'ak 278.

Meddarda 464.

Meddurina 136.

Medduzzu 482, 483.

Médicu 356.

» di pantaau 356. Meduska 158. Meggla smeardola 67. Mcgiai-ola 33. Megióra !9. Melarda 464. Mclesia 19. Melisaofaja 325. Mellardedda 477. Mellardi 464. Menacci.a 7. Menacó 315. Menga 423, 424. » arrabbia 424. » bianca 426. » » manna 486.

» » piticca 427.

> niedda 436.

Menghi-Xfdda bianca 427. groga 4.31. » piticca 433.

Mengotto 620, 622. Meola 373. M.Mael 135.

» acquareu 214. » » verd 322.

» ad riva 133. » d'acqua 215. » sicilian 133. Meral 135, 136. » acquarol 215. » d'acqua 215. » d' mountagna 137.

gris 1.37. » marèn 215. » sassar 133. » .sassard 133. » sasséll 133. Merangono 416. Merbrouss 133. Merdajolo 299. Merdara 87. Merel 135.

» american 23. » aquar 215. » da macia 136. » dal culler 137. » dal stomegh liianc 137 » d'acqua 215. ■> marèn 137. » sassar 133. » sasser 133. » saasol 133. Mergo 494, 495, 686, 689. » domenicano 492. » oca 494. » » minore 495. Mergollo 416. Mergone 416, 492. Mergul 691. Meril 135. Merisceda 102, 107. Meri 135.

>- acqua 214. ac(|uar 215. acquareu 214. ■• ad montagna 139. » ciapà 137. » ciapareu 134. " de stomich bianch 137. » pescadeiir 214. Merla 135, 136.

» acquarcela 215, 532. acquatica 21 1. biovà 322. » d'acqua 532. » da macion 136. » du cullarit 137. » montana 137. » pesquéra 214, 322. » solitaria 135. » tettaiuola 135. » torquata 137. Merlaequaccio 215. Merlaza 16. Merlazza 16. Merle 135. Merletta 597. Merli 136. Merlino .597, 599. Merlo 135, 13G.

» a cua gianca 131.

rio a poto bianco 137.

acquacelo 215. ■> acquaio 215.

acquaiolo 214.

» grande 578.

acquari")! 215.

> acijuarolo 539. aciiuatico 532.

» maggiore 578. acquireu 214, 215. acjuarolo 215. casajolo 135. casengo 135. casucngo 135. ciach 144. ciapà 1.33, 134, 214.

> ciapón 133. ciappà 135.

co la colana 137. col collare 137, 138.

» » nieridiona le 139.

col petto bianco 137, 138.

col vezzo 138.

colàn 139.

color de rosa 23.

comune 135.

d'acqua 214, 215.

d'eau 214.

d'éva 214.

d'oribaga 135.

da bosco 136.

da la collana 138, 139.

da la fassa 137.

da la piastra 138.

dal colar 137.

dal colare 138.

dal bécch giall 136. » » negro 136.

dall' acca 215.

dall'aga 215.

de aqua 215.

de bosch 135.

de montagna 137.

de muntagna 139.

de rocca 134.

de Russia 23.

del stomegh hiauc 137. di montagna 134.

di Russia 138. di sasso 134. foresto 135, 136, 138. franco 138. gagion 144, 151. galbé 19. garbel 19. garbuggia 133. cazzotto 1-44. main 23. marin 23.

marino 8, 23, 135, 137. montagnolo 136. montan 137. muntan 134, 139. negro 136. pescador 323. pescadour 322. pescatore 215. pescau 215. pe.scou 214, 215. petraiolo 135. petrolu 134.

762

Merlo reusa 23.

rocaé 135.

rosa 23. » roseo 23. > roK80 23.

russo 133.

» sassatile 133. teran 136. terra'.;uolo 136. turco 137. Mcrlougato 93. Merlott 136. Merlou 135, 136.

» a cova lilauca 131.

> aigaiè 215.

» ciappà (la cita glauca 131.

» d'aiga 215.

» garaliè 19.

I>iec l)lanc 138. rosa 23. Merlii 136.

» d'acqua 215. Merci 135.

» de piastra 215.

» iiiarèii 137.

» sassoèul 215.

» sassol 215. Merope 321. Merra d'acqua 215. Merru 136.

a collaua 138.

» d'acqua 212.

» di passa 134.

» di rocca 135.

» di sciara 13l!.

> di sipala 136. » i mali 323.

» i rocca 135. » uiuru 136. » pc'ttu Jaucu 138. varvariscu 138. Morula 136.

* giajulada 138. Mes dùch 350. Mesa-miisa 621. Mesainlisa 620. Mestolón 139. Mestolone 43'J, 166. Mestre 172. Meurra 1.36.

■» de arriu 215. » de arrocca 135. Mcnrru 138.

> a canuacca 131. Méza beccassa 612.

» parisscna 328. Me7./.a heccacci.i 617.

» niogca 617. Mexzarello 175. Me/,7.obeccaccino 617. Miardoun 65. Miarein 71. Miarf'ii 71. Miarlna 32. Miarol 531, 533. Mlarola .12, 66. Miclielìn 222. Miciola 573. Mid'Iarda 161. Midilanlola 175. Miedilura d'acqua 323. MIedduru 136.

w d'acqua 215.

Miedeco 356, 357, 359, 367. Mierli 136.

» d'agile 215. de golaìDP 137.

» di nionta;;ne 16. neri 136. ross 23. Mierlu 136.

» d'acqua 215. Miémlo 136.

» a piastra 138.

» d'acqua 215.

» i montagna 131.

» i rocca 131.

» rosa 23. Mierru di rocca 135.

» uiuru 136.

» solitariu 135. Mieruc marino 116. Mit'-rulu 136.

-Micttenipònta d'està 173. Mietteiiipunta d' inverno 172.

» di state 173.

Migliarino 74, 1)8.

» di padule 71, 7.5.

Migliora 19. .Mijjlióro 19. Jlignarda 89. Mignatlaio 140. Mignattiuo 636.

» ali-bianche 634.

» bigio 033.

» zampo- rosse 634.

Mignattone 410, 629, 636. Mignon 5. Migola .573.

Mi.iar.lc. 467, 479, 480, 481. Mi'iardoli 477. Milan 382, 384, 385. Milano 372. Miliésa 19. Minist 105. Miuuócciulu 49. Minutulu 218.

» veru 49. Mio 469. Miola 573. Mirai 135. Mirula 135.

» crvenrepa 133. Mita 12.

» do ragghiata 14. r, èrde 328. Mitarda 475. Miula 373, 384. Miuliui 384. Mivola 573.

'.Mmuccamusciii jaucu 193. Mnacia 4, 7. Mocct .389.

» di bocli 395.

» di ratt 398. Moddu 439. Modre 322. Modroltos 13.5. MiKlrovrana .327. Mo<lriilica 24U. Moetta" 181.

do sillTo 482.

» grixa 483. Moctl.. 634. 030. Mo.tb.n 479. Moetliiu 479. Mogula 220.

Moincau 37.

«• solitaire 133.

Moiu 479. Moja 479. .Moju 479. Moliuaro 65!. .Molinarella 240. Molinera 240. Molineri 210. Molinerina 239, 240. Monaca 116.

» bianca 495, 496. » grossa 176. Mnnacchia 4, 7, 8.

» piccola 8.

Mnnacedda 286, 287, 573. Monaccddra 235. ! M<m.icilla Ufi, 121, 576, .593. .Monachedda]22,127,178, 271,

270, 286. .Monarbeiidia Ufi. Monaclieja 127. Monachella 56, 122, 535, 536. " a collo nero 127.

» a dorso uero 129.

1" a gola nera 125,

126, 127. > bianca e nera 127.

V colla gola nera

125.

» del deserto 130.

» nera 131.

» » a testa bian-

ca 132.

occidentale 123. » testa bianca 132.

Monacliin 228.

Mon.ichiua 179, 232, 577, 597.

Monachino .55, 56, biìG.

» di padule 75.

Mouacu 356. Mouacuno 479, 481. Monaghena dia couva longa

228. Monaqclhi inijurialu 575.

y inglisa .566.

V jtriuia 569.

seconda 568. Monaro 479. Mondonovo 232. Monega 332. Moneghela 228. Moueghella 28, 175, 210. Moneghela 179. Moueghetta 240. ÌMoneghiu 55, 237, 212.

» color d'ari 239.

Moueghiua 240, 242. Moniceddra 23.5, Monichella 240. Mouighela 240. Monlghin 240. Mouighina 239. Mouii 27. Mi)uue/.7.ara 87. Monta 27, 29, 51. Montagnaro 28. Mdutagni 237. M.intagniu 29, 106. M'intaguina 2.17. Montagnino 172. Mciiitaguola 237. Moutan 27, 28, 173. Montanel 27.

753

Montanél foiestier 51. Montani-la 19. Montauell 173. Montanello 48, 49, 173. » forestiero 51 .

» maggiore 48.

» Riska 51.

Montanèlo 28. Montanin 27, 28. Montano 25, 28. Montarino 256. Monten 48. Montes 217. Monzi caure 299. Moraet 163, 165, 482. Moraeton 479, 483. Moraccbùilo 291. Morandina 636. Morat 163, 219.

» carbuner 165. » de la stela 159. Moratola 219. Moratùle 175, 177, 178. » biancone 174.

Moratulòn 175. Moreta 219, 479, 481, 482, 539. Moréton 478, 482, 483. Morett 163, 171, 192, 482, 484.

» niarèi 159. Moretta 175, 219,274,482,487.

» arlecchino 486.

» codona 485.

» corallina 642.

» di macchia 243.

» grigia 483.

» nera 483.

» pezzata 485.

» tabaccaia 480.

tabaccata 480, 481.

>' turca 482. Moretten 479. Morettina 219. Moretto 165. Morettòn 483.

» ciufiF 482. » cresta-rossa 478.

Morettona 539. Morettone 478, 479, 481, 482,

483. Morettòun 483. Moreù 171, 173. Moreùl 173. Morgàne 269. Moricana 267. Morigiana 465, 469, 479. Moriglione 479. Moritina 219. Moruarin 177, 178. Mornieu 163, 239. Moro 483. Moròtt 484. Morrètta 480. Mòra 482. Morsett 482. Morski gak 691.

» gavran 416. Morte reale 693. MorteU 480. Morticella 698, 700. Moscardino 403. Moscardo 278, 401, 403. Moscarola 278. Moscardo 273. Moscone 286.

48.

Mosécca 218.

Moschetto 403.

Mosclicttoue 606.

Moschi 278.

Moschita 180, 18», 185, 187,

213, 223. Moschitta 384. Moschitu 384. Mestaci 232. Mollette 228. Mouliné 640, (ili. Moulincren 240. Mounagbena 239. Mounega 332. Mouneglietta 238, 340. Mounièta 228. Mounietta 631, 636. Mountagnéula 610. Mountàn 27. Mountauel 27. Mouraetón 487. Mouraétt 480. Mourètt 480, 634, 636. Jlouretton 479, 480, 482. Mouri 340. Mouritóon 480. Mourton 487. Mozzetto 122, 172. 'Mperiali 478. Mraz 118. Mravinjàk 310. Mrcinja» celo 410.

» kapas 409. Mrkulj 184. Mrkuljica 89. Jlrkusa 464. Muciattino 74. Muciatto 74.

» minore 73. Muciattola 72. Mugiatto 72.

Mugnaia 427, 636, 641, 656. Mugnaiaccio 647, 651, 657. Mugnaio grosso 426. Muhozobica 210. Mula 179. Muiniute 228. Mu.jà 179, 187. Mulacchia 4, 5, 7. Mulett 536. Mulinarle 225, 232. Mulinaru grossu 267.

» picciolu 271.

Muliuè 628, 641. Munaccdda 185, 235, 238, 286.

» biuuna 122.

» cu l'ali niuri 128.

» d'acqua 576.

» di pirtusu 238.

di voscu 238.

» niura 274.

» testa niura 243.

Munacedduzza 185. Mimachedda 122. 185, 235, 241, 283. » cuda longa 231.

» di passa 276.

» testa-mura 182.

Munacia 7. Munaeoni 235. Muuaras.so 479. Munegheta 240, 495, 566, 569.

» bianca 591.

Munegheta da la colana 568. 569.

» grossa 569.

» picela 568.

Muneghetta 242. Muneghina 210. MunegUinha 577. Muniètta-Pivi 636. Muntagnin 28. Muntana 28. Muntaniu 27. Muraiolo 213. Murajola 251. Murajolo 251, 257, 258. Murandtna scura 628. Muratore 250. Murat 480. Muratt 163. Murattón 165. Murett 165, 465, 482, 483. Muretta 466, 480, 482.

» grossa 482. Muretton 479.

» testa rossa 479.

Mureu uegher 171. Murgana 267. Murguni 544. Muritóu 483. Jlurittèu 488. Murtiddus 148. Murton 478, 482, 483.

» dalla pópla 482. Murvar 23. Miisa grande 018. Bluscalureddu 278. Muscarola 278. Muscarolo 278. Muscaràte 268. Museretta 495. Musicar 275, 278. » scilo 274. Musolongo 198, 202.

» verde 201.

Mussovai 325. Mussovaja 325. Mustacciello 232. Mustachin 232. Mustacchino 232. Muta 541, 613. Mutaredda 286, 597. Mutareddu 597. Muton 613. Mutt doppi 607. Mutta 612, 614. Muziature 69, 70. Muzzufaia 325. Muzzufainu 20, 325.

Naccaluoru 20.

Nadel 363.

Nàder salvàtegh 463.

Nadra dal becch stori 462.

» moretta 465.

» negra 488.

» ueigra 437.

» s ilvadga 463. Nadrazz 463. Nadrein 474. Nadrot salvadegh 463.

754

Nalda Oli.

Nandù di li ^nostri 113. Nani 228. Nano 690. Nas.me 678, 681. 'Natra turca 478. Navìola ^0.

'NI>cccaniU8clii 193, 194. 'Nbuccamusehi 210. 'Nchiana pericàle 251». Ni'hiumiuarata 482. Nehìummata 4^2. Ncroceasipali 256. 'Ncuddarata 80. Ndalandischia 280. Ndiauu servaggiu 437. Ndiircu 353. Ncbbi ucigher 385. NeboKlcd 434. Nebuuac 434. Necioula 350, 351. Necoula 3.36, 3.50, 351. Nòriar d' mar 462.

» salvadag 463. Nedra 464. Nodròt salvadek 463. Negiisol 173. Ni'gròla 219. Nc«rotton 487. Nehajka 179, 185. Nejroun 422. Nonciola 298. Neron 422. Nesic 413. Nevareul 29. 'Nganna cacciaturi 433. » foddi 299. fuoddi 299. 'Ngannapariilo 49.

» pastore 299, 350. 'Ngarali 436. Ngroia 547. Nia 411.

Nibbi 372, 383, 385. Nibbio 367, 372, 383, 384, 385, 398. 641.

» bruno 385.

» dorato 356.

» maggiore 383.

» nero 38,5.

» niro ,385. reale 383. rialc 38^1. Nlbbiu 384.

> di passa 385. Nlbi 372, 385. Nicchiu ,384. Nicciolera 9. Nicola 2.

> pescatore 323. Nieddu7./.udilu 481. Niggliia 381. NigKbio 384. Nlgghlu 3.56, 3.59, 384.

* di pasxa 385. > niru 385. » iiliiru 385. NIjfKbluzzu 38-1. Niggio 384. rea 384. » sedo 385. Niggiii 385. Niglia/.7.u 384. Niglio 381.

Niglio reale 381. Nicliii 384. Niiiuunella 280, 283. Nisciolera 9. Xisoria 174. Nitticora 435. Nivaiolo 28. Nivalora 116. Nivaloredda 287. Nivaloru 573. Nivaluoru 573. Nivarola 287, 573. Nizzola 69, 72. » liianca 78. » cenerina 72. » di padulc 71. » gialla 67. " niuciiittola 72. » prataisla 72. Noce 34K. Nócciol.i 298. Nocciolaia 9.

» a liecco sottile 10.

Nociola 298. Nociotto 38. Nodula 89. Noneta 242. Nonna 422, 423.

» col ciuffo 435.

» la femmina 171.

» marina 435.

» rossa 424. Nounotto 432. Nor 691, 698. Norac 693. Norva Ivrsuljica 491. Noselera 9. Notoàn 70.

» de Levante 63.

» de Provenza 63.

»• di mostasci 71. Nottaione 325. Nottola 298, 299. Nottole. 299, 348. Nottolaccio 299. Nottolone 298, 299. » asiatico 302.

» a collare rosso 301.

» del deserto 301.

Nottuàn 70. Nuttulanu 155. Nouden 697, 699.

» gross 692. Nuaggiolo 164. Nucifraga gocciolat:i 9. Nugola 573. Nuttuan 70. 'Nzinzicula 97. 'N/.inzola 72. Nzuzù 97, 98.

ObroKc 105. Oc de la néf 4.57. «Ita 4.'>0, 451, 4.57. » a liecco corto 453.

> A faccia bianca 447. » arestc 450, 457.

> bianca 450.

» clappira 651. » cicogna 423, 424.

Oca collo rosso 449.

>• colombaccio 448.

' d' la nev 449, 457.

» d' la neiva 457.

d' la neva 457. » d' vali 457.

» da gran 4.57.

» da la neiva 4.57.

» da le zate carncsine 449. » » » zale 457.

» de la colana 448.

» de la nef 457.

" de la nev 457.

» de neve 414.

» de ma 651, 654, 657. x> » » de fipalle neigre (i.56.

» » iiiczzanha 647. » de mae 651.

» de mari 450.

" di gran 457.

» egiziana 460.

» faraona 457.

» faraonzina 457.

» favaròna 449.

»• foresta 451.

» granaiola 457.

•• » a becco giallo 455.

granda 449, 450.

>• griscia 457.

» grossa col becco rosso 450.

" lombardella 451.

» » minore 452.

» maciada 451.

» marin 457.

» marina 457, 651, 656,657.

» » di li picculi 640.

» > testa nira 643.

" niezaua 617.

» negra 448.

«• » foresta 448.

" paa 4.57.

» pàea 4.57.

» paglierina 4.50.

» paglietana 449.

» panza negra 451.

» piccola 4.57.

» col becco rosso 457.

» picola 4.57.

» pi/.zola 457.

» reale 450.

» salvadcga 449, 451, 4.57.

» » foresta 451.

. salvadga 449, 451.

» salvàdgha 457.

» salvaréga 449, 457.

» salvatica 4,50.

•- sarvaeg.i 451, 457.

» Harvaggia 4.50, 457.

» sarviija 449, 457.

» savàlga 457.

" i-elvadt'-ga 457.

» " granda 449.

» selvatica 449, 450, 457.

» " scura con la

fronte bianca 451. Ociinell 48. Ocàrza 457. OcaUi 269.

f)cc ad 2.30.

. d' bo 171, 22i, 228.

. d' lui 222.

> da bo 225.

755

Occ de 191, 222. » ed' 173, 223. . ros 209. Occa 450, 457. Occèn d' bo 228. Occhi di pulce 286. » janchi ISO. » lucenti 698. » rossi 179, 535. » russi 185. Occhialont- 555, 693, 696, 698. Occhialuueddu 568, 569. Occhialuni 566, 568. » civrivi 568.

» di li picciuli 568.

» imperiali 569.

» regatusu 569.

» tunisina 566.

Occhibiauchi 481. Occhiddi russi 185. Occhio a boe 191, 194. » cuotto 185. » di bove 172, 173, 435,

555, 566, 568. » mujùlo 198. > rosso 185, 209, 535, 536. » del Ruppell 186. Occhiocotto 185.

» sardo 187.

Occhione .554, 555.

» del Senegal 556. Occhiorosso 187. Oochipisciati 178, 179, 185. Occhirossi 187. Occhili de bove 191. Occuli-miuti 589.

» marina 584.

Occuliminti 600.

» marina 592.

Ocel dei sas 120. Oci boini 232. Ocie 449, 457. Ocieto de bo 228. Ocio hoin 225.

» d'oro 566, 568, 569. » » grosso 569. r> de bo 192, 222, 226, 228, 230. Ocioboin 191, 192, 194. Ociogrosso 554. Ociòn 554. Och 449, 457. » margón 425. » saervài 457. 09he 457.

» salvàdie 449, 457. Ocheta 448.

» de mae 624, 640. Ocheto de mae 643.

» marin 485. Ochètta 567, 595, 628, 640, 641, 659. » de mae 641. Ochinetto 640. Ochsenvògele 213. Ochin 628, 636, 640, 641, 643, 659. » capiissìn 641. » cu de reusa 645. » frattin 641. » gianco 659. •o testa neigra 643.

Oco 449, 457. » marin 449. » » da la testa bianca

451. » » grosso 449. Ocoim 4^2. Oculimenchi 238. Otulirainti 178. Odola 88, 89.

» de campagna 88. » de crap 92. Odolin de crap 92 Odóndra 279. Oeucc de beu 222. Ogelon 551. Oggelon 554. Oggion 554. Oggiòun 554. Ogion 554. O-^li 362. Oijo-deboi 158. Ogo de oe 187. O-u de boi 185, 235. Ojassa 259. Oke 450, 457. Olivedda 561, 563.

» di margi 563. Olocco 336. Olòch 335. Olòuch 335.

di bosch 350. Oram issubien 351, 352, 353. Onocrotalo 414. Oocco 335.

» grosso 352. Oi-ale 436. Orali 436. Oras 493. Orba 352. Orbaròl 207. Oibarolo 207, 278. Orchéto marin 488. f)rchetto marino 488. Orco marin 488. » marino 487. » » minore 488.

Oreb 518. Orebac planinski 33.

» pokucar 37. Orebica 521.

» grivna 518. Oresto 259. Orfea 175. Organen 53. Organèto 232.

» de la China 232.

Organett 52. Organetto 52, 53.

» minore 53.

Organettu 43. Organin 52.

» mondonovo 52. Orgiali 66, 67, 74. » de denti 66. » de is canna.i 71. » de is cannissonis 74, » de is mostassus 7 4. » grogu 69. Oriolo 19. Orile' 403. Orlico 554. Orlina 409, 410. Orlouce 332.

Orloucch 335, 351. Oro 363, 367. » pacar 361. » pravi 363. Orocc 335. Oroz 527. Orro 382. Orru 382. Ortigometra 537. Ortlacn 70. <»rtlan 70. Ortolà 70. Ortolau 70.

» bianco 78.

» d' montagna 78.

» dalla neve 77.

» de Dalmazia 63.

» de la nev 78.

» do montagna 68, 78.

» de palud 75.

» dei prà 77.

» di montagne 78.

foresto 77. » issued 69. » spaìardaa 69. » zalò 67. Ortolanel 70. Ortolanin 70, 198. Ortolano 70.

» a testa nera 63.

» d'acqua 74.

» dei canneti 74. » della Lapponia 77. » della neve 78. giallo 66, 70. » grigio 71.

,> nivale 78.

Ortolaro 70. Ortran 70. Ortranin 70. Ortuano 70. Ortulan 69.

» geddumu insallab 60. » salvagg 72. » tal sidra 74. Ortulanu 70. Orva 352.

» reali 353. Osel cavalaro 336. » da stobia 206. •> dall'ojo 258. » de la neve 78. » de la tempesta 674. » de légn 325. « de S. Pietro 674. y, dei sas 171, 173. » della Madonna 258. » todesco 59, 60. Oselàz 389. Oselét del bosch 213. Oselin del verde 325.

» da la bela cresta 222. » de la bela cresta 22;i. Osélo cavalaro 434.

» de la Madona 322. Osello de la neve 78. Osignolo 155. Oslin dal fredd 212. » del fredd 212. » del fregg 212. Ostarda 550. Ostralega 576. Ostregante 576.

756

OstrPvri'ira ^>16. (ìatriraro 571). Ostrilhipre 57<>. I itanla minore 551. Otnrdin'ua à51. Oturdinha 551. Oli» Tarda 550. Ouii-Ouà 435. Oub:ira 552. Ouch^-lta 457. Ouco 3»l).

» gianco 'A'Ò2.

» testa grossa 351. OiicOion 457. Oucoun 457. Ouga 692.

» grossa 686, 681».

» piccola 690. Ouphetta 690. Oulocch 350. Oupada 86. Ourliéra 465. Oura.ii 65. Ourìeii 19. Ouiieiil 19.

Ourloiicch 335, 351, 352. » co i coni 350.

» gross 3511.

Ouroucch 335. «turoucco 350. Ouitlan 70. Ourtlaiien 197. Ourtoiilan 70.

» biancb 78.

Ouslé 401. Outaidii 550, 551. Ouvina 96, 98. Ouviuna 96, 98. Ovcica 102. Ovina 96. Ovivà .')68.

> du testun 569. Oxelo da sexi 185.

Paeacaou 185.

Pacagnoso 25, 28.

Pacca-osso 38.

Paccalosso 38.

Paci- eh 106.

Paciacìaci'li 2.50.

Pa<ldn d'aba .039.

Padult'U da la mani-Ila longa

2.W. Padvana 174. Paescareula 628, 641.

nogra 634,636,662. P.ae!<raroulin 610. Pai-Hcaroulón 611, 617. Pagèa 66. Pagit 482. l'aggbionica 269.

> caparoNsa 271.

» riirnarrblna 260.

» i,'ro»»a 267.

paisarina 2G7. Pagciiictta 116. Pagbioiika 122, 127.

> di parete 121. » matta 121.

Pagiaissa 08.

Papion J16. Paglia lu culo 121. r\-ipli;uiciilo 230. PaglJarcecia 67. Pagliarcsca 67. Pagliarolo 205, 206. Pagliereccia 69, 72. Paglierino 206. Paglierolo rugginoso 188. Paglitlta 539. Paglionica 267.

» passarina 267.

Pagoncina 231, 237. Paiarin 205.

Paiarol 205, 206, 207, 208. Paiarolin 204. Paiarzin 202, 201, 205. Paièra 66. Paiolo 69. Paisanu 577. Paishiila 231.

» piccola 237. Paj ainculo 2.10. Pajarana 66. Pajarez 66. Pajarina 66. Paj ari/. 66. Pa'jaròl 205. Pajarola 208. Pajaron 66, 69. Painein 616. Pajurana 66. Pa'laccia 372. Palandra 80. Palatin 210. Palatoun 466. Palella 439. Paletta 439. Palettone 439, 466. Palettuna 467. Paliavesca 67. Palidda 439. Palitta 439. Palittuni 439. Pallaute 667, 669.

» del Mediterraneo 667.

» dell'Atlantico 666.

» minore 669.

» piccolo 672. Pallett 166. Palonib 111. Palomba 498, 500, 636.

» collarina 498.

» da corona 498.

» dal collare 498.

» dalla collarina 498. Palombacclo 498. Palombella 121, 500, 501. Palombo 497, 498.

» torchiato 498.

Palommacciu 498. Palón 466. Pab'iss 466. Palosso 439. Palot 166. Pab>te 166. Palóto 439, 4C6. Palotoii 466. Palott 466. Palo/. 166. Palozz 139. Palparòla 522. ' Palton 466. Paludér 355.

Palugàna 201, 219. Palughin 205. Pahiita 330. Palumba collarina 198.

» collata 198.

» . » marina 500, 501.

» servaggia 498, 500. Palumbèla 499. Palumbella 499, 500. Palumbinu 267. Palumbu 198.

» de palumbarii .OOl. Palumma 498.

farsa 500.

» gruttarola 501.

■> i mari 611.

marineilila 501.

rainali.ra 500. <• ropcalora 500.

» ruccalora 500.

» Barraggia 498, 501,

502.

sarvagìa 500.

servaggia 502. Palummazza 498. Pulummella 121, 500.

» do la cava .OOl.

» della cava .500.

» monacella 126,

127.

Palammo 498.

forchiàro .501. i mari 640.

» ruccaloru 500.

» salvaggio 500, 501.

» sarvaggiu 500.

» selvaggio 498, 501.

» turchiatu 498.

Palusara 201. Pampua 228. Panard 466. Panegarol 37. Panegas nostran 37.

V do montagna 33. Panegàss 36. Panegassa 36. Panepasseta 33. Panegassot 36. Panèr 466. Panigaùo 100. Pannelbagio 636. l'ansa piana 197, 198. Pantana 603, 6U6.

grigia 602. Pantera 89. P.mterana 88, 89. Pantiera 86, 89. Pan/.a 592. Paiizaniedda 291. Paola 16, 18. Paolinaceio 636.

V moro 631.

» toppatii 631.

Paolinaccione 626. Paou.'issa 573. Paoncella .'i73. Paónciu .')73. l'aonsina 573. l'aonzhiu 573. Paonzin 561, 573. l'aonzina 573. Paonzlnèla .575. l'aonzi'u 573. l'aounieddu 573.

757

Papà d' la Pizzacra 212. Papa nioschin 222. » muschitu 195. Papaci 53. Papacin 222. Papafic ly. Papafigh 19. Papafifro 19. Papal'oiiniga 316. Papaforinigas 306, 316. Papagallo de ma 683. Papagnedda 610. Papalìnu 40, 278. Papanioschin 192, 193, 191,

210. Papamusca 276, 278. Papamuschitu 210. Papara lóO, 457.

» greca 457.

» paesana 450.

» romana 457. Paparagno 258. Papardedda 475, 477. Paparduni 475. Paparo a castagne 450. Paparottu 291.

» panza bianca 296.

Paparune 457. Paparuni 445, 446, 457. Papaiizicu 235. Papazzinu 223, 224. Papefig 19, 184, 197. Papemosi.hin 192, 194, 222. Paperone 464. Papeuòlis 9. Papiola 593, 603, 604.

» beccu-stortu 584.

» 'mperiali 602.

» nira 603. Papioledda 589. Papìuledda 585. Papuucedda 575. Papunceddu 575. Papuscia 330. Pappaciciaù 20. Pappaciuscu 276, 278.

» monaca 274.

Pappaciuscuni 276, 278. Pappafromigas 316. Pap pagai d' mountagna 55. Pappagallo 330. Pappagghionica 260. Pappai adi scu 60. Pappamosca 107, 119. Pappamosehe 102, 107, 278.

» capijnora 105.

Pappamuschi 179, 274, 299.

» cu petti! russu 179. Pappardella 533, 539.

» piccolo 536.

Pappardellino 535, 536. Pappiola 585. Pappioledda 585. Piirabierin 534. Paranzin piccol 240. Paranzino 234. Parapecora bianca 115. » gialla 118.

Parapecore gialla 107. Paraaceula 234. Parasceura 234. Parasciculina 242. Parascieula 234.

» a coaluuga 228.

Parascieula di baffi 232. » matèla 210.

Parasciculina colla cresta 248. Parasciòl 234, 240. Parasciòlin 2.37.

» de muntagna 237.

» del zuff 248.

» di corni 248.

Parasciòlina 237. Parasciulin cun la cresta 248.

» de raunt 237.

Parasseula 233.

» d' montagna 237.

Parasseulin 242. Parasséura 233, 234. Parassi n de la eoa lunga 228. Parassola 234. Parazcura 233. Pardir 65. Pargaró 498. Pargàtt 494. Parlila 213. Pariseoula 234. Parisiuua 233. Parisseu 235. Paiisseua 233, 234.

» da a cua lunga 228.

» mustascetti 232.

Parisseura 233, 237, 239.

» da a cua lunga 228.

Parissoela 234. Parissóla carbonéra 234.

» coi baffi 232.

» daIacoalongia226.

dal ciuff 248. dal zufét 248.

» dal zuff 248.

» dalla eoa longa 228.

» dalla gresta 248.

» doppia 234.

» granda 234.

» grossa 234.

» molinera 240.

» montagnéra 242,

244.

» montanina 242.

» picciola 237.

» piccola 237, 240.

» scempia 237.

» turchina 240.

Parissoletta 237, 240.

» da zufol 248.

» dal ciuff 248.

Parissolin 237. Parissuin 228, 237, 238.

» celeste 239.

» cua lunga 228,

Parissurin 237, 239. Parisuetta 242. Parizola 233, 234. Parizzina 234.

» bastarda 238.

Parlina 234. Parlunzèn 284. Parnigia 518. Parnis 518, 520. » grisa 520. » rossa 516. Parnisa 517, 518, 520. Parni.setta 520. Parolot 165. Paronzein 234, 242. Paronzeina 237. Parossola 234.

Parouèl 217.

Purozzoliuo barbato 232. Parpadloiiua 573. Parpaggionica 267. l'arpaiol 278. Paipajen 258, 616. Parpajon 257. Parpajoun 258. Parrac -in-a 240. Parrella 235.

blu 240. » trentacinque 235.

ParrcUone 235. Parrelluccia 240.

» a coda longa 230.

Partarràsu 271.

» di voacu 269.

Pariicia 86. Paruciola celeste 239.

» da la cuva lunga

228. dal ciuf 248. gialda 233. » grisa 242, 244.

Parulò 250. Parulot 165. Paruuzein 234. Paruiizeiua 234.

» cineina 237.

Parunzèn 234. Parunzèna 240, 242.

» grossa 234.

Parunzina 234. Parusc 242. Parusciola 242.

» ad montagna 248.

» molinera 239.

» quarantina 239.

Parusciolin 242. Parusciolina 228, 242, 244.

» grisa 242.

Parusciulin de munt 242. Parusolin 228. Pavussa 234. Parussina 233. Parussinna 239. Parussola 234.

» dal ciuffo 248.

» de la calóta 242.

» de monte 237.

» forèsta 242.

» montagnola 240,

242. » mora 237, 242.

» piccola 237.

» tedesca 237.

Parussole grise 242. Parussoléta 240.

» capussina 242.

Parussolìn 230, 240.

» co la cresta 248.

» foresto 248.

Parussoloto 234. Parussulatt 234. Parussule 234.

» de code lunghe 226,

228. Paruzzolin 237.

» scuaris 242.

Pasarez 69. Pasera 32.

» merder 36. Pascalia 411. Pascarola reala 628.

758

Pasqualifi ■111. Pasriualiuo C13. l'usra d' camp 33.

d' v;il 74. ]>aBsnliranti 209. P.iss.alitortu 291). l'ass.iUario 30. rngsanti 356, 357, 358, 339,

;i82.

Passar .32.

s solitàri 133. Passara 30, 3(5, 135. » boscajeula 32. » huscajola 219.

V busarina 32. » buseula 32. » canarùl 203. » comuni 34.

9 d' stopia 219.

» dal beco grues 30.

» di voBcu 30.

» forestiera 37.

» gabbareuia 32.

» garaottiua 32.

» grautìna 32.

» greca 30.

» inontagnina 30.

» montanara 30. muta .30.

>■ muutana 30.

» palugana 203, 201.

» solitaria 135. Passaràguola 30. Passaràina 30, 33. Passaràino 30. Passarastra 30. Passarastru 30. Passare 37.

» cliarandine 219.

V ciarandine 219. » di ciamp 32.

* niinude 33.

» taliànc 3G. Passaréca 33. Paasareddu 25. Passai'blla e canne 71.

» i marina 33.

Passarclli 34. Passare! lu 25. Passaren 36.

» campagneu 33. Passaretta 32.

» do montagna 219.

Passarezz 09. Passarifllo 30. Passarilantf d'arriu 209. Passurilanti 150. Passarin 32, 30, 37.

> gabareu 32. P.iHsarlua 118. ]>assaro 37.

» canzirro 33. » caKarinolo 30. > i canne 75. solitario 135. Passaron 36.

» de Francia 37.

PassarM 33, 36, 37.

» CDlonilicra .36.

» <r ras» pcita 32.

> di HiileH 32.

> munta^nin 33. l'nssarotd nmntngnln 32. Passarott 32.

Passarott d' rossa grossa 30.

» doumesti 36.

Passarotto 32. Passaroun 30, 36.

» de montagna 30.

Passaru 31, 36, 37.

» di acqua 73.

> di canali 31.

■» di pantanu 7.5. » da Distrettu 37. » montanaru 30. » muto 30. » mutu 30. » uiccliiiiriolu 33. » sbirru 34. » Bulitariu 33, 135. PassPgua 578. Passer 32, 36. » picciol 33. » solitàri 135, 217. Passera .30, 37, 135. » alpestre 30. » americana 56. » bastarda 30. » boscarcula 32. » boscarina 219. T busanna 32. » baschina 219. * bliseriua 32. » canera 75, 202. » cannerà 203. » » piccola 201.

canneléra 202, 203. x> capannaja 36. » carecciera 204. » casolina 36. » comouua 30. » d' lesca 74. » da sera 219. » de campanil 30. » de colombera 30. » de scós 219. » de sós 219. y dei cann 74.

di cann 75, 202, 203. ili macchia 219. » <ii pailule 75. 7. di tutto 30. » europea 37. 7. fagòta 33. » forestiera .30. » franzesa 37. » frattajola 220. » frattarola 219. » fura-siepc 220. 1" grossa 36. y grossaia 36. » gaz/.era 208. » làgera .30. » lagia 30. 1- macchiajola 219,

marina 94. - mata 217.

matti 219. '■ matela 219.

matclla 219.

mattella 219. r mattcrugia 33.

> mattiigia 32, 33.

> mattila 33.

> niìglinrina 33.

» iDontugnera 33.

> montagueula 30.

Passera montapiiina .30.

» montagnola 32.

» montana 30.

» montanara 30.

» montanina 30.

» muta 219.

» nostrale 36.

» oltremoutana 37.

» piccola 32, 33.

» ragia 30.

» reale 30.

» russa 273.

» salcìajola 33.

> salcina 33.

» salsòna 33.

» sarda 34.

» scopatola 219.

» » asiatica 220

» scoparina 219.

» Bcopina 219.

» sepajola 219.

» sepajuola 220.

" siepajola 177.

» solitaria 134.

» » bleii 134.

V soiilitaria 134.

» smerderà 36.

» strega 33.

■» sulìtaria 134.

» topaiola 33.

» vernile 220. Passeraca 33. Passeramatta 217. Passerascia 30. l'asserassa 30. Passereca 33. Passereddu 34, 37, 19.

» di voscu 93.

Passerella 32. Passerellu 49. Passeretta 32.

» di sces 219.

Passerotto 33. Passericu 49. Passerieddu 34. Passerin 118.

» d'acqua 74.

Passerina 32, 219.

» sti|)ajola 219.

Passerino 33. l'assero 34.

«• lioschcreccio 219.

» buc.ajolo 33.

» campagnoli) 33. f cuu/.irri) 33. d'alberi 33.

» dalla gola gialla 30. •• della fava gialla 30.

» di (Canaria 48. gentile 33.

«• i canne 243. » mattusino 33.

» montanari) 30. » solitiirii) 134.

» tcttaji.lo 30.

» turchiescu 33. » turco 78. Pasaeron 34. Passerot 37.

» de montagna 32. Pasiserotii .30. Passi rutto 30. l'asseru di ))<)8cu 93.

- 759

Passeni di campagna 33.

» solitaria 13i, 135. Passerucchia 33. Passiriargia 261,267,269,271. Passiru 3-1.

» sbirru 34. Passititrotta 299. Passra 36.

» bleu 134.

» boscireina 219.

» canaria 203.

» d' macia 219.

» d' montagna 217.

» d' mountagna 29, 30.

» d' muraja 36.

» d' sàles 32.

» da cop 36. .

» neira 165.

» mareina 30.

» marenga 30.

» mata 33.

» matella 219.

» mùntanara 217.

» muntanèra 30.

» solitaria 134.

» » roussa 133.

» soulitaria 133.

bleu 134.

» » roussa 133.

» sulitéria 134.

» tourela 36. Pàssua 36, 37.

» de passaggio 37.

» moliuàa 36.

» moutagnin-na 33.

» rauiuà 36.

» salutia 134.

» teracina 33. Passuéta 32. Passuetta 32, 33. Passui'eta 32. Passurun 30. Passuun 30. Pastirìca 118. Pastoréle bianche 116.

» zale 106.

Patajoun 573. Patak 464. Patalocco 352. Patràss 157. Paturu 434. Pancca 329. Paula 7. Pauncedda 573. Pauneddu 573. Paunsi 573. Pavalierin 534, 53G. Pavai'in gran 120. Pavion salvadi 497. Pavon di mar 593. Pavonacella 573. Pavoncella 573.

» a coda bianca 571.

» africana 435.

» armata 572.

» di padnle 435.

» gregaria 570.

Pavoncin 573. Pavoncina 573. Pavoncinèta 575. Pavone africano 435. Pavonetto 573. Pavonsin 573. Pavonzél 573.

Pavonzela 573. Pavonzi'lla 573. Pavonzhin 573. Pavonzin 573. l'avonzina 573. l'.ivounziua 573. Pavuncellu 573. Pavunzèna 573. Pavunzin 573. Pazètt 476. Pazzett 474. Pazzetto 474. Pcelarka 325. Pcit aironu 432.

» Re 212. Pcita Outarda 551. Pé-ross 601. Péc gardlèiu 305, 312. » neigher 303. » veird 312. Pécar berd 312. » bert 312. » negro 303. » ross 305. Pece cardinal 305. Pecchiajolo 382. Pecciime de palumbaru 501. » rièstu 498.

» servaggiu 498.

Pech vert 312. Pe9hecrots 434. Pechedu 318. Peciotto 250. Pedderi 410.

Pedral de Sanctu Perdu 325. Pekzók 303. Pelicàn 414. Pelicano 414. Pelicanu 415. Peliere 561. Peliero 561. PeUican 414, 415. Pellicano 414, 439.

» riccio 413.

Pellicanu 414, 415. Penacin 482. Penelope 469. Pennino 427. Pepa 610. Percaccia 610. Percia-buddi 532.

» » di li picciuli535.

» 'nocchi 431. » sciarra .532. » varrili 306. » niecu 310.

Perciabnddi di li picciuli 536. » di raargi brizzulato 533. Peroiabudi picciulu 536. Perdigiorni 422, 434, 435, 443. » air un 427.

o foestó 428.

» gianco 426, 427,

431. » grixu 434.

» grosso 422.

» neigro 435.

» paggiaen 431.

piccin 432, 433. >^ russo 424.

» senein 422.

Perdigiorno 422.

» rosso 424.

Perdis 521.

Perdis bianca 529. » columballa 518. » coulounil)ana 518. » roiigia 517. » trcboula 521. l'erdixi 519.

» de mari 558. Perdizoruadas 423. Perdris de mer 558. Perdrix de montaigne 518.

» rossa 516. Perga 493, 494, 495. Perdisi 519. Pernicano 558. Pernice 516, 517, 518. » alpestre 529. » bianco 529. » cenerognola 520. » cinericcia 520. » colombaria 517. » comune 516. » d'acqua 558. «• d'Africa 519. » di mare 557, 558. » » orientale 559.

» di montagna 529. » di monte 529. » di Sardegna 519. » gallo 515. » greca 517. » maggiore 517. » rossa 516, 517, 518. » sarda 519. » sassatile 517. » turchesca 519. Pernicetta rossina 519.

» sarda 519.

Pernici 518.

» branca lorda 518. Perniciotta 558. Perniciottu 518. Peruigo 520. Pernigou 520. Peinigott 520. Pernis 518, 520. » bianca 529. » couloumbà 529. » crombéra 518. » d' mar 557. » d' mountagna 517. » gaja 516, 517. » grisa 520. » guastesa 518. » marénga 516. » roussa 516. » stèrna 520. Pernisa 520, 521. » bianca 529. » guastesa 516, 518. » noustrana 520. Pernise 517, 520. » bianca 529. » V de montagna

529. » de mae 558. » della neve 529. » picola 520. » rosso 517. Pernise to 520. Pernisetta 520. Pernisoto 520. Perni ss 517, 520. T> rossa 517. Pernix de ma 558.

760

Pernixe cOmbea 518.

» rùiiibaua 518.

» rossa .')16.

>• russa 517. Pcrnixotto de ni.à 558. Perruichotto 471. l'ertcsarol i'J'J. Perticòla 122, 124.

> cianca 427. PerticùUn 4ai, 433. Periiska 24tì. Poruasola col fuffo 248.

» col zhuf 248.

v moscona bianrliiz-

za 244. » piccola 24-1.

PescairoUa 586, 592, 604.

» picouna 588, 590.

» rougia 58-1.

Piscamartin 322, 628, 636. Pescàpess 495, 628.

> pcit 636. Pc-scarell 495. Poscarett 494. Pcscaréu 495.

» grós 492. Peacareula 482, 483, 495.

» prrossa 487.

Pescarli! 495, 628. Pescaroèula 495, 636. Pescarola 482, 641. Pescaróii 492. Pescarott 493. Pescarouloim G59. Pescatore 323.

» del Re .322.

Pescbeirolla 582, 584, 588, 590, 592. » beretta 585.

Pesciaiola 494, 495. » grossa 493.

» piccola 496.

Pesciajola 495, 496. Pescina 496, 597. Pespisilla 590. Pespii» tal bahar 599. Petit inocet 404. Petrolio 676. Petiit 363. Petritt 404. PetteKoIa 001. Pettiruscio 584. Petto bianco 296. Pettolùanco 636. Pettujancu 296. Pevion sarvà 497, 499, 501. » "flvadeub 497, 499. Pezza re 323. Pi-zi 210. Pia 12, 573.

» niósch 278.

» puBg 628.

» poss 628.

» vcgp 321. l'iacarau 298. l'i.vcherott 298. i>iaci|iiarnn 291. Piaicuaci'ia 173. Piai{^nticr>lone 173. Piariioscli 209.

» piscinin 277.

Piana 32i. l'IaD^in-dae-coupp Mi). |

Piansota 248. Piapess 636. Piripn 258. Piattaione 2J9. Piattaglione 299. Piattone 299. Pìauuiu 2.'.0. ribeoni 478. Pil.inuM 674. Pie 305 309. » berta 303. » bleu 250. » d' mountagna .303. » dal cui roiiss 305. » de mountagna 304. » dl'ale rousse 257. » di mur 258. » gai 305. y galiuce 250. » gris 254. » niuradour 257. » neir 303. » nejar 303. » noir 303. » queu ronfio 305. » roscito 309, 310. » variat 310. » vert 312, 313, 314. Pica 12, 14, 15. » comune 14. » èrde 328. » ghiandaja 14. » miirina327,328,678,G83. » merdaria 328. » palombina 14. » verde 328. Pìcacin 258. Picalecn 305. Picardéla 305. l'icaròthe 257. Picas 312. Pi case 312.

» de jieghcra 303, 305. Picasceta 315. Picascett 250. IMcasceu 310. Picasch 303, 305.

» del co ross 305. » gainè 312. » negher 303. Picascbett 309.

» rosso 309.

Picascieu 250. Picass 312. Picatàs 312. Picatin 2.')4, 255.

» di bauss 258. Picatouu 250. l'icazo 251, 306. Picc 303, 305, 312. » de corone 305. gris 314. ' mezznn 309. » neri .303. » piciiil 310. » pizziil 310. » rosa 305. veni 312, 314. Piccapn'-d.i 250. Piccasc 312. l'iccascett 310. Piccasela 25S.

» ad niontainin 258

» d' montagna 310.

Piccitto 158.

Picib 305, 310, 312.

» bleii £50.

» de la niort 257.

» gouliard 250.

» murau 250, 257.

» piouuH 250.

» senereut 250. Picchia reale 312. Piccliio 251, .305.

» a dorso bianco 307,

•> a tre dita 311.

» arancino 309, 310.

» liiglo 251.

» caca-fuoco 305.

» cardinale 305, 309, 312.

» » maggiore 306.

» minore 310.

» cavallo 305, 312, 313.

» cenericcio 314.

» cenerino 314.

» corvo 303.

» cretaro 251.

» dalm.Htico .308.

' di Liliord 308.

» focaro 306.

» foruiicajo 251.

» forni icaro 251.

» galletto 313.

» gallinaccio 313.

» giallo 313.

giallone 313.

» grosso 313.

» lingua lunga 316.

» maggiore 305.

» marino femmina 327.

» mezzano 306, 308.

» minore 310.

» montanaro .305.

» muradoro 250.

» muratore 250, 251,305. » » corso 252.

» " dalmatino253.

» muraiolo 251.

» murajolo 257, 258.

» nero 303.

» passerino 255.

«• piccolo 310. » » grigio 250.

» pollastro 313.

» ragno 258.

» rampichino 256.

» reale 313.

V rosso 306. » » grosso 306.

» » maggi ore .30.5, 306.

» » mezzano 308, 309.

» » minore 310.

» » piccolo 309, 310.

» sarto 309. •• » maggiore 805.

» » mezzano 308.

» » minore 310.

» Rcorsolino 256.

» tridattilo 311.

» vario .308. » » maggiore 305.

» » minore 310.

» verde 312, 313. » » Norvegia 314.

Picclictt muradòr 2.50. Picchiacelo 31.3.

761

Picchiarino 25G, 310. Picchi aroni 306. Pici-hiera 93. Picchieri 158. Picehierrosso 158. Picchietto 251, 256.

» cardinale 310.

Picchiotto 250, 251. » corso 252.

» rupestre 253. Picchili 306.

» maitinu 323. » poUastru 312. Picciaoióch 303. Picciaferro 321. Piccion di macchia 500. » di mare 641. » marino 501. » salvatico 501. » torraiolo 501. Piccionacc 500. Piccionaccio 498, 500. Piccioncino 610. Piccione 498, 501.

» da ghianda 498. » di rocca 501.

» di torre 501.

» marino 501. » selvaggio 501.

» selvatico 501.

» topacchio 500. Piccirouss 157. Picciuni tudisinu 500. Picciuróss 157. Picciusa 310. Picco 306. Piccol diigo 350. Piccone 306, 309. Picconso 313. Piccozzon 312. Pice-ross 157. Piceruss 157. Picet 157, 171. Picelo 158. Picétt 157, 171, 173. Piceuss 312. Pich 308, 312. » cui roùss 305. » d' montagna 303. " d' mountagna 257. » d' muraja 257. » gainé 312. r> marchéa 305, 312. » niezzan 309. » muradour 250. » negar 303. » pcit 305, 308, 310. » réal 312. » roùss 305. » russ 305. y> toga 250. » vert 312. Pichét 250.

» d' mountagna 310. » fiora 309, 310. » pantoulou 250. Picheto 310. Pichett 250. , Picheuss 305. Pichin 250. 310. Pichioda 340. Pichiu 252, 254. Pichiucchio 617. Plchiuchiu 617.

Piciaciòch 312.

Pici al 157. ^

» bleu 159. Piciall 1.57. Piciaross 157. Picìàt 309, 310. Piciddu 213. Piciona lauvetta 83. l'iciorru 150. Piciott 250. Picioun 669.

» Dugo 350, 351. Piciourouss 157. Pick neigher 303.

» vert 312. Pico 305, 312.

» rosso 309. Picon negher 303. Picons 312.

» rouss 305. Piconso 312.

» gazanà 312. Picosei 250. Picoss 305. Picot 250. » ross 305. » vert 312. Pieott 312, 314. Picoussèn 250, 310. Picounsin 306, 310. Picousson 312. Pìcounsoun verd 312. Picoz nègher 303. Picozel 310. Picozz 305, 312. » mezzan 309. » ross 305. » verd 312. Picozzet 250.

» cenerin 230.

» del co ross 310. Picozzin 310.

» senerin 250. Picrelàs 312. Picùn 306.

» vacca 313. Picunè 306. Picunéri 306. Picuni 304, 306, 309. PicuDsin 250, 305, 308, 310, Picunso gallina 313.

» verde 313. Picunsu 313. Picuiizùtt 305. Picunzetto 309, 310.

» senein 251.

Picunzo 306, 309.

» neigro 304.

» senein 314. Picunzin 310.

» de miiagia 258. Picupiolo 322. Picuzin 308. Piddito 306, 313. l'iddrettu 389, 401. Pidicchiadua 441. Pidraxiu 551. Pìdrettu imperiale 404. Plec blu 159. Pied-russ 602. Piede al giorno 423. Piedi luongbi 579. Pier 538. » d'or 560.

Pier scux 564. Pieri 569. Pierii 618. Pietraiola 121, 127. Pietro marinaro 323. Piett-russ 581.

» vernile 585.

Pietti-russu 158. Pietto ianco 296.

» russo 158. Piett russ 158. Pietturussu 158. Pieuq bleu 250.

» di muraille 257.

» gris 2.54.

» ner 303.

» vert 312. Piezz gruess 38. Pifa 573. Piga 15,

» de mari 328. Pigarella 305. Pigarlèna 310. Pigascieu 309. Pìgat 250.

Pigaz de peghera 303, 305. Pigazet 309, 310. Pigazz 312. Pigazzàta 310. Pigazzen'na 305. Pigazzin 310. Pigeon favart 498.

r> sauvage 500, 501. Pigghia muschi 172. Pigghiugghiu 617. Pigh 350.

» gros 312.

» murador 250. Pighetta 305, 309. » mzana 309. » pezenéna 310.

Pigheuss néighaer e bianch

305. Pigheuzz 305. Pighireu 171. Pigion 16. Pignatié 131. Pigliamosche 277.

» collo bianco 275.

» pettirosso 277.

» vestito a nero 274.

Pignòl 465. pignola 465. pignòle 465. Pignòlo 465. Pignuetto 588. Pigolone 618. Pigon 305. Pigoséla 309. Pigoseta 305. Pigoson 312, 313. Pigossetto 309, 310. Pigosso 305.

» verde 313. Pigossin 310. Pigosson 313, 314. Pigòt 305, 312, 314,

» moro 304.

» negro 303,

» todeseh 305.

» verd 312. Pigoz 309.

» grand 303.

> mezàn 309.

7G2

Pigoz negro 303, 305. » rosso 305. » testa rossa .305. - vord 314.

vorrle 312, 314. I'i-o/.h 30y, 310, 314. » negro 304. vcnlo 313. l'i^'ozct 250, 310.

» da /("'nipo 258. Pigozétta 310. Pigozhet 3ua, 310. Pigozbon 304. l'igozz 312.

verd 312. l'igo/.zetto 310. l'igoz/.ina 310. l'igozzo 303. 312, 314.

* de la tc-Hta rossa 309. » nero 303, 305. » rosso 305. » verde 312, 311. Pigozzóin 303. l'igula 310. l'iia niosch 274, 275.

» ])e8s 028. Piìamoseh 278. Pijukavac .'>60, 563. Pìleri 561, 618. Piliaragn 258. Pilieri 561. Pillicanu 113. l'illiettu 4G8. l'illoni «te beranu 213.

» de Santa Maria 323. » de Santu Perdu 323. » di iSanta Lucia 280. Pilucani 415. l'iliisa 278. Piliisu 194. Pincione 25. l'inciórlo 531, 533.

» picol 534.

Piu<,on 24. Pincórlo 531. Pindulein 225. Pindulin 225. Piuirolo 596. Pinjanjavac 25. Pinuarcbiera 3.30, 431. i'inua/.zohi 235, 2;iS.

> cuda longa 231.

Piiisoun 24. Pinti 225. Pintin Ì26, 228. Pintu niiraiila 20. Pln/.arrliio 617. l'inziolo 25. Pinzorl» 531. Pinzimi 25.

» vavariscii 28. Pio 469, !ìG9.

l'iù-|iió 566, .567, 569, .595, .597, 598, 600, 602. > gross 601, Pioch 65, Pi ola 98, 333.

» do vigna HO. Piolotto ,597, 599, 603. Piomba 699. l'ionibci 322. l'iombeln .322. l'ionih^-n 322. Piombi 2'K>, 322,

Piombin 30, 2.')0, 322, 699, Piombina 531. Piombinello 323 Piombino 322, 323.

» femmineo 250.

» maschio 322.

Piombòn 406. Pionsa mova 69.

» smearda 69. Pionz 313. Piouza 72, 74, 75. » foresta 77, » niontina 72, » sniajardada 69, l'ionzetta 310. Pionzin 73. Pionzon 65, 75. Pioparin 192, Piopèss 628, Piossa 94. Piossù 95.

Pioulin 94, 95, 96, 97, 98. » d'aiga 100. » de niouutagua 97. Pioumba 214. Pioumben 322, Pioumbin 214, 699. Piounbin 322, Pioiingioun 214. Piouns 250, Piouravej 597, Piouravela 597, T'ìourousa 94. Piovanell 595. Piovanella 597. Piovanello 583, 584, 585, 589, 590, 591, 595. » l)ianco 591.

» bigio 591.

» codibianco 596.

» dei boschi 598.

» maggiore 590, 591,

596. » nano 590.

» pancia nera 585.

» » ros8a583,584.

» piccolo 585.

» violetto 580,

Piovanellino 589, 590, l'iouvaun 55, l'iovano 55. Pipelica 522. Pipi 98, lui, 192, 193, 194,

212, 601. Pipinijbena 574, Pipili 310. Pipitrolla 210. Pipitruda 240. Pipituna 330. Pipitune ,3.30. Pipituui 330. Pipunic' 584, 585. Pirlingói 235, 240. Pirnicaru 518. Pirnici 'il 8.

> branca 518. » di mari 558. Plrniclaru 403. Pirniclottii di mari 5,58. Plruizzola 235. 238. 241.

> cucia longa 231.

Piro-plro 595, 597, .599, 000. » becco torto 605. » boschereccio 598,599.

Piro-piro coda lunga .591. » culbianco 590, 597,

» gambe lunghe 600,

» piccolo 595,

terelc 605.

Piroulet 165.

»■ fourncroun 165. Pirjiir 30.

Pirrocorace alpino 15. Pirriipirrù 56. Pirruzzedda 235. Pirù 569.

l'irucchiera 431, 436. Pirucchiusa 593. IMriilino 597, 599. Pirullino 595, 599. Pisa 531.

Pisanèu 694, 696, 697, 699. Pisanin 697, 699. Pisagrii 495. Pi sagù 495, Pisan 099. Piscatùri 323, Pisciàru 350, 406, PisciatcUa 495, Pise 433, l'isoca 535, Pispanta 69, 72, 95, 97, 99,

» de riu 100.

Pispicia di frischia 119. » gialla 119. y> janca 116. » svaria 117. Pispisa 107, 110. » bianca 116. » carbonara 105. » di canali 119. » di ciumi 105. » di primavera 107. » giarna 119. > \-ìzzitana 102. Pispisè 232.

Pispola 96, 97. 102, 107, 115 119. " della neve 100. » di padule 99. » gi.Tlla 107. » gola rossa 97. » maggiore 98. » pancia rossa 97. Pispoledda 95. Pispok-ttu 94. Pispolino 90. l'ispolo 97, 98. Pispolone 98. Piss piss 102, 106. Pixsa muc 177. I*ÌKialoreh 63. Pìbù .501. Pit da acqua 700.

morgnn 422. Pita bianca .529. » da giara .529. » salvai 431. l'itabla 05.

Pitamonti» 120, 171, 173. Pitamonto 120, 171, 173. Pitan.'lla 219. Pitapin 60. Pitaran 1.57. Pita rèi 158. Pitar.'la 98. PUarén 179,

763

Pitaro 158. l'itarola 98. Pitana 12, 550, 551.

» grossa 550. Pitas 575.

Pitavia crirbounera 237. » grossa 233. » mora 237. Pitér 157, 158, 173.

» ross 157.

» turchein 159. Pitigrussa 261, 269, 271. Pitilongu 271. Pitir 194. Pitìrri 700. Pitoii sarvaj 550. Pitta agni 258.

j> formighe 315.

» fiirmigue 256, 315.

» muin 258. Pittafigh 183. Pittafigo 184. Pittamuschin 209. Pittamuscìn 210. Pittanión 258. Pittirdél 158. Pittarra 551. Pittarrun 550. Pitte 522. Pitter 158. Pittiddu 158.

virdi 191. Pittiere 158. Pìttilongu 269. Pittima 606, 607.

» coda-nera 606. » minore 608. » nana 605. » piccola 608.

reale 606, 607. Pittiros 157. Pìttirosso 158. Pittirri 158. Pittirru 158. Pittiriissu 158. Pittunzo muntagnin 251. Pìttiizzurusu 158. Pitiilja viduljaka 93. Pitur'lo 93. Piturru 700. Pili 469, 567, 595.

» più 597. Piuca 69, 74. Piula 333, 340. Piumbein 322. Pmmbén 322. Piumbin 32?, 699. Piuns galinè 312. Piunzetto 310. Piunzo 306.

» torsicoUo 315. Piuvi 192. Piv 296.

Pivalone piccolo 620. Pivaréla 569. Pivarèn 567, 569. Pivaréta 569. Pivaréto 564, 569. Pivarin 621. Pivarina 597. Pivàro 560. Pivaròn 554. Pive 560.

» d" cutùra 564.

Pive d'està 564.

» dori- 560. Pivùe 560. Pivòll 560. Pìvèr 560, 592. » gròss 564. » mzàn 621. » zal 621. Pivere 561. Piverèn 620. Piveròn 618. Piverone 563. Pivi 290, 296, 628. » d' le roche 296. » de montagne 296. » di baus 296. Pivié 563. y dora 560. » dorè 563. » dourainican 573. » pcit 567. » real 560. Piviéo 560. Pivier 560.

» rozéto 564. Piviere 560, 561.

» codibianco 571. » col collare 569. » di San Domenico 568,

569. » di scoglio 563. » dorato 560. y marino 563. » minore 561, 567. » montano 563. " orientale 561. " reale 555. » rossetto 564. » solitario 564. » tortolino 564. Piviorello 569. Pivieressa 563. Piviereto .569. Pivieri 561, 564. Pivìerin 566, 568, 583, 585. Pivierino 564. Piviere 560, 561. Pivieron 554. Piviei'oue 563. Pivilottin 589. Pivinaz 618. Pivinazz 618. PiviniVlla 563, 621. Pivion salvadigh 497. » sarvaig 501. » aarvaigli 497, 499. Pivioun salvadeg 499.

» salvadegh 497, 501. Pivir agustén 564. dalla penna d'or 560. » franzeis 440. » franzés -440. » furastir 564. Piviraz 618. Pivìrazz 618. Piviròl 620, 621.

d' la pena d'or 560. Piviron 620.

» d' ren 566. » d' risarà 568. » gross 618. Pivlér 560. Pivliron 564. Pivolone 618.

Pivolone grosso 618. » piccolo 6£2. Pivouana 56. Pivri'u .569. Pivron 567. Piviiic grosso 597.

» picolo 599. Pìvuicc 597, 600, 601, Pivula 573. Piz-pot 213. Piza 531. Pizacanof 198. Pizàcra 610.

» d' mar 607.

» mareina 576. Pizaformighe 309, 310. Pizaghé 237. Pizasciàch 250. Pizdrt 573. Pizóche 610.

» falcùzze 610. PizoehiH 601. Pizóm 501.

» selvadech 498. Pizon 498. Pizz' in croce 60. Pizza ferru 325.

» » virdi 313.

. re 323. Pizzacànef 39. Pizzacara 610. Pizzacarein 614. Pizzacaren 612, 614, 615. Pizzacarèt 615.

» surdon 616.

Pizzacarett 612, 614, 616. Pizzacarin 614. Pìzzaccherino 613. Pizzàcia 610, 611, 615, 616. » d' mar 618.

» marèna 576. Pizzacròn 613. Pizzafainu 325. Pizzaferro 325. Pìzzafig 177, 183. Pizzalegn 250, 303, 312, 314. Pizzalèng 312. Pizzalunga 610. Pizzamei 171. pizzamosche 278. Pizzaragn 258. Pizzarda 614, 615, 617. Pizzardella 595, 614, 615, 617. Pizzardino 617. Pizzardo 613. Pizzardon crucal 613. Pizzardone 584, 613. Pizzeca formicola 316. Pizzenfierro 278. Pizzi giallo 136. Pizzica ferru niccu 310.

» » virdi 313.

» » testa russa 309.

» ferruuicu 309. Pizzicaferru 251, 306, 313. » ninni 304.

y. russu 306.

virdi 313. Pizzicatìrru 39. Pizzioamosche 178. Pizzicamuru 258. Pizzicodia 20. Pizzifainu 325. Pizziferru 304.

764

Pizzitta nrrii virili 313.

> c.inn tH)2.

formigli '2ài, Pizzigone 'OH. Pizzilata 4G7. Pizzo a crocro 171. » 'n croce CO. » storto GO. » stuorto 577. l'izzocaro 312. Pizzòfierru 325. PizzolaiTifinua 210. Pizzou 497.

» da colombèra 501. » da tourr i'Ol. salvadfgh 501. ■r salvadigh .'>01. » torrajol 501.

volautin 199, 501. Pizzu a cucchiaredda 439. » cruciatu 60. » longii 278. » moddu 278. » tortu 60. Pizzua-formica 316. Pizzuddu tiiortu 256. l'izzngrossii 39. Pizzula zucchi 251. Pizzulia zucchi 251.

» » picciriddu2óG.

» » russa 306, 309.

Pizzuni pelaranu CO. Pizzurossa 39. Pìzzutortu 2.-)6. l'iaticul 693. IHavka mala 177. » vela 175. Plecch negar 303.

> pScol 310. pznen 309, 310.

» rosa 305.

» verd 312. Plem 144. Plinor C91.

» veliki 686, 689. Pliska 98, lie.

» cnioglava 105.

» pastifica 106.

» utaz 106.

» zeleuka 110.

» zuta 105.

» zutulja 118. Plitena 315. Plombin 322. l'ioungeon C«G. C89, 691, 093,

C9», C9C, C98, 700. l'Iunilicin 322. Plunitxii 322. l'iuvcrot C02. Pliivii- .'«CO.

> daurat 560. » Kri* ^63.

Pluviera 561.

> liastiirda .563. » hamra 556.

> ingliaa 570.

> liankina 5.'iC.

» ta r iDgliiltvrra 55G.

Pluvltrl MI. Pluviffo 560. Piiiiz i;oi. Po-I».'. 329. Poana 372.

Pocciacapre 298. Poclu'ta 329. Ptcurlin 620.

Jatar 621. Pocvrkas 65. Podacchein 237. PodL'in 234.

> dia eoa louga 228.

» gross 234. Poggia 384. Poggiaraco 384. Pògia 355. Pogiàn 372. Pogiana 353, 383.

» a eoa corta 372.

» do tera 372. Pogianùlo 404. Pogiaràco 355, 372. Pogiarico 383. Pogrrausica 178. Poiana 355, 384.

» a gambe lunghe 379. Africana 380.

» bianca 371, 382.

» colle braghe 371. Poiatta 539.

» fratina 539. Poja 355, 359, 382, 384. » bianca 357, 358, 3.i9. » » de vale 357.

» de vale 355. » inibragada 371. Pojana 355, 371, 372, 382, 383, 38-1, 385.

y> bianca 371.

» calzata 370.

» da zoca 372.

y> dal lac 355.

» de primavera 384.

» de vale ode pallio 355.

» forèsta 382.

» imbrag.ida 371.

» maggiore 37(5.

» negra 389.

» rossa 403. Pojanc 371.

» col ciaf blanc 355. PoJ anela 404. Pojanella 404. Pojanon 372. Pojanù 383. Pojava 372. Poiorak 403, 401. l'okoska uva 528. Poi sultan 541. Pola 8, 18, CIO. Polaco 696, 69«. Polastra d' inverno 531. Polastiela 533. l'olcincUa di mare 683. l'oK-iitino .176. Poligola 231. Polin Hulviidegh 524. PolListra 539. Pollastrina 533. PollaHtrona 539. PoUin selvadcgh 550. Pollo aultituo 538, 541.

> > a Hchiena verde

» » dal dorso verde

513.

> > dell'AUeu 640.

Pollo sultano di Alien 540.

Poi oro 492.

Poutareu 171.

Ponndrà 372.

l'ópa 329.

Popic' 219.

Popla 329.

Poppa 329.

Poppla 329.

Porana 372.

Porcaiolo 171.

Porcellana 536, 539.

l'orchiarute 172.

Porciglion da i|ua^lie 538.

Porciglione 531, .532, .533, 539.

» piccolo 53C.

Porcignula 532. Porfirione ceruleo 541. Porta strjozzi 210.

» quaglie 299. Porussole mate 237. Purzana 533. Postiglion 544. Posvizd 465. Posvizdusa 465. Potaja 384. Potaseca 231. Potazzina 234, 240. Potrk mali 551. Poujana 372. Poula bleu 541.

» viappina 5)4.

» ciappinera .544.

» ciapinna 544.

» d'acqua 53«.

d'èva 538.

» negra 539.

» » testa rouasa 541.

» orba .538. Poulàetta 538. Pouleta 534, 53C. Poulin d'acqua 618, 620. Poulina 541.

» con-ra-strlla .544. » de mar 618. Poulineta de mar C21. Poulonn 536.

» gris 535. Poundrà 382.

» bianca 360.

» grossa 382.

Pounta d' mélia 171, 173. Pouutin 531. Poupou 329. Poupcusada 330. Pouppa 329. Poveredda 593. Pouvrina 106, 118. Povr;i-dona 332. l'radàr 65. Pradaron 551. Pradèr 65.

Pradinu 65, 102, 106. Pradiroi'i 65. Pradixi 519. Pnmsiinpalo 172. Praskavic.a 2tKJ. Prataiola 555. Pravón 65. Pravóun 65. Prdavac 120, 122, .537. Predavac 173. Predèr 65. Predicatore 171, 172, 173.

765

Predieatour 65. Predixi 519. Predixis 51t». Premaveira 592. Premavera 592. Prepelica 522. Presiiieiit 223. Prèspla 98. Prete 172, 182.

» il maschio 171. Pretino 566, 568, 569. Pri 191, 192, 194, 222, 22:?. Pria 102. Prilipak 258. Prillo 566, 568, 569, 584, 585,

595, 597, .599, 600. Primavera 235, 602. Piiuzu 146. Prion 65. Prioun 65. Priséura 233. Prisoèl 228. Prisola 239. Prispanti de campu 97. Piispola 96, 100, 102, 106, 119. Prispolino 96. Prispolone 98. Priviere 560. Piiton 541. Pritoun 544.

Procellaria a coda forcuta 675. Proregolo 196. Proscunculu 174. Prosorica 49. Pruccia bleu 239. Prucia 86. Pruièri 561. Prussa grossa 233.

» molinera 239.

» pcita de mountagna 239. Pnissiini 52. Pschin-mouscà 634, 636.

» nèghaer 634, 636. Psi-psi 74. Ptraun 65. Ptron 65. Puasèt 228. Pubusa 330. Pucinarili 65. Piidachén 234.

» da i bafi 232.

Pudachin 234. Pudajola 242. Pudalén da la inanella longa

228. Padalin 234.

» de la coda lunga 228. Pudda campina 551.

» de mata 519, 610.

» de mudescu 610.

» media 555. Puddicincdda di mari 684. Puddicino 532. Puddicinii di mari 569, 597. Puddighiua de aba 534, 535, 536. » de mata 532.

Puddixedda de acqua 532,534,

535, 536, 538. Puddoni 541. Puddu de acqua 539. Pudixedda de aba 532. Pufii 353.

Puhu 353.

Pui 191, 192, 194.

Piiiaua 372, 382.

» calzona 371. céra 371.

» da pesce 406.

» gròssa 360, 366. Puigla 234. Piiigula 234. Pdjan 355, 372. Pujana 372.

» grossa 360 Pujanett 357. Pula d'acqua 533. Pulcinella 443.

» de mari 684.

» di mare 683.

Pulétta 533.

» d'acqua 531, 533, 534, 536. Pulièri 561. Pulicjcchiu 213. Pulicinella 700. Puliga 544, 545.

» a chighirista 545.

» incbiihiristada 545. Pulin salvadigh 550. » selvadegh 550. » sarvaig 550. Pullastron 526. Piilzòn 228. Punciàl 492. Punicedda di mari 684. Punieeddo di voscu 9. Punta de canna 172. Puutacanna 210. Punteri 172. Puutiupalo 172. Puntireu 171, 173. Pupa 329, 330. Pupia 329. Pùplta 330. Pupla 329. Pupólla 329. Pupou 329. Puppita 330. Puppla 329. Puppola 329. 330. Pupii 329. Pupulla 329. Pupùza 330. Piira 329, 332. PurpuredJa 475.

» tabacchina 481.

Purzana 531, 533. Piirzanén 534, 536. Purzanón .539.

» turchén 541.

Purzlana 531, 533, 537, 539, Purzlaneina 536. Purzlanon 539. Piirzléna 533. Piita 329. Putega 330. Puticchia 240.

» grossa 234.

Putta 11.

Puttanella 535, 536. Puvier 560. Puvion d' campanein 501.

da bosch 499.

» da colombèra 501.

> s;«lvada;gh 499.

» salvadeg 499.

Puvion salvadegh 497, 501. Puzoue de Santu Martina 323.

" di veranu 213. Puzzet 474. Puzzoni bjrdi 325. Pzacara 613.

Q

Qanal aalvagg 220. Qangu ta Filila 674. Qogga 341, 349. Quàch 435. Quachin 432. Quacina 616. Quack 436.

» abiat 426. Quaetru 667. Quageta 533. Qiiàgg 435. Quagghia 522.

» di mari 595, 596.

» triugni 511.

Quagghiarina 83. Quaggia 522. Quaggiù 205. Quaghetta d'acqua 536. Quagia 522. Quagina 533. Quagio 522. Quaglia 522.

» d'Andalusia 511.

» di Gibilterra 511.

» di mare 536.

» marina 532, 533, 595 599.

» tre unghie 511.

» tridattila 511. Quagliar! 522. Quagliarina 83. Quagliastro 522. Quagliera 522. Quagliottino 205, 206. Quagnà 6. Quai 522. Quàia 522. Quaiarol 202. Quaiàstaer 522. Quaiaster 522. Quaiastrén 522. Quaiastrin 522. Quaiastrón 522. Quaiat 522. Quaiòtt 522. Quàja 522. Quajastròni 522. Quajetru 667. Quajna 533. Quajo 522. Quajòtt 522. Quàk 435. Quanal salvag 72. Quaràglio 635. Quaraquaglic 271. Quartana 539. Quartirolo 617. Quarósolo dei crozzi 165.

» nero 165. Qiiaròss 164. Quaróssol 164.

« spazzacamin 165.

766

QuaroRfidlón 133. Quarossùii 133. Qiiatrniiola UT). Qùatrcniula lii.inca 115. » Kìal'la 118.

Quatróci 184. Qiiatróiiila 163. Qiiatiosla 163. Quatt'uoccbio 184. Quattordsin 228. QuaUr'ciiic 481. Quattr'euggi JS4. Quattr'occhi 4t*3. Quattr'oeuggi 484. Qiiattr'ucc 481. Quattremola 115, 118. Quattreuj 221. Quattroc 484. Qiiattroci 484. Quattroecoi 115. Quattnicósci 3511. Quccarda 382. Qucciarda t>il calzetti 371. » prima 373.

» seconda 382.

Quda bianca 122.

. » basUrda 128.

Qudiross 164.

» issiicd 166.

» sirlirtu kahla IGO. Qaèrola 267, 269.

» caparo.ssa 271.

> cenerina 269.

* paloniniara 267. » passarcgna 271. » passercgna 26"J.

Querula 260, 271.

» capinera 271. » capirossa 271. » cestaregna 269. V passarclla 267. Qiieu hlanc 120, 122, 125, 131, 2S3. » » pignatit! 131. » rous 218. » » berna 133. » » pignatii' 165. » » veron 164. Quicquera 577. Quinquin 24. Quinson 24.

do montagna 29. Quinsoun 25.

Quirino 533. Quit 350.

la

Ra d' quai 537. > piipla 329. Raari 43. Racaui^lla 477. Racaurin 282. Racoléta 476. Ridola 93. Ragani'la 476. Raganùlu 476. Rtegheviil 10. Raglan 151. Rjigiun 151. Ragnar 2.58. Ragnina 258.

Rai 531.

» d'acqua 531. Raja 15.

RAI .531, 533, 700 Ralét 533. Ralletto 531. Rallo 531.

» acquatico 531. Uaniaci 44. Rainpareiu 256. Rauiparol 250. Kanipegarol 250, 2.'>l. Rampegarolo 250, 254, 256. Rampegbelta 254. 256. Rainpcghin 250, 251, 254, 2,55, 256, 315.

» de monte 258.

» de mu:iggia 258.

» de raur 258.

» muradoù 250.

» de zengia 258.

» dei Alp 258.

» rosa 257.

piz fot 254. Rampercin 258. Rampgliin 255. Kainpicat 255.

RampicUino 222, 223, 520, 255, 256.

» alpestre 254.

Ranipiot 255. Ranipigi'ii 256. Raiiipighuiu 256. Rampigbcn 255, 256. Rampigli! 2.54, 256. Rampighìn 254, 255.

» di mont 2.58.

Rampignet 254. Rampinello 222, 223, 256.

» colle ali rosse 25".

» da torre 258.

Rampino 397, 404. Ranipjn 250, 255. Ran)ponz('n 256. Itanjiak 213. Ranocchi.ija 424. Ransìgnuul 155.

» die canne 201,203.

Rapaliu 47. Raparci n 256. llaparrn 47, 256. Raparilla 47. Raparol 256. Raparolin 256. Rapcgarolo 2.56.

» biauro 250.

Raperino 47. Rapcrugiolo 47. Rapinante 372. Rapincddu 396.

» di loco 399.

Rapinu 399.

» iancu 357, 358. Rappanildu 48. Uapparcdiluni 48. Uappar.llo 48. Rasugliin 495. Rascgott 476, 493, 494. RusegoiMi 493, 494. Rat.! 356. Ràtouner 372. Rnvagnan 609. Ravaiii 43. Ra vai rea 282.

Ravanu 44. Ravarin 43.

» d' la Regina 44. Ravolo 20. Razettle 213. Ragion 151. Razzacela 171, 173. Razzina 213. Re 213. >• at jucei 212.

cacchino 213. " racco 213.

» castagna 212.

- castagnèt 212.

■> cucala 209, 212. . d'aceddi 222, 224. " d'aceji 213. » d'aucjelli 222, 224. » d' i pivi 295.

d'joslèu 212. » d' maccia 212. » (l'ortolan 63.

» d' qua) .537.

» d'uccelli 223.

» » eoi ciuffo 224.

'• da qnàje 537.

«lae quàj 537.

■> de l'acciedd 222.

de l'aciedd 224. X de l'ali pinti 39. » de l'ortuani 63.

» do li! Récole 469. » de le sarlodo 79. » de li accedri 222. <• de li beccatjcbi 204. •> de li ceddri 222. " de li riiddi 222.

- de quae 537. <• de quai 537. » de quaj 537.

■• de quaia 537.

•> dee quagie 538.

•• degli Eider 490.

»> degli uccelli 222, 224.

» » » col ciuffo 22:

" dei Fagauelli .52.

» dei ortolan 63.

.. dei Rossignoli 203.

delle Lingninodde 99. f iter ian-ni 322.

» dcr quàj 537. » dea trespotres 538. » (li boucc 212. >■ di codirossi 133. " di cuajc .537. >- di (ìaddazzi 434. di Gammctte .593.

di Giar^gule 539.

. di li Gambette 593.

di li MalvÌ7,7.l 152. ■• di li Marvi/.zi 145. . di li Turdi 1.52.

. ili lodole 94.

- di macchia 212, 213.

> di pès 212.

. di quagghi .538.

. » » veru 538.

« di quagghia 538.

> quagghic .538.

> di (|iiagliu 537, .538.

> di quale 538.

« di Rausigncui 203.

> di riiddi 224.

767

Ri; di Roussigneui 203. » di Rusignul 203. » di scés 212. >. di Turdi 145. » di uccelli 192, 194, 213. » di usei 212. » die caglie 537. » die lodile 7U. » i ((uaglia 538. » pcit 209. 212. » pescatore 323. quajrghione 538. » quaglio 538. » quaglione 538. » quiigliotto 205. Ré-ré 212. Re-tin 212. RealAt .533. Realèto 533, 534, 536. Realino 222.

» colla spoletta 224. Reatein 192. Reatei 212. Reatèn 212, 222, 223. Reati 212.

Reatin 192, 212, 213. Réatolo 218. Reattiu 212, 213, 221, 222, 223,

224. Reattino 212, 213, 222, 224. Réattol 213. Reàttolo 213. Rebac 37. Rebe-hun 520. Recaceo 213. Rècola 474. Recordella 577. Reda Cicc 212. Redàtol 213. Kedèstoa 269. Redestól 269, 271.

» falconier 260. Redestola 260, 268.

» a testa rossa 271.

» falconiera 260, 266.

loi-a 260, 266. rossa 271. Redestolón 260, 266. Redine 213. Regaggiun 151. Regaiun 151. Regenella 224. Regeniello 222, 224. Regestola 260, 266, 268. ■» bianca 271.

» falcona 266.

» falcouieia 259. 260,

271. » foresta 271.

* grossa 271.

» lóra 260.

» piccola 268, 269.

» rossa 271.

Regestolon 260. Reggiucllo 213. Regina 213, 221, 222.

» di li quagghi 538. Reginella 222, 223. Regino 554.

» di mare 600. Regolo 221.

» cenerino 192. » col ciuffo 22J.

Regolo comune 192, 191.

» maggiore 192. Reguz 213. Reguést 260, 268. » bastard 271. » lor 266. Regiizzolo 158. Rei 222, 223.

» de is quallias 538. Reicaglieri 537. Reiostola 260. Feillo 213. Rey 222, 223. » di aloucttes 79. » di caglie .537. » peteret 212. Remiz 118. Reudineddra 280, 283.

» de mare 624.

Rendune 291.

» de mare 296. Renelle 397, 401. Rennenèlla 283, 286.

» tagliafi'ioi'fece 280.

Reunenone 291. Renninella 28. Reottin 212. Repas 468. Repéudol 19. Repipin 222, 223. Requaggio 537. Requagio 537.

y rosso 537.

Requagisto 536. Requaio 537.

» rosso 537. » negro 533. Reschie 213. Resclucié 411. Resegon 493, 494, 495. Resegott 492, 494. Resestola 269.

» da la testa rossa

271. » falconiera 260, 266.

vara 260, 266. Retin 222. Reu7. 213. Reuza 258. Reùzzol 213. Reversino 555.

» riale 555.

Revest da montagna 266, 269. Revillo 213, 224. Rezeto 212. Riàle 464. Riatt 212. Ribobolo 20. Ribòlovo 406. Ricch e ver 202, 203. Riccbieddru 352. Bicignolu 156. Ricignuolo di fiumi 209. ' Riddena 477. ! Uiddeni 465. i Riddenna 177. 1 Ridenna 465, 477. Riecola 43. Riezzu 158. Rigauèlo 476. Uigao 158. Iligau 158. lliginiéllo 222.

Rigogoli 20. Rigogolo 19, 20.

» comune 19.

Rigolin 42. Rlgorin 42.

Rigossol 266, 268, 270. » regazzàa 260.

Riguddiu 213. Riggitanu 561, 579. Riiddu 194, 195, 210, 222. » di pantana 210. di rocca 213. » duppiu 198, 199. «■ grossu 192.' » percia-chiaja 213. » » gaggia 213.

» » Tiiiira 213.

» testa russa 224. » tupputu 222, 224. Riidduni 198. Riillo 192, 194. Riillu 213.

Rindine e mare 635. Rindinedda 280, 283. Rindiuuni 291, 296.

» di livanti 558.

Rindune e mare 635. Rinnina 280, 283, 291. » d' inverna 287. » d' inviernu 287. » di Barberia 281. » di casa 280. «- di malli tempu 287.

di mari 629. » di munti 287. » di rocca 287. » furastera 281. » griscia 286. » martiduzza 283. » marzadda 280. » mollica 281. » paisana 287. » suricina 286. » svaria 281. Rtnnine 280. Rinninedda 280, 286.

barbottula 283. » castagnazza 286.

» coda-long.a 280.

» da ripa 286.

» di passu scura

287. » palommina 283.

» turcliiesca 281.

Rinninessa 296. Rinnlnone 291.

marino 633, 635, 636. Rinninune 296. Rinninuni 291.

-> americana 296, 558.

» di livanti 29';.

» di lu piettu jancu

296. » di maisa 558.

» di maisi 558.

» (li mari .558, 674.

» di passa 296.

» di rocca 296.

» i mari 558.

» i muntagna 296.

■•> imperiali 296.

» niurii 291.

» pettujancu 296.

» scravagghiu 291.

768

Rinniouni seravujti 291. Riotin 212. Rìoiindola S79. Kìoundoula die roche 287. KNarcii 201, 20.i, 209. Kisarln 206, 210.

» scuro 206. Kisaról 20(5, 207, 583.

> astrise 20t). » ross 202.

verd 207. Risarólo 204, 205, 206, 207, 278. Risazin 20ó. Kiscignolu 156. Risrignuùlo 155. Risen 204, 205. Riselo 206. Risignolu 155. Kisigniiolo 155. Risin 200. Risireu 205. Riseria 171. Riulo 397, 404. Rivarein 285. Rivarcu 283, 285. Rivarò 285. Rivarol 285. Rivaròla grossa .597.

» piccola 599.

Rivelin 585. Riversiiiieddu 561. Riversino 555. Riversinu 555, 561.

» rande 555.

Riviezzo 158. Rivirsinu 555. Rivobu 20. Roatsbanz 164. Roatvogel 164. Rocaireul 324. Roiareù 287. Pocchèl 476. Rocchelle 475, 477. Rocchèt 476. Rocchetto 477. Rochi'to 476, 477. Rorh.Ht 476. Rodaìcchio 222. Kodo's 372. Rodiindora 279. Roegantin 251.

» inai'iii 2.56.

Roitelet 212. Rollo 20. Romaguulu 146. Roinaiiiello 58-1, 589. Rompa-ni'is 9. Ronipaiios 9. Roinpenoce 9. RoiiipinoB 9. Ronipinoge 9. Roncas 529. Ronca «e 529. Roncago 528, .529. Ronco 4.50. Rondana 279.

> da moni 287.

> de mar G28, 636. Rondano 280. Roii.laneina 28.1. Kondanena d" mar 628.

* d.-i la furzela 270.

Rondan<D-na 279.

Rondanina 280, 282, 283.

» d'acqua 285.

Rondéna 279, 285.

> de acqua 286.

de mar 628, 636.

» de montagna 287. de riva 285, 286. Rondeni 285. Rondenina 286. Roudic 283. Rondiccbio 282, 283. Rondin 283, 285, 287. » d'ac<iua 286. » de monte 287. » di mar 628. » picolo 285. Rondina 280, 287.

» dal cu bianch 283. Rondinaccio 290. Rondine 279, 280, 283, 287. bianca 283. buona 280. » campagnola 280. » casalina 283.

cliiaro 293. » cittadina 282.

collo giallo 281. » comune 279.

» » schezosa281.

» d' inverno 287.

dalla forchetta 279. » dalla forcina 279.

» dalla forcinella 279.

» de mar .558.

delle rive 285. » di città 283.

di mare 628, 629, 634, 636. «■ artica 630. » coda-I unga 630. » del Mac' Dou-

gall 631. » fuliginosa 627. » » maggiore 623.

» » piombata 633.

» V scura 627.

» vi aggi atr ice

625. » » zampe-gialle

631. » » zampe nere 626

» di monto 287.

» di Siberia 281.

» domestica 279.

» forestiera 281.

» fratino 285.

» grottara 287.

V maggioro 290.

> montana 287.

» » minore 288.

» reale 280.

» riparla 285.

» rossa 279.

» rossiccia 281.

» sorcina 286.

topaiola 286. . vera 280.

Rondincl 279. Pondln.'Ia 279. Rondinella 279, 280, 283. » marina 286.

» picola 285.

Rondinèlo 285. Rondinini 280, 283.

Rondinino 286. Rondinone 291, 629.

» pietto janco 296.

Rondna 279. Rondò 290.

Róndol 279, 283, 287, 290. da eroda 287. " dal Sass 296. » de montagna 296. » grand 296. Róndola 279.

» bianca 282. » dal cui bianc 283. » de mar 628. " picola 283. Rondolét 283.

» da eroda 287.

> dal cui bianch 283.

griso 287. Róndolina 279, 283. Rondolo 279. Rondolon 290.

» de zbima 296.

Rondom 290. Rondon 279, 290, 296. » bianc 296. » bianco 296. d' mar 628. » d' riva 296. » dalla furzéla 279. » de Cipro 296.

de lagh 296.

> de munt 296.

de zhima 296.

» di mare 558.

» di prato 558.

foresto 296. » gianco 296.

gross 296. •> màren 296. » marin 296, 558. V marino 636. » negher 290. Rondone 290, 291, 626, 629, 633, 634. » alpino 295.

» bianco 295.

» culbianco 294.

» de mare 629.

dello Stretto di Gi- bilterra 295. di mare 295, 296,

.558, 636. di padulc 296. » grosso 296.

» indiano 294.

» marino .5.57, 634.

» pallido 293.

» reale 296.

Rondonzei 282. Rondoun i90. Rondi! l)ianch 296. neglier 290. Rondul 283, 285. Rondula 279. Rondulon 290. Rondulot 290.

Rundulun at montagaa 296. Rondùn 290. Runnenéila 286. Rosciuo 5K4. Rosciuz 213. Roseto 177, 212. RosCza 58», 585, 590.

769

Rosgza barbaresca C21. Rosgneùl 15"). Rosignt'u 155. Rosigncul 155. Rosii^nùl 155. Rosignolo l.')3.

» bastardo 174.

» di muraglia 164.

» di padule 208, 209.

» marino 204.

Rosignolu 15U.

» de riu 209.

Rospedin 210. Rossella 481. Rossellino 433. Rossella 424. Rossera 479. Rossèto foresto 179. Rossgneu 155. Rossièllo 424. Rossiguéo 155.

Rossigneu de paliid 202, 203. Rossiguol 155, lóG.

» bastarci 192.

» d'acqua 209.

» de vai 208.

Rossignolo di Germania 156.

» tedesco 156.

Rossi gnolon de Baragna 209. Rossignolone 203. Rossignolu 156, 209. Rossigniiel 155. Rossina 481. Róssola 66. Rostabò 554. Rotabech 475. Rotene 477. Rouchett 476. Roundanéua 279. Roundaniua 279, 282.

» d' mountagua 287.

Roundinella 279. Roundon 290.

» d' mar 325.

» da-seheùgglo 287. y docué 296.

» dra schéna bianca 282. Roundonzei d'acqua 285.

» de riva 285.

Roundòou neghaer 290. Roundoula 279.

» d' mar 628.

Roundoulina 279. Roundoùlon d' montagna 29G. Roundouloun 282, 296. Roundoùn 290. Ronnseza 618, Rouseneuto 219. Roussetta 145. Roussigueu aigaglié 204.

» de muraja 165.

■» de padù 201.

Roussigneiil 133, 155. Roussignou 155.

» aigaglié 208.

Roussignouloun 201, 203, 204, 209. » du Var 209.

Rovegarolo 250. Roveghin 256. Rre d'aceiji 256. » d'oceddi 213. Rubbiolo 20.

49.

Rucchètt 476. Ruccalora ."iOl. Ruccat 476. Ruccazzola 502. Ruchet 476. Ruchin 476. Ruclin 476. Radècc d'arzen 285.

» marèu 287. Rudleina 98, 99. Rue/.zu 158.

Ruffiana tal caccia 601. Rugnetta 83. Rumbullottu 401. Rumcacci 529. Rumenga 431. Rumfunx 332. Runcasc 529. Rundaccia 279. Rundan d' vali 636. Rundaneiua 279.

» da rivaz 285.

Rundanéna 279, 283. » d' flOm 285.

d' mar 628, 634. » di flom 285.

Ruudaninha 280.

demà624, 629, 633. V grossa 623. » m6a634,636. ■> » sampe uei-

gre 626. » » seneinha636

» » du eli russo

281. Rundéc 283. Rundécc 283.

» da fium 285.

» da riva 285. Rundeceia 283. Ruudecia 283. Ruuden 279. Rundena de mar 636. Rundìe d' mer 628, 634, 636. Rundicc 283.

» da acqua 285. Rundili 280, 283.

» de àriu 2S6.

» marina 286. Rundina 280. Rundine marina 287, 625. 629,

635, 637. Rundini 280, 283.

T> marina 286.

» murinisca 325. Rundinone 291. Rundocc 283.

» d' mar 634.

Rundon 290.

■" dalla panza bianca 296.

X. d' mar 296, 557.

i> d' mer 296, 558, 636.

» marèn 296. Rundoni bianca 297. Rundonis 291. Runducc 283, 285. Rundula 279. Rundun 291, 296.

» ta zaccu balda 297.

» zakkii.baida 297. Runnuni 291. Ruòci 533. Ruocio 535.

Ruòjo 547. Riiscacié 411. Rusci 333. Ruscigliolu 155. Ruscigneu 155.

» cann.ajeu 203, 204,

d'egua 209. » da canne 203.

» da sarxi 208.

» de padù 209.

» foesté 203.

» lombardou 204.

» lumbardo 204.

Ruscignuolo 155.

» d'acqua 204.

Ruscinlia 481. Rusèto 212. 213. Rusgneu 155.

» gross 203.

Rusgnol 155.

» da vali 203. Rtisgnolòn 203. Rusigniol biànch 209. Rusignolo 155.

» acquaiolo 209.

«> africano 188.

» d'Africa 188.

» di palude 208.

» forestiero 156.

■o levantino 188.

» maggiore 156.

» orientale 156.

Rusignolu 155.

» di fiumi 209.

» di lagu 209.

y di margiu 204.

Rusignoluni di canuitu 209. Rusignul 155.

» di palud 209.

y matt 209. Rusignuluni 204, 208. I Rusignuolo 155. j Russa 607, 608.

Russeddu 423, 424, 434. I » carisi 424.

ciunìrinu 423. " di canuitu 433.

» ianco 426.

>~ imperiali biancu

426. •> russu 424.

Russedduzzu 431. Russellino 433. Riisset culur caunella 424. " irmiedi imperiali 423. » tal Siggiar 436. tal Siila 433. Russetta 480. Russiddazzu 424. Russiddotta 431. Russidduni iuiperiali 423. Russiedd 424. Russieddo 424. Russieddu 424.

» cinniruso 423.

» cinnirusu cu la pin-

nacera 436. » giarnu 431.

»• picciulu 433.

f russu 424.

Russiéllo 424. Russiellu 424. Russignòl 155.

770

RiiHsif^nolo 156. Kussigiiolu !.'){!. Kiiosulidda iHl.

r ocelli bi anelli ISl.

Ruvazzu 158.

S oiiiiuzol 213.

Sacro 38tJ.

•Saccii 41.'>.

Saccufaii 20.

Saettotie O'.'t, 620.

.Sagginale grande .IS."?, 597.

» pii'colo 58j.

Sagginella grande 583. » jiiccolo 585.

Sagj.iviea 4.'U. Sagnacav.iddu 241. .Sai in 47. Saitta 119. .Saittuni 119. Siija 11. SajàHsa 11. Sajavica 28G, 287. Saktra 424. Salciajola 208. Salcina 33.

Salgarela 191, 193, 194. Saliui|iiinta di poggio 173. Salflarola .V.»3. Salt in |)al 173.

» iii-|iÌ7//.u 174. •Salta-'npizzu 172. >Saltaba8tone 172.

» con la gola bian-

ca 173. Saltabastoni 172. Saltainpal» 172. Saltanceccu 172. Saltanpunta 172. Saltausuccio 172, Saltanaclce 172. Saltanvctte 172. Saltansecca 172. •SaltaMtecce 172. Saltimpalo 171. 172, •Saltirapunta 172. Sallinciccl 173. .SaltinHucrla 173. Saltins(-lcc 172. Saltinvnii|,'hilo 173. •Saltinvttta 172. Saluta pi pi tu ni 330. Salvurol ."iOO. Salzctta 475. Saoìbuchin <i99. San Vinclnzin 222. San Vlii/.lnz<"n 222. .Suni{iietiir 440. Hanguinugaru 441. Sangii/.zarello U7H. Sanniròt 32. .Santa cóst 4.'J3.

» conte 401.

. Maria 323. SantaciiHt 433. Santiiistlce 171. .saralianka 466. Saraulo 39. Sarccjina 471.

.Sarccìa 464.

.Sarcliiaiiaccio 275.

.Sardagna 177. 183.

.Sani agnina 177.

Sardaguola 177, 183.

Sardara 674.

Sardenàr 641, 643. 647, 656. » grosso 6.57.

Sardenér 641, 643. 047. » picool 640.

Sardelle 029.

Sarganél 477.

Sarloda 88.

S.irlodi 92, 94.

Sarsacolo 268.

» dalla testa ro.ssa 27 1

Sarsanin 474.

Sars.'.gna 474, 477.

Sarsegnola 474.

Sarsella 475.

» lianira 477.

Sarsclluue 405.

Sarslot 470.

Sartaguola 177.

Sartella 474, 476.

Sartiarellu 172, 174.

Sarzautin 474.

Sarzegna 474, 477.

Sarzegnola 474, 477.

Sarzella 474, 477.

Saslot 476.

Sassareùl 282.

» d' montagna 287.

» di scoij 287.

Sass.-irieiil 282.

» at montagna 287.

Sassaról 499.

Sassarola 501.

Sassarolo 218.

Sas.s.it 499. Sasaellara 144. Sasseri) 171, 173. Sassét 499. Saasicola mora 171. Sassla 415. SataròI 096. Santa beucc 212. Santabeiicc 212. Sl.alba 279. Sbalbora 279. Sb.attlae 274. Sboglu'l 33.'>. Slieregh 330. Sbnrna 529. Sbesét li)7. Sl.i-sbi 96, 100. Sbin/.acoa 106. Sbir 290. Sbira 291. Sbiri il'eva 595. Sbiro 290, 290. Sbirri 291.

» d'cva 595. » de croz 296. Sbirro 290, 291. Sbirrotto 297. Sliirii 291. Sblsèt 157. Sborro 213. Sboula 239. Sboe/aval 693. Sbravieru 65. Sbrisciolo 700.

» blunio 700.

Sbrisciolo grosso 693. » mezzano 698.

» nero 700.

Sbriveri 561.

■- di inaisi 564. Sbriviredda testagro.s.sa 568. Sbrivireddu 509. Sbrouglioimonn 175, Sbruttiin 55. Sbucafratte 213. Sbiiaascs 212. Sbusasese 213. Sbuzzo grosso 689. Scabezaccio 260. Scaccia meniiuli 39. » miennuli 39. Scacciamargi 015.

» piccìulu 017.

Scagòza 628. Scajo 372. Scalavrina 178. Soalcasciatt 298. Scalombéo 19. Scalzaren 44. Scauababi 298. Scanalévre 360. Scanapesci 322. Scanapess 028. Scannapès 214. Scapascin da glia gianca 122. » » neìgi'a 125.

Scapla 482. Scuploiuia 482. Scapola 479. Scappaxin 122, 125. Scarabaggio 298. Scarda 431. Scarcietta 427. Scarciuo 433. Scarcìone 434, 435. Scarpi'iro 577. Scarpasclatt 298. Scarpélo 577. Scarpolàro 577. Scarza 423.

» bianca 420, 427. » bigia 423. » cappona 4">i. » col ciuft'o 431. » rossa 424. Scarzetta 433. Scarzettino 433. Scarzino 423.

» bianco 427. Scarzotto 435; Scassa cédola 115.

» galleuaro 313. Scassacoda 102. Scassola 106, 115. Scattarello 178. Scavalcacc 268. Scavalcacela 269. Scavalcacelo 266.

» dalla testa rossa 271. ■Scavalcacia testona 200. iScavalcaclo 208.

» sparavier 200.

Scavnlcaz 260, 268. Scavalcazza 266.

» balotona 260.

» grossa 260.

» orato 260.

palutt(!iua 260.

» piccola 268.

771

Scavalciaza 2G0, 2G9. •Scaval/.accio dalla testa rossa

271. Scavalzàgc 26G, 268. Scavazua 268. Scavezza canelle 207.

» coli 269.

Soaviela 398. Scavuueddu 179. Scavimi 4:79. ScavHzza 182, 484. Scavuzziui 484. Scavuzzii 181, 482. Scazzotta da cardinale 222. Scellarattole 274. Scellavàtt I 274. Scellerattole 275. ScellevàltO' 275. Scellevàttolo 276. Scepit:i 539. Sceraute 39. Scerco 496. Sceveton 3.50. S9lia8se;Uis 278. Schassecodo 116. Schavita 340. Scheccià 182. Schiaccino 173. Schiariinte 39. Schiarante 39. Schiattanculo 222, 230. Schleccià 177.

» listata 17G.

Schifo 698, 700. Schinson 24. Schinsoun 24. Schinzon d' montagna 27. Schiosso 469. Schiozzo 65. Schir 38. SchiribiUa 533, 535, 536.

» grigiata 534.

Sfhittuni 669. S^hitissenàlis 278. Scliizzii 187. Schlacch 146. Schwalbe 279. Sciabica 532, 538, 539. Sciabiga 539. Sciaboccheddu 433. Sciabocchi 431, 433. Sciacca nisseue 9. Sciaccia-mendole 39. Sciàica 539. Sciai 69. Sciarbocchi 433. Sciattaron 65. Sciavalcacia granda 260. Sciebita 539. Scifa 577. Sciflet 146. Sciflett 469.

» dalla pópla rossa 478. Scifulot 55. Scignu 446. Scigogna 437. Scigueta 340. Sciguetta 332. Sciguetton 337.

» dp montagna 337.

Sciguun 55, 56, 469. Scima brocch 171. Scimareùl 171, 173. Scimireu 171.

Scimireu de montagna 173.

SiinghiTna 233.

Scinsoiila 233.

Scioi 250.

Sciorina 474.

Sciouetta 340.

Sciounga 2.59.

» rossa 270.

Sciouscieul 348. Scipiólu 349. Scira 96.

Sciriottu 620, 622. Sciacieu 348. Scisciò 348. Scisseli 348. Scissiólu 349. Sciucc 340. Sciunsa 259. Sciurolo 40. Sciusciante 479. Scivetta 340. Scivlon 469. Scoasi 228. Scoassacóa 118. Scoassein 228, 230. Scoazin 228. Scoazzin 228. Scoccai ettu 495, 496. Scodaross 164, 165. Scodazzola 116. Sconsolàt 164. Scopacciola 177, 187. Scopacciolina 179. Scopacciolo 185. Scopajola 219, .537.

» asiatica 220.

Scoperagnola 177, 1781

» minore 178.

Scópiu 349. Scoralon 554, Scoratton 554. Scorbat 6. Scorbatin 16.

» dal becch ross 18.

Scorbatt 1, 4, 5, 6. Scorbattin dal becch giaM IG.

» ciar 7.

Scornagiaju 328. Scorossolùn 133. Scorraggiau 20. Scorzatola 251, 256. Scorziana 531, 539. Scossa-nuci 38. Scosson 38. Scoterzolo 172. Scouasson 228, 230. Scoula-boursòt 616. Scouratoun 544, 578, 592. Scourbat 1, 4, 6.

» gris 5. Scouvratoun 554. Scovazzèn-na 115, 118. Scozzéta 96. Scravagghiiini 291. Scricciol 222. Scricciolo 212, 213. Scriciolu 213. Scrinzolo C98.

» ingannarello 700. Scriss 213. Scrivan 74. Scriveo 397, 399, 400, 401.

» de mar 336. Scrizz 158.

Scrocchetto 172, 475, 477. .Scrocchino 172, 173. Scronbetto 475. Scropiu 349. Scrupio 350. Scudazzena 115, 118. Scuftióm 692, 694. Scufiétta 248. Sculàpi 597. Sculiàro 466. Sciilier 439. Scurbat 5. Scurbatt 6. Scitscie 107. Scuratagéri 567. Scuriattùn .554. Scurriviola 87. Scurzìana 533. Scutiddu 349. Sentii 349. Scuvazèna 115. Scuvazzleina 115. Sdamali 65. Sdàrzer 283, 290.

» de campanil 290. Sdordi 146. iSdordin 146. Sdrunal 65. Searin 41. Secariello 496, 595. Secciarola 118, 121. Secone 493, 495. Sodrijn 525. Sedrii 524. Seenna 325. Seeuun 328. Segatén 494. Segheta 493, 494. Seghettone 493, 494. Segón 290. Segouròun 618 Segùra 618. Seker 397, 403.

» ahmar 399. Selega 30, 36.

» canaròna 203.

» de la macia zala 30.

» foresta 30.

» grossa 36.

» megiarola 33.

» padovana 174.

» palugaua 74, 75, 219. Selegato 36. Seleghetta 33. Selegón 36. Séliga 33. Selt-in pél 171. Sulvaròlo 500. Semenzarul 39. Sencento 286. Seneentim 287. Seneppia 615. Seuoppino 617. Seneppio 617. .Senieical91, 192, 193. Senrina 177. Scnt'ozz 433. Seut rubb 212. Sèuto-pis 212. Senuella 219. St'paiola 182. Sopajola 176, 177, 179. Separola 182.

772

Sera 151.

* corsa :ì'25.

» verda H25. Serapicco Ci'l. Serena H22, 485. » d' i pra 324. > d' inuraja 258. Serenha 325. .Serénón .32i, 327. Sereniin 328. Scriu 41, 42, 47. Surino d" Italia 47. Scrloda 88. Scrinolla G7. Sermollo G5. Serola 494. Strolita 4y5. .Siioletta 4U5. SiTolon 493.

» del Po 493. Serra 495, 496.

» chiavi 30(j.

» imperiali 495. Serraire 494, 490. .SerramoUe UT. .Scrretiello 496. Serretta 494, 495. Scrrettone 495. Sersacolo 2f.O, 268.

» falconier 266.

Serula 493, 49J. .Senile 493, 494, 495. Servitola 340. Seseliu 146. Sesila 279. Seslón 290. Sestón 296. Setajola 67. Sevaric' 205, 206. Sevctta 340, 350. Sevetton 350, 351. •Sfarzana 531. Sfarzanella 533. Sferria-sarclii 607. Sferracavaddii 235. SAalàpp 298. Sfògiu 539. Sforfjcl 527. Sforccloiin 467. Sforzàna .531, 533, 539. Sforzel 527. Sforzello .027. Sforzótta 325. •Slbrzhaua 531. Sforzhauéla .536. SforzzhaDÓn 531. Sforziaoa .531. Sfracak velik 260. .Sfranzell 25. Sfredelin 41, 47. Sfrigolio 47. Sfrisarln 47. Sfrlfom 38. .SfriHon 38. .SfriHott .38. .SfriHul 693. ■Sfrlzarln 52. Sfrizii 38.

NKaciiilx-ttón .592, COI, 602. Sicacmbiton 601. Sgalo 617. Szalbcdér 19. Sgambcrlu 578.

Sgambetòn 592.

Sgambetti n .582, 583, 588, 600.

Sgambettón 578, 592, 603, 606,

607. Sgambettonn 602, 607, 608. S;,'ambirla 578, 592, 599, 601,

602, 601. S;,'ambirlrn 583, 585, 588, 600. Sgambirlin .583, 600. S?ambiilo 578, 600. S;;ambitoiilùon di gamb' gialli

592. Sganibitonnlin di gaiiib rouss

601. Sgambor 697. Sgamhusz 697. Sgainbuzzein 699. Sgaiitin 491. Sgauzlen 44. Sgiinzlin 43, 44. Sgarbè 19. Sgarboo 19, 20. S^arbér 19. Sgardela 425.

» biàura 425, 427.

» bionda 431.

» picola 427.

» rossa 424.

Sgardùlo 431. Sgardo 422. 424.

> bianco 425.

> zenerin 422. Sgardule 151. Sgart'la 213. Sgaretton 6.56. Sgarffiol 597. Sgargia niargiu 599. Sgarin 628.

» gross 628.

» negher 636. SgarioI 599, 600. Sgarrin 636. Sgarz 422, 421, 434.

» ceneri II 435.

» rosa 424. Sgarza 422, 423, 425, 131.

» bianca 425, 42(!.

» » maggiori: 425.

» ccina 427.

» icnirina 423, 435.

. ciiiftctto 431.

r- gròssa 422.

» Guarda-buoi 428.

» nitticora 435.

» rossa 424.

» stellare 434.

» zenerina 422, 435. Sgarze 422. Sgarzéla 4.35.

» bianca 427.

* col zufo 431.

» picola 131.

Sgarzi-lla 425. Sgarzerin 47. Sgarzeta 427, 431, 433. » bianca 427.

» picola 433.

Sgnrzett 270.

blauc 427.

> pizziil 483. Sgarzetta 270, 427, 431, 134,

4.35. » bi.iiica 427.

d' In con 431.

Sgarzetta moulinera 266.

» piccola 433.

Sgarzetton 260, 423. Sgarzfttone 423.

» bianco 426.

» rosso 424.

Sgarzo 422, 425. » bianco 426. » » picelo 427.

» biondo 431. » canoro 422. » del |)eu;icio 435. » zonarin 422. Sgarzolin 47.

» verd 41.

.Sgarzon 422. Sgasanenra 268. Sgasìrcula 270.

» moruera piccola 266. Sgassacoa 116. .Sgavazua 271. Sgaza 14.

» marina 327. Sgazanéiira 270. S?azt'lla 424. iSgazolin 47. Sgazza dalla eoa 12.

» granerà 14. Sgazzareina 266. .Sgazzarenla 268, 270. Sgazzaròla tabaccaia 270. Sgazzarolùn 260. Sgazzett 268. Sgazzetta 268, 270. > marjiia 259.

■> niornera 266.

Sgazzin 636. Sgazzireula 268, 270. .S?erela 213. .s.;her 151. S^'lierbé 19. S,'hérz 422, 424. » biàncb 425. » real 422. » róss 424. » zinarén 422. Sghcrza 422.

» bianca 427. » grande 425. Sghel 290. Sghcll 494. Sgliitt.m 290. Sgiorz 469. Sgnep 612, 614. Sguepa 612, 613, 614. Sgnepi 616. Sgncpin 616. Sgnepòn 612. Sgnippa 6)4. .Spiiippen 616. .Suncppin l!16. iSgneppon 612.

» d' mar 618.

» do mar 410, 606,

607, 621. Sgnepi'inm 612. Sgneppóun do mar 607. Sgnepù 612. Sgnip 612.

Sgnipòon da niUr 612. Sgncs lombard 612. Sgogna 437. Sgolaccliio 274, S'8. Sgolancia 115.

773

Sfiolatrei 628. Sgolg 424, 431. S-olgètt 432. Sgolgetta 432.

» bianca 427. Sgolgi 432.

Sgolgia 422, 424, 435. » biKnch 425. V pcita 432. » rossa 424. » roussiv 424. Sgolgiu 431, 432. Sgolgìon 422, 424. 8;{olgioun 422. Sgorgioun 434. Sgoulgiaéla 431. .Sgoulgiaétt 432. . Sgoulgin 432. Sgoulgión 422, 424. S^oulgiòon 4!;2, 424. Sgourghetta 432. Sgranfin 254, 25S. Sgriccio 278. Sgrisul 146. Sgrizatòl 278. Sguà 435.

» bianco 431. Sguac 424. Sguaina 573. Sguassacoa 116. Sguasserotto 115. Sguiseta 96. Sguisetù 94. Sgu:sseta 96. Sguissetina 96. Sguissettina 94. Sgnissettoun 99. Sguissisù 99. Sguizzetta 96, 99.

> di gamb lungh 95.

Sguizzeton 99. Sgulgin 432. Sgulgion 434. Sguraboursot 588. Sguriol 597, 600. Sguscia 96.

» foresta 97. Sguseton 100. Sguzzetta 96. Shapiictóre 610. Sbkittetza 446. Si-si 100. » da glia russa 97. » da prà 96. » de monte 96. Si-Sietta 100. Sia 69, 71, 72.

» bosciiinna 74.

» d'Africa 63.

» da canne 74.

» da coi 218.

» da inverno foestéa 78.

» da neive 78.

» del capusc neglier 74.

» giana 67.

» moutagnin-na 69, 72, 74.

» muntairninna 71.

» nostra 69, 71, 72.

x> pagèa 66.

» paggoea 67.

» paiéra 66.

» pajéra 66.

» russa 72. Siaen 47.

Siàto 74, 75.

» a beco grosso 75.

» » sutilo 74.

» mcgiariuo 74.

» megiarolo 74. Siaun 75.

Sibalecchia 179, 185. Siberzacol 269. Siccio 278. Sicliilò 600. Sicufai 20. Sicufau 20. Sicuroum 603. Sièsarin 146. Sièta 71, 251, 332, 340.

» del co gros 337. Sieti 348. Siéto 74, 75. Sietta 332, 340. Siettón d' montagna 337. Siettua 399, 400.

» Toussa 399. Siff 146. Sifolott 55. Sifotola mora 237. Sifoulótt 55. Sifulott 55. Siga 69.

» cendrona 72.

» de mountagna 78.

» noustrala 67.

» sendrada 72.

» sendrona 72. Sigalié 318. Sigaloun 205, 210. Sigheugna 437, 578. » gianca 437.

» neigra 438.

Siglon 494. Siglot 55. Sign 445. Signa 445.

» sauvage 446. Signacoa 115. Signo 445, 446.

» domestego 445.

» salvadego 446. Sigogna 315, 437, 438. » bianca 437. » mora 438. » negra 438, » nera 438. Sigolót 56. Sigoulons 5.54. Sigoun 74. Siguettra 340. Sigugna 437. Sigurot 620. Siguroun 620. iSiicè 173. Silfinn 468, 470. Silise 98. Sillons 618. Sillonzin 621. Silo 67, 69.

» d' inverno 72.

» testa negra 63. Silónz 618, 620, 621.

» néghair 440. Silouns 618. Silun de montagna 65. Siluns 618.

Silvia a gola cerulea 159. » cenericcia 177.

Silvia del Cotti 208.

» di Provenza 186.

» palustre 201.

» rossiccia 203.

> sibilante 190.

» veloce 194. Simabuschi 171, 173. Simacousti J72, 173. Siraacusti 171, 173. Simma-custi 173. Simmabuscbi 173. Simmacusti 172.

» de priuiavejal73.

Simunzen 192. Sio 74.

» de canèra 232. Siola 628. Siolonzo 55. Sipol 72. Sipui 219.

Sirena 322, 324, 325. Sirenón 324, 327. Siretta 496.

» domenicana 496.

» grossa 493.

» riali od iuìt)criali 493. Siri 524. Sirin 47. Sirou 69. Sirratte 508. Sirretta 477, 495.

» tupputa 495. Sirrou 67. Sisarin 146. Sisavac 299. Sìseccia 114. Siseol 348. Siserino 52. Sisèu 280.

Sisi 96, 190, 192, 193, 194, 221, 223.

» d'acqua 99. » d'aegua 99. » da pra 96.

» da prou 96. Sisicula 116.

giUa 119. Sisìla 279. Sisilin 146. Sisini 445. Sissicula nigra 116. Sissòi 348. Sissòziotin 348. Sista 96. Sitolo 97, 100.

» montaguuolo 95. Sitolone 95. Sitsè 237.

Situlo vaccaro lOD. Sivalica 210. Sivalié 592. Siven 348. Siverino 47. Siverzacol 269. Sivéta 310. Siveteiu 348. Siveti 348. Sivetin 348. Sivetina 631, 636. Sivetoa 340. Siveton 335, 351. Sivetta 340, 351.

B testa grossa 337. Sivettin 348.

Sivettoulouu njl. Sivettiia giaiica 3:'>7, 3jy. » gmsSa 383. » iieiijr.'i 3116.

ruuAsa 3'JO. .Slvilot 5tj. .Sivitola 340. Sivitoula 3t0. .sivton 310. iSiziu 210, 222, 223. Sizùn i6:i. Skrcaljica 471. Skrikavac 367. Skvar 325. Slavic 322. Slavulj 155. Slissóta 184. Sli/./.ii 177.

NIje|>cic' 066, 56tt, 56Ù. Siiiack 172. Sraàtro 415. .Smajard 66. Smajarda 66. .Sinajart 66. •Smaltarùl 250. Srnarga 422.

» bianca 425. .Siiiar;;hett 433. Smargo 686, 689, 6U1. Siiiargòn 422, 686, 681). Sraargulón 493. Sinearda 66, 67.

» bianca 78.

Sraeardón 65. Sini'cc 415. .Sinegiàrdo 66. .Smertgh §ross 493. .Sinergli 4yl.

» gross 49J. .Smèrga 494, 691. SnitTghéta 694. Smergo 493, 494, 496, 686, 689, 691, 694. » a becco lungo 494. » bianco 495, 496. » coloiiibin 495. » glauco 496. » grande 493. » grosso 686. » maggiore 492, 493. » massimo 686. » minoro 491. » scatoro 191. .Smergon 415, 686. 689, 691.

» macia 691.

Smeriglio 397, 403. Smeli» 397. Smi-rru 136. Smiard 66. Smiardo 67. Smiddigghin 397. Smirlggbiu 397.

» di ga'MIn.i 103.

Smigica 96. •Smracak 268.

» crvfn','lavi 271.

» iar.ic 266.

» amokvar 268.

.Smrdovrana 327. •Smiizzaloru pamparineri 709. » paiii|>lnrTl 700.

rlall 696, 698.

SnelT 610.

774

Sui;,'avac 25, 28. Snis 47. Snosolcra 9. Soalzo 693, 694. •Soaso 693. Soasso 693. Sobiot 55. Sijenga 372. Soeta 340. Soffio 469. >Soja 14. Suika 14. Sokol 399.

» koludraa 389. » kosoi- 388. » modfo 389. » "zestoki 389. Sokolic' 396.

» iatar 401. Sol.iàa 2.-ÌH.

Solitaria coa-.irrubbia 134. Sommuzzariello 700. Sonico 225, 232. Sora 332. Soràza 332. Soràzz 332. Sord 616.

•Sordone 27, 217, 218, 616. Sorétta 212. Sorluica 93. Sorighe de riu 700. Soriolo 212.

Sotarùl 693, 696, 698, 699. Sott'aqui 699. Sóttaciiuiu 694, 697. Sottac(iuin 699.

» de mar 690, 692.

Sottanello 678. Sondi 348. Scnetta 340. Soui'lón 3.50. Souttacquin 692, 697, » gròss 692.

Sovina 336. Spacavcnt 398. Spaccalegna 431. Spaccavent 401. Spaddcri 401. Spagassa 268.

» molinera 259.

Spagéa 66. Spagias 66. Spagnolett 399, 400.

» eqhal 402.

Spagnulettu y5, 131, Spniarda 66. Spajard 66.

» aed mountagna 69. » cenerin 71. Spajardola 66. Spalpio 355. Sparacannelle 203. Spavasceula 23J. Sparavo 404.

ille pafi.si'i- 401. S|)arav.'T 401. Sparavi r 200, 266, 397. Sparaviri 397. Sparllna 234.

piccola 210. SparranziMi 234. Hparval 404. Sparvii 403.

Sparvér 403. Sparvc-ri 404. Sparvic 403. Sparvier 400, 40J.

» da colombi 403.

» piccol 266.

Sparviere 403, loi.

» a gambe cori e 405.

» da colombi 402, 403.

» da tìhin.nelli 397.

» da fringuelli mino-

re 403. » pellegrino 389.

» smeriglio 397.

»• terzuolo 402.

Sparvira 268. Sparun/eina 234. Sparussola 231. I Sparnss'diij 237. : Sparuzzola 231. Spassacli 106. Spalla 439. Spatola 439, 466. Sp;,tua 439. Spatula 439. Spatzòn 65. Spazzacriuiein 165. Spaz/.acauiin 165. Spazzacoa 106. Specchio 466. Spennacchino 431. Spepla 94, 96, 98, 99. » d' vai 99. » fu rasiera 95. Spéppla 89. Speppul 96. Speppula 96. Spepula 96.

» de valli 100. Speransina 234, 239.

» de la eòa lunga 228.

Speransincta de le basso 212. » todeschina 237.

Speranzi 237.

» de la eoa longa 228, Spcranzina 234. ■Sperciamacclii 192. Sperciaruvettu 192. Sperciasepe 213. j SptTga 494, 692, I Sperlonzina 235, j Spernacin 482. Spernisa 520.

»> foresta 517,

Spernuzzola 233, 234, 235. Speronzola 234, 210.

» di' la eoa longa 228.

» de la coalonga 230.

» de vai 242.

> forestiera 246.

» » bianca 2 14.

» mora 237.

Spcronzoliu celeste 240. Spetaciot 25. Spezza-tìerr 38. Spez/.afer 38. Spia da nottu.tn » do nottoan » dee quagie » di ftrtuan 94. Spiatterlàn 29s. •Splcarola 283. Splcchierone 65. Sjiigosón 313.

98.

96.

775

Spisozeto 310. Spigozo 305.

» de monte 303.

» grando 312.

» macia 309.

» verde 312. Spigozzò de uiont 303.

» verde 311. .Spigozzon 312. .Spilorsiu 51)0. Spilorso 580, 581, 585, ,597,(501.

» da gamba lunga tìOl.

» da sciEuggio 595.

» miitti 593.

» du cò-cò (501.

» du cU glauco 597.

» du tri-tri 585.

» fave grixo 600.

» femina du cU gianco 599.

» grixiiin 584.

» niou G03.

» piccin 582.

» russo 590.

» setto 586.

» senein 591. Spinard 146. Spinarci 116. Spincione 25. Spingiuni 25.

» moutagnolu 28.

Spiunar 404. Spinse 25.

» imperiale 39. Spinzago d'acqua 577. Spinzero 25. Spinzidd 97.

» papalino 97. Spinzo' 25. Spinzu 25. Spioncella 94. Spioncello 94, 99.

» marino 101.

» oscuro 101.

» settentrionale 101,

Spionci 99. Spions 69, 72, 74, 75.

» de la larga 74. Spjonsa de mont 69, 72.

» spajardèra 69. Spionsina forestera 74.

» russa 74.

Spionson 75. Spionz 71. Spionza 74, 99. Spionzina 72, 74. Spiounza 72. Spipetta 96. Spiplén 96, 98, 99. Spi pièna 96. Spiplina 100. Si.iplon 94, 96. Spipola 96, 08. Spippoletta 94. Spippulòn 99. Spipulon 98. Spiriticchiu 589, 590. Spirlo 291. Spiune 599, 601. Spiunz 74. Spizaghè 237. Spizzétto 310. Spolatrelit 628. Spogassa 270.

Spolleca voje 431. Spollecavoio 431. Sponsoim 25. Spoi-c.a-painoni 230. Sporcigghiuno 532. Sporoiglione 532, 533.

» piccolo 536.

Sporvél 403. Spr.averi 404, 561. Siiravirimi 403. Spriveri 104.

» di maisi 561. Spriviroddu 592. Sprucavoi 428. Sprunicri 404. Spulcio 532. Spulzòn 228. Spiinsun 25.

» salvagg 28. Spunta calocchie 172. Spuntascebi 179, 185.

» niuru 187.

» russa 187.

Spuntascbel)i 178. Spunzuni 25.

» barbariscu 28.

» imperiali 39.

» vavariscu 28.

Spurcido 532. Spurcìto 532. Spurvél 403. Sputamaruggiu 172. Squac 427. Squai de mar 641. Sciuaiandóla 67. Squaiard 146. Squaiarol 39. Squajàrdola 67. Squajart 66. Squajotta 431. Squarata 298. Squarcio 298. Squarossolato 164. Squarossolou 133. Sqiiartasatt 298. Squarusola 163. Squarussolo 163.

» da la botta d'ar-

gento 159.

» da la botta rossa

161.

» spazzacamin 165,

Squarussolon 133.

» de montagna 133.

» Voresto 133.

Squarussola 164. Squarzana 533. Squarziana 531. Squass-còv 115.

» da vali 102, 106.

Squasscàv-zal 118. Squassa caf 115, 118. » eoa 118. » cova 115. Squassaci! 106. Squassaclina US. Squassacoa 106, 115, 116, 118. » bianca 116.

» zalda 118.

Squassacoin 118. Squassacua bianca 116. Squassarola 118. .S(iiiassaroto 118. S(iuassùn 102, 106.

Squassena 115. Squasscróto 1 15. Squatarohi 563. Squazzacoa 115. Squerossolo 163.

» da la botta d'ar-

gento 159. » da la botta rossa

161. » spazzacamin 165.

Squarussolo 164. Squinirolo 596. Sira 98.

Sridnjisarac 266. Sroca 457. Staccia 16. Staccola 18.

» de' monti a peis ar- rubius 18. Staflicr 5.>1. Stafón 686, 689, 690, 691.

» de la cresta 692. Staglic' 175. .Stagnotta 597, 600. Stampacresuras 178, 179. Stampamura 213. Stanipanato 482, 484. Stampanatóu 483. Stapazina 125.

Stapazziua a gola bianca 122. Starda maggiore 550. Stardan 65. Stardìacc 65. Starlaca 89, 98. Starlis .554. Starlucch 554. Starna 520, 521, 624.

» d'acqua 491.

» reale 521.

» scopìna 521. Starne 520. Stàrnotta 613.

» imperiale 613.

Starnotto 613. Stegavac 367. .Steila d'or 223.

» giauna 221. Stelle d'or 221. Stelót 222. Steinvoghel 120. Steleitta 221. Steli 222, 223. Stelin picelo 223.

» senz.a mostaccio 222. Stellàt 222, 223. Stellatin 222. Stellen 222, 223. Stelli 222, 223. Stellin 222. 223.

dai baffi 223.

» dal mostaccio 223.

» de montagn i 223. Stercorario 660.

» di coda lunga 662.

» maggiore 660.

» mezzano 662.

Sterla 520, 521, 526. Sterlacca 89. Sterlea 526. Sterlein 222. Sterlèn 192. .SiiTlctta 520. .Stcrlisg 554. Sterliis 520.

776

Sterna 520, ">21, 5'>1. » del Kiipiicll 62,'>. » rii |)assag);io 520. » iudiiina 627. » inappiore 623. > mezzana 621. » uera 634. Sternarolo 561. Sterne 520. Steron 567, 569. Sterpapnola 177, 186, 187. •Sterpajola 177. Storparol.-i 177. Sterpazola 177. Sterpazzola 177, 187.

» con 1,'li occhiali

180. » del deserto 181.

» di Sardegna 180.

» Barda 180.

Sterpazzolina 17U. Sterz 310. Stiacrino 173. Stiacrione 65, 2'JO. Stiattnjone 65. Stiattardo 65. Stili 222, 22H. Stipajuola 211». Stipla 256. Stlén 222, 223. Stlln 222. Stoasmack 116. Stola 3.i7. Stoiuibléu 159. Stoorl 21. Stoparóla 278. Stoppa-beùgg 315. Stopparella di monte 187. Stor 103. Storten 21.

> inglés 325. » raarin 23. Stóran 21.

» bianc 23. francos 321. » ingles 321. » marin 23. Storazh 407. Storazzo .363. Storciaiòl 31.5. Storcicollo 315, 316. Stordacc 65. Stordcla 1.51. Stordeola 145, 152. Stordcaca 152. Storèl 21.

Storèla 396, 397, 398, 400, 401, 403, 401. » de campani! 31tH. picola 400. Storélon 402. Storen 21.

» inarln 23. Storg 524. Slorgicòl 315. Htorglrollo 31.5. Slori 360, .171, 373, .381, 391, 396. bianca 3,57, 359. colombiiiu 403. » do piaci 3.>6, 357, 358,

359, 40«i. > do pudda 373. de aa puUga 356.

Stori perdighinu 389, 391.

Storin 21.

.Storittu 397, 399, 400, 402.

» biaucii 358. Storixeddu 396, 373, 402. Storlacchio 66. Storlin 21.

» d'America 23. » rosa 23. Stòrio 21.

» color de rosa 23. » rosa 23. Storn 21.

» réusa 23. Stornarolo 561. Storncddu niuddii 22. Stornei 21.

» de Mar 23. Stomell 21. Stornelo 21. Stornello 21. Stornèo 21. Storneii 21. Storniu 217.

» de tor 21. Storno 21.

» comune 21. » d'acqua 211. » delle more 23. » marino 23. » nero 22. » rosa 23. ■> roseo 23. » terreo 23. Stornóun 567. Storsacòl 315. Stort-coll 315. Stortacheul 315. Stortacol 315. Stourn 21. Storzicol 315. Storzioola 315. Storzii'olo 315. Strabùsin 131. Stràlmso 434. Stragaaa 270.

» pcita 268. Stragasa 266. Stragazun 266. Stragazza 266, 268. » groHsa 259.

» molinara 259.

Stragazzera 268, 270. Stragazzetta 268. Stragazzon 2.59, 266. Slragozza 270. Slrallera 4'.>3, 495.

bianca 496. Strangladoiira 2<)0. StraugÓBB 26H. Strapassua 73, 74. Strapazzina 125.

» a gola bianca 122.

Strapoz 431. Strapozcto 699. Strapozo 69H.

» Inrco 696.

Strea 333, .151, ;ii)2. SI regassa 26H. Stregazza 177, 268. Stregazzen 266. Stregazzóiin jiU. Strcgeta 617. Slrcgbezza 270.

Strellacca 89. Strcllaccbina 83. Strellaccbino 83, 9J. Stria 3.33, 351. 352.

» bianca 333.

» groga 352. Striéla 616. Stridulu 66.

Striga 624, 626, 629, 634. Strigàss 270.

» falco unétt 2,59. Strige allocco 335.

» stridula 351. Striglia 633, 636. Striglio 65. Strigliozzu 66. Strigcnza 268. Slrilaccbio 66. Strillacthio 66. Slrillin 588, 590. Strillo 66. Strillon 65. Strillone 554. Strillozzo 65.

» maggiore 65.

Strilorzu 66. Strilozo 65. Strilozzo 65. Strida 21. Strido 21. Striaciajola 102, 106.

» capinera 105.

» capo-nero 105.

Striveri 104. Striula 333. Strizic' 213. Strizorep 384.

» mali 385.

Strjozzo 66. Strkic' 213. Strko 213. Strlén 222, 223. Stn.bioun 88. Strolaga 689, 690, 691.

» a becco bianco 688.

» » giallo 688.

» grossa 6.S9. » maggiore 686.

» mezzana 689.

» minore 690, 691. » piccola 690.

Strolaghina 694. Strolaghino 700. Strologa 689, 691. Stronfilo 21..

Stropparella 177, 178, 184. Stroiibionn 94. Strouneii 21. Strvinar 410. Strnelj 65. .Strùacchio 66. .Striiiidu 21, 22. .Striitfón 700. Striilarchio 66. Strn'.o 21. Struncddu 21.

» paisanii cu pizKu

giarnu 22. Strunél 21.

> d' marina 23. Struuicddu 22.

» niurn 22.

Striipparella di maggio 177.

777

Strupparella di monte 187.

» di settembre 178,

Struzzeddu ótjl. Striizzet 213. .Struzzimpalo 172. Studa caudelas 278. Stufileu 192, 194. Stuflot 55, 469.

» popla rossa 478. Stuflott 55. Stiir 362. Stiir.in 21. Sturen 21. Sturdazza 151. Sturdèga 151. Sturdeida 98, 151. Sturdeiga 151, Sturlàcchio 66. Sturlèda 151. Stiirleida 151. Sturlcn 21. Sturlenga 144. Sturn 21. Sturila! 21.

» marein 23. Sturneddu 21.

» di passa 21.

» russu 23.

Sturnejo 21. Sturnel 21.

» marèn 23. Stuinell 21.

» dumenican 23. inareii 23.

•Sturnello 21. Sturnieddu 22.

» cu pizzu Riallu

» di passa 21.

» niru 22.

» niurii 22.

» paisauu 22.

Sturniellu 21. Sturn o 21.

» rosa 23. Sturnu 21, 22, 23. » di passa 21. » grandinatu 21. » nieddu 22. «• picchiettatu 21. ■» pintu 21. Sturreddu 21. Sturru 22.

» de acqua 215. » de riu 215. » giajiilau 21. » pinta 21. Sturzapridi 240. Suass péccol 699. Suassi 696. Suasso 693, 694, 697.

» reale 693. Suazzo 691. Subiarèl 115. Snbiarela 145. Subiarèul 606. Subiaròla 92, 145. Subiolòt 145. Subiot 55, 146, 191. Subioto 55, .56. Siibiotto 56. Succella 500, 502. Succhiacapre 299. Succiacapre 298, 299.

» algerino 301.

Succiacapre dal collo rosse 301. » isahellino 301.

Succìacrabas 299. Succialatte 299. Succiavacc 298. Sulida 597. Sueta 340. Suétta 340. Suettin 348. Sugberone 493.

» ciuffuto 494.

» occhialino 496.

Suglon 554. Sugretta 310. Suguettra 340. Suietta 399. Sulttoun 335. Sula 420.

» Bassana 420. Sulitariu 135.

» eoa de fogu 134.

» di rocca 134, 135.

Sulón 618. Siiltan il gamiem 318.

» » taltoppu319.

» issumien 316. Sumbuttu 693, 698, 700. Sumbuzzaruri 693. Sumbuzzature 700. Sumbuzzaturi 683.

» picciulu 700.

Summiena 522. Sumniuzzamartino 700. Suramuzzarìello 700. Summuzzaturu 700. guonnu 299. gupljaca 466. Suraza 332. Surazza 332. Surciteddu 535, 536. Siu-dòn 183, 217. Suréina 237, 240, 242. Surcna 240, .577.

» d' vali 495. Suri 19. Surina 240. Surrettuni 495. Susanèl 146. Susèn 146. Susinéll 146. Susinello 146. Susino 146. Sussa lanipea 332. Susuddiu 240. Sutro 533. Siitsò 237. Suttacquin 692, 694, 696, 697

699. Svarzelon 39. Svass péecol 699.

» ros 694. Svasso 194, 496, 692. » dal collo nero 697. » collo rosso 694. » comune 692. » cornuto 696. » forestiero 696. » grosso 494. » niai^giore 692, 693. » piccolo 697, 698. » rosso 694. » turco 697, 698.

Sverzarin 47. Sverzeli 41. Svcrzelin 47. Sverzellino 47. Sverzeri 47. Sverzerin 47. Sverzolin 47. Svérzul 52, 53. Svetta 340. Sviga 573. Svit 99. Svit-svit 99. Svita 99. Svraka 11. Svveida 597.

Ta dembu 164.

Tabaccosa 182.

Tacassù 233.

Taccaterra 83.

Tacchèn d' mer 550.

Taccol 8.

Taccola 5, 7, 8, 16, 18.

Tachi d' mer 550.

Tacla 4, 5, 8.

Taclon 6.

Tacola 8, 16, 18.

Tacula 8.

Tadanu 441.

Tadorna 462.

Tagliaferro 600.

Tagliaforbice 280.

Taina 529.

Taira hadra 20. » saffra 20.

Tait 192.

Taliano 578.

Tallerita .555.

Tallurino 5.54, 555.

Taloch 78, 218.

Talóch bianch 29, 78. » griso 217.

Taloch rosso 30.

Talòco 217.

Tambàu 414.

Tamburinelli 558. Tami.sié 410. Tamplir 231, 216. Tamplir mrki 246. Tampliric 210. Tanabéugg 434. Tanabùs 434. Tannica 207. Tantalo 440. Tarabel 434. Tarabelo 434. Tarabugiuo 433. Tarabugio 434. Taral)U.>: 433, 431. Tarabùsch 434. Tarabusèla 431. Tarabusene 434. Tarabusét 433. Tarabusino 432, 433. Tarabuso 434.

Tarabuso dalle ongie col pé- ten 435. » zhcnerin 435.

Taraforno 325. Tanàgn 171, 173.

778

Taràgn del furniontòn 204. Tarn((iia '."2. Taratjneiil "iiy. Taragiiin d' inverno 171. Tarairnola 89, 618, 621. Tar.iHjfnel 2t'J. Tarandolo (521 . Tnr.'int .^9. Taranto 39. Tiiranii 141. Tarùiiz 3i». Tariga .^20. T.uin 41, 42, 52, 53. » . d' mar 52. » » pcit 53.

Tarlino 618. Tarla 554. Tarhioch 554. Tarr-tùrr 176. Tarragnola 89. Tartagin 283, 285, 286, 287. Tartaou 355, 357, 358, 371,

372, 383. Tartarassa 299, 336. Tartarei 285.

> de passaggio 28G. Tartari'tt 283, 285. Tartarin 2S.'>. Tartaro 290. Tartavela 177. Tarter 283, 290.

» bianc 287.

. d' mar 325.

> dal cui bianc 283.

» zcni^ìaro 287. Tascliet 225, 228. Tassolo 318. Tataniedd 622. Taube 498. Taupa 498, 501. Taurd 147.

» sassar 146. Taureddu 511. Tcioita 340. Tecca 607, 608. Tecchia 607. Teccola 533. TegarJca 116. Teilerita 555. Telytza 518. Teragna zaia 39. Terainha 83. Terairola 70, 71. Terajola 83. Terauz 39. Teranzo 39.

» foresticr 37. Terdcr 325. Tercrbia 005. Tcrcnna 94. Térf-nna 94, 95. Terkoc' 440. Turliicih 554. Terraia 83. Tirraiol» 1«2. 'J'i-rrarol 66. Tertuiica .589.

» zelra 590. Tcrzedola niarzarola 477.

» vernile 475.

Terzella 47.5. Terzutoltt marzarola 477.

» vuruile 475. Terzina 475.

Terziola imperiali 471. 47». Turziòlo rosso 481. Terzo d'Aqnila 360. Terzòl 402. Tcrzòla 465. Terzòlo 402.

» pellegrino 389. Tést-roBs 469. Testa bleu 2.39.

> chiummina 179. » d' ou TJ2.

» » zulTetto 224.

» d' mort 173.

> de gatto 350. » di tnicu 478.

» gatto 350, .351.

» grossa 261, 269, 271,. 555.

» » cinnirina 267.

» moura 233.

» » bleu 239.

» » pcita 237.

» » savojarda 239.

X. ueigra 182, 231.

» » moutagninlia 185.

» neira 223, 237, 212.

» nera d' inverno 185.

» nira 182.

» niviiodd.n 182.

» uiura 182.

» rossa 271, 474, 479.

» » picciridda 269.

» russa 182, 271, 469.

» » di maggio 271.

Testagrossa 260, 269.

» ciuniriisa 267.

Testanciera montagnìnna 185. Testanera 182. Testin d' oo 222, 224.

» d'or 221, 223.

» d'ou 221, 222, 223. Testina 185.

» nera 185. Teston 38, 171, 173,478, 554. Testonotto 560. Testùn 554. Testunotto biundo 556.

» de fiiimmc dorato

560. » de l'euggio grosso

561. Télaueira 233. Tètàraiss 65. Tetaàche 298. Tetacaure 298. Tetacavre 298. Tetaerave 299 Tetavac 298. Tetavaoe 299. Tetavache 298, 299. Tetripvelik 525. Tetta vacclie 298. Tottacavri 298. Tett.icrav 298. Tettarais 75. Teltavacc 298. TettavaocU 298. Tettavachc 299. Teup 55. Te volo 324. Ticcia 399.

» crlstaredda 399. > nirra 400. » palummina 402. Tldo 498.

Tidonì 498, 500.

Tidòri 498.

Tidii .500.

Tiùsta nèigra 182.

Tigiega tal babar 544.

» » » prima 545.

Tigniisu 356, 359, 411. Tigriè 9. Tilibricu 400.

» zerpedderi 399. Tiliou 567, 595. Tinipa 8. Tiniuuzein 228. Timunzéna 228. Tinti 210. Tinti 'mbrogli 20. Tiosso 469. Tìrabùs 70. Tirabuss 424, 434, Tirasoldi 66. Tirinnina 283. Tiroli Tiroli .595. Tirolin 5W. Tirolino 591, 592, 597, 599,

600, 601, 603, eai.

» romano 584.

» Sichilò 599.

Tirrirciacfbiti 558. Tinili 595, 597. Tirulia 384. Tirulio 399. Tirimi 14, 498. Tirzalora 475. Tirzetta 475. Tì8 97. «• ahmar 97. » salvagg 100. Tistaredda .399.

» di passa 397.

» furastera 400.

TisUrèdda tunisina 402. Tistazza cinnirina 267.

» cinnirusa 267.

» griscia 267.

» nica 269.

» pappaJaddisi'U 271.

» russa 267. Tistula 267. Tistiini 39, 261, 491. Titibubbu 330. Titibussii 330. Tilillonaxiu 491. Titro 94, 95, 98. Toc mareiu 5.50. Tocc marèn 547. » ni a ri n 550. » salvadegb 550. Toccadorza 306. Tocco maroin 550. Ti'cb marein 547. T.mIcscIh'I 52. Todescliin 232. Tc.donu 498. Tofan.icbio 466. Tofòlla .593. Tognin 466. Tonilo 173. Toiiiireula 482. Tonca 349. Toni 352.

Topnccliio .500, 501. Topi de mata 179, 18(». 187,

195, 210, 213, 223, 221. Toplc' 256.

779

Topino 285, 2i6. Topposa 240. Tortiara 31G. Torcicoildu 316. Torcicollo 315, 316. Tòrti 146, 147. Tord d' 1' ala rossa 146. » » zala 147.

» dall'uà 147. » gróss 147. «> marònl 16. peziièii 146. » raiigiiiou l5l. » sassaril 146. » sassàt 146. » sassól 146. » stiffet 147. » zigalira 146. Torda 151. Toi-daccia 151. Tordano 148. Torde 151. Tordea 152.

» piccola 145. Tordeca 115. Tordecoia 152. Tordegola 151. Tordela 144. 145, 151, 152. » alpigina 145. » forestiera 144. » gazzina 144, 145. TordeUa 144, 151.

» gaggiara dall'ali ros- se 146. » gaggiera 144.

» marina 14-4.

Tordi'n 474. Torden' na 98. Tordena 151. Tordesca 151. Tordescaia 152. Tordessa 152. Tordeto 146. Tordeuia coraesca 144. Tordiccia 152.

» di montagna 145.

» marina 145.

Tordiera 144, 152. Tordin 148.

» zipp 146. Tordina 96.

» foresta 94, » grossa 98. » picola foresta 97. Torliuù 97, 98, 146, 148. Tordinon 95. Tor.lita 151.

Tordo 144, 146, 147, 148, 151. » a squame 1.53. » alpigino 146. » americano 149. » bottaccio 147, 148. » bottaio 148. » briscaro 151. » canti rin 146. » ceselin 146. » chnch 144. » chiaro 141. x> ciacaròn 144. » ciàco 114. » cich 147. » cigaliu 146. » col collare 137, 138. » col petto bianco 137.

Tordo colombin 114, 151.

» comune 147, 148.

» corsin 146.

» cossetto 146.

» ciia rossa 134.

y d' acqua 215.

» d' uva 147.

» da 147.

» dal collar 137.

» dal petto nero 140.

» dall' 1 IH.

dalla collaiua 138.

» dalla eoUana 138.

» dalla eoa nera 141.

» dalla fassa 137.

» del Nauùiann 113.

» del Pallas 150.

» dello Swainson 149.

» di gola nera 140.

» di montagna 138.

» di rocca 134.

» dorato 153. » » indiano 154.

» faggiaro 151.

» fassan 138.

» gaggiaro 116, 151.

» gagiòn 151.

» gaion 151.

» gajér 151.

» gazan 151.

» gazaro 144, 151.

» gazerò 151.

» gazher 151.

» gazòto 151.

» gazzer 151.

» gazzotto 144.

» gelsomino 537.

» gentile 148.

» grosso 148.

» guazzalo 152.

» maggiore 151.

» main 325.

» mariu 325.

» marino 134, 144, 146,

325.

» marino bastardo 218.

» mezzano 144, 147.

» minore 145.

» negro 144.

» oscuro 141, 142.

» pallido 141.

» piccolo 146.

» reale 148.

» roseo 23.

» rosciolo 146.

» rossole 146.

» sassarolo 133.

» sassatile 133.

» s.assello 145, 146.

» seselin 146.

» sguizzaròl 146.

» sigaròl 147.

» siselin 146, 147.

» smarèr 144.

» solitario 134.

» spinardo 146.

» spinariòl 146.

» spinaròl 146.

» spinarolo 146.

» spiueròl 146.

» stet-aròn 151.

r> zigalin 146.

» zhei-elin 146.

» /.bisilót 146.

Tordo zhit 148. » zich 147. Tordol chach 141.

dalla collaiua 138. » gaion 151. » negro 144. » zliesflin 146. » zhit 148. Torebi'iseno ■134. ToicbÙKO 434. Torgicollo 315. Turo marino 434. Torobiiss 431. Torod 147. Torolino 585.

» de vierno .585.

» gamme longhe 600.

» pedocchiello de Ro- maniello .589.

» pedocchiello de .So- cariello 582.

» riàle 597.

» secariello 595. Tortoin .599, 600. Torquato 618. Torriagri 667. Torsacol 315. Tort 148.

» dalle cannelle 204. TortcoU 315. Tortacol 315. Tortacollo 315. Tortelo .503. Torto gazzàro 151. Tortóa .503. Tortoèla 503. Tortoin 597.

» rosai 584. Tortola 502, .503.

» boscajola 503. Tortolina .503." Tortora 502, .003.

» comune 502.

» orientale 504.

» salvàdega 503.

» salvadgha 503. Tortoréla 503. Tortoréle 503. Tortorella 502, 560.

del Col Sant 564. Tortorina 503.

» salvadga 503.

Tortra 503.

» salvadgha 503. Tortura salvadga 503. Torz 148. Torza col 315. TorzicoU 315. Torzicollo 315. Tositt 335. Totanàso 603. Totanel 597. Totanèlo 599, 600.

» gambe longhe 600.

Totanin .583, 585, 588,595,597. Totano 597, 599, 60», 601, 602.

» bastardo 602.

» grosso 602.

» moro 602.

» muto 592.

» negro 602.

» nero 602. Totanon 592, 601, 603.

» co le gambe rosse 602.

780

Toleno 601!. Totonell .'>>1, óól. Tottanin MG, 5tj8. TotUvilla '.12, 03. Tótiil 5i;a. 601. Touiou 190, 192. 191. Toumbiiulot C99. Tourd 117.

» chilous 146.

» Bubiouliu 115. Tourdòra lól.

» mòura 137.

Tourileuia 151. Tourdou 14«.

» K'Iiiua 116. » iiiontagiK' 111. Tourdoula 503. Toardourellc .")03. Toiirdron da l'uva 147. Tourtora 503. TouitorcUa .")03. Toiirtoula 502. Tourtoura 502. Tourtura 503.

» Balvadega .503.

» sarvaja 502.

Tozzo .524. Tozzolapica 313. Toz/.opica 313. Trahocco 434. Trabuciue 434. Traciola 86, 88. Traddera 158. Tramontanèla 595. TramoutaDo 28. Trantin 569. Trasola 70.

> do montagna 71. » giisa 69. Travacola .597. Tre-tari 555. Tre-tre 213. Trcgaleusc .595. Treintapès 212. Trpmacoa 115, 118. Trcmacoiiva 115.

> gialda 118.

Trcmacova 115. Tremacua 11.5.

» dal cap neigro 115.

> giana 118.

Tpcmentin 47. Tront'oss 422, 431. Trciil-osao 433. Trenti cost 431, 433.

» coste 433.

» cUHt 431.

* |>eR 212, 213. Trentacinclii' 2:)5. Trcntacinco 235. Treutacingllrin 65. Trentapoz 192. Trentarola 237. Trenlin 228, .598. Trepndr.S 522. Tre|>teljk.a UKtrugnnta 95.

» riiiogrla 97.

Tresa 151. Trcspodros 528. 'I'r«tari 5.55. •Irida rais 75. TrldcnlP 405. Trigàll 46.5. Trigatei 16.

Tringa grossa 590.

» variabile 585. Trìnghcta 590.

> picola 588.

Triorva 352. 'l'risciungulo 399. Tritar! 515. Tritino 222. Trittari 515. Triugni 511.

» martidiizzu 592. Triiingnia 511. Tri vola 607, 608. Trivella 493, 495, 606, 607. Trivlcina 608. Trizzetta 475. Tii/.zine 152. Trizzotta 475, 477. Trizzola 475, 477.

» agostina 477.

» marziifida 477.

» pollina 477.

Trizzutedda 475. Troasel 148. Trocliilo 192. Tronilìfttiere 56. Trombone 434. Trombotto 434. Trornboun 434. Troscheta 148. Trossela 148. Trottanin 566, 569. Troumbètta 618. Trozza 172. Trstelj 202. Trudu 148. Trudiis 148. Triillora 93. Triniiliettcdda 433. Truml)etiier 56. Tschuvitte 340. Tsiben 237. Tue 305, 308, 309.

crni 304. Tuccoli'isia 367. TuccolAssia 367. Tudoschèn 232. Tudii 299. Tuduu 498. Tuduni 498. Tui'-n 192, 193, 194. Tiilolla 593. Tuffctt 694, 697, 699. Tuffetto 678, 608, 690, 700.

» grosso 603.

» jiiccolo 700.

» rosso 690. 700.

j- tuffatore 480. Tuffolino 699, 700. Tuffolo 608.

» grosso 603.

» piccolo 700. Tuffolone 686, 680, 691. TuHn 693, 608, 700. Tui 190, 191, 192, 193, 101,

197. 108. Tui bianc 103. Tui-ci 237. Tui invernél 194.

- icDr 190. Tuitnl 191, 102. Tiii-tull 102, 103. Tui vord l'.K). > vcrduleu 191.

» veri 102.

» zald 102. Tuie 190, 194. Tliiccin 237. Tuicln 193. Tnin 190, 191, 192, 193, 104.

j> gros 192.

» piccol 194. Tuina 173. Tiiinott 102, 107. Tuio 101, 192, 193. Tuiolòt 614.

Tuit 190, 191, 192, 193, 335. Tuit-tuit 101. Tuituit 100. Tulavac 615. Tulavicica 617. Tuljavac 615. Tummalora 608.

> di li rossi 601. Tummaloru 698, 700.

> di grossi 689, 601. » grossu 696.

Tummalosoru 700. Tummalu imperiali 686. Tummaredda 698. Tummaroddu 700. Tummaridduiii 698. Tummarirluzzu 700. Tummariuari 558. Tiìon 407.

» piccol 499. Tupa 501.

» salverà 500. Tupin 65. Tupinet 228. Tuppiddu russu 224. Tuppusa 87. Tupputa 87. Tupputu 482. Turbaréu 199. Turchéta 482. Turchiarica 498. Tarchiato 498, 501. Turd 147, 148.

» coursin 146.

» cursin 116.

» zir 1 16. Turdazza 114, 151. Turdéa 14.5, 152. Turdeca 14.5. Turdein 147. Turdeìna 98. Turdèla 144. Turdèn 116. Turdòna 08.

Turdera ad Sardegna 144. Turdeua 151. Turdeuia de Corsega 144. » de corsesca 144.

» nostra 151.

Turdin 06, 08, 146. Turdinera 607. Turdinicdd 620, 622. Turdinna 08. Turdino 618. Turdinu 08, Turdiòlo 561. Turdo 147, 148, 563, 564.

» corsesco 146.

» ctirso 146. Turdou nostra 148.

> sarviego 218. Turdra 502, 503.

781

Turdren dal snevar 14G. Tiirdro 502.

Tiirdu 115, 148, 152, 203, 204. » carbunaru 138. » colori de coiiisciu Mó. » culumbiiui 145, 152. » di passa 138. » pìticu 147. » pelimi 115. » rosciolii 141. » russa 1 It). » » cai-isu 145.

» suerinu 152. » vera 148. » zitii 14tì. Tardila 502. Turduiniia 503. 'l'urdulice 145. Ttirdalici 152. Turdulillo 187. Tiirdalu de mata 147. Tiirdiilupica 136. Turduricì 145. Turdaruni 145. Tiirli 1)2, 555, 618. » de mare 579. Turli de terra 618, 622. Tui-li di terra 5.55. Tarlizza 555. Tarlo 92. Turkoc' 440. Tanilce 511. Turriazzeddu 622. Tarriazzohi 620.

» di Gaddazzi 622.

" di .faddazzi 622.

TaiTiazzH 619. Tarrottu 551. Turrubiu 622. Turruvia 555. Turtela 503. Tartira 503. Tui-tiri .503. Turtra 502. Tartreiua 503. Turtaa 503. Tàrtara 502, 503.

» de pahimbaru 5(13. » salvadega 503. Tuituredda 503. Tartureiiia 503. Turtarela selvadega 503. Turturella 503. Turtarèna 503. Tartari de mari 575. Turtariiia 503. Turtararu 318.

» tuppiitu 319.

Turzopica 306. Tusurier 57. Tutauen 601.

» dalla panza uegra585. » » » rossa .583.

» nanén 590. Tutanin 585. Tutone 500. Tutù 601. Tuttuilla 93. Taluni 498. Tuvittola 93. Tuvittula 93. Tzibeta 340. Tzuiga 573. Tzutzól 237.

TJ

Ualanicchio 194. Ubara africana 552. » asiatica 553. Ubugazzo 372. Ucccl bel verde 323.

» S. Maria 322, 323. nccellin bel verde 322. Uccello bel verde 322. » bello 323. » d'acqua 215. » del diavolo 116. » del Paradiso 322. » della Madonna 323. » della neve 218. » della tempesta ame

ricano 676. » della tempesta cui bianco 675. delle tempeste 674. » del Wil son 676. » di notte 669. » di ,Sau Martino 323. » di San Pietro 674. » di vetore 29. » lepre 434. » muratore 258. » muto .593. » pescatore 322. » turco 328. ITccellodolo 94. Ucchialuni tuuisinu .566. rccioun 554.

licei d' jeuv coulour ciel 219. ITcielatt 355. Uciell biell verd 325.

» de biele creste 329. Ugifi 221, 223. Uhoraca 86. Vi 197, 198. Uitatt 100. Ulte 96.

Uitt 191, 193, 197, 198. Uizza balda 451.

y> salvaggia 4.50, 457. Uizzetta 99. UJara 618. Ukli.i.àr 406. Ulijavac 620.

» velile 618.

Ungavés 232. Ungaresin 232. Uocchie de voje 192. Uocchio cuotto 568. Upa 329. Upia 329. Upoppa. 329. Uppeca'330. Uppica 329. Uppola 330. Upupa 329, 330. Upupola 329. Urgananti 443. Uria 681. Urigino 554. Urineglia da riu 569. Urocc 335, 350, 351. ITrogallo 524. Ui-seddu 423, 424.

Ursedduzzu 433. Ursgnen 155. Ifrsgnò 1.55. Urtlan 70, 183.

» d' la iieva 78. » d' prà 72. » dalla néiv 78. pajarez 66. irrtlanen 70. Urtlen 70. Urtulan 70. Urtulano 70. Uruc .336. Urucc 351. Uscel del freoc 258. Uscell d' la Madonna 222. Uscignol 1.55. Usciolo 318.

Usclin dal testin giald 222. Use dia Madona 279. Usel de la Trinità 258. » dei ciocché 258. » della guerra 273. » di cann 225. y> dia Madona 222. » russo 273. » vespee 324. Usell de la iief 29. » legoràtt 554. Usellen del frett 222, 223. UseUin 205. Usello de Boemia 273.

» della guerra 273. Useo Santa Maria 323.

» smenièo 323. Usigneu 155. Usignol 155.

» di passo 204. Usignolin d' inverno 187. Usignolo 155. Usignuolo 155.

» di fiume 208.

» di padule 209.

Uslacch 146. irslaz neigher 298. Uslein dal fràd 212, 222.

dal fredd 212. Uslin da neiv 212.

» dal fred 212, 223. Uslina 118. Ussarin 232. Utva 462. Uvaredda 561.

» di niargi 563.

» di mari 563.

» griscia 563.

Uvaredda 563.

"V

Vaca groasa 315. Vacca de paìù 203. Vaceaja bigia 411.

» acura 411. Vaccajuola 2.53. Vaceheriua 106. Vaddaranu 441. Vaetra 667. Vainèta 96, 98.

y> d' 1 mèi 96.

» d' i camp 96.

782

Vainctta 96. 99.

Viilaiiuoto 092. Citi, 098.

Valeria 3G1.

Valfsiiii 278.

V.iltoii 103.

V.iltii 403.

Viilv.il tiSK, 63G.

V:iiia»tta ."iTS.

Vaiu-11 573.

Vant'Uo a Bastrco nero 5C3.

» Corestioro .')70. Vant-tt .-.73. Vain'tta .'>73. Vaiicii .'.73. Var.l.ii 192.

» <1' invi-ran l;M. Vaniorolii IO. Var.l..ii 39. Varociii" ■'•>i- Vnri'va.ician 333. Variul 110. Vani. .la IH2. Vaiola 27(1. Varuii 487. Varvajaniii 333, 3.12. Varvariscii II!;'.. Varzia 291, 291..

» (lo monti 297. Viir/.ioiii 29(i. Varzh'ìn 47. Var/.lùn 47. Vastrica 2G0, 2G7.

V rapiriiHsa 271.

r> j.iccola 2C9.

Vattinula IIG. 119. Vciii GIG.

Vcina .'.83, 58."., .".9."., .''.97, «1«. Vt'fchia ó-JO. Vcocliiazzii 333. Veccia G16.

Vcdidore 397, 402, 404. VeilovuUa 579. Veini'-ta «l' l' va 99. Velia 2r.7, 2G9. » capi rossa 271.

cenerina 2G7.

» » nicz/ana 2GG.

» comune 2G9. i> ga-z./.ina 2G7. » grossa 258. » maggiore ferruginea 270. ii.attuKia 2G9. » minore 2G6.

* piccola 2C9. > rossa 271.

» » minore 3G8.

Velik smr.alak 2G0. Veliera n 441. Ventina 574. V4-nturIn G28. Venturone 41.

» córso 42.

» meri'Huiiale 42.

Venia <>C.

» Leila G7. brutta G9. Verilari II. 47. Ver.larin 47. Verilarohi 40. Venlatero GOL Verde <roro 40. Verdell.. 39, 40. Verdér 39. 41.

Vcrrlerame 325. Verderello G03, GOG. G07. Verdesin 191, 192, 194.

» bianco 193.

Verdin 42. Verdireu GG. Veniolin 41. 47. 48. Verdolino 47. Verdolisa 70. Verdoli.se 41. Verdòn 39, 40. Verdone 39, 40.

bastardo til.

Verdosin 47. Verdoun 39, 40. V<rduleddra 184. Verdnlin 47. 191. Verdulina 1X4. Verdiilino 40. Verdun 40.

Verla 2G0, 2G7, 2G8, 2G9, 271. blaneona 2G7.

" gaggi na 2G7.

r- grossa 2G0.

i" marina 2G0.

» rossa 2G9. Verou 449. 457. Verrlnea 102. Verrou 9. Verrun 629. Vertioollo 315. Ver/.aiiia 70. Verzarein 17. Ver/.arèn 47. ViMZelin 47. Ver/.'dlino 47. Verzeriu 47. Verzlcn 47. Verzlin 47. Vespaieu 324. Vesparolo 325. Vespee 324. Vespertin 402. Vespi.-r 325. Vespiere 324. Vetara 539. Vétola GOG, G07, 008.

» j.icola 008. Vetriolo 322. Vozzania 07. Vi-vi 573. Viasugn 70. Viatara 531. 539. Viazul 70. Vicia 278.

Vicinzedda 232, 335. Vidarèu 47, 192. Vido 253. Viduetta .">95. Vidul 3;tn, 401, ini. Viduliuka 93. Vi'jna ..ti. Vignarola 278. Vignignuoli in autunno 325. Vignignuolo 325. Vigori)! 42. Vijoglava 315. Vilipendolo 19. Villano 20. Vlnacrina 71. Vlnar 03. Viuascina 90, 99. Vincenza 5.58.

Vie 4G9. Violiu 205. Virafeuie 42. Virdeddu 191.

» jancu 193.

Virdejiizzu 48. Vir.lidduni 191. Virduliiblu 191, 192.

» de li grossi 191.

Virdune 40. Virduni 40. Viri.lareola 40. Viri.ldinii 40, 198. Virridduui 198. Viscanl 144. Visoarda 144.

» col golaa 137.

» negra 137.

Viscardin 137. Viscardon 137. Viseecca 171. Viso èra 144. Visciaraua 151. Vispanto 100. Visi.ìsa 107, III;, 119.

» bianca 110.

» di ciiiuii 105.

»• di primavera 107.

di sciuuii 105.

" giarna 107.

» vranca 110. Vispisedda 97, 102. Vissi 15. Vit 90.

Vit-vit 90, 99. Vita 90. Vit.irliis 007. Vilaruolo 40, 48, Vitcer 171. Vitounetta 219. Viltoneta 219. Vili .573. Vivi 573. Vivia .573. Vivicrapio 299. Viziola 72. Viziinir' 535, .530. Vjes.alica 225. Vlasic 033, 034, G3G. Vlastelic' 500, .508. 509. Vlastelica .578. Vocetta .577. Vodar 204. Vo.Iobaii 322. Voeuia borse 016. Vogli.ra 19. Voi di notte 299. Volababi 298. Volanaia 198, 199. V. danaro 198, lait. VoKanella li»l. Volano 20. VoliH OlG. Voli di bo .500. Volle' 177, 184. Vollano 20. Voi laro 20. V.dlero 20. Vcdp.'.ra 402. Vf.ltapiitre .575. Voltaprie 575. Voltasasci 575. VoltanANsi .575.

783

Voltolino 533.

» piccolo 535, 536.

Vota borse 017. Votal.or.se 700. Votour 410. Viau 117. Vraiia 5. Vranac 415. Vranculidda 193. VraiiPiilidiiu 178, 184.

» di niargi 20(5.

Vrbar 468. Vrdun 3it. Vrljez 2.53. Viv.eliii 47. Viiarotto .561. Vusa 19. Viijara 619. Vujaredda 622. Viijarotta 622. Vii.jarottcdda 620, 622. Vujar.ittu 561, 620, 622. V^ujaru 619. Vuota-borse 617. Vuru 353. Vurzittulu 225. Viitui'azzu 410. Vuturii 409, 410.

» barbati! 407.

» cupettu riissasti'u407.

» jaucu 411. Vuzzàcehiu 373.

^W

Warhtel 522. Wilder hau 527. Wutschakà 237. Wiiksak.'' 237.

z

Zabai- 3.55, 359.

Zacac 116.

Zaocacanelle 201, 205, 207.

Zaddiizedda d' acqua 569.

Zadròn 525.

Zafferano 647-650.

Zafferano mezzo-moro 656.

Zagaru;?na 336, 350, 352.

Zairo 43.

Zal 66.

Zaldarola 66.

Zaldina «7.

Zalet 191, 197.

Zaléte 191. 192.

Zalcto 191, 192, 193, 191, 197

Z.aletta 102, 100.

Zanipettone .579.

Zalón 491.

Zalóna 491.

Zannila 667, 069.

Zanzanel 474.

Zanzarel 276, 278.

Zaola 16, 18.

Zasag 116.

» tal dell 119. Zaranto 39.

Zarmen 463. Zarzanein 474. Zarzanin 474. Zarzegna 474. Zavàtol 25. Zavàtolo 25. Zavatiil 28. Zilral .547. Zecar 367. ZeflrÒMi 525. Zedron 525. Zedronel 41. Z ttar 474. Ze-her 474. Zèpfn 415. Ze^n rezz 145.

» salvadigh 446. Zègn selvaileg 446. Zeka 422. Zel 74.

Zcléija 30, 33, 36. » grossa 36. Zélcjra materasso 36. Zflei:a niegiarola 30. Zt'lcga piccola 37. Zulegato 32.

Zeleghetta megiarola 33. Zelegon 36. Zeleucica 43. Zelendur 39. Zéllécchia 164. Zenerengo 479. Zeuestro 39. Zenevon 144. Zenevron IH. Zenicica 191, 192, 193, 194. Zent peis 256. Zenzella 49. Zerepella 240. Zeriatt 212.

Zerpedderi 399, 400, 404. Zerpignóla 234. Zesila 279.

» bianca 283. Zeslón 290. Zeslon bianc 296. Zessa 144. Zevardiello 48. Zèzla bianca 290.

» nera 290. Zgogna 437. Zharant 39. Zhi'dron 525. Zliekga 36. Zlurant 39. Zlii rpignola 234. ZliioMgna 437. Zhiliga 36, 280.

» de razza graiida 36. Zhiligheta 33. Zhiligót 30. Zhimal 172. Zliimalét 172. Zliisilon de mar 630. Zhit 96. Zhitón lOn. Zhivita 340. Zhiveta da eroda 337. Zhoéta 340.

Zhorla dal becli zal 16, 18. Zhuit 191. Zluiita 340.

» da bosch 338.

Ztiiiita de campagna 337. Zhnrla 16, 18. Zlius 348. Zi 09.

Zia 69, 71, 72, 74. »> barbancgra 69. » da torili 73. » de canna 74. '- l'orastera 68. Zlàto 74. Ziboula 69. Zic-zac 116. Zicco 67, 69, 72. » d' inverno 220. » de canne 74. Ziccone 72. Zicògna 618, 438. Zicogna naigra 438. Zicògna negra 438. Ziddi 158. Zicmel 223, 224. Zien 74. Zierè 171. Zietta 72. Ziff 146.

Ziffolota mora 237. Zìfolom 50. Zifolon 56. Zit'olot 55, 50. Zil'òtola 234. Ziga 72. Zigalim 146. Zigheto 72. Zign selvadeg 446. Zig.igna 437. Zigùgna bianca 437. Zigolo 09, 70, 72, 7.5. » a testa dorata 64. » bianco 78. » boschereccio 73. » capinere 63. » dal collare 64. » della neve 78. " di Lapponia 77. » giallo 60, 67. » golarossa 68. » minore 73. y Muciatto 71, 72. » mugiatto 72. nero 69. rapaio 67. " rugginoso 71. Zigolino 09. Zigulu 69. Ziinu 49.

» d' erba janca 49. Zijavac 558. Ziìega 279.

» doppia 30. «■ scempia 32. ZilgniJcli 72. Ziina brocch 171. Zimabroch 171, 173. Zimaerbe 172, 173. Zimàtol 173. Zimcic' 474. Zingarotta 482.

» palina 480.

Zingia 69. Zinna vacche 299. Zinni 431. Zino 49. Zinzella 116. Zinzi 210.

784

Zinziriila 72.

Ziiizicri lltj. /iii/ola 72. y.iii7.iila 107. ZIO G7, 72. Zlola 09.

> ){' ari|ua 74. gialla 67.

w marina 72.

> inuntauara 72. Zlolo Clt. /ioloir/olo 55.

Zioii ceiierin 71. Zion);olo 55. Zioto 72. Ziott 71. 7». Ziotla 72. Zioiin 69. Zip 32, 118. Zi|»>la 72. Zi|.óiu IIH. Zipi> 71, 72, lir.. Zippiir 1 li;. Zipparól MS. Zipper MC. Zippìllora ISI. Zipp" 611, 70, 72. Zipri">tto 2«S. Zirrola mar/.ndila 177 Zir.Mi ,58K, .'ilio. Ziria 27'j. Ziri» 1G4. Ziriolii .555, 56'J. Zirla 09, 72. » gialla 07.

> iiiiicriatta 72. » nora 69.

Zirlone 146. Zlrru 291. Zision 463. Ziiion 40:t.

» turo 47K. Zita 09. Zitroiicl II. Zitrnnfllo 41. Zini» 72. Zlulu 69, 72.

» ciiiirinii 72.

* (li pi.ntauu 74.

> Kialìnti 67.

> Kiallu 67.

> ({ii^rnu 67.

> nini 71.

> svari» 63.

» tcsta-nura 63.

Zlv 146.

Zivattla 340.

Zlvi'dda 97.

r (oddn rMHMii

di pantanu )

w pRttti ruiixu

Ziveiiilii 97.

Ziv<t« ralxada 337.

> de inont 337.

> di- montagna '•

Zivcta della tosta grossa 337. Zivéta pìccola 338. Ziveta tcstona .337. Zivetina 030. Ziveton 337. ZivetUi 340. Zivcutta 340. Zividduni 99. Zivincddu 194. Zivittula .341. 349. Zivittura WM. Zivo 90.

Zivol de' prati 71. » ninciatto 71. Zivola 09.

. matta 71, 72. Zivolo 69.

» comune 69.

» di palude 74.

» di testa gialla 67.

giallo 66, 07. » muc latto 72. » nero 69. » scuro 72. Zivula 573.

» di niontaK'ia ''-• » di pantano 74. negra 69. Zivulu 09, 72. » giarnu 07. » nionai'U 63. » vavariscu 09. ZÌ7.amoRcbc 278. Zizecci.i 144. Zi/i i;9. Zi'/.islH'C 242. Zizinon 00. Zizirla 119. Zi/.ol 348. Zizolo 119. Zizón d' mcr 487. Zizon nadpr 463. Zizón ucarèn 403.

» zintil 463. Zizù 67. Zizzovin 237. Zlalar 560, 563. Zlilar 439. Zot-ta .337, 310. Zol 74. Zola 5, 18.

dal Itec zaid 16. Zoletta «. Zompacardi 172. Zonca 349. Zo|>arola 74. Zopparolo 120. Zorca 18. Zorla 0, 18. Zorlo 16. Zotero 256. Zovatol 25.

> di montagna 29. Zovoj 607. 009. /ii.-i.i.iii :isi. iiM.'i.

Zucchoru 700. Zucddià 384. Zut-ta 337. 340. Zuetòii 330, 353. Zuetta 340. Zuf 348. Zuffl.itt 55. Zuf<do 55. Zufoloto 55. Zufolotto 56. Ziiiifa 573. Zuinu 49, 69. » di rocca 49. » marzcddu 49. » roccaloru 49. Zuil 192.

> zuit 190. Zul 74. . bianc 78. » maren 09. » muntan 66. Zuma 19. Zumliafucss 119. Zurla 16.

» dal becli ross 18. Zurlich 506.

ZuPliclitto .506, 508, 569. Zurliclion 554. Zuilicòn 601. Zui-lii 75.

Zurruliota 619. 620, 622. Zurruli-.teddu .568, 592, .596,

601. Zurruliottu .575, 603. Zurruliu 564, .592, 593, 596, 604 . r. enneade molcnti 504, 500, 509. conca molenti 568. » culu liiancu 597. » de i' .-ipiaggia .590. f de mari 592. > » acamracca569.

» imperiali 619. » pedis longus 579. » pcis arrubius .570.

002, 603. » » liirdis .599.

» » grogus 569.

» longus 001.

Zurulia 384. Zu«s 318. Zutac 07. Zuli volle' 197. Zutocica 566, .568, 569. Zuviiiu 49. Zvatta 340. Zvaltla 340. Zverzelin 47. Zvetta 340. Zvizdar 367. Zvjezdniia 409. Zvolicuiia 178. Zvrljika 177. Zvrliinka 94.