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Full text of "Avifauna italica. Elenco delle specie di uccelli stazionarie o di passaggio in Italia, colla loro sinonimia volgare e con notizie più specialmente intorno alle migrazioni ed alla nidificazione"

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BIOLOGY 


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University of Illinois Urbana-Champaign 


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© DEI RISULTATI DELLA INCHIESTA ORNITOLOGICA IN ITALIA. 


PARTE SECONDA 


_ AVIFAUNE LOCALI 


RISULTATI DELLA INCHIESTA ORNITOLOGICA 
NELLE SINGOLE PROVINCIE 


COMPILATO DAL DOTTORE 


ENRICO HILLYER GIGLIOLI 


Professore-ordinario di Zoologia e Anatomia dei, Vertebrati 
nel R. Istituto di Studi Superiori di Firenze, Membro del Comitato ornitologico ja orbeagna le 
e Direttore dell’ Ufficio ornitologico. 


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DIREZIONE GENERALE DELL’ AGRICOLTURA. 


UFFICIO ORNITOLOGICO, 


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PRIMO RESOCONTO 


DEI RISULTATI DELLA INCHIESTA ORNITOLOGICA IN ITALIA. 


PARTE SECONDA 


AVIFAUNE LOCALI 


RISULTATI DELLA INCHIESTA ORNITOLOGICA 


COMPILATO DAL DOTTORE 


ENRICO HILLYER GIGLIOLI 


Professore ordinario di Zoologia e Anatomia dei Vertebrati 
nel R. Istituto di Studi Superiori di Firenze, Membro del Comitato ornitologico internazionale 
e Direttore dell’ Ufficio ornitologico. 


FIRENZE. 
COI TIPI DEI SUCCESSORI LE MONNIER. 


1890. 


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Sottoregione Continentale o Settentrionale. 
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Elenco generale delle specie di uccelli osservate in questa 
BEOVEDRIAN RIALTO ONE 3 
Speck ene: vi DIGIECANO ls: in inno, 13 
Specie che vi sono di passaggio regolare................ tr] 
Specie che vi fanno apparizione accidentale.............. 19 
EROVINCIA DIRI ORINO i argo te ini RO RO SRO RL: 20 
Elenco generale delle specie di uccelli osservate in questa 
Mec PROVIDCIALEO A TOP Let TIE 22 
al Specie che vi sono sedentarie...........c.......,...0000 28 
= SOCIO: GUANYI MI CIHCAND ee IATA e cea 29 
» Specie che vi sono di passaggio regolare ................. 32 
Ù Specie di comparsa accidentale................e0. 00000 Bri 
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de IRROVINCIA: DI ALESSANDRIA sereni A a ORTA a 38 
x Elenco generale delle specie di uccelli osservate in questa 
xs provincia............... CIREETIETEEEZITZIZIETISTEZERZE 39 
No Speciesehe:yES0NDISEdentarIe:st saeiagia intro ati goa e 46 
x Spceo he:vi MII ACana RO nente ivi 
a Specie che vi fanno passo regolare....................... 48 
"A Specie che vi sono di comparsa accidentale .............. 51 
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DI PROVINCIA DE:NOVARAS TI Odore DEE A PIL a 52 
GN e I AE TIA LL n ivi 
N Elenco generale delle specie di uccelli osservate nel cir- 
A CORdaMo dROssolari io rane D4 
a Distretti di Varallo, Piedimulera e Crodo .......... api saio 0 
vò Elenco generale delle specie di uccelli osservate in questi 
v distretti..... DIACDEE Senti Coeleteren rara si gate a clelia Iaia ds 0 
* si ® 


ET 


Specie sedentarie nel distretto di Varallo............ Pag. 73 
Specie sedentarie nel distretto di Crodo.................. T4 
Specie sedentarie nel distretto di Piedimulera............ ivi 
Specie erratiche nel distretto di Varallo.................- 16) 
Specie erratiche nel distretto di Crodo.......:....... 3 EE 
Specie erratiche nel distretto di Piedimulera.......... ANI 
Specie che nidificano nei distretti di Varallo e Piedimulera. 77 


Specie di passaggio regolare nella provincia di Novara... 99 


ECOMBARDIA SIIT e A ANN IT ASSAI TN 102 
PROVINETAZDISSONDRIO ME I E RIVER SOCI a ivi 


Elenco generale delle specie di uccelli osservate in que- 


SLA UprOVIDCIA LIA ARR todo noto RR 115 
Specie:che vi sono sedentario. tt. ave ene ee ca RE 110 
Specie.che:yi nIdifacano i video I Sao lil 
Specie di passaggio regolare. ............:...060% ados ic 

PROVINCIBSDI. BERGAMO! no TINI palio 


Flenco generale delle specie di uccelli osservate in questa 


PIOVIDGCIR:: i IRR RAM ORE riso ivi 
Spaciesselentarle eo RR c'e 120 
Specie che vi nidificano... .v., ita An sot 121 
Specie di passapgioregolare! miei ehe NOR 122 
Specie di comparsa accidentale...........+. 0.500,00 td 20 

PROVINCIA *DI MEDANO lite OE E ivi 


Elenco generale delle specie di uccelli osservate in questa 


PIOVINCIA. IERI Re eso 127 
Specie sedentarie nel circondario di Gallarate............ 133 
Specie che nidificano in questo circondario........1...».. 134 

Distretto Medio Milanese i RIE 1. 135 


Elenco di specie di uccelli osservate in questo distretto .. 136 


PROVINCIA DI CREMONA.....-...0%. SA RON o i Cie erani 138 


Elenco generale delle specie di uccelli osservate in que- 
SHRAPLOVIDCIA LEI IN Rieti RR 139 


PROVINCIA DI MANTOVA... \ L00000. i ed La CE ATRIA 149 


Elenco generale delle specie di uccelli osservate in que- 
sta provincia...... IO RO. erat e i RI IR 150 


Elenco generale delle specie di uccelli osservate in Lom- 


DATA Salta e ven i eee I o). 157 
Specie che vi sono sedentario ,......... 100100000 de va gi 166 
Specle\Che VI DIALACANO; e vete seat Og e pn 167 


Specie di passaggio regolare...... 1... 1100 ere rece reniote: 170 


___—VENETO....................,0ie ec. RR LITE Pag. 173 
PROVINCIA DI: VERONA: ut cere vi E RIE RADIO ivi 
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Elenco generale delle specie di uccelli osservate in que- 
FStO- pro vIinolasicentagio a Ndi suono AAA Nes 174 
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Elenco generale delle specie di uccelli osservate in que- 
SERBO ATEO TO CO I Era 181 
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Speceie/che-vi sono di passaggio... scese did caio tela 190 
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È Elenco delle specie di uccelli osservate in questo distretto. 195 
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Elenco generale delle specie di uccelli che si trovano in 
(AMESLASPrOVIDElate n aa TITO na pn 202 
CEFOVINOLA DIE UDINE: eg I all Prete na sarda ne die 215 
Elenco generale delle specie di uccelli che si trovano in 
QUESbA PrOVIBGCIO lariana ta Weta ad 217 
: adsenianevidale th api li Prive ei ana 229 
Elenco delle specie di uccelli osservate in questo distretto. 231 
EROvINCIAEDEERADOVA dosi o e aan da 239 
Elenco generale delle specie di uccelli osservate in que- 
SU PIONINCIE i 2a tiene II, ORARIO ivi 
t; PROVINGIA-DE- ROVIGO, pria cengia LES aa 251 
Elenco generale delle specie di uccelli osservate in que- 
: STASPLOVITICIO e ann eee e ia 252 
Specie che vi nidificano ......... ERIN SEMO CA 259 
| IGNCEDbIA:--.. ua Vle te CA e e AEREO LG 263 
TROVINO DISHOLOGNA siti ri Pa See ta vini He ivi 
lbistretto:di Mergalorr xs comecidenne Sit cao Parte nd ivi 


Elenco delle specie di uccelli osservate in questo distretto. 264 


Provincia DI PARMA .....:.. PATIRE RI o Me 268 
Elenco delle specie di uccelli osservate in questa provincia. 269 


Sottoregione Peninsulare o Meridionale. 


DLGUREA:::.. Fiora Valasto Aaae pegate ala uni CIR 27 


ProvINCIA DI GENOVA. .:..:... a ICRAM MICI RR ACI TTON SC ivi 


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Circondario di Savona PITTI a Pag. 
Elenco delle specie di uccelli osservate in questo circon- 
dario... xx core ve A a RIT 


Distretto di Arenzano 


I I I IR I RR RI CCI 


Elenco delle specie di uccelli osservate in questo distretto, 
Specie:che:vinidificanone gt. ante ERE 


Distretto di SPEARS ZARA aa diete ene 


Elenco delle specie di uccelli osservate in questo distretto. 


TOSCANA: 0a er Pia e VARE put + OSS E 


PROVINCIA DI AUUCCAsSSI Cr gi ATI E E 


Elenco delle specie di uccelli osservate in questa provincia. 
Specie di passaggio regolare nei distretti di Massarosa e 


VAALESEIORITATE RATA AA DA casient 
ProvINCIA DI PISA RETE A EE REL 
Elenco delle specie di uccelli osservate in questa provincia. 
Specie?che:vi nidificano ut aio gen e 
PROVINCIA TDI EMRENZE oe een it RR ii 


Elenco delle specie di uccelli osservate in questa provincia. 


Specie nidificanti nel distretto di Fiesole..........16,...- 
Specie di passaggio regolare in questo distretto.......... 
ProvINCIA DI AREZZO..... DOOR a IN e RESA II 
Distretto:del Castgtino: toa IA A 
- . 5 S La 

Elenco delle specie di uccelli osservate in questo distretto. 
PROVINOIE, DI AREZZO, EBSTENA (cao rea e aa IT 
Distretto VALI ChIOnazi RAITRE 
Elenco delle specie di uccelli osservate in questo distretto. 
PROVINCIASDISSIENA TI N I RAR o 
Distretto:di Sarteano? NI, SS LIA 
Elenco delle specie di uccelli osservate in questo distretto. 
Distretto di San: Gimignanori cer errore ie eta lean 
Elenco delle specie di uccelli osservatein questo distretto. 
PROVINCIE DI SIENA E GROSSETO ....... BRR 
Elenco delle specie di uccelli osservate in queste provincie. 
PROVINCIA DI GROSSETO: er ene Ot, 
Jeola ‘di GiGhax:ti. RANIERI ie aiet i cà 0 CRI A 


Elenco delle specie di uccelli osservate in quest’ isola.... 


Elenco delle specie di uccelli osservate in Toscana....... 


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MRAGORER it SE VT O e RO Pag. 472 
PROVINCIA DI ANCONA. ....Li0... 000 0 TIVO PICASA TERE ivi 
Elenco delle specie di uccelli osservate in questa provincia. 474 
DIL ARE PAN ANO PIPOABISNCA E PR REI Fiore 484 
UOMINI TA: DI TL GMATE EI II LI ROTTI ivi 
Distretto di Viterbo e Montefiascone i... ivi 
Elenco delle specie di uccelli osservate in questo distretto. 485 
LU RR RAR AR ORE SE PAPA SCORRE 488 
EMO VENDIAS IHAGAMPEOBABSO til SE e Pi ET te ta ivi 
ILE LIL I A DENSO DE TIA RAS ivi 
Ì Elenco delle specie di uccelli osservate in questo distretto. ivi 
BEREEESNIRA IR E ETRO 491 
IRAN NARDI TREN RZ NRE eo ia le ivi 
Elenco delle specie di uccelli osservate in questa provincia. 498 
ECG IE RES LORI MASE 500 
Elenco delle specie di uccelli osservate in quest’ isola.... 502 
CUI RAR AR SOA IRA Me Je Le 506 
Elenco delle specie di uccelli osservate nelle Puglie...... ivi 
CREPERIE E ORIO on 528 
EEMEINONA DE CATANZARO dr, ci e tetra ae n ivi 
Mesero de Medat, Ia ST AA RATTI RT ivi 
Elenco delle specie di uccelli osservate in questo distretto. 529 
RERNVINGIA: DE REGIO RI I Ri eri cAE000 
Elenco delle specie di uccelli osservate in questa provincia. 539 
Sottoregione insulare. 
LOIRA ITA 545 
E ROVARCIA DIS MESSINA sto e orto vinte pe Sed ST ivi 
Elenco delle specie di uccelli osservate in questa provincia. 551 
PROFINCIRA DE, DIRLONIA Rial raise DA VAN 565 
Distreito di Lentini e:Carlentint n... linee ivi 
Elenco delle specie di uccelli osservate in questo distretto. 566 


— VIII — 

Thistretto di Moda: CR RAI o Pag. 568 
Elenco delle specie di uccelli osservate in questo distretto. 569 
Specie che vi nidificano ............. 000000 rr ere reina 576 

PROVINGIA-DI CALTANISSETTÀ?. nova ceste e a 579 

Mistretto diSTercanova n: GRATA IE ivi 


Elenco delle specie di uccelli osservate in questo distretto. 581 
PROVINCIA DI PALERMO ....î......... Re 599 
Distretto di Castelbuono-Madonte............0errrerrrrarine: ivi 
Elenco delle specie di uccelli osservate in questo distretto. 601 


SARDEGNA: 0 int ta ie an te PE 610 
Elenco delle specie di uccelli osservate nell’ isola di Sar- 

deena.si ani ne RR SIC ivi 

CORSICA 0. ese SS IIOLTEFERE 631 

Elenco delle specie di uccelli osservate in Corsica........ 632 

INDICE DEI NOMI SCIENTIFICI. ................- 000000000 643 

INDICE DEI NOMI VOLGARI.................. 0.0 665 

ERRATA-CORRIGE. 2-22 rarenrei ail e rita oe e gela OO 695 

AGGIUNTE. .i Loc ei iena zie ia farei rale rai ae 697 


II, RISULTATI 


DELLA 


INCHIESTA ORNITOLOGIGA 


NELLE SINGOLE PROVINCIE. 


In questa parte del mio Resoconto intendo raccogliere 
i materiali che servono a dare un'idea dell Avifauna spe- 
ciale a ciascuna delle nostre provincie; onde le notizie ri- 


‘cevute dai diversi collaboratori saranno ordinate a tale 


scopo geograficamente, ed ogni elenco speciale sarà prece- 
duto dai cenni fisiografici locali e da altre notizie d’ indole 
corrispondente. 

Va rammentato che queste notizie rispondono ai que- 
siti: 1, 2, 3, 4,5 e 6 della categoria A, Osservazioni di 
natura generale. Essi sono i seguenti : 


1. Indicare i confini del distretto di osservazione, 
dando possibilmente un cenno succinto intorno alla co- 
stituzione topografica del medesimo con brevi notizie 
fisiografiche. 

2.— Quali sono le specie di uccelli ben note all’ os- 
servatore, e quali nomi volgari portano nel distretto ? 
Indicare quali sono più frequenti, quali più scarse; in- 
dicare inoltre quali vivono in pianura, quali in monta- 
gna, quali contemporaneamente al piano ed ai monti. 

3.— Quali specie vi sono sedentarie, cioè riman- 
gono tutto l’anno nelle medesime località del distretto 


* osservato ? 


1 


O ae 


4.-Quali specie vi sono erratiche, cioé cangiano 
col variar della stagione il loro luogo di dimora, e. g. 
dai monti scendono al piano ? 

5.- Quali specie vengono osservate solamente di 
passaggio regolare, sia soltanto nella primavera, sia 
soltanto nell’ autunno, sia in entrambe quelle stagioni ? 
Indicare i mesi e possibilmente la quindicina del passo. 

6.— Quali specie sono da considerarsi di appari- 
zione accidentale, e quali motivi sono addotti per tali 
comparse irregolari od avventizie ? 


Inoltre ho creduto più conveniente riportare qui le 
risposte al 1° quesito della categoria C, Osservazioni intorno, 
alla nidificazione, cioè : 


1. Quali specie nidificano nel distretto ? Notare: 
il numero delle covate fatte da ogni specie durante la 
stagione ; l’ epoca di ogni singola covata, e di quante 
uova consiste; se vi sono intervalli nella deposizione 
delle uova; la durata della incubazione; dire se vi 
prende parte anche il maschio. 


Sottoregione Continentale o Settentrionale, 


PIEMONTE. 


Cuneo (ABRE capitano Vincenzo): 


La provincia di Cuneo confina a NE. con quella di 
Torino, a NO. e SO. colla Francia, all’ E. colla provincia 
di Alessandria ed al SSE. con quella di Genova. 

La provincia suddetta offre molte varietà nel suo ter- 
ritorio: da una parte le Alpi marittime, le cui sommità 
sempre o quasi sempre coperte di neve, fanno un bellis- 
simo contrasto coi ridenti colli ammantati di verdura e 
colle ampie e feraci valli, adombre di selve e feconde di 
buoni pascoli, le quali vanno gradatamente stendendosi in 
vaste e fertili pianure, ricche di ogni sorta di vegetali. 


A 


Dalle circostanti Alpi scendono molti fiumi e ruscelli 
che trascorrono la provincia in ogni sua parte. 

Le colline ed i poggi sono per lo più coltivati a vite 
nella parte media e superiore, a cereali e legumi nella parte 
inferiore. 

Circa alla pianura, dessa occupa la parte settentrio- 
nale della provincia, è ricoperta di terre vegetali assai pro- 
duttive, ed è popolata in gran numero di gelsi ed alberi 
fruttiferi che ne formano uno dei principali redditi. 


Elenco generale delle specie di uccelli os- 
servate nella provincia di Cuneo, coi 
nomi volgari locali ed indicazioni di 
frequenza, di ubicazione, quali sono se- 
dentarie e quali erratiche. 


Corvus Corax, Crouas, Cournajas real. Scarso ai monti, se- 
dentario. 

: Corvus Corone, Crov, Cournajas. Frequente ai monti, d’inver- 
no al piano, erratica. 

Corvus Cornix, Cournajas gris, Croos bianch. Frequente ai 
monti, d’ inverno al piano, erratica. 

Corvus frugilegus, Crov, Cournajas. Frequente d’ inverno. 

Lycos Monedula, Cournajas pcit. Scarsa. (Finora un solo esem- 
plare mi è capitato). 

Nucifraga Caryocatactes, Bert franseis, Verrou. Scarsa ai mon- 
ti, sedentaria. 

Pica rustica, Berta, Ajassa. Frequente al piano, sedentaria. 

Garrulus glandarius, Ga), Bert, Ghè. Frequente ovunque, se- 
dentaria. 

Pyrrhocorax alpinus, Gioja, Cioja del bech giaun. Frequente 
ai monti, sedentario. | 

Pyrrhocorax Graculus, Gioja, Cioja del bech rouss. Frequente 
ai monti, sedentario. 

Sturnus vulgaris, Stourn, Stournel. Frequente al piano. 

Pastor roseus, Stournel d’ marina. Scarso al piano. 


ee ei 


Fringilla colebs, Pinsoun, Frangouei, Cincin. Frequente 
ovunque, sedentario. 

Fringilla Montifringilla, Mountan, Mountanel. Frequente ai 
monti, d’inverno al piano. 

Montifringilla nivalis, Franguel dla fiocca, Arpan, Nevareul. 
Scarso ai monti, sedentario. - 

Petronia stulta, Passra marenga, o d' mountagna. Frequente. 

Passer montanus, Passarot di sales, o d' rasa peita, Miarola. 
Frequente al piano, sedentaria. 

Passer Italia, Passarot doumesti o d' rasa grossa. Frequente 
al piano, sedentaria. 

Coccothraustes vulgaris, Zruson, Bech dur. Frequente ai 
monti e al piano. 
Ligurinus Chloris, Verdoun. Frequente al piano ed ai monti, 
sedentario. i 
Chioroptila Citrinella, Canarin d’mountagna. Scarso ai monti, 
sedentario. 

Chrysomitris Spinus, Tarin, Virafeuje, Lucarin. Frequente 
ovunque, erratico. 

Carduelis elegans, Cardlin, Ciardoulina. Frequente ovunque, 
sedentario. 

Serinus hortulanus, .Sirin, Serin. Scarso ai monti. 

Cannabina Linota, Fanel, Fanét. Frequente ai monti e al 
piano. 

fegiothus Linarius, Tarin, Tarin d' mar. Scarso ai monti. 

Fegiothus rufescens, Tarin d’mar pcit. Scarso ai monti. 

Pyrrhula europea, Cifoulot, Ciuffoulot. Scarso ai monti, er- 
ratico. 

Loxia Curvirostra, Bech an crous, Bech stort. Scarso ai monti 
ed al piano. 

Miliaria Projer, Predicatour, Ambroun, Cantaris. Scarso ai 
monti. 

Emberiza Citrinella, Ambra, Giauné, Pajarina. Frequente 
ovunque, erratico. 

Emberiza Cirlus, Zisi, Bardisa, Trasola grisa. Scarso ai monti. 

Emberiza Hortulana, Ourtoulan, Trasola. Frequente ovunque. 

Emberiza Cia, Bardisa, Fanin, Zia. Frequente ai monti. 


x 


- = 


Emberiza pusilla. Accidentale. 

Emberiza Scheeniclus, Passra d' lesca, Scrivan. Frequente al 
piano. 

Calcarius nivalis, Ourtoulan dianch, Ambra dla fiocca. Scarso. 

Alauda arborea, Loudoulina, Loudnin, Subiarola. Frequente 
ovunque. 

Alauda arvensis, Lodna, Lodoula, Traciola. Frequente al piano. 

Galerita cristata, Lodoula, Traciola, Ciouflà. Frequente al 
piano. | 

Agrodroma campestris, Stroudioun, Piourousa. Scarso ai monti. 

Anthus pratensis, Vainetta, OQuvina, Grassetta. Frequente 
ovunque. 

Anthus trivialis, Vainetta, Ouvina, Grassetta. Frequente 
ovunque. 

Anthus Spipoletta, Vainetta, Grassetta da eva. Frequente ai 
monti, d’ inverno al piano. | 

Budytes flavus, Balarina, Bouarina. Frequente al piano. 

Budytes cinereocapillus, Balarimna, Bouarina. Scarsa al piano. 

Motacilla alba, Balarina, Fournera. Frequente al piano, se- 

\ dentaria. 

Calobates melanope, Balarina, Bouarina. Frequente al piano. 

Saxicola Oenanthe, Cul dianch, Picamoute. Scarso ai monti. 

Saxicola Stapazina, Cul dianch d' mountagna. Assai scarsa ai 
monti. 

Monticola saxatilis, Passra soulitaria roussa, Roussigneul. Scar- 
so al monti. 

Monticola Cyanus, Passra soulitaria bleu. Scarsa ai monti. 

Merula nigra, Merlou. Frequente ovunque e sedentario. 

Merula torquata, Griva suvojarda, Ciach-ciach. Scarso ai 
monti, sedentario. 1 

Turdus pilaris, Griva d’ mountagna, Ciaciara. Frequente ai 
monti ed al piano, d’ inverno. 

Turdus iliacus, Tourd subdioulin, Subiot, Tourd chilour. Fre- 
quente d’ inverno. 

Turdus musicus, Zourd, Griva del geneiver. Frequente. 

Turdus viscivorus, Griva, Grivass. Frequente al piano, se- 
dentaria. 


eg 


Aédon Luscinia, Arsigneul, Ransigneul. Frequente al piano. 

Erithacus Rubecula, Piciourouss, Petrouss. Frequente ai monti, 
erratico. 

Cyanecula Wolfi, Stomi bleu, Icét dla steila. Scarso ai monti. 

Ruticilla Pheenicurus, Cul rouss, Cuvaroussa. Frequente ai 
monti. 

Ruticilla titys, Couvaroussa, Bouciard, Piroulét. Scarso ai 
monti. 

Pratincola Rubicola, Pounta d’ melia, Pitamoutas. Frequente 
ovunque. 

Pratincola Rubetra, Pounta d’ melia, Pitamoutas. Frequente 
ovunque. 

Sylvia orphea, Capneir d'mountagna o gross. Scarso ai monti. 

Sylvia cinerea, Canavrota, Bianchet. Frequente ovunque. 

Sylvia Curruca, Canavirola, Canavrota di busson. Scarsa. 

Monachus Atricapillus, ( Capneir. Frequente al piano. 

Monachus hortensis, Canavrota, Canavirola. Frequente al piano. 

Phylloscopus sibilator, Cincin verd. Frequente ovunque. 

Phylloscopus Trochilus, Cincin giaun. Frequente ovanque. 

Phylloscopus Bonellii, Cincin dianch. Scarso. 

Phylloscopus rufus, Cincin peit. Frequente ovunque. 

Hypolais icterina, Ciancin, Cincin. Scarso al piano. 

Acrocephalus palustris, Ransigneul dle cane pcit. Scarsa al 
piano. 

Acrocephalus arundinaceus, ansigneul dle cane, Re di Ran- 
signeui. Scarso al piano. 

Potamodus luscinioides, Lescarina, Pajarola. Scarsa al piano. 

Troglodytes parvulus, e pcit, Re cucala. Frequente ai monti, 
erratico. 

Cinclus aquaticus, MerZou da eva, Pioumba. FISdUoEL. ed er- 
ratico. 

Accentor collaris, Fola, Boulou, Folariga. Frequente ai mon- 
ti, sedentario. 

Accentor modularis, Mouretta, Grisareul, Vitounetta. Frequente 
ovunque, erratica. 

Regulus cristatus, Steila d'or, Regia. Frequente ai monti, 
d'inverno al piano, erratico. 


Mb 


Regulus ignicapillus, Steila d'or, Regiha. Frequente ai monti, 
d’inverno al piano, erratico. 

Fegithalus pendulinus, T'aschet, Boursalin, Fiaschet. Scarso al 
piano. 

Acredula caudata, Zupinet, Couva lounga, Manicujè. Scarsa 
al monti, erratica. 

Acredula rosea, Tupinet, Couva lounga, Manicujè. Frequente 
ovunque, erratica. 

Panurus biarmicus. Scarso al piano. 

Parus major, Testa neira, Ciribibì, Pitavia grossa. Frequente 

_ ovunque, sedentaria. 

Parus ater, Testa neira, Pitavia mora. Scarsa ai monti, er- 
ratica. 

Cyanistes ceruleus, Parussima, Testa bleu. Frequente ovunque. 

Peecile palustris, Testa neira, Fratin, Nonetta. Scarsa al piano. 

Sitta cesia, Pichét, Pich murau, Picatoun. Frequente ovun- 
que, sedentario. i 

Certhia familiaris, Rampignet, Picatin, Rampighin. Scarso ai 
monti, sedentario. 

Certhia brachydactyla, Rampignet, Picatin, Rampighin. Fre- 
quente al piano, sedentario. 

‘ Tichodroma muraria, Parpajoun, Pich dla mort, Picatin di 
bauss. Frequente ai monti, erratico. 

Oriolus Galbula, Ourieul, Garbé. Frequente al piano. 

Ampelis Garrulus, Dowrin. Accidentale. 

Lanius Excubitor, Gadiosna farchétta 0 d’ passage. Scarsa al 
piano. 

Lanius minor, Dergna, Gabiosna mesaîia. Frequente al piano. 

Lanius Collurio, Gabiosna bussonera. Frequente al piano. 

Lanius auriculatus, Gadiowrna, Gabiosna roussa. Frequente 
al piano. 

Muscicapa collaris, Becafigh, Cicheich. Scarsa ai monti. 

Muscicapa Atricapilla, Becafigh, Cichcich. Scarsa ai monti. 

Butalis Grisola, Cicheich. Scarso al piano. 

Hirundo rustica, Roundoula, Roundaniha, Rioundoula. Fre- 
quente al piano. 

Chelidon urbica, Roundaninia, Cul bianch. Frequente al piano. 


TRES 


Clivicola riparia, Martlin, Culbianch d’ eva. Frequente al piano. 

Cotile rupestris, Roundanina d’ mountagna, Ricundula dle roche. 
Frequente ai monti. 

Cypselus Apus, Pivi. Frequente al piano. 

Cypselus Melba, Xe di Pivi, Pivi di bauss. Frequente ai monti. 

Caprimulgus europeus, Carcadabdi, Carcateppe, Volababi. Scarso 
al piano. 

Dryocopus martius. ich neir, Pich d' mountagna. Scarso ai 
monti, sedentario. : 

Picus major, Picardela, Pich-gaj. Frequente ovunque, se- 
dentario. 

Picus minor, Pichét d’ mountagna, Pich-pcit. Frequente ai 
monti, sedentario. 

Gecinus viridis, Picass, Picatass. Frequente al piano, seden- 
tario. 

lynx Torquilla, Zorsacol, Storsacol. Frequente al piano. 

Cuculus canorus, Coucou, Couci. Frequente ovunque. 

Alcedo Ispida, Sereta. Pioumbin. Frequente al piano, seden- 
tario. 

Coracias Garrula, Ghé d' marina. Scarsa al piano. 

Merops Apiaster, Rocaireul, Serena di prà, Ghepié. Scarso al 
piano. 

Upupa Epops, Poupor, Poupoula, Puta. Frequente al piano ed 
al monti. i 

Strix flammea, Crivela, Dama, Dona. Frequente ovunque, 

sedentario. 

Syrnium Aluco, Cious, Cravé, Ciabriér. Frequente ai monti, 
sedentario. 

Asio Otus, Ciouch d' mountagna, Mesdich. Scarso ai monti 
erratico. 

Asio accipitrinus, Sivitouloun, Ganavel di fau. Scarso ai monti. 

Athene Noctua, Sivitoula, Crivela. Frequente ovunque, seden- 
taria. 

Scops Giu, Ciouch. Frequente ovunque. 

Bubo maximus, Granduch, Dugoî, Diavou d’ mountagna. Fre- 
quente al monti, d'inverno al piano; erratico. 

Circus aeruginosus, Harcoun dla testa bianca. Scarso al piano. 


? 


go el 


Circus cyaneus, /a/ch d’ San Martin. Scarsa al piano. 

Circus cineraceus. Scarsa al piano. 

Pandion Haliaétus, Acula pescoira, Acula bianca. Scarso al 
piano. 

Circaétus gallicus, Aculota, Poundrà bianca. Scarso al piano. 

Haliaétus Albicilla, Acula roussa o dla couva bianca. Accidentale. 

Aquila Chrysaétus, Acula real, Aigia. Frequente ai monti, se- 
dentaria. 

Aquila pomarina, Acula. Scarsa al piano. 

Archibuteo lagopus. Scarsa al piano. 

Buteo vulgaris, Poundrd, Falcoun. Frequente ovunque, er- 
ratica. 

Pernis apivorus, Poundrà, Poundrà grossa. Frequente in certe 
annate, scarso in altre; al piano. 

Milvus Ictinus, Falcoun dla couva fourcua. Scarso. 

Falco Peregrinus, /archet da pernis. Frequente ai monti, 
erratico. 

Hypotriorchis Subbuteo, Farchet di giari o raté. Scarso. 
Fesalon regulus, F'archet dle passre o d’ mountagna. Scarso al 
monti. 
Cerchneis Tinnunculus, Crivela. Frequente ovunque e seden- 

tario. 
Cerchneis Naumanni, Crivela. Scarso al piano. 
Cerchneis vespertinus, Farchet dle causse rousse, Vuslé. Scarsa. 
Astur palumbarius, Farchtoun, Capastr. Frequente ai monti, 
sedentario. 


Accipiter Nisus, Farchet, Sparaveé. Frequente ovunque, er- 


ratico. 
Gypaétus barbatus. Scarsa ai monti. 
Phalacrocorax Carbo. Scarso al piano. 
Microcarbo pygmaus. Accidentale. 
Ardea cinerea, Airoun, Neiroun. Scarso al piano. 
Ardea purpurea, Airoun, Neiroun. Scarso al piano. 
Egretta alba, Airoun, Leiroun bianch. Scarsa al piano. 
Egretta Garzetta, Airoun, Leiroun bianch. Scarsa al piano. 
Ardeola ralloides, Airoun giaun pceit. Scarsa al piano, 
Ardetta minuta, 7us, Sgourgétta. Scarso al piano. 


CSO ene 


Botaurus stellaris, 7° roumboun, Leiroun. Scarso al piano. 

Nycticorax griseus, Leiroun dla piuma. Scarso al piano. 

Ciconia alba, Sicogna, Cicogna. Accidentale. 

Ciconia nigra, Sicogna, Cicogna. Accidentale. 

Platalea Leucorodia. Accidentale. 

Plegadis Falcinellus. Raro al piano. 

Cygnus musicus, Ci, Cign. Assai raro al piano. 

Anser segetum, Oca sarvaja. Scarsa al piano. 

Anas Boscas, Ania sarvaja, Colverd. Frequente al piano. 

Chaulelasmus streperus, Ania. Scarsa al piano. 

Spatula clypeata, Colverd, Cassul. Scarso al piano. 

Dafila acuta, Ania sarvaja dla couva longa. Scarso al piano. 

Mareca Penelope, Ania, Col rouss. Scarso al piano. 

Nettion Crecca, Ania greca, Gargot. Frequente al piano. 

Querquedula Circia, Saslot, Gargot, Garganel. Scarsa al piano. 

Fulix ferina. Scarso al piano. 

Fulix Fuligula. Scarsa al piano. 

Fulix Nyroca. Scarsa. 

Bucephala Clangula. Scarso. 

Mergus Merganser. Scarso. 

Mergellus Albellus. Scarsa. 

Columba Palumbus, Couloumb sarvaj o favè. Frequente al 
piano. 

Columba Oenas, Coulumb tourer o toré. Frequente ovunque. 

Columba livia. Scarso ai monti. 

Turtur tenera, Z’ourtoura, Tourtoula. Frequente ovunque. 

Perdix rufa, Pernis roussa, Bertavela. Frequente ovunque, 
sedentaria. 

Perdix saxatilis, Pernis gaja, Couloumbaha. Frequente ai 
monti, sedentaria. 

Starna Perdix, Pernis grisa, Tariga. Frequente ai monti ed 
al piano, sedentaria. 

Coturnix communis, Quaja, Caja. Frequente ovunque. 

Lyrurus Tetrix, Fasan, Fasan d'mountagna. Scarso ai monti, 
sedentario. 

Lagopus mutus, Calavria, Calabria, Pernis bianca. Frequente 
al monti, sedèntario. 


FEO] “yriVowo, LE 


a 


+ Rallus aquaticus, fa), Lal. Frequente al piano. 


Ortygometra Porzana, Gilardina, Girardiîia. Scarso al piano. 
Ortygometra Bailloni, Girardilia pcita. Scarsa. 

Ortygometra parva, Girardina peita. Scarsa. 

Crex pratensis, Re da quaje, Re dle caje. Scarso. 

Gallinula chloropus, Poula da eva. Scarsa. 


- Fulica atra, Folaga, Poula ciapiha, Scarsa. 


Grus communis, Grua, Gru. Scarsa. 

Otis Tarda. Accidentale. 

Otis Tetrax. Accidentale. 

CEdicnemus scolopax, Gambdalevrot, Gambalevret. Frequente al 
piano. 

Charadrius Pluvialis, Piviè doré, Piviè real. Frequente al 
piano. 

Squatarola helvetica, Piviè, Piviè doré. Scarsa al piano. 

Vanellus Capella, Piviò douminican, Vanetta. Piuttosto scarsa 
al piano. 

Himantopus candidus, Cavajer loumbard. Scarso. 

Pelidna subarquata. Scarso. 

Actodromas minuta. Scarso. 

Machetes Pugnax, Becassot, Cavajer, Scarsa. 

Tringoides Hypoleucus, Balota. Frequente al piano. 

Totanus Ochropus, Becassin, Culbianch, Piouravej, Piouravela. 
Scarso al piano. 

Totanus Glareola, Becassin. Scarso. 

Totanus stagnatilis, Becassin gambe lounghe. Scarsa. 

Totanus Calidris, Tutà, Fouloun. Scarsa. 

Totanus Fuscus, Cravetta. Scarso. 

Limosa melanura, Subdiareul, Gambe lounghe. Scarsa. 

Limosa rufa, Subiareul, Gambe lounghe. Accidentale. 

Scolopax Rusticula, Becassa. Frequente ai monti ed al piano. 

Gallinago major, Loumdarda. Scarso al piano. 

Gallinago calestis, Becassetta, Becassin. Frequente al piano. 

Gallinago Gallinula, Becassin, Voulet. Scarso al piano. 

Numenius Arquata, Becasson gross. Scarso. 

Numenius Phaeopus, Becassounot gris peit. Scarso, 

Thalasseus cantiacus. Accidentale, 


Sterna fluviatilis, Péscarin, Scanapés. Scarsa. 

Sternula minuta, Péscarin, Sgarin. Scarsa al piano. 

Hydrochelidon leucoptera, Coucai, Mounietta. Scarso. 

Hydrochelidon nigra, Coucai, Mounietta. Scarsa. 

Chroocephalus minutus, Ochetta, Mulinè. Scarso. 

Chroocephalus ridibundos. Ochetta, Vene: Non snoda 

Rissa tridactyla. Scarso. 

Stercorarius pomatorhinus. Accidentale. 

Stercorarius crepidatus. Accidentale. 

Stercorarius parasiticus. Accidentale. 

Puffinus Kuhli. Accidentale. 

Colymbus glacialis. Rara assai. 

Colymbus septentrionalis. Rara. se 

Podiceps cristatus. Scarso. 

Podiceps nigricollis. Scarso. 

Podiceps fluviatilis, Pioumbin, Towmboulot. Frequente al piano, 
sedentario. 


Miggi: Dese 


> 


Elenco delle specie di uccelli le quali nidificano 
nella provincia di Cuneo colle notizie più 
importanti in proposito. 


Corvus Corax. 
Corvus Corone. 
Corvus Cornix. 


Nucifraga Caryocatactes. 


Pica rustica. 
Garrulus glandarius. 
Pyrrhocorax alpinus. 
Pyrrhocorax Graculus. 
Sturnus vulgaris. 
Fringilla coelebs. 
Fringilla Montifringilla. 
Montifringilla nivalis. 
Petronia stulta. > 
Passer montanus. 
Passer Italia. 


Coccothraustes vulgaris. 


Ligurinus Chloris. 
Chrysomitris Spinus. 
Carduelis elegans. 
Cannabina Linota. 
Pyrrhula europea. 
Miliaria Projer. 
Emberiza Citrinella. 
Emberiza Hortulana. 
Emberiza Cia. 
Emberiza Scheeniclus. 
Alauda arborea. 
Alauda arvensis. 
Galerita cristata. 
Anthus pratensis. 
Anthus trivialis. 
Budytes flavus. 
Motacilla alba. 


N. delle covate. 


MIN NDNNNDNEH-FEEFENNEFEPH_N-_NE-HNNNSNEEH_NNEE_NNNCrYW 


Epoca 
di ogni singola 


covata. 


marzo 
aprile 
aprile 


| mar. mag. 
| mar. mag. 


| apr. giug. 


maggio 
maggio 


mar. giug. | 


apr. mag. 
maggio 
maggio 


| apr. glug. 
| apr. mag. 
| apr. giug. 


maggio 
apr. giug. 
maggio 


maggio 
maggio 
maggio 


maggio 
maggio 
maggio 


| apr. giug. 


mag. glug. 


| apr. glug. | 


| apr. giug. | 


| mag. giug. 
| apr. giug. 


| mag. giug. 


mag. giug. | 
apr. giug. | 


Di quante | 


uova 


consiste. 


4a 6 
4aD 
9ad 
dal 
3a 6 
Dal 
dal 
3a4 
Da 6 
dad 
4aD 
3a4 
3a4 
4a6 
ba 
3a4 
dal 
3ad 
3a 
4a5 
4a 6 
4ab 
4a5 
dad 
4a5 
dai 
4a Db 
d3a4 
4a 5 
4La5 
4a Db 
320 
4a5 


Durata Se vi prende 
| dell' parte 
\incubazione| anche 

(giorni) | il maschio. 

18420 M.eF. 
15.a,18.|;-1d. 
15a 18 id. 
\16a18|--id. 
16a 18) -1d. 
116a 18 id. 
\18a20; id. 
18a 20 id. 
(L60416, 
il4a 16 id. 
16 a 18 | id. 
(164181 id. 
Fi a 16. 1d. 
a CA 
|\15.a 16 id. 
\16a 18| -id. 
l£ al hdi 
|16a 18 id. 
14a 16 id. 
16 a 18 id. 
\16a 18 id. 
15a 16 id. 
|16a 18 id. 
14 a 16 id. 
\15ba16)| id. 
| 15 a 16 id. 
| 16a 18 id. 
\14a 16 id. 
| 14a 16 id. 
116a18| id. 
116 a 18 id. 
\15a16| id. 
i l4a 16 id. 


Potamodus luscinioides?. 


Troglodytes parvulus. 
Cinclus aquaticus. 
Accentor collaris. 
Accentor modularis. 
Regulus cristatus. 
Regulus ignicapillus. 
Fegithalus pendulinus. 
Acredula rosea. 
Acredula caudata. 
Parus major. 

Parus ater. 
Cyanistes caruleus. 


ND DI N MNNDNNLNNENN 


- 


MORE 


Regia tenuta di Pollenzo. 


apr. giug. 
apr. giug. 
maggio 
mag. giug. 
| mag. giug. 
mag. giug. 
i apr. glug. 
febb. apr. 
febb. apr. 
apr. giug. 


| apr. giug. 


apr. glug. | 


5ba6 |14a15 
426 [16a 18 
4a5 |17a18 
4a5 |16a17 
8a10|14a15 


8a10|14a1b 
4a5 |1bal6. 
12a14|14a15 
12a14|14a15 
8a14|14a15 
6a8 [14a15 
\10a14|14a 15 


s Epoca | Di quante | Durata |Sevi prende 

Sì È oa dell' parte 

S diver sineda pato sat incubazione| —anche 

DS covata. consiste. (giorni) |il maschio, 

Zi 

| | x 3 | 

Saxicola Oenanthe. |2| mag. giug.| 4a5 | 15a16| M.eF 
Monticola saxatilis. 1| maggio 4ab |16a17| id. 
Monticola Cyanus. 1| maggio 4a6 |\16a17| id. 
Merula nigra. 2 | apr. giug. | 4ab ‘16 1840050 
Merula torquata. 1| maggio 4a5 |\16a18|_ id. 
Turdus musicus. 1. maggio* | Da 6.) 164 1390000 
Turdus viscivorus. 9. mar: mag. | 4ab | 1ba 16N0adì 
Aédon Luscinia. 2 | mag. giug.| 4ab5 (15al6) id. 
Erithacus Rubecula. (2 | mag. giug.| 4a6 |1bal6|Gd. 
Ruticilla Phoeenicurus. | l| “maggio | 6a7 [16ai7Mad: 
Ruticilla titys. (1° ‘maggio | 4a 5.16 kei 
Pratincola Rubicola. 2 mag. giug.| 5a6 |15a16| id. 
Pratincola Rubetra. | 2 } mag. giug.| ba6 |15al6|- id. 
Sylvia orphaa. | 1| maggio 4a5 (16a18| id. 
Sylvia cinerea. (:2 | mag: giug.| ba6 |1bal6| dd. 
Monachus Atricapillus. 12 | mag. giug.. 4a5 |14al6| id. 
Monachus hortensis. (12 | mag. giug.| 4a5 |[14al5]| id. 
Phylloscopus sibilator. —‘ 1 maggio | 4a5 |14a15| id. 
Phylloscopus Trochilus. ‘1 maggio 4a6 |14al6| id. 
Phylloscopus Bonelli. \|1}| maggio | 4a5 |14al6}| id. 
Phylloscopus rufus. (12% mas. lug. |i4a bi | 15 a 608 
Hypolais icterina. 2 | mag. giug.| 4a5 |15al6} id. 
Acrocephalus palustris. 1 raiuno 4a5 |16a17) id. 
Acrocephalus arundinaceus.. 1 | maggio 4a5 |16a17| id. 

L 


unica volta ch'io sappia fu nel 1859 
che venne trovata a nidificare nella 


SO 


Ehi rà 

9; . 

& Epoca Di quante Durata |Sevi prende 
a - Lor dell’ parte 

S Ai Dei Ieri Dalle incubazione anche 

LS 

3 covata. consiste. | (giorni) |il maschio. 
zi 


| apr. giug. | Sa 10 I 14a 15 Mm e FR. 
maggio | 4a6 |15al7, id. 
marzo *| balO|/1oa 18. “id. 
|. marzo | 65a10 15a18) id 
| maggio ignoro ignoro ignoro 
| maggio 4a f16a 18. Mie 
(giugno; |\4ab5 |1ba 16, id. 
giugno | 4a6 |\15al16, id. 


Poecile palustris. 
Sitta ceesia. 

Certhia familiaris. 
Certhia brachydactyla. 
Tichodroma muraria. I 
Oriolus Galbula. | 
Lanius minor. 
Lanius Collurio. 


Lanius auriculatus. giugno | 4a5 |15al6 id. 
Muscicapa collaris. maggio | 5a6 |15al6. id. 
Muscicapa Atricapilla. maggio Ba |15al6) «dd. 


Butalis Grisola. 
Hirundo rustica. 
Chelidon urbica. 


maggio 4ab |1bal6| id. 
| mag. giug. | 4a6 |14a15. id. 


mag. giug. | 4a5 |\14a15| id. 
Clivicola riparia. maggio | ba 6. |14alb|. id. 
Cotile rupestris. | giugno | ba6 |15al6. id. 
Cypselus Apus. |2.| mag. giug.| 2a3 {14al5) id. 
Cypselus Melba. maggio ignoro | ignoro ignoro 
Caprimulgus europ@us. giugno 1a2° [15 a 16.) ignoro 


Dryocopus martius. 
Picus major. 

Picus minor. 
Gecinus viridis. 
lynx Torquilla. 
Cuculus canorus. 


giugno | 2a3 |16a18 M.eF. 
apr. giug. | 4a5 (15al7| id. 
maggio 3a4 |15a 13. id. 
apr. giug. | 4ab |15al7. id. 
| apr. giug. | 4a8 |15al7 id. 
redo una sola covata. Non mi capita- 
rono mai dei nidiacei oltre al mese 


di giugno. 


QNNENEHWENVENN-HEE”HEHrrrWrWEHN 


Alcedo Ispida. | apr. giug. | 3a4 | 15a 16| M.eF. 
Upupa Epops. | maggio | 4a5 | tot; a18| id. 
Strix flammea. | maggio | 4a6 | 16a18|SolaF. 
Syrnium Aluco. | maggio Diarrea 8 cad 
Asio Otus. maggio Sia 16.218 |-Cidi 
Athene Noctua. | maggio 3a4 | 1bDa 16| id. 
‘Scops Giu. | maggio 38a5 | 16a18|- id. 


Bubo maximus. 
Aquila Chrysaétus. I 
Buteo vulgaris. 
Falco Peregrinus. 
Cerchneis Tinnunculus. | 


aprile 1a2 | 20a22, id. 
maggio 1a3 | 23a20|. id. 
maggio | 2a4 24a25; id. 

aprile. | 3a4 | 18a20| id. 
aprile | 4a6 | 18a20| id. 


| 


HHHHWHHW KH YHYWYEWEIrWEN 


Astur palumbarius. 
Accipiter Nisus. 
Anas Boscas. 


Columba Palumbus. 


Columba Oenas. 
Columba livia. 
Turtur tenera. 
Perdix rufa. 
Perdix saxatilis. 
Starna Perdix. 


Coturnix communis. 


Lyrurus Tetrix. 
Lagopus mutus. 
Ralius aquaticus. 


CEdicnemus scolopax. 
Tringoides Hypoleucus. 


Totanus Ochropus. 


Scolopax Rusticula. 


Sternula minuta. 


Podiceps fluviatilis. 


N. delle covate. 


Pe A N 


1 
1 


LAFIGE 


Epoca Di quante Durata | Seviprende 
3 RIS dell' parte 
RE RERERENE DONE incubazione anche 
covata, consiste. | (giorni) | il maschio, 
maggio | 3a4 |19a20 SolaF. 
maggio | 4a6 |18a20| id. 
maggio | 8al2/25a26| id. 
mag. giug.| 1a2 |16a18|M.eF. 
mag. giug.| 1a2 |16a18| did. 
mag. giug.| 1a2 |16al8| id. 
| mag. giug:( l1a2 |16a18} id. 
apr. giug. |12a14|18a 20 | SolaF 
maggio |10a14|18a20| id. 
apr. giug. | 8al4|18a20|. id. 
| mag. lug. | 6a10|16a18| id. 
giugno 6a10/18a20| id. 
maggio 8a10|18a20| id. 
maggio 7a8 |ignoro | ignoro 
giugno 1a2 |16a18'! M.eF. 
maggio 4a5 |15a1J6| id. 
maggio 4a5 |15al6)| id. 


egli ultimi giorni di Maggio 1875 


presso Sommariva-Perno(Cuneo),un 
contadino trovò il nido con due ni- 
diacei e se ne impadronì menando- 
ne vanto in paese, venne dalle 
Guardie delle Regie caccie preso 
in contravvenzione e condannato 
quale distruttore di nidi. In allora 
a detto paese vi era caccia riser- 
vata per il Re. 

maggio | 3a4 | ignoro 


ignoro 
maggio 4aD | io ignoro 


ignoro 


x 


NE 


Elenco delle specie di uccelli che sono di 
passaggio regolare nella provincia di 
Cuneo. 


Specie di passaggio in Primavera. 


Budytes cinereocapillus, 2* quindicina aprile, 1% maggio. 
Potamodus luscinioides, 1% quindicina maggio. 
Merops Apiaster, 1° quindicina maggio. 
Milvus Ictinus, 1% quindicina aprile. 

Cerchneis vespertinus, 2% quindicina aprile. 
Spatula clypeata, 1° quindicina marzo. 
Querquedula Circia, 1* quindicina marzo. 
Fulix Nyroca, 1% quindicina marzo. 

Bucephala Clangula, 1° quindicina-marzo. 
Limosa melanura, 1% e 2* quindicina maggio. 
Hydrochelidon leucoptera, 2* quindicina aprile. 
Hydrochelidon nigra, 2° quindicina aprile. 


Specie di passaggio in Autunno. 


Corvus frugilegus, 1% quindicina novembre. 

Serinus hortulanus, 1% e 2% quindicina ottobre. 

Eegiothus Linarius, 1% e 2* quindicina'ottobre. 

Loxia Curvirostra, ottobre e novembre, ogni 5 o 6 anni. 
Emberiza Cirlus, 1% quindicina novembre. 

Agrodroma campestris, 2* quindicina ottobre e 1% novembre. 
Anthus Spipoletta, 1% quindicina ottobre e vi passa l’ inverno. 
Calobates melanope, 2* quindicina settembre. 

Saxicola Stapazina, 2° quindicina settembre e 1% ottobre. 
Turdus pilaris, 2% metà novembre e parte dell’ inverno. 
Sylvia Curruca, 2* quindicina settembre. 

Lanius Excubitor, novembre e talvolta in dicembre. 

Circus aeruginosus, ottobre e 1% quindicina novembre. 
Fesalon regulus, 2* quindicina di settembre. 


[29] 


Are 


Anser segetum, 2® quindicina novembre e dicembre. 
Chaulelasmus streperus, 1% quindicina dicembre. 
Dafila acuta, 1° quindicina dicembre. 

Mareca Penelope, 1* quindicina dicembre. 

Nettion Crecca, 2% quindicina ottobre. 

Fulix ferina, 1° e 28 quindicina novembre. 
Mergellus Albellus, 1% quindicina dicembre. 

Grus communis, 28 quindicina novembre e 1% dicembre. 
Squatarola helvetica, 1% quindicina novembre. 
Vanellus Capella, 1% quindicina ottobre. 

Numenius Phaeopus, 2* quindicina novembre. 
Sterna fluviatilis, 2% quindicina agosto. 


Specie di passaggio in Primavera ed Autunno. 


Turdus iliacus, aprile e novembre. 

Cyanecula Wolfi, maggio e settembre. 

Asio accipitrinus, marzo e settembre. 

Pandion Haliaétus, marzo e novembre. 

Pernis apivorus, maggio e settembre. 

Hypotriorchis Subbuteo, 2* aprile e settembre. 

Ardea cinerea, 2° apr., 1% mag., 2? ottob. e 1% novembre. 
Ardea purpurea, 2* apr., 1% mag., 2* ottob. e 1% novembre. 
Ardeola ralloides, 2* apr., 1% mag., 2* ottob. e 1% novembre. 
Ardetta minuta, 2% apr., 1% mag., 2* ottob. e 1% novembre. 
Botaurus stellaris, 2* apr., 1° mag., 2* ottob. e 1% novembre. 
Nycticorax griseus, 2* apr., 1® mag., 2* ottob. e 1%® novembre. 
Ciconia alba, 1° e 2% marzo, 2* agosto e 1% settembre. 
Ciconia nigra, 1° e 2% marzo, 2* agosto e 1° settembre. 
Ortygometra Porzana, aprile ed ottobre. 

Ortygometra Bailloni, aprile ed ottobre. 

Ortygometra parva, aprile e ottobre. 

Crex pratensis, maggio, agosto e settembre. 

Gallinula chloropus, aprile e novembre. 

Charadrius Pluvialis, aprile e novembre. 

Machetes Pugnax, aprile e settembre. 


SR 


Totanus Glareola, aprile e settembre. 

Totanus Calidris, aprile e settembre. 

Scolopax Rusticula, 2% mar., 18 apr., 2° ottob. e 1° novembre. 
Gallinago major, maggio ed agosto. 

Gallinago celestis, aprile e settembre. 

Gallinago Gallinula, aprile e settembre. 

Numenius Arquata, maggio ed ottobre. 

Chroocephalus ridibundus, aprile e settembre. 


Elenco delle specie di uccelli da conside- 
rarsi come di apparizione accidentale 
nella provincia di Cuneo. 


Lycos Monedula. 
Pastor roseus. 
Fegiothus rufescens. 
Emberiza pusilla. 
Calcarius nivalis. 
Panurus biarmicus. 
Ampelis Garrulus. 
Coracias Garrula. 
Circus cyaneus. 
Circus cineraceus. 
Circaétus gallicus. 
Haliaétus Albicilla. 
Aquila pomarina. 
Archibuteo lagopus. 


Cerchneis Naumanni. 


Gypaétus barbatus. 


Phalacrocorax Carbo. 
Microcarbo pygmaus. 


Egretta alba. 
Egretta Garzetta. 
Platalea Leucorodia. 
Cygnus musicus. 


Fulix Fuligula. 

Mergus Merganser. 
Fulica atra. 

Otis Tarda. 

Otis Tetrax. 

Himantopus candidus. 
Pelidna subarquata. 
Actodromas minuta. 
Totanus stagnatilis. 
Totanus fuscus. 

Limosa rufa. 

Thalasseus cantiacus. 
Chroocephalus minutus. 
Rissa tridactyla. 
Stercorarius pomatorhinus. 
Stercorarius crepidatus. 
Stercorarius parasiticus. 
Puffinus Kuhli. 
Colymbus glacialis. 
Colymbus septentrionalis. 
Podiceps cristatus. 
Podiceps nigricollis. 


Esa Ra) . È 


Queste comparse avventizie nella provincia possono 
essere cagionate da improvvise bufere, come pure da rigidi 
inverni. Gli uccelli rimontando il corso dei fiumi arrivano 
fino a noi e si fermano lungo le abbondanti sorgenti che 
esistono in queste località e che non sono mai gelate nean- 
che coi più grandi freddi. 


Torino (Gasca Luigi, Pezzi Luigi, MARTORELLI prof. Gia- 
cinto, BarnorTI Carlo) : 


Il distretto da me osservato, e nel quale durante il 
periodo di oltre 25 anni, ho fatto la maggior parte delle 
mie caccie, trovasi posto in uno dei punti più centrali del 
Piemonte. Il terreno è molto fertile ed è coltivato per la 
maggior parte a prati ed a campi. I boschi più notevoli 
sono quelli di Caramagna, dei Correnti, di Santa Cristina, 
di Casanova e delle Cascinette, questi ultimi lungo il tor- 
rente Stura. Vi si trovano pure cosparse numerose bosca- 
glie di acacie e particolarmente lungo il Po. Moltissimi 
poi sono 1 boschi, e cedui e di alto fusto, che si incontrano 
sulla collina, che, posta a levante, a brevissima distanza 
da Torino, si prolunga nel distretto esaminato fino a Gas- 
sino verso il nord e fino a Moncalieri verso il sud. 

A ragguardevole distanza dai suoi confini, più sotto in- 
dicati; è cinto ad O. ed a N. dalle Alpi e al S. dai colli 
prealpini sino all’Appennino Ligure; si apre ad E. ai primi 
raggi del sole. Trovasi a 250 metri circa dal livello del 
mare. È bagnato dal fiume Po, e parzialmente dai torrenti 
Dora Riparia e Stura, non che da altri piccoli fiumi e tor- 
rentelli di minore importanza. Vere paludi e laghi non ve 
ne sono, ma bensì qualche piccolo stagno. 

Comprende un buon tratto della provincia di Torino, 
e confina al S. coi comuni di Caramagna, Racconigi e Som- 
mariva Perno, all’ O. coi comuni di Grugliano e Collegno, 
al N. coi comuni di Leyni e Brandizzo, ed all’ E. con quelli 


di Gassino e Chieri, percorrendo il versante a levante della 
collina fino a Moncalieri. 

Misura, approssimativamente, in lunghezza, dal nord 
al sud, chilometri sessanta, ed in larghezza, dall’est al- 
l’ovest, chilometri venti. (Gasca). 


Il distretto da me percorso include la perimetria in- 
torno a Torino, cioè: lungo il Po da Carignano a Bran- 
dizzo, indi il territorio compreso nella linea di circonval- 
lazione avente per limite Carignano, Vinovo, Orbassano, 
Collegno, Venaria Reale, Caselle, Settimo Torinese, Bran- 
dizzo e la Collina di Torino. 

Boschiva a pioppi, salici ed acacie la regione lambita 
dal Po, specialmente la sponda sinistra; boschive le due 
sponde della Stura, popolate di quercie, pioppi, acacie, sali- 
ci, ecc. Boschi estesi di quercia, specialmente tra Brandizzo 
a Caselle. Coltivata a campi e prati (eccettuatone i dintorni 
di Stupinigi, ove esiste la bandita reale, che è per lo più 
boschiva), tutta la regione a mezzogiorno, a ponente ed a 
nord di Torino, con pochi gerbidi in vicinanza della Stura, 
lungo il Po, e tra Volpiano e Settimo. Infine coltivata la 
collina a vigneti per buona parte ed a boschi cedui di 
quercie e castagni la regione interna di essa. 

Va poi menzionata la regione in vicinanza di Cari- 
gnano (verso il Po) come quella che più spesso fornì specie 
di uccelli da riva ed acquatici non tanto frequenti. (Pezzi). 


La provincia di Torino comprende una vasta esten- 
sione di pianura sulla quale scorrono abbondanti le acque 
versate dai colossi alpini d’ogni parte, e qua e là si allar- 
gano in praterie cui rendono acquitrinose e si trattengono 
in alcune depressioni che convertono in staghi. Coi prati si 
alternano i campi, ein taluni punti rimangono folti boschi. 
Sulla riva destra del Po è pure notevole per l’ ornitologo 
la Collina Torinese, lieta di vigneti, di fresche boscaglie, 
che si estende sino al Monferrato e si connette pure cogli 
ameni poggi astigiani. Sulla riva sinistra, a poca distanza 
dalle acque del fiume, sorgono le Alpi Graje e Cozie, di- 


BED 


mora prediletta di moltissimi uccelli in estate, ostacolo che 
moltissimi altri debbono vincere nei loro viaggi, e barriera 
insuperabile per alcuni. Per tal modo la provincia di To- 
rino si presenta opportuna allo studioso degli uccelli più 
di tante altre dell’Italia settentrionale, come dalle osserva- 
zioni particolari che già si hanno riescirà evidente. 
(Martorelli). 


Elenco generale delle specie di uccelli os- 
servate nella provincia di Torino, con 
indicazioni di frequenza, ecc. 


Corvus Corax, osservato una volta in Valle di Viu (M.).' 

Corvus Corone, sedentaria abbondante (G. M.). 

Corvus Cornix, comune (G. M.). 

Corvus frugilegus, frequente d'inverno (G. M.). 

Lycos Monedula, accidentale G. P.). 

Nucifraga Caryocatactes, non comune (M.). 

Pica rustica, abbondante (G. P. M.). 

Garrulus glandarius, frequente (G. P. M.). 

Pyrrhocorax alpinus, scarso al piano (G.), comune e seden- 
tario sulle Alpi (M.). 

Pyrrhocorax Graculus, sulle Alpi, meno numerosa della pre- 
cedente (M.). 

Sturnus vulgaris, frequente, sedentario (G. M.). 

Pastor roseus, accidentale (G. M.). 

Fringilla colebs, frequente, sedentario (G. P. M.). 

Fringilla Montifringilla; comune d’autunno (G. M.). 

Montifringilla nivalis, non comune (IM.). 

Petronia stulta, scarsa (G. M.). 

Passer montanus, abbondante (G. P. M.). 5 

Passer Italie, frequente (G. M.). 

Coccothraustes vulgaris, frequente (G. M.). 


1 Ho indicato colle iniziali i nomi dei collaboratori che hanno for- 
nito la notizia. 


BI RS 


Ligurinus Chloris, frequente (G. PM.) 

Chloroptila Citrinella, scarso (G.). 

Chrysomitris Spinus, comune (G. M.). 

Carduelis elegans, frequente (G. P. M.). 

Serinus hortulanus, non comune, estivo (5.). 
Cannabina Linota, frequente (G. M.). 

Fegiothus Linarius, assai scarso (G. M.). 

Pyrrhula europea, non raro (G. M.). 

Loxia Curvirostra, accidentale (G. M.). 

Euspiza melanocephala, veduto una volta (G.). 
Miliaria Projer, frequente (G. P. M.). 

Emberiza Citrinella, abbondante (G. P. M.). 
Emberiza Cirlus, piuttosto scarso (G. M.). 
Emberiza Hortulana, scarso (G.) frequente (M.). 
Emberiza Cia, scarso (G.), piuttosto frequente (M.). 
Emberiza pusilla, accidentale (G. P.). 

Emberiza Scheeniclus, scarso (G.), abbondante (M.). 
Calcarius nivalis, accidentale (G. P.). 

Alauda arborea, frequente (G. /.). 

Alauda arvensis, comune (G. M.). 

Galerita cristata, scarsa (G. P.), comune (M.). 
Agrodroma campestris, scarso (G.). 

Anthus pratensis, frequente (G. M.). 

Anthus trivialis, scarso (G.), di passo (G. M.). 
Anthus Spipoletta, frequente di passo (G. M.). 
Anthus obscurus, accidentale (G.). 

Budytes flavus, frequente (G.), scarso (M.). 
Budytes cinereocapillus, abbondante (G. M.). 
Motacilla alba, frequente (G. P. M.). 
Galobates melanope, comune e sedentaria (G.). 
Saxicola Oenanthe, comune estivo (G. M.). 
Saxicola Stapazina, accidentale (G.). 
Monticola saxatilis, estiva sui monti (M.). 
Monticola Cyanus, frequente in estate (M.). 
Merula nigra, comunissimo (G. P. M.). 
Merula torquata, abbondante (M.). 

Turdus obscurus, accidentale (Salvadori). 


RI 5, RTS 


Turdus pilaris, talvolta abbondante (G. M.). 

Turdus iliacus, piuttosto scarso (G. M.). 

Turdus musicus, abbondante (G. M.). 

Turdus viscivorus, abbondante e sedentario (G. M.). 
Aédon Luscinia, frequente (G. M.). 

Erithacus Rubecula, comune (G. P. M.). 

Cyanecula Wolfi, scarso (G.), non tanto scarso (M.). 
Cyanecula suecica, non scarso di passo (M.). 

Ruticilla Pheenicurus, scarso (G.), comune (4Z.). 
Ruticilla titys, raro (G.), abbondante ai monti (I.). 
Pratincola Rubicola, comune (G. M.). 

Pratincola Rubetra, frequente, estivo (G. M.). 

Sylvia nisoria, estiva, rara e localizzata (G.). 

Sylvia orphea, scarsa (G.). | 

Sylvia cinerea, frequente (G. M.). 

Sylvia Curruca, scarsa, (G.), piuttosto abbondante (4Z.). 
Monachus Atricapillus, frequente (G. P. M.). 
Monachus hortensis, scarso (G.). 

Phylloscopus sibilator, poco frequente (G.). 
Phylloscopus Trochilus, poco frequente (G.). 
Phylioscopus Bonelli, scarso (G. JZ.). 

Phylioscopus rufus, poco frequente (G.). 

Hypolais polyglotta, localizzato (G.). 

Acrocephalus palustris, scarsa (G.), piuttosto comune (MZ). 
Acrocephalus streperus, scarsa (G. M.). 

Acrocephalus arundinaceus, scarso (G.) non raro (M.). 
Calamodus scheenobenus, scarso (G.), frequente (I). 
Calamodus aquaticus, raro (G.). 

Locustella naevia, scarso (£.). 

Troglodytes parvulus, comune (G. M.). 

Cinclus aquaticus, scarso (G.), piuttosto abbondante (4). 
Accentor collaris, molto comune (JZ.). 

Accentor modularis, scarsa (G.). 

Regulus cristatus, frequente (G. M.). 

Regulus ignicapillus, scarso (G.). 

Fegithalus pendulinus, non comune (G. M.). 

Acredula rosea, frequente (G. P. M.). 


ETRE 


Parus major, abbondante (G. M.).- 
Parus ater, scarsa (G.), non rara (J4.). 


. Cyanistes caeruleus, abbondante (G. P. M.). 


Poecile palustris, frequente (G. P. M.). 
Lophophanes cristatus, scarsa sulle Alpi (M.). 
Sitta cesia, comunissimo (G. P. M.). 
Certhia brachydactyla, scarso (G. P.) non raro (M.). 
Tichodroma muraria, sulle Alpi (M.). 
Oriolus Galbula, frequente, estivo (G. M.). 
Ampelis Garrulus, accidentale (G.). 

Lanius Excubitor, scarsa (G.), comune (IZ). 
Lanius minor, frequente (G. M.). 

Lanius Collurio, comune (G. M.). 

Lanius auriculatus, frequente (G. M.). 
Muscicapa Atricapilla, scarsa (G.), comune (M.). 
Butalis Grisola, frequente (G/.). 

Hirundo rustica, frequente (G. M.). 
Chelidon urbica, frequente (G. M9. 
Clivicola riparia, frequente (G. M.). 

Cotile rupestris, sulle Alpi (MM). 

Cypselus Apus, frequente (G. M.). 

Cypselus Meiba, scarso (G.). 

Caprimulgus europ@us, scarso (G.). 

Picus major, abbondante (G. M. P.). 

Picus Lilfordi, uno a Pinerolo (Marchisio). 
Picus minor, raro (G. M.). 

Gecinus viridis, abbondante (G. P. M.). 
lynx Torquilla, comune (G. M.). 

Cuculus canorus, frequente (G. M.). 

Alcedo Ispida, comune (G. P. M.). 
Coracias Garrula, accidentale (G.). 

Merops Apiaster, accidentale (G. £.). 
Upupa Epops, frequente (G. M.). 

Strix flammea, comune (G. P. M.). 
Syrnium Aluco, poco frequente (G. M.). 
Asio Otus, poco frequente (G. M.). 

Asio accipitrinus, poco frequente (G.). 


SAP A 
Athene Noctua, frequente (G. P. M.). 

Scops Giu, comune in estate (G. M.). 

Bubo maximus, non comune (G.), piuttosto comune (M.). 
Circus cyaneus, accidentale (5.). 

Circaétus gallicus, raro (P.). 

Haliaétus Albicilla, scarsa (P. M.). 

Aquila Chrysaétus, non rara (M.). 

Aquila clanga, scarsa (I.). 

Aquila pomarina, accidentale (Salvadori, M.). 
Archibuteo lagopus, accidentale (G.). 

Buteo vulgaris, frequente (G. P. M.). 

Pernis apivorus, poco frequente (G.). 

Milvus migrans, accidentale (5.). 

Falco Peregrinus, accidentale (G.). 
Hypotriorchis Subbuteo, poco comune (G. M.). 
Fesalon regulus, poco frequente (G. M.). 
Cerchneis Tinnunculus, molto comune (G. P. M.). 
Cerchneis Naumanni, accidèntale (P.). 
Cerchneis vespertinus, accidentale (G.). 

Astur palumbarius, scarso (/.). 

Accipiter Nisus, frequente (G. P. M.). 
Pelecanus Onocrotalus, accidentale (G.). 
Ardea cinerea, frequente (G. P. M.). 

Ardea purpurea, frequente (G. M.). 

Ardeola ralloides, frequente (G.). 

Ardetta minuta, frequente (G. P. M.). 
Botaurus stellaris, frequente (G. M.). 
Nycticorax griseus, scarso (M. 5.). 

Plegadis Falcinellus, scarso (G.). 

Bernicla brenta, accidentale (Marchisio). 
Anser segetum, frequente (G.). 

Dendrocycna javanica, accidentale (G.). 

Anas Boscas, frequente (G. P. M.). 

Spatula clypeata, scarso (G.), frequente (M.). 
Dafila acuta, frequente (G. M.). 

Mareca Penelope, frequente (G. M.). 

Nettion Crecca, comune (G. M.). 


NO e 


Querquedula Circia, frequente (G. M.). 
Fulix Fuligula, frequente (G.). 
Bucephala Clangula, scarso (P.). 

Mergus Serrator, scarso (G.). 

Mergellus Albellus, scarsa (G.). 

Columba Palumbus, comune (G. M.). 
Columba Oenas, abbondante (G. M.). 
Columba livia, non raro (M.). 

Turtur tenera, frequente (G. M.). 

Perdix saxatilis, comune sulle Alpi (M.). 
Starna Perdix, frequente (G. P. M.). 
Coturnix communis, frequente (G. M.). 
Lyrurus Tetrix, comune sulle Alpi (M.). 
Lagopus mutus, comune sulle Alpi (M.). 
Rallus aquaticus, frequente (G. M.). 
Ortygometra Porzana, frequente (G. M.). 
Ortygometra Bailloni, frequente (G. M.). 
Ortygometra parva, frequente (G. M.). 
Crex pratensis, frequente (G. M.). 
Gallinula chloropus, frequente (G. M.). 
Fulica atra, frequente (G. M.). 

Grus communis, accidentale (G.), comune (M.). 
Otis Tarda, accidentale (G.). 
(Edicnemus scolopax, comune (G. M.). 
Charadrius Pluvialis, frequente (G. M.). 
Eudromias Morinellus, accidentale (M.). 
Fegialitis curonica, frequente (G. M.). 
Fegialitis Hiaticula, scarso (G.). 
Vanellus Capella, frequente (G. M.). 
Recurvirostra Avocetta , scarsa (G.). 
Himantopus candidus, scarso (G. B.). 
Limicola platyrhyncha, scarso (&.). 
Pelidna subarquata, abbondante (G.). 
Actodromas minuta, frequente (G.). 
Machetes Pugnax, comune (M.). 
Tringoides Hypoleucus, comune (G. M.). 
Totanus Ochropus, comune (G. P. M.). 


CIO 


Totanus Glareola, scarso (B. G. M.. 
Totanus Calidris, scarsa (G. M.). 

Scolopax Rusticula, frequente (G. M.). 
Gallinago major, comune (G. M.). 

Gallinago calestis, frequente (G. M.). 
Gallinago Gallinula, frequente (G. 12). 
Numenius Arquata, non abbondante (G. M.). 
Numenius tenuirostris, accidentale ((.). 
Sterna fluviatilis, frequente (G. M.). 
Sternula minuta, piuttosto comune (G. I.). 
Hydrochelidon hybrida, molto scarso (G.). 
Hydrochelidon !eucoptera, frequente (G.). 
Hydrochelidon nigra, frequente (G.), non comune (M.). 
Chroocephalus minutus, accidentale (G.). 
Chroocephalus ridibundus, frequente (G. M.). 
Larus canus, raro (P. M.). 

Larus cachinnans, scarso (M.). 

Stercorarius crepidatus, accidentale (?.). 
Colymbus arcticus, accidentale (G.). 
Podiceps cristatus, scarso (I.). 

Podiceps nigricollis, accidentale (M.). 
Podiceps fluviatilis, frequente (G. P. I). 


Elenco delle specie di uccelli che sono se- 
dentarie nella provincia di Torino. 


Corvus Corax, (M.). Fringilla coelebs, (G. P. J.). 
Corvus Corone, (0.). Montifringilla nivalis, (44). 
Corvus Cornix, (G. M.). Passer montanus, G. P. IM). 
Nucifraga Caryocatactes, (4). Passer Italie, (G. M.). 

Pica rustica, (G. P. M.). Coccothraustes vulgaris, (G.). 
Garrulus glandarius, (G.P. M.). Ligurinus Chloris, (G. P. M.). 
Pyrrhocorax alpinus, (JZ.). Carduelis elegans, (G. P. I.) 


Pyrrhocorax Graculus, (J.). Miliaria Projer, (G. P. IM.) 
Sturnus vulgaris, (G. IZ.) Emberiza Citrinella, (G. P. I). 


AO a 


— Alauda arborea, (?°.). 

Alauda arvensis, (G.). 
Galerita cristata, (G. P. M.). 
Motacilia alba, (G. P. M.). 
Calobates melanope, (G.). 
Merula nigra, (G. P. M.. 
Turdus viscivorus, (G. M.). 
Erithacus Rubecula, (G.M. P.). 
Pratincola Rubicola, (G. M.). 
Monachus Atricapillus,(G.P.IM.). 
Troglodytes parvulus, (G. M.). 
Cinclus aquaticus, (M.). 
Accentor collaris, (M.). 
Regulus cristatus, (G. M.). 
Acredula rosea, (G. P. M.). 
Parus major, (G. M.). 

Parus ater, (J/.). 

Cyanistes ceruleus, (G. P. M.). 
Poecile palustris, (P.). 

Sitta cesia, (G. P. M... 


Gecinus viridis, (G. P. M.). 
Alcedo Ispida, (G. P. M.). 
Strix flammea, (G. P. M.). 
Athene Noctua, (G. P. M.). 
Aquila Chrysaétus, (M.). 
Buteo vulgaris, (G. P. M.). 
Cerchneis Tinnunculus,(G.P.M.). 
Accipiter Nisus, (G. P. M.). 
Anas Boscas, (G. P. M.). 
Nettion Crecca, (G. M.). 
Columba Palumbus, (G. M.). 
Columba Oenas, (G. M.). 
Perdix saxatilis, (I.). 
Starna Perdix, (G. P. M.). 
Lyrurus Tetrix, (W.). 
Lagopus mutus, (JZ.). 
Rallus aquaticus, (G. M.). 
Gallinula chioropus, (G.). 
Fulica atra, (G. M.). 
Totanus Ochropus, (G.). 


Certhiabrachydactyla,(G./..V.).Scolopax Rusticula, (G.). 


Tichodroma muraria, (M.). 
Picus major, (G. P. M.). 


Podiceps fluviatilis, (G. P. M.). 


Elenco delle specie di uccelli le quali ni- 


dificano nella provincia di 


Torino, 


con notizie in proposito. 


Corvus Corone, valle di Gressonay (M.). 
Pica rustica, primi marzo, ova 4 o 5 (G.). 


- Garrulus glandarius, metà aprile, ova 4 o 5 (G.). 
Sturnus vulgaris, metà marzo, 


x 


ova 4 o 5 (G.). 


Fringilla coelebs, fine aprile, ova 5 (G. P.). 
Passer montanus, metà aprile e giugno, ova 5 a 6 (G. P.). 
Passer Italie, fine aprile e giugno, ova 5 0 6 (G. P.). 


AZ 


Coccothraustes vulgaris, fine maggio (G. P.). 

Ligurinus Chloris, fine aprile, ova 4 o 5 (G. P.). 

. Carduelis elegans, maggio, ova 4 o 5 (G. P.). 

Serinus hortulanus, maggio (5.). 

Miliaria Projer, aprile, ova 5 o 6 (G. P.). 

Emberiza Citrinella, maggio, ova 4 o 5 (G. P.). 
Emberiza Hortulana, qualche coppia (G. P.). 

Alauda arborea, fine marzo, ova 4 o 5 (G. P.). 

Alauda arvensis, fine marzo, ova 4 o 5 (G. P.). 

Galerita cristata, aprile, ova 4 o 5 (G. P.). 

Budytes flavus, metà aprile, due covate, ova 5 o 6 (G.). 
Budytes cinereocapiHus, aprile, due covate, ova 5 0 6 (G. P.). 
Motacilla alba, metà aprile, due covate, ova 4 o 5 (G. P.). 
Calobates melanope, marzo, due covate, ova 6 (G. P.). 
Saxicola Oenanthe, sulle Alpi e colli (M.). 

Monticola saxatilis, sui monti (M.). 

Monticola Cyanus, sui monti (M.). 

Merula nigra, aprile e fine giugno, ova 4 o 5 (G. P.). 
Turdus viscivorus, febbraio, marzo e maggio, ova 5 (G. P.). 
Agdon Luscinia, metà maggio, due covate, ova 5 (G. P.). 
Erithacus Rubecula, in collina fine aprile, ova 5 o 6 (G.). 
Ruticilla titys, sulle Alpi (IM.). 

Pratincola Rubicola, primi aprile, ova 5 o 6 (G. P.). 
Pratincola Rubetra, maggio (I.). 

Sylvia nisoria, fine maggio, una covata, ova 5 (G. P.). 
Sylvia orphea, maggio, ova 4 o 5 (G. P.). À 
Sylvia cinerea, primi maggio, ova 4 o 5 (G. P.). 

Monachus Atricapillus, aprile, ova 4 o 5 (G. P.). 
Phylloscopus Trochilus, maggio (?.). 

Hypolais polyglotta, fine maggio, ova 5 (G. P.). 

Acrocephalus palustris, fine maggio (G. P.). 

Acrocephalus streperus, fine maggio (P.). 

Acrocephalus arundinaceus, fine maggio, ova 5 (G. P.). 
Calamodus schenobenus, maggio ova 5 (G. P.). 

Troglodytes parvulus, in collina fine aprile, ova 6 0 7 (G. P.). 
Accentor collaris, ai monti (M.). È 
Fegithalus pendulinus, aprile, ova 7 o 8 (G. P.). 


Ped {TIE 


‘ Acredula rosea, primi marzo, ova 10 a 14 (G. P.). 

Parus major, aprile e giugno ova 8 a 16 (G. P.). 

Cyanistes caeruleus, aprile, ova 7 (G. P.). 

Peecile palustris, qualche coppia (G. P.). 

Sitta cesia, metà aprile, ova 5 a 7 (G. P.). 

Certhia brachydactyla, primi aprile, ovà 6 a 7 (G. 2.) 
Tichodroma muraria, sulle Alpi Graje (M.). 

Oriolus Galbula, metà maggio, ova 4 o 5 (G.). 

Lanius minor, maggio, ova 4 o 5 (G. P.). 

Lanius Collurio, maggio, ova 5 o 6 (G. P.). 

Lanius auriculatus, maggio, ova 4 o 5 (G. P.). 

Butalis Grisola, maggio e luglio, ova 4 o 5 (G. P.). 

Hirundo rustica, primi maggio e fine giugno, ova 5 0 6 (G. P.). 
Chelidon urbica, primi maggio e fine giugno, ova 5 0 6 (G. P.). 
Clivicola riparia, aprile e giugno, ova 5 o 6 (G. P.). 

Cotile rupestris, sulle Alpi (M.). 

Cypselus Apus, maggio, una covata, ova 4 (G. P.). 
Caprimulgus europaeus, giugno, ova 2 (G. P.). 

Picus major, aprile, una covata, ova 5 o 6 (G. P.). 

Gecinus viridis, aprile, una covata, ova 5 o 6 (G. P.). 

ljnx Torquilla, fine aprile, una covata ova 6 (G. P.). 
Cuculus canorus, un pulcino nel nido di Sylvia cinerea (G.). 
Alcedo Ispida, 5 o 6 uova (G. P.). 

Upupa Epops, fine aprile, una covata, ova 6 (G. P.). 

Strix flammea, fine aprile, una covata, ova 4 o 5 (G. P.). 
Athene Noctua, aprile, una covata, ova 4 o 5 (G. P.). 

Scops Giu, maggio, una covata, ova 4 o 5 (G. P.). 

Aquila Chrysaétus, sulle Alpi (M.). 

Buteo vulgaris, maggio (G.). 

Cerchneis Tinnunculus, maggio, una covata, ova 5 0 6 (G. P.). 
Accipiter Nisus, maggio, una covata (G.). 

Ardea cinerea, maggio (P.). 

Ardetta minuta, giugno (M. P.). 

Anas Boscas, maggio (P. M.). 

Nettion Crecca, maggio (M.). 

Columba Palumbus, primi maggio, ova 2 (G. P.). 

Turtur tenera, maggio, ova 2 (G. P.). 


Perdix saxatilis, sulle Alpi (M.). 

Starna Perdix, fine marzo, ova 14 e più (G. P.). 
Coturnix communis, maggio e luglio, ova 12 a 18 (G. P.). 
Lyrurus Tetrix, sulle Alpi (M.). 

Lagopus mutus, sulle Alpi, forse due covate (M.). 
Rallus aquaticus, maggio (M.). 

Ortygometra Porzana, maggio e luglio (G.). 

Crex pratensis, maggio (G. P.). 

Gallinula chloropus, maggio e luglio (G.).  — 
Edicnemus scolopax, maggio (G.-P.). 

Fegialitis curonica, maggio (G.). 

Tringoides Hypoleucus, maggio (G. P.). 

Totanus Ochropus, maggio (G. P.). - 

Scolopax Rusticula, casualmente (G.). 

Gallinago major, possibilmente (G.). 

Sterna fluviatilis, maggio-giugno (G. P.I... 
Sternula minuta, maggio (I/.). 

Podiceps fluviatilis, maggio (G.M. P.). 


Elenco delle specie di uccelli che sono di 
passaggio regolare nella provincia di 
Torino. 


Specie di passaggio in Primavera. 


Saxicola Stapazina, aprile (G.). 

Cyanecula Wolfi, fine marzo primi aprile (P.). 
Sylvia nisoria, maggio (G.). 

Phylfoscopus sibilator, aprile (/.) e settembre (G.). 
Hypolais polyglotta, primi maggio (G.). 

Calamodus aquaticus, fine aprile (G.). 

Cerchneis vespertinus, maggio (P.). 

Botaurus stellaris, marzo (G.). 

Querquedula Circia, marzo (P. G.). 

Himantopus candidus, fine aprile (G.). 


ati 


Limicola platyrhyncha, primavera (G.). 
Pelidna subarquata,. primavera (G.). 
Actodromas minuta, primavera (G.). 


Specie di passaggio in Autunno. 


Corvus Corone, ottobre (/.) novembre (G.). 
Corvus Cornix, ottobre (/.) novembre (G.). 
Corvus frugilegus, ottobre (P.) novembre (G.). 
Sturnus vulgaris, febbraio (G.). 

Fringilla Montifringilla, ottobre a gennaio (P.). 
Petronia stulta, inverno (G.). 

Chrysomitris Spinus, ottobre (G.). 

Chioroptila Citrinella, inverno (G.). 

Pyrrhula europ®a, fine ottobre a dicembre (P. G.). 
Emberiza Citrinella, novembre (G.). 

Emberiza Cirlus, novembre (G.). 

Emberiza Cia, fine ottobre (G.). 

Merula nigra, ottobre (G.). 

Turdus pilaris, ottobre novembre (2. G.). 
Turdus iliacus, ottobre novembre (P. G.). 
Monachus hortensis, agosto-settembre (M.). 
Cinclus aquaticus, ottobre (P.) novembre (G.). 
Cyanistes ceruleus, ottobre (G.). 

Tichodroma muraria, ottobre (P.). 

Lanius Excubitor, ottobre a gennaio (P. G.). 
Syrnium Aluco, ottobre (G.). 

Bubo maximus, ottobre (G.). 

Asio Otus, settembre a dicembre (7. G.). 

Asio accipitrinus, settembre a dicembre (2. G.). 
Pandion Haliaétus, settembre, ottobre (P.). 
Buteo vulgaris, principio inverno-(G.). 

Pernis apivorus, settembre, ottobre (P. G.). 
Hypotriorchis Subbuteo, settembre-ottobre (G.). 
Fesalon regulus, ottobre (P. G.). 

Astur palumbarius, settembre a gennaio (P.). 


LE 

Accipiter Nisus, settembre-ottobre (G.). 

Anser segetum, novembre, dicembre (P. G.). 
Bucephala Clangula, dicembre (P.). 

Columba Oenas, fine settembre a metà dicembre (P.). 


Specie di passaggio in Primavera ed Autunno, 


Fringilla Montifringilla, (37.) novembre (G.). 
Coccothraustes vulgaris, (J. G.). 
Chrysomitris Spinus, (J/.) novembre (G.). 
Cannabina Linota, (P.) novembre (G.). 
Pyrrhula europaea, (I7.). 

Emberiza Scheniclus, (P.) autunno (G.). 
Emberiza Hortulana, (G.). 

Alauda arvensis, (M. G.). 

Alauda arborea, primi aprile (G.). 
Agrodroma campestris, (/.) aprile (G.). 
Anthus pratensis, (M. P.) primi aprile (G.). 
Anthus trivialis, (3.) primi aprile (G.). 
Anthus Spipoleita, (M. P.) fine marzo (G.). 
Budytes flavus, (JM. P.) fine marzo (G.). 
Budytes cinereocapillus (J.) fine marzo (G.). 
Motacilla alba, (IZ.). 

Saxicola Oenanihe, (MZ. 7.) aprile e settembre (G.). 
Monticola saxatilis, (M.). 

Merula torquata, (I7.). 

Turdus pilaris, (M. P.). 

Turdus iliacus, (0Z.). 

Turdus musicus, (MZ. P.). ottobre (G.). 
Aédon Luscinia, (M.) prima metà aprile (G.). 
Erithacus Rubecula, (M.). 

Cyanecula Wolfi, (M. G.). 

Ruticilla Pheenicurus, (M. P. G.). 

Ruticilla titys, (M.) aprile (G.). 

Pratincola Rubetra, (M. P. G.). 

Pratincola Rubicola, primi aprile (G.). 
Sylvia orphea, (47.) aprile (G.). 


E: SEE 


Sylvia cinerea, (M.) aprile (G.). 

Sylvia Curruca, (M.) aprile (G.). 

Monachus Atricapillus, (J/.). 

Monachus hortensis, aprile e settembre (G.). 
Phylloscopus Bonellii, (2. G.). 

Phylloscopus rufus, (P. G.). 

Phylloscopus Trochilus, (G.). 

Acrocephalus palustris, (4/.) maggio (G.). 
Acrocephalus streperus, (47.) maggio (G.). 
Acrocephalus arundinaceus, (4/.) aprile (G.). 
Calamodus schaenobenus, (4.) aprile (G.). 
Accentor modularis, (M. P. G.). 

Regulus cristatus, (P. G.). 

Regulus ignicapillus, (P. G.). 

Fegithalus pendulinus, (J/. G.). 

Parus ater, (/.) ottobre (G.). 

Pecile palustris, (/.) ottobre (G.). 

Oriolus Galbula, (J/.) fine aprile (G.). 
Lanius minor, (M.) prima metà maggio (G.). 
Lanius Collurio, (%.) prima metà maggio (G.). 
Lanius auriculatus, (M.) fine aprile (G.). 
Muscicapa Atricapilla, (3. P. G.). 

Butalis Grisola, (I. G.). 

- Hirundo rustica, (MV. G.). 

Chelidon urbica, (M. G.). 

Clivicola riparia, (MV. G.). 

Cotile rupestris, (J/.). 

Cypselus Apus, (M. G.). 

Cypselus Melba, (2. G.). 

Caprimulgus europaeus, (I. G.). 

ljnx Torquilla, (J.) seconda metà marzo (G.). 
Coracias Garrula, (?.). 

Cuculus canorus, (M. G.). 

Upupa Epops, (M.) prima metà aprile (G.). 
Scops Giu, (M.) primi aprile (G.). 

Circagtus gallicus, (P.). 

Buteo vulgaris, (/.). 


ASSE I 


Hypotriorchis Subbuteo, (/.). 

Fesalon regulus, (J/.). 

Accipiter Nisus, (M.). 

Ardea cinerea, (M. G.). 

Ardea purpurea, (.. P.) aprile (G.). 

Ardeola ralloides, aprile e settembre (G.). 
Ardetta minuta, (M.) fine aprile (G.). 
Nycticorax griseus, (MV. P.). 

Anas Boscas, fine autunno e primavera (G.). 
Spatula clypeata, (I/.). 

Mareca Penelope, (I. G.). 

Dafila acuta, (IM. G.). 

Nettion Crecca, fine autunno e primavera (G.). 
Fulix ferina, (34.). 

Fulix Fuligula, inverno (G.). 

Mergus Serrator, inverno (G.). 

Mergellus Albelius, inverno (G.). 

Columba Palumbus, (4) fine febbraio (G.). 
Columba Oenas, (J/.) fine settembre (G.). 
Turtur tenera, (M.) seconda metà aprile (G.). 
Coturnix communis, (4/.) fine aprile (G.). 
Rallus aquaticus, (3.) ottobre (G.). 
Ortygometra Porzana, (M. P. G.). 

Ortygometra Bailloni, (M. G.). 

Ortygometra parva, (M. G.). 

Crex pratensis, (4/.) fine aprile (G.). 

Gallinula chloropus, (M. P. G.). 

Fulica atra, (M. P.) inverno (G.). 

Grus communis, (M.). 

CEdicnemus scolopax, (M.) primavera (G). 
Charadrius Pluvialis, (J/.) novembre (G.). 
Fegialitis curonica, (M.) aprile (G.). 

Eegialitis Hiaticula, (P.) primi aprile (G.). 
Vanellus Capella, (M.) novembre (G.). 
Recurvirostra Avocetta, maggio e settembre (G.). 
Machetes Pugnax, (J.). 

Tringoides Hypoleucus, (3. P.) marzo (G.). 


5 


Totanus Glareola, (2/.) aprile (G.). 

Totanus Calidris, (MV. P.) aprile (G.). 

Totanus Ochropus, marzo e ottobre (G.). 
Scolopax Rusticula, (M. P. G.). 

Gallinago major, (1/.) marzo e ottobre (G.). 
Gallinago calestis, (J/. P.) settembre e aprile (G.). 
Gallinago Gallinula, (1/.) settembre e aprile (G.). 
Numenius Arquata, (V. P.) autunno (G.). 

Sterna fluviatilis, (MY. /.) fine aprile (G.). 
Sternula minuta, (M. P.) fine aprile (G.). 
Hydrochelidon nigra, (M. /.) fine maggio (G.). 
Chroocephalus ridibundus, (M. P. G.). 


Elenco delle specie di uccelli da conside- 
rarsi come di apparizione accidentale 
nella provincia di Torino. 


Lycos Monedula, (G. P.). Circus cyaneus, (2.). 

Pastor roseus, (G.). Aquila pomarina, (Salvadori). 
Fegiothus Linarius, (G.). Archibuteo lagopus, (G.). 
Loxia Curvirostra, (G.). Milvus migrans, (2.). 

Euspiza melanecephala, (G.). Falco Peregrinus, (G.). 
Emberiza pusilla, (P.). Cerchneis Naumanni, (?.). 
Calcarius nivalis, (G. P.). Cerchneis vespertinus, (G.). 
Anthus obscurus, (G.). Pelecanus Onocrotalus, (G.). 
Saxicola Stapazina, (G.). Plegadis Falcinellus, (G.). 


Turdus obscurus, (Salvadori). Grus communis, (G'.). 
Calamodus aquaticus, (G.). Otis Tarda, (G.). 


Locustella neevia, (2.). Numenius tenuirostris, (G.). 
Lophophanes cristatus, (V.). Hydrochelidon hybrida, (G.). 
Ampelis Garrulus, (G.). Chroocephalus minutus, (G.). 
Picus Lilfordi, (Marchisio). Larus cachinnans, (M.). 
Picus minor, (G. 27). Stercorarius crepidatus, (/°.). 
Coracias Garrula, (G.). Colymbus arcticus, (G.). 


Merops Apiaster, (G. 5... Podiceps nigricollis, (M.). 


2986 


Alessandria, circondario di Voltaggio (Camusso Nic- 
colò): 


Da circa vent’ anni che 10 m’occupo d’ uccelli, ho sem- 
pre posto speciale cura allo studio dell’ Avifauna della pro- 
vincia d’ Alessandria. Perciò le risposte che io posso for- 
nire ai diversi quesiti della presente inchiesta si riferiscono 
ad una zona troppo vasta per studi speciali, e pei quali, 
più che la estensione del terreno osservato, valgono le 
prolungate e pazienti ricerche dell’ ornitologo. Limitai per- 
ciò la zona d’ osservazione ad una parte del territorio del 
comune di Voltaggio; territorio da me conosciuto in ogni 
suo particolare, e battuto per ogni senso da molti anni, e 
prestantesi in modo squisito alle osservazioni delle quali è 
caso. Valsemi assai l’ aiuto delle note da me tenute esatta- 
mente da circa dieci anni, delle prese fatte ad una mia uc- 
celliera sita in una delle località più favorite nel passo 
autunnale, e moltissimo mi giovarono le indicazioni avute 
da uccellatori e cacciatori passionatissimi e veritieri; pri- 
mo fra’ quali godo qui ringraziare l’ egregio signor dottore 
Mario Fenelli di Gavi, che con oltre cinquant’ anni di at- 
tente osservazioni sugli uccelli di questi luoghi (per quanto 
praticamente e non scientificamente fatte), potè fornirmi 
preziosissimi dati. 

Sono confini alla zona da me studiata: le falde del- 
l'Appennino Ligure, e più propriamente il confine segnato 
fra la provincia di Alessandria e quella di Genova dai 
monti della Bocchetta a S., il territorio del comune di Car- 
rosio a N., la valle della Scrivia ad E., ed i territorii di 
Parodi Ligure e di Mornese ad O. 

Il torrente Lemmo, che nasce nei monti della Boc- 
chetta, attraversa questa zona in tutta la sua lunghezza da 
sud a nord, ricevendo nel suo corso alcuni torrentelli mi- 
nori, ma pur essi provvisti d’acqua tutto l’anno, quali la 
Carbonasca, il Rumezzano ed il Recroso a destra, l’ Acqua- 
striata, il Morscione e la Brigna a sinistra. Rappresenta il 
torrente Lemmo, col suo letto limitato d’ assai, l’ arteria 


27199022 
principale, per la quale si fa quasi tutto il passaggio sì di 
emigrazione che di immigrazione. 

Monti altissimi circuiscono questo territorio da tre lati, 
la sola parte rivolta a nord rimanendo aperta. Fra questi 
monti apronsi molti valichi o gole, dagli uccelli, in genere, 
preferiti per punti di passaggio ; la neve cuopre tali monti 
per circa quattro mesi, cioè dal dicembre all’ aprile. 

Non sono molti anni che una ricca vegetazione d’ al- 
beri annosi e di cespugli inverdiva tutti questi monti; ma 
una inconsulta e pur legalmente tollerata manìa di dibo- 
scamento li ridusse oggidì poverissimi, essendo tutte le 
più alte punte e molti minori monticelli spogli affatto di 
ogni vegetazione arborea, servendo soltanto a pascoli. Per 
queste ragioni moltissime specie d’ uccelli, che un tempo 
vi si incontravano abbondantissime, sono oggidì fatte rare 
d’assai, ed alcune di esse tendono a sparire, mentre sgrazia- 
tamente qualche specie, ed importante, scomparve affatto. 


Elenco generale delle specie di uccelli os- 
servate nella provincia di Alessandria, 
coi nomi volgari locali ed indicazioni 
di frequenza, ecc.' 


Corvus Corax, Crovu. Raro. 

Corvus Corone, Crévu. Meno rara. 

C. Cornix, Crovu, Corndggia. Comune. 

C. frugilegus, Crévu. Più comune di tutti i Corvi. 

Lycos Monedula, Crovin. Rarissimo. 

Nucifraga Caryocatactes. Di comparsa casuale. 

Pica rustica, Làja. Rarissima ai monti e solo di passo; co- 
munissima al piano. 


1 Col titolo Gli uccelli del Basso Piemonte, Milano, 1887, il signor 
N.Camusso ha pubblicato un elenco con note e notizie degli uccelli della 
provincia di Alessandria; egli divide le 228 specie registrate in stazio- 
narie 41, di passo regolare 91, di passo irregolare 47, avventizie 49. 


211 Rf e 


Garrulus glandarius, Gazzan-na. Comunissima. 

Sturnus vulgaris, Storno, Stronello. Comune. 

Pastor roseus, Storn rèusa. Casuale, rarissimo. 

Fringilla coelebs, Frenguéllo. Comunissimo. 

F. Montifringilla, FrenguéMZo montanin. Comune. 
Montifringilla nivalis. Rarissimo; casuale ne è la comparsa. 
Petronia stulta, Passuun. Comune. 

Passer montanus, Passuétta. Comunissima. 

P. Italie, Pdssua. Comunissima. 

P. domesticus, Pdssua. Rarissima. 

Coccothraustes vulgaris, Frixin. Comune; intermittente. 
Ligurinus Chloris, Verdon. Abbonda. 

Chrysomitris Spinus, Lugaén. Comune; intermittente. 
Carduelis elegans, Cardén-na. Comunissimo. 

Serinus hortulanus, Siaén. Non comune, di passo irregolare. 
Cannabina Linota, Fanétto. Comunissimo. 

Fegiothus rufescens. Rarissimo, di accidentale comparsa. 
Carpodacus erythrinus. Rarissimo, di accidentale comparsa. 
Pyrrhula europea, Sciguun. Non comune. 

Loxia Curvirostra, Beccotorto. Raro; irregolare. 

Miliaria Projer, Ciattaron. Comunissimo. 

Emberiza Citrinella, Sia pagéa. Comunissimo. 

E. Cirlus, Sia muntagnin-na. Comune. 

E. Hortulana, Nottudn. Comune. 

E. cesia, Sia muntagni-na. Rarissimo. 

E. Cia, Sta nostrà. Comune. 

E. Scheeniclus, Strapdssua. Raro. 

Melanocorypha Calandra. Rarissima; casuale. 

Alauda arborea, PetroréUa. Comunissima. 

A. arvensis, Grivéa, Lodua. Piuttosto rara. 

Galerita cristata, Capelinna, Lodua. Piuttosto rara. 
Agrodroma campestris, Yercn-na. Piuttosto raro. 
Corydalla Richardi. Rarissimo; casuale affatto. 

Anthus pratensis, Sis} da prou. Comune. 

A. trivialis, Spia da nottuan. Frequentissimo. 

A. Spipoletta, Sist 9’ aegua. Frequente. 

Budytes flavus, Gianetta. Comune. 


— dl — 


B. cinereocapillus, Gianétta. Scarsa. 
Motacilla alba, Ba/@M-na. Frequente. 
Calobates melanope, Gianétta. Frequente. 
Saxicola Oenanthe, Cugianco de téra. Frequente. 
S. albicollis. Rarissima. 

S. Stapazina. Rarissima. 

Monticola saxatilis, Cuarosson. Frequente. 

M. Cyanus, /ussua salutia. Scarsa. 

Merula nigra, Merlo. Comunissimo. 

M. torquata. Rarissimo. 

Turdus pilaris, Calandra. Scarsa; intermittente. 
T. iliacus, Corsîn. Abbonda. 

T. musicus, 7urdo. Abbonda. 

T. viscivorus, Tourdeuia. Abbonda. 

Aédon Luscinia, Ruscigneu. Comunissimo. 
Erithacus Rubecula, /ecetto. Comunissimo. 
Cyanecula Wolfi. Rarissimo. 

Ruticilla Phoenicurus, Cuarossetta. Frequente. 
R. titys, Cuarossetta. Frequente. 

Pratincola Rubicola, Simacusti. Frequente. 

P. Rubetra, Simacusti. Frequente. 

Sylvia nisoria, Fenugià. Scarso. 

S. orphea, Moretta, Ciccibei. Comune. 

S. cinerea, Ciarlettua. Rara. 

S. Curruca. Rara. 

S. subalpina, Ciarlettuin-na. Rara. 

Monachus Atricapillus, Zestaneigra. Frequente. 
M. hortensis, Beccafigo. Frequente. 
Pyrophthalma melanocephala. Rarissimo. 
Melizophilus undatus. Rara. 

M. sardus. Rarissima. 

Phylloscopus sibilator, Boén. Frequente. 

Ph. Trochilus, Boèn, Sisì. Frequente. 

Ph. Bonellii, Boenétto. Scarso. 

Ph. rufus, Boenétto. Scarso. 

Hypolais polyglotta, Ciarlettuinna. Frequente. 
Acrocephalus streperus, Paiarzin. Rara assai. 


E dio 


Acrocephalus arundinaceus, Ruscigneu foestè. Raro. 
Calamodus schenobaenus, Paiarzin. Raro. 

C. aquaticus, Paiarzin. Raro. 

Potamodus luscinioides. Accidentale. 

Cettia Cettii. Accidentale. 

Cisticola cursitans, Pittamuscin. Scarso. 
Troglodytes parvulus, Cincin da neive, Reattin. Comunissimo. 
Cinclus aquaticus, Merlo acquà, Pescamartin. Comunissimo. 
Accentor collaris. Scarso. 

A. modularis, Buschin. Scarsa. 

Regulus cristatus, Testin d’ ou. Frequente. 

R. ignicapillus, Zestin d’ ou. Frequente. 

fegithalus pendulinus. Rarissimo. 

Acredula rosea, Parissuin. Scarsa. 

Parus major, Parisseua. Abbonda. 

P. ater, Parissuin. Rara. 

Cyanistes ceruleus, Parisswin celeste. Rara. 
Poecile palustris. Rara. 

Sitta casia, Rampeghin. Frequente. 

Certhia brachydactyla, fampeghin. Comune. 
Tichodroma muraria, Pittamon. Comune. 

Oriolus Galbula, Gardè. Comunissimo. 

Lanius Excubitor, Cajurno lombardo grosso. Rarissima. 
L. minor, Cajurno lombardo. Rara. 

L. Collurio, Cajurno. Comunissima. 

L. auriculatus, Cajurno. Comunissima. 

Muscicapa collaris. Rara. 

M. Atricapilla. Rara. 

Butalis Grisola. Meno raro. 

Hirundo rustica, Rundanin-na. Comune. 

H. rufula. Rarissima. 

Chelidon urbica, Cugianco d’ aja. Comunissimo. 
Clivicola riparia, Cugianco de riva. Raro. 

Cotile rupestris. Rara. 

Cypselus Apus, Ztondon. Comunissimo. 

C. Melba, Rondén gianco. Raro. 

Caprimulgus europ®us, Carcabaggi. Comune. 


SARE 
Picus major, Picunsin. Poco abbondante. 

P. minor, Picunsin. Piuttosto raro. 

Gecinus viridis, Picornso gazanà. Frequente. 

Iynx Torquilia, Pittafurmighe. Comunissimo. 
Cuculus canorus, Criccu. Comunissimo. 

Alcedo ispida, Serena. Comunissimo. 

Coracias Garrula. Rarissimo e casuale. 

Merops Apiaster, Serena cua lunga. Rarissimo e casuale. 
Upupa Epops, Galletto d’ marzo. Comunissima. 
Strix flammea, Damina. Raro al monte, comune al piano. 
Syrnium Aluco, Acco. Piuttosto raro. 

Asio Otus, Acco. Piuttosto raro. 

A. accipitrinus, Zestagatto. Frequente. 

Athene Noctua, Ciò. Comunissima. 

Scops Giu, Ciò, Ciovin. Meno comune. 

Bubo maximus, Dugo, Aucco grosso. Raro. 

Circus eruginosus, /arcon. Raro. 

Circus cyaneus. Rarissima, casuale. 

C. cineraceus. Rarissima, casuale. 

Circaétus gallicus, Agugia. Non raro. 

Aquila Chrysaétus, Aquila. Rara. 

Archibuteo fagopus, arco galinà. Rara. 

Buteo vulgaris, Farco galinà. Meno rara. 

Pernis apivorus, Farco galinà. Non raro. 

Milvus Ictinus. Raro. 

M. migrans. Rarissimo. 

Falco Peregrinus. Raro. 

Hypotriorchis Subbuteo, Crivéla. Comunissimo. 
Fesalon regulus, Crivela, Farchétto. Rarissimo. 
Cerchneis Tinnunculus, Crivèla. Comunissimo. 

C. Naumanni, Crivéla. Rarissimo. 

C. vespertinus. Rarissimo. 

Astur palumbarius. Rarissimo. 

Accipiter Nisus, Farchetto. Comune. 

Ardea cinerea, Perdigiorno seneen grosso. Rarissimo. 
A. purpurea, Perdigiorno rosso. Rarissimo. 
Egretta alba. Rarissima, accidentale. 


o 44TS 


Egretta Garzetta. Rarissima, accidentale. 
Ardeola ralloides. Rarissima, accidentale. 
Ardetta minuta, Perdigiorno piccin. Non rara. 
Botaurus stellaris. Rarissimo. 

Nycticorax griseus. Rarissimo. 

Ciconia alba. Eccezionalmente rara. 

Plegadis Falcinellus. Rarissimo. 

Cygnus musicus, Cig». Accidentale. 

Anser segetum. Eccezionalmente rara, casuale. 
Anas Boscas, Ania sarvaega, Colloverde. Non raro. 
Chaulelasmus streperus, Aria sarvaega. Rara assai. 
Spatula clypeata, Spatula, Beccociatto. Non raro. 
Dafila acuta, Ania sarvaega. Raro. 

Mareca Penelope, Ania sarvaega. Raro. 

Nettion Crecca, Garganèlla. Comune. 
Querquedula Circia, Garganella. Comune. 

Fulix ferina, Ania neigra. Rarissimo. 

F. Nyroca. Rarissima. 

Bucephala Clangula, Quattr ceuggi. Raro. 

Mergus Merganser, Pescaron. Raro assai. 
Mergellus Albellus, Pescareula. Rara. 

Columba Palumbus, Colasso. Piuttosto comune. 
C. Oenas, Coombo sarvaego. Piuttosto comune. 

C. livia, Coombo sarvaego. Meno comune. 

Turtur tenera, T&rtua. Comunissima. 

Perdix rufa, sd rossa. Comune, non abbondante. 
Perdix saxatilis, Combea. Rara. 

Starna Perdix, Stér na. Comune, non abbondante. 
Coturnix communis, Quagia. RL 

Rallus aquaticus. Rara. 

Ortygometra Porzana, Galineétta. Raro. 

0. Bailloni, Galinétta d’ acqua. Rara. 

0. parva, Galinctta. Rara. 

Crex pratensis, Lequaggio. Raro. 

Gallinula chloropus, Galinétta neigra. Rarissima. 
Fulica atra, /ulaga. Rara. 

Grus communis, Grù. Rarissima. 


SIZE ZA 


Otis Tarda. Accidentale. $ 
"Otis Tetrax. Rara assai. 

(Edicnemus scolopax, 7eston. Comune al piano. 
Charadrius Pluvialis, Zestonotto. Comune al piano. 
Squatarola helvetica. Rarissima. 

Eudromias Morinellus. Piuttosto rara. 

Fegialitis cantiana, Curentin. Piuttosto raro. 

KE. curonica, Curentin. Piuttosto raro. 

FE. Hiaticula, Pio-piò. Piuttosto raro. 

Vanellus Capella, Galinétta, Marzéu. Piuttosto rara. 
Hamatopus Ostralegus, Beccassa de ma. Rarissima. 
Himantopus candidus. Rarissimo. 

Pelidna subarquata. Raro, in primavera. 
Actodromas minuta. Raro, in primavera. 

Machetes Pugnax. Rarissima. 

Tringoides Hypoleucus, Pid-piò, Curentin. Nou raro. 
Totanus Ochropus, Cugianco d’aegua. Non raro. 

T. Glareola, Pid-piò. Non raro. 

T. stagnatilis, /d-piò. Non raro. 

T. Calidris, Piò-piò. Non rara. 

T. fuscus, Curenton. Raro. 

Limosa melanura, Beccassa d’ ma. Avventizia. 

L. rufa. Avventizia. 

Scolopax Rusticula, Beccassa. Comune assai. 
Gallinago major, Becassin mazzengo. Rarissimo. 

G. calestis, Beccassin reà. Rara. 

G. Gallinula, Beccassin sordo. Raro. 

Numenius Arquata, Poulin d’acqua. Al piano. 

N. tenuirostris. Rarissimo. 

Sterna fluviatilis, Ochin. Frequente. 

Sternula minuta. Raro. 

Hydrochelidon nigra. Meno raro della specie precedente. 
Chroocephalus melanocephalus. Accidentale. 
Podiceps cristatus, Cassasut. Raro. 

Podiceps nigricollis, Suttacquin. Raro. 

Podiceps fluviatilis, Cassasut pcit. Meno scarso. 


Elenco delle specie di uccelli che sono se- 
dentarie nella provincia di Alessan- 
dria, circondario di Voltaggio. 


Corvus Cornix. 
Pica rustica. 


Garrulus glandarius. 


Sturnus vulgaris. 
Fringilla coelebs. 
Passer montanus. 
P. Italia. 
Carduelis elegans. 
Cannabina Linota. 
Miliaria Projer. 


Emberiza Citrinella. 


E. Cirlus. 

E. Cia. 

Alauda arborea. 
A. arvensis. 
Galerita cristata. 
Motacilla alba. 


Calobates melanope. 


Monticola Cyanus. 
Merula nigra.. 
Turdus viscivorus. 


Erithacus Rubecula. 
Ruticilla titys. 
Pratincola Rubicola. 
Monachus Atricapillus. 
Troglodytes parvulus. 
Accentor collaris. 
Cinclus aquaticus. 
Regulus cristatus. 

R. ignicapillus. 


. Parus major. 


Certhia brachydactyla. 
Tichodroma muraria. 
Picus major. 

P. minor. 

Gecinus viridis. 

Alcedo Ispida. 

Athene Noctua. 
Cerchneis Tinnunculus. 
Perdix rufa. 

Starna Perdix. 


Elenco delle specie di uccelli che nidifi- 
‘ cano nel distretto di Voltaggio, provin- 


cia di Alessandria, 


quenza.' 


con note di fre- 


Garrulus glandarius. Comunis- Sturnus vulgaris. Comune da 


sima. 


pochi anni. 


! Mentre posso dare esattissima la nota degli uccelli che annidano 
nel distretto, sono dolente di dover sorvolare a tutte le altre questioni 


de) pr 


_ Fringilla ccelebs.  Comunis- Merula nigra. Comunissimo. 


simo. Turdus viscivorus. Comunis- 
F. Montifringilla. Rarissima. sima. 
Petronia stulta. Comune. Agdon Luscinia. Comunissimo. 
Passer montanus. Comunis- Erithacus Rubecula. Comune. 
sima. Ruticilla Pheenicurus. Comune. 
P. Italie. Comunissima. R. titys. Comune. 
Coccothraustes vulgaris. Ra- Pratincola Rubicola. Scarseggia. 
rissimo. P. Rubetra. Scarseggia. 


Ligurinus Chloris. Comune. Sylvia nisoria. Scarseggia. 
Carduelis elegans. Comune. $. orphea. Comune. 
Cannabina Linota. Comune. SS. cinerea. Comune. 
Pyrrhula europea. Rarissimo. $S. Curruca. Scarsa. 


Miliaria Projer. Comune. S. subalpina. Scarsa. 

Emberiza Citrinella. Comune. Monachus Atricapillus. Comune. 

E. Cirlus. Comune. M. horiensis. Comune. 

E. Hortulana. Comunissimo. Phylioscopus Bonellii. Comune. 

E. Cia. Comune. Ph. rufus. Scarseggia. 

Alauda arborea. Comune. Hypolais polyglotta. Scarseggia. 

Budytes flavus. Comune. Cisticola cursitans. Scarseggia. 

Motacilla alba. Comune. Troglodytes parvulus. Comune. 

Calobates melanope. Meno Cinclus aquaticus. Comune. 
della precedente. Accentor collaris. Scarso. 

SaxicolaOenanthe.Scarseggia. Regulus cristatus. Raro. 

S. albicollis. Rarissima. R. ignicapillus. Raro. 

S. Stapazina. Rarissima. Acredula rosea. Scarsa. 

Monticola saxatilis. Comunis- Parus major. Comunissima. 
simo. Certhia brachydactyla. Comune. 

M. Cyanus. Rara assai. Tichodroma muraria. Scarso. 


fatte in merito alla nidificazione, e per non aver avuto il presente que- 
stionario che quando buona parte degli uccelli avevano già costrutto 
da molto il loro nido, e per mancare d’ uno speciale permesso, che mi 
preservasse da una contravvenzione alla quale sarei certo andato incon- 
tro se avessi voluto attendere alle osservazioni rigorose, delle quali 
erami mestieri per poter rispondere al presente quesito. Nella speranza 
di potere in una prossima primavera meglio risponderè a tali domande, 
mi limito a segnare qui le specie che mi risulta certissimo annidare nel 
distretto. 


TINGA TE 


Lanius minor. Rarissima. 

L. Collurio. Comune. 

L. auriculatus. Comune. 

Muscicapa collaris. Rarissima. 

Butalis Grisola. Rarissimo. 

Hirundo rustica. Rara. 

Chelidon urbica.Comunissimo. 

Cotile rupestris. Rara. 

Cypselus Apus. Comunissimo. 

Caprimulgus europeus. Comu- 
nissimo. 

Picus major. Raro. 

P. minor. Raro. 

Gecinus viridis. Comune. 

Iynx Torquilla. Comune. 

Cuculus canorus. Comune. 

Alcedo Ispida. Comune. 

Upupa Epops. Comune. 

Strix flammea. Rarissimo. 


Syrnium Aluco. Rarissimo. 
Asio Otus. Rarissimo. 
A. accipitrinus. Casualmente. 
Athene Noctua. Comune. 
Scops Giu. Raro. 
Bubo maximus. Rarissimo. 
Circaétus gallicus. Rarissimo. 
Buteo vulgaris. Rarissima. 
Cerchneis Tinnunculus. Co- 
mune. 
Accipiter Nisus. Scarso. 
Columba Palumbus. Raro. 
Turtur tenera. Comune. 
Perdix rufa. Comune. 
Starna Perdix. Comune. 
Coturnix communis. Rarissima. 
Tringoides Hypoleucus. Raro. 
Sterna fluviatilis. Scarso. 


Elenco delle specie di uccelli che sono di 
passaggio regolare nel distretto di 
Voltaggio, nella provincia di Alessan- 


dria.' 


Sturnus vulgaris. Giunge ad aprile, parte a luglio; ripassa 


a settembre e novembre. 


Fringilla colebs. Autunno, da ottobre a metà novembre. 
F. Montifringilla. Autunno, da novembre a metà febbraio. 
Petronia stulta. Giunge in aprile, parte nell’ ottobre. 


! Fra le specie che fanno passaggio regolare, io annoto anche al- 


cune di quelle, che, pur essendo fra le sedentarie, sogliono nelle epo- 
che delle migrazioni aumentare di numero per quegli individui che 
venendo da luoghi più settentrionali del nostro, soffermansi nel loro 
transito qualche tempo in questo distretto. 


Passer montanus. Dalla fine di settem. alla metà di novem. 

P. Italie. Dalla fine di settembre alla metà di novembre. 

Ligurinus Chloris. Giunge ad aprile, parte dalla metà d° ot- 
tobre alla metà di novembre. 

Carduelis elegans. Fa passo da settembre alla fine di ottobre. 

Cannabina Linota. Passa in autunno, dalla fine d’ agosto a 
tutto novembre. a 

Miliaria Projer. Da settembre a febbraio. 

Emberiza Citrinella. Dalla metà d’agosto a tutto dicembre. 

E. Cirlus. Dal principio di settembre a tutto novembre. 

E. Hortulana. Arriva nell'aprile e annida, parte dall’ agosto 
alla fine di settembre. 

E. Cia. Arriva alla metà d’aprile e annida, parte conti- 
nuando il passo a tutto novembre. 

Alauda arborea. Arriva alla metà d’aprile e annida, parte 
continuando il passo a tutto novembre. 

Anthus pratensis. Passa in autunno dalla metà d’ ottobre 
alla fine di novembre. 

A. trivialis. Passa da apr. a magg. e da luglio a tutto ottob. 

A. Spipoletta. Passa da apr. a magg. e da ottob. a tutto febbr. 

Budytes flavus. Arriva alla metà di marzo, passa fino a 
tutto ottobre. 

Motacilla alba. Arriva alla metà di marzo, passa fino @ 
tutto ottobre. 

Calobates melanope. Giunge in aprile e annida, parte nel 
settembre. A 

Saxicola Oenanthe. Giunge nella seconda metà d'aprile, 
parte nell’ ottobre. 

Monticola saxatilis. Arriva nel maggio, parte dall’ agosto a 
tutto settembre. 

Merula nigra. Arriva coll’ aprile, parte fra l’ ottobre e tutto 
il novembre. 

Turdus iliacus. Fa solo passo autunnale da ottobre a gennaio. 

T. musicus. Passa tra il marzo e l’ aprile scarso, ripassa ab- 
bondante fra il settembre ed il novembre. 

T. viscivorus. Giunge a febbraio, passa in autunno dal prin- 
cipio d’ ottobre al dicembre. 


CARE 


Aédon Luscinia. Giunge alla fine di marzo, parte dentro l’ottob. 

Erithacus Rubecula. Arriva a marzo, parte da ottobre alla 
fine di novembre. 

Ruticilla Pheenicurus. Arriva a marzo, parte da settembre 
alla fine d’ ottobre. = 

R. titys. Arriva a marzo, passa da settemb. alla fine di ottob. 

Pratincola Rubicola. Giunge alla metà d'aprile, scompare 
nell’ ottobre. 

P. Rubetra. Arriva nel marzo, parte fra l’ottob. ed il novemb. 

Sylvia orphea. Giunge a metà d' aprile, parte nell’ agosto. 

Monachus Atricapillus. Giunge a metà di marzo, parte nella 
1® quindicina di settembre. 

Phylloscopus sibilator. Arriva al principio d'aprile, parte nel 


settembre. 
Hypolais polyglotta. Arriva al principio d’ aprile, parte nel 
settembre. 
Troglodytes parvulus. Giunge nell’ aprile, parte in tutto il 
novembre. 


Parus major. Arriva nel marzo (fine), fa passaggio dalla fine 
d'ottobre alla fine di novembre. 

Orielus Galbula. Giunge dal 10 al 20 aprile, parte dalla metà 
d’agosto alla fine di settembre. 

Lanius Collurio. Dalla metà d’ aprile a tutto settembre. 

L. auriculatus. Dalla metà d’ aprile a tutto settembre. 

Hirundo rustica. Arriva alla fine di marzo, passa in partenza 
a tutto ottobre. 

Chelidon urbica. Dal principio di marzo a tutto ottobre. 

Cypselus Apus. Dall’ aprile a tutto settembre. 

Caprimulgus europa@us. Dal principio di magg. a tutto sett. 

ljnx Torquilla. Arriva alla metà di marzo, scompare nel 
settembre. 

Cuculus canorus. Dal principio d’aprile alla fine di settembre. 

Upupa Epops. Dalla metà di marzo alla fine di settembre. 

Asio accipitrinus. Dal principio d’ aprile alla metà di mag- 
gio, e dalla metà d’ ottobre alla metà di novembre. 

Cerchneis Tinnunculus. Passa in qualche abbondanza da set- 
tembre a novembre. 


Accipiter Nisus. Da aprile ai primi di giugno, e dalla fine 
di settembre a tutto novembre. 
Turtur tenera. Dalla fine di aprile alla prima metà di sett. 
Vanellus Capella. Dalla fine d’ ott. alla prima metà di nov. 
Scolopax Rusticula. Dalla fine di febbraio a tutto marzo, e 
dalla fine di settembre a tutto dicembre. 


Elenco delle specie di uccelli da conside- 
rarsi come di apparizione accidentale 
nella provincia di Alessandria. 


Corvus Corax. 

Lycos Monedula. 
Nucifraga Caryocatactes. 
Pastor roseus. 
Montifringilla nivalis. 
Fegiothus rufescens. 
Carpodacus erythrinus. 
Emberiza cesia. 
Melanocorypha Calandra. 
Agrodroma Richardi. 
Saxicola albicollis. 
Saxicola Stapazina. 
Merula torquata. 
Cyanecula Wolfi. 

Sylvia nisoria. 


Pyrophthalma melanocephala. 


Melizophilus sardus. 
Acrocephalus arundinaceus. 
Acrocephaius streperus. 
Potamodus luscinioides. 
Cettia Cettii. 

Fegithalus pendulinus. 
Hirundo rufula. 

Coracias Garrula. 

Merops Apiaster. 


Circus aeruginosus. 
Circus cyaneus. 
Circus cineraceus. 
Archibuteo lagopus. 
Cerchneis Naumanni. 
Astur palumbarius. 
Egretta alba. 

Egretta Garzetta. 
Ardeola ralloides. 
Botaurus stellaris. 
Ciconia alba. 
Plegadis Falcinellus. 
Cygnus musicus. 
Mergus Merganser. 
Otis Tarda. 

Otis Tetrax. 
Squatarola helvetica. 
Haematopus Ostralegus. 
Himantopus candidus. 
Limosa melanura. 
Limosa rufa. 
Chroocephalus melanocephalus. 
Podiceps cristatus. 
Podiceps nigricollis. 


UNIVERSITY (GR 
DIS 4 INRA RE 


Novara, circondario di Ossola (BazeTTA capitano Giu- 
lio, PertuSsI dott. cav. Alessandro): 


L’ Ossola superiore dal punto di vista faunistico, si 
può considerare limitato dai seguenti confini: Il bacino del 
Toce dalle sue sorgenti sino ad Ornavasso, più le vallate 
secondarie di Anzasca, Antrona, Bognanco, Divedro, An- 
tigorio, Formazza e Vigezzo. Queste valli sono delimitate, 
verso la Svizzera, dai confini di Stato. Solo per la Valle 
Vigezzo, parmi convenga comprendere nel territorio fau- 
nistico ossolano i due distretti che, pur facendo parte del 
Mandamento di Santa Maria Maggiore, non appartengono, 
topograficamente, al bacino del Toce, e cioè il territorio al 
di là del passo di Finero sino alla galleria di Cursolo ove 
incomincia il territorio di Valle Canobbina, e l’altro dei 
Bagni di Craveggia che pur formando la testata della Valle 
Ousernone (Canton Ticino), in quel tratto dipende dal 
mandamento di Santa Maria Maggiore, Valle Vigezzo. 

Il territorio faunistico ossolano, così delineato, pre- 
senta i seguenti principali caratteri fisici: L’ Ossola è com- 
presa in quel tratto che si estende nel versante delle alpi 
Leponzie, dal Monte Rosa al Gries, sotto il 26° di longi- 
tudine orientale, intersecato dal 46° di latitudine. Confina, 
ad O. ed a N. col Canton Vallese; a NE. ed a E. col Canton 
Ticino; a S. col circondario di Pallanza. Ad O. ed a N., 
l’Ossola è ricinta dalla catena delle Alpi che partendo dal 
gruppo del Monte Rosa si prolunga a semicerchio fino al 
Gries dal cui massiccio hanno poi origine i contrafforti che 
la separano ad E., dal Canton Ticino fino al monte Limi- 
dario. Un nueleo di monti, che potrebbe considerarsi come. 
gruppo isolato, segna il confine col circondario di Pallan- 
za, verso il S. 

(hiacciai, nevi perpetue e nude roccie segnano i punti 
più culminanti che delimitano i confini di Stato, anche 
qui astrazione fatta, per quel tratto di confine in Valle Vi- 
gezzo. Ai ghiacciai ed alle nevi perpetue fanno seguito zone 


do 


di pascoli alpini che vanno man mano declinando sino agli 
altipiani delle valli, altipiani in gran parte abitati in ogni 
stagione dell’anno che, come in Valle Formazza ad Aga- 
ro, in Valle Anzasca a Macugnaga ecc., trovansi fra i 1200 
ed i 1500 metri di altitudine sul livello del mare. Le valli 
secondarie già nominate, nonchè le piccole vallate terzia- 
rie sono tutte percorse da torrenti che, più su, più giù, 
sboccano nel fiume Toce. 

Oltre 53 laghetti alpini, quali più quali meno estesi e 
profondi, trovansi sparsi in questa zona alpina e non sono 
rari quelli che sono situati a ben 2500 metri d’ altitudine. 
Desumendolo dai dati decennali dell’ Osservatorio Meteo- 
rologico di Domodossola abbiamo, per l’ estate, una mas- 
sima di caldo di -- 31° ed una minima di + 15°; e per l’in- 
verno una massima di + 10° ed una minima di — 9°. La 
temperatura media annuale oscilla fra i+ 13° ed i 15°. La 
neve cade frequente durante l'inverno, l'autunno e la 
primavera, ciò massime sulle vette e sugli altipiani delle 
valli, tanto che alcuni pascoli ne sono ancora ricoperti in 
giugno e sonvi laghetti alpini gelati a mezzo luglio. Nel 
bacino della Valle del Toce si coltivano tuberi, viti e 
grani. Vi predominano le praterie. — I boschi di ontani 
sorgono rigogliosi ovunque l’ infiltrazione delle acque forma 
terreno paludoso. I pioppi, le querci, i gelsi, gli alberi da 
frutta sono comuni al piano. I boschi cedui ed i castagneti 
salgono sui versanti sin oltre gli 800 metri. Seguono quindi 
zone di betule e faggi a cui fanno seguito boschi di coni- 
fere che per ultimo limite banno larga zona di mirtilli e 
rododendri che si spingono sin presso le ultime morene. 
L’ avifauna Ossolana è rappresentata da quasi tutte le 
specie proprie e caratteristiche dell’avifauna Alpina. (Ba- 
zetta). 


La Valle, o circondario, dell’ Ossola è formata dal ba- 
cino del fiume Toce e dai suoi sette affluenti che decorrono 
da sette vallate disposte a guisa delle dita allungate di una 
mano e sono: Valle Anzasca, Antrona, Bognanco, Divedro, 


FIABE 
Antigorio, Formazza o Isorno e Vigezzo; tutte confluenti 
nel bacino di Domodossola. Ha la direzione da N. a S. con 
a destra e ad O. le valli Anzasca, Antrona, Bognanco e 
Divedro (Sempione); a N. quelle di Antigorio, Formazza 
od Isorno (sorgenti del Toce); ad E. Val Vigezzo. Confina 
colla Svizzera in tutta questa cornice di altissimi monti, 
e così ad O. ha il Monte Rosa e il Monte Leone, a N. il 
Gries, coi loro immensi ghiacciai; ad E. ha monti meno 
elevati. 

La fauna ornitologica Ossolana presenta pressochè 
tutte le specie proprie della fauna Alpina, non che molte 
comuni al piano della Lombardia. Cosicchè mentre si hanno 
in alto i Francolini, il Fringuello della neve ecc., al piano 
si hanno le Quaglie, l Usignolo ecc. (Pertusi). 


Elenco generale delle specie di uccelli os- 
servate nel circondario di Ossola, pro- 
vincia di Novara, coi nomi volgari lo- 
cali, indicazioni di frequenza, ecc.’ 


Corvus Corax, Coàrv, Scorbatt. Raro; abita gli alti monti; 
non so se nidifica. 

Corvus Cornix. Rarissimamente se ne trova qualche indivi- 
duo unito ai Corvi. 

Corvus frugilegus, Coàrv, Scordatt. Comune; di passo. 

Nucifraga Caryocatactes, Nisciolera. Nidifica sui monti; non 
troppo comune, non potei ancora procurarmi ova 0 
nidiacei. 

Pica rustica, Berta. Non nidifica nell’ Ossola, ne posseggo 
due esemplari, vi compare accidentalmente; è comune 
nel Novarese. 


1 Questo elenco è dovuto al capitano Bazetta, il compianto dott. 
Pertusi avendo contribuito annotazioni intorno alle specie a lui più 
note, le quali meno poche eccezioni coincidono con quelle date dal 
capitano Bazetta. 


PIRA 


Garrulus glandarius, Gasgia, Gagia. Comune; nidifica al 
piano ed al monte; non oltre î 600 metri (Pertust). 
Pyrrhocorax alpinus, Pagion. Comune sui monti; nei rigidi 
inverni scende al piano; al primo bel tempo risale. 
Pyrrhocorax Graculus. Due volte venne trovato misto ai 

branchi dei Gracchi; è rarissimo nell’ Ossola. 


‘Sturnus vulgaris, Stodrnell, Stornell. Non è comune all’ epoca 


della riproduzione; capita a piccoli branchi in autunno 
e primavera. 

Pastor roseus. Mi è nota la cattura di due giovani maschi 
presi molti anni sono. 

Fringilla colebs, Franguel, Franguèi. Comune; nidifica al 
piano ed ai monti; emigra; pochi rimangono stazionarii. 

Fringilla Montifringilla, Pranguel montan, Montan. Giunge di 
passo autunnale in branchi; non mi consta abbia ni- 
dificato nell’ Ossola. 

Montifringilla nivalis, Frangquel d'la nev, Franguel d’montagna. 
Nidifica in prossimità dei ghiacciai; vive a branchi; 
raramente scende al piano nell’ inverno. 

Passer montanus, Passara, Passarin, Passarot. Frequente; 
va generalmente confusa col Passero comune. 

Passer Italie, /assara, Passarin, Passarot. Comune e seden- 
taria; abbonda al piano; pochi al monte (Pertusi). 
Coccothraustes vulgaris, Prison, Sfrison. Non mi consta ab- 
bia nidificato nell’ Ossola; giunge più o meno in nu- 

mero nell’ autunno. i 

Ligurinus Chioris, Verdòn, Amolott. Nidifica al piano ed al 
monte; molti giungono di passo primaverile ed autun- 
nale. 

Chioroptila Citrinella. Non posso con certezza accennare a 
questa specie (Bazetta); ne inviai uno al Museo di 
Firenze (Pertusi). 

Chrysomitris Spinus, Rigorin, Rigolin. Ta certo numero ni- 
difica sui nostri monti; giunge a branchi nel novembre. 

Carduelis elegans, Ravarin. Nidifica di preferenza al piano; 
comune; giunge di passo in branchi. 

Serinus hortulanus, Pinin, Sverzellin, Verzellin. Nidifica di 


3 Bale: Dr 


preferenza ai monti; non è comune; giunge di passo 
primaverile e autunnale. 

Cannabina Linota, Fannin, Famnett. Nidifica sui monti sin 
oltre i 1200 metri; giunge in branchi a primavera ed 
autunno. 

Fegiothus rufescens, Zanni» bastard. Nidifica ai monti; non 
è comune; giunge talvolta di passo frammisto al Mon- 
tanello. 

Pyrrhula europea, Ziffolot, Ciuffolot. Alcune coppie nidifi- 
cano sui monti; giunge di passo; non è comune. 
Loxia Curvirostra, Becc i» cròs. Non ho mai potuto avere 
ova o nidiacei di questa specie; alcuni anni è comune 
in tutte le stagioni sui monti; passano anni invece 

che pochi se ne vedono. 

Emberiza Citrinella, Spajarda. Nidifica sui monti; è comune; 
branchi ne giungono di passo primaverile ed autun- 
nale; pochi individui si trovano anche nell’ inverno. 

Emberiza Cirlus. Alcuni piccoli branchi capitano d’autunno. 

Emberiza Hortulana, Ortolan. Giungono di primavera ed in 
autunno; alcune coppie nidificano. 

Emberiza Cia, Zipp. Giungono di primavera ed in autunno; 
alcune coppie nidificano. 

Emberiza pusilla, Zipp. Giungono di primavera ed in au- 
tunno; alcune coppie nidificano; assai più raro della 
specie precedente. 

Emberiza Scheeniclus. Raro. 

Melanocorypha Calandra, Calandra. Rara; qualche individuo 
giunge di passo. 

Alauda arborea, Lodola. Giunge d'autunno e primavera; 
ne rimangono alcune d'inverno; nidifica sui monti. 

Alauda arvensis, Lodola. Giunge d’antunno e primavera; 
ne rimangono alcune d’inverno; nidifica sui monti. 

Galerita cristata, Lodola. Giunge di passo ; non so se abbia 
nidificato. 

Agrodroma campestris, Calandra. Giunge di passo; non so 
se abbia nidificato. 

Anthus pratensis, Vinascina, Vit-vit. Nidifica sui monti sin 


— 5I — 


presso i 2000 metri; scende al piano in autunno; ne 
rimangono anche nell’ inverno. 

Anthus trivialis, Dordina. Giunge di passo; alcune coppie 
nidificano sui monti. 

Anthus Spipoletta, Vitt-vitt. Nidifica sui monti. 

Budytes flavus, Gial/dirola, Piss-piss. Alcuni nidificano; 
giunge numeroso in settembre. 

Budytes cinereocapillus, Gial/dirola, Piss-piss. Meno comune 
della specie precedente, colla quale viene confusa. 
Motacilla alba, Ballarina, Tremacòva. Comune e nidificante; 

molte giungono di passo. 

Calobates melanope, Ballarina gialda, Gialdirola. Meno comune 
della precedente; nidifica; molte giungono di passo. 

Saxicola Oenanthe, Cw dianc, Cul biane. Giunge in primavera; 
nidifica sui monti sin oltre i 2000 metri; discende al 
piano in autunno. 

Monticola saxatilis, Covarousson, Corossolon. Non è tanto co- 
mune; nidifica fra gli scogli; non sì innalza oltre i 
1000 metri; emigra. 

Monticola Cyanus, Passera solitaria. Non è tanto comune; ni- 
difica fra gli scogli; non si innalza oltre i 1000 metri; 
emigra. 

Merula nigra, J/erlo, Merl. Comune al piano e ai monti; 
non sale oltre i 1400 o 1500 metri; se ne rinvengono 
in discreto numero anche d’ inverno; sono forse quelli 
che hanno nidificato al piano. 

Merula torquata, Merlo d’ montagna. Non è molto comune; 
abita gli alti boschi; nidifica, ma non potei mai averne 
i piccini; non emigra e solo nei rigidi inverni scende 
verso il piano. 

Turdus pilaris, Viscarda, Calandar. Nidifica sugli alti monti 
nei boschi di faggi; emigra; ne rimangono anche d’in- 
verno. 

Turdus iliacus, Zipp, Zippar. Giunge di passo autunnale; 
non so se abbia nidificato sui nostri monti; emigra. 

Turdus musicus, Dòrd. Nidifica nei nostri monti fin circa i 
1400 e 1500 metri di altitudine; emigra. 


ALe 


Turdus viscivorus, Dresch. Nidifica al piano e sui monti; lo 
ho trovato nidificante sin oltre i 2000 metri di alti- 
tudine; emigra. 

Agdon Luscinia, Roussignéul, Roussignéu. Giunge in aprile; 
nidifica; riparte in settembre. 

Erithacus Rubecula, Pett-rouss, Pettarouss. Giunge in aprile; 
nidifica; riparte in sett.; alcuni rimangono l’inverno. 

Cyanecula Wolfi. Compare accidentalmente in maggio; s 
di tre soli esemplari catturati nell’ Ossola; sono tre 
maschi adulti; due si conservano nel Museo Galletti a 
Domodossola. 

Ruticilla Pheenicurus, Covaròss, Covarotàs. Comune, nidifica 
di preferenza ai monti; non sale oltre i 1200 metri; 
emigra; alcuni rimangono durante l’ inverno. 

Ruticilla titys, Covaròss d’ montagna. Comune; nidifica sugli 
alti monti sin oltre i 2000 metri; emigra; pochi se ne 
trovano l'inverno. 

Pratincola Rubicola, Moréu, Moredl, Scimaréul. Abita e ni- 
difica di preferenza sugli alti monti; emigra; alcuni 
pochi rimangono d’ inverno. 

Pratincola Rubetra, Morèu, Moreùl, Scimaréul. Meno comune 
della specie precedente con la quale viene general. 
mente confuso. 

Monachus Atricapillus, Capnegàr. Giunge in aprile; nidifica 
al monte ed al piano; emigra. 

Monachus hortensis, Pizzafigh, Beccafigh. Giunge in aprile; 
nidifica al monte ed al piano; vedesi numeroso in 
settembre; emigra. 

Phylloscopus sibilator, Tuin, Zu. Giunge in aprile; nidifica 
al monte ed al piano; non è abbondante come la spe- 
cie precedente; emigra. 

Phylioscopus Trochilus, Zuin, Tui. Giunge in aprile ; nidifica 
al monte ed al piano; meno comune della Ve pre- 
cedente; emigra. 

Troglodytes parvulus, Re di scèés, Rèrè. Nidifica al piano e 
di preferenza ai monti, ove lo ho trovato sin oltre i 
2000 metri; alcuni rimangono d’ inverno. 


hngie= 


Cinclus aquaticus, #0lar, Merlo d' acqua, Merlo acquirèu. Ni- 
difica lungo i torrenti montani; d’ estate lo si rin- 
viene sino a 2500 metri; scende al piano in autunno. 

Accentor collaris, Passra d’ montagna, Franquel d’ montagna. 
Abita e nidifica sulle vette; nei rigidi inverni scende 
talvolta al piano. 

Regulus cristatus, Stellin, Usell ad la Madona. Nidifica ai 
monti; se ne trovano nel tardo autunno e d’inverno. 

Regulus ignicapillus, Stellîn, Usell ad la Madona. Nidifica ai 
monti; se ne trovano nel tardo autunno; è confuso con 
la specie precedente. 

Acredula caudata, C6va longa, Parasciolina. Abita le foreste 
di pini; non è comune; scende al piano nell’ inverno. 

Acredula rosea, Cova longa, Parasciolina. Assai più comune 
della precedente; nidifica anche al piano; vive in 
branchi; credo sia specie sedentaria; va confuso con 
la specie precedente. 

Parus major, Parusciola, Perusciola. Comune; nidifica al 
piano ed ai monti; molte ne giungono di passo; se ne 
trovano anche d’ inverno. 

Parus ater, Paruscioletta, Perusciolina. Abita e nidifica ai 
monti; scende al piano; è meno comune della specie 
precedente; se ne trovano anche nell’ inverno. 

Cyanistes ceruleus, Monighina. Comune al monte ed al piano; 
abbastanza frequente anche d’inverno; forse sedentaria. 

Poecile borealis. Rara assai; ebbi un solo esemplare a pre- 
parare. 

Lophophanes cristatus, Paruscioletta d’ montagna. Non può 
dirsi comune, ma nemmeno rara; abita e nidifica nei 
boschi di pini; raramente la si incontra al piano, an- 
che nell’ inverno. 

Sitta casia, Pich-togu, Piccasciett, Pich muradòur. Comune, di 
preferenza sui monti che non al piano, non sale però 
molto in alto; frequente al piano nell'inverno ed au- 
tunno; credo sia stazionario. 

Certhia familiaris, Rampighin. Comune al monte ed al pia- 
no; sedentario. 


+ AGO 


Certhia brachydactyla, Rampighin. È confusa con la specie 
precedente; è più comune al piano meno ai monti; 
sedentaria. 

Tichodroma muraria, Uscell’ dal frecc, Piccascin d’ montagna. 
Non è comune; abita e nidifica sui monti; l’ ho osser- 
vato tra i 1500 ed i 1800 m. d’altezza; nell’ inverno 
se ne vedono al piano e fino nei paesi sui campanili e 
le torri. 

Oriolus Galbula, (albè, Merlo Galbè. Giunge in maggio e ni- 
difica; non è comune; riparte in settembre. 

Lanius Excubitor, Stragazza molinara, Stragazzon. Giunge 
d'autunno ed in primavera; non è comune; non mi 
risulta che nidifichi nell’ Ossola. 

Lanius minor, Stragazzon. Giunge in primavera; nidifica; 
riparte in settembre; non è comune. 

Lanius Collurio, Stragazza. Giunge in primavera; più ab- 
bondante della specie precedente; nidifica; emigra. 
Lanius auriculatus, Stragazzon, Stragazza. Giunge in prima- 
vera; meno comune della specie precedente; nidifica; 
emigra. i 

Hirundo rustica,’ Réndola, Rondolina. Comunissima dal marzo 
al settembre. 

Chelidon urbica, Sassared2, Cu-bianc. Comunissimo dal marzo 
al settembre. 

Cotile rupestris,° Sassared d’montagna. Comunissima dal 
marzo a settembre presso le scogliere; mai nei paesi. 
Nidifica. 

Cypselus Apus, Kondolén. Comunissimo dal marzo a settemb. 

Cypselus Melba,° Piv, Pivi, Eondolon d’ montagna. Giunge in 


i Il giorno 4 novembre 1878 ho veduta una rondine volare lungo 
i bastioni di Novara. Il giorno 25 ottobre 1882 ed il 15 ottobre 1883 ho 
veduto ancora alcune rondini nei dintorni di Domodossola. 

2 Nel gennaio 1873, trovandomi di guarnigione a Modica (Sicilia), 
osservai più volte questa specie aggirarsi presso le scogliere dei dintor- 
ni, e potei assicurarmi che passavano la notte entro le grotte numero- 
sissime in quel luogo. 

3 Noto che mentre nell’Ossolail C. Melba nonsi rinviene che assai 
in alto sui monti, ad Omegna, circondario di Pallanza, nidifica sul 


SM I) 


maggio; abita e nidifica sulle seogliere nei monti; l’ho 
trovato nidificante ad oltre 2000 metti. 

Caprimulgus europ®us, Nocciola. Giunge in maggio; non è 
comune; nidifica; parte in settembre. 

Dryocopus martius,' Pick nègar, Pich d’ montagna. Non è tanto 
comune; abita e nidifica nei boschi di conifere; non 
sale oltre i 1500 metri; sedentario. 

Picus major, /ich roîss, Pich cul ross. Abbastanza comune; 
abita e nidifica di preferenza sui monti, ma non sale 
tanto in alto; sedentario. 

Picus minor, Piccascin d’ montagna, Piccascett. Piuttosto raro; 
abita le foreste di pini; raramente scende al piano; 
sedentario. 

Gecinus viridis, Picch, Piccase, Pich vert. Comune al piano 
ed al monte sale circa ai 1000 metri; sedentario. 

lynx Torquilla, Stortacol. Giunge alla fine di marzo ; nidifica; 
riparte in ottobre; abita il piano ed il monte. 

Cuculus canorus, C-ci. Giunge in maggio; riparte in set- 
tembre. So di Cuculi che hanno deposto uova in nidi 
di Codirossi spazzacamini a 2000 metri di altitudine. 

Alcedo Ispida, Martin pescadòr, Piombin, Serena. Non è raro; 
nidifica; non sale molto in alto lungo i torrenti mon- 
tani. Lo credo specie sedentaria o di migrazione limi- 
tatissima. 

Coracias Garrula. In 30 anni so di due individui presi nel- 
l’ Ossola. 

Merops Apiaster. In 30 anni so di due soli individui presi 
nell’ Ossola. (Un maschio ed una femmina adulti, presi 
in primavera). 

Upupa Epops, Buda, Bubbola, Puppola. Giunge in aprile; 
nidifica; riparte in settembre. 1 


campanile di quella parrocchiale, ove ogni anno se ne osservano alcuni 
branchi. 

1 Il 6giugno 1885, il 19 giugno 1886, il 21 giugno 1884 ebbi giovani 
Dryocopus'già atti al volo. Ne ho spesso allevati. Nei nidiacei si distin- 
guono digià i maschi dalle femmine. Notai che in essi l’ occhio è scuro 
invece che giallo chiaro come negli adulti. 


ASI el 


Strix flammea, Dama, Bella donna. Il sig. dott. cav. Pertusi 
mi assicura d’aver veduti i nidiacei di questa specie. Non 
avendo simili osservazioni credo sia rara nell’ Ossola. 

Syrnium Aluco, Oléch, Oloàch, Lolòch. Comune. Ebbi adulti 
di questa specie nel dicembre e gennaio; sedentario; 
abita di preferenza il monte. 

Asio Otus, Dug piscnin, Scvetton. Meno comune della specie 
precedente. Sono convinto emigri, non avendone mai 
veduti nell’ inverno. 

Asio accipitrinus, Scvetton. Giunge di passo. Non mi consta 
nidifichi; raro. 1 

Athene Noctua, Scvetta, Scivetta, Svetta. Rara nell’ Ossola su- 
periore; comune nell’ Ossola inferiore. 

Scops Giu, Cioc, Sciscieàl. Giunge in maggio; nidifica; 
riparte in ottobre; abbastanza comune. 

Bubo maximus, Dugo, Dug, Gran Dug, Dus. Abbastanza 
comune; nidifica; sale sui monti sino ai 2000 metri. 
Credo sia sedentario. 

Circus aeruginosus, Falchètt. Raro. Un solo esemplare ne 
conservo nella raccolta ornitologica ossolana. 

Circus cyaneus, a/chètt. Rara. Due esemplari ne conservo 
nella raccolta ossolana. 

Aquila Chrysaétus, Aquila. Nidifica. Credo poter asserire 
che nel dicembre compie limitate emigrazioni. 

Buteo vulgaris, Pojana, Eula, Pojanon. Comune; nidifica; 
sedentaria. 

Pernis apivorus, /alchett. Pochi giungono di passo. Non so 
se nidifichi. 

Hypotriorchis Subbuteo, Fa/chett. Pochi giungono di passo. 
Non so se nidifichi nell’ Ossola. 

fesalon regulus, Falchett. Pochi giungono di passo. Non so 
se nidifichi. 

Cerchneis Tinnunculus, Fa/chett. Comune e sedentario. 

Cerchneis vespertinus, /'a/chett. Alcuni giungono di passo. 

Astur palumbarius, alchett. Conosco una sola cattura. È 
una femmina adulta presa sulla vetta del monte Moro, 
a 3000 metri di altitudine. 


ILICONEO 


Accipiter Nisus, Fa/chett. Meno comune del Gheppio, ma 
nidificante. 

Pelecanus Onocrotalus. Accidentale. 

Phalacrocorax Carbo. Accidentale. 

Ardea cinerea, Airon, Sgolgia. Alcune coppie giungono di 
passo in maggio. Non mi consta abbia nidificato. 
Ardea purpurea, Airon, Sgolgia. Alcune coppie giungono di 
passo in maggio. Nel maggio 1876 ebbi due nidiacei ; 

credo però si tratti di un caso isolato. 

Ardetta minuta, 570/92. Non è comune; nidifica ogni anno. 

Ciconia alba, Cicogna. Quasi ogni anno se ne vedono alcune 
nel maggio. 

Anas Boscas, Anida selvadiga. Non è comune; giunge di 
passo. Quasi ogni anno alcune coppie nidificano. 
Columba Palumbus, Pivion selvadigh. Giungono in maggio; 

non sono comuni; alcuni nidificano. 

Perdix saxatilis, Panis, Pernis. Comune, sedentaria. 

Starna Perdix, Parnigon, Pernisetta, Starna. Comune nella 
bassa Ossola; rarissima nell’ Ossola superiore. 

Coturnix communis, Quaja. Giunge in maggio; nidifica an- 
che sugli altipiani sin oltre i 1000 metri; riparte in 
settembre. 

Lyrurus Tetrix, Hasan (il maschio), Fusanella (la femmina). 
Comune e sedentario; diventa ogni anno però più 
scarso (Pertusi). 

Lagopus muius, Francolin, Sberna, Alberna. Comune e seden- 
tario. 

Rallus aquaticus, Grugnett. Non comune; alcune coppie ni- 
dificano; emigra. 

Ortygometra Porzana, Gilardina. Non comune; alcune coppie 
nidificano; emigra. 

Crex pratensis, Re di quaj. Giunge in maggio; nidifica; ri- 
parte in settembre. 

Gallinula chloropus, Ga/linetta d’ acqua. Non comune; non mi 
consta abbia nidificato. 

Fulica atra, Félaga. Non comune; non mi consta abbia ni- 
dificato. 


TAMBURI 


Grus communis. Accidentale. 

(Edicnemus scolopax. Un solo esemplare ne ho veduto; preso 
in giugno. 

Cursorius gallicus. Accidentale. 

Charadrius Pluvialis. Accidentale. 

Vanellus Capella, Vannett, Pavonzina. Piuttosto rara, di passo. 

Machetes Pugnax. Accidentale. 

Tringoides Hypoleucus. Non comune; nidifica (Pertusi). 

Scolopax Rusticula, Gallinascia, Beccascia. Giunge in marzo 
ed in Si si conoscono pochi casi dell’ avvenuta 
nidificazione di questa specie nell’ Ossola. 

Gallinago calestis, Sgreppa. Giunge in marzo ed in otto- 
bre; non mi consta abbia nidificato. 

Gallinago Gallinula, Sgreppin. Giunge in marzo ed in otto- 
bre; non mi consta abbia nidificato. 

Numenius Arquata. Accidentale. 

Sterna fluviatilis. Qualche rara volta è comparsa. 

Hydrochelidon hybrida. Qualche rara volta venne osservato. 

Podiceps fluviatilis, Fodlireaf, Sottacquin. D Nidifica, ma non 
è comune; lo Lao sedentario. 


Novara, distretti di Varallo, Piedimulera e Crodo (Ro- 
DINO, cav. Giuseppe, GuarInonI Giov. Andrea, DANISI 
Vito, DeMmorI Giuseppe): 


Premesso che gli osservatori dei distretti forestali di 
Varallo, Piedimulera e Crodo hanno descritto i circondarî 
ove la loro inchiesta ornitologica ebbe luogo, darò soltanto 
alcune notizie riguardanti l’intera provincia, di cui i di- 
stretti medesimi fanno parte. La provincia di Novara con- 
fina a E. con quella di Milano, e col territorio della Con- 
federazione Elvetica; a S. colle provincie di Alessandria e 
di Pavia; a O. e N. con quella di Torino. In essa sono 
compresi i circondarî amministrativi di Vercelli, Biella, 
Valsesia, Ossola, Pallanza e Novara. 


eli Gra 


Varia è la costituzione topografica della parte della 
provincia a cui si riferiscono le osservazioni della inchie- 
sta ornitologica, racchiudendo essa una estesa pianura 
coltivata a PID ortaglie e prati, alternati da pianta- 
gioni di gelsi, pioppi, ontani e salici; svariate colline 
popolate di vigneti e boschi cedui di quercia, misti con al- 
tre specie legnose. Man mano che si sale in montagna, ri- 
scontransi castagni fruttiferi e boschi cedui della medesima 
specie, misti con qualche ceppaia di faggio. — Segue po- 
scia la coltura del faggio predominante, e misto con abeti 
e pini silvestri. — Più in alto crescono gli abeti rossi e 
finalmente i larici fino all’ elevazione di circa 2000 metri 
sul livello del mare. 

Nella regione si ha adunque una terra coronata da al- 
tissime alpi e da monti, ancora ammantati di ricche fore- 
ste e pascoli naturali, che scendono in amene e deliziose 
colline popolate di boschi cedui e di ridenti vigneti; uber- 
tose e feconde pianure provvedute di ampie valli con verdi 
prati, campi, orti e giardini. — Temperatura varia, dalla 
mite, rallegrata da acque di laghi, fiumi e copiosi torren- 
ti, alla rigida causata da eterni ghiacciai. 

Tutto ciò può dare asilo e ricetto ad un considerevole 
numero di uccelli, di specie diverse, delle quali nel seguente 
elenco sono indicate quelle note agli osservatori. (Rodino). 


Le mie osservazioni ornitiche si restrinsero alla Val- 
sesia, piccola regione alpestre sul versante meridionale delle 
Alpi Pennine a cui è collegata per il gruppo del Monte 
Rosa, posta sotto 45° 49' di latitudine N. e 4° 11' di longi- 
tudine O. dal meridiano di Roma. È circoscritta, da tre 
parti da catene montuose che si diramano dal Monte Rosa, 
e dalla quarta dalla pianura Novarese e Vercellese. 

Confina, colla Valstrona e il Lago d’ Orta ad E., per 
mezzo di una catena montuosa che si eleva da 400 metri 
. sul livello del mare e raggiunge i confini al nord con 
un’elevazione di metri 2500; a N. colla Vallanzasca ossolana 


a mezzo di catena montuosa che mantenendo un’ eleva- 


9 


zione media di metri 2500 sul livello del mare, va a con- 
giungersi col Monte Rosa; ad O. colla Valle di Gresso- 
ney e Valstrona Biellese a mezzo d'altra catena che par- 
tendo dal Monte Rosa cioè da 3000 e più metri sul livello 
del mare si dirige verso il piano Vercellese; a S. con la 
pianura Vercellese e Novarese. 

Entro siffatti limiti, la catena montuosa nordica pro- 
tende nel senso della lunghezza della Valsesia due princi- 
pali diramazioni dando luogo a tre valli, l’ una percorsa 
dal fiume Sesia che scaturisce dalle falde nevose del Monte 
Rosa e forma il bacino principale lungo circa chilome- 
tri 50; la seconda percorsa dal torrente Sormenza che dopo 
un percorso di 26 chilometri, scendendo dai valloni di 
Rima e del Carcofaro, si getta nel Sesia; la terza percorsa 
dal torrente Mastallone che scendendo dal laghetto d’Euga, 
dopo un percorso di 25 chilometri, ingrossato da numerosi 
torrentelli, si getta esso pure nel Sesia. Le altre catene ad 
E. ed a O. hanno numerosissime diramazioni, cosicchè nu- 
merosissime sono le valli secondarie ed i sub-bacini che 
confluiscono nel Sesia e nel Mastallone diretti da E. a O. 
e da O. ad E. Ne consegue che i terreni che occupano il 
piano della valle, tenuti a campi ed a prati, non arrivano 
a 12000 ettari nella superficie complessiva del distretto di 
ettari 76,446. Per oltre 12,000 ettari la superficie è mon- 
tuosa, occupata da boschi, pascoli, rocce e ghiacciai. 

In tante e sì svariate condizioni del suolo che forni- 
scono diversi aspetti di clima e di vegetazione, la Valse- 
sia offre all’ ornitologo lo studio di un gran numero di 
specie d’ uccelli che sogliono in essa fermare loro stanza. 
Le immigrazioni in Valsesia d’ oltr’ Alpe non si verifi- 
cano su gran scala. E la ragione n’ è la disposizione delle 
catene montuose, l’ elevatezza dei monti eon ripido decli- 
vio e la direzione della Valle rispetto al continente italico 
di cui fa parte. Le specie che più compaiono di passaggio 
nell’ interno della Valsesia, sono quelle a robusto e soste- 
nuto volo, cioè tali che ponno sorvolare ad un'altezza 
di metri 1000 almeno sul livello del fiume Sesia. Su que- 


Mia gd 


sto argomento per formulare dati-precisi converrebbe ve- 
nissero messe in opera contemporaneamente lungo la Val- 
sesia, cioè da S. a N. ed in tre distinti posti i più adatti, 
tre uccellande a roccolo, collocate : la prima a 360 metri 
sul livello del mare, la seconda a 1200, la terza a 2000 od 
anche 2200. (Guarinoni). 

Il distretto forestale di Piedimulera è costituito da 
tre principali valli: Anzasca, Ossola inferiore e Strona, 
quest’ ultima divisa dalle prime da una catena di monti. 
È percorso da tre principali corsi d’acqua: 1’ Anza che 
l’attraversa da O. ad E., il Toce dal N. al S., e la 
Strona da O. N. O. ad E. S. E; il primo e l’ ultimo scari- 
cano nel Toce e questo nel Lago Maggiore. Può quindi 
considerarsi, oltre lo sfogo delle valli, come chiuso in un 
| bacino delimitato da ogni parte da monti, e cioè ad E. 
dalla catena delle Alpi Lepontine, ad O. dal versante de- 
stro della Strona inferiore, a N. dal versante sinistro del- 
l’ Anza o del Toce, e al S. dal versante sinistro della ca- 
tena dei monti che staccandosi dal Rosa e avanzandosi 
verso E. divide la Valsesia dalle valli dell’ Anzasca e della 
Strona. Delle tre predette valli la più importante è quella 
dell’ Ossola inferiore; sia per l'ampiezza rispetto alle altre 
due, sia perchè è quella che offre maggior campo d'’ osser- 
vazioni, fermandosi quivi la maggior parte degli uccelli 
noti nel distretto, mentre nelle altre due non si vedono 
che poche specie, gran parte note pure nella prima, e 
quelle che amano gli alti monti. Il piano di dette valli è 
coltivato in parte, che è la maggiore, a prato semplice od 
arborato, in parte a campo ove si semina granturco, segala, 
panico, fagiuoli, patate ecc., consociatovi pure la colti- 
vazione della vite; e in parte a bosco. I versanti invece delle 
due catene di monti in basso sono coperti in gran parte 
da castagneti fruttiferi commisti ad altre piante, con pic- 
coli tratti intermezzati di terreni coltivati; più sopra sono 
boschi, per lo più cedui, di faggio, rovere, ontano bianco, 
nocciolo, sorbo, tiglio ecc. e in alto sono i pascoli alpestri 
con pochi cespugli. Lo stesso può dirsi delle altre due val- 


CITATE 


late, ma nell’ Anzasca è maggiore la quantità di conifere: 
abete rosso e bianco e larice, mentre le colture sono più ri- 
strette. (Danist). 


Il distretto di osservazione non è che quello fore- 
stale di Crodo il quale abbraccia le principali vallate 
Antigorio, Devero, Formazza, Dell’ Impossibile, Diveria e 
Cariasca comprendendo i comuni di Formazza, Salecchio, 
Agaro, Premia, Baceno, Cravegna, Vicena, Mozzio, Crodo, 
Montecrestese, Crevoladossola, Varzo, Trasquera. Le mag- 
giori osservazioni però vertono in modo speciale sulla Val 
Antigorio, quindi la Val di Devero e la Valle Formazza, 
vallate queste che aperte a mezzogiorno vanno a mettere 
verso N.in mezzo a ghiacciai e trovansi fra due strette file 
di erte ed alte montagne; vuoi imboschite di conifere, vuoi 
nude di vegetazione null’ altro mostrando che viva roccia 
a base granitica, vuoi con qualche pascolo più o meno fer- 
tile e su nelle alture, dove pure si riscontra qualche sta- 
gno d’acqua più o meno esteso, e che talvolta non a torto 
si merita il nome di piccolo lago. (Demori). 


Elenco generale delle specie di uccelli 
osservate nella provincia di Novara, 
distretti diVarallo(Valsesia), di Crodo 
e di Piedimulera, coi nomi volgari lo- 
cali. 


Corvus Corax, Crovase, Cornac, Scurbat, Cheurv, Courv, Croass. 

Corvus Corone, Crouas neigro. 

Corvus Cornix, Scurdat, Cornass bartone, Cheurv, Cornagia, 
Cornagia molinara. : 

Corvus frugilegus, Scordat, Cheurv, Quaquà, Cruase. 

Lycos Monedula, Ciauva, Cournagia. 

Nucifraga Caryocatactes, Nicciolera, Gaggia nicciolera, Itom- 
panos. 


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tà 


ES‘ GGnea 


Pica rustica, Pica, Berta, Checa, Gagia. 

Garrulus glandarius, Gazza, Gagia, Berta, Gasgia, Berta 
rossa, Gaza roussa. 

Pyrrhocorax alpinus, Pagion, Pigion; Cola. 

Pyrrhocorax Graculus, Cola. 

Sturnus vulgaris, Stournel, Stornell, Stornin, Stornin de tor. 

Fringilla coelebs, Frangoul, Fringuell, Franquel, Cinciuin, 
Ciui-cin. 

Fringilla Montifringilla, Franguel montan (Vigezzo), Franguel 
montagnon, Montan. 

Montifringilla nivalis, /ranguel di al bianch, Franquel dla 
nev, Frecc. 

Passer montanus, Passerin, Passarot, Passaron d’ montagna, 
Zip, Passarinot. 

Passer Italie, Passarot, Passra, Passarin, Passeroton, Pas- 
serot colombera. 

Passer domesticus. Si vede di passaggio in ottobre; rara. 

Coccothraustes vulgaris, Frisoun, Frison. 

Ligurinus Chloris, Verdoun, Amulot, Amolott, Verdogn. 

Chloroptila Citrinella, Pinin, Verdolin, Canarin d’ montagna. 

Chrysomitris Spinus, Legaurin, Rigulin, Rigorin, Regorin, 
Onicerece. 

Carduelis elegans, Cardelit, Ravanin, Ravanit, Ravarin, Lavarin. 

Serinus hortulanus, egorin. 

Cannabina Linota, Monten, Brunel, Cicic, Fanin. 

fegiothus rufescens, Funin bastard, Fanin, Fanin dla Rgina. 

Pyrrhula europea, Buvreul, Cifulot, Subiot, Zufolott, Zifolott. 

Loxia Curvirostra, Bech in crous. 

Miliaria Projer. 

Emberiza Citrinella, Spaiarda, Spaiarda gialla, Spaiard, 
Squaiard, Maiarda giauna. 

Emberiza Cirlus, Zi, Zip-zip, Maiarda neigra. 

Emberiza Hortulana, Ortolan. 

Emberiza Cia, Vinaccina, Spaiarda grisa. 

Emberiza pusilla. Accidentale in Val Vigezzo. 

Emberiza Scheeniclus, Psi-psi. 

Calcarius nivalis. 


de DONE 


Melanocorypha Calandra. 

Alauda arborea, Lodola, Lodi. 

Alauda arvensis, Lrina, Lodoula, Lodula, Turlo, Lodoula de camp. 

Galerita cristata, Calandra, Lodoula del ciuf. 

Anthus pratensis, Lodula d’ montagna, Guzetta, Squisetta, 
Dondina. 

Anthus trivialis, Zordina, Vina, Dordina, pi Dondina. 

Anthus Spipoletta, Svit-svit. 

Budytes flavus, Piss, Balarina, Ballerina, Vaccherina. 

Motacilla alba, Balarina, TRS Quattroecci, Cio, Tremacua . 
del cap neigro. 

Calobates melanope, Ballarina gialda, Tremacouva, Tremacua 
giana. 

Saxicola Oenanthe, Culbianch, da montagna, Coubianch, 
Ousel dii sass, Steinvogel, Carcatepe. 

Monticola saxatilis, Couva rouss, Couva rousson, Merl rouss. 

Monticola Cyanus, Passra solitaria, Passra salutaria. 

Merula nigra, Merlo, Merl, Merl negher. 

Merula torquata, Merla du cullarit, Merl d’ montagna, Merl 
del stomich bianch, Margon. 

Turdus pilaris, Viscarda, Calandra, Griva. 

Turdus iliacus, Durt, Dourt, Sipa. 

Turdus musicus, Zorod, Durt, Dort. 

Turdus viscivorus, Dresch. 

Aédon Luscinia, Roussgneul, Rusignol, Rossigneu. 

Erithacus Rubecula, Pettarouss, Pettirouss, Picciorouss, Marti- 
nèt, Magonèt, Martineu. 

Cyanecula Wolfi, Gorzbleu. 

Ruticilla Phoenicurus, Couarouss, Farciola d’ montagna, Coua- 
rouss meanè, Couaroussa cita. 

Ruticilla titys, Couarouss d’ montagna, Farciola, Magnan, 
Fournareu. 

Pratincola Rubicola, Scimareul, Ousel dii sass, Sassareu. 

Pratincola Rubetra, Scimareul, Sassareu. 

Sylvia Curruca. 

Monachus Atricapillus, Capnegar, Capnear, Capenera, Cape- 
negar, Capneigro. 


MI, forte 


Monachus hortensis, Beccafich. È 

Phylloscopus sibilator, Zuit, Zuit, Ciuit verdogn. 

Phylloscopus Trochilus, Piuvi, Twit, Zuit, Ciuit giaun. 

Phylloscopus rufus, Piùvi, Twitj Zuit, Ciuit. 

Hypolais icterina. 

Troglodytes parvulus, Re di beuce, Re-re, Bo-gros, Re di useì, 
Sauta-beuce, Reatel. 

Cinclus aquaticus, Foular, Merlo deva, Merl pescadour. 

Accentor collaris, Frison d’ montagna, Mutuna, Stornin. 

Accentor modularis, Usel d’ jeux coulour ciel, T'aragneul, Morat. 

Regulus cristatus, Stelîn, Uslin del testin giald, Ugion, Cen- 
trub, Giavani, Usel dla Madona. 

Regulus ignicapillus, Ugion, Centrub, Giavani. 

Acredula rosea, Coua lunga, Parousciola dla coua lunga, Pampua. 

Parus major, Parusciola gialda, Parousciola, Parousciola grossa. 

Parus ater, Parousciolin, Trentarola, Cavalonghia, Parousciolina. 

Cyanistes ceruleus, Mornighina, Parousciola celesta, Monighet- 
ta, Parousciola molinera, Parousciola quarantina. 

Pecile palustris, larousciolina, Parousciola grisa, Parousciolin. 

Lophophanes cristatus, Parousciola dal ciuf, Parousciola, Pa- 
rousciola del capuss. 

Sitta caesia, Piccascet, Pichin, Pichet, Piguset, Pichet pantou- 
lon, Gring, Picascin. 

Certhia familiaris, Rampighin, Rampighett, Pichet d’ la rusca. 

Certhia brachydactyla, £ampighin. 

Tichodroma muraria, Piccoscin, Picascin, Pich di mur, Gra- 
tasass. 

Oriolus Galbula, Merlo gardel. 

Ampelis Garrulus, Prison di fiochet. 

Lanius Excubitor, Stragazzon, Stragazza grossa, Stragazza, 
Stragazza molinera. 

Lanius minor, Stragazzon, Stragazza grisa. 

Lanius Collurio, Stragazza, Stragazza cita. 

Lanius auriculatus, Stragazza. 

Muscicapa collaris, Batiale, Ciapamusch. 

Muscicapa Atricapilla, Batiale. 

Hirundo rustica, Rondola, Roundula, Roundolina. 


ESRI, O Lea 


Chelidon urbica, Cubianch, Sassarieul, Sassareul, Rondon del 
cul bianch, Dardanet, Roundon sassareu. 

Cotile rupestris, Sassareul d’ montagna. 

Cypselus Apus, Roundolon negher, Rondolon. 

Cypselus Melba, Rondolon d’ montagna. 

Caprimulgus europa®us, Tettavace, Nociola, Carcaciatri, Neucciola. 

Dryocopus martius, /ich-negar, Pich-nejar, Picasc-negar, 
Pich neigro. 

Picus major, /ich-rouss, Picasc-rouss, Pich del cul rouss, 
Pich brace. 

Picus medius, Pich-rouss-mezzan. 

Picus minor, Picascet, Pichin, Pich rouss cito, Pigazet, Pi 
chet fiorà. i 

Gecinus viridis, Pich-vert, Picase, Picasc-vert. 

Gecinus canus, Picascitt. 

Ijnx Torquilla, Stortacol, Stortacheul, Becaforgaa, Storzacheul. 

Cuculus canorus, Cucù, DI 

Alcedo Ispida, da ‘ena, Martin pescador, Pescamartin. 

Coracias Garrula, Gagia marina. 

Upupa Epops, Pupa, Buba, Puppla, Upa. 

Strix flammea, Dama, Craver, Ciavareul. 

Syrnium Aluco, Olouch, Luluch, Cul da ja jeui, Aloch, Loloch, 
Louluch. 

Asio Otus, Sceveton, Cul da ja jeui. Olouch di bosch, Volouch. 

Asio accipitrinus, Sceveton. 

Athene Noctua, Scivetta, Sciuveta, Scieta. 

Scops Giu, Sciuscieul, Ciouch. 

Bubo maximus, Grardug, Bouw, Granduck. 

Circus aeruginosus, Falchett. 

Circus cyaneus, /'alchett. 

Aquila Chrysaétus, Stur, Aquila. 

Buteo vulgaris, £ula, Poiana, Rattouner, Nibi, Palaccia, 

Pernis apivorus, Falchett. 

Milvus Ictinus, Nidiu. 

Hypotriorchis Subbuteo, Halchett. 

Fesalon regulus, Falchettin. 

Cerchneis Tinnunculus, V'alchett d’oselitt, Falcheton, Falchetase. 


A 


NR te 


Cerchneis Naumanni, Ha/chett. 

Astur palumbarius. 

Accipiter Nisus, /'a/chett. 

Ardea cinerea, Sgorza. 

Anas Boscas, Anitra salvadiga, Anedra salvaiga. 

Spatula clypeata. 

Querquedula Circia, Garganel. 

Columba Palumbus, Pivioun salvadig, Pavion salvadi, Favas, 
Pivion salvadigo gross. 

Columba Oenas. 

Turtur tenera, Tourtoura salvadiga, Tourtula selvadig. 

Perdix saxatilis, Pernis, Parnigia, Pernis-roussa. 

Starna Perdix, Pernis, Starna. 

Coturnix communis, Quasa. 

Tetrao Urogallus, Gall d’ montagna. 

Lyrurus Tetrix, Fasan, Fagian, Fasanella, Fasen. 

Bonasa betulina. 

Lagopus mutus, Francolin, Culmastur, Francoulinn, Berna. 

Crex pratensis, e di quai. 

(Edicnemus scolopax. 

Cursorius gallicus. 

Charadrius Pluvialis. 

Vanellus Capella, Puoncel. 

Totanus Ochropus, Cul/bianch, Più-più. 

Scolopax Rusticula, Becaccia, Becassa, Galinassa, Gallinase. 

Gallinago calestis, Becacin, Becassin. È 

Gallinago Gallinula, Frulin, Becasin cito, Sneppin. 

Sternula minuta, Sgarrin. 

Hydrochelidon nigra, Sgarrin. 


Nel distretto forestale di Varallo, che si estende a tutto 
il circondario amministrativo di Valsesia, rimangono tutto 
l’anno nelle medesime località le specie seguenti: 


Corvus Corax. Passer Italia. 
Nucifraga Caryocatactes. Merula torquata. 
Montifringilla nivalis. Dryocopus martius. 


Perdix saxatilis. 
Starna Perdix. 


di dgr} RUS: 


Lyrurus Tetrix. 
Lagopus muius. 


Nel distretto forestale di Crodo, costituito dei comuni 
del mandamento omonimo e di parte di quello di Domo- 
dossola, sono stazionarie le specie seguenti: 


Nucifraga Caryocatactes. 
Montifringilla nivalis. 
Loxia Curvirostra. 
Pyrrhula europea. 
Merula torquata. 
Dryocopus martius. 
Syrnium Aluco. 


Athene Nociua. 

Bubo maximus. 
Cerchneis Tinnunculus. 
Buteo vulgaris. 

Perdix saxatilis. 
Lyrurus Tetrix. 
Lagopus mutus. 


Nel distretto forestale di Piedimulera, costituito di co- 
muni appartenenti ai due circondarî amministrativi di Do- 
modossola e Pallanza, sono sedentarie le seguenti specie: 


Corvus Corax. 

Lycos Monedula. 
Nucifraga Caryocatactes. 
Pica rustica. 
Pyrrhocorax alpinus. 
Fringilla Montifringilla. 
Montifringilla nivalis. 
Passer Italia. 
Coccothraustes vulgaris. 
Ligurinus Chloris. 
Cloroptila Citrinella. 
Cannabina Linota. 
Loxia Curvirostra. 
Emberiza Scheeniclus. 
Alauda arborea. 


Alauda arvensis. 
Galerita cristata. 
Turdus viscivorus. 
Cinclus aquaticus. 
Accentor collaris. 
Dryocopus martius. 
Alcedo Ispida. 
Strix flammea. 
Athene Noctua. 
Bubo maximus. 
Aquila Chrysaétus. 
Perdix saxatilis. 
Lyrurus Tetrix. 
Bonasa betulina. 


2 AB EO 


Nei distretti anzi indicati sono erratiche, cioè cangiano 
col variare della stagione il loro luogo di dimora le specie 


seguenti: 


Distretto di Varallo. 


Corvus Corone. 

Corvus Cornix. 
Garrulus glandarius. 
Pyrrhocorax alpinus. 
Pyrrhocorax Graculus. 
Fringilla ceelebs. 
Fringilla Montifringilia. 
Coccothraustes vulgaris. 
Ligurinus Chloris. 
Carduelis elegans. 
Pyrrhula europa. 
Emberiza Citrinella. 
Motacilla alba. 
Calobates melanope. 
Monticola Cyanus. 
Turdus viscivorus. 
Erithacus Rubecula. 


Distretto 


Corvus frugilegus. 
Lycos Monedula. 
Garrulus glandarius. 
Pyrrhocorax alpinus. 
Passer montanus. 
Passer Italia. 
Chrysomitris Spinus. 
Carduelis elegans. 
Emberiza Citrinella. 
Emberiza Cia. 
Calcarius nivalis. 


Troglodytes parvulus. 
Cinclus aquaticus. 
Accentor collaris. 
Accentor modularis. 
Regulus cristatus. 
Parus major. 
Cyanistes caruleus. 
Poecile palustris. 
Sitta ceesia. 

Certhia familiaris. 
Tichodroma muraria. 
Picus major. 

Picus medius. 

Picus minor. 
Gecinus viridis. 
Alcedo Ispida. 


di Crodo. 


Anthus Spipoletta. 
Monticola Cyanus. 
Merula nigra. 

Turdus musicus. 
Turdus viscivorus. 
Erithacus Rubecula. 
Ruticilla Phoenicurus. 
Ruticilla titys. 
Pratincola Rubicola. 
Phylloscopus sibilator. 
Phylloscopus Trochilus. 


Troglodytes parvulus. 
Cinclus aquaticus. 
Acredula rosea. 

Parus major. 

Parus ater. 

Cyanistes ceruleus. 
Lophophanes cristatus. 
Sitta cesia. 


Distretto di 


Corvus frugilegus. 
Sturnus vulgaris. 
Fringilla colebs. 
Passer montanus. 
Chrysomitris Spinus. 
Carduelis elegans. 
Cannabina Linota. 
Pyrrhula europea. 
Loxia Curvirostra. 
Emberiza Citrinella. 
Emberiza Cirlus. 
Emberiza Hortulana. 
Emberiza Cia. 
Anthus trivialis. 
Anthus Spipoletta. 
Calobates melanope. 
Saxicola Oenanthe. 
Merula nigra. 
Turdus musicus. 


DITER 


Certhia familiaris. 
Certhia brachydactyla. 
Tichodroma muraria. 
Picus minor. 

Gecinus viridis. 
Gecinus canus. 

Asio Otus. 

Milvus lctinus. 


Piedimulera. 


Erithacus Rubecula. 


Ruticilla titys. 
Monachus Atricapillus. 
Troglodytes parvulus. 
Acredula rosea. 
Cyanistes ceruleus. 
Sitta cesia. 

Certhia brachydaciyla. 
Lanius Excubitor. 
Picus major. 

Gecinus viridis. 
Cuculus canorus. 
Upupa Epops. 

Buteo vulgaris. 

Pernis apivorus. 
Fesalon regulus. 
Columba Palumbus. 
Turtur tenera. 


ear o gel 


Elenco delle specie di uccelli le quali ni- 
dificano nella provincia di Novara, di- 
stretti di Varallo e Piedimulera, colle 
notizie più importanti in proposito. 


Corvus Corax. Nidifica una sol volta in marzo; depone da 
4a 5 uova verdastre macchiate di bruno, a brevi in- 
tervalli. L’incubazione dura dai 15 ai 20 giorni, nè 
vi prende parte il maschio. Non usa del medesimo nido 
nella stagione seguente nè lo ricostituisce parzial- 
mente. Non varia nè modo nè forma di costruzione, 
alla quale prendono parte tanto il maschio quanto la 
femmina. Costruisce fra roccie e rupi elevate in luoghi 
quasi inaccessibili, il nido, che è grandissimo e si 
compone di ramoscelli e radici con uno strato più in- 
terno di muschi e gramigne. (Varallo). 

Corvus Corone. Nidifica una sol volta in aprile; depone di 
seguito 5 o 6 uova di color verde turchino macchiato 
di bruno. L’incubazione dura dai 15 ai 20 giorni, nè 
vi prende parte il maschio. Non usa del medesimo 
nido nella stagione seguente nè lo ricostituisce par- 
zialmente. Non varia nè modo nè forma di costru- 
zione, alla quale prendono parte maschio e femmina. 
Preferisce gli alberi di mezzana altezza per farvi il 
nido. Si compone all’esterno di ramoscelli spinosi ce- 
mentati con fango; allo interno di ramoscelli esili. 
(Varallo). 

Corvus Cornix. Nidifica una sol volta in aprile; depone di 
seguito 5 o 6 uova di color verde turchino macchiate 
di bruno. L’incubazione dura dai 15 ai 20 giorni, 
nè vi prende parte il maschio. Non usa del medesimo 
nido nella stagione seguente nè lo ricostituisce par- 
zialmente. Non varia nè modo nè forma di costru- 
zione, alla quale prendono parte maschio e femmina. 
Preferisce gli alberi alti per farvi il nido. (Varallo). 


2 


Nucifraga Caryocatactes. Fa due covate e depone da 4 a 5 
uova. L’incubazione dura circa 15 giorni. Non usa del 
medesimo nido nella stagione seguente nè lo ricosti- 
tuisce parzialmente. Il nido è costrutto con vimini e 
poco fieno alla sommità di piante d’ alto fusto di fag- 
gio, abete e larice. (Varallo). 

Pica rustica. Fa una sola covata in aprile e maggio, depone 
da 5a 7 uova di un verde ceruleo con macchie brune. 
In caso di distruzione procede alla seconda ed anche alla 
terza nidificazione in cui prende pure parte il maschio. 
Non fa uso dello stesso nido. Non varia modo nè for- 
ma di costruzione a cui concorre anche il maschio. 

. Nidifica su alti alberi, costruendo il nido esternamente 
con ramoscelli cementati con argilla ed internamente 
con uno strato di materie soffici. Il nido è chiuso su- 
periormente da una volta di ramoscelli ispidi o con 
graticolato, e non lascia che uno stretto passaggio la- 
terale o foro nella parte meno appariscente. (Varallo). 

Garrulus glandarius. Fa una sola covata in aprile o maggio 
di3 a 6 uova che depone successivamente, aventi color 
bigio olivastro. L’incubazione dura dai 15 ai 21 giorni. 
Non fa uso dello stesso nido. Non varia nè forma nè 
costruzione del nido e vi prendono parte tanto il maschio 
quanto la femmina. Comunemente nidifica sugli alti 
alberi annosi. Il nido è semplice ed i materiali gros- 
solani; consiste di pochi ramoscelli frammisti a radici 
filiformi nell’ interno. (Varallo). 

Pyrrhocorax alpinus. Fa una sola covata in aprile o maggio, 
depone da 4 a 5 uova bianche con macchie scure. L' in- 
cubazione dura dai 15 ai 20 giorni. Pare faccia ritorno 
al medesimo nido nella stagione seguente e lo ricosti- 
tuisca interamente usando dei materiali del vecchio 
nido. Non varia nè forma nè costruzione del nido e vi 
prendono parte tanto il maschio quanto la femmina. Ni- 
difica nelle anfrattuosità delle rupi scoscese. (Varallo). 

Sturnus vulgaris. Fa due e talvolta tre covate in aprile 
maggio e giugno, depone da 4 a 6 uova per nidiata 


dei a, 


color verde mare. Il maschio prende parte alla costru- 
zione del nido ed all’ incubazione. Usa tanto del nido 
altrui quanto di quello che costruisce. La costruzione 
che fa è assai imperfetta, consistendo in un ammasso 
di foglie, fieno e muschi. Nidifica nei fori degli alberi, 
ma più comunemente nelle colombaie e nelle buche 
delle vecchie fabbriche, sui tetti delle case. (Varallo). 

Fringilla coelebs. Comunemente fa una sola covata in mag- 
gio o giugno, deponendo 5 o 6 uova bigie rossastre 
con macchie scure specialmente all’ estremità più ot- 
tusa. Ne depone una al giorno. Il maschio sorveglia 
l’incubazione, ma non vi prende parte; essa dura dai 
15 ai 20 giorni. Non fa uso del medesimo nido, nè vi 
fa ritorno nella stagione seguente. Non varia nè il 
modo nè la forma di costruzione alla quale prendono 
parte maschio e femmina. Il nido viene fatto tanto su 
alberi alti, quanto sui bassi purchè fronzuti, e nella 
biforcazione dei rami in posizione nascosta; è elegante 
di forma e di costruzione; vien fatto con fili d’ erba, 
di canape e di corteccie, con sottili radici abilmente 
intessute fra loro nella parte esterna, e nell’interna 
con denso strato di crini. Ai fianchi scoperti del nido 
appicica dei licheni che trovansi sulla corteccia del- 
l’albero in cui lo costruisce. (Varallo). i 

Fringilla Montifringilla. Nidifica una sola volta in maggio o 
giugno, depone da 4 a 5 uova grigiastre con macchie 
brune. Il maschio non prende parte all’incubazione. 
Non fa nuovo uso dello. stesso nido. Non varia modo 
nè forma di costruzione alla quale lavorano maschio e 
femmina. Nidifica di preferenza sugli alti monti ed in 
boschi di piante conifere. Il nido è formato all’ esterno 
‘da muschi e rivestito all’interno con crini, lana e 
penne. (Varallo). 

Passer Italiae. Fa due o tre covate nei mesi di maggio giu- 
gno e luglio, depone da 5 a 6 uova, una al giorno, 
per covata. Le uova sono bianchiccie coperte da pic- 
cole macchie oblunghe turchiniccie e brune. All’incu- 


CA RON = 


bazione prende parte anche il maschio. Questa specie 
non sempre costruisce il nido, ma ora si serve di 
quelli delle colombaie, ora di quelli del Cypselus. 
Apus col quale sostiene lotte accanite per il possesso. 
Ogni qualvolta si serve del nido già costrutto da lui 
o da altre specie vi apporta alcune modificazioni 
ed aggiunte per maggior pulitezza ed adattamento 
alla incubazione. La costruzione varia a seconda de’ luo- 
ghi in cui vien fatta, e vi prendono parte maschio 
e femmina. Nidifica sotto i tetti e nelle colombaie 
e talvolta anche nei buchi delle piante nel quale caso 
le uova sono più arrotondate. Costruisce il nido con 
fieno e lo riveste internamente con cenci, lana e pen- 
ne. (Varallo). 

Coccothraustes vulgaris. Fa una sola covata nel maggio di 
4 a 6 uova biancastre e picchiettate di bruno. Non fa 
uso dello stesso nido nè vi ritorna nella susseguente 
stagione. Non varia modo, nè forma di costruzione del 
nido, e vi prendono parte maschio e femmina. Nidifica 
sugli alberi nell’ inserzione dei grossi rami. Costruisce 
il nido con fuscelli e radici. (Varallo). 

Ligurinus Chloris. Fa una sola covata nel maggio di 5 a 6 
uova bianche verdastre macchiate di rosso bruno. Il 
maschio prende parte all’incubazione. Non fa ritorno 
allo stesso nido. Il colore delle uova può dirsi protet- 
tivo partecipando in gran parte al colore complessivo 
della pianta su cui posano. Nella costruzione del nido 
non varia la forma. Per la nidificazione preferisce le 
piante a foglia persistente e le conifere. Il nido consta 
all’ esterno di fuscelli e filamenti erbosi e muschi, ed 
all’interno di crini, lana e penne; è posto sui primi 
rami del tronco. (Varallo). 

Chrysomitris Spinus. Pare nidifichi sugli alti monti dei di- 
stretti di Varallo e di Piedimulera poichè l’ osservatore 
signor Guarinoni assicura averne veduto il 20 agosto 
18384 un branco di 5 novelli poco sopra il paese di 
Doccio. 


è gras 


Carduelis elegans. Secondo la riuscita fa una, due ed anche 
tre covate nei mesi di maggio, giugno e luglio. La 
prima covata è di 5 uova, le altre di 4 od anche di 3; 
le uova sono macchiate di bruno rossastro verso l’ estre- 
mità più grossa. Il maschio prende parte all’ incuba- 
zione. Non fa uso dello stesso nido nè vi ritorna. Nella 
costruzione del nido non varia la forma; lo costruisce 
sugli alberi di media grandezza, e preferisce a tal 
uopo le piante conifere. Esso è di forma emisferica 
tessuto esternamente di fuscelli, radichette e steli di 
erbe filiformi con molta arte, e nello interno con so- 
stanze lanugginose. (Varallo). 

Serinus hortulanus. Fa una sola covata in maggio o giugno 
di 40 5 uova biancastre con sfumatura cenericcia che 
sull’ estremità più grossa presenta poche macchie bru- 
no-rossiccie miste a tratti di rosso scuro. Non fa uso 
dello stesso nido, nè vi fa ritorno. Non varia la forma 
di costruzione del nido, e vi prendono parte maschio e 
femmina. Presceglie le piante fruttifere per la costru- 
zione dal nido che vien fatto con molta cura; ester- 
namente è costituito di sottili fuscelli internamente 
di lanuggine. (Varallo). 

Pyrrhula europea. Fa una sola covata in maggio o giugno 
di 5 o 6 uova bianche azzurrognole volgenti. al ver- 
dastro con macchie brune e violacee. Il maschio non 
prende parte alla incubazione che dura circa 15 gior- 
ni; la femmina depone le uova consecutivamente una 
per giorno. Non fa uso dello stesso nido, nè vi ritorna 
nella stagione seguente. Non varia il modo e la forma 
del nido, che vien costrutto dalla sola femmina impie- 
gandovi circa dieci giorni. Nidifica sugli alti alberi e nei 
cespugli. Il sott’ Ispettore di Varallo ne raccolse uno 
nel maggio 1886 in un giardino di Rassa a circa 800 
metri sul livello del mare; trovavasi ad un metro e 
mezzo d’ altezza su di una pianticella di Bueus sem- 
pervirens. Il nido è semplice, esternamente è compo- 


sto di radici filiformi o fuscelli intessuti fra loro; in- 
6 


“iesggt9 


ternamente di radici più sottili e crini. Il tutto è so- 
stenuto da un palchetto di fuscelli disposti l'uno su 
l’altro a croce e poggianti sulle biforcazioni dei rami. 
(Varallo). 

Emberiza Citrinella. Fa una sola covata da maggio alla 
metà di giugno, deponendo consecutivamente 4 o 5 
uova a fondo bianco, macchiate di diversi colori e 
specialmente di bruno. Il maschio non prende parte 
all’incubazione. Non fa uso dello stesso nido nè vi 
ritorna nella susseguente stagione. Varia la costru- 
zione del nido secondo il luogo ove lo costruisce, 
usando maggior cura se lo fa sui bassi rami di un 
cespuglio. Usualmente è posto sul terreno, nel folto 
dell’ erba e nei cespugli. Esternamente è costituito di 
fieno e radici; internamente di radicelle, lana e penne. 
Trovasi quasi sempre allo scoperto. (Varallo). 

Emberiza Cirlus. Fa una sola covata dal maggio al giugno, 
deponendo 4 o 5 uova di un bianco perlato con mac- 
chie, punti e strisce rosso-bruno scure. Non fa uso dello 
stesso nido. Non varia il modo di ‘costruzione nè la 
forma del nido, posto a terra fra cespugli, di forma 
assal elegante, intessuto all’ esterno con foglie di edera 
e di quercia e di delicata borraccina, ed allo interno 
con minute pagliuzze e radichette. (Varallo). 

Alauda arborea. Comunemente fa due covate dal marzo al 
luglio di 4 o 5 uova, rossiccio grigie macchiate di 
bruno, che sono deposte consecutivamente. L’incuba- 
zione dura circa 10 giorni, e non vi prende parte il 
maschio. Non fa uso dello stesso nido che per una sola 
covata. Tiene io stesso modo di forma e di costru- 
zione del nido, e vi prende parte il maschio. Il colore 
delle uova può dirsi protettivo per la somiglianza al- 
l’ambiente in cui sono deposte. Nidifica a terra nei 
campi a ridosso di una zolla; usa poche erbe e paglia. 
(Varallo). 

Alauda arvensis. Comunemente fa due covate dal marzo al 
luglio di 4 o 5 uova rossiccio grigie macchiate di 


oe 


bruno che sono deposte consecutivamente. L’incuba- 
zione dura circa 10 giorni, e non vi prende parte il 
maschio. Non fa uso dello stesso nido che per una sola 
covata. Tiene lo stesso modo di forma e di costruzione 
del nido, e vi prende parte il maschio. Il color delle 
uova può dirsi protettivo per la somiglianza all’ am- 
biente in cui sono deposte. Il nido è fatto con poche 
erbe e paglia in una piccola incavatura del terreno, 
senz’ arte, e nascosto con cura. (Varallo). 

Galerita cristata. Comunemente fa due covate dal marzo al 
luglio di 4 o 5 uova rossiccio grigie macchiate di 
bruno, che sono deposte consecutivamente. L’ incuba- 
zione dura circa 10 giorni, e non vi prende parte il 
maschio. Non fa uso dello stesso nido che per una sola 
covata. Tiene lo stesso modo di forma e di costruzione 
del nido, e vi prende parte il maschio. Il color delle 
uova può dirsi protettivo per la somiglianza all’ am- 
biente in cui sono deposte. Nidifica come le precedenti 
al piede di un cespuglio, di una zolla erbosa e special- 
mente nell’impronta del piede dei bovini, preferendo 
le località prossime alle strade. Il nido è rozzamente 
intessuto di fieno. (Varallo). 

Anthus pratensis. Nidifica sui monti e al piano deponendo 
le uova vicino a ruscelli e paludi in buchi o sotto i 
cespugli. (Piedimulera). 

Budytes flavus. Nidifica deponendo le uova in buchi scavati 
nella terra. Fa due covate di 4 o 5 uova ciascuna. 
(Piedimulera). 

Motacilla alba. Fa due covate di 4 a 6 uova bianche azzur- 
rognole sparse di molti punti cenericci scuri. Il ma- 
schio non prende parte all’ incubazione che dura circa 
15 giorni. Nidifica dall’ aprile al luglio e depone le 
uova una al giorno. Spesso fa uso del medesimo nido, 
riattando con aggiunta di materie nuove. La costru- 
zione non varia, ma la forma è diversa a seconda dei 
luoghi in cui fabbrica il nido, alla cui costruzione 
lavorano tanto il maschio quanto la femmina. Nidifica 


PIRA 


presso i fiumi e predilige i fori dei fabbricati e i tetti 
delle case. Costruisce il nido con paglia, fieno a radici 
rivestendolo internamente di lana e peli. (Varallo). 

Calobates melanope. Comunemente fa due covate dal marzo. 
al giugno di 4 a 6 uova ciascuna, bianche o legger- 
mente rossastre sparse di lineette e di punti bigi ros- 
sastri appena visibili. Pare che all’ incubazione prenda 
parte anche il maschio. Non fa uso del medesimo nido. 
La costruzione, non la forma, è sempre uguale. Ni- 
difica tra i sassi e sul terreno, preferibilmente presso 
qualche corrente d’ acque, costruendo con radiche, pa- 
glia e foglie. (Varallo). 

Saxicola Oenanthe. Costruisce il nido in mezzo ai cespugli 
con-sostanze morbide. Le uova in numero di 4 di co- 
lor celeste si schiudono dopo 15 giorni d’ incubazione. 
(Varallo). 

Monticola saxatilis. Nidifica in maggio o giugno; fa una 
sola covata di 3 a 4 uova di colore azzurro, deposte 
di seguito. L'incubazione dura circa 15 giorni. Il 27 
luglio il sotto Ispettore di Varallo raccolse nei pascoli 
di Campollo a 2000 metri sul livello del mare un in- 
dividuo della specie non peranco capace di nutrirsi da 
sè. Non fa uso dello stesso nido. Non varia forma nè 
modo di costruzione e vi prendono parte maschio e fem- 
mina. Il nido è greggio e semplice. Si compone di radici 
e filamenti erbacei; presceglie le concavità in località 
dirupate e frastagliate da sporgenze rocciose. (Varallo). 

Monticola Cyanus. Fa una sola covata in aprile e maggio di 
5 o 6 uova di color verdastro celestognolo deposte di 
seguito. Non fa uso dello stesso nido. Non varia il 
modo di costruzione, nè la forma del nido che vien 
fatto dal maschio. Per la costruzione del nido sceglie 
a preferenza le località fuor di mano in montagna ove 
le rupi scoscese offrono ogni sicurezza. Nidifica anche 
sui camini isolati in alto, sul vertice delle torri iso- 
late, sui campanili, nei burroni; costruisce usando fili 
d’ erba e penne. (Varallo). 


È — 85 — 


Merula nigra. Nidifica dal marzo all’ agosto allevando due 
ed anche tre covate all’ anno, deponendo di seguito 
da 3 a 6 uova per covata verdi bleu con macchie rug- 
ginose. L’incubazione segue senza il concorso del 
maschio e dura circa 15 giorni. Usa diverso nido ogni 
covata. Non varia il modo nè la forma di costruzione 
del nido e vi prende parte il solo maschio. Nella prima 
covata colloca il nido presso terra nel cavo delle cep- 
paie o nei cespugli. Nella seconda e terza covata sugli 
alberi di mezzana altezza, e sui capitozzi, ma sempre 
là dove il fogliame presta maggior riparo. Il nido è 
costituito all’esterno di muschi, licheni, felci e fo- 
glie, nel mezzo da uno strato di radichette ripiegate 
ed intessute fra loro a cocchio e cementate con ar- 
gilla; all’interno di radichette più sottili e di muschi. 
(Varallo). 

Merula torquata. Fa una sola covata dal maggio al luglio, 
deponendo 5 o 6 uova biancastre macchiate di bruno 
rossiccio. Non ritorna al medesimo nido; questo è co- 
struito dal solo maschio a terra fra i cespugli. Pel re- 
sto e per la forma segue il metodo del suo congenere 
antecedente. (Varallo). 

Turdus pilaris. Non si è trovata questa specie a nidificare. 
Persone degne di fede hanno però assicurato il sotto 
Ispettore di Varallo che in Valsesia nidifica, ma di 
rado ai monti, e che vi fa una sola covata di 6 uova 
color celestino punteggiato in rosso. (Varallo). 

Turdus musicus. Fa due covate specialmente quando non 
riesce la prima, depone 5 o 6 uova nella prima covata 
di color bleu carico macchiate di scuro segnatamente 
nel vertice più ottuso. La seconda covata è di minor 
numero di uova. La nidificazione avviene dall’ aprile 
al luglio. Il maschio non piglia parte all’ incubazione. 
Varia il nido ad ogni covata, e ad ogni stagione. Non 
varia la forma della costruzione del nido ed è fatto dal 
solo maschio. Costruisce il nido sui faggi, abeti e la- 
rici adulti e nidifica pure nei cespugli. Il nido di for- 


CRT 


ma emisferica è costrutto con fieno, muschi, licheni, 
pagliuzze e radici, rivestito internamente d’ intonaco 
misto di terra e di materie organiche. (Varallo). 

Turdus viscivorus. Questa specie fa una ed anche due co- 
vate all’ anno, deponendo 4 o 5 uova bianco-verda- 
stre macchiate di bruno. Nidifica dal marzo al giu- 
gno; il maschio non piglia parte alla incubazione che 
dura da 15 a 20 giorni. Varia nido ad ogni covata e 
non ne fa uso nella stagione susseguente. Non varia 
modo nè forma nella costruzione del nido alla quale 
lavorano il maschio e la femmina, da 5 a 7 giorni. 
Nidifica sulle piante d’ alto fusto ad una altezza di 6 
a 10 metri ed in ispecie sui larici e faggi ben ramifi- 
cati. Il nido alquanto più grande, è nella forma e 
nei materiali uguale a quello del suo congenere an- 
tecedente. (Varallo). 

Aédon Luscinia. Nidifica in maggio. Fa una sola covata di 
40 6 uova olivastre scure che depone consecutiva- 
mente, L’ incubazione dura circa 15 giorni ed avviene 
unicamente per cura della femmina. Non usa del me- 
desimo nido nella susseguente stagione. Non varia 
modo nè forma nella costruzione del nido, fatta dal 
maschio e dalla femmina. Nidifica di preferenza sui 
rami bassi di bosco folto in vicinanza ad acqua e 
nelle siepi o sui cespugli presso terra, componendo il 
nido con radici filiformi e foglie che intreccia insie- 
me. (Varallo). 

Erithacus Rubecula. Nidifica dalla fine di aprile a tutto lu- 
glio; fa una ed anche due covate: di 5 o 6 uova cia- 
scuna gialliccie con macchie rossastre. All’ incubazione 
prende parte anche il maschio. Non usa del medesimo 
nido ad ogni covata. Non varia modo di costruzione 
nè forma del nido, e vi piglia parte il maschio. Nidifica 
nei cespugli presso terra, talora anche nei buchi dei 
muri; costruisce con muschi, foglie e crini. Nasconde 
il nido con foglie che ammassa intorno lasciando il 
solo spazio per penetrarvi. (Varallo). 


Egg a 

Cyanecula Wolfi. Non si potè accertare la nidificazione di 
questa specie. Il sotto Ispettore di Varallo fu però as- 
sicurato che in Valsesia nidifica qualche volta facendo 
una sola covata di 6 uova di color bianchiccio, depo- 
ste di seguito e che costruisce il nido in siti umidi o 
presso correnti d’acqua con fieno all’ esterno e mate- 
rie lanugginose e peli all’interno. (Varallo). 

Ruticilla titys. Nidifica dall’ aprile al luglio e fa due covate, 
depone da 5 a 6 uove bianche, una al giorno. L’incu- 
bazione dura non meno di 15 giorni e non vi prende 
parte il maschio. Usa talvolta del medesimo nido tanto 
per una seconda covata quanto col farvi ritorno nella 
stagione seguente. Quando usa dello stesso nido lo riatta 
parzialmente ed anche intieramente nel qual caso gli 
dà diversa direzione. Pare non vari modo e forma di 
costruzione, ma ne varia la posizione e direzione in 
caso di diverse covate nel medesimo nido. Nidifica 
specialmente nell’ alta Valsesia (Alagna, Riva Val- 
dobbia, Campertogno, Rassa, Rimella, Fobello, Carco- 
faro, Bimasco e Rima San Giuseppe) nelle case. Nei 
detti paesi si ha per questa specie un vero e religioso 
rispetto, attribuendo alla sua nidificazione, nelle case 
in cui avviene, un augurio di prosperità e di allon- 
tanamento di sventure per la famiglia che vi abita. 
Il nido è un denso feltro di radici, filamenti di erbe 
e muschi intrecciati tra loro in forma di solido pa- 
rallelepipedo incavato nel mezzo a forma di coppa. Lo 
varia però a seconda delle condizioni del luogo che pre- 
sceglie. (Varallo). 

Pratincola Rubicola. Nidifica dal maggio all’ agosto e fa una 
sola covata di 5 o 6 uova verdastre punteggiate rosso 
mattone. Il maschio non piglia parte all’ incubazione. 
Non ritorna al medesimo nido. Non varia modo nè 
forma di costruzione del nido. Costruisce nei siti in- 
colti al piede di un cespuglio e sotto le radici del 
medesimo lo nasconde. È costituito di paglia, crini e 
lana. La femmina contribuisce col colore delle penne 


ne 


superiori a nasconderlo ed a confonderlo col colore 
dell’ ambiente. (Varallo). 

Pratincola Rubetra. Fa una sola covata, deponendo in mag- 
gio da 6 a 7 uova color celeste verdognolo. Il maschio 
non prende parte all’incubazione. Non ritorna al me- 
desimo nido. Non varia modo nè forma di costruzione. 
Costruisce il nido nei siti incolti al piede di un cespu- 
glio e sotto le radici del medesimo lo nasconde. È co- 
stituito di paglia, crini e lana. La femmina contribuisce 
col colore delle penne superiori a nasconderlo ed a con- 
fonderlo col colore dell’ ambiente. (Varallo). 

Monachus Atricapillus. Comunemente non fa che una covata 
in maggio o giugno di 5 o 6 uova quasi sferiche, 
bianco giallastro sfumato macchiate di scuro. Alla in- 
cubazione prende parte attiva anche il maschio. Non 
ritorna al medesimo nido. Non varia modo nè forma 
di costruzione e vi piglia parte anche il maschio. Ni- 
difica nei giardini e nei boschi cedui. Il nido è posto 
vicino a terra in luogo diligentemente nascosto dalle 
foglie. È composto di filamenti erbacei e di foglie. 
(Varallo). 

Phylloscopus sibilator. Fa una covata dal maggio a giugno, 
depone da 4 a 6 uova e all’incubazione prende parte 
anche il maschio. Non ritorna al medesimo nido. Non 
varia modo nè forma di costruzione e vi prendono 
parte maschio e femmina. Nidifica nei boschi cedui e 
nei castagneti, a terra. Il nido è semplice, nascosto fra 
il muschio e l’ Erica dove questa cresce abbondante. Il 
nido è costrutto con filamenti d’ erba, muschi e qual- 
che piuma; ha forma di borsa, con ristretta apertura 
d’ accesso. (Varallo). 

Troglodytes parvulus. Fa due covate di 6 a 8 uova bianche, 
finmamente punteggiate di bruno scuro, specialmente 
verso l'estremità più ottusa. La prima covata avviene 
dall’aprile al giugno, la seconda dal giugno all'agosto; 
l’incubazione dura circa 15 giorni e pare non vi prenda 
parte il maschio. Non ritorna al medesimo nido. Non 


QRS 


varia modo di costruzione, ma è costretto a variare la 
forma e la dimensione a seconda dei luoghi che ha pre- 
scelti. Il maschio prende parte attiva alla costruzione. 
Nidifica fra le grosse radici delle ceppaie, sotto i tetti 
delle case alpestri e delle capanne fra erbe e muschi. 
Costruisce il nido in forma di borsa rotonda volumi- 
nosa, ammassando muschi che informemente unisce; 
lascia una piccola apertura laterale, e nell'interno lo 
guarnisce di piume. (Varallo). 

Cinclus aquaticus. Fa una ed anche due covate e depone da 
5 a 6 uova bianche. Il maschio non prende parte al- 
l’incubazione. Non usa che una sol volta del nido. Non 
varia il modo nè la forma di costruzione che vien 
fatta tanto dal maschio che dalla femmina. Costruisce 
a terra lungo i fiumi ed i torrenti, in ispecie dietro 
piccole cascate, con muschi e fogliuzze solidamente 
intrecciate all’ esterno ; ed all’interno con sottili fila- 
menti erbacei. Ha la forma quasi sferica con apertura 
laterale. (Varallo). 

Accentor collaris. Fa una sola covata dal maggio all’agosto 
di5 a 6 uova bianche a punti scuri. Non ritorna al me- 
desimo nido. Non varia il modo nè la costruzione del 
nido, alla quale piglia parte anche il maschio. Co- 
struisce a terra nei pascoli perenni e cespugliati. (Va- 
rallo). 

Regulus cristatus. Fa due covate da marzo a tutto luglio, de- 
pone da 5 a 10 uova bianco rosate o bigie, con qualche 
punto rossiccio poco apparente. All’ incubazione non 
prende parte il maschio. Non ritorna al medesimo nido. 
Non varia il modo nè la forma della costruzione, alla 
quale piglia parte anche il maschio. Costruisce sugli 
abeti e anehe a terra tra i cespugli di A/nus. Il nido è 
di forma sferica con piccola apertura laterale; fatto di 
muschi esternamente e di piume e lana internamente. 
(Varallo). 

Acredula rosea. Nidifica una sola volta, deponendo 14 o 15 
uova bianco-cineree con punti di color mattone. Non 


Faggi 


ritorna al medesimo nido. Non varia il modo nè la 
forma della costruzione, alla quale piglia parte an- 
che il maschio. Nidifica sugli alberi a circa metà al- 
tezza. Il nido è costrutto con special cura a forma di 
borsa cilindrica con due aperture laterali; è fatto con 
licheni e muschi all’esterno, pelurie e penne all’inter- 
no; viene solidamente attaccato ad uno o più rami. 
(Varallo). 

Parus major. Fa varie covate, deponendo consecutivamente 
8 a 12 uova, bianche macchiate di rosso. Nidifica dal- 
l'aprile al luglio. Il maschio non piglia parte alla 
ineubazione che dura non più di dodici giorni. Pare 
che talvolta usi del medesimo nido e solamente lo riatti 
con qualche aggiunta. Non varia il modo nè la forma 
della costruzione del nido, alla quale piglia parte anche 
il maschio. Nidifica nei fori degli alberi e nelle fessure 
delle muraglie. (Varallo). 

Parus ater. Nidifica nelle abetaie della Valsesia settentrio- 
nale dall'aprile al luglio, allevando più di una covata. 

Cyanistes ceruleus. Nidifica in Valsesia, ma non si hanno 
notizie intorno al modo della nidificazione. 

Pecile palustris. Fa una e qualche volta due covate dal- 
l’aprile al luglio, deponendo 14 o 15 uova, bianco-ci- 
neree con punteggiature di color rossiccio più ravvi- 
cinate verso la parte ottusa. 

Lophophanes cristatus. Nidifica in Valsesia a circa 1200 metri 
sul livello del mare; ma non si hanno notizie intorno 
al modo della nidificazione. 

Sitta casia. Nidifica una sola volta, deponendo da 5 a 7 
uova di color biancastro, punteggiate di rosso. Il ma- 
schio non prende parte all’incubazione. Non fa ri- 
torno al medesimo nido. Non varia il modo nè la forma 
della costruzione. Nidifica nelle cavità degli alberi, al- 
largando l'apertura col becco se è troppo stretta, o 
restringendola con mota se è troppo larga. Per mate- 
riali si serve di muschi e di detriti vegetali. (Varallo). 

Certhia familiaris. Fa una o anche due covate di 6 o 7 uova 


bianche macchiate di rosso, dall'aprile al luglio. Il 
maschio non partecipa all’incubazione. Non fa ritorno 
al medesimo nido. Non varia il modo nè la forma 
della costruzione. Fa il nido ne’ fori degli alberi. (Va- 
rallo). 

Certhia brachydactyla. Fa una e anche due covate di 6 o 7 
uova bianche macchiate di rosso, dall'aprile al luglio. 
Il maschio non partecipa all’incubazione. Non torna al 
medesimo nido. Non varia il modo nè la forma della 
costruzione. Fa il nido ne’ fori degli alberi. (Varallo). 

Oriolus Galbula. Non fa che una sola covata di 4 o 5 uova 
bianche con macchie nerastre. Il maschio non prende 
parte all’incubazione. Non torna al medesimo nido. 
Non varia il modo e la costruzione del nido a cui con- 
corre anche il maschio. Nidifica nella biforcazione dei 
rami degli alberi. Forma un contorno al nido, allac- 
ciando i rami con foglie, e lo intesse a forma di borsa 
il cui interno è reso soffice con muschi e filamenti 
erbacei. (Varallo). 

Lanius minor. Fa una sola covata nel maggio o giugno, di 
6 o 7 uova bianche con macchie bigio-sbiadite. Non 
ritorna al medesimo nido. Non varia modo nè forma 
della costruzione. Predilige le località dove sono alti 
alberi, specialmente pioppi, sui quali ama costruire il 
nido con steli d’erbe e radici filiformi allo esterno, 
con muschi e la lanuggine di cui sono circondati i 
semi di pioppo all’interno. (Varallo). 

Lanius Collurio. Fa una e tavolta due covate dal maggio al- 
l’agosto di 6 o 7 uova bianche carnicine, macchiettate 
di bruno rossastro, e ne depone una al giorno. Non 
ritorna al medesimo nido. Non varia modo, nè forma 
di costruzione e vi lavorano maschio e femmina. Pre- 
ferisce costruire nelle fitte ed alte siepi di campagna 
e qualche volta tra i filari delle viti; adopera radi- 
chette finissime, steli erbosi, muschi, licheni e lanug- 
gine. (Varallo). 

Lanius auriculatus. Fa una sola covata dal maggio al luglio 


di 5 o 6 uova biancastre, picchiettate di bruno o ros- 
sastro, specialmente alle estremità. Non ritorna al vec- 
chio nido. Non varia modo nè forma di costruzione e 
vi lavorano maschio e femmina. Costruisce di prefe- 
renza nei frutteti e nei vigneti. In quanto alla forma 
e al materiali non diversifica dal suo congenere prece- 
dente. (Varallo). 

Muscicapa collaris. Fa una sola covata in maggio di 5 o 6 
uova di color celeste sbiadito. Non varia modo nè 
forma di costruzione del nido e vi lavorano maschio e 
femmina. Costruisce nella cavità degli alberi ed a mar- 
cata profondità, con sottili pagliuzze, radichette e steli. 
(Varallo). 

Muscicapa Atricapilla. Comunemente non fa che una covata 
in maggio di 5 o 6 uova. Il maschio non prende parte 
alla incubazione. Non ritorna al medesimo nido. Non 
varia il modo e la forma del nido, alla di cui costru- 
zione prende parte il maschio. (Varallo). 

Hirundo rustica. Comunemente fa due covate la prima in 
aprile e la seconda in giugno; e depone nella prima 
covata 5 uova, nella seconda 3, di colorito roseo o 
bianco sudicio con punti or bruni, or rossastri, or vio- 
lacei. Qualche volta fa una terza covata. Il maschio 
non prende parte all’incubazione. Usa dello stesso nido 
sia nella stessa stagione che nella successiva, raffazzo- 
nandolo con fango e paglia. Il modo di costruzione è 
sempre uguale e vi prende parte anche il maschio. Ni- 
difica sotto le tettoie, le torrette dei camini e sotto le 
grondaie e porticati. Costruisce con fango commisto a 
paglia esternamente, internamente con penne e fieno. 
(Varallo). 

Chelidon urbica. Fa due covate e lo stesso numero d’ uova 
della precedente specie. All’incubazione non solo un 
maschio ma varii maschi prendono parte. Nidifica nelle 
epoche sovra indicate per la Mirundo rustica. Usa dello 
stesso nido sia nella stessa stagione che nella succes- 
siva, raffazzonandolo con fango e paglia. Il modo di 


ORE 


costruzione è sempre eguale e yi prende parte anche 
il maschio. Nidifica sotto i cornicioni delle case, 
delle chiese e campanili di preferenza, talora anche 
sotto i porticati e le loggie in legno e nei crepacci delle 
roccie. Il nido consta di materiali eguali a quelli della 
specie precedente, ma è più piccolo e più chiuso nella 
parte superiore. Nidifica a maggior altezza di quella 
scelta dalla precedente specie. 

Cypselus Apus. Fa più covate di 3 o 4 uova bianche dal- 
l’aprile alla metà di luglio. Pare che il maschio non 
prenda parte all’incubazione. Fa soventi ritorno allo 
stesso nido che riordina. Non varia il modo di costru- 
zione, ma variano le dimensioni del nido a seconda 
delle esigenze locali, nelle uccelliere omette di co- 
struirlo, essendogli apprestato dalla mano dell’ Uomo. 
Nidifica nelle torri, nelle muraglie e sotto le gron- 
daie e nelle uccelliere o passeraie che in Valsesia ap- 
positamente gli si costruiscono per trarne profitto. Nel 
caso che il nido non gli venga apprestato, lo costrui- 
sce con pagliuzze, radichette e simili materie, cemen- 
tandole con sostanza di un lucido marmoreo che ap- 
presta nella bocca. (Varallo). 

Caprimulgus europaeus. Deposita a terra quasi senza compor 
nido, ai piedi di un albero, due uova dal maggio al- 
l’agosto. Le uova sono un poco più grosse di quelle 
del Merlo e alquanto più brune. Il maschio non prende 
parte all’ incubazione. (Varallo). 

Dryocopus martius. Fa una sola covata in aprile o maggio 
di 3 uova bianco-lucide senza macchie. Non torna al 
medesimo nido. Non varia modo nè forma di costru- 
zione. Presceglie le piante d’alto fusto di faggio, di 
abete ed anche di castagno in luoghi elevati e che 
siano internamente cariate o vuote. Vi introduce fo- 
glie e muschi con cui forma una specie di letto per le 
uova. (Varallo). 

Picus major. Depone ne’ fori degli alberi da 4a 6 uova d’un 

+ bianco puro. All’incubazione concorre il maschio. Non 


torna al medesimo nido. Non varia il modo nè la forma 
di costruzione; forma il nido specialmente nelle cavità 
naturali o fori già fatti ed usati da altri Picchi. Sce- 
glie a preferenza le piante di faggio. (Varallo). 

Picus medius. Depone ne’ fori degli alberi da 4 a 6 uova 
d’un bianco puro. All’incubazione concorre il maschio. 
Non torna al medesimo nido. Non varia il modo nè la 
forma di costruzione; predilige le cavità naturali o 
fori già fatti ed usati da altri Picchi, ui 
sulle piante di faggio. (Varallo). 

Picus minor. Depone ne’fori degli alberi da 4 a 6 uova 
d’un bianco puro. All’incubazione concorre il maschio. 
Non torna al medesimo nido. Non varia il modo nè 
la forma di costruzione; predilige specialmente le ca- 
vità naturali o fori già fatti ed usati da altri Picchi; 
a preferenza sulle piante di faggio (Varallo). 

Gecinus viridis. Fa una sola covata dall’aprile a tutto giu- 
gno di 5 ad 8 uova perfettamente bianche. Il maschio 
non prende parte alla incubazione. Torna al nido pro- 
prio o a quello dei suoi affini, ma non sempre. Non 
varia il modo nè la forma di costruzione del nido. Ni- 
difica ne’ fori degli alberi. (Varallo). 

ljnx Torquilla. Depone una sola covata in maggio di 6 uova 
bianco-avorio, un uovo al giorno senz’interruzione. Il 
maschio non concorre all’ incubazione. Non torna al 
medesimo nido. Non varia modo nè forma di costru- 
zione del nido. Preferisce i fori naturali che sì trovano 
nel pioppo e nel salcio ove fabbrica il nido senz’alcuna 
arte. (Varallo). 

Cuculus canorus. A questa specie non si può assegnare un 
preciso numero di uova, le depone nei nidi altrui ad 
intervalli. Variano poi assai di colore: se ne trovano 
di rossiccie, verdastre, turchiniccie, talvolta macchiate, 
talvolta lineate di color rossastro, olivastro, bruno. La 
deposizione delle uova avviene dalla metà di maggio 
al luglio. 

Alcedo Ispida. Depone una sola covata dall'aprile al luglio, 


"1? 


di 8a 10 uova quasi rotonde, bianco-lucide. Il maschio 
non prende parte all’incubazione. Non fa nido. Pre- 
sceglie i fori profondi che si manifestano nelle ripe ter- 
rose e corrose da corsi d’acqua lungo i fiumi, torrenti 
e ruscelli. (Varallo). 

Upupa Epops. Nidifica di rado nel distretto; fa una sola co- 
vata dall’ aprile alla metà di giugno, deponendo da 3 
a b uova bigie, cioè grigiastre, con piccole macchie 
più scure. Il maschio non piglia parte all’incubazione. 
Non torna al medesimo nido. Varia il modo di costru- 
zione a seconda della località. Il color delle uova può 
dirsi protettivo. Nidifica di preferenza ne’ fori naturali 
delle piante; ma fa il nido anche nelle cavità dei muri 
e delle roccie e fra macerie. Nel primo caso non fa 
nido; nel secondo forma un semplice letto di foglie ; 
nell’ ultimo caso costruisce un vero nido con muschi, 
lana e piume. (Varallo). 

Strix flammea. Fa una sola covata in giugno di 4 o 5 uova 
biancastre. Non nidifica, deponendo le uova tra le ma- 
‘cerie, ne’ fori delle muraglie, e sulle alte torri. Il colore 
delle uova è protettivo. (Varallo). 

Syrnium Aluco. Fa una sola covata in maggio, ordinaria- 
mente di 3 o 4 uova biancastre e Ditondo Nell’ incu- 
bazione prende parte anche il maschio. Comunemente 

. sì serve di nidi altrui abbandonati. Nidifica qualche 
volta nelle boscaglie, allo aperto od entro buchi d’al- 
beri. (Varallo). 

Athene Noctua. Fa una sola covata in maggio di 3 a 5 uova, 
deponendone una al giorno. Facendo ritorno riprende 
il nido primiero. Nidifica ordinariamente sui tetti delle 
case, ne’ fori dei muri, e talvolta anche ne’ fori delle 
| piante. (Varallo). 

Scops Giu. Nidifica nei crepacci dei monti e nei fori degli 
alberi in maggio e giugno, deponendo 5 uova bian- 
castre. 

Bubo maximus. Fa una sola covata in aprile o maggio di 
2-uova, al più grosse come quelle di gallina, il cui co- 


CI SOGRCE 


lore tende al giallo rossastro, cioè al colore del man- 
tello o piumaggio della specie. Pare non faccia ritorno 
al medesimo nido. Tanto il maschio che la femmina 
concorrono alla formazione del nido. Sceglie i vani 
degli alberi e delle vecchie muraglie, ma più special- 
mente nidifica nei crepacci delle montagne. Il nido 
all’esterno consta di rami secchi intrecciati con radici, 
internamente di foglie secche. (Varallo). 

Aquila Chrysaétus. Fa una sola covata in marzo o aprile di 
203 uova al più, che depone di seguito. Le uova 
hanno color bianco sudicio sfumato da tinta azzurro- 
gnola con macchie rossastre scure, specialmente alla 
estremità più ottusa. Usa del medesimo nido. Nella co- 
struzione del nido prende parte tanto il maschio che 
la femmina. Nidifica tra i crepacci degli alti monti. Il 
nido è costrutto con rami in forma di pianerottolo, 
ricoperto di foglie secche e di fuscelli di erica. (Va- 
rallo).- 

Buteo vulgaris. Fa una sola covata in maggio o giugno di 
2 o 3 uova che depone di seguito. Il colore delle tova 
è biancastro con macchie gialle. Si serve talvolta dei 
nidi abbandonati dei Corvi. Tanto il maschio quanto 
la femmina prendono parte alla formazione del nido. 
Costruisce sulle rupi elevate e sugli alberi; il nido 
consta esternamente di fuscelli, ed internamente di 
piume, lana ed altre materie soffici. (Varallo). 

Milvus Ictinus. Fa una sola covata in aprile o maggio di 3 
o 4 uova che hanno colore, ora biancastro, ora grigia- 
stro, ora rossiccio, con macchie brune. Non torna al me- 
desimo nido. Tanto il maschio che la femmina prendono 
parte alla formazione del nido. Costruisce sugli alberi 
ed il nido ha la forma e consistenza di quello della spe- 
cie precedente. (Varallo). 

Cerchneis Tinnunculus. Fa una sola covata dall'aprile al giu- 
gno di 5 o 7 uova giallastre e talvolta rossastre. Non 
torna al medesimo nido; talora si serve di quello del 
Corvus Corone. Tanto il maschio che la femmina pren- 


n "pira 

dono parte alla costruzione. Fail nido sulle torri e an- 

che sulle cime degli alberi lo fabbrica con fuscelli e 

radici. (Varallo). 

‘ Astur palumbarius. Fa una sola covata in aprile o maggio 

di 5 o 6 uova. Non torna al medesimo nido. Tanto il 
maschio che la femmina prendono parte alla forma- 
zione del nido. Costruisce su alti alberi ed in ispecie 
sui larici e abeti. Il nido consta di fuscelli, rivestiti 
all’interno di materie soffici. (Varallo). 

Accipiter Nisus. Fa una sola covata di 3 a 5 uova in prima- 

vera. Le uova variano di colore, ordinariamente sono 

bianchiccie, picchiettate di giallo rossastro alle estre- 
mità. Non torna al medesimo nido. Tanto il maschio 
che la femmina prendono parte alla costruzione. Ni- 

difica sugli alti rami delle piante conifere. Il nido è 

simile a quello della specie precedente. 

Columba Palumbus. Pare faccia più d’una covata di 2 o 3 
uova bianche. Nella incubazione, che dura circa 14 
giorni prende parte anche il maschio. Non fa uso del 
medesimo nido. Nella costruzione del nido, che è sem- 
plicissimo, prende parte anche il maschio. Costruisce 
verso la cima degli alti alberi, e preferisce luoghi di 
silenzio e di quiete. In mancanza di meglio però co- 
struiscono anche sulle roccie. Il nido è fatto con ramo- 
scelli e radici rozzamente intrecciati. (Varallo). 

Columba Oenas. Nidifica in Valsesia. Il Sotto-Ispettore di 
Varallo ne ebbe una nidiata in giugno, presa poco 
lungi da Varallo. 

Turtur tenera. Fa una e talvolta due covate nella stagione, 

_ deponendo 2 uova bianche per covata. All’incubazione 
prende parte anche il maschio. Non fa uso del mede- 
simo nido. Nella costruzione del nido prende parte an- 
che il maschio. (Varallo). 

Perdix saxatilis. Fa una sola covata, deponendo nei pascoli 
più elevati da 8 a 18 uova di un color giallo sudicio o 
rossastro. Non torna al medesimo nido. Non varia il 


modo di costruzione che è semplicissimo poichè ove 
\ 7 


AGR E 


deporrà le uova si prepara razzolando una nicchia, vi 
introduce foglie secche e nulla più. Il maschio pare 
prenda parte all’ ammassamento dei pochi materiali 
che circondano le uova. Il nido vien fatto nei versanti - 
solati elevati cioè superiormente a 750 metri sul di- 
vello del mare e nelle località pascolive cespugliate, 
o nei boschi cedui, dal maggio al luglio. (Varallo). 

Starna Perdix. Fa talvolta due covate, deponendo nella 
prima da 15 a 20 uova di color olivastro pallido; nella 
seconda covata un numero minore. Il maschio non 
prende parte alla incubazione. Non torna al mede- 
simo nido. Non varia modo di costruzione. Pare che 
il maschio prenda parte all’ammassamento dei pochi 
materiali che circondano le uova. Campi a cereali, 
luoghi cespugliati, boschi cedui ed ericeti sono i siti 
che presceglie per la deposizione delle uova. (Varallo). 

Coturnix communis. Fa una sola covata in giugno di 10 a 16 
uova giallastre o rossicce con macchie brune. L’incu- 
bazione dura circa 20 giorni e non vi piglia parte il 
maschio. Non ritorna al medesimo nido. Non varia 
modo di costruzione. Pare che il maschio prenda parte 
all’ammassamento dei pochi materiali, che circondano 
le uova. Sceglie a preferenza per ana le uova le 
praterie e i campi seminati a trifoglio, nascondendole 
nel più fitto della vegetazione. (Varallo). 

Lyrurus Tetrix. Fa una sola covata in maggio di 6 a 10 uova 
gialle rugginose sparse in gran numero di grandi e 
piccole macchie nero-ruggine. Il maschio non prende 
parte all’incubazione. Depone le uova per terra senza 
preparazione di sorta. Le località scelte per la covata 
sono i pascoli alpini, fittamente cespugliati di £odo- 
dendron ferrugineum e di Alnus viridis. (Varallo). 

Lagopus mutus. Fa una sola covata in maggio o giugno, de- 
ponendo da 8 a 15 uova oblunghe, gialle rugginose, 
sparse in gran numero di grandi e piccole macchie 
nero-ruggine, Il maschio non prende parte all’incuba- 
zione, Non costruisce nido, deponendo le uova dove il 


Re Lo 1 pi 


muschio è piuttosto alto, o sul nudo terreno in luoghi 
dirupati e rocciosi. (Varallo). 


Elenco delle specie di uccelli che sono di 


passaggio regolare nella provincia di 
Novara. 


Distretto di Varallo. 


*Scolopax Rusticula. Dal 1° al 15 marzo, e dal 15 al 31 ottobre. 
Charadrius Pluvialis. Dal 1° al 31 ottobre. 


Distretto di Crodo. 


Corvus Corax. Dal 15 novembre al 15 dicembre. 

Corvus Cornix. Dal 15 novembre al 15 dicembre. 

Corvus frugilegus. Dal 15 novembre al 15 dicembre. 

Sturnus vulgaris. Dal 1° al 31 marzo, e dal 1° al 31 dicemb. 

Fringilla Montifringilla. Dal 15 ottobre al 15 novembre. 

Passer domesticus. Dal 1° al 15 ottobre. 

Coccothraustes vulgaris. Dal 1° al 15 ottobre. 

Ligurinus Chioris. Dal 1° al 31 magg., e dal 1° al 31 dicemb. 

Carduelis elegans. Dal 15 al tutto marzo, e dal 15 dicembre 
al 20 gennaio. 

Chrysomitris Spinus. Dal 15 ottobre al 15 novembre. 

Chloroptila Citrinella. Dal 15 ottobre al 15 novembre. 

Cannabina Linota. Dal 15 ottobre al 15 novembre. 

Fegiothus rufescens. Dal 15 ottobre al 15 novembre. 

Miliaria Projer. Dal 15 ottobre al 15 novembre. 

Emberiza Citrinella. Dal 1° al 30 aprile. 

Emberiza Hortulana. Dal 1° al 30 aprile. 

Emberiza Cia. Dal 1° al 30 settembre. 

Emberiza Schceniclus. Dal 1° al 30 settembre. 

Alauda arvensis. Dal 1° al 15 ottobre. 

Galerita cristata. Dal 1° al 15 ottobre. 

Anthus trivialis. Dal 15 ottobre al 15 novembre. 


— 100 — 


Anthus Spipoletta. Dal 15 ottobre al 15 novembre. 

Budytes flavus. Dal 15 ottobre al 15 novembre. 

Motacilla alba. Dal 15 al 30 marzo, e dal 1° al 30 settemb. 

Calobates melanope. Dal 15 ottobre al 15 novembre. 

Saxicola Oenanthe. Dal 15 al 30 mar., e dal 1° al 30 settemb. 

Monticola saxatilis. Dal 1° al 81 maggio. 

Turdus pilaris. Dal 1° al 31 maggio. 

Turdus musicus. Dal 1° al 15 ottobre. 

Aédon Luscinia. Dal 1° al 31 maggio, e dal 1° al 31 dicemb. 

Ruticilla Pheenicurus. Dal 1° al 30 settembre. 

Ruticilla titys. Dal 1° al 30 settembre. 

Pratincola Rubicola. Dal 1° al 30 settembre. 

Monachus Atricapillus. Dal 1° al 31 magg., edal 15 al 31 ag. 

Sylvia Curruca. Dal 1° al 15 ottobre. 

Accentor collaris. Dal 1° al 30 maggio. 

Lanius Excubitor. Dal 15 maggio al 15 giugno, e dal 15 al 
31 agosto. 

Lanius minor. Dal 15 maggio al 15 giugno, e dal 15 al 
sl agosto. 

Lanius Collurio. Dal 15 maggio al 15 giugno, e dal 15 al 
31 agosto. 

Lanius auriculatus. Dal 15 maggio Ù 15 giugno, e dal 15 al 
31 agosto. 

Hirundo rustica. Dal 1° al 30 maggio. 

Chelidon urbica. Dal 1° al 30 maggio. 

Cypselus Apus. Dal 1° al 30 maggio. 

Cypselus Melba. Dal 1° al 30 magg., e dal 1° al 30 settemb. 

Picus major. Dal 1° al 15 ottobre. 

ljnx Torquilla. Dal 1° al 31 maggio. 

Cuculus canorus. Dal 1° al 30 luglio. 

Upupa Epops. Dal 1° al 30 aprile. 

Strix flammea. Dal 15 magg. al 15 giu., e dal 1° al 30 settemb. 

Asio Otus. Dal 15 maggio al 15 giugno. 

Scops Giu. Dal 15 maggio al 15 giugno. 

(Edicnemus scolopax. Dal 15 novembre al 15 dicembre. 

Scolopax Rusticula. Dal 15 febbraio a tutto marzo, e dal 15 di- 
cembre al 20 gennaio. 


— 101 — 


Gallinago calestis. Dal 15 ottobre al 15 novembre. 
Totanus Ochropus. Dal 15 al 30 marzo, e dal 15 novembre 
al 15 dicembre. 


Distretto di Piedimulera. 


Corvus Corax. Novembre e dicembre. 

Corvus Cornix. Novembre e dicembre. 

Sturnus vulgaris. Dal 1° al 31 marzo, e dal 15 settembre al 
15 novembre. 

Ligurinus Chloris. Dal 15 settembre al 15 ottobre. 

Chrysomitris Spinus. Dal 15 al 31 ottobre. 

Cannabina Linota. Dal 15 settembre al 15 ottobre. 

Emberiza Citrinella. Dal 1° al 15 settembre. 

Alauda arborea. Dal 1° al 31 marzo, e dal 15 al 30 ottobre. ! 

Alauda arvensis. Dal 1° al 31 marzo, e dal 15 al 30 ottobre. ! 

Anthus trivialis. Dal 15 al 30 settembre — parte rimangono 
presso le paludi del Toce. 

Anthus Spipoletta. Dal 15 al 30 settembre — parte rimangono 
presso le paludi del Toce. 

Budytes flavus. Dal 1° al 15 settembre — parte rimangono. 

Saxicola Oenanthe. Dal 1° al 30 mar., e dal 1° al 15 settemb. 

Turdus pilaris. Dal 1° al 15 ottobre. 

Turdus iliacus. Dal 1° al 15 ottobre. 

Aédon Luscinia. Dal 15 al 30 aprile, e dal 1° al 15 ottobre. 

Cyanecula Wolfi. In dicembre e rimane. 

Hirundo rustica. Dal 1° al 15 aprile, e dal 15 settembre ai 
primi di ottobre. 

Cotile rupestris. Dal 1° al 31 marzo, e dal 15 al 31 ottobre. 


! Queste specie presentarono il fatto di ritornare per qualche 
giorno durante l’ inverno cioè nei giorni 23 e 24 dicembre per causa di 
variazioni atmosferiche. 


ela peo 
LOMBARDIA. 


Sondrio (GarLi-VALERIO Bruno): 


La Valtellina, sotto il qual nome si comprende, oltre 
la provincia di Sondrio, quella porzione della provincia di 
Como che sta fra il Lario e il così detto Trivio, corre dal 
Nord-Est all’Ovest sempre serrata fra due catene di monti: 
le prealpi Orobie al Sud e le Alpi al Nord. Essa confina 
al Sud colle provincie di Bergamo e di Brescia; al Nord 
col cantone Grigione, all’ Est col Tirolo tedesco, al Sud 
col Lario. Due vallate principali costituiscono la Valtel- 
lina: Quella dell'Adda, la più lunga, che corre da Est ad 
Ovest, e quella del Liro che corre da Nord a Sud. In que- 
ste due valli principali ne sbucano moltissime altre secon- 
darie, ora strette, orride, dirupate, ora larghe, piane e ben 
coltivate, che mandano, esclusa quella di Livigno, il con- 
tributo delle loro acque ai due fiumi più importanti: il 
Liro e l’Adda. Annovereremo qui fra le vallate secondarie 
quella del Mera e la Codera che s’ aprono nella valle del 
Liro; quelle del Masino, del Mallero, la Fontana, del Po- 
schiavino, di Grosio; di Livigno, di Fralle, che stanno 
sulla destra dell'Adda, quelle del Bitto, del Tartano, la 
Madre, la Cervia, del Livrio, della Venina, di Belviso, 
del Frodolfo, sulla sinistra del medesimo fiume. — Le due 
catene di monti rinserranti la Valtellina, in molti punti si 
allargano formando bacini di una certa estensione quali 
quello di Morbegno, di Sondrio, di Groviotto ecc. — 
In tali condizioni facilmente si comprende come e il piano, 
e la palude, e la foresta, e il torrente, e il fiume, e il 
ghiacciaio, e la nuda cresta del monte vi si possano con- 
temporaneamente trovare. Nelle pianure, nelle rive de’ fos- 
sati e de’ fiumi, crescono rigogliosi le Salix alba, viminalis, 
fragilis, vitellina ecc.; i Populus tremula, canescens, migra, 
alba; i Morus alba, nigra; 1 Alnus glutinosa; la Daphne lau- 
reola, ecc., le quali tutte s° innalzano per breve tratto sui 


— 103 — 


monti. A loro succedono la Castanea sativa; la Juglans re- 
gia; le Betula alba, ovata, nana; i Pinus abies, picea, larix, 
sylvestris, mugo, cembra; il Fagus sylvatica; i Rhododendron 
Fferrugineum, hirsutumz i Juniperus communis, sabina, nana, 
ecc. Ma a poco a poco, mano mano che c’ innalziamo, tutti 
questi alberi vanno intisichendo, appaiono qua e là come 
rara reliquia d’ una vegetazione superba, spariscono e ce- 
dono il porto alle tisiche erbe rasentanti le basi degli im- 
mensi ghiacciai. — Fra quelle piante, fra quegli arbusti, 
fra quelle erbe, vivono, prolificano, muoiono le varie spe- 
cie ornitiche che in seguito accenneremo; vivono, prolifi- 
cano, muoiono: lUrsus aretos; la Capella rupicapra; il Ca- 
nis vulpes; le Mustela martes, erminea, putorius, foina; il 
Sciurus vulgaris; la Lutra vulgaris; i Myoxus glis, avellana- 
rius; la Talpa europea; il Meles tarus; i Mus decumanus, 
musculus; lArvicola arvalis; 11 Crossopus fodiens; la Crocidura 
aranea. Nell’ acque degli stagni, de’ laghi e de’ fiumi, guiz- 
zano il Cottus gobie; l’Alburnus alborella, la Tinca vulgaris, 
il Salmo fario ecc.; e vivono i numerosi batraci. Sulle aride 
rupi corrono velocemente: le Lacerta viridis, muralis; la Vi- 
‘pera berus, l'Anguis fragilis ecc. Per l’aria, sulle fronde, 
sui fiori, sul suolo, vola, combatte, si agitano miriadi 
d’ insetti e 

Un mondo di viventi atomi, a cui 

Sembra una stilla di rugiada, un lago; 

E per girare intorno 

All’ orbe immenso d’ una margherita 

Consumano la vita. 


Elenco generale delle specie di uccelli 0s- 
servate nella provincia di Sondrio, coi 
nomi volgari locali, ed indicazioni di 
frequenza, ecc. 


Corvus Corax, Corv gross. Non tanto comune, vive sui monti 
e di rado discende al piano. 


— 104 — 


Corvus Cornix, Corragia. Comune. 

Corvus frugilegus, Corv. Comunissimo, vive al piano. 

Nucifraga Caryocatactes, Gagia nisciulera. Non tanto comu- 
ne, vive costantemente sui monti. 

Pica rustica, Berta. Comunissima, vive in pianura. 

Garrulus glandarius, Gagia. Comune, vive quasi sempre sui 
monti, non discendendo se non di rado in pianura. 

Pyrrhocorax alpinus, Crasc, Crascin. Comunissimo, vive sem- 
pre sui monti. 

Pyrrhocorax Graculus, Crasc, Crascin. Comune, vive sempre 
sui monti. 

Sturnus vulgaris, Sturnel. Comunissimo, vive al piano. 

Pastor roseus. Raro, vive al piano. 

Fringilla coelebs, /ranguel. Comunissimo, vive tanto al piano 
che sui monti. 

Fringilla Montifringilla, Yranguel muntan. Vive sui monti, ra- 
ramente discende al piano; è specie comune. 

Montifringilla nivalis, Usel! de la nef. Bianchin. Vive sugli 
alti monti sedentario. 

Passer montanus, Passer. Comunissima, vive in pianura. 

Passer Italia, Passer gross. Vive in pianura e anche in mon- 
tagna ovunque sono abitazioni; è comunissima. 

Coccothraustes vulgaris, Sfrison. Comune a mezza montagna. 

Ligurinus Chloris, Verdon. Comunissimo, vive sui monti e 
in pianura. ; 

Chrysomitris Spinus, Legirin. Comunissimo, vive tanto in 
pianura che in montagna. 

Carduelis elegans, Lavarin. Comunissimo, vive preferibil- 
mente in pianura. 

Serinus hortulanus, Sverzerin. Comunissimo, trovasi in pia- 
nura e in montagna. 

Cannabina Linota, Finett. Comunissimo, vive sui maggenghi 
e in pianura. 

fegiothus rufescens, Cardinalin. Comune, vive specialmente 
in montagna, ma trovasi alcune volte anche al piano. 

Pyrrhula europea, Cifulott, Gemòn. Comune, vive sempre in 
montagna, 


— 105 — 


Loxia Curvirostra, Bec în crus, Becher. Comune, vive costan- 

temente sui monti. 

 Emberiza Citrinella, Spaiarda. Comunissimo, vive sui mag- 
genghi e in pianura. 

Emberiza Hortulana. Non molto comune, vive al piano e in 
montagna. 

Emberiza Cia, Zipp. Comunissimo, vive sui maggenghi e 
nelle vigne. 

Emberiza Scheniclus. Non comune, vive in pianura. 

Calandrella brachydactyla, Gic Giac. Comune in certi anni, 
in altri no; vive sempre in pianura. 

Alauda arborea, Z@rl, Odolin de crap. Comune, vive tanto 
in pianura come a mezza montagna. 

Alauda arvensis, Lodola, Odola, Odola de campagna. None 
nissima, vive sempre in pianura. 

Anthus pratensis, Squizzeta. Comunissima, vive sui maggen- 
ghi e in pianura. 

Anthus trivialis, Durdina. Comunissima, vive sui maggen- 
ghi e in pianura. 

Anthus Spipoletta, Sguizeton. Comune, vive sui maggenghi e 
in pianura. 

Budytes flavus, Buarina. Comune, vive in pianura. 

Budytes cinereocapillus, Buarina. Comune, vive in pianura. 

Motacilla alba, Ballarina, Quatremula. Comunissima, vive 
sempre in pianura. 

Calobates melanope, Quatremula gialda. Comune, vive in pia- 


nura. 

Saxicola Oenanthe, Cidiane. Comune, vive in pianura e in 
montagna. 

Monticola saxatilis, Cuarussa. Comune, vive sempre in mon- 
tagna. 


Monticola Cyanus, Passera sulitaria. Comune, vive a mezza 
montagna, fra le viti. 

Merula nigra, Merlo. Comunissimo, vive anche in monta- 
gna, ma più specialmente in pianura. 

Merula torquata, Merlo de muntagna. Comune, vive sempre 
sui monti. 


— 106 — 


Turdus pilaris, Viscarda. Comunissima, vive in montagna e 
non discende al piano se non nell'inverno. 

Turdus iliacus, 7urd spinard. Vive in montagna e al piano; 
è comune. 

Turdus musicus, 7urd. REA, vive in montagna e 
al piano. 

Turdus viscivorus, Dress. Comunissima, vive in montagna e 
non discende se non raramente nell’ inverno. 

Agdon Luscinia, Rusigneu. Comune, vive al piano. 

Erithacus Rubecula, Pettross. Vive specialmente ai monti, 
ma anche al piano; è specie comune. 

Cyanecula Wolfi. Non molto-comune, vive al piano. 

Ruticilla Phoenicurus, Chiross. cn vive tanto al 
monte quanto al piano. 

Ruticilla titys, Cirros férée. Comune, vive specialmente sui 
monti dirupati, ma discende anche al piano. 

Pratincola Rubicola, Taragn? Muratt? Non molto comune, 

- vive in pianura. 

Pratincola Rubetra, Zaragn. Comunissimo, vive sui maggen- 
ghi e in pianura. 

Sylvia orphea, Bianchet. Comune al piano. 

Sylvia cinerea. Non comune, vive in pianura. 

Sylvia Curruca, Bianchett? Non comune, vive in pianura. 

Monachus Atricapillus, Capnegher. Comune, vive al piano. 

Monachus hortensis, Bianchett? Comune, vive in pianura. 

Pyrophthalma melanocephala, Bianchett? Raro, vivein pianura. 

Phylloscopus sibilator, Zuin. Comune, vive al piano e al 
monte. 

Phylloscopus Trochilus, Zuin. Comune, vive in pianura. 

Phylloscopus rufus, Tui, Tuit. Comunissimo, vive in mon- 
tagna e in pianura. 

Hypolais polyglotta. Non comune, vive al piano. 

Acrocephalus streperus. Comune, vive al piano. 

Acrocephalus arundinaceus. Comune, vive in pianura. 

Locustella naevia. Rarissimo, vive al piano. 

Troglodytes parvulus, Forabeuce, Trenta pés.Comunissimo, vive 
in montagna e in pianura. 


— 107 — 


Cinclus aquaticus, Merlo acquireu. Vive al piano e al monte; 
comunissimo. 

Accentor collaris, Mattarott. Comune, vive sempre nelle alte 
montagne. 

Accentor modularis, Passera buschina, Matelina. Comunissima, 
vive sui monti da cui non discende se non in pieno 
inverno. 

Regulus cristatus, Steli, Stelletin. Comune, vive sui monti e 
non li abbandona se non nell’ inverno. 

Regulus ignicapillus, Stelin, Stelletin. Come la specie prece- 
dente, ma meno comune. 

Acredula caudata, Cua lunga. Non abbondante, vive al piano. 

Acredula rosea, Cua 2unga. Comunissima, vive al piano. 

Parus major, Parascieula. Comunissima, vive al piano ed al 


monte. 

Parus ater, Parascieula de munt. Comune, vive solo al 
monte. 

Cyanistes caeruleus, Muneghina. Comune, vive al piano e al 
monte. 


Pecile palustris, Parasciulin de munt. Non comune come le 

i precedenti, vive al piano e al monte. 

Sitta cesia, Parulé. Comune, vive al monte. 

Certhia familiaris, Rampeghin. Comunissimo, vive sempre sui 
monti. 

Certhia brachydactyla, Rampeghin. Meno comune della pre- 
cedente specie, vive al piano. 

Tichodroma muraria, Reusa. Non comune, vive sulle rupi e 
in pianura ove sono abitazioni. 

Oriolus Galbula, Gardé, Merlo adurà. Non comune, vive ai 
monti e al piano. 

Ampelis Garrulus. Capita raramente, vive al piano. 

Lanius minor, Gazzott fliival. Comune, vive in pianura. 

Lanius Collurio, Gazzott, Cagnina. Comunissima, vive al piano. 

!Lanius auriculatus, Gazzott. Specie più rara delle precedenti, 
vive al piano. 

Muscicapa Atricapilla, A/et. Comunissima ovunque. 

Hirundo rustica, Rundena. Comunissima, vive al piano. 


— 108 — 


Chelidon urbica. Comunissima, vive specialmente al monte, 
ma anche al piano. 

Cypselus Apus, Rondon. Comunissimo, vive in montagna e 
al piano. 

Picus major, Picasc. Sui monti; non comune. 

Picus minor. Raro, vive a mezza montagna e al piano. 

Gecinus viridis, Picase. Comunissimo, vive al piano e al 
monte. 

ljnx Torquilla, Stortacol, Vaca grossa. Comune, vive al piano. 

Cuculus canorus, Ciicul, Chichett. Comune, vive al piano e al 
monte. 

Alcedo Ispida, Martin pescadà. Comune, vive al piano. 

Upupa Epops, Biidola. Comune vive al piano. 

Strix flammea. Al piano, non comune. 

Nyctala Tengmalmi. Non comune, vive al monte. 

Asio accipitrinus. Non comune, vive sui monti. 

Athene Noctua, Scigueta. Comunissima, vive a mezza mon- 
tagna tra le viti; raramente cala al piano. 

Scops Giu, Sciscieu. Non abbondante, vive al piano e al 
monte. 

Bubo maximus, Dic. Comune, vive in montagna; qualche 
volta cala al piano. 

Aquila Chrysaétus, Aquila. Comune, sta sempre sugli alti 
monti. 

Buteo vulgaris, Aigula. Comunissima, vive ai monti, ma spe- 
cialmente in pianura. 

Cerchneis Tinnunculus, Fa/chett. Comune, vive al piano e @ 
mezza montagna. 

Accipiter Nisus, Gavinell. Comune, vive particolarmente al 
piano; raramente ai monti. 

Gypaétus barbatus. Forse trovasi ancora sopra Chiavenna. 

Pelecanus Onocrotalus, Pellicano. Capita raramente. 

Ardetta minuta, Sgolgin. Comune, vive al piano. 

Ciconia alba. Di passaggio casuale; presa a Colico. 

Cigonia nigra. Di passaggio casuale; presa a Colico. 

Anser segetum, Oca salvadega. Capita raramente al piano. 

Anas Boscas, Aneda salvadega. Comune, vive al piano. 


— 109 — 


Querquedula Circia, Garganell. Comune, vive al piano. 

Mergus Serrator. Accidentale nella Valtellina. 

Columba Palumbus, Pevion salvadegh. Comune, vive al piano. 

Columba Oenas, Pevion salvadegh. Comune, vive al piano. 

Turtur tenera, 7'urtura. Meno comune, vive al piano. 

Perdix rufa, Pernis. Temo che quella da me esaminata non 
sia stata presa in Valtellina. 

Perdix saxatilis, Cuturna. Comunissima, vive sempre in mon- 
tagna. 

Starna Perdix, Pernis, Perniseta. Comunissima, vive a mezza 
montagna fra le viti; qualche volta discende al piano. 

Coturnix communis, Quaia. Comunissima, vive al piano; qual- 
che volta però fu colta sui monti. 

Lyrurus Tetrix, GaZ! de montagna (il Z), Gallina, Sterla la P), 
Pullastron (il giovane). Comune, va diminuendo; abita 
gli alti monti. 

Bonasa hetulina, /ranculin. Comune, va diminuendo; vive 
sugli alti monti, qualche volta scende al piano. 

Lagopus mutus, Runcase. Abita gli alti monti; è comune. 

Rallus aquaticus, Griignett. Comune, vive al piano. 

Ortygometra Porzana, Gilardina. Comune vive al piano. 

Crex pratensis, Re de quai. Comune, vive al piano. 

Gallinula chloropus, Griignetton. Comune, vive al piano. 

Fulica atra, lega. Non abbondante nella prov. di Sondrio, 
vive al piano. 

Grus communis. Di passaggio e rara. 

Fegialitis curonica. Non comune, vive al piano. 

Vanellus Capella, Pavonzin. Comune, vive in pianura. 

Tringoides Hypoleucus, Piu. Comune, vive in pianura lungo 
i fiumi. 

Totanus Ochropus. Nidifica talvolta nella prov. di Sondrio. 

Totanus stagnatilis. Trovasi qualche volta a Colico. 

Limosa melanura. Di passaggio in Valtellina. 

Scolopax Rusticula, Beccazza, Gallinazza. Comune, ma non ab- 
bondante se non nelle rigide annate; vive al piano e 
a mezza montagna. 

Gallinago major, Sgreppon, Meng. Comune, vive al piano. 


— 110 — 


Gallinago celestis, Sgreppa. Comune, vive al piano. 

Gallinago Gallinula, Sgreppin. Comune, vive al piano. 

Chroocephalus ridibundus, Garigula, Sgulatrel. Abita il lago 
di Mezzola e il Lario presso Colico; è comunissimo. 


Elenco delle specie di uccelli che sono se- 
dentarie nella provincia di Sondrio. 


Corvus Corax. 
Corvus Cornix. 
Corvus frugilegus. 
Nucifraga Caryocatactes. 
Pica rustica. 
Garrulus glandarius. 
Pyrrhocorax alpinus. 
Pyrrhocorax Graculus. 
Fringilla coelebs. — 
Passer montanus. 
Passer Italia. 
Montifringilla nivalis. 
Ligurinus Chloris. 
Chrysomitris Spinus. 
Carduelis elegans. 
Serinus hortulanus. 
Pyrrhula europea. 
Loxia Curvirostra. 
Emberiza Citrinella. 
Emberiza Cia. 
Alauda arvensis. 
Anthus pratensis. 
Anthus Spipoletta. 
Motacilla alba. 
Calobates melanope. 
Monticola Cyanus. 
Merula nigra. 


? Merula torquata. 
Turdus viscivorus. 
Erithacus Rubecula. 


‘ 2 Ruticilla Phoenicurus. _ 


Ruticilla titys. 
? Monachus Atricapillus. 
Troglodytes parvulus. 
Cinclus aquaticus. 
Accentor collaris. 
Accentor modularis. 
Regulus cristatus. 
Regulus ignicapillus. 
? Acredula caudata. 
Acredula rosea. 
Parus major. 

Parus ater. 

Cyanistes ceruleus. 
Pecile palustris. — 
Sitta cassia. 

Certhia familiaris. 
Certhia brachydactyla. 
Tichodroma muraria. 
Picus major. 

Gecinus viridis. 
Alcedo Ispida. . 

? Strix flammea. 

? Nyctala Tengmalmi. 


— lll — 


? Asio accipitrinus. ? Perdix rufa. 
Athene Noctua. Perdix saxatilis. 
Bubo maximus. Starna Perdix. 
Aquila Chrysaétus. Lyrurus Tetrix. 
Buteo vulgaris. Bonasa betulina. 
Cerchneis Tinnunculus. Lagopus mutus. 
Accipiter Nisus. ? Fulica atra. 


? Anas Boscas. 


Elenco delle specie di uccelli le quali ni- 
dificano nella provincia di Sondrio, con 
alcune notizie. 


Corvus Corax. Nel marzo ed aprile, 4 uova. 

Corvus Cornix. 

? Corvus frugilegus. 

Nucifraga Caryocatactes. Nel giugno. 

Pica rustica. Nel maggio, 5 uova. 

Garrulus glandarius. 5 uova. 

Pyrrhocorax alpinus. 

Pyrrhocorax Graculus. 

Fringilla celebs. Due covate di 6 uova ciascuna. Una nel 
maggio l’altra nel luglio, alla fine. 

Montifringilla nivalis. Allo Spluga. 

Passer montanus. Nel maggio e nell'agosto. Uova 6 o 7. 

Passer Italie. 6 uova in maggio ed agosto. 

Coccothraustes vulgaris. 

Ligurinus Chloris. 

Chrysomitris Spinus. Nel marzo. 

Carduelis elegans. 4 o 6 uova. 

Serinus hortulanus. Maggio. 

Cannabina Linota. 

Fegiothus rufescens. Luglio. 

Pyrrhula europea. Nel luglio. 

Loxia Curvirostra. In marzo. 


PS gi II |P FRE8S 


Emberiza Citrinella. 

Emberiza Hortulana. 

Alauda arborea. 

Alauda arvensis. 

? Anthus pratensis. 

Anthus trivialis. 

Anthus Spipoletta. 

Budytes flavus. 

Budytes cinereocapillus. 

Motacilla alba. Nel giugno. 

Calobates melanope. 

Saxicola Oenanthe. 

Monticola saxatilis. 

Monticola Cyanus. Nel maggio. 

Merula nigra. Nel maggio e nel luglio. Due covate di 5 uova 
ciascuna. 

Merula torquata. 

Turdus musicus. 

Turdus viscivorus. 

Aédon Luscinia. Nella 2% metà di maggio. 

Erithacus Rubecula. 

Ruticilla Pheenicurus. 

Ruticilla titys. 

Pratincola Rubetra. 

Sylvia orphea. In maggio. 

Monachus Atricapillus. Nel maggio. Mette 4 o 6 uova, 

Monachus hortensis. Nell’ agosto. 

Acrocephalus streperus. 

Acrocephalus arundinaceus. Nel maggio o nel giugno. 

Troglodytes parvulus. 

Cinclus aquaticus. 

Accentor collaris. 

Accentor modularis. Nel luglio. 

Regulus cristatus. Nel giugno. 

Regulus ignicapillus. 

Acredula rosea. Due covate di 16 nova ciascuna. La prima 
nel marzo la seconda nel maggio. 


— 113 — 


Parus major. Nel maggio e nel luglio. Fa due covate gene- 
ralmente di8 uova. 

Parus ater. Nel maggio e nell'agosto. 

Cyanistes caruleus. 

Pecile palustris. 

Sitta caesia. 

Certhia familiaris. 

Certhia brachydactyla. 

Oriolus Galbula. Nel maggio. 

Lanius minor. Nel giugno. 

Lanius Collurio. Nel giugno. Uova 5 o 6. 

?Lanius auriculatus. 

Muscicapa Atricapilla. 

Hirundo rustica. Due covate di 6 o 4 uova ciascuna. La 
prima in aprile la seconda in luglio (fine). 

Chelidon urbica. Due covate di uova 4 ciascuna. La prima 
nel maggio la seconda nel luglio. 

Cypselus Apus. Nel giugno. 

Gecinus viridis. 

?1ynx Torquilla. 

Cuculus canorus. Nel luglio. 

Alcedo Ispida. 

Upupa Epops. Maggio, covata di 3 uova. 

Strix flammea. 

Athene Noctua. Maggio o giugno. Una covata di 2 0 3 uova. 

Asio accipitrinus. Agosto. 

Bubo maximus. Aprile o maggio. Una covata di 2 uova. 

Aquila Chrysaétus: Una covata di 2 uova nel giugno. 

Buteo vulgaris. Una covata di 4 uova nel giugno. 

Cerchneis Tinnunculus. Una covata nel maggio. 

Accipiter Nisus. 

Ardetta minuta. Nel maggio e nel giugno. Mette 5 uova 
bianche. 

Anas Boscas. 

? Querquedula Circia. 

Columba Palumbus. Aprile e maggio. 

Columba Oenas. Aprile e maggio. 


— 14 — 


Turtur tenera. Nel maggio e nel giugno. Mette 2 uova bianche. 

Perdix saxatilis. Nel maggio. Mette 14 o 15 uova. 

Starna Perdix. Nel maggio e giugno. Mette 20 uova. 

Coturnix communis. Due covate. Una nel maggio l’altra nel 
luglio, ciascuna di 9 a 11 uova. 

Lyrurus Tetrix. 

“Bonasa betulina. 

Lagopus mutus. 

Rallus aquaticus. 

Ortygometra Porzana. 

Gallinula chloropus. 

Crex pratensis. Nel giugno. 

?Fulica atra. 

? fgialitis curonica. 

Tringoides Hypoleucus. Nel maggio. Mette 4 uova. 

Totanus Ochropus. 


Elenco delle specie di uccelli che sono di 
passaggio regolare nella provincia di 
Sondrio. 


Sturnus vulgaris. In primavera e nell’ottobre. 

Calandrella brachydactyla. Seconda quindicina del settembre. 

Anthus pratensis. Giunge in ottobre, parte in marzo. 

Turdus pilaris. Arriva in novembre, parte in febbraio. 

Turdus iliacus. Giunge in novembre, parte in febbraio. 

Cyanecula Wolfi. Nella seconda quindicina di agosto e nei 
primi di settembre passano i maschi; le femmine pas- 
sano alla fine del settembre. | 

Mergus Serrator. Nella prima metà di novembre. 

Vanellus Capella. Fine ottobre e primi novembre e ancora 
nel marzo. 

Scolopax Rusticula. Alla fine dell'ottobre e ai primi del no- 
vembre. 


— 115 — 


Gallinago major. In primavera, più raro in autunno. 
Gallinago calestis. Incomincia il passo nella seconda quin- 
dicina di agosto. 


Bergamo (STEFANINI Giovanni): 


La provincia di Bergamo è fertilissima ed ha una su- 
perficie di 220 leghe quadrate, una quinta parte trovasi in 
pianura, il resto è montuoso; possiede alcuni piccoli laghi, 
ed i fiumi Adda, Brembo e Serio. Confina colle provincie 
di Sondrio, Como, Milano, Cremona e Brescia. La tempe- 
ratura media annuale è di + 18° centigradi ed ha per 
estremi il — 10° ed il + 27° e 28°. Nella parte montuosa 
l’aria è secca, leggera e saluberrima; nella parte bassa è 
invece umida e pesante. La grandine non è rara, le brine 
vi sono frequenti, le nebbie spesse volte densissime. 


Elenco generale delle specie di uccelli 0s- 
servate nella provincia di Bergamo, coi 
nomi volgari locali ed indicazioni di 
frequenza, ubicazione ecc. 


Corvus Corax, Croff gros. E scarsissimo, vive in montagna. 

Corvus Corone, Crof nigher. E frequente sulle alte vette. 

Corvus Cornix, Cornagia griza. E scarsissima, vive sui monti. 

Corvus frugilegus, Cro/f, Cornagia negra. E frequente al piano 
durante le nevi. 


Lycos Monedula, Zacola. È scarsissima. 


Nucifraga Caryocatactes, Gaza nisdlera. Scarsissima sui monti 
ed al piano. 

Pica rustica, Gaza ladra. Vive sui monti ed al piano. 

Garrulus glandarius, Gaza carnera. È frequente sui monti 
ed al piano. 

Sturnus vulgaris, Stornel. È comune in pianura. 


— 116 — 


Fringilla celebs, Yranguel. E frequente al monte ed al piano. 

Fringilla Montifringilla, Montane! È frequente al monte ed al 
piano durante il passo. 

Passer montanus, Pasera busareola. Frequente al monte ed 
al piano. 

Passer Italie, Paserà merder. Frequente al monte ed al 
piano. 

Coccothraustes vulgaris, /risà. Scarso ai monti ed al piano. 

Ligurinus Chloris, Amarot. Scarso ai monti ed al piano. 

Chrysomitris Spinus, Logherì. È frequente al monte ed al 
piano durante il passaggio. 

Carduelis elegans, Zaari. Vive in pianura ed è frequente; 
scarso al monti. 

Serinus hortulanus, Sverzerì. Scarsissimo, è solo di passag 
gio ai monti ed al piano. 

Cannabina Linota, Ocanell. È frequentissimo ai monti ed al 
piano, ma solo di passo. 

Fegiothus Linarius, Cardina?. È scarsissimo ai monti ed al 
piano lorquando è di passo. 

Pyrrhula europea, Siglot. Scarso ai monti ed al piano, solo 
di passaggio. 

Loxia Curvirostra, Becc i» crus. Compare irregolarmente di 
passaggio nei monti. 

Miliaria Projer, Tetà rais. Scarso e solo di passo in pianura. 

Emberiza Citrinella, Pajarana. Scarso al piano ed al monte. 

Emberiza Hortulana, Ortolà. È frequente al monte ed al piano. 

Emberiza Cia, Spions. Frequente al monte ed al piano, solo 
di passo. 

Emberiza Scheeniclus, Spions de la larga. Poco frequente, 
vive in pianura. 

Melanocorypha Calandra, Calandra. È frequente in pianura. 

Alauda arborea, Lodolì. È frequente al piano ed al monte. 

Alauda arvensis, Lodola. È frequente al piano ed al monte. 

Galerita cristata, Calandra col capeùs. Scarsa, vive al piano. 

Agrodroma campestris, Sguisetà. Scarso, vive in pianura du- 
rante il passo. 

Anthus pratensis, Sguiséta. È frequente in pianura. 


— 117 — 


Anthus trivialis, Gina. È frequente durante il passo al monte 
ed al piano. 

Budytus flavus, Boa}. È frequente in pianura durante il passo. 

Motacilla alba, Balarota. È frequente in pianura. 

Calobates melanope, Ba/arina. È frequente in pianura lungo 
i canali d’acqua. 

Saxicola Oenanthe, Cul biane. È Keira durante il passo al 
monte ed al piano. 

Monticola saxatilis, C'aròso!. Scarso, vive sui monti. 

Monticola Cyanus, Passer a solitaria. È scarsa, vive sui monti. 

Merula nigra, Merlo. È frequente sui monti ed al piano. 

Merula torquata, IMerla montana. È scarsa, vive sui monti. 

Turdus pilaris, Viscera. È frequente durante il passo al 
monte ed al piano. 

Turdus iliacus, Sd0rdì. È frequente durante il passo al monte 
ed al piano. 

Turdus musicus, Durt. Frequente alla montagna ed alla pia- 
nura. 

Turdus viscivorus, | Drèsa. È scarsa, vive al monte ed al piano. 

Aédon Luscinia, DARIO È scarso, vive sui monti ed al piano. 

Erithacus Rubecula, Picia/. È bene sitio durante il passo 
al monte ed ii piano. 

Cyanecula Wolfi, Morat dè la stela. È scarsissimo al monte 
ed al piano. 

Ruticilla Phoenicurus, Morat. È frequentissimo durante il 
passo al monte ed al piano. 

Ruticilla titys, Morat carduner. Scarso al monte ed al piano. 

Pratincola Rubicola, Macheti de montagna. Scarso al monte ed 
al piano. 

Pratincola Rubetra, Machet. È frequente durante il passo ai 
monti ed al piano. 

Sylvia cinerea, Sardagna. È frequente al monte ed al piano. 

Sylvia Curruca, Beca mure. È scarsa al monte ed al piano. 

Monachus. Atricapillus, Capnigher. È frequente al piano ed 
al monte. 

Monachus hortensis, Becafie. È frequente durante il passo al 
monte ed al piano. 


— 118 — 


Phylloscopus sibilator, Tu verd. È frequente al monte ed al 
piano. 

Phylloscopus Trochilus, 7uì zald. È frequente al monte ed 
al piano. 

Phylloscopus Bonelli, Tu dianch. È frequente al monte ed al 
piano. i 
Phylioscopus rufus, Tu. È frequente alla montagna ed alla 

| pianura. 

Hypolais icterina, Zuinot. Scarso, vive in pianura. 

Acrocephalus palustris, Ciocheta. Scarso, vive ‘in pianura. 

Troglodytes parvulus, Reati o Buzaseze. È frequente sul monte 
ed al piano. 

Cinclus aquaticus, Merla aquareola. Scarso, vive lungo i mar- 
gini del Brembo. i 

Accentor modularis, Matè/a. È frequente durante il passo al 
monte ed al piano. 

Regulus ignicapillus, Steli. È frequente al monte ed al piano. 

Acredula rosea, Scoasi. È frequente al monte ed al piano. 

Parus major, Paisòla. È frequente al monte ed al piano. 

Parus ater, Cidici. È frequente sui monti, al tempo del passo 
anche al piano. 

Cyanistes ceruleus, IMoneghina. Scarsa ai monti ed al piano. 

Sitta caesia, Picot seneri. È frequente nei boschi in pianura. 

Certhia brachydactyla, Rampighi. È scarso, vive nei boschi 
della pianura. 

Tichodroma muraria, Barbel? dè corna. È scarso, vive sulle 
alte montagne. 

Oriolus Galbula, Ga/ber. È scarso in pianura, vive raro ai 
monti. 

Lanius Excubitor, Gazeola frizunera. È scarsa, vive in pianura. 

Lanius minor, Gazeola frizunera picola. È.scarsa, vive in pia- 
nura. 

Lanius Collurio, Gazeola. È frequente ai monti ed al piano. 

Muscicapa collaris, Alè. Frequente al piano ed al monte. 

Muscicapa Atricapilla, Alet nigher. Frequente al piano ed al 
monte. 

Butalis Grisola, Aletà. È scarso ai monti ed al piano. 


— 119 — 


Hirundo rustica, Feondena. È frequente al monte ed al piano. 

Chelidon urbica, Dardì. È frequente al monte ed al piano. 

Clivicola riparia, Rondend. È frequente al monte ed al piano. 

Cypselus Apus, Dardà. È frequente al monte ed al piano. 

Caprimulgus europaus, Squartasatt. Scarso ai monti ed al 
piano. 

Picus major, Picot ross. Frequente al piano. 

Gecinus viridis, /icot verde. Scarso, vive in pianura. 

lIynx Torquilla, Beca foermighe. Frequente al piano. 

Cuculus canorus, Còch. Frequente al piano ed al monte. 

Alcedo Ispida, Piomdì. È frequente in pianura nei luoghi 
acquosi. 

Upupa Epops, Biba. È scarsa, vive in pianura. 

Strix flammea, Dama. Frequente ai monti ed al piano. 

Syrnium Aluco, Lok di Bosk. Scarso, vive sui monti. 

Asio Otus, Lok. Scarso, vive sui monti. 

Athene Noctua, Sieta. Frequente al piano. 

Scops Giu, Locket o Siseol. Frequente ai monti ed al piano. 

Bubo maximus, Dus. È scarso, vive sui monti. 

Buteo vulgaris, Pojana. Frequente sui monti. 

Hypotriorchis Subbuteo, Ya/chet di Lodole. Frequente ai monti 
ed al piano. 

Fesalon regulus, Ganiel di franquei. Scarso al piano ed al 


monte. 
Cerchneis Tinnunculus, /'a/chet de Tor. Scarso al piano ed al 
monte. 


Botaurus stellaris, Cà de Sere 0 Scace. Scarso, vive al piano. 
Anas Boscas, Nedròt salvadeg. Scarso, vive in pianura. 
Mareca Penelope, Cò rosso. Scarso, vive in pianura. 

Nettion Crecca, Garganell. Scarsa, vive in piannra. 
Querquedula Circia, Garganell. È scarsa, vive in pianura. 
Turtur tenera, Tortora. È scarsa, vive in pianura. 

Perdix saxatilis, Coturna. È scarsa, vive sui monti. 

Starna Perdix, Per nis. È scarsa ai monti ed al piano. 
Coturnix communis, Quaia. Frequente al monte ed al piano. 
Lyrurus Tetrix, Gal de montagna. Scarso, vive sui monti. 


‘ Lagopus mutus, /toncass. Scarso, vive sui monti. 


Ba] gico 


Rallus aquaticus, Grugnett. Frequente, vive al piano. 
Ortygometra Porzana, Gilardina. Frequente in pianura. 
Crex pratensis, Re de quae. Frequente in pianura. 
Gallinula chloropus, Grugnetà. È scarsa, vive in pianura. 
Fulica atra, Folega. È scarsa, vive in pianura. 
Charadrius Pluvialis, Codur. Scarso, vive in pianura. 
Vanellus Capella, Paunsi. Scarsa, vive in pianura. 
Tringoides Hypoleucus, Cu! diane d'aqua. Scarso, vive in 
pianura. 
Scolopax Rusticula, Pola. È frequente al monte ed al piano. 
Gallinago major, Sgrepa. È scarso al monte ed al piano. 
Gallinago calestis, Sgnepa. È frequente al monte ed al piano. 
Gallinago Gallinula, Sgrepi. È frequente in pianura. 
Podiceps fluviatilis, Sott aquìà. È scarso, vive al piano nei 
laghi e fiumi. ! i 


Elenco delle specie di uccelli che sono se- 
dentarie nella provincia di Bergamo. 


Corvus frugilegus. Turdus musicus. 
Garrulus glandarius. Monachus Atricapillus. 
Sturnus vulgaris. Parus major. 
Fringilla coelebs. Parus ater. 
Passer montanus. Acredula rosea. 
Passer Italia. Picus major. 
Carduelis elegans. Gecinus viridis. 
Emberiza Citrinella. Strix flammea. 
Melanocorypha Calandra. Athene Noctua. 
Alauda arvensis. Perdix saxatilis. 
Monticola Cyanus. Starna Perdix. 
Merula nigra. Lyrurus Tetrix. 


! L’ osservatore nel rispondere al presente quesito si attenne alla 
citazione di tutte quelle specie che sono sedentarie in questa provin- 
cia, e di quelle di passaggio, tacendo di quelle, la cui apparizione 
sarebbe da considerarsi accidentale. 


Elenco delle specie di uccelli le quali nidi- 
ficano nella provincia di Bergamo.' 


Garrulus glandarius. 
Sturnus vulgaris. 
Fringilla corlebs. 
Passer montanus. 
Passer Italia. 
Coccothraustes vulgaris. 
Carduelis elegans. 
Emberiza Citrinella. 
Emberiza Hortulana. 


Melanocorypha Calandra. 


Alauda arborea. 
Alauda arvensis. 
Galerita cristata. 
Motacilla alba. 
Calobates melanope. 
Monticola saxatilis. 
Monticola Cyanus. 
Merula nigra. 
Turdus musicus. 
Turdus viscivorus. 
Aédon Luscinia. 
Pratincola Rubicola. 
Sylvia cinerea. 
Monachus Atricapillus. 


Acrocephalus palustris. 
Troglodytes parvulus. 
Regulus ignicapillus. 
Acredula rosea. 

Parus major. 

Parus ater. 

Sitta cassia. 

Certhia brachydactyla. 
Lanius Excubitor. 
Lanius minor. 

Lanius Collurio. 
Hirundo rustica. 
Chelidon urbica. 
Clivicola riparia. 
Cypselus Apus. 
Cuculus canorus. 
Alcedo Ispida. 

Strix flammea. 
Athene Noctua. 
Cerchneis Tinnunculus. 
Perdix saxatilis. 
Starna Perdix. 
Coturnix communis. 


1 Non essendosi lo scrivente mai occupato di osservazioni intorno 


alla nidificazione degli uccelli, è dolentissimo di non poter sommini- 
strare qualche dato in materia. Esso però fece le necessarie annotazioni 
delle richieste e non mancherà a tempo opportuno di occuparsi in sì 
belli e dilettevoli studi, ed appena avrà potuto raccogliere qualche in- 
teressante notizia, per osservazioni proprie, o ben autenticate, si farà 
premura parteciparle a codesta onorevole Direzione dell’ Ufficio ornito- 
logico. Intanto però non crede inutile dare qui di seguito una nota 
delle principali specie che nidificano in questa provincia. (Stefanini). 


P_i 6 3 


Elenco delle specie di uccelli che sono di 
passaggio regolare nella provincia di 
Bergamo.! 


Corvus frugilegus. È di passaggio nella 2* metà di novembre. 

‘ Garrulus glandarius. È di passaggio nella 2% quindicina di 
ottobre e nella 1% quindicina di marzo. 

Sturnus vulgaris. Durante tutto il mese di ottobre è di pas- 
saggio in numerosissimi stormi. 

Fringilla celebs. È di passaggio dalla prima metà di otto- 
bre alla metà di novembre, e di ripasso nel mese di 
marzo. 

Fringilla Montifringilla. Il suo regolare passaggio è dagli 
ultimi quindici giorni di ottobre a tutto novembre. 

Passer montanus. È di passaggio in numerosi branchi nella 
2a La di ottobre. 

Passer Italia. E di passaggio alla medesima epoca del P. 
montanus anzi si frammischia con quello ma in minor 
‘quantità. 

Coccothraustes vulgaris. Il suo passaggio sì effettua nella 2 
quindicina di ottobre, ma in numero molto limitato. 

Carduelis elegans. È di passo in pochissima quantità nella 
28 quindicina di ottobre, nella 1% di novembre ed alla 
fine di marzo. 

Chrysomitris Spinus. È di passaggio nel mese di ottobre 
sino alla metà di novembre e nel mese di marzo. 
Emberiza Citrinella. Di passo piuttosto scarso dalla 2% metà 

di ottobre sino alla 1% quindicina di novembre. 

Emberiza Hortulana. Di passaggio non troppo abbondante 
nel mese di agosto. 

Emberiza Cia. E di passaggio nella 2* quindicina di otto- 
bre a tutta la 1% di novembre. 


! Osservasi che diverse delle qui accennate specie quantunque an- 
noverate anco quali sedentarie, presentano però un numero di individui 
più o meno rilevante provenienti da altre regioni che sono di passag- 
gio (Stefanini). 


— 123 — 


Emberiza Scheeniclus. Il passo è nella 2* quindicina di ottob. 

Melanocorypha Calandra. Di passaggio in scarsissima quan- 
tità nella 1% quindicina di novembre. 

Alauda arborea. È di passaggio nella 2* quindicina di ot- 
tobre e nella 2% quindicina di marzo. 

Alauda arvensis. È di passaggio (se le stagioni sono buone) 
nella 1% quindicina di novembre in branchi abbondan- 
tissimi. 

Agrodroma campestris. È di passaggio in scarsa quantità 
nella 2% quindicina di ottobre. i 

Anthus pratensis. Il passo si effettua nella 2% quindicina di 
agosto e nella 2% di marzo. 

Anthus trivialis. Di passaggio nel mese di agosto ed in marzo. 

Motacilla alba. Il passo si effettua nella 2% metà di ottobre. 

Calobates melanope. È di passaggio dalla metà di settembre 
a tutto ottobre, ma in limitata quantità. 

Saxicola Oenanthe. È di passaggio nella 2* quindicina di 
agosto e nella prima quindicina di aprile. 

Turdus pilaris. È di passaggio nella 1° quindicina di novem- 
bre a tutto dicembre, ed in febbraio. 

Turdus iliacus. Il passo si effettua la 1% quindicina di no- 
vembre. 

Turdus musicus. Col favore di una bella stagione il passo è 
assai numeroso dal 1° al 20 ottobre e nella 1% quindi- 
cina di aprile. 

Turdus viscivorus. Passaggio molto scarso nella 1% metà di 
novembre. 

Erithacus Rubecula. Passaggio abbondante tutto l'ottobre 
sino alla metà di novembre. 

Ruticilla Phenicurus. Passaggio abbondante nella 1% quin- 

| dicina di settembre, e in quella di aprile. 

Pratincola Rubetra. È di passaggio nella 2* quindicina di 
agosto e nella 2* quindicina di aprile. 

Sylvia cinerea. Il passaggio si effettua nella 1% quindicina 
di agosto e nella 1% quindicina di aprile. 

Monachus Atricapillus. È di passo durante il mese di agosto 
e nella 1% quindicina di aprile. 


— 124 — 


\ 


Monachus hortensis. È di passaggio dalla 1% quindicina di 
agosto a tutta la 1* quindicina di settembre. 

Phylloscopus sibilator. Il passo dura tutto il mese di agosto. 

Phylloscopus Trochilus. Come il precedente è di passo du- 
rante l'agosto. 

Phylloscopus Bonellii. È di passaggio nella 2* quindicina di 
luglio e nella 1% quindicina di agosto. 

Phylloscopus rufus. È di passo in ottobre e di ripasso nella 2* 
quindicina di marzo e la 1* quindicina di aprile. 
Hypolais icterina. Passaggio scarso durante il mese di agosto. 
Troglodytes parvulus. È di passaggio nel mese di ottobre e 

novembre, e di ripasso nel marzo. 

Accentor in Il passo si effettua in ottobre ed il ri- 
passo nella 1 quindicina di aprile. 

Regulus ignicapillus. È di passaggio nella 2% quindicina di 
ottobre e nella 1% di novembre. 

Acredula rosea. È di passo durante l’ ottobre. 

Parus major. È di passo nella 2° quindicina di ottobre e 
nella 1% di novembre. 

Parus ater. È di passaggio nella 2% metà di settembre a 
tutto ottobre. Questa specie che è pure qui sedentaria 
non tiene un regolare passaggio tutti gli anni, ma lo 
sospende alle volte per due ed anche tre annate, lor- 
quando però viene effettuato è abbondantissimo e rie- 
sce di non poco divertimento a molti bambini che con 
una pania fissa alla gabbia contenente uno di questi 
uccelli, appesa alla finestra, anche nell'interno della 
città, ne catturano diversi. 

Cyanistes ceruleus. Passaggio scarso nella 2* quindicina di 
ottobre e nella 1% quindicina di novembre. 

Oriolus Galbula. Passaggio scarso nei mesi di agosto e magg. 

Lanius Excubitor. ii scarsissimo in settembre. 

Lanius minor. Passaggio scarso la 1% quindicina di agosto. 

Lanius Collurio. È di passaggio nella 1% quindicina di ago- 
sto e 2* quindicina di aprile. 

Muscicapa collaris. È di passaggio durante il mese di ago- 
sto e nella 2* quindicina di aprile. 


MuscicapaAtricapilla.Il passo verificasi eguale alla precedente. 

Butalis Grisola. Passaggio scarso durante la 1* quindicina 
di agosto. 

Hirundo rustica. 

Chelidon urbica. 

Clivicola riparia. Le tre suaccennate specie giungono nella 
1* quindicina di aprile, nidificano, e ripartono durante 
il mese di settembre. 

Cypselus Apus. Come per le tre specie precedenti. 

Caprimulgus europa@us. È raro; il suo passo effettuasi nel- 
l'agosto. 

lynx Torquilla. È di passaggio durante il mese di settembre 
e nell'aprile. 

Cuculus canorus. Giunge nella 2* metà di aprile e ci abban- 
dona nell’ agosto. 

Scops Giu. È di passaggio nel mese di agosto. 

Botaurus stellaris. Se ne incontrano alcuni individui di passo 
nella 1% quindicina di agosto e nella 2* di aprile. 

Anas Boscas. 

Mareca Penelope. 

Nettion Crecca. 

Querquedula Circia. Queste quattro specie, quantunque in 
poca quantità, effettuano il loro passaggio nella 2% 
quindicina di novembre a tutto dicembre, e se ne cat- 
turano diverse durante le nevi. 

Coturnix communis. Giunge in questa provincia nel mese di 
maggio e parte in agosto. 

Rallus aquaticus. 

Ortygometra Porzana. 

Crex pratensis. 

Gallinula chioropus. Le quattro suaccennate specie sono di 
passo durante il mese di agosto ed in aprile, alcune 
però se ne catturano anche durante il settembre. 

Fulica atra. È di passo durante il dicembre e gennaio ma 
in poca quantità. 

Charadrius Pluvialis. È di scarso passaggio in novembre ed 
in marzo. 


— 126 — 

Vanellus Capella. È di scarso passaggio in dicembre ed in 
aprile. 

Scolopax Rusticula. È di passo nella 22 quindicina di ottobre 
e nella 1% di novembre, e nella 2* di marzo. 

Gallinago major. È di scarsissimo passaggio che verificasi 
nella 1* quindicina di novembre, e dalla metà di marzo 
a tutto aprile. 

Gallinago cealestis. Il passo si effettua dal principio di ago- 
sto sino alla fine di novembre, ed in primavera dalla 
metà di febbraio a tutto aprile; non è poi raro il caso 
di catturarne diversi anche durante le nevi. 

Gallinago Gallinula. Giunge in ottobre e riparte dalla 2* metà 
di aprile alla 1% di maggio. 


Elenco delle specie di uccelli di appari- 
zione accidentale nella provincia di 


Bergamo. 
Pastor roseus. Ardea cinerea. 
Petronia stulta. Ardea purpurea. 
Montifringilla nivalis. Ardetta minuta. 
Calcarius nivalis. Nycticorax griseus. 
Accentor collaris. Columba Palumbus. 
Panurus biarmicus. Otis Tarda. 
Coracias Garrula. Otis Tetrax. 
Merops Apiaster. (Edicnemus scolopàx. 
Nyctala Tengmalmi. Fegialitis curonica. 
Circus cyaneus. Totanus Ochropus. 


Aquila Chrysaétus. 


Milano (BramBILLA nob. Giuseppe). 


Castellanza trovasi a metà strada circa fra Milano ed 
il Lago Maggiore. Il paese è piano tutt’ all’intorno, ma è 
solcato da una ristretta e poco profonda valle, formata dal 


= aa 
piccolo fiume Olona, che ha le sue-sorgenti nei monti presso 
Varese e si disperde nei canali di irrigazione presso Milano. 
Ad E. la pianura si estende fino alle colline Comasche e 
Briantee. Al S. si congiunge colle grandi pianure della 
valle del Po. Ad O. si estende fino al Ticino. A N. fino ai 
colli di Varese e quelli che si trovano fra il Verbano ed il 
MEO, i 

Il suolo della Castellanza è quasi per intero coltivato 
pel prodotto dei grani. Vi è pure una abbondante pianta- 
gione di gelsi, e prima dalla malattia delle viti, il vino era 
un prodotto considerevole del territorio. Ora le viti sono 
coltivate in piccola parte; ma nel limitrofo territorio di 
Busto Arsizio la coltura della vite si è molto riattivata. Nel 
detto territorio di Busto Arsizio vi sono pure vaste bru- 
ghiere che si congiungono con altre che si estendono fino 
al Ticino, che è alla distanza di circa 11 chilometri dalla 
Castellanza. Lungo il confine E. di questo territorio vi sono 
molte pinete che si congiungono a S. con altre boscaglie 
di Rescalda, Rescaldina, Origgio e Gerenzano ed a N. coi 
vasti boschi di Porla e di Mozzate detti boschi Majoli, o 
del Mirabello. La natura del suolo è ghiaiosa ed arida, ma 
non ingrata. 


Elenco generale delle specie di uccelli os- 
servate nella provincia di Milano coi 
nomi volgari locali, indicazioni di fre- 
quenza, ecc. 


Corvus Cornix, Taccola. Scarsa. 

Corvus frugilegus, Scourdat. Frequente. 
Pica rustica, Berta. Scarsa. 

Garrulus glandarius, Gasgia. Frequente. 
Sturnus vulgaris, Stournell. Frequente. 
Fringilla colebs, Franguèl!. Frequente. 


— 128 — 


Fringilla Montifringilla, Mountàn. Frequente. 
Passer montanus, Passaretta. Frequente. 

Passer Italie, Passera, Passaroun. Frequente. 
Coccothraustes vulgaris, Frisoàn. Frequente. 
Ligurinus Chloris, Amorott, Verd6un. Frequente. 
Chrysomitris Spinus, Legorèn. Frequente. 
Carduelis elegans, Ravarîn. Frequente. 

Serinus hortulanus, Sgarzorîn, Verdosîn. Scarso. 
Cannabina Linota, Manett. Frequente. 

Fegiothus Linarius, Cardinalîn. Scarso. 
fegiothus rufescens, Cardinalîn. Scarso. 
Pyrrhula europ®a, Zifolott, Gemoîùn. Scarso. 
Loxia Curvirostra, Becch in crous. Scarso. 
Miliaria Projer, Pravoun. Scarso. 

Emberiza Citrinella, Spajarda. Frequente. È 
Emberiza Cirlus, Zion. Poco frequente. 
Emberiza Hortulana, Ortòlan. Frequente. 
Emberiza Cia, Zia. Frequente. 

Emberiza Scheeniclus, Ziott. Frequente. 

Alauda arborea, urlo. Frequente. 

Alauda arvensis, Lodola. Frequente. 

Galerita cristata, Calandra. Frequente. 

Anthus pratensis, Guzzetta, Guzzettina. Frequente. 
Anthus trivialis, Dourdina. Frequente. 

Anthus Spipoletta, Guzzettoèàn. Frequente. 
Budytes flavus, Boarina. Frequente. ° 

Motacilla alba, Bolarotta. Frequente. 

Saxicola Oenanthe, Cudianch. Frequente. 


10° è confusione nei nomi volgari delle Emberize. Io chiamo 
Spajarda la Citrinella del capo giallo; Zioùn la Cirlus col giallo solo in 
petto; Zia la Cia che col canto dice zia, senza giallo nelle penne; Ziott 
lo Scheniclus senza giallo, più oscuro della precedente, col capo nero 
e cinerea la gola. Forse altri useranno altri nomi volgari o li confondo- 
no. Io sostengo la mia versione. 

? C° è gran confusione nei nomi volgari delle Cutrettole. Io chia- 
mo Boarina quella gialla; Balarotta quella bianca e nera. Ce n° è un’al- 
tra più bianca con voce più acuta, che chiamerebbesi Balerina che io 
non conosco bene. A tutte poi si dà il nome generico di Tremacdua. 


Monticola saxatilis, Corossouloàn. Comune ai monti, scarso al 
piano. 

Merula nigra, Merlo. Frequente. 

Turdus pilaris, Viscarda. Frequente. 

Turdus iliacus, Dressin, Zipper. Frequente. 

Turdus musicus, Dourd. Frequente. 

Turdus viscivorus, Dress, Dressoàn. Frequente. 

Aédon Luscinia, fossigneu. Frequente. 

Erithacus Rubecula, Picett. Frequente. 

Cyanecula Wolfi, Pett azur. Scarsissimo. 

Ruticilia Pheenicurus, Morett, Coaroussa. Frequente. 

‘Pratincola Rubicola, Machett. Frequente. 

Sylvia cinerea, Sardagna. Frequente. 

Monachus Atricapillus, Capnegher. Frequente. 

Phylioscopus sibilator, Zuin. Frequente. 

Phylloscopus Trochilus, un. Frequente. 

Phylloscopus rufus, Zuin. Frequente. 

Calamodus aquaticus, /tisireu. Frequente. 

Troglodytes parvulus, /eotîn. Frequente. 

Cinclus aquaticus, Merlo d’acqua. Frequente. 

Accentor modularis, Passera mattella. Frequente. 

Regulus cristatus, Stellin, Codorin. Frequente. 

Regulus ignicapillus, Stellin, Codorin. Frequente. 

Fegithalus pendulinus, ? Pendolin. Frequente. 

Acredulia caudata, Pintin. Scarso. 

Acredula rosea, Pintin. Frequente. 

Panurus biarmicus, 7odeschin, Ussarin, Ungaresin. Frequente. 

Parus major, Parasceula. Frequente. 

Parus ater, Parasciolin. Meno frequente. 

Cyanistes ceruleus, Moneghin. Frequente. 

Peecile palustris, Moneghin. Frequente. 

Sitta cesia, Picascieu, Picozzin senerin. Frequente. 

Certhia brachydactyla, Rampeghèn. Frequente. 

Oriolus Galbula, Ga/dèe. Frequente. 

Lanius Excubitor, Stragazzoîn, Gasgetta mornera. Frequente. 

Lanius minor. Non frequente. 

Lanius Collurio, Stragazzetta, Gasgetta. F viali 


— 130 — 


Muscicapa collaris, Alett. Frequente. 

Muscicapa Atricapilla, A/lett. Frequente. 

Hirundo rustica, Rondena, Rondinella. Frequente. 
Chelidon urbica, Darden, Cubianch. Frequente. 
Cypselus Apus, Roundéun. Frequente. 

Caprimulgus europ®eus, Picardn. Frequente. 

Picus major, Picozz, Picasch. Frequente. 

Picus medius. Rarissimo. 

Picus minor. Rarissimo. 

Gecinus viridis, Picasch gainte. Frequente. 

ljnx Torquilla, Stortacoll. Frequente. 

Cuculus canorus, Cou-coù. Frequente. 

Alcedo Ispida, Martin Pescoù. Frequente. 

Upupa Epops, Buda, Upupa. Frequente. 

Strix flammea, Lourock, Bella donna. Frequente. 
Syrnium Aluco, Lourouk. Frequente. 

Athene Noctua, .Sciguetta. Frequente. 

Scops Giu, Sciscieu. Frequente. 

Bubo maximus, Gran Dugo. Ai monti, al piano scarso. 
Aquila Chrysaétus, Aquila. Ai monti, scarsa al piano. 
Buteo vulgaris, Pojana. Frequente. 

Cerchneis Tinnunculus, Falchett de campanin. Frequente. 
Accipiter Nisus, Falchett. Frequente. 

Pelecanus Onocrotalus, Pelican. Rarissimo. ; 
Ardea cinerea, Sgolgia, Sgolgioùn. Frequente. 

Ardea purpurea, Sgolgia roussa. Meno frequente. 
Ardeola ralloides, Sg0/gîn. Rara. 

Ardetta minuta, Sgolgîn. Frequente. 

Botaurus stellaris, 7'anabàs. Frequente. 

Nycticorax griseus, Quat, Ajron. Meno frequente. 
Ciconia alba, Stigogra. Rara. 

Ciconia nigra, Sigogna. Rara. 

Cygnus musicus, Cing salvadegh. Rarissimo. 

Anser segetum, Oca salvadega. Frequente. 

Anas Boscas, Aneda salvadega, Germana. Frequente. 
Chaulelasmus streperus, Grisetta. Frequente. 

Spatula clypeata, Cazzulott. Frequente. 


— 131 — 


Dafila acuta, Co/2 loungh (Sforceltun, Lago Maggiore). Fre- 
quente. 

Mareca Penelope, Còu-r0uss. (Pio, Lago Maggiore). Frequente. 

Nettion Crecca, Garganell. Frequente. 

Querquedula Circia, Arzadega (da alcuni Crè-crè). Frequente. 

Fulix ferina, Rossera. (Lago Maggiore). Frequente. 

Fulix Marila, Morettoùn. Frequente. 

Fulix Fuligula, Zomireula. (Lago Maggiore). Frequente. 

Fulix Nyroca. Non frequente. 

Bucephala Clangula, Quattr euce. Poco frequente. 

Mergus Merganser, Aesegott. Scarso. 

Mergus Serrator, Resegott. (Lago Maggiore). Meno scarso. 

Columba Palumbus, Zuoun. Frequente. 

Columba Oenas, Puvioàn salvadegh. Frequente. 

Columba livia, Puvioàn de Colombèra. Frequente. 

Turtur tenera, Zourtora, Tourtorella. Frequente. 

Perdix rufa, Cotornîs, Cotourno. In montagna frequente. 

Starna Perdix, Pernîs. Frequente. 

Coturnix communis, Quaja. Frequente. 

Tetrao Urogallus, Cedroun, Gall cedroîin. In montagna non fre- 
quente. 

Lyrurus Tetrix, Gall de montagna, Fasan de montagna, ma- 
schio; Gallina de montagna, Fasanella de montagna, fem- 
mina. Frequente in montagna. 

Bonasa betulina, /rancolîn. IN montagna frequente. 

Lagopus mutus, £rbolana. In montagna frequente. 

Rallus aquaticus, Grugnett. Frequente. 

Ortygometra Porzana, Giardina. Frequente. 

Ortygometra Bailloni, Calchin. Frequente. 

Ortygometra parva, Calchin. Frequente. 

Crex pratensis, Re de Quaj. Frequente. 

Gallinula chloropus, Grugnettoîn gianèe, maschio; Gilardina 
gianera, femmina. Frequente. 

Fulica atra, Folega. Frequente. 

Grus communis, Gru. Scarsa. 

Otis Tarda, Otarda, Pollin salvadegh. Rarissima. 

Otis Tetrax. Rara. 


— 132 — 


(Edicnemus scolopax, Oggioun, Usell legoratt. Non frequente. 

Charadrius Pluvialis, Pivé doré, Codur. Frequente. 

Fegialitis curonica, (Stornoàn, Lago Maggiore). Frequente. 

Vanellus Capella, Vanetta, Pavonzina. Frequente. 

Hematopus Ostralegus, Galinazza de màr. Rarissima. 

Pelidna alpina, Girew (Rivelin, Lago Maggiore). Frequente. 

Actodromas minuta, Gambdett. Frequente. 

Machetes Pugnax, Gambett, Gambettoîìn. Frequente. 

Tringoides Hypoleucus, Gambett. Frequente. 

Totanus Ochropus, Cubdianca, Travacola. Frequente. 

Totanus Glareola. Raro. 

Limosa melanura, Sgreppoun de mar. Rara. 

Scolopax Rusticula, Galinazza. Frequente. 

Gallinago major, Sgnepòun. Frequente. 

Gallinago calestis, Sgrèpa. Frequente. 

Gallinago Gallinula, Sgnepîn. Frequente. 

Numenius Arquata, Seguroun. (Cor marin, Lago Maggiore). 
Frequente. 

Numenius Phaeopus. Raro. 

Sterna fluviatilis, Sgarin. Frequente. 

Sternula minuta, Sgarin. Frequente. 

Hydrochelidon nigra, ! Sgarin negher. Poco frequente. 

Colymbus arcticus, Duca (Lago Maggiore). Rarissima. 

Podiceps cristatus, Giver (Lago Maggiore). Ram. 

Podiceps fluviatilis, Sottaguin, Piombin. Frequente. 


! Si vedono vari Laridi sui laghi dove in genere si chiamano Sg94a- 
rettòun de mar, 


— 133 — 


Elenco delle specie di uccelli che sono se- 
dentarie nella provincia di Milano e 
specialmente a Castellanza, circonda- 
rio di Gallarate. 


Corvus Cornix. Scarsa. Merula nigra. Scarso. 
Pica rustica. Scarsa. Turdus viscivorus. Scarsa. 
Garrulus glandarius. Comune. Parus major. Scarsa. 
Fringilla celebs. Scarso. Picus major. Scarso. 


Passer montanus. Abbondante. Gecinus viridis. Scarso. 
Passer Italie. Abbondante. Strix flammea. Scarso. 


Ligurinus Chloris. Scarso. Syrnium Aluco. Si crede perso. 
Alauda arborea. Scarsa. Athene Noctua. Scarsa. 
Alauda arvensis. Scarsa. Accipiter Nisus. Scarso. 
Motacilla alba. Scarsa. Starna Perdix. Comune. 


Queste sono le specie che io crederei veramente se- 
dentarie in questo altipiano nordico Lombardo, dominato: 
dai venti gelati, che direttamente scendono dalle Alpi, tal- 
volta in forma di vera tormenta. La temperatura iemale 
in questa località, massime all’aurora, è assai bassa e 
quando il suolo è tutto coperto di neve e intenso il gelo, 
varie di queste specie, compresa la Starna Perdix, pare 
che scompaiano momentaneamente per riparare presso ai 
laghi, ai fiumi, o presso le acque sorgive della bassa Lom- 
bardia in cerca di clima meno aspro e di possibile alimen- 
to, ricomparendo appena la stagione si fa più mite. I 
passeri stessi fuggono dalle campagne e si rifugiano nei 
casolari del villaggio. i 

Due vasti giardini, adorni di una massa di annosi co- 
niferi, la valletta del piccola fiume Olona, fiancheggiato da 
altissimi alberi, valgono a trattenere in questo territorio 
gran parte delle specie qui notate come sedentarie, altri- 
menti nella nuda campagna ben poche se ne fermerebbero 
nell'inverno. (Brambilla). 


Elenco delle specie di uccelli le quali ni- 
dificano nella provincia di Milano, cir- 
condario di Gallarate, preceduto da al- 
cune considerazioni in proposito. 


Non sono molte le specie di uccelli che nidificano in 
questa località e queste specie ed il numero degli individui 
vanno sempre scemando sensibilmente. Causa di questa di- 
minuzione è in gran parte lo sboscamento. A mia memoria 
le campagne e le strade campestri erano fianchesgiate da 
siepi con grossi alberi di quercia e di castagno. Nei campi 
stessi vi erano spesso boschetti di castagno che fornivano 
i tutori per le viti, di cui allora tutto piantato era questo 
territorio. Ora non vi sono più viti, nè quercie, nè castagni, 
nè boschetti. Tutto è scomparso. Non vi sono che siepi di 
Robinia, che si tagliano al piede ogni due anni, e i Gelsi. 

Molti uccelli quindi non trovano dove nascondere i loro 
nidi. Pure dei nidi se ne fanno ancora, ma questi vengono 
inesorabilmente distrutti dai contadinelli. Nei giorni festivi 
massimamente, tutti i ragazzi del paese si sbandano pei 
campi in cerca di nidiate, per il solo scopo e la voluttà 
della loro distruzione. È cosa incredibile la persistenza loro 
in quell’opera vandalica. Nessuno li ammonisce, nessuno li 
trattiene ed il danno va crescendo. 

Il Governo dovrebbe preoccuparsene e porvi un freno. 
Esistono leggi di caccia abbastanza buone, ma nessuno in- 
vigila per farle osservare e tutti le trasgrediscono impune- 
mente. In Isvizzera nessuno tocca mai un nido, perchè vi 
sono divieti rigorosi ed il popolo è stato educato a rispet- 
tarli. Il Ministero dell’ Istruzione Pubblica dovrebbe preseri- 
vere ai maestri di campagna di inculcare al contadinelli 
il rispetto alle leggi che in proposito sarebbero da emanarsi 
e far conoscer loro come la conservazione degli uccelli stia 
nell’interesse dell’agricoltura. Qui l’opera sarà lunga e dif- 
ficile, ma ogni cosa ha un principio. I preti, se volessero, 
o sapessero, potrebbero far molto. — Le Rondini sono dette 


— 155 — 


gli uccelli della Madonna e i loro nidi sono i soli per lo più 
rispettati nelle campagne. Potrebbero inspirare lo stesso 
rispetto anche per gli altri uccelli. Ma.... 

Insomma bisogna in qualche modo togliere l’abuso 
della distruzione dei nidi ed inspirare sentimenti gentili ed 
umanitari a questa massa di futuri elettori ed eleggibili. 
Le seguenti specie di uccelli nidificano in questa località. 
(Brambilla). 


Corvus Cornix. Lanius Collurio. 
Pica rustica. Hirundo rustica. 
Garrulus glandarius. Chelidon urbica. 
Sturnus vulgaris. Cypselus Apus. 
Fringilla coelebs. Caprimulgus europaus. 
Passer montanus. Picus major. 
Passer Italia. Gecinus viridis. 
Ligurinus Chloris. Iynx Torquilla. 
Carduelis elegans. Cuculus canorus. 
Emberiza Hortulana. Upupa Epops. 
Alauda arborea. Strix flammea. 
Alauda arvensis. Syrnium Aluco. 
Motacilla alba. Athene Noctua. 
Merula nigra. Scops Giu. 

Turdus viscivorus. Buteo vulgaris. 
Aédon Luscinia. Cerchneis Tinnunculus. 
Monachus Atricapillus. Accipiter Nisus. 
Parus major. Columba Palumbus. 
Sitta cesia. Turtur tenera. 
Certhia brachydactyla. Starna Perdix. 
Oriolus Galbula. Coturnix communis. 


Milano, distretto Medio Milanese: Monza, Barlassina, 
Saronno, Rho (MagrETTI Giuseppe) : 


Il distretto nel quale pratico le mie caccie ed osserva- 
zioni ornitologiche, giace nel medio milanese cioè a circa 
10 chilometri al N. di Milano. Confina ad E. con Monza e 


— 136 — 


Desio e colle prime appendici briantee di Seregno e Carate; 
al N. e N. O. con Barlassina e Saronno, all’O. con Busto- 
Arsizio, a S. con Legnago, Nerviano e Rho. È una plaga a 
perfetta pianura, in gran parte coltivata, pochi essendo ora- 
mai i boschi lasciativi a ricordo dei tempi andati. Il terreno 
è molto frazionato per il sistema di colonia e quindi colti- 
vato con molta solerzia e cura. Questa plaga comprende 
tuttavia ancora, e specialmente nei dintorni di Saronno, 
Barlassina, Osate e Garbagnate, le così dette gruane o bru- 
ghiere o geologicamente parlando, la regione post-glaciale 
denominata del ferretto o delle argille rosse. Anche qui alla 
brughiera estesa e nuda ove alcuni anni indietro non cre- 
sceva che l’Erica, si andarono sostituendo a poco a poco 
molte piantagioni di Pinus sylvestris che vi crescono in breve 
tempo, queste pure frastagliate da piccoli tratti dissodati 
ove vien praticata la coltivazione a cereali. 


Elenco delle ‘specie di uccelli osservate 
nella provincia di Milano, distretto Me- 
dio Milanese: Monza, Barlassina, Sa- 
ronno, Rho; con indicazioni di frequen- 
za, ecc. 


Chrysomitris Spinus. Di passo in aprile e settembre; raro. 

Cannabina Linota. Di passo nella prima metà di aprile ed 
ottobre; raro. 

Pyrrhula europea. Passa nella seconda metà di novembre; 
scarso. 

Loxia Curvirostra. Passa più o meno frequente nella prima 
metà di agosto. 

Miliaria Projer. Passa, non sempre abbondante, nella se- 
conda metà di novembre. 

Emberiza Hortulana. Passa abbondante nella prima metà di 
agosto. 

Emberiza Scheniclus. Scarso, passa nella prima metà di 
aprile ed in ottobre. 


— 13537 — 

Alauda arvensis. Passa più o meno frequente nella prima 
metà di novembre. 

Anthus pratensis. Più o meno abbondante di passo in aprile 
ed ottobre. 

Anthus Spipoletta. Più o meno frequente di passo in aprile 
ed ottobre. 

Anthus trivialis. Di passo più o meno abbondante nella prima 
metà di settembre. 

Saxicola Oenanthe. Frequente di passo nella prima metà di 
aprile e settembre. 

Turdus pilaris. Di passo più o meno abbondante nella se- 
conda metà di marzo e novembre. 

Turdus iliacus. Più o meno frequente di passaggio in aprile 
ed ottobre. 

Turdus musicus. Più o meno abbondante di passaggio in 
aprile ed ottobre. 

Ruticilla Phoenicurus. Ora più or meno frequente di passo 
nella prima metà di aprile e settembre. 

Anas Boscas. Non frequente di passo nella prima metà di 
febbraio ed ottobre. 

Spatula clypeata. Non abbondante di passo nella prima metà 
di aprile. 

Dafila acuta. Non frequente di passo nella prima metà di febb. 

Mareca Penelope. Non abbondante di passo nella seconda 
metà di marzo. 

Nettion Crecca. Frequente di passo nella seconda metà di 
Marzo. 

Querquedula Circia. Abbastanza frequente di passo in marzo 
e settembre. 

Fulix ferina. Non molto frequente di passo nella seconda 
metà di marzo. 

Columba livia. Abbondante di das nella prima metà di 
marzo ed ottobre. 

Rallus aquaticus. Non abbondante di passo nella prima metà 
di aprile ed ottobre. 

Ortygometra Porzana. Non abbondante di passo nella prima 
metà di febbraio e settembre. 


— 138 — 


Crex pratensis. Di passo non abbondante in aprile e settemb. 

Fulica atra. Non abbondante di passo in marzo e settemb. 

(Edicnemus scolopax. Non frequente di passo nella prima 
metà di marzo ed ottobre. 

Charadrius Pluvialis. Ora raro assai di passaggio in marzo 
e settembre. 

Vanellus Capella. Frequente di passo in marzo e settembre. 

Machetes Pugnax. Ora raro, di passo in marzo e settembre. 

Totanus Ochropus. Poco frequente di passo in mar. e settemb. 

Totanus fuscus. Non comune, di passo in marzo e settemb. 

Scolopax Rusticula. Talvolta frequente, di passo nella prima 
metà di marzo ed ottobre. 

Gallinago major. Raro, di passo in marzo, aprile e settemb. 

Gallinago calestis. Talvolta frequente, di passo in marzo, 
aprile e settembre. 

Gallinago Gallinula. Talvolta frequente, di passo in marzo, 
aprile e settembre. 


Cremona (FERRAGNI Odoardo). 


La provincia di Cremona situata si può dire al mez- 
zogiorno della Lombardia, è bagnata da fiumi importantis- 
simi, che limitano il suo territorio da due lati: così l’ Adda 
ne contermina la parte occidentale e scende a mescolarsi 
col Po, il quale segue tutto il suo lato meridionale sino al 
di là di Casalmaggiore; mentre ad oriente l’Oglio segna per 
lunghi tratti il nostro confine risalendo sino oltre Soncino 
ove la parte alta della nostra provincia si unisce col fini- 
timo territorio di Bergamo, e quivi ancora accoglie nel suo 
grembo le acque del Serio, che scendono a confondersi con 
quelle dell’ Adda poco al disopra di Gombito. 

Il terreno vi è ovunque piano e atto alla coltivazione 
dei migliori cereali, se ne togli la zona prossima ai fiumi 
che mostrasi coperta di boschi e alquanto accidentata @ 
motivo delle gravi alluvioni succedutevi allorquando nes- 
suna diga poneva ritegno allo irrompere delle fiumane. 


— 139 — 


Quivi s’ incontrano terreni elevati, aridi e ghiaiosi e con- 
seguenti terre basse e fangose che già furono letto di cor- 
renti disalveate. Così presso il Serio i mosi occupanti va- 
stissimo spazio, lungo l’ Adda le gerre volgarmente dette 
mortazza e le propinque vastissime dasse che molto s° in- 
ternano; lungo il Po qua e là stagni e gore (Po morto di 
Brancare, Lancone della Gussola ecc.) che pure s’ incon- 
trano tratto tratto lungo l’ Oglio (Oglio morto ecc.). Però 
questi luoghi furono poco alla volta in gran parte guada- 
gnati all’ agricoltura e convertiti in fertili risaie, in boschi 
cedui, in vigneti ecc. e così con assidua vicenda il nostro 
territorio in breve volgere di anni diverrà un immenso 
piano coltivato, ove una fitta rete di canali e di acque por- 
teranno ovunque la vegetazione e la ricchezza. Il clima vi 
è piuttosto vario; nell’ estate non di rado il sole riarde la 
terra con raggi infuocati proprii all’ Italia meridionale e 
talvolta nell'inverno il termometro scende notevolmente 
sotto il zero gelando gli stagni ed anco le acque correnti. 


Elenco generale delle specie di uccelli os- 
servate nella provincia di Cremona, 
con indicazioni di frequenza, ecc.'! 


Corvus Corone. Non comune, invernale. 

Corvus Cornix. Piuttosto frequente e sedentaria. 

Corvus frugilegus. Abbondante dall’ ottobre al marzo; non 
nidifica in provincia. 

Lycos Monedula. Accidentale nell’ inverno. 

Nucifraga Caryocatactes. Accidentale. 

Pica rustica. Comune e stazionaria, 

Garrulus glandarius. Comune e stazionaria; molte giungono 
nell’ autunno. 


1 Queste notizie sono tolte dall’ opera pregievole pubblicata dal 
signor, O. FERRAGNI, intitolata Avifeuna Cremonese, Cremona, 1885, e 
dai Supplementi successivi. 


— 140 — 


Pyrrhocorax alpinus. Accidentale. 

Sturnus vulgaris. Comune e nidificante, pochi rimangono a 
a svernare. 

Pastor roseus. Avuto il 25 agosto 1881 e nell’ ottobre 1884. 

Fringilla ceelebs. Comune, stazionario e di copioso passaggio. 

Fringilla Montifringilla. Invernale, non comune. 

Petronia stulta. Rara, invernale. 

Passer montanus. Abbondante e stazionaria. 

Passer Italie. Frequente e stazionaria. 

Coccothraustes vulgaris. Comune e stazionario. 

Ligurinus Chloris. Abbondante, pochi rimangono a svernare. 

Chrysomitris Spinus. Di passaggio irregolare. 

Carduelis elegans. Abbondante e stazionario. 

Serinus hortulanus. Di scarso passaggio in ottobre "e no- 
vembre soltanto. 

Cannabina Linota. Puramente invernale. 

Fgiothus Linarius. Avuto nell'ottobre 1881 un solo esem- 
plare. 

Pyrrhula europ®a. Invernale, non comune. 

Loxia Curvirostra. Avventizio. 

Miliaria Projer. Stazionario, ma più abbondante nell'inverno. 

Emberiza Citrinella. Stazionario ma più abbondante nel- 
l’ inverno. 

Emberiza Cirlus. Invernale, non comune. 

Emberiza Hortulana. Estivo, nidificante in abbondanza. 

Emberiza Cia. Di rara comparsa. 

Emberiza Scheeniclus. Abbondante tra ottobre e aprile. 

Emberiza pyrrhuloides. Di scarso passaggio. 

Calcarius lapponicus. Accidentale. 

Calcarius nivalis. Raro assai. 

Calandrella brachydactyla. Avventizia. 

Alauda arborea. Sedentaria e abbondante alle epoche del 
passo; nidifica al piano. 

Alauda arvensis. Abbondante, stazionaria e di passo. 

Galerita cristata. Stazionaria, ma divenuta scarsa. 

Agrodroma campestris. Scarso di passo in autunno. 

Anthus pratensis. Abbondante tra settembre e aprile. 


— dl — 


Anthus cervinus. Scarsa, avuta in ottobre 1882, di passo 
autunnale. 

Anthus trivialis. Di passaggio in aprile e autunno. 

Anthus Spipoletta. Invernale, non comune. 

Budytes flavus. Di scarso passaggio in primavera, più ab- 
bondante nell’ autunno. 

Budytes cinereocapillus. Estiva e nidificante in maggiore o 
minore abbondanza; giunge in aprile, parte tra il 

settembre e la prima metà del novembre. 

Motacilla alba. Comune e sedentaria, di passo abbondante. 

Calobates melanope. Invernale, non abbondante. 

Saxicola Oenanthe. Di scarso passo in primavera, di passo 
abbondante in autunno. 

Merula nigra. Sedentario e di passo abbondante. 

Merula torquata. Avventizio. 

Turdus pilaris. Invernale, non sempre abbondante. 

Turdus iliacus. Invernale e di scarso doppio passo. 

Turdus musicus. Invernale e di doppio passaggio. 

Turdus viscivorus. Sedentaria e di passo. 

Aédon Luscinia. Estivo e abbondante. 

Erithacus Rubecula. Invernale ed abbondante. 

Cyanecula Wolfi. Raro, di doppio passaggio. 

Ruticilla Pheenicurus. Estivo e comune, nidifica in abbon- 
danza al piano. 


Ruticilla titys. Capita in autunno, ma è raro. 


Pratincola Rubicola. Sedentario, più comune d'’ estate. 

Pratincola Rubetra. Scarso di doppio passaggio. 

Sylvia nisoria. Estiva, assai comune e nidificante. 

Sylvia orphea. Avventizia. 

Sylvia cinerea. Estiva e comunissima. 

Sylvia Curruca. Avventizia nell’ autunno. 

Sylvia subalpina. Rara e dubbiosa. 

Sylvia nana. Accidentale. 

Monachus Atricapillus. Comune ed estiva. 

Monachus hortensis. Estivo e non comune. 

Phylloscopus sibilator. Comune, di doppio passo e molto 
probabilmente nidificante. 


— 1422 — 


Phylloscopus Trochilus. Raro, di passo soltanto. 

Phylloscopus Bonellii. Estivo, ma non comune. 

Phylloscopus rufus. Invernale, forse anche sedentario. 

Hypolais icterina. Di passaggio e non comune. 

Hypolais polyglotta. Estivo, ma non abbondante. 

Acrocephalus palustris. Estiva, nidificante, ma rara. 

Acrocephalus streperus. Estiva, ma scarsa. 

Acrocephalus arundinaceus. Estivo comunissimo. 

Calamodus scheenobaenus. Estivo e di passo. 

Calamodus aquaticus. Di doppio passaggio, forse nidificante. 

Locustella nevia. Raro; ne uccisi uno il 23 settembre 1883 
a Cava Tigozzi. 

Cisticola cursitans. Dubbioso. 

Troglodytes parvulus. Invernale, anco nidificante. 

Cinclus aquaticus. Accidentale. 

Accentor collaris. Avventizio. 

Accentor modularis. Invernale e rarissima. 

negulus cristatus. Invernale e comune. 

Regulus ignicapillus. Invernale, meno comune. 

fegithalus pendulinus. Comune da marzo ad ottobre. 

Acredula caudata. Rara, invernale. 

Acredula rosea. Frequente nell’ autunno ed inverno. 

Acredula Irbyi. Stazionaria, più comune durante il passo. 

Parus major. Comune e sedentaria, anche di passo. 

Parus ater. Invernale e rara. 

Cyanistes ceruleus. Comune e sedentaria, anche di passo. 

Pecile palustris. Comune e stazionaria. 

Sitta cesia. Stazionario, più abbondante d’ estate. 

Certhia brachydactyla. Sedentario. 

Tichodroma muraria. Invernale, assai raro. 

Oriolus Galbula. Estivo e comune. 

Lanius Excubitor. Non rara da ottobre a marzo. 

Lanius minor. Comune ed estiva. 

Lanius Collurio. Comune ed estiva. 

Lanius auriculatus. Di passo, pochi nidificano. 

Muscicapa Atricapilla. Di passaggio regolare in aprile e 
maggio, non osservato al ripasso. 


— 143 — 


Butalis Grisola. Estivo e comune. - 

Hirundo rustica. Estiva e abbondante. 

Chelidon urbica. Estivo e abbondante. 

Clivicola riparia. Estivo e abbondante. 

Cypselus Apus. Estivo e abbondante. 

Cypselus Melba. Avventizio in seguito a burrasche. 

Caprimulgus europaus. Estivo e comunissimo. 

Picus major. Stazionario e comune. 

Picus minor. Di scarso passaggio. 

Gecinus viridis. Comune e sedentario. 

ljnx Torquilla. Estivo ed abbondante. 

Cuculus canorus. Estivo e comune. 

Alcedo Ispida. Sedentario e comune. 

Coracias Garrula. Accidentale, una venne colta ad Alfiano 
nel settembre 1884. 

Merops Apiaster. Di passaggio, era una volta più comune. 

Upupa Epops. Estiva e piuttosto comune, giunge in marzo e 
talvolta in febbr., parte e ripassa in agosto e settem. 

Strix flammea. Comune e sedentario. 

Syrnium Aluco. Autunnale, forse nidificante. 

Asio Otus. Puramente invernale. 

Asio accipitrinus. Di passo regolare in autunno, sett. a nov. 

Athene Noctua. Sedentaria; alcuni emigrano. 

Scops Giu. Puramente estivo. 

Bubo maximus. Di rara comparsa nell’ autunno. _ 

Circus eruginosus. Accidentale in primavera. 

Circus cyaneus. Di scarso passaggio in aprile e novembre. 

Pandion Haliaétus. Di passaggio regolare in marzo ed aprile, 
più di raro nel settembre. 

Haliaétus Albicilla. Accidentale. 

Aquila Chrysaétus. Di rara comparsa. 

Aquila clanga. Accidentale. 

Buteo vulgaris. Comune e stazionaria, ma più abbondante 
nell’ autunno ed inverno. 

Milvus migrans. Di scarso, ma regolare passaggio nel mag- 
gio; tre veduti a Spinadesco il 6 maggio 1883, pa- 
recchi nel maggio 1884 e 1885. 


— 144 — 


Falco Peregrinus. Accidentale nell’ autunno. 

Hypotriorchis Subbuteo. Di scarso passaggio in marzo ed 
aprile e nel settembre e ottobre. 

Fesalon regulus. Di scarso passaggio. 

Cerchneis Tinnunculus. Comune e sedentario, diventa erra- 
tico nell’ inverno. 

Cerchneis Naumanni. Di scarso passaggio, forse nidificante 
giacchè fu veduto lungo il Po il 15 luglio 1883. 

Cerchneis vespertinus. Di passo regolare in primavera. 

Accipiter Nisus. Comune di passo e nell’ inverno. : 

Pelecanus Onocrotalus. Accidentale, nell’ agosto 1877 un 
branco di 32 si posò su di un’ isoletta all’ imboccatura 
dell Adda; tre vennero uccisi. 

Phalacrocorax Carbo. Di rara comparsa. 

Ardea cinerea. Comune dall’ agosto al maggio. 

Ardea purpurea. Raro, giunge in aprile e maggio e forse 
rimane a nidificare. 

Egretta alba. Di casuale comparsa. 

Egretta Garzetta. Di casuale comparsa. 

Ardeola ralloides. Di raro passaggio in aprile e maggio. 

Ardetta minuta. Estivo e assai comune. 

Botaurus ste!laris. Invernale, e di doppio passo. 

Nycticorax griseus. Di passo non abbondante, ma regolare 
dal marzo al giugno, ed in autunno, seconda metà di 
luglio, al settembre. 

Ciconia alba. Accidentale in marzo ed aprile. 

Ciconia nigra. Rara, osservata in agosto e settembre 1382 e 
1883; ne ebbi una il 14 agosto ed un’ altra il 1° set- 
tembre 1882, entrambe uccise sul Po. 

Platalea Leucorodia. Accidentale. 

Plegadis Falcinellus. Accidentale nel maggio. 

Cygnus Olor. Accidentale nell’ inverno. 

Cygnus musicus. Raro nei rigidi inverni; l’ ultimo preso fu 
un maschio adulto, ucciso sull'Oglio nel febbraio 1880. 

Anser cinereus. Rara nell’ inverno. 

Anser segetum. Di passo regolare in novembre e dicembre, 
e nel marzo ed aprile; pochi rimangono a svernare. 


— 145 — 


Anser albifrons. Accidentale nell’ inverno. 

Anser erythropus. Accidentale nell’ inverno. 

Tadorna cornuta. Accidentale. 

Anas Boscas. Sedentaria, ma specialmente abbondante du- 
rante l'inverno ed alle epoche del passo in ottobre e 
novembre e nel marzo. 

Chaulelasmus streperus. Rara, invernale. 

Spatula clypeata. Piuttosto comune nell’ inverno ed alle due 
epoche del passo; quello primaverile ha luogo dal 
marzo al maggio. 

Dafila acuta. Invernale e comune, ma abbonda di più du- 
rante il passo primaverile. 

Mareca Penelope. Invernale, ma più copioso alle epoche del 
passo, in novembre e marzo. 

Nettion Crecca. Abbondantissima dall’ autunno alla prima- 
vera, e in scarso numero nidificante. 

Querquedula Circia. Abbondante, ma soltanto durante il 
passo primaverile in marzo ed aprile. 

Fuligula rufina. Avventizio nell’inverno. 

Fulix ferina. Invernale, ma specialmente di passaggio in 
ottobre e novembre, e febbraio e marzo. 

Fulix Fuligula. Di doppio passaggio, qualche anno abbon- 
dante nel marzo. 

Fulix Nyroca. Rara nell’ autunno e nell'inverno, ma talora 
di passaggio copioso in primavera. 

Bucephala Clanguia. Raro nell’ inverno. 

CEdemia nigra. Accidentale nell’ autunno. 

Mergus Merganser. Invernale; ogni anno càpitano sul Po, 
ma sono quasi sempre giovani. 

Mergus Serrator. Raro di doppio passaggio, nel tardo au- 
tunno e nell’ aprile. 

Mergellus Albellus. Invernale, sono scarsi gli adulti. 

Columba Palumbus. Di passaggio in marzo ed aprile ed in 
settembre ed ottobre, poche coppie rimangono a ni- 
dificare. 

Columba Oenas. Invernale, giunge in settembre e ottobre e 


parte o ripassa nel marzo. 
10 


— 146 — 


Columba livia. Dubbiosamente selvatici. 

Turtur tenera. Comune dalla metà d’ aprile a quella di sett. 

Starna Perdix. Abbondante e sedentaria. 

Coturnix communis. Abbondante dall’ aprile al novembre, 
poche rimangono a svernare. 

Rallus aquaticus. Stazionaria e nidificante. 

Ortygometra Porzana. Estivo e di copioso passaggio in au- 
tunno e primavera, forse anche sedentario. 

Ortygometra Bailloni. Estiva, ma non abbondante. 

Ortygometra parva. Poco comune di doppio passo, forse ni- 
dificante. 

Crex pratensis. Comune alle due epoche del passo, aprile- 
maggio, settembre-ottobre; qualche coppia rimane a 
nidificare. 

Gallinula chloropus. Stazionaria, più scarsa nell’ inverno. 

Fulica atra. Stazionaria in scarso numero e di doppio pas- 
saggio; marzo ed aprile, e dal settembre al novembre. 

Grus communis. Di passaggio, ma di rado sosta. 

Otis Tarda. Di casuale comparsa. 

(Edicnemus scolopax. Comune da marzo a novembre; non 
rimane a svernare. 

Charadrius Pluvialis. Di doppio passo pochi svernano. 

Squatarola helvetica. Di scarso passaggio; ne vidi uno an- 
cora in abito nuziale il 20 agosto 1884, sul Po. 

Fegialitis cantiana. Avventizio, ne ebbi uno il 10 marzo 1885. 

fegialitis curonica. Estivo e comunissimo; giunge verso il 
20 marzo, nidifica e parte tra il settembre e l'ottobre. 

fegialitis Hiaticula. Di scarso passaggio dal marzo al mag- 
gio e anche al giugno; più abbondante nel settembre. 

Vanellus Capella. Invernale e abbondante; arriva dopo la 
metà di ottobre e parte in marzo ed aprile. Forse 
qualche coppia rimane a nidificare giacchè ne uccisi 
uno giovanissimo, che appena volava, il 7 luglio 1880, 
sul Po. 

Strepsilas Interpres. Veduto il 10 maggio 1885. 

Hamatopus Ostralegus. Di rara comparsa in aprile. 

Recurvirostra Avocetta. Di rara comparsa. 


— 147 — 


Himantopus candidus. Di casuale comparsa. 

Phalaropus hyperboreus. Accidentale. 

Limicola platyrhyncha. Di passaggio scarso ed irregolare; 
avuto nel settembre 1883 e nell'agosto e settembre 1884. 

Pelidna subarquata. Di passaggio regolare dalla fine di aprile 
al principio di giugno; non osservato in autunno. 

Pelidna alpina. Comune di doppio passaggio, in marzo e 
aprile ed in settembre ed ottobre, allora meno ab- 
bondante. i 

Actodromas minuta. Di passo regolare in aprile, maggio e 
oltre la metà di giugno e dall’ agosto all’ ottobre. 

Actodromas Temmincki. Assai più raro della precedente, si 

vede nel maggio e nel settembre. 

Calidris Arenaria. Avventizia, avuta sul Po 111 ottobre 1881. 

Machetes Pugnax. Di passaggio abbondante in marzo ed 
aprile; alcuni veduti il 4 giugno 1884, forse sono gio- 
vani che rimangono senza però riprodursi. Ripassa in 
minor numero in agosto e settembre. 

Tringoides Hypoleucus. Di doppio passaggio, dal marzo al 
maggio e dal luglio all’ ottobre; qualche coppia rimane 
a nidificare. i 

- Totanus Ochropus. Sedentario, ma più abbondante alle epo- 
che del passo; credo con certezza che qualcuno si ri- 
produca da noi. 

Totanus Glareola. Passa in aprile e maggio e ripassa dal 
luglio al settembre. 

Totanus stagnatilis. Piuttosto raro, osservato nel maggio e 
nel giugno. 

Totanus Calidris. Di doppio passo ed invernale. 

Totanus fuscus. Piuttosto rara di doppio passaggio. 

Totanus nebularius. Comunissima durante il passo in aprile- 
maggio e agosto-settembre; è anche sedentaria, ma in 
scarso numero. 

Limosa melanura. Di scarso passo in marzo ed aprile. 

Limosa rufa. Avventizia. 

Scolopax Rusticula. Di doppio passaggio, dalla metà di ot- 
tobre alla metà di novembre e nel marzo. Qualcuna 


— 148 — 


rimane l’ inverno, e avrebbe anco nidificato, ciò av- 
venne lungo il Po nei boschi di Roncaglia nel mag- 
gio 1879. 

Gallinago major. Di doppio passaggio non abbondante. 

Gallinago celestis. Giunge alla fine di luglio e sino al no- 
vembre, pochi rimangono l’inverno; il ripasso ha luogo 
dal febbraio all’ aprile. 

Gallinago Gallinula. Arriva in settembre, sverna e ripassa o 
parte in marzo ed aprile. 

Numenius Arquata. Quasi in ogni stagione se ne vede, ma 
specialmente dal marzo al maggio e dall’ agosto al 
novembre. 

Numenius Phaopus. Raro, veduto il 26 aprile 1885. 

Glareola Pratincola. Avventizia. 

Sterna fluviatilis. Giunge verso il 20 marzo, nidifica in ab- 
bondanza sulle isolette del Po, e parte in settembre. 

Sternula minuta. Arriva in maggio, nidifica in abbondanza 
sulle isolette del Po, e parte in settembre. 

Hydrochelidon hybrida. Accidentale, avuto il 18 maggio 1884. 

Hydrochelidon leucoptera. Giunge in maggio e non sempre è 
abbondante, non si ferma. 

Hydrochelidon nigra. Estivo, di passo abbondante in aprile 
e maggio, e dall’ agosto all’ ottobre; ha nidificato con 
certezza. 

Chroocephalus minutus. Accidentale. 

Chroocephalus ridibundus. Invernale e di passo copioso in 
marzo ed aprile ed in ottobre e novembre. 

Larus canus. Avventizia. 

Larus cachinnans. Accidentale nel dicembre. 

Stercorarius pomatorhinus. Avventizio; uno veduto nel feb- 
braio, uno ucciso il 4 ottobre 1880. 

Stercorarius parasiticus. Accidentale, avuto un giovane uc- 
ciso sul Po il 23 settembre 1382. 

Colymbus arcticus. Rara nel tardo autunno od inverno. 

Colymbus septentrionalis. Di passaggio irregolare nell’ au- 
tunno ed inverno. 

Podiceps cristatus. Raro da settembre a maggio. 


— 149 — 


Podiceps griseigena. Accidentale, uno venne ucciso sul Po 
il 7 dicembre 1886; era una femmina. 

Podiceps nigricollis. Sedentario, ma non abbondante; pare 
nidifichi in provincia. 

Podiceps fluviatilis. Stazionario e con quasi certezza ni- 
dificante. 


Mantova (PaeLia prof. Enrico): 


Il campo d’ osservazione scelto di preferenza per que- 
ste note, è la valle dal Mincio, nei dintorni della città di 
Mantova. Essa è formata dall’ avvallamento, dominato da 
alte terrazze alluvionali, per cui serpeggia il fiume Mincio 
nella direzione generale da ovest ad est, e nel centro del 
quale sopra varie isolette sorge la città. 

L’acqua del Mincio venne fino dal 1198 artificial- 
mente sostenuta da dighe per modo da formare intorno alla 
città vasti specchi denominati: Lago superiore a ponente, 
Lago di mezzo a settentrione, e Lago inferiore a levante. 
A mezzodì si allarga la valle di Paiolo, pure artificialmente 
inondabile. Le sponde dei laghi suddetti sono largamente 
coperte da vegetazioni palustri e da boschi, sicuro ricetto 
‘ di tante specie di uccelli e convegno dei cacciatori. Vasti 
canneti e giuncaie galleggianti orlano pure gli specchi 
d’acqua e si alternano ai paduli melmosi e ai praticelli 
torbosi ombrati da ontani e da salici. Le alte rive delle 

terrazze sì distendono in campagne fruttuose, quali a suolo 
| ghiaioso o calcare, aride ma ben lavorate, e quali in pra- 
terie irrigatorie e sconfinate risaie. 

I confini di tale plaga possono segnarsi presso a 
poco: a settentrione col canale d’ irrigazione derivato dalla 
sinistra del Mincio a Pozzuolo, detto la Molinella; a levante 
dal corso inferiore del fiumicello Derbasco; a mezzodì da 
una linea che va dalle valli della Virgiliana a quella del- 
l’Osone verso Montanara; e ad occidente dalla sponda ele- 
vata alla destra del Mincio superiore. Questa zona di terreno 


— 150 — 


circostante alla città, misura circa 200 chilom. quadrati 
di superficie; 20 dei quali circa coperti da acque stagnanti 
e da paludi. 


Elenco generale delle specie di uccelli os- 
servate nella provincia diMantova, con 
indicazioni di frequenza, ecc.! 


Corvus Corone. Comune d’ inverno. 

Corvus Cornix. Comune. 

Corvus frugilegus. Invernale. 

Lycos Monedula. Poco comune. 

Nucifraga Caryocatactes. Non rara. 

Pica rustica. Comune. 

Garrulus glandarius. Comune. 

Sturnus vulgaris. Comune. 

‘ Pastor roseus. Qualche anno abbonda insieme alle caval- 
lette a cui dà la caccia; nel 1860 comparve numeroso 
alle Grazie d’ estate, ritornò nell’anno seguente poi 
più, fino al 1875 in cui sostò vari mesi a Villafranca. 

Fringilla coelebs. Comune, pochi svernano. 

Fringilla Montifringilla. Uroghento 

Montifringilla nivalis. Raro, preso a della 

Passer montanus. Frequente. 

Passer Italie. Comune, spesso vedonsi casi d’isabellismo, 

i più rari gli albinismi. 

Coccothraustes vulgaris. Comunissimo. 

Ligurinus Chloris. Comunissimo. 

Chrysomitris Spinus. Frequente d’ autunno. 

Carduelis elegans. Comunissimo. 

Serinus hortulanus. Comune. 

Cannabina Linota. Frequente. 


Il prof. Enrico PaeLia in un suo lavoro intitolato Saggio di Studi 
Naturali sul territorio Mantovano, Mantova, 1877; pubblicava questo 
elenco, al quale ha ora fatto non poche Stroke È. aggiunte. 


— 151 — 


Fegiothus rufescens. Raro. 

Pyrrhula europ®a. Poco frequente, rimane d’ inverno. 

Loexia Curvirostra. Poco comune. 

Miliaria Projer. Comune. 

Emberiza Citrinella. Frequente. . 

 Emberiza Cirlus. Poco frequente. 

Emberiza Hortulana. Frequente d’ estate. 

Emberiza Schceniclus. Frequente. 

Calcarius nivalis. Non comune. 

Calandrella brachydactyla. Raro, preso a Medole. 

Alauda arborea. Comune. 

Alauda arvensis. Frequente. 

Galerita cristata. Comune. 

Agrodroma campestris. Comune. . 

Corydalla Richardi. Accidentale; un esemplare si conserva 
nella collezione del conte d’ Arco. 

Anthus pratensis. Comune. 

Anthus trivialis. Comune. 

Anthus Spipoletta. Comune. 

Budytes flavus. Comune. 

Motacilla alba. Comunissima. 

Calobates melanope. Comune. 

Saxicola Oenanthe. Non comune. 

Monticola Cyanus. Piuttosto rara. 

Merula nigra. Comunissimo anche d’ inverno. 

Merula torquata. Non frequente. 

Turdus pilaris. Comune. 

Turdus iliacus. Comune. 

Turdus musicus. Invernale e di passaggio. 

Turdus viscivorus. Comune. 

Agdon Luscinia. Comunissimo. 

Erithacus Rubecula. Comune. 

Cyanecula Wolfi. Raro. 

Ruticilla Pheenicurus. Comune. 

Pratincola Rubicola. Comune. 

Sylvia nisoria. Rara, presa a Castelgoffredo. 

Sylvia orphea. Non comune. 


— 152 — 


Sylvia cinerea. Poco comune. 

Sylvia Curruca. Frequente. 

Monachus Atricapillus. Comune, estiva. 

Monachus hortensis. Comune. 

Phylloscopus Trochilus. Comune. 

Hypolais icterina. Poco comune. 

Acrocephalus streperus. Comune. 

Acrocephalus arundinaceus. Comunissimo, estivo. 

Calamodus schoenobenus. Arriva in aprile e parte in ottobre. 

Calamodus aquaticus. Specie estiva. 

Cettia Cettii. Non comune, estivo. 

Cisticola cursitans. Ti in aprile, parte in settembre. 

Troglodytes parvulus. Frequente d’ inverno. 

Cinclus aquaticus. Comune sul lago di Mantova. 

Accentor collaris. Raro, preso a Castelgoffredo. 

Regulus cristatus. Comune. 

Regulus ignicapillus. Frequente. 

fegithalus pendulinus. Poco frequente. 

Acredula rosea. Comune. 

Panurus biarmicus. Comune nei canneti ove nidifica. 

Parus major. Comunissima. 3 

Cyanistes caeruleus. Comune. 

Sitta casia. Comune. 

Certhia brachydactyla. Comune, annida ne’ fessi dei muri. 

Tichodroma muraria. Raro, preso a Medole. 

Oriolus Galbula. Estivo e comune. 

Lanius Excubitor. Comune. 

Lanius minor. Comune. 

Lanius Collurio. Comune. 

Lanius auriculatus. Piuttosto rara. 

Muscicapa collaris. Poco comune. 

Butalis Grisola. Piuttosto raro. 

Hirundo rustica. Comune dal marzo all’ ottobre. 

Chelidon urbica. Comune dal marzo all’ ottobre. 

Clivicola riparia. Abbondante nella buona stagione, nidifica 
negli argini e nelle rive. 

Cotile rupestris. Rara, presa a Castelgoffredo. 


— 153 — 


Cypselus Apus. Comune, giunge dopo e parte prima delle 
Rondini. 

Caprimulgus europaus. Frequente, estivo. 

Picus major. Comune. 

Picus minor. Comune. 

Gecinus viridis. Comune. 

Iynx Torquilla. Comune. 

Cuculus canorus. Comune tra aprile ed ottobre. 

Alcedo Ispida. Frequente e stazionario. 

Coracias Garrula. Rara, presa a Bozzolo. 

Merops Apiaster. Raro. 

Upupa Epops. Comune, giunge in aprile e parte in ottobre. 

Strix flammea. Comune. 

Syrnium Aluco. Comune. 

Asio Otus. Poco comune. 

Asio accipitrinus. Piuttosto raro. 

Athene Noctua. Comunissima. 

Scops Giu. Comune. 

Bubo maximus. Raro, preso presso Campione. 

Circus aeruginosus. Comune. 

Circus cyaneus. Accidentale. 

Pandion Haliaétus. Poco comune, preso nel 1861 a Pietole. 

Haliaétus Albicilla. Accidentale. 

Aquila Chrysaétus. Avventizia, presa alla Virgiliana nel 1817. 

Aquila clanga. Rara, presa vicino a Mantova. 

Archibuteo lagopus. Rara, presa a Castelgoffredo. 

Buteo vulgaris. Comunissima. 

Milvus Ictinus. Di scarso passaggio in primavera. 

Milvus migrans. Assai raro, preso sul lago di Mantova. 

Falco Peregrinus. Piuttosto raro. 

Hypotriorchis Subbuteo. Nidifica in provincia. 

fesalon regulus. Raro, preso a Castelgoffredo. 

Cerchneis Tinnunculus. Comune e sedentario. 

Cerchneis vespertinus. Rara, presa a Castelgoffredo. 

Accipiter Nisus. Comune. 

Gyps fulvus. Accidentale, preso a Buscoldo nel 1813 e a 
Formigosa nel 1885. 


\ 


— 154 — 


Pelecanus Onocrotalus. Accidentale. 

Phalacrocorax Carbo. Accidentale, preso a Fellonica e sul 
lago di Mantova nel 1861. 

Microcarbo pygmaus. Accidentale nel 1843. 

Ardea cinerea. Comune, nidifica nei canneti del lago supe- 
riore, di giorno va in cerca di cibo nelle risaie. 

Ardea purpurea. Comune sul lago. 

Egretta alba. Rara. 

Egretta Garzetta. Piuttosto rara, presa alla Rafaina; non 
nidifica da noi. 

Ardeola ralloides. Comune, si trattiene poco. 

Ardetta minuta. Comune, estivo e nidificante tra le canne. 

Botaurus stellaris. Comunissimo di primavera e d’ autunno, 
scarso nell’inverno. 

Nycticorax griseus. Non molto comune. 

Ciconia nigra. Rara, presa a Castellaro. 

Plegadis Falcinellus. Raro. 

Cygnus musicus. Capita casualmente d’inverno sul lago di 
Mantova, se ne videro in Paiolo nel 1859. 

Anser cinereus. Di passaggio nell’ inverno. 

Anser segetum. Non comune. 

Tadorna cornuta. Rara. 

Anas Boscas. Comunissimo; giunge in grandi stuoli al co- 
minciare dell’ inverno e si trattiene, alcuni partono in 
primavera, altri rimangono a nidificare. 

Chaulelasmus streperus. Comune; vive solitaria e nidifica 
deponendo da 8 a 9 uova. . 

Spatula clypeata. Comune, ma non abbondante alle epoche 
del passo. 

Dafila acuta. Comune. 

Mareca Penelope. Comune, ma di solo passo. 

Nettion Crecca. Comunissima ai due passi, non è accertata 
la sua nidificazione in provincia. 

Querquedula Circia. Comune, ma soltanto di passo in pri- 
mavera. 

Fuligula rufina. Raro, vive solitario e talvolta si ferma da 
noi l’ estate. 


— 155 — 


Fulix ferina. Invernale e comune.” 

Fulix Marila. Piuttosto comune. 

Fulix Fuligula. Comune alle epoche del passo. 

Fulix Nyroca. Comune, qualcuna rimane a nidificare. 

Bucephala Clangula. Comune, più rari gli adulti. 

(Edemia fusca. Raro. 

Erismatura leucocephala. Raro. 

Mergus Merganser. Poco comune. 

Mergus Serrator. Comune, invernale. 

Mergellus Albellus. Comune, invernale, ma rimane poco. 

Columba Palumbus. Estivo e nidificante, non sverna. 

Columba Oenas. Sedentaria e di doppio passaggio. 

Turtur tenera. Estiva e comune. 

Syrrhaptes paradoxus. Accidentale nel 1876. 

Starna Perdix. Comune. 

Coturnix communis. Comunissima. 

Rallus aquaticus. Comune e nidificante. 

Ortygometra Porzana. Abbondante alle due epoche del passo, 
non rimane a nidificare. 

Ortygometra Bailloni. Comune alle due epoche del passo. 

Ortygometra parva. Poco comune in aprile. 

Crex pratensis. Comune dal settembre al novembre. 

Gallinula chloropus. Sedentaria e comune; nidifica. 

Fulica atra. Abbondante e stazionaria, nidifica. 

Grus communis. Rara. 7 

Otis tarda. Rara, presa a Cizzolo e a Castellaro. 

Otis Tetrax. Rara, presa a Castellaro. 

(Edicnemus scolopax. Raro. 

Charadrius Pluvialis. Comune di primavera. 

Squatarola helvetica. Comune. 

Eudromias Morinellus. Non comune. 

Fegialitis curonica. Raro di primavera. 

Fegialitis Hiaticula. Poco comune. 

Vanellus Capella. Comune. 

Hamatopus Ostralegus. Raro, preso ad Ostiglia. 

Recurvirostra Avocetta. Rara, presa a Cizzolo. 

Himantopus candidus. Raro in primavera. 


— 156 — 


Phalaropus fulicarius: Accidentale, preso a Casalmoro. 
Machetes Pugnax. Frequente. 
Tringoides Hypoleucus. Raro in primavera. 

Totanus Ochropus. Comune. 

Totanus stagnatilis. Comune. 

Totanus Calidris. Non frequente. 

Totanus nebularius. Comune. 

Limosa melanura. Accidentale nell’ inverno. 
Scolopax Rusticula. Frequente. 

Gallinago major. Di doppio passo, più raro in autunno. 
Gallinago celestis. Comune. 

Gallinago Gallinula. Frequente. 

Numenius Arquata. Comune. 

Numenius Phaopus. Raro d’ inverno. 

Glareola Pratincola. Rara, presa alla Virgiliana. 
Sterna fluviatilis. Comune. 

Sternula minuta. Comune. 

Hydrochelidon leucoptera. Non comune in primavera, 
Hydrochelidon nigra. Comune. 

Chroocephalus ridibundus. Comune. 

Chroocephalus melanocephalus. Comune. 

Larus canus. Comune. 

Larus fuscus. Raro. 

Larus cachinnans. Non comune, specialmente gli adulti. 
Procellaria pelagica. Accidentale, preso a Viadana. 
Colymbus glacialis. Rara. 

Colymbus arcticus. Rarissima. 

Colymbus septentrionalis. Poco comune. 

Podiceps cristatus. Comune, nidifica sul lago. 
Podiceps griseigena. Raro, capita d’ inverno. 
Podiceps nigricollis. Comune e nidificante. 

Podiceps fluviatilis. Comune e nidificante. 


LIO 


Elenco generale delle specie di uccelli os- 
servate nella Lombardia; coi nomi vol- 
gari ed indicazioni di frequenza, ubi- 
cazione ecc. ' 


Corvus Corax, Cordatt. Comune (7°), scarso (B), m. 

Corvus Corone, Cordatt. Comune (7), scarsa (B), p. m. 

Corvus Cornix, Taccola. Comune, p. m. 

+Corvus frugilegus. Comune, p. m. 

+Lycos Monedula. Rara. 

Nucifraga Caryocatactes, Rampanòs. Raro, accidentale (7°), 
frequente (5), p. c. m. 

Pyrrhocorax alpinus, Scorbattin del bech giald. Raro (T), fre- 
quente (5), m. 

Pyrrhocorax Graculus, Sgazza mamma. Raro, accidentale. 

Pica rustica, Berta. Comune, p. c. 

Garrulus glandarius, Gaja, Gasgàa. Comunissima, p. c. m. 

Sturnus vulgaris, Stone. Comunissimo, p. e. 

Pastor roseus, Stornell rosa. Accidentale in grossi branchi, p. 

Fringilla colebs, Franguell. Comunissimo, p. c. m. 

Fringilla Montifringilla, Mentan. Comunissimo, p. c. m. 

Montifringilla nivalis, Franguell de la nev. Raro, m. 

Petronia stulta, Passaron de montagna. Rara, c. 

Passer montanus, Passeretta. Comunissima, p. c. 


! Questo elenco è frutto delle osservazioni riunite dei signori 
conti Ernesto Turati e Carlo Borromeo, i quali nel rispondere ai quesiti 
per la inchiesta ornitologica hanno compreso nel campo delle loro os- 
servazioni l’intera Lombardia. Quando il risultato delle osservazioni 
dei due egregi collaboratori non è identico lo indicherò colle iniziali dei 
loro nomi. Le lettere p. c. m., indicano: pianura, collina, montagna. 

Il conte Ernesto Turati osserva che le specie segnate con croce gli 
furono indicate come lombarde da amici ornitologi o cacciatori, ovvero 
egli stesso le vide con tale provenienza conservate in Musei. Le altre 
tutte furono catturate dal conte Turati, oppure da lui vedute in carne. 

Il conte Carlo Borromeo nota che le notizie da lui contribuite 
sono il frutto di quarantacinque anni di uccellagione, più specialmente 
le osservazioni sue si riferiscono alle provincie di Milano, Como e 
Sondrio. 


— 158 — 


Passer Italie, Passerotto. Comunissima, p. c. 

Passer domesticus. Scarsa (5). 

Coccothraustes vulgaris, Frison. Comunissimo, p. c. m. 

Ligurinus Chloris, Amorott. Comunissimo, p. c. 

Chrysomitris Spinus, Legorin. Comunissimo, p. ec. m. 

Carduelis elegans, Ravarin. Comunissimo, p. c. 

Serinus hortulanus, Sgarzorin. Raro (7), comune (8), p. c. 

Chloroptila Citrinella, Verdolin. Raro, p. c. 

Cannabina Linota, Fanett. Comunissimo, p. c. m. 

7 Cannabina flavirostris, Rarissimo. 

Fegiothus rufescens, Cardinalin. Comune. 

Fegiothus Linarius, Gegè. Comune quando passa, p. c. m. 

Pyrrhula europea, Gemon. Comune, p. c. m. 

Loxia Curvirostra, Becc-in-cros. Comunissimo quando pas- 
sa, p. c. 

Carpodacus erythrinus. Scarso (5). 

Miliaria Projer, Pravon. Comune, p. c. 

Emberiza Citrinella, Spajarda. Comunissimo, p. c. m. 

Emberiza Cirlus, Raro. 

Emberiza Cia, Zietta. Comune (7°), scarso (B), c. m. 

+Emberiza leucocephala. Rarissimo. 

Emberiza rustica. Scarso (8). 

Emberiza Hortulanus. Comunissimo, p. c. m. 

Emberiza Scheeniclus. Comune. 

Emberiza pyrrhuloides. Non rara (7), scarsa (8). 

Calcarius nivalis. Rarissimo. 

+ Calcarius lapponicus. Rarissimo. 

Melanocorypha Calandra. Rara, p. 

Calandrella brachydactyla, Calandrina. Raro. 

Alauda arvensis, Lodola. Comunissima, p. c. m. 

Alauda arborea, 7/0. Comunissima, p. c. m. 

Galerita cristata, Lodola col ciuff. Comune, p. 

Agrodroma campestris, Piossa. Raro. 

Corydalla Richardi. Rarissimo. 

Anthus pratensis, Guzetta. Comunissima p. c. 

Anthus Spipoletta, Gazetton. Comunissimo, p. c. 

Anthus trivialis, Dordina. Comunissimo, p. c. 


— 159 — 


Budytus flavus, Ba/larina. Comunissimo, p. c. 
Motacilla alba, Bal/larotta. Comunissima, p. c. 
Calobates melanope, Boarina. Comunissima, p. c. 
Saxicola Oenanthe, Cudiane. Comune, c. m. 

Saxicola Stapazina. Rara. 

Monticola saxatilis, Corossolon. Comune, m. 

Monticola Cyanus, Passera solitaria. Comune, m. 
Merula nigra, Merlo. Comunissimo, p. c. m. 

Merula torquata, Merlo de montagna. Comune, m. 
Turdus atrigularis. Raro assai. 

Turdus pilaris, Viscarda. Comunissima, p. c. m. 
Turdus viscivorus, Dress. Comunissima, p. c. m. 
Turdus musicus, Dord, Dort. Comunissimo, p. c. m. 
Turdus iliacus, Zif, Dressin. Comunissimo, p. c. m. 
Agdon Luscinia, Rossigneu. Comunissimo, p. c. m. 
Erithacus Rubecula, Picett. Comunissimo, p. c. m.° 
Cyanecula suecica. Raro, p. c. 

Cyanecula Wolfi. Raro, p. c. 

Ruticilla Phoenicurus, JMorett. Comunissimo, p. c. m. 
Ruticilla titys, Moretton. Comune (7°), scarso (8), m. 
Pratincola Rubicola, Scimireu, Pizzamei. Comune, p. c. 
-_Pratincola Rubetra, Miareu, Taragn. Comune, m. 
Sylvia orphaea, Moneghella. Comune (B), scarsa (8), c. 
Sylvia cinerea, Sardagna, Sartagnola. Comunissima, p. c. m. 
Sylvia Curruca, Beccafig zenerin. Rara, c. 

Monachus Atricapillus, Capnegher. Comunissima p. c. m. 
Monachus hortensis, Beccafigh gross. Comune, p. c. 
Phylloscopus sibilator, Zuin. Raro, p. c. 

Phylloscopus Trochilus. Comune (7), scarso (5), p. ec. 
Phylloscopus Bonellii. Comune (7), scarso (5), c. 
Phylloscopus rufus. Comune, p. c. m. 

Hypolais icterina, Zuinott. Comune, p. c. 

Hypolais polyglotta. Comune, p. c. 

+Hypolais pallida. Raro assai. 

Acrocephalus streperus, Pizzigacann. Comunissima, p. c. 
Acrocephalus arundinaceus, Créerè. Comunissimo, p. c. 
Acrocephalus palustris. Comune, p. c. 


— 160 — 


Calamodus Schenobaenus. Raro (7°), frequente (2), p. 

Calamodus aquaticus, Risareu, Beccafig de risera. Comune, p. 

Locustella nevia. Raro, p. 

|Cettia Cettii. Raro, p. 

Cisticola cursitans. Comune. 

Troglodytes parvulus, Reattin. Comunissimo, p. c. m. 

Cinclus aquaticus, Merlo d’ aqua. Comune, m. 

Accentor collaris, Mate/lot. Raro, m. 

Accentor modularis, Passeretta x: montagna. Comunissima, 
p.c. m. 

Regulus cristatus, Stelin. Comunissimo, p. c. m. 

Regulus ignicapillus, Stelîn. Comune (7), scarso (5), p.c. m. 

Fegithalus pendulinus, Pendolin. Raro, p. 

Acredula rosea, Pentin. Comunissima, p. c. m. 

Panurus biarmicus, Usserin. Raro, (7), frequente (5), p. 

Parus major, Parascioeula. Comunissima, p. c. m. 

Parus ater, Parasciolin. Comunissima, p. e. m. 

Cyanistes cerulens, Moneghella. Osiinei perc: 

Percile palustris, Moneghin. Rara, c. 

Lophophanes cristatus, Parasciolin. Rara, c. 

Sitta casia, Picozzin. Comune, p. c. 

Certhia brachydactyla, Rampeghin. Comune, p. e. 

Tichodroma muraria, Rampeghin di cepp. Raro, m. 

Oriolus Galbula, Galdé. Comune, p. c. 

Ampelis Garrulus. Raro. 

Lanius Excubitor, Gasgetta marina, Gascieton. Rara (T); fre- 
quente (5), p. c. 

Lanius minor, Gasgetta, Gascetta del co negher. Comune p. c. 

Lanius Collurio, Stragazza. Comunissima, p. c. 

Lanius auriculatus, Gasgetta rossa, Gascetta del co ross. Co- 
mune, €. 

Muscicapa Atricapilla, A/ett. Comunissima (7°), scarsa (5), p. c. 

Muscicapa collaris, A/ett del col biane. Rara (7°), frequente (5). 

Erythrosterna parva. Accidentale. . 

Butalis Grisola, AZett. Comunissimo, p. c. 

Hirundo rustica, Rondena. Comunissima, p. c. 

Chelidon urbica, Darden. Comunissimo, p. e. 


— 161 — 


Clivicola riparia. Comunissimo, p.rc. 
Cotile rupestris. Rara (7), comune (B), m. 

-Cypselus Apus, Rondon. Comunissimo, p. c. m. 
Cypselus Melba, Rondon diane o de mar. Raro (T), fre- 

quente (5), m. 

Caprimulgus europaus, Zettavace. Comune, p. c. 
Dryocopus martius, /iccézz. Raro, m. 
Picus major, Piccozz ross. Comune, p. c. 
+Picus medius. Raro. 
Picus minor. Raro, p. 
Gecinus viridis, case verd. Comunissimo, p. c. m. 
lynx Torquilla, StortacolZ. Comune, p. c. 
Cuculus canorus, Cucà. Comune, p. e. m. 
Alcedo Ispida, Martin pescou. Comune, p. c. 
Coracias Garrula, Gaza. Rara. 
Merops Apiaster, Pia-vesp, Usel vespee. Raro, p. c. 
Upupa Epops, Buda, Bubba. Comune, p. c. 

_ Strix flammea, Belladonna. Comune, p. c. 
Syrnium Aluco, Loroc. Raro (7), comune (8), p. c. m. 
Nyctala Tengmalmi. Rarissima. 
Asio Otus, Picco! dugo. Comune, c. 
Asio accipitrinus. Comune. 
Athene Noctua, Sciguetta. Comune, p. c. 
Scops Giu, Scisceo. Comune, p. c. 
Bubo maximus, Grandugo. Raro (7°), frequente (8), p. c. m. 
Circus aeruginosus, Lalchett de palud, Fale d’acqua. Raro (T) 

frequente (5), p. 

Circus cyaneus, /a/chett. Rara. 
{Circus cineraceus. Rara. 
Circaétus gallicus. Accidentale. 
Pandion Haliaétus. Rarissimo. 
Haliaétus Albicilla, Aquila. Rara. 
+Aquila clanga, Aquila. Rara. 
Aquila Chrysaétus, Aquila reale. Rara (T), frequente (8). 
Archibuteo lagopus. Accidentale. 
Buteo vulgaris, Pojara. Comune, p. ec. m. 
Pernis apivorus. Raro. 


? 


— 162 — 


Milvus Ictinus. Raro. 

Milvus migrans. Raro. 

Falco Peregrinus, Falchett. Raro (7°), frequente (8). 
Hypotriorchis Subbuteo. Raro (7°), frequente (5). 
fesalon regulus. Raro (7), frequente (5). 
Cerchneis Tinnunculus, F'alchett de campanil. Comunissimo, p. 
Cerchneis vespertinus. Raro. 

Astur palumbarius. Accidentale (7°), frequente (B).- 
Accipiter Nisus, Pojanella. Comune, p. c. 
Gypaétus barbatus. Raro. 

Gyps fulvus. Raro. 

Pelecanus Onocrotalus. Raro, accidentale. 
Phalacrocorax Carbo. Raro. 

Ardea cinerea, Aron, Sgolgion. Comune, p. 
Ardea purpurea, Sg0/g. Comune, p. 

+Egretta alba. Rarissima, p. 

Egretta Garzetta, Airon biane. Rara, p. 

Ardeola ralloides. Rara, p. 

Ardetta minuta, Sgo/gin. Comunissimo, p. c. 
Botaurus stellaris, Z'aradus. Comune, p. 
Nycticorax griseus. Comune (7°), scarso (5). 
Ciconia alba, Sigogna. Rara, p. c. m. 

Ciconia nigra, Sigogna negra. Rarissima. 
Platalea Leucorodia. Rarissima. 

Plegadis Falcinellus, Sgrepon de mar. Comune. 
Pheenicopterus roseus. Raro. 

Cygnus musicus. Raro. 

Bernicla brenta. Rarissima. 

Bernicla ruficollis. Rara assai. 

Anser cinereus, Oca salvadega. Rara. 

Anser segetum. Comune (7°), scarsa (5). 

Anser albifrons. Rara. 

Tadorna cornuia. Rarissima. 

Anas Boscas, Aneda salvadega. Comunissimo. 
Chaulelasmus streperus. Rara (7°), comune (£). 
Spatula clypeata, Cazzuron. Comune. 

Dafila acuta, Coalunga. Comune. 


— 163 — 


Mareca Penelope, Coross. Comunissimo. 

Nettion Crecca, Garganell. Comunissima. 

Querquedula Circia. Comune. 

Fuligula rufina. Raro. 

Fulix ferina. Raro (7°), frequente (5). 

Fulix Marila. Rara (7°), frequente (5). 

Fulix Fuligula. Comunissima. 

Fulix Nyroca. Rara (7°), frequente (£). 

Bucephala Clangula, Quattr oewcc. Comune (7°), scarso (Bb). 

Harelda glacialis. Rarissima. i 

(Edemia fusca, Moretton. Raro. 

Erismatura leucocephala. Raro. 

Mergus Merganser, £esegor. Raro. 

Mergus Serrator. Raro. 

Mergellus Albellus. Rara (7°), frequente (5). 

Columba Palumbus, Zon. Comunissimo. 

Columba Oenas. Comune. 

Columba livia. Comunissimo. 

Turtur tenera. Comunissima, p. c. 

Perdix saxatilis, Cotorno. Comune, m. 

Perdix rufa. Scarsa (5). 

Starna Perdix, Pernis. Comune, p. c. m. 

Coturnix communis, Quaja. Comunissima, p. c. 

Synoicus Lodoisiae, Ver». p. Un solo esemplare, da me esa- 
minato in carne il giorno dopo la sua presa (7). 

Tetrao Urogallus, Cedron. Raro, m. 

Lyrurus Tetrix, Ga! de montagna. Raro (T), frequente (5), m. 

Bonasa betulina, /rancolin. Raro (7), frequente (8), m. 

Lagopus mutus. Comune, m. 

Rallus aquaticus, Grugnrett. Comune, p. c. 

Ortygometra Porzana, Gelardina. Comune, p. c. 

Ortygometra Bailloni, Calchin. Non comune, p. c. 

Ortygometra parva, Calchin. Comune, p. c. 

Crex pratensis, Re de quaj. Comune, p. c. 

Gallinula chloropus, Gel/ardina gainera. Comune, p. c. 

Fulica atra, Folega. Comune, p. c. 

Grus communis. Rara. 


— 164 — 


Otis Tarda, Otarda. Accidentale. © 

+Otis Tetrax. Accidentale. 

CEdicnemus scolopax, Use? legoratt. Comune. 
Cursorius gallicus. Accidentale. 

Charadrius Pluvialis, Pivié. Non raro. 
+Squatarola -'helvetica. Accidentale. 
Eudromias Morinellus. Raro. 

Fegialitis curonica, Gireu. Comune, p. 
Fegialitis Hiaticula, Gireu. Comune. 

Vanellus Capella, Vanett. Comunissima, p. 
Haematopus Ostralegus. Accidentale. 
Recurvirostra Avocetta. Accidentale. 
Himantopus candidus. Accidentale. 

Tringa Canutus. Raro. 

Pelidna subarquata. Raro. 

Pelidna alpina. Raro (7°), frequente (5). 
Actodromas minuta. Raro (7°), frequente (5). 
Calidris Arenaria. Accidentale. 

Machetes Pugnax, Combattent. Rara. 
Tringoides Hypoleucus, Gireà de fium. Comune, p. 
Totanus Ochropus, Cubianc. Comune, p. 
Totanus Glareola, Trentin. Frequente, p. 
Totanus stagnatilis, Cubianc. Raro, p. 
Totanus Calidris. Rara, p. 

+Totanus fuscus. Rara, p. 

Totanus nebularius, Sgambetton. Rarissima, p. 
Limosa melanura, Sgambetton. Non rara, p. 
Limosa rufa. Accidentale. 

Scolopax Rusticula, Gallinazza. Comune, p. c. m. 
Gallinago major, Sgreppon. Comune, p. c. 
Gallinago calestis, Sgreppa. Comune, p. c. 
Gallinago Gallinula, Sgreppin. Comune, p. c. 
Numenius Arquata. Non raro. 

Numenius tenuirostris. Rarissimo. 

+ Numenius Phaopus. Accidentale. 

Glareola Pratincola, Rarissima. 

Sterna fluviatilis, Galeden. Comune. 


Colymbus arcticus. Accidentale. 


— 165 


Sterna macrura. Accidentale. 

Sternula minuta, Comune. 

Hydrochelidon hybrida. Raro. 

Hydrochelidon nigra, Sgarin negher. Raro (7°), frequente (8). 
Hydrochelidon leucoptera. Scarso (£). 

Chroocephalus minutus. Raro (7°), frequente (8). 
Chroocephalus melanocephalus, Gadian. Comune (7), scarso (8). 
Chroocephalus ridibundus. Comunissimo. 

Rissa tridactyla. Accidentale. 

Larus canus. Non rara (7°), scarsa (5). 

Larus fuscus. Non comune. 

Larus marinus. Accidentale. 

Larus cachinnans. Non raro. 

Stercorarius pomatorhinus. Accidentale. 

Colymbus glacialis. Accidentale. 


Colymbus septentrionalis. Accidentale. 

Podiceps cristatus, Gorva. Comune (7), scarso (5). 
Podiceps griseigena. Accidentale. 

Podiceps nigricollis. Raro. 

Podiceps cornutus. Raro. 

Podiceps fluviatilis, Pisate/!. Comune. 


— 166 — 


Elenco delle specie di uccelli che sono se- 
dentarie in Lombardia.' 


Corvus Corax (5). Galerita cristata (5). 
Corvus Corone (2). 2. Anthus Spipoletta, ed erra- 
2. Corvus Cornix, ed errati- tica. 
Cae(d)ne 2. Anthus pratensis, ed erra- 
3. Pica rustica. tica (B). 
1. Garrulus glandarius. Calobates melanope. 
Pyrrhocorax alpinus (B). 1.Merula nigra. 
Pyrrhocorax Graculus (5). Merula torquata (2). 


Nucifraga Caryocatactes(5). 1. Turdus viscivorus. 
1. Sturnus vulgaris. . Erithacus Rubecula, ed er- 
1. Passer Italia  ratica (7). 
Passer domesticus (5). 2. Pratincola Rubicola (7°). 
. Passer montanus, ed erra- 1. Monachus Atricapillus (7°). 
2 


DO 


bai 


tica (5). . Phylloscopus rufus (7°). 
2. Coccothraustes vulgaris (7°). 1. Troglodytes parvulus, ed 
1. Fringilla coelebs (7). erratica. 
1. Ligurinus Chloris. Cinclus aquaticus (2). 
(2. Carduelis elegans (7). 3. Accentor modularis, ed er- 
2. Emberiza Citrinella (7). ratica (7°). 
{1. Alauda arvensis. 1. Acredula rosea (7°). 
|1. Alauda arborea (7). Regulus cristatus (5). 


! Compilato dai conti E. Turati e C. Borromeo; quando vi sono 
differenze ho aggiunto la iniziale del nome dell’ osservatore. 

2 Ho notato che da qualche anno avviene una sensibile diminu- 
zione negli Uccelli sedentari, al punto che varie specie, una volta co- 
munissime, ora sono diventate molto scarse, e taluna persino rara, 
Anche per le specie che si debbono considerare come sedentarie, havvi 
passaggio sia in primavera, sia in autunno, In primavera alcune coppie 
si fermano sempre per nidificare e rimangono fino all’ epoca dell’ emi- 
grazione, che è dall'agosto al novembre. Dai primi di dicembre al marzo 
rimangono tra noi in quantità maggiore o minore, secondo la specie. 
Ho segnato col n. 1 quelle delle quali si fermano individui numerosi; 
col n. 2 se pochi; col n. 8 se pochissimi; colla croce () se aumentano 
in primavera (Turati). 


— 167 — 
Regulus ignicapillus (2). 


-Gypaétus barbatus (2). 


1. Parus major (7°). Gyps fulvus (5). 

5. Cyanistes caruleus (7). 2. Anas Boscas (7°). 

2. Sitta casia (7). 5. Columba Palumbus (7°). 
2. Certhia brachydactyla (7°). 1. Columba livia. 

2. Picus major (7°). Perdix rufa (5). 

3. Gecinus viridis. 2. Perdix saxatilis. 

2. Alcedo Ispida. 1. Starna Perdix. 

2. Strix flammea. Tetrao Urogallus (£). 
2. Athene Noctua. Lyrurus Tetrix (5). 


Syrnium Aluco (5). 


Bonasa betulina (2). 


Bubo maximus (5). 
Circus eruginosus (5). 


Lagopus mutus (2). 
Rallus aquaticus (5). 


Aquila Chrysaétus (2). j1. Gallinula chloropus. 
Accipiter Nisus (5). 1. Fulica atra (7). 
1. Buteo vulgaris. 2. Chroocephalus  ridibundus 
1. Cerchneis Tinnunculus. (5; 
Ardea cinerea (8). 2. Podiceps fluviatilis. 


Elenco delle specie di uccelli le quali nidi- 
ficano in Lombardia. ' 


Corvus Cornix, t. 55. 
Pica rustica, t. 101. 
Garrulus glandarius, t. 24. 


Sturnus vulgaris, t. 28. 
{Pastor roseus. 
Fringilla coelebs, t. 11. 


1 Per la munificenza del conte Ernesto Turati, e a scopo di bene- 
ficenzà, venne pubblicata a Milano tra il 1865-71 l’opera di E. Bettoni 
Storia Naturale degli uccelli che nidificano in Lombardia, opera tra le più 
splendide deli genere, notevole per la bellezza e ricchezza delle sue ta- 
vole. Il conte Turati nel compilare la seguente lista osserva che ha se- 
gnato con croce le specie non menzionate nell'opera suddetta; delle 
specie citate egli stesso trovò i nidi colle uova e coi pulcini, e ne ha 
fatto una bellissima raccolta aggiungendovi gli adulti, maschio e fem- 
mina, e conservando ai nidi i supporti naturali. Di contro ai nomi delle 
specie egli ha ricordato la tavola dell’opera citata nella quale il nido 
di quella specie è figurato. 


— 163 — 
Montifringilla nivalis, t. 110. Acrocephalus streperus, t. 10. 


Passer montanus, t. 9. | Acrocephalus arundinaceus, t.2. 
Passer Italie, t. 13. Troglodytes parvulus, t. 49. 
Coccothraustes vulgaris, t. 71. Cinclus aquaticus, t. 105. 
Ligurinus Chloris, t. 21. Accentor collaris, t. 72. 
Carduelis elegans, t. 41. Accentor modularis, t. 52. 
Fegiothus Linarius, t. 70. Regulus cristatus, t. 106. 


Emberiza Citrinella, t. 23. Fegithalus pendulinus, t. 77. 
Emberiza Hortulana, t. 68. Acredula rosea, t. 12. 


Emberiza Cia, t. 97. Parus major, t. 22. 
Alauda arborea, t. 61. Parus ater, t. 90. 

Alauda arvensis, t. 60. Cyanistes ceruleus, t. 51. 
|Galerita cristata. Sitta cesia, t. 7. 

Anthus trivialis, t. 47. Certhia brachydactyla, t. 88. 
Anthus Spipoletta, t. 63. +Tichodroma muraria. 
{Budytes flavus. Oriolus Galbula, t. 75. 
Calobates melanope, t. 62. Lanius Excubitor, t. ST. 
Saxicola Oenanthe, t. 54. tLanius minor. i 
Monticola saxatilis, t.25 625 a. Lanius Collurio, t. 59. 
Monticola Cyanus, t. 50. Lanius auriculatus, t. 40. 
Merula nigra, t. 14. Butalis Grisola, t. 69. 
Turdus musicus, t. 95. Hirundo rustica, t. 30. 
Turdus viscivorus, t. 19. Chelidon urbica, t. 67. 
Agdon Luscinia, è. 32. Clivicola riparia, t. 53. 


Erithacus Rubecula, t. 109. Cypselus Apus, t. 44. 
Ruticilla Pheenicurus, t. 26. Cypselus Melba, t. G1. 


Ruticilla titys, t. 46. Caprimulgus europaus, t. 15. 
Pratincola Rubicola, t. 66. Picus major, t. 16. 
Pratincola Rubetra, t. 4. Picus minor, t. 73. 

Sylvia orpheea, t. 33. Gecinus viridis, t. 65. 

Sylvia cinerea, t. 45. iIynx Torquilla, t. 43. 
Monachus Atricapillus, t. 6. Cuculus canorus, t. 92. 
Monachus hortensis, t. 73. Alcedo Ispida, 1, 1a. 


Phylloscopus Bonellii, t. 29. Merops Apiaster, t. 104. 
Phylloscopus rufus, t. 100. Upupa Epops, t. 27. 
Hypolais polygliotta, t. 79. Strix flammea, t. 36. 
Hypolais icterina, t. 43. Syrnium Aluco, t. 76. 


— 169 — 
Asio Otus, t. 56. Coturnix communis, t. 5. 
Athene Noctua, t. 20. Tetrao Urogallus, t. 108. 
Scops Giu, t. 17. Lyrurus Tetrix, t. 85. 
Bubo maximus, t. 107. Lagopus mutus, t. 82. 
Circus aeruginosus,t. 31,31 a. {Rallus aquaticus. 
Buteo vulgaris, t. 42. Ortygometra Porzana, t. 33. 
Cerchneis Tinnunculus, t: 35. +Ortygometra parva. 
Accipiter Nisus, t. 53. Crex pratensis, t. 91. 
Ardea purpurea, t. 39. Gallinula chioropus, t. 96. 
Ardetta minuta, t. 3. Fulica atra, t. 94. 
Anas Boscas, i. 86. (Edicnemus scolopax, t. 102. 
Columba Palumbus, t. 13. Tringoides Hypoleucus, t. 89. 
Columba Denas, t. 93. Scolopax Rusticula, t. 103. 
Columba livia, t. 80. Sterna fluviatilis, t. 84. 
Turtur tenera, t. 34. + Hydrochelidon nigra. 
Perdix saxatilis, t. 94. Chroocephalus ridibundus, t. 98. 
Starna Perdix, t. 8. +Podiceps fluviatilis.' 


Nell'elenco delle specie che nidificano in Lombardia, 
redatto dal conte Carlo Borromeo, vi sono le seguenti spe- 
cie non registrate dal conte Turati: 


Corvus Corax. Loxia Curvirostra. 
Corvus Corone. Miliaria Projer. 
Pyrrhocorax alpinus. Emberiza pyrrhuloides. 
Pyrrhocorax Graculus. Melanocorypha Calandra. 
Nucifraga Caryocatactes. Motacilla alba. 
Chrysomitris Spinus. Merula torquata. 
Fegiothus rufescens. Cyanecula Wolfi. 
Cannabina Linota. Phylloscopus Trochilus. 
Serinus hortulanus. Acrocephalus palustris. 
Pyrrhula europea. Calamodus schoenobaenus. 


! Per tutti gli altri dati richiesti mi riporto all’ opera sugli Uc- 
celli che nidificano in Lombardia per E. Bettoni. Ho aggiunto altrove le 
notizie riguardanti la nidificazione delle poche specie segnate con croce 
da me trovate col nido in Lombardia dopo la pubblicazione dell’ opera 
suddetta. (Turati). 


— 170 — 


Calamodus aquaticus. Nettion Crecca. 
Cisticola cursitans. ‘ Querquedula Circia. 
Regulus ignicapillus. __ Perdix rufa. 
Panurus biarmicus. Bonasa betulina. 
Pecile palustris. Ortygometra Bailloni. 
Muscicapa collaris. Fegialitis curonica. 
Aquila Chrysaétus. Totanus Ochropus. 


Ardea cinerea. 


Elenchi delle specie di uccelli che sono di 
passaggio regolare nella Lombardia. ' 


Di passaggio in primavera ed autunno. 


Lanius minor. Marzo, settembre. 

Lanius Collurio. Marzo, settembre. 
Lanius auriculatus. Marzo, settembre. 
lynx Torquilla. Marzo, settembre. 
Cuculus canorus. Marzo, settembre. 
Caprimulgus europeus. Marzo, settembre. 
Hirundo rustica. Marzo, settembre. 
Chelidon urbica. Marzo, settembre. 
Clivicola riparia. Marzo, settembre. 
Cotile rupestris. Marzo, novembre. 
Cypselus Apus. Aprile, settembre. 
Cypselus Melba. Aprile, settembre. 
Upupa Epops. Aprile, settembre. 

Certhia brachydactyla. Aprile, settembre. 
Oriolus Galbula. Aprile, settembre. 
Sturnus vulgaris. Aprile, settembre. 
Turdus viscivorus. Febbraio, ottobre. 
Turdus musicus. Aprile, ottobre. 


! Le tre prime liste sono dovute alle osservazioni del conte Carlo 
Borromeo. 


— 171 — 


Agdon Luscinia. Aprile, settembre. - 
Pratincola Rubetra. Aprile, ottobre. 
Monachus Atricapillus. Marzo, settembre. 
Monachus hortensis. Marzo, settembre. 
Sylvia cinerea. Marzo, settembre. 
Acrocephalus arundinaceus. Aprile, settembre. 
Parus major. Aprile, settembre. 
Motacilla alba. Aprile, settembre. 
Anthus Spipoletta. Aprile, ottobre. 
Anthus pratensis. Aprile, ottobre. 

Anthus trivialis. Aprile, settembre. 
Cannabina Linota. Aprile, ottobre. 
Columba Palumbus. Marzo, novembre. 
Columba Oenas. Marzo, novembre. 
Turtur tenera. Marzo, settembre. 
Scolopax Rusticula. Marzo, ottobre. 
Gallinago major. Marzo, settembre. 
Gallinago calestis. Marzo, settembre. 
Gallinago Gallinula. Marzo, settembre. 
Ardetta minuta. Aprile, settembre. 


Di passaggio quasi esclusivamente in autunno. 


Circus aruginosus. Settembre. 
Otus vulgaris. Ottobre (a branchi). 
Scops Giu. Settembre. 

Lanius Excubitor. Settembre. 
Corvus Cornix. Ottobre. 

Corvus Corone. Ottobre. 

Corvus frugilegus. Ottobre. 
Turdus pilaris. Novembre. 
Turdus iliacus. Ottobre. 
Pratincola Rubicola. Settembre. 
Ruticilla Phoenicurus. Settembre. 
Erithacus Rubecula. Settembre. 
Phylloscopus sibilator. Settembre. 


Troglodytes parvulus. Ottobre. 
Regulus cristatus. Novembre. 
Cyanistes caeruleus. Novembre. 
Parus ater. Settembre. 
Calobates melanope. Settembre. 
Budytes flavus. Settembre. 
Sturnus vulgaris. Settembre. 
Agrodroma campestris. Settembre. 
Galerita cristata. Ottobre. 
Alauda arvensis. Ottobre. 
Alauda arborea. Ottobre. 
Miliaria Projer. Ottobre. 
Emberiza Citrinella. Ottobre. 
Emberiza Scheeniclus. Ottobre. 
Fringilla celebs. Ottobre. 
Fringilla Montifringilla. Ottobre. 
Carduelis elegans. Ottobre. 
Chrysomitris Spinus. Ottobre. 
Ligurinus Chloris. Ottobre. 
Vanellus Capella. Ottobre. 
Crex pratensis. Settembre. 
Nettion Crecca. Novembre. 
Anas Boscas. Novembre. 


Di passaggio quasi esclusivamente in primavera. 


Butalis Grisola. Aprile. 
Gallinago major. Aprile. 
Mareca Penelope. Marzo. 
Querquedula Circia. Marzo. 
Chaulelasmus streperus. Marzo. 
Spatula clypeata. Marzo. 

Dafila acuta. Marzo. 


— 193 — 


Specie che sono quasi soltanto 
di doppio passaggio regolare in Lombardia. ' 


Fringilla Montifringilla. Raramente nidifica. 
Erithacus Rubecula. Pochi nidificano. 
Turdus musicus. Pochi nidificano. 
Turdus iliacus. 

Phylloscopus Bonellii. Pochi nidificano. 
Phylloscopus Trochilus. 

Parus ater. Pochi nidificano. 

Regulus cristatus. Pochi nidificano. 
Regulus ignicapillus. 

Ardea cinerea. 

Scolopax Rusticula. Raramente nidifica. 
Gallinago major. 

Gallinago celestis. 

Gallinago Gallinula. 

Sternula minuta. 

Hydrochelidon nigra. Raramente nidifica. 


VENETO. 


Verona, distretto di Caprino, vallata Ferrara (PELLE- 
GRINI Vittorio): 


La zona d’ osservazione della lunghezza di circa 29 chi- 
lometri con in media 5 di larghezza, comprende la vallata 
che dal confine col Trentino si estende alla pianura di Ri- 


1 Questa lista è fatta dal conte Ernesto Turati il quale osserva: 
Tra le specie da me conosciute in Lombardia, ve ne sono molte di passo 
regolare, sia tra quelle sedentarie, sia tra quelle che arrivano per ni- 
dificarvi; ve ne sono poi anche di passo irregolare, queste ultime che 
magari appaiono in quantità per un anno, scompaiono poi per una serie 
più o meno lunga di anni. 


— 104 — 


vole Veronese, limitata: a levante dalla vetta del monte Cer- 
biol, dal monte Castel Cuco e dai filoni dei monti Masi e 
San Marco; a ponente dal, versante orientale del monte 
Baldo; a mezzodì dal piano di Rivole; ed a settentrione dal 
Trentino. La parte superiore è costituita dalle Alpi boscato- 
pascolive con prati naturali ed il versante quasi nudo del 
Baldo. Più in basso si riscontrano i cedui ed i castagneti 
fruttiferi dei Masi, ed in seguito la coltura agraria con viti 
e gelsi frastagliata da piccoli colli per lo più nudi. Il terri- 
torio che da metri 190 si estende ai 2190 sopra il livello del 
mare, è intersecato da valli e da torrenti. La massa che 
compone la parte montuosa consta di calcare secondario 
a strati più o meno orizzontali. I colli ed i terreni coltivi 
sono tutti di natura morenica. 


Elenco generale delle specie di uccelli os- 
servate nella provincia di Verona, di- 
stretto di Caprino, Rivole e Vallata 
Ferrara, coi nomi volgari locali e no- 
tizie di frequenza, ubicazione, ecc. 


Corvus Corax. Corvo grande. Sedentario e comune, nidifica 
sul monte Baldo. 

Corvus Cornix. Corvo molinar. Comune. 

Corvus frugilegus. Corvo, Grola. Abbonda sui monti e scende 
al piano in grossi stuoli, anche sedentario. 

Nucifraga Caryocatactes. /rompinose. Invernale e piuttosto 
rara. 

Pica rustica. Gaza mora. Stazionaria e non comune. È 

Garrulus glandarius. Gaza rossa o zucona. Assai comune e 
sedentaria. 

‘ Pyrrhocorax alpinus. Corvo-merlo. Di passaggio; vedesi in 
grandi stormi sul monte Baldo, ove probabilmente ni- 
difica; anche sedentario. 

Sturnus vulgaris. Storlin. Assai comune. 


— 175 — 


Fringilla coelebs. Yrenguel. Comune, di doppio passo e seden- 
tario al piano. 

Fringilla Montifringilla. Montan. Abbonda nell’ autunno. 

Passer montanus. Pasara crautina. Sedentaria e comune. 

Passer Italie. Pasara. Sedentaria e comunissima. 

Coccothraustes vulgaris. /rison. Comune in autunno. 

Ligurinus Chloris. Stazionario. 

Chrysomitris Spinus. Lugarin. Di doppio passaggio. + 

Carduelis elegans. Gardel». Comune di passo e sedentario. 

Serinus hortulanus. Sverzarin. Frequente, di passo. 

Cannabina Linota. Yainè.. Sedentario e comune assai sui 
monti. i 

Fegiothus Linarius. l’uinè! montin. Non raro quando passa. 

Pyrrhula europea. .Siolonso. Non comune. 

Loxia Curvirostra. Beco-in-crose. Di passaggio irregolare, po- 
chi sedentarî e nidificanti. 

Miliaria Projer. Petonzo. Raro, si vede in settembre. 

Emberiza Citrinella. Smaiàrda. Comune sui monti. 

Emberiza Cirlus. Pionza smaiardada. Non comune. 

Emberiza Hortulana. Ortolan. Sui monti, passa in agosto e 
settembre. 

Emberiza Cia. Comune in autunno. 

Emberiza Scheeniclus. Pionza. Comune al piano, di passo e 
sedentario. i 

Alauda arborea. Calandra. Comune di passo e sedentaria. 

Alauda arvensis. Lodola. Comune di passo e anche sedentaria. 

Galerita cristata. Capelòta. Sedentaria e comune assai ovunque. 

Anthus pratensis. Sguseta. Abbondantissima al piano nel set- 
tembre, più scarsa in primavera. 

Anthus trivialis. ordina. Non raro, è anco sedentario. 

Anthus Spipoletta. Sgusetorn. Non comune, vedesi in marzo ed 
in ottobre. 

Budytes flavus. Boarina. Comune. 

Motacilla alba. Squassacoa, Catarinela. Assai comune. 

Calobates melanope. Boarina squassacoa. Sedentaria e non 
rara. 

+ Saxicola Oenanthe. C/Dianco. Comune e di doppio passo. 


LT 


Monticola saxatilis. Squerussolon de montagna. Comune. 

Monticola Cyanus. Passara solitaria. Comune assai, nidifica 
sulle rocce; sedentaria. 

Merula nigra. Merlo. Stazionario e comune. 

Merula torquata. Gardèna negra. Non rara, sedentaria sui 
monti. 

Turdus pilaris. Gardèna. Di passaggio. 

Turdus iliacus. Di passo alla fine dell'autunno. 

Turdus musicus. Tordo da ua. Di doppio passo, abbonda in 
autunno. 

Turdus viscivorus. Tordo gazoto. Rara, sedentaria. 

Agdon Luscinia. Zosignol. Non raro e nidificante. 

Erithacus Rubecula. Pitaro. Assai comune, di doppio passo. 

Ruticilla Pheenicurus. Squerussolo. Comunissimo alle due epo- 
che del passo. sI 

Ruticilla titys. Squerussolo moro. Stazionario e non raro. 

Pratincola Rubicola. Bati-ale. Frequente e sedentario. 

Pratincola Rubetra. Negrisol. Non raro. 

Sylvia nisoria. Biancheton becafigo. Piuttosto abbondante. 

Sylvia cinerea. Bianchèta. Assai comune in autunno. 

Monachus Atricapillus. Capinero. Comune e di doppio passo. 

Monachus hortensis. Figarola, Becafigo. Comune. 

Phylloscopus sibilator. Ciuin, Verdesin. Commmissimo in aprile. 

Troglodytes parvulus. eat, Imperatorin, Sbusasese, Cercer. 
Comune e stazionario ovunque. 

Accentor modularis. Morèta. Di doppio passaggio. 

Regulus cristatus. Steliz. Comune e di doppio passaggio. 

Regulus ignicapillus. Stelzn dal mostacio. Comune assai sulla 
fine dell'autunno, giunge in ottobre. 

Acredula rosea. Speronzola dalla coa longa, Ocio de bò. Non 
rara. 


J 


Parus major. Speronzola, Zifotola. Comune ovunque. 

Cyanistes caruleus. Speronzolin, Cincibin. Abbondante in 
autunno. 

Sitta cesia. Rampeghin. Non raro, sedentario. 

Certhia brachydactyla. Rampeghin. Comparisce in primavera 
e nell'autunno; anche sedentario. 


Tichodroma muraria. Rampeghin de zengia. Comune sui monti 
rocciosi, ove è sedentario. 

Oriolus Galbula. Papafigo. Abbastanza comune al piano. 

Lanius Excubitor. ftedestola. Abbastanza comune in primavera. 

Lanius Collurio. Sàrsacola. Estiva comune, di passo in pri- 
mavera ed autunno. 

Lanius auriculatus. Sarsacola dalla testa rossa. Non comune. 

Muscicapa Atricapilla. Bati-ale negrisòl. Non rara. 

Hirundo rustica. Rondèna. Comunissima in estate. 

Chelidon urbica. Ciprioto. Comune assai in estate. 

Cotile rupestris. Rondèna de montagna. Comune ai monti, ove 
giunge in marzo. 

Cypselus Apus. Rondòn. Comune in estate. 

Caprimulgus europa@us. Tetavache. Raro. 

Picus major. Pigozzo rosso. Comunissimo e sedentario sui 
monti boschivi. 

Gecinus viridis. Pigozzo verde. Sedentario e non raro nei 
boschi. 

ijnx Torquilla. Storzicol. Non raro, anche sedentario. 

Cuculus canorus. Cuco. Non raro, estivo. 

Upupa Epops. Buda, Galletto de montagna. Rara. 

Strix flammea. A/oco de campanil. Poco comune, sedentario. 

Asio Otus. Ciusso. Comune e sedentario, nidificante nei boschi. 

Athene Noctua. Ziveta. Assai comune, nidifica tra le rocce. 

Bubo maximus. Budo, Gran Bubo. Comune e sedentario sui 
monti. 

Circus cyaneus. Falcheto bianco. Rara. 

Aquila Chrysaétus. Aquila reale. Sedentaria sul Baldo. 

Buteo vulgaris. Poiana, Poiana de zocca. Comune, sedentaria. 

Cerchneis Tinnunculus. Falcheto torresan. Abita e nidifica 
sulle rocce dei monti, sedentario. 

Columba Palumbus. Favazzo. Non raro. 

Columba Oenas. Colombazzo. Comune, anco sedentaria. 

Turtur tenera. Tortora salvadega. Comune sui monti. 

Perdix saxatilis. Cotorno. Comune sugli alti monti. 

Starna Perdix. Pernise. Comunissima. 

Coturnix communis. Quaza. Piuttosto frequente in autunno. 


12 


— 178 — 
Lyrurus Tetrix. Gal de monte. Raro sul monte Baldo. 
Lagopus mutus. Pernisa bianca, Gallinella de montagna. Non 
raro sul monte Baldo. 
Scolopax Rusticula. Galinazza. Comune in autunno. 


Vicenza, distretti di Asiago, Schio, Valdagno, Arzi- 
gnano e Vicenza (Morari Arturo): 


La periferia delle diverse plaghe di osservazione si 
estenderebbe per questa volta ai distretti amministrativi 
forestali di Asiago, di Schio, di Valdagno, di Arzignano e di 
Vicenza. I confini della citata periferia anche troppo estesa, 
sarebbero: ad E., i distretti amministrativi di Bassano, Mo- 
rostica, Thiene e la provincia di Padova; al S., i distretti 
amministrativi di Barbarano, Lonigo e la provincia di Ve- 
rona in parte; ad O., la provincia di Verona ed il Tirolo 
meridionale; a N., il Tirolo. 

Il distretto amministrativo di Asiago, od altipiano dei 
Sette Comuni, ha la complessiva superficie territoriale di 
ettari 44088, dei quali 24000 circa a bosco la maggior parte 
resinoso, il rimanente a prato, a pascolo e a coltura agra- 
ria adatta a quelle località, eccezione fatta dalle ghiaie 
sterili e dalle rocce nude. La sua elevazione sul livello del 
mare varia dai 600 ai 2200 metri. Non ha veri e propri 
corsi d’acqua perenni, dappoichè la Valgadena e la Val 
Frenzela che vanno a scaricarsi dalla parte di levante nel 
Brenta, la Val di Nos e la Valdassa che sboccano nell’ Astico 
a ponente, non sono che torrenti avventizii nell’epoca delle 
grandi piogge e dello scioglimento delle nevi. È però ricca 
di buone ed abbondanti sorgenti. Il terreno, di antichissima 
formazione, presenta due differenti tipi di rocce facilmente 
distinguibili, cioè le schistose e le calcaree, entrambe sog- 
gette a decomposizione, relativamente progressiva per in- 
fluenza degli agenti atmosferici. Siccome però il detto ter- 
reno è abbastanza provveduto d’ argilla, di silice e di ossido 


— 109 — 


idrato di ferro, si presta molto favorevolmente alla vegeta- 
zione dei boschi nelle essenze aghifoglie e latifoglie e dei 
pascoli in genere, avvalorata la sua potenza produttiva 
dalla continua e regolare trasformazione di tutti i detriti 
vegetali nel terriccio od humus tanto necessario allo svi- 
luppo delle piante in genere. 

Il distretto amministrativo di Schio ha la complessiva 
estensione territoriale di ettari 37840 circa, di cui et- 
tari 10940 circa a bosco in genere, il rimanente a coltura 
agraria, a prati artificiali ed a pascoli naturali di monta- 
gna, fatta eccezione dalle ghiaie e dalle rocce nude come 
sopra. La elevazione del suolo sopra il livello del mare va- 
ria da 100 ad oltre 2000 metri. Ha tre corsi principali 
d’acqua perenne nei quali vanno a scaricarsi tutti gli altri 
rivoli secondarii sia perenni che avventizi, e sono: l’ Astico 
che da N. a S. e SSE. lo divide dal distretto amministra- 
tivo di Asiago, proveniente dal Tirolo; il Posina che da O. 
ad E. scende dalla Valle omonima e viene a scaricarsi nel- 
l’Astico; il Leogra il quale colla direzione NO.-SE. dalle 
Valli dei Signori viene a portare le sue acque nel Bacchi- 
glione. Si contano anche fra i monti di questo distretto pa- 
recchie sorgenti. Vi si trovano le rocce schistose, calcaree 
ed in certe località anche plutoniche-cristalline , con mine- 
rali di piombo, zinco, rame ec. Non è molto ricco di bo- 
schi di essenze aghifoglie o resinose, i quali esistono sola- 
mente verso l’ estremo limite di confine col Tirolo, vi 
abbondano invece i boschi di essenze latifoglie, la mag- 
gior parte governati a ceduo in buonissimo stato di ve- 
getazione. Sono pure feraci e produttivi i terreni ridotti 
a coltura agraria, i prati ed i pascoli naturali di montagna. 

Il distretto amministrativo di Valdagno ha una su- 
perficie territoriale di ettari 17115 di cui 3137 circa a 
bosco, il rimanente campi, prati, pascoli, ghiaie e rocce 
nude. L’ elevazione sul livello del mare varia da 100 a 
1500 metri. L’ arteria principale di scarico delle acque nel 
territorio di questo distretto è l’Agno che da NO. a SE. 
porta questo nome fintanto che, girando al S. in distretto 


— 180 — 


amministrativo di Vicenza sotto al comune di Montecchio 
maggiore, assume quello di Guà. Lungo i boscosi pendii 
dei monti che ne formano il complesso si rinvengono an- 
che parecchie sorgenti. Le roccie vi sono schistose, calca» 
ree, silicee, plutonico-cristalline con minerali di manganese 
e ferro, e con depositi abbastanza produttivi di lignite. 
I boschi sono tutti costituiti da essenze latifoglie di vege- 
tazione rigogliosa per la massima parte governati a ceduo 
ed a ceduo composto. Relativamente fertili e feraci sono i 
terreni ridotti a coltura agraria o mantenuti a pascolo. 

Il distretto amministrativo di Arzignano ha una su- 
perficie territoriale di ettari 14416 circa di cui 3822 circa 
a bosco, il rimanente, come sopra, campi, prati, pascoli, 
ghiaia e roccie nude. Anche per questo distretto l’eleva- 
zione del suolo varia da 100 a 1500 metri sul livello del 
mare. Il bacino idrografico particolare al distretto è co- 
stituito dal torrente Chiampo, il quale lo percorre longi- 
tudinalmente con direzione NNO.-SE., girando poi. a SO. 
ed a S. per scaricarsi nell’ Adige. L’ossatura, per così dire, 
dei monti che lo compongono sono le rocce calcaree, schi- 
stose, silicee ed in qualche luogo anche plutoniche. Vi si 
riscontrano parecchie sorgenti. I boschi che ne rivestono le 
falde, meno piccole eccezioni, sono tutti costituiti da es- 
senze latifoglie, vegete e rigogliose, governate a ceduo ed 
a ceduo composto. Sono pure fertili e feraci i terreni ri- 
dotti a coltura agraria diversa, campi, prati e vigneti uber- 
tosi, non che quelli mantenuti a pascolo naturale. 

Da ultimo, il distretto amministrativo di Vicenza ha una 
superficie territoriale di ettari 491767 circa dei quali ne 
sono tenuti a bosco 3150 circa, esclusivamente costituiti da 
essenze latifoglie diverse e governati a ceduo. La eleva- 
zione dei colli Berici, i quali con diverse ramificazioni si 
estendono quasi da N. a S. nella parte occidentale del di- 
stretto stesso, non ascende a metri 500 sul livello del mare, e 
sono pur essi, dove più dove meno, ridotti a coltura agraria, 
campi, prati, vigneti e frutteti floridissimi. Le ubertose 
pianure poi, i prati, i campi, le risaie, godono il benefizio 


ut Pe 


— 181 — 


di abbondanti e perenni corsi d’acqua, molti derivati dai 
fiumi Bacchiglione, Retrone ed Astico-Tesina, alcuni da 
proprie e vere sorgenti, lungo i quali corsi d’acqua esistono 
piantagioni e siepi alte e folte di essenze diverse latifoglie, 
piantagioni e siepi che parimenti esistono lungo tutti i 
fossi di divisione dei fondi a seconda dei proprietarii, e di 
scolo ai fondi stessi per le soverchie acque piovane, le quali 
in certe località contribuiscono a mantenere il terreno as- 
sal umido ed anche veramente paludoso. 

Dal fin qui detto ritorna facile trarne la naturale in- 
duzione che gli uccelli in genere, indigeni nel vero senso 
della parola, stazionarii pel solo periodo della nidificazio- 
ne, o prettamente di passaggio, abbiano a trovare lungo 
le diverse valli fresche e boscate, e via pei prati e pei 
campi del circondario, tutto ciò che meglio si conviene al 
loro benessere fisico come prediletto nutrimento e come si- 
tuazioni di dimora o di sosta, ciò che certo non può dirsi, 
se qui regge: tale espressione, del loro benessere morale, 
giacchè quei pochi e fortunati individui che riescono ad 
eludere e sfuggire le molteplici e svariate insidie di tanti 
ed arrabbiati uccellatori e cacciatori, danno segni di tale 
spavento all'avvicinarsi dell’ Uomo, da argomentare benis- 
sìmo come essi vivono in continua apprensione e senza 
un momento di quiete. 


Elenco generale delle specie di uccelli os- 
servate nella provincia di Vicenza, di- 
stretti di Asiago, Schio, Valdagno, Ar- 
zignano e Vicenza, coi nomi volgari 
locali ed indicazioni di frequenza ecc.’ 


Corvus Corax, Corvo, m. sd. n. 
Corvus frugilegus, Corvo, f. e. n. 
Corvus Cornix, Cornacchia, f. m. sd. n. 


1 F. (frequente), s. (scarso), m. (monti), p. (piano), sd. (sedenta- 
rio), e. (erratico), dp. (di passaggio), @. (accidentale), n. (nidifica). 


= tepie 


Pica rustica, Gazza mora, Gazza ladra, s. mp. sd. n. 
Garrulus glandarius, Gazza rossa, e. n. 
Pyrrhocorax alpinus, Zorla, f. m. sd. n. 

Sturnus vulgaris, Striolo, f. m. p. e. n. 

Fringilla celebs, Finco, f. dp. n. 

Fringilla Montifringilla, Zinco montar, f. dp. 
Passer montanus, Zeleghetta megiarola, f. e. n. 
Passer Italie, Zelega grossa, f. mp. sd. n. 

Passer domesticus, Zelega piccola, f. mp. sd. n. 
Coccothraustes vulgaris, Frison, s. mp. dp. n. 
Ligurinus Chloris, Verdon, mp. dp. n. 
Chrysomitris Spinus, Lugarin, Lugaro, f. dp. 
Carduelis elegans, Gardelin, mp. e. dp. n. 
Serinus hortulanus, Verdolin, Trementin, s. m. 
Cannabina Linota, Faganelo, f. dp. n. 

Fegiothus Linarius, Organin, Cardinalin, a. 
Pyrrhula europea, Subioto, s. e. ci 
Loxia Curvirostra, Beco în crose, Crosnobel, s. a. 
Miliaria Projer, Petazzo, s. 

Emberiza Citrinella, Squajardola, f. mp. e. dp. n. 
Emberiza Cirlus, Zigola, f. n. 

Emberiza Cia, Pionza, f. 

Emberiza Schceniclus, Piornza, f. mp. dp. n. 
Alauda arborea, Berluato, mp. dp. n. 

Alauda arvensis, Lodola, f. mp. e. dp. n. 
Galerita cristata, Capellua, p. sd. n. 

Anthus pratensis, Fista, Fistarela, f. dp. 

Anthus trivialis, Zordina, f. mp. dp. n. 

Anthus Spipoletta, Fiston, e. dp. 

Budytes flavus, Boarina zala, e. dp. 

Motacilla alba, Boarina, Batticoa, f. e. dp. n. 
Calobates melanope, Boarina zala, dp. 

Saxicola Oenanthe, Cu/bianco, s. dp. n. 

Saxicola albicollis, Mozzetto, dp. n. 

Saxicola Stapazina, favreto, a. 

Monticola saxatilis, Coarossolon de montagna, s. n. 
Monticola Cyanus, Passara solitaria, s. 


— 183 — 


Merula nigra, Merlo, f. mp. dp. n. 

Merula torquata, Merlo dal colaro, m. sd. 

Turdus pilaris, Gazanela, Gardena, e. dp. 

Turdus iliacus, Tordo siselin, dp. 

Turdus musicus, Zordo da va, f. dp. n. 

Turdus viscivorus, Tordo gazar, mp. e. dp. n. 
Aédon Luscinia, ossìgnolo, s. mp. dp. n. È 
Erithacus Rubecula, /ettorosso, Pettaro, f. e. dp. n. 
Cyanecula Wolfi, Coarossa della regina, &. 
Ruticilla Pheenicurus, Coarossa, s. dp. n. 

Ruticilla titys, Coarossa mora, Spazacamin, dp. n. 
Pratincola Rubicola, Favareto, mp. e. n 
Pratincola Rubetra, Batzale, s. 

Sylvia nisoria, Becafigon, Biancheton, s. 

Sylvia orphea, Biancheton, Becafigon, s. 

Sylvia cinerea, Canevela, mp. dp. n. 

Sylvia Curruca, Canevela rossa, Becafigo zelega, mp. dp. n. 
Monachus Atricapillus, Caonegro e Coarosso, mp. e. dp. n. 
Monachus hortensis, Becafigo, f. dp. n. 
Phylloscopus sibilator, Ciuì, Ciuzzn, dp. n. 
Phylloscopus Trochilus, Ciuì, Cin, dp. n. 
Phylloscopus Bonellii, Ci), Ciuin dianco, dp. 
Phylloscopus rufus, Ciuì, Ciuin, dp. 

Hypolais icterina, Boscara, mp. dp. n. 
Acrocephalus streperus, Horacanele, s. 
Acrocephalus arundinaceus, Canelor, s. 

Calamodus aquaticus, £isarolo, s. 

Locustella nevia, £isarolo, Fistel, a. 

Troglodytes parvulus, Ztezeto, Sgarela, e. dp. n. 
Cinclus aquaticus, Merlo d’acqua, s. 

Accentor modularis, Moreta, dp. n. 

Regulus cristatus, Ste, e. dp. n. 

Regulus ignicapillus, Stein picolo, e. 

Acredula caudata, Codona, Coatimon, a. 

Acredula rosea, Codona, Coatimon, s. e. dp. n. 
Parus major, Parussola, s. mp. e. dp. n. 

Parus ater, Montagnola, s. dp. n. 


RE eo an 


Cyanistes caeruleus, Fratin, s. e. dp. 

Lophophanes cristatus, Montagnola col ciufo, Parussolin colla 
cresta, S. À 

Certhia familiaris, Rampeghin picolo, n. 

Certhia brachydactyla, Rampeghin, n. 2 

Tichodroma muraria, Becamuri, Becasassi, s. 

Oriolus Galbula, Brusola, s. dp. 

Lanius Excubitor, egestolon, s. dp. 

Lanius minor, Regestola falcona, f. mp. dp. n. 

Lanius Collurio, Regestola picola, f. mp. dp. n. 

Lanius auriculatus, Regestola rossa, mp. dp. n. 

Butalis Grisola, Batiale, s. dp. 

Hirundo rustica, Rondinela, f. mp. dp. n. 

Chelidon urbica, £ondin, f. mp. dp. n. 

Clivicola riparia, fondin d'acqua, s. 

Cotile rupestris, Tartagin, Rondin de monte, s. dp. n. 

Cypselus Apus, Rondon, f. mp. dp. n. 

Cypselus Melba, Rondon foresto, dp. 

Caprimulgus europeus, Lattacavre, Tettacavre, s. mp. dp. n. 

Dryocopus martius, Pigozzo nero, m. sd. n. 

Picus major, Pigozzo rosso, n. 

Picus medius, Pigozzo rosso, a. 

Gecinus viridis, Pigozzo verde, f. mp. n. 

Gecinus canus, Pigozzo verde, a. 

lyjnx Torquilla, Caostorto, Storzicolo, s. mp. dp. n. 

Cuculus canorus, Cuco, dp. n. 

Alcedo Ispida, Piombin, £. sd. n. 

Upupa Epops, Galeto de montagna, dp. n. 

Strix flammea, Bardagian, £. p. sd. n. 

Asio Otus, Gufo, Aloco coi corni, s. 

Athene Noctua, Zoeta, Ziveta, f. sd. n. 

Scops Giu, Cius, mp. 

Bubo maximus, Gufo grande, Aloco grande, s. 

Circus eruginosus, Pojana, Poja, s. 

Buteo vulgaris, Pojana, Poja, mp. 

Hypotriorchis Subbuteo, Falcheto balarin, mp. 

Cerchneis Tinnunculus, Storela, mp. n. 


— 185 — 


Accipiter Nisus, /a/cheto, £. si 
Ardea cinerea, Sgarza, p. a. 

Ardea purpurea, Sgarza rossa, p. a. 
Egretta Garzetta, Sgarzetta, p. a. 


_ Ardetta minuta, 7Yentacoste, p. a. 


Botaurus stellaris, Zaraduso, p. a. 

Anser cinereus, Oca salvadega, a. 

Anser segetum, Oca salvadega, a. 

Anas Boscas, Mazzorin, Arena salvadega, a. 
Mareca Penelope, Crosso, a. 

Nettion Crecca, Sarsegna, a. 

Querquedula Circia, Creccola, a. 

Fulix Fuligula, IMoreton, a. 

Columba Palumbus, Colombo salvadego, dp. n. . 
Columba Oenas, Colombo salvadego, dp. n. 
Columba livia, Colombo salvadego, n. 

Turtur tenera, Tortorella, Tortora, dp. n. 
Perdix rufa, Pernise rossa, e. n. 

Perdix saxatilis, Cotorno, e. n. 

Starna Perdix, Pernisotto, Pernise piccola, f. 
Coturnix communis, Quagia, dp. n. 

Tetrao Urogallus, Galo cedron, s. m. sd. n. 
Lyrurus Tetrix, Galo sforcelo, s. m. sd. n. 
Bonasa betulina, Francolin, s. m. sd. n. 
Lagopus mutus, Pernise bianca. 

Rallus aquaticus, Sforzana, Girardela, p. dp. 
Ortygometra Porzana, Kequagio negro, Girardina, p. dp. 
Ortygometra Bailloni, /isoca, p. dp. 


-Ortygometra parva, £equagisto, p. dp. 


Crex pratensis, Requagio rosso, dp. n. 

Gallinula chioropus, Viatara, p. dp. 

Fulica atra, Folega, p. a. 

Grus communis, Grua, dp. 

Vanellus Capella, Paonzina, f. dp. 

Totanus Ochropus, Cul dianco d’acqua, Totanin, p. dp. 
Scolopax Rusticula, Gallinazza, dp. 

Gallinago major, Ciocheta, dp. 


— 186 — 


Gallinago celestis, Bechela, dp. 

Gallinago Gallinula, Becanoto, dp. 
Numenius Arquata, Arcaza, a. 

Sterna fluviatilis, Cocalina bianca, a. 
Sternula minuta, Cocalina piccola, a. 
Hydrochelidon nigra, Cocalina scura, a. 
Podiceps fluviatilis, Sottopozzi, Sotarol, a. 


Elenco delle specie di uccelli le quali ni- 
dificano nella provincia di Vicenza, di- 
stretti di Asiago, Schio, Valdagno, Ar- 
zignano e Vicenza, colle notizie più 
importanti in proposito. 


Corvus Corax. Una covata di 3-4 uova nel giugno, incubate 
per 20 giorni da M. e F. i 

Corvus Cornix. Una covata nel giugno di 3-4 uova; M. e F. 
prendono parte alla incubazione che dura 20 giorni. 

Corvus frugilegus. Una covata nel giugno di 3-4 uova, in- 
cubate per circa 20 giorni da M. e F. 

Pica rustica. Due covate in maggio e luglio di 5-7 uova, 
incubate per tre settimane da M. e F. 

Garrulus glandarius. Due covate in mag. e lug. di 5-7 uova: 
M. e F. curano l’ incubazione. 

Pyrrhocorax alpinus. Una covata nel giugno di 3-4 uova, 
incubate per 20 giorni dalla sola femmina. 

Sturnus vulgaris. Due covate in maggio e luglio di 4-6 uova, 
incubate per 15 giorni da M. e F. 

Fringilla colebs. Una a tre covate dal maggio al luglio di 
4-5 uova, incubate per 10 giorni dalla sola femmina. 

Passer montanus. Una a tre covate dal maggio al luglio di 
9-6 uova, incubate per 10 giorni circa da M. e F. 


— 187 — 


Passer Italie. Una a tre covate dal maggio al luglio di 
5-6 uova, incubate da M. e F. per circa 10 giorni. 
Passer domesticus. Una a tre covate dal maggio al luglio di 
5-6 uova, incubate per circa 10 giorni da M. e F. 
Coccothraustes vulgaris. Una a due covate dal maggio al 
luglio di 4-5 nova, inceubate per 12 giorni. 

Ligurinus Chioris. Una a due covate in maggio e luglio di 

i 4-5 uova, incubate per 12 giorni da M. e F. 

Carduelis elegans. Una a due covate in maggio e luglio di 

) 5-6 uova, incubate da M. e F. per 10 giorni. 

Cannabina Linota. Una a due covate in maggio e luglio di 
5-6 uova, incubate da M. e F. per 10 giorni. 

Emberiza Citrinella. Una a due covate in maggio e luglio 
di 4-5 uova, incubate da M. e F. per 10 giorni. 

Emberiza Cirlus. Una a tre covate da maggio a luglio di 
4-6 uova, incubate da M. e F. per circa 8 giorni. 

Emberiza Scheeniclus. Una a due covate da maggio a luglio 
di 4-6 uova, incubate da M. e F. per 10 giorni. 

Alauda arborea. Due covate in maggio e luglio di 4-5 uova, 
incubate dalla sola femmina per 10 giorni. 

Alauda arvensis. Due covate in maggio e luglio di 4-5 uova, 
incubate dalla sola femmina per 10 giorni. 

Galerita cristata. Due covate in maggio e luglio di 4-5 uova, 
incubate dalla sola femmina per 10 giorni. 

Anthus trivialis. Due covate in maggio e luglio di 5-6 uova, 
incubate dalla femmina soltanto per 10 giorni. 

Motacilla alba. Due covate in maggio e luglio di 4-6 uova, 
incubate dalla sola femmina per 10 giorni. 

Saxicola Oenanthe. Una a due covate in maggio e luglio di 
D-6 uova, incubate per 12 giorni da M. e F. 

Saxicola albicollis. Come la specie precedente. 

Monticola saxatilis. Due covate in mag. e lug. di 5-6 uova, 
incubate dalla sola femmina per circa 15 giorni. 
Merula nigra. Due a tre covate da aprile a luglio di 4-6 uova, 

incubate da M. e F. per 15 giorni. 
Turdus musicus. Una a due covate da aprile a luglio di 
4-5 uova, incubate da M. e F. per 15 giorni. 


— 188 — 


Turdus viscivorus. Come per la specie precedente. 

Aédon Luscinia. Due -covate in maggio e luglio di 4-5 uova, 
incubate per 10 giorni dalla sola femmina. 

Erithacus Rubecula. Come per la specie precedente. 

Ruticilla Pheenicurus. Come per la specie precedente. 

Ruticilla titys. Come sopra. 

Pratincola Rubicola. Come sopra. 

Sylvia cinerea. Due covate in maggio e luglio di 4-6 uova, 
incubate da M. e F. per 10 giorni. 

Sylvia Curruca. Come sopra. i 

Monachus Atricapillus. Due covate in maggio e giugno di - 
4-6 uova, incubate per circa 10 giorni. 

Monachus hortensis. Come per la specie precedente. 

Phylloscopus sibilator. Due covate in maggio e giugno di 
6-3 uova, incubate per circa 8 giorni dalla sola 
femmina. 

Phylloscopus Trochilus. Come sopra, 

Phylloscopus Bonellii. Come sopra. 

Phylloscopus rufus. Come sopra. 

Hypolais icterina. Due covate in mag. e giug. di 4-6 uova, 
incubate per 10 giorni da M. e F. 

Troglodytes parvulus. Due covate in maggio e giugno di 
8-10 uova, incubate per 10 giorni da M. e F. 

Accentor modularis. Dne covate in mag. e giug. di 4-6 uova, 
incubate dalla sola femmina per 12 giorni. 

Regulus cristatus. Due covate in mag. e giug. di 4-6 uova, 
incubate per 8 giorni dalla sola femmina. 

Regulus ignicapillus. Come sopra. 

Acredula rosea. Due covate in maggio e luglio di 8-10 uova, 
incubate da M. e F. per 10 giorni. 

Parus major. Come sopra, l’ incubazione di 12 giorni. 

Parus ater. Come per la specie precedente. 

Certhia brachydactyla. Due covate in maggio e luglio di 
6-8 uova, incubate per 10 giorni dalla sola femmina. 

Lanius minor. Due covate in maggio e luglio di 5-7 uova, 
incubate per 12 giorni da M. e F. 

Lanius Collurio. Come sopra. 


— 189 — 


Lanius auriculatus. Come sopra. 

Hirundo rustica. Due covate in maggio e luglio di 5-6 uova, 
incubate da M. e F. per circa 10 giorni. 

Chelidon urbica. Come sopra. 

Cotile rupestris. Come sopra, depone 4 a 5 uova. 

Cypselus Apus. Due covate in maggio e giugno di 3-5 uova, 
incubate per circa 12 giorni da M. e F. 

Caprimulgus europeus. Una o due covate in maggio e luglio 
di 1-2 uova, incubate per 20 giorni dalla sola femm. 

Dryocopus martius. Una o due covate in maggio e luglio di 
5-7 uova, incubate per 15 giorni dalla sola femmina. 

Picus major. Come per la specie precedente. 

Gecinus viridis. Come per la specie precedente. 

ljnx Torquilla. Due covate in maggio e luglio di 5-7 uova, 
incubate dalla sola femmina per 12 giorni. 

Cuculus canorus. Depone le uova in maggio e giugno nei 
nidi di altri uccelli. 

‘ Alcedo Ispida. Due covate in maggio e luglio di 3-4 uova, 
incubate per 15 giorni. 

Upupa Epops. Come sopra, depone 2-3 uova. 

Strix flammea. Come sopra, depone 3-4 uova. 

Athene Noctua. Come sopra. 

Cerchneis Tinnunculus. Come sopra, depone 2-3 uova incu- 
bate per 20 giorni. 

Columba Palumbus. Due covate in giugno ed agosto di 2 uova, 
incubate da M. e F. per 20 giorni. 

Columba Oenas. Come sopra. 

Columba livia. Come sopra, fa anche tre covate. 

Turtur tenera. Due covate in giugno e luglio di 2 uova, in- 
cubate da M. e F. per 15 giorni. 

Perdix rufa. Una covata nel giugno di 10-15 uova, incu- 
bate dalla sola femmina per circa 15 giorni. 

Perdix saxatilis. Come sopra. 

Coturnix communis. Due covate in giug. e lug. di 10-18 uova, 
incubate dalla sola femmina per 10-12 giorni. 

Tetrao Urogallus. Una covata nel giugno di 6-10 uova, in- 
cubate dalla sola femmina per 20 giorni. 


— 190 — 


Lyrurus Tetrix. Come sopra, depone 8-12 uova. 

Bonasa betulina. Come sopra, depone 6-8 uova incubate per 
15 giorni. 

Crex pratensis. Due covate in giugno e luglio di 4-6 uova, 
incubate dalla sola femmina per 12 giorni. 


Elenco delle specie di uccelli che sono di 
passaggio nella provincia di Vicenza, 
e più specialmente nei distretti di Asia- 
go, Schio, Valdagno, Arzignano e Vi- 
cenza, con notizie in proposito: 


Fringilla colebs. Passa in piccola quantità in marzo e dalla 
metà di settembre a tutto novembre; qualcuno sverna. 

Fringilla Montifringilla. Poco numerosa dalla metà di feb- 
braio a quella di marzo e dalla metà di ottobre a tutto 
dicembre; alcune svernano. 

Coccothraustes vulgaris. Scarso dalla metà si marzo a quella 
di aprile e dalla metà di settembre a tutto ottobre. 

Ligurinus Chioris. Scarso dalla metà di marzo a quella di 
aprile ed in ottobre e novembre. 

Chrysomitris Spinus. Passa tutto ottobre sino a metà novem- 
bre, non si vede in primavera. 

Carduelis elegans. Dalla metà di marzo a quella di aprile e 
dalla metà di settembre a tutto ottobre; poco abbon- 
dante, alcuni svernano. 

Cannabina Linota. Scarso dalla metà di marzo a quella di 
aprile e dalla metà di ottobre a tutto novembre. 
Emberiza Citrinella. Scarso dalla metà di marzo a quella di 

aprile ed in ottobre e novembre. 

Emberiza Scheeniclus. Passa in scarso numero dalla metà di 
marzo a quella di aprile e dalla metà di ottobre a tutto 
novembre; alcuni svernano. 

Alauda arborea. Scarsa in aprile ed ottobre sino alla metà 
di novembre. 


— 191 — 


Alauda arvensis. Scarsa dalla metà di marzo a quella di 
aprile ed in ottobre e prima quindicina di novembre. 

Anthus pratensis. Scarsa dalla metà di marzo a quella di 
aprile ed in ottobre. 

Anthus trivialis. Scarso in aprile e settembre sino a metà 
ottobre. 

Anthus Spipoletta. Pochi dalla metà di marzo alla metà di 
aprile e dalla metà di ottobre a quella di novembre. 

Budytus flavus. Scarso dalla metà di marzo a quella di aprile 
e in ottobre. 

Motacilla alba. Poche dalla metà di marzo a quella di aprile 
ed in ottobre. 

Calobates melanope. Come la specie precedente. 

Saxicola Oenanthe. Scarso in aprile e settembre sino a 
metà ottobre. 

Saxicola albicollis. Come la specie precedente, ma ben poche. 

Merula nigra. Scarso dalla metà di febbraio a tutto marzo 
ed in ottobre sino a metà novembre. 

Turdus pilaris. Poche in marzo e dalla metà ottobre a tutto 
dicembre; alcune svernano. 

Turdus iliacus. Pochi dalla metà di febbraio a quella di 
marzo ed in ottobre e novembre. 

Turdus musicus. Scarso in marzo e aprile ed in ottobre sino 
a metà novembre. 

Turdus viscivorus. Scarsa nel marzo e dalla metà ottobre a 
tutto novembre. 

Aédon Luscinia. Dalla metà di aprile a quella di maggio ed 
in settembre. 

Erithacus Rubecula. Numeroso, in aprile e dalla metà di set- 
tembre a tutto ottobre; alcuni svernano. 

Ruticilla Phoenicurus. Scarso in aprile ed in settembre sino 
a metà ottobre. 

Ruticilla titys. Come sopra, ma meno frequente. 

Pratincola Rubicola. Pochissimi dalla metà di marzo a quella 
di aprile e dalla metà di settembre a quella di otto- 
bre; alcuni svernano. 

Sylvia cinerea. Scarsa in aprile e settembre. 


SAR a 


Sylvia Curruca. Come sopra e anche nella prima metà di 
ottobre. 

Monachus Atricapillus. Poche dalla metà di marzo a quella 
di aprile ed in settembre sino a metà ottobre; alcune 
svernano. 

Monachus hortensis. Raro in aprile e dalla metà di agosto a 
tutto settembre. 

Phylloscopus sibilator. Scarso dalla metà di marzo alla metà 
di aprile e dalla metà di settembre a quella di ottobre. 

Phylloscopus Trochilus. Come sopra. 

Phylloscopus Bonellii. Come sopra. 

Hypolais icterina. Pochi dalla metà di aprile alla metà di 
maggio e dalla metà di settembre a quella di ottobre. 

Troglodytes parvulus. Pochi in marzo ed in ottobre sino a 
metà novembre; alcuni svernano. 

Accentor modularis. Poche in marzo e dalla metà ottobre a 
tutto novembre. 

Regulus cristatus. Pochi dalla metà di marzo a quella di 
aprile e dalla metà di ottobre a quella di novembre; 
qualcuno sverna. 

Acredula rosea. Poche in marzo ed in novembre sino a metà 
dicembre; alcune svernano. 

Parus major. Scarsa in marzo ed in ottobre sino a metà 
novembre; svernano. 

Parus ater. Scarsa dalla metà di febbraio a quella di marzo 
e dalla metà di ottobre a quella di novembre. 

Cyanistes caeruleus. Poche dalla metà di febbraio a tutto 
marzo e dalla metà di ottobre a tutto novembre; al- 
cune svernano. 

Oriolus Galbula. Scarso nella prima metà di aprile e dalla 
metà di agosto a quella di settembre. 

Lanius Excubitor. Scarsa nella seconda metà di marzo e 
dalla metà di ottobre a quella di novembre. 

Lanius minor. Frequente dalla metà di aprile a quella di 
maggio e dalla metà di settembre a quella di ottobre, 
allora più scarsa. 

Lanius Collurio. Come sopra. 


— 193 — 


Lanius auriculatus. Come sopra. 

Butalis Grisola. Come sopra, ma non frequente. 

Hirundo rustica. Abbondante dalla metà di marzo a quella 
di aprile e nel settembre. 

Chelidon urbica. Abbondante in aprile ed in ottobre. 

Cotile rupestris. Scarsa dalla metà di marzo a quella di 
aprile ed in ottobre. 

Cypselus Apus. Numeroso in aprile e sulla fine di luglio. 

Caprimulgus europaeus. Scarso in aprile ed in ottobre. 

lynx Torquilia. Scarso in aprile e settem. sino a metà ottob. 

Cuculus canorus. Pochi in aprile e dalla metà di settembre 
a quella di ottobre. 

Upupa Epops. Poche dalla metà di marzo a quella di aprile 
e dalla metà di settembre a quella di ottobre. 

Columba Palumbus. Pochi nel marzo ed in ottobre. 

Columba Oenas. Come sopra, ma anche nella prima metà di 
settembre. 

Turtur tenera. Poche in aprile e dalla metà di settembre a 
tutto ottobre. 

Coturnix communis. Numerose dalla metà di aprile a quella 
di maggio e dalla metà di agosto a quella di ottobre. 

Rallus aquaticus. Scarsa in aprile e dalla metà di agosto a 
quella di settembre; alcune svernano. 

Ortygometra Porzana. Scarso in marzo sino a metà di aprile 
e dalla metà di settembre a tutto ottobre. 

Ortygometra Bailloni. Come sopra. 

Crex pratensis. Scarso in aprile e dalla metà di settembre 
a quella di ottobre. 

Gallinufa chloropus. Scarsa dalla metà di marzo a quella di 
apr. ed in settem. sino a metà ottob.; qualcuna sverna. 

Vanellus Capella. Scarsa dalla metà di marzo a quella di 
aprile e nell'ottobre sino a metà novembre. 

Scolopax Rusticula. Poche dalla metà di marzo a quella di 
aprile e dalla metà di ottobre a quella di novembre. 

Gallinago major. Pochi come sopra e anche nella prima metà 
di ottobre. 

Gallinago celestis. Come la specie precedente. 


— 194 — 


Vicenza, distretto di Bassano (FerRARI Gaetano e Vir- 

TORELLI nob. cav. dott. Andrea): 

? di 

Il distretto di Bassano confina: ad E. colla giogaia 
Grappa (altitudine metri 1747); al S. colla pianura ed ul- 
tima ramificazione dei monti; ad O. col bacino inferiore 
del torrente Astico; al N. coll’ altipiano di Asiago (altitu- 
dine media m. 1100). Entro detti confini sono compresi: 
a) il bacino inferiore del Brenta; ) le diramazioni e cone 
trafforti meridionali dell’ altipiano d’Asiago; c) la riva si- 
nistra del torrente Astico. 

Il bacino inferiore del Brenta è un complesso di con- 
trafforti alternati da piccole valli con versanti in forte 
pendio, di rocce scaglionate, di rupi scoscese e burroni; il 
tutto ammantato da boschi pascolivi e da pascoli cespu- 
gliati. Alla sommità delle due catene di monti formanti il 
bacino: boschi resinosi, boschi cedui, pascoli e prati. 

La parte meridionale dell’ altipiano d’ Asiago è un as- 
sieme di estese diramazioni degradanti a poco a poco verso 
il lembo di pianura tra il fiume Brenta ed il torrente Astico. 
Di svariatissimi pendii esse sono al vertice coperte da bo- 
schi resinosi; più sotto da boschi cedui alternati da pascoli 
e prati, finalmente nella parte più bassa, dove prendono 
forma di collina, da terreni coltivati ad olivi, viti, prati e 
frutteti. 

Il torrente Astico è corso d’acqua perenne e lungo le 
sue sponde esistono numerosi opifici. Le sponde del fiume 
Brenta sono popolatissime. Villaggi e caseggiati numerosi. 
Nessuna industria. (Ferrari). 


Il distretto di Bassano ‘confina al N. col Trentino, al- 
lE. colla provincia di Treviso, al S. colla provincia di Pa- 
dova, all’O. col rimanente della provincia di Vicenza. Il 
territorio bassanese al S. è piano, all’ E. ed all’O. monta- 
gnoso e con colline, al N. ha la catena della Alpi. ( Vittorelli). 


x — 195 — 


Elenco delle specie di uccelli osservate 
nella provincia di Vicenza, distretto di 
Bassano, coi nomi volgari locali ed al- 
cune notizie. ' 


Corvus Corax. Sedentario. 

Corvus frugilegus. Di passo. 

Pica rustica, Gaza nera. Comune e sedentaria. 

Garrulus glandarius, Gaza rossa. Comune e sedentaria. 

Pyrrhocorax alpinus. Sedentario ai monti. 

Pyrrhocorax Graculus. Erratico. 

Sturnus vulgaris, Stru/lo. Sedentario ed erratico. 

Fringilla celebs, Finco. Comune ovunque e CREA: 

Fringilla Montifringilla, Montan. Di passo. 

Montifringilla nivalis. Di passaggio, nidifica ai monti. 

Passer montanus, Zeleghetta. Comune ovunque. 

Passer Italie, Selega. Comune e nidificante. 

Coccothraustes vulgaris, /rison. Nidifica scarso ai monti, di 
passaggio. 

Ligurinus Chioris, Verdon. Comune e sedentario in collina. 

Serinus hortulanus. Erratico. 

Carduelis elegans, Gardellin. Comune e nidificante. 

Chrysomitris Spinus, Lugaro. Scarso, di passaggio. 

Fegiothus rufescens. Accidentale di passo. 

Pyrrhula europea. Scarso ed erratico, nidifica. 

Loxia Curvirostra. Di passo e nidificante. 

Emberiza Citrinella, Fiotto. Frequente ai colli ove nidifica. 

Emberiza hortulana, Ortulan. Comune ai colli ove nidifica. 

Emberiza Cia. Scarso, nidificante e di passaggio. 

Alauda arvensis, Lodola. Comune e nidificante. 

Alauda arborea, Berluato. Comune ai monti ove nidifica. 


! Questo elenco è principalmente dovuto al signor Ferrari, il dot- 
tor cav. Vittorelli essendosi limitato a dare risposte molto generiche in 
proposito, Questi due osservatori resero poi più difficile il mio compito 
citando quasi sempre le specie col solo nome volgare locale. 


— 196 — î 


Galerita cristata, Capelua. Frequente, nidifica al piano ed 
ai colli. 

Anthus pratensis. Di passo e nidificante. 

Anthus trivialis. Di passo abbondante. 

Calobates melanope. Sedentaria. 

Saxicola Oenanthe, Culo-bianco. Frequente e nidificante ai 
monti. 

Monticola saxatilis. Scarso e nidificante ai monti. 

Monticola Cyanus, Passera solitaria. Comune ai monti, vi 
nidifica. 

Merula nigra, Merlo. Abbondante ovunque, nidificante. 

Merula torquata. Di passo. 

Turdus pilaris. Di passo. 

Turdus iliacus. Di passo. 

Turdus musicus, 7ordo da ua. Di passo e nidificante. 

Turdus viscivorus, Tordo gazzaro. Sedentaria in collina. 

Aédon Luscinia, Rossignolo. Comune e nidificante. 

Erithacus Rubecula. Erratico e di passo, nidifica ai monti. 

Ruticilla Pheenicurus. Di passo e nidificante. 

Pratincola Rubicola. Erratico, nidificante. 

Sylvia cinerea. Di passo. 

Monachus Atricapillus, Caonegro. Sedentaria in collina. 

Monachus hortensis, Becafigo. Di passo. 

Phylloscopus Trochilus, Fui. Comune ai monti, vi nidifica. 

Troglodytes parvulus. Sedentario. 

Accentor modularis. Di passo. 

Regulus cristatus. Di passo e nidificante. 

Parus major, Parussola. Sedentaria e comune. 

Parus ater. Di passo. 

Acredula rosea, Cotimone. Sedentaria in collina. 

Certhia brachydactyla, Rampegarolo. Sedentario ai colli. 

Lanius Excubitor, Reiestola. Comune ai monti, ove nidifica. 

Lanius Collurio. Estivo. 

Lanius auriculatus. Estivo e ioni 

Oriolus Galbula. Estivo e nidificante. 

Butalis Grisola. Estivo e nidificante. 

Hirundo rustica. Abbondante, estiva e nidificante. 


alti 


\ 


— 197 — 


Chelidon urbica. Abbondante, estivo e nidificante. 
Cypselus Apus. Comune nell’ estate. 

Gecinus viridis, /igozzin, Spigozzin. Sedentario e comune. 
ljnx Torquilla. Nidificante e di passo. 

Alcedo Ispida. Sedentario. 

Athene Noctua. Sedentaria. 

Buteo vulgaris. Sedentaria. 

Falco Peregrinus. Sedentario. 

Accipiter Nisus. Sedentario. 

Egretta alba. Accidentale di passo. 

Mareca Penelope. Accidentale. 

Tetrao Urogallus. Sedentario ai monti. 

Lyrurus Tetrix. Sedentario ai monti. 

Bonasa betulina. Sedentario ai monti. 

Perdix saxatilis. Sedentaria ai monti. 

Starna Perdix. Sedentaria. 

Coturnix communis, Quaza. Frequente, nidificante e di passo. 
Columba Palumbus. Di passo e nidificante. 

Turtur tenera, Tortora. Comune, estiva e nidificante. 
Grus communis. Passa in grossi branchi. 

Scolopax Rusticula. Di passo. 


Belluno (Soravia cav. Pietro; DeLAIro Valentino, pel di- 
stretto di Feltre; Tissi Enrico, per quello del Cadore): 


Il distretto di osservazione è quello forestale di Fel- 
tre, che comprende i due distretti amministrativi di Feltre 
e Fonzaso e che ha per confini: ad E. dapprincipio la valle 
del Mis, poi il comune di Sospirolo, indi il torrente Cor- 
devole fino alla confluenza col Piave, ed oltre il Piave, la 
valle della Rimonta dal detto fiume fino al confine, in mon- 
tagna, con la provincia di Treviso, territorio del comune 
di Valdobbiadene; al S. i comuni di Valdobbiadene, Segu- 
sino, Pederobba, Cavaso, Possagno, Crespano, della provin- 
cia di Treviso, indi il comune di Fietta provincia di Vi- 


LA 


— 198 — 


cenza; ad O. il comune di Cismon, provincia di Vicenza, il 
comune di Grigno e Castello Tesino del Trentino; al N. 
prima i comuni di Gosaldo e di Tiser del distretto di 
Agordo, indi i comuni di Fiera, Mezzan, Imeo e Canal 
San Bovo del distretto di Primiero, Trentino; poi il comune 
di Ciuse Tesino, Trentino, o più precisamente i beni patrimo- 
niali di detto comune, Tornarezza, Valle Orsella e Vallaricca. 
Il distretto forestale di Feltre è circondato dalla parte 
di tramontana dalla catena Alpina di secondo ordine (man- 
canti di granito) Cimoneghe, Alvis, Ramezza, Pietena, Vette, 
Monserpian, Vallazza e Coppolo. Parallela a detta catena - 
trovasi dal lato di mezzogiorno un’ altra di monti di terzo 
ordine Garda, Col di Tucche, Tomatico, Sassumà, Fonta- 
nasecca, Cinespa e Grappa, i contrafforti dei quali proten- 
donsi verso mezzogiorno fino alla pianura trevigiana e 
bassanese. Fra l'una e l’ altra delle due indicate catene di 
monti, epperò in direzione da E. ad O., apresi la larga val- 
lata del Piave, che nell’istesso senso è in diretta comuni- 
cazione e continuità con la valle Feltrina propriamente 
detta, e questa pel valico alpino dei Colli Alti, al termine 
della valle di Seren, e per la valle di Cismon mette nella 
valle del Brenta. Le massime altezze delle Alpi di secondo 
ordine variano da 2000 a 3000 metri e di quelle di terzo 
da 1200 a 1700. Il punto più basso di tutto il territorio è 
sul letto del Piave al confine con la provincia di Treviso, 
100 metri circa, ed il più alto l’ estrema punta delle Cimo- 
neghe, 3000. Nella catena Alpina secondaria la vegetazione 
arborea finisce a metri 1800 di elevazione in media; in 
quella di terzo ordine sussiste quasi dappertutto fino alle 
estreme cime, meno che sulla Grappa e sul Tomatico. 
Questo territorio ha una costituzione topografica sva- 
riatissima, imperocchè presenta valli aperte con vasti tratti 
di piano, dominate da colline e monticelli; numerosi alti- 
piani, valli ristrette e tortuose, dolci declivi, aspre chine, 
rocce a picco; insomma il suolo possiede tutte le acciden- 
talità immaginabili, dal palude al più ardito dirupo. È fa- 
cile l’indurre che con tanta varietà di condizioni altime- 


— 199 — 


. triche la flora sia ricchissima; e difatti, parlando di sole 


piante legnose, se ne ha qui di tutte le specie, dalla quer- 
cia peduncolata al larice ed al pino mugo, dal pinocchio 
falso e dal pugnitopo all’Alnus incana ed alla Dryas octope- 
tala. La fauna è parimente ricca e conta ogni genere di 
pennuti e di quadrupedi, dall’ uccello di palude e di marina 
al Roncaso ed all’ Urogallo, dalla Lontra al Camoscio. 

Fiumi, torrenti e rigagnoli solcano ed attraversano il 
paese in tutte le direzioni. Buona parte delle più aperte 
valli è occupata ed ingombra di ghiaie e sabbia condottevi 
dalle piene dei fiumi e torrenti. Non sono in gran numero 
nè molto estesi, ma neppure mancano i paludi, i piccoli 
stagni e le sorgive, dimore predilette degli uccelli acquatici. 

Il clima passa a tutti gli eccessi. In certi punti s' hanno 
le fitte nebbie delle maremme, in altri l’aria infocata del 
deserto, e ciò per lo stato igrometrico dell’ aria. Quanto poi 
a quello termico basti il dire che in luglio del 1872 il ter- 
mometro segnò a Feltre -- 26 R. e nel dicem. 1873 — 21 R. 
La meteorologia s'addimostra pur essa generosa dispensa- 
trice d'ogni genere di fenomeni. Violentissimi temporali, 
piogge frequenti, grandine, nevi, brine ec. si succedono 
quasi sempre a brevi intervalli. (Delaito). 


La regione conosciuta sotto la denominazione di Ca- 
dore, e che forma l’ oggetto delle presenti osservazioni, or- 
nitologiche, è posta tra le Alpi orientali;e comprende più 
precisamente nella suddivisione delle Alpi bellunesi quelle 
Ampezzane, Cadorine e di Misurina. Geograficamente e per 
quanto si riferisce al territorio nazionale è limitata tra 
46°, 17 e 46°, 29 di lat. boreale e tra 299, 47° e 30°, 25’ di 
long. orientale dell’isola Ferro. Ha per confini: a N. la valle 
che dal campo di Toblach (m. 1204) fino allo sbocco presso 
Innichen (m. 1166). del torrente Sesto o Sexten nella valle 
Drava; a E. il torrente Sesto, il passo di Montecroce 
(m. 1634), il Padola fino al suo sbocco nel Piave a S. Ste- 
fano di Comelico (m. 923) ei monti di Terra Grande, il passo 
della Mauria, il Cridola e il Duranno; a S. il distretto ammi- 


— 200 — 


nistrativo di Langarone e la plaga bellunese; ad O. la linea 
segnata dai monti La Rocchetta, Pelmo Sformoi e Rocchetta. 

Amministrativamente la regione è divisa in due di- 
stretti, quello di Pieve di Cadore e quello di Auronzo. È 
percorsa da tre principali vallate: quella del Boite che for- 
masi a NO. di Batestagno nel territorio austriaco, quella 
dell’ Ansiei che ha origine a S. delle Cascine di Casera Vec- 
chia nei pressi di Misurina, e finalmente della principale 
corrente del Cadore, il Piave, che nasce dall’ alta valle del 
Sesis, su quella falda del monte Peralba che conduce alla 
forcella omonima. Accoglie nelle sue acque quelle del Boite 
a Perarolo e quelle dell’ Ansiei presso i Treponti. 

Il Cadore possiede monti di prima grandezza e tra i 
principali vanno annoverati: 1° Il Tofana m. 3269; 2° La 
Rocchetta m. 2371; 3° L’Antelao m. 3255; 4° Le Marma- 
role m. 3129; 5° Il Sorapiss m. 3291; 6° Il Cristallo m. 3244; 
7° Il Codino con Campodoro m. 2234; 8° Le tre cime di 
Lavaredo m. 2963; 9° Il monte Piana m. 2296; 10° Croda 
di Val dei Toni o Zivòlferkofer m. 3085; costituiti in buona 
parte di calcari dolomitici e ricoperti fino all’ altitudine di 
circa 2000 metri di vegetazione arborea, cespugliosa ed 
erbosa. 

La configurazione del suolo è propria delle regioni al- 
pine: dai terreni pianeggianti e dati alla agricoltura nel 
fondo delle valli e in vicinanza ai paesi passa per le erte 
falde boscate e pascolive dei monti fino ai più elevati di- 
rupi e pinacoli dei massi. dolomitici che rendono bella ed 
interessante questa regione. Le vallate, sia principali, che 
secondarie, or ampie ed or asserragliate tra rupi, percor- 
rono la regione in guisa da offrire all’ osservatore tutta la 
diversità del paesaggio alpino e da indurre quelle differenze 
locali di clima che influiscono sulla vegetazione. Il clima 
generale è freddo e asciutto, discendendo in qualche in- 
vernata il termometro centigrado a —23° e non spingen- 
dosi generalmente sopra lo zero, durante l’ estate sale oltre 
i 26°. Le nevi generalmente sono abbondanti, come persi- 
stenti sono i venti di settentrione nella primavera e nel- 


e eni 


l'estate. Le piogge estive ed autunnali sono abbastanza 
copiose, ma di rado sono molto persistenti, nè presentano 
quella stabilità nell’ epoca di arrivo che è propria dei paesi 
più temperati. 

L'agricoltura è limitata alla non abbondante produ- 
zione di cereali, come gran turco, saraceno, frumento, se- 
gala, orzo, avena; di leguminose, come le fave e fagioli; di 
tuberi e di qualche altra pianta di domestica utilità come 
lino, canape ec. nonchè di piante ortensi. Assai più im- 
portante è al contrario 1’ allevamento dei boschi, i quali 
con vegetazione lussureggiante, occupano circa un terzo 
della totale superficie territoriale. Dal pino cembro e nano 
che crescono nell'estremo limite della vegetazione, s'in- 
contra, discendendo, il larice, l’abete rosso, il pino silve- 
stre, l’abete bianco, il pino nero, il faggio quali essenze pri- 
marie; gli aceri, frassini, ontani, citisi, noccioli, sorbi, 
pioppi, salici ec. quali secondarie. I prati e pascoli occu- 
pano pur essi circa il 40 per cento della complessiva su- 
perficie territoriale e se non sono ubertosi quanto con una 
più razionale ed intensiva coltura potrebbonsi ottenere, 
non mancano tuttavia di somministrare ottimi e profumati 
foraggi. 

Non differentemente dalla flora, che nelle Alpi assume 
un carattere speciale, si comporta la fauna, la quale com- 
prende pennuti e quadrupedi propri di questa regione. 
Omettendo in questi cenni brevissimi di accennare dei 
primi, tra i secondi si rammenta la frequente presenza tra 
questi monti dei Camosci, Caprioli, Volpi, Lepri, Scoiat- 
toli, Tassi, Faine, Donnole, Martore ec. (Tissi). 


Elenco generale delle specie di uccelli che 
si trovano nella prov. di Belluno; coi 
nomi volgari locali e notizie sulla fre- 
quenza, migrazioni, nidificazione, ecc.'! 


Corvus Corax, Corf, Corvo (B.); Corvo, Corf, Crò, Corzh (E); 
Corvo, Corvo da croda, Corf (C.). Scarso, erratico ed in- 
vernale nel Feltrino; nidificante ai monti nel Cadore. 

Corvus Corone, Cornacia, Corniola (B.); Cornazh, Cornazha, Cor- 
nacia (F.); Cornacia, Corniola (C.). Invernale nel Fel- 
trino; nidificante nel Cadore e frequente. 

Corvus Cornix, Corf del mantél (B. F.); Corvo biso, Corvo da 
bosch, Corf. (C.). Frequente e sedentaria. 

Corvus frugilegus, Corf, Corvo (B.); Corvo, Corf, Crò, Corzh (E); 
Corvo, Corf (C.). Frequente d’inverno e anco nidificante 
e sedentario. 

Nucifraga Caryocatactes, Gaia noselera, Gaia todesca (B.), 
Gaia noselera, Gaia mata (F.); Gaia de nosele (C.). Scar- 
sa, ma sedentaria e nidificante ai monti; in ADE È 
settembre fa un passaggio. 

Pica rustica, Gaza, Gaia, Chéca (B.); Gazha, Gada, Chéca (F.); 
Gaza, Chéca (C.). Comune e sedentaria. 

Garrulus glandarius, Gaia, Gaia marina, Gajola (B.); Gaia (P\); 
Guia, Gaiola (C.). Comune e sedentaria. 

Pyrrhocorax alpinus, Zurla (B.), Paola, Zhorla, Zhurla (E); 
Zhorla dal bech zal (C.). Comune, gregario e sedentario 
al monti. i 

Pyrrhocorax Graculus, Zurla dal dech ross (B.); Paola, Zhorla, 


i Questo elenco è compilato dal cav. P. Soravia, ispettore fore- 
stale di Belluno; egli si è dato moltissima pena per la inchieste ornito- 
logica nella sua provincia, coadiuvato dai sotto-ispettori forestali del 
Cadore (Tissi) e del Feltrino (Delaito); ai quali dobbiamo le notizie rac- 
colte. Queste notizie sono poi state pubblicate col titolo: G% Uecelli 
della provincia di Belluno, a Feltre nel 1888, a mia insaputa. Ho distinto 
colle iniziali B. F. C., i nomi volgari dei distretti di Belluno, Feltre e 
Cadore. 


© pratica PIIRANE 
ec 


= "aogi® 


Zhurla (F.); Zhorla dal bech ross (C.). Scarso, ma seden- 
tario ai monti. 

Sturnus vulgaris, .Storné/ (B. F. C.). Abbondante di doppio 

‘ passo nel Feltrino; scarso al piano nel Cadore. 

Fringilla colebs, Zhavdtol, Finco, Finch (B. F. C.). Frequente, 
nidificante e di doppio passaggio. 

Fringilla Montifringilla, CRéch, Montan (B.); Chéch (F.C.). Fre- 
quente di passo in novembre e febbraio. 

Montifringilla nivalis, 7'aloch bianco (B. C.). Frequente e se- 
dentario ai monti nel Cadore. 

Petronia stulta, Maton da croda, Taléch ross (F. C.). Scarsa 
ai monti, ma nidificante e sedentaria. 

Passer montanus, Sansirol, Zhelega, Panegas de montagna (B.); 
Zhilighéta (F.); Panegds de montagna (C.). Frequente, 
sedentaria ed erratica. 

Passer Italie, Panegasson, Panegds (B.); Zhilega, Zhelega, 
Zhiliga de razha grande, Zliligét (F.); Zhelega (O.). Fre- 
quente, sedentaria ed anco di doppio passaggio. 

Passer domesticus, Panegds, Panegds nostran (B.); Panegds 
nostran (C.). Frequente e sedentaria, nel Cadore sem- 
bra essere in aumento. 

Coccothrausies vulgaris, Sfrison (B.); Prison (F.); Prison, Sfri- 
son (C.). Frequente, nidificante e di passo; sembra es- 
sere in diminuzione. 

Ligurinus Chloris, Zherdnt, Zhardnt (B. F.); Zherdnt, Ferdnt (C.). 
Frequente, nidificante e di doppio passaggio. 

Chioroptila Citrinella, Sfredelin foresto (B.);  Fraselin fore- 
sto (F.); Fredelin (C.). Frequente e nidificante nel Cadore. 

Chrysomitris Spinus, Lugdr, Lugrin, Lugret (B.); Lugherin (F.); 
Lugherin, Lugher (C.). Frequente di doppio passo e anco 
nidificante. 

Carduelis elegans, Gardeli» (B. F. C.). Frequente, sedentario 
e di doppio passo. 

Serinus horiulanus, Sfredelin (B.); Fraselin (F.), Fredelin (C.). 

‘ Scarso, nidificante e di passo. 

Cannabina Linota, /agané! (B. F.); Faganél nostran (C.). Fre- 

quente al piano, nidificante e di passo. 


— 204 — 


fegiothus Linarius, Lugherin todesco, Cecè, Cercè grande (B.); _ 
Lugherin todesco (F.); Conglit, Conglich (C.). Di scarso e 
casuale passaggio nel Feltrino; scomparso da circa 
20 anni nel Cadore. 

fegiothus rufescens, Cecè, Cercè, Lugherin tedesco (B. F\).. Fre- 
quente e nidificante ai monti nel Cadore. 

Pyrrhula europea, Subdiot (B.); Subidt, Finch-subidt (F.); Su- 
biot, Subiéto (C.). Frequente e sedentario, nidificante 
ai monti. 

Loxia Pityopsittacus, Crosnobel gran (B.); Becostorto, Osel to- 
desco, Crosnobel grando (C.). Scarso, ma nidificante e 
anco di doppio passo nel Cadore. 

Loxia Curvirostra, Crosnodel (B. F.); Becostorto, Osel todesco, 
Crosnobel piccolo, dal tedesco Krummschnabel (C.). Fre- 
quente e nidificante nel Cadore; scarso e di passo nel 
Feltrino. 

Miliaria Projer, Piéch (F.). Abbondante, nidificante al piano 
e anco di doppio passo nel Feltrino. 

Emberiza Citrinella, Verda (B.); Tarasega (F.); Verda bella 
(C.). Frequente, nidificante e di doppio passo. 

Emberiza Cirlus, Verda drutta (C.). Comune, nidificante e 
di doppio passo nel Cadore. 

Emberiza Hortulana, Ortoldn (B. F. C.). Frequente al piano, 
nidificante e di doppio passaggio. 

Emberiza Cia, Cip (B.); Zhit-gnoch (F.). Frequente ai monti 
nel Feltrino, di doppio passaggio. 

Emberiza Scheeniclus, Cia (B.); Péuca (F.). Frequente di dop- 
pio passo al piano. 

Calcarius nivalis, Taloch bianco (F.); Osel della neve (0.). Fre- 
quente ai monti nel Cadore, ove nidifica; ' scarso di 
passo invernale nel Feltrino. 

Melanocorypha Calandra, Calandra (B); Calandra, Lodola can- 


1 Questa notizia, che ritengo erronea, è forse dovuta al nome 
volgare in comune col Fringuello alpino (M. nivalis) che è davvero se- 
dentario e nidificante nel Cadore. 


— 205 — 


tarina (F.). Di doppio passo, frequente e nidificante al 
piano nel Feltrino. 

Calandrella brachydactyla, Calandra (B.); Calandrina (F\). 

‘ Scarso di doppio passo e nidificante nel Feltrino. 

Alauda arborea, Calandra (B.); Antiéla (F.); Calandra no- 
strana (C.). Frequente, nidificante e di doppio pas- 
saggio. 

Alauda arvensis, Lodola (B. F. C.). Comune, nidificante e di 
doppio passo; raramente sverna. 

Galerita cristata, Capelua (B.); Capeliga (F.); Lodola col 
zhuf (C.). Assai rara, di doppio passaggio. 

Anthus pratensis, ista (B.); Zhit (F.); Fista piccola (C.). Fre- 
quente e nidificante nel Cadore; abbondante, ma sol- 
tanto ai due passi, nel Feltrino. 

Anthus trivialis, Tordina, Pitaréla (B.); Tordina (F.); Tordina, 
Pitaréla (C.). Comune, nidificante e di doppio passo. 

Anthus Spipoletta, Fiston (B.); Zhiton (F.); Fista granda (C.). 
Frequente, nidificante e di doppio passaggio. 

Budytes flavus, Boarola zhala (B.); Pacéch (F.); Coacassola 
zhala, Coacassola bella (C.). Frequente al piano; nidifi- 
cante nel Cadore, di solo passaggio nel Feltrino. 

Budytes cinereocapillus, Boarina (B.), Coacassola, Cassola (C.). 
Frequente al piano, nidificante e di doppio passo nel 
Cadore. 

Budytes borealis, ? Coacassola, Boarola (B.). Di dubbiosa 
comparsa. 

Motacilla alba, Codacassola (B.); Boarina, Boarola (F.); Coa- 
cassola negra, Coacassola brutta (C.). Frequente, nidifi- 
cante e di doppio passo. 

Calobates melanope, Boarola (B.); Passerin (F.); Coacassola de 
montagna (C.). Frequente, nidificante, di doppio passo 
e anche sedentaria. 

Saxicola Oenanthe, Culbianco (B.); Culbianch (F.), Cubianco, 
Pavarin grand (C.). Frequente, nidificante e di doppio 
passo. 

Saxicola albicollis, Cudianco de montagna (C.). Frequente (?), 
nidificante e di doppio passo nel Cadore. 


— 206 — 


Monticola saxatilis, Codarossol6n (B.); Codarosson, Coarosson 
(F.); Codarosson de montagna, Codaross salvarego (C.). 
Nidificante e di doppio passo; frequente nel Cadore, 
scarso nel Feltrino. 

Monticola Cyanus, Passera, Passera solitaria (F.). Scarsa, ni- 
dificante ai monti e di doppio passo nel Feltrino. 
Merula nigra, Merlo (B. F.); Merlo da bosco (C.). Comune; 

sedentario, erratico e di doppio passo. 

Merula torquata, Colaina (B.); Tordo dalla colana, Tordo 

+ fassdn (F.); Tordo dalla colaina, Tordol (C.). Frequente 
e nidificante ai monti; anco di passo; più scarso nel 
Feltrino. 

Turdus pilaris, Zordo smarér (B.); Gardena, Tordo della coa 
negra (F.); Tordo negro o ciach, Tordol (C.). Abbondante : 
nidifica nel Cadore ed è soltanto di passo nel Feltrino, 

Turdus iliacus, 7ordo zheselin (B. C.); Tordo zhisilét (E.). Fre- 
quente di doppio passaggio. 

Turdus musicus, 7ordo da «a (B. F.); Tordin (F.); Tordo zhit 
(C.). Abbondante, nidificante ai monti e di doppio passo. 

Turdus viscivorus, Tordo gazhér (B.); Tordo gajér (E.); Tordo 
gaibn, Tordol (C.). Frequente, sedentaria ai monti e di 
doppio passo. 

Aédon Luscinia, ussign0! (B. F. C.). Nidificante e di doppio 
passo; scarso nel Cadore, abbondante nel Feltrino. 
Erithacus Rubecula, Bet, Betiz, Betarél (B.); Betizh, Betarél, 
Pitarél (F.); Betarél, Bét (C.). Frequente e nidificante 

al monti; scarso nell’ inverno. 

Cyanecula Wolfi, Codarossé! da palich (B.); Codaross dal 
peto turchin (F.). Di scarso passaggio in marzo nel 
Feltrino. 

Ruticilla Pheenicurus, Codarossé? (B.); Codardss, Coarés (F.); 
Codarés (C.). Frequente di doppio passo e nidificante 
nel Cadore; di solo passaggio nel Feltrino. 

Ruticilla titys, Codarosso! da sass (B.); Codarossol negro, Coda- 
ross de montagna (F.); Codaros spazzacamin (C.). Fre- 
quente e nidificante ai monti nel Cadore; comune di 
solo passo nel Feltrino. 


ae ey gp 


Pratincola Rubicola, Batiale (B. C.); Zhimalét, Zhimal (F.). Co- 
mune, nidificante e di doppio passo. 

Pratincola Rubetra, Machét (B.). Frequente al piano, nidifi- 
cante e di doppio passo. 

Sylvia orphea, Biancheton (B. C.). Frequente al piano, ni- 
dificante e di passaggio nel Cadore. 

Sylvia cinerea, Boscardela (B.F.); Bianchét de bosch (C.). Fre- 
quente, nidificante e di doppio passo. 

Sylvia subalpina, Monegheta (B); Boscardeléta (F.). Scarsa, 
ma nidificante e di doppio passo. 

Sylvia Curruca, Boscardela (B.); Biancheta (C.). Comune, ni- 
dificante e di doppio passo. 

Monachus Atricapillus, Caonero, Codazlal (B.); Caonegro (F. C.). 
Scarsa, nidificante e di doppio passaggio. 

Monachus hortensis, Bianchét (B. F. C.). Raro, nidificante e 
di doppio passo. 

Phylloscopus sibilator, Zalét (B.); Ciuît (F.); Zhuit, Ciuit (C.). 

_ Frequente, nidificante e di doppio passo. 

Phylloscopus Trochilus, Ocio de dé (B.); Tuio, Ocio de bò (C.). 
Frequente, nidificante e anche sedentario nel Cadore. 

Phylloscopus Bonellii, Dalin (B.); Tuio (C.). Frequente, ni- 
dificante e di doppio passo nel Cadore. 

Hypolais polyglotta, Zalet (B.); Canevardl (F.). Estivo, fre- 
quente e nidificante nel Feltrino. 

Acrocephalus palustris, Segalin, Zalet (B.); Canelin (F.). Scar- 
sa, estiva e nidificante al piano. 

Acroceplalus arundinaceus, Canelén (B.); Boia ‘dl, Becafigo da 
palù (F.). Estivo, ATE e nidificante al piano nel 
Feltrino. 

Calamodus schenobenus, Canelin (B.).; Palughin (F.). Esti- 
vo, frequente e nidificante al piano nel Feltrino. 
Troglodytes parvulus, ftewzRo! (B.); Regùz, Oselét del bosch, Ga- 
linazhéta (F.); Reuz, S-ciaruzol, Tre-tre, PRos-ciuz (C.), 
Frequente ovunque, nidificante e anche di doppio 

passaggio. 

Cinclus aquaticus, Merlo d’acqua (B. C.); Merlo da acqua (F.). 
Frequente e sedentario. 


— 208 — 


Accentor collaris, Talock griso (B.); Taléch, Moséca (F.); Ta- 
och, Grison da croda, Maton (C.). Sedentario ai monti; 
scarso nel Cadore, frequente nel Feltrino. 

Accentor modularis, Negréla (B.); Negrola, Moreta (F. C.). Fre- 
quente, di doppio passo e nidificante nel Cadore. 
Regulus cristatus, Stelin (B.); Stélin, Caodéro (F.); Papa-mo- 
schin (C.). Frequente, nidificante e di doppio pas- 

saggio. 

Regulus ignicapillus, Stelîn (B.); Stélin, Caodéro (F.). Scarso, 
nidificante ai monti e di doppio passo nel -Feltrino. 

Acredula rosea, Codazhin, Codazhil (B.); Coalonga, Ocio de bò 
(F.); Perussola dalla coda longa (C.). Comune; nidifi- 
cante e di doppio passo nel Cadore, sedentaria nel 
Feltrino. 

Parus major, Parussola, Potaséca (B.); Peruzhola, Zerpignola 
(F.); Perussola granda (C.). Frequente, nidificante e di 
doppio passo. 

Parus ater, Parussola todesca (B.); Peruzhola todesca (E); Pe- 
russola todesca, Perussola da chéba (C.). Frequente, ni- 
dificante ai monti e di doppio passo. 

Cyanistes ceruleus, /rarotol (B.); Peruzholin (F.); Perussola 
turchignola (C.). Frequente, ma soltanto di doppio pas- 
saggio. 

Pecile palustris, Parussola de la calota (B.). Frequente, ni- 
dificante e di doppio passo. 

Peecile borealis, Perussola moscona, Perussola bianchizha (C.). 
Frequente e nidificante ai monti nel Cadore. 

Lophophanes cristatus, Perussola col zhuf o suffo (C.). Fre- 
quente e sedentaria ai monti nel Cadore. 

Sitta casia, Becaran (B.); Becalegn medan, Becalegn curgiòs 
(F.). Scarso, ma sedentario nel Feltrino. 

Certhia familiaris, Becalégn (B.); Becalegnét (F.); Becalén (C.). 
Frequente e sedentario ai monti. 

Certhia brachydactyla, Becalégn (B.); Becalegnét (F.);} Becalén 
piccolo (C.). Comune e sedentario. 

Tichodroma muraria, Becasds, Piombin da croda(B.); Becasds, 
Becamur, Osel della Madonna (F.); Osel dall’ ojo (C.). Fre- 


— 209 — 


quente e sedentario ai monti nel Cadore, più scarso nel 
Feltrino. 

Oriolus Galbula, Repéndo (B.); Compare-piero (F.); Barba- 
piero (C.). Estivo e nidificante, più scarso nel Cadore. 

Lanius Excubitor, Ztedéstola (B.); Redestol falconier (F.). Scar- 
sa, ma nidificante nel Feltrino. 

Lanius minor, Reguestolon lor (B.); Redestolin (F.); Revést de 
montagna (C.). Estiva, scarsa e nidificante nel Cadore; 
più frequente nel Feltrino. 

Lanius Collurio, Redéstol (B. F.); Revést da campagna (C.). 
Estiva, frequente e nidificante. 

Lanius auriculatus, Redést bastard (B.); Redéstol (F.). Estiva, 
frequente e nidificante. 

Muscicapa collaris, Batiale (B. F.). Estiva, nidificante e piut- 
tosto frequente nel Feltrino. 

Muscicapa Atricapilla, Batiale (B. F.). Estiva, nidificante e di 
doppio passo; frequente. 

Butalis Grisola, Batialon (B.); Machét (F.). Estivo, scarso e 
nidificante. 

Hirundo rustica, Z%iliga (B.); Zhisila (F.); Ziria, Zhiliga (C.). 
Abbondante, estiva, nidificante e di doppio passaggio. 

Chelidon urbica, £ondo! (B.); Rondolét dal cul bianch (EF); 
Rondina dal cu bianco (C.). Abbondante, estivo, nidifi- 
cante e di doppio passo. 

Cotile rupestris, £0ndol (B.); Rondolét de croda, Rondolét griso 
(F.); Londol da croda (C.). Frequente ai monti e anco 
sedentaria nel Cadore; meno comune ed estiva nel 
Feltrino. 

Cypselus Apus, £6ndol, Stiro (B.), Rondén, Sbiro (F.); Rondo- 
ion, Sbiro (C.). Comune, estivo, nidificante e di doppio 
passaggio. 

Cypselus Melba, Ztond0! grand (B.); Rondolén, Rondén de zhime 
(F.); Fondol de montagna (C.). Estivo e frequente ai 
monti, ove nidifica. 

Caprimulgus europeus, etavache (B. F.); Tetavace (C.). 
Estivo e comune. 

Dryocopus martius, /ig6t negro (B.); Pigozh negro, Pigozhon, 

14 


n — 210 — 


Becalegnon (F.); Becalegn negro, Pigét moro (C.). Fre- 
quente e sedentario ai monti. 

Picus major, Pigot todesch (B.); Pigozh, Becazéch (F.); Beca- 
legn ross (C.). Comune e sedentario. 

Picus medius, Pig6t ross (B.); Pigozh, Becazéch e) Scarso, 
ma SE nel Feltrino. 

Picus minor, Becalegn (B.); Pigozhét, Becazéch \®) Becalegn 
Frequente e sedentario. 

Gecinus viridis, Pich, Pig6t (B.); Becalegn, Pigozh verdo (F\); 
Pigòt verdo (C.). Comune e sedentario. 

Gecinus canus, Pigot (B.); Pigozh, Becazéch (F.). Scarso, ma 
ei ai monti nel Feltrino. 

ljnx Torquilla, Codatéreol (B.); Coatéreol (F.); Contorcol (C.). 
Di doppio passaggio, scarso nel Cadore, frequente nel 
Feltrino. 

Cuculus canorus, Cuch (B. F.); Cuco, Cuch (C.). Estivo e 
frequente. 

Alcedo Ispida, Piombin da acqua, Piombin (B. F.). Frequente 
e sedentario al piano nel Feltrino. 

Upupa Epops, Bubola (B.); Pochéta, Galét (F.), Galét de mon- 
tagna (C.). Scarsa, estiva e nidificante. 

Strix flammea, LBardagian (B. F. C.). Scarso, ma sedentario. 

Syrnium Aluco, Sbarégol (B.); Sbéregh (F.). Scarso ai monti, 
ma sedentario. 

Nyctala Tengmalmi, Zhiveta da croda (B.); Zhivitn da croda, 
Zhiviton (F.); Zhuita da campagna (C.). Scarsa, ma se- 
dentaria nel Cadore. 

Asio Otus, Cioch (B.); Burububà (F.); Ciò (C.). Frequente e 
sedentario nel Cadore, più scarso nel Feltrino. 

Athene Noctua, Zhiveta (B.); Zhivita, Zhuita, Zhoéta (F.); Zhuita 
(C.). Sedentaria; frequente nel Cadore, più scarsa nel 
Feltrino. 

Scops Giu, Zhus (B. F. C.). Estivo, frequente e nidificante. 

Bubo maximus, Dugo (B. F. C.). Sedentario; frequente nel 
Cadore, meno comune ed erratico nel Feltrino. 

Circus aeruginosus, Falchét paluder (B.). Scarso, di doppio 
passo al piano. 


— 211 — 


Circus cyaneus, Falchét (B.); Auzhet dalle pite, Falchét (C.). 
Frequente e nidificante nel Cadore. 

Circus cineraceus, Fal/chét (B.); Falchét, Galinél (C.). Non 
rara, sedentaria e nidificante nel Cadore. 

Circaétus gallicus, Astòr (C.). Frequente e sedentario ai 
monti nel Cadore. 

Aquila Chrysaétus, Aquila (B. F. C.). Scarsa, ma sedentaria 
al monti. 

Buteo vulgaris, Pojana (B. C.); Pojana, Guia, Avion (F.). Fre- 
quente, nidificante e di doppio passo nel Cadore; se- 
dentaria nel Feltrino. 

Pernis apivorus, Pojana(B.).Scarso e forse nidificante al piano. 

Falco Peregrinus, F'a/chét (B.C.); Falchét, Oselazh (F.). Seden- 
tario ai monti; scarso nel Cadore, frequente nel Feltrino. 

Hypotriorchis Subbuteo, /a/chéet (B. F.). Frequente di doppio 
passo nel Feltrino. 

Fesalon regulus, !a/chét (B.); Astoréla, Storéla (F.). Frequente 
di doppio passo e forse nidificante nel Feltrino. 

Cerchneis Tinnunculus, Storéla (B.); L'alchèt de tore, Storéla da 
campanil (F.). Scarso, ma sedentario. 

Cerchneis Naumanni, Galiné!, Storéla piccola (F.). Estivo e 
non raro nel Feltrino. 

Cerchneis vespertinus, /a/chét, Storéla (B.). Comune, estivo 
e nidificante. 

Astur palumbarius, Sparvier da colombi (B.); Astor (F. C.). 
Frequente e sedentario ai monti, più scarso nel Feltrino. 

Accipiter Nisus, Sparvier, Filandél (B.); Sparvier, Falchetin 
(F.), Galinél (C.). Frequente e sedentario. 

Gypaétus barbatus, Stordzh, Falcon (F.). Scarsa, ma seden- 
taria sugli alti monti del Feltrino. 

Ardea cinerea, A:r6n (B.); Airon zhenerin (F.). Scarso al piano 
in aprile. 

Ardea purpurea, A4ir6n (B.). Scarso, di doppio passo al piano. 

Egretta alba, Airon bianco (B. F.). Di casuale comparsa 
d’ inverno al piano. 

Ardea Garzetta, Air6n dianco (B.). Rara, di doppio passo al 
piano. 


CSI] ga 


Ardetta minuta, Zarabis (B.); Tarabusét (F.). Di scarso pas- 
saggio e forse nidificante al piano. 

Botaurus stellaris, Taraduso (B. F.). Accidentale nel Cadore, 
frequente al piano di doppio passo nel Feltrino. 

Nycticorax griseus, Airon dal becol negro (B.); Tarabiso zhe- 
nerin, Tarabis dalle ongie col péten (F.). Scarso al piano, 
di passo in aprile. 

Ciconia alba, Zhicogna (B.). Scarsa di doppio passaggio al 
piano. 

Anser cinereus, Oca grande (B.); Och, Oca salvarega (F.). Di 
scarso passaggio, specialmente in marzo, nel Feltrino. 

Anser segetum, Oca pizhola (B.); Och, Oca salvarega (F.). Di 
scarso passaggio in marzo. . 

Anas Boscas, Anera salvarega, Mazurin (B.); Anera grossa, 
Mazhorin (F. C.). Frequente, di doppio passaggio e an- 
che nidificante al piano nel Feltrino. 

Dafila acuta, Anera subiota (B.); Anera vis-ciarola, Anera 
della coa longa (F.). Di scarso doppio passaggioal piano. 

Spatula clypeata, Anera salvarega (B.); Aneròn (F.). Di scarso 
passaggio al piano in aprile. 

Mareca Penelope, Anera medana (B.). Di scarso doppio passo 
al piano. 

Nettion Crecca, Crecola (B.); Crecola, Crecoléta (F.). Frequente 
‘di doppio passo al piano. 

Querquedula Circia, Crecola (B.); Crecoléta (F.). Di passo ab- 
bondante in marzo ed aprile. : 

Fulix ferina, Moréta (B.). Di scarso doppio passo. 

Fulix Fuligula, Moréta (B.); Crecola mora (F.). Di doppio 
passaggio abbondante. i 
Mergus Merganser, Aneron dal bdech sotil (F.). Di scarso pas- 

saggio nell’ inverno. 

Columba Palumbus, Groton dalla colana (B.); Colombo CATORE 
rego, Grotén (F.); Colombo salvarego (C.). Frequente, ni- 
dificante e di doppio passo. 

Columba Oenas, Grotén (B.); Colombo salvarego (F. C.). Fre- 
quente, nidificante e di doppio passo nel Cadore; più 
scarsa e di solo passo nel Feltrino. 


— 213 — 


Turtur tenera, Tortora, Tortorela (B. C.); Tortorela (F.). Estiva 
e fitte : frequente nel Cadore, scarsa nel Feltrino. 

Perdix saxatilis, i mo (B.); Cotorno, Catbrn (F.); Cotorno, 
Catér (C.). Frequente e AAA ai monti. 

Starna Perdix, Pernise (B. C.); Pernise, Parnis (F.). Fre- 
quente, nidificante e anche di doppio passo. 

Coturnix communis, Quaja, Quajét (B. F. C.). Frequente, ni- 
dificante e di doppio passo; raramente sverna. 

Tetrao Urogallus, Gal gedron (B.); Zhedron, Galzhedron (F.); 
Gal zhedr6n, Groton (C.). Scarso, sedentario ai monti; 
va diminuendo. 

Lyrurus Tetrix, /'orzhé!, Gal forzhél (B. F.); Gal forzhé1. Gal 
lauridt (C.). Scarso e sedentario ai monti; va di- 
minuendo. 

Bonasa betulina, /rancolin (B. F. C.). Sedentario ai monti; 
frequente nel Cadore, più scarso nel Feltrino. 

Lagopus mutus, Galina bianca (B.); Galineta, Biancheta (F.); 
Pita bianca, Pita da giara (C.). Frequente e sedentario 
ai monti. 

Rallus aquaticus, .Sforzhana (B. C.); Sforzhanòn (F.). Frequen- 
te, nidificante e di doppio passo al piano nel Feltrino. 

Ortygometra Porzana, Forzana, Pit (B.); Ral, Realéet, Ralet (F.). 
Frequente, nidificante e di doppio passo al. piano nel 
Feltrino. 

Ortygometra Bailloni, Hogieta (B.); Sforzhanéla (F.). Scarsa 
di doppio passo al piano. 

Ortygometra parva, Fogieta (B.); Sfor zhanéla (F.). Scarsa, di 
doppio passo al piano. 

Crex pratensis, Re da quaje (B.); Baréch, Requajo (F.). Fre- 

.  Quente, nidificante e di doppio passo nel Feltrino. 

Gallinula chioropus, Sfogio (B. F.). Comune, nidificante e di 
doppio passo al piano nel Feltrino. 

Fulica atra, /6lega (B. F. C.). Accidentale nel Cadore; di 
scarso doppio passo nel Feltrino. 

Grus communis, Grua, Gru (B. F. C.). Di casuale comparsa. 

Otis Tetrax, Dindio o Dinzio salvarego (F.). Di casuale com- 
parsa in autunno e nella primavera. 


L'ala 


(Edicnemus scolopax, CorZicén (B. F.). Scarso, ma nidificante 
e di doppio passo nel Feltrino. 

Charadrius Pluvialis, Corid6r (B. F.). Scarso, di doppio pas- 
saggio nel Feltrino. : 

Eudromias Morinellus, Corlich (B.). Di scarso passaggio in. 
aprile ed agosto. 

Fegialitis curonica, Corlichét (B.); Corlich (F.). Scarso, ma ni- 
dificante e di doppio passo nel Feltrino. 

Fegialitis Hiaticula, Corlicén (B.); Coridorén (F.). Scarso, di 
passo in primavera nel Feltrino. 

Vanellus Capella, Paonzhin (B.); Pavonzhin (F.). Scarsa di 
doppio passo. 

Tringoides Hypoleucus, Gravotd! (F.). Frequente, nidificante 

_e di doppio passo nel Feltrino. 

Totanus Ochropus, Culbianch da acqua (B. F.). Scarso al piano 
da settembre a maggio. 

Scolopax Rusticula, Galinazha (B. F. C.). Frequente, nidifi- 
cante e di doppio passo. 

Gallinago major, Ciochéta (B. F.). Di scarso doppio passag- 
gio nel Feltrino. 

Gallinago calestis, Becanot (B. F. C.). Scarsa nel Cadore al 
piano; frequente da luglio a mezzo aprile nel Feltrino. 

Gallinago Gallinula, Becaréla (B. F.). Frequente al piano 
dalla metà di ottobre alla metà di aprile. 

Numenius Arquata, Arcada (B.). Di casuale comparsa. 

Hydrochelidon nigra, ZRision de mar (F.).. Di scarsa com- 
parsa al piano nel maggio. 

Chroocephalus ridibundus, Coca? (B. F.). Accidentale al piano 
d’ inverno. 

Podiceps cristatus, Sotar07(B.) Di scarso doppio passo al piano. 

Podiceps cornutus, Sotar6? (B.). Di casuale passaggio in aprile 
ed agosto. 

Podiceps nigricollis, Sotar6) (B.). Di scarso passaggio in aprile 
ed agosto. 

Podiceps fluviatilis, Ra? (B.); Pit da acqua (F.). Scarso, ma 
sedentario nel Feltrino. 


i Die 


Udine ' (VaLLoN Graziano): 


La provincia del Friuli racchiude in sè tutte le specie 
di terreno e tutte quelle delle acque. Noi abbiamo le Alpi 
che la delimitano completamente a settentrione e la divi. 
dono dalle provincie dell’ Austria Ungheria; i colli, che oc- 
cupano buona .parte del suolo e che cominciano al basso 
limite dei monti; i piani, coltivati a granaglie, viti e gelsi; 
l’estese praterie, non sempre fertili a cagione del terreno 
ghiaioso; i terreni acquitrinosi, ricoperti da una vegeta- 
zione ubertosa e finalmente i terreni paludosi. La provincia 
conta molti fiumi, fiumi-torrenti, laghi, 19 chilometri di 
litorale ed altrettanti di laguna. I boschi abbondano in ge- 
nerale sui monti della Carnia, ve ne sono però di abba- 
stanza estesi anche in pianura; i colli sono per buona parte 
coltivati, del resto coperti d’ una discreta vegetazione. Nel 
piano, come è già detto, vengono coltivati soltanto i gelsi e 
le viti e tranne nei siti ove i ruscelli o in generale le acque 
abbondano, imprimendo ai terreni adiacenti un carattere 
particolare, mancano gli alberi e persino le piante basse. 

Nel distretto di Udine, che giace in perfetta pianura, 
abbiamo due torrenti, asciutti la maggior parte dell’anno, 
ma che pure mantengono sufficiente verdura alle loro 
sponde; contiamo alcune roggie che non seccano mai e che 
quindi danno vita ad una gran quantità di piante, che in 
certi punti formano dei folti boschetti o almeno una serie 
densa e continuata di siepi. È qui soltanto che gli uccelli 
insettivori possono trovare comoda stanza, e difatti al- 
lepoca dei due passi varie specie e masse d’ individui vi si 
fermano per qualche tempo. I granivori di passo tirano via, 
fatta forse eccezione per la Peppola (Pringilla Montifringilla) 
che ho incontrata di frequente nei campi coltivati. Ad ec- 
cezione della Poiana comune (Buteo vulgaris) e del Gheppio 


1 Per il distretto di Udine le osservazioni sono state fatte costan- 
temente tutto l’anno; per quello di Codroipo soltanto durante l’ epoca 
della nidificazione; per la provincia in generale, a seconda della pos- 
sibilità, la maggior parte però nell'autunno e nell'inverno. (Vallon). 


x 


Seo 


(Cerchneis Tinnunculus) che sono sedentarî, non incontriamo 
che rari assai degli Sparvieri (Accipiter Nisus) giovani o 
qualche Albanella (Circus); gli altri Rapaci continuano le 
loro strade e non pagano quindi nessun tributo al distretto. 
Degli acquatici non parliamo neppure, sebbene nelle roggie 
sia stato ucciso più d’una volta il Germano reale (Anas Bo- 
scas). Comunissimi nelle praterie sono le Lodole (Alauda), 
lo Strilozzo (Miliaria Projer), la Quaglia (Coturnie commu- 
nis); abbastanza frequente l’Ortolano (Embderiza Hortulana), 
il Cardellino, il Verdone, la Sterpazzola, il Saltimpalo, ec. 
In generale, diciamolo subito, il distretto è povero di specie 
non solo, ma anche di individui. 

Da siffatta povertà, passiamo all’ esuberante ricchezza; 
il distretto di Codroipo è un vero Eldorado. Qui le specie 
sono molteplici, il numero degli individui incalcolabile. Gran 
parte del terreno è acquitrinoso ed un’ infinita quantità di 
ruscelli, di piccoli fiumi, di roggie, di canali, lo solca in tutte 
le direzioni. La vegetazione in certi punti è imponente, 
ricca dappertutto; il terreno è perfettamente piano e la terra, 
parlando in generale, molto produttiva. Vi crescono bene 
anche le viti e non di rado incontransi, specialmente lad- 
dove le acque non padroneggiano troppo, degli estesi vi- 
gneti, fiancheggiati dagli immancabili gelsi. Le eranaglie 
producono sufficientemente, e così la canape. Molini ab- 
bondano ed è ben naturale in siti dove i fiumi ed i canali 
sono così frequenti. 

È facile a comprendere che in siffatti Inoghi straricchi 
di tutto quello che può allettare gli uccelli, essi vi prendano 
dimora, e che quindi il materiale offrentesi allo studioso 
di Ornitologia sia della più alta importanza. In primavera 
e im estate il numero degli uccelli nidificanti è addirittura 
favoloso; non si fanno più di venti passi da un nido al- 
l’altro per le specie d’ indole gregaria; talvolta anzi uno 
sta disopra dell’ altro. Mi è occorso spesso di trovare 
p. es., un nido di Capinera (Monachus Atricapillus) nel ce- 
spuglio, che cresceva al piede d’ un albero, nel quale il Co- 
dibugnolo aveva fabbricato l’ artistica sua culla; oppure di 


rinvenir nei bassi giunchi il nido. della Cannajola verdo- 
gnola (Acrocephalus palustris) e sospeso a quello su d’un ramo 
più alto, l’impareggiabile costruzione del Pendolino (gi 
thalus pendulinus); il Tordo, la Cingallegra e l’ Usignuolo, 
.li ho trovati nidificanti nel medesimo albero, la Sterpaz- 
zola (Sylvia cinerea) con la Ballerina (Motacilla alba), ec. 

Secondo le mie osservazioni non meno di sessantasei 
specie vi nidificano, altre tre ne posso aggiungere per osser- 
vazioni altrui, delle quali punto non dubito, per cui ab- 
biamo in un distretto soltanto quasi la metà del comples- 
sivo (148) delle specie che nidificano nell'intera provincia. 
Fino ad oggi, anno per anno, ho scoperto qualche nuova 
specie prolificante ed ho radunato in proposito un rilevante 
materiale di studio. Le specie più rare di Sylvie hanno qui 
stanza estiva, in generale gran parte dei Boscherecci vi ni- 
dificano, lo stesso dirò di alcuni Pigliamosche, di alcune 
Cincie, dei Tordi, delle Cutrettole, delle Sciabiche, ec. 
Durante i due passi incontriamo buon numero di uccelli 
di ripa, vari acquatici e gabbiani. Anche i Rapaci hanno i 
loro rappresentanti, specialmente in primavera e qualche 
specie vi nidifica. 


Elenco generale delle specie di uccelli che 
si trovano nella provincia di Udine, coi 
nomi volgari locali ed indicazioni di 
frequenza ecc. nonchè notizie sulla mi- 
grazione e sulla nidificazione ecc. 


Corvus Corax, Corvàtt. Scarso, sedentario forse ai monti, 
erratico nell’ autunno. 

Corvus Corone, Còre. Abbastanza frequente, nidifica sui 
monti della Carnia. 


1 Il signor Vallon mentre si stampava la mia Avifauna Italica aveva 
sotto il torchio un lavoro speciale sugli uccelli di questa provincia, 


— 218 — 


Corvus Cornix, Còre. Frequente ovunque. 

Corvus frugilegus, Corvatt. Invernale a branchi; 2. 

Lycos Monedula, Core. Non comune in branchetti. 

Nucifraga Caryocatactes, Frdche nolis. Scarsa, nidifica nei 
boschi montuosi della Carnia; in ottobre per pochi 
giorni vedonsene molte sulle colline, nel 1885 questo 
passo fu eccezionalmente abbondante. 

Pica rustica, Badascule, Chèche. Comunissima e sedentaria; 
nidifica in marzo ed aprile, usualmente sugli alberi 
più alti; il 1° maggio 1884 trovai però un nido nel 
folto di un cespo a 20 cent. dalla superficie dell’acqua. 
Depone 5-7 uova, incubate dai due genitori per 19-21 
giorni; 3. 

Garrulus glandarius, Chèche, Giàje mate. Comune ovunque e 
sedentaria, nidifica nell’aprile e maggio; 5-7 uova in- 
cubate per 2 settimane; 10. 

Pyrrhocorax alpinus, Mièrl di mòntagne. Comune e sedenta- 
tario ai monti, nidifica sopra Pontebba. 

Sturnus vulgaris, Sturnè!. Comune e stazionario. Due cova- 
te, aprile e giugno; 5-6 uova, incubate 15 giorni dalla 
femmina; 161. 

Pastor roseus, Mièrli ross. Avventizio, un giovane fu colto 
presso Udine il 21 settembre 1884. 

Fringilla coelebs, FranzèN. Comunissimo e sedentario. Cova 
in maggio 5-6 uova M. e F. per 14 giorni; 16056. 
Fringilla Montifringilla, Montà», Zavatul. Invernale abbon- 
dante. Anco nidificante, in maggio-giugno, dunque 

sedentaria; 3460. 

Petronia stulta. Non comune, nidifica presso Sacile. 

Passer montanus, Passere di giàmp. Comunissima. Fa varie 
covate di 4-7 uova da aprile ad agosto; 11800. 


frutto di sette anni di continue e pazienti ricerche; esso vide la luce nel 

ullettino della Società adriatica di Scienze Naturaliin Trieste (Vol. IX, 
n. 2, 1886), 2ol titolo: Note sull’ Avifauna del Friuli. Mi sono specialmente 
giovato qui del pregevole lavoro. Il numero dato in fine alle notizie 
di molte specie indica quello degli individui notati dal signor Vallon sul 
mercato di Udine dal 15 agosto a tutto il 31 dicembre 1886. 


— 219 — 


Passer Italie, Passare tàliane. Comunissima e sedentaria. Fa 
varie covate da marzo-agosto di 4-7 uova; covano M. 
e F. per 15 giorni; 722. 

Passer domesticus, Pàssare, Pàsserot, il masch. Comune e 
sedentaria. Fa varie covate di 4-7 uova da marzo ad 
agosto, incubano M. e F. per 15 giorni; 125. 

Coccothraustes vulgaris, /risdtt. Comune e nidificante, emi- 
gra nell’inverno. Fa due covate di 3-5 uova in maggio 
e luglio; covano M. e F. per 14-16 giorni; 679. 

Ligurinus Chloris, Cirant. Comune e sedentario. Fa due co- 
vate di 4-6 uova in maggio-luglio; incuba la sola 
femmina per 15 giorni; 537. 

Chrysomitris Spinus, Làjar. Comune da ottobre ad aprile; 
fors’ anche nidificante; 719. 

Carduelis elegans, Gardè/. Frequente, talvolta sverna. Cova 
5-6 uova da marzo-giug.; M. e F. per 12-15 giorni; 407. 

Serinus hortulanus, Sverzel. Raro, ma nidific. nel giugno; 6. 

Cannabina Linota, Faganè?!. Assai comune nell’autunno; 1228. 

Fegiothus rufescens, Sverzà/. Raro, giunge irregolarmente al 
piano in novembre e dicembre, nidifica molto proba- 
bilmente ai monti; 7. i 

Pyrrhula europaa, .Sivi/dtt. Comune, nidifica ai monti nel 
maggio, giunge al piano per emigrare, tornando in 
aprile; 5. 

Loxia Curvirostra, Bec in cros, Crosnòbl. Abbastanza comune 
nei boschetti, al piano ed in collina nel dicembre; 1. 

Euspiza melanocephala, ‘te di Ortolan. Piuttosto raro, estivo. 
Cova in maggio 4-5 uova per 15 giorni; 1. 

Miliaria Projer, Sdrundl, Petàss. Abbondantissimo nell'estate, 
più scarso nell’ inverno. Fa due covate, aprile e giugno 
di 3-6 uova, incubate da M. e F. per 15-16 giorni; 500. 

Emberiza Citrinella, Smajàrd. Comunissimo e sedentario. Cova 
nel maggio 3 4 uova, 2163. 

Emberiza Cirlus. Raro e di comparsa irregolare nell’au- 
tunno; 3. 

Emberiza Hortulana, Ortolàn. Estivo e abbondante. Cova nel 
maggio-giugno 3-5 nuova per 15 giorni; 11. 


— 220 — 


Emberiza caesia. Di comparsa accidentale; 5. 

Emberiza Cia, Cipp. Comune assai e nidificante. Cova nel 
maggio e giugno 4 uova; 826. 

Emberiza rustica. Accidentale, il 4 dicembre 1886; 1. 

Emberiza pusilla. Accidentale. 

Emberiza Scheeniclus, Cià. Assai comune e sedentario. 
Fa due covate, maggio e luglio, 4-6 uova per 15 gior- 
ni; 460. 

Emberiza pyrrhuloides. Accidentale. 

Calcarius nivalis, Ortolàn di montagne. Non raro, invernale. 

Meianocorypha Calandra, Calandre (?). Rara, invernale; 1. 

Calandrella brachydactyla, Lodùle di campàgne. Accidentale. 

Alauda arborea, Calandràtt. Comune e sedentaria. Cova in 
‘aprile 3-5 uova; 617. | 

Alauda arvensis, Lodàle. Comunissima e sedentaria. Fa tre 
covate, marzo, maggio e luglio, 4-6 uova; incubano 
M. e F. per 15 giorni; 1709. } 

Galerita cristata, Lodàle chapelùde. Comune e sedentaria. Fa 
tre covate, marzo, maggio e luglio, 3-6 uova; cova la 
sola F. 13-14 giorni; 68. 

Agrodroma campestris, Calandròn (?). Scarso, nidificante. 
Cova nel maggio 5 uova per 15 giorni; 2. 

Corydalia Richardi, Calandra. Raro, nidificante. Cova nel 
maggio 4 uova. 

Anthus pratensis, U?fe. Comunissima e sedentaria. Fa due 
covate, aprile e giugno, di 5-6 uova; 7790. 

Anthus trivialis, Dordè. Comune di passo e nidificante. Cova 
nel maggio 4-5 uova per 14 giorni; 4657. 

Anthus Spipoletta, U?tatt. Frequente nell'autunno; 766. 

Budytes flavus, /’astorèle zàle. Estivo e comune. Cova nel 
maggio 5-6 uova la sola femmina per 13 giorni; 12. 

Budytes cinereocapillus. Scarsa ed estiva. Cova in maggio e 
giugno ; 1. 

Motacilla alba, Pastorèle blànche, Scassagòde. Comune, seden-. 
taria. Due covate, aprile-giugno 4-7 uova, sola fem- 
mina per 15 giorni; 159. 

Calobates melanope, Armentarèsse, Boarine. Comune e seden- 


— 221 — 


taria. Due covate, aprile-gitigno, 4-6 uova; covano 
M. e F. per 14 giorni; 97. 

Saxicola Oenanthe, Cu/ètt. Comune ed estivo. Cova nel mag- 
gio 4-6 uova; 762. 

Saxicola Stapazina, /uvrètt. Scarsa, ma nidificante. Cova 
nel maggio 6 uova. 

Monticola saxatilis, Codàross di montagne. Estivo. Cova in 
giugno 5-6 uova; M. e F. per 14-16 giorni; 28. 

Monticola Cyanus, Pcdsser solitàri. Scarsa ed estiva. Cova in 
maggio-giugno 5 uova; 18. 

Merula nigra, Jiér. Comunissimo e sedentario. Fa due cova- 
te, marzo-giugno, 4-6 uova; M. e F. per 13-16 giorni; 154. 

Merula torquata, Mir de goldine. Non raro e apparente- 
mente sedentario ai monti; nidifica nel maggio. 

Turdus pilaris, Zenevròn. Abbondante da novem. a marzo; 30. 

Turdus iliacus, Sgrisul. Di passo copioso in novembre e 
marzo; 171. 

Turdus musicus, Dòorde. Frequente e nidificante. Cova in 
aprile e giugno, 3-5 uova per 15 giorni; 1605. 

Turdus viscivorus, Dorde. Comunissima e nidificante. Fa 

. due covate, marzo-giugno, 3-5 uova, incubate per 

15 giorni; 93. 

Aédon Luscinia, Ausignà!. Estivo e comunissimo. Cova in 
maggio-giugno 4-6 uova; M. e F. per 15 giorni; 28. 

Erithacus Rubecula, Petaròdss. Comunissimo e sedentario. Cova 
in maggio-giugno 6 uova, M. e F. per 15 giorni; 941. 

Cyanecula Wolfi, Petardss turchin. Scarso di passo autunnale; 1. 

Ruticilla Phoenicurus, Codaròdss. Estivo e comune; 519. 

Ruticilla titys, Scodaròss. Non comune, invernale; 2. 

Pratincola Rubicola, Porghiaràte, Grisùtt, Grisùte. Comune e 
sedentario. Cova in aprile e giugno 6 e 4-5 uova per 
15 giorni; 497. 

Pratincola Rubetra, Grisàt. Estivo e piuttosto scarso. Cova 
in maggio-giugno 5-6 uova per 13-15 giorni; 701. 
Sylvia nisoria, B/anghetòn. Estiva e non rara. Nidifica in 
maggio-giugno, 5-6 uova incubate dalla femmina per 

15 giorni; 1. 


— 222 — 


Sylvia orphea, Moratulòn. Piuttosto rara ed estiva. Cova in 
maggio-giugno, 3-5 uova incubate dalla fem., 15 giorni. 

Sylvia cinerea, Moràtule. Comunissima ed estiva. Fa due cova- 
te, aprile e giugno, 4-6 uova incubate 11-12 giorni; 79. 

Sylvia Curruca, Moràtule, ? Chacuràte. Rara ed estiva. Fa 
due covate, aprile e giugno; 4-6 uova covate da M. 
e F., 15 giorni; D4. 

Monachus Atricapillus, Caponeri. Comunissima, forse seden- 
taria. Fa due covate, maggio e luglio, 4-6 uova da M. 
e F. per 15 giorni; 198. 

Monachus hortensis. Estivo e non tanto comune; 304. 

Agrobates familiaris. Accidentale; 1. 

Phylloscopus sibilator, Ciu-càu. Comune ed estivo. Una co- 
vata in maggio di 5-6 uova, incubate 13 giorni; 76. 

Phylloscopus Trochilus, Papemoschin. Abbondante ed esti- 
vo. Cova in aprile 5-7 uova per 13 giorni; 507. 

Phylloscopus rufus, Papemoschin. Piuttosto scarso. Cova in 
aprile 5-7 uova per 13 giorni; 1. 

Hypolais icterina, Beccafigo, (Papefigh) (?). Estivo e scarso. 
Cova in maggio-giugno 4-6 uova. 

Hypolais polyglotta, Ut. Estivo e comune. Cova in giugno 
5 uova; incubano M. e F; 52. 

Acrocephalus palustris. Estiva e piuttosto comune. Cova in 
maggio-giugno 3-5 uova, la sola femmina per 13 
giorni; 27. 3 

Acrocephalus streperus.. Estiva e piuttosto rara. Cova in 
maggio-giugno D uova. 

Acrocephalus arundinaceus, fe di Rusignàl. Estivo e comu- 
ne. Cova in mag.-giug. 3-6 uova per 14-17 giorni; 1. 

Calamodus scheenobenus. Estivo, nidificante, ma scarso; cova 
nel maggio. 

Calamodus aquaticus. Comune ed estivo. Nidifica in maggio- 
giugno, uova 4-5 covate dalla femm. per 15 giorni; 14. 

Lusciniola melanopogon. Scarsa, ma nidificante nel giugno, 
depone 3-5 uova. 

Locustella naevia. Scarso nell’ autunno. 

Potamodus luscinioides. Accidentale. 


— 223 — 


Cettia Cettii, &usignà! matt. Abbastanza comune e sedenta- 
rio. Fa due covate in aprile e giugno, 4-5 uova incu- 
bate per 14 giorni. 

Troglodytes parvulus, avìte. Comune e sedentario. Cova 
7 uova nel maggio per 15 giorni; M. e F; 20. 

Cinclus aquaticus, Mièrli d’àghe. Frequente e sedentario. 
Cova la femmina 4-6 uova per 15-16 giorni nel mag- 
gio; 1. 

Accentor collaris. Frequente e sedentario; 15. 

Accentor modularis, Passare gharandine. Comune, nidifican- 
te. Fa due covate, maggio-luglio di 4-6 uova; 294. 

Accentor montanellus. Accidentale. 

Regulus cristatus, Stef. Frequente e sedentario. Cova in 
maggio; ll. 

Regulus ignicapillus, Zepipèn. Abbondante e sedentario. Cova 
in maggio; 13. 

Fegithalus pendulinus, Mulnarie. Estivo e frequente. Cova in 
maggio-giugno 4-5 uova per 15-17 giorni; M. e F. 

Acredula caudata, Paràssole de còde lunge. Accidentale. 

Acredula rosea, Paràssole de còde lunge. Comunissima e se- 
dentaria. Cova in aprile e giugno 10-14 uova; M. e F. 
per 15 giorni; 3. 

Parus major, Parùàssule. Comune e sedentaria. Fa due cova- 
te, maggio e luglio di 8-10 e 6-9 uova, incubano 
12-15 giorni M. e F; 216. 

Parus ater, Parùssule mate. Piuttosto comune, nidificante. 

Cyanistes caruleus, Parussulìn. Piuttosto scarsa, sedenta- 
ria. Cova,in maggio 6-8 uova per 12-15 giorni; M. 
eb 13. E 

Peecile palustris, Paràssule grise. Comune e nidificante; co- 
vano M. e F. in aprile-maggio 7-11 uova per 15 giorni. 
Passa in marzo ed ottobre; 4. 

Lcphophanes cristatus. Piuttosto rara, sedentaria ai monti; 
nidifica nel giugno, 5 uova. 

Sitta caesia, Cui. Comune, nidificante in aprile e maggio, 

_ depone 6-8 uova incubate dalla fem. per 12-14 giorni. 

Certhia brachydactyla, 2ampigàn. Frequente e nidificante. 


2 "godi 


Tichodroma muraria, Ragnàr. Scarso e nidificante ai monti. 

Oriolus Galbula, Luri, (Pdpefig). Estivo e frequente. Una co- 
vata, fine aprile e maggio, 4-5 uova incubate da M. 
e F. 15 giorni; 14. 

Ampelis Garrulus. Accidentale, molti presi cal 1876. 

Lanius Excubitor, Giàrle 2èmule. Non rara, invernale: 8. 
Lanius minor, Giàrle 2è2mule. Estiva e frequente. Cova in 
maggio e giugno 4-7 uova per 13-15 giorni; DT. 
Lanius Collurio, Giàrle fajàne. Estiva e comunissima. Cova 
in maggio-giugno 5-6 uova per 14-16 giorni, la sola 

femmina; 392. 

Lanius auriculatus, Giàrle. Estiva e piuttosto rara. Cova in 
maggio-giugno 5-6 uova 14-16 giorni, la sola fem- 
mina; 20. i 

Muscicapa Atricapilla. Piuttosto comune, estiva. Cova in 
maggio-giugno 6 uova per 13-15 giorni, M.e F.; 207. 

Butalis Grisola, Schassealis, (Batiàlis). Estivo e frequente. Cova 
in maggio-giugno 3-5 uova 14 giorni, M. e F.; 200. 

Hirundo rustica, Cisèle. Abbondante dal marzo al settem- 
bre; due covate, maggio e luglio; 4 a 6 uova covate 
dalla sola femmina per 15-16 giorni. 

Chelidon urbica, Rondìn. Comune dal marzo all'ottobre; due 
covate, maggio e luglio, 4 a 6 uova; incubate per 14 
giorni dalla sola femmina. 

Clivicola riparia, Ròndul. Raro assai. 

Cypselus Apus, Rondòn, Sbro. Comune ed estivo. Fa due 
covate in maggio e luglio, di 2-3 uova, covate dalla 
sola femmina per 15 giorni. 

Caprimulgus europeus, Bochàss. Estivo e frequente; giunge 
in aprile, nidifica in maggio, parte nel settembre. 

Dryocopus martius, /icc. Scarso e sedentario ai monti. 

Picus major, ice de coròne. Comune e sedentario, nidifica 
in maggio; 2. 

Picus medius, Picc mezzàn. Accidentale. 

Picoides tridactylus. Scarso, ma sedentario ai monti. 

Gecinus viridis, Picc verd. Comune e sedentario; nidifica nel 
maggio; 9. 


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% — 


Gecinus canus, /icc gris. Scarso e, pare, sedentario. 

lynx Torquilla, Furmiàr, Cuell stuàrt. Estivo e comune, 10. 

Cuculus canorus, Cucce. Estivo e frequente; giunge in aprile 
parte in ottobre, Depone le uova nel maggio; i pulcini 
nascono dopo 15-16 giorni; bd. 

Alcedo Ispida, Plombèa. Comune e sedentario. Fa credo due 
covate, maggio e giugno; uova 5-7, incubazione 15 
giorni; 2. 

Coracias Garrula, Giàje marine. Rara, di solo passo in aprile 
e settembre. 

Merops Apiaster, Uciè! diel verd. Accidentale nel marzo. 


 Upupa Epops, Giallat dé bidle creste. Estiva e non rara; 1. 


Strix flammea, Quite, Barbezuan. Comunissimo e sedenta- 
rio. Nidifica in aprile, 5 a 7 uova covate per 3 setti- 
mane; ‘. 

Syrnium Aluco, A/dce. Piuttosto raro. 

Syrnium uralense. Accidentale. 

Nyctala Tengmalmi. Rarissima. 

Asio Otus, Catàss. Non raro e nidificante nel maggio, passa 
in settembre; 1. 

Asio accipitrinus, Catàss pìzzul. Comune e nidificante; passa 
in aprile e settembre. Depone in aprile 4-7 uova, in- 
cubate dalla femmina per 21-23 giorni. 

Athene Noctua, Cuss. Comunissima e sedentaria. Nidifica in 
aprile maggio, © a 6 uova incubate in 16-17 giorni; 70. 

Scops Giu, Catàss, (Cuss). Estivo e frequente; giunge nel 
marzo, nidifica in maggio, deponendo 6 uova, parte in 
agosto. 

Bubo maximus, Barbezuan grand, (Dug). Non raro e nidifi- 
cante in aprile-maggio; 2. 

Circus aeruginosus, Pojàne col ciaf blane. Comune e nidifi- 
cante; di passaggio in marzo, settembre ed ottobre. 
Una covata in maggio, 4 a 6 uova incubate per 20 
giorni dalla sola femmina. 

Circus cyaneus. Piuttosto rara, di passo in aprile ed ottobre. 

Circus Swainsoni. Assai rara. 

Circus cineraceus. Non tanto rara, di passo in ottobre. 


15 


— 226 — 


Pandion Haliaétus. Accidentale. 

Circaétus gallicus. Piuttosto raro. 

Haliaétus Albicilla. Scarsa. 

Aquila Chrysaétus, Acuile. Non rara e nidificante. 

Aquila clanga. Accidentale. 

Archibuteo lagopus. Di accidentale comparsa nell’ inverno. 

Buteo vulgaris, Pojàne. Comune e sedentaria; fa una covata 
di 3-4 uova in aprile, incubazione 3 settimane M. e F. 

Pernis apivorus. Non comune, ma nidificante; di passo in 
aprile. Una covata di 2 uova, nel giugno. 

Milvus Ictinus. Accidentale. 

Falco Peregrinus. Raro. 

Hypotriorchis Subbuteo. Accidentale. 

fesalon regulus, Falcàzz. Abbastanza frequente di passo 
nella prima metà di settembre; 2. 

Cerchneis Tinnunculus, Falcùzz di giampanil. Assai comune e 
sedentario. Fa una sola covata in aprile di 4 a 6 
uova, incubate 20-22 giorni; 2. 

Cerchneis vespertinus, Balarin (?), Vidul (femm.). Frequente 
di passo nella seconda metà d'aprile; 2. 

Astur palumbarius, Astòr. Rarissimo. 

Accipiter Nisus, Sparvdl. Frequente, di passo nel settem.; 9. 

Gyps fulvus. Scarso, ma sedentario sugli alti monti. Vi ni- 
difica nel marzo. ; 

Ardea cinerea, Airon dance. Frequente e sedentario. Nidifica 
in aprile-maggio. 

Ardea purpurea, Air0n. Estivo, forse nidificante. 

Egretta alba. Rara, ne vidi un solo. 

Egretta Garzetta, Sgarzètt blanc. Nor rara. 

Ardeola ralloides, Sgarzètt. Non rara. 

Ardetta minuta, Sgarzètt pizzul. Piuttosto frequente. 

Botaurus stellaris, 7aradàs. Comune e nidificante. Cova 4 
uova nel maggio. i 

Nycticorax griseus, Sgarz cenerìn. Comune e nidificante. Cova 
4 uova nel giugno. 

Ciconia alba, Cieòdgne. Rara di passo. 

Cygnus musicus, Cigno, Ceseno. Di casuale comparsa. 


— 227 — 


Anser cinereus, Oche salvaàdie. Di scarso passo in marzo; 1. 

Anser segetum, Oche salvàdie. Scarsa, invernale. 

Anas Boscas, Mazorè. Comunissimo e sedentario. Cova 
la femmina sola 8-15 uova per 24-26 giorni in aprile- 
maggio; 137. 

Spatula clypeata, Palòte. Scarso ed invernale. 

Dafila acuta. Non rara ed invernale. 

Mareca Penelope, Choss. Comunissimo da settem. a mag;.; 12. 

Nettion Crecca, Cercìgne. Invernale, frequente, forse nidifi- 
cante. Cova in maggio; 2. 

Querquedula Circia, Crècule. Non rara, nidificante. Cova la 
sola femmina 10-13 uova nel maggio per 21 giorni; 3. 

Fuligula rufina, Majàs (2). Raro, invernale. 

Fulix ferina, Cauross. Invernale e comune; 5. 

Fulix Marila, Moro. Invernale e assai rara. 

Fulix Fuligula, Invernale e non rara. 

Fulix Nyroca, Rara ed invernale. 

Bucephala Clangula, Blancon. Invernale, non raro. 

Mergus Merganser, Sérule. Raro, invernale. 

Mergus Serrator, Séru/e. Scarso ed invernale. 

Mergellus Albellus, Sérule. Scarsa ed invernale. 

Columba Palumbus, Colomb salvadi. Frequente e nidificante. 
Varie covate di 2 uova da aprile; covano M. e F; 2. 

Columba Oenas, Colòmb. Non rara, nidificante; 3. 

Columba livia, Co/dòmd. Sedentaria lungo il Natisone; 5. 

Turtur tenera, Z’ortorèle. Comune ed estiva. Fa varie covate 
di 2 uova dal maggio; incubano M. e F. 

Perdix saxatilis, Catòr. Comune assai e sedentaria. Cova nel 
maggio 14 uova per 24-25 giorni; 201. 

Starna Perdix, Pernis, Pernigott. Comunissima e sedenta- 
ria. Cova nel maggio 15 uova per circa un mese; 214. 

Coturnix communis, Cuàje. Comune assai. Cova in giugno-lu- 
glio 9-14 uova, la femmina per 18-21 giorni; 2054. 

Tetrao Urogallus, Gial! gedron. Scarso e sedentario ai mon- 
ti. Cova la sola femmina nel giugno 9-10 uova per 
un mese; 12. 

Lyrurus Tetrix, Gialme forcèle. Frequente e sedentario. Cova 


Sage 


la sola femmina 8-12 uova per 25-26 giorni nel giu- 
gno; 27. 

Bonasa betulina, Frarcoln. Non raro e sedentario. Cova la 
sola femmina 8-13 uova, 20 giorni nel giugno. 

Lagopus mutus, Francolèn blanch. Frequente e sedentario; 2. 

Rallus aquaticus, Giarègule. Comune, invernale e nidific.; 5I. 

Ortygometra Porzana, Cuèrin. Comune ed estivo. Cova 8 
uova nel maggio; 19. 

Ortygometra parva, Cuèrin pèzzul. Non sempre comune, di 
passo; 2. 

Crex pratensis, Re di Cuàje. Estivo e comune. Cova nel 
giugno 7-10 uova per 20-22 giorni; 53. 

Gallinula chloropus, Re di Giarègule. Frequente e sedenta- 
ria. Cova 10 uova nel maggio; 5. 

Fulica atra, Fòliyhe. Non comune, invernale, forse sedenta- 
ria. Cova 8-10 uova nel maggio; 2. 

Grus communis, Grùe. Accidentale. 

Otis Tarda. Accidentale nel gennaio 1887. 

Otis Tetrax, Totane!! (?). Rara assai. 

(Edicnemus scolopax, Clàme piòe, Durigàtt, Còu. Comune. 
Cova 4 uova per 15 giorni nel maggio la sola femm.; 1. 

Charadrius Pluvialis, Corridòr, Clàme plòè. Frequente, in- 
vernale; 7. 

Squatarola helvetica, 7òtul. Piuttosto rara, invernale. 

Eudromias Morinellus, Corridòr pèzzul. Invernale. 

Fegialitis cantiana, Buulìn, Vòli di bò (?). Scarso, sedentario. 
Covano per 15 giorni nel maggio 4 uova M. e F. 

Fegialitis Hiaticula, Pernìs di pràd. Frequente di passo. 

Vanellus Capella, Pavoncìn. Comunissima ai due passi. Dub- 
biosamente nidificante; 3, 

Himantopus candidus. Non tanto raro. 

Pelidna subarquata. Assai raro. i 

Pelidna alpina, LBisiglàn. Invernale e comunissimo. 

Actodromas minuta. Raro. 

Machetes Pugnax. Abbastanza frequente, invernale e di passo. 

Tringoides Hypoleucus. Non molto frequente, di passo. 

Totanus Ochropus, Pivudec. Non raro e pare sedentario. 


— 229 — 


Totanus Glareola, Pivudcc pèzzul. Frequente, forse nidific.; 2. 

Totanus Calidris, Pivvìce. Non rara, sedentaria. 

Scolopax Rusticula, GaZinazze, Gialinàzze faleùzze. Comune. 
Cova 4 uova, la sola femmina in aprile e giugno; 545. 

Gallinago major, Cromète. Scarso, di passaggio; 4. 

Gallinago celestis, Becandtt. Frequente, pare nidificante. Cova 
4 uova la femm. in aprile-maggio per 16 giorni; 399. 

Gallinago Gallinula, Becanéle. Frequente di passo; 205. 

Numenius Arquata, Arcàze. Invernale e frequente. 

Numenius tenuirostris, Arcàzu?/. Invernale e raro; 1. 

Glareola Pratincola. Accidentale. 

Sterna fluviatilis, Rondè di mar. Estiva e comune. 

Sternula minuta, Ciséle di mar. Estivo, non raro. 

Hydrochelidon nigra, Ciséle di mar. Abbastanza frequente; 2. 

Chroocephalus melanocephalus. Piuttosto comune; 2. 

Chroocephalus ridibundus, Cocàl. Assai frequente. 

Larus canus, Cocaline. Abbastanza frequente nel marzo e 
nel settembre. 

Stercorarius pomaterhinus. Di casuale comparsa. 

Colymbus arcticus. Rara ed invernale. 

Colymbus septentrionalis. Rara assai ed invernale. 

Podiceps cristatus. Non raro, forse nidificante; 1. 

Podiceps griseigena. Raro. 

Podiceps fluviatilis, /risu. Comunissimo e nidificante. Co- 
vano M. e F. 4-6 uova per 21 giorni nel maggio; 2. 


Udine, distretto di Cividale (DeL TorrE nob. Francesco): 


Le osservazioni che comunico, si estendono per la 
maggior parte alla regione pedemontana e delle Prealpi, 
nonchè ai monti più prossimi alle vallate del Natisone e 
dell’Isonzo superiore. Non comprendo in esse la regione 
piana, delle basse cosiddetta, ove regnano estesi prati e 
paludi. Più frequentemente che non convenga, si confonde 
la regione piana colla montana della nostra provincia, chè 


— 230 — 


se i confini naturali del Friuli per altri riguardi lo assimi- 
lino in una sola regione tanto piana come montana, non- 
dimeno anche le flore, di cui finora m’occupai precipua- 
mente, ne delimitano affatto i due aspetti diversi. 

La vallata del Natisone, con tutto il paese compreso 
fra questo e l’ Isonzo, e massime la valle dell’ Iudrio ove 
presso Preposto, ad Albana, ho un luogo di villeggiatura, 
sono i punti ove io feci le poche osservazioni che qui 
espongo. Nella regione montana si parlano dialetti slavi, ed 
i nomi delle specie sono affatto diversi. Generalmente però 
i nostri contadini, ed i cacciatori stessi, non distinguono 
molto i nostri uccelli, chè eccettuate le specie più comuni 
di selvaggina o di uccelletti che si prendono alle reti, non 
curano le altre; così i diversi Falchi piccoli non vengono 
bene distinti e sono generalmente detti, Falcuzz, Vidul; e le 
grosse specie Pojana, Cagnass, ec. 

La regione delle nostre prealpi ove domina il terreno 
calcare magnesiaco, ricco di fenditure e di antri, e la marna 
e l'argilla nelle colline, è povero di fonti, e scarseggia in 
generale di siti umidi, poichè nonostante le frequenti piog- 
gie i fossati ben tosto si asciugano e talvolta si può per- 
correre lungo tratto senza trovar acqua. Boschi mancano 
quasi affatto, e gli alberi d’alto fusto, castagni e roveri, 
vanno mancando sempre più; le selve pure vengono sem- 
pre più devastate, e d’anno in anno si vanno sempre più 
“mostrando le conseguenze del diboscamento. I monti più 
alti della valle del Natisone e generalmente tutta la ca- 
tena delle Alpi Giulie presentano faccie nude di macigni 
ermi e desolati. Verso il piano le grandi estensioni di campi 
non sono interrotte da alcun albero d’alto fusto e fino i 
pioppi lungo i corsi d’acqua si fanno più scarsi. Il legname 
è caro da noi, e sì rovina ogni cespuglio appena comincia 
ad avere qualche ramo da utilizzare. ' Le grandi siepi che 


! Passeggiando adesso lungo i boschi si vedono distintamente i 
nidi di Gazze, Ghiandaie ed altri uccelli, in posti ove una volta anche 
alla stagione presente, ove tutto è nudo, i rami erano fitti in modo da 
impedirne la vista. i 


Pu 


— 281 — 


molti anni fa cingevano i campi sono scomparse affatto, 
sostituite da muri secchi. 3 

Il Friuli più occidentale, verso la Carnia, è più gaio; 
è però da me poco conosciuto non essendovi stato che ben 
poco. Da noi mancano le Conifere; i nostri monti più alti o 
sono nudi come dissi, o v'ha qualche boschetto di faggi; 
più basso sulle prealpi dominano le selve, ma in pochi luo- 
ghi sono fitte; lungo i burroni scavati dai torrentelli al- 
pini, dominano assai i rovi, e là amano nascondersi diverse 
specie d’ uccelli. Il canale del Fella è pure simigliante alla 
nostra regione; mentre invece in Carnia dominano i boschi 
d’abeti, e l’acqua è più abbondante, onde quasi tutte le 
pendici sono coperte di prati verdi e lussureggianti. 

Da noi mancano pure i luoghi acquitrinosi e paludosi, 
che si trovano nelle vicinanze di Fogliano ed in Centauris ; 
e questi ristrettissimi spazii vanno pure soggetti al pro- 
sciugamento pei canalicoli praticativi. 


Elenco delle specie di uccelli osservate 
nella provincia di Udine, distretto di 
Cividale, coi nomi volgari locali e noti- 
zie sulla frequenza, nidificazione, ecc. 


Corvus Corax, Corvatt. Raro. Una coppia nidifica da assai 
lungo tempo in febbraio a Prestento in una parete di 
roccia; in montagna se ne vede alcuno tutto l’anno, 
scendono al piano sul principiare dell’ inverno. 

Corvus Corone, Core. Nidifica sul Matajur nei cespugli di 
quelle rocce scoscese, scende al piano in stormi innu- 
merevoli nell'autunno e nell’ inverno. 

Corvus Cornix, Core, Cornila, Cornile. Frequente tutto l’anno 
sui monti e nelle vallate montuose. 

Corvus frugilegus. Raro da noi certamente, io non ne ho ve- 
duti che pochi nelle mie escursioni. 


— 2392 — 

Lycos Monedula. Per quanto ho potuto raccogliere da infor- 
mazioni, credo debba essere ben rara. Da noi nidifica 
sulla torre della chiesa di Aquileia. 

Nucifraga Caryocatactes, Fvdche nòlis. Vive certamente in 
abbondanza ancora nelle vallate del Fella e del But in 
Carnia, e vi nidifica; ma non sì avvicina all’ abitato 
che in inverno; ne uccisi quest’ anno il 15 novembre 
ad Albana sull’ Iudrio. 

Pica rustica, Badascule, Chèche. Comune e sedentaria. 

Garrulus glandarius, Giaje, Giaje màte. Comune e sedentaria. 

Pyrrhocorax Graculus, Cuvrin, Corin. Abbonda discretamente 
in Carnia. : 

Pyrrhocorax alpinus, Quorin, Corin. Quest’ anno (1888) è ab- 
bondantemente disceso al piano in novembre, quando 
ven’erano sempre in vendita sul mercato, uccisi presso 
il paese. Nidifica ai monti tra i cespugli sulle rupi sco- 
scese; abbonda ed è sedentario sul Matajur. 

Sturnus vulgaris, Sturnell. Frequentissimo in Cividale e nei 
villaggi vicini. Vi nidifica sui tetti. 

Pastor roseus. Qui da noi rarissimo certo. 

Fringilla collebs, Franzell, Sfranzell. Comune e sedentario. 

Fringilla Montifringilla, MZontan. Comune, nidifica ai monti. 

Passer Italie, Pusserat, Passerott (1 piccoli), o Passere dal 
becc grues. Comune, sedentaria. 

Passer montanus, Passere minude. Comune, sedentaria. 

Coccothraustes vulgaris, /risott, Sfrisott. È al presente più 
raro che anni fa; sedentario. 

Ligurinus Chloris, Cirant, Semenzarul. Se ne vedono tutto 
l’anno sulle prealpi, frequenti assai in inverno al piano. 

Chrysomitris Spinus, L%jar, Lujer. Comune, qualcuno ni- 
difica. 

Carduelis elegans, Gardelin, (Gardel). Comune, sedentario. 

Serinus hortulanus, Sverzeln. Assai raro, ne uccisi e ne vidi 
da anni uno solo. 

Cannabina Linota, Faganell. Raro da noi. i 

Pyrrhula europea, Sivilott. Io ritengo che vi sieno le due 
forme; la più piccola si vede da noi solo nell’ inverno 


— 233 — 


ed ha sempre il becco insozzato di resina, la più grande 
si vede anche in primavera. 

Loxia Curvirostra, Becc in cross, Becc stuart. Fui assicurato 
dal sig. Riccardo Milesi che nidifica in Carnia, ed ebbi 
i giovani a Gorizia. 

Euspiza melanocephala, Re d’'Ortolan. È raro. 

Miliaria Projer, Sdrund!, Sdarnali, Trentacingliris. Comunis- 
simo in pianura tutto l’anno nei campi, massime poi 
l’ inverno. 

Emberiza Citrinella, Smajàrd. Comune e sedentario. 

Emberiza Hortulana, Ortolan. Era già più frequente sulle 
colline prossime a Cividale; vi nidifica. 

Emberiza Cirlus. Assai raro. 

Emberiza Cia, Cipp, Zipp. Trovasi tutto l’anno nei boschi 
montuosi. 

Emberiza Scheniclus, Civ. Si vede al piano, ove è sedenta- 
rio e nidificante. 

Calcarius nivalis, Ortolan di montagne, Ortolun de nev. Inver- 
nale e di rarissima comparsa. 

Melanocorypha Calandra, Calandre. Da noi si vede a piccoli 
branchetti tutto l’anno sulle colline, in piano più 
frequente l’ inverno. 

Alauda arborea, Calandrat. Comune. 

Alauda arvensis, Lodule. Sedentaria. 

Galerita cristata, Lodule Chapelute o Chapeluto, Lodi Chape- 
late. Spessissimo sta lungo le strade maggiori perchè 
cerca nutrimento nello sterco dei cavalli; è sedentaria. 

Anthus pratensis, U?te. Ne vidi in abbondanza lo scorso lu- 
glio in Carnia sui monti sopra Paluzza; comunissima 
ed in autunno assai abbondante al piano. 

Anthus trivialis, Dòrdine. Nidificante, ma non comune. 

Anthus Spipoletta, U?tatt. Ne vedo tutto l’anno in un sito 
acquitrinoso in piano detto Bocavizza. 

Calobates melanope, Pastorèle zale. È abbastanza frequente 
da noi tutto l’anno e sedentaria. 

Motacilla alba, Bandule, Codebindule, Pastorele blanche, Scas- 
secode. Comune e sedentaria. 


e gl 


Saxicola Oenanthe, C'ulett. Lo vidi sul Matajur, ed è comune 
sul nostri prati alpini anche altrove. 

Monticola saxatilis, Codaross, Scodaross di montagne. Nidifi- 
cante sulle nostre prealpi. 

Monticola Cyanus, Passer solitari. Rarissima da noi. 

Merula nigra, IMerZ, Merlott. Comune e sedentario. 

Merula torquata, Merli de goldine. Da noi manca, il sig. Ric- 
cardo Milesi lo vide in Carnia. 

Turdus pilaris, Zanevron, Zenevron. Invernale, forse sedenta- 
ria ai monti; ai primi di settembre la trovai abbon- 
dantissima sul Matajur, ove fui assicurato che alcuni 
rimangono tutto l’anno. Nidifica ? 

Turdus iliacus, Sgrisul, Dordei pizzul. Sedentario sui monti 
ed invernale; ho veduto i nidiacei. 

Turdus musicus, Dordei. Nidifica sulle prealpi frequente. 

Turdus viscivorus, Dorde, Giardule, Sgardule. Sedentaria; se 
ne vedono alcune volte delle più grosse con colori 
più sbiaditi. 

Aédon Luscinia, Rusignul. Estivo. 

Erithacus Rubecula, Serizz, Petaross, Pettiross. Comune seden- 
tario, erratico nell’ inverno. 

Cyanecula Wolfi, Petaross turchin. Accidentale, io ne uccisi 
uno solo, ma nessuno di qui lo conosceva; un altro lo 

‘ ebbe il sig. Policarpo Candotti di Premariacco, è ra- 
rissimo. 

Ruticilla Pheenicurus, Scodaross. Comune, estivo. 

Ruticilla titys. Sedentario ; nidifica ai monti. 

Pratincola Rubicola, Armentarutt. Sedentario. 

Pratincola Rubetra, Grisett, Grisutt. Nidificante. 

Sylvia nisoria. Scarsa, estiva. 

Sylvia Curruca. Scarsa, estiva. 

Sylvia cinerea. Estiva, la più frequente; questa e le due 
precedenti diconsi Mordtule. 

Monachus Atricapillus, Caponeri. Divenne rara, tempo addie- 
tro si vedeva da noi più abbondante. 

Monachus hortensis, Becafigo, Papefig. Estivo. 

Phylloscopus sibilator, Uitt, ma da noi conosciuto più col 


Beto i 


nome di C%-C?au. Estivo, nidifica nei saliceti lungo 
l’Iudrio. i 

Phylloscopus Trochilus. Estivo, nidifica sui salici. 

Phylloscopus Bonellii, Estivo e nidificante. 

Troglodytes parvulus, Favita. Sedentario. 

Cinclus aquaticus, JMierZ d’aghe. Sedentario lungo l’ ludrio 
e il Natisone. Pone il suo nido in luoghi di difficile 
accesso, non vi va direttamente, ma si ferma a distanza 
e lo raggiunge nuotando o camminando. 

Accentor collaris, Passer solitari. Invernale e sedentario ai 
monti. Ne uccisi uno il 21 dicembre 1888, non si vede 
tutti gli anni. 

Accentor modularis, Charandine, Passere charandine. Comune, 
nidifica. 

Regulus cristatus, Repipin. Nidifica ai monti, scende nel- 
l’ inverno. 

Regulus ignicapillus, fepipin. Sedentario. 

Acredula rosea, Parussule de code lunge, Muiniute. Sedenta- 
ria; fa il nido con bambagia di pioppo. 

Parus major, Parussule, Parussulatt. Frequente e sedentaria ; 

* trovainelnido 12 e 16 piccini, mi venne detto che tro- 
vansi anche 20. 

Parus ater, Parussule mate. Sedentaria. 

Cyanistes ceruleus, Parussulin. Sedentaria, nidifica ai boschi. 

Cyanistes cyaneus. Mi ricordo di averne veduti presi da 
cacciatori alle panie colla Civetta, ed io stesso anni fa 
l’ ho presa rare volte nell’ istesso modo. 

Pecile palustris. Comune. 

Sitta cesia, fampighin. Frequente discretamente re: 

Certhia brachydactyla, Rampighin. Nidifica nei boschi; nel- 
l'inverno viene nei coltivi. 

Tichodroma muraria. Manca da noi; in Carnia lo vide spesso 
il sig. Riccardo Milesi. 

Oriolus Galbula, Luri, Lari, Bècafigo. Nidificò vari anni di 
seguito nel mio orto di casa, da noi è comune ovun- 
que in estate. 

Ampelis Garrulus. Nell’ anno 1872 se ne presero molti a 


E OSRne 


Cormons e qui in Cividale, (ne ebbimo dei vivi, non 
mangiavano che ginepro). 

Lanius Excubitor, Giarle zimule. Invernale, forse sedentaria. 

Lanius minor. Estiva. 

Lanius Collurio, Giarle, Giarla, Garle, (Garlett il piccolo). 
Estiva. 

Hirundo rustica, Rondinele, Cisile, (Sisila). Estiva. 

Chelidon urbica, fondin, Londul, Cisilin. Estivo. 

Clivicola riparia. Scarso. 

Cotile rupestris. Veduto sulle rupi di Prestento. 

Cypselus Apus. Comune assai ed estivo; nidifica in una torre 
che fa parte della nostra abitazione, in giugno. 

Caprimulgus europeus, Bochass, Bochass. Estivo. 

Dryocopus martius, Picc neri. Da noi manca, il sig. Milesi 
mi disse che è frequente e sedentario in Carnia, special 
mente presso Paluzza. 

Picus major, Picc, Picott. Frequente da noi nei boschi e nel 
piano in tutte le stagioni; nidificò in Albana nell’orto 
di casa in un vecchio pero nel luglio. 

Gecinus viridis, Picc verd, Picott. È assai frequente da noi e 
sedentario; i giovani volano in luglio. : 

Gecinus canus. Confuso col precedente, ne ho uccisi diversi 
ch'io pure prima d’ora teneva per giovani del prece- 
dente, è abbastanza frequente e sedentario. 

lynx Torquilla, Furmiar, Cuel stuart. Estivo. 

Cuculus canorus, Cucce, Cuchuce. Estivo. 

Alcedo Ispida, Piombin. È molto comune ovunque e seden- 
tario da noi anche lungo i più piccoli corsi d’acqua. 

Coracias Garrula, Giaje marine. Molto rara. 

Merops Apiaster. Rarissimo, ne ebbi uno nel luglio 1885. 

Upupa Epops, Uciell de bile creste. Soltanto in primavera nei 
prati al largo; forse estiva. 

Strix flammea, CQwite, Ciwite, Barbezuan. Nidifica anche sul 
campanile del Duomo della città; sedentario. 

Syrnium Aluco, Alocce. Nidificante. 

Asio accipitrinus, Catuss pizzul. Non raro. 

Asio Otus. Sedentario. 


— 257 — 


Athene Noctua. Sedentaria. È 

Scops Giu, Catriss, Giù, Ciucch. Estivo e comune. 

Bubo maximus, Bardezuan grand, Dug. Sedentario, erratico 
nell’ inverno; nidifica ai monti. 

Circaétus gallicus, Cagne. Nidifica ai nostri monti e ne ebbi 
i pulcini; è frequente in grandi stuoli alle epoche del 
passo; sarebbe anche sedentario. 

Archibuteo lagopus, Pojana, Pojane. Compare negli inverni 
rigidi, ne ebbi una nel febbraio 1886. 

Buteo vulgaris, Pojane, Cagne. Sedentaria, erratica d'inverno. 

Pernis apivorus. Accidentale. 

Falco Peregrinus, Falcon, Falcuzz. È raro. 

Hypotriorchis Subbuteo, Falcuzz. Raro. 

Cerchneis Tinnunculus, Falcuzz, Vidul. Nidifica in quantità 
ed è sedentario nelle rocce del Natisone e sulla torre 

del Duomo. 

Cerchneis vespertinus, Balarin, Vidul. Qualche coppia ni- 
difica sui nostri monti, così sopra Brisghis, però non 
è comune. 

Astur palumbarius, Cagne, Cagnass, Cagnasse. Di passo in pri- 
mavera ed autunno. 

Accipiter Nisus, Sparvel, Falcuzz, Vidul. Sedentario. 

Gypaétus barbatus. Il sig. Riccardo Milesi m’assicurò ch’esso 
è ben conosciuto in Carnia e distinto col nome germa- 
nico di Gamsgeier. 

Vultur Monachus. Ne furono uccisi in Carnia ed uno lo pos- 
siede anche il suddetto sig. Milesi nella sua raccolta. 

Gyps fulvus, Variul ? (Avariul ?). È frequente e nidificante, 
‘ne ebbi due uccisi l’anno scorso a Montefosca sopra 
Stupizza in luglio e ne vidi pure molti in Carnia, com- 
pariscono tosto ov’ è una carogna. 

Ardea cinerea, Garze, Sgarze, Crotar. Invernale, di passo. 

Ardea purpurea, Airon, Crotar. Ne uccisi diversi in maggio. 

Egretta alba. Alle basse, vedesi di rado nell’ autunno. 

Egretta Garzetta. Alle basse in primavera. 

Botaurus stellaris, Tarabus, Peghecrots. Frequente alle basse, 
ne ebbi uno il 21 gennaio 1886. 


— 238 — 


Nycticorax griseus, Sgarz cenerin. Viene ucciso di frequente 
in maggio. i 

Ardetta minuta. Comunissimo in maggio, di solo passo. 

Ardeola ralloides. Di passaggio, specialmente in primavera. 

Ciconia alba. Ne vidi una uccisa ad Udine l’anno scorso: 
molti anni addietro, mi raccontava il padre mio, 
d’averne uccise frequentemente l’ autunno lungo l’ Iu- 
drio, ora non'si vede mai. 

Anser cinereus, Oche, (Ocie). Di passo in marzo. 

Anser segetum, Oche, Ocie. Vengono uccise in febbr. e marzo. 

Anas Boscas, Mazurin. Se ne vedono raramente d’ inverno 
nel Natisone. 

Mareca Penelope, Choss. Non raro. 

Nettion Crecca, Cercégne. Frequente di passo in maîzo. 

Querquedula Circia, Crecule. Frequente nel marzo. 

Mergus Merganser. Ne ebbe uno il sig. Candotti di Prema- 
riacco ucciso nel Natisone presso quel villaggio. 

Mergus Serrator. Ne vidi sul mercato ad Udine. 

Mergellus Albellus. Invernale. 

Columba Palumbus, Colomd de corone. Comune. 

Columba livia, Colomb salvadi. Sedentaria e nidificante tra 
le rupi in caverne. 

Turtur tenera, Tortorele. Nidificante nei boschi e sul Nati- 
sone tra le rocce. 

Perdix saxatilis, Cotér, Catérs. Sedentaria, diventa erratica 
nell’ inverno; diminuisce. 
Starna Perdix, Pernis, Pernigot il giovane. Sedentaria, erra- 

tica nell’ inverno. 

Coturnix communis. Comune e nidificante. 

Tetrao Urogallus, Gal! Cedron. Nidifica sopra Paluzza in di- 
versi punti in Carnia; abbastanza frequente ancora in 
quei boschi, ove è affatto sedentario; i pastori ed i 
loro cani fanno strage dei giovani. 

Lyrurus Tetrix, Gia! forcell, Gialline forcele la fem. Ne uccisi 
lo scorso agosto in Carnia sopra Paularo; vi è sedentario. 

Bonasa betulina, Francolin di dose. È nidificante in Carnia. 

Lagopus mutus, Francolin blanc di mont. Ne vidi in Carnia 


— 239 — 


quest’ anno, abitano molto più in basso di quello che 
sì crede. Ivi però è sedentario e ben difficilmente di- 
viene erratico. 

Rallus aquaticus. Invernale e di passo. 

Ortygometra Porzana. Di passo specialmente in primavera. 

Ortygometra parva. Di passo primaverile. 

Ortygometra Bailloni. Di passo primaverile. 

Gallinula chloropus. Vedesi raramente in primavera. 

Fulica atra. Non comune, nidificante. 

Crex pratensis. Estivo e nidificante. 

Otis Tarda. Accidentale. 

Otis Tetrax. Accidentale. 

Vanellus Capella. Scarsa in autunno, abbondante in marzo. 

Scolopax Rusticula. Passa dal Lio all'aprile e dal set- 
tembre al novembre; forse nidifica ai monti. 

Gallinago major. Passa in aprile e maggio, più scarso in 
agosto e settembre. 

Gallinago calestis. Trovasi in febbraio e marzo ed è più co- 
mune in ottobre e novembre. 

Gallinago Gallinula. Assai raro in aprile ed ottobre. 

Podiceps fluviatilis. Scarso, ma sedentario. 


Padova (ArrIGonI DEGLI OppI conte Ettore): 


Elenco generale delle specie di uccelli che 
sono state osservate nella provincia di 
Padova, coi nomi volgari locali ed in- 
dicazioni sulla frequenza, ecc. ' 


Corvus Corax, Corvon de montagna. Accidentale. 
Corvus Corone, Gréla, C6rvo. È frequente. 


! Compilato dal conte Ettore Arrigoni degli Oddi di Padova ze- 
lante cultore della Ornitologia, il quale ha pubblicato molte notizie in- 
teressanti sull’ Ornis del Padovano e formato una ricca collezione degli 
uccelli di quella provincia. 


940 


Corvus Cornix, Grola, Corvo, Cornicia, Grola zenerina. È co- 
mune, frequenta i luoghi acquitrinosi. 

Corvus frugilegus, Grola, Corvo. È comune ovunque. 

Lycos Monedula. Accidentale, di comparsa irregolare. 

Nucifraga Caryocatactes. Accidentale. 

Pica rustica, Chéca, Gaza chéca, Gaza de la cia longa. È più 
frequente al colle che al piano, sedentaria. 

Garrulus glandarius, Féra, Gaza fera, Gaza rabiosa. Comune 
tanto al piano che al colle, sedentaria. 

Pyrrhocorax alpinus. Aocide ele 

Sturnus vulgaris, Stridlo, Stornèlo, Strùlo. Comunissimo ovun 
que; anche sedentario. 

Pastor roseus. Accidentale. 

Fringilla coelebs, Zinco, Fringuèlo. Comune tanto al piano 
che al colle, sedentario. 

Fringilla Montifringilla, Finco montan, Montanélo. È comune. 

Petronia stulta, Sélega foresta, Sélega da la macia zala. È poco 
frequente, si tiene più al colle. 

Passer montanus, .Selega megiardla, Megiardla. È comunis- 
sima e sedentaria. 

Passer Italie, Selegon, Selega grossa, Becacbpi. È comunis- 
sima e sedentaria. 

Passer domesticus. Accidentale. 

Coccothraustes vulgaris, Frison, Sfrison. Ovunque comune, 
anche sedentario. 

Ligurinus Chloris, Schiaranto, Schiarante, Verdon, Zaranto. 
Ovunque comune, sedentario. 

Chioroptila Citrinella. Accidentale. 

Chrysomitris Spinus, Lugarin. Comune, si tiene più al colle. 

Carduelis elegans, Gardelin, Cardelin. Comune, sedentario. 

Serinus hortulanus, Frisarin, Sverzerin. Abbastanza frequente. 

Cannabina Linota, Haganélo, Montanélo. Comunissimo. 

Fegiothus Linarius. Accidentale nell’ autunno. 

fEgiothus rufescens. Accidentale nell’ autunno. 

Carpodacus erythrinus. Accidentale. 

Loxia Curvirostra. Accidentale; dicesi capiti nell’ autunno. 

Pyrrhula europea, £inco subidto. Poco frequente al colle. 


— 241 — 


Euspiza melanocephala. Accidentale; anzi dubbioso. 

Miliaria Projer, F'iston, Strilozo, Petdsso. Frequente, sedenta- 
rio. È più abbondante nelle località paludose. 

Emberiza Citrinella, Squaiardéla, Ortolin zalo. È frequente 
forse più al colle, sedentario. 

Emberiza Cirlus, Cia, Zia, Sia, Pionsa mora. È poco fre- 
quente, predilige il colle. 

Emberiza Cia, Sia, Sisto. È poco frequente al colle. . 

Emberiza Hortulana, Ortolan, Duraldi. È comune. 

Emberiza Scheeniclus, Sélega palugdna, Pionza, Sta, Zidto 0 
Cidto de pali. È comune specialmente nei luoghi acqui- 
trinosi. 

Emberiza pyrrhuloides. Di comparsa irregolare e raro assai. 

Calcarius nivalis. Accidentale, di comparsa irregolare. 

Melanocorypha Calandra. Di comparsa irregblare. 

Calandrella brchydaciyla, Calandrin, Berludto 0 Lodolin fore- 
sto. E poco frequente, anzi quasi raro. 

Otocorys alpestris. Di comparsa irregolare e rara assai. 

Alauda arborea, Belluàto, Berluàto, Lodolîn. È frequente an- 
che al colle. 

Alauda arvensis, Lodola, Calandrion (3), Odola, Alodéla. È 
comunissima e sedentaria. 

Galerita cristata, Capelia, Capilia, Capelida. È comune e 
sedentaria. 

Agrodroma campestris, Gambalinga, Tordina foresta. È poco 
frequente. 

Corydalla Richardi. Accidentale. 

Anthus pratensis, Fista, Fistaréla. È comunissima. 

Anthus cervinus. Accidentale. 

Anthus trivialis, 7ordina. È comune forse più al colle. 

Anthus Spipoletta, Fistdzza. È comune specialmente in luo- 
ghi acquitrinosi. 

Budytes flavus, BoarMma, Boarindto. È comune. 

Budytes cinereocapillus, Boarma, Boarindto. È comune nei 
luoghi acquitrinosi. 

Motacilla alba, Squasseréto, Coalénga, Batticéa, Scdssola. È 


comune special. nei luoghi acquitrinosi e sedentaria. 
16 


— 242 — 


Calobates melanope, Sguassacéa, Batticéa zala. È frequente 
più specialmente nei luoghi acquitrinosi, sedentaria. 

Saxicola Oenanthe, Culbidnco, Zoparélo. È comune sul colle. 
Si incontra in piccolo numero anche nelle valli del- 
l’ estuario. 

Saxicola albicollis, Culbidnco, Culbianco foresto. È poco fre- 
quente. 

Saxicola Stapazina. È poco frequente. 

Monticola saxatilis, Coarussol6n, Coarussolén Foresto. È poco 
frequente al colle. 

Monticola Cyanus, Pdssara, P. solitaria, Merlo foresto. È poco 
frequente al colle e sulla Rocca di Monselice. 

Merula nigra, Merlo, Merlo montagnblo (Y non perfett. adul- 
to), M. terragnélo. Merla (P). È comunissimo, sedentario. 

Merula torquata. Di comparsa irregolare e rara. 

Turdus pilaris, Gazanàla. È comune. 

Turdus iliacus, Sisilin, Tordo cisilin, T. spinard1. È frequente. 

Turdus musicus, Zordo, Tordin, Tordo da “a. È più o meno 
comune secondo le annate. 

Turdus viscivorus, Gazdro, Tordo gazdro, Gazér. È frequente 
e sedentaria. 

Aédon Luscinia, Usigndlo, Rusignélo. È comune. 

Erithacus Rubecula, Béto, Petarélo, Petusséto, Petisso, Peti- 
rosso. È comune. 

Cyanecula Wolfi, Codrossa foresta. È poco frequente al colle. 

Cyanecula suecica. Accidentale. 

Calliope camtschatkensis, Accidentalissima. 

Ruticilla Pheenicurus, Codrossa, Squartisola. È più comune al 
colle che al piano. 

Ruticilla titys, Codrosso moro. È abbastanza frequente al colle. 

Pratincola Rubicola, Batiàle, Favaréto. È comunissimo e se- 
dentario. 

Pratincola Rubetra, Batiàle, Favaréto, B. foresto. È abba- 
stanza a 

Sylvia nisoria, Beccafigin, Bianchettén. È frequente special- 
mente nei luoghi acquitrinosi. 

Sylvia orphaea, Caonero foresto, Bianchettin. Poco frequente. 


c SE AGE 


Sylvia cinerea, Bianchéta, Canevardla, Canéto. È abbastanza 
frequente. 

Sylvia Curruca, Bianehéta. È poco frequente. 

Sylvia subalpina. Accidentale. 

Monachus Atricapillus, Caonero (4). Caorosso (£). È comune 
nell’ estate, forse sedentaria. 

Monachus hortensis, Becafigo. È comunissimo, più special- 
mente al o 

Pyrophthalma melanocephala. Accidentale. 

Melizophilus undatus. Accidentale. 

Phylloscopus sibilator, Za/ét0, Civin, Becafigo, Zaléte. È comune. 

Phylloscopus Trochilus: È comune. 

Phylioscopus Bonellii, Cin, Zaléto. È poco frequente (?). 

Phylloscopus rufus, Cud Tuin, Papamoschin, Zaléto. È comune. 

Hypolais icterina, Wiarota Zaléto. È comune. 

Hypolais polyglotta, Canevardla, Zaléto. È comune. 

Acrocephalus palustris. Accidentale, anzi dubbiosa. 

Acrocephalus streperus, Canardla, Canéto, Foracanéle. È co- 
mune nei luoghi acquitrinosi. 

Acrocephalus arundinaceus, Sé/ega palugina, Palugina, Fra- 
»étta, Canelén, Canevarolin. È molto comune nei luoghi 
‘acquitrinosi. 

Calamodus scheenobenus, Risardlo, Canéto. È comune nei Ino- 
ghi acquitrinosi. 

Calamodus aguaticus. Comune. 

Lusciniola melanopogon. Non tanto comune. 

Locustella nevia. Raro. 

Potamodus luscinioides. Rara, anzi dubbiosa. 

Cettia Cettii. Accidentale, dubbioso. 

Cisticola cursitans, Canéto, Czin de palù, Papumoschèn. Sa- 
rebbe ia frequente nei luoghi paludosi. 

Troglodytes parvulus,  Roséto, Reséto, Galinazin. È comu- 
nissimo. 

Cinclus aquaticus. Di comparsa casuale. 

Accentor collaris. Assai raro. 

Accentor modularis, Moréta, Palugina, Sélega palugana. È 
comune. 


PIRO, E 


Regulus cristatus, .Stelln, Repipin, Oselin da la bela cresta. È 
più frequente al colle. 

Regulus ignicapillus, Stellin, Repipin. È comune. 

Egithalus pendulinus, Pendoli. È frequente nei luoghi acqui- 
trinosi. 

Acredula caudata. Rara. 

Acredula rosea, Oczo, Ocieto de bò, Coeta, Coalinga, Sperusso- 
lin. È comune e sedentaria. 

Panurus biarmicus, Organéto, Ussarin, Mustacin. È frequente 
in alcune località acquitrinose. 

Parus major, Parrissola, Pertissola, Sperussola, Cincoara, Be- 
duina, Fuffignon, Finfignon. È comunissima e PE 

Parus ater, Parvssola mora, P. todesca, P. de monte. È abba- 
ant frequente, scarsamente però sedentaria. i 

Cyanistes caeruleus, Parussoléta, Parussolin, Parusséla monta- 
gnola, Fratin. È comune e sedentaria. 

Pecile palustris, Pardssola mora, P. montagnola, P. forésta. 
Poco frequente, sedentaria. 

Lophophanes cristatus. Accidentale. 

Sitta cesia, Poegantin, Rovegantin, Rovegdrolo. È comune 
forse più al colle; sedentario. 

Certhia brachydactyla, Roegantin macià. È poco frequente al 
colle e sedentario. 

Tichodroma muraria, Lampeglàn de monte, Ale de f690, Beca- 
sdissi. E poco frequente al colle. 

Oriolus Galbula, Miliésa, Barbapiéro, Megibra, Brisola. È com. 

Ampelis Garrulus. Di comparsa accidentale. 

Lanius Excubitor, Zregestola (ra 0 falconiéra, Redéstola lira o 
falconiéra, Redestolin. È abbastanza frequente e pare 
sedentaria. 

Lanius minor. Frequente ed estiva. 

Lanius Collurio, Gavaziia, Cavazia, Redeéstola, Regéstola. È 
comune. 

Lanius auriculatus, Cavazia, Sgavazia, Redéstola o Regéstola 
bianca 0 foresta. È abbastanza frequente. 

Muscicapa collaris, /avaréto. Da notizie assunte poco fre- 
quente al colle (?). Io non la ho mai veduta. 


LEO 7 gra 


Muscicapa Atricapilia, !avaréto, Batiile moro, Becafigo fore- 
sto. Abbastanza frequente. 

Butalis Grisola, Griséto, Batidle, Canéto, Risardlo. È frequente. 

Hirundo rustica, Rondine, Rondina, Sisila, Cisila, Rondinéla. 
È comune. 

Hirundo rufula. Accidentale, anzi dubbiosa. 

Chelidon urbica, Rondi, Tartagin. È comunissimo. 

Clivicola riparia, Rondi, Tartagin. È comunissimo. 

Cotile rupestris. Accidentale. 

Cypselus Apus, Ltondon, Sbiro. È comunissimo. . 

Cypselus Melba. Accidentale. 

Caprimulgus europaus, Bocdssa, Tetavdche. È comune. 

Picus major, Pigoséta, Batilégjno. È comune e sedentario. 

Picus medius. Di comparsa casuale. 

Picus minor, Pigoséto. È poco frequente al colle e sedentario. 

Picoides tridactylus. Accidentale. 

Gecinus viridis, /’igosér, Spigoson. È comune e sedentario. 

Gecinus canus. Accidentale. 

ljinx Torquilla, Caostérto, Storzicéllo. È comune, qualcuno 
sverna. 

Cuculus canorus, Crico. È comune. 

Alcedo Ispida, Piombin, Osélo de la Madéna. È comune e se- 
dentario lungo l’acqua. 

Merops Apiaster. Accidentale. 

Coracias Garrula. Accidentale. 

Upupa Epops, Upupa, Galéto de monte, Bubi, Galéto mejardlo, 
Galéto de marzo. È comune. 

Strix flammea, A/6co, Baltico, Barbagidni. È comunissimo e 
sedentario. 

Syrnium Aluco, Al6co salvidego, A. de pali. È poco frequente. 

Nyctala Tengmalmi. Accidentale. 

Athene Noctua, Coeta, Zoeta, Coetén. È comune e sedentaria. 

Scops Giu, Ciò, Cid. È comune. 

Bubo maximus, G4fo major. Da notizie assunte lo crederei 
poco frequente al colle in date località, p. e., Colle di 
Ca-Barbaro in distretto di Monselice, ec. 

Asio Otus, Alocén, Coetin. È abbastanza frequente. 


sog i 


Asio accipitrinus, Alocon, Coetén de vdle. È poco frequente 
nei luoghi paludosi. 

Circus aeruginosus, Pogia, Péja de vdle. È comune e se- 
dentario. 

Circus cyaneus, Pdja dianca, Poja bianca de vdle. È poco fre- 
quente, ma sedentaria. 

Circus Swainsoni. Accidentale. 

Circus cineraceus. Accidentale. 

Pandion Haliagtus. Di comparsa irregolare. 

Haliaétus Albicilla, Aguiloto, Aquila de mar. È poco frequente 
nelle valli dell’ estuario. 

Circagtus gallicus. Accidentale. 

Aquila Chrysaétus. Di rara comparsa. 

Aquila clanga. Accidentale. 

Archibuteo lagopus. Di comparsa irregolare. 

Buteo vulgaris, Péja, Pogia, Péjana. È comune e sedentaria. 

Pernis apivorus. Di casuale comparsa. 

Milvus ictinus. Accidentale. 

Milvus migrans. Raro assai, anzi dubbioso. 

Falco Peregrinus, H'alcheto Foresto: Falchettin. Poco frequente. 

Hypotriorchis Subbuteo, Falcheto, Balarin, Storéla. È comune. 

salon regulus, Yalchetin, Falchéto, Stordla. È poco frequente. 

Cerchneis Tinnunculus, Falchéto, Storéla. È comune e se- 
dentario. 

Cerchneis Naumanni. Di accidentale comparsa. 

Cerchneis vespertinus, Falcheto balarin. Poco frequente. 

Astur palumbarius. Accidentale. 

Accipiter Nisus, Storela, Falchéto. È comune e sedentario. 

Gyps fulvus. SRO 

Pelecanus Onocrotalus. Di casuale comparsa. 

Phalacrocorax Carbo, Sndigo, Corvo marin. È poco frequente. 

Ardea cinerea, Airon, Garzo, Sgarzo, Sgardo zenerin. È co- 
mune nelle paludi e sedentario. 

Ardea purpurea, Sgdrzo, Airon, Sgardo rosso. Comune. 

Egretta alba, Sgdrdo bianco. Poco frequente (?). È specie 
molto localizzata. 

Egretta Garzetta, Sgarzétta o Garzétta bianca. Poco frequente. 


ci raggio 


Ardeola ralloides, Dragòr, Sgardéla, Guà dal zifo. Poco fre- 
quente. 

Ardetta minuta, ZYentacéste, Centocoste, Sgarzétta. È comune. 

Botaurus stellaris, Stradeso, Strabisine, Tarabriso, Osélo cava- 
laro (1). Comune e sedentario. 

Nycticorax griseus, Gud, Airon foresto. È abbastanza fre- 
quente. i 

Ciconia alba. Accidentale. 

Ciconia nigra. Accidentale. 

Platalea Leucorodia. Accidentale. 

Plegadis Falcinellus. Di casuale comparsa. 

Cygnus Olor. Di rara comparsa. 

Cygnus musicus, Zigro, Cigno. È poco frequente. 

Bernicla brenta. Accidentale. 

Anser cinereus. Oca granda, 0. salvddega. È poco frequente. 

Anser albifrons. Accidentale. 

Anser segetum, Oca, Oca faraona, Oca salvdidega. È abba- 
stanza frequente. 

Tadorna cornuta, Chérso. È poco frequente. 

Anas Boscas, Anara salvddega, Anara da z6golo, Ànera, Arena 
(PL). Mie zorin, Mazzoro (ZF). È comunissimo e cognato. 

Chaulelasmus streperus, 7ésso, Pignolo (9). Pignola (£). È 
poco frequente. 

Spatula clypeata, #6fano (F). Féfana (P). Pifandehio, Palòto. 
E comune. 

Dafila acuta, Coldnzo, Asido, Asid (IF). Asidda (PD). È comune. 

Mareca Penelope, Cidsso (J). Ciosséta (FP). È comunissimo, e 


anche sedentario. . 

Nettion Crecca, Sarsegnola, Sarségna. È comunissima e se- 
dentaria. 

Querquedula Circia, ochéto, Sarségna, Crécola. È comu- 
nissima. 


Fuligula rufina. Assai raro. 

Fulix ferina, Magdsso, Magasson mondro (3). Magassona (P). 
E comunissimo. 

Fulix Fuligula, /’enacin, Spernacin, Magasséto, Moreton, Ma- 
gisso moro. E comune. 


— 248 — 


Fulix Marila, Campanatén, Moretén. È quasi rara. Ne tengo 
due esemplari, il Y da valle Morosina, febbraio 1881; 
la j da Piove di Sacco, 12 gennaio 1887. 

Fulix Nyroca, Anara bastar da Magasséto rosso. È abbastanza 
frequente. 

Bucephala Clangula, Campandto, Quatroci (LZ). Campanéle (LP). 
È abbastanza frequente, più gli individui giovani (Cam- 
panéle) che gli adulti. 

Harelda glacialis. Di comparsa irregolare. 

CEdemia fusca, Orco marin, Chérso Foregto: 1 È poco frequente, 
Se gli adulti. 

Erismatura leucocephala. Accidentale. 

Mergus Merganser, Serol6n, Serolon de Po. È quasi raro. 

Mergus Serrator, Sérola, Spérga. È frequente, meno lo sono 
gli adulti. 

Mergellus Albellus, Seroléta, Pisagò, Pisegrà) Anzoleto. È fre- 
quente, meno lo sono gli adulti. 

Columba Palumbus, Colombdsso, Colombo salsdro, Favardsso. 
È frequente. 

Columba Oenas, Colombo salsaro, Colombo salvdidego. Lo cre- 
derei frequente. 

Columba livia. Non comune. 

Turtur tenera, Tortora, T. salvddega. È comune. 

Syrrhaptes paradoxus. Accidentale. 

Perdix rufa. Di casuale comparsa. 

Perdix saxatilis. Di casuale comparsa. 

Starna Perdix, /’ernise, Pernisa, Spernisa. Una volta era co- 
mune in provincia, ora se ne trovano poche in certe 
località dei colli Euganei (colle di Arquà Petrarca, del 
Catajo ec.); vi è sedentaria. 

Coturnix communis, Quaja, Quagia (P), Quajo, Quagio (F); 
Quajastroni ( Savi È comunissima e qualcuna sverna 
in provincia. 

Rallus aquaticus, Sforzdna, Viatàra. È comune e seden- 
taria. 

Ortygometra Porzana, Quag@a, Qudjna, Gerardélo, Realéto. È 
comune, 


— 249 — 


Ortygometra Bailloni, Realéto, Fiorin, Cavalarin, Gerardélo. E 
frequente. > 

Ortygometra parva, Gerardélo, Fiorin ecc. È comune. 

Crex pratensis, equagio, Hog R. rosso. È comune. 

Gallinula chioropus, Viatàra, Sforzina, Sfogio. È comune e 
sedentaria. 

Fulica atra, Foléga. È comumissima e sedentaria. 

Grus communis. Di comparsa accidentale. 

Anthropoides virgo. Di dubbiosa comparsa accidentale. 

Otis Tarda. Accidentale. 

Otis Tetrax. Di comparsa irregolare. 

CEdicnemus scolopax, Pivaron, Ciurlicon. È abbastanza fre- 
quente e sedentario. 

Cursorius gallicus. Accidentale. 

Charadrius Pluvialis, Pivaro, Coridor. È secondo le annate 
più o meno comune. 

Squatarola helvetica, Barus6la. È frequente. 

Eudromias Morinellus, Pivaréto, Coridér. È poco frequente. 

Fegialitis cantiana, Muneghéià; Coridoréto, Zurlichéto. È comune. 

Fegialitis curonica. Comune. 

Fegialitis Hiaticula, Pivaréto, Muneghéta da la coldna, Ocio 
d’oro. È comune. i 

Vanelius Capella, Paonsina, Felizéta. È comune, dubbiosa- 
mente sedentaria. 

Strepsilas Interpres. Accidentale. 

Himantopus Ostralegus, Caendno, Caendsso, Galindssa de mar. 
È poco frequente. 

Himantopus candidus, Sgambérlo, Sgambérlo. È poco frequente. 

Recurvirostra Avocetta. Accidentale. 

Limicola platyrhyncha, Lisegh riga. È piuttosto frequente. 

Pelidna subarquata, Biseghén rosso, B. d’ isti. È comune. 

Pelidna alpina, LBiseghn, Lodoléta marina. È comune. 

Actodromas minuta, Biseghin, B. novélo. È comune. 

Actodromas ii Biseghin novélo. È poco frequente, 
forse perchè confuso colla precedente. 

Calidris Arenaria, Biseghin del sabion bianco. È piuttosto fre- 
quente; varii esemplari sono nella mia collezione. 


— 250 — 


Machetes Pugnax, Gamdeton, Totano muto. È comune. Un in- 


dividuo y ad. nel caratteristico abito nuziale è nella 
mia collezione, fu ucciso nell’ estuario veneto ai 15 
maggio del 1883. 

Tringoides Hypoleucus, Zramontanéla, Cialdin. È comune. 

Totanus Ochropus, Culbidnco. È comune. 

Totanus Glareola, Totanél0, Culbianco. È piuttosto comune. 
Mi mancano i dati positivi. 

Totanus Calidris, T'otdno, Totinon. È comune e sedentaria. 

Totanus stagnatilis. Dubbiosamente accidentale. 

Totanus fuscus, tano bastardo, Tétano negro, T. moro. È com. 

Totanus nebularius, Totanén, Gambetén. È piuttosto frequente. 

Limosa melanura, Véetola, Gambéton rosso. È frequente. 

Limosa rufa. AGG tana 

Scolopax Rusticula, Galindssa, Becdssa. È comune. 

Gallinago major, Ci ‘ochéta, Becanéto. È abbastanza frequente. 

Gallinago celestis, Becandto, Becanéto muto. È comune, pare 
sedentaria. 

Gallinago Gallinula. Becandla. È comune. 

Numenius Arquata, Arcdja, Arcaza. È comune. 

Numenius tenuirostris. Accidentale. 

Numenius Pheospus, Taragnola, Arciza. È comune. 

Glareola Pratincola. Accidentale. 

Sylochelidon caspia. Accidentale. 

Thalasseus cantiacus. Accidentale. 

Gelochelidon anglica. Accidentale. 

Sterna fluviatilis, Giagà, Crocalina, Scagozza. È comune. 

Sternula minuta, Giagà picola, Crocalina, Cocaléta. È comune. 

Hydrochelidon hybrida. Accidentale. 

Hydrochelidon leucoptera, Crocalina, Crocalina nera. Poco fre- 
quente. 

Hydrochelidon nigra, Crocaléta negra, Crocalina nera, C. negra. 
E comune. } 

Chroocephalus minutus. Accidentale 

Chroocephalus ridibundus, Cocd/, Or0ed). È comune. 

Chroocephalus melanocephalus, Crocal, Cocal, Crocdl a testa 
nera. È frequente. 


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Larus canus, Magoghéta, Crocdl. È piuttosto frequente. 

Larus cachinnans, Magéga, Bdo, Crocalon, Cocdle (ad.), Martin 
.(juv.). Comune e sedentario. 

Stercorarius pomatorhinus. Accidentale. 

Fratercula arctica. Accidentale. p 

Colymbus glacialis, Bagidinte, Smergon, Smagon. È poco fre- 
quente (?). 

Colymbus septentrionalis, Bagiinte macià, Smergon macià. È 
piuttosto frequente. 

Colymbus arcticus, Bagidnte, Smérgo, Smergon. È frequente. 

Podiceps cristatus, Cavridl, Cavridla, Fisolon de mar. Comune. 

Podiceps griseigena, Smerghéta, Smergo. È piuttosto frequente. 

Podiceps nigricollis, Cavridla, Fisola de mar. È comune. 

Podiceps fluviatilis, Fisolo, /. canariòl, Fisoléto, Strapozéto, 
Sotardl.' È comune e sedentario. 


Rovigo, distretto di Badia Polesine (DAL Frome Camillo): 


La zona delle mie osservazioni comprende il distretto 
di Badia Polesine nella provincia di Rovigo e il vicino co- 
mune di Castagnaro in quella di Verona; più, parte del 
fiume Adige. I snoi confini adunque sarebbero i seguenti : 
1° La riva sinistra del fiume Adige; 2° Il comune di Villa 
Bartolomea nella provincia di Verona; 3° La riva sinistra 
del fiume Po ; 4° Il distretto di Lendinara nella provincia di 
Rovigo. Tutto questo territorio è piano: oltre ai fiumi Po 
ed Adige comprende i minori Adigetto e Tartaro ed altri 
importanti canali specialmente la fossa Maestra che scola 
le acque delle valli Veronesi. Tutto il territorio è colti- 
vato coi diversi sistemi moderni di agricoltura. Nel di- 


! Devo avvertire che i nomi volgari sono attinti a fonti sicure 
dai più provetti cacciatori delle varie località della provincia. Per gli 
Svassi, le Strolaghe, le Anitre ed i Smerghi il più o meno frequente 
quasi sempre si riferisce ai giovani, giacchè si sa quanto siano più rari 
gli adulti. (Arrigoni). 


— 252 — 


stretto di Badia Polesine e specialmente nel comune di 
Bagnolo di Po vi sono le così dette valli di. Runci; queste 
alcuni anni di pioggia sono allagate e allora abbondano 
gli uccelli acquatici nidificandovi i seguenti: Fulica atra, 
Rallus aquaticus, Gallinula chloropus, Hydrochelidon migra, 
Podiceps fluviatilis e altre specie ancora; invece negli anni 
asciutti l’acqua è scarsa e gli uccelli mancano. Il comune 
di Castagnaro comprende parte delle valli Veronesi, queste 
una volta erano paludi ora sono in asciugamento tanto che 
nell'estate sentono bisogno d’acqua. Alcuni inverni però, 
come quest’ anno (1887), sono in parte allagate, allora com- 
pariscono gli uccelli di ripa e quelli acquatici. 

In generale il distretto è povero di uccelli, poichè 
l’agricoltura stessa impedisce la propagazione di questi. 
Quanti nidi di Quaglia vengono distrutti dai falciatori e 
dai mietitori! I vecchi alberi vengono tagliati e le nuove 
piantagioni offrono poca sicurezza pegli uccelli nel tempo 
della nidificazione. I cacciatori ed i mezzi di distruzione 
sono aumentati, le sole Passere per quante se ne distrug- 
ga, sono in notevole aumento. 


Elenco generale delle specie di uccelli o0s- 
servate nella provincia di Rovigo, di- 
stretto di Badia Polesine, coi nomi vol- 
gari locali e notizie sulla frequenza, ec. 


Corvus Corone, Corvo, Grola, Cornacia. Scarsa. 

Corvus Cornix, Corvo, Grola, Cornacia munara, Cornacia se- 
narina. Scarsa, sedentaria. 

Corvus frugilegus, Corvo, Grola, Cornacia. Abbondante. 

Lycos Monedula, Cornacia de tore. Ve ne sono due colonie 
numerose nelle vicine città di Rovigo e Lendinara; 
qui scarsa. 

Pica rustica, Gaza mora, Gaza da la coa longa. Comune, se-, 
dentaria. 


— bs — 


Garrulus glandarius, Gaza rossa, Gaza magiona. Comune, se- 
dentaria. 

Sturnus vulgaris, St6r/o. Molto abbondante e sedentario. 

Pastor roseus, Storlo color de rosa. Rarissimo, comparve solo 
in maggio. 

Fringilla celebs, Zinco. Comune e sedentario. 

Fringiila Montifringilla, F?nco montan. Rara. 

Passer montanus, Passara megiarola, Sélega megiarola. Co- 
mune e sedentaria. 

Passer Italie, Passara, Sélega. Sedentaria e comune. 

Coccothraustes vulgaris, Becogrosso. Sedentario e comune. 

Ligurinus Chloris, Garziero, Scerante. Sedentario e comune. 

Chrysomitris Spinus, Lugarin. Poco comune. 

Carduelis elegans, Gardelin. Comune e sedentario. 

Serinus hortulanus, Sfrisarin. Raro. 

Cannabina Linota, Y'aganelo. Comune. 

Pyrrhula europea, Subdioto. Rarissimo. 

Loxia Curvirostra, Beco in crose. Rarissimo. 

Miliaria Projer, Petonzo. Scarso. 

Emberiza Citrinella, Squajardola. Comune. 

Emberiza Hortulana, Ortolano. Poco comune. 

Emberiza Scheniclus, Pionza. Comune. 

Emberiza pyrrhuloides, Pionza. Scarsa, ma sedentaria. 

Melanocorypha Calandra, Calandra. Rara. 

Calandrella brachydactyla, Lodolin. Rarissimo. Ne uccisi 
uno il 18 ottobre 1875 nelle valli Veronesi. 

. Alauda arborea, Barluato. Scarsa. 

Alauda arvensis, Lodola. Abbondante e sedentaria. 

Galerita cristata, Capéluga. Comune e sedentaria. 

Anthus pratensis, sta. Comune. 

Anthus trivialis, Zordina. Comune. 

Anthus Spipoletta, /istor. Scarsa. 

Budytes fiavus, Bourina. Comune. 

Budytes cinereocapillus, Boarina. Comune. 

Motacilla alba, Boarina. Abbondante e sedentaria. 

Calobates melanope, Boarina. Comune e sedentaria. 

Saxicola Oenanthe, Cu! dianco. Scarso. 


— 254 — 


Monticola saxatilis, Coa rossa de monte. Rarissimo. 

Monticola Cyanus, Passara solitaria. Rarissima. 

Merula nigra, Merlo. Abbondante e sedentario. 

Merula torquata, Merlo dal petto bianco. Rarissimo. 

Turdus pilaris, Tordo. Comune. 

Turdus iliacus, 7’ordo. Scarso. 

Turdus musicus, Z'ordo da ua. Comune. 

Turdus viscivorus, Zordo gazaro. Comune e sedentaria. 

Aédon Luscinia, Rossignolo. Comune, nidificante. 

Erithacus Rubecula, Petorosso. Comune. 

Cyanecula Wolfi, Coarosso foresto. Rarissimo. 

Ruticilla Phenicurus, Coarossa. Scarso. 

Ruticilla titys, Coarossa. Scarso. 

Pratincola Rubicola, Batiale. Comune, nidifica. 

Pratincola Rubetra, Batiale. Scarso. 

Sylvia nisoria, Rossignolo bastardo. Comune, nidifica. 

Sylvia cinerea, Biancheto. Scarsa, nidificante. 

Sylvia Curruca, Canevarola. Comune, nidifica. 

Monachus Atricapillus, Caonero. Comune, nidifica. 

Monachus hortensis, Becafigo. Scarso. 

Phylloscopus sibilator, Luz, Caneto. Comune. 

Phylioscopus Trochilus, Lu, Caneto. Comune. 

Phylioscopus rufus, Luz, Caneto. Scarso. 

Hypolais icterina, Canevarola. Scarso. 

Hypolais polyglotta, Canevarola. Nidificante, ma scarso. 

Acrocephalus streperus, Canevarola. Nidificante e comune. 

Acrocephalus arundinaceus, Passara palugana. Com. e nidif. 

Calamodus aquaticus, Caneto. Nidificante e comune. 

Cisticola cursitans, Caneto. Scarso, ne ebbi uno l’agosto di 
quest’ anno. 

Troglodytes parvulus, Ausetto. Comune. 

Accentor modularis, Moretta. Comune. 

Regulus cristatus, .Stellin. Comune. 

Regulus ignicapillus, Stellin. Scarso. 

Fegithalus pendulinus, Pendoli. Nidificante e raro. 

Acredula caudata, Ocio de do. Rarissima, ne uccisi una nel- 
l’ inverno dell’ anno 1874. 


ON 


Acredula rosea, Ocio de do. Abbondante sedentaria. 
Panurus biarmicus, Mustacin, Organeto de la China. Rarissimo. 
Parus major, Sparussola, Cinciribin. Comunissima e seden- 


taria. 

Parus ater, Cinciribin, Sparussolin. Scarsa di passaggio in 
autunno. 

Cyanistes caruleus, Fratin, Cinciribin, Celestin. Comune e se- 
dentaria. 


Peecile palustris, Cinciribin sénarin. Comune e sedentaria. 

Sitta caesia, Ciò-ciò, Rampeghin. Comune e sedentario. 

Certhia brachydactyla, Rampeghin. Scarso. Io ne ebbi pochi 
individui. 

Tichodroma muraria, Rampeghin de monte. Rarissimo; ne uc- 
cisi uno il 22 ottobre 1877, altri due furono presi nel 
settembre 1885. 

Oriolus Galbula, IMelesia. Nidificante e comune. 

Lanius Excubitor, Resestola falconiera. Scarsa. 

Lanius minor, Resestola falconiera. Nidificante, ma scarsa. 

Lanius Collurio, Resestola. Nidificante ed abbondante. 

Lanius auriculatus, esestola da la testa rossa. Rara, ma ni- 
dificante. 

Butalis Grisola, Batiale. Scarso. 

Hirundo rustica, fondenina, Sisila, Rondinela. Comune ed 
estiva. 

Chelidon urbica, Tartagin. Estivo e comune. 

Clivicola riparia, Tartagin. Comune. 

Cypselus Apus, Rondon. Comune, estivo. 

Cypselus Melba, Kondon bianco, Rondon marin. Rarissimo. 

Caprimulgus europeus, Bocassa. Estivo e comune. 

Picus major, Pigosso. Comune e sedentario. 

Picus medius, /igossetto. Rarissimo, ma sedentario. 

Picus minor, Pigossetto. Scarso e sedentario. 

Gecinus viridis, /igosso verde. Comune, sedentario. 

lyjnx Torquilla, Storzicolo. Abbastanza comune e nidificante. 

Cuculus canorus, Cucco. Estivo ed abbondante. 

Alcedo Ispida, /iombin. Comune e sedentario. 

Coracias Garrula, Gaza marina. Rarissima. 


— 256 — 


Merops Apiaster, Vesparolo. Rarissimo. 

Upupa Epops, Galeto de monte. Nidificante, ma scarsa. 

Strix flammea, Aloco, Barbagian. Comune e sedentario. 

Syrnium Aluco, L'Osel cavalaro, Soeton, Aloco. Comune e se- 
dentario. 

Asio Gius, A/oco. Comune, sedentario. 

Asio accipitrinus, Aloco de vale. Comune e sedentario. Al- 
cuni autunni abbondante. 

Athene Noctua, Soeta. Comune e sedentario. 

Scops Giu, Cià. Scarso, estivo. 

Bubo maximus, Gran duca. Rarissimo 

Circus aeruginosus, Poja, Pojana. Comune. 

Circaétus Gallicus, Aquiloto. Rarissimo. 

Aquila Chrysaétus, Aquila reale. Rarissima. So di una sola 
cattura. 

Buteo vulgaris, Poja. Comunissima e sedentaria. 

Milvus Ictinus, Y'orfeson. Rarissimo. 

Falco Peregrinus, Falchetton. Rarissimo. 

Hypotriorchis Subbuteo, Fa/chetto. Scarso. 

fesalon regulus, Fa/chetto. Scarso. 

Cerchneis Tinnunculus, Storela, Falchetto. Comunissimo e se- 
dentario. 

Cerchneis Naumanni, Fa/chettin. Rarissimo. 

Cerchneis vespertinus, Fa/chetto. Rarissimo. 

Astur palumbarius, Falco palombaro. Rarissimo. 

Accipiter Nisus, Pogianelo, Falchettin. Comune. 

Phalacrocorax Carbo. Rarissimo, ne ebbi uno ucciso lungo 
l’Adige vicino a Badia Polesine nel dicembre 1878. 

Ardea cinerea, .Sgarzo. Scarso. 

Ardea purpurea, Sgarzo. Scarso. 

Egretta alba, Airon. Scarsa. 

Egretta Garzetta, Sgarzetta. Scarsa. 

Ardeola ralloides, Sgarzetta. Scarsa. 

Ardetta minuta, Trenta coste. Estivo e comune. 

Botaurus stellaris, Tarabuso. Sedentario, ma scarso. 

Nycticorax griseus, Sguà. Scarso. 

Ciconia alba, Sigogna. Rarissima. 


— 257 — 


Plegadis Falcinellus. Rarissimo, fu preso una sol volta. 

Cygnus musicus, Signo. Rarissimo. 

Anser cinereus, Oca salvadega. Rara. 

Anser segetum, Oca salvadega. Scarsa. 

Anas Boscas, Mdzoro il maschio, Anara la femmina. Comune 
assai e sedentario. 

Chaulelasmus streperus, Albaro. Scarsa. 

Spatula clypeata, Paloto. Comune. 

Dafila acuta, Colanzo. Molto comune. 

Mareca Penelope, Zio. Molto comune. 

Nettion Crecca, Sarségna. Sedentaria e molto comune. 

Querquedula Circia, £ochéto. Comune. 

Fulix ferina, Munarasso, Moretton. Comune. 

Fulix Fuligula, Moretta. Scarsa. 

Fulix Nyroca, Moretta. Comune, anche sedentaria. 

Bucephala Clangula, Quattroci. Raro. 

Mergus Merganser, /mperga. Rarissimo; ne vidi due uccisi 
nell’ inverno del 1883. 

Mergus Serrator, /mperga. Raro. 

Mergellus Albellus, Zmperga. Scarsa. 

Columba Palumbus, Colombo salvadego, Favazo. Comune. 

Columba Oenas. Colombo salvadego. Scarsa. 

Columba livia, Colombo torresàn. Scarso. | 

Turtur tenera, Zortora. Comune ed estiva. 

Starna Perdix, Pernise. Rara, ma sedentaria. 

Coturnix communis, Quagio. Comune, abbondante, qualcuna 
rimane l’ inverno. 

Lagopus mutus. Nell’ inverno dell’ anno 1875 nelle valli Ve- 
ronesi e precisamente nella località chiamata La Tor- 
retta vennero uccisi due individui; io ne vidi uno a 
Legnago in carne. 

Rallus aquaticus, Sforzana, Beccarossa. Comune e sedentaria. 

Ortygometra Porzana, Girardina. Comune. 

Ortygometra Bailloni, Cavalarin. Comune. 

Ortygometra parva, Cavalarin. Comune. 

Crex pratensis, fe de quagie. Scarso. 


Gallinula chloropus, Viatara. Sedentaria, ma scarsa. 
17 


— 258 — 
Fulica atra, Folega. Comune e sedentaria. 
Grus communis, Gru. Di passaggio accidentale; rara. 
(Edicnemus scolopax. Rarissimo. 
Charadrius Pluvialis, Piviere. Scarso. 
Fegialitis curonica, Piviere. Comune. 
Vanellus Capella, Paonzina, Ciniga. Com. abbond. alcuni anni. 
Himantopus candidus, Gambetton. Rarissimo. 
Pelidna subarquata, Totanin, Biseghin. Scarso. 
Actodromas minuta, Biseghin. Comune. 
Machetes Pugnax, Gambetton. Comune. 
Tringoides Hypoleucus, Cul bianco. Comune. 
Totanus Ochropus, Cul dianco. Scarso. 
Totanus Glareola, Cu! bianco, Totano. Comune. 
Totanus Calidris, Totaro. Comune. 
Totanus fuscus, Totaro. Comune. 
Terekia cinerea. Nell'ottobre dell’anno 1876 andando a 
“caccia di Lodole nelle valli Veronesi in compagnia di 
mio fratello, questi uccise un piccolo trampoliere che 
non potei allora determinare; alcuni giorni dopo acqui- 
stai l’ Ornitologia del Savi e dai caratteri tanto evidenti 
conobbi essere stata una Terekia cinerea; allora io non 
raccoglievo uccelli, e disoraziatamente non venne im- 
balsamata. 
Limosa melanura, Gambetton. Scarsa. 
Scolopax Rusticula, Galinazza. Scarsa; fu abbonda solo 
l’ autunno dell anno 1873. 
Gallinago major, Ciochèta. Scarso. 
Gallinago celestis, Becanoto. Comune, alcuni anni abbon- 
dante, l’ estate del 1873 specialmente. 
Gallinago Gallinula, Becanela. Scarso. 
Numenius Arquata, Arcaza. Raro. 
Sterna fluviatilis, Crocalina. Comune. 
Sternula minuta, Crocalina. Scarso. 
Hydrochelidon hybrida, Crocalina. Rarissimo. 
Hydrochelidon nigra, Crocalina. Estiva e comune. 
Chroocephalus minutus, Crocalina, Rarissimo, ne uccisi un 
solo individuo nell’ottobre 1882 nelle valli Veronesi. 


 ? 


MRO EA 


Chroocephalus ridibundus, Crocale. Comune. 

Larus canus, Gatto de mare, Cr ‘ocalo. Scarsa. 

Larus Gaohinnans: Rarissimo, ne vidi uno lungo l'Adige. 

Megalestris Catarrhactes. Rarissimo, all’ eccezione dell’ indi- 
viduo che mandai al R. Museo Zoologico di Firenze, 
non conosco altre catture. 

Colymbus glacialis. Nel dicembre 1878 ne fu ucciso una 
lungo l'Adige, non conosco altre catture; rarissima. 

Podiceps cristatus, solo. Raro. 


‘Podiceps nigricollis, Fisolo. Raro. 


Podiceps fluviatilis, Strapozzeto. Comune e sedentario. 


Elenco delle specie di uccelli le quali ni- 
dificano nella provincia di Rovigo, di- 
stretto di Badia Polesine, colle notizie 
più importanti in proposito. 


Corvus Cornix. L'unico nido di questa specie lo trovai il 
26 giugno 1878, con 5 uova. 

Pica rustica. Nidifica nei mesi d’ aprile e maggio; le uova 
sono da 4 a 7; la durata dell’ incubazione di giorni 
21 circa. 

Garrulus glandarius. Nidifica in aprile, uova da 4 a 7; cova 
16 o 17 giorni. 

Sturnus vulgaris. Due covate all'anno; però osservai che 
non tutti, ma ben pochi, rimangono per la seconda 
covata; questa osservazione la faccio da molti anni 
avendo in vicinanza un’ alta fabbrica dove ogni anno 
nidificano gli Storni. Cova solo la femmina 6 a 7 uova 
in aprile e giugno. 

Fringilla coelebs. Cova anche il maschio, fa due covate in 
maggio e giugno di 5 a 6 uova. 

Passer montanus. Due ed anche tre covate di 4 o 5 uova in 
maggio e luglio; cova anche il maschio. 


— 260 — 


Passer Italie. Due ed anche tre covate come la precedente. 

Coccothraustes vulgaris. Due covate di 4 a 5 uova in maggio 
e luglio; cova anche il maschio. 

Ligurinus Chloris. Due covate di 4 a 5 uova, da aprile a lu- 
glio; il maschio non cova, dura l’incubazione 15 giorni. 

Carduelis elegans. Una sola covata in giugno e luglio, che 
dura 15 giorni; il maschio non cova. 

Emberiza pyrrhuloides. Da 4 a 5 uova. 

Alauda arvensis. Nidifica dai primi giorni di marzo a luglio, 
fa due a tre covate di 5 a 6 uova; il maschio cova. 

Galerita cristata. Due covate di 4 a 6 uova; il maschio pure 
cova, l’incubazione dura 14 giorni circa. 

Motacilla alba. Il maschio non cova; fa due covate di 5 a 8 
uova da aprile a giugno. 

Calobates melanope. La femmina sola cova 5 a 6 uova; fa 
due covate da aprile a giugno. 

Merula nigra. Due ed anche tre covate da marzo ad agosto 
di 5 a 6 uova; il maschio cova. 

Turdus viscivorus. Due covate, il resto come sopra. 

Aédon Luscinia. Una sola covata in maggio di 5 a 6 uova; 
cova pure il maschio. 1 

Pratincola Rubicola. Due covate di 5 a 6 uova da aprile a 

. luglio; il maschio non cova. 

Sylvia nisoria. Una sola covata di 4 a 6 uova in maggio e 
giugno ; il maschio non cova. 

Sylvia cinerea. Due covate, aprile e luglio di 4 a 5 uova. 

Sylvia Curruca. 4 a 6 uova, cova anche il maschio. 

Monachus Atricapillus. Due covate da aprile a luglio di 4 
a 6 uova; vi prende parte anche il maschio. 
Hypolais polyglotta. In giugno mi fu recato un nido con 
5 pulcini. 
Acrocephalus streperus. Sono certo che nidifica, però non 
trovai mai il nido. 

Acrocephalus arundinaceus. Una covata di 5 uova in mag- 
gio; cova anche il maschio; la durata dell’ incubazione 
è di 15 giorni. 

Calamodus aquaticus. Nidifica; però io non ebbi mai il nido. 


— 261 — 


fegithalus pendulinus. Una volta il nido, tanto bello, si tro- 
vava abbondante nelle valli Veronesi, io però in que- 
sti anni di osservazione non ne vidi che uno solo, che 
conteneva 5 uova, 

Acredula rosea. Una sola covata con fino 18 uova, nell'aprile; 
la durata dell’ incubazione sarebbe di 15 giorni. 

Parus major. La prima covata di 8 a 12 uova, cova pure il 
maschio ; la seconda covata di 4 a 6 uova. 

Cyanistes caeruleus. Come sopra. 

Percile palustris. Come sopra. 

Sitta caesia. Da aprile a maggio 5 ad 8 uova; la durata 
dell’ incubazione sarebbe di 15 giorni. 

Lanius minor. Fa una sola covata di 5 a 6 uova; cova an- 
che il maschio. 

Lanius Collurio. In giugno una sola covata di 5 a 6 uova. 

Lanius auriculatus. Nidificò quest'anno da noi. 

Hirundo rustica. Fa due covate in mag. e lug. di 5 a 6 uova. 

Chelidon urbica. Fa due covaterin maggio e luglio, la fem- 
mina sola cova per 13 a 14 giorni. 

Cypselus Apus. Una sola covata in mag.-giug. di 4 a 5 uova. 

Caprimulgus europeus. Una o due uova deposte nel mese 
di luglio. 

Oriolus Galbula. Una sola covata in giug., le uova sono 5 o 6. 

Picus major. Depone 4 a 6 uova da aprile a giugno; il ma- 
schio pure cova. 

Picus medius. Ebbi i nidiacei. 

Picus minor. Nidifica, ma non ebbi il nido. 

Gecinus viridis. Depone da 6 ad 8 uova in aprile e giugno; 
cova pure il maschio; l’ incubazione dura 17 giorni. 

lyjnx Torquilla. In maggio e giugno depone 6 ad 8 uova, 
trovai a covare anche il maschio. 

Cuculus canorus. Depone nei nidi degli altri uccelli le pro- 
prie uova; ne trovai nel nido del Monachus Atricapil- 
lus e dell’ Acrocephalus arundinaceus. 

Alcedo Ispida. Da aprile a. giugno depone 6 a 7 uova. 

Upupa Epops. Trovai a covare la sola femmina in un nido 
con 7 uova nel mese di giugno. 


— 262 — 


Strix flammea. Depone da 4 a 6 uova in maggio e giugno. 

Syrnium Aluco. La femmina sola cova 5 o 6 uova. - 

Asio Otus. La femmina sola cova da 4 a 5 uova in marzo 
ed aprile. 

Asio accipitrinus. In maggio depone 4 o 5 uova. 

Athene Noctua. Depone da 4 a 6 uova nei mesi di aprile e 
maggio; durata dell’incubazione 15 giorni. 

Buteo vulgaris. Depone da 4 a 5 uova in maggio e giugno. 

Scops Giu. Depone 5 uova in maggio e giugno. 

Cerchneis Tinnunculus. Depone da 5 a 6 uova in maggio e 
giugno; fa una sola covata ed il maschio non cova. 

Ardetta minuta. Trovai molti nidi coni pulcini appena nati 
negli ultimi giorni d’ agosto dell’ anno 1879 nelle valli 
di Runci presso Rovigo, depone da 5 a 6 uova. 

Botaurus stellaris. Sono certo che nidifica da noi, però non. 
ebbi mai il nido. 

Anas Boscas. Nidifica positivamente da noi. 

Nettion Crecca. Ebbi le uova in maggio. 

Fulix Nyroca. Nei primi giorni d’ agosto del 1879 nelle valli 
di Runci, vidi i giovani che ancora non volavano, 
venne uccisa la madre. 

Turtur tenera. Fa una sola covata di 2 uova nei mesi di 
maggio e giugno; cova anche il maschio. 

Starna Perdix. Fa una sola covata ai primi di maggio di 
10 a 11 uova; cova la sola femmina per 21 giorni. 
Coturnix communis. Fa due covate di 10 a 17 uova; cova 

solo la femmina per 21 giorni. i 

Rallus aquaticus. Depone da 6 ad 8 uova; nidifica in maggio. 

Gallinula chloropus. Trovai un nido con 10 uova: fa due co- 
vate da maggio a luglio. 

Fulica atra. Depone in maggio 10 a 12 uova; dura l’ incu- 
bazione giorni 21. 

Hydrochelidon nigra. In giugno trovai diversi nidi con 3 
a 4 uova. 

Podiceps fluviatilis. Cova da maggio a giugno, fa due covate 
di 4 a 5 uova. 


EMILIA. 


Bologna, distretto di Vergato (Lorenzini Demetrio '): 


Questo distretto di osservazione comprende tutto il 
circondario di Vergato e confina: a NE. con quello di 
Bologna, a NO. colla provincia di Modena e a SO. con 
quella di Firenze. Le vallate principali di questa regione 
appenninica, assai montuosa, sono quelle del Reno, della 
Limentra, del Sette, del Dardagna, del Sela o Sila, del Ver- 
gatello e di tutti i loro rispettivi confluenti. Le sue quote 
altimetriche sul livello del mare oscillano da un minimo di 
m. 250 a Marzabotto e un massimo di m. 1939. 19 sul 
Corno delle Scale. 

La vegetazione arborea che ne riveste i monti può 
distinguersi dall’ alto in basso in tre zone o regioni: la 
zona del Faggio, quella del Castagno e quella della Quer- 
cia, limitate da linee quando più quando meno flessuose. 
La vegetazione erbacea poi ricopre al di sopra della zona 
del Faggio la sommità del crinale appenninico di un-bel 
tappeto scivolante verde grigiastro dovuto al Nardus stricta, 
e fra i vani di questa gregaria graminacea crescono mira- 
bilmente molte belle specie che caratterizzano la flora al- 
pina e rendono variopinto questo tappeto nella breve calda 
stagione. Estesi talora e lussureggianti sono i pascoli presso 
la sommità della cresta appenninica. 

Alla suddetta vegetazione erbacea si mescola poi più 
in basso della cresta quella di piccoli arbusti tra i quali 
sono notevoli il Juniperus nana, il Rhamnus alpinus, i bag- 
gioli ec., ec. che danno buon pascolo coi loro frutti agli 
uccelli. Al limite inferiore della regione del Faggio comin- 
cia quella del Castagno, la quale si svolge per la mag- 


i Il signor D. Lorenzini ha dato alcuni cenni generali interes- 
santi riguardanti l’ Avifauna del distretto di Vergato nella sua opera: 
Guida dei Bagni della Porretta, Porretta, 1886. 


Sie 


giore estensione dell'Appennino bolognese. In questa zona 
si comprendono più che nelle superiori le coltivazioni dei 
cereali e per gran parte quella della vite (sino all’ altezza 
dai 500 ai 600 metri). Nella regione della Quercia la col- 
tivazione dei cereali, dei prati artificiali, dei vigneti e al- 
tre svariate raggiungono proporzioni ragguardevoli. 


Elenco delle specie di uccelli osservate nel 
distretto di Porretta, Vergato, provin- 
cia di Bologna, con nomi volgari locali 
e notizie di frequenza, nidificazione, ec. 


Corvus Corone. Erratica e poco frequente 

Corvus Cornix. Nidificante ed erratica. 

Corvus frugilegus. Poco comune, invernale. 

Garrulus glandarius, Giandara. Sedentaria e comunissima. 

Sturnus vulgaris. Scarso alle due epoche del passo e anche 
d’ inverno. 

Fringilla colebs, Franguel. Sedentario e comune. 

Fringilla Montifringilla. Poco frequente e nidificante. 

Petronia stulta, Passera bastarda. Poco numerosa, nidifica tra 
i castagni. 

Passer montanus, Zelega. Poco comune, invernale. 

Passer Italie. Sedentaria e abbondante. 

Coccothraustes vulgaris, Frison. Scarso, nidificante ed erra- 
tico nell’ inverno. 

Ligurinus Chloris. Comune, nidificante, erratico. 

Carduelis elegans, Gardln. Comune, erratico, di raro rimane 
l inverno. 

Serinus hortulanus, Giallino, Cardarugiolo. Nidificante ed er- 
ratico. 

Cannabina Linota. Poco abbondante. | 

Pyrrhula europea. Raro, nidifica tra i faggi e castagni, er- 
ratico d’ inverno. 


Be E bp 

Emberiza Citrinella, Pajariz. Nidificante ed erratico. 

Emberiza Hortulana. Raro, nidificante, estivo. 

Alauda arvensis. Nidificante ed erratica. 

Galerita cristata. Poco frequente, ma nidificante. 

Anthus trivialis, Spipola. Nidificante ed erratica. 

Anthus Spipoletta, Spiplina. Nidifica in alto ed emigra nel- 
l’ autunno. 

Motacilla alba, Guardianina. Sedentaria e comune. 

Calobates melanope, Guardianina gialla. Scarsa e sedentaria. 

Saxicola Oenanthe. Comune ed estivo. 

Monticola saxatilis, Merel sassar. Poco frequente, ma ni- 
dificante. 

Monticola Cyanus. Non comune, nidificante ed erratico. 

Merula nigra, Merel. Frequente e sedentario; nell’ autunno 
vedesi una varietà detta maremmana, il cui maschio è 
di un nero grigiastro con becco scuro. 

Merula torquata. Usualmente rara, ma nell’ autunno 1866 
ve ne fu abbondante passaggio ed a Bologna si ven- 
devano col nome di Merli della Porretta. 

Turdus pilaris, Colombella. Di passo autunnale. 

Turdus iliacus, Susino, Susinello. Frequente sulla fine del- 
l’ autunno. 

Turdus musicus, 7ord. Poco frequente di doppio passo; al- 
cune coppie nidificano in alto tra i faggi. 

Turdus viscivorus, Gesso. Frequente e sedentaria. 

Aédon Luscinia. Lusignol. Scarso, nidificante. 

Erithacus Rubecula, /ittiros. Comune, iaia sui monti, 
erratico d’ inverno. 

Ruticilla Pheenicurus, Codirossola. Frequente e nidificante. 

Ruticilla titys, Codirossola di monte. Poco frequente, nidifica 
in alto; in autunno scende per qualche tempo nella re- 
gione della Quercia, quindi cala al piano. 

Pratincola Rubicola, Saltimpunta. Poco comune, ma nidifi- 
cante. 

Monachus Atricapillus. Comune e nidificante. 

Monachus hortensis. Poco abbondante e nidificante; vedesi 
specialmente in agosto e settembre. 


— 266 — 


Cettia Cettii. Non frequente, ma nidificante. 

Troglodytes parvulus, Ariattin. Comune e sedentario. 

Cinclus aquaticus, Merel aquar. Sedentario, comune. 

Accentor modularis, Passra d’ macia. Poco comune, nidifi- 
cante ed erratica. 

Regulus cristatus, Usl dal fred. Scarso, invernale. 

Regulus ignicapillus, Uslìn dal fred. Scarso, invernale. 

Acredula rosea, Pulzon. Sedentaria e comune. 

Parus major, Paranzino. Comune e sedentaria. 

Parus ater. Sedentaria, ma poco frequente. 

Cyanistes caruleus, Paranzin piccol. Sedentaria. 

Certhia brachydactyla, Beccaragni. Scarso e sedentario. 

Tichodroma muraria. Accidentale nell’ inverno. 

Sitta caesia, Brescandalo. Comune e sedentario 

Oriolus Galbula, Sgalbeder. Estivo, nidificante. 

Ampelis Garrulus. Un solo colto nel 1867. 

Lanius minor, Bufferla grossa. Estiva e nidificante. 

Lanius Collurio, Bufferla piccola. Comune, estiva. 

Lanius auriculatus, Bufferla mezzana. Estiva, scarsa. 

Hirundo rustica, Rondarina. Comune, arriva in marzo, fa 
due covate e parte in settembre. 

Chelidon urbica, Zondie. Comune, estivo. 

Cotile rupestris. Nidifica sugli alti monti, da dove scende 
sul finire dell’ estate in branchi numerosissimi; se al- 
lora un temporale li sorprende, si fermano aggruppati 
insieme come uno sciame di api, sotto le grondaie o 
sopra un albero e allora facilmente si prendono. 

Cypselus Apus. Giunge il.25 apr., nidifica e parte il 25 lug. 

Cypselus Melba. Di comparsa accidentale. 

Caprimulgus europaus, Zialapp. Scarso ed estivo. 

Picus major. Non frequente e nidificante. 

Picus minor. Raro, ma nidificante. 

Gecinus viridis, /igf gross. Sedentario e frequente. 

lynx Torquilla, Gavitorciola. Estivo. 

Cuculus canorus, Cuch. Estivo e frequente. 

Alcedo Ispida, Piumbin. Sedentario. 

Upupa Epops, Puppla. Estiva, ma non frequente. 


ph 


Strix flammea, Bardazagn. Rarissimo. 

Syrnium Aluco, ZLocch. Sedentario. 

Asio Otus. Accidentale in ottobre 1887. 

Athene Noctua, Zivetta. Frequente e sedentaria. 

»Scops Giu, Ciuu. Estivo e frequente. 

Bubo maximus. Accidentale. 

Aquila Chrysaétus. Accidentale nel 1886. 

Buteo vulgaris, Pujen. Scarsa e nidificante. 

Falco Peregrinus. Scarso, ma nidificante. 

fesalon regulus, Falchett da Passer. Comune, forse sedenta- 
rio; nidificante. i 

Cerchneis Tinnunculus, Fa/chett. Comune, nidificante. 

Cerchneis vespertinus. Di passaggio. 

Accipiter Nisus, Fa/chett. Sedentario. 

Ardea cinerea. Accidentale nell'estate. 

Ardeola ralloides. Accidentale. 

Botaurus stellaris. Accidentale. 

Nycticorax griseus. Rarissimo, uno venne ucciso nell’ in- 
verno del 1886. 

Anas Boscas. Accidentale nell’ inverno. 

Columba Palumbus, Clumd favazz. Poco comune, di passag- 
gio e anche Ae 

Columba Cenas. Scarsa di passaggio. 

Turtur tenera, Zortorina. Estiva. 

Starna Perdix. Frequente e sedentaria nella zona della 
Quercia. 

Coturnix communis. Scarsa ed estiva; nel 1886 ve ne fu un 
passo straordinario per abbondanza. 

Gallinula chloropus. Accidentale. 

Fulica atra, Folga. Accidentale. 

Grus communis. Passa a stormi in alto in ott. e novembre. 

Charadrius Pluvialis. Raro nell’ inverno. 

Vanellus Capella, Gallnella. Rara. 

Scolopax Rusticula, Pizzacra. Giunge in numero discreto in 
ottobre, non sverna e ripassa in primavera. 

Gallinago major, Pizzaccherino. Accidentale. 

Gallinago caelestis, Pizzaccarin. Scarso. 


SERA 


Gallinago Gallinula. Accidentale. 
Larus canus. Accidentale. 


Parma, (DeL Prato dott. Alberto): 


Le osservazioni intorno agli vccelli del Parmense, 
salvo indicazioni contrarie, non si estendono all’ intera 
provincia. Sono anzi per la maggior parte compiute nel 
breve tratto del circondario di Parma che inferiormente 
all’ Emilia fino al Po, va dal torrente Enza fino all’ altro 
detto Rovacchia; al quale tratto si deve aggiungere una 
breve porzione della destra del Po fra lo sbocco dell’ Enza 
e la città di Guastalla. Tutta questa regione è assoluta- 
mente piana ed è solcata da tre grossi torrenti, 1’ Enza, 
il Parma ed il Taro di un regime molto vario, e da nu- 
merosi cavi e canali di acque perenni: essa è completa- 
mente coltivata e solo piccole porzioni di boschi si rinven- 
gono qua e là lungo le sponde dei torrenti; la coltivazione 
vi è uniforme a prati stabili ed irrigui od artificiali non 
irrigui, a campi di frumento e melica ed a piccoli tratti 
di fave, canape, orti, vigne, risaie. Attraversata questa re- 
gione da fitta rete di strade, è ripartita in poderi piut- 
tosto piccoli cinti da siepi, e le varie coltivazioni a guisa 
di irregolare scacchiere si intercalano l’ una all'altra, onde 
raramente si trovano identiche condizioni per lunghi tratti. 
Mancano stagni d’acqua e la limitata coltivazione del riso 
si ha solo nelle vicinanze del Po. 

Nell’ estate la regione parmense è visitata da pioggie 
temporalesche e localizzate, nell’ autunno e primavera è 
piuttosto una regione di pioggia, e di nevi nell’inverno 
che si rendono spesso stabili per due o tre mesi con forte 
freddo e gelo. 

Finalmente osservasi che vi sono poche e non rispet- 
tate riserve di caccia. 


— 269 — 


Elenco delle specie di uccelli osservate 
nella provincia di Parma, con nomi 
volgari locali ed indicazioni sulla fre- 
quenza, nidificazione, ec.' 


Corvus Corax. Accidentale; uno preso il 1 febbraio 1889 
vicino a Borgotaro. 

Corvus Cornix. Sedentaria. 

Corvus frugilegus. Sedentario (?). 

Lycos Monedula. Accidentale. 

Pica rustica. Sedentaria, nidificante. 

Garrulus glandarius. Sedentaria, nido con 2 uova 10 giugno. 

Sturnus vulgaris. Sedentario, nidificante. 

Pastor roseus. Accidentale, avuto il 12 gennaio 1884. 

Fringilla coelebs. Sedentario e nidificante. 

Fringilla Montifringilla. 

Petronia stulta. 

Passer montanus. Sedentaria e nidificante. 

Passer italia. Sedentaria e nidificante. 

Coccothraustes vulgaris. Sedentario e nidificante. 

Ligurinus Chloris. Sedentario e nidificante. 

Chrysomitris Spinus. Scarso. 

Carduelis elegans. Sedentario e nidificante. 

Serinus hortulanus. Scarso. 

Cannabina Linota. Frequente. 

Fegiothus Linarius, Fanè/! d'la Regenna. Accidentale. 

Pyrrhula europ®a. Nidifica ai monti, erratico d’ inverno. 

Loxia Curvirostra. Accidentale, veduto nel 1879 e 1887 in 
agosto. 

Miliaria Projer. Sedentario e nidificante. 

Emberiza Citrinella. Frequente. 

Emberiza Cirlus. Scarso. 

Emberiza Hortulana. Estivo, avuto nido 8 luglio con uova. 


1 Il dott. Alberto Del Prato ha pubblicato un Catalogo degli Uc- 
celli fin ora rinvenuti nelle province di Parma e Piacenza. Parma, 1881. 


— 270 — 


Emberiza Scheniclus. Abbastanza frequente. - 

Alauda arborea. Sedentaria e-nidificante. 

Alauda arvensis. Sedentaria e nidificante. 

Galerita cristata. Sedentaria e nidificante. 

Agrodroma campestris. Non raro. 

Anthus pratensis. Frequente. 

Anthus trivialis. Frequente. 

Anthus Spipoletta. Scarso. 

Budytes flavus. Frequente. 

Budytes cinereocapillus. Nidificante ed estiva. 

Motacilla alba. Sedentaria e nidificante. 

Calobates melanope. Sedentaria e nidificante. 

Saxicola Oenanthe. Estivo e nidificante. 

Monticola saxatilis. Estivo, scarso e nidificante. 

Merula nigra. Sedentario in parte; var. montana 
femmine. 

Merula torquata. Scarso. 

Turdus pilaris. Scarsa. 

Turdus iliacus. Non raro. 

Turdus musicus. Frequente. 

Turdus viscivorus. Sedentaria e nidificante. 

Aédon Luscinia. Estivo e nidificante. 

Erithacus Rubecula. Frequente. 


tutte 


Cyanecula Wolfi. Di scarso passaggio marzo, aprile, ottobre. 


Ruticilla Pheenicurus. Estivo e nidificante. 
Ruticilla titys. Scarso. 

Pratincola Rubicola. Frequente. 

Pratincola Rubetra. Non raro. 

Sylvia nisoria. Estiva, nidificante, scarsa. 
Sylvia orphea. Scarsa. 

Sylvia cinerea. Estiva e nidificante. 
Monachus Atricapillus. Nidificante. 
Monachus hortensis. Scarso. 

Pyrophthalma melanocephala. Accidentale. 
Phylloscopus Trochilus. Frequente. 
Phylloscopus Bonellii. Raro assai. 
Phylloscopus rufus. Frequente. 


— 271 — 


Hypolais icterina. Non raro. 

Hypolais polyglotta. Non raro. 

Acrocephalus palustris. Non rara. 

Acrocephalus streperus. Nidificante, avuto nido con uova il 
27 maggio e ancora nella prima metà di luglio. 

Acrocephalus arundinaceus. Nidificante ed estivo. 

Calamodus scheenobaenus. Comune nelle risaie. 

Calamodus aguaticus. Raro. 

Lusciniola melanopogon. Accidentale. 

Locustella naevia. Accidentale; uno preso vicino a Parma 
11 3 ottobre 1889. 

Cisticola cursitans. Scarsa. 

Troglodytes parvulus. Sedentario e nidificante. 

Cinclus aquaticus. Sedentario e nidificante, non varia; er- 

 ratico d’ inverno. 

Accentor modularis. Comune. 

Regulus cristatus. Comune. 

Regulus ignicapillus. Non raro. 

Fegithalus pendulinus. Avuto il nido una sola volta. 

Acredula rosea. Sedentaria e nidificante. 

Parus major. Sedentaria e nidificante; 12 giugno uova in 
sviluppo. ; 

Parus ater. Per caso straordinario fu comune nell’ in- 
verno 1887-88. 

Cyanistes ceruleus. Sedentaria e nidificante. 

Peecile palustris. Sedentaria e nidificante. 

Sitta casia. Sedentario e nidificante. 

Certhia brachydactyla. Sedentario e nidificante. 

Tichodroma muraria. Erratico. 

Oriolus Gaibula. Estivo e nidificante; 8 luglio i piccoli. 

Lanius Excubitor. Scarsa. 

Lanius minor. Estiva e nidificante. 

Lanius Collurio. Estiva e nidificante. 

Lanius auriculatus. Estiva e nidificante. 

Muscicapa collaris. Scarsa, di passo ai primi d’ aprile. 

Muscicapa Atricapilla. Non comune. 

Butalis Grisola. Scarso. 


SRO RIA 


Hirundo rustica. Estiva e nidificante. 

Chelidon urbica. Estivo e nidificante. 

Clivicola riparia. Estivo e nidificante. 

Cypselus Apus. Estivo e nidificante. 

Cypselus Melba. Due sole catture. 

Caprimulgus europaus. Estivo, 18 agosto ebbi nidiaceo. 

Picus major. Sedentario e nidificante. 

Picus minor. Sedentario e nidificante. 

Gecinus viridis. Sedentario e nidificante. 

lynx Torquilla. Estivo e nidificante. 

Cuculus canorus. Non raro. 

Alcedo Ispida. Sedentario e nidificante. 

Coracias Garrula. Avuta il 28 aprile e nella prima metà 
del settembre. 

Merops Apiaster. Estivo e nidificante; ebbi le uova il 
13 giugno. “ 

Upupa Epops. Non rara. 

Strix flammea. Sedentario ‘e nidificante. 

Syrnium Aluco. Sedentario e nidificante, il 24 maggio gio- 
vane già svelto. 

Asio Otus. Scarso. 

Asio accipitrinus. Non comune. 

Athene Noctua. Sedentaria e nidificante. 

Scops Giu. Estivo e nidificante. 

Bubo maximus. Sedentario, scarso, fors’ anche di passo. 

Circus eruginosus. Di passaggio scarso, avuto il 6, 8, 17 
aprile. 

Circus cyaneus. Di passaggio scarso, 7 aprile ed ottobre. 

Circus Swainsoni. Rara. 

Pandion Haliaétus. Accidentale, il 26 settembre 1880. 

Circaétus gallicus. Assai raro. 

Haliaétus Albicilla. Di passaggio scarso; presa 3 volte, una 
il 5 dicembre. i 

Aquila Chrysaétus. Sedentaria. 

Aquila clanga. Accidentale. 

Buteo vulgaris. Sedentaria. 

Archibuteo lagopus. Accidentale affatto. 


OM 


Pernis apivorus. Accidentale. È 

Milvus Ictinus. Accidentale, il 30 novembre 1885. 

Falco Peregrinus. Sedentario, ma scarso ed erratico d’inverno. 

Hypotriorchis Subbuteo. Scarso. 

Fesalon regulus. Non raro. 

Cerchneis Tinnunculus. Sedentario e nidificante. 

Cerchneis vespertinus. Di passo, avuto dal 23 aprile al- 
18 maggio. 

Astur palumbarius. Accidentale, un maschio giovane il 
10 ottobre 1883. 

Accipiter Nisus. Sedentario. 

Gyps fulvus. Accidentale, un maschio giovane il 21 ot- 
tobre 1885. 

Pelecanus Onocrotalus. Accidentale. 

Phalacrocorax Carbo. Accidentale. 

Ardea cinerea. Sedentario e specialmente invernale. 

Ardea purpurea. Scarso. 

Egretta Garzetta. Avuta il 12 maggio; scarsa, di passaggio. 

Ardeola ralloides. Avuta il 27 apr.; scarsa, di passo soltanto. 

Ardetta minuta. Estivo, frequente. 

Botaurus stellaris. Di passo in marzo e novembre. 

Nycticorax griseus. Di passo in aprile, rari i giovani. 

| Ciconia alba. Rare volte si vede nella seconda metà d’agosto. 

Ciconia nigra. Di passo in aprile ed agosto. 

Piatalea Leucorodia. Accidentale. 

Plegadis Falcinellus. Veduto il 23 aprile ed il 5 ottobre; 
scarso, di passo soltanto. 

Cygnus musicus. Accidentale nel marzo 1888. 

Anser segetum. Scarsa. 

Tadorna cornuta. Accidentale. 

Anas Boscas. Anche nidificante. 

Spatula clypeata. Non raro. 

Dafila acuta. Comune. 

Mareca Penelope. Comune. 

Nettion Crecca. Comune. 

Querquedula Circia. Comune. 

Fuligula rufina. Accidentale. 


— 2704 — 


Fulix ferina. Comune. 

Fulix Fuligula. Non rara. 

Fulix Nyroca. Non rara. 

Bucephala Clangula. Non comune. 
CEdemia fusca. Non tanto raro. 
Erismatura leucocephala. Accidentale. 
Mergus Merganser. Accidentale. 
Mergus Serrator. Non comune. 
Mergellus Albellus. Scarsa. 

Columba Palumbus. Nidificante, ma scarso. 
Columba Oenas. Non comune. 

Turtur tenera. Estiva e nidificante. 


Syrrhaptes paradoxus. Accidentale il 27 maggio 1888. 


Perdix rufa. Sedentaria, scarsa. 


Perdix saxatilis. Sedentaria ed abbastanza frequente. i 


Starna Perdix. Sederntaria e nidificante. 
Coturnix communis. Estiva e nidificante. 
Rallus aquaticus. Abbastanza comune. 
Ortygometra Porzana. Abbondante. 
Ortygometra Bailloni. Non rara. 

Ortygometra parva. Non rara. 

Crex pratensis. Estivo, nidificante, ma scarso. 
Gallinula chloropus. Sedentaria. 

Fulica atra. Sedentaria. 

Otis Tarda. Accidentale. 

Otis Tetrax. Accidentale. 

(Edicnemus scolopax. Estivo e nidificante. 
Charadrius Pluvialis. Di passo. 

Eudromias Morinellus. Accidentale. 

Fegialitis curonica. Abbastanza frequente. 
Fegialitis Hiaticula. Non raro. 

Vanellus Capella. Comune. 

Hamatopus Ostralegus. Accidentale in aprile. 
Recurvirostra Avocetta. Accidentale. 
Himantopus candidus. Di passo soltanto. 
Actodromas minuta. Di passaggio, 8-10 maggio. 
Actodromas Temmincki. Di passaggio, 16 maggio. 


- 


PIA 


RO 


Li 


Machetes Pugnax. Scarsa. 

‘ Pelidna alpina. Raro assai. 

Tringoides Hypoleucus. Abbastanza frequente. 
Totanus Ochropus. Non raro. 

Totanus Glareola. Scarso. 

Totanus stagnatilis. Di passo, 7-23 aprile. 

Totanus Calidris. Di passo 21 marzo, 22 aprile, scarsa. 
Totanus fuscus. Scarsa. 

Totanus nebularius, Gambinon. Non comune. 
Limosa melanura, Arsega. Di passaggio, avuta il 27 aprile. 
Scolopax Rusticula. Comune di passo. 

Gallinago major. Di passo, 28-31 marzo, scarso. 
Gallinago celestis. Di passo, avuto il 26 dicembre. 
Gallinago Gallinula. Non raro. 

Numenius Arquata, Pizzacra d’mar. Non comune. 
Sterna fluviatilis. Comune. 

Sternula minuta. Scarso. 

Hydrochelidon nigra, Magnanen. Comune. 
Chroocephalus ridibundus. Non raro. 

Larus canus. Di scarso passaggio. 

Colymbus glacialis. Accidentale. 

Podiceps cristatus. Non raro. 

Podiceps cornutus. Accidentale, solo i giovani. 
Podiceps nigricollis. Di passaggio scarso. 

Podiceps fluviatilis. Sedentario. 


Sottoregione Peninsulare o Meridionale. 


LIGURIA. 


Genova, zona meridionale del circondario di Savona 
(Piccone cav. Enrico): 


Il circondario di Savona ha per confini gli Appennini 
al N., il Mediterraneo al S., il Capo Noli ad O., e il tor- 
rente Levone (tra Cogoleto e Arenzano) ad E. E diviso 


— 276 — 


dagli Appennini in due versanti o zone differenti fra loro. 
La settentrionale si unisce al Monferrato, ed ha con esso 
molta analogia nella natura fisica, coltivazione, clima ed. 
eziandio nella Fauna. La meridionale è compasta di valli 
parallele da N. a S. formate dai contrafforti della Catena 
principale, i quali alti ed aspri al principio, vanno abbas- 
sandosi verso mezzogiorno, e ridotti a colline s' immergono 
a perpendicolo sul mare, a modo di promontorii. Queste 
valli strette in alto, allargansi poi a modo d’imbuto, dando 
luogo a pianure più o meno estese; più ampie fra tutte 
quella tra le due Albissole, e l’altra fra Vado e Savona. 
La vetta della Catena principale è composta di gerbidi, 
con qualche bosco di Faggi e Roveri, ed i fianchi di ca- 
stagneti e boschi cedui con intervalli coltivati. La parte 
montuosa dei contrafforti è coronata di Pini (P. sylvestris) 
ed ha sui fianchi Castagni, Lecci, Roveri, e in maggiore 
estensione boschi cedui di Corbezzoli, Mirti, Ginepri, 
Biancospino, Scope e Ginestre. Sono fra questi molti 
campi disposti a terrazzo ; ma alla marina le colline sono 
coperte per intero da vigne e uliveti. Le pianure fertilis- 
sime sono tutte orti, vigne, giardini. 

Pertanto la parte coltivata supera di molto l’incolta 
e boschiva; e nulle affatto sono le superficie acquatiche e 
palustri. I torrenti medesimi che solcano le valli, conser- 
vano soltanto nell’estate poc’acqua perenne verso la sor- 
gente, ma son sempre asciutti verso la foce. Epperciò gli 
uccelli aquatici o palustri si vedono solo di passo, e non si 
arrestano che per riposarsi. La parte piana non corrisponde 
nemmeno al significato che gli si dà in altri luoghi, sotto 
il rapporto ornitologico: essa è tutta coperta di ortaglie 
innaffiate, pergolati, alberi fruttiferi e piena di abitazioni; 
per cui molti uccelli che altrove si riproducono o soggior- 
nano in pianura, quis’incontrano di preferenza in collina, 
salvo nel passaggio, e quando il terreno è bianco di neve. 

Sotto l'aspetto ornitologico, importante è la circostanza 
che alle spalle e vicino a Savona trovasi la maggior de- 
pressione degli Appennini, nel colle impropriamente detto 


> AZ 


— 277 — 

di Cadebona invece di Altare, comune situato nel colle me- 
desimo. Il clima è mite come in tutta la Liguria, ma meno 
della vicina provincia di Porto Maurizio. Due o tre volte 
all’ anno comparisce la neve per poco tempo sulle creste 
degli Appennini, e qualche volta più in basso sui contraf- 
forti ed anche alla marina stessa, ma per pochi giorni e 
non tutti gli anni. Al litorale possono vegetare benissimo 
gli Agavi, il Sughero, il Carubbo, e nei luoghi riparati 
anche i Palmizii. 


Elenco delle specie di uccelli osservate 
nella zona meridionale del circondario 
di Savona, provincia di Genova; coi 
nomi volgari locali e notizie di frequen- 
za, nidificazione, migrazione, ecc. ecc. 


Corvus Corax, Crovo. Raro. 

Corvus Corone, Goa. Numerosa, invernale. 

Corvus Cornix, Cornaggia. Scarsa d’autunno e d’inverno. 
Corvus frugilegus, Goa. Invernale. 

Nucifraga Caryocatactes. Rara. Un solo avuto, preso in col- 


lina. 

Pica rustica, Berta. Piuttosto scarsa, sedentaria ai monti e 
colline. 

Garrulus glandarius, Gazzanha. Comune, sedentaria ai monti 
e colline. 


Sturnus vulgaris, Sturnello. Numeroso ovunque, non nidifica. 

Pastor roseus, Merlo reusa. Accidentale, nullo il più degli 

._ anni, numeroso in altri. 

Fringilla celebs, Fringuello. Numeroso, sedentario e sver- 
nante al piano e più in collina. 

Fringilla Montifringilla, Muntagnin. Numerosa alle colline e 
al piano. 

Montifringilla nivalis. Raro. Un solo preso in collina vicino 
al mare. 


DERE 


Petronia stulta, Passuàn. Numerosa ai monti, colline e piano, 
invernale ed erratica. 

Passer montanus, Passuetta. Numerosa alle basse colline e 
al piano. 

Passer Italie, Passua. Numerosa, sedentaria nell’ abitato. 

Passer domesticus, Passua. Rara. Due furono prese in collina. 

Coccothraustes vulgaris, Frix/àn. Più o meno numeroso se- 
condo gli anni, invernale ed erratico. 

Ligurinus Chloris, Verdàn. Comune, invernale ed erratico. 

Chloroptila Citrinella, Ligao corso. Raro. 

Chrysomitris Spinus, Ligao. Comune, certi anni abbondan- 
tissimo in collina e pianura. 

Carduelis elegans, Cardainha. Comune, sedentario, inver- 
nale ed erratico. 

Serinus hortulanus, Staz. Comune in collina e piano. 

Cannabina Linota, Fanetto. Comune, invernale e di transito. 

fegiothus Linarius, Fanetto corso. Raro. 

Carpodacus erythrinus. Raro. 
Pyrrhula europea, Sbruttàn, Scigàun. Comune ma non ab- 
bondante, invernale ed erratico, nidifica ai monti. 
Loxia Curvirestra, Beccotorto. Per anni nullo, in altri nume- 
roso. 

Euspiza melanocephala, Sta d'Africa. Raro. 

Euspiza aureola. Rarissimo. 

Miliaria Projer, Miitan. È comune ed erratico, ma non ab- 
bonda. 

Emberiza Citrinella, Sia giana. Numeroso, invernale. 

Emberiza Cirlus, Sia nostrà. Numeroso, sedentario, inver- 
nale e di passo. | 

Emberiza Hortulana, Nuttuan. Estivo, numeroso, nidificante 
in collina. 

Emberiza Cia, Sia russa. Numeroso, nidificante, invernale 

. edi passo. 

Emberiza leucocephala. Raro. 

Emberiza rustica. Raro. 

Emberiza pusilla. Raro. 

Emberiza Scheeniclus, Sia da canne. Numeroso, invernale. 


— 279 — 


Emberiza pyrrhuloides. Come l’antecedente, colla quale si 
confonde, ma è meno numerosa. 

Galcarius nivalis, Sia da neive. Piuttosto raro, invernale. 

Melanocorypha Calandra. Rara. 

Otocorys alpestris. Rara. 

Calandrella brachydactyla, &ugnetta. Scarsa a primavera, rara 
in autunno. 

Alauda arborea, Collaetto. Numerosa, invernale e di passo. 

Alauda arvensis, Ciattaràn. Numerosa, invernale e di passo 
ma più nel piano. 

Galerita cristata, Lodoa. Sedentaria in collina e al piano. 

Agrodroma campestris. Piuttosto scarso, nidifica ai monti. 

Anthus pratensis, .S% St. Piuttosto numerosa al passo e 
nell'inverno sul greto dei fiumi e terreni attigui. 

Anthus trivialis, Spia de Nuttuan. Poco numeroso, di doppio 


passo. 
Anthus Spipoletta, Sè 58. Numeroso, invernale, nidifica ai 
monti. 
Budytes flavus, Gianetta. Numeroso a primavera, scarso in 
autunno. 


Budytes cinereocapillus, Gianetta. Come la precedente. 

Motacilla alba, Paggiaetta. Comune e nidificante, frequente 
d'inverno. 

-Calobates melanope, Ba/uinha. In piano e nidificante lungo i 
ruscelli nelle valli montuose; più abbondante nell’in- 
verno. 

Saxicola Oenanthe, Martinicca, Marticca. Numeroso all’ar- 
rivo in piano e sul greto dei fiumi, nidifica in mon- 
tagna. 

Saxicola albicollis. Scarsa, ma non rara; nidifica in collina e 
al monti. 

Saxicola Stapazina. Come la precedente. 

Monticola saxatilis, Cuarussàn, Merlo russo. Come la prece- 
dente. 

Monticola Cyanus, Merlo casuengo, Merlo casengo. Comune, ma 
non abbondante; nidifica in collina, al piano e sulle 
case. 


dirti 


Merula nigra, Jero. Numeroso, sedentario ai monti e in 
collina. 

Merula torquata. Poco numeroso, qualche anno scarso, pre- 
ferisce i monti, ma scende pure alle colline del lito- 
rale. 

Turdus pilaris, Grìva corso. Numerosa, invernale. 

Turdus iliacus, Turdo corso. Come la precedente. 

Turdus musicus, Zurdo nostrà. Numeroso durante il passo, 
nidifica ai monti, colline e uliveti. 

Turdus viscivorus, Griva nostrà. Come il precedente. 

Aédon Luscinia, Auscigneu. Comune ed estivo. 

Erithacus Rubecula, Peccetto. Nidifica ai monti e col freddo 
scende alla marina, assai più abbondante nell’ inverno. 

Cyanecula Wolfi, Peccetto da Sorchi, Pèto bleu. Scarso a pri- 
mavera e più in autunno. 

Ruticilla Pheenicurus, Cua russa. Comune, di doppio passo. 

Ruticilla titys, Cua russa. Comune, nidifica ai monti, scende 
al litorale in collina e al piano col freddo. 

Pratincola Rubicola, Simma custi. Come l’antecedente. 

Pratincola Rubetra, Simma custi, Simmacusti de primaveja. Co- 
mune, di doppio passo. ; 

Sylvia orphaea. Comune, estivo, nidificante ai monti e col- 
line. 

Sylvia cinerea, Ciarlettua. Comune, estiva ai monti e colline. 

Sylvia Curruca. Piuttosto rara, autunnale. 

Sylvia conspicillata, Ciarlettua, Giaretta. Scarsa, forse seden- 
taria. 

Monachus Atricapillus, Testa neigra. Numerosa, sedentaria. 

Monachus hortensis, Becafigo, Pittafigo. Estivo, comune, ma 
non troppo numeroso. 

Pyrophthalma melanocephala, Testa neigra montagninha. Co- 
mune e sedentario. 

Melizophilus undatus. Sedentaria, assai scarsa, ai monti nei 
boschi cedui, erratica nell'inverno. i 
Phylloscopus sibilator, Boi de primaveja. Comune ed estivo, 

ma non abbondante; nidifica in collina e montagna. 

Paylloscopus Trochilus, Boi. Come il precedente. 


BI 


Phylloscopus Bonelli, Boi» giunco. Come il precedente. 

Phylloscopus rufus, Boin. Numeroso ai monti in estate, al li- 
torale col freddo, allora molti giungono da oltre monte. 

Hypolais icterina. Piuttosto scarso in primavera. 

Hypolais polyglotta. Come l’antecedente. - 

Acrocephalus streperus. In numero mediocre, di passo in 
primavera, più scarsa in auvunno. 

Acrocephalus arundinaceus, ad cannajeu. Come tal 
tecedente. 

Calamodus schenobaenus. Come il precedente. 

Calamodus aquaticus. Come il precedente. 

Lusciniola melanopogon. Raro. 

Cisticola cursitans. Raro. 

Troglodytes parvulus, Castagnetta. Comune e sedentario ; ai 
monti in estate, al litorale ovunque nell’ inverno, al- 
lora molti sono immigranti. 

Cinclus aquaticus, Merlo pescoù. Comune, sedentario, ma non. 
abbonda; lungo i ruscelli e sui scogli del mare, col 
freddo, giungono immigranti. 

Accentor collaris, Sia da coi. Scarso e solo nell’ inverno. 

Accentor modularis, Fournè, Senvella. Numerosa ai monti in 
estate, alla marina dappervutto d’inverno; molti giun- 
gono da fuori. 

Regulus cristatus, /teatin. Come il precedente. 

Regulus ignicapillus, Reatin. Come il precedente. 

Fegithalus pendulinus. Raro. 

Acredula rosea, Berdexin de cua lunga. Comune ai monti in 
estate, col freddo più numerosa alla marina. 

Parus major, Parisseua. Comune e sedentaria; d’ inverno 
molte giungono da fuori. 

Parus ater, Muneghetta. Scarsa o abbondante secondo gli an- 
ni, autunnale. 

Cyanistes caeruleus, Bardexin. Comune ai monti in estate, 
discende col freddo alle colline marine; in alcuni anni 
sono meno numerose. 

Sitta casia, Picunzetto senein. Comune e sedentario ai monti, 
col freddo taluno discende. - 


Certhia brachydactyla, Pitta formigue. Comune, sedentario. 

Tichodroma muraria, Rampeghin de muaggia. Di comparsa 
irregolare, ma non raro. 

Oriolus Galbula, Gardè. Abbondante, in piano e collina, ma 
soltanto ai due passi. 

Lanius Excubitor, Cajorno lumbardo, Cajorno terragno. Scarsa 
in pianura e collina nell’ autunno. 

Lanius minor, Cajorno lumbardo 0 terragno. Comune, estiva, 
ma non abbondante. 

Lanius Collurio, Cajorno nostrà. Numerosa in collina e monti, 
estiva. — 

Lanius auriculatus, Cajorno da testa russa. Come la prece. 
dente. 

Muscicapa Atricapilla. Alquanto scarsa in primavera ed au- 
tunno. 

Butalis Grisola, Ciappa mosche. Più numeroso della precedente, 
pure di passo, nidifica in collina. 

Hirundo rustica, Rundaninha. Estiva, comune sulle case. 

Chelidon urbica, Ci gianco. Come sopra. 

Clivicola riparia. Scarsa al passo, non so se soggiorni. 

Cypselus Apus, Dardao. Estivo, comune sugli edifizii. 

Cypselus Melha, Dardao da pansa gianca. Scarso, non so se 
soggiorni. 

Caprimulgus europaeus, Carcadbaggi, Rrundun. Comune ed esti- 
vo, nidifica in montagna. 

Picus major, Piunzo 0 Picunzo. Comune, sedentario, ma non 
abbonda; in montagna e in collina. 

Picus minor, Piunzzetto 0 Picunzetto. Scarso, sedentario ai 
monti e colline. 

Gecinus viridis, Picunzo verde, Picunzo gallinà. Comune più 
degli altri, sedentario in montagna fra i boschi. 

Ijnx Torquilla, Torsicollo, Piunzo torsicollo. Comune, special 
mente in primavera. 

Cuculus canorus, Cicco. Comune, estivo in montagna e collina. 

Alcedo Ispida, Martin pescoù. Alquanto scarso, nelle valli e 
sugli scogli del mare, non so se annidi. 

Coracias Garrula, Serenùin. Scarsa ed irregolare, di passo. 


— 283 — 


Merops Apiaster, Serenha. Alquanto scarso, di passaggio. 

Upupa Epops, Galletto de marzo. Come sopra. | 

Strix flammea, Rumfun. Sedentario, in numero mediocre 
sugli edifizii. 

Syrnium Aluco. Scarso, forse nidificante ai monti. 

Asio Otus. In numero mediocre, invernale. 

Asio accipitrinus. Come il precedente. 

Athene Noctua, Sivetta. Comune e più nell'inverno, sedenta- 
ria sugli edifizii. 

Scops Giu; Ciò. Comune, estivo ai monti. 

Bubo maximus, Diigo o Cravà. Alquanto raro, sedentario ai 
monti. 


Circus aruginosus, Farco. Lo credo scarso, di passo in pri- 


mavera. 

Circus cyaneus, Farco. Come sopra. 

Circus cineraceus, Farco. Come sopra. 

Circaétus gallicus, Yarco grosso. Comune, ma non abbondan- 
te, di doppio passaggio. 

Buteo vulgaris, Zarco. Invernale, più o meno comune. se- 
condo gli anni. 

Pernis apivorus, !arco. Non è raro, di passo, ma nemmeno 
comune. 

Aquila Chrysaétus, Aquila reà. Rara. 

Hypotriorchis Eleonora. Raro assai. 

Hypotriorchis Subbuteo, Farchetto, Crivela. Comune, di dop- 
pio passo. . 

Cerchneis Tinnunculus, Crivela russa. Comune, sedentario al 
piano e collina. 

Cerchneis Naumanni, Crivela russa. Raro, anche immigrante. 

Cerchneis vespertinus, Farchetto. Più o meno comune di passo 
secondo gli anni, in primavera soltanto. 

Accipiter Nisus, Crivela grixa. Comune, di passo. 

Ardea cinerea, Perdigiorni sencin. Di passo, piuttosto raro. 

Ardea purpurea, Perdigiorni russo. Comune, di doppio passo. 

Egretta Garzetta, Perdigiorni gianco: Alquanto scarsa, in pri- 
mavera lungo i torrenti e più sulla spiaggia e scogli - 
del mare. 


— 284 — 


Ardeola ralloides, Perdigiorni. Più o meno abbondante, se- 
condo gli anni, in primavera. 

Ardetta minuta, Perdigiorni piccin. Comune, di doppio passo. 

Botaurus stellaris, Perdigiorni. Alquanto scarso, di passaggio. 

Nycticorax griseus, Perdigiorni. Comune, di passaggio. 

Ciconia alba, Sigheugna. Passa alta senza fermarsi. 

Plegadis Falcinellus. Accidentale. 

Phoenicopterus roseus, Fericottero. Rarissimo. 

Anser segetum, Oca sarvaega. Passa alta e si ferma rara- 
mente. i 

Anas Boscas, Collo verde. Comune, invernale e di passo. 

Chaulelasmus streperus. Piuttosto rara, invernale. 

Dafila acuta, Marzateà o Annia de due ciie. Comunissimo, non 
abbondante, di passo. 

Mareca Penelope, Marzaieà o Annia. Comune, di passo ed 
invernale. 

Nettion Crecca, Garganello. Come la precedente. 

Querquedula Circia, Garganello. Come la precedente. 

Fulix ferina, Marzaiei o Annia du collo russo. Alquanto 
scarso, invernale. i 

Fulix Fuligula, Marzafeà, Annia. Come sopra. 

Mergus Serrator. Alquanto scarso. 

Mergellus Albellus. Ne ho avuto una sola. 

Columba Palumbus, Colasso, Ciimbo sarvaego. Numeroso du- 
rante il passo, in montagna e collina. 

Columba Oenas, Ciimbdo sarvaego. Come la precedente. 

Turtur tenera, T'urtua. Estiva. 

Perdix rufa, Pernice russa. Comune e sedentaria nelle valli 
montuose. 

Starna Perdix, Sterla. Comune e sedentaria nelle valli anche 
coltivate. 

Coturnix communis, Quaggia. Mediocremente numerosa, di 
passo alle colline e al piano. 

Rallus aquaticus, Ga/linetta du becco russo. Comune, ma non 
abbondante, invernale. 

Ortygometra Porzana, Gallinetta. Comune, di doppio passo. 

Ortygometra Bailloni, Gallinetta piccinha. Scarsa in pianura. 


RR 

Ortygometra parva, Gallinetta piccinha. Come sopra. 

Crex pratensis, Reguagio. Comune alle epoche del passo. 

Gallinula chloropus, Gallinetta, Fulega, Fuleghetta. Comune, 
ma non abbondante, di doppio passaggio. 

Fulica atra, Fulega. Alquanto scarsa, invernale. 

Grus communis, Gr. Passa alta, ma si ferma solo casualmente. 

(Edicnemus scolopax, Massucco, Curridoù. Comune, durante i 
due passi. 

Charadrius Pluvialis, Massuccotto. Comune, durante il passo. 

Squatarola helvetica. Scarsa, di passo. 

Fegialitis cantiana, Bulgarin, Oviva. Alquanto scarso. 

Fegialitis curonica, Bulgarin, Ovivà. Comune, nidifica sul 
greto dei torrenti. 

Fegialitis Hiaticula, Bulgarin, Ovivà du testàn. Come la pre- 
cedente. i 

Vanellus Capella, Pevonetto, Vì- Vì, Born. Comune, ma non 
abbondante, durante il passo e d’inverno. 

Recurvirostra Avocetta. Rara. 

Himantopus candidus. Di passo, degli anni nullo o scarso, 
talvolta a branchi. 

Pelidna subarquata, Bu/garîin, Roòseza. Comune, durante il 
passo primaverile. 

Pelidna alpina, Bulgarin, Ròséza. Come la precedente. Ve- 
desi anche d’autunno. 

Actodromas minuta, Burgainetto, Strillin. Come la precedente. 

Actodromas Temmincki, Burgasnetto, Strillin. Piuttosto scarso. 

Tringa Canutus, Bulgarin, Ròseza. Raro. 

Machetes Pugnax, Bulgaria de sciumme, Lunea. Di passaggio, 
comune. 

Tringoides Hypoleucus, Bulgaria, Lunea. Comune. 

Totanus Ochropus, Bulgaria, Lunea. Mediocremente comune, 
forse nidificante. 

Totanus Glareola, Bulgaria, Lunea. Numeroso, di solo pas- 
saggio. 

Totanus stagnatilis, Bulgaria, Lunea. Piuttosto scarso, e non 
tutti gli anni si vede. 

Totanus Calidris, Bulgaria de gambe russe. Comune. 


— 286 — 


Totanus nebularius, Bulgaria. Abbastanza comune alle epo- 
che del passo. 

Limosa melanura, Becassa de mà. Piuttosto scarsa. 

Scolopax Rusticula, Beccassa. Comune. 

Gallinago celestis, Beccassin. Piuttosto scarso. 

Gallinago Gallinula, Beccassin. Come l’ antecedente. 

Numenius Arquata. Raro. 

Numenius Pheopus, Burgainotto, Ròséza barbaresca. Alquanto 
scarso. 

Glareola Pratincola, Pernice 0 Pernicotto de mà. Alquanto 
scarsa, di passo in primavera. 

Thalasseus cantiacus. Scarso, non raro sul mare. 

Sterna fluviatilis, Ciumbin. Alquanto scarsa in primavera. 

Sternula minuta, Ciumbin piccin. Piuttosto rara. 

Hydrochelidon hybrida, Ciumbdin. Uno solo preso sul mare. 

Hydrochelidon leucoptera, Ciumbdin. Comune in primavera e 
autunno, alla foce dei torrenti e bocca del porto. 

Hydrochelidon nigra, Ciumbin. Come l’ antecedente. 

Chroocephalus melanocephalus, Ochin, Ciumbin. Comune sul 
mare. 

Chroocephalus ridibundus, Ockhin, Ciumbin. Come l’antece- 
dente. 

Rissa tridaciyla, Ochin, Ciumbina. Raro, sul mare. 

Larus cachinnans, Oca de mà. Alquanto scarso, ma sedenta- 
rio sul mare. 

Puffinus anglorum. Comune e sedentaria, sul mare. 

Puffinus Kuhli. Come l’ antecedente. 

Fratercula arctica. Rara. 

Utamania Torda, Magrun. Quando più quando meno comune, 
invernale. 

Colymbus glacialis, Magrun grosso. Rara, invernale. 

Colymbus arcticus, Magrun. Rara, ma meno della prece- 
dente. 

Colymbus septentrionalis, IZagrun. Scarsa, ma qualcheduna 
quasi tutti gli anni, sempre d’inverno. 

Podiceps cristatus, Magrun. Piuttosto raro, invernale. 

Podiceps griseigena, Magrunetto. Raro, invernale. 


— 287 — 


Podiceps cornutus, Magrunetto. Come sopra. 


Podiceps nigricollis, Magrunetto. Piuttosto raro, invernale. 
Podiceps fluviatilis, Magrunetto. Come sopra. 


Genova, distretto di Arenzano e Cogoleto (Lucrani dot- 
tore-Costante): 


La regione osservata è quella che comprende i due co- 
muni di Arenzano e Cogoleto ; ha per confini all’ O. il tor- 
rente Larestro, all’ E. il torrente Lupara, al N. l' Appen- 
nino Ligure coi suoi contrafforti, le cui più alte vette si 
elevano 1200 metri circa sul livello del mare; al S. il Me- 
diterraneo. Questa regione non ha pianure di una qualche 
estensione, è una pendice dell’Appennino Ligure che va al 
mare. Si può piuttosto distinguere in due zone, la coltivata 


e l’incolta. Nella zona coltivata cresce spontaneo e forma 


dei boschi il Pino marittimo. L’ Ulivo e la Vite sono colti- 
vati nella parte più bassa e vi crescono bene. La zona in- 
colta è rappresentata da rocce nude e da tratti tappezzati 
da poche graminacee, dal Mirto, da qualche Erica e dai. 
Cistus. Questa regione è poi intersecata da due torrenti, 
il Levone e la Cantarena, che discendono dall’Appennino. 
Vi sono alcuni promontorii sporgenti al mare, uno è il Capo 
Panaggi, un altro è detto Terrarossa, in quest’ ultimo sono 
rinomate le poste pei Colombacci, per gli Stornelli e per 
quasi ogni altra specie di passaggio , quando spirano i venti 
di tramontana sia nell’ autunno che in primavera. 

Gli uccelli qui sedentarî sono relativamente pochi; 
prima perchè come in tutta la Liguria, eternamente perse- 
guitati, secondariamente perchè non essendoci nè grandi 
boschi, nè praterie, nè campi, non trovano i mezzi di so- 
stentamento. 


— 288 — 


Elenco delle specie di uccelli osservate 
nella provincia di Genova, distretto di 
Arenzano e Cogoleto; coi nomi volgari 
locali e notizie sulla frequenza, migra- 
zione, nidificazione, ecc., ecc. 


Corvus Corax, Crovo imperiale. Rarissimo. 

Corvus Corone, Goa. Comune, invernale. 

Corvus Cornix, Crovo senein. Frequente d’autunno e d’in- 
verno. 

Corvus frugilegus, Goa. Frequente in autunno. 

Lycos Monedula, Cornaggetta. Rara. 

Pica rustica, Berta. Rara. 

Garrulus glandarius, Gazzanna. Frequente e sedentaria. 

Sturnus vulgaris, Sturnello. Frequente, di passaggio in au- 
tunno e fine d’ inverno. 

Pastor roseus, Merlo reusa. Frequente, ma di comparsa ir- 
regolare. 

Fringilla celebs, Frenguello. Comunissimo e sedentario. 

‘Fringilla Montifringilla, J/ontanin. Frequente; passa da E. ad 
O. in autunno, da O. ad E. in marzo ed aprile. 

Petronia stulta, Passuun. Frequente, come sopra. 

Passer montanus, Passwetta. Frequente, come sopra. 

Passer Italie, Passua. Frequentissima e sedentaria. 

Coccothraustes vulgaris, Yrixiun. Frequente; passa in au- 
tunno da E. ad O., in primavera da O. ad E. 

Ligurinus Chloris, Verdun. Frequente, sedentario, di passo 
come sopra. i 

Chioroptila Citrinella, Lugau corso. Raro. 

Chrysomitris Spinus, Lugain. Comune, di passo. 

Carduelis elegans, Cardeinna. Frequente, di passo e sedentario. 

Serinus hortulanus, Siain. Frequente, passa d’autunno da E. 
ad O., di primavera da O. ad E. 

Cannabina Linota, Yanetto. Frequente, come sopra. 

Fegiothus Linarius, Fanetto corso. Raro. 


— 289 — 


Pyrrhula europea, Scigoun. Frequente, nidifica sull’Appen- 
nino e scende al basso d’inverno. 

Loxia Curvirostra, Becco torto. Frequente, ma di comparsa 
irregolare. 

Euspiza melanocephala, Nottuan de Provenza. Raro. 

Miliaria Projer, Ciattarun. Comune e sedentario. 

Emberiza Citrinella, Sia paggea. Frequente, di passo autun- 
nale ed invernale. 

Emberiza Cirlus, Sia nostrà. Frequente, di passo, sedenta- 
rio ed erratico. 

Emberiza Hortulana, Nottoan. Frequente, di passo in prima- 
vera (15 aprile al 15 maggio), scarso in autunno; nidifica. 

Emberiza Cia, Sia montagnina. Frequente nell’ autunno e 
nell’inverno. 

Emberiza pusilla, Strapassua. Raro. 

Emberiza Scheniclus, Sia da canne. Frequente, di passo nel- 
l’ autunno e nell’inverno. 

Calcarius nivalis, Sia da neive. Raro assai e solo nei rigidi 
inverni. 

Melanocorypha Calandra, Calandra. Accidentale. 

Otocorys alpestris. Accidentale il 31 dicembre 1886. 

Calandrella brachydactyla, Grivein. Frequente, ma solo di 
passo in aprile e maggio. 

Alauda arborea, Petronilla. Frequente, di doppio passo e se- 
dentaria. 

Alauda arvensis, Grivea. Frequente, di passo in autunno ed 
inverno. 

Galerita cristata, Lodoa. Rara. 

Agrodroma campestris, Terreina. Frequente, di passo in pri- 
mavera, raro nell’autunno. 

Anthus pratensis, Sì Sì de monte. Frequente d’autunno e 
d’ inverno, rara in primavera. 

Anthus trivialis, Spia de Nottoan. Frequente in primavera, 
raro in autunno. 

Anthus Spipoletta, Sì Sèetta. Frequente, invernale. 

Budytes flavus, Gianetta. Frequente al basso in primavera, 


aprile e maggio, raro in autunno. 
19 


— 290 — 


Budytes cinereocapillus, Giànetta. Frequente, come sopra. 

Motacilla alba, Liancola. Frequente, di passo in marzo, 
scarsa nell'autunno. 

Calobates melanope, Cua lunga. Frequente e sedentaria, ni- 
difica ai monti e scende al basso d’autunno. 

Saxicola Oenanthe, C@ gianco de bosco. Comune, di passo in 
aprile. 

Saxicola albicollis, Scappaxin. Frequente in aprile, estiva. 

Saxicola Stapazina, Scapparina. Frequente, come sopra. 

Dromolea leucura, IMerlou ciappà da cua gianca. Rara, ma 
sedentaria. 

Monticola saxatilis, Cuarusson. Frequente in aprile, nidifica. 

Monticola Cyanus, Merlou ciappà. Frequente e sedentaria. 

Merula nigra, JZerlo. Frequentissimo e sedentario, passa in 
febbraio e marzo, più scarso in autunno. 

Merula torquata, Merlo gianco. Raro. 

Turdus pilaris, Tordeja corsesca. Comune nei rigidi inverni. 

Turdus iliacus, T'urdo corsin. Frequente in autunno. 

Turdus musicus, 7urdo. Frequente, passa in ottobre e ripassa 
in marzo. 

Turdus viscivorus, Tordeja. Frequente d’inverno e sedentaria. 

Aédon Luscinia, Ruscigneu. Frequente, estivo. 

Erithacus Rubecula, Piccetto. Frequente, invernale e seden- 
tario. 

Cyanecula Wolfi, Cua rossa da Madonna. Raro, in aprile. 

Cyanecula suecica, Cua rossa da Madonna. Raro, come sopra. 

Ruticilla Phoenicurus, Cuarussetta. Comune in marzo ed apri- 
le, raro d’autunno. 

Ruticilla titys, Ciapusso. Sedentario e comune. 

Pratincola Rubicola, Sîma cousti. Comune e sedentario. 

Pratincola Rubetra, Sima cousti. Comune ed estivo. 

Sylvia orphea, Favà, Giugo. Comune in aprile e maggio, 
estiva. 

Sylvia cinerea, Criarletta. Comune, come sopra. 

Sylvia subalpina, J7ujà. Comune, come sopra. 

Monachus Atricapillus, Testa neigra. Sedentaria e comune al 
passo autunnale. 


— 291 — 


Monachus hortensis, Beccafigo. Estivo e comune, di passo da 
agosto a settembre ed in aprile e maggio. 

Pyrophthalma melanocephala, Oxelo da sexi. Comune e seden- 
tario. 

Melizophilus undatus, J/ujà. Comune e sedentaria. 

Phylloscopus sibilator, Boén. Comune di passo in primavera. 

Phylloscopus Trochilus, Boén. Comune, come sopra. 

Phylloscopus Bonellii, Boén gianco. Comune in agosto, scarso 
in primavera. 

Phylloscopus rufus, Boénetto. Comune ed invernale. 

Hypolais icterina, Ciarlettua. Comune, di passo in aprile e 
maggio. 

Hypolais polyglotta, Ciarlettua. Estivo e comune in agosto. 

Acrocephalus streperus, Ruscigneu decanne. Comune in aprile 
e maggio e nell'agosto. 

Acrocephalus arundinaceus, Auscigneu lombardou. Comune 
come sopra. 

Calamodus scheenobaenus, Quaggiu. Comune in aprile e mag- 
gio, scarso in autunno. 

Calamodus aquaticus, Feruggià. Comune, come sopra. 

Locustella naevia. Passa in maggio, non comune. 

Cettia Cettii, Ruscigneu d’egua. Raro. 

Cisticola cursitans, Pitta-muscin. Raro, in primavera. 

Troglodytes parvulus, Castagnetta. Sedentario e comune. 

Cinclus aquaticus, Merlou pescou. Sedentario e comune, ni- 
difica ai monti e scende al basso nell'autunno. 

Accentor collaris, 7urdo sarvaego. Sedentario e comune, 
abita le aride valli dell’ Appennino, scende al mare coi 
grandi freddi. 

Accentor modularis, ousenento. Comune e sedentaria. 

Regulus cristatus, Testi» d’ou. Comune d’inverno. 

Regulus ignicapillus, Reattin. Comune d'inverno. 

Acredula rosea, Parissuin cua lunga. Rara. 

Parus major, Parisseua. Comune e sedentaria. 

Parus ater, Parissuin. Comune, anzi qualche anno abbon- 
dantissima, in ottobre e novembre. 

Cyanistes caeruleus, Berdexin. Comune in autunno. 


— 292 — 


Poecile palustris, Parissuetta. Comune e sedentaria. 

Certhia brachydactyla, Rampeghin. Sedentario e comune. 

Tichodroma muraria, Pitta-muin. Raro. 

Oriolus Galbula, Garbè. Comune dalla metà di aprile alla metà 
di maggio, quando giunge in branchetti di 7 od 8; ri- 
passa alla spicciolata in agosto. | 

Lanius Excubitor, Cajurno lombardo. Rara. 

Lanius minor, Cajurno lombardo. Rara, in primavera. 

Lanius Collurio, Cajurno nostrà. Estiva, comune in aprile e 
maggio, più scarsa in autunno. 

Lanius auriculatus, Cajurno testa roussa. Comune, come sopra. 

Muscicapa Atricapilla, Sbatti-ae. Comune in aprile e maggio. 

Butalis Grisola, Bazana. Comune, come sopra. 

Hirundo rustica, Roundanina. Comune, estiva. 

Hirundo rufula. Vedesi in aprile e maggio, rara. 

Chelidon urbica, Cugianco d’aja. Comune, estivo. 

Clivicola riparia, Frattia. Comune al passo in primavera ed 
in autunno, a tutto novembre. 

Cotile rupestris, Senentun. Sedentaria e comune; è anche di 
passo in febbraio e marzo ed in agosto e settembre. 

Cypselus Apus, Sbiro. Comune, passa dal 15 aprile al giugno, 
ripassa in agosto e settembre. 

Cypselus Melba, Rondon. Comune, come sopra. 

Caprimulgus europeus, Carca daggiu. Estivo, comune, giunge 
in aprile e maggio. 

Gecinus viridis, Piccounsu. Raro, sedentario. 

ljnx Torquilla, Lengua lunga. Estivo, comune in aprile e 
maggio, scarso d’autunno. 

Cuculus canorus, Chicco. Estivo, comune in aprile e maggio, 
scarso in autunno. 

Alcedo Ispida, Martin pescou. Sedentario e comune. 

Coracias Garrula, Scenna. Comune. 

Merops Apiaster, Seenna. Comune dalla fine d'aprile a tutto 
maggio. 

Upupa Epops, Galetto de marzo. Comune in marzo ed aprile. 

Strix flammea, Ouco gianco. Comune e sedentario. 

Syrnium Aluco, Ouco. Raro, 


— 293 — 

Asio Otus, Testa gatto. Comune. 

Asio accipitrinus, Testa gatto. Comune. 

Athene Noctua, Sivetta. Sedentaria e comune. 

Scops Giu, Ciò. Comune. 

Bubo maximus, Dugo. Raro. 

Circus eruginosus, Farco de padà. Comune in aprile durante 
i venti di tramontana. 

Circus cyaneus, Sivetta gianca. Comune, come sopra. 

Circus cineraceus, Sivetta gianca. Rara, come sopra. 

Circus Swainsoni, Sivetta gianca. Comune, come sopra. 

Pandion Haliaétus, Farco pescou. Raro, passa in aprile. 

Circaétus gallicus, Agugia. Comune, di passaggio in marzo 
e primi di aprile, abbondantissimo al ripasso in set- 
tembre ed ottobre. 

Nisaétus fasciatus, Agugia foestea. Rara. 

Buteo vulgaris, Yarco gallinà. Comune nell'inverno. 

Pernis apivorus, Agugiotto. Comune, di passo in maggio e 
fino al 15 giugno; più scarso in autunno. 

Milvus Ictinus, Niggio. Raro. 

Falco Peregrinus, Sivettua grossa. Comune e sedentario. 

Hypotriorchis Eleonorae, Farchetto da Regina. Raro. 

Hypotriorchis Subbuteo, Sivettua neigra. Comune, di passo in 
aprile e maggio. 

Cerchneis Tinnunculus, Stvettua roussa. Sedentario e comune; 
anche di passo in marzo ed aprile. 

Cerchneis Naumanni, Sivettua. Raro, passa in aprile e maggio. 

Cerchneis vespertinus, Farchetto dai pè rusci. Raro, passa in 
maggio e giugno. 

Accipiter Nisus, Sivettua grixa. Sedentario e comune, di passo 
in aprile, meno abbondante d’autunno. 

Ardea cinerea, Perdigiorni senein. Comune, di passo in aprile 
e maggio. 

Ardea purpurea, Perdigiorni russo. Comune, come sopra. 

Egretta Garzetta, Perdigiorni gianco. Comune, come sopra, 
anche al giugno. 

Ardeola ralloides, Perdigiorni gianco. Comune, come sopra, 
maggio e giugno. 


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— 294 — 


Ardetta minuta, Perdigiorni piccin. Comune, come sopra. 
Botaurus stellaris, Perdigiorni, Grixelan. Comune, come sopra. 
Nycticorax griseus, Perdigiorni. Comune, come sopra. 
Ciconia alba, Sigheugna. Rara. 

Platalea Leucorodia, Spatula. Rara assai coi forti scirocchi. 

Plegadis Falcinellus, Tantalo. Raro in primavera. 

Anser segetum, Oca paa. Rara d’inverno. 

Anas Boscas, Collo verde. Comune, invernale. 

Spatula clypeata, Collo verde piccin. Comune, invernale. 

Dafila acuta, Cua de Rondanina. Comune nell'inverno. 

Mareca Penelope, Ania matta. Comune, invernale. 

Nettion Crecca, Garganello. Comune, invernale. 

Querquedula Circia, Garganello. Comune, specialmente nel 
Marzo. 

Fuligula rufina. Rarissimo. 

Fulix ferina, Moetton. Comune e invernale. 

Fulix Fuligula, Ania neigra. Invernale e comune. 

Fulix Nyroca, Moetta. Invernale e comune. 

Somateria mollissima. Invernale, rarissima. 

Mergus Serrator, Seretta. Comune, di passo in novembre. 

Mergellus Albellus, Smergo. Rara, invernale. 

Columba Palumbus, Gulasso. Comune, passa da E. ad O. in 
ottobre e novembre, e da O. ad E. in marzo. 

Columba Oenas, Cumbo sarvaego. Comune, come sopra. 

Columba livia, Cumbo turraicu. Raro. 

Turtur tenera, Turduinna. Comune in aprile e maggio, rara 
in autunno. 

Perdix rufa, Pernize roussa. Comune e sedentaria. 

Starna Perdix, Sterna. Rara. 

Coturnix communis, Quagia. Comune da aprile a giugno, non 
si vede nell'autunno; qualche coppia delle più tardive 
nidifica nel distretto. 

Rallus aquaticus, Gallinetta. Comune, di passo in ottobre e 
novembre, rara in primavera. 

Ortygometra Porzana, Gallinetta. Comune in marzo ed aprile, 
non si rivede in autunno. 

Ortygometra Bailloni, Gallinetta piccina. Comune, come sopra. 


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— 295 — . 


Ortygometra parva, Gallinetta piccina. Comune, come sopra. 
Crex pratensis, Requaggio. Comune in aprile, raro in autunno. 
Gallinula chioropus, Gallinetta grossa. Comune in marzo ed 
aprile. 
Fulica atra, Folaga. Comune d’inverno. 
Grus communis, Grua. Comune di passo; d'autunno va ad O. 
di primavera ad E. 
(Edicnemus scolopax, Grixeloun. Comune in marzo ed aprile, 
raro d’autunno. 
Charadrius Pluvialis, Testonotto. Raro, di doppio passo. 
Eudromias Morinellus. Raro in primavera. 
Fegialitis cantiana, Giaeu. Raro in primavera. 
Fegialitis curonica, Giaeu. Comune, di doppio passo, ab- 
bonda in primavera. 
Strepsilas Interpres, Voltaprie. Raro in primavera. 
_Vanellus Capella, Marzeu. Di doppio passo, comune. 
Hamatopus Ostralegus, Ostregante. Raro. 
Himantopus candidus, Passegua. Raro in primavera. 
Pelidna subarquata, Pettiruscio. Non raro in marzo e giugno. 
Pelidna alpina, Spilorso. Non raro in primavera. 
Aciodromas minuta, Gi/ardinotta. Comune in primavera. 
Machetes Pugnax, Lippun. Comune in primavera. 
Tringoides Hypoleucus, Viduetta. Comune in primavera, ni- 
difica. 
Totanus Ochropus, Spi/orso. Comune in primavera, più scarso 
d’autunno. 
Totanus Glareola, Gilardinna. Comune in primavera. 
Totanus Calidris, Cieuvì. Comune in primavera. 
Totanus fuscus, Cieuvì grosso. Comune in primavera. 
Totanus nebularius, Speorso. Rara in primavera. 
Limosa melanura, Beccassa de mà. Rara in marzo. 
Scolopax Rusticula, Becassa. Comune, invernale. 
Gallinago celestis, Beccassin. Comune, invernale. 
Gallinago Gallinula, Beccassin surdo. Comune, invernale. 
Numenius Arquata, Rounseza. Comune, di doppio passaggio. 
Glareola Pratincola, Pernice de mà. Rara in primavera, 
maggio. 


. — 296 — 


Thalasseus cantiacus, Rondanina de mà. Non raro, si vede 
d'inverno ed in aprile; nel 1882 il passo primaverile 
fu copioso. A 

Sterna fluviatilis, fondanina de mà. Comune, di passo re- 
golare in aprile ed in agosto e settembre. 

Hydrochelidon leucoptera, JMoetto. Non raro alle due epoche 
del passo: 15 aprile-10 maggio, fine agosto e settembre. 

Hydrochelidon nigra, IMoetto. Comune alle due epoche del pas- 
so, come sopra. 

Chroocephalus minutus, Ochi». Raro in primavera. 

Chroocephalus melanocephalus, Ochin. Comune, di passo in 
aprile ed in agosto, e durante l'inverno. 

Chroocephalus ridibundus, Ock. Raro. 

Rissa tridactyla, Ochetta. Raro in primavera. 

Larus canus, Oca mezana. Comune dall’agosto all'aprile. 

Larus cachinnans, Oca de mà. Comune, forse sedentario. 

Puffinus anglorum, Lertacco piccin. Comune, specialmente 
nell'inverno, forse sedentaria. 

Puffinus Kuhli, Bertacco. Comune più nell’estate, ma si vede 
pure d’inverno. 

Procellaria pelagica, Frenguello de mà. In alto mare, sempre. 

Utamania Torda, Magrun. Comune dal novembre al marzo 
quasi ogni anno; fu assai abbondante nel 1886. 

Colymbus arcticus, Folaga. Rara, invernale. 

Colymbus septentrionalis, Folaga. Rara, invernale. 

Podiceps cristatus, Magrun. Non raro da novembre a marzo, 
talvolta anco in settembre i giovani. 

Podiceps nigricollis, Magrun piccin. Non raro, come sopra. 
— Podiceps fluviatilis, Magrun piccin. Non raro, come sopra. 


— 297 — 


Elenco delle specie di uccelli le quali ni- 
dificano nel distretto di Arenzano e Co- 
goleto, provincia di Genova, con alcune 
notizie in proposito. 


Garrulus glandarius. Fa due covate, la prima di 5, la se. 
conda di 4 o 3 uova; covano mas. e fem. 

Fringilla colebs. Fa due e tre covate l’anno, in marzo son 
già nati i piccoli della prima covata; il numero delle 
uova è di 5 per la prima, 4 la seconda e 3 la terza; 
covano mas. e fem. 

Passer Italie. Fa tre covate, alla fine di marzo son già nati 
i primi pulcini; le uova sono 5 la prima, 4 la seconda 
e 3 la terza; covano mas. e fem. 

Ligurinus Chloris. Fa due covate e raramente tre; la prima 
in aprile; le uova son 5 la prima e 4 o 3 le altre. 
Carduelis elegans. Fa tre covate rispettivamente di 5, 4, 3 
uova; covano mas. e fem.; in aprile depone la prima 

volta. 

Pyrrhula europea. So che nidifica da noi; ma non so altro. 

Miliaria Projer. Cova due volte da aprile a giugno; la 
prima covata è di 4, la seconda di 3; cova anche il 
maschio. 

Emberiza Cirlus. Fa tre covate da aprile ad agosto, la 
prima di 5 l’altra di 4 e l’ultima di 2 o 3 uova; co- 
vano mas. e fem. 

Emberiza Hortulana. Qualche coppia annida in aprile e fa 
due covate, la prima di 4 0 5, la seconda di 3 uova; 
covano mas. e fem. 

Alauda arborea. Cova due e qualche volta tre volte, depone 
4 uova ed anche 5, le altre covate diminuiscono di nu- 
mero; covano mas. e fem.; ho trovato il nido ai primi 
di aprile. 

Agrodroma campestris. Giunge in aprile e qualche coppia 


— 298 — 


nidifica ponendo due covate di 4 e 3 uova; covano 
mas. e fem. 

Calobates melanope. Si ritira in marzo alle sorgenti dei tor- 
rentelli e fa due covate di 5 e 4 uova; covano mas. e 
fem. 

Saxicola albicollis. Giunge in aprile e pone subito nido, fa 
due covate. di 5 e 4 uova; covano mas. e fem. 

Saxicola Stapazina. Giunge alla stessa epoca e cova allo 
stesso modo. 

Dromolea leucura. È specie rarissima e non vidi mai il 
nido, sebbene sia da noi sedentaria. 

Monticola saxatilis. Giunge in aprile, fa una prima covata 
di 50 4uova ed una seconda di 3; covano mas. e fem. 

Monticola Cyanus. In marzo ha già il nido di 4 uova e ne 
fa un secondo di 3 e qualche volta una terza di 2; co- 
vano mas. e fem. 

Merula nigra. In marzo ha già il primo nido di 5 uova, poi 
ne fa un secondo di 4, ed un terzo di 2 o 3 uova; 
covano mas. e fem. 

Turdus viscivorus. È dei primi a deporre, ho visto i piccoli 
ai 5 di marzo già colle cannuccie; fa tre covate di 5, 
4,53 uova; covano mas. e fem. 

Aédon Luscinia. Giunge in aprile fa due e qualche volta 
tre covate, la prima di 5 uova l’altra di 30 4; covano 
mas. e fem. 

Ruticilla titys. Fa due covate di 5 e 4 o 3 uova, in aprile 
ha già il nido; covano mas. e fem. ‘© 

Erithacus Rubecula. Fa due nidi da aprile a giugno di 5 il 
primo, di 3 o 4 il secondo. 

Pratincola Rubicola. In marzo ha già la prima covata di 4 
ed anche di 5 uova, ne fa poi un’altra di 3 e qualche 
volta una terza; covano mas. e fem. 

Sylvia orphaea. Viene in aprile, fa due covate qualche volta 
tre; la prima covata è di 5 e l’altra di 3 o 4 uova. 
Sylvia cinerea. Viene all’epoca della precedente, fa le stesse 

covate. 

Monachus Atricapillus. Fa il primo nido in fin di marzo di 


. ue 


— 299 — 


5 uova, ne fa poi un altro e qualche volta un terzo; 
covano mas. e fem. 

Monachus hortensis. Fa come il precedente, ma annida più 
tardi. 

Pyrophthalma melanocephala. Pone nido ai primi di marzo e 
fa due ed anche tre covate, la prima di 4, l’altra di 
8 uova; covano mas. e fem. 

Melizophilus undatus. Fa come la specie precedente. 

Hypolais polyglotta. Giunge ed annida in aprile, fa due co- 
vate di 5 e 4 o 3 uova; covano mas. e fem. 

Troglodytes parvulus. Si ritira in marzo nei folti e freschi 
macchioni di monte e fa due covate, la prima ha 6 o 
7 uova, l’altra 4 o 5. 

Cinclus aquaticus. Si ritira alle sorgenti dei torrentelli a ni- 
dificare in marzo e fa una o due covate di 5 e 4 uova. 

Accentor collaris. So che annida sulla vetta dell’ Appennino 
nostro, ma non so altro. 

Accentor modularis. Fa due covate, la prima in marzo e de- 

, - pone 5 uova, l’altra è di 3 o 4; covano mas. e fem. 

Parus major. Cova in marzo e depone in buca d'albero 10 e 
più uova, ne trovai nidi anche di 12; fa qualche volta 
un’altra covata di 5 o 6 uova. 

Pecile palustris. So che annida da noi, ma non vidi mai il 
nido. 

Certhia brachydactyla. Annida per tempo e fa 8 e più uova 
nella prima covata, ne fa ancora un’altra di minor 
numero. 

Lanius auriculatus. Annida in apr. e fa una prima covata di 5 
uova, ne fa anche un’ altra di 3 o 4; covano mas. e fem. 

Lanius Collurio. Giunge ed annida in fine d’aprile, fa due 
e qualche volta tre covate di 5, 4 e 3 uova; covano 
mas. e fem. 

Hirundo rustica. Fa due covate, la prima in aprile ed è di 
5 uova, la seconda di 4 o 2; qualche volta ne fa una 
terza di 2 o 3 uova. 

Chelidon urbica. Fa due covate da aprile ad agosto, qualche 
volta tre; la prima è di 5 uova; covano mas. e fem. 


ET SANTE 


Cotile rupestris. So che ci cova ma non potei mai vedere il 
nido perchè in rocce scoscese. 

Cypselus Apus. Viene in maggio e fa due covate di 5 e 3 
uova ; covano mas. e fem. 

Caprimulgus europaus. Ho già trovato due delle sue uova in 
una buca del terreno, ma non so quante ne depongae 
quante volte. 

lyjnx Torquilla. Depone in aprile una prima covata di 7 od 
8 uova, e ne fa una seconda di 4 o 5. 

Cuculus canorus. Non saprei quante volte deponga perchè 
depone le uova negli altrui nidi. Ho visto dei Cuculi 
nel nido di Monticola saratilis, di Miliaria Projer ed 
anche dell’ Accentor modularis. 

Alcedo Ispida. Annida lungo i torrenti, non so niente del 
suo nido. 

Strix flammea. Annida in marzo e fa una covata di 5 o 4 
uova. 
Athene Noctua. Fa una o due covate cominciando da marzo 

e depone 3 o 4 uova. 

Cerchneis Tinnunculus. Fa due covate cominciando da 0 
di 5 uova la prima, l’altra di 4 o 3. 

Perdix rufa. Depone 10 o 12 uova in marzo e covano mas. 
e fem. 

Coturnix communis. Qualche coppia delle più tardive annida 
sulle vette dell'Appennino, dove trovansi dei prati pia- 
ni, depone 8 0 9 uova. 

Tringoides Hypoleucus. Cova in aprile e depone 4 uova; co- 
vano il mas. e la fem. | 


1 Come si vede gli uccelli che nidificano sul versante meridionale 
dell'Appennino sono pochi. Per dare poi le notizie dovute sulla durata 
delle covate ec. come è richiesto, abbisogna l'osservazione di parecchi 
anni, e perciò io non so per ora risponder altro (Luciani). 


o AMATI 
Poe P i 


— 301 — 


Genova, distretto di Spezia (Carazzi, dott. professore 
Davide): ! 


Confini ben limitati per tre lati: O., S., S.E. il mare; 
E. e E.E.N. il fiume Magra. Al N. e N.N.O. i confini del 
distretto preso in osservazione sono poco ben limitati; si 
possono determinare abbastanza approssimativamente con 
una linea retta che decorre obliquamente da O. a Riomag- 
giore sul mare (44° 6°), a N.E., al confluente della Durasca 
nella Magra, presso Follo (44° 10°). 

La regione è principalmente montuosa, fatta eccezione 
della piccola pianura paludosa presso il mare a 3 chilom. al- 
lE. di Spezia (stagni e stagnoni) e la riva destra della Ma- 
gra. Le colline del distretto non sorpassano l'altezza di 
600 m. circa; sono quasi tutte di calcari liasici e cretacei; 


pochi calcari e quarziti del Trias. La pianura tanto vicino 


alla Spezia che va lungo la Magra è alluvionale. In generale 
le colline a O. e N.0. non sono coltivate eccetto chein basso; 


vi crescono abbondanti le eriche e le felci più comuni, pa- 


recchie conifere e piccoli roveri; a coltura si trovano i ter- 
reni delle colline a N. e N.E., vigneti e uliveti. Quasi tutte 
coltivate le colline comprese fra il Golfo e la Magra. Gli 
stagnoni sono in gran parte paludosi, vi abbonda quindi 
l’acqua e vi sono le solite piante di queste regioni. Una 
parte di essi è coltivata. Le rive della Magra sono tutte 
coltivate. 


1 L’egregio prof. Carazzi si è oécupato con lodevole zelo nel rac- 
cogliere dati illustranti l’avifauna della Liguria orientale e materiali 
per la inchiesta ornitologica; non solo egli ha pubblicato due impor- 
tanti lavori intorno alla Ornitologia di quella regione (Materiali per una 
Avifauna del Golfo della Spezia e della Val dì Magra con una Appen- 
dice. Spezia, 1887. Appunti ornitologici Napori, 1887), ma nella sua qua- 
lità di direttore del Museo Civico di Spezia e di. collaboratore nella in- 
chiesta ornitologica, egli fece su quest’ ultimo soggetto una pubblica 
conferenza il 2 maggio 1886 nelle sale di quel Museo Civico e diramò, 
principalmente ai cacciatori del distretto, una speciale circolare a 
stampa. Nell’ interesse della inchiesta io lo ringrazio caldamente e mi 
auguro che il suo esempio sia seguito. 


BARE 


Elenco delle specie di uccelli osservate 
‘nella provincia di Genova, distretto 
della Spezia; coi nomi volgari locali e 
notizie sulla frequenza, migrazione, 
nidificazione, ec., ec.' 


Corvus Corax, Corvo, Crovo. Raro; sulle Alpi Apuane se- 
dentario. 

Corvus Corone, Corvo, Crovo. Molto scarsa sui monti d’au- 
tunno e d’inverno. 

Corvus Cornix, Corvo, Crovo. Scarsa, al monte e al piano, 
sedentaria. 

Corvus frugilegus, Corvo, Crovo. Scarso, invernale. 

Lycos Monedula. Molto scarsa, sembra che. arrivi irregolar- 
mente. 

Nucifraga Caryocatactes. Rara, solo nei rigidi inverni. 

Pica rustica, Gaza. Scarsa, sedentaria, sembra più frequente 
alle bocche di Magra che altrove. 

Garrulus glandarius, Gaza. Frequente, sedentaria sulle col- 
line. 

Pyrrhocorax alpinus. Scarsissimo; abbondante sulle Alpi 
Apuane. 

Pyrrhocorax Graculus. Raro. 

Sturnus vulgaris, Sturnèo. Abbondante, di doppio passo ed 
invernale; non è stabilito che nidifichi. 

Sturnus unicolor. Accidentale, qualche volta capita insieme 
al precedente. 

Pastor roseus, Merlo man. Scarso, arriva irregolarmente; 
fu trovato nidificante nel mese di luglio ad Ameglia 
presso la Magra. 


1 I dati raccolti e notati si riferiscono ad uccelli esistenti tutti 
preparati nella Collezione regionale del Museo Civico di Spezia, che 
possiede 141 specie con 300 esemplari circa; oppure ad uccelli che il 
sottoscritto ha potuto esaminare perchè mandati al preparatore del 
Museo per esser imbalsamati. (Carazzi). 


— 303 — 


Fringilla colebs, Frargudo. Sedentario e molto abbondante, 


può darsi che i maschi viaggino separati dalle fem- 
mine. 

Fringilla Montifringilla, Frangudo de montagna. Poco frequente 
ed invernale. 

Montifringilla nivalis. Rarissimo. 

Petronia stulta. Scarsa nella Val di Magra, molto scarsa nel 
Golfo. È certo che questa specie, la quale ora non ha 
nemmeno nome nel distretto ed è sconosciuta a molti 
cacciatori, era nel passato molto abbondante special- 
mente in Val di Magra. 

Passer montanus, Pdssua terracina, Ciaciarello (Sarzana). Fre- 
quente e stazionaria. 

Passer Italie, Pissua muinàda. Frequente, sedentaria. 

Passer domesticus. Accidentale. 

Coccothraustes vulgaris, Scosson, Scossa nucîi. È dubbio se 
può dirsi sedentario, frequente. 

Ligurinus Chloris, Verdàn. Frequente e stazionario. 

Chloroptila Citrinella. Rarissimo al piano, molto scarso sui 
monti. 

Chrysomitris Spinus, Ligain. Molto abbondante alcuni anni, 
scarso in altri. 

Carduelis elegans, Cardaìn. Abbondante; nidifica. 

Serinus hortulanus, Rapalin. Abbondante; talvolta nidifica 
sui monti. i 

Cannabina Linota, Fanetto. Compare piuttosto scarso a pic- 
coli branchi nell’ epoca del passo. 

Cannabina flavirostris. Rarissimo. 

Fegiothus Linarius. Rarissimo; due esemplari furono presi a 
Chiavari molti anni fa, trovansi ora nella collezione 
Magni-Griffi. 

Fegiothus rufescens. Rarissimo; una sola cattura, pure a Chia- 
vari. 

Carpodacus erythrinus. Rarissimo; uno fu preso a Castelnuovo 
Magra nel maggio 1861, è ora nella collezione Magni- 
Griffi. 

Pyrrhula europea, Frangueé man. Scarso, nidifica sui monti 


— 304 — 


Loxia Pityopsittacus. Rarissimo; due esemplari vennero colti 
nella pineta di Chiavari nell'inverno 1851. 

Loxia Curvirostra, Bèco storto. Molto scarso, di passo irre- 
golare, più facile nell’estate. 

Euspiza melanocephala. Raro. 

Euspiza aureola. Rarissimo. 

Miliaria Projer, Silàn de montagna, Ciataràn. Piuttosto scarso. 

Emberiza Citrinella, Silo. Frequente, di doppio passo rego- 
lare, molti svernano. 

Emberiza Cirlus, Sio. Meno frequente del precedente, più 
facile a trovarsi d’inverno. 

Emberiza Hortulana, Ortulàn. Frequente, di doppio passo in 
maggio ed agosto; nidifica. 

Emberiza caesia. Rarissimo. 

Emberiza Cia, Silo d'inverno. Scende numeroso nell’inverno 
dalle colline dove nidifica. 

Emberiza leucocephala. Raro; un individuo preso a Sarzana 
nel dicembre 1861 trovasi ora nella collezione del pro- 
fessor Magni-Griffi. 

Emberiza pusilla. Rarissimo. 

Emberiza Scheniclus. Poco frequente nella regione, credo 
sia specie solo invernale, sebbene il Magni-Griffi mi 
abbia detto che nidifica. 

Emberiza pyrrhuloides. Scarso, invernale; dopo aprile non si 
trova più. 

Calcarius lapponicus. Rarissimo; un esemplare preso a Sar- 
zana nell'aprile 1861, non nel dicembre, come per er- 
rore il Magni-Griffi scrisse al prof. Giglioli, e questi 
stampò nella sua Avifauna (pag. 56). 

Calcarius nivalis. Raro, qualcheduno capita negli inverni 
rigidi. 

Melanocorypha Calandra. Rara. 

Calandrella pispoletta. Rarissima, un esemplare che il Ma- 
gni-Griffi riferisce a questa specie fu preso a Sarzana 
nel maggio 1862. 

Calandrella brachydactyla. Scarsissima, qualcuna in maggio. 

Alauda arborea, Lodoìn. Sedent., numerosa, nidif. sui monti. 


— 5305 — 


Alauda arvensis, Mignarda. Abbondante, stazionaria nelle 
colline. E 

Galerita cristata, Lòdoa. Frequente e sedentaria. 

Agrodroma campestris, Spia di Ortulàn. Arriva nella metà di 
aprile, nel ritorno è più scarso. 

Anthus pratensis, Fifina, Spia dee Quagie. Non molto frequen- 
te, arriva d'ottobre, qualcheduna sverna. 

Anthus cervinus. Scarsissima. 

Anthus trivialis, Pagiaissa. Frequente d'autunno, meno d’in- 
verno. 

Anthus Spipoletta, Panîgaco. Frequente d’inverno. 

Budytes flavus, Boarina. Numerosi a primavera, passano ai 
primi d’aprile a piccoli branchi; più scarso d'autunno. 

Budytes cinereocapillus, Boarina. Più scarsa della precedente. 

Budytes melanocephalus. Scarsissimo, e forse di passo irre- 
golare. 

Budytes campestris. Raro. 

Motacilla alba, Balaina gianca. Frequente nell'inverno, se- 
dentaria. 

Motacilla lugubris. Accidentale; il giorno 21 febbraio 1888 
un cacciatore prese insieme ad altre Ballerine bianche 
un esemplare di questa specie accidentale per tutta 
Italia. Col mezzo del prof. Caldi potei averlo ancora 
in carne; era stato preso alle Case Rosse, località po- 
sta lungo la spiaggia del mare due chilom. ad Est di 
Spezia. Fu da me donato alla Collezione centrale dei 
Vertebrati italiani in Firenze. 

Calobates melanope, Balaina zala. Non molto abbondante, 
sedentaria; passa l'estate sui monti, di agosto e di 
settembre scende al piano. 

Saxicola Oenanthe, Cio gianco de monte. Frequente ai due 
passi, di più al primaverile; i primi arrivano sul finire 
di marzo. 

Saxicola albicollis. Scarsissima. 

Saxicola Stapazina. Poco frequente. 

Dromolzea leucura. Rara, si trova sui monti fra Portovenere 
e le Cinque Terre, lungo il mare. 

20 


7 — 306 — 


Monticola saxatilis, Tordo cua russa. Molto scarso, nidifica 
sulle colline dietro Sarzana; di passo regolare. 

Monticola Cyanus, Merlo rocaè. Frequente e sedentaria. 

Merula nigra, Merlo. Frequente e sedentario. 

Merula iorquata. Raro. 

Turdus pilaris, Sturlenga. Poco abbondante, forse di passo 
irregolare; così ne vidi parecchi nel decorso inverno 
(1887-88), nessuno nei due precedenti (85-86 e 86-87). 

Turdus iliacus, Arpezi». Frequente, invernale. 

Turdus musicus, Z’ordo. Abbondante, non ho prove che ni- 
difichi; i casì d’isabellismo non sono rari. 

Turdus Swainsoni. Il prof. Magni-Griffi ha nella sua raccolta 
un piccolo Tordo preso a Sarzana, ch’egli riferisce a 
questa specie rarissima. 

Turdus viscivorus, Zordèna. Frequente; talvolta nidificante; 
in questo gennaio (1888) vi fuun passo molto più ab- 
bondante del solito. 

Aédon Luscinia, Rossignèo. Comune dai primi d’aprile ai 
primi d’ ottobre. 

Aédon Philomela. Accidentale. 

Erithacus Rubecula, Picèto. Abbondante, nidifica sui monti. 

Cyanecula Wolfi, Cua russa de palìide. Primaverile e poco 
frequente. 

Cyanecula suecica. Molto scarso. 

Ruticilla Pheenicurus, Cua russa. Frequente, i primi arrivano 

alla fine di marzo. 

Ruticilla titys. Poco frequente. In un maschio coll’abito da 
femmina avuto il 21 marzo 1887 itesticoli erano com- 
pletamente sviluppati. 

Pratincola Rubicola, /ricialase. Frequente, qualcheduno sver- 
na, è uno dei primi uccelli a fare il nido; nidifica al 
piano e al monte. 

Pratincola Rubetra, Fricialase. Frequente. 

Sylvia nisoria. Molto rara, una sola cattura ho potuto con- 

| statare nella regione. 

Sylvia orphea. Non molto frequente da maggio a set- 
tembre. 


— 307 — 


Sylvia cinerea, Pissa mue (becca more). Frequente da aprile 


ad ottobre. 
Sylvia Curruca. Scarsa da maggio a settembre. 
Sylvia subalpina. Come la precedente. 


. Sylvia conspicillata. Scarsissima, primaverile. 


Monachus Atricapillus, Testa negra (il maschio). Frequente, 
abbonda nel marzo. 

Monachus hortensis, Becafigo. Arriva al finir d’aprile; più 
frequente in autunno. È dubbio che nidifichi. 

Pyrophthalma melanocephala. Scarso, di passo regolare, ni- 
difica; qualcheduno resta all’inverno. 

Melizophilus undatus, Carcassiico. Scarsa e sedentaria. 

Melizophilus sardus. Molto rara, un esemplare preso alle boc- 
che di Magra il maggio 1860 è ora nella collezione 
del prof. Magni-Griffi. 

Agrobates galactodes. Rarissimo, una sola cattura nota. 

Agrobates familiaris. Rarissimo, una sola cattura nota. 

Phylloscopus sibilator, Lu, Boain. Frequente, estivo. 

Phyiloscopus Trochilus, Luì, Boain. Frequente e sedentario. 

Phylloscopus Bonellii. Scarsissimo, estivo e nidificante. 

Phylloscopus rufus; Lui, Boain. Frequente e sedentario. 

Hypolais icterina. Poco frequente, estivo. 

Hypolais polyglotta. Scarso, estivo. 

Hypolais olivetorum. Un Canapino preso a Sarzana nel 1882 
ora nella collezione del prof. Magni-Griffi, viene da 
questi riferito a questa specie rarissima. 

Hypolais pallida. Accidentale. 

Acrocephalus palustris. Rara, primaverile. 

Acrocephalus streperus. Scarsissima, estiva. 

Acrocephalus arundinaceus. Meno scarso della precedente. 

Calamodus scheenobaenus, Boain. Poco frequente, estivo. 

Calamodus aquaticus. Più scarso del precedente. 

Lusciniola melanopogon. Quasi raro, primaverile. 

Locustella naevia. Raro. Il prof. Magni-Griffi sostiene do- 
versi riferire alla L. lanceolata un Forapaglie preso a 
Sarzana nel maggio 1861; noto che l'esemplare esami- 
nato dal prof. Giglioli, venne riferito alla L. naevia. 


— 508 — 


Potamodus luscinioides. Scarsissima e primaverile. 

Cettia Cettii. Scarso, estivo. 

Cisticola cursitans, Sizà». Scarso ma sedentario. 

Troglodytes parvulus, Cra-cra, Reatin. Frequente al piano da - 
ottobre ad aprile, allora sale ai monti. 

Cinclus aquaticus, Merlo d’ aigua. Poco frequente nei rivi delle 
colline, raro al piano. 

Accentor collaris. Scarso, scende nel cuor dell'inverno fin 
presso la pianura. 

Accentor modularis, Ferao, Feraèn. Frequente d’inverno. 

Regulus cristatus, Fri-fri, Testin d’00 (d’oro). In pianura si 
vede dall'ottobre fino a primavera. 

Regulus ignicapillus. Come il precedente, dal quale non viene 
distinto di solito. 

Fegithalus pendulinus. Specie scarsa che resta ion d’in- 
verno. 

Acredula Irbyi, Carcassiico. Comune e sedentario. 

Acredula rosea. Scarsa. 

Panurus biarmicus. Rarissimo. 

Parus major, Perissèa. Comune e sedentaria. 

Parus ater, Perissèa. Poco frequente, scende al piano alla 
fine di settembre, 

Cyanistes caeruleus, Perissuin, Perisseta. Poco frequente e 
nidificante, più numerosa d’inverno. 

Peecile palustris. Poco frequente, invernale. 

Pecile borealis. Rara, soltanto negli inverni molto rigidi. 

Lophophanes cristatus. Accidentale; un esemplare fu cattu- 
rato presso Sarzana molti anni sono. 

Sitta cesia, Picazo (Sarz.). Scarso, invernale. 

Certhia familiaris. Rarissimo ; un esemplare esistente nella 
collezione del Museo fu catturato agli Stagnoni presso 
al mare (2 chilom. da Spezia) il 29 novembre 1881. 

Certhia brachydactyla, Rampeghin. Comune d'inverno. 

Tichodroma muraria, Paparagno. Scarso, ma sedentario. 

Oriolus Galbula, Gardeo, Sgarbèo. Arriva alla fine di marzo, 
ma è abbondante solo in maggio, nidifica, e riparte in 
autunno. 


cage 


Ampelis Garrulus. Raro, qualcheduno nell'inverno. 

Lanius Excubitor, Gazuèla. Primaverile, scarsa. 

Lanius meridionalis. Accidentale; un esemplare preso nel 
maggio 1875 (e non nell'aprile 1879 come dice il pro- 
fessore Giglioli, Avif. Ital., pag. 173) a Sarzana è pos- 
seduto dal Magni-Griffi. 

Lanius Collurio, Gazuèla. E la specie più comune di passo 
doppio regolare. 

Lanius minor. Scarsa, primaverile. 

Lanius auriculatus, Gazuèla. Piuttosto scarsa, ma di passo re- 
golare. 

Muscicapa collaris. Molto scarsa, di passo regolare. 

Muscicapa Atricapilla. Frequente abbastanza e di passo re- 
golare. 

Butalis Grisola. Scarso, di passo regolare. 

Hirundo rustica, Rondanina. Frequente dalla ultima diecina 
di marzo alla prima metà di ottobre. Nel dicembre 1886 
ebbi una Rondine viva. ! 

Hirundo rufula. Rarissima, una sola cattura constatata. 

Chelidon urbica, Cio gianco. Frequente, cominciano ad ar- 
rivare subito dopo la metà di marzo, ma la massa 
giunge un mese dopo; notai un caso di svernamento 
qui in Spezia nel 1886, il primo constatato con cer- 
tezza in Italia. ° 

Clivicola riparia. Molto scarso nei dintorni del Golfo, più 
frequente in Val di Magra. 

Cotile rupestris. Scarsa lungo la Magra. 

Cypselus Apus, Kondòr. Arriva alla seconda metà di aprile, 
scompare in luglio, ma qualcheduno si trova nell’ ago- 
sto ed anche ai primi di settembre, non oltre. 

Cypselus Melba. Come ai tempi dello Spallanzani, qualche 
Rondone alpino nidifica sulle rupi calcaree dell’isola Pal- 
maria all'estremo S.0. del Golfo; non posso asserire che 
sl trovi in altre località della regione presa in osser- 

“ vazione. 


1 Vedi: D. Carazzi, Appunti ornitologici, Napoli 1887. 
? Vedi: D., CaRrAZZI, op. cit: 


— 310 — 


Caprimulgus europa@us, Zetavache. Estivo, di primavera si 
trova più facilmente in collina, d'agosto alla pianura. 

Picus major, Picùn, Picazo. Sedentario e comune. 

Picus minor, Piza formighe (Sarz.). Scarsissimo. 

Gecinus viridis, Picàn. Sedentario e frequente. 

Gecinus canus. Rarissimo, un solo esemplare, ch'io sappia, 
fu catturato a Sarzana nel dicembre 1860; è nella col- 
lezione del Magni-Griffi a Siena. 

lyjnx Torquilla, Formiguin, Colostorto, Capitorza (Sarz.). Fre- 
quente ed anche sedentario, perchè n’ebbi due volte in 
dicembre, una in gennaio e una in febbraio. 

Cuculus canorus, Cuci, Ciicu. Estivo e frequente. 

Coccystes glandarius. Rarissimo; due esemplari furono presi 
a Sarzana dal prof. Magni-Griffi. 

Alcedo Ispida, Useo santa Maia, Useo smenièo, Martinèo. Fre- 
quente e sedentario. 

Coracias Garrula, Gaza madna. Scarsa, forse nidifica. 

Merops Apiaster, Tordo maèn. Di passo doppio regolare, più 
scarso d’ autunno; qualcuno nidifica. è 

Merops persicus. Accidentale; n’ebbe uno il Magni-Griffi 
nel maggio 1858, ora è nella sua collezione. 

Upupa Epops, Galeto de marso. Frequente, nidifica. 

Strix flammea, Aiico. Comune e sedentario. 

Syrnium Aluco, Aiîico. Comune e sedentario. 

Athene Noctua, Sivetua. Comune e sedentaria. 

Scops Giu, Ciodo. Arriva in marzo aprile, nidifica e riparte 
in settembre, non credo che sverni. 

‘Asio Otus, Giifo. Comune, ma scarso in ‘confronto del se- 
guente. 

Asio accipitrinus. Anche questo comune e sedentario. 

Bubo maximus. Scarso, sedentario. 

Circus aeruginosus, F'arco. Frequente e di passo, ma qual- 
cuno resta d’inverno. i 

Circus cyaneus, arco gianco, Farco de padù. Sedentaria, 
più numerosa al tempo del passo. 

Circus cineraceus. Di passo regolare, molto scarsa. 

Pandion Haliaétus. Molto scarso. 


x 


— 311 — 


Circaétus gallicus, Farco biison, Farco marsaiolo. Passa di 
primavera, qualcuno nidifica sui monti. 

Haliaétus Albicilla, Aquila. Rara. 

Nisaétus fasciatus. Il prof. Magni-Griffi mi disse di avere 
avuto dei giovani di questa specie presi in val di Magra. 

Archibuteo lagopus. Accidentale. 

Bùteo vulgaris. Biisun. Sedentaria e frequente. 

Pernis apivorus, Farco. Scarso e primaverile. 

Milvus Ictinus. Molto scarso. 

Milvus migrans. Raro. 

Falco Peregrinus, Farco reale. Sedentario, scarso. 

Hypotriorchis Eleonorae. Accidentale, due esemplari, maschio 
e femmina, furono presi assieme nel 1878 lungo la 
Durasca, piccolo affluente della Magra. 

Hypotriorchis Subbuteo, /'archèto. Di passo regolare, ma molto 
scarso. i 

Fesalon regulus. Molto scarso e probabilmente di passaggio 
irregolare. i 

Cerchneis Tinnunculus, F'archeto. Frequente e sedentario. 

Cerchneis Naumanni. Scarsissimo. 

Cerchneis vespertinus, F'archèto american. Una volta di pas- 
saggio regolare e abbondante, così nel maggio si ve- 

- deva a piccoli branchi; ora è molto scarso forse di 

passo irregolare. 

Astur palumbarius. Molto scarso. 

Accipiter Nisus, /'archéto. Frequente e sedentario. 

Phalacrocorax Carbo. Specie scarsa, della quale si trova qual- 
che giovane nell’inverno. 

Ardea cinerea, Perticòla. Frequente in primavera, a datare 
dai primi di marzo, scarso in autunno. 

Ardea purpurea, Perticòla. Come la precedente. 

Egretta alba. Molto scarsa, primaverile. 

Egretta Garzetta, Perticdla gianca. Di passo regolare, più fre- 
quente in primavera. 

Ardeola ralloides, Perticolin. Di passo irregolare e abbastanza 
frequente, qualcheduna si ferma fino a ottobre, così 
che probabilmente nidifica. 


— 512 — 


Ardetta minuta, Perticolin. Più frequente della precedente. 

Botaurus stellaris, Capon de padà. Frequente in primavera, 
scarso d’autunno. 

Nycticorax griseus, Aîròn. Frequentein primavera; non l’ho 
ancora visto d’autunno. 

Ciconia alba, Sigugna. Scarsissima. 

Platalea Leucorodia, Ciiciao. Accidentale. 

Plegadis Falcinellus. In primavera e molto scarso. 

Phenicopterus roseus. Accidentale; una sola cattura consta- 
tata, l’ebbe nel marzo 1857 il Magni-Griffi dalle Boc- 
che di Magra. 

Anser segetum, Oca da gran. Poco frequente. 

Tadorna cornuta. Accidentale. 

Anas Boscas, Capo verde. Di doppio passo, si ferma nell’in- 
verno, alcuni anni però in numero scarso; fui assicu- 
rato che fu trovato nidificante agli Stagni presso Spe- 
zia; il 28 agosto 1888 ne fu preso uno lungo la 
Magra. 

Chaulelasmus streperus. Scarsissima, invernale. 

Spatula clypeata. Anche questo molto scarso ed invernale. 

Dafila acuta, Anitrin. Invernale e abbastanza comune. 

Mareca Penelope. Specie invernale e scarsa. 

Nettion Crecca, Gavarèlo, Anitrin. Frequente specialmente 
al ripasso in marzo. 

Querquedula Circia, Gavardo, Anitrin. Invernale e frequente. 

Fuligula rufina. Raro. 

Fulix ferina, Testa rossa. Piuttosto scarso. 

Fulix Marila. Scarsissima. 

Fulix Fuligula. Comune al passo, le prime le vidi sull’ ultima 
diecina di ottobre. 

Fulix Nyroca. Di passo doppio ma molto scarsa. 

Bucephala Clangula. Specie scarsa, un maschio adulto preso 
agli Stagnoni di Spezia è nella collezione del Museo 
Civico. 

Harelda glacialis. Rarissima. 

(Edemia fusca. Raro, un esemplare fu preso in dicembre 
lungo la Magra a Santo Stefano. 


— 313 — 


Erismatura leucocephala. Una sola cattura, nel dicembre 1856 
sulla Magra, l'esemplare è al R. Liceo di Pistoia. 
Mergus Merganser, Margàn, Segheta. Specie invernale molto 

scarsa. 

Mergus Serrator, Margàn, Segheta. Piuttosto scarso. 

Mergellus Albellus. Specie invernale e molto scarsa. 

Columba Palumbus, Coombdo. Passano alla fine d’ottobre e ri- 
passano in febbraio e marzo, ma sempre scarsi; alcuni 
nidificano, ma non mi consta che svernino. 

Columba Oenas, Coombo, Favazo (Sarz.). Passa a branchi 
dalla fine di settembre in poi; qualcuno sverna. 

Columba livia. Molto scarsa. 

Turtur tenera, Tortoùla. Arriva di maggio, nidifica e riparte 
alla fine di settembre. 

Perdix rufa, Pernise. Sedentaria e frequente. 

Perdix saxatilis, Cotornesa. Rarissima, forse oggimai scom- 
parsa dalla regione. 3 

Starna Perdix, Starna. Frequente e sedentaria. 

Coturnix communis, Quagia. Da maggio a settembre passano, 
ma non molto numerose; nel 1887 al 16 di marzo ne 
uccisero una a Sarzana, era un precursore od una che 
che aveva svernato? 

Rallus aquaticus, Polastra d'inverno, Folenga. Frequente e in- 
vernale, più frequente all’epoca dei passi. 

Ortygometra Porzana, Polastrela, Folenga de marso. Frequente 
specialmente a marzo e aprile. 

Ortygometra Bailloni, /olengheta, Girardina. Scarsa. 

Ortygometra parva, Girardina. Scarsa. 

Crex pratensis, Ze dee quagie. Da dopo la metà d’aprile a 
ottobre, abbastanza frequente. 

Gallinula chioropus, Folengòn. Abbastanza frequente in aprile 
ed ottobre. 

Porphyrio ceruleus. Accidentale. 

Fulica atra, Goba. Comune, durante l'inverno. 

Grus communis, Gr. Rara. 

Otis Tarda. Rara. 

Otis Tetrax. Rarissima. 


— 5314 — 


(Edicnemus scolopax, Rostadò. Frequente nel passo primave- 
rile, molto scarso in quello autunnale. 

Cursorius gallicus. Raro, una sola cattura nel maggio 1865. 

Charadrius Pluvialis, Pivido. Frequente d’inverno, nel decorso 
1387 uno fu preso lungo la Magra ai 16 settembre. 

Squatarola helvetica. Scarsissima. 

Eudromias Morinellus. Di passaggio doppio, qualcheduno 
sverna, è sempre molto scarso. 

Fegialitis cantiana, Marioli boaroi. Scarso, arriva alla fine di 
Marzo. 

Fegialitis curonica, Marioli boaroi. Frequente dopo marzo. 

Egialitis Hiaticula, Maioli doaroi. Di passo doppio, ma più 
scarso della specie precedente. 

Vanellus Capella, Pia. Le prime arrivano sulla seconda metà 
di settembre, ma sono abbondanti solo più tardi fino 
a tutto marzo. 

Strepsilas Interpres. Raro. 

Haematopus Ostralegus, Beccassa de mae. Specie molto scarsa 
in primavera, rara del tutto in autunno. 

Recurvirostra Avocetta. Rara e primaverile. 

Himantopus candidus. Specie scarsa e primaverile. 

Limicola platyrhyncha. Accidentale; una sola cattura consta- 
tata (maggio 1860) l'esemplare è nel KR. Liceo di Pi- 
stoia, dov'io lo vidi anche quest'anno. 

Pelidna subarquata, Fisc-cion ré6ssai. Frequente. 

Pelidna alpina. Meno frequente del precedente. 

Actodromas minuta, isc-cion. Frequente, ma non molto in 
primavera, scarso d’autunno. 

Actodromas Temmincki. Molto scarso. 

Tringa canutus. Raro. 

Calidris Arenaria. Molto scarsa. 

Machetes Pugnax, isc-cion, Gambéta. Frequente nel passo 
primaverile, qualcuno sverna e talvolta resta nell’esta- 
te; nella collezione del Museo Civico ho una femmina 
adulta del 4 giugno. 

Tringoides Hypoleucus. Poco frequente in primavera, scarso 
d’autunno. 


— 315 — 


Totanus Ochropus, /isc-cion. Scarso, specialmente d’autunno. 

Totanus Glareola, Tortoîn. Frequente a primavera. 

Totanus stagnatilis, ?sc-cion, Tortoin. Scarso, arriva dopo il 
marzo aprile. 

Totanus Calidris, Z'isc-cion. È la specie più frequente da 
marzo a giugno; ritengo che nidifica perchè in giugno 
ho avuto maschi e femmine. 

Totanus fuscus. Scarsissima in primavera, rara d’autunno. 

Totanus nebularius, Zsc-cion.In prim. e autunno, ma scarsa. 

Limosa melanura, Russa. Poco frequente. 

Limosa rufa, Aussa. Rara. 

Scolopax Rusticula, Becassa. Frequente da ottobre a marzo. 

Gallinago major, Sgrepa. Frequente, più in primavera. 

Gallinago calestis, Beccassin. Frequente dall'agosto fino a 
mezzo marzo. 

Gallinago Gallinula, Foti-borse. Di doppio passo, ma poco ab- 
bondante. 

Numenius Arquata, Boàri, Centossi (Sarz.). Scarso, ma di 
passo regolare. 

Numenius tenuirostris. Raro, al passo di primavera. 

Numenius Phasopus, Boàri picenin. Poco numeroso. 

Giareola Pratincola, Pernise de mae. Molto scarsa in maggio 
ed ottobre. 


Sylochelidon caspia. Rarissimo. 


Thalasseus cantiacus. Scarso d’inverno, un po’ meno a pri- 
mavera; forse di passo irregolare. 

Gelochelidon anglica. Raro, una sola cattura constatata. 

Sterna fluviatilis. Di passo regolare ma scarsa. 

Sternula minuta. Come la precedente. 

Hydrochelidon hybrida, Anima de sbiro. Primaverile e piutto- 
sto scarso. 

Hydrochelidon leucoptera, Anima de sbiro. Scarso, ma di passo 
regolare. 

Hydrochelidon nigra, Arima de sbiro. Frequente. 

Chroocephalus minutus, Ochetta de mae. Scarso e primaverile. 

Chroocephalus melanocephalus, Ochetta de mae. Invernale è 
di passo; qualcheduno resta d’ estate. 


Vioviipiag 


Chroocephalus ridibundus, Oca de mae. Frequente d’inverno, 
raro d’ estate. 

Rissa tridactyla. Solamente primaverile e scarso, forse di 
passo irregolare. 

Larus canus. Molto scarsa. 

Larus cachinnans, Oca de mae, Gabian. Sedentario, ma poco 
frequente. 

Stercorarius pomatorhinus. Raro; dieci anni fa tre esemplari 
di questa specie furono uccisi mentre assalivano delle 
anitre lungo la Magra; uno si conserva ancora imbal- 
samato dal signor Neri a Sarzana. 

Stercorarius crepidatus. Raro; un giovane preso agli Sta- 
gnoni di Spezia parecchi anni fa, l’ebbiin cambio dal 
marchese Castagnola. 

Puffinus Kuhli, Margàn. Comune e sedentaria. 

Procellaria pelagica. Scarso. 

Utamania torda. Fino al 1885 era specie sconosciuta nel cir- 
condario, sebbene nel R. Museo di Firenze vi sia un 
bellissimo maschio in abito nuziale preso nel 1879 a 
Spezia. Nel 1886 e nel successivo inverno 1886-87 le 
Gazze marine capitarono numerose, tanto giovani che 
adulte; al 23 maggio 1887 ebbi un maschio in abito 
nuziale quasi completo preso nella Darsena del R. Ar- 
senale. 

Fratercula arctica. Molto scarsa, arriva irregolarmente. 

Colymbus glacialis. Rara. i 

Colymbus septentrionalis, Margàn. I giovani sono frequenti. 

Podiceps cristatus. Raro. 

Podiceps griseigena. Raro. 

Podiceps nigricollis, Zufn. I giovani sono frequenti. 

Podiceps fluviatilis, Zufn. Scarso, ma non raro lungo la 
Magra. 3 


— 517 — 


TOSCANA. 


Lucca, (MartoRELLI prof. Giacinto, FontEBUONI cav. An- 
giolo e GraGNnANI Raimondo): 


Divido la provincia di Lucca sulla quale si estesero 
le mie ricerche in due parti ben distinte : l’una tra il Monte 
Pisano, il Monte di Quiesa ed il mare alla quale non po- 
trei assegnare caratteri propri, poichè essendo situata tra 
la pianura pisana e quella carrarese, non è che una con- 
tinuazione di esse; la seconda che si estende a tutto il 
corso del Serchio e raggiunge i culmini dell’ Appennino 
compresi tra la Garfagnana e l’estremo della valle di Li- 
«ma, mi sembra di non poca importanza ornitologica, es- 
sendo una delle vie prescelte da parecchie specie di uccelli 
per raggiungere i valichi dell'Appennino nelle loro migra= 
zioni. 

Nella sunnominata porzione marittima della provincia 
è il lago di Massaciuccoli, circondato da paludi, ove in 
grandissima copia affluiscono durante il passo le varie spe- 
cie palustri. Tra il padule ed il mare si alternano i campi 
e le basse macchie colle foreste, sopratutto di Pini. Nella 
parte invece che resta di qua dei monti, scorre il Serchio, 
o tra grande ricchezza di campi, o tra monti coperti di 
uliveti o da boschi di Castagni, e che solo qua e là brulli e 
sassosi lo sorpiombano, chiudendolo in anguste forre. In 
un angolo della pianura lucchese sulla sinistra del fiume 
rimane ancora, come avanzo del prosciugato lago di Bien- 
tina, un vasto padule, ed ancora pochi anni or sono ivi af- 
fluivano durante le migrazioni in autunno o in primavera, 
in grandissimo numero gli uccelli acquatici e di ripa, ma 
ora, prosciugato il lago, pochissimi prendono quella dire- 
zione (Martorelli). 


— 318 — 


A mezzogiorno il Monte Pisano divide la provincia di 
Lucca da quella di Pisa; a levante è confinata dal piano 
paludoso del già lago di Bientina; a tramontana l’ Appen- 
nino modenese, e verso ponente le Alpi Apuane ed i monti 
della Versilia. La provincia di Lucca è costituita in gran 
parte da una estesa e fertilissima pianura, in parte palu- 
dosa e irrigata da frequenti fossi e canali, oltre poi al 
fiume Serchio. È poi circondata da amene colline che sono 
dominate da altissime montagne, tra le quali sono notevoli 
le Alpi di Pescaglia. Alle epoche del passo molte sono le 
specie di uccelli che si trovano in questi monti e non po- 
che quelle che vi passano l’ estate (Fonteduoni). 


Il distretto di cui intendo più specialmente parlare 
comprende il lago e le paludi di Massaciuccoli, il piano vi- 
cino, ed i monti di Chiatri e Compignano. La prossimità 
del mare mi permette di fare anche qualche osservazione 
sulle spiaggie del litorale. Il circondario suddetto com- 
prende i distretti di Viareggio e di Massarosa, special- 
mente la sezione di Quiesa. I paduli di Massaciuccoli sono 
quasi tutti a falasco e canneti, oppure coltivati a risaie; 
il piano è coltivato a seminativi, i monti ad uliveti, con 
tratti di vigneti e macchia (Gragnani). 


Elenco delle specie di uccelli osservate 
nella provincia di Lucca, coi nomi vol- 
gari locali e notizie sulla frequenza, 
migrazioni, nidificazione, ecc. ecc.! 


Corvus Corax. Sedentario, veduto una sol volta a Prato Fio- 
rito sopra i Bagni di Lucca (M.). 


! Questo elenco è compilato sulle liste e sulle notizie fornite dai 
signori G. Martorelli, A. Fontebuoni ed R. Gragnani, questi special- 
mente pei distretti di Viareggio e Massarosa. Ho indicato con iniziali 
la parte che spetta a ciascuno, 


— 319 — 


Corvus Corone. Sedentaria, la vidi presso Gallicano da 
luglio a settembre ed a Prato Fiorito in settem- 
bre (M.). ci 

Corvus Cornix, Cornacchia. Comune e sedentaria al piano nel 
distretto di Massarosa (G.); non comune (/.). 

Corvus frugilegus, Corvo, Graccio. Di passo in autunno, di- 
venuto scarso (M. F.); comune, veduto anche in set- 
tembre (G.). 

Lycos Monedula, Zauccola. Rara al piano in quello di Massa- 
rosa, ne ebbi una nell’agosto 1883 (G.). 

Pica rustica, Gazza, Cecca. Sedentaria, ma scarsa, più fre- 
quente verso il mare (I. F.); comune (G.). 

Garrulus glandarius, GRiandaia. Sedentaria, piuttosto scarsa, 
il numero aumenta in autunno (MM. F. G.). 

Pyrrhocorax alpinus, Gracchio. Comune e sedentario sulle 
Alpi Apuane, scende talvolta nei rigori invernali (£). 

Sturnus vulgaris, Storno. Comunissimo di passo, non nidifica 

s (M. F.); nel distretto di Massarosa ha nidificato (G.). 

Pastor roseus, Storro marino. Ne vidi uno a Coreglia, preso 
sull'Appennino lucchese nell'estate 1883 (M.); acciden- 
tale, ne ebbi due adulti nel 1882 e 1885, un giovane 
in agosto 1883 (G.). 

Fringilla colebs, Fringuello, Filunguello. Sedentario e comu- 
ne, ne cresce assai il numero nella seconda metà di 
ottobre (M.); e nell'inverno (7. G.). 

Fringilla Montifringilla, Tramontano. Comune di passo in au- 
tunno ed inverno (M. F.); passa in ottobre (G.). 

Petronia stulta, Passera ragia. Scarsa (M.); di passo in set- 
tembre (G.). 

Passer montanus, Migliarina. Comune e sedentaria (M. G.). 

Passer Italie, Passero. Comune e sedentaria (M-/. G.). 

Coccothraustes vulgaris, Fregione. Comune, passa in abbon- 
danza ogni due anni (M.); passa in ottobre (G.) 

Ligurinus Chloris, Verdone. Comune e sedentario (M. G.); ab- 
bondante assai nell’ inverno (£.). 

Chrysomitris Spinus, Lucarino. Comune di doppio passo (M. 
F.); vedesi in settembre (G.). 


— 320 — 


Carduelis elegans, Cardellino. Comune, sedentario e di passo 
(M. FG). 

Serinus hortulanus, Raperino: Solo di passo autunnale (M.); 
comune assai e anche sedentario (F. G.). 

Cannabina Linota, Montanello. Solo di passo autunnale (M.); 
comune (7.); in settembre (G.). 

Pyrrhula europea, Fringuel marino. Invernale, qualche anno 
abbondante (4/.); di passo in novembre (G.). 

Loxia Curvirostra, Crociere. Avventizio in quello di Massa- 
rosa, ne ebbi uno nell’aprile 1880 (G.). 

Miliaria Projer, Stiaccione. Poco frequente, sedentario (M. G.). 

Emberiza Citrinella, Zila gialla. Non abbondante, ma ni- 
dificante sui monti a circa 1000 m. nei boschi di Fag- 
gio (M. F.); passa in ottobre (G.). 

Emberiza Cirlus, Zirla, Zirla nera. Non comune (M. F. G.). 

Emberiza Hortulana, Ortolano. Non comune, ma estivo (M. F.); 
giunge in maggio (G.). 

Emberiza Cia, Zirla, Zirla mucciatta. Comune e sedentario 
(M. F.); passa in ottobre (G.). 

Emberiza Scheeniclus, Migliarino. Invernale, comune (M. F.); 
passa in ottobre (G.). 

Emberiza pusilla.-Accidentale in settembre in quello di Mas- 
sarosa (G.). 

Emberiza pyrrhuloides, Zigolo. Comune in quello di Massa- 
rosa, di passo in settembre (G.). 

Melanocorypha Calandra, Calandra. Sedentaria, ma scarsa (G.). 

Calandrella brachydactyla, Calandrino. Comune in aprile al 
piano in quello di Massarosa (G.). 

Alauda arborea, Piturlino. Pochi sedentari ai monti, abbon- 
dante di passo nella seconda metà di ottobre (M. G.). 

Alauda arvensis, Lodracchio. Comune e sedentaria, abbonda 
nel passo autunnale (M.); ed in primavera (7.); passa 
in ottobre (G.). 

Galerita cristata, Cappellaccio. Comune e sedentaria (VM. P. G.). 

Agrodroma campestris. Non comune (G.). 

Anthus pratensis, Prispola. Di doppio passo abbondante ed 
invernale (M. /.); passa in ottobre (G.). 


dp ee 


Anthus trivialis, Aguina. Di solo passo autunnale (M. £.); 
passa anche in aprile in quello di Massarosa (G.). 


Anthus Spipoletta, Prispola. Non comune, di doppio passo (M.); 


passa in ottobre (G.). 

Budytes flavus, Ballerina gialla. Scarso, di doppio passo 
(M.); forse nidificante nel padule di Massaciuccoli ove 
giunge in aprile (G.). 

Budytes cinereocapillus, Strisciajola. Scarsa, di doppio passo 
M.); comune (7.); e nidificante (G.). 

Motacilla alba, BaWlerina. Sedentaria, comune e di doppio 
passo OL F. G.). 

Calobates melanope. Non SO sedentaria (G. F.). 

Saxicola Oenanthe, Culbianco. Comunissimo da aprile ad otto- 
bre, ai primi di settembre scende dai monti ove ha nidifi- 
cato e si trattiene sui prati sino alla partenza (M. £. G.). 

Saxicola albicollis, Monachella. Rara in aprile in quello di 
Massarosa (G.). 

Saxicola Stapazina, Monachella golanera. Avuta una volta 
da Massaciuccoli (M.); ne ebbi un adulto in mag- 
gio 1881 (G.). 

Monticola saxatilis, Culrossolone. Comune ai monti da maggio 
a settembre (M. F.); scarso in quel di Massarosa (G.). 

Monticola Cyanus, Passera solitaria. Comune e sedentaria, 
scende al piano l'inverno (M. F.); di passo in settem- 
bre (G.). È 

Merula nigra, Merlo. Comune e sedentario, ma scemato in 
numero; molti giungono in ottobre ed i cacciatori li 
distinguono dal becco scuro e li chiamano « marem- 
mani » (M. PF. G.). : 

Merula torquata, Merlo col petto bianco. Raro, l’ebbi una 
sola volta (M.); veduti in maggio ed ottobre, tre esem- 
plari vennero poi uccisi presso il lago di Massaciuc- 
coli il 7 aprile 1888 (G.). 

Turdus pilaris, Stordeola. Scarsa e poco nota, autunnale 
(M. G.). 

Turdus iliacus, Sassello. Autunnale e comune (M. F.); passa 
in ottobre (G.). 


21 


— 322 — 


Turdus musicus, Z'ordo. Abbondante di passo nella prima 
metà di ottobre, pochi svernano, il ripasso ha luogo 
dal principio di febbraio a tutto marzo (M. F.); forse 
nidificante ai monti (F.); passa anco in settembre (G.). 

Turdus viscivorus, Stordeola. Sedentaria, ma non abbondan- 
te, nidifica ai monti (IM. F. G.). 

Aédon Luscinia, Rosignolo. Abbondante ai due passi, aprile- 
maggio e settembre, non molti rimangono l’ estate 
(M. F. G.). 

Erithacus Rubecula, Pettiere. Sedentario, nidificante ai monti, 
e di copioso passo in ottobre ed aprile (MM. F. G.). 
Cyanecula Wolfi, Pettazzurro. Frequente di passo . nella se- 
conda metà di marzo ed in aprile, ripassa in settem- 

bre (M. G.). 

Cyanecula suecica. Vidi anche questa forma, alle epoche 
medesime della precedente (M.). 

Ruticilla Phenicurus, Currosso. Comune di doppio passo (M. 
F.); forse nidificante ai monti (F.); giunge in marzo (G.). 

Ruticilla titys, Currosso. Avuto in autunno (M.); sedenta- 
rio (G.). 

Pratincola Rubicola, Saltampalo. Comune e sedentario (M. 
F.); uno dei primi uccelli a covare (7. G.). i 

Pratincola Rubetra, Stiaccino. Specialmente di passo in aprile 
e settembre (M. G.). 

Sylvia orphea,-Bigione. Estiva e assai comune, giunge in 
aprile, cova anche nel giugno (M. G.). 

Sylvia cinerea, Sterpazzola. Comunissima tra aprile ed otto- 
bre, nidifica specialmente sui monti (M. Y. G.). 

Sylvia Curruca. Scarsa, di doppio passo, non nidificante 
(M.); fors'anche nidificante (G.). 

Sylvia subalpina, Sterpazzolina. Osservata di solo passo in 
settembre (M.); sedentaria e comune (G.). 

Monachus Atricapillus, Capinera. Comunissima e sedentaria, 
abbonda più in collina (M. F. G.). 

Monachus hortensis, Beccafico. Abbondante di passo alla fine 
d’agosto ed in settembre, mai veduto in primavera 
(M. F. Gi). 


e 


— 323 — 


Pyrophthalma melanocephala, Ceciora. Comune e nidificante , 
ma scarso dopo il settembre (M. G.). 

Melizophilus undatus, Sterpazzola. Assai frequente nella buona 
stagione (M. F.); sedentaria (G.). 

Phylloscopus sibilator, Chivino verde. Specialmente abbon- 
dante in agosto e settembre (M. F.); giunge in aprile 

e sarebbe nidificante ai monti (G.). 

Phylloscopus Trochilus, Chiwino giallo. Comune in ogni sta- 
gione ' in cert'anni (M. F.); giunge in aprile e ni- 
difica (G.). 

Phylloscopus rufus, Chivino. Comunee sedentario ai monti (G.). 

Phylloscopus Bonelli, Chivino dianco. Scarso in agosto e set- 
tembre (M. F.). 

Hypolais icterina, Canepino maggiore, Beccafico selvatico 0 can- 
najolo. Comune dall'aprile alla fine di settembre (M. 
PEG): 


‘ Hypolais polyglotta, Canepino, Beccafico selvatico 0 cannajolo. 


Più abbondante della precedente dall'aprile a tutto 
settembre (M. F. G.). 

Acrocephalus streperus, Cannajolino. Giunge in aprile, co- 
mune nell'estate e principio d’autunno, quando fre- 
quenta le saggine (M. F. G.). 

Acrocephalus arundinaceus, Cannajola. Comune dai primi di 
aprile ai primi di ottobre, durante i passi accade tro- 
varlo anche lungi dai luoghi palustri (M. 7. G.). 

Calamodus scheenobenus, Calcapaglione. Comune dall’ aprile 
a tutto settembre (M. F. G.). 

Calamodus aquaticus, Calcapaglione. Estivo e comune (M. 
WA): 

Lusciniola melanopogon, Ca/capaglione. Comune e sedentario 
al piano in quello di Massarosa (G.). 

Potamodus luscinioides, Rosignolo di padule. Comune e seden- 
taria al piano in quello di Massarosa (G.). 

Locustella naevia, Osservato talora nel padule di Monsum- 
mano e in quello di Massaciuccoli, ove ne uccisi uno ; 


1 Non dubito sia qui confuso anche il P. rufus. 


— 324 — 


un altro lo trovai in settembre sul mercato di Luc- 
ca (M.). È 

Cettia Cettii, Rosignolo di padule. Comune nel padule di Mas- 
saciuccoli (G. F.), ove nidifica; vi giunge in marzo (G..). 

Cisticola cursitans, Martellino. Non raro anche d’inverno ne- 
gli stipeti in collina (M.); sedentario (Gi). 

Troglodytes parvulus, ecacco. Sedentario e comune, nidifica 
ai monti e scende al piano l'inverno (M. F. G.). 
Cinclus aquaticus, Merlacquaccio. Comune e sedentario, ni- 
difica ai monti e col freddo scende al piano (M.); non 

comune in quello di Massarosa (G.). 

Accentor collaris, Mattacchiano. Coi massimi freddi si vede 
lungo il Serchio (M.); di passo in novembre (G.). 
Accentor modularis, Stipajola. Specialmente invernale e di 

doppio passo, ne ebbi in settembre (M.); sedentaria (G.). 

Regulus cristatus, Fiorino. Sedentario, comune specialmente 
d’inverno nelle pinete (M. G.). 

Regulus ignicapillus, Fiorino. Sedentario, comune d’inverno 
nelle pinete (MM. G.). 

Fegithalus pendulinus, Fiaschetta, Fiaschettone. Scarso, ma sem- 
bra sedentario giacchè ne ebbi uno in febbraio (M.); 
giungono numerosi al piano in marzo, nidificano e 
scompaiono prima della fine dell’estate (/.); sedenta- 
rio (G.). | 

Acredula rosea, Codazzola. Scarsa e sedentaria sui monti, 
ne ebbi parecchi (MM. G.). 

Acredula Irbyi, Codazzola. Comune ovunque e sedentario (M. 
G.); abbonda specialmente in ottobre e aprile (P.). 
Panurus biarmicus. Vidi in Lucca diversi esemplari presi 

nei paduli vicini (M.). 

Parus major, Cincina. Abbondante e sedentaria (M. F. G.). 

Parus ater, Cincina. Piuttosto scarsa (M.). 

Cyanistes caeruleus, Cincimina. Abbondante e sedentaria, più 
scarsa d’inverno (M. F. G.). 

Poecile palustris, Cincina. Sedentaria, piuttosto scarsa (G.). 

Sitta casia, Picchio muratore. Sedentario, ma non abbon- 
dante (M.); raro assai (G.). 


2 e 


Certhia brachydactyla, JMontarino. Comune e sedentario (M. 
F.); nidifica assai presto (/. G.). 

Tichodroma muraria, Picchio murajolo. Sedentario, ma scar- 
so; nidifica sugli alti monti (M.); ne ebbi uno nel gen- 
naio 1886; veduti anche in ottobre al passo (G.). 

Oriolus Galbula, Godulo. Arriva alla seconda metà d'aprile 
ed ai primi di maggio, poche coppie rimangono a ni- 
dificare; parte o ripassa nella prima metà di settembre 
(M. F. G.). 


. Lanius Excubitor, Averla grossa. Scarsa in autunno (M.); piut- 


tosto comune (G.). 

Lanius minor, Averla cenerina. Numerosa al piano verso il li- 
torale dalla metà di aprile alla metà di settembre (M. 
BE G: 

Lanius Collurio, Averla piccola. Abbondante dall'aprile alla 
metà di ottobre (M. F. G.). 

Lanius auriculatus, Capirosso, Averla capirossa. Piuttosto 
scarsa dalla metà di aprile alla metà di settembre, po- 
chi nidificanti (M. /. G.). g 

Muscicapa collaris, Balia, Aliuzza. La ebbi una sola volta 
in aprile (M.); di scarso passaggio in aprile (G.). 

Muscicapa Atricapilla, Balia, Aliuzza. Assai comune in aprile 
e settembre, ma in autunno non vidi che giovani (M.); 
scarsa ai primi di maggio (f. G.). 

Butalis Grisola, Séccio. Estivo e comunissimo, giunge in 
aprile parte alla metà di settembre (M. G.). 

Hirundo rustica, Rondine. Comune, estiva; giunge verso il 
20 marzo ed è raro vederne ancora ai primi d’otto- 
bre (M. F.); se ne vedono già in febbraio (G.). 

Chelidon urbica, Balestruccio. Comune, estivo; giunge ai 
primi di marzo in scarso numero, la massa nella se- 
conda metà di quel mese; con altre Rondini si trat- 
tiene sui paduli qualche giorno; parte entro la prima 
metà di ottobre, eccezionalmente se ne son veduti a 
novembre inoltrato (M. F.); se ne vedono già in feb- 
braio (G.). 

Clivicola riparia, Balestruccio. Giunge abbondante alla metà 


— 326 — 


di marzo, parte o ripassa nella prima quindicina di 
ottobre, non lo trovai nidificante (M.); vedonsene già 
in febbraio (G.). 

Cotile rupestris, Rondine. Non comune d'inverno al piano in 
quello di Massarosa; vèdesi di passo in ottobre (G.). 

Cypselus Apus, Rondone. Comune, estivo; i primi vedonsi al 
principio di aprile, dalla città di Lucca scompaiono 
ai primi d’agosto, ma sui monti elevati si trovano an- 
cora ai primi di settembre (M. G.). 

Cypselus Melba, Rondone dianco. Ne vidi due isolati durante 
un temporale in settembre ed un fortissimo branco 
sul Monte Penna (Monte Pisano) alla metà di ottobre 
(M.); passa abbondante in aprile (G.). 

Caprimulgus europa@us, Calca dodda. Comune dalla metà di 
aprile alla metà di ottobre (M. £. G.). 

Picus major, Picchio rosso. Scarso, ma sedentario (M.); co- 
mune (F.). 

Picus minor, Picchio rosso piccolo. Scarso assai, ma sedenta- 
rio (M. G.). 

Gecinus viridis, Picchio gallinaccio. Piuttosto scarso; ma se- 
dentario (M. F.); abbastanza comune (G.). 

Iynx Torquilla, Capitorsolo. Comunissimo, alcuni rimangono 
assai tardi (M. F.); sedentario (G.). 

Cuculus canorus, Cuccà. Estivo, giunge ai primi d’aprile, 
parte o ripassa verso la metà di settembre; non molti 
si fermano l'estate, nel maggio frequentano le pinete 
in cerca di bruchi (M. F.); giunge già in marzo (G.). 

Coccystes glandarius. Ne ebbi uno nell'aprile 1887, ed un 
secondo ai primi di maggio 1888; fui assicurato che 
altri tre erano stati veduti presso il mare (G.). 

Alcedo Ispida, Uecel Santa Maria, Uccel bel verde. Comune e 
sedentario (M. F. G.). | 

Coracias Garrula,; Ghiandaja marina. Di passo irregolare in 
primavera ed autunno, ne ebbi un giovane nel settem- 
bre in Valle di Freddana (M.); giunge di passo nel 
maggio (G.). 

Merops Apiaster, Zordo marino. Passa regolarmente in pri- 


i °897 — 
mavera (maggio), ma per lo più vien soltanto udito o 
visto per aria, giacchè di rado si abbassa durante il 
suo viaggio diurno; spesso si odono senza poterli scor- 
gere tanto sono alti (M. F.); molti nidificano nella te- 
nuta del Duca Salviati a Migliarino (G.). 

Upupa Epops, Galletto marzolo. Giunge ai primi d'aprile, 
parte in settembre, pochi rimangono a nidificare (M. 
F.); vedesi già in marzo (G.). 

Strix flammea, Bardagianni. Comune e sedentario (M.); di 
passo in marzo (PF). 

Syrnium Aluco, Gufo selvatico. Sedentario, ma scarso ai monti 
(MU. G). 

Asio Otus, AZocco. Veduto soltanto in ottobre (M.); comune 
(F.); sedentario (G.). 

Asio accipitrinus, AZocco. Di passo in primavera (M.); se- 
dentario (G.). 

Athene Noctua, Civetta, Cuccumeggia. Comune e sedentaria 
(ELE RE i 

Scops Giu, Chiucco, Chiurlo-in-Chiò (Valli di Sopa). Estivo 
e frequente (M. /.); giunge in marzo (G.). 

Bubo maximus, Gufo reale. Abbastanza frequente; è seden- 
tario e comune nei monti della vicina Garfagnana, 
ove sono dirupi inaccessibili di roccia calcarea con ab- 
bondanti cavità in cui nidifica (M.); veduto una sola 
volta (G.). 

Circus aeruginosus, Pogliana. Comune e sedentario al piano 
(MG) - 

Circus cyaneus, Albanella reale. Non rara (M.); di passo in 
febbraio (G.). 

Circus Swainsoni, Albanella. Scarsa, forse è più facile tro- 
varne ai monti che al piano (M.); non rara di passo 
in febbraio (G.). 

Pandion Haliaétus, Aquilotto. Divenuto scarso dopo il pro- 
sciugamento del lago di Bientina, l’ebbi in aprile da 
Massaciuccoli (M.); di passo in agosto (G.). 

Circaétus gallicus, Marzolo. Non raro e forse sedentario, lo 
ebbi in maggio ed in settembre, lo vidi anche d’in- 


— 328 — 


verno; predilige le pinete (M.); di passo regolare nel 
marzo (G.). 

Haliaétus Albicilla, Aquila di mare. Di comparsa accidentale 
(JM.); veduta nel gennaio 1884 (G.). 

Aquila Chrysaétus. Ne vidi una sola presa sull’ Appennino 
e conservata a Coreglia (M.). 

Aquila clanga. Rara (M.). 

Archibuteo lagopus. Accidentale (M.). 

Buteo vulgaris, Pojana. Comune e sedentaria (M. F.); di 
passo in settembre (G.). 

Pernis apivorus, Pojana. Frequente di doppio passaggio (M.); 
passa in settembre (G.). 

Milvus lctinus. Raro (M.); sedentario (7). 

Falco Peregrinus. Accidentale, ne vidi uno a Massaciuc- 
coli nel novembre 1886 (G.). 

Hypotriorchis Subbuteo, Fa/chetto. Si prende specialmente in 
settembre ed ottobre (M. F. G.). 

fesalon regulus. Di passo in autunno e primavera (M.). 

Cerchneis Tinnunculus, alchetto. Assai comune e sedenta- 
rio (MM. F.); anche di passo in settembre (G.). 

Cerchneis Naumanni. Ebbi una sola femmina, uccisa il 
21 agosto 1886 sul Monte Valimona presso Lucca (M.); 
passa anche in settembre e non è raro (G.). 

Cerchneis vespertinus, Falco cucculo. Molti passano in aprile 
e maggio in Val di Serchio; alcuni anni or sono ne 
ebbi un maschio adulto ai primi di novembre (M.); 
non regolare nelle sue comparse, nella primavera 
del 1878 innondarono il padule di Massaciuccoli poi 
non ne vidi più sino al maggio 1888, quando una 
coppia soltanto venne osservata (G.). 

Astur palumbarius, Astore. Non raro (£.). 

Accipiter Nisus, Sparviere. Comune alle due epoche del passo, 
ma anche sedentario (2/.); di passo in settembre (G.). 

Pelecanus Onocrotalus, Pellicano. Raro, ne ebbi uno giovane 
nell'agosto 1883; in più anni ne ho veduti tre volte 
sul lago di Massaciuccoli, sempre in branchi, e una 
volta, nel maggio, un individuo isolato (G.). 


— 329 — 


Phalacrocorax Carbo, I/ergo/lo. Comune sul lago di Massaciuc- 


coli; anche di passo nel settembre (G.). 

Ardea cinerea, Bertola. Scarso in quel di Massarosa, vedesi 
anche in luglio di passo (G.). 

Ardea purpurea, Fiascaccio. Avuto dai paduli (M.); comune 
in primavera (/.); giunge di passo in marzo (G.). 
Egretta alba, Garza. Rara a Massaciuccoli, ne uccisi tre 

giovani nell’agosto 1882 (G.). 

Egretta Garzetta, Bertolotto. Avuta due volte da Massaciuc- 
coli (M.); vi passa regolarmente in aprile; nel 1887 
tre coppie vi rimasero sino alla metà di luglio, onde 
vi è forse nidificante (G.). 

Ardeola ralloides, Spennacchino. Avuta da Massaciuccoli (M.). 
ove passa in copia in aprile; forse vi nidifica giac- 
chè nel 1887 una coppia vi rimase certo sino alla 
metà di luglio (G.). 

Ardetta minuta, 7raducchella. Estivo e comune (M. F.); giunge 
in aprile (G.). 

Botaurus stellaris, 7raducco. Comune da primavera ad au- 
tunno (M. F.); sedentario (G.). 

Nycticorax griseus, Arione. Comune da primavera ad autunno 
(M. F.); giunge in aprile (G.). 

Platalea Leucorodia, Spatola. Rara, ne ebbi una nell’ apri- 
le 1882, da un branco di quattro che si fermò nel pa- 
dule di Massaciuccoli (G.). 

Plegadis Falcinellus, Ciurletto nero. Ne vidi 8, presi insieme a 
Massaciuccoli (M.); vi passa in aprile regolarmente (G.). 

Ciconia alba. Rara assai (G.). 

Ciconia nigra. Accidentale (G.). 

Pheenicopterus roseus. Accidentale, ne ebbi un giovane a 
Massaciuccoli nell’agosto 1880 (G.). 

Cygnus Olor. Ne vidi due volte sul lago di Massaciuccoli, 
d’inverno, prima del 1880 (G..). 

Cygnus musicus. Accidentale d’inverno a Massaciuccoli (G.). 

Cygnus Bewicki. Due individui furono uccisi sul lago di Mas- 
saciuccoli nel gennaio 1874 (G.). 

Anser cinereus, Oca. Non rara di passo in novembre (6. ) 


— 330 — 


Anser segetum, Oca. Comune di passo in novembre (G.); spe- 
cialmente nel marzo sul Serchio (F°). 

Tadorna cornuta, Volpoca. Rara, ne vidi tre sul lago di 
Massaciuccoli (G.). 

Anas Boscas, Germano. Abbondante di passo da ottobre a 
marzo, ma anche sedentario (M. F. G.); durante la in- 
cubazione il maschio assume l’abito femminile (G.). 

Chaulelasmus streperus, Canapiglia. Invernale e scarsa (M.); 
era una volta assai più frequente, veduta di passo in 
luglio (G.). 

Spatula clypeata, Mestolone. Assai frequente nell'inverno (M. 
F.); veduta di passo in luglio (G.). 

Dafila acuta, Codone. Frequente nell’ inverno (M.); durante 
l'epoca dell’incubazione il maschio assume l'abito fem- 
minile; l’ho veduto di passo in luglio (G.). 

Mareca Penelope, Fratino. Assai abbondante d’ inverno (M.); 
anche sedentario; durante l’epoca dell’incubazione il 
maschio assume in parte l'abito della femmina (G.). 

Nettion Crecca, Arzavola. Comunissima nell'inverno (M.); se- 
dentaria anche ; durante la incubazione il maschio as- 
sume l’abito aa (G.). 

Querquedula Circia, ochetto. Abbonda soltanto alla fine di 
febbraio ed ai primi di marzo (M. F.); durante la in- 
cubazione il maschio prende un abito somigliante alla 
femmina; veduta anche in luglio (G.). 

Fuligula rufina, Z'ischione turco. Raro, ma si vede quasi ogni 
anno a Massaciuccoli, vi uccisi una femmina nell’ago- 
sto 1886 (G.). 

Fulix ferina, Moriglione. Comune nell'inverno (M.); se ne ve- 
dono alcuni tutto l’anno (G.). 

Fulix Marila, Morettone. Raro a Massaciuccoli d’inverno, no- 
tea (G.). 

Fulix Fuligula, Moretta, Morettone. Comune d’inverno aL PF); 
se ne vedono tutto l’anno e nidificano certamente @ 
Massaciuccoli (G.). 

Fulix Nyroca, Rossina. Comune d’inverno (M.); se ne vedono 
tutto l’anno, la credo nidificante (G.). 


— 331 — 


Bucephala Clangula, Cagraccio. Scarso a Massaciuccoli d’in- 
verno (M/.); passa in novembre (G.). 

CEdemia fusca, Anatra di mare. Scarso d'inverno, ma ogni 
— anno se ne vedono in novembre a Massaciuccoli (G.). 
Erismatura leucocephala. Raro, ne uccisi due a Massaciuc- 

coli nell'inverno 1888 (G.). 

Mergus Merganser, Seghettone. Accidentale a Massaciuccoli 
d’inverno (G.). 

Mergus Serrator, Seghettone. Assai frequente nell'inverno (M.); 
passa in novembre (G.). 

Mergellus Albellus, /escina. Frequenti i giovani e le fem- 
mine d’inverno, rari i maschi adulti (M.); divenuta 
rara (G.). 

Columba Palumbus, Favaccio. Comune durante il passo tra 
fine settembre e novembre; fors'anche nidificante (M. 
G.); frequente pure al ripasso (1). 

Columba Oenas, Colombdella. Più comune durante il passo 
verso il litorale (M.); e anche al ripasso (/.); passa in 
ottobre (G.). 

Turtur tenera, Tortora. Passa alla fine d’aprile, in maggio 
ed in settembre; pochi rimangono a nidificare (M. F.G.). 

Perdix rufa, Pernice, Coturnice. Quasi scomparsa dalla pro- 
vincia, ove in certe località ai monti era comune e 
sedentaria (.M.); nel marzo 1883, presso Monte San Qui- 
rico ne incontrai una brigata che doveva essere di 
passo (1). i 

Starna Perdix, Starna. Poco comune e sedentaria (M. F. G.). 

Coturnix communis, Quaglia. Giunge agli ultimi d’aprile e ai 
primi di maggio; al ripasso predilige le risaie (M.); è 
abbondante (7. G.). 

Rallus aquaticus, GaMlinella. Comune d'inverno, ebbi però un 
maschio giovane alla metà d’agosto (M.); sedentaria (G..). 

Ortygometra Porzana, Pappardella. Comune in marzo ed 
aprile ed in settembre ed ottobre (M. F.); vedesi già 
in febbraio (G.). 

Ortygometra Bailloni, Pappardellino. Comune in marzo ed 
aprile ed in settembre ed ottobre (M. F. G.). 


Miao la 


Ortygometra parva, Puttanella, Gambino: Comune in marzo 
ed aprile ed in settembre ed ottobre (M. F. G.). 

Crex pratensis, Requaglio. Assai comune in primavera ed 
autunno; qualcuno vedesi anche d'inverno (MM. F.); era 
assai più frequente in passato, veduto anche in ago- 
sto (G.). 

Gallinula chloropus, Scepita. Non molto abbondante (M. F.); 
sedentaria (G.). 

Hydrornia Alleni. Accidentale, ne sono stati presi tre o quat- 
tro a Massaciuccoli in tempo addietro (G.). 

Porphyrio caeruleus. Accidentale (G. F.). 

Fulica atra, Folaga. Comune assai, in parte sedentaria, in 
parte migratoria (M. F. G.). 

Grus communis, Gruga. Comune di passo, ma assai di rado 
si ferma (M. G.). 

Otis Tarda. Accidentale (G.). 

Otis Tetrax. So di quattro individui presi (M.); di scarso 
passo nel maggio (G.). 

CEdicnemus scolopax, Occhione. Comune, specialmente tra i 
colli ed il mare (M.); di passo in marzo, ma è divenuto 
scarso (G.). ; 

Cursorius gallicus. Vidi un solo esemplare, preso presso Via- 
reggio (I.). 

Charadrius Pluvialis, Piviere. Comune dall'autunno alla pri- 
mavera lol (M. F.); vedesi anche in gennaio (G.). 

Squatarola helvetica, Piviere di scoglio. Non rara (M.); passa 
in maggio (G.). 

Eudromias Morinellus. Una volta si vedeva, ora pare essere 
affatto scomparso (G.). 

Fegialitis cantiana, Pretino, Prillo. Comune (G. F.); passa in 
maggio (G.). 

Fegialitis curonica, Pretino, Prillo. Comune in marzo ed ot- 
tobre sulle ghiaie del Serchio (M. F.); passa dalia 
mente in maggio (G.). 

Fegialitis Hiaticula, Pretino, Prillo. Comune nell'aprile e 
maggio (M. F. G.). 

Vanellus Capella, Fifa. Giunge in copia nel novembre per 


— 333 — 


svernare, ma un anno ne trovai sul Serchio nella se- 
conda metà di settembre (M.); passa già in ottobre 
(PF. G.). 

Strepsilas Interpres, Voltapietre. Specie rara, ma quasi ogni 
anno, nel maggio, se ne prendono alle reti nel padule 
di Massaciuccoli, ove molti uccelli aquatici e di ripa 
si prendono a quel modo; una sola volta l’ebbi presa 
in settembre (G.). “ 


 Hamatopus Ostralegus, Beccaccia di mare. Scarso in aprile e 


maggio sul litorale (M.); dicesi abbia nidificato alla 
foce del Serchio (G.). 

Recurvirostra Avocetta, Becca lesina. Scarsa in aprile e mag- 
gio (M. G.). 

Himantopus candidus, TaZiano. Di passo in aprile e maggio 
(M.); ha nidificato per molti anni a Massaciuccoli (G.). 

Limicola platyrhyncha, /ru/ino. Ne ebbi cinque presi a Mas- 
saciuccoli (M.); veduti in maggio, agosto e settem- 
bre (G.). 

Pelidna subarquata, Piovanello, Prillo. Molto abbondante in 
maggio (M. F.); vedesi di passo anche in agosto (G.). 

Pelidna alpina, Piovanello, Prillo. Scarso in primavera (G.). 

Actodromas minuta, Piovanellino. Comune in maggio (MM. F.); 
veduto di passo anche in luglio (G.). 

Actodromas Temmincki, Piovanellino. Scarso nel maggio; ve- 
duto di passo anche in luglio (G..). 

Tringa Canutus, Piovanello. Ne ebbi uno nel maggio 1881 (G.). 

Calidris Arenaria, Piovanello. Non comune in maggio a Mas- 
saciuccoli (G.). 

Machetes Pugnax, Gambetta muta. Comune da marzo a mag- 
gio, scarsa in autunno (M. F.); di passo anche in ago- 
sto ed in febbraio (G.). 

Tringoides Hypoleucus, Piro-piro, Prillo. Comune da marzo 
ad ottobre e nidificante (M. F.); sedentario (G.). 

Totanus Ochropus, Piro-piro, Prillo. Comune di passo e an- 
che sedentario (M. F.); vedesi anco nel luglio (G.). 

Totanus Glareola, Piro-piro, PriZlo. Comune di doppio passo; 
l'ho veduto di passo in aprile ed in giugno, non è 


— 3594 — 


improbabile che sia nidificante avendone veduto anche 
in luglio (G.). 

Totanus stagnatilis, Piro-piro, Prillo. Non comune di passo 
in marzo; ne uccisi anche nella prima metà di ago- 
sto 1887 (G.). 

Totanus Calidris, Chio-chio. Comune di doppio passo dar. ” 
forse nine a Massaciuccoli ove giunge in apri- 

® le (G.. 

Totanus fuscus, Fischioncello. Comune di passo in aprile (G.). 

Totanus nebularius, Fischione. Comune in aprile; di passo 
ancora in luglio ed agosto (G.). 

Terekia cinerea. Ne ebbi una nel maggio 1883 (G.). 

Limosa melanura, Pittima. Comune, specialmente in marzo 
(M. F.); di passo anche in agosto (G.). 

Limosa rufa. Ho avuto una in abito nuziale il 16 maggio 1888, 
era femmina; un’altra l’ebbi nel settembre 1887 (G.). 

‘ Scolopax Rusticula, Beccaccia. Giunge per lo più dopo il 20 
ottobre, ma se ne vedono spesso alla fine di settem- 
bre; poche svernano ed il passo primaverile è sem- 
pre meno copioso; dopo aprile è affatto casuale ve- 
derne, dicesi di casi di nidificazione di questa pure 
nella provincia (M. F. G.). 

Gallinago major, Pasqualino. Comune al passo in marzo ed 
aprile (M.); ed anche maggio (/.); ne uccisi uno il 
24 novembre 1874 a Massaciuccoli (G.). 

Gallinago calestis, Beccaccino, Seneppia. Giunge la massa ai 
primi di novembre, ma sin dall’agosto se ne vedono 
(M. F.); veduto anche in luglio (G.). 

Gallinago Gallinula, Sereppio, Seneppino, Vuota borse. Di dop- 
pio passo e comune (MM. F.); di passo anche in settem- 
bre (G.). 

Numenius-Arquata, Ciurlotto. Comune da novembre ad aprile 
(M.); di passo anche in settembre (G.). 

Numenius tenuirostris, Ciurlo a picche Non comune in aprile 
e maggio (M. G.). 

Numenius Phaopus, Ciurlottino. Comune in aprile e maggio 
(M.); di passo anche in settembre (G.). 


La GE 


Glareola Pratincola, Incarcabodda. Si prende in buon numero 
alle reti nel maggio a Massaciuccoli (M. G.), 

Sylochelidon caspia, Forbicione maggiore. Raro, ne vidi due 
mel maggio 1885 a Massaciuccoli (G.). 

Thalasseus cantiacus. L’ebbi più volte dai paduli del lito- 
rale in aprile e maggio (M.). 

Gelochelidon anglica, Paolinaccione. Non comune in maggio 
a Massaciuccoli; ma nel 1888 se ne videro moltissimi 
e anche il 28 giugno ne vidi un branco (G.). 

Sterna fluviatilis, Fordicione. Comune in aprile, maggio e 
settembre (M. /. G.); veduta anche il 26 agosto 1887 (G.). 

Sternula minuta, Morachino. Comune di passo in aprile-mag- 
gio ed in settembre, non nidifica (M. F.); vedesi an- 
che in agosto (G.). 

Hydrochelidon hybrida, Beccapesce. Abbastanza comune, si 
prende vivo colle reti in maggio, mai in autunno 
(M. F.); non di regolare comparsa a Massaciuccoli, ove 
l'ho veduto il 9 luglio 1887 e per la prima volta in au- 
tunno il 23 settembre 1887 (G.). 

Hydrochelidon leucoptera, Paolinaccio toppato, Paolinaccio moro. 
Comune di passo, ma soltanto nel maggio, quando 
colle congeneri si piglia alle reti (M. /. G.). 

Hydrochelidon nigra, Paolinaccio. Comunissimo dalla fine di 
aprile al settembre (M. F. G.). 

Chroocephalus minutus, Gadbianello, Piccioncino. Abbastanza 
frequente in primavera (M.); di passo in settembre, e 
nel palude di Massaciuccoli ne vidi in luglio e anche 
in dicembre (G.). 

Chroocephalus melanocephalus, Ghella. Comune, veduto anche 
in luglio (G.). 

Chroocephalus ridibundus, Ghella. Comunissimo sul litorale e 
sulle paludi (M.); vedesi anche in luglio (G.). 

Larus canus, Ghella. Non rara sul litorale (M.); si vede in 
novembre (G.). 

Larus fuscus, Martinaccio. Sedentario, comune (G.). 

Larus cachinnans, Martinaccio, Mugnajaccio. Poco comune, 
ma sedentario sul litorale (M.); comune (G.). 


— 336 — 


Puffinus Kuhli, Pallante, Berta. Comune, di passo in maggio 
(G.); mi fu detto che si vedono anche lungo il Ser- 
chio (F.). 

Utamania Torda. Non comune d’inverno (G.). 

Fratercula arctica. Rara al litorale d’inverno (G.). 

Colymbus glacialis, Marangone. Non comune d'inverno; ne 
ebbi una il 20 dicembre 1886 che pesava 5 chilogram- 
mi (G.). 

Colymbus arcticus, Strolaga. Comune d’inverno Sai 1° no- 
vembre (G.). 

Colymbus septentrionalis, Strolaga. Non comune d’inverno e 
non di regolare comparsa (G.). 

Podiceps cristatus, Ciufina. Invernale, scarso da Fi); passa 
anche in seimbio (G.). 

Podiceps griseigena, Strolaghina. Non comune, ma se ne vi- 
dero diversi nel 1887; il 16 maggio 1888 furono uccise 
a Massaciuccoli due femmine in perfetto abito nuziale; 
passa anche in settembre (G.). 

Podiceps cornutus, Occhialone. Non comune d'inverno, ma 
quasi ogni anno capita a cominciare dall’ottobre (G.). 

Podiceps nigricollis, Occhialone. Non comune, ma più assai 
della precedente, vedesi di passo anche in'agosto (G.). 

Podiceps fluviatilis, T'uffetto. Comune e sedentario (M. F. G.). 


Elenco delle specie di uccelli osservate 
di passaggio regolare nella provincia 
di Lucca, distretti di Massarosa (Mas- 
saciuccoli), e. Viareggio." 


Spatula clypeata. 


LUGLIO è 
Dafila acuta. 

Ardea cinerea. Querquedula Circia. 

Chaulelasmus streperus. Actodromas minuta. 


i Questo elenco è compilato dal signor Raimondo Gragnani. 


Actodromas Temmincki. 
Gallinago c@elestis. 


Chroocephalus melanocephalus. 
Chroocephalus ridibundus. 


AGOSTO 


Monachus hortensis. 
Pelidna subarquata. 
Limicola platyrhyncha. 
Machetes Pugnax. 
Totanus nebularius. 
Limosa melanura. 
Sternula minuta. 
Hydrochelidon nigra. 
Podiceps nigricollis. 


SETTEMBRE 


Corvus frugilegus. 
Petronia stulta. 
Chrysomitris Spinus. 
Cannabina Linota. 
Emberiza pyrrhuloides. 


— 337 — 


Podiceps cristatus. 
Podiceps griseigena. 


OTTOBRE 


Fringilla Montifringilla. 
Coccothraustes vulgaris. 
Emberiza Citrinella. 
Emberiza Cia. 
Emberiza Scheeniclus. 
Alauda arvensis. 
Anthus pratensis. 
Anthus Spipoletta. 
Turdus iliacus. 

Cotile rupestris. 
Columba Palumbus. 
Columba Oenas. 
Vanellus Capella. 
Scolopax Rusticula. 
Podiceps cornutus. 


NOVEMBRE 


Pyrrhula europea. 


Emberiza pusilla. Accidentale. Accentor collaris. 


Monticola -Cyanus. 
Turdus musicus. 
Cyanecula Wolfi. 
Pernis apivorus. 

Buteo vulgaris. 
Hypotriorchis Subbuteo. 
Cerchneis Tinnunculus. 
Cerchneis Naumanni. 
Accipiter Nisus. 
Phalacrocorax Carbo. 
Gallinago Gallinula. 
Numenius Arquata. 
Numenius Phaopus. 
Chroocephalus minutus. 


Anser cinereus. 
Anser segetum. 
Fulix Marila. 
Bucephala Clangula. 
(Edemia fusca. 
Mergus Serrator. 
Mergellus Albellus. 
Gallinago major. 
Larus canus. 
Colymbus arcticus. 


DICEMBRE 


Nessuna. 


— 338 — 
Sylvia cinerea. 


pi Phylloscopus sibilator. 
Charadrius Pluvialis. Phylloscopus Trochilus. 
Vanellus Capella. Hypolais icterina. 
Hypolais polyglotta. 
ria Acrocephalus streperus. 
Hirundo rustica. Acrocephalus arundinaceus. 
Chelidon urbica. Calamodus schoenobaenus. 
Clivicola riparia. Calamodus aquaticus. 
Circus cyaneus. __. Lanius minor. 
Circus Swainsoni. Lanius Collurio. 
Ortygometra Porzana. Lanius auriculatus. 
Machetes Pugnax. Muscicapa collaris. 
Muscicapa Atricapilla. 
MORSO Butalis Grisola. 
Ruticilla Pheenicurus. Cypselus Apus. 
Cettia Cettii. Cypselus Melba. 
Cuculus canorus. Egretta Garzetta. 
Upupa Epops. Ardeola ralloides. 
Scops Giu. Ardetta minuta. 
Circaétus gallicus. Nycticorax griseus. 
Ardea purpurea. Plegadis Falcinellus, 
Ortygometra Bailloni. Turtur tenera. 
Ortygometra parva. Hamatopus Ostralegus. 
(Edicnemus scolopax. Recurvirostra Avocetta. 
Totanus stagnatilis. Totanus Calidris. 
Limosa melanura. Totanus fuscus. 
Totanus nebularius. 
SERIUE Sterna fluviatilis. 


Calandrella brachydactyla. Hydrochelidon nigra. 


Anthus trivialis. 


MAGGIO 
Budytes flavus. 
Saxicola Oenanthe. Emberiza Hortulana. 
Aédon Luscinia. Oriolus Galbula. 
Cyanecula Wolfi. Caprimulgus europaus. 
Pratincola Rubetra. Coracias Garrula. 


Sylvia orphea. Merops Apiaster. 


— 339 — 


Coturnix communis. Actodromas minuta. 

Otis Tetrax. Actodromas Temmincki. 
Squatarola helvetica. Glareola Pratincola. 
Fegialitis cantiana. Sternula minuta. 
Fegialitis curonica. Hydrochelidon hybrida. 
Fegialitis Hiaticula. Hydrochelidon leucoptera. 
Strepsilas Interpres. Puffinus Kuhli. 
Himantopus candidus. Gera 
Limicola platyrhyncha. 

Pelidna subarquata. Totanus Glareola. 


Pisa (Ort Enrico, Fauglia e circondario; Papasogri Gio- 
vanni, Lavajano, Lari; VENEROSI-PESCIOLINI conte Giu- 
seppe, Ghizzano in Val d’Era; DEGLI ALESSANDRI 
conte Cosimo, Cedri in Val d’Era): 


Il distretto è nella provincia di Pisa ed include: il 
comune di Fauglia (per intero); il comune di Collesalvetti 
(in parte); il comune di Lari (in parte); e quelli di Cascina 
e di Lorenzana (in parte). La natura del suolo è tufoso, 
arenario, argilloso e galestrino. I torrenti e fossi princi- 
pali sono: Rio del Tramoscio, fiume Isola, fiume Orcina, 
fiume Zannone ed il fosso emissario del DES di Bienti- 
na, detto Fosso della Botte. 

Il distretto è piccolo, ma essendo il mio consueto luogo 
di caccia da ben 15 anni, è da me ben conosciuto; abitando 
di consueto nella mia tenuta di Tripalle, che forma quasi 
il centro del territorio di osservazione. Il piano è limitato 
dall’emissario del padule di Bientina da una parte; dal- 
l'altre dal fiume Zannone (parte di Levante) e dal fiume 
Isola (parte di Ponente). Dal lato di Mezzogiorno sono le 
colline di Fauglia, Tripalle, Crespina e Lari. Il poggio si 
estende per tutte le sopra dette colline fino alle Biancane 
di Lari e di Lorenzana, dalla parte di Mezzogiorno. 

Il piano è coltivato in parte a viti, e in parte lavora- 


“@ 


— 340 — 


tivo spogliato, in parte a prato (specialmente al di là dello 
Zannone). Nella coltivazione a prato trovansi frequente- 
mente dei bassi ove dall'ottobre al maggio rimane l’acqua- 
trino. Il piano, dal fosso Zannone alle falde delle colline, è 
frastagliato da collinette, o meglio ondulazioni di terreno, 
molte coperte di scopicci, altre lavorate e vitiate, altre rico- 
perte di pinete e da macchie di Cerro, Farnie, Quercia e 
Stipe (tenuta Cenosa, prop. contessa Valery). Macchie che 
contengono piccoli vallini paludosi, e un proprio e vero 
padulino che fino a 10 anni or sono ha servito di risaia. 

La collina in parte è lavorata‘e piantata a vigna ed 
ulivi, in parte a macchia di Cerro, di Quercia, Stipa e poco 
Leccio. Macchie (si dica lo stesso per quelle di piano) quasi 
tutte tagliate al piede dell’ età di anni10, e in basso (sterzo 
sterzatura) ogni 5 anni. Prima vi si trovavano molti Pini 
insieme ai Cerri ora quasi tutti tagliati o lasciati solo nei 
luoghi detti Pinete. Le colline abbondano di acque nelle 
vallate, non vedendosi i torrenti mai del tutto prosciugati 
nell’ estate. 

Le Biancane poi, composte quasi totalmente di mat- 
taione, sono spoglie di viti e solo ricoperte da pochi anni 
di Lupinella'e Solla; nell'estate sono aridissime. 

Sono sentiti assai forti i venti di mare sia d’estate che 
d'inverno. Nell'inverno più il Greco-Levante che il Tra- 
montano. Nell'estate abbiamo quasi costantemente la mat- 
tina il Tramontano o Greco-Levante, e la sera Maestrale 
specialmente nei giorni di bellissimo tempo (0tt). 


Lavajano piccolo villaggio del comune di Lari, nella 


provincia di Pisa, giace a mezzogiorno ed a pochi chilo- 


metri dai Monti Pisani, al nord-nord-ovest delle colline di 
Lari dalle quali scende il torrente Zannone, che ne divide 
il territorio in due zone, e che scarica le sue acque nel 
Tirreno per la foce del Calambrone, presso Livorno, dopo 
averle convogliate con quelle di altri torrenti nel Fosso 
Reale. La sua altezza sul livello del mare, lontano 22 chilo- 
metri dal lato di occidente, è di pochi metri. 


i deo 


— 341 — 


Delle due zone accennate, quella di sinistra può dirsi 
costituita da suolo formato in posto; la sua superficie, alta 
sul mare in media 12 metri, è ondulata, accidentata as- 
sal e denunzia la vicinanza collinare. Non ha molto, nelle 
vallecole di questa zona l’acqua impaludava, e sui colletti 
vegetavano a stento sterpi, ginestre e rachitiche scope. 
Ora invece inframmezzati da piccole plaghe boscose, si 
trovano campi coltivati e rigogliosi vigneti. La zona a de- 
stra, pianeggiante, più bassa e più estesa, ha il suolo di 
riporto, e vi predominano i terreni argillosi. Anche qui 


. prospera la vite, ma la porzione maggiore è tenuta a prate- 


ria ed a lavorativo spogliato. 

Insomma nel territorio di Lavajano e nelle immediate 
vicinanze, hannosi basse colline asciutte e soleggiate, co- 
perte da Quercia, Pini ed altre essenze; da campi e vigne- 
ti, e da cedui di quercioli, ginestre e grandi eriche. Si 
hanno larghi piani coltivati a cereali o tenuti a pascolo; 
terreni sommergibili e risaie; raccolte d’acqua e corsi pe- 


renni ed intermittenti, e per orti e giardini. (Papasogli). 


_ Ghizzano è un piccolo paese situato nella Valle del- 
l’Era e precisamente in uno degli ultimi punti della co- 
munità di Peccioli, dalla parte in cui la provincia pisana 
giunge a confinare colla fiorentina. Non intendendo qui di 
fare una descrizione esatta e minuziosissima di questo luo- 
go, chè non sentiamo la capacità di fare con quella bel- 
lezza e di forma e di stile che potrebbesi desiderare, ci li- 
mitiamo a dirne i confini fra cui è racchiuso il territorio 
che da. ogni parte circonda detto paese, e che forma il 
distretto di osservazione, e così ci esprimiamo: Ghizzano 
adunque, o meglio il territorio che lo circonda, è racchiuso 
in gran parte a destra dal fiume o torrente Melogio, a sini- 
stra dal Roglio; il primo si scarica nel secondo, e questo 
alla sua volta va a immedesimarsi nell’Era. È racchiuso da 
questi due fiumi o torrenti, dicevasi, al di là dei quali tro- 
vansi i possessi di proprietarii limitrofi, che sono sulla de- 
stra la tenuta di Pratello e quelle di Monti dei conti Ma- 


to 


— 342 — 


stiani Brunacci di Pisa, a sinistra la tenuta di Cedri degli 
Alessandri, quindi quella di Montelopio dei Nerli e poi 
quella di Peccioli dei marchesi Dufour Berte: le quali due 
ultime tenute, non tanto fiancheggiano a sinistra il territo- 
rio di Ghizzano, ma piuttosto, lo diciamo correggendoci, 
stanno di fronte al di là del Roglio, che prendendo dalla 
sinistra viene a passare davanti al predetto territorio me- - 
desimo ed è agli ultimi punti di quella che riceve le acque 
del Melogio, che proviene dalla parte destra. A. tergo que- 
sto paese, senza essere diviso da fiumi, è confinato dalla 
fattoria Biondi di Castelfalfi, che risiede in provincia fio- 
rentina. 

Il paese di Ghizzano si eleva 190 metri sul livello del 
mare, tanto che si scorgono benissimo e le vette di Monte 
Morello e il Golfo di Spezia e la etrusca Volterra che non 
dista che sole quattordici miglia toscane. Questo territorio 
è tutto in collina, collina non molto ripida, ma nemmeno 
molto placida; v'è del piano, ma questo è tutto attorno al 
letto dei due torrenti e non si estende a più di un campo 
di larghezza. In questo territorio si trova in alcuni punti 
il tufo in altri il mattaione, in altri il nicchio. Questo 
luogo costituisce nel suo insieme uno dei più bei punti 
delle colline, pisane che certo gareggiano colle migliori 
della Toscana. ( Venerosi-Pesciolini). 


Il distretto di osservazione è la tenuta di Cedri o Ced. 
dri (Villa Cedrae) in Val d’Era, posta sulle colline fra Pec- 
cioli e Volterra. Terreno argilloso di deposito terziario, ap- 
partenente alle marne blù subappenniniche dette mattaioni 
del Volterrano, analogo alle crete senesi (Degli Alessandri). 


— 343 — 


Elenco delle specie di uccelli osservate 
nella provincia di Pisa, distretti di 
Fauglia, Lari, Collesalvetti, Lorenza- 
na, Cascina e Peccioli in Val d’ Era, 
coi nomi volgari locali e notizie sulla 
frequenza, migrazioni, nidificazio- 
ne, ec., ec.! 


Corvus Cornix, Cornacchia. Di passo (0.); sedentaria e scarsa 
Pe VI. 

Corvus frugilegus, Corvo, Cordo. Di passo in autunno ed in- 
verno, soggiorna poco (0.); scarso in novembre (P.). 

Lycos Monedula, Corvetto. Ne uccisi e ne vidi un solo (P.); 
nidificante in Val d’Era (D.). 

Pica rustica, Gazza, Gazzera, Cecca. Comunissima e sedenta- 
Med PD 

Garrulus glandarius, GRiandaia. Sedentaria e comune, più in 
collina (0.); piuttosto scarsa (P. D.). 

Sturnus vulgaris, Storrno. Numeroso al passo, si ferma al 
piano (0.); giunge in settembre ed ottobre di passag- 
gio (P. D.). 

Fringilla colebs, Fringuello, Filunquello, Filinguello. Sedenta- 
rio e comunissimo ovunque, più abbondante assai alle 
epoche del passo, cioè in ottobre e novembre e feb- 
braio (0. P. V. D.). 

Fringilla Montifringilla, Peppola, Fringuello marino. Frequente 
di passo, abbondarono nell’inverno 1886 (0.); scarsa 
in ottobre (P. DI). 

Petronia stulta, Passera lagia, Passera forestiera. Invernale, 


Li 


1 Questo elenco è compilato su quelli e sulle indicazioni fornite 
dai signori: Ott Enrico di Fauglia; Papasogli Giovanni di Lavajano, 
Lari; Venerosi-Pesciolini conte Giuseppe e dal compianto Degli Ales- 
sandri conte Cosimo di Ghizzano e Cedri in Val d’ Era. Ho indicato 
colle iniziali O. P., V. e D. ilcontributo che spetta a ciascuno. 


— 344 — 


assai numerosa al passo alcuni anni (0.); scarsa in ot- 
tobre (P. V.); nidificante (D.). 

Passer montanus, Mattugia, Mattugino, Passera mattugia. Co- 
mune e sedentaria (0. P. V.). 

Passer Italie, Passera, Passera grossa, Passera grossaia. Co- 
mune e sedentaria (0. P. V. D.). 

Coccothraustes vulgaris, rosone, Frusone. Abbondante certi 
anni al' passo autunnale (ottobre), meno numeroso al - 
ripasso in marzo; forse sedentario, avendo avuto i gio- 
vani in luglio (0.); di passo (P. V. D.). 

Ligurinus Chloris, Verdone, Carenzuolo, Carenzolo, Calenzuolo. 
Comune e sedentario, più abbondante nel passo d’ot- 
tobre che in quello di marzo ed aprile (0. P. V. D.). 

Chrysomitris Spinus, Lucherino. Numeroso ai due passi, cioè 
in ottobre ed in marzo ed aprile, ma non tutti gli anni 
(0. V.); scarso, si dice che il passo abbondante, in 
ottobre, avviene ogni tre anni (P. D.). 

Carduelis elegans, Cardellino, Carderino. Sedentario e di ab- 
bondante doppio passo (0. P. V. D.). 

Serinus hortulanus, Raperino. Di regolare e doppio passo 
(0.); non frequente in ottobre (P. V. D.). 

Cannabina Linota, Montanello. Sedentario e di passo copioso 
in ottobre e primavera (0. P. D.); i grossi branchi im- 
migranti svernano da noi (P. V.). 

Miliaria Projer, Stri/lozzo, Stiattaione. Comune e sedentario, 
di doppio passo copioso al piano (0. P.); specialmente 
in ottobre (P. V.). 

Emberiza Citrinella. Piuttosto raro di passaggio in ottobre 
(O28-DI: 

Emberiza Cirlus, Zigolo, Zigolino. Comune e sedentario, ma 
più abbondante alle due epoche del passo (0. V. D.). 

Emberiza Hortulana, Ortolano. Estivo e comune assai (0.); 
scarso in agosto (P. V.). 

Emberiza Cia, Zigolo muciatto, Mugiatto. Comune d’ inverno 
ed alle epoche del passo (0.); scarso in ottobre (7.). 

Emberiza Scheniclus, Migliarino. Scarso in collina, abbon- 
dante al piano da ottobre a marzo (0.). 


un. 


— 345 — 


Melanocorypha Calandra, Calandrar Sedentaria ma non co- 
mune (0.); frequente al piano, ove da pochi anni è se- 
dentaria; fui passa in ottobre (/.). 

Alauda arborea, Bonicola. Comune e sedentaria, più abbon- 
dante alle epoche del passo, nidifica in collina (0. V.); 
scarsa, giunge in ottobre per svernare (P. D.). 

Alauda arvensis, Panterana, Lodola di passo, Lodola reale (in 
collina); Lodola duona panterana (al piano). Comune, 
sedentaria e di passo copioso in ottobre, novembre e 
marzo; nidifica al piano (0. P. V. D.). 

Galerita oristata, Lodola cappellaccia, Cappellaccia, Lodola 
nostrale. Abbado e sedentaria ovunque (0. P. V. D.). 

Agrodroma campestris, Corrisodo. Scarso, più abbondante al 
passo alcuni anni (0.); estivo e nidificante (D.). 

Anthus pratensis, Prispola, Pispola, Prispolino, Mangia botte. 
Comune alle due epoche del passo, specialmente in 
quella autunnale, settembre (fine) ed ottobre (0. P. 
We DI). 

Anthus trivialis, Prispolone, Tordino. Comune specialmente 
all’epoca del passo autunnale, cioè in agosto ed in 
settembre (0. P. V.); una volta ne ebbi due alla fine 
di novembre (21 novembre 1382) (0.). 

Anthus Spipoletta, Fossaccio. Scarso nella prima metà di ot- 
tobre (P.). 

Budytes flavus, Cutti, Strisciaiuola. Comune al passo, in pia- 
no (0.). 

Budytes cinereocapillus, Cuttiî, Strisciaiuola. Comune al passo 
specialmente in primavera (D.). 

Motacilla alba, BaMlerina, Batticoda, Cutrettola. Abbondante 
e sedentaria (0.P.); passa nella prima metà d'ottobre 
(PV DI 

Calobates melanope, Ballerina gialla. Non abbondante, ma 
sedentaria (0. P. V.). 

Saxicola Oenanthe, Codibianco, Culobianco, Codino. Comune 
alle due epoche del passo, specialmente al piano (0. P.) 
vedonsi specialmente nel passo autunnale da agosto @ 
tutto settembre (P. V.); estivo e nidificante (D.). 


— 346 — 


Monticola saxatilis, Codirossone, Codirosso grosso. Scarso (0.). 

Monticola Cyanus, Passera solitaria, Merla tettaiuola. Fre- 
quente e sedentaria, nidifica ai colli e scende al piano 
l'inverno (0.); scarsa, ma nidificantein Val d’Era (V.). 

Merula nigra, Merlo. Comune e sedentario, abbondante alle 
due epoche del passo, ottobre e novembre, febbraio e 
marzo (0. P. V. D.). 

Merula iorquata, Merlo forestiero. Raro assai in collina (0.). 

Turdus pilaris, Cesena, Sassellara, Tordela forestiera. Comune 
all’epoca del passo (0.). 

Turdus iliacus, Sassello. Invernale e abbondante alle due 
epoche del passo (0. P.); giunge alla fine d'ottobre od 
in novembre (/.). 

Turdus musicus, Tordo reale, Tordo, Tordo bottaccio. Comune 
alle due epoche del passo (0.); specialmente in ottobre 
(PID: 

Turdus viscivorus, Tordela, Tordiera. Sedentaria e comune 
(0. D.); scarsa (P.). 

Aédon Luscinia, Usignolo, Rosignolo, Rusignolo. Estivo e co- 
mune, abbonda durante il passo in aprile (0. P. D.); 
nel gennaio del 1878 o 79 ne fu ucciso uno assai ma- 
gro (0.); usualmente sono partiti alla fine di settem- 
bre (P.): 

Erithacus Rubecula, Pettirosso, Pittirosso, Pettiere. Invernale 
e abbondante alle due epoche del passo (0. P.); spe- 
cialmente dalla metà di settembre a tutto ottobre (P. 
V.); nidifica in Val d’Era (D.). | 

Ruticilla Pheenicurus, Codirosso, Codirossa. Comune alle due 
epoche del passo; nel gennaio 1880 dopo una nevicata 
uccisi un Codirosso ! (0.); scarsa in collina nel passo 
autunnale (P. V.). 

Pratincola Rubicola, Saltimpalo, Serocchetto, Frust asino, Sal- 
tasecce, Spunta calocchie. Sedentario e comunissimo (0. 
PV DI: 

Pratincola Rubetra, Stiaccimo. Assai più comune all’ epoca 


! Questo era probabilmente la It. titys. 


Ma 
tp 77, 3° 


— 347 — 


del passo, in agosto e settembre, al piano che in col- 
lina (0. P.) 

Sylvia cinerea, Sterpazzola, Sterpagnola, Beccafichino. Estiva 
e comune (0. D.). 

Monachus Atricapillus, Capinera (il mas.), Capibigia (la fem.). 
Sedentaria e comune ovunque (0. P.). 

Monachus hortensis, Beccafico reale, Beccaficone. Comunissimo 
in agosto e settembre (0. P. V.). 


‘Pyrophthalma melanocephala, Occhio rosso, Cecca, Bigina. Se- 


dentario e ovunque comune (0.). 

Phylloscopus sibilator, Luì verde, Luè. Numeroso assai du- 
rante il passo primaverile soltanto, da marzo a metà 
aprile (0.). 

Phylloscopus Trochilus, Lu, Luicchio, Lucherino. Comune 
ovunque dalla metà di settembre al marzo (0.).! 
Phylloscopus rufus, Lu. Scarso in ottobre e novembre (P.). 
Hypolais polyglotta, Beccafico, Giallino. Comune dalla metà 

di marzo alla metà di ottobre (0. P.). 

Acrocephalus streperus, Cannaiuola, Beccafico di padule. Rara 
in collina, frequente al piano al passo di marzo ed 
aprile (0.). 

Acrocephalus arundinaceus, Caneroncione. Assai comune al 
passo in aprile al piano (0.). 

Calamodus scheenobenus, orapagliut. Comune al piano, 
scarso in collina (0.). 

Calamodus aquaticus, Paglierino. Comunissimo al piano (0.). 

Cettia Cettii, Rosignolo di padule. Comune al piano (0.). 

Listicola cursitans, Becca mosche. Sedentario, ma meno fre- 
quente d’inverno (0.). 

Troglodytes parvulus, te di macchia, Re, Re cacchino, Re cac- 
co. Comune e sedentario ovunque (0. P.); specialmente 
invernale (P.). 

Accentor modularis, Stipaiuola, Passerina, Passera di macchia, 
Passera stipaiola. Comune ovunque (0.); scarsa (P. V.); 
dalla metà di ottobre in poi fanno un passo abbon- 


i Ciò si riferisce fors’ anche al Ph. rufus. 


— 348 — 
dante assai, onde si può dire che insieme ai Fringuelli 
costituiscono il maggior numero degli uccelli cattu- 
rati ai paretai ed alle brescianelle (D.). 

Regulus cristatus, Arancino, Fiorancino, Capidoro, Capigiallo. 
Comune (0.). 

Regulus ignicapillus, Arancino, Fiorancino, Capidoro, Capi- 
giallo. Più comune della precedente (0.); frequente di 
di passo in autunno (P. V.). 

Acredula Irbyi, Pernninculo. Comune, specialmente in collina, 
e sedentario (0. P. V. D.). 

Parus major, Capinegra, Puticchia grossa, C'incia. Comune 
ovunque e sedentaria (0. P. D.). 

Cyanistes ceruleus, Puticchia, Cincia, Cincino. Comune e se- 
dentaria (0. D.). 

Sitta cesia, /icchio muraiolo. Molto frequente al piano, 
meno ai colli, sedentario (0. D.). 

Certhia brachydactyla, Zampichkino. Comune ovunque e se- 
dentario (0.); scarso (P. V. D.). 

Oriolus Galbula, igogolo, Ribobolo. Estivo, più frequente in 
collina che al piano (0.); scarso da maggio ad otto- 
bre (P. V.). 

Lanius minor, Averla grossa, Averla bigia, Averla gazzina, 
Averla gazzerina. Estiva e comune ovunque. Il 20 di- 
cembre 1883, trovandomi a Castiglion della Pescaia 
fui maravigliato di vedere in vendita un L. minor, ! 
preso il giorno avanti (0.); frequente, giunge alla metà 
di maggio, parte in settembre (P.). 

Lanius Collurio, Averla, Averla piccola. Estiva e ovunque 
comune (0.). 

Lanius auriculatus, Averla capirossa. Comune ovunque, estiva 
(0.); giunge ai primi di maggio e parte in settem- 
bre (P.). 

Butalis Grisola, Piglia mosche. Estivo e scarso (P.). 

Hirundo rustica, Rondine, Rondine reale. Estiva e comune, 


! Con ogni probabilità era invece un esemplare del raro L. meri 
dionalis. : 


— 349 — 


ne uccisi una agli ultimi det novembre 1880 (0.); i 
primi nella seconda metà di marzo, ultime partenze 
fine ottobre (P.). 

Chelidon urbica, Balestruecio, Rondinino. Estivo e comune 
(0.); arriva ai primi di marzo, la massa in aprile, 
parte in settembre ed ottobre (/.). 

Clivicola riparia, Topino, Balestruccio bigio. Assai comune al 
piano all’epoca del passo in aprile (0.). 

Cypselus Apus, Zondone, Rondinaccio. Estivo e comune (0. 
.P.); giunge in palla e parte alla fin di luglio (P.). 
Caprimulgus europaeus, Nottola, Nottolone. Estivo, più fre- 
quente in collina; agli ultimi di novembre 1880, es- 
sendo a caccia di Beccaccie, mio fratello ne uccise 

uno (0.); scarso (P.). 

Picus major, Picchio rosso, Picchio rosso maggiore. Comune (0.). 

Picus minor, Picchio rosso piccolo. Scarso, ma sedentario (P.). 

Gecinus viridis, Picchio verde, Picchio gallinaccio, Picchio pol- 
lastro. STIA più comune in collina (0.); scarso 
(2. DI). 

ljinx Torquilla, Storgicollo, Ta fui Girasole. Sedentario e 
comune (0..P. V.). 

Cuculus canorus, Cuculo, Cucco. Estivo, più frequente in col- 
lina (0. P.); rimane dall'aprile al settembre (P.). 
Alcedo Ispida, Uccel Santa Maria, Santa Maria. Comune 

ovunque e sedentario (0.); scarso (?.). i 

Merops Apiaster, Tordo marino, Cione, Ciane, Cruccione. Estivo 
e abbondante, nidifica a colonie in collina (0. D.); 
scarso (P.). 

Upupa Epops, Galletto marzuolo. Estivo, comune (0.); da 
marzo a settembre (P. D.). 

Strix flammea, Bardagianni. Comune e sedentario (0.); scarso 
anche di passo in ottobre (P. V.). 

Syrnium Aluco, A//occo, Barbagianni. Non raro nei boschi al 
piano, sedentario (0.); scarso, di passo in ottobre (P.). 

Asio Otus, Gufo, Bufo. Assai comune ovunque (0.). 

Athene Noctua, Civetta. Comune e sedentaria (0. P. T.). 

Scops Giu, Assiolo, Chiurlo, Chirlinechiò, Chiù. Estivo e fre- 


— 350 — 


quente , fors’anche sedentario (0. V.); frequente, giunge 
in aprile parte in agosto e settembre (P.). 

Buteo vulgaris, Poiana, Falco cappone, Capponaceio. Inver- 
nale e ovunque frequente (0.); scarsa (P.). 

Milvus Ictinus, F'a/co. Comune ovunque, specialmente nel- 
l'ottobre (0.). 

Fesalon regulus, F'alchetto nero. Piuttosto comune (0.). 

Cerchneis Tinnunculus, GHeppio. Comunissimo e sedenta- 
rio (0.). 

Cerchneis Naumanni. Scarso al piano nel maggio (0.). 

Cerchneis vespertinus, Arcistrello, Falco cuculo. Comune qual- 
che anno in aprile e maggio (0. P.); sivedono a bran- 
chi nelle praterie (P.). 

Astur palumbarius, Astore. Scarso (P.). 

Accipiter Nisus, Falchetto. Frequente, specialmente in-otto- 
bre (P.). 

Ardea cinerea, Nonna. Di passo ed invernale (0.); scarso (P.). 

Ardea purpurea, Ranocchiaia. Di passaggio al piano (0.); 
scarso in aprile e maggio (P.). 

Egretta alba. Di passo scarso al piano (0.). 

Egretta Garzetta. Di passaggio in primavera al piano (0.). 

Ardeola ralloides. Di passaggio al piano (0.). 

Ardetta minuta, Tarabusino. Di passaggio al piano, ne ebbi 
uno in collina nel marzo 1875 (0.); scarso in aprile e 
maggio (P.). 

Botaurus stellaris, Zaraduso. Di passaggio al piano (0.); 
scarso in marzo ed aprile (P.). 

Nycticorax griseus. Di passaggio al piano; due si tratten- 
nero lungo il torrente Isola dalla metà di aprile alla 
metà di maggio 1885 (0.). 

Anser segetum. Di passo in autunno ed inverno, si fermano 
al piano mai in collina (0.). 

Anas Boscas, Germano, Germano reale (il mas.); Anatra (1a 
fem.). Comune al piano alle epoche del passo e d’in- 
verno (0.); non comune, scompaiono in febbraio (/.). 

Chaulelasmus streperus, Canapiglia. Autunnale e di passo 
al piano (0.); ove è scarsa (£.). 


LR 


— 351 — 


Spatula clypeata. Invernale e di passo al piano (0.). 

Dafila acuta, Codone. Invernale edi passo al piano (0.); ove 
è scarso (/.). 

Mareca Penelope, B:ddi0. Invernale e di passo al piano (0.); 
ove è scarso (P.). 

Nettion Crecca, Alsavola, Arzagola, Germanello, Germano 
piccolo. Invernale e di passo al piano (0.). 

Querquedula Circia, Germanello, Marzaiuola. Di passaggio al 
piano alla fine dell’inverno (0.); scarsa in febbraio e 
marzo (P.). 

Columba Palumbus, Colombdaccio. Comune di passo e nell’in- 
verno (0.); scarso in primavera, più abbondante in 
ottobre, specialmente nella seconda quindicina (P.); 
nidifica in Val d’Era (D... 

Columba Oenas, Colombella. Comune di passo e nell'inverno 
(0. D.); scarsa, anticipa sui Colombacci e ripassa in 
marzo (P.). 

Turtur tenera, Tortola, Tortora. Estiva e frequente ovun- 
que (0.); giunge di maggio parte in settembre (2. D.). 

Starna Perdix, Starna. Comune e  sedentaria in collina (0. 
V.); scarsa (/.); questa specie vive e si riproduce in 
gran numero a Cedri attesa la cura che si ha di di- 
struggere le Volpi, le Gazzere ed altri nemici diretti, 
col procurare che nell’estate trovino acqua sulle col- 
line ove vivono. Nell’ ottobre forti brigate di 30 o 40 
individui si mostrano erratiche o compiono una mi- 
grazione parziale (D.). 


Coturnix communis, Quaglia, Quagliera. Comunissima, più 


al piano, e anche sedentaria (0. P.); i primi giungono 
alla fine di aprile, la massa nella prima metà di mag- 
gio, riparte in settembre; il passo primaverile è ab- 
bondante, quello d’autunno quasi nullo in confronto a 
quello del prossimo litorale livornese ove nei giorni di 
vento S. E. trovansi in quantità nel settembre (P.). 
Rallus aquaticus, Gallinella, Gambetta. Comune al piano (0.); 
scarsa, passa in ottobre e novembre, ripassa in mar- 
zo (P.). 


ING 


Ortygometra Porzana, Voltolino. Comune al piano (0.); scarso 
assai in ottobre, frequente in marzo ed aprile (P.). 
Ortygometra Bailloni, Occhio rosso, Voltolino piccolo, Gambet- 

tino. Scarsa al piano in marzo ed aprile (0. P.). | 

Ortygometra parva, Occhio rosso, Voltolino piccolo, Gambettino. 
Scarsa al piano in marzo ed aprile (0. P.). 

Crex pratensis, Re quaglio. Comune al piano (0.); scarso 
in ottobre, più frequente in aprile e maggio (P.). 
Gallinula chloropus, Sciadica. Comune al piano (0.); scarsa 

alla fine dell'aprile (P.). 

Fulica atra, Folaga, Germano nero. Comune al piano (0.). 

Otis Tarda. Nel 1884 venne ucciso e mangiato da alcuni con- 
tadini un individuo di questa specie (P.). 

Otis Tetrax, Gallina prataiola. In due occasioni vidi questa 
specie sempre in ottobre (P.). 

CEdicnemus scolopax, Occhione, Tallurino. Assai frequente 
ovunque (0.); scarso in ottobre ed aprile (P.); nidifica 
nel distretto di Cedri ed in grossi branchi si trova 
sulle colline aride anche in dicembre (D.). 

Charadrius Pluvialis, Priviere, Piviere. Comune, ma di solo 
passo in ottobre e marzo e specialmente al piano 
(0. P.). 

Eudromias Morinellus, Piviere tortolino. Scarso di passo al 
piano in settembre ed ottobre ed in marzo ed aprile (P.). 

Vanellus Capella, Fifa, Nugola. Invernale e di passo al 
piano (0.); frequente in ottobre ed in marzo (P.). 

Recurvirostra Avocetta. Rara, veduta una sola volta (2.). 

Pelidna subarquata. Di copioso passo al piano, specialmente 
in primavera (0.). 

Pelidna alpina. Di passo al piano (0.). 

Machetes Pugnax, Gambetta, Gambettone. Di passo al piano, 
comune (0.); abbondante in marzo ed aprile (P.). 

Tringoides Hypoleucus, Piro-piro. Di passo al piano (0.). 

Totanus Ochropus, Pescina, Monachina. Di passo al piano (0.). 

Totanus Glareola. Di passo al piano (0.). 

Totanus Calidris. Di passo al piano (0.). 

Totanus fuscus. Di passo al piano (0.). a 


— 353 — 


Limosa melanura. Di passo al piano (0.). 

Scolopax Rusticula, Aoscaeda, Beccaccia reale. Comune DA 
tunno e d'inverno, più in collina che al piano (0.); 
scarsa, giungono le prime nella seconda metà di otto- 
bre,-la massa in novembre, in dicembre il passo è 
finito e solo nei rigidi inverni se ne vedono ancora; 
qui il ripasso in marzo è sempre scarso (P.). 

Gallinago major, Croccolone, Coccolone. Di passo, più comune 
al piano (0.); scarso in aprile e maggio, raro in au- 
tunno (P.). 

Gallinago calestis, Beccaccino, Beccaccino reale. Invernale, 
più comune al piano (0.); scarso (/.). 

Gallinago Gallinula, Frullino, Beccaccino piccolo, Pincino, Pin- 
zacchio, Prinzacchino. Comune di passo, specialmente 
al piano (0.); scarso, passano in ottobre e novembre, 
ripassano in febbraio e marzo; tanto nel passo come 
nel ripasso, questa specie fa due mosse abbondanti, 
una anticipando di qualche giorno il G. caelestis, e una 
posticipando (P.). 

Numenius Arquata, Chiurlo. Di passo al piano (0.). 

Numenius tenuirostris. Di scarso passaggio al piano (0.). 

Numenius Phaeopus. Di passo al piano (0.). 


‘ Sterna. fluviatilis, Beccapescì. Comune di passo, special- 


mente al piano (0.). 
Sternula minuta. Comune nel maggio al piano (0.). 
Hydrochelidon nigra, Fottivento. Comune nell'aprile e mag- 
gio al piano (0.); di comparsa irregolare (P.). 
Podiceps fluviatilis. Nella prima metà del settembre 1878 
ne ebbi uno ucciso nella gora di un mulino (0.). 


23 


ny get 


Elenco delle specie di uccelli che nidifi- 
cano nella provincia di Pisa, distretti 
di Fauglia e Lavajano, Lari; con noti- 
zie in proposito.' 


Pica rustica. Una covata in aprile e maggio, uova da 3 a 7, 
durata dell’incubazione da 15 a 20 giorni. Trovai un 
nido il 30 maggio 1886, molto visibile su di un Cerro 
a circa 9 metri dal suolo, conteneva sei pulcini di cui 
uno morto. Un secondo nido scoperto il 6 giugno 1886 
sopra un Pino a 7 metri, conteneva 6 uova che i ge- 
nitori non difesero, come fecero i primi pei loro pul- 
cini (Papasoghi). 

Garrulus glandarius. Covate due in aprile, maggio e giu- 
gno, uova da 3 a 7, durata dell’incubazione da 15 a 
20 giorni. Sarei quasi per affermare che covi molto 
più tardi avendone uccisi e presi dei giovanissimi (presi 
con le mani) ai 15 di agosto. 

Fringilla coelebs. Covate: due, maggio, giugno e luglio, 
uova da 3 a 5, durata dell’incubazione da 15 a 20 
giorni. Il maschio non l’ho mai visto covare le uova, 
solo portare il cibo alla femmina durante l’incuba- 
zione e l'allevamento dei piccoli appena nati. 

Passer montanus. Covate tre in maggio, giugno, luglio e 
agosto, uova da 3 a 12, durata dell’incubazione da 15 
a 20 giorni, Il maschio non l’ho mai visto covare. Il 
numero delle uova ho messo fino a 12 avendone in 
quest'anno (25 giugno 1886) trovato due nidi con 11 
piccini e un uovo andato a male; tra i pulcini ve ne 
erano di quelli affatto nudi, ciò mi porta a credere 
fossero in quel nido uova di più di una femmina. I nidi 


! Questo elenco è compilato colle notizie raccolte dai signori 
E. Ott e G. Papasogli, e specialmente dal primo; le notizie date dal se- 
condo sono distinte col suo nome. 


— 355 — 


erano uno di P. montanus e who di P. Italiae sul tetto 
della mia villa. 

Passer Italie. Come sopra. Dicesi che in campagna il P. 
Italiae faccia un nido chiuso, simile a quello dell’ A. 
Irbyi, ma più rozzo (Papasogli). 

Ligurinus Chloris. Covate due in aprile, maggio e giugno, 
uova da 3 a 5, durata dell’incubazione da 15 a 20 
giorni. Trovai il nido con 6 uova (Papasogli). 

Carduelis elegans. Covate due in aprile, maggio e giugno, 
uova da 3 a 5, durata dell’incubazione da 15 a 20 
giorni. Dal 10 giugno al 14 luglio osservai 4 nidi tutti 
con 5 uova, cova anche il maschio (Pupasogli). 

Miliaria Projer. Covate due in aprile, maggio e giugno, 
uova da 3 a 5, durata dell’incubazione da 15 a 20 
giorni. Nidifica in quantità sugli argini di fossi e di 
torrenti (Papasogli). 

Emberiza Cirlus. Covate tre in maggio, giugno, luglio e 
agosto, uova da 3 a 5, durata dell’incubazione da 
15 a 20 giorni. Ho detto essere tre le covate, perchè 
nel 1884 trovai il 15 di settembre un nido di E. Cir- 
lus coi pulcini. 

Emberiza Hortulana. Covata una in maggio e giugno, uova 
da 3 a 5, durata dell’incubazione da 15 a 20 giorni. 

Melanocorypha Calandra. Trovato il nido il 80 maggio 1886, 
in pianura aperta e nuda in una buchetta rotonda e 
scavata profondamente, rivestita di erbe secche; con- 
teneva 2 giovani già impennati ed un’ uovo; notai 
che il colore dell'uovo e dei giovani è protettivo ri- 
guardo l’ambiente (Papasogli). 

Alauda arborea. Covate due in marzo, aprile e maggio, 
uova da 3 a 5, durata dell’incubazione da 15 a 20 
giorni. 

Alauda arvensis. Covate due in aprile, maggio e giugno, 
uova da 3 a 5, durata dell’incubazione da 15 a 20 
giorni. Nido con uova, 29 giugno 1886 (Papasogli). 

Galerita cristata. Covate due in aprile, maggio e giugno, 
uova da 3 a D. 


— 356 — 


Motacilla alba. Covate due in marzo, aprile e maggio, uova 
da 4 a 6. 

Merula nigra. Covate tre in marzo, aprile, maggio, giugno 
e luglio, uova da 3 a 5, durata dell’incubazione da 15 
a 20' giorni. Non ho mai visto il maschio covare, solo 
portare il cibo alla femmina, cosa del resto che ho 
osservato ancora ad un coppia di Merli, che covavano 
in schiavitù. 

Turdus viscivorus. Covate tre in marzo, aprile, maggio e 
giugno, uova da 3 a 7. Trovato un nidò il 3 giu- 
gno 1886, sopra un'alta Querce (Papasogli). 

Aédon Luscinia. Covate due in maggio e giugno, uova da 
3 a 5. Abbondante (Papasogli). 

Pratincola Rubicola. Covate tre in marzo, aprile maggio, 
giugno, luglio e agosto, uova da 3 a 6. 

Pratincola Rubetra. Pare che anche questa specie nidifichi 
nel distretto (Papasogli). 

Sylvia cinerea. Covate due in aprile, maggio e giugno, uova 
da 3 a 5. 

Monachus Atricapillus. Covata unain n aprile e maggio, uova 
da 3 a 6. 

Pyrophthalma melanocephala. Covate 3 in aprile, maggio, 
giugno, luglio e agosto, uova da 3 a 5. Nel 1884 dopo 
il 15 di settembre a mia tesa ai Tarni eravi un 
nido coi pulcini. i 

Acredula Irbyi. Covate due in marzo, aprile, maggio, giu- 
gno e luglio, uova da 5 a 18, durata dell’incubazione 
da 15 a 20 giorni. Fui assicurato che alla costruzione 
di un nido concorrono 8 o 10 individui e vi depongono 
le uova (talvolta 16 a 18) 4 o 5 femmine (Papasogli). 

Parus major. Covate tre in aprile, maggio, giugno e luglio, 
uova da 5 a 10. Ho trovato nidi con 8 e 10 pulcini 
(Papasogli). 

Cyanistes caeruleus. Covate tre in aprile, maggio, giugno e 
luglio, uova da 5 a 9. 

Certhia brachydactyla. Covate due in marzo, maggio, giu- 
gno e luglio, uova da 3 a 9). 


Sa 

Oriolus Galbula. Covata una in aprile, maggio, giugno e 
luglio, uova da 3 a 5. 

Lanius minor. Covata una in maggio e giugno, uova da 8 
a 6, durata dell’incubazione circa 15 giorni. Fa i nidi 
su alte Querce isolate a 10 metri da terra (Papasogli). 

Lanius Collurio. Covate due in maggio, giugno e luglio, 
uova da 3 a 6. 

Lanius auriculatus. Covate due in maggio, giugno e luglio, 
uova da 3 a 6. Nidifica specialmente sugli Aceri che 
sostengono le viti nei campi (Papasogli). 

Butalis Grisola. Trovato il nido sur un gelso il 20 giu- 
gno 1886, con giovani impennati con testa e margini 
alari tinti di verde chiaro (Papasogli). 

Hirundo rustica. Covate due in maggio, giugno e luglio, 
uova da 3 a 6. 

Chelidon urbica. Covate due in maggio, giugno e luglio, 
uova da 3 a 6. 

Cypselus Apus. Covate due in maggio e giugno, tova 
da 2a 4. 

Caprimulgus europaus. Covate duein giugno, uova da 2 a 4. 

Gecinus viridis. Covate due in aprile e maggio, uova da 
dal 

lyjnx Torquilla. Covate due in maggio e giugno, uova da4 a 12. 

Cuculus canorus. Non nidifica, depone le uova in aprile. 

Alcedo Ispida. Certamente nidificante (Papasogli). 

Merops Apiaster. Covata.una in maggio e giugno, uova 
da Dad. 

Upupa Epops. Covate due in aprile e maggio, uova da 3 a 6. 

Strix flammea. Il 19 gennaio 1885 mi fu portato vivo un 
Barbagianni ancora di nido che era stato preso con 
le mani, era coperto sulle ali e in parte sulla groppa 
ancora di lanuggine e volava pochissimo. Il detto indi- 
viduo lo posseggo preparato in buonissimo stato. 

Athene Noctua. Covata una in maggio, uova da 2 a 7. Ni- 
difica sugli edifizi e nel cavo degli alberi (Papasogli). 

Scops Giu. Covata una in maggio e giugno, uova da 3 a 7. 
Non fa nido e sceglie una buca in un albero o in un 


SL BERE 


fabbricato; il 13 giugno 1886 trovai il nido con 3 uo- 
va, il 24 giugno erano nati i pulcini (Papasogli). 
Turtur tenera. Covata una in maggio e giugno, uova 2. 
Starna Perdix. Covate due in marzo, aprile, maggio, giu- 
gno e luglio, uova da 12 a 18. Ho messo due covate 
perchè più d’una volta all'apertura di caccia abbiamo 
trovato, ove era una coppia sola di vecchie, la brigata 
doppia composta di 14 o 15 individui grossi e di 10 
o 12 piccolini come Quaglie. 
Coturnix communis. Covate tre, uova da 10 a 15. Trovai tre 
nidi il 6 giugno 1886 in campi a fieno distanti circa 
100 a 150 metri uno dall'altro, due contenevano 12 
uova, uno 3 (Papasogli). 
Nota.— Dalle poche osservazioni da me fatte, rilevo che 
per le prime covate il numero dei giorni d’incubazione è 
sempre, o quasi, di 20 giorni e i piccoli stanno più a impen- 
narsi, per le seconde e le terze è minore e i piccini molto 
più presto si sviluppano in modo che dopo 15 o 16 giorni che 
sono nati fuggono dal nido (Ott). 


Firenze, Lenzi dott. Adolfo e TuURCHETTI-CENTOFANTI 
dott. Italo (Fucecchio); Fucini dott. Davide ( Vinci, Em- 
poli); GargioLLi Ugolino Desiderio (Fiesole); Ginori- 

‘ Liscr march. Carlo (Doccia, Sesto); PAoLUCCI marchesa 
Marianna (Leggello e Novoli, Firenze); FONTEBUONI ca- 
valier Angiolo (Lastra a Signa e Sesto, Firenze). 


Il distretto nel quale ho avuto luogo di fare quelle po-_ 


che osservazioni che più avanti riporterò, ha dei confini 
abbastanza delimitati, essendo circondato per la massima 
parte da monti che lo chiudono e gli fanno corona. Essi 
sono: A tramontana i contrafforti dell’Appennino pistoiese 
che si estendono da Monsummano fino a Pescia. A po- 


— 359 — 


nente il monte Pisano. A mezzogiorno i colli che comin- 
ciando da San Romano, ove è la stazione ferroviaria sulla 
linea Firenze-Pisa, si prolungano poi con assai uniforme 
altezza verso Montopoli, San Miniato, fino ad Empoli ove 
a poca distanza da questo paese si riuniscono al monte 
Albano colla interposizione del letto dell'Arno. Il monte 
Albano chiude questo cerchio dalla parte di levante. 

Questa specie di gran catino è solcato dal fiume Arno 
che lo traversa da una parte all’ altra nel suo lato di mez- 
zogiorno e che lo divide in due parti diseguali estenden- 
dosi la sezione maggiore. verso tramontana e ponente. 
Oltre questo fiume è irrigato da piccoli torrenti come 
la Pescia, la Nievole ed altri di minore importanza; rac- 
chiude due grandi paduli, quello di Bientina e quello di 
Fucecchio. Un lungo canale navigabile serve di scolo a 
quest’ultimo padule dal quale partendosi giunge in Arno 
presso Pontedera. Questo canale è degno di nota, servendo 
di guida a molti uccelli, che per esso, arrivano al pa- 
dule. Il padule di Fucecchio non è coltivabile, facilmente 
è inondato dalle acque che in parte lo colmano e lo bo- 
nificano, vi si raccolgono foraggi buoni, letti per le be- 
stie vaccine, cannelle e giunchi. La pesca e la caccia sono 
assal abbondanti. Quello di Bientina è oggi per la mas- 
sima parte ridotto a coltivazione dopo l’ essiccazione arti- 
ficiale, ya però soggetto, forse troppo facilmente, da qual- 
che anno ad inondazioni. La pesca è scarsa, abbondante 
la caccia. Il terreno di tutto il distretto è per la massima 
parte coltivato a viti, gelsi e grano; però verso ponente 
si trovano ancora boschi di estensione ragguardevole ove 
abbonda il Pino, il Castagno e la Querce. Il suolo pre- 
senta delle piccole irregolarità, è ovunque praticabilissimo. 

D’intorno al padule di Fucecchio sono estese prate- 
rie. La costituzione del terreno è per la massima parte ar- 
gillosa (Lenzi). 


Il comune di Fucecchio confina con i territorî di otto 
comuni, cioè: a settentrione coi comuni di Uzzano e Bug- 


— 360 — i 


giano; a levante con Lamporecchio, Cerreto Guidi e San 
Miniato; a mezzogiorno con Santa Croce sull'Arno e Ca- 
stelfranco di sotto; a ponente con Montecarlo. 

Fucecchio, terra popolata tanto nel piano come nel 
colle, ha vaste pianure destinate alla coltura della vite e 
delle graminacee, vasti e dolci pendici di boschi di Cerro, 
Castagno e pinete. Praterie naturali che forniscono moltis- 
simo prodotto annuo di buon fieno, e sono atte alla cac- 
cia delle Lodole, Pispole, Storni, Quaglie ec. ed un esteso 
padule per la pesca e la caccia dei Germani e di molte 
altre specie di animali acquatici. La pianura tra Fucecchio 
oltr’ Arno e il canale di Usciana, può dirsi il risultato di 
terre di alluvione trascinate e depositate ivi dalle acque 
correnti dell’ Arno e dell’ Usciana, emissario-maggiore del 
padule di Fucecchio. 

La superficie del comune di Fucecchio misura et- 
tari 60,610 ed ari 90, con una popolazione di 11,105 abi- 
tanti. Ha buoni mezzi di comunicazione e di trasporto con 
ottime strade comunali e provinciali. Rispetto alla produ- 
zione agraria di questa contrada si ha vino, frutti, tutte le 
graminacee, canapa, lino e buon olio nelle alture. La 
campagna Fucecchiese oltre che dall’Arno e dall’Usciana, 
è attraversata anche da diversi piccoli corsi di acqua, af- 
fluenti dell'Arno e del padule (Turchetti-Centofanti). 


Il distretto di Vinci, Empoli, è parte in pianura, 
parte in collina e ha circa sei chilometri di giro; il paese 
è esposto a siccità (Pucina). 


I confini del distretto delle osservazioni, nel comune 
di Fiesole, sono: a N. la catena di monte Morello e monte 
Senario; a N. E. poggi; ad E. i primi monti del Val d’Arno 
Superiore che partendosi dall’alveo di quel fiume si con- 
giungono alle vallate del Mugello; a S. le colline Fieso- 
lane; a S. O. le colline di Sesto fiorentino e così ad O. Si 
trova ad un’altezza massima di 500 metri sul mare; il ter- 
reno è molto ondulato, coltivazioni e boschi si alternano, 


361 — 


ma le sommità dei monti sono in generale nude e a pastu- 
ra. Nella primavera e nella estate i venti dominanti sono 
da S. O., nell'autunno e nell'inverno da N. E. La tempe- 
ratura è mite d’estate e rigida d’inverno a causa dei venti 
(Gargiolli). 


Il distretto di Doccia è situato nelle comunità di Se- 
sto fiorentino, Campi e Calenzano; è parte in pianura, 
parte in collina (Ginori-Lisci). 


I confini del distretto di Firenze, essendo ben noti, ri- 
tengo inutile qualunque descrizione; solamente annoterò le 
località volta per volta che, avrò occasione di descrivere 
qualche osservazione da me fatta. I luoghi maggiormente 
da me praticati nelle mie escursioni, sono le colline di Si- 
gna e Lastra a Signa, e le pianure dell'Arno e specialmente 
quella di Sesto fiorentino. I monti di Signa sono per la 
maggior parte coltivati ed in parte anche boschivi. Le 
pianure dell'Arno sono formate da alberete ec. Le pianure 
di Sesto sono coltivate ed in parte irrigate da gore, canali, 
torrenti, in parte da fossi stagnanti, praterie e laghi arti- 
ficiali (L'onteduoni). 


Elenco delle specie di uccelli osservate 
nella provincia di Firenze, e più spe- 
cialmente nei distretti di Fucecchio, 
Vinci-Empoli, Fiesole, Doccia-Sesto, 
Reggello, Novoli-Firenze, Signa e Fi- 
renze; coi nomi volgari locali e notizie 
di frequenza, sulle migrazioni, nidifi- 
cazione, ec., ec.'! 


Corvus Corone, Cornacchia nera. Un maschio ucciso a Cal- 
cinaia, Signa nell’ottobre 1874. 


i Questo elenco è compilato sulle osservazioni raccolte e le liste 
date dai signori: Lenzi dottor Adolfo (L.) e Turchetti-Centofanti dottor 


*gga 


Corvus Cornix, Cornacchia. Frequente in marzo e in ottobre- 
novembre di passo (G. Fo.). 

Corvus frugilegus, Corvo. Scarso in ottobre (7.); divenuto 
raro (f.); frequente in marzo e ottobre-novembre 
(G. Fo.). 

Pica rustica, Gazza, Cecca (Fiesole). Scarsa, sedentaria in 
collina (7.); scomparsa affatto da 25 a 30 anni (£.); 
scarsa in aprile ed ottobre (G.); nidificante, ma scarsa 
(Gi. Fo.). 

Garrulus glandarius, GRiandaia. Assai frequente e sedentaria, | 
predilige i poggi (L. 7.); molto diminuita (f.); comune 
(G. Gi.); specialmente in ottobre (Fo.). 

Sturnus vulgaris, Stormo. Abbondante al piano di passo in 
ottobre e marzo (L. T. Gi.); negli inverni 1884-85 e 
1885-86, dalla metà di novembre ai primi di febbraio, 
innumerevoli branchi di Storni popolarono il mio parco 
a Novoli, venendovi regolarmente a passare la notte 
(P.); comune al piano specialmente in marzo (P0.). 

Pastor roseus. Accidentale (Z.); nella. Collezione Italiana 
conservo quattro individui uccisi in provincia. 

Fringilla colebs, Fringuello, Filunguello. Abbondantissimo, 
sedentario e di passo dal 15 ottobre al 15 novembre 
ed in marzo in grossi branchi (L. 7. FP. G. Gi. Fo.). 

Fringilla Montifringilla, Peppola. Frequente di passo dal 
25 ottobre al 10 novembre ed in marzo (L. 7.); a bran- 
chi od isolate in novembre e dicembre, nel dicembre 
1886 vi fu un passo straordinariamente abbondante 
(F.); frequente (G. Fo.). 


Italo (con varî collaboratori, 7.), nel distretto di Fucecchio; Fucini dot- 
tor Davide (7.), nel distretto di Vinci, Empoli; Gargiolli Ugolino De- 
siderio (G.), in quello di Fiesole; Ginori-Lisci marchese Carlo (Gi), in 
quello di Doccia, Sesto; Paolucci marchesa Marianna (?.), in quelli 
di Reggello e di Novoli; Fontebuonì cav. Angiolo (/.), in quelli di 
Signa e Sesto. Ho indicato qui con iniziali od abbreviature la parte 
che spetta a ciascuno, e per completare l’elenco ho aggiunto alcune 
specie non annotate dagli osservatori suddetti e che mi constano esser 
state prese in provincia; questo mio contributo non-è segnato con 
iniziali, 


— 363 — 


Montifringilla nivalis. Conservo un maschio ucciso a Marradi 
nel febbraio 1874. 

Petronia stulta, Passera lagia. Ora più ora meno frequente, 
passa alla fine di settembre e primi d’ottobre ed in 
febbraio e marzo (L. 7.); scarsa vedesi anche in no- 
vembre e dicembre (/.); frequente e anche sedentaria 
(G. Fo.); vedesi specialmente in ottobre (7.). 

Passer montanus, Passera strega (Fucecchio) Passera minuta, 
Passera mattugia (Empoli). Frequentissima, sedentaria 
e di passo specialmente in settembre (L. T. F. G. Gi. Fo.). 

Passer Italie, Passera grossaia (Fucecchio, Empoli) Passera 
di tetto o reale (Fiesole). Abbondante e sedentaria, anco 
di passo in settembre (L. 7. F. G. Gi. Fo.). 

Coccothraustes vulgaris, Yrusone. Frequente di passo in set- 
tembre, ottobre e marzo, qualcuno nidifica (L. 7); in 
autunno gli ultimi passano in novembre, viaggia a 
branchi (F.); comune, qualche volta ne ho presi in 
estate ed ha nidificato nel distretto (G.); frequente di 
passo (Gi. Fo.). 

Ligurinus Chloris, Carenzolo, Verdone, Calenzuolo (Fiesole). 
Frequentissimo, sedentario e di passo in settembre ed 
ottobre, in marzo ed aprile (L. T. F. G. Gi. Fo.). 

Chloroptila Citrinella. Un individuo di questa specie, creduto 
un ibrido, venne preso il 15 ottobre 1886 colla pro- 
dina, è perfettamente descritto dal dott. Lenzi, 

Chrysomitris Spinus, Lucherino. Di scarso passaggio nella se- 
conda metà di marzo ed in ottobre, era nel passato 
assai più frequente (L. 7. /.); frequente, ma non ogni 
anno, una volta ne presi due in estate (G.); frequente 
di passo (G4.); scarso (/0.). 

Carduelis elegans, Cardellino, Calderino, Caporosso (Fiesole). 
Sedentario e frequente, di passo in ottobre ed in marzo- 
aprile (L. T. F. G.); si distingue una razza più grossa 
detta « lombarda » (G.); nidificante e frequente di 
passo (Gi. Fo.) 

Serinus hortulanus, Sverzellino, Raperino. Scarso, passa in 
agosto e settembre (L. 7. N); nidificante da circa 50 


— 564 — ò 
anni (/.); frequente e sedentario (G.); scarso, nidi- 
ficante e di passo (G‘.); passa anco in ottobre e mar- 
zo (Fo.). 

Serinus Canarius. Un maschio preso al»Galluzzo il 15 ot- 
tobre 1883. 

Cannabina Linota, Montanello. Frequente al poggio, di passo 
in settembre-ottobre e marzo-aprile (L. 7.); vedonsi 
branchi anche in novembre e dicembre (£.); comune 
e sedentario (G.); scarso di passo (Gi. Fo.). 

Fegiothus rufescens, Organetto. Accidentale (G.); ne conservo 
due, entrambi colti in ottobre. 

Carpodacus erythrinus, Verdone bastardo. Non tanto raro 
nell'autunno, ne conservo quattro: Firenze, agosto 
1840; Mugello, 25 settembre 1882; Empoli, settem- 
bre 1884 e Campi-Bisenzio, ottobre 1885. 

Pyrrhula europea, Fringuello marino, Zufolotto (Fiesole), Be- 
cotto (Signa). Scarso di passo irregolare in ottobre-no- 
vembre (L. T. G. Fo.). i 

Loxia Curvirostra, Crociere. Di comparsa irregolare in estate 
ed autunno (7.); accidentale, avrebbe anche nidificato 
nel distretto (G.); scarso in ottobre-novembre (F°.). 

Miliaria Projer, Schiattaione (Fucecchio), Braviere (Empoli, 
Fiesole), Sbraviere (Sesto). Sedentario e frequente al 
piano, passa in ottobre e marzo (L. 7.); sedentario, 
ma poco frequente (/.); comune (G. Gi. Fo.). 

Emberiza Citrinella, Zigolo giallo. Frequente nella seconda 
metà di novembre ed in marzo (L. 7.); anche in di- 
cembre (/.); comune (G.); di passo solo (G?.); comune 
(Fo.); forse sedentario ai monti. 

Emberiza Cirlus, Zigolo nero. Frequente, di passo in ottobre- 
novembre e marzo-aprile; anche nidificante (L. 7.); 
anche in dicembre si vede (/.); comune e sedentario 
(G.); frequente di passo (Gi.); comune (Fo... 

Emberiza Hortulana, Ortolano. Estivo, scarso, di passo in 
maggio, luglio ed agosto-settembre (7. /.); frequente, 
si distingue una razza piccolo detta « scopina » (G@.); 
comune in estate (Gi. 10.) 


pa EN 


— 5365 — 


Emberiza Cia, Zigolo muciatto 0 mugiatto. Scarso (7.); pochi 
passano in novembre e dicembre (F.); abbondante (G.); 
di passo (G.); comune (0). 

Emberiza leucocephala. Non tanto raro nell'autunno e nel- 
l'inverno, nella Collezione italiana ne conservo 5 presi 
a Marradi, febbraio 1874; Prato, novembre 1868; Fi- 
renze, 20 ottobre 1881, Impruneta, 12 novembre 1882. 

Emberiza Scheeniclus, Migliarino. Frequente al piano in mar- 
zo, ottobre e novembre (7.); accidentale (G.). 

Emberiza pyrrhuloides, Passera di padule. Non frequente. 

Calcarius nivalis. Accidentale (7.); ne ebbi diversi da San 
Cresci e da Marradi tra il novembre ed il febbraio. 

Calcarius lapponicus. Accidentale-(G.); uno preso a Pistoia 
in novembre 1875, ed uno colto presso Firenze 11 ot- 
tobre 1881. 

Melanocorypha Calandra, Calandra. Scarsa al piano (7). 

Calandrella brachydactyla. Accidentale (G.); scarso in pri- 
mavera e settembre (/o.). i 

Alauda arborea, Bonicola, Lodolina. Frequentissima al pog- 
gio, di passo in marzo, settembre ed ottobre (L. 7.); 
scarsa (/.); comune e sedentaria, scarsa al passo in 
primavera (15 marzo-10 aprile), abbondante in autunno 
(1 ottobre-10 novembre) (G.); comune (Fo.). 

Alauda arvensis, Lodola vera, Panterana, Pantiera (Fiesole). 
Frequentissima, anche nidificante, ma specialmente 
di passo in branchi enormi dal 20 ottobre al 15 no- 
vembre (L. T.); sedentaria (F.); comune e sedentaria, 
abbondante al passo 15 maggio-10 aprile, e 15 otto- 
bre-20 novembre (G.); comune (G. Fo.). 


Galerita cristata, Cappellaccia, Lodola ciuffa, Lodola cappel- 


laccia (Empoli). Sederitaria e frequente, erratica in set- 
tembre (L. T. F. G, Gi. Fo.). 

Agrodroma campestris, Corriere (Fiesole), Ciurlodi (Sesto fio- 
rentino), Sarlodi (Signa). Scarso al piano in settembre 
(G.); poco frequente, irregolare (7.). 

Corydalla Richardi. Nella Collezione italiana sono due ‘indi- 
vidui colti nei pressi di Firenze nel 1830 e nel 1843. 


— 566 — 


Anthus pratensis, Pispolino, Pispola. Frequentissima di passo 
in settembre, ottobre e marzo (L. 7.); vedesi a bran- 
chi in novembre e dicembre (F.); frequente (G. Gi. Fo.). 

Anthus cervinus, Pispola. Scarsa (G.); passa in aprile-mag- 
gio e ottobre-novembre, ne conservo 6 colti in pro- 
vincia. 

Anthus trivialis, Prispolone. Frequentissimo di passo in ago- 
sto-settembre e primi d’ottobre e marzo (L. T.); viag- 
gia a branchetti (/.); comune (G. Gi. Fo.). 

Anthus Spipoletta, Fossacchia (Fucecchio, Fiesole), Fossaccio 
Frequente al piano (7°); scarso invernale (G. Po.). 
Budytes flavus, Cuttà. Frequente di passo in maggio e meno 

in agosto (7.); comune in aprile e tutto maggio (Fo.). 

Budytes cinereocapillus, Strisciaiola. Frequente di passo in 
maggio e meno in # (T.); comune in aprile e 
maggio (Po.). 

Budytes borealis. Non rara in primavera (/.); ogni anno 
vedo dei maschi adulti colti nel Fiorentino in aprile- 
maggio. 

Budytes melanocephalus. Ho un maschio colto a Sesto fioren- 
tino l11 maggio 1877. 

Budytes campestris. Ebbi un maschio il 9 settembre 1885 
da San Piero a Ponte (Firenze). 

Motacilla alba, Ballerina, Cuccustrettola, Batticoda bigia o di 
tetto (Fiesole). Sedentaria ma non comune, di passo in 
ottobre e marzo-aprile (7.); comune, passo scarso 
15 marzo-10 aprile e abbondante 8 ottobre-15 no- 
vembre (G.); scarsa al piano (Gi.); comune (/0.). 

Salobates melanope, Cutrettola, Cuccustrettola, Batticoda gialla 
o di fosso (Fiesole). Scarsa, sedentaria ai colli, di passo 
in ottobre e marzo (7.); frequente (G.); scarsa (Gi.); 
non rara (Fo.). 

Saxicola Oenanthe, Clbianco, Codibianco, Massaiola (Fiesole). 
Estivo, frequente, di passo in marzo, aprile, agosto e 
settembre (L. T. F. G. Gi. Fo.). 

Saxicola albicollis, AMZonachella. Scarsa, di doppio passo, ho 
un maschio colto a Pistoia nel gennaio 1875 (V. Avi- 


— 560 — 


fauna Italica pag. 87); ed un altro ucciso a Prato nel- 
l'aprile 1883. 

Saxicola Stapazina, Monachella a gola nera. Assai rara in pri- 
mavera. 

Saxicola melanoleuca, Monachella a collo nero. Ne ho due 
presi a Prato nell’aprile 1883 e 1886._ 

Monticola saxatilis, Codirossone. Scarso (7.); vedonsi di passo 
in aprile e di ripasso dal principio di settembre ai 
primi d’ottobre, isolati (/.); estivo, frequente, nidifi- 
cante al monte (G. G&.); scarso (Fo.). 

Monticola Cyanus, Passera solitaria. Scarsa, ma sedentaria 
ai monti (7. G. Gi. Fo.). 

Merula nigra, Merlo. Frequente e sedentario, di passo in ot- 
tobre e novembre (L. T. F. G. Gi. Fo.). 

Merula torquata, JZer/o con collare. Non tanto raro dall’ otto- 
bre al marzo, ne conservo parecchi presi in Mugello. 

Turdus pilaris, Cesena. Scarsa al piano in novembre (L. 7); 
frequente al monte (G.); scarsa (Gi.); comune (Fo.). 

Turdus iliacus, Sassello, Tordo sassello, Tordo piccolo (Fie- 
sole). Frequente in collina in ottobre, novembre, di- 
cembre e marzo (L. T. G. Gi. Fo.). 

Turdus musicus, Zordo, Tordo bottaccio, Tordo grosso (Fie- 
sole). Frequentissimo in poggio, passa dal 10-30 otto- 
bre e primi novembre ed in febbraio e marzo (L. T.); 
scarso (/.); frequente (G. Gi. Fo.). 

Turdus viscivorus, 7’ordela. Frequente, sedentaria e di passo 
in ottobre e marzo (L. 7.); assai diminuita (7.); co- 
mune (G. Gi. Fo.). 

Aédon Luscinia, usignolo. Estivo e frequente da aprile ad 
ottobre (L. T. N. G. Gi. Fo... 

Erithacus Rubecula, Pittirosso, Pettirosso. Frequente, qual- 
cuno nidifica in collina, passa in ottobre e marzo (L. 
db GGP 

Cyanecula Wolfi, Pett' azzurro. Kiidonigle (L.); scarso in 
aprile nel pian di Sesto si crede che questo sia un 
abito primaverile del Codirosso (Fo.). 

Ruticilla Pheenicurus, Codirosso, Codirossino (Fiesole). Fre- 


— 368 — 


quente, specialmente di passo in ottobre, qualcuno ni- 
difica al poggio (L. T.); vedonsi anche dalla metà di 
agosto e in settembre, viaggia isolato (7.); comune 
(G. Gi. Fo.); giungono in marzo-aprile (Fo.). 

Ruticilla titys, Codirosso spazzacamino. Non raro e certa- 
mente sedentario sui monti della provincia; ne ho 
avuti e veduti molti e non comprendo come questa 
specie sia sfuggita ai diversi osservatori. 

Pratincola Rubicola, Saltampalo, Saltanvette, Scrocchino, Prete 
(Empoli), Salimpunta, Saltanseccio (Fiesole). Frequente 
e sedentario (L. T. F. G. Gi. Fo.) 

Pratincola Rubetra, SeRiaccino (Fucecchio), Salimpunta di pog- 
gio (Fiesole). Scarso al piano (7.); scarso al monte (G.); 

giunge in marzo e riparte in settembre (Fo.). 

Sylvia orphaea, Bigione. Frequente, estivo (7. G. Gà.). 

Sylvia cinerea, Sterpazzola, Scoperagnola, Beccafico (Fiesole). 
Estiva e frequente (L. 7. G. Gi. Fo.). 

Sylvia Curruca, Bigione piccolo (Fiesole). Scarsa, ma nidi- 
ficante, estiva (G.). 

Sylvia subalpina, Beccafichino, Beccafico piccolo (Fiesole). 
Scarsa, ma sedentaria (7.); frequente (G.). 

Monachus Atricapillus, Capinera. Sedentaria e frequente, di 
passo in marzo-aprile ed ottobre (L. 7. G. Gi. Po... 

Monachus hortensis, Beccafico, Beccafico reale (Fiesole). Fre- 
quente, nidificante, di passo in aprile, agosto e set- 
tembre (L. T. F. G. Fo.). 

Pyrophthalma melanocephala, OcchRiorosso. Frequente, passa 
in ottobre (L. 7). 

Melizophilus undatus, Magnanina. Non rara e sedentaria (0.). 

Phylloscopus sibilator, Lu verde. Scarso, di doppio passo 
(7°); frequente, estivo e nidificante (G.); comune (F.). 

Phylioscopus Trochilus; Luì giallo. Scarso, di doppio passo e 
nidificante ai monti (7.); frequente (G. Fo.). 

Phylloscopus Bonellii, Lu. dianco. Raro, di doppio passo (71); 
frequente, estivo e nidificante (G.). 

Phylloscopus rufus, Zu. Invernale e nidificante (7); fre- 
quente ((G.). 


Sa I gg 

Hypolais icterina, Beccafico giallo. Estivo, frequente (G.). 

Hypolais polyglotta, Beccafico giallo. Estivo, frequente (G. Fo.). 

Acrocephalus streperus, Cannaiola piccola, Sparacannelle (Fu- 
cecchio), Beccafico di padule (Sesto). Estiva al piano 
(7.), scarsa (/0.). 

Acrocephalus arundinaceus, Cannaiola grossa, Cannareccione. 
Frequente ed estivo al piano (7.); scarso /(70.). 

Calamodus scheenohenus, Horapaglie. Accidentale (G.); scarso, 
estivo (Fo.). 

Calamodus aquaticus, Forapaglie. Scarso ed estivo, l’ ebbi 
da Sesto fiorentino nell’ agosto 1882. 

Lusciniola melanopogon. Scarso e localizzato, ma sedentario. 

Locustella naevia. L’ebbi una sola volta, da Fiesole, il 
10 settembre 1883. 

Cettia Cettii, Lusignolo di padule. Scarso, estivo (Po.). 

Cisticola cursitans, Beccamoschino. Raro (F0.); ma sedentario. 

Troglodytes parvulus, Re di macchia, Scricciolo, Foramacchie 
(Fiesole). Frequentein poggio , specialmente in novem- 
bre e marzo (L. T. G.); sedentario (G:.); comune (Fo.). 

Cinclus aquaticus, Merlo acquaiolo. Scarso (Fo.); non raro e 
sedentario ai monti. 

Accentor collaris, Sordone. Sedentario ai monti, così nel- 
l'Appennino pistoiese, scende col freddo al piano. 
Accentor modularis, Passerina stipaiola‘ (Fucecchio), Passera 
scoparina, stipaiola o sepaiola (Fiesole). Frequente al 

poggio in ottobre, novembre e marzo (L. 7. G. Fo.). 

Regulus cristatus, Fiorrancino, Fiorarancino, Arancino (Fie- 
sole). Frequente in ottobre (7. G. Fo.); sedentario. 

Regulus ignicapillus, Fiorrancino, Fiorarancino, Arancino (Fie- 
sole). Frequente in ottobre (L. 7. G. Fo.); sedentario. 

Fegithalus pendulinus, Codoncino, Fiaschetta (Fucecchio). Scar- 
so da aprile ad ottobre; nidifica (7). 

Acredula Irbyi, Codibugno (Fucecchio), Codibugnolo (Fiesole). 
Frequente e sedentario al poggio (L.); scarso, di com- 
parsa irregolare in autunno (G. Gi. Fo... : 

Acredula rosea, Codona. Accidentale, ne conservo una presa 
a Dicomano il 22 settembre 1881 (Avif. Ital. pag. 152). 


24 


— 570 — 


Parus major, Cincera (Fucecchio, Empoli), Cincia grossa (Fie- 
sole). Frequente e sedentaria (L. 1. F. G. Gi. Fo... 

Parus ater, Cincia mora. Scarsa, ma sedentaria ai monti. 

Cyanistes caeruleus, Cincia turchina (Fiesole). Scarsa ma se- 
dentaria (G.). 

Pecile palustris, Cincia digia (Fiesole). Frequente (G.); scarsa 
(Fo.); sedentaria. 

Sitta cesia, Picchiotto. Scarso (7.); frequente (Fo.); seden- 
tario. 

Certhia brachydactyla, Rampichino, Picchio rampichino (Fie- 
sole). Scarso al piano, ma sedentario (7. G. Fo.). 
Tichodroma muraria, Muraiolo. Non comune, ma sedentario, 
l’ho veduto prendere persino in Firenze (Avif. Ital. 

pag. 168). 

Oriolus Galbula, Rigogolo. Poco frequente da aprile ad otto- 
bre, nidifica specialmente in collina (L. T.); parte o 
ripassa in agosto e settembre (7.); frequente (G. Gi. Fo.). 

Ampelis Garrulus.  Accidentale, ne conservo uno preso a 
Marradi nel febbraio 1873 (Avif. Ital. pag. 170). 

Lanius Excubitor, Averlia gazzerina (Fucecchio). Scarsa (L. 
Fo.); invernale, si vede da ottobre a gennaio. 

Lanius minor, Averlia dianca (Fucecchio), Velia gazzina (Fie- 
sole), Velia cenerina. Scarsa da aprile a settembre, ni- 
difica al poggio (L. 7.); frequente, passa 25 aprile 
15 maggio e 15 agosto-15 settembre (G.); scarsa in 
estate (G4.); non rara (Fo.). 

Lanius Collurio, Averlia rossa (Fucecchio), Velia comune (Fie- 
sole). Frequente da aprile a settembre ovunque (£L. 
T.); passa abbondante 25 aprile-15 maggio e 15 ago- 
sto-15 settembre (G.); comune in estate (Gi. Fo.). 

Lanius auriculatus, Capirossa (Fucecchio), Velia capirossa 
(Fiesole). Scarsa al piano (7.); estiva, ma poco comune, 
passa dal 25 aprile-15 maggio e 15 agosto-15 settem- 
bre (G.); scarsa (/0.). 

Butalis Grisola, Beccamosche (Fiesole). Estivo e frequente 
(G.); scarso (/0.). 

Muscicapa collaris, Balia. Rara; il 23 agosto 1888 il signor 


— 371 — 


Gargiolli mi portava pel Museo un esemplare assai 
interessante di questa specie, colto quella mattina alla 
sua tesa a Fiesole. Dalle dimensioni dei testicoli era 
un maschio adulto, eppure sulla testa e sul dorso il 
nero era rimpiazzato da un cenerino scuro e non v'ha 
traccia del bianco sulla fronte, sulla nuca e sul die- 
tro del collo il collare caratteristico appare però net-. 
tamente segnato dal color cenerino molto più chiaro. 
Dubito che-questo sia un-abito autunnale dell'adulto, 
che sarebbe assunto anche dalla specie seguente e che 
somiglia assai a quello del giovane e della femmina. 

Muscicapa Atricapilla, Balia. Accidentale (G.); scarsa in 
aprile (/°.); io però ne ho veduto più volte in aprile 
sugli alberi del Viale dei Colli, Firenze. 

Hirundo rustica, Rondine vera. Comune assai, estiva, i primi 
giungono alla metà di marzo, gli ultimi partono in 
ottobre; predilige il piano (L. 7.); frequente (G. Gi. Fo.). 

Hirundo rufula, ondine forestiera. Accidentale, ne uccisi una 
che donai alla Collezione italiana (7); il 25 marzo 
1877 ne vidi volare una sull'Arno in Firenze (Avif. Ital. 
pag. 185). 

Chelidon urbica, Balestruccio. Assai frequente, i primi giun- 
gono qualche giorno dopo la Rondine; si vede ovun- 
que (ZL. 7.); passo 30 marzo-15 aprile e 1-settembre- 
15 ottobre (G. Fo.). 

Chelidon cashmiriensis. Accidentale, uno colto presso Firenze 
il 13 ottobre 1885 (Avif. Ital. pag. 187). 

Clivicola riparia, Topino, Bigino (Fucecchio), Occhi di Pulce 
(Sesto). Meno frequente del Balestruccio, nidificante 
al piano (L. 7.); piuttosto scarso (Fo.). 

Cypselus Apus, Zondone. Frequente, giunge il 10 aprile, 
parte in luglio (L. T. G. Fo.). 

Cypselus Melba, Zondone bianco. Scarso (Fo.). 

Caprimulgus europ@us, Nottola, Stiaccione, Ingoiavento (Fie- 
sole), Nottolaccio (Doccia, Sesto). Scarso, estivo e ni- 
dificante (7.); frequente ai monti (G.); scarso (Gi.); co- 
mune ai monti (Fo.). 


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Picus major, Picchio rosso. Scarso (G.); al monte (Z0.); se- 
dentario. 

Picus medius, Picchio mezzano. Scarso assai, ne conservo 
uno ucciso a Prato il 20 gennaio 1876. 

Picus minor, Picchio minore. Non comune e specialmente in- 
vernale. 

Gecinus viridis, Picchio verde, Picchio gallinaccio. Scarso, ma 
sedentario (7. G.); comune (£0.). 

ljnx Torquilla, Torgicollo (Fucecchio), Torcicollo (Fiesole). 
Piuttosto scarso, ma sedentario (L. T.); frequente (G. 
Fo.); di passo in marzo, settembre-ottobre (F0.). 

Cuculus canorus, Cuculo, Cuculio (Empoli), Cucco (Fiesole). 
Scarso, giunge in magg. (L. T.); i primi si vedono alla 

‘ metà di aprile in coppie, e così partono in sett. diretti al 
S. (F.); comune ai monti (G.); scarso (G4.); comune (P'o.). 

Coccystes glandarius. Accidentale (Fo.); ebbi per la Colle- 
zione italiana una femmina giovane uccisa a Poggio 
a Caiano (Firenze) il 25 marzo 1883. 

Alcedo Ispida, Piombino, Uccel Santa Maria, Beccapesci (Se- 
sto). Scarso, ma sedentario (7. G. Gi.); comune (Fo.). ‘ 

Coracias Garrula, Griandaia marina. Rara (L.); scarsa in col- 
lina, vedute in maggio ed ottobre (Po.). 

Merops Apiaster, Grottaione. Scarso (T.); accidentale (G.); 
scarso in primavera (/o.); passa anche in settembre. 

Upupa Epops, Budbola. Scarsa, giunge in marzo-aprile (L. 
T.); frequente (G. Yo.); partono in settembre (F0.). 

Strix flammea, Bardagianni. Scarso, ma sedentario (7. G.); 
di passo (Gà.); comune (Fo.). 

Syrnium Aluco, A/locco. Non abbondante, ma sedentario in 
Mugello. 

Asio Otus, Gufo. Scarso (F0.); specialmente vedesi dall’ ot- 
tobre al dicembre. 

Asio accipitrinus, Gufo. Non comune (/0.); vedesi più facil- 
mente in marzo-aprile ed ottobre-novembre, ma ha 
nidificato presso Firenze (Avif. Ital. pag. 225). 

Athene Noctua, Civetta. Frequente e sedentaria (L. 7. G. 
Gi Pod: 


— 373 — 


Scops Giu, Assiolo, Chiù (Fiesole). .Scarso, estivo (7.); fre- 
quente, passa dal 25 marzo al 15 aprile e dal 15 ago- 
sto al 15 settembre (G.); comune (Gi. Fo.). Qualcuno 
rimane l'inverno (Avif. Ital. pag. 229). 

Bubo maximus, Gufo reale. Raro ai monti (/0.). 

Circus aeruginosus, Falco di padule. Comune (7°); scarso (Fo.); 
sedentario. 

Circus cyaneus, A/banella. Accidentale (L.); avuta in gen- 
naio, marzo, aprile ed ottobre, non è tanto rara. 
Circus Swainsoni, Falco dianco (Fucecchio). Rara (7.): avuta 

più volte in marzo, aprile e novembre. 

Circus cineraceus. Accidentale in primavera. 

Pandion Haliaétus, Falco pescatore. Scarso (Fo.); ne conservo 

‘ tre presi in provincia nel marzo e nell'aprile. 

Circaétus gallicus, Biancone. Scarso, ma non raro; ebbi una 
grossa femmina uccisa ad Empoli il 15 marzo 1888. 

Haliaétus Albicilla, Aquila di mare. Un individuo fu 
ucciso anni sono a Poggio a Caiano, Firenze (Ma- 
gnelli). 

Aquila pomarina. Accidentale (Avif. Ital. pag. 239). 

Aquila clanga. Accidentale, ne conservo una presa ad Em- 
poli nell’anno 1868. 

Buteo vulgaris, Poiana, Foiana (Sesto). Scarsa (L. T. Gi.); 
comune (/0.); sedentaria. 

Pernis apivorus, Falco cappone. Di scarso passaggio in otto- 

bre (Z.); più in settembre. 

Milvus Ictinus, Ni0%io. Non raro (Fo.). 

Milvus migrans, Nibbio nero. Accidentale, ne conservo uno 
ucciso a Poggio a Caiano (Firenze) nell’anno 1856. 


Falco Peregrinus, Falcone. Raro, ne conservo uno ucciso 


presso Firenze il 21 luglio 1841; ed un altro preso ad 
Erbaia (Mugello) il 20 settembre 1883; ed un terzo 
colto a Marcialla (Val di Pesa) nel luglio 1875. 
Hypotriorchis Subbuteo, Lodolaio. Scarso (7.); in settembre e 
ottobre (G.); non raro (Fo.). 
Cerchneis Tinnunculus, Falchetto da uccelli. Frequente e se- 
dentario (G. Fo.). 


TEngrA Ss 

Cerchneis vespertinus, Gri/Zaio. Non raro, ma irregolare 
nelle comparse in aprile-maggio. 

Astur palumbarius, Astore. Raro (7.); vedonsi specialmente 
i giovani in ottobre e novembre. 

Accipiter Nisus, Sparviere, Falco cenerino (Fiesole). Scarso 
(7); frequente e sedentario (G. Fo.). 

Gyps fulvus, Grifone. Accidentale, uno fu preso molti anni 
fa presso Firenze (Aviîf. Ital. pag. 266). 

Pelecanus Onocrotalus, Pellicano. Accidentale, ne conservo 
uno preso ad Empoli nel giugno 1886 (Avif. Ital. p. 269). 

Phalacrocorax Carbo. Accidentale (L.). 

Ardea cinerea, Scarza cenerina. Frequente in marzo ed apri- 
le (LT. Fo). 

Ardea purpurea, Zanocchiaia. Scarso (T.); nonraro in aprile 
e maggio (/.); di passo più scarso in settembre-ot- 
tobre. 

Egretta alba, Grand’ Airone d' Italia (Sesto). Rara assai (Fo.); 
ne ebbi una da Sesto fiorentino il 15 novembre 1878. 

Egretta Garzetta, Ariotto (Fucecchio). Non comune in mag- 
DIOZIO: 

Ardeola ralloides, Scarza col ciuffo (Sesto). Non rara di passo 
nell’aprile-maggio (/°.); di scarso passo anche in set- 
tembre. 

Ardetta minuta, Cinciguatto (Fucecchio). Estivo, frequente e 
nidificante (7.); arriva in aprile e maggio (Fo.); parte 
in agosto-settembre. 

Botaurus stellaris, Scarza cappona (Fucecchio). Frequente 
in marzo, aprile, ottobre e novembre (L. 7.); scarso al 
piano (Fo.); avuto anche in dicembre. 

Nycticorax griseus, Nonna col ciuffo, Pavoni africani (Sesto). 
Comune di passo in aprile-maggio (/0.). 

Ciconia alba, Cicogna. Scarsa di maggio o giugno (/0.). 

Ciconia nigra, Cicogna nera. Accidentale, ne furono vedute 
quattro nel 1880 (L.); scarsa (/.). 

Platalea Leucorodia. Una venne uccisa nel 1881 (L.). 

Plegadis Falcinellus, Mignattone (Fucecchio). Scarso, ma ogni 
anno si vede in aprile-maggio e settembre (7.); molto 


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— 375 — 


più raro in autunno, ne ebbi un giovane da Campi- 
Bisenzio il 1° ottobre 1881. 

Cygnus musicus, Cigno selvatico. Scarso d’inverno (7.); ra- 
ramente si vedono (/o.). 

Cygnus Bewicki. Una femmina giovane di questa rara spe- 
cie venne uccisa nel padule di Fucecchio il 23 marzo 
1888, dal signor Luigi Ancuri, il quale ne fece gene- 
roso dono alla Collezione centrale dei Vertebrati ita- 
liani nel R. Museo di Firenze. 

Bernicla ruficollis. Accidentale (Avif. Ital. pag. 298). 

Anser cinereus, Oca selvatica. Scarsa in novembre e marzo 
(L. T.); non tanto rara (/0.). 

Anser segetum, Oca selvatica. Passa in novembre, marzo ed 
aprile (L. 7.); non se ne vedono più (7); non rara (/o.). 

Anas Boscas, Germano. Frequente, di passo in agosto-set- 
tembre e febbraio-marzo; alcuni svernano, alcuni ni - 
dificano (ZL. 7.); comune ai due passi (/0.). 

Chaulelasmus streperus, Marigiano (Fucecchio), Canapiglia. 
Scarsa in febbraio e marzo (7°); rara (Fo... 

Spatula clypeata, Mestolone. Frequente in settembre, novem- 
bre e marzo (L. T. Fo.). 

Dafila acuta, Codone. Frequente in settembre-novembre e 
febbraio-marzo (L. T. Fo... 

Mareca Penelope, Fischione. Frequente in settembre-novem- 
bre e febbraio-marzo (L. 7. £0.). 

Nettion Crecca, Bozzoletto (Fucecchio), Alzavola, Germanello. 
Comune di passo in settembre-novembre e febbraio- 
marzo; qualcuna nidifica (L. T. £0.). 

Querquedula Circia, Marzolo, Granaiolo (Fucecchio), Marzaio- 
la, Carrucola (Sesto). Frequentissima nel febbraio-mar- 
zo-aprile, più scarsa in settembre (L. 7. /0.); avrebbe 
anche nidificato nel Fassine (£/0.). 

Fuligula rufina, Germano turco. Poco frequente in novem- 
bre (L. 7.); scarso (F0.). 

Fulix ferina, Morettone (Fucecchio), Morigiana (Sesto). Fre- 
quente in novembre e febbraio-marzo (L. 7.); comu- 
ne (Fo.). 


Para 

Fulix Marila, Moretta nera. Poco frequente in novembre 
(L. Fo.). 

Fulix Fuligula, Moretta turca. Frequente assai in febbraio- 
marzo (L. T. Fo.). 

Fulix Nyroca, Moretta tabaccata. Frequente in novembre, feb- 
braio-marzo (L. T. Po.). 

Bucephala Clangula, Quattr’occhi. Scarsi gli adulti frequenti 
i giovani in novembre e dicembre. 

Harelda glacialis, Moretta codona. Accidentale in novembre 
(7.); conservo un giovane ucciso presso Prato (Avif. 
Ital. pag. 319). 

Mergus Merganser. Accidentale, ne conservo uno ucciso a 
Borgo San Lorenzo il 28 dicembre 1878 (Avif. Ital. 
pag. 325). 

Mergus Serrator, Seghettone. Scarso (L.); invernale. 

Mergellus Albellus, Pescina. Frequente in febbraio-marzo (7.); 
scarsa (Fo.). | 

Columba Palumbus, Colombaccio. Frequente al passo nella se- 
conda quindicina di ottobre e primi di novembre ed 
in marzo (L. T.); scarso (G.); comune (Fo.). 

Columba Oenas, Colombdella. Frequente di passo in ottobre, 
novembre e marzo (L. 7. Fo.). 

Turtur tenera, Tortola, Tortora, Tortora selvatica. Frequente 
da aprile e settembre (L. 7. G. Fo.). 

Starna Perdix, Starna. Accidentale in poggio (L.); piuttosto 
ius ai monti (7.); sedentaria (F.); frequente e 


sedentaria (G.); sì distingue in « bottaccia » e « sco-. 


pina, » in novembre alcune viaggiano (Fo.). 

Coturnix communis, Quaglia. Comune, giunge in marzo-apri- 
le-maggio e nidifica, qualcuna rimane l’inverno (L. T.); 
partono o ripassano isolatedalla metà di agosto a tutto 
settembre, quelle che non covarono nel distretto si 
fermano poco (/.); frequente (G. /o.). 

Rallus aquaticus, Porciglione (Fucecchio). Comune di passo 
in marzo-aprile e settembre-novembre, ma anche se- 
dentaria (L. 7.); scarsa (/0.). ; 

Ortygometra Porzana, Teccola (Fucecchio). Comune di passo 


— 377 — 


in marzo-aprile o settembre, anche nidificante (L. 7.); 
frequente (Fo.). 

Ortygometra Bailloni, Schirdilla (Fucecchio), Monachella. Fre- 
quente, giunge in marzo-aprile, nidifica e parte in 
settembre (L. 7.); comune (/.). 

Ortygometra parva, Schiridilla, Monachella, Puttanella (Sesto). 
Frequente, giunge in aprile, nidifica e parte o ripassa 
in settembre (L. 7.); non comune (£0.). 

Crex pratensis, fe quaglio. Scarso al piano, di doppio passo 
(T. Fo.). 

Gallinula chloropus, Fiumalbo, Gallinella, Sciabica. Frequente 
di passo in marzo-aprile e settembre, anche sedenta- 
ria (L. T.). scarsa (Fo.). 

Porphyrio caeruleus, Pollo sultano. Accidentale in primave- 
ra (Fo.). 

Fulica atra, Folaga. Frequente, sedentaria e di passo in 
settembre-novembre e marzo (L. 7.); non comu- 
ne (Fo.). 

Grus communis, Grue (Fucecchio). Scarsa (7. Fo.); una volta 
si vedevano spesso specialmente nel marzo (Zo.); ne 
conservo una colta a Prato il 6 dicembre 1879. 

Otis Tarda, Otarda. Accidentale, ne conservo un maschio 
adulto preso vicino a Firenze nell’inverno 1830 (SAVI; 
Ornitologia Toscana, III, pag. 231). 

Otis Tetrax, Gallina prataiola. Accidentale (7).). 

(Edicnemus scolopax, Martinellone (Fucecchio), Regino (Sesto). 
Scarso (7.); poco frequente, giunge in aprile e parte 
in settembre-ottobre; nidifica in Chianti (/.). 

Cursorius gallicus. Accidentale in primavera (/0.). 

Charadrius Pluvialis, Martinello. Frequente di passaggio spe- 
cialmente nel marzo (L. T. Fo.). 

Eudromias Morinellus, Piviere tortolino, Capocchino (Sesto). 
Scarso di passo (7); divenuto di comparsa irregolare, 
anni fa ne incontrai sui monti di Stamiano sopra Va- 
glia (/0.); lo ebbi in marzo ed in settembre. 

Fegialitis cantiana, Corriere. Non comune (Fo.); avuto in 
marzo, aprile e maggio. 


— 378 — 

Fegialitis curonica, Corriere piccolo. Comune, estivo e nidi- 
ficante (Fo). 

Fegialitis Hiaticula, Corriere. Non comune (F0.); avuto in 
marzo. 

Vanellus Capella, Miciola (Fucecchio), Pavoncella. Frequente 
di passo in marzo ed aprile (L. 7. Fo.); sverna in pro- 
vincia, giungendo in ottobre-novembre. 

Haematopus Ostralegus, Beccaccia di mare. Scarsa, ne uccisi 
una presso Firenze nel marzo 1873 (F.); avuta l’1l'apri- 
le 1886 dal pian di Sesto fiorentino. 

Recurvirostra Avocetta, Lesina. Accidentale (7.); avuta da 
Campi-Bisenzio il 26 marzo 1883. 

‘Himantopus candidus, Cavalier d’Italia. Scarso in aprile (L. 
Fo.); avuto anche nel marzo. 

Phalaropus fulicarius. Accidentale, ne conservo uno ucciso 
a Borgo San Lorenzo nell’ agosto 1870 (Avif.. Ital. 
pag. 381). 

Pelidna maritima. Accidentale, ne ebbi uno da San Donnino, 
ucciso il 10 novembre 1883 (Avif. Ital. pag. 384). 
Pelidna subarquata, Piovanello. Frequente in aprile e mag- 
gio (7. Fo.); avuto anche in settembre e ottobre. 
Pelidna alpina, Piovanello piccolo. Abbastanza frequente in 
aprile e maggio (7. /o.); avuta pure in marzo e no- 

vembre. 

Actodremas minuta, Cocchiume (Fucecchio), Gambecchio. Fre- 
quente in maggio (7. Fo.); avuto anche in settembre. 

Machetes Pugnax, Gambetta. Comune di passo in marzo, aprile 
e maggio (7. Fo.); avuta pure in settembre. 

Tringoides Hypoleucus, 7rol-7%rol (Fucecchio), Pirullino. Se- 
sto). Comune assai (7. Fo.); nidificante (F°o.). 

Totanus Ochropus, Pirullino (Sesto). Comune e forse nidi- 
ficante (Fo.); avuto specialmente in marzo-aprile e set- 
tembre. 

Totanus Glareola, Pirullino (Sesto). Comune e forse, nidi- 
ficante (/%.); avuto in aprile, marzo e luglio. 

Totanus stagnatilis, Gambettone (Sesto). Non raro in prima- 
vera (Fo.); avuto in marzo ed aprile. 


— 379 — 


Totanus Calidris, Pettegola. Non rara, forse anche invernale, 
la ebbi in aprile e novembre. 

Totanus fuscus, Gambettone. Non raro in marzo, aprile, mag- 
gio e settembre. 

Totanus nebularius, Parntanu. Non rara in aprile-maggio. 

Limosa melanura, Pittima. Frequente in marzo-aprile. (7. /0.). 

Limosa rufa. Accidentale, ne conservo una presa presso Fi- 
renze nell'autunno 1839 (Avif. Ital. pag. 401); ed 
un’ altra uccisa sull’ Arno presso Firenze il 12 no- 
vembre 1887. 

Scolopax Rusticula, ZBeccaccia. Frequente ‘in novembre e 

marzo (ZL. 7.); poche ed isolate si vedono (7.); fre- 
quente, tutti distinguono una razza piccola o scopina, 
passo 15-30 marzo e 25 ottobre-20 novembre (G.); co- 
mune (Zo.). 

Gallinago major, Croccolone. Frequente in aprile-maggio, 
scarso in ott.-nov. (L. 7. Fo.); avuto anche in marzo. 

Gallinago calestis, Beccaccino. Frequente in agosto, settem- 
bre, ottobre, novembre e marzo (L. 7. Fo.); avuto an- 
che in febbraio, aprile e dicembre. 

Gallinago Gallinula, /inzacchio, Beccaccino mezzano, Vuota- 
borse. Frequente in settembre-ottobre e marzo (L. 7. 
Fo.); avuta anche in aprile e dicembre. 

Numenius Arquata, CRiurlo. Scarso nel marzo (7.); non raro 
(Fo.); avuto anche in aprile. 

Numenius tenuirostris, CRiurlotto. Scarso nell'inverno. 

Numenius Phaeopus, Chiurletto. Scarso nel marzo (7). 

Glareola Pratincola, /ernice di mare. Scarsa, avuta da Pere- 
tola il 1° giugno 1878. 

Thalasseus cantiacus, Beccapesci. Accidentale (7). 

Sterna fluviatilis, gondine di mare. Scarsa in primavera (7.). 

Sternula minuta, Fraticello. Scarso in aprile-maggio (7.). 

Hydrochelidon leucoptera, Anima di Sbirro. Frequente in pri- 
mavera (/o.); ne ho veduto qualche anno in maggio 
sull’Arno entro Firenze. \ 

Hydrochelidon nigra, Arima di Sbirro. Comune assai al passo 
in primavera (/°.); avuta in aprile ed in settembre. 


— 380 — 


Chroocephalus ridibundus, Piccion di mure (Sesto). Comune 
in primavera coi forti libecci (Yo.). 

Larus cachinnans, Mugnajaccio. Raro coi forti libecci (/0.). 

Colymbus arcticus, Strolaga. Scarsa nell'inverno (7). 

Colymbus septentrionalis, Strolaga. Ne conservo una uccisa a 
Fucecchio il 10 gennaio 1879. ; 

Podiceps cristatus, Svasso. Non tanto raro, ne ebbi due dal 
padule di Fucecchio il'9 aprile 1885 ed il 14 aprile 1887 
un altro da Ugnano (Firenze) il 30 dicembre 1878. 

Podiceps nigricollis, Svasso piccolo. Scarso (7.); avuto in 
aprile da Fucecchio. 

Podiceps fluviatilis, Tuffetto, German botta (Sesto). Scarso 


nell'aprile (7.); non comune, ma si vede in ogni sta-. 


gione (Fo.). 


Elenco delle specie di uccelli le quali ni- 
dificano nel distretto di Fiesole, pro- 
vincia di Firenze.' 


Emberiza. Hortulana. 
Alauda arvensis. 


Garrulus glandarius. 
Fringilla corlebs. 


Passer montanus. 
Passer Italia. 
Petronia stulta. 


Coccothraustes vulgaris. 


Ligurinus Chloris. 
Carduelis elegans. 
Serinus hortulanus. 
Cannabina Linota. 
Loxia Curvirostra. 
Miliaria Projer. 
Emberiza Cirlus. 


Alauda arborea. 
Galerita cristata. 
Motacilla alba. 
Calobates melanope. 
Saxicola Oenanthe. 
Monticola saxatilis. 
Monticola Cyanus. 
Merula nigra. 
Turdus viscivorus. 
Aédon Luscinia. 
Ruticilla Phoenicurus. 


1 Compilato dal signor D. Gargiolli, il quale premette questa 0s- 
servazione: « Il barbaro e vergognoso uso di togliere impunemente 
uova, pulcini e nidi impedisce di fare osservazioni minute ed esatte 
sulla nidificazione degli uccelli in questo distretto. » 


Pratincola Rubicola. 
Sylvia orphea. 
Sylvia Curruca. 
Sylvia cinerea. 
Sylvia subalpina. 


Monachus Atricapillus. 


Monachus hortensis. 
Phylloscopus sibilator. 
Phylloscopus Bonellii. 
Hypolais icterina. 
Hypolais polyglotta. 
Parus major. 

Oriolus Galbula. 
Lanius minor. 

Lanius Collurio. 
Lanius auriculatus. 


— 381 — 


Hirundo rustica. 
Chelidon urbica. 
Cypselus Apus. 
Caprimulgus europaus. 
Gecinus viridis. 

lyjnx Torquilla. 
Cuculus canorus. 
Upupa Epops. 

Strix flammea. 

Scops Giu. 

Athene Noctua. 
Cerchneis Tinnunculus. 
Accipiter Nisus. 
Turtur tenera. 

Starna Perdix. 
Coturnix communis. 


Elenco delle specie di uccelli che sono di 
passaggio regolare nella provincia di 
Firenze, distretto di Fiesole, colle in- 
dicazioni dell'arrivo e della partenza.’ 


Alauda arborea. S. Primavera, dal 15 marzo al 10 aprile. 
A. Autunno, dal 1° ottobre al 10 novembre. 

Alauda arvensis. A. Primavera, dal 15 marzo al 10.aprile. 
A. Autunno, dal 15 ottobre al 20 novembre. 

Scops Giu. A. Primavera, dal 25 marzo al 15 aprile. A. 
Estate, dal 16 agosto al 15 settembre. 

Lanius auriculatus. A. Primavera, dal 25 aprile al 15 mag- 
gio. S. Estate, dal 15 agosto al 15 settembre. 

Lanius Collurio. A. Primavera, dal 25 aprile al 15 maggio. 
A. Estate, dal 15 agosto al 15 settembre. 


! Questo elenco fatto con grande accuratezza dall’ottimo D. Gar- 
giolli ha un solo difetto, l'ordinazione, che egli fece disponendo in se- 
rie alfabetica i nomi volgari; io ho sostituito i nomi scientifici, ma non 
ho potuto mutar l'ordine adottato. Le lettere iniziali 4 ed $, signifi- 
cano: abbondante e scarso, 


egg e 


Lanius minor. A. Primavera, dal 25 aprile al 15 maggio. S. 
Estate, dal 15 agosto 5 15 settembre. 

Chelidon ici A. Primavera, dal 30 marzo al 15 afilo, 
A. Estate e Autunno, si Jo settembre al 15 ot- 
tobre. 

Motacilla alba. S. Primavera, dal 15 marzo al 10 aprile. A. 
Estate e Autunno, dall’ 8 ottobre al 15 novembre. 
Scolopax Rusticula. A. Primavera, dal 15 al 30 marzo. A. 

Autunno, dal 25 ottobre al 20 novembre. 

Hypolais icterina. A. Primavera, dal 15 al 30 apo A. 
Estate, dal 15 agosto al 20 ia 

Monachus hortensis. S. Primavera, dal 15 al 30 aprile. À. 
Estate, dal 15 agosto al 20 settembre. 

Sylvia Curruca. S. Primavera, dal 15 al 30 aprile. S. Esta- 
te, dal 15 agosto al 20 settembre. 

Sylvia orphea. A. Primavera, dal 15 al 30 aprile. A. Esta- 
te, dal 15 agosto al 20 settembre. 

Upupa Epops. A. Primavera, dal 1° al 15 aprile. A, Estate, 
dal 15 agosto al 20 settembre. 

Agrodroma campestris. S. Primavera, dal 10 al 25 aprile. 
S. Estate, dal 15 agosto al 20 settembre. 

Ligurinus Chloris. A. Primavera, dal 15 marzo al 10 aprile. 
A. Autunno, dall’ 8 ottobre all 8 novembre. 

Monachus Atricapillus. A. Inverno, dal 20 febbraio al 20 mar- 
zo. S. Autunno, dal 25 settembre al 15 ottobre. 

Carduelis elegans. A. Primavera, dal 15 marzo al 10 apri- 
le. A. Autunno, dall’ 8 ottobre al 15 novembre. 

Turdus pilaris. A. Inverno, dal 20 gennaio al 20 febbraio. 
S. Autunno, dal 25 ottobre al 20 novembre. 

Poecile palustris. S. Inverno, dal 20 febbraio al 20 marzo. 
A. Autunno, dal 10 ottobre al 10 novembre. 

Parus major. A. Inverno, dal 20 febbraio al 20 marzo. A. 
Autunno, dal 10 si al 10 novembre. 

Cyanistes sofa. S. Inverno, dal 20 febbraio al 20 mar- 
zo. S. Autunno, dal 10 Dione al 10 novembre. 

Pyrrhula europea. S. Primavera, dal 15 marzo al 10 aprile. 
S. Autunno, dal 20 ottobre al 20 novembre. 


— 383 — 


Ruticilla Phenicurus. S. Primavera,-dal 20 marzo al 10 apri- 
le. A. Autunno, dal 15 settembre al 15 ottobre. 

Monticola saxatilis. A. Primavera, dal 1° al 20 aprile. S. 
Estate, dal 15 agosto al 20 settembre. 

Columba Palumbus. S. Inverno, dal 1° al 20 marzo. S. Au- 
tunno, dal 1° al 30 ottobre. 

Corvus Cornix. S. Inverno, dal 1° al 20 marzo. A. Autunno, 
dal 15 ottobre al 10 novembre. i 

Corvus frugilegus. S. Inverno, dal 1° al 20 marzo. A. Au- 
tunno, dal 15 ottobre al 10 novembre. 

Cuculus canorus. A. Primavera, dal 5 al 20 aprile. S. Esta- 
te, dal 15 agosto al 20 settembre. 

Calobates melanope. S. Primavera, dal 15 marzo al 10 apri- 
le. Sì Autunno, dall’ 8 ottobre al 15 novembre. 


. Fringilla coelebs. A. Primavera, dal 15 marzo al 10 aprile. 


A. Autunno, dall’8 ottobre al 15 novembre. 

Regulus ignicapillus. A. Primavera, dal 15 marzo al 10 apri- 
le. A. Autunno, dall’ 8 ottobre al 15 novembre. 

Coccothraustes vulgaris. S. Primavera, dal 15 marzo al 
10 aprile. A. Autunno, dall’ 8 ottobre al 15 no- 
vembre. 

Cerchneis Tinnunculus. A. Primavera, dal 15 marzo al 10 apri- 
le. A. Autunno, dall’ 8 ottobre al 15 novembre. 

Garrulus glandarius. S. Primavera, dal 15 marzo al 10 apri- 
le. A. Autunno, dal 15 ottobre al 15 novembre. 

Chrysomitris Spinus. S. Primavera, dal 15 marzo al 10 apri- 
le. A. Autunno, dal 15 ottobre al 10 novembre. 

Phylloscopus Bonellii. A. Primavera, dal 15 al 30 aprile. A. 
Estate, dal 15 agosto al 20 settembre. 
Phylloscopus Trochilus. S. Primavera, dal 15 marzo al 10 apri- 
le. A. Autunno, dal 25 settembre al 1° novembre. 
Phylloscopus sibilator. A. Primavera, dal 15 al 30 aprile. A. 
Estate, dal 15 agosto al 20 settembre. 

Saxicola Oenanthe. A. Primavera, dal 15 al 30 aprile. A. 
Estate, dal 15 agosto al 20 settembre. 

Merula nigra. A. Primavera, dal 1° al 30 marzo. A. Autun- 
no, dal 20 ottobre al 20 novembre. 


— 384 — 


Cannabina Linota. A. Primavera, dal 15 marzo al 10 aprile. 
A. Autunno, dall’ 8 ottobre al 15 novembre. 

Caprimulgus europ&eus. A. Primavera, dal 1° al 15 aprile. 
A. Estate, dal 15 agosto al 20 settembre. 

Emberiza Hortulana. A. Primavera, dal 25 aprile al 15 mag- 
gio. A. Estate, dal 15 agosto al 20 settembre. 

Passer Italie. A. Autunno, dal 1° ottobre all’ 8 novembre. 

Petronia stulta. S. Primavera, dal 15 marzo al 10 aprile. A. 
Autunno, dal 1° ottobre all’ 8 novembre. 

Passer montanus. S. Primavera, dal 15 marzo al 10 aprile. 
A. Autunno, dal 1° ottobre all’ 8 novembre. 

Accentor modularis. S. Primavera, dal 15 marzo al 10 apri- 
le. A. Autunno, dal 10 ottobre al 15 novembre. 

Fringilla Montifringilla. S. Primavera, dal 15 al 30 marzo. 
A. Autunno, dal 20 ottobre al 20 novembre. 

Erithacus Rubecula. A. Primavera, dal 15 marzo al 10 apri: 
le. A. Autunno, dal 15 ottobre al 10 novembre. 

Butalis Grisola. S. Primavera, dal 15 al 30 aprile. A. Esta- 
te, dal 15 agosto al 20 settembre. 

Anthus pratensis. S. Primavera, dal 15 marzo al 10 aprile. 
A. Autunno, dal 15 ottobre al 20 novembre. 

Anthus cervinus. S. Primavera, dal 15 marzo al 10 aprile. S. 
Autunno, dal 15 ottobre al 20 novembre. 

Anthus trivialis. A. Primavera, dal 1° al 30 aprile. A. Estate 
ed Autunno, dal 10 agosto al 10 ottobre. 

Coturnix communis. A. Primavera, dal 10 al 80 aprile. A. 
Estate, dal 15 agosto al 20 settembre. 

Certhia brachydactyla. S. Autunno, dal 25 settembre al 
10 novembre. 

Serinus hortulanus. A. Primavera, dal 15 marzo al 10 apri- 
le. A. Autunno, dall’ 8 ottobre al 15 novembre. 

Troglodytes parvulus. A. Primavera, dal 15 al 30 marzo. A. 
Autunno, dal 20 ottobre al 20 novembre. 

Oriolus  Galbula. A. Primavera, dal 25 aprile al 15 maggio. 
S. Estate, dal 15 agosto al 15 settembre. 

Hirundo rustica. A. Primavera, dal 19 marzo al 15 aprile. 
A. Estate, dal 15 agosto al 30 settembre. 


a e 


— 5385 — 


Cypselus Apus. A. Primavera, dal 1° al 15 aprile. A. Estate, 
dal 25 luglio al 15 agosto. 

Aédon Luscinia. A. Primavera, dal 15 al 30 aprile. A. Esta- 
te, dal 15 agosto al 20 settembre. 

Pratincola Rubicola. A. Primavera, dal 1° al 30 marzo. A. 
Autunno, dal 1° al 30 ottobre. 

Accipiter Nisus. A. Primavera, dal 15 marzo al 10 aprile. 

__ A. Autunno, dall’ 8 ottobre all’ 8 novembre. 

Anthus Spipoletta. S. Primavera, dal 15 marzo al 10 aprile. 
S. Autunno, dal 15 ottobre al 20 novembre. 

Starna Perdix. A. Autunno dal 20 settembre al 30 ottobre. 

Sylvia cinerea. A. Primavera, dal 15 al 30 aprile. A. Estate, 
dal 15 agosto al 20 settembre. 

Sylvia subalpina. A. Primavera, dal 15. al 30 aprile. A. 
Estate, dal 15 agosto al 20 settembre. 

Pratincola Rubetra. S. Primavera, dal 15 al 30 aprile. S. 
Estate, dal 15 agosto al 20 settembre. 

Sturnus vulgaris. A. Primavera, dal 1° marzo al 15 aprile. 
S. Autunno, dal 1° ottobre al 15 novembre. 

Miliaria Projer. S. Primavera, dal 15 marzo al 10 aprile. A. 
Autunno, dal 15 ottobre al 15 novembre. 


__Ijnx Torquilla. A. Inverno, dal 20 febbraio al 1° aprile. A. 


Estate dal 15 agosto al 20 settembre. 
Turdus viscivorus. A. Inverno, dal 20 gennaio al 20 feb- 
braio. A. Autunno, dall’ 8 ottobre al 15 novembre. 
Turdus musicus. A. Inverno, dal 20 gennaio al 20 marzo. 
A. Autunno dal 5 ottobre al 10 novembre. 

Turdus iliacus. A. Inverno, dal 20 gennaio al 1° marzo. A. 
Autunno, dal 20 ottobre al 20 novembre. 

Turtur tenera. A. Primavera, dal 15 aprile al 5 maggio. A. 
Estate, dal 15 agosto al 20 settembre. 

Emberiza Citrinella. S. Primavera, dal 15 marzo al 10 apri- 
le. A. Autunno, dal 15 ottobre al 20 novembre. 
Emberiza Cia. S. Primavera, dal 15 marzo al 10 aprile. A. 

Autunno, dal 15 ottobre al 20 novembre. 
Emberiza Cirlus. S. Primavera, dal 15 marzo al 10 aprile. 
A. Autunno, dal 15 ottobre al 20 novembre. 


25 


— 386. — 


Galerita cristata. Da qui non fa passo. 

Strix flammea. Da qui non fa passo. 

Athene Noctua. Da qui non fa passo. 

Acredula Irbyi. Fa passo irregolarissimo, ed ho veduto i 
primi, in aleuni anni nel mese di settembre, ed in al- 
tri nel novembre inoltrato. | 

Pica rustica. Capita qui irregolarmente, e non tutti gli 
anni: l’ ho veduta nei mesi di aprile e di ottobre. i 

Hypotriorchis Subbuteo. I pochi individui, da me presi, ca- 
pitarono sul finire del mese di settembre ed ai primi 
di ottobre. 

Monticola Cyanus. Da qui non fa passo, e se ne trovano po- 
chissime. 

Picus major. Da qui non fa passo, e se ne trovano pochis- 
simi. 

Gecinus viridis. Da qui non fa passo, e se ne trovano po- 
chissimi. 

Alcedo sua, Da qui non fa passo, e se ne trovano pochis- 
simi. 


Arezzo, distretto del Casentino (BenI avv. cav. Carlo, 
Fiorini Pietro, PAurR nob. Giuseppe): 


Il Casentino confina a ponente col Valdarno Superiore, 
a maestro e tramontana col Mugello, a greco colla Roma- 
gna toscana, a levante colla Valle Tiberina, e a mezzo- 
giorno col territorio di Arezzo. La valle Casentinese pre- 
senta la figura di un vasto anfiteatro cinto di monti aventi 
una elevazione media di metri 1300 sul mare, e derivanti 
dalla catena centrale degli Appennini, che da ogni parte 
lo circondano, aprendosi a mezzogiorno verso la pianura 
aretina. Il fiume Arno che nasce sul versante occidentale 


! L’ esperienza mi ha dimostrato impossibile precisare la quindi- 
cina del passo, giacchè quello anticipa o ritarda a causa dei venti e 
delle variazioni dell’ atmosfera (Gargiolli). 


‘ — 387 — 


del monte Falterona (m. 1649) traversa il Casentino nel suo 
maggior diametro, cioè da tramontana a mezzogiorno. 

La costituzione geologica del Casentino è molto uni- 
forme di origine e di natura. Prevalgono le rocce calcaree 
e arenarie, e in alcuni luoghi il cretaceo superiore. Ri- 
guardo all’età delle rocce sedimentarie e dei fossili che esse 
contengono si può dire non-oltrepassino quella eocenica o 
cretacea, non esistendo traccia alcuna di produzioni vul- 
caniche. La valle Casentinese è irrigata da molti torrenti 
e altri minori corsi d’acqua, che tutti immettono nel fiume 
Arno. 

Nelle più elevate pendici crescono il Faggio e l’ Abete; 


inferiormente il Castagno, la Querce e il Cerro. Nella bassa 


valle poi, e specialmente presso il fiume Arno, prevale la 
coltivazione campestre propria della Toscana. La vite si 
coltiva anche ad altezze rilevanti, e in alcuni luoghi pri- 
vilegiati vegeta anche l'ulivo. Il clima è puro e salubre, 


«ma assai rigido nel verno; fresco in estate; sono rare le 


nebbie. Prevalgono i venti di nord-est e ovest. La tempe- 
ratura è molto variabile. Dopo lo sconsigliato diradamento 


delle foreste si è notato un prolungamento nella permanenza 


delle nevi e un ritardo della stagione primaverile (Beni). 


Il distretto di osservazione è situato nella provincia di 
Arezzo ed è composto dalle frazioni di Serravalle, Soci e 
Farneta del comune di Bibbiena; Badia Prataglia, Mag- 
giona, Sierna e Ragginopoli del comune di Poppi; è nel 
bacino idrografico dell'Arno e precisamente nei bacini se- 
condari dei torrenti Archiano e Sova. È confinato: ad Est 
dal torrente Archiano; al Sud dalla strada provinciale Ca- 
sentinese; ad Ovest dal torrente Sova e confine fra il co- 
mune di Poppi e quello di Pratovecchio; al Nord dalle 
creste dell'Appennino che divide la provincia di Arezzo da 
quella di Firenze. 

Questo distretto è situato parte in montagna e parte 
in collina, avendo una elevazione massima sul livello del 
mare di metri 1323 (Giogana vetta dell'Appennino) ed una 


— 388 — : 


elevazione minima di metri 317 (strada provinciale casen- 
tinese). Per conseguenza si ha una grande variazione di 
clima ed una varietà notevole nella vegetazione; come in- 
fatti, partendo dal punto più basso del distretto, cioè dalle 
frazioni di Soci e Farneta dove vegeta rigogliosa la vite 
ed in alcuni punti anche l’ulivo, si passa alla vegetazione 
della Querce e del Castagno e quindi a quella del Cerro, 
del Carpino, del Frassino e dell’ Abeto che prospera molto 
bene, come si vede nella stupenda foresta di Camaldoli, e 
per ultimo il Faggio che misto con l Acero o Riccio, ed al 
Larice, introdotto da pochi anni, coprono le vette eccelse 
dell'Appennino nel tratto detto della Giogana e nei con- 
trafforti del medesimo di Catozzo, Tromignone, Muschio- 
so ec., ec. (Fiorini). 


Il Casentino, piccola regione all’ oriente della Toscana, 
presenta la figura di un vasto anfiteatro cheha il fondo verde 
di prati, campi e vigneti, e vien cinta e come rinchiusa in- 
torno, da belle montagne. Acque sonanti e purissime la irri- 
gano tutta per traverso e per lungo. Alte e selvagge ne sonole 
giogane, con larghe vedute sopra un oceano di accatastate 
montagne, limitate ai due mari. Queste montagne che scen- 
dono dalla catena centrale degli Appennini, dividono il 
Casentino, a ponente dal Valdarno Superiore, a maestro e 
tramontana dalla Valle di Sieve, a greco dalla Romagna 
e a levante dalla Valle Tiberina, aprendosi poi a mezzo- 
giorno per dare libero il corso al primo dei fiumi toscani 
che nasce sul versante occidentale della Falterona, e at- 
traversa questa provincia nel suo maggiore diametro. I Cerri 
ed i Castagni ‘cuoprono la parte inferiore della montagna, 
mentre i Faggi e gli Abeti ne rivestono le cime. 

Il clima del Casentino in generale, è più rigido nel- 
l'inverno di quello che lo comporti la sua geografica posi- 
zione, in ragione forse di trovarsi chiuso fra alti monti, la 
cui chioma in quella stagione suol esser carica di neve. 
L’elevazione media di questi può calcolarsi sui 1300 metri 
sul livello del mare. 


— 389 — 


Molto uniforme di origine e di natura, puossi conside- 
rare la costituzione geologica del Casentino. L’ossatura dei 
più alti monti e di alcuni altri subalterni, è formata di 
rocce calcaree ed arenarie spesso alternate da schisti-mica- 
cei a grani più o meno fini. Verso il centro della Valle 
sono frequenti le breccette e nel più basso Casentino s' in- 
contrano spesso le stratificazioni di calcare compatto &@ 
grana finissima. Riguardo ai resti di esseri organizzati, ri- 
cordo un vasto letto di lignite-torba lacustre fra Pratovec- 
chio e Porrena (Pauer). 


Elenco delle specie di uccelli osservate 
nella provincia. di Arezzo, distretto 
del Casentino, coi nomi volgari locali 
e notizie sulla frequenza, migrazioni, 
nidificazione, ecc. ecc.! 


Corvus Corax, Corvo reale. Raro, ma sedentario ai monti (f.). 

Corvus Cornix, Cornacchia. Ai monti e piano, sedentaria (8. 
FP). 

Corvus frugilegus, Corvo. Ai monti (5.) e piano (P.); inver- 
nale. 

Garrulus glandarius, GRiandaja. Comune e sedentaria (2. 
P. F). 

Nucifraga Caryocatactes. Accidentale (B.). 

Pyrrhocorax alpinus. Uno, femmina giovane, fu ucciso a 
Meriggio del Sacco, Alpe di Catenaia il 2 gennaio 1888, 


1 Questo elenco è compilato colle liste e le notizie fornite dai 
signori cav. avv. Carlo Beni di Stia, Pietro Fiorini di Camaldoli e Giu- 
seppe Pauer di Firenze e Pratovecchio. L’avv. Carlo Beni non solo ha 
formato in casa propria a Stia una collezione quasi completa e bellis- 
sima degli uccelli del Casentino, ma ha seritto una dotta ed interessan- 
tissima Guida lustrata del Casentino, Firenze, 1881 e 1889; ove alla 
pag. 194 (ediz. 1°) egli dà un elenco degli uccelli di quella bellissima re- 
gione. Ho indicato colle iniziali la parte che spetta a ciascuno degli os- 
servatori. 


TAgunresni \- 


e donato dal cav. A. Gentili alla Collezione centrale 
dei Vertebrati italiani a Firenze (Géglioli). 

Sturnus vulgaris, Storno. Al piano, di passo in marzo ed 
ottobre (B.); specialmente autunnale. (P. P.). 

Fringilla colebs, Fringuello. Frequente ovunque e sedenta- 
rio (B. F. P.); passa in marzo ed ottobre (B.). 

Fringilla Montifringilla, Peppola. Comune e fors'anche seden- 
taria (B. F.); invernale (P.). 

Montifringilla nivalis. Accidentale ai monti (5.). 

Petronia stulta, Passera lagia. Nidificante e comune ovun- 
que (2.); sedentaria (P.). 

Passer montanus, Passera mattugia. Comune ovunque e se- 
dentaria (5. P.). 

Passer Italie, Passera. Abbondante e sedentaria (8. F. P.). 

Coccothraustes vulgaris, Frosone. Frequente ai monti (5.); 
di doppio passo (£. P.). 

Ligurinus Chloris, Calenzòlo. Comune e nidificante ai desta 
Cage nia (SR 

Chrysomitris Spinus, Lucherino. Ai monti, scarso in ottobre 
(CEDI LIO 

Carduelis elegans, Calderino. Abbondante ai monti e seden- 
10:01 LONRI (2 P0 I 2 

Serinus hortulanus, £aperino. Frequente e nidificante ai 
monti (B.); ca (ISP): 
Cannabina Linota, Montanello. Frequente ovunque e nidi- 
ficante (B.); ao (P.); e di doppio passo (7). 
Pyrrhula europea, Becotto. Ai monti in aprile e ottobre, vi 
nidifica (B. P.); sedentario (f.). 

Loxia Curvirostra. Raro ai monti (B. £.). 

Miliaria Projer, Strillozzo, Sermollo. Comune ai monti, passa 
in aprile e settembre (5. P.). 

Emberiza Citrinella, Zigolo giallo. Frequente e sedentario 
(B. F. P.); di passo in aprile e settembre-novembre (5.). 

Emberiza Cirlus, Zigolo. Comune e sedentario (5. F. P.); di 
passo in aprile e settembre-novembre (£.). 

Emberiza Hortulana, Ortolano. Estivo ai monti (2.); passa 
in aprile agosto e settembre (2. /. P.). 


— 391 — 


Emberiza Cia, Zigolo, Muciatto. Frequente e nidificante (8.); 
sedentario (P.). 

Emberiza Scheniclus, Zigolo. Scarso al piano (B.). 

Emberiza pyrrhuloides, Zigolo. Raro al piano (5£.). 
Alauda arborea, Lodolino. Comune (5.); e sedentario (P. £.). 
Alauda arvensis, Lodola. Abbondante di passo in marzo ed 
ottobre e anco nidificante (5.); sedentaria (/. P.). 
Galerita cristata, Cappellaccia. Comune ai monti e sedenta- 
ria (B. P. F. i 

Agrodroma campestris, Lodolino, Re di Lodole. Comune, ni- 
dificante; passa in marzo ed ottobre (5. /.). 

Anthus pratensis, Pispola. Frequente assai al passo in aprile, 
scarsa in ottobre (8. f. P.). 

Anthus cervinus, Pispola. Rara (2.). 

Anthus trivialis, /ispolone. Comune, passa in aprile e set- 
tembre (B. P.). 

Anthus Spipoletta, Pispola, Fossaccio. Non comune (5. P.); 
sedentaria (1). 

Budytes flavus, Strisciajola. Estivo e nidificante (B.). 

Budytes cinereocapillus, Strisciajola. Di doppio passo e forse 
estiva (B.); nidificante (P.). 

Motacilla alba, Batticoda, Batticodola nera. Abbondante e se- 
dentaria (B. F. P.). 

Calobates melanope, Batticoda, Batticodola gialla. Frequente 
ai monti e sedentaria (B. F. P.). 

Saxicola Oenanthe, Culbianco. Frequente ai monti, estivo e 
di passo (P.). 

Monticola saxatilis, Codirossone, Tordo marino. Frequente ai 
monti, giunge in aprile, parte in settembre (5. P. F.). 

Monticola Cyanus, Passera solitaria. Frequente ovunque e 
sedentaria (5B.); nidificante (P. F.). . 

Merula nigra, Merlo. Comune ovunque e sedentario (8. F. P.). 

Merula torquata, Jerlo col collare, Merlo col vezzo. Non fre- 
quente in ottobre ai monti, forse nidificante (58. P.); 
anche sedentario (/.). 

Turdus pilaris, Cesessa, Cegessa. Non comune tutti gli anni, 
passa in ottobre (B. F. P.). 


CASGOSEE 


Turdus iliacus, Sassello. Frequente in ottobre (B.); passa an- 
che in marzo (F. P.). È 

Turdus musicus, Tordo, Tordo bottaio. Nidificante e comune 
(B. F. P.); passa in marzo ed ottobre (5. F.). 

Turdus viscivorus, Zordela. Comune e sedentaria (B. F. P.). 

Oreocincla varia. Accidentale (2.); uno ucciso a Poggio 
Scali il 14 ottobre 1873 (Avif. Ital. pag. 103). 

Aédon Luscinia, Usigrolo. Comune, estivo e nidificante(B.P.F) 

Erithacus Rubecula, Pettirosso. Nidificante, frequente (8. P.); 
anche sedentario (F. P.). 

Cyanecula Wolfi, Pett'azzurro. Raro assai (B.). 

Ruticilla Phenicurus, Codirosso, Codirossolo. Frequente in 
maggio e settembre, nidificante (5. P. £.). 


Ruticilla titys, Spazzacamino. Non comune, nidificante; ve- 


desi in maggio ed in settembre (5. .). 

Pratincola Rubicola, Saltastecce. Comune e sedentario (B. . P.). 

Pratincola Rubetra, Saltastecce. Frequente, estiva e nidifican- 
te (B. P.). 

Sylvia orphea, Sepajola. Non comune, nidificante (5.). 

Sylvia cinerea, Sepajola. Non comune, nidificante (B. P.). 

Sylvia subalpina, Sepajola. Non comune (£.). 

Monachus Atricapillus, Sepajola, Capinera. Frequente, nidi- 
ficante (B.); sedentaria (f. P.). ; 

Monachus hortensis, Beccafico. Non comune, giunge in aprile 

e parte in settembre (£. F. P.). 

Melizophilus undatus. Rara (5). i 

Phylloscopus sibilator, Lu. Non comune in aprile e settem- 
bre; anche nidificante (2. P.). 

Phylloscopus Trochilus, Lu. Frequente, di passo in aprile e 
settembre, nidificante (5. P.). 

Phylloscopus Bonelli, Lu. Non comune (8.). 

Phylloscopus rufus, Lu. Non comune, nidificante (B. P.); se- 
dentario (£.). 

Hypolais icterina, Luì, Beccafico. Estivo, non comune (8.). 

Hypolais polyglotta, Beccafico, Lu. Comune, estivo (P.). _ 


Troglodytes parvulus, Scricciolo, Sborro. Comune e sedenta- | 


rIO:(B PP) 


do TN. bg 
Mld \ 


| — 593 — 


| Cinclus aquaticus, Mer/o acquajolo. Comune (B.); sedentario 

RC. PI. 

Accentor collaris, Uccello della neve, Grottajone. Raro in no- 
vembre e dicembre (5. £.). 

Accentor modularis, Scopajola, Scopina. Nidificante e frequente 
(B. P.); sedentaria (£.). 

Regulus cristatus, Arancino. Nidificante e frequente (5.); se- 
dentario (£). 

Regulus ignicapillus, Arancino. Nidificante e meno frequente 
(B.); sedentario (F. P.). 

Acredula Irbyi, Codibugnolo. Frequente ovunque e sedenta- 
He (BEI. 

Parus major, Capinera, Fiaschetta. Abbondante e sedentaria 
(B.F.P). | 

Parus ater, Cepinera, Capinera piccola. Non frequente, ma 
sedentaria (5. F. P.). 

Cyanistes caeruleus, Cincina, Capinera piccola. Abbondante 
e sedentaria (B. F. P.). 

Peecile palustris, Capinera. Non comune (B.). 

Sitta caesia, Picchio muratore, Picchiotto. Frequente e seden- 
tario (B. F. P.). 

Certhia brachydactyla, Picchio farfallino. Comune e sedenta- 
rio (B. F. P.). 

Tichodroma muraria, Picchio ragno. Non comune (5. P.); ma 
sedentario (£.). 

Oriolus Galbula, Golo, Kigogolo. Comune al piano, estivo e 
nidificante (5. F. P.). 

Lanius minor, Castrice. Frequente, giunge in aprile e parte 
nella prima metà di settembre (B. P.). 

Lanius Collurio, Castrice. Abbondante, arriva in aprile, parte 
in settembre (5. P.); trovai un nido con 3 pulcini sul 
monte della Consuma il 20 agosto (P.). 

Lanius auriculatus, Castrice. Frequente, giunge in aprile, 
parte in settembre (£.). 

Muscicapa collaris, Bucciajola. Estiva, non comune (B. P.). 

Muscicapa Atricapilla, Bucciajola. Estiva, non comune 
(B. F.). 


— 394 — 


Butalis Grisola, Chiappamosche. Non frequente, estiva e ni- 
dificante (5.). 

Hirundo rustica, /ondine. Abbondante, giunge in Marzo, 
parte in Ghpobro (BERDI. 

Chelidon urbica, Balestruccio. Abbondante, Siodh in mar- 
zo, parte in ottobre (5. F. P.). 

Clivicola riparia. Non comune (2.). 

Cypselus Apus, ondone. Abbondante, giunge in maggio, 
parte in settembre (B. F. P.). | 

Caprimulgus europeus, Cova-in-terra. Non frequente, giunge 
in maggio, parte in settembre-ottobre (8. N. P.). 

Picus major, Picchio rosso. Non comune, sedentario (B. £. P.). 

Picus Lilfordi. Accidentale, un maschio preso a Camaldoli 
nell'agosto 1883 (Avif. Ital. pag. 202, 5. P.); ne ebbi 
un secondo il 20 ottobre 1888 (5.). 

Picus minor, Picchio rosso 50 piccolo. Raro, ma nidificante (5. 
PeR). S 

Gecinus viridis, Picchio gallinaccio, Picchio verde. Frequente 
e sedentario (5. F. P.). 

Iynx Torquilla, CoMlotorto. Comune, estivo (B. f. P.). 

Cuculus canorus, Cucco. Frequente, giunge in aprile, parte 
in settembre (5. F. P.). 

Alcedo Ispida, Uccel Santa Maria, Beccapesci, Caprini 
Comune al piano, coder (BP: 

Coracias Garrula, GhRiandaja di mare. Non comune (2.). 

Merops Apiaster, Grottajone. Scarso (B.). 

Upupa Epops, Lubbola. Comune, arriva in marzo, parte in 
settembre-ottobre (5. P.); passa anche in maggio (1). 

Strix flammea, Bardagianni. Comune al piano, sedentario 
(ARIEL). 

Syrnium Aluco, Zocco. Comune ai monti e sedentario (8. 
PORE CAR 

Asio Otus, Gufo, AUlocco. Non comune, ma sedentario (8. P.). 

Asio accipitrinus, Gufo, AWlocco. Non comune (8. P.). 

Athene Noctua, Civetta. Comune al piano, sedentaria (8. F. P.). 

Scops Giu, CRià. Comune al piano da marzo ad ‘ottobre 
(B. F. P)). 


— 395 — 


Bubo maximus, Gufo reale. Raro ai monti (5.); sedenta- 
rio (F.). 


Circus aruginosus, Falco. Scarso al piano (5.). 


Circus cyaneus, Falco. Raro al piano (B.). 

Aquila Chrysagtus, Aquila. Sedentaria ai monti (B. /. P.). 

Buteo vulgaris, Falco, Falco cappone. Comune ai monti e se- 
dentario (B. F. P.). 

Pernis apivorus, !alco. Raro (B.). 

Milvus Ictinus, /'alco. Raro (5.). 

Hypotriorchis Subbuteo, Lodolajo. Non raro, di doppio passo 
(P. F). 

Cerchneis Tinnunculus, GReppio. Comune e sedentario (8. P.). 

Cerchneis vespertinus, la/chetto. Di passo irregolare in apri- 

- le, non comune (£.).- 
Astur palumbarius, Astore. Non frequente, ma sedentario 


(B. F. P.). 
Accipiter Nisus, lalchetto, Sparviere. Comune e sedentario 
(2. F. P)) 


Ardea cinerea, Scarza, Scarza bigia. Comune al piano in 
marzo ed aprile (5. P.). 

Ardea purpurea, Scarza, Scarza rossa. Comune al piano in 
aprile (5. P.). 

Egretta Garzetta, Scarza bianca. Rara in aprile (B. P.). 

Ardeola ralloides, Scarzetta. Rara in aprile (5. P.). 

Ardetta minuta, Scarzetta. Non comune in aprile (8. P.). 

Botaurus stellaris, Zarabduso. Non comune in marzo (5. P.). 

Nycticorax griseus, Scarzotto, ? Pavone affricano. Comune al 
piano in aprile (B. P.); passa in maggio (1). 

Ciconia alba, Ciconia. Accidentale, una venne uccisa a Poppi 
alla fine del maggio 1887 (5.). 

Ciconia nigra, Cicogna. Accidentale, una venne presa a Poppi 
(B. P)). 

Plegadis Falcinellus, Migrattajo. Ebbi uno a Bibbiena il 5 ot- 
tobre 1888 (5.). 

Anser segetum, Oca selvatica. Rara (B. P.). 

Anas Boscas, Germano reale. Frequente al piano in marzo- 
aprile (B.); anche in gennaio (/. P.). 


« — 896 — 


Nettion Crecca, Arzavola, Germano. Scarsa in marzo-aprile 
(B. F. P)). 


Querquedula Circia, Marzajola. Scarsa inmarzo-aprile (B.F.P.). 


Fulix Nyroca, Morettone. Raro in marzo-aprile (B.). 
Mergellus Albellus, Pesciajola. Accidentale in marzo (£.). 


Columba Palumbus, Colombaccio. Frequente nel passo d’ ot- . 


tobre, scarso in quello di marzo; nidificante (B. P.); 
anche sedentario (£.). 

Columba Oenas, Colombdella. Non comune, forse nidificante 
(B.); di doppio passo (f. P.). 


Turtur tenera, Tortora. Abbondante, giunge in aprile, parte. 


in settembre-ottobre (5. F. P.). 

Perdix saxatilis, Coturnice. Rara (B.). 

Starna Perdix, Starna. Comune e sedentaria (5. £. P.); si 
distingue la razza « stipajola » che fu assai abbon- 
dante nel 1887 (FP). | 

Coturnix communis, Quaglia. Frequente, passa alla fine di 
aprile ed in settembre (B. F.); nidificante (P.). 

Rallus aquaticus, Gallinella. Comune in marzo (£.); ed in 
autunno (PF. P.). 

Ortygometra Porzana, Schiribilla, Voltolino. Non comune in 
aprile (B. P.). 


Ortygometra Bailloni, Schiribilla. Non comune in aprile (8. P.). 


Ortygometra parva, Schiribilla. Non comune in aprile (8. P.). 

Crex pratensis, Le di quaglie. Scarso in aprile (B.); passa 
anche in autunno (1. P.). 

Gallinula chloropus, Sciadiga: Non comune in aprile (B.). 

Fulica atra, /olaga. Rara in marzo (B.); accidentale in au- 
tunno (f. P.). 

(Edicnemus scolopax, Occhione, Tallurino. Non comune in 
marzo (B. P.). 

Charadrius Pluvialis, Piviere. Non comune, passa in marzo 
(B. P)). 

Eudromias Morinellus, Piviere tortolino. Non raro di passo (P..) 

Fegialitis curonica, Corriere. Non frequente in aprile (8.); 
nidificante, presi un pulcino il 30 agosto lungo l’Arno 
presso Pratovecchio (/.). 


la PON 


397 — 


Vanellus Capella, Pavoncella. Non comune in marzo (8.); ed 
in autunno (F. P.). 

Himantopus candidus, Cavalier d’ Italia. Raro in aprile (8B.). 

Machetes Pugnax, Gambetta. Scarsa nel marzo (B.). 

Tringoides Hypoleucus, Martinello. Frequente in marzo ed 
aprile (5.). 

Totanus Ochropus, Cwlbianco acquatico. Raro in'maggio (F.). 

Limosa melanura, Pittima. Rara in marzo (5.). 

Scolopax Rusticula, Beccaccia. Abbondante in novembre, 
scarsa in marzo; nel settembre 1885 ne venne trovata 
una (5.); si vede anche in febbraio (£. P.). 

Gallinago major, Croccolone. Scarso in marzo ed ottobre (B.); 
passa in maggio (F. P.). — 

Gallinago cealestis, Beccaccino. Non comune in marzo ed ot- 
tobre (B. F. P.). 

Gallinago Gallinula, Vuota dorse. Non comune (8.); in au- 
tunno (F. P.). 

Numenius tenuirostris, Chiur/o. Raro in marzo (B.). 

Sternula minuta, f'ondine di mare. Rara in aprile (B. P.). 

Hydrochelidon nigra, ondine di mare. Non frequente in 
aprile e settembre (5. P.); avuta anche 1’ 8 ottobre (2.). 

Chroocephalus ridibundus. Accidentale, preso in febbraio 
18SS (B.). 

Colymbus septentrionalis, Strolaga. Accidentale (B.). 

Podiceps fluviatilis, 7uffetto. Non comune (B.); in autunno 
(F. P)). 


Arezzo e Siena, distretto di Val di Chiana (ARRI- 
cHI-GrIFFOLI nob. ing. Giacomo): 


La Valle della Chiana prende il nome dal canale della 
Chiana, il quale fu artificialmente creato a raccogliere le 
acque che un tempo impaludavano gran parte della pia- 
nura e versarle nel fiume Arno, dopo un percorso di ol- 


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tre trenta chilometri dalla sua origine presso i laghi di 
Montepulciano e Chiusi, ai quali serve di emissario, e la 
serra detta dei Monaci, in prossimità di Arezzo, ove sbocca 
in Arno. 

La Valdichiana varia molto in larghezza, non è intiera- 
mente pianeggiante, ma è tagliata longitudinalmente da 
piccole e numerose. catene di colline poco elevate. Essa si 
stende fra, la catena dei contrafforti Appenninici che la li- 
mitano all’ Est dividendola dalla valle del Tevere, sino all’al- 
tra catena di colline elevate che servono di base al gruppo 
montuoso che ha per culmine il monte Amiata. L’ asse 
longitudinale della Valle, da Sud a Nord, e il suo terri- 
torio, è diviso in vari Comuni che fanno parte respetti- 
vamente delle provincie di Arezzo, di Siena e di Perugia. 

Le mie osservazioni di cacciatore e di dilettante di 
Ornitologia, si sono fermate principalmente alla parte su- 


periore della Valle della Chiana, che è anche la più larga, . 


e precisamente dal territorio di Chiusi (provincia di Siena) 
a quello di Monte San Savino (provincia di Arezzo). I 
laghi di Chiusi e di Montepulciano, come pure (sebbene 
più di rado) il Trasimeno, furono da me spesso frequen- 
tati a scopo di caccia e di raccolte ornitologiche, come 
pure le adiacenze del canale della Chiana e le grandi col- 
mate che si trovano nei Comuni di Foiano e di Cortona. 
Però il territorio del Comune di Lucignano, avendo in que- 
sto la mia stabile dimora e vasto possedimento, sia in 
piano, sia in colle, e coltivato e boscoso, fu quello natu- 
ralmente più spesso e con maggior cura esplorato e che 
maggiormente contribuì a costituire la piccola raccolta 
ornitologica la quale oggi mi serve di base per riportare 
in questo formulario, con la maggior possibile esattezza, 
tutte quelle osservazioni (non molte in vero) che ebbi 
luogo di fare in questi ultimi 10 anni, cioè da che inco- 
minciai ad occuparmi di Ornitologia. 

Come si potrà desumere dall'elenco delle specie osser- 
vate di passaggio normale o irregolare, di accidentale com- 
parsa oppure stazionarie, la Valdichiana può dirsi ornitica- 


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mente assai ricca e ciò è da attribuirsi alla ubicazione sua 


nel centro della penisola e proprio sulla grande strada che 


seguono gli uccelli nelle loro periodiche migrazioni. 


Elenco delle specie di uccelli osservate 
nella Valdi Chiana, provincie di Arez- 
zo e di Siena, coi nomi volgari locali 
e notizie sulla frequenza, migrazioni, 
nidificazione, ec., ec.'! 


Corvus Cornix, Cornacchia. Assai comune all’epoca del passo; 
se ne vedono in ogni stagione, è nidificante nei nostri 
boschi. 

Corvus frugilegus, Corvo. Comunissimo nei due passi, in in- 
verno staziona in grossi branchi nei nostri piani e 
alla sera alloggia nei boschi di Lecci sui colli circon- 
vicini. 

Lycos Monedula. Accidentale. 

Pica rustica, Gazza o Cecca. Comune assai; specie sedenta- 
ria, nidifica sugli alti alberi specialmente sui pini. 

Garrulus glandarius, Griandaja. Comunissima e sedentaria 
in bosco e piano. 

Sturnus vulgaris, Storno. Comunissimo nei due passi in pia- 
nura; qualche coppia nidifica presso i nostri laghi ove 
è sedentario. 

Fringilla coelebs, /ringuello. Comunissimo.in ogni stagione. 

Fringilla Montifringilla, Peppola. Comune nel passo di au- 
tunno, meno in quello di primavera. 

Petronia stulta, Lagia. Comune in ogni stagione, nidifica 
nei boschi; si riunisce in branchi numerosi verso il 
settembre. 


i Il signor G., Arrighi-Griffoli, appassionato cultore della Ornito- 
logia, ha riunito nella sua villa di Fabbriche una bellissima raccolta 
che illustra in modo quasi completo la Avifauna della Val di Chiana. 


— 400 — 


Passer montanus, Passera salcina. Numerosa e sedentaria, 
nidifica nei tetti e sugli alberi, frequenta più il piano 
che il colle. 

Passer Italie, Passera. Comunissima e numerosissima, dan- 
neggia le raccolte del frumento e cereali affini. Se- 
dentaria. i 

Coccothraustes vulgaris, #rusone. Non è in ogni anno egual- 
mente abbondante, in primavera scarsissimo,, qualche 
coppia nidifica. 

Ligurinus Chloris, Verdone. Comune assai, nua nel passo 
di autunno è più abbondante. 

Chrysomitris Spinus, Lucherino. Era abbondantissimo nel 
passo di autunno anni indietro, adesso è fatto scar- 
sissimo, non si vede fuori del passo. 

Carduelis elegans, Calderino. Comune in ogni stagione, in 
piano e in monte. 

Serinus hortulanus, Zaperino. Comune come la specie pre- 
cedente e sedentario. 

Cannabina Linota, Montanello. Comune nei due passi, si trova 
sedentario in ogni stagione. 

Pyrrhula europea, Fringuello marino. Se ne vedono in no- 

— vembre, ma non in ogni anno egualmente, rarissimo 
in primavera. 

Loxia Curvirostra, Crociere. Poco frequente, pure qualcuno 
se ne vede. 

Miliaria Projer, Stri/Zozzo. Non molto frequente, pure se ne 
vedono in ogni stagione. 

Emberiza Citrinella, Pagliaresca. Poco comune nel passo di 
autunno, raro in primavera. 

Emberiza Cirlus, Zigolo o Nizzola. Comune nella fine del 
passo autunnale e nell’ inverno, raro in altre stagioni. 

Emberiza Hortulana, Ortolano. Comune e nidificante da noi, 
più frequente in’ fine di agosto e settembre. 

Emberiza Cia, Nizzola. Comune nel passo di autunno, raro 
in altre stagioni. 

Emberiza Scheeniclus, Muciatto. Comune nei due passi, spe- 
cialmente in piano. 


— 401 — 


Emberiza pyrrhuloides, Passera di padule. Se ne trovano, ma 


scarse, ai laghi nostri, e probabilmente vi Laica: 

Molanocorypha Calandra, Calandi a. Qualcuna se ne vede nel 
passo di autunno, ma di rado. i 

Calandrella brachydactyla, Calandrino. Di passo in primavera 
specialmente. 

Alauda arborea, Lodolino. Comune e nidificante, più fre- 
quente nel passo. 

Alauda arvensis, Lodola buona. Comunissima in ogni sta- 
gione nei luoghi aperti e spogliati, nidifica in buon 
numero; nei due passi è la specie più numerosa. 

Galerita cristata, Cappellaccia. Comune e sedentaria affatto, 
in piano e in colle. 

Agrodroma campestris, Calandro. Poco frequente nel passo 
di autunno e anche meno in quel di primavera. 

Anthus pratensis, Pispola o Babbusso. Comunissima nei due 
passi e nell'inverno, in grossi branchi nelle pasture 
del piano. 

Anthus Spipoletta, Fosso o Fossaccio. Comune nei due passi 
(ott. e marzo); l’ho trovato infine aprile a Chiusi sul lago. 

Anthus trivialis, L’ispolone o Tordina. Comunissimo in ago- 
sto (fine) e settembre, raro in primavera. 

Budytes flavus, Codazzinzola o Boarina. Comune nei due 
passi (marzo-aprile e agosto-settembre) in pianura. 
Budytes cinereocapillus. Si confonde dai cacciatori colla spe- 

cie precedente di cui è assai meno frequente. 

Motacilla alba, Codazzinzola o Zinzella. Comune e staziona- 
ria: nidifica spesso sui tetti insieme al Passer Italia e 
al P. montanus. 

Saxicola Oenanthe, Culbianco. Comune nei due passi (marzo- 
aprile ed agosto-settembre) nei luoghi aperti e nudi, 
in piano e in colle. 

Saxicola Stapazina, Culbianco. È confusa colla specie prece- 
dente, però qualcuna se ne vede nel passo mista alla 
S. Oenanthe. 

Monticola saxatilis, Codirossone. Di rado qualcuno se ne vede 


in colle. 
26 


= 4080-23 


Monticola Cyanus, Passera solitaria. Comune e stazionaria 
presso l'abitato, nidifica sui tetti e vecchie fabbriche. 

Merula nigra, Merlo. Comune e stazionario. | 

Turdus pilaris, Zordela o Cesena. Poco frequente in autunno 
e inverno. 

Turdus iliacus, A/pigino. Comune nei due passi, ma tardivo 
in autunno. 

Turdus musicus, 7ordo. Comunissimo in autunno, inverno 

- e primavera, in questa epoca si trova più in piano che 
in colle. È 

Turdus viscivorus, Gazzarro. Stazionaria e meno comune 
ora che in passato. 

Aédon Luscinia, Zusignolo. Comunissimo nella buona sta- 
gione. 3 

Erithacus Rubecula, Pettiere. Comunissimo nei passi e d’ in- 
verno, qualcuno passa l'estate nei boschi folti e vi ni- 
difica. 

Cyanecula Wolfi, Pettazzurro. Ho veduto (ma non ho mai uc- 
ciso) dei Pettazzurri sui nostri laghi in primavera. 
Ruticilla Phenicurus, Codirosso. Comune nei due passi (marzo 

e settembre); scarso nell’ inverno. 

Ruticilla titys, Codirosso. Più scarso della precedente, raro 
nell’ inverno. 

Pratincola Rubicola, Saltimpalo. Stazionario e comune spe- 
cialmente in piano. 

Pratincola Rubetra. Di passo in marzo e settembre fra noi, 
qualcuno rimane l'estate; è confusa colla specie pre- 
cedente di cui è meno frequente. 

Sylvia orphea, Beccafico. Raro da noi, pure ogni anno qual- 
cuno se ne vede in primavera (aprile); non nidifica. 

Sylvia cinerea, Sterpazzola. Comunissima in aprile, rara in 
estate nei boschi. 

Sylvia Curruca. È confusa colla precedente di cui è più scarsa. 

Monachus Atricapillus, Beccafico 0 Capinera. Comune e sta- 
zionaria, nei boschi. 

Monachus hortensis, Beceafico. Comunissimo in settembre e 
ottobre anche, raro nell’ inverno. 


— 403 — 


Pyrophthalma melanocephala, Ocehio osso. Non è frequente, 
ma è stazionario. 

Melizophilus undatus, Occhiorosso. Sedentario e comune nei 
nostri boschi. 

Phylloscopus sibilator, Zu). Comunissimo nel passo di pri- 
mavera (aprile), nei boschi. i 

Phylloscopus Trochilus, Zu. Meno comune della specie pre- 
cedente alle stesse epoche. 

Phylloscopus rufus, Zuì. Sedentario, ma nel passo è assai 
più numeroso, specialmente in primavera. 

Hypolais icterina, Beccafico canapino. Questa specie confusa 
colla seguente, si trova in estate al piano, ig 
nei campi di canape. 

Hypolais polyglotta, Beccafico canapino. Estivo si piano. 

Acrocephalus streperus, Cannaiola. Comune sui nostri laghi, 
in primavera ed estate. 

Acrocephalus arundinaceus, Cannazola. Comunissimo in pri- 
mavera ed estate sui laghi. 

Calamodus scheenobaenus, Horapaglie. Si trova sui nostri la- 
ghi, ma in scarso numero. 

Calamodus aquaticus, Forapaglie. Come la specie precedente, 
è poco frequente. 

Lusciniola melanopogon, Forapaglie. Più rara che le prece- 
denti. 

Cettia Cettii, usignolo di padule. Specie poco comune, ma 
sedentaria. È poco conosciuta dai cacciatori, al pari 
dei Forapaglie, poichè tutte queste specie di uccelletti 
stanno sempre nel più folto dei canneti, e non vengono 
uccisi a scopo di lucro. 

Troglodytes parvulus, Scricciolo. Comune nei boschi nei due 
passi e nell'inverno. 

Cinclus aquaticus, Merlo acquaiolo. Qualcuno se ne trova nel 
Cortonese, ma poco comune, è sedentario. 

Accentor collaris, Sordone. Raro da noi, tranne nei grandi 
freddi in cui se ne sono veduti più volte. 

Accentor modularis, /assera matta 0 scopina. Comune nei 
due passi e in inverno, nei boschi e siepi. 


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Regulus cristatus, Arancino. Questa e la specie seguente ven- 
gono confuse, sono comuni in autunno e primavera, 
e svernano in buon numero nei nostri boschi. 

Regulus ignicapillus, Arancino. Invernale e comune. 

Fegithalus pendulinus, Faschettone. È stato trovato talvolta 
il nido di questa specie sul lago di Chiusi fra i can- 
neti e le salciaie, però la credo rara. 

Acredula Irbyi, Codibugnolo. Comune e sedentario fra noi. 

Panurus biarmicus, Monachina. Era prima assai comune e 


nidificava in buon numero sui laghi nostri, in questi 


ultimi anni si è fatto assai scarso. 

Parus major, Potazzina o Perlina. Sedentaria e comune in 
piano e in colle. 

Parus ater, Cincia nera. Alcuni anni in autunno (settembre) 
assai frequente, rarissima in primavera (marzo), non 
sì trattiene. 

Cyanistes caeruleus, Potazzina piccola. Sedentaria nei nostri 
boschi, ma non molto comune; più frequente in au- 
tunno nei passo. 

Sitta cesia, Picchietto. Sedentario, ma non molto comune 
come lo era prima, forse pei Loc 

Certhia brachydactyla, Rampichino. Comune e sedentario 
ovunque. 

Trichodroma muraria, Picchio murajolo. Se ne vede qualcuno, 
ma raramente negli inverni crudi. 

Oriolus Galbula, Golo. Comune in estate nei boschi, ove ni- 
difica in copia. 

Lanius Excubitor, Vastrica colombina. Piuttosto rara, ne ho 
vedute in inverno e primavera (marzo). 

Lanius minor, Vastrica. È poco frequente, ne ho uccise in 
estate e anche talvolta in ottobre. 

Lanius Collurio, Vastrica. È la specie più comune, nidifica 
nei nostri boschi. 

Lanius auriculatus, Vastrica a capo rosso. Piuttosto comune 
nei nostri piani in estate. 

Muscicapa collaris. Accidentale affatto. 

Muscicapa Atricapilla, Beccamosche. Piuttosto comune nel 


d iii 


« — 405 — 


passo di primavera (aprile), no» l'ho mai veduta in au- 
tunno. 

Butalis Grisola, Beccamosche. Comune in primavera (aprile- 
maggio), ma per pochissimi giorni, non l’ ho mai ve- 
duta in autunno. 

Hirundo rustica, Forcinella. Comunissima, specie estiva. 

Chelidon urbica, Balestruccio. Comunissima, specie estiva. 
Presso Cortona ne ho veduto volare uno in gennaio. 

Clivicola riparia, Zopino. Comune in estate in pianura nelle 
colmate, dove arriva insieme alle altre Rondini. 

Cypselus Apus, Rondone. Comunissimo negli abitati, arriva 
in aprile e parte in agosto. 

Caprimulgus europ®us, Piattone. Comune nei due passi (apri- 
le-maggio ed agosto-settembre), ma non si ferma che 
pochissimo. 

Picus major, Picchio rosso 0 Picchio cavallo. Sedentario, ma 
scarso. 

Picus minor, Picchio rosso piccolo. Sedentario, ma scarsissimo. 

Gecinus viridis, Picchio galletto. Sedentario ed assai più fre- 
quente delle specie di Picchi sopraccennate. 

Iynx Torquilla, Torcicollo. Comune in estate, giunge in pri- 
mavera e riparte in settembre, però ne ho uccisi nel- 
l'inverno (dicembre). 

Cuculus canorus, Cuculo. Comune nei nostri boschi, dove 
comparisce ai primi di aprile e rimane sino ai primi 
di settembre. 

Coccystes glandarius. So di uno solo che fu mangiato; vidi 
le penne. 

Alcedo Ispida, Piombinello. Piuttosto frequente lungo i fiumi 
e sui laghi, ove è sedentario. 

Coracias Garrula, Glilidani paria Piattosto rara, però ne 
ho vedute in primavera inoltrata, mai in autunno. 
Merops Apiaster, Grottaione. Comune, ma non ogni anno. 
nella stessa misura; passa in maggio e settembre in 

grossi branchi. 

Upupa Epops, Bubbola. Comune in estate nei boschi folti, 
in agosto si trova in pianura. 


— 406 — 


Strix flammea, Bardagianni. Sedentario e comune, nidifica 
nelle vecchie mura e nelle soffitte. 

Syrnium Aluco, AZlocco. Sembra sedentario, ma non è comune, 
è più abbondante in autunno; abita i boschi, talvolta 
però è stato preso o veduto anche lontano da essi. 

Asio Otus, Gufo. Sedentario, ma non comune; forse sembra 
Ten meno frequente per le i essenzialmente 
notturne, come il seguente. 

Asio cn Gufo. Viene abitualmente confuso con la 
specie precedente, ma mi sembra meno comune; sarebbe 
sedentario. 

Athene Noctua, Civetta. Sedentaria e comunissima. 

Scops Giu, Chiù. Comune assai in estate, ma non sverna. 

Bubo maximus, Gufo reale. Assai raro, ma talvolta ne sono 
stati veduti e presi nei dintorni di Lucignano. 

Circus eruginosus, Falco di padule. Sedentario, ma non co- 
mune sui nostri laghi; in primavera sembra che ne 
passino in buon numero. 

Circus cyaneus, Falco di padule bianco. Vedesi solo sa 
del passo, ma è piuttosto rara. 9 

Circus Swainsoni, Falco di padule bianco. Scarsa di passo. 

Circagtus gallicus, Biancone. Non credo possa chiamarsi se- 
dentario, però ne sono stati uccisi anche nell'inverno, 
forse venuti in cerca di cibo dalla vicina Maremma 
dove è molto più abbondante che da noi. 

Buteo vulgaris, Falco cappone. Sedentario e piuttosto co- 
mune. 

Pernis apivorus, Pecchiaiolo. Scarso da noi, si trova soltanto 
nell'epoca del passo in primavera. 

Milvus Ictinus, Nibbio. Scarso da noi, però ne sono stati ve- 
duti e presi in varie stagioni. 

Milvus migrans, Nibbio nero. Raro da noi, pure ne ho ve- 
duti e ne ho avuto uno ucciso presso Lucignano. 
‘Falco Peregrinus, Falcone. Scarso assai, ne ho avuti due ue- 

cisi nell’ inverno. 

Hypotriorchis Subbuteo, Lodolaio. Specie piuttosto rara da 
noi, però ne ho veduti parecchi in autunno, ma ne ho 


eta 


<"9407;; 


veduti ed uccisi anche in agosto e settembre, forse do- 
vrebbe riguardarsi come sedentario per noi. 

Fesalon regulus, AeneZlo. Piuttosto raro, si vede in autunno 
e ne ho presi spesso colle reti aperte tendendo alle 
Lodole. 

Cerchneis Tinnunculus, GReppio. Comune e sedentario da noi. 

Cerchneis Naumanni, Gri/laio. È piuttosto raro da noi, l'ho 
veduto ed ucciso in primavera presso i laghi di Chiusi 
e Montepulciano, dove era unito alla specie seguente. 

Cerchneis vespertinus, Y'a/co cuculo. È abbondantissimo in al- 
cuni anni e scarso in altri, sempre per pochissimi 
giorni in primavera (raramente in autunno) nelle pia- 
nure e colmate. 

Astur palumbarius, Astore. Rara è questa specie, però quasi 
ogni anno ne ho veduti nel passo. 

Accipiter Nisus, Sparviere. È il più comune dei nostri Fal- 
chi, è sedentario, ma ne passano moltissimi in ottobre. 

Pelecanus Onocrotalus. Accidentale. 

Phalacrocorax Carbo, Marangone. Raramente, ma se ne ve- 
dono sui laghi d’inverno; dicono sia sedentario sul 
Trasimeno. 

Ardea cinerea, Scarza. Piuttosto comune nei due passi, 
l’ ho veduto anche in inverno e estate, ma non ho mai 
constatato che nidificasse. 

Ardea purpurea, Scarza rossa. È comune in primavera (aprile) 
sui nostri paduli, l’ho trovato nelle colmate in giugno; 
forse venuto dalle vicine maremme dove nidifica, ri- 

- passa in settembre. 

Egretta alba, Scarza bianca. Comparisce accidentalmente 
sui nostri laghi d’ inverno. 

Egretta Garzetta, Mugnaio. In alcuni anni è comune, in al- 
tri scarsa; si vede sui nostri paduli sempre in prima- 
vera (maggio o fine aprile), mai l’ho visto in autunno. 

Ardeola ralloides, Gallina ceciata. Comune in aprile (fine) e 
maggio sui nostri laghi, mai lho vista in autunno. 

Ardetta minuta, .Sgotto. È numeroso nelle macchie di salci 
lungo i paduli da aprile a agosto. 


i SL 'igogie 4 

Botaurus stellaris, Capponaccio. Si può dire specie comune 
e anche sedentaria perchè quasi in ogni stagione se ne 
trovano nei nostri paduli; è più frequente d’inverno. 

Nycticorax griseus, Lacco. È piuttosto comune in abito di 
gioventù sui nostri laghi in primavera (aprile), raro in 
autunno (ottobre). 

Ciconia alba, Cicogna. È piuttosto rara questa specie da noi 
e si vede solo in giugno, mai in autunno. 

Ciconia nigra. So di una sola cattura. 

Platalea Leucorodia, Spatola. Raramente se ne vedono nelle 
nostre colmate, ma vi capita certamente, avendone 
vedute due io stesso in primavera vari anni in dietro. 

Plegadis Falcinellus, Gallina giudea. È piuttosto abbondante 
nel passo di primavera, raro in quello d'autunno, anzi io, 
personalmente, non ne ho mai vedute in quest’ epoca. 

Cygnus musicus. Accidentale. 

Anser segetum, Oca. Si vede di passaggio regolare in grandi 
branchi nei due passi, comparisce dalla vicina Ma- 
remma durante l'inverno. 

Tadorna cornuta. Accidentale. 

Anas Boscas. Comune è il Germano reale anche da noi nel- 
l'inverno, specialmente se il freddo è intenso; sì può 
riguardare come specie sedentaria perchè nidifica sui 
nostri laghi. 

Chaulelasmus streperus, Erbaio, Marigiana. È piuttosto scarsa 
questa specie, pure ne Loi veduto spesso dei branchi sul 
lago di Chiusi in primavera, ne ho avute anche in no- 
vembre e dicembre. 

Spatula clypeata, Specchio? 0 Cappellone. Non è comune sui 
nostri laghi e si vede in autunno e primavera. 

Dafila acuta, Codone o Codolo. Abbondantissimo nel passo 
di primavera per pochi giorni, meno in quello di au- 
tunno, sverna spesso da noi sui laghi e paduli. 

Mareca Penelope, Fischione. È forse la specie di Anatra più 
abbondante da noi nel doppio passo. 

Nettion Crecca, Grecorello o _Barazzuolo. È comune nei due 
passi e d’inverno; sparisce al principio di primavera. 


_- 2), 


— 409 — 


Querquedula Circia, Gregorello o Racanella) Comune in marzo 
e aprile, non si vede in autunno; forse nidifica, aven- 
done ucciso un giovane in luglio. 

Fuligula rufina, Zischione turco. Raramente si vedono di 
questa specie alcuni individui nell’ inverno, sui nostri 
laghi. 

Fulix Marila. Accidentale. 

Fulix ferina, Bosco. Comune d’ inverno e primavera sui no- 
stri laghi che lascia in aprile. 

Fulix Fuligula, Moretta. Piuttosto comune nell’inverno, scarsa 
in primavera. 

Fulix Nyroca, Moretta tabaccata. Più comune della specie pre- 
cedente in primavera, meno nell’ inverno. 

Bucephala Clangula, Quattrocchi. È piuttosto rara da noi que- 
sta specie, però ne ho veduti più volte sempre d’in- 
verno. 

Mergus Merganser. Accidentale, ebbi una sola femmina 
nel 1881. 

Mergus Serrator, Pesciaiola grossa. Piuttosto raro in inverno 
sui nostri laghi. 

Mergellus Albellus, Pesciaiola. Piuttosto comune (i giovani) 
durante gli inverni rigidi, l'ho vista sui nostri fiumi 
tuffarsi sotto il ghiaccio profittando dei fori che acci- 
dentalmente vi si trovano. 

Columba Palumbus, Colombaccio. Comunissimo nei due passi, 
è specie per noi sedentaria, perchè alcune coppie ni- 
dificano nei nostri boschi. 

Columba Oenas, Colombella. Comunissima nei due passi, e 
d’ inverno in colle e in piano; non so che nidifichi. 
Turtur tenera, Tortora. È numerosa nei nostri boschi que- 
“sta specie e vi nidifica, nella buona stagione; giunge 
in aprile (fine) e parte alle prime pioggie del settembre. 

Perdix rufa. Accidentale. 

Starna Perdix, Starna. Comune e sedentaria nei nostri bo- 
schi e colline, scende al piano in autunno inoltrato. 

Coturnix communis, Quaglia. Comunissima nelle nostre pia- 
nure dove nidifica in copia; giunge alla fine di aprile, 


LECH per 


parte alla-fine di agosto, talvolta ne sono rimaste e 
ne ho viste nell'inverno. 

Rallus aquaticus, Spurcido. Piuttosto comune sui nostri la- 
ghi e credo possa riguardarsi come specie sedentaria. 

Ortygometra Porzana, Pollastrina. Comunissima in prima- 
vera, meno abbondante in autunno; fosse nidifica in 
Lea numero nei canneti dei nostri laghi. 

Ortygometra Bailloni, Cannellone. Piuttosto scarsa questa spe- 
cie sui nostri paduli, dove si confonde dai cacciatori 
colla seguente. 


Ortygometra parva, Cannellone. È piuttosto abbondante, ma 


per pochi giorni in primavera, scarsa in autunno. 

- Crex pratensis, Re di Quaglie. È specie poco frequente da 
noi, si vede più frequente in estate che in altre sta- 
gioni; passa in aprile ed agosto-settembre. 

Gallinula chloropus, Pollastrora. Può dirsi sedentaria perchè 
se ne vedono in ogni stagione, è abbondante 1 in marzo 
(fine) e aprile. 

Fulica atra, olcora. È specie sedentaria, ma scarsa; è ab- 
na nei due passaggi sul noe oli 

Grus communis, Grà. Si vede ogni anno di passaggio, ma 
non si ferma che raramente. 

Otis Tetrax. Accidentale. 

CEdicnemus scolopax, Tallurino. Si vede, ma in scarso nu- 
mero nei due passi. 

Charadrius Pluvialis, Piviere. Abbondante nel passo di pri- 
mavera (ma non ogni anno egualmente), lo è assai 
meno in quello di autunno. 

Squatarola helvetica, Pivieressa. Raramente, ma pur di tanto 
in tanto ho veduto e avuto delle Pivieresse sempre 
però in maggio (fine) e giugno. 

Eudromias Morinellus, Francolino. È specie scarsa, ma quasi 
ogni anno ne di veduti passare in agosto ed in set- 
tembre. 

Fegialitis cantiana, Occhio di bove. È piuttosto raro da noi e 
si trova lungo le sponde dei laghi e fiumi; in prima- 
vera soltanto ne ho avuti. 


L° và gra 


— 4ll — 


- Fegialitis curonica, Corrierino. Anche questa specie è piutto- 
sto rara, ma si trova nei due passi. 

Fegialitis Hiaticula, Corriere. È questa la specie più comune 
da noi, ne ho veduti anche in grossi branchi in pri- 
mavera, meno abbondante in autunno. 

Vanellus Capella, Mivola. Comunissima nei due passi, sì 
trattiene in piccol numero nei nostri paduli a sver- 
nare se l’inverno è mite, ne uccisi una in giugno nelle 
colmate cortonesi. 

Hamatopus Ostralegus, Beccaccia di mare. Più volte è stata 
veduta e-*presa questa specie sui nostri laghi, ma sem- 
pre in primavera. 

‘ Recurvirostra Avocetta, Monachina. Non è raro il vederla sui 
nostri laghi in primavera, mai in altre stagioni. 
Himantopus candidus, Cavalier d' Italia. Ogni anno se ne ve- 
dono in buon numero, ma sempre in primavera (marzo- 

aprile). 

Pelidna subarquata, Piovanello. Comunissimo in aprile (fine) 
e maggio sui nostri paduli, raramente si vede in au- 
tunno; ne ho veduto in agosto. 

Actodromas minuta, Gambettino. Comune quanto la prece- 
dente, si vede in maggio ed in agosto. 

Actodromas Temmincki, Gambettino. Vien confuso colla spe- 
cie precedente, ma è invece scarsissima in primavera, 
non ne ho mai avuti nè veduti in autunno. 

Calidris Arenaria. Accidentale. 

Machetes Pugnax, Gambetta. Comunissima in autunno in- 
verno.e primavera i giovani, rarissimi gli adulti; ho 
ucciso Gambette alla fine di maggio. 

Tringoides Hypoleucus, Gambettino. Comune lungo i fiumi 
in agosto e in aprile, e forse nidificante. 

Totanus Ochropus, Merletta. Comune in ogni stagione, lo è 
maggiormente in primavera; in estate ne ho uccisi 
parecchi e quasi son certo che nidifichi. 

Totanus Glareola, Piru/lino. È la più comune delle Gambet- 
te, specialmente in primavera (aprile); passa anche in 
settembre. 


— 412 — 


Totanus Calidris. Comune in primavera la Pettegola, sverna - 
talvolta da noi. 

Totanus fuscus, Gambetto nero. Piuttosto scarsa, ne ho ve- 
dute però in autunno e in primavera e ne ho uccise in 
luglio. 

Totanus nebularius, Chioco. È poco frequente, ma si vede 
quasi in ogni stagione. 

Limosa melanura, Pittima. È comune nel passo di e 
(aprile), scarsa in quello di autunno (settembre). 
Scolopax Rusticula, Beccaccia. Comune nei due passi, ne tro- 
vai una in estate nei miei boschi. | 
Gallinago major, Pizzardo. Comune in primavera (aprile- 

maggio), non ne ho mai veduti in autunno. 

Gallinago celestis, ZBeccaccino. Comunissimo in novembre e 
marzo, però tranne che in giugno, ne ho veduti in 
ogni stagione. 

Gallinago Gallinula, Bagiongolo. Comunissimo in primavera; 
lo è meno in autunno. 

Numenius Arquata, Pivolone. Piuttosto scarso, ma si vede 
sempre nei due passi. 

Numenius tenuirostris, Pivolone piccolo. È piuttosto scarso, 
come il già 

Numenius Phaeopus, Pivolone piccolo. È assai più raro che 
il precedente con cui generalmente si confonde. 

Glareola Pratincola, Pernice di mare. Non è infrequente il 
trovarla enna in maggio) sulle praterie vicino ai 
nostri laghi. 

Gelochelidon anglica, Rondone. È rarissimo da noi, ne ho ve- 
duti però in primavera sui laghi. 

Sterna fluviatilis, tondone. Se ne vedono in primavera sui 
nostri laghi, ma in piccol numero. 

Sternula minuta, Rondone. In alcuni anni in maggio è ab- 
bondantissimo, in altri meno; sempre però se ne ve- 
dono. 

Hydrochelidon hybrida, Rondone. Ne ho visto quasi ogni anno 
in piccol numero sui nostri laghi. 

Hydrochelidon leucoptera, Ztondone. È piuttosto frequente, 


— 413 — 


, mista alla specie seguente, sempre in aprile-maggio ; 
scarso in settembre. 

Hydrochelidon nigra, Rondone. Comunissimo nel passo di pri- 
mavera (aprile-maggio), lo è assai meno in quello di 
autunno (settembre) ne ho veduti anche in luglio. 

Rissa tridactyla. Accidentale, ne ebbi uno nel febbraio 1879 
da Lucignano. 

Chroocephalus minutus, Gadbianello. È in alcuni anni comu- 
nissimo sui nostri laghi dove compare in aprile inol- 
trato, ordinariamente, ma ‘per due o tre giorni. 

Chroocephalus ridibundus, Gabbiano. (Nalda a Chiusi). Ne ho 
veduti in gran quantità nei prati paludosi per allu- 
vioni, trattenersi anche durante l'inverno; passa in 
autunno e primavera. 

Colymbus septentrionalis, Strolaga. Sul Trasimeno si vedono 
non raramente alcuni individui di questa specie spe- 
cialmente in inverno, ma sempre isolatamente. 

Podiceps cristatus, Svaso, Suasso. Comune in primavera sui 
nostri laghi, dove apparisce in fine marzo e vi ni- 
difica in buon numero. 

Podiceps nigricollis, Circolessa. Assai meno comune dell'altra 
specie a differenza della quale però si vede anche nel- 
l’inverno. 

Podiceps fluviatilis, Zu/folino. Comunissimo nell'epoca del 
passo, lo è meno nelle altre stagioni, ma sempre se ne 
trovano, sicchè è specie per noi sedentaria. 


Siena, distretto di Sarteano, Chiusi (BARGAGLI marchese 
Piero): 


I limiti del comune di Sarteano sono quelli entro i 
quali si effettuarono le osservazioni ornitologiche qui ri- 
ferite e che ebbero luogo sul finire della estate ed al prin- 
cipio di autunno dell’anno 1887, cioè dal 19 luglio al 


ta 


6 di ottobre. Quanto riguarda l'alimentazione degli uccelli 
abbraccia peraltro varie altre condizioni di luogo e di tem- 
po, essendo mio intendimento di rivolgere più estesamente 
le mie osservazioni su questo importante soggetto e di con- 
tinuarle quanto mi sarà possibile. 

Il territorio di Sarteano si estende a traverso una ca- 
tena di monti che separano la valle dell’ Orcia da quella: 
dell’Astrone, ed è confinato dai vicini comuni di Chian- 
ciano, Chiusi, Cetona, San Casciano dei bagni, Radico- 
fani e Pienza, i quali comuni, per condizioni geografiche 
e topografiche, possono presentare circostanze ornitologiche 
poco diverse da quelle di Sarteano, eccetto alcuni di essì 
che dai laghi detti di Chiusi e Montepulciano e dalle pia- 
nure della Val di Chiana, sono in misura di fornire un 
contributo assai più ricco e variato all’Avifauna Italiana. 

I monti di Sarteano fanno parte di una delle non po- 
che catene minori parallele all’Appennino centrale, e men- 
tre da S. E. si inalzano tanto da formare la montagna 
detta di Cetona, perchè la più alta cima (1140 m.) è com- 
presa nel territorio di queste comune, trovano a N. O. con- 
tinuità di andamento nei monti di Chianciano, di Monte- 
pulciano, di Montefollonico e di Sinalunga, finchè più oltre 
per varie diramazioni, si volgone verso la catena del Chianti 
da un lato, e dall'altro alla Montagnola senese. Due corsi 
d’acqua, cioè l’Astrone a levante ed a tramontana, e l’Orcia 
a ponente, lambiscono con direzione reciprocamente oppo- 
sta, il territorio di Sarteano, ed affluiscono il primo nella 
Paglia e per essa nel Tevere, il secondo nell’Ombrone. 

La natura dei terreni sarteanesi è assai variata ed es- 
senzialmente sedimentaria; nè alcuna delle rocce eruttive 
che costituiscono i vicini monti di Radicofani e l’Amiata 
emerge in questa località, e solo dal capitano Verri furono os- 
servati alcuni affioramenti ofiolitici presso Castiglioncello 
del Trinoro. Tuttavia la importanza geologica dei monti 
sarteanesi è assai conosciuta; perchè, specialmente i monti 
di Cetona e di Sarteano, come un tempo emersero dai 
mari pliocenici e ne formarono una isoletta, così oggi sì sol. 


— 415 — 


levano sui fondi di questi mari che.coi loro depositi di sab- 
bie gialle e di argille turchine ne rivestirono la base e ne 
formano ora le appendici minori. Costituiscono questi monti 
notevoli formazioni posterziarie, terziarie e secondarie; 
giacchè vi si riscontrano i travertini ed i tufi calcarei, i 
calcari ad Amphistegine in strati potentjssimi, i calcari do- 
lomitici, le varie e molteplici stratificazioni ora scistose, 
ora ftanitiche, ora calcaree ammonitifere del Lias medio, 
superiore ed inferiore, le quali stratificazioni formano il 
vero nucleo della montagna di Cetona, considerata da al- 
cuni geologi come il lembo più orientale della catena me- 
tallifera. Una delle recentissime formazioni deve essere 
specialmente menzionata perchè ha grande importanza nella 
configurazione topografica dei dintorni di Sarteano; dove 
i travertini a guisa di estesi altipiani a colossali gradini 
sono addossati al fianco orientale dei monti sarteanesi, e, 
con alternanza di vaste superfici orizzontali e di scoscesi 
dirupi, si interpongono tra il livello del torrente Astrone 
ed il paese di Sarteano che risiede appunto nel più va- 
sto e sul più elevato di questi altipiani, i a circa 600 me- 
tri sul livello del mare. 

Le medesime sorgenti di acque semitermali che oggi ser- 
vono di forza motrice a numerosi molini ed a considerevoli 
industrie, nonchè alla irrigazione dei campi, possono rite- 
nersi come ultimi resti di antiche sorgenti assai più ricche 
di acque e di materiali calcarei, le quali in condizioni geo- 
logiche e topografiche diverse da quelle d’oggidi, devono 
avere alimentato quei laghi successivamente situati ad al- 
tezze differenti, i quali oggi sono rappresentati da vari li- 
velli orizzontali dei travertini che ne costituirono il fondo. 

Tali notizie non sono del tutto estranee alle condi- 
zioni ornitologiche locali; giacchè, oltre ai rapporti me- 
diati per mezzo della flora, troviamo pure dei rapporti 
diretti tra le condizioni del suolo e gli uccelli; giacchè, 
per esempio, in quegli elevati dirupi, in quei caotici am- 
massi ruiniformi di travertini che « per sostegno manco » 
sì staccarono dai margini degli altipiani suddetti, trovano 


| 


— 416 — 


sicuro asilo e sede per i loro nidi, e Falchi, e Gufi, e Ron- 
doni e Passere solitarie e Ciuffolotti dal nido di gramina- 
cee intrecciato a cespugli che pendono dai più paurosi 
precipizi; perchè qui pure vanno tranquillamente a cercar 
cibo in oscuri ripostigli i Merli, i Tordi e molti altri uc- 
celli minori. Vediamo ancora come alcuni di quei rilievi, 
come appunto il margine N. E. del più élevato di cotesti 
altipiani, rivestito di Querci e di Cerri-nel suo pendio meno 
scosceso ed in parte anche nel piano, sono luoghi ben co- 
nosciuti dai cacciatori di Colombacci, i quali uccelli, dopo 
aver traversato le ampie pianure della Val di Chiana, ri- 
montano le pendici di quasi tutta quella catena di monti 
per traversarla, come poi traversano la Valle dell’ Orcia, 
per recarsi quindi all’Amiata ed al mare. Nè sono estranee 
agli uccelli certe pendici opportunamente esposte, ed alcune 
insenature di quei monti; perchè vediamo che esse sono 
preferite dagli Storni, dagli uccelli emigranti e perchè tro- 
vano in esse sede opportuna, i paretai, i roccoli, i boschetti 
da Tordi. Ed oltre a questo è pur facile il domandarsi se 
il Tallurino, il Grottaione, lo Strillozzo potrebbero trovarsi 
in questi luoghi se le deserte lande di argilla della Val 
d’Orcia non offrissero sicura ed opportuna sede a queste 
specie; e se non fosse a cagione delle acque semitermali, 
che mai si congelano nemmeno nelle più crude invernate, 
non si vedrebbero forse come ora si vedono talvolta an- 
che nel cuor dell’inverno Beccacce e Beccaccini lungo i fos- 
setti, il Pett' azzurro e il Beccapesci sulle gore dei molini, 
dove pur nuotano non di rado e Barazzuoli, e Germani ed 
altri uccelli acquatici. 

Le condizioni della flora sono quali possono aspettarsi 
in monti dell’Italia centrale, che comprendono dalla zona 
dell'Ulivo (il quale per circostanze favorevoli di suolo ve- 
geta mirabilmente nei dintorni di Sarteano e rimonta fino 
a non comuni elevazioni), alla zona del Faggio che rico- 
pre la parte più elevata della montagna di Cetona e si mo- 
stra ancora in qualche altro punto dei monti minori. Ai 
Faggi secolari su quella cima si associano pure grossi al- 


— 417 — 


beri di Acero (Acer pseudo-platanus) o Piatina, come li 
chiamano volgarmente. Succedono quasi immediatamente 
ai Faggi i boschi di Cerro e poi di Querce, essendo note- 
vole l'assenza quasi completa della zona del Castagno, del 
quale non saprei ben dire se i pochi rappresentanti che si 
trovano sui monti sarteanesi siano vetusti saggi di cultura 
di questo utilissimo albero o se possano considerarsi come 
gli ultimi superstiti di castagneti spontanei che nella na- 
turale lotta per l’esistenza dovettero cedere il campo alla 
preponderanza del Cerro e della Querce. E nemmeno l’Abe- 

- to, fedel confidente della zona del Faggio, cresce su questi 
monti, ed i pochi esemplari che vi si osservano sono stati 
importati dalla mano dell’uomo; nè i Pini silvestri, che al- 
trove rivestono aride pendici, figurano nella flora di que- 
sti luoghi. 

Delle querci solo la Quercus cerris Linn. e la. Q. sessili 
Hora Sal. costituiscono i boschi in gran parte tenuti a ceduo, 
sebbene ancora non siano rare le estensioni di boscaglie 
ad alto fusto; il Leccio Q. ilex Linn. e la Farnia Q. peduncu- 
lata W. crescono spontanei in poche di quelle località, se 
pure quest’ ultima pianta non v' è assolutamente estranea. 
Un bell’alberetto il Ciavardello (Pyrus torminalis Ehr.), i 
cui frutti sono avidamente ricercati dai Tordi, sostituisce 
nei monti suddetti i Corbezzoli, in parte 1 Ginepri e le al- 
tre piante di climi più caldi. 

La bassa vegetazione, oltre a quella artificiale della 
cultura a grano, a formentone, a lino, a canape, a foraggi 
"d’erba medica e di lupinella, a viti ed ulivi, è quella con- 
sueta dell'interno e dei margini dei boschi, quella dei pa- 
scoli montuosi, quella di pendici ora umide, ora asciutte, 
ora aride e sassose; quella dei corsi d’acqua a carattere 
torrentizio; e quella infine speciale delle brutte estensioni 
costituite dalle argille della Val d’ Orcia, dove crescono le 
Tamerici, gli Assenzi, i Cardi e molte gramigne ed erbe di- 
verse. Infine altro carattere notevole della vegetazione di 
questi monti è la straordinaria abbondanza di Bossoli spon- 


tanei (Buxus sempervirens Linn.) che nascono e crescono 
27 


{ 


x — 418 — 


fino nei crepacci delle roccie e rivestono insieme al Carpine 
(Carpinus betulus Linn.) ed ai rovi i margini più dirupati 
degli altipiani sarteanesi di cespugli foltissimi e di folti 
macchioni; circostanze spesso ricercate da quegli uccelli 
che vogliono costruire il nido a poca distanza da terra. 
Credo infine opportuno il dare qualche schiarimento 
sul modo col quale ho praticato le mie osservazioni sul- 
l'alimentazione degli uccelli, che è stato e sarà il punto 
principale a cui sono indirizzate le mie indagini. L'esame 
delle materie contenute nello stomaco di uccelli di sicera 
provenienza è stata l’unica via fin qui seguita. Ho tenuto 
conto dell'apparenza e del volume della massa alimentare, 
notandone il colore, quando questo lo meritava, e misu- 
rando in tubo graduato il sedimento formato dalle dette 
materie sciolte in acqua abbondante, con che ottenevo pure 
una opportuna lavatura delle materie stesse. Ho spinto 
l’approssimazione di questa misura, naturalmente un po/som- 
maria, al quarto di centimetro cubo. Nel determinare la 
natura dei frammenti sono andato assai cauto, contentan- 
domi di darne bene spesso indicazioni generiche, piuttosto- 
chè affermare cose troppo incerte; e ciò facilmente potrà 
comprendersi se si considera come talvolta sia assai dif- 
ficile di determinare un insetto completo, e come questa 
difficoltà divenga centuplicata nel dovere studiare fram- 
menti di piccoli animali, almeno finchè un numero consi- 
derevole di osservazioni non avrà facilitato la cosa coll’ espe- 
rienza. Ho creduto pure opportuno di tener conto della 
presenza delle pietruzze che facilitano la digestione di ma- 
terie solide, prendendo nota della loro quantità, della loro 
apparenza e colore e della loro natura calcarea o silicea 
che potei facilmente riscontrare saggiandoli con acido idro- 
clorico. Devo pure far noto come io sia debitore al signor 
prof. Adolfo Targioni-Tozzetti che volle indicarmi i nomi 
esatti delle diverse specie di molluschi terrestri trovati nello 
stomaco di vari uccelli; ed al sig. prof. Carlo Emery che volle 
compiacersi di determinare le formiche trovate tra i sud- 
detti alimenti, Lo studio dei semi fu affidato al professore 


Cona 


Odoardo Beccari ed al sig. Ugolino Martelli e fino ad ora 
non sono indicati se non quelli della natura dei quali ero 
sicurissimo. 


Elenco delle specie di uccelli osservate 
nel distretto di Sarteano, provincia di 
Siena, coi nomi volgari locali e noti- 
zie sulla frequenza, migrazioni, nidifi- 
cazione ecc. 


Corvus Corax. Non raro in inverno alle pianure. 

Corvus frugilegus. Frequente in inverno, ma sembra che qual- 
che individuo rimanga stazionario per tutto l’anno sui 
monti. 

Corvus Cornix, Cornacchia. Sedentaria. 

Pica rustica, Gazzera. Sedentaria. 

Garrulus glandarius, Ghiandaia. Sedentaria e comunissima al 
piano e sui monti. . 

Sturnus vulgaris, Stormo. Passano in autunno trattenendosi 
ai piani e nelle olivete. 

Fringilla celebs, /ringuello. Di passo e stazionario. 

Fringilla Montifringilla, Peppola. Di passo col precedente. 

Petronia stulta, Passera lagia. Estiva. 

Passer montanus, Passera mattugia. Sedentaria. 

Passer Italie, Passera. Sedentaria ed abbondante. 

Coccothraustes vulgaris, /rusone.' Passa in ottobre, è anco 
nidificante. 

Ligurinus Chloris, Verdello. Sedentario e di passo. 

Chrysomitris Spinus, Lucherino. Qualche anno è abbondan- 
tissimo, sempre in autunno. 

Carduelis elegans, Cardellino, Calderino. Sedentario e di passo. 

Serinus hortulanus, Crespolino. Sedentario e di passo. 

Cannabina Linota, Fanello. Passa in autunno ed è anco ni- 
dificante. 


\ ® - 


— 420 — 


Pyrrhula europ®a, Ciuffolotto. Sui monti nidifica, è anco di 
scarso passo autunnale. 3 

Loxia Curvirostra, Crociere. Di passo irregolare in autunno, 
talvolta in gran numero. 

Miliaria Projer, Strillozzo. In Val d’ Orcia è sedentario. 

Emberiza Citrinella, Zigolo giallo o Nizzola. Invernale. 

Emberiza Cirlus, Nizzola nera. Sedentario. 

Emberiza Hortulana, Ortolano. Comune in piano e sui monti, 
dall'aprile al settembre. 

Emberiza Cia, Nizzola cenerina 0 prataiola. Di scarso passo. 

Emberiza Scheniclus, Nizzola di padule. Di scarso passo. 

Melanocorypha Calandra, Calandra o Palandra. Invernale e. 
di passo in ottobre. 

Alauda arborea, Lodolicchio o Lodolino. Sedentaria, più ab- 
bondante in ottobre. 

Alauda arvensis, Lodola. Sedentaria e di passo in ottobre. 

Galerita cristata, Cappellaccia, Ciuffotta o Pantiera. Nei pia- 
ni; sedentaria. 

Anthus pratensis, Pispola. Comune anco sui monti, passa in 
aprile e settembre e sverna, 

Anthus cervinus. Rara di passo. 

Anthus trivialis, Pispolone. In pianura di passo nell’ estate. 

Budytes flavus, Codazinzera, Batticoda. Di doppio passo. 

Motacilla alba, Coditremola. Frequente in inverno. 

Salobates melanope, Boarina. Non comune, si trova tutto 
l’anno in pianura. 

Saxicola Oenanthe, Cu/bianco. Estivo nei luoghi aridi e sas- 
sosi, più al monte che ai piani. 

Saxicola Stapazina. Col nome di Stapazina o Culbianco a gola 
nera, questa specie sembra esser confusa colla seguen- 
te; sono rare entrambe di passo. 

Saxicola melanoleuca. Rara di solo passo. 

Monticola saxatilis, Codirossone, Tordo marino. Non raro sui 
monti, giunge in aprile-maggio, parte in settembre. 

Monticola Cyanus, Passera solitaria. Nei campanili, nei vec- 
chi muri e nei dirupi, sedentaria. 

Merula nigra, Merlo. Sedentariò e comune. 


Dan, spe 


Merula torquata. Qualche cacciatore dice di averlo ucciso 
col fucile, ma non è certo comune. 

Turdus atrigularis. Si dice che ne fossero presi tre indivi- 
dui ad un boschetto molti anni indietro. 

Turdus pilaris, Gaggi. Non comune in inverno nei boschi e 
nei prati. 

Turdus iliacus, A/pigino. Invernale, si vede alla fine d'’ ot- 
tobre. 

Turdus musicus, Zordino. Di passo in settembre-novembre 
ed in marzo; qualche coppia nidifica ai monti. 

Turdus viscivorus, Zordela. Sedentaria. 

Aédon Luscinia, Ausignolo, Usignolo. Comune da aprile ad 
ottobre al monte ed al piano. 

Erithacus Rubecula, Pettiere o Picchieri. Sedentario ai monti, 
di passo in ottobre e marzo, ed invernale. 

Cyanecula Wolfi, Pett'azzurro. Raramente si vede intorno 
alle acque semitermali e presso le gore dei molini in 
inverno. ; 

Ruticilla Pheenicurus, Codirosso. In pianura e sui monti, co- 
mune in estate. 

Pratincola Rubicola, Salmpunta. Sedentaria. 

Pratincola Rubetra, Zomio, Tuina, Piagnucolone. Comune da 
marzo a settembre. 

Sylvia cinerea, Beccafico passerino, Passera sepaiola. Comune 
dall'aprile al luglio. — 

Monachus Atricapillus, Capinera. Sedentaria e comune in pia- 
nura ed ai monti. 

Monachus hortensis, Beccafico. Estivo. 

Pyrophthalma melanocephala, Bigia. Invernale, dal gennaio 
al marzo. 

Phylloscopus rufus, Lu. Sedentario. 

Troglodytes parvulus, Re di macchia, Sericciolo, Beccaccino. Se- 
dentario, ma specialmente invernale. 

Accentor modularis, Passera scopaiola, Scopaiola. Invernale. 

Regulus ignicapillus, Ziorancino. Invernale. 

Acredula Irbyi, Codibugnolo o Paglianculo. Sedentario, cova 
sui monti. 


ai (02 pp 


Parus major, Perlonza capinera, Cingallina reale. Sedentaria 
e comune. 

Cyanistes caruleus, Perlonzina, Cincia, Cingallina piccola. Se- 
dentaria. 

Sitta caesia, IMMuraiolo. Comunissimo e sedentario nei boschi 
di querce e di Cerro. 

Certhia brachydactyla, Lampichino. Comune nei boschi di 
querce e sedentario. 

Trichodroma muraria, Picchio muraiolo. Sedentario. 

Oriolus Galbula, Golo. Comune da aprile ad ottobre. 

Lanius minor, Castrica, Castrocchia. Estiva. 

Lanius Collurio, Castrica, Castrocchia. Estiva. 

Hirundo rustica, Rondine. Comune ed estiva. 

Chelidon urbica, Balestruccio. Estivo comune. 

Cypselus Apus, Ztondone. Estivo, ai primi d’ agosto parte. 

Cypselus Melba, Zgondone. Sembra che anche questa specie 
venga nei monti sarteanesi e nidifichi nei molti luo- 
ghi rocciosi e dirupati. 

Caprimulgus europaeus, Piattaione. Estivo. 

Picus major, Picchio rosso, Picchio cavallo. Sedentario e fre- 
quente. 

Picus minor. Scarso, ma sedentario. 

Gecinus viridis, Picchio giallo. Sedentario. 

Ijnx Torquilla, Zorcicollo. Estivo. 

Cuculus canorus, Cucule. Comune da aprile a luglio. 

Alcedo Ispida, Beccapesci, Uccel Santa Maria. Si vede non 
di rado lungo i margini delle gore dei molini. Seden- 
tario. 

Merops Apiaster, Grottaione. Si trova nell’ estate in Val 
d’ Orcia, ove nidifica. 

Upupa Epops, Puppola. Estiva. 

Strix flammea, Barbagianni. Sedentario. 

Syrnium Aluco, Alocco. Sedentario nei monti. 

Athene Noctua, Civetta. Sedentaria e comune. 

Scops Giu, Chia, Chiurlo. Comune più in Val d'Orcia che 
nei monti di Sarteano nell’estate. 

Circus aeruginosus. Non comune. 


VAL, 


pei 


BY Di go 


Aquila Chrysaétus, Aquila. Un solo individuo g', da circa 
quattro anni, fu ucciso nel novembre 1886 sul monte 
di Cetona mentre divorava un tacchino sopra un Cerro. 

Cerchneis Tinnunculus, Z'a/chetto, Falco da uccellini. Frequente 
nelle roccie e nei dirupi. Sedentario. 

Anser segetum, Oca. Di doppio passo. 

Anas Boscas, Germano, Germano reale. Si trova talvolta in 
inverno nel torrente Astrone. 

Nettion Crecca, Germanello, Barazzuolo. Nell'inverno si ve- 
dono nell’Astrone e nelle gore dei molini. 

Columba Palumbus, Colombaccio, Collarone.. Qualche coppia 
rimane sedentaria e cova sui Faggi e sui Cerri in mon- 
tagna. Passa in ottobre e marzo. 

Columba Oenas, Colombella. Sta nell'inverno alla pianura e 
specialmente in Val d’ Orcia. 

Columba livia, Piccion torraiolo. Abbondantissimo nelle torri, 
nelle piccionaie, nei campanili e specialmente nella 
torre del castello di Sarteano. 

Turtur tenera, Tortora, Tortola. Comune in estate in pia- 
nura e sul monti. 

Starna Perdix. Comune e sedentaria nei campi, nei prati e 
nei luoghi coltivati. Molto più comune nella Val d’Or- | 
cia.‘ È 

Coturnix communis. Comune in estate nei luoghi aperti; non 
sembra che si trattenga sui monti. 

Rallus aquaticus, Gallinella. Viene peri fossetti in inverno. 

CEdicnemus scolopax, Tallurino. Sedentario e pare anco di 
passo, vedesi in Val d'Orcia talvolta in branchi nu- 
merosi e appena risale le prime appendici dei monti 
nel versante di ponente. 

Charadrius Pluvialis, Ziviere. È raro nei luoghi aperti e spo- 
gliati; più facilmente si trova in Val d'Orcia. Di dop- 
pio passo. 


i Alcuni possidenti del circondario hanno tentato inutilmente di 
acclimatarvi la Perdix petrosa di Sardegna; le varie coppie lasciate libere 
sui pendii che guardano l’ Orcia si dispersero e vennero uccise a consi- 
derevoli distanze. 


— 424 — 


Eudromias Morinellus. Di scarso passo. 


Scolopax Rusticula, Beccaccia. Comune nei primi mesi d’in- 


verno per i boschi ed anche presso i fossetti delle ac- 
que calde quando tutto il terreno è gelato. Si distin- 
gue una razza piccolo detta « scopina. » 

Gallinago calestis, Beccaccimo. Si vede in novembre e. di- 
cembre. 


Siena, distretto di San Gimignano (PAuLUccI marchesa M., 
Marri Ezio) : 


Scarsi e di limitato interesse scientifico saranno i rag- 
guagli che io potrò fornire in quanto alle specie di uccelli 
osservate nel distretto del quale mi occuperò nelle presenti 
note, perchè queste si riferiranno soprattutto agli animali 
catturati al paretaio, a mezzo delle reti e comprenderanno 
perciò principalmente, tanto le specie che vi si acchiap- 
pano comunemente o che è ovunque consueto prendere con 
quel genere di tesa, quanto le poche altre che vi capitano 
solo per caso e perciò si devono considerare come avventizie. 

Il mio paretaio, dipendente dalla fattoria del Monte a 
Puliciano, è in Val d’Elsa, in prossimità di Certaldo, pro- 
vincia di Siena (sul limitare quasi della provincia di Fi- 
renze); fa parte del comune di San Gimignano, ed. è si- 
tuato su di un piccolo ripiano poco superiore al torrente 
Casciano, a circa 120 m. sul livello del mare. Il soprassuolo 
è coperto in buona parte da boschi di Querci, in parte è 
coltivato, soprattutto ad Ulivi; vi sono pure frammischiate 
alcune piagge incolte ove a mala pena nasce l'erba; il ter- 
reno di formazione pliocenica, è caratterizzato dalle sab- 
bie gialle, dai mattaioni e da strati conchigliferi, ove pri- 
meggiano le grandi Bivalvi, come Ostr@a, Perna, Panopea, 
Lutraria ec., ec. 

Alle specie catturate al paretaio aggiungerò pure quelle 
uccise nella stessa tenuta o nei dintorni (estesi pure nella 
provincia di Firenze, comune di Montaione) e che fanno 


_ 495 


parte della mia Collezione ornitologica, principiata solo 
nel 1880. Nell iniziare questa collezione il mio scopo era 
di facilitare a me ed ai miei dipendenti la cognizione delle 
specie di uccelli che si catturano con quel mezzo di tesa e 
credevo così limitarla; in seguito però ed in grazia di al- 
cune favorevoli circostanze che mi si sono presentate, il 
mio programma è andato mano mano allargandosi, sicchè 
oggi mi trovo a possedere 128 specie rappresentate da 252 
esemplari, aleune delle quali non affatto comuni. 

Non lontano dal paretaio, sulla riva opposta del tor- 
rente Casciano, esistono estese e folte boscaglie che cuo- 
prono la maggior parte dei monti sino alla strada pro- 
vinciale che da Montaione, per i Cornocchi, conduce a 
Volterra (Paulucci). 


San Gimignano si trova sul fianco settentrionale di una 
delle più ridenti colline della Val d’Elsa, sopra il livello 
del Mediterraneo metri 386. È posta fra il 28°, 4 1" long,., 
ed il 42°, 27" 5" lat. Alla distanza di circa 7 miglia all’Est 
le sta Poggibonsi; a miglia 6 al Sud Colle di Val d'Elsa; a 
miglia 22 nella stessa direzione Siena; a miglia 20 all’Ovest 
Volterra; a miglia 7 al Nord Certaldo ed a miglia 30 nella 
stessa direzione Firenze. 

Il terreno del circondario Sangimignanese è montuoso 
per eccellenza e dalla parte di Nord-Est e di Sud-Est un 
po meno aspro, affatto diboscato, con poggi e colline ben 
coltivate, che si estendono giù fino alle rive dell’Elsa ad 
Est, che segna il confine del nostro circondario. Nè da que- 
ste parti difettasi d’acqua, poichè il ruscello dei Fosci, il 
torrente dell’ Imbrotoni e dei Riguardi, confluenti dell’Elsa 
dalla parte di Sud-Est, e il torrente Casciano dalla parte 
di Nord-Est, sono sufficientemente ricchi d’acqua anche 
nella stagione estiva. Ma dalle altre parti: Nord, Sud e 
Ovest specialmente, si trovano monti e valloni rivestiti di 
boscaglie e un terreno ineguale, sassoso, faticosissimo, che 
va su fino all’ elevata montagna del Cornocchio, e fino a 
quella catena di monti detta la Serra Volterrana dalla 


— 426 — 


parte di Nord e Ovest, e fino ai boschi di Berignone dalla 
parte di Sud-Ovest. Qui si difetta d’acqua perchè quantun- 
que frequenti vi si incontrino i torrenti, questi son tali 
che recano acque abbondanti e rovinose subito dopo le 
pioggie, ma dopo poco tempo si prosciugano talmente che 
non vi si trova più nessuna traccia di umidità. Noterò che 
fra i nostri boschi rarissimi sono quelli costituiti da piante 
secolari, poichè per avidità di guadagno ogni 6 0,8 anni si 
tagliano, e_per di più in molti luoghi si dibosca addirit- 
tura ed è desiderio di tutti che una legge giunga in tempo 
adimpedire il diboscamento generale, poichè fin da quando 
questo ha cominciato a prender largo sviluppo le condi- 
zioni climatologiche sono variate assai (Marri). 


Elenco delle specie di uccelli osservate 
nella provincia di Siena, distretto di 
San Gimignano, coi nomi volgari lo- 
cali e notizie sulla frequenza, migra- 
zioni, nidificazione ecc., ecc.' 


Corvus Cornix, Cornacchia. Sedentaria e di passo in ottobre; 
comune (P. IM.) 

Corvus frugilegus, Corvo. Autunnale ed invernale (P. M.). 

Pica rustica, Gazza, Gazzera, Cecca. Sedentaria, comu- 
ne. (£. IMM), 

Garrulus glandarius, GRiandaia. Sedentaria, comune (P. M.). 

Sturnus vulgaris, Storro. Invernale (P.); e di passo (M.). 

Fringilla colebs, Fringuello, Filunguello. Sedentario e di 
passo, comune (2. M.). 

Fringilla Montifringilla, Peppola. Comune al passo autunna- 
le (P. M.). 


1 Questo elenco è compilato sulle liste e le notizie fornite dalla 
marchesa M. Paulucci e dal signor Ezio Marri. Con iniziali ho indicato 
la parte che spetta a ciascun osservatore. 


L'UDITO 


Petronia stulta, Passera lagia. Comune al passo autunnale 
PP): 

Passer montanus, IMattugia, Passerucchia. Sedentaria e di 
passo autunnale (P. I.) 

Passer Italie, Passera, Passera casolina, Passerotto. Sedenta- 
ria, abbondante e di passo in autunno (2. M.). 

Coccothraustes vulgaris, Zrosone. Comune al passo autun- 
nale; furono abbondanti nel 1884, scarsi nel 1886 
(PZA 

Ligurinus Chloris, Calenzolo. Sedentario e di passo in au- 
tunno (2. M.). 

Chrysomitris Spinus, Lucherino. Sedentario e di passo au- 
tunnale irregolare, cioè ora abbondante ora scarso 
(P. M.). 

Carduelis elegans, Cardellino, Calderino. Sedentario e di 
passo in autunno (2. JM.) 

Serinus hortulanus, Raperino. Sedentario, comune e di passo 
autunnale ora abbondante ora scarso (P. M.). 

Cannabina Linota, Montanello, Fanello. Sedentario e di passo” 
in autunno, non però regolare; molti passarono nel 
1882 e 1884, pochi o punti nel 1883 e 1886 (/. M.). 

Pyrrhula europea, Ciufolotto. Scarso, invernale; quando i 
boschi non erano distrutti, questa specie era comune 
e sedentaria (P. M.). 

Loxia Curvirostra. Di passo irregolare in autunno (P.). 

Miliaria Projer, Stiattardo, Stiattajone. Comune nel passo an- 
tunnale (P. M.). 

Emberiza Citrinella, Zigolo giallo. Di passo nell’ autunno 
REMI: 

Emberiza Cirlus, Zigolo nero. Sedentario e di passo (2. M.). 

Emberiza Hortulana, Ortolano. Accidentale nel passo autun- 
nale (P.); estivo, non abbondante (M.). 

Emberiza Cia, Zigola. Comune al passo autunnale (2. M.). 

Calcarius nivalis. Accidentale, ne ebbi una femmina il 
5 dicembre 1885 (P.). 

Alauda arborea, Lodolino. Comune, sedentario e di passo; 
divenuto scarso da qualche anno (P. M.). 


TEMP E 


Alauda arvensis, Lodola. Sedentaria, comune e di passo in 
ottobre (P. M.). 

Galerita cristata, Lodola cappellaccia. Sedentaria (P. M.). 
Agrodroma campestris, Corrisodo. Estivo, non comune, ni- 
difica solo sul Cornocchio ai sodi di Pignano (M.). 
Anthus pratensis, /ispolo. Comune al passo autunnale (P. M.). 
Anthus trivialis, Pispolone. Scarso al passo autunnale (P.I). 

Motacilla alba, Batticoda. Comune e sedentaria (P. IM.). 

Calobates melanope, Boarina. Scarsa al passo autunnale (P.); 
sedentaria (I.). i 

Saxicola Oenanthe, Codibianco. Estivo (P. M.). 

Monticola Cyanus, Passera solitaria. Avuta nel maggio (P.); 
sedentaria (I.). 

Merula nigra, Merlo. Sedentario e comune; si distinguono 
come « Merli forestieri » o « di montagna » quelli colle 
parti inferiori rossiccie e dicesi che giungono tardi di 
passo; sono sempre femmine (P. M.). 

Merula torquata. Avuto nel gennaio 1888 (P.). 

Turdus pilaris. Avuta nel dicembre (P.). 

Turdus iliacus, Tordo alpigino. Avuto in gennaio (P.); in- 
vernale (M.). 

Turdus musicus, Tordo. Autunnale ed invernale (P. M.). 

Turdus viscivorus, Zordela. Avuta in gennaio e febbraio 
(P.); sedentario (JI.). 

Aédon Luscinia, ossignolo. Avuti maschio e femmina il 
14 ottobre 1884 (P.); estivo (M.). 

Erithacus Rubecula, Pettirosso. Sedentario e di passo (2. M.). 

Ruticilla Phonicurus, Codirosso. Avuto in ottobre (P.); esti- 
vo (M.). i 

Ruticilla titys. Accidentale e scarso in autunno (P.). 

Pratincola Rubicola, Saltimpalo, Saltanselce. Sedentario (P. M.). 

Sylvia cinerea, Beccafico. Avuta in giugno (P.); estiva (M.). 

Monachus Atricapillus, Capinera. Comune (P.); sedentaria (I). 

Pyrophthalma melanocephala, Bigina, Occhiocotto. Sedentario 
(P. M.). 

Melizophilus undatus. Avuta nel marzo (P.). 

Phylloscopus rufus, Lx). Sedentario (2. M.). 


Î 


— 429 — 


Hypolais polyglotta. Estivo, avuto in giugno (P.). 
Troglodytes parvulus, e di macchia. Autunnale (P.); seden- 
tario (I.). 
Cinclus aquaticus, Merlo acquaiolo. Avuto nell'estate (P.); 
sedentario (M.). 
Accentor collaris: Avuto in dicembre e gennaio (P.). 
Accentor modularis, Scopina. Scopaiola. Sedentaria e di passo 
in autunno (P. M.). 
Regulus cristatus, Ziorrancino. Sedentario (P. M.). 
Regulus ignicapillus, Ztorrancino. Sedentario (P. M.). 
Acredula Irbyi, Codbugno, Codibugnolo. Sedentario e comu- 
ne (P. M.). 
Parus major, Cinciallegra, Cingallera. Sedentaria e comune 
(P. M). 
‘Parus ater. Avuta in ottobre e dicembre (P.). 
Cyanistes caruleus. Comune (P.). 
Pecile palustris. Avuta in novembre (7P.). 
Sitta casia, Picchio muratore. Avato in marzo e dicembre 
(P.); sedentario (M.). 
Certhia brachydactyla, fampichino. Sedentario ed autunnale 
(P. M.). 
Oriolus Galbula, Rigogolo. Avuto in giugno (P.); estivo (I.). 
Lanius Excubitor. Avuto un maschio nel 1883 (P.). 
Lanius minor, Velia. Avuta in giugno (P.); estiva (M.). 
Lanius Collurio, Velia. Avuta in giugno (P.); estiva (M.). 
Lanius auriculatus, Velia. Avuta in giugno (P.); estiva (M.). 
Hirundo rustica, fondine. Estiva (P. M.). 
Chelidon urbica, Balestruccio. Estivo (P. M.). 
Cypselus Apus, Rondone. Estivo e comune (M.). 
Caprimulgus europaeus, Nottolaccio, Nottolone, Merdaiolo. Avu- 
to in luglio (?.); estivo (I.). 
Picus major. Avuto in novembre e dicembre (P.). 
Picus minor. Avuto in novembre (?.). 
Gecinus viridis, Picchio verde, Picchio galletto. Sedentario 
x *(P.M) 
lynx Torquilia, Z’orcicollo. Di passo in autunno (P.); estivo (J7.). 
Cuculus canorus, Cuculo. Avuto in aprile (P.); estivo (M.). 


— 450 — 


Alcedo Ispida, Ucce Santa Maria. Avuto in ottobre e no- 
vembre (P.); sedentario (M.). ; 

Merops Apiaster, Z’ordo marino. Ebbi maschio e femmina in 
settembre 1885 (?.); di scarso passaggio (MM.). 

Upupa Epops, Bubbola. Avuta in giugno (P.); estiva 0A 

Strix flammea, Barbagianni. Avuto in primavera IE 
dentario (MI. ). 

Syrnium Aluco, A/occo. Sedentario nei boschi (M.). 

Asio Otus, Gufo. Avuto in primavera ed in dicembre (P.); 
sedentario (M.). 

Asio accipitrinus. Avuto in dicembre (P.). 

Athene Noctua, Civetta. Sedentaria (P. M.). 

Scops Giu, Chiè. Avuto in giugno (P.); estivo (M.). 

Circus Swainsoni. Ebbi un maschio adulto il 18 marzo 
1886 (P.). 

Circaétus gallicus, Biancone. Ebbi una femmina il 2 settem- 
bre 1886 (P.). 

Aquila clanga. Ebbi un maschio il 1° novembre 1885 (P.). 

Buteo vulgaris. Avuta in ottobre (P.). 

Milvus migrans. Ebbi una femmina il 3 settembre 13886 (P.). 

Hypotriorchis Subbuteo. Avuto nell'ottobre 1886, ucciso da 
un branchetto di 6 o 7 individui (P.). 

fesalon regulus. Ne presi due al paretaio nell'autunno 
1884 (P.). 

Cerchneis Tinnunculus, Guglia. Avuto in autunno (2.); se- 
dentario (M.). 

Accipiter Nisus, Fa/chetto. Avuto in autunno (P.); sedenta- 
rlo (MI. 

Ardea purpurea. Avuto nell'ottobre 1382 (P.). 

Ardeola ralloides. Ebbi una femminal’11 gennaio 1883 (2.). 

Columba Palumbus, Colomdaccio. Avuto in ottobre (/.); in 
scarso numero, anche sedentario (I.). 

Columba Oenas, Colombo. Avuta in ottobre e dicembre (2); 
invernale (I.). 

Columba livia, Piccion torraiolo. Una volta assai comune e ‘ 
sa ora quasi sterminato (M.). 

Turtur tenera, Tor tora. Avuta in giugno (/.); estiva (I... 


% — 431 — 


Perdix rufa, Pernice. Avuta in gennaio ed ottobre (/.); se- 
dentaria (M.). 

Starna Perdix, Starna. Avuta in febbraio (2.); sedentaria (MM.). 

Coturnix communis, Quaglia. Estiva, ma non abbondante (M.). 

Crex pratensis, £e quaglia. Non comune, di passo (M.). 

Vanellus Capella, Avuta in dicembre (P.). 

Scolopax Rusticula, Beccaccia. Avuta in gennaio (P.); inver- 
nale (M.). 

Gallinago calestis. Avuto in A URI 


Siena e Grosseto (Drr prof. Apelle); Grosseto 
(ApeMOLLO cav. prof. Alfonso): 


La zona da me presa ad osservare in Toscana, com- 
prende le due provincie di Siena e Grosseto: la seconda 
peraltro per quella parte soltanto che ha per confine il mare. 

La provincia di Siena da me preferibilmente studia- 
ta, rimane fra la catena degli Appennini ed il Mediter- 
raneo, ed i gradi di longitudine 28°, 35° e 299,31’, e di 
latitudine 42°, 49 e 480, 31°. È montuosa, con pianure limi- 
tate, poggi estesi e colline. La sua area è calcolata, in giro, 
408 chilometri, e in superficie, circa 380,000 ettari. La sua 
figura è quella di un quadrilatero irregolare piuttosto al- 
lungato nel senso da N.0. a S.E. per circa 110 chilometri, 
e largo al più 60 chilometri da N.E. a 5.0. Confina ad O. 
con la provincia di Pisa; a N.O. e N. con quella di Firenze, 
ad E. con le altre di Arezzo per mezzo dei monti del Chianti; 
a E. da S.E. con I Umbria, l'antico Stato Romano, fino 
al Siele, e in tutto il resto con la provincia di Grosseto; 
la Tu a ua volta, è confinata a S. e S.0. dal Mediter. 
raneo e a S.0. dall'ex Stato Romano. 

_ Il fiume principalissimo è l’ Ombrone che nascendo 
nelle alture di San Gosmè in Chianti, e attraversando am- 
bedue le provincie Senese e Grossetana, si scarica in mare. 
Nel suo tragitto dà il nome a due valli principali, cioè la 


— 452 — 


Valle d'’Ombrone superiore, la quale con le valli secondarie, 
costituisce, si può dire, la provincia Senese, e la Valle d’Om- 
brone inferiore. Nella Valle superiore dell’Ombrone, esso ha 
per tributari principali, l’Arbia, che nascendo fra la Castel 
lina e Monte Petroso, scende per i viniferi colli del Chianti, 
passa presso Siena e sbocca nell’Ombrone sotto Buoncon- 
vento dando nome ad una delle più importanti valli secon- 
darie, cioè alla Valdarbia. Poi la Merse, che avendo origine 
sul fianco occidentale dei poggi di Prata (provincia Gros- 
setana) e dirigendosi sotto Chiusdino (nel Senese) e quindi 
serpeggiando intorno all’ ultimo sprone meridionale della 
Montagnola, passa per le gole tra i poggi di Murlo e Tocci 
e dopo un corso di circa 90 chilometri si scarica nell’Om- 
brone e dà il nome alla Val di Merse. L’Orcia finalmente 
che, nascendo sul versante O. del Monte di Cetona versa 
le sue acque nell’ Ombrone, dando il nome alla Valdorcia, 
la quale peraltro resta per la massima parte nel Senese, 
ma presso l’Ombrone va per intiero, poichè l’Orcia dal 
punto del suo sbocco in detto fiume, fino a l’ Ente, marca il 
confine fra la Valle d’Ombrone superiore e quella inferiore. 

La Valle d’Ombrone superiore dunque, con le tre se- 
condarie dell’Arbia, della Merse e dell’Orcia, sono le Valli 
principali e centrali, che insieme ad altre di minor conto ed 
altre che dirò estreme, come la Val d'Elsa verso N.0. e Val 
di Poglie verso S.E. ecc. costituiscono la provincia Senese. 

I monti più elevati sono: il Monte Amiata, alto 1722 
metri sul mare che alla base occupa una superficie di circa 
380 chilometri quadrati, in parte nel Senese, in parte nel 
Grossetano. La Montagna di Cetona alta 1140 metri; ed 
il Monte di Radicofani alto metri 900. E finalmente si 
notano i monti del Chianti e l’umile catena della Monta- 
gnola senese. 

Come si può arguire dal poco già detto, l'aspetto della 
provincia senese è assai variato. La sua parte centrale in- 
fatti costituita da terreno pliocenico, è vestita di boschi, 
e specialmente da viti e olivi, nel coltivato, ove emerge 
lo strato superiore delle sabbie gialle, dette impropriamente 


— 4383 — 


tufo, come presso Siena, Trequanda, Montepulciano, Chian- 
ciano, Chiusi ecc.; si vede nudo e brullo il vastissimo tratto 
nel quale è restato scoperto lo strato inferiore cioè l’ar- 
gilla detta impropriamente creta, il quale col suo colore 
cinereo, colle sue frane, la sua nudità, dà al paese un 
aspetto triste e monotono. L'aspetto peraltro della sua 
parte periferica, è tutt'altro: giacchè questa è vestita di 
boschi, vigne e oliveti. Sui monti del Chianti infatti, co- 
stituiti da terreno Eocenico (alberese, cioè galestro ec.) 
crescono boschi di Cerri, Querci ecc. e nel coltivato gli 
olivi e sopratutto le viti. Anche l’alberese o i galestri di 
Rigomagno e Modanella; le sabbie gialle, le torbiere di 
Bettolle, Salario e dei laghi di Chiusi e di Montepulciano, 
sono esse pure coperte da boschi e coltivazioni. I mede- 
simi galestro e alberese di San Casciano dei Bagni, sono 
parimente vestiti di coltivazioni e di boschi. Di boschi 
pure di Castagni e di Faggi son coperte le trachiti del 
Monte Amiata. Come vestito da boschi e da coltivazioni 
è anche tutto il resto del contorno a S.0. fino ai monti 
del Chianti, dai quali mi son partito. 

La provincia di Grosseto è costituita da vaste pia- 
nure e da stagni e circondata da monti; cioè, il Monte 
Labro, che è il principale, nudo dalla base alla cima, il 
poggio di Montieri con i poggi di Gerfalco, il Monte Ar- 
gentario, vestito di Lecci e in buona parte da viti, ed il 
Giglio, isola granitica. 

Il fiume principale è I Ombrone dall’ Orcia di al 
mare che dà nome alla Valle d’Ombrone inferiore. In que- 
sto secondo tratto non ha per tributari che dei torrenti, 
i più notabili dei quali sono il Lanzo, il Gretona, il Me- 
lacca ed il Trasubbia. Peraltro non è il solo fiume della 
provincia, e fra gli altri noterò come i primarii dopo 
l’Ombrone, l’Albegna e la Fiora che terminano al mare. 

Non mi estendo di più per questa provincia, perchè 
i miei studi e le mie osservazioni ornitologiche in esse 
fin qui fatte, si limitano alla riviera quasi tutte, il Monte 
Argentario ed il Giglio, e non altro (Der). 

28 


— 434 — 


Il distretto affidato alle mie osservazioni ornitologi- 
che si compone dell'intera provincia di Grosseto, situata 
nella parte occidentale dell’ Italia di mezzo, che nel sistema 
geografico peninsulare a cui appartiene l’Italia, dicesi parte 
mediterranea. Frale provincie mediterranee italiane, quella 
di Grosseto è situata precisamente nei gradi di longitu- 
dine 28°, 127, e 39°, 6‘, e di latitudine 42°, 22’, e 43°, 6 in 
modo che il suo lato SS.E. (levante-scirocco), confina colla 
provincia di Roma e trovasi a gradi 34°, 5b' di longitudi- 
ne; il suo lato O.N.0. (ponente-maestro), che confina con 
la provincia di Pisa, trovasi a gradi 33°, 50' di longitudi- 
ne; il suo lato mediterraneo o marino che confina tutto col 
mare e che trovasi esposto a SS.0. (mezzogiorno-libeccio) 
è nei gradi di latitudine 41°, 55‘, come il suo lato NN.E. 
(greco-tramontana) e che confina colla provincia di Siena, 
rimane nei gradi 42°, 40° della medesima latitudine. 

La provincia di Grosseto colla sua costa fronteggia 
tutte le isole che costituiscono l’Arcipelago toscano, alcune 
delle quali gli appartengono. Essa ha la figura di un qua- 
drato allungato o di un ovoide allungato, o meglio di un 
vasto anfiteatro con lati frastagliati. La provincia di Gros- 
seto è molto vasta, avendo un’estensione territoriale di 
442,057 ettari quadrati, 69 ari, 77 centimetri, pari a 4434 
chilometri quadrati, cifra che ascende a 5 mila chilometri 
quadrati, se vi aggiungiamo la superficie delle isole e delle 
isolette che gli appartengono. La percorrenza della sua costa 
mediterranea, senza tener conto delle sporgenze e sinuosità, 
è di chilometri 107. Le maggiori distanze di questa pro- 
vincia sono dal fiume Cornia e dal Frassine in comune di 
Massa Marittima, al torrente Tasono e Montauto in comune 
di Manciano, linea che lo attraversa longitudinalmente e 
‘che dal confine Pisano procede a quello Romano, ha una 
percorrenza di 130 mila metri. Altra linea che partendo 
dalla costa a Talamone in comune di Orbetello, risalendo 
traversalmente al Monte Amiata, al di là dei torrenti Vivo 
e Vetra cioè, al confine Senese ha una percorrenza di ol- 
tre 100 mila metri; le linee poi oblique traversanti la pro- 


— 435 — 


vincia danno una quasi equidistanza di 120 mila metri. 
Queste distanze aumentano dai 20 ai 30 mila metri se noi 
vi includiamo il promontorio Argentario e le isole di Gian- 
nutri e del Giglio. 

Le vallate principali della provincia di Grosseto, pro- 
cedono da est per ovest, sono quelle dei fiumi Paglia, 
Fiora, Albegna, Ombrone, Bruna, Alma, Pecora e Cornia 
e molti altri corsi di acqua di ordine secondario. Le mag- 
giori pianure, ove hanno sede i paduli dimora prediletta 
di molti generi di uccelli, sono quelle di Grosseto, del- 
l’Alberese, degli Acquisti, del Collecchio, di Talamone, 
di Camporegio, delle Basse, di Orbetello, delle Piane, del- 
l’Alma, di Gualdo, di Rocca, di Paganico, di Follonica, 
di Sovana ed altre di minor conto. Dalle valli e pianure si 
ascende alle colline che sono con i poggi, innumerevoli, 
ed ai monti che serrano la provincia, quali sono i princi- 
pali, il Monte Amiata colle sue eccelse vette il Pizzo 
dell’ Uccello, il Monte Labro, il Sasso di Maremma, i 
Monti di Montieri, le Cornate di Gerfalco, il Monte El- 
mo, il Vitozzo ed altri. Le montuosità, i luoghi poggivi 
e collinosi della Maremma occupano due terzi della sua 
estensione, mentrechè la pianura ne occupa un solo terzo. 
Circa l’altimetria ed orografia, dal livello stesso del mare e 
delle foci dei fiumi, s'incontrano tutte le elevazioni fino a 
metri 1722 che tanti ne misura l’Amiata nel punto detto 
Sasso di Maremma, il più culminante. Inoltre è da accen- 
narsi, che la Maremma possiede più promontorii, più punte 
ed istmi, non che un numero ragguardevole di località 
umide, frigide, acquitrinose, palustri e lacustri. Alcuni pa- 
duli e laghi hanno ragguardevoli estensioni, quali il pa- 
dule di Castiglione ed i laghi di Orbetello e di Burano, i 
quali ultimi, per le comunicazioni col mare, sono costituiti 
da acque salse. 

Nei terreni bassi e di pianura del distretto di osserva- 
‘zione ornitologica di Grosseto, geologicamente predominano 
i terreni terziari, quaternari, alluvionali e d’ importazione, 
più limitatamente arenosi, costituiti da dune e da tomboli 


— 436 — 


In questa zona piana e pianeggiante, pressochè tutta af- 
flitta dalla malaria, si fanno le grandi colture del frumen- 
to, delle biade, dei fieni ed ivi sono situati estesi pascoli 
per l'allevamento dei Bovini, Cavallini, Ovini numerosis- 
simi, essendo la provincia di Grosseto molto ricca a pasto- 
rizia. Non manca la coltura della zea, della segala, del- 
l’orzo, degli olivi, delle viti, dei gelsi, dei pomari, ma 
molto più ristrettamente. Le dune e tomboli arenosi sono 
rivestiti generalmente di Pini domestici e silvestri, non- 
chè di Mirti, Lentischi, Rosmarini, Corbezzoli, Tamerischi, 
come questi ultimi rivestono molti poggi e monti prospi- 
centi il mare; devo aggiungere che in molti luoghi piani 
sviluppa benissimo il Quercus suder (la Sughera). 

Nelle regioni delle colline e dei poggi si raddoppia la 
olivocoltura, la viticoltura, mentre va diminuendo quella . 
dei grani, biade, fieni ed incominciano i boschi e la silvi- 
coltura. Le piante predominanti nelle boscaglie, colline e 
poggi sono le ginestre, le eriche, i sontri, gli ornelli, i cor- 
bezzoli, gli scopi, misti e formanti macchie o boscaglie per 
lo più cedue, più di rado di alto fusto per l’aggiunzione di 
Lecci, Cerri e Querci. Nei monti ove predomina il bosco, 
questo è di alto fusto e costituito da Querci, Lecci e Cerri, 
più in alto da Castagni e più in alto ancora da Fargne. Al 
piano predominano geologicamente i terreni alluvionali e 
nettuniani; in alcuni punti gli alabastri, il marmo, il tra- 
vertino, il calcare liassico o breccia, le argille, l’arenaria, 
la pietra da calce. Al monte predominano le trachiti, il 
granito, il macigno. silicico, le tufe vulcaniche, la pietra 
focaja, quella da sarti, i calcari di tutte le qualità, gli 
schisti, gli spati, molti prodotti metallici di rame, ferro, 
mercurio e zinco, solfo, lignite, molte acque minerali, non 
meno di 40 sorgenti, di cui 7 saline, 12 acidulo-ferrugi- 
nose, 8 solfuree, 7 salino acidule, 2 ferruginose, 2 solfureo- 
ferruginose, rivelano la ricchezza del suolo e sottosuolo 
maremmano (Ademollo). 


— 437 — 


Elenco delle specie di uccelli osservate 
nelle provincie di Siena e di Grosseto, 
coi nomi volgari locali, indicazioni di 
frequenza e notizie sulle migrazioni, 
nidificazione, ecc. ecc.! 


Corvus Corax, Corvo grosso. Raro e sedentario ai monti (A.). 

Corvus Corone, Cornacchia nera. Rara assai (A.). 

Corvus Cornix, Cornacchia, Mulacchia. Comune e sedentaria 
(DA. .C): 

Corvus frugilegus, Corvo. Abbonda da ottobre a marzo (D. 
AC.) 

Lycos Monedula, Zaccola, Corvacchia, Gracchiola, Merlo ma- 
rino. Accidentale nel Senese, comune e sedentaria nel 
Grossetano (D. A.); di passo in ottobre (C.). 

Nucifraga Caryocatactes, Corvo marino. Accidentale; circa 
80 anni fa non era tanto raro e nell'autunno più spe- 
cialmente qualcuno si vedeva nel Senese, dal 1858 
non ne vidi più (D.). 

Pica rustica, Gazzera, Cecca, Pica. Abbondante e sedentaria 
(D.); non frequente (A. Ci). 

Garrulus glandarius, Griandaja, Bertina. Comune e sedenta- 
ria (D.); non frequente (A. Cl). 

Sturnus vulgaris, Storno. Invernale e comune; abbondante 
in autunno, scarso in primavera; alcune coppie sono 


1 Questo elenco è stato compilato sulle liste e colle notizie in- 
viate dai signori: prof. Apelle Dei per entrambe le provincie, dott. cav. 
Alfonso Ademollo per quella di Grosseto, e notaio Elvidio Cambi pel 
distretto di Gavorrano in quella di Grosseto. Colle iniziali ho indicato 
la parte che spetta a ciascuno degli osservatori. Debbo infine dire che 
il prof. A.Dei ha pubblicato un Catalogo degli uccelli della prov. Senese, 
Siena, 1862, con Aggiunte e correzioni, SienA, 1872-79; opera pregevole 
che si occupa della prov. Senese-nella sua antica estensione, cioè anche 
di quella Grossetana. Il cav. dott. A. Ademollo ha poi pubblicato 1’ Or- 
nitologia Maremmana, Grossevo, 1877. Queste due opere sono qui state 
utilizzate. 


— 438 — 


sedentarie e nidificano da noi(D.); abbondante al piano 
(A.); in ottobre (C..). 

Sturnus unicolor. Accidentale (D.). 

Pastor roseus, Stormo marino. Accidentale nel giugno, varî 
veduti e due presi presso Siena nel 1885 (D.). 

Fringilla colebs, Fringuello. Sedentario, invernale e di passo 
abbondante in ottobre e marzo (D. A. C.). 

Fringilla Montifringilla, Peppoia, Fringuello marino. Comune 
di passo in autunno, vedonsi da ottobre a febbraio 
(D. A.). 

Petronia stulta, Passera lagia. Di passo in ottobre ora scarso 
ora copioso, ma anche nidificante (D.); invernale (4.). 

Passer montanus, Passera mattusa. Comune e sedentaria (D.). 

Passer Italie, Passera reale. Abbondantissima e sedentaria 

(D. A. CL). 

Coccothraustes vulgaris, Frosone. Sedentario, ma specialmente 
di passo irregolare in settembre, ottobre e marzo (D.); 
invernale (4.). 

Ligurinus Chloris, Verdone, Verdello. Comune e sedentario 
(D.); anche di passo (A. C.). 3 

Chrysomitris Spinus, Lucarino. Di passo ora copioso, ora 
scarso in ottobre e novembre (D.). 

Carduelis elegans, Cardellino, Cardello. Comune o sedentario, 

. col nome di « Cardellino montanaro » si distingue 
una razza di dimensioni sensibilmente maggiori e co- 
lori più vivaci, che non è sedentaria da noi, ma giunge 
verso la metà d’ottobre (D.); abbondante (A. €). 

Serinus hortulanus, Zaperino, Crespolino. Comune di passo e 
sedentario (D. A. C.). 

Cannabina Linota, Montanello, Gricciolo. Sedentario, ma as- 
sai più abbondante in autunno ed inverno (D.); non 
frequente (A.). 

Fegiothus rufescens. Accidentale, uno colto a Ponte d’Arbia 
in ottobre 1864 (D.). 

Pyrrhula europea, Ciuffolotto. Scarso in ottobre e novem- 
bre al piano, sedentario ai monti, così sul Monte Amiata, 
su quello di Cetona ec. (D.); erratico (A.). 


— 439 — 


Loxia Curvirostra, Crociere. Accidentale in ottobre e novem- 
bre (D.). 

Miliaria Projer, Strillozzo. Invernale e comune, in scarso 
numero anche sedentario e nidificante (D. A. Ci). 
Emberiza Citrinella, Zigolo giallo, Galletto. Invernale, cioè 

dalla fine d’ ottobre al marzo (D.); non comune (A.). 

Emberiza Cirlus, Nizzola. Sedentario, molti giungono in ot- 
tobre (D. A. C.). 

. Emberiza Hortulana, Ortolano. Comune da marzo a settem- 
bre {D.); scarso in agosto (A.). 

Emberiza Cia, Muciattola, Nizzola muciattola. Non tanto co- 
mune, invernale (D.); erratico (A.). 

Emberiza Scheeniclus, Migliarino. Invernale e non comune 
nel Senese, nidifica in Maremma (D.); sedentario (A. C.). 

Emberiza pyrrhuloides, Passera di padule. Invernale e non 
comune (D.); estiva (A.). 

Calcarius nivalis. Raro assai, ne ebbi uno il 12 ottobre 
1865 (D.). : 

Melanocorypha Calandra, Calandra, Culandra. Sedentaria in 
Maremma (D. A.). 

Calandrella brachydactyla, Calandrino. Comune di doppio 
passo in Maremma (D. A. C.). 

Alauda arborea, Lodolina. Trullora. Abbastanza comune, 
sedentaria e di passo (D. C.). 

Alauda arvensis, Lodola pantera. Vedesi abbondante dall’ ot- 
tobre al marzo, non mi risulta che abbia mai nidi- 
ficato nel Senese (D.); comune e sedentaria (A. C.). 

Galerita cristata, Cappellaccia, Lodola cappellana (Grosseto). 
Sedentaria e comunissima (D. A. C.). 

Agrodroma campestris, Corrisodo, Corriere. Comune sulle crete 
da agosto ad ottobre (D.); erratico (4.). 

Corydalla Richardi. Accidentale, ne ebbi uno il 20 otto- 
bre 1863 (D.). 

Anthus pratensis, Pispola. Invernale e comune (D. A.); passa 
in ottobre (Ci). 

Anthus trivialis, Tordino. Abbondante di passo in settembre 
ed aprile (D.); e dal luglio al settembre (A.). 


— 440 — 


Anthus Spipoletta, Spioncello, Pispola di padule. Invernale e 
scarso (D. A.). 

Budytes flavus, Cuttà. Scarso, di passo in aprile ed agosto (D.). 

Budytes cinereocapillus, Strisciajola. Scarsa, di passo in aprile 
(D.); di passo in agosto e settembre (A.). 

Motacilla alba, Coditremola, Cutrettola. Comunissima e seden- 
taria (D. Ei C.). 

Calobates melanope, Coditremola gialla, Codizzinzola (Grosse- 
to). Sedentaria, ma scarsa (D. A. Ci). 

Saxicola Oenanthe, Codidiancola. Estivo e comune in settem- 
bre (D.); si vede in agosto e settembre (A.); e otto- 
bre (C.). 

Saxicola Stapazina. Rara, avuta il 4 maggio 1866 da Orbe- 
tello (D.). 

Dromolaa leucura. Ne ebbi una da Orbetello il 2 maggio 1865 
(D.); accidentale (A.). 

Monticola saxatilis, Codirossone, Tordo marino. Estivo, ora 
più ora meno abbondante (D. A.). 

Monticola Cyanus, Passera solitaria. Comune e sedentaria 
(D. A. C). 

Merula nigra, Merlo. Comune e sedentario, molti giungono 
a svernare (D. A. C.). 

Merula torquata, JMZerlo col petto bianco. Di comparsa irrego- 
lare e scarsa (D.). 

Turdus atrigularis. Accidentale, ebbi un maschio da Bel- 
forte il 30 novembre 1863 (D.). 

Turdus obscurus. Accidentale, uno sarebbe stato preso nel 
Senese alla metà del dicembre 1377 (D.). 

Turdus pilaris, Zordela alpigina. Invernale, ora più ora meno 
abbondante, dall’ottobre al marzo 1885 molte rimasero 
nei boschi di Val d’ Orcia (D. A.). 

Turdus iliacus, Tordo alpigino. Invernale, più comune della 
precedente (D. A. Cl). 

Turdus musicus, Tordo. Abbondante d'inverno, in scarso 
numero sedentario (D. A. C.). 

Turdus viscivorus, Tordela, Tordo maggiore. Scarsa, seden- 
taria, abbondante d’autunno e d’ inverno (D. A.). 


— ddl — 


Aédon Luscinia, &usigrolo. Abbondante da aprile alla metà 
di settembre; l’ho udito già cantare il 25 marzo, alla 
fine del settembre quasi tutti sono andati (D. A. C.). 

Erithacus Rubecula, Pettiere. Scarsamente sedentario, assai 
copioso in autunno ed inverno, cioè dall’ ottobre al 
marzo (D. A. C.). 

Cyanecula Wolfi. Raro, avuto in aprile ed ottobre (D.). 

Ruticilla Pheenicurus, Codirosso. Ora più ora meno abbon- 
dante in marzo aprile e settembre, qualche coppia 
rimane l'estate e nidifica al Monte Amiata ed alla 
Montagnola Senese (D. A. C.). 

Ruticilla titys. Raro assai (D.). 

Pratincola Rubicola, Saltinpalo, Frocasini. Sedentario e co- 
mune (D. A. 0). 

Pratincola Rubetra, Saltinpalo, Saltancecce. Poco comune 
da settembre a novembre (D.); passa anche in 
aprile (A.). 

Sylvia orphea, Bigia grossa, Beccaficone. Estiva, ma non co- 
mune (D.). 

Sylvia cinerea, Beccafico passerino. Abbondante da aprile a 
settembre (D.). 

Sylvia Curruca. Assai rara, ne ebbiun solo nell’ agosto 1857 
da Radi (D.). 

Sylvia subalpina, Beccafico, Occhio rosso. Comune da mag- 
gio a ottobre (D.); sedentaria (A. Ci). 

Monachus Atricapillus, Capinera. Comune e sedentaria (D. 
A.C). 

Monachus hortensis, Beccafico. Di passo regolare in settem- 
bre (D. A. C.. 

Pyrophthalma melanocephala, Occhio cotto, Occhio rosso. Co- 
mune e sedentario in Maremma (D. A. (1). 

Melizophilus undatus, Occhi rossi. Sedentaria e comune, ab- 
bonda più d’inverno (D. A.). 

Phylloscopus sibilator, Luè verde. Giunge in ottobre e anche 
in novembre e si trattiene sino all’aprile (A.). 

Phylloscopus Trochilus, Luè grosso. Giunge in aprile e parte 
in settembre (A.). 


— 442 — 


Phylloscopus Bonellii, Lu. Non comune, giunge in aprile, 
parte in settembre (D. A.). 

Phylloscopus rufus, Zuì. Comune dal settembre al marzo (D.); 
sverna da noi (A.); sedentario (Cl). 

Hypolais icterina, Beccafico, Canapino. Arriva in maggio e 
parte in settembre (A.). 

Hypolais polyglotta, Beccamoro. Comune da marzo a settem- 

at bro02): 

Acrocephalus streperus, Beccafico di padule. Estiva, ma non 
comune (D. A.). 

Acrocephalus arundinaceus, Cannareccione. Piuttosto raro (D.); 
estivo (4.). 

Calamodus scheenobenus, Forapaglie.Raro (D.); sedentario (4.). 

Calamodus aquaticus, Pagliarolo. Avuto in maggio e set- 
tembre (D.); vedesi da agosto ad ottobre (A.). 

Lusciniola melanopogon. Ne ebbi un solo il 25 dicembre 1863, 
da Grosseto (D.). 

Potamodus luscinicides, Salciaiola. Si vede da aprile ad ot- 
tobre (4.). 

Cettia Cettii, Lusignolo di padule. Sembra essere sedentario 
in Maremma (D. A.). 

Cisticola cursitans, Zecca moschino. Sedentario e comune 
verso Montepescali (D. C.); specialmente estivo (A.). 

Troglodytes parvulus, Scricciolo. Autunnale ed invernale, co- 
mune e sedentario (D. A. Cl). 

Cinclus aquaticus, Merlo acquajolo. Sedentario, ma scarso 
D. A). 

Accentor collaris, Sordone, Gogo. Accidentale d’inverno; nel 
13878 ne comparvero molti a Rocca Federighi(D.); ve- 
desi in ottobre (C.). 

Accentor modularis, Passera scopajola. Comune d'autunno e 
d’inverno (D.); piuttosto rara, ma sedentaria (A.); di 
passo in ottobre (C..). 

Regulus cristatus, /{orrancino. Invernale (D.); sedentario (C.). 

Regulus ignicapillus, Z7iorrancino. Invernale (D.). 

Fegithalus pendulinus, Fiaschettone. Scarso, avuto in settem- 
bre; è però nidificante (D. A.). 


— 443 — 


Acredula Irbyi, Codidugnolo. Sedentario e comune (D. A. Ci). 

Panurus biarmicus, Basettino. Scarso, nidificante al lago di 
Chiusi (D.); sedentario (C.). 

Parus major, Cingalina. Comune e sedentaria (D. A. Cl). 

Parus ater. Invernale e scarsa (D.). 

Cyanistes caruleus, Potazzina. Comune e sedentaria (D. A.C). 

Poecile palustris, Cincia bdigia. Poco frequente, cova alla 
Montagnola Senese (D.); sedentaria (4.). 

Sitta cesia, Picchio bigio, Picchietto. Comune e sedentario 
D. A.C). 

Certhia brachydactyla, Rampichino. Comune e sedentario 
(D. A. C.). 

Tichodroma muraria, Picchio murajolo. Non comune, ma se- 
dentario (D. A. C!.). 

Oriolus Galbula, Rigogolo. Estivo, più abbondante all’arrivo 
in aprile che non in settembre (D. A. C.); ne vidi già 
nel mio orto il 20 marzo 1863 ed il 18 marzo 1875 (D.). 

Lanius Excubitor, Gazzina reale, Gueja gazzina reale. Non co- 
mune in primavera, autunno ed inverno (D.); scarso 
in novembre e dicembre (A.). 

Lanius minor, Gueja gazzina, Gazzina. Comune da aprile a 
settembre (D. A.). 

Lanius Collurio, Gueja cenerina, Gueja, Velia, — Scopina, Sco- 
paiola, Ghierla (Grosseto). Assaicomune ed estiva (D.); 
non frequente (A. C.). 

Lanius auriculatus, Gazzina rossa, Velia rossa 0 Capirossa. 
Comune ed estiva (D. A. C.). 

Muscicapa collaris, Balia. Rara assai in aprile(D.); estiva (A.). 

Butalis Grisola. Avuto in agosto e settembre; nel maggio 
trovai il nido colle uova al Monte Argentario (D.); 


estivo (Ci). 
Hirundo rustica, /tondine. Abbondante dal marzo al settem- 
bre (D. A. €... 


Chelidon urbica, Balestruccio. Abbondantissimo ed estivo, 
arriva e parte poco dopo la Rondine (D. A. Cl). 

Clivicola riparia. Estivo, abbondante, nidifica a colonie lungo 
l’Ombrone e la Bruna (A.). 


= SRAR = 


Cotile rupestris. Ne ebbi uno dalla Maremma (D.). 

Cypselus Apus, Rondone. Giunge abbondante circa un mese 
dopo la Rondine, parte in luglio, potrei dire con pre- 
cisione dal 20 al 21 di quel mese, raramente si vede 
qualche giovane in agosto, sarebbero quelli di una se- 
conda covata, che ha luogo quando è andata a male 
la prima; nei casi usuali fa una sola covata (D.); si 
vede anche in settembre (A. C.). 

Cypselus Melba, Rondone di mare. L’ ebbi dalla Maremma, 
cova tra le roccie del Monte Argentario (D.); vi giunge 
dai primi al 26 maggio e parte in luglio (D. A. Ci). 

Caprimulgus. europaeus, Stiaccione, Succiacapre, Nottolone, Piat- 
taione. Estivo e comune (D. A. Ci). 

Picus major, Picchio rosso maggiore.' Raro nel Senese, co- 
mune in Maremma, sedentario (D. 4.). 

Picus medius, Picchio rosso mezzano. Scarso nella Marem- 
ma (D.). 

Picus minor, Picchio rosso minore. Sedentario e comune in 
Maremma (D. 4. C.). 
Gecinus viridis, Picchio, Picchio galletto, Gallinaccio, — Picchio 

cavallo (Rapolano). Comune e sedentario (D. A. C.). 

Ijnx Torquilla, Storcicollo. Comune, specialmente estivo, ma 
anco sedentario (D. A. C.). 

Cuculus canorus, Cuccule. Comune dall’aprile al settembre; 
gli adulti partono in agosto (D. 4. C.). 

Coccystes glandarius. Avuta una femmina in Siena il 25 apri. 
lo 1873 (D.). 

Alcedo Ispida, Uccel Santa Maria. Comune e sedentario (D. 
Asi i 

Coracias Garrula, Ghiandaia marina. Estiva, ma non comune 
(D.); di passo in agosto e settembre (A.); anche in 
aprile (C.). o 

Merops Apiaster, Grottaione, Gorgoglione. Comune dal mag- 
gio al settembre (D. A. Ci). 


! Il dott. Ademollo ricorda il Dryocopus martius, come di comparsa 
accidentale in Maremma; io ritengo che ciò dipende da qualche equivoco. 


— 445 — 


Upupa Epops, Puppola. Comune dall'aprile al settembre (D. 
A. C.). 

Strix flammea, Bardagianni. Comune e sedentario (D. A. C!). 

Syrnium Aluco, Locco, AMlocco. Comune e sedentario (D. 
A. C.). 

Asio Otus, A//occo. Non comune (D. A.); sedentario (C). 

Asio accipitrinus, Allocco di padule. Piuttosto comune (D.); 
sedentario (A.). 

Athene Noctua, Civetta. Comunissima e sedentaria (D. A. C.). 

Scops Giu, Assiolo, Chiù. Comune da aprile a settembre 
(D. A.). 

Bubo maximus, Gufo reale. Sedentario, non comune (D. A.). 

Circus aeruginosus, Falco di padule. Non comune (D.); se- 
dentario (A. C.). 

Circus cyaneus. Raro (D.); frequente e sedentaria (A. C.). 

Circus cineraceus. Forse sedentaria, ma non comune (A.). 

Circaétus gallicus, Biancone. Poco frequente, cova al Monte 
Amiata (D.); sedentario (A. Ci). 

Pandion Haliagtus. Accidentale, ne ebbi un solo nel settem- 
bre 1858 (D.); accidentale (A.). 

Haliaétus Albicilla. Di passo accidentale in Vascionia (D.); 
ben di rado d’inverno lungo il mare (A.). 

Aquila clanga. Accidentale (D.). 

Nisaétus pennatus. Accidentale, una fu presa il 19 otto- 
bre 1830 presso Mondingegnoli (D.). 

Archibuteo lagopus.. Avuta una sola volta da Grosseto (D.); 
assai raro ne rigidi inverni (A.). 

Buteo vulgaris, Astore, Falco gallinaio. Comune e sedentaria 
(D. A. C)). 

Pernis apivorus. Assai raro (D.); in primavera ed estate (4.). 

Milvus lctinus. Raro (D.); di scarso passo d'inverno (4.); 
sedentario (C!). 

Milvus migrans. Ne ebbi uno nell’ aprile 1864 (D.). 

Falco Peregrinus, Z'a/cone. Piuttosto raro, ma sedentario 
D. Al). 

Hypotriorchis Subbuteo, Lodolaio. Di passo in primavera e 
talvolta nidificante (D.); frequente ai due passi (A.). 


— 446 — 


Fesalon regulus, Smeriglio. Poco frequente, l’ebbi in novem- 
bre e dicembre (D.); raro autunnale (A.). 

Cerchneis Tinnunculus, Falco rosso, Falchetto da uccelli. Co- 
mune assai e sedentario (D. A. C.). 

Cerchneis Naumanni. Avuto il 10 maggio 1870 soltanto (D.); 
di passo irregolare in primavera (4.). 

Cerchneis vespertinus, Falco cuculo. Di passo ora più, ora 
meno copioso in aprile, maggio e anche giugno (D. A.). 

Astur palumbarius, Astore. Raro assai (D.); sedentario (A. C..). 

Accipiter Nisus, Falchetto, Falchetto fringuellaio. Comune di 
autunno e d’inverno (D.); scarso di doppio passo (4.); 
sedentario (C.). 

Vultur monachus. Di rara e casuale comparsa (4.). 

Neophron Percnopterus, Capovaccajo, Aquilotto. Non comune, 
ma sedentario in Maremma (D. A.) | 

Pelecanus Onocrotalus, Pellicano. Accidentale, è stato ucciso 
lungo l’Arbia (D.); casuale dopo burrasche ad Orbe- 
tello, Burano e Castiglione della Pescaia (A.). 

Phalacrocorax Carbo, Marangone. Comune e sedentario in 
Maremma (D. A.). 

Ardea cinerea, Nonna, Cecero. Scarso od accidentale nel Se- 
nese, sedentario e comune in Maremma ove giunge 
anche in abbondanza per svernare (D. A. C.). 

Ardea purpurea, Ranocchiaja, Nonna rossa. Di passo regolare 
in primavera (D.); estivo (A. C.). 

Egretta alba, Airone maggiore. Accidentale, avuta in maggio 
(D.); rara, nell'inverno 1880 varie comparvero nel padule 
di Scarlino ne ebbi una (A.); passa in novembre (C.). 

Egretta Garzetta, Airone minore. Estiva e nidificante nel 
padule di Castiglione della Pescaia (D. A. C.). 

Ardeola ralloides. Di passo in marzo, aprile e maggio (D.); 
passa anche in autunno (A.). 

Ardetta minuta, Nornnotto. Estivo e comune, in Maremma spe- 
cialmente (D.). 

Botaurus stellaris, Cappone di padule. Non comune, seden- 
tario in Maremma, invernale nel Senese (D.); abbonda 
più in primavera ed autunno (A. C.). 


— 447 — 


Nycticorax griseus, Pavoncella di padule. Comune di passo 
in maggio; estivo e nidificante in Maremma, parte 
in settembre (D.); di passo specialmente in mag- 
gio (A.). 

Ciconia alba. Accidentale, avuta in maggio (D.). 

Ciconia nigra. Rarissima (2D.). 

Platalea Leucorodia. Ne ebbi due, uno in maggio 1854 da 
Castiglione, l’altro in aprile 1856 da Orbetello (D.). 

Plegadis Falcinellus, A/ignattaio. Di passo regolare in aprile 
e maggio, si trattiene circa un mese (D. A.). 

‘ Pheenicopterus roseus, Fiammante. Di comparsa accidentale 
(D.); dopo violenti burrasche da mezzogiorno (4.). 
Cygnus Olor, Cigno reale. Di comparsa accidentale, nel gen- 
naio 1845 ne comparvero 13 sul padule di Castiglione 
(D.); casuale d’inverno, uno fu ucciso sul lago di Or- 

betello (A.). 

Cygnus musicus, Cigno salvatico. Accidentale, uno venne uc- 
ciso nel padule di Scarlino il 6 febbraio 1861 (D.); 
raro assal (A.). 

Anser cinereus, Oca paglietana. Di passo invernale irregolare 
(A.); in novembre (C.). 

Anser segetum, Oca granajola. Invernale, giunge a grossi 

l branchi (D. A.) 

Anser albifrons. Accidentale affatto (D.). 

Tadorna cornuta. Di passo accidentale, avuta in febbraio e 
marzo (D.). 
«_. Anas Boscas, Germano. Sedentario in scarso numero nella 
> Maremma, ed invernale in abbondanza (D. A. C.). 
 Chaulelasmus streperus, Morigiana. Invernale e comune in 
dosi Maremma (D.). 

| Spatula clypeata, Mestolone. Invernale e di passo più o meno 
oe. copioso in novembre e marzo (D.); passa anche in set- 
ca tembre (A.). 
—Dafila acuta, Codona. Non tanto comune nel marzo (D.); in-. 

ia vernale (A. C..). 

—Mareca Penelope, Z'ischione, Caporosso. Comunissimo, spe- 
cialmente in marzo in Maremma-(D.); invernale (A4.). 


Laga 


Nettion Crecca, Barazzolo. Sedentaria, ma abbondantissima 
nell’ inverno (D. A. C). 

Querquedula Circia, Marzajola. Meno abbondante, Bagni in 
marzo (D.); AE in febbraio (4). 

Fuligula rufina. Accidentale, avuto in dicembre (D.); scar- 
so (A.). 

Fulix ferina, IMoriglione. Comune, invernale (D. A.). 

. Fulix Marila, Moretta grigia. Invernale e scarsa (A.). 

Fulix Fuligula, Moretta. Invernale e comune (D. A.). 

Fulix Nyroca. Non comune, avuta in marzo (D.); passa in 
novembre (C.); ed in marzo-aprile, qualche COBB nì- 
difica in Maremma (A4.). 

Bucephala Clangula, J/orettone. Invernale (A.). 

Harelda glacialis. Accidentale in novembre (A.). 

CEdemia fusca. Accidentale, avuto in dicembre e gennaio 
(D. A) 

Cedemia nigra. Di rara comparsa (4.). 

Erismatura leucocephala. Accidentale nell'inverno (A.).. 

Mergus Merganser. Ebbi un maschio da Orbetello il 24 di- 
cembre 1862 (D.); raro assai (A.). 

Mergus Serrator. Raro (D. A.). 

Mergellus Albellus, Calcinaiola. Non comune, rarissimi gli 
adulti; giunge in novembre e parte in febbraio (D.); 
alla foce dei fiumi da gennaio a marzo (4.). 

Columba Palumbus, Colombaccio. Sedentario e di passo co- pr 
pioso in Tuo e marzo (D. A. C.). Fog 

Columba Oenas, Colombella. Anco sedentaria, abbondante da | «È 
ottobre a marzo, ne vidi di passo all’ scia del Giglio. CS 
anche in maggio; ebbi i nidiacei dal Senese e dalla si 
Maremma nel 1858 e nel 1885, ma il caso non è usuale — È 
(D.); passa anche in SA (A. Ci). ati: 

Columba livia. Sedentario tra le rupi del Monte Argenta % x % 
rio (D. A.). 


bre (D. di C 0) I 
Perdix rufa, Pernice. Comune e sedentaria ai monti (D. C.). 
Starna Perdix, Starna. Comune e sedentaria; quelle che co-. | 


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