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Full text of "Bollettino del R. Orto botanico di Palermo"

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BOLLETTINO 


DEL 


l  ORTO  BOTANICO  DI  PALEIÌMO 


ivuo^sr^v  »e^rie: 


Voi.  1.  — Fase.  1. 


PALERMO 

Stab.  tipografico  Emanuele  Priulla 

Corso  Tukory  lOL  tel.13-27 

1914 


BOLLETTINO 


DEL, 


l  ORTO  BOTANICO  DI  PALERMO 


Fase.   1.°  Nuova  Serie.  Voi.   I. 


SOMMARIO 


I.  —  La  disseminazione  nei  Mesembriantemi  (F.  Rappa)           .  p.     1 
II.  —  Nuove  piante  mirmecofìle  (E.  Mattei)   .....  »   39 

III.  —  La  natura  nionopodiale  dell'  infiorescenza  delle  Crocifere 

(F.  Rappa) »   47 

Appendice  : 

I.  Flora  Melitensis  uova  (S.  Sommier  ed  A.  Caruana  Gatto)  (continuazione).-— ''«^^■*'^^  *" 

II.  Semina  anni  1913  quae  prò  ntutua  comniutatione  offeruntur. 


PALERMO 

Stab.  tipografico  E.  PriuUa 

Corso  Tukory  101 
1914 


I. 


La   (Jisseminazìone  nei  Mesembrìantemì 


del 


Dott.  Francesco  Kappa 


I  Mesembriantemi,  piante    desertiche  o    comunque    xeroiile, 
presentano  adattamenti  opportuni  alla  loro  natura    ed    ogni  spe- 
cie è  conforme  al  grado  di  xerofilia    raggiunto.  Cosi  ,    passando 
ad  esame  i  varii  gruppi    della    famiglia,    ci    si  offriranno    degli 
individui  a  frutici,  a  suffrutici,  acauli  col  corpo  vegetativo  com- 
pletamente carnoso ,  simile  in  ciò  a  quello  delle   crassulacee  più 
perfette;  non  mancheranno  delle  specie  erbacee,  a  foglie  appiat- 
tite, ad  ogni  modo  più  o  meno  spesse,  specie  che  rappresentano 
uno  dei  primi  passi  dell'  adattamento  ad  ambienti  aridi  ed  asciutti. 
Ma    più    che    nel    corpo    vegetativo    il    plasmarsi    della    specie 
air  ambiente  si  afferma  nell'organo  che,  per  così  dire,  ne  conserva 
i  destini  nel  proj^rio  interno,  cioè  la  capsula.  Vivendo  i  Mesem- 
briantemi in  regioni  desertiche  o  almeno  in  punti   contradistinti 
dalla  loro  secchezza,  le  specie  correrebbero  gravissimo  ed  imme- 
diato pericolo  di  estinzione  se  i  semi  dovessero    abbandonare  la 
pianta  madre  appena  maturi,  come  in  generale  accade  presso  gli 
altri  vegetali.    Difatti  in  tal  caso  appena  caduti  nel  terreno  non 
sempre  vi  troverebbero  le  condizioni    convenienti    di    vita,    anzi 
quasi  sempre  vi  troverebbero  la  morte,  per  il  secco    assoluto    e 
per  r  eccessiva  temperatura.    È    necessario    quindi    che    i    semi 
restino  custoditi  nella  capsula,  anche    a    maturazione    completa, 
per  essere  emessi  soltanto  allorché  si  abbiano  le  condizioni    mi- 
gliori per  il  loro  germogliamento.    I  semi    dei    Mesembriantemi 
hanno  questa  inferiorità  rispetto  a  quelle  delle  altre   specie,  che 
mentre  questi,  pervenuti  al  suolo,  vi    trovano    facili    condfzioni 


4  F.  Rappa, 

di  germinare  o  almeno  la  possibilità  di  conservarsi  allo  stato  di 
vita  latente,  cosiccliè  per  essi  1'  abbandonare  la  capsula  a  qual- 
siasi ora  non  importa  nessun  pericolo,  per  i  primi,  cioè  pei  semi 
dei  Mesembriantemi,  indifesi  come  sono  per  1'  assenza  di  un 
qualsiasi  apparecchio  protettore,  un  abbandono  intempestivo  po- 
trebbe costare,  e  costerebbe  quasi  sempre,  la  perdita  della  vita- 
lità. La  miglior  custodia  quindi  per  loro  è  la  capsula  in  cui  si 
formarono  e  ove  stanno  rinchiusi,  riparati  dal  secco  e  dall'  ec- 
cessiva temperatura,  per  mezzo  dei  materiali  della  cajDsula  stessa 
e  della  poca  aria  contenuta,  materiali  ed  aria  pessimi  conduttori 
del  calore. 

Ma  in  un  terreno  arido  ed  esposto  ad  eccessivi  calori  quando 
si  verificano  le  migliori  coudizioni  per  il  germogliamento  dei 
semi  ?  Senza  dubbio  allorché  la  pioggia  è  caduta  a  rinfrescare 
1'  ambiente  ed  a  sciogliere  il  suolo  e  le  sue  sostanze  nutritizie. 
Dunque  il  momento  opportuno  per  1'  emissione  dei  semi  i  Me- 
sembriantemi 1'  hanno  unicamente  allorché  avviene  la  precipita- 
zione atmosferica  ;  la  loro  capsula  perciò  deve  essere  per  tal 
modo  costrutta  che  soltanto  allora  debba  avvenire  la  dissemina- 
zione :  la  loro  capsula  cioè  deve  essere  igroscopica.  E  tale  essa 
è  in  realtà  (1).  Tuttavia  la  sola  igroscopia  della  capsula  non 
basterebbe  a  salvare  il  destino  delle  specie  ;  di  qui  altri  adat- 
tamenti che  della  capsula  dei  Mesembriantemi  hanno  fatto  un 
complicatissimo  e  perfettissimo  apparato  di  organi. 


In  un  precedente  lavoro  (2)  noi  abbiamo  abbozzato  la  mor- 
fologia capsulare  dei  Mesembriantemi,  la  quale  abbiamo  studiato 


(1)  Ci  si  potrebbe  rimproverare  questo  metodo  aprioristico,  che  noi 
adoperiamo,  ma  dinanzi  a  codesto  maraviglioso  gruppo  di  piante,  che  da 
solo  basterebbe  a  dare  ragione  di  una  teoria  dell'  evoluzione,  anche  1'  a- 
priorismo,  siamo  per  dire,  sarà  permesso  !  S'  intende  che  le  piante  deser- 
tiche possono  ricorrere,  e  ricorron  di  fatto,  anche  a  tutt'altri  adattamenti; 
tuttavia  per  i  Mesembriantemi,  data  la  natura  dei  loro  semi,  1'  igroscopia 
capsulare  è  uno  dei  migliori  di  tali  adattamenti. 

(2)  L' Evoluzione    della    Capsula   dei    Mesembriantemi.    In    Malpighia. 
XXVI -fase.   1-2. 


La  disseminazione  nei  Mesembriantemi.  5 

nelle  sei  formazioni  principali,  cioè  gli  Anoicteri,  gli  Umenopro- 
steci,  gli  Schenhììi^  gli  Enf raffici,  le  Valve,  le  Logge.  Ma  di  queste 
stesse  entità  noi  non  abbiamo  dato  che  i  caratteri  morfologici 
ed  evolutivi,  poiché  nostro  scopo  era  unicamente  di  riuscire  per 
altra  via  ad  una  conferma  dei  risultati  ottenuti  in  nostro  altro 
lavoro  (1)  nel  (piale,  seguendo  le  grandi  linee  filogenetiche  del 
gruppo,  davamo  una  classificazione  naturale  delle  specie  appar- 
tenentivi.  Ci  resterebbe  di  vedere  in  azione  le  formazioni  in 
parola  e  le  altre  a  cui  nel  precedente  lavoro  o  non  abbiamo  ac- 
cennato affatto  o  soltanto  di  sfuggita,  come  anche  di  illustrare 
alcuni  punti  pei  quali  nel  predetto  lavoro  ci  rimettevamo  al  la- 
voro presonlc.  Con  ciò  resta  ben  definito  lo  scopo  del  lavoro 
attuale,  il  ([uale  è  meno  ampio  di  quello  che  il  titolo  farebbe 
supporre,  in  quanto  che  noi  intendiamo  studiare  la  dissemina- 
zione soltanto  in  rapporto  agli  organi  capsulari,  tralasciando  gli 
agenti  esterni  (animali^  vento  etc).  Se  non  che  gli  organi  capsu- 
lari,  per  1'  igroscopia  della  capsula,  non  entrano  in  azione  che 
appunto  dopo  1'  opera  preliminare  di  un  agente  esterno  che  è 
1'  accpia  cadente  in  pioggia  ;  anzi  in  realtà  non  è  che  la  pioggia 
coi  suoi  urti  ,  r  unico  agente  che  rimuove  i  semi  dalla  loro  cu- 
stodia capsulare  ;  gli  organi  capsulari,  di  cui  parleremo,  non  sono 
che  i  cooperatori  ed  i  regolatori  del  suddetto  agente,  la  pioggia, 
ostacolando  o  favorendo  gli  effetti  meccanici  delle  gocce;  la 
capsula  dei  Mesembriantemi  manca  affatto  di  apparecchi  di  lancio, 
ne  essa  stessa  ha  proprietà  elastiche  che  possano,  per  uno  scatto 
dell'  insieme,  cacciar  via  i  semi.  Del  resto  tali  apparecchi  e  tali 
proprietà  non  riuscirebbero  che  nocivi  alla  specie,  provocando 
una  emissione  di  semi  superiore  al  bisogno,  o  anche  totale, 
mentre  una  emissione  frazionata,  per  la  natura  dei  luoghi  in  cui 
vivono  i  Mesembriantemi,  è  la  più  conveniente. 

È  da  escludere  che,  oltre  all'  acqua,  per  1'  azione  igrosco- 
pica in  un  primo  momento  e  per  1'  azione  meccanica  delle  gocce 
pluviali  in  un  secondo  momento,  vi  siano    altri    agenti    dissemi- 


(1)  Per  una  classificazione  naturale  dei  Mesembriantemi.   In    Doli,    del 
R.  Orto  Bot.  e  Giard.  Col.  di  Palermo.  Anno  XI.  1912.  p.  21. 


6  F.  Rappa, 

natori,  per  es.  il  vento.  Questo  intendiamo  non  solo  allorché  la 
capsula  è  chiusa  per  mancanza  di  pioggia,  ma  anche  quando  è 
già  aperta  per  la  preliminare  azione  igroscopica  dell'  acqua.  Di- 
fatti allora,  agglutinati  come  sono  i  semi  fra  loro  e  coi  funicoli 
per  la  capillarità  dell'  acqua  ad  essi  interposta  e  per  la  tensione 
delle  membrane  liquide  che  così  si  formano^,  difficilmente,  anche 
quando  non  siano  riparati  dagli  schenidii  o  dagli  umenoprosteci 
o  da  altri  adattamenti  capsulari,  il  vento  potrebbe  rimuoverli 
dalla  loro  custodia,  tanto  più  che  gli  assi  o  rami  portanti  le 
cajDsule  sono  pieghevoli  (1).  Il  vento  dunque  da  solo  non  può 
essere  un  agente  disseminatore  (2)  capace  cioè  di  far  fuoruscire 
i  semi  dalla  capsula  ;  può  soltanto  agevolare  1'  opera  della 
pioggia_,  rendendo  più  forti  o  violenti  i  colpi  delle  gocce  acquee, 
cioè  proiettando  le  gocce  acquee  contro  i  semi.  Né  potrà  agire, 
per  produrre  effetti  analoghi,  con  proiettili  solidi,  cioè  con  gra- 
nelli di  polvere,  poiché  quando  il  vento  è  capace  di  sollevare 
simili  proiettili ,  le  capsule  son  chiuse,  e  quando  esse  sono  aperte, 
non  ne  è  più  capace  perchè  è  già  piovuto  e  la  polvere  si  è 
agglutinata  col  resto  del  terreno  !  Vedremo  tuttavia  che  eccezio- 
nalmente il  vento  può  intervenire  anche  come  agente  isolato,  e 
ciò  per  speciali  adattamenti  di  qualche  rara  specie. 

È  dunque  in  sostanza  un  agente  esterno,  la  pioggia,  che 
opera  1'  emissione  dei  semi  nei  Mesembriantemi,  sia  provocando 
1'  apertura  della  capsula,  sia  scacciando  meccanicamente  i  semi 
dalla  loro  custodia  ;  ma  quest'  agente  sarebbe  veramente  cieco, 
e  a  nessun  vantaggio  approderebbe  per  le  specie,  senza  1'  inter- 


1 


(1)  Per  dare  un'  idea  della  forza  con  cui  aderiscono  i  semi  bagnati  fra 
loro,  coi  funicoli  e  con  ogni  punto  della  capsula,  dove  eventualmente  si 
trovano,  dirò  che  soffiando  con  tutta  forza  su  i  semi  che  comparivano  fuori 
della  loggia  (le  valve  naturalmente  erano  aperte)  essi  non  si  spostavano 
affatto,  eccetto  qualche  rarissima  volta  che  un  seme,  sotto  un  soffio  violen- 
tissimo, riusciva  a  scappare.  E  dire  che  la  capsula  stava  immobile,  stretta 
pel  gambo  fra  il  mio  pollice  e  1'  indice  ! 

(2)  Insistiamo  nel  dire  che  noi  non  ci  intratteniamo  nel  presente  la- 
voro che  del  primo  momento  della  disseminazione,  cioè  della  emissione 
dei  semi  ;  quando  poi  i  semi  sono  già  fuorusciti,  per  il  loro  più  ampio 
sparpagliamento  potranno  intervenire  molteplici  altri  agenti,  fra  cui  il 
vento  ;  ma  di  ciò  noi  non  ci  occupiamo. 


AVVERTENZA. 

Coll'av  venuta  trasforma /ione  della  «  Sezione  Coloniale  » 
del  R.  Orto  Botanico  di  Palermo  in  Ente  autonomo  sotto 
il  nome  di  «  R.  Giardino  Coloniale  »  si  è  i*eso  necessario 
separare  nettamente  le  funzioni  scientifiche  ed  ammini- 
strative dei  due  istituti  e  quindi  anche  il  «Bollettino», 
che  fnrora  ne  ra])presentava  1'  organo  utficiale  comune, 
viene  ora  a  dividersi  in  due  pubblicazioni  distinte,  de- 
stinate ad  accogliere  separatamente  le  manifestazioni  dei- 
Fattività  dei  due  Istituti. 

Col  presente  fascicolo  sMnizia  (juindi  una  Nuova  Serie 
del  Bollettino  del  R.  Orlo  Botanico  di  Palermo^  la  quale 
rappresenta  la  continuazione  dei  primi  fascicoli  che  vanno 
dal  1897  al  1900.  Essa  conterrà  tutto  ciò  che  si  riferisce 
airattività  dell'Istituto  Botanico  universitario  di  Palermo, 
ed  accoglierà  nel  tempo  stesso  tutti  gli  scritti,  le  note  e 
le  memorie  di  carattere  esclusivamente  scientifico  che 
durante  il  sudetto  i)eriodo  costituivano  la  materia  "del- 
l' altro  periodico  «  Contriljuzioni  alla  Biologia  vegetale  » 
di  nostra  edizione. 

Il  «  R.  Giardino  Coloniale  »  di  Palermo  avrà  perciò 
anch'esso  un  organo  i)roprio  sotto  il  titolo  di  «  Bollettino 
•li  studi  e  di  informazioni  del  H.  Giardino  Coloniale  di 
Palermo»,  nel  (|uale  trovoranno  jiosto  tutte  le  notizie 
riflettenti  studi  q  ricerche  su  |)iante  coloniali  ed  esotiche, 
d' interesse  specialmente  pratico ,  nonché  memorie  e  la- 
vori scientifici  di  Botanica  e  di  Agricoltura  coloniale. 

Palermo^  Maggio  1914. 

La  Direzione, 


La  disseminazione  nei  Mesembriantemi.  7 

vento  degli  organi  cooperatori  e  regolatori  della  capsula.  In  questi 
organi  dunque  risiede,  se  non  unicamente,  la  importanza  maggiore 
per  1'  opera  della  disseminazione,  ed  unicamente  del  loro  funzio- 
nare adesso  ci  intratterremo,  bastando  di  avere  accennato  a  quel- 
1'  agente  igroscopico  e  meccanico  che  è  la  pioggia.  Tuttavia  bi- 
sogna ancora  discorrere  preliminarmente  di  una  caratteristica 
generale  dei  Mesembriantemi,  che  riferiscesi  alla  posizione  della 
capsula  matura.  0  1'  intero  ramo  o  almeno  1'  ultima  sua  porzione, 
cioè  il  peduncolo  florale  o  capsulare ,  che  dir  si  voglia ,  è  di- 
sposto verticalmente,  cosicché  la  superfìcie  superiore  della  capsula 
giace  in  un  piano  orizzontale.  Anche  nel  caso  che  i  Mesembriantemi 
siano  striscianti  ovvero  penduli  perchè  attaccati  con  le  radici  in 
punti  elevati,  come  accade  per  esempio  per  parecchie  specie  al- 
lorché sono  coltivate  in  vaso,  la  posizione  ordinaria  della  capsula 
è  1'  anzidetta,  perchè  i  rami,  specialmente  quando  viene  a  ma- 
turazione la  capsula  ,  descrivono  una  curva  con  la  concavità  in 
alto. 

Tale  posizione  è  la  più  conveniente  affinchè  le  gocce  della 
pioggia  compiano  il  massimo  lavoro  utile.  Difatti  la  pioggia  può 
cadere  in  un'atmosfera  tranquilla  ed  allora  le  gocce  hanno  direzione 
verticale.  Naturalmente  la  goccia  d'  acqua  che  investe  una  capsula 
in  tal  direzione,  difficilmente  sarà  senza  esito,  anzi  può  dirsi 
che  tutta  la  sua  energia  va  spesa  nell'  espulsione  dei  semi  dei 
quali  pochi  o  molli  dovranno  fuoruscire  dalla  loro  custodia.  Che 
se  la  pioggia  scende  obbliqua  per  1'  azione  del  vento,  la  forza 
potrà  scindersi  in  due  componenti,  delle  quali  una  sarà  sempre 
verticale  con  esito  analogo  a  quello  della  goccia  cadente  verti- 
calmente, tanto  più  che  in  questo  caso,  per  1'  energia  impressa 
dal  vento,  la  componente  non  sarà  minore  dell'intera  forza  della 
goccia  cadente  verticalmente,  cioè  non  rinforzata  dal  vento.  Ma  se 
invece  la  capsula  ha  una  posizione  obliqua  rispetto  al  piano 
orizzontale,  comunque  cada  la  pioggia,  1'  energia  della  goccia  si 
esaurirà  in  tutto  o  in  parte  nel  lavoro  di  piegare  il  i^amo,  anzi 
siccome  il  ramo  si  piegherà;  cioè  cederà  e  non  offrirà  resistenza, 
anche  la  componente  utile,  seppure  ci  sarà,  si  attenuerà  fino 
all'  annullamento,  o  quasi  ,   del  suo  effetto. 

Un  perfettissimo  adattamento  di  tal  genere  presenta  il  M, 
linguiforme.  Il  peduncolo  florale,  alto  appena  qualche  decimetro 
e  anche  meno,  si  solleva  verticalmente  da  quella  specie  di  rosetta 


8  F.  Rappa, 

fogliare,  conservandosi  erbaceo  in  un  primo  tempo  ;  indi  si  li- 
gnifica al  lignificarsi  del  frutto,  con  una  consistenza  tale  che 
bisogna  fare  un  enorme  sforzo  per  poterlo  strappare  dalla  pianta. 
È  resistentissimo  al  vento  già  per  la  potenza  delle  sue  fibre, 
ma  è  addirittura  inflessibile  sotto  V  azione  di  qualsiasi  movimento 
dell'  atmosfera  per  la  sua  forma  pressocchè  cilindrica  e  per  il 
carattere  curvilineo  della  sua  capsula.  Invero  la  capsula  di  M.  lin- 
guiforme ha  un'  apparenza  discoidale,  ma  di  un  disco  che  finisce 
gradatamente  nel  suo  peduncolo.  Or  la  capsula  del  M.  linguiforme 
è  cosi  costrutta,  come  conosciamo  già  dal  precedente  lavoro  e 
come  conosceremo  anche  nel  presente,  che  soltanto  in  tale  per- 
fetta verticalità  e  consistenza  e  inflessibilità  del  suo  peduncolo 
trova  la  possibilità  di  evacuare  i  suoi  semi  :  in  ogni  altra  posi- 
zione e  con  proprietà  fisiche  del  peduncolo  capsulare  differenti 
dalle  dette,  la  disseminazione  nel  M.  linguiforme  sarebbe  ad- 
dirittura imiDossibile. 


* 


Ed  ora  entriamo  nell'  esame  del  funzionamento  dei  varii 
organi  capsulari  e  cominciamo  da  quello  che  inizia  il  processo 
della  disseminazione,  cioè  dagli  Anoicteri. 

Secondo  la  nomenclatura  che  noi  nel  precedente  lavoro, 
stabilendo  la  morfologia  capsulare  dei  Mesembriantemi,  abbiamo 
dovuto  creare,  gli  anoicteri  sono  gli  organi  igroscopici  che,  al- 
lorché si  imbevono  di  acqua,  aprono  le  valve  della  capsula.  Noi 
già  nel  citato  lavoro  abbiamo  ridotto  gli  anoicteri  a  quattro  tipi 
di  cui  gli  altri  tre  filogeneticamente  derivabili  dal  piìi  primitivo. 
Or  le  disposizioni  morfologiche,  che  danno  luogo  ai  quattro  tipi, 
hanno  un  profondo  significato  di  adattamenti  biologici.  Difatti  a 
seconda  del  tipo  si  otterrà  una  apertura  valvare  di  vario  grado 
6  quindi  di  conseguenze  diverse  nei  rispetti  della  disseminazione 
anche  a  causa  delle  correlazioni  funzionali  degli  altri  organi. 

Il  primo  tipo  od  ovoidale  è  quello  in  cui  le  branche  di  cia- 
scuna coppia  di  anoicteri  decorrono  lungo  la  faccia  interna  della 
parete  loggiale  ,  ed  il  margine  della  porzione  basale  della 
valva.  In  questo  punto  ciascuna  striscia  anoicterica  possie- 
de un'  appendice  lamellare  la  quale,  allorché  la  valva  è  a- 
perta ,    decorre    col    suo    margine    inferiore    lungo    il    restante 


La  disseminazione  nei  Mesembriantemi.  9 

margine    della    vaWa    stessa.    Cotali    disposizioni    evidentemen- 
te,   per    V  indebolimento    dell'  ultima    porzione     degli    anoicteri 
(l'appendice  lamellare)  permettono  soltanto  il  distendimento  orizzon- 
tale delle  valve  :  tuttavia,  siccome  1'  appendice  lamellare  può  assu- 
mere abbastanza    robustezza  ,  1'  apice  delle  valve  può  andare  oltre 
l'orizzontale,  senza  alterare    ciononostante    il    carattere    generale 
orizzontale  della  superficie  valvare.  Ne  vengono    quattro    conse- 
guenze :   1"  la  bocca  loggiale  perfettamente    libera    dagli  organi 
ad  essa  non  peculari,  2.  lo  scoprimento  del  tetto  loggiale    costi- 
tuito dagli  schenidii  (il   1°  tipo  degli    anoicteri   è    accompagnato 
anche  dalla  presenza  degli  schenidii),  3°  V  aumento  della    super- 
ficie esposta     ai    colpi  delle    gocce    pluviali ,    4**  1'  aumento    del 
braccio  di  leva.  Infatti  ciascuna  capsula  aperta    si  può    conside- 
rare come  una  leva  di  primo  genere  il  cui  fulcro  è  il  peduncolo 
e  ciascuna  valva  un  braccio.  Se  la  goccia,  cadendo,  colpisce  una 
valva  semichiusa,  non  avrebbe  effetto  di  sorta  ;  se  invece  colpisce 
una  valva  aperta,  appunto  per  la  maggiore  lunghezza  del  braccio 
di  leva,  ne  viene  una  scossa  dell'  intera  capsula    con    possibilità 
di  sommovimento  dei  semi  nell'interno  della  cavità  loggiale  e  di 
caduta  dei  semi  eventualmente  impigliati  su  la  capsula    esterna- 
mente. 

Il  tipo  ovoidale  admKjue  degli  anoicteri  è  devoluto  all'  opera 
di  ima  facile  disseminazione,  ed  esso  rinviensi  appunto  in  specie 
la  cui  xerofìlia  non  raggiunge  un  grado  molto  avanzato.  Trattasi, 
difatti  di  frutici  o  suffrutici  a  foglie  carnose.  Le  regioni  da  essi 
abitate  devono  essere  soggette  a  piogge  abbastanza  frequenti  ne 
il  suolo  sarà  di  natura  tale  da  perdere  immantinente  1'  acqua 
assorbita.  Una  piuttosto  facile  e  rapida  disseminazione  dunque 
non  recherà  danno  alle  specie  ;  tuttavia,  affinchè  la  dissemina- 
zione non  sia  assolutamente  istantanea,  intervengono  ulteriori  di- 
sposizioni regolatrici,  come  in  appresso  vedremo. 

Il  secondo  tipo  degli  anoicteri  è  quello  ad  angolo  e  si  ottiene 
immaginando  soppressa  la  porzione  lamellare  negli  anoicteri  del 
primo  tipo.  Evidentemente  permette  la  distensione  soltanto  della 
regione  più  basale  delle  valve  lasciando  inclinata  verso  1'  asse 
capsulare  tutta  la  restante  porzione.  Si  osservi  qui  che  1'  apertura 
delle  valve  avviene  con  una  rotazione  di  esse  attorno  ad  un 
asse  orizzontale  e  lungo  il  piano  verticale  passante  per  la  loro 
linea  mediana.  Cosi  accade  che  le  valve,   distendendosi,   possano 


10  F.  Rappa, 

raggiungere  il  piano  orizzontale  ed  anche  oltrepassarlo  se  gli 
anoicteri  sono  a  ciò  conformati.  Senoncliè  nello  svolgersi  lungo 
il  detto  piano  verticale,  finiscono  col  divaricare  fra  loro,  cosicché 
le  valve  aperte  sono  più  o  meno  discoste  fra  loro  secondo  il 
loro  grado  di  svolgimento  lungo  il  piano  verticale.  Però  affinchè 
divarichino  le  parti  basali  delle  valve  è  safficiente  che  si  svol- 
gano anche  soltanto  queste  parti.  Egli  è  per  questo  che  por  es.  nel 
M.  perf'oUatum^  sebbene  la  disposizione  degli  anoicteri  non  per- 
metta che  la  distensione  soltanto  delle  parti  basali,  pure  la  bocca 
di  ogni  loggia  resta  perfettamente  scoperta  per  parte  delle  valve. 
Quale  significato  biologico  avrà  una  tale  apertura  parziale  delle 
valve?  Certamente  quello  di  aumentare  le  difficoltà  della  disse- 
minazione. Difatti  le  conseguenze  sono  quelle  stesse,  meno  una, 
dovute  alla  completa  apertura  delle  valve,  ma  perfettamente  op- 
posto, E  invero,  come  dicevamo,  la  bocca  loggialo  resta  ancora 
libera,  ma  gli  schenidii  (anche  il  secondo  e  terzo  tipo  di  anoicteri 
si  accompagnano  con  la  presenza  degli  schenidii)  restano  abba- 
stanza riparati  dalle  valve,  eccetto  la  loro  linea  di  contatto,  la 
superficie  di  urlo  non  ainuv-iila,  ne  aumenta  il  braccio  di  leva. 
Tutto  ciò  parrà  ancor  più  evidente  ove  si  pensi  che  lo  forme  in 
cui  si  ha  il  secondo  tipo  degli  anoicteri,  e  quindi  la  assai  par- 
ziale apertura  dello  valve,  e  mancano  di  umenoprosteci  e  pre- 
sentano o  r  abbozzo  o  già  la  difinitiva  costituzione  di  altre  di- 
sposizioni atte  ad  impedire  una  istantanea  dispersione  dei  semi 
(enfrattici,  appendici^  addossamento  degli  anoicteri  agli  enfrattici). 
Il  terz.0  tipo  degli  anoicteri  è  quello  ad  Y  ;  le  due  strisce 
anoictoriche,  omogenee  per  tutta  la  loro  lunghezza,  cioè  man- 
canti deir  appendice  apicale  espansa,  decorrono;,  lungo  la  linea 
mediana,  pel  tratto  interno  alla  loggia  e  un  po'  più  innanzi, 
accostate  e  parallele  fra  loro,  indi  divaricano  dirigendosi  verso 
il  margine  della  prima  porzione  delle  valve.  Con  tali  disposi- 
zioni si  otterrà  il  distendimento  della  regione  basale  e  del  tratto 
successivo  della  valva,  mentre  il  restante,  fuori  dell'  aziono  degli 
anoicteri,  piglia  posizione  verticale  o  inclinata  verso  l'  asse  ca- 
psulare,  e  con  ciò  un'  apertura  tale  delle  valve  da  mettere  allo  sco- 
perto la  bocca  loggiale  e  gli  schenidii,  venendo  meno  non  più 
tre,  ma  soltanto  due  delle  conseguenze  che  si  verificano  nel  primo 
tipo  :  aumento  della  superficie  di  urto  e  aumento  del  braccio  di 
leva.  Dunque  nelle  forme  a  terzo   tipo    di    anoicteri    si    avrebbe 


La  disseiuinazione  nei  Mesembrianteiiii.  11 

una  maggiore  facilità  di  emissione  dei  semi  che  non  nel  secondo 
tipo,  tanto  più  che  se  è  vero  che  anche  in  (luesf  ultimo  tipo 
mancano  gli  umenoprosteci,  pure  nel  terzo  le  altre  disposizioni  , 
intese  ad  ostacolare  la  disseminazione,  sono,  benché  più  perfette 
da  un  punto  di  vista  morfologico,  un  po'  attenuate  dal  punto  di 
•  visita  funzionale,  come  si  riconosce  dalla  sottigliezza  dell' enfrat- 
tico  nel  terzo  tipo. 

Il  quarto  tipo  degli  anoicteri  è  quello  a  lamine  parallele , 
a  lamine  cioè  che,  addossate  1'  una  all'  altra  o  semplicemente 
accostate,  percorrono  parallelamente  fra  loro  tutta  la  lunghezza 
di  ciascuna  valva  nella  sua  linea  mediana.  Il  quarto  tipo  quindi 
sia  perchè  gli  anoicteri  percorrono  la  valva  in  tutta  la  sua  lun- 
ghezza sia  perchè,  essendo  paralleli,  sommano  i  loro  effetti,  per- 
mette un'  apertura  tale  delle  valve  che  esse  oltrepassano  il  piano 
orizzontalo,  divenendo  oblique  o  addirittura  verticali  al  di  là 
dello  stosso  piano.  Certamente  (anche  qui  può  dirsi  che  gli  estremi 
si  toccano  !)  per  tali  disposizioni  la  superfìcie  capsulare  di  urto 
torna  a  diminuire  come  nel  secondo  tipo,  ma  per  ragioni  preci- 
samento  opposte,  e  la  disscminaziene  parrebbe  ostacolata  in  certo 
grado.  Però  bisogna  pensare  che  una  simile  apertura  delle  valve 
diminuisce  la  probabilità  che  un  seme,  pur  scappato  dalla  loggia, 
rimanga  su  la  capsula  impigliato  tra  gli  umenoprosteci  e  fra  le 
lamine  valvari  ;  bisogna  pensare  che  nelle  forme  del  quarto  tipo 
la  bocca  loggiale  non  è  difesa  non  solo  dagli. enfrattici,  ma  nem- 
meno dai  funicoli  a  siepe,  e  che  inoltre  mancano  gli  schenidii^ 
cosicché  le  logge  restano  completamente  scop^'te  anche  per  il 
tetto.  Si  pensi  anche  che  talora  a  causa  di  tale  divaricamento 
delle  valve  si  ha  come  una  fuoruscita  del  fondo  loggiale,  come 
allorché  si  rivolta  un  dito  di  guanto,  onde  nessun  seme  potrebbe 
allora  salvarsi,  cioè  restare  dentro  la  capsula,  se  non  intervenis- 
sero altre  particolari  disposizioni,  come  avviene,  per  es.  nel  M. 
cordif'oliuìu  e  nel  M.  spletidens,  disposizioni  che  noi  abbiamo 
studiato  nel  lavoro  precedente  anche  dal  punto  di  vista  fun- 
zionale. 

È  chiaro  adunque  che  il  quarto  tipo  ,  piuttosto  che  ostaco- 
lare, facilita  enormemente  la  disseminazione,  tantoché  le  forme 
nelle  quali  presentasi,  devono  ricorrere  ad  opportuni  emenda- 
menti, sia  per  parte  degli  umenoprosteci,  sia  per  parte  delle  logge, 
sia  mettendo  a  servizio  organi  che  avrebbero  tutt'  altra  funzione 


12  F.  Rappa, 

(calice,  petali  e  stami  persistenti),  sia  attenuando,  si  poteva  pre- 
vederlo già  a  priori,  la  potenza  degli  anoicteri.  Difatti  gli  anoi- 
cteri  del  quarto  tipo  si  riducono  talora  a  laminette  sottili  e  de- 
licate, incapaci  di  sprigionare  una  grande  forza  ;  avviene  quindi 
che  o  le  valve  restino  orizzontali  o  che  addirittura  restino  in- 
clinate. Questo  notevole  fatto  della  varia  inclinazione  delle  valve, 
meglio  che  per  singole  specie,  deve  essere  inteso  per  singole 
capsule  di  una  medesima  specie,  il  che  fa  riconoscere  ancor  più 
il  suo  importante  significato  biologico  (l).  Ne  sono  esempio  molte 
specie  del  primo  e  del  quarto  tipo  anoicterico  presso  le  quali 
non  poche  capsule  restano  con  le  valve  più  o  meno  inclinate  anche 
dopo  una  pioggia  abbondante  e  lunga.  Naturalmente  tali  oscil- 
lazioni non  si  possono  percepire  nel  secondo  e  nel  terzo  tipo, 
poiché  per  lo  scarso  svolgimento  totale  delle  valve  devono  veri- 
ficarsi dentro  limiti  ristrettissimi. 


* 
*  * 


Gli  anoicteri  sono  organi    presenti  nella  capsula  di  tutte  le 


(l)  Bisogna  pensare  che  le  cose  in  natura  accadranno  in  un  modo  al- 
quanto diverso  da  quello  che  nell'  esperimento  ;  per  es.  nell'  esperimento 
è  sempre  possibile  un'imbibizione  perfetta  della  capsula  sino  al  punto 
da  permettere  la  completa  apertura  delle  valve  ;  ciononostante  in  molte 
specie  si  dà  il  caso  di  capsule  che  conservano  le  valve  più  o  meno  incli- 
nate verso  l'interno  cioè  verso  l'asse,  il  che  fa  riconoscere  che  1'  incom- 
pleto svolgimento  delle  valve  oltre  che  da  incompleta  imbibizione  dipende 
anche  da  condizioni  strutturali.  Ma  in  natura  per  varie  cause  (durata  e 
intensità  della  pioggia,  posizione  della  capsula,  temperatura  e  stato  igro- 
scopico dell'ambiente,  vento  etc.)  non  sempre  è  possibile  la  perfetta  imbi- 
bizione e  quindi  molte  più  capsule  che  nell'  esperimento,  e  di  molte  più 
specie,  resteranno  a  valve  inclinate,  anzi  per  1'  immensa  variabilità  delle 
condizioni  concomitanti  alla  pioggia  in  natura  tutte  le  specie  presente- 
ranno il  fenomeno  della  varia  inclinazione  valvare,  con  numero  più  o 
meno  grande,  più  o  meno  piccolo  di  capsule,  quantunque  la  prepicipitazione 
sia  stata  abbondante.  Al  proposito  ricorderò  che  una  volta,  dopo  ben  quattro 
ore  di  una  pioggia  abbondante  e  quasi  ininterrotta,  numerose  capsule  di  M. 
blandum  e  di  31.  curviflorum  erano  ancora  con  le  valve  verticali  e  qual- 
cuna addirittura  ai  primi  atti  dello  svolgimento.  Il  M.  Thiinbegii  e  il  M. 
Lehmanni  avevano  poche  capsule  con  le  valve  fortemente  incurvate  oltre 
1'  orizzontale  ;  in  tutte  le  altre  capsule  le  valve  erano  distese  orizzontal- 
mente o  anche  un  po'  inclinate  veróo  1'  asse  capsulare.  Degli  altri  Mesem- 
briantemi  coltivati  nell'  Orto  o  essi  erano  stati  sterili  o  il  giardiniere  ne 
avea  raccolto  le  capsule. 


La  disseminazione  nei  Mesem bri an temi.  13 

specie  ,  perchè  avendo  tutte  in  comune  la  xcrofilia  ,  sebbene  in 
vario  grado,  tutte  avranno  la  necessità  della  capsula  igroscopica; 
ma  gli  anoicteri  (naturalmente  facciamo  qui  astrazione  delle  vai 
ve,  essendo  connesse  col  concetto  stesso  di  capsula)  sono  l'unico 
organo  che  goda  di  cotesta  prerogativa;  i  restanti  organi  invece 
sono  peculiari  a  (|uesto  o  quel  gruppo  e  mancano  in  altri.  Im- 
prendendo 1'  esame  di  questi  altri  organi  saltuari  ,  cominceremo 
con  gli    UmeuoproiitecL 

Gli  umenoprosteci  sono  quelle  appendici  ingenerale  membra- 
nacee (donfle  il  loro  nome)  e  talvolta  semplicemente  lamellari, 
annesse  alle  valve  e  con  loro  funzionanti.  Como  già  avevamo 
detto  nel  lavoro  precedente,  gli  umenoprosteci  hanno  una  doppia 
funzione,  quella  di  ostacolare  in  un  primo  momento  la  dissemi- 
nazione ,  e  quella  di  favorirla  o  comunque  regolarla  in  un  se- 
condo momento,  cioè  quando  la  capsula  è  già  aperta. 

■  La  funzione  ostacolatrice  degli  umenoprosteci  potrebbe  de- 
sumersi già  a  ijrìori  con  considerazioni  di  morfologia  comparata. 
E  invero  le  specie  provviste  di  cotesti  organi  sono  appunto 
(juelle  che  mancano  di  altre  disposizioni  ostacolatrici  o  tutt'alpiù 
ne  possiedono  di  poco  efficienti;  ne  difettano  invece  ([uellc"  altre 
specie  la  cui  loggia  è  ben  riparata  e  talvolta  ermeticamente 
chiusa  da  particolari  formazioni.  Tra  le  prime  specie  p(n  quelle 
ancor  meno  provviste  di  disposizioni  ostacolatrici  sono  appunto 
le  specie  presso  cui  gli  umenoprosteci  assumono  dimensioni  mag- 
giori ,  e  viceversa.  Per  es.  nel  M.  gloimratnni ,  nel  M.  hìamliCm 
etc.  la  disseminazione  è  m  qualche  modo  impedita  dagli  sclieni- 
dii  e  dai  funicoli  facienti  siepe  dinanzi  la  bocca  loggiale:  ebbe- 
ne gli  umenoprosteci  sono  abbastanza  sviluppati  ,  ma  non  come 
nel  M.  megaì'hyzum  ,  nel  M.  Hub'mcanum  ,  nel  Al.  Lehmanni ,  etc. 
dove  o  manca  la  siepe  dei  funicoli  o  finatico,  insieme  ai  funicoli, 
mancano  gli  schenidii  ,  per  altro  semjjre  ridottissimi  anche  se 
presenti  ,  e  dove  gli  umenoprosteci  hanno  dimensioni  di  molto 
maggiori. 

Esaminiamo  adesso  la  funzione  degli  umenoprosteci  nel  primo 
momento.  Per  comprendere  ciò  esattamente  siamo  costretti  a  dire 
in  antecedenza  la  via  seguita  dai  semi  nell' uscire  dalla  loro  cu- 
stodia. Noi  abbiamo  parlato  di  quattro  tipi  di  anoicteri;  essi  non 
solo  si  differenziano  morfologicamente;,  ma  anche  si  accompagna- 


14  F.  Rappa, 

no  con  altri  caratteri  capsulari;  ad  es.,  il  primo  tipo  con  la  pre- 
senza degli  iimenoprosteci  e  degli  schenidii,  il  secondo  ed  il  ter- 
zo tipo  con  l'assenza  dei  primi  e  la  j)resenza  dei  secondi,  il 
quarto  tipo  al  contrario  con  la  presenza  dei  primi  e  l'assenza 
dei  secondi,  o  anche,  come  nel  M.  corcUfoliunì,  con  l'assenza  de- 
gli uni  e  degli   altri  organi. 

Allorché  esistono  gli  schenidii,  essi,  ricoprendo  la  loggia  dal 
di  sopra  e  formandone  quindi  come  il  tetto,  delimitano  insieme 
alla  porzione  dell'orlo  capsulare  corrispondente  alla  loggia,  un'a- 
pertura che  noi  abbiamo  chiamato  ripetute  volte  bocca  loggiaìe. 
Questa  può  essere  libera,  come  nel  M.  heteropetalum ,  ma  in  ge- 
nerale è  occlusa  da  particolari  formazioni.  Or  in  questo  caso  la 
via  seguita  dai  semi  nel  fuoruscire  dalla  capsula  è  doppia  :  o  la 
goccia  pluviale  batte  sugli  schenidii  dalla  parte  dell'asse  capsu- 
lare ed  i  semi,  oltreché  sfuggire  per  la  direzione  opposta  a  quella 
della  goccia,  scappano  anche  per  la  bocca  loggiaìe  (qualcuno  al- 
lorché sono  presenti  le  disposizioni  occluditrici,  in  massa  nella 
loro  assenza),  ovvero  cade  in  corrispondenza  della  bocca  loggia- 
ìe ed  allora  i  semi  seguono  la  via  ])recisamente  opposta  alla  pri- 
ma, cioè  fuoriescono  dagli  schenidii.  Bocca  loggiaìe  cDn  le  sue 
particolari  disposizioni  e  schenidii  sono  sistemi  perfettamente  in- 
vertibili ! 

Ma  allorquando  mancano  gli  schenidii  o  sono  ridotti  al  punto 
da  non  potere  funzionare,  non  si  può  più  parlare  di  una  bocca 
loggiaìe,  quale  noi  l'abbiamo  intesa;  é  tutta  la  loggia  superior- 
mente allo  scoperto,  senza  riparo  alcuno,  perchè  con  l'assenza 
degli  schenidii  venuta  meno  quella  delimitata  apertura  che  ab- 
biamo chiamato  bocca  della  loggia,  vengono  meno  anche  le  par- 
ticolari disposizioni  connesse  con  la  bocca  loggiaìe.  Così  la  goccia 
pluviale  penetra  direttamente  nella  cavità  loggiaìe  dall'alto  al 
basso  con  completo  scompiglio  e  sparpagliamento  dei  semi  sal- 
tanti l'uori   in  tutte  le  direzioni. 

Ritorniamo  adesso  al  modo  di  funzionare  degli  umenopro- 
steci  ed  immaginiamo  all'uopo  la  capsula  colpita  dalle  prime 
gocce  di  pioggia.  Or  su  la  capsula  disseccata,  sia  forse  perchè 
ricoperta  dallo  strato  ceroso  che  la  ricopriva  vegetante  sia  per  le 
rugosità  della  superficie,  l'acqua  non  facilmente  aderisce  a  prima 
giunta;  le  prime  gocce  quindi  andranno  perdute  ovvero  agiran- 
no su  le  valve  nel  senso  che  possano  aderirvi    le    gocce  succes- 


La  disseminazione  nei  Mesembriantemi.  15 

sive.  Nel  caso  poi  che  le  valve  siano  collocate  come  in  mia  fos- 
setta foi'mata  dai  sepali  persistenti,  cosicché  le  gocce  della  piog- 
gia, anche  senza  aderirvi,  non  possano  sdrucciolare  via,  ma  vi 
rimangano  al  di  sopra,  vi  sono  particolari  disposizioni  per  ren- 
dere anche  in  (piesto  caso  inefficaci  le  prime  gocce,  e  tali  dispo- 
sizioni consistono  nei  petali  persistenti  formanti  una  massa  idro- 
fila sotto  la  quale  le  valve  stanno  sepolte.  Questa  massa  di  pe- 
tali o  stami  disseccati  è  capace  di  assorbire  molte  gocce  le  quali 
(|uiiidi  non  possono  riuscire  sino  alle  valve  e  tanto  meno  sino 
agli  anoictcri.  Così  accade  che  in  un  modo  o  in  un  altro  le  pri- 
me gocce  pluviali  rimangano  senza  efletto,  onde  se  non  una 
pioggia  sufficiente  è  caduta,  ma  un  semplice  accpiazzone,  le  cap- 
sule, sia  perchè  colpite  da  poche  o  verune  gocce,  sia  perchè  que- 
ste poche  gocce  non  hanno  effetto,  permangono  chiuse  e  non 
viene  emesso  nemmeno  un  seme. 

Tuttavia  queste  prime  gocce,  che  riguardo  all'effetto  ultimo 
cioè  l'a])ertura  della  capsula,  sembrano  andare  perdute,  non  sono 
poi  veramente  senza  effetto,  giacché  compiono  l'azione  prelimi- 
nare dopo  della  qual(>-  le  gocce  successive  hanno  la  possibilità  di 
inumidire  le  valve  e  di  riuscire  agli  anoicteri.  Le  primo  gocce 
di  ac([ua  sono,  ci  sia  permessa  l'immagine,  come  i  soldati  di  pri- 
ma fila  che  si  sacrificano  por  aprire  la  via  ai  compagni  che  ven- 
gono dietro  !  Cosicché  se  la  pioggia  dura  abbastanza  affinchè  alle 
prime  gocce  senza  effetto  apparente  ne  seguano  altre  ancora  a 
colpire  la  capsula,  le  valve  come  animandosi,  cominceranno  a 
sommoversi  ed  a  sollevarsi.  Ora  noi  abbiamo  già  visto  come  an- 
che un  piccolo  svolgimento  delle  valve  lungo  il  piano  verticale 
passante  per  la  loro  linea  di  mezzo,  sia  sufficiente  per  mettere 
allo  scoperto  la  bocca  loggiale  e  la  linea  mediana  degli  scheni- 
dii,  ove  la  capsula  sia  fornita  di  tali  organi.  Diviene  dunque 
possibile,  se  noi  rammentiamo  quanto  abbiamo  detto  su  la  via 
seguita  dai  semi,  anche  senza  una  pioggia  sufficiente  per  le  ne- 
cessità dello  specie,  ma  che  dura  abbastanza  per  provocare  il 
primo  sollevamento  delle  valve,  la  fuoruscita  di  qualche  seme 
il  quale  andrebbe  incontro  a  morte  sicura. 

Ma  la  specie  non  si  dà  per  vinta  e  sa  difendersi  ottima- 
mente contro  il  grave  pericolo.  Non  una,  ma  molteplici  sono  le 
disposizioni  a  cui  può  faro  ricorso.  Se  appartiene  al  numero  del- 
le più  evolute  attua    certi  mezzi  di  resistenza  che  vedremo  fun- 


IG  F.  Rappa  , 

zionare  in  seguito:  che  se  è  una  specie  primitiva  oppure  una  di 
quelle  specie  in  cui  l'evoluzione  ha  pigliato  diversa  via  da  quel- 
la delle  specie  più  evolute  anzidette,  come  accade  nel  quarto 
tipo,  ricorre  ad  un  mezzo  più  semplice,  non  però  meno  efficace, 
quando  sopratutto  assume  nuove  particolarità:  sono  gli  ume- 
noprosteci.  Le  membrane  che  li  costituiscono,  allorché  le  valve 
cominciano  a  svolgersi,  si  svolgono  anch'esse  e  si  distendono  una 
sull'altra  dinanzi  la  bocca  loggiale  e  al  di  sopra  della  loggia 
stessa.  Allora,  pur  supposto  che  una  goccia  d'acqua  riesca  a  ca- 
dere su  la  capsula  in  corrispondenza  di  una  loggia,  non  potrà 
urtare  direttamente  né  su  la  bocca  loggiale  né  su  gli  schenidii: 
ed  anche  in  mancanza  di  questi  organi  non  potrà  portare  lo 
scompiglio  nei  semi  perché  o  non  penetrerà  affatto  neir  interno 
della  loro  custodia,  oppure  già  attenuata  dalla  resistenza  degli 
umenoprosteci  distesi  a  guisa  di  tenda  al  di  sopra  della  loggia; 
e  se  qualche  seme  rimbalza  all'urto,  sbatterà,  contro  gli  umeno- 
prosteci che  lo  costringeranno  a  restare  nella  cavità  loggiale. 

In  conformità  di  tale  loro  modo  di  funzionare  gli  umenopro- 
steci non  possono  essere  presso  tutte  le  specie  né  di  identica  con- 
sistenza né  di  eguale  ampiezza.  Nello  prime  specie  infatti,  in 
quelle  cioè  provviste  di  schenidii,  la  bocca  loggiale,  raramente 
libera,  presenta  quasi  sempre  una  densa  siepe  di  funicoli  che 
l'occlude.  Ora  schenidii  e  siepe  di  funicoli,  pur  essendo  organi 
regolatori  della  disseminazione  sotto  una  pioggia  abbondante  e 
lunga,  organi  quindi  destinati  a  funzionare  principalmente  ad  a- 
pertura  completa  della  capsula,  tuttavia  in  un  primo  tempo  co- 
operano con  gli  umenoprosteci,  i  quali  pertanto  non  hanno  né 
dimensioni  né  consistenza  speciali.  Cosi  nel  M.  hlanditm,  nel  M. 
ììiuricattiì» ,  nel  M.  Zeyheri  etc.  gli  umenoprosteci  si  presentano 
sotto  apparenza  di  un'appendice  membranacea  delicata,  assai 
stretta  in  proporzione  della  capsula,  ma  nelle  stesse  specie  si 
hanno  gli  schenidii  e  la  bocca  loggiale  é  inoltre  riparata  per- 
manentemente dalla  densa  siepe  dei  funicoli  anzidetta.  Nelle  spe- 
cie invece  presso  le  quali  manca  la  siepe  dei  funicoli,  nel  mentre 
anche  gli  schenidii  mancano  o  sono  ridotti  talmente  da  aver 
perduto  la  loro  funzione,  gli  umenoprosteci  assumono  e  consi- 
stenza e  sviluppo  particolari. 

Così  nel  M.  ìnegdrhi/ziim,  nel  M.  suhmcanuni,  nel  31.  Thun 
hergii  etc.  le  membranelle  degli  umenoprosteci  sono  amplissime- 


La  disseminazione  nei  Mesembriantemi.  17 

in  proporzione  della  piccolezza  della  capsula  {M.  megarhyzum, 
M.  Kubincanum)  o  della  sua  modesta  grandezza  {M.  Thumheryii, 
M.  LeJimaniì/),  e  molto  più  consistenti  clie  nelle  altre  specie  sum- 
mentovate.  Oltracciò  esse  sono  saldate  con  perfetta  continuità  col 
margine  inferiore  esterno  degli  anoicteri,  cosicché  il  riparo  che 
costituiscono,  addossati  inoltre  uno  sull'altro  al  di  sopra  della 
loggia,  è  perfettamente  chiuso.  Con  tali  disposizioni  nemmeno  un 
seme  o  solamente  qualcheduno  può  sfuggire  per  tutto  il  tempo 
che  la  capsula  è  semiaperta,  sebbene  manchino  e  la  siepe  dei 
funicoli  e  gli  schenidii  (1).  Invece  in  ilf.  hhoidum  e  nelle  altre 
specie  citate  con  esso,  l'umenoprostece  si  distacca  dall'anoictere 
onde,  sia  per  la  delicatezza  delle  membranelle  sia  per  questo  di- 
stacco, molti  semi  sotto  l'urto  della  goccia  pluviale  dovrebbero 
scappare  via,  sebbene  presenti  gli  umenoprosteci,  ove  non  fossero 
presenti  nello  stesso  tempo  e  gli  schenidii  e  la  siepe  dei  fu- 
nicoli. 

Senza  dubbio  la  funzione  immensamente  più  importante  de- 
gli umenoprosteci  è  quella  ostacolatrice  che  essi  compiono  du- 
rante (jnello  che  abbiamo  chiamato  il  primo  momento  della  loro 
attività.  A  questa  funzione  ostacolatrice  può  seguirne  una  di  au- 
silio della  disseminazione,  ovvero  semplicemente  regolatrice.  In 
tal  caso  si  ha  non  solo  l'ingrandimento  delle  membranelle  e  l'au- 
mento della  loro  consistenza  e  la  maggiore  o  minore  obliquità 
rispetto  al  piano  orizzontale  della  capsula,  ma  intervengono  auT 
Cora  disposizioni  affatto  peculiari.  Per  comprendere  bene  tutto 
ciò  bisogna  pensare  anzitutto  al  vario  grado  di  apertura  delle 
valve,  consentito  dai  due  tipi  di  anoicteri,  che  si  rinvengono  nelle 
specie  fornite  di  umenoprosteci  (le  specie  nelle  quali  si  presenta 
il  secondo  e  terzo  tipo,  quello  ad  angolo  e  quello  ad  Y,  man- 
cano, come  sappiamo,  di  umenoprosteci).  11  primo  tipo  permette 
un'apertura  delle  valve  orizzontale;  gli  umenoprosteci,  che  sono 
alle  valve  connessi,  le  seguono  nel  loro  svolgersi  e  si  distendono 


(1)  A  pag.  9  del  precedente  lavoro  fo  derivare  l'ingrandimento  e  le 
modificazioni  degli  umenoprosteci  dal  bisogno  di  sostituirli  come  organi 
regolatori  a  quegli  organi  regolatori  che  sono  scomparsi  o  in  via  di  com- 
pleta scomparsa.  E  ciò  è  esatto  come  si  vedrà  piìi  innanzi  ;  quanto 
diciamo  adesso  sull'influenza  che  su  tale  ingrandimento  e  modificazioni  dt- 


18  F.  Rappa, 

anch'essi  orizzontalmente.  Per  tal  modo  essi  concorrono  a  favo- 
rire la  disseminazione  aumentando  la  superficie  di  urto  per  le 
gocce  di  pioggia:  difatti  se  è  vero  che  gli  urti  più  efficaci  son 
quelli  che  cadono  direttamente  su  la  loggia,  non  è  men  vero 
che  l'urto  sugli  umenoprosteci,  come  su  le  valve  aperte,  avrà 
l'effetto  di  scuotere  l'intera  capsula,  onde  i  semi  contenuti  nelle 
logge  potranno,  sommovendosi,  assumere  una  posizione  eventual- 
mente più  opportuna  per  venire  espulsi  dalle  gocce,  per  es.  e- 
mergendo  un  pò  dal  fondo,  e  quelli  impigliati  tra  gli  umenopro- 
steci, le  valve  ed  altre  formazioni  persistenti  potranno  cader  via, 
donde  l'importanza  anche  dell'aumento  del  braccio  di  leva,  come 
più  indietro  facevamo  osservare.  Ma  ancora  in  altro  modo  gli  u- 
menoprosteci  distesi  orizzontalmente  potranno  giovare  alla  dis- 
seminazione, aumentando  cioè  il  raggio  della  caduta.  Difatti,  nel 
caso  che  il  seme  ,  uscito  dalla  cavità  loggiale  ,  venga  a  urtare 
suU'umenoprostece,  questo  gli  impedirà  di  cadere  perpendico- 
larmente e  gli  farà  descrivere  iin  arco  più  o  meno  lungo  (lì. 

Tuttavia  questa  funzione  di  favorire  è  ben  poca  cosa  in  con- 
fronto della  funzione  ostacolatrice  del  primo  momento,  e  anche 
di  (fiiella  regolatrice  del  secondo  momento  (2).  Pensiamo  difatti 
al  ciuarto  tipo  di  anoicteri  che,  sommando  gli  effetti  utili  di  cia- 
scuna coppia  anoicterica,  dovrebbe  operare  un'apertura  completa 
delle  valve,  anche  oltre  la  orizzontale. 

In  esso,  accompagnato  anche,  come  sappiamo,  dall'assenza 
degli  schenidii,  la  disseminazione  dovrebbe  essere    compiuta  per 


gli  umenoprosteci  esercita  la  più  ampia  funzione  ostacolatrice  ad  essi  de- 
voluta per  la  mancanza  ed  estrema  riduzione  degli  schenidii  e  di  ogni  ap- 
parato boccale,  non  fa  che  completare  quanto  allora  dicevamo. 

(1)  Noi  abbiamo  detto,  che  anche  nel  quarto  tipo  anoicterico  le  valve 
possono  restare  orizzontali,  ed  allora  anche  per  queste  vale  quanto  abbiamo 
esposto  su  la  funzione  ausiliaria  degli  umenoprosteci. 

(2)  Adesso,  dopo  le  nozioni  acquistate,  siamo  in  grado  di  definire  che 
cosa  noi  intendiamo  per  funzione  ostacolatrice  e  che  cosa  per  funzione  re- 
golatrice. Allorché  la  pioggia  non  è  ancora  caduta,  tutti  gli  organi  capsu- 
lari  concorrono  ad  impedire  la  fuoruscita  dei  semi,  e  quindi  tutti  sotto 
questo  punto  di  vista  sarebbero  organi  ostaco/atori.  Però  se  si  pensa  die, 
anche  nella  totale  mancanza  degli  altri  organi,  soltanto  le  valve,  nel  caso 
che  la  pioggia  non  sia  ancora  caduta,  o  soltanto  le  valve  e  gli  umenopro- 
steci insieme,  nel  caso  di  una  scarsa  precipitazione,  basterebbero  ad  impe- 


La  disseminazione  nei  Mesembriantemi.  19 

intero  sotto  unica  precipitazione.  Ma  noi  già  sapj^ianio  che  ciò 
non  avviene  perchè  la  specie  ovvia  al  pericolo  con  numerosi  di- 
sposizioni, tra  le  quali  alcune  si  riferiscono  o  indirettamente  o 
direttamente  agli  unienoprosteci.  Difatti  una  di  tali  disposizioni 
è  l'indebolimento  delle  lamine  anoicteriche  per  cui,  sebbene  a- 
genti  parallelamente,  non  sono  capaci  di  svolgere  le  valve  com- 
pletamente. Allora  anche  gli  unienoprosteci  resteranno  obliqui  oc- 
cludendo lo  spazio  vuoto  compreso  tra  due  valve  consecutive. 
Così  la  capsula  aperta  ha  un  aspetto  di  conca,  la  cui  parete  è 
formata  dallo  valve  e  dagli  umenoprosteci  e  dalla  ([uale  i  semi 
non  potranno  fuoruscire  che  dietro  un  colpo  abbastanza  forte 
della  goccia,  il  quale  li  costringa  a  saltare  quell'ostacolo  (ij.  E' 
facile  prevedere  che  in  questo  caso  le  membrane  costituenti  gli 
umenoprosteci  sono  assai  ampie  e  consistenti. 

Come  disposizioni  direttamente  relative  agli  umenoprosteci 
noi  intendiamo  riferirci  ai  Coilomorfi.  Anche  in  questo  gruppo 
])nò  aversi  la  parziale  apertura  delle  valve  come  adattamento 
generalo  della  specie,  (per  es.  31.  granili  Ica  til e)  ovvero  come  pro- 
prietà di  singole  capsule,  fatto  a  cui  noi  già  abbiamo  accenn«*»Q 
per  entrambi  i  gruppi  contradistinti  dal  primo  e  quarto  tipo  di 
anoicteri. 

Ma  inoltre  nei  Coilomorfi  gli  umenoprosteci  sono  particolar- 
mente conformati  e  disposti.  E  invero,  mentre  presso  le  specie 
degli  altri  gruppi  tali  organi  si  presentano  sotto  forme  di   lami- 


dire  la  fuuruscita  dei  semi,  questi  organi  soltanto,  cioè  valve  ed  umeno- 
prosteci, meritano  il  nome  di  organi  ostacolatori.  La  loro  funzione  in  quan- 
to che  impediscono  ima  fuoruscita  intempestiva  dei  semi  è  la  funzione  o- 
stacolatrice  che  noi  intendiamo  nel  testo.  Caduta  però  la  pioggia  sufficien- 
te ai  bisogni  della  specie,  vi  sono  altri  organi  che  ostacolano  ancora  l'e- 
missione di  semi.  Evidentemente  poiché  ormai  le  condizioni  ambientali 
sono  propizie,  la  funzione  di  cotesti  organi,  sebbene  ostacolino,  non  può 
avere  più  significato  di  funzione  ostacolatrice,  sibbene  di  funzione  regola- 
trice, in  quanto  che  ostacolando  regolano  in  certa  quantità  la  emissione 
dei  semi,  affinchè  altri  ne  restino  per  ulteriori  precipitazioni,  assicurando 
cosi  nel  miglior  modo  i  destini  della  specie  con  una  disseminazione  fra- 
zionata. 

(1";  Da  quanto  si  è  detto  si  comprenderà  che  anche  nel  primo  tipo 
anoicterico  si  può  rinvenii-e  una  funzione  regolatrice  degli  umenopro- 
steci. 


20  F.  Rappa, 

ne  membranacee,  disposi  e  sia  orizzontalmente  sia  obliquamente,  ad 
ogni  modo  però  sempre  divaricanti  verso  l'esterno  e  quindi  di- 
scoste dalle  strisce  anoicteriche,  nei  Coilomorfì  invece  gli  ume- 
noprosteci  divengono  delle  lamelle  23ergamenacee,  solide,  addossate 
su  le  valve  verso  gli  anoicteri,  lungo  i  quali  quasi  si  toccano  coi 
loro  margini  esterni.  Al  di  sotto  delle  robuste  lamelle  cosi  ripie- 
gate ed  addossate  su  le  valve  e  decorrenti  col  loro  margine 
esterno  lungo  il  margine  superiore  delle  strisce  anoicteriche  ,  si 
nascondono  più  o  meno  numerosi  semi  che  con  somma  difficoltà 
possono    esserne  scacciati. 

Difatti  i  semi  dei  Coilomorfì^  sempre  lateralmente  compressi,  o 
sono  molto  piccoli  ed  allora  li  salva  la  loro  stessa  piccolezza,  o 
anche  assai  grandi  come  nel  M.  splendens  ,  specialmente  di  una 
varietà  che  coltivasi  nel  nostro  Orto  Botanico,  ed  allora  li  salva 
la  loro  forma  compressa. 

Inoltre  per  la  detta  varietà  del  31.  splendens  interviene  an- 
cora e  la  forma  non  più  semplicemente  compressa,  ma  lamellare 
del  seme,  e  l'aletta  che  circonda  il  seme  stesso,  frastagliata  in  tutto 
il  suo  margine  e  che  coi  suoi  denti  si  impiglia  negli  angoli  o 
nelle  pareti  della  sottile  cavità  costituita  dall' umenoprostece  ad- 
dossato alla  sua  metà  di  valva  e  chiusa  longitudinalmente  dalla 
striscia  anoicterica. 

Prima  di  chiudere  il  nostro  dire  su  gli  umenoprosteci  dob- 
biamo ancora  accennare  ad  una  usurpazione  che  della  loro  fun- 
zione fanno  gli  anoicteri.  E  invero,  quando  la  capsula  ha  omes- 
so gl'importanti  organi  regolatori  che  sono  i  funicoli  facienti 
siepe  dinanzi  la  bocca  loggiale,  senza  sostituirli  con  organi  vica- 
rii,  come  fa  invece,  per  es.,  nei  Vaginata,  e  senza  ricorrere  ad 
uno  sviluppo  maggiore  degli  umenoprosteci,  a  cui  pure  ricorre  in 
molte  specie  (Coilomorfì  ,  M.  Lehmanni  etc.)  ,  anzi  rinunzia  a 
quegli  organi  regolatori,  accompagnando  con  la  riduzione  estrema 
degli  umenoprosteci,  allora  si  osserva  un  fatto  nuovo  importan- 
tissimo, la  sostituzione  cioè  degli  anoicteri  agli  antichi  organi  o- 
stacolatori,  gli  umenoprosteci,  incapaci  ormai  di  adempiere  ap- 
pieno alla  loro  funzione.  Ed  anche  ciò  è  un  segno  dell'inesauri- 
bile plasticità  di  questo  meraviglioso  gruppo  di  piante!  Esami- 
neremo in  seguito  un  esempio  dell'usurpazione    per    parte    degli 


La  disseminazione  nei  Mesembriantemi.  2L 

anoicteri  di  mia  funzione  spettante  ad  un  altro  organo   perfetta- 
mente diverso. 

Un  secondo  organo  saltuario,  cioè  proprio  di  alcune  specie 
di  Mesembriantemi  e  non  di  altre,  è  rappresentato  dagli  SchenkUl 
Gli  schenidii,  sempre  secondo  la  nomenclatura  da  noi  creata, 
sono  quelle  lamelle  membranacee  o  pergamenacee  le  qnali,  sal- 
dandosi con  perfetta  continuità  col  margine  supcriore  dei  setti 
loggiali  e  disponendosi  rispetto  ai  setti  stessi  pressappoco  ad 
angolo  diedro,  vengono  a  costituire  il  tetto  della  loggia.  Ogni 
coppia  di  schenidii,  ricoprente  dal  di  sopra  la  cavità  loggialc, 
lascia  un'apertura  anteriore,  che  è  la  bocca  della  loggia.  Or  noi 
abbiamo  fatto  una  distinzione  netta  tra  funziono  ostacolatrice  e 
funzione  l'egolatrice,  intendendo  per  la  prima  (vuoila  a  cui  adem- 
piono gli  organi  che  impediscono  la  fuoruscita  dei  semi  avanti 
della  pioggia  o  sotto  una  pioggia  insufficiente,  e  ciò  per  evitare 
la  certa  morte  dei  semi  intempestivamente  usciti;  e  per  la  se- 
conda quella  fornita  dagli  organi  che  ostacolano  la  dissemina- 
zione anche  sotto  una  pioggia  abbondante,  non  già  perchè  i  semi 
fuorusciti  non  troverebbero  sul  momento  nel  suolo  e  nell'am- 
biente le  condizioni  opportune  di  vita,  ma  per  attuare  una  dis- 
seminazione frazionata,  sempre  la  più  conveniente  por  assi- 
curare il  destino  della  specie  in  un  ambiente  dove  sempre  è  pos- 
sibile una  siccità  assoluta  anche  dopo  una  ricca  precipitazione. 
Però  se  netta  è  la  distinzione  teoricamentO;,  non  lo  è  più  conside- 
rata rispetto  agli  organi  capsulari;  difatti  le  valve  e  gli  umeno- 
prosteci,  organi  ostacokitori  per  eccellenza,  possono,  come  abbia- 
mo visto,  divenire  organi  regolatori  (1),  e  del  pari  gli  enfrattici 
o  il  loro  equivalente,  i  funicoli,  quando  formano  siepe  dinanzi  la 
bocca  loggiale,  organi  regolatori  per  eccellenza,  possono  divenire 
organi  ostacolatori,  come  abbiamo  anche  visto,  almeno  per  i  fn- 
nicoli.  Con  ciò  non  cessa  la  giustezza  di  quella  distinzione  la 
quale  non  solo  corrisponde  ad  una  veduta  teorica,  ma  anche   ad 


(1~)  Anzi  le  valve  nel  secondo  tipo  anoicterico  per  la  fortissima  e  per- 
manente inclinazione  verso  l'asse  capsulare  dopo  aver  funzionato  come 
organi  ostacolatori,  entrano  immediatamente  in  funzione  come  organi  re- 
golatori; in  quanto  agli  umenoprosteci  sappiamo  di  già  che  nel  secondo 
tipo  mancano. 


22  F.  Rappa, 

una  realtà  biologica,  sebbene  attuata  tale  realtà    da    organi  non 
rigorosamente  distinti  nei  rispetti  della  loro  funzione. 

Ebbene  anche  gli  schenidii  sono  organi  a  funzione  mista, 
ma  in  ragione  inversa  di  quel  che  lo  siano  gli  umenoprosteci, 
cioè  che  mentre  gli  ultimi  sono  di  regola  ostacolatori  e  solo  se- 
condariamente regolatori,  gli  schenidii  invece  sono  organi  prin- 
cipalmente regolatori  e  solo  secondariamente  ostacolatori.  Difatti 
allorché  le  valve  sono  perfettamente  chiuse  ed  anche  tino  a  che 
sono  aperte  assai  parzialmente,  cioè  fino  a  che  si  conservano 
molto  oblique  verso  l'asse  capsulare,  e  così  gli  umenoprosteci, 
vai  quanto  dire  quasi  per  tutto  il  tempo  in  cui  è  vantaggioso 
per  la  specie  che  nessun  seme  fuoriesca,  gli  schenidii  ancora  non 
entrano  in  funzione:  ma  quando  e  valve  ed  umenoprosteci  si  so- 
no di  già  abbastanza  sollevati  e  la  bocca  loggiale  resta  già  in 
qualche  modo  scoperta,  allora  anche  gli  schenidii  entrano  in  giuo- 
co per  impedire  por  un  po'  oltre  una  disseminazione  non  ancora 
vantaggiosa,  ma  che  può  divenirlo  da  un  momento  all'altro,  ove 
la  pioggia  continui  con  certa  abbondanza.  La  funzione  ostacola- 
trice  dunque  degli  schenidii  si  esercita  negli  ultimi  istanti  che 
preludiano  alle  condizioni  favorevoli  per  un  utile  spargimento 
di  semi. 

Tuttavia  cotesta  preliminare  azione  ostacolatrice  degli  sche- 
nidii è  ben  poca  cosa  in  confronto  della  loro  funzione  regola- 
trice. Per  riconoscere  la  loro  eccezionale  importanza  come  orga- 
ni regolatori,  bisogna  pensare  che  gli  schenidii  si  ritrovano  pres- 
so specie  nelle  quali,  a  capsula  aperta,  o  non  intervengono  altre 
disposizi(Mii  regolatrici  ,  oltre  alla  profondità  della  loggia  ,  o  se 
pure  si  presentano  di  tali  disposizioni,  (pieste  non  hanno  valore 
che  per  dato  e  fatto  degli  schenidii.  Difatti  se  la  siepe  dei 
fuuiculi  o  Tcnfrattico  ,  disponendosi  dinanzi  alla  bocca  loggiale, 
possono  adempiere  alla  loro  funzione  regolatrice  ,  lo  devono  a 
che  gli  schenidii  completano  dal  di  sopra  la  chiusura  della 
loggia.  Che  se  ciò  non  fosse  ,  una  goccia  d'  acqua  cadente 
dall'alto  nella  cavità  loggiale,  potrebbe  effettuare  con  la  massima 
facilità  e  sicurezza  1'  espulsione  di  un  certo  numero  di  se- 
mi, ad  onta  dell'  enfrattico  e  ad  onta  della  siepe  dei  funicoli,  i 
quali  (enfrattico.  e  funicoli)  per  la  loro  stessa  posizione  sarebbe 
come  se  non  ci  fossero.  Invece  pur  nell'assenza  degli  ultimi  or- 
gani (enfrattico  e  siepe)  gli  schenidii  possono  benissimo  regolare 


La  disseminazione  nei  Mesembriantemi.  23 

la  disseminazione  in  quanto  che  comunque  la  goccia  cada  su   la 
loggia,  ne  attenueranno  sempre  enormemente  gli  effetti. 

Vediamo  adesso  più  particolarmente  come  funzionano  questi 
importantissimi  organi  che  sono  gli  schenidii.  All'uopo  bisogna 
ricordare  che  gli  schenidii  sono  a  coppia  per  ogni  loggia  di  cui 
formano  il  tetto  perchè,  saldati  per  un  margine  col  margine  su- 
periore del  setto  loggiale,  si  distendono  proprio  sull'apertura 
della  loggia  che  essi  chiudono  superiormente;  resta  discoperta 
soltanto  una  piccola  regione  che  delimitata  anteriormente  dalla 
parot(»  loggiale  costituisce  la  bocca  loggiale:  però  i  due  schenidii 
non  si  fondono  tra  loro,  ma  soltanto  si  toccano,  per  il  loro  lato 
mediano,  cioè  per  quel  margine  pel  quale  i  due  schenidii  della 
copjìia  si  affacciano.  Intanto  immaginiamo  che  gli  schenidii  man- 
chino; la  goccia  pluviale  cadente  su  la  cavità  loggiale  avrà  libe- 
ro giuoco  con  tutto  l'effetto  meccanico  di  che  è  capace.  Suppo- 
niamo invece  che  i  due  schenidii  si  fondano  tra  loro  pel  mar- 
gine pel  quale  si  affacciano;  ne  verrà  un  tetto  loggiale  continuo 
ed  intero  e  la  goccia  pluviale  non  potrà  esercitare  nessuna  azio- 
ne meccanica  su  i  semi,  dato  che  essa  cada  su  gli  schenidii  dal- 
la parte  dell'asse;  che  se  cadrà  in  corrispondenza  della  bocca 
loggiale,  sarà  com)iletamente  chiusa  ai  semi  la  via  attraverso  la 
fenditura  schenidiale,  cho  allora,  come  sappiamo,  dovrebbero  se- 
guire. 

Nel  primo  caso  (nella  mancanza  degli    schenidii)    la    goccia 
entrerebbe  tutta  nella  loggia  e  con  tutta  l'energia  di  che   è  for- 
nita ;    nel    secondo    caso    (fusione    degli    schenidi    pel  loro   lato 
mediano  )     resterebbe    fuori    per    intero    e    i    semi    non    ne    ri- 
sentirebbero   nessuna  spinta,  completamente    riparati     come    sa- 
rebbero dal  resistente  e  continuo  tetto  della  loggia,  oppure   pur 
penetrando  rac([ua  per  la  bocca  loggiale,  i  senii    resterebbero  a 
posto  urtando  contro  l'ostacolo    chiuso    degli    schenidii.    Invece, 
così  come  sono  le  cose  nella  realtà,  le  due  lamine  schenidiali  ce- 
deranno all'urto  dt'lla  goccia  (supponiamo  per  ora  che  la  goccia 
cada  su  gli  schenidii   dalla  parte  dell'asse)  si  abbasseranno  e,  nel 
loro  abbassarsi, i  due  margini,  che  prima  toccavansi,  si  discosteranno 
aprendo  una  linea  d'ingresso  per  la  goccia  la  quale,    si,  entrerà, 
ma  enormemente  attenuata  nella  sua  energia.   Inoltre  le    due  la- 
mine schenidiali,  abbassandosi,  continueranno    a    formare    un  ri- 


24  F.  Rappa, 

paro  per  i  semi  collocati  lungo  la  faccia  dei  setti  e  quando  essi 
spinti  dall'urto  della  pioggia,  tenteranno  di  uscire,  s'imbatteran- 
no contro  la  siipcrficie  protettrice  delle  lamine.  È  facile  dunque 
a  convincersi  della  funzione  regolatrice  degli  sclionidii  e  com- 
prendere come  essi  l'adempiano   nel  caso  supposto. 

Con  ciò  purnondimcno  non  è  cessata  ogni  azione  degli  sche- 
nidii  noi  riguardi  della  disseminazicnie.  Anzitutto  nell'ajjrire  la  linea 
d'ingresso  alla  goccia  pluviale,  i  loro  margini  si  sono  abbassati, 
mettendosi,  quando  la  loggia  ne  è  ancora  rigurgitante,  al  di  sotto 
di  qualche  seme:  questo  ([ualche  seme  nel  loro  ritorno  elastico 
alla  ordinaria  posizione  gli  sckenidii  lanceranno  in  alto.  In  se- 
condo luogo  i  semi  ad  essi  sottostanti  che  verranno  espulsi  dalla 
spinta  della  goccia,  nel  passare  attraverso  la  loro  linea  di  con- 
tatto, riceveranno  una  seconda  spinta  per  parte  degli  schenidii, 
come  avviene  per  un  corpo  liscio  che  si  fa  sfuggire  fra  le  due 
dita. 

Tuttavia  la  maggior  parte  dei  semi,  sempre  nel  supposto 
caso  che  la  goccia  della  pioggia  cada  su  gli  schenidii  dalla  par- 
te dell'asse,  fuoriesce  dalla  bocca  loggiale,  e  quasi  per  intero 
anzi  seguirebbero  (|uesta  via,  se  non  fosse  per  le  formazioni  ostacola- 
trici  che  vi  si  impiantano.  Or  da  questa  parte  gli  schenidii  non  otfro- 
no  resistenza  alcuna  alla  disseminazione, che  anzi  all'uopo  presentano 
un  adattamento  speciale,  cioè  il  loro  margine  anteriore  è  riboc- 
cato allin  su,  cosicché  per  parte  loro  la  bocca  loggiale  resta  per- 
fettamente libera.  Epjiure  eccezionalmente  gli  schenidii  possono 
concorrere  a  restringere  la  bocca  della  loggia,  ove  l'assenza  del- 
le altre  disposizioni  lo  renda  necessario!  A  tal  proposito  è  im- 
portante il  caso  di  M.  hispidum  .  caratteristico  e  notevolissimo 
perchè  1'  unico  di  questa  sorta  ,  che  io  sinora  abbia  riscontrato. 
Nella  specie  sTimmentovata,  sebbene  appartenente  al  tipo  primi- 
tivo ad  anoicteri  ovoidali,  è  venuto  meno  l'adattamento  dei  fu- 
nicoli facienti  siepe  dinanzi  alla  bocca  loggiale,  cosicché  questa, 
mancando  altri  adattamenti  vicarii,  sarebbe  completamente  priva 
di  ripari  ed  i  semi  liberissimi  di  scappar  via  a  frotte.  La  specie 
ovvia  al  grave  pericolo  col  dolce  svolgimento  delle  valve,  il  che 
fa  sì  che  l'orlo  della  capsula  non  divarichi  troppo  e  si  abbassi 
dinanzi  la  bocca  loggiale,  restandovi  invece  abbastanza  rialzato; 
intanto  dalla  parte  centrale  della  capsula  gli  schenidii,  invece 
che  formare  un  piano  più  o  meno  orizzontale  od  una  fossetta  piìi 


La  disseminazione  nei  Mesembriantemi.  25 

o  meno  evidente,  come  nelle  altre  specie,  scendono  inclinati  verso  il 
margine  capsniare,  formando  per  tal  guisa  una  convessità  centra- 
le; ne  viene  che  la  bocca  loggiale  si  riduce  ad  una  stretta  fen- 
ditura delimitata  tra  il  margine  sollevato  della  capsula  e  il  mar- 
gino anteriore  degli  schenidii  inclinati  dall'asse  all'esterno,-  ma 
sempre  riboccato  il  loro  margine  all'in  su,  sebbene  leggerissima- 
mente. La  riduzione  della  bocca  loggiale  a  sì  stretta  fenditura 
ben  compensa  la  j)erdita  delle  altre  più  comuni  disposizioni  re- 
golatrici. 


* 


Ho  detto  precedentemente  che  la  maggior  parte  dei  semi, 
nel  supposto  caso  che  la  goccia  pluviale  cada  su  gli  schenidii 
dalla  parte  dell'  asse,  fuoriesce  dalla  bocca  loggiale,  che  anzi  la 
(piasi  totalità  dovrebbe  seguire  questa  via,  ove  non  fossero  le 
particolari  formazioni  che  vi  si  impiantano.  La  natura  stessa, 
con  la  varietà  e  molteplicità  di  tali  formazioni  dimostra  che  il 
pericolo  maggiore  di  una  disseminazione  intempestiva  proviene 
proprio  dalla  bocca  loggiale.  Certamente  se  così  non  fosse  ,  la 
natura  non  farebbe  tanto  lusso  di  espedienti  per  occludere 
al  possibile  la  bocca  della  loggia:  tanto  più  ciò  parrà  meravi- 
glioso se  si  considera  la  correlazione  che  esiste  tra  coteste  for- 
mazioni, correlazione  che  ha  di  mira  la  più  conveniente  chiusura 
della  bocca  della  loggia.  Tre  sono  coteste  formazioni  occluditrici: 
la  siepe  dei  funicoli,  gli  enfrattici,  le  appendici  ;  vedremo  però 
che  gli  espedienti  sono  più  numerosi. 

Come  abbiamo  visto  nel  lavoro  precedente,  nelle  specie  più 
primitive,  sulla  parete  anteriore  della  loggia,  dall'interno,  sorge 
una  lamella,  produzione  placentare,  la  cui  faccia  rivolta  all'asse 
capsulare  è  ricoperta  da  numerosi  funicoli  robusti,  frastaglianti- 
ne  anche  l'orlo;  or  i  funicoli  nascenti  da  cotesta  lamella  si  di- 
rigono verso  1'  alto  con  un  arco  a  leggiera  curvatura  ,  potendo 
raggiungere  coi  loro  apici  gli  schenidii  se  non  fosse  che  gli  api- 
ci stessi  si  ripiegano  verso  l'interno.  Ne  trarrebbe  origine  una 
sottile  linea  aperta  tra  gli  schenidii  e  l'orlo  superiore  della  siepe 
dei  funicoli,  la  quale  si  costituisce  per  l'insieme  dei  funicoli  di- 
rigentisi  in  alto;  senonchè  in  corrispondenza  di  tale  orlo  e  su  la 
loro  faccia  interna  gli  schenidii  presentano  un    ispessimento  che 


26  F.  Rappa, 

basta  a  chiudere  quella  linea  di  luce;  nel  riposo  quindi  la  bocca 
loggiale  è  perfettamente  occlusa.  Caduta  intanto  su  gli  sclienidii 
la  goccia  pluviale  dalla  parte  dell'asse  e  penetrante  nell'interno 
della  loggia  col  meccanismo  che  già  conosciamo,  urtando  su  i 
semi,  li  spinge  contro  la  siepe  dei  funicoli  nel  mentre  essa  stessa 
respinta  dalla  reazione  dei  setti  loggiali  e  principalmente  del  fon- 
do e  della  costa  assile  della  loggia,  si  getta  su  la  siepe.  Questa 
all'urto  cederà  dando  per  un  istante  via  ai  semi  e  ritornando 
immediatamente  alla  posizione  di  prima.  Però  a  lungo  andare  la 
siepe  si  scompiglia,  senza  che  ciò  tuttavia  rechi  danno  alla  spe- 
cie, poiché  la  disseminazione,  quando  la  siepe  è  ridotta  a  quel 
punto,  è  già  quasi  compiuta  e  quello  scompiglio  non  serve  che  a 
rendere  possibile  la  fuoruscita  degli  ultimi  semi  i  quali,  se  così 
non  fosse,  resterebbero  per  sempre  imprigionati  nella  cavità  log- 
giale e  sarebbero  perduti  per  la  specie.  Ma  prima  che  lo  scom- 
piglio della  siepe,  avverrebbe  il  logorio  degli  apici  dei  funicoli 
e  della  faccia  degli  schenidi:  su  cui  quelli  si  confricano  quando 
vengono  spinti  all'  infuori  dalla  goccia  e  dai  semi  e  quando  per 
la  loro  elasticità,  esauritosi  l'urto  della  goccia  pluviale,  ritornano 
alla  loro  posizione  ordinaria.  Il  notato  ispessimento  degli  sclie- 
nidii ovvia  a  questo  pericolo  giacche,  incurvati  come  sono  all'in- 
dentro gli  apici  dei  funicoli  e  curva  essendo  la  superficie  dell'i- 
spessimento, lo  strofinio  avviene  contro  una  superficie  abbastanza 
resistente  (l'ispessimento  schenidialc)  e  tra  superficie  curve,  ren- 
dendosi così  perfettamente  dolco. 

Or  noi  abbiamo  detto  che  la  bocca  loggiale  con  le  sue  for- 
mazioni da  una  parte  e  schenidii  dall'  altra  sono  sistemi  perfet- 
tamente invertibili  ;  così  nel  caso  che  la  goccia  pluviale  cadrà, 
invece  che  dalla  parte  dell'asse,  dalla  parte  della  bocca  loggiale  (1), 


(1)  Quando  diciamo  che  la  goccia  cade  dalla  parte  della  bocca  loggiale  non 
intendiamo  soltanto  che  la  goccia  cada  sulla  bocca  loggiale,  ma  senza 
urtare  sugli  sclienidii.  Certamente  una  simile  caduta  é  sempre  molto  effi- 
ciente perchè  il  pavimento  della  bocca  loggiale,  rappresentato  dalla  porzione 
dell'  orlo  capsulare,  corrispondente  alla  loggia,  scende  obliquamente  verso 
1'  interno  e  vi  guida  la  goccia.  Trattasi  adesso  per  la  goccia  di  superare 
gli  ostacoli  che  le  si  parano  contro  (apparato  boccale),  cosa  facile  perchè 
la  siepe  dei  funicoli  e  le  altre  formazioni  della  bocca  sono  permeabili  per 
un  liquido,  a  meno  che  non   trattisi  dei    Linguiformi    per    la    costruzione 


La  disseminazione  nei  Mesembriantemi,  27 

i  semi  verranno  espulsi  attraverso  la  fenditura  schenidiale,  anzi 
sitfatta  caduta  è  quella  che  ottiene  il  maggiore  effetto,  come  può 
dimostrarsi  sperimentalmente.  Ditalti  la  siepe  dei  funicoli  come 
le  altre  formazioni  della  bocca  loggiale  ,  anzi  queste  più  della 
siepe  ,  offre  ai  semi,  buttatile  contro  dalla  goccia  caduta  dalla 
parte  dell'asse,  una  resistenza  ben  maggiore  che  non  alla  goccia 
cadente  su  la  loggia  dalla  parte  della  sua  bQcca  ,  comechè  la 
goccia  può  infiltrarsi  pur  per  le  minime  fessure  ed  i  minimi  in- 
terstizii  tra  i  funicoli  della  siepe  ovvero  ,  per  esprimerci  in  ge- 
nerale, tra  le  varie  parti  dell'apparato  boccale  (dato  anche  il  ri- 
boccamento  dell'orlo  anteriore  degli  schenidii)  tanto  più  che  trat- 
tasi di  un  urto  impresso  direttamente  dal  corpo  da  cui  proviene, 
mentre  1'  urto  dai  semi  in  tali  interstizii  è  un  urto  trasmesso. 
Invece  la  resistenza  offerta  dagli  schenidii  alla  goccia  dell' ac([ua 
cadente  su  di  essi  dalla  parte  dell'asse,  è  ben  maggiore  che  quella 
offerta  ai  semi  scacciati  dal  basso  all'  alto  dalla  goccia  caduta 
dalla  parte  della  bocca  loggiale.  Difatti  la  prima  resistenza  è 
dovuta  air  intera  superficie  schenidiale  essendoché  la  goccia,  gran- 
de abbastanza,  la  investe  nell'insieme  della  sua  estensione  e  nel 
senso  in  cui  essa  è  più  resistente  (da  sopra  in  sotto),  mentre  i 
semi,  piccoli,  1'  investono  in  suoi  punti  soltanto  (e  da  basso  in 
alto  ,  nel  qual  senso  la  resistenza  schenidiale  è  molto  minore), 
anzi  molti  rinvestiranno  in  corrispondenza  della  fenditura  degli 
schenidii  attraverso  alla  quale  sfuggiranno,  come  del  resto  anche 
buona  parte  dei  primi  ,  dopo  avere  ricevuto  una  nuova  s])inta 
per  opera  dogli  schenidii  stessi  con  quel  meccanismo  che  già  co- 
nosciamo. In    altri  termini  ,  in  un    primo    modo    di  cadere  della 


del  loro  onfratticc .  Una  caduta  poro  più  efficace  (efficace  anche  per  i  Lin- 
guiformi) è  quella  che  avviene  sull'  estremo  orlo  anteriore  degli  schenidii 
in  corrispondenza  dell'apparato  boccale".  In  questo  modo  la  goccia  penetrerà 
uell'  interno  della  loggia  non  solo  per  gì'  interstizii  dell'  apparato,  se  ci 
sono,  ma  anche  per  il  divaricare  degli  schenidii,  divaricare  a  cui  questi 
organi  sono  conformati  col  loro  orlo  riboccato  all'  esterno.  Cosi  1'  orlo  ri- 
boccato degli  schenidii  ha  il  significato  di  lasciare  ,  per  sua  parte,  libera 
la  bocca  loggiale  per  la  fuoruscita  dei  semi  spinti  dalla  goccia  caduta  su 
gli  schenidii  dalla  parte  dell'  asse,  e  1'  altro  di  rendere  il  più  efficace  pos- 
sibile la  caduta  della  goccia  dalla  parte  della  bocca  loggiale. 


28  F.  Rappa, 

goccia  pluviale  (su  gli  scheniclii  dalla  parte  dell'  asse),  questa, 
grandemente  attenuata  nei  suoi  effetti  meccanici,  spinge  dei  semi 
contro  ostacoli  (le  formazioni  della  bocca  loggiale)  per  loro  quasi 
insuperabili  ,  mentre  in  un  secondo  modo  (sull'  estremo  orlo  an- 
teriore degli  schenidii  ed  in  corrispondenza  della  bocca  loggiale) 
spinge  i  semi,  conservando  gran  parte  della  sua  energia,  contro 
un  ostacolo  (gli  schenidii  con  la  loro  fenditura)  assai  tenue,  o 
almeno  molto  più  tenue  di  quello  rappresentato  dalle  formazioni 
che  si  impiantano  su  la  bocca  della  loggia,  specialmente  che  in 
questo  caso  il  movimento  dei  semi  è  dal  basso  all'  alto,  cioè  in 
quel  senso  in  cui  gli  schenidii  offrono  la  minore  resistenza.  Di- 
cevo conservando  gran  parte  della  sua  energia  (e  non  tutta  la  sua 
energia),  perchè  ditatti  se  minore  è  la  resistenza  incontrata  dalla 
goccia  pluviale  in  questo  suo  secondo  modo  di  cadere  su  la  log- 
gia, tuttavia  è  sempre  una  resistenza  di  un  certo  valore. 

Dal  detto  appar  chiaro  che  cotesti  sistemi  perfettamente  in- 
vertibili (schenidii  da  una  parte  e  bocca  loggiale  con  le  sue  for- 
mazioni dall'altra)  operano  in  doppio  modo  come  organi  regola- 
tori della  disseminazione:  in  un  primo  modo  attenuando  gli  sche- 
nidii l'effetto  meccanico  della  goccia  pluviale  ed  ostacolando  le 
formazioni  della  bocca  la  fuoruscita  dei  semi  ;  in  un  secondo 
modo  attenuando  le  ultime  l'effetto  meccanico  della  goccia  e  o- 
stacolando  gli  schenidii  la  fuoruscita  dei  semi  ai  (]uali  del  resto 
non  risparmiano  ,  come  sapj^iamo  ,  una  spinta  per  conto  loro, 
quando  quella  ricevuta  dalla  goccia  pluviale  è  siffatta  che  è  gio- 
goforza  che  essi  sfuggano  via.  Apparo  anche  chiaro  però  che  la 
via  più  aperta  e  attraverso  la  (}ualo  quindi  avviene  1'  emissione 
maggiore  è  quella  della  fenditura  schenidiale. 


* 


Dopo  quanto  abbiamo  detto  su  la  siepe  dei  funicoli  e  su  la 
perfetta  invertibilità  dei  due  sistemi  anzidetti,  potremmo  dispen- 
sarci dal  discorrere  più  a  lungo  degli  enfrattici  e  delle  appendici 
che  non  sono  altro  che  i  sostituti  della  siepe  ;  però  vi  sono  an- 
cora delle  particolarità  che  meritano  speciale  menzione.  Anzitutto 
nel  gruppo  dei  Vaginata  gli  enfrattici,  come  sappiamo  dal  lavoro 
precedente,  non  sono  ancora  ben  costituiti  e  lasciano  uno  spazio 
tra  i  loro  fianchi  e  gli    schenidii  coi  setti  loggiali.  Questo    spazio 


La  disseminazione  nei  Mesembriantemi.  29 

tentano  di  occludere  dall'  alto  con  lo  appendici  ,  per  il  resto  con 
dei  fanicoli  che  si  affacciano  verso  la  bocca  della  loggia,  ed  inoltre 
cercano  di  ostacolare  la  disseminazione  con  l'  arrotondamento  e 
la  grandezza  dei  semi,  il  cui  diametro  è  superiore  all'  interstizio 
compreso  tra  il  fianco  dell'  enfrattico  e  lo  schenidio  e  setto 
loggiale  corrispondente.  Ne  viene  che  presso  i  Vaginata ,  non 
ostante  la  sottigliezza  dell'  enfrattico,  la  disseminazione  non  sarà 
per  nulla  più  rapida  che  presso  le  specie  provviste  della  siepe 
dei  funicoli,  tanto  più  se  si  pensa  allo  scompiglio  che  col  tempo 
si  verifica  nella  siepe. 

Alla  deficienza  poi  degli  enfrattici  presso  le  specie  in  cui 
presentasi  il  secondo  tipo  di  anoicteri  ,  su[)plisce  oltre  alle  ap- 
pendici^  che  possono  essere  abbastanza  piccole,  la  parziale  o  par- 
zialissima  apertura  delle  valve,  come  anche  gli  anoicteri  che  si 
rinserrano  tra  i  fianchi  degli  enfrattici  e  i  setti  loggiali,  conseguen- 
dosi per  tal  guisa  una  chiusura  (piasi  ermetica.  Allorché  poi  Io 
enfrattico,  come  nei  Linguiformi  ,  ottiene  il  suo  totale  sviluppo, 
la  chiusura  raggiunge  con  questo  solo  mezzo  il  suo  estremo  li- 
mite, con  le  conseguenze  intorno  alla  disseminazione  che  già  pos- 
siamo, indurre  da  ([uanto  ormai  abbiamo  appreso  antecedente- 
mente. 


* 


Adesso  viene  la  volta  delle  Lo(j(je.  Esse  ,  come  abbiamo  di- 
mostrato nel  ])recedente  lavoro,  non  rappresentano  presso  i  Me- 
sembriantemi delle  semplici  concamerazioni  dello  spazio  capsu- 
lare,  ma  dei  veri  e  propri i  organi  regolatori  della  disseminazione. 
Le  logge,  profonde,  danno  l'immagine  di  fessure  a  cuneo,  ampie 
superiormente  ,  ristrette  e  sottili  verso  il  basso.  Le  gocce  della 
pioggia,  allorché  trattasi  di  espellere  i  jjrimi  semi,  avranno  esito 
più  o  meno  grande  ;  ma  a  misura  che  la  loggia  si  va  vuotando, 
i  loro  colpi  riescono  sempre  meno  efficaci.  Difatti  i  semi  si  rin- 
serrano nella  angusta  fessura  del  fondo  loggiale  ne  possono  es- 
serne rimossi  tanto  facilmente.  Cosiffatta  conformazione  potrebbe 
supporsi  che  abbia  assai  scarsa  importanza  per  le  specie  prov- 
viste nella  regione  superiore  della  loggia  di  un  insieme  di  quelle 
disposizioni  già  a  noi  note  (schenidii,  siepe  dei  funicoli,  etc.)  ;  ma 
vi  sono  specie  (che  io  sappia,  almeno  l'intero  gruppo  in  cui  j)re- 


30  F.  Rappa  , 

sentasi  il  quarto  tipo  degli  anoicteri)  presso  le  quali  mancano 
tutte  e  singole  tali  disposizioni  cosicché  la  loggia  si  apro  con 
bocca  completamente  libera.  E  evidente  che  presso  coteste  specie, 
nelle  cui  logge  la  goccia  pluviale  entra  con  tutta  ed  intera  la 
sua  energia,  la  profondità  delle  logge  e  l'angustia  del  loro  fondo 
abbia  un  significato  biologico  di  prim' ordine. 

Le  specie  però  ,  dove  la  loggia  appare  un  organo  ben  costi- 
tuito e  ben  definito,  sono  quelle  appartenenti  al  gruppo  dei  Coi- 
lomorfi;  però  dopo  quanto  ne  abbiamo  detto  nel  lavoro  j)rece- 
dentc,  possiamo  dispensarci  di  discorrerne  ulteriormente. 

In  quanto  alle  Valfe  dalle  cognizioni,  che  già  abbiamo  avuto 
modo  di  acquistare  parlando  delle  altre  formazioni,  possiamo  farci 
un  concetto  della  loro  funzione  e  del  modo  onde  tale  loro  funzione  si 
compie.  Dobbiamo  aggiungere  che  loro  funzione  è  anche  di  re- 
golare il  passo  dell'  acqua  agli  anoicteri.  Di  (]ui  trae  origine  quel 
varissimo  comportarsi  reciproco  dei  margini  atfacciantisi  di  due 
valve  contigue.  Ora  i  margini  sono  perfettamente  aderenti  fra  di 
loro,  ora  lasciano  una  leggiera  fessura,  ora  rimangono  allo  stesso 
livello  del  restante  della  valva,  ora  si  sollevano  in  forma  di  cresta 
restando  aderenti  fra  di  loro  per  tutta  l'altezza  e  lunghezza  della 
cresta  stessa,  o  divaricando  e  formando  una  doccia  varia  nell'aspetto 
e  negli  effetti,  lungo  la  quale  può  scorrere  la  goccia  di  pioggia;  ora  i 
margini  sono  abbastanza  ravvicinati  e  stretti  dalla  parte  dell'asse  di- 
varicando chiaramente  soltanto  suU'  orlo  capsulare  dove  per  tal 
guisa  costituiscono  come  un  foro  circolare.  !S'  intende  facilmente 
che  la  sensibilità  delle  valve  ad  aprirsi  dipende  non  solo  dalla 
natura  delle  strisce  anoicteriche  ,  ma  anche  dalla  maggiore  o 
minore  facilità  con  cui  le  valve  permettono  che  1'  acqua  rag- 
giunga le  dette  strisce  attraverso  le  linee  di  divisione  dei  loro  mar- 
gini, come  anche  dalla  natura  delle  valve  stesse,  a  seconda  che, 
per  es.,  sono  lignificato  o  di  una  struttura  spugnosa. 

Bisogna  notare  che  le  valve  non  sempre  sono  allo  scoperto; 
talvolta  infatti  trovansi  al  riparo  della  massa  dei  petali  e  degli 
stami  disseccati  tenuta  a  posto  dal  calice  persistente.  Questa  massa 
impedisce  che  le  valve  si  aprano  sin  dalle  prime  gocce  che  colpiscono 
la  capsula  e  quando  poi  le  valve  sono  semiaperte,  coopera  alla 
funzione  ostacolatrice  delle  valve  stesse  e  degli  umenoprosteci  , 
e  quando  infine  la  capsula  è  completamente  aperta^,  forma  una 
bene  adatta  superfìcie  (anche  perchè  imbevuta  di  acqua)  ,  dove  i 


La  disseminazione  nei  Mesembriantemi.  31 

semi  non  fuoruscenti  con  forza  si  impigliano  e  donde  possono 
tornare  ad  imprigionarsi  nella  capsula  al  chiudersi  delle  valve 
o  dove  almeno  possono  allora  restare  rij)arati  fra  i  petali  e  stami 
secchi  e  cattivi  conduttori  del   calore. 

Per  tal  modo  anche  il  calice  ed  i  petali  e  gli  stami  persi- 
stenti ci  appariscono  funzionanti  nei  riguardi  della  dissemina- 
zione e  si  riconosce  la  giustezza  di  quanto  noi  dicevamo  nel  pre- 
cedente lavoro,  che  cioè  con  1'  elenco  di  quello  sei  formazioni 
principali  in  esso  studiate  non  venivano  esaurite  tutte  le  parti- 
colarità capsulari.  E  poiché  ci  siamo,  vogliamo  ricordare  che  presso 
i  Mesembriantemi  gli  stessi  semi  con  la  loro  forma,  con  il  loro  in- 
grossamento talvolta  davvero  sproporzionato  alle  piccole  dimen- 
sioni della  capsula,  parimenti  con  la  loro  piccolezza  assai  più 
spinta  di  quanto  facesse  supporre  la  grandezza  abbastanza  con- 
siderevole della  capsula,  col  loro  numero,  col  margine  frasta- 
gliato della  loro  aletta  divengono  mezzi  regolatori  della  dissemina- 
zione! I  funicoli  poi  abbiamo  visto  essere  divenuti  veri  e  proj)rii 
organi  ostacolatori  e  regolatori.  Ma  finora  sui  funicoli  non 
abbiamo  detto  cosa  che  ci  riempirà  di  meraviglia.  Difatti  ])res- 
so  molte  specie  ci  sorprende  lo  scarso  numero  dei  semi  e  f  ab- 
bondanza dei  funicoli.  Egli  è  che  grandissimo  numero  di  semi 
restano  atrofici  pur  continuando  i  funicoli  nel  loro  sviluppo.  Egli 
è  così  che  si  forma  la  siepe  dei  funicoli  dinanzi-  la  bocca  loggiale, 
egli  è  cosi  che  si  forma  quella  massa  di  funicoli  che  nelle  me- 
desime specie  ricopre  i  semi,  come  l'cnfrattico  dei  Linguiformi,  col 
suo  apice  ripiegato  ad  angolo  verso  l'interno.  Ne  basta,  che  vi  sono 
specie  in  cui  i  funicoli  non  abbandonano  il  loro  seme, cioè  ogni  seme 
resta  fortemente  attaccato  al  proprio  funicolo  da  cui  non  può 
venire  distaccato  tanto  facilmente.  Tenendo  la  capsula  di  una  di 
queste  specie  per  il  gambo  e  capovolta  neiraci[ua  di  un  bicchiere, 
anche  scuotendo  con  certa  forza  la  mano,  non  un  seme  si  separa! 
E  allorché  la  pioggia  avrà  a  grande  stento  cacciato  via  alcuni  semi, 
i  persistenti  funicoli  di  questi,  e  ciò  può  dirsi  per  tutte  le  specie, 
si  aggrovigliano  fra  loro  e  si  agglutinano  coi  semi  non  ancora 
fuorusciti,  rendendone  più  difficile  1'  espulsione  per  opera  del- 
l' acqua  ed  impossibile  per  opera  del  vento,   anche  nel    caso  che 


32  F.  Rappa  , 

1'  apertura  loggiale  sia  sfornita  di  c|ualsiasi    formazione    occhi cli- 

trice. 

* 

Sinora  abbiamo  considerato  i  varii  organi  capsulari  dei  Me- 
sembriantemi,  per  cosi  dire,  analiticamente:  li  considereremo  adesso 
in  sintesi  esaminando,  mentre  funzionano,  alcune  capsule  partico- 
lari che    sceglieremo  fra  i  tipi  principali. 

Certamente  la  capsula  di  M.  lingitifoni/e  merita  il  primo  posto. 
Per  far  più  presto  sommergiamola  nell'  acqua  ed  indi,  cavatala 
fuori,  attendiamo  qualche  minuto,  tornando  a  bagnarla  se  occorre. 
Ecco,  le  valve,  come  gli  aridi  scheletri  al  vaticinio  di  Ezechiele, 
si  animano,  si  sollevano  :  fra  un  quarto  d'  ora  al  più  esse  avran- 
no compiuto  interamente  il  loro  movimento  (1).  Mentre  il  movi- 
mento si  svolge,  gli  umenoprosteci,  che  ridottissimi  sembrano 
setole  delicate  e  appiattite  ,  si  agitano  e  s'  incrociano  senza  riu- 
scire per  nulla  ad  adempire  la  funzione  a  cui  sono  destinati 
presso  le  specie  dove  hanno  normale  sviluppo.  A  movimento 
finito,  osserviamo  la  faccia  interna  delle  valve  e  le  logge  che 
hanno  messo  allo  scoperto;  vedremo  le  forti  e  scure  strisce  anoic- 
teriche,  che  hanno  adempiuto  così  bene  il  loro  dovere  ,  e  gli 
schenidii  robustissimi,  pergamenacei,  debolmente  inclinati  verso 
la  linea  mediana  lungo  la  quale  si.  serrano  l'un  contro  l'altro, 
mentre  nell'  apertiira  anteriore  da  ossi  delimitata  biancheggia  l'e- 
norme enfrattico  che  tutta  l'occlude,  e  che  col  suo  apice  si  ripiega 
ad  angolo  verso  1'  asse  capsulare,  per  nascondere  e  protegge- 
re sotto  di  sé  tutta  la  massa  di  semi  che  può.  A  prima 
giunta  si  crederebbe  impossibile  che  ,  cosi  come  sono  di- 
sposte le  cose  (chiusura  completa),  anche  un  sol  seme  sia 
per  isfuggire  da  quella  ermetica  custodia.  Eppure  se  tenteremo 
di  imitare  il  procedimento  di  espulsione  tenuto  dalla  natura,  ci 
convinceremo  del  contrario  (2).  Sia  che  facciamo  cadere  le  gocce 

(1  j  Anche  in  una  nota  precedente  abbiamo  espresso  la  nostra  opinione  che 
le  cose  in  natura  accadranno  abbastanza  diversamente  che  nell'  esperimento 
perciò  crediamo  che  per  la  completa  apertura  delle  valve  di  M.  liiigtd- 
forme  si  richiederanno,  nel  saccedersi  naturale  dei  fenomeni,  ben  più  di 
quindici  minuti  ;  lo  stesso  dicasi  delle  altre  specie. 

(2)  Berger  adoi)erò  una  spugna  imbevuta  di  acqua  ;  ix>  dapprincipio 
adoperai  una  pera  di  gomma,  dalla  quale  facevo  gocciolare  il  liijuido  ;  in 
seguito  ,  per  avere  un  getto  perfettamente  regolabile  ,  ricorsi  ad  mi  rubi- 
netto d'acqua  corrente. 


La  disseminazione  nei  Mesembriantemi.  33 

dell'acqua  dalla  parte  dell'  asse,  sia  che  dalla  parte  della  bocca 
loggiale,  i  semi  fuoriescono  (nel  secondo  caso  in  numero  ben 
maggiore)  ,  e  un  qualche  seme  impigliato  fra  gli  schenidii  e  i 
fianchi  dell'enorme  enfrattico  ovvero  nella  fenditura  schenidiale, 
ci  mostra  quale  è  la  via  seguita  dai  semi,  che  scappano,  secondo 
il  punto  in  cui  la  goccia  cade. 

Ed  ecco  i  primissimi  movimenti  delle  valve  della  capsula 
inumidita  di  M.  mtdfiflorum  ;  esse  già  divaricano  e  lasciano  di- 
scoperte le  logge  nella  linea  mediana  su  la  quale  non  scorgiamo 
agitarsi  e  distendersi  gli  umenoprosteci  con  la  loro  membranacea 
trasparenza  ;  di  fatti  qui  essi  mancano.  Tuttavia  su  la  bocca  log- 
giale rosseggia  l'enfrattico  sottile  mentre  qualche  funicolo  fa  ca- 
polino attraverso  la  stretta  fessura  che  rimane  tra  il  fianco  del- 
Tenfrattico  ed  il  se'-to  loggiale  corrispondente  ;  esso,  l'enfrattico, 
con  l'ausilio  de\Vap2}eiìdice,  è  il  guardiano  che  rintuzza  la  violenza 
della  goccia  pluviale  e  vieta  al  granello  di  seme  di  uscire.  Fi- 
nalmente le  valve  hanno  compiuto  il  loro  movimento,  ma  la  loro 
regione  superiore  è  rimasta  verticale  ;  difatti  ,  osservando  bene, 
scorgiamo  le  due  branche  deìVipsilon  degli  anoicteri  :  il  M.  mul- 
tìflorum  appartiene  al  terzo  tipo  anoicterico.  Sul  piano  capsulare 
discoperto,  formato  dagli  schenidii,  si  scorgono  le  cinque  conves- 
sità (conche  se  guardate  dal  basso)  sotto  ciascuna  delle  quali 
rosseggia  uno  dei  semi  rotondetti  e  grossetti.  Certamente  queste 
conche,  arrotondati  e  grossi  come  sono  i  semi,  costituiscono,  l'u- 
nico punto  attraverso  cui  possono  sfuggire  i  semi  facienti  la  via 
degli  schenidii. 

Il  M.  sjnnosum  è  un  rappresentante  del  secondo  tipo  anoi- 
cterico. La  capsula  è  inumidita  ,  ma  invano  attenderemo  che  le 
valve  si  sollevino  !  Esse  restano  ripiegate  e  divaricano  soltanto 
quanto  basta  per  mettere  allo  scoperto  la  linea  mediana  della 
loggia  ;  anzi,  se  ciò  avviene  convenientemente  ,  è  dovuto  a  che 
i  margini  delle  valve,  anche  a  secco  ,  sono  fortemente  inarcuati 
all'esterno.  Mancano  gli  umenoprosteci  (secondo  tipo  anoicterico), 
ma,  oltre  all'estrema  inclinazione  delle  valve,  sono  un  buon  com- 
penso l'enfrattico,  V appendice  scendente  dagli  schenidii,  gli  stessi 
anoicteri  che  si  rinserrano  tra  i  fianchi  dell'enfrattico  ed  i  setti 
loggiali. 

Adesso  si  apre  la  capsula  del  M.  hlandum.  Gli  umenopro- 
steci bene  sviluppati    (primo  tipo   anoicterico)  si  agitano  ,  si  ad- 


34  F.  Rappa, 

dossano  1".  un  su  l'altro  e  inclinano  le  loro  lamine  su  la  bocca 
loggiale  e  gli  sclienidii.  Il  riparo  degli  umenoprosteci  non  è  con- 
tinuo, perchè  le  loro  lamine  sono  distaccate  superiormente  dagli 
anoicteri  e  parrebbe  anche  debole;  però  è  sufficiente  data  la  jdo- 
tenza  degli  schenidii  e  della  densa  siepe  dei  funicoli.  Gli  sche- 
nidii  orizzontali  riboccano  il  loro  margine  anteriore  all' infuori  e 
sopratutto  all'in  su  (disposizione  del  resto  comune  anche  al  M. 
liììf/uiforme  ed  a  tutte  le  specie  provviste  di  tali  orgaui),  come  per 
dare  alla  bocca  loggiale  la  conveniente  apertura  per  la  fuorusci- 
ta dei  semi  nel  caso  che  la  goccia  cada  dalla  parte  dell'asse  o 
la  conveniente  disposizione  per  divaricare  e  dare  passaggio  alla 
goccia  se  questa  cade  dalla  parte  della  bocca  loggiale.  La  siepe 
dei  funicoli  fa  le  veci  dell' enfrattico  e  gl'ispessimenti  sclienidiali 
completano  l'apparato  boccale.  I  semi  non  sono  molto  numerosi, 
ma  abbastanza  grossi,  come  piramidati,  con  la  punta  si  fanno 
passaggio  fra  la  siepe  dei  funicoli  o  attraverso  la  fenditura  sche 
nidiale,  allargandola  come  cunei. 

Il  M.  heteropftalum  nella  disposizione  orizzontale  degli  sche- 
nidii ha  una  capsula  foggiata  come  quella  del  M.  hlandum^  m.. 
la  bocca  loggiale  è  ampia  e,  (juel  che  è  più,  manca  la  siepe  dei 
funicoli.  Nel  mentre  si  svolge  il  movimento  d'apertura,  inclinate 
su  la  bocca  loggiale  e  su  gli  schenidii  osserviamo  quelle  mede- 
sime lamine  che  si  scorgono  anche  nel  M.  Uandiun:  crederemm 
siano  al  solito  gli  umenoprosteci  che  riparano  bocca  loggiale  e 
sclienidii  dai  colpi  delle  gocce.  Però  quando  l'apertura  è  com 
pietà  e  l'osservazione  sarà  più  comoda,  ci  accorgeremo  che  qui 
gli  umenoprosteci  sono  assai  ridotti  ed  imj^ari  da  soli  alla  loro 
funzione;  la  loro  superfìcie  è  stata  aumentata  dalle  appendici  e- 
spanse  degli  anoicteri  particolarmente  sviluppate,  le  quali  (juindi 
hanno  assunto  anch'esse  la  funzione  ostacolatrice  defili  umeno- 
prosteci,  cooperando  gli  uni  e  gli  altri  organi  al  compimento  di 
una  funzione  della  quale  da  soli  ne  gli  uni  ne  gli  altri  sarebbe- 
ro capaci.  Il  M.  lieteropetalum  è  dunque,  e  con  esso  forse  Finte- 
rò gruppo  compreso  dagli  Autori  sotto  il  nome  di  Heteropetala, 
un  esempio  di  usurpazione,  da  parte  degli  anoicteri,  della  fun- 
zione propria  degli  umenoprosteci,  usurpazione  alla  quale  aveva- 
mo accennato  precedentemente.  Ma  ([uesta  usurpazione,  col  ridur- 
la membranacea,  ha  indebolito  la  porzione  espansa  dell'anoictere. 
e  le  ha  tolto  il  potere  di    svolgere    la    regione    supcriore    della 


La  disseminazione  nei  Mesembriantemi.  35 

valva,  la  (jualc  quindi  rimane  assai  spesso  inclinata,  ciò  che  por- 
ta un  certo  vantaggio  alla  specie  (1).  Tuttavia  per  la  mancanza 
di  ogni  riparo  boccale,  le  gocce  pluviali  hanno  quasi  libero  giuo- 
co, l'unica  formazione,  gli  schenidii,  essendo  assai  poco  efficien- 
te da  sola.  Le  logge  protonde  sono  ancora  un  ostacolo  ed  i  semi 
numerosissimi,  sebbene  grossi  quanto  quelli  del  M.  hlandiim  e 
tòrse  più,  sono  un  compenso  della  rapida  disseminazione. 

La  superfìcie  valvare  della  capsula  di  M.  Lehmanni  sta  se- 
polta sotto  l'idrofila  massa  dei  petali  e  stami  persistenti,  mante 
nuti  a  posto  con  l'aiuto  del  calice  anch'esso  persistente  (2).  Le 
prime  gocce  pluviali  riescono  inefficaci,  ma  finalmente  le  valve 
cominciano  a  sollevarsi  e  nel  contempo  i  grandi  umenoprosteci, 
con  continuità  saldati  agli  anoicteri,  si  distendono  Tuno  sull'altro 
per  ricoprire  lo  logge  a  doppia  coperta.  Finora  non  un  sol  seme 
potrà  sfuggire  e  se  la  pioggia  cessa,  le  valve  torneranno  ad  ab- 
bassarsi e  tutto  sarà  rimasto  come  prima.  Ma  se  la  pioggia  con- 
tinua, le  valve  si  svolgeranno  completamente  e  allora  le  gocce 
acquee  avranno  del  tutto  libero  giuoco  perchè  qui  mancano  an- 
che gli  schenidii  (sono  ridotti  ad  una  linea  impercettibile,  cosic- 
ché sembrano  mancanti).  Al  solito  la  profondità  della  loggia  e  i 
funicoli  dei  semi  scappati  via  impediscono  una  completa  disse- 
minazione in  unica  volta.  Inoltre  i  semi  sono  numerosi,  piccoli, 
persistentemente  attaccati  ai  loro  funicoli;  delle  capsule  poi  restano 
semiaperte  anche  sotto  una  pioggia  abbondante,  adattamento 
del  resto  quest'ultimo  comune  a  molte  specie  del  primo  e  del  quarto 
tipo  anoicterico. 

Il  M.  granulicaule,  sensibilissimo  all'azione  dell'acqua,    tosto 
ferma  però  le  sue  valve,  le  quali  quindi  restano  semiaperte.  Gli 


(1)  Nel  31.  inclaudens,  specie  afflnissima  al  M.  heteropetalum,  le  valve 
restano  sempre  inclinate. 

(2)  Coi  tecipo  però  e  'a  massa  dei  petali  e  stami  ed  .1  calice  persisten- 
te vanno  aistrutti,  anzi  l'apertura  delle  valve  o  lo  scoprimento  della  supea- 
ticie  capsulare  all'aria  lioera  dopo  che  le  valve  si  sono  svolte,  è  legata  alla 
condizione  della  parzia-e  distruzione  della  massa  dei  petali  e  stami.  Difàtti 
allorché  qviesta  è  ancora  perfettamente  intatta  o  le  valve  restano  chiuse 
perchè  l'acqua  non  le  raggiunge,  oppure,  se  si  svolgono,  non  sono  capaci 
di  aprire  la  massa  di  petali;  s'intende  che  allora  la  disseminazione  è  im- 
possibile. 


36  F.  Eappa  , 

umenoprosteci  grandi,  tanto   più    se    si     considera    la    piccolezza 
della  capsula,  non  si  svolgono  airesterno,  ma  si  ripiegano  verso 
gli  anoicteri  addossandosi  così  ciascuno   alla    semivalva    ad  esso 
corrispondente.  Così  si  delimita  uno  spazio  ben  riparato  dove  si 
annidano  i  semi  distaccatisi  dalla  placenta  assile.  Gli  altri   semi 
restano  del  tutto  indifesi,  essendoché  gli  sclienidii  mancano  com- 
pletamente, e  scappano  via  ad  ogni  urto    della    pioggia.    Si  ag- 
giunga che  la  parete  della  valva  presto  si  logora  e  perfora,  ondo 
i  semi  rimangono  esposti  alla  dispersione  anche  quando  gli  anoic- 
teri non  hanno  risentito  l'azione  dell'acqua.  Nel  M.   granii  fi  cani  e 
perciò  la  disseminazione  può  avvenire  anche  senza  della  pioggia 
per  opera  del  solo  vento,  il  quale  potrà    provocare    l'uscita    dei 
semi  col  semplice  scuotere    i    rami    portanti    le    capsule.  Sinora 
questo  è  l'unico  esempio  di  tale  forma  fli  disseminazione.  Tutta- 
tavia  la  specie  non  corre  pericolo  alcuno  sia     per  i  semi  di  cia- 
scuna capsula  alquanto  numerosi,  sia  per  la    straordinaria  quan- 
tità di  capsule  prodotte,  sia  ancora  (il  fatto  più  importante)  per- 
chè la  capsula  possiede  un  piano  inferiore    completamente    ripa- 
rato, da  cui  i  semi  non  potranno  fuoruscire  che  con  somma  diffi- 
coltà o  soltanto  dopo  distruzione  della    capsula.  Cosi  il  M.    gra- 
nulicaide^  dato  l'enorme  numero  di  capsule  che  produce,  conserva 
al  riparo  una  quantità  di  semi  forse  superiore  a  quella  delle  spe- 
cie con  logge  ben  custodite  dai  più  complicati  apparati  boccali. 
Se  non  che  un  altro  vantaggio  ne  proviene    da    questa    disposi- 
zione al  31.  gramiUcauIe,  ed  è  quello  di    un'amplissima    dissemi- 
nazione. Difatti  gli  erbacei    ed    abbastanza    esili    rami  di  questa 
specie,  avvenuta  la  maturazione,  presto  disseccano;    il    vento   al- 
lora può  facilmente  strapparli  ed  in  seguito  trasportarli  anche  a 
distanze  grandissime  perchè  terminati  a  pannocchia,  con  la  qua- 
le possono  rotolare  sul  suolo  o  essere  sollevati  in    aria  sotto  l'a- 
zione del  vento.  I  semi  contenuti  nel  piano  inferiore   della    cap 
sula,  al  suo  logorarsi,  saranno  messi  in  libertà,  il  che  potrà    ac- 
cadere anche  lungo  il  viaggio. 

La  medesima  struttura  della  capsula  si  manifesta  nel  M.  cor- 
difolium,  senonchè,  nel  mentre  le  valve  restano  imperforate,  man- 
cano oltre  agli  sclienidii  anche  gli  umenoprosteci;  i  semi  quindi 
scappano  via  interamente  alla  prima  pioggia;  nel  piano  capsula- 
re  inferiore  si  annida  in  generale  un  solo  seme.  Tuttavia  da  tali 
disposizioni  non  proviene  nessun  danno  alla  specie  sia  per  l'ab- 


La  disseminazione  nei  Mesembriantemi.  37 

bondante  fruttificazione  sia  per  la  fioritura  che  continua,  si  può 
dire,  tutto  l'anno. 

Infine  osserviamo  il  M.  .splendens.  Sensibilissimo  all'  acqua, 
le  sue  valve  mosse,  come  in  tutti  i  Coilomorfi,  da  anoicteri  pa- 
ralleli, divaricano  completamente;  ci  accorgiamo  però  che  in  qual- 
che cajDsula  rimangono  inclinate;  gli  umenoprosteci  li  vedremo 
disporsi  come  in  .1/.  granulicaule  e  sotto  di  essi  scorgeremo  na- 
scosti i  semi  lateralmente  compressi  o  addirittura  lamellari  per 
l'aletta  frastagliata  di  cui  possono  essere  provvisti  (secondo  le 
sue  due  varietà).  La  disseminazione  duntpie  è  rapida,  ma  non 
completa  alla  prima  pioggia.  Anche  qui  però  il  piano  inferiore 
della  capsula  salva  i  destini  della  specie.  Il  J/.  crijsùiìlinum,  co- 
me sappiamo,  ha  la  capsula  perfettamente  conformata  e  quindi 
funzionante  come  quella  di  AI.  splendens. 


IL 


Nuove  piante  mirmecoflle 


per  il 


Prof.  G.  E.  Matlei. 


Una  statistica  rlclle  pianto  mirmecofìle  fu  compiuta  nel  1886 
dal  Delfino,  nella  sua  classica  opera  sui  nettarli  estranuziali  (1): 
questa  statistica  faceva  già  salire  il  numero  delle  piante  rico- 
nosciute formicarie  o  ritenute  tali  a  quasi  3000  specie:  però 
per  molte  famiglie  il  computo  era  stabilito  su  basi  affatto  insuf- 
ficienti. Dal  1886  ad  oggi,  numerosi  altri  lavori  si  sono  pubbli- 
cati sui  rapporti  fra  piante  e  formiche,  e  le  nostre  conoscenze 
relative  alla  mirmecofilia  si  sono  andate  completando:  in  massi- 
ma parte  le  specie  dal  Delpimo  sospettate  mirmecofìle  furono  ri- 
conosciute tali,  anzi  molte  altre  furono  aggiunte,  appartenenti 
ancora  a  famiglie  che  il  Delfino  aveva  escluso  dal  suo  computo:- 
si  può  quindi  asserire  che  il  numero  reale  delle  specie  mirmeco- 
fìle oltrepassi  di  assai  quello  presunto. 

Le  nostre  conoscenze  sulle  piante  formicarie  sono  oggi  assai 
complete,  ma  non  si  può  dire  raggiunto  l'ultimo  limite  di  inda- 
gine in  tale  campo:  ogni  giorno  sono  scoperte  e  descritte  nuove 
specie,  massime  del  continente  africano,  e  molte  di  queste  pure 
presentano  vistosi  nettarli  estranuziali,  qualche  volta  accompa- 
gnati ancora  da  domicilii  atti  ad  accogliere  formiche.  Non  voglio 
qui  certamente  dare  l'elenco  di  tutte  le  specie  riconosciute  mir- 
mecofìle dopo  la  pubblicazione  del  Delfino:  sarebbe  troppo  lun- 
go, e  risulterebbe  altresì  incompleto,  non  avendo  sottomano  tutte 
le  pili  recenti  pubblicazioni  relative  a  questo  argomento.    Inten- 


(1)  Delfino  Fed.,  Funzione  mirmecofila  nel  Regno  Vegetale.  In  Me- 
morie della  R.  Accademia  delle  Scienze  di  Bologna.  Ser.  IV.  Tom.  VII, 
1886,  Tom.  IX,   1888.  Tom.  X,  1889. 


42  Q-.  E.  Mattei, 

do  quindi,  in  nna  serie  di  brevi  note,  riassumere  e  completare 
parecchie  delle  osservazioni  che  sono  andato  facendo  sopra  un 
buon  numero  di  piante  mirmecofile^  aggiungendo  qualche  consi- 
derazione di  indole  più  generale. 

I.    Acacie   africane  a  spine   mirmecodiate 

Specie  di  Acacia  fornite  di  spine  adibite  a  domicilio  di  for- 
miche furono  dapprima  segnalate,  per  l'America  centrale,  dal 
Belt  (1)  e  daj^poi  studiate  da  molti  autori,  quali  Dakwin,  Bec- 
CARi,  Delfino,  Huth,  Schimper,  etc.  Era  quindi  presumibile  che 
un  così  mirabile  adattamento  non  rimanesse  isolato,  nella  circo- 
scrizione di  un  genere  cosi  esteso^  come  il  genere  Acacia.  Ed  in 
realtà  anche  alcune  specie  africane  di  Acacia  si  debbono  consi- 
derare come  tali.  Il  primo  a  rilevare  l'esistenza  di  una  Acacia 
a  spine  mirmecodiate,  nell'Africa  del  Sud,  fu  Federico  Smith  (2),  il 
quale  riporta  qualche  osservazione  in  proposito  dovuta  a  Giovanni 
MoNCKHOusE  HuTCHiNsoN,  residente  a  Weenen  nel  Natal.  Jj' Acacia 
in  questione,  di  cui  non  è  detta  la  specie,  presenta  spine  lunghe 
da  4  a  6  pollici,  con  un  foro  circolare  che  serve  di  ingresso  e 
di  egresso  alle  formiche  :  nell'interno  si  trova  un  tessuto  sjDugnoso, 
nel  quale  le  formiche  scavano  le  loro  cellette.  La  formica  che 
abita  tali  domicilii  è  la  Sima  natalensis. 

L'esistenza  di  un'altra  Acacia  africana,  a  spine  enormemente 
ingrossate,  era  già  in  precedenza  stata  segnalata  dallo  Schwein- 
FURTH  (3),  che  ne  fece  una  specie  a  parte,  chiamandola  Acacia 
Fistula.  Lo  ScHWEiNFURTH  però  ritenne  che  queste  spine  fossero  la 
dimora  di  larve  di  insetti,  che  le  perforassero  al  momento  della 
loro  uscita,  come  generalmente  avviene  nelle  galle:  egli  non  ac- 
cenna affatto  a  relazioni  con  formiche.  L'Oliver  (4)  poi,  seguito 
dalla  pluralità  degli  autori,  riunisce  questa  pretesa  specie  2l\Y Aca- 
cia Set/al,  aggiungendo  :  «  The  stipular  spines  are  very  subject 
to  a  moustrous  dilatation  at  the  base,  awing  to  insecte  puncture  ». 


(1)  Belt  T.,  The  naturalist  in  Nicaragua.  1874.  p.  218. 
^2)  Smith  F.,  Description  of  new  species  of    Cryptoceridae.    In    Tran- 
saction of  the  Entomological  Society  of  London.  1876. 

(3)  ScHwEiNFURTH  G.,  Aufzahlung  und  Beschreibung  der  Acacien-Ar- 
ten  des  Nilgebiets.  In     Linnaea.  Voi.  XXXV.  1867-68.  p.  309. 

(4)  Oliver  D.,  Flora  of  Tropical  Africa.  Tom.  II.  1871.  p.  351. 


Nuove  piante  mirmecofile.  43 

Lo  ScHUMANX  (1)  tuttavia  rileva  più  probabile  trattarsi  di 
un  vero  adattamento  alle  formiche,  e  crede  possa  ritenersi  come 
pianta  a  spine  mirmecodiate  anche  V  Acacia  horrida.  Il  Delfino 
(2i  pure  ,  indipendentemente  ,  esprime  una  analoga  opinione  ,  ri- 
portandosi alle  osservazioni  dello  Smith.  In  seguito  anche  il 
PiROTTA  (3)  ha  segnalato  1'  esistenza  in  Africa  di  due  specie  di 
Acacia  formicarie,  cioè  V Acacia  Robecchii  del  paese  dei  Danakil 
ed  altra  indeterminata  ,  affine  a\V Acacia  Fistuìa^  riscontrata  nel- 
r  Ogadon  (Somalia).  A  lungo  poi  lo  Schinz  (4) ,  in  due  suoi  la- 
vori, riferisce  di  diverse  specie  di  Acacia  africane,  a  spine  mir- 
mecodiate ,  e  cita  come  tali  V  Acacia  Robecchii^  V  Acacia  8eyal 
(var.  Fìstula)  ,  1'  Acacia  horrida  e  specialmente  1'  Acacia  Giraffae 
del  Sud  Africa. 

Recentemente  poi  lo  Sjosteut  (5),  nella  spedizione  al  Kiliman- 
djaro,  ha  segnalato  la  presenza,  nell'Africa  orientale,  di  un'altra 
Acacia,  pure  mirmecofila,  precisamente  V  Acacia  zanzibarica.  Essa 
presenta  spine  lunghe  e  sottili,  ma  fra  queste  ve  ne  ha  qualcu- 
na di  enormemente  ingrossata,  (juasi  sferica,  con  foro  di  entrata, 
e  con  all'interno  un  tessuto  spugnoso  scavato  in  diverse  cellette. 
La  formica    che    abita  queste  spine  è  il   Crematogaster  Chiarinii. 

Un  somigliante  caso  di  Acacia  a  spine  mirmecodiate  ho  a- 
vuto  occasione  di  esaminare,  rivedendo  il  materiale  botanico, 
raccolto  nel  Benadir  dal  Macaluso.  Già  ne  feci  un  breve  cenno 
in  altra  pubblicazione  (6).  Si  tratta  di  una  Acacia  raccolta  a 
Brava,  nelle  dune,  ma  impossibile  a  determinarsi  per  mancanza 


(1)  ScHUMANN  H.,  Einige  neue  Ameisenlianzen.  In  Pringsheim's  Jahr- 
bucherri  fur  irisseiischaftliche  Botanik.  Bd.  XIX.  1888.  p.  420. 

(2)  DEL.PINO  Fed.,  Acacie  Africane  a  spine  mirmecodiate.  In  MaLpi- 
ghia.  Voi.  III.  1889.  p.  352. 

(3)  PiROTTA  li.,  Acacia  Robecchii.  In  Bollettino  della  Società  Botanica 
Italiana.  1893.  p.   61. 

(4)  ScHixz  H.,  Ueber  myrmekodome  Akazien.  In  Berichte  cler  Schicei- 
zerische  Botanische  Gesellschaft.  B.  IV.  1894.  p.  49.  —  Schixz  H.,  Die 
Pfianzenwelt  Deutsch-Stidwest- Afrikas.  In  Memoires  de  V Herbier  Boissier . 
Genève  1900.  p.  1C9. 

(5)  Sjostedt  A.,  Akaziengallen  und  Ameisen  auf  den  Ostafrikanischen 
Steppen.  In  Wissensch.  Ergehn.  d.  Schnedeschen  Zool.  Exp.  nach.  d.  Ki- 
limandjaro.  1908. 

(6)  Mattei  Gr.  E.,  Acacie  africane  a  spine  mirmecodiate.  In  Bollettino 
del  R.  Orto  Botanico  e  Giardino  Coloniale  di  Palermo.  Yo\.  Vili.  1908.  p.  131. 


44  G.  E.  Mattei, 

di  fiori  e  di  frutti.  Tuttavia  escludo  sia  la  medesima  specie  stu- 
diata dallo  Sjostedt,  essendo  la  forma  delle  spine  totalmente  di- 
versa. La  nostra  infatti  presenta  coppie  di  spine  normali,  aghifor- 
mi, lunghe  circa  due  centimetri,  e,  ad  intervalli,  coppie  di  spine 
straordinariamente  ingrossate,  lunghe  8  a  9  centimetri,  con  un 
diametro  massimo  di  oltre  due  centimetri.  Queste  spine  sono  in 
forma  di  corno  ,  differendo  in  ciò  da  quelle  descritte  dallo 
ScHWEiNFURTH,  che  sono  sferiche  alla  base  e  bruscamente  ristrette 
in  punta  sottile:  una  sola  delle  due  comunica  con  l'esterno,  per 
un  piccolo  e  rotondo  foro,  ma  entrambe  comunicano  fra  loro  per  una 
piccola  apertura  interna:  quella  presentante  il  foro  d'entrata  pre- 
senta una  cavità  unica,  mentre  l'altra,  per  solito  (non  sempre), 
presenta  un  tramezzo  che  la  suddivide  in  due  colette,  le  quali 
tuttavia  comunicano  fra  loro  mediante  un  piccolo  foro  praticato 
nel  tramezzo  stesso.  Cosi  questo  domicilio  di  formiche  è  suddi- 
viso in  tre  camere  bene  distinte.  In  una  di  queste  spine  fui  for- 
tunato di  trovare  diverse  spoglie  di  formiche,  che  mi  furono  de- 
terminate, dal  Prof.  Emery,  per  Crematogaster  Ghiarinii,  precisa- 
mente la  medesima  specie  segnalata  dallo  Sjostedt. 

Ora  sorge  una  questione.  Le  cellette  interne  delle  spine  sono 
certamente  scavate  dalle  formiche,  ma  dubbia  è  l'origine  dello 
straordinario  ingrossamento  delle  spine  stesse.  Cioè  se  queste  sono 
un  prodotto  normale  della  pianta,  o  se  piuttosto  si  debbono  a 
stimoli  praticati  dalle  formiche  o  da  altri  animali.  Nelle  specie 
americane  a  spine  mirmecodiate,  queste  si  presentano  costante- 
mente assai  ingrossate  e  piene  di  tessuto  leggerissimo,  in  modo 
che  le  formiche  non  hanno  che  a  ridurle  ad  abitazione. 

Anche  in  una  specie  del  Sud  Africa,  V Acacia  horrida,  le 
spine  sono  normalmente  enormi,  lunghe  10  centm.  e  più,  inilate, 
ripiene  di  tessuto  midolioso  :  anzi  in  queste  spine  si  ha  supe- 
riormente, verso  la  base,  un'area  allungata,  meno  ispessita,  che 
forse  si  presta  per  costituire  il  foro  di  entrata  :  ciò  fa  pensare  a 
possibili  adattamenti  mirmocofili,  del  resto  per  questa  specie  già 
ammessi  dallo  Schinz. 

Ma  per  le  specie  del  gruppo  deW Acacia  Seyal,  come  quella 
descritta  dallo  Schweinfurth,  quella  descritta  dallo  Sjosteut  e 
la  presente  del  Benadir,  pare  che  le  cose  sieno  diverse.  Infatti  si 
hanno,  sullo  stesso  ramo,  promiscuamente,  spine  sottili,  aghiformi 
e   spine  mirmecodiate.  Ciò  fa  supporre  ad  una  origine   non    nor- 


Nuove  piante  mirmecofile  45 

male,  e  questa  viene  confermata  dal  fatto  che  V Acacia  Seyal  e 
le  altre  specie  affini,  nelle  nostre  colture,  non  presentano  mai 
spine  ingrossate. 

A  questo  proposito  giova  notare  che  diversi  autori,  seguendo 
lo  ScHWEiNFURTH ,  liamio  ritenuto  e  ritengono  tuttora  ,  che  le 
spine  della  pretesa  Acacia  Fistula  sieno  vere  galle^  alla  cui  ori- 
gine nulla  abbia  a  vedere  1'  intervento  delle  formiche.  Ciò  fu 
dapprima  ammesso  dall'  Asohersox  (1)  ,  poi  ripetuto  dal  Roche- 
BRUNE  (2),  dall' HouARD  (3),  dal  Kììster  (4)  e  dal  De  Stefani  (5). 
Anzi  quest'ultimo  ritiene  sieno  opera  di  un  Cynipide.  Però  nes- 
suno ha  veduto  e  tanto  meno  studiato  l'insetto  galligeno  che  le 
avrebbe  prodotte.  Pare  quindi  ,  piìi  che  una  constatazione  di 
fatto  ,  sia  una  supposizione  ,  giustificata  dallo  straordinario  svi- 
luppo di  queste  spine. 

Recentemente  il  Negri  (5),  avendo  esaminato  in  Africa  1'^- 
cacia  Fistula,  ed  ancora  un'altra  specie  a  spine  eventualmente  in- 
grossate, che  ritiene  essere  l'Acacia  Lahai,  propende  egli  pure  a 
considerarle  come  opera  di  insetti,  mentre  l'accesso  delle  formiche 
sarebbe  una  eccezione.  Egli  dice  che  il  rigonfiamento  dello  spine 
compare  ([uando  queste  sono  ancora  tenere,  e  non  in  tutte,  e  che 
in  tale  stadio  sono  ripiene  di  un  tessuto  midollare  lasso  e  per- 
fettamente omogeneo.  Con  questo  la  questione  è  lasciata  ancora 
insoluta,  imperocché  se  il  tessuto  interno  è  omogeneo,  non  si 
comprende  per  quale  stimolo  o  puntura  sia  stato  provocato  Tin- 
grossamento,  altrimenti  all'interno  si  sarebbe  dovuto  trovare  l'ovo 
o  la  larva  relativa.  Ciò  farebbe  supporre  piuttosto  ad  una  pro- 
duzione normale  della  pianta,  in  attesa  del  concorso  delle  formiche. 


fi)  àscHBRSON  P.,  Gallen  der  Salix  conifera  und  Acacia  fistiUosa.  In 
Verhandlungen  der  Bofanischer  Verein  der  Provinz  Brandenrg.  B.  XX. 
1878.  p.  44. 

(2)  RocHBBRUXE  A.  T.,  Toxicologie  africaine.  In  BuUetin  de  la  Società 
des  Sciences  Naturelles  d\4.iitun.  1899. 

(3)  HouARD  C,  Les  Zoocecidies  des  Plantes  d'Europe  etc.  1909.  p.  575. 
—  HouARD  C.  Les  Zoocecidies  du  Nord  de  l'Afrique.  lu  Annales  de  la 
Societè  Eìitomologiqtie  de  France.  Voi.  LXXXI.   191'2. 

(4)  KiiSTER  Ern.,  Die  Gallen  der  Pflanzeu.  Leipzig  1911.  p.  363. 

(5)  De  Stefani  T.,  Notizie  su  alcuni  Zoocecidii  della  Libia.  In  Bollettino 
del  R.   Orto  Botanico  e  Griardino  Coloniale  di  Palermo.  Yol.  XI.  1912.  p.  151. 

(6)  Negri  G.,  Appunti  di  una  escursione  botanica  nell'Etiopia  meridio- 
nale. In  Monografie  e  Rapporti  Coloniali.  1913.  n.  4,  p.  88. 


46  G.  E.  Mattei, 

A  questo  proposito  sembrami  non  casuale  il  fatto  che  nelle 
spine  di  ben  due  specie  diverse  di  Acacirf,  fu  trovata  come  abi- 
tatrice la  medesima  specie  di  formica.  Sono  quindi  a  desiderarsi 
ulteriori  informazioni  sopra  questa  serio  di  adattamenti. 

Intanto,  riassumendo,  sono  già  nove  specie  africane  di  uicacia 
presentanti  spine  mirmocodiate,  cioè  : 

Acacia  Seyal  (var.  Fistula). — Regione  del  Nilo  (Schwe[nfljrth). 

Acacia  Robecchii.  —  Paese  dei  Danakili  (Pirotta). 

Acacia  Laliai?  —  Etiopia  (NeCtRt). 

Acacia  sp.  —  Somalia  (Pirottaj. 

Acacia  sp.  —  Benadir  (Macaluso). 

Acacia  zanziharica. — Africa  orientale  (Sjostedt). 

Acacia  horrida.  —  Africa  australe  (Schinz). 

Acacia  Giraffae.  —  Africa  australe  (Schinzj. 

Acacia  sp.  —  Natal  (Smith). 


III. 

La  natura  monopodìale 
dell'  inflorpscenza    delle    Crocifere 

del 
Dottor  Francesco  Bappa. 


L'assenza  della  brattea  ascellante  nei  singoli  fiori  delle  Crucifere 
ha  lasciato  in  sospeso  la  questione  se  1'  infiorescenza  di  questa 
mite  famiglia  vegetale  (nessuna  specie  ne  è  velenosa)  sia  un  mono- 
podio o  non  costuisca  piuttosto  un  simpodio.  Soltanto  il  D'  Ono- 
frio (1),  non  molti  anni  fa,  ha  creduto  di  ravvisarvi  un  simpodio, 
se  non  che  la  sua  affermazione  si  fonda  sopra  osservazioni  insuf- 
ficientissime  come  dimostra  1'  errore  in  cui  egli  è  caduto,  che 
nelle  Crucifere  non  si  incontrano  mai  fiori  singoli  bratteati  ovvero, 
secondo  il  suo  linguaggio,  che  nelle  piante  colonie  delle  Crucifere 
non  si  abbia  differenziazione  di  individui  sessuali.  Tutti  gli  altri 
suoi  argomenti  sono  infirmati  da  questo  errore  fondamentale  ed 
è  quindi  inutile  discuterli.  Intanto  sembrandoci  che  la  questione 
non  si  possa  risolvere  con  osservazioni  isolate  e  che  la  luce  possa 
essere  fatta  soltanto  col  sussidio  della  morfologia  comparata,  noi 
abbiamo  esteso  1'  esame  al  maggior  numero  di  generi  (quasi  tutti) 
e  di  specie  che  abbiamo  potuto  ;  all'  uopo  ci  siamo  serviti  della 
ricca  raccolta  delT  erbario  del  nostro  Orto  Botanico,  venendo  a 
risultati  sui  quali  non  è  lecito  alcun  dubbio  e  che  risolvono  de- 
finitivamente la  questione  che  stiamo  trattando,  nel  senso  che 
1'  infiorescenza  delle  Crucifere  costituisce  un  monopodio.  In  questa 
nota  preventiva    noi  ci  proponiamo  di  presentare  in    succinto    i 


(1)  D'  Onofrio  A.,  Composizione  morfologica  d'  alcune  Fanerogame  : 
Infiorescenza  delle  Crucifere.  In  Bullettino  dell  ^Orto  Botanico  di  Napoli, 
T.  I,  Fase.  3.  a.  1902. 


BO  F.    Rappa, 

risultati  più  salienti  delle  nostre  osservazioni,  riserbandoci  nel  la- 
voro per  e.vtensum  Y  ampia  illustrazione  dei  fatti. 


* 


Sicuramente  la  questione  sarebbe  tosto  risolta  nel  senso  che 
noi  abbiamo  dichiarato,  cioè  nel  senso  della  natura  monopodiale 
dell'infiorescenza  delle  Crucifere.  se  potessimo  stabilire  con  certezza 
che  la  lamina  fogliare,  o  meglio  l'intera  foglia,  in  questa  famiglia 
di  piante,  soggiace  ad  un  processo  di  riduzione  fino  alla  sua  totale 
scomparsa  e  che  evvi  omologia  completa  tra  infiorescenza  e  fiore 
singolo,  per  un  analogo  processo  di  riduzione  a  cui  anche  l'  in- 
fiorescenza è  sottoposta. 

Pertanto  si  riscontra  davvero  nelle  Crucifere  un  processo  di 
riduzione  fogliare  anche,  ove  sia  il  caso,  con  iscomparsa  del- 
l' organo  ?  Rispondiamo  che  il  processo  non  solo  esiste,  ma  che 
esiste  come  fatto  generale  nell'intera  famiglia. Pigliamo,  ad  esempio, 
la  MaUhiola  hicornù,  che  possiede  foglie  grandi  roncinate  con 
1'  apice  allungato  ed  intero  o  leggermente  lobato  ;  ebbene  man 
mano  che  si  sale  verso  1'  apice  del  germoglio,  i  grandi  lobi  della 
base  della  foglia  vanno  scomparendo  e  si  arriverà  al  punto  che 
della  foglia  non  si  scorgerà  più  che  l'  apice  allungato  e  salendo 
ancora  lo  stesso  apice  si  andrà  assottigliando  ed  accorciando, 
quantunque  il  relativo  prodotto  ascellare  sia  bene  sviluppato.  In 
Cranihe  fìliformh  lo  foglie  sono  anch'  esse  roncinate  e  grandi,  ma 
quelle  che  ascellano  i  rami  sono  assai  piccole  e  a  misura  che  si 
sale  diminuiscono  sempre  più  fino  ad  apparire  come  semplice 
unghia.  In  NadurUutu  paluMve  poi  le  brattee  superiori  si  ridu- 
cono a  semplici  setole.  Esempii  analoghi  ai  citati  potremmo  re- 
carne innumerevoli. 

Consideriamo  adesso  la  Brassica  oìeracea  (var.  coltivata  sotto  il 
nome  di  AsparayelU)  le  cui  foglie  si  inseriscono  sull'  asse  per  una 
lunga  linea.  Orbene  quando  non  solo  si  riduce  1'  ampiezza  della 
lamina,  ma  anche  la  base  d'  inserzione,  non  perciò  scompare 
r  antica  linea  d'  inserzione,  anzi  osservasi  a  destra  ed  a  sinistra 
della  base,  con  cui  la  restante  lamina  si  attacca  all'  asse,  come 
una  cicatrice  interrotta  nel  mezzo  dalla  porzione  ancor  persistente 
della  lamina  fogliare,  ma  che  diviene  continua  allorché  la  lamina 
è  scomparsa    completamente  ;    questa    cicatrice    dunque ,    lunga 


La  natura  monopodiale  dell'infiorescenza  delle  Crocifere.      51 

quanto  la  base  d'  inserzione  della  foglia,  resta  a  testimoniare  della 
presenza,  in  quel  punto,  di  una  foglia  che  non  è  venuta  ad 
emersione.  Naturalmente  è  dato  osservare  tutti  i  gradi  della  ri- 
duzione. 

Si  hanno  poi  delle  specie,  sebbene  non  numerose  (Crtr6?«m?«e 
impatiem,  Lepidium  mcisum  ,  Bhcutella  arvernensis,  B.  laevigata), 
presso  le  quali  qualche  ramificazione  è  sprovvista  di  brattea  a- 
scellante,  e  se  ne  hanno  poi  altre  non  poche  {Cardamhie  asari- 
folta,  Coclìlearia  Armoracia,  C.  glastifoUa,  Sisyinhrìum  ThaUanuni^ 
Brassica  alba,  Lepidium  latifoUuni,  Thlaspi  arcense,  Peltaria  alUacea 
Lsatia  Bastigos,  I.  macrocarpa,  Matthlola  incarni,  Nasturtiuni  au- 
.striacum,  Arahis  alpina,  etc.  dove  oltre  alle  infiorescenze  bratteate 
possono  trovarsi  delle  infiorescenze  afille. 

E  dunque  fuor  di  dubbio  che  la  foglia  presso  le  Crucifere 
tende  a  ridursi  e  può  anche  scomparire  del  tutto. 

Andiamo  adesso  al  secondo  punto,  a  quello  cioè  della  riduzione 
deirinfiorescenza  e  della  conseguente  omologia  tra  infiorescenza  e 
fiore  singolo. Invero  nelle  varie  specie  vi  sono  infiorescenze  più  volte 
composte,  altre  composte  di  secondo  ordine,  altre  ancora  semplici, 
e  queste  poi  ricchissime  di  elementi  singoli  o  ridotte  a  pochi  fiori. 
La  riduzione  potrà  essere  visibilissima  nella  medesima  specie;  per 
es.  allorché  tra  le  ricche  infiorescenze  secondarie  se  ne  rinven- 
gono di  altre  che  presentano  un  sol  fiore  bene  sviluppato  sul  cui 
peduncolo  si  trova  un  piccolo  bottoncino  ;  ovvero  quando  1'  in- 
fiorescenza secondaria  è  costituita  da  alcuni  bottoncini  ascellari  • 
fra  i  quali  emerge  un  sol  fiore  già  fruttificato  [Lepidium  lyrafum, 
L.  glastìfolium  etc).  Si  riconosce  qui  che  quei  bottoncini  fanno 
1'  estremo  sforzo  per  emergere  e  che  sono  destinati  ad  abortire 
e  scomparire  definitivamente  :  allora  tutta  1'  infiorescenza  sarà 
ridotta  ad  un  unico  fiore. 

Vi  è  inoltre  nella  famiglia  delle  Crucifere  un  buon  numero 
di  specie  adattate  ad  ambienti  poco  propizii  (o  aridi  o  freddi), 
che  perciò  hanno  subito  un  processo  di  riduzione  in  tutto  intero 
il  loro  corpo.  Ora  in  queste  specie  le  infiorescenze  laterali  sono 
in  generale  scomparse  e  ordinariamente  non  ci  danno  in  mostra 
che  soltanto  quella  terminale  e  questa  stessa,  oltre  che  poveris- 
sima di  fiori,  ne  ha  un  numero  oscillante,  per  es.  tra  due  e  sette. 
Evidentemente,  oltre  alla  povertà  del  numero  dei  fiori,  questa 
stessa  oscillanza  è  un  altro  segno    della    riduzione.    Difatti    che 


52  F.    Rappa, 

varii  il  numero  dei  singoli  elementi  in  infiorescenze  ricche  po- 
trebbe non  avere  importanza,  ma  che  varii  ed  oscilli  in  com- 
plessi cosi  poveri  non  può  avere  altro  significato  che  di  tendenza 
alla  riduzione,  tanto  più  che  la  specie  presenta  il  fenomeno  ri- 
duttivo in  tutto  intero  il  suo  corpo.  Ne  basta,  che  già  tra  le 
specie  adattate  agli  ambienti  poco  propizi!  anzidetti ,  non  ne 
mancano  di  quelle  il  cui  esile  asse  si  termina  in  un  fiore  unico  ! 

Ne  vogliamo  tacere  che  nelle  specie  ordinarie  la  riduzione  del- 
l' infiorescenza  può  essere  spinta  sino  alla  scomparsa  del  prodotto; 
come  dimostrano  le  brattee,  che  talora  s'  incontrano,  soprastanti 
all'  ultima  infiorescenza  e  prive  di  prodotto  ascellare. 

E  dunque  certo  che  nelle  Crucifere,  oltre  alla  riduzione  fo- 
gliare, vi  è  una  riduzione  dell'  infiorescenza  sino  alla  scomparsa 
o  sino  a  mostrarsi  sotto  forma  di  un  sol  fiore,  e  che  quindi  vi 
è  omologia  tra  infiorescenza  e  fiori  singoli  alla  stes.sa  guisa  che 
vi  è  omologia  tra  infiorescenze  composte  ed  infiorescenze  semplici 
o  tra  ramo  ed  infiorescenza  laterale. 

Alla  stregua  di  questa  omologia  si  spiegano  dei  fatti  che  al- 
trimenti sarebbero  assolutamente  inspiegabili  e  che  quindi  val- 
gono essi  stessi  a  corroborarla. 

Così  il  primo  fiore  dell'infiorescenza  suole  essere  distanziato 
dal  secondo  e  questo  dal  terzo  e  dai  restanti  che  formano  poi 
un  complesso  di  elementi  assai  ravvicinati.  In  altre  specie  invece 
distanziata  dal  complesso  dei  fiori  dell'infiorescenza  suole  essere 
un'altra  infiorescenza,  laterale  rispetto  ad  essa,  ovvero  una  suc- 
cessione di  infiorescenze  ;  questi  rapporti  potrebbero  aversi  anche 
nei  limiti  di  una  medesima  specie,  naturalmente  in  individui,  o 
soltanto  assi,  diversi,  nel  qual  caso  l'infiorescenza  o  infiorescenze 
laterali  occupano  lo  stesso  posto  che  in  un  altro  asse  è  occupato 
da  un  fiore  singolo.  Si  riconosce  così  la  corrispondenza  di  emer- 
sione e  quindi  l'omologia  tra  infiorescenza  e  fiore  singolo,  tanto 
più  se  si  pensa  che  anche  il  singolo  fiore  ,  al  pari  dell'infiore- 
scenza, può  essere  bratteato. 

Si  hanno  poi  specie  con  fiori  singoli  afilli  nascenti  al  di 
sotto  delle  ultime  infiorescenze  bratteate  o  ad  esse  interposti. 
Evidentemente  poiché  la  naturale  successione  va  da  infiorescenza 
ad  infiorescenza  e  da  queste  ai  fiori  singoli  ultimi  dell'  infiore- 
scenza terminale,  la  rovesciata  successione  da  fiori  singoli  ad  in- 
fiorescenze permette  di  indurre  la  potenziale  identità  morfologica 


La  natura  monopodiale  dell'infiorescenza  delle  Crocifere.      53 

del  singolo  fiore  con  l'infiorescenza.  Anche  qui  soccorre  il  fatto  che  i 
fiori  singoli  sottostanti  o  frapposti  all'infiorescenza  possono  essere 
bratteati.  Esempii  di  fiori  afilli  che  con  le  infiorescenze  stanno 
nei  rapporti  anzidetti  di  posizione,  sono  numerosissime  specie  ap- 
partenenti ai  generi  piìi  svariati  :  Matthiola  tricuspidata^  Chelran- 
thua  seniperfloretis,  Aìyssuìii  Bertoloni,  A.  calyc/num,  Cochlearin  of- 
fìcinriUs^  Malcolniia  africana^  Sisynibrium  nitidum  etc.  etc.  Esem- 
pii di  singoli  fiori  bratteati  al  di  sotto  di  infiorescenze  o  ad  esse 
frapposti  si  riscontrano  molto  meno  frequentemente  {Erucastriim 
canariense,  Senehiera  violacea^  Raphamis  Landra). 

Alla  stregua  ancora  della  stessa  omologia  tra  infiorescenza  e 
fiore  singolo  e  della  riduzione  fogliare  a  cui  abbiamo  già  accen- 
nato ,  si  spiegano  altri  rapporti  che  nelle  Crucifere  ci  si  ap- 
palesano. Andiamo,  per  es.,  a  quelle  specie  presso  alle  quali  ad 
una  successione  di  infiorescenze  bratteate  seguono  dei  fiori 
singoli  bratteati  ,  ai  quali  susseguono  fiori  singoli  afilli  (Farsetia 
clypeata,  Malcolmia  Orsimana.,  Sfsymhrium  Aìliarki,  Braya  pinna- 
fi/ida^  Dipìotaxis  apula,'  Peltaria  Aucheri  ed  innumerevoli  altre). 
Evidentemente  qui  si  hanno  i  varii  gradi  della  riduzione.  Dap- 
principio sono  le  infiorescenze  che  passano  a  fiori  singoli,  mentre 
la  brattea  ascellante  persiste,  indi  la  stessa  brattea  si  riduce  e 
scompare  anch'essa,  cosicché  dell'intera  infiorescenza  provvista  di 
brattea  ascellante  più  non  sussiste  che  un  unico  fiore  senza  brattea. 
Lo  stesso  fatto  che  talvolta  è  soltanto  il  primo  fiore  bratteato 
ed  il  resto  dell'infiorescenza  è  costituito  da  fiori  singoli  tutti  a- 
filli,  anzi  lo  stesso  fatto  che  Funico  fiore  (il  primo)  bratteato  noìi 
sempre  si  rinviene  in  tutti  gli  individui  della  specie,  ma  piutto- 
sto con  assai  rara  frequenza,  ha  tutta  l'apparenza  dell'ostinazione 
e  dello  sforzo  della  specie  a  conservare  un  carattere  contro  cui 
lottano  potenti  fattori  e  che- quindi  l'afillia  dei  fiori  è  un  fatto 
posteriore. 

Ma  la  natura  stessa  ha  voluto  fare,  per  così  dire  ,  anche  i 
casi  di  controprova  !  Difatti,  come  abbiamo  già  detto  ,  vi  sono 
parecchie  specie  in  cui  anche  grosse  ramificazioni  sono  afille  e 
ve  ne  ha  poi  non  poche  altre  presso  le  quali  sono  afille  alquante 
infiorescenze.  Adunque  non  solo  abbiamo  le  cicatrici  fogliari,  che 
attestano  della  presenza  in  quel  punto  di  una  foglia  più  non  e- 
sistente,  non  solo  abbiamo  una  serie  di  fiori  singoli  bratteati  pre- 
cedenti nell'infiorescenza    ai    fiori    singoli    afilli    e  che  attestano 


54  F.    Rappa, 

della  riduzione  di  un'iiifìoresceiiza  laterale  ad  un  fiore  unico,  ma 
abbiamo  anche  i  rami  e  le  infiorescenze  afille  die  stanno  in  rap- 
porto ai  fiori  afilli  !  Ne  possiamo  tacere  che  talvolta  ,  sebbene 
rarissimamente,  i  fiori  afilli  delle  infiorescenze  invece  che  prece- 
duti sono  seguiti  da  un  certo  numero  di  fiori  bratteati,  seguiti 
alla  loro  volta  dai  fiori  afilli  che  si  inseriscono  sul  restante  della 
rachide.  Tutti  questi  fatti  mostrano  che  il  germoglio  laterale  delle 
Orucifere  è  sottoposto  ad  un  complesso  e  svariato  giuoco  di  fat- 
tori che  ne  attaccano  ora  una  parte  ora  un'altra  ,  portando  ora 
alla  riduzione  dell'infiorescenza  anche  ad  un  singolo  fiore  o  ad- 
dirittura alla  sua  totale  scomparsa  (brattee  senza  prodotto  ascel- 
lare) ora  alla  riduzione  ed  all'aborto  della  brattea  ascellante. 

La  plasmabilità  poi  del  germoglio  laterale  e  la  omologia  che 
corre  tra  esso  ed  un  fiore  singolo,  bratteato  o  no,  e  la  possibile 
riduzione  fogliare,  sono  messe  in  evidenza  anche  dalle  specie  spi- 
nose {Alyssuìn  fipinosum^  A.  mao'ocnrpa,  Velia  spinosa)  che  si  rin- 
vengono nell'ambito  della  famiglia  delle  Crucifere.  In  coteste  spe- 
cie lo  spine  possono  stare  all'ascella  di  lina  brattea  e  portare 
esse  stesse  dei  fillomi,  possono  avere  soltanto  la  brattea  ascel- 
lante e  possono  anche  mancare  di  quest'ultima  e  trovarsi  allora 
frammiste  ai  fiori  afilli  dell'infiorescenza.  D'altra  parte  nelle  me- 
desime specie  le  brattee  ascellano  delle  infiorescenze  e  dei  fiori 
singoli,  oltre  alla  presenza  dei  fiori  singoli  afilli  al  pari  delle  spi- 
ne afille.  Dai  fatti  dunque  come  si  presentano  nelle  specie  prov- 
viste di  spine,  si  scorge,  oltre  alla  possibilità  della  riduzione  fo- 
gliare, ancora  un'omologia  più  vasta,  tra  germoglio  laterale  cioè 
e  singole  spine  (siano  afilli  o  bratteati  gli  •  uni  e  gii  altri  prodotti) 
e  ancora  tra  germoglio  laterale  e  singolo  fiore. 

Se  poi  consideriamo  le  specie  a  fiori  tutti  singolarmente 
bratteati  [Farsetia  cli/peata,  F.  eriocarpa,  Draha  ['rigida^  Psijchbie 
stilosa,  Enarthrocarpus  clavatus^  etcì,  le  cose  ci  potranno  appa- 
rire sotto  una  luce  nuova,  ma  che  illumina  sempre  1'  omologia 
tra  germoglio  laterale  o  infiorescenza  che  voglia  dirsi  e  singolo 
fiore.  Difatti  allorché  osserviamo  delle  specie  che  presentano  i 
varii  gradi  o  passaggi  che  portano  dall'infiorescenza  al  fiore  sin- 
golo afillo,  come  è  stato  per  le  specie  prima  considerate,  non  è 
dubbio  su  la  natura  riduttiva  dei  fenomeni  :  ma  quando  tutti  i 
fiori  sono  isolati  e  tutti  a  uno  a  uno  provvisti  della  brattea  a- 
scellante,  non  si  saprebbe  più  dire  se  qui  siamo  in    presenza  di 


La  natura  monopodiale  dell'infiorescenza  delle  Crocifere.      55 

germogli  laterali  che  da  semplici  fiori  tendono  a  svilupparsi  in 
infiorescenze  o  rami,  ovvero  di  complessi  prodotti  ascellari  ridotti 
ormai  alla  espressione  più  semplice  di  un  unico  fiore.  Ad  ogni 
modo,  (juello  che  a  noi  interessa  notare,  comunque  si  consideri 
il  nuovo  fatto  (e  noi  vogliamo  lasciare  impregiudicata  la  que- 
stione) o  cioè  come  il  primo  passo  di  un'evoluzione  o  come  l'ul- 
timo di  un'involuzione,  splende  ancora  nelle  ultime  specie  l'omo- 
logia che  abbiamo  riconosciuta  già  nelle  altre  tra  il  germoglio 
laterale  ed  il  singolo  fiore,  sia  questo  bratteato  sia  afillo. 

Da  tutto  (|uanto  precede  dunque,  mostrando  1'  esistenza  dei 
fenomeni  di  riduzione  fogliare  e  1'  omologia  tra  infiorescenza  e 
fiore  singolo,  scaturisce  senz'altro  la  natura  monopodiale  dell'in- 
fiorescenza delle  Crucifere.  Essa  non  è  che  la  condensazione  di 
numerosi,  rami  che  si  raccolgono  su  la  medesima  regione  dell'asse, 
rami  ancora  riconoscibili  nelle  infiorescenze  composte  o  ridotti  a 
singoli  fiori,  anche  afilli,  in  lineile  semplici. 

E  quel  clic  é  veramente  notevole,  financo  le  specie,  non  nu- 
merose del  resto,  a  corpo  vegetativo  simpodiale  presentano,  nella 
disposizione  dei  prodotti  sessuali,  1  medesimi  fatti  e  rapporti  che 
abbiamo  riscontrati  in  ([uelle  a  corpo  vegetativo  monopodiale,  co- 
sicché anche  nelle  specie  simpodiali  l'infiorescenza  si  manifesta 
per  un  monopodio  !  Ci  contenteremo  di  citare  il  solo  Eaclkliuni 
nyriacum  nel  quale  ogni  asse  prima  di  esaurirsi  produce  mono- 
podialmente  un  numero  variabile  di  rami.  Al  di  sotto  di  ogni  ra-. 
mificazione  nascono  uno  o  due  fiori  afilli  e  talvolta  qualcuno 
bratteato.  Anche  qualche  fiore  dell'  infiorescenza  terminale  può 
essère  bratteato  come  anche  piccole  infiorescenze  bratteate  pos- 
sono trovarsi  frammiste  ai  fiori  singoli  di  essa  infiorescenza  ter- 
minale. 


* 


Se  ora  vogliamo  ricercare  le  cause  sia  della  riduzione  del 
prodotto  ascellare  sia  della  riduzione  o  scomparsa  del  prodotto 
ascellante,  noi  diremo  che  il  primo  fenomeno  (riduzione  del  pro- 
dotto ascellare)  si  potrebbe  spiegare  assai  facilmente  con  ragioni 
di  spazio  e  con  ragioni  di  nutrizione,  sebbene  sia  lecito  sospet- 
tare 1' intervento  di  altri  fattori.  Raccogliendosi  e  condensandosi 
le  infiorescenze  su  una  breve  regione  dell'asse,  Funa  con   l'altra 


56  F.   Rappa, 

sì  impediscono  il  normale  sviluppo  sia  per  lo  spazio  che  si  con- 
tendono sia  per  la  linfa  nutritizia  che  parimenti  contendonsi. 

Ma  la  riduzione  non  attacca  i  rami  e  le  infiorescenze  sol- 
tanto, la  qual  cosa  non  avrebbe  potuto  dare  luogo  per  se  stessa 
alla  questione  che  abbiamo  discussa  della  natura  monopodiale  o 
no  dell'infiorescenza  delle  Crucifere,  bensì  anche  le  brattee  fino 
alla  completa  loro  scomparsa,  il  che  veramente  ha  dato  origine 
alla  questione.  Ora  le  cause  di  questa  scomparsa  sono  avvolte 
nel  inistero.  Non  si  può  pensare  difatti  che,  raccoltisi  i  singoli 
fiori  in  un  piccolo  spazio,  non  è  più  necessaria  la  difesa  della 
brattea,  riparandosi  scambievolmente  fra  di  loro,  perchè  lo  stesso 
potrebbe  dirsi  per  le  infiorescenze,  anche  piccole  e  fitte  fra  loro, 
di  ordine  superiore  delle  infiorescenze  molte  volte  composte,  le 
quali  in  generale  sono  bratteate  e  solo  eccezionalmente  afille,  e 
solo  alcune  fra  le  molte  infiorescenze  componenti.  Soltanto  in 
alcune  specie  del  genere  Isatis  il  fenomeno  si  presenta  con  una 
certa  regolarità,  una  regolarità  tale  però  che  d^altra  parte  compli- 
ca -ancor  più  le  cose.  Per  es.  in  Isatis  Bastigos  le  prime  infiore- 
scenze secondarie  sono  provviste  di  brattea  ascellante,  le  succes- 
sive sono  afille.  Si  hanno  però  infiorescenze  di  altri  ordini  ed 
allora  le  infiorescenze  terziarie  derivanti  da  infiorescenze  secon- 
darie afille  sono  anch'esse  afille,  ma  quelle  derivanti  da  infiore- 
scenze secondarie  bratteate  sono  le  primo  bratteate,  le  successive 
afille.  Inoltre  non  si  può  ricorrere  all'anzidetta  spiegazione  del  man- 
cato bisogno  della  difesa  perchè  i  fiori  singoli  afilli  possono  nascere 
anche  in  punti  dove  restano  assolutamente  indifesi,  come  accade 
per  es.  per  quei  pochi  fiori  (in  generale  due  o  anche  ano)  che 
spuntano  sotto  le  infiorescenze  laterali,  talora  anche  grandi,  che 
precedono  i  fiori  singoli  dell'infiorescenza  terminale,  i  primi  tra 
i  quali  poi,  a  farlo  apposta,  sono  invece  abbastanza  spesso  brat- 
teati, senza  dire  che  tali  prodotti  afilli  possono  aversi  qualche 
volta  anche  lungo  l'asse  a  cominciare  dalla  base.  E  quel  che  di- 
cesi, in  quanto  alle  ragioni  della  difesa,  dei  fiori  singoli,  vale 
anche  per  le  infiorescenze  afille. 

Non  soccorre  nemmeno,  per  renderci  ragione  dell'oblitera- 
zione della  brattea,  la  deficiente  nutrizione,  perchè  1'  afillia  dei 
fiori  singoli  è  accompagnata  in  generale  da  una  ricchissima  pro- 
duzione di  fiori,  e  sarebbe  assolutamente  inspiegabile  che  la  de- 
ficiente nutrizione  si  rifletta  proprio  su  la  brattea,  portando  alla 


La  natura  monopodiale  dell'infiorescenza  delle  Crocifere.      57 

scomparsa  di  un  organo  biologicamente  così  importante  ,  invece 
che  sui  prodotti  sessuali  la  cui  riduzione  in  numero  non  cagio- 
nerebbe nessun  danno  alla  specie,  data  la  loro  abbondanza,  se 
non  forse  un  vantaggio  rendendo  più  vigorosi  i  rimanenti. 

Sono  adunque  i  fattori,  che  portano  alla  scomparsa  della 
brattea,  avvolti,  come  dicevano,  nel  mistero  ;  né  crediamo  che 
essi  siano  collegati  col  disordine  fillotassico  dell'  infiorescenza  : 
perchè  quest'altro  fatto  singolare  ci  presenta  l'infiorescenza  delle 
Crucifere,  cioè  l'assoluto  scompiglio  di  ogni  legge  di  fillotassi.  E 
crediamo  che  manchi  cotesto  legame,  poiché  il  disordine  nella 
disposizione  dei  prodotti  laterali  non  solo  si  verifica  su  la  rachi- 
de deirinfiorescenza,  ma  anche  sul  corpo  vegetativo,  dove  non 
manca  il  filloma  ascellante,  a  meno  che  non  trattisi  di  fiori  sin- 
goli nati  lungo  l'asse,  i  quali  allora  sono  afilli,,  o  di  qualche  non 
frequente  eccezione  a  cui  abbiamo  accennato  parlando  di  ramifi- 
cazioni senza  brattea. 

E  poiché  abbiamo  fatto  parola  del  disordine  fillotassico  che 
si  riscontra  presso  le  Crucifere,  sia  nell'infiorescenza  sia  nel  corpo 
vegetativo,  non  possiamo  non  richiamarvi  l'attenzione  degli  os- 
servatori ;  e  invero  tale  disordine,  affettando  una  famiglia  cosi 
vasta,  non  può  stimarsi  una  eccezione  da  imputarsi  a  specialis- 
simi fattori,  ma  mette  abbastanza  in  dubbio  le  cosidette  armonie 
matematiche  della  filotassi. 


BOLLETTINO 


DEL 


R.  ORTO  BOTANICO  01  PALEIÌMO 


J^lJJOXrA.    SE^K>II^ 


Voi.  1.  -  Fase.  11. 


PALERMO 

Stab.  tipografico  Emanuele  Priulla 

Corso  Tukóry  101,  tel.15-27 

19I5 


BOLLETTINO 


DEL 


R.  ORTO  BOTANICO  DI  PALERMO 


Fase.  2.°  Nuova  Serie.  Voi.  I, 


SOMMARIO 

V.  —  Intorno    ad    una    forma    tipica   di  Rannncnlns    Ficaria, 

in  Sicilia  (Prof.  G.  E.  Mattei) p.     59 

V.  —   Studi  sugli  Abutilon    dell'  Africa    Orientale    (Prof.  G.  E. 

Mattei) »      69 

VI.  —  Ricerche    e    note    critiche    snll'  apparato    di    moto    delle 

sensitive  (Prof.  A.  Borzì  e  Dott.  G.  Catalano)        .  ,     »    103 

Appendice  : 

Flora  Melitensis  nova    (S.  Sompnier  ed   A.  Caruana    Gatto)    (continuazione 
e  fine). 


PALERMO 

Stab.  tipografico  E.  Priulla 

Corso  Tùkóry,  101 

1915 


lY. 

Intorno  ad  una  forma  tìpica 
di  Itanunculus   Fi  cari  a,   in  Sicilia 

del 
Prof.  a.  E.  Mattcì 


LIBRARY 


Da  molto  tempo  i  fitograii  distinsero  due  forme  di  Ranun- 
culu^  Ficaria,  una  caulescente,  bulbillifera,  con  foglie  a  lobi  in- 
feriori divergenti,  e  fiori  piuttosto  piccoli,  l'altra  quasi  acaule,  scar- 
samente bulbillifera,  con  foglie  a  lobi  inferiori  incombenti,  e  fiori 
grandi  :  quest'ultima  fu  descritta  con  il  nome  di  varietà  calthaefolia, 
RcHB.  o  di  varietà  grandiflora ^  Eoe.  Gli  autori  constatarono  pure 
che  le  due  forme  crescono  promiscue,  nei  coltivati,  o  costituiscono 
piccole  colonie  attigue,  forse  ognuna  proveniente  da  unico  bulbillo: 
constatarono  parimenti  la  quasi  completa  sterilità  di  queste  piante, 
tanto  dell'una  che  dell'  altra  forma  ,  essendo  rarissimo  trovarne 
semi,  mentre  la  produzione  dei  bulbilli  è  grandissima  ,  mercè  i 
quali  la  specie  si  propaga  agevolmente  e  rapidamente.  Volendo 
indagare  la  causa  di  una  tale  sterilità,  il  Clos  (1)  credette  at- 
tribuirla a  mancanza  di  vitalità  negli  ovuli^  mentre  il  Van  Tie- 
GHEM  (2)  pensò  consistesse  nella  sterilità  delle  antere. 

Riprendendo  questo  studio,  il  Delfino  (3),  in  seguito  a  nuove 
e  più  accurate  investigazioni,  eseguite  a  Genova,  a  Bologna  ,  a 
Napoli,  potè  stabilire  che  si  tratta  di  una  specie  ginodioica,  cor- 


(1)  Clos  a.,  Étude  organographique  de  la  Ficaire.  In  Ann.  Se.  Nat.  Bot. 
Ser.  3*.  Tom.  XVII.  1852.  p.  129. 

(2)  Van  Tieghem  Ph.,  Observations  sur  la  Ficaire.   In  Ann.  Se.  Nat. 
Eoi.  Ser.  5^  Tom.  V.  1866.  p.  88. 

;  (3)  Delfino  F.,  Dimorfismo  del  Ranunculus   Ficaria.  In  Mem. 

l     JR.  Acc.  Seìenz.  Ut.  Bologna.  Ser,  V.  Tom,  III,  1897.  p.  685, 


62  Gr-  E.  Mattei 

rispondendo  la  pianta  grandiflora  alla  forma  ermafrodita,  come  del 
resto  si  osserva  in  altre  specie  di  Banunculus.  Tuttavia  il  Delfino, 
consultando  materiale  di  erbario,  sospettò  che  nell'Europa  centrale 
il  Banunculvs  Ficaria  esistesse  con  una  sola  forma,  parviflora  ma 
ermafrodita,  e  che  il  ginodioecismo  di  questa  specie  fosse  pro- 
prio della  regione  mediterranea  :  ciò  fu  confermato  dal  Fritsche, 
citato  in  una  nota  posteriore  dallo  stesso  Delfino  (1),  per  quanto 
riguarda  le  piante  dei  dintorni  di  Dresda  :  però  anche  colà  la 
produzione  dei  frutti  fu  trovatg.  molto  scarsa  ed  incompleta.  Ana- 
loghe osservazioni  furono  eseguite  dal  Berg  (2)  ,  specialmente  a 
Vienna,  e  dal  Noelli  (3),  per  le  piante  del  Piemonte  :  invece  il 
Béguinot  (4),  per  il  Padovano,  riscontrò  1'  esistenza  delle  due 
forme  ,  come  nelf  Italia  meridionale.  Da  ultimo  il  Preda  (5),  a 
Spezia,  ed  il  Cobau  (6)^  a  Milano  ,  rilevarono  la  prevalenza  di 
fiori  a  pochi  petalonettarii,  mentre  il  Ponzo  (7);,  a  Trapani,  trovò 
in  prevalenza  fiori  ad  un  numero  maggiore  di  petalonettarii. 

Venuto  in  Sicilia,  ricercai  io  pure  del  lìanunculus  Ficaria, 
ma  nei  dintorni  di  Palermo,  massime  alla  Real  Favorita  ,  non 
trovai  alcunché  di  anormale,  bensì  le  due  solite  forme  biologiche, 
come  a  Napoli,  con  grande  produzione  di  bulbilli  .  ed  assoluta 
mancanza  di  frutti,  quantunque  con  prevalenza  della  forma  gran- 
diflora. 

Però  due  anni  or  sono,  in  una  escursione  botanica  al  Monte 
Pellegrino,  ebbi  occasione  di  notare  abbondantissima  una  forma 


(1)  Delfino  F.,  Sulla  costituzione  del  Ranunculus  Ficaria  nei 
dintorni  di  Dresda.  Tn  Boìì.  E.   OH.  Bot.  Napoli.  Tom.  I.  1899.  p.  24. 

(2)  Berg  E.,  Studien  iiber  den  Dimorphismus  von  Ranunculus 
Ficaria.  Ludwigsburg  1899. 

(B)  NoELLi  A.,  Contribuzione  allo  studio  del  dimorfismo  del  Ranun- 
culus Ficaria.  In  Att.  Soc.  Ital.  Scieììz.  Natur.  Voi.  XXXIX.  Mila- 
no 1900. 

(4)  Bèguinot  a.,  Studii  e  ricerche  sulla  Flora  dei  Colli  Euganei.  Nota 
5^  In  Boll.  Soc.  Botan.  Ital.  1904.  p.   63. 

(5)  Preda  A.,  Variazione  numerica  nei  fiori  di  Ranunculus  Fi- 
caria. In  Boll.  Soc.  Botan.  Ital.  1911.  p.  297. 

((j)  Cobau  R.,  Sulla  variabilità  del  numero  dei  sepali  e  dei  petali  di 
Ranunculus    Ficaria.    In  Malpighia.  Voi.  XXVI.  1913,  p.  247. 

(7)  Ponzo  A.,  Sulla  variazione  numerica  nei  floridi  Ranunculus 
Ficaria.  In  Boll.  Soc,  Botan.  Ital.  1912.  p.  48. 


Intorno  ad  una  forma  tipica  di  Ranunculus  Picarìa  63 

di  Ranunculus  Ficaria,  completamente  diversa  dalle  altre  :  allora 
ne  raccolsi  tròppo  scarsi  saggi  per  farne  uno  studio  dettagliato, 
e  solo  quest'anno  ho  avuto  occasione  di  ritornarvi,  nella  stagione 
opportuna,  per  prelevarne  nuovi  esemplari. 

Noto  anzitutto  che  al  Monto  Pellegrino  non  crescono  le  altre 
due  forme,  le  quali  si  arrestano  alla  base  del  monte  stesso,  quindi 
questa  è  affatto  isolata  ed  esclusiva  :  incomincia  circa  verso  i  400 
metri  di  altitudine  e  continua  fino  alla  cima,  crescendo  in  grande 
abbondanza,  in  luoghi  perfettamente  naturali,  mai  sottoposti  a 
coltura,  fra  le  roccia,  ovunque  trovi  un  poco  di  terreno.  Contraria- 
mente a  quanto  avviene  delle  sue  congeneri,  nei  rari  e  brevi  spazii 
in  cui  il  terreno  fu  smosso  o  lavorato,  non  mi  fu  dato  rinvenirla. 

Questa  forma  si  presenta  sempre  con  piante  relativamente 
piccolissime,  apparentemente  acauli,  per  estrema  riduzione  degli 
internodii,  con  mancanza  assoluta  di  bulbilli  aerei  :  infatti  in  molte 
centinaja  di  individui  da  me  esaminati ,  non  fui  capace  di  tro- 
vare neppur  un  bulbillo  :  quindi  per  questa  forma  è  esclusa  , 
nel  mondo  il  piìi  assoluto,  la  propagazione  per  via  agamica.  Ri- 
guardo al  sistema  radicale  è  noto  che,  negli  individui  adulti  delle 
forme  solite  di  Ranunctdus  Ficaria^  si  trovano  tre  sorta  di  radici 
contemporaneamente,  cioè  radici  normali,  fibrose,  atte  a  fissare  la 
pianta  al  terreno  ed  a  prenderne  il  nutrimento  :  radici  lunghe  , 
ingrossate,  quasi  vuote,  aggrinzito  .  che  costituivano  le  riserve 
alimentari  utilizzate  dalla  vegetazione  in  corso  :  radici  accorciate 
liscie,  turgide,  oblunghe,  ottuse,  che  sono  veri  bulbilli  a  sviluppo 
ipogeo,  dapprima  fascicolate,  poi  facilmente  disgregabili,  di  cui 
ognuna  darà  origine  Y  anno  seguente  ad  una  nuova  pianta.  Or- 
bene nella  pianta  che  sto  descrivendo,  di  Monte  Pellegrino  ,  si 
hanno  radici  fibrose  normali,  e  radici  alquanto  ingrossate,  molto 
lunghe  (da  8  a  10  centm.  e  più),  assottigliate  all'  apice,  solidamen- 
te fissate  al  terreno,  ma  mancano  le  radici  accorciate,  turgide  ed  o- 
blunghe  ,  tanto  caratteristiche  nelle  forme  arvensi  di  Fanunculus 
Ficaria.  La  sorpressione  di  queste  ultime  l'adioi  è  in  correlazione 
alla  mancanza  di  bulbilli  aerei,  e  dipende  certamente  dal  fatto  che 
la  forma  in  questione  vegeta  in  terreni  non  mai  mossi  da  lavora- 
zioni agrarie,  cioè  nei  piccoli  spazii  erbosi  fra  le  roccie,  ove  la 
dissociazione  dei  fascicoli  radicali  non  era  possibile.  Pare  quindi 
che^  in  questa  forma,  le  radici  con  materiale    di    riserva    si  svi- 


64  Gr.  E.  Mattei 

luppino  precocemente,  persistendo  a  lungo,  allo  scopo  di  meglio 
fissare  la  pianta  al  terreno. 

In  questa  forma  poi  le  foglie,  a  rosetta  ,  piuttosto  piccole  , 
di  colore  verde  oscuro,  con  qualche  chiazza  più  pallida,  biancastra, 
ma  nessuna  macchia  nera,  e  con  grosso  picciuolo,  largamente  di- 
latato alla  base,  sono  di  forma  un  poco  variabile  :  procedendo 
dalle  più  esterne  alle  interne,  le  prime  sono  rotondate,  quasi  in- 
tere, con  lobi  basilari  incombenti,  le  successive,  più  piccole,  un 
poco  lobate,  con  lobi  basilari  divergenti,  le  ultime,  ancora  più 
piccole  (appena  1  centim.  di  diametro^,  decisamente  lobate.  Queste 
ultime  ricordano  nella  forma,  benché  più  piccole,  le  foglie  delle 
piante  femminee  comuni  ovunque.  Un  carattere  particolare  poi  è 
dato  dall'essere  sovente  i  picciuoli,  ed  anche  i  peduncoli  florali , 
ricoperti  da  lunghi  peli  divergenti,  mentre  il 
comune  Ramtnculus  Ficaria  è  sempre  glaberrimo. 

Ciò  che  più  interessa  in  questa  forma  sono  i  tìori  ,  in  nu- 
mero di  cinque  a  sei  o  più  per  pianta  ,  sempre  portati  da  uni- 
co scapo  (quasi  afillo)  ,  piccolissimi  :  il  loro  diametro,  quando 
sono  completamente  espansi,  varia  da  14  a  26  millim.  ,  con  una 
media  di  20  millim.  Il  loro  colore  è  giallo  zolfo  pallidissimo, 
direi  quasi  biancastro,  costante  in  tutti  i  saggi  da  me  osservati, 
mentre,  come  è  noto,  nelle  forme  solite  di  Rammculus  Ficaria^  il 
colore  dei  fiori  è  giallo  intenso  :  il  dorso  dei  petalonettarii  poi 
è  rossastro  ,  quasi  livido  ,  e  non  verdastro  come  nello  forme 
solite  (l). 

Il  colore  pallido  dei  fiori  però  può  dipendere  dall'  essere 
questi  esposti,  in  luoghi  aperti  e  luminosissimi,  all'aziono  diretta 
dei  raggi  solari,  per  cui  i  cromoleuciti  gialli  assumono  una  po- 
sizione parallela  alla  direzione  della  luce  incidente  :  ciò  parebbe 
confermato  dal  fatto  che  i  fiori  da  me  raccolti,  tenuti  per  una  gior- 
nata in  casa,  assunsero  una  colorazione  gialla  più  intensa,  forse  do- 
vuta alla  dislocazione  dei  cromoleuciti  verso  le  pareti  esterne  delle 
cellule.  Però  nelle  solite  forme  arvensi  di  Ranunciilus  Ficaria^  anche 
esposte  al  sole,  non  riscontrai  mai  una  colorazione  così  pallida. 


(1)  Una  variazione  parallela  trovasi  nelle  Talipae  a  fiori  gialli  :  la 
Tulipa  sylvestris,  di  luoghi  bassi  e  coltivati,  ha  il  dorso  dei  petali  verda- 
stro, mentre  la  Tulipa  Celsiana,  di  luoghi  elevati  e  pratensi,  ha  il  dorso 
dei  petali  rossastro. 


Intorno  ad  una  forma  tipica  di  Ranuncalus  Ficaria  65 

Il  numero  dei  sepali,  in  moltissimi  fiori    esaminati,  mi    si  è 
mostrato  costantemente  di  tre.  Il  numero  dei  petalonettarii  invoca 
è  più  variabile  :  sopra  124  fiori  esaminati  ho  trovato  : 
fiori  n.     5  con     8  petalonettarii 


14 

» 

9 

33 

» 

10 

6tì 

» 

11 

11 

» 

12 

3 

» 

13 

1 

» 

16 

1 

» 

17 

Risulta  quindi  che  il  numero  di  gran  lunga  prevalente,  cioè 
circa  la  metà,  è  di   11  petalonettarii. 

Questi  sono  molto  stretti,  obovati,  quasi  ottusi  od  ah^uanto 
acuti  :  la  loro  strettezza  forse  è  in  correlazione  al  numero  :  por- 
tano alla  base  una  Ibveola  mellifera  molto  piccola,  occultata  da 
una  squamella  intera. 

Il  numero  degli  stami  è  molto  variabile  :  dall'  esame  di  60 
fiori  ho  trovato  ima  media  di  28  stami.  Per  i  pistilli,  dall'esame 
di  10  fiori,  ho  trovato  una  media  di  37. 

Tutti  i  fiori  da  me  esaminati,  cioè  parecchie  ccntinaja.  ave- 
vano antere  deiscenti  e  ricche  di  polline  .  cioè  si  presentavano 
tutti  ermafroditi,  mancando  affatto  (jualsiasi  fiore  femmineo. 

Si  notava  un  debole  principio  di  proterandria  al  primo  giorno" 
di  fioritura,  con  completo  sincronismo  al  secondo  giorno.  Quindi, 
anche  dal  numero  poco  elevato  degli  stami  ,  dovevasi  dedurre 
essere  possibile  in  detti  fiori  l'omogamia  :  ed  a  questo  si  presta 
ancora  il  polline  abbondante,  mobile,  secco,  facile  a  cadere  sopra 
i  sottostanti  stimmi.  Ma  nella  forma  comune  ,  arvense  ,  ermafro- 
dita, del  Ranuncalus  Ficaria,  Y  omogamia  non  può  aver  luogo  , 
perchè  è  adinamandra,  cioè,  come  dimostrò  il  Delfino,  il  polline 
di  un  dato  individuo  non  ha  potenza  fecondante  sugli  ovuli 
dello  stesso  individuo  ,  e  lo  prova  lo  scarso  numero  di  achene 
prodotte.  Per  questo  ,  se  nella  forma  di  Monte  Pellegrino  deve 
aver  valore  Fomogamia,  conviene  ammettere  che  non  sia  adina- 
mandra :  e  l'osservazione  lo  conferma. 

Infatti,  essendo  la  fioritura  verso  il  termine,  tutti  gli  indi- 
vidui da  me  esaminati  portavano    costantemente  due,  tre    o  più 


66  G.  E.  Mattei 

capolini  di  numerose  achene,  tutte  o  quasi  tutte  già  a  buon  grado 
di  maturazione,  grosse,  sferiche,  senza  rostro,  glaberrime,  od  ap- 
pena puberule  nelle  piante  a  peduncoli  villosi  (e  non  ad  achene 
pelose  od  irsute,  come  nelle  forme  comuni),  perfettamente  svi- 
luppate, contenenti  ognuna  un  seme  affatto  normale.  I  peduncoli 
che  portano  i  capolini  fruttiferi  ,  avvenuta  la  fioritura,  si  in- 
grossano e  si  incsrvano  fortemente  verso  terra,  insinuando  nel 
terreno  stesso  i  capolini  di  achene,  come  nella  Hyoseris  scabra.  E 
che  i  semi  sieno  capaci  di  germinare^  lo  prova  il  fatto  che,  at- 
torno ad  ogni  pianta,  trovasi  costantemente  numerose  piantine 
con  una  o  due  foglie,  provenienti  certamente  dai  semi  maturati 
durante  gli  anni  precedenti. 

Di  pronubi  non  ne  vidi  alcuno,  salvo  pochi  stafilinidi  in  un 
sol  fiore,  insetti  che  mi  parvero  poco  adatti  al  trasporto  del  pol- 
line :  tuttavia,  essendo  i  fiori  aperti  e  vistosi,  non  è  escluso  che 
altri  insetti  jiossano  accorrervi,  specialmente  mosche    ed  apiarie. 

Resta  adunque  accertata  in  Sic;ilia  .  al  Monte  Pellegrino , 
presso  Palermo,  la  presenza  di  una  forma  particolare  di  Rannn- 
culns  Ficarìa.  ermafrodita,  non  adinamandra  ,  omogama  ,  abbon- 
dantemente fruttificante.  Siccome  cresce  in  terreni  affatto  naturali, 
rpai  sottoposti  a  coltura,  .--i  può  ritenere  constituisca  la  vera  forma 
tipica,  primitiva,  del  Banuncuhis  Ficarìa  ,  conservatasi  in  tale 
luogo  da  epoche  remote,  perchè  non  disturbata  da  lavori  agrarii. 
nò  dair  invasione  di  altra  vegetazione  :  neppure  la  tanto  inva- 
dente Oxalis  cermia  è  giunta  in  tali  luoghi,  forse  ostacolata  dal- 
l'altitudine in  cui  trovansi.  Da  questa  forma  tipica,  primitiva, 
sarebbero  in  seguito  derivato  le  forme  arvensi,  ginodioiche,  così 
abì)ondanti  nei  terreni  coltivati  :  la  facilità  con  cui  le  radici  tu- 
berose di  queste  ultime  forme  vengono  dissociate,  mediante  le 
lavorazioni  agrarie,  assieme  all'abitudine,  acquisita  posteriormente, 
di  produrre  bulbilli  mobili,  anche  sul  caule,  ha  fatto  sì  che,  in 
queste  forme,  la  propagazione  agamica  abbia  preso  la  prevalenza  , 
e  conseguentemente,  non  avendo  })iù  Insogno  la  pianta  di  unioni 
omogamiche,  si  è  andata  accentuando  la  proterandria,  l'adinaman- 
dria,  e,  come  estrema  manifestazione,  il  ginodioecismo,  con  produ 
zione  di  semi  ottenuti  solo  mediante  unioni  incrociate,  semi  ca- 
paci in  tal  modo  di  dare  prole  più  resistente  ,  piii  i-obusta,  più 
atta  a  mutare. 


Intorno  ad  una  forma  tipica  di  Ranunculus  Ficaria  67 

Da  quanto  rilevasi  dagli  autori  sopra  citati,  massime  in  rap- 
porto alla  esistenza  di  una  sola  forma,  a  fiori  piccoli,  ermafroditi, 
si  potrebbe  ritenere  clie  la  forma  di  Monte  Pellegrino,  corrispon- 
desse^ o  meglio  fosse  identica,  a  (quella  dell'Europa  centrale,  già 
studiata  dal  Fritsche  e  dal  Berq  :  ma,  oltre  all'esame  di  mate- 
riale d'erbario  (1),  che  dimostra  esservi  differenze,  massime  nella 
fììrma  delle  radici  tuberose  e  nella  produzione  di  bulbilli,  devesi 
considerare  che  il  BammculuH  Ficaria  dell'Europa  centrale  è  pre- 
valentemente sterile,  per  adinamandria,  maturando  piccolo  numero 
di  semi,  e  si  propaga  per  bulbilli,  mentre  quello  ora  da  me  de- 
scritto è  estremamente  fertile,  abbonendo  quasi  tutti  i  pistilli  di 
ciascun  fiore,  né  produce  liulbilli.  Ora  la  fertilità  osservata  in 
questa  forma  è  sicuro  indizio  che  trovasi  nel  suo  vero  e  primiti- 
vo luogo  d'origine,  mentre  la  sterilità  prevalente,  nelle  piante 
dell'  Europa  centrale,  può  significare,  come  già  ebbe  ad  osser- 
vare il  Béguixot,  (;he  il  Ranunculus  Ficaria^  di  origine  mediter- 
ranea, deve  avere  invaso  V  Europa  centrale,  dopo  il  periodo  gla- 
ciale, dando  origine  colà  a  nuovo  forme,  di  recente  costituzione 
e  di  tipo  neogenetico,  le  quali,  causa  il  clima  non  del  tutto  favore- 
vole e  le  stazioni  poco  adatte,  restano  per  massima  parte  sterili. 

Se  queste  congetture  sono  giuste,  si  avrebbe  nel  Ranunculus 
Ficaria  di  Monte  Pellegrino,  presso  Palermo,  un  discendente  di- 
retto della  forma  tipica  primitiva,  persistito  fin,  qui  non  mutato, 
perchè  sottratto  ad  ogni  influenza  di  lavorazioni  agrarie. 


(1)  Dall'esame  accurato  di  numerosi  esemplari  di  Ranunculus  Ficaria^ 
conservati  nell'erbario  dell'Orto  Botanico  di  Palermo,  di  oltre  40  prove- 
nienze diverse,  quasi  tutti  dell'Europa  centrale,  risulta  che  la  forma  colà 
esistente  non  corrisponde  affatto  a  questa  da  me  or  presa  in  considera- 
zione :  si  tratta  in  massima  parte  di  piante  caulescenti  ,  parviflore  ,  assai 
somiglianti  alla  solita  nostra  forma  femminea:  nello  stato  di  disseccazione 
non  è  possibile  riconoscere  se  vi  è  ermafroditismo  vero.  Pure  dello  stesso 
tipo,  benché  accorciata  per  essere  pianta  alpina,  é  la  var.  ficarioides ,  Ch. 
et  B.  del  Taigeto:  coincide  peiò  con  questa  ora  descritta  per  la  glabrizie 
delle  a-chene.  Nell'erbario  siculo  i  numerosi  saggi,  di  diverse  provenienze, 
appartengono  alle  solito  forme  arvensi  comuni  ovunque  ,  ad  eccezione  di 
alcuni  saggi,  raccolti  a  Mirto  ,  regione  montana  in  Provincia  di  Messina, 
che  forse  sono  ascrivibili  alla  forma  del  Monte  Pellegrino  ,  ma  non  bene 
identiiicabili.  stante  il  loro  stato  di  conservazion*. 


Y. 

Stufii  sugli  Abiitilon 
del  l'Afri  ca    0  rie  n  tale 

per 
Prof.  G.  E.  Mattei 


I.  —  Caratteri  diagnostici. 

Il  genere  Abntifon  comprendo  circa  cento  specie,  sparse  per 
le  regioni  calde  del  globo,  alcune  largamente  diffuse,  altre  più  o 
meno  localizzate  e  formanti  endemismi  sovente  ad  area  assai  ri- 
stretta. Parecchie  di  queste  specie  sono  ben  distinte  e  quasi  iso- 
late da  ogni  affine,  mentre  altre  quasi  confluiscono  fra  loro,  co-- 
stituendo  piccoli  gruppi  o  stirpi  assai  naturali  :  queste  ultime  sono 
difficili  a  differenziarsi,  e  sovente  furono  dagli  autori  confuse,  sì 
che  ne  risultò  una  complicata  sinonimia. 

Negli  Abiitilon  inoltre  non  è  raro  il  caso  che  specie  filoge- 
neticamente assai  lontane  assumano  un  aspetto  talmente  simile  , 
quasi  da  poterle  confondere  ad  uno  sguardo  superficiale,  mentre 
specie  realmente  affinissime  possono  assumere  un  aspetto  total- 
mente diverso,  sì  che  si  è  tentati  ad   allontanarle. 

Diversi  autori  si  sono  accinti  allo  studio  del  genere  Abutilon 
ma  nessuno,  che  a  me  consti,  ha  approfondito  lo  studio  dei  loro 
caratteri  massime  per  quanto  riguarda  il  frutto,  ad  eccezione  del 
Gagnepatn  (1),  che  ha  esposto  un  simile  parziale  tentativo  ,  per 
quanto  riguarda  le  specie  australiane  di  questo  genere. 

Accingendomi  io  allo  studio  di  parecchie  specie  di  Abutilon 


(1)  Gagnepain  F.,  Essai  d'une  classificatioa  des  Abutilon  d'Australasie. 
In  Lbcompte,  Notulae  systematicae.  Tom.  I.  1909  p.  67. 


72  G.  E.  Mattei 

dell'Eritrea,  dell' Abissinia  e  della  Somalia  Italiana,  mi  sono  tro- 
vato subito  imbarazzato^  per  l'insufficienza  dei  caratteri  diagno- 
stici dati  dagli  autori,  e  per  la  poca  attendibilità  del  materiale 
d'erbario,  ed  ho  dovuto  convincermi  che,  ad  uno  studio  super- 
ficiale, stavo  commettendo    grossolani  errori. 

Volendo  quindi  procedere,  con  maggiore  rigore  scientifico  , 
ho  dovuto  approfondire  lo  studio  morfologico  degli  AhutUon.  per 
rilevare  quali  sieno  i  caratteri  che  hanno  maggiore  valore  dia- 
gnostico, ed  appunto  qui  riferisco  i  risultati  delle  mie  indagini, 
come  contributo  ad  uno  studio  generale  del  genere  AhutUon^ 
che  altri  potrà  elaborare, ,  con  materiale  più  abbondante  e  più 
completo. 

In  questo  studio  mi  sono  attenuto  solo  alle  specie  dell'Africa 
Orientale,  ed  anche  di  queste  solo  a  quelle  di  cui  ho  esaminato 
saggi,  avendo  necessariamente  dovuto  trascurare  tutte  le  specie 
di  altre  regioni  ,  ed  in  particolar  modo  quelle  americane  ,  che 
appartengono  in  massima  parte  a  stirpi  lìon  aventi  rappresentanti 
in  Africa. 

Alcune  delle  specie  di  Ahutiloìi  più  diffuse  in  Africa,  furono 
dapprima  illustrate  (sub  genere  Sida)  dal  Cavanilles,  poi  accolte 
dal  De  Candolle,  dallo  Sweet,  dal  Don,  e  da  altri  autori  ve- 
tusti :  però  le  loro  descrizioni,  più  che  spettanti  ad  entità  bene 
differenziate,  si  possono  ritenere  riferibili  ad  un  complesso  di  forme 
ad  area  ristretta,  forse  vicarianti  fra  loro,  a  quanto  pare  sufficien- 
temente costanti  per  tenerle  distinte.  Sempre  limitatamente  alle 
specie  africane,  poco  si  può  dire  riguardo  a  (juelle  nominate  dal 
FoRSKAL  :  forse  hanno  maggior  valore  una  o  due  distinte  dal 
Fresenius  :  molto  attendibili  sono  quelle  pubblicate  dal  Rechard 
e  dal  Webb.  A  questo  riguardo  giova  notare  che  lo  Schimper, 
nelle  sue  fortunate  raccolte  ,  incluse  pure  un  buon  numero  di 
forme  di  AhutUon^  realmente  distinte  fra  loro  :  queste  furono  di- 
stribuite con  nomi  provvisorii  dall'HocHSTETTER  ,  e  parecchie  si 
trovano  tutt'ora  inedite,  quantunque  altre  ne  pubblicasse  dappoi 
lo  ScHV^EiNFURTH.  Poco  giovò  a  questo  riguardo  la  pubblicazione 
del  Masters,  nella  Flora  of  Tropicaì  Africa^  avendo  detto  autore 
ridotto  di  assai  il  numero  delle  specie  e  passato  in  sinonimia 
parecchie  di  (juelle  precedentemente  distinte  :  egli  inoltre  crede 
di  riconoscere,  nelle  specie  dell'  Africa  orientale  ,  altre    descfritte 


Abutilon  dell'Africa  Orientale  73 

da  GuiLLEMix,  Perrotet  e  Richard  per  l'Africa  occidentale  :  que- 
sto avvicinamento  forse  non  è  esatto,  non  avendo  le  due  flore 
comunità  di  origine  e  di  sviluppo,  per  cui,  salvo  qualche  specie 
assai  diffusa,  troviamo  nelle  due  regioni  specie  analoghe  ma  non 
identiche,  forse  reciprocamente  vicarianti  fra  loro.  Poco  di  nuovo 
apporta  la  revisione  del  genere  Abutilon  fatta  dal  Baker,  ed  anche 
le  recenti  aggiunte  dell' Hochreuti .ver  non  si  riferiscono  alle  specie 
dell'  Africa  orientale  ,  le  sole  da  me  prese  in  considerazione  nel 
presente  studio. 

*     * 

Considerati  nel  loro  complesso,  gli  Abutilon  dell'Africa  Orien- 
tale poco  differiscono  fra  loro  per  quanto  riguarda  i  caratteri  ve- 
getativi :  possono  essere  erbacei  o  fruticosi,  annui  o  perenni  :  an- 
che nella  medesima  stirpe  si  hanno  specie  affinissime  ,  alcune 
annue  altre  perenni  :  sovente  una  medesima  specie,  si  comporta 
dapprima  come  annua,  fiorendo  nel  primo  anno  ,  dappoi  peren- 
nizza.  Nei  saggi  d'erbario  non  è  facile  constatare  quale  sia  la 
durata,  della  pianta^  ne  la  ramificazione  che  va  assumendo,  aven- 
dosi per  solito  sole  estremità  fiorifere  (eccedendo  le  piante  intere 
la  lunghezza  acconsentita  dai  fogli  d'erbario)  ne  essendosi  curati 
i  raicoglitori  di  aggiungere  notizie  in  proposito.  Constato  però 
che  le  specie  di  Abutilon  dell'Eritrea  e  dell'Abissinia  sono  preva- 
lentemente perenni,  mentre  quelle  della  Somalia  sono  prevalen- 
temente annue  :  questa  differenza  si  ripete  anche  in  altri  generi 
di  piante,  influenzati  certamente  dalle  condizioni  ambientali  di 
quelle  regioni. 

Poca  importanza  ha  l'indumento  che  riveste  tutta  la  pianta 
od  almeno  il  caule  degli  Abutilon,  quantunque  sia  per  solito  co- 
stante in  una  medesima  specie  (anche  quando  trattasi  di  varietà 
diverse).  Generalmente  si  ha  un  tomento  folto  e  molle  ,  qualche 
volta  densamente  velutino,  altre  volte  floccoso  e  quasi  rude  :  può 
essere  sericeo,  albicante  e  cenerino,  od  ancora  flavescente. 

Differenze  maggiori  si  riscontrano  nel  caule^  che  può  essere 
rivestito  da  una  peluria  fittissima  e  molle  al  tatto,  come  pure 
da  un  tomento  più  irregolare  e  scabro  :  in  alcune  specie  si  os- 
servano sul  caule  numerosi  e  densi  peli  villosi,  lunghissimi,    pa- 


74  G.  E.  Mattei 

tenti,  bianchi  o  gialli,  che  costituiscono  una  villosità  assai  carat- 
teristica :  in  altre  specie  invece  si  ha  un  rivestimento  di  peli  di 
due  sorta,  cioè  alcuni  lunghi,  bianchi,  sottili,  radi,  ed  altri  brevi, 
nereggianti,  glandulosi.  L'esistenza  o  mancanza  di  questi  peli  può 
essere  assunta  come  carattere  diagnostico.  Le  foglie  per  solito 
portano  lo  stesso  indumento  del  caule,  salvo  i  lunghi  peli  villosi 
che  costantemente  mancano  nella  regione  del  lembo,  quantunque 
non  di  rado  si  trovino  sul  picciuolo  :  raramente  si  hanno  foglie 
a  pagina  superiore  non  tomentosa  ma  solo  scabra. 

Anche  i  caratteri  desunti  dalla  forma  delle  foglie  hanno 
valore  per  solito  specifico,  potendo  essere  usati  con  vantaggio 
per  distinguere  entità  affini  :  la  lunghezza  del  picciuolo  è  per 
solito  costante  in  nna  medesima  entità,  purché  si  osservino  foglie 
corrispondenti  per  posizione  e  per  grado  di  sviluppo  ,  variando 
moltissimo  se  si  paragonano  foglie  del  caule  primario,  con  quelle 
di  rami  di  ordini  successivi.  Cosi  andando  le  foglie  gradatamente 
decrescendo,  si  possono  avere  in  saggi  d'erbario,  rami  con  fiori 
semplicemente  ascellari  di  molto  superati  dalle  foglie ,  perchè 
raccolti  in  principio  di  fioritura,  e  rami  con  fiori  quasi  paniculati, 
superanti  le  foglie  di  cui  sono  ascellari  ,  perchè  raccolti  a  fiori- 
tura molto  avanzata.  La  forma  e  la  grandezza  della  lamina,  pure 
entro  dati  limiti,  dipendenti  dalla  posizione  e  dall'età,  è  costante 
in  una  medesima  entità,  come  ancora  la  dentellatura  marginale: 
anzi  quest'ultima  può  fornire  buoni  caratteri  diagnostici  per  di- 
stinguere entità  assai  affini.  Le  stipole  poi  hanno  poca  impor- 
tanza ,  nella  sistematica  di  questi  Abutilon  :  la  loro  forma  e  la 
loro  persistenza  (o  caducità)  può  appena  essere  assunta  per  dif- 
ferenziare qualche  specie. 

I  fiori  degli  Almtiìon  africani  sono  generalmente  solitarii, 
all'ascella  delle  foglie.  In  alcune  stirpi  restano  costantemente  so- 
litarii: in  altre  invece  tendono  da  ultimo  a  formare  infiorescenze: 
ciò  si  ottiene  per  solito  mediante  lo  sviluppo  contemporaiìeo  di 
rametti  ascellari,  supplementari,  fioriferi  ,  vicino  ai  fiori  primor- 
diali, avendosi  in  pari  tempo  un  accorciamento  dei  peduncoli  e 
degli  internodii,  fino  al  punto  da  fare  apparire,  in  alcune  specie 
i  fiori  come  giomerati:  correlativamente  le  foglie  superiori  vanno 
gradatamente  diminuendo  di  grandezza,  ed  il  loro  picciolo  si  ac- 
corcia, fino  al  punto  da  divenire    piccolissime,  bratteiformi,  quasi 


Abutilon  dell'Africa  Orientale  75 

sessili:  qualche  volta,  giunte  ad  un  punto  tale  di  rimpiccolimento, 
cadono  precocemente  ,  all'  inizio  della  fioritura  ,  in  modo  che  le 
infiorescenze  risultano  da  ultimo  quasi  nude.  Un  carattere  pure 
di  qualche  importanza,  e  costante  in  una  medesima  specie,  è  la 
distanza   dell'articolazione  dal  fiore. 

Il  calice  è  cupuliforme,  piuttosto  largo,  diviso  in  cinque  lobi, 
più  o  meno  profondi,  di  forma  triangolare  o  lanceolata,  per  so- 
lito acuti,  sovente  mucronati  o  cuspidati:  qualche  volta  si  accresce 
alquanto  durante  la  fruttificazione,  raramente  diviene  reflesso. 

I  caratteri  della  corolla  per  solito  sono  poco  utilizzabili  stu- 
diando saggi  d'  erbario  :  il  suo  colore  è  prevalentemente  giallo, 
sovente  con  macchie  basipetale  porporine  :  raramente  passa  al 
rosso:  ciò  sempre  s'  intende  per  le  sole  specie  africane.  Ma  nei 
saggi  secchi  le  colorazioni  tendono  a  diventare  uniformi  ,  e  da 
ultimo  non  sono  più  riconoscibili:  sarebbe  desiderabile  che  i  rac- 
coglitori, repertando  saggi  di  Aìmtilon,  notassero  dal  vivo  il  co- 
lore reale  dei  fiori.  La  colonna  staminale  poi  può  essere  glabra 
ed  irsuta,  ma  anche  questo  carattere  non  è  sempre  facile  con- 
statarlo negli  erbarii,  stante  la  poca  cura  con  cui  furono  dissec- 
cati i  fiori. 

Volendosi  procedere  ad  una  sistemazione  veramente  razio- 
nale degli  Abutilon,  si  dovrebbe  tener  calcolo  anche  dei  carat- 
teri biologici,  staurogamici,  dei  loro  fiori.  Questi  si  dovrebbero 
desumere  dai  caratteri  offerti  dalla  loro  grandezza,  colore,  orien- 
tazione (sovente  untante  o  pendula),  presenza  ed  abbondanza  dì 
miele,  disposizioni  nettarostegiche,  villosità  della  colonna  stami- 
nale ,  ora  di  apertura  e  chiusura  ,  eventuale  odore  ,  ed  altri  ca- 
ratteri correlativi  :  tutti  questi  caratteri  sono  di  grande  impor- 
tanza, e  potrebbero  venire  assunti  per  meglio  stabilire  alcune 
stirpi  naturali  :  disgraziatamente  alcuni  di  questi  caratteri  sono 
constatabili  solo  sul  vivo  ,  ed  altri  sono  poco  riconoscibili  sul 
secco:  perciò  si  desiderano  descrizioni  e  disegni  dai  viaggiatori 
che  sono  in  grado  di  studiare  queste  piante  nei  loro  luoghi  na- 
turali. Da  quanto  ho  potuto  rilevare,  dall'esame  dei  saggi  secchi, 
e  dalle  relative  diagnosi  ,  parecchi  Abutilon  africani  avrebbero 
fiori  crepuscolari,  adatti  alla  visita  di  sfingi  o  di  falene  :  alcuni 
però  debbono  restare  aperti  anche  di  giorno  ,  e  di  conseguenza 
possono  accogliere  visite  di  grosse    apiarie  :  a   questo  tende    ap- 


76  G.  E.  Mattei 

punto  la  villosità    della  colonna    staminale,   come    organo    di  ap- 

pulso.  Altri  sono  decisamente  diurni  e  mellitofili.  Non   mi  sembra 

che  nelle  specie  dell'  Africa  orientale  se  ne  trovi    alcuna    di  de- 
cisamente ornitofìla,  come  se  ne  hanno  in  altre  regioni. 

Però  i  migliori  caratteri  diagnostici,  per  distinguere  e  clas- 
sificare questi  Ahutilon,  si  desumono  dai  loro  frutti. 

Il  frutto  degli  Ahutilon  consta  di  un  certo  numero  di  carpi- 
dii,  inseriti  radialmente  attorno  ad  una  colonna  centrale  che  rap- 
presenta il  prolungamento  delT  asse  florale.  Il  numero  di  questi 
carpidii  può  variare  circa  da  dieci  a  trenta  e  più,  però  in  ogni 
specie  si  presenta  costante  o  quasi,  potendo  risultare  al  massimo 
di  tre  o  quattro  carpidii  in  più  od  in  meno  del  numero  normale. 
Il  loro  numero  è  correlativo  alla  formazione  di  capsule,  e,  con- 
seguentemente, dal  loro  numero  per  solito  dipende  la  loro  mag- 
giore o  minore  adesione  laterale:  quando  formano  vere  capsule, 
il  loro  numero  rimane  limitato,  circa  dieci  o  poco  più  (in  alcune 
stirpi  non  africane,  forse  prototipiche,  è  di  cinque):  quando  in- 
vece, a  maturità,  si  disgiungono  prontamente,  il  loro  numero  si 
eleva,  anche  di  molto.  Diverse  entità  affini  possono  essere  distinte 
dal  numero  dei  carpidii. 

Anche  il  grado  di  adesione  laterale  è  per  solito  costante: 
quando  si  ha  formazione  di  capsule  ,  ed  il  numero  dei  carpidii 
rimane  limitato,  l'adesione  si  estende  poco  al  di  là  della  metà  del 
carpidio,  restando  libera  una  larga  zona  dorsale  ,  per  solito  ca- 
rinata,  allo  scopo  appunto  di  permettere  l'  espansione  della  cor- 
rispondente loggia  capsulare  :  quando  invece  non  si  ha  forma- 
zione di  capsule,  ma  i  carpidii  a  maturità  si  disgiungono  più  o 
meno  fra  loro  ,  1'  adesione  si  estende  a  (juasi  tutto  il  carpidio, 
restando  libera  solo  una  stretta  zona  dorsale,  per  solito  piana. 
Nel  primo  caso  la  parte  libera  forma  con  quella  di  adesione  un 
angolo  ottuso  ,  mentre  nel  secondo  la  parte  libera  forma  con 
quella  di  adesione  un  angolo  retto  :  ne  deriva  ohe  ,  sezionando 
orizzontalmente  un  frutto  quasi  maturo,  nel  primo  caso  si  ottiene 
una  sezione  stellata,  nel  secondo  una  sezione  circolare.  Ciò  di- 
pende anche  dalla  maggiore  o  minore  compressione  che  eserci- 
tano i  carpidii  fra  loro,  risultando  maggiormente  compressi  quanto 
più  elevato  ne  è  il  loro  numero. 

Riguardo  poi    al    carattere    dei    frutti    capsulari  o  no    degli 


Abutilon  dell'Africa  Orientale  77 

Abuiilon,  sì  può  fare  una  considerazione  curiosa.  Gli  autori,  nelle 
classificazioni  delle  Malvacee  ,  dividono  questa  famiglia  in  tre 
tribù  principali,  due,  Malveae  ed  Ureneae,  caratterizzate 
dai  carpidii  che  a  maturità  si  disarticolano  dal  ricettacolo,  sepa- 
randosi fra  loro,  e  cadono  isolatamente,  ed  una,  Hibisceae, 
in  cui  i  carpidii,  a  maturità,  non  abbandonano  il  ricettacolo,  ma 
formano  veri  frutti  capsulari  :  or,  se  vogliamo  applicare  alla  let- 
tera questa  classificazione  al  genere  Abutilon,  si  giungerebbe  alla 
strana  conclusione  di  doverne  collocare  alcune  specie  nelle  Mal- 
ceae  ed  altre  nelle  Hibisceae,  mentre  tutti  gli  altri  caratteri  ri- 
velano la  intima  affinità  esistente  fra  tutte  le  specie  di  Abutilon. 
Questo  esempio  è  però  istruttivo  mostrandoci  come  da  vere  ca- 
psule, si  può  passare  alla  disgiunzione  dei  singoli  carpidii  ,  ed. 
alla  loro  individualizzazione  in  apparecchi  separati  ed  indi- 
pendenti. 

L'assieme  poi  dei  carpidii,  cioè  la  capsula  ,  nel  caso  che  a 
maturità  questi  non  si  disgiungano,  ed  il  globo  {cephalum)  che 
questi  formano  prima  della  completa  maturità  ,  nel  caso  si  di- 
sgiungano ,  può  restare  quasi  totalmente  incluso  nel  calice  ,  un 
poco  accresciuto,  o  può  sporgerne  per  buona  lunghezza.  La  con- 
sistenza dei  carpidii  maturi  è  per  solito  coriacea  o  membranacea: 
raramente  quasi  suberosa  ,  ed  in  tal  caso  il  carpidio  assume  un 
aspetto  un  poco  vescicoloso:  il  loro  colore  può  essere  scuro,  ne- 
reggiante, pallido,  quasi  bianco,  od  anche  verdastro.  Sovente  in 
una  stessa  stirpe  è  costante. 

Importante  è  la  forma  dei  singoli  carpidii,  quantunque  dif- 
ficile a  ben  definirsi  :  essendo  organi  disposti  radialmente  at- 
torno ad  un  asse  centrale,  hanno  due  regioni  bene  distinte,  una, 
prospiciente  l'interno,  originariamente  diritta,  e  Taltra,  prospiciente 
l'esternO;,  necessariamente  più  o  meno  curva:  in  altri  termini,  il 
loro  perimetro  idealmente  deve  essere  quello  di  una  mezza  cir- 
conferenza. Però  per  solito  l'inserzione  sulla  colonna  assile  de- 
termina un  incavo,  di  modo  che  la  forma  definitiva  del  carpidio 
risulta  quasi  a  rene,  con  il  lobo  basilare  rientrante  e  più  stretto, 
e  quello  superiore  sporgente  e  più  largo.  Il  Gagnepain  per  primo 
ha  richiamato  l'attenzione  sui  caratteri  diagnostici  che  si  possono 
desumere  dalla  forma  del  seno  corrispondente  all'  inserzione  dei 
carpidii.    Questo  seno  in  alcune  specie  è  quasi    nullo  ,  si  che  la 


78  G.  E.  Mattei 

linea  ventrale  del  carjjidio  risulta  pressoccliè  retta ,  mentre  in 
altre  specie  è  molto  profondo,  si  che  la  linea  ventrale  del  car- 
pidio assume  una  forma  assai  caratteristica  ,  quasi  ad  S  :  supe- 
riormente poi  all'inserzione,  e  lateralmente  verso  il  lato  interno, 
il  carpidio  qualche  volta  presenta  un  prolungamento  ben  distinto 
e  quasi  staccato  ,  a  forma  di  apiculo  o  meglio  di  becco ,  diritto 
o  più  sovente  adunco,  corrispondente  all'incavo  apicale  della  co- 
lonna assile  ,  la  quale  rimane  appunto  coperta  dall'  assieme  di 
questi  prolungamenti. 

Importanza  diagnostica  hanno  pure  i  caratteri  della  regione 
dorsale,  sempre  libera,  dei  carpidii:  questa,  come  già  dissi,  può 
essere  larga  o  strettissima  ,  più  o  meno  carinata  o  piana  ,  a  se- 
conda che  si  ha  formazione  -o  no  di  vere  capsule  :  in  alcune 
specie  non  solo  è  piana  ,  ma  presenta  nel  mezzo  un  leggiero 
solco  longitudinale,  limitato  da  due  linee  lievemente  prominenti. 
Normalmente  all'apice  il  carpidio  è  arrotondato  ,  però  in  alcuni 
casi  presenta  un  poco  lateralmente  verso  1'  esterno  ,  una  promi- 
nenza a  guisa  di  rostro,  con  base  più  o  meno  slargata:  qualche 
volta  questo  rostro  fin  dalla  base  si  restringe  bruscamente  in 
una  spina  più  o  meno  allungata  e  divergente  verso  l'esterno,  od 
un  poco  uncinata:  in  altri  casi  il  rostro  è  sostituito  da  un  breve 
mucrone  dentiforme.  Dall'  esistenza  o  no  del  rostro  ,  e  dal  suo 
maggiore  o  minore  sviluppo,  deriva  la  forma  definitiva  che  as- 
sume il  frutto,  ossia  1'  assieme  dei  carpidii  {cephalum) ,  verso  la 
loro  maturità:  quando  non  si  ha  rostro,  ne  deriva  un  corpo  glo- 
boso ,  più  o  meno  profondamente  ombellicato  all'  apice  :  quando 
si  ha  rostro,  ne  deriva  un  corpo  più  o  meno  turbinato,  superior- 
mante  patelliforme  o  crateriforme  ,  con  le  appendici  spiniformi 
sovente  raggianti  a  stella. 

I  carpidii  poi,  nella  parte  con  cui  aderiscono  fra  loro,  sono 
necessariamente  glabri,  ma  nella  parte  dorsale,  libera,  presentano 
sempre  un  rivestimento  tomentoso  ,  più  o  meno  folto  :  qualche 
volta  è  sostituito  da  un  vello  di  fitta  e  lunga  lana  ,  assai  carat- 
teristico. Normalmente  i  carpidii  contengono  parecchi  semi,  per 
solito  da  tre  a  quattro  :  in  alcune  specie  però  si  riducono  a 
meno,  per  aborto  ,  e  ne  può  risultare  anche  uno  solo  di  bene 
sviluppato. 

Tutti  i  carpidii  degli  Abutilon  a  maturità  deiscono,   permei- 


Abutilon  dell'Africa  Orientale  79 

tendo  più  o  meno  l'uscita  dei  semi  :  però  la  deiscenza  avviene 
prontamente  e  completa  in  quelli  formanti  vere  capsule  :  è  più 
tardiva  in  quelli  che  a  maturità  si  distaccano  dall'asse  centrale: 
risulta  molto  incompleta  in  quelli  che  contengono  un  solo  seme. 
Ciò  è  anche  in  rapporto  a  diversi  modi  di  disseminazione.  Nelle 
specie  con  carpidii  formanti  vere  capsule,  i  semi  sono  facilmente 
spinti  fuori  ad  ogni  urto  che  la  capsula  riceve  (essendo  normal- 
mente eretta),  ed  a  ciò  giova  T  esistenza  di  spine  sporgenti  ra- 
dialmente verso  r  esterno ,  e  la  flessibilità  dei  fusti.  Quando  i 
carpidii  si  disgiungono  fra  loro,  questi  tendono  a  formare  ognuno 
un  apparato  disseminativo  autonomo  :  in  molti  casi  tuttavia  ,  la 
loro  separazione  non  è  completa,  ma  ciascuno  rimane  per  qual- 
che tempo  ancora  alla  dipendenza  della  colonna  assile,  per  mezzo 
unicamente  del  suo  nervo  mediano  :  in  questo  modo  acquistano 
maggiore  flessibilità  ed  elasticità  per  lanciare  fuori  i  semi  al 
menomo  urto.  Si  osserva  altresì  che  dei  tre  o  quattro  semi  con- 
tenuti in  ogni  carpidio  ,  i  superiori  escono  con  grande  facilità, 
mentre  l'inferiore  ne  è  più  o  meno  ostacolato,  e  sovente  accom- 
pagna il  carpidio  nella  sua  caduta  ,  avendosi  così  una  sorta  di 
eteromericarpia,  ossia  di"  doppia  disseminazione.  Quando  la  se- 
parazione dei  carpidii  è  completa  e  rapida,  e  questi  sono  mono- 
spermi (e  correlativamente  (juasi  indeiscenti),  ne  risulta,  per  ogni 
carpidio,  un  apparecchio  disseminativo  autonomo,  quasi  vescico- 
loso,  facilmente  rotolato  dal  vento. 

I  semi  infine  degli  Abutilon  presentano  pochi  caratteri  di 
valore  diagnostico:  sono  reniformi,  qualche  volta  angolosi,  roton- 
dati o  con  piccolo  rostro  ,  di  colore  scuro  ,  raramente  rossastri, 
glabri  o  con  breve  e  rada  peluria:  quest'ultima  ,  quando  si  pre- 
senta scagiiforme,  quasi  leprosa,  può  caratterizzare  alcune  specie. 

II.  —  Revisione  delle  specie 

In  questa  revisione  comprendo  solo  le  specie  dell'Africa 
Orientale,  di  cui  ebbi  in  esame  saggi  con  frutti  maturi. 

Stirps  I  — Capsulati.— Carpidiis  circa  decem,  ab  axi  non  sece- 
dentibus,  capsulas  veras  efformantibus,  dehiscentibus,  polyspermis. 


80  G.  E.  Mattei 

Substirps  1* — Fruticosi  —  Carpidiis  mucronato-apiculatis. 
Carpidiis  usque  ad  (vel  ultra)  medium  coalitis,  basi  plus  mi- 
nus  angustatis:  plantibus  sericeis  ,  griseo-albicantibus: 

Carpidiis  vix   longioribus  quam  latis  :    follis    ovatis ,    a- 
cutis,  denticulalis  Ab.  deuticulatuni 

Carpidiis  fere  duplo  longioribus  quam  latis:  foliis  lanceo- 
latis,  subacutis,  sinuato -crenatis:  Ab.  sonialeuse 

Carpidiis  non  usque  ad  medium  coalitis  ,  basi  rotundatis: 
plantibus  tomentoso -floccosis,  flavescentibus: 

Carpidiis  latis:  foliis  rotundatis,  obtusis,  late  crenatis 

Ab.  rotuiulifolium 

Sp.  1**  —  Abiitilou  (leuticiiltitiiiu  (Fresen.  in  Miis.  Senck. 
1833.  p.  182,  sub  Sida;  Decaisìi.  Fior.  Sin.  in  Ann.  Se.  Nat.  Ser. 
II.  Tom,  4°.  1834,  pag.  284);  Webb,  Fragni,  Fior.  Aetli.  Aegypt. 
1854.  p.  61;  ScHWEiNF.  Beitr.  Fior.  Aetli.  1867.  p.  49. 

Aegypt.  Arab. — Monte  Sinai,  fi.  fr.  (Aucher-Eloy,  Herb. 
Orient.  n.  865  ,  sub  Ab.  fruticoso,  in  Herb.  Fior.).  Regione  del 
Sinai ,  nelle  montagne  porfiriche  ,  Maggio  1849  ,  li.  tr.  (Figari, 
in  Herb.  Fior.).  Nelle  roccie  anfiboliche  granitoidi  presso  Guadi 
Akmar,  Aprile,  fi.  fr.  (Figari,  in  Herb.  Fior.).  In  fissuris  rupium 
granitosis  prope  Gebel  Garéb,  Thebaidis  inferioris,  Martio  1844, 
fl.  (Figari,  in  Herb.  Fior.).  Alta  Nubia  quasi  sotto  il  parallelo 
del  Tropico  ,  Maggio,  11.  fr.  (Figari,  in  Herb.  Fior,).  In  rupibus 
regionis  Uadi  Gurra,  Arab.  petr.  23  Jun.  1835,  fl.  fr.  (Schimper, 
Un.  It.  1835,  n.  302,  in  Herb.  Fior,  et  Schimper,  PI.  Arab.  petr. 
Ed.  II.  Hobenacker,  1843  n.  302,  in  Herb.  Fior.). 

Aeth.— Schlanke  Stande  am  Rand  der  Tliàler  3500-4000 
Gurrsarfa,  5  Oct.  1851,  fl.  fr.  (Schimper,  PI.  terr.  Agow.  n.  2281, 
in  Herb.  Panom.). 

Som  al. — Selagle,  riva  inglese,  4  luglio  1913,  fl.  (G.  Paoli, 
n.  544,  in  Herb.  Fior.).  Presso  Barderà  ,  13  Settembre  1913,  fl, 
fr.  (G.  Paoli,  n.  826,  in  Herb.  Fior.) 

Osserv. — Questa  specie  viene  per  solito  dagli  autori  ritenuta 
corrispondente  all'  AhutUon  fmticosum ,  Guillemin  ,  Perrottet  et 
Richard  (1830)  ed  anzi  per  priorità  dovrebbe  portare  quest'  ul- 
timo nome,  qualora  ne  fosse  riconosciuta  l'identità:  ma  dalle  de- 


Abutilon  dell'Africa  Orientale  81 

scrizioni,  non  avendo  visto  di  quest'ultimo  alcuna  essiccata,  parmi 
di  rilevare  parecchie  differenze,  per  cui  provvisoriamente  le  con- 
servo distinte,  come  già  fecero  Webb  e  Schweinfurth,  potendosi 
forse  considerare  come  due  entità,  reciprocamente  vicarianti,  una 
a  sviluppo  afro-orientale  e  1'  altra  a  sviluppo  afro-occidentale.  I 
saggi  poi  della  Somalia  mi  sembrono  identici  a  quelli  distribuiti 
dallo  ScHiMPER  e  dal  Figari,  salvo  nei  carpidii,  che  sono  ancora 
più  piccoli  e  più  stretti,  ma,  non  essendo  in  questi  saggi  com- 
pletamente maturi  ,  non  se  ne  può  giudicare  ,  osservandosi  ap- 
punto nelle  specie  di  questa  stirpe  che  i  carpidii  a  maturità  com- 
pleta acquistano  maggiore  larghezza.  Degno  di  nota  è  poi  il  fatto 
che  questa  specie  nel  Sinai  ed  in  Arabia  fu  raccolta  fiorita  dal 
Marzo  al  Giugno,  mentre  in  Abissinia  ed  in  Somalia  dal  Luglio 
all'Ottobre,  forse  in  rapporto  alla  distribuzione  delle  pioggie  in 
tali  regioni, 

Sp.  2*  —  Abutilon  sonialense,  nov.  sp.  —  Fruticosum,  viridi- 
cinerascens  vel  subalbidus  ,  caule  ramoso  ,  tereti  ,  in  ramis  su- 
premis  sulcato  ,  velutino  :  foliis  parvibus ,  longc  petiolatis  ,  late 
lanceolatis,  cordatis,  sinu  amj^lo  lobis  basilaribus  divergentibus, 
subacutis  vel  fere  obtusis  ,  irregulariter  repando-sinuatis  vel  si- 
nuatis  vel  sinuato-crenatis,  7-nerviis,  utrinque  molliter  velutinis  : 
fioribus  axillaribus,  solitariis,  pedunculo  petiolum  acquante  vel 
parum  superante,  ad  tertium  superiorem  articulato,  sub  flore  vix 
incrassato:  calyce  late  campanulato  ,  profunde  lobato  ,  velutino," 
breviter  albo-ciliolato  ,  lobis  obtusis  ,  abrupte  apiculatis  :  fructo 
calyce  duplo  et  ultra  longiore,  apice  truncato  ,  carpidiis  10  (ra- 
rissime 11-12),  elongatis,  fere  tota  latitudine  coalitis,  valvis  hya- 
linis,  diaphanis,  glabris,  striatulis,  apice  mucronulatis,  subrostratis, 
dorso  floccoso-tomentosis:  seminibus  majusculis,  fusco-rubentibus, 
reniformibus,  parce  albopilosis. 

Somal. — Duna  di  Mogadiscio,  19  Maggio  1913,  fi.  (G.  Paoli, 
n.  -48,  in  Herb.  Fior.).  Mogadiscio,  lungo  la  strada  di  Afgai,  fra 
il  4°  ed  il  5°  km.  26  Maggio  1913,  fi.  fr.  (G.  Paoli,  n.  113,  in 
Herb.  Fior.). 

Osserv. — Specie  affine  ad  Ab.  denticulatttni  ^   ma  facilmente 


82  G.  E.  Mattei 

distinguibile  per  il  colore  più  verdastro  di  tutta  la  pianta  ,  per 
le  foglie  meno  ovali  ed  alquanto  sinuate  al  margine  ,  per  i  car- 
pidii  più  grandi,  quasi  totalmente  coaliti,  nonché  per  i  semi  pure 
più  grandi  e  di  colore  rossastro.  La  nervazione  fogliare  pure  ne 
differisce  alquanto,  avendosi  in  questa  specie  le  nervature  secon- 
darie prolungate  fino  al  margine  ,  ove  sporgono  con  un  piccolo 
mucrone,  situato  fra  una  lieve  smarginatura  del  dente  corrispon- 
dente ,  mentre  nell'  Ab.  denticulatum  lo  nervature  secondarie  si 
biforcano  poco  prima  di  giungere  al  margine  ,  ne  presentano 
alcun  mucrone  sporgente,  restando  normalmente  intero  il  dente 
che  vi  corrisponde.  Nei  saggi  poi  avuti  in  esame  si  trova  una 
teratologia  di  due  fiori  concresciuti  assieme  ,  in  modo  da  simu- 
lare un  frutto  a  molti  carpidii. 

Sp.  3*  —  Abutìlon  rotuudifolìum  ,  Mattei,  in  Bull.  R.  Ort. 
Botati,  e  Giard.  Colon,  di  Palermo.  Voi.  VII.  1908  p.  182.  — 
Annuus ,  basi  induratus ,  caule  valde  ramoso ,  ramis  teretibus, 
flavo-tomentosis ,  apice  sulcatis ,  pilis  longioribus  tectis  :  foliis 
longe  petiolatis,  petiolo  sulcato  quam  lamina  longiore,  elliptico- 
reniformibus,  sive  omnino  rotundatis,  late  cordatis  ,  obtusis  vai 
fere  truncatis,  grosse  crenatis,  utriusque  flavo-tomentosis  ,  parce 
floccosis,  subtus  vix  pallidioribus  :  stipulis  filiformibus,  tarde  ca- 
ducis  :  floribus  parviusculis,  axillaribus,  solitariis,  vel  demum  fere 
glomeratis,  pedunculo  petiolo  multo  breviori,  supra  medium  ar- 
ticulato,  apice  aliquantulo  incrassato:  calyce  cyathiformi,  tomen- 
toso, profonde  5-lobo,  lobis  ovatis,  acutis,  apiculato  -  cuspidatis  : 
corolla  intense  flavida:  fructo  dense  floccoso-tomentoso,  cylindrico, 
truncato,  parco,  umbilicato,  carpidiis  10  (rarissime  11-12),  latis, 
vix  longioribus  quam  latis,  obtuso-rotundatis,  non  usque  ad  me- 
dium coalitis,  lateraliter  mucronulatis  ,  calyce  fere  duplo  longio- 
ribus :  seminibus  subreniformibus ,  nigrescentibus  ,  brevissime 
scabro-papillosis  fere  leprosis. 

So  mal.  "Mogadiscio,  nelle  dune,  Giugno  1907,  fl.  fr.  (Maca- 
Luso,  n.  38,  in  Herb.  Panorm.).  Mogadiscio,  nelle  dune,  28  Maggio 
1913,  fl.  (G.  Paoli  n.  112,  in  Herb.  Fior.). 

Osserv. — Specie  assai  bene  caratterizzata,  che  distinsi  come 


Abutilon  dell'Africa  Orientale  83 

nuova  nel  1908,  fra  le  raccolte  del  Macaluso,  e  che  ora  ritrovo 
perfettamente  identica  e  della  medesima  località,  fra  le  raccolte 
del  Paoli,  È  distintissima  da  tutte  le  affini,  e  tosto  si  riconosce 
per  l'indumento  flavescente,  fioccoso-tomentoso,  per  la  forma  delle 
foglie,  ellittico-rotondata,  per  i  fiori  a  peduncoli  abbreviati,  por- 
tati da  rami  ascellari  con  foglie  impiccolite,  quindi  con  tendenza 
a  costituire  da  ultimo  vere  infiorescenze  ,  per  i  carpidii  poco 
coaliti  e  pili  arrotondati  e  per  altri  caratteri  di  minore  im- 
portanza. 

Substirps   2*  —  Cuspidati  — Carpidiis   retroversum   bicu 
spidatis. 

Sp.  4*  —  Al)utilou  elaeocarpoides  ,  AVebb  ,  Fragm.  Fior. 
Aetli.   Aegypt.  1854.  p.  53. 

Aeth.— Gageros,  3500,  20  Sept.  1854,  fi.  (Schimper,  n,  158 
sub  Ab.  Raìiwso,  in  Herb.  Panorm.).  In  valle  Fluvii  Tacaze  ,  29 
Aug.  1840,  fi.  (Schimper,  sect.  Ili,  n.  10/9^  sub.  Ab  ramoso^  in 
Herb,  Fior,  et  Panorm.). 

Osserv, — Certamente  afiìne  ad  Ab.  ramomm  e  ad  Ab.spar- 
mannioideSj  Guillemin^  Perrottet  e  Richard  (1830)  dell'Africa  oc- 
cidentale, di  cui  forse  rappresenta  una  entità  vicariente  a  sviluppo 
afro-orientale  :  sotto  questo  aspetto,  non  avendo  veduto  alcun  es- 
siccata di  dette  specie,  la  conservo  provvisoriamente  distinta. 

Stirps  II,— Cephalocarpi— Carpidiis  plurimis  ,  ab  axi  plus 
minus  secedentibus,  sed  saepe  opc  nervi  liberi  ab  eo  dependenti- 
bus,  vix  capsulas  effbrmantibus,  ampie  deliiscentibus,  polyspermis. 

Substirps  !''»■ — Indici — Carpidiis  magnis.  plus  minus  cuspi- 
dato -  spinescentibus. 

Carpidiis  apice  longe  atque  retroversum  abrupte  rostrato-spine- 
scentibus,  spina  subuncinata  Ab.  loiigipes. 

Carpidiis  apice  abrupte  mucronato-cuspidatis,  cuspide  non  unci- 
nata Ab.  indicum. 


84  G.  E.  Mattei 

Sp.  5*  —  Abiitilou  loiigipes ,  Mattei  in  Lanza  e  Mattei 
Plant.  Erythr.  1810  p.  13.—  Annuus  vel  suffrntescens,  ramis  her- 
baceis  ,  dense  cinereo-velutinis  ,  teretibus  :^foliis  longe  petiolatis, 
late  suborbiculari  -  ovalibus  ,  basi  cordatis  ,  apice  longe  acumi- 
nato -  cnspidatis  ,  margine  minutissime  atque  subaequaliter  cre- 
nulatis,  7-9  nerviis,  utrinque  melliter  velntinis,  subtus  cinereo-al- 
bicantibns  :  stipulis  angustis,  aciitis,  saepius  falcato-recurvis  :  flo- 
ribus  sat  magnis,  axillaribus,  solitariis  ,  pedunculis  valde  longis, 
petiolum  duplo  vel  ultra  superantibus,  infra  apicem  articulatis  : 
calyce  pallide  tomentoso  -  canescente  ,  lobis  lanceolatis  ,  acutis  : 
corolla  lutea  :  fructo  calyce  aliquantum  longiore  ,  supra  abrupte 
concavo,  patelliformi,  stellatim  spinescente  :  carpidiis  ad  20  et 
ultra,  nigrescentibus,  dorso  parco  rufo-villosis,  demum  subglabre- 
scentibus,  abrupte  spinescentibus,  spinis  oxtus  recurvatis  ,  apice 
vix  uncinulatis  :  seminibus  subreniformibus  ,  fuscis,  punctulatis, 
pilis  stellatis  brevissimis  parco  conspersis. 

Erythr.— Film,  24  Novembre  1900,  fl.  fr.  (L.  Senni  n.  67, 
in  Herb.  Panorm.). 

Osserv. — Specie  distintissima,  forse  da  avvicinarsi  ad  Ab. 
zaiìzìbaricum,  Bo.t.  ex  Masters,  di  cui  non  ho  veduto  alcun  saggio. 
Il  Chiovenda  (presso  Fiori,  in  Nuovo  Giornale  Botanico  Italiano, 
ser.  2"',  voi.  XX.  1913.  p,  352)  considera  il  presente  Abutdon 
come  varietà  di  Ab.  indicum.  ma  i  suoi  caratteri ,  massime  per 
quanto  ne  riguarda  i  carpidii,  sono  totalmente  diversi.  Il  frutto 
poi  non  resta  sempre  aderente  alla  colonna  assile,  come  negli  Abu- 
tilon  a  capsule  vere,  quali  quelli  della  sezione  precedente  ,  ma 
tardivamente  se  ne  distacca,  e  può  essere  asportato  in  un  sol 
pezzo  od  anche  in  parecchi  frammenti,  di  qualche  carpidio  ognuno: 
le  spino  divergenti  ed  alquanto  uncinate  ,  debolmente  enofile, 
possono  favorire  il  distacco  e  facilitarne  il  trasporto  a  qualche 
distanza  :  a  questo  riguardo  si  nota  che  dei  tre  o  quattro  semi 
racchiusi  in  ogni  carpidio,  i  superiori  escono  alla  piìi  lieve  scos.sa 
mentre  quello  situato  più  in  basso  rimane  strettamente  incluso, 
per  cui  può  accompagnare  li  carpidio  in  tutte  le  sue  peregrina- 
zioni, dando  così  luogo  ad  una  duplice  disssemiuazione,  in  luogo 
ed  a  distanza. 


Abutilon  dell'Africa  Orientale  85 

Sp.  6'^  —  Abutilon  iiulicnm  (L.  Cent,  plant.  II.  1759  p.  26 
sub  Sida)  SwEET,  Hort.  Brit.  I,  1827  p.  52. 

Osserv.—  Contrariamente  a  quanto  dicono  gli  autori^  il  vero 
Ab,  indicum  sembra  non  frequente  in  Africa:  infatti  ne  ho  veduto 
molti  saggi  indiani,  ma  nessuno  africano  ascrivibile  alla  vera  forma 
tipica.  Non  comprendo  poi  come  diversi  autori,  e  principalmente 
r  HocHREUTiNER  (in  Ann.  Cona.  et  Jard.  Botan.  Genév.  VI.  1902 
p.  19)  riuniscano  allMft.  indicum  VAh.  asiaticuni^  L.  che  per  me 
è  specie  totalmente  diversa,  da  avvicinarsi  piuttosto  ad  Ah.  mu- 
ticum  ,  con  il  quale  anzi  da  alcuni  autori  viene  unita.  L'averle 
Linneo  distinte  è  già  motivo  di  considerarle  diverse:  dalle  varie 
descrizioni,  che  Linneo  ne  dà,  risulterebbe  : 

«  Ab.  asiaticum  foliis  indivisis ,  non  lobatis  ,  subtus  albo- 
tomentosis  :  stipulis  lanceolatis,  crassis  :  pcdunculis  folio  longio- 
ribus  :  capsulis  calyce  brevioribus,  cernuis  ,  valde  hirsutis,  truu- 
catis,  mucrone  bifido.  » 

«  Ab.  indicum  foliis  angulatis  vel  obsolete  lobatis,  non  subtus 
albo-tomontosis  :  stipulis  subulatis,  teneribus  :  pcdunculis  petiolo 
longioribus  :  capsulis  calj^ce  longioribus,  erectis,  scabridis,  apice 
in  angulum  rectum  terminatis.  » 

Veramente  alcuni  di  questi  caratteri  male  si  applicano  alle 
piante  attualmente  ritenute  por  Ab.  asiaficum  e  per  Ab  indicum, 
ma  nella  loro  complessità  bene  le  differenziano  ,  individuandole 
come  cose  totalmente  distinte.  Senza  tener  nota  di  altri  autori, 
il    Masters  cosi  le    differenzia  : 

«  Ab  asiaticum  —  Ripe  carpels  rounded  or  reniform  at  the 
top.  » 

«  Ab.  indicum  —  Ripe  carpels  acute  at  the  top,  with  erect, 
not  spreading  points.  » 

Il  Gagnepain  aggiunge  i  seguenti  caratteri  differenziali  : 

«  Ab.  a.sioficu7n— Calice  de  13  mm.  de  haut:  grainesvelues.  » 

«  Ab.  indicum  —  Calice  de  6-8  mm.  de  haut:  graines  glabres 
méme  au  sommet.  » 

Farmi  quindi  si  possano  tenere  distinte,  e  di  questo   parere 


86  G.  E.  Mattei 

è  certamente  I'Ekgler  die  (in  Pflanzenwelt  Ost.  -  Afrikas  ,  1895 
p.  265)  le  cita  entrambe  separatamente  per  l'Africa  orientale. 

Riassumendo  parmi  che  le  due  specie,  almeno  al  confronto 
dei  saggi  ad  esse  attribuiti  dagli  autori,  si  possano  tener  separate 
per  i  seguenti  caratteri  : 

Alndilon  asiatìcum  —  Pianta  rude-tomentosa,  flavescens,  foliis 
ovatis  ,  acutis  ,  minute  atque  regulariter  dentatis  ,  superioribus 
gradatim  minoribus  ,  qua  re  ilores  demum  paniculatis  :  floribus 
fructibusque  cernuis,  pedunculo  brevi,  calyce  maximo  :  fructibus 
calycem  vix  aequantibus,  globosis,  umbelicatis  ,  tomentosis  :  car- 
pidiis  subrostratis,  acutis,  non  spinescentibus,  tarde  secedentibus. 

Aìnitilon  iniUcum — Pianta  moUiter  sericea,  cinerea,  foliis  ro- 
tundatis,  cuspidatis  ,  grosse  et  irregulariter  dentato  -  incisis  vel 
plus  minus  lobatis,  omnibus  conformibus,  qua  re  flores  nondum 
paniculati:  floribus  fructibusque  erectibus  vel  angulatim  geniculatis: 
calyce  brevi  :  fructibus  calyce  multo  longioribus,  cyliudricis,  trun- 
cato-patelliformibus,  stellato-spinescentibus,  vix  liirtulis:  carpidiis 
abrupte  spinescentibus,  statini  secedentibus. 

Per  questi  caratteri  ritengo  giustificato  il  tener  distinte  le 
due  specie,  anzi  le  coiisidero  classificabili  in  due  stirpi  separate. 

Sp.  O  var.  —  Abutiloii  iiKlicum  (L.)  Sweet  ,  var.  niiero- 
phylliiiii,  HocHE.  in  Ann.  Cons.  Jard.  Bot.  Genov.  VII-VIII  1904 
p.  20. 

Aetli. — Verso  il  Tigre,  fi.  fr.  (Figari,  in  Hcrb.  Fior.). 

Osserv.  —  Saggio  con  foglie  più  grandi  e  più  lunga- 
mente picciuolate  in  confronto  alla  descrizione  dell'HocHREUTiNER. 
Fu  certamente  mandato  dal  Figari  al  Webb,  quindi  non  può 
essere  dubbio,  sulla  sua  provenienza  africana  :  però  il  foglio  su 
cui  è  fissato-  non  porta  alcuna  etichetta,  ma  trovasi  puntato  con 
altro  foglio  che  contiene  tre  saggi,  due  ascrivibili  ad  Ah.  Figa- 
rkmum  ed  uno,  che  descrivo  come  nuovo  {Ah.  diihium),  forse  av- 
vicinabile ad  Ah.  Kotchyl.  L'  etichetta  ,  che  accompagna  questi 
saggi,  porta  scritto:  «Pianta  la  quale  cresce  in  abbondanza  nei 
pascoli,  formante  grossi  cespi,  della  regione  Nubo-Sudanica,  non- 
ché nella  regione  abissinica,  verso  il  Tigre,  Luglio,  Agosto,  Figari 


Abutilon  dell'Africa  Orientale  87 

Bey  ».  Può  darsi  quindi  che  il  saggio  del  secondo  foglio  pro- 
venga dalla  regione  del  Tigre,  tantopiù  che  ricorda  molto,  mas- 
sime per  la  forma  fogliare,  una  specie  affine  dell'  Eritrea  ,  1'  Ah. 
microcarpum. 

Substirps  2*  —  Graveolenti  —  Carpidiis  magnis  ,  plus 
minus  mucronatis. 

Carpidiis  ellypticis,  basi  late  rotundatis  Ab.  Figarianum 

Carpidiis  obovato-oblongis,  basi  plus  minus  angustatis: 

Carpidiis  25-30  ;  caule  non  glanduloso  Ab.  graveoleus 

Carpidiis  ad  18:  caule  valde  glanduloso       Ab.  erythraeum 

Sp.  7^  —  Abutilon  figariauum,  Webb,  Fragm.  Fior.  Aeth. 
Aegypt.  1854.  54 

Aegypt. — In  Fazoglide  et  Cordofano,  Nov.  Dee.  jfl.  (Figari. 
in  Herb.  Fior.). 

Aeth. — Regione  del  Tacazè,  nelle  basse  valli  e  sul  pendice 
dei  monti,  fi.  fr.  (Figari,  in  Herb.  Fior.).  Verso  il  Tigre,  nei  pa- 
scoli, Lugl.  Agost.  il.  fr.  (Figari,  in  Herb.  Fior.). 

Osserv. — Specie  bene  distinta,  che  ricorda  per  la  forma  dei 
carpidii  VAb.  mdicuni  mentre  per  le  foglie  e  per  l'indumento  si 
avvicina  piuttosto  all' ^6.  gvaveolens  :  e  caratterizzata  dalle  foglie 
relativamente  piccole,  con  breve  picciuolo,  rotondato-ovate,  lun- 
gamente acuminato-cuspidate,  doppiamente  denticolate  ma  non 
lobate,  per  i  peduncoli  florali  molto  più  lunghi  della  foglia  ascel- 
lante,  e  per  i  carpidii  obovati,  rotondati  alla  base. 

Sp.  8"  —  Abutilon  graveolens,  Wight  et  Arnott,  Prod.  FI. 
Ind.  I.  1841  p.  56. 

Osserv. — Includo  questa  specie  per  il  confronto  con  la  se- 


88  G.  E.  Mattei 

guente,  e  perchè  citata  dagli  autori  come  africana  ,  quantunque 
non  mi  sia  occorso  di  vederne  alcun  saggio  di  questa  provenienza: 
è  probabile  che  gli  autori  l'abbiano  confusa  con  la  seguente,  che 
in  tal  caso  risulterebbe  essere  una  vicariante  africana  della  vera 
forma  tipica  indiana.  L'Hochreutiner  poi  (1.  e.  p.  18)  sinonimizza 
questa  specie  con  VAb.  hirtunv^  Sweet,  dicendosi  autorizzato  ad 
una  tale  riunione  dal  confronto  dei  saggi  autopti  della  Sida  gra- 
veoleììs,  RoxB.  Può  darsi  che  detti  saggi  corrispondano  j^erfetta- 
mente,  quantunque  in  materia  di  Abutilon  riesca  facilissimo  scam- 
biare una  forma  per  1'  altra  ,  se  non  si  hanno  saggi  assai  com- 
pleti, specialmente  con  frutti  ben  maturi.  Noto  però  che  VAh. 
hirtum,  Don,  quale  viene  descritto  dagli  autori,  e  quale  trovasi 
intercalato  negli  erbarii,  differisce  notevolmente  daWAb.  graveolens, 
WiGHT  et  Arn.,  secondo  i  saggi  indiani,  per  cui  credo  opportuno 
conservare   queste  due  specie    separate. 

Sp.  9*  —  Abutilou  erythraeuin  nov.  sp.  —  Ab.  maìacobafos, 
Webb  ined.  olim.  —  Elatum  ,  caule  tereti  vel  obscure  angulato, 
lanuginoso,  pilis  radis,  elongatis,  albidis  et  glandulis  compluribus, 
brevibus,  atris  ,  viscosis  tecto  :  foliis  maximis ,  longe  petiolatis, 
late  ovatis,  cordatis,  acuminatis,  dentatis,  11-nervosis  ,  supra  pi- 
loso-scabridis,  subtus  parce  velutino-hirtulis  ,  stipulis  elongatis  , 
lanceolato-linearibus:  floribus  axillaribus,  solitariis,  saepe  ad  axil- 
lam  in  racemos  congestis  et  pseudo-paniculam  paucifloram  effor- 
mantibus  :  peduncolo  brevi  vel  modice  elongato,  petiolum  rariter 
superante,  supra  medium  articulato:  calyce  ampio,  velutino,  lobis 
lanceolatis,  acuminatis  :  fructo  maxime,  globoso,  truucato-umbeli- 
cato  ,  hispido  ;  carpidiis  magnis ,  circiter  18 ,  nigrescentibus, 
oblongis,  basi  rotundatis,  apice  breviter  angulato  -  apiculatis  :  se- 
minibus  reniformibus,  piloso-lepidotis. 

Aegypt.— Valli  del  Fazoglide,  Sept.  Octobr,  11.  fr.  (Figari, 
in  Herb.  Fior.)  ed  alta  Nubia  (Figari,  in  Herb.  Fior.), 

Ery  thr.— Sino  loco  speciali  (Terracciano,  in  Herb.  Panorm.). 

Osserv. — Specie  forse  dagli  autori  confusa  con  Ab.  graveo- 
hns,  ma  ben  distinta,  come  risulta  dal  confronto    con    saggi    in- 


Abutilon  dell'Africa  Orientale  89 

diani  di  quest'ultimo.  Tosto  riconoscibile  per  le  foglie  più  grandi, 
più  rotonde,  meno  irregolarmente  dentate,  per  i  peduncoli  florali 
molto  corti  e  per  i  carpidii  più  grandi  ,  in  numero  di  circa  18, 
Il  saggio  che  il  Webb  ebbe  dal  Figari  nell'Aprile  1844,  fu  dal 
Webb  stesso  provvisoriamente  distinto  con  il  nome  nuovo  di  Ab. 
malacohatos,  ma  questo  nome  non  figura  più  nei  Fragmenta  Flo- 
rulae  Aethiopico-Aegijptiacae  ,  quindi  ho  creduto  io  pure  di  non 
ripristinarlo. 

Substirps  3*   -Microcarpi — Carpidiis  minoribus  ,    angu- 
lato-^mucronatis  vel  apiculatis. 

Carpidiis  latis,  29  -  30: 

Carpidiis  abrupte-apiculatis  :  caule  vix  glanduloso 

Ab.  hirtuni 

Carpidiis  subrostrato-mucroiiatis  :  caule  valde  glanduloso 

Ab.  lieterolrichiiiu 

Carpidiis  angustis,  paucioribus: 

Carpidiis  abrupte-apiculatis: 

Carpidiis  ad  14  Ab.  microcarpuiii 

Carpidiis  ad  10  Ab.  dubiiini 

Carpidiis  subrostrato-mucronatis  Ab.  clensevillosiiin 

Sp.  10^  —  Abutilon    hirtiim    (Lam.   Encycl.    I.    1789,  p.    7, 
sub  Sida)  Don,  gen.  Syst.  I.  1831,  p.  503,  non  Sweet. 

Aeth.— Dschahlscha,  5000,  8  Octobr.  1854,  fl.  fr.  (Schimper 
n.  214,  in  Herb.  Panorm.) 

Osserv. — Specie  dagli  autori  sovente  sinonimizzata  con  Ah. 
graveolens ,    ma  ,    come  ho  notato    per    detta  specie ,    sufficiente- 


90  G.  E.  Mattei 

mente  distinta,  almeno  al  confronto  con  saggi  indiani  di  vero 
Ah.  graceolens:  oltre  ai  carpidii  più  grandi,  più  allungati  ,  l)rani 
e  non  pallidi,  con  mucrone  appena  prominente,  quest'  ultimo  ha 
foglie  molto  più  grandi,  quasi  rotondate,  a  denti  pochissimo  ma- 
nifesti si  che  sembrono  pressocchè  intere  ,  con  lungo  é  robusto 
picciuolo,  e  caule  mancante  di  peli  glandulosi. 

Sp.  12*  —  Abutilou  heterotrichuni  ,  Hochst.  in  Schimper, 
Plant.  torr.  Agow.  n.  2306 ,  sed  nondum  diagnostico  editum. 
—  Frutex  ramis  teretibus  vel  subangulatis  ,  villis  albidis  radis 
atque  pilis  brevibus,  glanduliferis,  ferrugineis  ,  obtectibus:  «foliis 
petiolatis  ,  ovatis  ,  cordatis  ,  acuminatis  ,  grosse  et  irregulariter 
dentatis,  utrinque  velutinis,  subtus  pallidioribus  ,  ad  nervos  fer- 
rugineo-tomentosis:  stipulis  lanceolato-falcatis,  acutis,  deflexis:  flo- 
ribus  nunc  solitariis,  nunc  in  ramos  breves  axillares,  fere  aphyllos, 
paniculam  efformantes,  congestis:  calyce  campanulato,  ad  medium 
lobato,  lobis  lanceolatis,  acuminatis:  fructo  hemisphaerico,  supra 
truncato-umbelicato  :  carpidiis  ad  26  ,  angustis  ,  parce  sed  non 
abrupte  rostratis:  seminibus  reniformibus,  atris,  opacis. 

Aeth. — Dschadscha,  1  Octobr.  1854,  fi,  fr.  (Schimper,  Plant. 
terr.  Agow.  n.  2306,  in  Jlerb.  Panorm.) 

Osserv.  Specie  fin  qui  rimasta  inedita,  assai  affine  ad  Ah. 
hlì'tum,  dal  quale  differisce  principalmente  per  i  carpidii  alquanto 
più  piccoli  e  più  stretti. 

Sp.  12*  —  Abiitiloii  niicrocarpum  ^  nov,  sp.  —  Fruticosum, 
ramis  divaricatis,  teretibus,  viridi-rubescentibus,  tomentosis,  villis 
longis  ,  albidis  ,  radis  ,  parce  obtectis  :  foliis  parvibus,  longe  pe- 
tiolatis, ovatis,  profunde  cordatis,  acutis,  quandoque  obscure  tri- 
lobis,  inaequaliter  serrato-dentatis,  vel  subincisis,  utrinque  velu- 
tinis ,  subtus  vix  pallidioribus  ,  nervis  fere  ferrugineo  —  tomen- 
tosis: stipulis  anguste  lanceolatis,  adpressis  :  floribus  axilaribus, 
solitariis,  longe  pedunculatis,  pedunculis  folio  multo  longioribus, 
ad  summum  articulatis:  calyce  hemiphaerico ,  campanulato  ,  pro- 
funde lobato,  lobis  late  ovatis,  abrupte  cuspidatis:  petalis  pallide 
Havescentibus,  in  sicco  subalbidis:  fructo  parvo,  calicem  non  su- 


^^"^ 


Abutilon  deU*dK'ica  Orientale  91 


peraute ,  siibcylindrico  ,  parce  patellato-stellato ,  medio  iucavato- 
crateriforme:  carpidiis  ad  14,  fusco-nigrescentibiis,  valde  angustis, 
ultra  duplo  longioribus  qiiam  latis,  siibrostratis  ,  abrupte  spine- 
scentibiis,  spina  brevi,  submucroniforrai,  apicali ,  erecta  ,  non  la- 
teraliter  deflexa,  dorso  griseo  hirtis:  seminibus  reniformibus ,  fu- 
scis,  subglabrescentibiis. 

Erythr.— Adi  Ugrì  nei  Serae  ,  12  maggio  1913,  ti.  tr.  (L, 
Gufino,  n.  11,  in  Herb.  Panorm.) 

Osserv.  —  Specie  benissimo  distinta  per  la  piccolezza  dei 
carpidii,  che  di  poco  superano  in  grandezza  quelli  dell'  Ah.  den- 
ticulatum^  cui  pure  somigliano  per  la  loro  strettezza:  forse  per 
la  forma  delle  foglie  e  per  l'  indumento  si  avvicina  alla  var. 
popuìifoUuìn  ,  Sweex  dell'  Ah.  indlcum  ,  ma  il  frutto  ne  è  total- 
mente diverso. 

Sp.  13*^— Abutilon  (lubinin,  nov,  sp.  — ^?>.  À'o^sc^/,  Hochst, 
ex  Webb,  Fragm.  FI.  Aeth.  Aegypt.  1854  p.  62,  ex  parte. — Frutex 
albido-flavescens,  caule  pilis  albidis,  radis,  villoso  sed  non  glan- 
duloso:  foliis  mediocribus,  petiolatis,  late  ovatis,  cordatis,  acutis, 
grosse  et  argute  denticulato-crenatis  ,  junioribus  dense  villosis, 
subtus  pallidioribus:  floribus  axillaribus  ,  longe  pedunculatis,  fo- 
lium  aequantibus  vel  superantibus ,  pedunculo  ad  apicem  articu- 
lato:  calyce  villoso,  fere  ad  basin  partito,  laciniis  late  ovatis,  a- 
brupte  acuminatisi  carpidiis  ad  10,  mediocribus,  basi  angustatis, 
apice  apiculatis:  seminibus  reniformibus,  vix  tuberculatis. 

Aetli.—Verso  il  Tigre,  ti.  fr.  (Figari,  in  Herb.  Fior.) 

Osserv. — Saggio  unito  ad  altri  due  di  Ah.  Figarkmuìn,  come 
I1.0  detto  in  precedenza  (cnfr.  Ah.  indlcum  var.  micì'ophijllutu):  per 
diversi  caratteri,  specialmente  per  il  numero  dei  carpidii,  si  av- 
vicina ad  Ah.  Kofschyl,  con  il  quale  pare  fu  confuso  dal  Webb, 
ed  ancora  può  avvicinarsi  ad  Ah.  tortiiosum  ,  pur  rimanendo  da 
entrambi  sufidcientemente  distinto. 

.  Sp.    14**  —  Abutilou    (leusevillosuiu  ,    nov.    sp.  —  Aunuus  , 


32  G.  E.  Mattei 

caule  a  basi  ramoso,  subtortuoso  ,  villis  elongatis  ,  densis  ,  flavi- 
cantibus  obtecto:  foliis  louge  petiolatis  ,  petiolo  pilis  flavissimis 
obtecto  ,  ovato-rotuudatis  ,  cordatis,  breviter  acuminatis  ,  grosse 
et  duplo  dentatis  ,  supra  valde  scabridis,  subtus  floccoso-tomen- 
tosis,  sub  9  -  nervosis,  stipulis  late  linearibus:  floribus  axillaribus, 
solitariis,  pedunculo  modice  elongato,  petiolo  saepissime  breviori: 
calyce  dense  atque  flavide  tomentoso-villoso,  lobis  lanceolatis, 
acutis  ,  subcuspidatis  :  fructo  subgloboso,  apice  crateriformi-um- 
belicato,  carpidiis  ad  18,  dorso  rostratis,  villoso-hirtulis:  seminibus 
subglobosis,  dense  leproso-lepidotis. 

So  mal. — Mogadiscio,  zona  litoranea  e  dune,  maggio  1908, 
11.  Ir.  (C.  Macaluso,  n.  39,  in  Herb.  Panorm.). 

Osserv. — Trattandosi  di  saggi  poco  ben  conservati,  questa 
specie  fu  da  me,  nella  seconda  Centuria  (p.  182)  inserita  come 
Ah.  hirturn  ,  mentre  i  lunghi  villi  del  fusto  ,  e  la  mancanza  di 
peli  glandulosi,  ravvicinano  piuttosto  ad  Ab.  fortnosum:  da  que- 
st'ultimo però  differisce  tosto  per  i  peduncoli  costantemente  uni- 
flori  e  non  biflori  ,  per  le  lacinie  del  calice  coalite  fino  quasi  a 
metà,  non  fogliacee,  e  per  i  carpidii  circa  18  e  non  10. 

Substips  4*^  —  lilopliaroerti'pi  —  Carpidiis  minoribus  ,  alte 
rostratis,  dense  villosis. 

Carpidiis  rostro  modice  elongato,  lana   subrufa  ,  aliquantulo 
crispula,  obtecto  A.  Agiiesae 

Carpidiis  rostro  valde  elongato ,  lana  grisea  ,   non    crispula, 
obtecto  Ab.  ]»lepharocarpum 

Sp.  15»^  --  Abiitiloii  Agnesae,  BorzI  in  Bollett.  R.  Orto  Botan. 
e  Giard.  Colon,  di  Palermo^  Voi.  X.  1911,  p.  127  e.  tab. — Annuus, 
herbaceus,  caule  tereti,  erecto,  simplici  vel  parum  ramoso,  molliter 
velutino-tomentoso,  canescente  :  foliis  petiolatis  ,  lamina  modice 
ampia,  ovato-subrotundatis,  profunde  cordatis  ,  apice  acuminatis, 
non  cuspidatis  ,  leviter  serrato-dentatis  ,  utrinque  dense  hirsuto- 
tomentosis  ,  pallide  virescentibus  ,  praecipue  subtus  :  stipulis  su- 


Abutilon  dell'Africa  Orientale  93 

bulatis  :  iloribus  satis  amplis,  axillaribus,  solitariis,  loiige  pedun- 
ciilatis,  pedunciilis  articulatis,  petiolo  duplo  et  ultra  longioribus  : 
calyce  velutino-tomentoso,  lobis  ovatis,  acutis,  apiculatis  :  corolla 
flava,  calyce  duplo  longiora:  frncto  20  et  ultra  carpidiato,  medio 
umbilicatO;,  calyce  vix  longiore,  carpidiis  compressis,  papyraceis, 
nigrescentibus,  rotundatis,  apice  late  rostratis,  rostro  triangulari, 
acuto,  modice  elongato,  lana  subrufa,  aliquantulo  crispula,  dense 
obtecto  :  seminibus  reniformibus,  atris,  laevigatis,  linea  ventrali 
tantum  fulvo-bafbatis. 

Som  al. — Torda,  Goscia,  nella  piana,  22  Agosto  1907,  fl.  fr. 
(C.  Macaluso,  n,  117  bis,  in  Herb.  Panorm.).  Sino  loco  speciali 
fr.  (Mangano,  in  Herb.  Fior.). 

Osserv.  —  Specie  ben  distinta,  ricordante  nell'habitus 
alcune  forme  dell'-^?;.  Avicennae  ,  ma  totalmente  diversa  per  la 
forma  dei  carpidii. 

Sp.  16*  —  Abutilou  blepharocarpiini  ,  nov.  sp.  —  Annuus, 
herbaceus  ,  caule  tercti ,  erecto  ,  divaricatim-ramoso  ,  velutino , 
viridi  :  foliis  petiolatis,  lamina  ampia,  elliptico  -  ovatis  ,  cordatis, 
acutis,  obscure  crenulatis,  supra  vix  scabrido-pilosis  ,  subtus  ve- 
lutiuis,  laete  viridibus  vel  subflavescentibus,  9-nervosis  :  stipulis 
falcatis,  mucronatis  :  fiori  bus  amplis,  axillaribus,  solitariis,  longe 
pedunculatis,  pedunculis  ad  apicem  articulatis  ,  petiolo  multo 
longioribus:  calyce  parce  velutino,  lobis  anguste  lanceolatis,  longe 
acutis  :  fructo  26  et  ultra  carpidiato,  hemisphaerico,  patelliformi- 
truncato,  radiatim  stellato  ,  vix  umbilicato  ,  calyce  aliquantulo 
breviore  :  carpidiis  compressis,  papyraceis,  nigrescentibus,  rotun- 
dato-rostratis,  rostro  valde  elongato,  subtriangulari,  acuto,  copiose 
lana  grisea,  non  crispula,  obtecto  :  seminibus  reniforraibus,  atris. 

Somal.— Merca  nelle  dune,  2  Luglio  1907,  fl.  fr.  (0.  Maca- 

Luso,  n.  45  bis,  in  Herb.  Panorm.)  ;  Sponde  dell'  Uebi  Gof,  Ga- 

mana,  vallata  del  Giuba,  Febbrajo    1912,  tì.  fr.  (G.    Scassellaei 

132 
n.  —^  in  Herb.  Florent.). 
lo 

Osserv. — Specie  afiine  alla  precedente,  da  cui  tosto  si  dif- 
ferenzia per  la  eccessiva  lunghezza  e  larghezza  del  rostro. 


94  G.  E.  Mattei 

Siibstirps  6*^  —  Mutici — Carpidiis  minoribus,  siibmuticis. 

Carpidiis  eloiigatis: 

Carpidiis  snbrostratis  :  plàntibus  parce  tomentosis: 

Carpidiis  basi  angustatis  Ab.  sinaidiiu 

Carpidiis  basi  rotundatis  •  Ab.  iinpressuni 

Carpidiis  angulatis  :  plàntibus  dense  tomentosis      Ab.  asisiticiim 

e 

Carpidiis  rotundatis: 

Carpidiis  vix  angulatis  :  plàntibus  jjarce  tomentosis: 

Carpidiis  ad  20  Ab.  Webbianiiiu 

Carpidiis  ad  30  AI),  benadireiise 

Carpidiis  omnino  rotundatis:  plàntibus  dense  tomentosis: 

Carpidiis  ad  20  Ab.  paiiiiosiini 

Carpidiis  ad  30  .    Ab.  nniticiim 

Spec.  17-'^ — Abiitilon  sìnaicuin,  sp.  nov.  —  SufiPrutcscens,  caule 
erecto,  tereti,  voi  ad  apicem  plus  minus  angulatum,  parce  ramoso, 
dense  villoso  :  foliis  longc  petiolatis,  ell3'ptico  -  rotundatis  ,  fere 
magis  latis  quam  longis,  basi  cordatis,  lobis  basalibus  incumben- 
tibus,  apice  rotundatis  vel  brevissime  cuspidatis,  margine  crenato- 
dentatis,  supra  piloso-scabridis,  subtus  parce-tomentosis,  in  sicco 
ilavescentibus,  9-nerviis:  stipulis  linearibus  tarde  caducis  :  floribus 
axillaribus,  solitariis  ,  pedunculo  apice  articulato,  petiolo  multo 
breviori  :  sepalis  late  ovatis,  acutis,  subapiculatis,  villosis:  fructo 
calyce  vix  longiore  ,  apice  crateriformi  ,  depresso  ,  carpidiis  ad 
25  elongatis^  rostrato-apiculatis,  basi  angustatis,  pallide  stramineis: 
seminibus  reniformibus,  apiculatis,  piloso-hirtellis. 


Abutilon  dell'Africa  Orientale  95 

Aegypt. — Regione  montana  del  Sinai,  nei  sassosi  poriirici, 
ove  forma  grossi  cespugli  ,  alla  base  sublegnosi  ,  Maggio  fl.  fr. 
Figari,  in  Herb.  Fior.). 

0  sserv.  — Specie  ben  caratterizzata,  per  la  forma  delle  foglie 
ed  in  particolar  modo  per  quella  dei  carpidii,  che  fanno  passaggio 
fra  il  vero  Abutilon  muticum,  ed  alcune  specie  della  stirpe  pre- 
cedente, quali  Ab.  hirtum  e  più  propriamente  Ab.  denHevillosum, 
cui  si  avvicina  ancora  per  l'indumento  del  caule. 

Spec.  IS'^'— Abutilon  inipressiini,  Hochst.  in  Schimper,  Plant. 
terr.  Agow  n.  2333,  sed  nondum  diagnostice  editum. — Suffrutico- 
sum,  caule  vix  ramoso:  foliis  petiolatis,  ovato-lanceolatis,  basi  cor- 
datis,  acuminato-cuspidatis,  dn|)lo  denticulatis,  supra  scabridis,  sub- 
tus  pallidioribus,  tomentosis,  subflavescentibus,  stipulis  lanceolatis, 
subfalcatis  :  lioribus  demum  racemum  parce  foliosum  eflforman- 
tibus  :  sepalis  ovatis  ,  acutis,  tomentosis  :  fructo  calyco  vix  lon- 
giore,  globoso,  centro  dej^resso  :  carpidiis  ad  30,  pallidis,  subro- 
stratis,  basi  rotundatis  :  seminibus  reniformibus,  pilosiusculis, 

Aeth.— Auf  Berg  und  Tlial  4000  Guersafa,  5  Otobr.  1854 
11.  fr.  (Schimper  n.  2333,  in.  Herb.  Panorm,). 

O  sserv.  -  L'essiccata  abissinica  di  Schimper  non  è  citata  da 
alcun  autore,  quindi  paro  sia  sfuggita  o  pensatamente  trascurata: 
nell'etichetta  posseduta  dall'Orto  Botanico  di  Palermo  è  aggiunte^ 
«  Ab.  asiatico  pronimo  »   ed  in  realtà  si  avvicina  molto  al  seguente. 

Spec.  19^^— Abutilon  asiaticuni  (L.  Cent,  plant.  IL  1759  p.  26. 
sub  Sida)  Don,  Gen.  Sist.  1.  1831  p.  503.  Guill,  Perr.  et  Rich. 
Fior.  Seneg.  I.   1830  p.  62,  non  Sweet. 

Aegypt.  Arab. — Li  deserto  prope  opp.  Dschedda,  14  Nov. 
1835  fi.  fr.  (Schimper.  PI.  Arab.  Ed  IL  Hohen.  n.  794,  in  Herb. 
Fior.)  Djeddah  (Kruyt,  in  Herb.  Fior.). 

0 sserv.  —  Per  questa  specie  vedasi  quanto  è  detto  in  pre- 
cedenza, sotto  Ab.  indicum. 


96  G.  E.  Mattei   • 

Spec.  20*  —  Abutilou  Webbiauuni  sp.  nov.  —  Ab.  macro- 
pltjjlluni  Webb  ined.--Liguosuin  ?  caule  erecto,  ramoso,  ramis  radis, 
elougatis,  gracillibus,  tcretibus,  parce  tomentoso-cinereis,  pilis  radis 
longioribus  albidis  :  foliis  longe  petiolatis  ,  late  ovatis,  basi  cor- 
datis,  lobis  ampie  divergentibus,  apice  acuminatis,  margine  grosse 
dentatis,  junioribus  dense  tomentosis  ,  deinde  ,  praecipue  supra, 
fere  glabratis,  stipulis  anguste  linearibus  persistentibus  :  fioribus 
demum  fere  racemum  parce  foliosum  (foliis  diminutis)  efforman- 
tibus  :  calyce  brevi,  sepalis  subtriaugularibus,  apiculatis  :  fructo 
globoso,  calyce  multo  longiore,  centro  profunde  depresso  ,  car- 
pid  iis  ad  20  nigrescentibus,  ovato-oblongis  ,  apice  angulatis  :  se- 
minibus  reniformibus. 

Aegypt. — In  Fazoglide,  Nov.  Dee.  il.  fr.  (Figari,  in  Herb. 
Fior.). 

Somal.-Sine  loco,  fr.  (Mangano,  in  Herb.  Fior.). 

Osserv. — I  saggi  che  il  Webb  ebbe  dal  Figaki  nel  1844, 
furono  posti  in  Erbario  con  il  nome  provvisorio  di  Ab.  macro- 
phijlhim.,  nome  che  più  non  figura  nei  Fragmenta  Florulae  Aethio- 
pico  Aegi/ptiacae,  e  che  non  credo  opportuno  ripristinare  ,  tanto 
più  che  esiste  già  un  Ab.  ìnacrophyllum.,  St.  H[l.  del  Brasile.  Questa 
specie  benché  affine  ad  Ab.  muticum  ne  diiferisce  a  sufficienza. 
Ascrivo  poi  dubitativamente  (perchè  consta  di  soli  frutti)  a  questa 
specie  un  saggio  raccolto  dal  Mangano,  in  Somalia. 

Spec.  20*  —  Abutilou  beuadireuse,  sp.  nov.  — Suffrutescens  (?) 
caule  erecto,  basi  tereto,  apice  plus  minus  angulato-sulcato  ,  ve- 
lutino  :  foliis  petiolatis,  late  ovato  -  cordatis,  acuminatis,  laeviter 
crenatis,  supra  piloso-scabridis,  subtus  floccoso-tomentosis,  viridibus, 
sub  11-nerviis,  stipulis  anguste  lanceolatis,  acutis  ,  prompte  ca- 
ducis  :  fioribus  axillaribus ,  glomeratis ,  demum  paniculam  fere 
aphyllam  (foliis  diminutis)  efformantibus:  pedicello  brevi,  crasso: 
ad  medium  articulato:  calyce  late  cupuliforme  ,  dense  velutino, 
lobis  triangularibus,  acutis  :  corolla  magna,  flava,  basi  purpureo 
notata  :  fructo  calycem  non  aequante,  globoso,  apice  truncato,  ad 
medium  umbilicato,  dense  tomentoso-hirsuto,  carpidiis  usque  ad 
34,  nigricantibus,  late  rotuudatis  ,  breviter  rostratis  ;  seminibus 
subreniformibus,  pilosiusculis. 


Abutilon  dell'Africa  Orientale  97 

Som  al.— Torcia,  22  Agosto  1907,  fl.  fr.  (C.  Macaluso,  n.  117, 
in  Herb.  Panorm.),  Giambo,  16  Giugno  1912,  fl.  fr.  (G.  Paoli 
n.  244,  in  Herb.  Fior.). 

Osserv. — Questa  specie,  avendo  dapprima  avuto  saggi  in- 
completi ,  fu  da  me  inclusa  nella  centuria  di  piante  somalensi 
(p.  102)  come  Ahidilon  angtdatunt,  di  cui  ha  realmente  1'  habitus 
ma  se  ne  allontana  per  la  costituzione  dei  carpidii.  È  una  specie 
benissimo  caratterizzata,  che  si  avvicina  ad  Ab.  impresìmm  e  spe- 
cialmente ad  Ah.  benadirense :  però  l'indumento  è  diverso,  i  fiori 
sono  più  glomerati_,  il  frutto  resta  incluso  nel  calice,  i  carpidii 
sono  totalmente  coaliti,  nereggianti,  rotondati. 

Spec.  21*  —  Abutilon  paimosuiu  (R.  Br.  in  Salt.  Abyss. 
App.  1828  p.  65)  Webb,  Fragm.  Fior.  Aethiop.  1864  p.  51.— Suf- 
frutescens,  caule  eiecto,  tereti,  tomentoso-hirto,  j)ilis  radis  ,  lon- 
gioribus,  albicantibus,  apice  vix  compresso  :  foliis  petiolatis,  me- 
diocribus  ,  ovatis  ,  late  cordatis  ,  acuminatis  vel  fere  cuspidatis, 
cronatis,  9-nervibus,  utrinque  viridi  -  fioccoso  -  tomentosis  ,  subtus 
pallidioribus  :  stipulis  elongatis,  lineari-lanceolatis  :  floribus  soli- 
tariis,  axillaribus,  vel  compluribus  in  eadeni  axilla  fere  glomeratis, 
demum,  loliis  superioribus  diminutis,  racemum  fere  aphyllum  ef- 
formantibus  :  pedunculis  tomentosis  modico  longis,  sed  fòlia  su- 
prema saepissime  superantibus,  ad  medium  artictilatis  :  calyce  lato, 
tomentoso-velutino,  segmentis  triangularibus,  acutis:  corolla  fiava:  ■ 
fructo  globoso-turbinato,  dense  tomentoso-villoso  ,  calyce  multo 
breviori,  ad  medium  modico  umbilicato  :  carpidiis  ad  20,  rotun- 
dato-rostratis,  2-spermis  :  seminibus  reniformi-angulosis  ,  subgla- 
brescentibus. 

Som  al.-  Cansuma,  vallata  del  Giuba,  1912,  fl.  fr.  (G.  Scas- 
SELLATi  n.  33,  in  Herb.  Fior.). 

0  s  s  er  V.— Ascrivo  i  saggi  somalensi  a,\VAb.  pamiOHum  anzicchè 
allM&.  nmUcum,  specialmente  per  il  colore  dei  fiori  che  è  giallo 
e  non  rosso,  carattere  già  posto  in  evidenza  dal  Webb:  quest'au- 
tore però  non  nota  la  tendenza  che  hanno  i  fiori  a  porsi  in  in- 
fiorescenze, precisamente  come  neir^/>.  impressum.  È  specie  che 


98         .  G.  E.  Mattei 

fa"  quasi  passaggio  fra  Ah.   miitlcum  ed  Ab.  henadirenfie.,  da  ristu- 
diarsi con  saggi  a  frutti  totalmente    maturi.  . 

Spec.  22*  —  Abutiloii  iimtìcuni  (Delil.  Fior.  Egypt.  1813 
p;  20  sub  Sida)  Webb  ,  Fragm.  Fior.  Aetli.  1854  p.  51.  -  Ah. 
glaucum  (Cavan.)  Don,  Gen,  Syst.  I.  1831.  p.  504,  et  Auctorum 
plurimum,  prò  parte. 

Aegypt.--Sine  loco,  il.  fr.  (Raddi,  in  Herb.  Fior.). 
Nubi  a — Madfouneh  ed  El-Galabetreh,  Januar,  et  Febr.  1848, 
fi.  fr.   (L.  Kralik,  sine  numero,  in  Herb.  Panorm.). 

Osserv. — Anche  di  questa  specie  non  ho  trovato  saggi  nelle 
piante  da  me  avute  in  esame ,  cito  però  i  saggi  classici  del 
Kralik,  esistenti  nell'Erbario  dell'Orto  Botanico  di  Palermo,  per 
il  confronto  che  se  ne  può  fare  con  la  precedente.  Gli  autori 
tendono  ad  identificare  questa  specie  con  1'  Ah.  glaucum  (Cava- 
NiLLES  sub  Sida)  ma  quest'  ultimo  ,  stando  alla  descrizione  del 
Cavanilles  stesso  ,  risulta  evidentemente  diverso  ,  massime  per 
il  numero  dei  carpidii,  che  dicesi  di  10  (nell'  Ab.  muticum  sono 
circa  30  !),  per  la  glaucescenza  etc.  Sorge  il  dubbio  che  la  specie 
del  Cavanilles  corrisponda  a  qualche  AbutUon  affine  al  fruticosum 
od  al  denticidatum. 

iSp.  23*  var. —  Abutllou  iiiuticiiiii  (Delil.)  Webb,  var.  villo- 
siim,  Weiìb,  Fragm.  Fior.  Aeth.  Aegypt.  1854  p.  51. 

A  egypt. — In  fìssuris  rupium  granitarum  secus  mare  rubri. 
Maj.  Jun.  1844  (Figari,  in  Herb.   Fior.). 

Osserv.  -Saggio  autopto  del  Webb.,  ma  troppo  gracile  e 
solo  in  fiore,  che  non  permette  una  diagnosi  sicura:  ricorda  assai 
V Ab.  dubium,  ed  anche  VAb.  sbiaicum,  cui  forse  meglio  andrebbe 
riunito,  che  non  sdV Ab.  muticum. 

Stirps  III.  —  Mouosperiui — Carpidiis  plurimis,  ab  axi  statini 
secedentibus  ,  capsulas  non  efformantibus  ,  fere  indehiscentibus, 
submonospermis. 


Abutilon  dell'Africa  Orientale  90 

Carpidiis  modice  compressis,  sublatis,  dorso  profunde  sulcatis: 

Ab.  intermedi  UHI 

Carpidiis  valde  compressis,  dorso  vix  sulcatis: 

Carpidiis  obovatis  Ab.  longiciispe 

Carpidiis  rotundatis  Ab.  crassiiierviuni 

Spec.  24**  —  Abutilon  intermedi  uni,  Hochst.  ex  Schweixf. 
Beitr.  Fior.  Acthiop.  1867  p.  49. 

Aeth, — Sine  loco  speciali,  1852  fi.  fr.  (Schimper,  ed  Hohe- 
NACKER  n.  2031,  in  Herb.  Panorm.) ,  Schlanke  Standeam  Rand 
dcr  Thaler  3600'  Gnrrsarfa,  5  Octobr.  1854,  fi.  fr.  (Schimper,  PI. 
terr.  Agow  n.  2330,  in  Herb.  Panorm.). 

0  s  s  e  r  V  . — Gli  autori  per  solito  sinonimizzano  questo  Aìmtilon 
con  VAI),  angiilatum,  Guill.  et  Perr.  dell'Africa  occidentale,  anzi 
il  Masters,  che  confrontò  esemplari  autopti  di  entrambi,  non  esita 
a  ritenerli  identici.  A  me  tuttavia  resta  qualche  dubbio  sulla  loro 
completa  corrispondenza,  perchè  in  fatto  di  Abutilon  non  è  facile 
rilevare  subito  le  differenze,  tanto  più  che  il  Masters  tende  troppo 
a  sinonimizzare  cose  diverse.  Dall'esame  dei  saggi  di  Schimper  con 
la  descrizione  di  Guillemin  e  Perrottet  risulta  che  Y  Abutilon  angu- 
latum  ha  foglie  «  sabintengra,  vel  vix  dentata,  pulverulento-to- 
mentosa,  10-12-nervia  (questi  autori  indicano  sempre  i  nervi  con 
numero  pari  ,  forse  non  comprendendovi  il  mediano)  »,  stipole 
«  lanceolatae  »  e  frutto  di  circa  30  carpidii  ^  mentre  1'  Ab.  inìer- 
niedium  ha  foglie  «  crenata,  velutina,  9-nervia  »  stipole,  «  subfal- 
catae  »  e  frutto  di  circa  25  carpidii.  Perciò  parrai  si  possano 
considerare  distinte,  ritenendole  piuttosto  come  due  forme  vica- 
rianti, una  a  sviluppo  orientale  (etiopico)  e  l'altra  a  sviluppo  oc- 
cidentale Catlantico).  Anche  I'Engler  considera  VAb.  intermedium 
come  specie  propria  dell'  Africa  orientale  e  del  Madagascar  (in 
Die  Pflanzenwelt  Ost-Africas,  1895  p.  265).  Riguardo  però  al 
Madagascar  forse  si  tratta  àeWAb.  pi^eudo  -  angidatum  ,  posterior- 
mente descritto  come  nuovo  dall'HocHREUTiNER,  di  cui  vidi  saggi 


100  G.  E.  Mattei 

raccolti  dal  Babon  e  comimicati  dal  Beccari  (in  Herb.  Fior.):  il 
vero  Ab.  angulatum  poi,  cosi  distinto  da  Ah.  interiìiedmm,  parmi 
assai  affine,  se  non  identico,  ad  Ah.  Eetveldeamnn,  De  AVild.  et 
DuRAND,  pure,  dell'Africa  occidentale. 

Spec.  25''  —  Abutiloii  loiigieiispe,  Hochts.  ex  A.  Rich.  Fior. 
Abyss.  I.  1847,  p.  69.  Schweinf.  Beitr.  Fior.  Aeth.  1867,  p.  50. 
Masters  in  Oliver,  Fior.  Trop.  Afric.  I.  1868,  p.  184. 

Aeth. — Prope  Genniam  regionis  Memsach  (4000-7000  ped. 
alt.)  26  Jun.  et  26  Dee.  1837  fl.  fr.  (Schimper  It.  Abyss.  fr.  pi. 
Adoens.  n.  258  ,  in  Herb.  Fior.).  Mont.  Scholoda  ,  1852  fl.  fr. 
(Schimper  ,  od  Hohenack.  n.  1511,  in  Herb.  Fior,  et  Panorm.), 
Aman  Eski ,  6-7000' ,  5  nov.  1854  ,  fl.  fr.  (Schimper  n.  328,  in 
Herb.  Panorm.). 

Osserv.  -  Specie  bene  distinta  dalla  precedente  tanto  per  la 
forma  delle  foglie  e  la  loro  glabrizic  nella  pagina  superiore, 
quanto  per  quella  dei  carpidii. 

Spec.  25*^  --  Abiitiloii  crassinerviuni ,  Hochst.  iu  Schimp, 
PI.  Abyss.  ed  II.  Hohenacker,  1852,  n.  169,  sed  nondum  dia- 
gnostico editum. — Fruticosum,  caule  tormentoso,  superno  ad  pa- 
niculam  hirto:  foliis  mediocribus  ,  crassis  ,  non  longe  petiolatis, 
petiolo  sulcato,  tomentoso,  rotundato-ovatis,  basi  cordatis  ,  apice 
breviter  acuminantis,  margine  minute  serratis,  adprcsse  volutinis, 
non  pulverulentis,  in  sicco  subtus  pallide  flavesccntibus ,  11-ner- 
viis  ,  stipulis  longe  linearibus  ,  tarde  caducis  :  floribus  ccrnuis, 
racemum  terminalom,  ramosum,  paniculatum,  fero  apliyllum,  ef- 
formantibus  :  calyce  rufo  tomentoso  :  fructo  globoso  ,  tomentoso, 
vix  hispido,  centro  aliquantulo  depresso:  carpidiis  ad  24,  rotuu- 
datis  :  seminibus  glabrescentibus  ,  rotundato-compressis  ,  non  an- 
gulatis. 

Aeth. — Sine  loco  speciali  (Schimper,  ed  Hohenacker.  n.  169, 
in  Herb.  Panorm.). 

Osserv. — Specie  assai    distinta    da    ogni  altra,  forse  stata 


Abutilon  detl'Africa  Orientale  iOl 

confusa  con  1'  Ah.  longicuspe,  dal  quale  però  se  ne  allontana  tosto: 
infatti  il  vero  Ab.  longicuspe  ha  foglie  molto  più  grandi ,  meno 
coriacee  ,  con  lungo  picciolo  irto  ,  non  rotondate  ma  a  cuspide 
lunghissima,  più  vellutate,  biancastre  e  non  flavescenti,  con  7  a 
9  nervi  (e  non  11),  stipole  lanceolate  prontamente  caduche,  calice 
velutino  e  non  rufo-tomentoso,  capsula  più  ispida,  di  20  (e  non 
24)  carpidii,  con  semi  angulati.  Per  questi  caratteri  ritengo  si 
possa  tenere  ben  distinto.  L'etichetta  poi  che  accompagna  i  nostri 
saggi  portava  primitivamente  il  n,  258  ed  il  nome  di  Ah.  longi- 
cuspe, ma  tanto  il  numero  che  il  nome  furono  cancellati  per  so- 
stituirvi il  n.  169  ed  il  nome  Ah.  crassifolium.  Non  ho  visto 
l'essiccata  n.  257  ,  ma  in  quella  di  vero  Ah.  longicuspe  n.  1511 
è  richiamato  anche  il  n.  257  ,  quindi  pare  che  debba  riferirsi  a 
tale  specie  e  non  a  quella  in  questione,  tanto  più  che  anche  gli 
autori  la  citano  per  tale. 

SPECIE   AGGIUNTA 

Aggiungo,  come  appendice  la  seguente  specie  di  Ahutilon, 
certamente  nuova^  che,  per  non  essere  dell'Africa  orientale,  non 
ha  potuto  trovar  posto  nel  precedente  elenco. 

Sp.  26^  -Abutilon  Diirardoì,  nov.  sp. — Ah.  tortuosum  Guill. 
Perr.  et  RicH.  Fior.  Seneg.  I.  1830  ,  p.  63  ,  prò  parte.  -  An- 
nuus,  caule  simplici,  tereti,  erecto,  molliter  villoso  ,  pilis  longis, 
divaricatis,  imoque  reflexis:  foliis  petiolatis,  late  ovatis,  cordatis, 
acuminatis,  subtus  tomentosis,  superne  scabridis,  stipulis  lanceo- 
latis,  statim  caducis:  floribus  axillaribus,  magnis  ,  luteis:  pedun- 
culis  modice  elongatis;,  saepe  biiloris  :  calyce  foliaceo  ,  profunde 
partito,  laciniis  late  ovalibus,  acuminatis,  velutinis:  fructo  calicem 
non  superante,  vertice  truncato-crateriformi  ,  villoso-hirto  ,  carpi- 
diis  ad  10,  magnis,  late  rostratis,  vix  acuminatis,  sub  4  spermis: 
seminibus  globosis,  subreniformibus  ,  fuscis  ,  pilis  brevibus  oon- 
spersis. 

Afr.  septentr.— Algeria,  Alger-Metidja,  Juin-Aoùt  1889,  il. 
fr.  (G.  L.  Durando  sub  Ab.  Avicennae,  in  Herb.  Panorm.). 

Osserv. — Benché  non  dell'Africa  Orientale,  includo   questo 


102  G.  E.  Mattei 

Abutiloìi  nel  presente  elenco  ,  trattandosi  di  forma  importante, 
forse  molto  affine  ad  Ab.  tortuosum  e  che  pure  ricorda  VAb.  molle 
del  Perù,  comunemente  coltivato  nei  giardini.  Il  vero  Ab.  tor- 
tuosum, GuiLL,  Perù,  et  B-ich.  è  specie  propria  dell'Africa  occi 
dentale  ,  forse  a  torto  dagli  autori  citato  per  altre  regioni  d'  A- 
frica,  perchè  confuso  con  Ab.  grateolens  e  con  Ab.  hirtum.  Piut- 
tosto ritengo  possa  collegarsi  con  Ab.  Kotschyi  ,  Hochst.  L'  Ho- 
CHREUTiNER  giustamente  lo  conserva  come  specie  distinta.  Questa 
forma  di  Algeria ,  pure  avvicinandosene  molto  ,  ne  è  sufficiente- 
mente distinta  ,  e  non  comprendo  come  tanti  autori  che  esplo- 
rarono 1'  Algeria  ,  non  ne  faccino  menzione  ,  quantunque  l'es- 
siccata di  Durando  risalga  a  quasi  cinquanta  anni  fa  ,  e  debba 
trovarsi  in  parecchi  erbarii.  Avevo  dapprima  dubitato  di  uno 
scambio  di  etichetta  ,  possibilmente  avvenuto  nel  riordinamento 
dell'Erbario  dell'Istituto  Botanico  di  Palermo,  ma  non  lo  credo 
probabile  ,  tanto  più  che  questa  specie  non  conviene  con  alcun 
altra  a  me  nota,  mentre  in  realtà,  ad  uno  sguardo  superficiale, 
può  essere  presa  per  il  vero  Ab.  Avicennae. 


Y. 

Ricerche  e  note  critiche 
sull'apparato  di    moto   delie   Sentitive 

pei 
Prof.  A.  Borzì  e  Dott.  G.  Catalano 


I 


Le  nuove  osservazioni  ed  esperienze  sui  fenomeni  di  senso  nelle  Mi- 
mose ,  che  formano  oggetto  del  preseììte  lavoro  ,  sono  state  già 
pubblicate  in  una  recente  Memoria  della  R.  Accademia  dei 
Lincei  {Serie  V,  Voi.  XI,  fase.  Ili)  dal  titolo  :  «  La  dottrina 
dei  moti  delle  Sensitive  » .  Nel  riprodurne  qui  il  te.sto  ci  è  pia- 
ciuto aggiungere  qualche  maggior  dettaglio  su  taluni  punti  di 
speciale  importanza  sperimentale  e  critica  a  completamento  dei 
relativi  argomenti.  Rimandiamo  del  resto  il  lettore  alle  illu- 
strazioni ed  alla  tavola  che  corredano  la  su  detta  pubblicazione. 


Le  moderne  osservazioni  ed  esperienze  dirette  ad  investigare 
i  fondamenti  fisiologici  per  mezzo  dei  quali  si  compiono  i  feno- 
meni di  senso  nel  Regno  vegetale,  tendono,  come  è  noto,  ad  una 
concezione  fisico-meccanica  del  processo  sensorio,  senza  cioè  che 
al  compimento  delle  sue  varie  manifestazioni  -intervengano  azioni 
vitali,  più  o  meno  oscure  e  complesse.  Così,  ad  es.,  nelle  Mimose 
che  rappresentano  certamente  il  più  cospicuo  esempio  della  sen- 
sibilità vegetale,  molte  ricerche  ed  esperienze  hanno  dimostrato 
la  possibilità  che  gii  stimoli  capaci  di  provocare  le  ben  note 
reazioni  motorie  delle  foglie  si  trasmettono  attraverso  regioni  del 
corpo  della  piante  dove  non  esistono  tessuti  vivi  o  sono  stati  ar- 
tificialmente uccisi.  Cosi  pure  si  è  potuto  ricondurre  a  un  sem- 
plice fenomeno  fisico  ,  riferibile  principalmente^  alle  variazioni 
dell'equilibrio  idrostatico  che  si  verificano  in  seno  ai  tessuti,  anche 
il  meccanismo  del    movimento^,  fogliare    propriamente  détto  ,  che 


10(5  A.  Borzì  e  G.  Catalano 

ha  luogo  nei  tessuti  dei  cuscinetti.  Tutto  ciò  allontanando  vieppiù 
la  necessità  di  ammettere,  come  si  è  detto,  il  concorso  di  azioni 
vitali  nella  spiegazione  di  siffatti  fenomeni ,  ha  servito  di  base 
per  una  interpretazione  fisico-meccanica  del  fenomeni  di  movi- 
mento delle  Sensitive,  e  di  essa,  come  è  noto,  abbiamo  la  migliore 
sintesi  nel  classico  lavoro  dell' H^berlandt.  (10) 

L'idea  che  il  fenomeno  di  trasmissione  degli  stimoli  consista 
fondamentalmente,  nelle  Mimose,  in  un  fenomeno  fisico  e  più  pre- 
cisamente idrodinamico,  trova  riscontro  nelle  ipotesi  degli  antichi 
fisiologi  ,    i    quali    supposero    1'  esistenza ,    nel    corpo    vegetante 
delle    Mimose ,    di    un    misterioso    fluido   liquido  -  aereo ,    sprigio- 
natesi tutte  le    volte   che  la    pianta    esegue  i    suoi    caratteristici 
movimenti.    Ricordiamo    in    proposito  gli  scritti    del    Ray  ,    del 
Parent,    del  Lamark  (16)  e  degli  italiani    Bellardi    (1)  e    Com- 
PARETTi.  (4)  Secondo  quest'ultimo,  la  causa  dei  moti  delle  Mimose 
risiede  nel  movimento  del  contenuto  delle   trachee,  che    sarebbe 
appunto  un  liquido  «  acqueo-aereo»,  dotato  di  grande  espansibilità 
e  mobilità.  Il  modo  come  Fazione  degli  stimoli  si  trasmette  a  di- 
stanza viene  spiegato  dall' A.  ammettendo  una    rapida  e    copiosa 
emissione  di   bolle  di  detto  fluido  ,  provocata    dalla  più    leggera 
compressione  esercitata  all'estremità  dei  fasci  vascolari,  così  che, 
secondo  l'A-,  in  conclusione  la  causa  dei  moti  sarebbe  puramente 
idrodinamica,  esplicantesi  secondo  le  leggi  della    fisica.  Secondo 
il  Bellardi  la  causa  del  ripiegamento  dei  cuscinetti  della  Mimosa 
è  attribuita  ad  una   variazione  delle    condizioni  di    equilibrio  in 
cui  trovasi  il  succo  entro  l'organo.  Riteniamo  interessante  ripor- 
tare testualmente  il  passo  relativo  :   «  Pone   interdiu  ,  dum  pianta 
viget,  ac  piane   ngilat  proportionata  pediculi  ,  vel    succussione  ,  vel 
pressione  (folla  enim  et  pediculi    caute    leviter  tangi  possunt ,    quin 
contracito  sequatur  ulla)  partem    aliquam  succi    copiosiorem    adigi 
in  superioreììi  suhstantiae  partem,  vel  partem  aliquam  succi    disjici 
ex  parte  inferiore,  vel   fieri    simul    utrumque ,    contrahetur    erectus 
pedicidus.  At,  perspiratione    ecccessum  succi    hmiriente  jam  a  parte 
superiore  et  haustionem  succi  alterius  promovente  ,    iterum    erigetur 
pediculus...  ».    In    queste    parole    troviamo    riassunta    ne    più  ne 
meno    che    la    concezione    moderna    del    meccanismo    del    movi- 
mento dei  pulvini  motori,  e  può  ben  dirsi ,    quindi,   che  il  Bel- 


Ricerche  sull'apparato  di  moto  107 

LARDI  abbia  precorso  i  moderni  fisiologi  ,  i  quali  ci  sembra  lo 
abbiano  superato  soltanto  nella  conoscenza  dei  dettagli. 

Senonchè  la  dififusione  dei  fenomeni  di  senso  ,  dei  quali  si 
può  dire  ogni  giorno  si  raccolgono  sempre  prove  e  documenti  in- 
discutibili in  quasi  ogni  classe  del  Regno  vegetale ,  lascia  un 
campo  tutt'ora  aperto  alla  indagine  della  fisiologia  ;  e  molto  an- 
cora resta  nel  dominio  dei  fenomeni  biotici  propriamente  detti, 
la  cui  natura  resta  oscura  e  misteriosa.  Sicché  quanto,  allo  stato 
attuale,  si  conosce  sui  processi  fisico-meccanici  che  intervengono 
nel  compimento  dei  fenomeni  di  senso  ,  è  ben  piccola  cosa  di 
fronte  alla  vastità  del  problema  della  sensibilità  vegetale.  Anche 
per  ciò  che  raguarda  le  Mimose  in  particolare,  sebbene,  come  si 
è  detto,  esse  siano  state  studiate  meglio  e  più  di  qualunque  altro 
gruppo  di  piante  sensibili,  molti  fatti  restano  tutt'ora  inspiegati 
od  addirittura  in  contraddizione  con  le  ipotesi  fin  qui  ammesse. 

Noi,  che  da  lunghi  anni  ci  siamo  occupati  di  studi  ed  os- 
servazioni sulle  sensitive,  siamo  ben  persuasi  che  le  spiegazioni, 
fin  qui  acquisite  dalla  fisiologia  vegetale  moderna  sull'argomento, 
non  possono  che  essere  provvisorie,  principalmente  perchè  i  fatti 
provano  l'erroneità  del  concetto  secondo  cui  codesti  importantis- 
simi fenomeni  si  compiono  esclusivamente  al  di  fuori  di  qualsiasi 
concorso  attivo  dei  tessuti  vivi  delle  piante. 

La  presente  breve  esposizione  di  tali  studi  tende  appunto 
a  porgerne  la  dimostrazione. 

Qualunque  sia  la  natura  intima  del  processo  sensorio  ,  sia 
cioè  essa  meccanica  o  biotica,  nessuno  può  disconoscere  che  in 
esso  si  possono  distinguere  tre  momenti  fondamentali ,  cioè  la 
ricezione  dello  stimolo,  la  trasmissione  di  esso,  e  la  esecuzione  del 
movimento  che  costituisce  la  reazione.  Fosse  pure  cotesta  una 
distinzione  affatto  artificiale,  quand'anche,  cioè,  questi  tre  momenti, 
almeno  nel  Regno  vegetale,  fossero  in  realtà  fusi  in  un  processo 
fondamentale  unico,  la  loro  distinzione  è  sempre  utile  ,  perchè 
obbliga  a  portare  la  indagine  fisiologica  separatamente  ai  pro- 
cessi coi  quali  rispettivamente  s'  inizia  ,  si  elabora  e  si  cmnpie 
il  fenomeno.  Ed  è  appunto  necessario  rilevare  quali  energie  , 
meccaniche  o  biotiche,  si  sviluppano  nell'organismo  vegetale  du- 


108  A.  Borzì  e  G.  Catalano 

rante  le  varie  fasi  attraverso  le  quali  si    compie  il  fenomeno  di 

senso, 

Fecezione  dello  stimolo.  —  Non  possiamo  senza  meraviglia  rile- 
vare il  fatto  che  il  più  strenuo  sostenitore  della  teoria  idrodina- 
mica della  trasmissione  degli  stimoli  nelle  Mimose  —  1'  Haber- 
LANDT  —  sia  stato  pure  un  assertore  della  funzione  protoplasma- 
tica  per  ciò  che  riguarda  la  recezione  degli  stimoli.  Infatti, 
per  non  parlare  dei  numerosi  lavori  dell'HABEELANDT  sugli  organi 
di  senso  nei  vegetali  in  rapporto  cogli  stimoli  della  luce,  con  quelli 
meccanici  ecc.,  dobbiamo  pure  a  lui  la  concezione  dell'esistenza, 
nelle  Mimose,  (13,  15)  di  speciali  organi  di  percezione — in  senso 
largo  —  per  gli  stimoli  di  contatto.  Detti  organi  sarebbero  i  peli 
setolosi  che  ,  come  è  noto  ,  si  trovano  distribuiti  un  po'  da  per 
tutto  nel  corpo  della  pianta;  ma  in  modo  speciale  sarebbero  adatti 
alla  detta  funzione  quelli  situati  nella  metà  inferiore  del  cusci- 
netto fogliare.  Secondo  I'Haberlandt  dunque,  la  prima  parte  del 
fenomeno  di  senso  nelle  Mimose  si  compie  in  seno  a  cellule  pa- 
renchimatiche  speciali  provviste  di  protoplasma  vivo. 

Ma,  come  è  noto  ,  non  soltanto  gli  stimoli  meccanici  pos- 
sono produrre  le  ben  note  reazioni  motorie  ;  parecchi  altri  sti- 
moli di  differente  natura  sono  idonei  al  medesimo  effetto  sulla 
pianta,  ed  ha  quindi  una  particolare  importanza  lo  studio  della 
maniera  di  agire  di  ciascuno  di  essi  e  del  modo  come  ven- 
gono ricevuti  o  percepiti.  Ad  es.  si  ha  sempre  una  reazione  tutte 
le  volte  che  si  taglia  con  una  forbice  un  frammento  non  più 
largo  di  1  mm.  all'estremità  apicale  di  una  foglietta,  o  si  fa  in 
essa  una  brevissima  intaccatura;  oppure  si  brucia  con  ago  rovente 
un  punto  qualunque  della  foglietta,  o  vi  si  accosta  semplicemente 
l'ago  arroventato,  o  infine  vi  si  concentrano  i  raggi  solari  con 
una  lente. 

Nelle  reazioni  provocate  da  stimoli  di  siffatta  natura  è  sempre 
possibile  rilevare  un  fatto ,  non  sempre  segnalato  dagli  autori  , 
che,  cioè,  la  velocità  con  la  quale  i  singoli  membri  della  foglia 
eccitata  rispondono  allo  stimolo  cresce  quanto  più  essi  si  vanno  al- 
lontanando dal  punto  stimolato.  Così  le  foglioline  della  coppia 
successiva  a  quella  alla  quale  si  è  applicato  lo  stimolo,  si  chiu- 
dono solo  dopo  qualche  secondo  dalla  chiusura  della  prima  ;  ma 


Ricerche  sull'apparecchio  di  moto  109 

la  chiusura  della  terza  segue  con  rapidità  sensibilmente  maggiore 
e  tutte  le  altre  dello  stesso  giogo  parimenti  si  chiudono  con  ve- 
locità vieppiìi  crescente. 

Se  invece  si  tratta  di  uno  stimolo  avente  un  raggio  di  azione 
più  esteso  ,  come  nel  caso  di  urti  o  scosse  comunicati  con  la 
mano^  la  chiusura  avviene  quasi  contemporaneamente  per  tutte 
le  fogliette  della  stessa  rachide  ed  anche  di  quelle  immediata- 
mente vicine.  La  reazione  è  poi  simultanea  in  tutte  le  rachidi 
e  in  tutte  le  foglie  di  uno  stesso  ramo  quando  questo  viene,  con 
opportune  disposizioni,  esposto  ad  uno  stimolo  di  natura  diffusa, 
come  sarebbero  i  vapori  venefici  o  narcotici  di  varie  sostanze 
raccolti  entro  una  campana. 

Nel  caso  di  stimoli  applicati  ai  fusti  o  ai  rami  o  alle  radici 
in  generale  occorre  che  essi  abbiano  una  intensità  notevole  af- 
finchè possano  produrre  la  reazione.  Cosi  nella  Mimosa  pudica, 
come  è  stato  anche  osservato  da  Meyen  (21),  Sachs  (28),  Pfef- 
FER  (26),  ecc.  il  ripiegamento  delle  foglie  per  mezzo  di  una  ec- 
citazione praticata  nel  fusto  non  si  ha  se  non  quando  lo  stimolo 
(ordinariamente  una  intaccatura  praticata  con  un  coltello)  arriva 
ad  una  certa  profondità  del  tessuto.  I  lievi  stimoli  di  contatto 
che  provocano  la  reazione  quando  sono  applicati  sulle  fogliette, 
rimangono  senza  effetto  sulle  radici,  ed  occorre  invece  un'azione 
più  energica  e  profonda,  come  la  recisione  brusca  con  le  forbici 
o  l'azione  prolungata  di  qualche  energico  agente  chimico. 

Abbiamo  già  fatto  rilevare  nel  nostro  precedente  lavoro  come 
la  maggiore  intensità  o  la  maggiore  durata  dell'applicazione  degli 
stimoli  sulle  radici,  occorrente  alla  produzione  della  reazione  fo- 
gliare, dipende  appunto  dalla  necessità  che  si  oltrepassino  i  tes- 
suti di  rivestimento,  che  nelle  radici  e  nei  fusti  sono  più  abbon- 
danti e  spessi  anziché  nelle  foglie,  prima  di  potere  agire  sul  tes- 
suto specialmente  sensibile. 

La  facoltà  di  ricevere  e  trasmettere  gli  stimoli  nelle  radici  delle 
Mimose  è  stata  messa  in  rilievo  per  il  primo  dal  Dutrochet.  (6) 
Crediamo  opportuno  riportare  qui  le  parole  con  le  quali  l'illustre 
fisiologo  francese  descrive  la  sua  esperienza  ;  «  Cctte  facultè 
d'éprouver  l'influence  des  causes  excitantes  et  de  la  trasmetti'e,  appar- 
tient  méme  aux  racines  chez  la  sensitive.  J"  ai  arrosé  les  raciìies  de 


110  A.  Borzi  e  G.  Catalano 

cette  piante  avec  de  l'acide  sulphorique  ;  sur  le  champ  les  fenilles 
de  la  fige  se  ployerent  les  unes  après  les  autres  ;  les  plus  voicines 
des  racines  se  ployerent  les  primieres  et  Veoccitation  se  propagea  ainsi 
de  bas  en  haut,  jusqu'  à  l'extremité  des  rameaux.  Je  n'avait  arrosé 
d'acide  qu'une  petite  portion  des  racines  de  la  sensitive  ;  e  la  partie 
aérienne  de  la  piante  n'avait  point  eu  le  temps  d'en  ahsorber  ;  j'en- 
levai  toiites  les  racines  offensées  ainsi  che  la  terre  imprégnée  d'acide. 
La  piante.,  quelques  heures  aprés,  redressa  les  pétioles  de  ses  feuilles 
mais  elle  ne  déploya  ses  folioles  qiie  le  lendernain  :  du  reste  elle  ne 
pamt  pas  soiiffrir  sidìséquemment  de  cette  expèrietice  »    (pag.  274). 

Le  esperienze  da  noi  appositamente  istituite  hanno  piena- 
mente confermato  la  esattezza  dei  risultati  ottenuti  dal  Dutrochet. 
Le  radici  sono  capaci  di  ricevere  e, di  trasmettere  le  eccitazioni 
sempre  che^  come  si  è  detto  sopra,  gli  stimoli  abbiano  intensità 
sufficiente,  come  nel  caso  di  un  taglio  con  forbici,  a  superare  i 
tessuti  esterni  protettori ,  cioè  l'epidermide  ,  la  corteccia  e  gli 
astucci  legnosi,  ne  più  ne  meno  come  avviene  per  i  fusti,  e  la  rea- 
zione delle  foglie  segue  sempre  immediatamente  appena  applica- 
to lo  stimolo.  Nel  caso  dell'  azione  dell'  acido  solforico ,  ap- 
plicato sia  alla  terra  dove  vegeta  la  Mimosa  ,  sia  direttamente 
sulle  radici  opportunamente  messe  a  nudo  e  disposte,  la  reazione 
è  più  o  meno  pronta  in  dipendenza  delle  circostanze  accennate, 
che,  cioè,  l'acido  eserciti  la  sua  azione  dopo  aver  superato  i  tes- 
suti esterni  dalla  radice  ,  e,  cioè,  a  seconda  dello  sviluppo  di 
questi,  delle  qualità  chimiche  delle  loro  membrane  cellulari,  ecc. 
ed  anche  della  concentrazione  dello  stesso   reagente. 

Comunque  sia,  resta  dimostrato  dalle  dette  esperienze  che 
anche  le  radici,  come  si  è  detto,  posseggono  un  tessuto  capace 
di  ricevere  gii  stimoli  e  di  trasmettere  le  eccitazioni  fino  agli 
organi  motori.  Vedremo  più  avanti  quale  sia  questo  tessuto  che 
riceve  e  trasmette  ;  intanto  ci  occorre  qui  stesso  rilevare  ,  per 
completare  l'argomento,  come  la  detta  facoltà  di  recezione  per 
parte  delle  radici,  nel  modo  e  nelle  condizioni  descritte  ,  abbia 
realmente  una  importanza  speciale  per  quel  che  porta  a  dedurre 
sulla  natura  del  fenomeno  di  recezione  e  di  senso  in  generale. 
L'  Haberlandt,  che,  come  si  è  detto,  è  autore  di  una  teoria  idro- 
meccanica sui  fenomeni  di    movimento    delle    sensitive  ,   nega  la 


Ricerche  sull'apparato  di  moto  111 

detta  facoltà  delle  radici  di  ricevere  e  trasmettere  le  eccitazioni. 
Secondo  la  sua  teoria  la  trasmissione  delle  eccitazioni  negli  or- 
gani delle  Mimose  consiste  in  uno  speciale  movimento  dei  succhi 
che  si  trovano  dentro  speciali  elementi  allungati  ©triformi  (Schlau- 
chzeìlen)  del  libro  di  dette  piante.  E  siccome  siffatti  elementi 
mancano  nelle  radici  egli  non  ammette  che  in  questi  organi 
possa  aver  luogo  un  vero  e  proprio  fenomeno  di  trasmissione. 
Ciò  è  in  evidente  ed  aperto  contrasto  con  quanto  aveva  già  ac- 
certato il  DuTROCHET  sul  medesimo  argomento  ,  da  lui  non 
ignorato,  e  che  costituiva  un  punto  debole  per  la  sua  teoria. 
Dove  però  appare  manifesto  Tartifizio  dell'  Haberlandt  per  la 
necessita  di  conciliare  siffatta  importante  circostanza  con  il  suo 
presupposto,  si  è  nel  fatto  che  egli  non  dimostra  il  suo  asserto 
con  nuove  esperienze  sulle  radici  in  contradittorio  con  quelle  del 
DuTROCHET,  ma  riferendo  queste  stesse  e  alterandone  la  dizione. 
Scrive  infatti  1" Haberlandt:  (10)  «  Dutrochet  hegoss  einen  kleinen 
Theil  des  Wurzelsydems  von  Mimosa  mit  Schrefelsàure  :  nach 
einigen  Stunden,  senkten  sich  der  Reihe  nach  von  unten  nach 
oben  sammtliche  Blatter  des  Sprosses  »  (pag.  62).  L'espressione 
«  nach  einigen  Stunden  »  in  contrapposizione  all'  altra  :  «  sur  le 
champ  »  usata  dal  Dutrochet  è  tale  da  capovolgere  il  senso 
vero  dell'esperienza  e  le  relative  deduzioni.  Così  che  ,  secondo 
I'Haberlaxdt,  si  tratterebbe  unicamente  di  un  semplice  fenomeno 
di  assorbimento  dell'acido  da  parte  delle  ràdici,  e  la  reazione  non 
avrebbe  luogo  se  non  quando  il  reagente  giunge  al  colletto 
della  pianta  ,  dove  si  spingono  appunto  i  suoi  elementi  otri- 
formi.  Anche  qui  si  rileva  lo  sforzo  che  I'Haberlandt  fa  per  adat- 
tare a  qualunque  costo  i  fatti  alla  sua  teoria,  giacche  egli  tiene  in 
non  cale  quanto  il  Dutrochet  dice  espressamente,  dopo  l'esposi- 
zione della  sua  esperienza,  e  cioè  che  la  parte  aerea  della  pianta 
non  aveva  avuto  affatto  il  tempo  di  assorbire  l'acido  e  che,  dopo 
tolte  le  radici  offese  e  la  terra  impregnata  d'acido  la  pianta  se- 
guita a  vegetare  raddrizzando  dopo  alcune  ore  le  sue  foglie,  senza 
sembrare  di  soffrire  per  il  trattamento  ricevuto.  Tutto  ciò,  che 
noi  pure  abbiamo  verificato  esattissimo  ,  non  avrebbe  luogo  se 
le  cose  stessero  come  sostiene  I'Haberlaxdt,  cioè,  se  l'acido  sol- 


112  A.  Borzi  e  G.  Catalano 

forico  avesse  il  tempo  di  distruggere  nella  sua  lenta  salita  tutti 
i  tessuti  incontrati  nel  suo  cammino. 

Le  esposte  osservazioni,  per  quanto  elementarissime,  vanno 
opportunamente  interpretate,  giacche  portano  a  conclusioni  partico- 
larmente importanti.  Anzitutto  esse  dimostrano  che  vi  è  un  solo  e 
determinato  tessuto  capace  di  ricevere  lo  stimolo  e  di  trasformarlo  in 
fenomeno  di  movimento  e  che  lo  stimolo  per  agire  su  di  esso,  deve 
sorpassare  le  barriere  frapposte  dai  rivestimenti  esterni  della 
pianta  ;  epperò  i  vari  stimoli  si  comportano  diversamente ,  a  se- 
conda che  interessano  direttamente  ed  immediatamente  1'  orga- 
nizzazione del  corpo  vegetante  della  Mimosa ,  oppure  debbono 
estendere  la  loro  azione  fino  a  una  determinata  profondità  degli 
organi.  Quindi  tutti  i  tessuti  superficiali  delle  Mimose,  cioè  l'epi- 
dermide ed  il  tessuto  assimilatore  nelle  foglie  e  il  periderma  e  la 
corteccia  nei  fusti  e  nelle  radici,  costituiscono  delle  barriere  che 
gli  stimoli  superano  soltanto  quando  hanno  sufficiente  intensità 
ed  attraversano  in  maniera  affatto  meccanica.  Per  tal  modo  detti 
tessuti  esercitano,  come  del  resto  nella  generalità  dei  casi,  un'a- 
zione protettiva  ;  e  per  le  Mimose  in  particolare  un'  azione  mo- 
deratrice della  intensità  degli  stimoli.  Vi  è  quindi  un  tessuto 
interno  nel  corpo  delle  Mimose  specificamente  destinato  a  ri- 
cevere gli  stimoli,  ed  è  il  solo  capace  di  produrre  quella  cor- 
rente di  azione  che  mette  capo  infine  al  movimento  dei  vari 
membri  della  foglia  :  è,  in  altri  termini,  il  tessuto  recettore  per 
eccellenza  degli  stimoli. 

Com'era  naturale,  abbiamo  diretto  i  nostri  sforzi  a  determi- 
nare tale  tessuto  sotto  il  triplice  aspetto  dei  caratteri  fisiologici, 
istologici  e  topografici.  Cosi  abbiamo  anzitutto  voluto  indagare 
la  natura  fisiologica  con  la  seguente  esperienza  : 

Abbiamo  ucciso  una  intera  lamina  fogliare  di  Mimosa  pudica 
per  mezzo  dell'acqua  bollente,  lasciandola  attaccata  al  resto  della 
pianta  per  mezzo  del  picciuolo  primario  vivo.  Applicati  poscia 
su  questo  corpo  morto  tutti  gli  stimoli  di  varia  natura  e  di  ogni 
possibile  intensità  che  sogliono  produrre  la  reazione,  non  abbiamo 
mai  avuto  alcun  risultato  positivo.  Ciò  dimostra  immediatamente 
la  necessità  della  presenza  integrale  delle  condizioni  fisiologiche 
normali  nel  tessuto  recettore,  perchè  abbia  luogo  la  recezione. 


Ricerche  sull'apparato  di  moto  113 

In  quanto  a  determinare  la  condizione  istologica  necessaria 
perchè  il  tessuto  in  quistione  possa  ricevere  gli  stimoli,  abbiamo 
istituito  quest'  altra  esperienza  : 

Abbiamo  interrotto  con  un  taglio  netto  la  continuità  orga- 
nica di  una  foglia  in  un  punto  qualunque  del  picciuolo,  ripristi- 
nandone subito  dopo  la  perfetta  continuità  fisica  ,  accostando  a 
completo  contatto  le  due  superfici  di  taglio  e  tenendo  il  tutto  a 
posto  per  mezzo  di  un  adatto  tubetto  di  vetro  riempito  d'acqua 
entro  cui  vennero  adattati,  come  in  una  guaina,  i  due  monconi 
del  picciuolo  da  una  parte  e  dall'  altra.  Riavutasi  la  foglia  dal 
grave  trauma,  si  riaprirono  le  fogliette,  mantenendosi  fresche  per 
alcuni  giorni,  perchè  alimentate  dai  succhi  attraversanti  la  parte 
tagliata.  Allora  abbiamo  applicato  su  di  essa  uno  stimolo;  si  ebbe 
la  chiusura  delle  fogliette  ,  ma  la  reazione  non  si  comunicò  al 
cuscinetto  primario  attraverso  la  parte  tagliata.  Ciò  significa  che 
la  foglia  tagliata  non  è  capace,  per  rispetto  al  resto  della  pianta, 
di  percepire  e  trasmettere  gii  stimoli  ,  comportandosi  come  un 
corpo  del  tutto  estraneo  dal  punto  di  vista  della  sensibilità;  op- 
però si  deve  concludere  che  il  tessuto  recettore  degli  stimoli 
deve  essere  organicamente,  e  non  solo  fisicamente,  continuo.  In 
altri  termini  siccome  noi  possiamo  giudicare  essere  avvenuto  un 
vero  fenomeno  di  ricezione  solo  quando  segue  un  fenomeno  di 
trasmissione  e  di  reazione,  dobbiamo  concludere  che  la  mancanza 
di  questi  due  fenomeni  esclude  la  ricezione,  la  quale  non  è  altro, 
che  la  loro  fase  iniziale.  Ora,  se  facciamo  astrazione,  nella  detta 
esperienza,  del  fenomeno  di  reazione  localizzato  avvenuto  nel- 
l'ambito dell'organo  tagliato,  e  consideriamo  invece  la  pianta  in- 
tera come  un  organismo  unitario,  l'esperienza  stessa  ci  dimostra 
il  carattere  del  tessuto  che  effettivamente  riceve  gli  stimoli,  non- 
ché la  condizione  istologica  nella  quale  deve  trovarsi  perchè  il 
fenomeno  di  senso  abbia  il  suo  inizio.  Se  il  tessuto  in  quistione 
è  solo  fisicamente  continuo,  esso  si  dimostra  incapace  di  destare 
quelle  modificazioni,  nel  tratto  successivo  al  punto  tagliato,  che 
si  traducono  nel  fenomeno  di  trasmissione  e  mettono  capo  a  quello 
di  reazione.  Se  ne  conclude  che  il  tessuto  deve  essere  anche  or- 
ganicamente (istologicamente)  continuo,  diversamente  le  modifica- 
zioni destatesi  per  opera  dello  stimolo  nel  tratto  tagliato  riman- 


114  A.  Borzi  e  G.  Catalano 

gono  come  fenomeni  del  tutto  esterni  ed  indipendenti,  dei  quali 
la  pianta  non  risente  effetto  veruno.  Epperò  una  pianta  che  abbia 
in  qualche  organo  il  suo  tessuto  recettore  non  organicamente 
(istologicamente)  continuo  perde  la  sensibilità  di  tale  organo. 

La  importanza  di  questa  esperienza  dipende  dal  fatto  che 
esclude  la  partecipazione  nel  fenomeno  di  recezione  di  un  tessuto 
per  il  quale  la  sola  continuità  fìsica  sarebbe  sufficiente  a  mante- 
nere i  legami  fisici  tra  la  pianta  madre  e  l'organo  tagliato,  come 
sarebbero  ad  es.  i  tessuti  legnósi  ;  e  dimostra  invece  -che  nel 
detto  fenomeno  è  impegnato  un  tessuto  siffattamente  organizzato 
da  formare  una  vera  unità  isto-fisiologica  ,  che  non  può  venire 
interrotta,  senza  conseguirne  l'arresto  totale  della  sua  attività  fun- 
zionale. Tali  caratteri,  che  nel  Regno  animale  sono  propri  dei 
tessuti  nervosi,  nelle  piante  appartengono  per  eccellenza  ai  tes- 
suti fatti  di  cellule  dotate  di  protoplasma  vivo,  nei  quali  la  pe- 
culiare loro  funzione  si  svolge  appunto  in  seno  al  protoplasma; 
e  dobbiamo  quindi  concludere  —  come  abbiamo  detto  sopra  — 
che  la  funzione  di  recezione  degli  stimoli  delle  Mimose  appar- 
tiene al  protoplasma  vivo. 

La  posizione  anatomica  infine  di  questo  tessuto  risulta  dallo 
studio  della  trasmissione  degli  stimoli,  come  ora  si  dirà. 

Trasmissione  degli  stimoli.  —  Le  osservazioni  e  gli  esperimenti 
cosi  degli  antichi  come  dei  moderni  autori,  hanno  quasi  concor- 
demente dimostrato  che  nelle  sensitive  gli  stimoli  si  trasmettono 
attraverso  le  vie  dei  fasci.  Quale  tessuto  quindi,  appartenente  ai 
fasci,  può  essere  adatto  a  siffatto  ufficio  ? 

DuTROCHET  (6)  ha  attribuito  senz'altro  alla  parte  legnosa  dei 
fasci  ed  in  particolare  ai  tubi  conduttori  della  linfa  ascendente, 
l'ufficio  della  trasmissione  degli  stimoli  ;  cosi  pure  Meyen  (21), 
Sachs  (28)  ,  Hofmeister  (23)  ,  Pfeffer  (27) ,  ecc.  hanno  dato  la 
medesima  indicazione  considerando  il  fenomeno  di  trasmissione 
come  dipendente  da  un  movimento  del  succo  circolante  negli  e- 
lementi  legnosi. 

L'Oliver  (24)  considera  invece  il  fenomeno  di  trasmissione 
come  una  funzione  delle  cellule  vive  del  fascio  (del  floeraa),  che 
si  compie  per  mezzo  dei  plasmodesmi,  non  escludendo  tuttavia  la 
possibilità  di  un  fenomeno  idrostatico. 


Ricerche  sull'apparecchio  di  moto  115 

L'Haberlamdt,  come  si  è  detto ,  ritiene  che  il  fenomeno  di 
trasmissione  sia  un  fatto  di  pura  fisica  idrostatica  indicando  come 
vie  dove  avviene  lo  spostamento  delle  masse  acquee  le  cellule 
otricolari  {Schlauchzellen)  del  libro  delle  Mimose,  omologhe  dei 
tubi  albuminoso  tannici  di  molte  altre  Leguminose. 

Mac  Dougal  (19,  20)  ha  potuto  però  accertare  che  la  tras- 
missione può  aver  luogo  in  porzioni  della  pianta  dove  non  si 
trovano  cellule  turgide  e  nelle  quali  per  conseguenza,  non  è  pos- 
sibile una  variazione  idrostatica;  tale  variazione  quindi  non  può 
costituire  un  impulso. 

FiTTiNG  (7-9)  ritiene  che  la  trasmissione  avvenga  nelle  cel- 
lule vive,  pur  non  considerando  verosimile  che  il  protoplasma  vi 
prenda  parte  attiva;  ritiene  poi  non  dimostrata  l'ipotesi  dell' Ha- 
BERLANDT  sopratutto  per  la  comparazione  dei  fenomeni  di  trasmis- 
sione della  Mimosa  con  quelli  di  altri  organi  sensibili  sprovvisti 
delle  speciali  cellule  dell'HABERLANDT  (cirri  delle  Cucurbitacee,  ecc.) 

MoNTEMARTiNi,  (22)  studiando  i  fenomeni  elettrici  che  si  de- 
stano negli  organi  per  1'  azione  degli  stimoli  ,  conclude  che  la 
trasmissione  di  essi  non  può  avere  una  base  esclusivamente  idro- 
dinamica, come  vuole  1'Haberlandt_,  ma  sia  piuttosto  legata  alla 
struttura  e  alla  disposizione  degli  elementi  vivi. 

BuscALioNi  e  MuscATELLO  (3)  Confermano  che  gli  stimoli  per- 
corrono le  vie  del  libro,  mentre  Linsbauer,  (18)  in  un  recentissimo 
lavoro  ritorna,  colla  scortadi  nuove  esperienze,  all'ipotesi  degli  an- 
tichi autori,  che  cioè  gli  stimoli  percorrano  le  vie  dei  vasi  legnosi. 
Anche  Ricca  è  d^avviso,  in  una  comunicazione  fatta  al  Congresso 
della  Società  Italiana  per  il  progresso  delle  Scienze  nell'ottobre 
1912,  che  la  trasmissione  si  fa  nel  corpo  legnoso  e  che  si  debba 
assolutamente  rigettare  la  teoria  dell'HABERLANDT. 

Non  ci  è  possibile  di  riferire  e  discutere  le  ingegnose  espe- 
rienze sulle  quali  si  fondano  queste  diverse  ipotesi.  Esse  si  pos- 
sono tuttavia  rin  con  durre  a  due  categorie  :  esperienze  di  incisione, 
dirette  ad  escludere  questo  o  quel  tessuto  dalla  possibilità  di 
partecipare  al  fenomeno  di  trasmissione  ;  ed  esperienze  di  ucci- 
sione  di  una  parte  degli  organi.  Noi  abbiamo  ripetuto  ed  esteso 
le  une  e  le  altre^  e  possiamo  confermare  che  gli  stimoli  passano 
anche  attraverso  porzioni  di  organi  destituite  di  protoplasma  o  state 


116  A.  Borzi  e  G.  Catalano 

artificialmente  uccise,  purché  conservino^  come  s'è  detto  sopra,  la  con- 
tinuità organica  (istologica) ;  epperò  concludiamo  che  per  il  fenomeno 
di  trasmissione  non  è  necessaria  una  catena  di  elementi  protopla- 
smatici ininterrottamente  vivi  e  attivi  lungo  il  cammino  che  segue 
lo  stimolo  ,  e  che  la  trasmissione  di  esso  attraverso  la  parte  non 
viva  può  quindi  consistere  in  un  processo  del  tutto  meccanico. 

Tuttavia  le  dette  esperienze  di  trasmissione  degli  stimoli 
attraverso  porzioni  di  organi  uccise  mettono  in  rilievo  un  fatto 
di  notevole  importanza,  che  è  stato  già  rilevato  dallo  stesso  Ha- 
BERLANDT  :  6  cioè  che  la  esecuzione  della  reazione  in  tali  con- 
dizioni subisce  sempre  un  certo  ritardo,  tanto  più  notevole,  quanto 
più  i  mezzi  adoperati  per  uccidere  la  parte  hanno  influito  ad  al- 
terarne la  organizzazione  istologica.  Noi  siamo  riusciti,  p.  es., 
a  trasmettere  un  impulso  al  cuscinetto  principale  di  una  foglia 
il  cui  picciuolo  primario  era  stato  previamente  scorticato  per  un 
tratto  di  circa  72  e™-  ^^^  ^^^  punto  mediano,  ed  il  tessuto  così 
messo  a  nudo  era  stato  trattato  per  oltre  5  minuti  con  1'  acqua 
bollente,  cosicché,  dopo  l'operazione,  l'intera  foglia  si  era  ripie- 
gata quasi  ad  angolo  retto  nella  parte  operata.  La  reazione,  ossia 
il  movimento  del  cuscinetto  primario,  ha  avuto  bensì  luogo,  ma  cmi 
un  ritardo  ed  una  lentezza  che  non  hanno  riscontro  nei  casi  normali. 

Per  questo  fatto  noi  incliniamo  a  considerare,  come  gli  au- 
tori antichi,  che  le  vie  dove  si  compie  il  fenomeno  meccanico  della 
trasmissione  del  tratto  ucciso  siano  i  vasi  legnosi ,  come  gli-  ele- 
menti che  più  e  meglio  di  qualunque  altro  possono  conservare 
la  loro  integrità  istologica  non  ostante  i  più  svariati  trattamenti 
diretti  ad  escludere  il  concorso  degli  altri  tessuti.  Qualunque  sia, 
del  resto,  il  meccanismo  fisico  che  si  compie  in  questi  vasi  du- 
rante la  trasmissione,  non  si  può  negare  che  nei  casi  normali, 
la  presenza  integrale  degli  altri  tessuti  del  fascio,  in  condizioni 
fisiologiche  normali,  contribuisca  per  qualche  cosa  al  compimento 
del  fenomeno  di  trasmissione,  anche  semplicemente  a  renderlo  più 
pronto  e  rapido. 

Epperò  la  trasmissione,  che  nel  tratto  ucciso  si  esplica  fon- 
damentalmente in  un  fenomeno  fisico  e  più  propriamente  idro- 
statico, di  cui  sarebbero  sede  più  adatta  i  vasi  legnosi ,  deve 
almeno  iniziarsi  in  una  parte  dell'organo   (ossia  del    fascio)    per- 


Ricerche  sull'apparecchio  di  moto  117 

fettameiite  intatta  dal  punto  di  vista  istologico  o  quindi  anche- 
biologico,  come  provano  le  stesse  esperienze  esposte  a  proposito 
della  recezione  degli  stimoli.  Infatti,  come  ivi  è  detto,  uno  sti- 
molo applicato  sulla  parte  morta  rimane  senza  effetto.  Anche 
dunque  nella  trasmissione  ha  una  parte  importantissima  la  vitalità 
dei  tessuti,  la  quale  è  poi  condizione  indispensabile  perchè  detto 
fenomeno  abbia  il  suo  inizio. 

Esecuzione  dei  movimenti.  —  Si  considera  ormai  come  comple- 
tamente dimostrato  che  il  meccanismo  del  movimento  dei  pulvini 
motori,  non  solo  nelle  Mimose,  ma  in  tutte  le  altre  piante  che 
eseguono  movimenti  nictitropici,  si  esplichi  nelle  sue  linee  gene- 
rali mediante  variazioni  della  tensione  dei  tessuti  di  determinate 
regioni  del  parenchima  pulvinare,  in  opposizione  a  quelle  che  si 
verificano  contemporaneamente  in  altre  parti,  a  causa  o  col  sem- 
plice concorso  di  disposizioni  morfologiche  esterne  ,  delle  diffe- 
renze istologiche  dei  tessuti  stessi  e  delle  disposizioni  anatomiche 
dello  intero  organo.  È  certo  infatti  che  le  qualità  fisico-chimiche 
delle  membrane  cellulari  non  sono  identiche  in  tutte  le  regioni 
del  cuscinetto  ;  nella  metà  superiore  di  questo  esse  presentano 
una  più  spiccata  permeabilità  in  confronto  a  quella  delle  cellule 
della  metà  inferiore,  come  ne  fanno  fede  le  reazioni  al  ferrocia- 
nuro  potassico  e  solfato  di  ferro  eseguite  da  Buscalioni  e  Musca- 
TELLO.  Queste  particolarità  citologiche  sono  certamente  collegate 
con  gli  speciali  processi  che  intervengono  nella  esecuzione  dei 
movimenti,  ossia  l'uscita  dell'acqua  dalle  cellule  della  metà  su- 
periore del  cuscinetto  e  l'afflusso  di  essa  in  quella  inferiore. 

In  quanto  poi  alla  forma  particolare  del  movimento  ,  non 
occorre  insistere  pili  che  tanto  sulle  disposizioni  anatomiche  che 
la  rendono  materialmente  possibile  (quali  la  forma  schiacciata 
del  plesso  vascolare  del  cuscinetto  ,  che  è  disposto  con  1'  asse 
maggiore  perpendicolare  alla  direzione  del  movimento ,  la  pre- 
senza di  rughe  trasversali  nella  corteccia  ecc.)  :  ai  quali  caratteri 
si  aggiunge,  naturalmente  anche  il  peso  stesso  della  lamina  e  dei 
picciuoli. 

Nondimeno,  il  fenomeno  della  esecuzione  del  movimento  resta 
sempre  in  dipendenza  dagli  altri  fattori  che  provocano  le  varia- 
zioni   di    tensione    interna  ,  e  più  precisamente  dal  fenomeno  di 


118  A.  Borzi  e  G.  Catalano 

trasmissione  degli  stimoli;  e  vanno  anche  ripetute  a  questo  pro- 
posito le  stesse  conclusioni  esposte  a  proposito  di  quest'  ultimo 
fenomeno. 

Le  esposte  osservazioni,  mentre  confermano  che  i  mezzi  stru- 
mentali della  trasmissione  degli  stimoli  e  della  esecuzione  dei 
movimenti  riposano  su  cause  fisico-meccaniche,  obbligano  altresì 
ad  ammettere  il  concorso  del  protoplasma  vivente  per  ciò  che 
riguarda  la  trasformazione  degli  stimoli  in  corrente  di  azione 
idrostatica,  ossia  per  quel  che  riguarda  la  recezione  di  essi. 

Infatti,  come  abbiamo  dimostrato  nelle  pagine  precedenti, 
non  è  possibile  provocare  lo  stato  di  eccitazione  nella  Mimosa , 
se  questa  non  è  pienamente  in  possesso  delle  qualità  fisiologiche 
normali,  se  cioè  i  suoi  tessuti^  specialmente  destinati  alla  funzione 
di  senso,  sono  in  qualunque  modo  offesi  o  se  è  interrotta  la  con- 
tinuità organica  tra  gli  organi  che  subiscono  lo  stimolo  e  la 
pianta  madre. 

Se  a  ciò  aggiungiamo  la  considerazione  che  detto  stato  di 
eccitazione  può  essere  provocato,  in  condizioni  normali ,  da  sti- 
moli non  solamente  di  natura  meccanica  ,  ma  anche  di  natura 
chimica,  come  sarebbe  l'azione  dei  vapori  venefici  raccolti  entro 
campana  ;  che  è  possibile  abolire  la  percezione  degli  stimoli  me- 
diante gli  anestesici  (Bokzì)  (2);  che  gli  stimoli  termici,  meccanici 
o  prodotti  da  lesioni  possono  essere  percepiti  e  trasmessi  da 
punti  del  corpo  della  pianta,  dove  non  esistono  o  non  arrivano 
tessuti  di  carattere  meccanico,  ma  vi  sono  soltanto  cellule  dotate 
di  protoplasma  vivo,  dobbiamo  concludere  che  la  prima  parte 
almeno  del  fenomeno  di  senso  si  compia  appunto  in  seno  alla 
materia  viva.  La  recezione  degli  stimoli,  ossia  il  passaggio  dallo 
stato  di  quiete  allo  stato  di  eccitazione  è  una  funzione  che  ri- 
chiede indispensabilmente  la  presenza  integrale  di  un  tessuto  do- 
tato di  protoplasma  attivo  negli  organi  dello  Mimose,  perchè  si 
possa  destare  in  essi  il  fenomeno  di  senso. 

Ci  resta  quindi  a  vedere  quali  tessuti  l'anatomia  del  corpo 
delle  Mimose  ci  indica  rispondente  a  questi  requisiti  ,  dedotti 
dall'esperienza  fisiologica. 

Tale  studio,  da  noi  esteso  anche  ad  altre  specie  di  Mimose 


Ricerche  sull'apparato  di  moto  119 

immobili  ed  altre  Leguminose  sensibili  ,  come  1'  Aeschynomene 
aegyptiaca  Steud  e  la  Neptunia  oleracea  Lour.  ,  conferma  quanto 
già  le  esperienze  fisiologiche  elei  numerosissimi  autori  hanno  as- 
sodato, che  cioè  il  fenomeno  di  recezione  e  di  trasmissione  non 
può  essere  una  funzione  di  elementi  esclusivamente  mccanici.  E 
prima  fra  tutte  l'ipotesi  dell'HABEELANDT  cade  di  fronte  ai  fatti 
che  ci  rivela  l'anatomia  comparata  delle  Mimose.  Infatti  gli  ele- 
menti otricolari  indicati  dal  I'Haberlandt  non  si  trovano  alle  estre- 
mità delle  fogliette,  dove  tuttavia  una  brevissima  intaccatura  può 
costituire  uno  stimolo  capace  di  essere  trasmesso.  Essi  inolte  manca- 
no nelle  radici,  che  pure  ricevono  e  trasmettono  gli  stimoli;  mancano 
nei  cotiledoni  anch'essi  mobili  sotto  lievissime  eccitazioni,  e  mancano 
nella  Neptunia  e  neW Aeschipiomene,  per  non  citare,  fra  le  piante 
dotate  di  movimenti,  se  non  due  Leguminose  molto  affini  alle  Mi- 
mose. Viceversa  essi  esistono  molto  ben  conformati  nella  Mimosa 
sensitiva,  che  è  una  specie  pochissimo  mobile,  e  meglio  ancora  nella 
il/,  distachija  e  nella  M.  Lyndheimerij  che  sono  totalmente  destituite 
di  movimenti.  Infine  i  detti  elementi  non  sono  adatti  a  percepire 
una  eccitazione,  cioè  non  possono  da  soli  provocare  1'  inizio  del 
fenomeno  di  senso,  massime  quando  si  tratta  di  stimoli  di  natura 
chimica ,  applicati  per  via  aerea  (vapori  venefici  o  narcotici) , 
perchè  ciò  non  può  che  essere  una  funzione  di  elementi  dotati 
di  protoplasma  attivo. 

Per  le  stesse  ragioni  siamo  costretti  a  rifiutare  ogni  altra 
ipotesi  che  attribuisce  esclusivamente  ai  vasi  legnosi  la  facoltà  di 
ricevere  e  trasmettere  gli  stimoli. 

Ma  nel  fascio  vascolare  dello  Mimose,  accanto  ai  vasi  legnosi 
e  floematici  e  alle  cellule  dell' Habeelandt,  esiste  altresì  un  tessuto 
vivo,  che  è  il  parenchima  fascicolare  accompagnante  libro  e  legno. 
Epperò  abbiamo  creduto  di  rivolgere  la  massima  attenzione  a 
questo  tessuto,  sembrandoci  che,  in  armonia  con  i  risultati  delle 
osservazioni  fisiologiche  ,  la  vitalità  di  questo  tessuto  dovesse 
avere  indiscutibili  rapporti  col  compimento  dei  fenomeni  di  senso 
in  generale.  Tale  tessuto  è  stato  bensi  ricordato  dal  MEYE^r  a 
proposito  degli  elementi  trasmettitori  degli  stimoli,  mentre  I'Ha- 
BERLANDT  uon  vi  dedica  che  fugacissimi  accenni;  inoltre  Fitting^, 
e  gli  altri  autori  che  hanno  considerato  il  fenomeno  di  trasmis- 


120  A.  Borzi  e  G.  Catalano 

sione  come  ima  funzione  delle  cellule  parenchimaticlie  del  fascio, 
non  hanno  dato  su  di  esso  alcuna  notizia  precisa.  Eppure  la  sua 
importanza  risalta  evidentissima,  per  ciò  che  riguarda  le  accen- 
nate relazioni  coi  fenomeni  di  senso,  sopratutto  se  ne  consideriamo 
i  caratteri  istologici  e  citologici,  nonché  la  distribuzione  e  i  rap- 
porti che  esso  ha  col  parenchima  motore  propriamente  detto  dei 
cuscinetti.  Si  tratta  infatti  di  un,  tessuto  a  cellule  strette  ed  allun- 
gate nella  direzione  dell'asse  degli  organi,  con  membrane  sotti- 
lissime, ricche  di  protoplasma  ,  caratteristiche  sopratutto  per  la 
vistosità  dei  loro  nuchei,  che  sono  anch'essi  stretti  ed  allungati 
secondo  la  maggiore    direzione  delle    cellule    (fig.   1).  Nei    nervi 


Fig.  1  -  a  Sezione  longitudinale  di  una  foglietta  di  Mimosa  Spegazzi ni 
attraverso  il  nervo  principale,  ep.  ,  epidermide  ;  pc.  ,  guaina  cristallifera; 
en.  elementi  attivi  nucleati  del  fascio;  se,  cellula^  otriforme    dell'  Haber- 

LANDT. 


delle  fogliette  queste  cellule  costituiscono  la  massa  preponderante 
della  parte  floematica,  insieme  con  gli  elementi  dell' Haberlandt 
che  circondano  intimamente  da  tutti  i  lati  (fig.  1).  Non  esistono 
d'altronde  in  tali  organi  tubi  cribrosi  tipicamente  costituiti.  Tra 
la  regione  floematica  ed  il  legno  formano  un  sorta  di  cambiò  (cel. 


Ricerche  sull'apparato  di  moto  121 

lule  cambiformi)  ed  infine  si  trovano  sviluppatissime  nella  stessa 
parte  legnosa,  intercalandosi  tra  i  vasi  stessi  (fig.  1,  2).  Le  mede- 
sime cellule  a  grossi  nuclei,  cogli  stessi  caratteri,  si  rinvengono 
alle  estremità  delle  nervature,  come  nelle  più  sottili  ramificazioni 
di  queste,  mentre  spiccano  distintamente  coi  loro  nuclei  nelle  se- 
zioni trasversali  dei  picciuoli  primari  e  secondari  e  costituiscono 
infine  una  fascia  unica  continua  all'esterno  del  cordone  fascicolare 
dei  cuscinetti,  fondendosi  per  i  loro  caratteri^  intimamente  col  col- 


Fig.  2^  —  Sezione  trasvessale  di  una  foglietta  di  M.  Spegazzini  attra- 
verso il  nervo  principale.  Le  lettere  come  nella  fig.  prec. 

lenchima  periferico  che  cinge  tale  cordone.  Infine,  anche  i  fasci 
dei  fusti  e  delle  radici  sono  provvisti  abbondantemente  di  questi 
elementi  attivi;  e  nelle  esili  nervature  dei  cotiledoni  costituiscono, 
insieme  con  poche  trachee,  l'intero  plesso  istologico. 

In  questo  tessuto,  eminentemente  vitale,  che  si  trova  dunque 
in  tutti  gli  organi  capaci  di  ricevere  e  di  trasmettere  gli  stimoli 
e  in  quelli  che  eseguono  la  reazione  ,  s'  inizia  ,  secondo  noi ,  il 
processo  sensorio,  ossia  ha  luogo  quel  particolare  fenomeno  di 
trasformazione  degli  stimoli  che  in  ultimo  si  traduce  in  un  fe- 
nomeno idrodinamico,  mettendo  capo  alle  variazioni  di   tensione 


122  A.  Borzi  e  G.   Catalano 

dei  vari  ordini  di  cuscinetti.  Esso  collega  tutti  gli  organi  della 
Mimosa  fra  di  loro^  solidalmente  con  il  sistema  dei  fasci,  in  modo 
che  qualunque  punto  del  corpo  della  pianta,  dove  esista  anche 
una  sottile  ramificazione  di  questi  è  capace  di  ricevere  gli  stimoli 
e  trasmetterli  alle  altre  parti.  La  pianta  dunque  ,  provvista  di 
questa  rete  di  elementi  sensibili,  può,  dovunque  venga  eccitata, 
rispondere  coi  suoi  caratteristici  movimenti,  ed  ogni  punto  della 
sua  superficie  è  un  centro  di  recezione  ed  una  stazione  di  pas- 
saggio delle  eccitazioni  al  tempo  stesso.  Ciò  risponde  per  i  Bio- 
logi, ad  una  finalità  difensiva  efficacissima,  perchè  ne  risulta  la 
protezione  dell'individuo  contro  gli  attacchi  dei  nemici  esterni, 
da  qualunque  parte  vengano  diretti,  meglio  ancora  se,  come  vuole 
I'Haberlandt,  tali  punti  ricettori  sono  specificamente  differenziati 
per  questa  funzione  di  percezione  in  senso  largo  (setole  sensibili 
dei  cuscinetti).  Durante  il  percorso  di  una  eccitazione,  la  corrente 
di  azione  si  moltiplica  e  si  insentifica  perchè  lungo  di  esso  gli 
elementi,  che  sono  sede  del  fenomeno  iniziale,  aumentano  sempre 
più  di  numero  ;  e  ciò  spiega  la  velocità  gradatamente  crescente 
colla  quale  i  singoli  membri  di  una  foglia  rispondono  allo  sti- 
molo iniziale.  In  sostanza  quindi  il  fenomeno  di  senso  in  generale 
può  dirsi  consista  in  una  successione  immediata  di  particolari 
modificazioni  fisiologiche  che  costituiscono  lo  stato  di  eccitazione, 
da  una  cellula  all'  altra.  Tale  successione  o  corrente  di  azione 
che  dir  si  voglia,  dovrà  quindi  necessariamente  arrestarsi  o  ral- 
lentarsi se  in  qualche  punto  del  percorso  si  trova  una  zona  in 
cui  siffatti  elementi  2:)iù  non  sono  in  condizione  di  partecipare 
al  fenomeno.  Allora  la  corrente  di  azione  può  prendere  la  via 
dei  vasi  legnosi,  coi  quali  le  dette  cellule  vive  sono  in  diretto 
contatto.  Ma  ,  mentre  noi  non  sappiamo  esattamente  quali  siano 
siffatte  modificazioni  nel  protoplasma  attivo  vivente,  si  tratti  cioè 
semplicemente  della  perdita  del  turgore,  in  seguito  all'a.zione  dello 
stimolo  (Pfeffer)  o  se  intervengano,  come  è  più  probabile,  ben 
altri  processi  intimi,  la  cui  natura  tutt'ora  ci  sfugge  ,  possiamo 
invece  ritenere  come  accertato  che  negli  elementi  legnosi  lo  stato 
di  eccitazione  consista  in  un  puro  fenomeno  fisico  e  probabil- 
mente in  un  particolare  movimento  dei  liquidi  contenutivi.  Tale 
movimento  però  non  può  esservi  indotto  che  dallo  stato  di  ecci- 


Ricerche  sull'apparecchio  di  moto  123 

tazione  delle  cellule  vive,  le  quali  sono,  come  abbiamo  detto,  in 
intimi  e  costanti  rapporti  di  contatto  coi  detti  elementi  legnosi. 
La  perturbazione  idrostatica  in  essi  così  destatasi  si  trasmette  in- 
fine nuovamente  alle  cellule  attive,  agendo  quasi  come  un  nuovo 
stimolo.  Infatti,  nelle  esperienze  esposte  a  proposito  della  recezione 
degli  stimoli,  abbiamo  sempre  verificato  che  i  monconi  dei  pic- 
ciuoli rimasti  attaccati  alla  pianta  sono  per  se  stessi  eccitabili  e 
si  abbassano  sui  loro  cuscinetti  ,  sempre  che  naturalmente  ven- 
gano eccitati  con  uno  stimolo  di'  intensità  tale  che  arrivi  ad  in- 
fluire sulle  cellule  vive  del  fascio  (p.  es.  toccandoli  con  un  ago 
rovente).  La  perturbazione  idrostatica  delle  cellule  vive  si  tra- 
smette infine  immediatamente  al  parenchima  del  cuscinetto  mo- 
tore, col  quale  comunicano  attraverso  il  collenchima  ;  ma  quan- 
d'anche siffatta  perturbazione  idrostatica  arrivasse  al  cuscinetto 
per  le  vie  del  legno,  è  necessario  ,  per  le  rilevate  disposizioni 
topografiche  dei  vari  tessuti,  che  essa  si  trasmetta  attraverso  il 
tessuto  dotato  di  protoplasma  che,  come  s'è  detto,  separa  il  cor- 
done dei  fasci  dal  parenchima  motore. 

Possiamo  quindi  concludere  che  i  famosi  esperimenti  di  uc- 
cisione di  una  parte  degli  organi,  mentre  provano  la  possibilità 
di  una  trasmissione  attraverso  parti  prive  di  plotoplasti  attivi, 
non  escludono  la  funzione  di  quest'  ultimi  nei  fenomeni  di  tra- 
smissione in  generale  e  tanto  meno  in  quelli  ,  più  particolari 
della  recezione  degli  stimoli  ;  anzi ,  per  le  circostanze  rilevate^ 
confermano  che  vi  hanno  una  parte  attiva  importantissima  e  ri- 
mane più  approfondito  il  concetto  da  uno  di  noi  (BoRZi)  ripetu- 
tamente espresso  che  il  fenomeno  ha  fondamento  nell'  attività 
di  determinati  protoplasti.  Epperò  il  considerare  i  tessuti  vivi  dei 
fasci  come  essenzialmente  deputati  alla  esecuzione  dei  fenomeni 
di  senso  non  contrasta  con  alcuno  dei  dati  di  fatto  sperimentali 
fin  qui  accertati,  riguardanti  il  meccanismo  fisiologico  delle  varie 
fasi  onde  essi  si  svolgono,  ma  spiega  invece  molti  particolari  dei 
fenomeni  stessi  sui  quali  la  fisiologia  moderna  ha  dovuto  fin' ora 
tacere.  Tali  sono,  ad  es.,  le  reazioni  provocate  dagli  stimoli  chi- 
mici, come  sostanze  eteree  o  venefiche  ,  Y  azione  degli  stricnici 
(BoEzl),  gli  esperimenti  di  anestesia,  e  molti  altri  fatti  di  carat- 
tere prettamente  vitale ,    ripetutamente    verificati  nelle    Mimose, 


124  A.  Borzi  e  G.  Catalano 

quali  V abitudine  (D esfont aines,  Link),  la  stanchezza  (De  Oandolle), 
la  periodicità  dei  fenomeni  di  senso,  ecc. 

Resta  sempre  molto  oscura  e  complessa  per  la  Fisiologia 
moderna  la  questione  della  natura  intima  dei  fenomeni  che  av- 
vengono in  seno  al  protoplasma  in  tutti  questi  fatti  nei  quali 
è  manifestamente  impegnata  la  sua  attività;  a  differenza  di  quanto 
riguarda  invece  gli  elementi  non  dotati  di  protoplasma  vivo,  nei 
quali,  come  si  è  detto,  si  può  ritenere  sufficiente  accertato  che 
il  meccanismo  intimo  del  fenomeno  di  senso,  nella  parte  che  vi 
hanno,  riposi  su  un  fondamento  prettamente  fisico. 

* 
*  * 

Nel  momento  di  andare  in  macchina  ci  den    dato   di  precider 
conoscenza  di  una  nota  preventiva    di    U.    Ricca    {Boll,   della  So  e 
Bot.  Ital.,  Firenze,  Ottobre  1915)  ,  nella  quale  sono  riferite   delle  e- 
sperienze  di  recisione  di  rami  di  Mimosa,  riuniti  poscia  alla  pianta 
madre  da  interposto  tubetto  di  vetro  pieno  d'acqua.  Esperimentando 
in  tal  modo,  egli  ha  potuto  accertare  che  ha  luogo  una  trasmissione 
delle  eccitazioni  in  senso   basifugo  ,  e  quindi    che  il  fenomeno    della 
irritazione    si  compirebbe  anche  passando  attraverso  l'acqua  del  tu- 
betto, agendo  poscia  sul  ramo  tagliato.  Le  nostre  analoghe  esperienze 
riguardano,  come  è  stato  detto  a  suo  luogo  ,  soltanto  foglie    tagliate 
nel  picciuolo  principale  e  unite  nuovamente  a  perfetto  contatto  sulle 
super/lei  di  taglio  al  moncone  rimasto  nella  pianta  madre,  mediante 
tubetto  di  vetro  riempito  d'' acqua  ;  inoltre  abbiamo  preso  in  conside- 
razione soltanto  la  possibilità  di  una  trasmissione  in  senso  basipeto, 
che  nelle  dette  circostanze  va  esclusa.  La  conclusione  che  ne  abbiamo 
tratto  mene  confermata  da  quanto   scrive  lo  stesso    Autore    circa  il 
passaggio  delle  eccitazioni  da  organi  appendicolari  alle  parti  lontane  ' 
della  pianta;  infatti,  dice  VA.,  che  con  l'eccitazione  (ustione)  della  parte 
appendicolare  va  perduta  l'azione  osmotica  delle  cellule  che  fornisce 
la  forza  assorbente  per  Vacqna  e  del  succo,  dalle  cellide  della  parte 
scottata,  verrà  richiamato  alle  altre  parti  vive,  che  ricevono  l'acqua 
vincendo  resistenze  ,  portandovi  V  eccitazione.    Ora  se  vi  è  una  solu- 
zione nella  continuità  del  tessuto  impegnato  alla  trasmissione,  quale 
è  appimto  quella  creata  con  la  recisione  del  picciuolo,  non  può  aver 


Ricerche  sull'apparecchio  di  moto  125 

luogo  siffatto  richiamo  del  succo  da  'parte  dei  tessuti  vivi  situati  al 
di  qua  del  taglio.  Epperò  siffatta  corrente  liquida  è  di  tal  natura 
da  poter  passare  soltanto  attraverso  tessuti  organicamente  continui  , 
e  non  in  maniera  prettamente  materiale  per  il  solo  contatto  fra  i 
tessuti. 

Dalle  sue  esperienze  VA.  conclude  che  la  propagazione  delle  ec- 
citazioni della  Mi m OS  a  dipenda  dalla  formazione  e  dalla  diffusione, 
in  seguito  all'azione  degli  stimoli,  di  particolari  sostanze,  che,  tra- 
sportate dalle  correnti  acquose,  giungono  ed  agiscono  std  parenchima 
ptdvinare  provocandone  il  ripiegamento.  Siffatta  concezione  ha  pieno 
riscontro  con  le  recenti  vedute  sulla  natura  della  trasmissione  degli 
stimoli,  principalmente  luminosi ,  espresse  da  Boysen-Jansen  e  da 
Paàl.  Su  questa  stessa  via  tendono  appunto  le  moderne  ricerche  a 
trovare  la  spiegazione  dei  più  importanti  fenomeni  fisiologici ,  nelle 
piante  ,  fra  i  quali  quelli  di  senso  occupano  un  posto  dominante. 
Acquistano  infatti  ogni  giorno  più  grande  importanza  nella  Fisiolo- 
gia vegetale  la  funzione  degli  enzimi  e  delle  altre  innumerevoli  so- 
stanze elaborate  dal  protoplasma  vegetale,  del  quale  le  nostre  presenti 
ricerche  hanno  voluto  appunto  mettere  in  luce  la  parte  indispensa- 
bile che  ha  nel  compimento  dei  fenomeni  di  senso. 


BIBLIOGRAFIA  (i) 


(1)  Bellardi  C.  L.,  Sensitivae  motus:  dissertazione  fatta  nel  R.  Ateneo 
delle  scienze  in  Augustae  Taurinorum  il  29  dicembre  1764.  Excudehat  Jac. 
Joseph  Avondus,  archiepisc.  ac  illustris  civitatis  impressor. 

(1)  Borzi  A.,  V apparato  di  moto  delle  Sensitive.  Rivista  di  scienze  bio- 
logiche, Milano,  anno  I,  1809.  id.:  Azione  degli  stricnici  stigli  organi  sen- 
sibili delle  piante,  Contr.  Biolog.  veg.  Voi.  II,  fase.  Ili,  1899. 

(3)  Buscalioni  e  Muscatello,  Sopra  un  nuovo  processo  di  tecnica  istolo- 
gica ecc.  Malpighia.  voi.  XXIV,  pag.  289. 

(4)  Comparetti  A.  ,  Nonvelles  recherches  sur  la  structure  organique 
rèlativament  à  la  cause  des  mouvements  de  la  Sensitive  commune  ,  nelle 
Mem.  de  l'Ac.  des  Se.  ;  Turin,  1793,  pag.  209-244. 

[h)  De  Candolle,  Physiologie  vegetale,  Paris  1832. 

(6j  Dutrochet,  Mémoires  ptour  servir  à  l'histoire  anatomique  et  physio- 
logique  des  végétaux  et  des  animaux,  Bruxelles  1837. 

(7)  Fitting  H.,  Weitere  Untersuchnngen  zur  Physiologie  der  Ranken, 
nebst  einigen  neuen  Versuchen  iiber  d.  Reizleitung  bei  Mimosa  ,  Jahrb.  f. 
wiss.  Botanik,  Cd.  XXXIX,  Heft  3,  a.  1903;  (8)  idem.  Die  Reizleitungvorgange 
bei  den  Pflanzen  (I  Teil:  Das  Vorkommen  von  Reizleitungvorgangen  bei  den 
Pflanzen  und  die  Methoden  zu  ihrem  Nachu-eise ;  u.  II  Teil:  Der  Ablauf 
der  Rezleittcngvoi'g cinge),  Asker's  u.  Spiro's  Ergebn.  d.  Physiol.  ,  Wiesba- 
den,  1905  ,  Jahr.  IV  ,  e  1906  Jahr.  V  ;  (9)  idem  Die  Leitung  tropistischer 
Reize  in  parallelotropen  Pflanzenteilen,  Pringslieim's  Jahrb.  f.  w.  Botanik, 
Bd.  XLIV,  an.  1907. 


(1)  In  questo  elenco  vengono  segnalati  solamente  i  lavori  più    impor- 
tanti. 


x-z8 

(10)  Haberlandt  G.,  Das  Eeizleitende  Geioébesysthem  der  Sinnpflanze, 
Leipzig  1890;  (11)  idem,  Physiologische  Pflanzenanatomie,  hei-pzìg  1896,  li 
Aufi.;  (12)  idem,  Ueber  die  Reizbeicegungen  uhd  die  Réizfortpflanzung  ne 
«Biophytum  sensitivutìi»  Annales  du  Jardia  Bot.  de  Buitenzorg,  suxipl.  II, 
pag.  33  ,  a.  1888  ;  (13;  id.,  Sinnesorgane  im  Pflanzenreich  zur  perception 
mechanischer  Reize  Leipzig,  a.  1901  ;  (14ì  id.,  Ueber  Réizleitung  im  Pflan- 
zenreich,  BioL  Centralblatt,  Bd.  XXI,  1901,  pag.  869;  (15)  id.,  Ueber  die 
Fiijilhaare  von  Mimosa  und  Biophytum,  Flora,  Bd.  99,  Heft  8,  a.   1909. 

(16)  Lamarck,  Dyct.  encyclojjedique  de  botanique,  voL  I.  pag.  17  seg. 

(17)  Link  D.  H.  F.,  Grrundlehren  der  Anatomie  und  Physiologie  der 
Pflanzen,  Gòttingen,  a.  1807. 

(18)  Linsbauer  K.,  Zur  Kenntnis  der  Réizleitung sbahnen  bei  Mimosa  pu- 
dica, Berichte  der  deutschen  Bot.  Gesell.,  Bd.  XXXII,  Heft,  9,  a.  1914. 

(19)  Mac  Dougal,  The  mechanism  of  movement  and  trasmission  ofim- 
pulses  in  Mimosa  and  other  sensitive  plants,  Botanical  Gazette,  voi.  XXII, 
n.  4,  a.  1896;  [20)  ìà.,  Trasmission  of  impvlses  in  Biophytum,  "Boi.  Central- 
blatt, Bd.  LXXVII,  n.  9,  a.  1899. 

(21)  Meyen,  Neues  System  der  Pflanzenphysiologie,  1839  pag.  516  e  segg. 

(22)  Montemartini  L.,  Sulla  trasmissione  degli  stimoli  nelle  foglie  e  in 
modo  particolare  nelle  foglie  delle  Leguminose,  negli  Atti  dell'Ist.  Bot.  del- 
l'Univ.  di  Pavia,  serie  II,  voi.  XHI,  a.   1907. 

(23)  Hofmeister,  Die  Lehre  von  der  Pflanzenzelle,  Leipzig  1867. 

(24)  Oliver  F.  W.,  Ueber  Fortleitung  des  Reizes  bei  reizbaren  Narben. 
Ber.  d.  deut.  bot.  Gesellschat't,  a.  1887,  p.   162. 

(25)  PfefPpr,  Physiologische  Untersuchungen,  Leipzig  1873;  (26)  id.,  Zur 
Kenntnis  der  Contactreize,  Untersuchungen  aus  dem  Bot.  Inst.  zu  Tùbi73- 
gen,  I  Bd.,  pag.  527;  (27)  id.,  Ueber  Fortpflanzuìig  des  Reizes  bei  «Mimosa 
pudica  » ,  Pringsheim's  Jahrbiicher  f.  wiss.  Botanik,  Bd.  IX,  1873,  p.  308. 

(28)  Sachs,  Experiìuentalphysiologie  der  Pflanzen,  Leipzig  1865. 

(29)  Schwendener  S.  ,  Die  Gelenkpolster  der  Mimosa  ,  Sitzb.  d.  Beri. 
Akademie,  a.  1897. 


BOLLETTINO  DEL  R.  ORTO  BOTANICO  DI  PALERMO 

Nuova  serie,  voi.  I.  1914-1915 


APPENDICE 


FLORA  MELITENSIS  NOVA 


-♦♦-♦- 


^^^'feìla  pusilla   SotO^- 


'/> 


La  tavola  rappresenta  a  grandezza  naturale  la  Melitella  pusilla  nata 
nell'  Orto  botanico  di  Palermo.  Nella  figura  inferiore  si  vede  un  estremo 
di  divisione  foliare  ^forma  laciniata  Borg  (in  esemplari  robusti  con  glo- 
meruli  pluri-capolinari.  Nella  figura  superiore  si  vede  1'  estremo  opposto, 
con  foglie  prevalentemente  intere  o  quasi,  con  glomeruli  composti  di  un 
minor  numero  di  capolini.  Queste  due  forme  sono  ugualmente  discen- 
denti dai  semi  raccolti  da  noi  a  Gozo  nel  1907,  e  fra  esse  si  trovano  tutti 
gli  intermediari. 

Questa  tavola  è  stata  fatta  troppo  tardi  per  essere  citata  alla  pag.  197 
di  questa  Flora  dove  parliamo  della  Melitella  pusilla. 


INDICE    GENERALE 


Prefazione     ...........         Pag-  1 

Nome  storia  e  lingua  .........  »  3 

Descrizione  fisica,  Geologia  e  Flora    ......  »  8 

Esplorazione  botanica  delle  Isole  Maltesi  .         .         r        .         .  »  25 

L'Orto  botanico  e  l'Erbario  Universitario  di  Valletta       .         .  »  32 

Bibliografia    .         .         .         .         .         .         .         .         .         .         .  »  83 

Avvertenze  alla  Flora  ..........  >  65 

Flora »  67 

Aggiunte  e  Correzioni »  435 

Prospetto  comparativo.         .         . »  437 

Note  al  Prospetto ....    »  474 

Piante  di  Cominotto     .........  »  478 

Piante  di  Filfola »  479 

Indice  delle  specie  vascolari        ,,,,,,.  »  481 


S.  SOMMIER  et  A.  CARUANA  GATTO 


FLORA  MELITENSIS 

NOVA 


coir  -cjiT-^  t-^tt-oxj-a- 


Voi.  XI.   à-^^'A-  APPENDICE  (jttj^'     1^12. 

BOLLETTINO  DEL  R.  ORTO  BOTANICO  E  GIARDINO  COLONIALE 

DI   PALERMO 


S.  SOMMIER  et  A.  CARUANA  GATTO 


FLORA  MELITENSIS  NOVA 


PREFAZIONE. 

Dovendo,  per  il  mio  studio  sulle  Isole  Pelagie,  fare  un  con- 
fronto fra  la  loro  llora  e  quella  delle  Isole  Maltesi,  volli  accer- 
tarmi se  fossero  esaurienti  le  pubblicazioni  intorno  alla  flora 
di  queste  ultime  isole  e  per  ciò  visitai  Malta  e  Gozo  nella  pri- 
mavera del  1906.  In  8  giorni  d'erborazione  (di  cui  4  a  Gozo), 
dal  10  al  19  Aprile,  trovai  non  poche  piante  vascolari  mancanti 
nella  «  Flora  Melitensis  »  di  Grecli  Delicata  e  nei  lavori  poste- 
riori a  me  noti. 

Conobbi  in  quell'occasione  a  Valletta  il  doti  Alfredo  Caruaiia 
Gatto,  naturalista  che  da  molti  anni  si  occupa,  con  amore  e 
successo,  di  ricerche  floristiche  nelle  Isole  Maltesi.  Egli  mi  fu 
guida  in  varie  escursioni  e  mi  permise  di  esaminare  il  suo  er- 
bario Maltese.  Da  lui  seppi  che  una  parte  delle  specie  da  me 
trovate,  che  avevo  creduto  nuove  per  quelle  isole,  vi  erano  da 
lui  e  da  altri  già  state  trovate,  ed  alcune  anche  pubblicate  in 
note  floristiche  sparse  qua  e  là  in  periodici  locali  diffìcili  a  pro- 
curarsi. 

Divisammo  allora,  il  dott.  Caruana  Gatto  ed  io,  di  pubblicare 
in  collaborazione  una  nuova  Flora  Maltese  che  riassumesse  tutto 
quanto  è  stato  fin  ora  scritto  intorno  a  questa  flora,  coordinan- 
dolo e  completandolo  con  le  nostre  proprie  osservazioni. 

Con  questo  intento  tornai  a  Malta  nel  1907,'  accompagnato 
questa  volta  da  Antonino  Riccobono,  Giardiniere  Botanico  del- 
l'Orto di  Palermo,   buon  conoscitore  della  flora  Siciliana,   ed 

S.  SOMiriEK  et  Caruana  Gatto.  —  Flora  Meliti ìisis  nova.  1 


2  PREFAZIONE 

assiduo  quanto  oculato  raccoglitore,  al  quale  il  Prof.  Borzi,  Di- 
rettore di  quell'Orto  botanico,  aveva  a  mia  richiesta  gentilmente 
concesso  a  questo  scopo  un  lungo  congedo;  e  coadiuvato  da  Ric- 
cobono  dedicai  tutto  il  mio  tempo,  dal  18  Aprile  al  9  Maggio,  ad 
erborizzare  a  Malta,  Gozo,  Gemino  e  Cominotto  (9  giorni  a  Gozo, 
due  mezze  giornate  a  Cornino  e  una  mezz'ora  a  Cominotto,  il 
resto  a  Malta).  In  questa  gita  ed  in  quella  dell'anno  precedente 
raccolsi  assai  più  della  metà  delle  specie  vascolari  ora  conosciute 
delle  Isole  Maltesi.  Dal  Dott.  Caruana  Gatto  ebbi  poi  in  comu- 
nicazione molte  piante  critiche  del  suo  erbario  e  non  poche  del- 
l'Erbario  Universitario  di  Valletta,  che  potei  studiare  in  Firenze 
coi  mezzi  che  offrono  i  ricchi  erbari  e  le  biblioteche  di  questa 
città.  Nel  frattempo  ci  siamo  occupati,  il  Dott,  Caruana  Gatto  ed 
io,  di  compilare  la  Bibliografìa  botanica  Maltese,  ed  il  Caruana 
Gatto  ha  scritto  le  generalità  sulle  Isole  Maltesi  contenute  nel 
seguente  capitolo. 

Questa  è  l'origine  del  presente  lavoro,  che  è  l'indice  della 
ricchezza  floristica  dell'Arcipelago  Maltese  allo  stato  attuale  delle 
nostre  conoscenze. 

Sulle  crittogame  cellulari  Maltesi  si  avevano  fino  adesso  scarse 
notizie.  La  loro  raccolta  è  dovuta  per  la  massima  parte  al  Dot- 
tore Caruana  Gatto,  che  è  stato  coadiuvato,  nella  loro  determi- 
nazione, per  i  muschi  frondosi  dal  Prof.  Marchese  Bottini,  per 
le  epatiche  dal  Prof.  Massalongo,  per  i  licheni  dal  Dott.  Jatta, 
per  le  alghe  dai  Professoi'i  Ardissone,  Levi  Morenos,  Mòbius  e 
Forti,  e  per  i  funghi  dal  Prof.  Saccardo. 

Mentre  ricordiamo  con  riconoscenza  l'opera  del  compianto 
Dott.  Jatta,  esprimiamo  vivi  ringraziamenti  agli  altri  nostri 
egregi  collaboratori,  come  pure  al  Prof.  Debono  che  mise  a  nostra 
disposizione  per  esaminarle  le  piante  dell'Erbario  Universitario 
di  Valletta,  al  Dott.  Borg  che  ci  comunicò  buon  numero  di  specie 
da  lui  raccolte,  e  al  Dott.  Giovanni  Gulia  che  ci  diede  una  copia 
dei  quadri  analitici  di  suo  Padre  con  delle  annotazioni  mano- 
scritte dello  stesso  suo  Padre  che  abbiamo  avuto  occasione  di 
citare  per  la  località  di  alcune  piante. 

S.   SOMMIER. 


LE  ISOLE  MALTESI 


NOME,  STORIA  E  LINGUA 


Malta,  chiamata  prima  Ogigia,  e  in  seguito  Melita,  come  si 
suol  ripetere  dal  latino  mei  per  l'abbondanza  e  la  dolcezza  del 
suo  miele'  anche  oggi  molto  apprezzato,  o,  come  è  più  probabile, 
dal  fenicio  mentali,  salvezza  o  luogo  di  salvezza,  attesa  la  sua 
posizione  nel  centro  del  Mediterraneo  e  della  civiltà  più  antica 
di  cui  abbiamo  memoria,  è  stata  sempre  l'ambito  possesso  della 
nazione  dominatrice  del  Mediterraneo.  - 

Il  nome  di  Gozo,  Gaulos  dei  Latini,  che  si  pretende  essere 
l'isola  di  Calipso  in  Omero,  si  vuole  che  derivi  dal  fenicio  Gol. 
Cornino  viene  ovviamente  dall'ebraico  liammon,  in  Maltese 
hemmuna  (cumino)  e  Filfola  o  Fiifla  dall'arabo  felfel  (gra- 
nello di  pepe),  per  la  sua  piccolezza. 

Fino  a  poco  tempo  addietro  si  riteneva  che  i  Fenici  fossero 
stati  i  primi  abitatori  delle  Isole  Maltesi  e  ad  essi  si  attribui- 
vano i  monumenti  megalitici  di  cui  si  vedono  tutt'  ora  i  gran- 
diosi ruderi.  Ma  più  i-ecenti  studi  ^  fanno  rimontare  tali  mo- 
numenti ad  un  epoca  di  molto  anteriore,  e  cioè  almeno  al  terzo 
millennio  avanti  Cristo,  e  li  attribuiscono  a  quegli  stessi  Libii 
che  furono  i  primi  abitatori  della  Spagna,  delle  Baleari,  di  Creta 
e  delle  Isole  Egee.   La  scoperta  e  lo  studio   del   meraviglioso 


^  «  Altera  est  vicina  Siciliae,  vulgo  Malta  dieta a  bonitate 

mdllis  laudata,  indeque  Melita  ut  videtur  appellata.  »  P.  Cornblius 
A  Lapide  (von  dex  Steen)  Comm.  I  Act.  Apost.  Cap.  28  (1684). 

*  Secondo  Albert  Mayr  invece,  Melile  e  Melila  sarebbero  le  forme 
greca  e  latina  del  nome  dato  a  Malta  dai  suoi  più  antichi  abitatori 
i  Libii. 

3  Mayr  A.,  Die  Insel  Malta  ini  Altertum.  MùncBen  1909.  —  Peet  P. 
E.,  Contrihutions  to  the  study  of  the  prelv'storic  period  in  Malta.  Papers 
of  tbe  Britisli  School  of  Rome.  Voi.  V.  N.  3.  London  1910. 


4  STORIA 

ipogeo  di  Hai  Saflieiii  e  degli  oggetti  ivi  contenuti  ha  ancora  più 
avvalorato  tale  ipotesi,  di  modo  che  oggi  si  può  ritenere  che 
all'epoca  neolitica  le  Isole  Maltesi  erano  abitate.  ^ 

Venendo  alle  epoche  storiche,  devesi  riconoscere  che  di  una  oc- 
cupazione Greca  non  vi  sono  traccie  sicure.  Vi  sono  invece  prove 
non  dubbie  di  una  occupazione  da  parte  dei  Cartaginesi,  riferita 
approssimativamente  al  sesto  secolo  A.  C.  Alla  dominazione  Carta- 
ginese si  sostituì,  in  seguito  alle  guerre  Puniche,  quella  Romana, 
e  Malta,  prima  «civitas  foederata»,  formò  parte  della  provincia  di 
Sicilia,  e  dopo  la  morte  di  Cesare,  acquistò  la  cittadinanza  Romana, 
venendo  elevata  alla  dignità  di  quirinato  e  di  municipio.  I  Ro- 
mani trovarono  qui  una  civiltà  già  avanzata  alla  quale  sovrap- 
posero la  propria,  introducendo  le  loro  leggi,  consuetudini,  arti 
e  industrie,  la  cui  fiorente  vitalità  ci  viene  attestata  da  Lu- 
crezio Caro, 2  Silio  Italico,''  Diodoro  Siculo,  ^  Ovidio^  e  Cicerone.** 
Fu  durante  la  dominazione  Romana  che  venne  introdotto  il 
Cristianesimo  a  Malta  in  seguito  al  naufragio  di  S.  Paolo.  La  tra- 
dizione indica  ancora  il  luogo  dove  l'apostolo  approdò  nella  Baja  di 
S.  Paolo  a  mare  di  faccia  all'isolotto  di  Selmonetto,  luogo  che 
corrisponde  al  «  Dithalassion  »  di  S.  Luca. 


*  Zammit  Them..    The  Inhabitants   of  the    Maltese    Islands.    Daily 
Malta  Chronicle.  Each.  Congress  Number.  Aprii  1913. 

*  De  Rerum  natura,  Lib.  IV. 

«  Scilicet  et  grandes  viridi  cum  luce  smaragdi 
Auro    includuntur    teriturque    thalassina   vestis 
Assidue  et  Veueris  sudorem  exercita  potat: 
Et  bene  parta  fratrum  fiunt  anademata,  mitrae  ; 
Interdum  in  pallam  ac  Melitensia  Ceaque  vertuut 
Eximia  veste  et  victu  convivia  ludi  ». 

3  Lib.  XIV. 

«  Romanos  Petraea  duces,  Romana  petivit 
Foedera  Calliopolis,  lapidosique  Enguiou  arvi, 
Hadranum,  Ergetiumque  simul,  telaque  superba. 
Lanigera  Melite  et  littus  piscosa  Calacte  ». 

*  L.  IV.   G.  C. 
»  Fast,  i  3. 

«  Fertilis  est  Melite,  sterili  vicina  Cosyrae 
Insula  quam  Lybici  verberat  unda  freti  ». 

*  Or  alio  in   Ver  rem  ^  4,  5. 


STORIA  O 

Colla  decadenza  dell'Impero  Romano  i  più  ritengono  che  le 
Isole  Maltesi  siano  state  soggette  alle  invasioni  barbariche,  ma 
questo  periodo  è  ancora  oscuro;  certo  é  che  nell'anno  870  gli 
Arabi  Aglabiti  se  ne  impossessarono  e  ne  rimasero  padroni  fino  al 
1090  quando  furono  debellati  dal  Conte  Ruggero  il  Normanno. 
Nel  1120  le  Isole  Maltesi  furono  annesse  al  Reame  della  Sicilia. 

Alla  dominazione  Normanna  seguirono,  dal  1194  fino  al  1266, 
quella  degli  Angioini  fino  al  1283,  degli  Aragonesi  fino  al  1410, 
dei  Castigliani  tino  al  1530,  e  da  questa  data  fino  al  1798  quella 
dell'Ordine  Gerosolimitano,  al  quale  le  Isole  furono  date  in  feudo 
insieme  con  Tripoli,  il  24  marzo  1530,  da  Carlo  V. 

Sconfitti  Mustafà  e  Dragutto  e  superato  il  memorabile  asse- 
dio del  quale  avevano  stretto  le  cittadelle  di  Vittoriosa  e  Sen  - 
glea,  il  Gran  Maestro  La  Vallette,  il  28  marzo  1506,  pose  la  prima 
pietra  della  città  che  dal  suo  nome  fu  chiamata  Valletta. 

Il  9  Giugno  1798  Bonaparte  comparve  innanzi  al  porto  di 
Malta,  l'indomani  vi  sbarcò  e,  dopo  cessione  dell'Ordine,  se  ne 
impadroni.  Il  2  Settembre  scoppiò  una  insurrezione  dei  Maltesi, 
i  quali  prima  ricorsero  per  aiuto  e  protezione  a  Ferdinando  IV 
re  di  Napoli,  poi  alla  Gran  Brettagna,  e  assistiti  dalle  truppe 
Napoletane  e  Inglesi  il  4  Settembre  1800  forzarono  i  Francesi 
a  capitolare.  Quindi  le  Isole  Maltesi  passarono  prima  sotto  la 
protezione  della  Gran  Brettagna  e  poi,  col  trattato  di  Parigi 
del  1814,  sotto  la  piena  sovranità  Inglese. 

La  popolazione  di  Malta  e  Gozo,  secondo  l'ultimo  censimento 
del  2  Aprile  1911,  è  di  228,534  persone  (211,564  civili,  9,016  di 
guarnigione,  7,575  della  marina  da  guerra  e  379  di  quella  mer- 
cantile), divisa  tra  Malta  e  Gozo  nella  proporzione  di  205,839  in. 
Malta  e  22,695  in  Gozo,  e  con  una  densità  di  1884  persone  per 
miglio  inglese  quadrato  (2167  a  Malta  e  879  a  Gozo),  cioè  una 
delle  densità  maggiori  del  mondo.  Comino,  adibito  a  lazzaretto, 
non  è  abitato  attualmente  che  da  3  a  4  persone.  La  densità  della 
popolazione  rurale  però  è  molto  minore,  essendo  quella  urbana 
e  suburbana  di  124,756  persone,  e  quella  rurale  di  86,808. 

Nel  1530,  alla  venuta  dell'Ordine,  la  popolazione  era  di  15,000 
anime  secondo  Boisgelin  (di  29,659  secondo  Miege).  Nel  1582, 
secondo  un  rapporto  dell'  Inquisitore  a  Gregorio  XIII,  era  di 
20,000;  nel  1667  fu  valutata  a  53,000  e  nel  1828  a  115,945. 
L'aumento  dal  1901  al  1911  fu  del  14,52%. 


LINGUA 


L'idioma  da  tutti  parlato  nelle  Isole  Maltesi  è  il  Maltese  che 
può  considerarsi  come  un  dialetto  derivato  e  conservatosi  dal- 
l'Arabo più  antico  ed  è  quindi  di  origine  semitica.  Come  si  esprime 
il  Prof.  N.  Tagliaferro,  ^  esso  ha  una  individualità  tutta  sua  ed 
è  governato  da  leggi  fonetiche  speciali  che  attestano  la  sua 
grande  antichità.  Nella  sua  evoluzione,  specialmente  presso  le 
città,  esso  ha  subito  una  progressiva  infiltrazione  di  parole  italo- 
sicule.  I  nomi  però  delle  cose  primitive,  quali  quelli  dei  feno- 
meni naturali,  delle  parti  del  corpo  umano,  dei  numeri,  dei  colori, 
della  famiglia,  degli  animali,  piante  e  località,  si  conservarono 
nella  loro  purezza  e  si  ritrovano  identiche  nell'Arabo  del  Nord- 
Ovest  dell'Africa. 

Cosi  ad  esempio  abbiamo  Gehla  e  Gebel  =  roccia  e  roccie, 
Xgtiara  (pron.  Sciara)  =  luogo  roccioso  incolto,  Ùiecl  =  valle, 
GTiain  =  fonte,  Bir  =  pozzo,  Rdam  =  dirupo,  Ras  ^=  capo, 
Ramla  =  spiaggia  arenosa,  Marsa  =^  porto  e  luogo  dove  si 
raccoglie  acqua  piovana. 

E  tra  le  piante:  Safsaf  =  sa,lice,  Zebbur)  =  oUro,  Rummien 
=  melagrano,  Ballut  =  quercia,  RiTian  =  mirto,  Ùarda  =  rosa, 
Sofsfa  =  Ervum  Ervilia,  Halfa  =  Lygeum  Spartuin  ecc. 

Non  tutte  le  specie  hanno  un  nome  maltese  e  alcuni  nomi 
sono  generici,  cosi:  Nefel  barri  vale  per  tutte  le  Medicaio, 
Xnien  pei  TrifoUum,  Treu  pei  Melilotus,  Tewn  per  gli  Allium, 
Hobbeira  pei  Chenopodium  e  Y Heliotropium  Europaeum. 

Alcuni  nomi  poi  corrispondono  perfettamente  col  significato 
del  loro  nome  latino  e  molto  probabilmente  l'hanno  preceduto. 
Così  :  Halib  U  taìr  =  Ornithogalum.  Zerrighet  il  brigUet  = 
Plantago  PsijUium,  Zerrighet  il  kamel  =■  Delphiniitm  Staphy- 
sagria,  Lsien  il  chelb  =  Cijnoglossum. 

In  varie  piante  il  nome  vernacolo  é  preso  dal  colore  del  fiore, 
per  es.  :  Calendula  =  Suffeira,  Senecio  =  Cabrita,  Anemone 
=  KaTiuiela,  Dìplotaxis   erucoides  =  Giargir,   Clematis  cir 
rìiosa  ■=■  Balda. 


^  Tagliafkrro  iSr.,   Tilt  Maltese  Language.  Daily  Malta  chromcle. 
Euc.  Gong.  Number,  Aprii  1913. 


LINGUA  « 

La  lingua  Latina,  fino  dall'epoca  Romana  fu  adoperata  negli 
atti  ufficiali,  insino  a  che,  dalla  sua  corruzione  in  «volgare  elo- 
quio »  non  ebbe  origine,  contemporaneamente  in  Italia  e  a  Malta, 
la  lingua  Italiana,  che  dal  suo  nascere  fu  qui  la  lingua  scritta 
e  la  colta.  ^  Anche  oggi,  malgrado  i  reiterati  sforzi  del  Governo 
Inglese,  essa  rimane  la  lingua  dei  tribunali,  del  pergamo  e  delle 
classi  colte,  alla  quale  i  Maltesi  tengono  ed  hanno  sempre  tenuto 
come  a  prezioso  retaggio  storico  e  a  significante  espressione  na- 
zionale e  geografica  e  che  si  sforzano  in  ogni  modo  di  conser- 
vare. Ma  è  difficile  dire,  innanzi  alla  incalzante  pressione  go- 
vernativa, quanto  potrà  mantenersi.  Essa  però  è  un  prodotto 
cosi  naturale,  che  se  anche  si  riuscisse  a  bandirla  temporanea- 
mente, ritornerebbe  un  giorno  o  l'altro  ad  affermarsi,  più  radi- 
cata e  più  vigorosa  che  mai. 

11  Maltese  è  scritto  coii  lettere  latine,  ma  esistendovi  dei 
suoni  che  non  si  possono  esprimere  esattamente  col  nostro  al- 
fabeto, si  deve  ricorrere,  per  rappresentarli,  ad  alcuni  accenti  e 
segni  speciali  ed  alla  pronunzia  diversa  di  alcune  lettere.  Grech 
Delicata  nella  «  Flora  Melitensis  »,  adoperò  delle  lettere  speciali, 
allora  adottate  dalla  Società  Medica  Maltese,  ma  oggi  queste 
sono  andate  in  disuso. 

Nella  nostra  flora,  nel  trascrivere  i  nomi  Maltesi  di  luoghi  e 
di  piante,  ci  siamo  attenuti  all'ortografia  Maltese  generalmente 
adoperata  oggi. 

L'7^  quindi  indica  un  h  profondamente  aspirata  e  corrisponde 
al  ^  Arabo. 

La  stessa  Ti  preceduta  da  g  (gh)  esprime  un  suono  profon- 
damente gutturale  e  corrispondente  al  ^  Arabo,  cosi  ghm^  si 
legge  aar. 

La  G,  g  ad  una  éì'  dolco,  come  se  fosse  seguita  da  una  i,  cosi 
Gneina  equivale  a  Gineina,  sigra  a  sigira  ecc. 

Il  K  corrisponde  al  ^Jà  Arabo  ed  ha  anche  un  suono  guttu- 
rale, come  in  Kala  che  è  diverso  da  Gala. 

L'  Ù,  u  è  un  i(,  che  precede  una  vocale  ed  ha  forza  di  conso- 
nante, come  Ùarda. 


1  Vedasi   in    proposito  :    Antonio  Cini,   Origine  e  progresso    della 
Lingua  Italiana  in  Malta,  ossia    La    Lingua    Nazionale    dei    Maltesi. 


Catania,  1904. 


O  DESCRIZIONE    FISICA 

Infine  in  Maltese  la  X  ha  un  suono  diverso  da  quello  che  ha 
in  Italiano,  e  deve  pronunziarsi  come  se  avanti  i  o  avanti  e,  per 
esempio  in  scirocco  e  in  scena,  suono  che  non  vi  è  modo  di  espri- 
mere in  Italiano  quando  invece  di  precedere  una  vocale  precede 
una  consonante. 

DESCRIZIONE  FISICA,  GEOLOGIA  E  FLORA 


Le  Isole  Maltesi  sono  comprese  fra  il  35°  48'  e  il  36°  5'  di  lati- 
tudine N.,  e  il  1°  43'  e  il  2°  8'  di  longitudine  E.  del  meridiano  di 
Roma(M'*'  Mario).  Nel  loro  insieme  hanno  la  forma  di  una  ellisse 
il  cui  asse  maggiore,  lungo  47  chilometri,  è  in  direzione  N.  0.- 
S.  E.  La  loro  area  complessiva  è  di  circa  318  chilometri  quadrati. 

La  più  grande  e  la  piii  meridionale.  Malia,  è  lunga  circa 
28  chilom.,  e  larga  circa  13,  con  una  costa  di  127  chilora.  ed 
una  superficie  di  247  chilom.  quadr.  La  più  settentrionale,  Gozo, 
ha  una  superficie  di  68  chilom.  quadr.,  con  14  V2  di  lunghezza 
e  7  di  larghezza,  e  una  linea  di  costa  di  40  chilometri. 

Quasi  nel  mezzo  del  braccio  di  mare  largo  circa  4  chilom. 
chiamato  Fiiegu,  che  separa  queste  due  isole  maggiori,  tro- 
vasi l'isola  di  Cornino,  lunga  circa  2^/2  chilom.  e  larga  1  V2, 
con  una  costa  di  circa  10  chilom.  ed  una  superficie  di  circa 
3  chilom.  quadrati.  Al  Sud  di  Comino  sorge,  quasi  unita  ad  esso, 
risoletta  di  Cominoilo,  che  è  poco  più  di  uno  scoglio,  avendo 
una  superficie  di  chilom.  quadr.  0.12. 

Pochi  isolotti  minori  e  scogli,  quali  ffar/ra  is  Seuda  e  Hagra 
tal  General  presso  Gozo,  e  GhaUis,  Selmonetto  0  Gzejer  e  Fil- 
fola  presso  Malta,  trovansi  in  vari  punti  vicini  alla  costa.  Il 
maggiore  è  Filfola  che  ha  una  superficie  approssimativa  di 
chilom.  quadr.  0.12,  ed  è  distante  dal  punto  più  vicino  di  Malta 
circa  6  V2  chilometri. 

Dalla  Sicilia,  la  terra  più  vicina,  l'Arcipelago  Maltese  dista 
circa  82  chilometri,  da  Linosa  120,  da  Lampedusa  150,  dal  punto 
più  vicino  della  costa  Africana,  Tripoli,  dista  340  chilometri. 

La  costa  S.  e  0.  di  Malta  presenta  poche  insenature  ed  è 
quasi  tutta  scoscesa.  Essa  presenta  dirupi  che  non  sono  acces- 
sibili né  dal  lato  di  terra  né  dal  mare,  alti  fino  a  oltre  120  m. 
La  costa  N.  E.  si  abbassa  in  generale  più  gradatamente  verso 


DESCRIZIONE    FISICA  y 

il  mare  e  presenta  molte  e  profonde  insenature,  di  cui  le  prin- 
cipali sono  la  Baia  di  Marsascirocco.  il  Gran  Porto,  il  Porto 
di  Marsamuscelto,  la  Baia  di  San  Paolo  a  mare  e  quella  della 
Melleha.  Le  coste  di  Gozo  sono  per  la  maggior  parte  scoscese, 
e  solo  eccezionalmente  in  pochi  punti  vanno  degradando  al  mare. 

Le  spiagge  della  Mellelia,  di  Birzebhugia  e  della  Gneina  in 
Malta  e  quelle  di  Ramla  il  Gbìra  e  Marsalforno  in  Gozo  sono 
arenose.  Le  coste  di  Cornino  sono  anche  più  dirupate,  e  di  esse 
non  sono  accessibili  che  la  piccola  insenatura  di  Santa  Maria, 
e  la  costa  di  faccia  a  Cominotto,  ed  anche  queste  non  sempre, 
a  causa  del  mare.  Peggio  ancora  sono  gli  isolotti  di  Filfola  e 
di  Hagra  tal  General,  che  hanno  pareti  quasi  verticali  ed  in 
parte  anche  concave,  e  sono  quindi  di  difficilissimo  accesso. 

Esaminando  la  superficie  del  suolo  di  Malta,  la  prima  cosa  che 
colpisce  è  la  differenza  tra  la  parte  S.  e  S.  E.  che  é  denudata  de- 
gli strati  superiori  e  molto  più  uniformemente  piana,  e  il  rima- 
nente dell'Isola  che  forma  un  altipiano  con  piccole  collinette  alla 
costituzione  delle  quali  concorrono  anche  degli  strati  superiori. 

Simile  conformazione  ha  l'isola  di  Gozo  che  é  accidentata  come 
quest'ultima  parte  di  Malta  o  anche  più.  Ma  tanto  in  Malta  che  in 
Gozo  le  alture  non  oltrepassano  i  250  metri.  Un  altro  carattere 
saliente  é  la  falla  che  divide  Malta  da  E.  N.  E.  a  0.  S.  0.,  e  lungo 
la  quale  corre  una  linea  di  trincee  chiamate  «  Victoria  Lines  » 
che  dominano  le  contrade  sottostanti.  Oltre  a  questa  falla  ve  ne 
sono  molte  altre  più  piccole,  ed  in  Maklaìia  vi  è  un  avvalla- 
mento circolare  di  circa  60  metri  di  diametro  e  30  di  altezza. 

Gozo  e  specialmente  IMalta  sono  poi  solcati  da  numerose  valli 
chiamate  Ùiedien  (singolare  Viecl)  in  Maltese,  che  formano  nella 
roccia  solchi  [liù  o  meno  profondi,  ora  stretti  ora  larghi,  ma 
che  manifestano  una  forte  erosione  dovuta  a  volumi  di  acqua 
al  certo  molto  maggiori  di  quanto  l'attuale  conformazione  delle 
isole  potrebbe  produrre.  Dopo  forti  pioggie,  in  alcune  di  queste 
valli  per  poche  ore  le  acque  formano  delle  piccole  fiumane  che 
si  riversano  in  mare,  ma  che  subito  dopo  si  restringono  in  esi- 
gui ruscelletti  e  lasciano  delle  pozze  d' acqua  che  disseccano 
completamente  durante  i  mesi  estivi. 

Fiumi,  torrenti  o  veri  corsi  d'acqua  perenni  non  vi  sono, 
come  non  vi  sono  né  laghi,  né  grandi  paludi,  e  in  conseguenza 
manca  quasi   tutta  la  vegetazione  speciale  di   quelle  stazioni. 


10  DESCRIZIONE    FISICA,    GEOLOGIA 

Fino  ai  tempi  di  Grech  Delicata,  all'estremità  del  Gran  Porto 
esisteva  una  piccola  estensione  pantanosa  detta  Marsa,  nella 
quale  si  trovavano  piante  quali  Typha,  Sparganimn,  Lemna, 
Scirpus  lacustris.  Esse  però,  in  seguito  ai  lavori  di  bonifica  in- 
cominciati nel  1861  ed  all'estensione  del  Gran  Porto,  sono  com- 
pletamente scomparse  da  quel  luogo,  alcune  anzi  forse  da  tutta 
l'Isola.  Ancora  più  recentemente  molta  acqua  venne  presa  alle 
sue  sorgenti  e  incanalata,  cosicché  le  terre  della  Marsa  sono  an- 
date sempre  più  prosciugandosi  ed  in  conseguenza  impoverendosi 
di  specie  che  sino  a  pochi  anni  addietro  vi  abbondavano.  L'inca- 
lanamento  delle  acque  ha  esercitato  la  sua  influenza  anche  in  al- 
cune altre  parti  dell'Isola,  quali  Sahhaja,  Ùnien  il  Gbir,  Ùied 
il  Gbir,  ecc.  ove  altre  volte  l'acqua,  da  Ottobre  ad  Aprile,  e  in 
alcune  vallate  per  tutto  1'  anno,  occupava  un  letto  abbastanza 
largo,  mentre  ora  si  è  ridotta  ad  un  ruscelletto,  o  non  si  mani- 
festa più  che  con  un  certo  grado  di  umidità  del  suolo,  come  ad 
esempio  a  GTiariexem,  Gomerino,  Fidclien  ecc.  Pur  non  di  meno 
in  fondo  alle  valli  di  GTiain  il  Gbira,  TmtaTileb,  San  Martin, 
Gneina,  BaTiria  in  Malta,  X/entìfa  e  Migiarì^o  in  Gozo,  si  trova 
sempre,  anche  in  estate,  un  poco  d'acqua  o  terra  acquitrinosa, 
con  la  vegetazione  propria  dei  luoghi  umidi. 

La  presa  poi  delle  sorgenti  per  cui  si  è  resa  possibile  la  ir- 
rigazione di  tratti  di  terra  come  in  Glmin  Taffìlìa,  Pùales, 
San  Marlin,  Gneina,  Ùied  Gherzuma,  Ghirghenii  ecc.  ha  fatto 
nascere  o  estendere  negli  appezzamenti  a  zucche,  fragole  e  or- 
taggi delle  associazioni  di  piante  di  cui  sarà  parlato  altrove. 
Si  trovano  pure  delle  piccole  fosse  o  vasche  sparse  qua  e  là  nel 
contado  che  conservano  acqua  durante  tutto  l'anno  ;  e  in  fondo 
alla  baia  della  Melleìia  per  parecchi  mesi  dell'anno  si  forma 
uri  piccolo  pantano  (Ghadira)  che  però  in  estate  è  completa- 
mente asciutto.  La  maggior  raccolta  d'  acqua  allo  scoperto  é 
quella  artificiale  che  fu  ottenuta  a  Ùied  il  KleigTia  collo  sbar- 
ramento della  valle  e  che  d'inverno  presenta  un  volume  d'acqua 
abbastanza  rilevante  per  l'Isola,  ma  diminuisce  molto  in  estate. 


Tralasciando  Abela  (1647).  Giaiitar  (1772),  Scilla  (1747),  Ze- 
rafa  (1838)   e  altri  che  accennarono  più  che  altro  ai  fossili  e 


GEOLOGIA  11 

alla  storia  fisica  delle  Isole  Maltesi,  della  geologia  di  Malta  si 
occuparono  pei  primi  T.  Spratt  ^  ed  E.  Forbes,  ^  che  gettarono 
le  basi  della  stratigrafia  Maltese. 

Ducie  nel  1854  tracciò  la  prima  carta  geologica  di  Malta,  e 
in  seguito  A.  L.  Adams,  Falconer,  Wright,  Davidson,  Fuchs  e 
Seguenza  illustrarono  anche  meglio  le  formazioni  delle  nostre 
isole.  Infine  .J.  Murray^  nel  1890,  ha  pubblicato  il  migliore  e 
più  comprensivo  lavoro  sulla  Geologia  delle  Isole  Maltesi,  che 
potrà  venir  consultato,  insieme  ai  susseguenti  lavori  di  J.  H. 
Cooke  e  di  Gregory,  e  a  un  recente  lavoro  riassuntivo  del 
Dott.  Giovanni  Gulia,  ^  da  chiunque  volesse  avere  maggiori  in- 
formazioni sulla  Geologia  del  Gruppo  di  Malta.  ■' 

I  Geologi  sono  d' accordo  nel  porre  le  Isole  Maltesi  fra  le 
formazioni  terziarie.  Murray  classifica  cosi  gli  strati  dall'alto  in 
basso  : 

1.0  Calcare  corallino  superiore 

2.°  Arena  verde 

3.0  Creta  blu 

A."  Calcare  a  globigerina 

5.°  Calcare  corallino  inferiore. 
Fuchs,  seguito  da  Gregory,  riferisce  gli  ultimi  due  all'Oligo- 
cene (Aquitaniano)  e  i  pi-imi  tre  al  Miocene.  Gli  altri  riferiscono 
tutti  gli  strati  al  Miocene. 

Si  trovano  poi,  entro  breccie  e  caverne,  dei  resti  quaternari 
di  elefanti,  ippopotami,  orsi,  cervi,  cigni  ecc.,  i  quali  provano 
in  modo   non  dubbio  che  le  Isole  Maltesi  formarono  parte  un 


*  Spratt  T.,  On  the  Geologi/  of  the  Maltese  Islands.  Proc.  Geol.  Soc. 
Voi.  IV,  p.  225,  1843.  —  Id.,  On  he  Geology  of  Malta  and  Gozo,  1854. 

2  FoRBES  E.,  Note  on  the  Fossils  found  by  Lieut.  Spratt  in  the 
severa!  beds  of  the  Tertiary  Formation  of  Malta  and  Gozo,  e  Beport 
on  the  colleations  of  Tertiary  Fossils  from  Malta  and   Gozo,  1843. 

'  Murray  J.,  The  Maltese  Islanda  ivith  special  referente  to  their  Geo- 
logical  StruGture.  The  Scottish  Geographical  Magazine.  Voi.  VI,  n.  9. 

*  GuLiA  G.,  La  Geologia  ed  i  Fossili  delle  Isole  Maltesi.  Malta  1912. 
^  E  comparso   un  importante  scritto   sulla  Geologia  Maltese  del 

Prof.  De  Stefani  quando  qiiesto  capitolo  era  già  composto,  e  quindi 
non  se  ne  è  potuto  tener  conto.  Eccone  il  titolo  : 

Db  Stefani  C,  U Arcipelago  di  Malta.  Rendiconti  della  R.  Acca- 
demia dei  Lincei,  Classe  di  Se.  fis.  mat.  e  nat.  Voi.  XXII  serie  5^ 
1°  sem.  fase.  1»  e  fase.  2°. 


12  GEOLOGIA 

giorno  di  una  terra  assai  più  vasta  che  poteva  albergare  tali 
animali,  e  che  era  verosimilmente  unita  da  una  parte  all'Africa, 
dall'altra  alla  Sicilia,  ciò  che  é  anche  avvalorato  dalla  esistenza 
dei  bassifondi  situati  nel  mare  che  le  separa  da  questi  paesi. 

Il  Dott.  G.  Borg,  ia  un  recente  lavoro  sui  resti  della  flora 
preistorica  di  Malta,  ^  sostiene  l'ipotesi  che  Malta  fu  divisa  dalla 
Sicilia  nel  Pliocene  e  dall'Africa  sul  principio  del  Quaternario, 
ed  espone  i  dati  sui  quali  basa  questa  sua  opinione.  Ma  il  rin- 
venimento in  Sicilia  di  varie  specie  di  animali  dell'epoca  qua- 
ternaria, i  cui  resti  non  sono  stati  trovati  altrove  che  a  Malta, 
potrebbe  invece  indurre  a  credere  che  l'epoca  della  separazione 
di  Malta  dall'Afi'ica,  o  da  una  grande  terra  cui  era  unita  al  Sud, 
sia  stata  contemporanea  alla  separazione  dalla  Sicilia,  se  non  fu 
anteriore.  Checché  ne  sia,  la  somiglianza,  anzi,  la  quasi  identità 
delle  roccie  Maltesi  con  quelle  del  versante  meridionale  della 
Sicilia  è  fuori  dubbio,  e  anche  all'occhio  più  profano,  l'aspetto 
fisico-botanico  delle  campagne  Maltesi,  rammenta  vivamente 
quello  dei  dintorni  di  Siracusa,  tanto  che  tra  alcune  fotografie 
dei  vasti  tratti  rocciosi  presso  Priolo  e  altre  prese  in  Malta, 
non  si  può  assolutamente  trovare  differenza  alcuna. 

Le  differenze  stratigrafiche  nelle  Isole  Maltesi,  producendo 
terreni  più  o  meno  differenti,  determinano  una  flora  alquanto 
diversa  nelle  varie  località,  a  seconda  che  predomina  1'  uno  o 
l'alti-o  strato.  Cosi  nei  terreni  all'O.  e  N.  O.  di  Malta  e  in  Gozo 
abbonda  spesso  la  creta,  che  li  rende  più  umidi  d'inverno  e  più 
compatti  d'estate,  mentre  nella  parte  denudata  all'È,  e  al  N.  E. 
dove  il  sottosuolo  è  calcare  a  globigerina,  vi  è  nel  terreno 
maggiore  quantità  di  ossido  di  ferro,  ed  esso  è  più  sciolto. 

Accurati  esami  microscopici  e  chimici  hanno  sfatato  la  leg- 
genda che  la  terra  vegetale  delle  Isole  Maltesi  sia  stata  anche 
in  parte  importata  dalla  vicina  Sicilia.  La  terra  che  ricuopre  la 
superfìcie  delle  roccie  è  derivata  dalla  disgregazione  delle  stesse, 
e  non  ostante  la  sua  poca  profondità,  che  spesso  è  di  meno  di 
30  cm.  e  quasi  mai  più  di  un  metro,  è  tanto  fertile  che  vi  si 
possono  far  due  e  talvolta  anche  tre  raccolte  all'anno.  Tale 
fertilità  è  dovuta  al  fatto  che  il  terreno  va  sempre  rinnovandosi 


^  Q.   Borg,  Remains  of  the  Prdiistoric  Fiora   of  Malta.  Arcliivum 
Melitense.  Voi.  I,  n.  2o.  Malta  11)11. 


GEOLOGIA 


13 


per  il  continuo  sgregarsi  della  roccia.  In  varie  località  vi  con- 
tribuisco inoltre  la  presenza  dei  piccoli  strati  intermedi  di  no- 
duli fosfatici. 

Lo  spessore  dei  vari  strati  non  è  uguale,  né  si  incontrano 
tutti  e  cinque  dovunque.  In  tutta  la  parte  denudata  dell'  Isola 
di  Malta  mancano  i  tre  superiori  e  prevale  il  calcare  a  globi- 
gerina  e  questo  offre  la  maggiore  estensione.  Nelle  contrade 
collinose  invece,  non  è  difficile  trovarli  tutti  e  cinque  sovrap- 
posti ;  ma  lo  slittamento  della  creta  blu  assai  spesso  rende  mala- 
gevole il  distinguerli.  In  buona  parte  dell'Isola  di  Malta,  verso 
il  Nord  dell'Isola  di  Gozo  ed  in  tutta  l'Isola  di  Comino  la  super- 
ficie del  suolo  è  formata  dal  calcare  corallino  superiore.  Lo  spes- 
sore di  questo  strato  varia  da  pochi  decimetri  a  80  metri  (ad 
esempio  a  Comino);  l'arena  verde  non  eccede  i  15  metri  e  più  so- 
vente è  di  pochi  decimetri  o  manca  del  tutto;  la  ci'eta  non  eccede 
i  6  metri,  mentre  il  calcare  a  globigerina  giunge  fino  ai  60  metri 
e  il  calcare  corallino  inferiore  anche  a  120  metri,  ma  è  lo  strato 
che  si  incontra  meno  spesso.  Caratteristica  del  calcare  corallino 
superiore  è  la  durezza  accompagnata  da  friabilità  e  permeabi- 
lità, del  calcare  a  globigerina  la  porosità,  e  del  calcare  corallino 
inferiore  la  compattezza  e  la  durezza. 

La  giacitura  di  tutti  questi  strati  è  generalmente  orizzontale, 
ma  dove  vi  sono  falle  gli  strati  si  vedono  anche,  sebbene  per 
non  grandi  tratti,  inclinati. 

In  quanto  alla  composizione  chimica,  l'analisi  fatta  da  Murray 
diede  per  il  calcare  corallino  superiore  fino  al  91.90  %  di  car- 
bonato di  calce  in  aggiunta  ad  ossido  di  ferro  e  argilla;  l'arena 
verde  contiene  in  abbondanza  grani  di  glauconite,  acido  fosfo- 
rico e  magnesia,  e  da  28.65  a  89.63  %  di  carbonato  di  calce  ; 
nella  creta  blu  la  percentuale  di  carbonato  di  calce  é  molto 
minore  e  sebbene  possa  arrivare  fino  al  30  %,  la  media  fu  cal- 
colata da  2.56  a  5.12  %  ;  nel  calcare  a  globigerina  là  percen- 
tuale di  carbonato  di  calce  varia  da  63.20  a  94.73,  con  traccie  di 
fosfato  di  calce  e  carbonato  di  magnesia,  e  nei  noduli  che  si 
incontrano  in  quattro  o  cinque  strati  superiori  dello  stesso  cal- 
care, il  fosfato  di  calce  raggiunge  il  30  e  anche  il  40%;  infine 
il  calcare  corallino  inferiore  diede  dal  95.66  al  98.58  %,  di  car- 
bonato di  calce  e  traccie  di  ossido  di  ferro  e  argilla. 


14  GEOLOGIA 

Nelle  Isole  Maltesi  si  sono  avuti  terremoti  di  origine  proba- 
bilmente tettonica,  connessi  colla  Grecia  e  non  colla  Sicilia  come 
si  sarebbe  potuto  attendere.  Infatti  quelli  di  qualche  entità  eb- 
bero quasi  sempre  un  epicentro  in  Grecia  o  nelle  Isole  Greche, 
ed  i  moti  sismici  di  questa  regione,  anche  non  forti,  ebbero  di 
solito  una  ripercussione  a  Malta,  mentre  il  terremoto  così  disa- 
stroso di  Messina  del  28  Decembre  1908,  qui  non  fu  avvertito 
affatto,  ed  ebbe  per  sola  conseguenza  una  insolita  marea  a  più 
risacche  che  si  produsse  sulle  nostre  coste  la  mattina  del  29. 
Sebbene  la  storia  registri  terremoti  che  produssero  qualche 
danno  nelle  chiese  ed  in  altri  fabbricati,  quelli  che  si  ricordano 
sono  stati  tutti  abbastanza  leggieri  per  non  pi-odurre  danni  sen- 
sibili. 

Due  piccole  isole  rocciose,  senza  montagne  o  alture  di  qual- 
che entità,  lontane  dal  continente,  senza  fiumi  e  con  una  me- 
dia pluviometrica  molto  bassa  non  lascerebbero  supporre  la 
presenza  di  acque  bastevoli  a  dissetare  la  numerosa  popolazione 
che  le  abita  ed  a  rendere  possibile  l'irrigazione  dei  campi  anche 
limitata  ;  ma  mercè  la  posizione  e  natura  degli  strati  ed  i  lavori 
dispendiosi  fatti  dai  successivi  governi,  oggi  bisogna  riconoscere 
che  l'acqua  non  difetta,  sebbene  sia  sempre  preziosa. 

Le  acque  piovane  attraversando  il  primo  strato  (calcare  co- 
rallino superiore)  per  le  innumerevoli  fratture  e  discontinuità 
dello  stesso,  si  infiltrano  per  il  secondo  strato  (arena)  quando 
vi  è,  e  incontrano  la  creta  impermeabile.  Qui,  sulle  alture  di 
Bingemma,  Boschetto  ed  altre,  formano  dei  depositi  sotterranei 
che  danno  origine  a  delle  soigenli  naturali.  Da  queste,  fin  dal 
1615,  per  opera  del  Gran  Maestro  dell'Ordine  Wignacourt,  si 
provvide  di  acqua,  mediante  un  acquedotto,  l'area  sottostante 
compresa  quella  urbana  di  Valletta,  che  fin  allora  non  aveva 
altro  che  delle  cisterne  nelle  'quali  si  raccoglieva  dai  tetti 
piani  delle  case  l'acqua  piovana.  Queste  cisterne  del  resto  sono 
in  parte  tutt'ora  in  uso. 

A  questo  primo  acquedotto  se  ne  aggiunse  poi  un  altro  per 
fornire  acqua  al  lato  orientale  dell'  isola.  E  più  tardi  ancora 
si  ottenne  una  notevole  quantità  d'acqua  di  buona  qualità  fa- 
cendo delle  gallerie  al  livello  del  mare  in  uno  strato  di  roccia 
calcarea  molto  porosa  ed  assorbente  chiamata   «  white  rock  ». 


GEOLOGIA,    CLIMA  15 

Queste  gallerie  si  estendono  da  Marsa  a  Zebhiig  e  Casal  Siggieui. 
Con  tutto  ciò  non  si  è  ottenuto  acqua  sufficiente  per  l' irriga- 
zione. Questa,  nelle  contrade  sorgive,  seguita  ad  essere  praticata 
mediante  norie  che  sono  fatte  girare  da  un  asino  o  da  un  mulo 
all'uso  orientale.  Oggi  però,  per  sollevare  l'acqua  dai  pozzi  e  per 
riversarla  nei  campi,  si  è  incominciato  a  adoperare  qualche 
motore. 


Il  clima  delle  Isole  Maltesi,  '  senza  essere  subtropicale  come 
alle  volte  lo  si  evoluto  chiamare,  è  abbastanza  caldo  da  Giugno 
a  Ottobre,  ma  più  per  la  continuità  che  dà  una  temperatura 
media  di  circa  24."  Cgr.,  che  per  gli  estremi  calori.  È  piace- 
volmente temperato  da  Ottobre  fino  a  Maggio,  con  una  media 
<li  19»  Cgr.  in  autunno,  di  120.6  Cgr.  in  inverno  e  di  15.5  Cgr. 
in  primavera.  La  temperatura  più  bassa  nell'ultimo  decennio 
(1902-1911)  è  stata  di  1°.7  Cgr.  il  16  Febbraio  1905.  La  brina 
si  vede  raramente.  La  neve  si  può  dire  che  non  cade  mai;  tutto 
al  più  ad  intervalli  di  molti  anni,  come  avvenne  in  Gennaio  e 
Febbraio  1905,  cade  per  alcuni  minuti  un  poco  di  nevischio,  che 
si  discioglie  subito. 

Il  mese  più  caldo  è  l'Agosto,  sebbene  la  più  alta  temperatura 
all'ombra  (36°.9  Cgr.)  sia  stata  registrata  il  25  Luglio  1902,  e 
al  .sole  (71°  Cgr.)  il  3  Luglio  1901. 

La  media  dei  giorni  in  cui  durante  l'anno  cade  la  pioggia  è 
di  84.  La  media  poi  dei  giorni  piovosi  per  ciascun  mese,  sempre 
prendendo  l'ultimo  decennio  (1902-1911),  è  la  seguente: 

Gennaio .  .    13  Maggio  ...  2.7  Settembre.  .  .  4.2 

Febbraio  .    12  Giugno  ...  1.4  Ottobre  ....  8.6 

Marzo ....  8.4  Luglio   ...  0.5  Novembre.  .    13 

Aprile.  ...  5.7  Agosto  ...  08  Decerabre.  .    14 

Questo  specchietto  dà  una  buona  idea  della  distribuzione,  du- 
rante l'anno,  delle  pioggie  che  cominciando  generalmente  in 


^  I  dati  meteorologici  mi  sono  stati  in  gran  parte  forniti  dal 
Sig.  Cyril  Leach,  direttore  dell'Osservatorio  meteorologico  della 
Università,  al  quale  mi  è  grato  esprimere  qui  i  miei  ringraziamenti. 


16  CLIMA 

Settembre  vanno  aumentando  con  varia  intensità  e  frequenza 
Ano  a  Decembre,  dopo  l'Aprile  diminuiscono  marcatamente,  e  in 
Giugno,  Luglio  e  Agosto  cessano  quasi  del  tutto.  Il  mese  in 
.  cui  si  ebbero  più  giorni  di  pioggia  fu  Gennaio  1909  con  22  giorni, 
e  nell'anno  1909  i  giorni  piovosi  giunsero  a  105. 

La  quantità  media  annuale  di  pioggia  è  di  circa  47  cm.,  dei 
quali  generalmente  più  di  tre  quarti  cadono  nei  mesi  di  Ottobre^ 
Novembre,  Decembre  e  Gennaio  ed  è  quasi  assolutamente  nulla 
in  Luglio  e  Agosto.  La  più  grande  quantità  caduta  in  un  mese  fu 
di  273  mm.  in  Novembre  1911,  e  la  massima  in  24  ore  di  138  mm. 
il  23  Ottobre  1909,  quantità  eccezionale  perché  è  raro  che  in 
24  ore  si  abbia  più  di  50  mm. 

La  media  più  alta  di  umidità  fu  di  89.2  in  Settembre  1907,  e 
la  più  bassa,  di  66.7  in  Luglio  1908;  la  rugiada  è  spesso  molto 
abbondante. 

I  venti,  alle  volte  forti,  qualche  volta  molto  forti  (massima 
velocità  osservata  in  Febbraio  1909  quasi  21  chilometri  all'ora), 
da  Decembre  a  Settembre  soffiano  prevalentemente  da  N.  0.  e 
da  0.,  e  in  Settembre,  Ottobre  e  Novembre  spesso  da  S.  S.  E. 
e  S.  0.  Questi  ultimi  sono  umidi,  ed  hanno  un  effetto  snervante 
e  deprimente,  non  tanto  però  quanto  lo  Scirocco  in  Sicilia  e 
nel  Nord  dell'Africa.  Da  Decembre  a  Marzo  si  hanno  poi  ogni 
tanto  due  o  tre  giorni  di  vento  N.  E.  tanto  forte  da  impedire 
alle  navi,  durante  il  suo  massimo  infuriare,  l'accesso  del  Gran 
Porto. 

Le  prime  pioggie  di  Settembre  e  Ottobre  sono  quasi  sempre 
accompagnate  da  temporali  con  forti  scariche  elettriche,  raffiche 
di  vento  e  non  di  rado  da  grandine. 

Da  Gennaio  a  Settembre  si  hanno  temporali  solo  occasional- 
mente, in  specie  dopo  lunghi  periodi  di  caldo  o  durante  per- 
turbazioni atmosferiche  che  si  estendono  a  tutta  questa  parte 
del  Mediterraneo.  E  infatti  quasi  sempre  le  nostre  notevoli  vi- 
cende atmosferiche  sono  collegate  con  quelle  di  Sicilia  e  di 
Tripoli. 

La  grandine  cade  da  4  a  10  volte  l'anno,  ma  di  regola  in 
piccola  quantità  e  di  piccole  dimensioni  ;  grandinate  rovinose 
per  i  prodotti,  sono  rare;  tuttavia  se  ne  sono  registrate  alcune 
assai  forti  ;  ed  io  stesso  ne  ricordo  una  eccezionale,  caduta  il 
19  Ottobre  1898  in  cui  vi  erano  dei  chicchi  della  grossezza  di 


CLIMA,    COLTIVAZIONI  17 

una  piccola  arancia,  tanto  da  perforare  lastre  di  zinco  corrugato 
e  da  trapassare  le  pale  dei  fichi  d' India. 

* 

Di  circa  75,000  acri  che  misurano  in  tutto  le  Isole  Maltesi, 
inclusi  i  villaggi  e  le  città,  41,865  sono  sotto  coltivazione,  cioè 
poco  più  di  ntìetà,  il  resto  è  fabbricato  o  terra  incolta,  per  lo 
più  rocciosa. 

La  coltivazione,  sebbene  primitiva  e  non  sussidiata  da  mac- 
chine agrarie,  è  molto  intensa.  Principali  oggetti  di  coltivazione 
sono  il  grano,  l'orzo  (questi  due  alle  volte  mischiati  insieme),  i 
foraggi  e  le  patate.  Vengono  poi  in  minore  quantità  i  legumi, 
gli  ortaggi,  il  cornino,  i  cocomeri,  il  cotone  e  le  cipolle.  Il  gran- 
turco, il  sesamo,  il  cartamo  ed  i  coriandri  sono  pure  coltivati, 
ma  in  piccola  quantità. 

Fra  i  foraggi  la  sulla  occupa  il  primo  posto,  ed  in  Marzo  e 
Aprile,  coi  suoi  bei  fiori  porporini  essa  è  uno  dei  più  salienti 
caratteri  del  i>aesaggio  vegetale.  Sono  anche  coltivati  per  fo- 
raggio lo  scorpiuro,  tre  qualità  di  vecce,  l'orzo  verde  e  il  gran- 
turco. Nell'alimentazione  degli  animali  hanno  una  gran  parte 
le  carrube  che  si  raccolgono  in  Agosto.  I  prodotti  più  rimune- 
rativi però  ed  esportati  in  maggior  quantità,  sono  il  cornino,  le 
patate  e  in  alcuni  anni  le  cipolle.  Sono  stati  tentati,  ma  senza 
successo,  la  coltura  della  canna  da  zucchero  e  l'allevamento  dei 
bachi  da  seta.  La  coltura  del  cotone,  alcuni  decenni  indietro, 
aveva  preso  un  grande  sviluppo,  ma  ora  è  diminuita  assai.  Gli 
ulivi  sono  molto  trascurati,  di  guisa  che  la  quantità  d'olio  pro- 
dotta é  quasi  nulla.  La  produzione  del  vino  invece,  è  in  aumento, 
ma  resta  di  gran  lunga  insufUciente  al  consumo  locale. 

Da  un  censimento  del  1901  risulta  che  esistevono  allora: 


Piante  di  carrubio 

»     fico 

»     ulivo 

>  peri,  peschi,  susini  . 
»  nespole  del  Giappone 
»     gelso 

S.  SOMMiER  et  C'ARUAXA  GATTO.  —  Flora  Melitensis  nova. 


In  Malta 

In  Gozo 

29.402     .     . 

583 

63.249     .     . 

.       19.824 

4.072     .     . 

767 

15.245     .     . 

.      50,453 

2.820     .     . 

37 

423     .     . 

73 

18  COLTIVAZIONI,    VEGETAZIONE 

In  Gozo  In  Malta 

Piante  di  agrumi 30.168    .     .    .        1.510 

»     melagrano    ....       19.054     .    .    .        1.410 

»     vite 580.136     .     .     .     563.032 

»     fichi  d' India  in  Malta  e  Gozo  133.764  divisi  quasi 
ugualmente  fra  le  due  isole. 

In  questo  censimento  non  sono  comprese  le  piante  che  si  tro- 
vano frequentemente  nei  cortili  delle  case  di  campagna,  e  non 
è  fatta  menzione  alcuna  dei  mandorli  di  cui  si  può  calcolare 
approssimativamente  che  esistono  10.000  nelle  due  isole.  Le  cifre 
sopra  riportate  devono  essere  assai  cambiate  dal  1901  in  poi, 
segnatamente  per  quanto  riguarda  le  viti  che  sono  notevolmente 
aumentate,  e  gli  agrumi  che  sono  diminuiti  a  causa  della  Icerya 
Purchasi. 

Si  può  calcolare  inoltre  che  vi  sono  circa  75.000  alberi  pian- 
tati in  giardini  pubblici,  lungo  le  vie  ecc.  {Pinus  Halepensis, 
Cupressus  sempervirens,  Ailantus,  Melia,  Phytolacca  dioica, 
Schinus  iereMnUiaefolius,  oleandri,  lecci,  tamarici  ecc.).  A 
questi  vanno  aggiunti  non  meno  di  2000  palmizi,  fra  i  quali 
circa  500  palme  da  datteri  i  cui  frutti,  sebbene  maturino,  salvo 
poche  eccezioni  non  sono  mangiabili. 

Nonostante  questo,  una  delle  prime  cose  che  colpiscono  chi 
visita  le  Isole  Maltesi  è  la  scarsezza  degli  alberi  e  la  prevalenza 
del  nudo  sasso.  Boschi,  macchie  e  parchi  estesi  non  vi  sono  ; 
roccia  e  pietre  sembrano  predominanti  dappertutto,  anche  più 
di  quanto  lo  siano  in  realtà,  perchè  essendo  tutti  i  campi  e 
giardini  cinti  da  muri  a  secco,  ed  essendo  questi  per  lo  più  divisi 
e  suddivisi  in  piccole  aree,  ad  una  certa  distanza,  specialmente 
dove  il  terreno  è  in  pendio,  e  dove  quindi  i  campi  sono  a  ter- 
razze, chi  è  in  basso  non  vede  altro  che  la  successione  monotona 
e  uniforme  di  questi  muri. 

Della  antica  vegetazione  arborea  che  va  sempre  più  scompa- 
rendo ^  si  trovano  soltanto  rare  tracce  nel  fondo  di  alcune  valli 
fresche  come  quelle  di  ImlaTileb,  Bahria,  Gneina,  GTiain  il 
Gbira  e  Ghirghenli,  dove  si  vedono  ancora  pochi  salci  ed  alcuni 
pioppi,  e  sulle  pendici  rocciose  di  Ta  Bqldu  e  Ballut  dove  per- 


^  Caruana  Gatto,    Piante   indigene   Maltesi  scomparse  o  che  sconi' 
•pariscono.  (Vedi  bibliografia). 


VEGETAZIONE  19 

sistono  in  piccole  quantità  i  lecci.  Anche  i  frutici  e  suffrutici  si 
trovano  oramai  quasi  esclusivamente  o  sulle  pareti  inaccessibili 
delle  rupi  marittime  o  sui  declivi  delle  valli,  ed  anche  qui  vanno 
sempre  più  diminuendo  dinanzi  alla  voracità  delle  capre  ed  alla 
stolida  distruzione  del  contadino  che  li  adopra  come  combustibile. 

II  paesaggio  botanico  è  molto  diverso  nei  mesi  in  cui  cade  la 
pioggia  ed  in  quelli  durante  i  quali  la  pioggia  manca  quasi  del 
tutto.  Vedendo  di  Agosto  il  brullo  ed  arso  aspetto  delle  polverose 
campagne,  nessuno  potrebbe  credere  di  quanta  ridente  vegeta- 
zione esse  sieno  capaci  dopo  la  caduta  delle  pioggie. 

Boschi,  macchie,  estesi  giardini  e  piantagioni  di  alberi,  come 
dissi,  non  vi  sono,  ma  un  po'  dappertutto  in  campagna  si  vede  in 
ogni  stagione  il  sem pre-verde  cupo  dei  carrubi,  coi  rami  quasi 
sempre  adagiati  sulla  terra,  il  verde  glauco  delle  opunzie  ad- 
dossate ai  casolari  o  ai  muri  a  secco,  cui  si  aggiunge  in  estate 
il  fogliame  dei  fichi  ed  in  minore  quantità  dei  melagrani  e  dei 
mandorli  piantati  a  ridosso  dei  muri  e  delle  abitazioni  campestri. 

Quantunque  in  estate  le  nostre  isole  appaiano  riarse  ed  aride, 
non  si  può  dire  che  manchino  del  tutto  di  vegetazione.  Cosi 
dopo  la  mietitura,  in  Maggio  e  Giugno,  mentre  si  schiudono  i 
fiori  gialli  delle  opunzie  e  quelli  vermigli  dei  melagrani,  men- 
tre lungo  le  strade  il  Kenlrophyllum  lanatum  e  le  Carlina 
mvolucrata  e  lanata  tutte  impolverate  aprono  le  loro  calatidi, 
fino  a  Settembre,  nei  campi  si  vedono  il  cotone,  il  sesamo,  i 
pomidori  e  nei  campi  freschi  il  granturco,  i  cocomeri,  i  poponi 
e  le  zucche  ;  ed  in  mezzo  a  queste  piante  vegetano,  variamente 
associate  secondo  le  località,  buon  numero  di  piante  arvensi. 
Allora  fioriscono,  nei  luoghi  rocciosi:  Scilla  marilima,  Cen- 
taurea  Nicaeensis,  Orsinia  campliorata,  Capparis  rupesirts. 
As})erula  longi/lora  e  in  fondo  alle  valli  più  umide  e  fresche 
qvi3.\\  Imlattleb,  Ghirgh enti  eco,.:  Epilohium  Tourneforiii  e par- 
vi/lorwn,  Pidicaria  dysenierica,  Mentila  roiunclifolia,  Teu- 
criuin  scordioides,  Fanicum  repens  e  colonum,  Samolus  Va- 
lerandi.  Veronica  AnagaUis,  varie  Carex,  Arundo  Pliniana, 
Ritbus  Dalmaticus.  Nei  luoghi  salsi  marittimi  fioriscono  :  Ery- 
ihraea  spicata,  le  Airiplecc,  le  Salsola  e  le  Suaeda;  nelle  spiaggie 
arenose:  Ambrosia  maritiyna,  Pancratium  maritimum,  Pmm- 
ma  arenaria,  Euphorbia  Paralios  e  Terracina.  Sulle  rupi  ma- 


20  VEGETAZIONE 

rittime  la  Cineraria  ìnaritima  si  ricopre  di  fiori  gialli  e  Vlnula 
crithinoides,  il  Crithmum  raaritimum  e  le  Statice  sono  in  pieno 
fiore. 

Le  prime  pioggie  di  Settembre  '  cambiano  repentinamente 
l'aspetto  delle  campagne.  La  terra  bagnata  e  olente  di  quel- 
l'odore che  le  viene  dall'assorbimento  dell'acqua  al  seguito  del 
soUione,  dopo  pochi  giorni  incomincia  a  coprirsi  del  tenero  verde 
delle  graminacee,  urticacee,  composte  e  di  altre  piante  di  facile 
germogliamento,  e  delle  nuove  foglie  di  molte  specie  peren- 
nanti. Spuntano  nei  luoghi  rocciosi  i  fiori  del  Narcissus  se- 
rofinus,  della  Scilla  autumnalis,  del  Triglochin  lacci floriim, 
si  schiudono  i  capolini  della  Carlina  gummifera,  della  Beilis 
Sì/Weslris,  e  si  cuoprono  di  fiori  la  Saiureja  Nepeta,  V  Inula 
viscosa  e  lacomunissima  Inula  graveolens.  Fioriscono  ben  presto 
le  Diplotaxis  viminea  ed  erucoides,  il  Leontodon  minimuìn  ed 
il  Mascari  parvi  fior  um. 

I  muschi  che  durante  l'estate  avevano  accartocciate  le  loro 
fronde  ed  assunto  un  colore  bruno  scuro,  si  espandono  e  ri- 
prendono il  loro  abito  verde,  mentre  sulle  roccie  e  sui  mui'i 
spiccano  più  vivaci  e  nette  le  tinte  dei  licheni.  Al  lichenologo 
le  Isole  Maltesi  offrono  un  campo  dei  più  interessanti.  Il  pre- 
dominio delle  roccie  calcaree,  l'uso  delle  pietre  anzi  che  dei 
mattoni  nelle  costruzioni  d'ogni  sorta,  il  modo  stesso  di  fabbri- 
care le  case  a  terrazza,  fasiche  i  licheni  saxicoli  sono  di  una 
abbondanza  del  tutto  straordinaria.  E  cosi  le  rupi  di  corallino 
superiore  si  vedono  coperte  di  Dirina  repanda,  Roccella  tinc- 
toria,  Pìiyscia  imrielina  var.  aureola  e  d'altre  specie  comuni. 
Le  roccie,  i  muri,  i  bastioni  di  calcare  a  globigerina  sono  ad- 
dirittura tappezzati  di  varie  Verruoaria,  Lecanora,  Opegra- 
pha,  'Caloplaca,  Diphralora,  Toninia,  che  si  cuoprono  e  si  so- 
vrappongono, specie  dal  lato  Nord,  mentre  le  piattaforme  delle 
terrazze  sono  letteralmente  coperte  dalle  AsiJicilia,  Verrucaria, 
Physcia  e  sopratutto  dalle  Lecanora  circinata  e  galactina, 
che  per  il  loro  candore  spesso  somigliano  a  larghe  chiazze  di 
neve.  I  tronchi  poi  dei  carrubi  sono  per  lo  più  coperti  di  Bi- 
rina  Ceratoniae,  mentre  gli  agrumi,  gli  alianti,  i  pini  ecc., 
danno  una  messe  interessantissima  di  Arthonia,  Opegrapha, 
Periiisaria,  Lecanora  ecc.,  e  gli  incavi  nelle  roccie  sono  spesso 
tappezzati  di  Collema,  Leplogium  e  di  altri  omeolicheni. 


VEGETAZIONE 


21 


Subentrato  rautuimo,  col  continuare  delle  pioggie,  nelle  loca- 
lità rocciose  sugli  altipiani  al  di  là  di  Notabile,  fioriscono  il 
CrocMS  longiflorus,  il  Colchicum  Bertolonii  e  i  fiori  del  Ra- 
nunculus  biillaias  spandono  il  loro  grato  odore  in  tutte  le  spia- 
nate rocciose  e  ruderali,  fino  presso  la  Valletta.  Fioriscono  pure 
il  carrubio,  l'ellera,  la  Spiranthes  aidiwmalis,  e  il  Ranunculus 
lìullatus  che  seguita  a  fiorire  fino  a  Decernbre,  e  cuopre  intere 
spianate  coi  suoi  fiori  gialli.  Alla  fine  di  Ottobre  o  in  Novembre, 
a  seconda  deire[)0ca  in  cui  si  ebbero  le  prime  pioggie,  la  nota  do- 
minante è  data  dalla  Diplotaxis  erucoides  che  fa  biancheggiare 
il  piano  come  per  una  abbondante  nevicata.  Poco  dopo  vi  si 
unisce  la  Bellis  annua,  compaiono  il  giallo  della  Brassica  cam- 
pesiris  e  della  Calendula  arvensis,  il  rosa  vivace  della  Silene 
sericea,  e  dovunque  sullo  roccie  s' incominciono  e  vedere  gli 
eleganti  racemi  àeW Asphodelus  niicrocarpus. 

Alla  metà  di  Gennaio  compariscono  le  prime  Anemone  coro- 
naria e  VAdonis  microcarpus  i  cui  bei  fiori  spiccano  fra  i  gio- 
vani grani  e  sul  verde  cupo  delle  foglie  della  sulla.  Anche  questi 
fiori  vengono  colti  dal  fiorai  e  venduti  in  città.  Lo  Scorpiurus 
Siibmllosus,  le  Fumaria  la  Reseda  alba  e  le  altre  pianto  di 
fioritura  precoce  si  aggiungono  alla  Dlplolaxls  erucoides  e  alla 
Brassica  campeslris,  mentre  la  Silene  sericea  e  la  Fedia  Cor- 
nucopiae  formano  delle  piccole  oasi  rosee,  e  dovunque,  sui  muri, 
nei  campi,  lungo  le  vie,  1'  Oxalis  cernua  gialleggia  in  una  pro- 
fusione che  supera  quella  di  tutti  gli  altri  fiori  insieme. 

Incomincia  ora  il  miglior  tempo  per  raccogliere  le  varie  specie 
di  muschi  e  di  epatiche.  Le  Potila,  alcune  BarUila,  Tortula, 
Rhlncostegium,  Phascum,  e  Fissidens  sono  già  in  frutto,  e  in 
mezzo  alle  microfite  abbondano  le  Rìccia,   Tessellina  ecc. 

In  Aprile  è  già  difficile  trovare  parecchie  di  queste  specie  e 
altre  sono  del  tutto  finite. 

Fin  da  Decembre  comincia  a  fiorire  V Ophrijs  fusca  che  dura 
fino  ad  Aprile  e  Maggio,  e  in  Gennaio  vi  si  aggiungono  VOrchis 
saccata,  VO.  lactea  e  VOphnjs  hombyliftora.  E  cosi  si  giunge 
alla  metà  di  Mar/o,  sempre  aumentando  il  numero  delle  fiori- 
ture che  raggiunge  il  suo  massimo  fra  quest'epoca  e  la  metà  di 
Maggio,  venendo  in  fiore  quasi  i  nove  decimi  di  tutte  le  specie. 
Allora  nei  giardini  gli  agrumi  si  cuoprono  di  fiori,  e  nei  campi 
predomina  il  rosso  intenso  della  sulla,  mentre  in  mezzo  a  que- 


22  VEGETAZIONE 

sta  e  fra  i  cereali  fiorisce  la  legione  delle  piante  arvensi.  Nei 
luoghi  ruderali  VUrtica  pilulifera  ^ì  al/.a  spesso  ben  più  di  un 
metro,  e  il  Silij'bum  Marianum,  la  Notobasis  Syriaca  e  VOno- 
poì^don  SiMhorpianum  formano  dei  gruppi  ancora  più  alti,  men- 
tre il  Cardims  marmoratus,  seguito  più  tardi  dal  C.  pycnoce- 
pìialìis  insieme  alla  Galactites  lomentosa  si  vedono  in  gran 
copia  lungo  le  strade,  sugli  argini  ed  in  tutti  i   luoghi   incolti. 

Alla  line  di  Maggio  e  in  Giugno  le  pioggie  sono  quasi  del  tutto 
cessate,  e  la  maggior  parte  delle  specie  hanno  compiuto  il  loro 
ciclo  vegetativo.  Dopo  la  mietitura  che  si  suol  fare  fra  Maggio 
e  Giugno,  ti-a  le  stoppie  non  compariscono  che  Hypericwn  cri- 
spum,  Heliotropiiim  Earopaeuìn,  Conyza  ambigua,  Delplii- 
nium  ìialteratum,  Verbascum  sinuatwn,  Crozophora  tinctoria, 
Linarìa  sjniria,  commutata  e  Elatine,  Chenopodiam  oUdum, 
Andracìme  ielephii folta,  Convoloulus  arvensis,  Euphorbia  pi- 
nea,  Chamaesyce  e  Aleppica,  Cynodon  Dactylon  e  Mentila  Pu- 
legium. 

Come  stazioni  si  possono  distinguere,  a  grandi  tratti,  l'arvense, 
la  ruderale,  i  terreni  rocciosi  denudati  con  i  piccoli  incavi  entro 
i  quali  si  raccoglie  l'acqua  piovana  d'inverno,  il  fondo  fresco  e 
umido  delle  valli  e  le  loro  pareti  rocciose,  le  rupi  marine,  le 
spiagge  marine,  i  ruscelli,  gli  stillicidi,  i  luoghi  [)aludosi. 

La  stazione  arvense  con  relativa  flora  più  o  meno  ubiquista 
è  di  gran  lunga  la  più  estesa,  i  terreni  coltivati  occupando  più 
di  metà  della  superficie  delle  Isole  Maltesi.  Vengono  poi  i  ter- 
reni rocciosi,  per  lo  più  pianeggianti,  battuti  dai  venti,  denu- 
dati ed  aridi.  Essi  occupano  la  maggior  parte  dell'area  che  non 
è  messa  in  coltura.  In  Malta  essi  s'incontrano  principalmente  dai 
Iati  O.,  N.  0.  e  N.,  mentre  in  Gozo  ed  in  Oomino  hanno  il  pre- 
dominio assoluto.  Le  piante  più  caratteristiche  di  questa  stazione 
sono  :  Thymìis  capitatus,  Orsinia  camphorata,  Inula  viscosa, 
Anthyllis  Hermanniae,  Cichorium  spinosum,  Eapìiorbia  spi- 
nosa, Characias  e  dendroides,  Asphodelus  ramosus,  Sedum 
Nicaeense,  gli  Helianthemum,  i  Cistus,  e  meno  comuni  Ruta 
bracteosa  e  Periploca  levigata.  Dove  su  questi  piani  rocciosi 
si  accumula  un  pò  di  terra,  alta  per  lo  più  pochi  centimetri, 
vegeta  abbondante  la  microflora  di  piante  piccole  per  loro  na- 
tura, 0  di  dimensioni  ridotte  per  la  natura  del  terreno,  quali  : 
Bellis  annua,  Cerastium  glomeratum,  Biscutella  didyma,  SI- 


VEGETAZIONE  23 

lene  sericea,  Alsine  tenuifolia,  Stellarla  inedia,  Erodium  cicu- 
tarium,  Tordìjliam  Apiihim,  Sherardia  arvensis,  Callipeltis 
ìnuralis,  Vaillaniia  niuralis,  Plantago  Coronopus  e  Psyllimn, 
Tillaea  muscosa,  Evax  pygmaea,  Campanula  Erinus,  Meli- 
lotus  sulcaius,  Eupìiorljìa  peploides  e  exigua,  Anagallis  arven- 
sis, Rumex  bucephalophorus,  Linum  strictum  e  Gallicum, 
Sideritis  Romana,  Asterìscus  aquaticus,  vari  TrifoUum,  An- 
themis  Urviileana,  Erythraea  pulchella.  Chiotta  perf oliata, 
Draba  verna,  Ecìiium  arenarium,  Lepturus  incurvalus,  Scle- 
ropoa  rigida,  Catapodium  Siculum,  Brachi/podium  distachyum, 
Poa  annua,  Trisetum  aareum  e  tante  altre  che  presentano 
più  o  meno  marcato  il  fenomeno  del  nanismo  ;  ed  insieme  ad 
esse  alcune  bulboso  o  tuberose  quali  :  Ranunculus  buUatus, 
Colchicmn  Bertolonii,  Scilla  autumnalis,  Allium  Chamaemoly 
e  parci/lorum,  i  Triglochin,  le  Romulea  e  Vlris  Sisyrinchium 
le  cui  stelle  celesti,  nelle  ore  meridiane  in  Aprile,  sono  il  mag- 
giore ornamento  <li  quei  piani  brulli.  È  questa  una  ben  magra 
vegetazione,  ma  pure  l'industrioso  contadino  Maltese  trova  modo 
di  trarne  qualche  profitto  portandovi  le  sue  pecore  a  pascolare» 
e  contribuendo  cosi  a  rendere  quei  terreni  ancora  più  brulli. 

Molte  sono  le  valli  fresche  in  fondo  alle  quali  scorre  un  ru- 
scello, che  costituiscono  una  stazione  molto  caratteristica.  Le 
principali  in  Malta  sono  Ùied  Babu,  Lied  Gherzuma,  GTiain 
il  Gbira,  Ghirgìienti,  Gneina,  Imtatileb,  Ta  Baldu,  Ùied  In- 
cita, San  Marlin,  ed  in  Gozo  Xlendi,  Ùied  ir  RiTian,  Migiarro, 
Per  già,  Migiar  Scini. 

Nel  loro  fondo  e  sulle  loro  pareti,  nei  luoghi  sottratti  alla  col- 
tura ed  alla  devastazione  delle  capre,  nell'aria  umida  e  calda, 
al  riparo  dei  venti,  si  sviluppa  una  vegetazione  rigogliosa  di  cui 
non  può  farsi  idea  chi  ha  visto  soltanto  gli  altipiani  rocciosi 
nudi  e  i  campi  circondati  da  muri  a  secco  fra  i  quali  serpeg- 
giano le  strade  polverose.  Là  si  trovano  :  Clematis  cirrhosa, 
Pistacia  Lentiscus,  Coronilla  Valentina,  Psoralea  bituminosa, 
Rubia  peregrina,  Crataegus  oxyacantha  e  Ruscinonensis,  Ro- 
smarinus  officinalis,  Rhamnus  oleoides,  Lonicera  i?nplexa, 
Hedera  Helix,  Erica  ynidtìfiora,  Convolvulus  oleaefolius,  Phlo- 
ìnis  fruticosa,  Smilax  aspera,  Asparagus  apliyllus,  Prasium 
majus,  Teiccrium  flavum,  e  fruticans,  Polygonum  Persicaria 
Ficus  Carica,  Pirus  communis,  Antirrhinum  ?najus  e  Sicu- 


24  VEGETAZIONE 

lum,  Celsia  eretica,  Salix  alba  e  iiedicellaia,  Populus  alba  e  più 
rare:  Anagyris  foetida,  Rosa  sempervirens  e  Gallica,  Myrtus 
commicnis,  Melissa  offìcinalis,  Colocasia  antiquorum,  ed  altre 
piante,  alcune  dello  quali  ho  citate  a  proposito  delle  epoche  di 
fioritura,  tutte  specie  che  in  questi  luoghi  hanno  trovato  rifugio. 

Più  speciali  delle  rupi  marine  sono  :  Crucianella  rupestris, 
Hijpericwn  Aegijptiacum,  Daitctcs  Gingidiitm,  S itene  sedo ides, 
Matihiola  incana,  Inula  crithmoides,  Crithmum  maritimum, 
Cineraria  niaritima,  Suaeda  fruticosa,  Centaurea  crassifolia, 
le  Statice  e  poche  altre  rupicole  amanti  dello  spruzzo  marino. 
Ivi,  in  luoghi  inaccessibili,  si  vedono  pure  talvolta,  nati  sponta- 
neamente, il  fico  d'India,  il  melagrano  e  il  fico. 

Le  spiaggie  marine  arenose  sono  rare  e  poco  estese.  A  Malta 
ne  troviamo  a  Gneina,  GTiadira,  Marfa,  SanTumas,  ed  in 
Gozo  a  Ramla  e  a  Marsalforno.  Li  trovansi  le  piante  pretta- 
mente psammofile  marine  quali  :  Ambrosia  maritima,  Convol- 
vahis  Soldanella,  Euphorbia  Paralios,  Echinophot^a  spinosa, 
Galilea  mucronata,  Pancratium  maritimum,  Medicago  ma- 
rina, Oriana  maritima,   Triplachne  nitens  ecc. 

Nei  ruscelli  e  sulle  loro  sponde  si  vedono  Nasturtium  offici- 
nale, Helosciadiuni  nodiflorum,  (Enanthe  globulosa.  Pochi  assai 
sono  gli  stillicidi  dove  crescono  Samolus  Valerandi,  Adiantum 
Capillus  Veneris,  Graìumitis  leptophglla,  ecc.,  ed  assai  ridotti 
in  oggi  i  luoghi  paludosi  salsi,  la  cui  vegetazione  di  Juncus  ma- 
ritimus,  J.  acutus,  Salsota,  Atriplex  ecc.  va  sempre  più  scom- 
[larendo. 

Stazione  caratteristica  sono  poi,  qui  come  a  Lampedusa,  le 
pozze  d'acqua  che  si  formano  negli  incavi  della  roccia,  e  che 
d'autunno  albergano  una  prima  flora  di  Triglochin  laxiflorum, 
Scilla  autumnalis,  Liplotaxis  viminea  e  Ranunculus  bullalus, 
per  empirsi  poi  d'acqua  piovana  e  rimanere  cosi  durante  l'in- 
verno, albergando  Ranunculus  diversi  foli  us,  Damasonium,  Cal- 
litriche  e  Zannichellia.  Più  tardi,  diminuendo  l'acqua,  insieme  ai 
Nosloc,  Collema  e  Leptogium,  danno  origine  a  una  flora  ora 
di  Bulliarda  Vaillantii,  Juncus  bufonius  var.  pumilio,  Elatine 
Gussonei  ed  ora  di  Sedum  coeruleum,  Lythriim  Grae/feri  e 
ni/ssopifolla  secondo  il  rispettivo  grado  di  umidità;  e  infine, 
dopo  una  ultima  fioritura  di  Mentila  Pulegium,  si  disseccano 
completamente. 


VEGETAZIONE,    ESPLORAZIONE    BOTANICA  25 

Vanno  ancora  rammentate,  come  stazioni  abbastanza  distinte, 
i  muri  a  secco  sui  quali  crescono  Parleiaria,  Uìnhilicus,  Aspa- 
ragiis  aphi/llus,  Geranium  Roberiianicm  ed  alcune  piante  rupe- 
stri ;  ed  i  terrazzi  delle  case  sui  quali  allignano  alcune  anemo- 
core.  Sugli  estesi  bastioni  e  muri  delle  fortezze  poi,  crescono  in 
quantità  le  piante  arvensi  od  alcune  rupestri  come  Matlhiola 
incana,  Senecio  Cineraria,   Capparis,   Orsinia  ecc. 

A.  Cardana  Gatto. 


Esplorazione  botanica  delle  Isole  Maltesi 


I  botanici*  che  hanno  esplorato  le  Isole  Maltesi  ed  illustrato  da 
sé  le  loro  raccolte  si  trovano  citati,  con  notizie  sommarie  sul 
contenuto  dei  loro  scritti,  nella  bibliografìa  alla  quale  dedichiamo 
più  olti-e  un  capitolo  speciale.  Essi  sono,  in  ordine  cronologico: 

Raccolsero  piante  e  scrissero  della  Flora  Maltese  : 

BoNAMico,  Maltese  (1670).  ^ 

Boccone,  Palermitano  (1674-1697). 

Cavallini,  Maltese  (1689). 

FoRSKAAL,  Svedese  (1775).  —  Le  sue  piante,  per  la  maggior 
parte  almeno,  trovansi  nel  Museo  botanico  di  Copenaga. 

Giacinto  (Hy.\cinthus),  Genovese  (1806-1825). 

Ddmont  d'Urville,  Francese  (1822).  —  Le  sue  piante  si  tro- 
vano nell'Istituto  botanico  di  Caen  e  nel  Muséum  di  Parigi. 

Zerafa  (Zerapha),  Maltese  (1827-1831). 

Brunner,  Svizzero  (1828). 

Brenner,  Svedese  (1838). 

Nyman,  Svedese  (1844-1845). 

Aquilina,  Maltese  (1848). 


^  Le  date  ad  ogni  autore,  sono  quelle  dei  loi-o  scritti  concernenti 
la  Flora  Maltese. 


26  ESPLORAZIONE    BOTANICA 

Grech  Delicata,  Maltese  (1849-1853).  —  Le  sue  piante  si 
conservano  ancora  in  parte  nell'Erbario  Universitario  di  Val- 
letta. Alcune  trovansi  pure  nell'Erbario  Centrale  di  Firenze. 

GrAViNO  Golia,  Maltese  (1855-1888).  —  Anche  di  Gavino  Gulia 
si  trovano  piante  nell'Erbario  di  Valletta  ed  in  quello  Centrale 
di  Firenze. 

Cleghorn,  Inglese  (1869). 

Medlycott,  Inglese  (1870). 

DuTHiE,  Inglese  (1872-1875).  —  Molte  delle  sue  piante  trovansi 
nell'Erbario  Centrale  e  nell'erbario  di  uno  di  noi  (S.  S.)  a  Firenze; 
ma  la  collezione  principale  è  nell'Erbario  di  Kew  a  Londra. 
Alcune  si  conservano  pure  nell'Erbario  Universitario  di  Valletta. 

Daveau,  Francese  (1876). 

Visitor  (pseudonimo),  Inglese  (1880). 

Armitage,  Inglese  (1889).  —  Le  sue  piante  Maltesi  si  trovano, 
in  parte  almeno,  nell'Erbario  Generale  di  Roma. 

Henslow,  Inglese  (1890-91). 

Debono,  Maltese  (1890). 

Cardana  Gatto,  Maltese  (1890-1912).  —  Le  piante  da  esso  rac- 
colte trovansi  nelsiio  erbario  privato  a  Valletta. 

GoDFERY,  Inglese  (1892). 

SoMMiER,  Fiorentino  (1906-1911).  —  Le  piante  da  esso  raccolte 
nelle  Isole  Maltesi  si  trovano  nel  suo  erbario  privato  a  Firenze. 

BoRG,  Maltese  (1909).  Le  sue  piante  trovansi  nel  suo  erbario 
privato  in  Malta.  / 

Fra  questi,  fino  al  tempo  nostro  più  contribuirono  alla  cono- 
scenza della  Flora  Maltese  indigena: 

Bonamico  che  scrisse  la  prima  flora  di  Malta  (pubblicata  poi 
da  Cavallini);  —  Zerafa  al  quale  si  deve  la  prima  flora  Maltese 
con  nomenclatura  Linneana;  —  Grech  Delicata  che  ampliò  con- 
siderevolmente quella  flora,  disponendola  in  ordine  naturale, 
ne  corresse  parecchi  errori  e  ne  escluse  le  piante  coltivate  che 
Zerafa  aveva  menzionate  promiscuamente  con  le  indigene;  — 
Gavino  Gulia  che  pubblicò  in  quadri  analitici  una  parte  delle  fa- 
miglie fanerogame  Maltesi;  —  infine  Duthie  che  aggiunse  un 
numero  considerevole  di  fanerogame  a  quelle  sino  allora  note  di 
queste  isole,  e  particolarmente  di  Gozo,  Comino  e  Cominotto. 

Ma  oltre  ai  botanici  sopra  citati  che  illustrarono  le  proprie 
raccolte,  molti  sono  coloro  che,  o  soggiornando  in  Malta,  o  tran- 


ESPLORAZIONE    BOTANICA  27 

sitandovi  per  andare  in  parti  più  meridionali  o  più  orientali,  vi 
hanno  raccolto  piante,  e  le  hanno  conservate  nei  propri  erbari 
o  le  hanno  date  in  Malta  a  Zerafa  a  Delicata  o  a  Gulia,  o  man- 
date a  botanici  di  loro  relazione,  come  per  es.  a  Linneo,  Bertoloni, 
Gussone,  Tenore,  Cosson,  Parlatore,  Todaro.  Queste  piante  in 
parte  sono  state  menzionate  in  lavori  generali  o  monografici  di 
vari  autori,  ma  in  parte  giacciono  ancora  ignorate  in  erbari  pub- 
blici o  privati. 

Diamo  qui  appresso  un  elenco  di  quei  raccoglitori  di  piante 
Maltesi  che  non  hanno  pubblicato  alcunché  in  proposito,  ma  di 
cui  ci  fu  dato  vedere  delle  piante  in  qualche  erbario,  o  trovare  i 
nomi  citati  in  lavori  di  altri.  Non  abbiamo,  ben  inteso,  affatto 
la  pretesa  che  questo  elenco,  unito  a  quello  dato  alla  pagina 
precedente,  comprenda  tutti  quelli  che  hanno  raccolto  piante 
nelle  Isole  Maltesi.  Notiamo  anzi  che,  nel  consultare  erbari  an- 
tichi, come  ad  esempio  quello  Webb  a  Firenze,  abbiamo  incon- 
trato delle  piante  Maltesi  di  cui  non  conosciamo  il  raccoglitore 
perchè  sulle  etichette  non  trovasi  altra  indicazione  che  «  Malta  ». 

Raccolsero  piante  Maltesi  ma  non  ne  scrissero  : 

Balansa  Benoit,  Francese,  —  Fi-a  le  piante  distribuite  nelle 
sue  essiccala  intitolate  «  Plantes  d'Orient  »  se  ne  trovano  al- 
cune di  Malta. 

BicKNELL  Clarence,  Inglese.  —  Visitò  Malta  nel  Gennaio  1910 
e  raccolse  piante  che  in  parte  ci  comunicò. 

Cadet  de  Fontenay,  Francese.  —  Citato  per  Malta  nel  Pro- 
dromo di  De  CandoUe  e  nella  Flora  Orientalis  di  Boissier.  Di  lui 
si  trovano  piante  Maltesi  nei  grandi  erbari. 

Calcara  Pietro,  Palermitano.  —  Trovasi  citato  nella  Flora 
Italiana  di  Parlatore  e  successori.  Le  sue  piante  si  conservano 
nell'Orto  botanico  di  Palermo  e  molte  si  trovano  pure  nell'Er- 
bario Centrale  di  Firenze.  Delicata,  nella  Flora  Melitensis  (Pre- 
fazione p.  xiv),  cita  Calcara  fra  i  botanici  che  visitarono  Malta 
senza  scriverne. 

D'Albertis  Enrico,  Genovese.  —  Raccolse  nel  1879  delle  al- 
ghe marine  che  furono  studiate  da  Piccone. 

Donaldson  J.,  Inglese.  —  Chirurgo  maggiore  dell'esercito  in- 
glese, soggiornò  5  anni  in  Valletta,  dedicando  i  suoi  ozi  allo  studio 


28  ESPLORAZIONE    BOTANICA 

•della  flora  Maltese.  Fu  spesso  compagno  di  gite  di  Gavino  Gulia. 
Si  trovano  alcune  sue  piante  nell'Erbario  Universitario  di  Malta. 

Djurberg  F.  a.,  ni.  —  Sappiamo  da  Wikstrom  (op.  cit.  nella 
nostra  bibliografia,  p.  63  in  nota)  che  questo  medico  delia  regia 
marina  svedese  visitò  Malta  nel  1823  e  ne  riportò  una  collezione 
di  piante  che  trovasi  nel  Museo  botanico  della  R.  Accademia 
delle  Scienze  di  Stocolma. 

(Fauconnet,  Svizzero).  —  Béguinot  (Malpighia  XXIII  p.  261) 
menziona  delle  R,omulee  Maltesi  dell'Erbario  Fauconnet,  conser- 
vate nell'Erbario  Delessert  a  Ginevra.  Sembra  però  che  queste 
piante  furono  raccolte  da  altri  e  mandate  in  cambio  al  Faucon- 
net, probabilmente  dallo  Schlumberger,  poiché,  da  quanto  ci 
scrive  il  conservatore  dell'Erbario  Delessert,  il  Fauconnet  non 
fu  mai  a  Malta. 

Feildex  H.  W.,  Inglese.  —  Menzionato  da  Gavino  Gulia  come 
suo  compagno  di  gite  botaniche. 

Figari  Antonio,  Genovese.  —  Abbiamo  visto  nell'Erbario  Cen- 
trale di  Firenze  qualche  pianta  di  Malta  mandata  a  Parlatore 
da  Figari  Bey  nel  1867,  raccolta  probabilmente  durante  una  sosta 
fatta  in  quest'isola  nel  recarsi  in  Egitto. 

Grima  Michelangelo,  medico  Maltese.  —  Verso  il  1770  inviò 
alla  Società  Botanica  e  di  Storia  Naturale  di  Cortona,  della  quale 
ei'a  Aggregato,  un  erbario  di  specie  Gaulo-Melitensi.  (Secondo 
Gavino  Gulia,  Orazione  di  laurea). 

GussoNE  Giovanni,  Napoletano.  —  Bertoloni  (\nn.  di  .storia 
nat.  tomo  I  p.  202)  .scrive  nel  1829  che  Gussono,  l'anno  avanti, 
aveva  preso  a  perlustrare  Malta,  Lampedusa  ecc.,  e  (tomo  II  p.  360) 
menziona  qualche  pianta  di  Malta  che  gli  fu  mandata  da  Gussone. 
Gussone  stesso  nella  Synojìsis  FI.  Sic.  II  p.  92  dice  di  avere 
raccolto  a  Malta  il  Tìiinnus  micropliyllas  e  (p.  451)  di  avere 
mandato  a  Y)QCB.\u\o\\Q\di  Jaaonia  ghUhiosa  di  quest'isola.  Egli 
stesso  però  non  illustrò  le  sue  collezioni  Maltesi,  e  Delicata  non 
lo  menziona  neppure  fra  i  botanici  che  erborizzarono  a  Malta. 

Hanson  Rev.  H.  e  moglie.  Inglesi.  —  Menzionati  da  Gavino 
Gulia. 

Hartman  J.  F.,  Svedese  —  Menzionato  da  Delicata  in  Prefa- 
zione alla  FI.  Melitensis. 

Janka  Victor,  Ungherese.  —  Fu  a  Malta  nel  1874  e  vi  rac- 
colse delle  piante  che  trovansi  in  vari  erbari,  con  etichette  sulle 


ESPLORAZIONE    BOTANICA  29 

quali  è  stampato  «  Iter  Italo-Melitense  »  e  di  cui  alcune  sono 
citate  da  Gulia.  Egli  stesso  non  scrisse  nulla  di  Malta  (vedi 
bibliografia). 

Kerr  Lord  Walter,  Ammiraglio  Inglese.  —  Raccolse  piante^ 
nel  1890-1892. 

Kralik  Louis,  Francese.  —  Menzionato  da  Delicata  in  Pre- 
fazione p.  XIV  fra  i  botanici  che  visitarono  Malta  senza  scri- 
verne. 

Krause  (tottlieb  Adolf.  Tedesco.  —  Si  conservano  nell'Er- 
bario del  Museo  botanico  di  Berlino  delle  piante  raccolte  nella 
primavera  del  1882  dal  Krause,  noto  per  le  sue  erborazioni  in 
Libia.  Sono  però  poche,  come  ci  conferma  il  Prof.  Ascherson. 

Libassi  Ignazio,  Siciliano.  —  Questo  padre  gesuita  dimorò  lun- 
gamente in  Malta  da  dove  mandò  a  Todaro  buon  numero  di  piante 
che  si  conservano  nell'Erbario  Palermitano. 

Locano  Giorgio,  Maltese.  —  Citato  da  Delicata  (Pref.  p.  xi) 
come  compagno  di  Forskaal  nelle  sue  erborazioni  a  Malta. 

Martens  G.  M.,  Tedesco.  —  Citato  da  Parlatore  «  Les  Collections 
botaniques  du  Musée  de  Florence  1874  »  p.  36,  come  botanico  di 
cui  esistono  piante  di  Malta  nell'Erbario  Webb. 

Narducci  Murmurc,  Maltese.  —  Citato  da  Boccone  nel  1697, 
per  avergli  mandato  piante  di  Gozo. 

Naudi  a.,  Maltese.  —  Botanico  allievo  di  Giacinto.  È  da  questi 
menzionato  come  suo  collaboratore,  ma  non  ci  consta  che  vi 
siano  scritti  suoi  sulla  flora  Maltese. 

Parolini  Alberto,  Veneto.  —  Deve  essersi  fermato  a  Malta 
andando  in  Grecia  e  nell'Asia  Minore.  Bertoloni  nella  Flora  Ita- 
lica voi.  II  p.  144  dice  di  avere  ricevuto  da  lui  la  Crucianella 
ricpeslris  di  Malta,  e  voi.  Vili  p.  312,  VHypericum  .^gijptiacnm 
di  Malta  e  di  Cornino. 

Perry  Wickham,  della  regia  marina  inglese.  —  Citato  da  Ga- 
vino Gulia. 

PiCKERiNG  J.  P.,  Inglese.  —  Citato  da  Delicata  (Prefazione 
p.  xiv). 

Portelli  V.  D.,  Maltese.  —  Aquilina  (op.  cit.  in  bibliografìa) 
diceche  il  Dott.  Portelli  fece  alla  Società  Medica  d'Incoraggia- 
mento di  Malta  delle  letture  sulla  flora  Maltese.  Non  conosciamo 
altrimenti  questo  Portelli. 

Raulin  Victor,  Francese.—  Trovansi  nell'Erbario  del   Mu- 


30  ESPLORAZIONE    BOTANICA 

séum  di  Parigi  dalie  piante  raccolte  a  Malta  dal  Raulin,  autore 
della  «  Descriptioii  physique  de  l'Ile  de  Créte  ».  È  probabile  che 
egli  si  sia  fermato  occasionalmente  a  Malta  andando  a  Creta. 

Reade  Oswald,  Inglese.  —  Farmacista.  Erborizzò  con  uno  di 
noi  (C.  G.)  e  Godfery  dal  1892  al  1896. 

Richard  A.,  Francese.  —  Si  trovano  nell'Erbario  Centrale  di 
Firenze  alcune  piante  raccolte  a  Malta  da  questo  botanico,  autore 
del  «  Tentamen  Florae  Abyssiiiicae  ».  Egli  probabilmente  avrà 
fatto  scalo  a  Malta  andando  in  Abissinia. 

RuHMER  GusTAF  FERDINAND,  Tedesco.  —  Si  conservano  nell'Er- 
bario del  Museo  di  Berlino  delle  piante  raccolte  a  Malta  nel  Di- 
cembre 1882  dal  Ruhmer,  nella  fermata  di  pochi  giorni  che  fece 
recandosi  a  Tripoli.  Esse  però,  come  ci  informa  il  Prof.  Ascher- 
son,  non  sono  numerose. 

ScHLDMBERGER  DANIEL.  —  Raccolso  a  Malta  nel  1842  delle 
piante  di  cui  alcune  si  conservano  nell'Erbario  dell'Orto  bota- 
nico di  Palermo,  in  quello  Delessert  a  Ginevra,  in  quello  Bur- 
nat  a  Vevey,  ed  in  altri  erbari,  e  che  trovansi  talvolta  citate 
in  Lojacono  Flora  Sicula  ed  in  altri  lavori. 

ScHWEiNFURTH  GIORGIO,  di  Riga.  —  1/ illustre  botanico  sog- 
giornò in  Malta  come  egli  stesso  ci  informa,*  nell'inverno  del 
1871-2,  e  vi  raccolse  delle  piante  che  trovansi  nel  suo  erbario 
privato,  depositate  nell'Orto  botanico  di  Berlino.  Alcune  trovansi 
citate  in  qualche  monografìa. 

SiCKENBERG  E.,  Tedesco.  —  Raccolse  a  Malta,  nella  primavera 
del  1876,  dei  muschi  che  vennero  pubblicati  da  Baur.  Raccolse 
allora  pure  delle  fanerogame  che  trovansi  in  diversi  grandi  er- 
bari (per  esempio  in  quelli  di  De  CandoUe,  di  Delessert  e  di  Bois- 
sier)  e  di  cui  alcune  sono  citate  in  lavori  monografici. 

Spencer  James  Sig.''*  M.,  Americana.  —  La  Signora  Spencer 
erborizzò  a  Malta  nei  mesi  di  Marzo  e  Aprile  degli  anni  1894 
e  1895.  Le  sue  piante  sono  destinate  all'Oberlin  College  Ohio, 
negli  Stati  Uniti  d'America,  ma  alcune  si  trovano  in  erbari  pri- 
vati ed  anche  in  quello  Centrale  di  Firenze. 

Taubert  P.  H.  W.,  Tedesco.  —  Questo  botanico,  recandosi  in 
Libia  per  incarico  di  W.  Barbey  nel  1887,  si  fei-mò  a  Malta 
nei  mesi  di  Gennaio  e  Febbraio,  e  vi  raccolse  piante  che  devono 
trovarsi  negli  Erbari  Boissier-Barbey.  Qualcuna  trovasi  anche 
nell'Erbario  Centralq  di  Firenze. 


ESPLOBAZIONE    BOTANICA  31 

TiiURET  G.,  Francese.  —  Si  trovano  nell'Erbario  del  Muséum 
di  Parigi  piante  di  Malta  raccolte  da  Raulin  e  Thuret. 

(ToDARO  Agostino,  Palermitano).  —  Trovansi  molte  piante  di 
Malta  in  vari  erbari,  sulle  cui  etichette  è  scritto  Calcara  Todaro. 
Quest'ultimo  però  non  ci  consta  che  sia  mai  stato  a  Malta.  Egli 
non  fece  altro  che  distribuire  piante  Maltesi  avute  da  Calcara  e 
da  Libassi. 

ToscANELLi  Vittoria,  Italiana.  —  La  Signora  Toscanelli  rac- 
colse a  Malta,  nell'Ottobre  del  1878,  delle  alghe  marine  che  sono 
intercalate  nel  suo  erbario  algologico  da  essa  legato  all'Istituto 
botanico  di  Firenze.  Abbiamo  fatto  lo  spoglio  dell'Erbario  Tosca- 
nelli e  possiamo  quindi  citare  tutte  le  specie  determinate,  da 
essa  raccolte  a  Malta. 

Wright  C,  Inglese.  —  Naturalista  che  abitò  lungamente  in 
Malta  e  scrisse  varie  memorie  zoologiche.  È  citato  da  Gulia  per 
avergli  fornito  alcune  piante  interessanti.  Cleghorn  scrisse  che 
il  Wright  aveva  delle  belle  collezioni  di  piante  e  di  animali 
delle  Isole  Maltesi, 

Zammit  Giuseppe,  Maltese.  —  Fondatore,  nel  1675,  dell'Orto 
botanico  di  Valletta,  è  citato  da  Boccone  nel  1697  per  avergli 
mandato  piante  da  Malta.  É  citato  pure  da  Cavallini  nel  Pu- 
gillus  e  da  Gulia  nell'Orazione  di  laurea.  Mori  nel  1740  alla  età 
di  94  anni. 

Vi  furono  altri  botanici  di  questo  nome,  poiché,  un  secolo  dopo 
la  fondazione  dell'Orto  botanico  di  Valletta,  il  De  Borch  (vedi 
bibliografia)  in  una  lettera  datata  da  Malta  del  28  Dicembre  1776, 
scrive  che  vi  era  allora  in  Malta  «  un  fameux  raédecin  du  pays, 
qui  joignant  des  connaissances  chimiques  aux  botaniques,  et 
l'expérience  à  la  théorie,  a  opere  des  prodiges  à  ce  qu'on  dit. 
Zamit,  c'est  son  noni,  ecc.  ». 


32  l'orto  e  l'erbario  univ.  di  valletta 

L^Orto  botanico  e  l'Erbario  Universitario 

di  Valletta 


Nel  1675,  fondata  l'Università  di  Malta  dal  Gran  Maestro  Ni- 
cola Cottoner,  venne  nominato  professore  di  botanica  il  Maltese 
Giuseppe  Zammit,  monaco  dell'Ordine  Gerosolimitano  e  medico 
rinomato.  Per  cura  dello  Zammit  sorse  allora  a  Valletta,  nei  fos- 
sati del  forte  di  Sant'  Elmo,  un  Orto  botanico  il  quale  però  venne 
abbandonato  dopo  la  morte  del  suo  fondatore  avvenuta  nel  1740. 
L'attuale  Orto  botanico,  situato  nel  suburbio  di  Valletta  detto 
Floriana,  venne  fondato  soltanto  nel  1805  dal  Genovese  Padre 
Giacinto  (Hyacinthus),  chiamato  ad  occupare  la  cattedra  di  bo- 
tanica dal  primo  Governatore  inglese  Sir  Alexander  Ball.  Al 
Giacinto  succedettero  nella  direzione  dell'Orto  i  professori  S.  Ze- 
rafa,  Grech  Delicata,  Gavino  Gulia,  e  finalmente  F.  Debono,  sotto 
la  cui  direzione  trovasi  tutt'  ora. 

L'Erbario  nel  quale  furono  collocate  le  piante  raccolte  e  ri- 
cevute dai  successivi  titolari  della  cattedra  di  botanica,  conser- 
vasi nei  locali  della  Università  in  Valletta.  Esso  però  è  in  pes- 
sime condizioni,  e  rappresenta  evidentemente  soltanto  un  residuo 
di  quello  che  fu;  ed  anche  quanto  resta  è  spesso  inutilizzabile 
per  trasposizioni  o  perdita  di  etichette,  o  perché  le  piante  sono 
tanto  guaste  da  non  essere  riconoscibili.  È  molto  deplorevole 
che  non  vi  si  trovino  più  in  stato  determinabile  altro  che  re- 
lativamente poche  delle  piante  di  Delicata  e  di  Gulia,  e  pochi.s- 
sime  di  Giacinto  e  di  Zerafa,  e  che  quindi  non  vi  sia  modo  di 
controllare  l'esattezza  di  molti  dei  nomi  che  trovansi  nei  lavori 
di  questi  autoi'i,  e  si  rimanga  incerti  sulla  presenza  di  non  po- 
che specie  nella  nostra  flora. 

Non  v'  è  dubbio  che  adesso  gli  erbari  nei  quali  sono  meglio 
rappresentate  le  piante  di  Malta  sono  i  nostri  due  erbari  per- 
sonali, e  dopo  di  essi  quello  Centrale  di  Firenze  dove  trovansi 
piante  di  Grech  Delicata,  di  Gulia,  di  Duthie  e  di  vari  altri 
botanici,  e  quello  del  Dott.  Giovanni  Borg  di  Malta. 


BIBLIOGRAFIA 


Diamo  qui  l'elenco  dei  lavori  contenenti  informazioni  sulla 
flora  delle  Isole  Maltesi,  tralasciando  alcune  flore  generali,  al- 
cune monografìe  ed  altre  opere  dove  trovansi  citate  piante  Mal- 
tesi solo  occasionalmente. 

Abela  Commendatore  Fra  Gio.  Francesco.   —  Descrizione 

di  Malta  con  le  sue  antichità,  ed  altre  notitie.  P.   Bonacota. 

Malta  1647. 

A  pag.  121  troviamo  la  prima  menzione  del  Cynomorium  coccineum 
nelle  Isole  Maltesi.  L'Autore  lo  chiama  «  un'  herba  che  tira  al  ver- 
miglio, non  dissimile  nel  di  fuori,  et  in  quanto  alla  foi-ma  a  i  finoc- 
chi marini.  »  Dice  che  si  trova  unicamente  sullo  scoglio  chiamato 
Hagira  tal  gernal  di  faccia  a  Cala  Dueira  in  Gozo,  e  che  è  rimedio 
sovrano  contro  la  dissenteria. 

Aquilina  G.  G.  —  Di  alcune  piante  Maltesi  dette  volgarmente 
selvatiche  che  possono  servire  di  nutrimento  air  uomo.  Memo- 
ria letta  alla  Società  Medica  d'Incoraggiamento  di  Malta.  In  8° 
di  15  pag.  Malta  1848. 

L'Autore,  medico  Maltese,  a  proposito  della  carestia  del  1847, 
enumera  molte  piante  crescenti  selvatiche  a  Malta,  che  potrebbero, 
in  caso  di  bisogno,  servire  di  nutrimento,  ma  che  il  contadino 
Maltese  non  conosce.  Questo  lavoro  non  contiene  alcuna  osserva- 
zione originale. 

Aquilina,  Zerafa  e  Delicata.  —  Osservazioni  Botanico-zoo- 
logiche. Atti  della  Soc.  Medica  d' Incoraggiamento.  Malta  1843. 

Sotto  questa  rubrica  si  trova  indicata  la  fioritura  delle  piante  Mal- 
tesi più  comuni  per  ogni  singolo  mese. 

Ardissone  Francesco.  —  Phycologia  Mediterranea.  Due  vo- 
lumi in  8'  grande  di  516  e  324  pag.  Varese  1883  e  1886. 
Sono  citate  alcune  specie  di  alghe  marine  delle  Isole  Maltesi. 
S.  SoMMiER  et  Caruaxa  Gatto.  —  Mora  Melitensis  nova.  3 


34  BIBLIOGRAFIA 

Ardissone  Francesco.  —  Note  alla  Phycologia  mediterranea. 
Rendiconti  del  R.  Istituto  Lombardo,  Serie  II,  voi.  XXVI,  fase.  XVII. 
Estratto  di  17  pag.  Milano  1893. 

Menziona  come  raccolte  a  Malta  10  alghe  marine. 

Ardissone  Francesco.  —  Rici&ta  delle  alghe  mediterranee. 
Rendiconti  del  R.  Istituto  Lombardo,  Serie  II,  voi.  XXXIX,  da 
p.  156  a  p.  176.  Milano  1906. 

Indica  Ectocarpus  confervoides  Le  Jol.  come  raccolto  a  Malta. 

Armitage  E.  —  Appuntì  sulla  Flora  del V Isola  dì  Malta.  Bull, 
della  Soc.  bot.  ital.  1889,  da  p.  495  a  p.  500.  Firenze  1889. 

In  questo  scritto  l'Autore  comunica  le  osservazioni  floristiche  fatte 
da  lui  durante  un  soggiorno  di  4  mesi  in  Malta,  nell'inverno  1888-89. 
Cita  le  piante  più  caratteristiche  delle  cinque  stazioni  principali 
che  egli  distingue  nelle  Isole  Maltesi  e  che  sono  :  1"  Coltivato, 
vie  ecc.;  2"  rupi  e  vallate  sassose;  3"  coste  precipitose  del  S.  E.  ; 
4o  spìaggie  del  lato  N.  E.;  5"  depressioni  superficiali  che  si  trovano 
dapi^ertutto  dove  il  sasso  nudo  si  scopre  in  strati  quasi  orizzontali. 
Infine  dà  l'elenco  di  33  specie  trovate  dopo  la  pubblicazione  della 
Plora  Melitensis  di  Grech  Delicata  e  che  quindi,  salvo  alcune  pub- 
blicate da  Duthie  e  da  Gulia,  erano  ancora  inedite  per  la  Flora 
Maltese. 

Il  rev.  Armitage  fu  ancora  a  Malta  nel  1891,  ed  erborizzò  di  nuovo 
con  uno  di  noi  (C.  G.)  ;  ma  intorno  alle  sue  raccolte  in  questa  se- 
conda visita  non  scrisse  nulla. 

Badger  G.  Percy.  —  Historical  Guide  to  Malta  and  Gozo. 
improved  and  augmented  bij  N.  Zammit  M,  D.  Sesta  edizione, 
in  16"°  piccolo  di  320  pag.  Malta  1879.  La  jprima  edizione  era 
del  1838. 

La  parte  I*  è  la  stox-ia  di  Malta.  La  parte  11=^  è  intitolata  :  De- 
scrip'ion  of  Malia  togetlier  with  a  brief  outline  of  its  productions,  cli- 
inate,  lanr/uage  ecc.  Questa  parte  contiene  un  capitolo  intitolato  Bo- 
tany  scritto  da  P.  Brenner,  riprodotto  nella  sesta  edizione  quale 
era  nella  prima  (vedi  Brenner). 

Il  lavoro  di  Badger  è  citato  da  Delicata  (Prefaz.  XIII)  col  titolo 
di  «  Description  of  Malta  aud  Gozo  ». 

Barth  (II)  Gazetta  di  Medicina  e  Scienze  Natdrali  di  Ga- 
vino Gulia.  In  8°.  Tipografia  del  Corriere.  Valletta  1871-1877. 

Di  questa  pubblicazione  sono  comparsi  due  soli  volumi.  Il  1°  (1871- 
74)  è  diviso  in  3  annate  (anno  l»,  2°  e  3»),  e  va  da  pag.  1  a  -p.  544. 
Il  Ilo  (1875-77)  è  diviso  in  due  annate  (anno  4»  e  5").  L'anno  4»  va 


BIBLIOGRAFIA  35 

da  p.  1  a  p.  156.  L'anno  5°  che  ricomincia  con  p.  1  e  va  fino  a  p.  20, 
non  contiene  alcun  articolo  botanico. 

In  questa  pubblicazione,  che  è  oggi  molto  difficile  a  procurarsi, 
trovansi  molti  articoli  botanici  di  Gavino  Gulia  e  uno  di  Duthie, 
che  citiamo  sotto  i  nomi  dei  loro  autori. 

Baur  Wilh.  —  Beitrcige  zur  J^aubmoosflora  der  Insel  Malta. 
Hedwigia  1891,  da  p.  217  a  p.  219.  Dresdeii  1891. 

Questa  nota  è  stata  riprodotta  in  Inglese  col  titolo  di  A  contrihution 
to  the  Moss  Flora  of  Malta  in  Mediterranean  Naturalist,  voi.  I,  N.  10, 
da  p.  151  a  p.  152.  Valletta  1892. 

Il 

E  l'elenco  di  35  specie  di  muschi  e  cinque  varietà,  raccolte  a  Malta 
nella  primavera  del  1876  dal  prof.  E.  Sickenbergor,  allora  residente 
al  Cairo,  e  determinate  da  W.  Baur  di  Karlsruhe  e  da  C.  JMùller  di 
Halle.  Per  ogni  specie  sono  indicati  i  luoghi  dove  fu  raccolta.  Il 
Baur  nota  la  mancanza  di  rappresentanti  dei  generi  Griminia  e  Or- 
thotrichum. 

Béguinot  A.  —  Diagnoses  Romulearwn  novarum  vel  minus 
cognUaram.  Engler's  Bot.  Jahrb.  XXXVIll,  p.  327.  Leipzig  1907. 
Viene  descritta  la  nuova  specie  Romulea  Melittiusis. 

Béguinot  Augusto.  —  Revisione  delle  Romulea  deW Erbario 

Delessert.  Annuaire  du  Conservatoire  et  du  Jardin  botaniques 

de  Genève,  IP  et  12<^  année,  p.  144-163.  Genève  1908. 

Sono  citate  le  Romulea  di  Malta  raccolte  dallo  Schlumberger  e 
conservate  a  Ginevra  nell'Erbario  Delessert. 

Béguinot  Augusto.  —  Revisione  tnonografica  del  genere 
Romulea  Maratti.  Malpigbia,  voi.  XXI-XXIII.  Genova  1908-9. 

Nella  parte  II  (Enumerazione  ed  illustrazione  sistematica),  l'Au- 
tore cita  tutte  le  specie  di  Romulee  note  delle  Isole  Maltesi,  e  dà 
una  più  ampia  descrizione  della  R.  Melitensis. 

Béguinot  A.  —  Vedi  Fiori. 

Bertoloni  Antonio.  —  Il  rimanente  del  discorso  sojjra  la 

storia  ed  i  progressi  della  botanica  insulare  italiana.  Annali 

di  Storia  naturale,  tomo  I.  Bologna  1829. 

A  p.  261  l'Autore  dice  poche  parole  di  Boccone,  Cavallini  e  Zerafa, 
come  illustratori  della  Flora  Maltese,  e  rammenta  che  Gussone  aveva, 
l'anno  precedente,  «  preso  a  perlustrare  e  Malta,  e  Lampedusa  ». 

Bertoloni  Antonio.  —  Florae  Melitensis  Thesaurus  sive  plan- 
taìmm  enumeratio,  quae  in  Melitae  Gaulosque  insulis  aut  in- 


36  BIBLIOGRAFIA 

digenae,  aut  vulgatissimae  occurrunt  ecc.  Curante  Stephano 
Zerapha  Med.  Doct.  Fase.  1°.  Annali  di  St.  nat.,  tomo  II.  Bo- 
logna 1829. 

In  questa  rassegna  del  primo  fascicolo  del  Thesaurus  di  Zerafa, 
Bertoloni  riporta  il  nome  di  62  delle  specie  indigene,  e  di  24  specie 
esotiche  citate  in  quel  fascicolo.  A  causa  del  modo  promiscuo  nel 
quale  Zerafa  eniimera  le  piante  indigene  e  le  esotiche  coltivate  nei 
giardini  Maltesi,  Bertoloni  è  caduto  in  alcuni  errori,  citando  come 
indigena  qualche  specie  esotica,  ad  esempio  Anredera  vesiculosa  e 
Asdepias  fruticosa. 

A  p.  b59  trovasi  la  descrizione  della  Centaurea  crassi/olia  e  sono 
esposte  le  ragioni  per  le  quali  Bertoloni  sostituisce  questo  nome  a 
quello  di  C.  siKithulata  dato  alla  nuova  specie  da  Zerafa. 

A  p.  360  è  data  la  descrizione  di  Hypericum  Aegyptiacum,  ed  a 
p.  362  quella  di  Orsinia  camphorata,  con  le  ragioni  per  le  quali  Ber- 
toloni toglie  quest'ultima  specie  dal  genere  Inula  al  quale  era  stata 
riferita  da  Zerafa. 

Bertoloni  Antonio.  —  Floi^a  Italica,  sisiens  planias  in  Italia 

et  in  insulis  circumstantibiis  spante  nascenies.  Dieci  volumi  in  8°. 

Bologna  1833-54. 

Sono  pochissime  le  specie  citate  per  Malta  in  questa  opera,  perchè 
Bertoloni  menzionava  soltanto  le  piante  che  egli  possedeva  nel  suo 
erbario.  Nel  voi.  XI  {Flora  Italica  cryptogama)  non  è  menzionata 
alcuna  pianta  Maltese. 

Boccone  Paulus.  —  Icones  et  descriptiones  rariorum  plan- 
tarum  Siciliae,  Melitae,  Galliae  et  Italiae  quarum  unaquaeque 
proprio  charactere  signata,  ab  aliis  ejusdem  classis  facile  di- 
stinguitur.  Auctore  Paulo  Boccone  Panormitano  Siculo  Sere- 
nissimi Magni  Hetruriae  Ducis  olim  Botanico.  In  8°  di  96  pa- 
gine con  tavole.  E  theatro  Sheldoniano,  Oxoniae  1674. 

In  questo  lavoro  del  celebre  monaco  botanico,  si  trovano  descritte 
e  figurate  quattro  piante  Maltesi:  Jasonia  glutinosa,  Centaurea  Meli- 
tensis,  Statice  reticulafa  e   Cynomorium  coccineum. 

Come  risulta  da  quanto  scrive  egli  stesso,  Boccone  non  solo  rice- 
vette piante  da  Malta,  ma  visitò  in  persona  questa  isola. 

Boccone  Don  Paulo  Gentiluomo  di  Palermo,  Botanico  del  Sere- 
nissimo Gran  Duca  di  Toscana,  Collega  dell'Accademia  Cesareo 
Leopoldina  Naturae  Curiosorum  :  ed  al  presente  Don  Silvio 
Boccone  Monaco  del  Sacro  Ordine  Cistercense  della  Provincia 
di  Sicilia.  —  Museo  di  piante  rare  della  Sicilia,  Malta,  Corsica, 


BIBLIOGRAFIA  37 

Italia,  Piemonte  e  Germania.  In  4°  di   194  pag.  con  tavole. 
Venetia  1697. 

Di  Malta  sono  citate  quattro  sole  piante  :  Glaux  altera  palustrta, 
reiisns  suhrotundo  folio  (=  Peplis  Portula  L.)  ;  Taraxacum  saxatile 
(=  Hyoseris  radiata  L.);  Milium  peregrinum  nodosa  radice  (=  Sorghum 
Halepense  Pera.)  e  Asplenium  luciduni,  undulato  Pimpinellae  folio,  Me- 
litensis  (^  Asplenium  marinum  L.). 

Della  prima  specie  dice  di  averla  raccolta  da  sé.  Il  Milium  peregrinum 
dice  di  averlo  avuto  dal  «  Capellano  Fra  Giuseppe  Zammit,  Medico 
di  molta  riputazione,  »  e  V Asplenium  lucidum  dal  «  Signor  Narduccio 
Murmuro,  Speziale  il  quale  è  dimorato  molti  anni  nell'Isola  del 
Gozzo  ». 

Boccone  Don  Paulo.  —  Museo  di  fisica  e  di  esperienze,  va- 
riato e  decorato  di  osservazioni  naturali,  note  medicinali,  e 
Ragionamenti  secondo  i  Principij  de'  Moderni.  In  4°  di  319  pag. 
con  tavole.  Venetia  1697. 

L'Osservazione  duodecima  (p.  69)  è  intitolata  «  Intorno  al  Fungus 
TypLoides,  coccineus,  tuberosus  Melitensis  ».  Vi  è  di  nuovo  descritto 
il  Cynomorium  coccineum,  e  ne  è  data  una  nuova  figura  (Tab.  1  p.  56). 
E  detto  come  questa  pianta,  creduta  da  prima  speciale  a  Malta,  fosse 
poi  stata  trovata  nell'isola  di  Favignana,  nelle  saline  di  Trapani  e 
nel  vicino  isolotto  del  Ronciglio,  a  Lampedusa  ed  a  Tunisi,  e  come 
dal  1674  in  poi  se  ne  fossero  divulgate  le  proprietà  medicinali. 
L'A.  parla  lungamente  dslle  sue  virtìi  curative  (veniva  adoprata 
principalmente  contro  la  dissenteria).  Dice  cbe  fu  già  menzionata 
nel  1647  da  Fra  G.  Abela,  Commendatore  e  Vice  Cancelliere  dell'Or- 
dine dei  Maltesi  nella  sua  «  Descrizione  di  I\[alta  con  le  sue  antichità 
ed  altre  notizie  »,  e  che  il  Dottor  Giov.  Francesco  Buonamico,  Fra 
Giuseppe  Zammit  capj)ellano  dell'Ordine  Gerosolimitano  e  medico 
dello  Spedale,  ed  altri  medici  e  speziali  di  Malta  ne  avevano  speri- 
mentato l'efficacia. 

Boccone  Paolo.  —  Storia  naturale  di  Malta.  Manoscritto. 

Gavino  Gulia,  nella  prefazione  al  suo  Repertorio  botanico  Maltese, 
dice  che  esiste  un  lavoro  di  Boccone  con  questo  titolo,  ma  che  è 
rimasto  manoscritto.  Cleghorn  a  questa  notizia  aggiunge  che  tale 
manoscritto  conservasi  nella  Biblioteca  pubblica  di  Malta.  Per  quante 
ricerche  ne  abbiamo  fatte,  non  ci  è  riescito  trovare  traccia  di  questo 
manoscritto  di  cui  del  resto  non  fa  menzione  alcuna  Grech  Delicata 
il  quale  cita  gli  altri  lavori  di  Boccone. 

Boisgelin  Louis  de,  Knight  of  Malta.  —  Ancient  and  modem 
Malta  containing  a  full  and  accurate  account  of  the  present 
state  of  the  islands  of  Malta  and  Goza  (sic),  tlie  history  of  the 


38  BIBLIOGRAFIA 

Kniglits  of  S"  John  of  Jerusaleni  etc.  Due  voi.  in  S'^  grande  con 
carte  ed  illustrazioni.  London  1805. 

Da  p.  155  a  p.  176  sono  dati  dei  cataloglii  di  piante  Maltesi,  che 
non  portano  alcun  contributo  alla  conoscenza  della  flora  di  queste 
isole,  e  dai  quali  si  rileva  che  l'autore  non  era  botanico.  Sono  ripro- 
dotte le  descrizioni  di  Boccone  di  Conyza  2Ielitensis  [Jasonia  glutinosa)^ 
.Iacea  Melitensis  (Centaurea),  Limonhim  reficulatum  (Statice)  e  Cynomo- 
rium.  È  poi  ripetuto  l'elenco  delle  326  pianta  del  Cavallini  (Pugillus 
Meliteusj.  Finalmente  è  riprodotto  l'elenco  delle  87  piante  Maltesi 
pubblicate  da  Forskaal  col  nome  di  Florula  Melitensis.  Da  pag.  71 
a  74  parla  del  (Jìjnomori,um  concin-'uin  e  dà  una  buona  riproduzione 
della  figura  di  questa  pianta  pubblicata  da  Micheli  nel  Genera  pianta- 
rum.  Descrive  l'isolotto  dove  cresce  in  abbondanza  (che  chiama  Ha- 
gira  Tal  Gernal),  il  modo  originale  di  accedervi,  e  le  precauzioni  prese 
per  assicurare  la  proprietà  di  questa  pianta  medicinale  ai  gran  Maestri 
dell'Ordine  Maltese.  È  data  una  ricca  bibliografia  di  lavori  concer- 
nenti Malta  a  vari  punti  di  vista,  anche  naturalistici. 

Bonamicus  Joh.  Frano.  ~  De  fuco  sjncato  coccmeo  Melitensi, 
pianta  singularis  et  rarissima  nitnc  primum  curiosis  evulgata. 
Manoscritto  di  data  ignota,  ma  anteriore  al  seguente  lavoro. 

Tratta  del  Cynomorium  coccineum.  Di  questo  manoscritto  si  conser- 
vano, nella  Biblioteca  pubblica  di  Valletta,  due  copie.  In  una  delle 
due,  anziché  «  De  fuco  ecc.  »,  è  detto:  «  De  fungo  Melitensi  dissertatio  ». 

Bonamicus  Joh.  Frane.  —  Brevis  notitia  plantarum  quae  in 
Melitae  et  Gaulos  insulis  observantur.  Manoscritto  del  1670. 

Sono  enumerate  243  specie  di  piante  (secondo  Delicata  Flora  Meli- 
tensis p.  x). 

Giovanni  Francesco  Bonamico,  Buonamico,  Bonamici  o  Buona- 
mici,  '  per  quanto  sappiamo  da  Grech  Delicata  nella  prefazione 
alla  Flora  Melitensis  p.  x,  era  Maltese,  medico  e  cultore  di  varie 
scienze.  Lo  rammenta  Boccone  in  «  Icones  et  descr.  ecc.  »  ed  in 
«  Museo  di  Fisica  ecc.  »  a  proposito  di  piante  Maltesi,  che  Bona- 
mico fu  primo  ad  indicargli,  e  dice  di  lui  che  era  «  Medicus  eru- 
ditus....  Vir  literarum  amantissimus  »  ed  altrove  scrive  «  Medico 
di  lodata  ricordanza  nella  Valletta  ».  Da  quanto  Bqccone  scrive  della 
Conyza  Melitensis  (Jasonia  glutinosa)  si  rileva  che  il  Bonamico  lo  ac- 
compagnò nelle  sue  erborazioni  a  Malta  nel  1668. 


1  Di  questo  nome  vi  sono  varie  lezioni.  Boccone,  scrivendo  in  italiano,  lo  chiama  Bao- 
namico.  Buonamici  Gianfrancesco  viene  chiamato  negli  "  Opuscoli  di  autori  Siciliani  „  stam- 
pati a  Palermo  nel  1760,  voi.  XI,  p.  lOò  (Lettera  missiva  dell'origine  delle  glossopietre. 
occhi  di  serpe  ecc.  che  si  cavano  nelle  Isole  di  Malta  e  di  Gozzo).  Allora  pare  che  il  Buo- 
namici fosse  ritenuto  siciliano. 


BIBLIOGRAFIA  39 

La  sua  dissertazione  «  De  fitco  spicato  ecc.  »  è  rimasta  inedita.  Ine- 
dita pure  è  rimasta  la  sua  «  Brevis  notitia  ecc.  »  ;  ma  essa  ha  servito 
di  base  al  lavoro  del  Cavallini  intitolato  «  Pugillus  Melitensis  ecc.  ». 
Il  manoscritto  si  trova  in  due  copie  nella  Biblioteca  pubblica  di 
Malta.  Trovasene  pure  una  copia  manoscritta  nella  Biblioteca  di 
South  Kensington  di  Londra,  della  quale  il  Sig.  J.  Britten  dà  delle 
interessanti  notizie  in  Journ.  of  Botany  N.»  495,  voi.  XLII  p.  87-88. 
Quella  copia  porta  il  titolo:  «  Joh.  Fran.  Bonamici  De  Plantis  quae 
in  Melita  et  Gaulo  observantur  ». 

Una  nota  che  accompagna  questo  manoscritto  di  Londra  dice:  «  Ce 
manuscrit  est  copie  sur  l'originai  de  l'auteur,  qui  était  dans  la  bi- 
bliothèque  du  Coramandeur  de  Smitmer  (?).  Il  est  à  remarquer  que 
ce  petit  ouvrage  quoiqu' imprimé  par  Cavallini,  et  sous  son  noni, 
n'a  point  été  compose  par  ce  médecin  mais  par  Buonamici,  comme 
le  remarque  avec  raison  le  pére  Allegranza  (Vita  Joh.  Frane.  Bo- 
namici med.).On  sait  par  une  lettre  datée  de  la  Vallette  à  Malte 
Kal.  Sept.  1670,  que  Buonamici  l'a^ait  dédié  à  Dominique  Magri 
Chanoine  de  Viterbo  ». 

Borch  le  Comte  de.  —  Lettres  sur  la  Sicile  et  sur  Vile  de 
Malthe,  écrites  pour  servir  de  supplémeni  au  voijage  en  Sicile 
et  à  Malthe  de  Monsieur  Brijdonne.  Due  volumi  in  8°  di  236 
e  256  pag.  Turili  1782. 

Nella  lettera  XI  scritta  a  Malta  il  28  Dicembre  1776  (P  voi.  a 
p.  214-15),  l'Autore,  evidentemente  digiuno  di  conoscenze  botaniche, 
cita  alla  rinfusa  una  cinquantina  di  piante  spontanee  e  coltivate, 
designandole  soltanto  coi  loro  nomi  francesi.  A  p.  113  dice  che 
l'industrioso  ed  instancabile  contadino  Maltese  andava  a  prendere 
in  Sicilia  la  terra  vegetale  di  cui  il  vento  e  le  pioggie  avevano 
denudato  l'isola,  e  cercava  di  trattenerla  là  dove  l'aveva  portata, 
mediante  i  muri  a  secco  che  intersecano  la  campagna  in  tutte  le 
direzioni.  TQuesta  fiaba  dell'apporto  di  terra  vegetale  dalla  Sicilia 
si  trova  ripetuto  da  vari  autori). 

Nella  lettera  XII,  datata  dair«  Ile  de  Gozzo  »  10  Gennaio  1777  (voi.  II 
a  p.  5),  cita  alcune  piante  indigene  e  coltivate,  parla  della  intro- 
duzione dall'Africa  della  Sulla  (Hedysarum  coronar ium)  e  della  Gui- 
guilina  (Sesamo)  di  cui  si  aspergeva  il  pane  e  colla  quale  si  faceva 
olio.  A  p.  6-7  parla  del  Fungus  Melitensis  [Cynomorium  Goccineum)ài  cui 
dà,  in  due  tavole,  delle  buone  figure  (sotto  il  nome  di  Champignons 
Aatringens  de  Malthe).  Sulla  tavola  è  scritto  :  «  Dessiné  par  l'Auteur  »  ; 
ma  la  pianta  essendo  rappresentata  in  fioi-e  l'Autore,  che  era  a  Gozo 
al  principio  di  Gennaio,  non  può  averla  disegnata  dal  vero.  Dice  che 
il  Gran  Maestro  dell'Ordine  di  Malta  si  era  riservato  il  diritto  di 
distribuire  questa  pianta,  allora  celebre  per  le  sue  virtù  medicinali, 
e  che  a  guardia  di  essa  stava  un  uomo  sull'isolotto  Rhas  el  General 


40  BIBLIOGBAf'IA 

sul  quale  cresce.  A  pag.  14  dice  che  il  prodotto  principale  dell'isola 
è  il  cotone,  dopo  il  quale  vengono  il  frumento,  le  fave,  la  canna 
da  zucchero  e  l'allevamento  del  pollame  e  degli  animali  da  macello. 

Borg  J.  —  Gumming.  The  Daily  Malta  Chronicle.  Malta  6  Aprii 
1896. 

Il  dott.  Giovanni  Borg,  Maltese,  attualmente  direttore  dei  Giar- 
dini pubblici  di  Malta,  parla  in  questo  scritto  dei  danni  prodotti 
negli  aranci   dal  Fusarium   [Fusisporium)  Limoni. 

Borg  J.  —  The  Rose-mildew.  The  daily  Malta  Chronicle, 
Malta  19  December  1898. 

L'Autore  parla  dei  danni  prodotti  nei  rosai  dalla  Sphaerotheca 
pannosa. 

Borg  G.  —  Il  Biedja  u  il  *Mm^d  tal  agrumi  fil  Gzejer  Ta- 
gJiima.  In  8°  di  110  pag.  Valletta  1899. 

L'Autore  tratta  delle  varietà  degli  agrumi,  della  loro  coltivazione 
e  delle  loro  malattie  dovute  a  vegetali  e  ad  animali. 

Borg  G.  —  Report  on  the  Sant  Antonio  gardens  and  sugges- 

tions  for  zmjjrovemenls  in  the  same.  In  4°  di  19  pag.  Malia  1900. 

Viene  rilevato  lo  stato  dei  giardini  annessi  al  jialazzo  di  S.  An- 
tonio, e  sono  dati  dei  suggerimenti  per  migliorarli. 

Borg  G.  —  Diseases  of  the  Grange  tree  and  their  treatment. 
In  8"  di  38  pag.  Valletta  1901. 

Parlasi  delle  malattie  delle  piante  d'arancio  e  del  loro  trattamento. 

Borg  G.  —  Tìie  periodlcal  pfienomena  of  plani  life  in  Malta. 
The  Daily  Malta  Chronicle,   14  e  15  Aprii  1908.  Valletta  1908. 

Sono  alcune  osservazioni  sulla  vita  vegetativa  di  varie  piante  in- 
digene in  relazione  alle  stagioni  e  alle  stazioni.  Nel  primo  articolo 
si  tratta  delle  fanerogame,  nel  secondo  delle  cellulari  e  di  alcuni 
alberi. 

Borg  G.  —  Nuove  stazioni  della  «  Melitella  pusilla  Somm.  » 
nelV isola  di  Malta.  —  Bullett.  della  Soc.  bot.  ital.  1909,  p.  102. 
Firenze  1909. 

L'Autore  annunzia  di  avere  trovata  abbondante  in  una  località  di 
Malta  questa  specie  che  fino  allora  era  stata  segnalata  soltanto  al 
Gozo.  Propone  il  nome  di  var.  laoiniata  jDsr  la  forma  a  capolini  più 
grandi,  ed  a  foglie  più.  profondamente  roncinate. 


BIBLIOGRAFIA  41 

Borg  G.  —  Roses.  Notes  ori  Gardening,  p.  42.  Valletta  1910. 
Si  parla  di  funghi  parassiti  delle  rose. 

Borg  J.  —  Remains  of  the  pr^ehistoric  Flora  of  Malta.  Archi- 
vum  Melitense,  Bullettino  della  Società  Storico-Scientifica  Maltese, 
voi.  I  (1910),  p.  39-49.  Valletta  1911. 

L'Autore  rammenta  che  le  Isole  Maltesi  emersero  dal  mare  durante 
l'Oligocene,  e  che  facevano  allora  parte  di  estese  terre  che  congiunge- 
vano la  Sicilia  all'Africa.  Secondo  lui  la  separazione  di  Malta  dalla  Sici- 
lia sarebbe  avvenuta  nel  Pliocene,  mentre  la  separazione  dall'Africa 
risalirebbe  soltanto  al  principio  del  Quaternario.  Da  ciò  deduce  che 
laflora  delle  Isole  Maltesi,  nell'epoca  quaternaria  e  nei  tempi  in  cui  fu- 
rono abitate  dall'uomo  preistorico,  doveva  essere  essenzialmente  Afri- 
cana, e  crede  che  sarebbe  ancora  tale,  se  l'uomo  non  l'avesse  modi- 
ficata distruggendo  molte  specie  ed  introducendone  altre  dalla  Sicilia 
e  dal  Levante.  Cita  poi  le  piante  da  esso  ritenute  relitti  della  flora 
quaternaria  e  preistorica  che  Malta  aveva  in  comune  con  l'Africa 
settentrionale  e  con  le  terre  ora  sommerse  che  congiungevano  Malta 
all'Africa. 

Bottini  A.  —  Sulla  briologia  delle  Isole  Italiane.  Webbia, 
raccolta  di  scritti  botanici  edita  da  Ugolino  Martelli,  voi.  II,  da 
p.  345  a  p.  402.  Firenze  1907. 

Da  p.  362  a  p.  370  sono  elencati  tutti  i  muschi  allora  conosciuti 
delle  Isole  Maltesi. 

Brenner  P.  —  Botany,  in  Badger,  Historical  Gmde  io  Malta 

and  Gozo.  Descriplion  of  Malia.  Sesta  edizione.  Malta  1879.  La 

prima  edizione  é  del  1838. 

Badger  informa,  in  una  nota,  che  il  capitolo  intitolato  Botany  (dap.70 
a  p.  74  della  6^  edizione)  gli  venne  fornito  da  Brenner,  il  quale  molto 
si  occupò  della  Flora  Maltese,  talché,  dice,  sarebbe  desiderabile 
che  si  pubblicassero  tutte  le  sue  osservazioni.  In  questo  capitolo 
(che  è  rimasto  quale  era  nella  prima  edizione)  Brenner  descrive 
brevemente  l'aspetto  floristico  di  Malta  nelle  varie  stagioni,  e  cita 
alcune  delle  piante  più  caratteristiche.  Valuta  il  totale  delle  fane- 
rogame a  circa  700.  Rileva  la  scarsità  delle  piante  arenicole,  la  pre- 
ponderanza della  famiglia  delle  papilionacee  e  la  ricchezza  dei  generi 
Trifolium  ed  Euphorbia. 

Briffa  John.  —  On  Chrysanthemums.  Notes  on  Gardening 
in  Malta,  p.  59-60.  Valletta  1910. 
Si  parla  dei  danni  prodotti  nei  Crisantemi  da  funghi  parassiti. 


42  BIBLIOGRAFIA 

Brìzi  Ugo.  —  Note  di  briologia  italiana.  Malpighia,  anno  IV, 
p.  262.  Genova  1890-91. 

Insieme  a  muschi  d'altra  provenienza  ne  sono  citati  6  di  Malta, 
raccolti  da  uno  di  noi  (C.  G.). 

Briickmann  (1747).  —  Vedi  Cavallini. 

Brunner  S.  —  Slreifzug  durch  das  Óstliche  Ligurien,  Elba, 
die  Ostkiisie  Siemens  und  Malta,  zundchst  in  Bezug  auf 
Pflanzenliunde  im  Sommer  1826  untermommen.  In  8°  piccolo 
di  336  pag.  Winterthur  1828. 

Questo  racconto  di  viaggio  del  medico  di  Berna  Brunner,  da  p.  256 
a  p.  326  è  dedicato  a  Malta.  Vi  sono  rammentate  molte  delle  piante 
che  vi  si  coltivavano  per  uso  tanto  economico  quanto  ornamentale, 
ma  della  flora  indigena  è  detto  ben  poco.  A  p.  311  l'Autore  parla 
del  Cynomorium  coGcineum  L.  A  p.  315  della  coltura  del  cotone.  Allora 
pare  che  la  patata  non  fosse  un  articolo  di  commercio  per  Malta 
come  oggi.  A  p.  313  racconta,  come  il  De  Bordi,  che  viene  portata 
la  terra  vegetale  a  Malta  dai  bastimenti  come  zavorra.  A  p.  319  parla 
dei  botanici  ohe  scrissero  di  Malta:  Lagusi,  ^  Cavallini,  Forslcaal,  Boc- 
cone, e  cita  i  loro  lavori.  Parla  in  molti  punti,  e  specialmente  a 
p.  30C,  del  frate  Scalzo  padre  Giaciuto  (che  designa  soltanto  col  nome 
di  padre  Carlo),  allora  Professore  di  botanica  alla  Università  di  Val- 
letta e  Direttore  di  quel  Giardino  botanico  ;  a  p.  320  parla  anche  di 
Naudi  e  di  Zerafa. 

Da  p.  288  a  p.  290  sono  riportati  alcuni  dati  meteorologici. 

Oannarella  Pietro.  —  Saggio  di  bibliografìa  floristica  della 
Sicilia  e  delle  isole  adiacenti.  I"  Parte.  Nuov.  Giorn.  bot.  ital. 
(Nuov.  Ser.)  voi.  XV,  da  p.  93  a  p.  178.  Firenze  1908.  //«  Pa7^te. 
Ibid.  voi.  XVII,  da  p.  529  a  562.  Firenze  1910. 

Nella  Parte  1",  da  p.  169  a  ITI  è  data  la  bibliografia  botanica  fanero- 
gamica  delle  Isole  Maltesi.  Sono  elencati  35  lavori  di  25  autori.  Errato 
è  il  N°.  764  (p.  170)  dove  citasi  un  lavoro  di  Duthie  sulla  flora  dei 
Monte  Generoso  che  è  in  provincia  di  Como,  e  non  ha  quindi  che 
vedere  con  la  flora  Maltese.  —  Nella  Parte  II*  (crittogamica)  i  lavori 
che  contengono  piante  di  Malta  non  sono  tenuti  distinti  da  quelli 
nei  quali  Malta  non  è  citata. 


1  Lagusi,  Erbario  Ttalo-Sinilo.  Palermo  1745.  In  tutta  1'  opera  di  Lagasi  però,  Malta 
viene  rammentata  soltanto  a  proposito  di  due  piante,  Anisiim  (p.  17)  e  Ciiminum  syl- 
vesire  (p.  45),  di  cui  dice  che  si  coltivauo  in  Malta. 


BIBLIOGRAFIA  43 

Caruana  Gatto  Alfredo.  —  Di  alcune  piante  rare  indigene; 

nuove  varietà  e  località  delle  medesime.  Il  Naturalista  Maltese, 

anno  I,  p.  7-8.  Malta  1890. 

Sono  ricordate  le  osservazioni  botaniche  fatte  dall'Autore  in  com- 
pagnia del  sig.  Henslow  in  una  serie  di  escursioni  nell'  inverno  e 
nella  primavera  del  1890. 

Caruana  Gatto  Alfredo.  —  Liliacee  Maltesi.  —  Loro  enuìne- 

razione.  —  Osservazioni  ed  aggiunte.  Il  Naturalista  Maltese, 

anno  I,  p.  16-18.  Valletta  1890. 

Dopo  alcune  osservazioni  generali  sulle  Liliacee  di  Malta,  è  dato 
l'elenco  delle  piante  di  questa  famiglia  (comprendendovi  le  aspara- 
gacee.  e  le  colchicaceae)  fino  allora  conosciute  delle  Isole    Maltesi. 

Caruana  Gatto  Alfredo.   —  Note   botaniche.   Il   Naturalista 

Maltese,  anno  I  1890,  p.  38-39.  Malta  1890. 

L'Autore  rammenta  come  Armitage,  nei  suoi  appunti  sulla  Flora 
di  Malta,  abbia  espresso  l'idea  che  la  grande  diffusione  di  Oxalis  cernua 
sia  stata  causa  della  diminuzione  di  Linaria  Gymhalaria  e  di  Oxalis 
corniculata.  Mentre  consente  che  la  enorme  moltiplicazione  di  Oxalis 
cernua  abbia  dovuto  necessariamente  cagionare  il  deperimento  e  la 
diminuzione  di  molte  altre  piante  indigene  nei  luoghi  invasi  da  essa, 
dimostra  come  tra  queste  specie  non  sieno  da  annoverare  la  Linaria 
Cymbalaria  e  la  Oxalis  corniculata. 

Caruana  Gatto  Alfredo.  —  Rare  occurrence  of  Ophrys  api- 
fera  in  Malta.  The  Mediterranean  Naturai ist,  voi.  I,  p.  52-53. 
Malta  1891. 

L'A.  nota  il  rinvenimento  di  questa  specie  da  Armitage  in  Gneina 
e  da  Lord  Kerr  in  Imtahleb  e  Boschetto,  e  da  lui  stesso  con  Lord 
Kerr  in  gran  numero  a  Fiddien  in  Aprile  1891. 

Caruana  Gatto  Alfredo.  —  The  «  Fungus  Melitensis  ».  The 
Mediterranean  Naturalist,  voi.  I,  p.  127-129.  Malta  1892. 

È  data  una  breve  storia  del  Cynomorium  coccineuni  ed  è  parlato 
delle  sue  stazioni  in  Malta  e  Gozo. 

Caruana  Gatto  Alfredo.  —  Albinism  and  colour  varialion  in 

Maltese  wild  flowers.  —  The  Mediterranean  Naturalist,  voi.  II, 

p.  276-277.  Malta  1892. 

I  casi  di  albinismo  osservati  in  piante  indigene  sono  riportati  e 
divisi  secondo  i  colori  normali  delle  specie  che  li  presentano. 


44  BIBLIOGRAFIA 

Caruana  Gatto  Alfredo.  —  Notes  for  the  month.  The  Mediterr. 
Naturalist.,  voi.  II,  p.  322-323.  Malta,  1893. 
Sono  alcune  osservazioni  fenologiche  per  il  mese  di  Febbraio. 

Caruana  Gatto  Alfredo.  —  The  vegetation  of  the  house  ter- 
races  of  Malta.  The  Mediterranean  Naturalist,  voi.  II,  p.  341- 
342.  Malta,  1893. 

Sono  menzionate  varie  specie  di  fanerogame  e  crittogame  raccolte 
sulle  terrazze  delle  case  in  Malta. 

Caruana  Gatto  Alfredo.  —  Betlo  slato  presente  delle  nostre 
cognizioni  sulla  vegetazione  Maltese.  —  Atti  del  Congresso  bo- 
tanico internazionale  di  Genova  del  1892.  In  8°  grande  di  583 
pag.,  da  p.  170  a  p.  178.  Genova  1893. 

Sono  ricordati  i  botanici  che  si  occuparono  della  flora  Maltese,  ven- 
gono citati  i  loro  lavori  ed  è  rilevato  che,  se  lo  studio  delle  fane- 
rogame era  abbastanza  progredito,  assolutamente  rudimentale  era 
quello  delle  crittogame.  Sono  enumerate  le  8  pteridofite  raccolte 
dall'Autore,  e  viene  accennato  ad  alcuni  dei  caratteri  più  salienti 
della  flora  Maltese. 

Caruana  Gatto  Alfredo.  —  Di  alcune  piante  indigene  scom- 
parse 0  non  ritrovate  più  a  Malta.  —  Archivum  Melitense, 
BuUettino  della  Soc.  Storico-Scientifica  Maltese,  voi.  1,  da  p.  203 
a  p.  208.  Malta  1913. 

L'Autore  cita  alcune  piante  di  cui  non  v'  è  dubbio  che  esistessero 
in  Malta  ai  tempi  di  Delicata  e  di  cui  è  certa  la  scomparsa  per  mu- 
tate condizioni  ecologiche.  Cita  poi  molte  specie  indicate  da  Delicata 
e  da  Gulia  che  non  sono  state  ritrovate  dopo  di  loro,  o  perchè 
indicata  erroneamente  da  questi  autori,  o  perchè  molto  rare,  o  infine 
perchè  veramente  scomparse. 

Caruana  Gatto  A.  —  The  Fatina  and  Flora  of  the  Maltese 
Islands.  The  Daily  Malta  Chronicle.  Special  Number,  Aprii  1913, 
p.  8-9.  Malta  1913. 

È  dato  uno  sguardo  generale  alla  flora  Maltese,  alle  stazioni  ed 
alle  fioriture,  e  sono  nominate  alcune  delle  piaute  più  notevoli  sotto 
uno  od  altro  riguardo.  Sono  pure  citati  alcuni  dei  lavori  che  trat- 
tano della  flora  Maltese. 

Caruel  Teodoro.  Vedi  Parlatore. 

Cavallini  Frid.  Philipp.  Melitensis  Medicus  ac  Philosophus. 
—  PagiilHS  Meliteus  seu  Herbarum  oinniicm  in  insula  Melila 


BIBLIOGRAFIA 


45 


ejusque  districÀìs  enascentium  perbrevis  enumerano.  Romae 
1689.  Typis  J.  B.  Melo. 

Questo  scritto,  che  fa  parte  del  lavoro  del  Cavallini  intitolato  J9reuis 
Enumeratio  planfarum  praesenti  anno  a  'Sapientiae  Rom.  p.  simplicium 
professore  ostensarum,  è  riprodotto  in  una  lettera  diretta  a  Linneo  da 
Brùckmann  nel  1747,  e  pubblicata  in  una  raccolta  di  lettere  col  titolo 
di  Epistola  itineraria  LXII  exhibens  Plantas  Melitenses,  ad  Dominum 
Carolum  Linnaeum  ecc.  ecc.  Rei  herbariae  hodiernae  phosphorum  ecc.  ecc. 
(in  8°,  da  p.  674  a  p.  691).  Il  Briickmann  dice  che  questo  scritto  è 
rarissimo  anche  dai  librai  d'Italia,  e  per  questo  ne  manda  una  co- 
pia manoscritta  a  Linneo.  È  un  elenco  di  326  specie  designate  come 
usava  in  quel  tempo,  e  quindi  difficili,  spesso  anzi  impossibili  a  iden- 
tificare. Questo  elenco  trovasi  riprodotto  nella  «  Ancient  and  modem 
Malta  »  di  Boisgelin. 

Da  Grech  Delicata  (Fior.  Melit.  p.  x)  sappiamo  che  il  lavoro  del 
Cavallini  non  è  altro  che  la  «  Brevis  Notìtia  ecc.  »  che  Bonamico 
lasciò  inedita,  e  che  Cavallini  pubblicò  come  sua,  senza  fare  men- 
zione di  Bonamico,  allungandone  solo  la  prefazione,  ed  aggiungen- 
dovi ottantatre  specie. 

Cavallini,  allievo  di  Zammit,  era  Maltese,  medico  e  frate  Geroso- 
limitano. 

Cleghorn  H.  —  Notes  on  i/te  Botany  and  AgricuUure  of 
Malta  and  Sicily.  Transactions  and  Proceedings  of  the  botanica! 
Society,  seduta  dell'  11  Marzo  1860,  p.  106-139.  (Di  Malta  è  par 
lato  da  p.  106  a  123).  Edinburgh  1869. 

L'Autore  che  soggiornò  in  Malta  i  mesi  di  Dicembre  1867  e  Gen- 
naio e  Febbraio  1868,  ne  dà  una  breve  descrizione,  con  piccoli  elenchi 
di  piante,  coltivate  e  indigene,  osservate  in  varie  parti  dell'Isola. 
Fra  le  indigene  non  ve  ne  è  alcuna  che  non  si  trovasse  già  citata 
nella  Flora  Melitensis  di  Delicata.  Da  p.  112  a  p.  114  sono  date  delle 
notizie  bibliografiche,  quasi  per  intero  tolte  dalla  stessa  Flora  Me- 
litensis. 

Cooke  John.  J.  —  Maltese  Mosses.  The  Mediterraneaii   Na- 

turalist,  voi.  I,  p.  174.  Malta,  1892. 

L'Autore  cita  i  6  muschi  di  Malta  indicati  da  Brizi  nella  «  Malpi- 
ghia  »,  in  aggiunta  a  quelli  dati  da  Sickenberger  in  Baur. 

Daveau  J.  —  Eoccursion  à  Malte  et  en  Cyrenaique.  Bulletiii 

de  la  Société  Botanique  de  France,  voi.  23.  Paris  1876. 

L'Autore  (oggi  conservatore  degli  erbari  dell'Istituto  botanico  di 
Montpellier)  che  si  fermò  in  Malta  alcuni  giorni  avanti  di  recarsi  in 
Cirenaica,  nelle  pag.  17  e  18  dà  delle  brevissime  notizie  sulla  vegeta- 


46  BIBLIOGRAFIA 

zione  dell'isola  ed  un  elenco  di  57  piante  indigene  da  esso  raccolte,  che 
divide  nelle  tre  categorie  seguenti  :  1°  endroits  humides  ;  2»  murs, 
roches,  en  un  mot,  les  lieux  secs  et  pierreux;  3"  champs  iacultes 
et  laissés  en  jachères. 

Nota  che  il  solo  foraggio  dell'isola  è  VHedysarum  coronarium.  Os- 
serva che  il  suolo  è  in  gran  parte  formato  di  calcare  marnoso,  ma 
che  si  trova  in  alcune  parti  dell'isola  la  stessa  argilla  ferruginosa 
che  esiste  nel  Marocco,  in  Algeria  e  in  Cirenaica. 

Le  57  piante  di  cui  dà  i  nomi  erano  tutte  state  citate  da  altri 
in  lavori  precedenti. 

Debono  F.  —  Flora  analitica  Maltese.  Il  Naturalista  Maltese, 
Rivista  di  Scienze  Naturali,  anno  I,  p.  4-7.  Malta  1890. 

L'Autore,  attuale  direttore  dell'Orto  botanico  di  Valletta,  e  pro- 
fessore di  botanica  nell'Università,  ha  pubblicato,  sotto  questo  ti- 
tolo il  quadro  analitico  dall'ordine  delle  Ranunculacee,  al  quale  do- 
vevano tener  dietro  gli  altri  ordini,  ma  che  non  ha  avuto  seguito. 

Delicata.  —  Vedi  Grech  e  Aquilina. 

Dolomieu.  —  Storia  naturale  di  Malta. 

De  Borch  (I  p.  209)  e  Boisgelin  (I  p.  xxii)  parlano  di  questa  Storia  na- 
turale di  Malta  che  il  Dolomieu  (o  D"01omieux)  stava  scrivendo.  Non 
sappiamo  però  che  essa  sia  mai  stata  pubblicata  ;  ne  sappiamo  se  ne 
sia  stato  conservato  il  manoscritto.  Di  Dolomieu,  distinto  geologo  e 
mineralogo  francese,  che  fece  parte  per  breve  tempo  dell'  Ordine  di 
Malta,  esiste  un  lavoro  su  Malta  stampato  a  Parigi  ed  intitolato  : 
Sur  la  temperature  du  climat  de  Malte. 

Dumont  D'Urville  J.  —  Enuyneratio  plantarum  quas  in 
insulis  Arcipelagi  aul  littorihus  Ponti  Eiixini  annis  1819  et 
1820  collegit  atqiie  delexit.  In  8°  picc.  di  viii  e  135  pag.  (Estr.  da 
Mémoires  de  la  Société  Linnéenne  de  Paris,  voi.  I).  Parisiis  1822- 

L'Autore,  ufficiale  della  marina  francese,  dedicò  i  suoi  ozi  nei  porti, 
durante  due  crociere  in  Oriente  nel  1819  e  1820,  allo  studio  delle 
piante,  e  pubblicò  il  risultato  delle  sue  ricerche  in  questo  lavoro. 
A  Malta  pare  che  fosse  alla  fine  di  Aprile  1819.  Quest'isola  è  men- 
zionata per  43  delle  907  piante  vascolari  enumerate  da  D'Urville. 
È  descritta  in  questo  lavoro  per  la  prima  volta  la  Micromeria  mi- 
crophylla  col  nome  di  Thymus  microphyllus. 

Duthie  J.  F.  —  Notes  on  the  Flora  of  Malta  and  Gozo.  The 
Journal  of  Botany  British  and  foreign,  1872,  p.  206-210.  Lon- 
don 1872. 

Premesse  alcune  generalità  sulla  ilora  di  Malta,  l'Autore  ('che  fu 
poi  Direttore  del  Dipartimento  botanico  dell'India  settentrionale) 


BIBLIOGRAFIA  47 

dà  un  elenco  ragionato  delle  piante  vascolari  osservate  durante  il 
suo  soggiorno  di  5  mesi  d'inverno  e  di  ^vimaveTa,  1871-72,  nelle 
isole  di  Malta  e  Gozo.  Fra  queste,  11  erano  nuove  per  l'Arcipelago 
Maltese,  3  nuove  per  Malta  e  4  nuove  per  Gozo. 

Nella  nostra  Flora  indichiamo  questo  lavoro  con  Duthie  I. 

Duthie  J.  F.  —  On  the  bolany  ofthe  Maltese  islands  in  1874. 
Parte  i*.  The  Journal  of  Botany  British  and  foreign  1874,  p.  321- 
326.  Parte  2^  Ibid.  1875,  p.  36-42.  London  1874  e  1875. 

Dopo  \\n  nuovo  soggiorno  a  Malta  e  Gozo  nei  mesi  di  Marzo  e 
Aprile  del  1874,  TAutoi-e  espone  il  frutto  delle  sue  ricerche  botaniche 
nell'Arcipelago  Maltese.  Nella  parte  I^  descrive  le  località  da  lui  più 
particolarmente  esplorate,  ed  enumera,  per  le  principali  tra  esse,  le 
piante  che  vi  si  trovano,  A  p.  326  dà  l'elenco  completo  delle  specie 
osservate  nell' isoletta  di  Cominotto  in  Aprile. 

Nella  Parte  11^  è  dato  un  elenco  di  piante  raccolte  nel  1874.  In 
questo  secondo  elenco,  25  specie  sono  indicate  come  nuove  per  l'Ar- 
cipelago Maltese  e  9  come  nuove  per  Gozo.  Aggiungendo  queste  a 
quelle  della  nota  precedente,  sono  36  specie  nuove  per  l'Arcipelago, 
13  nuove  per  Gozo,  e  4  per  Malta  trovate  dall'Autore,  cosicché  il 
Duthie  è,  dei  botanici  stranieri,  quello  che  ha  portato  il  maggior 
contributo  alla  conoscenza  della  flora  Maltese. 

Nella  nosti-a  Flora  indichiamo  oon  Duthie  li  la  parte  1*  di  questo 
lavoro  e  con  Duthie  III  la  parte  2». 

Duthie  J.  F.  —  Notes  on  the  flora  of  the  Islands  of  Malta, 
Gozo,  Cornino  and  Cominotto  and  localities  for  some  of  the 
onore  iìiteresting  species  collected  during  the  ìnonths  of  March 
and  Aprii  1874.  Barth,  voi.  I,  p.  542-44.  Valletta  1875. 

Le  piante  che  sono  qui  citate  in  ordine  alfabetico,  si  trovano  quasi 
tutte  negli  scritti  di  Duthie  stampati  nel  Journal  of  Botany.  Per 
ciò  nella  nostra  Flora  citiamo  questo  lavoro  (Duthie  in  Barth)  sol- 
tanto per  le  poche  specie  che  mancano  negli  altri  lavori  di  Duthie 
o  vi  figurano  sotto  altro  nome,  o  per  qaelle  che  hanno  qualche  lo- 
calità diversa  o  qualche  osservazione  degna  di  nota. 

Fiori  Adriano  e  collaboratori  Paoletti  e  Béguinot.  —Flora 
analitica  d'Italia,  4  volumi  in  8"  grande  (comprendenti  un'Ap- 
pendice). Padova  1896-1908. 

Si  trova  spesso  citata  Malta  per  le  specie  meno  comuni.  Nella  pre- 
fazione, a  pag.  Lxsii ,  sono  date  poche  generalità  sulla  flora  del  di- 
stretto Maltese. 

Forskaal  Petrus.  —  Flo7^a  JEgyptiaco- Arabica,  sive  descrip- 
tiones  plantarum  quas  per  JEgijptwn  inferìorem  et  Arabiam 


48  BIBLIOGRAFIA 

felicem  detexit  et  illustravìt.  —  Post  ìnortem  auctoris  edidit 
Carsten  Niehuhr.  In  4"  di  32,  cxxvl,  e  220  pag.  Hauniae  1775. 

Al  principio  del  suo  viaggio,  il  botanico  Svedese  Forskaal  fece  un 
breve  soggiorno  nell'Isola  di  Malta  di  cui  sono  dette  poche  parole 
nella  prefazione  a  p.  7-8.  L'elenco  delle  87  piante  ivi  raccolte  (spe- 
cialmente presso  Le  Saline),  è  dato  a  p.  xiil-xiv,  col  titolo  di  Flora 
Melitensis.  Qualcuna  però  di  queste  specie  è  coltivata,  e  qualcuna 
è  di  dubbia  interpretazione.  La  pubblicazione  del  lavoro  di  Forskaal 
fu  fatta  dopo  la  sua  morte,  dal  suo  compagno  di  viaggio  Niebuhr. 
L'elenco  delle  87  piante  di  Torskaal  è  riprodotto  nella  «  Ancient  and 
Modem  Malta  »  di  Boisgelin. 

Le  piante  di  Forskaal  si  conservano  nell'Istituto  Botanico  di  Co- 
penaga,  il  cui  Direttore,  Prof.  Ranukiaer,  ci  ha  gentilmente  for- 
nito alcune  informazioni  su  quelle  Maltesi. 

Giacinto  Padre  Carlo,  Carmelitano  Scalzo.  —  Saggio  di  agri- 
coltura per  le  Isole  di  Malta  e  del  Gozo.  Malta  1811  e  Messina 
presso  Giovanni  Del  Nobolo  1811. 

È  un  trattato  di  agricoltura  come  era  praticata  allora  in  Malta, 
scritto  con  molta  competenza  e  che  rimane  fin  ad  oggi,  si  può  ben 
dire,  l'unico  del  suo  genere.  Qua  e  là  l'Autore  menziona  qualche 
pianta  indigena.  Cosi  dice  che  il  «  fungo  melitense  »  Cynoinorium  coc- 
cineum  L.  non  cresce  solamente  in  Gozo,  ma  anche  in  Malta,  presso 
Casale  Dingli.  Menziona  anche  Ambrosia  maritima,  Reseda  undulata, 
Pohjgonum  aviculare,  Arum  maculatum,  Vyperus  longus,  lianuneidus  Fi- 
caria,  Teihcrium  CJiamaedrys,  Hedysarum  coronarium,  Hypericum  per- 
foratum,  come  specie  dalle  quali  si  può  distinguere  la  qualità  del 
terreno.  Ma  in  Vili  capitoli  e  275  pagine  si  occupa  particolarmente 
di  agricoltura  e  orticoltura  maltesi. 

Giacinto.  —  Vedi.Hyacinthus. 

Godfery  M.  J.  —  Boianical  Notes.  The  Meiiiterranean  Natu- 
ralist,  voi.  Il,  p.  296-97.  Malta  1892. 

Sono  alcune  osservazioni  fenologiche  fatte  nei  mesi  di  Ottobre  e 
Novembre  del  1892. 

L'Autore,  colonnello  nell'esercito  inglese,  risiedette  a  Malta  dal 
1891.  al  1896  ed  erborizzò  spesso  con  uno  di  noi  (C.  G.). 

Godwin  Rev.  G.  N.  —  The  geologi),  botanij  and  naturai  history 

of  the  Maltese  islands.  In  16°  di  80  pag.  Malta  1880. 

Il  capitolo  II  (da  p.  17  a  30)  è  intitolato  «  Botanical  Notes  ».  Dopo 
brevi  notizie  sui  botanici  che  si  occuparono  della  flora  Maltese,  l'Au- 
tore parla  della  flora  stessa,  copiando  in  parte  quello  che  ne  aveva 
scritto  Brenner  e  citando  alcune  pagine  di  Gulia,  prese  dall'Alma- 


BIBLIOGRAFIA  49 

nacco  per  il  1872.  Sono  fedelmente  copiati  tutti  gli  errori  anche 
quelli  tipografici,  onde  resulta  evidente  che  la  parte  botanica  è  pu- 
ramente un  lavoro  di  compilazione. 

Grech  Delicata.  —  Plantae  Melitae  lectae  secundwn  sysiema 
CancloUeanwn  digesiae.  Bihang  till  Wikstròms  Bot.  Aars.  Beràt- 
telser  om  botaniska  arbeten  och  uptàckter  fòr  Aaren  1843  och 
1844  (Rendiconti  dell'Accademia  delle  Scienze  di  Stocolraa).  In 
8*"  piccolo  di  15  pag.  Stockholm  1849. 

Grech  Delicata,  Maltese,  fu  professore  di  botanica  a  Valletta  e 
Direttore  dell'Orto  botanico  dal  1859  al  1880. 

Il  manoscritto  di  questo  lavoro  fu  mandato  dal  suo  autore  a  TN'yman, 
e  da  questo  presentato  nel  1846  all'Accademia  delle  Scienze  di  Sto- 
colma,  per  cura  della  quale  venne  pubblicato  nel  1849.  È  un  semplice 
elenco  di  400  specie  fanerogame,  per  lo  più  senza  altra  osservazione 
che  l'epoca  di  fioritura.  Soltanto  in  fondo  al  lavoro  vi  sono  alcune 
osservazioni  intorno  a  18  delle  specie  elencate.  Il  lavoro  di  Grech 
Delicata  è  preceduto  da  txna  prefazione  di  J.  E.  Wikstrom  fvedi 
Wikstròm). 

Abbiamo  citato  questo  lavoro  nella  nostra  Plora  soltanto  per 
quelle  specie  che  Delicata  non  ha  riportate  nella  Flora  Melitensis, 
o  ha  riportate  con  altro  nome. 

Grech  Delicata  J.  0.  —  Flora  Melitensis,  sistens  stirpes  pha- 

nerogamas  in  Melita  insuUsque  adjacenlibus  hucusque  detectas, 

secundum   sysiema   Candolleannm   digestas.   In   8°   di    xvi  e 

49  pag.  Melita  1853. 

Questo  è  il  lavoro  più  completo  che  si  avesse  fin  ora  sulla  flora 
Maltese.  Vi  sono  elencate  716  fanerogame  con  sommarie  indicazioni 
di  località  ed  epoche  di  fioritura,  e  con  molti  nomi  indigeni.  Nella 
prefazione  si  trovano  delle  notizie  bibliografiche  sulla  flora  Maltese. 
A  p.  43  e  44,  trovasi,  come  aggiunta,  la  nota  seguente  : 

Grech  Delicata  J.  0.  —  Observationes  in  nonnullas  Plantas, 
quae  Melitae  sponte proveniunt,  auctore  J.  Carolo  Grech  Delicata 
J.  U.  et  M.  D.  extractae  ai)  opere  «  Aars- Ber ettelser  om  Bota- 
niska  At^beten  och  Upptdchter  fór  aren  1843  och  1844.  Till 
Kongl.  Velenshaps-Ahademien  afgivna  den  31  Mars  aaren  1843 
och  1844,  af  Joh.  Em.  Wikstròm.  Stockholm  1849. 

E  il  titolo  delle  due  pagine  aggiunte  in  calce  tanto  alle  Plantae 
Melitae  lectae  quanto  alla  Flora  Melitensis  di  Grech  Delicata,  contenenti 
alcune  osservazioni  sopra  18  delle  specie  menzionate  in  quei  due 
lavori. 

S.  SoMMiER  et  Caruana  Gatto.  —  Flora  Melitensis  nova.  4 


50  BIBLIOGRAFIA 

Grech  Delicata.  —  Vedi  Aquilina. 

Gulia  Gavino.  —  Repertorio  botanico  Maltese  contenente  i 
nomi  scientifici  colle  corrispondenti  voci  italiane  ed  inglesi 
delle  piante,  le  quali  sono  in  Malta  conosciute  sotto  una  popo- 
lare denominazione,  colla  indicazione  dei  loro  usi,  delle  epoche 
delle  respettive  fasi  vegetative,  del  metodo  di  perpetuarle,  con 
alcune  altre  istruzioni,  aggiuntevi  la  patria  loro  originaria 
e  la  referenza  del  sistema  Linneano.  In  8"  di  68  pag.,  e  10  pag. 
di  errata  corr.  e  indice.  Tip.  Laferla.  Malta  1855-56. 

Gavino  Gulia,  medico  Maltese,  fu  successore  di  Grech  Delicata 
nella  cattedra  di  Botanica  e  nella  direzione  dell'Orto. 

11  titolo  stesso  di  questo  suo  lavoro  indica  sufficientemente  quale 
ne  sia  il  contenuto.  Nella  prefazione  di  4  pagine  è  tracciato  in  suc- 
cinto la  storia  della  botanica  Maltese.  Le  piante  enumerate,  un  mi- 
gliaio circa,  sono  disposte  nell'ordine  alfabetico  del  loro  nome  maltese. 
Al  nome  vernacolo  seguono  quello  latino,  quello  italiano  e  quello 
inglese.  Per  la  conoscenza  della  flora  indigena  questo  «Repertorio» 
poco  o  nulla  aggiunge  a  quello  che  era  già  noto  per  la  Flora  di 
Grech  Delicata. 

Di  questo  lavoro  trovasi  una  recensione  nel  Bullet.  Soc.  bot.  de 
Trance  1857  p.  196. 

Gulia  Gavino.  —  Repertorio  di  Storia  Naturale  contenente  la 
nomenclatura  scientifica  e  popolare  degli  animali  e  delle  piante 
che  sono  conosciuti  sotto  una  denominazione  Maltese  colla 
riferenza  ai  rispettivi  metodi  naturali  e  con  varie  istruzioni 
sulla  generale  loy^o  economìa.  In  8°.  Valletta  1858-59. 

Questa  opera  non  fu  terminata.  Si  ferma  alla  p.  246.  Il  frontespizio 
porta  la  data  1858-59,  ma  gli  ultimi  fogli,  per  quanto  ci  informa  il 
figlio  dell'Autore,  sono  del  1862.  Come  lo  dice  il  titolo,  è  un  elenco  di 
animali  e  di  piante  selvatiche  e  coltivate,  con  osservazioni  di  vario 
genere.  L'ordine  seguito  è  quello  alfabetico  dei  nomi  in  lingua 
Maltese,  Le  piante  e  gli  animali  sono  elencati  promiscuamente. 
Giunge  fino  alla  lettera  L. 

A  p.  208-9  sono  indicate  in  nota  come  «  Dicotyledoneae  FI.  Mei. 
Addit.  »  sei  specie  da  aggiungere  alla  flora  Maltese. 

Gulia  Gavino.  —  Stirps  Compositarum  florulae  Melitensis 

(Malte  28  Mai  1869).  Bulletin  de  la  Soc.  botaniquo  de  France, 

tome  XVI,  séance  du  9  Juillet  1869,  p.  253-255.  Paris  1869. 

E  un  semplice  elenco  in  due  pagine  delle  specie  di  composte  allora 
note  delle  Isole  Maltesi.  Per  ognuna  è  indicata  la  frequenza  'con  : 


BIBLIOGRAFIA 


51 


E.,  rara,  RE,,  rarissima,  C.  comune,  CC.  comunissima.   Per  le  più 
rare  soltanto  sono  indicate  le  località  dove  furono  trovate. 

Gulia  Gavino.  —  Maltese  Botany.  Il  Barth,  voi.  I  e  II,  1871-77. 

Con  questo  titolo  Gulia  pubblicava  in  molte  dispense  del  giornale 
scientifico  «  Il  Barth  »,  i  quadri  analitici  di  26  famiglie  di  fanerogame 
Maltesi.  Qualora  Gulia  avesse  completato  questi  quadri  analitici, 
essi  avrebbero  costituito  una  flora  Maltese  con  notevoli  aggiunte 
a  quella  di  Grech  Delicata.  Ma  l'Autore  non  ultimò  questo  lavoro, 
e  pubblicò  soltanto  l'elenco  di  un'altra  famiglia,  quella  delle  Compo- 
ste, nel  Bull,  della  Soc.  Botanica  di  Francia.  Egli  stava  preparando 
il  manoscritto  di  una  Flora  analitica  Maltése  quando  la  morte  lo 
rapi  alla  scienza  nella  immatura  età  di  54  anni. 

Le  famiglie  pubblicate  nel  «  Barth  »  sono  : 

Papaveraceae  Voi.  I,  p.  416.  Valerianaceae  Voi.  I,  p.  135. 

Cruciferae  Voi.  I,  p.  378-380.  Asclepiadaceae  Voi.  I,  p.  135. 

Capparidaceae  Voi.  I,  p.  71.  Plantaginaceae  Voi.  1,  p.  19. 

Resedaceae  Voi.  I,  p.  71.  Labiatae  Voi.  I,  p.  403-404. 

Frankeniaceae  Voi.  I,  p.  71.  Chenopodiaceae  Voi.  I,   p.  462. 

Caryophyllaceae  Voi.  I,p.  16-18.  Callitrichaceae  Voi.  I,  p.  116. 

Malvaceae  Voi.  I,  p.  59-60.  Euphorbiaceae  Voi.  II,  p.  10-11. 

Hypericaceae  Voi.  I,  p.  107.  Salicaceae  Voi.  II,  p.  10. 

Geraniaceae  Voi.  I,  p.  43-44.  Aristolocbiaceae  Voi.  II,  p.  9. 

Leguminosaa  Voi.  II,  p.  30-52.  Urticaceae  Voi.  Il,  p.  10. 

Rosaceae  Voi.  I,  175-176.  Najadaceae  Voi.  I,  p.  239. 

Crassulaceae  Voi.  I,  p.  417.  Orchidaceae   Voi.  I,  p.  283-284. 

Mesembryanthemaceae  Voi.  2,  Liliaceae  Voi.  I,  p.  417-419. 
p.  9-10. 

Gulia  Gavino.  —  Florio.,  e  Flora  Maltese.  11  Compagno  per 
tutti  durante  Tanno  1872  (Almanacco).  In  8"  piccolo  di  193  pag. 
Tipografia  Anglo-Maltese.  Malta  1872. 

In  questi  due  capitoli,  da  p.  64  a  p.  72  dell'almanacco  Maltese 
intitolato  «  Il  Compagno  par  tutti  »,  Gulia  fa  un  confronto  fra  la 
flora  di  Gozo.  e  quella  di  Malta,  citando  un  certo  numero  di  piante 
dell'una  e  dell'altra  isola  con  indicazione  delle  località  dove  si  trovano. 

Nella  nostra  flora  citiamo  solo  poche  volte  questo  almanacco, 
perchè  quasi  tutte  le  specie  che  vi  sì  trovano  .sono  menzionate  in 
altri  lavori  dello  stesso  autore. 

Gulia  Gavino.  —  Sopra  un  caso  di  avvelenamento  per  la  Da- 
tura Metel.  Il  Barth  I,  p.  85.  Valletta  1872. 

Si  parla  dell'avvelenamento  di  quattro  ragazzi  che  avevano  man- 
giato i  frutti  della  Datura  Metel, 


52  BIBLIOGRAFIA 

Gulia  Gavino.  —  Aggiunta  di  piante  Maltesi  alle  famiglie 
già  pubblicate.  Il  Barth  I,  p.  134.  Valletta  1872. 

Sono  citate  come  nuove  per  la  flora  Maltese  Malva  hirsuta  Presi 
e  Polycarpon  alsinefoUum  DC,  trovati  da  Duthie. 

Gulia  Gavino.  —  Corrispondenza  e  Notizie  varie.  Il  Barth  I, 
p.  152-153.  Valletta  1872. 

È  dato  l'estratto  di  una  lettera  del  Duthie  scritta  da  Firenze,  nella 
quale  sono  citati  i  nomi  di  alcune  piante  raccolte  dallo  stesso  Duthie 
nelle  Isole  Maltesi  nell'inverno  1871-72,  e  determinate  da  Parlatore. 
Seguono  alcune  osservazioni  di  Gulia  sulle  piante  citate. 

Gulia  Gavino.  —  Articolo  senza  titolo.  Il  Barth  I,  p.  421-22. 
Valletta  1874. 

In  questo  articolo  sono  rammentati  una  parte  dei  botanici  che 
raccolsero  piante  nelle  Isole  Maltesi  e  di  esse  scrissero  o  inandarono 
esemplari  a  botanici  continentali.  Più  particolarmente  si  parla  di 
Duthie,  citando  alcune  delle  piante  che  esso  fu  il  primo  a  trovare 
nelle  Isole  Maltesi.  Si  parla  poi  della  visita  a  Malta  di  Janka  e  delle 
osservazioni  da  esso  fatte  negli  erbari  ivi  conservati. 

Gulia  Gavino.  —  Plantae  lectae  in  itinere  Gaulitano  -mense 
Octobris  1874  a  H.  W.  Feilden  et  Gavino  Gulia?  Il  Barth  I, 
p.  463.  Valletta  1874. 

E  un  elenco  di  piante  i-accolte  a  Gozo  e  Coraino,  con  indicazione 
di  località.  Sono  citate  anche  alcune  piante  di  Malta,  e  due  piante 
degli  scogli   Ghallis. 

Gulia  Gavino.  —  Plantae  lectae  in  GTiain  Mula  et  Wied 
GTiain  RiJìana,  mense  Maii  i875  a  J.  Donaldson  et  G.  Gulia 
med.  doctoribus.  lì  Barth  II,  p.  9.  Valletta  1875. 

E  l'elenco  di  22  piante  delle  suddette  località. 

Gulia  Gavino.  —  Notulae  botanicae.  Il  Barth  II,  pag.  9.  Val- 
letta 1875. 

Sono  date  la  descrizioni  di  due  specie  ritenute  nuove:  Sagina  iliè- 
litensis  e  Atriplex  Gussoniana. 

Gulia  Gavino.  —  On  the  botamj  of  the  Maltese  Islands  in  1874 

by  J.  F.  Duthie.  Pari  2\  Il  Barth  II,  p.  9.  Valletta  1875. 

È  una  breve  rassegna  del  lavoro  pubblicato  dal  Duthie  nel  Journal 
of  Botany. 


BIBLIOGRAFIA  53 

Gulia  Gavino.  —  La  Carlina  gummifera  della  dai  Maltesi 
Xeun  lai  Mescla.  Il  Barth  II,  p.  21-25.  Valletta  1875. 

E  lungamente  parlato  dell'azione  tossica  di  questa  pianta,  e  della 
sua  storia. 

Gulia  Gavino.  —  Enumerano  aliquai^um  plantarum  quas 
vere  anni  1876  legerunt  J.  Donaldsonius  et  Gavino  Gulia  in 
Insulis  Melilensibus.  II  Barth  II,  p.  112.  Valletta  1876. 
.  Sono  citate  29  specie  con  indicazione  di  località. 

Gulia  Gavino.  —  Il  Doti.  Donaldson  e  la  Flora  Maltese.  Il 
Barth  lì,  p.  134.  Valletta  1877. 

E  un  elogio  del  Dott.  Donaldson,  il  quale  durante  i  cinque  anni  che 
soggiornò  in  Valletta  si  occupò  con  amore  della  flora  Maltese. 
Viene  rammentato  come  egli  fòsse  il  primo  a  trovare  V Enarthrocarpus 

pterocarpus, 

Gulia  Gavino.  —  Flora  Italiana.  Il  Barth  I,  p.  437,  e  II,  p.  136. 
Valletta  1877. 

È  un  annunzio  della  pubblicazione  della  1'  e  2^  parte  del  volume  V 
della  Flora  Italiana  di  Parlatore.  Viene  rammentato  come  Parlatore 
avesse  ricevu^to  piante  di  Malta  da  Todaro,  Calcara,  Grecli  Delicata, 
Duthie,  e  dallo  stesso  Gulia  che  fece  dono  al  Museo  di  Firenze  del- 
l'Ei-bario  esposto  alla  Esposizione  Maltese  d'industria  del  1874.  Sono 
dati  i  nomi  delle  15  specie  Maltesi  citate  in  questa  parte  del  lavoro 
di  Parlatore. 

Gulia  Gavino.  —  Cenni  storici  dell'  Istruzione  superiore 
principahnenle  della  Scuola  Medica  nei  temili  delV  Ordine. 
Orazione  di  laurea.  In  8°  di  22  pag.  Malta  1886. 

Sono  citati  alcuni  dei  medici  Maltesi  che  si  occuparono  di  bota- 
nica, fra  cui  il  Grima. 

Gulia  Gavino.  —  Malta  in  Colonial  fruii.  R.  Gardens  Kew 
Bulletin  of  Miscellaneous  Information,  n.  22,  p.  234-243.  Lon- 
don 1888. 

Premesse  alcune  considerazioni  sulla  fertilità  del  suolo,  l'agricol- 
tura e  l'arboricoltura  a  Malta,  l'Autore  enumera  i  frutti  indigeni 
eduli,  che  sono:  Rubtts  discolor,  Ficus  Carica^  Crataegus  Azarolus, 
Crataegus  monogyna  (mangiato  soltanto  dai  ragazzi  e  dagli  uccelli) 
]\ìespilus  Germanica,  Punica  Granatum,  Ceratonia  Siliqua,  Olea  Euro- 
paea.  Parla  quindi  delle  piante  da  frutto  coltivate  in  Malta. 


54  BIBLIOGRAFIA 

Gulia  A.  —  Piante  uUli  Maltesi.  Il  Naturalista  Maltese,  anno 

L  p.  15-16.  Malta  1890. 

L'Autore,  dott.  Amabile  Gulia,  fratello  di  Gavino,  in  questa  nota 
parla  delle  coltivazioni  del  Cichorium  Intybus,  e  dice  che  a  Malta 
la  pianta  selvatica  viene  mangiata  in  insalata,  al  pari  di  Leontodon 
minimum  {Taraxaoum)  e  Hyoseris  scabra. 

Gulia  Giovanni.  —  Prontuario  di  Storia  Naturale,  conte- 
nente la  nomenclatm^a  scientifica  coi  corrispondenti  vocaboli 
italiani  ed  inglesi  degli  Animali  e  delle  Piante  che  sono  cono- 
sciuti sotto  una  denominazione  Maltese.  Valletta  1889-90. 

Come  si  rileva  dal  titolo  quasi  identico,  questo  lavoro  ha  lo  stesso 
scopo  del  «  Repertorio  di  Storia  Naturale  »  lasciato  interrotto  da 
Gavino  Gulia.  L'Autore  stesso,  figlio  di  Gavino,  in  cenni  bibliografi;;! 
sulla  Fauna  Maltese,  avverte  che  il  suo  lavoro  contiene  parecchie  im- 
perfezioni che  egli  intende  con-eggere  in  una  seconda  edizione  da 
venire. 

Gulia  Giovanni.  —  Orchidi  Maltesi  e  loro  coltivazione.  Il 
Naturalista  Maltese,  anno  P,  p.  9-10.  Valletta  1890. 

Sono  ricordati  dall'Autore  alcune  delle  specie  di  Orchidee  indi- 
gene più  degne  di  essere  coltivate.  E  notato  il  fatto  che  in  alcuni 
anni  si  vedono  in  abbondanza  certe  specie  di  cui  in  altri  anni  si 
stenta  a  trovare  un  esemplare. 

Gulia  Giovanni.  —  Intorno  ad  un  nuovo  habitat  della  Meli- 
Iella  pusilla  Somni.  —  Bull,  della  Soc.  bot.  ital.  1909,  p.  67.  Fi- 
renze 1909. 

È  detto  che  il  Dott.  G.  Borg  ha  trovato  la  Mei itella  pusilla  a  Gozo, 
in  una  località  diversa  da  quella  dove  fu  scoperta. 

Gulia  Giovanni.  —  Le  Caracee  Maltesi.  Bull,  della  Soc.  bot. 
ital.  1909  p.  68. 
Sono  citate  tre  Caracee  dell'Arcipelago  Maltese. 

Gulia  Giovanni.  —  Elenco  delle pteridoflte  Maltesi.  Bull,  della 
Soc.  bot.  ital.  1909,  p.  220-222. 
Sono  elencate  14  specie  di  ptei-idofite,  e  indicate  alcune  località. 

Henslow  G.  —  Maltese  gardeyis.  Gardners  Chronicle  1890  I, 
p.  447-48  e  p.  516.  London  1890. 

Il  Rev.  Giorgio  Henslow,  professore  di  Botanica  a  Londra,  che 
fece  in  Malta  due  soggiorni  di  vari  mesi,  dà,  in  questo  scritto,  una 
breve  descrizione  dei  giardini  di  Malta  e  delle  piante  più  importanti 
che  vi  si  trovano. 


BIBLIOGRAFIA  55 

Henslow  G.  —  Decorative  wild  ilowers  of  Malta.  Gardners 
Chron.  1890  I,  p.  611.  London  1890. 

L'Autore  dà  il  seguente  elenco  delle  piante  selvatiche  di  Malta 
che  vengono  colte  e  vendute  per  uso  ornamentale  nella  città  di 
Valletta:  Acanthus  mollis,  A.  spinosus^  Adiantum  Capìllus  Veneris, 
Adonis  autumnalis  (dovrebbe  dire  A.  Ciipaniana),  Amygdnlus  communis, 
Anemone  coronaria,  Antirrhinuni  majiin,  A.  iSicuìum,  Arundo  Donax, 
Asphodelus  ramosus,  Calendula  maritima,  C.  Sicula,  Ceratonia  /Siliqua, 
Ghrysanthemum  coronar ium,  Crataegus  Azarolus,  Diplotaxts  eracoides. 
Erica  2JS(luncuIaris,  Fedia  Cornucopiae,  Ferula  coìiìmunis,  Gladiolus 
segetum,  G.  communis,  lledysarum  coronarium,  Muscari  comosum.  Iris 
Germanica,  Mattinola  incana,  Narcissus  Tazefta,  Nigella  Damascena, 
Ophrys  fusoa,  0.  hombylifora,  Orchis  saccata,  0.  tridentata,  O.  pyra- 
midalis,  0.  undulatifolia,  Oxalis  cernua,  Pancratium  maritimum,  Plilo- 
mis  fruticosa.  Reseda  alba,  Rosmarinus  officinalis,  Salvia  officinali!^ , 
Scilla  Sicula,  Seinpervivum  arboreum,  Silene  sericea,  Tordylium  Apu- 
lum,   Tulipa  sylvestris^   Urginea  Scilla. 

Henslow  G.  —  The  naturai  History  of  Malta.  Abstract  of 

a  lecture  delivered  before  the  Society  8'^  November  1890.  In  8" 

di  4  pagine. 

Dopo  brevi  cenni  sulla  Geologia  e  la  forma  sulle  Isole  Maltesi, 
l'Autore  da  non  meno  brevi  cenni  sulla  tlora  Maltese. 

Henslow  G.  —  On  the  nortìiern  clistribution  of  Oxalis  cernua 

Thun'b.  Proceedings  of  the  Linnean   Soc.   of  London,   Session 

1890-91,  p.  31-36.  London  189L 

L'Autore  riassume  in  questo  scritto  quanto  si  sa  della  introdu- 
zione e  della  difFasione  di  0.  cernua  nelF  emisfero  boreale,  e  parla 
del  trimorfismo  di  questa  specie  e  della  sua  riproduzione  unicamente 
agamica  nel  bacino  mediterraneo.  Nella  sedixta  di  Aprile  1891  della 
Linnean  Society  (Proceedings  p.  9)  aveva  preannunziato  questo  suo 
sci'itto,  presentando  alla  Società  esemplari  di   Oxalis  cernua, 

Henslow  G.  —   The  Flora  of  the  Maltese  Islands.  Abstract 

of  lecture  delivered  before  the  Eali ng  Nat.  Science  and  Microsc. 

Soc.  In  8"  piccolo  di  6  pag.  1894. 

L'Autore  rileva  il  carattere  siciliano  della  flora,  essendo  pochi  ' 
gli  elementi  prettamente  africani.  Nota  come  il  numero  di  generi 
sia  grande  in  confronto  del  numero  di  specie  ('""/ioo  secondo  lui). 
Parla  delle  famiglie  e  dei  generi  rappresentati  da  maggior  numero 
di  specie,  e  ne  ricerca  le  cause.  Distingue  le  sei  seguenti  stazioni 
principali  :  1»  Lungo  le  vie  e  terreni  incolti  ;  2°  fondo  e  fianchi  non 
coltivati  delle  vallate  (Uied);  3°  aree  rocciose  nude  incolte;  4.°  rive 


56  BIBLIOGRAFIA 

rocciose  o  arenose  del  mare;  5o  campi  coltivati  e  giardini  ;  6°  acque 
e  luoghi  bagnati.  Souo  dati  piccoli  elenchi  di  piante  caratteristiche 
di  queste  sei  stazioni. 

Hyacinthus  Pater  F.  Carolus  Carmelita  Excalceatus,  Botaui- 
cae  Professor  ecc.,  adjuvantibus  Augustine  Naudi,  et  Stephano 
Zerafa.  —  Plantae  insularum  Melitae,  Gaulos,  et  Lampedosae. 
Sei  pagine  in  8°.  Valletta  1825. 

Hyacinthus,  in  italiano  Giacinto,  era  frate  scalzo  Genovese,  e  fu 
nominato  Professore  di  Botanica  all'Univei-sità  di  Malta  nel  1805  da 
Sir  A.  Bali  primo  Governatore  britannico.  Il  suo  «  Plantae  insularum 
Melitae,  Gaulos  et  Lampedosae  »,  scritto  in  collaborazione  con  Ste- 
fano Zerafa  e  Agostino  Naudi,  fa  parte  di  un  lavoro  intitolato  : 
«  Mezzo  stabile  di  prosperità  per  le  isole  di  Malta  e  Gozo  »  (da  p.  37 
a  p.  42).  E  un  semplice  elenco  alfabetico  di  854  specie  fanerogame 
e  crittogame,  indigene  ed  esotiche,  senza  indicazione  alcuna  di  lo- 
calità, per  cui  è  impossibile  rilevare  da  esso  quali  siano  le  spontanee 
e  quali  le  coltivate,  o  se  siano  dell'Isole  Maltesi  o  di  Lampedusa. 
E  neppure  nel  lavoro  in  cui  questo  elenco  figura  come  appendice, 
è  data  alcuna  informazione  in  proposito.  Solamente  da  Grech  Delicata, 
Flora  Meliteusis  pag.  xi,  appi-endiamo  che  tra  quelle  854  specie  ve 
ne  sono  357  fanerogame  indigene  di  Malta.  Come  abbia  fatto  a  sa- 
perlo, Delicata  non  dice. 

Dello  stesso  Autore  esiste  pure  Index  plantarutn  horti  botanici  Jl/e- 
Ittensù  anno  ISOO  (Melitae  ISOG),  opera  cha  non  contiene  informa- 
zioni sulla  flora  indigena  Maltese. 

Hyacinthus  —  Vedi  Giacinto. 

Janka  Victor.  —  Lettera  datata  da  «  La  Valletta  auf  Malta 
13  Juli  1874  ».  (Esterr.  bot.  Zeitschrift  1874,  p.  254.  Vienna  1874. 

Janka  soggiornò  in  Malta  alcuni  giorni  nel  Luglio  del  1874.  In 
questa  lettera  il  botanico  Ungherese  dice  soltanto  di  avere  erboriz- 
zato a  Malta  in  compagnia  di  Gavino  Gulia,  e  di  avere  visto  fiorita  in 
vari  luoghi  la  Centaurea  crassifoh'a  Bert.  Saccardo  in  «  La  botanica 
in  Italia  »  a  p.  186  cita  Janka  fra  gli  autori  che  scrissero  di  Malta.  Ma 
in  nessuno  dei  lavori  citati  da  Saccardo  a  p.  91,  si  parla  di  Malta.  In 
quello  intitolato  Diantlius  Gnb'ae  (pubblicato  prima  a  Malta  nel  pe- 
riodico Il  Barth  1874,  e  riprodotto  poi  a  Londra  in  Journal  of  bo- 
tany  1874  p.  338  e  a  Vienna  in  (Eesterr.  bot.  Zeitschr.  1875  p.  84), 
Janka  dedicò  quella  nuova  specie  al  botanico  Maltese  Gulia;  ma 
la  pianta  è  dell'Italia  continentale  (dintorni  di  Eboli  in  prov.  di 
Napoli).  Gulia  in  Barth  I  (anno  B»)  p.  421,  parla  della  visita  di  Janka 
a  Malta  e  di  alcune  specie  nuove  per  Malta  che  questo  botanico 
Ungherese  gli  aveva  fatto  conoscere. 


BIBLIOGRAFIA  57 

Jatta  A.  —  Materiali  per  un  Censimento  generale  dei  Li- 
cheni italiani.  Nuovo  Giorii.  bot.  ital.  voi.  XXIV,  e  Bull,  della 
Soc.  bot.  ital.  1892  e  1893. 

Sono  citati  i  licheni  Maltesi  che  l'Autore  aveva  ricevuti  fino  a 
quell'epoca  da  uno  di  noi.  (C.  G.). 

Jatta  A.  —  Sylloge  Lichenum  Italicorum.  Un  volume  in  8° 
di  623  0  XXXIX  pag.  Trani  1900. 

Souo  citati  tutti  i  licheni  allora  conosciuti  delle  Isole  Maltesi, 
quasi  tutti  raccolti  da  uno  di  noi  (C.  G.). 

Jatta  A.  —  Lichenes.  Flora  Italica  Cryptogama.  Un  volume 
in  8"  di  958  pag.  Rocca  S.  Casciano  1909-1911. 

Ai  licheni  citati  nel  precedente  lavoro,  sono  aggiunti  quelli  rac- 
colti nelle  Isole  Maltesi  da  noi  dopo  la  pubblicazione  della  Sylloge. 

Libassi  Padre  Ignazio.  —  Catalogo  ragionato  delle  piante 
che  si  coltivano  nel  pubblico  e  nel  privato  giardino  di  S.  An- 
tonio in  Malta.  Valletta  1870. 

Questo  Padre  Gesuita  siciliano,  che  fu  professore  nel  Collegio 
massimo  di  Palermo,  soggiornò  a  Malta  da  dove  spedì  a  Todaro 
molte  piante  che  conservausi  nell'Erbario  universitario  di  Palermo. 
Lojacono,  il  quale  gli  dedica  una  nuova  sj^ecie  di  Euphorbia  di  Sicilia, 
dice  di  lui  (FI.  Sic.  II  parte  2»  p.  330)  che  pubblicò  un  catalogo  ragio- 
nato delle  piante  del  gruppo  di  Malta  ;  ma  nel  lavoro  di  Libassi  si 
parla  soltanto  di  piante  coltivate. 

Lojacono  Pojero  M.  —  Flora  Sicula  o  descrizione  delle 
piante  vascolari  spontanee  o  indigenate  in  Sicilia.  In  4°.  Palermo. 
Voi.  I  parte  V  1888;  parte  2a  1891.  Voi.  II  parte  1^  1902;  parte  2^ 
1904.  Voi.  III  1909. 

Sono  citate  alcune  piante  di  Malta. 

Massalongo  C.  —  Zoocecidii  e  Fitocecidii  rari  o  nuovi. 
Marcellia  X  (I90I),  p.  94-99.  Avellino  191 1. 

Sono  descritte  e  figurate  le  deformazioni  prodotte  in  quattro  specie 
di  piante  Maltesi  mandategli  da  noi  [Beta  maritima,  Carlina  gummi- 
/era,  Callipeltìs  muralis,  Sherardia  arvensis),  da  infezione  fungina  e 
da  punture  di  acari. 


58  BIBLIOGRAFIA 

Massalongo  C.  —  Nuovi  raijpr esentanti,  nella  Flora  Italica, 
del  genere  Riccia.  Bull,  della  Soc.  boi  ital.  1913,  p.  50-53.  Fi- 
renze 1913. 

L'Autore  che  ha  studiato  le  epatiche  da  noi  raccolte  nelle  Isole 
Maltesi,  ha  trovato  fra  esse  una  specie  nuova  Riccia  Melitensis,  una 
varietà  nuova  R.  Henriquesii  Lev.  var.  Mediterranea,  di  cui  dà  le 
descrizioni,  ed  una  terza  specie  R.  Lescuriana  Aust.,  nota  fin  ora 
soltanto  dell'Europa  settentrionale. 

Medlycott  W.  C.  —  In  Seddal  Malta  pasi  and  present.  Lon- 
don 1870. 

Nella  Appendice  X  del  lavoro  di  Seddal,  dovuta  al  Medlycott 
(come  il  Seddal  informa  in  prefazione  p.  vi),  vi  sono  4  pagine  dedicate 
alla  botanica  Maltese  (p.  339-343).  Sono  da  prima  menzionate  poche 
alghe  marine  raccolte  dal  Medlycott  e  determinate  dalla  Signora 
Griffitts.  Sono  queste  le  prime  alghe  menzionate  per  Malta.  Vengono 
poi  citate  molte  fanerogame  a  seconda  della  stagione  in  cui  fioriscono. 
Sono  però  tutte,  senza  eccezione,  piante  che  si  trovano  nella  Flora 
Meliteusis  di  Delicata,  e  non  è  detto  che  il  Medlycott  le  abbia  rac- 
colte da  se,  quindi  non  aggiungevano  nulla  alla  conoscenza  della 
Flora  Maltese,  e  per  questo  nella  nostra  Flora  non  citiamo  Med- 
lycott. 

Moebius  M.  —  Enumerano  algarum  ad  insiclam  Maltam 
collectarum.  La  Notarisia  VII,  p.  1436-1449.  Venezia  1892. 

L'Autore  enumera  72  alghe  raccolte  a  Malta  nel  porto  di  Marsa- 
muscetto  da  uno  di  noi  (C.  G.)  e  mandate  al  Dott.  Levi-Morenos. 
Premette  l'elenco  di  12  alghe  di  ]\Ialta  già  pubblicate  da  Piccone, 
e  dice  che  alcune  alghe  di  Malta  trovansi  pure  menzionate  nella 
«  Phycologia  Mediterranea  »  di  Ardissone.  Erano  queste,  secondo  lui, 
le  sole  alghe  Maltesi  fino  allora  pubblicate  (si  vede  che  il  Moebius 
non  conosceva  il  lavoro  di  Medlycott  in  Seddal). 

Murray  John.  —  The  Maltese  Islands,  with  special  reference 
io  tìieir  geological  structure.  Tlie  Scottish  Geographical  Maga- 
zine,  voi.  VI  (1890),  p.  444-488.  Edinburgh  1890. 

Da  p.  452  a  p.  454,  dopo  avere  parlato  del  clima,  l'Autore  (che 
visitò  le  Isole  Maltesi  a  scopo  principalmente  geologico),  nel  para- 
grafo intitolato  «  Botany  and  Zoology  »,  dà  alcune  notizie  somma- 
rie sulla  flora  delle  Isole  MaltesL  Parla  poi  del  terreno  e  dell'agri- 
coltura. 

Nel  paragrafo  9  (Bibliography  referring  to  Geology  and  Soil)  sono 
citati  molti  lavori  di  cui  alcuni  possono  interessare  il  botanico. 


BIBLIOGRAFIA  59 

Naturalista  Maltese  (II),  Rivista  di  Scienze  Natorall  Di- 
rettore propr.  Dott.  Giovanni  Gulia.  In  8'.  Tipografìa  Laferla. 
Valletta  1890. 

In  questo  periodico  di  cui  furono  piibblicate  soltanto  cinque  di- 
spense, si  trovano  alcuni  articoli  concernenti  la  flora  Maltese.  Ci- 
tiamo, al  nome  dei  singoli  autori,  gli  articoli  che  presentano  qual- 
che interesse. 

Naudi.  Vedi  Hyacinthus. 

Naudi,  Maltese  allievo  di  Giacinto,  è  citato  da  questo,  nel  «  Plantae 
insularum  Melitae  ecc.  »,  come  suo  collaboratore.  Non  ci  cousta  che 
esista  alcun  altro  scritto  botanico  del  Naudi. 

Nicotra  L.  —  Le  Famariacee  italiane.  In  8°  di  78  pagine. 
Firenze  1897. 

In  questa  monografìa,  chu  si  può  considerare  come  una  continua- 
zione della  Flora  Italiana  di  Parlatore,  sono  citate  tutte  le  specie 
di  Fumaria  che  erano  note  delle  Isole  Maltesi  all'epoca  in  cui  scri- 
veva l'Autore. 

Nyman  Card.  Feder.  —  Om  Maltas  Vaarvegetation.  Òfver- 
sigt  af  Kong!.  Vetenskaps-Akademiens  Fòrhandlingar,  9  Aprii 
1845,  da  p.  99  a  p.  104.  Stockholm  1846. 

L'Autore  racconta  come  il  bastimento  sul  quale  dalla  Svezia  si 
recava  in  Sicilia,  stesse  all'ancora  in  Valletta  dal  2  al  15  Febbraio  1844, 
ed  egli  potesse  scendòre  a  terra  ed  erborizzare  dal  5  all' 11  di  quel 
mese.  Dopo  avei-e  dette  poche  parole  dell'aspetto  primaverile  della 
flora  Maltese,  dà  l'elenco  di  73  specie  da  lui  raccolte,  e  fa  qualche 
osservazione  sulle  piante  coltivate.  L'  A.  annunzia  una  nuova  specie 
di  Parietarla  la  cui  descrizione,  egli  dice,  è  ancora  manoscritta  (il 
che  prova  che  questo  lavoro,  quantunque  porti  una  data  posteriore, 
fu  scritto  avanti  che  il  seguente  fosse  stampato). 

Nyman  C.  Fr.  —  Observationes  in  florani  Siculam  quas 
itinere  anno  1844  adnotavit.  Linnaea,  voi.  XVIII,  da  p.  625  a 
p.  663.  Halle  1844. 

È  un  catalogo  ragionato  delle  piante  raccolte  dal  Nyman  in  Sicilia 
e  a  Malta,  nel  quale  si  trovano  citate  per  Malta  le  stesse  73  specie 
che  sono  elencate  nella  memoria  precedento.  Di  più  vi  è  la  descri- 
zione della  nuova  Parietaria  populifolia,  e  sono  dati  i  nomi  di  4 
muschi  raccolti  a  Malta. 


60  BIBLIOGRAFIA 

Nyman  C.  F.  —  Om  Siciliens  flora,  saerdeles  med  hànsyn 

UH  Skandinaviens.  Skand.  Naturf.  mòtau    Fòrhandl.,  5   (1847, 

Kjòbenhavn),  da  p.  457  a  p.  488.  Stockholm  1849. 

In  questo  paragone  fra  la  Flora  della  Sicilia  e  quella  della  Scan- 
dinavia, sono  citate  qua  e  là  alcune  delle  piante  dall'Autore  osser- 
vate a  Malta. 

Paoletti  Giulio.  Vedi  Fiori. 

Parlatore.  —  Flora  Italiana,  ossia  descrizione  delle  piatite 

che  crescono  spontanee  o  vegetano  cwne  tali  in  Italia  e  bielle 

isole  ad  essa  adiacenti,  disposte  secondo  il  metodo  naturale, 

voi.  I-V,  Firenze  1848-1872.  —  Continnata  da  Teodoro  Carnei, 

Tanfani  e  vari  altri  collaboratori,  voi.  VI-X.  Firenze  1883-1893. 

Sono  citata  le  piante  di  Malta  note,  all'epoca  della  pubblicazione 
dei  singoli  volumi,  a  Parlatore  ed  ai  vari  autori  che  hanno  colla- 
borato a  questa  opera. 

Piccone  Ant.  —  Risultati  algologici  delle  crociere  del  Vio- 
lante. Annali  del  Museo  di  St.  nat.  di  Genova,  XX,  p.  106-142, 
Genova  1883-4. 

A  p.  Ili  sono  enumerate  12  alghe  marine  dragate  dal  Comandante 
Enrico  d'Albertis  il  1°  Settembre  1879  a  due  miglia  ad  E.  della  punta 
NE.  di  Malta,  a  80  metri  di  profondità. 

Preda  A.  —  Florideae.  Flora  Italica  Cryptogama,   pars  11% 

voi.  1°,  fase.  2«  e  3«.  In  8»  di  462  pag.  Rocca  S.  Casciano  1908-1909. 

Sono  riportate  le  Floridee  delle  Isole  Maltesi  che  l'Autore  ha  tro- 
vate citate  in  altri  lavori. 

Rappa  Francesco.  —  Osservazioni  sali"  Oxalis  cernua  Thtcnb. 

Boll,  del  R.  Orto  bot.  di  Palermo,  anno  X,  p.  143\.  Palermo  1911. 

Nelle  notizie  storiche  esaurienti  che  dà  sulla  Oxalis  cernua,  l'Au- 
tore riconosce  che  Malta  è  il  primo  luogo  dove  fu  constatata  la 
naturalizzazione  di  questa  pianta  Capense.  Fra  i  luolti  lavori  citati 
dall'Autore  non  troviamo  quello  di  Henslow. 

Saccardo  P.  A.  —  La  botanica  in  Italia.  Materiali  per  la 
storia  di  questa  scienza.  Memorie  del  R.  Istit.  Veneto  di  Scienze 
Lettere  ed  Arti,  voi.  XXV,  N.  4.  Un  volume  in  4"  di  233  pag.  Ve- 
nezia 1895. 

A  p.  18G  sono  citati  gli  Autori  che  hanno  scritto  della  botanica 
di  Malta,  e  a  p.  203  si  trovano  dei  cenni  storici  e  bibliografici  sull'Orto 
Universitario  in  Valletta  di  Malta. 


BIBLIOGRAFIA  61 

Saccardo  P.  A.  —  Fimgi  ex  Incula  Melila  (Malta),  ledi  a 

Loci.  Alfr.  Caruana  Gatto  et  Doct.  Giov.  Borg.  BuUett.  della 

Soc.  hot.  ital.  1912,  p.  314-32G.  Firenze  1912. 

È  l'elenco  ragionato  di  104  funghi  raccolti  da  uno  di  noi  (C.  G.)  e 
dal  D.'  Borg,  inviati  per  lo  studio  al  Prof.  Saccardo  e  da  questo  de- 
terminati. Fra  essi  vi  sono  le  5  specie  descritte  nel  seguente  lavoro. 

Saccardo  P.  A.  —  Nolae  mycologicae.  Series  XV,  in  Sydow, 

Annales  mycologici  XI  (1913),  n.  1.  Berlin   1013. 

L'Autore  dà,  in  questa  nota,  insieme  ad  altre,  le  diagnosi  di  cin- 
que nuove  specie  di  funghi  di  Malta  inandategli  da  uno  di  noi. 

Seddal  Rev.  Henry.  —  Malta  past  and  present.  London  1870. 

Questo  lavoro  contiene  una  Appendice  (da  p.  339  a  p.  3-43)  intito- 
lata Butany,  dovuta,  come  l'Autore  informa  in  Prefazione  a  p.  vi, 
al  Sig.  Medl^^cott  (vedi  Medlycott). 

Sommier  S.  —  Scoperta  della  Callitris  qttadrivalvis  Rich.  a 
Malta.  —  BuUett.  della  Soc.  bot.  ital.  1906,  p.  115.  Firenze  1906. 
È  annunziata  la  presenza  in  Malta  di  questa  specie  africana. 

Sommier  S.  —  Un  gioiello  della  flora  Maltese.  Nuovo  genere 

e  nuoca  specie  di  Coìnposte.  Nuovo  Giorn.    bot.    ital.   (Nuova 

Serie),  voi.  XIV,  p.  496-505  e  tav.  xiv.  Firenze  1907. 

È  l'annunzio  della  scoperta  in  Gozo,  e  la  descrizione,  di  una  nuova 
specie  di  Composte,  tipo  di  un  genere  nuovo,  con  osservazioni  sulla 
sua  eterocarpia.  Il  lavoro  è  corredato  di  una  tavola. 

Sommier  Stefano.  —  Le  Isole  Pelagie,  Lampedtcsa,  Linosa, 
Lampione  e  la  loro  flora,  con  un  elenco  completo  delle  piante 
di  Pantelleria.  Firenze  190S.  (Comparso  in  Appendice  al  Bollet- 
tino del  R.  Orto  bot.  di  Palermo,  voi.  V,  VI,  VII). 

Nel  «  Prospetto  delle  florule  di  Lampedusa  e  di  Linosa  »,  a  p.  275-6, 
trovansi  alcune  notizie  bibliografiche,  e  da  p.  277  a  298  evvi  una 
colonna  dedicata  alle  Isole  Maltesi,  nella  quale  sono  indicate  tutte 
le  specie  di  piante  vascolari  che  le  Isole  Pelagie  hanno  in  comune 
con  le  Isole  Maltesi.  A  p.  310  trovasi  un  confronto  statistico  som- 
mario fra  le  flore  di  questi  due  gruppi  di  isole. 

Sommier  S.  —  Della  identità  di  Lathyrus  amoenus  Fenzl. 
e  L.  Gorgoni  Pari.  Bull,  della  Soc.  bot.  ital.  1909,  p.  126-28. 
Firenze  1909. 

E  confermata  la  presenza  in  Malta  di  questa  specie,  già  indicata 
dubitativamente  da  Armitage  fino  dal  lb89. 


62  BIBLIOGRAFIA 

Sommier  S.  —  Linarla  pseudolaxi/lora  Lojac,  L.  Corsica  e 
L.  Sardoa.  Bull,  della  Soc.  bot.  ital.  1910,  p.  14-16.  Firenze  1910. 

Viene  annunziato  il  rinvenimento  nell'  isola  di  Gozo  della  Linaria 
pseudolaxiflora  Lojac,  fin  allora  conosciuta  soltanto  dell'isola  di 
Linosa. 

Sommier  S.  —  Due  novità  per  la  fiora  Maltese  e  Italiana. 
Bull,  della  Soc.  bot.  ital.  1911,  p.  76.  Firenze  1911. 

È  annunziato  il  rinvenimento  in  Gozo  del  Cornucopiae  cucullatum  L. 
ed  in  Malta  del  Convolvulus  oleaefolius  Desv. 

Tanfani  E.  —  Vedi  Parlatore, 

The  Mediterranean  Naturalist,  a  monthly  Review  of  Na- 

TURAL  Science.  Edited  by  J.  H.  Cooke.  In  8°.  Malta.  1891-9S. 

Gli  articoli  concerneuti  la  flora  Maltese  contenuti  in  questo  pe- 
riodico che  ebbe  tre  anni  di  vita,  si  trovano  ai  nomi  dei  loro  Autori. 

Visitor  (Pseudonimo).  —  From  Naples  to  Malta.  The  Gardners 
Chronicle  1880,  1"  semestre,  p.  557-58.  Londra  1880. 

L'Autore  dice  di  avere  raccolto  nel  suo  soggiorno  di  4  giorni  a 
Malta,  al  principio  di  Marzo,  più  di  100  fanerogame  di  cui  neppure 
una  che  non  si  trovi  anche  sul  continente  Italiano.  Di  monocotile- 
doni ha  trovato  soltanto  8  specie.  Delle  specie  raccolte  sono  citate 
solo  pochissime,  tutte  menzionate  nella  Flora  Melitensis  di  Delicata. 

Wikstrom  J.  E.  —  Prèface  in  Plantae  Melitae  leclae  di  Grech 
Delicata.  Stockholm  1849. 

È  una  prefazione  di  6  pagine,  scritta  in  lingua  francese,  dall'Au- 
tore Svedese,  al  lavoro  che  gli  era  stato  mandato  da  Grech  Deli- 
cata e  che  fu  pubblicato  nelVAais-Berettehe  della  Accademia  delle 
Scienze  di  Stocolma.  Vi  sono  date  notizie  intorno  agli  esploratori 
della  flora  Maltese,  e  sono  fatte  alcune  osservazioni  sulla  costitu- 
zione di  quella  flora  e  sulle  jjiante  trovate  da  Dumont  D'Urville  e 
da  Nyman,  mancanti  all'elenco  di  Grech  Delicata. 

Zerapha  Stephanus.  —  Florae  Melitensis  Thesaurus,  sive 
plantarmn  enumerano  qaae  in  Melitae  Gaulosque  insulis  aut 
indigenae  aut  vnlgalissiniae.  1°  fase,  da  p.  1  a  p.  36,  Melitae  1827  ; 
20  fase,  da  p.  'òl  a  80,  Melitae  1831. 

Zerafa(in  latino  Zerapha)  fu  medico,  già  addetto  al  grande  Ospizio 
di  Ischia,  poi  succedette  a  Giacinto  (di  cui  era  stato  collaboratore), 
come  Professore  di  Botanica  nell'Università  di  Malta.   Il  «  Florae 


BIBLIOGRAFIA 


63 


Melitensis  Thesaurus  »  è  il  primo  vero  tentativo  di  una  Flora  delle 
Isole  Maltesi.  Ha  però  il  grave  difetto  di  non  distinguere  le  piante 
indigene  da  quelle  coltivate  per  uso  economico  o  per  ornamento  o 
per  studio  nell'Orto  botanico,  e  per  di  più  Grech  Delicata  fa  pag.  xii) 
dice  che  contiene  ben  89  determinazioni  errate.  L'avere  Zerafa  enu- 
merato promiscuamente  le  piante  indigene  e  le  coltivate,  è  stato 
causa  che  alcune  specie  esotiche  sono  state  erroneamente  citate 
come  indigene  di  Malta  nelle  Flore  italiane  di  Parlatore  e  di  Fiori. 
Le  specie  enumerate  nella  Florae  Melitensis  Thesaurus  sono  644,  di 
cui  9  crittogame.  Delle  635  fanerogame,  secondo  Delicata  (pag.  xii), 
489  sono  indigene  di  Malta  e  Gozo,  e  146  coltivate.  Le  piante  sono 
disposte  in  ordine  alfabetico,  e  di  molte  è  dato  il  nome  Maltese. 

Fu  Zerafa  che  per  il  primo,  nel  Thesaurus,  descrisse  la  Centaurea 
crassi/olia  sotto  il  nome  di  C.  spathulata,  nome  che  era  già  stato 
dato  ad  altra  Centaurea  da  Tenore  e  che  quindi  venne  cambiato  da 
Bertoloni. 

Zerapha.  —  Vedi  Aquilina  e  Hyacinthus. 

Zodda  Giuseppe.  —  Revisione  monografica  dei  BelCinii  ita- 
liani secondo  Hdth,  e  dei  Meliloti  italiani  secondo  0.  E.  Schulz. 
Malpighia,  voi.  XV,  p.  342-3G2. 

Sono  citati  per  Malta  alcune  specie  di  quei  due  generi. 


TWv^-'^^  t^i^'^/ òW>,/  ìi'^ 


AVVERTENZE 


ALLA 


FLORA  MELITENSIS  NOVA 


Per  comodità  di  confronti  abbiamo  seguito,  nella  nostra  Flora, 
l'ordine  medesimo  della  Flora  Melitensis  di  Grech  Delicata  che  tro- 
vasi fra  le  mani  di  molti. 

Dopo  il  nome  della  specie  e  del  suo  Autore,  citiamo  tutti  i  lavori 
(salvo  alcuni  generali,  o  senza  interesse)  nei  quali  abbiamo  trovato 
menzionata  quella  specie  delle  Isole  Maltesi.  —  Malt.  significa  nome 
Maltese  di  quella  pianta. 

Quando  non  citiamo  per  intero  il  titolo  di  un  lavoro,  vuol  dire 
che  si  trova  nella  nostra  bibliografia. 

Per  i  lavori  che  citiamo  più  spesso,  abbiamo  adottato  le  seguenti 
abbreviazioni  : 

CG Cakuana   Gatto   (segue   abbreviato   il  titolo  del 

lavoro  che  trovasi  per  intero  nella  nostra  bi- 
bliografia). 

Duthie  I J.  F.  DuTHiE,   Notes   on   the   Flora  of  Malta   and 

Gozo,  in  Journal  of  Botany,  1872. 

Duthie  II Id.,    Oli  the  Botany  of  the  Maltese  Islancls  in  1874, 

Part  I.  Ibid.,  1874. 

Duthie  III.  .   .  .  Id.,  Part  IL  Ibid.,  1875. 

Duthie  Barth.  .  .  Id.,  Notes  on  the  Flora  of  the  Islands  of  Malta,  Gozo, 

Cornino  and  Cominotto  ecc.,  in  11  Barth,  1875. 

D'Urv DuMONT  D' Ulivi LLK,  Enumeratio  Plantarum  ecc. 

FI.  an Adriano   Fioki   e    collaboratori.    Flora   analitica 

d"  Italia. 

GD Grech  Delicata,  Flora  Melitensis. 

Gulia  Barth.  .  .  Cosi  citiamo  i  quadri  analitici  ed  i  vari  altri  ar- 
ticoli botanici  pubblicati  da  Gavino  Gulia  nel 
giornale  II  Barth.  L'indicazione  che  mettiamo 
dopo  Barth  del  Volume  (I  o  II)  e  della  pagina, 
permette  di  trovare,  nella  nostra  bibliografia, 
il  titolo  dell'articolo  citato. 

Gulia  Almanacco.  Gavino  Gulia,  Flora  e  Flora  Maltese,  nell'alma- 
nacco Il  Compagno  per  tutti   ecc. 

Gulia  Bull.   .  .   .  Id.  Stirps  Compositarum  Florulae  Melitensis,  in  Bull. 

Soc.  hot.  Fr. 

S.  SOMMiER  et  CABTTAifA  GATTO.  —  Mora  Melitensis  nova,  5 


66  •  AVVERTENZE    ALLA    FLORA 

Gulia  Repert.  .   .  Id.   Repertorio  botanico  Alaltese  ecc. 
Nyman  Obs.  .  .   .  C.  F.  Nyman,  Ohservationes  in  Floram  Siculam  ecc. 
Pari.  FI.  it.   .   .  .  F.  Parlatore  e  vari  continuatori,  Flora  Italiana. 
Ti. Zbrapha,  Florae  Melitensis  Thesaurus. 

Quando  di  altri  Autori  citiamo  soltanto  il  nome  e  la  pagina,  vuol 
dire  che  di  quell'Autore  vi  è  un  lavoro  solo  di  cui  si  trova  il  titolo 
nella  nostra  bibliografia. 

Non  citiamo  Bonamico  e  Cavallini  perchè  è  troppo  spesso  imj)os- 
sibile  identificare  le  piante  da  loro  indicate  con  nomenclatura  prelin- 
neana.  Non  citiamo  neppure  Giacinto,  perchè  nel  suo  «  Plantae  in- 
sularum  Melitae  ecc.  »  le  piante  indigene  Maltesi  sono  confuse  con 
le  coltivate  e  con  le  piante  di  Lampedusa. 

Per  il  modo  nel  quale  scriviamo  i  nomi  Maltesi  delle  piante  e 
dei  luoghi,  rimandiamo  a  quanto  uno  di  noi  ha  scritto  qui  a  p.  6-7. 

Par  le  piante  ovvie  non  indichiamo  località  più  speciali.  Non  ci- 
tiamo altri  come  raccoglitori  che  per  le  specie  meno  comuni,  e  per 
le  località  dove  noi  stessi  non  le  abbiamo  trovate. 

Il  segno  !  dopo  una  o  più  località  significa  che  la  pianta  fu  ivi 
trovata  da  uno  o  l'altro  di  noi,   o  da  entrambi. 

11  segno  !  dopo  il  nome  di  altri  significa  che  abbiamo  veduta  la 
pianta  raccolta  da  quella  persona. 

Un  *  dopo  il  numero  d'ordine  di  una  pianta  significa  che  noi 
stessi  non  l'abbiamo  trovata  nelle  Isole  Maltesi. 

Dove  non  abbiamo  osservazioni  proprie  riportiamo  le  indicazioni 
di  stazione  e  fenologiche  di  Grech  Delicata  e  di  Gulia,  osservando 
però  che  non  ci  sembrano  sempre  esatte. 

Diamo  numero  d'ordine,  cioè  consideriamo  come  elementi  della 
flora  Maltese,  oltre  che  alle  piante  sul  cui  indigenato  non  vi  è  dubbio, 
a  tutte  quelle  di  cui  si  conosce  l'origine  esotica,  ma  che  sembrano 
essersi  insediate  in  modo  duraturo  e  possono  oramai  considerarsi 
come  inselvatichite  o  in  via  di  inselvatichire,  e  le  subspontanee 
che  si  ripresentano  in  modo  continuato  ed  in  vari  luoghi. 

Citiamo,  ma  escludiamo  dalla  numerazione  invece  le  subspontanee 
effimere  che  sono  da  considerarsi  come  semplici  avventizie.' 

V^i  sono  alcune  piante  che  non  furono  più  trovate  in  tempi  re- 
centi, e  di  cui  si  suppone  che  sono  scomparse  dall'Arcipelago  Mal- 
tese. Quando  la  loro  presenza  in  passato  è  certa  (come  ad  esempio 
Chamaerops  liumilis,  Pteranthus  echinatus,  Lemna  minor),  continuiamo 
a  considerarle  come  elementi  della  flora  e  diamo  loro  un  numero 
d'ordine,  perchè  è  impossibile  affermare  che  sono  realmente  del 
tutto  scomparse. 


FLORA  MELITENSIS  NOVA 


DICOTYLEDONEAE. 


I.  —  Hanuuculaceae, 

1.  —  Clematis. 

1.  —  Clematis  cirrhosa  L.;  GD.  p.  1;  Cleghorn  p.  119  et  121  ; 

Duthie  I  p.  207,  et  II  p.  322  et  324;  Debotio  p.  4;  Godfery  p.  296. 
C.  Balearica  Z.  p.  14.  —  In  Maltese  ChiesTia  e  Bairla. 

Sulle  rupi  e  sui  vecchi  muri,  e  scandente  fra  gli  arbusti.  — 
Malta,  qua  e  là,  per  esempio  a  Ùied  Incita,  ImtaTileb,  Boschetto, 
Faiiara  ecc.!  Gozo,  piuttosto  rara,  Ùied  il  Lunziata,  Torre 
dei  Giganti\ —-  Fiorisce  normalmente  da  Ottobre  a  Dicembre, 
ma  eccezionalmente  può  trovarsi  ancora  fiorita  in  Febbraio. 

Le  foglie  di  solito  non  sono  punto  coriacee;  però  nei  luoghi 
più  rocciosi  qualche  volta  si  mostrano  tali.  Le  superiori,  verso 
l'estremità  dei  rami  giovani,  sono  ternatosette  con  segmenti 
picciolettati,  talvolta  anche  lungamente.  Quelle  più  lontane  dalle 
cime  sono  invece  indivise  o  solamente  trilobe.  Le  foglie  e  le  fo- 
glioline  sono  talora  più  o  meno  profondamente  crenate,  fin  quasi 
acutamente  dentate,  talora  invece  intere  ai  margini.  La  C.  cir- 
rhosa delle  Isole  Maltesi,  come  quella  delle  Isole  Pelagie,  par- 
tecipa dunque  ai  caratteri  del  tipo  ed  a  quelli  della  var.  Balea- 
rica (Rich.). 

2.  —  Anemone. 

2.  —  Anemone  coronaria  L.;  Nyman  Obs.  p.  641;  GD.  p.  1; 
Gulia  Repert.  p.  32;  Duthie  I  p.  207;  Armitage  p.  497;  Debono 
p.  4;  CG.  Medit.  Nat.  p.  277;  FI.  an.  IV  Appendice  p.  104.  A.  co- 
ronaria et  A.  pratensis  Z.  p.  42  et  p.  4.  Pulsatilla  pratensis 
Grech  Delicata  PI.  Mei.  lect.  p.  65;  GD.  p.  XV.  —  In  Maltese 
KaTiuiela. 


68  RANUNCULACEAE 

Nei  campi  coltiA^ati,  e  talora  nei  luoghi  incolti.  —  Malta,  co- 
mune !  Gozo,  verso  Casal  Caccia  !  Cornino  !  —  Gennaio-Marzo. 

Questa  specie  è  in  inverno  un  ornamento  dei  campi,  ed  i  suoi 
fiori  vengono  colti  e  venduti  dai  fiorai  di  Valletta. 

Nelle  Isole  Maltesi  trovasi  soltanto  la  forma  a  fiori  violetti, 
con  qualche  caso  di  albinismo. 

Sembra  certo  che  Zerafa  (p.  4),  col  nome  di  Anemoìie  pra- 
tensis  abbia  designato  non  1'^.  praiensis  L.  {=  Pulsatilla  pra- 
iensis  Mill.)  ma  la  stessa  pianta  che  poi  (p.  42)  chiamò  A.  coro- 
naria. Difatti  la  tavola  33  del  voi.  V  dell'  Hortus  Romanus 
(Bonelli-Sabbati)  al  quale  riferisce  la  sua  A.  praiensis,  rappre- 
senta la  A.  coronaria.  Delicata,  nel  suo  primo  lavoro,  indotto  in 
errore  da  Zerafa,  enumerò  la  Pulsatilla  praiensis  Mill.  fra  le 
piante  indigene;  ma  nella  Flora  Melitensis  p.  XV,  riconobbe 
che  questa  non  era  specie  Maltese. 

3.  —  Anemone  hortensis  L.  ;  Duthie  I  p.  207,  et  II  p.  322; 
Debono  p.  4.  A.  stellata  Gulia  Repert.  p.  2.  —  Mali  Anemoli. 

Sui  fianchi  delle  vallate.  —  Malta,  rara,  Ùied  Babu,  Ùied 
Xcora  e  Ùied  GTiomorl  —  Gennaio- Marzo. 

Duthie  fu  il  primo  a  indicare  questa  specie  per  Malta,  quan- 
tunque egli  stesso  dica  che  era  già  stata  citata  da  Zerafa.  Duthie 
avrà  probabilmente  creduto  che  la  A.  praiensis  di  Zerafa  do- 
vesse riferirsi  alla  A.  hortensis  L.  Ma  a  ciò  si  oppone  la  frase  di 
Zerafa  che  dice  «  foliis  bipinnatis  »  e  la  citazione  della  tav.  33  del 
Hortus  Romanus,  che  come  ho  detto  sopra,  rappresenta  1'^.  coro- 
naria, mentre  VA.  hortensis  è  figurata  a  tav.  35. 

3.  —  Adonis 

4.  —  Adonis  microcarpus  DO.  ;  CG.  Medit  Nat.  p.  276-77. 
A.  annua  Z.  p.  1  ;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8.  A.  Cupaniana  Gulia  Re- 
pert. p.  25;  GD.  p.  1  (a.  et  b.  citrina)  ;  Duthie  II  p.  321;  Debono 
p.  5.  A.  annims  var.  microcarpus  FI.  an.  IV  Appendice  p.  104. 
—  Malt.  Ghallel  is  serduk,  Gìiain  is  serduk  o  Henna. 

Specialmente  fra  i  grani  ed  in  altri  campi  coltivati,  ma  an- 
che nei  luoghi  incolti.  —  Malta  e  Gozo,  comune  !  Cornino  !  — 
Gennaio-Maggio. 

È,  come  l'Anemone  coronaria,  un  ornamento  dei  campi  in 
inverno,  e  viene  pure  raccolto  e  venduto  dai  fiorai.  La  forma 
a  petali  rossi  è  la  più  comune,  ma  trovasi  pure  con  petali  sere- 


RANDNCULACEAE  69 

ziati,  ed  anche  interamente  gialli  {A.  Capanianus  b.  cUrinus 
Guss.).  Più  rara  ancora  é  una  forma  a  fiori  aranciati.  I  petali 
sono  generalmente  lunghi  il  doppio  dei  sepali,  ma  talvolta  non 
li  superano.  I  carpelli,  quando  la  spiga  è  densa,  hanno  ben  mar- 
cata una  cresta  circolare  crenulata  o  denticolata,  che  é  il  carat- 
tare  distintivo  della  varietà  pseadodentatus  Lanza  (Gli  Adonis 
di  Sicilia  e  di  Sardegna  in  Malpighia  voi.  V  p.  257  =  var.  b. 
iniermediiis  [Webb  et  B.]  Fiori  FI.  an.  I  p.;499).  Nelle  terre 
aride  di  Cornino  trovasi  di  dimensioni  ridotte,  quasi  nano. 

4.  —  Randnculus. 

5.  —  Ranunculus  diversifolius  Gilibert.  R.  aquatilis  Z.  p.  65. 
R.  aquatilis  var.  (ritncalus  Nyman  Obs.  p.  611.  R.  aquatilis 
var.  peUatus  et  var.  trimcatus  GD.  p.  1  ;  Duthie  I  p.  207  et  208  ; 
FI.  an.  IV  Appendice  p.  104.  R.  Baudotii  Duthie  II  p.  322  et  325, 
et  III  p,  36.  R.  aquatilis  j3  Baudotii  FI.  an.  I  p.  501.  R.  aquatilis, 
peltatus,  tvichophyllus  et  Baudotii  Debono  p.  5.  Batrachyum 
lieterophyllwn  Grech  Delicata  PI.  Mei.  lect.  p.  66.  Batrachyum 
aquaticum  Armitage  p.  498. 

Nei  ruscelli,  nelle  acque  stagnanti  e  negli  incavi  della  roccia 
dove  si  raccoglie  l'acqua  piovana.  In  quest'ultima  stazione  spesso 
insieme  ad  Elaline  e  Balliarda.  —  Malta  e  Gozo,  in  molti  luoghi 
ed  abbondante!  —  Gennaio-Maggio. 

Tutti  i  Batracliium  a  foglie  eteromorfe  che  abbiamo  osser- 
vati a  Malta  ed  a  Gozo,  come  pure  quelli  raccolti  da  Duthie  e 
conservati  negli  erbari  di  Firenze,  ci  sembrano  appartenenti  ad 
una  sola  specie,  che  crediamo  essere  il  R.  diversifolius  Gilib., 
mentre  Duthie,  seguito  da  Fiori,  lo  ha  riferito  al  R.  Baudotii 
G.  G,  Del  resto  chiunque  si  è  occupato  dei  Ranunculus  di 
questa  sezione  sa  quanto  sia  difficile  circoscriverne  le  specie. 
Abbiamo  sempre  visto  le  foglie  nuotanti  reniformi  o  peltate, 
«ubtroncate  alla  base,  e  quindi  ci  consta  la  presenza  soltanto 
della  varietà  truncatus  Koch,  quantunque  Delicata  indichi  anche 
la  varietà  peltatus.  Nelle  acque  più  profonde  le  foglie  a  divi- 
sioni capillari  sono  più  numerose  ;  invece  nelle  acque  basse, 
specialmente  nelle  pozzette  degli  incavi  delle  roccie,  le  foglie 
sono  quasi  tutte  reniformi  o  flabellate,  3-5  lobe.  Varia  la  gran- 
dezza dei  fiori  (da  8  a  15  mm.  in  diametro),  come  quella  di  tutta 
la  pianta.  Qualche  volta  nelle  pozzette  quasi  prosciugate,  questo 


70  RANUNCULACEAE 

Ranunculus  presenta  una  forma  interamente  terrestre,  con  fo- 
glie omomorfe  piccolissime,  tutte  divise  in  laciniette  capillari 
corte  e  rigidette. 

6.  —  Ranunculus  trichophyllus  Chaix  ;  Duthie  II  p.  322  et 
325,  et  III  p.  36.  R.  fluviatilis  var.  capillaceas  GD.  p.  1.  R.  flui- 
fans  Debono  p.  5. 

Nei  ruscelli  e  nei  fossi.  —  Malta  e  Gozo,  in  molti  luoghi  e  non 
meno  abbondante  del  precedente  !  —  Febbraio-Maggio. 

Non  avvi  dubbio  che  è  questa  la  specie  chiamata  da  Delicata 
R.  fluviatilis  var.  capillaceus,  perchè  abbonda  nella  località  di 
GTiain  RiTiana  da  esso  indicata. 

7.  —  Ranunculus  Ficaria  L.  R.  Ficaria  var.  callhaefoliun  GD. 
p.  1  ;  Debono  p.  5.  Ficaria  ranunculoides  Z.  p.  49;  Gulia  Repert. 
p.  21.  —  Malt.   Fomm  il  glieliem. 

Luoghi  erbosi  umidi,  lungo  i  ruscelli,  nei  campi  e  nelle  val- 
late. —  Malta  e  Gozo,  in  vari  luoghi  !  —  Gennaio-Aprile. 

8.  —  Ranunculus  bullatus  L.  ;  Z.  p.  65;  Brenner  in  Badger; 
GD.  p.  1  ;  Gulia  Repert.  p.  13  ;  Cleghorn  p.  1 19  ;  Duthie  I  p.  208; 
Armitage  p.  497;  Debono  p.  5;  Godfery  p.  297;  CG.  Nat.  Malt. 
p.  7  et  Medit.  Nat.  p.  277;  Fi.  an.  I  p.  507.  —  Malt.  Cifolloh. 

Dovunque,  specialmente  nei  luoghi  incolti  aridi.  —  Malta^ 
comunissimo,  specialmente  abbondante  e  bello  sugli  spalti  dei 
forti  !  Gozo,  ugualmente  comune  !  Cornino  !  —  Ottobre-Feb- 
braio. 

È  questa  una  delle  piante  caratteristiche  in  inverno  per  la 
sua  abbondante  fioritura  e  per  il  suo  dolce  profumo.  La  cam- 
pagna in  certi  luoghi  ne  appare  tinta  di  giallo. 

Trovasi  tanto  con  le  foglie  pelose  sulla  faccia  inferiore  o  sulle 
due  faccie,  quanto  con  le  foglie  soltanto  cigliate  e  del  resto  gla- 
bre. Quest'ultima  sarebbe  la  forma  semicalviis  Jord. 

L'abbiamo  trovato  qualche  volta,  ma  raramente,  con  i  fiori 
stradoppi,  per  cui  somigliavano  ad  un  R.  Asiaticus  coltivato,  in 
miniatura.  Abbiamo  pure  notato  in  esso  qualche  caso  di  albinismo. 

9.  —  Ranunculus  flabellatus  Desf.;  GD.  p.  1;  Duthie  II  p.  321. 
R.  chaerophyllus  var.  vulgaris  et  var.  flabellaliis  Debono  p.  6. 

Nei  luoghi  aridi  rocciosi.  —  Malta  e  Gozo,  frequente  in  varie 
parti  !  —  Marzo-Maggio. 

Varia  assai  per  la  statura  e  per  la  maggiore  o  minore  divi- 
sione delle  foglie. 


RANUNCULACEAE 


71 


10.  —  Ranunculus  ophioglossifolius  Vili.;  GD.  p.  1;  Gulia 
Barth  II  p.  9;  Debono  p.  6;  FI.  an.  IV  Appendice  p.  105. 

Luoghi  umidi.  —  Malta,  raro  GTiain  RìTiana,  GTiain  Mula  ! 
—  Marzo-A[)rile.  • 

11.*—  Ranunculus  fontanus  Presi;  GD.  p.  1;  Debono  p.  6. 
R.  ophioglossifolUts  var.  fontanus  FI.  an.  IV  Appendice  p.  105. 

Luoghi  paludosi.  —  Malta,  a  GTiain  Mula  (GD.).  —  Aprile- 
Maggio. 

L'unico  esemplare  di  Malta  che  conosciamo  trovasi  nell'Erba- 
rio Universitario  di  Malta  col  nome  di  fontanus  scritto  sull'eti- 
chetta originale  da  Delicata.  Ma  è  troppo  difettoso  e  incompleto 
per  decidere  se  appartenga  a  R.  fontanus  03.  R.  ophioglossifolius. 

12.  —  Ranunculus  macrophyllus  Desf.  R.  Phitonotis  GD. 
p.  1?;  Gulia  Barth  II  p.  0;  Debono  p.  6. 

Nei  luoghi  freschi  lungo  i  ruscelli.  —  Malta,  abbastanza  fre- 
quente. L'abbiamo  raccolto  a  Cied  Incita,  Ghirglienti,  Imta- 
Tileb,  nei  quali  luoghi  è  bello  ed  abbondante!  —  Aprile-Maggio. 

Sono  state  descritte,  coi  nomi  di  R.  macrophyllus,  Neapoli- 
ianus,  heucherifolius,  pulustris,  Corsicus,  Panormitanus,  delle 
forme  affini  e  confluenti  fra  loro,  tanto  che  per  alcuni  autori 
sono  semplici  sinonimi  0  varietà.  Sotto  il  nome  più  antico  di 
macrophijllus  Desf.,  comprendiamo  le  varie  forme  che  si  trovano 
in  Malta,  e  che  ora  corrispondono  (salvo  forse  una  peluria  meno 
abbondante)  al  tipo  macrophyllns  di  Desfontaines,  ed  ora  si  av- 
vicinano all'una  o  all'altra  delle  forme  sopra  enumerate.  Tutte 
hanno  gli  achenì  sempre  perfettamente  lisci. 

La  pianta  di  Ùied  Incita,  alta  e  robusta  in  tutte  le  sue  parti, 
con  foglie  lunghe  10-11  cm.  e  larghe  altrettanto,  e  fiori  di  4  cm. 
di  diametro,  merita  di  essere  distinta  col  nome  di  : 

R.  ìnacropliyllus  forma  ìuacranthus  Nobis. 

Siamo  certi,  per  le  località  indicate,  che  questa  specie  é  stata 
chiamata  R.  Phitonotis  tanto  da  Grech  Delicata  che  da  Gulia  e 
da  Debono. 

13.  —  Ranunculus  Sardous  Crantz. 

Luoghi  erbosi.  —  Malta,  raro  a  Floriana  !  —  Aprile. 

Come  abbiamo  detto  sopra,  crediamo  che  col  nome  di  R.  Phi- 
tonotis Grech  Delicata,  Gulia  e  Debono  abbiano  inteso  la  specie 
precedente  anziché  il  R.  Sardous   Crantz.   Cosi  la  presenza  di 


72  RANUNCULACEAE 

questa  specie  a  Malta  ci  è  attestata  soltanto  da  un  esemplare 
da  noi  raccolto  a  Floriana  il  17  Aprile  1906  in  fiore. 

14.  —  Ranunculus  triiobus  Desf.  ;  GD.  p.  1  ;  Debono  p.  6. 

Luoghi  umidi,  —  Malta,  raro,  Marsa  (GD.,  Gulia!).  Gozo, 
raro,  Ùied  il  Lunziata  !  —  Marzo-Aprile. 

Le  piante  che  abbiamo  raccolte  nel  Ùied  Lunziata,  lungo  il 
ruscello,  erano  molto  sviluppate  in  tutte  le  loro  parti  vegeta- 
tive, con  fusto  fistoloso  alto  almeno  V^  metro,  ed  appartengono 
quindi  alla  forma  Calcara^  (Tineo  prò  specie)  FI.  an.  I  p.  515. 
Nell'Erbario  dell'Università  di  Valletta  vi  è  un'esemplare  di 
Marsa  raccolto  da  Gulia,  riferibile  esso  pure  a  questa  varietà. 

15.*  —  Ranunculus  Chius  DC.  R.  iyicrassatus  GD.  p.  2;  De- 
bono p.  6,  R.  parvifiorus  var.  Chias  FI.  an.  IV  Appendice  p.  107. 

Luoghi  erbosi  umidi.  —  Malta,  a  GTiain  Rihana  (GD.).  — 
Marzo-Aprile. 

16.  —  Ranunculus  muricatus  L.  :  Z.  p.  65;  GD.  p.  2;  Duthie 
II  p.  322  et  323;  Gulia  Barth  II  p.  9;  Debono  p.  6. 

Luoghi  umidi  nelle  parti  coltivate  e  nelle  vallate.  —  Malta 
e  Gozo,  comune  e  particolarmente  rigoglioso  nel  fondo  dei  bur- 
roni umidi  !  —  Febbraio-Maggio. 

17.  —  Ranunculus  arvensls  L.  ;  Z.  p.  65  ;  GD.  p.  2  ;  Debono  p .  6. 
Più  specialmente  nei  coltivato.  —  Malta,  in  vari  luoghi  ma 

non  comune!  Gozo,  verso  Nadurl  —  Aprile-Maggio. 

5.  —  Nigella. 

18.  —  Nigella  Damascena  L.;  Z.  p.  56;  GD.  p.  2;  Gulia  Repert. 
p.  54  ;  Duthie  II  p.  323  ;  Debono  p.  6.  —  Malt.  Siek  il  brimba. 

Nel  coltivato  ed  anche  in  luoghi  incolti  ed  aridi.  —  Malta 
e  Gozo,  in  molti  luoghi  !  Cornino  !  —  Marzo-Maggio. 

Nei  piani  aridi  e  rocciosi  tanto  di  Malta  quanto  di  Gozo  e  di 
Gemino,  luoghi  dove  é  frequente,  si  trova  in  generale  di  dimen- 
sioni molto  ridotte,  alta  talvolta  non  più  di  2  cm.  e  con  fiore 
pure  rimpiccolito.  Sotto  questa  forma  (chiamata  Africana  da 
Brand  in  Richter  et  Gùrke  Plant.  Europ.  tom  II  fase.  IH.  p.  418) 
trovasi  pure  a  Lampedusa. 

6.  —  Delphinidm. 

19.  —  Delphinium  halteratum  Sibth.  et  Sm.  D.  peregrinmnZ. 
p.  18;  Daveau  p.  18;   Zodda  Revis.   monogr.   Delphin.  ital.  in 


RANUNCULACEAE,  PAPAVERACEAE  73 

Malpigli ia  XV  p.  349.  D.  longipes  Gulia  Repert.  p.  46  et  Alma- 
nacco p.  66.  D.  longipes  et  Z).  emarginatum  GD.  p.  2  et  43  ;  De- 
bono  p.  7.  D.  peregìHnum  typicum  et  var.  longipes,  et  D.  penta- 
gynum  var.  emarginatam  FI.  aii.  IV  Appendice  p.  108  et  109. 
—  Malt.  Sieli  il  Tmmiema. 

Campi  e  luoghi  incolti.  —  Malta,  comune!  Gozo  (Gulia).  — 
Maggio-Settembre. 

Non  abbiamo  visto  a  Malta  né  il  D.  peregrinum  L.  tipico,  né 
il  D.  longipes  Moris,  mentre  vi  è  comune  assai  il  D.  halleralum  S. 
et  S.,  onde  ci  crediamo  autoi-izzati  a  riferire  a  quest'  ultima 
specie  il  D.  longipes  di  Delicata  ed  il  D.  peregrinitìn  dì  Zerafa. 
Del  resto  sono  tre  specie  confluenti.  Al  D.  halleraiwn  riferiamo 
pure  il  D.  emarginatiim  di  Delicata,  perchè  la  descrizione  che 
questo  autore  ne  dà  a  p.  43  non  si  attaglia  affatto  al  D.  eniar- 
ginalum  Presi,  bensi  al  D.  halleralum  ;  ed  infatti  nell'Erbario 
di  Malta  vi  è  un  esemplare  di  D.  halleralum  che  porta  suU'^eti- 
chetta  il  nome  di  Z).  e ma7^ginalum  scritto  dsLÌÌo  stesso  Delicata. 
Debono  e  Fiori  non  hanno  fatto  altro  che  copiare  Delicata. 

20.  —  Delphinium  Staphysagria  L.;  Z.  p.  18;  GD.  p.  2:  Gulia 
Repert.  p.  68;  Debono  p.  7;  FI.  an.  IV  Appendice  p.  109;  CG. 
Arch.  Melit.  p.  207.  —  Malt.  ZerrìgTiet  il  harnel. 

Luoghi  ruderali  e  fruticeti  ombrosi.  —  Malta,  raro,  Ta  Baldu, 
tlied  Babu  !  Marsascala,  Lied  Kirda  (GD.).  —  Maggio. 

21.  —Delphinium  Ajacis  L.  ;  Z.  p.  18;  Gulia  Repert.  p.  46; 
Debono  p.  6.  —  Malt.  Pedidaluet. 

Stazioni  antropiche.  —  Malta,  spalti  dei  forti  a  Florianal  Nel 
dintorno  dei  giardini  (Debono).  —  Maggio.. 

Zerafa  indicava  questa  pianta  soltanto  negli  orti,  Gulia  la  dice 
esotica  e  Delicata  non  la  menziona  affatto.  Debono  la  dice  sub- 
spontanea. È  specie  che  sfugge  facilmente  dalle  colture,  ripro- 
ducendosi qua  e  là  subspontanea,  e  per  la  quale  si  rimane  in 
dubbio  se  convenga  o  no  numerarla  fra  gli  elementi  della  flora 
del  paese. 

II.  —  Papaveraceae, 

7.  —  Papaver.  ■* 

22.  -  Papaver  hybridum  L.  ;  Forskaal  N.^  41  ;  Z.  p.  59  ;  GD. 

p.  2  ;  Gulia  Barth  I  p.  416.  —  Malt.  Pepprin. 


74  PAPAVERACEAE 

Nel  coltivato  ed  anche  nei  luoghi  incolti.  —  Malta  e  Gozo, 
comune  !  —  Gennaio-Maggio. 

Trovasi  talvolta  nano  in  tutte  le  sue  parti.  Non  abbiamo  ve- 
duto la  var.  Sicitlum  Guss. 

23.  —  Papaver  Rhoeas  L.  ;  Z.  p.  59  ;  GD.  p.  2  ;  Gulia  Repert. 
p.  46  et  Barth  I  p.  416^;  Duthie  I  p,  208.  —  Malt.  Pepprin. 

Nel  coltivato  e  talvolta  anche  nei  luoghi  incolti.  —  Malta  e 
Gozo,  molto  comune  !  Cornino  !  —  Marzo-Maggio. 

Nei  luoghi  sterili  trovasi  nano.  Duthie  riferisce  a  questa 
specie,  come  varietà,  il  P.  strigosum,  Bonn.,  e  dice  che  cresce 
insieme  al  tipo.  Gulia  cita  per  Malta  la  var.  integrifoliuin  DO. 

Noi  abbiamo  notato  nel  Papaver  Rhoeas  a  Malta  la  stessa 
grande  variabilità  che  presenta  anche  altrove.  Abbiamo  visto 
frequenti  le  piante  con  peli  appressati  nelle  parti  superiori,  il 
che  sarebbe  una  delle  caratteristiche  della  var.  strigosicm. 

24.  —  Papaver  dubium  L.;  Z.  p.  59;  Nyraan  Obs.  p.  641  ;  Gu- 
lia Barth  I  p.  416  (prò  parte).  Duthie  I  p.  208;  CG.  Medit.  Nat. 
p.  277.  P.  dubium  et  P.  oUasifolium  GD.  p.  2.  P.  obtusifolium 
var.  anguslifolmm  Lojacono  Malpighia  XX  p.  108.  P.  R/ioeas 
var.  obtmifolium  FI  an.  IV"  Appendice  p.  102.  —  Malt.  Pepprin. 

Nel  coltivato.  —  Malta  e  Gozo,  molto  comune!  —  Marzo- 
Maggio. 

Associandoci  all'opinione  espressa  da  Moris  (Flora  Sardoa  I 
p.  77),  consideriamo  il  P.  oUasifolium  Desf.  come  semplice  va- 
rietà del  P.  dubium.  Di  fatti  si  trovano,  anche  nelle  Isole  Mal- 
tesi tutti  i  passaggi  fra  l'uno  e  l'altro.  Il  P.  pinnatifldum  Moris 
invece  ci  è  sembrato  sempre  nettamente  distinto  per  le  foglie 
superiori  mai  pennatopartite  e  ancora  meno  bipennatopartite, 
ma  semplicemente  dentate  o  inciso-pinnatiflde,  con  denti  o  la- 
cinie triangolari  o  ovato-triangolari,  e  per  le  capsule  molto  più 
lunghe  ed  assottigliate  alla  base.  Più  difficile  riesce  talvolta 
distinguere  il  P.  dubium  dalle  forme  del  P.  Rhoeas  a  peli  ap- 
pressati, e  difatti  il  P.  strigosum  è  da  taluno  riunito  al  P.  Rho- 
eas e  da  tal'altro  al  P.  dubium. 

Gulia  riunisce  sotto  il  nome  di  P.  dubium  i  P.  obtusifolium 
Desf.,  Rubiaei  DC,  strigosum  Bonn,  e  pinnatifldum  Moris. 

Lojacono  I.  e,  pubblica  sotto  il  nome  di  P.  obtusifolium  var. 
angusti folium,  la  descrizione  manoscritta  di  Tineo  di  una  forma 
nana  di  questa  specie,  e  dice  «  vidi  specimina  ex  Malta  ».  Noi 


PAPAVERACEAE  75 

abbiamo  trovato  il  P.  dicbium  tanto  nano  quanto  molto  alto  e 
ramificato,  ma  non  ci  é  sembrato  che  queste  differenze  di  svi- 
luppo giustificassero  la  creazione  di  varietà. 
Abbiamo  osservato  alcuni  casi  di  albinismo  in  questa  specie. 

25.  —  Papaver  pinnatifidum  Moris  ;  GD.  p.  '2.  P.  dubiam 
Gulia  Barth.  I  p.  416  (prò  parte).  P.  Rhoeas  var.  pinnalifidum. 
FI.  an.  IV  Appendice  p.  102.  —  Mali.  Pepprin. 

Specialmente  nel  coltivato.  —  Malta  e  Gozo,  comune  !  — 
Gennaio-Marzo. 

Anche  questa  specie  si  trova  tanto  nana  ed  a  fusto  semplice, 
quanto  di  grandi  dimensioni  e  ramificata.  Negli  esemplari  più 
robusti  le  capsule  giungono  ad  avere  30  mm.  di  lunghezza,  e 
sono  sempre  molto  assottigliate  in  basso. 

26.  —  Papaver  setigerum  DC.  ;  GD.  p.  2;  Gulia  Barth  I  p.  416; 
CG.  Medit.  Nat.  p.  277. 

Nel  coltivato.  —  Malta,  frequente!  Gozo,  qua  e  là,  piuttosto 
frequente!  —  Marzo-Maggio. 

Trovasi  qualche  volta  con  fiori  bianchi. 

27.—  Papaver  somniferum  L. ,  Z.  p.  59;  GD.  p.  2;  Gulia 
Repert.  p.  46  et  64,  et  Barth  I  p.  416.  —  Malt.  Xahxih. 

Nelle  parti  coltivato.  —  Malta,  qua  e  là  in  qualche  giardino! 
fra  le  messi  (GD.,  Gulia).  —  Febbraio-Maggio. 

Zerafa  e  Delicata  indicano  questa  specie  per  Malta  senza  os- 
servazioni. Gulia  dice  che  ve  ne  sono  due  varietà,  una  con  capsula 
più  grande  che  trovasi  soltanto  subspontanea,  e  l'altra  a  capsula 
di  un  pollice  che  sarebbe  realmente  spontanea.  Noi  però  non 
abbiamo  trovato  questa  specie  alti'o  che  subspontanea  nei  giardini. 

Oss.  —  Papaver  capsulis  globosis,  hispidis  Forskaal  N.»  42, 
Non  sappiamo  a  quale  specie  riferire  questa  citazione.  Non  può 
essere  il  P.  hijbridwin  poiché  Forskaal  lo  cita  col  suo  nome. 

8.  —  Glaucid-m. 

28.  —  Claucium  flavum  Crantz  ;  Gulia  Barth  I  p.  416  et  463. 
G.  luteitm  GD.  p.  2;  Gulia  Repert.  p.  64  ;  Godfery  p.  297.  Chelt- 
doniiim  Glaucium  Forskaal  N."  39;  Z.  p.  12.  —  Malt.  XaTixiTi 
isfar. 

Luoghi  rocciosi  e  arenosi  in  vicinanza  del  mare.  —  Malta, 
in  molti  luoghi  !  Gozo,  a  Cala  Dueira  !  Ramla  (Gulia).  Cornino 
(Gulia).  —  Aprile-Giugno,  ed  eccezionalmente  anche  in  autunno. 


76  PAPAVERACEAE,   FUMARIACEAE 


9.  —  Chelidonium. 

29.  —  Chelidonium  majus  L.  ;  Gulia  Repert.  p.  12  et  Barth 
I  p.  416. 

Vecchi  muri.  —  Malta,  raro,  Sani' Antonio,  Argottil  Bo- 
schetto (Gulia).  Gozo,   Chambray  (Gulia).  —  Aprile-Giugno. 

Gulia  é  il  solo  dei  nostri  predecessori  che  citi  questa  specie 
per  le  Isole  Maltesi.  Nel  Repertorio  ne  aveva  fatto  menzione 
soltanto  come  pianta  coltivata  ;  ma  nel  Barth  lo  annovera  fra 
gli  elementi  della  flora  Maltese,  però  soltanto  come  pianta  na- 
turalizzata. A  noi,  nelle  località  di  Sant'Antonio  e  di  Arlotti 
dove  lo  abbiamo  raccolto,  è  sembrato  soltanto  subspontaneo;  ma 
il  fatto  che  oramai  è  stato  trovato  in  vari  luoghi  ci  induce  a 
numerarlo  fra  gli  elementi  della  fiora  Maltese. 

10.  —  Hypecodm. 

30.  —  Hypecoum  procumbens  L.  ;  Z.  p.  24;  GD.  p.  2;  Gulia 
Report.  p.  34;  Cleghorn  p.  120;  Nicotra  Le  Fumariacee  ital. 
p.  23.  ff.  procumbens  y  macranthum  Rouy  et  Fouc.  FI.  de 
Fraiice  I  p  169.  H.  procumbens  var.  pseudograndifloruni  FI. 
an.  I  p.  483.  -—  Malt.  Karn  il  mogTna. 

Luoghi  incolti  ed  anche  nel  coltivato,  ma  più  specialmante  vi- 
cino al  mare.  —  Malta,  in  molti  luoghi  !  Gozo,  in  vari  luoghi  come 
ad  esempio  Cala  Dàeira,  Marsalforno  ecq,  !  —  Gennaio-Aprile. 

Nelle  piante  che  abbiamo  raccolte  tanto  a  Malta  quanto  a  Gozo. 
i  caratteri  della  varietà  macranthum  R.  et  F.  ==  H.  pseudogran- 
diflorum  Petrov.  indicata  per  Malta  da  Rouy  e  Foucaud  e  da  Fiori, 
non  sono  molto  spiccati.  I  sepali  sono  ovati  e  brevemente  mu- 
cronati. La  grandezza  dei  fiori  è  variabile  secondo  la  stazione. 

III.  —  Fuìuariaceae. 

11.  —  Fumaria. 

31.  —  Fumaria  agraria  Lag.  F.  agraria  typica  et  var.  major 
Nicotra  p.  58.  F.  macrocarpa  Daveau  p.  17.  F.  capreolata 
var.  agraria  FI.  an.  I  p.  479. 

Più  specialmente  nel  coltivato  e  nei  campi  in  riposo.  —  Malta, 
comune  !  Gozo,  frequente  !  —  Dicembre-Maggio. 
La  forma  sotto  la  quale  abbiamo  visto  questa  specie  nelle  Isole 


FUMARIACEAE  77 

Maltesi  è  quella  descritta  da  Badarro  col  nome  di  F.  major, 
ritenuta  da  Parlatore  (Monografìa  delle  Furaariee  p.  73)  come 
semplice  sinonimo  di  F,  agraria,  e  da  Hammar  (Monographia 
generis  Fumariarum  p.  294),  come  sua  varietà.  Si  distingue  dal 
tipo,  come  osserva  bene  Hammar,  principalmente  per  i  sepali 
più  larghi  e  più  manifestamente  dentati,  e  per  i  fiori  un  poco 
meno  grandi.  Del  resto  anche  nelle  Isole  Maltesi  presenta  delle 
variazioni,  e  trovasi  ora  eretta  ed  ora  più  o  meno  scandente. 
Nicotra  indica  per  Malta  tanto  la  varietà  che  il  tipo.  Riferiamo 
la  F.  macrocarpa  di  Daveau  alla  F.  agraria,  supponendo  che 
non  possa  essere  altro.  La  F.  macrocarpa  Pari,  è  pianta  di 
Grecia  e  di  Asia  Minore. 

32.*  —  Fumaria  capreolata  L.  ;  Z.  p.  21;  GD.  p.  2;  Cleghorn 
p.  119;  Duthie  I  p.  208  et  III  p.  36;  Nicotra  p.  45. 

Luoghi  coltivati.  —  Malta  (GD.,  Cleghorn,  Duthie).  —  Di- 
cembre-Marzo. 

Noi  non  abbiamo  mai  trovato,  nelle  Isole  Maltesi,  né  la  F.  ca- 
preolata tipica,  né  alcuna  sua  varietà.  Non  se  ne  trovano  esem- 
plari neppure  nell'Erbario  Universitario  di  Valletta.  Siccome 
Grech  Delicata  l'indica  come  una  pianta  comune  in  Malta,  mentre 
invece  non  cita  la  F.  agraria  che  vi  cresce  in  abbondanza,  è 
lecito  supporre  che  abbia  scambiato  l'una  per  l'altra.  Lo  stesso 
dicasi  di  Zerafa  che  indica  di  Malta  soltanto  Fumaria  capreo- 
lata e  officinalis,  e  di  Cleghorn  che  cita  la  sola  F.  capreolata. 
E  in  quanto  a  Duthie,  egli  dice  che  s'incontra  a  Malta  sotto 
varie  forme,  il  che  fa  supporre  che  abbia  confuso  la  F.  capreo- 
lata, oltre  che  con  la  F.  bicolor,  come  diciamo  sotto,  anche  con 
altre  specie.  Nicotra  non  fa  altro  che  ripetere  le  indicazioni  di 
Delicata  e  di  Duthie.  Conviene  dunque  riconoscere  che  la  pre- 
senza della  F.  capreolata  nell'Arcipelago  Maltese  non  è  accer- 
tata. Però  è  specie  cosi  diffusa  nel  bacino  Mediterraneo,  che 
devesi  ritenere  probabile  la  sua  presenza  anche  in  queste  isole. 

33.*  —  Fumaria  flabellata  Gasparr.  ;  GD.  p.  2;  Nicotra  p.  60; 
FI.  an.  I  p.  479. 

Luoghi  erbosi.  —  Malta  (GD.)  —  Febbraio-Marzo. 

Neanche  questa  specie  abbiamo  potuto  trovare,  e  per  questo 
dubitiamo  che  Delicata,  il  quale  dice  che  trovasi  «  in  herbosis  » 
senza  indicare  alcuna  località  speciale,  l'abbia  confusa  con  altra 
Fumaria.  Non  ci  crediamo  però  autorizzati  a  toglierla  dal  numero 


78  FUMARIACEAE 

delle  piante  Maltesi,  essendo  tutt'altro  che  improbabile  che  si 
trovi  in  queste  isole.  Nell'Erbario  di  Malta  vi  è  un  esemplare 
col  nome  di  flabellata  scritto  da  Delicata,  che  sembra  apparte- 
nere a  F.  agraria  ;  ma  é  in  uno  stato  tale  che  non  se  ne  può 
essere  certi.  Nicotra  e  Fiori  si  sono  fidati  della  indicazione  di 
Delicata. 

34-.  —  Fumaria  bicolor  Somm.  ;  Nicotra  p.  57  ;  Sommier 
L'Isola  del  Giglio  e  la  sua  flora  p.  8.  F.  capreolata  var.  Duthie 
I  p.  208  et  III  p.  36.  F.  capreolata  var.  dicolor  FI.  an.  I  p.  479. 

Luoghi  aprici,  lontano  dal  coltivato.  —  Malta,  a  Ùied  Babu 
abbondante  (Duthie!).  Gozo,  a  Cala  Lue  ira  {T>\xih\Q)  ed  ivi  poi 
ritrovata  anche  da  noi  !  ~  Febbraio- Apri  le. 

Già  Duthie  aveva  riconosciuto  l'autonomia  di  questa  Fumaria, 
e  ne  aveva  dato  una  breve  descrizione  come  varietà  della  F.  ca- 
preolata L.,  senza  però  dargli  nome.  Possiamo  citarla  di  due 
sole  località:  ma  è  probabile  che  quando  si  raccoglieranno  con 
più  cura  le  Fumarie  delle  Isole  Maltesi  si  troverà  che  la  F.  bi- 
color noh  è  tanto  rara. 

35.  —  Fumaria  media  Lois.  ;  Nyman  Obs.  p.  646.  F.  inedia 
et  F.  Petteri  GD.  p.  2  et  3.  F.  muralis  j3  seroiina  et  F.  Giis- 
sonei  Nicotra  p.  49  et  54. 

Nel  coltivato.  —  Malta,  qua  e  là  non  comune,  per  es.  presso 
Notabile,  Ùied  Incita,  San  Paolo  a  ìnare,  Zurrico  !  Gozo,  piut- 
tosto rara,  Xlendi\  —  Gennaio-Aprile. 

Abbiamo  trovato  di  questa  specie  tanto  la  varietà  Giissoìiei 
(Boiss.)  quanto  la  var.  confusa  (Jord.)  (=  F.  serotina  Guss.j, 
ed  in  inverno  la  bella  forma  grandiflora  vernalis  Hausskn. 

3B.  —  Fumaria  officinalis  L.  ;  Z.  p.  21;  GD.  p.  3;  Parlatore 
Monogr.  delle  Fiimariee  p.  58;  Nicotra  p.  QA. 

Nelle  parti  coltivate.  —  Malta,  frequente  !  Gozo,  piuttosto 
rara  !  —  Dicembre-Luglio. 

Di  questa  specie,  a  Malta  ed  a  Gozo,  si  trova  tanto  il  tipo 
quanto  la  var.  jiycnantha  Lor.  et  Barr, 

37.  —  Fumaria  densifiora  DC.  F.  micrantha  Parlatore  Mo- 
nogr. Fumar,  p.  62.  F.  teucantha  GD.  p.  3  (saltem  prò  parte). 
F.  officinalis  var.  densifiora  FI.  an.  I  p.  480. 

Campi  in  riposo  e  coltivati.  —  Malta,  in  vari  luoghi,  per  es. 
Notabile,  Birchircara,  Hamrun,  BaTiria  !  —  Marzo-Maggio. 

Questa  specie  che  Parlatore,  1.  e.  aveva  già  menzionata  per 


FUMARIACEAE,    CRUCIFERAE  79 

Malta  nel  1844,  fu  omessa  da  Grech  Delicata.  Un  esemplare  di 
F.  deyisiflora  conservato  neU'Ei'bario  di  Malta,  porta  il  nome  di 
F.  leucantha  scritto  da  Delicata  stesso.  Nell'Erbario  Centrale  di 
Firenze  trovansi  invece,  sotto  il  nome  di  F.  leucantha,  degli 
esemplari  di  F.  parviflora  raccolti  da  Duthie,  ed  altri  pure  di 
F.  parvifìora  mandati  da  Todaro  e  Calcara. 

38.  —  Fumaria  parviflora  Lam.  ;  Nyman  Obs.  p.  G47  ;  G.  De- 
licata PI.  Mei.  lect.  p.  66;  Nicotra  p.  71.  F.VaillantiiGT).\).'à\ 
Nicotra  p.  68.  F.  ofjìcinalis  var.  VaUlantii,  FI.  an.  IV  Appendice 
p.  102. 

Campi  in  riposo  e  luoghi  coltivati.  —  Malta,  in  molti  luoghi; 
talora  invade  campi  interi!  Gozo,  non  comune;  trovata  presso 
Zebìjug  e  nella  valle  di  XlendiX  —  Gennaio-Maggio. 

Non  consideriamo  la  F.  VaUlantii  Lois.  che  come  una  varietà 
della  F.  parviflora  Lam.,  varietà  che  del  resto  non  abbiamo 
vista  delle  Isole  Maltesi,  mentre  abbiamo  raccolto  molte  volte 
la  F.  parviflora,  ora  eretta,  ed  ora  diffusa.  Anche  Nicotra,  1.  e, 
menziona  la  F.  VaUlantii  per  Malta  soltanto  sulla  autorità  di 
Grech  Delicata,  avendo  egli  stesso  visto  di  Malta  solo  la  F.  par- 
viflora tipica. 

Oss.  —  Le  Fumarie  in  genere  sono  chiamate  dai  Maltesi  Fu- 
maria  o  DoMianet  Vart. 

IV.  —  Cruciferae. 

12.  —  Matthiola. 

39.  —  Matthiola  incana  (L.)  R.  Br.  ;  GD.  p.  3;  Cleghorn  p.  120; 
Gulia  Repert.  p.  24  et  Barth  I  p.  379;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8  et 
Medit.  Nat.  p.  277;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  796;  Duthie 
Barth  p.  544.  Cheiranthus  incanus  Z.  p.  12. 

Vecchi  muri  e  rupi  specialmente  marine.  —  Malta,  in  vari 
luoghi,  per  es,  a  Coitonera  e  sui  muri  dei  forti  della  Valletta  ! 
Gozo,  dove  l'abbiamo  raccolta  al  castello  di  Rahato  e  al  Tele- 
grafo a  Zurriehl  Migiarro  (Gulia).  —  Febbraio-Maggio. 

Qui  come  altrove  varia  la  tinta  dei  fiori  (talora  paonazzi  ri- 
gati di  bianco  o  anche  interamente  bianchi)  e  la  lunghezza  e 
grossezza  dei  pedicelli.  I  fiori  del  violacciocca  selvaggio  vengono 
venduti  in  città. 

40.  *  —  Mattliiola  rupestris  DC.  ;  Gulia  Barth  I  p.  379. 


80  CRUCIFERAE 

Sulle  rupi.  —  Gozo,  a  Ta  Cene,  dove  Gulia  dice  di  averne 
trovato  due  soli  esemplari.  —  Gennaio-Aprile. 

41.  —  Matthiola  trlcuspidata  (L.)  R.  Br.  ;  GD.  p.  3  ;  Gulia 
Barth  I  p.  379  ;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  803.  Clieiranthm 
iricuspiclaius  Z.  p.  12;  Brenner  in  Badger. 

Nelle  arene  marine  e  nei  luoghi  incolti.  —  Malta,  nella  re- 
gione orientale  in  vari  luoghi,  per  es.  Delùnara,  Cala  Frana, 
San  Luciano  !  Marsascirocco  (Brenner).  —  Marzo-Maggio. 

42.*  —  Matthiola  sinuata  (L.)  R.  Br.;  GD.  p.  3;  Gulia  Barth 
I  p.  379;  Duthie  II  p.  325;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  799. 
Cheiranihus  sinuatus  Brenner  in  Badger. 

Nelle  arene  marine.  —  Gozo,  rara,  Cala  Dùeira  (Duthie),  Ha- 
gra  tal  General  (Brenner,  GD.).  —  Aprile-Maggio. 

Oss.  —  Le  Matthiola  in  genere  sono  chiamate  dai  Maltesi  Gisi. 

13.  —  Cardamine. 

43.  —  Cardamine  liirsuta  L.  ;  Z.  p.  10;  GD.  p.  3;  Cleghorn 
p.  119;  Gulia  Barth  I  p.  380.  C.  sylmtica  Duthie  I  p.  208  et  210. 

Luoghi  erbosi,  giardini.  —  Malta,  frequente!  Gozo,  Xlendi 
(Duthie).  —  Gennaio-Aprile. 

Duthie  per  Gozo  indica  la  C.  sylvaiica  Link,  la  quale  non  è 
altro  che  una  forma  della  C.  hirsuta  L. 

44.  *  —  Cardamine  Graeca  L.  ;  CG.  Arch.  Melit.  p.  205.  Plero- 
neuruìn  Graecum  Gulia  Barth  I  p.  380. 

Luoghi  umidi.  —  Gozo,  Rdum  il  Pergla  (Gulia).  —  P'ebbraio- 
Aprile. 

Gulia,  l'unico  che  indichi  questa  specie  dell'Arcipelago  Mal- 
tese, dice  di  averla  trovata  in  quella  sola  località. 

14.  —  Nasturtium. 

45.  —  Nasturtium  officinale  R.  Br.  ;  Z.  p.  55  ;  GD.  p.  3;  Gulia 
Repert.  p.  54  et  Barth  I  p.  379;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  899.  — 
Malt.  Crescioni  o  Sia. 

Neil'  acqua  corrente.  —  Malta  e  Gozo,  comune,  riempiendo 
spesso  quasi  da  solo  il  letto  dei  ruscelli  !  —  Gennaio-Giugno. 

15.  —  Alyssum. 

46.  —  Alyssum  maritimum  (L  )  Lam.  ;  Z.  p.  3  ;  Nyman  Obs. 
p.  646;  Gulia  Repert.  p.  8.  Lohularia  maritima  GD.  p.  ,3.  Koniga 


CRUCIFERAE  81 

maritima  Gulia  Barth  I  p.  378;  Armitage  p.  497;  Caruel  in  Pari. 
FI.  it.  IX  p.  755.  —  Malt.  Bottuniey^a. 

Luoghi  aridi  sassosi,  rupi  e  muri  vecchi.  —  Malta,  Gozo  e 
Cornino,  ed  anche  nell'isolotto  di  Filfola,  comune  dovunque  !  — 
Fiorisce  tutto  l'anno,  ma  meno  abbondantem.ente  in  estate. 

Oss.  —  Aìysswn  alyssoides  Forskaal  N.^  53.  —  Non  sap- 
piamo a  quale  specie  riferire  questa  citazione,  VA.  calycinum  L. 
(=  A.  alyssoides  L.)  non  essendo  stato  trovato  da  altri  in  Malta, 
mentre  Forskaal  scrivendo  «  ad  vias  »,  mostra  di  intendere  una 
pianta  comune  in  quest'isola. 

16.  —  Thlaspi. 

47.  —  Thlaspi  perfoliatum  L.  ;  Z.  p.  73  ;  GD.  p.  3;  Gulia  Barth 
I  p.  378  ;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  697  ;  FI.  an.  IV  Appen- 
dice p.  101. 

Luoghi  erbosi  arenosi.  —  Malta,  raro,  Ùiecl  Kfrdal  Ùied 
GTiomor  (GD.),  Ùied  il  Barimi,  Gneina  (Gulia).  Gozo,  raro, 
Ùied  il  Lunziaia,  Pergla  (Gulia).  —  Febbraio-Maggio. 

17.   —   BlSCUTELLA. 

48.  —  Biscutella   didyma   L.  ;   Armitage  p.  497  ;  FI.   an.  I 

p.  476  et  IV  Appendice  p.  101.  B.  Columnae  D'Urv.  p.  80  ;  GD. 
p.  XI.  B.  Apula  Z.  p.  8  ;  Nyman  Obs.  p.  645  ;  Gulia  Repert. 
p.  65.  B.  Apula  var.  integrifolia  et  B.  lijraia  GD.  p.  3.  B.  laevi- 
gaia,  B.  didyma  et  B.  lyrata  Gulia  Barth  p.  379.  B.  Apula  a  et 
S  lyrata  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  650.  —  Malt.  XeTit  il  forom. 

Nei  luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  molto  comune  !  Gozo, 
comune! —  Dicembre-Aprile. 

Nei  numerosi  esemplari  che  abbiamo  raccolti,  le  foglie  radi- 
cali sono  più  0  meno  profondamente  dentate,  ma  mai  lirate  ne 
pennatofesse,  ed  ancora  meno  pennatopartite.  Non  abbiamo  dun- 
que visto  la  varietà  lyrata  (L.)  che  tuttavia  é  indicata  da  Delicata 
e  da  Gulia.  Le  piante  da  noi  raccolte  hanno  sempre  le  siliquette 
mature  larghe  almeno  5  mm.,  e  cigliate  sui  margini,  ma  gene- 
ralmente glabre  sul  disco,  e  sono  dunque  da  riferirsi  alla  B.  di- 
dyma typica  (Fiori  FI.  an.).  Non  esitiamo  a  riferire  a  questa 
specie  non  solo  le  B.  didyma  e  lyrata  di  Gulia,  ma  anche  la 
sua  B.  laevigata,  perchè  Malta  non  è  stazione   confacente  a 

8.  SoJUiiER  et  Caruana  Gatto.  —  Flora  Melitensis  nova.  6 


82  CRUCIFERAE 

questa  specie,  ed  inoltre  perché,  se  fosse  comune  come  dice 
Gulia,  non  sarebbe  sfuggita  agli  altri  raccoglitori. 
Nyman  nota  esso  pure  che  le  foglie  sono  generalmente  più 

0  meno  profondamente  dentate,  ma  che  talora  sono  invece  intere. 
Delicata  in  Prefazione  p.  XI  cita  la  B.  Columnae  Ten.  fra  le  piante 
raccolte  da  d'Urville,  e  da  lui  non  ritrovate.  Noi  consideriamo 
la  Bisculella  Columnae  come  semplice  forma  della  B.  clidyma. 

Questa  specie  fornisce  un  elemento  alla  microflora  invernale, 
trovandosene  in  Gennaio  abbondanti  esemplari  nani,  con  pochi 
fiori  ed  alti  pochi  centimetri,  quantunque  già  fruttiferi. 

18.  —  Draba. 

49.—  Draba  verna  L.  ;  Duthie  I  p.  208  et  210;  Gulia  Barth 

1  p.  378;  Carnei  'in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  778.  Erophila  vulgaris 
Armitage  p.  499. 

Luoghi  erbosi  incolti.  —  Malta,  non  comune,  Il  Hauli,  Im- 
ghieret,  Ùied  Babu,  Hagiar  Kim  !  tlied  Dalam,  Ùied  Babu 
(Duthie!).  Gozo  (Gulia,  senza  località). —  Dicembre-Marzo. 

Duthie  aveva  indicato  dubitativamente  di  Cominotto  una  Ero- 
phila  verna  var.  Kroclieri.  Supponiamo  che  sia  la  pianta  che 
esso  distribuì  poi  col  nome  di  Draba  sp.  e  che  abbiamo  ricono- 
sciuto essere  HiUchinsia  procumbens. 

19.  —  Teesdalia. 

50.*  _  Teesdalia  regularis  Smith.  T.  Lepidium  Gulia  Barth 
I  p.  378. 
Gozo,  rara,  a  Ùardia  ed  a  Ta  Cene  (Gulia). 

20.  —  Carile. 

51.  —  Cakile  maritima  Scop.;  Z.  p.  45;  GD.  p.  3;  Gulia  Barth 
I  p.  378;  CG.  Medit.  Nat  p.  277;  Carnei  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  1044. 
C.  jEgyptiacwn  Brenner  in  Badger. 

Arene  marine.  —  Malta,  nelle  cale  e  nei  golfi  arenosi,  per  es. 
MelleTia  e  San  Paolo  a  mare  \  Gozo,  per  es.  Xlendi,  Ramla, 
Marsalforno  !  Cornino  nella  baia  di  Santa  Maria  !  —  Dicem- 
bre-Agosto. 

Trovasi  tanto  la  forma  a  foglie  quasi  intere  (C.  ^Egijptiaca 
Gàrtn.),  quanto  quella  a  foglie  pennatiHde.  Talvolta  trovasi  anche 
con  fiori  bianchi. 


CRUCIFERAE 


21.  —  Malcolmia. 


83 


62.*  —  Malcolmia  maritima  (L.)  R.  Br.;  Z.  p.  52;  GD.  p.  3  ; 

Cleghorn  p.  120;  Gulia  Repert.  p.  22  et  Barth  I  p.  379;  Caruel 
in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  949;  FI.  an.  I  p.  423;  CG.  Arch.  Melit. 
p.  204.  —  Malt.   Gazun. 

Arene  marine.  —  Malta,  Cala  Frana  (GD.),  vicino  alla  torre 
di  San  Luciano  (Gulia).  —  Marzo-Aprile. 

Cleghorn  l'indica  fra  le  piante  comuni  delle  sponde  del  mare. 
Zerafa  invece  ne  parlava  solo  come  di  pianta  coltivata  negli 
orti.  A  noi  non  è  riuscito  trovarla,  benché  l'abbiamo  cercata 
in  epoca  opportuna  nei  luoghi  indicati.  Ad  ogni  modo  non  è  fra 
le  piante  comuni  delle  sponde  del  mare  come  dice  Cleghorn. 
Viene  comunemente  coltivata  nei  giardini. 

22.  —  Cheiranthus. 

53.—  Cheiranthus  Cheiri  L.  ;  Z.  p.  12;  Gulia  Barth  I  p.  379. 

Vecchi  muri  e  bastioni.  —  Malta,  in  pochi  luoghi,  per  es. 
Zarrico  !  bastioni  di  Valletta  (Borg.)  —  Febbraio-Aprile. 

Questa  pianta  deve  forse  considerarsi  come  subspontanea  in 
Malta,  trovandosi  soltanto  in  vicinanza  dei  luoghi  dove  fu  colti- 
vata. Delicata  non  la  citava. 

23.  —   SlSYMBRIDM. 

54.  —  Sisymbrium  officinale  (L.)  Scop.  ;  GD.  p.  3;  Gulia 
Repert.  p.  7;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  930.  S.  officinarum 
Gulia  Barth  I  p.  380.  Erijsimam  o/fi'jinale  Z.  p.  20.  —  Malt. 
Esima. 

Luoghi  coltivati,  lungo  le  vie  e  margini  dei  campi.  —  Malta 
e  Gozo,  comune  !  —  Febbraio-Maggio. 

Secondo  Gulia  trovasi  tanto  la  forma  a  silique  pelose  quanto 
quella  a  silique  glabre.  Noi  però  non  abbiamo  veduto  la  seconda. 

55.*—  Sisymbrium  polyceratium  L.  ;  Z.  p.  71;  GD.  p.  3; 
Gulia  Barth  I  p.  380;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  933. 

Luoghi  ruderali.  —  Malta,  (Z.,  GD.,  Gulia).  —  Marzo-Maggio. 

Noi  non  abbiamo  trovato  questa  specie  che  Delicata  indica 
genericamente  «  in  ruderatis,  ad  vias  »,  e  che  Gulia  dice  comune. 
Zerafa  l'indicava  della  regione  di  Musia,  dunque  come  pianta 
indigena. 


84:  CRUCIFERAE 

56.  —  Sisymbrium  Irio  L.;  GD.  p.  3;  Gulia  Barth  I  p.  380; 
Caruel  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  925;  FI.  an.  IV  Appendice  p.  91. 

Campi  incolti  e  luoghi  ruderali.  —  Malta  e  Gozo,  qua  e  lai 
—  Febbraio-Marzo. 

57.*  —  Sisymbrium  Sophia  L.;  Gulia  Barth  I  p.  380  et  Al- 
manacco p.  72;  CG.  Arch.  Melit.  p.  204. 

Malta,  a  Santa  Venere,  dove  fu  ti'ovato  una  sola  volta  dal 
Padre  Libassi  (Gulia).  11  Col.  Godfery  ne  trovò,  presso  Valletta^ 
a  poca  distanza  da  un  deposito  di  foraggio,  un  solo  esemplare 
che  giudicò  importato  ed  avventizio.  Vi  è  dunque  ragione  di 
dubitare  dell'indigenato  di  questa  pianta. 

Oss.  —  Chamaelina  saliva  (L.)  Crantz  ;  CG.  Arch.  Melit. 
p.  204. 

Questa  specie  che  è  stata  trovata  una  sola  volta  a  Malta  dal 
Godfery,  è  da  ritenersi  come  avventizia. 

24.  —  Neslia. 

58.  —  Neslia  paniculata  (L.)  Desv.;  Z.  p.  56;  GD.  p.  3;  Gulia 
Barth  I  p.  379;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8:  Caruel  in  Pari.  FI.  it,  IX 
p.  1033. 

Nei  campi.  —  Malta,  qua  e  là,  non  rara!  Gozo,  Pergla  e  Mi- 
giarro  (Gulia).  —  Febbraio-Aprile. 

25.  —  Lepidium. 

59.  —  Lepidium  Iberis  L.;  Z.  p.  51;  Nyman  Obs.  p.  645;  Ca- 
ruel in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  662.  L.  gramìnifoUum  GD.  p.  3;  Gulia 
Barth  I  p.  378. 

Lungo  le  vie  e  luoghi  ruderali.  —  Malta,  non  comune,  Marsa, 
cimitero  di  Florianal  Cottonera  (Gulia),  spalti  dei  forti  di  Val- 
Iella  (GD.).  —  Dicembre-Maggio, 

60.  —  Lepidium  Draba  L.  ;  Gulia  Barth  I  p.  378.  Cay^daria 
Braba  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  .IX  p.  659. 

Luoghi  erbosi  lungo  le  vie  e  sui  cigli  dei  campi.  —  Malta, 
piuttosto  raro,  fra  Birchircara  e  Musla,  fra  Curmi  e  Zebbug, 
spalti  dei  forti  a  Floriana  !  Marsa  (Gulia).  Gozo,  sotto  Rabato 
lungo  la  via  di  Marsalforno\  —  Aprile-Maggio. 

Oss.  —  Lepidium  salivum  L.;  Forskaal  N.°  52;  Z.  p.  27;  Gulia 
Reperì,  p.  28;  Pari.  FI.  it.  IX  p.  666;  FI.  an.  I  p.  467.  —  Malt. 
Jlabiroca. 


CRUCIFERAE  85 

Questa  specie  non  si  trova  spontanea  a  Malta,  come  potrebbe 
credersi  per  le  citazioni  di  Parlatore  e  di  Fiori.  Questi  l'hanno 
indicata  sulla  fede  di  Zerafa,  il  quale  però  enumera  alla  rinfusa 
specie  spontanee  e  coltivate.  Forskaal  dice  espressamente  «  in 
hortis  »,  e  Gulia  la  dice  esotica.  Noi  non  l'abbiamo  vista  nep- 
pure avventizia,  quantunque  si  coltivi  in  qualche  orto. 

26.    —    HUTCHINSIA. 

GÌ.*  —  Hutchinsia  procumbens  (L.)  Desv.  H.  pciraea  GxxWdi, 
Barth  I  p.  378.  H.  procumbens  var.  Revelieri  forma  Soimnieri 
Pampanini  Nuov.  Giorn.  bot.  it.  1909  p.  36-37.  Eroghila  sp.  Du- 
thie  II  p.  320  et  Barth  p.  543.  E.  vnlgaris  var.  Krockeri  Duthie 
III  p.  37. 

Luoghi  incolti  aridi  e  rupi  marine.  —  Gozo,  rara,  colli  di 
Ta  Harrax  (Gulia).  Cornino  (Uuthie!).  —  Marzo-Aprile. 

"Non  esitiamo  a  riferire  la  //.  petraea  di  Gulia  alla  //.  pro- 
cumbens Desv.,  perché  Gulia  in  una  sua  nota  manoscritta,  ri- 
ferisce alla  H.  petraea  le  piante  raccolte  da  Duthie  a  Gemino, 
e  queste,  che  abbiamo  viste  tanto  nell'Erbario  Centrale  di  Fi- 
renze quanto  in  quello  di  uno  di  noi  (distribuita  col  nome  di 
Erophila  o  Draba  sp.),  non  appartengono  alla  H.  petraea  (L.) 
R.  Br.,  ma  alla  H.  procumbens.  Sono  quegli  stessi  esemplari 
di  Duthie  sui  quali  il  D.''  Pampanini  ha  stabilito  una  nuova 
forma  che  egli  chiama  H.  procumbens  (L.)  Desv.  var.  Reve- 
lieri Jord.  f.  Sommieri.  In  Duthie  III  p.  37  la  Erophila  vul- 
garis  var.  Krockeri  è  indicata  di  Cominotto.  Ma  tanto  negli 
elenchi  speciali  (Duthie  II  p.  320)  quanto  sulle  etichette  delle 
piante  distribuite  da  Duthie,  la  pianta  che  egli  aveva  ritenuta 
essere  Erophila  vulgaris  var.  Krockeri  o  Draba  sp.  e  che  è  in- 
vece la  Hutchinsia  procumbes,  è  indicata  di  Comino  e  non  di 
Cominotto. 

27.  —  Capsella. 

62.—  Capsella  Bursa-pastoris  (L.)  Moench  ;  Z.  p.  45;  GD. 

p.  4;  Gulia  Repert.  p.  24  et  Barth  I  p.  378;  Cleghorn  p.  119.  — 
Malt.  Giargir  il  gemei. 

Luoghi  coltivati,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta  e  Gozo,  molto 
comune  !  —  Novembre-Giugno. 


86  CRUCIFERAE 

28.    —    SlNAPIS. 

63.  —  Sinapis  alba  L.  ;  Duthie  III  p.  37;  Gulia  Barth  I  p.  380; 
Caruel  in   Pari.  FI.  it.  IX  p.  976;  FI.  an.  IV  Appendice  p.  96. 

Lungo  le  vie  e  terreni  incolti.  —  Malta,  GTiain  DùieliX  lungo 
un  corso  d'acqua  all'Ovest  di  MelleTm  (Duthie).  Gozo,  Marsal- 
forno  e  Ta  Cene  (Gulia).  —  Febbraio-Aprile. 

Noi  abbiamo  trovato  la  Sinapis  alba  una  sola  volta  presso 
GTiain  Dùieli  su  di  un  mucchio  di  pozzolana  di  provenienza 
estera,  dove  non  l'abbiamo  più  ritrovata  negli  anni  successivi^ 
cosicché  ivi  ci  era  sembrata  pianta  avventizia;  ma  Duthie  e  Gu- 
lia sembrano  averla  trovata  indubbiamente  spontanea. 

29.  —  Brassica. 

B4.  —  Brassica  Sinapistrum  Boiss.  Sinapis  arvensis  Z.  p.  70; 
GD.  p.  4  ;  Gulia  Repert.  p.  43  et  Barth  I  p.  380  ;  Cleghorn  p.  119 
et  121.  —  Malt.  Mastarda  salvaggia. 

Tanto  nei  luoghi  coltivati  quanto  negli  incolti.  —  Malta  e 
Gozo,  frequente  !  Cornino  !  —  Gennaio-Maggio. 

Trovasi  tanto  con  lo  silique  glabre  che  irte  per  peli  retrorsi. 

BS.  —  Brassica  nigra  (L.)  Koch.  Sinapis  nigra  Z.  p.  71;  Gulia 
Repert.  p.  43  et  Barth  I  p.380.  Brassica  sinapioides  Caruel  in 
Pari.  FI.  it.  IX  p.  998.  —  Malt.  Mmtaì^da. 

Nei  campi.  —  Malta,  piuttosto  rara,  Marsa  !  fra  Zahbar  e 
Marsascala  (Gulia).  Gozo  (Duthie  ex  Caruel  1.  e).  —  Marzo- 
Aprile. 

Zorafa  la  indicava  soltanto  come  pianta  coltivata,  cosi  pure 
Gulia  nel  Repertorio. 

66.  —  Brassica  adpressa  (Moench)  Boiss.  ;  Caruel  in  Pari. 
FI.  it.  IX  p.  1008.  Sinapis  incana  Z.  p.  70  ;  Gulia  Repert.  p.  43 
et  Barth  I  p.  380  ;  Duthie  II  p.  323.  Erucaslrum  incanum  GD. 
p.  4.  —  Malt.  Musiarda  salvaggia. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  comunissima  ed  abbon- 
dante !  Gozo,  piuttosto  comune!  Cornino!  —  Febbraio-Maggio. 

67.  —  Brassica  campestris  L.  ;  Gulia  Repert.  p.  38;  CG.  Medit. 
Nat.  p.  277.  B.  campestris,  B.  oleracea  et  B.  Napus  Z.  p.  8  et  44. 
B.  Napus  Nyman  Obs.  p.  646.  B.  campestris  et  B.  incana  GD. 
p.  4;  Gulia  Barth  I  p.  380.  B.  incana  Duthie  II  p.  321.  B.  oleracea 
var.  incana  FI.  an.  IV  Appendice  p.  96.  —  Malt.  Liftia  o  Caulicelli^ 


CRUCIFERAE  87 

Luoghi  coltivati  e  talora  anche  nei  luoghi  incolti.  —  Malta 
e  Gozo,  molto  comune,  cuoprendo  talvolta  campi  interi  !  —  No- 
vembre-Maggio. 

Crediamo,  come  Carnei  (in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  985),  miglior  consi- 
glio riunire  sotto  questo  nome  le  B.  campestris,  Napus  e  Rapa 
degli  autori,  essendo  difficile  sapere  quale  forma  essi  abbiano  in- 
teso sotto  l'uno  o  l'altro  di  quei  nomi.  In  quanto  alla  B.  incana  di 
Grech  Delicata  e  di  Gulia,  Caruel  1.  e.  avverte  esplicitamente  che 
non  è  la  specie  di  Tenore,  ma  la  B.  campestris  L.  (il  che  è  sfug- 
gito a  Fiori  quando  nella  Appendice  alla  FI.  an.,  sulla  fede  di 
Delicata,  cita  per  Malta  la  B.  incana  Ten.).  In  quanto  poi  alla 
B.  oleracea  di  Zerafa,  supponiamo  che  debba  pure  riferirsi  alla 
B.  campestris  sensu  lato,  o  che  si  tratti  soltanto  di  pianta  col- 
tivata. 

Trovasi  talvolta  con  fiori  bianchi. 

68.  *  —  Brassica  Tournefortii  Gouan  ;  Duthie  III  p.  37  et 
Barth  p.  543;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  990;  FI.  an.  I  p.  447. 

Gozo,  vicino  a  Babaio,  lungo  la  via  di  tfiecl  il  Lunziata,  molto 
rara  (Duthie).  ~  Marzo-Aprile. 

G9.*—  Brassica  fruticulosa  Cyr.  ;  GD.  p.  4;  Gulia  Repert. 
p.  38  et  Barth  I  p.  380  (?)  ;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  995  ;  FI. 
an.  IV  Appendice  p.  96. 

Nei  campi.  —  Malta,  Ùied  GTiomor,  Marsa  (GD.).  —  Feb- 
braio-Maggio. 

Noi  non  abbiamo  mai  trovato  questa  specie.  Gulia  che  la  dice 
«  molto  comune  nei  campi  da  Dicembre  a  Maggio  »,  deve  essere 
caduto  in  qualche  equivoco.  Ed  infatti,  uno  di  noi  ha  in  erbario 
un  esemplare  di  Rapistrum  rugosum  mandatogli  da  Malta  da  Du- 
thie col  nome  di  Brassica  fruticulosa  e  che  al  Duthie  era  stato 
probabilmente  indicato  per  tale  da  Gulia.  Ammettiamo  dunque 
questa  specie  nella  flora  Maltese  soltanto  nella  fede  di  Delicata. 

30.  —   DlPLOTAXIS. 

70.  —  Diplotaxis  erucoides  (L.)  DC.  ;  Z.  p.  47  ;  Nyman  Obs. 
p.  646;  GD.  p.  4  ;  Cleghorn  p.  120  ;  Gulia  Repert.  p.  23  et  Barth 
I  p.  379;  Armitage  p.  497;  CG.  Nat.  Malt.  p.  7;  Caruel  in  Pari. 
FI.  it.  IX  p.  970;  FI.  an.  IV  Appendice  p.  97.  —  Malt.  Giargir. 

Campi  e  luoghi  incolti.  —  Malta  e  Gozo,  comunissima!  —  Ot- 
tobre-Giugno. 


88  CRUCIFERAE 

È  una  delle  piante  più  cospicue  in  inverno,  e  cuopre  di  bianco 
tutta  la  campagna  da  Novembre  a  Gennaio.  Fiorisce  normal- 
mente da  Ottobre  fino  a  Giugno;  ma,  quando  piove  in  Luglio, 
cosa  che  avviene  di  rado,  essa  fa  una  fioritura  eccezionale  due  o 
tre  settimane  dopo  la  pioggia.  Se  ne  vendono  i  fiori  recisi  nelle 
strade  di   Valletta. 

71.  —  Diplotaxis  vimìnea  (L.)  DC.  ;  GD.  p.  4;  Gulia  Repert. 
p.  2  et  Almanacco  p.  67;  CG.  Arch.  Melit.  p.  203.  D.  scaposa 
Gulla  Barth  I  p.  152  ;  Duthie  I  p.  208  et  210,  et  II  p.  323  ;  FI. 
an.  I  p.  448  et  IV  Appendice  p.  97.  D.  scaposa  et  7),  'Oiminea 
var.  integrifoUa  Duthie  III  p.  37.  D.  viminea  et  D.  scaposa 
Gulia  Barth  I  p.  380;  Carnei  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  967  et  969. 
D.  viminea  typica  et  forma  integrifoUa  FI.  an.  IV  Appendice 
p.  97.  —  Malt.  Aruca  salvangia. 

Lungo  le  vie,  sui  muri  e  nei  campi  in  riposo.  Preferisce  i 
terreni  aridi.  —Malta,  comune!  Gozo,  in  molti  luoghi  ma  non 
abbondante!  —  Ottobre-Giugno. 

Come  ce  lo  hanno  dimostrato  gli  esemplari  dell'erbario  di 
uno  di  noi  e  dell'Erbario  Centrale  di  Firenze,  la  pianta  distri- 
buita da  Duthie  col  nome  di  Diplotaxis  scaposa  non  é  altro 
che  D.  viminea.  Va  dunque  tolta  la  D.  scaposa  dal  novero  delle 
piante  Maltesi.  Della  Diplotaxis  viminea  trovata  a  Gozo  alla 
Madonna  della  Kala,  Duthie  (seguito  da  Fiori  Appendice  p.  97) 
dice  che  apparteneva  alla  var.  integrifoUa  Guss.  Noi  abbiamo 
raccolto,  tanto  a  Malta  che  a  Gozo,  delle  forme  con  foglie  sem- 
plicemente crenato-dentate,  ed  altre  con  foglie  pennatofesse  ed 
anche  pennatopartite.  Abbiamo  trovato  pure,  frequente  in  luoghi 
rocciosi  e  fiorente  in  autunno  dopo  le  prime  pioggie,  la  var.  hie- 
malls  Somm. 

La  grande  fioritura  di  questa  specie  é  dal  principio  di  Ottobre 
fino  a  Gennaio.  Però  vi  sono  delle  piante  più  sviluppate,  con  ra- 
dici più  forti,  che  in  certi  luoghi  privilegiati  non  solo  seguitano 
a  fiorire  fino  a  Giugno,  ma  possono  per  fino  protrarre  la  loro 
vita  e  produrre  fiori  fino  all'anno  seguente,  mostrando  cosi  che 
questa  specie,  in  condizioni  favorevoli  può  diventare  perennante. 

72.—  Diplotaxis  tenuifolia  (L.)  DO.;  Gulia  Barth  I  p.  380. 

Sui  muri  e  nei  luoghi  incolti.  —  Malta,  qua  e  là,  per  es.  a 
Marsa,  vicino  aW  Addolorata  eQ.Q,.\  Coitonera  (Gulia).  Gozo, 
rara  !  —  Gennaio-Aprile. 


CRUCIFERAE  89 

Gulia,  il  solo  che  avesse  indicato  questa  specie  di  Malta,  dice  che 
riunisce  sotto  un  solo  nome  le  B.  muralis  DC.  e  tenuifolia  DC.  le 
quali  trovaasi  entrambi  a  Malta.  Noi  pure  troviamo  difficile  tenere 
distinte  queste  due  specie.  Gli  esemplari  che  abbiamo  raccolti 
potrebbero  forse  considerarsi  come  una  forma  biennante  della 
D.  muralis  piuttosto  che  come  D.  tenuifolia,  ma  non  abbiamo 
materiale  sufficiente  per  emettere  un  giudizio  sicuro  in  proposito. 

Oss.  —  Diplotaxis  friUiculosa  Todaro;  Carnei  in  Pari.  FI.  it. 
IX  p.  962;  FI.  an.  I  449  et  IV  Appendice  p.  212. 

Malta  (Calcara). 

Questa  specie  è  fondata  sopra  un  unico  esemplare  in  frutto, 
difettoso  ed  incompleto,  dell'Erbario  Centrale  di  Firenze.  Sul- 
l'etichetta laconica  è  scritto,  di  pugno  di  Parlatore,  «  Diplotaxis 
fruliculosa  Malta  »  senz'altro,  e  sotto  è  aggiunto,  da  mano  d'ama- 
nuense, che  la  pianta  fu  ricevuta  da  Todaro  e  Calcara  in  Lu- 
glio 1840.  Sembra  quindi  che  il  nome  di  fruticulosa  fosse  dato 
provvisoriamente  da  Parlatore.  La  descrizione  ne  fu  fatta  da 
Carnei,  nel  Voi.  IX  della  Flora  italiana,  non  ostante  che  ivi 
stesso  Carnei  dia  come  autore  della  specie  Todaro,  il  quale  pare 
non  facesse  altro  che  mandare  a  Parlature,  senza  nome,  una 
pianta  raccolta  da  Calcara  o  da  Libassi  (Todaro  stesso  non  ci 
consta  che  sia  stato  mai  a  Malta),  Neil'  Erbario  di  Palermo 
non  ne  esiste  traccia.  È  con  molta  ragione  che  Fiori  (Appen- 
dice p.  212)  la  dice  specie  incerta.  L'esemplare  su  cui  è  fondata 
potrebbe  non  essere  altro  che  un  ramo  anomalo  di  D.  viminea 
o  tenuifolia,  con  peduncoli  e  silique  raccorciati.  Per  questo  la 
escludiamo  dalla  numerazione. 

31.  —    MORICANDIA. 

73.*  —  Moricandia  arvensis  (L.)  DC.  ;  Gulia  Barth  I  p.  379; 
CG.  Arch.  Melit.  p.  205. 

Sui  colli,  —  Gozo  (Gulia,  senza  indicazione  più  speciale  di  lo- 
calità). —  Marzo-Giugno. 

Gulia,  che  é  il  solo  ad  indicare  questa  specie  delle  Isole  Mal- 
tesi, osserva  soltanto  di  non  averla  mai  trovata  coi  fiori  bianchi. 

32.  —  Eruca. 

74.  —  Eruca  sativa  Mill.  ;  Gulia  Repert.  p.  2  et  Barth  I  p.  379 1 
Armitage  p.  499  ;  Caruel   in   Pari.  FI.  it,  IX   p.  972;   FI.  an.  I 


90  ORUCIFERAE 

p.  442.  Brassica  Eruca  et  Eruca  hispida  Z.  p.  8  et  48.  Eruca 
liUpida  Gulia  Barth  I  p.  379.  —  Malt.  Aruca  salvaggia. 

Nei  campi,  nei  luoghi  incolti  e  lungo  le  vie.  —  Malta,  qua  e  là 
non  comune,  per  es.  Ùied  Babu,  Corradino,  NoiaMlel  —  Feb- 
braio-Maggio. 

Zerafa  la  dice  spontanea  negli  orti.  Gulia,  il  quale  nel  Reper- 
torio la  indicava  come  esotica,  nel  Barth  dice  che  trovasi  anche 
spontanea,  ma  probabilmente  sfuggita  dalle  colture.  Armitage 
la  cita  senza  commenti.  Noi  la  consideriamo  come  elemento  della 
flora  Maltese  perchè  l'abbiamo  spesso  incontrata  lontano  dal 
coltivato.  Coltivasi  per  insalata  negli  orti  in  estate,  ma  in  quella 
stagione  non  si  trova  spontanea. 

Trovasi  con  silique  glabre,  e  più  raramente  con  silique  hispide. 
Abbiamo  buone  ragioni  per  credere,  contrariamente  a  Caruel  l.c, 
che  è  questa  forma  con  silique  ispide  che  da  Zerafa  e  da  Gulia 
fu  chiamata  Eruca  hispida,  nome  dato  da  De  CandoUe  e  da  Presi 
invece  alla  Diplolaxis  erucoides  (cfr.  Caruel  in  Pari.  IX  p.  969). 

33.  —  Enarthrocarpus. 

75.  —  Enarthrocarpus  pterocarpus  (Pers.)  DC.  ;  Gulia  Barth 
II  p.  134;  Armitage  p.  499;  CG.  Medit.  Nat.  p.  277;  FI.  an.  IV  Ap- 
pendice p.  98;  Borg  Arch.  Melit.  I  p.  45;  Sommier  Schedae  ad  FI. 
ital.  exsicc.  N.»  1045  (Nuov.  Giorn.  bot.  it.  Nuova  ser.  XVI  p.  472). 

Luoghi  erbosi  incolti.  —  Malta,  sugli  spalti  delle  fortificazioni 
di  Valleiia,  a.  Floriana  e  al  Forte  Manuel  \  —  Febbraio-Aprile. 

Malta  è  l'unica  località  Europea  per  questa  specie,  propria 
della  Nubia,  dell'Egitto  e  della  Libia.  Fu  descritta  per  la  prima 
volta  da  Persoon  nel  1807,  col  nome  di  liaphanus plerocarpus.  Fu 
poi  riferita  al  genere  Enartlirocarpus  da  A.  P.  de  CandoUe  nel 
1821.  Delessert  ne  pubblicò  una  buona  figura  (Icones  sei.  Voi.  II 
tab.  93)  che  corrisponde  perfettamente  alla  pianta  di  Malta  salvo 
che  le  silique,  nella  figura,  presentano  una  cigliatura  molto  più 
lunga.  Essa  venne  osservata  per  la  prima  volta  in  Malta  da 
Donaldson  nel  1877,  come  riferisce  Gulia.  Introdotta  non  v'é 
dubbio  accidentalmente,  la  vediamo  tuttora  mantenersi  e  ripro- 
dursi in  discreta  quantità  sugli  spalti  delle  fortificazioni  di  Val- 
letta, in  due  punti  diversi,  per  cui  può  dirsi  che  oramai  fa  parte 
della  flora  Maltese.  Forma  dei  grossi  cespi,  tali  che  con  uno 
solo  si  possono  fare  un  centinaio  di  esemplari  d'erbario. 


CRUCIFERAE  91 


'34.  —  Rapistrdm. 


76.  —  Rapistrum  rugosum  (L.)  Berg.  ;  GD,  p.  4;  Gulia  Barth 
I  p.  378.  Brassica  fruticulosa  Duthie  II  p.  321  (ut  ex  speci- 
minibus  in  Herbariis  patet). 

Lungo  le  vie,  nei  campi  ed  anche  nei  luoghi  incolti.  —  Malta, 
frequente,  per  es.  a  Cala  Frana  dove  abbonda  !  Gozo,  meno  fre- 
quente che  a  Malfa,  ma  pure  incontrasi  qua  e  là!  —  Febbraio- 
Aprile. 

Trovasi  tanto  con  frutti  glabri  {Myagrmn  venosum  Pers.), 
che  con  frutti  irti  (Rapisirum  scabruìn  Host.). 

35.  —  Raphanus. 

77.  —  Raphanus  Raphanistrum  L.  ;  Z.  p.  65;  GD.  p.  4;  Gulia 
Repert.  p.  49  et  Barth  I  p.  379.  —  Malt.  Ravanell  Salvagt). 

Campi  e  luoghi  incolti.  —  Malta  e  Gozo,  comune  !  —  Dicembre- 
Maggio. 

L'abbiamo  visto  sempre  con  fiori  bianchi  o  appena  lilacini  con 
vene  scure. 

78.  —  Rhaphanus  Landra  Moretti  ;  Gulia  Barth  I  p.  379. 
R.  Landra  et  R.  fugax  Gulia  Almanacco  p.  65. 

Dove  il  precedente.  —  Malta  e  Gozo,  qua  e  là!  —  Marzo- 
Giugno. 

E  specie  assai  male  distinta  dalla  precedente.  L'abbiamo  tro- 
vata di  solito  con  petali  biancastri  come  il  precedente.  A  Gozo 
però,  l'abbiamo  vista  anche  con  fiori  gialli. 

Oss.  —  Raphanus  sativus  L.  ;  Z,  p.  66  ;  Gulia  Repert.  p.  20 
et  49.  —  Malt.  Figel. 

Zerafa  l'indica  «  nei  campi  ».  Gli  autori  susseguenti  non  lo 
menzionano  come  pianta  indigena,  e  Gulia  lo  dice  pianta  esotica. 
Noi  l'abbiamo  incontrato  varie  volte,  ma  sempre  evidentemente 
sfuggito  dalle  colture,  per  cui  non  lo  annoveriamo  fra  gli  ele- 
menti della  flora  Maltese. 

36.  —  BuNiAS. 

79.*—  Bunias  Erucago  L.  ;  Gulia  Repertorio  di  Stor.  Nat. 
p.  208  et  Barth  I  p.  152  et  379;  Duthie  I  p.  208. 

Nei  campi.  —  Malta,  raro,  San  Clemente,  Coronerà  (Gulia). 
Gozo,  Ùied  il  Lunziata  (Duthie).  —  Febbraio-Aprile. 


92         CRUCIFERAE,  CAPPARIDACEAE,  RESEDACEAE 

37.  —  CORONOPUS.  ' 

80.  —  Coronopus  procumbens  Gilib.  ;  Caruel  in  Pari.  FI.  it. 
IX  p.  657,  C.  RiielU  et  Senebiera  Coronopus  Z.  p.  15  et  69.  Sene- 
biera  Coronopus  GD.  p.  4  ;  Gulia  Barth  I  p.  378. 

Luoghi  umidi.  —  Malta,  in  vari  luoghi,  per  es.  tjied  il  Klei- 
gTia,  Marsa,  Saline  !  Gozo,  molti  luoghi  !  —  Febbraio-Giugno. 

Trovasi  perfettamente  acaule  come  pure  con  cauli  allungati, 
ramificati  e  prostrati. 

81.  —  Coronopus  didymus  (L.)  Smith  ;  FI.  an.  I  p.  465.  Sene- 
biera didìjma  Gulia  Barth  I  p.  378.  S.  pinnaiifida  Caruel  in  Pari. 
Fi.  it.  IX  p.  656. 

Nei  giardini.  —  Malta,  raro,  Sani' Antonio,  spalti  dei  forti  di 
Floriana,  ArgoUil  Marsascala  (Gulia).  —  Marzo-Maggio. 

« 

V.  —  Cappetridaccac. 

38.  —  Capparis. 

82.  —  Capparis  spinosa  L.  ;  Forskaal  N."  40;  Cleghorn  p.  120; 
Daveau  p.  17.  C.  ì^upestris  Nyman  Obs.  p.  641  ;  CG.  Arch.  Melit. 
p.  204.  C.  spinosa  et  C.  rupesiris  Z.  p.  10  et  45;  GD.  p.  4;  Gulia 
Repert.  p.  11  et  Barth  I  p.  71.  C.  spinosa  typica  et  var.  inermis 
Caruel  in  Pari.  Fi.  it.  IX  p.  1055.  C.  saliva  Brenner  in  Badger. 
—  Malt,  Cappar. 

Rupi,  bastioni,  muri.  —  Malta,  Gozo,  Comino  e  Filfola,  co- 
mune nelle  quattro  isole!  —  Aprile-Settembre. 

Noi  non  abbiamo  mai  visto  nelle  Isole  Maltesi  il  tipo  di  questa 
specie  con  le  stipole  spinose  persistenti,  mentre  abbiamo  trovato 
comune  la  varietà  inerme,  cioè  la  C.  rupesiris  Sibth.  et  Sm. 

VI.  —  Mcsedaceae. 

39.  —  Reseda. 

83.  —  Reseda  alba  L.;  D'Urv.  p.  52;  R.  alba  et  R.  undala  For- 
skaal N.o  35  et  N.°^36.  R.  fruliculosa  Z.  p.  66;  Gulia  Repert.  p.  15- 
R.  sutfruliculosa  et  R.  alba  Nyman  Obs.  p.  638.  R.  alba  et  R.  fru- 
liculosa  Cleghorn  p.  119.  R.  alba  et  R.  fruliculosa  a.  et  b.  glau- 
cescens  GD.  p.  4.  R.  sii/fruliculosa  Gulia  Barth  I  p.  71.  R.  alba 
var.  Hooheri  et  var.  undala  forma  Tenorii  Terracciano  in  Pari 


RESEDACEAE,  POLYGALACEAE,  FRANKENIACEAE  93 

FI.  it.  X  p.  18:3.  R.  alba  var.  Ilooheri  FI.  aii.  I  p.  410.  —  Malt. 
Demb  il  Tiaruf. 

Sui  muri,  liiof,^hi  ruderali,  campi  abbandonati  ecc.  —  Malta, 
Gozo  e  Cornino,  molto  comune  !  —  Dicembre-Ma!?g-io. 

Specie  variabile  anche  nelle  Isole  Maltesi,  e  nella  quale  è  dif- 
ficile segnare  i  limiti  fra  le  varie  forme  distinte  dagli  autori. 
Gulia  dice  che  è  pascolo  principale  delle  capre  da  Gennaio  a 
Giugno.  Se  ne  vendono  i  fiori  nelle  strade  di  Valletta. 

84-.  --  Reseda  lutea  L.  ;  Gulia  Barth  I  p.  71  ;  Terracciano  in 
Pari.  FI.  it.  X  p.  178.  A*,  miocronulaia  Gulia  Repertorio  di  Stor. 
Nat.  p.  208. 

Campi  e  luoghi  ruderali.  —  Malta,  comune,  ma  molto  meno 
della  precedente,  e  per  lo  più  dal  lato  N.  N.  0.  dell'isola  !  Gozo, 
in  diversi  luoghi  (Gulia).  Cornino!—  Aprile-Maggio. 

VII.  —  Polygalaceae, 

40.  —   POLYGALA. 

85.  —  Polygala  Monspeliaca  L.  ;  Z.  p.  C3  ;  GD.  p.  4  ;  Duthie 
II  p.  322  et  324,  et  III  p.  37;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8;  Caruel  in  Pari. 
FI.  it.  IX  p.  118;  FI.  an.  II  p.  232. 

Luoghi  aprici  e  pascoli  aridi.  —  Malta  e  Gozo,  frequente!  — 
Marzo-Maggio. 

Vili.  —  Frankeniaceae. 

41.  —  Frankenia. 

86.  —  Frankenia  intermedia  DC.  ;  Nyman  Obs.  p.  636  ;  GD. 
p.  4  ;  Gulia  Barth  I  p.  71  ;  Duthie  II  p.  326  et  III  p.  37..  F.  laevis 
Gulia  Barth  I  p.  421.  F.  liirsiUa  Armitage  p.  498;  CG.  Medit. 
Nat.  p.  277.  F.  laevis  var.  cinerascens  Caruel  in  Pari.  FI.  it. 
IX  p.  238. 

Rupi  e  luoghi  arenosi  scoperti  vicino  al  mare.  —  Malta,  Gozo  e 
Cornino,  molto  comune!  Cominotto  (Duthie).  Filfola  !  —  Marzo- 
Maggio. 

Abbiamo  sempre  visto  la  forma  con  rami  e  fusti  pubescenti 
per  peluria  corta  e  fitta  (i  rami  vecchi  spesso  calvescenti),  cor- 
rispondente alla  F.  laevis  var.  cinerascens  Car.  in  Pari.  =  F.  le- 
vis  var.  hirsuta  forma  intermedia  Fiori  FI.  an.  I  p.  381.  I  calici 


94  FBANKENIACEAEj  VIOLACEAE,  CISTACEAE 

del  resto  sono  variabilissimi  per  la  loro  peluria,  trovandosi  ora 
quasi  glabri,  ed  ora  densamente  coperti  di  lunghi  peli  bianchi 
Le  foglie  sono  più  o  meno  rovesciate  al  margine,  e  quindi  più 
o  meno  strettamente  lineari,  secondo  l'età  ed  il  luogo  più  o  meno 
arido  dove  le  piante  sono  cresciute.  "Varia  pure  la  colorazione  di 
tutta  la  pianta  che  è  decisamente  rossa  nelle  piante  dei  luoghi 
più  aridi.  In  quanto  ai  fiori  che  sono  normalmente  rosei,  si  tro- 
vano talvolta  anche  bianchi. 

87.  —  Frankenia  pulverulenta  L.  ;  Forskaal  N."  31;  D'Urv. 
p.  40;  Z.  p.  21;  GD.  p.  5;  Duthie  II  p.  326  et  III  p.  37;  Gulia 
Barth  I  p.  71  :  CG.  Medit.  Nat.  p.  277  ;  Carnei  in  Parl.Fl.it.  IX 
p.  235. 

Dove  la  precedente.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  comune  quasi 
quanto  lai^.  iniermedial  Cominotto  (Duthie).  Filfola!  —  Marzo- 
Maggio. 

S'incontra,  come  la  precedente,  anche  con  fiori  bianchi, 

IX.  —  ^lolaceae. 

42.  —  Viola. 

88.  —  Viola  odorata  L.  ;  Z.  p.  78  ;  GD.  p.  5  ;  Gulia  Repert. 
p.  63;  Duthie  I  p.  208.  —  Malt.   Violi. 

Luoghi  ombrosi  fra  i  frutici.  —  Malta,  molto  rara,  Imtatdeb, 
Gneinal  Ghain  il  Gbira  (GD.).  Gozo,  rara,  nella  valle  di  Mi- 
giarro  (Duthie).  —  Febbraio-Aprile. 

In  alcuni  vecchi  giardini  si  trova  talvolta  subspontanea  una 
varietà  a  fiori  bianchi. 

89.*  —  Viola  parvula  Tineo;  Duthie  II  p.  221  et  III  p.  37; 
CG.  Arch.  Melit.  p.  205.  V.  tricolor  vQ.v.  parvula  FI.  an.  IV  Ap- 
pendice p.  86. 

Malta,  di  dove  è  indicata  soltanto  da  Duthie,  il  quale  ne  trovò 
un  solo  esemplare  sulla  collina  di  Corradino. 

X.  —  Cistaceae. 

43.  —  CiSTUS. 

90.  —  Cistus  incanus  L.   C.  Crelicus  GD.   p.  5.    C.  incanus 
var.  Creticus.  FI.  an.  IV  Appendice  p.  83. 
Colli  aprici.  —  Malta,  non  comune,  Uied  Gherzuma,  Ta  Daldu, 


CISTACEAE  95 

San  Paolo  a  mare  !  Pàales  (GD.).   Gozo,   Gnien  Imric  !  — 
Marzo -Maggio. 

Ci  conformiamo  all'opinione  di  Parlatore  (FI.  it.  V  p.  574)  il 
quale  crede  che  non  si  possa  tenere  separato  specificamente 
il  Cistiis  CretiCHS  L.  dal  C.  incanus  L.  Certo  però  si  possono 
distinguere  come  varietà.  A  Malta  si  trova  tanto  il  tipo  incanus 
con  pubescenza  più  fitta  e  più  bianca,  quanto  la  var.  Crelicus, 
più  verde  e  più  vischiosa  e  con  sepali  prolungati  in  una  punta 
un  poco  più  lunga.  In  alcuni  luoghi,  come  sui  colli  di  San  Paolo 
a  mare,  si  vedono  crescere  le  due  forme  accanto  l'una  all'altra, 
mantenendosi  distinte,  mentre  in  altri  luoghi  si  vedono  tutti  i 
passaggi  fra  l'una  e  l'altra. 

91.  —  Cistus  Monspeliensis  L. 

Pendici  apriche,  aride,  rocciose.  —  Gozo,  nella  regione  di  Na- 
dur  fra  Lied  ir  Rihan  e  Ùied  Bingemma  raro,  e  nel  Ùied  ir 
RiTian  stesso,  sulla  pendice  volta  ad  Kst,  dove  trovasi  abbon- 
dante, ma  in  area  ristretta  !  —  Raccolto  in  fiore  in  Aprile. 

44.  —  Hklianthemum. 

92.  —  Helianthemum  Arabicum  (L.)  Pers.  ;  Pari.  FI.  it.  V 
p.  640  ;  FI.  an.  I  p.  192.  H.  ericoides  var.  pubescens  GD.  p.  5  ; 
Duthie  II  p.  323  et  III  p.  37;  CG.  Nat.  xMalt.  p.  8.  H.  Fumana 
Brenner  in  Badger. 

Luoghi  aprici,  aridi.  —  Malta,  non  comune,  Ùied  Gherzuma, 
San  Paolo  a  mare,  Melleha,  Mar  fa,  San  GiorgioX  Gozo,  fra 
Uiedir  RiTian  e  tiedBingemm,a,  ivi  non  raro  !  —  Marzo-Maggio. 

Abbiamo  veduto,  nell'Erbario  Centrale  di  Firenze,  la  pianta 
mandata  da  Duthie  coi  nome  di  //.  ericoides,  ed  abbiamo  veri- 
ficato che  era  H.  Arabicum.  Le  località  indicate  da  Grech  De- 
licata non  lasciano  dubbio  che  il  suo  H.  ericoides  sia  ugualmente 
H.  Arabicum. 

93.  -  Helianthemum  glutinosum  (L.)  Pers.  ;  Pari.  FI.  it.  y 
p.  649.  H.  viride  GD.  p.  5;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8.  H.  Barrelieri 
Duthie  III  p.  37. 

Luoghi  aprici  aridi.  — -  Malta,  qua  e  là,  per  es.  Boschetto, 
Pàales,  San  Paolo  a  mare,  Imtatdehl  Gozo,  Ta  Cene  verso  Mi- 
giar  Scini  e  fra  Ùied  ir  RiTian  e  Ùied  Bingemma  dove  è  piut- 
tosto abbondante!  verso  Kala  e  Ramla  (Duthie!).  —  Marzo- 
Maggio, 


96  CISTACEAE,    SILEXACEAE 

Tutte  le  piante  che  abbiamo  vedute,  tanto  a  Gozo  che  a  Malta, 
sono  di  un  verde  chiaro,  ed  hanno  le  parti  superiori  densamente 
glandoloso-pubescenti,  mentre  le  parti  inferiori  sono  glabrescenti . 
Esse  appartengono  dunque  alla  varietà  chiamata  da  Tenore 
H.  viride. 

XI.  —  Silennceae, 

45.   —    SlLENE. 

94.  —  Silene  nocturna  L.  ;  GD.  p.  5  ;  Gulia  Barth  I  p.  17  ; 
Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  365. 

Tanto  nei  luoghi  incolti  che  nel  coltivato.  —  Malta  e  Gozo, 
molto  comune  !  —  Febbraio-Maggio. 

95.  *  —  Silene  Gallica  L.  ;  Gulia  Barth  I  p.  17. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  molto  rara,  (Gulia)  Gozo, 
non  rara  (Gulia).  —  Aprile-Giugno. 

Gulia  é  il  solo  che  indichi  delle  Isole  Maltesi,  senza  citare  al- 
cuna località,  questa  specie  che  noi  non  vi  abbiamo  mai  veduta. 
Non  esiste  nell'Erbario  dell'Università. 

96.  —  Silene  vespertina  Retz.  ;  Nyman  Obs.  p.  637  ;  Tanfani 
in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  353.  S.  Impicla  GD.  p.  5;  Gulia  Barth  I  p.  17. 

Luoghi  col  ti  vati.  — Malta,  Ùied  Ghar  Hanzir\  Ùied  Ballata  {ì) 
(GD.  e  Gulia).  Gozo  (?)  (Gulia).  —  Febbraio-Maggio. 

Gulia  dice  che  questa  specie  è  comune  a  Malta  ed  ancora  più 
a  Gozo.  Ciò  non  può  essere,  poiché  a  Malta  l'abbiamo  incontrata 
una  volta  sola,  ed  a  Gozo  mai.  L' unico  esemplare  che  porta 
questo  nome  nell'Erbario  di  Malta,  con  l'indicazione  di  Ùied 
Ballata,  scritta  da  Delicata,  appartiene  a  Silene  noclarna.  Per 
queste  ragioni  riportiamo  dubitativamente  le  indicazioni  di  De- 
licata e  di  Gulia. 

97.  —  Silene  sericea  Ali.  ;  Gulia  Repert.  p.  39  et  Barth  I  p.  17  ; 
Duthie  II  p.  323;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  371.  S.  bipartita 
D'Urv.  p.  48;  Daveau  p.  18;  CG.  Medit.  Nat.  p.  277.  S.  bipartita 
et  S.  ciliata  Z.  p.  70;  Brenner  in  Badger.  S.  vespertina  GD.  p.  5; 
Duthie  I  p.  207  (non  Retz.).  S.  colorata  Visitor  p.  558;  Armitage 
p.  497.  —  Malt.  Lsien  il  gTìasfar. 

Dovunque  nei  luoghi  incolti,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta,  Gozo 
e  Cornino,  comunissima!  —  Novembre-Giugno. 
È  uno  dei  tratti  caratteristici  del  paesaggio  ed  uno  dei  suoi 


SILENACEAE  "97 

ornamenti  tanto  in  Gozo  quanto  in  Malta,  quando  nelle  ore  me- 
ridiane schiude  le  sue  corolle  rosee  al  sole.  Gli  spalti  dei  forti 
di  Valletla  ad  esempio,  in  alcuni  luoghi  ne  sono  letteralmente 
coperti,  e  vi  sono  dei  campi  nei  quali  non  si  vede  altro.  I  fiori 
ne  vengono  colti  e  venduti  in  città. 

Delicata,  il  quale  dice  che  la  Silene  vespertina  cresce  dovun^- 
que  a  Malta,  e  non  fa  menzione  della  S.  sericea,  mostra  di  avere 
scambiato  queste  due  specie.  Ciò  è  provato  pure  dal  fatto  che  il 
nome  Maltese  da  lui  assegnato  alla  sua  S.  vespertina,  è  quello 
con  cui  i  Maltesi  conoscono  la  S.  sericea. 

Duthie  dice  di  avere  osservato,  nelle  arene  dei  golfi  di  MelleTia 
e  di  Marfa,  una  forma  più  pelosa  ed  a  foglie  più  carnose,  che 
noi  pure  abbiamo  trovata  negli  stessi  luoghi.  Abbiamo  raccolto 
a  Malta  una  pianta  con  tutti  i  fiori  doppi,  ed  a  Gozo,  verso 
Rarnla,  una  forma  mostruosa.  ^  S'incontra  pure  eccezionalmente 
con  fiori  bianchi. 

98.*  —  Silene  pendula  L.;  Z.  p.  70;  GD.  p.  5;  Gulia  Barth  I 
p.  16;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  368:  FI.  an.  I  p.  366. 

Luoghi  sassosi.  —  Malta,  rara,  deci  Dalluta  (GD.),  Calcara 
(Reade!).  —  Marzo-Aprile. 

Gulia  dice  di  questa  specie  «  campi  vicini  al  mare  »  senza  in- 
dicare località  più  precisa.  Noi  abbiamo  visto  soltanto  gli  esem- 
plari raccolti  da  Reade. 

99.  —  Silene  infiala  Smith;  Gulia  Repert.  p.  34  et  Barth  1 
p.  16.  S.  inflata  var.  angustifolia  GD.  p.  5  ;  Duthie  I  p.  208. 
S.  Cucubahis  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  345.  Caciibalus 
Behen  Z.  p.  16.  —  Malt.  Kasliaisa. 

Luoghi  rocciosi,  campi  sassosi  e  vecchi  muri.  —  Malta,  fre- 
quente! Gozo,  più  rara!  Comino,  frequente!  —  Marzo-Giugno. 


^  Il  Prof.  C.  Massaloxgo  ci  scrive  di  questa  mostruosità  che  gli 
abbiamo  mandata  in  esame  :  «  Mostmosità  fiorale  (non  di  natura 
parassitaria)  caratterizzata  da  dialesi  del  calice,  che  viene  rappre- 
sentato da  5  fillomi  verticillati;  dall'asse  del  fiore  anormalmente  più 
o  meno  allungato  e  portante  in  ordine  spirale  (apostasi)  altri  fillomi 
(verdi  o  rossastri)  simili  ai  precedenti,  e  derivanti  almeno  in  parte 
da  metamorfosi  regi'essiva  dei  petali  e  stami.  L'asse  dei  fiori  cosi 
deformati  si  termina  col  pistillo.  In  un  solo  fiore  riscontrai  dialesi 
carpellare  incompleta  del  pistillo,  coll'ovario  cioè  diviso  fino  quasi 
alla  base  in  4  lobi  dei  quali  3  portavano  un  solo  stilo,  due  invece 
il  quarto.  » 

8.  SoiiMiER  et  Caruaxa  Gatto.  —  Flora  MelUensis  nova.  7 


98  SILENACEAE 

Duthie  nota  di  averne  trovato  a  Gozo,  nella  valle  di  Xlendi, 
una  pianta  con  fiori  lilacini.  Noi  pure  l'abbiamo  trovata  varie 
volte  con  fiori  di  quel  colore. 

100.  —  Sileno  Behen  L.;  Duthie  li  p.  323  et  III  p.  37;  Gulia 
Barth  I  p.  421;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  408;  FI.  an.  I 
p.  363. 

Nel  coltivato.  —  Malta,  dove  Duthie  l'ha  trovata  in  piccola 
quantità  in  un  campo  sopra  MeUeTia{\),  e  noi  una  sola  pianta 
a  Ta  Baldu  presso  Notabile,  nel  seminato  !  —  Marzo-Aprile. 

101.  —  Sileno  fruticosa  L.  ;  Duthie  I  p.  208  et  II  p.  324; 
Gulia  Barth  I  p.  16  et  Almanacco  p.  65  ;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it. 
IX  p.  429;  FI.  an.  I  p.  368. 

Sulle  rupi  scoscese.  —  Gozo,  dove  Duthie  l'ha  trovata  rara 
nella  valle  di  Xlendi,  e  noi  ugualmente  rara  nello  stesso  luogo, 
e  nel  fondo  della  valle  di  Migiar  SciniX  —  Aprile-Giugno. 

102.  Sileno  sedoides  Poir.  ;  Z.  p.  70  ;  GD.  p.  5  ;  Duthie  II 
p.  325  et  326,  et  III  p.  .37  ;  Gulia  I  p.  16  ;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it. 
IX  p.  401  ;  Fi.  an.  I  p.  .364. 

Luoghi  specialmente  rocciosi,  ma  anche  arenosi,  in  vicinanza 
immediata  del  mare.  —  Malta,  Gozo,  Comino  e  Cominotto,  fre- 
quente sulle  coste  !  —  Aprile-Maggio. 

46.  —  Agrostemma. 

103.  —  Agrostemma  Cithago  L. 

Nel  seminato.  —  Malta,  rara,  fra  Zebbiuj  e  IJied  Incita  !  Ca- 
sale Attard  (Borg).  —  Api-ile-Maggio. 

Oss.  —  Dianthus  Caryophyllus  L.;  Z.  p.  18;  Tanfani  in  Pari. 
FI.  it.  IX  p.  286. 

Non  ammettiamo  questa  specie  nella  fiora  Maltese  perchè 
Tanfani  la  riporta  soltanto  sulla  fede  di  Zerafa,  e  questi  la  ci- 
tava certamente  come  specie  coltivata. 

—  Lyctinis  divaricata  Keichb.;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  IX 
p.  451.  L.  dioica  Z.  p.  52.  L.  alba  var.  divaricata  FI.  an.  I  p.  357. 

Escludiamo  questa  pianta  dalla  flora  Maltese  per  le  medesime 
ragioni  per  cui  abbiamo  escluso  la  precedente.  Tanfani  la  cita 
di  Malta  soltanto  sull'autorità  di  Zerafa,  e  Fiori  FI.  an.  sull'auto- 
rità di  Tanfani.  Zerafa  col  nome  di  L.  dioica  forse  designava 
una  pianta  coltivata,  della  quale  inoltre  non  è  provato  che  fosse 
la  L.  divaricata,  come  arbitrariamente  suppone  Tanfani.  Fatto 


SILENACEAE,    ALSINACEAE  99 

sta  che  nessun'  altro  ha  trovato  alcuna  Lychnis  spontanea  nelle 
Isole  Maltesi. 

—  Saponaria  Vaccaria  L. 

Tra  le  messi.  —  Malta,  nel  campo  sperimentale  presso  San- 
t" Antonio,  e  in  qualche  campo  vicino  !  —  Maggio. 

Non  crediamo  che  questa  specie  di  cui  abbiamo  veduto  soltanto 
pochi  esemplari  isolati,  e  che  è  stata  evidentemente  introdotta 
di  recente,  abbia  ancora  acquistato  il  diritto  di  cittadinanza. 

XII.  —  •Mlsinaceae. 

47.  —  Cerastium. 

104.—  Cerastium  glomeratum  Thuill.  ;  GD.  p.  5.  C.  milga- 
tu?n  Z.  p.  11;  Gulia  Barth  I  p.  18;  Tanfani  in  Pari.  Fi.  it.  IX 
p.  476. 

Luoghi  incolti  e  coltivati,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta  e  Gozo, 
comune  !  —  Dicembre-Aprile. 

Abbiamo  raccolto  la  varietà  corollinum  Fenzl  con  petali  lunghi 
quasi  il  doppio  dei  sepali,  in  forme  con  infiorescenza  tanto  com- 
patta (f.  confertum  Rouy  FI.  de  Fr.  Ili  p.  213)  quanto  lassa 
(f.  elongatum  Rouy  ibid.).  Abbiamo  trovato  pure  la  forma  ape- 
ialum  (Dum.)  senza  petali. 

105,—  Cerastium  brachypetalum  Desp.  ;  GD.  p.  5  ;  Gulia 
Barth  I  p.  18  ;  FI.  an.  IV  Appendice  p.  71. 

Nei  luoghi  erbosi.  —  Malta,  qua  e  là,  molto  meno  frequente 
del  precedente  !  —  Marzo-Aprile. 

106.*  —  Cerastium  campanulatum  Viv.  ;  Z.  p.  12;  GD.  p.  5; 
Gulia  Barth  I  p.  18;  FI.  an.  IV  Appendice  p.  72. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  indicato  di  diversi  luo- 
ghi da  Delicata.  Ne  abbiamo  visto,  nell'Erbario  Universitario, 
esemplari  raccolti  da  Gulia  (!)  senza  indicazione  di  luogo.  Noi 
stessi  non  lo  abbiamo  mai  trovato.  —  Gennaio-Marzo. 

48.  —  Malachium. 

107.*—  Malachium  aquaticum  (L.)  Fries;  GD.  p.  5;  Tan- 
fani in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  468;  FI.  an.  I  p.  350;  CG.  Arch.  Me- 
lit.  p.  205.  Cerastium  aquaticum  Gulia  Barth  I  p.  18. 

Lungo  i  fossi.  —  Malta,  GUargTmr  e  Ùied  Balluta  (GD.).  — 
Marzo-Aprile. 


100  ALSINACEAE 

Non  abbiamo  mai  trovato  questa  specie.  L'  unico  framménto 
che  porta  quel  nome  nell'Erbario  di  Malta  è  cosi  incompleto  che 
non  si  può  dire  se  sia  Malachium  o  Stellarla  media  var.  maxima. 
Notiamo  che  il  Malachium  non  fu  mai  trovato  in  Sicilia. 

49.  —  Stellaria. 

108.  —  Stellaria  media  (L.)  Cyr.  ;  GD.  p.  6  ;  Gulia  Repert. 
p.  28  et  Barth  I  p.  18;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it  IX  p.  525;  Bé- 
guinot  Intorno  al  polimorfismo  della  Stellaria  media,  in  Nuov-. 
Criorn.  bot.  it.  1910  p.  3(38,  370,  374  et  377.  Alsine  media  Z.  p.  3; 
Nyman  Obs.  p.  638.  Stellaria  grandiflora  Duthie  II  p.  323  et  325, 
et  III  p.  37.  S.  m.edia  var.  grandiflora  CG.  Nat.  Malt.  p.  8;  FI. 
an.  IV  Appendice  p.  71.  —  Malt.  Harira  balda. 

Luoghi  ruderali,  nei  giardini,  lungo  le  vie  ecc.,  ma  anche  lon- 
tano dalle  colture.  —  Malta  e  Goso,  comune  !  —  Dicembre- 
Maggio. 

Anche  nelle  Isole  Maltesi  questa  specie  polimorfa  varia  per 
la  pubescenza,  per  l'ampiezza  delle  foglie,  per  la  grandezza  dei 
fiori,  per  il  numero  degli  stami  e  per  la  presenza  o  l'assenza 
dei  petali. 

Il  Dott  Béguinot  al  quale  abbiamo  mandato  per  la  sua  mono- 
grafia le  Stellaria  da  noi  raccolte  a  Malta  e  Gozo  in  varie  loca- 
lità nel  1906  e  1907,  ha  distinto  fra  esse  la  S.  neglerJa  Weihe 
var.  Cupaniana  (Nym.),  la  S.  pallida  (Dumort.)  Pire  var.  ho- 
motricha  Bég.  e  la  S.  apetala  Ucria.  Béguinot  indica  inoltre  per 
Malta  la  S.  neglecta  Weihe  var.  grandiflora  (Ten.)  Bég.  come 
raccolta  da  Schlumberger. 

Abbiamo  inoltre  più  tardi  raccolto  degli  esemplari  grandissimi, 
alti  quasi  un  metro,  con  foglie  medie  larghe  3  \ ,  e  lunghe 
5  Vo  cm.,  con  pedicelli  lunghi  fino  a  4  cm.,  calici  ispidi  lunghi 
8  mm.  e  petali  cii*ca  metà  più  corti  del  calice.  Questi  esemplari, 
somigliantissimi  per  il  portamemto  al  Malachium,  possono  ri- 
ferirsi alla  var.  'maxima  Gùrke. 

Facile  riesce  il  dividere  le  numerose  forme  di  S.  inedia  Maltesi 
in  due  gruppi  ben  distinti  fra  loro;  quello  comprendente  le 
forme  apetale  e  paucistaminee  (pallida  e  apetala)  che  sono 
molto  comuni  e  fioriscono  da  Dicembre  a  Maggio,  e  quello  com- 
prendente le  forme  più  robuste,  a  corolla  bene  sviluppata  ed  a 
stami  in  numero  maggiore  (Cupaniana,  grandiflora  e  maxima), 


ALSIXACEAE  101 

che  sono  assai  m9iio  comuni,  preferiscono  i  luoghi  freschi  ed 
ombrosi,  e  fioriscono  da  Gennaio  ad  Aprile.  Meno  evidenti  rie- 
scono le  ulteriori  suddivisioni. 

50.  —  Spergularia. 

109.  —  Spergularia  rubra  (L.)  Pers.  ;  Gulia  Barth  I  p.  18; 
CG.  Medit.  Nat.  p.  277;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  617.  Are- 
naria rubra  Z.  p.  6.  Lepigonuin  ruhnim  GD.  p.  6. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti,  ma  specialmente  nei  luoghi  rude- 
rali calpestati,  lungo  le  vie  ecc.,  tanto  vicino  al  mare  quanto 
lontano  da  esso.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  comune  !  —  Feb- 
braio-Giugno. 

Varia  molto  secondo  la  stazione,  trovandosi  più  robusta  e  car- 
nosa vicino  al  mare,  e  somigliante  un  poco  per  aspetto  alla 
Spergularia  media.  In  generale  ha  i  fiori  rosa,  ma  l'abbiamo 
vista  anche  con  fiori  bianchi. 

110.—  Spergularia  diandra  (Guss.)  Boiss.  S.  rubìYi  var. 
diandra  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  617.  S.  Bocconei  Foucaud 
in  schedula.  Arenaria  diandra  Duthie  III  p.  37.  Alsine  dian- 
dra Duthie  Barth  p.  542. 

Luoghi  incolti  e  ruderali.  —  Malta,  non  comune,  Floriana, 
Corradinol  Gozo,  Xlendil  presso  i?a&a^o  e  nella  vaile  di  Mar- 
salforno  (Duthie  !).  —  Marzo-Maggio. 

Vi  sono  tra  questa  specie  e  la  S.  rubra  dei  passaggi  per  cui 
spesso  la  determinazione  rimane  dubbia.  Ve  ne  é  un  esemplare 
di  Malta  nell'  Erbario  Centrale  di  Firenze,  mandato  da  Todaro 
e  Calcara,  sulla  cui  etichetta  Parlatore  ha  scritto  ^/sme  rubra, 
e  che  Foucaud,  nella  sua  revisione  del  genere,  ha  chiamato 
Spergularia  Bocconei. 

ni.  —  Spergularia  media  (L.)  Pers.  Lepigonum  marinum, 
L.  saliìium  et  L.  heterospermum  GD.  p.  6.  Spergularia  media 
et  S.  salina  Gulia  Barth  I  p.  18.  Spergularia  salina  Tanfani  in 
Pari.  FI.  it.  IX  p.  621.  Alsine  heterosper ma  Duthie  Barth  p.  542. 

Luoghi  salini.  —  Malta,  qua  e  là,  per  es.  Morsa  ecc.  !  Gozo, 
Cala  Dueira  (Duthie  !).  —  Febbraio-Aprile. 

Può  darsi  che  i  sinonimi  di  Lepigonum,  salinum  GD.  e  Sper- 
gularia salina  Gulia,  anzi  che  alla  S.  media  Pers.  andassero 
riferiti  alle  forme  marine  della  Spergularia  rubra.  Difatti  Gulia 
la  mette  fra  le  Spergularie  aptere. 


102  ALSUSTACEAE 

Le  piante  da  noi  esaminate  avevano  press'a  poco  in  ugual 
numero  i  semi  alati  e  gli  apteri. 

51.  —  Alsine. 

112.  Alsine  tenuifolia  (L.)  Crantz;  GD.  p.  6;  Tanfani  in  Pari. 
FI.  it.  IX  p.  585.  Arrenarla  tenuifolia  Z.  p.  6;  Gulia  Barth  I 
p.  17.  A.  tenuifolia  var.  visciclala  Duthie  II  p.  321  et  III  p.  37  ; 
Gulia  Barth  I  p.  421. 

Luoghi  incolti.  —  Malta,  piuttosto  rara,  Hagiar  Kim,  Zurrico, 
Marsal  Corradino  (Duthie!).  Gozo  (Gulia,  senza  località).  — 
Marzo-Maggio. 

Tutti  gli  esemplari  che  abbiamo  visti  sono  fortemente  glan- 
dolosi  nell'infiorescenza,  ed  hanno  i  fiori  brevemente  pedicel- 
lati  e  ravvicinati  in  fascetti.  Appartengono  dunque  alla  varietà 
arvaiica  (Guss.)  forma  conferia  (Jord.)  Fiori  FI.  an.  I  p.  342 
(chiamata  da  Duthie  var.  viscidula). 

113.—  Alsine  procumbens  (Vahl)  Fenzl  ;  GD.  p.  6;  Duthie 
li  p.  325  et  III  p.  37;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  608.  A.  ge- 
niculala  FI.  an.  IV  Appendice  p.  70.  Arenaria  procitìnbens  Galia 
Barth  I  p.  17.  A.  peploides  Forskaal  N.°  33. 

Luoghi  aprici  aridi,  in  vicinanza  del  mare.  —  Malta,  rara, 
penisola  di  MarfaX  Pellegr in  (GD.).  Gozo,  in  molti  punti  della 
costa  e  talvolta  abbondante,  ad  esempio  a  Cala  Dàeira,  Ramla, 
Marsalforno,    Ta  Cene  ecc.  !  —  Aprile-Maggio. 

52.  —  Arenaria. 

114.—  Arenaria  serpyllifolla  L. 

Tra  le  microfite.  —  Malta,  molto  rara,  Bubacra  presso  Zur- 
ricol  —  Marzo-Maggio. 

Gli  esemplari  che  abbiamo  raccolti  appartengono  alla  forma 
ienuior  Koch. 

53.  —  Sagina. 

115.—  Sagina  maritima  Don.;  GD.  p.  6;  Tanfani  in  Pari. 
FI.  it.  IX  p.  568.  5.  procumbens  D'Urv.  p.  18  ;  Z.  p.  67  (ex  De- 
licata) ;  Gulia  Barth  I  p.  17. 

Terreni  incolti,  nei  luoghi  calpestati,  lungo  le  vie,  sulle 
piazze  ecc.,  tanto  lontano  dal. mare  quanto  vicino  ad  esso.  — 
Malta,  Gozo  e  Cornino,  molto  comune  !  —  Febbraio-Aprile. 


ALSINACEAE-    PARONYCHIACEAE  103 

Nei  luoghi  asciutti  e  calpestati  è  piccola  e  prostrata,  mentre 
nei  luoghi  umidi  e  protetti,  allunga  i  suoi  cauli  fino  oltre  a  12  cm. 
e  si  solleva  dal  suolo.  L'abbiamo  sempre  vista  con  i  petali  man- 
canti del  tutto,  qualunque  del  resto  (ossela  forma  della  pianta. 

116.—  Sagina  apetala  L.  ;  Duthie  III  p.  38;  Gulia  Barth 
I  p.  17;  Armitage  p.  499;  Taiifani  in  Pari.,  FI.  it.  IX  p.  570. 
S.  Metitensis  Gulia  Barth  II  p.  9  ;  Duthie  II  p.  321  et  III  p.  37-38; 
CG.  Atti  Congr.  Genova  p.  274. 

Lungo  le  vie,  luoghi  incolti  ecc.  —  Malta,  qua  e  là,  per  es. 
Ùied  Incita,  spalti  dei  forti  di  Florianal  Corradino  (Duthie  \), 
CoUonera  (Gulia!).  Gozo,  qua  e  là,  per  es.  Xlendi  e  Uied  il 
Lunziata\  bastioni  di  Rubato,  Nasciar  iJiuihXeV).  —  Febbraio- 
Aprile. 

La  Sagina  apetala,  come  la  S.  mariliina,  ha  un  portamento 
diverso  secondo  i  luoghi  dove  cresce.  Varia  per  la  pubescenza 
e  per  la  cigliatura  delle  foglie.  In  generale  1*  abbiamo  trovata, 
tanto  a  Gozo  quanto  a  Malta,  sotto  la  forma  corrispondente  alla 
var.  ciliata  (Fries)  .|3  minor  Rouy  et  Fouc,  con  sepali  pube- 
scenti-glandolosi  applicati  alla  capsula,  i  due  esterni  mucronu- 
lati,  pedicelli  allungati,  e  foglie  appena  cigliate  alla  base.  Ma 
l'abbiamo  trovata  pure  sotto  forme  più  tarchiate,  con  pedicelli 
molto  più  corti  e  con  altre  piccole  difìferenze. 

Tanto  Rouy  e  Foucaud  nella  Flore  de  France  III  p.  288,  quanto 
Tanfani  1.  cit.  p.  569,  danno  5.  Melitensis  DxxVaìa  come  semplice 
sinonimo  di  S.  apetala  var.  ciliata  (Fries).  La  descrizione  di  Gulia 
in  Barth  IV  p.  9  non  rivela  difatti  alcuna  differenza  di  valore, 
e  gli  esemplari  autoptici  che  abbiamo  visti,  tanto  di  Duthie 
quanto  di  Gulia,  nell'Erbario  Centrale  di  Firenze,  ci  hanno  con- 
fermato l'esattezza  di  questa  sinonimizzazione.  . 

XIII.  —  Paronychìaceae. 

54.  —  Herniaria. 

117.  *  —  Herniaria  glabra  L.;  Z.  p.  23;  GD.  p.  6;  Gulia  Repert. 
p.  14;  FI.  an.  IV  Appendice  p.  67. 

Luoghi  erbosi  aprici.  —  Malta,  apparentemente  molto  rara, 
Ùied  Baì)u  (GD.).  —  Aprile-Agosto. 

118.  —  Herniaria  cinerea  DC.  ;  D'Urv.  p.  28;  GD.  p.  6;  Du- 
thie III  p.  38.    H.  hirsuta  Z.  p.  23;    G.  Delicata   PI.  Mei.  lect. 


104  PAEONYCHIACEAE 

p.  70.  H.  Cinerea  vai-,  strigosissima  Lojacono  FI.  Sic.  II  pars  2'' 
p.  263.  H.  glabra  var.  hirsuta  forma  emerga  FI.  aii.  IV  Appen- 
dice p.  67.  —  Malt.  Coscsua. 

Campi  in  riposo  e  luoghi  incolti.  —  Malta  e  Gozo,  qua  e  là, 
piuttosto  frequente  !  —  Marzo-Giugno. 

Trovasi  in  generale  grigio-cenerina  per  essere  densamente  ri- 
coperta di  peli;  ma  s'incontra  pure  molto  meno  densamente  pe- 
losa, quindi  quasi  verde,  ed  avvicìnantesi  alla  H.  hirsuta,  dalla 
quale,  a  dire  il  vero,  la  H.  cinerea  ci  sembra  specificamente  assai 
male  distinta.  Lojacono  1.  cit.  descrive  una  varietà  strigosissima 
che  trovasi  in  Sicilia  e  che  egli  dice  di  avere  vista  anche  di  Malta. 

55.  —  Paronychia. 

119.*  —  Paronychia  nivea  DC.  ;  FI.  an.  I  p.  334  (b.  macro- 
sepala). 

Malta.  Abbiamo  visto  di  questa  specie  due  soli  esemplari 
Maltesi,  conservati  l'uiio  nell'Erbario  Webb,  l'altro  nell'Erbario 
Centrale  di  Firenze.  11  primo  porta  soltanto  sull'etichetta: 
«  Malta,  ex  Herb.  ci.  Martius  ».  L'etichetta  del  secondo  porta  : 
«  Illecebrum  Paronychia,  Malta,  da  Todaro  e  Calcara  ».  Il  nome 
errato  di  Illecehrum  Paronychia  (sinonimo  di  P.  argentea  e 
non  di  P.  nivea)  pare  scritto  da  Todaro. 

Non  sappiamo  da  dove  Fioi-i  abbia  preso  la  citazione  della  va- 
rietà macrosepala  (Boiss.)  per  Malta. 

120.*  —  Paronychia  argentea  Lam.;  D'Urv.  p.  26.  P.  Hispa- 
nica  GD.  p.  6.  Illecebr^um  Paronychia  Z.  p.  24. 

Luoghi  arenosi  vicino  al  mare,  ed  anche  in  luoghi  aridi 
lontani  dalla  costa.  —  Malta,  rara,  Ùied  HOrr  presso  Crendi 
(Borg!),  Marsa,  Sliema  ecc.  (GD.)  —  Febbraio-Giugno. 

Delicata  in  Prefazione  p.  XI  cita  la  P.  argentea  fra  le  piante 
di  D'Urville  che  egli  non  aveva  potuto  trovare,  il  che  fa  supporre 
che  anche  Delicata  facesse  confusione,  e  con  P.  argentea  inten- 
desse la  P.  nivea,  e  chiamasse  P.  Hispanica  la  P.  argentea.  Del 
resto  anche  la  P.  argentea  deve  esser  molto  rara,  poiché  dopo 
Delicata  è  stata  trovata  soltanto  dal  D.'  Borg. 

56.  —    POLYCAKPON. 

121.  —  Polycarpon  tetraphyllum  L.  ;  Forskaal  N."  8  ;  Z.  p.  63  ; 
GD.  p.  6  ;  Gulia  Barth  I  p.  17  ;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  625. 


PARONYCHIACEAE,  PORTULACACEAE,  ELATINACEAE  105 

P.  elisine foHum  Duthie  I  p.  208  et  210,  II  p.  323,  325  et  326, 
et  III  p.  38;  Gulia  Barth  I  p.  134  et  421. 

Luoghi  incolti  e  coltivati,  lungo  le  vie,  in  riva  al  mare  ecc.  !  — 
Malta,  Gozo  e  Cornino,  frequente  !  —  Marzo-Giugno. 

Tanto  il  tipo  quanto  la  varietà  alsìnefoliiun  (DO.)  trovansi  a 
Malta,  a  Gozo  e  a  Cornino.  La  varietà  ben  caratterizzata  incon- 
trasi più  particolarmente  noi  luoghi  arenosi  vicini  al  mare,  come 
ad  esempio  a  Mar  fa  in  Malta,  ed  a  Ramla  in  Gozo. 

57.  —  Pteranthus. 

122.  *  —  Pteranthus  dichotomus  Forsk.  ;  FI.  an,  I  p.  332. 
P.  echinatas  GD.  p.  XV  et  33  ;  CG.  Arch.  Melit.  p.  205. 

Luoghi  arenosi  e  argillosi.  —  Malta,  a  Marsa  ecc.  (GD.), 
Marsascala  (Gulia  Mss.).  Gozo,"  Chambray  (Gulia  Mss.),  — 
Marzo-Giugno. 

Non  è  più  stato  trovato  dal  tempo  di  Gulia  in  poi. 

XIV.  —  Portulacaceae. 

58.  —  Portulaca. 

123.  —  Portulaca  oleracea  L.;  Z  p.  63;  GD.  p.  6;  Gulia 
Repert.  p.  39.  —  Malt.  BwrclUeìia. 

Nel  coltivato.  -—  Malta  e  Gozo,  molto  comune!  —  Maggio- 
Ottobre. 
Si  raccoglie  per  darla  ai  canarini. 

XV.  —  Elatinaceae. 

59.  —  Elatine. 

124.  —  Elatine  Hydropiper  L.  Elatine  sp.  Nyman  Obs.  p.  637. 
E.  macropoda  GD.  p.  6;  Duthie  II  p.  322;  Armitage  p.  498  J 
Pari.  FI.  it,  IX  p.  227.  E.  Hijdropiper  var.  macropoda  FI.  an. 
I  p.  384. 

Nei  piccoli  incavi  delle  roccie  dove  si  raccoglie  e  si  mantiene 
più  a  lungo  r  acqua  piovana.  —  Malta,  abbondante  in  varie 
località,  come  Ùied  Incita,  Ùied  Ballata,  Minsia,  Ùied  il  Ghasel  ! 
Gozo,  Xlendi,   Ta  Cene  ecc.! —  Febbraio-Aprile. 

La  forma  sotto  cui  VE.  Hydropiper  si  presenta  nelle  Isole  Mal- 
tesi è  identica  a  quella  di  Lampedusa  descritta  da  uno  di  noi  in 


106  ELATIKACEAE,    MALVACEAE 

«  Le  Isole  Pelagie  e  la  loro  flora  »  p.  76  col  nome  di  var.  Gusso- 
nei.  Differisce  dalla  E.  macropoda  Guss.  per  i  semi  fortemente 
curvati  ad  uncino  o  a  ferro  di  cavallo,  e  per  i  petali  rosei,  lunghi 
quanto  il  calice.  Trovasi  nella  stessa  stazione  che  a  Lampedusa, 
ed  ugualmente  associata  di  solito  alla  BitlUarda  Vaillantii.  Nelle 
pozzanghere  dove  l'acqua  è  più  profonda,  allunga  maggiormente 
i  cauli  ed  i  peduncoli.  Quando  cresce  più  sulla  mota  che  nel- 
l'acqua, ha  i  fusti  raccorciati  e  radicanti  ai  nodi. 

XVL  —  Jflalvaceae, 

60.  —  Malope. 

125.  —  Malope  malacoides  L.  ;  GD.  p.  7;  Gulia  Barth  I  p.  60 
(il/pica  et  var.  sinuata).  M.  malacoides  var.  stipulacea  Pari. 
FI.  it.  V  p.  34;  FI.  an.  Il  p.  261. 

Campi  e  valli  umide  e  argillose.  —  Malta,  piuttosto  rara,  per  es. 
a  Gneina,  GTiain  RiUana  !  Iintahleb,  GTiain  Taffiha  (Gulia). 
Gozo,  a  Ùìed  il  Limziata,  Pergla  ecc.  (Gulia).  —  Aprile-Giugno. 

Gulia  dice  che  oltre  al  tipo  si  trova,  ma  molto  rara,  la  varietà 
sinuaia  che  noi  non  conosciamo.  Parlatore  indica  per  Malta  la 
var.  stipulacea  (Malva  stipulacea  Cav.)  ed  evvi  difatti  nell'Er- 
bario Centrale  di  Firenze  un  esemplare  di  questa  varietà  rice- 
vuto da  Gulia  «  ex  Gneina  »,  dove  noi  pure  l'abbiamo  raccolta. 
Questa  varietà  però  merita  appena  di  essere  distinta  dal  tipo. 

6L  —  Lav.\tera. 

126.  —  Lavatera  trimestris  L.;  Z.  p.  51  ;  GD.  p.  7;  Gulia  Barth 
I  p.  60;  Pari.  FI.  it.  V  p.  64  ;  FI.  an.  II  p.  263. 

Campi  e  valli  fresche.  —  Malta,  non  comune,  Imtahleb,  Ùied 
Klrda,  Gneina,  Boschetto,  Pàales,  Ghirghentil  Notabile  (Ze- 
rafa),  GTiain  il  Gbira  (GD.).  Gozo,  Zebbug,  Xlendi,  Pergla 
(Gulia).  —  Aprile-Luglio. 

127.  —  Lavatera  eretica  L.  ;  Duthie  III  p.  38  ;  Gulia  Barth 
I  p.  60. 

Luoghi  ruderali,  lungo  le  vie,  margine  dei  campi  ecc.  ed  anche 
nelle  arene  marine.  —  Malta,  molto  frequente!  Gozo,  in  vari 
luoghi,  ma  meno  frequente  che  a  Malta!  —  Febbraio-Maggio. 

Varia  la  sua  pubescenza,  per  cui  talora  è  verde  e  talora  ce- 
nerina. Generalmetite  eretta  o  ascendente,  nelle  arene  marine 


MALVA CE AE  107 

di  San  Paolo  V  abbiamo  trovata  affatto  prostrata.  Varia  pure 
la  lunghezza  dei  petali.  I  carpidi  sono  ora  glabri  ed  ora  pube- 
scenti. 

128.  —  Lavatera  arborea  L.;  Z.  p.  26;  Gulia  Repert.  p.  31 
et  Barth  I  p.  60. 

Subspontanea  in  orti  e  giardini,  ed  anche  in  luoghi  incolti,  ma 
vicini  all'abitato.  —  Malta,  non  rara,  Zurrico,  Floriana,  Ùied 
Incita,  Pembroìie  Cam}),  Noiabiie  ecc.  !  Gozo,  Migiarro,  Casal 
Caccia  !  —  Marzo-Giugno. 

Zerafa  non  dice  se  menziona  questa  specie  come  indigena  o 
come  coltivata.  Delicata  non  la  cita  affatto,  e  Gulia  non  la  ri- 
tiene indigena.  Noi  l'abbiamo  vista  soltanto  vicino  a  luoghi  abi- 
tati, ma  sempre  nata  da  se,  per  cui,  se  anche  non  può  dirsi 
indigena,  deve  certo  considerarsi  come  naturalizzata. 

62.  —  Althaea. 

129.  —  Althaea  hirsuta  L.  ;  GD.  p.  7;  Gulia  Barth  I  p.  59; 
Duthie  II  p.  326  et  Barth  p.  542  ;  Pari.  FI.  it.  V  p.  98  ;  CG.  Nat. 
Malt.  p.  8. 

Luoghi   aprici    aridi.  —  Malta,    non   comune,    Ùied  Incita,' 
Gneina  !  Gozo,  fra  Ùied  ir  RiTian  e  Ùied  Bingemìna  !  Pergla 
(Gulia),  Kala  (Duthie).  Cornino,  dove  è  molto  frequente  !   Co- 
minotto  (Duthie).  —  Aprile-Maggio. 

Nei  terreni  aridi,  segnatamente  a  Gemino,  si  trova  ridotta  a 
piccolissime  dimensioni. 

130.*-^  Althaea  officinalis  L.  ;  Gulia  Barth  I  p.  59. 

Gozo.  Gulia  dice  di  averne  trovato  .solo  pochi  esemplari  nella 
valle  di  Xlendi  dove  molti  hanno  erborizzato  dopo  di  lui  senza 
ritrovarla.  —  Maggio. 

Oss.  —  Althaea  Ludivigii  L.;  Gulia  Barth  I  p.  59;  CG.  Arch. 
Melit.  p.  205. 

Gulia  indica  questa  .specie  di  Gozo  «  nei  campi  a  Marsalforno», 
e  le  da  come  epoca  di  fioritura  Aprile-Luglio. 

Parlatore  (FI.  it.  V  p.  101),  non  cstante  l'autorità  di  Linneo, 
di  Cavanilles  e  di  Presi,  mette  in  dubbio  l'esistenza  in  Sicilia  di 
que.sta  specie  non  indicata  d'altre  parti  d'Europa.  Crediamo  per 
ciò  che  la  indicazione  di  Gulia,  che  non  fu  confermata  da  al- 
cuno, si  debba  riferire  a  pianta  coltivata,  o  sia  dovuta  ad  errore 
di  determinazione. 


108  MALVACEAE 

63.    —    HlBISCUS. 

•  131.*  —  Hibiscus  Trionum  L.  ;  Giilia  Barth  I  p.  59;  CG.  Arch. 
Melit,  p.  205. 

Campi.  —  Malta,  MelleTia,  Ghain  il  Ghira  (Gulia).  Gozo,  Per- 
già,  Ùied  il  Lunziata  (Gulia).  —  Luglio-Settembre. 

Anche  questa  malvacea  è  stata  trovata  soltanto  tla  Gulia. 
Venne  ricercata  da  altri  nei  luoghi  indicati,  ma  invano,  forse 
a  causa  della  sua  fioritura  in  epoca  avanzata.  Non  se  ne  tro- 
vano esemplari  nell'Erbario  dell'Università. 

04.  —  Abutilon. 

132.  —  Abutilon  Avicennae  Gaertn. 

Luoghi  umidi,  —  Malta,  campi  presso  Casale  Attavd  e  fossati 
di   Vallella  (Borg).  —  Luglio-Agosto. 

.  Questa  pianta  fu  trovata  vari  anni  di  seguito  negli  stessi  luo- 
ghi dove  tutt'ora  si  mantiene.  Riteniamo  quindi  che  vada  nu- 
merata fra  gli  elementi  della  flora  Maltese. 

05.  —  Malva. 

133.  —  Malva  eretica  Cav.  ;  GD.  p.  7;  Pari.  FI.  it.  V  p.  39  ; 

Duthie  II  p.  323,  324,  325  et  326  ;  Armitage  p.  498.  M.  eretica 
var.  albi/lora  Duthie  III  p.  38.  M.  aìthaeoifies  Gulia  Barth  I  p.  00. 

Campi  e  luoghi  aprici.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  frequente 
dovunque!  Cominotto  (Duthie).—  Marzo-Giugno. 

Si  trova  spesso  nana  nei  terreni  più  sterili,  come  Y  Althaea 
h  irsuta. 

134.  —  Malva  sylvestris  L.;  Forskaal  N.»  54  ;  Z.  p.  28;  Gulia 
Barth  I  p,  60;  CG.  Medit.  Nat.  p.  277.  M.  sylvestris,  M.  am- 
bigua et  M.  polymorpha  GD.  p.  7.  M.  liirsLita  Duthie  I  p.  208 
et  210,  et  II  p.  324;  Gulia  Barth  I  p.  134.  M.  sylvestris  var. 
jjoly niorpha  Pari.  FI.  it.  V  p.  50.  M.  sylvestris  var.  ambigua 
forma  polyraorpha  FI.  an.  IV  Appendice  p.  159. 

Lungo  le  vie,  nei  campi  ecc.  —  Malta  e  Gozo,  comunissima; 
tingendo  colle  sue  grandi  corolle,  al  momento  della  fioritura, 
delle  intere  pendici  ed  anche  alcuni  bastioni  della  Valletta  !  — 
Febbraio-Maggio. 

Talvolta,  ma  di  rado,  trovasi  con  fiori  bianchi.  Le  foglie  ne 
vengono  cora.unemente  raccolte  dal  popolo   per  uso  medicinale. 


MALVACEAE  109 

Parlatore  (1.  cit.  p.  52)  con  molta  ragione  osserva  che  i  ca- 
ratteri sui  quali  si  sono  basati  Gussone,  Presi  ed  altri  per  di- 
stinguere varie  specie  nell'ambito  della  M.  sylvestris,  si  associano 
in  tanti  modi  diversi,  che  infinito  sarebbe  il  numero  di  specie 
che  si  dovrebbero  creare  se  si  volessero  distinguere  tutte  le 
combinazioni  presentate  da  questi  caratteri.  Nelle  piante  Maltesi 
varia  la  peluria  ora  più  ed  ora  meno  lunga  ed  abbondante,  e 
composta  di  peli  semplici  o  stellati;  variano  il  numero  e  la  lun- 
ghezza dei  peduncoli,  e  varia  anche  la  forma  delle  foglioline 
del  calicelo;  i  carpidi  si  trovano  pei'fettamente  glabri,  oppure 
densamente  pelosi.  Vi  si  possono  dunque  distinguere,  seguendo 
Parlatore  FI.  it,  il  tipo  e  le  varietà  y  canescens  Cambess.  e 
S  polymorpha  (Guss.),  ossia,  prendendo  la  nomenclatura  di 
Fiori  nella  FI.  analitica,  la  forma  a  typìca  e  le  varielà  7  erecta 
(Gilib.)  e  5  amhig aa  (Guss.).  Non  abbiamo  visto  le  forme  glabre 
0  glabrescenti  corrispondenti  alla  varietà  ^  glahriuscula  Pari. 
FI.  it.,  ossia  Mauritanica  (L.). 

135.  —  Malva  microcarpa  Desf.  ;  Pari.  FI.  it.  V  p.  60.  M.  par- 
viflora  Z.  p.  52;  Gulia  Barth  I  p.  60;  CG.  Medit.  Nat.  p.  277. 
M.  parviflora  et  M.  flexuosa  GD.  p.  7. 

Campi,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  comunis- 
sima  dovunque  !  —  Marzo-Giugno. 

La  Malva  microcarpa  delle  Isole  Maltesi  è  identica  a  quella 
di  Lampedusa,  e  quindi  vale  per  essa  quanto  uno  di  noi  ne  ha 
scritto  in  «  Le  Isole  Pelagie  e  la  loro  flora  »  p.  79.  Rammentiamo 
che  Parlatore,  il  quale  conosceva  questa  pianta  di  Malta,  dichiara 
di  non  avere  mai  visto  la  M.  parviflora  L.  d'Italia,  e  che  tutto 
quanto  fu  così  chiamato  da  vari  autori  di  flore  italiane  doveva 
riferirsi  alla  M.  microcarpa.  Cosi  pure,  secondo  Parlatore,  la 
M.  flexìiosa  Guss.  (e  quindi  GD.)  è  puro  sinonimo  di  M.  micro- 
carpa. S'incontra  eccezionalmente  a  fiori  bianchi. 

136.  —  Malva  Nicaeensis  411.  ;  GD.  p.7  ;  Gulia  Barth  I  p.  60; 
Duthie  II  p.  322  et  323  ;  Pari.  FI.  it.  V  p.  54  ;  CG.  Medit.  Nat. 
p.  277.  M.  rotundifolia  Z.  p.  28  (ex  Delicata). 

Luoghi  ruderali,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta  e  Gozo,  ugual- 
mente comune  nelle  due  isole  !  —  Marzo-Luglio. 

Trovasi  più  o  meno  pubescente,  con  stipole  e  calicetti  più  0 
meno  sviluppati,  e  con  carpidi  glabri  o  più  0  meno  pubescenti. 
Varia  a  fiori  bianchi. 


110  MALVACEAE    HYPERICACEAE 

La  Malva  Nicaeensis  viene  raccolta  per  uso  medicinale  come 
la  M.  sylcesiris. 

Oss.  —  In  Maltese  le  Malvacee  in  generale  sono  chiamate 
Jlobbeiza. 

XVir.  —  Uypericaceae. 

66.  —  Hypericdm. 

137.  —  Hypericum  ^gyptiacum  L.  ;  Bertoloni  Annali  St.  nat. 
II  p.  360-61  et  FI.  it.  Vili  p.  312  ;  Brenner  in  Badger;  GD.  p.  XV 
et  p.  7;  Gulia  Barth  I  p.  107  et  463;  Duthie  I  p.  208,  II  p.322 
et  324,  et  III  p.  38;  Armitage  p.  498;  CG.  Nat.  Mait.  p.  8:  FI. 
an.  I  p.  385;  Borg  Arch.  Melit.  p.  45.  H.  cegiptium  Z.  p.  24. 
H.  heterostyUmi  Pari.  FI.  it.  V  p.  551.  H.  Webbn  Nyman  Syl- 
loge  FI.  eur.  p.  222.  Triadenia  uEgyptiaca  subsp.  Webbii  Nyman 
Conspectus  FI.  eur.  p.  134. 

Sulle  rupi,  più  particolarmente  vicino  al  mare.  —  Malta, 
comune  nel  lato  Sud  e  Sud  Ovest,  mentre  manca  interamente 
nel  resto  dell'isola  !  Gozo  e  Gommo,  ugualmente  comune  nelle 
due  isole  !  —  Gennaio-Giugno. 

Sul  suolo  roccioso  degli  altipiani  aridi  trovasi  in  cespuglietti 
pulvinari  molto  bassi,  per  effetto  della  brucatura  delle  capre  e 
delle  pecore,  mentre  sulle  rupi  verticali,  nei  luoghi  meno  acces- 
sibili, allunga  i  suoi  rami  che  s:ono  talvolta  anche  pendenti,  e 
belli  a  vedere  quando  sono  coperti  di  fiori. 

138.*  —  Hypericum  tetrapterum  Fries.  H.  Neapolitanum 
Gulia  Barth  I  p.  107  ;  CG.  Arch.  Melit.  p.  205. 

Luoghi  umidi.  —  Gozo,  Pergla  e  Ùied  il  Lunziaia  (Gulia).  — 
Maggio-Agosto. 

Gulia  è  il  solo  che  indichi  questa  specie  della  quale  non  esi- 
stono esemplari  nell'Erbario  Universitaifio. 

139.*  —  Hypericum  perforatum  L.;  Z.  p.  24;  GD.  p.  7  (var. 
elaium)  ;  Pari.  FI.  it.  V  p.  513  ;  Gulia  Repert.  p.  58  et  Barth  I 
p.  107;  CG.  Arch.  Melit.  p.  205. 

Luoghi  aridi.  —  Malta,  Corradino  (GD.)  (Gulia,  senza  loca- 
lità). —  Aprile-Giugno. 

Non  abbiamo  trovato  questa  specie  nelle  Isole  Maltesi,  e  non 
se  ne  trovano  esemplari  né  nell'Erbario  Universitario  di  Malta, 
né  negli  Erbari  di  Firenze,  quantunque  Parlatore  FI.  it.  la  citi 


HYPERICACEAE,    GERANIACEAE  111 

di  Malta  col  segno  !  dal  quale  si  dovrebbe  arguire  che  ne  aveva 
veduto  esemplari  di  Malta. 

140.  —  Hypericum  crispum  L.  ;  Z.  p.  50;  GD.  p.  7;  Gulia 
Repert.  p.  58  et  Barth  I  p.  107  ;  Duthie  II  p.  321  ;  Daveau  p.  18; 
Pari.  FI.  it.  V  p.  520;  FI.  an.  I  p.  387.  —  Mali  Fexfiex. 

Nei  campi,  nei  luoghi  incolti,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta  e 
Gozo,  molto  comune!  —  Marzo-Ottobre. 

Abbonda  nei  campi  dopo  le  messi,  e  tra  il  cotone,  i  cocomeri, 
il  sesamo  ecc.,  insieme  alla  Crozophora  linctoria. 

!4I.  —  Hypericum  tomentosum  L.  ;  D'Urv.  p.  58;  Z.  p.  50; 
GD.  p.  7;  Daveau  p.  18;  Gulia  Barth  I  p.  107;  Pari.  FI.  it.  V 
p.  529  ;  FI.  an.  I  p.  390. 

Preferisce  i  luoghi  umidi,  ma  trovasi  anche  in  luoghi  roc- 
ciosi aridi  e  lungo  le  vie.  —  Malta,  comune  !  Gozo,  in  vari 
luoghi  come  ad  esempio  Xlendi  e  Ta  Cene  !  —  Aprile-Giugno. 

142.*  —  Hypericum  liumifusum  L.  ;  GD.  p.  7  ;  Gulia  Barth  1 
p.  107;  FI.  an.  IV  Appendice  p.  80. 

Nei  campi.  —  Malta,  Harli  Hamiem  (GD.)  (Gulia,  senza  lo- 
calità). Gozo  (Gulia,  senza  località).  —  Agosto-Novembre. 

Ci  sembra  dubbia  la  presenza  nelle  Isole  Maltesi  di  questa  spe- 
cie estranea  alla  zona  bassa  dei  paesi  meridionali.  Parlatore  pure 
deve  averne  dubitato,  poiché  non  la  cita  per  Malta,  quantunque 
conoscesse  la  Flora  Melitense  di  Delicata. 

XVII I.  —  Oeraniaceae. 

67.  —  Geranium. 

143.  —  Geranium  dissectum  L.;  Z.  p.  49;  GD.  p.  7;  Gulia 
Barth  I  p.  44  ;  Pari.  FI.  it  V  p.  188. 

Luoghi  coltivati  e  valli  ombrose.  —  Malta  e  Gozo,  assai  fre- 
quente !  —  Febbraio-Aprile. 

144.  —  Geranium  rotundifolium  L.  ;  GD.  p.  8;  Gulia  Barth  I  p.  43. 
Luoghi  incolti  e  coltivati.  —  Malta,  qua  e  là  !  Gozo  in  molti 

luoghi,  e  talora  abbondante!  —  Febbraio-Aprile. 

145.  —  Geranium  molle  L.  ;  Z.  p.  21  ;  Nyman  Obs.  p.  646  : 
GD.  p.  8;  Gulia  Barth  I  p.  44;  Pari.  FI.  it.  V  p.  183;  CG.  Me- 
dit.   Nat.  p.   277  ;  FI.  an.  IV  Appendice  p.  157. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta  e  Gozo, 
comunissimo  !  Cornino  !  —  Febbraio-Aprile. 


112  GERANIACEAE 

Se  ne  trovano  talvolta  individui  con  (lori  bianchi,  ma  sono 
assai  rari. 

Oss.  —  Gerani'um  pusillmn  Gulia  Barth  I  p.  44  ;  CG.  Arch. 
Melit.  p.  205. 

Non  ammettiamo  la  presenza  del  Geranium  pusillum  L.  nella 
flora  Maltese,  supponendo  errata  la  determinazione  di  Gulia.  Di- 
fatti se  questa  specie  si  trovasse  nelle  due  isole  come  dice  quel- 
l'autore, sarebbe  stata  trovata  anche  da  altri  ;  e  del  resto  non 
è  pianta  di  quella  regione.  Non  sappiamo  però  con  quale  specie 
Gulia  l'avesse  confusa,  e  per  questo  non  possiamo  citarla  in  sino- 
nimia. Non  esiste  alcun  esemplare  con  quel  nome  nell'Erbario 
dell'Università. 

I4G.  —  Geranium  Robertianum  L.  ;  Z.  p.  49;  GD.  p.  8;  Duthie 
I  p.  208  ;  Gulia  Barth  I  p.  43  ;  Pari.  FI.  it.  V  p.  201  ;  CG.  Medit. 
Nat.  p.  277;  FI.  an.  IV  Appendice  p.  157. 

Luoghi  ombrosi,  roccie  e  muri.  —  Malta,  frequente!  Gozo, 
vari  luoghi  ;  particolarmente  rigoglioso  nel  fondo  della  valle  di 
Migiar  Sclni  !  —  Febbraio-Maggio. 

Duthie  dice  che  il  G.  Rohertianum  nelle  Isole  Maltesi  si  pre- 
senta sotto  una  forma  somigliante  al  G.  purpnreumWW.  E  di- 
fatti anche  noi  abbiamo  osservato  qualche  differenza  col  G.  Ro- 
hertianum  tipico,  segnatamente  nel  fiore  che  ha  i  petali  più 
corti,  non  uguaglianti  il  doppio  del  calice.  Varia  la  peluria  di 
tutta  la  pianta  ;  abbiamo  però  sempre  veduto  i  carpelli  glabri. 
Trovasi  eccezionalmente  con  fiori  bianchi. 

147.*  —  Geranium  lucidum  L.;  Gulia  Barth  I  p.  43. 

Vecchi  muri,  luoghi  ruderali  e  prati.  —  Malta  e  Gozo  (Gulia, 
senza  località).  —  Febbraio-Maggio. 

Ci  sembra  molto  dubbia  la  presenza  di  questa  specie  nelle 
Isole  Maltesi  dove  non  è  stata  trovata  da  altri  che  da  Gulia,  il 
quale  non  indicando  alcuna  località  mostra  di  ritenerla  comune. 
Non  ne  esiste  esemplare  nell'Erbario  della  Università. 

68.   —    ER0DIU.M. 

148.  —  Erodium  cicutarium  (L.)  L'Hérit.  ;  Z.  p.  48  ;  Nyman 
Obs.  p.  C40  ;  GD.  p.  8;  Cleghorn  p.  119;  Gulia  Barth  I  p.  44  ; 
Pari.  FI.  it.  V  p.  212;  CG.  Medit.  Nat.  p.  277. 

Luoghi  erbosi  incolti,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta,  Gozo  e 
Cornino,  molto  comune  nelle  tre  isole  !  —   Novembre-Maggio. 


GERANIACEAE  113 

Questa  specie,  è  stata  divisa  e  suddivisa  iu  tante  sottospecie, 
varietà  e  forme,  intese  da  vari  autori  in  modo  diverso,  che  è 
molto  difficile  indicare  a  quale  di  esse  un  dato  esemplare  ap- 
partenga. Seguendo  la  nomenclatura  compendiosa  di  Fiori  nella 
Flora  analitica,  si  può  dire  delle  forme  che  si  trovano  nelle 
Isole  Maltesi,  che  stanno  fra  i'  ^  typicum  (=  pimpinellifolium. 
Sibth.)  e  il  T  Chaerophylluìn  DC.  (=  dissectum  Rouy),  ciò  che 
corrisponde  a  quanto  scrisse  Gulia,  che  indicava  le  varietà 
Chaerophyllam  e  pimpinellifolmm.  È  poi  frequente  in  prfma- 
vera  tra  le  microflte,  sui  terreni  aridi,  specialmente  a  Gozo.  una 
forma  nana  acaule,  corrispondente  alla  varietà  praecox  (Willd.) 
DC.  Trovasi  talvolta  con  fiori  bianchi. 

149.*  —  Erodium  Romanum  (Willd.)  L'Hérit.;  Pari.  FI.  it.  V 
p.  215.  E.  cicalarium  var.  Roìnanwn  FI.  an.  II  p.  245. 

Parlatore  ha  indicato  questa  specie  di  Malta  per  averla  ve- 
duta nell'Erbario  Webb.  Ci  siamo  accertati  che  effettivamente  ve 
ne  era  un  esempiai-e  in  quell'erbario.  Sul  cartellino  sta  scritto 
sol'tanto  «  Malta  »,  senza  il  nome  del  raccoglitore  né  alcuna  altra 
indicazione,  né  di  località,  né  di  data. 

150.  —  Erodium  inoschatum  (Burm.)  L'Hérit.;  Z.  p.  19;  GD. 
p.  8  ;  Gulia  Repert.  p.  30  et  Barth  I  p.  44  ;  Pari.  FI.  it.  V  p.  218  ; 
CG.  Medit.  Nat.  p.  277.  —  Malt.  Haxixet  il  mise. 

Luoghi  erbosi,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
molto  comune!  —  Dicembre-Maggio. 

Varia  a  fiori  bianchi  come  VE.  cicularium. 

151.*  —  Erodium  Ciconium  (L.)  Willd.;  Z.  p.  48;  GD.  p.  8; 
Gulia  Barth  I  p.  44  ;  Pari.  FI.  it.  V  p.  224. 

Luoghi  erbosi.  —  Malta,  Ùied  Balluta,  Corradino  (GD.).  — 
Marzo-Aprile. 

Non  esiste  alcun  esemplare  di  questa  specie  nell'Erbario  Uni- 
versitario. Noi  l'abbiamo  cercata  invano  nei  luoghi  indicati  da 
Delicata.  Sembra  che  neppure  Gulia  l'abbia  trovata,  perché  ri- 
porta la  indicazione  di  Delicata  senza  citare  alcuna  località. 

152.  *  —  Erodium  Botrys  (Cav.)  Bert.  ;   Gulia  Barth  I  p.  44. 
Gozo,  dove  Gulia  dice  di  averne  trovato  due  soli  esemplari 

sulla  collina  di  Ta  Harrax  nell'Aprile  del  1859. 

153.  —  Erodium  laciniatum  (Cav.)  Willd.  ;  Duthie  II  p.  325 
et  III  p.  38.  E.  laciniatum  var.  hispidam  Gulia  Barth  I  p.  421. 
E.  Chium  var.  laciniatum  FI.  an.  IV  Appendice  p.  158. 

S.  SOMMiER  et  Caruana  Gatto.  —  Mora  Melitensis  nova.  8 


114  GERANIACEAE,    LINACEAE 

Nelle  arene  marine.  —  Malta,  in  aree  limitate,  nelle  cale  deJla 
penisola  di  Marfa,  dove  in  alcuni  punti  è  abbondante,  GTmdira  ! 
MelleTia  (Duthie).  Gozo,  Xlendil  Ramla  (Duthie!).  —  Aprile- 
Giugno. 

Questa  specie  variabilissima,  specialmente  per  l'incisione  delle 
foglie,  anche  a  Malta  e  Gozo  presenta  notevoli  differenze.  Gli 
esemplari  di  Duthie  di  Ramla,  che  abbiamo  sott'occhio,  hanno 
le  foglie  (salvo  poche  delle  inferiori)  profondamente  incise,  da 
potersi  dire  quasi  bi pennatosette,  mentre  le  nostre  di  Xlendi 
e  di  Marfa  sono  molto  meno  divise.  Hanno  il  rostro  del  frutto 
che  giunge  fino  a  6  cm.,  e  tutte  sono  più  o  meno  ispide  per 
peli  riflessi  (E.  hispidìun  Presi). 

154.*—  Erodium  Chium  (Burm.)  Willd.  ;  GD.  p.  8;  Gulia 
Barth  1  p.  41  :  Pari.  FI.  it.  V  p.  210;  Duthie  li  p.  323;  FI.  an.  II 
p.  242. 

Luoghi  erbosi  e  lungo  le  vie.  —  Malta,  Ùied  GTiomor  ('GD.), 
Iinlahleb,  Ùied  Incita  (Gulia  manoscritto),  golfo  di  MelleTia  in 
suolo  arenoso  (Duthie).  —  Febbraio-Maggio. 

Non  abbiamo  trovato  esemplari  Maltesi  di  questa  specie,  ne 
nell'Erbario  Universitario  di  Malta,  nò  nel  Centrale  di  Firenze. 

!55.  —  Erodium  malacoides  (L.)  Willd.;  Z.  p.  19;  Nyman 
Obs.  p.  046;  GD.  p.  8;  Gulia  Repert.  p.  31  et  Barth  I  p.  44; 
Duthie  II  p.  326;  Pari.  FI.  it.  V  p.  243. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta,  Gozo, 
Cornino  e  Cominotto,  comunissimo  !  —  Gennaio-Aprile. 

Questa  è  la  specie  di  Erodium  di  gran  lunga  la  più  comune 
nelle  Isole  Maltesi,  trovandosi  dovunque  in  abbondanza,  anche 
sul  piccolo  isolotto  di  Cominotto.  Nei  luoghi  più  fertili  cresce 
alto  e  rigoglioso,  con  foglie  larghe  e  poco  divise.  Nei  luoghi 
aridi  trovasi  ridotto  in  tutte  le  sue  parti,  con  foglie  assai  pic- 
cole e  molto  più  profondamente  incise   {E.  subirilohum  Jord.). 

XIX.  —  Ljinaceae. 

69.  —  LlNUM. 

I5G.  —  Unum  strictum  L.  ;  Z.  p.  27  ;  GD.  p.  8  ;  Duthie  II  p.  326  ; 
Pari.  Fi.  it.  V  p.  292.  L.  strictam  var.  spicafam  Daveau  p.  17. 

Luoghi  incolti,  aprici,  aridi.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  molto 
frequente  !  Cominotto  (Duthie  !).  —  Marzo-Maggio. 


LINACEAE,   OXALIDACEAE  llO 

Mentre  in  generale  nella  regione  mediterranea  si  trovano  in- 
sieme le  var.  spicatuni  (Lam.)  e  cymoswn  Gr.  et  Godr.,  nelle 
Isole  Maltesi  non  abbiamo  visto  altro  che  la  var.  spicatwn 
(=  axillare  Gr.  et  Godr.)  ben  caratterizzata,  senza  tendenza  al- 
cuna verso  la  var.  cymosum;  semmai  piuttosto  verso  lavar,  ca- 
pitahtm  Guss. 

157.  —  Linum  Callicum  L.  ;  Z.  p.  51  ;  GD.  p.  8  ;  Duthie  II 
p.  326  ;  FI.  it.  V  p.  289  ;  Daveau  p.  17. 

Negli  stessi  luoghi  del  precedente.  —  Malta,  Gozo  e  Comino, 
molto  frequente  !  Cominotto  (Duthie).  —  Marzo-Maggio. 
Nei  luoghi  più  aridi  trovasi  spesso  nano. 

158.  —  Linum  angustifolium  Huds.  :  Duthie  I  p.  208  et  210, 
II  p.  323,  et  III  p.  38.  —  Malt.  ChitUen  salvafiO. 

Luoghi  arenosi  marini  e  campi  incolti.  —  Malta,  raro,  nella 
seconda  baia  della  penisola  di  Marfal  ed  in  un  campo  vicino 
alla  torre  di  Selmiin  (Duthie!).  —  Aprile-Maggio. 

159.  —  Linum  decumbens  Desf. 

Campi  arenosi.  —  Malta,  trovato  soltanto  presso  MelleTia  a 
Ghatn  Zeitmia,  dove  però  non  ò  scarso  !  —  Aprile-Maggio. 

Venne  raccolto  la  prima  volta  da  uno  di  noi  in  compagnia  del 
Colonnello  Godfery,  in  fiore  il  20  Aprile  1896.  Lo  abbiamo  ri- 
trovato nello  stesso  luogo  negli  anni  successivi.  Si  distingue 
anche  da  lontano  dalla  specie  precedente  per  i  suoi  fiori  rosei. 
Le  piante  di  Malta  hanno  i  sepali  meno  acuminati  di  quelle  di 
Sicilia  e  della  costa  Africana. 

XX.  —  O.validaceae. 

70.  —    OXALIS. 

160.  —  Oxalis  corniculata  L.  ;   Forskaal  N.»  34  ;   Z.  p.  58  ; 

GD.  p.  8  ;  Pari.  FI.  it.  V  p.  271  ;  Armitage  p.  496  ;  CG.  Nat.  Malt. 
p.  38. 

Luoghi  coltivati,  giardini,  lungo  i  muri  e  le  vie.  —  Malta, 
frequente  !  —  Marzo-Novembre. 

Incontrasi  talvolta  la  var.  purpurea  Pari,  con  le  foglie  e  gli 
steli  colorati. 

161.  —  Oxalis  cernua  Thunb.  ;  Z.  p.  58  ;  Nyman  Obs.  p.  638; 
GD.  p.  8;  Gulia  Repert.  p.  29  ;  Cleghorn  p.  119;  Duthie  I  p.  208-9  ; 
Pari.  FI.  it.  V  p.  264;  Armitage  p.  496;  CG.  Atti  Congr.  Genova 


116  ■  OXALIDACEAE 

p.  174;  Henslow  On  the  northern  distribution  of  Oxalis  cernua 
Thunb.  ;  Rappa  Osserv.  sull'Oxalis  cernua;  FI.  an.  II  p.  246.  — 
Malt.  Karsa,  o  Haxixa  ta  /'  Inglisì. 

Nelle  stazioni  più  variate,  ma  specialmente  nelle  parti  colti- 
vate. —  Malta,  Gozo,  Cornino,  comunissima  dovunque  !  —  No- 
vembre-Maggio. 
■  La  Oxalis  cernua  è  pianta  comune  al  Capo  di  Buona  Speranza. 
La  sua  presenza  a  Malta  fu  menzionata  per  la  prima  volta  nel 
1806  dal  Padre  Giacinto  (P.  F.  Carolus  Hyacinthus)  nel  suo 
«Index  plantarum  Horti  botanici  Melitensis  ».  La  tradizione  ri- 
portata da  Henslow  vuole  che  la  prima  pianta  ne  fosse  stata 
portata  dal  Capo  da  una  signora  inglese,  e  regalata  al  Padre 
Giacinto.  Sappiamo  però  che  si  coltivava  molto  avanti  in  vari 
Orti  botanici  (a  Kew  fino  dal  1757,  a  Palermo  per  lo  meno  fino 
dal  1796J.  Delicata  dice  che  si  naturalizzò  in  Malta  fin  dal  1811. 
Quando  questi  scriveva  la  sua  Flora  Melitensis,  trovavasi  già 
«  ubique  ».  Che  venisse  introdotta  dopo  l'occupazione  inglese, 
lo  prova  il  suo  nome  Maltese  che  suona  «  erba  degli  Inglesi  ». 

Henslow,  nella  sua  nota  sopra  citata,  adduce  le  ragioni  per 
le  quali  è  da  ritenersi  che  la  difìusione  di  questa  Oxalis,  ora 
tanto  sparsa  nel  bacino  mediterraneo,  abbia  avuto  origine  dalle 
piante  coltivate  dal  Padre  Giacinto  nell'Orto  botanico  di  Malta; 
e  della  stessa  opinione  è  Rappa  che  ha  fatto  diligenti  ricerche 
storiche  in  proposito.  Adesso  si  può  dire  che  V Oxalis  cernita 
è  la  pianta  più  comune  delle  Isole  Maltesi,  incontrandosi  do- 
vunque, fin  nelle  strade  e  nei  crepacci  dei  muri,  ed  è  una  vera 
peste  delle  colture,  obbligando  il  contadino  ad  un  assiduo  lavoro 
per  liberarne  i  suoi  campi.  Da  Dicembre  a  Marzo  i  suoi  bei  fiori 
gialli  sono  una  delle  principali  caratteristiche  del  paesaggio 
botanico.  I  fiori  ne  vengono  colti  dai  contadini  e  venduti  nella 
città  di  Valletta.  I  ragazzi  ne  mangiano  gli  steli  aciduli. 

A  Malta  come  in  tutte  le  parti  dell'  emisfero  boreale  dove 
r  0.  cernua  si  è  naturalizzata,  si  trova  soltanto  una  delle  tre 
forme  sotto  cui  presentasi  al  Capo  questa  pianta  trimorfa,  e 
precisamente  la  forma  microstila.  Ciò  avvalora  l'opinione  che  le 
piante  le  quali  ora  hanno  invaso  buona  parte  del  bacino  mediter- 
raneo e  sono  giunte  fino  a  Madera  e  nelle  Canarie,  abbiano  una 
unica  origine,  e  provengano  tutte  da  Malta  dove  V Oxalis  cernua 
fu  per  la  prima  volta  osservata  spontanea,  e  di  lisi  siano  estese 


OXALIDACEAE,  ZYGOPHYLLACEAE  117 

prima  sulla  costa  opposta  dell'Africa  settentrionale  dove  furono 
trovate  già  nel  1817  dal  Della  Cella  (Visiani  Fior.  L^Taicae  Spec), 
e  conquistassero  poi  gradatamente  gran  parte  delle  coste  medi-> 
terranee. 

Era  generalmente  ritenuto  fino  a  questi  ultimi  tempi,  che 
nel  nostro  emisfero  la  O.  cernua  fosse  sempre  sterile  e  che 
avesse  acquistato  la  sua  immensa  diffusione  unicamente  per  via 
agamica,  e  ciò  perchè  era  stata  introdotta  ed  erasi  naturalizzata 
soltanto  la  forma  microstila.  Noi  stessi  non  l'abbiamo  mai  vista 
portare  capsule.  Ma  in  questi  ultimi  tempi  osservatori  diversi, 
a  Sassari,  a  Napoli  ed  a  Palermo,  hanno  trovato  capsule  con 
semi  maturi,  ed  anche  in  considerevole  quantità,  ciò  che  fa  sup- 
porre al  Rappa  che  dopo  un  lungo  isolamento,  questa  forma 
microstila  abbia  acquistato  la  facoltà  della  autofecondazione  che 
inizialmente  le  mancava. 

Nelle  Isole  Maltesi  è  molto  abbondante  una  forma  a  fiore 
doppio,  forma  che  trovasi  pure  abbondante  in  Lampedusa,  ma 
altrove  sembra  meno  frequente. 

La  fioritura  della  0.  cernua  é  invernale  a  Malta  come  al  Capo, 
verificandosi  nella  sua  patria  d'origine  in  Giugno  e  Luglio,  ed  a 
Malta  da  Novembre  ad  Aprile. 

XXI.  —  Xygoithyllaceae, 

71.  —  Tribulus. 

162.  —  Tribulus  terrestris  L.  ;  Z.  p.  74;  GD.  p.  8;  Gulia 
Repert.  p.  26  et  Barth  I  p.  463;  Pari.  FI.  it.  V  p.  334.  —  Malt. 
GhaWa, 

Luoghi  arenosi  e  ruderali.  —  Malta,  piuttosto  raro,  per  es. 
presso  V Addolorata,  Marsa,  lungo  la  ferrovia  presso  Casale  At- 
tardi spalti  dei  forti  di  Valletta  (GD.).  Gozo,  Ramlal  —  Giu- 
gno-Novembie. 


o 


72.  —  Fagonia. 

163.  —  Fagonia  eretica  L.  ;  Z.  p.  20  ;  GD.  p.  8  ;  Pari.  FI.  it. 
V  p.  337;  Duthie  II  p.  323;  Armitage  p.  498;  CG.  Nat.  Malt. 
p.  8  ;  FI.  an.  II  p.  252. 

Muri  di  campagna  e  roccie.  —  Malta,  rara,  Gneina  sul  lato 
sinistro  della  valle  !  Fomìn  ir  Riti  (GD.).  —  Marzo-Maggio. 


118  RUTACEAE,    SIMARUBACEAE,   TEREBINTHACEAE 

XXII.  ~  Mutaceae. 

73.  —  Ruta. 

1B4.  —  Ruta  bracteosa  DC.  ;  Z.  p.  67  ;  GD.  p.  8  ;  Gulia  Repert. 
p.  19;  Duthie  II  p.  322,  324  et  326;  Pari.  FI.  it.  V  p.  356;  Ar- 
mitage p.  497;  CGr.  Nat.  Malt.  p.  8.  R.  Chalepensis  Gulia  Barth  I 
p.  463.  —  Malt.  Feigel. 

Luoghi  rocciosi  e  aridi.  —  Malta,  Gozo,  Cornino  e  Oominotto, 
abbastanza  frequente  nelle  quattro  isole  !  —  Marzo-Maggio. 

Di  questa  pianta  Gulia  scrive  elio  per  il  suo  odore  ributtante 
«  il  volgo  crede  che  vi  abiti  il  diavolo  ».  Le  sue  foglie  pestate 
vengono  adoprate  per  medicare  ferite  e  contusioni.  In  Cornino 
evvi  una  località  che  deriva  il  suo  nome  Hodba  tal  Feigel  (colle 
delle  rute)  da  questa  pianta. 

XXIII.  —  Siniarubaceae, 

74.  —  AlLANTUS. 

165.  —  Ailantus  glandulosa  Desf.  ;  Gulia  Repert  p.  56.  — 
Malt.  Sumac  falz. 

Questa  specie  trovasi  qua  e  là,  oramai  inselvatichita  a  Malta, 
a  Gozo  e  a  Cornino  !  Cresce  sui  bastioni  dei  forti,  sui  muri  di 
campagna,  ed  intorno  ai  casolari. 

XXIV.  —  Terehinthaceae, 

75.  —    PlSTACIA. 

166.  —  Pistacia  Lentiscus  L.  ;  Z.  p.  61  ;  GD.  p.  9  ;  Gulia  Repert. 
p.  15;  Pari.  FI.  it.  V  p.  379;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8.  —  Malt.  Deru. 

Luoghi  rocciosi  e  valli.  —  Malta,  vari  luoghi,  ad  es.  Ta  Balda, 
JJied  Baìnt,  Boschetto  ecc.,  ma  non  molto  frequente  !  Gozo,  nei 
luoghi  ombrosi  rocciosi  della  valle  di  Migiar  Scini,  dove  è  ab- 
bastanza frequente  !  —  Gennaio-Aprile. 

Le  foglie  della  Pistacia  Lentiscus  si  trovano  spesso  anche  a 
Malta  con  galle  prodotte  dalla  puntura  della  Anopeura  Lentisci. 

76.  —  Rhus. 

167.  —  Rhus  Coriaria  L.  ;  Gulia  Repert.  p.  56.  —  Malt.  Su- 
mac tal  conza. 


TEREBINTHACEAE,    PAPILIONACEAE  119 

Luoghi  rocciosi  e  margine  dei  campi.  —  Malta,  raro,  Ùìed 
Znuber  !  —  Maggio-Giugno. 

Abbiamo  trovato  delle  piante  di  sommacco  in  discreta  quan- 
tità nella  valle  sopra  citata.  Visto  la  natura  selvaggia  del  luogo 
dove  cresce,  non  crediamo  che  si  tratti  di  avanzi  di  antica  col- 
tivazione di  cui  non  rimarrebbe  ricordo,  ma  piuttosto  di  su- 
perstiti di  una  schiera  più  numerosa  di  piante  indigene  che  i 
contadini  vanno  distruggendo  per  fare  legna  da  ardere. 

XXV.  —  JPapilionaceae, 

77.  —  Anagyris. 

168.  —  Anagyris  foetida  L.  ;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  X  p.  106. 
Luoghi  rocciosi.  —  Malta,  rara,  Ùied  il  GTiasel,  Ùied  il  Ma- 

dliena,  InitaTileb,  Boschetto  \  Ùied  Kirda  (Godfery  !),  tJied  il 
Luk  (Borg!).—  Dicembre-Marzo. 

Armitage  fu  il  primo  a  trovare  questa  pianta  selvatica  a  Malta, 
ma  non  la  citò  nel  suo  lavoro.  Parlatore  nella  Flora  italiana, 
l'aveva  indicata  di  Malta  sulla  fede  di  un  esemplare  conservato 
nell'Erbario  Webb.  Sembra  però,  secondo  il  cartellino,  che  quel- 
l'esemplare provenisse  dall'Orto  botanico  di  Malta,  e  quindi  da 
pianta  coltivata. 

78.  —  Spartium. 

169.  —  Spartium  junceum  L.  ;  Borg  Arch.  Melit.  p.  46. 
Luoghi  roccciosi.  —  Malta,  rara,  a  GTiain  il  Gljira  presso  il 

palazzo  dell'Inquisitore  (Borg).  Gozo,  in  una  pendice  marina  nel 
basso  della  valle  di  Migiar  Scini,  abbondante,  ma  in  area  ri- 
stretta !  —  Aprile. 

79.  —  Anthyllis, 

170.  —  Anthyllis  Hermanniae  L.  ;  Z.  p.  5;  Brenner  in  Badger  ; 
GD.  p.  9  ;  Duthie  II  p.  323  et  326,  et  III  p.  38  ;  Guha  Barth  II 
p.  30  et  112.  —  Malt.  Hadba  isseuda. 

Luoghi  aridi  rocciosi.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  frequente  ! 
Cominotto  (Duthie).  —  Marzo-Giugno. 

171.  —  Anthyllis  Vulneraria  L.  ;  Z.  p.  5  ;  Gulia  Barth  II  p.  30. 
Vulneraria  hetet^ophylla  var.  rubri/lora  GD.  p.  9  ;  CG.  Medit.  Nat. 
p.  277.  A.  Vulneraria  et  A.  heterophylla  Gulia  Almanacco  p.  67. 


120  PAPILIONACEAE 

Luoghi  aprici  aridi.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  assai  comune 
e  bella  !  —  Marzo-Maggio. 

Trovasi  nelle  Isole  Maltesi  unicamente  la  varietà  rubra  L. 
(=  A.  DUlenii  Schult.). 

172.  —  Anthyllis  tetraphylla  L.  ;  Duthie  III  p.  38;  Gulia  Bartli 
II  p.  30,  Vulneraria  letrapliylla  GD.  p.  9. 

Nei  luoghi  argillosi  aridi.—  Malta,  non  comune,  penisola  di 
Marfa,  San  Paolo  a  mare,  Lied  Gherzuma  !  Lied  ìxTiOìnor 
(GD.  !),  Ùied  Molihel  (Gulia).  Gozo,  fra  IJied  ir  R/'Tian  e  Ùied 
Bingemma\  sulla  costa  S.  E.  (Duthie).  Cornino,  dove  non  è 
rara  !  —  Marzo-Maggio. 

80.  —  Cnonis. 

173.  —  Ononìs  mitissima  L.;  GD.  p.  9;  Gulia  Barth  II  p.  9 
et  30;  FI.  an.  II  p.  26. 

Luoghi  arenosi  e  argillosi.  —  Malta,  non  comune,  per  es. 
Gneina,  verso  San  Paolo  a  mare,  MelleTia,  Mistra  !  Ùied  il  Car- 
cara  (GD.),  Birzebbugia  (Gulia),  Boschetlo  (Borg  !),  Gozo,  verso 
Marsalforno,  Xlendi  !  Cornino,  dove  non  é  rara  !  —  Aprile- 
Luglio. 

174.  —  Ononis  oIygophylla,Ten. 

Luoghi  erbosi.  —  Gozo,  piuttosto  rara,  verso  la  Torre  dei  Gi- 
ganti, fra  Rabato  e  Nadur,  sulla  strada  fra  Rabato  e  Marsal- 
forno !  —  Maggio-Giugno. 

175.  —  Ononis  reclinata  L.  ;  Z.  p.  56.  0.  mollis  GD.  p.  9  ; 
Duthie  II  p.  325  et  326,  et  III  p.  38;  Gulia  Barth  II  p.  30. 

Luoghi  incolti,  sassosi,  aridi.  —  Malta  e  Gozo,  frequente! 
Cornino  !  Cominotto  (Duthie  !).  —  Aprile-Maggio. 

Le  forme  di  questa  specie  che  si  trovano  nelle  Isole  Maltesi 
oscillano  fra  il  tipo  (a  genuina  Gr.  Godr.)  e  la  varietà  ìnollis 
(Savi)  {=  var.  minor  Moris).  Come  variano  per  la  grandezza 
del  fiore  e  la  larghezza  delle  lacinie  calicine,  cosi  variano  anche 
per  la  pubescenza  ora  più  lunga  e  abbondante,  dando  alla  pianta 
un  aspetto  biancastro,  ora  più  breve  e  glandulosa,  per  cui  la 
pianta  appare  di  un  verde  scuro.  È  impossibile  stabilire  dei  limiti 
fra  queste  varie  forme. 

176.  —  Ononìs  ornitliopodioides  L.  ;  Duthie  II  p.  326  et  III 
p.  38;  Gulia  Barth  II  p.  30  et  112. 

Luoghi  sassosi  aridi.  —  Malta,  rara,  Ùied  il  GTiasell  Hark 


PAPILIONACEAE  121 

Hamiem  (Donaldson  l)  Madliena  (Reade),  Boschetto  (Borg'.j. 
Gozo,  Ras  il  Kala  e  Marsalforno  (Duthie),  Xlendi  (Giilia). 
Cornino,  non  rara  !  —  Marzo-Maggio. 

177.  —  Ononis  Sieberi  Besser;  GD.  p.  9  ;  FI.  an.  II  p.  29.  0.  po- 
lymorpha  Gulia  Bartli  II  p.  30.  0.  arvensis  Z.  p.  56  ? 

Luoghi  erbosi  aprici  incolti  e  campi.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
molto  frequente!  —  Marzo-Giugno. 

Delicata  e  Gulia  riferiscono  a  questa  specie  la  0.  arvensis 
di  Zerafa,  non  so  però  con  quanta  ragione,  poiché  Zerafa  dice 
della  sua  pianta  «  ramulis  demum  spinescentibus  »,  il  che  non 
conviene  adatto  alia  0.  Sieberi. 

178.  —  Ononis  variegata  L.  ;  Gulia  Almanacco  p.  72  et  Barth 
li  p.  30  ;  Duthie  II  p.  325  et  III  p.  38. 

Nelle  arene  marine.  —  Malta,  rara,  Marsascala  (Medlycott 
ex  Gulia).  Gozo,  Ramla  dove  è  abbondante,  ma  in  area  ristretta  ! 
e  dove  prima  di  noi  l'aveva  raccolta  Duthie. —  Aprile-Maggio. 

179.  —  Ononis  biflora  Desf.  ;  GD.  p.  9;  Gulia  Barth  II  p.  30 
et  112;  FI.  an.  II  p.  30. 

Campi  e  luoghi  erbosi.  ~  Malta,  piuttosto  rara,  Corradino, 
Ghirghenti\  Ùied  il  Carcara  (GD.  !),  convento  di  Santa  Libe- 
rata, Gneina,  Marsascala,  Ramla  ta  Maroc  dove  abbonda  (Gu- 
lia). Gozo,  fra  Xenchia  e  Migiar  Scinil  —  Marzo-Maggio. 

180.  —  Ononis  Natrix  L.  ;  Armitage  p.  499  ;  FI.  an.  II  p.  28. 
0.  ramosissima  Z.  p.  56;  GD.  p.  9;  Gulia  Repert.  p.  7  et  Barth  I 
p.  463  et  II  p.  30;  Duthie  II  p.  323,  325  et  326,  et  III  p.  38.  — 
Malt.  Broxca. 

Luoghi  rocciosi  e  arenosi,  generalmente  presso  il  mare.  — 
Malta,  in  alcuni  luoghi  frequente,  come  alla  MelleTia  e  nella 
penisola  di  Marfa,  mentre  altrove  è  più  rara!  Gozo,  in  molti 
luoghi  abbondante!  Cornino,  abbondante!  —  Marzo-Ottobre. 

Armitage  e  Fiori  FI.  an.  sono  i  soli  che  indicano  per  le  Isole 
Maltesi  V  0.  Natrix  tipica;  gli  altri  autori  indicano  la  O.ramo- 
sissima  Desf.  che  a  noi  sembra  una  mera  varietà  della  0.  Na- 
trix, non  sempre  facile  a  distinguere  dal  tipo. 

Oss.  —  Ononis  Schouwii  Gulia  Barth  II  p.  30. 

Non  ammettiamo  la  0.  Scìiouwii  DC.  nella  flora  Maltese  per- 
chè gli  esemplari  di  Marsascala  e  di  ImtaTileb  raccolti  da  Do- 
naldson che  si  conservano  nell'Erbario  Maltese,  e  sono  i  soli 
citati  da  Gulia,  appartengono  a  0.  reclinata  e  0.  Sieberi. 


122  papilionaceae 

81.  —  Hymenocarpds. 

(81.  —  Hymenocarpus  circinnatus  (L.)  Savi;  Gulia  Barth  II 
p.  32  ;  Armitage  p.  499.  Medicago  cìrcinnata  Z.  p.  52  ;  Duthie 
in  p.  38. 

Nei  luoghi  erbosi  e  lungo  le  vie.  —  Gozo,  abbondante  lungo 
la  via  fra  Rabato  e  Marsalforno  l  Ta  Harrax  (Gulia),  Ras  il 
Kala  e  Rdiim  il  Gbìr  presso  la  Baia  di  Remila  (Duthie).  — 
Marzo-Aprile. 

82.  —  Medicago. 

182.  —  Medicago  lupulina  L.  M.  lupuUna  et  M.  Cupaniana 
GD.  p.  9.  M.  Cupaniana  Duthie  III  p.  39.  M.  lupulina  iypica 
et  var.  Cupaniana  Gulia  Barth  II  p.  32. 

Luoghi  incolti  e  coltivati,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta  e  Gozo, 
comune  !  —  Marzo-Maggio. 

La  var.  Cupaniana  si  trova  qua  e  là  col  tipo,  per  es.  a  Bal- 
lut,  Ùled  Incita  ecc.  !  Boschetto  (Borg). 

183.*  —  Medicago  scutellata  (L.)  Mill.;  Gulia  Barth  II  p.  50; 
CG.  Arch.  Melit.  p.  205. 

Malta,  a  MelleTm  (Gulia).  Cornino  (Gulia  senza  località  più 
precisa).  —  Marzo-Maggio. 

Specie  indicata  da  Gulia  solo,  e  di  cui  non  si  trovano  esem- 
plari nell'Erbario  Universitario. 

184.  —  Medicago  orbicularis  (L.)  Ali.  ;  Z.  p.  52  ;  Duthie  II 
p.  324.  M.  orbicularis  var.  marginata  GD.  p.  9.  M.  orbicularis 
tìjpica  et  var,  Biancae  Gulia  Barth  II  p.  50. 

Luoghi  incolti  e  coltivati,  specialmente  nei  campi  di  sulla. — 
Malta,  Gozo  e  Cornino,  comune  !  —  Marzo-Maggio. 

Trovasi  con  legumi  ad  ala  larga  e  con  pochi  giri  di  spira 
(3-4),  che  raggiungono  fino  a  18  mm.  di  diametro  e  sono  quasi 
piani  sulle  due  faccio  (var.  marginata  [Willd.])  ;  e  trovasi  pure 
con  legumi  di  un  diametro  molto  minore,  ad  ala  stretta  ed  ap- 
pressata al  giro  sottostante,  e  con  un  numero  maggiore  di  spire 
(5-7),  di  modo  che  il  legume  è  molto  più  manifestamente  bicon- 
vesso. Questa  seconda  forma  è  probabilmente  quella  che  fu  chia- 
mata var.  Biancae  da  Gulia. 

185.  —  Medicago  Arabica  (L.)  Ali.  ;  Duthie  li  p.  323;  Armi- 
tage p.  500. 


PAPILIONACEAE  123 

Nei  luoghi  freschi  delle  valli.  —  Malta,  GTiain  il  Gtìra  ! 
golfo  di  Melléha  (Duthie).  Gozo,  nella  valle  di  Xlencli  dove  non 
è  rara  !  —  Febbraio-Maggio. 

186.  —  Medicago  denticulata  Willd.  ;  Nyman  Obs.  p.  650;  Cleg- 
horn  p.  119.  M.  Terehellum  Z.  p.  52.  M.  denticulata,  M.  lap- 
pacea,  M.  Hystrix  et  M.  Terebellum  GD.  p.  9  et  10.  M.  hispida 
Gulia  Barth  II  p.  50.  M.  lappacea  Duthie  II  p.  324  et  325.  M.  hi- 
spida var.  Terebellum  FI.  ari.  II  p.  41. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta,  Gozo 
e  Comino,  comunissima  dovunque!  —   Gennaio-Luglio. 

Potrà  sembrare  eccessiva  la  riunione  che  facciamo  delle  varie 
forme  indicate  dagli  autori  coi  nomi  di  denticulata,  lappacea, 
Hìjstrix,  e  TerebeU.wìn  ;  ma  ci  è  sembrato  impossibile  tenerle  se- 
parate perchè,  come  già  notò  Moris  nella  Flora  Sardoa  e  nella 
Fiorala  Caprariae,  troppi  sono  i  passaggi  insensibili  per  i  quali 
si  passa  dall'una  all'altra. 

Abbiamo  visto  nelle  Isole  Maltesi  soltanto  due  forme  che  si 
possono  dire  ben  distinte  l'una  dall'altra.  La  prima  molto  meno 
CQmune.  ha  spine  brevissime  o  nulle,  e  corrisponde  secondo  la 
nomenclatura  di  Moris  e  De  Notaris  FI.  Capr.  alla  var.  apiculata 
(Willd.)  (M.  Terebellum  di  Delicata)  (var.  apiculata  e  var.  Te- 
rebellum  di  Fiori  FI.  an.}.  La  seconda  che  è  comunissima,  ha 
spine  ben  sviluppate,  ed  uncinate,  ed  oscilla  fra  le  varietà  lap- 
pacea (Desr.)  e  macrocarpa  Moris  e  De  Not.  Essa  comprende 
le  M.  denticulata,  M.  lappacea  e  M.  By stria;  di  Delicata. 

187.*  —  Medicago  Tenoreana  Ser.  in  DC.  ;  GD.  p.  10;  Gulia 
Barth  II  p.  50  ;  FI.  an.  II  p.  39. 

Luoghi  erbosi  aprici.  —  Malta,  GTiargTiar,  Corradino  (GD.), 
Cottonera  (Gulia).  —  Marzo-Aprile. 

188.  —  Medicago  minima  Gruf  in  L.  ;  Gulia  Barth  II  p.  50. 
M.  recta  GD.  p.  9  ;  Duthie  II  p.  324  et  326,  et  III  p.  39. 

Luoghi  incolti  aprisi.  —  Malta,  Gozo  e  Comino,  frequente 
nelle  tre  isole  !  Cominotto  (Duthie).  —  Febbraio-Maggio. 

Tutte  le  piante  che  abbiamo  viste  hanno  le  spine  più  lunghe 
del  diametro  dei  giri  ;  appartengono  quindi  alla  varietà  recta 
(Willd.)  =  var.  longiseta  DC.  ;  ed  essendo  grigio-tomentose,  sono 
da  riferirsi  alla  forma  7nollissima  (Roth)  Fiori  FI.  an.  II  p.  39. 

189.  —  Medicago  Eciiinus  DC.  M.  intertexta  Z.  p.  52  (prò  parte)  ? 
Margine  dei  campi  e  luoghi  erbosi.  —  Malta,  piuttosto  rara, 


124  PAPILIONACEAE 

Imlalileh,   San  Paolo  a  mare,  GTiain  Mala,  Ballut,  Gmina, 
Lied  Gher zumai  Gozo  !  —  Marzo-Maggio. 

190.  —  Medicago  ciliaris  (L.)  Krock;  GD.  p.  9;  Gulia  Barth  II 
p.  50  et  112;  Duthie  II  p.  325  et  III  p.  39  ;  Armitage  p.  498;  FI. 
aii.  II  p.  42.  M.  interlexta  Z.  p.  52  (prò  parte)  ? 

Margini  dei  campi  e  luoghi  erbosi.  —  Malta,  spesso  associata 
alla  precedente,  e  piuttosto  più  frequente  di  essa!  Gozo,  in  molti 
luoghi  ed  abbondante  !  —  Marzo-Maggio. 

Delicata  e  Gulia  riferiscono  a  questa  specie  la  M.  intertexta 
di  Zerafa.  Potrebbe  darsi  però  che  sotto  questo  nome  Zerafa 
comprendesse  anche  la  M.  Ecliinus. 

191.  —  Medicago  turbinata  (L.)  Willd.  M.  turbinata  (var.  iner- 
mis  et  aouleata)  et  M.  olivaefoì^mis  Gulia  Barth  II  p.  50. 

Luoghi  erbosi  e  margini  dei  campi.  —  Malta,  non  comune, 
San  Paolo  a  may^e,  Marsascala\  Coilonera  (Gulia).  Gozo, 
Ramla  dove  l'abbiamo  trovata  abbondante  e  lussureggiante  in 
un  pendio  marino  erboso  !  —  Marzo-Maggio. 

Questa  specie  a  Malta  e  a  Gozo  si  trova  sotto  forme  che  oscil- 
lano fra  la  var.  olivaeformis  (Guss.)  e  la  var.  aculcaia  (Gaertn.), 
avendo  spine  ora  molto  brevi  ed  ora  lunghe  tino  a  2-3  mm.  ed 

uncinate. 

È  molto  probabile  che  Gulia  abbia  confuso  la  M.  iruncaiula 
Gaertn.  con  la  M.  turbinata,  poiché  di  questa  dice  che  è  comune 
nei  terreni  incolti,  mentre  non  menziona  affatto  ne  la  M.  trun- 
catula,  né  la  sua  var.  Irihuloicles  che  sono  molto  comuni  ed 
abbondanti. 

192.—  Medicago  sphaerocarpa  Bert.  ;  Z.  p.  52;  GD.  p.  10. 
M.  Murex  Gulia  Barth  II  p.  50. 

Nel  coltivato,  margine  dei  campi.  —  Malta,  qua. e  là,  Ùied 
Incita,  Ta  Balda,  ImiaTileb,  Ùied  Babà  ecc.  !  —  Marzo-Maggio. 

Trovasi  con  le  spine  del  legume  più  o  meno  sviluppate. 

193.  —  Medicago  tuberculata  Willd.;  Z.  p.  53;  Gulia  Barth  II 
p.  50  et  p.  112.  M.  tuberculata  et  M.  reticulaia  GD.  p.  10. 
M.  hispida  var.  reticulata  FI.  an.  II  p.  41  (quoad  plantam  Me- 
litensem). 

Luoghi  erbosi  e  campi.  —  Malta,  non  in  molti  luoghi.  San 
Paolo  a  onare  dove  é  abbondante,  Ùied  Gherzuma,  Ghain 
Rilìana,  Gneina,  Pùales.  Ùied  ir  Rum  ecc.  !  Gozo  !  —  Mar-zo- 
Maggio. 


PAPILIONACEAÉ  125 

Abbiamo  visto  soltanto  la  forma  con  spine  ridotte  a  tubercoli 
(a  vulgaris  Moris). 

Riferiamo  a  questa  specie  come  sinonimo  M.  reliculata  GD.,  e 
quindi  la  citazione  di  Malta  per  M.  hispida  var.  reliculata  Fiori 
FI.  an.,  perché  ci  siamo  accertati  che  l'esemplare  di  Gneina  di 
Delicata  nell'Erbario  di  Malta  che  portava  il  nome  di  M.  reli- 
culata Benth.  non  era  altro  che  M.  tuherculala  a  vulgaris. 

194.  —  Medicago  rugosa  Desr.  ;  Gulia  Barth  II  p.  50;  FI.  an. 
IV  Appendice  p.  137.  M.  elegans  Duthie  I  p.  210  et  III  p.  39; 
Armitage  p.  500. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  frequente  !  Gozo,  ancora 
più  fi*equente  che  a  Malta  !  —  Marzo-Maggio. 

195.  *  —  Medicago  obscura  Retz.;  Gulia  Barth  II  p.  50.  M.mu- 
ricata  Z.  p.  52;  GD.  p.  10  (ex  Gulia). 

Nei  campi.  —  Malta,  Corradino  (GD.),  Ùied  Gherzuma 
(Gulia).  Gozo,   tlied  il  Lunziata  (Gulia).  —  Marzo-Aprile. 

Ammettiamo  questa  specie  nella  flora  Maltese  soltanto  sulla 
fede  degli  autori  sopra  citati,  notando  però  che  sono  evidenti 
alcune  confusioni  nelle  determinazioni  da  essi  fatte  nel  genere 
Medicago,  e  che  l'Erbario  Universitario  non  contiene  alcun 
esemplare  di  M.  obscura. 

196.  —  Medicago  marina  L.;  GD.  p.  10  et  43;  Gulia  Barth  II 
p.  50;  Duthie  II  p.  323  et  326. 

Nelle  arene  marine.  —  Malta,  in  alcuni  luoghi  dove  non  è 
rara,  per  es.  golfo  di  Mellelia,  penisola  di  Mar  fa,  Gneina  ! 
San  Giorgio  in  Marsascirocco  (GD.),  Ramla  la  San  Tumas 
(Gulia).  Oomino  (Duthie).  —  Marzo-Maggio. 

197.  —  Medicago  truncatula  Gaertn.  M.  tribuloides  Duthie  II 
p.  325. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  Gozo  e  Oomino,  comune 
dovunque  !  —  Marzo-Maggio. 

Trovasi  tanto  con  spine  corte  e  coniche,  che  a  maturità  sono 
completamente  applicate  al  frutto,  in  modo  che  questo  diventa 
un  cilindro  perfetto  lungo  fino  ad  un  centimetro  (M.  tentacidata 
Willd.),  quanto  con  spine  più  lunghe  ed  uncinate,  reflesse 
ma  non  completamente  applicate,  e  con  frutto  meno  allungato 
(3/.  tribuloides  Desr.).  Sono  tanti  però  i  passaggi  fra  queste  due 
forme,  che  quantunque  constatiamo  la  presenza  dei  loro  estremi 
ben  caratterizzati,  non  possiamo  tenerle  distinte  specificamente. 


126  PAPILIONACEAE 

Questa  specie  tanto  comune  nelle  Isole  Maltesi  deve  essere 
stata  confusa  con  altre  da  chi  ha  scritto  di  questa  flora,  poiché 
nessuno  la  menziona,  né  col  nome  di  truncatula  né  con  quello 
di  trihuloides,  meno  Duthie  il  quale  la  cita  soltanto  di  Ramla 
(Gozo). 

198.  —  Medicago  litoralis  Rohde  ;  Armitage  p.  498.  M.  lilo- 
ralis  var.  breviseta  et  M.  striata  GD.  p.  10.  M.  striata  ?  Duthie 
n  p.  325  et  326.  M.  cylindracea  Duthie  III  p.  39.  M.  litoralis 
a.  inermis,  b.  breviseta.  et  e.  longiseta  Gulia  Barth  II  p.  50.  M.  li- 
toralis var.  tricycla  et  var.  cylindracea  FI.  an.  II  p.  37  et  IV 
Appendice  p.  137.  Medicago  intermediate  between  M.  striata 
and  litoralis  Duthie  Barth  I  p.  544. 

Nel  coltivato  come  nei  luoghi  incolti.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
dovunque  comunissima  !  Commetto  (Duthie).  —  Marzo-Maggio. 

Questa  specie  e  la  M.  denttculata,  come  sono  le  due  Medi- 
cago più  comuni  nelie  Isole  Maltesi,  cosi  sono  anche  le  più 
polimorfe.  Ciò  spiega  perchè  siano  state  indicate  con  tanti  nomi 
diversi. 

Nei  numerosi  esemplari  Maltesi  di  M.  litoralis  che  abbiamo 
sott'occhio,  il  legume  è  talora  più  largo  che  lungo,  ma  in  gene- 
rale è  più  lungo  che  largo;  varia  in  lunghezza  da  3  a  8  mm. 
ed  in  diametro  da  4  a  6  mm.,  ed  ha  da  3  a  6  giri  di  spira,  ora 
destrorsi  ed  ora  sinistrorsi,  e  più  o  meno  ingrossati  ai  margini. 
Variabilissime  sono  pure  le  spine,  ora  lunghe  fino  a  4  mm.,  di- 
ritte 0  arcuate,  sottili  o  grossette,  patenti  o  reflesso-applicate,  ora 
ridotte  a  semplici  tubercoli  o  nulle.  Questi  caratteri  del  solo 
frutto,  associandosi  in  modo  diverso,  ])roducono  un  numero  in- 
finito di  combinazioni  che  sfidano  una  esatta  classificazione.  Una 
tale  variabilità  della  M.  litoralis,  del  resto,  non  è  speciale  a 
Malta,  ma  riscontrasi  in  generale  nei  luoglii  dove  questa  specie 
è  comune. 

Oss.  —  Le  Medicago  in  genere  sono  chiamate  dai  Maltesi 
Nefel  barri. 

83.  —  Lotus. 

199.—  Lotus  ornithopodioìdes  L.  ;  Z.  p.  28;  Nyman  Obs. 
p.  650;  GD.  p.  10;  Daveau  p.  18;  Gulia  Barth  II  p.  31. 

Specialmente  nel  coltivato.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  dovunque 
comunissimo  !  —  Febbraio-Maggio. 


PAPILIONACEAE  127 

200.  —  Lotus  pusillus  Medie;  Gulia  Barth  II  p.  31;  Duthie  II 
p.  325  et  326. 

Nei  luoghi  aridi  e  nelle  arene.  —  Malta,  penisola  di  Marfa, 
MelleTia  !  Gozo,  a  Ramla  nelle  arene  marine  (Duthie  !).  Cornino, 
dove  pure  lo  aveva  trovato  Duthie,  e  dove  lo  abbiamo  raccolto 
abbondante  verso  il  centro  dell'isola  !  —  Marzo-Aprile. 

201.—  Lotus  decumbens  Poir.  ;  GD.  p.  10;  Gulia  Barth  II 
p.  9  et  31  ;  Rouy  et  Fouc.  FI.  Fr.  V  p.  149.  L.  corniculatusZ. 
p.  28;  G.  Delicata  PI.  Me),  lect.  p.  G9;  Gulia  Repert.  p.  25;  Armi- 
tage p.  499.  —  Malt.  GTiantcux. 

Luoghi  erbosi  umidi,  lungo  i  ruscelli.  —  Malta,  piuttosto  fre- 
quente, per  es.  San  Paolo  a  ?nare,  Fidclien,  Initaìileb  !  IJled 
BalliUa  (GD.).  —  Marzo-Giugno. 

Gulia  dice  che  nei  luoghi  umidi  come  a  Fiddien,  si  trova  la 
varietà  glaher  «  folio  florali  ab  umbella  non  remoto  ». 

202.—  Lotus  Creticus  L.;  Armitage  p.  498.  L.  cytisoidesZ. 
p.  51.  L.  coronillaefolius  Nyman  Obs.  p.  650.  L.  coronillaefo- 
lius,  L.  cyUsoides  et  L.  Creticus  GD.  p.  10.  L.  Creticus  et  L.  cyti- 
soides  Galla  Barth  II  p.  31.  L.  Creticus  (?)  Duthie  II  p.  321,  322, 
323,  324  et  326. 

Rupi  marittime.  —  Malta,  Gozo  e  Comino,  comune  e  abbon- 
dante !  Cominotto  (Duthie).  —  Febbraio-Giugno. 

Non  teniamo  separati  i  L.  cylisoides  L.  e  Creticus  L.,  e  tanto 
meno  il  L.  coronillaefolius  Guss.,  perché  i  caratteri  indicati  per 
distinguerli  sono  cosi  fallaci,  e  cosi  raramente  si  trovano  uniti 
nella  stessa  pianta,  che  per  lo  più  quando  si  esamina  un  esem- 
plare si  rimane  incerti  a  quale  di  queste  supposte  specie  appar- 
tenga. Tale  impossibilità  di  distinguere  nettamente  queste  forme 
del  L.  Creticus  (sensu  lato)  del  resto  non  è  speciale  a  Malta. 

203.  —  Lotus  edulis  L.;  Z.  p.  51  ;  GD.  p.  10;  Gulia  Repert. 
p.  35  et  Barth  li  p.  31.  —  Malt.  KrempuO. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  Gozo,  Comino  e  Filfola, 
comunissimo  !  —  Marzo-Maggio. 
Qui  come  altrove  i  ragazzi  ne  mangiano  i  legumi. 

84.  —  Tetragonolobus. 

204.  —  Tetragonolobus  purpureus  Moench;  GD.  p.  10  (typus 

et  var.  b.  Guss.)  ;   Gulia  Repert.  p.  20.   Lotus  Tetragonolobus 
et  Tetragonolobus  siliquosus'?  Z.  p.  28  et  73;  Fi.  an.  II  p.  74. 


128  PAPILIONACEAE 

L.  Tetragonolohus  D'Urv.  p.  96;  Nyman  Obs.  p.  650.  L.  Tetra- 
gonolohus  et  L.  Bivoneus  Gulia  Barth  II  p.  31.  —  Malt.  Fig-- 
gleila  Uamra. 

Luoghi  coltivati.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  comune  !  —  Feb- 
braio-Maggio. 

Delicata  dice  che  trovasi  pure  la  varietà  h.floribus  liiieisGuss. 
che  Gussone  stesso  (Syn.  II  p.  349)  propone  di  elevare  al  rango 
di  specie  col  nome  di  Lotus  Bivoneus.  Con  questo  nome  la  cita 
Gulia  ed  é  probabilmente  questa  varietà  che  Zerafa  chiama  Te- 
iragonolobus  sUiquosus,  se  pure  non  intendeva  con  tal  nome 
una  delle  specie  seguenti.  Noi  non  abbiamo  mai  Incontrato  que- 
sta varietà  gialla,  né  alcuna  delle  due  altre  seguenti  specie  di 
Tetragonolobus. 

I  legumi  di  questa  specie  si  mangiano  come  quelli  del  Lotus 
cdulis. 

205.*  —  Tetragonolobus  conjugatus  (L.)  Link;  Z.  p.  72;  GD. 
p.  10;  Gulia  Repert.  p.  20.  Lotus  conjugatus  Gulia  Barth  II  p.  31. 
L.  conjugatus  a  GussoneiFl.  an.  II  p.  74.  —  Malt.  Figgeila  safra. 

Campi.  —  Malta,  Corradino,  Uied  Kirda,  Marsa  (Gulia).  — 
Marzo-Maggio. 

È  strano  che  questa  specie  cui  Delicata  dà  un  nome  indigeno 
e  della  quale  dice  «  in  arvis  et  Inter  segetes  »,  e  per  la  quale 
Gulia  cita  tre  località,  non  sia  stata  trovata  da  altri.  Non  ne 
esiste  esemplare  nell'Erbario  dell'Università. 

206.*  —  Tetragonolobus  biflorus  (Desr.  in  Lam.)  Ser.  in  DC; 
Z.  p.  72  ;  GD.  p.  10  ;  Gulia  Repert.  p.  20.  Lotus  biflorus  Gulia 
Barth  II  p.  31  ;  FI.  an.  II  p.  75.  —  Malt.  Figgeila  hamra. 

Campi.  —  Malta,  MagTilah,  Contadino  (Gulia).  Gozo,  IJied  il 
Lunziata  (Gulia).  —  Marzo-Maggio. 

Anche  di  questa  specie  Delicata  dà  il  nome  indigeno  e  scrive 
«  in  arvis  et  Inter  segetes  »  e  Gulia  cita  tre  località.  Ma  non 
é  stata  trovata  da  alcun  altro  per  quanto  sappiamo,  né  se  ne 
trova  esemplare  nell'Erbario  Universitario.  Non  si  può  quindi 
fare  a  meno  di  dubitare  di  qualche  errore  di  determinazione. 

85.  —  Trigonella. 

207.  —  Trigonella  Monspeliaca  L.;  GD.  p.  10;  Gulia  Barth  II 
p.  32  ;  Duthie  II  p.  321,  322  et  326. 
Luoghi  aridi  e  sassosi.  —  Malta,  qua  e  là,  non  rara,  Marfa, 


PAPILIONACEAE  129 

Corradino,  Penibroke  Camp,  Atirax  ecc.  !  Gozo,  iu  molti  luo- 
ghi; rigogliosa  ed  abbondante  nell'interno  del  castello  di  Ra- 
hato  !  Cominotto  (Duthie).  —  Marzo-Maggio. 

208.  *  —  Trigonella  maritima  Del.;  GD.  p.  10;  Gulia  Barth  II 
p.  32  ;  FI.  an.  II  p.  46. 

Luoghi  aprici  vicini  al  mare.  —  Malta,  Bieb  il  Ghzira  (GD.  !), 
Sliema  (Gulia).  ~  Febbraio-Aprile. 

209.*—  Trigonella  cornlculata  L.;  GD.  p.  10;  Gulia  Barth 
II  p.  32;  FI.  an.  II  p.  46;  CG.  Arch.  Melit.  p.  205. 

Luoghi  erbosi  e  campi.  —  Malta,  Ùied  Babu  (GD.),  Marsa- 
scala  (Gulia).  —  Marzo-Maggio. 

Riferiamo  le  indicazioni  di  Delicata  e  di  Gulia,  notando  però 
che  il  solo  esemplare  che  nell'Erbario  di  Malta  porta  il  nome  di 
T.  corniculata  scritto  dallo  stesso  Delicata,  è  invece  T.  ìnaritima. 

86.  —  Melilotds. 

210.*  —  Melllotus  Italicus  (L.)   Lam.;  Z.  p.  53;  GD.  p.  11  ; 

Gulia  Repert.  p.  60  et  Barth  II  p.  31  ;  FI.  an.  II  p.  43  ;  Zodda 
Revisione  monografica  dei  Melilotus,  Malpighia  XV  p.  356. 

Campi  e  luoghi  erbosi.  —  Malta  (GD.).  —  Febbraio-Aprile. 

Non  abbiamo  trovato  questa  specie,  quantunque  Delicata  e 
Gulia  la  dicano  comune.  Dubitiamo  quindi  cbe  si  tratti  di  erro- 
nea determinazione,  tanto  più  che  Gulia  nel  Repertorio  dice  che 
ha  fiori  bianchi. 

211.  —  Melilotus  Indicus  (L.)  Ali.  M.  parviflora  GD.  p.  11; 
Gulia  Barth  II  p.  31. 

Campi  e  luoghi  erbosi,  tanto  umidi  che  asciutti.  —  Malta,  qua 
e  là,  per  es.  ImiaTileb,  Ta  Baldu,  Marsa  !  Cornino  !  —  Marzo- 
Maggio. 

Tanto  Delicata  quanto  Gulia  dicono  di  questa  specie  che  è 
molto  comune  dovunque.  Non  possiamo  confermare  tale  asser- 
zione che  bene  si  applica  invece  alle  due  specie  seguenti. 

Le  piante  che  abbiamo  raccolte  a  ImtaUleb  in  luoghi  umidi, 
sono  rigogliose  e  robuste,  ed  hanno  i  racemi  multiflori  e  com- 
patti, in  generale  più  brevi  delle  foglie.  Si  avvicinano  dunque 
alla  var.  densiflorus  Somra.  (Bull.  Soc.  bot.  it.  1898  p.  122). 

A  Comino  invece  abbiamo  raccolto  due  forme  diverse  da  quella, 
e  diverse  fra  loro.  Entrambi  hanno  racemi  allungati,  oltrepas- 
santi molto  le  foglie.  Ma  una  di  esse  ha  un  numero  di  fiori  mi- 

8.  SoiiMiER  et  Caruaxa  Gatto.  —  Flora  Melitensis  nova.  9 


130  PAPILIONACEAE 

nore,  e  legumi  maturi  lunghi  3  mm.,  cioè  quasi  il  doppio  del- 
l'altra, e  si  avvicina  per  questi  caratteri  alla  var.  permixta 
(Jord.)  mentre  l'altra  può  ascriversi  al  tipo  (sec.  Fiori  FI.  an.  II 
p.  44). 

212.  —  Meiilotus  sulcatus  Desf.  ;  GD.  p.  11  ;  Armitage  p.  497. 
M.  MaurUanìca  Gulia  Barth  II  p.  32.  M.  sulcatus  var.  Ascher- 
sonìi  Schulz  Monogr.  der  Gatt.  Meiilotus  ;  Zodda  Revis.  monogr. 
Malpighia  XV  p.  358.  M.  silicata  a  typica  forma  Ascheì^sonii 
FI.  an.  Appendice  p.  137. 

Campi  e  luoghi  erbosi  asciutti.  —  Malta,  comune!  Gozo,  co- 
munissimo !  Cornino,  comune  !  —  Gennaio-Maggio. 

Secondo  il  monografo  del  genere  Schulz  (seguito  da  Zodda  Revis. 
e  da  Fiori  FI.  an.),  a  Malta  cresce  la  varietà  Aschersonii,  di  cui 
lo  Schulz  ha  veduto  a  Berlino  esemplari  raccolti  da  Schwein- 
furth.  Noi  non  abbiamo  trovato  diflerenza  fra  le  piante  Maltesi 
e  le  forme  comuni  in  Sicilia  e  sul  continente  Italiano. 

213.  ~  Meiilotus  segetalis  (Brot.)  Ser.  in  DO.  ;  Zodda  Revis. 
monogr.  Malpighia  XV  p.  359.  M.  silicata  var.  segetalis  FI.  an.  II 
p.  42.  M.  compacta  GD.  p.  II;  Gulia  Barth  II  p.  32;  Duthie  II 
p.  323  et  326. 

Campi  e  luoghi  erbosi,  specialmente  umidi.  —  Malta,  Gozo, 
Cornino  e  Filfola,  molto  comune  !  Cominotto  (Duthie).  —  Marzo- 
Maggio. 

Nei  luoghi  erbosi  vicino  al  mare  trovasi  prostrato,  con  racemi 
raccorciati  e  pauciflori,  e  con  foglie  più  consistenti.  Nei  luoghi 
asciutti  ha  il  fusto  eretto  e  sottile.  Nei  luoghi  umidi  ha  cauli 
fistolosi,  alti  fin  più  di  un  metro,  con  foglioline  che  giungono  ad 
avere  35  mm.  di  lunghezza  e  20  di  larghezza,  e  legumi  di  ol- 
tre 4  mm.,  e  corrispondono  alla  varietà  fislulosus  (M.  sulcatus 
var.  fistulosus  Somm.  Bull.  Soc.  bot.  it.  1898  p.  123). 

Questa  specie  e  la  precedente,  benché  nei  loro  estremi  siano 
assai  diverse,  presentano  delle  forme  di  transizione. 

214.  —  Meiilotus  infestus  Guss.  ;  GD.  p.  11  ;  Gulia  Barth  II 
p.  31;  Duthie  II  p.  323;  Zodda  Revis.  monogr.  Malpighia  XV 
p.  358.  M.  silicata  var.  infesta  FI.  an.  II  p.  43.  • 

Campi  e  luoghi  umidi  o  freschi.  —  Malta,  in  molti  luoghi, 
per  es.  Ghirghenti,  Ta  Baldu,  San  Paolo  a  mare,  MelleTia, 
IintaTrleb  ecc.  !  Gozo,  meno  frequente  che  a  Malta  !  —  Febbraio- 
Aprile. 


PAPILIONACEAE  131 

215.—  Melilotus  Messanensis  (L.)  Ali.;  D'Urv.  p.  93;  Z. 
p.  53  ;  GD.  p.  11  ;  Duthie  li  p.  323,  324  et  325,  et  III  p.  39  ;  Gulia 
Barth  II  p.  31;  Armitage  p.  498;  FI.  aii.  II  p.  42;  Zodda  Revis. 
monogr.  Malpighia  XV  p.  359. 

Luoghi  erbosi  umidi.  —  Malta  e  Gozo,  in  molti  luoghi  e  ab- 
bondante !  Cornino  !  —  Febbraio-Maggio. 

Oss.  —  I  Maltesi  chiamano  i  Melilotus  in  genere  Treu. 

87.  —  Trifolium. 

2!6.  *  —  Trifolium  pratense  L.  ;  Z.  p.  75;  GD.  p.  11;  Gulia 
Barth  II  p.  51  ;  CG.  Arch.  Melit.  p.  205. 

Luoghi  erbosi.  —  Malta,  Ùiecl  BalliUa  (GD.),  Marsa,  Marsa- 
scala  (Gulia).  —  Aprile-Maggio. 

Per  quanto  sappiamo,  questa  specie  non  è  stata  trovata  da 
altri  che  da  Delicata  e  Gulia,  poiché  le  citazioni  di  Zerafa  non 
si  sa  se  si  applichino  a  pianta  spontanea,  e  deve  quindi  essere 
molto  rara. 

217.  —  Trifolium  echinatum  Marsch.  Bieb. 

Luoghi  erbosi.  —  Malta,  raro,  nel  campo  sperimentale  presso 
Casale  Attardi  Sani'Anlonio  (Borg!).  —  Maggio. 

Non  sappiamo  dire  di  questa  specie  se  sia  subspontanea,  o  se 
sia  un  antico  elemento  delia  flora  Maltese.  Probabilmente  é  una 
nuova  introduzione  che  nei  luoghi  dove  l'abbiamo  trovata  si  è 
già  discretamente  diffusa. 

218.  —  Trifolium  maritimum  Huds. 

Luoghi  erbosi.  —  Malta,  raro,  Floriana  sugli  spalti  dei  forti  ; 
fra  Notabile  e  ImtaTileh,  lungo  il  ruscello  che  segue  la  via  !  — 
Aprile-Maggio. 

219.  -  Trifolium  stellatum  L.  ;  Forskaal  N.o  56;  Z.  p.  76; 
GD.  p.  11  ;  Gulia  Barth  II  p.  51  et  112;  Duthie  II  p.  321,  324 
et  326  ;  Gibelli  e  Belli  Rivista  crit.  del  gen.  Trifolium  Sez.  La- 
gopus  p.  54. 

Valli  e  luoghi  erbosi  aprici  e  aridi.  —  Malta,  Gozo  e  Comino, 
comunissimo  dovunque  !  Cominotto  ^Duthie).  —  Marzo-Maggio. 

220.  —  Trifolium  intermedium  Guss.  ;  GD.  p.  11  ;  Gulia  Barth 
II  p.  51  ;  Somm.  Schedae  FI.  it.  exsic.  N.»  1072  (N.  (?!  bot.  it.  1909 
p.  482).  T.  angustifolium  var.  intermedium  FI.  an.  II  p.  53. 

Luoghi  erbosi  asciutti.  —  Malta,  qua  e  là,  per  es.  Corradino 
dove  abbonda,  Imtatilel),  Uied  Incita  ecc  !  —  Aprile-Maggio. 


132  PAPILIONACEAE 

221.  —  Trifolium  angustifolium  L.  ;  Z.  p.  75  ;  GD.  p.  11  ;  Gulia 
Barth  II  p.  51. 

Luoghi  erbosi  aridi.  --  Malta,  qua  e  là,  per  es.  San  Paolo 
a  mare.  Boschetto,  Ùied  GTwmor,  liied  Hanzir  ecc.  !  Gozo, 
Ta  Cene,  Migiar  Scini  !  —  Aprile-Giugno, 

222.  —  Trifolium  lappaceum  L.  ;  Z.  p.  75;  GD.  p.  11  ;  Gulia 
Barth  li  p.  51. 

Luoghi  erbosi,  margini  dei  campi.  —  Malta,  piuttosto  raro, 
San  Paolo  a  mare,  Ta  Baldu,  Ùied  Gherzwna  !  MeUetia  (Rea- 
de!),  Ùied  il  GTmsel  (Borg).  —  Aprile-Giugno. 

223.*  —  Trifolium  Cherleri  L.  ;  Z.  p.  74;  GD.  p.  11;  Gulia 
Barth  II  p.  51. 

Nei  campi.  —  Malta,  Vied  Babà  (GD.),  Marsascala  (Gulia). 
Gozo,  Ùied  il  Liiìiziata  (Gulia).  —  Marzo-Maggio. 

Certo  raro,  poiché  non  trovato  da  noi  né  da  quelli  che  hanno 
erborato  a  Malta  ai  tempi  nostri. 

224.*—  Trifolium  arvense  L.  ;  Z.  p.  75;  GD.  p.  11;  Gulia 
Barth  II  p.  51. 

Nei  campi.  —  Malta,  Corradino  (GD.),  Gneina,  MelleTia  (Gu- 
lia). —  Marzo-Maggio. 

Da  noi  mai  trovato,  né,  che  sappiamo,  da  altri  che  da  Delicata 
e  da  Gulia. 

225.  *  —  Trifolium  Lucanicum  Gasparr.  T.  Dalmaticum  GD. 
p.  11;  Gulia  Barth  li  p.  51. 

Luoghi  aprici.  —  Malta,  Ùied  GTiomor  (GD.),  Sliema  (Gulia). 
Gozo,   Ta  Cene  (Gulia).  —  Marzo-Maggio. 

226.  —  Trifolium  scabrum  L.  ;  Z.  p.  75;  GD.  p.  11;  Gulia 
Barth  li  p.  51  ;  Duthie  II  p.  324  et  326. 

Luoghi  erbosi  aprici,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta,  Gozo  e  Co- 
rnino, comune  dovunque  !  Cominotto  (Duthie).  —  Marzo-Maggio. 

227.  *  —  Trifolium  subterraneum  L.  ;  Brenner  in  Badger  ; 
GD.  p.  11  ;  Duthie  Barth  I  p.  544;  Gulia  Barth  li  p.  50.  T.  sub- 
terraneum var.  longipes  Gibelli  e  Belli  Rivista  crit.  Trif.  Sez. 
Calycomorphum  p.  36;  FI.  an.  II  p.  48. 

Luoghi  erbosi  aprici.  —  Malta,  piuttosto  raro,  sulla  strada 
delle  saline  (Armitage  !),  spalti  dei  forti  di  Valletta  (GD.),  Ta 
Xbiex  (Gulia).  Gozo,  sulla  costa  di  Kala  (Duthie).  —  Marzo- 
Maggio. 

Gli  esemplari  che  abbiamo  visti  raccolti  da  Armitage  appar- 


PAPILIONACEAE  133 

tengono  alla  varietà  longipes  Gay,  come  quelli  raccolti  da  Duthie 
e  studiati  da  Gibelli  e  Belli. 

228.*  —  Trifolium  spumosum  L.;  Z.  p.  74;  GD.  p.  11;  Gulia 
Bai'th  II  p.  50  ;  FI.  an.  Il  p.  58. 

Luoghi  aprici.  —  Malta,  tlied  Ballula  (GD.).  —  Marzo-Maggio. 

Gulia  scrive  che  questa  specie  é  molto  comune  nei  terreni 
incolti.  Deve  essere  un  equivoco,  poiché  noi  non  l'abbiamo  mai 
trovata,  né  sappiamo  che  sia  stata  veduta  da  altri  dopo  il  tempo 
di  Gulia. 

229.  —  Trifolium  fragiferum  L.  ;  Z.  p.  75;  GD  p.  11  ;  Gulia 
Barth  II  p.  51. 

Lungo  i  fossi  in  terreno  umido,  e  lungo  le  vie.  —  Malta,  qua 
e  là,  per  es.  fuori  di  Porta  Bombe,  ImtaTìleh,  Ghirghenti,  Ca- 
sale Attardi  Ùied  Incita,  tlied  Hallia  (GD).  Gozo,  Xlendi,  fra 
Zebbug  e  Marsalforno  !  Ùied  il  Lunziata  (Gulia).  —  Maggio- 
Settembre. 

A  Ghirghenti  abbiamo  trovato  in  terreno  roccioso  asciutto, 
una  forma  di  aspetto  assai  caratteristico  che  ci  sembra  corri- 
spondere alla  \3iY.  pulchellmn  Lange  (in  Willk.  et  Lg.  FI.  Hisp. 
Ili  p.  360).  Ha  il  fusto  legnoso  e  tanto  raccorciato  che  i  rami,  essi 
pure  cortissimi,  sembrano  partire  tutti  quasi  da  un  medesimo 
punto,  cosicché  la  pianta  acquista  un  aspetto  pulvinare.  I  pedun- 
coli sono  lunghi  tutt'al  più  1  cm.  I  capolini  a  maturità  sono  sfe- 
rici, ed  hanno  un  diametro  di  meno  di  un  cm.  I  piccioli  misu- 
rano pochi  millimetri,  e  le  foglioline  sono  lunghe  2-A  mm.  Dalla 
var.  halicola  Gibelli  e  Belli  (Rivista  crit.  Trifol.  ital.  Sez.  Galea- 
ria  p.  22)  che  quegli  autori  suppongono  possa  essere  uguale  alla 
var.  inilchelliim  Lange,  le  nostre  piante  differiscono  per  avere 
la  pagina  inferiore  delle  foglioline  percorse  da  nervi  molto  ri- 
levati e  non  particolarmente  glauche  né  coperte  di  pulviscolo. 

230.  —  Trifolium  resupinatum  L.  ;  Z.  p.  75  ;  Gulia  Barth  II 
p.  51  ;  Duthie  II  p.  321,  324  et  326  ;  CG.  Medit.  Nat.  p.  277.  T.  re- 
sicpinatimi,  T.  suaveolens  et  ejus  var.  flore  albo  GD.  p.  11. 
T.  abbreviaticm  Gulia  Almanacco  p.  67  (monente  ipso  Gulia  Barth 
II  p.  51). 

Luoghi  erbosi  tanto  asciutti  che  umidi,  lungo  le  strade  e  lungo 
i  ruscelli.  —  Malta,  Gozo,  comunissimo  !  Cornino  !  —  Aprile- 
Giugno. 

Il  Trifolium  suaveolens  degli  autori  italiani  non  è  che  una 


134  PAPILIONACEAE 

forma  stazionale  più  robusta  del  T.  resupinaium.  Questa  specie, 
anche  nelle  Isole  Maltesi,  in  luoghi  umidi  e  fertili  ha  il  caule 
fistoloso  e  striato,  ed  acquista  dimensioni  notevoli.  A  Cornino, 
in  un  luogo  umido  vicino  al  mare,  lo  abbiamo  trovato,  fra  piante 
idrofile,  straordinariamente  sviluppato,  con  peduncoli  lunghi 
fino  6  cm.,  corolle  di  9  mm.  e  calici  fruttiferi  larghi  fino  5  mm. 
e  lunghi  9  (senza  i  denti  che  misurano  fin  4  mm.).  Queste  forme 
ubertose,  viste  isolate,  potrebbero  sembrare  una  specie  diversa. 
Abbiamo  trovato  il  T.resi(,pinatum(\Vidi\c\iQ  volta  anche  con  fiori 
bianchi,  ma  raramente;  sarà  questo  il  T.  snaveolens  var.  flore 
albo  di  Delicata. 

231.  —  Trìfolium  tomentosum  L.  ;  Z.  p.  7G;  GD.  p.  11;  Gulia 
Barth  II  p.  51  ;  Gibelli  e  Belli  Rivista  crit.  Trif.  Sez.  Galearia  p.  21. 

Luoghi  aprici  asciutti.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  comune  !  — 
Aprile-Maggio. 

232.*  —  Trìfolium  congestum  Guss.  ;  GD.  p.  12;  Gulia  Barth 
II  p.  51;  FI.  an.  II  p.  51. 

Campi.  —  Malta,  Ùied  GTiomor  (GD.),  Cotlonera  (Gulia).  — 
Aprile-Maggio. 

Specie  da  noi  non  trovata  e  di  cui  non  esistono  esemplari  nel- 
l'Erbario Universitario. 

233.  —  Trìfolium  suffocatum  L.;  Brenner  in  Badger;  Z.  p.  76  ; 
GD.  p.  12;  Daveau  p.  18;  Gulia  Barth  II  p.  51. 

Luoghi  erbosi  asciutti,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta,  comune  ! 
Gozo,  comunissimo  !  —  Marzo-Maggio. 

234.*  —  Trifolium  repens  L.  ;  Z.  p.  75;  GD.  p.  12;  Gulia 
Barth  II  p.  51. 

Luoghi  erbosi,  lungo  le  vie.  —  Malta,  Ùied  Kirda  (GD.),  Marsa 
(Gulia).  —  Marzo-Maggio. 

235.  —  Trìfolium  nìgrescens  Viv.;  GD.  p.  12;  Gulia  Barth  II 
p.  51;  Gibelli  e  Belli  Rivista  crit.  Trif.  Sez.  Amoria  p.  663.  T.  hy- 
bridum  Z.  p.  75;  G.  Delicata  PI.  Mei.  lect.  p.  69  (monente  ipso 
Delicata). 

Luoghi  erbosi,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino» 
comunissimo! —  Marzo-Aprile. 

Dove  il  suolo  è  più  ricco  cresce  rigoglioso,  con  stendardo 
largo  4  V2  e  lungo  12  mm.  (compresa  1'  unghia).  In  Marzo  e 
Aprile  si  vedono  interi  tratti  di  terreno  biancheggiare  per  la 
sua  abbondante  fioritura. 


PAPILIONACEAE  135 

Oss.  —  Trìfoliuni  speciosum  GD.  p.  12;  Gulia  Barth  II  p.  51  ; 
FI.  an.  K  p.  65;  CG.  Arch.  Melit.  p.  205. 

Non  ammettiamo  la  presenza  del  T.  speciosum  Willd.  nella 
flora  Maltese,  dubitando  che  si  tratti  di  una  erronea  determina- 
zione, perchè  il  T.  speciosmn  è  pianta  di  regione  montana  o  sub- 
montana, e  perché  l'esemplare  che  trovasi  con  quel  nome  alPEr- 
bario  Universitario  appartiene  a  tutt'altra  specie.  Ed  infatti  gli 
esploratori  della  flora  Maltese  dopo  i  tempi  di  Delicata  e  di  Gu- 
lia, l'hanno  ricercato  invano  nei  luoghi  indicati  da  quegli  autori 
(Malta,  Ùiecl  Dalluta  e  BaTiria  ;  Gozo,   Ta  Cene). 

236.  —  Trifolìum  agrarium  (L.  pr.  p.)  Poli.  ;  Z.  p.  74;  Gulia 
Repert.  p,  G6.  T.  agrarium  et  T.  jjrocumbens  G.  Delicata  PI. 
Mei.  lect.  p.  68  et  69;  Gulia  Barth  II  p.  51.  T.  agrarium  et 
T.  campestre  GD.  p.  12. 

Nei  luoghi  incolti  come  nel  coltivato.  —  Malta,  Gozo  e  Co- 
mino,  molto  comune  dovunque  !  —  Marzo-Maggio. 

Noi  non  abbiamo  visto,  nelle  Isole  Maltesi,  altro  TrHfolium  della 
sezione  Chronosemium  che  il  T.  agrarium  Poli.  (=:  T.  campe- 
stre Schreb.  ;  Fiori  FI.  an.),  comunissimo  dovunque. 

Oss.  —  I  Trifolìum  in  genere  sono  detti  dai  Maltesi  Xnien. 

88.  —    PSORALEA. 

237.  —  Psoralea  bituminosa  L.  ;  Z.  p.  64;  Nyman  Obs.  p.  649; 
GD.  p.  12;  Gulia  Repert.  p.  55  et  Barth  II  p.  32;  Duthie  II 
p.  324  ;  Armitage  p.  497.  ~  Malt.  Siila  salvaggia. 

Luoghi  aprici  aridi.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  comunissima 
dovunque  !  —  Febbraio-Maggio. 

A  Malta  in  vari  luoghi,  ed  in  Gozo  a  Migiar  Scini  ne  abbiamo 
trovato  esemplari  isolati  con  fiori  perfettamente  bianchi. 

89.  ~   ASTRAGALUS. 

238.  —  Astragalus  sesameus  L.  ;  GD.  p.  12  ;  Gulia  Barth  II 
p.  31;  Duthie  II  p.  322,  325  et  326;  FI.  an.  II  p.  77. 

Luoghi  erbosi,  specialmente  aprici  ed  aridi.  —  Malta,  abba- 
stanza frequente,  Floriana,  Corradino,  Pembroke  Camp,  Forte 
Ricasoli,  Ta  Baldu  ecc.!  Gozo,  in  molti  luoghi;  particolarmente 
rigoglioso  nell'interno  del  castello  di  Rabato  !  Cominotto  (Du- 
thie). —  Marzo-Aprile. 

Nei  luoghi  aridi  trovasi  nano. 


136  PAPILIONACEAE 

239.  —  Astragalus  Baeticus  L.  ;  Z.   p.  43  ;  GD.  p.  12  ;  Du- 

thie  III  p.  39;  Gulia  Barth  II  p.  31.  —  Malt.  Caffè  tal  Messicu. 

Luoghi  erbosi  arenosi  incolti.  —  Malta,  qua  e  là,  Marfa,  Flo- 
rianal  Ùied  Babu  (GD.),  Gneina  ecc.  (Gulia).  Gozo,  a  Rarala  ! 
Cornino  !  —  Marzo-Maggio. 

Quando  cresce  nei  luoghi  umidi  acquista  grandi  proporzioni, 
mentre  nei  luoghi  aridi  rimane  nano.  Viene  adoperato  talvolta 
dal  popolo  come  succedaneo  del  caffé. 

240.  —  Astragalus  hamosus  L.  ;  Z.  p.  43;  GD.  p.  12;  Gulia 
Barth  II  p.  30  ;  Duthie  li  p.  322,  325  et  326. 

Campi  e  luoghi  incolti  erbosi.  —  Malta  e  Gozo,  comune  ! 
Cominotto  (Duthie).  —  Febbraio-Maggio. 

90.  —  Coronilla. 

241.  —  Coronilla  Emerus  L.;  Z.  p.  15;  GD.  p.  12;  Gulia  Barth 
II  p.  52;  FI.  an.  II  p.  93  ;  CG.  Arch.  Melit.  p.  205. 

Luoghi  rupestri.  —  Malta,  rara,  Lied  Babul  colline  di  tlardia 
(GD.  e  Gulia).  —  Febbraio-Aprile. 

242.  —  Coronilla  Valentina  L.  ;  Z.  p.  15;  GD.  p.  12;  Gulia  Al- 
manacco p.  69.  C.  stipularis  Duthie  II  p.  321.  C.  glauca  Duthie  II 
p.  322  et  III  p.  39  ;  Armitage  p.  497  et  500;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8. 
C.  Valentina  ^  glauca  FI.  an.  II  p.  92.  C.  Valentina  et  C.  glauca 
Gulia  Barth  p.  52. 

Luoghi  rocciosi.  —  Malta,  piuttosto  rara,  Ùied  Babul  Ùardia 
(GD.),  Majesa  presso  Ghain  TuffìTia  (Borg  !),  Ùied  Kirda  (Gu- 
lia !  e  Duthie),  Zurrico  (Duthie).  Gozo,  Marsalfomo  (Duthie!). 
—  Febbraio-Aprile. 

Abbiamo  potuto  accertarci  che  le  piante  di  Ùied  Kirda  man- 
date air  Erbario  Centrale  di  Firenze  col  nome  di  C.  Valen- 
tina L.  e  quelle  di  Marsalfomo  mandate  da  Duthie  col  nome  di 
C.  glauca  L.  non  differivano  le  une  dalle  altre,  ne  da  quelle  da 
noi  raccolte  nei  luoghi  indicati  per  C.  Valentina  e  C.  glauca. 
Da  ciò  si  deduce  che  una  sola  entità  (sia  specie  o  sia  varietà) 
fu  indicata  con  due  nomi  diversi.  Però  non  sappiamo  se  all'en- 
tità Maltese  convenga  il  nome  di  Valentina  o  di  glauca,  perchè, 
quantunque  per  tutto  l'abito,  per  i  legumi  con  fino  a  5-6  arti- 
coli ed  altri  caratteri  si  dovesse  chiamar  Valentina,  non  ab- 
biamo mai  trovato  in  essa  le  grandi  stipole  che  della  Valentina 
sono  il  distintivo  principale.  Bisogna  notare  però  che  non   ab- 


PAPILIONACEAE  137 

biamo  visto  esemplari  giovani,  e  che  la  C.  Valentina  tipica  in- 
vecchiando perde  le  grandi  stipole,  e  si  trova  talvolta  soltanto 
con  le  ultime  stipole  in  alto  che  sono  strette,  quasi  lineari.  Per 
ora  ci  atteniamo  al  nome  C.  Valentina  L.  di  cui  per  alcuni  la 
C.  glauca  L.  non  è  altro  che  una  varietà. 

243.  —  Coronilla  scorpioides  (L.)  Koch  ;  Duthie  II  p.  326. 
AsiroloMum  scorpioides  Z.  p.  43,  Ornithopus  scorpioides  GD. 
p.  12.  ArthroloMum  scorpioides  Gulia  Repert.  p.  42  et  Barth  II 
p.  52.  —  Malt.  XeTii  fijnTiabba  o  Morra. 

Nel  coltivato,  ed  anche  nei  luoghi  incolti  aridi.  —  Malta,  Gozo, 
Cornino  e  Cominotto,  frequente  dovunque!  —  Marzo-Maggio. 

Oss.  —  Donaveria  Securidaca  (L.)  Desv. 

Abbiamo  trovato  in  Aprile  1893  un  esemplare  di  questa  spe- 
cie in  fiore  in  Malta  alla  Marsa  presso  Imghieret  sul  margine 
di  un  campo.  Ma  avendola  ricercata  invano  dopo  d'allora,  sup- 
poniamo che  fosse  pianta  avventizia,  la  cui  comparsa  fu  effimera. 

91.  —  SCORPIURUS. 

244.  —  Scorpìurus  subvillosus  L.;  Z.  69  ;  Nyman  Obs.  p.  649. 
GD.  p.  12;  Gulia  Repert.  p.  62  et  Barth  II  p.  52  ;  Duthie  II  p.  326  ; 
Armitage  p.  497.  —  Malt.  tìidna. 

Nel  coltivato,  ed  anche  nei  luoghi  incolti.  —  Malta,  Gozo  e  Co- 
rnino, comune  dovunque  !  Cominotto  (Duthie).  —  Marzo-Maggio. 

Questa  pianta  viene  coltivata  per  foraggio,  specialmente  nei 
cattivi  terreni,  e  se  ne  vedono  campi  interi. 

245.*  —  Scorpiurus  vertniculatus  L.;  GD.  p.  12;  Gulia  Barth 
II  p.  52  ;  FI.  an.  II  p.  89  ;  CG.  Arch.  Melit.  p.  205. 

Campi  e  luoghi  erbosi.  —  Malta,  Uied  Balluta  (GD.),  Cotto- 
nera  (Gulia).  —  Marzo-Aprile. 

Noi  ed  altri  l'abbiamo  cercato  invano  nei  luoghi  indicati.  Os- 
serviamo che  anche  in  Sicilia,  dove  fu  indicato  soltanto  da  Ucria, 
non  fu  trovato  da  altri,  tanto  che  ivi  ora  non  se  ne  ammette  l'esi- 
stenza. 

Oss.  —  Ornitìwpus  compressus  h.\  Z.  p.  58;  GD.  p.  12;  Gulia 
Barth  II  p.  52  ;  CG.  Arch.  Melit.  p.  205. 

Sopprimiamo  questa  specie  perché  Delicata  e  Gulia  che  la 
dicono  comunisssima  nei  campi,  devono  averla  certo  scambiata 
con  altra  pianta,  non  avendola  alcun  altro  mai  trovata  sponta- 
nea nelle  Isole  Maltesi.  Un  esemplare  solo  di  0.  compressus  L. 


138  PAPILIONACEAE 

venne  raccolto  nel  1896  dal  Godfery  a  GTiain  Duieli,  su  di  un 
mucchio  di  pozzolana  importata,  insieme  ad  altre  piante  avven- 
tizie. Negli  anni  successivi  non  ricomparve  in  quel  luogo. 

92.  —  HippocREPis. 

246.  —  Hippocrepis   unisiliquosa  L.  ;    Z.  p.  50  ;    GD.   p.  12  ; 

Daveau  p,  18  ;  Gulia  Barth  II  p.  52. 

Campi  e  luoghi  erbosi  aprici.  —  Malta,  Gozo,  Cornino  e  Co- 
minotto,  molto  comune  dovunque  !  —  Marzo-Maggio. 

247.  —  Hippocrepis  multisiliquosa  L.  ;  Z.  p.  23;  GD.  p.  12; 
Gulia  Barth  II  p.  52  ;  Armitage  p.  497  ;  FI.  an.  II  p.  93. 

Luoghi  erbosi,  margini  dei  campi  ecc.  —  Malta,  Gozo  e  Co- 
rnino, comune  !  —  Marzo-Maggio. 
Nei  luoghi  fertili  cresce  rigogliosa,  e  nana  nei  luoghi   aridi. 

248.  —  Hippocrepis  ciliata  Willd.  ;  Duthie  II  p.  326  et  III 
p.  39;  Gulia  Barth  II  p.  52;  CG.  Arch.  Melit.  p.  206. 

Luoghi  aprici.  —  Malta,  rara.  San  Paolo  a  mare  !  MeUeTia 
e  tJied  il  GTiasel  (Gulia),  Boschetto  (Borg  !).  Gozo,  piuttosto  rara, 
fra  Ùied  Bingemina  e  Ùied  ir  RìTìan  !  sopra  Ramla  (Duthie  !). 
Cornino,  meno  rara  !  Cominotto  (Duthie).  —  Marzo-Maggio. 

93.  —  Hedysarum. 

249.  —  Hedysarum  capitatum  Desf.  ;  Gulia  Barth  I  p.  152  et 
II  p.  52  ;  Duthie  I  p.  209,  II  p.  323  et  325,  et  III  p.  39  ;  Armitage 
p.  498  et  499;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8  et  Medit.  Nat.  p.  277.  H.  spi- 
nosissimum  var.  capitaturn  FI.  an.  IV  Appendice  p.  143.  —  Malt. 
Siila  salvaggia. 

Luoghi  aprici  aridi,  e  luoghi  argillosi  vicino  al  mare.  —  Malta, 
molto  localizzata,  penisola  di  Mar  fa,  Marsascirocco,  Belimat^a, 
Gneina  !  MelleTia  (Duthie  !)  —  Gozo,  Xlendi  vicino  al  mare 
(Duthie!).  —  Marzo-Maggio. 

250.  ~  Hedysarum  paliens  (Moris)  Halaczy. 

Luoghi  aprici  aridi.  —  Cornino,  dove  in  alcuni  luoghi  è  molto 
abbondante  !  —  Marzo-Maggio. 

Questa  specie  fu  descritta  e  figurata  per  la  prima  volta  da 
Sibthorp  e  Smith  (FI.  Graeca  Vili  p.  16,  tav.  721),  però  riferita 
al  H.  spinosissimum  di  Linneo.  Nyman  (Consp.  FI.  Eur.  p.  197) 
nel  1878,  riconoscendo  che  la  pianta  Greca  descritta  da  Sibt- 
horp e  Smith  non  era  H.  spinosissimum  L.,  pianta  esclusiva- 


PAPILIONACEAE  139 

mente  Spagnola,  le  diede  il  nome  di  Heclysarmn  SiMhorpH.  An- 
teriormente a  Nyman  però  e  posteriormente  a  Sibthorp  e  Smith, 
Moris  nel  1837  (Flora  Sardoa  I  p.  548  e  tav.  68)  descriveva  e 
figurava  quella  stessa  entità  col  nome  di  H.  capìtatum  var. 
pallens.  Dopo  Nyman,  Rouy  (in  Rouy  et  Fouc.  FI.  Fr.  V  p.  291) 
seguito  da  Fiori  (FI.  an.  II  p.  95)  lo  riteneva,  al  pari  del  H.  ca- 
pìtatum Desf.,  come  varietà  del  H.  spinosissimum  L.  A  noi, 
nell'Arcipelago  Maltese,  le  due  entità,  capìtatum  e  pallens  si  sono 
presentate  cosi  diverse  e  con  caratteri  cosi  costanti,  che  siamo 
indotti  a  considerarle  come  specie  distinte.  Per  legge  di  prio- 
rità deve  conservarsi  per  la  specie  che  Nyman  ha  chiamata 
SWtliorpiì,  il  nome  pallens  di  Moris,  come  ha  fatto  Halaczy  nel 
Conspectus  Florae  Graecae. 

V  H.  pallens  si  riconosce  a  prima  vista  dal  H.  capitatimi  per 
le  corolle  pallide,  quasi  di  metà  più  piccole, 

251.  —  Hedysarum  coronarium  L.  ;  Z.  p.  22  ;  Cleghorn  p.  119; 
Gulia  Repert.  p.  55  et  Barth  I  p.  463,  et  II  p.  52;  Armitage 
p.  498;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8  et  Medit.  Nat.  p.  277;  Godfery  p.  297. 
—  Malt.  Siila. 

In  vicinanza  dei  campi  coltivati.  —  Malta  e  Gozo,  qua  e  là 
inselvatichito!  —  Marzo-Maggio.  Fiorisce  ancora  talvolta  ec- 
cezionalmente in  autunno. 

Questa  bella  pianta  che  fornisce  un  eccellente  foraggio,  e 
viene  anche  qualche  volta  esportata,  si  adopera  su  larga  scala 
nella  rotazione  dei  prodotti  agrari,  in  modo  che,  in  Aprile  e 
Maggio  è  una  caratteristica  del  paesaggio,  buona  parte  del  ter- 
reno essendo  da  essa  colorata  in  rosso.  Trovasi  pure  non  di  rado 
perfettamente  inselvatichita,  ad  esempio  sui  colli  presso  Ùneina, 
ImtaTileì),  NotaWe.  Delicata  non  la  citava  fra  le  piante  indigene 
di  Malta,  ed  infatti  la  sua  introduzione  come  foraggio,  e  quindi 
la  sua  naturalizzazione  non  rimonta  ad  epoca  molto  lontana. 
Tanto  a  Malta  quanto  a  Gozo,  ne  abbiamo  trovato  isolatamente 
delle  piante  con  fiori  perfettamente  bianchi. 

Oss.  —  Forskaal,  al  N."  57,  indica  Hedysarum  Onobrxjchis 
{=  Onohrychis  viciaefolia  Scop.).  Però  V  Onobrychis  viciaefo- 
lia  non  fu  mai  indicata  da  altri  per  Malta  come  pianta  indigena, 
e  neppure  vi  si  coltiva,  in  oggi  almeno;  per  cui  riteniamo  che 
l'indicazione  di  Forskaal  debba  riferirsi  ad  altra  pianta,  forse 
air  H.  coronarium  L. 


140  PAPILIONACEAE 

94.   —    PiSUM. 

252.  —  Pisum  arvense  L.;  Armitage  p.  499.  —  Malt.  Piselli 
salva  f)f). 

Nel  coltivato.  —  Malta,  qua  e  là  non  comune,  per  es.  a  Ba- 
Tiria  e  verso  Ta  Baldu  !  Gozo,  verso  Sannail  —  Aprile-Maggio. 

Questa  pianta  che  coltivasi  per  foraggio  e  per  darne  i  semi 
secchi  alle  bestie,  trovasi  qua  e  là  subspontanea.  Nessuno  l'aveva 
citata,  salvo  Armitage  il  quale  parla  della  invasione  della  Oro- 
banche pruinosa  sulle  sue  radici,  ma  probabilmente  intendeva 
parlare  della  pianta  coltivata.  Noi  la  consideriamo  come  insel- 
vatichita e  naturalizzata. 

95.  —  ViciA. 

253.  —  Vicia  saliva  L.  ;  Z.  78  ;  Gulia  Repert.  p.  24  ;  CG. 
Medit.  Nat.  p.  277.  V.  cnneata  GD.  p.  12  ;  Duthie  II  p.  322  et  324. 
V.  saliva  et  V.  cuneata  Gulia  II  p.  52.  V.  saliva  var.  maculata 
et  var.  cuneala  FI.  an.  II  p.  112.  —  Malt.  Gilbiena  seiida. 

Luoghi  incolti,  ma  più  specialmente  nel  coltivato.  —  Malta 
e  Gozo,  comunissima  !  —  Marzo-Maggio. 

Varia  molto  per  la  statura  a  seconda  del  terreno  in  cui  cresce, 
e  per  la  grandezza  dei  fiori  e  la  forma  delle  foglioline.  Abbiamo 
visto  abbastanza  caratterizzate  le  varietà  cuneala  Guss.,  macu- 
lata (Presi.)  e  heteroplujlla  (Presi.).  Trovasi  qua  e  là  anche  con 
fiori  bianchi. 

254.  —  Vicia  peregrina  L.  ;  Armitage  p.  500. 

Nei  campi.  —  Malta,  in  pochi  luoghi,  valle  ùqW Addolorata 
dietro  il  camposanto  dove  non  è  rara,  Boschetto  !  —  Febbraio- 
Aprile. 

255.*  —  Vicia  pseudocracca  Beri;  GD.  p.  13;  Gulia  Barth  II 
p.  52;  CG.  Arch.  Melit.  p.  206. 

Nei  campi.  —  Malta,  Marsa  (GD.),  Ùied  GTiomor  (Gulia).  — 
Febbraio-Maggio. 

Non  abbiamo  trovato  questa  specie,  e  notiamo  che  l'esemplare 
unico  dell'Erbario  Universitario  che  porta  sull'etichetta  V.  pseu- 
docracca scritto  di  mano  di  Delicata,  appartiene  ad  altra  specie. 
256.  *  —  Vicia  Narbonensis  L. 

Luoghi  erbosi  fi-eschi.  —  Malta,  rara,  nella  cava  di  pietra 
sulla  salita  di  Casal  Luca  (Armitage!).  —  Aprile. 


PAPILIONACEAE  141 

Trovata  soltanto  dal  sig.  Armitage  che  non  la  cita  nella  sua 
nota,  ma  ce  ne  mostrò  un  esemplare. 

Oss.  —  La  Vida  villosa  Rotti  fu  trovata  dal  D/  Borg  a  San- 
t'Antonio e  presso  Casale  Attard  in  Malta,  Non  l'ammettiamo 
però  fra  le  piante  Maltesi,  perché  trovata  due  sole  volte  ed  in 
campi  sperimentali  dove  venne  probabilmente  introdotta  con 
semi  forestieri. 

96.  —  Ervdm. 

• 

257.  —  Ervum  leucanthum  (Biv.  [1813]  sub  Vida)-  Vida 
leucantha  GD.  p.  13;  Gulia  Barth  II  p.  52;  Duthie  II  p.  321, 
322  et  324;  FI.  an.  II  p.  120. 

Luoghi  erbosi.  —  Malta,  non  comune,  Ta  Balchi,  ImtaUlehl 
tlied  Balluta,  Ùied  Babit,  Mahlaba  (G-D.),  tJied  Zembak,  Ùied 
il  GTiasfaria  (Gulia).  Gozo,  Xlendi\~  Marzo-Aprile. 

Secondo  le  leggi  di  priorità,  questa  pianta  deve  portare  il 
nome  specifico  di  leucanthum,  perchè  Bivona  pubblicò  la  Vida 
leucantha  nel  1813,  mentre  Gussone  descrisse  la  stessa  pianta 
col  nome  di  Ervum  Agrigenlinum  soltanto  nel  1826. 

258.  —  Ervum  gracile  (Lois.)  DC.  E.  tetraspermum  Z.  p.  48; 
Gulia  Barth  II  p.  52.  Vida  Biebersteinii  GD.  p.  13.  Vida  gra- 
cilis  Armitage  p.  500. 

Luoghi  erbosi  freschi.  —  Malta  e  Gozo,  in  vari  luoghi  come 
Uncina,  Ghirghenti,  Ùied  Kirda,  ImtaTdeb,  ma  non  comune  !  — 
Marzo-Maggio. 

Nei  terreni  più  fertili  trovasi  rigoglioso,  con  foglioline  larga- 
mente lineari,  con  peduncoli  di  7-8  cm.,  tri-  quadri-  ed  anche 
quinqueflori,  più  lunghi  assai  del  doppio  della  foglia,  con  fiori 
lunghi  8  mm.  e  frutti  con  6-7  semi.  Nei  luoghi  più  sterili  le  fo- 
glioline sono  strettamente  lineari,  i  peduncoli  sono  in  parte 
uniflori  e  poco  più  lunghi  della  foglia.  Questi  esemplari  somi- 
gliano al  E.  tetraspermum  dal  quale  però  un  esame  più  attento 
permette  facilmente  di  distinguerli. 

Non  avendo  trovato  nelle  Isole  Maltesi  1'^.  Biebersteinii  Guss. 
(=  E.pubescens  Link),  né  l'^".  tetraspermum  tipico,  supponiamo 
che  questi  nomi  siano  stati  dati  da  Delicata  e  da  Gulia  alVErvuìn 
gracile. 

259.  —  Ervum  Ervilia  L.  ;  Z.  p.  19;  Duthie  III  p.  39.  Vida 
Eì'cilia  Gulia  Repert.  p.  68  et  Barth  II  p.  52.  —  Malt.  Sofsfa. 


142  PAPILIONACEAE 

Luoghi  erbosi  e  margini  dei  campi.  —  Malta  e  Gozo,  qua 
e  là  !  —  Marzo-Maggio. 

Questa  specie,  che  coltivasi  per  darla  agli  animali  come  erba 
0  come  seme,  trovasi  non  di  rado  inselvatichita,  o  per  lo  meno 
subspontanea. 

97,  —  Lathyrds. 

260.  —  Lathyrus  Aphaca  L.  ;  Z.  p.  26  ;  GD.  p.  13  ;  Gulia 
Repert  p.  48  et  Barth  II  p.  52.  —  Malt.  Porvlina. 

Speciahnente  in  luoghi  coltivati.  —  Malta  e  Gozo,  assai  fre- 
quente !  —  Marzo-Maggio. 

2B1.  —  Lathyrus  Ochrus  (L.)  DC.  ;  GD.  p.  13  ;  Daveau  p.  18  ; 
Gulia  Barth  II  p.  52.  —  Malt.  Gilbtena  haida. 

Nei  campi,  fra  le  messi.  —  Malta  e  Gozo,  qua  e  là  !  —  Marzo- 
Maggio. 

Questa  specie  che  allo  stato  selvatico  non  è  comune,  viene 
coltivata  per  darne  i  semi  agli  animali. 

262.  —  Lathyrus  articulatus  L.;  Gulia  Barth  II  p.  52.  L.  ar- 
iiculatiis  et  L.  Clijmenu7n  Z.  p.  26  et  51.  L.  tenuifolius  GD. 
p.  13;  Duthie  II  p.  322  et  324. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  fre- 
quente !  —  Marzo-Maggio, 

Questa  specie,  anche  nelle  Isole  Maltesi  varia  per  la  larghezza 
delle  foglioline,  per  la  grandezza  e  colorazione  dei  fiori,  per  i 
peduncoli  unifiori  o  biflori.  Lo  stilo  è  ottuso,  con  o  senza  una 
breve  punta  reflessa.  A  noi  sembra  che  non  si  possano  tenere 
separate  dal  L.  articitlatiis  L.,  neanche  come  varietà,  il  L.  Cly- 
■menum  L.  ed  il  L.  tenuifolius  Desf. 

263.  —  Lathyrus  Cicera  L.;  Armitage  p.  496  et  p,  500;  CG. 
Arch.  Melit.  p.  203-4.  L.  sylvesiris  Z.  p.  26;  GD.  p.  13;  Gulia 
Barth  II  p.  34. 

Nel  coltivato,  ed  anche  in  luoghi  incolti.  —  Malta  e  Gozo, 
frequente  !  —  Marzo-Aprile. 

Supponiamo  che  Zerafa,  Delicata  e  Gulia,  per  L.  sylvesiris 
abbiano  inteso  questa  specie,  poiché  lo  indicano  di  molti  luoghi 
dove  di  L.  sylvesiris  L.  non  abbiamo  trovato  traccia,  mentre 
vi  si  trova  in  abbondanza  il  L.  Cicera,  e  della  presenza  di  questo 
nelle  Isole  Maltesi  non  parlano. 


PAPILIONACEAE  143 

2B4.  —  Lathyrus  sativus  L.  ;  Z.  p.  51  ;  Gulia  Repert.  p.  12.  — 
Malt.  Favelle  o  Cicciaì-da. 

Fra  le  messi.  —  Gozo,  Ta  Harrax,  Nadur  fra  Uied  Bingemma 
e  Ùied  ir  Riti  ani  —  Aprile. 

Questa  specie  che  viene  coltivata  per  darne  i  semi  agli  ani- 
mali, si  trova  qua  e  là  subspontanea  a  Gozo.  in  Malta  non  fu 
per  ora  osservata.  Tanto  Gulia  nel  Repertorio,  quanto  Zerafa 
nel  Thesaurus  la  citano  soltanto  come  pianta  coltivata. 

265.  *  —  Lathyrus  annuus  L. 

Luof^hi  erbosi.  —  Malta,  raro,  Casale  Attard,  GTmin  il  Gbira 
(Borg  !).  —  Aprile. 

266.—  Lathyrus  Gorgoni  Pari.  (1838);  Armitage  p.  500; 
Sommier  Bull.  Soc.  hot.  it.  1909  p.  12G. 

Nei  campi.  —  Malta,  Addolorata^  Boschello  !  —  Febbraio- 
Aprile. 

Questa  è  la  stessa  pianta  che  fu  descritta  dalla  Siria  da  Fenzl 
nel  1842,  dunque  posteriormente  a  Parlatore,  col  nome  di  La- 
thyrus amoenus.  Il  suo  rinvenimento  in  Malta  ne  rende  meno 
strana  la  presenza  in  Sicilia  e  in  Sardegna.  Nella  valle  del- 
V Addolorata,  dove  fu  raccolta  per  la  prima  volta  dall'Armitage 
nel  1891,  trovasi  in  vari  campi,  ed  in  discreta  quantità.  La  sola 
altra  località  dove  l'abbiamo  vista  è  al  Boschello,  dove  però 
è  rara. 

267.  *  —  Lathyrus  setifolius  L.  ;  CG.  Arch.  Melit.  p,  206. 

Campi.  —  Malta,  molto  raro,  presso  le  cave  di  Casal  Luca 
(Armitage  !).  —  Aprile. 

Armitage  trovò  nel  1891,  nella  località  sopra  indicata,  alcuni 
esemplari  di  questa  specie  che  fece  vedere  ad  uno  di  noi  (CG.). 
Per  quante  ricerche  ne  abbiamo  fatte  negli  anni  successivi,  non 
abbiamo  potuto  ritrovarla. 

268.—  Lathyrus  sphaerìcus  Retz.;  Armitage  p.  500. 

Luoghi  erbosi.  —  Malta,  in  pochi  luoghi,  Imghieret,  Boschetto 
nel  giardino  riservato,  Marsa,  Gneina  !  —  Marzo-Maggio. 

269.  "^  —  Lathyrus  inconspicuus  L. 

Luoghi  erbosi.  —  Malta,  trovato  soltanto  al  Boschetto  dove  è 
molto  raro  (Borg  !). —  Aprile. 

Oss.  —  Lathyrus  odoratas  L,  ;  Gulia  Repert.  p.  47.  —  Malt. 
Piselli  helua. 

Gulia  nel  Repertorio  indica  questa  specie  come  indigena,  e 


144  PAPILIONACEAE,    ROSACEAE 

dice  di  averla  trovata  spontanea  (una  forma  con  fiori  di  un 
porporino  intenso)  nelle  vicinanze  di  tlied  Ghamniieh.  Però  non 
fu  mai  trovata  da  altri,  e  lo  stesso  Gulia  nel  Barth  non  ne  fa 
più  menzione,  per  cui  la  escludiamo  dalla  numerazione. 

98.  —  Ceratonia. 

270.—  Ceratonia  Siliqua  L.;  Forskaal  N.»84;  Z.  p.  12;  GD. 
p.  13;  Gleghorn  p.  119;  Duthie  I  p.  209;  Gulia  Repert.  p.  28, 
Barth  II  p.  30  et  Kew  Gardens  Bullet.  p.  235;  Armitage  p.  498; 
Pari.  FI.  it.  X  p.  102.  —  Malt.  Harruha. 

Nelle  valli,  specialmente  sulle  roccie  scoscese.  —  Malta  e 
Gozo,  frequente  !  Cornino  !  —  Ottobre-Novembre. 

Duthie  dice  con  ragione  che  il  carrubio,  col  suo  fogliame 
scuro  che  spicca  sulla  bianca  roccia,  costituisce  uno  dei  tratti 
salienti  del  paesaggio  Maltese.  Oltre  alle  piante  di  carrubio  che 
nascono  da  se  nei  luoghi  inaccessibili,  molte  se  ne  vedono  in 
luoghi  meno  scoscesi  che  sembrano  esse  pure  spontanee,  ma  che 
invece  sono  ivi  state  piantate.  I  contadini  sogliono  porre  nei 
luoghi  rocciosi  le  piantine  giovani  in  vaso,  e  le  radici  crescendo 
rompono  il  vaso  e  penetrano  nel  terreno.  Fra  le  piante  coltivate 
si  distinguono  due  varietà,  la  Harritba  d'Avla,  e  la  Harruha 
ga2zia.  Come  gli  Arabi  fanno  colle  palme  da  datteri,  cosi  i  con- 
tadini Maltesi  sogliono  aiutare  la  fecondazione  dei  carrubi  ta- 
gliando dei  rami  con  fiori  maschi  (detti  nuar  tal  baghal)  e  tra- 
sportandoli sulle  piante  fruttifere  (dette  ghamìnieli).  Le  carrube 
sono  nutrimento  costante  dei  cavalli  Maltesi.  Le  foglie  di  car- 
rubo si  spargono  insieme  a  fiori,  sul  pavimento  delle  chiese  in 
occasione  delle  feste. 

XXVI.  —  liosaceae. 

99.  —  Prunus. 

271.  —  Prunus  spinosa  L.  ;  Z.  p.  64;  Gulia  Repert.  p.  48  et 
Barth  I  p.  176.  —  Malt.  Prain. 

Campi  e  giardini.  —  Malta,  Boschetto,  Ghvrgheniì,  Zur- 
rico  ecc.  !  Gozo,  Perugia  (Gulia).  —  Febbraio-Aprile. 

Questa  specie  non  pare  che  sia  indigena,  ma  é  abbastanza 
naturalizzata  perchè  si  debba  registrare  fra  gli  elementi  della 
flora  Maltese.  Vi  si'  innestano  sopra  peschi  e  susini.  Gulia  nel 


ROSACEAE  145 

Repertorio  la  dice  esotica,  ma  nel  Barth  la  cita  fra  le  piante 
Maltesi. 

Oss.  —  Amygdalus  coinmunis  L.;  Z.  p.  3;  Gulia  Repert.  p.  38 
et  Kew  Gardena  Bullet.  p.  239.  —  Malt.  Lenza. 

Trovasi  qua  e  là  qualche  pianta  di  mandorlo  nata  da  se  ;  non 
crediamo  però  di  dovere  includere  questa  specie  nel  novero  delle 
piante  Maltesi.  I  suoi  fiori  recisi  vengono  venduti  in  città  dai 
fiorai.  —  Fiorisce  in  Febbraio, 

Abbiamo  trovato  a  Gozo,  verso  Casal  Caccia,  le  foglie  del 
mandorlo  affette  dall'  Exoascus  defornians  Fuck.  var.  Amyg- 
dali  communio. 

100.   —    POTENTILLA. 

272.  *  —  Potentina  hirta  L.;  Z.  p.  63;  Pari.  FI.  it.  X  p.  78.  P.  ve- 
dala GD.  p.  13;  Gulia  Barth  II  p.  176.  CG.  Arch.  Melit.  p.  206. 

Luoghi  aridi.  —  Malta,  Ùied  Incita  (GD.),  Ississien  (Gulia).  — 
Aprile-Maggio. 
Non  indicata  da  altri  che  da  Delicata  e  Gulia. 

273.  —  Potentina  reptans  L.  ;  Z.  p.  63  ;  GD.  p.  13  ;  Gulia 
Repert.  p.  21  et  Barth  I  p.  176  ;  Pari.  FI.  it.  X  p.  95.  —  Malt. 
Frauli  salvaggia. 

Lungo  i  fossi  ed  i  ruscelli.  —  Malta  e  Gozo,  frequente!  — 
Marzo-Giugno. 

Oss.  —  Fragaria  vesca  L.  ;  Z.  p.  21  ;  Gulia  Repert.  p.  21  e 
Barth  I  p.  176.  —  Malt.  Frauli  comuni. 

Gulia  nel  Barth  dice  che  la  fravola  si  trova  inselvatichita  a 
ImtaTileb  in  luoghi  dove  prima  si  coltivava.  Dubitiamo  però  che 
vi  si  sia  mantenuta. 

101.  —   RUBUS. 

274.  —  Rubus  ulmifolius  Schott.  R.  Dalmaticus  GD.  p.  13  ; 
Gulia  Barth  I  p.  176.  R.  friUicosus  Z.  p.  66  ;  CG.  Medit.  Nat. 
p.  277.  R.  fruticosus  dalmaticus  Gulia  Repert.  p.  26.  R.  discolor 
Gulia  Kew  Gardens  Bullet.  p.  235.  —  Malt.  GTiollieh. 

Luoghi  incolti  e  rupestri.  —  Malta,  frequente,  San  Martino, 
ImiaTileb,  Ghirghenti  ecc.  !  Gozo,  qua  e  là,  Xlendi  ecc.  !  — 
Aprile-Ottobre. 

Noi  abbiamo  visto  il  R.  ulmifolius  tipico  e  non  la  varietà 
Dalmaticus.  Incontrasi  talvolta  con  fiori  bianchi. 

8.  SOMMiER  et  Caeuana  Gatto.  —  Mora  Melitensis  nova.  10 


146  ROSACEAE 

275.  —  Rubus  caesius  L.  ;  Gulia  Barth.  I  p.  176;  CG.  Arch. 
Melit.  p.  206.  —  Malt.  GTiollieh. 

Luoghi  rocciosi.  —  Malta,  JJay^dia  (Gulia).  Gozo,  in  vari  luo- 
ghi, Xlendi,  tlied  ir  Rifian  ecc.  !  Ùied  il  Lunziata  (Gulia).  — 
Aprile-Giugno. 

Noi  ne  abbiamo  raccolto  in  Malta  a  Ùied  Babu,  ed  in  Gozo  in 
vari  luoghi,  degli  esemplari  che  supponiamo  appartenere  a  que- 
sta specie,  ma  che  sono  troppo  giovani  perchè  possiamo  essere 
sicuri  della  determinazione. 

102.  —  Rosa. 

276.  —  Rosa  Gallica  L.  ;  Z.  p.  66  ;  Gulia  Repert.  p.  62  et 
Barth  1  p.  176;  Pari.  FI.  it.  X  p.  20  ;  FI.  an.  I  p.  588.  R.  pu- 
mila  GD.  p.  13;  Gulia  Repert.  p.  61.  —  Malt.  tarda. 

Luoghi  erbosi  freschi.  —  Malta,  in  pochi  luoghi  ed  in  piccolo 
numero  di  esemplari,  Ghirghenii,  Katlara,  presso  Ta  Baldu, 
Gomerino  !  Gozo,  Uied  il  Lunziata  (Gulia).  —  Aprile-Maggio. 

Gulia  nel  Repertorio  citava  R.  Gallica  e  R.  pumila  come  due 
specie  diverse,  ma  si  corregge  nel  Barth. 

277.  —  Rosa  sempervirens  L.  ;  Duthie  I  p.  209  et  210;  Gulia 
Barth  I  p.  176. 

Luoghi  rocciosi  freschi.  —  Malta,  rara,  Boschetto,  Ùied  In- 
cita !  Ùied  Balaìn  presso  il  villaggio  di  GTiaxah  (Duthie).  Gozo, 
Migiarro  (Gulia).  —  Marzo-Maggio, 

Il  Dott.  Borg  ci  dice  di  avere  raccolto,  nel  Ùied  Incita,  la 
var.  floribunda  Guss. 

278.*  —  Rosa  dumetorum  Thuill.;  Gulia  Barth  1  p.  175;  CG. 
Arch.  Melit.  p.  206. 

Gozo,  Ta  Cene,  molto  rara  (Gulia).  —  Aprile-Giugno. 

103.    —    POTERIUM. 

279.  —  Poterium  Sanguisorba  L.  P.  hybridum  Z.  p.  64.  P.  ìiy- 
bridmn  et  P.  polygamum  GD.  p.  13.  P.  polygamum  typ.  etejus 
var.  glaucescens  et  P.  agrimonifoliwn  Gulia  Barth  I  p.  175.  — 
Malt.  Torsin  il  gTnil. 

Luoghi  erbosi  asciutti  e  valli.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  fre- 
quente !  —  Marzo-Aprile. 

Abbiamo  visto  soltanto  la  varietà  ìnuricatum  (Spach)  di  que- 
sta specie. 


ROSACEAE  -  147 


104.  —  Crataegus. 


280.  —  Crataegus  Oxyacantha  L.  ;  Gulia  Barth.  I  p.  176.  C.  mo- 
nogyna  Z.  p.  46;  Gulia  Kew  Gardens  Bullet.  p.  235.  C.  orientalis 
G.  Delicata  PI.  Mei.  lect.  p.  69.  C.  polyacantha  et  C.  laciniata 
GD,  p.  14.  MespilHs  monogyyia  Gulia  Repert.  p.  67.  C.  Oxya- 
cantha B  pultescens  Boniiet  Catal.  rais.  Plaiites  Tunisie  p.  152.  — 
Malt.  ZagTìarun  o  GTianzalor  salvagg. 

Valli  e  luoghi  rocciosi  freschi.  ~  Malta,  non  comune,  per  es. 
Ta  Balda,  Ùied  GTiomor,  tfied  Kirda,  Gliirghenti  !  Ùied  Babu, 
Ùied  Balluia  (GD.).  Gozo,  Xlendi  !  —  Marzo-Aprile. 

Di  questa  specie  abbiamo  raccolto  soltanto  la  var.  monogijna. 

281.  —  Crataegus  Ruscinonensis  Gren.  et  Blaiic.  C.  Aza- 
rolus  Z.  p.  46;  GD.  p.  14;  Gulia  Repert.  p.  25,  Barth  I  p.  176  et 
Kew  Gardens  Bullet.  p.  235.  Duthie  III  p.  39;  FI.  an.  I  ii.  595.  — 
Malt.  GTianzalor. 

Nel  fondo  delle  valli  fresche,  non  comune.  —  Malta,  Ùied  Kirda, 
Ùied  Bahu,  Ta  Baldu  ecc.!  Gozo,  nel  fondo  della  valle  di  Migiar 
Scini  dove  é  assai  bello  !  —  Marzo-Aprile. 

Le  piante  che  abbiamo  viste  selvatiche  nel  fondo  delle  valli  a 
Malta  ed  a  Gozo,  sono  certo  C.  Ruscinonensis  che  può  consi- 
derarsi come  sotto-specie  del  Crataegus  Azarolus  L. 

105.  —  PiRus. 

282.  —  Plrus  Sorbus  Gaertn.;  Z.  p.  05;  Gulia  Repert.  p.  68, 
Kew  Gardens  Bullet.  p.  235  et  Almanacco  p.  69.  —  Malt.  Zorba. 

Luoghi  rocciosi  nel  fondo  delle  valli.  —  Malta,  raro,  Ùied 
ZnuberX  Ùied  Babu  (Gulia). 

11  sorbo  che  viene  coltivato  in  piccola  quantità,  nasce  insel- 
vatichito nel  fondo  di  qualche  valle  anche  lontano  dai  luoghi 
dove  se  ne  trovano  piante  coltivate.  Non  abbiamo  visto  fiorite 
le  piante  selvatiche. 

283.  —  Pirus  communis  L.  ;  Z.  p.  64  ;  Gulia  Repert.  p.  36, 
Barth  I  p.  176,  Kew  Gardens  Bullet.  p.  239  et  Almanacco  p.  69.  — 
Malt.  Langias  ^aloagg. 

Nel  fondo  delle  valli  fresche.  —  Malta,  qua  e  là,  per  es.  San 
Martino  presso  Puale^,  Gtiain  il  Gbira,  Ùied  Incita  !  Ùied 
Babu,  Ùied  Xcora,  Ùied  Balani  (Gulia).  —  Marzo-Aprile. 

Gulia  nel  Repertorio  e  in  Kew  Bullet,  menziona  il  poro  sol- 


148  ROSACEAE,  MYRTACEAE 

tanto  come  pianta  esotica,  mentre  nel  Barth  lo  cita  fra  le  in- 
digene, e  dice  anzi  che  al  principio  delia  valle  di  Dalam  è  molto 
abbondante.  Noi  abbiamo  trovato  in  fondo  a  varie  valli  fresche, 
tanto  ìa  forma  tipica  quanto  la  var.  amygdaliformis  (Vili.). 

106.  —  Mespilus. 

284.*  —  Mespilus  Germanica  L.;  Z,  p.  54  ;  Gulia  Repert.  p.  21 
et  43,  Barth  I  p.  176  et  Kew  Gardens  Bullet.  p.  235.  —  Malt. 
Forum,  il  lipp  o  Nespli  tedeschi. 

I-uoghi  freschi.  —  Malta,  raro,  Boschetto  (Gulia).  Gozo,  ab- 
bondante nel  fondo  di  una  valle  fra  la  Cala  e  Nadur  (Reade!), 
Per  già  (Guiia).  —  Marzo-Maggio. 

Nel  Repertorio  Gulia  citava  questa  specie  fra  la  esotiche,  ma 
nel  Barth  dice  espressamente  che  è  veramente  indigena.  Nel 
Kew  Bullet.  dice  che  in  passato  era  molto  più  abbondante,  ma 
che  è  stata  in  gran  parte  distrutta.  I  frutti  della  pianta  salva- 
tica  non  sono  eduli. 

Oss.  —  Cydonia  vulgaris  Pers.  ;  Gulia  Kew  Gardens  Bullet. 
p.  239.  —  Malt.  Sfar  gel. 

Gulia  nell'Almanacco  p,  67  dice  che  il  melo  cotogno  nasce 
spontaneo  in  Malta  a  Lied  Bahu,  ed  è  comune  in  Gozo  a  Pergla, 
in  luogo  «  quasi  boschereccio  ».  Noi  l'abbiamo  visto  soltanto  ri- 
nascere in  apparenza  subspontaneo,  ma  in  realtà  dalle  ceppale 
di  vecchie  piante  coltivate. 

XXVII.  —  •Jìlyrtaceae, 

107.  —  Punica. 

285.  —  Punica  Cranatum  L.  ;  Forskaal  N.°  37  ;  Z.  p.  64;  GD. 

p.  14;  Gulia  Repert.  p.  8  et  49,  et  Kew  Gardens  Bullet  p.  235. 
Melo  granato  salvalico  Gulia  Almanacco  p.  67.  —  Malt.  Rum- 
mien  o  Bullar. 

Salvatico  sui  fianchi  rocciosi  delle  valli,  e  subspontaneo  negli 
orti.  —  Malta,  raro  su  di  alcune  rupi  al  Sud  dell'Isola!  Ùied 
Balluta  (GD.).  Gozo,  a  Pergla  (Gulia).  —  Maggio-Giugno. 

Di  questa  specie  si  coltivano  diverse  varietà  eduli,  oltre  quella 
a  fiori  doppi.  Le  varietà  a  frutto  acido  e  non  edule,  che  sono 
quelle  che  trovansi  spontanee,  sono  chiamate  dai  Maltesi  Ballar, 
e  Rummien  le  coltivate. 


MYRTACEAE,  TAMARICACEAE,  LYTHRACEAE  149 

108.  —  Myrtds. 

286.  —  Myrtus  communis  L.;  Z.  p.  55;  GD.  p.  14;  Gulia  Repert. 
p.  49  ;  Duthie  II  p.  324  et  III  p.  39.  —  Malt.  RìTian. 

Luoghi  rocciosi  freschi.  —  Malta,  raro,  Ùied  Gherzuma, 
Ùardia,  Addolorata  !  San  Martin  (GD.),  MelleTia  (Duthie).  — 
Giugno-Luglio. 

Questa  pianta  che  oggi  è  rara,  doveva  in  passato  essere  fre- 
quente nelle  Isole  Maltesi.  Ne  abbiamo  la  prova  nel  fatto  che 
vi  sono  due  valli,  una  in  Gozo  chiamata  Ùied  ir  RìTian  ed  una 
in  Malta  delta  GTiain  RìTiana,  le  quali  derivano  i  loro  nomi  dal 
mirto  che  in  Maltese  chiamasi  RiTian. 

XXVIII.  —  Taniarìcaceae, 

109.  —  Tamarix. 

287.  —  Tamarix  Africana  Poir.;  Duthie  II  p.  325  et  III  p.  39; 
Gulia  Barth  I  p.  421  et  463,  et  Almanacco  p.  66;  Pari.  Fl.it.  V 
p.  561.  —  Malt.  Bruca. 

In  vicinanza  al  mare.  —  Malta,  Ùied  ti  Barimi  in  Marsa- 
scala  (Gulia).  Gozo,  fra  JJied  ir  RiTian  e  Ùied  Bingemma,  e 
a  Ramla  !  Ùied  Kasab,  DaTilet  Karrot,  San  Blas  (Gulia).  — 
Marzo-Aprile. 

Questa  pianta  forma  nei  due  luoghi  dove  1'  abbiamo  vista  a 
Gozo,  dei  veri  boschetti  nei  quali  vi  sono  esemplari  vecchi  e 
grossi,  con  tronchi  di  due  metri  di  circonferenza.  A  Malta  ne 
abbiamo  visto  in  passato  nelle  arene  del  Forte  Manuel  presso 
Valletta,  una  sola  pianta  ed  anche  quella  ora  è  stata  distrutta. 

Oss.  —  Trovasi  qua  e  là  la  Tamarix  Gallica  L.  piantata, 
ma  non  l'abbiamo  mai  vista  subspontanea. 

XXIX.  —  L,ythraceae. 

110.  —  Lythrum. 

288.  —  Lythrum  Craefferl  Ten.  ;  GD.  p.  14  ;  FI.  an.  II  p.  129. 
L.  Presiti  GD.  p.  14;  Gulia  Barth  II  p.  9;  FI.  an.  II  p.  129. 

Lungo  i  ruscelli.  —  Malta,  qua  e  là,  per  es.  hntatìleb.  San  Paolo 
a  mare,  fra  Birchircara  e  San  Paolo,  Gneina,  Gherzuma,  Fid- 
dien,  GTiain  RiTianal  Gozo,  Ùied  il  Lunziatal  —  Aprile-Maggio 


150  LYTHRACEAE,  ONAGRACEÀE 

Abbiamo  riferito  il  L.  Preslii  di  Delicata  al  L.  Grdefferi  perchè, 
per  quante  ricerche  ne  abbiamo  fatte  nei  luoghi  indicati  da  Deli- 
cata, non  abbiamo  trovato  mai  il  L.  Preslii  Guss.,  ma  invece  il 
L.  Graefferi,  e  perchè  all'Erbario  Universitario  l'unico  esem- 
plare che  porta  l'etichetta  di  L.  Preslii  è  di  L.  Graefferi  Ten. 

289.  —  Lythrum  Hyssopifolia  L.;  GD.  p.  14;  Duthie  III  p.  39. 
L.  hiissopifoliam  Z.  p.  28. 

Nei  luoghi  dove  più  a  lungo  si  conserva  l'umidità,  spesso 
associato  a  Bulliarda  ed  a  Elatine.  —  Malta  e  Gozo,  assai  fre- 
quente !  —  Aprile-Maggio. 

Oss.  —  Abbiamo  trovato  in  luoghi  umidi  a  Malta  (San  Paolo  a 
mare)  e  Gozo  (Ta  Cene)  delle  piantine  giovani  apparentemente 
di  Lythrum  che  per  le  foglie  assottigliate  in  picciolo  sembrano 
L.  iribracteatwn  Salzrn.  Tale  determinazione  però  è  troppo  in- 
certa per  ammettere  senz'altro  questa  specie  nella  flora  Maltese. 

—  Peplis  Portula  L.  Glaux  altera  pahistris,  repens  subro- 
tunclo  folio.  Boccone  Museo  di  piante  rare  ecc.  p.  107  e  tav.  84 
in  alto  a  sinistra. 

Boccone  scrive  della  sua  Glaux  altera  (che  è  la  Peplis  Por- 
tula L.)  «  in  Malta  l'ho  osservata  nelle  forti  fi  cationi  dei  PP.  Cap- 
pucini,  in  sito  ove  sia  acqua  stagnante».  Non  crediamo  di  dovere 
ammettere  questa  specie  nella  flora  Maltese,  non  essendo  stata 
trovata  da  altri. 

XX  K.  —  Onagraceae. 

111.  —  Epjlobium. 

290.  —  EpilobiumTournefortii  ]\Iichal.  E.  tetragonum  J3  Tour- 
nefortii  FI.  aii.  Appendice  p.  147.  E.  tetragonum  CG.  Medit.  Nat. 
p.  277.  E.  virgatum  Z.  p.  18  ;  GD.  p.  14. 

Lungo  i  corsi  d'acqua.  —  Malta,  qua  e  là,  per  es,  hntaTdeb, 
Gliiì^ghenti,  Fiddien,  Gnien  il  Gbir,  Boschetto,  Uied  il  Kleigha, 
San  Martini  —  Giugno-Ottobre. 

Anche  il  monografo  del  genere,  Haussknecht,  cita  questa  specie 
per  Malta.  Trovasene  eccezionalmente  qualche  pianta  con  fiori 
bianchi. 

291.  —  Epilobium  parviflorum  Schreb. 

In  luogo  erboso  umido.  —  Malta,  Imlaìdéb  nel  fondo  della 
valle!  —  Aprile-Ottobre. 


ONAGRACEAE,    CRASSULACEAE  151 

Abbiamo  trovato  soltanto  pochi  esemplari  di  questa  specie. 
Essi  dififeriscono  dàWE.  parvifloricm  tipico  per  la  forma  delle 
foglie  che  sono  ovate,  leggermente  cordate  alla  base  e  misurano 
2  per  4  cm.  ;  e  per  questo  ci  sembra  che  vadano  riferiti  alla 
var.  cordatum  Fiori  FI,  an.  {==  E.  cordalum  Biv.  -—  E.  pude- 
scens  b.  latifolimn  Guss.  Sj-n,). 

xxxr.  —  Crassulaceae. 

112.  —  Sedum. 

292.  —  Sedum  stellatum  L.;  Gulia  Barth  I  p.  417  (var.  b. 
florihus  carneis)  ;  CG.  Arch.  Melit.  p.  206. 

Luoghi  rocciosi.  —  Malta,  raro,  Zenlia  (ramo  del  Ùied  il 
GTiasel)\  Ùied  Haìisaptan  (Gulia).  —  Alarzo-Giugno. 

293.  —  Sedum  heptapetalum  Poir.  ;  DUrv.  p.  51  ;  Caruel  in 
Pari.  Fi.  it.  IX  p.  86;  FI.  an.  I  p.  552.  S.  coeruleum  GD.  p.  14; 
Cleghorn  p.  119;  Gulia  Repert.  p.  6  et  Barth  I  p.  417;  Duthie  II 
p.  321  et  322;  Armitage  p.  498.  —  Malt.  Bezzullei  il  bahra. 

Nelle  depressioni  della  roccia  dove  d' inverno  si  raccoglie 
r  acqua  piovana.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  in  molti  luoghi,  e 
talora  molto  abbondante  !  —  Marzo-Maggio. 

Questa  graziosa  pianticella,  con  le  sue  foglie  di  un  rosso  san- 
guigno, ed  i  suoi  fiori  di  un  celeste  chiaro,  spicca  sulla  roccia 
bianca  di  cui  è  un  ornamento. 

294.  —  Sedum  dasyphyllum  L.  S.  glandaliferum  Gulia  Barth  I 
p.  417, 

Sulla  roccia.  —  Malta,  piuttosto  raro,  Ùied  Bahu,  Fakhania, 
Rdum  il  MacUienaX  San  Giorg  tal  Fauara  (Gulia).  —  Aprile- 
Maggio. 

Le  piante  che  abbiamo  viste  di  Malta  appartengono  alla  va- 
rietà glandiUifermn  (Guss.)  che  non  crediamo  si  debba  consi- 
derare come  specie  autonoma. 

295.  —  Sedum  rubens  L.  Sedum  sp.  Duthie  Barth  p.  544.  Cras- 
sula rubens  Z.  p.  46;  GD.  p.  14;  Duthie  III  p.  39;  Gulia  Barth  I 
p.  417.  Crassula  sp.  (?)  Duthie  II  p.  326. 

Luoghi  aridi  e  rocciosi.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  frequente! 
Cominotto  (Duthie  !).  —  Marzo-Maggio. 

Abbiamo  visto  nell'Erbario  Universitario  di  Malta  questa 
specie  raccolta  da  Duthie  a  Cominotto,  con  etichetta  portante 
il  nome  di  Sedum  eriocarpum  Sibth. 


152  CRASSULACEAE 

296.  —  Sedutn  caespitpsum  (Cav.)  DO.  5.  stellatum  CG-.  Nat. 
Malt.  p.  8. 

Luoghi  aridi  sassosi  dove  però  d'inverno  si  raccoglie  un  pò 
d'acqua  piovana.  —  Malta,  Ùied  GTiomor,  Boschetto,  Ùied  Babu, 
Uied  Incitai  Gozo,  Ta  Cene,  Xlendi,  in  questi  luoghi  tutt'altro 
che  raro  !  —  Marzo-Aprile. 

Questa  specie  non  era  ancora  stata  citata  per  le  Isole  Maltesi, 
probabilmente  perchè  fu  confusa  con  la  precedente.  È  probabile 
che  si  trovi  in  molti  luoghi  oltre  a  quelli  sopra  citati. 

297.  —  Sedum  litoreum  Guss.  ;  Duthie  II  p.  326  et  III  p.  39  ; 
Gulia  Barth  I  p.  417;  Carnei  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.80;  FI.  an.  I  p.  551. 

Luoghi  rocciosi  vicino  al  mare.- —  Gozo,  Ras  ilKata  (Duthie!). 
Cornino,  frequente  !  Cominotto  (Duthie).  —  Marzo-Maggio. 

Questa  specie  poco  vistosa  è  da  ricercarsi  anche  nell'Isola 
di  Malta  dove  non  può  mancare. 

298.  —  Sedutn  Nicaeense  AH.  S.  amplexicaule  Gulia  Barth  I 
p.  417;  Duthie  II  p.  322;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  45.  Sem- 
permvum.  tenuifolmm  GD.  p.  14  ;  FI.  an.  I  p.  548. 

Luoghi  rupestri.  —  Malta,  frequente,  Ùied  Babu,  Ùied  Znu- 
ber,  Ùied  Mokbel  ecc.  Gozo,  Migiar  Scini,  Xlendi,  Ùied  Bin- 
getuma  ecc.!  —  Giugno-Luglio. 

Per  le  località  indicate  da  Delicata,  Gulia  e  Duthie  e  per  il 
fatto  che  questi  autori  non  menzionano  il  Sedum  Nicaeense, 
riesce  evidente  che  essi  confusero  questa  specie  col  S.  amplexi- 
caule DC.  (:=  Sempermvum  tenuifolium  Sibth.  et  Sm.).  Ciò  del 
resto  ci  fu  confermato  dall'esame  dell'Erbario  Maltese  dove  tro- 
vasi un  esemplare  di  S.  Nicaeense  che  porta  il  nome  di  Semper- 
vivum  tenuifolium  scritto  da  Delicata. 

,  Oss.  —  Non  sappiamo  cosa  possa  essere  il  Sedum  conjmbo- 
swn  di  cui  Armitage  dice  che  cresce  talvolta  insieme  a  5.  eoe- 
ruleum. 

113.  —  Sempervivum. 

299.  —  Setnpervivum  arboreum  L.  ;  Z.  p.  69  ;  Gulia  Repert. 
p.  62;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  17;  FI.  an.  I  p.  545.  —  Malt. 
TJidnet  il  calli. 

Muri  a  secco.  —  Malta,  Ùied  is  Seuda  a  Casal  Curmi,  Flo- 
riana, Gudia,  Notabile  !  —  Dicembre-Marzo. 
Questa  specie  che  secondo  Henslow  «  Maltese  Gardens  »  (1890) 


CRASSULACEAE,    MESEMBRYANTHEMACEAE  153 

era  stata  introdotta  da  circa  60  anni,  oramai  ci  sembra  defini- 
tivamente insediata  in  vari  luoghi  dove  da  molti  anni  vediamo 
che  si  mantiene  e  fiorisce. 

114.   —    TiLLAEA. 

300.  —  Tillaea  muscosa  L.  ;  GD.  p.  14  ;  Gulia  Barth  I  p.  417  ; 
Armitage  p.  498  ;  Carnei  in  Pari.  FI.  It.  IX  p.  92. 

Luoghi  aprici  fra  i  muschi.  —  Malta,  qua  e  là,  per  es.  Im- 
ghieret,  Ùied  Incita,  Bingemma  !  Ùied  Balluta  (GD.),  Ùied 
Xcora  (Gulia).  —  Gennaio-Marzo. 

115.  —  Bdlliakda. 

301.—  Bulliarda  Vaillantii  (Willd.)  DC.  ;  GD.  p.  14;  Gulia 
Barth  I  p.  417  ;  Duthie  II  p.  322  ;  Armitage  p.  498  ;  Carnei  in 
Pari.  FI.  it.  IX  p.  91  ;  FI.  an.  I  p.  153. 

Nelle  piccole  depressioni  della  roccia  dove  più  a  lungo  si  man- 
tiene l'acqua  piovana.  —  Malta,  in  vari  luoghi,  peres.  Ùied  Bal- 
luta, Ùied  GTiomor,  Ùied  Incita,  Corradino  !  Ùied  Kirda,  San 
Giuliano,  GUargTiar  (GD.),  Coltonera  (Gulia).  Gozo,  frequente, 
Xlendi,  Ta  Ceyic,  fra  Ùied  ir  RiTian  e  Ùied  Bingemma  ecc.  !  — 
Febbraio-Aprile. 

116.  —  Umbiliccs. 

302.  —  Umbìiicus  pendulinus  DC.  ;  GD.  p.  15;  Colijledon  Um- 
bilicus  Z.  p.  16  ;  Gulia  Repert.  p.  68  et  Barth  I  p.  417.  Cotyledon 
Umbiliciis-Veneris  Ga.r\ieì  in  Pari.  FI.  it.  IX  p.  15.  —  Malt.  Zo- 
cret  l'gTiagiusa. 

Sulle  rupi  e  sui  muri.  —  Malta,  qua  e  là.  Notabile,  Ùied  Bal- 
luta ecc.  !  Pietà,  SUema  (GD.),  Ùied  Znuber  (Gulia).  —  Aprile- 
Maggio. 

303.  —  Umbilicus  horizontalis(Guss.)  DC;  GD.p.  15.  Cotyledon 
horizontalis  Gulia  Repert.  p.  68  et  Barth  I  p.  417;  Carnei  in 
Pari.  FI.  it.  IX  p.  16.  —  Malt.  Zocret  l'gTwgiusa. 

Rupi  e  muri.  —  Malta  e  Gozo,  frequente  !  —  Aprile-Maggio. 

XXXII.  —  Jìleseìnbrt/anthemaceete, 

117.  —  Mesembryanthemum. 

304.  —  Mesembryanthemum  crystallinum  L.  ;  GD.  p.  15  et  XV  ; 

Oulia  Repert.  p.  14  et  Barth  II  p.  10;  CG.  Arch.  Melit.  p.  207.  — 
Malt.  Ct^istallina. 


154  MESEMBRYANTHEMACEAE,  CACTACEAE 

Campi  arenosi  vicino  al  mare.  —  Malta,  raro,  Cala  di  San 
Tommaso  presso  Marsascala,  Forte  Manuel  !  seconda  baia  di 
San  Giuliano  (Borg),  giardino  Ponsomhy  (Gulia),  Bieb  il 
Ghzira  (GD.).  —  Marzo-Maggio. 

In  alcuni  dei  luoghi  dove  fu  trovato  non  esiste  più  ;  ma  in 
altri  si  mantiene. 

305.  —  Mesembryanthemum  nodiflorum  L.;  Forskaal  N.»  38; 
Z.  p.  54;  GD.  p.  15  et  XV;  Cleghorn  p.  120;  Gulia  Barth  li  p.  10. 
M.  cynjstallinum  Duthie  11  p.  326,  III  p.  39  et  Barth  p.  544.  ^ 

Luoghi  arenosi  e  rocciosi  in  vicinanza  del  mare.  —  Malta  e 
Gozo,  comune!  Cominotto  (Duthie).  Filfola  !  —  Aprile-Giugno. 

306.  —  Mesembryanthemum  acinaciforme  L. 

Declivi  marini  e  roccie.  —  Malta,  in  pochi  luoghi,  per  es.  a 
BalhU  e  presso  l'ospedale  militare  di  Bighil  —  Marzo-Aprile. 

Questa  specie  Capense  sembra  oramai  veramente  naturalizzata 
in  Malta. 

Oss.  —  Mesenibryantìiemum  delloicleum  L.;  Cleghorn  p.  119. 

Cleghorn  scriveva  nel  1865  che  questa  specie  cresceva  in 
grande  abbondanza  sui  bastioni  di  Valletta  dove  era  stata  pian- 
tata pochi  anni  avanti.  Noi  però  non  ne  abbiamo  trovato  traccia. 

—  Mesembryanlhemum  covdifoUum  L.;  Gulia  Barth  li  p.  9. 

Di  questa  specie  del  Capo  di  Buona  Speranza,  trovasi  occasio- 
nalmente qualche  pianta  nata  da  sé  sui  vecchi  muri  di  alcuni 
giardini  di  Malta.  —  Febbraio-Agosto. 

—  Tetragonia  expansa  Murr. 

Abbiamo  trovato  questa  specie  Australiana,  apparentemente 
inselvatichita,  in  Malta  a  Sliema  sulle  roccie  vicino  al  mare. 
Però,  aveudola  trovata  in  un  solo  luogo  non  lontano  da  giardini, 
ed  essendo  pianta  anima,  non  crediamo  di  poterla  ancora  con- 
siderare come  appartenente  alla  flora  Maltese. 

xxxiil.  —  Cactaceae. 

118.  —  Opuntia. 

307.  —  Opuntia  Ficus  Indica  .Mill.;  Gulia  Reperì,  p.  3  et  Kew 
Gardens  Bullet.   p.   242.  0.   vulgaris  Cleghorn  p.    119.  Cactus 


'  Il  Sig.  Duthie  stesso  ci  ha  avvertiti  che  il  suo  M.  crystalliiium 
andava  corretto  in  31.  noclifìorum. 


OACTACEAE,   CUCURBITACEAE,   RHAMNACEAE  155 

Opuniia  Z.  p.  9.  —  Ma!t.  Bailar  tal  India  o  Ta  Ghindia  o  Ta 
Xeiic. 

Coltivato  su  larga  scala  per  i  suoi  frutti  e  per  far  siepi,  il  fico 
d'India  si  trova  affatto  inselvatichito  in  qualche  punto  della  costa 
S.  e  S.  E.  di  Malta,  come  a  GTiar  Basan  presso  Zarrico,  a  Sig- 
ffieiti  ed  a  Casal  Dingli,  sopra  rupi  inaccessibili  dove  certo  non 
potè  essere  piantato  dall'uomo  !  Trovasi  ugualmente  al  Gozo  !  — 
Fiorisce  in  Maggio.  I  frutti  maturano  da  Luglio  a  Novembre. 

Secondo  Gulia  (Repertorio)  si  coltivano  quattro  varietà  del 
Fico  d'India,  che  sono  designate  dai  Maltesi  coi  nomi  di  Taddem, 
Francis,  Ta  bla  ZerrigTia  e  Isfar. 

Obs.  —  A  Gozo,  presso  Nadur,  abbiamo  visto  inselvatichita 
vicino  alle  abitazioni  un'altra  specie  di  Opuniia  che  ci  è  sem- 
brata 0.  Dillenii  Haw. 

XXXIV.  —  Cucurbitaceaco 

119.  —    ECBALLION. 

308.  —  Ecballion  Elaterium  Rich.  ;  GD.  p.  15  ;  Gulia  Repert. 
p.  18  et  Barth  I  p.  463;  Duthie  II  p.  325;  Armitage  p.  499.  Mo- 
mordica  Elaterium  Z.  p.  54;  Nyman  Obs.  p.  659.  —  Malt.  Fah- 
Uus  il  Timir. 

Luoghi  ruderali  e  in  vicinanza  del  mare.  —  Malta  e  Gozo, 
frequente  !  Filf ola  !  —  Fiorisce  quasi  tutto  l'anno. 

I  frutti  di  questa  pianta  venivano  esportati  in  Inghilterra  per 
uso  medicinale,  e  per  questo  VEcballion  veniva  anche  coltivato 
a  Malta,  ma  su  piccola  scala. 

XXXV.  —  Rhaninaceae. 

120.  —    ZlZYPHDS. 

309.  —  Zizyphus  sativa  Gaertn.  Z.  vulgaris  Z.  p.  78;  Gulia 
Repert.  p.  .67  et  Kew  Gardens  Bullet.  p.  238.  —  Malt.  Zinzel. 

Luoghi  rocciosi.  —  Malta,  in  diversi  punti,  per  es.  Ta  Baldu 
e  Ghirglienti  \  —  Giugno. 

Questa  pianta  che  coltivasi  in  piccola  quantità  in  Malta,  tio- 
vasi  qua  e  là  subspontanea  e  in  apparenza  naturalizzata,  co- 
sicché crediamo  doverla  includere  fra  gli  elementi  della  flora 
Maltese.  Gulia  riferisce  la  strana  usanza  dei  contadini  Maltesi 


156  EHAMNACEAE,    UMBELLIFERAE 

di  sospendere  delle  grosse  pietre  nei  rami  del  giuggiolo  fiorito 
per  favorirne  la  fruttificazione.  Abbiamo  visto  tale  pratica  an- 
cora in  uso  al  giorno  d'oggi. 

121.  —  Rhamnus. 

310.  —  Rhamnus  oleoides  L.  ;  Z.  p.  66  ;  GD.  p.  15  ;  Pari. 
Fi.  it.  V  p.  460;  Gulia  Repert.  p.  68;  Duthie  II  p.  321  et  323; 
FI.  an.  II  p.  213;  Borg  Arch.  Melit.  p.  46.  —  Malt.  Ziu. 

Luoghi  rupestri.  —  Malta  e  Gozo,  molto  frequente  !  —  Feb- 
braio-Aprile. 

311.—  Rhamnus  Alaternus  L. 

Luoghi  ruderali.  —  Malta,  raro,  valle  deW Addolorata  \  Bo- 
schetto, Sant' Antonio  (Borg).  —  Febbraio-Marzo. 

E  assai  probabile  che  il  Rhainnus  Alaternus  fosse  un  ele- 
mento della  antica  flora  Maltese.  Ma  nei  luoghi  dove  noi  e  il 
Dott.  Borg  lo  abbiamo  trovato,  sembrava  piuttosto  pianta  sub- 
spontanea. 

Oss.  —  Paliurus  aculeatus  Lam. 

Abbiamo  trovato  questa  specie  a  Gozo  nel  fondo  della  valle 
di  Xìendil  (sole  foglie  in  Aprile),  in  luogo  selvatico  roccioso, 
dove  sembrava  affatto  spontanea.  Ma  avendone  visto  un  solo 
esemplare,  non  ci  crediamo  autorizzati  a  considerarla  come 
pianta  Maltese. 

XXXVI.  —  VmhelUferae, 

122.  —  Eryngium. 

312.  —  Eryngium  maritimum  L;  Z.  p.  19;  Brenner  in  Badger; 
GD.  p.  15;  Gulia  Repert.  p.  65  et  Barth.  1  p.  463  ;  Carnei  in  Pari. 
FI.  it.  Vili  p.  203.  —  Malt.  Xeuc  il  ramel. 

Nelle  arene  marine.  —  Malta,  in  vari  luoghi  come  nel  golfo 
di  MelleTia,  nella  penisola  di  Marfa,  a  Gneina,  BaTiar  il  chakl 
■San  Paolo  a  mare  (Gulia).  Gozo,  Ramlal  Cornino,  baia  di 
Santa  Marial  —  Giugno-Ottobre. 

Secondo  Gulia,  le  grosse  radici  carnose  di  questa  pianta  si 
sogliono  raccogliere  per  uso  culinare. 

Oss.  —  Erìjngium  albo-villosmn  Forskaal  N.°  22. 

Non  sappiamo  a  quale  specie  riferire  questo  nome  di  Forskaal. 
L'Index  Kewensis  lo  cita  soltanto  come  nomen  nudum. 


UMBELLIFERAE  167 

123.  —    BUPLEURUM. 

313.  —  Bupleurum  subovatum  Link  ;  Caruel  in  Pari.  F\.  it. 
Vili  p.  391.  B.  rotundifoliimi  var.  ùUer medium  D'Urv.  p.  29-30. 
B.  rotundifolium  Z.  p.  9.  B.protraclum  GD.  p.  15  et  43;  Gulia 
Repert.  p.  62.  —  Malt.  Uidnet  il  fenech. 

Nel  coltivato,  ma  anche,  più  raramente,  in  luoghi  incolti  e 
sterili.  —  Malta,  non  raro,  ed  in  alcuni  luoghi  abbondante! 
Gozo,  verso  Nadur,  Ta  Cene  !  Cornino  !  —  Marzo-Maggio. 

Nei  luoghi  sterili  come  per  es.  a  Cornino,  trovasi  nano,  alto 
appena  3-4  cm. 

314.  —  Bupleurum  glaucum  Rob.  et  Cast. 

Luoghi  aridi.  —  Malta,  raro,  presso  Casal  Curmil  —  k^rWe. 

Vi  sono  anche  nell'Erbario  dell'Università  di  Malta  degli  esem- 
plari di  questa  pianta  in  frutto  ;  ma  l'etichetta  non  porta  altra 
indicazione  di  luogo  che  «  Melita  »  e  non  si  sa  da  chi  fu  raccolta. 

124.  —  Apium. 

315.  —  Apium  graveolens  L.  ;  Z.  p.  6;  GD.  p.  15;  Gulia 
Repert.  p.  11;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  Vili  p.  443;  FI.  an.  II  p.  161. 
—  Malt.  Carfus. 

Lungo  i  corsi  d'acqua.  —  Malta,  qua  e  là,  per  es.  ImtaTileb,  Fid- 
dien,   Ta  Baldu,  Gneinal  Gozo,  Xlendil  —  Maggio-Settembre. 

125.  —  Ammi. 

318.*  —  Ammi  Visnaga  (L.)  Lam.  ;  Z.  p.  42;  GD.  p.  15  (var.  b. 
lejospermum)  ;  Gulia  Repert.  p.  17  ;  FI.  an.  II  p.  159  ;  CG.  Arch. 
Melit.  p,  206.  Apium  Visnaga  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VIII  p.  443.  — 
Malt.  Dundliena. 

Campi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta  (GD.  e  Gulia).  —  Maggio- 
Ottobre. 

Tanto  Delicata  quanto  Gulia  dicono  che  questa  specie  é  co- 
mune. Noi  però  non  l'abbiamo  mai  incontrata. 

317.—  Ammi  majus  L.  ;  Z.  p.  3  ;  GD.  p.  15;  Gulia  Repert. 
p.  14.  —  Malt.  Dacra. 

Campi  coltivati  ed  incolti  e  luoghi  ruderali.  —  Malta  e  Gozo, 
molto  frequente  !  —  Aprile-Giugno. 

Trovasi  tanto  la  forma  a  genuinuM  Gren.  et  Godr.  quanto  la 
forma  J3  iniermedium  (DC.  prò  sp.). 


158  UMBELLIFERAE 

Gulia  dice  che  é  pratica  dei  contadini  Maltesi  di  spargere  le 
piante  fiorite  di  questa  specie  sul  melagrano,  colla  credenza  di 
ottenere  cosi  da  questo  maggior  copia  di  frutti. 

126.  —  Ptychotis. 

318.  —  Ptychotis  ammoides(L.)  Koch.  P.  verticillata  GD.  p.l5; 
Daveau  p.  18.  Ax)ium  Ammios  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  Vili  p.  436. 

Campi  e  luoghi  aprici  aridi.  —  Malta,  molto  frequente!  Gozo, 
più  raro  !  —  Marzo-Giugno. 

127.   —   RlDOLFIA. 

319.  —  Ridolfia  segetum  (L.)  Moris;  GD.  p.  15  ;  Gulia  Repert. 
p.  66;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  Vili  p.  421;  FI.  an.  II  p.  156.  Ane- 
ihum  graveolens  Z.  p.  4;  G,  Delicata  PI.  Mei.  lect.  p.  70  (mo- 
nente  ipso  GD.  Fior.  Mei.);  Carnei  in  Pari.  FI.  it.  Vili  p.  295; 
FI.  an.  II  p.  178.  —  Malt.  XebL 

Nei  campi.  —  Malta,  dove  in  alcuni  luoghi  è  abbondante, 
per  es.  Saìi  Paolo  a  mare,  MelleTia,  Bingemma  !  Gozo,  verso 
Nadur\  —  Marzo-Maggio. 

Né  Caruel  in  Pari.  FI.  it.,  né  Fiori  FI.  an.  hanno  osservato  che 
Delicata  aveva  rilevato  come  dia  Anelhum  graveolens  ài  ZfìY^idi 
dovesse  sostituirsi  Ridolfia  segetum,  ed  hanno  quindi  fatto  figu- 
rare questa  specie  per  Malta  sotto  due  nomi  diversi. 

128.  —  Helosciadium. 

320.  —  Helosciadium  nodiflorum  (L.)  Koch.  Siwn  nodiflorum 
Z.  p.  71.  S.  stolonifericm  et  S.  mietvnedium  GD.  p.  15  et  16;  Gulia 
Barth  1  p.  463.  S.  stoloniferwn  Duthie  II  p.  323  et  325.  Apium 
nodiflorum  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VIII  p.  446;  FI.  an.  II  p.  161. 

Nei  corsi  d'acqua,  che  talvolta  empie  interamente,  con  A^a- 
sturtimn  officinale  ecc.  —  Malta,  molti  luoghi,  per  es.  Imtaìileì), 
Fiddìen,  Gneìna,  Ghirghenii,  San  Martini  Gozo,  Xlendi  e  verso 
Nadurl  Cala  Lneira  (Duthie),  Ùied  Kasab  (Gulia).—  Aprile- 
Giugno. 

Abbiamo  visto  soltanto  la  forma  a  peduncoli  ascellari. 

129.  —  Pimpinella. 

321.—  Pimpinella  peVegrina  L.  ;  GD.  p.  16;  Gulia  Repert. 
p.  53  ;  Daveau  p.  17  ;  FI.  an.  II  p.  164.  Tragiicm  peregrinimi 


UMBELLIFERAE 


169 


Z.  p.  74.  Apium  peregrinum  Caruel  in  Pari,  FI.  it.  Vili  p.  462. 
—  Malt.  Sensiela. 

Margini  dei  campi  e  luoghi  incolti.  —  Malta,  frequente,  per  es. 
ImiaTileh,  Zebbug,  Kirda  ecc.!  Gozo,  vari  luoghi,  Xlendi,  Casal 
Caccia  ecc.!  —  Maggio-Giugno. 

Oss.  —  Pimpinella  Anisum  L.  ;  Gulia  Repert.  p.  2  ;  FI.  an.  II 
p.  165.  Tragium  Anisum  Z.  p.  74.  Apium  Anisum  Caruel  in 
Pari.  FI.  it.  VIII  p.  463.  —  Malt.  Hleua  o  Anisi. 

Caruel  FI.  it.  e  Fiori  Fi.  an.  indicano  erroneamente  questa 
specie  per  Malta,  perché  trovasi  nel  Thesaurus  di  Zerafa.  Si 
coltiva  in  piccola  quantità  nelle  Isole  Maltesi,  ed  accidentalmente 
trovasene  presso  alle  colture  qualche  pianta  subspontanea  che 
però  non  si  mantiene.  Gulia,  come  Zerafa,  la  cita  soltanto  come 
pianta  coltivata.  La  coltivazione  degli  anaci  a  Malta  è  rammen- 
tata da  Lagusi  nel  1766. 


*o" 


130.  —  Crithmum. 

322.  —  Crithmum  maritimum  L.  ;  Forskaal  N.°  24;  Z.  p.  16; 

Brenner  in  Badger  ;  GD.  p.  16;  Gulia  Repert.  p.  5;  Cleghorn 
p.  120;  Godfery  p.  297;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  Vili  p.  241.  — 
Malt.  Besbies  il  baTiar. 

Rupi  e  arene  marittime.  —  Malta  e  Gozo,  abbastanza  fre- 
quente !  —  Maggio-Novembre. 

Se  ne  mangione  le  foglie  sotf  aceto. 

131.  —  CEnanthe. 

323.  —  (Enanthe  globulosa  L.  ;  Gulia  Barth  II  p.  9;  FI.  an. 

II  p.  207.  OE.  globosa  GD.  p.  16.  Globocarpus  cenantlìoides  Caruel 
in  Pari.  FI.  it.  VIII  p.  240. 

Luoghi  umidi  e  nei  fossi  e  corsi  d'acqua.  —  Malta,  frequente, 
per  es.  San  Paolo  a  mare,  Gneina,  Fiddien,  ImtaTileb,  Ùied 
Kirda  !  Gozo,  Ramla  !  —  Aprile-Maggio. 

132.  —   FOENICULDM. 

324.  —  Foeniculum  vulgare  Mill.  F.  vulgare  et  F.  piperitum 
Gì),  p.  16.  F.  dulce  et  F.  ijiperatum  Gulia  Repert.  p.  5.  F.  capil- 
laceum  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  Vili  p.  310.  Anethum  Foeniculum 
Z.  p.  4.  —  Malt.  Besbies. 


160  UMBELLIFERAE 

Luoghi  erbosi  lungo  le  vie  e  nei  campi  abbandonati.  —  Malta, 
Gozo  e  Cornino,  abbastanza  frequente  !  —  Maggio-Ottobre. 

Trovansi,  più  o  meno  distinte,  le  due  forme  capillaceum  e 
piperitum,  quest'ultima  meno  frequente  della  prima. 

133.  —   KUNDMANNIA. 

325.  —  Kundmannìa  Sicula  (L.)  DO.  ;  Gulia  Almanacco  p.  65; 
Duthie  in  p.  39;  Carnei  in  Pari.  FI.  it.  Vili  p.  307  ;  Siam  Siculum 
Z.  p.  71,  Brignolia  pastinacaefolia  GD,  p.  16. 

Luoghi  erbosi  aprici.  —  Malta  e  Gozo,  frequente  specialmente 
in  Gozo  !  —  Aprile-Maggio. 

134.  —  Ferula. 

326.  —  Ferula  communis  L.  ;  Z.  p.  21  ;  GD.  p.  16  ;  Caruel  in 
Pari.  FI.  it.  Vili  p.  299.  F.  nodiflora  Gulia  Barth.  I  p.  463.  — 
Malt.  Feria. 

Luoghi  rupestri  aridi  ed  aprici.  —  Malta  e  Gozo,  frequente! 
Cornino,  comune  !  —  Marzo-Maggio. 

Non  abbiamo  osservazioni  sufficienti  per  decidere  a  quale  delle 
molte  varietà  o  forme  della  Ferula  coiiiìnunis  appartengono 
le  piante  di  Malta,  o  se  di  queste  forme  vi  siano  più  d'una.  Gli 
esemplai'i  che  abbiamo  sott' occhio  hanno  l'ombrella  centrale 
oltrepassata  dalle  laterali,  e  per  questo  ed  altri  caratteri  appar- 
terrebbero alla  var.  nodiflora  (L.).  Ma  i  frutti  maturi  che  ab- 
biamo raccolti  a  Gemino  il  7  Maggio  non  corrispondono  a  questa 
varietà,  essendo  più  larghi  e  meno  lunghi  (10-11  per  7-8  rara.). 
Gussone  Syn.  FI.  Sic.  dice  di  avere  raccolto  in  Lampedusa  una 
Ferula  nodiflora  con  frutti  orbicolari.  La  pianta  di  Cornino  si 
avvicinerebbe  dunque  a  quella  di  Lampedusa  per  la  forma  del 
frutto.  Ma  le  lacinie  foliari  nella  pianta  di  Lampedusa  sono  dette 
molto  corte,  mentre  non  lo  sono  nelle  piante  Maltesi.  Del  resto 
sulla  variabilità  della  F.  communis  non  abbiamo  bisogno  di  in- 
sistere, e  rimandiamo  a  quanto  ne  dice  Caruel  nella  Flora  italiana. 

Questa  pianta  in  vari  luoghi  è  una  caratteristica  del  paesaggio 
ed  un  ornamento  delle  rupi.  Viene  colta  dai  contadini  e  venduta 
come  pianta  ornaraenfalé  a  Valletta. 

327.  *  —  Ferula  nodosa  (L.)  Jacks  ;  FI.  an.  Il  p.  176.  F.  Feru- 
lago  Z.  p.  49  (ex  GD.).  F.  genicalata  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  Vili 
p.  303.  Ferulago  geniculala  GD.  p.  16.  —  Malt.  Feria. 


UMBELLIFERAE  161 

Sui  colli.  —  Malta,   Gfiain  il  Gbira  (GD.).  —  Marzo-Giugno. 
Non  ci  è  stato  dato  vedere  questa  specie  trovata  da  Delicata 
soltanto,  e  che  certo  deve  essere  molto  rara. 

135.  —  Petroselinum. 

328.  —  Petroselinum  hortense  Hoffm.;  FI.  an.  II  p.  160.  P.  sa- 
tivum  GD.  p.  16;  Gulia  Repert.  p.  60.  Apiuni  Petroselinum  Z. 
p.  6;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  Vili  p.  438.  —  Malt.   Torsin. 

Lungo  i  corsi  d'acqua  e  luoghi  umidi.  —  Malta,  qua  e  là,  per  es. 
Gneina,  Ghirghenti  dove  é  difficile  dire  se  sia  indigeno  o  in- 
selvatichito! Trovasi  inoltre,  evidentemente  in.selvatichito,  in 
molti  orti.  —  Aprile-Ottobre. 

136.    —    TORDYLIUM. 

329.  —  Tordylium  Apulum  L.  ;  Z.  p.  74  ;  Nyman  Obs.  p.  635; 
GD,  p.  16;  Gulia  Repert.  p.  30;  Daveau  p.  18;  Armitage  p.  497; 
Caruel  in  Pari.  FI.  it.  Vili  p.  246.  T.  huìnile  D'Urv.  p.  32.  — 
Malt.  Haxixet  il  Trierah. 

Campi  e  luoghi  incolti.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  molto  co- 
mune !  —  Febbraio-Aprile. 

Viene  colto  dalla  gente  di  campagna  e  venduto  in  città.  Nei 
luoghi  aridi  trovasi  nano  fra  le  raicrofite. 

137.  —  Daucds. 

330.  —  Daucus  Carota  L.;  Forskaal  N.°  28;  Z.  p.  18;  GD.  p.  16; 
Gulia  Repert.  p.  54.  D.  Caro/a  (a  et  j3  raaximus)  Caruel  in  Pari. 
FI.  it.  Vili  p.  544.  —  Malt.  Sfonnaria  o  Zunneria  salvaggia. 

Campi  e  luoghi  incolti.  —  Malta  e  Gozo,  comune!  —  Aprile- 
Maggio. 

Caruel  1.  e.  indica  di  Malta  anche  la  varietà  maximus  (Desf.), 
supponendo  che  sia  questa  la  pianta  indicata  da  Zerafa  col  nome 
di  D.  lacirius.  Secondo  Delicata  però,  col  nome  di  JD.  lucìdus  Ze- 
rafa aveva  inteso  il  D.  rupestris  Guss.  {■=  D.  Gingidium  fi  bre- 
maculeatits  Car.  in  Pari.  FI.  it.). 

331.  —  Daucus  Gingidium  L.;  Caruel  in  Pari.  FI.  it  Vili  p.  549. 
D.  gwnmifer  Brenner  in  Badger  ;  GD.  p.  16.  D.  Carota  var.  gum- 
mifer  FI.  an.  II  p.  187. 

Luoghi  aridi  e  rocciosi  vicino  al  mare.  —  Malta,  Gozo,  Co- 
rnino e  Filfola,  frequente  nel  la  zona  littoranea!  —  Aprile-Maggio. 

S.  SOMMiER  et  Cabuaxa  Gatto.  —  J^'lora  Melilensis  nova.  11 


162  UMBELLIFERAE 

In  alcuni  luoghi,  come  ad  esempio  nel  basso  della  valle  d'Ini- 
taTileb,  abbonda  ed  è  un  ornamento  delle  rupi  scoscese.  In  Fil- 
fola  è  la  pianta  dominante. 

332.*  —  Daucus  rupestris  Guss.  ;  GD.  p.  16;  Duthie  II  p.  322, 
325  et  326,  et  III  p.  39.  D.  ausiralis  ?  Gulia  Almanacco  p.  66. 
D.  Carota  var  rtipesler  FI.  an.  II  p.  167.  D.  lucidas  Z.  p.  47 
(ex  GD.).  D.  Gingidmm  ^  breviaciUeatas  GdiV\iQ\  in  Pari.  Fl.it. 
VIII  p.  549. 

Rupi  marine.  —  Malta,  Ùied  Bahu  (Duthie),  Ùied  Mohbel  (GD.) 
Gozo,  Xlendi,  Cala  Bùeira  (Duthie).  Cominotto  (Duthie).  — 
Marzo-Maggio. 

333.  —  Daucus  Lopadusanus  Tin.;  GD.  p.  16;  Caruel  in  Pari. 
FI.  it.  VIII  p.  550  ;  Lojacono  Malpighia  XX  p.  209.  D.  Carota 
var.  Lopadusanus  FI.  an.  II  p.  137. 

Luoghi  sterili  sassosi,  ed  arene  marine.  —  Malta,  non  comune. 
San  Paolo  a  mare,  MelleUa,  penisola  di  Marfa  dove  abbonda  ! 
Cornino  !  —  Marzo-Maggio. 

334.*  —  Daucus  bicolor  Sibth.  et  Sm.  ;  Caruel  in  Pari.  FI.  it. 
VIII  p.  541;  FI;  an.  II  p.  188. 

Questa  pianta  è  indicata  di  Malta  dal  Caruel  nella  Flora  ita- 
liana sulla  fede  di  un  esemplai-e  mandalo  a  Parlatore  dall'Orto 
botanico  di  Palermo.  L'esemplare  esiste  difatti  nell'Erbario  Cen- 
trale Fiorentino  e  non  porta  altra  indicazione  che  «  Malta, 
Maggio  1848  -  da  Todaro  e  Calcara  ».  Il  nome  originario  di 
Daucus  Carota  é  stato  corretto  di  mano  di  Caruel  in  D.  setu- 
losus  Guss.  (sinonimo  di  I).  bicolor  Sibth.  et  vSm.). 

Tutti  sanno  quale  sia  il  polimorfismo  dei  Daucus  del  littorale 
Mediterraneo.  Quelli  delle  Isole  Maltesi  andrebbero  studiati  con 
materiale  più  ricco  di  quello  che  é  a  nostra  disposizione  per 
meglio  distinguere  le  varie  forme  che,  a  seconda  dei  criteri  ado- 
prati,  potrebbero  venire  più  suddivise,  o  invece  ridotte  ad  un 
numero  ancora  minore  di  specie. 

'      138.  —  Orlaya. 

335.  —  Orlaya  maritima  (Gouan)  Koch  ;  GD.  p.  16;  Duthie  li 
p.  325  et  III  p.  39.  Caucalis  maritima  Duthie  Barth  p.  543, 
Daucus  pumilus  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VIII  p.  535. 

Nelle  arene  marine.  —  Malta,  non  comune,  golfo  di  MelleTia, 
penisola  di  Marfa  !  Gozo,  Randa  \  —  Aprile-Maggio. 


UMBELLTFERAE  163 

Alla  Marsa  dove  l'indicava  Delicata,  in  seguito  ai  lavori  ivi 
eseguiti  non  esiste  più. 

Oss.  —  Citminum  Cyininum  L.;  Z.  p.  17;  Gulia  Repert.  p.  12; 
Armitage  p.  499.  —  Malt.  Kemmitn. 

Questa  pianta  é  coltivata  a  Malta  su  larga  scala,  ed  il  cornino 
di  Malta,  che  é  molto  stimato,  è  un  importante  articolo  di  espor- 
tazione. Se  ne  vedono  qua  e  là  delle  piante  subspontanee  sui  mar- 
gini dei  campi  e  nei  campi  in  riposo  dove  l'anno  avanti  era  stato 
coltivato;  ma  non  si  mantiene  negli  anni  successivi,  e  non  va 
quindi  considerato  come  pianta  Maltese.  La  coltivazione  del  co- 
rnino a  Malta  viene  rammentata  fino  dal  1766  da  Libassi.  Alcuni 
hanno  detto  che  dal  cornino  è  derivato  il  nome  delTIsola  di  Co- 
rnino. —  Fiorisce  in  Maggio-Giugno. 

139.  —  ToRiLis. 

336.  —  Torilis  nodosa  (L.)  Gaertn.;  GD.  p.  16;  Gulia  Alma- 
nacco p.  67.  Caucalis  nodosa  Z.  p.  11  ;  Carnei  in  Pari.  FI.  it. 
Vili  p.  563. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta  e  Gozo,  comune!  — 
Marzo-Maggio. 

337.  —  Torilis  purpurea  (Ten.)  Guss.;  GD.  p.  16;  T.arvensis 
var.  i^urpurm  FI.  an.  II  p.  194.  Caucalis  purpmxa  var.  hetero- 
phijlla  Carnei  in  Pari.  FI.  it.  VIII  p.  561. 

Luoghi    rocciosi   freschi.  —  Malta,    rara,   Mistra  !    Gneina 
(Godfery  !)  Ùied  QTiomor,  GTiargTìa'r  (GD.).  —  Aprile-Maggio. 
Abbiamo  veduto  tanto  il  tipo  quanto  la  var.  helerophylla  (Guss.). 

140.  —   SCANDIX. 

338.  —  Scandix  Pecten-Venerìs  L.;  Z.  p.  68;  GD.  p.  16;  Gu- 
lia Repert.  p.  42;  Carnei   in   Pari.  FI.  it.  VIII  p.  377.  —  Malt. 

Maxxita. 

Luoghi  coltivati  e  campi  incolti.  —  Malta,  comune!  Gozo,  fre- 
quente !  —  Marzo- Apri  le. 

Oss.  —  Anthriscus  CerefoUum  (L.)  Hoffm.  ;  Carnei  in  Pari. 
FI.  it.  VII!  p.  387;  Fi.  an.  II  p.  197.  CJiaerophyllum  sativum  Z. 
p.  12. 

Zerafa  dice  che  nasce  spontaneo  negli  orti,  Carnei  e  Fiori  lo 
riportano  come  pianta  Maltese  sulla  fede  di  Zerafa,  ma  noi  non 
l'abbiamo  mai  visto  neppure  subspontaneo. 


164  umbelliferae 

141.  —  Smyrnium. 

339.  —  Smyrnium  Olusatrum  L.;  Z.  p.  71;  GD.  p.  16;  Gulia 
Repert.  p.  11  ;  Garuel  in  Pari.  FI.  it.  VITI  p.  479.  -  Mali  Carfas 
il  %mir. 

Nei  luoghi  freschi  ed  ombrosi,  sotto  i  carrubi  e  nel  fondo  delle 
valli.  —  Malta  e  Gozo,  frequente  !  --  Febbraio-Marzo. 

Oss.  —  Coriandrum  saiivum  L.;  Z.  p.  15;  Gulia  Repert.  p.  13; 
Carnei  in  Pari.  FI.  it.  Vili  p.  566  ;  FI.  an.  II  p.  204.  —  Malt. 
Coshor. 

Si  coltiva  a  Malta  in  piccola  quantità  e  di  rado  se  ne  incontra 
qualche  esemplare  subspontaneo  vicino  ai  luoghi  dove  fu  semi- 
nato. Gulia  lo  cita  soltanto  come  pianta  coltivata.  Carnei  FI.  it. 
e  Fiori  FI.  an.  sono  stati  indotti  in  errore  da  Zerafa.,  ~  Maggio- 
Giugno. 


'G' 


142.  —  Bifora. 

340.  —  Bifora  testiculata  (L.)  DC.  B.  flof^culosa  GD.  p.  17; 
Caruel  in  Pari.  FI.  it.  Vili  p.  490.  Coriamiram  testiculatum  Z. 
p.  15.  —  Malt.  Bumneihr  o  Cosbor  saloai/g. 

Fra  le  messi.  —  Malta,  (jua  e  là,  Gneinn,  Uied  Oherzutna, 
San  Pàolo  a  mare,  ZebbiTi  l  Ùied  Balluia,  Sliema  (GD.).  — 
Marzo-Maggio. 

34'!.*—  Bifora  radians  Marsch.  Bieb.;  Gulia  Repert.  p,  8; 
Caruel  in  Pari.  FI.  it.  Vili  p.  488;  FI.  an.  Il  p.  204. 

Vi  è  un  esemplare  di  questa  specie  nell'Erbario  Centrale  di 
Firenze,  mandato  da  Gulia,  senza  altra  indicazione  di  luogo  che 
Malta.  È  questa  la  sola  prova  che  abbiamo  della  esistenza  della 
B.  radians  a  Malta. 

Oss.  ~  Comuni  maculahmi  L.;  Z.  p.  15;  G.  Delicata  PI.  Mei. 
lect.  p.  70;  GD.  p.  XV:  Gulia  Repert.  p.  13;  Caruel  in  Pari.  FI. 
it.  Vili  p.  476;  CG.  Atti  Congr.  Genova  p.  175.  —  Malt.  Cicuta. 

Stando  all'etichetta  di  un  esemplare  conservato  nell'Erbario 
Universitario  di  Malta  pare  che  il  Coniutn  ^naculatum  si  tro- 
vasse subspontaneo  nei  fossati  delle  fortificazioni  di  Valletta.  Ora 
però  non  vi  si  trova  più.  Gulia  nel  Repertorio  lo  cita  soltanto 
come  pianta  esotica  e  Delicata  Flora  Melitensis  dice  espressa- 
mente che  lo  aveva  citato  per  errore  nel  suo  primo  lavoro,  e 
che  andava  cancellato  dalla  flora  Maltese. 


UMBELLIFERAE,  ARALIACEAE,  RUBIACEAE  165 

143.  —    ECHINOPHORA. 

342.  —  Echinophora  spinosa  L. 

Arene  marine.  —  Malta,  rara,  penisola  di  Marfa  nell'ultima 
cala  a  N,  E.  !  Gozo,  Ramla  (Godfery  !).  —  Agosto. 

XXXVII.  —  ^Iraliaceae. 

144.  —  Mederà. 

343.  —  Hedera  Helix  L.;  Forskaal  N.°  29;  Z.  p.  22;  Nyman 
Obs.  p.  634;  GD.  p.  17;   Gulia  Repert.  p.  39.  —  Malt.  Liedna. 

Rupi  e  muri.  —  Malta,  in  vari  luoghi,  ad  es.  Gneina,  Ohir- 
ghenti,  Boschetto  !  Gozo,  qua  e  là,  non  rara  !  —  Settembre- 
Novembre. 

XXXVIII.  —  Uuhiaceae, 

145.  —  Potoria. 

344.  —  '  Putoria  Calabrica  (L.  fìl.)  DG.  ;  Brenner  in  Badger; 
Wikstròm  Préface  ecc.  p.  63;  GD.  [).  17;  Duthie  II  p.  322;  Tan- 
fani  in  Pari.  FI.  it.  VII  p.  102;  FI.  an.  III  p.  103. 

Sulle  i-upi.  —  Malta,  molto  rara,  tliecl  il  Ghasell  (luogo 
stesso  dove  l'indicava  Brenner).  Da  Wikstròm  sappiamo  che  fu 
raccolta  a  Malta  da  Djurberg  fin  dal  1823.  E  pianta  molto  loca- 
lizzata, ma  non  distrutta  come  supponeva  Wikstròm.  —  Maggio- 
Giugno. 

146.  —  Sherardia. 

345.  —  Sherardia  arvensis  L.;  Z.  p.  70;  Nyman  Obs.  p.  631; 
GD.  p.  17  ;  Gulia  Repert.  p.  29  ;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  VII  p.  72; 
Massalongo  Zoocecidii  e  fitocecidii  rari  o  nuovi  p.  97.  —  Malt, 
Ilarxaia. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  Gozo,  Cornino  e  Filfola, 
dovunque  comunissima!  —  Febbraio-Maggio. 

Abbiamo  trovato  a  Gozo,  nella  Cala  Bùeira,  questa  specie  de- 
formata dalla  puntura  di  un  acaro.  Questo  cecidio  è  stato  figu- 
rato da  Massalongo  op.  cit. 

Oss.  —  Non  sappiamo  cosa  possa  essere  la  pianta  che  Forskaal 
chiama  Slierardiaì  (N.°  19)  e  della  quale  quell'autore  non  é 
neppure   certo  a   qual  genere  appartenga;    nei)pure  sappiamo 


166  RUBIACEAE 

cosa  intendesse  per  Valantia  fruclu  globoso  lacunoso  (N.°  85). 
Probabilmente  Una  Valerianella. 

147.  —  Vaillantia. 

346.  —  Vaillantia  muralis  L.  ;  Z.  p.  77;  Nyman  Obs.  p.  660; 
GD.  p.  17;  Daveau  p.  18;  Duthie  II  p.  326  (var.  hirsuta).  Galium 
vexans  Tanfani  in  Fari.  FI.  it.  VII  p.  66. 

Rupi  e  luoghi  erbosi  sassosi  incolti.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
coinunissima!  Cominotto  (Duthie).—  Febbraio-Maggio. 

Pianta  molto  variabile  a  seconda  dei  luoghi  dove  cresce;  pro- 
strata ed  a  internodì  allungati  nei  luoghi  ombrosi,  nei  luoghi 
aprici  invece  è  eretta,  con  verticilli  ravvicinati  in  modo  da  simu- 
lare una  densa  spiga. 

347.*  _  Vaillantia  hispida  L.;  Duthie  II  p.  325  et  326,  et  III 
p.  39;  Armitage  p.  500;  FI.  an.  III  p.  117.  Galium  hfspidiim 
Tanfani  in  Pari.  Fi.  it.  VII  p.  64. 

Rupi  e  muri.  —  Gozo,  intorno  alla  baia  di  Ramla  (Duthie!). 
Cominotto  dove  è  rara  ^Duthie).  —  Aprile. 

148.  —  Callipeltis. 

348.  —  Callipeltis  muralis  (L.)  Moris;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it. 
VII  p.  71;  Màssalongò  Zoocecidii  e  fitocecidii  rari  o  nuovi  p.  95. 
Galium  murale  GD.  p.  17:  Duthie  II  p.  321.  G.  murale  var.  b. 
Guss.  Duthie  II  p.  325  et  III  p.  40. 

Rupi  e  luoghi  erbosi,  sassosi  incolti.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
comune!—  Marzo-Aprile. 

Duthie  dice  di  avere  trovato  nella  baia  di  Ramla  a  Gozo  un 
esemplare  della  var.  b.  Gussone  (caule  foliisque  subcanescenti- 
hispidis).  Abbiamo  notato  una  grande  variabilità  nella  lunghezza 
degli  internodi,  nel  portamento  ora  eretto  ed  ora  prostrato,  nelle 
dimensioni  delle  foglie  e  di  tutta  la  pianta;  ma  non  l'abbiamo  mai 
vista  con  foglie  e  fusti  densamente  rivestiti  di  peli.  A  Gozo  l'ab- 
biamo trovata  deformata  dalla  puntura  di  un  acaro.  Il  Prof.  Màs- 
salongò (1.  e.)  ha  descritto  e  figurato  questo  nuovo  cecidio. 

149.  —  Galium. 

349.  —  Galium  saccharatum  Ali.  ;  Nyman  Obs.  p.  631  ;  GD. 
p,  17;  Duthie  II  p.  321;  Armitage  p.  497.  G.  Vaillantia  Tanfani 
in  Pari.  FI.  it.  VII  p.  61;  FI.  an.  Ili  p.  116. 


RUBIACEAE  167 

Luoghi  coltivati  ed  erbosi  incolti.  —  Malta  e  Gozo,  comunis- 
simo !  —  Gennaio-Maggio. 

350.  —  Galium  tricorne  With.;  GD.  p.  17;  Duthie  Barth  p.  543; 
Armitage  p.  497  ;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  VII  p.  60.  —  Malt. 
Harxaia. 

Nel  coltivato.  —  Malta  e  Gozo  comune,  ma  assai  meno  del 
precedente!  —  Marzo-Aprile. 

Armitage  scrive  che  a  Gozo  sostituisce  il  G.  saccharatum  ; 
ma  ciò  non  è  esatto,  il  G.  saccharatum  essendo  comunissimo  a 
Gozo  come  a  Malta. 

351.  —  Galium  Aparine  L.;  Forskaal  N.°  18;  Z.  p.  21  ;  GD.  p.  17; 
Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  VII  p.  58.  —  Malt.  Harxaia. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta  e  Gozo,  frequente  !  — 
Marzo-Maggio. 

Oss.  —  Galiicm  verticiUatum  GD.  p.  17;  Gulia  Barth  II  p.  9  ; 
Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  VII  p.  50;  FI.  an.  Ili  p.  116. 

F-scludiamo  dalla  Flora  Maltese  il  Galium  verticillatani  Danth. 
in  Lam.  che  sarebbe  stato  trovato  soltanto  da  Delicata,  dubitando 
di  una  erronea  determinazione  perchè  nessun  altro  l'ha  trovato 
nel  luogo  indicato,  perchè  non  ne  esiste  esemplare  nell'Erbario 
Universitario,  e  finalmente  perchè  il  G.  verticiUatum  è  pianta 
della  zona  montana  o  submontana. 

150.  —    RUBIA. 

352.  —  Rubia  peregrina  L.  ;  Z.  p.  66;  Tanfani  in  Pari.  FI. 
it.  VII  p.  17;  Duthie  II  p.  324  et  III  p.  40.  R.  peregrina  et  R.  an- 
gustifolia  GD.  p.  17. 

Sulle  rupi  e  tra  i  frutici.  —  Malta  e  Gozo,  qua  e  là  ma  non 
comune!  —  Aprile-Giugno. 

E  impossibile  tenere  separata  la  Rubia  angustifolia  dalla 
R.  pey^egrina.  Oltre  alle  forme  con  foglie  strette  bislunghe,  lan- 
ceolate 0  lineari-Ianceolate,  se  ne  trova  in  Malta  anche  una 
con  foglie  ovate,  lucenti  e  coriacee,  corrispondente  alla  varietà 
lucida  (L.). 

151.  —    ASPERULA. 

353.  —  Asperula  iongiflora  W.  et  Kit;  Z.  p.  43;  GD.  p.  17; 

Gulia  Barth  I  p.  463:  Armitage  p.  497;  CG.  Medit.  Nat.  II  p.  277. 
A.  cynanchica  var.  Iongiflora  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  VII  p.  89. 


168  RUBIACEAE,    CAPRIFOLIACEAE 

Luoghi  rocciosi  ed  aridi.  —  Malta  e  Gozo,  frequente  !  —  Gen- 
naio-Novembre. 
Incontrasi. anche  con  fiori  bianchi. 

152.  —  Crucianella. 

354.  —  Crucianella  rupestris  Guss.:  Bertoloni  FI.  it.  II  p.  144 

et  IX  p.  649;  Gulia  Barth  I  p.  463;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  VII 
p.  99:  Fi.  an.  Ili  p.  123;  Lojacono  FI.  Sic.  II  pars  2»  p.  28;  Borg 
Arch.  Melit.  p.  45.  C.  marUima  Forskaal  N.»  15:  Brenner  in 
Badgei^:  Nyman  Obs.  p.  G31;  Gì),  p.  17;  Cleghorn  p.  120;  Gulia 
Almanacco  p.  67.  Crucianella  sp.  (?)  Duthie  II  p.  326. 

Nelle  fessure  delle  rupi  sugli  altipiani  rocciosi  ed  anche  in 

terreni  arenosi  vicini  al  mare.  —  Malta,  in  molti  luoghi  e  spesso 

molto  abbondante,  per  es.  lungo  tutta  la  costa  da  San  Giorgio  a 

MelleTia,  Lntaìileb  !  Gozo,  Cala  Dàeira,  Marsalforno,  Ta  Cene  ! 

Commetto?  (Duthie).—  Aprile-Giugno. 

La  sera  dopo  il  tramonto  del  sole  questa  pianta  tramanda  un 
odore  grato,  come  già  aveva  notato  il  Brenner. 

Non  si  può  osservare  alcuna  differenza  fra  le  piante  cresciute 
sugli  altipiani  rocciosi  e  quelle  dei  luoghi  arenosi  vicini  al  mare. 

355.*  —  Crucianella  latifolia  L.;  Gì),  p.  17;  Tanfani  in  Pari. 
FI.  it.  VII  p.  96;  FI.  an.  Ili  p.  122;  CG.  Arch.  Melit.  p.  206. 

Luoghi  aridi  vicino  al  mare.  —  Malta,  a  Sliema  (GD.).  — 
Marzo-Aprile. 

Dobbiamo  attenerci  alle  indicazioni  di  Delicata,  la  C.  latifolia 
non  essendo  stata  trovata  da  altri.  È  da  notare  che  la  località 
Sliema  da  lui  indicata,  è  ora  tutta  coperta  di  fabbricati,  per  cui 
non  vi  ò  più  speranza  di  trovarvi  quella  Crucianella. 

XXXIX.  —  Capri  foliaceae, 

153.  —  Sambucds. 

356.  —  Sambucus  Ebulus  L.  ;  Z.  p.  08  ;  GD,  p.  17  ;  Gulia  Repert. 
p.  52;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  VII  p.  107.  —  Malt.  Seììuha  sal- 
vaggia. 

Luoghi  umidi  o  freschi.  —  Malta,  raro,  Gnien  il  Gbir,  Gnien 
Fieres,  Gomerino  !  Gozo,  Xlendi,  Ùied  il  Limziata  !  —  Aprile- 
Maggio. 

Oss.  —  Sambucus  nigra  L. ;  Z.  p.  QS;   Gulia  Repert.  p.  52; 


CAPRIFOLIACEAE,  VALERIANACEAE  169 

Tanfaiii  in  Pari.  FI.  it.  VII  p.  109;  CG.  Atti  Coiigr.  Genova  p,  175. 

—  Malt.  Sehaka. 

Specie  erroneamente  considerata  da  Tanfani  nella  Flora  ita- 
liana come  inquilina  di  Malta  perchè  trovata  nel  Thesaurus 
di  Zerafa.  Gulia  la  dice  espiessamente  pianta  esotica. 

154.  —    LONICERA. 

357.—  Lonicera  implexa  Ait.;  GD.  p.  17  at  43;  Duthie  II 
p.  322;  Gulia  Almanacco  p.  69;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  VII  p.  123. 
L.  Caprifoliam  Z.  p.  28. 

Luoghi  rocciosi  e  tra  i  frutici.  —  Malta,  in  vari  luoglii  ma  non 
comune,  per  es.  InitaTileì),  Ùied  Babà,  Ballut,  Ta  Baldu,  Ma- 
hluba,  TJied  GherzamaX  Gozo,  Mic/iar  Scinì,  Ùied  Karrot  ecc.! 

—  Aprile-Maggio. 

XL.  —  \*alerianac€ae, 

155.  —  Valerianella. 

358.  —  Valerianella  eriocarpa  Desv.;  GD.  p.  18;  Gulia  Barth  I 
p.  135;  Duthie  II  p.  325;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  VII  p.  176. 

Più  specialmente  nei  luoghi  coltivati.  —  Malta  e  Gozo,  molto 
frequente  !  —  Marzo-Aprile. 

Trovasi  talvolta  anche  con  frutti  interamente  glabri  (var.  le- 
30carpa  Koch). 

359.  —  Valerianella  truncata  Betcke  ;  FI.  an.  Ili  p.  139. 
F.  eriocarpa  var.  truncala  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  VII  p.  177. 

Dove  la  precedente.  —  Malta  e  Gozo,  qua  e  là  molto  meno 
comune  della  V.  eriocarpa,  per  es.  Ùied  Ghirghenti,  Cala  Frana, 
ZebbìTh  !  Gozo,   Xlendi,    regione  di   Nadur  !  —   Aprile-Maggio. 

360.  —  Valerianella  puberula  (Bert.  in  Guss.)  DC.  V.  micro- 
carpa Tanfani  in  Pari  FI.  it.  VII  p.  181  ? 

Luoghi  incolti.  —  Malta,  rara,  penisola  di  Marfa  in  terreno 
arenoso  vicino  al  mare!  —  In  frutto  in  Maggio. 

Tanfani  che  considera  la  V.  puberula  come  s'wxoxnmo  Ai  V.  mi- 
crocarpa, riferisce  a  questa  specie  la  V.  'ìniocta  di  Grech  Deli- 
cata; ma  è  una  semplice  supposizione,  poiché  non  ve  ne  sono 
esemplari  negli  erbari  di  Firenze,  e  nella  Flora  Melitensis  di 
Delicata  non  vi  sono  descrizioni.  La  presenza  della  V.  puberula 
a  Malta  però  è  stata  accertata  da  noi. 


170  VALERIANACEAE 

Oss.  —  Delicata  e  Gulia  citano  per  Malta  Valerianella  mixta 
Dufr.  («  GTiain  RiTiana  in  herbidis  ad  vias  »  GD.  p.  18)  («  co- 
mune nei  luoghi  incolti  e  lungo  le  vie  »  Gulia  Barth  I  p.  135). 
Ma  né  da  qoi  né  da  altri  è  stata  trovata  la  V.  mixta  Dufr.  = 
V.  dentata  Pollich  =  V.  Morisonii  DC,  onde  bisogna  concludere 
che  Delicata  e  Giilia  l'abbiano  confusa  con  un  altra  specie.  Come 
abbiamo  detto  sopra,  Tanfani  in  Pari,  riferisce  la  V.  mixta  di 
Delicata  alla  V-  ìnicrocarpa  Lois. ;  ma  questo  riferimento  ci 
sembra  molto  dubbio.  La  descrizione  della  V.  mfxta  di  Gulia  in 
Barth  è  insufficiente  per  decidere  a  quale  specie  si  riferisca; 
ma  il  fatto  che  la  dice  comune  farebbe  ritenere  che  con  quel 
nome  intendesse  piuttosto  la  V.  trnncata  Betcke. 

361.*  —  Valerianella  coronata  (L.)  DC;  Gulia  Repertorio  di 
Stor.  Nat.  p.  208  et  Barth  I  p.  135. 

Malta,  molto  rara,  Corradino  (Gulia).  Gozo,  Migiarro,  Ta 
Cene  (Gulia).  —  Marzo-Giugno. 

362.*  —  Valerianella  carinata  Lois.;  Gulia  Barth «I  p.  135. 

Gozo,  a  Migiarro  (Gulia).  —  Aprile-Giugno. 

Per  queste  due  ultime  Valerianella  di  cui  non  abbiamo  visto 
esemplari  Maltesi  non  possiamo  fare  altro  che  riportare  le  in- 
dicazioni di  Gulia. 

156.  —  Centranthus. 

363.  —  Centranthus  Calcitrapa  fL.)  Dufr.;  Gulia  Barth  I  p.  135; 
Duthie  li  p.  322  et  HI  p.  40;  Armitage  p.  500;  Tanfani  in  Pari. 
FI.  it.  vn  p.  159;  GG.  Medit.  Nat.  II  p.  277. 

Luoghi  rocciosi  erbosi  e  nelle  vallate.  —  Malta,  in  vari  luoghi, 
peres.  Ùied  Incita,  Floriana,  Ùied  Babà,  ÙicdKirda,  Ta  Baldìi, 
Uncina  !  Gozo,  più  frequente  che  a  Malta,  per  es.  Migiar  Scini, 
Ùied  Karrot,  Ùied  ir  RiTian,  Migiarro  !  —  Marzo-Maggio. 

Duthio  osserva  che  alcuni  esemplari  da  esso  raccolti  in  Malta 
a  Ùied  il  GTiasel,  avevano  le  foglie  inferiori  orbicolari  e  piccio- 
late  come  la  varietà  oy^hiodatus  (=  Valeriana  orhiciUata  Sibth. 
etSm.).  Questa  forma  delle  foglie  radicali  e  inferiori  che  abbiamo 
|iui-e  osservata  a  Malta,  riscontrasi  però  anche  nel  C.  Calcitrapa 
del  continente  e  non  ci  pare  che  valga  a  caratterizzare  nep- 
pure una  varietà.  Abbiamo  osservato  alcuni  casi  di  albinismo. 

Oss.  —  Centrantiiiis  riiher  (L.)  DC.  Valeriana  rubra  Gulia 
Repert.  p.  60.  —  Malt.   Toppa  tal  regina. 


VALERIANACEAK,  DIPSACEAE  171 


Trovasi  subspoiitaiieo,  ma  soltanto  sui  muri  di  alcuni  giardini 
di  Malta,  ad  esempio  in  quelli  di  SanV Antonio,  di  Sa  Maison 
e  di  Victoria  gate. 

157.  —  Fedi  A. 

364.—  Fedia  Cornucopiae  Gaertn.;   D'Urv.  p.  5;   Z.   p.  48; 

Nyman  Obs.  p.  627;  GD.  p.  18;  Gulia  Repert.  p.  48  et  Barth  I 
p.  135;  Duthie  II  p.  321;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  VII  p.  161; 
CG.  Medit.  Nat.  II  p.  277;  Godfery  Medlt.  Nat.  II  p.  297.  —  Malt. 
Siek  0  Lsien  il  Tiaìniema. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  molto 
comune!  —  Gennaio-Maggio;  eccezionalmente  Cui  dal  Novembre. 

Trovasi  talvolta  anche  con  fiori  bianchi. 

XLI.  —  Ifipsnceae, 

158.  —  DiPSACUS. 

365.*  —  Dipsacus  sylvestris  Huds.  ;  GD.  p.  18;  Gulia  Repert. 
p.  11;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  VII  p.  189;  CG.  Arch.  Melit.  p.  20G. 
—  Malt.  Cardun  Salcagg. 

Luoghi  argillosi  umidi.  —  Malta,  Ùied  Gherzuma  (GD.).  — 
Giugno-Luglio. 

Riportiamo  le  indicazioni  di  Delicata,  questa  pianta  non  es- 
sendo stata  trovata  da  altri  a  quanto  pare.  L'esemplare  di  De- 
licata, riconoscibile  quantunque  in  cattivo  stato,  esiste  ancora 
nell'Erbario  dell'Università  di  Malta. 

159.  —   SCABIOSA. 

366.—  Scabiosa  atropurpurea  L.  ;  Forskaal  N.»  14  ;  Gulia 
Barth  1  p.  152;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  VII  p.  238  et  240  (a  atro- 
purpurea ei  ^macina):  FI.  an.  III  p.  152  (a  typica).  S.  atro- 
purpurea et  S.  grandiflora  Z.  p.  08.  5.  grandiflora  GD.  p.  18. 
S.  maritirmi  Daveau  p.  18;  CG.  Medit.  Nat.  II  p.  277.  S.  longi- 
flora  Gulia  Almanacco  p.  67. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta  e  Gozo,  comune!  — 
Maggio-Novembre. 

Non  abbiamo  trovato  nelle  Isole  Maltesi  altro  che  la  var.  ma- 
cina a  fiori  chiari,  talvolta  anche  interamente  bianchi. 

Oss.  —  Pycnocomon  rutaefolium  (Vahl)  Hoffg.  et  Lk.  ;  Tan- 
fani in  Pari.  FI.  it.  VII  p.  254;  FI,  an.  Ili  p.  150. 


172  DIPSACEAE,   COMPOSITAE 


Questa  specie  è  citata  di  xMalta  da  Tanfaiii  sulla  fede  di  un 
esemplare  conservato  nell'Erbario  Webb  col  nome  di  Scabtosa 
urceolata.  Sull'etichetta  é  scritto  «  Fleurit  à  Malte  Mai-Juin 
en  toute  terre  ».  Pei'ó  nessuno  dei  due  esemplari  accompagnati 
da  quell'etichetta  appartiene  alla  Scabiosa  urceolata  Desf.  = 
Pycnocomon  rutaefoliam.  Béguinot  nella  Flora  analitica  non 
ha  fatto  altro  che  copiare  Tanfani.  Crediamo  dunque  di  dovere 
escludere  questa  specie  dalla  flora  Maltese. 

XLII.  —  Compositae. 

160.  —  Bellis. 

367.  —  Bellìs  sylvestris  Cirillo;  Z.  p.  8;  Brenner  in  Badger; 
Nyman  Obs.  p.  G53;  GD.  p.  18;  Clej^horn  p.  119;  Gulia  Bull. 
Soc.  bot.  Fi-.  1869  p.  255  ;  CG.  Nat.  Malt.  p.  7;  Godfery  II  p.  297  ; 
FI.  an.  Ili  p.  226.  —  ÌNlalt.  Margarita  salvaggia. 

Luoghi  erbosi  aprici.  —  Malta  e  Gozo,  comune!  —  Settembre- 
Marzo. 

Godfery  .segnala  un  caso  di  virescenza  osservato  nella  valle 
di  Zebbug. 

Oss.  —  Bellis  2)ereìinis  Z.  p.  44;  Gulia  Repert.  p.  41  et  Bull. 
Soc.  bot.  Fr.  p.  255. 

—  Bellis  hybrida  GD.  p.  18.  B.  perennis  y  hybrida  FI.  an.  Ili 
p.  225. 

Come  uno  di  noi  ha  osservato  (in  Nat.  xMalt.  p.  8),  pare  che 
la  B.  perennis  L.  e  la  B.  hybrida  Ten.  siano  state  citate  a  torto 
per  Malta,  poiché  noi  non  ve  le  abbiamo  mai  trovate,  né  sap- 
piamo di  alti'i  che  le  abbiano  vedute,  mentre  chi  le  cita  le  dice 
comuni.  Già  Delicata  aveva  riconosciuto  che  la  B.  ijerennis  di 
Zerafa  non  era  la  B.  perennis  L. 

3B8.  —  Bellis  annua  L.:  D'Urv.  p.  112;  Z.  p.  8;  Brenner  in 
Badger;  Nyman  Obs.  p.  653;  GD.  p.  18;  Gulia  Repert.  p.  4  et 
Bull.  Soc.  bot.  Fr.  p.  255;  Armitage  p.  497;  CG.  Nat.  Malt.  p.  7. 
—  Malt.  Bebuna. 

Dovunque  nei  luoghi  erbosi.  —  Malta,  Gozo  e  Comìno,  co- 
munissima!  —  Dicembre-Aprile. 

D'inverno  in  molti  luoghi  cuopre  il  terreno  di  un  bianco 
manto.  Queste  piante  invernali  gregarie  sono  generalmente  nane 
in  tutte  le  loro  parti  ed  acauli,  il  peduncolo  nascendo  dalla  piccola 


COMPOSITA  E  173 

rosetta  di  foglie  radicali.  Ma  in  stagione  più  inoltrata  gli  esem- 
plari cresciuti  isolati  ed  in  (erra  pingue  assumono  delle  dimen- 
sioni affatto  insolite,  di  modo  che  potrebbero  indurre  in  errore. 
ISe  abbbiarao  raccolte,  a  mezzo  Aprile,  delle  piante  ampiamente 
ramificate,  con  varie  centinaia  di  capolini  in  un  solo  esemplare, 
con  I-ami  prostrato-ascendenti  lunghi  20  e  fino  25  cm.  Non  ci 
sombra  improbabile  che  queste  forme  elate,  ramose  e  molto  fo- 
gliose siano  state  scambiate  per  Bellis  jìerennis  e  B.  hyhrida. 

Oss.  —  Erigeron  Canadensis  Z.  p.  19;  GD.  p.  18;  CG.  Arch. 
Melit.  p.  206. 

La  citazione  di  Erigeron  Canadem^is  L.  è  evidentemente  do- 
vuta ad  errata  determinazione.  Difatti,  dicendo  semplicemente 
«  in  aridis  »  senza  località  precisa,  Delicata  mostra  di  ritenerla 
specie  comune,  mentre  non  fu  mai  trovata  da  altri,  né  é  citata 
da  Gulia  nel  suo  «  Stirps  Compositarum  Florae  Melitensis  ».  Sic- 
come Delicata  non  cita  la  Coni/za  ambigua  che  è  tanto  comune, 
supponiamo  che  l'abbia  scambiata  con  questa.  Per  ciò  esclu- 
diamo E.  Canadensis  L.  dalla  Flora  Maltese. 

161.  —    CONYZA. 

369.  —  Conyza  ambigua  DC;  Nyman  Obs.  p.  653;  GD.  p.  18; 
Gulia  Repert.  p.  67  et  Bull.  Fr.  p.  255;  Godfery  p.  296.  —  Malt. 
Zaghazigha  salvaggia. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  molto  comune!  —  Fio- 
risce quasi  tutto  l'anno. 

162.  —  Phagnalon. 

370.  —  Phagnalon  Tenorii  Presi.  P.  rupestre  Daveaii  p.  18. 
P.  rupestre  a.  Tenorii  FI.  an.  Ili  p.  284.  Conyza  Tenorii  GD. 
p.  18;  Duthie  II  p.  322,  324  et  326.  Conyza  rupestris  Gulia  Bull. 
Fr.  p.  254. 

Rupi,  muri  e  luoghi  sassosi  aridi.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
piuttosto  frequente!  Cominotto  (Duthie).—  Aprile-Maggio. 

371.  —  Phagnalon  Craecura  Boiss.  FI.  Or.  Ili  p.  221.  P.  ru- 
pesiì^e  fi  Graecum  FI.  an.  Ili  p.  284.  P.  saxaiile  Gulia  Repert. 
p.  39.  Conyza  saxatilis  Z.  p.  46;  GD.  p.  18;  Gulia  Bull.  Fr. 
p.  255.  —  Malt.  Lixca  o  Haxiexa  tal  lixca. 

Luoghi  sassosi  aridi,  rupi  e  muri.  —  Malta,  frequente!  Gozo, 
Xlendi,  Ùied  Bingeinmal  —  Aprile-Maggio. 


174  COMPOSITAE 

Riferiamo  la  Conyza  saxatilis  di  Zerafa,  Delicata  e  Gulia  al 
Phagnalon  Graecum  Boiss.  (=  Conyza  Tenorli  var.  b.  Guss. 
Syii.  FI.  Sic),  perchè  non  abbiamo  mai  ti-ovato  il  Phagnalon  sa- 
xatile  nelle  Isole  Maltesi  dove  è  frequente  il  P.  Graecum.  Anche 
Boissier  nella  Flora  Or.  dice  di  avere  visto  il  suo  P.  Graecum 
raccolto  a  Malta  da  Cadet  de  Foatenay. 

I  contadini  Maltesi  raccolgono  questa  pianta  che,  seccata  e 
trattata  con  nitro  serve  loro  di  esca,  d'onde  il  nome  Maltese 
di  lixca. 

163.  —  EvAX. 

372.  —  Euax  pygmaea  (L.)  Pers.;  Z.  p.  20;  Brennerin  Badger; 
GD.  p.  18;  Gulia  Bull.  Fi-,  p.254;  Duthie  II  pag.  326;  Daveau  p.  18. 

Luoghi  aridi.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  comunissima!  Comi- 
notto  (Duthie).  —  Marzo-Maggio. 

Assai  variabile  per  le  dimensioni  e  per  essere  il  caule  ora 
semplice  ed  ora  molto  i-amifìcato. 

164.  —   Inul.\. 

373.  —  Inula  graveolens  (L.)  Desf.;  GD.  p.  18;  Gulia  Repert. 
p.  67  et  Barlh  I  p.  463;  Godfery  p.  296.  Erigeron  graveolens  Z. 
p.  19  ;  Brenner  in  Badger.  Cnpiilaria  graveolens  Gulia  Bull.  Fr. 
j).  255.  —  Malt.  ZagTìZigTia. 

Campi,  luoghi  ruderali,  più  raramente  nell'incolto.  —  Malta, 
Gozo  e  Cornino,  molto  comune!  —  Settembre-Ottobre. 

374.  —  Inula  crithmoides  L.  ;  Z.  p.  25;  Brenner  in  Badger; 
GD.  p.  18  ;  Gulia  Repert.  p.  66,  Bull.  Fr.  p.  255  et  Barlh  1  p.  463  ; 
Duthie  II  p.  326;  Armitage  p.  498.  —  Malt.  Xorbelt  o  Xerhett. 

Luoghi  salati  umidi  vicino  al  mare,  ma  anche  distante  dalla 
costa  sui  vecchi  muri  e  sulle  roccie.  —  Malta,  Gozo,  Cornino, 
Cominotto,  Filfola  e  scoglio  di  Ghallis,  comune!  —  Giugno- 
Novembre;  eccezionalmente  trovasi   fiorita   anche  in  Gennaio. 

Le  foglie  se  ne  mangione  sott'aceto  o  mescolate  coli' insalata. 

375.  —  Inula  viscosa  (L.)  Ait.  ;  Z.  p.  25;  Brenner  in  Badger; 
GD.  p.  18;  Gulia  Repert.  p.  59  et  Barlh  I  p.  463;  Cleghorn  p.  121  ; 
Godfery  p.  296.  Cupularia  viscosa  Gulia  Bull.  Fr.  p.  255.  —  Malt. 
ToìUera  o  Tilliera. 

Campi  incolti  e  luoghi  ruderali,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta, 
Gozo  e  Cornino,  comune  !  —  Agosto-Novembre. 


COMPOSITA  E  175 

I  campagnoli  usano  metterne  le  foglie  sulle  ferite  per  arre- 
stare il  sangue. 

165.  —   PULICARIA. 

376,  —  Pulicaria  odora  (L.)   Rchb.  ;  Gulia  Bull.  Fr.  p.  255. 
Nei  luoghi  ombrosi  e  freschi.  —  Malta,  qua  e  là,  per  es.  Uied 

Kirda,  Boschetto,  Ghirghenti  ecc.  !  —  Giugno-Ottobre. 

377.  —  Pulicaria  dysenterica  (L.)  FI.  Wett.;  Gulia  Bull.  Fr. 
p.  255;  Godfery  p.  290. 

Luoghi  umidi.  —  Malta,  rara,  Boschettol  Marsa  (Gulia).  — 
Giugno-Ottobre. 


"■o 


166.  —  Jasonia. 

378.  —  Jasonia  glutinosa  (L  )  DC.  ;  Gussone  Synops.  FI.  Sic. 
II  p.  451  ;  G.  Delicata  PI.  Mei.  lect.  p.  71  ;  Gulia  Repert.  p.  59; 
FI.  an.  p.  291  ;  Borg  Arch.  Melit.  p.  46.  Conyza  Melitensis  re- 
iusis  foliis  Boccone  Icones  et  descr.  p.  26-27  et  tab.  13  (1074). 
Inula  foetida  Z.  p.  25;  Brenner  in  Badger.  /.  saxatilis  kvc?a\- 
geli  Comp.  FI.  it.  p.  371;  Godfery  p.  296.  Orsinia  camphorata 
Bertoloni  Annali  di  St.  Nat.  II  p.  362-64  et  FI.  it.  IX  p.  100;  GD. 
p.  19;  Duthie  II  p.  321,  323  et  324;  Gulia  Barth  I  p.  463;  Loja- 
cono  FI.  Sic.  II  pars  1.^  p.  100.  Chrysocoma  camphorata  Gulia 
Bull.  F]'.  p.  254.  —  Malt.   TolUera  salvarpjia. 

Luoghi  sassosi  aridi  delie  vallate,  fortificazioni  e  muri.  — 
Malta,  frequente,  per  es.  Ùied  Incita,  Uied  Bàbu,  Hagiar  Kim, 
San  Paolo  a  mare  !  Gozo,  Xlendi,  Ta  Cene  ecc.  !  —  Giugno- 
Ottobre. 

Di  questa  pianta,  descritta  per  primo  da  Boccone,  questi  scri- 
veva :  «  Gignitur  inter  difficultates,  et  acclives  ascensus  saxorum 
et  cautium  Melitae  Insulae  sub  Patrum  Capucinorum  coenobio, 
ubi  Dominus  Bonamicus  medicus  eruditus  anno  1668  nobis  primo 
monstravit,  atque  ejusdem  natales  indicavit  ». 

167.  —    ASTERISGUS. 

379.  —  Asteriscus  aquaticus  (L.)  I,ess.  A.  maritimus  Gulia 
Bull.  Fr.  p.  255  et  Almanacco  p.  67;  Fi.  an.  Ili  p.  296.  Buph- 
ihalmum  Melitense  Forskaal  N."  73.  B.  marUimum  Z.  p.  44  ; 
GD.  p.  19;  Gulia  Repert.  p.  25.  —  Malt.   GTiain  il  bahra. 

Luoghi  aridi.  —  Malta,  in  vari  luoghi,  gregario,  per  es.  San 


176  COMPOSITAE 

Paolo  a  mare,  penisola  di  Marfal  Cornino  dove  abbonda!  Co- 
minotto!  —  Aprile-Maggio. 

Alla  fine  di  Aprile  e  nel  principio  di  Maggio  è  questa  la  pianta 
che  appare  più  di  tutte  comune  in  Cornino.  A  Gozo  invece  non 
l'abbiamo  osservata.  Nei  luoghi  più  sterili  trovasi  monocefala 
e  nana. 

Non  esitiamo  a  riferire  come  sinonimo  di  A.  aquaiicus  Less.  il 
Buphihalmum  marilùnum  degli  autori  Maltesi,  perché  mentre 
abbiamo  veduto  abbondante  e  raccolto  in  molti  luoghi  VA.  aqua- 
ticus,  non  abbiamo  mai  trovato  1'^.  maritimus  (L.)  Less.  ;  e 
del  resto  trovasi  nell'Erbario  dell'Università  un  esemplare  di 
A.  aquaiicus  determinato  per  B.  inarilimum.  Fiori  nella  Flora 
analitica  ha  preso  la  sua  indicazione  dagli  autori  Maltesi. 

L'Index  Kewensis  riporta  il  Biiphthalmum  MeUlense¥ov&]^. 
come  «  nomen  nudum  »,  e  Gulia  (Almanacco  p.  67)  dice  che  è 
Buplilhalmum  marilimum.  Siccome  Forskaal  cita  due  soli  Buph- 
ihalmum di  Malta,  il  B.  spinnmm  e  il  B.  Melitense,  e  che  i 
soli  due  Buphlhalmuìn  di  cui  abbiamo  constatato  la  presenza  in 
Malta  sono  B.  spinosìim.  e  B.  aquaiicum,  ci  sembra  certo  che 
il  B.  Melitense  si  debba  ritenere  come  sinonimo  di  B.  (Asle- 
riscus)  aquaiicum. 

380.—  Asterìscus  spinosus  (L.)  Gren.  et  Godr.;  Gulia  Bull. 
Fr.  p.  255.  Buphihalmum  spinosum  Forskaal  N.»  72;  Z.  p.  9; 
GD.  p.  19;  Gulia  Repert.  p.  25;  Duthie  II  p.  326.  —  Màlt.  Ghain 
il  bahra. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  comune! 
Cominotto  (Duthie).  —  Marzo-Giugno. 

La  forma  a  fiori  di  un  giallo  carico  è  assai  rara.  L'abbiamo 
vista  soltanto  sulle  rupi  marine  scoscese  a  S.  0.  di  Malta,  dietro 
Casal  Dingli.  La  forma  pallens  Cicioni  invece,  a  fiori  zolfini  pal- 
lidi è  comunissima  dappertutto. 

Oss.  —  Achillea  Millefolium  L.  ;  Gulia  Repert.  p.  30  et  Bull. 
Fr.  p.  254. 

Questa  specie  è  indicata  solo  da  Gulia,  il  quale  la  dice  spon- 
tanea, ma  soltanto  nei  giardini,  per  cui  non  la  annoveriamo  fra 
le  piante  Maltesi. 

—  Non  sappiamo  a  quale  specie  riferire  Achillea  odorata  che 
Forskaal  (N."  71)  dice  di  avere  trovata  «ad  salinas  »,  essendo 
impossibile  che  si  tratti  della  Achillea  odorata  L. 


compositae  177 

168.  —  Matrigaria. 

381.—  Ddatricaria  Chamomilla  L.  ;  Z.  p.  29;  Gulia  Repert. 
p.  10  et  Bull.  Fr.  p.  254.  —  .Malt.  CamwniUa. 

Luoghi  ruderali  e  coltivati.  —  Malta  e  Gozo,  qua  e  là  !  — 
Aprile-Maggio. 

Gulia  nel  Repertorio  la  citava  come  pianta  esotica  coltivata 
in  Malta;  ma  nel  quadro  delle  composte  la  mette  fra  le  piante 
indigene. 

382.  —  Matricaria  aurea  (L.)  Boiss.;  FI.  an.  Ili  p.  236  et  IV 
Appendice  p.  182.  Colala  auvea  Duthie  III  p.  40. 

Luoghi  erbosi.  —  Malta,  rara,  sugli  spalti  delle  fortificazioni 
fuori  Porta  Bombe  in  Floriana  !  Gozo,  parimente  rara,  sui 
vecchi  bastioni  di  Rabalo  ! 

Oss.  —  Anacyclus  radialus  Lois. 

Questa  specie,  insieme  Si\VAndr(/ala  5mt«a.^a  e  ad  altre  poche 
piante,  era  stata  introdotta  in  Malta  a  GTiaìn  Diueli  presso  Ta 
Beibel  colla  pozzolana  che  suoleva  ivi  importarsi  in  quantità. 
Queste  specie  erano  andate  diffondendosi  lungo  le  vie  e  nei 
campi,  dove  per  primo  le  aveva  osservate  il  Col.  Godfery  nel 
Maggio  del  1895.  Durante  5  o  6  anni  ne  abbiamo  osservato  le 
colonie  che  non  erano  né  piccole  né  poche,  cosicché  il  loro  in- 
sediamento in  Malta  pareva  assicurato.  Negli  anni  successivi 
però,  essendo  molto  diminuita  la  quantità  di  pozzolana,  abbiamo 
notato  pure  una  grande  diminuzione  di  quelle  piante  avventizie, 
finché  nel  1907,  in  seguito  ai  lavori  fatti  alla  strada  lungo  la 
quale  crescevano,  scomparvero  del  tutto.  Fattane  di  nuovo  ri- 
cerca in  questi  ultimi  anni,  abbiamo  dovuto  convincerci  che  non 
vi  esistevono  più  né  V Anacyclus  radiatus  né  Y Andryala  sinuata. 

169.  —  Anthemis. 

383.*  —  Anthemis  Cotula  L.;  Z.  p.  5;  Gulia  Bull.  Fr.  p.  254; 
FI.  an.  Ili  p.  253.  Manda  Colula  GD.  p.  19. 

Nei  campi.  —  Malta,  Marsa,  Sliema  ecc.  (GD.).  —  Marzo- 
Maggio. 

Riportiamo  le  indicazioni  di  Delicata,  osservando  che  noi  non 
abbiamo  mai  trovato  questa  specie,  e  che  un  esemplare  d'er- 
bario determinato  da  Delicata  per  Manda  Cotula  da  noi  esami- 
nato, apparteneva  ad  Anthemis  fuscata  Brot. 

8.  SoiiMiEE  et  C'ARUAXA  GATTO.  —  Flora  Melitensis  nova.  12 


178  COMPOSITAE 

384.  —  Anthemis  arvensis  L.;  D'Urv.  p.  114;  Gulia  Bull.  Fr. 
p.  254.  A.  arvensis  et  A.  incrassata  GD.  p.  19. 

Campi  e  luoghi  incolti,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta  e  Gozo, 
comune  !  —  Marzo-Maggio.  , 

Fra  le  forme  sotto  cui  si  presentala  A.  arvensis,  è  frequente 
quella  a  peduncoli  più  o  meno  rigonfi  sotto  i  capolini,  corri- 
spondente alla  var.  incrassata  (Lois.). 

385.  *  —  Anthemis  mixta  L.  ;  Gulia  Bull.  Fr.  p.  254. 

Specie  per  noi  dubbia,  perché  Gulia  la  dice  comune  senza  in- 
dicare luoghi,  mentre  nessun  altro  la  trovò  mai  ;  e  neppure  ne 
esiste  esemplare  nell'Erbario  dell'Università. 

386.  —  Anthemis  fuscata  Brot.  ;  Armitage  p.  500. 

Luoghi  umidi.  —  Malta,  abbondante  nel  fosso  fuori  Porta 
Bombel  —  Marzo-Giugno. 

Era  già  stata  trovata  a  Malta  da  Armitage  ii  quale  la  cita 
senza  indicare  località. 

387.  *  —  Anthemis  peregrina  L.  ;  GD.  p.  19  ;  Gulia  Bull.  Fr. 
p.  254  ;  FI.  an.  Ili  p.  254. 

Delicata  dice  che  si  trova  in  Malta  nelle  arene  marine  a 
Sliema  (Aprile-Maggio)  e  Gulia  la  dice  addirittura  comune. 
Nessun  altro  però  ha  trovato  questa  specie  a  Malta. 

Oss.  —  Anthemis  marìtima  Z.  p.  42;  GD.  p.  19;  Gulia  Bull. 
Fr.  p.  254;  FI.  an.  Ili  p.  258. 

Non  ammettiamo  la  presenza  di  Anthemis  maritìma  L.  a 
Malta  perchè  ci  sembra  certo  che  Delicata  e  Gulia  l'hanno  con- 
fusa con  A .  arvensis  0  zow  A.  Urvilleana.  Saj^piamo  difatti  dal 
Prodromo  di  De  CandoUe  che  D'Urville  chiamava  A.  inaritima 
VA.  Urvilleana. 

388.  —  Anthemis  Urvilleana  (DC).  A.  marìtima  D'Urv.  p.  114. 
A.  secitndirainea  GD.  p.  19;  Bertoloni  FI.  ita!.  TX  p.  366;  Gulia 
Bull.  Fr.  p.  254  ;  Duthie  II  p.  323  ;  Nyman  Conspectus  FI.  Eur. 
p.  362;  Ai-mitage  p.  498.  A.  secundiramea  var.  Urvilleana  De 
Candolle  Prodr.  VI  p.  102;  FI.  an.  Ili  p.  255;  Lojacono  FI.  Sic.  II 
pars  la  p.  86. 

Su  quel  poco  di  terra  che  si  accumula  nelle  depressioni  della 
roccia  dove  d'inverno  soggiorna  l'acqua,  più  specialmente  in  vi- 
cinanza del  mare.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  comune  !  —  Aprile- 
Maggio. 

In  vari  luoghi,  sugli  altipiani  rocciosi  e  sulle  rupi  vicino  al 


COMPOSITAE 


179 


mare,  in  Aprile  cuopre  il  terreno  di  un  manto  bianco  abba- 
gliante. Nei  luoghi  dove  vi  è  poca  terra  e  questa  prosciuga  più 
presto,  rimane  nana  (appena  1  cm.),  ridotta  talvolta  ad  un  solo 
capolino  acaule  circondato  da  poche  foglie,  ed  altre  volte  ad  un 
capolino  sessile  in  mezzo  a  due  brevi  rami  portanti  un  capolino 
ognuno.  Nei  luoghi  meno  sterili  è  ampiamente  ramificata,  ed  i 
rami,  distesi  in  circolo  sul  suolo,  raggiungono  fino  20  cm.  di 
lunghezza. 

De  Candolle  nel  Prodromo  (1837),  dice  di  avere  ricevuto  da 
D'Urville,  col  nome  di  Antheniis  inarilima,  una  Anihemis  di 
Malta  «  frequens  ad  litora  maris  »,  alia  quale  dà  il  nome  di  A.  se- 
cundiramea  var.  Urvilleana.  A  noi  sembra  che  la  pianta  di 
Malta  sìa  abbastanza  diversa  dalla  A.  secundiramea  di  Sicilia  per 
essere  considerata  come  specie  autonoma.  Uguale  ad  essa  o  per 
Io  meno  molto  rassomigliante,  é  la  pianta  di  Pantelleria  che  Gus- 
sone  Synopsis  p.  489  (anno  1843)  ha  chiamata  A.  secundiramea 
var.  Cosi/}-ensis,  ^  come  ce  lo  ha  dimostrato  l'esame  di  esem- 
plali di  Pantelleria  determinati  da  Gussone;  ed  anche  Gussone 
scriveva  di  essa  «  forsan  species  propria  ».  Nella  pianta  Malte.se, 
come  in  quella  di  Pantelleria,  i  fiori  ligolati  sono  generalmente 
pochi;  spesso  5  soli  e  quindi  discosti  gli  uni  dagli  altri,  il  che 
da  alla  pianta  un  aspetto  tutto  pai'ticolare.  Le  ligoie  sono  lar- 
ghe e  corte.  L'involucro  ed  i  peduncoli  sono  in  generale  glabri, 
ma  talvolta  leggermente  pubescenti.  L'orlo  scarioso  delle  squame 
involucrali  è  ora  bruno  ed  ora  decolorato.  I  peduncoli  talvolta 
pili  0  meno  lungamente  nudi,  sono  spesso  invece  foliosi  fino  sotto 
i  capolini  dove  sono  appena  ingrossati.  Tutta  la  pianta,  appena 
toccata,  tramanda  un  odore  somigliante  a  quello  della  camomilla, 
ma  più  forte. 

Se  anche  la  identità  della  pianta  di  Malta  con  quella  di  Pan- 
telleria fosse  confermata,  gli  si  dovrebbe  conservare,  come  spe- 
cie o  come  varietà,  il  nome  di  Urvilleana  anteriore  a  quello  di 
Cosyrensis. 

Oss.  —  Le  Anthemis  in  genere,  come  la  Bellis  annua,  sono 
chiamate  dai  Maltesi  Bebuna. 


*  Gussone  in  questo  caso  scrive  Cossyrensis,  mentre  nel  voi.  I 
pag.  372  scrive  Statice  Cosyrensis.  Adottiamo  l'ortografia  di  Cosyra 
(Pantelleria)  con  una  s  sola,  quale  trovasi  nei  classici. 


180  compositae 

170.  —  Chrysanthemdm. 

389.  —  Chrysanthemum  segetum  L.  ;  Forskaal  N.o  70  ;  GD. 
p.  19;  Gulia  Repert.  p.  38;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8.  Pyr-etìirum  My- 
Gonis  Z.  p.  64  (?).  Xanthophtalmum  segetum  Gulia  Bull.  Fr. 
p.  254.  —  Malt.  Lellux  o  Zigland. 

Nei  campi.  —  Malta,  qua  e  là,  non  comune,  tJied  Incita,  Marsa- 
scala.  Notabile,  Corì'adino,  Boschetto  !  Gozo,  Xlendi,  Ramla  !  — 
Marzo-Aprile. 

171.  —    PlNARDIA. 

390.  —  Pinardia  coronaria  (L.)  Less.;  Armitage  p.  497;  Gulia 
Bull.  Fr.  p.  254.  Chrysanthemum  coronariitm,  D'Urv.  p.  112; 
Z.  p.  13;  GD.  p.  19;  CG.  Medit.  Nat.  p.  277.  —  Malt.  Lellax  o 
Zigland. 

Luòghi  ruderali  e  coltivati.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  comu- 
nissima  !  —  Febbraio-Giugno.  Qualche  volta  trovasi  liorita  anche 
di  Gennaio. 

Questa  specie,  generalmente  gregaria,  cuopre  spesso  dei  campi 
interi  ed  è  una  delle  piante  vistose  anche  in  inverno.  Si  trova 
qua  e  là,  insieme  al  tipo,  la  varietà  discolor  D'Urville  (=  hicolor 
Micheletti)  con  la  base  delle  linguette  gialla  come  il  disco,  ed 
il  resto  bianco.  Questa  varietà  è  piuttosto  rara,  il  che  spiega 
come  mai  D'  Urville  potesse  scrivere  che  la  varietà  discolor 
(radio  albo  discoque  luteo)  comune  nell'Arcipelago,  mancava  a 
Malta  dove  si  trovava  solo  il  tipo  concolor.  Henslow  (Decora- 
tive wild  fiowers  of  Malta)  dice  di  questa  varietà  che  il  bianco 
delle  ligole  verso  l'estremità  passa  ad  un  rosa  pallido. 

Oss.  —  Artemisia  Pontica  Z.  p.  6. 

Zerafa  dicendo  «  passim  »,  e  indicando  un  nome  Maltese  (Erba- 
bianca)  sembra  intendere  una  specie  indigena  o  naturalizzata. 
Ma  non  ci  risulta  che  esista  nelle  Isole  Maltesi  alcuna  Artemisia, 
né  spontanea  né  subspontanea. 

-      172.  —  Senecio. 

391.  —  Senecio  vulgaris  L.  ;  Forskaal  N.»  67;  Z.  p.  69;  GD. 
p.  19  ;  Gulia  Repert.  p.  30  et  Bull.  Fr.  p.  254.  S.  foeniculaceus 
Dnthie  III  p.  40.  S.  lividiis  b.  foeniculaceus  FI.  an.  IV  Appen- 
dice p.  181.  —  Malt.  Ciibrita  o  Haxixa  tal  canali. 


COMPOSITAE  181 

Campi,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta  e  Gozo,  molto  comune!  — 
Gennaio-Aprile. 

Abbiamo  visto  nell'Erbario  Centrale  di  Firenze  la  pianta  della 
Cala  Dueira  (Gozo)  chiamata  da  Diithie  Senecio  foeniculaceus. 
Essa  non  é  altro  che  una  forma  ubertosa  del  S.  vulgaris.  L'indi- 
cazione di  Fiori  FI.  an.  è  basata  soltanto  sopra  a  quella  di  Duthie. 

392.  —  Senecio  pygmaeus  DC.  ;  Duthie  II  p.  325  et  326,  et 
III  p.  40;  Sommier  Le  Isole  Pelagie  e  la  loro  flora  p.  103,  et 
Schedae  ad  FI.  ita),  exsicc.  N.o  1148  (Nuovo  Giorn.bot.  it.  1910 
p.  80).  S.  leucanthemifolius  var.  pygmaeus  FI.  an.  p.  212. 

Rupi  e  muri  nei  luoghi  ombrosi  vicino  al  mare.  —  Gozo,  dove 
é  abbastanza  frequente,  Cala  Dàeira,  Marsatfoì^no,  Ùied  Korrot, 
Ramla,  Migiarro,  Ùied  ir  RiTian  !  San  Dimitri,  Rdu?n  il  Gbir, 
Kala,  Migiar  Scini,  e  lontano  dal  mare  nel  colle  di  Giurdan 
(Duthie!).  Cornino!  Cominotto  (Duthie).  Filfola!—  Febbraio- 
Aprile. 

Fin  ora  non  é  stato  indicato  di  Malta,  ma  non  dubitiamo  che 
vi  si  debba  trovare. 

Quando  Duthie  scuopri  questa  specie  a  Gozo,  era  conosciuta 
di  un  solo  luogo  della  Sicilia.  Di  poi  fu  trovata  da  uno  di  noi 
nell'Isola  di  Lampedusa.  Le  descrizioni  che  ne  danno  De  Can- 
dolle  nel  Prodromo  e  Gussone  nella  Synopsis  sono  fatte  sopra 
esem'plari  nani.  Duthie  dà  una  buona  descrizione  della  pianta 
Maltese  che,  se  trovasi  talvolta  nana,  può  però  raggiungere  fino 
a  30  cm.  d'altezza.  Uno  di  noi  (che  ha  distribuito  questa  specie 
di  Gozo  nella  «  Flora  italica  exsiccata  »)  ha  già  detto,  nella 
Flora  delle  Pelagie,  che  a  suo  parere  non  poteva  unirsi  come 
varietà  al  S.  leucanthemifolius  come  ha  fatto  Fiori  nella  Flora 
analitica. 

393.  —  Senecio  leucantliemifolius  Poir.  S.  crassifolius  et 
S.  verntis  Gulia  Bull.  Fr.  p.  254  et  Barth  I  p.  152;  Duthie  I 
p.  209  et  210,  li  p.  325  et  326,  et  III  p.  40.  S.  leucanthemifolius 
var.  vernus  FI.  an.  III  p.  211. 

Luoghi  rocciosi,  generalmente  vicino  al  mare.  —  Malta, 
piuttosto  raro,  Forte  Manuel  \  Hagra  tal  General,  GTiar  Basan 
(Gulia).  Gozo,  Cala  Dueira,  Ta  Cenci  Xlendi,  Capo  San  Di- 
mitri (Duthie).  Cornino  (Duthie).—  Marzo-Aprile. 

Non  crediamo  di  poter  teiìere  separati  sj^ecificamente  S.  cras- 
sifolius Willd.  e  S.  vernus  Biv.  Il  S.  leucanthemifolius,  sotto  i 


182  COMPOSITAE 

quale  nome  comprendiamo  quelle  due  forme,  quale  l'abbiamo 
visto  nelle  Isole  Maltesi,  oscilla  fra  le  varietà  crassifoUus  e 
Reichenhachii  (Fiori  FI.  an.).  Ha  un  odore  muschiato,  ma  molto 
meno  forte  del  S.  leucanf.hemifolius  di  Lampedusa,  talvolta 
quasi  nullo. 

394.*  -  Senecio  Callicus  Willd.;  Gulia  Bull.  Fr.  p.  254. 

Gozo,  a  Cfiambray,  raro  (Gulia) 

11  Senecio  GaUicus  è  indicato  per  la  flora  Maltese  soltanto  da 
Gulia.  Può  darsi  che  egli  abbia  applicato  questo  nome  a  qualche 
forma  della  specie  precedente. 

395.  —  Senecio  Cineraria  DC;  Daveau  p.  18;  FI.  an.  Ili  p.  215. 

Othonna  Cinerayna  Forskaal   N."  80.   Cineraria  maritima  Z. 

p.  14;  Brenner  in  Badger;  Nyman  Obs.  p.  652  ;  GD.  p.  19;  Gulia 

Repert.  p.  14  et  Bull.  Fr.  p.  254;  Dulhie  II  p.  326.  —  Malt.  Cromi) 

,il  baTiar. 

Sulle  rupi,  sui  bastioni  e  sui  vecchi  muri,  di  preferenza  vicino 
al  mare.  —  Malta,  Gozo,  Cornino  e  Filfola,  comune!  Cominotto 
(Duthie).  —  Maggio-Luglio. 

Oss.  —  Non  sappiamo  con  certezza  a  quali  specie  riferire  i 
Senecio  Jacobaea  (N."  68)  e  S.  incanus  (N.°  69)  di  Forskaal, 
«  ad  Salinas  »  il  primo,  «  ad  muros  et  in  rupibus  »  il  secondo. 
Probabilmente  con  quei  nomi  intendeva  S.  leacanthemifoliits  e 
S.  Cineraria. 

173.  —    FlLAGO. 

396.  —  Filago  spathuiata  Presi.  F.  pyramidaia  GD.  p.  19. 
F.  Germanica  (saltem  prò  parte)  Gulia  Bull.  Fr.  p.  254. 

Luoghi  aridi  aprici.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  comune!  — 
Aprile-Maggio. 

Non  abbiamo  visto  di  questa  specie  altro  che  la  forma  decum- 
bens  Gib.  e  Pir.  (in  Fiori  FI.  an.),  con  fusti  diffuso-prostrati. 

397.  —  Filago  prostrata  Pari.;  GD.  p.  19;  Duthie  Barth  p.  543; 
CG.  Nat.  Malt.  p.  8;  Lojacono  FI.  Sic.  II  pars  1*  Append.  p.  239. 
Filago  Germanica  va-v.  jjrostrata  FI.  An.  HI  p.  274. 

Luoghi  aprici  aridi.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  qua  e  là  !  — 
Aprile-Maggio. 

398.—  Filago  Cussonei  Lojacono  FI.  Sic.  II  pars  1"  p.  110. 
F.  Germanica  var.  G uss enei  Fi.  amAY  Appendice  i>.  185.  F.  Ger- 
manica var.  Dulhie  Barth  p.  543. 


COMPOSITAE  183 

Con  la  precedente.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  comune  più  della 
precedente!—  Aprile-Maggio. 

Siamo  stati  molto  incerti  se  non  dovevamo  riunire  queste  tre 
Filago  sotto  il  nome  complessivo  di  F.  Germanica,  poiché  fra 
l'una  e  l'altra  si  trovano  dei  passaggi  infiniti,  e  si  rimane  spesso 
incerti,  specialmente  fra  F.  prostrata  e  F.  Gussonei.  Ci  siamo 
decisi  a  tenerle  separate  perché  nonostante  la  grande  variabi- 
lità della  forma  delle  foglie,  delle  dimensioni,  della  ramificazione 
e  della  peluria,  gli  estremi  sono  tanto  diversi  che  vedendoli 
isolatamente  non  si  esiterebbe  a  dichiararli  specie  diverse.  Sup- 
poniamo che  alla  F.  Gussonei  debba  riferirsi  la  varietà  della 
F.  Germanica  che  Duthie  dice  assomigliante  a  Evax  exigiia. 

Oss.  —  Micropus  erecius  D'Urv.  p.  109;  GD.  p.  XI. 

Dumont  D'Urville  scrive  che  il  Micropus  erectus  L.  trovasi  a 
Malta  «  ad  margines  viarum  ».  Delicata  lo  cita  (per  errore  di 
stampa  scritto  Micropus  creticus)  fra  le  specie  indicate  da  D'Ur- 
ville che  esso  non  aveva  potuto  ritrovare.  Il  fatto  che  nessun 
altro  lo  trovò,  mentre  D'Urville  dicendo  semplicemente  che  cre- 
sce lungo  le  vie  si  riferisce  ad  una  pianta  comune,  ci  induce 
a  ritenere  che  vi  sia  stato  uno  sbaglio  nella  determinazione,  o 
nell'indicazione  di  Malta  come  luogo  della  raccolta. 


'o' 


174.  —  Helichrysdm. 

399.  *  —  Helichrysum  rupestre  DC.  ;  GD.  p.  19  ;  Duthie  li  p.  325 
et  111  p.  40.  H.  inodorimi  var.  ìnipestre  FI.  an.  Ili  p.  281.  Gnapha- 
lium  Orientate  Z.  p.  22;  G.  Delicata  PI,  Mei.  lect.  p.  71.  G.  ambi- 
guum  Brenner  in  Badger.  G.  ympestre  Gulia  Bull.  Fr.  p.  254.  — 
Malt.  Sempreviva  saloaggia. 

Sulle  rupi  presso  il  mare.  —  Malta,  molto  raro,  LJied  Babu 
(GD.).  Gozo,  parimente  raro,  Cala  Dùeira  (Duthie  !  Godfery!), 
isolotto  di  Hagra  tal  General  (Brenner).  —  Maggio-Giugno. 

175.  —  Calendola. 

400.  —  Calendula  fulgida  Raf.  C.  stellata  Z.  p.  45.  C.  Sicula 
Duthie  I  p.  209  et  II  p.  322,  324  et  325.  C.  fulgida  et  C.  Stenla 
GD.  p.  20  ;  Gulia  Bull.  Fr.  p.  255.  C.  offlcinalis  var.  fulgida  et 
var.  Sicula  FI.  an.  Ili  p.  298. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta  e  Gozo,  frequente  in  al- 
cuni luoghi  mentre  manca  affatto  in  altri,  come  ad  esempio  in 
tutti  i  dintorni  di  Valletta  !  —  Gennaio-Giugno. 


184  COMPOSITAE 

Non  abbiamo  creduto  poter  tenere  distinta  la  C.  Sicilia  Cyrillo 
dalla  C.  fulgida  Raf.  perchè  troppo  spesso  siamo  rimasti  incerti 
a  quale  delle  due  si  dovevano  riferire  i  nostri  esemplari  Maltesi. 
Volendo  mantenere  distinte  le  due  entità  nella  fiora  Maltese, 
bisognerebbe  istituirne  una  terza,  frequente  come  le  altre,  che 
potrebbe  chiamarsi  e  diagnosticarsi  cosi: 

Var.  MelUensis.  Perenne,  legnosa  alla  base,  con  gli  achenì 
marginali  stretti,  prolungati  in  un  lungo  rostro  come  nella  ful- 
gida, ma  come  nella  Sicula  semplicemente  tubercolato-scabri  e 
non  muniti  di  forti  creste  sul  dorso,  ed  inoltre  pubescenti-scabri 
come  nella  maritima. 

A  questa  forma  appartengono  anche  gli  esemplari  di  Xlendi 
distribuiti  da  Dulhie  col  nome  di  C.  Sicula.  Questi  caratteri  però 
non  sono  costanti,  e  si  trovano  diversamente  repai-titi  anche  in 
una  medesima  pianta. 

I  fiori  di  questa  e  di  altre  specie  di  Calendula  vengono  colti 
dai  campagnoli  e  venduti  in  città. 

401.*  —  Calendula  maritlmaOuss.;  GD.  p.  20;  Gulia  Bull.  Fr. 
p.  255;  Cleghorn  p.  120.  C.  offìcinalis  var.  maritima  FI.  an.  Ili 
p.  298. 

Ghiaie  e  arene  marine.  —  Malta,  San  Giuliano,  San  Paolo 
a  mare  (GD.,  Cleghorn),  Marsascala,  rara  (Gulia).  —  Ottobre- 
Luglio. 

Non  abbiamo  trovato,  nelle  località  sopra  indicate,  alti'o  che 
piante  riferibili  secondo  noi,  alla  specie  precedente. 

402.  —  Calendula  arvensis  L.;  Z.  p.  9;  Nyman  Obs.  p.  653; 
GD.  p.  19;  Gulia  Repert.  p.  56  et  Bull.  Fr.  p.  255;  Cleghorn  p.  121. 

Lungo  le  vie  e  nei  campi  coltivati  e  incolti.  —  Malta  e  Gozo, 
molto  comune  !  —  Ottobre-Maggio. 

Abbiamo  trovato  che  in  tutte  le  piante  Maltesi  il  colore  dei 
fiori  variava  dal  giallo  zolfino  al  giallo  più  o  meno  ranciato,  e 
che  le  linguette  erano  ora  lunghe  quasi  il  doppio  dell'involucro, 
altre  volte  appena  lo  oltrepassavano.  In  quest'  ultimo  caso  sa- 
rebbero da  riferirsi  alla  C.  micrantha  Tin.  che,  a  quanto  cre- 
diamo, merita  di  essere  distinta  dalla  C.  arvensis  appena  come 
varietà.  In  tutte  queste  forme  abbiamo  sempre  trovato  i  fiori 
del  disco  dello  stesso  colore  delle  linguette, 

4D3.  —  Calendula  ^gyptiaca  Desf.  C.  ^^/co^or  Gulia  Bull.  Fr. 
p.  255;  Dulhie  II  p.  323. 


COMPOSITAE  185 

Nelle  stesse  stazioni  della  precedente.  —  Malta  e  Gozo,  fre- 
quente, ma  molto   meno  della  precedente!  —  Gennaio-Maggio. 

Quantunque  non  abbiamo  potuto  vedere  gli  esemplari  di  Gulia 
e  di  Duthie,  non  esitiamo  a  riferire  la  loro  C.  bicolor  alla 
C.  Mgyptiaca,  perché  essi  la  dicono  comune,  il  che,  fra  le  Calen- 
dula a  fiori  discolori,  si  può  applicare  soltanto  alla  C.  ^gyptiaca. 
Abbiamo  osservato  nelle  piante  di  Malta,  come  in  quelle  delle 
Isole  Pelagie,  che  le  linguette  le  quali  sul  fresco  sono  di  un  bel 
colore  croceo,  invecchiando  in  erbario  sbiadiscono  e  dopo  uno 
0  due  anni  diventano  di  un  giallo  chiaro. 

404.  —  Calendula  parviflora  Raf.  C.  macroytera  Rouy  FI.  Fr. 
Vili  p.  355. 

Nei  campi.  —  Malta,  a  Initaìileì),  dove  l'abbiamo  osservata  in 
discreta  quantità!  —  Fiori  e  frutti  al  principio  di  Maggio. 

Questa  specie  che  probabilmente  trovasi  anche  in  altri  punti 
delle  Isole  Maltesi,  ma  sarà  stata  confusa  con  la  C.  arvenais,  da 
questa  si  distingue  egregiamente  per  la  larga  ala  dentata  espansa 
che  cinge  alcuni  degli  acheni  periferici.  Abbiamo  trovato,  in- 
sieme al  tipo,  la  var.  discolor  (C.  macroplera  var.  discolor  Rouy). 

Le  calendule  Maltesi,  come  quelle  di  Sicilia,  sfuggono  ad  una 
esatta  nomenclatura,  perchè  i  vari  caratteri  adoprati  per  distin- 
guerne le  specie  (lunghezza  e  colore  delle  linguette,  colore  dei 
fiori  del  disco,  forma  degli  acheni)  si  associano  nei  modi  più 
diversi.  Ne  risulta  che  si  potrebbe  moltiplicare  il  numero  delle 
specie,  come  si  potrebbero  raggruppare  in  un  numero  minore. 

Oss.  —  I  Alaltesi  chiamano  le  Calendula  in  genere  Salfeira. 

176.  —  EcHiNOPS. 

405.*  —  Echinops  Siculus  Strobl.  E.  sphaerocephalus  Z.  p.  47. 
E.  Ruthenicus  GD.  p.  20;  Gulia  Bull.  Fr.  p.  255;  CG.  Arch.  Melit. 
p.  206.  E.  Ritiro  var.  Siculus  FI.  an.  III.  p.  307. 

Luoghi  sassosi  aridi.  —  Malta,  raro,  Corradino  (GD.).  Gozo 
(Gulia).  —  Maggio-IiUglio. 

Gulia  scrive  che  questa  specie  é  molto  comune  a  Gozo,  certa- 
mente per  sbaglio,  poiché  nessun  altro  ve  1'  ha  trovata. 

177.  ~  Carlina. 

406.  —  Carlina  gummifera  (L  )  Less.;  GD.  p.  20:  Gulia  Repert. 
p.  65  et  Barth  I  p.  463  et  II  p.  21  ;  Godfery  p.  296  ;  FI.  an.  III 


186  COMPOSITAE 

p.  309;  Massalongo  Zoocecidii  e  fitocecidii  rari  o  nuovi  p.  95. 
Acarna  gwìmnifera  Z.  p.  41.  Atractylis  gummifera  Gulia  Bull. 
Fr.  p.  254.  —  Malt.  Xeuc.  il  Miscl.a, 

Luoghi  aridi  e  rocciosi.  ~  Malta,  Gozo  e  Cornino,  molto  co- 
mune! —  Settembre-Novembre,  eccezionalmente  fino  in  Gennaio. 

In  Settembre,  quando  quasi  tutta  la  vegetazione  è  seccata,  i 
capolini  porporini  di  questa  Carlina  che  vedonsi  in  quantità 
sulle  spianate  aride  e  brulle,  danno  al  paesaggio  una  fisionomia 
speciale.  Se  ne  vedono  spesso  le  foglie  alterate  (densamente  co- 
perte di  peli  e  più  frastagliate  ed  increspate)  per  la  puntura 
di  un  acaro  {Eryophyes  CarUnaé).  Le  foglie  cosi  deformate  sono 
state  figurate  da  Massalongo  op.  cit. 

La  radice  della  Carlina  gummifera,  che  spesso  raggiunge 
notevoli  dimensioni,  è  molto  velenosa,  e  più  volte  ha  cagionato 
la  morte  di  ragazzi  che  allettati  dal  suo  sapore  dolcigno,  l'ave- 
vano mangiata.  Tuttavia  la  gomma-l'esina  contenuta  nel  succo 
che  trasuda  dall'involucro,  e  dal  colletto  della  radice,  pare  che 
sia  innocuo,  e  venga  anche  spesso  masticato. 

407.*  -  Carlina  Sicula  Ten.;  GD.  p.  20;  Gulia  Bull.  Fr.  p.  254; 
FI.  an.  IH  p.  312.  —  Malt.  Sebket  V  gUomìna. 

Nei  campi  e  lungo  le  vie.  —  Malta,  Ùied  hai  Lia  (GD).  — 
Maggio-Agosto. 

Non  abbiamo  veduto  questa  specie,  quantunque  Gulia  la  dica 
molto  comune. 

408.  —  Carlina  lanata  L.  ;  Z.  p.  45;  Brenner  in  Badger;  GD. 
p.  20;  Gulia  Repert.  p.  52  et  Bull.  Fr.  p.  254.  —  Malt.  SelìUet 
rgTiotmna. 

Campi  incolti,  luoghi  aridi,  lungo  le  strade  ecc.  —  Malta  e 
Gozo,  comune!—  Giugno-Luglio. 

409.  --  Carlina  involucrata  Poir.  ;  GD.  p.  20  ;  Gulia  Bull.  Fr. 
p.  254,  Repert.  p.  51  et  Barth  I  p.  463.  C.  corijmbosa  Z.  p.  45; 
G.  Delicata  PI.  Mei.  lect.  p.  71  (monente  ipso  GD.  FI.  Melit.). 
C.  corymbosa  var.  involacraia  et  var.  globosa  FI.  an.  Ili  p.  312 
et  313.  —  Malt.  Saitun.  , 

Luoghi  incolti,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
comunissima!  -  Luglio-Settembre. 

Questa  specie  é  assai  variabile  per'  la  maggiore  o  minore  ra- 
mificazione, per  le  foglie  più  o  meno  numerose  e  per  la  lunghezza 
maggiore  o  minore  delle  brattee  esterne.  Queste  però  sono  sempre 


COMPOSITAE  187 

validamente  spinose,  e  molto  più  lunghe  dei  capolini.  Non  abbiamo 
visto  esemplaci  che  si  avvicinino  alla  C.  corymbosa  tipica,  e 
ancora  meno  alla  var.  globosa  Are.  indicata  per  Malta  dal  Fiori 
(il  quale  però  dice  di  non  averla  vista  di  quella  provenienza). 
Però  andrebbe  studiata  ancora  sopra  materiale  più  abbondante 
raccolto  in  stagione  avanzata,  quando  a  Malta  è  stato  poco  er- 
borizzato. 

Questa  Carlina  e  la  C.  lanala,  al  pari  di  altre  carduacee,  quando 
sono  secche  vengono  adoperate  per  scaldare  i  forni. 

178.  —  Atractylis. 

410.  —  Atractylis  cancellata  L.  ;  Gulia  Barth  I  p.  422  et  II 
p.  112  ;  Ca.  Nat.  Malt.  p.  8. 

Luoghi  aridi.  —  Malta,  piuttosto  rara,  Forte  Manuel,  San 
Paolo  a  mare,  IintaUleb,  Corradino,  Ùled  Incita,  Gneina  ! 
Lied  Mokbel,   tJied  Znaber,  Saline  (Gulia!).  —  Aprile-Maggio. 

Come  rilevasi  dell'Erbario  dell'Università,  e  dagli  articoli  nel 
Barth,  Gulia  l'aveva  raccolta  in  vari  luoghi,  quantunque  non  la 
citi  nel  suo  quadro  delle  composte. 

179.  —  Onopordon. 

411.  —  Onopordon  Sibthorpianum  Boiss.  et  Heldr.  ;  FI.  an.  Ili 
p.  382  et  IV  Appendice  p.  191  ;  Lojacono  FI.  Sic.  II  pars  1»  p.  163. 
0.  Tauricum  GD.  p.  20;  Gulia  Bull.  Fr.  p.  254.  0.  Tauricum 
var.  horridwn  FI.  an.  III  p.  382. 

In  luoghi  aridi,  ed  anche  lungo  le  vie  e  presso  le  abitazioni.  — 
Malta,  qua  e  là,  per  es.  presso  Notabile,  Musla,  San  Paolo  a 
mare,  LntaTileb,  MelleUa,  Misida  !  Gozo,  qua  e  là,  Sannat,  vei'so 
Ta  Cene,  Migiar  Scinil  Cornino,  presso  lo  spedale  !  —  Maggio- 
Giugno. 

Fiori  da  prima  nella  Flora  analitica  non  sapendo  come  inter- 
petrare  VO  Tauricaìn  di  Delicata,  lo  riferi  all'O.  horriduin  Viv. 
e  dubitativamente  anche  all'O.  Sibthorpianum.  Nell'Appendice 
confermò  la  presenza  di  quest'ultima  specie  per  Malta,  senza 
pensare  a  dire  che  andava  soppresso  il  O.  horriduin.  Noi,  tanto 
a  Malta  quanto  a  Gozo,  abbiamo  visto  una  specie  sola,  la  quale 
per  essere  ragnateloso-biancastra  fino  sull'involucro,  e  mai  glan- 
doloso-viscida,  come  per  i  suoi  altri  caratteri,  va  indubbiamente 
riferita  all'O.  Sibthorpianum  (=-  0.  macracanlhitm  FJ.  Graeca 


188  COMPOSITA  E 

non  Schousb.).   Abbiamo   potuto  confrontare  la  pianta  Maltese 
con  tipi  autoptici  di  Heldreich,  e  constatarne  la  identità. 

180.  —  Garddus. 

412.  —  Carduus  pycnocephalus  L.;  Gulia  Bull.  Fr.  p.  254  et 
Almanacco  p.  68  ;  CG.  Medit.  Nat.  p.  277.  C.  'pycnocephalus  et 
C.  tenuiflorus  Z.  p.  10;  GD.  p.  20.  C. /em<?"^or?<5  Gulia  Repert. 
p.  31.  C.  pijcnor.ephalus  var.  tenuiflorus  FI.  an.  Ili  p.  360  (?). 

Principalmente  lungo  le  vie  ed  in  luoghi  ruderali.  —  Malta, 
Gozo  e  Cornino,  comunissimo!  —  Marzo-Giugno. 

Trovasi  con  peduncoli  più  o  meno  allungati  e  nudi,  ma  più 
spesso  con  fusti  alato-spinosi  tino  sotto  ai  capolini  che  sono  quasi 
involucrati  dalle  ultime  foglie.  S'incontra  eccezionalmente  anche 
con  fiori  bianchi. 

413.  —  Carduus  martnoratus  Boiss,  et  Heldr.  ;  Borg.  Arch. 
Melit.  p.  47.  C.  Arabicus  D'Urv.  p.  106  ;  GD.  p.  20;  Gulia  Repert. 
p.  65.  C.  marmoratus  et  C.  pycnocephalus  v.  brevisquamus  FI. 
an.  Ili  p.  360  et  359. 

Lungo  le  vie  e  luoghi  ruderali  col  precedente.  —  Malta,  Gozo 
e  Cornino,  comunissimo,  anche  più  del  precedente!  —  Marzo- 
Giugno.  Fiorisce  un  poco  più  pi-esto  del  precedente. 

Questo  Carduus  varia  molto  per  la  lunghezza  e  la  robustezza 
delle  sue  spine.  In  alcuni  esemplari  le  foglie  invoiucranti  sono 
terminate  da  spine  robustissime,  lunghe  fino  a  5  e  6  cm.,  mentre 
in  altri  i  capolini  appaiono  appena  involucrati.  Questi  ultimi,  che 
si  distinguono  dal  C.  pycnocephalus  tipico  per  le  squame  più 
larghe  e  bruscamente  terminate  in  una  punta  più  breve,  si  av- 
vicinano molto  a  ciò  che  Fiori  ha  chiamato  C.  pycnocephalus 
var.  brevisquamus. 

Ci  sembra  probabile  che  vi  siano  degli  ibridi  fra  i  C.  pycno- 
cephalus e  C.  ìnarmoratwi. 

Oss.  —  In  Maltese  i  Carduus  in  genere  vengono,  chiamati 
Horfox. 

181.  —  Cynara. 

414.  —  Cynara  Cardunculus  L.  ;  Brenner  in  Badger;  FI.  an. 
III  p.  380.  C.  horrida  GD.  p.  20;  Gulia  Repert.  p.  32,  Bull.  Fr. 
p.  254  et  Barth  1  p.  463;  Cleghorn  p.  121.  Carduus  cyanoides 
Forskaal  N."  66.  —  Malt.  Kahocc  tax  xeuc. 


COMPOSITAE  189 

Principalmente  sugli  altipiani  aridi  e  nudi.  —  Malta,  Gozo  e 
Cornino,  comune  !  —  Maggio-Giugno. 

I  ragazzi  mangione  crudi  i  girelli  del  carciofo  selvatico.  Ma 
questi  non  vengono  portati  sul  mercato  come  in  Sicilia. 

182.  —   ClRSIOM. 

415.*—  Cirsium  arvense  (L.)  Scop.  Cnicus  arvensis  Gulia 
Bull.  Fr.  p.  254. 

Gulia  è  il  solo  che  cita  questa  specie  di  Malta,  senza  altra 
indicazione  che  «  comune  ».  Ma  se  realmente  vi  esiste  deve  essere 
invece  molto  raro,  non  essendo  stato  trovato  da  alcun  altro. 

Oss.  —  Forskaal  N.°  64  cita  Cardaus  lanceolatus  {Cirsium 
lanceolaiuin  Scop.).  Ma  dietro  a  questa  semplice  indicazione  non 
ci  crediamo  autorizzati  ad  ammettere  nella  flora  Maltese  una 
pianta  che  non  è  stata  menzionata  da  altri. 

183.   —    NOTOBASIS. 

416.  —  Notobasis  Syriaca  (L.)  Cass.  Cardims  Syriacus  For- 
skaal N.oGS.  Cnicus  Syriacus  Z.  p.  14;  Gì),  p.  20;  Gulia  Repert. 
p,  65  et  Bull.  Fr.  p.  254.  Cirsium  Syriacum  FI.  an.  Ili  p.  364.  — 
Malt.  Xeac  tax  Xitan  o  GTialUs. 

Lungo  le  vie  e  luoghi  incolti.  —  Malta,  comune  !  Gozo,  meno 
frequente  che  a  Malta,  per  es.  a  Sannal  e  a  Ùied  il  Lunziata  !  — 
Aprile-Maggio. 

184.  —  Centaurea. 

417.  —  Centaurea  crassifolia  Bertoloni  Annali  di  Stor.  nat.  II 
p.  359-60  (1829)  et  FI.  it.  IX  p.  429;  GD.  p.  XII,  XV  et  20;  Gulia 
Repert.  p.  38;  Duthie  I  p.  209,  II  p.  322  et  III  p.  40;  CG.  Atti 
Congr.  Genova  p.  174  ;  Borg  Arch.  Melit.  p.  45  ;  FI.  an.  III  p.  344 
et  (forma  serratifolià)  IV  Appendice  p.  188.  C.  spathiilata  Z.  p.  1 1  : 
Brenner  in  Badger;  Gulia  Bull.  Fr.  p.  255  et  Almanacco  p.  70-71  ; 
Duthie  Barth  p.  543. 

Sulle  rupi  marine  scoscese  e  spesso  inaccessibili.  —  Malta, 
piuttosto  rara,  tjied  Babu,  Fomm  il  RìTil  Mokbel  (GD.),  Ùied  il 
Zorrik  (Duthie).  Gozo,  Rdtcm  ras  Mahhrase,  fra  Xlendi  e  Ta 
Cene  (Duthie).  —  Maggio-Settembre.  Eccezionalmente  se  ne 
trova  qualche  pianta  fiorita  anche  in  inverno. 

Questa  pianta,  che  per  quanto  si  sa  adesso  è  localizzata  nelle 
Isole  Maltesi,  a  Gozo  presenta  una  forma  alquanto  diversa  da 


190  COMPOSITAE 

quella  di  Malta  per  avere  le  foglie  manifestamente  seghettate 
come  dice  Duthie.  A  questa  forma  che  noi  non  abbiamo  vista, 
Fiori  ha  dato  il  nóme  di  serratifolia. 

Primo  a  descrivere  (luesta  specie  fu  Zerafa;  ma  il  nome  di 
spathulata  che  le  diede  essendo  già  stato  dato  ad  altra  Centau- 
rea  da  Tenore,  Bertoloni,  ridescrivendo  la  specie  le  conferi  il 
nome  di  crassifolìa. 

418.*  —  Centaurea  splendens  L.  ;  GD.  p.  20;  Gulia  Bull.  Fr. 
p.  255. 

Campi  sassosi.—  Malta,  tjied  Ghomor  (GD.).  —  Aprile- Maggio. 

Citiamo  questa  specie  soltanto  sulla  fede  di  Delicata  e  di  Gulia. 
NeU'Iìlrbario  dell'Università  vi  è  un  cartellino  di  Delicata  che 
porta:  «  Centaurea  splendens  DC.  Aprile  1847,  Ùied  il  Riebu  », 
ma  la  pianta  annessa  è  utia  Crìtpina. 

419.—  Centaurea  Melitensis  L.  ;  Forskaal  N.°  76;  Z.  p.  11; 
Brenner  in  Badger;  GD.  p.  20;  Gulia  Repert.  p.  65  et  Bull.  Fr. 
p.  255:  Armitage  p.  497.  Iacea  Melitensis  capitiilis  conglohatis 
Boccone  Icones  et  Descr.  [).  65,  tab.  35  (1674).  —  Malt.  Xeuc  il 
gTiotha. 

Luoghi  ai-idi.  —  Malta  o  Gozo,  qua  e  là!  Cornino,  dove  non 
è  rara  !  —  Aprile-Liiglio. 

Il  nome  di  Melitensis  potrebbe  far  credere  che  questa  Cen- 
taurea fosse  un  tratto  caratteristico  della  flora  Maltese,  mentre 
invece  vi  è  meno  comune  che  in  altri  settori  dell'Italia  isieri- 
dionale  ed  anche  media.  Essa  deve  il  suo  nome  specifico  a  Boc- 
cone, il  quale,  quando  la  trovò  a  Malta  e  la  descrisse,  non  la 
conosceva  di  altrove.  Egli  scrive:  «  Melitae  inveni  in  via  qnae 
Casalnovum  ducit». 

420.*  —  Centaurea  solstitlalis  L.  ;  Forskaal  N.o77;  Z.  p.  11; 
GD.  p.  20;  Gulia  Bull.  Fr.  p.  255;  FI.  an.  Ili  p.  345. 

Luoghi  aridi.  —  Malta,  rara,  Ùied  Znuber  (Reade  !),  Corra- 
dino,   ImlaJìleb  (GD).  —  Giugno-Ottobre. 

421.  —  Centaurea  Nicaeensis  Ali.;  Gulia  Bull.  Fr.  p.  255  et 
Barth  II  p.  112;  FI.  an.  Ili  p.  340.  C.  Stenla  D'Urv.  p.  117  (ex 
GD.);  Bertoloni  Annali  di  St.  nat.  II  p.  358.  C.  fuscata  GD.  p.  21. 

Luoghi  aridi  rocciosi,  ed  anche  nei  campi.  —  Malta  e  Gozo, 
comune  !  —  Aprile-Luglio. 

Tutto  quanto  abbiamo  veduto  appai'tiene  alla  forma  fuscata 
(Desf.)  con  le  squame  brune  alla  base  delle  spine. 


COMPOSITAE  191 

422.  —  Centaurea  Calcitrapa  L.  ;  Forskaal  N.°  75. 
Luoghi  aprici  aridi.  —  Malta,   rara,  San  Paolo  a  mare  in 

fondo  alla  baia!  Gozo,   Ta  Cene  (Gulia!).  —  Maggio. 

Questa  specie  non  era  più  stata  citata  da  Forskaal  in  poi, 
quantunque  Gulia  l'avesse  trovata,  come  lo  prova  un  esemplare 
conservato  nell'Erbario  dell'Università,  sul  cui  cartellino  sta 
scritto:  «  Legi  Ta  Cenc-Gaulo,  1858». 

I  nostri  esemplari  di  San  Paolo  a  mare  con  la  spina  termi- 
nale delle  squame  dell'involucro  munite  di  3-4  paia  di  spinule 
alla  base,  e  con  gli  achenì  perfettamente  calvi,  appartengono 
indubbiamente  alla  C.  Calcitrapa  L.  L'unico  esemplare  di  Gulia 
invece  potrebbe  appartenere  alla  C.  Iberica  Trev,  Ma  è  in  uno 
stato  di  conservazione  cosi  cattivo  che  non  si  può  determinare 
con  certezza. 

Oss.  —  Centaurea  hyalolepis  Boiss. 

In  Malta,  in  fondo  al  Gran  Porlo  di  Valletta,  su  di  un  cumulo 
di  terra  arenosa,  abbiamo  osservato  per  vari  anni  di  seguito, 
dal  1892  al  1899,  una  colonia  di  questa  specie  orientale  eviden- 
temente importata,  ma  che  sembrava  avervi  preso  stabile  dimora 
ed  accennava  a  diffondersi.  Ora  però  sopra  quel  terreno  sono 
stati  fabbricati  degli  edilìzi,  e  la  C.  hyalolepis  è  scomparsa.  Que- 
sta specie  è  stata  osservata  avventizia  varie  volte  in  Italia.  — 
Fioriva  in  Malta  da  Marzo  a  Maggio. 

185.  —  Crupina. 

423.  —  Crupina  Crupinastrum  (Moris)  Vis.  C.  vulgaris  GD. 
p.  21.  Centaurea  Crupina  Gulia  Bull.  Fr.  p.  255. 

Luoghi  aridi.  —  Malta,  qua  e  là,  per  es.  tJied  il  Gbir,  San 
Paolo  a  marel  Corradino  (GD).  —  Marzo-Aprile. 

Siccome  noi  non  abbiamo  mai  trovatola  Crupina  vulgaris Gsiss. 
a  Malta,  mentre  abbiamo  raccolto  in  vari  luoghi  la  C.  Crupi- 
nastrum  Vis.  (=  C.  Moristi  Bor.),  supponiamo  che  a  questa 
specie  debbano  riferirsi  i  nomi  di  C.  vulgaris  e  Centaurea  Cru- 
pina di  Delicata  e  di  Gulia. 

186.  —  Garthamus. 

424.  —  Carthamus  lanatus  L.  ;  Z.  p.  11  ;  Godfery  p.  296.  Ken- 
tropìiyUum  lanaluin  GD.  p.  21  ;  Gulia  Repert.  p.  65  et  Bull.  Fr. 
p.  254  ;  Daveau  p.  18.  —  Malt.  Xeuc  il  far. 


192  COMPOSITAE 

Lungo  le  vie,  luoghi  sterili  e  campi  incolti.  —  Malta  e  Gozo, 
comunissimo  !  —  Maggio-Luglio. 

Nei  luoghi  più  sterili  trovasi  nano. 

425.  —  Carthamus  coeruleus  L.;  Brenner  in  Badger;  Fl.an.III 
p.  351  (a  typicus  et  j3  Tingitanus).  Carduncellus  coeruleus  et 
C.   Tingitanus  GD.   p.  21.  C.  coeruleus  Gulia  Bull.  Fr.  p.  254. 

Luoghi  argillosi,  valli  e  colli  aprici.  —  Malta,  piuttosto  raro. 
San  Paolo  a  raare,  presso  Notabile,  ImtaTileì),  Boschetto  !  Ta 
l'Isquirvil  (GD.).  —  Maggio-Giugno. 

I  passaggi  che  abbiamo  veduti  nelle  piante  Maltesi  fra  il  C.  coe- 
ruleus tipico  e  il  C.  Tingitanus  sono  cosi  insensibili,  ed  occorre 
tanto  spesso  di  trovare  sulla  stessa  pianta  foglie  semplicemente 
dentate  ed  altre  profondamente  pennatifide,  che,  a  nostro  parere 
il  secondo  può  appena  considerarsi  come  varietà  del  primo. 

Oss.  —  Carthamus  tinctorius  L.  ;  Z.  p.  11  ;  Gulia  Repert.  p.  26. 
—  Malt.  GTwsfor. 

Coltivasi  a  Malta,  e  spesso  si  alterna  nei  campi  col  sesamo. 
Trovasi,  ma  raramente,  subspoiitaneo  nei  campi  dove  era  stato 
coltivato.  —  Fiorisce  in  Giugno. 

187.  —  Carduncellus. 

426.*—  Carduncellus  pinnatus  (Desf.)  DC.  ;  Gulia  Bull.  Fr. 
p.  254. 

Riportiamo  questa  specie  sulla  fede  di  Gulia,  il  solo  che  la 
citi  senza  alcuna  speciale  indicazione.  Non  si  trova  nell'Erbario 
deirUniversità. 

188.    —    SiLYBUM. 

427.  -  Silybum  Marianum  (L.)  Gaertn.  ;  GD.  p.  21;  Gulia 
Repert.  p.  65  et  Bull.  Fr.  p.  254.  Carduus  Marianus  Z.  p.  10.  — 
Malt.  Xeuc  bagTili. 

Luoghi  ruderali  e  lungo  le  strade.  —  Malta  e  Gozo,  assai 
frequente!  —  Aprile-Maggio. 

189.  —  GALACTrrES. 

428.  —  Calactites  tomentosa  Moench;  D'Urv.  p.  118;  Z.  p.  49; 
GD.  [).  21  ;  Gulia  Bull.  Fr.  p.  255  ;  Armitage  p.  497.  Ceniaurea 
Galactites  Forskaal  N.°  74.  —  Malt.  Xeuc  abiad. 

Dovunque  lungo  le  vie,  nei  luoghi  incolti  e  coltivati.  —  Malta, 


COMPOSITAE  193 

Gozo  e  Cornino,    comuuissima  !  —   Marzo-Giugno,   eccezional- 
mente anche  in  inverno. 

Questa,  che  è  una  delle  piante  più  comuni  nelle  Isole  Maltesi, 
e  delle  più  vistose  in  Aprile  e  Maggio,  vi  si  presenta  quasi  sempre 
con  fiori  bianchi  o  quasi  bianchi  (var.  albiflora  Terracc).  Raris- 
simamente ne  abbiamo  visto  qualche  pianta  con  fiori  violetti. 
Nei  luoghi  più  sterili  si  trova  nana  (alta  pochi  centimetri  e  con 
un  solo  capolino). 

190. SCOLYMDS. 

429.  —  Scolymus  Hispanicus  L.  ;  GD.  p.  21  ;  Gulia  Bull.  Fr. 
p.  254.  —  Malt.  Xeuc  isfar. 

Lungo  le  vie  e  luoghi  incolti  presso  il  mare.  —  Malta,  Gozo 
e  Cornino,  qua  e  là,  più  frequente  nei  luoghi  marittimi  !  — 
Maggio-Luglio. 

430.  —  Scolymus  grandiflorus  Desf.;  GD.  p.  21  ;  Gulia  Bull. 
Fr.  p.  254;  Cleghorn  p.  120;  FI.  an.  Ili  p.  384. 

Stesse  stazioni  del  precedente.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
qua  e  là  !  —   Maggio-Ottobre. 

431.  —  Scolymus  maculatus  L. 

Lungo  le  vie.  —  Malta,  qua  e  là,  per  es.  fra  Notabile  e  Sig- 
gieui,  e  andando  a  San  Paolo  a  raare  !  Gozo,  fra  la  Torre  dei 
Giganti  e  Ranila  !  —  Giugno-Agosto. 

191.  —  Catananche. 

432.  —  Catananche  lutea  L. 

Luoghi  aprici  aridi.  —  Malta,  qua  e  là,  piuttosto  rara,  Pem- 
broke  Camp,  San  Paolo  a  mare  dove  trovasi  in  discreta  quantità, 
MeUeTia,  tJied  GTiomor,  Uied  il  Gbir  I  —  Marzo-Maggio. 

102.  —  Hypochaeris. 

433.  *  —  Hypochaeris  Neapolitana  DO.  ;  GD.  p.  21;  H.  radi- 
cata Z.  p,  24;  Gulia  Bull,  Fr.  p.  254.  H.  radicata  var.  Neapo- 
litana FI.  an.  Ili  p.  392. 

Nei  pascoli  e  lungo  le  vie.  —  Malta  (GD.  e  Gulia).  —  Marzo- 
Giugno. 

Non  abbiamo  visto  questa  specie,  benché  Delicata  e  Gulia  la 
dicano  comune,  e  non  indichino  per  essa  alcuna  località. 

8.  SoMMiB-R  et  Caruana  Gatto.  —  Flora  Melitensis  nova.  13 


194  compositae 

193.  —  Seriola. 

434.  —  Seriola  ^tnensls  L.  ;  Z.  p.  70  ;  GD.  p.  21  ;  Giilia  Bull. 
Fr.  p.  254  ;  Duthie  II  p.  324  et  326,  et  III  p.  40.  —  Malt.  Zig  land. 

Luiij^o  le  vie  e  nei  campi,  come  pure  nei  luoghi  incolti.  — 
Malta,  Gozo  e  Cornino,  comunissima  dovunque  !  Cominotto 
(Duthie).  —  Aprile-Maggio. 

435.  —  Seriola  Cretensis  L.  ;  GD.  p.  21  ;  Gulia  Bull.  Fr.  p.  254. 
Hypochaeris  urens  Forskaal  N.°  62  ?  II.  Cretensis  var.  hispida 
FI.  an.  Ili  p.  393.  Seriola  urens  D'Urv.  p.  103?  (sec.  ipsum 
D'Urville). 

Luoghi  erbosi  rocciosi.—  Malta  (D'Urv.,  GD.,  Gulia),  alle 
Saline  (Forskaal).  Gozo,  Xlendi  !  —  Aprile-Giugno. 

D'Urville  stesso  dà  Seriola  Cretensis  L.  come  sinonimo  di 
S.  urens.  Tuttavia  è  soltanto  con  dubbio  che  riferiamo  tanto 
la  S.  urens  di  D'Urville  quanto  la  Hypochaeris  urens  di  For- 
skaal alla  S.  Cretensis  L.,  perché  dicendo  il  primo  «ad  vias», 
ed  il  secondo  «ad  Salinas»;  sembrano  indicare  una  pianta  co- 
mune, ciò  che  si  applicherebbe  benissimo  alla  5.  ^Einensis  ma 
non  alla  *S'.  Cretensis.  Del  resto  sembrerebbe  che  anche  Delicata 
avesse  fatto  confusione,  perchè  esso  pure  dice  della  S.  Cretensis 
«in  herbosis  et  viis»  senza  citare  località,  mostrando  cosi  di 
considerarla  come  pianta  molto  comune.  Noi  l'abbiamo  trovata 
una  volta  sola  a  Gozo,  in  boccio  alla  fine  di  Aprile,  e  troppo  gio- 
vane per  poter  precisare  a  quale  varietà  o  forma  della  S.  Cre- 
tensis appartenga. 

194.  —  Rhagadiolds. 

436.  —  Rhagadlolus  stellatus  (L.)  Gaertn. 

Luoghi  erbosi.  —  Malta,  non  comune,  Gneina,  Imtahleì), 
Ùied  GherzumaX  Gozo,  raro,  fra  tlied  Dingemma  e  Ùied  ir 
Ritian  !  —Marzo-Aprile. 

195.  —  Hyoseris. 

437.—  Hyoseris  scabra  L.;  D'Urv.  p.  100;  Z.  p.  50;  GD. 
p.  21  ;  Gulia  Bull.  Fr.  p.  254  ;  Duthie  II  p.  321  et  326;  FI.  an.  Ili 
p.  389. 

Tanto  nei  luoghi  incolti  quanto  nel  coltivato.  —  Malta,  Gozo 
e  Cornino,  comunissima!  Cominotto  (Duthie).  —  Marzo-Aprile. 


COMPOSITAE  195 

438.  —  Hyoseris  lucida  L.  :  Z.  p.  50;  GD.  p.  21  ;  Diithie  p.  324 
et  325,  et  Barth  p.  543.  //.  radiala  (prò  parte)  Gulia  Bull.  Fr. 
p.  254.  H.  radiala  var.  Baelica  FI.  an.  Ili  p.  388. 

Rupi  marine  o  non  molto  discoste  dal  mare.  —  Malta,  non  co- 
mune, Ùied  GTìomor.  GTiargTiar  {GD.}.  Gozo,  molto  più  frequente 
che  a  Malta,  peres.  Cala  JDùeira,  Ta  Cene,  Xlendi,  Migiar  Scini, 
tfied  il  GTìasri  ecc.  !  —  Febbraio-Maggio. 

Boissier  (Flora  Orientale)  dice  che  la  Hyoseris  lucida  L.  si 
trova  soltanto  sulla  costa  settentrionale  d'Africa,  e  che  la  H.  lu- 
cida Guss.  non  è  altro  che  una  varietà  della  H.  radiala  L.  11  con- 
fronto con  esemplari  di  H.  lucida  d'Africa  ci  ha  dimostrato  la 
loro  identità  con  quelli  di  Malta.  Questo,  e  il  fatto  che  nelle 
Isole  Maltesi  H.  lucida  e  H.  radiala  sono  sempre  ben  distinte 
per  caratteri  costanti,  ci  ha  indotti  a  mantenerle  come  specie 
diverse,  quantunque,  come  ne  conviene  lo  stesso  Boissier,  i  ca- 
ratteri dilferenziali  siano  di  valore  secondario,  e  quantunque 
uno  di  noi  in  un  altro  lavoro  le  abbia  riunite.  ^  Nella  //.  lucida 
le  foglie  sono  carnosette,  ed  i  segmenti  brevi  e  regolari  sono 
quasi  tutti  perfettamente  inleri  e  arrotondati  all'apice.  Oltre 
alla  forma  con  sviluppo  normale  se  ne  trova  una  ridotta  in  tutte 
le  sue  parti,  a  foglie  ancora  più  carnose  e  con  segmenti  inibricati, 
che  si  potrebbe  riferire  a  H.  lucida  var.  imbricala  Guss.  (=H.  ra- 
diala var.  Baelica  Fiori).  Anche  Duthie  osserva  (in  Barth)  che 
abbonda  a  Gozo  una  varietà  della  Hyoseris  lucida  che  si  di- 
stingue per  le  sue  foglie  carnose. 

439.  —  Hyoseris  radiata  L.  ;  Z.  p.  24  ;  GD.  p.  21  ;  H.  radiala 
(prò  parte)  Gulia  Bull.  Fr.  p.  254.  Taraxacum  saxalile  Boccone 
Museo  di  piante  rare  ecc.  p.  147  tab.  107. 

Luoghi  erbosi,  margini  dei  campi  e  lungo  le  vie.  —  Malta  e 
Gozo,  molto  comune  !  —  Febbraio-Maggio. 

Oss.  —  I  Maltesi  chiamano  le  Hyoseris  in  genere,  come  alcune 
altre  cicoriacee,  Cicùeira  salvaggia  o  Zigland. 

196.  —  Hedypnois. 

440.  —  Hedypnois  polymorpha  DO.  H.  Monspeliensis,  H.  rlia- 
gadioloides  et  H.  eretica  Z,  p.  22  et  49.  H.  luMeformis,  H.  ere- 
tica et  H.  Maurilanica  GD.  p.  21  ;   Duthie  II  p.  321,  323,  324, 


^  S.  SuMMiKK,   Le  Isole  Pelagie  e  la  loro  flora,  p.  113. 


196  COMPOSITAE 

325  et  326.  H.  Cretica  Gulia  Bull.  Fr.  p.  254.  Hijoseris  eretica 
Forskaal  N.°  61.  ffyoseris  Hedupnois  D'Urv.  p.  100. 

Dovunque,  nel  coltivato  come  nei  luoghi  incolti.  —  Malta,  Gozo 
e, Cornino,  comunissima  !  Cominotto  (Duthie).  —  Marzo-Maggio. 

Le  forme  estreme  di  questa  specie  polimorfa  sono  tanto  dif- 
ferenti che  mal  volentieri  si  riuniscono  sotto  uno  stesso  nome, 
mentre  d'altra  parte  i  caratteri  che  dovrebbero  servire  a  di- 
stinguere le  diverse  specie  si  combinano  in  tanti  modi  che  nes- 
suna divisione  riesce  sodisfacente. 

Ci  contentiamo  di  notare  che  si  trova  abbondante  e  molto 
caratteristica  la  var.  iubaeforinis,  con  peduncoli  che  hanno  fino 
a  7-8  mm.  di  diametro  sotto  il  capolino,  ora  perfettamente  glabra 
con  le  sole  foglie  ciliate,  ed  ora  completamente  setoloso-scabra; 
e  cho.  ancora  più  abbondanti  sono  le  forme  a  peduncoli  poco 
rigonfi,  variabili  anch'esse  per  l'indumento,  forme  alle  quali  si 
potrebbero  dare  i  nomi  di  v^hagadioloides,  di  Mauritmiica  e  di 
Monspeliensis.  Tanto  la  varietà  tuhaeformis  quanto  le  altre 
forme  poi,  variano  molto  per  la  statura,  essendo  ora  alte  fino 
oltre  35  cm.  ed  ampiamente  ramificate,  ed  ora  nane  (alte  1-2  cm.) 
e  ridotte  ad  un  solo  capolino.  La  var.  tubaeformis  è  la  prima 
a  fiorii'e. 

197.  —  Melitell.4. 
Somm.  Nuov.  Giorn.  bot.  it.  Nuov.  Ser.  XIV  p.  496. 

Capitula  multiflora  plerumque  plura  glomerata  et  arcte  ag- 
gregata capitulum  unicum  intra  rosulam  foliorum  radicalium 
sessile  siraulantia.  Involucri  phylla  exteriora  pauca  herbaceo- 
raembranacea  maturitate  immutata,  interiora  multo  majora  dorso 
prominenter  gibbosa  intus  concava  demum  praeter  apicem  folia- 
ceum  incrassata  et  indurata  achenia  marginalia  foventia.  Flores 
omnes  conformes  ligulati  hermaphroditi,  styli  rami  fìliformes 
rectiuscnli  pilosi.  Antherae  basi  breviter  sagittatae.  Achenia  lon- 
gitudinaliter  striata  in  rostrum  brevissimum  attenuata  biformia, 
disci  oblonga  compressiuscula  basi  attenuata,  marginalia  involucri 
phyllis  cincia  crassiora  subtriquetra  vix  rostrata  basi  non  atte- 
nuata cum  receptaculo  et  phyllorum  basi  i)lus  minus  conci-eta, 
omnia  papposa,  pappo  niveo  setoso  brevi  parco  non  deciduo,  setis 
inaequilongis  liberis  simplicibus  basi  non  dilatatis  sub  vitro  den- 
ticulato-scabris.  Receptaculum  planum  alveolatum  nudum. 


COMPOSITA  E 


197 


Species  unica  nota  heiba  annua  pumila  oinnino  acaulis;  flores 
hyalini  parvi;  styli  rami  nigerrimi. 

Genus  distinctissimurn  et  incertae  sedis  in  subtribubus  Cicho- 
riacearum  ab  auctoribus  institutis.  Propius  accedere  videtur  ge- 
neri ZacinUia,  sed  praeter  liabitum  ob  capitula  in  glomerulura 
acaulem  stipata  omnino  diversuin,  ab  eo  differt  acheniis  com- 
pressi usculis  apice  attenuatis,  pappo  non  deciduo  et  colore  florum 
et  stylorum  (in  Zacintha  stylorum  rami  ut  ligulae  lutei  sunt). 

44I.  -  Melitella  pusilla  Somm.  Nuov.  Giorn.  bot.  it.  Nuov. 
Ser.  XIV  p.  4V)7  cum  tabula,  et  Fiora  ital.  exsicc.  ibid.  XV 
p.  529;  Gulia  fìl.  Bull.  Soc.  bot.  it.  1909  p.  67;  Borg  ibid.  p.  102 
et  Ardi.  Melit.  p.  45;  FI.  an.  I  Prefazione  p.  LXXII. 

Acaulis  pumila,  radice  annua  napiformi  ramosa  verticaliter 
descendente  prò  i-atione  plantae  valida,  foliis  rosulatis  terrae 
adpressis  glabris  vel  vix  puberulis  linearibus  basin  versus  sensim 
attenuatis  integris  runcinatis  vel  runcinato-pinnatifìdis  apice  ro- 
tundatis  vel  acutiusculis  cito  emarcidis  basi  membranacea  sub- 
dilatata capitulorum  glomerulum  cingente,  capitulis  2-8  in 
quoque  glomerulo  (rarius  solitariis)  parum  in  terra  demissis 
ideoque  semi-hypogaeis,  involucri  phyllis  exterioribus  2-4  an- 
guste linearibus  tenuibus  longitudine  interiorum  partem  indu- 
ratara  subaequantibus,  interioribus  siiboctonis  dorso  valde  gib- 
bosis  maturitate  praeter  apicem  foliaceum  coriaceis  albis  nitidis 
arcte  imbricatis  conniventibus  gibbei-e  pilosis,  floribus  25-45  in 
capitulo,  corollis  glabris  hyalinis  basi  vix  flavescentibus  apice 
truncatis  5-crenulatis,  styli  ramis  pilis  nigris  dense  tectis,  ache- 
niis badiis  12-18  striatis  plus  rainus  curvatis  vel  distortis  su- 
perne et  rostro  scabridulis,  marginalibus  aliis  eis  disci  subsi- 
milibus  aliis  heteromorphis  olivaceis  striis  numerosioribus  et 
minus  evidentibus  percursis.  Caetera  generis.  Herba  gustu  ama- 
rissiraa.  ®. 

Foliorum  rosulae  majores  6-8  cm.,  capitulorum  glomeruli  raa- 
jores  fructiferi  15  mm.  in  diametro,  sed  plerumque  rosulae  et 
capitula  multo  minores.  Longitudo  florum  3-4  mm.,  acheniorùm 
cum  rosti-o  2  ^j-z  mm.,  rostri  V^  mm,.  pappi  1-1  V^  mm. 

Luoghi  aprici  aridi  in  terreno  calcareo-argilloso,  e  luoghi 
calpestati  lungo  i  viottoli.  —  Malta,  presso  GTiar  Bitlia  fra 
Bingli  e  Bosclietto  !  Gozo,  fra  Ùied  Bingemma  e  Lied  ir  RiTianl 
nella  valle  di  Marsalforno  (Borg!)  —  Marzo-Aprile. 


198  COMPOSITA  E 

Questa  specie,  unico  rappresentante  di  un  genere  nuovo  di 
cicoriacee,  venne  scoperta  in  flore  da  uno  di  noi  sull'altipiano 
situato  fra  le  valli  di  Ir  RiTian  e  di  Bingemma  in  Gozo  il  15  Aprile 
del  1906,  e  raccolta  in  frutto  l'anno  seguente  nello  stesso  luogo 
alla  fine  d'Aprile.  Veniva  poi  ritrovata  nel  1909  in  abbondanza 
a  Malta,  nel  luogo  sopra  citato,  dal  Dott.  Borg. 

Nei  luoghi  dove  il  terreno  è  meno  sterile,  come  pure  quando 
viene  coltivata  in  vaso,  questa  pianticella,  pure  mantenendosi 
perfettamente  acaule,  acquista  dimensioni  un  poco  maggiori. 

Per  la  forma  a  foglie  più  spesso  e  più  profondamente  ronci- 
nate,  il  Dott.  Borg  ba  proposto  il  nome  di  var.  laciniata.  Col- 
tivandola in  vaso  si  vedono  nascere  promiscuamente  piante  con 
foglie  profondamente  roncinate  ed  altre  con  foglie  intere  o  quasi. 
Le  piante  coltivate  in  vaso  perdono  il  loro  gusto  amaro. 

Questa  specie,  come  prevedevamo,  non  è  localizzata  in  Malta. 
In  quest'anno  (1912)  il  Prof.  Borzi  l'ha  trovata  in  Cirenaica 
sugli  altipiani  di  Derna  (vedi  Bull.  Soc.  bot.  it.  1912  p.  313). 

198.  —   ClCHORlUM. 

442.  —  Cichorium  spinosum  I..;  Forskaal  N.»  63;  Z.   p.  14; 

GD.  p.  21;  Guiia  Repert.  p.  33,  Bull.  Fr.  p.  254  et  Barth  I  p.  463; 
Daveau  p.  17  ;  FI.  an.  Ili  p.  385.  Lactaca  spinosa  Duthie  li 
p.  326.  —  Malt.  Kanfuda. 

Luoghi  sassosi  aridi.  —  Malta,  Gozo  e  Oomino,  molto  co- 
mune !  Cominotto  (Duthie).  —  Maggio-Ottobre. 

Forskaal  scriveva  nel  1775  che  si  adoprava  per  ripulire  e  levi- 
gare gli  scafi  del  naviglio.  Non  ci  consta  che  abbia  mai  servito  a 
'quell'uso  per  il  quale  si  adopi'ava  una  volta  1'  Ononis  Matrix. 

Le  foglie  giovani  del  Cichorium  spinosum  si  mangiano  in 
insalata  come  il  radicchio, 

443.  —  Cichorium  pumilum  Jacq.  ;  Gulia  Bull.  Fr,  p,  254.  C.  di- 
varicatum  GD.  p.  21.  C.  Intijbiis  var.  pumilum  FI.  an.  Ili  p.  386. 

Campi  e  luoghi  erbosi  incolti,  —  Malta,  qua  e  là,  per  es.  Ha- 
giar  Kim  !  Dakar  il  Hmar  (GD.).  Gozo,  Cala  Dùeira  !  —  Mag- 
gio-Ottobre. 

444.  —  Cicliorium  Intybus  L.;  Z.  p,  13;  GD.  p.  22;  Gulia  Re- 
pert. p.  12  et  Bull.  Fr.  p.  254.  —  Malt.  Cicùeira. 

Campi  e  luoghi  incoiti.  —  Malta  e  Gozo,  qua  e  là  !  —  Mag- 
gio-Ottobre. 


COMPOSITAE  199 

199.  —    PODOSPERMUM. 

445.  —  Podospermum  laciniatum  (L.)  DO.;  Duthie  III  p.  41; 
Armitage  p.  500.  Scorzonera  octangularis  Gulia  Bull.  Fr.  p.  453 
et  Almanacco  p.  71;  Duthie  II  p.  325  et  Barth  p.  544.  S.  laci- 
niata var.  intermedia  et  var.  deoumbens  FI.  an.  III  p.  410. 

Campi  incolti.  —  Malta,  piuttosto  raro,  Gneina,  San  Mar- 
tin\  Sehnun  (Duthie),  Ùardia  (Wright  sec.  Gulia),  Bingemnia 
(Reade).  Gozo,  Ramla,  Marsalforno  !  presso  Ramato  sulla  co- 
sta Est  (Duthie!).  —  Marzo-Aprile. 

Trovasi  tanto  con  fusti  eretti  e  rami  allungati,  quanto  con 
fusti  più  0  meno  decómbenti,  e  con  lacinie  foliari  più  o  meno 
strette,  senza  che  si  possa  segnare  limiti  fra  le  varie  forme. 

•    200.  —  Tragopogon. 

446.*  —  Tragopogon  porrifolius  L.;  Z.  p.  74;  GD.  p.  22;  Gulia 
Repert.  p.  38  et  Bull.  Fr.  p.  253;  FI.  an.  III  p.  408.  —  Malt.  Le- 
Tiiet  il  bolboL 

Luoghi  aprici.  —  Malta  (GD.,  Gulia).  —  Marzo-Aprile. 

Riportiamo  questa  specie  sulla  autorità  di  Delicata  e  di  Gulia, 
non  avendola  noi  mai  trovata,  né  saputo  di  altri  che  l'abbiano 
vista  spontanea  nelle  Isole  Maltesi.  Delicata,  e  Gulia  la  dicono 
comune,  e  non  indicano  località.  In  quanto  a  Zerafa,  non  si  può 
sapere  se  la  sua  citazione  si  applica  a  pianta  spontanea. 

447.*  —  Tragopogon  Cupani  Guss.;  GD.  p.  22;  Gulia  Bull.  Fr. 
p.  253.  T.  pratensis  Z.  p.  74  (ex  GD.).  T.  porrifolius  var.  Cu- 
pani  FI.  an.  Ili  p.  408. 

Luoghi  aprici.  —  Malta,  Puales  (Zerafa  e  GD.).  —  Marzo- 
Maggio. 

Neppure  questo  Tragopogon  abbiamo  trovato,  né  sappiamo 
che  sia  stato  raccolto  da  altri.  Certo  non  é  comune  come  dice 
Gulia.  Possiamo  essere  certi  che  la  citazione  di  Zerafa,  in  questo 
caso,  si  riferisce  a  pianta  indigena,  poiché  cita  una  località. 

201.  —  Helminthia. 

448.  —  Helminthia  echioides  (L.)  Gaertn.;  Z.  p.  23;  GD.  p.  22; 

Gulia  Bull.  Fr.  p.  254.  Picris  echioides  Forskaal  N.»  79. 

Nei  campi  marnacei.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  frequente  !  — 
Marzo-Ottobre. 


200  COMPOSITA  E 

Trovaiisi  le  tre  varietà  tubercidata  (Moench),  pratensis  Chev. 
e  humifusa  Trevir. 

202.  —  Taraxacum. 

449.  —  Taraxacum  megalorrhizon  (Forsk.)  Handel-Mazzetti 
Monographie  der  Gattung  Taraxacum  Wien  1907  p.  35.  Leon- 
todon  Taraxacum  Z.  p.  27  ;  Duthie  I  p.  209.  L.  ìninimum  GD. 
p.  22;  Gulia  Repert.  p.  13.  L.  Apenninus  Gulia  Bull.  Fr.  p.  254. 
Taraxacum  officinale  var.  minimum  FI.  aii.  Ili  p.  415.  —  Malt. 
Cicueira  salvaggia. 

Luoghi  erbosi,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta  e  Gozo,  comune  !  — 
Settembre-Gennaio. 

Secondo  il  Sig.  Handel-Mazzetti,  autore  della  monografia  dei 
Taraxacum,  la  pianta  di  Malta  che  gli  abbiamo  comunicata  è 
il  Leontodon  megalorrhizon  Forskaal  FI.  .^g.  Arab.  =  L.  mi- 
nimum Briganti,  il  quale,  sempi-e  secondo  lui,  è  una  sottospecie 
del   T.  Bitìiynicum  DC. 

E  una  delle  prime  piante  che  fioriscono  insieme  al  Ranun- 
culus  biiUaius,  subito  dopo  le  prime  pioggie  autunnali. 

203.  —  Thrincia. 

450.  —  Thrincia  tuberosa  (L.)  DC;  Nyman  Obs.  p.  651;  GD. 
p.  22;  Cleghorn  p.  119  et  120.  Apargia  tuberosa  Gulia  Bull.  Fr. 
p.  254.  —  Malt.  Zigland. 

Luoghi  aridi,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
molto  comune  dovunque!  —  Ottobre-Aprile. 

204.  —  PiCRis. 

451.*  —  Picris  spinulosa  Bert.  ;  GD.  p.  22.  P.  hieracioides  Z. 
p.  61;  Gulia  Bull.  Fr.  p.  254.  /■•.  hieracioides  var.  spinulosa  FI. 
an.  Ili  p.  403. 

Luoghi  aridi.  —  Malta  (GD.,  Gulia)  —  Maggio-Luglio. 

Non  abbiamo  trovato  questa  specie,  né  l'abbiamo  vista  rac- 
colta da  altri.  Né  Delicata  né  Gulia  indicano  località. 

205.  —  Urospermdm. 

452.  —  Urospermum  picroides  (L.)  F.  \N.  Schmidt;  GD.  p.  22; 
Gulia  Bull.  Fr.  p.  253.  Tragopogon  picroides  Forskaal  N.°  58. 
Arnopogon  picroides  Z.  p.  6. 


COMPOSITAE  201 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  Gozo,  Cornino  e  Filfola, 
comune  !  —  Gennaio-Giugno. 

453.*  —  Urospermum  Dalechampii  (L.)  F.  W.  Schraidt;  GD. 
p.  22;  Gulia  Bull.  Fr.  p.  253. 

Campi  aprici.  --  Malta,  Uied  Balluta  e  Ta  XMex  (GD.).  — 
Marzo-Giugno. 
,      Nò  trovato  da  noi,  né  visto  raccolto  da  altri,  quantunque  Gu- 
lia lo  dica  molto  comune. 

206.  —  Geropogon. 

454.  —  Geropogon  glaber  L.;  Z.  p.  22;  GD.  p.  22;  Gulia  Bull. 
Fr.  p,  253;  FI.  an.  IH  p.  407. 

Luoghi  erbosi  e  fra  i  grani.  —  Malta,  qua  e  là  non  comune,  Fid- 
die.n,  GTiain  RiTiana  !  MelleTia  (Reade),  Gneina,  Mistra  (GD.).  — 
Aprile-Maggio. 

207.  —  Lactuca. 

455.  —  Lactuca  virosa  L.;  Z.  p.  26;  GD.  p.  22;  Gulia  Repert. 
p.  29  et  Bull.  Fr.  p.  254;  FI.  an.  Ili  p.  423.  —  Malt.  Hass  salmgg. 

Campi  e  luoghi  incolti.  —  Malta,  qua  e  là,  Hamrun,  Zabbar, 
GhirgìienU,  Matusa  ecc.  !  —  Maggio-Agosto. 

456.—  Lactuca  saligna  L.  ;  Gulia  Repertorio  di  Stor.  nat. 
p.  208  et  Bull.  Fr.  p.  254. 

Campi  e  luoghi  erbosi.  —  Malta,  qua  e  là  non  comune,  Gnien 
il  Gbir,  BoschetioX  Colloyiera  e  Corradino  (Gulia).  —  Giugno- 
Agosto. 

208.  —  Ohondrilla. 

457.  —  Chondrilla  Juncea  L. 

Luoghi  aridi.  —  Malta,  rara,  GTiadira  nella  baia  di  MelleTia  ! 
dove  prima  di  noi  l'aveva  trovata  Godfery.  —  Maggio-Giugno. 

209.  —  SoNCHUs. 

458.  —  Sonchus  levis  Bartal.  S.  oleraceus  Forskaal  N.°  60;  Z. 
p.  72;  Nyman  Obs.  p.  651  ;  GD.  p.  22  (prò  parte);  Gulia  Repert. 
p.  58  et  Bull.  Fr.  p.  254;  Duthie  II  p.  326;  Cleghorn  p.  119  et  121. 

Nel  coltivato.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  molto  comune,  spe- 
cialmente nei  campi  di  sulla!  Cominotto  (Duthie).  —  Fiorisce 
tutto  l'anno,  ma  meno  abbondantemente  in  estate. 

Pianta  molto  variabile  per  la  divisione  delle  foglie  e  per  le 


202  COMPOSITAE 

dimensioni  delle  orecchiette.  Nyman  osserva  che  s'incontra  a 
Malta  con  i  capolini  ispidi, 

Zerafa  e  Delicata,  che  non  menzionano  né  Sonchus  asper  né 
;S^.  levis  né  S.  tenerrimns,  comprendevano  probabilmente  que- 
ste tre  specie  della  flora  Maltese  sotto  il  nome  di  S.  oleraceus. 

459.  —  Sonchus  asper  Hill.;  Gulia  Repert.  p.  58,  Repertorio 
di  Stor.  nat.  p.  209  et  Bull.  Fr.  p.  'J54;  Armitage  p.  500.  S.  ole- 
raceus prò  parte?  Z.  p.  72;  GD.  p.  22. 

Campi  e  luoghi  aridi.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  meno  co- 
mune del  precedente!  —  Fiorisce  tutto  l'anno. 

4-60.  —  Sonchus  tenerrimus  L.;  Gulia  Bull.  Fr.  p.  254;  Ar- 
mitage p.  496  et  500.  S.  tenerrimus  var.  Duthie  II  p.  322  et 
324,  et  III  p.  41.  S.  oleraceus  prò  parte?  Z.  p.  72;  GD.  p.  22. 

Muri,  rupi  e  campi.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  comune  !  — 
Gennaio-Maggio,  ed  eccezionalmente  in  estate. 

Anche  questa  specie  è  molto  variabile  per  la  frastagliatura 
delle  foglie.  Duthie  descrive  come  varietà  alla   quale   non  dà 
nome,  una  forma  da  esso  trovata  a  Gozo  con  fusto  in  alto  e  pe- 
duncoli densamente  peloso-glandolosi  e  foglie  a  lacinie  strette 
Anche  noi,  a  Cornino  abbiamo  trovato  degli  esemplari  di  S.  te- 
nerrimus nei  quali,  sullo  stesso  corimbo,  alcuni  dei   peduncoli 
erano  densamente  ricoperti  di  peli  glandolosi  fulvi,  mentre  gì 
altri  erano  perfettamente  glabri.  Ma  la  presenza  occasionale  d 
peli  glandolosi  sulle  cime  del  S.  tenerrimus,  come  su  quelle  di 
S.  asper  e  leois,  non  é  cosa  rara,  ed  è  stata  generalmente  no- 
tata dagli  autori.  Sulla  penisola  di  Marfa,  in  vicinanza  del  mare» 
l'abbiamo  trovato  con  foglie  decisamente  carnose. 

Oss.  —  I  Maltesi  chiamano  i  Sonchus  in  genere  Tfief. 

210.  —  Laijnaea. 

4BI.*  —  Launaea  resedifolia  (L.)  0.  Kuntze.  Sonchus  chon- 
drilloides  Gulia  Bull.  Fr.  p.  253. 

Questa  specie  {Sonchus  chondriUoicles  Desf.  =  Zollihoferia 
chondrilloides  DC.)  é  citata  soltanto  da  Gulia  e  solo  per  Gozo, 
senza  altra  indicazione  che  «  rara  ». 

211.  —   PlCRIDIOM. 

462.  —  Picridium  vulgare  Desf.;  Z.  p.  61;  GD.  p.  22.  Scorzo- 
nera picroides  Forskaal  N.»  59.  Sonchus  picì^oides  Nyman  Obs 


COMPOSITAE  203 

p.  651  :  Gulia  Repert.  p.  33  et  Bull.  Fr.  p.  254.  Reicharclia  pi- 
crokles  var.  infermedia  FI.  an.  Ili  p.  425.  —  Malt.  Zigland  o 
Kanclita.  • 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  Gozo,  Cornino  e  Comi- 
notto,  dovunque  molto  comune  !  —  Fiorisce  quasi  tutto  Tanno. 

Non  sappiamo  con  qua!  fondamento  Fiori  indichi  per  Malta  la 
var.  intermediiun  (C.  H.  Schultz).  Noi  abbiamo  os.^ervato  molte 
forme  del  Picridium  vnlgare,  ma  tutte  perenni. 

212.  —  Crepis. 

4.63.  —  Crepis  bulbosa  (L.)  Froel.;  Armitage  p.  500.  Prenan- 
tes  ììuWosa  Gulia  Bull.  Fr.  p.  254;  Duthie  I  p.  209  et  210.  .^- 
theorhiza  bulbosa  Duthie  II  p.  325  et  326,  et  III  p.  41. 

Arene  marine  e  terreni  sciolti  e  raarnacei,  anche  lontano  dal 
mare.  —  Malta,  qua  e  là  e,  dove  si  trova,  spesso  abbondante, 
per  es.  presso  Notabile,  San  Paolo  a  mare,  Gneina,  IintaTileb  ! 
Marsascala  (Gulia).  Gozo,  Ramla,  tjied  Biugemma,  Uied  Kor- 
roi,  Xlendi,  Ta  HarraxX  San  Dìmitri  (Duthie  !).  Cornino  !  Co- 
minotto  (Duthie).  —  Marzo-Aprile. 

213.  —    HlERACIUM. 

464.*  —  Hieracium  macranthum  Gulia  Bull.  Fr.  p.  254. 

Specie  indicata  soltanto  da  Gulia  per  Gozo,  senza  altra  indi- 
cazione che  «  rarissima  ».  Conserviamo  il  nome  dato  da  Gulia 
perché  non  sappiamo  a  quale  Hieracium  debba  applicarsi,  ma 
notiamo  che  il  H.  ìnacranthum  Ten.  (=  H.  Hoppeaniim  Schuit.) 
è  specie  di  altra  zona,  e  che  quindi  la  determinazione  di  Gulia  è 
certo  errata. 

Oss.  —  Andryala  sinuata  L. 

Pianta  avventizia  trovata  da  noi  in  Malta  insieme  sAV Ana- 
cyclas  radiatus  a  GTiain  DùAeli,  dove  formava  delle  piccole  co- 
lonie che  per  un  certo  tempo  accennavano  ad  estendersi,  ma  di 
cui  poi  è  scomparsa  ogni  traccia. 

214.  —  Ambrosia. 

465.  —  Ambrosia  maritìma  L.;  Z.  p.  2;  Brenner  in  Badger  ; 
GD.  p.  22;  Gulia  Repert.  p.  42  et  Barth  I  p.  463  et  II  p.  9;  Cleg- 
horn  p.  120;  FI.  an.  III  p.  304.  —  Malt.  Mentna. 

Nelle  arene  marine.  —  Malta,  San  Paolo  a  mar^e,  Kalet  Ma- 


204  COMPOSITAE,    CAMPANULACEAE 

ì-ac,  penisola  di  Mcirfa,  MelleTìci,  Saline\  iViarsa  (GD.),  Ùied  il 
GTiain  (Gulia).  Gozo,  Ramla  !  —  Giugno-Novembre. 

215.  —  Xanthium. 

466.  —  Xanthium  spinosum  L.;  Gulia  Repertorio  di  Stor.  nat. 
p.  209  et  Barth  I  p.  421. 

Luoghi  ruderali.  —  Malta,  a  Marsa  !  Gozo,  Marsalforno 
(Borg  !).  —  Settembre-Novembre. 

Gulia  in  Barth  cita  per  la  prima  volta  questa  specie  come  ve- 
duta da  Janka  nel  suo  erbario  Maltese.  Nel  Repertorio  di  Storia 
naturale  scrive:  «  Da  alcuni  anni  ha  invaso  tutto  l'acquedotto 
della  Marsa  dove  si  è  naturalizzato  ». 

Una  ventina  di  anni  fa  era  comune  in  Marsa;  ma  dacché 
quella  località  è  prosciugata  ed  è  diventata  la  palestra  dei  mi- 
litari, ha  molto  diminuito,  ma  non  è  scomparso  del  tutto. 

XLIII.  —  Canipanulaceae, 

216.  —  Campanula. 

467.—  Campanula  Erinus  L.;  Z.  p.  10;  GD.  p.  22;  Gulia  Al- 
manacco p.  67;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  Vili  p.  112. 

Luoghi  incolti  e  campi,  rupi  e  muri  vecchi.  —  Malta,  Gozo 
e  Cornino,  comune  !  —  Marzo-Maggio. 

217.  —  Trachelium. 

488.  —  Trachelium  coeruleum  L. 

Sui  muri  intorno  ai  giardini.  —  Malta,  a  Sani' Antonio  e  al 
Boschetto  !  —  Maggio-Settembre. 

Questa  specie,  introdotta  colla  coltura,  può  ora  considerarsi 
come  naturalizzata  a  Malta. 

218.  —  Specularia. 

469.  —  Specularia  hybrida  (L.)  DO.  ;  Duthie  III  p.  41  et  Barth 
p.  544;  Tanfani  in  Pari.  FI.  it.  Vili  p.  141. 

Nei  campi  coltivati.  —  Malta,  non  rara,  ZeìMTì,  Zurrìco  ! 
Hai  Farrug  (Gulia  in  Kerb.  Fior.  !).  Gozo,  Madonna  della  Kala 
(Duthie).  —  Aprile-Maggio. 

Abbiamo  veduto  questa  specie  soltanto  a  Zurrico  e  a  Zebbifi. 
Gli  esem[)lari  che  vi  abbiamo  raccolti,  come  pure  un  esemplare 


CAMPANULACEAE,    ERICACEAE  205 


di  Hai  Farrug  mandatu  da  Gulia  all'Erbario  Fiorentino,  si  di- 
stinguono dal  tipo  usuale  per  la  grandezza  delle  foglie  (fino  a 
30  X  15  mm.)  e  delle  lacinie  calicine  (lunghe  fino  a  15-17  mm.). 
Sono  ramosi  fino  dalla  base  ed  assai  pubescenti.  Se  queste  ca- 
ratteristiche si  mostrassero  costanti,  la  pianta  Maltese  merite- 
rebbe di  essere  distinta  col  nome  di  var.  foUosa. 

XLIV.  ~  Ericaceae. 

219.  —  Erica. 

470.  —  Erica  multiflora  L.  ;  Z.  p.  19;  Armitage  p.  497;  Ca- 
ruel  in  Pari.  FI.  il  Vili  p.  702;  CG.  Medit.  Nat.  p.  277;  FI.  an.  II 
p.  301.  Gypsocallis  multiflora  Gulia  Almanacco  p.  69.  E.  pedun- 
cularis  GD.  p.  22;  Gulia  Reperì,  p.  52  et  Barth  II  p.  112;  Godwin 
p.  21;  Cleghorn  p.  119  et  121;  Duthie  II  p.  321,  322  et  323.  — 
Malt.  Savina. 

Luoghi  rupestri.  —  Malta,  frequente,  specialmente  sulle  pa- 
reti l'iocciose  delle  valli  incolte,  per  es.  Ùied  Incita,  Ùied  Kirda, 
Ùied  Babà,  Ta  Baldu  ecc.  !  Gozo,  in  vari  luoghi,  per  es.  Migiar 
Scini,  Vied  Bingemma,  Ta  Cene,  Xlendi  !  —  Dicembre-Maggio. 

Mentre  in  alcune  valli  é  un  ornamento  delle  rupi  scoscese  ed 
inaccessibili,  nei  luoghi  pianeggianti  visitati  dalle  mandre  di  pe- 
core e  di  capre,  per  effetto  della  brucatura  di  questi  animali, 
trovasi  ridotta  a  dei  pulvinuli  erinacei. 

La  forma  a  fiori  lattei  incontrasi  qua  e  là,  ma  é  assai  rara. 

220.  —  Pentapera. 

471.===  —  Pentapera  Sicula  (Guss.)  Kiotzsch;  Nyman  Conspect. 
Fior.  Eur.  p.  488;  FI.  an.  II  p.  302.  Erica  Sicitla  Duthie  II  p.  321  ; 
Carnei  in  Pari.  FI.  it.  Vili  p.  696. 

Nyman  e  Duthie  hanno  segnalato  la  presenza  di  questa  spe- 
cie a  Malta  sulla  fede  di  Gulia.  Caruel  FI.  it.  e  Fiori  FI.  an.  non 
hanno  fatto  altro  che  ripetere  questa  indicazione.  Però  non  ci 
risulta  che  Gulia  abbia  pubblicato  questo  suo  ritrovamento,  non 
esiste  esemplare  di  Pentapera  nell'Erbario  dell'Università  né  in 
quelli  di  Firenze,  e  nessun  altro  1'  ha  mai  trovata,  per  cui  si 
deve  ritenere  molto  dubbia  la  sua  presenza  in  Malta. 

Oss.  —  Ad  uno  di  noi  Gulia  diceva  di  avere  trovato,  presso 
Ùied  Gherzuma,  la  Erica  carnea  L.;  ma  neanche  questa  spe 


206  ERICACEAE,  OLEACEAE 

eie  'fu  potuta  ritrovare,  noi>  ostante  le  ricerche  fatte  nel  luogo 
indicato. 

—  Calluna  vulgaris  Grech  Dejicata  Plantae  Melitae  lectae  p.  72. 

Delicata  Flora  Melitensis  p.  XV  avverte  che  la  Calluna  vul- 
garis Salisb.  fu  da  esso  citata  erroneamente  nel  suo  primo  la- 
voro, e  va  cancellata  dalla  flora  Maltese.  ' 

XLV.  —  Oleaceae. 

221.  —  Olea. 

472.  —  Olea  Europaea  L.;  Gulia  Repert.  p.  67  et  Kew  Gar- 
dens  Bull.  p.  240;  Tanfani  in  Pai'l.  FI.  it.  Vili  p.  156.  0.  Euro- 
jìaea  var.  OleoMer  GD.  p.  22.  Olea  saliva  Z.  p.  56.  —  Malt.  Zeb- 
ì)ug  salvagg. 

Luoghi  rupestri  e  sassosi.  —  Malta  e  Gozo,  qua  e  là,  ma  non 
comune  !  —  Maggio. 

L'oleastro  trovasi  di  .solito  ridotto  ad  umili  frutici  che  poco 
si  alzano  dal  suolo,  ed  hanno  più  legno  che  foglie. 

L'ulivo  si  coltiva  tanto  a  Gozo  che  a  Malta,  e  i  nomi  di  di- 
verse località  derivano  dal  nome  Maltese  di  quest'albero  «  Zeli- 
bug  ».  In  oggi  però  la  coltura  dell'ulivo  è  molto  trascurata 
nelle  due  isole.  Anche  qui  la  mosca  olearia  ne  danneggia  assai 
i  frutti. 

Oss.  —  Fraxinus  excelsior  L.;  Z.  p.  21;  Tanfani  in  Pari.  FI. 
it.  Vili  p.  170;  Gulia  Repert.  p.  21  et  Almanacco  p.  69.  F.  excel- 
sior var.  oxicarpa  FI.  an.  II  p.  341.  —  Malt.  Fraxnu. 

Zerafa  cita  il  Fraxinus  excelsior  certamente  solo  come  pianta 
coltivata,  rammentando  la  bellezza  di  un  esemplare  situato  da- 
vanti alla  cappella  della  Beata  Vergine  a  Tal  Hlas.  Ne  esistono 
alcuni  altri  esemplari  in  Malta,  ma  sono  tutti  piantati.  Gulia  lo 
dice  esotico,  quantunque  secondo  lui  tempo  addietro  fosse  co- 
mune in  Malta.  Nell'Almanacco  del  1872  rammenta  un  vecchio 
ed  eccelso  frassino  nell'alto  della  valle  di  Kirda.  Tanfani,  indotto 
in  errore  dalla  citazione  di  Zerafa,  annovera  il  Fraxinus  excel- 
sior come  pianta  indigena  di  Malta,  riferendolo  dubitativamente 
alla  var.  oxìjphiiUa  MB.;  ed  è  seguito  da  Fiori  che  lo  chiama 
var.  oxycarpa  W.  Pertanto  questa  specie  va  cancellata  dal  no- 
vero delle  piante  Maltesi,  non  essendo  mai  esistita  a  Malta  al- 
trimenti che  coltivata. 


ASCLEPIADACEAE  207 


Jasminaceae. 


Oss.  —  Jasmmum  officinale  Tanfani  in  Pari.  PI.  it.  Vili  p.  151  ; 
CG.  Atti  Congr.  Genova  p.  175;  FI.  an.  II  p.  337. 

Zerafa  (p.  24)  menziona  Jasrninum  grancUflorum  e  /.  Sainbac. 
Molto  arbitrariamente,  Tanfani  ne  ha  dedotto  che  a  Malta  si  tro- 
vava spontaneo  il  J.  ofjì^cinale  L.  Errore  doppio,  poiché  le  specie 
indicate  da  Zerafa  sono  coltivate,  e  non  sono  V officinale  L.  Fiori 
alla  sua  volta  é  stato  tratto  in  errore  da  Tanfani.  Il  Jasminum 
officinale  L.  che,  benché  sia  coltivato  frequentemente  nei  giar- 
dini, non  si  trova  mai  inselvatichito,  va  dunque  cancellato  dalla 
flora  Maltese. 

Apocynaceae. 

Oss.  —  Vinca  major  L.;  Z.  p.  78.  Pervinca  wajor  Carnei  in 
Pari.  FI.  it.  VI  p.  711;  CG.  Atti  Congr.  Genova  p.  175. 

Anche  questa  specie  è  stata  introdotta  erroneamente  nella 
flora  Maltese  da  Carnei,  perchè  trovata  nel  Thesaurus  FI.  Melit. 
di  Zerafa.  La  Vinca  major  non  esiste  spontanea  nelle  Isole 
Maltesi. 

XLVI.  —  •Msclepiadaceae. 

222.  —  Periploca. 

473.  ~  Periploca  levigata  Ait.  ;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8.  P.  an- 
gustifolia  Gulia  Barth  I  p.  135;  Duthie  I  p.  210  et  li  p.  322.  — 
Malt.  Sigra  tal  Tiarir. 

Dirupi  e  luoghi  rocciosi.  —  Malta,  piuttosto  rara,  Ùied  Babu, 
Ùied  Incita,  Ùied  il  GTiasel,  Dingli  !  Gozo,  rara,  presso  il  fa- 
nale !  Ta  Cene  (Gulia),  Migiarro  (Wright  sec.  Guliaj.  —  Fio- 
risce tutto  l'anno. 

Questa  è  una  delle  piante  della  macchia  che  probabilmente 
in  tempi  passati,  avanti  che  le  colture  fossero  tanto  estese,  era 
comune  nelle  Isole  Maltesi  come  lo  é  tutt'ora  a  Lampedusa, 
Linosa  e  Pantelleria,  ma  che  oramai  vi  è  diventata  rara. 

223.  —  Cynanchum. 

474.*—  Cynanchum  acutum  L.  ;  Gulia  Barth  I  p.  135;  CG. 
Arch.  Melit.  p.  206. 


208  ASCLEPIADACEAEj  PLANTAGINACEAE 

Luoghi  salati.  —  Malta,  molto  raro,  Marsascala  (Gulia). 

Questa  specie,  ripetutamente  cercata  nel  luogo  indicato  da  Gu- 
lia,  non  vi  è  più  stata  trovata. 

Oss.  —  Asclepias  friUicosa  L,  ;  Z.  p.  7.  Gomphocarpus  fru- 
iicosus  Gulia  Repert.  p.  52  et  Barth  I  p.  135.  —  Malt.  Sìgret 
il  Tiarir. 

Questa  pianta,  che  viene  frequentemente  coltivata,  é  indicata 
da  Gulia  solo  dubitativamente  come  spontanea  nei  giardini,  in 
Malta  al  Boschetto,  ed  in  Gozo  a  Pergla  ed  a  //  Lunziata.  Noi 
l'abbiamo  raccolta  subspontanea  a  Gliirghenti  ed  a  ImtaTUeb,  ma 
sempre  in  giardini,  per  cui  non  crediamo  di  doverla  considerare 
come  naturalizzata.  Bertoloni  nella  sua  rassegna  dell'opera  di 
Zerafa  (Annali  di  Stor.  nat.  II  p.  358)  la  cita  come  pianta  indi- 
gena di  Malta,  quantunque  Zerafa  dica  «  in  hortis  ».  —  Fiori- 
sce in  Giusrno. 


•ci  ■ 


XLVII.  —  Plantaginaceae, 

224.  —  Plantago. 

475.  ~  Plantago  major  L.;  Z.  p.  61;  GD.  p.  23;  Gulia  Repert. 
p.  5  et  Barth  1  p.  19.  —  xMalt.  Besbula. 

Luoghi  erbosi  umidi,  specialmente  nel  fondo  delle  valli.  — 
Malta,  non  rara,  Ùied  Gherzuma,ImtaTileb,  Ghtrghenti,  Gneina, 
Boschetto  ecc.  !  Gozo,  più  rara,  per  es.  Xlendi  e  II  Lunziata  !  — 
Marzo-Novembre. 

476.—  Plantago  lanceolata  L.;  Z.  p.  61;  GD.  p.  23;  Gulia 
Repert.  p.  5  et  Barth  I  p.  10.  —  Malt.  Besììula  salvaggia. 

Luoghi  erbosi,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta,  non  comune,  peres. 
Imtatileb,  Fiddien,  Boschetto,  Gneina  !  —  Marzo-Maggio. 

477.  —  Plantago  Lagopus  L.;  Z.  p.  61;  GD.  p.  23;  Gulia 
Barth  I  p.  19. 

Ne!  coltivato  e  nell'incolto.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  comu- 
nissima  !  —  Febbraio-Maggio. 

Nei  terreni  più  ricchi  trovasi  ubertosa,  alta  fino  a  40  cm.,  con 
foglie  larghe  Ano  a  4  V^  cm  ,  con  spighe  lunghe  2  Va  cm. ;  nei' 
terreni  più  sterili  invece  è  nana,  con  un  solo  scapo  alto  3-4  cm., 
e  spighe  sferiche  di  pochi  fiori. 

478.  —  Plantago  albicans  L.;  Duthie  III  p.  41  et  Barth  p.  544; 
FI.  an.  IV  Appendice  p.  175. 


PLANTAGINACEAE  209 

Sugli  sterrati  lungo  la  via  e  sui  bastioni.  —  Malta,  San  Paolo 
a  mare  lungo  la  via  che  conduce  a  MelleTia  !  Gozo,  sui  bastioni 
di  Babaio  (Duthie  !).  —  Aprile-Maggio. 

Conosciuta  fin  ora  soltanto  di  queste  due  località. 

Le  pianta  da  noi  trovate  a  Malta  hanno  scapi  alti  fino  a  30cni., 
con  spighe  lasse,  lunghe  fino  a  6  cm.,  e  foglie  larghe  fino  più 
di  1  cm.  (var.  latifolia  Willk.  et  Lange).  Gli  esemplari  di  Gozo 
raccolti  da  Duthie  invece,  hanno  scapi  alti  meno  di  10  cm.,  spighe 
abbreviate  e  foglie  conduplicate,  larghe  appena  4  mm.  (var.  an- 
gusti folta  Guss.). 

479.  —  Plantago  Bellardi  Ali.;  Sommier  Nuov.  Giorn.  bot.  it. 
1907  p.  499. 

Per  lo  più  in  terreno  arido.  —  Malta,  Pembrohc  Camp,  San 
Paolo  a  mare,  penisola  di  Marfa  dove  abbonda  nelle  arene  ma- 
rine !  Gozo,  sull'altipiano  fra  Ùied  ir  RiTian  e  Ùied  Bingemma, 
e  a.  Ta  Cene,  in  quei  luoghi  non  rara!  —  Marzo-Maggio. 

Nelle  arene  marine  della  Marfa  l'abbiamo  trovata  assai  svi- 
luppata, mentre  sugli  altipiani  aridi  di  Gozo  é  spesso  ridotta  ai 
m.inimi  termini  (alta  1  cm.  con  pochi  fiori).  Armitage  fu  il  primo 
a  trovare  questa  specie  in  Malta  ed  a  mostrarcene  esemplari  ; 
però  non  l'aveva  citata  nel  suo  articolo  sulla  flora  di  quest'isola. 

480.  —  Plantago  Coronopus  L.;  Forskaal  N.°  17;  Z.  p.  61; 
Gulia  Repert.  p.  51  et  Barth  I  p.  19:  Cleghorn  p.  120.  P.  com- 
mulala  Duthie  li  p.  326.  P.  Coronopus  et  P.  co^nmulala  GD. 
p.  23.  —  Malt.  Salit)  l'art. 

Tanto  nei  luoghi  erbosi  quanto  in  quelli  arenosi  e  sassosi  ste- 
rili. —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  comunissima  !  Cominotto  (Du- 
thie). —  Marzo-Ottobre. 

Al  contrario  di  quanto  scrive  Delicata,  la  Plantago  Corono- 
pus tipica  è  rara  nelle  Isole  Maltesi,  se  pure  vi  esiste,  poiché  noi 
non  l'abbiamo  mai  trovata.  E  comunissima  invece  la  var.  com- 
mutata  (Guss.).  Essa  presenta  forme  molto  diverse  per  la  sta- 
tura e  per  la  divisione  delle  foglie,  spesso  profondamente  pen- 
natifide  negli  esemplari  grandi,  e  lineari  intere  nei  nani.  Ma  si 
distingue  sempre  abbastanza  nettamente  dalla  P.  Coronopus  ti- 
pica per  non  avere  le  brattee  terminate  in  lunga  punta  oltre- 
passante i  fiori.  Gli  esemplari  nani  (var.  Weì.clenii  Rchb.j  hanno 
in  generale  una  spiga  più  o  meno  allungata,  ma  talvolta  anche 
ridotta  ad  un  piccolo  capolino  ovato  o  sferico  di  uno  o  pochi 

S.  Sommier  et  Caruajna  Gatto.  —  Flora  MelUensis  nova.  14 


210  PLANTAGINACEAE 

fìoi'i,  riproducendo  perfettamente  la  forma  descritta  col  nome 
di  var.  microcep fiala  Somm.  Talvolta  hanno  la  spiga  quasi  ses- 
sile, ed  allora  si  avvicinano  alla  P.  Decaisnei. 

Gulia  Barth  I  p.  19  cita  P.  commtUaia  Guss.  e  P.  7nacrorfiiza 
Vahl.  (=  crithmoides  Desf.)  come  varietà  della  P.  Go7''onopus. 

4-81.  —  Plantago  ceratophylla  Link.  P.  macrorìiiza  Duthie  II 
p.  325  et  III  p.  41  ;  Daveau  p.  18.  P.  Coronopus  prò  parte  Gulia 
Barth  I  p.  19.  P.  Coronopus  var.  macrorìiiza  FI.  an.  Ili  p.  98. 

Luoghi  aridi  e  arene  vicino  al  mare.  —  Malta,  rara,  San  Paolo 
a  mare,  penisola  di  Mar^fa  !  Gozo,  non  comune,  Xlendi,  Cala 
Lueìra,  Ras  Baiada  (Diithie  l).  —  Aprile-Giugno. 

Le  piante  di  Duthie  che  abbiamo  in  erbario,  come  quelle  rac- 
colte da  noi  stessi,  sono  da  riferirsi  piuttosto  alla  P.  cet^atophylla 
che  alla  P.  macrorhiza,  per  avere  le  foglie  pelose,  e  la  radice 
poco  ingrossata. 

482.  —  Plantago  bombycina  (Decaisne).  P.  Decaisnei  Bógui- 
not  11  nanismo  nel  genere  Plantago  e  le  sue  cause  N.  Giorn. 
bot.  it.  1908  p.  249. 

Nei  luoghi  più  sterili.  —  Comino,  dove  é  abbondante!  — 
Aprile-Maggio. 

Questa  Plantago,  che  appartiene  al  gran  ciclo  della  P.  Co- 
ronopìis,  è  stata  difatti  descritta  due  volte  come  varietà  di  que- 
sta, prima  da  Decaisne  (in  De  Candolle  Prodr.  Xlll  p.  732)  come 
var.  bomlìycina,  poi  daCosson  e  Daveau  (Bull.  Soc.  bot.Fr.  XXXVI 
[1889]  p.  106)  come  var.  crassipes.  Boissier  FI.  Or.  IV  p.  888 
l'elevò  al  rango  di  specie,  dandogli  il  nome  di  P.  crypsoides. 
Béguinot  (che  ha  veduto  tutti  i  nostri  esemplari  di  Comino), 
opinando  che  Boissier  col  nome  di  crypwides  avesse  confuso 
due  entità  diverse,  le  separò,  dando  alla  prima,  quella  cui  appar- 
tiene la  pianta  di  Comino,  il  nome  di  Decaisnei,  all'altra  il  nome 
di  Boissieri.  Béguinot  però  ci  informa  che  dopo  avere  esami- 
nato degli  esemplari  di  Libia,  aveva  riconosciuto  l'identità  della 
sua  P.  Decaisnei  con  la  P.  Coronopus  var.  crassipes  Coss.  e  Dav. 
Però,  tanto  Béguinot  1.  e.  quanto  Durand  et  Barratte  (Fior.  Li- 
bycae  Prodr.  [1910J  p.  199)  credono  che  la  var.  crassipes  non 
si  possa  unire  alla  P.  crypsoides  e  alla  var.  bombycina.  A  noi 
sembra  invece  che,  se  non  sono  identiche,  queste  due  o  tre  en- 
tità aventi  in  comune  dei  caratteri  che  le  distinguono  dal  capo 
stipite  Coronopus,  costituiscono  un  gruppo  molto  naturale;  ed 


PLANTAGINACEAE  211 

a  (questo  gruppo,  a),  quale  si  deve  riconoscere  un  valore  non 
inferiore  di  quello  di  P.  ceralophnlla  e  di  P.  Serrarla,  crediamo 
debba  conservarsi  il  nome  di  boìnbycina  di  Decaisne  il  quale  fu 
il  primo  a  distinguerlo  ed  a  descriverlo.  La  P.  hombyctna  si 
distingue  dalla  P.  Coronopus  principalmente  per  gli  scapi  molto 
più  brevi  delle  foglie,  ingrossati,  rigidi  e  duri,  rovesciati  in  basso 
in  modo  da  portare  le  spighe  in  contatto  col  suolo,  per  cui  De- 
caisne scriveva:  «  pedunculis  recurvis,  spicis  subhypogaeis  ». 
La  forma  della  spiga,  invocata  come  carattere  differenziale,  si 
mostra  variabilissima  nelle  piante  di  Comino.  Abbiamo  raccolto 
esemplari  nani  nei  quali  il  diametro  della  rosetta  di  foglie  di- 
stese a  terra  non  oltrepassa  1  cm.,  con  piccole  spighe  ovali  sub- 
sessili,  ed  altri  nei  quali  il  diametro  della  rosetta  di  foglie  rag- 
giunge 12  cm.,  gli  scapi  numerosissimi  misurano  fino  a  2  cm.,  e 
le  spighe  cilindriche  giungono  ad  avere  oltre  3  cm.  di  lunghezza 
e  5-6  mm.  di  diametro.  Le  foglie,  piuttosto  consistenti,  hanno 
pochi  lobi  interi,  stretti  e  discosti  gli  uni  dagli  altri;  raramente 
sono  intere  o  quasi. 

L'area  geografica  della  P.  bombi/cina  così  intesa,  comprende 
l'Egitto,  la  Cirenaica,  la  Tripolitania  e  l'Arcipelago  Maltese. 

483.  —  Plantago  Serrarla  L.;  Forskaal  N.°  16;  D'Urv.  p.  18  ; 
GD.  p.  23;  Guìia  Barth  I  p.  19;  FI.  an.  Ili  p.  99.  —  Malt.  Sa- 
IW  Vari. 

Luoghi  erbosi,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta,  Gozo  e  Comino, 
comune  !  —  Marzo-Giugno. 

Si  mangia,  bollita,  in  insalata.  Il  nome  Maltese  significa  «  Croce 
della  terra  ». 

484.  —  Plantago  Psyllium  L.;  Z.  p.  62;  Nyman  Obs.  p.  631; 
GD.  p.  23;  Gulia  Reperto  p.  67  et  Barth  1  p.  19;  Armitage  p.  497.  — 

M  alt.  ZerrigTiet  il  brigtiet. 

Luoghi  arenosi  incolti  e  ruderali.  —  Malta  e  Gozo,  molto 
comune  !  —  Gennaio-Maggio. 

La  P.  Psijllium  trovasi  nelle  Isole  Maltesi,  come  nelle  Pelagie 
ed  in  molti  altri  luoghi,  tanto  alta  e  ben  sviluppata  in  tutte  le 
sue  parti,  quanto  nana,  a  fusto  esile  e  semplice,  talvolta  unifloro 
e  alto  pochi  centimetri. 

11  nome  Maltese  ZerrigTiet  il  brigtiet  significa  erba  da  pulci, 
come  la  P.  PsijUiwn  viene  chiamata  in  varie  lingue. 

485.  *  —  Plantago  strida  Schousb. 


212  PLANTAGIXACEAE,    PLUMBAGINACEAE 

Nel  coltivato.  —  Malta,  Casale  Aitarci  presso  la  Madonna 
dei  Miracoli  nei  campi  di  cornino  dove  è  abbondante,  ma  non 
vista  altrove  (Borg  !).  —  Giugno. 

Gli  esemplari  che  abbiamo  visti  corrispondono  alle  descrizioni 
di  Schousboe  lagttagelser  ecc.  (1800)  e  di  Boissier  FI.  Or.,  e  sono 
perfettamente  simili  a  quelli  dell'Egitto  coi  quali  li  abbiamo  po- 
tuto confrontare.  È  specie  affine  alla  P.  Psyllium,  dalla  quale 
si  distingue  per  la  minore  pubescenza,  per  le  foglie  condupli- 
cate, perfettamente  filiformi,  sempre  intere,  contorte  verso  la 
loro  estremità  («  subrecurvata  »  dice  Schousboe),  per  i  fusti  ed 
1  piccioli  più  esili,  e  specialmente  per  le  brattee  tutte  più  lun- 
ghe, le  inferiori  oltrepassanti  lungamente  i  fiori,  terminate  in 
punta  filiforme  come  le  foglie.  Boissier  FI.  Or,,  oltre  alle  stazioni 
Africane  e  Asiatiche,  indica  per  la  P.  strida  anche  la  Croazia, 
non  sappiamo  però  su  quale  autorità,  poiché  non  l'abbiamo  tro- 
vata citata  per  l' Europa  in  alcun  altro  lavoro,  A  noi  sembra, 
dalla  descrizione  nel  Prodr.  FI.  Hisp ,  che  sia  molto  affine,  se 
non  identica,  alla  Plantago  Psyllium  var.  bracteosa  Willk.  et 
Lange  che  trovasi  in  Spagna. 

I  molti  esemplari  della  P.  Psyllium  da  noi  raccolti  in  varie 
località  di  Malta  e  Oozo  non  mostrano  alcun  passaggio  alla 
P.  striata,  ciò  che  ci  induce  a  considerare  questa  come  specie 
autonoma  anziché  come  varietà  della  Psullimn. 

XLVlll.  —  Plunibaginaceae. 

225.  —  Statice. 

486.  *  —  Statice  psiloclada  Boiss.  S.  heUidifolia  GD.  p.  23  ; 
Godfery  p.  297.  S.  psiloclada  var.  gracilis  FI.  an.  II  p.  330. 

Luoghi  rocciosi  marini,  —  Malta,  Fomm  ir  Riti  (GD.).  — 
Maggio-Novembre. 

487.  —  Statice  virgata  Willd.;  Mori  in  Pari.  FI.  it.  Vili  p.  582, 
S.  Sm.it]Lii  GD.  p.  23. 

Rupi  e  spiaggia  marine.  -  Malta,  Gozo  e  Gommo,  assai  co- 
mune !  —  Maggio-Novembre. 

488.  —  Statice  Cosyrensis  Guss. 

Rupi  vicino  al  mare.  —  Malta,  Hai  Far  !  —  Agosto. 
Ci  duole  di  non  avere  potuto  vedere  esemplari  autentici  della 
S.  Cosyrensis  di  Gussone.  La  pianta  di  Hai  Far  che  abbiamo 


PLUMBAGINACEAE  213 

sott'occhio,  per  le  sue  spighette  remotiuscule  diritte  ed  uniflore, 
per  i  suoi  rami  eretti  formanti  angolo  molto  acuto  fra  loro  e  co- 
gli scapi,  gli  inferiori  sterili,  ed  i  superiori  fioriferi  in  meno  del 
quarto  superiore  della  pianta,  ci  sembra  corrispondere,  meglio 
che  ad  altre,  alla  S.  Cosyrensis  quale  è  descritta  in  Gussone  Syn. 
FI.  Sic.  I  p.  372,  ed  in  Boissier  FI.  Or.  IV  p.  863.  Crediamo  però 
che  meriti,  per  1  caratteri  che  indichiamo  fjui  sotto,  di  esserne 
distinta  come  varietà  che  chiamiamo 

S.  Cosyrensis  Guss.  var.  Melitensis 

Rhizomate  lignoso  crasso  dense  caespitoso,  scapis  numerosis- 
simis  confertis  elatis  (40  cm.  et  ultra)  tenuibus  fragilibus,  folio- 
rum  cito  exsiccatorum  lamina  obovato-cuneata  in  petiolum  fere 
filiformem  ea  multoties  longiorem  abeunte  (folia  cum  petiolo 
6  cm.  usque  longa,  lamina  sub  apice  6  mm.  lata). 

Per  il  suo  grosso  rizoma,  per  i  suoi  scapi  e  rami  ravvicinati 
fra  loro  in  gran  numero  (nell'esemplare  che  abbiamo  sott'oc- 
chio gli  scapi  che  partono  da  un  cespite  di  5  cm.  di  diametro 
non  sono  meno  di  30)  questa  pianta  ha  un  aspetto  assai  pecu- 
liare. La  S.  Cosyrensis  tipica  é  detta  da  Gussone  pianta  umile, 
alta  al  più  6  pollici.  Boissier  che  unisce  la  S.  cordata  Guss. 
(non  L.)  con  la  .S.  Cosyrensis  Guss.,  cita  per  questa  specie  la 
tavola  1145  di  Reichenbach  le.  FI.  Germ,,  e  la  dice  ottima.  Da 
quella  figura  la  nostra  pianta  Maltese  differisce  per  la  statura, 
per  la  sottigliezza  degli  scapi  e  dei  rami,  e  per  le  foglie  ristrette 
in  lungo  picciolo  filiforme,  caratteri  che  costituiscono  per  lo 
meno  una  varietà. 

489. *  —  Statice  dubia  Andr.  ex  Guss.;  GD.  p.  23.  S.  minuta 
var.  duUa  FI.  an.  II  p.  331.  S.  dichotoina  Z.  p.  72;  GD.  p.  23. 
S.  dictyoclada  Godfery  p.  297.  S.  minuta  var.  dictyoclada  (?)  FI. 
an.  II  p.  332. 

Luoghi  arenosi  e  argillosi  vicino  al  mare.  —  Malta,  Sliema  ecc. 
(GD.).  —  Aprile-Ottobre. 

490.  —  Statice  reticulata  L.;  Z.  p.  72;  GD.  p.  XV  et  23;  Lo- 
jacono  Bull.  Hort.  bot.  Panorm.  anno  V  p.  101-2  et  FI.  Sic.  II 
pars  2^  p.  29.  -S.  cancellata  Gulia  Repert.  p.  38.  Statice  sp.  Du- 
thie  II  p.  326.  S.  minuta  var.  reticulata  FI.  an.  II  p.  .331.  Li- 
monium  reticulatum  siipinum  Boccone  Icones  et  Descr.  p.  82, 
83  et  tab.  44  (1674). 


214  PLUMBAGINACEAE,    PRIMULACEAE 

Rupi  marine.  —  Malta,  Gozo,  Cornino  e  Oominotto,  comune 
lungo  le  coste!  —  Maggio-Ottobre. 

Boccone  che  fu  il  primo  a  descrivere  questa  specie  dice  di 
essa:  «  Hujus  Limonii  satis  ferax  Melita  est  ». 

Varia  molto  per  la  statura.  Ne  abbiamo  trovato  esemplari  con 
scapi  molto  diffusi,  lunghi  più  di  45  cm.,  mentre  altre  volte  è 
assai  umile. 

Secondo  alcuni  autori,  fra  cui  recentissimo  Lojacono,  la  S.  re- 
iiculata  L.  sarebbe  specie  propria  delle  Isole  Maltesi.  Altri  in- 
vece, a  nostro  parere  con  ragione,  ritengono  che  la  stessa  specie 
si  trovi  in  altre  parti  dell'Italia  media  e  meridionale. 

Oss.  —  Le  opinioni  sulla  classificazione  delle  Staiìce  sono  molto 
discordi.  Le  specie  delle  Isole  Maltesi  andrebbero  studiate  sopra 
ampio  materiale  raccolto  nella  stagione  estiva,  materiale  cbe  a 
noi  manca.  Per  questo  riportiamo  senza  critica  le  indicazioni 
degli  autori,  notando  come  il  numero  delle  specie  andrebbe  forse 
ancora  ridotto.  Quelle  da  noi  distinte  con  certezza  sono  tre  sole, 
che  riferiamo  a  S.  virgata,  S.  Cosyrensis  e  S.  reticulata. 

—  I  Maltesi  chiamano  le  Slatice  in  genere  LeTiiel  ix  xiTi. 

226.  —  Plumbago. 

491.  —  Plumbago  Europaea  L.;  Z.  p.  62;  GD.  p.  23;  Cleghorn 
p.  121  ;  Mori  in  Pari.  FI.  it.  Vili  p.  601. 

Luoghi  ruderali,  lungo  le  vie  e  margini  dei  campi.  —  Malta, 
non  rara,  ma  soltanto  nel  lato  S.  dell'isola,  per  es.  iVfarsa,  Ca- 
sal Luca,  Crendi,  Micabbiba  !  —  Giugno-Novembre. 

XLIX.  —  Prhnulaceae. 

227.  —  Samolds. 

492.  —  Samolus  Valerandi  L.;  Forskaal  N.»  20;  Z.  p.  68;  GD. 
p.  23;  Duthie  li  p.  325;  Gulia  Barth  II  p.  9. 

Rupi  umide,  stillicidi  e  lungo  i  ruscelli.  —  Malta  e  Gozo, 
frequente  !  Cornino  !  Filfola  !  —  Marzo-Agosto. 

228.  —  Anagallis. 

493.  —  Anagallis  arvensis  L.  A.  aruensis  et  A.  coerulea  Z. 
p.  4;  GD.  p.  23;  Duthie  I  p.  209  et  II  p.  326.  A.  arvensis  flore 
puniceo  et  coeruleo  Gulia  Repert.  p.  28.  A.  coerulea  Nyman  Obs. 
p.  633;  CG.  Medit.  Nat.  p.  277.  —  Malt.  Harira  Tiamra  o  halila. 


PRIMULACEAE,  OENTIANACEAE  215 


Tanto  nei  luoghi  coltivati  die  negli  incolti.  —  Malta,  Gozo, 
Cornino  e  Cominotto,  dovunque  comune  !  —  Febbraio-Luglio. 

Sono  ugualmente  frequenti  e  spesso  crescono  insieme,  la  forma 
a  fiore  rosso  e  quella  a  fiore  azzurro.  Abbiamo  veduto  pure  qual- 
che esemplare  con  fiori  bianchi,  e  di  un  rosa  chiaro. 

h.  —  Gentianaceae. 

229.  —  Chlora. 

494.—  Chlora  perfoliata  L.;  Z.  p.  13;  G.  Delicata  PI.  Mei. 
lect.  p.  72;  Duthie  II  p.  326;  Gulia  Barth  II  p.  9;  Daveau  p.  17; 
Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  733.  C.  intermedia  GD.  p.  24. 

Luoghi  erbosi  incolti,  aprici.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  piut- 
tosto frequente!  Cominotto  (Duthie).  —  Aprile-Giugno. 

Qui  come  altrove  questa  specie  è  assai  variabile  per  la  forma 
delle  foglie,  per  la  larghezza  delle  divisioni  del  calice  e  per  il 
colore  più  o  meno  intenso  dei  fiori. 

230.  —  Erythraea. 

495.  —  Erythraea  spicata  (L.)  Pers. 

Luoghi  aprici  arenosi,  specialmente  vicino  al  mare.  —  Malta, 
non  ]*ara,  San  Paolo  a  mare,  MelleTia,  Pembrohe  Camp,  Mar- 
sa  ecc.  !  —  Maggio-Agosto. 

496.  —  Erythraea  Centaurium  (L.)  Pers.  E.  iJulchella  var.  ra- 
mosissima G.  Delicata  PI.  Mei.  lect.  p.  72.  E.  ramosissima  GD. 
p.  24  ;  Gulia  Repert.  p.  12  et  Barth  I  p.  463.  Chironia  Centau- 
rium Z.  p.  13.  —  Malt.  Centauria. 

Luoghi  erbosi  asciutti.  —  Malta,  non  rara,  San  Paolo  a  onare, 
Pembrohe  Camp,  tlied  Incita,  Ballai,  Imtalileb,  presso  Nota- 
bile ecc.!  Gozo,  altipiani  fra  IJied  Bingemma,  tjied  ir  Rihan 
e  Ùied  Korrot  !  Cornino,  dove  è  frequente  !  —  Aprile-Giugno. 

Tutte  le  E.  Centaurium  che  abbiamo  viste  delle  Isole  Maltesi 
appartengono  alla  var.  grandiflora  {Erythraea  grandiflora  Biv.), 
generalmente  ben  caratterizzata,  con  fiori  molto  più  grandi  che 
nel  tipo,  e  con  divisioni  della  corolla  largamente  ovate  ed  ot- 
tuse. Dagli  esemplari  d'erbario  risulta  che  è  questa  specie  che 
Delicata  e  Gulia  avevano  chiamata  E.  ramosissiìna. 

497.—  Erythraea  pulchella  (Sw.)  Horn.;  Duthie  II  p.  326; 
Gulia  Barth  II  p.  9  ;  Daveau  p.  17.  E.  lenui/lora  GD.  p.  24.  E.  ra- 
ìnosissima  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  736. 


216  GENTIANACEAE,    CONVOLVULACEAE 

Luoghi  aprici,  specialmente  marittimi.  —  Malta,  Gozo  e  Co- 
rnino, molto  comune!  Cominotto  (Duthie).  —  Aprile-Luglio. 

Varia  molto  per  la  dimensione  dei  fiori  ora  grandetti,  ed  ora 
assai  piccoli  ed  a  tubo  filiforme  {teniùfiora  H.  et  Lk.)  come  per 
la  divisione  del  fusto  che  ora  é  ramoso  fin  dalla  base,  ora  sol- 
tanto in  alto,  ed  ora  ancora  quasi  semplice  {siibsimplex  Moyìs^) . 
Se  ne  trovano  esemplari  nani,  uniflori,  ed  altri  alti  fino  oltre 
30  cm.  ed  ampiamente  ramificati,  con  foglie  lunghe  4  Va  e  lar- 
ghe 2  cm.  È  impossibile  segnare  limiti  fra  queste  varie  forme. 

LL  —  Convolvulaceae. 

23L  —  Cuscuta. 

498.—  Cuscuta  Epithymum  (L)  Murr.;  GD.  p.  24;Cleghorn 
p.  121;  Carnei  in  Pari.  Fi.  it.  VI  p.  823.  C.  Eim)paea  Z.  p.  17; 
G.  Delicata  PI.  Mei.  lect.  p.  72  (raonente  ipso  GD.). 

Sopra  varie  piante,  ma  con  predilezione  ^wW  Asphodelus  ra- 
mosus.  —  Malta  e  Gozo,  frequente  !  —  Marzo-Aprile. 

Oltre  alla  forma  tipica  abbiamo  raccolto  la  var.  suhulata  (Tineo). 

499.  —  Cuscuta  alba  Presi.  C.  minor  Gulia  Repert.  p.  47  ? 
C.   Trifola  Duthie  Barth  p.  543. 

Sopra  piante  diversissime  come  Iris  Sisyrinchium,  Eicphor- 
Ma  spinosa,  Avena,  Planiago,  Scandix,  Thymus  capilatus  ecc., 
ma  specialmente  sopra  varie  specie  di  leguminose.  —  Malta, 
Gozo  e  Cornino,  molto  comune  !  —  Marzo-Maggio. 

Abbiamo  potuto  verificare  che  la  Cuscuta  mandata  da  Duthie  al- 
l' Erbario  Centrale  di  Firenze  col  nome  di  C.  Trifola  era  la  C.  alba. 

Oss.  —  Cuscuta  Palaesiinaì  Armitage  p.  500. 

Non  ammettiamo  la  C.  PalaesUna  Boiss.  nella  Flora  Maltese 
perchè  indicata  soltanto  da  Armitage  e  da  questi  solo  dubitati- 
vamente. 

—  Le  Cuscuta  in  Maltese  sono  chiamate  Pittma. 

232.  —  Cressa. 

500.  —  Cressa  eretica  L.  ;  Forskaal  N.»  27  ;  Z.  p.  16  ;  GD. 
p.  24;  Gulia  Barth  I  p.  463;  Armitage  p.  498;  Caruel  in  Pari. 
FI.  it.  VI  p.  819;  FI.  an.  II  p.  389. 

Luoghi  argillosi  salati  ed  umidi.  —  Malta,  non  comune,  alle 
Saline,  BaTw.r  il  Ciak,  MelleTia,  San  Paolo  a  mare,  Isolotto  di 


CON-VOLVULACEAE  217 

Gtiallisl  (Da  Marsa,  Sliema  e  Sem  Gmliano  dove  la  indicava 
Delicata  é  ora  scomparsa).  Gozo,  Marsalforno  (Gu]ia).  —  Mag- 
gio-Luglio. 

233.  —  CONVOLVULUS. 

501.—  Convolvulus  arvensisL.;  Forskaal  N."  21;  Z.  p.  15; 

GD.  p.  24  ;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  813. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  Gozo  e  Oomino,  comu- 
nissimo! —  Aprile-Agosto. 

502.  —  Convolvulus  althaeoides  L.;  Z.  p.  15;  GD.  p.  24;  Ca- 
ruel in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  817.  C.  aUhaeoides  et  C.  Italicus  Du- 
thie  II  p.  311,  324  et  326.  C.  tenuissimus  Gulia  Bartli  I  p.  422; 
Daveau  p.  17.  C.  althaeoides  et  C.  ienuissmins  Armitage  p.  497. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti,  —  Malta,  Gozo  e  Comino,  molto 
comune!  Cominotto  fDuthie).  —  Marzo-Giugno. 

Trovansi  ben  caratterizzate  tanto  la  varietà  ieniiiss nnus  (Sihih. 
et  Sm.)  (^  C.  eleganiisstnius  Mill.),  con  foglie  medie  e  supe- 
riori divise  in  lacinie  strette  e  bianco-sericee,  quanto  la  var.  Ita- 
licus (Ròm.  et  Sch.),  irsuta  per  peli  patenti  e  con  foglie  verdi 
e  molto  meno  divise.  La  prima  è  più  comune  della  seconda.  A 
Comino  però,  abbiamo  trovato  soltanto  la  seconda. 

503.  —  Convolvulus  Siculus  L.  ;  Z.  p.  46;  GD.  p.  24;  Duthie  II 
p.  324;  Daveau  p.  17;  Armitage  p.  498;  CG.  Nat.  Mali  p.  8; 
Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  808;  FI.  an.  II  p.  38.5. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti  aprici.  —  Malta  e  Gozo,  piuttosto 
frequente!  —  Marzo-Giugno. 

504.  —  Convolvulus  pentapetaloides  L.;  GD.  p.  24;  Duthie  II 
p.  321,  323  et  324  ;  Armitage  p.  498  ;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI 
p.  810;  FI.  an.  II  p.  386. 

.  Nelle  stesse  stazioni  del  precedente.  —  Malta,  Gozo  e  Comino, 
frequento  più  del  precedente  !  —  Marzo-Giugno, 

505.  —  Convolvulus  lineatus  L.;  GD.  p.  24;  Gulia  Almanacco 
p.  68;  Duthie  II  p.  321  et  Barth  p.  543;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI 
p.  804;  FI.  an.  II  p.  385. 

Luoghi  aprici  aridi  e  sterili.  —  Malta,  abbastanza  frequente 
dal  lato  di  N.  E.,  per  es.  a  MelleTia  e  ImtaTilebX  Gozo,  dove  è 
abbondante  in  molti  luoghi  !  Comino  !  —  Marzo-Giugno. 

506.  —  Convolvulus  oleaefolius  Desr.  Encycl.  Ili  p.  552;  Som- 
mier  Bull.  Soc.  bot.  it.  1911  p.  76,  C.  Cneorum  GD.  p.  24;  Ca- 


218  CONVOLVULACEAE 

mei  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  803;  Duthie  II  p-  326  et  III  p.  41; 
Armitage  p.  498;  FI.  an.  II  p.  384. 

Luoghi  rupestri  ed  aprici  aridi.  —  Malta,  piuttosto  raro,  Irn- 
taUleb,  San  Paolo  a  inatte,  Gneina,  Mistra,  MelleTii,  tlied  Gher- 
ZMìnaX  Gozo,  frequente  fra  Kala  e  Marsalforno  (Borg).  Oo- 
minotto  (Duthie).  —  Marzo,  fino  in  Ottobre. 

Le  piante  che  abbiamo  raccolte  a  ImtaTileb  (luogo  indicato  da 
Delicata  per  il  C.  Cneorwn)  come  quelle  da  noi  raccolte  in  altre 
località,  hanno  i  fiori  di  un  bel  color  rosa  e  corrispondono  per- 
fettamente al  C.  oleaefoUus  di  Grecia.  A  questa  specie  appar- 
tiene pure  un  esemplare  raccolto  da  Gulia  «  in  valle  GTiomor 
prope  Gneina  »  e  da  esso  mandato  all'Erbario  Centrale  di  Fi- 
renze col  nome  di  C.  Cneorum.  Non  abbiamo  visto  la  pianta  di 
Duthie,  ma  sappiamo  che  esso  si  fidava  delle  determinazioni  di 
Gulia.  Questo,  e  il  fatto  che  il  C.  oleaefolms  somiglia  effettiva- 
mente al  C.  Cneorum  L.  col  quale  è  stato  spesso  confuso  anche 
altrove  (confr.  Carnei  1.  cit.  e  Boissier  FI.  Or.  IV  p.  93),  ci  induce 
a  credere  che  l'indicazione  per  le  Isole  Maltesi  del  C.  Cneorwn 
è  derivato  da  un  errore  di  determinazione,  non  ostante  la  dif- 
ferenza di  colore  dei  fiori  (bianchi  nel  Cneorum  e  di  un  rosa 
vivo  wqW OleaefoUus)  che  avrebbe  dovuto  mettere  in  guardia. 

Oltre  che  per  il  colore  dei  fiori  il  C  o/eae/b/m.s  differisce  dal 
Cneorum  per  essere  meno  legnoso,  per  avere  i  rami  giovani 
erbacei  mollo  allungati,  le  foglie  più  strette,  l'infiorescenza  più 
lassa,  e  specialmente  per  la  forma  dei  .sepali  che  sono  lanceolati, 
mentre  nel  C.  Cneorum  sono  oblunghi  e  bruscamente  ristretti 
in  un  bi'eve  mucrone. 

Il  Convolvulus  oleaefoUus  fin  ora  era  stato  indicato  soltanto 
di  distretti  orientali  e  non  figura  in  alcuna  Flora  Italiana. 

507.*  —  Convolvulus  Cantabrica  L.  ;  GD.  p.  24;  Carnei  in 
Pari.  FI.  it.  VI  p.  805;   Brenner  in  Badger;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8. 

Sui  colli.  —  Malta,  ImàiTileb  (GD.  !).  —  Aprile-Giugno. 

Conosciamo  questa  pianta  di  Malta  soltanto  per  l'esemplare 
di  Delicata  che  se  ne  conserva  nell'Erbario  Universitario  di 
Malta.  Quando  uno  di  noi  scrisse  (Bull.  Soc.  bot.  it.  1911  p.  76) 
che  probabilmente  il  C.  Cantabrica  era  stato  confuso  con  il 
C.  OleaefoUus,  non  aveva  ancora  visto  l'esemplare  di  Delicata  che 
appartiene  realmente  a  C.  Cantabrica  L.,  e  proviene  da  ImtaTileb, 
località  dove  abbiamo  raccolto  pure  C.  oleaefoUus  e  C.  Uneatus. 


CONVOLVULACEAE,    SOLANACEAE  219 

508.  —  Convolvulus  tricolor  L. 

Luoghi  coltivati.  —  Malta,  raro,  Ballut,  fra  Casal  Tarxen  e 
Zeitun,  Marsa,  San  Paolo  a  mare  !  —  Aprile-Maggio. 

Abbiamo  trovato  questa  specie  soltanto  in  esemplari  isolati, 
ma  in  luoghi  tanto  lontani  gli  uni  dagli  altri  e  da  giardini  dove 
potrebbe  essere  coltivata,  che  dobbiamo  escludere  trattarsi  di 
pianta  sfuggita  alle  colture. 

509.  —  Convolvulus  Soldanella  L. 

Arene  marine.  —  Malta,  raro,  trovato  soltanto  sulla  penisola 
di  Marfa  in  una  cala  fra  Torri  VAbiad  e  Torri  VArmier  !  — 
Aprile-Maggio. 

510.  —  Convolvulus  sylvestrls  Waldst.  et  Kit. 

Nelle  siepi.  —  Malta,  raro,  trovato  soltanto  a  Gnien  il  Gbir  l 
e  al  Boschetto  (Borg).  —  Maggio. 

Oss.  —  In  Maltese  i  Convolvulus  in  genere  sono  chiamati 
Leblieb. 

LIL  —  Solanaceae. 

234.  —  Hyosciamus. 

511.  —  Hyosciamus  albus  L.;  Z.  p.  24;  Nymaii  Obs.  p.  634; 
GD.  p.  24;  Gulia  Reperì,  p.  41;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  670. 
E.  aureus  Forskaal  N.»  26.  H.  albus  var.  b.  Guss.  Duthie  Barth 
p.  543.  —  Malt.  Mammazeiza. 

Luoghi  ruderali,  muri  e  rupi.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  fre- 
quente! —  Fiorisce  tutto  l'anno. 
Trovasi  tanto  con  la  gola  concolore,  quanto  atroviolacea. 

235.  —   SOLANUM. 

512.  —  Solanum  nigrum  L.  ;  Gulia  Barth  I  p.  463.  S.  nigrum 
et  S.  miniatum  Z.  p.  71.  S.  nigrum,  S.  nioschatum,  S.  miniatuin 
et  S.  villosum  GD.  p.  24.  S.  nioschatum  Duthie  II  p.  323.  S.  ni- 
grum var.  ìniniaiuin  Gulia  Barth  II  p.  9.  —  Malt.  GTieaeb  id  dib. 

Luoghi  ruderali,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
frequente!  —  Fiorisce  quasi  tutto  l'anno. 

Trovasi  tanto  con  bacche  giallastre  che  rosse  e  nere  ;  varia 
pure  la  peluria,  la  dentatura  delle  foglie  e  la  disposizione  più  o 
meno  a  ombrello  della  infiorescenza;  e  dalla  varia  combinazione 
di  questi  caratteri  risultano  le  diverse  forme  citate  dagli  autori. 


220  SOLANACEAE 

513. '^—  Solanum  Sodomaeum  L. 

Luoghi  incolti.  —  Malta,  salita  di  San  Giuseppe  andando  a 
San  Paolo  a  mare  presso  le  Victoria  lines  (Borg).  —  Giugno. 

L'unico  esemplare  trovato  in  Giugno  1913  appartiene,  secondo 
il  dott.  Borg,  alla  var.  Hermanniae  Dun. 

Oss.  —  Mandragora  vernalis  Beri.  ;  GD.  p.  24;  Carnei  in 
Pari.  FI.  it.  VI  p.  698;  CG.  Atti  Congr.  Genova  p.  175  et  Arch. 
Meiit.  p.  204;  FI.  an.  II  p.  405. 

Delicata  scriveva  ne!  1853  che  questa  specie  si  era  inselva- 
tichita a  Malta  nel  1833  e  trovavasi  lungo  le  vie  presso  il  cimi- 
tero degli  Inglesi.  Ora  però  non  si  trova  più  nel  luogo  indicato, 
onde  dobbiamo  ritenere  che,  dopo  una  breve  permanenza  come 
pianta  subspontanea,  è  scomparsa,  e  quindi  non  va  registrata 
fra  gli  elementi  della  flora  Maltese.  —  Fioriva,  secondo  Deli- 
cata, da  Ottobre  a  Novembre, 

236.  —  LyciUxM. 

514.  —  Lycium  Europaeum  L.  ;  Z.  p.  28;  GD.  p.  25;  Carnei  in 
Pari.  FI.  it.  VI  p.  702.  L.  Mediterraneam  Gulia  Repert.  p.  26.  — 
Malt.  GTiauseg. 

Margine  dei  campi,  fra  i  frutici.  —  Malta,  raro,  tfardia,  Gome- 
rino  !  Gozo,  parimenti  raro,  Ùied  il  GTiasri  !  —  Aprile-Maggio. 

Oss.  —  Lycium  Chinense  Mill. 

Trovasi  subspontaneo  qua  e  là  nei  dintorni  di  Valletta,  evi- 
dentemente sfuggito  dai  giardini  vicini  dove  si  coltiva. 

237.  —    NlCOTIANA. 

515.  —  Nicotiana  glauca  Grah.;  Gulia  Repert.  p.  57;  CG.  Nat. 
Malt.  p.  8. 

Luoghi  ruderali,  muri  e  bastioni.  —  Malta,  abbastanza  fre- 
quente !  Gozo,  Xletidi  (Borg).  —  Fiorisce  (juasi  tutto  l'anno. 

Questa  specie,  che  non  viene  coltivata  a  Malta,  ha,  nei  luoghi 
dove  cresce,  tutto  l'aspetto  di  pianta  spontanea. 

238.  —  Physalis. 

516.  —  Physalis  pubescens  L.  P.  esculenta  Z.  p.  61.  P.  Pe- 
ruviana Gulia  Repert.  p.  59.  P.  edulis  Duthie  Barth  p.  544; 
CG.  Nat.  Malt.  p.  8.  —  Malt.   Tadam  tal  fosdha. 

Terreni  freschi  ed  ombrosi.  —  Malta,  in  vari  luoghi,  per  es. 


SOLANACEAE^    BORAGINACEAE  221 

Gnelna,  Ballai,  Ta  Balda,  San  Martin  presso  Puales,  San- 
V Antonio  ecc.  !  —  Maggio-Giugno. 

Questa  specie  si  può  oramai  considerare  come  quasi  natura- 
lizzata in  Malta. 

Oss.  —  Datura  Metel  L.;  Gulia  Repert.  p.  53  et  Barth  I  p.  85.  — 
Malt.  Sigret  ir  rizzi. 

Trovasi  subspontanea  in  qualche  giardino  di  Malta,  per  es.  a 
Notabile  e  a  SanC  Antonio  ! 

—  Nicandra  phijsaloides  (L.)  Gaertn. 

Nasce  subspontanea  in  qualche  giardino  dove  fu  coltivata,  ad 
esempio  a  SanC Antonio  (Borg  !). 

LUI.  —  Horagitiaceae. 

239.  —  Heliotropidm. 

517.  —  Heliotropium  Europaeum  L.;  Z.  p.  23;  GD.  p.  25; 
Gulia  Barth  I  p.  463;  Daveau  p.  18;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI 
p.  832.  —  Malt.  Hohbeira. 

Nei  campi  e  luoghi  coltivati.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  molto 
comune  !  —  Aprile-Ottobre. 

518.  —  Heliotropium  supinum  L. 

In  terreno  arenoso.  —  Gozo,  raro  a  Cala  Bùeira  \  Questo  è 
l'unico  punto  delle  Isole  Maltesi  dove  (ìn'ora  è  stato  raccolto.  — 
Maggio-Giugno. 

240.  —  Cehinthe. 

519.—  Cerinthe  aspera  Roth;  Z.  p.  12;  Nyman  Obs.  p.  632; 
GD.  p.  25;  Cleghorn  p.  121;  Duthie  II  p.  321;  Caruel  in  Pari. 
FI.  it.  VI  p.  946. 

Nel  coltivato,  nei  luoghi  freschi  in  fondo  alle  valli  e  sotto  i 
carrubi.  —  Malta,  qua  e  là,  non  rara!  —  Dicembre-Maggio, 

Le  antere  sono  ora  incluse  nella  corolla  ed  ora  brevemente 
sporgenti.  Oltre  al  tipo  trovasi  la  var.  concolor  Ces.  Pass,  e  Gib. 
=  var.  b.  floribus  pallidis  Guss. 

241.  —  Cynoglossdm. 

520.  —  Cynoglossum  Creticum  Mill.  ;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI 
p.  853.  C.  pictum  Z.  p.  47;  GD.  p.  25;  Gulia  Repert.  p.  39;  Duthie 
Barth  p.  543;  CG.  Nat.  Malt.  p,  8.  —  Malt.  Lsien  it  chelb. 


222  BORAGINACEAE 

Luoghi  erbosi  freschi.  —  Malta,  non  raro,  per  es.  Ùied  Kir- 
da,  tfied  Babii,  ImiaTileb,  Ùied  Incita,  Gneina,  San  Paolo  a 
mare  ecc.  !  Gozo,  Migiar  Sciai,  Ta  Cene,  Xlendi  !  Kduin  il  Gbir 
(Duthie).  —  Febbraio-Maggio. 

Oss.  —  Cynoglossum  officinale  Z.  p.  17;  G.  Delicata  PI.  Mei. 
lect.  p.  72. 

Grech  Delicata,  nella  prefazione  alla  Florula  Melitensis  p.  XV, 
(lice  che  esclude  il  Cynoglossium  officinale  L.,  indicato  da  Ze- 
rafa  e  da  lui  stesso  nel  suo  primo  lavoro,  perchè  non  indigeno. 
E  difatti  non  è  pianta  dei  luoghi  bassi  e  caldi.  Zerafa,  il  quale 
dice  che  cresce  «  secus  vias  »,  aveva  probabilmente  preso  per 
esso  il  C.  Creticum  che  cita  soltanto  più  tardi  nel  2°  fascicolo 
del  suo  Thesaurus. 

242.  —  Myosotis. 

521.*  —  Myosotis  hispida  Schlecht.  ;  GD.  p.  25;  Gulia  Repert. 
p.  63-.  CG.  Arch.  Melit.  p.  206.  M.  arvensis  Z.  p.  55;  G.  Delicata 
PI.  Mei.  lect.  p  72;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  874.  —  Malt. 
Uidnet  it  gordien. 

Luoghi  aridi.  —  Malta,  indicato  soltanto  da  Delicata  di  S.  Giu- 
liano. —  Marzo-Maggio. 

243.  —  BoRAGO. 

522.  —  Borago  officinalis  L.;  Z.  p.  8;  GD.  p.  25;  Gulia  Repert. 
p.  20;  Caruel  in  Pari.  FI.  it  VI  p.  883;  CG.  Medit.  Nat.  p.  277.  — 
Malt.  Fidlohhom. 

Luoghi  coltivati  e  ruderali,  ma  anche  in  luoghi  incolti.  — 
Malta,  Gozo  e  Cornino,  comune!  —  Gennaio-Maggio. 

L'abbiamo  trovata  talvolta  con  fiori  rosei  ed  anche  perfetta- 
mente bianchi,  tanto  a  Malta  quanto  a  Gozo. 

244.  —  Symphytum. 

523.  *  —  Symphytum  officinale  L.  ;  Z.  p.  72;  GD.  p.  25;  Gulia 
Repert.  p.  G2;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  878;  FI.  an.  II  p.  377; 
CG.  Arch.  Melit.  p.  206.  —  Malt.  Uidnet  il  gTiomor. 

Luoghi  ombrosi  umidi.  —  Malta,  Ùied  Babii  (GD.).  —  Aprile- 
Maggio. 

Questa  specie,  indicata  soltanto  da  Delicata  e  da  Gulia,  non  è 
più  stata  ritrovata,  nonostante  le  ricerche  fatte  a  Ùied  Babu. 


boraginaceae  223 

245.  —  Anchusa. 

524.  —  Anchusa  Italica  Retz. ;  Z.  p.  4;  GD.  p.  25;  Gulia  Re- 
perì, p.  39;  Duthie  II  p.  323;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8  et  Medit.  Nat. 
p.  277;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  893.  —  Malt.  Lsien  il  far t. 

Campi  e  luoghi  argillosi.  —  Malta,  frequente  rial  lato  di  Po- 
nente !  Gozo,  rara  !  —  Marzo-Luglio. 
Incontrasi  qualche  volta  con  fiori  bianchi. 

246,    —   LiTHOSPERMUM. 

525.  —  Lithospermuni  arvense  L.;  Z.  p.  51;  GD.  p.  25;  Ca- 
ruel in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  922. 

Generalmente  nel  coltivato.  —  Malta  e  Gozo,  frequente  !  — 
Gennaio-Maggio, 

526.  —  Lìthospermum  Apulum  (L.)  Vahl, 

Luoghi  aprici  aridi.  —  Malta,  abbastanza  raro,  Pernbrol^e 
Camp,  IintaTileh,  San  Paolo  a  mare,  Corradino  !  Cornino,  dove 
l'abbiamo  trovato  frequente  e  rigoglioso  !  —  Marzo-Aprile. 

Oss.  —  Lithospermuw.  officinale  Z.  p.  27;  GD.  p.  25;  Caruel  in 
Pari.  FI.  it.  VI  p.  919;  FI.  aii.  II  p.  368;  CG.  Arch.  Melit.  p,  206. 

Non  ammettiamo  il  LìlJiospermum  officinale  h.,  perché  Deli- 
cata dice  di  esso  «  in  aggeribus  »  senza  indicare  località,  come 
fa  per  le  piante  più  comuni,  mentre  invece  non  fu  trovato  né 
da  noi  né  da  altri.  In  Erbario  non  esiste.  Crediamo  quindi  che 
si  tratta  di  un  errore.  Caruel  e  Fiori  non  fanno  altro  che  rife- 
rire l'indicazione  di  Delicata. 

247.  —  Echi  DM. 

527.  —  Echium  Italicum  L.;  Z.  p.  47;  GD.  p.  25;  Cleghorn 
p.  121;  Gulia  Barth  II  p.  9;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  926. 

Lungo  le  vie  e  nei  campi.  —  Malta,  qua  e  là,  Saìi  Paolo  a 
mare,  ImtaTileb,  Gneina,  Ghirgìtenli  ecc.  !  Gozo,  Migiar  Scini, 
Marsalforno,  ecc.  !  —  Aprile-Maggio. 

528.  —  Echium  parviflorutn  Moench  ;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI 
p.  937.  E.  calycinum  D'Urv.  p.  23;  Duthie  II  p.  322  et  324;  Ar- 
mitage p.  497;  CG.  Medit.  Nat.  p.  277.  E.  Creticum  Z.  p.  18; 
Nyman  Obs.  p.  633.  E.  calycinum  et  E.  Crelicum  GD.  p.  25. 

Lungo  le  vie,  sui  muri  e  nei  luoghi  incolti.  —  Malta,  Gozo, 
Cornino  e  Filfola,  molto  comune!  —  Gennaio-Giugno. 


224  BORAaiNACEAE 

Trovasi  talvolta  con  fiori  rosei,  ed  anche  bianchi. 

Ci  sembra  certo  che  Zerafa  e  Delicata  per  E.  Creticmn  in- 
tendessero E.  parviflorum  (come  Sibthorp  e  Smith  nella  Flora 
Grraeca).  Di  fatti  Delicata  dice  del  suo  E.  Cretìcum  ad  vias  ubi- 
que,  il  che  non  si  potrebbe  applicare  che  ad  E.  parviflormn  o 
E.  arenarium. 

529.—  Echium  arenarium  Guss.:  GD:  p.  25;  Caruel  in  Pari. 
FI.  it.  VI  p.  935;  Fi.  an.  Il  p.  366.  Echium  sp.  Duthie  II  p.  326. 

Luoghi  incolti,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
molto  comune  !  Cominotto  (Duthie  !).  —  Febbraio-Giugno. 

Pianta  assai  variabile  per  la  lunghezza  e  la  larghezza  delle 
divisioni  del  calice,  e  per  i  peli  più  o  meno  robusti  e  più  o  meno 
gialli.  Trovasi  qualche  volta  con  fiori  rosei.  Le  sue  radici  tin- 
gono la  carta  in  violetto. 

530.  —  Echium  plantagineum  L.;  GD.  p.  25;  Caruel  in  Pari. 
FI.  it.  VI  p.  933. 

Campi  incolti  e  lungo  le  vie.  —  Malta,  piuttosto  raro,  IJied 
Incita,  verso  Notabile,  Migiary^o  !  —  Marzo-Maggio. 

531.*  —  Ecliium  pustulatum  Sibth.  et  Sm.  E.  pustulatum  et 
E.  tubercuiatiiin  GD.  p.  25. 

Indicato  sotto  due  nomi  di  Malta  a  Ùied  Tncita  dal  solo  De- 
licata. L'unico  esemplare  di  Delicata  conservato  nell'Erbario 
Universitario  col  nome  di  E.  pustulatum  però  appartiene  ad 
E.  plantagineum  L.  l,' E.  pustulatum  S.  et  S.  é  dunque  specie 
dubbia  per  Malta.  —  Delicata  dice  che  fiorisce  da  Marzo  ad 
Aprile. 

532.  *  —  Ecliium  confusum  De  Coincy  ;  FI.  an.  II  p.  366.  E.  ma- 
rititnum  GD.  p.  25;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  936. 

Anche  questa  specie,  indicata  soltanto  da  Delicata  di  Gneina 
a  Malta,  ci  sembra  dubbia.  L'esemplare  unico  di  Delicata  che 
se  ne  conserva  nell'Erbario  Universitario  appartiene  ad  E.  are- 
narium. —  Secondo  Delicata  fiorisce  in  Aprile-Maggio. 

Oss.  —  Echium  vulgare  Z.  p.  18;  G.  Delicata  PI.  Mei.  lect. 
p.  72;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  928. 

Secondo  Delicata  (FI.  Melit.  p.  25)  questa  indicazione  di  Zerafa 
e  di  Delicata  stesso  nel  suo  primo  lavoro,  si  riferisce  alla  pianta 
che  Delicata  nella  Flora  Melitensis  chiama  E.  iuberculatum,  e 
quindi  forse  in  realtà  all'  E.  plantagineum  L.  Caruel  ha  preso 
la  sua  indicazione  da  Zerafa. 


BORAGINACEAE,    LABIATAE  225 

Osserviamo  però  che  nell'Erbario  Universitario  vi  è  una  pianta 
etichettata  di  pugno  del  Padre  Giacinto  «  Echmm  vulgare  »,  che 
è  E.  parvijlorum  Moench.  Ad  ogni  modo  VE.  vulgare  h.  sem- 
bra doversi  escludere  dalla  flora  Maltese. 

LIV.  —  Labintae. 

248.  —  Mentha. 

533.—  Mentha  Pulegium  L.;  Z.  p.  29;  Brenner  in  Badger; 
G.  Delicata  PI.  Me!,  lect.  p.  73;  Gulia  Repert.  p.  47  et  Barth  I 
p.  404  et  463;  Daveau  p.  17;  CG,  Medit.  Nat.  p.  277.  M.  Pule- 
gium et  M.  exigua  Forskaal  N.'  47  et  48.  Pulegium  vulgare 
GD.  p.  26.  —  Malt.  Pleiu. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti,  lungo  le  vie  ecc.,  là  dove  sog- 
giorna l'acqua  d'inverno.  —  Malta,  Gozo  e  Comino,  molto  co- 
mune !  —  Aprile-Agosto. 

La  corolla,  normalmente  d'un  violetto  chiaro,  è  talvolta  bianca. 
Forskaal  nel  1775  scriveva  che  questa  specie  veniva  coltivata 
a  Malta,  ed  in  paese  si  chiamava  Poleg.  A  noi  non  consta  che 
sia  mai  stata  coltivata. 

534.  —  Mentha  rotundifolia  (L.)  Huds.  —  Malt.  NagTmieTi 
salDagg. 

Luoghi  freschi,  fondo  delle  valli,  sotto  gli  alberi.  —  Malta, 
rara,  Gnien  il  Gbir,  Boschcllo  !  Sani" Antonio  (Borg  !).  —  Mag- 
gio-Ottobre. 

li'esemplare  raccolto  a  Sant'Antonio  dal  Dott.  Borg  non  ap- 
partiene alla  forma  tipica,  avendo  foglie  meno  larghe  per  rap- 
porto alla  loro  lunghezza,  con  denti  acutiusculi,  e  si  avvicina, 
per  questi  caratteri,  alla  M.  sijlvestris. 

Oss.  —  Mentha  sylve&tris  Carael  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  81.  il/,  vi- 
ridis  Z.  p.  53  (ex  Caruel  in  Pari.);  Gulia  Repert.  p.  43. 

Caruel  crede  di  dovere  interpretare  la  M.  viridìs  di  Zerafa 
per  M.  sylvesiris  L.  ;  ma  oltre  che  questa  interpretazione  é  in- 
certa, è  probabile  che  Zerafa  citasse  quella  Mentila  come  pianta 
coltivata,  per  cui  non  vi  è  alcuna  ragione  per  ammettere  M.  syl- 
vesiris L.  nella  flora  Maltese.  Noi  non  abbiamo  mai  trovato  né 
la  M.  sylvesiris  tipica,  né  la  var.  viridis,  e  Gulia  dice  espres. 
samen  te  «  esotica  ». 

535,*  —  Mentha  aquatica  L.;  Z.  p.  53;  GD.  p.  26;  Gulia  Re- 

S.  SoMiiiEE  et  Caruaxa  Gatto.  —  Flora  Àlelitensis  nova.  l''» 


226  LABIATAE 

pert.  p.  43.  M.  hirsuia  Gulia  Bartli  I  p.  404;  CG.  Ardi.  Melit. 
p.  206.  —  Malt.  NagTinieTi  salvagg. 

Luoghi  umidi  o  paludosi.  —  Malta,  molto  rara,  Boschetto 
(Borg!),  Marsa  (GD.  !).  —  Giugno-Novembre. 

Tanto  Delicata  quanto  Gulia  indicano  questa  specie  come  co- 
mune, ma  tale  indicazione  è  certo  errata.  Noi  non  abbiamo  vi- 
sto che  un  esemplare  raccolto  dal  Dott.  Borg  al  Boschetto,  ed 
uno  conservato  nell'Erbario  Universitario  di  Malta  sul  cui  car- 
tellino Delicata  aveva  scritto  «  in  humentibus  Marsa  ».  Da  que- 
sta ultima  località,  ora  in  parte  prosciugata  e  coperta  di  fabbri- 
cati, è  forse  scomparsa,  ed  altrove  è  certo  rarissima. 

Oss.  —  Forskaal  N.**  46  cita  anche  Mentha  arvensis  ;  ma  que- 
sta specie  non  essendo  stata  indicata  da  altri,  non  crediamo  di 
doverne  ammettere  la  presenza  in  Malta. 

249.  —  Origanum. 

53B,  ='=  —  Origanum  Dictamnus  L.;  Gulia  Repert.  p.  51.  —  Malt. 

Saghatar  ta  Pranza. 

Sulle  rupi.  —  Malta,  molto  raro,  Gnien  il  Gbir  (Borg  !). 

Quantunque  questa  specie  sia  stata  trovata  una  sola  volta, 
visto  che  cresceva  sulle  pareti  rocciose  di  una  valle  lontano 
dall'abitato,  riteniamo  che  sia  specie  indigena.  È  pianta  molto 
comune  nell'isola  di  Creta,  e  quindi  il  suo  indigenato  in  Malta 
non  ha  nulla  di  molto  strano.  Gulia  la  cita  soltanto  come  pianta 
coltivata. 

Oss.  —  Origanmn  Majorana  L.;  Gulia  Repert.  p.  42.  0.  Majo- 
ranoides  Z.  p.  57.  —  Malt.  Merthux  e  Rignu. 

Trovasi  talvolta  subspontaneo  in  vicinanza  dei  luoghi  dove  si 
coltiva,  per  es.  in  Malta  a  Gomerino  !. 

250.  —  Salvia. 

537.  —  Salvia  clandestina  L.;  Nyman  Obs.  p.  627;  GD.  p.  26; 
CG.  Medit.  Nat.  p.  277.  S.  muitifida  Z.  p.  68.  S.  verbenaca  Gulia 
Barth  I  p.  403  (prò  parte).  S.  verbenaca  j3  australis  Caruel  in 
Pari.  FI.  it.  VI  p.  257.  —  Malt.  Habah,  Macuba  tal  Madonna 
e  anche  Haxiocet  il  fàiet. 

Luoghi  aprici  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
comune  !  —  Ottobre-Maggio. 

S'incontra  non  di  rado  con  fiori  bianchi. 


LABIATAE  '  227 

538.*  —  Salvia  verbenaca  L.;  Forskaal  N.»  2;  GD.  p.  20; 
Gulia  Barth  I  p.  403  (prò  parte);  GG.  Arch.  Melit.  p.  206;  S.  ver- 
benaca a  Carnei  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  257. 

Stessi  luoghi  della  precedente.  —  Malta  (GD.)  —  Febbraio- 
Maggio. 

Non  abbiamo  visto  nelle  Isole  Maltesi  la  Salvia  verbenaca  ti- 
pica, bensì  degli  esemplari  di  S.  clandestina  molto  sviluppati, 
che  un  poco  ad  essa  somigliavano. 

Gulia  riunisce  le  duo  specie  notando  che  aveva  trovato  tutti  i 
passaggi  fra  l'una  e  l'altra.  Da  ciò  si  potrebbe  dedurre  che  nep- 
pure egli  avesse  trovato  la  S.  verbenaca  tipica,  la  quale  forse 
non  esiste  affatto  a  Malta. 

539.  —  Salvia  officinalis  L.  ;  Z.  p.  68;  Gulia  Repert.  p.  51; 
Armitage  p.  500.  —  Malt.  Salvia. 

Luoghi  rocciosi  aprici.  —  Malta,  qua  e  là,  ImtaTileb,  Gnien 
il  Gbir,  Boschetto  !  —  Aprile-Giugno. 

Questa  pianta  viene  comunemente  coltivata.  Si  trova  però  an- 
che manifestamente  spontanea,  abbondante  e  vegeta  in  luoghi 
distanti  dall'abitato.  Ivi,  anziché  di  pianta  inselvatichita  ha  l'ap- 
pareir/a  di  pianta  in  via  di  distruzione,  perchè  i  contadini  vanno 
in  quei  luoghi  a  raccoglierla  per  trapiantarla  presso  alle  loro 
case.  Gulia  però  la  citava  come  pianta  esotica. 

251.  —  ROSMAKINUS. 

540.  —  Rosmarinus  officinalis  L.  ;  Forskaal  N.°  3  ;  Z.  p.  66  ; 

Nyman  Obs.  p.  627;  GD.  p.  26;  Gulia  Repert.  p.  12  et  Barth  I 
p.  403;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8  et  Medit.  Nat.  p.  277;  Carnei  in  Pari. 
FI.  it.  VI  p.  281.  —  Malt.  Clin. 

Luoghi  rocciosi  aridi.  —  Malta,  piuttosto  raro,  per  es.  Ùied 
Babu,  tlied  Kirda,  Bingemma  !  Gozo,  dove  é  più  raro,  fra  tjied 
Bingemma  e  Ir  RiTian  !  —  Fiorisce  tutto  l'anno. 

S'incontra  eccezionalmente  con  fiori  bianchi.  Nei  luoghi  pro- 
tetti cresce  eretto  ed  alto  fino  a  due  piedi.  Ma  nei  luoghi  esposti 
al  vento  e  dove  vanno  a  pascolare  le  pecore,  è  ridotto  a  cespu- 
glietti  prostrati  ed  erinacei. 

252.  —  Satureja. 

541.  —  Satureja  microphylla  (D'Urville)  Guss.  Prodr.;  Guss. 
Synops.  FI.  Sic.  II  p.  91;  Gulia  Barth  I  p.  404;  Carnei  in  Pari. 


228  LABIATAE 

FI.  it.  VI  p.  124;  FI.  an.  Ili  p.  58.  S.  Graeca  Nyraaa  Obs.  p.  643. 
Tliìjmus  Melitensis  D'Urv.  (ex  ejus  herbario);  GD.  p.  XI;  Cleg- 
horn  p.  113.  T.  microphy llus  D'JJry.  p.  71.  Micromeria  micro- 
phylla  GD.  p.  XI  et  20;  Duthie  II  p.  321,  324  et  326;  Daveau 
p.  18;  Armitage  p.  499. 

Luoghi  rocciosi  e  terreni  incolti  aridi.  —  Malta,  Gozo  e  Co- 
rnino, molto  comune  !  Cominotto  (Duthie).  —  Gennaio-Luglio. 

Si  presenta  nelle  Isole  Maltesi  sotto  la  stessa  forma  che  a  Lam- 
pedusa (forma  b.  Guss.  Syn.). 

Citiamo  come  sinonimo  Satureja  Graeca  Nyman  Obs.,  perché 
dalla  descrizione  che  ne  dà,  risulta  evidente  che  la  specie  che  Ny- 
man chiamò  dubitativamente  S.  Graeca  era  la  S.  ìnicrophylla. 

Da  Gussone  Synopsis  FI,  Sic.  II  p.  91  sappiamo  che  D'Urville 
aveva  dato  a  questa  pianta,  nel  suo  erbario,  il  nome  di  Thy- 
mus  Melitensis,  che  poi  cambiò,  nella  sua  Enumeratio  pi.  in  Or. 
lect.,  in  Thymus  'ìnicrophyUas.  Delicata  p.  XI,  Gulia  in  Barth  I 
p.  404  e  Cleghorn  p.  113,  rammentano  il  nome  di  Thymus  Me- 
litensis D'Urville  senza  avvertire  che  si  tratta  soltanto  di  un 
nome  dato  provvisoriamente  sul  cartellino  d'erbario,  e  che  non 
fu  pubblicato  da  D'Urville. 

542.*  —  Satureja  Graeca  L.;  Gulia  Barth  I  p.  404.  S.  Graeca 
et  S.  tenuifolia  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  71  p.  115  et  117.  Micro- 
meria Graeca  typica  et  var.  e.  densiflora  GD.  p.  26;  CG.  Arch. 
Melit.  p.  206. 

Rupi  e  luoghi  sassosi.  —  Malta,  Ùied  Balluta  e  GTiain  il  Gbira 
(GD.).  —  Marzo-Luglio. 

Delicata  indica  la  S.  Graeca  di  queste  due  località  dove  noi 
non  abbiamo  trovato  altro  che  la  specie  precedente.  Gulia  la  dice 
molto  comune,  certamente  per  errore.  Caruel  indica  per  Malta 
la  5.  tenuifolia  Ten.,  interpretando  cosi  la  Micromeria  Graeca 
var.  clensiflora  di  Delicata.  Riteniamo  molto  dubbia  la  presenza 
di  questa  specie  a  Malta. 

543.  —  Satureja  Nepeta  (L.)  Scheele.  Melissa  eretica  Z.  p.  29. 
Melissa  Cinetica  et  Thymus  Nepeta  G.  Delicata  PI.  Mei.  lect.  p.  73 
et  74.  Calaminiha  Nepeta  GD.  p.  26;  Gulia  Repert.  p.  32.  Thy- 
mus Nepeta  Gulia  Barth  1  p.  404.  Nepeta  Calamintha  Godwin 
p.  20;  Godfery  p.  296.  —  Malt.  Kammilta. 

Luoghi  ruderali,  lungo  le  vie  e  luoghi  incolti.  —  Malta  e  Gozo, 
frequente  !  —  Maggio-Novembre. 


LABIATAE  229 

Oss.  —  Satareja  horiensis  L.;  Forskacal  N.°  49;  Gulia  Repert. 
p.  51.  —  Malt.  Sarietta. 

Questa  specie  non  è  stata  indicata  da  altri  a  Malta.  Sembra 
certo  che  la  citazione  di  Forskaal,  come  quella  di  Gulia,  debba 
riferirsi  a  pianta  coltivata. 

—  Satureja  Thymhra  Daveau  p.  18. 

Certamente  per  errore  Daveau  cita  la  Satareja  Tymbra  L. 
fra  le  piante  dei  luoghi  aridi  e  rupestri  di  Malta.  È  probabile 
che  intendesse  parlare  della  specie  seguente. 

253.  —  Thymus. 

544.  —  Thymus  capitatus  (L.)  Hoffm.  et  Link.;  Z.  p.  74;  GD. 
p.  26;  Gulia  Repert.  p.  50;  Cleghorn  p.  119  et  121;  Carnei  in 
Pari.  Fi.  it.  VI  p.  100;  Fi.  an.  Ili  p.  65.  Satureja  capitata  Gulia 
Barth  I  p.  404.  Tìiijmbra  hirsuta  Brenner  in  Badger  p.  72.  — 
Malt.  SagTitar. 

Luoghi  rocciosi  e  aridi.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  assai  co- 
mune !  —  Maggio-Agosto,  ed  eccezionalmente  anche  in  altri 
mesi.  L'abbiamo  trovato  fiorito  anche  in  Gennaio. 

Questa  specie,  tempo  fa,  era  ancora  più  comune  di  adesso. 
Della  sua  diminuzione,  dovuta  al  grande  uso  che  se  ne  fa  per 
scaldare  i  forni,  si  risente  l'apicoltura,  poiché  da  questo  timo 
le  api  ritraevano  il  loro  principale  alimento,  specialmente  nella 
regione  di  MelleTia.  Già  Brenner,  nel  1838,  diceva  che  questa 
specie  veniva  raccolta  in  grandi  fascinoti  e  portata  in  città  per 
bruciare. 

Oss.  —  Forskaal  cita  Thymus  Serpyllmn  N.»  44  e  Thymus 
Zygis  N.°  45,  che  non  sappiamo  identificare  con  piante  Maltesi. 

254.  —  Melissa. 

545.  —  Melissa  officinalis  L.;  Z.  p.  29;  Gulia  Repert.  p.  42 
et  43;  Almanacco  p.  65  et  Barth  I  p.  404;  Godwin  p.  20;  Carnei  in 
Pari.  FI,  it.  VI  p.  147.  Melissa  marifolia  Brenner  in  Badger.  — 
Malt.  Melissa  o  NagTinieTi  il  naTial. 

Tra  i  frutici  nel  fondo  delle  valli.  —  Malta,  rara,  per  es.  a 
San  Martin  e  presso  Pùales  !  —  Gozo,  rara,  Xlendi  !  e  tlied  il 
Pergla  (Gulia).  —  Maggio-Luglio. 

Gulia  nel  Repertorio  la  diceva  esotica  ;  nel  Barth  invece  e 
nell'Almanacco,  la  dice  molto  comune  nel  fondo  di  tutte  le  valli 


230  LABIATAE 

di  Gozo,  ove,  a  dir  vero  noi  l'abbiamo  trovata  una  sola  volta, 
per  cui  certo  non  si  può  dir  comune. 

Riferiamo  come  sinonimo  Melissa  marifolia  Brenner,  non 
sapendo  a  quale  altra  pianta  Maltese  potesse  essere  stato  dato 
quel  nome. 

255.  —  Lamiu.m. 

546.  ~  Lamium  amplexicaule  L.  ;  Z,  p.  26;  Nyman  Obs.  p.  642; 
GD.  p.  26;  Gulia  Repert.  p.  11  et  Barth  I  p.  404;  Caruel  in  Pari. 
FI.  it.  VI  p.  213;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8  et  Medit.  Nat.  p.  277.  — 
Malt.  Capjiilliera. 

Campi  e  luoghi  incolti.  —  Malta,  comune  !  Gozo,  raro,  Ùied 
Korroll  —-  Dicembre-Aprile. 

Trovasi  con  lìori  casmogami  e  cleistogami,  questi  specialmente 
in  Dicembre-Gennaio.  Talvolta  s'incontra  con  corolle  bianche. 

256.  —  Stachys. 

547.  -  Stachys  hirta  L.;  GD.  p.  26;  Gulia  Barth  I  p.  404; 
Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  186;  FI.  an.  Ili  p.  45. 

Luoghi  aprici  e  nelle  valli.  —  Malta,  non  comune,  per  es.  Im- 
taììleb,  Gnehia,  Boschetto,  Corradiìio,  Uied  Incita,  Ùied  il  GTia- 
sel  !  Gozo,  rara,  //  Pergla  (Gulia).  —  Marzo-Maggio. 

257.  —  SiDERrns. 

548.  —  Sideritis  Romana  L.;  D'Urv.  p.  66;  Z.  p.  70;  GD.  p.  26; 
Daveau  p.  18;  Gulia  Barth  I  p.  404;  Duthie  II  p.  323;  Caruel  in 
Pari.  FI.  it.  VI  p.  65. 

Campi  e  luoghi  incolti  aridi.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  molto 
frequente!  —  Marzo-Giugno. 

Qui  come  nelle  Isole  Pelagio  si  trovano  piante  con  verticilli 
multiflori  che  cominciano  fino  dalla  base  del  caule  {S.  appro- 
ximata  Gasparr.  in  Guss.).  Generalmente  è  prostrata,  e  nei  luo- 
ghi più  sterili  nana. 

258.  —  Marrubium. 

549.—  Nlarrubium  vulgare  L.;  Z.  p.  29;  GD.  p.  26;  Gulia 
Repert.  p.  41  et  Barth  I  p.  404;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  70.  — 
Malt.  MarruMa  haida. 

Luoghi  ruderali.  ~  Malta,  raro,  Notabile,  BaTiria  !  Hai  GTiar- 


LABIATAE  231 

gtiur,  Selmuìi  (GD.),  Ùied  il  Lunziaia,  tJardia  (Gulia).  —  Aprile- 
Giufriio. 


*^o' 


259.  —  Ballota. 

550.  —  Ballota  nigra  L.;  Z.  p.  7;  GD.  p.  26;  Gulia  Repert. 
p.  42  et  Barth  I  p.  404;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  YI  p.  198.  — 
Malt.  ^larrnibia  seuda. 

Luoghi  rocciosi  e  ruderali.  —  Malta,  rara,  Casal  Dingli,  Go- 
raerino  !  Salmim  (GD.),  San  Paolo  a  tnare,  Ississien  (Gulia). 
Gozo,  rara,  a  Monsciar  e  ai  Cappuccini  !  —  Apiile-Novembre. 

Oss.  —  Ballota  pseudodictamnus  (Ij.)  Benth.;  Caruel  in  Pari. 
FI.  it.  VI  p.  195;  FI.  an.  Ili  p.  40.  MarruMum  Pseudo-diciam- 
nus  Z.  p.  29;  Bertoloni  Annali  di  St.  nat.  II  p.  359. 

Pianta  citata  erroneamente  per  Malta  da  Bertoloni,  da  Caruel 
FI.  it.  e  da  Béguinot  FI.  an.,  sulla  fede  di  Zerafa  che  certamente 
la  menzionava  solo  come  specie  coltivata. 

260.  —  Phlomis. 

55J.  —  Phlomis  fruticosa  L.;  Z.  p.  60;  GD.  p.  26;  Gulia  Re- 
pert. p.  51  et  Barth  I  p.  404;  Duthie  II  p.  322;  CG.  Nat.  Malt. 
p.  8;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  226;  FI.  an.  Ili  p.  29.  —  Malt. 
Salviimi. 

Luoghi  rocciosi.  —  Malta,  non  comune,  Ùied  Incita,  Ùied  il 
GTiasel,  MelleTia  !  —  Marzo-Giugno, 

I  contadini  la  colgono  e  la  portano  in  città  ai  fiorai. 

261.  —  Prasidm. 

552.—  Prasium  majus  L.;  D'Urv.  p.  72;  Z.  p.  64;  Nyman 
Obs.  p.  043;  GD.  p.  26  et  43;  Daveau  p.  18;  Gulia  Repert.  p.  57 
et  Barth  I  p.  404;  Armitage  p.  497;  Caruel  in  Pari.  Fi.  it.  VI 
p.  229.  —  Malt.   Tè  shalli. 

Luoghi  rocciosi  e  muri.  —  Malta  e  Gozo,  comune  !  —  Gen- 
naio-Giugno. 

262.  —  Tedcridm. 

553.*  —  Teucrium  spinosum  L.;  Z.  p.  73;  GD.  p.  26;  Gulia 
Barth  I  p.  403;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  287;  Fi.  an.  Ili  p.  10; 
CG.  Arch.  Melit.  p.  206. 


232  LABIATAE 

Sui  colìi.  —  Malta,  GTialia  (GD.).  Gozo,  Ta  Cene,  Ta  Har- 
rax  (Giilia).  —  Maggio-Luglio. 

Questa  specie  deve  essere  oramai  assai  rara,  poiché  non  fu  da 
noi  mai  trovata.  Zerafa,  nel  1827,  non  sembrava  considerarla 
come  tale,  poiché  dice  di  essa  semplicemente  «  in  collibus  ». 

SS*.—  Teucrium  scordioides  Schreb. ;  Brenner  in  Badger; 
GD.  p.  20.  T.  Scordimn  Z.  p.  73;  Gulia  Barth  I  p.  403;  Caruel 
in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  294;  FI.  an.  Ili  p.  11.  T.  Scoì^dium  et  T.  scor- 
dioides G.  Delicata  FI.  Mei.  lect.  p.  74  (monente  ipso  Delicata). 

Lungo  i  ruscelli,  nei  luoghi  umidi.  —  Malta,  non  comune,  Im- 
tafileìj,  Fiddien,  Lied  il  KleigUa  !  Gherzama  (Brenner),  BaTiria 
(Borg).  Gozo,  raro,  Il  Lrcnziaia  (Gulia).  —  Aprile-Agosto. 

555.  *  —  Teucrium  Chamaedrys  L.;  Z.  p.  73;  GD.  p.  26;  Gulia 
Repert.  p.  6  et  Barth  1  p.  403;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  291; 
FI.  an.  Ili  p.  12;  CG.  Arch.  Melit.  p.  206.  —  xMalt.  BorgTiom. 

Luoghi  aridi,  rocciosi.  —  Malta,   raro,  Ùied  Baìluta  (GD.). 
Gozo,  raro,  Xlendì  (Gulia).  —  Aprile-Luglio. 
Noi  non  l'abbiamo  mai  trovato. 

556.  —  Teucrium  flavum  L.  ;  Z.  p.  73;  Nyman  Obs.  p.  642; 
GD.  p.  27  ;  Daveau  p.  18;  Gulia  Barth  I  p.  403;  Duthie  II  p.  322; 
Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  288.  —  Malt.  BorgTiom. 

Luoghi  rocciosi  e  sassosi.  —  Malta  e  Gozo,  molto  frequente!  — 
Maggio-Luglio. 

557.  —  Teucrium  fruticans  L.  ;  D'Urv.  p.  67  ;  Z.  p.  73  ;  GD. 
p.  27;  Daveau  p.  18;  Gulia  Repert.  p.  67  et  Barth  I  p.  403;  Du- 
thie II  p.  324  et  320  ;  Armitage  p.  497  ;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI 
p.  299.  —  Malt.  Zehhugia. 

Luoghi   rocciosi  e  vecchi   muri.  —  Malta,   Gozo  e  Cornino, 
molto  comune  !  Cominotto  (Duthie).  —  Gennaio-Giugno. 
L'abbiamo  trovato  una  volta  con  fiori  perfettamente  bianchi. 

203.  —  Ajdga. 

558.  *  —  Ajuga  reptans  L.  ;  GD.  p.  27;  Gulia  Barth  1  p.  403  ; 
Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  309;  FI.  an.  Ili  p.  7. 

Luoghi  aprici  e  valloni.  —  Malta,  Ùied  Ballata  (GD),  Sant'An- 
tonio (Borg).  Gozo,  Xlendi  (Gulia).  —  Gennaio-Marzo. 

Spontanea  deve  essere  molto  rara,  poiché  non  fu  trovata 
altro  che  nei  luoghi  indicati.  Coltivasi  come  bordura  nei  giardini 
dove  incontrasi  talvolta  subspontanea. 


LABIATAE  233 

559.  *  —  Ajuga  Chamaepitys  (L.)  Schreb.;  Z.  p.  1  ;  Gulia  Re- 
pert.  p.  64  et  Barth  I  p.  403.  Ajuga  ChamaepUys  et  A.  Ghia  GD. 
p.  27  (ex  Gulia).  A.  Chamaepitus  a  et  J3  grandiflora  Carnei  in 
Pari.  FI.  it.  VI  p.  315. 

Luoghi  aridi.  —  Malta,  Ùied  Balluta  e  TJied  Babu{GD.).  — 
Marzo-Aprile. 

Delicata  indica  la  Ajuga  Chaìnaepiùjs  a  Ùied  Balluta,  e  la 
A.  Ghia  a  Ùied  Babu.  Questa  seconda  indicazione  però,  al  dire 
di  Gulia,  si  riferisce  alla  var.  gymndiflora  Vis.  della  A.  Ghamae- 
pitys.  Ed  infatti  la  vera  A.  Ghia  (Poir.)  Schreb.  non  trovasi 
fuori  del  dominio  della  Flora  Orientale  (cfr.  Boissier  FI.  Or.  e 
Caruel  FI.  It). 

Noi  invero  non  abbiamo  mai  trovato  né  VA.  Ghamaepilijs  tipica 
né  la  sua  var.  grandiflora  nelle  Isole  Maltesi,  ed  osserviamo  che 
l'esemplare  che  conservasi  nell'Erbario  dell'Università  col  nome 
di  Ghamaepitgs  appartiene  ad  A.  Iva,  per  cui  la  A.  Cliamaepitys, 
se  pure  si  trova  nelle  Isole  Maltesi,  non  vi  è  comune  come  scrive 
nel  Repertorio  Gulia,  il  quale  forse  avrà  preso  per  essa  la  va- 
rietà a  fiori  gialli  di  A.  Iva. 

560.  —  Ajuga  Iva  (L.)  Schreb.;  GD.  p.  27;  Gulia  Barth  I  p.  403 
et  463;  Daveau  p.  17;  Godfery  p.  296;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI 
p.  313.  —  Malt.  Xantcura. 

Luoghi  incolti  aridi  e  luoghi  ruderali.  —  Malta,  Gozo  e  Co- 
rnino, frequente  !  —  Aprile-Maggio,  e  Settembre-Novembre. 

Trovasi  tanto  con  fiori  porporini  e  foglie  poco  e  anche  punto 
rovesciate  ai  margini,  quanto  con  fiori  gialli  e  foglie  convolute 
e  canescenti-villose  {A.  Pseudo-Iva  Rob.  et  Cast,  in  DC).  La 
varietà  é  più  comune  del  tipo  che  trovasi  soltanto  nei  luoghi 
rocciosi.  1  fiori  cleistogami  sono  molto  più  frequenti  dei  cas- 
mogami. 

Oss.  —  Lavandaia  Spica  L.;  Z.  p.  26;  Gulia  Repert.  p.  55. 
L.  ofTtcinalis  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  57;  CG.  Atti  Congr. 
Genova  p.  175.  —  Malt.  Lavanda,  Sombor  e  Spica  tal  camla. 

—  Lavandula  dentata  L.  ;  Z.  p.  27;  Gulia  Repert.  p.  55;  Ca- 
ruel in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  56;  CG.  Atti  Congr.  Genova  p.  175;  FI. 
an.  Ili  p.  18.  —  Malt.  Spìca  comuni. 

Queste  due  specie  di  Lavandaia,  citate  da  Zerafa  soltanto 
come  piante  coltivate,  sono  state  erroneamente  ammesse  da 
Caruel  FI.  it.  nella  flora  Maltese.  Anche  Gulia  Repert.  le   dice 


234  LABIATAE,   VERBENAGEAE,  ACANTHACEAE 

esotiche.  Trovansi  coltivate  molto  spesso  presso  ai  casolari,  ma 
non  le  abbiamo  mai  viste  subspontanee. 

—  Glechoma  hedet^acea  L.  ;  Z.  p.  22;  Gulia  Repert.  p.  18. 
Nepeta  Glechoma  Oaruel  in  Pari.  FI  it.  VI  p.  277.  —  Malt.  Edera 
terrestri. 

Trovasi  raramente  subspontanea,  e  soltanto  in  qualche  giar- 
dino, per  cui  non  si  può  ammettere  fra  le  piante  Maltesi.  Anche 
Gulia  la  dice  esotica.  Caruel  fu,  come  al  solito,  indotto  in  errore 
da  Zerafa. 

—  Scutellaria  peregrina  Gulia  Almanacco  p.  66. 

Gulia  dice  che  la  S.  peregrina  si  trova  nella  valle  di  Xlendi 
in  Gozo.  Ma  si  tratta  certo  di  un  equivoco,  poiché  lo  stesso  Gu- 
lia nel  quadro  analitico  delle  labiate  stampato  nel  1874,  cioè  due 
anni  dopo  l'Almanacco,  non  menziona  più  alcuna  Scutellaria. 

LV.  —  \*erhenac€ae. 

264.  —  Verbena. 

56r.—  Verbena  officinalis  L.  ;  Z.  p.  77;  GD.  p.  27;  Gulia 
Repert.  p,  7;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  333.  —  Malt.  Butiexrem. 

Luoghi  ruderali  e  lungo  le  vie.  —  Malta  e  Gozo,  abbastanza 
frequente  !  —  Aprile-Dicembre. 

265.  —  ViTEX. 

562.  —  Vitex  Agnus-Castus  L.  ;  Z.  p.  78  ;  GD.  p.  27  ;  Gulia 
Repert.  p.  53  et  Barth-  I  p.  463;  CG.  Medit.  Nat.  p.  277  ;  Caruel 
in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  336.  —  Malt.  Sigret  il  virghi. 

Nel  fondo  delle  valli,  al  loro  sbocco  nel  mare.  —  Malta,  raro, 
Ùied  il  Baruni  in  Marsascalal  Gozo,  in  vari  luoghi  come 
Ramla,  Ùied  Bingeìnma,  Dalilet  Kot^rot  ecc.  !  Boscttetto  (GD.). 
Cornino  !  —  Maggio-Agosto. 

A  Malta  è  quasi  distrutto.  A  Gozo  forma  ancora  in  alcuni  luo- 
ghi dei  piccoli  boschetti.  Varia  a  fiori  bianchi. 

LVI.  —  ^flcanthaceae, 

206.  —   ACANTHUS. 

563.  —  Acanthus  molHs  L.  ;  Z.  p.  1;  Gì),  p.  27  et  43;  Gulia 
Repert.  p.  28;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  341.  —  Malt.  Han- 
neàia  o  Brancorsina. 


ACANTHACEAE,  MYOPORACEAE,  SCROFULARIACEAE  235 

Luoghi  ombrosi  rocciosi,  fra  i  frutici.  —  Malta  e  Gozo,  fre- 
quente !  —  Aprile-Giugno. 
Viene  colto  e  portato  ai  fiorai  di  Valletta. 

564.  *  —  Acanthus  spinosus  L.  ;  Z.  p.  1  ;  GD.  p.  27  ;  Gulia 
Repert.  p.  6;  CG.  Arch.  Melit.  p.  206;  Carnei  in  Pari.  Fi.  it. 
VI  p.  342.  A.  spinosus  a  splnulosus  FI.  an.  Ili  p.  86.  —  Mait. 
Brancorsina  xeuechla. 

Luoghi  sassosi.  —  Malta,  a  Bicbahra  (GD.).  —  Aprile-Giugno. 

Zerafa  dice  di  questa  specie  «  in  vallibus  ».  Delicata  indica 
come  sola  località  Bithalira,  e  Gulia  non  fa  altro  che  ripetere 
l'indicazione  di  Delicata.  Noi  l'abbiamo  cercata  ripetutamente  a 
Bubahra,  ma  né  li  né  altrove  abbiamo  potuto  trovarla. 

LVII.  —  •^lyoporaceae, 

267.  —  Myoporum. 

565.  —  Myoporum  serratum  R.  Br. 

Luoghi  ruderali  e  bastioni.  —  Malta,  valle  dell'Addolorala, 
bastioni  della  Valletla  e  fuori  Porta  Bombe  !  —  Aprile-Maggio. 

Riteniamo  che  qnesta  specie  Australiana,  oramai  naturalizzata 
in  Sicilia,  sia  in  via  di  inselvatichirsi  anche  a  Malta,  e  meriti 
già  di  figurare  fra  le  specie  della  flora  Maltese. 

LVIII.  —  Scrofulariaceae, 

268.  —  Antirrhinum. 

566.  —  Antirrhinum  majus  L.;  Forskaal  N.°  50;  Z.  p.  5;  Gulia 
Repert,  p.  49;  Armitage  p.  497;  CG.  Medit.  Nat.  p.  277.  A.  majus 
et  A.  tortuosum  GD.  p.  27  ;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  659. 
A.  angusti folìum  D'Urv.  p.  74;  Daveau  p..l7.  A.  majus  var.  tor- 
tuosum FI.  an.  II  p.  426.  —  Malt.  Papocci  homor,  o  Ras  il 
bakra. 

Rupi  e  vecchi  muri.  —  Malta,  nel  S.  e  S.  O.  dell'Isola,  Gneina, 
GTiain  il  Gbira,  Boschetto,  Uied  Ghirghenti,  Imtatileb,  Bin- 
gemmal  Gozo,  più  raro.  Tempio  dei  Giganti  l  —  Gennaio- 
Ottobre. 

Non  abbiamo  trovato  VAntirrhimwi  tortuosum  Pers.  ben  ca- 
ratterizzato nelle  Isole  Maltesi,  e  supponiamo  che  Delicata  abbia 
chiamato  cosi  gli  esemplari  di  A.  majus  perfettamente  glabri. 


236  SCROFULARIACEAE 

quali  li  abbiamo  trovati  talvolta.  La  forma  delle  divisioni  cali- 
cine  in  questi  esemplari  è  la  stessa  che  negli  altri.  Le  foglie 
negli  uni  come  negli  altri  sono  strettamente  lanceolate  e  anche 
lineari  (var.  angusti folium). 

Di  questa  e  delle  specie  seguenti  i  contadini  portano  i  rami 
recisi  ai  fiorai.  Varia  raramente  a  fiori  bianchi. 

567.  —  Antirrhinum  Siculum  Ucria  ;  Z.  p.  4.3  ;  GD.  p.  27  ùjp. 
et  var.  fi.  luteo  lo  ;  Gulia  Repert.  p.  49;  Duthie  II  p.  S24  ;  Armi- 
tage p.  497  ;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  656  ;  FI.  an.  II  p.  427.  — 
Malt.  Papocci  boiod  o  Ras  il  meut. 

Muri  e  rupi.  —  Malta,  comune,  per.  es.  Valletta,  Floriana,  tlied 
Incita,  ImiaTìlel),  Ghirgìienti  ecc.  !  Notabile  (Bicknell  !)  Gozo, 
Xlendi  (Duthie).  —  Febbraio-Giugno. 

5B8.  —  Antirrhinum  Orontium  L.  ;  Forskaal  N.°  51  ;  Z.  p.  6; 
GD.  p.  27;  Gulia  Barth  II  p.  9;  Daveau  p.  18;  Caruel  in  Pari. 
FI.  it.  VI  p.  655. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  comune!  Gozo,  piuttosto 
raro  !  —  Marzo-Giugno. 

269.  —    LlNARIA. 

5B9.  —  Linaria  Cymbalaria  (L.)  Mill.  ;  GD.  p.  27  ;  Caruel  in 
Pari.  FI.  it.  VI  p.  620.  Antirrhinum  Cymbalaria  Z,  p.  5. 

Muri  e  rupi.  —  Malta,  Ùied  Babu,  Fauara,  San  Giuliano 
(GD.)  —  Febbraio-Aprile. 

Citiamo  questa  specie  fra  le  indigene  sulla  autorità  di  Delicata, 
notando  espressamente  che  noi  l'abbiamo  trovata  soltanto  sub- 
spontanea, e  molto  raramente,  sui  muri  di  qualche  giardino. 

570.  —  Linaria  commutata  Bernh.  in  Rchb.  ;  Caruel  in  Pari. 
FI.  it.  VI  p.  611.  L.  Graeca  et  L.  Elatine  G.  Delicata  PI.  Mei. 
lect.  p.  73  (monente  ipso  GD.).  L.  Graeca  GD.  p.  28.  —  Malt. 
Xatbet  Vart. 

Nei  campi.  —  Malta,  abbastanza  frequente.  Casale  Attard,  No- 
tabile ecc.  I  —  Giugno-Agosto. 

Riportiamo  la  L.  Elatine  del  primo  lavoro  di  Delicata  come 
sinonimo  di  L.  commutata  sull'autorità  di  Delicata  stesso  nella 
Flora  Melitensis.  Non  crediamo  però  di  doverle  riferire  come 
sinonimo  anche  ^ Antirrhinum  Elatine  di  Zerafa  come  fa  Deli- 
cata nella  Fiora  Mei.,  poiché  trovasi  effettivamente  in  Malta 
anche  una  forma  della  Linaria  Elatine. 


SCROFULARIACEAE  237 

571.  —  Linaria  Elatine  (r..)  xAIiil.;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI 
p.  008.  Antìrrhinum  Elatine  Z.  p.  5.  —  Malt.  Xaibet  Vari. 

Nei  campi.  —  Malta,  frequente,  Ta  Bria,  Muda  ecc.  !  —  Giu- 
gno-Settembre. 

La  L.  Elatine  si  presenta  a  Malta  sotto  la  forma  che  Reichen- 
bach  chiamò  L.  Sieberi,  la  quale  si  distingue  dal  tipo  special- 
mente per  la  peluria  molto  più  fìtta  e  per  i  pedicelli  più  corti  e 
pelosi.  Gli  esemplari  autentici  di  L.  Sieberi  Rchb.  di  Grecia  cor- 
rispondono perfettamente  alla  pianta  di  Malta.  Boissier  FI.  Or. 
chiama  questa  forma  L.  Elatine  var.  mollissima.  Molto  affini 
sono  L.  Preslandreae  Tin.,  L.  lasiopoda  (Vis.)  Freyn,  L.  cri- 
nita  Mabille,  L.  Biancae  Lojac,  forme  che  è  ben  difficile  tenere 
distinte  a  causa  dei  molti  passaggi  fra  le  une  e  le  altre,  e  che, 
crediamo,  converrebbe  riunire  tutte  sotto  il  nome  più  antico 
di  L.  Elaiinc  var.  Sieberi  (Rchb.  prò  specie).  Volendo  entro 
questa  varietà  distinguere  ancora  delle  forme,  converrebbe, 
alla  pianta  Maltese,  dare  il  nome  di  L.  Elatine  L.  var.  Siebieri 
(Rchb.)  f.  Biancae  (Lojac),  forma  distinta,  secondo  Béguinot  FI. 
an.  II  p.  419-20,  per  i  suoi  rami  allungati  con  molti  rametti  ri- 
gidamente divaricati,  per  la  sua  fitta  peluria  e  per  i  suoi  fiori 
più  piccoli. 

572.  —  Linaria  spuria  (L.)  Mill.;  GD.  p.  28;  Gulia  Barth  I 
p.  463;  Caruel  in  Pari.  Fi.  it.  VI  p.  605;  FI.  an.  II  p.  420.  An- 
tirrìiinum  spirrium  Z.  p.  5.  —  Xatbet  Vari. 

Nei  campi.  —  Malta  e  Gozo,  più  frequente  delle  due  prece- 
denti !  —  Maggio-Settembre. 

573.  —  Linaria  trjpliylla  (L.)  Mill.;  Nyraan  Obs.  p.  643;  GD. 
p.  28  {typ.  et  var.  e.  flava)  ;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  626  ; 
FI.  an.  II  p.  423.  Antirrhinum  triphylluin  Z.  p.  5. 

Nei  campi  coltivati.  —  Malta  e  Gozo,  qua  e  là  ;  alcuni  campi 
ne  sono  invasi!  —  Febbraio -Aprile. 

574.  —  Linaria  pseudolaxiflora  Lojac.  ;  Sommier  Bull.  Soc. 
bot.  it.  1910  p.  14.  L.  reflexa  GD.  p.  28  (a  et  b)  ;  Duthie  II  p.  322, 
323,  324  et  326;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  624  ;  FI.  an.  H  p.  422. 
L.  deflexa  (per  errore  tipogr.)  Armitage  p.  408. 

«  Annua  glabra,  caulibus  gracilibus  subflexuosis  decumbenti- 
bus  simplicibus  vel  raro  parce  ramosis  pluribus  ex  eadem  radice, 
foliis  carnosulis  ovatis  vel  ovato-lanceolatis  acutiusculis  brevis- 
sime petiolatis,  surculorum  sterilium  et  caulinis  inferioribus  me- 


238  SCROFULARIACEAE 

diisque  ternatis  vel  oppositis,  superioribus  majoribus  sparsis, 
floribus  2-3  reraotis  vel  saepius  in  apice  caulium  et  ramorum 
solitariis,  pedicellis  etiam  in  fructu  ascendentibus  parum  incras- 
satis  brevibus  calycem  non  aequantibus,  bracteis  lineari-lanceo- 
latis  pedicello  longioribus,  calvcis  laciniis  parum  inaequalibus 
oblongo-linearibus  obtusiusculis,  corollae  labii  superioris  bifidi 
laciniis  lineari-oblongis  erectis  obtusis  sursum  reflexis  coerule- 
scentibus,  labio  inferiore  velutino  albo-flavescente  lineis  duabus 
saturatioribus  percurso  et  fauce  barbata  intense  flavo,  calcare 
gracili  descendente  rectiusculo  corollam  reliqnam  subaequante 
albo  vel  vix  coerulesceiite,  capsula  globosa  calycem  in  fructu 
auctum  acquante  valvulis  dentiformibus  ab  apice  dehiscente,  se- 
minibus  minutis  fusco-nigrescentibus  oblongis  vel  subangulato- 
triquetris  profunde  rugosis  reticulato-foveolatis  ». 

«  Caules  ad  summum  20  cm.  longi  ;  folia  inferiora  3-5  mm.  longa 
2-4  lata,  superiora  majora  usque  ad  10X4  mm.  ;  pedicelli  sae- 
pius non  ultra  2  mm.,  corolla  cum  calcare  15-17  mm.  longa  ». 

Vecchi  muri  e  luoghi  aridi  rocciosi.  —  Malta,  piuttosto 
rara,  B ingemma,  spalti  della  Valletta,  Delimara,  MinsiaX  Xari 
tal  Ùardia  (GD.),  Zarrico,  MellcTia,  Selmim  (Duthie  !),  presso 
Crendi  (Borg  !).  Gozo,  a  Zarriek  sui  ruderi  <lel  vecchio  tele- 
grafo, nell'interno  del  castello  di  Rahato,  Torre  dei  Gigatitil 
Cornino  !  Cominotto  (Duthie).  —  Marzo-Maggio. 

Questa  specie  è  diversissima  dalla  L.  i^eflexa  con  la  quale 
venne  confusa  da  Delicata  e  da  altri  esploratori  della  flora  Mal- 
tese, come  resulta  dai  saggi  conservati  negli  erbari.  Non  ci  consta 
che  la  L.  reflexa  Desf.  sia  stata  mai  trovata  nelle  Isole  Maltesi. 

La  Linaria  pseudolaxitlora  è  nota  fin  ora  soltanto  delle  Isole 
Maltesi  e  di  Linosa  da  dove  la  descrisse  Lojacono.  Abbiamo  cre- 
duto utile  riferire  qui  sopra  la  descrizione  di  questa  rara  specie 
quale  uno  di  noi  l'ha  pubblicata  nel  Bullettino  della  Soc.  bot.  ita- 
liana, e  che  fu  redatta  sul  vivo  e  sopra  gran  numero  di  esem- 
plari tanto  di  Linosa  che  delle  Isole  Maltesi. 

575.  —  Linaria  Chalepensis  (L.)  Mill.  ;  GD.  p.  28;  Duthie 
Barth  I  p.  543;  Carnei  in  Pari.  Fl.it.  VI  p.  634.  Aniirrhinum 
Chalepense  Z.  p,  42. 

Nei  campi,  tra  le  messi.  —  Malta,  piuttosto  rara,  Birchircara, 
Delimara,  MelleTia,  Ùied  il  GTiasel,  Ballala  !  Ùied  GTiomor,  Pùa- 
les  (GD.).  —  Marzo-Maggio. 


SCROFULARIACEAE 


239 


Oss.  —  Linaria  minor  (L.)  Desf.;  Caruel  in  Pari..  FI.  it.  VI 
p.  601  ;  FI.  an.  II  p.  425.  Antirrhinmn  minus  Z.  p.  4.3. 

—  Linaria  arvensis  (L.)  Desf.  ;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  643  ; 
FI.  an.  II  p.  421.  Aniirrhinwn  arvense  Z.  p.  43. 

Nelle  sopra  citate  Flore  italiane  queste  due  Linaria  sono 
state  erroneamente  indicate  per  Malta,  come  al  solito  sulla  fede 
di  Zerafa. 

270.  —  Celsia. 

576.  —  Celsia  Cretica  L.  fli.  ;  Z.  p.  11  ;  GD.  p.  28;  Gulia  Repert. 
p.  64  et  Almanacco  p.  07;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  570;  FI. 
an.  II  p.  417.  —  Xaibet  l'andar. 

Luoghi  erbosi  freschi  nel  fondo  delle  valli.  ~  Malta,  rara, 
Ghirghentil  Gozo,  pure  rara,  Gnieìi  Imricl  Perg la  (Gu\m).  — 
Aprile-Giugno. 

271.  —  Verbascum. 

577.  _  Verbascum  sinuatum  L.  ;  Z.  p.  77;  GD.  p.  28;  Gulia 
Repert.  p.  04  ;  Daveau  p.  18  ;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VT  p.  586. 
V.  undulatum  Brenner  in  Badger. 

Lungo  le  vie,  luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  Gozo  e 
Cornino,  frequente  !  —  INIaggio-Agosto. 

578.*—  Verbascum  Thapsus  L.;  Z.  p.  77;  Gulia  Repert. 
p.  64  et  Barth  I  p.  463  ;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  572.  F.  Schra- 
deri  GD.  p.  28. 

Terreni  sterili.  —  Malta,  Sant'Antonio  (Borg  !),  tied  Balluia, 
Corradino  (GD.).  Gozo,  Marsalforno  (Gulia).  —  Maggio-Agosto. 

Riportiamo  le  indicazioni  di  Delicata  e  di  Gulia,  notando  come 
questa  specie  vistosa  non  sia  più  stata  trovata  da  altri  che  dal 
Dott.  Borg,  il  quale  ci  dice  che  l'esemplare  da  lui  rinvenuto  nei 
giardini  di  Sant'Antonio  e  che  ci  ha  comunicato,  era  soltanto 
subspontaneo. 

Oss.  —  I  Verbascum  in  Maltese  sono  chiamati  Xaibet  l'andar, 
come  la  Celsia. 

272.  —  Scrofularia. 

579.  —  Scrofularia  peregrina  L.;  GD.  p.  28  et  43;  Gulia  Repert. 
p.  20;  Duthie  II  p.  324;  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  554.  —  Malt. 
Fisuet  il  chelb. 


240  SCROFULARIACEAE 

Nei  luoghi  freschi,  giardini  ed  orti.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
comune  !  —  Marzo-Maggio. 

L'abbiamo  trovata  anche  con  fiori  interamente  bianchi  a 
Ùiecl  Incita. 

580.  —  Scrofularia  aquatica  L.  ;  CG.  Arch.  Melit.  p.  207. 
Lungo  l'acqua.  —  Malta,   molto  rara,  in  fondo  alla  valle  di 

Ùnien  il  Ghir  !  —  Aprile-Maggio. 

273.  —  Veronica. 

581.  —  Veronica  Anagallis  L.  ;  GD.  p.  28  ;  Gulia  Barth  II  p.  9. 
F.  Anagallis-aquatlca  Caruel   in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  501. 

Lungo  i  corsi  d'acqua.  —  Malta  e  Gozo,  abbondante  nei  ru- 
scelli, generalmente  con  Nasturtium  officinale  ed  Helosciadiwn 
nodiflorum  !  —  Marzo-Ottobre. 

582.  *  —  Veronica  Beccabunga  L.  ;  Z.  p.  78;  GD.  p.  28;  Caruel 
in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  500  ;  FI.  an.  II  p.  434  ;  CG.  Arch.  Melit.  p.  206. 

Lungo  i  corsi  d'acqua.  —  Malta,  GTiain  il  GMra  (GD.).  — 
Marzo-Agosto. 

Citiamo  questa  specie  soltanto  sulla  fede  di  Delicata,  notando 
come  non  sia  mai  stata  trovata  né  da  noi  né  da  altri. 

583.  —  Veronica  arvensis  L.  ;  Z.  p.  77  ;  GD.  p.  28. 
Luoghi  erbosi  e  ruderali,  e  nei  giardini.  —  Malta,  non  rara; 

abbondante  a  Sant'Antonio  !  —  Febbraio-Aprile. 

584.  —  Veronica  Cymbalaria  Bod.;  GD.  p.  28;  Caruel  in  Pari. 
FI.  it.  VI  p.  529. 

Rupi,  muri  e  luoghi  ruderali.  —  Malta  e  Gozo,  abbastanza 
frequente  !  —  Dicembre-Maggio. 

Trovasi  tanto  il  tipo  quanto  la  varietà  Panormitana  con  le 
capsule  glabre. 

585.  —  Veronica  hederaefolia  L.  ;  Z,  p.  78;  GD.  p.  28  ;  Caruel 
in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  528. 

Rupi  e  muri.  —  Malta,  con  la  precedente,  ma  molto  più  rara, 
Ùied  il  GTiasel,  Notabile  l  Pietà,  Ùied  Kirda  (GD.).  —  Dicem- 
bre-Marzo. 

586.  —  Veronica  agrestis  L.  ;  Z.  p.  77  ;  GD.  p.  28  :  Caruel  in 
Pari.  Fi.  it.  VI  p.  527.  F.  agrestis  a  typica  FI.  an.  II  p.  442. 

Luoghi  erbosi,  nel  coltivato  e  nei  giardini.  —  Malta,  piuttosto 
frequente  !  —  Gennaio-Aprile. 

587.  —  Veronica  didyma  Ton. 


SCROFULARIACEAE  241 

Stesse  stazioni  della  precedente.  —  Malta,  Ta  Baldit  !  — 
Marzo-Aprile. 

Questa  specie,  unita  da  Linneo  con  la  precedente,  si  distingue 
dalla  V.  agrestis  tipica  (=  V.  pulchella  Bast.)  per  vari  caratteri 
(nervatura  del  calice,  pubescenza  e  forma  della  capsula)  che  a 
Malta  come  altrove  ci  sono  sembrati  costanti.  Per  questo,  non 
ostante  il  parere  contrario  di  Caruel  FI.  It.  e  di  molti  altri,  la 
teniamo  distinta  come  specie  autonoma.  Supponiamo  che  sia  stata 
confusa  con  la  precedente  e  che  anche  nelle  Isole  Maltesi  sia 
in  realtà  meno  rara  di  quanto  appare. 

274.        Bartsia. 

588.  —  Bartsia  Trixago  L.  ;  Duthie  II  p.  326  ;  Daveau  p.  18. 
B.  versicolor  D'Urv.  p.  73.  E.  Trixago  var.  versicolor  Gulia 
Almanacco  p.  68;  Duthie  III  p.  41  ;  Fl.an.  II  p.  454.  Eitphrasia 
officinalis  Z.  p.  20  (ex  GD.).  Trixago  Apula  GD.  p.  28.  Bellardia 
Trixago  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  477. 

Luoghi  aprici  incolti.—  Malta  e  Gozo,  piuttosto  frequente  ! 
Cornino,  comune!  —  Aprile-Maggio. 

Nell'Isola  di  Cornino,  dove  questa  specie  abbonda,  trovasi  in- 
sieme al  tipo,  come  già  notò  Duthie,  la  varietà  versicolor  (Pers.). 
A  Corradino  in  Malta  l'abbiamo  trovata  con  fiori  perfettamente 
bianchi. 

Oss.  —  Caruel  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  470  rammenta  come  Ze- 
rafa,  certo  per  errore,  avesse  citato  per  Malta  Eui)hrasia  offi- 
cinalis. Era  evidentemente  sfuggito  a  Caruel  che  già  Delicata 
aveva  scritto  che  la  E.  officinalis  di  Zerafa  era  Trixago  Apula. 
Del  resto  Zerafa  poteva  anche  intendere  parlare  di  pianta  col- 
tivata nel  suo  Orto  botanico. 

589.  —  Bartsia  viscosa  L.  ;  Gulia  Barth  I  p.  421  ;  CG.  Nat. 
Malt.  p.  8.  Eufragia  viscosa  Daveau  p.  17. 

Luoghi  erbosi  incolti  delle  valli  e  dei  colli.  —  Malta,  qua  e 
là,  Ùied  Incita,  tfied  Babu,  Corradino,  Ta  Baldu  ecc.  !  Gozo 
(Gulia).  —  Marzo-Maggio. 

Oss.  —  Calceolat'ia  pinnata  L. 

Questa  specie  nasce  subspontanea  in  vari  giardini,  anche  là 
dove  da  lungo  tempo  non  si  coltiva  più,  tanto  che  si  potrebbe 
quasi  considerare  come  naturalizzata. 

8.  SOiiMiER  et  Caruaxa  gatto.  —  Flora  Melitensis  nova.  16 


242  SCROFULARIACEAE,    OROBANCHACEAE 

—  Sesamum  Indlcum  L.;  Gulia  Repert.  p.  24.  S.  Orientale  Z. 
p,  70.  —  Malt.   Gulglien  o  Gol/ilien. 

Il  sesamo  si  coltiva  frequentemente  a  Malta  dove  se  ne  ve- 
dono campi  interi.  Non  lo  abbiamo  però  mai  visto  nascere  sub- 
spontaneo. Si  usa  per  aspargerne  il  pane  e  per  fare  il  dolce 
Nougat.  —  Fiorisce  in  Giugno  e  si  raccoglie  in  Agosto. 

LIX.  —  Oroìmnchaceae.  ^ 

275.  —  Orobanche. 

590.  —  Orobanche  cernua  Loefl. 

Pianta  ospite  non  notata.  —  Malta,  rara,  alla  Mai' fa,  nei  di- 
rupi dal  lato  di  Ponente  !  Gozo,  rara,  verso  Marsalforno  !  — 
Aprile-Maggio. 

Questa  specie  dalla  spiga  densa  e  corta,  dalle  corolle  azzurre 
e  fortemente  curvate  in  modo  che  la  fauce  è  rivolta  in  basso, 
in  Italia  era  stata  fin  ora  osservata  soltanto  in  Corsica,  in  Si- 
cilia e  nelle  isolette  adiacenti  (0.  Cumana  Gussone  non  Wall- 
roth  =  0.  Incolor  Bertoloni  non  C.  A.  Meyer).  Gli  esemplari  da 
noi  raccolti  appartengono  alla  forma  typica  Beck. 

591.*  —  Orobanche  caryophyllacea  Sm.;  Carnei  in  Pari.  FI. 
it.  VI  p.  372;  FI.  an.  II  p.  477.  0.  major  Z.  p.  58  (ex  GD.).  0.  Go- 
lii GD.  p.  29. 

Sopra  radici  di  leguminose.  —  Malta  (GD.)  senza  località  più 
precisa.  —  Aprile-Maggio. 

592.  —  Orobanche  crenata  Forskaal;  G.  Beck  Monogr.  p.  228; 
FI.  an.  II  p.  480.  0.  pruinosa  GD.  p.  29;  Armitage  p.  499.  0.  spe- 
ciosa Carnei  in  Pari.  FI.  it.  VI  p.  371. 

Sulle  radici  di  varie  leguminose,  e  specialmente  dannosa  alle 
fave  ed  ai  piselli  di  cui  talvolta  rovina  interi  campi.  —  Malta 


^  Abbiamo  mandato  al  Prof.  GIìntheu  BeCic  di  Praga,  autore  della 
«  Monographie  der  Gattung  Orobanche  »  (Bibl.  bot.  n.  19,  Cassel  1S90) 
tutte  le  orobancacee  raccolte  da  uno  di  noi  nell'Arcipelago  Maltese 
negli  anni  1906  e  1907,  con  gli  appunti  presi  sul  vivo,  e  le  elen- 
chiamo qui  quali  furono  da  esso  determinate.  Riportiamo  inoltre  le 
specie  che  vennero  citate  per  Malta  da  altri  autori,  avvertendo  però 
che  qualcuna  di  queste  dovrebbe  forse  passare  in  sinonimia,  e  clie 
ad  ogni  modo  le  orobancacee  Maltesi  andrebbero  ulteriormente  stu- 
diate sopra  più  ampio  matei'iale  accompagnato  da  note  prese  sul  vivo. 


OROBANCHACEÀE  243 

e  Gozo,  comune!  —  Marzo-Maggio.  Armitage  scrive  di  averla 
veduta  ia  pieno  fiore  anche  in  Gennaio. 

593.  —  Orobanche  Picridis  Schultz. 

Sulle  radici  di  Vida,  di  Galactites  e  d'altre  piante.  —  Malta, 
non  rara,  per  es.  a  San  Paolo  a  mare,  Marfa,  tiied  Kirda  ! 
Cornino,  dove  è  molto  frequente  !  —  Aprile-Maggio. 

Béguinot,  nella  Flora  analitica,  considera  la  0.  Picridis  come 
varietà  della  0.  loricata  Reichenb.,  mentre  per  il  Monografo 
Beck  é  specie  autonoma. 

Tutti  gli  esemplari  che  abbiamo  mandati  al  Dott.  Beck  appar- 
tengono, secondo  questo  autore,  alla  var.  Carotae  (Des  Mou- 
lins)  Beck. 

594.  —  Orobanche  minor  Sutt. ;  GD.  p.  29;  Caruel  in  Pari. 
FI.  it.  VI  p.  386. 

Sulle  radici  di  varie  piante,  ma  di  preferenza  sulla  Galacliles 
tomentosa.  —  Malta,  qua  e  là!  Gozo,  frequente,  per  es.  Xlendi, 
Ta  Cene  ecc.!  —  Marzo-Aprile. 

595.  —  Orobanche  versicolor  Schultz;  G.  Beck  Monogr.  p.  239; 
Fi.  an.  II  p.  484. 

Sulla  Oxalis  cernita  (?)  e  sopra  altre  piante.  —  Malta,  qua  e 
là,  Ùied  Kirda,  San  Paolo  a  mare,  Ta  Balda,  Uied  Babu  !  Gozo, 
Migiar  Scinti  Cornino!  —  Aprile-Maggio. 

Ne  abbiamo  raccolto  esemplari  alti  quasi  V^  metro. 

596.  —  Orobanche  densiflora  Salzm. 

Sulle  radici  di  Lotus  pusillus,  nelle  arene  marine.  —  Malta, 
2)eyiisoladi  Marfa  dove  l'abbiamo  raccolta  la  prima  volta  in  fiore 
il  31  Marzo  1895,  e  ritrovata  in  discreta  abbondanza,  ancora  fio- 
rita, il  4  Maggio  1907  !  —  Marzo-Maggio. 

Secondo  il  Dott.  G.  Beck,  gli  esemplari  Maltesi  che  gli  abbiamo 
mandati  appartengono  ad  una  forma  nuova  che  egli,  in  literis, 
chiama  e  caratterizza  cosi  : 

«  Orobanche  densiflora  Salzm.  forma  Melitensis  » 

«  Biffert  a  typo  dentibus  calycis  partium  alte  connatis,  corolla 
subcopiose  glandulosa,  glabrescens  ». 

I  fiori,  come  tutta  la  pianta,  erano  di  un  giallo  paglierino 
molto  chiaro. 

La  Orobanche  densiflora,  nella  Monografia  del  Dott.  Beck  è 
indicata  come  speciale  alla  Spagna  meridionale  ed  alla  Maurita- . 


244  OROBANCHACEAE 

nia,  ed  anche  li  rara.  Lojacono  «  Sulle  Orobanche  ecc.  »  l'aveva 
indicata  di  una  località  della  Sicilia  (confr.  Just  Bot.  Jahresber. 
1880  II  p.  624),  ma  nel  suo  lavoro  posteriore  «  Criteri  sui  ca- 
ratteri delle  Orobancacee  ecc.  »  1883  p.  62  e  64  sembra  ricono- 
scere che  aveva  sbagliato  nella  determinazione,  e  difatti  nella 
Flora  Sicula,  nel  1904,  non  la  cita  aflfatto. 

597.  —  Orobanche  Clausonis  Pomel. 

Pianta  ospite  non  notata.  —  Malta,  San  Paolo  a  mare  !  — 
Aprile-Maggio. 

Questa  specie,  nella  Monografìa  del  Dott.  Beck  era  indicata 
soltanto  di  Algeria  e  di  una  località  di  Spagna  presso  Granata. 
I  nostri  esemplari,  secondo  il  Dott.  Beck,  appartengono  ad  una 
forma  che  egli  chiama  pay^viflora. 

598.*  —  Orobanche  canescens  Presi;  Gì),  p.  28;  FI.  an.  II 
p.  485.  0.  minoì^  var.  canescens  Caruel  iti  Pari.  FI.  it.  VI  p.  386. 

Sulle  radici  di  Pinardia  coronaria.  —  Malta,  al  Cimitero 
degli  Inglesi  (GD.).  —  Marzo-Maggio. 

Riportiamo  le  indicazioni  di  Delicata,  non  avendo  noi  trovato 
questa  specie. 

Oss.  —  Dutbie  II  p.  326  indica  una  Oro&anc7«e  sp.  per  l' iso- 
lotto di  Cominotto  (sulle  radici  di  Baiicus). 

276.  —  KopsiA. 

599.  —  Kopsia  Wluteli  (F.  Schultz)  Béguinot.  Orodanche  ra- 
mosa Z.  p.  58;  GD.  p.  29. 

In  luoghi  aridi,  nelle  valli,  sulle  radici  di  varie  leguminose, 
deWAsteriscus  aqicaiicus  e  probabilmente  di  altre  piante.  — 
Malta,  Gozo  e  Gemino,  molto  frequente!  —  Aprile-Maggio. 

Il  Dott.  G.  Beck  ha  riconosciuto  fra  le  nostre  piante  la  Kopsia 
MiUeli  ±  tipica  (Corradino),  la  K.  Muteli  v.  angusti  flora  Beck 
{^w\V Asteriscus  aquaticus  a  Cornino)  e  delle  forme  di  transizione 
alla  K.  nana  Noe  (Cornino);  ed  inoltre  una  varietà  nuova  cui  dà 
il  nome  di  v.  Melitensis  e  che,  in  literis,  descrive  nei  seguenti 
termini  : 

«  Orohanche  Muteli  Schultz  var.  Melitensis  » 

«  Tota  alba  vel  cerea.  Caulis  gracilis,  usque  ad  16  cm.  altus, 
simplex  vel  parce  ramosus,  cereus  vel  citrinus.  Spica  ±  densi- 
flora,  in  apice  rotundata.  Calycis  dentes  acuminati,  tubo  calycino 


OROBANCHACEAE  245 

lorigiores.  CoroUse  alba3  vel  citrinae  (tubo  pallide  lutescente)  ra- 
rius  dilutissime  coerulescentis,  13-16  mm.  longae,  pronus  cur- 
vatae,  laciniis  latis  rotundatis.  Stygma  album. 

«  Habitu  0.  nanae  Noe  similis,  sed  corollae  colore  et  laciniis 
rotundatis  distinguitur  ; 

«  ab  0.  Mateli  forma  Panormiiana  (Lojac.)  differt  habitu  et 

floribus  multo  miuoribus  ; 

* 

«  ab  U.  ramosa  L.  spica  densiflora,  dentibus  calycis  longio- 
ribus,  corollis  magis  coiistrictis  ; 

«  ab  0.  Scluueinfiirthii  Beck  calycis  dentibus  non  subulatis, 
corollae  laciniis  latioribus  (non  ellipticis)  distinguitur. 

«  Formae  quaedam  laciniis  corollae  ellipticis  subacutis  ad  0.  na- 
nani,  alterae  laciniis  magnis,  corollis  majoribus  ad  0.  Mulelity- 
picaìn  transiunt  ». 

Questa  varietà  Melitensis  è  di  gran  lunga  la  più  frequente, 
tanto  a  Malta  quanto  a  Gozo  e  Cornino.  L'abbiamo  raccolta  in  — 
Malta  a  Ùied  Incita,  Ùled  Kirda,  Floriana,  Hagiar  Kim  !  a 
Gozo  a  Migiar  Scini,  Xlendi,  fra  Ùied  Bingemma  e  Ir  RiTian  ! 
e  a  Cornino!  —  Aprile-Maggio. 

Fra  i  numerosi  esemplari  di  Kopsia  da  noi  raccolti  in  molte 
diverse  località,  non  si  trova  alcuna  K.  ramosa  tipica,  per  ciò 
riferiamo  la  Orobanche  ramosa  di  Delicata  alla  vicina  A'.  Muteli. 

600.  —  Kopsia  lavandulacea  (Reichenb.)  Carnei  in  Pari.  FI. 
it.  VI  p.  357.  Orobanche  lavandulacea  GD.  p.  29. 

Sulle  radici  di  Psoralea  bituminosa  !  e  di  Acanthus  (GD.).  — 
Malta,  qua  e  là,  San  Paolo  a  mare  ecc.  !  Ùied  Babu  (GD.). 
Gozo,  qua  e  là,  Xlendi,  Migiar  Scini  \  —  Aprile-Maggio. 

601.*  —  Kopsia  Schuitzii  (Mutel)  Bég.  (?).  Orobanche  caesia 
GD.  p.  29. 

Sulle  radici  di  Inula  viscosa  e  di  Vieta  Faba.  —  Malta,  Ùied 
Ballata  (GD.).  —  Marzo-Maggio. 

La  Orobanche  caesia  Guss.  (non  Reichb.)  di  Sicilia  viene  rife- 
rita dal  Dott.  Beck,  nella  sua  Monografia,  alla  Orobanche  (Kop- 
sia) Schuitzii  var.  Giissoneana  (Lojacono).  Supponiamo  quindi 
elle  la  0.  caesia  di  Delicata  debba  riferirsi  alla  Kopsia  Schuitzii 
var.  Gussotieana  (Lojac);  ma  è  una  semplice  supposizione. 

Oss.  —  I  Maltesi  chiamano  le  Orobanche  e  le  Kopsia  in  genere 
Budebbus. 


246  POLYGONACEAE 

LX.  —  Polygonaceiie, 

277.  —  Rdmex. 

602.  —  Rumex  conglomeratus  Murr.  ;  GD.  p.  29.  Rumex  sp. 
Duthie  II  p.  326. 

Lungo  i  corsi  d'acqua.  —  Malta  e  Gozo,  comune  !  Cornino?  !  — 

Aprile-Giugno. 

Le  piante  che  abbiamo  raccolte  a  Cornino  erano  troppo  giovani 
perchè  possiamo  essere  sicuri  della  loro  determinazione.  Lo 
stesso  è  del  Ramex  notato  da  Duthie  per  questa  isoletta. 

603.  —  Rumex  pulcher  L.;  Gulia  Barth  II  p,  112.  R.  diva- 
ricaius  Z.  p.  67.  R.  pulcher  et  R.  divaricatiti  GD.  p.  29. 

Luoghi  coltivati,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta,  qua  e  \\,  InitaTileb, 
Ùied  il  KleigTia,  GTiain  RiTiana,  (Jneina  ecc.  !  Gozo  ?  !  —  Aprile- 
Giugno. 

Non  siamo  sicuri  della  determinazione  delle  piante  di  Gozo 
perchè  erano  troppo  giovani. 

604-.  —  Rumex  bucephalophorus  L.  ;  Z.  p.  66;  Nyman  Obs. 
p.  637;  GD.  p.  29;  Gulia  Repert.  p.  34;  Daveau  p.  18.  —  Mali 
Karsaia. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  molto 
comune  dovunque  !  —  Dicembre-Maggio. 

Le  foglie  ne  vengono  mangiate  in  insalata  dai  contadini. 

Oss.  —  Non  sappiamo  a  quale  specie  riferire  il  Rumex  acutus 
che  Gulia  nel  Barth  li  p.  112  cita  di  Xlendi  in  Gozo. 

278.  —  Emex. 

605.  —  Emex  spinosa  (L.)  Campd.;  Z.  p.  48;  GD.  p.  29;  Gulia 
Repert.  p.  53;  Duthie  II  p.  323;  FI.  an.  IV  Appendice  p.  63,  — 
Malt.  Selh  xeuiechi. 

Luoghi  aprici  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  frequente!  Gozo, 
più  raro!  Cornino!  —  Gennaio-Maggio. 
La  popolazione  povera  ne  mangia  le  foglie  bollite  in  insalata. 

279.   — -    POLYGONUM. 

606.  —  Polygonum  Persicaria  L.;iZ.  p.  63;  G.  Delicata  PI.  Mei. 
lect.  p.  74.  P.  fenui/loruìn  GD.  p.  20. 

Lungo  i  corsi  d'acqua.  —  Malta,  raro,    Gnien  il  Gbir,  Im- 


POLYGONACEAE 


247 


iafilel),  Fiddien,  Baliria,  Rdam  il  Kaui  presso  Melleha  !  —  Mag- 
gio-Settembre. 

Non  abbiamo  veduto  questa  specie  con  spighe  diradate  e  quasi 
fliiformi  corrispondenti  alla  forma  tenuiflorum  (Presi)  alla  quale 
Delicata  riferisce  il  P.  Persicoj^ia  di  Malta. 

607.  —  Polygonum  serrulatum  Lagasca;  GD.  p.  29.  P.  mi- 
nus  fi  serrulatum  FI.  aii.  I  p.  294. 

Luoghi  umidi  e  lungo  i  ruscelli.  —  Malta,  raro,  Gnien  il  GMr, 
InilaTìWt  !  —  Maggio-Ottobre. 

608.  —  Polygonum  aviculare  L.:  Z.  p.  63;  OD.  p.  29;  Gulia 
Repert.  p.  38.  —  Malt.  Lenza  iar  roba. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta  e  Gozo, 
qua  e  là  !  —  Aprile-Novembre. 

Si  presenta  sotto  forme  assai  diverse,  eretto  o  prostrato,  con 
internodi  più  o  meno  allungati,  fiori  più  o  meno  numerosi  al- 
l'ascella delle  foglie,  e  con  guaine  argentee  più  o  meno  sviluppate. 
Più  comuni  sono  le  forme  prostrate.  Ne  abbiamo  viste  che  si 
avvicinano  al  P.  Roinaniim. 

609.*--  Polygonum  Bellardi  Ali.;  GD.  p.  29. 

Nei  campi,  fra  le  messi.  —  Malta,  Marsa  (GD.).  —  Marzo- 
Maggio. 

Riportiamo  le  indicazioni  di  Delicata,  notando  che  non  abbiamo 
mai  visto  il  P.  Bellardi,  bensì  delle  forme  erette  di  P.  avicu- 
lare che  si  potrebbero  scambiare  con  esso. 

6(0.—  Polygonum  maritimum  L.  ;  Z.  p.  63;  Brenner  in 
Badger;  GD.  p.  29;  Cleghorn  p.  120. 

Nelle  arene  marine.  —  Malta,  raro,  Óneiìia,  San  Giorgio  ! 
Marsa  (GD.).  Gozo,  raro,  Ramlal  Comino,  caladi  Santa  Maria 
(Borg).  —  Aprile-Maggio. 

Oss.  —  Polijgonum  eciuiseti forme  Sibth.  et  Sm.;  FI.  an.  I  p.  297. 

Non  sappiamo  da  dove  Fiori  abbia  ricavato  l' indicazione  di 
Malta  per  questa  specie  che  non  troviamo  citata  da  alcun  altro 
autore.  Non  se  ne  trovano  esemplari  Maltesi  né  nell'Erbario  Uni- 
versitario di  Malta  né  in  quelli  di  Firenze.  Per  questo  l'esclu- 
diamo dalla  Flora  Maltese. 

611.  —  Polygonum  Convolvulus  L. 

Campi,  ed  orti.  —  Malta,  in  diversi  luoghi  ma  non  comune, 
per  es.  Ha/nrun,  Casal  Attard  e  Balzan  !  —  Maggio-Agosto. 


248  CHENOPODI  ACEAE 

Lxr.  —  Chenopodiaceae. 

280.  —  Obione. 

612.  —  Obione  portulacoides  Moq.  Tand.  Halimus  portiila- 
coides  GD.  p.  29;  Duthie  II  p.  325  et  III  p.  41.  Atriplex  portu- 
lacoides Gulia  Barth  I  p.  462. 

Rupi  e  arene  marine.  —  Malta,  raro,  ImtaUìeb,  sotto  Casal 
Dmgli\  Gozo,  pure  raro,  Cala  Dùeiraì  Hagra  tal  General 
(GD.).  —  Settembre-Dicembre. 

281.  —  Atriplex. 

613.  —  Atriplex  hastatum  L.  ;  Gulia  Barth  I  p.  462  ;  God- 
fery.p.  297.  Atriplex  patitla  Z.  p.  7.  A.  latifolia  var.  salina  GD. 
p.  30.  —  Malt.  Sem  il  haTiar. 

Lungo  le  vie  e  luoghi  incolti  vicino  al  mare.  —  Malta,  non 
raro,  per  es.  Ta  Xbiex,  San  Giorgio  a  mare,  Marsa,  Marsa- 
scalal  Gozo,  nel  basso  deWUied  Xlendil  —  Giugno-Novembre. 

Si  presenta  sotto  forme  assai  diverse,  tanto  con  foglie  trian- 
golari, quanto  con  foglie  quasi  lineari-astate. 

6J4.  —  Atriplex  roseum  L.  A.  Bocconei  Gulia  Barth  I  p.  462? 

Sulle  spiaggie  marine.  —  Malta,  raro,  San  Paolo  a  mare, 
Ta  Xbiex  !  Marsascala  (Gulia).  —  Giugno-Novembre. 

Non  avendo  veduto  la  pianta  di  Marsascala  da  Gulia  chiamata 
A.  Bocconei  Guss.,  supponiamo  che  sia  quella  che  noi  chiamiamo 
A.  roseum  L. 

615.  —  Atriplex  Halimus  L.  A.  Gussoneana  Gulia  Barth  I 
p.  462  et  II  p.  9;  CG.  Atti  Congr.  Genova  p.  174. 

Non  lungi  dal  mare.  —  Malta,  raro,  sui  bastioni  e  nei  fossati 
di  Valletta,  Birzebbugia,  Marsascala  !  Bieb  il  Ghzira  (Borg). 
Gozo,  nel  basso  AoiVÙied  Xlendil  —  Agosto-Novembre. 

Secondo  Gulia  (Barth  II  p.  9)  V Atriplex  Haliìnus  si  presenta 
a  Malta  sotto  la  medesima  forma  che  a  Lampedusa  e  a  Lampione, 
forma  che  Gussone  Syn.  FI.  Sic.  II  p.  587,  dice  caratterizzata  da 
foglie  larghe,  bianco-argentate,  e  da  fiori  disposti  in  glomeruli 
densi  e  piccoli,  formanti  spighe  brevi.  Gulia  ritiene  che  questa 
forma  é  abbastanza  distinta  per  costituire  una  specie  che  chiama 
A.  Gussoneana. 

Non  possiamo  esprimere  una  opinione  propria,  avendola  ve- 
duta, tanto  qui  che  a  Lampedusa,   soltanto   in   foglie;  ma  la 


CHENOPODIACEAE  249 

descrizione  che  Gulia  ne  dà  non  ci  sembra  rivelare  caratteri  spe- 
cifici proprii,  per  cui  ci  atteniamo  alla  opinione  di  Gussone  che 
nella  pianta  di  Lampedusa  e  di  Lampione  vedeva  soltanto  una 
varietà  della  A.  Halimus.  Questa  varietà,  che  va  chiamata 
var.  Gussoneamun  (Gulia  prò  sp.),  per  avere  le  brattee  frutti- 
fere triangolari  e  tubercolato-verrucose  alla  base,  come  scrive 
Gulia,  si  avvicinerebbe  alla  var.  bb.  verruculosa  di  Gussone. 

616.*  —  Atriplex  molle  Desf.;  Moq.  Tand.  in  DO.  Prodr.  XIII 
p.  99;  Nyman  Conspect.  FI.  Eur.  p.  627;  Bonnet  Catal.  rais,  des 
pi.  de  la  Tunisie  p.  364;  FI.  an  I  p.  307  ;  Borg  Arch,  Melit.  p.  45. 

L'indicazione  di  questa  specie  per  Malta  é  di  Moquin  Tandon 
il  quale  nel  Prodromo  scrive  di  avella  vista  nell'Erbario  Hooker, 
senza  dire  però  chi  l'avesse  raccolta.  Nyman,  Fiori  e  Bonnet 
l'indicano  sulla  fede  di  Moquin  Tandon.  Recentemente  Borg 
scrive  di  averla  vista  in  Malta  a  San  Paolo  a  mare.  Noi  però 
non  ne  abbiamo  visto  esemplari,  nò  il  Borg  ha  potuto  ritrovarla 
per  mostrarcela. 

Le  specie  di  questo  genere,  che  fioriscono  e  fruttificano  in 
una  stagione  in  cui  non  si  suole  erborizzare,  e  che  quindi  sono 
state  raramente  raccolte  in  fiore  e  in  frutto,  meritano  di  essere 
più  accuratamente  studiate. 

282.  —  Beta, 

617.  —  Beta  maritima  L.;  D'Urv.  p.  29;  Z.  p.  8;  Gì),  p.  30; 
Gulia  Barth  I  p.  462  ;  Cleghorn  p.  120.  B.  vulgaris  Forskaal 
N.o  30.  B.  vulgaris  var.  maritima  Gulia  Repert.  p.  53;  Massa- 
longo  Zoocecidii  e  fitocecidii  rari  o  nuovi  p.  94.  —  Malt.  Selh 
salvagr/. 

Luoghi  ruderali  e  incolti,  specialmente  presso  il  mare.  —  Malta, 
Gozo  e  Cornino,  comune  !  —  Marzo-Luglio. 

A  Marsa  abbiamo  trovato  questa  specie  con  deformazioni  do- 
vute ad  una  infezione  fungina  (Physoderma  leproides  Tul.  e  Sacc. 
var.  maritima  Massai.)  che  sono  state  descritte  e  figurate  da 
Massalongo  op.  cit. 

283.  —  Chenopodium. 

618.*  —  Chenopodium  urbicum  L.;  Z.  p.  46;  G.  Delicata  PI. 
Mei.  lect.  p.  74;  Gulia  Barth  I  p.  462;  FI.  an.  IV  Appendice  p.  64. 
C.  melanospermum  GD.  p.  30.  —  Malt.  HoWeira  o  GTwWeira. 


250  CHENOPODIACEAE 

Luoghi  ruderali  e  concimaie.  —  Malta,  Uied  Babu  (GD.).  — 
Giugno-Novembre. 

Noi  non  abbiamo  incontrato  questa  specie  in  Malta,  e  neppure 
ne  abbiamo  A-eduto  esemplari  in  erbario,  per  cui  ci  limitiamo  a 
ripetere  le  indicazioni  di  Delicata. 

619.  —  Chenopodium  murale  L.  ;  Nyman  Obs.  p.  635;  GD. 
p.  30;  Gulia  Barth  I  p.  462.  C.  mur^'ale  var.  pruiìiosum  Loja- 
cono  FI.  Sic.  ir  pars  2=^  p.  287.  —  Malt.  Hohheira  o  GTinhheira. 

Luoghi  ruderali  e  lungo  le  vie.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
comune  !  —  Marzo-Novembre. 

E  comune  qui  la  forma  pruinosum  Guss. 

Oss.  —  Chenopodium  rubrum  Z.  p.  13;  Gulia  Barth  I  p.  462. 

Secondo  Delicata  il  C.  rubrum  di  Zerafa  sarebbe  C.  mutuale  L. 
Questa  rettificazione  di  Delicata  pare  che  sfuggisse  a  Gulia,  il 
quale  ammise  il  C.  rubrum  L.  fra  le  piante  Maltesi,  sulla  fede 
di  Zerafa.  Non  essendo  questa  specie  stata  indicata  da  altri,  la 
escludiamo  dalla  flora  Maltese. 

620.—  Chenopodium  opulifolium  Schrad.  ;  GD.  p,  30;  Gulia 
Barth  1  p.  462.  —  Malt.  Ilobbeira  o  GTìObbcira. 

Nel  coltivato.  —  Malta,  comune  !  —  Maggio-Settembre. 

621.*  —  Chenopodium  album  L.;  Gulia  Barth  I  p.  462.  C.  vi- 
ride Z.  [).  13;  GD.  p.  30.  C.  album  et  C.  viride  Gulia  Repert. 
p.  26.  —  Malt.   GTiobbc.iì^a  liadra. 

Nel  coltivato.  —  Malta  o  Gozo,  molto  comune  (secondo  GD.  e 
Gulia).  —  Giugno-Ottobre. 

622.  —  Chenopodium  ambrosioides  L.:  Z.  p.  13;  GD.  p.  30; 
Gulia  Repert.  p.  57,  Barth  1  p.  462  et  Barth  II  p.  112;Godfery 
p.  296;  FI.  an.  IV  Appendice  p.  05.  —  Malt.  Ghobbeira  te  falz. 

Luoghi  incolti,  lungo  le  vie.  —  Malta,  raro,  Marsa  !  Gozo, 
raro,  Xlemlil  —  Maggio-Novembre. 

623.  —  Chenopodium  olidum  Curt.  C.  Vulvaria  Z.  p.  13;  GD. 
p.  30;  Gulia  Repert.  p.  44  et  Barili  1  p.  402.  —  Malt.  GTiobbeira, 
Hobbeìra  o  Niltiena. 

Luoghi  ruderali,  campi,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta,  comune!  -- 
Aprile-Novembre. 

284.  —  Saucornia. 

624.  —  Salicornia  herbacea  L.;  Z.  p.  67;  Nyman  Obs.  p.  626; 
GD.  p.  30;  Gulia  Repert.  p.  1  et  Barth  I  p.  402;  Cleghorn  p.  120; 


CHENOPODIACEAE  251 

FI.  an.  IV  Appen'lice   p.  65.   S.  Europaea  prò  parte  Forskaal 
N.o  1.  —  .Malt.  Almeridia. 

Luoghi  inondati  salati.  —  Malta,  non  comune,  per  es.  Mar- 
sascirocco.  Mar  saccaia,  MelleTia  !  Sliema  (GD.),  San  Paolo  a 
mare  (Cleghorn).  Filfola  (Gulia).  —  Giugno-Novembre. 

625.  —  Salicornia  fruticosa  L.  S.  fruticulosa  Z.  p.  67.  iS.  ra- 
clicans  et  S.  fruticosa  GD.  p.  30.  S.  Europaea  prò  parte  For- 
skaal N.°  1.  Arthrocnemura  fì'ulicosurn  var.  raclicans  Gulia 
Barth  I  p.  462.  —  Malt.  Almeridia. 

Luoghi  inondati  salati  e  rupi  marine.  —  Malta,  piuttosto  rara, 
Marsa,  JMarsascala,  Marsascirocco  !  San  Giuliano,  Sliema 
(GD.).  —  Agosto-Novembre. 

285.    —    AllTHROCNEMUM. 

626.  —  Arthrocnemum  glaucum  i  Delile)  Ung.  A.  friUicosum 
var.  macrostachyum  Gulia  Barth  I  p.  462.  Salicornia  'macro- 
stachya  GD.  p.  30.  —  Malt.  Almeridia. 

Luoghi  salati  inondati  e  rupi  marine.  —  Malta,  non  comune, 
Saline,  Marsascala,  Marsasciì'occo  !  Sliema,  San  Giuliano  ecc. 
(GD.),  Vied  Mohhel,  scoglio  di  GTiallis  ecc.  (Gulia).  Gozo,  Cala 
Dùeira  !  Cornino  !  —  Luglio-Novembre. 

286.   —    H.4L0CNEMUM. 

627.  *  —  Halocnemum  strobìlaceum  (Pali.)  M.  Bieb.;  FI.  an.  IV 
Appendice  p.  65.  H.  strobilacewn  var.  cruciatura  Gulia  Barth  I 
p.  462.  Salicornia  cruciata  GD.  p.  30. 

Luoghi  salati.  —  Malta,  San  Giuliano  ecc.  (GD.),  Marsascala 
(Gulia).  —  Ottobre-Novembre. 

287.  —  Salsola. 

628.  —  Salsola  Soda  L.;  Z.  p.  68;  GD.  p.  30;  Gulia  Repert. 
p.  30  et  Barth  I  p.  462  et  463.  —  Malt.  Haxixa  tal  irmied. 

Arene  marine.  —  Malta  e  Gozo,  frequente  !  —  Luglio-Ottobre. 

629.  —  Salsola  Tragus  L.;  Z.  p,  68;  GD.  p.  XV  et  30;  Gulia 
Repert.  p.  30  et  Barth  I  p.  462  et  463.  —  Malt.  Haxixa  tal  irmied. 

Arene  marine.  —  Malta  e  Gozo,  frequente  ancora  più  della 
precedente  !  —  Luglio-Ottobre. 

630.  —  Salsola  vermiculata  L. 

Rupi  marine.  —  Malta,  rara,  Marsascirocco  e  sotto  Casal 
BingliX  —  Agosto-Settembre. 


252  CHENOPODIACEAE 

288.    —    SUAEDA. 

631.  —  Suaeda  fruticosa  (L.)  Forsk.;  Gulia  Barth  I  p.  462. 
Chenopodium  fruticosum  Forskaal  N.°  25.  Scìioberia  fruti- 
cosa GD.  p.  30. 

Rupi  marine,  ma  anche  sopra  vecchi  muri  distanti  dal  mare.  — 
Malta,  frequente,  Initahleb,  Marsascirocco,  Mar  sa  !  Gozo,  Cala 
Dùeira,  Uied  Blngemma,  Xlendi,  fra  Rabato  e  Marsalforno  !  — 
Giugno-Ottobre. 

Oss.  —  Secondo  quanto  ci  scrive  il  Prof.  Raunkiaer,  Direttore 
del  Museo  botanico  di  Copenaga,  l'esemplare  raccolto  a  Malta  da 
Forskaal  e  chiamato  da  esso  Chenopodium  friUicosuìn  (N.°  25), 
sarebbe  da  riferirsi  a  Suaeda  vera.  Forsk.  Non  osiamo  però  am- 
mettere questa  specie  nella  flora  Maltese  dietro  a  questa  sola 
indicazione,  essendo  facile  che  siano  avvenute  delle  confusioni 
di  etichetta  fra  le  piante  raccolte  da  Forskaal  nello  stesso  viag- 
gio a  Malta  e  sulla  cesia  Africana. 

B32.  —  Suaeda  maritima  (L.)  Dum.  ;  Gulia  Barth  I  p.  462; 
Godfery  p.  297.  Chenopodium  marilimum  Z.  p.  13.  Schoberia 
7naritima  GD.  p.  31.  Chenopodina  maritima  Gulia  Repert. 
p.  26.  —  Malt.  Hobbeira  tal  irmied. 

Luoghi  salati  presso  al  mare.  —  Malta,  non  comune,  Mar- 
sascirocco, Marsascala,  Ta  Xbiex  !  Marsa  ecc.  (GD.).  —  Giu- 
gno-Ottobre. 

633.  *  —  Suaeda  Jacquini  (Ten.)  Nyman.  S.  maritima  var.  Ja- 
cquini  FI.  an.  IV  Appendice  p.  66.  Schoberia  salsa  GD.  p.  31. 

Luoghi  inondati  dall'acqua  salata.  —  Malta,  Marsascala  ecc. 
(GD.).  —  Maggio-Agosto. 

Noi  non  abbiamo  visto  questa  specie  che  è  indicata  di  Malta 
soltanto  da  Delicata,  la  citazione  della  Flora  analitica  essendo 
desunta  dalla  Florula  Melitensis. 

Oss.  —  Anredera  scandens  Moq.  Tand.;  Gulia  Repert.  p.  19. 
A.  vesiculosa  Z.  p.  4;  Bertoloni  Annali  St.  nat.  II  p.  358.  — 
Malt.  Fatata. 

Zerafa  dice  di  questa  specie  «  ubique  communis  »,  e  Bertoloni 
la  riporta  fra  le  piante  indigene  di  Malta.  Questa  chenopodiacea, 
originaria  delle  Antille,  è  spesso  coltivata  nei  giardini  e  nei  cor- 
tili per  cuoprire  i  muri,  ma  non  si  trova  mai  subspontanea.  — 
Fiorisce  in  Ottobre. 


AMARANTACEAE,    CALLITRICHACEAE  253 

LXII.  —  mimar  antaceae. 

289.  —  Amarantus. 
634.=^—  Amarantus  deflexus  L. 

Nel  coltivato.  —  Malta.  Sembra  raro,  poiché  fu  raccolto  sol- 
tanto liei  giardini  di  Sant'Antonio  (Borg  !).  —  Maggio-Giugno. 

Questa  specie  non  era  ancora  stata  indicata  per  Malta,  poiché 
Delicata  col  nome  di  A.  ijy^ostratus ,  e  Zerafa  col  nome  di  A.  Bli- 
tum  intendevano  la  specie  seguente, 

635.  —  Amarantus  Craecizans  L.  A.  BlitumZ.  p.  3.  A.jiro- 
siratus  GD.  p.  31. 

Nel  coltivato,  e  lungo  le  viottole  dei  giardini.  —  Malta,  comune, 
per  es.  ImiaTileb,  Sant Antonio,   Bubakra  !  —  Giugno-Ottobre. 

Riferiamo  VA.  prostratus  di  Delicata  a.\VA.  Graecizans  an- 
ziché air^.  deflexus  L.,  perchè  Delicata  lo  dice  comune,  mentre 
del  Graecizans  non  fa  menzione.  L'yl.  Blitum  di  Zerafa,  se- 
condo Delicata,  era  sinonimo  del  suo  prostraius,  e  quindi  deve 
riferirsi  all'ai.  Graecizans  L. 

Gli  esemplari  da  noi  raccolti  che  abbiamo  sott' occhio,  piut- 
tosto che  al  tipo,  appartengono  alia  varietà  sylvesier  (Desf.). 

636.  —  Amarantus  retroflexus  L.;  Z.  p.  42;  GD.  p.  31. 
Nei  campi  irrigui.  —  Malta,  qua  e  là,  per  es.  Gnien  il  Gbir, 

Pàales,  Ùied  Glierzuma  !  —  Aprile-Novembie. 
Questa  specie  si  trova  a  Malta  sotto  varie  forme. 

LXIIL  —  Callitì'ichacsae, 

290.  —  Callitriche. 

637.*—  Callitriche  stagnalis  Scop.  ;  Guiia  Barth.  I  p.   116. 

Malta  (Gulia). 

La  sola  indicazione  data  da  Gulia  nel  Barth  è  «  comune  », 
parola  che  egli  aveva  cancellata  in  penna  nella  copia  che  pos- 
sediamo. 

638.*  —  Callitriche  verna  L.;  Gulia  Barth  I  p.  116. 

Gozo  (Gulia). 

L'unica  indicazione  di  Gulia  è  «  comune  a  Gozo  »,  ed  anche 
qui  il  «comune»  è  stato  da  lui  stesso  cancellato  in  penna. 

639.*—  Callitriche  pedunculata  DO.  ;  Gulia  Barth  I  p.  116. 

Gozo,   Ta  Cene,  molto  rara  (Gulia). 


254  CALLITR.,  PHYTOLACC,  SANTAL.,  EUPHORB. 

640.  —  Callitrìche  autumnalis  L.;  Gulia  Baitli  I  p.  116.  C.  trun- 

cata  Duthie  I  p.  209  et  II  p.  322;  Armitage  p.  498  et  500. 

Piccole  pozzanghere  nei  luoghi  rocciosi,  con  Batrachijum, 
Zannichellia  ecc.  —  Malta,  frequente,  per  es.  Ùied  Incita  !  Ùled 
il  GTiasel  (Duthie!).  —  Marzo-Aprile. 

Questa  é  la  sola  Calliiriche  che  abbiamo  vista  a  Malta.  Tanto 
gli  esemplari  raccolti  da  noi,  quanto  quelli  che  abbiamo  visti 
di  Duthie,  hanno  i  frutti  tutti  sessili  o  quasi,  ed  appartengono 
dunque  al  tipo  (  =  C.  imlastris  var.  ì)ifida  [L.]  Fiori  FI.  an.  Il 
p.  294),  e  non  alla  varietà  truncata  (Guss.). 

Oss.  —  Duthie  II  p.  323  e  325  indica  di  Malta  a  Gneina,  e  di 
Gozo  a  CoAa  Dàeira  una  Calliiriche  sp.  che  non  sappiamo  a 
quale  specie  riferire. 

LXIV.  —  Pkytolaccaceae. 

291.  —    PlIYTOLACCA. 

641.  —  Phytolacca  decandra  L.;  Z.  p.  01;  GD.  p.  31;  Gulia 
Repert.  p.  50;  CG.  Arch.  Melit.  p.  207.  —  Malt.  Riissetl. 

Luoghi  ruderali  e  giardini.  —  Malta,  piuttosto  rara,  Sani" An- 
tonio, fortificazioni  e  fossi  di  Vallellal  —  Giugno-Dicembre. 

Questa  specie,  originaria  dell'America,  può  considerarsi  come 
inselvatichita  a  Malta.  Le  sue  bacche  venivano  usate  per  colo- 
rire i  dolci. 

LXV.  —  Santalaceae, 

292.  —  Thesium. 

642.  —  Thesium  humile  Vahl;  GD.  p.  31;  Duthie  II  p.  325 
et  III  p.  41;  Fi.  an.  IV  Appendice  p.  62. 

Campi  e  luoghi  incolti  aridi.  —  Malta,  piuttosto  raro,  Peìn- 
ì)rolie  Camp,  Deliniara,  Ùied  Incita  !  Corradino  (GD.).  Gozo, 
Xlendi,  Madonna  della  Kala  (Duthie!).  —  Marzo-Aprile. 

LXVI.  —  Euphorbiaceae. 

293.    —    EUPHORBIA. 

643.  —  Euphorbia  Chamaesyce  L.;  Z.  p.  20;  GD.  p.  31;  Gu- 
lia Repert.  p.  22  et  Barth  II  p.  11;  Pari  FI.  it.  IV  p.  448.  — 
Malt.  GemmugTìa. 

Nei  campi.  —  Malta,  frequente  !  —  Maggio-Ottobre. 


EUPHORBIACEAE 


255 


644.  "^^  —  Euphorbia  maculata  L. 

Nei  campi  e  nei  viottoli  dei  giardini.  —  Malta,  rara,  presso 
Casale  Aitard  e  a  SanV Antonio  (Borg!).  —  Maggio. 

Questa  specie,  clie  é  stata  raccolta  per  la  prima  volta  que- 
st'anno (1913),  deve  essere  di  recente  introduzione. 

645.  —  Euphorbia  Peplis  L.;  Z.  p.  20;  Brenner  in  Badger; 
OD.  p.  31;  Pari.  FI.  it.  IV  p.  44G;  Gulia  Barth  I  p.  4G3  et  II 
p.  11;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8. 

Arene  marine  e  campi  arenosi  vicino  al  mare.  —  Malta, 
rara,  Ramla  ta  San  Tumas  !  Mat^sascirocco  (GD.).  Gozo,  pure 
rara,  Ramla  !  —  Aprile-Novembre. 

646.  —  Euphorbia  helioscopia  L.;  Z.  p.  20;  Pari.  FI.  it.  IV 
p.  491;  Gulia  Bartli  II  p.  II;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8.  E.  heliosco- 
ina  var.  pilosa  Nyman  Obs  p.  639;  GD.  p.  31;  Duthie  I  p.  209. 

Luoghi  ruderali  e  campi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta  e  Gozo, 
molto  comune!  —  Novembre-Maggio. 

Trovasi  più  o  meno  rivestita  di  lunghi  peli.  Nei  campi  di  sulla 
raggiunge  notevoli  dimensioni,  mentre  rimane  nana  nei  luoghi 
aridi  e  rocciosi. 

647.  —  Euphorbia  pubescens  Vahl;  Z.  p.  48;  GD.  p.  31;  Gulia 
Barth  II  p.  11;  Duthie  II  p.  322;  CG.  Arch.  Melit.  p.  207. 

Luoghi  umidi.  —  Malta,  molto  rara,  Gnienil  Gbw\  Marsa 
(GD.)-  Gozo,  ugualm.ente  rara,  AVem/^  (Gulia).  —  Giugno-Agosto. 

Questa  pianta  sembra  che  vada  scomparendo.  A  Marsa,  là  dove 
era  ai  tempi  di  Delicata  ora  non  si  trova  più;  ed  in  questi  ultimi 
anni  non  l'abbiamo  più  vista  neppure  a  Ùnten  il  Gbir,  proba- 
bilmente in  causa  della  incanalazicne  dell'acqua. 

648.  —  Euphorbia  spinosa  L.  E.  Melitensis  Pari.  FI.  it.  IV 
p.  479;  Duthie  I  p.  209,  II  p.  322,  323  et  326,  et  ITI  p.  41  ;  Gulia 
Barth  II  p.  11;  Armitage  p.  498;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8  et  Atti 
Congr.  Genova  p.  174.  E.  spinosa  subspecies  Melitensis  Nyman 
Conspect.  FI.  Eur.  p.  G48.  E.  verìnicosa  GD.  p.  31  (ex  Parlatore 
et  Gulia).  E.  Bivonae  var.  Melitensis  FI.  an.  II  p.  277. 

Rupi  e  luoghi  aridi  rocciosi.  —  Malta,  fr-equente  in  tutta  la 
costa  S.  e  0.,  per  es.  Ùied  Babu,  San  Paolo  a  mare,  Marfa,  Mel- 
leTia  ecc.  l  Casal  Bingli  (Spencer!).  Gozo,  abbondante  fra  tfied 
ir  RiTian  e  Ùied  Bingemma  !  Cornino,  dove  è  abbondante  !  — 
Novembre-Giugno. 

Citiamo  la  E.  Melitensis  di  Parlatore  come  semplice  sinonimo 


256  EUPHORBIACEAE 

della  E.  spinosa  perché  non  ci  è  riescito  trovare,  nella  pianta  di 
^]alta,  alcun  carattere  che  non  si  osservi  nelle  varie  forme  di 
E.  spinosa  di  altre  provenienze.  Nelle  Isole  Maltesi  come  al- 
trove, quando  cresce  nei  luoghi  rocciosi  aridi  e  nudi,  prende  la 
forma  di  cespuglietti  erinacei,  alti  1-2  decimetri,  con  abbondanza 
di  rami  morti  e  induriti,  mentre  quando  cresce  in  luoghi  più 
fertili  e  riparati,  acquista  proporzioni  maggiori  (fino  a  3  e  4  de- 
cimetri), e  scarseggiano  i  rami  morti. 

Fiori  (Fior,  an.)  ha  ritenuto  che  la  E.  Meliiensis  di  Parlatore 
fosse  una  varietà  della  E.  Bioonae,  probabilmente  indotto  in 
errore  dalla  somiglianza  che  v'è  fra  la  forma  Maltese  della 
E.  Bivonae  e  la  E.  spinosa. 

G49.  —  Euphorbia  Bivonae  Steud.;  Gulia  Barth  II  p.  11; 
Borg.  Arch.  Melit.  p.  47.  E.  fruticosa  GD.  p.  31.  E.  Bìvonae 
var.  papillaris  Boiss.  in  De  Cand.  Prodr.  XV  p.  131;  Nymau 
Conspect  FI.  Eur.  p.  648;  FI.  An.  Il  p.  276..  E.  spinosa  Gulia 
(sec.  ipsum  Gulia  Barth  II  p.  11), 

Luoghi  rocciosi,  —  Malta,  con  la  precedente,  ma  più  rara, 
per  es.  Ta  Baldii,  Ùied  Bahu,  ImtaUleb,  Casal  Dingli  !  Ùied 
Molibei  (Gulia).  —  Novembre-Giugno. 

A  Malta  trovasi,  della  E.  Bioonae,  soltanto  la  varietà  jMp27to- 
ri5  (Jan.)  Boiss.,  pianta  meno  alta,  a  rami  più  corti  ed  a  foglie 
meno  lunghe  e  meno  acute.  Questa  varietà,  specialmente  come 
si  presenta  in  Malta,  si  avvicina  assai  alla  E.  spinosa.  Boissier, 
che  per  il  primo  riferi  la  pianta  di  Malta  alla  E.  Bivonae  v.pa- 
X)illaris,  ne  aveva  veduto  gli  esemplari  raccolti  in  quest'isola 
da  Cadet  de  Fontenay. 

650.  —  Euphorbia  Characìas  L.  ;  GD.  p.  31;  Gulia  Barth  I 
p.  463;  Armitage  p.  498.  E.  melapeiala  Duthie  I  p.  209  et  210, 
II  p.  324  et  325,  et  III  p.  41;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8.  E.  Characìas 
et  E.  melapeiala  Gulia  Barth  II  p.  II.  E.  Characìas  var.  me- 
lapeiala FI.  an.  IV  Appendice  p.  161. 

Rupi  e  luoghi  rocciosi.  —  Malta,  qua  e  là,  per  es,  tlied  Incita, 
Uied  il  GTiasel,  Bingemma,  Boschello  !  Gozo,  qua  e  là,  Ramla, 
Xlendi,  Cala  Bùeira,  Ta  Cenci  Ùied  Kasab  (Gulia),  San  Di- 
inilri,  Migiar  Scinì  (Duthie  !).  —  Gennaio-Aprile. 

Gli  esemplari  di  Duthie  da'  noi  visti  che  portavano  il  nome 
di  E.  melapeiala,  erano  E.  Characias,  e  questa  specie  sola  ab- 
biamo trovata  nelle  località  indicate  per  E.  melapeiala. 


EUPHORBIACEAE  257 

651.  —  Euphorbia  dendroides  L.;  GD.  p.  31;  Gulia  Alma- 
nacco p.  68  et  Barth  II  p.  11;  Duthie  II  p.  322,  323  et  324; 
Armitage  p.  498;  Parlatore  FI.  it.  IV  p.  553;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8. 

Luoghi  rocciosi.  —  Malta,  frequente,  per  es.  llied  il  GTiasel, 
Gneina,  Bingemma  ecc.  !  Gozo,  Xlendi,  Migiarro,  ÙLed  Bin- 
gemma  !  Ta  Cene  (Gulia).  Comino  !  ~  Dicembre-Maggio. 

652.  —  Euphorbia  Terracina  L.  ;  Brenner  in  Badger  ;  GD. 
p.  31  ;  Gulia  Barth  II  p.  11  ;  Duthie  II  p.  323  et  325. 

Luoghi  arenosi  vicino  al  mare.  —  Malta,  penisola  di  Marfa 
e  golfo  di  MelleTia,  ivi  abbastanza  abbondante,  ma  non  vista  al- 
trove !  Gozo,  Ramlal—  Aprile-Settembre. 

653.  —  Euphorbia  ParaSios  L.  ;  Brenner  in  Badger  ;  GD. 
p.  31  ;  Pari.  FI.  it.  IV  p.  526;  Gulia  Barth  II  p.  11;  Duthie  II 
p.  325. 

Nelle  arene  marine.  —  Malta,  vari  luoghi,  Gneina,  Ramla  ta 
San  Tumas,  penisola  di  Marfa  !  Saline  (GD.).  Gozo,  Ramla  ! 
Cornino  !  —  Aprile-Settembre. 

654.  —  Euphorbia  pinea  L.  ;  Nyman  Obs.  p.  639  ;  GD.  p.  31  ; 
Pari.  FI.  it.  IV  p.  521;  Duthie  II  p.  324  et  326.  E .  pinea  typica 
et  var.  e.  Guss. ;  Gulia  Barth  II  p.  11.  E.  segelalis  Z.  p.  20  (ex 
Delicata);  Daveau  p.  17? 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  Gozo,  Cornino  e  Filfola, 
comunissima!  Cominotto  (Duthie).  —  Fiorisce  tutto  l'anno. 

Pianta  variabilissima  per  il  portamento,  la  forma  e  la  colo- 
razione delle  foglie. 

655.  *  —  Euphorbia  biumbellata  Poir.;  GD.  p.  32;  Gulia  Barth 
lì  p.  11  ;  CG.  Arch.  Melit.  p.  206.  E.  Cgparissias  Z.  p.  20;  G.  De- 
licata PI.  Mei.  lectao  p.  75  (monente  ipso  Delicata).  E.  nicaeen- 
sis  Gulia  (monente  ipso  Gulia  Barth  II  p.  11). 

Luoghi  erbosi  e  campi.  —  Malta,  Ùied  Bahu  (GD.),  Marsa 
(Gulia).  —  Marzo-Maggio. 

Riportiamo  per  questa  specie  che  non  abbiamo  mai  trovata, 
le  indicazioni  di  Delicata  e  di  Gulia. 

656.  —  Euphorbia  Aleppica  L.;  Daveau  p.  17;  FI.  an.  IV  Ap- 
pendice p.  160;  CG.  Arch.  Melit.  p.  204.  E.  dipani  GVi.  p.  31; 
Gulia  Barth  II  p.  11. 

Campi  coltivati.  —  Malta,  frequente,  Corradino,  Addolorata, 

Marsa,  Zarrico,   Casal  Luca,  Notalnle  !  —  Maggio-Settembre. 

Dagli  esemplari  conservati   nell'  Erbario  Universitario,  come 

SoJiiiiER  et  Caruaxa  Gatto.  —  Flora  Meliiensis  nova.  17 


258  EUPHORBIACEAE 

dalle  località  indicate,  abbiamo  rilevato  che  è  questa  là  specie 
chiamata  E.  Cupani  da  Delicata  e  da  Gulia. 

657.  —  Euphorbia  Peplus  L.  ;  Z.  p.  20;  Cleghorii  p.  119.  E.pe- 
ploides  Duthie  II  p.  321  et  326  ;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8.  E.  Peplus 
et  E.  peploides  Nyman  Obs.  p.  638  et  639  ;  GD.  p.  32  ;  Pari.  FI.  it. 
IV  p.  498  et  500;  Gulia  Barth  II  p.  11. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  molto 
comune!  Cominotto  (Duthie).  —  Novembre-Aprile. 

11  tipo  è  piuttosto  raro,  mentre  é  molto  comune  invece  la  va- 
rietà peploides  (Gouan),  specialmente  sugli  altipiani  più  sterili, 
fra  le  microfite. 

658.  —  Euphorbia  exigua  L.  ;  Z.  p.  48;  Pari.  FI.  it.  IV  p.  504; 
Gulia  Barth  li  p.  11  ;  Duthie  II  p.  326.  E.  exigua  tijptca  et  var.  re- 
tusa  GD.  p.  32;  Duthie  I  p.  209. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  comune! 
Cominotto  (Duthie).  —  Gennaio-Maggio. 

11  tipo  che  trovasi  nei  luoghi  meno  aridi,  è  molto  meno  co- 
mune della  var.  relusa  (Cav.)  che  abbonda  specialmente  sugli 
altipiani  nudi  fra  le  mici'oflte.  Non  mancano  passaggi  fra  il  tipo 
e  la  varietà.  Questa  trovasi  con  foglie  più  o  meno  numerose  e 
ravvicinate,  spesso  colorate  in  rosso.  Una  forma,  con  foglie  molto 
corte  e  densamente  imbricate  e  con  fusti  flessuosi,  diflùsi  e  pro- 
strati, meriterebbe  di  essere  distinta  col  nome  di; 

E.  exigua  L.  var.  r elusa  (Cav.)  forma  imliricala. 

La  stessa  variabilità  osservasi  anche  nella  Euphorbia  exigua 
di  Lampedusa. 

Oss.  —  Le  Euphorbia  in  genere  sono  chiamate  dai  Maltesi 
Tengìiud, 

294.  —  Merctjrialis. 

659.—  Mercurialis  annua  L.  ;  Z.  p.  29;  Nyman  Obs.  p.  600; 
M.  annua  et  M.  ambigua  GD.  p.  32;  Gulia  Repert.  p.  8;  Pari. 
FI.  it.  IV  p.  587;  Duthie  I  p.  200  etili  p.  41.  M.  annua  lij pica 
et  var.  ambigua  Gulia  Barth  II  p.  10.  —  Malt.  Buricba. 

Nel  coltivato,  luoghi  ruderali  e  lungo  le  vie.  —  Malta,  Gozo 
e  Cornino,  comunissima  !  —  Ottobre-Aprile. 

Trovasi  qua  e  là,  tanto  a  Gozo  che  a  Malta,  la  var.  ambigua, 
ma  è  piuttosto  rara. 


EUPHORBIACEAE,    CYNOCRAMBEAE  259 

295.  —  RiciNUS. 

660.  —  Ricinus  communis  L.;  Gulia  Repert.  p.  49;  Nat.  Malt. 
p.  8.  —  Malt.  Riccinua. 

Luoghi  ruderali.  —  Malta,  nei  fossi  intorno  alle  fortificazioni 
di  Valletta,  dove  rinasce  spontaneamente  in  abbondanza,  e  a  Peìn- 
broke  Camp\  —  Fiorisce  per  tutto  l'anno. 

Come  nota  Gulia,  a  Malta  il  Ricino  é  perennante. 

Oss.  —  Ricinus  Zanzibarensis  Hort. 

A  Malta,  nel  fondo  della  valle  di  Zenhia  (ramo  del  Ùied  il 
GTiasel),  abbiamo  trovato  vari  individui  di  R.  Zanzibarensis 
rigogliosi,  in  luogo  fresco  e  ombroso,  lontano  dalle  colture,  che 
avevano  l'aspetto  di  piante  perfettamente  inselvatichite.  Però, 
avendo  trovato  questa  specie  una  volta  sola,  non  la  numeriamo. 

296.  —  Crozophora. 

661.  —  Crozophora  tinctorla  (L.)  A.  Jussieu  ;  GD.  p.  32;  Gulia 
Repert.  p.  60  et  Barth  I  p.  463  et  II  p.  11  ;  Pari.  FI.  it.  IV  p.  594; 
Daveau  p.  18.  Cì^oton  tinctoriiim  Z.  p.  16.  —  Malt.  Tiirnasol. 

Nei  campi  coltivati,  specialmente  dopo  la  raccolta.  —  Malta 
e  Gozo,  comune  !  —  Maggio-Ottobre. 

Era  specialmente  comune  nei  campi  di  cotone,  come  nota  il 
Daveau,  all'epoca  in  cui  hi  coltivazione  di  questa  pianta  aveva 
preso  una  grande  estensione. 

297.  —  Andrachne. 

662.  —  Andrachne  telephioides  L.  ;  Z.  p.  4;  GD.  p.  32;  Pari. 

FI.  it.  IV  p.  599;  Gulia  Barth  II  p.  9  et  11  ;  Godfery  p.  297;  FI. 
an.  II  p.  290. 

Campi  e  luoghi  sassosi  e  aridi.  —  Malta,  qua  e  là,  per  es.  Zm^- 
rico,  Marsa,  Ùied  Kirda,  Ùnrdia,  Casale  Atlard  ecc.  !  —  Marzo- 
Agosto. 


'o^ 


LXVII.  —  Cynocramheae. 

298.  —  Theligonum. 


663.—  Theligonum  Cynocrambe  L.  ;  Z.  p.  73;   Nyman  Obs. 
p.  658;  GD.  p.  32;  Gulia  Repert.  p.  27  et  Barth  II  p.  10;  Pari.  FI. 


260  CYNOCRAMBEAE,  BALANOPHORACEAE 

it.  IV  p.  310;  Cleghorn  p.  121  ;  Daveau  p.  18;  Armitage  p.  497.  — 
Malt.  Habak  il  hniezer. 

Muri,  rcccie  e  luoghi  sassosi.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  co- 
munissimo! —  Dicembre-Maggio. 

LXVIII.  —  Bfilanophoraceae. 

299.  —  Cynojiorium. 

BB*.  —  Cynomorium  coccineum  L.  Amoenitates  Academicae 
voi.  IV  Dissert.  65  (cum  icone);  Z.  p.  160;  Brenner  in  Badger; 
GD.  p.  33;  Gulia  Repert.  p.  26;  Pari.  FI.  it.  IV  p.  383-4;  Cleg- 
horn p.  114-5;  Duthie  II  p.  325  ;  CG.  Medit.  Nat.  I  p.  127;  FI. 
an.  I  p.  288;  Boi-g  Arch.  Melit.  p.  47.  Fucus  spicalus  coccineus 
Melitensis,  ìjlanta  singitlaris  et  rarissima  nunc  prìmum  cu- 
riosis  evulgata  Bonamicus  Mss.  Fungus  Typhoides  coccineus 
Melitensis  Boccone  Icones  et  Descr.  etc.  p.  80-82  (cum  icone, 
tab.  43).  Fungus  Tijplioides  coccineus  titberosus  Melitensis 
Boccone  Museo  di  Fisica  etc.  p.  69-71  (cum  icone  p.  56,  tab.  1). 
Fungus  Tijphoides  Liburnensis  Micheli  in  Tilli  Catalog.  plant. 
Horti  Pisani  p.  04.  Cynomorion  coccineum  officinarum  Mi- 
cheli Nova  piantar,  genera  p.  17.  Fungus  Melitensis  Istit.  scient. 
Bonon.  Comment.  tom.  I  p.  158;  Boisgelin  Ancient  and  mod. 
Malta  I  p.  72  (cum  icone)  et  p.  157;  De  Borch  Lettres  etc.  II 
p.  6-7  (cum  duabus  tabulis).  Fungo  di  Malta  Targioni-Tozzetti 
Diz.   bot.  II  p.  87.  —  Malt.  Gherh  il  general,  o  GTierìi  signur. 

In  vicinanza  del  mare,  parassita  sulle  radici  di  Inula  crith- 
moides  e  di  Obione  portulacoides.  —  Malta,  presso  Casal  Dingli  l 
Gozo,  GeMa  tal  Aitar  e  Hagra  tal  General  {GD.  ecc.).  —  Fio- 
risce in  Aprile. 

Questa  pianta,  che  aveva  colpito  la  fantasia  dei  medici  e  sem- 
plicisti per  la  sua  strana  apparenza,  si  trova  già  menzionata 
nel  1647  dal  Commendatore  dell'  Ordine  di  Malta  Abela  nella 
sua  «  Descrizione  di  Malta  ecc.  ».  Primo  a  descriverla  fu  il 
Bonamico  in  una  dissertazione  scritta  verso  il  1670  ma  rimasta 
inedita.  Boccone  che  ebbe  la  pianta  dal  Bonamico,  la  chiamò 
Fungus  Typhoides,  per  la  sua  somiglianza  colla  infiorescenza 
delle  Typiia.  Per  molto  tempo,  grazie  alle  virtù  medicinali  che 
gli  attribuivano  (specialmente  contro  la  dissenteria  e  le  emor- 
ragie), fu  un  articolo  di  esportazione  per  Malta,  e  molte  delle 


BALANOPHORACEAE 


261 


narrazioni  di  viaggio  ed  altri  scritti  concernenti  Malta  ne  par- 
lano. Il  Cavaliere  Maltese  Boisgelin,  nella  sua  Opera  «  Ancient 
and  modem  Malta  »  scritta  nel  1805,  dice  che  i  Gran  Maestri 
dell'Ordine  si  erano  riservato  il  diritto  esclusivo  di  fare  racco- 
gliere qutìsfa  pianta,  e  che  nel  1744  avevano  reso  inaccessibile 
lo  scoglio  Hagra  tal  Gernal  (sic)  (del  quale  dà  una  figura),  per 
assicurarsi  quella  privativa.  Ma  avanti  che  fosse  reso  inacces- 
sibile, lo  scoglio  era  stato  collegato  con  la  vicina  costa  di  Gozo 
mediante  una  solida  corda  sulla  quale  scorreva,  sospeso  a  delle 
rotelle,  un  vagoncino  capace  di  portare  uno  o  due  uomini.  Me- 
diante questo  vagoncino,  i  guardiani  potevano  accedere  allo 
scoglio  e  andare  a  raccogliere  il  Cìjnomormm.  I  Gian  Maestri 
distribuivano  il  prezioso  medicinale  agli  spedali  dell'Ordine,  ai 
Cavalieri  ed  agli  abitanti  dell'isola  che  ne  abbisognavano,  e  ne 
mandavano  anche  in  altri  paesi. 

L'isolotto  detto  Hagra  tal  General  è  situato  vicino  al  Gozo, 
nella  Cala  Bueira,  ed  è  oggi  inaccessibile,  non  essendovi  più  la 
corda  vettrice.  Da  Boccone  (Museo  di  Fisica  ecc.)  sappiamo  come 
il  Cynomoriaìn,  che  abbondava  su  quello  scoglio,  fosse  stato  poi 
trovato  anche  in  un  altro  punto  del  Gozo,  in  luogo  detto  secondo 
Boccone  Melica  tal  Charrucci  (?).  Di  poi  è  stato  trovato  anche 
nell'Isola  di  Malta.  In  Europa  trovasi  ancora  in  Sicilia,  a  Lam- 
pedusa e  nella  Spagna  meridionale.  Ai  tempi  di  Micheli  esisteva 
anche  a  Livorno,  ma  pare  che  di  là  sia  scomparso.  È  frequente 
nell'Africa  Settentrionale. 

Fino  dal  tempo  di  Bonamico  e  di  Boccone  il  Cijnomorium  ve- 
niva chiamato  dai  Maltesi  Heeritz,  ovvero  Heerch  tal  general, 
che  suona  lo  stesso  che  radice  del  generale,  dal  nome  dello 
scoglio  sul  quale  si  trova  in  abbondanza.  Per  molto  tempo  fu 
chiamato  Fango  Maltese.  Primo  a  riconoscere  in  esso  una  fa- 
nerogama parassita,  a  disegnarne  i  fiori  maschili  e  femminili 
e  dargli  il  nome  generico  di  Cynomorion  fu  P.  A.  Micheli  nel 
Nova  plantarum  genera  (1729). 

Linneo,  che  intorno  a  questa  pianta  scrisse  una  dissertazione, 
conservando  il  nome  generico  di  Micheli  gli  diede  quello  spe- 
cifico di  coccùieimi.  Le  figure  di  Linneo  e  di  Boisgelin  non 
sono  altro  che  la  riproduzione  di  quella  di  Micheli. 

I  medici  lianno  oramai  cessato  di  prescrivere  il  Cynoìnoriwn, 
ma  alcuni  popolani  Maltesi  ne  fanno  ancora  uso. 


262  URTICACEAE 


LXIX.  —   TJrticaceae. 


00.  —  Urtica. 


6B5.  —  Urtica  urens  L.  ;  Z.  p.  77  ;  GD.  p.  32  ;  Pari.  FI,  it.  IV 
p.  316;  Gulia  Barth  li  p.  IO;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8;  FI.  an.  IV  Ap- 
pendice p.  61. 

Luoghi  ruderali,  vicino  all'abitato,  lungo  le  strade  ecc.  — 
Malta  e  Gozo,  assai  meno  comune  della  seguente  !  —  Dicembre- 
Aprile. 

666.  —  Urtica  membranacea  Poir.  ;  JN'yman  Obs.  p.  658;  Pari. 
FI.  it.  IV  p.  319  {ti/pits  et  var.  neglecla);  Gulia  Barth  II  p.  10. 
U.  membranacea  et  U.  neglecia  GD.  p.  32. 

Stessi  luoghi  della  precedente,  e  particolarmente  abbondante 
nei  giardini  e  nel  coltivato.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  comu- 
nissima  !  —  Novembre-Maggio. 

La  varietà  neglecla  (Guss.)  trovasi  qua  e  là  col  tipo. 

Oss.  —  Urtica  dioica  Z.  p.  77  ;  GD.  p.  32  ;  Cleghorn  p.  120  ; 
Pari.  FI.  it.  IV  p.  325;  Gulia  Barth  11  p.  10;  CG.  Nat.  Malt. 
p.  8  et  Arch.  Melit.  p.  204. 

L'indicazione  di  Delicata  il  quale  scrisse  che  questa  specie  era 
comune,  indicazione  ripetuta  poi  da  altri  autori,  ci  consta  che 
è  dovuta  ad  un  errore  di  determinazione.  La  Urtica  dioica  L. 
finora,  per  quanto  sappiamo,  non  è  stata  trovata  a  Malta. 

687.  —  Urtica  pilulifera  L.  ;  Forskaal  N.°  82  ;  Z.  p.  77;  Pari. 
FI.  it.  IV  p.  331;  Daveau  p.  17;  Gulia  Barth  li  p.  JO.  U.Balea- 
rica  GD.  p.  32. 

Luoghi  ruderali.  —  Malta,  comune  !  Gozo,  dove  pare  più 
rara!—  Febbraio -Maggio. 

Oss.  —  Le  ortiche  in  Maltese  sono  dette  Jlorrik. 

301.  —  Parietaria. 

668.  —  Parietaria  officinalis  L.  ;  Pari.  FI.  it.  IV  p.  335;  Gulia 
Barili  II  p.  10.  P.  olflcinalis  et  P.  Jmlaica  Z.  p.  59.  P.populi- 
folia  Nyman  Obs.  p.  661.  P.  popalifolia  et  P.  diffusa  GD.  p.  XV, 
32  et  33.  P.  dilfma  Gulia  Repert.  p.  65.  P.  diffusa  var.  popa- 
lifolia  CG.  Atti  Congr.  Genova  p.  174.  P.  ojficinalis  var.  populi- 
folia  FI.  an.  I  p.  278.  P.  officinalis  typica  et  varietates /wcfazca 
et  popidifolia  Borg  Arch.  Melit.  p.  48.  —  Malt.  Xeìit  il  riti. 


URTICACEAE  '  263 

Luoghi  tanto  coltivati  che  incolti,  ma  specialmente  sulle  rupi 
e  sui  muri.  —  Malta,  Cozo  e  Cornino,  molto  comune  dovun- 
que !  —  Fiorisce  tutto  l'anno. 

Qui  come  altrove  la  P.  officinalis  si  presenta  sotto  forme 
assai  diverse  a  seconda  della  stazione  dove  cresce.  Trovasi  eretta 
con  foglie  grandi  [var.  erecla  (Mert.  et  K.)]  come  diffusa  e  pro- 
strata, con  foglie  più  piccole  [var.  Juclaica  (L.)].  La  forma  chia- 
mata da  Nyman  P.  populifoUa,  eretta  e  con  foglie  assai  grandi, 
non  è  per  niente  speciale  a  Malta,  m.a  è  frequente  anche  sul 
continente  italiano. 

669.  —  Parietarìa  Lusitanica  L. 

Luoghi  ombrosi,  sulle  rupi.  —  Gozo,  piuttosto  rara,  Xlendi 
fra  Babaio  e  Marsal forno  !  —  Aprile-Maggio. 

Oss.  —  Cannabis  saliva  L.  ;  Z.  p.  10.  C.  indica  Gulia  Repert. 
p.  33  et  Barth  II  p.  IO.  —  Malt.  Kanneb. 

La  canapa  che  si  coltiva  soltanto  in  alcuni  orti  per  darne  i 
semi  agli  uccelli,  si  trova  qua  e  là  subspontanea  sugli  scarichi 
e  nei  luoghi  ruderali  (per  esempio  a  Ùied  Kirda  !),  ma  non  ci 
sembra  che  meriti  di  essere  enumerata  fra  gli  elementi  della 
flora  Maltese. 

302.  —  Ficus. 

670.  —  Ficus  Carica  L.  ;  Z.  p.  21  ;  Pari.  FI.  it.  IV  p.  368; 
Gulia  Kew  Gard.  Bull.  p.  235.  F.  Carica  typus  et  var.  Capriflcus 
GD.  p.  33;  Gulia  Barth  II  p.  10.  F.  Carica  Caprificus,  bifera  et 
unifera  Gulia  Repert.  p.  17,  3,  9.  —  Malt.   Tin  e  Duccar. 

Rupi  e  vecchi  muri.  —  Malta  e  Gozo,  qua  e  là  !  —  Maggio- 
Giugno. 

Il  fico  é,  dopo  il  carrubio,  l'albero  che  si  coltiva  in  maggior 
quantità  nelle  Isole  Maltesi.  I  frutti  del  caprifico  selvatico  non 
sono  mangerecci. 

In  lingua  Maltese  la  pianta  di  fico  domestico  si  chiama  Baitar 
0  Tin,  e  il  caprifico  Duccar.  I  fichi  San  Pieri  si  chiamano  Baiiar 
la  San  Giuan  ed  i  fichi  d'  autunno  Tin  baiiri,  Tin  Parsoti, 
Farliizaan  e  Bzengul. 

Oss.  —  Morus  ìiigra  L.  ;  Z.  p.  55  ;  Gulia  Repert.  p.  60,  Kew 
Gard.  Bull.  p.  241  et  Barth  II  p.  10.  —  Malt.   Tut. 

Nel  Repertorio  e  nel  Kew  Bull.,  Gulia  menziona  il  gelso  nero 
come  specie  esotica.  Nel  Barth  però  dice  che  lo  crede  indigeno 


264  URTICACEAE,  ARISTOLOCHIACEAE,  CUPULIFERAE 

e  che  in  passato  era  molto  abbondante  a  Malta  in  Uied  il  Ba- 
runi  ;  ma  essendo  stato  distrutto  in  quella  località,  ritiene  che 
non  si  debba  più  annoverare  fra  le  specie  Maltesi. 

—  Morus  alba  L.  ;  Gulia  Reperì,  p.  12  et  60,  et  Kew  Gard. 
Bull.  p.  241.  —  Malt.  Tal  abial  o  Censi. 

Per  l'addietro,  al  tempo  in  cui  si  era  cercato  di  favorire  la 
produzione  della  seta  in  Malta,  vennero  piantati  molti  gelsi. 
Da  diverso  tempo  però  l'allevamento  dei  bachi  da  seta  è  ab- 
bandonato, e  con  esso  la  coltivazione  del  gelso. 

303.  —  Ulmus. 

671.  —  Ulmus  campestris  L. 

Luoghi  rocciosi  selvatici.  —  Malta,  nel  fondo  della  valle  di 
GTiain  il  Gbira,  dove  trovasi  in  discreta  quantità  !  —  Febbraio. 

Lauraceae. 

Oss.  —  Laurus  nobilis  L.:  Z.  p.  27;  Bertoloni  Ann.  St.  nat.  II 
p.  359;  Gulia  Repert,  p.  48  et  Almanacco  p.  69.  ~  Malt.  Rand. 

Bertoloni  1.  e.  commentando  il  Thesaurus  di  Zerafa,  cita  l'alloro 
fra  le  piante  indigene  di  Malta.  Zerafa  però  probabilmente  in- 
tendeva citarlo  soltanto  come  pianta  coltivata.  Gulia  nell'Alma- 
nacco lo  dice  spontaneo  nel  Vied  Kirda,  ma  nel  Repertorio  lo 
dice  esotico, 

Noi  l'abbiamo  visto  qua  e  là,  ad  esempio  nel  Uied  Kirda,  in 
apparenza  inselvatichito,  ma  in  realtà  quelle  piante  erano  avanzi 
di  antiche  colture. 

LXX.  —  ^Iristolochiaceae. 

304.  —  Aristolochia. 

672.  —  Aristolochia  longa  L.  ;  Gulia  Barth  I  p.  421  et  II  p.  9. 
Luoghi  rocciosi.  —  Malta,  molto  rara,  Ùied  Babu\  Uied  Gho- 

mor  (Reade),  Ùied  Hreief{Aspha.r,  sec.  Gulia).  —  Aprile-Giugno. 

LXXI.  —  Cupuliferae. 

305.  —  QuERCUs. 

■673.  —  Quercus  Ilex  L,  ;  Z.  p.  65;  Gulia  Repert.  p.  4.  —  Malt. 
BaUid. 


CUPULIFERAE,  SALICACEAE  265 

Valli  rocciose.  —  Malta,  raro,  Ta  Balda  dove  forma  un  pic- 
colo bosco,  vallo  di  Bosclietto  !  Ballut  presso  San  Paolo  a  mare 
(Borg!).  —  Aprile-Maggio. 

Benché  il  leccio  non  venga  citato  da  alcuno  coìine  pianta  Mal- 
tese (Gulia  Repert,  lo  dice  esotico),  non  esitiamo  a  ritenere  che 
le  non  poche  piante  che  se  ne  trovano  in  diversi  luogi  sono 
l'avanzo  di  macchie  e  boschi  antichi  i  quali,  se  ce.ssasse  l'azione 
distruggitrice  dell'uomo,  tornerebbero  a  guadagnare  terreno,  e 
che  questa  specie  abbia  quindi  ogni  diritto  alla  cittadinanza  nella 
Flora  Maltese.  Della  maggiore  estensione  in  antico  delle  leccete 
fanno  fede  vari  nomi  di  luoghi,  come  II  Balliot,  Ùìed  Balluia, 
Gìiain  Ballata  ecc.  derivati  dal  nome  Maltese  del  leccio  (Bal- 
lai). Tali  nomi  provano  che  questa  pianta  una  volta  eia  co- 
mune in  Malta.  Nel  luogo  detto  Ballai  ne  abbiamo  visto,  insieme 
a  piante  giovani,  alcune  di  grandi  dimensioni,  e  certo  vecchissime. 

Oss.  —  Corylas  Avdlana  L.;  Z.  p.  15;  Gulia  Repert,  p.  22; 
Pari.  FI.  it.  IV  p.  158;  CG.  Atti  Congr.  Genova  p.  175.  —  Malt. 
Gelleusa. 

Specie  ammessa  erroneamente  per  Malta  da  Parlatore  nella 
flora  italiana  sulla  fede  di  Zerafa  il  quale  la  citava  come  pianta 
coltivata.  Gulia  nel  Repertorio  scrisse  alla  voce  nocciuolo  «  in- 
digeno »,  evidentemente  per  errore. 

LXXII.  —  Salicaccae. 

306.  —  Salix. 

674.  —  Salix  pedicellata  Desf.  ;  GD.  p.  32;  Pari.  FI  it.  IV 
p.  248;  Gulia  Repert.  p,  66  et  Barth  II  p.  10;  CG.  Nat.  :\Ialt. 
p.  8.  S.  aurita  var.  loedicellata  FI.  an.  I  p.  259.  S.  Caprea  Z. 
p.  67  ;  G.  Delicata  PI.  Mei.  lect.  p.  75.  —  Malt.  Safsaf. 

Lungo  i  corsi  d'acqua.  —  Malta,  raro,  ImtaTileb,  Gneina  ! 
Mar  sa  (GD.),  Gìiain  il  Ghlra  (Gulia).  —  Gennaio-Febbraio. 

Questa  pianta  si  fa  sempre  più  rara.  Dai  luoghi  indicati  da 
Delicata  e  da  Gulia  sembra  oramai  scomparsa. 

675.  —  Salix  alba  L.  S.  fragilis  GD.  p.  32  ;  Pari.  FI.  it.  IV 
p.  221  ;  Gulia  Barth  II  p.  10  ;  FI.  an.  I  p.  256.  —  Malt.  Safsar. 

Lungo  i  corsi  d'acqua.  —  Malta,  raro,  Ghirghenti,  Gnien  il 
GMrl  Bosclietto  (Gulia).  —  Marzo-Aprile. 
Non  avendo  trovato  altro  che  Salix  alba  L.  nella  località  di 


266  SALTCACEAE,    TYFHACEAE 

Gnien  il  Gbir  indicata  da  Delicata  e  da  Gulia  per  S.fragilìs  L., 
supponiamo  che  l'indicazione  di  questa  specie  sia  dovuta  ad  er- 
ronea determinazione.  Parlatore  la  cita  soltanto  sulla  autorità 
di  Delicata. 

307.  —    POPULUS. 

676.  —  Populus  alba  L.;  Z.  p.  63;  Gulia  Repert.  p.  39,  Barili  I 
p.  421  et  463,  et  II  p.  10,  et  Almanacco  p.  66.  —  Malt.  LuU. 

Lungo  i  corsi  d'acqua  e  luoghi  umidi.  —  Malta,  abbastanza 
frequente,  Ghirghenti,  Boschetto,  Ùied  ir  Rum,  Bingemma, 
BciTiria  ecc.  !  Ùied  il  Barimi  (Gulia).  Gozo,  Migiarro  I  Xlendi, 
Ùied  il  Kasab  (Gulia).  —  Febbraio-Marzo. 

Gulia  nel  Repertorio  indicava  questa  specie  come  esotica;  ma 
nel  Barth  la  annovera  fra  gli  elementi  della  flora  Maltese. 


MONOCOTYLEDONEAE. 

LXXIII.  —  Tf/phaceae. 

308.  —  Typha. 

677.  -  Typha  angustifolia  L.;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8.  —  Malt. 
Buda. 

Nelle  acque  dal  corso  lento.  —  Malta,  rara,  Gneina  !  —  Aprile- 
Giugno. 

678.  —  Typha  latìfolia  L.;  Z.  p.  76;  GD.  p.  33;  Pari.  FI.  it.  II 
p.  264  ;  Gulia  Repert.  p.  7.  —  Malt.  Bada. 

Nei  corsi  d'acqua,  colla  precedente.  —  Malta,  rara,  Gneina, 
Fiddien  !  Marsa  (GD.).  —  Aprile-Giugno. 

Dalla  Marsa,  dove  era  indicata  da  Delicata,  in  seguito  ai 
lavori  fatti  è  oramai  scomparsa. 

309.  —  Sparganium. 

679.  —  Sparganium  ramosum  Huds.;  Z.  p.  72;  GD.  p.  33; 
Pari.  FI.  it.  II  p.  268. 

Nelle  acque  dal   corso  lento.  —   Malta,   rara,    Ghirghenti  ì 
Marsa  (GD.).  —  Maggio-Luglio. 
Anche  questa  specie  oggi  è  scomparsa  dalla  Marsa. 


ARACEAE,    LEMNACEAE  267 

LXXiv.  —  *Mraceae. 

310.  —   COLOCASIA. 

680.  —  Colocasia  antiquorum  Schott;  GD.  p.  33;  Gulia  Re- 
pert.  p.  26;  Pari.  FI.  it.  II  p.  255;  FI.  an.  I  p.  148.  Aì'um  Colo- 
casia Forskaal  N.°  81  ;  Z.  p.  6.  —  Malt.  GtiorgTias. 

Lungo  i  corsi  d'acqua.  —  Malta,  raro,  ImlaTileì),  San  Martin, 
BaTiria  !  —  Marzo-Maggio. 

311.  —  Arum. 

681.  —  Arum  Italicum  Mill.;  GD.  p.  33  et  44;  Gulia  Repert. 
p.  22  et  Barth  II  p.  112.  A.  maculatimi  Z.  p.  G.  A.  Italicum 
et  A.  maculatwn  G.  Delicata  PI.  Mei.  lect.  p.  75  (inoliente  ipso 
GD.).  —  Malt.   Gami. 

Luoghi  erbosi,  lungo  le  vie.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  molto 
frequente!  —  Marzo-Aprile. 

Trovasi  tanto  con  foglie  uniformemente  verdi  quanto  con  foglie 
venate  e  macchiate. 

312.—  Dracunculus. 

682.*  —  Dracunculus  vulgaris  Schott;  Pari.  FI.  it.  II  p>  251; 
FI.  an.  I  p.  148.  Aìvim  Dracunculus  Z.  p.  7;  GD.  p.  33;  Gulia  Re- 
pert. p.  22;  CG.  Ardi.  Melit.  p.  205.  —  Malt.  Garyii  liexret  il  serp. 

Luoghi  ombrosi.  —  Malta,  Zurrico  (GD.).  —  Marzo-Maggio. 

313.  —  Arisardm. 

683.  —  Arisarum  vulgare  Targ.-Tozz.  ;  GD.  p.  34  ;  Pari.  FI. 
it.  II  p.  236;  Gulia  Repert.  p.  22;  Cleghorn  p.  121.  Arum  Ari- 
sarum Z.  p.  7;  Nyman  Obs.  p.  658.  —  xMalt.  Gami  tal  pipi. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  Gozo,  Cornino  e  Co- 
minotto,  comune  !  —  Dicembre-Marzo. 

Trovasi  talvolta  con  foglie  macchiate  per  l'azione  dell'alga 
parassita  Pliyllosipìion  Arisari. 

LXXV.  —   Ltemnaceae, 

314.  —  Lemna. 

684.  *  —  Lemna  minor  L.  ;  Z.  p.  27  ;  GD.  p.  34  ;  CG.  Arch, 
Melit.  p.  205. 


268  LEMNACEAE,    NAJADACEAE 

Sulle  acque  stagnanti.  —  Malta,  Marsa  (GD.).  —  Maggio- 
Giugno. 

Specie  indicata  soltanto  da  Delicata.  Può  darsi  clie  sia  scom- 
parsa ora  che  la  Marsa  è  stata  in  parte  prosciugata. 

LXXYL  —  J\^ajadaceae. 

315.  —    POSIDONIA. 

685.  —  Posidonia  Oceanica  (L.)  Delile.  P.  Caulini  G\ì\\2ì  Barth 
I  p.  239.  CauUnia  Oceanica  Gulia  Repert.  p.  1.  Zostera  marina 
GD.  p.  34;  Medljxott  p.  340.  —  Malt.  Alca  tal  batiar. 

Cresce  nei  bassi  fondi  marini  e  viene  rigettata  in  copia  sulla 
costa.  —  Malta    Gozo,  Cnmino  !  —  Maggio-Giugno. 

Medlycott  in  Seddal  (v.  bibliografia)  dice  che  la  Zostera  ma- 
rina forma  densi  tappeti  nelle  insenature  melmose,  che  viene 
adoperata  per  concimare  i  campi,  e  che  le  sue  fibre  rotolate 
dal  mare  formano  delle  piccole  palle.  Da  tutto  ciò  si  vede  che 
per  Zostera  marina  Medlycott  intendeva  la  Posidonia  Oceanica. 
Dobbiamo  ritenere  che  anche  Delicata  chiamasse  Zostera  ma- 
rina la  Posidonia,  jìoichè  di  questa  pianta,  tanto  comune  su 
tutte  le  coste  Maltesi,  non  fa  menzione. 

316.  ~    ZOSTKR.V. 

G86.*  -  Zostera  marina  L.;  GD.  p.  34;  Gulia  Barth  I  p.  239; 
FI.  an.  Appendice  p.  40. 

Nel  mare,  in  fondo  melmoso.  —  Malta,  comune  lungo  la  costa 
(secondo  Gulia). 

Gulia  dice  che  la  Zostera  onarina  é  comune  nelle  insenature 
melmose,  e  le  attribuisce  il  nome  Maltese  Alca,  nome  che  viene 
comunemente  dato  alla  Posidonia.  Tuttavia  siccome  Gulia  cita 
anche  la  Posidonia,  non  [)ossiaino  esser  certi  che  facesse  la  stessa 
confusione  di  Delicata  e  di  Meldycott,  e  per  ciò  non  possiamo 
sopprimere  questa  specie,  che  certo  però  non  è  comune. 

G87.  *  —  Zostera  nana  Roth  ;  Gulia  Barth  I  p.  239. 

Nel  mare,  in  fondo  melmoso.  —  Malta,  San  Paolo  a  mare, 
Marsascala,  Birzebbugia  (Gulia).  —  Agosto-Settembre. 

317.  —  Cymodocea. 

588.  *  —  Cymodocea  nodosa  (Ucria)  Aschers.  Phucagrostis 
major  Gulia  Barth  I  p.  239. 


NAJADACEAE  269 

Nelle  insenature  melmose  della  costa.  —  Malta,  Marsa,  Car- 
cara,  Misida  ecc.  (Gulia).  —  Agosto-Settembre. 

318.  —  Zannichellia. 

689.  —  Zannichellia  palustris  L.;  Z.  p.  78;  Nymau  Obs.  p.  Go7; 
GD.  p.  34  ;  Gulia  Repert.  p.  28;  Armitage  p.  498;  Godfery  p.  296. 
Z.  palm^tris  et  Z.  dentata  Gulia  Barth  I  p.  239;  Duttile  II  p.  322, 
323  et  325.  —  Malt.  Harira  ta  Vilma. 

Nelle  acque  stagnanti  o  dal  corso  lento.  —  Malta,  Gozo  e  Co- 
rnino, frequente  !  —  Novembre-Maggio. 

Ci  contentiamo  d'indicare  la  Z.palastris  intesa  nel  senso  Lin- 
neano,  le  varie  specie  o  varietà  in  cui  è  stata  scissa  essendo 
assai  controverse.  Gli  esemplari  che  abbiamo  sott' occhio,  di 
Malta  e  di  Gozo,  ci  sembrano  riferibili  alla  ysìv.  pedicellata  (Fries), 
mentre  quelli  di  Gemino  appartengono  a  forma  diversa,  con  frutti 
più  corti  e  con  foglie  più  filiformi. 

319.  —  RuppiA. 

690.  —  Ruppia  maritima  L.  ;  Gulia  Barth  I  p.  239.  Zannichellia 
floribus  umbellatis  Forskaal  N."  8.3. 

Pescherie  e  paludi  salse.  —  Malta,  Marsascirocco  !  Marsa, 
Marsascala,  San  Paolo  a  mare  (Gulia).  —  Aprile-Giugno. 

Come  ci  informa  il  Prof.  Raunkiaer,  Direttore  del  Museo  bo- 
tanico di  Copenaga,  la  pianta  di  Malta  dell'Erbario  di  Forskaal 
conservata  in  quel  Museo  e  chiamata  da  quel  botanico  Zanni- 
chellia floribus  itmbellatis,  è  la  Ruppia  maritima  L.  var,  ro- 
sleUata  Koch. 

320.    —     POTAMOGETON. 

691.*  —  Potamogeton  natans  L.  ;  Gulia  Barth  I  p.  239. 

Nei  fossi.  —  Malta,  San  Paul  tal  Targia,  Lied  il  GTiasel 
(Gulia).  —  Febbraio-Marzo. 

Insieme  al  tipo,  secondo  Gulia,  trovasi  anche  la  varietà  flai- 
ians  (Roth). 

692.  *  —  Potamogeton  crispus  L.;  Gulia  Barth  I  p.  239;  CG. 
Arch.  Melit.  p.  206. 

Nei  fossi.  —  Malta,  a  MelleTia  (Gulia).  —  Febbraio-Marzo. 

693.*  —  Potamogeton  pectinatus  L.  ;  Gulia  Barth  I  p.  239; 
CG.  Arch.  Melit.  p.  206. 


270  NAJADACEAE,  JUNCAGINACEAE,  ALISMACEAE 

Nei  fossi.  —  Malta,  San  Paul  tal  Targia  (Gulia).  —  Feb- 
braio-Marzo. 

Dobbiamo  osservare  che,  per  quanto  ne  abbiamo  fatto  ricerca, 
non  abbiamo  trovato  alcun  Potamogeton  a  Malta,  onde  se  ne 
deve  dedurre  che  sono  molto  rari  e  localizzati.  Inquanto  al 
P.  natans,  forse  Gulia  scambiò  per  esso  le  forme  semisommerse 
del  Damasoniwn,  come  aveva  fatto  da  principio  Dutliie.  Ab- 
biamo difatti  in  erbario  delle  foglie  di  i)«m«5onmm  distribuite 
da  Duthie  col  nome  di  Potamogeton  fluUans  provenienti  da  Ùied 
il  GTiasel,  località  che  Gulia  cita  per  quel  Potamogeto'ri. 

LXXVIL  —  J^uncaginaceac. 

321.  —  Triglochin. 

694.  —  TrigloGhin  Barrelieri  Lois.,  Z.  p  76;  GD.  p.  34;  Pari. 
Fi.  it.  Ili  p.  016. 

Luoghi  umidi  marittimi.  —  Malta,  frequente,  Ùied  GTìomor, 
Pembroke  Camp,  Marsa  ecc.  !  —  Marzo-Aprile. 

695.  —  Triglochin  laxiflorum  Guss.  T.  Barrelieri  Godfery 
p.  296. 

Luoghi  erbosi  umidi.  —  Malta,  a  MelleTia,  a  Mensia  e  a  Marsa- 
scirocco ;  in  quei  luoghi  abbastanza  frequente!  Vied  Incita 
(Godfery).  —  Settembre-Novembre. 

La  pianta  indicata  da  Godfery  col  nome  di  T.  Barrelieri  evu 
certo  T.  laxiflovmn,  perchè  egli  dice  di  averla  trovata  fiorita 
in  Ottobre. 

LXXVIII.  -  .§lismaceae. 

322.  —  Alisma. 

696.  —  Alisma  Plantago  L.;  GD.  p.  34;  Gulia  Repert.  p.  5; 
Pari.  FI.  it.  IH  p.  594  ;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8.  -  Malt.  Besbula 
ta  Vilma. 

Nelle  acque  dal  corso  lento.  —  Malta,  non  comune,  Im/aTileb, 
Fiddien,  Gneina,  Gnien  il  Gbir  !  —  Maggio-Luglio. 

323.  —  Dam.asonidm. 

697.  —  Damasonium  Alisma  Mill.;  FI.  an.  I  p.  161.  D.  stellatiim 
Armitage  p.  498  et  500.  Alisma  Damasoniam  Duthie  III  p.  41. 


ALISMACEAE,    OKCHIDACEAE  271 

Actinocarpns  Damasoniwn  Gulia  Barth  II  p.  112.  Potamogeion 
fluitans  Duthie  Barth.  p.  544. 

Nell'acqua  piovana  che  si  raccoglie  negli  incavi  della  roccia, 
dove  crescono  Batrachium,  Bulliarda,  Lytìirum  ecc.  —  Malta, 
piuttosto  raro,  San  Paul  tal  Targia,  t'ied  Incita  \  Ùied  il  GTiasel 
(Duthie),  Harìi  Hamiem  (Gulia).  Gozo,  Xlendil  Sannat,  Migiar 
Scini  (Duthie).  —  Aprile-Maggio. 

Come  osserva  giustamente  Duthie  (III  p.  41),  nelle  pozze  dove 
l'acqua  è  più  profonda,  le  foglie  di  cui  i  piccioli  si  allungano  a 
dismisura  e  rimangono  flaccidi,  e  la  lamina  è  natante  e  meno 
sviluppata,  rassomigliano  a  quelle  di  un  Potamogeion.  E  difatti 
Duthie  (Barth  p.  544)  chiamò  da  prima  Potamogeion  flaitans 
questa  forma  trovata  a  Migiar  Scini  e  a  Ùied  il  GTiasel,  e  con 
quel  nome  la  distribuì  a  vari  erbari. 

Tutti  gli  esemplari  che  abbiamo  raccolti  appartengono  alla 
var.  Bourgaei  (Coss.),  caratterizzata  da  pedicelli  più  corti  e  da 
carpelli  più  brevi  e  con  nervi  più  prominenti.  Ma  non  abbiamo 
visto  altro  che  esemplari  piccoli  e  crediamo  che  cresciuti  in 
circostanze  diverse  avrebbero  potuto  avvicinarsi  di  più  al  tipo. 

LXXIX.  —  Orchidaceae. 

324.  —  Orchis. 

698.  —  Orchis  longicruris  Link;  Pari.  FI.  it.  Ili  p.  480;  Gulia 
Barth  I  p.  283;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8;  Gulia  fil.  Nat.  Malt.  p.  10; 
FI.  an.  I  p.  243.  0.  tephrosanthos  Z.  p.  57.  0.  undulaiìfolia  GD. 
p.  34;  Duthie  II  p.  322. 

Luoghi  erbosi  sassosi.  —  Malta,  rara,  Lied  Bahu  dove,  tempo 
fa,  trovavasi  in  discreta  quantità  !  Zurrico  (Duthie).  Gozo,  rara, 
presso  Gnien  Imric  !  —  Marzo-Maggio. 

699.  —  Orchis  coriophora  L.;  Z.  p.  57;  Gulia  Barth  I  p.  283; 
Gulia  fll.  Nat.  Malt.  p.  10;  FI.  an.  IV  Appendice  p.  54.  0./"m- 
graa?,  GD.  p.  34  ;  Duthie  II  p.  321  et  326;  Armitage  p.  497.  0.  co- 
riophora et  0.  fragrane  G.  Delicata  PI.  Mei.  lect.  p.  76. 

Pascoli  aprici  rupestri.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  molto  fre- 
quente !  —  Aprile-Maggio. 

La  forma  ciinicina  (Crantz)  è  di  gran  lunga  la  più  frequente, 
ma  trovasi,  rara,  anche  la  forma  fragrans  (Poli.).  Gulia  men- 
ziona una  forma  con  brattee   più  corte  dell'ovario  e  col   lobo 


272  ORCHIDACEAE 

mediano  del  labello  denticolato.  Non  conosciamo  questa  forma 
che  potrebbe  essere  un  ibrido. 

700.  —  Orchis  lactea  Poir.  ;  Pari.  FI.  it.  Ili  p.  474;  Gulia 
Barth  I  p.  283;  CG.  Medit.  Nat.  p.  277.  0.  variegata  Z.  p.  57; 
G.  Delicata  PI.  Alel.  lect.  p.  76  (ex  Delicata  FI.  Melit.  et  Gulia). 
0.  Tenoreana  GD.  p.  34  ;  Armitage  p.  497.  0.  laclea  et  0,  Te- 
noreana  Duthie  II  p.  322.  0.  tridentata  CG.  Nat.  Malt.  p.  7. 

Luoghi  erbosi  rocciosi  nelle  valli.  —  Malta,  frequente,  IJied 
lìabu,  Ùiecl  Incita,  Ùied  GTiasel,  Bingeìnrna,  Corradino  ecc.  ! 
Gozo,  pure  frequente,  Ta  Cene,  Ùied  Bingemma,  Ir  liilian, 
Xtendi,  Migiarro  ecc.  !  —  Gennaio-Marzo. 

Trovasi  a  fiori  bianchi  o  più  o  meno  colorati.  Non  abbiamo 
visto  però  alcuna  forma  che  potesse  considerarsi  come  un  pas- 
saggio alla  specie  seguente.  Vendesi  dai  fiorai. 

701.  *  —  Orchis  tridentata  Scop.  ;  Gulia  Barth  I  p.  283.  0.  com- 
mutata GD.  p.  34  ;  CG.  Ai'ch.  IMelit.  p.  206.  0.  mililaris  Z.  p.  57; 
G.  Delicata  PI.  Mei.  lect.  p.  76  (ex  Delicata  FI.  Melit.  et  Gulia). 

Luoghi  erbosi  aprici.  —  Malta,  Ùied  Babic  (GD.),  Ùied  Znuber, 
Ilassapian  (Gulia).  Gozo,  B  Lunz tata  (Gul'm).  —  Febbraio-Marzo. 

Non  abbiamo  mai  trovato  questa  specie.  Quella  che  uno  di 
noi  aveva  chiamata  cosi  per  l'indicazione  avuta  da  Gulia,  era 
invece  0.  lactea. 

702.  —  Orchis  saccata  Ten.;  GD.  p.  34;  Pari.  FI.  it.  Ili  p.  490; 
Gulia  Barth  I  p.  283  ;  Duthie  II  p.  321  et  325;  Armitage  p.  497; 
CG.  Nat.  Malt.  p.  7  et  Medit.  Nat.  p.  277;  Gulia  fìl.  Nat.  Malt. 
p.  10  ;  FI.  an.  I  p.  244. 

Luoghi  erbosi  aprici.  —  Malta,  non  rara,  Bingeinma,  Bo- 
schetto, Corradino,  Ila.iili,  Imgliieret,  Ùied  Incita,  Casal  Lu- 
ca ecc.  !   —  Gennaio-Marzo. 

Trovasi  eccezionalmente  con  fiori  bianchi. 

703.  *  —  Orchis  longicornu  Poir.;  Z.  p.  57;  GD.  p.  34;  Duthie 
II  p.  322  ;  FI.  an.  IV  Appendice  p.  54  ;  CG.  Arch.  Melit.  p.  206. 
0.  longico7''nis  Gulia  Barth  I  p.  283. 

Luoghi  erbosi  aprici.  —  Malta,  Ùied  Babu  (Gì).),  Mokbel, 
Marsascala  (Gulia),  Zarrico  (Duthie).  Gozo,  Pergla  (Gulia).  — 
Febbraio-Aprile. 

Questa  specie  non  è  stata  trovata  né  da  noi,  nò  da  altri  che 
dai  sopra  citati  autori  di  cui  riportiamo  le  indicazioni,  notando 
che  certo  non  è  comune  come  scrive  Gulia. 


ORCHIDACEAE  273 

704.  *  —  Orchis  Morio  L.  ;  Gulia  Barth  I  p.  283  ;  CG.  Arch. 
Mei.  p.  206. 

Sui  colli.  —  Malta,  Ùardia,  Bingemma,  Il  Gf^a/^a  (Gulia!). 
Gozo,  Migiarro  (Gulia).  —  Febbraio-Aprile. 

Abbiamo  visto  soltanto  un  esemplare  raccolto  da  Gulia  a  Gìia- 
Ha  e  conservato  nell'Erbario  Maltese.  Gulia  dice  di  avere  tro- 
vato questa  specie  anche  col  labello  senza  macchie. 

325.  —    ANACAMPTIS. 

705.  —  Anacamptis  pyramidalis  (L.)  Ridi.;  GD.  p.  34;  Pari. 
FI.  it.  Ili  p.  452;  Gulia  Barth  I  p.  283;  Duthie  Barth  p.  542; 
CG.  Medit.  x\at.  p.  276  et  277  ;  Gulia  111.  Nat.  Malt.  p.  9.  Orclm 
pyramidalis  D'Urv.  p.  119;  Z.  p.  57;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8. 

Luoghi  aprici  erbosi.  —  Malta,  Gozo,  Comino  o  Cominotto, 
molto  frequente  !  —  Aprile-Giugno. 

Vendesi  dai  fiorai. 

Questa  specie,  nell'Arcipelago  Maltese,  non  presenta  la  grande 
variabilità  che  si  osserva  altrove.  Ha  l'infiorescenza,  al  prin- 
cipio dell'antesi,  sempre  conico-allungata,  ha  i  fiori  di  un  rosa 
scuro,  ed  ha  le  brattee  cuspidate  sempre  più  lunghe  dell'ovario 
ed  oltrepassanti  assai  i  bocci,  in  modo  che  l'infiorescenza  gio- 
vane appare  molto  manifestamente  cornata,  per  cui  meriterebbe 
di  essere  distinta  col  nome  di  forma  cornala. 

706.  —  Anacamptis  Urvilleana  Nobis.  A.  pyramidalis  var, 
CG.  Medit.  Nat.  p.  276  et  277.  Orchis  condensata  D'Urv.  p.  119. 

Ab  A.  pyramidali  (L.)  Rich.  diflfert:  floribus  minoribus  pallide 
roseis,  nonnunquam  lacteis,  perigonii  phyllis  interioribus  et  su- 
periore obtusiusculis,  bracteis  brevioribus  ovarium  non  vel  vix 
aequantibus,  inflorescentia  densa  breviter  ovata  deinde  oblonga 
vel  ovato-oblonga  nunquam  conico-pyramidata,  nunquam  co- 
rnata, tota  pianta  saepius  humiliore  et  graciliore,  anthesi  pre- 
cociore. 

Luoghi  aprici.  —  Malta,  qua  e  là,  meno  frequente  della  pre- 
cedente, tfied  Babu,  Ùied  Incita,  Ùied  GTiomor,  Ta  Baldu,  San 
Paolo  a  mare  ecc.  !  Gozo,  Xlendi  ecc.  !  —  Febbraio-Maggio. 

Nell'Arcipelago  Maltese  esistono  due  Anacamptis  ben  distinte 
l'una  dall'altra,  che  non  presentano  mai  passaggi  fra  loro  ben- 
ché spesso  crescano  insieme,  e  di  cui  una  è  in  pieno  fiore  quando 
appena  sbocciano  i  primi  fiori  dell'altra. 

S.  SoMJiiEE  et  Caeuana  Gatto.  —  J^lora  Melitensis  nova.  18 


^74  ORCHIDACEAE 

La  prima  di  queste  si  può  considerare  come  una  forma  cornata 
della  A.  pyramAdalis,  poco  diversa  da  forme  diesi  trovano  co- 
muni nell'area  di  questa  variabilissima  specie. 

La  seconda  si  distingue  anche  da  lontano  per  la  statura  minore, 
nonché  per  il  colore  e  la  forma  dell'infiorescenza.  I  caratteri 
differenziali  che  abbiamo  dati  sopra  non  sono  di  gran  momento; 
ma  la  loro  perfetta  costanza,  la  mancanza  assoluta  in  Malta  di 
forme  di  passaggio,  la  grande  diversità  nell'abito  e  la  differenza 
nell'epoca  di  fioritura  ci  inducono  a  considerare  le  due  Anacam- 
plìs  di  Malta  come  specificamente  diverse.  Di  fatti  si  deve  rite- 
nere che  qui  si  sono  oramai  differenziate  e  fissate  al  punto  di 
rimanere  a  contatto  l'una  con  l'altra  senza  incrociarsi. 

Dumont  d'Urville  aveva  egli  pure  riconosciuto  la  presenza 
in  Malta  di  due  specie  di  Anacamptis  che  chiamò  Orchis  pyra- 
midalis  L.  e'  0.  condensata  Desf.  Sembra  quindi  certo  che  la 
0.  condensata  di  D'Urville  sia  la  nostra  Anacamptis  Urvilleana. 
Non  possiamo  conservare  il  nome  specifico  di  condensata  perchè 
crediamo  che  D'Urville  sia  caduto  in  errore  ritenendo  che  la 
pianta  Maltese  fosse  la  stessa  di  quella  Algerina  chiamata  0.  con- 
densata da  Desfontaines.  Questi  difatti  (FI.  Atl.  II  p.  316-17) 
dice  della  sua  0.  condensata  che  differisce  assai  poco  dalla  pj/ra- 
midalis,  che  ha  come  essa  una  spiga  conica,  e  non  menziona 
altre  caratteristiche  che  combinino  con  quelle  della  A.  Ur- 
villeana salvo  la  piccolezza  dei  fiori  e  la  densità  della  spiga; 
e  del  resto  la  0.  condensata  Desf.  é  generalmente  considerata 
come  forma,  o  anche  come  semplice  sinonimo  di  Anacamptis 
jpyramidalis. 

Nella  «  Enumcratio  plant.  Arcip.  ecc.  »  in  cui  cita  le  Orchis 
pyramidalis  e  condensata  di  Malta,  D'Urville  istituisce  una 
nuova  specie,  Orchis  brachystachys,  da  lui  trovata  nell'Isola 
greca  di  Milo  (Melos),  nella  quale  qualcuno  ha  creduto  di  rico- 
noscere la  Anacamptis  di  Malta  che  noi  chiamiamo  Urvilleana. 
La  descrizione  di  D'Urville  però  è  evidentemente  inquinata  da 
errori  tipografici  come  riconosce  lo  stesso  Reichenbach,  e  quindi 
inservibile.  Tuttavia  Reichenbach  credette  di  riconoscere  in 
questa  spece  di  D'Urville  una  varietà  della  Anacamptis  ivjra- 
'ìnidalis  a  lui  nota  della  Grecia,  della  Bitinia  e  di  Lesina  in 
Dalmazia,  e  quindi  descrisse  e  figurò  questa  varietà  col  nome 
di  Aceì^as  pyramidalis  var.  brachystachys,  dandogli  per  sino- 


ORCHIDACEAE  275 

nimo  Orchis  brachf/siacJiijs  D'Urv.  (Icones  FI.  Germ.  et  Helv. 
voi.  XIII  p.  7  e  tav.  361  fig.  2).  Non  sappiamo  quanto  sia  giu- 
stificata questa  interpretazione  della  0.  ììì^achystachys  D'Urv., 
interpretazione  accettata  da  Boissier  (FI.  Or.  V  p.  57),  da  Ny- 
man  (Consp.  FI.  Eur.  Suppl.  p.  292),  da  Ascherson  e  Graebner 
(Syn.  Mitteleurop.  FI.  Ili  p.  780)  e  da  Halacsy  (Consp.  FI.  Grae- 
cae  III  p.  162),  ma  notiamo  che  se  la  figura  e  la  troppo  breve 
descrizione  di  Reichenbach  possono  forse  attagliarsi  alla  nostra 
A.  Uroilleaìia,  siamo  però  certi  che  questa  non  è  la  pianta  alla 
quale  D'Urville  ha  dato  il  nome  di  ììrachystacliys,  poiché  D'Ur- 
ville,  nella  stessa  opera  nella  quale  descrive  la  sua  nuova  specie 
di  Milo,  per  Malta  cita,  come  abbiamo  detto  sopra,  due  Ana- 
catnplis  e  non  fa  menzione  della  G.  brachijslacìiys. 

326.  —  TiNEA. 

/ 

707.  *  —  Tinea  intacta  (LinK)  Boiss.  Tinea  cylindracea  Gulia 
Barth  I  p.  283;  CG.  Arch.  Melit.  p.  206. 

Luoghi  umidi  e  ombrosi.  ~  Gozo,  Ta  Cene  (Gulia).  —  Marzo- 
Aprile. 

Riportiamo  le  indicazioni  di  Gulia,  questi  essendo  il  solo  che 
dica  di  avere  trovato  la  Tinea. 

327.  —  Opiirys. 

708.  —  Ophrys  aranifera  Huds.  ;  GD.  p.  34  ;  Pari.  FI.  it.  III 
p.  531  ;  Armitage  p.  497.  0.  limulaia  Duthie  I  p.  209  et  210, 
et  II  p.  322.  0.  aranifera  et  0.  Umiliata  Gulia  Barth  I  p.  284  ; 
CG.  Nat.  Malt.  p.  8  ;  Gulia  fil.  Nat.  Malt.  p.  10. 

Luoghi  erbosi  aprici.  —  Malta,  non  comune,  Ùied  Babu, 
Boschetto,  Ùied  Mokbel,  Ùied  GTwmor,  Ùied  Incita  !  Pùales{G:T>.), 
Ùied  il  Gtiasfaria  (Gulia),  Ùied  Zarrico  (Duthie).  Gozo,  fra 
Ùied  Bingeimna  e  Ùied  Korroil  —  Marzo-Aprile. 

Consideriamo  la  0.  lunulata  Pari,  come  una  semplice  varietà 
della  0.  aranifera  perchè  le  differenze  fra  l'una  e  l'altra  sono 
di  piccolo  momento,  e  nelle  Isole  Maltesi  abbiamo  visto  tutti  i 
passaggi  fra  l'una  e  l'altra  forma. 

709.  —  Ophrys  bombylìflora  Link;  GD.  p.  35;  Pari.  FI.  it.  III 
p.  541;  Gulia  Barth  I  p.  284  ;  Duthie  I  p.  210  et  II  p.  322  et  324; 
Armitage  p.  497  ;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8. 

Luoghi  erbosi  aprici.  —  Malta,  qua  e  là,  non  rara,   per  es. 


276  ORCHIDACEAE 

Forte  Manuel,  Uied  GTiomor,  tJied  Babu,  Ùiecl  Incita,  Gneina, 
tlied  Gherzuìna,  Corradino  ecc.  !  MelleTia  (Duthie  !).  Gozo,  fre- 
quente, per  es.  Xlendi,  Cala  Dùeira,  Migiar  Scini,  Ta  Cene  ecc.  ! 
Cornino  !  —  Marzo-Aprile. 

Vendesi  qualche  volta  in  città  dai  fiorai. 

710.  —  Ophrys  apifera  Huds.  ;  Gulia  Barth  I  p.  284  et  II  p.  112; 
Armitage  p.  497  et  500;  Gulia  fil.  Nat.  Malt.  p.  10. 

Luoghi  erbosi  e  fondo  delle  valli.  —  Malta,  rara,  ImtaTileb, 
Fiddien,  Uied  ir  Rumi\  Cottonera,  GTiasfuria,  Gherzuma  (Gu- 
lia). —  Aprile-Maggio. 

711.*—  Ophrys  Bertolonii  Moretti:  Gulia  Barth  I  p.  284; 
Gulia  fil.  Nat.  Malt.  p.  10. 

Luoghi  erbosi  aprici.  —  Malta,  molto  rara,  Marsascala  (Gu- 
lia), Saline  (Perr^-  sec.  Gulia)  Uied  il  GTiasel  a  MisraTi  GTio- 
nok  (Borg!).  —  Marzo-Aprile. 

712.  *  —  Ophrys  tenthredinifera  Willd.;  Z.  p.  56;  GD.  p.  34; 
Par).  FI.  it.  IH  p.  .551  ;  Gulia  Barth  I  p.  284  ?  ;  Duthie  II  p.  322?; 
FI.  an.  I  p.  236. 

Luoghi  erbosi  aprici.  —  Malta,  Uied  Babu  (GD.  !)  —  Gennaio- 
Marzo. 

Gulia  indica  questa  specie  anche  di  Hagiar  Kim,  e  Duthie 
di  Zarrico.  Ci  resulta  però  che  Gulia  chiamava  pure  tentìiredi- 
nifera  la  0.  fasca,  il  che  ha  indotto  in  errore  anche  uno  di  noi. 
Noi  non  abbiamo  mai  trovato  questa  specie,  ma  abbiamo  visto 
nell'Erbario  Universitario  di  Malta  un  esemplare  raccolto  da 
Delicata  a  Ùied  Babu  che  è  effettivamente  di  0.  tenthredinifera. 
Questa  specie  esiste  dunque  a  Malta,  ma  molto  rara. 

713.  —  Ophrys  lutea  Cav.  ;  Duthie  1  p.  210,  lì  p.  325  et  III 
p.  41;  Gulia  Barth  I  p.  284;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8;  Gulia  fil.  Nat. 
Malt.  p.  10;  Fi.  an.  IV  Appendice  p.  53. 

Luoghi  erbosi  aprici.  —  Malta,  piuttosto  rara  e  sporadica. 
Boschetto,  MelleTia,  Ùied  GTiomor,  Hauti  dove  in  alcuni  anni 
è  eccezionalmente  abbondante!  Margarita  hìll  (Duthie!),  Sa- 
line, Pàales  (Wright  sec.  Gulia),  Il  Gzira  (Medlycott  sec.  Gulia), 
fra  Casal  Dingli  e  Boschetto  (Gulia).  Gozo,  Migiar  Scini  (Du- 
thie). —  Marzo-Aprile. 

Pare  che  in  alcuni  anni  si  trovi  più  abbondante  che  in  altri. 

714.—  Ophrys  fusca  Link  ;  GD.  p.35;  Pari.  FI.  it.  III  p.  560; 
Duthie  I  p.  210  et  li  p.  322  et  324  ;  Gulia  Barlh  I  p.  284;  Ar- 


ORCHIDACEAE  277 

mitage  p.  497;  CG.  Nat.  Malt.  p.  7  et  8.  0.  myorJes  Z.  p.  57. 
0.  tenthredinifera  CG.  Nat.  Malt.  p.  8. 

Luoghi  aprici  erbosi  e  sassosi.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
molto  frequente  !  —  Dicembre-Maggio. 

È  questa  l 'Orchidea  più  comune  nelle  Isole  Maltesi.  Varia 
molto  per  la  statura  che  raggiunge  fino  a  60  cm.  di  altezza,  e 
per  l'ampiezza  del  labello.  Non  abbiamo  però  visto  la  varietà 
funerea  Viv.  Viene  portata  in  città  e  venduta  dai  fiorai. 

715.*—  Ophrys  pallida  Raf.  ;  Gulia  Barth  I  p.  284. 

Malta,  Zonkor,  San  Tumas  ia  Marsascata  (Gulia).  —  Marzo. 

Specie  molto  affine  alla  precedente  e  che  noi  non  abbiamo 
vista.  Gulia  la  dice  rara. 

716.  —  Ophrys  Specuium  Link  ;  Duthie  I  p.  209  et  210,  et  II 
p.  324  et  325;  Gulia  Barth  I  p.  284;  Armitage  p.  497  et  500; 
Gulia  fil.  Nat.  Malt,  p.  10  ;  FI.  an.  I  p.  237. 

Luoghi  aprici  erbosi  e  sassosi  aridi.  —  Malta,  molto  rara,  Uled 
Babu  (Gulia)  e  baia  di  San  Giuliano  (Duthie).  Gozo,  dove  invece 
è,  con  la  0.  fasca,  VOpìirys  la  più  comune,  trovandosi  in  abbon- 
danza per  es.  a  Xlendi,  a  Ta  Cene  sopra  Cala  Dùeira,  fra  Ùied 
Bingemma  e  Ùied  ir  Ritian  !  Madonna  della  Kala  (Duthie  !). 
Duthie,  che  nel  1872  ne  aveva  trovato  solo  pochi  esemplari  a 
Gozo,  nel  1874  invece  la  trovò  molto  comune  lungo  tutta  la  co- 
sta di  quest'isola.  —  Marzo-Aprile. 

328.  —  Serapias. 

717.*—  Serapias  cordlgera  L.;  Z.  p.  69;  GD.  p.  35;  Pari. 
FI.  it.  Ili  p.  428  ;  Gulia  Barth  I  p.  284  ;  CG.  Arch.  Melit.  p.  206. 

Luoghi  erbosi  aridi.  —  Malta,  Ùied  Incita  (GD.),  Ùied  Kirda 
(Gulia).  Gozo,  Ùied  Lunziala  (Gulia).  —  Marzo-Aprile. 

Riportiamo  le  indicazioni  di  Delicata  e  di  Gulia  per  questa 
specie  che  noi  non  abbiamo  mai  trovata,  e  che  certo  non  è  co- 
mune come  scrive  Gulia. 

718.  —  Serapias  occultata  Ga.y  ;  FI.  an.  I  p.  238.  S.  parvi- 
tlora  GD.  p.  35;  Pari.  FI.  it.  III  p.  420;  Gulia  Barth  I  p.  284; 
Duthie  Barth  p.  544  ;  Armitage  p.  497. 

Luoghi  erbosi  aprici.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  molto  fre- 
quente, ma  generalmente  sporadica  !  —  Marzo-Aprile. 

719.*—  Serapias  Lingua  L.;  Z.  p.  70;  GD.  p.  35;  Pari.  FI. 
it.  III  p.  423;  Gulia  Barth  I  p.  284;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8. 


278  ORCHIDACEAE,    IRmACEAE 

Luoghi  erbosi  aprici.  —  Malta,  molto  rara,  t'ied  il  GTiasel  a 
MìsraTi  GTionok  (Borg!),  Lied  India,  C'ied  il  Barimi  (GD.  !).  — 
Marzo-Maggio. 

720.*—  Serapias  longipetala  (Teii.)  Pollini;  Gulia  Bartli  I 
p.  284. 

Medesime  stazioni  della  precedente.  —  Malta,  GTiain  Mula 
(Borg  !),  Bocchello,  Uied  GTiar  Dalam  (Guliaj.  Gozo,  Peì-gla,  Ta 
Harì^ax  (Gulia  !).  —  Marzo-Aprile. 

Non  abbiamo  trovato  noi  stessi  questa  specie,  ma,  oltre  agli 
esemplari  raccolti  dal  Borg,  ne  abbiamo  visto  nell'Erbario  Uni- 
versitario uno  raccolto  da  Gulia  sul  colle  di   Ta  Harrax. 

329.  —  Spiranthes. 

721.  —  Spiranthes  autumnalis  (Pers.)  Ridi.  ;  GD.  j).  35;  Pari. 
FI.  it.  Ili  p.  375;  Gulia  Barth  I  p.  283;  Godferj^  p.  296.  Seoilia 
spiraìis  Z.  p.  55. 

Luoghi  erbosi  e  rocciosi  ombrosi.  —  Malta,  qua  e  là,  per  es. 
tied  lucila,  Saline,  Hauti  l  generalmente  sporadica,  meno  che 
al  Boschetto  dove  è  abbondante  sotto  i  pini  del  giardino  !  Ùied 
Baì)u  (GD.),  baia  di  Madliena  (Donaldson  sec.  Gulia).  Gozo,  Il 
Lunziata  (Gulia).  —  Ottobre-Novembre. 

Oss.  —  Le  orchidee  in  generale  sono  chiamate  in  lingua 
Maltese  Meuta  u  Tiaia. 

LXXX.  —  Iridacene. 

330.  —  Crocus. 

722.  —  Crocus  longìflorus  Raf.  ;  GD.  p.  35  et  44;  Gulia  Repert. 
p.  67;  Pari.  FI.  it.  Ili  p.  235;  Godfery  p.  290;  FI.  an.  I  p.  221  ; 
Borg  Ardi.  Melit.  p.  48.  C.  longiflorus  var.  Melilensis  FI.  an. 
IV  Appendice  p.  50.  C.  odorus  Z.  p.  46.  —  Malt.  Zagliafran 
salva  {/!/. 

Luoghi  rocciosi,  tanto  aprici  che  ombrosi.  —  Malta,  Casal 
Bingli,  LnlalHeì),  Boscheilo  !  GTialia  (GD.).  In  quei  luoghi  non 
è  raro,  ma  sembra  mancare  altrove.  —  Da  Ottobre  fino  ai  primi 
di  Dicembre. 

Nel  Botanical  Register  1844  è  descritta  e  figurata  (tabula  3) 
da  W,  Herbert  una  varietà  di  questa  specie,  col  nome  di  C.  odorus 
var.  Melitensis  del  Monte  Verdala  (cosi  chiamasi  la  collina  del 


IRIDACEAE  279 

BoscheUo  a  Malta),  con  il  perig-onio  violaceo-porporino all'esterno 
•  e  giallognolo  all'interno  in  corrispondenza  della  fauce.  Ma  Par- 
latore (1.  e.  p.  237)  osserva  giustamente  che  le  sfumature  di 
colore  nei  fiori  di  questa  specie  sono  cosi  variabili  che  su  di 
esse  non  si  possono  fondare  delle  varietà.  Delicata  p.  44,  dà 
una  descrizione  della  pianta  di  Malta.  Noi  osserviamo  che  i 
Crocus  del  colle  di  Verdala  non  dilferiscono  per  nulla  da  quelli 
delle  altre  località  Maltesi. 

Oss.  —  Crocus  sativus  L.  ;  Z.  p.  IG  ;  Gì),  p.  XV;  Gulia  Repert. 
p.  66.  —   Malt.  ZagTiafran. 

Zerafa,  dicendo  di  questa  specie  che  cresce  a  Malta  «  in  ste- 
rilrbus  »,  mostrava  di  ritenerla  indigena.  Ma  Delicata  con  ra- 
gione la  esclude  dalla  flora  Maltese,  poiché  non  soltanto  non 
cresce  spontanea,  ma  neppure  si  coltiva  a  Malta.  Anche  Gulia 
cita  lo  zafferano  soltanto  come  pianta  esotica. 

331.  —  Gl.-idiolds. 

723.  -  Cladiolus  segetum  Ker-Gawl.  ;  Pari.  FI.  it.  Ili  p.  264  ; 

Armitage  p.  497  ;  CG.  Nat.  Malt.  p.  17  et  Med.  Nat.  p.  277  ;  FI.  an. 
I  p.  228.  G.  segelitm  et  G.  infeslas  GD.p.  35.  G.  communis  Z. 
p.  22;  Brenner  in  Badger. 

Nei  campi  coltivati,  fra  le  messi.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
molto  comune  !  —  Aprile-Maggio. 

Incontrasi  eccezionalmente  con  fiori  bianchi. 

724..  —  Cladiolus  dublus  Gass.;  GD.  p.  35.  G.  communis 
FI.  an.  IV  Appendice  p.  52. 

Luoghi  incolti.  —  Malta,  qua  e  là.  Notabile,  Fakhania  !  Ùied 
Balluta,  Ùied  Ghomor  ecc.  (GD  ).Gozo,  Xlendil—  Aprile-Maggio. 

725.  —  Cladiolus  Byzantinus  Mill. 

Nei  campi.  —  Malta,  qua  e  là,  per  es.  Faìihania,  dirupi  sotto 
Casal  Dingli  !  Gozo,  Xlendi  in  fondo  alla  valle  !  —  Aprile-Maggio. 

Oss.  —  I  Gladiolus  delle  Isole  Maltesi  vanno  ristudiati  con 
materiale  più  abbondante  in  fiore  e  in  frutto. 

I  fiori  dei  gladioli  selvatici  colti  in  campagna  vengono  ven- 
duti dai  fiorai.  Il  loro  nome  Maltese  è  Hahì)  il  Kamti. 

—  Antholiza  Aethioinca  L. 

II  Dott.  Borg  ci  dice  che  questa  specie  cresce  subspontanea 
in  Malta  al  Boschetto  e  in  molti  vecchi  giardini,  ciò  che  noi 
abbiamo  potuto  constatare.  —  Fiorisce  in  Gennaio-Marzo. 


280  iridaceae 

332.  —  Romulea. 

726.  —  Romulea  Melitensis  Bég.  Diag-n.  Romu).  nov.  vel  minus 
cogli,  in  Eiiglor's  Bot.  Jahrb.  XXXVIII  p.  327  (1907),  Revis. 
delle  Romulee  dell'Erb.  Delessert  in  Annuaire  du  Jard.  bot.  de 
Genève  1908  p.  156  et  Revis.  monogr.  geii.  Romulea  in  Malpi- 
ghia  XXIII  p.  270  (1909).  R.  BnWocodium  GaWsi  Barth  II  p.  112? 
Trichomma  Bulbocodium  GD.  p.  35  (prò  parte). 

In  terreno  umido  arenoso.  —  Malta,  San  Paolo  a  mare  ! 
presso  il  forte  F/Q-^^t?  (Sickenberger  sec.  Béguinot),  (Sclilumber- 
ger  senza  indicazione  di  luogo  sec.  Béguinot).  Gozo,  lungo  un 
ruscello  sopra  Cala  Dùeìra  dove  è  abbondante,  luoghi  umidi 
presso  il  mare  a  Ùiecl  Bingemnia  e  luoghi  arenosi  vicino  al 
mare  a  Ramla  !  Cornino  !  ?  —  Marzo-Aprile. 

Questa  graziosa  specie  dalle  lacinie  perigoniali  di  un  violetto 
intenso  come  la  R.  Linaresn,  somiglia  del  resto  molto,  come 
osserva  Béguinot,  alla  R.  t^amifiora,  dalla  quale  si  distingue 
principalmente  per  il  colore  e  per  le  dimensioni  maggiori  del 
fiore.  Sombra  però  molto  variabile  tanto  per  le  dimensioni  del 
fiore  che  per  quelle  di  tutta  la  pianta.  In  circostanze  favore- 
voli, alcuni  anni,  acquista  uno  sviluppo  maggiore  di  quello  indi- 
cato da  Béguinot.  Nel  1907,  nella  Cala  Dùeìra,  cioè  nello  stesso 
luogo  dove  l'avevamo  raccolta  per  la  prima  volta  l'anno  avanti, 
l'abbiamo  ritrovata  più  vigorosa,  con  scapi  robusti  alti  fin  10- 
12  cm.,  portanti  fino  a  7  fiori,  con  capsule  lunghe  fino  a  15  mm. 
con  foglie  lunghe,  robuste  e  molto  contorte. 

Sulla  frequenza  di  questa  specie  nelle  Isole  Maltesi  non  pos- 
siamo dare  indicazioni  precise,  poiché  fu  certo  confusa  con  altre 
specie,  da  Delicata  sotto  il  nome  di  Trichonema  Bulboc.odimn, 
da  Gulia  sotto  il  nome  di  Romulea  Bulbocodium,  e  da  altri  forse 
sotto  quello  di  R.  ramifiora.  Noi  stessi  non  possiamo  decidere, 
di  molti  esemplari  raccolti  in  frutto,  se  appartengano  alla  R.  Me- 
litensis 0  alla  R.  ramifiora.  Per  questo,  di  Comino  l'indichiamo 
soltanto  dubitativamente. 

Questa  è,  nelle  Isole  Maltesi,  1*  ultima  Romulea  a  fiorire. 
Di  fatti,  in  Gozo  ne  abbiamo  trovato  varie  piante  ancora  in  fiore 
nella  seconda  metà  di  Aprile,  mentre  delle  altre  specie  non  si 
vedevano  più  che  piante  secche  con  capsule  mature. 

Crediamo  opportuno  riportare  qui  la  descrizione  di  Béguinot: 


IRIDACEAE  281 

«  R.  tuberculo  mediocri,  tuiiicis  debilibus  tecto  :  scapo  debili 
l-2floro,  3-5  cm.  loiig-o  maxima  parte  vaginis  foliorum  tecto,  post 
anthesim  parum  elongato:  foliis  cylindrico-compressis,  erecto- 
patentibus  vel  solo  recurvis  plus  mJiius  contortis,  nervis  validis 
in  sicco  percursis  et  ideo  rigidiusculis,  scapum  parum  superaii- 
tibus;  spatliis  subaequivalvibus,  ovato-lanceolatis,  10  mm.  ciré, 
longis,  foliolo  inferiore  angustissime  marginato  vel  toto  herbaceo, 
superiore  anguste  hyalino-membranaceo;  perigonio  mediocri, 
spathis  duplo  longiore,  15-22  mm.  longo,  tubo  angusto  Vs  circa 
perigonii  dealbato  et  striis  violaceis  percurso,  laciniis  linearibus 
1-1  V^  rnm.  latis,  obtusiusculis,  intense  violaceis  et  tribus  lineis 
intensioribus  notatis,  rarius  pallide  violaceis  et  tribus  exterio- 
ribus  extus  vii'idi  notatis;  staminibus  perigonii  dimidiam  partem 
aequantibus,  filamento  prope  basim  piloso  antheris  longiore; 
stylo  albido  rarius  in  regione  stigmatica  violaceo,  antheras  non 
superante;   capsula  obloiigo-obtusa,   spathis  parum  breviore  ». 

727.  —  Romulea  ramiilora  Ten.  ;  Gulia  Barth  I  p.  152  ;Du- 
thie  II  p.  322;  Armitage  497  et  500;  CO.  Medit.  Nat.  p.  277; 
Béguinot  Revis.  Romul.  Erb.  Delessert  p.  154  {typicà)  et  Revis. 
monogr.  Malpigliia  XXIII  p.  261  (var.  contoì'ta).  R.  Colamnae 
var.  ramiilora  FI.  an.  1  p.  222. 

Luoghi  erbosi  aprici  umidi  e  nelle  pozze  d'acqua  quasi  pro- 
sciugate. —  Malta,  San  Paul  tal  Targia  presso  Ùied  il  GTiasell 
tJled  Kirda  (Duthie),  Ùicd  Babu  (Perry  sec.  Gulia).  Gozo  !  — 
Febbraio-Marzo. 

La  maggior  parte  delle  Romulee  da  noi  raccolte  essendo  in 
frutto,  non  siamo  sicuri  della  determinazione,  e  quindi  non  pos- 
siamo dare  indicazioni  precise  sulla  loro  diffusione.  Ne  abbiamo 
raccolto  esemplari  grandi  e  robusti,  con  foglie  punto  contorte, 
lunghe  fino  a  45  cm.,  intorno  ai  quali  non  vi  è  dubbio  che  siano 
di  R.  raraifiora.  Ma  abbiamo  in  erbario  d'altra  parte  degli  esem- 
plari di  Duthie  raccolti  a  Selmim  «  in  argillosis  maritimis  »  e 
da  Béguinot  chiamati  ramìtlora  var.  contorta,  che  a  noi  sem- 
brano essere  invece  una  forma  robusta  della  R.  Melìtensis. 

728.  —  Romulea  Columnae  Seb.  et  Maur.;  Gulia  Barth  I  p.  152; 
Duthie  II  p.  323;  Armitage  p.  497;  Béguinot  Revis.  Romul.  Erb. 
Delessert  p.  157  et  Revis.  monogr.  Malpighia  XXIII  p.  281 
(var.  occidentalis).  Romulea  sp.  Duthie  II  p.  326  (?). 

■  Luoghi  erbosi  aprici  e  pascoli  degli  altipiani  aridi.  —  Malta, 


282  IRIDACEAE 

Gozo  e  Cornino,  molto  comune!  Cominotto  ?  (Diithie).  —  Feb- 
braio-Marzo. 

Essendo  questa  la  Romulea  più  comune  nelle  Isole  Maltesi, 
supponiamo  che  possa  essere  dessa  che  Duthie  trovò  a  Cominotto 
e  non  potè  determinare  perché  sprovvista  di  fiori. 

729.*—  Romulea  Bulboccdium  (L.)  Seb.  et  Maur.  ;  Gulia 
Repert.  p.  32;  Béguinot  Revis.  Romul.  Erb.  Delessert  p.  146 
et  Ri  vis.  monogr.  p.  201.  Ixia  BuWocodium  Z.  p.  20.  Tricìio- 
nema  BiUbocodmm  GD.  p.  35  (prò  parte);  CG.  Arch.  Melit.  p.  206. 

Luoghi  aprici.  —  Malta.  —  Febbraio-Marzo. 

Non  abbiamo  raccolto  questa  specie  nelle  Isole  Maltesi.  De- 
licata, indicando  una  sola  specie  di  Trichonema  e  citando  molte 
località  (Sliema,  San  Giuliano,  San  Giorgio,  tjarclia,  Selmun, 
Mat^sascala,  San  Tommaso  ecc  ),  mostra  di  avere  confuso  le 
varie  specie.  Il  solo  esemplare  di  Delicata  conservato  nell*  Er- 
bario Universitai'io  che  porta  quel  nome  non  pare  essei'e  di 
R.  Balbocodiurn,  e  per  la  forma  delle  lacinie  perigoniali  (il  colore 
non  si  vede  più)  rammenta  la  R.  Requienii  Pari.  Béguinot  che 
scrive  di  avere  veduto  la  R.  Bulbocodiiim  raccolta  in  Malta  da 
Schlumberger  e  da  Armitage  (Revis.  monogr.  p.  201)  nota  come 
presenti  una  forma  che  si  allontana  dal  tipo  e  merita  di  essere 
ulteriormente  studiata.  Dal  canto  suo  Lojacono  (FI.  Sicula  III 
p.  65)  riferisce  quella  stessa  Romulea  raccolta  a  Malta  da  Sclum- 
berger  e  conservata  nell'Erbario  Palermitano,  alla  i?.  ;j?*^c/<eZ^a 
Jord.  et  Fourr. 

Ognuno  che  si  é  occupato  di  questo  genere  sa  quanto  sia  diffì- 
cile segnare  limiti  fra  una  specie  di  Romulea  e  l'altra.  Quando 
poi  mancano  i  fiori,  come  è  il  caso  per  la  maggior  parte  degli 
esemplari  che  abbiamo  raccolti  in  Aprile  e  in  Maggio,  riesce 
assolutamente  impossibile  giungere  ad  una  determinazione  si- 
cura. Perciò  speriamo  che  qualche  botanico  abbia  agio  di  studiare 
questo  genere  in  Malta  nell'epoca  delle  fioriture. 

333.  —  Iris. 

730.  *  —  Iris  Pseudo-Achorus  L.  ;  Z.  p.  35;  GD.  p.  35;  FI.  an. 

IV  Appendice  p.  51  ;  CG.  Arch.  Melit.  p.  205.  Xiphion  Pseudo- 
Achorus  Pari.  FI.  it.  Ili  p.  296. 

Malta.  —  Questa  Iris  che  Delicata  indicava  ancora  nei  fossi  a 
Sahlia.ja,  ora  che  quei  fossi  non  esistono  più,  è  forse  del  tutto 


IRIDACEAE 


283 


scomparsa  da  Malta.  Non  potendosi  però  ciò  affermare  con  cer- 
tezza, seguitiamo,  come  Delicata,  a  considerarla  come  pianta 
Maltese.  —  Marzo-Aprile. 

731.  —  Iris  foetidisslma  L.  /.  foeiida  Z.  p.  50;  GD.  p.  35. 
Luoghi  ombrosi.  —  Malta,  molto  rara.  Noi  ne  abbiamo  trovato 

un  solo  esemplare  a  Ùiecl  Incita,  in  luogo  ombroso  !  Delicata  l'in- 
dicava di  Sakhoja  in  luoghi  umidi,  e  Zerafa  diceva  «  secus  fossas  » 
senza  indicare  località.  —  Aprile-Maggio. 

732.  —  Iris  Sisyrinchium  L.;  D'Urv.  p.  6;  Brenner  in  Badger; 
Gulia  Reperì,  p.  20;  FI.  an.  I  p.  226.  /.  Sisyrinchinni  -v-àv.fagax 
et  /.  .Egupiiaca  GD.  p.  XV  et  35;  Duthie  II  ìk  321.  Moraea 
Sisyrinchium  Z.  p.  54  ;  G.  Delicata  PI.  Mei.  lect.  p.  76  ;  GD.  p.  44 
(var.  fiigax).  Gijnandrirìs  Sisijynnchium  Pari.  Fi.  it.  Ili  p.  310; 
Armitage  p.  497.  —  Malt.  FiurdiUis  salcagg. 

Luoghi  aprici  aridi.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  dovunque 
molto  comune  !  —  x\prile-Maggio. 

Questa  pianta,  coi  suoi  graziosi  e  delicatissimi  fiori  celesti  che 
si  aprono  nelle  ore  più  calde  del  giorno  e  dopo  poco  appassi- 
scono, rallegra  i  luoghi  più  aridi  dove  abbonda. 

U  Iris  JSgyptia  Dolile  (Fragm.  Arab.  p.  6)  è  generalmente 
considerata  come  semplice  sinonimo  di  /.  Sisijrinchiwn.  È  pro- 
babile che  Delicata,  il  quale  le  indica  come  specie  diverse,  in- 
tendesse per  ^Egìjpiiaca  una  forma  con  scapo  più  alto  e  foglie 
più  lunghe  che  trovasi  più  rara  in  Malta,  ma  non  differisce 
altrimenti  dal  tipo. 

733.  —  Iris  Sicula  Todaro. 

Rupi.  ~  Malta,  rara,  alla  MahluM  !  MisraTi  GTionoh  a  Ùied 
il  Ghasel  (Borg).  Gozo,  trovata  soltanto  nel  basso  della  valle  di 
Xlendil  —  Aprile-Maggio. 

La  pianta  Maltese  corrisponde  perfettamente  alla  diffusa  de- 
scrizione che  Parlatore  (FI.  it.  HI  p.  278-80)  dà  della  I.  Sicala  Tod. 
I  fiori  magnifici  sono  più  grandi  di  quelli  delle  /.  Germanica 
e  pallida,  più  chiari  dei  primi,  e  più  scuri  dei  secondi,  con 
venature  brune  verso  la  base  delle  lacinie  perigoniali.  Le  foglie 
sono  più  larghe  e  molto  meno  lungamente  assottigliate  in  alto 
che  in  quelle  due  specie.  Sarebbe  una  bellissima  pianta  orna- 
mentale. Il  fiore  misura,  dalla  base  dell'ovario  all'estremità  delle 
lacinie  perigoniali  esteriori  15  cm.  ;  le  lacinie  esteriori  sono 
larghe  5  cm. 


284  IRIDACEAE,    AMARYLLIDACEAE 

734.  —  Iris  Germanica  L.  ;  Gulia  Repert.  \).  20  ;  Henslow  de- 
corative wild  flowers  of  Malta.  I.  violacea  Z.  p.  25?  —   Malt. 

Fiurdulis  Wial. 

Coltivata  nei  giardini,  trovasi  qualche  volta  subspontanea  qua 
e  là  in  luoghi  rocciosi,  anche  lontani  dalle  abitazioni.  —  Malta, 
Ùied  il  GTiasel,   GTiain  il  Gbira,  ecc.  !  —  Aprile-Maggio. 

Si  vendono  in  città  i  fiori  recisi  delle  piante  coltivate. 

Oss.  —  Iris  tuberosa  Gulia  Almanacco  p.  72. 

Secondo  Gulia  il  Padre  Libassi  lo  avrebbe  informato  di  aver 
trovato  l'Iris  tuberosa  L.  (Rermodactylus  Mill.)  nei  campi  a 
Santa  Venera,  insieme  al  Sisì/ìubrium  SopUia.  Tale  indicazione 
non  ci  sembra  sufficiente  per  ammettere  questa  specie  fra  gli 
elementi  della  flora  Maltese,  potendo  darsi  che  si  trattasse  di 
qualche  esemplare  accidentalmente  sfuggito  alle  colture.  Negli 
erbari  dell'  Orto  botanico  di  Palermo  al  quale  il  Padre  Libassi 
soleva  mandare  piante  da  Malta,  non  si  trova  VHermodaclf/lus 
iuberosus  Mill.  di  quella  provenienza. 

LXXXL  —  •ÈìnarylUdaccae. 

334.  —  Pancratium.  ^ 

735.  —  Pancratium  maritimum  L.  ;  Z.  p.  58  ;  GD.  p.  35  ;  Gulia 
Repert.  p.  48  et  Barth  I  p.  463;  Pari.  Fi.  it.  Ili  p.  101;  Cleg- 
horn  p.  120.  Pancratium  sp.  Duthie  11  p.  325.  —  Malt.  Rangis 
il  ballar  o  Pancraziu  saloaf/f). 

Nelle  arene  marine.  —  Malta,  penisola  di  Mar  fa  abbondante, 
Melleha,  San  Paolo  a  mare  \  Saline,  Ahrax{QT).).  Gozo,  Ramla 
abbondante  !  Cornino  (GD.).  —  Luglio-Ottobre. 

I  fiori,  secondo  Henslow,  si  vendono  in  città. 

Oss.  —  PancratiiiTn  Illyricum  Brenner  in  Badger;  GD.  p.  35; 
Godwin  p.  20  ;  FI.  an.  1  p.  218.  IIalm\ira  stellaris  Pari.  FI.  it. 
Ili  p.  104. 

Escludiamo  il  Pancratium  Illijricum  L.,  persuasi  che  Brenner 
e  Delicata  (seguiti  da  Godwin,  da  Parlatore  e  da  Fiori  Fi.  an.), 
sono  caduti  in  errore.  Difatti  Brenner  lo  cita  soltanto  delle 
arene  marine  di  MelleTia  dove  abbonda  il  P.  mariti?num,  e  Deli- 
cata e  Godwin  lo  citano  soltanto  di  Ramla  in  Gozo,  dove  ab- 
biamo visto  in  quantità  il  P.  maritimum  che  Delicata  non  cita 
alTatto  di  Gozo.  Inoltre  Delicata  indica  come  epoca  di  fioritura 


AMABYLLIDACEAE  285 

i  mesi  di  Agosto  e  Settembre,  mentre  il  P.  Illìjrìcum  fiorisce 
in  Maggio.  Anche  Duthie  notò  in  primavera  un  Pancratium 
non  fiorito  a  Ramici  nelle  arene  marine,  stazione  che  conviene 
al  P.  marilimuin  e  non  al  P.  Klyricum. 

Oss.  —  h"  Agave  Americana  L.  che  viene  coltivata  qua  e  là, 
pare  che  non  si  trovi  mai  inselvatichita  nelle  Isole  Maltesi, 

335.  —  Narcissds. 

736.  —  Narcissus  Tazzetta  Lois.;  Z.  p.  55;  Brenner  in  Badger; 
Nyman  Obs.  p.  G35  ;  GD.  p.  3r3  et  44  ;  Gulia  Repert.  p.  48  ;  Pari. 
FI.  it.  Ili  p.  140;  Cleghorn  p.  119;  Duthie  II  p.  321  ;  Armitage 
p.  497;  CG.  Nat.  Malt.  p.  7  ;  Godfery  Medit.  Nat.  p.  296.  —  Malt. 
Rangis. 

Luoghi  erbosi  e  campi.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  comund  !  — 
Ottobre-Marzo. 

Varia  per  la  robustezza,  per  l'altezza  che  raggiunge  anche 
più  di  un  metro  e  per  il  numero  più  o  meno  grande  dei  fiori. 
Varia  anche  per  la  striatura  più  o  meno  marcata  dello  scapo. 
Nyman  1.  e,  dà  una  descrizione  della  pianta  di  Malta. 

Se  ne  vendono  in  copia  in  città  i  fiori  colti  in  campagna. 

737.  —  Narcissus  serotinus  L.  ;  Z.  p.  55  ;  Gulia  Repert. 
p.  49;  Pari.  FI.  it.  III  p.  158;  Godfery  p,  296.  iV.  Cupanianus 
GD.  p.  30  ;  Duthie  II  p.  321.  —  Malt.  Rangis  muaTiTiar. 

Luoghi  aprici  erbosi  e  rocciosi.  —  Malta,  abbastanza  frequente, 
Ùied  India,  Marsascirocco,  Saline,  San  Paolo  a  mare,  Bo- 
scheUo,  ecc.  !  Corradino  (Duthie),  Ùiecl  Gherzuma  (Borg  !).  — 
Settembre-Novembre,  dopo  le  prime  pioggie. 

Delicata  aveva  corretto  Zerafa,  sostituendo  N.  Cupanianus 
Guss,  (=  N.  elegans  Spach  =  N.  autmnnalis  Link)  al  A^.  se- 
roiinus.  Ma  Parlatore  che  ricevette  la  pianta  da  Delicata,  cor- 
regge alla  sua  volta  la  determinazione  di  Delicata  e  conferma 
quella  di  Zerafa,  come  risulta  dalla  Flora  italiana,  nonché  dal- 
l'esemplare di  Delicata  conservato  nell'Erbario  Centrale  di  Fi- 
renze. Noi  difatti  non  abbiamo  trovato  altro  che  A^.  serolinus 
tipico.  Esso  presenta  normalmente  foglie  isteranti.  In  alcuni 
esemplari  però  abbiamo  visto  le  foglie  nascere  avanti  che  il  fiore 
fosse  appassito;  ma  per  gli  altri  caratteri  anche  questi  esemplari 
appartenevano  al  N.  serolinus  L.  tipico. 


286  LILIACEAE 

LXXXII.  ~  ZiiUaccae. 

336.  —  Aloe. 

738.—  Aloe  vera  L.;  FI.  aii.  I  p.  200;  Borg  Ardi.  Melit. 
p.  47.  A.  valgaris  Z.  p.  2;  GD.  p.  36;  Pari.  FI.  it.  II  p.  620; 
Cleghorn  p.  119;  Gulia  Reperì,  p.  50  et  Barth  I  p.  417;  CG. 
Nat.  Malt.  p.  17.  —  Malt.  SaWara. 

Sulle  pendici  rocciose  aride.  —  Malta,  Ta  Baldnl  Pimles 
(Z.  e  GD.),  Marfa  (Reade  !).  Gozo,  nel  basso  della  valle  di  Mi- 
giar  Scini  salendo  a  Ta  Cene,  dove  cuopre  l'intera  pendice  di 
lina  valle!  Presso  Ùied  Xlendi  (Schweinfarth  sec.  Gulia).  Co- 
rnino (Borg).  —  Maggio-Giugno. 

Questa  specie,  ritenuta  indigena  nell'Asia  occidentale  e  nel- 
l'Africa orientale  e  boi'eale,  ha,  anche  nelle  Isole  Maltesi,  tutta 
l'apparenza  di  pianta  indigena.  Cresce  nei  luoghi  più  selvaggi, 
lontano  dalle  abitazioni,  e  non  vi  è  ricordo  che  sia  stata  coltivata. 
Vi  sono  alcune  località  e  contrade  che  ne  portano  il  nome  Maltese 
(Sabbar'n),  il  che  accennerebbe  ad  una  estensione  in  antico  mag- 
giore di  adesso.  Se  però  si  può  escludere  una  introduzione  re- 
cente, non  è  necessario  fare  rimontare  la  sua  presenza  nel- 
l'Arcipelago Maltese  ad  un'epoca  in  cui  queste  isole  sarebbero 
state  congiunte  con  l'Africa.  Anche  astrazion  fatta  dall'apporto 
fortuito  dei  suoi  semi  che  può  essere  avvenuto  per  opera  degli 
uccelli  o  dell'uomo,  VAloe  vera  essendo  pianta  celebre  fino  dai 
tempi  di  Plinio,  è  assai  probabile  la  sua  introduzione  volontaria 
all'epoca  romana.  E  quanto  facilmente  si  propaghi  dopo  intro- 
dotta, lo  prova  la  sua  grande  diffusione  in  America  ed  in  Spagna. 
In  America  si  è  acclimata  così  bene  e  cosi  presto,  che  circa  un 
secolo  dopo  la  scoperta  del  Nuovo  Mondo,  trasportandola  come 
pianta  da  stufa  dalle  Antille  in  Inghilterra,  si  credette  di  intro- 
durre nel  vecchio  continente  una  nuova  pianta  Americana;  e  come 
indigena  dell'America  venne  poi  descritta  dal  Miller  col  nome  di 
Aloe  Barhadensis,  e  come  tale  trovasi  spesso  citala  anche  oggi. 

337.  —  Bellevalia. 

739.  —  Bellevalia  Romana  (L.)  Reichenb.  ;  Pari.  FI.  it.  Il 
p.  487;  GD.  p.  36;  CG.  Nat.  Malt.,  p.  18.  Hyacinthus  Roìnanus 
Brenner  in  Badger;  FI.  an.  I  p.  191. 


LILIACEAE  287 

Nel  coHivato.  —  Malta,  qua  e  là,  non  comune,  ImlaTiled,  Noia- 
bile,  Boschetto  !  Masia,  Fauara  (Brenner  e  GD.)-  —  Marzo-Aprile. 

338.  —  Mdscari. 

740.  —  Muscarì  comosum  (L.)  Mill.;  Gulia  Repert.  p.  4  et 
Barth  I  p.  419;  Amnitage  p.  497;  CG.  Nat.  Malt.  p.  17  et  18. 
Hyacinthus  comosus  Z.  p.  24;  Brenner  in  Badger.  Leopoldia 
carnosa  Pari.  FI.  ìt.  II  p.  496.  Bellevalia  comosa  GD.  p.  36.  — 
Malt,  Basai  il  Tiniezer. 

Luoghi  coltivati,  e  più  raramente  nei  luoghi  incolti.  —  Malta, 
Gozo  e  Cornino,  molto  comune!  —  Marzo-Maggio. 

Se  ne  trovano  presso  i  fiorai  i  fiori  colti  in  campagna. 

741.—  Muscari  parvìflorum  Desf.  ;  Gulia  Barth  I  p.  419; 
CG.  Nat.  Malt.  p.  18;  Godfery  p.  296;  FI.  an.  1  \^.  193.  Botryan- 
thus  parvi/lorus  GD.  p.  36;  Pari.  FI.  it.  II  p.  505. 

Luoghi  incolti  e  campi  in  riposo.  —  Malta,  qua  e  là,  abbastanza 
frequente,  Ùi ed  Incita,  Ùied  GTiomor,  Marsascirocco,  Ùied  GTiar 
Dalam,  Minsia,  Boschetto,  ImtaTileì),  tJied  il  Gtiasel  ecc.  !  — 
Settembre-Ottobre,  dopo  le  prime  pioggie. 

742.  —  Muscari  neglectum  Guss.  in  Ten  ;  Gulia  Barth.  I 
p.  419;  CG.  Nat.  Malt.  p.  18.  M.  racemosum  var.  neglectum 
FI.  an.  I  p,  193.  M.  racemosum  Armitage  p.  497.  Botryanthus 
neglectus  Pari.  FI.  it.  II  p.  503  ;  GD.  p.  36. 

Campi  sassosi  e  luoghi  incolti.  —  Malta,  non  comune,  quan- 
tunque in  alcuni  luoghi  sia  copiosa,  per  es.  Ùied  Filip  presso 
Ùied  il  GTiasel,  Naxaro,  San  Paul  tat  Targia  !  Ùied  GTiomor, 
Ùied  San  Gilian  (GD.).  —  Marzo-Aprile. 

Come  ahbiamo  potuto  accertarcene,  la  pianta  citata  da  Armi- 
tage col  nome  di  M.  racemosum  è  M.  negleciimi. 

339.  —  Allium. 

743.  —  AlIium  roseum  L.  ;  Z.  p.  42;  Pari.  FI.  it.  II  p.  524; 
GD.  p.  36  (var.  a.  et  Tj.  Guss.)  ;  Duthie  III  p.  41  ;  Gulia  Barth  I 
p.  418;  CG.  Nat.  Malt.  p.  18  (cum  var.  bulbilli ferum).  —  Malt. 
Teum  Tiamrani. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  frequente,  Ta  Baldu,  Im- 
tatìleb.  San  Paolo  a  mare,  Ùied  Incita,  Marfa,  Ùied  Kirda  ecc. 
Gozo,  meno  frequente  che  a  Malta,  Xlendì,  Ùied  Korrotl  — 
Marzo-Aprile.  ' 


288  LILIAOEAE 

Trovasi  tanto  la  forma  bulbillifera  quanto  quella  unicamente 
capsulifera.  Varia  per  le  dimensioni,  essendo  alto  ora  50  cm- 
con  tepali  lung'hi  11-12  mm.,  ed  ora  alto  10-20  cm.  con  tepali 
lunghi  6-7  mm.  (var.  Iiiimile  Somm.). 

74*.  *  —  Allium  permixtum  Guss.  ;  Gulia  Bardi  I  p.  418;  CG. 
Nat.  Malt.  p.  18. 

Luoghi  rupestri.  —  Gozo,   Ta  Cene  (H.  Hanson  sec.  Gulia). 

Noi  non  abbiamo  visto  questa  specie,  e  Gulia  dice  di  averne 
ricevuto  un  solo  esemplare  raccolto  da  altri. 

745.  —  Allium  nigrum  L.  ;  D'  Urv.  p.  37  ;  GD.  p.  36  ;  Pari. 
FI.  it.  n  514;  Gulia  Repert.  p.  13  et  Barth  I  p.  418;  CG.  Nat. 
Malt.  p.  18.  A.  magicum  Z.  p.  2.  —  Malt.  Cìoplais. 

Fra  i  grani.  —  Malta,  comune,  specialmente  dal  lato  Sud  e 
Ovest  dell'isola  !  Gozo,  frequente  !  —  Aprile-Maggio. 

746.  *  —  Allium  Neapolitanum  Cyr.  ;  GD.  p.  36;  Pari.  FI.  it. 
II  p.  521  ;  Gulia  Repert.  p.  58  et  Barth  I  p.  418  ;  CG.  Nat.  Malt. 
p.  18  et  Arch.  Melit.  p.  207.  A.  album  Z.  p.  2.  —  Malt.  Team 
abiai. 

Nel  coltivato  e  margini  dei  campi.  —  Malta,  Lied  Balluta 
(GD.),  Marsascala,  Ùied  Hassaptan,  Ùied  Blanditn,  CoUonera, 
Bahria  (Gulia).  Gozo,  Xlendi,  Pergla  (Gulia).  —  Marzo-Aprile. 

Riportiamo  le  indicazioni  di  Zerafa,  Delicata  e  Gulia,  notando 
come  né  da  noi,  né  da  altri  per  quanto  sappiamo,  sia  stata  tro- 
vata questa  specie  nelle  Isole  Maltesi,  il  che  male  si  accorda  col 
numero  di  località  indicate  da  Gulia,  e  fa  dubitare  di  un  equivoco. 

747.  —  Allium  subhirsutum  L;  D'Urv.  p.  37  ;  Z.  p.  2;  Pari.  FI. 
it.  Il  p.  527  ;  GD.  p.  36  et  44  ;  Duthie  li  p.  324  et  III  p.  41  ;  Gulia 
Repert.  p.  58  et  Barth  I  p.  418;  CG.  Nat.  Malt.  p.  18.  —  Malt. 
Teum  mosuaf. 

Campi  e  luoghi  erbosi  e  rocciosi  incolti.  —  Malta  e  Gozo, 
molto  comune  !  —  Marzo-Maggio. 

Delicata  p.  44,  dice  «  Antherae  luteae  »,  mentre  nella  forma 
tipica  sono  rosse.  Noi  non  vi  abbiamo  posto  attenzione  sul  vivo. 
Sul  secco  le  antere  sono  bruno-rossiccie. 

748.  —  Allium  trifoliatum  C\'r.  ;  GD.  p.  36  ;  Pari.  FI.  it.  II 
p.  528;  Duthie  III  p.  41  ;  Gulia  Barth  I  p.  418:  CG.  Nat.  Malt.  p.  18. 

Medesime  stazioni  del  precedente.  —  Malta  e  Gozo,  molto 
frequente,  ma  meno  dell'ai,  siibhirsiiiuml  Cornino  (Gulia).  — 
Marzo-Aprile. 


LILIACEAE  289 

In  generale  questa  specie  è  ben  distinta  dalla  precedente  per 
i  tepali  più  lunghi,  più  acuti,  e  sfumati  di  rosa,  e  per  gli  stami 
più  corti.  Inoltre  la  sua  fioritura  è  un  poco  più  precoce.  Sembra 
tuttavia  che  vi  siano  forme  di  passaggio. 

749.  =■=  —  Alliuiti  vernale  Tin.  ;  Gulia  Barth  I  p.  418  ;  CG.  Nat. 
Malt.  p.  18. 

Gozo,  colle  di  Ta  Harrax  (Gulia).  —  Marzo-Aprile. 
Specie  molto  affine  all'^.  subhirsutmn  e  che  noi  non  abbiamo 
vista  nell'Arcipelago  Maltese. 

750.  —  Allium  Chamaemoly  L.  ;  Z.  p.  2;  GD.  p.  36;  Pari.  FI. 
it.  II  p.  531  ;  Gulia  Repert.  p.  58  et  Barth  I  p.  418  ;  Armitage 
p.  497;  CG.  Nat.  Malt.  p.  18.  —  Malt.  Teiim  kerkni. 

Luoghi  incolti  aridi.  —  Malta,  frequente,  spalti  dei  forti  di 
Floriana,  Forte  Manuel,  CorracUno,  Bing emina  ecc.  !  Gozo, 
altipiano  fra  Ùied  Bingemma  e  TJied  ir  RiTian  !  —  Dicembre- 
Gennaio. 

751 .  —  Allium  Ampeloprasum  L.  ;  Z.  p.  2  ;  Pari.  FI.  it.  II  p.  577  ; 
GD.  p.  36;  Gulia  Repert.  p.  14  et  Barth  I  p.  418;  CG.  Nat.  Malt. 
p.  18.  —  Malt.  Curvai  salvagg. 

Luoghi  rocciosi,  specialmente  vicino  al  mare.  —  Malta,  Gozo 
e  Commetto,  frequente  !  Filfola,  di  cui  é  una  caratteristica  per 
la  sua  abbondanza  !  —  Aprile-Maggio. 

Abbiamo  trovato  al  Boschetto  pochi  esemplari  di  un  Allimn 
che  non  possiamo  riferire  ad  altra  specie  che  a.\V Ainpeloijrasum, 
ma  che  ne  costituiscono  una  varietà  ben  distinta  per  gracilità 
e  piccolezza  di  tutta  la  pianta  (gli  esemplari  maggiori  non  ar- 
rivano a  25  cm.),  foglie  più  strette,  ombrella  emisferica  (i  pe- 
duncoli inferiori  essendo  orizzontali)  di  30  mm.  di  diametro  al 
massimo,  con  numero  di  fiori  molto  minore;  filamento  degli  stami 
tricuspidali  lanceolati  o  quasi  lineari  anziché  largamente  ovati, 
cuspide  anterifera  molto  più  corta.  Questa  varietà,  che  si  avvi- 
cina alla  var.  ìiertiisphaericum  Somm.  Fior.  Lampedusa,  ed  al- 
VA.  Preslianmn  Schult.  fil.  {=  A.  rubellum  Presi  non  M.  B.), 
merita  di  essere  ulteriormente  studiata  sopra  un  numero  di  in- 
dividui maggiore  di  quello  che  abbiamo  raccolto.  Proponiamo 
provvisoriamente  per  essa  il  nome  di  var.  Melitense. 

Oss.  —  Allium  satimtm  L.  ;  Z.  p.  1  ;  Gulia  Repert.  p.  58  et 
Barth  I  p.  418.  —  Malt.  Teum  ta  zriTi.  , 

L'aglio  trovasi  qua  e  là  subspontaneo  nei  luoghi  dove  era 

SOMMIER  et  Cabcana  Gatto.  —  Flora  Melitensis  nova.  19 


290  LILIA  CE  AE 

stato  coltivato  gli  anni  precedenti,  ma  nqn  si  può  considerare 
come  naturalizzato, 

—  Allmm  Porrum  L.  ;  Z.  p.  2;  Bertoloni  Annali  di  Stor. 
Nat,  II  p.  358;  Gulia  Repert.  p.  14.  —  Malt.  Currat. 

Rammentiamo  questa  pianta  soltanto  perché  Bertoloni,  com- 
mentando il  Thesaurus  di  Zerafa,  la  cita  erroneamente  fra  le 
specie  indigene  Maltesi,  mentre  Zerafa,  come  Gulia,  intendeva 
parlare  soltanto  di  pianta  coltivata. 

752.  —  Allium  parciilorum  Viv.  ;  Gulia  Barth  I  p.  418,  A.^iau- 
cifloram  CG.  Nat.  Malt,  p.  18. 

Luoghi  erbosi  rocciosi.  —  Malta,  abbastanza  raro,  Boschetto, 
PemdroJie  Camp,  Marfa  !  Gozo,  JJardia  vicino  alla  stazione 
telegrafica  (Janka  sec.  Gulia  et  in  Herb.  Melitensi  !).  Cornino 
(Borg).  —  Giugno-Luglio. 

Specie  conosciuta  soltanto  di  Corsica  e  di  Sardegna. 

753.  —  Allium  descendens  L.  ;  Pari.  FI.  it.  II  p.  568  ;  GD. 
p.  36  et  44;  Gulia  Repert.  p.  58  et  Barth  I  p.  418  et  II  p.  9;  CG. 
Nat.  Malt.  p.  18.  A.  sphaeroceplialimi  var.  descendens  FI.  an.  I 
p.  196.  —  Malt.   Teum  caTdanì. 

Luoghi  aridi.  —  Malta,  piuttosto  raro,  Ùied  Znuber,  tlied 
Hanzirl  Bengliisa{GT).),  Corradino,  Balìvia,  Ùardia  {GwYm).  — 
Maggio-Giugno. 

754.  —  Allium  paniculatum  L.  A.  pallens  Z.  p,  42  ;  GD,  p.  36; 
Gulia  Barth  I  p.  418;  CG.  Nat.  Malt.  p.  18.  A.  Coppoleri  ì  Duthie 
Barth  p.  542.  —  Malt.   Teum  sa  frani. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  qua  e  là  non  raro,  per  es. 
Boschetto,  Gliirghenti,  ImtaTileb  !  Ùied  Babu  (GD.),  Ùied  Gher- 
zuma,  Gneina  ecc.  (Gulia).  Gozo,  a  Rdiim  ras  Mahhrase  (Du- 
thie  il  quale  però  non  è  certo  della  determinazione).  —  Mag- 
gio-Giugno. 

Non  crediamo  di  dover  tenere  distinto  VA.  pallens  L.  dal- 
l'^, paniculatum  L.,  ed  osserviamo  che  anche  a  Malta  si  tro- 
vano le  due  forme. 

755.  *  —  Allium  tenuiflorum  Ten.  ;  Daveau  p.  17;  Gulia  Barth 
I  p.  418  ;  CG.  Nat.  Malt.  p.  18. 

Malta  (Daveau  senza  luogo),  a  BaTiria  (Janka  sec.  Gulia). 

Non  abbiamo  visto  questa  specie,  ed  osserviamo  che  l'esem- 
plare che  si  conserva  con  quel  nomo  (scritto  da  Gulia)  nell'Er- 
bario di  Malia,  appartiene  ad  altra  specie. 


LILIACEAE  291 

756.  =^  —  Allium  triquetrum  L.  ;  Gulia  Barth  I  p.  418  ;  CG.  Nat 
Malt.  p.  18. 

Luoghi  umidi  ombrosi.  —  Malta,  molto  raro,  Boschetto  (Lord 
Walter  Kerr  !),  Gherzwna,  Ùied  il  Barunì  (Gulia).  Gozo,  XlencU, 
Migiarro  (Gulia).  —  Dicembre-Aprile. 

340.  —    NOTHOSCORDIDM. 

757.  —  Nothoscordium  fragrans  (Vent.)  Kuuth.  Alliuin  odo- 
rum  CG,  Nat.  Malt.  p.  18. 

Nasce  molto  frequentemente  spontaneo  nei  giardini,  e  l'ab- 
biamo trovato  naturalizzato  anche  distante  da  questi,  per  es.  a 
Malta  sulle  roccie  del  Forte  Manuetl  e  a  Gozo,  nella  vallata  del 
Forte  Cìiamlirau  ! 

Si  moltiplica  tanto  per  semi  quanto  per  bulbi.  Fiorisce  due 
volte  l'anno,  in  Aprile-Maggio  e  in  Ottobre-Novembre. 

Oss.  —  Forskaal  N."  32  cita  un  Alliuin  sp.  «  ad  margines 
agrorum  »  che  non  si  può  identificare. 

—  I  Maltesi  chiamano  gli  AUìuììi  in  genere  Teum. 

341.  —  Ornithogalum. 

758.  —  Ornithogalum  divergens  Boreau.  0.  exscapum  CG. 
Nat.  Malt.  p.  17-18. 

Luoghi  erbosi  e  campi.  —  Malta,  non  comune,  Uied  Kirda, 
Boschetto  dove  ve  ne  é  assai  !  Ùied  Incita  (Borg).  —  Marzo- 
Aprile. 

759.—  Ornithogalum  Narbonense  L.  ;  Z.  p.  58;  Brenner  in 
Badger  ;  Pari.  FI.  it.  II  p.  448  ;  CG.  Nat.  Malt.  p.  18.  0.  stachijoides 
GD.  p.  36  et  44.  0.  Pìjrenaicum  Gulia  Barth  I  p.  419. 

Campi  coltivati  e  luoghi  incolti.  —  Malta  e  Gozo,  abbastanza 
frequente! —  Marzo-Maggio. 

342.  —  Caruelia. 

760.  —  Caruelia  Arabica  (L.)  Pari.;  Pari.  FI.  it.  II  p.  452.  Or- 
niihogalum  Aralncum  D'Urv.  p.  39;  Z.  p.  58  ;  Brenner  in  Badger; 
GD.  p.  37  et  44;  Gulia  Repert.  p.  28  et  Barth  I  p.  419;  CG.  Nat. 
Malt.  p.  17  et  18  et  Arch.  Melit.  p.  207.  —  Malt.  Jlalib  it  tair. 

Campi  e  luoghi  erbosi  incolti.  —  Malta,  qua  e  là,  Ghirglienti, 
MelleTia,  Ùied  Bahu,  Ùied  Incita,  Ùied  il  Gtiasel  ecc.  !  Gozo, 
Xlendil  Cornino!—  Aprile-Maggio. 


292  LILIACEAE 

Questa  pianta  va  rapidamente  diminuendo  perchè  i  ragazzi 
che  la  colgono  in  quantità  per  portarla  ai  fiorai  in  città  spesso 
nel  prendere  i  fiori  svellono  i  bulbi  che  sono  di  solito  molto 
superficiali. 

343.  —  Urginea. 

7GI.  —  Urginea  maritima  (L.)  Baker.  U.  Scilla  GD.  p.  37; 
Pari.  FI.  it.  II  p.  455;  Gulia  Repert.  p.  25;  Cleghorn  p.  120; 
Duthie  II  p.  326;  CG.  Arch.  Melit.  p.  207;  Nyman  Consp.  FI. 
Europ.  p.  729.  Scilla  mariliina  Z.  p.  69;  Brenner  in  Badger; 
Nyman  Obs.  p.  636;  Gulia  Barth  I  p.  419  et  463  (var.  &.)  ;  CG. 
Nat.  Malt.  p.  17-18.  iS(7^«7/a  P<:mcra/«on  Steinheil  Ann.  Se.  Nat. 
2^  ser.  VI  p.  279.  Scilla  Pancration  Nyman  Syll.  Fior.  Europ. 
p.  369.  Urginea  matHtima  b.  Pancration  FI.  an.  IV  Appendice 
p.  47.  —  Malt.  Ghansal. 

Luoghi  aridi  rocciosi,  specialmente  vicino  al  mare. —  Malta, 
Gozo,  Cornino  e  Cominotto,  molto  comune  !  —  Agosto-Settembre. 

I  bulbi  vengono  raccolti  ed  esportati  per  uso  medicinale,  ed 
i  fiori  sono  portati  in  città  ai  fiorai. 

Adolfo  Steinheil  (Quelques  observations  relatives  aux  generes 
Scilla  et  Urginea.  Deux  genres  à  établir  dans  la  famille  des 
Liliacées  et  description  d'une  espèce  nouvelle)  dice  di  avere  ri- 
cevuto da  Malta  dei  bulbi  di  una  Scilla  che  ritiene  diversa  dalla 
S.  maritima,  e  che  chiama  Squilla  Pancration,  distinta  per 
«foliis  minoribus,  subacutis,  bracteis  pedunculisque  paulo  bre- 
vioribus,  alabastris  obtusatis,  floribus  albis  linea  dorsali  rosea 
notatis,  antheris  coeruleo-virescentibus,  ovario  viridi,  bulbo  di- 
midio  minore.  Variat  bulbo  rufo  et  bulbo  pallido».  L'autore 
stesso  confessa  che  le  differenze  sono  piccole  e  che  ha  veduto 
troppo  pochi  esemplari,  e  per  di  più  di  piante  fiorite  a  Parigi, 
Egli  dice  di  aver  visto  altri  esemplari  corrispondenti  alla  sua 
S.  Pancration  soltanto  di  Cadice.  In  quanto  a  noi,  troviamo  che 
r  Urginea  che  abbiamo  vista  nell'Arcipelago  Maltese  non  dif- 
ferisce per  nulla  dalla  U.  maritima  d'altre  parti  d'Italia. 

344.  —  Scilla. 

762.  —  Scilla  Sicula  Tin.  ;  GD.  p.  37  ;  Gulia  Repert.  p.  25  ; 
Armitage  p.  497  ;  CG.  Medit.  Nat.  p.  276  et  277.  S.  Peruviana  Z. 
p.  69.  S.  Sicula,    S.  Peruviana  et  S.  candida  G.  Delicata  PI. 


LILIACEAE  293 

Mei.  lect.  p.  76.  S.  Sicula  et  S.  Clusii  b.  flore  albo  Pari.  FI.  it.  II 
p.  462.  S.  Sicula  et  S.  candida  GD.  p.  37.  S.  jìvaebracteala  Gulia 
Barth  I  p,  419.  S.  Sicula  et  S.  Clusii  v.  candida  CG.  Nat.  Malt. 
p.  17  et  18.  S.  Peruviana  var.  Sicula  FI.  an.  I  p.  180.  —  Malt. 
GTiansal  iWial. 

Luoghi  erbosi  rocciosi.  —  Malta,  qua  e  là,  Hagiar  Kim,  Ùied 
Kirda,  golfo  di  MelleTia,  Puales,  Ùied  Incita,  Bingemma  ecc.  ! 
Gozo,  nel  fondo  della  valle  di  Migiar  Scini  !  —  Marzo-Aprile. 

Siamo  come  Fiori  FI.  an.  e  Gulia  Barth,  di  parere  che  la 
S.  Clusii  e  la  S.  candida  non  si  possano  considerare  come  specie 
distinte  dalla  S.  Sicula. 

Le  foglie  nelle  piante  Maltesi,  larghe  da  1  a  4  cm.,  sono  bre- 
vissimamente ciliate,  le  brattee  sono  glabre.  L'infiorescenza  è 
per  lo  più  conico-emisferica,  i  peduncoli  essendo  tutti  inseriti 
vicini  gli  uni  agli  altri,  e  gli  inferiori  eretto-patenti  giungendo 
ad  avere  7-8,  e  fin  9  mm.  mentre  i  superiori  sono  molto  più 
corti.  Ma  negli  esemplari  ubertosi,  a  fioritura  avanzata  l'asse 
dell'infiorescenza  si  allunga  ed  i  peduncoli  inferiori  rimangono 
scostati  gli  uni  dagli  altri.  I  fiori  sono  più  spesso  cenerino-lila- 
cini.  Talvolta  però,  come  per  es.  a  Ùied  il  GTtasel,  sono  di  un 
violetto  carico.  Molto  raramente  poi  sono  interamente  bianchi 
(var.  candida  [Guss.]). 

763.*—  Scilla  hyacinthoides  L.;  GD.  p.  37  et  44;  Gulia 
Barth  1  p.  419;  CG.  Nat.  Malt.  p.  18  et  Arch.  Melit.  p.  207; 
FI.  an.  IV  Appendice  p.  47.—  Malt.  GTiansal  salvagg. 

Luoghi  aprici  incolti  ed  anche  sui  margini  dei  campi.  —  Malta, 
MelleTia  (GD.),  San  Paolo  a  tnare,  Ùardia  (Gulia).  Gozo,  Ta  Cene 
(Gulia).  —  Marzo-Giugno. 

Non  possiamo  fare  altro  che  riportare  quanto  scrivono  Deli- 
cata e  Gulia,  non  avendo  noi  stessi   mai  trovato  questa  specie. 

7G4.  —  Scilla  autumnalis  L.  ;  Z.  p.  69  ;  GD.  p.  37  ;  Pari.  FI. 
it.  II  p.  468;  Gulia  Barth  I  p.  419;  CG.  Nat.  Malt.  p.  18;  God- 
fery  p.  296. 

Nei  pascoli  aridi  e  luoghi  rocciosi.  —  Malta  e  Gozo,  molto 
comune  !  —  Settembre-Ottobre. 

345.  —  AspiroDELUS. 

765.  —  Asphodelus  ramosus  L.  ;  Z.  p  7;  Brenner  in  Badger; 
Nyman  Obs.  p.  636  ;  GD.  p.  37  et  44  ;  Cleghorn  p.  115,  120  et  121; 


294  LILIACEAE 

Gulia  Repert.  p.  5  et  Barth  I  p.  417  et  463;  Armitage  p.  497; 
CG.  Nat.  Malt.  p.  17.  .1.  microcarpus  Pari.  FI.  it.  II  p.  599.  — 
Mali  BeriUeh. 

Luoghi  aridi  rocciosi,  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  Gozo  e 
Cornino,  comune,  ed  in  alcuni  luoghi  abbondantissimo  !  —  Di- 
cembre-Aprile. 

I  fiori  ne  vengono  portati  alla  Valletta. 

766.—  Asphodelus  fìstulosus  L.  ;  Gulia  Barth  I  p.  417; 
CG.  Nat.  Malt.  p.  18.  Asparagns  (per  errore  tipografico)  fìstu- 
losus Gulia  Almanacco  p.  72. 

Luoghi  aridi,  rocciosi.  —  Malta,  Ballili  presso  San  Paolo  a 
inarel  dietro  il  cantiere  navale  sotto  le  scogliere  di  Corra- 
dino,  MisraU  Suffara  presso  Casal  Dingli,  Ùied  il  GMr  presso 
Pemhvohe  camp  (Borg!).  —  Febbraio-Maggio. 

346.  —  TuLiPA. 

767.  —  Tulipa  sylvestris  L.  ;  Z.  p.  76  ;  GD.  p.  37;  Gulia  Repert. 
p.  60  et  Barth  I  p.  418;  Armitage  p.  497  ;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8, 
17  et  18,  et  Arch.  Melit.  p.  207.  —  Malt.  TiUipan  salcagg. 

Nei  campi  coltivati  —  Malta,  localizzata  a  Ùled  Kirda  e  Ùied 
Incitai  —  Marzo-Aprile. 

Zerafa  e  Gulia  dicono  che  questa  specie  fu  osservata  a  Malta 
per  la  prima  volta  da  Naudi  e  propriamente  a  Ùied  Kirda. 
Se  la  sua  introduzione  rimonta  a  quell'epoca  (prima  metà  del 
secolo  passato),  bisogna  dire  che  non  ha  esteso  molto  la  sua 
area,  trovandosi  ancora  oggi  soltanto  in  due  campi.  Ma  in  quel- 
l'area si  è  molto  moltiplicata,  tanto  che  anni  addietro,  all'epoca 
della  fioritura  non  mancava  mai  dai  fiorai  ai  quali  la  portavano 
i  ragazzi  che  1'  andavano  a  cogliere  in  quei  campi.  Ora  però, 
tanta  se  n'è  i-accolta,  che  è  molto  diminuita  ;  anzi  a  Ùied  Incita 
è  quasi  scomparsa. 

Oss.  —  LillLim  candidimi  L.  ;  Z.  p.  27;  Bertoloni  Annali  di 
Stor.  Nat.  II  p.  359  ;  G.  Delicata  PI.  Mei.  lect.  p.  76  ;  GD.  p.  XV  ; 
Gulia  Repert.  p.  24  et  Barth  I  p.  418  ;  CG.  Nat.  Malt.  p.  17.  — 
Malt.  Giliu  abiat. 

Delicata  dice  che  esclude  questa  pianta  dalla  flora  Maltese 
perchè  non  indigena.  Gulia  il  quale  nel  Repertorio  la  diceva 
esotica,  nel  Barth  invece  scrive  che  esisteva  effettivamente  in- 
digena in  Malta  e  trovavasi  precisamente  nel  Ùied  Zenibak,  dove 


LILIACEAE,    DIOSCOREACEAE,  ASPARAGACEaE  295 

perù  venne  distrutta  dai  dorai  che  ne  asportarono  tutti  1  bulbi. 
È  un  fatto  che  adesso  non  si  trova  più  neppure  subspontaneo 
né  a  Ùied  Zembak  né  altrove  e  la  testimonianza  di  Gulia  es- 
sendo contraddetta  da  Delicata,  non  abbiamo  neppure  la  cer- 
tezza che  il  Lilìum  candidiim  sia  mai  esistito  indigeno  in  Malta. 

LXXXIII.  —  Ifioscoreaceae. 

347.—  Tamnus. 

768.  —  Tamnus  communis  L.  ;  Duthie  I  p.  210  ;  Gulia  Barth  I 
p.  421. 

Scandente  fra  gli  arbusti.  —  Malta,  raro,  Misira,  Ùneina  ! 
Gozo,  Migiar  Scini  nel  fondo  della  valle  !  —  Aprile-Maggio. 

LXXXIV.  —  m^lspariigaceae. 

348,  —   ASPARAGUS. 

769.—  Asparagus   aphyllus  L.  A.  acuUfolius  Z.  p.  7;  GD. 

p.  37;  Gulia  Repert.  p.  55;  Pari.  FI.  it.  Ili  p.  22;  Cleghorn  p.  121  ' 
Duthie  II  p.  326  ;  CG.  Nat  Malt.  p.  17  ;  Godfery  p.  296-7.  — 
Malt.  SpraO  salvagg. 

Tra  i  frutici  e  nei  luoghi  rocciosi.  —  Malta,  Gozo,  Cornino 
e  Cominotto,  comune  !  —  Agosto-Ottobre. 

Qui  come  a  Lampedusa,  questa  specie  è  variabilissima  per  il 
numero,  la  lunghezza  e  la  robustezza  dei  cladodi,  tanto  che  ve- 
dendone soltanto  delle  forme  estreme  si  stenta  a  credere  che 
possano  appartenere  alla  stessa  specie.  Nessuna  però  di  queste 
forme  può  considerarsi  come  appartenente  all'ai,  acutifolius. 
Tra  le  forme  che  abbiamo  osservate  nelle  Isole  Maltesi,  una 
che  proponiamo  di  chiamare 

var.  alibreviatus 

presenta  la  massima  riduzione  in   lunghezza  dei   cladodi  che 
misurano  da  4  a  5  mm.,  pur  mantenendosi  robusti  e  rigidi. 
Un'altra,  che  proponiamo  di  chiamare 

var.  elongatus 

presenta   invece  cladodi  sottili,  flessibili  e  lunghi  fino  a  20  e 
anche  25  mm. 


296  ASPARAGACEAE,  COLCHICACEAE 

Tra  queste  due  forme  poi  si  trovano  tutti  gli  intermediari, 
notandosi  delle  differenze  sensibili  anche  in  varie  parti  dello 
stesso  individuo. 

I  germogli  di  questa  specie  vengono  raccolti  e  mangiati  lessi. 

Oss.  —  Ruscus  Hìjpophyllum  L.  ;  Z.  p.  67  ;  Gulia  Repert.  p.  4  ; 
CG.  Nat.  Malt.  p.  17.  —  Malt.  Belladonna. 

Trovasi  subspontaneo  in  Malta  soltanto  al  Boschetto,  in  luoghi 
umidi  e  ombrosi.  —  Fiorisce  in  Dicembre. 

349.  —  Smilax. 

770.  —  Smilax  aspera  L.  ;  Z.  p.  71  ;  Njman  Obs.  p.  660 ;  GD. 
p.  37  (var.  a.  et  b.);  Gulia  Repert.  p.  51;  Pari.  FI.  it.  Hip.  56; 
Godfery  p.  297.  S.  Mauritanica  CG.  Nat.  Malt.  p.  8.  5.  aspera 
V.  anguslifoUa  Duthie  II  p.  324  et  III  p.  41.  iS.  aspera  et  ejus 
var.  Mauritanica  CG.  Nat.  Malt.  p.  J7.  S.  aspera  et  S.  Mauri- 
tanica  Gulia  Almanacco  p.  67.  —  Malt.  Salsa  jjaisana. 

Luoghi  rupestri,  fra  i  frutici  e  sui  muri  a  si^cco.  —  Malta 
e  Gozo,  abbastanza  frequente  !  —  Settembre-Novembre. 

Si  trova  tanto  la  forma  con  foglie  strettissime  validamente 
aculeate,  quanto  la  var.  Mauritanica,  e  tutte  le  forme  intermedie. 

Viene  adoperata  dal  popolo  in  decotto  come  sudorifico, 

LXXXV.  —  Colchicaceae. 

350.  —   COLCHICUM. 

771.  —  Colchicum  Bertolonii  Stev.  ;  CG.  Medit.  Nat.  p.  277. 
C.  Bertolonii  var.  Capani  Pari.  FI.  it.  Ili  p.  191;  Godfery  p.  296. 
C  Cupani  GD,  p.  37  et  44  ;  Gulia  Repert.  p.  8  ;  Cleghorn  p.  120. 
C.  montanimi  Z.  p.  15.  C.  ìnontamtin  var.  pusillum  et  var.  Cu- 
pani  ¥\.  an.  I  p.  177.  —  Malt.  Busieli. 

Luoghi  aprici  aridi.  —  Malta,  nelle  parti  N.  e  N.O.,  Gozo  e 
Cornino,  molto  frequente  !  —  Ottobre-Novembre. 

Abbiamo  osservato  questa  specie  generalmente  con  foglie  per- 
fettamente glabre  ai  margini,  corrispondente  quindi  alla  var.  (7t<- 
pan?  (Guss.).  Ne  abbiamo  raccolto  pure  degli  esemplari  con  foglie 
munite  ai  margini  di  brevissime  ciglia  aculeiformi  retrorso;  ma 
non  l'abbiamo  mai  visto  con  foglie  che  si  potessero  dire  real- 
mente cigliate.  Al  momento  della  fioritura  le  foglie  lineari  sono 


PALMAE,    JUNCACEAE  297 

della  stessa  lunghezza  circa  del  fiore.  Le  foglie  nelle  piante  in 
frutto  sono  conduplicate  e  variano  in  larghezza  da  5  a  12  mm. 
Incontrasi  non  di  rado  con  fiori  interamente  bianchi. 


Lxxxvr.  —  ralmiie. 

351.  —  Chamaerops. 

772.  =^  —  Chamaerops  humilis  L.;  Z.  p.  12;  Bertoloni  Annali 
di  Stor.  nat.  Il  p.  358  ;  GD.  p.  XV  ;  Gulia  Reperì,  p.  24.  —  Malt. 
Giummar. 

Delicata,  nel  1854,  scriveva  che  questa  specie  andava  cancel- 
lata dalla  flora  di  Malta,  perché  non  vi  cresceva  spontanea. 
Noi  non  siamo  di  questo  parere.  È  probabile  che  in  antico  vi 
fosse  assai  comune,  come  lo  è  in  terreni  analoghi  in  Sicilia. 
Che  ancora  al  tempo  di  Zerafa  vi  fosse  é  certo,  poiché  nel  The- 
saurus é  detto  che  cresceva  a  May^fa.  Ma  ancora  recentemente, 
come  ci  informa  il  Dott.  Borg,  un  suo  giardiniere  ne  ha  trovato 
due  esemplari  perfettamente  selvatici  sui  dirupi  della  valle  di 
MisraTi  GTionak,  esemplari  che  furono  da  lui  trapiantati  nei 
giardini  pubblici  di  SanVAnto7iio.  Riteniamo  possibile,  anzi  pro- 
babile, che  ne  esistano  ancora  altri  esemplari  nelle  scogliere 
marine  e  nei  dirupi  inaccessibili  che  abbondano  nelle  Isole  Mal- 
tesi, come  se  ne  vedono  ancora  oggi  nei  punti  più  scoscesi  delle 
coste  Toscane  dove  sono  sfuggiti  alla  rapacità  dei  giardinieri 
che  l'hanno  estirpata  in  tutti  i  luoghi  accessibili. 

Per  questo  non  escludiamo,  come  Delicata,  la  Chamaerops 
dalla  flora  Maltese. 

LXXXVII.  —  •luncaceae. 

352.  —  Jdncus. 

773,  —  Juncus  maritimus  Lam.  ;  Z.  p.  51  ;  Pari.  FI.  it.  II 
p.  317;  GD.  p.  37;  Cleghorn  p.  120;  Gulia  Barth  I  p.  463. 

Luoghi  umidi  vicino  al  mare.  —  Malta,  raro,  peschiere  di 
MarsasGirocco  !  Mar  sa  (GD.).  Gozo,  Ramla,  dove  forma  dei 
piccoli  giuncheti  !  Cornino  (Gulia).  —  Giugno. 

Lojacono  FI.  Sic.  voi.  Ili  p.  153  cita  per  Malta  il  Juncus  ri- 
gidus  Desf.  considerato  da  Parlatore  FI.  it.  come  varietà  del 


298  JUNCACEAE 

J.  Tìiaritimus.  Non  sappiamo  quale  fondamento  abbia  la  citazione 
di  questa  varietà  per  Malta. 

774.—  Juncus  acutus  L.  ;  Z.  p.  50;  GD.  p.  37;  Duthie  II 
p.  323.  —  Malt.  Simar. 

Luoghi  umidi  vicino  al  mare.  —  Malta,  qua  e  là  non  raro, 
San  Paolo  a  mare,  ImlaTtleb,  Fiddien,  Saline,  Gneina  ecc.  ! 
Gozo,  qua  e  là,  per  es.  Cala  Dàeira,  Migiar  Sciai  !  Cornino  !  — 
Marzo-Maggio. 

775.  *  —  Juncus  conglomeratus  L.:  Z.  p.  25  ;  GD.  37.  —  Malt. 
Simar. 

Luoghi  umidi.  —  Malta,  Marsa  (GD.).  —  Aprile-Giugno. 

Non  abbiamo  visto  questa  specie,  ed  osserviamo  che  la  regione 
paludosa  di  Marsa,  di  dove  la  indica  Delicata,  è  in  gran  parte 
prosciugata,  e  quindi  ne  é  a.ssai  mutata  la  flora,  per  cui,  anche 
se  il  ./.  congloìneralus  vi  è  esistito,  può  essere  scomparso. 

776.  *  —  Juncus  effusus  L.  ;  Z.  p.  50  ;  GD.  p.  37. 
Luoghi  umidi.  —  Malta,  Marsa  (GD.).  —  Aprile-Maggio. 
Possiamo  ripetere  per  questa  specie  quello  che  abbiamo  detto 

per  la  precedente.  Notiamo  poi  che  Zerafa  e  Delicata  non  citano 
affatto  il  Jimcus  laniprocarpas  che  trovasi  in  tanti  luoghi  a 
Malta,  per  cui  è  lecito  sospettare  che  ad  esso  abbiano  dato  i 
nomi  di  /.  conglomeratus  ed  effusus. 

777.*  —  Juncus  capitatus  Weig.  ;  Z.  p.  50;  GD.  p.  37. 

Luoghi  umidi.  —  Malta,  raro,  Gfiain  Mula  (GD.  !).  —  Marzo- 
Aprile. 

Abbiamo  visto  nell'  Erbario  Universitario  di  Malta  un  esem- 
plare di  questa  specie  raccolto  da  Delicata  a  Ghain  Mula.  Duthie 
ha  distribuito  di  .Malta  col  nome  di  J.  capiiatus  var.  il  /.  ìmfonìus 
var.  pumilio  Griseb. 

778.  —  Juncus  bufonius  L.  /.  bufonius  var.  hybridus  Pari. 
FI.  it.  II  p.  354.  /.  bufonius  var.  fasciculatus  Armitage  p.  498. 
/.  bufonius  et  /.  hybridus  GD.  p.  38.  /.  hybridus  Duthie  Barth 
p,  543.  /.  capiiatus  var.  Duthie  in  schedulis.  /.  bufonius  var.  pu- 
rnilio  FI.  aii.  IV  Appendice  p.  43.  /.  insulanus  (?)  Lojac.  FI.  Sic. 
Ili  p.  103. 

In  terreno  umido  almeno  parte  dell'anno.  —  Malta,  Gozo  e 
Cornino,  comune  !  —  Marzo-Maggio. 

Il  /.  bufonius  tipico  con  i  fiori  isolati  e  l'antela  molto  lassa 
è  assai  rai'o  {Ùied  Kirda  GD.  !).  È  comune  invece  la  var.  hy- 


JUXCACEAE,  CYPERACEAE  299 

ì)rid(ts  (Brot),  coi  fiori  a  fascetti  o  per  lo  meno  a  due  a  due. 
Trovasi  pure,  ma  meno  frequente,  la  var.  Sorrentini  (Pari.) 
coi  fiori  in  capolini,  e  la  va.r. pumilio  Grisebach,  molto  comune, 
perfettamente  acaule,  coi  fiori  tutti  agglomerati  in  un  fascio 
sessili  0  quasi  in  mezzo  alle  foglie  radicali,  esse  pure  molto  ri- 
dotte. Questa  varietà  era  già  stata  descritta  1.  e.  da  Duthie,  il 
quale  però  non  le  aveva  dato  nome.  Variabilissima  pure  è  la 
lunghezza  dei  fiori  che  raggiungono  fino  a  8  mm.,  mentre  altre 
volte  non  oltrepassano  4  mm.  La  var.  pitmilio  é  speciale  agli 
altipiani  argillosi  dove  il  terreno  rimane  umido  per  poco  tempo 
in  inverno,  e  poi  diventa  presto  arido. 

779.  —  Juncus  lamprocarpus  Ehrh.  ./.  striatas  Gulia  Barth  II 
p.  112. 

Lungo  i  corsi  d'acqua  e  nei  fossi  lungo  le  vie.  —  Malta,  qua 
e  là  piuttosto  fi'equente,  fra  Notabile  e  Imlalileb,  ivo.  Blrcìiir- 
cara  e  San  Paolo  a  mare,  Fiddien,  Ùied  Gherzitma,  Gneina  ecc.  ! 
ÙiedW  Ghas f ar ia  (GuUa.).  Gozo,  Ramla\  —  Marzo- Maggio, 

Tutti  gli  esemplari  che  abbiamo  visti  corrispondono  al  /.  lam- 
procarpus tipico  più  che  alla  var.  striatics  Schousb. 

LXXXVIII.  —  Cypei'ficeae. 

353.  —  Cyperus. 

780.—  Cyperus  badius  Desf.  ;  Z.  p.  47;  GD.  p,  38;  Gulia 
Repert.  p.  6  et  Barth  I  p.  403  et  II  p.  112;  Duthie  Barth  p.  543. 
C.  Presta  Pari.  FI.  it.  II  p.  40.  —  Malt.  Bordi. 

Lungo  i  corsi  d'acqua.  —  Malta,  qua  e  là,  Ta  Baldu,  tjied 
il  KieigTia,  Fiddien,  GTiain  il  Gbiral  Marsa,  Gneina  (GD,). 
Gozo,  Ramla  (Duthie),  Xlendi,  San  Blas  (Gulia).  —  Aprile- 
Settembre. 

781.  —  Cyperus  longus  L.  ;  Z.  p.  17;  GD.  p.  38  ;  Gulia  Repert. 
p.  6  et  55  ;  Godfery  p.  297.  —  Malt.  Bordi. 

Lungo  i  corsi  d'acqua.  —  Malta,  qua  e  là,  Ghirgenti,  ImtaTUeb, 
Gneina,  Fiddien  !  Gozo,  Xlendi,  Vied  il  Lunziata  !  San  Blas 
(Gulia  !).  —  Maggio-Settembre. 

Trovasi  talvolta  di  dimensioni  molto  grandi,  con  spighette 
lunghe  fino  quasi  4  cm.  e  con  41  fiori. 

782.  —  Cyperus  fuscus  L. 


300  CYPERACEAE 

Luoghi  umidi.  —  Malta,  ImtaTìleb  dove  ne  abbiamo  trovato 
un  solo  esemplare!—  Settembre. 

L' esemplare  raccolto  in  flore  in  Settembre  appartiene  alla 
varietà  virescens  (Hoffm.). 

783.  —  Cyperus  distachyus  AH.  C.  juncifonnis  Duthie  II 
p.  325  et  III  p.  41.  C.  mucronatus  Gulia  Barth  I  p.  152  et  II 
p.  112  ;  Duthie  Barth  p.  543.  C.  mncronatas  var.  ater  Duthie  in 
schedulis.   C.  levigalas  var.  distachyus  FI.  an.  IV  Appendice  p.  33. 

Terreno  umido.  —  Malta,  piuttosto  raro,  Saline,  GTiain  Mula, 
Mavsascala,  Marsa  lungo  la  via  del  camposanto  dove  è  abba- 
stanza frequente  !  Gozo,  Ramla  !  Xlendi  (Gulia),  presso  Cala 
Bueira  (Duthie!). —  Aprile-Novembre. 

Oss.  —  Cyperus  esculentas  L.  ;  Z.  p.  18:  Bertoloiii  Annali  di 
Stor.  nat.  II  p.  359;  Gulia  Repert.  j).  27.  —  Malt.  Habì)  gTiaziz. 

Bertoloni  commentando  il  Thesaurus  di  Zerafa  novera  questa 
specie  fra  le  indigene  Maltesi,  mentre  Zerafa  intendeva  citarla 
soltanto  come  coltivata. 

—  Cyperus  Papyrus  L.  ;  GD.  p.  38;  FI.  an.  I  p.  116;  CG. 
Arch.  Melit.  p.  204.  Papyrus  antiquorum  Z.  p.  59.  —  Malt.  Bordi. 

Questa  specie  che  Zerafa  indicava  ancora  come  indigena  a 
Malta  «  in  paludibus  »  e  che  Delicata  citava  per  la  Gneina,  è  ora 
certamente  del  tutto  scompai'sa  come  pianta  selvatica.  Gli  ultimi 
esemplari  della  Gneina  furono  trasportati,  al  tempo  di  Delicata, 
nell'Orto  botanico.  Dobbiamo  dunque  escluderla  dalla  attuale 
flora  Maltese. 

354.  —  Galilea. 

784.  —  Galilea  mucronata  (L.)  Pari.  Schoenus  mucronatus 
Duthie  I  p.  210,  II  p.  325  et  III  p.  41. 

Nelle  arene  marine.  —  Malta,  qua  e  là  piuttosto  rara,  peni- 
sola di  Marfa,  Gneina,  golfo  di  Melleha  !  Gozo,  Ramla  !  — 
Marzo-Maggio. 

355.  —    SCHOENDS. 

785.  —  Schoenus  nigricans  L.  ;  Z.  p.  69  ;  GD.  p.  38  ;  Gulia 
Barth  II  p.  112. 

Luoghi  umidi  di  preferenza  in  vicinanza  del  mare.  —  Malta, 
qua  e  là  piuttosto  raro,  penisola  di  Marfa,  Fiddien,  Ùied  Gher- 
zuma  !  Marsa.  Gneina  (GD.).  Ùied  il  Ghasfuria  (Gulia).  — 
Aprile-Giugno. 


cyperaceae  301 

356.  —  Heleocharis. 

786.  —  Heleocharis  palustris  (L.)  Rob.  Br.  Eleocharis  pa- 
lustris  Z,  p.  47;  Gulia  Barth  II  p.  9  (a.  et  var.  b.  minor). 
Scirpus  palustris  GD.  p.  38. 

Luoghi  inondati  e  lungo  i  corsi  d'acqua.  —  Malta,  frequente, 
ImfaTtleb,  Fiddien,  Ùied  Gherzuma,  GTiain  Mula,  GVain  Ri- 
Tmna  ecc.  !  Gozo,  abbondante  in  una  grande  pozza  d'acqua  fra 
San  Paolo  e  il  telegrafo  di  Zarrieh\  —  Aprile-Giugno. 

Insieme  al  tipo  abbiamo  trovato  anche  la  forma  major  Sonder. 

357.  —  SciRPDS. 

787.  —  Scirpus  Savii  Seb.  et  Maur.  ;  Gulia  Barth  II  p.  9. 
Isolepis  Saviana  GD.  |).  38. 

Luoghi  umidi  e  lungo  i  ruscelli.  —  Malta,  qua  e  là,  spesso 
abbondante,  ImiaTileb,  fra  Birchircara  e  San  Paolo  a  mare, 
Fiddien,  Ùied  Gherzuma,  GTiain  RiTiana  ecc.  !  —  Marzo-Giugno. 

788.  —  Scirpus  Holosclioenus  L.  Isolepis  Holoschoenus  Z. 
p.  50.  Holoschoenus  globi ferus  et  H.  vulgaris  GD.  p.  38.  Scirpus 
globi ferus  Duthie  II  p.  323  et  324  ;  Gulia  Barth  II  p.  112.  S.  Holo- 
schoenus var.  globifer  FI.  an.  IV  Appendice  p.  34. 

Luoghi  umidi.  —  Malta,  abbastanza  comune,  Ghirghenti, 
San  Paolo  a  jnare,  Liilaì/leb,  Fiddien,  Ùied  il  KleigTia,  unci- 
na ecc.  !  Gozo,  Vied  il  GTiasri,  Cala  DOeira  ecc.  !  —  Maggio- 
Luglio. 

Abbiamo  visto  soltanto  la  var.  globifer  (L.  (il.)  coli' antela 
grande,  decomposta  e  superante  l'involucro. 

789.*—  Scirpus  lacustris  L.  ;  Z.  p.  69;  GD.  p.  38;  Gulia 
Repert.  p.  28.  —  xMalt.  Halfa. 

Negli  stagni.  —  Malta,  Marsa  (GD.).  —  Marzo-Giugno. 

Notiamo  che  questa  specie,  che  noi  non  abbiamo  mai  trovata, 
è  forse  scomparsa  da  Malta  per  le  grandi  trasformazioni  subite 
dalla  Marsa  in  seguito  alla  estensione  del  porto. 

790.—  Scirpus  maritimus  L.  ;  GD.  p.  38  ;  Cleghorn  p.  120; 
Duthie  II  p.  323. 

Lungo  le  acque.  —  Malta,  raro,  Marsa  (GD.),  Uncina  (Du- 
thie). Gozo,  Ùied  Bingemma  !  San  Blas  (Gulia  !).  —  Aprile- 
Luglio. 


302  cyperaceae 

358.  —  Carex. 

791.  —  Carex  divisa  Huds.  ;  Pari.  Fi.  it.  II  p.  133;  GD.  p.  38; 
Duthie  II  p.  325  et  326;  Gulia  Barth  II  p.  112. 

Lungo  i  corsi  d'acqua  e  luoghi  umidi.  —  Malta,  Gozo  e 
Comino,  comune  !  —  Febbraio-Maggio. 

792.  —  Carex  vulpina  L.  ;  Z.  p.  45;  GD.  p.  38;  Gulia  Repert. 
p.  55;  FI.  an.  IV"  Appendice  p.  35.  —  Malt.  SogTtda. 

Lungo  le  acque  e  luoghi  erbosi  umidi.  —  Malta,  frequente, 
Gìiirghenti,  Imtahleb,  Ta  Balda,  Fkidien,  Boschetto  ecc.  ! 
Gozo,  Xlendi,  Migiarro  ecc.  !  —  Aprile-Giugno. 

A  Ta  Balda  abbiamo  trovato  la  forma  a  spiga  lineare  stretta, 
con  brattee  munite  di  appendice  setacea  più  lunghe  delle  spi- 
ghette, e  con  squame  meno  colorate,  quasi  verdi.  È  la  forma 
detta  long Ibracteata  da  Beck  Ann.  Hofmus.  (Ascherson  und 
Graebner  Syn.  der  Mitteleur.  FI.  Il  2°  p.  36). 

793.  —  Carex  divulsa  Good. 

Luoghi  ombrosi  freschi.  —  Malta,  qua  e  là,  Ohirghenif,  Ùied 
Incita,  Gneìna,  Ùied  GTiomof%  Fiddien  ecc.  !  Gozo,  Migiar 
Scinil  —  Aprile-Maggio. 

794.  —  Carex  Halieriana  Asso.  C.  ggnobasts  Duthie  I  p.  210 
et  II  [).  322.  C.  Linhii  Gulia  Barth  1  p.  421  (lìde  Jankae). 

Luoghi  selvatici.  —  Malta,  piuttosto  rara,  Ùied  Babul  Lied 
ZatvHco,\a.\\e  presso  GTmxaìi  (Duthie!).—  Aprile-Maggio. 

Tanto  le  piante  raccolte  da  noi,  (|uanto  quelle  di  Duthie  dif- 
feriscono dal  tipo  per  avere  la  si)ighet(a  maschile  più  stretta 
e  più  allungata,  e  la  spighetta  sottostante  androgina  (femmi- 
nile alla  base  e  maschile  in  alto),  mentre  nel  tipo  é  interamente 
femminile.  Questa  forma  merita  di  essere  ulteriormente  studiata. 

Abbiamo  potuto  constatare  che  1'  esemplare  conservato  nel- 
l'Erbario di  Malta,  sul  quale  Janka  aveva  scritto  Carex  Linkiiì 
e  che  Gulia  aveva  pubblicato  per  tale,  apparteneva  a  C.  Halie- 
riana tipica. 

795.  —  Carex  hisplda  W.  in  Schk. 

Lungo  le  acque.  —  Malta,  molto  rara,  ImtaTtleb  !  —  Aprile- 
Maggio. 

Questa  pianta  si  mantiene  ancora  in  discreta  quantità  ad 
Imtalìleb  dove  la  trovarono  i)er  la  prima  volta  Reade  e  Godfery 
nel  1896.  Non  é  stata  trovata  altrove  in  Malta. 


CYPERACEAE  303 

796.  —  Carex  serrulata  Biv.;  Duthie  II  p.  324  et  III  p.  41; 
Gulia  Barth  II  p.  9. 

Più  pai'ticolarinenle  nei  luoghi  erbosi  umidi,  ma  anche  in 
luoghi  asciutti.  —  Malta  e  Gozo,  comune!  —  Marzo-Luglio. 

La  Carex  serrulata,  vicariante  della  C.  recuriia  alla  quale 
è  molto  affine,  è  come  questa  estremamente  variabile  per  la 
statura,  a  seconda  che  cresce  in  luoghi  aridi  o  fertili,  per  la 
lunghezza  delle  brattee,  per  la  forma  delle  squame  femminee, 
ora  semplicemente  mucronate  ed  ora  ristrette  in  una  punta 
verde  che  oltrepassa  lungamente  gli  otricelli,  per  la  forma  delle 
spighette  femminee  ora  allungate,  lineari-cilindriche,  ora  rac- 
corciate, quasi  ovate. 

La  C.  serrulata  si  distingue  dalla  C.  recurva  per  le  spighette 
femminee  sempre  erette,  sempre  brevemente  peduncolate  o  ses- 
sili, e  per  gli  otricelli  sempre  glabri. 

Come  anomalie  abbiamo  notato  un  esemplare  nel  quale  la 
brattea  inferiore  aveva  una  guaina  chiusa,  lunga  2  Var  cm.,  ed 
un  altro  ginobasico,  cioè  con  una  spighetta  femminea  portata 
da  un  lungo  e  sottile  peduncolo  inserito  alla  base  del  fusto,  come 
nella  C.  Halleinana. 

Idi.  *  —  Carex  extensa  Good.  ;  Pari.  FI.  it.  II  p.  207. 

Questa  specie  è  citata  di  Malta  soltanto  da  Parlatore,  sulla 
fede  di  un  esemplare  in  frutto  che  trovasi  nell'Erbario  Cen- 
trale di  Firenze,  e  che  porta  sull'etichetta:  «  Carex  convoluta, 
Malta,  Maggio  1848  da  Todaro-Calcara  »,  e  che  é  effettivamente 
C.  extensa  Good. 

798.  —  Carex  distans  L.  ;  GD.  p.  38  ;  Duthie  II  p.  323. 
Luoghi  umidi.  —  Malta,  qua  e  là  non  ra,va.,  Imtahleb,  San  Paolo 

a  mare,  Ta  Baldu,  Ùiecl  Incita  ecc.  !  Mellelìa,  Gneina  (Duthie  !). 
Gozo,  Ramla,  Uied  ir  RlTìan  !  —  Aprile-Maggio. 
Ne  abbiamo  trovato  degli  esemplari  alti  oltre  70  cm. 

799.  *  —  Carex  punctata  Gaud.;  GD.  p.  38;  FI.  an.  IV  Ap- 
pendice p.  38. 

Luoghi  umidi.  —  Malta,  Gneina,  Marsa  (GD.).  —  Aprile- 
Maggio. 

Non  abbiamo  trovato  questa  specie,  molto  affine  alla  prece- 
dente, e  notiamo  che  l'esemplare  dell'Erbario  Universitario  che 
porta  quel  nome  è  di  C.  distans,  per  cui  la  presenza  di  C.  punctata 
in  Malta  è  assai  dubbia. 


SOi  GRAMINACEAE 

LXXXIX.  —  Graniinaceac.^ 

359.  —  Andropogon. 

800.  —  Andropogon  distachyus  L.  ;  GD.  p.  38;  Duthie  II  p.  321 . 
Daveau  p.  17;  Armitage  p.  498;  FI,  aii.  IV  Appendice  p.  13.  Polli- 
nia  distachya  Z.  p.  G2;  Pari.  FI.  it.  I  p.  145. 

Luoghi  aridi  o  erbosi  asciutti.  —  Malta,  frequente,  San  Paolo 
a  mare,  Ùied  Incita,  Ùied  Babà,  Ùied  Kirda  ecc  !  Gozo,  Ta 
Cenci  —  Marzo-Ottobre. 

801.  ~  Andropogon  hirtus  L.  ;  Z.  p.  4;  Pari.  FI.  it.  I  p.  142; 
GD.  p.  38  ;  Duthie  II  p.  321  ;  Gulia  Barth  I  p.  463;  Daveau  p.  17; 
Armitage  p.  498. 

Luoghi  erbosi  asciutti,  e  luoghi  rocciosi.  —  Malta  e  Gozo,  co- 
mune !  —  Maizo-Novembre. 

802.  —  Andropogon  pubescens  Vis.  ;  GD.  p.  39. 
Medesime  stazioni  del  precedente.  —  Malta  e  Gozo,  non  meno 

comune  deir.4.  ìiirius,  specialmente  a  Gozo!  —  Marzo-Novembre. 
Teniamo  distinto  A.  pubescens  da  A.  ìiirtiis  come  ha  fatto  De- 
licata, ma  dobbiamo  riconoscere  che  una  specie  passa  insensi- 
bilmente all'altra,  e  che  la  maggiore  lunghezza  delle  reste  non 
va  sempre  unita  ad  una  minore  pubescenza. 

360.  —    SORGHUM. 

803.  —  Sorghum  Halepense  (L.)  Pers.  Milium  peregrinicm 
nodosa  radice  Boccone  Museo  di  piante  rare  ecc.  p.  127  tav.  87. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti  erbosi.  —  Malta,  qua  e  là,  non 
comune,  Initahleb,  Oneina,  San  Martino,  presso  Pàales  !  — 
Luglio-Ottobre. 

È  strano  che  questa  specie  di  cui  Boccone  scriveva  nel  1697 
«  Ho  avuta  questa  pianta  in  Malta  dal  Fi'a  Capellano  Fra  Giu- 
seppe Zammit  Medico  di  molta  riputazione  »,  non  fosse  poi  ci- 
tata né  da  Zerafa  nò  da  Delicata,  né  da  alcun  altro  scrittore 
posteriore. 


'  Abbiamo  sottoposto  al  valente  specialista  prof.  E.  Hackel  al- 
cune Graminacee  critiche  sulle  quali  egli  ci  ha  dato  il  suo  auto- 
revole parere. 


gramixaceae  305 

361.  —  Lygeum. 

804.—  Lygeum  Spartum  L.  ;  Z.  p.  28;  Brenner  in  Badger; 
Pari.  FI.  it.  I  p.  107;  GD.  p.  39;  Gulia  Repert.  p.  28  ;  Cleghorii 
p.  120;  Duthie  II  p.  325  et  III  p.  42;  Armitage  p.  498.  —  Malt 
Halfa. 

Luoghi  sassosi  aridi,  specialmente  non  lontano  dal  mare.  — 
Malta,  ImtaTileb,  Gneina,  San  Paolo  a  mare,  Batiar  il  Ciak, 
Saline,  Fanara  ecc.  !  Gozo,  Ùied  il  Gtiasri  !  Xlendi  (Duthie).  — 
Marzo-Giugno. 

Oss.  —  Coix  Lacrijma  L.  ;  Z.  p.  15  ;  Gulia  Repert.  p.  28.  — 
Malt.  —  Hara  ta  ciaul. 

Gulia  scrive  che  questa  specie,  coltivata  da  gran  tempo  in 
Malta,  vi  si  trova  spontanea  lungo  alcuni  ruscelli.  Noi  però  non 
l'abbiamo  mai  vista  altro  che  coltivata. 

I  contadini  se  ne  servono  per  fare  corone  da  rosario. 

302.  —   CORNUCOPIAE. 

805.  —  Cornucopiae  cucullatum  L.  ;  Somm.  Bull.  Soc.  bot.  it. 
1911  p.  76. 

Gozo,  lungo  un  fosso  poco  sotto  Rabalo,  sulla  strada  di  Zébhug, 
molto  raro  !  —  Raccolto  in  fiore  il  26  Aprile  ! 

Questa  specie  che  abbiamo  trovata  nel  1907,  non  era  stata 
mai  ancora  riconosciuta  con  certezza  come  inquilina  dell'Europa. 
Nyman  difatti,  nel  Conspectus  FI.  Eur.,  e  Boissier  nella  Flora 
Orientale,  la  citavano  soltanto  di  Patmos  in  Grecia,  ed  anche 
di  lì  dubitativamente.  Il  «  Plantae  Europeae  »  di  Richter,  ed  il 
più  recente  «  Conspectus  FI.  Graecae  »  di  Halacsy  non  la  men- 
zionano affatto.  Malta  è  dunque  la  sola  località  Europea  accer- 
tata per  questa  specie  orientale. 

363.  —  Crypsis. 

806.  *  —  Crypsis  aculeata  (L.)  Ait.  ;  GD.  p.  39  ;   FI.  an.  IV 

Appendice  p.  15. 

Luoghi  argilloso-arenosi  inondati,  vicino  al  mare.  —  Malta, 
RugTiaiem  (GD.).  —  Luglio-Ottobre. 

Riportiamo  le  indicazioni  di  Delicata,  non  avendo  noi  trovato 
questa  specie. 

8.  SoJiJiiER  et  Caruana  Gatto.  —  Flora  Melitensis  nova.  20 


306  graminaceae 

364.  —  Alopecdrus. 

807.  *  —  Alopecurus  pratensis  L.  ;  Z.  p.  2;  GD.  p.  39;  Gulia 
Repert.  p.  15.  —  MaU.  Demh  il  giordien. 

Luoghi  erbosi  umidi.  —  Malta,  Marsa  lungo  l' acquedotto 
(GD.  !).  —  Aprile-Maggio. 

Abbiamo  veduto  di  questa  specie  soltanto  un  esemplare  rac- 
colto da  Delicata  e  conservato  nell'Erbario  di  Malta.  Noi  l'ab- 
biamo cercata  invano  nel  luogo  indicato. 

V Alopecurus  pralensis  non  era  stato  ancora  indicato  di  parti 
cosi  basse  e  calde. 

365.  —  Phleum. 

808.  *  —  Phleum  tenue  (Host)  Schrad.;  GD.p.39;  Gulia  Repert. 
p.  43;  FI.  an.  IV  Appendice  p.  15.  —  Malt.  Mustacc  il  kailus. 

Fra  le  messi.  —  Malta,  Ùied  GTiomor  (GD.).  —  Marzo-Aprile. 

Facciamo  molte  riserve  alle  indicazioni  di  Delicata,  il  solo  che 
avrebbe  trovato  questa  specie,  notando  che  la  stazione  indicata 
da  Delicata  «  inter  segetes  »,  non  conviene  adatto  al  Phleum 
tenue. 

809.  *  -    Phleum  pratense  L. ,  Z.  p.  60;  GD.  p.  39. 
Luoghi  erbosi  aprici.  —  Malta,  Ùied  Balluta  (GD.).  —  Aprile- 
Maggio. 

Abbiamo  cercato  invano  anche  questa  specie,  al  pari  delle  tre 
precedenti,  e  quindi  dobbiamo  contentarci  di  ripetere  le  indica- 
zioni di  Delicata. 

366.  —  Phalaris. 

810.  —  Phalaris  minor  Retz.  ;  GD.  p.  39;  Armitage  p.  497. 
P.  minor  var.  gracilis  Pari.  FI.  it.  I  p.  70;  FI.  an.  I  p.  53. 

Campi  e  luoghi  incolti.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  molto  co- 
mune !  —  Marzo-Giugno. 

Trovasi  tanto  alta  e  bene  sviluppata,  quanto,  nei  luoghi  aridi, 
più  gracile,  meno  alta,  con  pannocchia  accorciata,  e  con  guaina 
superiore  terminata  da  lamina  molto  breve.  Questa  seconda  forma 
sarebbe  la  var.  gracilis  Pari. 

Oss.  —  Phalaris  Canariensis  L.;  Forskaal  N.°  4;  Z.  p.  60; 
Gulia  Repert.  p.  52.  —  Malt.  Scalora  tal  canali. 

Questa  specie  esotica  si  coltiva  raramente  e  non  1*  abbiamo 


GRAMINACEAE  307 

mai  trovata  subspontanea.  Zerafa  scrisse  «  iiiter  segetes  »;  ma, 
non  avendo  egli  citato  la  Ph.  ìninor,  è  probabile  che  avesse 
scambiato  una  specie  con  l'altra.  In  quanto  a  Forskaal,  o  egli 
è  incorso  nel  medesimo  errore,  o  intendeva  citare  una  pianta 
coltivata.  Gulia  menziona  la  Ph.  Canariensis  soltanto  come 
pianta  coltivata. 

811.  —  Phalaris  coerulescens  Desf.  ;  GD.  p.  39.  P.  bulbosa  Z. 
p.  00  (ex.  GD.j. 

Luoghi  umidi.  —  Malta,  qua  e  là,  non  comune,  ImiaTdeb, 
Ùiecl  ir  Rumi,  Ghirgìienti,  San  Paolo  a  mai^e  !  Ùied  Ballata 
(GD.).  —  Marzo-Giugno. 

812.  —  Phalaris  paradoxa  L.  ;  Z.  p.  00  ;  GD.  p.  39.  P.  yrae- 
morsa  Duthie  II  p.  32r). 

Nei  luoghi  coltivati,  fra  le  messi,  ed  anche  nei  luoghi  incolti.  — 
Malta  e  Gozo,  comune  !  —  Aprile-Giugno. 

A  Raìnla  in  Gozo,  abbiamo  trovato  la  varietà  praeniorsa  Lam. 
più  o  meno  accentuata,  cioè  con  le  spighette  neutre  deformate 
(piccole,  troncate  e  mucronate)  in  un  numero  più  o  meno  grande 
di  rami. 

813.  —  Phalaris  tuberosa  L. 

Luoghi  erbosi.  —  Malta,  non  comune,  penisola  di  Marfa, 
ImtaTileb,  tfied  ir  Rmni,  GhirghentiX—  Marzo-Giugno. 

814.  *  —  Phalaris  truncata  Guss.  ;  GD.  p.  39.  P.  aquatica  Z. 
p.  00  (GD.). 

Luoghi  umidi.  —  Malta,  Uied  Babu  (GD.).  —  Aprile-Giugno. 
Riportiamo  quanto  dice  Delicata  di  questa  specie  che  noi  non 
abbiamo  trovata. 

307.  —  Anthoxanthum. 

815.*—  Anthoxanthum  odoratum  L.  ;  Z.  p.  5;   GD.  p.  39; 

CG.  Arch.  Melit.  p.  207. 

Pascoli  erbosi.  —  Malta,  Marsa  (GD.  !).  —  Aprile-Maggio. 

Riportiamo  le  indicazioni  di  Delicata  per  questa  pianta  che 
non  abbiamo  trovata  noi  stessi,  ma  di  cui  abbiamo  visto  gli 
esemplari  raccolti  da  Delicata  e  conservati  nell'Erbario  Uni- 
versitario di  Malta. 

816.  —  Anthoxanthum  gracile  Biv.  ;  GD.  p.  39  ;  Duthie  II 
p.  322  et  III  p.  42  ;  Armitage  p.  498  ;  FI.  an.  IV  Appendice  p.  14. 

Luoghi  erbosi  rocciosi.  —  Malta,  sparso  nella  maggior  parte 


O' 


08  GRAMINACEAE 


delle  valli!  Gozo,  pure  frequente,  Xlendi,  Ùled  Korrol,  Migiar 
Scini,  Ramla  ecc.!  —  Aprile-Magg-io. 

368.  —  Panicum. 

817.  —  Panicum  colonum  L. 

Luoghi  coltivati,  specialmente  nei  campi  di  zucche  e  di  coco- 
meri, con  le  Belarla.  —  Malta,  non  raro,  Imiaìileb  dove  è  ab- 
bondante, óneina,  Gnien  il  Gbiì\  San  Martin  presso  Pàales  ! 
Selmun  (Reade  !).  —  Luglio-Ottobre. 

818.  —  Panicum  Crus-Calii  L.  Echinochloa  Crus-Gallì  Galla 
Barth  I  p.  403. 

Luoghi  coltivati.  —  Malta,  raro,  ImtaTileb  in  fondo  alla  valle  ! 
Gozo,  San  Dlas  (Guliai.  —  Agosto-Settembre. 

819.—  Panicum  repens  L.  ;  Gulia  Barth  I  p.  463. 

Luoghi  coltivati  umidi.  —  Malta,  frequente,  Ghirghenti, 
Fiddien,  Imtahleb,  Doscìietlo,  Gnien  il  Gbir,  San  Martin  presso 
Pàales  ecc.  !  Gozo,  qua  e  là,  Mtgiarro  !  Ùied  Kasab,  San  Blas 
(Gulia).  —  Giuguo-Novembre. 

Oss.  —  Panicum  plicatum  Lam. 

Trovato  subspontaneo  nei  giardini  di  Sani' Antonio  in  Malta 
dal  Dott.  Borg  (!). 

369.  —  DiarrARiA. 

820.  —  Digitarla  sanguinalis  (L.)  Scop. 

Luoghi  umidi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  qua  e  là,  Casale 
Attard,  San  Martin  presso  Pàales,  ImtaTileb,  Zurrico  ecc.  ! 
Gozo,  qua  e  là  !  —  Agosto-Novembre. 

Oss.  —  Pennisetam  s\). 

Abbiamo  ricevuto  dal  Dott.  Borg  una  spiga  ed  una  foglia  di 
un  Pennisetmn  da  lui  raccolto  nel  Lied  is  Seuda,  che  sembra 
riferibile,  per  quanto  lo  stato  incompleto  dell'esemplare  permette 
di  giudicare,  al  P.  compressimi  o  ad  una  specie  affine.  Secondo 
ogni  probabilità  trattasi  di  pianta  avventizia. 

370.  —  Set  ARI  A. 

821.—  Setaria  verticillata  (L.)  Pai.  de  Beauv.  ;  Z.  p.  70; 
GD.  p.  39;  Gulia  Repert.  p.  06  et  Barth  I  p.  463.  —  Malt.  Xrica. 

Luoghi  coltivati.  —  Malta  e  Gozo,  molto  comune  dovunque  !  — 
Maggio-Novembre. 


GRAMINACEAE  309 

822.  —  Setaria  virìdis  (L.)  Pai.  de  Beauv. 

Luoghi  coltivati.  —  Malta,  in  molti  luoglii,  ma  molto  meno 
frequente  della  precedente,  Gnien  il  Gbir,  Sant'Antonio,  Ghir- 
ghenti,  ImtaTileì),  Ùiecl  GTierzuma,  Gneina  ecc.  !  —  Luglio- 
Ottobre. 

823.  —  Setaria  glauca  (L.)  Pai.  de  Beauv.  Panicum  glaucum 
Forskaal  N."  7. 

Nel  coltivato.  —  Malta,  rara,  Casal  Balzan  !  —  Luglio- 
Agosto. 

Questa  specie,  dal  tempo  di  Forskaal  in  poi  non  era  più  stata 
citata  per  le  Isole  Maltesi. 

.371.  —    MlLIUM. 

824.  —  Milium  multiflorum  Cav.  ;  Pari.  FI.  it.  I  p.  160  ;  GD. 

p.  39;   Gulia  Repert.  p.  4.   Agrostis  miliacea  Z.   p.  41.   P/pta- 
therum  multiflorum  Daveau  p.  18.  —  Malt.  Barrum. 

Luoghi  rocciosi  incolti  e  lungo  i  muri.  —  Malta  e  Gozo, 
comune  I  —  Maggio-Agosto. 

825.  ==■  —  Milium  effusum  L.  ;  Z.  p.  54  ;  GD.  p.  39;  FI.  an.  IV 
Appendice  p.  14. 

Luoghi  aridi.  —  Malta,  Corraclino  (GD.).  —   Marzo-Giugno. 

Non  abbiamo  trovato  questa  specie  che  non  fu  veduta  nep- 
pure da  altri  dopo  Delicata,  e  dobbiamo  quindi  limitarci  a  ripro- 
durre quanto  ne  dice  questo  Autore. 

826.  *  —  Milium  Montianum  Pari.  M.  confertum  GD.  p.  39. 
M.  vernale  var.  Montianum  Fi.  an.  IV  Appendice  p.  14. 

Luoghi  erbosi  umidi.  —  Malta,  Ùiecl  Incita  (GD.).  —  Maggio- 
Giugno. 

Specie  a  noi  ignota  di  Malta,  come  la  precedente.  Riportiamo 
le  indicazioni  di  Delicata,  notando  come  altrove  questa  specie 
sia  stata  trovata  soltanto  in  zone  più  elevate. 

372.  —  Stipa. 

827.  —  Stipa  tortilis  Desf.;  D'Urv.  p.  10;  Brenner  in  Badger; 
Pari.  FI.  it.  1  p.  169  ;  GD.  p.  39.  S.  tenacissima  Cleghorn  p.  120  ; 
Duthie  II  p.  326. 

Luoghi  erbosi  aprici  asciutti.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  co- 
munissima!  —  Aprile-Maggio. 
Questa  specie  da  Marzo  a  Maggio  cuopre  quasi  da  sola  estesi 


310  GRAMINACEAE 

tratti  di  terreno.  Mentre  nei  terreni  migliori  cresce  alta  e  vegeta 
nei  luoghi  sterili  si  presenta  nana. 

828.*  —  Stipa  pennata  L.  ;  Z.  p.  72;  Brenner  in  Badger  ; 
GD.  p.  39;  Godwin  p.  20;  FI.  an.  IV  Appendice  p.  14  ;  CG.  Arch. 
Melit.  p.  207. 

Luoghi  aridi.  —  Malta,  Ùied  Incita  (GD.).  —  Aprile-Maggio. 

Godwin,  evidentemente  equivocando,  dice  che  la  Stipa  pennata 
e  la  S.  tortilis  sono  entrambi  comunissime  dovunque.  Nessun 
altro,  dopo  Delicata,  ha  indicato  questa  specie  di  Malta,  e  noi 
l'abbiamo  cercata  invano.  Secondo  Brenner  la  .S'.  pennata  di 
Zerafa  non  sarebbe  stato  altro  che  la  S.  tortilis.  Se  dunque,  come 
è  possibile,  Delicata  avesse  indicato  la  S.  pennata  soltanto  sulla 
fede  di  Zerafa,  questa  specie  andrebbe  cancellata  dalla  flora 
Maltese. 

373.  —  Gastridium. 

829.  —  Gastridium  lendigerum  (L.)  Gaud.,  Pari.  11.  it.  I  p.  176; 

GD.  p.  39;  Gulia  Bdrth  I  p.  103.  G.  aiistì^ale  Daveau  p.  18. 
Miliimi  lendigeìmm  Z.  p.  54.  —  Malt.  Musiacc  il  hattìts. 

Campi  e  luoghi  erbosi  aprici.  —  Malta,  abbastanza  frequente! 
Gozo,  più  raro!  Cornino  (Gulia). —  Marzo-Maggio. 

Oltre  al  tipo  trovasi,  biMi  distinta  da  questo,  la  varietà  scabrum 
(Presi.).  Essa  é  meno  comune  del  tipo;  l'abbiamo  veduta  in  Malta 
a  Ùied  Znuher,  Faàara  e  Ùied  Gherzuma  ! 

374.  —  Triplachne. 

830.  —  Triplachne  nitens  (Guss.)  Link. 

Luoghi  arenosi  erbosi  vicino  al  mare.  —  Malta,  penisola  di 
Marfa  nell'  insenatura  di  Ramlet  tal  Kortin,  dove  l'abbiamo 
trovata  in  fiore  il  4  Maggio  1907  ! 

375  —  Sporobolus. 

831.  —  Sporobolus  pungens  (Schreb.)  Kunth. 

Arene  marine.  —  Malta,  Marfa,  baia  di  MelleTia  !  Gozo, 
Ramla  !  —  Agosto-Settembre. 

376.  —  Agrostis. 

832.  —  Agrostis  verticillata  Vili.  ;  GD.  p.  40.  A.  stoloniferaZ. 
p.  41  ;  G.  Delicata  PI.  Mei.  lect.  p.  77. 


GRAMINACEAE  311 

Lungo  i  corsi  d'acqua  e  luoghi  acquitrinosi.  —  Malta,  abba- 
stanza frequente,  ImiaTileb,  Fiddien,  Gneina,  Ùnien  il  Ghir, 
Ùied  Gherzuma,  Ghirghenii  ecc.  !  Gozo,  tlied  ir  RiTian, 
Xlendi  ecc.!  —  Aprile-Ottobre. 

833.  *  —  Agrostis  alba  L.  ;  Z.  p.  41  ;  GD.  p.  40. 

Luoghi  arenosi  umidi.  —  Malta,  Marsa  (GD.  !).  —  Aprile- 
Luglio. 

Abbiamo  visto  nell'Erbario  Maltese  un  esemplare  raccolto  da 
Delicata  di  questa  specie  che  noi  stessi  non  abbiamo  mai  trovata. 

Oss.  —  Agrostis  Spica  venti  Z.  p.  41.  Apeva  Spica  venti  G. 
Delicata  PI.  Mei.  lect.  p.  77  ;  GD.  p.  XV. 

—  Agrostis  dulcis  Z.  p.  41  ;  GD.  p.  XV. 

Delicata  nella  prefazione  della  FI.  Melitensis  p.  XV  dice  che 
sono  da  cancellarsi  dalla  flora  Maltese  tanto  la  Agrostis  Spica 
venti  L.  quanto  la  Agrostis  dulGi'<  L.,  perchè  citate  erroneamente. 

—  Forskaal  cita,  N."  12,  una  Agrostis  sp.  che  non  sappiamo 
a  quale  specie  l'iferire. 

377.  —   POLYPOGON. 

834.  —  Polypogon  Monspeliensis  (L.)  Desf.  ;  Pari.  FI.  it.  I 
p.  199;  GD.  p.  40;  Gulia  Reperì  p.  15  et  Barth  li  p.  112;  Armi- 
tage p.  498.  CynosHrus  paniceus  Forskaal  N.°  13.  —  Malt.  Demb 
il  liebru. 

Luoghi  erbosi.  —  Malta,  frequente,  Floriana,  Hamrun,  San 
Paolo  a  mare,  Ghirghenii,  ImtaTiieì)  ecc.  !  Gozo,  Xlendi  (Gulia).  — 
Marzo-Maggio. 

835.  —  Polypogon  maritimus  Willd.  ;  Pari.  FI.  it.  I  p.  201  ; 
GD.  p.  40  (var.  a.  et  b.  aciUijlorus)  ;  Duthie  II  p.  325. 

Luoghi  che  furono  inondati  d'inverno.  —  Malta,  Gozo,  e  Co- 
rnino, comune  !  —  Marzo-  Maggio. 

Delicata  indica  tanto  il  tipo  quanto  la  var.  acutiflorus  Guss. 
Noi,  nei  moltissimi  esemplari  raccolti,  non  abbiamo  veduto  altro 
che  la  forma  con  glume  acute  e  poco  dilatate,  col-rispondente  alla 
var.  acutiflorus.  L'abbiamo  trovato  del  resto  variabile  assai  per 
statura,  ora  nano,  ed  ora  superante  35  cm.,  per  il  colore  della 
pannocchia  che  passa  dal  verde  al  violetto  carico,  e  per  il  ri- 
gonfiamento più  0  meno  marcato  della  guaina  superiore,  che  al 
momento  dell'antesi  in  generale  avvolge  la  base  della  pannocchia, 
ma  poi  se  ne  allontana  coU'allungarsi  del  culmo. 


312  GRAMINACEAE 

378.  —  Arundò. 

83B.  —  Arundo  Donax  L.  ;  Z.  p.  7  ;  GD.  p.  40  ;  Gulia  Repert. 
p.  34  et  Barth  I  p.  463;  Cleghorn  p.  119  et  120.  —  Malt.  Kasah. 

Luoghi  umidi  nel  fondo  delle  valli.  —  Malta,  qua  e  là,  Marsa- 
soala,  Gneina,  ImiaTìleb  ecc.  !  Gozo,  //  Lunziata,  Ramla  ecc.  ! 
Ijied  Kasab  (Gulia).  Cornino  !  —  Agosto-Settembre. 

Questa  specie,  che  viene  coltivata  iu  molti  luoghi,  deve  forse 
considerarsi  più  come  subspontanea  che  come  indigena.  Le  pan- 
nocchie recise  se  ne  vendono  in  città. 

837.  —  Arundo  Plìniana  Turra.  —  Malt.  Kalium  o  GTialuim.. 
Nel  fondo  delle  valli   umide.  —  Malta,  qua  e  là,  ma  dove 

trovasi  è  abbondante,  per  es.  Boschetto,  Ghirghenli,  GTiain  il 
GMra  !  —  Luglio-Novembre. 

379.  —  Phragmites. 

838.  —  Phragmites  communis  Trin.  :  Gulia  Barth  I  p.  463 
(var.  a.  et  b.  lutmìlis).  Arancio  epigelos  GD.  p.  40;  Gulia  Repert. 
p.  32.  —  Malt.  Kasbiel  ir  riti. 

Luoghi  umidi  nel  fondo  delle  valli,  letto  dei  torrenti,  acque 
salmastre  presso  il  mare  e  arene  marine.  —  Malta,  qua  e  là, 
Marsascirocco,  MarsascalaX  Ghain  il  GMra  {Gì).),  San  Paolo 
a  mare  (Gulia).  Gozo,  Migiar  Scini,  Marsal forno.  Cala  DùieraX 
Cornino  !  —  Luglio-Settembre. 

Non  esitiamo  a  riferire  a  questa  specie  la  Arimelo  epigeios 
di  Delicata,  perchè  questi  non  cita  la  Phragmites,  e  perché  le 
Isole  Maltesi  sono  stazione  poco  confacente  alla  Calamagì^ostis 
{Arundo)  epigeios  che  del  resto  non  vi  è  stala  indicata  da  altri. 
Gulia  nel  Repertorio  esprime  soltanto  il  dubbio  che  il  nome  in- 
digeno di  Kalium  possa  applicarsi  alla  Arundo  epigeios  L.;  e 
più  tardi,  nel  Barth  dice  che  con  quel  nome  i  Maltesi  designano 
la  Pliragniites  (che  egli  confondeva  con  Arundo  Pliniana). 

Gulia  nel  Barth  dice  di  avere  trovato  il  tipo  e  la  var.  &.  humilis 
{apicibus  convohUo-pungeniibus),  e  molte  forme  di  transizione 
fra  questa  varietà  e  il  tipo.  Anche  noi  abbiamo  trovato  a  Marsa- 
scirocco la  Phragmiles  communis  sotto  la  forma  che  De  Notaris 
(1840)  chiamò  Phragmites  humilis,  Gussone  (1842)  Arundo 
Phragmites  b.  humilis,  e  Parlatore  (1848)  Phragmites  com- 
munis b.  humilis.  Questa  varietà  che  cresce  nei  luoghi  asciutti 


GRAMINACEAE  313 

è  molto  afflile,  se  non  identica,  a  quella  di  Spagna  che  Willkomin 
(PI.  haloph.  p.  157  anno  1852)  chiamò  Phragmites  pwnila  ed  a 
quella  Orientale  che  Boissier  (FI.  Or.  V  p.  563  anno  1884)  chiamò 
var.  stenopìiìjlla. 

380.  —   PSAMM.\. 

839.  —  Psamma  arenaria  (L.)  Roem.  et  Sch. 

Nelle  arene  marine.  —  Malta,  golfo  di  MelleUa  dove  è  comune! 
San  Paolo  a  mare  (Reade!).  Non  trovata  altrove.  —  Aprile- 
Maggio. 


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381.  —  Ampelodesmos. 

840.  —  Ampelodesmos  tenax  (Vahl)  Link  :  Gulia  Barth  I 
p.  421  ;  Armitage  p.  500. 

Luoghi  rocciosi.  —  Malta,  raro,  in  fondo  alla  valle  di  Ghev- 
zuma  !  —  Aprile-Maggio. 

382.  —  Cynodon. 

841.  —  Cynodon  Dactylon  (L.)  Pers.  ;  GD.  p.  40;  Gulia  Repert 
p.  44  ;  Daveau  p.  17.  Panicum  DacUilon  Forskaal  N."  6.  Digi- 
tarla stolonifera  Z.  p.  47.  —  Malt.  Nigem. 

Campi  e  luoghi  incolti,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta  e  Gozo, 
comunissimo  e  dannoso  ai  campi  che  infesta  colle  sue  radici!  — 
Maggio-Novembre. 


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383.  —  Lagurus. 

842.  —  Lagurus  ovatus  L.  ;  Forskaal  N."  9;  Z.  p.  26;  Pari.  Fi- 
it.  I  p.  205  ;  GD.  p.  40  ;  Gulia  Repert.  p.  15;  Duthie  II  p.  324  et 
326  ;  Armitage  p.  497.  —  Malt.  Denib  il  fenech. 

Luoghi  aprici,   lungo  le  vie  ecc.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
comunissimo!  Oominotto  (Duthie).  —  Marzo-Giugno. 
Trovasi  frequente  anche  nano  fra  le  microfite. 

384.  —  Trisetdm. 

843.  —  Trisetum  aureum  Ten.  ;  Pari.  FI.  it.  I  p.  267  ;  Armi- 
tage p.  497.  T.  piimilum  GD.  p.  XI.  T.  Melitense  Stead.Synops. 
plant.  gram.  p-  225  ;  Nyman  Consp.  FI.  Eur.  p.  813  ;  Gandoger 
Flora  Europae  XXV  p.  152.  Avena  pwnila  D'Urv.  p.  11.  A.  con- 
densata GD.  p.  40  ;  Duthie  III  p.  42. 


314  GRAMINACEAE 

Luoghi  erbosi,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta  e  Gozo,  comunis- 
simo !  —  Marzo-Maggio. 

Questa  specie,  molto  comune  a  Malta,  lo  è  ancora  più  a  Gozo 
dove  è  la  graminacea  preponderante. 

Non  vediamo  alcuna  differenza  fra  il  T.  aureiim  di  Malta  e 
quello  di  altre  provenienze,  che  giustifichi  la  creazione  del 
T.  Melitense  Steudel,  neppure  ridotto  a  varietà  come  ha  fatto 
Lojacono  FI.  Sic.  voi.  Ili  p.  309. 

Grech  Delicata  in  prefazione  p.  XI,  fra  le  piante  di  D'Urville 
da  esso  non  i-itrovate,  cita  Trisetam  immilam  Kunth.  Si  vede 
che  era  sfuggito  a  Delicata  che  il  Trisetiim  o  Avena  pumila 
di  D'Urville,  era  sinonimo  di  Avena  condensala  Link  e  di  Tri- 
selwn  aureum  Ten. 

385.  —  Avena. 

844.  —  Avena  barbata  Brot.  ,1.  hirsuta  GD.  p.  40. 

Campi  e  luoghi  incolti,  erbosi,  aridi.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
dovunque  comunissima!  —  Marzo-Giugno. 

845.  —  Avena  sterilis  L.  -1.  faliu.i  Forskaal  N.*»  10;  Z.  p.  43; 
GD.  p.  40. 

Nei  luoghi  coltivati.  —  Malta,  comune!  Gozo,  qua  e  là,  meno 
frequente  che  a  Malta!  —  Aprile-Maggio. 

Oss.  —  Avena  saliva  L.  ;  Z.  p.  7;  G.  Delicata  PI.  Mei.  lect.  p.  78. 

Nel  suo  primo  lavoro  Delicata  citava  V Avena  saliva  fra  le 
piante  indigeno  di  Malta.  Nella  Fiora  Melitensis  non  ne  fa  più 
menzione,  quantunque  dimentichi  in  prefazione  a  p.  XV  di  men- 
zionarla fra  le  piante  erroneamente  citate  per  Malta  e  quindi 
da  escludere  dalla  Flora  Maltese. 

Questa  specie  non  viene  coltivata,  e  quindi  non  si  trova  nep- 
pure subspontanea  in  Malta. 

Le  avene  in  genere  sono  dette  in  lingua  ìMaltese  Hafar. 

386.  —  AiRA. 

846.  *  —  Aira  caryophyilea  L.  Avena  cartjophyUea  GD.  p.  40. 
Luoghi  aridi.  —  Malta,  Cied  Babà  (GD.).  —  Aprile-Maggio. 
Trascriviamo  le  indicazioni  di  Delicata,  osservando  che  questa 

specie  non  è  stata  da  alcun  altro  trovata.  Delicata  stesso  dice 
che  la  Aira  canjophyliea  di  Zerafa  deve  riferirsi  alla  specie 
seguente. 


GRAMINACEAE  315 

847.  —  Aira  Cupaniana  Guss.  ;  GD.  p.  40.  A.  caryopMjllea  Z. 
p.  42  (ex  GD.). 

Luoghi  aprici  aridi.  —  Malta  e  Gozo,  molto  frequente!  — 
Marzo-Maggio. 

Questa  specie  nelle  Isole  Maltesi  trovasi  di  solito  ben  carat- 
terizzata, cioè  con  le  spighette  ravvicinate  alle  estremità  dei 
rami;  ma  non  mancano  dei  passaggi  alla  A.  capillaris  Host,  con 
pedicelli  allungati  e  spighette  distanti. 

Trovasi  ben  sviluppata,  come  pure  nana  fra  le  microfite. 

387.  —  EcniNARiA. 

848.  —  Echinarìa  capitata  (L.)  Desf. 

Luoghi  aridi.  —  Gozo,  rara,  Ùied  ir^  Rihan  fra  i  Cisliis  Mon- 
speliensis  dove  l'abbiamo  trovata  in  flore  e  frutto  il  28  Aprile  1907  ! 

388.  —  Chrysurus. 

849.  —  Chrysurus  echinatus  (L.)  Pai.  de  Beauv.  Cynosurus 
echinalMS  Pari.  Fi.  it.  I  p.  337  :  GD.  p.  40. 

Luoghi  erbosi  aprici.  —  Malta,  qua  e  là  non  raro,  verso 
Bircliircara,  San  Paolo  a  mare,  Ùied  GTiomor,  MelleTia,  Ini- 
taTileb  ecc.  !  Gozo,  Ùied  Korrot,  Migiar  Scinil  —  Aprile-Maggio. 

Insieme  al  tipo  trovasi  la  forma  purpurascens  Ten, 

389.  —  Cynosurus. 

850.*  —  Cynosurus  cristatus  L.  ;  Z.  p.  17;  GD.  p.  40;  Gulia 
Repert.  p.  15  et  Barth  II  p.  112;  CG.  Arch.  Melit.  p.  207.  — 
Malt.  Demi)  il  chelb. 

Nei  pascoli.  —  Malta,  Ùied  Babu  (GD.),  Ramla  tal  Mar^oc 
(Gulia).  —  Aprile-Giugno. 

Trascriviamo  le  indicazioni  di  Zerafa,  di  Delicata  e  di  Gulia, 
notando  che  né  da  noi,  né  da  altri  al  tempo  nostro  è  stata  trovata 
questa  specie  a  Malta. 

390.  —  Lamarckia. 

851.  —  Lamarckia  aurea  (L.)  Moench  ;  GD.  p.  40;  Armitage 
p.  497. 

Luoghi  ruderali,  erbosi  aridi.  —  Malta,  qua  e  là,  non  comune, 
Floriana,  Ùied  il  GTiasel,  San  Paolo  a  mare.  Migiarro  !  Ùied 
GTiomor  (GD.)-  —  Marzo-Maggio. 


316  graminaceae 

391.  —  Serrafalcds. 

852.  —  Serrafalcus  mollis  (L.)  Pari.  ;   Pari.  FI.  it.  I  p.  396. 

Bromus  mollis  Z.  p.  44;  GD.  p.  40;  Gulia  Repert.  p.  31.  — 
Malt.  Horlan. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  comu- 
nissimo! —  Marzo-Maggio. 

Oltre  al  tipo  comunissimo,  trovasi  qua  e  là  la  var.  mollifor^mis 
{Bromus  molUformis  Lloyd). 

853.  *  —  Serrafalcus  neglectus  Pari.  Bromus  secalinus  Z. 
p.  44;  G.  Delicata  Pi.  Mei.  lect.  p.  78.  B.  racemosus  et  B.  velu- 
tinus  GD.  p.  40;  CG.  Arch.  Melit.  p.  207.  B.  secalinus  var. -ye- 
lutinus  FI.  an.  IV  Appendice  p.  .30. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  Ùied  Ghomor(CrD.l).  — 
Marzo-Maggio. 

L'esemplare  che  si  conserva  all'Erbario  di  Malta  e  che  porta 
sul  cartellino  scritto  da  Delicata  «  Bromus  racemosus  L.,  Ùied 
GTìomor  »,  appartiene  al  Serrafalcus  neglectus  Pari.  Per  ciò  ri- 
feriamo a  questa  specie  il  B.  racemosus  della  Flora  Melitensis, 
essendo  questo  indicato  della  sola   località  di    Ùied    GTiomor. 

Al  Serrafatcìts  neglectus  riferiamo  pure  il  Bromus  villosus 
di  Delicata,  indicato  esso  pure  soltanto  di  Ùied  GTìomor,  perchè 
secondo  Parlatore  (FI.  it.  I  p.  389  e  392)  le  piante  meridionali 
indicate  con  quel  nome  da  Gussone  e  da  altri  appartengono  al 
suo  Serrafalcus  neglectus.  E  in  quanto  a  Bromus  secalinus  di 
Zerafa  e  di  Delicata  Plantae  Melitae  lectae,  è  lo  stesso  Delicata 
che,  Fior.  Mei.,  dice  doversi  riferire  al  suo  B.  racemosus,  e 
quindi  spetta  al  Ser)'afalciis  neglectus  Pari. 

854.  *  —  Serrafalcus  scoparius  (L.)  Pari.  Bromus  scoparius 
GD.  p.  41  ;  Fi.  an.  IV  Appendice  p   30. 

Pascoli  aridi  e  fra  le  messi.  —  Malta,  Ùied  Bahu  (GD.).  — 
Aprile-Maggio. 

Trascriviamo  quanto  Delicata  scrive  di  questa  specie  non  vista, 
a  quanto  pare,  da  altri  che  da  lui. 

392.  —  Bromus. 

855.  —  Bromus  Madritensis  L.  ;  Pari.  FI.  it.  I  p.  406;  GD.  p.  41; 
Armitage  p.  497.  B.  diandrus  Z.  p.  9.  Schedonorus  Madritensis 
G.  Delicata  PI.  Mei.  lect.  p.  78. 


GRAMINACEAE 


317 


Luoghi  coltivati  ed  incolti.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  comu- 
nissimo! —  Geiinaio-Magg'io. 

Oltre  al  tipo  trovasi  nelle  Isole  Maltesi,  ma  rara,  la  var.  Belilei 
Boiss.  Fior.  Or.,  che  secondo  Hackel  molto  si  avvicina  al  B.  ru- 
hens  L.  Incontrasi  molto  spesso  deformato  dalla  Vstilago  bro- 
mivora  Fisch.  de  Waldh. 

856.  —  Bromus  maximus  Desf.  ;  Armitage  p.  497  ;  Pari.  FI. 
it.  I  p.  407  (var.  Gussoneì).  B.  sterilis  Z.  p.  44  (exGD.).  B.  Gus- 
sonei  GD.  p.  41. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti,  ed  anche  nelle  arene  marine.  — 
Malta,  Gozo  e  Cornino,  comune!  —  Gennaio-Maggio. 

La  var.  Giissonei  (Pari.),  coi  rami  della  pannocchia  allungati 
e  divaricati,  è  molto  più  comune  del  tipo.  Questo  lo  abbiamo 
trovato  ben  caratterizzato,  coi  rami  della  pannocchia  brevi,  ri- 
gidi ed  eretti,  in  luoghi  arenosi  vicino  al  mare  nella  penisola  di 
Marfa.  Era  deturpato  dalla  Usiilago  bromivora  come  il  B.  Ma- 
dritensis.  ì^on  mancano  le  forme  di  passaggio  fra  il  tipo  e  la 
varietà  Gussoneì. 

857.  *  —  Bromus  rubens  L.  ;  Z.  p.  44  ;  GD.  p.  41. 
Luoghi  aridi.  —  Malta,  Corradino  (GD.). 

Come  dicemmo  a  proposito  del  B.  Madritensis.  abbiamo  tro- 
vato delle  forme  di  quella  specie  a  spiga  condensata  (v.  Delilei), 
le  quali  molto  si  avvicinano  al  B.  rubens.  Tali  forme  abbiamo 
di  Malta,  Gozo  e  Comino.  Potrebbe  darsi  che  a  queste  forme 
Delicata  avesse  dato  il  nome  di  B.  rubens. 

858.  —  Bromus  fasciculatus  Presi. 

Nei  luoghi  più  aridi  e  sterili.  —  Malta,  frequente.  San  Paolo 
a  mare,  Hagiar  Kim,  Ùled  Babu,  Corradino,  tlardia  ecc.  ! 
Gozo,  molto  frequente,  Ùied  Bìngeimna,  Ta  Cene.  tJied  Korrot, 
Xlendì  ecc.  !  Comino,  comune  !  —  Marzo-Aprile. 

Trovasi  spesso  nano  fra  le  microfite. 

Oss.  —  Bromus  tectorum  L.  ;  Z.  p.  44;  GD.  p.  41.  Schedo- 
norus  tectorwn  G.  Delicata  PI.  Mei.  lect.  p.  78. 

La  pianta  così  chiamata  da  Delicata  non  è  certo  il  Bromus 
tectorum  L.,  poiché  Delicata  scrive  di  essa  «  in  aridis  ubique 
communis  »,  mentre  né  da  noi  né  da  altri  è  stato  mai  trovato 
il  B.  tectorum  L.  Non  possiamo  però  mettere  la  specie  di  Zerafa 
e  di  Delicata  in  sinonimia,  non  sapendo  con  quale  altro  Bromus 
l'abbiano  confusa. 


318  graminaceae 

393.  —  Brachypodidm. 

859.—  Brachypodium  ramosum  (L.)  Roem.  et  Sch.  ;  Pari. 
FI.  it.  I  p.  491.  B.  Plakenetii  Gì),  p.  41  ;  Duthie  II  p.  321  et  326. 

Luoghi  rupestri  aridi.  —  Malta,  frequente,  Corr^adino,  Ta 
Balda,  tfied  Babu,  Hagiar  Kim  ecc.  !  Gozo,  frequente,  Ramla, 
Ta  Cene  ecc.!  Cornino,  comune  !  Cominotto  (Duthie).  —  Aprile- 
Maggio. 

860.  *  —  Brachypodium  pinnatum  (L.)  Pai.  de  Beauv.  ;  Pari. 
F!.  it.  I  p.  489.  B.  phoemcoides  GT>.  p.  41. 

Luoghi  aridi.  —  Malta,  Corradino  (GD.).  —  Aprile-Maggio. 

Non  abbiamo  trovato  esemplari  di  questa  specie  né  nell'Erbario 
Universitario  di  Malta  né  in  quelli  di  Firenze  che  servirono  di 
base  alla  Flora  italiana  di  Parlatore,  e  notiamo  che  né  Delicata  né 
Parlatore  citano  la  specie  seguente. 

861.  —  Brachypodium  sylvaticum  (Huds.)  Pai.  de  Beauv. 
Luoghi  ombrosi.  —  Malta,  qua  e  là,  Ghirg henti  ecc.X  Gozo 

dove  è  frequente,  Xlendi,  tlied  Korrot,  tfied  Bingemma,  Migiar 
Scini  ecc.  !  —  Aprile-Maggio. 

862.  —  Brachypodium  distachyum  (L.j  Pai.  de  Beauv.;  Pari. 
FI.  it.  I  p.  492;  GD.  [>.  41  {lypus  et  var.  jìentasiachìjoìi);  Duthie  II 
p.  321  et  323.  Bromus  dislachyos  Daveau  p.  18. 

Luoghi  erbosi  aprici.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  molto  co- 
mune !  —  Aprile-Giugno. 

Variabilissimo  per  la  statura,  come  per  il  numero  delle  spi- 
ghette. Nei  luoghi  più  aridi  abbonda  la  forma  nana,  acaule  o 
alta  1  a  2  cent.,  con  una  sola  spighetta  di  pochi  fiori  (var.  mono- 
stacliymn  Guss.)  ;  ed  in  luoghi  più  fertili  trovasi  robusto  e  bene 
sviluppato,  con  i  culmi  ingrossati  sotto  l'inserzione  della  spi- 
ghetta, con  4,  5  e  fino  a  6  spighette  e  fin  IO  fiori  per  spighetta 
(var.  pentasiachyurn  (Tin)  Guss. 

Fra  queste  forme  estreme  si  trovano  tutti  gli  intermediari, 
ed  è  chiaro  che  si  tratta  soltanto  di  maggiore  o  minore  svi- 
luppo a  seconda  della  natura  del  terreno.  Lojacono  FI.  Sic.  III 
p,  376  ha  voluto  dare  nomi  speciali  al  massimo  di  riduzione  ed 
al  massimo  di  sviluppo,  chiamando  il  primo  var.  subìile  ed  il 
secondo  var.  elongatam.  A  noi  sembra  che  bastano  due  varietà, 
estendendo  la  var.  tnonostackyiim  fino  alle  forme  più  piccole 
ed  acauli,  e  la  var.  x>eniastacliywn   fino  alle  forme  massime; 


GEAMINACEAE  319 

altrimenti  bisognerebbe  fare  una  varietà  per  ogni  aumento  di 
una  spighetta  e  di  un  centimetro  di  altezza. 

394.  —    AVELLINIA. 

863.  —  Avellìnìa  Michelii  (Savi)  Pari. 

Luoghi  erbosi  asciutti.  —  Malta,  a  (ìhirglientì  \  —  Aprile. 

Abbiamo  raccolto  una  sola  volta  questa  specie  che  non  è  stata 
indicata  da  alcun  altro.  Supponiamo  però  che  non  sia  tanto  rara 
quanto  sembrerebbe,  essendo  facile  che  sfugga  o  che  venga 
scambiata  con  la  Koeleria  phleoides. 

395.  —  Festuca. 

86*.  *  —  Festuca  pratensis  Huds.  ;  Z.  p.  21  ;  GD.  p.  41. 

Luoghi  erbosi  aridi.  —  Malta,  Ùiecl  Babu  GD.  —  Aprile-Maggio. 

Specie  affine  alla  seguente  e  forse  scambiata  con  essa  da  De- 
licata e  da  Zerafa,  i  soli  che  la  menzionino. 

865.  —  Festuca  arundinacea  Schreb.  ;  Z.  p.  49.  F.  elatior  GD. 
p.  41;  Gulia  Barth  II  p.  112. 

Luoghi  umidi,  in  fondo  alle  valli  e  lungo  i  corsi  d'acqua.  — 
Malta  e  Gozo,  comune  !  —  Marzo-Giugno. 

Gli  esemplari  che  abbiamo  mandati  al  Sig.  Hackel  chiedendo 
il  suo  parere,  api)artongo!io,  secondo  lui,  alla  var.  Meclilerranea 
Hackel. 

866.*—  Festuca  duriuscula  L.;  GD.  p.  41;  Gulia  Repert. 
p.  GS.  F.  ovina  Z.  p.  49  (ex  GD.).  —  Malt.  Zùien. 

Luoghi  aridi.  —  Malta,  Corradino  (GD.  !).  —  Aprile-Maggio. 

Noi  non  abbiamo  trovato  questa  specie,  ma  ne  abbiamo  visto 
nell'Erbario  Universitario  un  esemplare  raccolto  da  Delicata. 

396.  —  VuLPiA. 

867.  —  Vulpia  Myurus  (L.)  Gmel.  Festuca  hromoidcs  Z.  p.  49; 
GD.  p.  41. 

Luoghi  erbosi  aprici  aridi.  ~  Malta,  qua  e  là,  Hagiar  Kùn, 
Uied  Babu,  G hirg heni i ecc  !  Gozo,  Xlendil  —  Marzo-Maggio. 

Di  questa  specie  abbiamo  trovato  in  Malta  soltanto  la  var.  bro- 
tnoides  (L.)  =  Festuca  sciuroides  Roth. 

868.  —  Vulpia  ciliata  (Pers.)  Link  ;  Pari.  Fi.  it.  1  p.  422  ; 
GD.  p.  41.  Bromus  barbatus  Z.  p.  9. 

Luoghi  erbosi,  aprici,  aridi.  —  Malta  Gozo  e  Cornino,  molto 
comune  !  —  Marzo-Maggio. 


320  GRAMINACEAE 

Non  dubitiamo  che  a  questa  specie  debba  riferirsi  il  Bromus 
barbatus  di  Zerafa,  quantunque  la  specie  cui  Savi  diede  questo 
nome  sia  la  Viilpia  Alopecurus,  la  quale  non  ci  consta  che  esista 
a  Malta. 

869.  —  Vulpia  uniglumis  (Sol.)  Rchb. 

In  suolo  arenoso,  più  particolarmente  presso  il  mare.  —  Malta, 
qua  e  là  non  comune,  Corraclino,  penisola  di  Marfa  !  Gozo, 
Ta  Cenci  Cornino,  dove  è  abbondante  !  —  Aprile-Maggio. 

397.  —  Catapodium. 

870.  —  Catapodium  loliaceum  (Huds.)  Link  ;  Pari.  FI.  it.  I 
p.  479;  GD.  p.  41. 

Luoghi  erbosi  aridi.  —  Malta,  Gozo  e  Gemino,  assai  fre- 
quente! —  Aprile-Maggio. 

Questa  specie  talvolta  mostra  dei  passaggi  alla  seguente,  che 
potrebbero  forse  essere  degli  ibridi. 

871.  —  Catapodium  Siculum  (Jacq.)  Link  ;  Pari.  Fi.  it.  I  p.  478  ; 
GD.  p.  41  ;  Duthie  II  p.  325  et  326  et  IH  p.  42;  Gulia  Barth  II 
p.  112;  FI.  an.  I  p.  96;  Sommier  Schedae  ad  FI.  ital.  exsicc. 
N.°  738  (Nuov.  Giorn.  bot.  it.  Nuova  serie  XV  p.  325). 

Altipiani  nudi  rocciosi  e  luoghi  arenosi  vicino  al  mare.  — 
Malta,  qua  e  là,  nella  penisola  di  MarfaX  Marsascala  (Gulia). 
Gozo,  abbondante  in  molti  luoghi,  per  es.  Cala  Dùeira,  Ta  Cene, 
tliecl  Bingemma,  Marsalforno  !  Ramla,  Ras  il  Kala  (Duthie!). 
Cornino  !  Cominotto  (Duthie).  —  Aprile-Maggio. 

398.  —  Glyceria. 

872.  —  Glyceria  distans  (L.)  Wahlenb.  G.  distans  et  G.  per- 
miocta  Gì),  p.  41.  G.  distans  var.  permixla  FI.  an.  I  p.  89. 
G.  Borreri  Nyman  Conspectus  FI.  Eur.  p.  831.  G.  distans  subsp. 
Borreri  var.  par\:ltlora  Béguinot  Revis.  d.  Glyceria  in  Bull.  Soc- 
bot.  it.  1908  p.  56.  Poa  distans  Z.  p.  62.  Puccinellia  peì^mixta 
Pari.  FI.  it.  I  p.  371;  Lojac.  FI.  Sic.  Hip.  314  (var.  concolor). 

Luoghi  umidi  o  inondati.  —  Malta,  qua  e  là,  Marsa,  Im- 
taTileb,  Ghlrghenti,  Gnievi  il  Gbir,  Ùied  Gherzuma  !  —  Aprile- 
Giugno. 

Noi  non  abbiamo  trovato  altro  che  la  sottospecie  permixla 
Guss.  (1827)  =  G.  Borreri  Bab.  (1837),  mentre  Delicata  indica 
tanto  questa  quanto  il  tipo. 


GRAMINACEAE  321 

873.  —  Clyceria  plicata  Fries. 

Lungo  i  corsi  d'acqua.  —  Malta,  GTiain  Mula,  ImtaTileb  dove 
cresce  con  Carex  hispida  !  —  Aprile-Maggio. 

399.  —  Catabrosa. 

874.  *  —  Catabrosa  aquatica  (L.)  Pai.  de  Beauv.  Poa  aquatica 
Z.  p.  G2.  Glijceria  aquallca  GD.  p.  41;  Gulia  Barth  II  p.  9;  FI. 
an.  IV  Appendice  p.  24. 

Lungo  i  corsi  d'ac(iua.  —  Malta,   (jneina  (GD.  !).  —  Maggio. 

Noi  non  abbiamo  trovato  questa  specie,  ma  abbiamo  veduto 
nell'Erbario  di  Malta  l'esemplare  raccolto  a  Gtieina  da  Delicata 
e  da  esso  chiamato  Glycer'ia  aquatica  Wahlenb.,  ed  abbiamo 
potuto  cosi  accertarci  che  era  la  Catabrosa  aquatica  P.  de  B. 
{=^  Glyceria  aquatica  Presi,  non  Wahl.).  L'esensplare  Maltese 
appartiene  al  tipo  della  specie,  e  non  alla  var.  ocliroleuca  (Du- 
mort.),  il  che  è  strano,  poiché  in  Sicilia  é  molto  comune  questa 
varietà,  mentre  pare  che  vi  manchi  il  tipo.  Del  resto  le  diffe- 
renze fra  il  tipo  e  la  varietà,  quantunque  da  alcuni  considerate 
come  speciSche,  sono  di  ben  piccolo  valore. 

Gulia  1.  e.  fra  le  piante  raccolto  a  GTiain  Mtdae  GTiain  RiTiana. 
cita  la  Glijceria  aquatica  che  supponiamo  essere,  come  quella 
di  Delicata,  Catabrosa  aquatica.  Non  sajìpiamo  però  a  quale 
delle  due  località  riferirla. 

400.  —    SCLEROPOA. 

875.  —  Scleropoa  rigida  (L.)   Griseb.  ;  Pari.  FI.  it.  I  p.  474. 

Poa  rigida  Z.  p.  62;  Duthie  II  p.  326.  Sclerochloa  rigida  GD. 
p.  41  (var.  muratis).  Sclerochloa  hemipoa  Duthie  Barth  p.  544. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti,  muri  ecc.  —  Malta,  Gozo  e  Co- 
rnino, comunissima  dovunque!  Cominotto  (Duthie).  —  Marzo- 
Maggio. 

Specie  molto  variabile,  qui  come  altrove. 

876.  —  Scleropoa  maritima  (L.)  Pari.  Sclerochloa  onaritima 
Gulia  Barth  I  p.  152. 

Nelle  arene  marine.  —  Malta,  Golfo  di  MelletiaX  Gozo,  spiaggia 
di  Ramlal  —  Aprile-Maggio. 

Pare  che  fosse  già  stata  raccolta  a  Malta  o  a  Gozo  da  Duthie, 
per  quanto  ne  scrive  Gulia.  Duthie  stesso  perù  non  la  cita. 

S.  SoMMiER  et  Caruaxa  Gatto.  —  Flora  Melitensis  nova.  21 


322  GRAMINACEAE 


401.  —  KOELERIA. 


877.  —  Koeleria  phieoides  (Vili.)  Pers.,-  Z,  p.  51;  Pari.  FI.  it.  I 
p.  331  ;  GD.  p.  41  ;  Duthie  II  p.  326. 

Luoghi  coltivati  ed  incolti.  ~  Malta,  Gozo  e  Cornino,  comu- 
nissima  !  Cominotto  (Duthie).  —  Febbraio-Maggio. 

402.  —  Dactylis. 

878.  —  Dactylis  glomerata  L.  ;  Z.  p.  47  ;  Pari.  FI.  it.  I  p.  459; 
GD.  p.  42;  Gulia  Repert.  p.  15.  -^  Malt.  Deccuca. 

Luoghi  erbosi,  più  particolarmente  in  suolo  arido.  —  Malta 
e  Gozo,  frequente  !  —  Aprile-Giugno. 

La  forma  tipica,  alta  ed  a  pannocchia  diffusa,  é  rara  e  poco 
caratterizzata.  Frequente  è  invece  la  forma  Ilispanica  Roth, 
stentata  ed  a  pannocchia  condensata,  più  propria  dei  luoghi 
sterili  e  delle  vicinanze  del  mare. 

403.  —  Sphenopus. 

879.  —  Sphenopus  divaricatus  (Gouan)  Reichb.;  Pari.  FI.  it.  I 
p.  377:  GD.  p.  42.  Poa  dlcaricata  D'Urv.  p.  9. 

Luoghi  inondati  d'inverno,  specialmente  non  lungi  dal  mare.  — 
Malta,  qua  e  là,  Ta  Balda,  Marsa,  San  Paolo  a  mare,  Hamrun, 
Floriana,  Corradino,  Ghirglienti  ecc.  !  Gozo,  dove  è  più  raro, 
Ramla  !  —  Marzo-Mafririo. 


*DO' 


404.  —    SCHISMUS. 

880.  *  —  Schismus  Arabìcus  Nees. 

Malta,  trovato  soltanto  in  un  campo  presso  Santa  Venera  in 
Hamrun,  fiorito  in  Marzo  1889,  da  Armitage  il  quale  ce  ne  ha 
dato  gli  esemplari  che  possediamo. 

405.  —  Eragrostis. 

881.  —  Eragrostis  megastachya  Link.  Megastacliya  Era- 
grostis Z.  p.  53. 

Nei  viottoli  e  nei  vasi  da  fiiori.  —  Malta,  rara.  Trovasi  qua 
e  là  in  qualche  giardino  p.M- es.  a  Mastal  introdotta  forse  con 
semi  di  altre  [ìiante  e  quindi  da  considerarsi  soltanto  come  sub- 
spontanea. —  Aprile-Giugno. 


GRAMINACEAE  323 

406.  —    POA. 

882.  —  Poa  annua  L.  ;  Z.  p.  62;  Pari.  FI.  it.  I  p.  349;  GD. 
p.  42;  Gulia  Repert.  p.   12.  —  Mali  Melliey. 

Luoghi  erbosi  coltivati  ed  incolti,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta 
e  Gozo,  comunissima!  —  Dicembre-Giugno. 

883.  —  Poa  bulbosa  L.  ;  Duthie  III  p.  42;  Gulia  Barth  I  p.  421. 
Luoghi  aridi  rocciosi,  sui  muri  e  lungo  le  vie.  —  Malta,  qua 

e  là,  Boschetto,  Ùied  Bnlnt,  Hagiar  Kim,  Ta  Balda,  Ghir- 
glienti,  Gneina  ecc.  !  Gozo,  Ta  Cene,  Ùied  il  Lunziala,  Marsal- 
forno,  Rabato  ecc.  !  —  Aprile-Giugno. 

884.  —  Poa  trivialis  L.  ;  Z.  p.  62  ;  GD.  p.  42. 

Luoghi  erbosi  più  freschi.  —  Malta,  qua  e  là,  Gliirghenti,  Im- 
taTileb,  San  Martin  ecc.  !  Gozo,  Ùied  Korrot  !  —  Marzo-Maggio. 

Oss.  —  Non  sappiamo  cosa  possa  essere  la  Poa  Jiticino.  indi- 
cata da  Forskaal  N.**  5. 

407.  —  Briza. 

885.  -  Briza  maxima  L.  ;  Z.  [).  44  ;  Pari,  FI.  it.  I  p.  386  ; 
GD.  p.  42.  —  Malt.  Bezzullet  il  kaftusa. 

Luoghi  incolti  e  coltivati.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  fre- 
quente !  —  Aprile-Maggio. 

886.  —  Briza  minor  L.  ;  Z.  p.  44;  GD.  p.  42  ;  CG.  Arch.  Melit. 
p.  207. 

Liioghi  erbosi.  —  Malta,  molto  rara;  noi  l'abbiamo  vista  una 
sola  volta  nella  valle  di  Ùied  GTmnorl  Ùied  Babu  (GD.).  — 
Aprile-Maggio. 

Oss.  —  Briza  media  Z.  p.  8;  GD.  p.  42;  FI.  an.  IV  Appen- 
dice p.  22;  CG.  Arch.  Melit.  p.  207. 

Non  esitiamo  ad  escludere  dalla  flora  Maltese  la  Briza  media  L. 
indicata  da  Zerafa  «  in  pascuis  »  e  da  Delicata,  «  Ùied  Zurrico  », 
non  solo  perchè  è  stata  invano  cercata  da  altri,  ma  soprattutto 
perchè  non  è  pianta  di  regione  bassa  sotto  queste  latitudini,  e  non 
fu  mai  osservata  in  alcuna  isola  italiana.  Col  nome  di  B.  media 
Zerafa  e  Delicata  intendevano  dunque  un'  altra  specie,  ma  non 
sappiamo  quale. 

408.  —  Melica. 

887.  —  Melica  ciliata  L.  ;  Z.  p.  53;  Pari.  FI.  it.  I  p.  299; 
GD.  p.  42. 


324  GRAMINACEAE 

Luoghi  rocciosi,  —  Malta,  ({ua  e  là,  non  comune,  Ùied  Babu^ 
Ùlecl  GTiomov,  Ùied  Incita  !  Goza  !  —  Aprile-Maggio. 

Gli  esemplari  che  abbiamo  visti  appartengono  alia  varietà 
MagnoUi  (Gren.  et  Godi'.)  più  o  meno  caratterizzata. 

888.  —  Melica  minuta  L.  ;  Pari.  FI.  it.  I  p.  305  ;  Dnthie  II 
p.  322  et  324.  M.  puì^ainidalis  Z.  p.  53.  M.  minuta  et  M.  pijra- 
midalis  GD.  p.  42. 

Luoghi  rocciosi.  —  Malta  e  Gozo,  frequente!  —  Marzo-Maggio. 

Più  frequente  è  il  tipo  a  foglie  convolute;  ma  incontrasi  anche 
la  var.  iatifoiia  Cosson  con  foglie  piane  alla  base  e  con  guaine 
molto  ruvide. 

Oss.  —  Zerafa,  p.  53,  menziona  anche  la  Melica  nutans,  ma 
certamente  per  errata  determinazione  o  come  pianta  coltivata 
nell'Orto  botanico,  la  M.  nutans  L.  essendo  pianta  di  clima  più 
fresco. 

409.  —  LOLIDM. 

889.  -  Lolium  perenne  L.  ;  Z.  p.  27;  Pari  FI.  it.  I  p.  530; 
GD.  p.  42. 

Luoghi  erbosi,  lungo  le  vie  ecc.  —  Malta  e  Gozo  !  —  Marzo- 
Maggio. 

È  difficile  indicare  la  diffusione  di  questa  specie  nelle  Isole 
Maltesi,  dove  fu  confusa  con  il  L.  rigidum  Gaud. 

Abbiamo  trovato  a  Malta  anche  la  var.  ì^amosarn  con  infio- 
rescenza ramosa  composta  di  lino  12  spighe. 

890.  —  Lolium  rigidum  Gaud.  L.  arvense  Gulia  Barili  I  p.  421. 
Più  specialmente  nel   coltivato.  —    Malta,  Gozo  e  Cornino, 

molto  comune  dovunque!  —  Afìrile-Maggio. 

Il  L.  rigidum  =  L.  strictani  Presi.,  secondo  il  prof.  Hackel, 
fors'e  non  è  altro  che  una  forma  meridionale  annua  del  Loliam 
perenne  L.  È  molto  polimorfa,  e  le  sue  forme  sono  difficili  a 
circoscrivere.  Fra  i  molti  esemplari  che  ne  abbiamo  mandati 
al  prof.  Hackel,  questi  ha  trovato  forme  molto  diverse  fra  loro, 
una  delle  quali  si  avvicina  al  L.  Siculum  Pari.;  ma  la  sola  forma 
ben  caratterizzata  ei"a  la  var.  roitboellioidcs  Heldr.  in  Boiss.  FI, 
Or.  =  L.  subalatum  Vis.  (Gozo,  a  Ùied  Bingenima  e  Xlendi  !). 

Abbiamo  potuto  constatare  coll'esame  dell'esemplare  di  Gulia 
conservato  nell'Erbario  di  Malta,  che  a  questa  specie  appartiene 
il  Lolium  arvense  di  Gulia. 


GRAMINACEAE 


325 


891.  —  Lolium  Caudini  Pari.  L.  muUi/loriiìU  GD. 
Nel  coltivato.  —  Malta,  qua  e  là  !  —  Aprile-Maggio. 
Abbiamo  velluto  di  questa  specie,   oltre  al  tipo  coi  fiori  tutti 

aristati,  anche  le  var.  muticum  Pari,  e  ram.ùswn  Guss. 

892.  —  Lolium  temulentum  L.  ;  Z.  p.  27;  Pari.  FI.  it.  I  p.  535; 
GD.  p.  42;  Gulia  Repert.  p.  54. —  Malt.  Socrana. 

Fra  le  messi.  —  Malta  e  Gozo,  frequente!  —  Aprile-Maggio. 
Oltre  al  tipo  trovasi   frequente   la   var.  speciosum  (Stev.  in 
Marscb.  Bieb.). 

410.  —    HORDEUM. 

893.—  Hordeum  murinum  L.  ;  Forskaal  N."  li;  Z.  p.  2.3; 
G.  Delicata  PI.  Mei.  lect.  p.  78;  Pari.  FI.  it.  1  p.  520.  H.  lepo- 
rinum  GD.  p.  42;  Gulia  Repert.  p.  44.  —  Malt.  Bunexxief. 

Lungo  le  vie,  nei  luoghi  erbosi  e  nel  coltivato.  —  Malta, 
Gozo  e  Cornino,  molto  comune!  —  Aprile-Giugno. 

11  tipo  con  gluma  interna  delle  spighette  laterali  ciliata  da  un 
solo  lato  è  raro,  mentre  abbonda  la  forma  leporinum  (Link)  con 
quella  gluma  ciliata  ai  due  lati. 

894-.  —  Hordeum  maritimum  With.;  GD.  p.  42;  Gulia  Barth  I 
p.  463. 

Luoghi  erbosi.  —  Malta,  qua  e  là,  San  Paolo  a  mare,  Ln- 
taTileì),  Marsa  ecc.  !  Gozo,  Ramla,  tjleclU  Lunziala  ecc.  !  DaTilet 
Korroi  (Gulia).  —  Aprile-Maggio. 

411.  —  .Egilops. 

895.  —  VEgilops  ovata  L.  ;  Z.  p.  1  ;  Pari.  FI.  it.  1  p.  510;  GD. 
p.  42;  Daveau  p.  18;  Gulia  Barth  II  p.  112. 

Luoghi  erbosi  aprici.  —  Malta,  qua  e  là  non  raro,  Corradino, 
Ghirglienli  ecc  !  Gozo,  Ramla,  Migiar  Scini  ecc.  !  Ras  Ùardia 
(Duthie).  Cornino  !  —  Marzo-Giugno. 

412.  —  Leptdrus. 

896.  —  Lepturus  incurvatus  (L.)  Trin.;  Pari.  FI.  it.  1  p.  537; 
GD.  p.  42  ;  Duthie  II  p.  326.   Ophiarus  incurvaiiis  Z.  p.  56. 

Luoghi  aridi  tanto  arenosi  che  rocciosi,  segnatamente  vicino 
al  mare.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  assai  comune!  Cominotto 
(Duthie)  —  Apri  le- Gì  ugno. 

897.  *  —  Lepturus  fìliformis  Trin.;  Pari.  Fi.  it.  I  p.  538;  GD. 
p.  42.  L.  inciiwalas  var.  fdiformis  Fi.  an.  IV  Appendice  p.  31. 


326  GBAMINACEAE,  CONIFERAE 

Luoghi  umidi  presso  il  mare.  —  Malta,  Marsa  (GD.).  —  Marzo- 
Maggio. 

Abbiamo  trovato  delle  forme  di  L.  incurvatus  che  si  avvici- 
nano al  L.  filiformis,  mai  però  questa  specie  ben  caratteriz- 
zata, per  cui  dobbiamo  limitarci  a  trascrivere  le  indicazioni  di 
Delicata. 

898.  —  Lepturus  cylìndricus  (Willd.)  Trin.;  Pari.  FI.  it.  I 
p.  539.  L.  sudulaius  GD.  p.  42. 

Luoghi  aridi,  principalmente  vicino  al  mare.  ~  Malta,  qua  e  là, 
Uied  India,  penisola  di  Marfa  ecc.  !  Gozo,  Uled  Bingemma  !  — 
Aprile-Maggio. 

41.3.  —  Agropyrum. 

899.  —  Agropyrum  junceum  (L.)  Pai.  de  Beauv.  Trilicum 
junceum  Z.  p.  76  ;  GD.  p.  42. 

Nelle  arene  marine.  —  Malta,  piuttosto  raro,  BaTiar  il.  Ciak, 
MeUelìa  !  Marsa  (Gì).).  —  Maggio-Giugno. 

Oss.  —  Zerafa  p.  76  cita  Trilicam  lolìoides.  La  descrizione 
che  ne  da  esclude  uno  scambio  con  Trilicum  (Catapodium.) 
loUacemn  Lk.,  e  sembra  attagliarsi  veramente  a  Triticum  lo- 
lioides  Pers.  =  Naì-'dnrus  Poa  Boiss.  =•  Nardarus  Halleri  Fiori. 
Non  ne  teniamo  però  conto,  essendo  sempre  incerto  se  Zerafa  in- 
tenda parlare  di  pianta  indigena,  e  il  Nardurm  Halleri  non 
essendo  d'altronde  stato  trovato  da  altri  in  Malta. 


GYMNOSPEEMAE. 
xc.  —  Coniferae. 

414.  —  PlNUS. 

900.  —  Pinus  Halepensis  Mill.  —  Malt.  Znuber. 

Diamo  un  numero  a  questa  specie  quantunque  oggi  non  si 
trovi  realmente  spontanea  nelle  Isole  ^Maltesi,  perchè  rinasce 
subspontanea  là  dove  si  coltiva,  ad  esempio  a  Malta  nel  giar- 
dino privato  di  Boschetlol  Essa  fu,  secondo  ogni  piobabilità,  un 
elemento  della  flora  antica  distrutta  dall'uomo,  poiché  vi  è  una 
valle  {IJied  Zniiber)  che  appunto  dai  pini  deriva  il  suo  nome. 


coniferae,  gnetaceae  327 

415.  —  Callitris. 

901.  —  Callitris  quadrivaivis  Vent.  ;  Soram.  Bull.  Soc.  bot. 
ital.  1906  p.  115;  Borg  Arch.  Melit.  p.  44;  CG.  Ardi.  Melit. 
p.  206.  Jmiìperus  Phoenicea  GD.  p.  33?  —   Malt.    GUargTiar. 

Sui  dirupi.  —  Malta,  in  piccola  quantità  sulle  roccie  inacces- 
sibili della  Malilitba  presso  Ùied  Babai  Uied  Filep  presso  Musta, 
e  GTiain  RiTiana  (Borg). 

Questa  è  una  delle  piante  più  interessanti  di  Malta,  poiché  si 
può  considerare  come  l'avanzo  di  una  flora  antica  scomparsa  non 
solo  per  l'azione  dell'uomo,  ma  anche  per  mutate  condizioni  di 
clima.  Difatti  è  l'unico  rappresentante  in  Italia  del  genere  Callitris 
che  nell'epoca  terziaria  trovavasi  anche  nell'Italia  settentrionale. 
Ora  la  Callitris  qur.ulricalvis  esiste  soltanto  sulla  costa  mediter- 
ranea ed  atlantica  dell'Africa  settentrionale,  ed  in  una  unica  loca- 
lità della  Spagna  meridionale.  Nei  giardini  di  Sani" Antonio  e  del 
Maglio  a  Malta  se  ne  vedono  oggi  alcuni  belli  esemplari  coltivati. 

Vi  è  una  località  in  Malta  chiamata  GTiargTìar-  che  è  appunto 
il  nome  che  i  Maltesi  danno  a  questa  pianta.  Ciò  farebbe  sup- 
porre, come  dice  il  Borg  loc.  cit.,  cbe  in  un  tempo  forse  non 
remoto  la  Callitris  fosse  abbondante  in  quel  luogo. 

Oss.  —  Juniperus  Phoenicea  Z.  p.  26  ;  GD.  p.  33;  Gulia  Repert. 
p.  15. 

Escludiamo  dalla  flora  Maltese  il  Janiperus  Phoenicea  L., 
poiché  sembra  certo  che  Delicata, -il  quale  lo  indica  di  Maliluba 
sulle  rupi,  dove  non  cresce  altro  che  la  Callitris,  l'avesse  scam- 
biato per  questa  pianta.  Bertoloni  (Annali  di  St.  nat.  II  p.  359) 
cita  Juniperus  Phoenicea  fi-a  le  piante  indigene  di  Malta,  ma 
soltanto  sulla  fede  di  Zerafa.  Questi  e  Gulia  però,  lo  citano  come 
esotico,  quantunque  Giilia  dica  che  «  cresce  senza  coltivazione 
in  alcuni  nostri  luoghi  ». 


'O' 


XCI.  —  Gaetaceae. 

416.  —  Ephedra. 

902.===—  Ephedra  fragilis  Desf.  ;  GD.  p.  33;  FI.  an.  IV  Ap- 
pendice p.  13:  CG.  Arch.  Melit.  p.  206. 

Sulle  rupi.  —  Malta,  Ùarclia  (GD.).  —  Marzo-Aprile. 

Riportiamo  le  indicazioni  di  Delicata,  questa  pianta  non  es- 
sendo più  stata  trovata  da  altri. 


328  ISOETACEAE,  LYCOPODIACEAE,  EQUISETACEAE 

PTERIDOPHYTAE. 
XCII.  —  Isoetaceae. 

417.  —    ISOETES. 

903.  *  —  Isoetes  Hystrix  Durieu  ;  Armitage  p.  498  et  500  ; 
CG.  Atti  Coagr.  Genova  p.  176  ;  FI.  an.  IV  Apppendice  p.  10  ; 
Gulia  fll.  Elenco  Pteridof.  Malt.  Bull.  Soc.  bot.  it.  1909  p.  222 
(var.  subinermis). 

Nelle  piccole  depressioni  della  roccia  dove  si  accumula  l'acqua 
d'inverno.  —  Malta,  dove  fu  trovata  dall'Armitage  nella  prima- 
vera del  1889,  in  luoghi  non  particolarmente  designati.  Gli  esem- 
plari che  si  conservano  nell'Erbario  Universitario  di  Roma, 
secondo  quanto  ci  scrive  il  prof.  Chiovenda,  appartengono  effet- 
tivamente alla  var.  subinet^tnis  Dur. 

xeni.  —  l,ycopodiaccii€. 

418.  —  Selaginella. 

904.  -  Selaginella  denticulata  (L.)  Spring. ;  CG.  Atti  Congr. 
p.  176;  Gulia  fil.  1.  e.  p.  222.  Lycopodium  dentìculatum  Duthie  II 
p.  321  et  323,  et  III  i).  42. 

Sulla  terra  e  sulla  roccia,  fra  i  muschi,  nei  declivi  ombrosi 
delle  valli.  —  Malta,  Lied  GhomorX  Ùied  Kirda,  valli  presso 
Melleìia  (Duthie).  Gozo  ! 

XCIV.  —  Equiseteiceae. 

419.  —  Equisetu.m. 

905.  —  Equisetum  ramosissimum  Desf.  ;  CG.  Atti  Congr. 
p.  176;  Gulia  fil.  Le.  p.  221.  E.  flumaUle  Z.  p.  19;  GD.  p.XIII; 
Gulia  Reperì,  p.  15  et  Repert.  di  St.  nat.  p.  106;  CG.  Nat.  Malt. 
p.  8  ;  Gulia  fil.  1.  e.  p.  221.  E.  arderne  CG.  Nat.  Malt.  p.  8;  Gulia 
fìl.l.c.  p.  221.  —  Malt.  Demi)  il  ziemel. 

Luoghi  umidi,  nei  campi  e  luoghi  incolti.  —  Malta,  frequente, 
Ta  Balda,  ImalTileb,  Glìirghenii,  Saline,  Gneiaa  ecc.  !  Gozo, 
non  raro,  flied  Bingemma,  Marsalforno,  Ùied  il  Lanziata  ! 


EQUISETACEAE,    FILICES  329 

Oss.  —  Tanto  V  Equisetuìn  flumalile  L.  (=  E.  limosum  L.) 
quanto  1'  E.  aroense  L.  vanno  cancellati  dalia  flora  Maltese, 
poiché  ci  siamo  potuto  accertare  che  erano  state  scambiate  per 
essi  delle  forme  i\e\\' E.  ramosissimuìn. 

XCV.  —  Tilices, 

420.  —  Adiantum. 

906.  —  Adiantum  Capillus-Veneris  L.  ;  Forskaal  N.°  86  ;  Z.  p.  1  ; 

Nyman  Obs.  p.  661  :  GD.  p.  XIII  :  Gulia  Repert.  p.  60;  Duthie  II 
p.  323  et  324:  Daveau  p.  17  ;  CG.  Atti  Congr.  p.  176;  Gnlia  fll. 
1.  e.  p.  221.  —  Malt.    Tarsììi  il  hir. 

Bocche  dei  pozzi  e  delle  grotte,  stillicidi  e  rupi  bagnate.  — 
Malta  e  Gozo,  molto  frequente! 

421.  —  Pteris. 

907.  —  Pteris  aquilina  L.  ;  Gulia  Barth  I  p.  463  ;  CG.  Atti 
Congr.  p.  176;  Gulia  fll.  1.  e.  p.  221.  —  Malt.  Filicina  o  Felicita. 

Campi  argillosi  e  fruticeti.  —  Gozo,  rara,  Rdum  il  Gbir, 
San  Blas  ! 

I  contadini  cercano  di  distruggere  questa  pianta  pei-  impedire 
che  si  vada  sulle  loro  terre  a  coglierla. 

422.  —    SCOLOPENDRIUM. 

908.  *  —  Scolopendrium  vulgare  Symons;  Gulia  fil.  1  e.  p.  221. 
S.  officinale  Gulia  Almanacco  [).  72. 

Rupi  umide.  —  Malta,  Ùied  Babà,  Ùied  GTiomor  (Asphar  se- 
condo Gulia). 

Specie  menzionata  dal  solo  Gulia,  e  che  potrebbe  essere  stata 
scambiata  con  la  seguente. 

909.  —  Scolopendrium  Hemionitis  Swartz  ;  Gulia  Barth  I 
p.  152:  Duthie  I  p.  210,  Il  p.  324  et  III  p.  42;  CG.  Atti  Congr. 
p.  176;  Gulia  fll.  1.  e.  p.  221;  FI.  an.  IV  Appendice  p.  7. 

Grotte  e  rupi  ombro.se.  —  Malta,  raro,  nelle  valli  presso 
Melleìm  !  Gozo,  meno  raro,  Rdum  il  Gbir  !  Xlendi,  scogliere 
marine  sotto  Nadur  (Duthie),  Cala  Dàeìra,  Ras  il  Kala  (Gulia). 

Duthie  scrive  di  avere  raccolto,  nella  valle  di  Xlendi,  degli 
esemplari  di  questa  specie  biforcati  ed  anche  triforcati  all'apice. 
Forme  simili  abbiamo  visto  anche  noi  in  Malta. 


330  FILICES 

423.  —    ASPLENIUM. 

910.  *  —  Asplenium  Trìchomanes  L.;  Gulia  Almanacco  p.  72; 
Duthie  III  p.  42  ;  Gulia  fil.  1.  e.  p.  222. 

Sulle  rupi.  —  Malta,  raro,  tlied  Babu  (Sig/"  Hanson  sec. 
Gulia),  GTiam  RiTicma  (Borg).  Gozo,  Migiar  Scini  (Duthie). 

911.—  Asplenium  marinum  L  ;  Duthie  III  p.  42;  CG.  Atti 
Congr.  p.  176;  Gulia  fil.  1.  e.  p.  222;  FI.  au.  IV  Appendice  p.  7. 
Asplentuìu  lucidmn,  undulaio  Phìipinellae  folio,  Meliiensis 
Boccone  Museo  di  piante  rare  ecc.  p.  127-28  et  tab.  87. 

In  luoghi  umidi  ed  ombrosi,  nel  fondo  di  alcune  valli.  —  Malta, 
Ùied  il  GTiasel  e  Ùied  iz  Zarrih  (Carmelo  Penza!).  Gozo,  raro, 
Xlendi,  Rdiim  il  Ghiri  Migiar  Scini  (Duthie),  Cala  Dùeira 
(secondo  Gulia  tìl.). 

Boccone  di  questa   pianta  scriveva:    «Questa  é  pianta  delle 

più  rare  di  questo  genere Nasce  in  Malta  nell'Isola  del 

Gozo.  Riconosco  questo  dono  dal  Signor  Nard uccio  Murmuro, 
Speziale,  il  quale  è  dimorato  molti  anni  nell'Isola  del  Gozo». 

424.  —  Gymnogr.\mme. 

912.  -  Cymnogramme  leptophylia  (L.)  Desv.;  CG.  Nat.  Malt. 
p.  8;  Gulia  lil.  1.  e.  p.  221.  Grammitis  leptophylia  CG.  Atti 
Congr.  p.  176. 

Bocche  dei  pozzi,  luoghi  ombrosi,  sulle  roccie,  sui  muri  e 
sulla  terra  umida.  —  Malta,  qua  e  là,  non  rara,  Ta  Baldn,  Ùied 
Baine,  Ùied  India,  Boschelto,  giardino  di  SanVAntonio  dove 
abbonda  lungo  i  muri,  (hieina  ecc.!  Gozo,  Xlendi,  Ta  Cene  ecc.  ! 

425.  —  Ceter.'vgh. 

913.  —  Ceterach  officinarum  Willd.  ;   Gulia  fil.  1.  e.  p.  221. 
Fessure  delle  rupi.—  Malta,  raro,  Ùied  GTiar  Dalam,  Ùied 

il  GTiaselX  Ùied  GTwniov  (sec.  Gulia  fil.).  Gozo  (sec.  Gulia  fil.). 

Marsiliaceae. 

Oss.  —  Salvinia  naians  (L.)  Ali.  ;  Gulia  fil.  1.  e.  p.  222. 

Gulia  figlio  dice  di  non  avere  mai  visto  questa  specie,  ma  che 
la  sua  esistenza  in  Gozo,  nel  Ùied  il  Lunziala,,  risulta  da  una 
nota  inedita  di  Gulia  padre.  Questa  testimonianza  non  ci  sembra 
suflìciente  per  ammettere  la  presenza  nell'  Arcipelago  Maltese 


MUSCI 


331 


di  questa  Marsiliacea  per  la  quale  non  esistono  stazioni  confa- 
centi in  Gozo,  e  che  non  fu  mai  trovata  in  alcuna  isola  del 
Mediterraneo  (l'indicazione  di  Ucria  per  la  Sicilia  essendo  inat- 
tendibile). 

BRYOPHYTAE. 
Musei.  ^ 

A  e  ]{  0  e  A  R  P  I . 

1.*—  Acaulon  muticum  (Sclireb.)  C.  Muli.;  Bottini  p.  363. 
Sphaerangiam  muiicum  Baur  p.  217. 

Malta,  Vallelta  (Sickenberger). 

2.*  —  Acaulon  triquetrum  (Spruce)  C.  MiiU.  ;  Bottini  p.  363. 
SphaerangiAiììi  triquetruìn  Baur  p.  217. 

Malta,  Vallelta  (Sickenb.). 

3.  *  —  Phascum  cuspidatum  Schreb.  ;  Baur  p.  217;  Bott.  p.  363. 
Malta,  Vallelia  (Sickenb.). 

4.  *  —  Phascum  curvicollum  Ehrli.;  Baur  p.  217;  Bott.  p.  363. 
Malta,   Casal  Canni  (Sickenb.). 

5.  —  Phascum  rectum  With.  ;  Baur  p.  218;  Bott.  p.  363. 
Malta,  Gneina,  Ùied  Incita  con  Pottia  muiica,  fuori  Porta 

Bombe  insieme  a  Pottia  commutata  !  Valletta,  Asciali,  Marsa- 
scirocco,  Casal  Carmi  (Sickenb.)  —  Fr.  Febbraio-Marzo. 

6.*—  Hymenostomum  tortile  (Schwaegr.)  Br.  Eur.  ;  Bott. 
p.  363.   Gì/mnostommn  tortile  Baur  p.  218. 


^  Al  Marchese  Prof.  Bottini  dobbiamo  la  determinazione  di  tutti 
i  nostri  Muschi  frondosi. 

Per  ogui  specie  inenzioniamo  gli  autori  che  hanno  citato  quella 
specie  dell'Arcipelago  Maltese,  e  cioè:  Bott.  =  Bottini,  che  (in  Web- 
bia  1907)  pubblicò  tutti  i  muschi  allora  noti  delle  Isole  Maltesi;  — 
Nyman,  che  (in  Observ.  in  FI.  Sic.)  fece  conoscere  i  primi  4  mu- 
schi di  Malta  da  lui  raccolti  nel  1814  (riportati  da  GD.  Fior.  Melit. 
p.  xiii-xiv,  e  da  CG.  Atti  Congr.  Genova,  p.  176);  —  Baur  che  (in 
Hedwigia)  eniimerò  35  specie  e  5  varietà  di  muschi  raccolti  a  Malta 
da  Sickenberger  nel  1876  (enumerazione  riprodotta  in  Medit.  Natu- 
ralist)  ;  —  finalmente  Brizi  che  (in  Malpighia)  pubblicò  6  specie  Mal- 
tesi inviategli  da  uno  di  noi.  Per  quei  vari  lavori  vedasi  la  nostra 
bibliografia. 


332 


Musei 


Malta,   Ùied  Kirda,  Siggieui,  C/iircop  (Sickenb.). 

7.—  Cymnostomum  calcareum  Br.  Germ.  ;  Baur  p.  218; 
Bott.  p.  363  et  369. 

Luoghi  umidi.  —  Malta,  comune,  per  es.  Notabile,  Ta  Baldu, 
Vied  Kirda,  Ghirghenti,  tJied  Incita,  Gneina,  Forte  Manuel, 
cimitero  (\ìì\V Addolorata,  Hauti  ecc.  !  Ùied  Ballata,  Siggieui, 
Marsa  (Sickenb.).  Gozo,  Ta  Cene,  Xlendi,  Migiarro  !  —  Fr. 
Febbraio-Marzo. 

8.  —  Cyroweisia  reflexa  (Brid.)  Schimp.  ;  Bott.  p,  364. 
Luoghi  umidi.  —  Malta,  rara,  Ùied  il  Kleigha  kingo  un  ri- 
gagnolo !  —  Fr.  Marzo. 

9.  —  Weisia  viridula  (L.)  Hedw.;  Bott.  p.  364  et  369. 

Da  per  tutto.  —  Malta,  Notabile,  Ta  Baldu,  Ùied  Incita  ! 
Gozo,  rupi  mai'irie  nel  basso  del  Ùied  Korrotl  —  Fr.  Aprile. 

10.  —  Weisia  Wimeriana  (Sendt.)  Br.  Eur.  var.  muralis 
(Spruce)  Breidl.  ;  Bott.  p.  364. 

Roccia  e  muri.  —  Malta,  rara,  alla  Minsia  presso  San  Giu- 
liano !  —  Fr.  Marzo. 

11.—  Eucladium  verticillatum  (L.)  Br.  Eur.:  Baur  p.  218; 
Bott.  p.  364  et  369. 

Luoghi  umidi  e  ombreggiati  vicino  all'acqua.  —  Malta,  Ghir- 
ghenti, Ùied  Babà,  Ballut,  Gneina,  Ta  Baldul  nella  grotta  detta 
Ghar  Hassan  (Sicker.b.).  Gozo,  Cala  Dueiral  —  Fi*.  Marzo. 

Var.  crispatulum  Roll  in  Hedwigia  anno  1897  p.  37;  Bott. 
p.  364. 

Malta,  Glìirghenti,  Argoiti  nella  gran  serra!  —  Raccolto  ste- 
rile in  Maggio. 

Var.  angustifolium  .Jur. 

Malta,  ImtalilebX  —  Sterile  in  Gennaio. 

12.  —  Dicranelia  varia  (Hedw.)  Schimp.  ;  Baur  p.  218;  Bott. 
p.  364  et  369. 

Sulla  terra  umida.  —  Malta,  comune,  per  es.  Notabile,  Addo- 
lorata, Ùied  Incita,  verso  Zebbug  ecc.  !  Marsascala  (Sickenb.). 
Gozo,    Ta  Cenci—  Fr.  Febbraio-Marzo. 

13.—  Fissìdens  incurvus  Starke;  Bott.  p.  364. 

Malta,  raro,   (hicina  !  —  Fr.  Marzo. 

14.  —  Fissidens  tamarindifolius  (Don,  Turn.)  Brid.  ;  Bott, 
p.  364  et  369. 

Luoghi  umidi  e  ombreggiati.  —  Malta,  molto  comune,  per  es. 


Musci  333 

fossati  di  Valletta,  Ta  Balda,  Hagiar  Kim,  Ùied  Bahu,  tjied  In- 
cita ecc.  !  Gozo,  assai  frequente,  Xlendi  ecc.  !  —  Fr.  Gennaio- 
Marzo. 

15.  *  _  Fissidens  Cyprius  Jur.;  Baur  p.  218;  Levier  Bull. 
Soc.  bot.  it.  1900  p.  8;  Bott.  p.  304. 

Luoghi  umidi  e  freschi.  —  Malta,  vallone  di  Mlsida  e  Ùied 
Ballata  in  una  grotta  dell'alta  valle  di  Marsa  con  Entoslliodon 
curvtselas  (Sickenb.). 

16.  —  Fissidens  pusillus  Wils.  ^  ;  Bott.  p.  304  et  309. 
Luoghi  umidi.  —  Malta,   Gìiirgìmiti,  giardino  di  Sani' Anto- 
nio \  Gozo,  Xlendi  l  —  Fr.  Febbraio-Marzo. 

17.*—  Pottia  minutala  (Schleich.)  Br.  Eur.  ;  Baur  p.  218; 
Bott.  p.  304. 

Malta,  Casal  Canni,  Corradino,  Slicma,  Asciali,  Marsascala, 
Ùied  Ballata  (Sickenb.). 

Var.  *  conica  (Schleich.)   Br.  Eur.;   Baur  p.  218;  Bott. 
p.  304. 

Malta,   Valletta  (Sickenb.). 

18.  *  —  Pottia  truncatula  (L.)  Lindb.  ;  Bott.  p.  304.  P.  trun- 
cala  Baur  p.  218. 

Malta,  Corradino  (Sickenb.). 

19.  —  Pottia  intermedia  (Turii.)  Fiimr.;  Bott.  p.  304.  P.trun- 
cata  var.  major  Baur.  p.  218. 

Sulla  terra.  —  Malta,  fossi  di  Valletta,  Marsascirocco,  Im- 
gìneret  !  Senglea,  baia  di  San  Paolo  (Sickenb.).  —  Fr.  Febbraio- 
Marzo. 

20.  —  Pottia  venusta  Jur.  ;  Baur.  p.  218  ;  Bott.  p.  304. 
Sulla  terra  nuda.  —  Malta,  non  comune,  Valletta  fuori  Porta 

Bombel  Corradino,  Marsascala  (Sickenb.).—  Fr.  Febbraio. 

21.  —  Pottia  Stariceana  (Hedw.)  C.  Muli.  ;  Baur  p.  218  ;  Bott. 
p.  304. 

Sulla  terra  in  luoghi  aprici  asciutti.  —  Malta,  molto  comune, 
per  es.  Ùied  Babu,  Notabile,  Senglea,  Mlsida,  Ùied  Ballnia, 
Asciali  ecc.  !  —  Fr.  Gcnnaio-Mar/.o. 

22.  —  Pottia  mutica  Vent.  ;  Bott.  p.  304.  Pottia  StarUeana 
var.  brachyodus  Baur  p.  218. 

Sulla  terra  in  luoghi  aprici.  —  Malta,  con  la  precedente  ma 
meno  comune,  Valletta  fuori  Porta  Bombe,  Ùied  Incita,  Im- 
ghieret  ecc.  !  Marsascala  (Sickenb.)  —  Fr.  Febbraio. 


334 


MUSCI 


23.  —  Pottia  commutata  Limpr.  ;  Boti  p.  364. 

Malta,  comune,  Vaìlelta  fuori  Porta  Bombe,  Ta  Baldu,  Gliir- 
glienti  !  —  Fr.  Febbraio-Marzo. 

24.  —  Didymodon  luridus  Hornsch.  ;  Bott.  p.  305. 

Sulla  teri-a,  quasi  sempre  iu  mezzo  a  Brijumatropurimreum 
e  a  Trichostomum  miUaMe  e  T.  CìHspuluìn.  —  Malta,  fre- 
quente, Ùied  Incita,  cimitero  à&W Addolorata,  Ballai,  Ta  Balda, 
GhirohentiX  —  Raccolto  sempre  sterile. 

25.  —  Didymodon  tophaceus  (Brid.)  Jur.  ;  Bott.  p.  365. 
Sulie  roccie  e  sulla   terra   umida,  generalmente  associato  a 

Entosthodon  curviselns  e  a  ToyHula  marginata.  —  Malta,  Ini- 
talìleb,  Fiddienl  ~  9  Aprile. 

Forma  elatus  Boula.v  :  Bott.  p.  .365. 
Sulla  terra  umida.  —  Malta,   Ghirghenti  associato  a  Eucla- 
dium  verticillatuml  ~  Sterile  in  Aprile. 

26.  —  Didymodon  rigidulus  Hedw.  var.  densus  Br.  Eur.  ; 
Bott.  p.  365. 

Malta,  Uied  Incitai—  Sterile  in  Febbraio. 

27.  —  Trichostomum  crispulum  Biuch;  Boti.  p.  365  et  369. 
Roccie,  muri  e  declivi  erbosi.  —  Malta,  abbondante,  per  es. 

Notabile,  Ghirghenti,  Ballat,  Ùied  Incita,   Ta  Baldu,  Minsia  ! 
Gozo,  Xlendil—  Fr.  Marzo-Aprile. 

Var.  elatum  Schimp.  ;  Bott.  p.  365. 
Stessa  stazione  del  tipo.  —   Malta,   Ùied  Babu,  Ballut,   Ta 
Balda,  Minsia  presso  San  Gialiano  ecc.  !  —  Fr.  Marzo-Aprile. 

28.  —  Trichostomum  mutabile  Bruch;  Nymaii  Obs.  p.  662; 
GD.  p.  XIII  ;  CG.  Atti  Congr.  Genova  p  170  ;  Baur  p.  218;  Bott. 
p.  365. 

Malta,  Hagiar  Kim.,  Ùied  Babà,  Marsascirocco,  Ùied  Incita  ! 
Ùied  Ballata  (Sickenb.).  —  Vi\  Marzo. 

29.  —  Trichostomum  nltidum  (Lindb.)  Schimp.  var.  obtusum 
Boulay;  Bott.  [).  365  et  .360. 

Muri  e  roccie.  —  Malta,  comune,  Ta  Balda,  Ùied  GTiomor, 
Marsascirocco,  Minsia  presso  San  Giìcliatiol  Gozo,  Xlendi  in- 
sieme slW  Entosthodon  carvisetas  !  —  Raccolto  sempre  sterile. 

30.—  Trichostomum  inflexum  Bruch;  Baur  p.  218;  Bott. 
p.  365. 

Muri  e  roccie.  —  Malta,  comune,  per  es.  Addolorata,  Hagiar 
Kim,  Ùied  Boba,  Marsascirocco,  Ta  Baldu,  Gneina,  Zurrico 


Musci  335 

dove  è  abbondante!   Makluba,    Ùied  Balluta  (Sickeiib.)  —  Fr. 
Marzo-Aprile. 

31.  —  Trichostomum  Ehrenbergii  Lorentz  ;  Bott.  p.  365. 

In  luogo  umido.  —  Malta,  lintaTileì)  !  —  Sterile  al  principio 
di  Maggio. 

32.  —  Trichostomum  fiavovirens  Bruch  ;  Bott.  p.  369. 
Teri-a  e  roccie.  —  Gozo,  fra  Marsalfoì^no  e  Zehhiu),  Xlendi 

verso  Monsciar\  —  Fr.  Ai)i-ile. 

33.—  Timmiella  Barbuta  (Schwaegr.)  Limpr.  ;  Bott.  p.  36b. 
Trichosloinum  Barbula  Baur  p.  218. 

Luoghi  freschi  ed  umidi  nel  fondo  delle  valli.  —  Malta,  co- 
mune, peres.  Mnrsa,  Forte  Manuel,  Boschelto,  Ùied  Incita,  Ad- 
dolorala ecc.!  Ùied  Kirda  (Sickenb.).  —  Fr.  Marzo, 

34.  —  Leptobarbula  Borica  (De  Not.)  Schimp.  ;  Bott.  p.  366. 
Luoghi  freschi  scoperti.  —  Malta,   abbondante,  per  es.  Ùied 

Incita,  Casale  Attard,  giardino  di  Sant" Anionio ,  Imghieret,  Ad- 
dolorata !  —  Fr.  Febbraio-Marzo. 

35.  —  Tortetla  squarrosa  (Brid.)  Limpr.;  Bott.  p.  366.  Plen- 
rochaete  squarrosa  Brizi  p.  279. 

Malta,  presso  Valletial  —  Sterile  in  Aprile 

36.  —  Barbula  unguiculata  (Huds.)  Hedw.  var.  apiculata 
(Hedw.)  Br.  Eur.;   Bott.  p.  366  et  370. 

Sulle  roccie.  sui  muri  e  sulla  terra.  —  Malta,  Ta  Baldiil 
Cornino  !  —  Fr.  Maggio. 

37.  —  Barbula  vinealis  Brid,;  Baur  p.  218;  Bott.  p.  366. 
Sui  muri  e  sulla  terra  umida.  —  Malta,  Minsia  presso  San 

Giuliano,  Casale  Attard  lungo  la  strada,  giardino  di  Sanf  An- 
ionio !  Valletta  (Sickenb.).  —  Fr.  Marzo. 

38.  —  Barbula  revoluta  (Schrad.)  Brid.  ;  Bott.  p.  366. 
Sulla  terra  umida.  —  Malta,  Addolorata,  Fiddien,  Imghieret, 

Marsascirocco,  Zeitun  ecc.  !  —  Fr.  Marzo. 

39.  —  Barbula  Hornschuchiana  Schultz  ;  Bott.  p.  366  et  369. 
Sulle  roccie,  alla  base  dei  muri  e  sulla  terra  umida.  —  Malta, 

ImtaTdel),  Fiddien,  Notabile,  Goìnerino  \  Gozo,  Xlendi  !  —  Fr. 
Aprile. 

40.  —  Barbula  gracilis  (Schleich.)  Schwaegr.  ;  Bott.  p.  366. 
Sulla  terra  in  luoghi  non  troppo  umidi.  —  Malta,  comune,  Ad- 
dolorata, Minsia,  Fiddien,  ImtaTìleb,  Zurrico  ecc.  !  —  Fr.  Marzo. 

Yar.  viridis  Br.  Eur.  ;  Bott.  p.  366. 


33G  Musei 

Stessa  stazione  del  tipo.  —  Malta,  cimitero  di  Ta  Braxia, 
Ùied  il  KleigTra,   Ùied  Babnl—  Fv.  Aprile. 

41.—  Aloina  ambigua  (Br.  Eur.)  Limpr.  ;  Bott.  p.  366.  ^«r- 
bula  anibigtia  Baui'  p.  218. 

Sulla  terra  in  luoghi  freschi  scoperti.  —  Malta,  comune,  per  es. 
San  Paolo  a  mare,  Hagiar  Kim,  Casale  AUard,  Addolorala, 
Floriana,  JJied  India,  Ùied  Boba,  ecc.  !  Casal  Carmi,  Valletta 
(Sickenb,).  —  Fr.  Febbraio-Marzo. 

42.*—  Aloina  aloides  (Koch)  Kindb.;  Bott.  p.  366.  Barhula 
aloides  Baur  p.  218. 

Malta,   Valletta  (Sickenb.). 

43.  *  —  Crossidium  cliloronotos  (Brid.  ex  p.  Bruch)  Limpr.; 
Bott.  p.  366.  Tortala  chloronotos  Nyman  Obs.  p.  662;  GD.  p.  XIV. 
Barhula  chloronotos  Baur  p.  218;  CG.  Atti  Congr.  Genova  p.  176. 

Malta,  Valletta,  sui  terrapieni  di  Floriana  (Sickenb.),  senza 
indicazione  di  luogo  (Nyman). 

44.  -  Tortula  muralis  (1..)  TIedw.  ;  Nyman  Obs.  p.  602;  GD. 
p.  XIV;  Bott.  p.  ;366et36y.  Barbuta  mwra^es  Baur  p,  218;  CG. 
Atti  Congr.  Genova  p.  176  et  Medit.  Nat.  p.  342. 

Roccie,  muri  e  terrazzi  delle  case,  di  preferenza  in  luoghi 
asciutti.  —  Malta,  molto  comune  dovunque!  Gozo,  pure  comune, 
Xlendi,  Ùied  Kot^rot  ecc.l  —  Fr.  Gennaio-Marzo. 

Var.  incana  Br.  Eur.  ;  Bott.  p.  366  et  369.  Barbuta  mu- 
ralis  var.  incana  CG.  Medit.  Nat.  p.  342. 

Dove  il  tipo.  —  Malta,  Ùied. Incita,  Marsascirocco,  Valletta, 
GtiirgJienti  !  Gozo,  Xlendi  verso  Monsciar  !  —  Fr.  Aprile. 

45.  —  Tortula  aestiva  (Brid.)  Pai.  de  Beauv.  ;  Bott.  p.  366. 
T.  muralis  var.  aeslica  Brizi  p.  277.  Barbula  ìnuralis  var.  ae- 
stim  CG.  Medit.  Nat.  p.  342. 

Malta,  l'd'esso  Valletta  ! 

46.  —  Tortula  marginata  (Br.  Eur.)  Spruce;  Bott.  p.  366  et  369. 
Barbala  marginata  Baur.  p.  218. 

Sulla  terra  umida  in  luoghi  scoperti,  sui  bastioni,  sulle  pietre 
e  sulle  roccie.  —  Malta  e  Gozo,  molto  comune  dovunque!  — 
Fr.  Marzo-Aprile. 

47.  —  Tortula  Soimsii  (Schimp.)  Vent.  et  Bott.  ;  Bott.  p.  366. 
Sulla  terra  e  sui   muri.   —  Malta,  Notabile  presso   la  sta- 
zione !  —  Fr.  Aprile. 

48.  —  Orthotrichum  diaphanum  (Gmel.)  Schrad.;  Bott.  p.  366. 


Musci  337 

Sui  tronchi.  —  Malta,  giardino  di  SanV Antonio  sugli  aranci, 
Boschetto  \  —  Fr.  Marzo-Aprile. 

49.  *  -  Entosthodon  fascicularis  (Dicks.)  G.  Muli.  ;  Baur 
p.  218;  Bott.  p.  366. 

Malta,  Bìrchircara  (Sickenb.). 

50.  —  Entosthodon  pallescens  Jur.  ;  Bott.  p.  369. 
Terra  e  rupi.  —  Gozo,  Xlendi  !  —  Fr.  Aprile. 

51.—  Entosthodon  curvisetus  (Schwaegr.)  0.  Miill.:  Baur 
I).  218  ;  Bott.  p.  366  et  300. 

Luoghi  umidi  e  freschi,  spesso  associato  a  Funaria  conveoca  e 
F.  Mediterranea.  —  Malta,  Cled  Incita,  ImtaTileb,  Notabile,  Fid- 
dien  !  Marsascala,  Carmi,  Siggieui  (Sickenb.).  Gozo,  XlendiX  — 
Fr.  Marzo-Aprile. 

52.  —  Funaria  hygrometrica  (L.)  Sibth.  ;  Bott.  p.  367  et  369. 

.Sulla  terra  umida  e  fresca,  specialmente  dove  è  stata  smossa 
di  recente.  —  Malta,  frequente,  per  es.  spalti  dei  forti  a  Flo- 
riana,  Hamrun,  Casale  Al.tard,  Imghieret,  Masta,  tlied  In- 
cita, stazione  di  Notabile  ecc.  !  Gozo,  Migiarro  !  —  Fr.  Feb- 
braio-Aprile. 

Var.  calvescens  (Schwaegr.)  Br.  Eur.  ;  Baur  p.  218;  Bott. 
p.  367. 

Sulla  terra  mariiacea.  —  Malta,  Casal  Zurrico  a  Biibahra  ! 
Zebbìig  (Sickenb.).  —  Fr.  A|)rile. 

53.—  Funaria  lUIediterranea  Lindb.  ;  Bott.  p.  367.  F.  calca- 
rea Baur  p.  218. 

Sulla  terra  umida.  —  Malta,  Ghirghenti,  Gneina,  Ta  Baldu, 
San  Martini  Marsascala  con  Pottia  venusta  (Sickenb.).  —  Fr. 
Febbraio-Marzo. 

Var.  patula  Br.  Eur.  ;  Bott.  p.  367. 

Dove  il  tipo.  —  Malta,  San  Martini  —  Fr.  Marzo. 

Var.  flaccida  (Br.  eur.)  Limpr.  F.  calcarea  var.  flaccida 
Baur  p.  218. 

Malta,  vallone  di  Misida  (Sickenb.). 

54.  —  Funaria  convexa  Spruce  ;  Bott.  p.  367. 

Sulla  terra  umida.  —  Malta,  Marsascirocco,  Ùied  Incita, 
Fiddien  !  Gozo,  il  Lunziaia  !  —  Fr.  ]\Iarzo. 

55.—  Webera  carnea  (L.)  Schimp.  ;  Bott.  p.  367  et  369. 

Luoghi  umidi  e  sponde  marnacee  delle  acque  correnti,  spesso 
associata  a  Dicranella  varia.  —  Malta,   qua  e  là,  per  es.  Im- 

8.  SoMMiER  et  Caruana  Gatto.  —  Flora  Melitensia  nova.  22 


338  Musci 

tahleb,  Fiddien,  GneinaX  Gozo,  Ùied  B ingemma,  Ùiedir  Ri%an, 
Tu  Cene  \  —  Fr.  Marzo-A.prile. 

56.  *  —  Bryutn  bimum  Schreb.  ;   Baiir  p.  218  ;   Bott.  p.  367. 
Malta,  tlied  BalliUa  (Sickenb.). 

57.  —  Bryum  torquescens  Br.  Eur. ,  Bott.  p.  367. 

Sulle  roccie  e  sulla  terra  in  luoghi  scoperti  asciutti,  spesso  as- 
sociato a  varie  specie  di  Trichostomum  e  Barbuta.  —  Malta, 
stazione  di  Notabile,  Ta  Baldu,  Ùied  il  Kleigìia,  Ùied  Incita, 
Addolorata  ecc.  !  —  Fr.  Marzo. 

58.  —  Bryum  intermedium  (Ludw.)  Brid.  var.  subcylindricum 
Limpr.  ;  Bott.  p.  367. 

Medesima  stazione  del  precedente.  —  Malta,  raro,  Ùied  il 
KleigTia  !  —  Fr.  Marzo. 

59.  —  Bryum  capillare  L.  ;  Bott.  p.  367. 

Sulla  terra  umida.  —  Malta,  comune,  per  es.  Sant'Antonio, 
Addoloì^ata,  Ta  Bria,  Forte  Manuel,  Ghirghenti,  Fiddienl 
Gozo,  pure  comune,  Migiarro,  Xlendi  ecc.  !  —  Fr.  Febbraio- 
Aprile. 

Var.  meridionale  Schimp.  ;  Bott.  p.  367. 

Sulla  terra  umida  e  sulle  pietre.  —  Malta,  Ùneina,  Birzeb- 
bugia  !  —  Fr.  Marzo. 

Var.  flaccidum  Br.  Eur.  ;  Bott.  p.  367. 

Sulla  terra,  sotto  le  piante  di  carrubio.  —  Malta,  Zurrico 
nei  g-iardini  !  —  Sterile  in  Marzo. 

60.—  Bryum  Donianum  Grew.  ;  Baur  p.  218;  Bott.  p.  367. 
B.  Bonii  Brizi  p.  273. 

Roccie  e  muri.  —  Malta,  frequente,  Cave  di  Casal  Luca,  Ha- 
giar  Kim,  Ùied  Babà,  Valletta,  Imgliieret,  Ùied  il  GTiasel,  Ta 
Baldu,  Ùied  Incita  ecc.  !  Ùied  Ballata  (Sickenb.)  —  Fr.  Marzo- 
Aprile. 

61.  —  Bryum  obconlcum  Hornsch.  ;  Bott.  p.  367. 

Sulle  pietre.  —  Malta,  raro,  Gneina  presso  un  serbatoio 
d'acqua  I  —  Fr.  Marzo. 

62.  —  Bryum  caespiticium  L.  ;  Bott.  p.  367  et  369. 

Sulle  roccie  e  sulla  terra  umida.  —  Malta,  frequente,  per.  es. 
Ùied  Incita,  Ta  Baldu,  Ghirghenti,  Boschetto,  Zurrico,  Gneina, 
Addolorata  ecc.  !  Gozo,  Ùied  Korrot  sulle  rupi  della  regione 
costiera  !  —  Fr.  Aprile. 

63.  —  Bryum  Mildeanum  Tur.  ;  Bott,  p.  367. 


Musei 


339 


Sulle  roccie  e  sulla  terra  scoperta  umida.  —  Malta,  raro,  Ùied 
GTiomor  !  —  Sterile  in  Marzo. 

64.  *  —  Bryum  erythrocarpumSchwaegr.;  Baurp.  218;  Bott. 
p.  367. 

Malta,  Zeitun,  Mar  sa  (Sickenb.). 

*  Var.  minor  Baur  (iiomen  nudum  in  Baur  p.  218). 
Malta,  Marsascala  (Sickenb.). 

65.  —  Bryum  murale  Wils.;  Bott.  p.  368  et  370. 

Sulla  terra  in  luoghi  incolti  asciutti,  lungo  le  strade  e  nei 
giardini.  —  Malta,  frequente,  Ghirghenii,  Casal  GPaxak,  Ad- 
dolorata, cimitero  di  Ta  Braxia  ecc.  !  Gozo,  Ùied  il  Lunziata, 
San  Blas  !  —  Fr.  Marzo. 

66.  —  Bryum  atropurpureum  (non  Wahl.)  Br.  Eur.  ;  Baur 
p.  218  ;  Bott.  p.  368  et  370. 

Sui  tegoli  dei  tetti,  sulla  terra  umida  e  sulle  roccie.  —  Malta 
e  Gozo,  molto  comune  nelle  due  isole!  —  Fr.  Gennaio-Marzo. 
Var.  dolioloides  Solms  Laubacli  ;  Bott.  p.  368. 
Sulla  terra  umida.  —  Malta,  raro,  MinsìaX  —  Fr.  Marzo. 

67.  —  Bryum  argenteum  L.  var.  hìrtellum  De  Not.  ;  Brizi 
p.  274  :  Bott.  p.  .368. 

Malta,  presso   Valletta  !  —  Sterile  in  Marzo. 

Pledrocarpi. 

68.  —  Scleropodìum  lUecebrum  (Vaili.,  Schwaegr.)  Br.  Eur^; 
Baur  p.  219  ;  Bott.  p.  368. 

Sulla  terra,  nelle  valli  umide.  —  Malta,  frequente,  Ùied  In- 
cita, Ghirghenti,  Ùied  il  KleigTia,  Ùied  GTiomor,  Ùied  GTia- 
sei  ezc.X  Ùied  Kirda  (Sickenb.).  Gozo,  Migiarro,  Xlendzl  — 
Fr.  Aprile. 

69.  —  Brachythecium  rutabulum  (L.)  Br.  Eur.;  Bott.  p.  370. 
Sulla  terra  in  luogo  ombreggiato.  —  Gozo,  Xlendil  —  Ste- 
rile in  Aprile. 

70.  —  Eurhynchium  cìrcinatum  (Brid.)  Br.  Eur.;  Brizi  p.  266; 
Bott.  p.  268  et  270. 

Sulle  roccie,  alla  base  dei  tronchi  e  sulla  terra  umida.  —  Malta 
e  Gozo,  molto  comune  in  tutte  le  valli  !  —  Fr.  Marzo-Aprile. 
Forma  attenuatum  Boulay;  Bott.  p.  368. 
Malta,   ùied  Incita  !  —  Sterile  in  Aprile. 


340  Musci 

Var,  myosuroideuni  (Bott.  in  Webbia  1907)  Bott.  emend. 
in  Atti  Soc.  Toscana  Mein.  (1913)  p.  194  forma  normalis  Bott. 
in  Atti  1.  cit. 
Sui  tronchi.  —  Malta,  tjied  Babicl  —  Sterile  in  Febbraio. 

71.  *  —  Eurhynchium  striatulum  (Sprucej  Br.  Eur.  :  Baur 
p.  219  ;  Bott.  p.  368. 

Malta,  Casal  Carmi,  Ùled  Kirda^  Ùied  Ballata,  associato  a 
Trichosloiuìiin  inflexara  (Sickenb.). 

72.  —  Eurhynchium  Swartzii  iTurn.)  Curii.;  Bott.  p.  368. 
Sulle   pietre  e  sulla   terra  umida.  —    Malta,  piuttosto  raro, 

Floriana  ad  Argotti  nella  gran  serra,  IriiiaVleb  !  —  Sterile  in 
Gennaio  e  in  Febbraio. 

73.  —  Eurhynchium  Schleicheri  (Hedw.  fìl.j  Lorentz;  Bott. 
p.  368. 

Negli  stillicidi.  —  Malta,  piuttosto  raro,  Gneina,  GTiain  Taf- 
fìha.  Ballati  —  Sterile  in  Mai'zo. 

74.  —  Rhynchostegium  curvisetum(Brid.)  Lindb.;  Bott.  p.3G8. 
Sulle  pietre  negli  stillicidi.  —  Malta,  Gneinaì  —  Sterile  in 

Marzo. 

75.—  Rhynchostegium  teneilum  (Dicks.)  Br.  Eur.;  Baur 
p.  219;  Bott.  p.  308  et  370.  R.  Algirianum  Brizi  p.  265.  Hyp- 
nam  tenellam  Nyman  Obs.  p.  662;  GD.  p.  XIII;  CG.  Atti  Congr. 
Genova  p.  176. 

Sulle  roccie  e  sulla  terra  umida.  —  Malta  e  Gozo,  comune 
in  tutte  le  valli  !  —  Fr.  Gennaio-Aprile. 

76.  —  Rhynchostegium  Megapolitanum  (Bland.)  Br.  Eur. 
var.  Meridionale  Scliimp.  ;  Bott.  p.  369. 

Sulle  roccie  bagnate  e  sulla  terra  umida.  —  Malta,  qua  e  là, 
per  es.  Marsascirocco,  Zarrico,  San  Martin,  Imghieret,  GTiain 
Ta/fiTìal  Gozo,  San  Blas,  Xlendil  —  Fr.  Marzo-Aprile. 

77.  —  Thamnium  Cosyrense  Bott.  var.  Melitense  Bott.  in 
Webbia  II  (1907)  p.  368. 

«  Caulis  secundarius  brevis,  imperfecte  pinnato-ramosus,  foliis 
omnibus  paulo  majoribus  ».  Bottini  1.  e. 
Malta,  andando  da  Notabile  a  Ta  Balda  !  —  Sterile  in  Aprile. 

78.  —  Hypnum  cuspidatum  L.  ;  Bott.  p.  370. 

Gozo,  andando  da  Marsalforno  a  Zebhug  !  —  Sterile  in  Aprile. 

Oss.  —  Gulia  nel  Repertorio  di  Storia  Naturale  p.  214,  cita  per 

Malta  Grimmla  inclinata,  Fanarìa  hygroìneirica  e  Tortala  sp. 


HEPATICAE  .  341 

Hepaticae.  ^ 

1.  —  Southbya  nigrella  (De  Not.)  Spruce. 

Sulla  terra  umida.  —  non  rara  Malta,  cimitero  deW'Addolo- 
raia,  Ùied  GTiomor,   Ta  BaMn,  HauU,  ImtaTileb,  Boschetto  ì 

2.  —  Jungermannia  turbinata  Raddi. 

Sulla  terra  umida  fra  i  muschi.  —  Malta,  non  rara,  alla  sta- 
zione di  Notabile,  Ùied  Bàbu,  Gneina,  Ghirghenti,  serra  di  Ar- 
gotti  !  Gozo,  Cala  Dùcira  ! 

Oss.  —  rrulia,  nel  Repertorio  di  Storia  Naturale  p.  214,  cita 
Jangeìvnannia  iomentella. 

3.  —  Fossombronia  caespitiformis  De  Not.;  Barsali  Epatiche 
di  Sicilia,  Isole  Kolie  e  Pelagie  in  Boll.  Naturalisti  Siena,  anno  28 
n.o  2  p.  14. 

Luoghi  umidi,  fra  le  erbe  e  i  muschi.  —  Malta,  molto  co- 
mune !  Gozo,  comune,  Migiar  Scini,  Ta  Cene,  Cala  Dùeira  ecc.! 
Cornino,  frequente  !  —  Fr.  Febbraio-Aprile. 

Var.  Husnoti  Corb. 

Medesima  stazione  della  specie.  —  Malta,  cimitero  àoW Addo- 
lorata, fossi  di   Valletta  !  —  Fr.  Febhraio-Marzo. 

4.  —  Petalophyllutn  Ralfsii  Gottsche. 

Sulla  terra  umida.  —  Malta,  raro,  cimitero  (\é\V Addolorata  !  — 
Fr.  26  Febbraio. 

5.  —  Pellia  Fabroniana  Raddi. 

Lungo  i  condotti  d'acqua  e  negli  stillicidi.  —  Malta,  non  raro, 
per  es.  ImtaTileh,  Ballut,   Gneina,  Ghirghenti  ! 
Var.  furcigera  Hooker. 
Insieme  al  tipo.  —  Malta,  a  ImtaTileb  e  nella  serra  di  ArgottiX 

6.  —  Sphaerocarpus  Michelii  Bell. 

Sulla  terra  in  luoghi  scoperti,  come  pure  nei  campi  fra  il  se- 
minato. —  Malta,  molto  comune  ! 

7.  —  Lunularia  cruciata  Du  Mort. 

Luoghi  ombrosi  sulla  terra  umida.  —  Malta,  comune,  San- 
V Antonio,  Argotti,  cimiteri  deW Addolorata  e  di  Ta  Braccia, 
IiniaTileb,  Ghirghenti,  Boschetto  ecc.  ! 


*  Tutte  le  Epatiche  che  abbiamo  raccolte  nell'Arcipelago  Maltese 
soao  state  determinate  dal  Prof.  Caro  MASSALONao. 


342  HEPATICAE 

8.  —  Targionia  hypophylla  L. 

Sulla  terra  muscosa,  —  Malta,  qua  e  là  non  comune,  per  es. 
Hauli,  Ùied  Kirda,  Boschello,  tJled  Incita,  Iintatileb,  Ballul  ! 
Gozo,  Migiarro  ! 

9.  —  Tessellina  pyramidata  Du  Mort. 

Sulla  terra  in  luoghi  scoperti.  —  Malta,  abbondante  in  parec- 
chi luoghi,  per  es.  Ta  Balda,  Ùied  Incita,  Ùied  Babu,  Notabile, 
Bingemma,  Ùied  il  GTiasel,  Boschetto,   Ta  Balda,  Corradiìio  \ 

Comparisce  tardi,  quando  molte  Riccie  sono  disseccate. 

10.  —  Riccia  crystallina  L. 

Sulla  terra  umida,  nei  campi,  nei  giardini  e  luoghi  ombreg- 
giati. —  Malta,  comune,  Notabile  alla  stazione,  spalti  dei  forti 
di  Floriana,  fossati  di  Valletta,  Musta,  cimiteri  di  Ta  Braxia 
e  éeW Addolorata,  Boschetto  acci  Gozo,   Ùied  il  Lanziatal 

11.  —  Riccia  insularis  Levier. 

Sulla  terra  in  luoghi  ombrosi.  —  Malta,  frequente,  per  es. 
Imtalileb,  fossi  e  spalti  dei  forti  di  Valletta  e  di  Floriana,  Ùied 
Incita,  Crendi  tal  Mentna,   Ùied  Ghomor  ! 

12.  —  Riccia  Henriquesii  Levier  var.  Mediterranea  Mas- 
salongo  Nuovi  rappr.  nella  FI.  It.  del  gQW.  Riccia.  Bull.  Soc. 
boi  it.  1913  p.  50. 

Sulla  terra  umida.  —  Malta,  Porta  Bombe  ! 

13. —  Riccia  Crozalsii  Levier;  Massalongo  Le  Ricciaceae 
della  Flora  Italica  in  Atti  R.  Istit.  Veneto  di  So.  Lett.  ed  Arti 
tomo  71  parte  2"  p.  868  (1912). 

Sulla  terra.  —  Malta,  Ùied  Incita,  Ùied  Babà  I 

Forma  major  Massalongo  manoscr. 

Sulla  terra.  --  Malta,  col  tipo  a  Ùied  Incita  ! 

I*.  —  Riccia  Lescuriana  Austin  var.  glaucescens  (Caringt.) 
K.  Milli.  ;  Massalongo  Nuovi  rappr.  Fi.  It.  gen.  Riccia  p.  52. 

Sulla  terra  umida.  —  Malta,  viottoli  dei  giardini  di  Floriana  ! 

15.  —  Riccia  Melitensis  Massalongo  Nuovi  rappr.  FI.  It.  gen. 
Riccia  p.  52.  ^ 

Sulla  terra  umida.  —  Gozo,  nella  valle  di  XlendiX 


^  Il  Prof.  Massalongo  ci  avverte  che  l'esame  di  esemplari  prove- 
nienti dalla  Tripolitania  gli  hanno  fatto  nascere  il  dubbio  che  la 
sua  R.  Melitensis  non  sia  altro  che  una  forma  della  polimorfa  R.  la- 
mellosa  Raddi. 


HEPATICAE,    LICHEXES  343 

16.  —  Riccia  glauca  L. 

Sulla  terra  umida.  —  Malta,  frequente,  per  es,  Mahliiba,  Ùied 
Babu,  fossi  di  Valletta,  Ùied  Incita  ! 

17.  —  Riccia  lamellosa  Raddi. 

Sulla  terra  umida.  —  Malta,  qua  e  là,  per  es.  Mahhiha,  Ùied 
GTiomor,  fossi  di   Valletta  ! 

18.  —  Anthoceros  dichotomus  Raddi. 

Sulla  terra  umida  in  luoghi  scoperti.  —  Malta,  frequente, 
Ùied  Incita,  Ùied  Kirda,  Ùied  Xcora,  fossi  di  Valletta  e  di  Fto- 
ìHana,  ImtaTìleb,  Notahile,  Boschetto,  Ghirghenti  ecc.  !  Gozo, 
Ta  Cene,  valle  di  Xlendi  verso  Monsciar  ! 


LICHENES.i 

HOMEOLICHENES. 

1.  —  Placyntiiium  corallinoides  (HoiFm.)  Krb. 

Sulle  roccie.  —  Malta,  raro,  Hauti,  Corradino,  Forte  Manuel  ! 

2.  —  Placyntilium  caesium  (  Diif.)  Mass. 

Sulla  pietra.  —  Malta,  sui  bastioni  di  Valletta  !  Gozo,  sulle 
roccie  nella  valle  di  Xlendi  ! 

3.  —  Psorotichia  murorum  Mass.  ;  Jatta  Mat.  Lich.  It.  N.°  73 
et  Syll.  p.  33;  CG.  Veget.  house  terr. 

Sui  muri,  tetti,  bastioni  e  roccie,  e  sulla  terra  umida.  —  Malta 
e  Gozo,  comunissima! 

4.  —  Psoroticliia  riparia  Arnd.  ;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  Addenda 
p.  910. 

Sui  muri,  bastioni  e  roccie  presso  il  mare,  assai  meno  comune 
della  precedente.  —  Malta,  Floriana,  Forte  Manuel,  San  Paolo 
a  /ilare  ecc.  ! 


^  I  Licheni  raccolti  quasi  tutti  da  uno  di  noi  (CG.),  sono  stati 
determinati  dal  comiaianto  Dott.  A.  Jatta,  ed  uua  parte  di  essi  si 
trova  citata  sia  in  «  Materiali  per  un  censimento  generale  dei  Li- 
cheni Italiani  »  sia  nella  «  Sylloge  Lichenum  Italicorum  »,  sia  nella 
«  Flora  Italica  Cryptogama  Pars  III  (Lichenes)  »  dello  stesso  Jatta. 
Abbiamo  seguito  la  nomenclatura  e  l'ordine  adottati  da  Jatta  nella 
Flora  Italica  Cryptogama,  ed  abbiamo  citato  i  .suddetti  lavori  per 
le  specie  delle  quali  vi  è  detto  che  si  trovano  nelle  Isolo  Maltesi. 


344  LICHENES 

5.  —  Enchylium  Rubbianum  Mass.  ;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  Addenda 
p.  910. 

Malta,  in  località  non  notata! 

6.  —  Collema  pulposum  Ach. 

Sul  terreno  roccioso  umido.  —  Malta  e  Gozo,  comune! 
Var.  granulQsum  (Ach.)  Kib. 

Malta,  col  tipo  ma  meno  comune,  per  es.  Cala  Frana,  cimi- 
tero ^q\V Addolorata,  Gomerino  ! 
Var.  compactutn  Ach. 

Malta,  raro,  Ghlrghenti  ! 

7.—  Collema  cheileum  (Ach)  Njl.;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  Ad- 
denda p.  910. 

Sui  terrazzi  delle  case  e  sul  terreno  roccioso  umido.  —  Malta, 
frequente,  Minsia,  Fiddìen,  spalti  fuori  Porta  Bombe  ecc.  ! 

8.  —  Coiiema  limosum  (Ach.)  Nyl.;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  Ad- 
denda p.  910. 

Sul  terreno  umido.  —  Malta,  non  comune,  fuori  Porta  BonibeX 

9.  —  Collema  tenax  (S\v.)  Ach.;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  Addenda 
p.  910. 

Sulla  terra  umida.  —  Malta,  qua  e  là,  Minsia,    fuori  Porta 
Bombe,  Corradino,  Notabile  ecc.  ! 

10.  —  Collema  palmatum  (non  I)C.)  Schaer. ;  Jatta  Syll.  p.  23 
et  FI.  It.  Crypt.  p.  95. 

Sulla  terra  e  sulle  roccie  umide.  —  Malta,  comune,  per  es. 
Ùied  Babu,  Inighieret,  Minsia,  Bosclietto  ecc.  ! 

II.—  Collema  Meliteum  .Jatta  Nuovo   Giorn.   Bot.  It.    1894 
p.  241;  Jatta  Syll.  p.  24  et  FI.  It.  Crypt  p.  95. 

Sul  terreno  e  sulle  roccie  umide.  —  Malta,  qua  e  là,  Gome- 
rino, Ùied  Babu,  Hauli  ecc.  ! 

Var.  conglomeratum  Jatta  FI.  It.  Crypt.  Addenda  p.  910. 

Sulla  terra.  —  Malta,  in  luogo  non  notato! 

Il  tipo,  oltre  che  a  Malta  è  stato  trovato  anche  in  Sardegna. 
La  varietà  è  nota  soltanto  di  Malta. 

12.  —  Collema  granosum  Wlf  in  Jacq.  ;  Jatta  FI.  It.  Crypt. 
Addenda  p.  910. 

Sulla  terra  rocciosa.  —  Malta,  raro,  GTiain  Tuffiha  ! 

13.  —  Synechoblastus  flaccldus  Krb. 

Var.  hydrelus  (F\v.)  Krb. 
Sui  muri  e  sulle  roccie.  —  Malta  e  Gozo,  comune  ! 


LICHENES  3^5 

14.  —  Collemodium  subplicatile  Nyl,  ;  latta  F!.  It.  Crypt.  Ad- 
denda p.  910. 

Sulla  terra  umida.  —  Malta,  Boscheilo  ! 

15.  —  Collemodium  turgidum  (Schaer.)  Nyl.;  Jatta  FI.  It.  Crypt. 
Addenda  p.  910. 

Sulla  roccia.  —  Malta,  non  comune,  HaiUi,  Gomerino,  Flo- 
riana, San  Paolo  a  ìnare  presso  il  mare  ! 

16.  —  Leptogium  lacerum  (Ach.)  Nyl. 

Sulla  terra  muscosa.  —  Malta,  non  comune,  Addolorata  ! 
17.—  Leptogium   Schraderi  Nyl.;    latta  FI.  It.  Crypt.  Ad- 
denda p.  910. 
Malta,  col  precedente  ! 

18.  —  Leptogium  tenuissimum  (Dcks.)  Krb. 

Sulla  terra  e  sulle  roccie  umide.  —  Malta,  Minsia  ! 

19.  —  Leptogium  subtile  (Sra.)  Nyl.  ;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  Ad- 
denda p.  910. 

Sulla  terra  e  sulle  roccie  umide.  —  Malta,  Minsia,  Boschetto  ! 

Heterolichenes. 

20.  —  Ramalina  Duriaei  (De  Not.)  Bagl.  ;  Jatta  Syll.  p.  67  et 
FI.  It.  Crypt.  p.  171. 

Sopra  alberi  da  frutto,  come  aranci,  melagrani,  nespoli  ecc.,  spe- 
cialmente sulle  piante  vecchie.  —  Malta,  frequente,  per  es.  Bo- 
schetto, Ghirghenii,  Gnien  il  Gbir,  tied  Incita,  IintaTdeì)  ecc.  ! 

21.  —  Xanthorìa  parietina  (L.)  Th. 

Sopra  roccie,  muri,  terrazzi  e  tronchi  d'albero.  —  Malta,  Gozo, 
Cornino  e  Filfola,  comunissima! 
Var.  aureola  (Ach.)  Fr. 
Malta,   Gozo,   Cornino  e  Filfola,   col   tipo,  specialmente  sul 
duro  calcare  ! 

Var.  livida  De  Not.  ;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  p.  226. 
Sui  tronchi  degli  aranci,  carrubi,  melagrani  ecc.  —  Malta  e 
Gozo,  comune  ! 

Var.  subgranulosa  Nyl.  ;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  p.  227. 
Sulle  roccie  e  sui  terrazzi  delle  case.  —  Malta  e  Gozo,  meno 
comune  del  tipo,  per  es.  Zurrico,  Forte  Manuel,  Cala  Frana  ecc.  ! 
Var.  ectanea  Ach. 
Sulle  roccie.  —  Gozo,  Xlendi  !  Cornino  ! 


346  LICHENES 

22.  —  Physcia  tenella  (Se.)  Nyl. 

Sui  tronchi  di  Zizyphus  saliva.  —  Malta,   rara,   Ta  Baldu  ! 

23.  —  Physcia  obscura  Fr. 

Sui  tronchi  degli  aranci.  —  Malta,  frequente,  Casal  Balzan, 
SanV Antonio,  Gudia,  Boschetlo  ecc.  ! 
Var.  virella  (Ach.)  Th. 
Malta,  col  tipo  ! 

24.  —  Lecanora  crassa  (Hds.)  Ach.; . latta  Mat.Lich.It.N.° 252. 
Sulla  terra  rocciosa.  —  Malta,  abbastanza  comune,  peres.  Corra- 

dino,  Ùied  India,  ImtaTìleb  ecc.  !  Gozo  e  Cornino,  pure  comune  ! 
Var.  caespitosa  (Vili.)  Schaer. 
Col  tipo.  —  Malta,  San  Paolo  a  more  ecc.  !  Gozo,   regione 
di  Nadur  ecc.  ! 

25.  —  Lecanora  gypsacea  (Sm.)  Ach.;  Jatta  Mat.  Lich.  It. 
N.°  254. 

Sulla  terra  rocciosa,  sulle  pietre  e  sui  muri.  —  Malta,  Gozo 
e  Cornino,  abbastanza  comune  ! 

2G.  —  Lecanora  lentigera  (Web.)  Ach, 

Sulla  terra  umida  rocciosa.  —  Malta,  non  comune,  Boschetto, 
Balliit  ! 

27.  —  Lecanora  sublentigera  Jatta  FI.  It.Crypt.  Addenda  p.  911. 
«  Thallus  squamulosus  rosulato-orbicularis  in  centro  candido- 

glaucescens,  squamulis  parvulis  adscendentibus  imbricatis  vel  pli- 
cato-intestiniformibus,  punctis  fusco-nigricantibus  picnidia  non 
continentibus  adspersis,  ambitu  radiato-lobatus,  lobis  amplis  con- 
cavis  pallide  lutescentibus  caesio-pruinosis,  marginibus  crenatis. 
Sterilis.  » 

Trovato  un  unico  esemplare  sul  terrazzo  di  una  casa.  —  Malta, 
a  Casal  Balzan  ! 

Specie  fino  ad  ora  conosciuta  soltanto  di  Malta. 

28.  —  Lecanora  saxicola  (Poli.)  Jatta  Mat.  Lich.  It.  N.»  305. 
Sulla  roccia  calcarea  dura.  —  Malta,  non  comune,  Makluba, 

Ghirghenti,  lied  il  GTiasel  ! 

29.  —  Lecanora  fulgens  (Sm.)  Ach. 

Sui  bastioni.  —  Malta,  non  comune,  Valletta,  Floriana  ! 

30.  —  Lecanora  pruinifera  Nyl. 
Malta,  colla  precedente  ! 

3t.  —  Lecanora  circinata  (Pers.)  Ach.  L.  radiosa  Jatta  Mat. 
Lich.  It.  N.°  299.  Placodium  circinatum  CG.  Veget.  house  terr. 


LICHENES  347 

Sopra  muri,  terrazzi,  bastioni  e  roccie.  —  Malta,  Gozo  e  Co- 
rnino, comunissima  da  per  tutto,  specialmente  sui  terrazzi  delle 
case  esposti  al  Nord  ! 

32.  —  Lecanora  galactina  Ach. 

Muri,  terrazzi,  bastioni  e  roccie.  —  Malta,  Gozo,  Cornino, 
comune  da  per  tutto  ! 

Var.  muralis  Mass. 
Col  tipo  ! 

33.  —  Lecanora  subfusca  Ach.  var.  aliophana  Ach. 

Sugli  aitanti  e  sui  mui-i.  —  Malta,  comune,  Valletta,  Floriana, 
Marsa,  Casal  Balzan  ecc.  !  Gozo,  Cala  Dàety^i,  Rabato  ! 
Var.  chiarona  Ach. 
Sui  tronchi  dei  fichi  domestici.  —  Malta,  meno  comune,  Ta 
Baldu,  Bo'icheUo  ecc.  \ 

Var.  argentata  Ach.  forma  giabrata  Schaer. 
Sugli  alberi  di  lieo,  di  ailanto  ecc.  —  Malta,  comune,  per  es. 
Ta  Balda,  Ghirghenti ,  Floriana  ecc.  ! 

Forma  boeomycioides  Mass.;  Jatta  FI.  It.  Grypt.  Addenda 
p.  912. 

Sui  nespoli,  sulle  roccie  e  sui  muri.  —  Malta,  non  comune,  Im- 
iahleb,  GTiain  TufJìTia  ! 

34.  —  Lecanora  Hageni  Ach. 

Sugli  alianti,  gli  ulivi  ed  i  fichi.  —  Malta,  non  comune,  Flo- 
riana, Pietà,   Ta  Balda,  Ballati 

Var.  coerulescens  (Schaer.)  Jatta. 
Sui  carrubi.  —  Malta,  ImlaTileb  ! 

35.  —  Lecanora  sulphurea  (Hfìfm.)  Ach.;  Jatta  Mat.  Lich,It. 
N.o  315;  CG.  Negei.  house  terr. 

Sulle  pietre  e  sulla  malta  dei  terrazzi.  ~  Malta,  frequente, 
Valletta  ecc.  ! 

36.  —  Lecanora  calcarea  (L.)  Snarf.  Aspicilia  calcarea  CG. 
Veget.  house  terr. 

Sopra  pietre,  roccie,  muri  e  malta  dei  terrazzi.  —  Malta  e 
Gozo,  comunissima  da  per  tutto! 

Var.  concreta  Schaer.  cum  forma  farinosa  (Pili.)  Schaer. 
Col  tipo.  —  Malta  e  Gozo,  comune  tanto  la  varietà   che   la 
sua  forma  ! 

Var.  contorta  (Flk.)  Jatta  forma  cinereo-virens  Mass. 
Col  tipo,  pure  comune  ! 


348  LICHENES 

Var.  viridescens  (Mass.)  Krb. 
Gol  tipo  e  con  le  altre  varietà,  comune  ! 

37.  —  Lecanora  lithofraga  (Mass.)  Jatta. 

Sulle  roccie,  pietre  e  muri.  —  Malta  e  Gozo,  comunissima  da 
per  tutto  ! 

38.  —  Lecanora  hiascens  (Mass.)  Jatta. 

Sulle  roccie.  —  Malta  e  Gozo,  meno  comune  della  precedente  ! 

39.  —  Acarospora  glaucocarpa  (Walil.)  Krb. 

Mui'i  e  roccie  umide.  —  Malta,  non  comune,  qua  e  là,  Pnales, 
Gìiirghenti,  Mislra,  Melleììci  ecc.  ! 

40.  —  Caloplaca  aurea  (Schaer.)  Jatta. 

Sulla  terra  umida  e  tra  i  muschi.  —  Malta,  qua  e  là,  Pùales, 
Ùied  Incita,   BoscheUo,  MelleJia,    GTiallis  ecc.  ! 

41.  —  Calopiaca  murorum  (HfFm.)  Th. 

Sulla  roccia  calcarea  dura.  —  Malta,  frequente,  i)er  es.  HauU, 
Ùied  Kirda,  Forte  Manuel,  Musta  ecc,  !  Gozo,  ugualmente  fre- 
quente, Migiarro,   Ùied  il  GTiasri,  Xlendi  ecc.  ! 

42.  —  Calopiaca  pusilla  Mass.  var.  umbratica  Jatta;  latta 
FI.  It.  Cryi)t.  Addenda  \).  913. 

Sui  bastioni.  —  Malta,  non  comune,  Valletta  ! 

43.  —  Caloplaca  callopisma  (Ach.)  Th.  Amphiloma  Callopi- 
snia  CG.  Veget.  house  terr. 

Roccie,  pietre,  terrazzi  e  bastioni.  —  Malta  e  Gozo,  comunis- 
sima da  per  tutto  ! 

Var.  centroleuca  Mass.;  Jatta  SylI.  p.  239  et  FI.  It.  Crypt. 
p.  303. 

Col  ti[)o,  e  comune  quanto  esso  ! 

44.  —  Caloplaca  luteo-alba  (Turn.)  Th.  ;  Jatta  Mat.  Lich.  It. 
N.o  420  et  FI.  It.  Ci-ypt.  Addenda  p.  913.  Callopisma  luteo-alba 
CG.  Veget.  house  terr. 

Sopra  roccie,  pietre  ed  alberi.  —  Malta,  frequente,  per  es. 
Floriana,  Ta  Baldu,  Ghzira  ecc.  l  Gozo,  pure  ù-equente,  Xlendi, 
Cala  Dueira  ecc.  ! 

45.  —  Caloplaca  ochracea  (Schaer.)  Mass.;  Jatta  FI.  It. Crypt. 
Addenda  p.  913. 

Sulle  roccie  e  sui  muri.  —  Malta,  comune,  per  es.  Corradino, 
tfied  Incita,  luiiah/eb  ecc.  !  Gozo,  Xlendi,  Migiarro  ecc.  ! 
48.  —  Caloplaca  erythrocarpa  (Pers.)  Th. 
Sulla  dura  roccia  calcarea.  —  Gozo,  Cala  Dùeira  ! 


LICHENES  349 

47.  —  Caloplaca  Melitensis  Jatta  FI.  li.  Crypt.  Addenda  p.  914. 
«  Tliallus  tartareus  crassiusculus  plumbeo-  vel  dilute  cinereus 

areolato-rimulosus,  areolis  minutis  0,5-8  mm.  lalis  planiusculis 
in  plagas  ambiti!  areolis  amplioribus  duo  lobatis  crassioribus 
determinatas  dispositus.  Aphothecia  croceo-ferruginea  in  areolis 
solitaria  parvula  primum  immersa,  dein  adnata  ac  demura  con- 
vexa  immarginata  rotuiida  areolas  aequantia  vel  majora  opaca. 
Sporae  minutae  in  ascis  cylindrico-clavatis  octonae,  blastodiis 
parvulis  polaribus  :  10-11  *  3-3,5  jj.  ». 

Sui  bastioni.  —  Malta,  rara,  Floriana  ! 

Questa  specie  è  prossima  alla  Caloplaca  Spalaiensis  Zalilbr., 
alia  quale  era  stata  da  Jatta  riferita,  prima  che  avesse  ricono- 
sciuto in  essa  una  entità  specifica. 

Specie  conosciuta  soltanto  di  Malta. 

48.  —  Caloplaca  aurantiaca  (Lgthf.)  Th. 

Sulle  roccie  e  sulle  pietre.  —  Malta,  comune,  per.  es.  tJied 
Incita,  Hauli,  TJied  Kirda,  Forte  Manuel  ecc.  !  Gozo,  comune, 
Cala  Bueira,  TJied  il  GTiasri  ecc.  ! 

Var.  Velana  Mass.;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  Addenda  p.  914. 
Sulla  roccia.  —  Gozo,  Xlendil 

Var.  diffracta  Mass. 
Sulla  roccia.  —  Gozo,  Cala  Dùeira  ! 

Var.  leucotis  Mass.;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  Addenda  p. 914. 
Sulla  roccia.  —  Malta,  non  rara,  Forte  Manuel,  Cardia  !  Gozo, 
Xlendi  ! 

Var.  placidia  Mass. 
Sulle  roccie.  —  Malta,  Ùied  Incita,  Hauli  ! 

Var.  Oasis  Mass.;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  Addenda  p.  914. 
Sui  bastioni.  —  Malta,  frequente,  Valletta  e  Floriana  ! 

Var.  erythrella  (Ach.)  Jatta. 
Sui  sassi.  —  Gozo,  frequente  in  Cala  Dùeira  ! 

49.  —  Caloplaca  corina  (Ehrh.)  Th.  var.  cyanolepra  Krb. 
Sui  cipressi  e  sugli  aitanti.  —  Malta,  frequente,  cimitero  di 

Ta  Braxia,  Floriana  ecc.  ! 

50.  —  Caloplaca  pyracea  (Ach.)  Th. 

Sulle  roccie  e  sulle  pietre.  —  Malta,  comune,  per  es.  Ùied 
Incita,  ImtaTileb,  Ùied  Babu  ecc.  !  Gozo,  pure  comune,  Cala 
Ihìeira,  Xlendi  ecc.  ! 

Var.  confluens  Mass. 


350  LICHENES 

Sui  fichi,  sugli  ulivi  e  sugli  ailanti.  —  Malta,  frequente,  Ta 
Baldu,  Ballai,  Floriana  ecc.  ! 

Var,  lactea  Mass.  forma  macrocarpa  .latta  FI.  It.  Crypt. 
Addenda  p.  914. 

«  Apothecia  emersa  majora  cephaloidea  livido-croceo-fusce- 
scentia  habitu  saepe  biatoriuo.  Sporae  speciei  ». 

Sulla  roccia.  —  Gozo,  XlencU  ! 

Forma  fin  ora  nota  soltanto  di  Gozo. 

Var.  pyrithroma  (Ach.)   Nyl.  ;  Jatta  FI.   It.  Crypt.  Ad- 
denda p.  914. 

Sui  sassi.  —  Gozo,  XleyicliX 

51.  —  Caloplaca  marmorata  Bagl.  ;  Jatta  Mat.  Lich.  It  N."  421 , 
Syli.  p.  251  et  FI.  It.  Crypt.  p.  387. 

Sulle  roccie  e  sui  muri.  —  Malta,  comune,  per  es.  Forte 
Manuel,  Corradino,  Ùied  Incita,  (lied  il  GTiasel,  Melletia  ecc.  ! 
Gozo,  comune,  Nadur,  Xlendi  ecc.  ! 

Jatta  aveva  distinto,  in  litteris,  una  varietà  da  noi  raccolta  in 
Malta  a  Ghirghenti  che  aveva  chiamata  cephaloidea,  ma  che 
esso  non  ha  pubblicata. 

52.  —  Caloplaca  fulva  (Anzi)  .latta  FI.  It.  Crypt.  Addenda  p.  914. 
Sulla  roccia.  —  Malta,  soltanto  a  Forate  Manuel  ! 

53.  —  Diphratora  Cesati  Mass.;  Jatta  Mat.  Lich.  It.  N."  444, 
Syll.  p.  263  et  Fi.  It.  Ci'ypt.  p.  394.  Ricasolia  Cesati  CG.  \Qgei. 
house  terr. 

Sulle  roccie,  sui  terrazzi  e  sui  bastioni,  e  specialmente  alla 
base  dei  muri  lungo  le  strade  di  campagna.  —  Malta  e  Gozo, 
comune  da  per  tutto  ! 

Var.  grisea  Bagl. 
Col  tipo  ! 

Vai-,  olivacea  Bagl. 
Col  tipo  ma  un  poco  meno  comune  ! 

54.  —  Diphratora  spadicea  (Fw.)  Jatta  var.  Gennari  Bagl. 
Mat.  Lich.  It.  N."  446,  Syll.  p.  264  et  FI.  It.  Crypt.  p.  395.  Ri- 
casolia Gennari  CG.  Veget.  house  terr. 

Colla  precedente,  —  Malta  e  Gozo,  comunissima  da  per  tutto! 

55.  —  Diphratora  olivacea  Dui.  ;  .latta  Mat.  Lich.  It.  N."  445, 
Syll.  p.  264  et  FI.  It.  Crypt.  p.  395. 

Colle  precedenti.  —  Malta  e  Gozo,  comune,  specialmente  sui 
terrazzi  delle  case  e  sui  muri  che  li  cingono  ! 


LICHENES  351 

56.  —  Lecaniella  pseudocyrtella  Anzi  ;  Jatta  FI.  It.  Grypt. 
Addenda  p.  915. 

Sui  mandorli  e  sui  fichi.  —  Malta,  non  rara,  Ballai,  Marsa- 
scirocco,  Zurrico,  Ùied  Babu  ! 

Per  una  forma  da  noi  trovata  sui  pini  al  Boschetto  in  Malta, 
Jatta  si  proponeva  di  istituire  una  varietà  distinta  che  intendeva 
chiamare  var.  Melitensis,  della  quale  però  non  ha  lasciato  la 
descrizione. 

57.  —  Lecaniella  Turicensis  Mass.  ;  .Jatta  FI.  It.  Crypt.  Ad- 
denda p.  915. 

Sopra  roccie  e  muri.  —  Malta,  Forte  Manuel,  FidcHenl 

58.  —  Lecaniella  proteiformis  Mass.  var.  lecideina  Mass.  ; 
Jatta  FI.  It.  Crypt.  Ad(len<la  p.  915. 

Sui  bastioni.  —  Malta,   Valletta  e  Floriana  ! 

Var  compacta  Mass. 
Colla  precedente! 

59.  —  Lecaniella  alocyza  Mass.  ;  Jatta  Fi.  It.  Crypt.  Addenda 
p.  915. 

Sulle  roccie.  —  Gozo,  Cala  Dùeira  l 

Var.  flavidula  Jatta  FI.  It.  Crypt.  Addenda  p.  915. 
«  Thallus  amylaceo-farinosus  e  cinereo-albescente  flavidulus. 
Apothecia  tantummodo  majora.  Sporae  majores  :  9-12*  4-5 /a  ». 
Sulle  roccie.  —  Malta,  Forte  Manuell  Gozo,  Cala  Dàeiral 
Varietà  fin  ora  nota  soltanto  di  Malta. 

60.  —  Lecaniella  dimorpha  Mass.;  Jatta  FI.  It.  Cryi)t.  p.  401. 
Sulla  roccia.  —   Malta,   non   rara,   lmghieret\   Gozo,    Cala 

Bùeira  ! 

61.  —  Lecaniella  polycycla  Anzi. 

Sui  terrazzi  delle  case.  —  Malta,   Valletta  ! 

62.  —  Lecania  athroocarpa  Dub.  ;  .Jatta  FI.  It.  Crypt.  Addenda 
p.  915. 

Sugli  ulivi.  —  Malta,   Ta  Baldul 

63.  —  Lecania  Koerberiana  (Lhm.)  Ivrb.  ;  Jatta  FI.  It.  Crypt. 
Addenda  p.  915. 

Sui  carrubi.  —  Malta,  San  Martin  ! 

64.  —  Haematomma  cismonicum  Beltr.  ;  Jatta  FI.  It.  Crypt. 
Addenda  p.  915. 

Sul  tronco  di  una  Datura.  —■  Malta,  solamente  a  Musta  in 
un  giardino  ! 


352  LICHENES 

65.  —  Rinodina  metabolica  (Ach.)  Krb.  var.  maculiformis 

(Hepp.)  Krb.;  Jatta  FI.  it.  Crypt.  p.  418. 
Sugli  alberi  da  frutto.  —  Malta,  Ghain  Zniiber\ 
86.  —   Rinodina  albana  Mass.  ;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  Addenda 
p.  915. 

Sui  tronchi  degli  agrumi.  —  Malta,  frequente,  per  es.  Sant'An- 
tonio,  Casal  Balzan,  Musta  ecc.  ! 

67.  —  Pertusaria  dealbata  Ach.  :  Jatta  FI.  It.  Crypt.  Addenda 
p.  915. 

Sugli  alberi  di  carrubio  e  di  fico.  —  Malta,  nelle  cave  presso 
Intriderei  ! 

68.  —  Pertusaria  communis  Dc. 

Sui  fichi,  carrubi,  peri,  mandorli  ecc.  —  Malta,  comune,  per  es. 
Uied  GTìornor,  TJied  Incita,  fjied  Babu,  ImtaTileb  ecc.  !  Gozo, 
pure  comune,  per  es.  Naditr,  Xlendi,  Migiarro  ecc.  ! 

Questa  specie  è  spesso  invasa  dalla  Lecidea  pertusariicola  Jatta. 

69.  —  Pertusaria  lejoplaca  Ach. 

Sugli  alberi  di  fico.  —  Malta,  non  comune,  a  Ùied  Babu  e  a 
GTiain  Znuber  \ 

70.  —  Pertusaria  leucostoma  Mass. 

Sui  carrubi.  —  Malta,  frequente,  Ùied  GTiomor,  Ùied  Babu 
e  a  GTìain  Znuber  ecc.  ! 

71.  —  Urceolaria  scruposa  Acli. 

Sulle  Cladonia  muricata  e  endiviaefolia  e  sulla  Lecanora 
crassa.  —  Malta,  qua  e  là,  in  alcuni  luoghi  abbondante,  Uied 
Incita,  Ùied  Babà,  Boschetto,  GTiallis  ecc.  ! 
vai-,  gypsacea  Smrf. 
Sulla  terra  umida.  —  Malta,  Ùied  Incita,  abbondante  al  Hauli  ! 

var.  bryophila  Schaer. 
Sui  muschi.  —  Malta,  non  comune.  Ballati 

72.  —  Urceolaria  actinostoma  Pers. 

Sulla  roccia  arida.  —  Malta  e  Gozo,  qua  e  là,  per  es.  Corra- 
dino,  Hauli,  Forte  Manuel,  Ùied  Gherzuma  ecc.  !  Gozo,  Xlendi  l 
Var.  tectorum  Mass. 
Col  tipo! 

73.  —  Cladonia  pungens  Flk. 

Sulla  terra  rocciosa  fresca.  —  Malta,  abbastanza  comune,  per 
es.  Hauli,  Haglar  Klm,  Ùied  Incita,  Boschetto,  Ùied  GTio- 
mor  ecc.  ! 


LICHENES  353 

74.  —  Cladonia  muricata  Del.;   Jatta  Mat.  Lich.  It.  N.°  71, 
Syll.  p.  93  et  FI.  It.  Crypt.  p.  491. 

Sulle  l'occie  e  sul  suolo  roccioso.  —  Malta,  comune,  per  es. 
Lied  Incita,  tJied  GTiomor,  Mellelìa  ! 

75.  —  Cladonia  pyxidata  (L.)  Fr. 

Sulla  terra  e  sulle  roccie.  —  Malta,   molto  comune,  per  es. 
Contadino,  Ùied  India,  Addolorata,  Ùied  GTioìnor  ecc.l  Gozo, 
ugualmente  comune,  Xlendì,  Migiarro  ecc. \  Cornino! 
Var.  neglecta  (Flk.)  Krb. 
Qua  e  là  col  tipo  ! 

Var.  Pocillum  (Ach.)  Flk. 
Col  tipo.  —  Malta  e  Gozo,  frequente! 

76.  —  Cladonia  fimbriata  (L.)  Fr. 

Sulla  terra  rocciosa  o  muscosa.  —  Malta,  comune,  Corradino, 
Ùied  Incita,  Ùied  GTiomor,  Ùied  K  ir  da,  Ùied  Babu  ecc.!  Gozo, 
comune,  Xlendi,  San  Blas,  Migiarro  ecc.  ! 

77.  —  Cladonia  endiviaefolia  (Dcks.)  Fr. 

Sulla  teira  rocciosa.  —  Malta,  m^olto  comune,  per  es.  Corra- 
dino, Hauli,  Ùied  Incita,  Ùied  Kirda  ecc.  !  Gozo,  ugualmente 
comune,  Migiar  Scini,  Xlendi  ecc.  ! 

78.  —  Biatora  declpiens  (Ach.)  Fr.;  Jatta  Mat.  Lich.  It.  N.'^SST. 

Sul  suolo  e  sulle  roccie  umide.  —  Malta,  comune,  per  es.  Cor- 
radino, ImtaTìleb,  Boschetto,  Ùied  Incita,  Ùied  Kirda  ecc.  \  Gozo, 
ugualmente  comune,   Saìi  Blas,  Migiarro  ecc.  ! 

Var.  dealbata  Mass.  ;  Jatta  Syll.  p.  308  et  FI.  It.  Crypt. 
p.  520. 
Sulle  roccie.  —  Malta,  solamente  al  Hauli  ! 

79.  —  Biatora  coroniformis  Krplh.  ;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  Ad- 
denda p.  918. 

Sulle  roccie  e  sulla  terra.  —  Malta,  San  Paolo  a  mare,  Ha- 
glar  Kim,  Imghieret  !  Gozo,  Migiar  Scini  ! 

80.  —  Biatora  fusco-nigrescens  Jatta  FI.  It.  Crypt.  Addenda 
p.  918. 

«  Thallus  cartilagineo-continuus  determinatus  maculas  pal- 
lido-flavidulas  efformans.  Apothecia  sparsa  minuta  nigra,  mar- 
gine elevato,  paraphisibus  capillaribus  ramosis.  Sporae  in  ascis 
cylindraceis  octonae  simplices  minutae:  9-10'!' 3  /x  ». 

Sui  carrubi.  —  Malta,  rara,  Ùied  Babu  ! 

Specie  nota  soltanto  di  Malta. 

8.  SOJIMIER  et  C'ARUA2fA  GATTO.  —  Flora  Melitcìisis  nova.  23 


354  LICHENES 

81.  —  Biatora  chondrodes  Mass.  ;  Jatta  FI.  It.  Ciypt.  Addenda 
p.  918. 

Sopra  roccie  e  pietre.  —  Malta,  (lua  e  là,  CorraóAno,  Gneina, 
GTiain  il  Gbira,  San  Paolo  a  mare  ! 

82,—  Biatora  cyclisca  Mass.;  Jatta  Mai  Li  eh.  It.  N.°  613, 
Syll.  p.  330  et  FI.  II.  Crypt.  p.  543. 

Roccie,  bastioni,  pietre,  lastricati.  —  Malta,  comune,  per  es. 
Valletta,  Floriana,  Ùied  il  GTiasel,  Corradino  eccA  Gozo,  ugual- 
mente comune,  Xlendi,  San  Blas  ecc.  ! 

83.—  Biatorina  sylvestris  Arnd.;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  Ad- 
denda p.  918. 

Sulle  roccie  e  sulle  pietre  dei  muri  a  secco.  —  Malta,  non 
rara,  Ùied  Babu,  Forte  Manuel,  Ùied  Incita  ecc.  !  Gozo,  non 
rara,  Xlendi,  San  Blas  ecc.  ! 

84.  —  Biatorina  lenticularis  (Adi.)  Krb.  ;  Jatta  FI.  It.  Crypt. 
Addenda  p.  918. 

Sopra  roccie,  pietre  e  terrazzi.  -  Malta,  qua  e  là,  Valletta, 
Fiddien  ! 

Var.  ecrustacea  (Krb.)   Arnd.;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  Ad- 
denda p.  918. 

Sui  bastioni  —  Malta,   Vallettal 

85.  —  Bacidia  atrogrisea  (Hepp.)  Krb.;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  Ad- 
denda p.  919. 

Sui  pini  e  sui  cipressi.—  Malta,    Sant'Antonio,   Boschettol 

86.  —  Bacidia  rosolia  (Pers.)  De  Not,  ;  Jatta  FI.  It.  Crypt. 
Addenda  p.  919. 

Sugli  ulivi  e  sui  salici.  —  Malta,   Ta  Balda,  Gnien  il  Ghiri 

87.  —  Lecidea  auriculata  Th.  var.  calcicola  Jatta  FI.  It. 
Crypt.  Addenda  p.  919. 

Sulla  roccia.  —  Malta,  Boschetto  ! 
Varietà  nota  solo  di  Malta. 

88.  —  Lecidea  viridans  F\v.;  Jatta  FI.  It,  Crypt.  Addenda  p.  919. 
Sui  muri  dei  terrazzi.  —  Malta,  a  Marsascirocco  ! 

89.  —  Lecidea  enteroleuca  Ach, 

Sui  fichi  e  sui  carrubi.  —  Malta,  fi-equente,  Ùied  Babu,  Ghain 
Znaber.  GTìain  il  Gbira,  Ta  Balda  ecc.  !  Gozo,  Xlendi,  Migiarrol 

90.  —  Lecidea  olivacea  Mass. 

Sui  tronchi  dei  fichi.  —  Malta,  non  comune,  Ùied  Incita,  Ùied 
Babu,  GTiain  Zìiuber  ! 


LICHENES  355 

91.  —  Lecidea  glabra  Kiplh.  var.  viridula  Arnd. 

Sulle  roccie  presso  il  mare.  —  Malta,  San  Paolo  a  marel 

92.  —  Lecidea  pertusariicola  Jatta  N.  Giorn.  Bot.  It.  1894 
p.  246,  Mat.  Lich.  U.  N.°  773'"%  Syll.  p.  353  et  FI.  It.  Crypt.  p.  023. 

«  Thallus  propi'ius  nullus.  Apothecia  aterrima  prirnitus  punc- 
tiformia  dein  appianata  suburceolata,  margine  tenui  persistente. 
Sporae  miiiutae  lineari-oblongae  :  12-13*2-3  /x  ». 

Sulle  Periasaria,  sui  carrubi,  sui  fichi  e  sui  Crataegn^.  — 
Malta,  non  rara,  Ùied  Babu,  Boschetto,  Ta  Balda  ecc.  !  Gozo, 
Xlendi  ! 

Specie  endemica. 

93.  —  Thalloedema  tabacinum  (DC.)  Mass. 
Sulla  terra.  —  Malta,  ImiaTilebl 

94-.  —  Thalioadema  paradoxum  Jatta  FI.  It.  Crypt.  Addenda 
p    920. 

«  Thallus  crassus  rugoso-plicatus  squamulosus,  squamulis  pri- 
mum  bulkitiscaesio-pruinosis  dein  amplis  sinuato-lobatis  lurido- 
tabacinis  oris  albo-pulverulentis  crenatis.  Apothecia  mediocra 
e  squamis  oriunda  primum  plana  pruinosa,  margine  densius  prui- 
noso-pulverulento,  dein  convexa  tota  glauco-pruinosa.  Sporae 
fusiformi-aciculares  rectae  uniseptatae:  16-18  «  2  /x  ». 

Sulla  terra.  —  Malta,  raro,  Minsia  ! 

Specie  endemica. 

95.  —  Thalloedema  vesiculare  (Hffm.)  Mass.  Biatorina  ve- 
sicularis  Jatta  Mat.  Lich.  It.  N.°  707. 

Sulla  terra  sotto  un  muro.  —  Malta,  Ùied  Incita  ! 

Var.  teretocarpum  Mass.;  .Jatt.  FI.   It.  Crypt.  Addenda 
p.  920. 
Sulla  terra  umida.  —  Malta,  raro,  camposanto  deW Addoloratal 

96.  —  Thalloedema  mammillare  (Fr.j  Mass.  vai.  pulchel- 
lum  Jatta  FI.  It.  Crypt.  Addenda  p.  920. 

«  Thallus  candidus  bullato-squamulosus,  squamulis  minoribus 
usque  ad  0.5-8  mm.  latis  saepe  planiusculis  adpressis  fere  cru- 
stam  rimoso-areolatam  formantibus,  Apothecia  mediocra  squa- 
mulis saepe  majora  plana  atra  nuda,  paraphysibus  discretis  apici- 
bus  fuscis.  Sporae  breviores  elii[)ticae  vel  cuneafae  uniseptatae: 
9-10  «2-3   u  ». 

Sulla  terra  umida  rocciosa.—  Malta,  raro,  GneinaX 

Varietà  non  conosciuta  altro  che  di  Malta. 


356  LICHEN  ES 

97.—  Toninia  acervulata  Nyl.;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  Addenda 
p.  920. 

Sulle  pietre  e  sui  muri  dei  terrazzi.  —  Malta,  Casal  Balzan, 
Forte  Manuel  ! 

98.  —  Toninia  aromatica  (Sm.)  Mass. 

Sulla  terra  umida  e  rocciosa  e  sui  muri.  —  Malta,  non  rara, 
Minsia,  Uied  Incita,  ImiaTìleb  ! 

99.  —  Toninia  squalida  (A.ch.)  Mass.  ;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  Ad- 
denda p.  920. 

Sulla  terra  rocciosa,  sai  muri  e  sui  terrazzi  delle  case.  — 
Malta,  frequente,  Minsia,  Marsascirocco,  Casal  Balzan  ecc.l 
Gozo,  Xlendi,  Uied  il  GTiasri  ! 

100.  —  Artlirosporum  accline  Krb.  ;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  p.  656, 
Sulla  Poinsettia  pulcherìHma.  —  Malta,  giardino  di  Sant" An- 
tonio ! 

101.  —  ScoIiciosporumDoriae  Bagl.  ;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  p.  660. 
Sopra  pini,  aranci  carrubi  e  altri  alberi.  —  Malta,  frequente, 

Ùied  Incita,  Gneina.  Boschetto,   Ta  Baldu  ! 

Var.  decussatum  Jatta  FI.  It.  Crypt,  Addenda  p.  920. 

«  Thallus  cartilagineus  pallescente-albidus  protothallo  atro  li- 
mitatus  vel  decussatus.  Apothecia  sparsa  parvula  subpedicellata 
aterrima  plana,  margine  persistente.  Sporae  cylindraceo-acicu- 
lares  ut  in  specie  ». 

Su  di  un  albero  di  fico.  —  Malta,  solamente  a  Ta  Baldu  ! 

Varietà  conosciuta  soltanto  di  Malfa. 

102.  —  Buellia  canescens  (Dcks.)  De  Not.  ;  Jatta  Mat,  Lich. 
It.  N.°  831  et  FI.  It.  Crypt.  p.  663. 

Sui  carrubi,  fichi,  gelsi  ecc.  —  Malta,  comune  per  es.  Makluba, 
Uied  Incita,  Uied  OTtomor,  Uied  Kirda,  Imiaìileì)  ecc.  I  Gozo, 
comune,  Xlendi,  Migiarro  ecc.  ! 

103.  —  Buellia  parasema  (Ach.)  Krb.  var.  rugulosa  (Adi.)  Krb. 
Sui  mar.dorli  e  sui  carrubi.  —  Malta,    Boschetto,   Zurrico  \ 

104.  —  Buellia  punctata  (Flk.)  Krb. 
Sui  carrubi.  —  Malta,  Boschetto  ! 

105.  —  Diplotomina  albo-atrum  (Hffm.)  Krb.;  Jatta  Mat.  Lich. 
It.  N.°  891. 

Sulle  roccie  e  sui  muri.  —  Malta,  frequente,  Corradino,  Forte 
Manuel,  MelleTm  ecc.  !  Gozo,  Xlendi,  Migiarro  ! 

Var.  epilobium  (Ach.)  Schaer.  et  var.  venustum  Krb. 


LICHENES  357 

Col  tipo.  —  Malta  e  Gozo  ! 
Var.  corticola  Schaer. 
Sui  gelsi.  —  Malta,  Pàales,  San  Martini 

106.  —  Roccella  tinctoria  DO.;  Zerapha  p.  66;  GD.  p.  XIII,  Gu- 
lia  Repert.  bot.  p.  30  et  Repert.  di  St.  Nat.  p.  214;  CG.  Nat. 
Malt.  p.  8;  .latta  Mat.  Lich.  It.  N."  46,  Syll.  p.  TI  et  FI.  II.  Crypt. 
p.  698.  —  Malt.  Hazis  ia  zebgha. 

Sulle  roccia.  —  Malta,  frequente  ed  in  alcuni  luoghi  abbon- 
dante, per  es.  Faìcara,  Madliena,  Gneina,  Ghzira,  ImlaTi/eb  ecc.! 
Gozo,  comune,  Xlendi,  Cala  Dàeira,  San  Blas  ecc.  ! 

107.  —  Roccella  phycopsis  Ach.;  Jatta  Syll.  p.  71  et  FI.  It. 
Crypt.  p.  698. 

Sugli  aranci  e  sui  carrubi  ed  allri  alberi  vecchi.  ~  Malta, 
comune,  LntaTiìeh,  Ghìrghenti,  Gneina  ecc.  !  Gozo,  Xlendi,  Mi- 
giar  Scini  ! 

108.  —  Lecanactis  lyncea  (Sin.)  Eschw.;  Jatta  FI.  It.  Crypt. 
p.  720.  Opegrapha  lyncea  Jatta  Mat.  Lich.  It.  N.'^  1037  et  Syll. 
p.  439. 

Sui  tronchi  degli  agrumi,  dei  carrubi,  dei  mandorli  ecc.  — 
Malta,  comune,  per  es.  Sani" Antonio,  Ùiei  Babu,  Ghirglienti , 
ImtaTilel)  ecc.  ! 

109.  —  Lecanactis  Dilleniana  (Ach.)  Krb.  ;  .Jatta  FI.  It.  Crypt 
p.  720.  Opegrapha  Dilleniana  Jatta  Mat,  Lich.  It.  N."  1026  et 
Syll.  [).  440. 

Sulla  roccia.  —  Malta,  in  localiià  non  notata! 

110.  —  Lecanactis  granulosa  (Duf.)  Fr.  ;  .Jatta  FI.  It.  Crypt. 
p.  721.  Opegrapha  grumiUosa  Jatta  Mat.  Lich.  It.  N."  1029. 
0.  granulosa  Jatta  Syll.  p.  440. 

Sulle  pititre,  sui  muri  e  sugli  ulivi.  —  Malta,  frequente,  Hanli, 
Ùied  GTìornor,  Imtatileì),  tjied  GTiasel  ecc.  !  Gozo,  pure  fre- 
quente, Ùied  il  GTiasri,  Xlendi  ecc.! 

111.  —  Craphis  dendritica  Ach.;  var.  medusula  Nyl.;  .Jatta 
Fi.  It.  Cry|)t.  p.  723. 

Sugli  alianti.  —  Malta,  San  Paolo  a  marel 

112.  —  Craphis  scripta  (L.)  Ach.  var.  recta  (Hmb.)  Krb. 
Sui  susini.  —  Malta,   Gneina,  BalliU,  Ta  Balda,  LniaTileb 

Var.  serpentina  (Ach."»  Schaer. 
Sui  tronchi  dei  fichi.  —  Malta,  Boschetto,  ImtaTileh,    GTiain 
il  Gbira  ! 


358  LICHENES 

113.  —  Craphina  sophistica  Nyl.  ;  .latta  FI.  it.  Crypt.  p.  725. 
Sugli  alberi  di  fico.  —  Malta,  Ballati 

Jatta  aveva  distinto  la  pianta  di  BalliU  da  noi  mandatagli, 
come  var.  Melitensis,  dandone  in  lilteris  la  seguente  descrizione: 

«  Spore  ellittiche  incolori  quasi  murali  divise  in  tre  loculi 
trasversali  sud(Jivisi  alla  loro  volta  in  10-12  biastidi  ;  lunghe 
30-48  /x,  larghe  10-12  ju  », 

114.  ~  Opegrapha  Duriaei  Mtg.  et  Brck.  ;  Jatta  Mat.  Lidi.  It. 
N.»  1028,  Syll    |).  441  ot  Fi.  It.  Crypt.  p.  7:7. 

Sulle  pietre  dei  muri  e  sulle  roccia.  —  Malta,  Gozo  e  Co- 
rnino, comunissima  da  jier  tutto  ! 

115.  —  Opegrapha  celtidicola  Jatta;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  p.  727. 
Sui  tronchi   degli  agrumi  e  degli  ulivi.  —  Malta,  frequente, 

Sani" Antonio,  Casal  Balzan,   Ta  Balda,  ImiaTilei)  ecc.  ! 

116.  —  Opegrapha  varia  Pars.;  Jatta  Mat.  Lich.  It.  N."  1050. 
Sugli  alberi.   —   Malta,    frequente,    Uied   Babà,   Boschetto, 

Gneina  ecc.  ! 

Var.  notha  (Adi.)  Jatta. 
Su  di  un  mandorlo.  —  Malta,  trovato  una  sola  volta  a  Zurricol 

Var.  rimalìs  (Pers.)  Adi. 
Sulle  piante  di  Opuniia.  —  Malta,  ImlaTilehl 

Var.  vioiatra  (Mass.)  Jada. 
Sul  tronco  di  un  albero.  —  Malta,   Ghirghenlil 

117.  —  Opegrapha  rupestris  Fr. 

Sui  muri.  —  Malta,  l're(iueiite,  llied  India,  Ùied  Kirda,  Im- 
iaTileh,  Fiddien  ecc.  ! 

Var.  dolomitica  Anid.;  Jatta  Syll.  p.  444  et  FI.  It.  Crypt. 
p.  730. 

Sulle  roccie.  —  Malta,   Uied  Babai 

118.—  Opegrapha  herpetica  Adi. 

Sui  tronchi  degli  agrumi,  dei  carrubi  ecc.  —  Malta,  non  rara, 
Makluba,  Marsascirocco,  Imtahleb,  Casal  Balzan  ecc.  ! 
Var   fuscata  Schaer. 

Sui  carrubi.  —  Malta,  Marsascirocco,  Zarrico  ! 

1 19.  —  Opegrapha  rubecula  Mass.  ;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  p.  731. 
Sui  tronchi  di  Laurus  nobilis.  —  Malta,    non  comune,    Ta 

Balda,  GTiain  il  Gbira,  Gneina  ! 

120.  —  Opegrapha  lilacina  .Mass.;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  p.  732. 
Sui  tronchi  dei  melagrani.  —Malta,  [)iuttosto  rara,  Ballati 


LICHEXES  359 

121.  —  Opegrapha  atra  (Peisj  Fr. 

Sui  tronchi  dei  carrubi,  fichi,  ulivi  ecc.  —  Malta,  comune, 
per  es.  Ha  ali,  Ùied  Incita,  TJied  Kirda,InitaTìleb,  Boschello,  Gìiir- 
ghenti  %Q.Q..\  Gozo,  comune,  Xi.endi,  Migiay'ro,  San  Blas  ecc.! 

122.  —  Opegrapha  lithyrga  (Ach.)  Krb.  :  Jatta  Mat.  Lich.  It. 
N."  103(3  et  FI.  It.  Crypt.  p.  736. 

Sulle  pietre  dei  muri  e  sulle  roccie.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
comunissima  da  per  tutto! 

123.  —  Opegrapha  siderella  Ach. 

Sugli  ulivi,  fichi  e  melagrani.  —  Malta,  non  comune,  Zurrico, 
Marsascirocco,   Ta  Baldn  ! 

124.  —  Opegrapha  saxatilis  DO.;  Jatta  Mat.  Lich.  N."  10-47, 
Svil.  p.  440  et  FI.  It.  Crypt.  p.  738. 

Sulle  pietre  dei  muri  e  sulle  roccie.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
comunissimu  da  per  tutto  ! 

125.  —  Opegrapha  MougeothìI  Mass.;  Jatta  Mat.  Lich.  It. 
N  "  1040. 

Sulle  pietre  dei  muri  e  sulle  roccie.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
conninissima  da  per  tutto! 

Var.  Pisana  Bagl.;  Jatta  Syll.  p.  447  et  FI.  It.  Crypt.  p.  739. 
Col  tipo.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino,  comune  quanto  il  tipo! 

126.  —  Arthonia  caesio-pruinosa  Schaer.  ;  Jatta  Syll.  p.  459 
et  FI.  It.  Crypt.  p.  750.  Arthonia  cinereo-pritinosa  Jatta  Mat. 
Lich.  It.  N.°  1072. 

Sui  tronchi  dei  melagrani.—  Malta,   Ghirghentil 

127.  —  Arthonia  galactites  (DC  )  Nvl. 

Sui  cipressi.  —  Malta,  presso  il  camposanto  (\q\Y Addolorata  ! 

128.  —  Arthonia  apotheciorum  (Mass.)  Almg.  ;  Jatta  Mat. 
Lich.  It.  N.«  1067. 

Sulla  Lecanoy^a  galactina.  —  Malta,  qua  e  là,  per  es.  Casal 
Balzan,  Floriana  ecc.  ! 

129.  —  Arthonia  dispersa  (Schrad.)  Mass.;  Jatta  Syll.  p.  464 
et  Fi.  It.  Crypt.  p.  753.  Arthonia  epipasta  .Jatta  Mat.  Lich.  It. 
N.°  1077. 

Sui  peri  e  sugli  ulivi.  —  Malta,  San  Ma>'tinl 

130.  —  Arthonia  aspersa  Lgth.;  .Jatta  Syll.  p.  467  et  FI.  It. 
Crypt.  [).  755 

Sui  tronchi  di  Qaercus  Ilex.  —  Malta,  camposanto  àeW Ad- 
dolorata, Boschetto  ! 


360  LICHENES 

131.  —  Arthonia  coniangioides  Bagi.;  Jatta  FI.   It.  Ciypt. 
p.  756.  Arthonia  melanoi^lithalma  Jatta  .Mat.  Lidi.  It.  N."  1088. 

Sui  carrubi,  fieli i,  mandorli  ecc.  —  Malta,  abbastanza  comune. 
Vied Incita,  Imiatìleh,  San  Martin,  Ghirghenti,  Addolorata  ecc.l 

132.  —  Arthonia  punctiformis  Acli.  ;  Jatta   Mat.   Lich.   It. 
N.°  1094,  Syll.  468  et  FI.  It.  Crypt.  p.  756. 

Sui  tronchi  dei  salci.  —  Malta,  frequente,  Ùneina,  ImtaTilebl 

133.  —  Arthonia  epipastoìdes  Nyl.;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  p.  757. 
Sugli  ulivi,  pruni,  fichi  e  specialmente  sui  melagrani.  —  Malta, 

frequente,  Boschetto,    Ta  Baldu,  San  Martin,  Gnien  il  Gbir, 
Gneina  ! 

Var.  galactitelia  Nyl.;  Jatta  FI.  It  Crypt.  p.  758. 
Col  tipo  ! 

134.  —  Arthonia  mediella  Nyl.  ;  .Jatta   FI.  It.  Crypt.   p.  758. 
Sui  salici.  —  Malta,   Gnien  il  Gbir  ! 

135.  —  Arthonia  ectropoma  Mass.  ;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  p.  759. 
Sul  tronco  di  un  fico.  —  Malta,  (hieina  ! 

136.  —  Arthonia  didyma  Krb.  ;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  p.  762. 
Sugli  ulivi.  —  Malta,  Ballutl 

137.  —  Arthothelium  Ruanum  Mass. 
Sugli  alianti.  —  Malta,   ^'alletta,  Floriana  ! 

138.—   Arthothelium   Beltraminianum   Mass.;    Jatta  P'I.   It. 
Crypt.  p.  771. 
Sugli  alianti.  —  Malta,  Pietà,  Florianal 

139.  —  Dirina  Ceratoniae  (.\ch.)  De  Not.  ;  Jatta  Syll.  p.  284 
et  FI.  It.  Crypt.  p.  773. 

Sui  tronchi  degli  agrumi  e  di  altri  alberi,  specialmente  dei 
carrubi  che  ne  sono  ordinariamente  ricoperti.  —  Malta,  Gozo 
e  Cornino,  comunissima  da  per  tutto! 

140.  —  Dirina  repanda  (Fr.)  Nyl.;  Jatta  Syll.  p.  284  et  FI.  It. 
Crypt.  1».  773. 

Sulle  l'occie  calcaree  dure  e  sulle  rupi.  —  Malta,  frequente, 
Mahhiba,  (lied  Baìm,  San  Paul  tat  Targia,  Ghzira,  Musta  ecc.  ! 
Gozo,  frequente,  Xlendi,  San  Bla.s,  Cala  Bueira  ecc.l 

141.  —  Endopyrenium  rufescens  (Adi.)  Krb. 

Sulla  terra  rocciosa  umida.  —  Malta,  frequente,  Minsia  !  Gozo, 
tJied  il  Ghasri  ! 

142.  —  Endopyrenium  hepaticum  (Ach.)  Krb.;  latta  Mat. 
Lich.  It.  N.°  1182,  Syll.  p.  500  et  FI.  It.  Crypt.  p.  789. 


LICHENES  361 

Sulla  terra.  —  Malta,  comune,  per  es.  Imgliieret,  Forte  Ma- 
nuel, Uied  Incita  ecc.  ! 

143.  —  Endopyrenium  dedalaeum  (Ki  pili.)  Krb.  ;  latta  Mat. 
Lich.  It.  N.o  1181,  Syll.  p.  501  et  FI.  It.  Crypt.  p.  790. 

Sulla  terra  umida.  —  Malta,  frequente,  tlied  Incita,  HauliX 

(44.  —  Endopyrenium  Adriaticum  Zahlbr. 

Sui  bastioni.  ~  Malta,   Valletta  ! 

145.  —  Catopyrenium  Custnani  Mass.;  Jatta  FI.  It.  Crypt. 
p.  795. 

Sulla  terra  umida.  —  Malta,  Ùied  Incita  ! 

146.  —  Catopyrenium  circinatum  Bagl.  ;  Jatta  FI.  It.  Crypt. 
p.  795. 

Sulla  terra  umida.  —  Malta,  Ùied  Incita  ! 

147.  —  Dermatocarpon  giomeruliferum  Mass.  PolyUastiaglo- 
merlili  fera  Jatta  Mat.  Lidi.  It.  N.''  1365. 

Sulla  terra  umida.  —  Malta,  raro,  Initatilel),  Forte  Manuel l 

148.—  Verrucaria  lecideoides  Hepp.  ;  .latta  Mat.  Lich.  It. 
N.°  1220,  Syll.  p.  510  et  FI.  It.  Crypt.  p.  806. 

Sulle  roccie  e  sui  muri.  —  Malta,  non  comune,  Forte  Manuel, 
Corradino,   San  Martin  ecc.  ! 
Var.  minuta  Mass. 

Col  tipo.—  Malta,  anche  meno  comune,  San  Martini 

149.  —  \rerrucaria  hydrela  Ach. 

Sulla  malta  e  sui  muri  dei  terrazzi  delle  case.  —  Malta,  fre- 
quente, Valletta  ! 

150.  —  Verrucaria  ruderum  DC.  ;  Jatta  Mat.  Lidi.  It.  N.°  12.39, 
Syll.  p.  515  et  FI.  It.  Crypt.  p.  SII. 

Sui  bastioni.  —  Malta,  frequente,  Valletta  e  Floriana  ! 

151.  —  Verrucaria  papillosa  Ach.  ;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  p.  812. 
Sui  bastioni  e  sui  terrazzi  delle  case.  —   Malta,  Valletta  e 

Floriana  ! 

152.—  Verrucaria  rupestris  Schrad.;  Jatta  Mat.  Lich.  It. 
N.-'  1240. 

Roccie,  muri,  terrazzi  e  bastioni.  —  Malta  Gozo  e  Cornino, 
comunissima  da  per  tutto  ! 

Var.  caiciseda  Schaer.  et  var.  crassa  Mass. 
Entrambi  queste  varietà  trovansi  col  tipo  e  ugualmente  co- 
muni ! 

Var.  caesia  Arnd.  ;  Jatta  Syll.  p.  519  et  FI.  It.  Crypt.  p.  814 


362  LICHENES 

Col  tipo,  ma  un  jìoco  meno  comune  ! 

Var.  orbicularis  Garov. 
Qua  e  là  col  tipo  ! 

153.  —  Verrucaria  purpurascens  Hflm.  ;  Jatta  Mat.  Lich.  It. 
N."  1238. 

Sulla  roccia  calcarea  dura.  —  Gozo,  Xlendi  ! 

154.  —  Verrucaria  muralis  (Acli.)  Mass. 

Sulle  roccie  e  sui  muri.  —  Malta,  non  raia.  Carni  Aliarci, 
Mar  finse  ir  occo,  Snn  Paolo  n  rnarel 

155.  -  Verrucaria  anceps  Krplh.  ;  .Ja'ta  FI.  IL  Crypt.  p.  817. 
Sulle  roccie,  sui  muri,  sui  bastioni  e  sui  teriazzi  delle  case.  — 

Malta,  comune,  per  es.   Valletta ,  Floriana,  Iingìiieret  ecc.! 

156.—  Verrucaria  myriocarpa  Hepp.  :  Jatta  Mat.  Lidi.  It. 
N.»  1230,  S\ll.  [).  520  et  FI.  It.  Crypt.  p.  818. 

Roccie,  muri,  bastioni  e  terrazzi.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
comunissima  da  per  tutto! 

157.  —  Verrucaria  Baldensis  Mass.  var.  spilomatica  Mass.; 
Jatta  Syll.  p.  517  et  FI.  It.  Crypt.  p.  819. 

Sulla  roccia  calcai-ea  dura.  —  Malta,  rara,  Ùarclia  ! 

158.  —  Verrucaria  Veronensis  Mass.;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  p.  819. 
Muri  e  bastioni.  —  Malta,   qua  e  là,    Vnìlella,  Floriana,  Sa 

Maison  ! 

159.—  Verrucaria  dolomitica  Mass.;  Jatta  Mat.  Lidi.  It. 
N.»  1206,  Syll.  p.  517  et  FI.  It.  Ci-ypt.  p.  820. 

Sulle  roccit^  umido.  —  Malta,  rara,  San  Martini 

160.  —  Verrucaria  foveolata  (Flk.)  Mass.;  .latta  Syll.  p.  518 
et  FI.  It.  Crypt.  p.  820. 

Sulle  roccie  umide.  —  Malta,  rara,  S'in  Martin,  Boschetto  ! 

161.  —  Verrucaria  macrostoma  (I)uf.)  DC. 

Sui  muri  e  sui  terrazr.i.  —  Malta,  comune.  Casal  Balzan, 
Notabile,   Valletta  ecc.  ! 

162.  —  Verrucaria  tabacina  Mass.  :  .latta  FI.  It.  Crypt.  p.  822. 
Sui  bastioni  e  sui  terrazzi.  —  Malta,   l'alletta  e  Floriana  l 

163.  —  Verrucaria  acroteiloides  Mass.;  .latta  FI.  It.  Grypt. 
p.  823. 

Roccie,  muri,  bastioni  e  terrazzi.  —  Malta,  fre(|uente,  Val- 
letta, Floriana,  Sa  Maison,  Initahleh,   (ììiirghenti  ! 

164.  —  Verrucaria  apathela  (Mass.)  Jatta;  Jatta  Syll.  p.  506 
et  FI.  It.  Crypt.  p.  823.  T.  apatela  Jatta  Mat.  Lich.  It.  N.»  1196. 


LICHKNES  363 

Sui  muri  e  sulle  roccie.  —  Malta,  non  comune,  Imtahleb, 
San  Martin  ! 

165.  —  Verrucaria  fuscoatra  (Walh\)  Krb. 

Roccie,  muri,  bastioni  e  terrazzi.  —  Malta,  Gozo  e  Cornino, 
comunissima  da  per  tutto  ! 

Var.  controversa  Mass.  Verrucaria  controversa  CG,  Ve- 
get.  house  lerr. 
Malta,  col  tipo,  ma  meno  comune! 

Var.  collematodes  Garov. 
Sulle  roccie  e  sui  muri  umidi.  —  Malta  <'  Gozo,  col  tipo,  ma 
meno  comune  ! 

166.  —  Verrucaria  vlridula  .\cli.  ;  .latta  Mat.  Lich.  It.  N.°  1246, 
Syll.  p.  510  et  FI.  It.  Orypt.  p.  8i!5. 

Sulle  roccie,  sui  terrazzi  e  sui  bastioni.  —  Malta,  qua  e  là, 
Valletta,  Gìiirghenti  ! 

167.  —  Verrucarja  Beltraminiana  Mass.;  Jatta  FI.  It.  Crypt. 
p.  820. 

Sulle  roccie,  sui  muri  e  .sui  terrazzi.  —  Malta,  qua  e  là,  Forte 
Manuel,  Carni  lialzan  ! 

168.  —  Verrucaria  fuscella  Ttirii.  ;  Jatta  Maf.  Lich.  It.  N.°  1211, 
Syll.  1).  508  et  FI.  it.  Crypt.  p.  820. 

Sulle  roccie  e  sui  muri.  —  Malta,  San  Martini 

Var.  cinereo-glauca  Garov.  ;  Jatta  1.  e. 
Malta,  a  San  Martin  col  tipo  ! 

169.  —  Verrucaria  glaucina  (Ach.)  Hepp. 
Sui  bastioni.  —  Malta,  Valletta  ! 

170.  _  Verrucaria  tristis  Krplh.  cum  var.  depauperata  Mass.  ; 
Jatta  FI.  It.  Crypt.  p.  828. 

Sullo  roccie.  —  Malta,  in  località  non  notata  ! 

171.  —  Thelidium  galbanum  (Krplh.)  Krb.  var.  acrustaceum 
Ariid.  ;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  p.  830. 

Sulle  roccie  e  sui  muri.  —  Malta,  Fiddienl 

Jatta  da  principio  aveva  ritenuto  che  la  pianta  Maltese  fosse 
una  specie  non  descritta  che  aveva  chiamata  (in  litteris)  G.  gal- 
tanuluìu  n.  sp. 

172.  —  Thelidium  crassum  Mass.;  Jatta  Mat.  Lich.  It.  N.°  1302, 
Syll.  p.  540  et  FI.  It.  Crypt.  p.  831. 

Sulle  roccie  marittime  quasi  bagnate  dal  mare.  —  Malta,  solo 
a  San  Paolo  a  mare  ! 


364  LICHENES 

173.  —  Thelidium  minutulum  Krb.;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  p.  832. 
Sulle  roccie  marittime.  —  Malta,  Foi^te  Manuell 

174.  —  TheJidium  epipolaeum  (Ach.)  Krb. 
Sulla  roccia.  —  Gozo,  Xlendil 

175.—  Polyblastia  clandestina  Aiiid.;  .Jatta  Mat.  Lich.  It. 
N.»  1379,  Syll.  p.  568  et  FI.  It.  Crypt.  p.  862. 

Sulla  roccia.  —  Malta,  IJied  Kirda  ! 

176.—  Acrocordia  conoidea  Krb.  var.  dimorpha  Krb.  ;  Jatta 
Mat.  r.ich.  It.  N.^'  1251  et  Syll.  p.  524. 

Sulle  roccie  e  sui  muri  umidi.  —  Malta,  non  comune,  Ghir- 
ghenti,  Ùied  Kirda,  ImiaJileb  ! 

177.  —  Arthopyrenia  analepta  Ach.  ;  .latta  FI.  It.  Crypt.  p.  869. 
Sugli  ulivi.  —  Malta,   Ta  Baldal 

178.  —  Arthopyrenia  cinereo-pruinosa  Schaer.  ;  Jatla  .Mat. 
Lich.  It.  N."  1276 

Sui  tronchi  dei  melagrani.  —  Malta,  non  rara,  GhìrgJientì, 
ImtaTìieh,  Zurrico  ! 

179.—  Artliopyrenta  punctiformis  Vv.:  .lalta  .Mat.  Lich.  It. 
N."  128^». 

Sulle  scorze  iTalbero.  —  Malta,  camposanto  del r.lrf<:to/orato  ! 

180.  —  Sagedia  oleriana  Mass.:  .latta  FI.  It.  Crypt.  p.  888. 
Sulla  i-occia  <'alcaii\i  dura. —  Gozo,  Xlendil 

181.  —  Pyrenula  nitida  (Schrad.j  .Ach.  var.  nitidella  (Flk.) 
Schaer.;  Jatta  Mat.  Lidi.  It.  N.°  1322  et  Syll.  p.  559. 

Sui  rami  giovani  dei  carrubi.  —  Malta,  Boschetto,  San  Martini 

182.  —  Cyrtidula  crataegina  Mnks.  ;  Jatta  Mat.  Lich.  It. 
N."  1172,  Syll.  p.  496  et  FI.  It.  Crypt.  p.  906. 

Sul  Cì'ataetjHs  oxiiacnnUia.  —  Malta,  Ùied  Baine,  Addolorata  ! 

183.  —  Cyrtidula  occulta  Mnks.;  Jatta  FI.  It.  Crypt.  p.  907. 
Sui  rami  di  Riiamnus  oleoides.  —  Malta,  Gneina  ! 

Oss.  —  Nel  Repertorio  di  Storia  Naturale  a  pagg.  213-214 
Gulia  cita  alcuni  licheni  Maltesi  che  non  abbiamo  citati  nel  no- 
stro elenco  perchè  ce  ne  sembra  troppo  incerta  la  determina- 
zione. Ecco  i  nomi  dati  da  Gulia:  CoHema  plicalile;  C.  cris23um; 
Lecanora  flavescens ;  L.salHnibricat'i:  L.canescens;  L.  crassa; 
S'jtjnoph 0 r iis  pyxidatas. 

Inoltre  è  descritto  come  specie  nuova  un  Endocarpon  jJCin- 
duraeforme. 


ALGAE  365 

A  LG  A  E.  1 
Myxopliyceae. 

E  U  M  Y  X  0  P  H  Y  e  E  A  E . 

1.  —  Chroococcus  turgidus  (Ag.)  Naeg.  —  Malta,  Marsasci- 
rocco  ! 

2.  —  Chroococcus  minor  (Kuetz.)  Naeg-.  —   Malta,   stillici- 
dio sul  bastione  sotto  Valletta  ! 


1  Le  Alghe  da  noi  raccolte  (per  la  grande  maggioranza  da  Caruana 
Gatto)  sono  state  studiate:  72  dal  Dott.  M.  Moebius  che  ne  pubblicò 
un  catalogo  ragionato  (v.  nostra  bibliografia  p.  58),  alcune  altre  dal 
Prof.  Ardissone  che  ne  ha  citato  una  parte  nei  lavori  da  noi  riportati 
in  bibliografia  (p.  33  e  34)  e  tutto  il  resto  dal  Dott.  Achille  Forti. 

Le  Alghe  raccolte  a  Malta  dalla  Signora  Toscanelli  non  furono 
pubblicate.  Ne  riportiamo  i  nomi  quali  trovansi  nel  suo  erbario  che 
si  conserva  nel  Museo  botanico  di  Firenze  (e  dove  ve  ne  sono  an- 
cora diverse  di  Malta  non  determinate). 

Nella  nostra  bibliografia  trovansi  citati  :  a  p.  60  il  lavoro  di  Pic- 
cone nel  quale  sono  enumerate  le  Alghe  raccolte  a  Malta  da  En- 
rico D'Albertis,  a  p.  5S  quello  di  Medlycott  che  pubblicò  le  poche 
specie  da  lui  raccolte  a  Malta,  a  p.  62  e  50  quelli  di  Zerafa  e  di 
Gulia  i  quali  citano  pochissime  Alghe  note  di  Malta  al  tempo  loro, 
e  a  p.  60  la  «  Flora  Italica  Cryptogama  »  nella  quale  Preda  riporta 
alcune  Floridee  da  altri  menzionate  per  Malta.  Nel  i:>resente  elenco 
vengono  inoltre  citati  altri  due  lavori,  il  primo  di  Derbès  e  Solier 
i  quali  nella  memoria  intitolata  Sur  les  organes  reproducleurs  des  Al' 
gues  (in  Ann.  des  Sciences  Nat.  T.  XIV,  n.  5,  p.  4)  rammentano 
una  Alga  di  Malta  raccolta  da  Cadet  de  Fontenay  ;  il  secondo  di 
Tempere  e  Peragallo  i  quali  nelle  loro  pubblicazioni-didascalie  com- 
parse insieme  con  le  due  edizioni  di  prepai-ati  microscopici  note 
sotto  il  titolo  di  «  Diatomées  du  Monde  entier  »,  *  citano  molte  Dia- 
tomee  trovate  sojsra  Alghe  marine  raccolte  a  Malta,  non  abbiamo 
potuto  sajDere  da  chi.  Questi  due  ultimi  lavori  non  figurano  nella 
nostra  bibliografia  perchè  non  ci  erano  noti  avanti  che  il  Dott.  Forti 
richiamasse  su  di  essi  la  nostra  attenzione.  Del  resto,  la  redazione 
finale  di  tutta  questa  parte  del  nostro  lavoro  concernente  le  Alghe 
è  dovuta  allo  stesso  Dott.  Forti  cui  siamo  lieti  di  esprimere  di 
nuovo  la  nostra  riconoscenza. 


*  .7.  Teìiipcre  et  If.  PeragaHo  :  Texte  et  Tables  de  la  collection  des  Diatomées  du  Monde 
entier  publiée  par  M.  M.  J.  Tempere  et  H.  Peragallo.  Chez  J.  Tempere  Micrographe,  168 
Elie  St.  Antoine  à  Paris,  18S9-90.  pa?.  224,  X.  461  !  —  ./.  Tempere  et  ^  Peragallo,  Dia- 
tomées du  Monde  entier,  27me  fase.  Collection  Tempere  et  Peragallo  (2«  édition).  Chez  J.  Tem- 
pere à  Grez  sur  Loing  (Seine  et  Marne)  1907-1914.  p.  422,  N.  875! 


366  ALGAE 

3.  —  Cloeocapsa  ambìgua  Naog.  var.  fuscolutea  Naeg.  — 
Malta,   Ghirghenti,  su  l'occie  umide  !  —  .Marzo. 

4.  —  Comphosphaeria  aponina  Kuetz.  —  Malta,  Marsasci- 
rocco  nelle  peschiere,  fi-a  le  Chaetomorpha  !  —  Luglio. 

5.  —  Placoma  vesiculosa  Schousboe.  -  Malta,  Farle  Ma- 
nuel ! 

6.  —  Oncobyrsa  adriatica  Hauck;  Moebius  N.°  69.  —  Malta, 
in  vari  luoghi,  sulla  Plerocladia  (Gelidium)  capillaceal 

7.  —  Pleurocapsa  amethystea  Kolder.  Rosenv.  —  Malta,  a 
Marsascirocco  nelle  peschiere,  sopra  filamenti  di  Chaelomor, 
2Jha  !  —  Luglio. 

Specie  nuova  per  il  Mediterraneo. 

8.  —  Spsrulina  subsaisa  Oerst.  —  Malta,  a  Marsascirocco 
nellti  pe.sclii(M'e,  sui  lilameiiti  di  Chaelomorphal  —  Luglio. 

9.  —  Oscillatoria  brevls  (Kuetz.)  Goni.  var.  neapoiitana 
(Kuetz.)  Gom.  Oscularla  neapolUana  Moebius  N.*»  67.  —  Malta 
sulle  fronde  di  Slijpocanlon  scopirium  ! 

10.  —  Phormidium  autumnale  (Ag.)  Gom.  —  Malta,  sul  ter- 
reno umido  ! 

11.  —  Lyngbya  confervoìdes  .Vg.  —  Malta,  Marsamuscello, 
Sliema  ! 

12.  —  Lyngbya  semipiena  (Ag.)  J.  Ag.  Li/ngbya  Schowiana 
Moebius  N.o  66.    -  Malta,  sulle  Polijsiplionia\ 

13.  —  Wlicrocoleus  paludosus  (Kuetz.)  Gom.  —  Malta,  Forte 
Manuel  ! 

14.  —  Schìzothrix  vaginata  (Naeg.)  Gom.  —  Malta,  Gìiir- 
ghenti  sulle  roccie  umide! 

15.  —  Nostoc  commune  Vauch.  ;  Gulia  Reperì.  Stor.  Nat. 
p.  213.  —  Malta,  comune  in  pozze  d'acqua  prosciugate  a  For/e 
Manuel,  a  TJied  Incita  in  pozzo  umide  e  sulle  roccie  e  al- 
trove; infestato  da  Chlorochylrium  Lemnae  Cohn  (nuova  ma- 
trice) ! 

16.  —  Nostoc  microscopicum  Carmich.  —  Malta,  Ghirghenli 
sulle  roccie  umide  ! 

17.  —  Scytonema  ocellatum  Lyngb.  var.  cinereum  (Menegh.) 
B.  et  FI.  —  Malta,  cimitero  àaW Addolorala ,  abbondante  sotto 
i  pini  e  i  cipressi,  Marsascirocco  sui  carrubi! 

18.  —  Calothrix  aeruginea  (Kuetz.)  Thuret;  Moebius  N.°  65.  — 
Malta,  sui  CeramiiimX 


ALGAE  3G7 

19.  —  Dichothrix  Orsiniana  (Kiietz.)  B.  et  FI.  —  Malta,  Gìiir- 
ghenii  sulle  roccie  umide! 

20.  —  Sacconema  rupestre  Borzi.  —  Malta,  roccie  umide 
ombrose  a  Fatale  Manuel  ! 

G  L  A  U  e  0  P  H  Y  e  E  A  E . 

21.  —  Porphyridium  cruentum  (Ag.)  Naeg.  —  Malta,  terra 
umida  e  pietre  bagnate  ! 

22.  —  Asterocytis  ramosa  (Thw.)  Gobi.  —  Malta,  a  Marsa, 
comune  sulle  Chaetoìnorpìtu  ! 

23.  —  Coniotrichum  elegans  (Chauv.)  Zanard.  Gonioirichum 
dichotomum  Aloebius  N.°  33.  —  Malta,  sulla  Chaetoinorpha  gra- 
cìlis  più  specialmente  la  forma  ramificata  che,  a  dire  del  Moe- 
bius,  corrisponde  alla  specie  dello  Zanardini;  sul  Cermniuìn 
slricfMm  la  forma  a  tallo  clavato  o  forcuto  che,  secondo  lo  stesso 
Moebius,  risponde  alla  specie  del  Kuetzing  ! 

Eupliyceae. 

Bangi  A  CE  A  E. 

24.  —  Erythrotrichia  investiens  (Zanard.)  Born.  —  Malta, 

San  Paolo  a  marel 

25.  —  Erythropeltis  discigera  (Berth.)  Schmitz.  Erythroi-ri- 
chia  discigera  Moebius  N.o  32.  —  Malta,  sulla  Derbesia  La- 
mourouxii  ! 

26.  —  Porphyra  atropurpuréa  (Olivi)  De  Toni.  —  Malta, 
abbondante  sulle  roccie  a  fior  d'acqua  e  sulla  Gigarlina  acicu- 
larìs,  a  Tigne,  Marsamuscelto  ecc.,  tanto  bruno-verdastra  che 
violetta  !  ~  Gennaio. 

27.*  —  Porphyra  laciniata  (Lightf.)  Ag.;  Medlycott  p.  339.  — 
Malta,  senza  località  più  precisa  (Medlycott). 

Flokideae. 

28.  —  Wrangelia  penicillata  Ag.  ;  Moebius  N.o  13.  —  Malta, 

tetrasporifera,  abbondante  sulle  roccie  fra  Sliema  e  San  Giu- 
liano !  —  Ao^osto. 


368  ALGAE 

29.  —  Caulacanthus  ustulatus  (Mert.)  Kuetz.  —  Malta,  qua 
e  là  rigettato  dai  marosi,  Marsamuscetto,  Mat^sascala  !  —  Gen- 
naio-Marzo. 

30.  —  Pterocladia  capillacea  (Gm.)  Boni,  et  Thur.  Gelidium 
capillacewn  Moebius  N.°  69.  —  Malta,  comunissiraa  dappertutto, 
talvolta  associata  a  Oncoì)yrsa  adriatica  ! 

31.  —  Celidium  latifolium  Born.  Gelidium  corneum  var.  pec- 
linatmn  Moebius  N.°  12.  --  Malta,  un  esemplare  sterile  in  lo- 
calità non  notata  ! 

Oss.  —  Nella  collezione  Toscanelli  trovansi  degli  esemplari 
chiamati  Gelidium  corneum  che  supponiamo  appartenenti  alla 
specie  precedente. 

32.*  —  Celidium  crinale  (Tourn.)  Lamx.  —  Malta,  senza  lo- 
calità precisa  (Toscanelli). 

33.  —  Cigartina  acicularis  (Wulf.)  Lamx.  —  Malta,  cisto- 
carpi  fera  a  Tigne,  a  Marsamuscetto  presso  San  Rocco  ecc.  !  In 
località  non  precisata  (Toscanelli).  —  Gennaio-Marzo. 

34.  —  Phyllophora  nervosa  Grev.  —  Malta,  abbastanza  co- 
mune a  Marsascala,  rigettata  dai  marosi!  —  Gennaio-Marzo. 

35.  —  Hypnea  musciformìs  (Wulf.)  Laisìx.;  Moebius  N."  11.  — 
Malta,  comune  sulle  Cìjstoseira  ed  altre  alghe,  Marsamuscetto, 
Tigne,  RenellaX  In  località  non  precisata  (Toscanelli).  —  Gen- 
naio-Agosto. 

36.  —  Gracllaria  confervoides  (L.)  Grev.;  Moebius  N."  10.  — 
Malta,  abbastanza  comune  nella  seconda  zona  e  spesso  portata 
con  gli  ordigni  da  pesca,  Corradino,  Marsamuscetto  ecc.  l 

37.  *  —  Sphaerococcus  coronopifolius  (G.  et  W.)  Ag.  —  Malta, 
senza  località  precisa  (Toscanelli). 

38.  —  Castroclonìum  kaliforme  (G.  et  W.)  Ardiss.  typicum 
Ardiss.  ;  Moebius  N."  14.  —  Malta,  frequente  sulle  Cgstoseira 
e  sulle  roccie,  Marsamuscetto,  Tigne,  San  Giuliano,  Marsa- 
scala ecc.,  tetrasporifero  e  cistocarpifero  !  —  Gennaio-Aprile. 

Var.  squarrosum  Ardiss.;  Moebius  N.'  14.  —  Malta,  te- 
trasporifero,  con  il  tipo  ! 

Var.  monìiiferum  Ardiss.  —  Malta,  con  il  tipo! 
Specie  fluorescente. 

39.  —  Castroclonium  clavatum  Ardiss.;  Ardissone  Note  alla 
Phycol.  Medit.  N.»  23  p.  11.  —  Malta,  abbastanza  frequente  sulle 
roccie  e  sulle  alghe  fra  Sliema  e  San  GiulianoX 


A LG A E  309 

40.  —  Rhodymenia  corallìcola  Ardiss.;  Preda  FI.  It.  Crypt 
Florideae  p.  289.  Rhodymenia  Palmella  Moebius  N."  7.  —  Malta, 
alcuni  individui  sterili  gettati  dai  marosi  a  M«r5ami«5ce/^o  !  — 
Aprile. 

41.  —  Hypoglossum  Woodwardii  Kuetz.  —  Gozo,  Xlendi  alla 
marina,  un  frammento  di  fronda! 

42.  —  Plocamium  coccineum  Lyngb.;  Moebius  N.">  8.  —  Malta, 
sulle  rocce  e  sulle  alghe,  non  comune,  a  Marsamuscetto  presso 
5.  Roccol  —  Gennaio-Marzo. 

43.  —  Nitophyllum  uncinatum  (Turn).J.  Ag.  —  Malta,  Mar- 
sascala  ! 

44.  —  Nitophyllum  punctatum  Harv.  -  Malta,  San  Gialiano  ! 

45.  —  Laurencia  obtusa  (Huds.)  Lamx.;  Medl3'cott  p.  340; 
Moebius  N."  15.  —  Malta,  Marsascala,  Marsamuscello,  Gran 
Porto  ecc.  !  —  Marzo-Agosto. 

Var.  gracilis  Ardiss.  Note  alla  Phycol.  Mediterr.  N.»  24 
p.  11.  —  Malta,  Sati  Paolo  a  -mare,  San  Giuliano,  Tigne  l  — 
Gennaio-Agosto. 

46.  —  Laurencia  papillosa  Grev.  ;  Moebius  N."  16.  —Malta, 
comunissima  dappertutto  sulle  roccie  a  fior  d'acqua  !  —  Durante 
tutto  l'anno. 

47.  —  Laurencia  pinnatifida  Lamx.  —  Malta,  frequente  a 
Marsascala  e  a  Tigne,  non  comune  fra  Stiema  e  San  Giu- 
liano !  —  Gennaio-Marzo. 

Var.  Osmunda  J.  Ag.  —  Malta,  a  Marsascala  non  co- 
mune !  —  Gennaio. 

48.  —  Chondria  Boryana  (De  Not.)  De  Toni  Syll.  Alg.  IV  p.  833; 
Preda  FI.  It.  Crypt.  Florideae  p.  249.  Chondriopsis  Boryana  Ar- 
dissone  Note  alla  Phycol.  Medit.  N.»  29  p.  11.  —  Malta,  sulle  roc- 
cie tra  San  Giuliano  e  Sliema,  un  solo  individuo  !  —  Marzo. 

49.  —  Chondria  tenuissima  (G.  et  W.)  J.  Ag.  —  Malta  San 
Giuliano,  lliorri  ! 

50.  —  Alsidium  corallinum  Ag.  ;  Moebius  N.°  17.  —  Malta, 
un  esemplare  sterile  in  luogo  non  notato  ! 

51.*  —  Alsidium  Helminthochorton  (Latour)  Kuetz.  Plocaria 
Hebninihochorton  Gulia  Repert.  bot.  p.  68.  —  Malta  (secondo 
Gulia  abbonda  nelle  roccie  marine). 

52.  —  Pterosiphonia  pennata  (Roth)  Fallienb.  —  Malta,  Mar- 
sascala su  altre  alghe,  San  Giuliano,  lliorri  l 

S.  SOMMiER  et  Caruaxa  Gatto.  —  Flora  Melitensis  nova.  24 


370  ALGAE 

53.*  —  Polysiphonia  subulifera  (Ag.)  Harv.:  Piccone  Risult. 
Algol.  Croc.  Violante  p.  135  e  p.  141.  —  Malta,  dragata  alla  pro- 
fondità di  ni.  80,  due  miglia  ad  E.  della  punta  N.  E.  di  Malta 
(D'Albertis).  —  Settembre. 

54.  —  Polysiphonia  subcontinua  (Ag.)  J.  Ag.;  Moebius  N.0  22; 
Preda  FJ.  It.  Crypt.  Florideae  p.  220.  —  Malta,  non  comune,  tal- 
volta anteridifera,  Tigne,   San  Giuliano  !  —  Agosto. 

55.  —  Polysiphonia  spinosa  (Ag.)  J.  Ag.  —  Malta,  S.  Giu- 
liano, San  Paolo  a  mare  ! 

56.  —  Polysiphonia  sertularioides  J.  Ag.  ;  Moebius  N.°  21.  — 
Malta,  a  fior  d'acqua,  su  roccie  quasi  a  secco,  comunissiraa  con 
tetraspore  e  cistocar[)i,  Marsaninscelto,  San  Paolo  a  mare  ecc.  ! 

57.  —  Polysiphonia  sanguinea  (Ag.)  Zanard.  —  Gozo,  Xlendi 
alla  marina  ! 

58.  —  Polysiphonia  opaca  (Ag.)  Zanard.;  Moebius  N.°  19.  — 
Malta,  anteridifera  e  tetrasporifera,  comunissima  sulle  roccie  e 
sopra  altre  alghe,  Marsascalal  —  Gennaio. 

59.  —  Polysiphonia  fruticulosa  (Wulf.)  Spreng.  ;  Moebius 
N.°  20.  —  Malta,  comune  sulla  Cystoseira  concatenata,  tetra- 
sporifera, a  Marsascala,  Marsaniuscetlo,  Tigne,  Forte  Manuel, 
San  Giitlianol  —  Marzo. 

60.*  —  Polysiphonia  elongata  (Huds.)  Harv.  ;  Piccone  Risult. 
Algol.  Croc.  Violante  p.  134  e  p.  141.  —  Malta,  dragata  a  80  m.  di 
profondità,  a  due  miglia  ad  E.  della  punta  N.  E.  di  Malta  (D'Al- 
bertis). —  Settembre. 

61.  —  Polysiphonia  variegata  (Ag.)  Zanard.  forma  divergens 
(J.  Ag.)  De  Toni;  Preda  FI.  It.  Crypt.  Florideae  p.  219.  Polysipho- 
nia divergens  Ai  dissone  Note  alla  Phycol.  Medit.  N.°  31  p.  12.  — 
Malta,  abbondante  a  Marsamusceltol  —  Ottobre-Gennaio. 

62.  —  Polysiphonia  Castelliana  De  Not.  ;  Ardissone  Note  alla 
Phycol.  Medit.  N.»  33  p.  12.  —  Malta,  Marsascala,  frequente!  — 
Gennaio. 

63.  —  Lophoslphonia  subadunca  (Kuetz.)  Falk.  var.  cristata 
(Falk.)  De  Toni.  —  Malta,  San  Paolo  a  marel 

64.  —  Herposiphonia  secunda  (Ag.)  Naeg.  —  Malta,  non  co- 
mune sulle  alghe,  Renella,  Marsascala  sulla  spiaggia!  —  Agosto. 

65.  —  Herposiphonia  tenella  (Ag.)  Schmitz;  Preda  FI.  It. 
Crypt.  Florideae  p.  196.  Polysiphonia  tenella  Moebius  N."  18.  — 
Malta,  un  esemplare  con  le  tetraspore,  in  luogo  non  notato  ! 


ALGA  E  371 

66.  —  Rytiphloea  tinctoria  Ag-.;  Piccone  Risult.  Algol.  Croc. 
Violante  p.  138  e  p.  141.  —  Malta,  Marsascala,  alcuni  indi- 
vidui rigettati  dai  marosi  !  Due  miglia  ad  E»  della  punta  N.  E. 
di  Malta  a  m.  80  di  profondità  (D'Albertis),  —  Aprile  e  Set- 
tembre. 

67.  —  Vidalia  volubìlis  J.  Ag.;  Piccone  Risult.  Algol.  Croc. 
Violante  N.°  113  p.  137  e  p.  141.  —  Malta,  gettata  a  spiaggia 
dai  marosi  a  Marsamuscetto,  Sliema,  Marsascala,  ecc.  !  Due 
miglia  ad  E.  della  punta  N.  E.  di  Malta  a  80  ra.  di  profondità 
(D'Albertis).  —  Gennaio-Febbraio  e  Settembre. 

68.*  —  Dasyopsis  plana  (Ag.)  Zanard.;  Preda  FI.  It.  Crypt. 
Florideae  p.  184.  Lasija  plana  Piccone  Risult.  Algol.  Croc.  Vio- 
lante p.  138  e  p.  141.  —  Malta,  due  miglia  ad  E.  della  punta  N. 
E.  di  Malta  a  80  m.  di  piofondità  (D'Albertis).  —  Settembre. 

69.  —  Dasya  Arbuscula  (Dilhv.)  Ag.;  Moebius  N.°  24;  Preda 
FI.  It.  Crypt.  Florideae  p.  182.  —  Malta,  piccoli  esemplari  attri- 
buiti da  Moebius  alla  3  villosa  Hauck,  sulla  Cijsioseira  conca- 
tenata a  Marsascala  ! 

70.  —  Dasya  rigidula  (Kuetz.)  Ardiss.;  Ardissone  Note  alla 
Phycol.  Medit.  N.o  36  p.  12.  —  Malta,  Marsamuscetto,  Matusa- 
scala,  San  Paolo  a  mare  ! 

71.  —  Dasya  punicea  Menegh.  —  Malta,  comune  a  Marsa- 
scala, sopra  alghe  e  roccie.  e  gettata  dai  marosi  !  —  Gennaio- 
Aprile. 

72.  —  Heterosiphonia  Wurdemanni  '^Bail.)  Falkenb.  Dasya 
Wiirdetnanni  Moebius  N."  23.  —  Malta,  un  esemplare  piccolo 
e  sterile,  in  località  non  notata  ! 

73.  —  Criffithsia  furcellata  J.  Ag.;  Moebins  N.°  1.  —  Malta, 
sulle  roccie,  e  rigettata  dai  marosi  qua  e  là,  Marsamuscetto,  Re- 
nella ecc.!  —  Gennaio-Agosto. 

A  detta  del  Moebius  gli  esemplari  Maltesi  rammentano  la 
Griffdhsia  Ardissonei  Zanard.  raccolta  ad  Alessandria  d'Egitto. 

74.  —  Callithamnion  granulatum  Harv.  —  Malta,  abbastanza 
comune  sulle  roccie  a  fior  d'acqua,   Tigne  ecc.  !  —  Gennaio. 

75.  —  Callithamnion  Borreri  Harv.  —  Malta,  qua  e  là,  Ma7'- 
saìnuscelto  ecc.  sulle  roccie  e  sopra  altre  alghe  rejette  dai  ma- 
rosi !  —  Gennaio. 

76.  —  Spyridia  filamentosa  Harv.;  Moebius  N."  6.  ~  Malta, 
abbastanza  comune  a  GTmr-id-clud  \  —  Giugno-Agosto. 


372  ALQAE 

77.  —  Ceramium  cìliatum  (Eli.)  Duci.;  Moebius  N.»  4.  — 
Malta,  Marsascala  sulla  spiaggia,  comunissimo  a  Forte  Manuel, 
Tigne  ecc.  !  —  Gennaio-Agosto. 

Var.  echinatum  Hauck  ;  Moebius  N.°  4.  —  Malta,  sulle 
roccie  a  fior  d'acqua,  comune  a  San  Paolo  a  mare,  tetraspo- 
rangifero  !  —  Marzo. 

78.  —  Ceramium  clavulatum  Ag.  Centroceras  clavulatum 
Moebius  N."  5.  —  Malta,  abbastanza  comune,  Tigne  ecc.  !  In 
luogo  non  precisato  (Toscanelli).  —  Agosto. 

79.  —  Ceramium  circinnatum  (Kuetz.)  J.  Ag.;  Preda  FI.  It. 
.Crypf.  Florideae  p,  104.  C.  circinìiaiuìn  var.  confluens  Moebius 
N.°  3.  —  Malta,  comune,  Cor  radino,  Marsascala,  San  Paolo 
a  ìnare  ecc.  \  —  Marzo-Aprile. 

80.  —  Ceramium  gracillimum  Grev.  et  Harv.  —  Malta,  Mar- 
saìnuscetto,  alcuni  individui  sopra  altre  alghe!  —  Febbraio. 

81.  —  Ceramium  elegans  Ducluz.  —  Malta,  alcuni  individui 
a  Marsascala  !  —  Gennaio. 

82.*  —  Ceramium  Derbesii  Solici-;  Ardiss.  Phyc.  Medit.  I 
p.  116;  Preda  FI.  It.  Crypt,  Florideae  p.  101.  —  Malta,  senza 
località  precisa  (Toscanelli). 

83.  —  Ceramium  strictum  Grev.  et  Harv.;  Moebius  N.°  2.  — 
Malta,  qua  e  là,  per  es.  a  Marsascala  sulla  spiaggia  e  al  Forte 
Manuel  l  —  Aprile. 

84.  —  Grateloupia  dicliotoma  J.  Ag.  forma  nana  Ardissone 
Note  alla  Phycol.  Medit.  N.»  5  p.  4.  —  Malta,  un  solo  individuo 
in  località  non  notata  ! 

85.  —  Neurocaulon  reniforme  (P.  et  R.)  Zanard.  —  Malta, 
non  comune,  alcuni  esemplari  rigettati  dai  marosi  sulle  Cysto- 
seira  a  San  Giuliano  !  —  Gennaio. 

86.  —  Peyssonelia  rubra  (Grev.).  J.  Ag.;  Moebius  N.»  9;  Preda 
FI.  It.  Crypt.  Florideae  p.  18.  —  Malta,  un  individuo  con  tetra- 
sporangi  su  di  una  Cystoseira  a  San  Giuliano  !  —  Gennaio. 

87.  —  Choreonema  Tiiuretii  (Born.)  Schmitz.  Endosiphonia 
Tìmretii  Moebius  N."  27.  —  Malta,  parassita  sulla  Corallina 
rubens  L.,  ipertrofizzandone  i  cistocarpii  ! 

88.  —  Contarlniay  pessoneliaeformis  Zanard.  —  Gozo,  Xtendi 
alla  marina  ! 

89.  —  Melobesia  pustulata  Lamx,  forma  genuina  Moebius 
N.°  26.  —  Malta,  sulle  Cystoseira,  sui  Savgassum,  sulla  Goral- 


ALGAE 


373 


lina  raheìis  L.  e  sulla  Laiirencia  oMicsa,  a  S.  Paolo  a  mare, 
a  Marsascala  ecc.  ! 

Forma  crinita  Moebius  N.»  26  (nuova  forma  di  cui  Moe- 
bius  dà  una  particolareggiata  descrizione).  —  Malta,  sulla  Cy- 

stoseira  Hoppii  ! 

90.  —  Melobesia  farinosa  Lamx.;  Moebius  N.°  25.  —  Malta, 
^MWAlsicWiin  corallinum,  sulla  Padina  Pavonia  e  sul  Sargas- 
sum  linifoUum  in  vari  luoghi;  comune  sulla  Parfma  a  Marsa- 
musceito  ! 

91.  —  Litiiothamnion  membranaceum  (Esp.)  Fosl.  —  Malta, 
Marsascala  sulle  foglie  di  PosMonia  ! 

92.  —  Lithothamnion  polymorphum  (L.)  Aresch.  —  Malta, 
comune  sulle  conchiglie! 

93.  —  Amphiiroa  rigida  Lamx.;  Moebius  N.°  28.  —  Malta, 
Marsamuscetto,  sulle  roccie  ! 

94.  —  Ampliiroa  cryptartJirodia  Zanard.  Amphiroa  cnjptar- 
throclia  var.  verruculosa  Moebius  N.°  29.  —  Malta,  in  località 
non  notata! 

95.  —  Ampliiroa  Beauvoisii  Lamx.  A.  exilis  Ardissone  Note 
alla  PhycoL  Medit.  N.°  37  p.  12.  —  Malta,  qua  e  là  sulle  roccie, 
a  Marsarmisceito  !  —  Gennaio-Agosto. 

96.  —  Corallina  officinalis  L.;  Moebius  N.°  31.  —  Malta,  co- 
munissima  dappertutto!  In  luogo  non  precisato  (Toscanelli).  — 
Durante  tutto  l'anno. 

Var.  spathuiifera  Kuetz.  —  Malta,  col  tipo! 

97.  —  Corallina  rubens  L.  Jania  rubens  Moebius  N.°  30.  — 
Malta,  comunissima  a  Marsascala  sulla  spiaggia,  e  su  altre  al- 
ghe a  Marsamuscello,  Tigne  ecc.  !  In  luogo  non  precisato  (To- 
scanelli). —  Gennaio-Agosto. 

Phaeophyceae. 

98.  —  Ectocarpus  siliculosus  (Dillw.)  Lyngb.  —  Malta,  Mar- 
samusceiio  ! 

99.  —  Ectocarpus  confervoides  (Roth)  Le  Jolis  ;  Ardissone 
Riv.  delle  Alghe  Medit.  p.  160.  Ectocarpus  spec.  Moebius  N."  43.  — 
Malta,  San  Giuliano,  Marsascala  e  Marsamuscetto  su  altre 
alghe  !  —  Gennaio. 

100.  —  Stypocaulon  scoparium  (L.)  Kuetz,  Sphacelaria  sco- 


374  ALGAE 

payHa  Moebius  N."  44.  —  Malta,  comune  sulle  roccie  a  San  Paolo 
a  ìnare,  Gneina  ecc.l  Gozo,  Xlendi  alla  marina!  —  Gennaio- 
Agosto. 

L'esemplare  di  Malta  veduto  da  Moebius  corrisponde  secondo 
lui  alla  forma  aestìvale  dello  Hauck. 

101.  —  Sphacelaria  cirrhosa  (Roth)  Ag.  var.  cervicornìs 
Ardiss.;  Moebius  N.°  45.  —  Malta,  un  esemplare  sulla  Cystoscira 
concatenata  a  S.  Paolo  a  mare  ! 

102.  —  Coipomenia  sinuosa  (Roth)  Derb.  et  Sol.  Hydrocla- 
thru^  sinuosus  Moebius  N.°  48.  —  Malta,  un  esemplare  fertile 
di  circa  25  mm.,  in  luogo  non  notato  ! 

103.  —  Phyilitis  Fascia  (FI.  Dan.)  Kuetz.  forma  caespitosa 
Ardiss.;  Moebius  N.°  47.  —  Malta,  un  esemplare  fertile,  in  luogo 
non  notato  ! 

104.  —  Scytosiphon  Lomentaria  (Lyngb.)  Endl.;  Moebius 
N.°  46.  —  Malta,  comune  a  Marsamiiscetto,  sporangifera!  — 
Gennaio-Aprile. 

105.  —  Punctaria  latifolia  Grev.  ~  Malta,  comune  sulle 
roccie  a  Marsai.inscetto  !  —  Gennaio. 

106.*  —  Stilophora  rhizodes  (Ehr.)  J.  Ag.  var.  adriatica  J. 
Ag.;  Piccone  Risult.  Algol.  Croc.  Violante  p.  118  e  p.  141.  — 
Malta,  in  luogo  non  indicato  (Toscanelli),  a  due  miglia  ad  E. 
della  punta  N.  E.  di  Malta,  a  m.  80  di  profondità  (D'Albertis).  — 
Settembre. 

107.  —  nilesogloja  mediterranea  J.  Ag.  —  Malta,  comune  a 
San  Paolo  a  ìnare  e  Mistra  a  fior  d'acqua  ! 

108.*  —  Sporochnus  pedunculatus  (Huds.)  Ag.  ;  Piccone  Ri- 
sult. Algol.  Croc.  Violante  p.  120  e  p.  141.  —  Malta,  a  due  miglia 
ad  E.  della  punta  N.  E.  dell'isola,  a  m.  80  di  profondità  (D'Al- 
bertis). —  Settembre. 

109.  —  Dictyota  Fasciola  (Roth)  Lamx.  ;  Piccone  Risult.  Algol. 
Croc.  Violante  p.  118  e  p.  141.  —  Malta,  San  Giuliano  presso 
IttorriX  Due  miglia  ad  E.  della  punta  N.  E.  di  Malta,  alia  pro- 
fondità di  m.  80  (D'Albertis).  Gozo,  A7en^/ alla  marina!  -  Marzo 
e  Settembre. 

110.  —  Dictyota  dicliotoma  Lamx.;  iSloebius  N."  34.  —  Malta, 
comune,  Marsaìnuscello,  Marsascala,  Gran  Porlo  ecc.l  —  Gen- 
naio-Agosto. 

Fronde  piccole  tetrasporangifere  ed  altre  sterili,  queste,  se- 
condo Moebius,  talvolta  ricordano  l'aspetto  di  B.  lati  fotta  Kuetz. 


ALGAE  375 

1 11.  —  Dictyota  linearls  (Ag.)  Grev.  ;  Moebius  N."  35.  —  Malta, 
frequente  nella  prima  zona  a  San  Paolo  a  mare  !  —  Gennaio- 
Febbraio. 

112.  —  Halyseris  polypodioides  (Desf.)  Ag.;  Medlycott  p.  340; 
Moebius  N.o  37.  —  Malta,  comune,  spesso  in  grandi  cespuglietti. 
Renella,  Tigne,  Marsamuscetlo  ecc.  !  In  luogo  non  precisato 
(Toscanelli).  —  Gennaio-Agosto. 

113.  —  Taonia  atomaria  (G.  et  W.)  J.  Ag.  —  Gozo,  Xlendi, 
alla  marina  ! 

114.  —  Padina  Pavonia  Lamx..  Medlycott  p.  339;  Moebius 
N.o  36.  —  Malta,  comunissima  ovunque,  a  fior  d'acqua  e  nella 
prima  zona!  —  Dinante  tutto  l'anno. 

115.  —  Cystoseira  Hoppìi  Ag.  ;  Moebius  N.°  40.  —  Malta, 
gettata  dai  marosi  sulle  spiaggie,  San  Giuliano,  San  Paolo  a 
)nare  ecc.  \  In  luogo  non  [)recisato  (Toscanelli). 

Moebius,  fra  gli  esemplari  che  gli  abbiamo  mandati  ha  distinto 
due  forme.  La  prima  fertile,  quasi  senza  vesicole,  collima  bene 
con  la  figura  e  la  diagnosi  data  dal  Kuetzing  per  C.  barbatula; 
l'altra,  pure  fertile  con  vesicole  grandi  e  numerose,  collima  col 
tipo  di  C.  Hoppìi  dello  stesso  Autore. 

116.  —  Cystoseira  concatenata  Ag.;  Moebius  N."  41.  —  Malta, 
comune  nella  seconda  zona  a  San  Paolo  a  mare,.Gneina,  Mar- 
sascala  ecc.,  raccolta  tanto  allo  stato  fertile  quanto  allo  stato 
sterile,  priva  di  vesicole!  —  Tutto  l'anno. 

117.  —  Cystoseira  abrotanifolia  Ag.  Cysloseira  fimbriata 
Moebius  N.'^  39.  —  Malta,  gettata  dai  marosi  sulla  spiaggia  a 
San  Giuliatw,  San  Paolo  a  mare  ecc.  !  In  località  non  preci- 
sata (Toscanelli). 

1 18.  —  Cystoseira  mediterranea  Sauv.  —  Gozo,  Xlendi  alla 
marina  ! 

119.*  —  Cystoseira  Abies-marina  (Gmel.)  Ag.  Cystoseiì^a 
{Pìujllacantha)  Montagnei  Piccone  Risult.  Algol.  Croc.  Violante 
p.  141.  —  Malta,  due  miglia  ad  E.  della  punta  N.  E.  di  Malta, 
a  m.  80  di  profondità  (D'Albertis).  —  Settembre. 

120.  —  Cystoseira  amentacea  Bory.  ;  Moebius  N.°  42.  —  Malta, 
comune,  Forte  Manuel,  San  Giuliano  ecc.  !  —  Gennaio-Agosto. 

121.  —  Sargassum  linifolium  (Turn.)  Ag.;  Moebius  N.^  38.  — 
Malta,  frequente  sulle  spiaggie  in  particolare  d'inverno  dopo 
mar  grosso,  Marsamuscetlo,  Tigne,  BaTiar-il-ciali  ecc.  ! 


376  ALGAE 

Var.  salicìfolium  J.  Ag.  —  Malta,  col  tipo! 

122.  *  —  Sargassum  Hornschuchii  Ag.  ;  Piccone  Risult.  Algol. 
Croc.  Violante  p.  122  o  p,  141.  —  Malta,  due  miglia  ad  E.  della 
punta  N.  E.  di  Malta  alla  profondità  di  ra.  80  (D'Albertis).  — 
Settembre. 

Oss.  —  Sargassum  bacciferum  (Tum.)  Ag,  ;  Medlycott  p.  340; 
CG.  Atti  Congr.  Genova  p.  177. 

Medlycott  dice  che  questa  ben  nota  alga  del  Gulf-stream  viene 
sospinta  dai  venti  e  dalle  correnti  dell'Atlantico  fin  sulle  coste  di 
Malta  dove  si  trova  di  frequente  rigettata  dal  mare  nel  fondo 
delle  baie.  Crediamo  però  che  l'indicazione  di  Medlycott  debba 
riferirsi  al  Sargassum  linìfolium,  che  è  specie  Mediterranea 
diffusissima  e  che,  in  talune  varietà  può,  di  prima  impressione, 
simulare  il  S.  bacciferum.  Questo  non  venne  mai  osservato  con 
sicurezza  nel  Mediterraneo. 

Fuous  serratus  è  citato  da  Gulia  Repert.  bot.  p.  27  e  ripor- 
tato da  CG.  Atti  Congr.  Genova  p.  177  come  trovato  sulle  coste 
di  Malta,  e  secondo  Gulia  sarebbe  chiamato  in  Maltese  Habah  il 
boTiar.  Il  Fncus  serrahish.  però  essendo  un'alga  prettamente 
oceanica,  riteniamo  che  si  tratti  di  errata  determinazione. 

Characeae.* 

123.  —  Chara  fragilis  Desv.;  CG.  Nat.  Malt.  p.  8  et  Atti  Congr. 
Genova  p.  177;  Gulia  fil.  Bull.  Soc.  bot.  it.  1909  p.  68.  —  Malta, 
Gneina,  nelle  acque  stagnanti  ! 

124.*  —  Chara  vulgarlsL.;  Gulia  fìl.  loc.  cit.  —  Malta  e 
Gozo,  comune  nelle  acque  stagnanti  (sec.  Gulia  fil.). 

125.  —  Chara  foetjda  Al.  6r.  forma  subinermis  j3  longebrac- 
teata  Al.  Br.  (Formiggini  determinavit).  —  Nelle  acque  sta- 
gnanti 0  dal  corso  lento,  Malta,  Ghirghenti  !  Gozo,  Cala  Dileira  ! 

126.  —  Chara  gymnophylla  Al.  Br.  (Formiggini  determ.).  — 
Nelle  acque  dal  corso  lento,  Malta,  San  Paolo  a  mare,  Imia- 
Tileb  !  Gozo,  Cala  Dileira,  Ramla  ! 


1   Alcune  Caracee  i-accolte  da  noi,  e  una  raccolta  da  Duthie,  sono 
state  studiate  dal  sig.  Formiggini.   Chava  fraffUis,  C.  vu'garis  e  Ni- 
iella  flexilis  di  cui  non  abbiamo  esemplari,    furono   determinate   da 
Gulia  padre,  e  trovansi  riportate   in   Gulia   figlio   in  «  Lo  Caracee 
Maltesi  ». 


ALGAE  377 

127.  —  Nitella  flexilis  Ag.  ;  Ca.  Atti  Congr.  Genova  p.  177; 
Gulia  fil.  loc.  cit.  —  Malta,  nelle  acque  delle  valli,  qua  e  là! 
Gozo,  il  Lunziata  (sec.  Gulia  fil.). 

128.  —  Tolypella  nidifica  (MiiUer)  v.  Leonh.  a  condensata 

Al.  Br.  (Formiggini  detenn.).  —  Malta,  nelle  acque  stagnanti 
presso  Nasciar  (Duthie).  Gozo,  Cala  DùelraX 

Chlorophyceae. 

129.  —  Vaucheria  terrestris  Dilhv.  —  Malta,  fossi  a  Valletta, 
e  sulla  terra  umida  a  Casal  Attardi  —  Febbraio. 

130.  —  Vauclieria  repens  Hass.  —  Malta,  ImtaTileh,  Marsa, 
sulla  terra  umida  salmastra,  formando  cuscinetti  di  un  verde 
scuro  !  —  Gennaio. 

131.  —  Vaucheria  sessilis  (Vauch.)  DG.  —  Malta,  comune 
nelle  acque  dolci  mosse  ! 

132.  —  Caulerpa  prolifera  (Forsk.)  Lamx.  ;  Derbès  et  Solier 
p.  4;  Ardissone  Phycolog.  Mediterr.  II  p.  167  et  Note  alla  Phycol. 
Medit.  N.°  56  p.  14;  Moebius  N°  52.  —  Malta,  comunissima  nella 
seconda  zona,  Marsamuscetto,  Gro.n  Porto  !  In  luogo  non  pre- 
cisato (Cadet  de  Fontenay  sec.  Derbès  e  Solier).  —  Tutto  l'anno. 

133.  —  Derbesia  Lamourouxii  Solier  ;  Moebius  N.»  50.  — 
Malta,  comunissima  a  fior  d'acqua,  Marsamuscetto\  In  luogo 
non  precisato  (Toscanelli).  —  Aprile. 

134.*  —  Bryopsis  duplex  De  Not.  —  Malta,  in  luogo  non  no- 
tato (Toscanelli). 

135.  —  Bryopsis  cupressoides  Lamx.  ;  Moebius  N.«  49.  — 
Malta,  comune  a  fior  d'acqua  e  nella  prima  zona,  Marsamu- 
scetto, Marsascala,    Gran  Porto  !  —  Gennaio-Aprile. 

136.  —  Bryopsis  muscosa  Lamx.  —  Malta,  San  Paolo  a 
mare  ! 

137.  —  Bryopsis  piumosa  Ag.  —  Malta,  comune  in  pozze 
d'acqua  marina  e  a  fior  d'acqua,  Marsamuscetto  !  —  Gennaio. 

138.  —  Codium  Bursa  (Cabr.)  Ag.  —  Malta,  frequente  sulla 
spiaggia  rigettato  dai  marosi,  Marsascala,  Marsamuscetto  l  — 
Gennaio-Marzo. 

139.  —  Codium  tomentosum  Stackh.;  Medlycott  p.  339;  Moe- 
bius N.°  53.  —  Malta,  frequente  rigettato  dai  marosi,  Marsa- 
tnuscetto,  Gran  Porto  ecc.  !  —  Gennnaio-Marzo. 


378  ALGAE 

140.  —  Phyllosiphon  Arisari  Kuhn.  —  Malta,  sulle  foglie  di 

Arisariim  vìUgare  ! 

141.  —  Halimeda  Tuna  Lamx.  :  Piccone  Risult.  Algol.  Croc. 
Violante  p.  114  et  p.  141.  —  Malta,  qna.  e  \k  di  Marsanmscelto 
e  a  San  Paolo  a  mare\  Un  frammento  di  inusitata  grandezza 
fu  raccolto  presso  Malta,  durante  le  crociere  del  Violante  (D'Al- 
bertis).  —  Luglio-Settembre. 

142.  --  Udotea  Desfontainii  Decne.  ;  Piccone  Risult.  Algol. 
Croc.  Violante  p.  115  et  p.  141.  —  Malta,  frequente  e  spesso 
in  grandi  esemplari  nella  prima  zona,  Marsascala,  San  Paolo 
a  mare,  Marsaìnusceito  !  Un  esemplare  dragato  a  80  m.  di 
profondità  presso  Malta  (D'Albertis)  !  —  Gennaio-Aprile  e  Set- 
tembre. 

143.  —  Anadyomene  stellata  Ag.;  Moebius  N.**  54;  Ardissone 
Note  alla  Phycol.  Medit.  N."  57  p.  14.  —  Malta,  sulle  Cystoseira 
rigettate  dai  marosi  a  San  Giulianol  —  Gennaio. 

144.  --  Slphonocladus  Psyttaliensis  Schmitz;  a)  et  &)  Moe- 
bius N.°  51.  —  Malta,  in  località  non  notata! 

Moebius  distingue  tra  gli  esemplari  Maltesi  due  forme  diverse, 
entrambi  sterili. 

145.  —  Cladophora  glomerata  (L.)  Kuetz.  —  Malta,  tlied  il 
Kleigìia  in  acqua  dolce  lentamente  corrente  ! 

Forma  flavescens  (Ag.)  Rab.  —  Malta,  in  acqua  salsa 
sulle  roccie,  a  Marsascala  e  Marsamuscelto  ! 

146.  —  Cladophora  crystallina  Kuotz.;  Moebius  N.°  61.  — 
Malta,  in  località  non  notata  ! 

147.  —  Cladophora  heterocladia  Kuetz.  —  Malta,  GTiain  Ra- 
sul.  San  Paolo  a  mare  in  acqua  dolce,  comune.  Filamenti  ar- 
ricciati !  —  Maggio. 

148.  —  Cladophora  crlspata  (Rotti)  Kuetz.  —  Malta,  Fiddien 
in  acqua  lentamente  corrente  !  —  Maggio. 

149.  —  Cladophora  fracta  (Dillw.)  Kuetz.  —  Malta,  ImtaTileì), 
con  la  forma  seguente  a  Notabile  !  —  Aprile. 

Forma  gossypina  (Drap.)  Rab.  —  Malta,  GTiain  TuffìTia, 
ImtaTrlel)  !  —  Febbraio-Aprile. 

150.  —  Cladophora  insignis  (Ag  )  Kuetz.  —  Malta,  Boschetto 
in  una  vasca  !  —  Febbraio. 

151.  —  Cladophora  catenata  (Ag.)  Ardiss.  —  Malta,  San 
Paolo  a  mare  ! 


AI.GAE  379 

152.  —  Cladophora  Bertolonii  Kuetz.  —  Malta,  comune  sulle 
roccie  sott'acqua,  Forte  Maniiell  —  Aprile. 

Var.  hamosa  (Kuetz.)  Ardiss.  —  Gozo,  Xlenclì  alla  ma- 
rina ! 

153.  —  Cladophora  nitida  Kuetz.  —  Malta,  in  località  non 
notata  ! 

154.  —  Cladophora  Neesiorum  Kuetz.;  Moebius  N."  62.  — 
Malta,  in  luogo  non  notato,  un  cespitulo  di  circa  2  Va  cm.  assai 
simile,  secondo  Moebius,  al  disegno  delle  Tabulae  Fbycologicae  ! 

155.  —  Cladophora  penicillata  Kuetz.  —  Malta,  comune  presso 
il  molo  di  Pietà  e  a  Sa  Maisonl  —  Gennaio-Febbraio. 

156.  —  Cladophora  prolifera  Kuetz.  —  Malta,  qua  eia,  Re- 
nella, MarsaìnHScelto\  —  Gennaio-Agosto. 

157.  —  Cladophora  utriculosa  Kuetz.  —  Malta,  comune,  Mar- 
samuscetto,  Ittorri,  San  Giuliano,  Forte  ManuelX  —  Aprile- 
Agosto. 

158.  —  Rhizoclonium  hieroglyphicum  (Ag.)  Kuetz.  emend. 
Stockm.  —  Malta,  Ùied  GTiomor  in  pozze  d'acqua  piovana,  Ar- 
gotti  nella  serra,  Boschetto  in  una  vaschetta! 

159.  —  Rhizoclonium  riparium  (Roth)  Harv.  —  Gozo,  Xlendi 
alla  marina  ! 

160.  —  Chaetomorpha  gracilis  Kuetz.;  Moebius  N.**  59.  — 
Malta,  in  luogo  non  notato  ! 

Questa  specie,  a  dire  dello  Hauck,  non  era  stata  raccolta  finora 
se  non  nell'Adriatico. 

161.  —  Chaetomorpha  tortuosa  Kuetz.;  Moebius  N.^  58.  — 
Malta,  non  comune,  Renella,  Forte  Manuel  \  —  Aprile. 

162.  —  Chaetomorpha  aerea  Kuetz.  —  Malta,  frequente  a 
fior  d'acqua  sulle  roccie,  San  Paolo  a  mare  !  —  Gennaio-Marzo. 

163.  —  Chaetomorpha  Unum  (Mueller)  Kuetz.;  Moebius 
N.o  60.  ~  Malta,  frequente  in  begli  esemplari  nelle  peschiere  a 
Mar  sa  scirocco,  Marsa  e  San  Paolo  a  mare;  trovata  anche  sul 
Sargassum  linifolium  ! 

Moebius  distingue  fra  gli  esemplari  da  noi  mandatigli  sul  Sar- 
gassum linifoliam  due  forme,  corrispondenti  Tuna  alla  Cìi.  Li- 
num  di  Hauck,  l'altra  alla  Ch.  chloroiica  dello  stesso  Hauck, 
che  Ardissone  riunisce  alla  Ch.  Linum. 

164.  —  Coleochaete  orbicularis  Pringsh.  —  Malta,  Marsa 
e  «San  Paolo  a  mare,  comune! 


380  ALGA E 

165.  -  Coleochaete  scutata  Bréb.  —  Malta,  trovata  col  Rhi- 
zoclonium  una  sola  volta  nella  g7^an  serra  dì  Argotti  in  una 
vaschetta  ! 

166.  —  Entocladia  virldis  Reinke;  Moebius  N."  63.  —  Malta, 
sopra  Cerammin  slrictam,  Griffilhsia  furceUata  ed  Heiero^i- 
lihonia  Wurdemanìii  ! 

167.  —  Phaeophila  floridearum  Hauck  ;  Moebius  N.°  64.  — 
Malta,  sui  rami  più  grossi  di  Ceramium  sp.  e  di  Polysiphonia 
opaca  ! 

168.  —  Ulva  Lactuca  (L.)  Le  Jol.;  Zerapha  p.  77;  GD,  p.  XIII; 
Gulia  Repert.  bot.  p,  29  et  Repert.  St.  Nat.  p.  209;  forma  lapa- 
thifolia  Hauck.  Ulva  Lactuca  var.  e.  Lactuca  Moebius  N.°  55. 
Ulva  latissima  Gulia  Repert.  bot.  p.  29.  —  Malta,  comunissima 
tutto  l'anno  dappertutto  nella  prima  zona  !  (Indicata  anche  dallo 
Zerafa  e  dalla  Toscanelli).  Gozo,  Xlendi  sulle  Cijstoseiraì 

Forma  rigida  Ardiss.  Ulva  Lactuca  var.  a.  rigida  Moebius 
N."  55  {■=  U.  Lactuca  forma  genuina  Hauck).  —  Malta,  col 
tipo,  ma  meno  comune! 

169.  —  Enteromorpha  intestinaiis  (L.)  Link.  Ulva  intestina- 
lis  Zerapha  p.  77;  GD.  p.  XIII;  Gulia  Reprt.  bot.  p.  29.  —  Malta, 
comune,  Foìie  ManuelX  —  Gennaio. 

Forma  cylindracea  J.  Ag.  —  Malta,  Marsa,  abbondante 
sul  terreno  umido  e  inondato  salmastro!  —  Gennaio-Marzo. 

170.  —  Enteromorpiia  Linza  (L.)  J.  Ag.  Ulva  Enteromorpha 
var.  lanceolata  Moebius  N.«  56.  U.  lAnza  Gulia  Repert.  bot. 
p.  29.  —  Malta,  qua  e  là,  Marsamuscetlo,  Forte  Mamcelì  In 
località  non  precisata  (Toscanelli).  —  Aprile-Agosto. 

171.  —  Enteromorplia  compressa  (L.)  Grev.  Ulva  Entero- 
Tnor^pha  var.  compressa  Moebius  N.°  56.  —  Malta,  comunissima, 
Marsamuscetfo,  Gran  Porto  ecc  !  —  Gennaio-Agosto. 

172.  —  Enteromorpha  clatlirata  (Roth)  .J.  Ag.  Ulva  clathrata 
Moebius  N.°  57.  —  Malta,  a  Marsamuscetto  e  a  San  Paolo  a 
marel  —  Gennaio-Marzo. 

173.  —  Enteromorptia  salina  Kuetz.  —  Malta,  San  Paolo 
a  m,are  ! 

Oss.  —  Le  Ulve  e  le  Enteromorfe  in  genere  sono  dette  dai 
Maltesi  Ilass  il  baTiar. 

174.  —  Microspora  fontinalis  (Berk.)  De  Toni.  —  Malta,  Pùa- 
les  in  un  serbatoio  d'acijua!  —  Settembre. 


ALGAE  381 

175.  —  Protococcus  viridis  Ag.  ;  CG.  The  vegetation  of  the 
house  ferraces  of  Malta  p.  342.  —  Malta,  sui  terrazzi  delle  case  I 

176.  —  Pleurococcus  tectorum  Trevis.  ;  CG.  The  veget.  house 
terraces  p.  342.  —  Malta,  sui  terrazzi  delle  case! 

177.  —  Pleurococcus  vulgaris  Menegh.;  CG.  The  veget.  house 
terraces  p.  342.  —  Malta,  sui  terrazzi  delie  case  ! 

178.  —  Protosiphon  botryoides  (Kuetz.)  Klebs.  —  Malta,  fre- 
quente sulla  terra  umida  nei  campi  e  giardini  ! 

179.  —  Chlorochytrlum  Lemnae  Cohn.  —  Malta,  pozze  umide 
sulle  roccie,  Ùiecl  Incita  sul  Nostoc  commune  Vauch.  (nuova 
matrice)  ! 

180.  —  Chlamydomonas  Pertyl  Gorosch.  —  Malta,  in  una 
vasca  ad  ArgoUi  ! 

Zygophyceae. 

A.  Desmidieae. 

181.  —  Cosmarium  Meneghini!  Bréb.  —  Malta,  fra  altre  alghe 
in  uno  stillicidio  sul  bastione  sotto  VallettaX 

B.  Zygnemaceae. 

182.  —  Zygnema  pectinatum  (Vauch.)  Ag.  —  Malta,  Ified  il 
GTiasel,  dove  ricuopre  le  piante  nelle  pozze  d'acqua  piovana  !  — 
Con  spore  in  Marzo. 

183.  —  Spirogyra  varians  (Hass.)  Kuetz.  —  Malta,  tJiecl-il- 
KleigTia,  nelle  acque  lentamente  correnti  ! 

C.  Diatoìnaceae. 

184.  *  —  Hyalodiscus  stelliger  Ball,  ;  Tempere  et  Peragallo 
Diatomées  du  Monde  entier,  1*  édiz.  p.  224  N.°  461  ;  2^  édiz.  p.  422 
N.°  875.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (secondo  Tempere  e  Pe- 
ragallo). 

185.  *  —  Podosira  ambigua  Grun.  ;  Terap.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

186.*  —  Podosira  hormoides  Montagne;  Temp.  et  Per.  loc. 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

187. *  —  Pyxidicula  mediterranea  Grun.;  Temp.  et  Per.  loc. 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 


382  ALGAE 

188.*  —  Coscinodiscus  radiatus  Ehr.  ;  Temp.  et  Per.  loc. 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

189.*  —  Coscinodiscus  excentricus  Ehr.;  Temp.  et  Per.  loc. 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

190.*  —  Coscinodiscus  nitidus  Gì  eg.  ;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

191.*  —  Coscinodiscus  concavus  Greg.  ;  Temp.  et  Per.  loc. 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

192.  *  —  Actinoptychus  splendens  Ralfs;  Temp.  et  Per.  loc. 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

193.  *  —  Actinoptychus  undulatus  (Ball.)  Ralfs;  Temp.  et  Per. 
loc.  cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

194.*  —  Actinocyclus  Etirenbergii  Ralfs;  Temp.  et  Per.  loc. 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

195.  —  Biddulpliia  pulchella  Gray.  ;  Moebius  N.^  70;  Temp.  et 
Per.  loc.  cit.  —  Malta,  sulla  Basya  Arbuscula  e  su  altre  alghe 
mai-ine  (sec.  T.  e  P.).  Gozo,  Xleyidil 

196.*  —  Cerataulus  Smithii  Ralfs;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

197.*  —  Triceratium  antediluvianum  Ehr.;  Temp.  et  Per.  loc. 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

198.*  —  Triceratium  Shadboldtianum  Grev.  —  Malta,  sulle 
alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

199.  *  —  Crammatopliora  macilenta  Ehr.;  Temp.  et  Per.  loc. 
cit.  — Malta,  sulle  alghe  mai'ine  (sec,  T.  e  P.). 

200.  —  Crammatopliora  oceanica  Ehr.  forma  vulgaris  Grun. 
—  Malta,  sulle  alghe  marine  a  San  Paolo  a  mare  ! 

Var.  nodulosa  Grun.  —  Gozo,  Xlendil 
Var.  minuscula  Perag.  —  Gozo,  Xlendi  ! 

201.  —  Crammatopliora  marina  Lyngb.;  Moebius  N.»  71  ;  Temp. 
et  Per.  loc.  cit.  —  Malta,  sulla  Dasija  Arbuscula  !  e  su  altre 
alghe  marine  (sec.  T.  e  P.).  Gozo,  Xlendil 

202.  —  Grammatophora  gibberula  Kuetz.  —  Gozo,  Xlendi  ! 

203.  —  Grammatophora  serpentina  Ehr.  ;  Temp.  et  Per. 
loc.  cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.).  Gozo, 
Xlendi  ! 

204.  —  Rhabdonema  adriaticum  Kuetz.;  Temp.  et  Per.  loc. 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.).  Gozo,  Xleìidil 

205.  —  Striatelia  delicatuia  Kuetz.;  Temp.  e*  Per.  loc.  cit.  — 


ALGAE  383 

MbIìq,,  Marsaììiusceitol  (Indicata  anche  sulle  alghe  marine  da 
T.  e  F.)- 
208.  —  Licmophora  flabellata  Ag.  —  Gozo,  A7en(^i!  alla  marina! 

207.  —  Licmophora  dalmatica  Kuetz.  —  Malta,  Marsamu- 
scetlo  ! 

Var.  tenella  Kuetz.  —  Malta,  MarsamusceltoX 

208.  *  —  Licmophora  gracilis  Ehr.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

209.  —  Licmophora  communis  (Heib.)  Grun.  —  Malta,  San 
Paolo  a  marel 

210.  —  Licmophora  Lyngbyei  (Kuetz.)  Grun.  var.  elongata 
Gran.  —  Gozo,  Xlencli  alla  marina! 

Var.  minor  Grun.  —  Gozo,  Xlendi  alla  marina! 

211.  —  Climacosphaenia  elongata  Bail.  —  Malta,  Mat^samu- 
scelto,  San  Paolo  a  mare  ! 

212.  —  Fragilaria  brevistriata  Grun.  var.  pusilla  Grun.  — 
Malta,  Pùales  ! 

213.  —  Synedra  affinis  Kuetz.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  —  Malta, 
sulle  alghe  di  mare,  a  San  Paolo  a  marel  (Indicata  anche  da 
T.  e  P.). 

Var.  graciiìs  Grun.  —  Gozo,  Xlendi  alla  mai-ina  ! 

214.*  —  Synedra  Baculus  Greg.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P,). 

215.  —  Synedra  crystallina  (Ag.)  Grun.  —  Gozo,  Xlendi  alla 
marina! 

216.*  —  Synedra  formosa  Kuetz.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit,  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

217.*  —  Synedra  fulgens  W.  Sm.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

218.  —  Synedra  robusta  Ralfs  ;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  —  Malta, 
sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.).  Gozo,  Xlendil 

219.*  —  Synedra  undulata  Greg.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

220.  *  —  Epithemia  Musculus  Kuetz.  ;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

221.*  —  Homoeocladia  Vidovichii  Grun.;  Temp.  et  Per.  loc. 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

222.*  —  Homoeocladia  sigmoidea  W.  Sm.;  Temp.  et  Per.  loc. 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 


384  ALGAE 

223.*  —  Nitzschia  panduriformis  Greg.;  Terap.  et  Per.  loc. 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

224.*  —  Nitzschia  Sygtna  W.  Sm.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

225.  —  Nitzschia  Denticula  Grun.  —  Malta,  Pi'tales  ! 

226.*  —  Nitzschia  spathuiifera  Grun.;  Temp.  et  Per.  loc. 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

227.*  —  Nitzschia  (Bacillaria)  paradoxa  Gmel.  —  Malta, 
sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

228.  —  Hantzschia  Amphioxys  (Ehr.)  Grun.  —  Malta,  Ghir- 
ghenti  sulle  roccie  umide!  Gozo,  Xlendil  —  Marzo-Aprile. 

229.  —  Podocystis  adriatica  Kuetz.;  Moebius  N.°72;  Temp. 
et  Per.  loc,  cit.  —  Malta,  sulla  Lasya  Arbusculal  e  sopra  altre 
alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

230.  —  Surirella  fastuosa  Lhr.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.).  Gozo,  Xlendil 

231.*  —  Surirella  Gemma  Ehr.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

232.  —  Surirella  ovalis  Bréb.  —  Malta,  stillicidio  sul  bastione 
sotto  Valletta  con  altre  alghe! 

233.  *  —  Campylodiscus  decorus  Bréb.  ;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

234.*  —  Campylodiscus  Ralfsii  W.  Sm.;  Temp.  et  Per.  loc. 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

235.*  —  Campylodiscus  samoensis  Grun.;  Temp.  et  Per.  loc 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

236.*  —  Campylodiscus  Thuretii  Bréb.;  Temp.  et  Per.  loc. 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

237.*  —  Achnanthes  longipes  Ag.  ;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

238.  —  Achnanthes  subsessilis  Kuetz.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit. 
—  Malta,  Pnales  in  un  serbatoio  d'acqua  !  —  Settembre. 

239.  —  Cocconeis  pellucida  Hantzsch.  —  Gozo,  Xlendi  alla 
marina  ! 

240.  *  —  Cocconeis  pseudomarginata  Greg.;  Temp.  et  Per.  loc. 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

241.  —  Cocconeis  Scutellum  Ehr.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit. — 
Malta,  San  Paolo  a  mareX  (indicata  pure  da  T.  e  P.).  Gozo, 
Xlendi  ! 


ALGA E  385 

242.  —  Cocconels  molesta  Kuetz.  —  Malta,  sulle  Chaelomor- 
pha  a  San  Paolo  a  inaile,  nelle  peschiere  a  Marsascirocco  e 
sopra  Polysiphonia  opaca  sulla  spiaggia  di  Marsascala  !  — 
Luglio 

Var.  crucifera  Grun.  —  Malta,  sulla  Polysiphonia  opaca  ! 

243.  —  Cocconeis  Pediculus  Ehr.  —  Malta,  sulla  Cladophora 
heterociadia  Kuetz.  a  GTiain  Rasul  e  a  San  Paolo  a  mare  !  — 

Maggio. 

244.*  —  Cocconeis  dirupta  Greg.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

Var.  flexeila  Greg.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  —  Malta,  sulle 
alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

245.  *  —  Cocconeis  Crevillei  W.  Sm.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

246.  *  —  Orthoneis  binotata  Rop.  ;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

247.  —  Ortlionels  splendida  Grun.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.).  Gozo,  Xlendi  alla  ma- 
rina ! 

248.  *  —  Mastogloja  apiculata  Grun.  ;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

249.*  —  Mastogloja  bisulcata  Grun.  var.  corsicana  Grun.; 
Temp.  et  Per.  loc.  cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

250.*  —  Mastogloja  ovata  Grun.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

251.*  —  Mastogloja  quinquecostata  Grun.;  Temp.  et  Per. 
loc.  cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

252.  *  ~  Scoliopleura  tumida  Bréb.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

253.*  —  Amphiprora  lepidoptera  Greg,;  Temp.  et  Per.  loc. 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

254.  —  Amphora  Proteus  Greg.  —  Gozo,  Xlendi  sulle  alghe 
marine  ! 

255.  —  Amphora  veneta  Kuetz.  —  Gozo,  Xlendi  sulle  alghe 
marine  ! 

256.*  —  Amphora  crassa  Greg.;  Temp.  et  Per.  loc,  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P,), 

257.*  —  Amphora  granulata  Greg,;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.), 

S.  SOiiiiiEK  et  Caruana  Gatto.  —  Flora  Melitensis  nova.  25 


386  ALGAE 

258.*  —  Amphora  lineata  Gveg.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

259,*  —  Amphora  marina  W.  Sm.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

260.*  —  Ampliora  obtusa  W.  Sm.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

261.*  —  Ampliora  arenaria  Donk.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

262.  —  Amphora  costata  W.  Sm.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.).  Gozo,  Xlendi  alla  marina  ! 

263.  —  Berlieleya  micans  (Lyngb.)  Grunow.  -  Malta,  Mar- 
sainuscetio  !  ■ 

264.*  —  Rhoicosigma  oceanicum  H.  Perag.;  Temp.  et  Per. 
loc.  cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

265.*  —  Pleurosigma  balticum  W.  Sm.;  Temp.  et  Per.  loc. 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

266.*  —  Pleurosigma  decorum  W.  Sm.;  Temp,  et  Per.  loc. 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

267.*  —  Pleurosigma  rigidum  W.  Sm.;  Temp.  et  Per.  loc. 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

268.  —  Trachyneis  aspera  (Ehr.)  deve;  Temp.  et  Per.  loc. 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.).  Gozo,  Xlendi \ 

269.  —  Rhoicosphaenia  curvata  Grun.  —  Malta,  sulla  Cla- 
dophora  helerocladia  a  GTiain  Rasai,  a  San  Paolo  a  mare  ! 

270.  —  Comphonema  angustum  Kuetz.  —  Gozo,  Xlendi  sulle 
alghe  marine  ! 

271.  —  Comphonema  oiivaceum  Ehr.  var.  vulgare  Gran.  — 
Malta,  Pnales  !  Gozo,  Xlendi  sulle  Cijsioseiva  ! 

Forma  typica.  —  Gozo,  con  la  precedente! 

272.  —  Comphonema  subramosum  Kuetz.  — -  Gozo,  Xlendi 
sulle  alghe  marine  ! 

273.  —  Cymbella  affinis  Kuetz.  —  Malta,  San  Paolo  a  mare 
sulle  alghe  marine! 

274.*  —  Navicula  Apis  Donkin;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

275.*  —  Navicula  aspera  Ehr.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

276.*  —  Navicula  Bombus  Ehr.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 


ALGAE 


387 


277.  *  —  Navicala  Crabro  Ehr.;  Terap.  et  Per.  loc.cit.  —  Malta, 
sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

278.*  —  Navicula  didyma  Kuetz.;  Temp.  et  Per.  loc.cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

279.*  —  Navicula  formosa  Greg.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

280.*  —  Navicula  fusca  W.  Sm.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

281.*  —  Navicula  gemina  Kuetz.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

282.  *  —  Navicula  gemmatula  Grun.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

283.*  —  Navicula  kamorthensis  Grun.;  Terap.  et  Per.  loc. 
cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

284.  —  Navicula  Liber  W.  Sm.;  var.  tenuistrlata  Perag.  — 
Gozo,  Xlendi  alla  marina! 

285.*  —  Navicula  lineata  Donk.;  Temp.  e  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

286.*  —  Navicula  littoralis  Donk.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle,  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

287.  *  —  Navicula  Lyra  Ehr.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  —  Malta, 
sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

288.  —  Navicula  mutica  Kuetz.  Far.  productaGrun.  —  Malta, 
fra  altre  alghe  in  uno  stillicidio  sul  bastione  sotto  Valletta  ! 

289.*  —  Navicula  nitescens  Greg.  var.  stricta  Perag.;  Temp. 
et  Per.  loc.  cit.  —  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

290.*  —  Navicula  notabilis  Giev.  var.  expleta  Perag.;  Temp. 
et  Per.  loc.  cit.  —-  Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

291.*  —  Navicula  Pandura  Bréb.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

292.*  —  Navicula  Pupula  A.  S.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

293.  —  Navicula  Smithii  Bréb.;  Terap.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  et  P.).  Gozo,  Xlendi  alla 
raarina  ! 

294.*  —  Navicula  splendida  Greg.;  Terap  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.). 

295.*  —  Navicula  vetula  A.  S.  var.;  Temp.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  raarine  (sec.  T.  e  P.). 


388  ALGAE,    FUNGI 

296.  —  Stauroneis  acuta  W.  Sm.;  Tenip.  et  Per.  loc.  cit.  — 
Malta,  sulle  alghe  marine  (sec.  T.  e  P.).  Gozo,  Xlendi,  alla 
marina  I  ^ 


FUNGI.  2 

Teleomycetae. 

Hymeniales. 

Agaricaceae. 

I,  —  Lepiota  clypeolaria  (Bull.)  Quél.;  Sacc.  II,  1.  —  Malta, 
sulla  terra  umida,  nella  gran  serra  a  S.  Antonio  !  —  Aprile. 
—  Armillaria  Citri  (Inzenga)  Sacc.  Agaricus  Cibn  Borg 
Il  Biedja  etc.  p.  66.  —  La  presenza  a  Malta  di  questa  specie  tro- 
vata una  sola  volta  in  Sicilia,  merita  conferma,  e  quindi  non  la 
numeriamo. 


1  Nella  I*  ediz.  a  pag.  35  N.°  84  delle  Diatomées  du  Monde  entier 
di  Tempere  o  Peragallo  si  riporta  l'analisi  di  un  giacimento  diato- 
mifero  fossile  d'acqua  dolce  proveniente  da  Malta.  Non  è  per  altro 
indicata  la  località  precisa  di  quel  giacimento,  né  da  chi  fu  trovato. 
Per  sola  ragione  di  esattezza  bibliografica  si  riferisce  qui  sotto 
l'elenco  dello  forme  : 

Anìpliora  Pedieulus  Grun.,  Cocconeis  Placentula  Kuetz.,  Cymhella  ci- 
stilla  Hempr.,  C.  cuspidata  Kuetz.,  C.  helvetica  Kuetz.  var.,  C.  lanceo- 
lata E.,  C.  turgidula  Grun.,  Encyonema  caespitosum  Sm.  var.,  Epithe- 
mia  turgida  Kuetz.,  E.  Sorex  Kuetz.,  E.  Zebra  K.,  Fragilaria  construens 
YRV,  puniilaGrìin.,  F.  mutabili^  Gmn.,  Gomphoìiema  angustatuniGrnn., 
G.  Brebissonii  Kuetz.,  G,  capitatum  Ehr.  forma  curia,  G.  clavatum 
Ehr.,  G.  montanum'EiliY.,  Melosira  crenulata  (Ehr.)  Kuetz.  var.  ienuis 
Kuetz.,  M.  granulata  (Ehr.)  Ralfs  var.  proaera  Grun.,  Navicula  Ba- 
cilluvi  Ehr.,  N.  elliptica  Kuetz.,  N.  exigua  Greg.,  N.  Gastrum  Ehr., 
N.  Placentula  Ehr.,  N.  Pupilla  Kuetz.,  N.  veneta  Kuetz.,  Stephano- 
disGus  Astraea  Grun.  et  var.  minutula  (Kuetz.)  Grun.,  Synedra  Ulna 
(Nitzsch)  Ehr.  et  var.  longissÌ7na  {W.  Sax.)  Grun.,  Tabellariaflocculosa. 
(Roth)  Kuetz. 

^  I  funghi  raccolti  per  la  più  gran  parte  da  uno  di  noi  (CG.)  e 
dal  Dottor  Giovanni  Borg  nelle  Isole  Maltesi  sono  stati,  meno  po- 
chissime eccezioni,  determinati  dal  chiaro  Prof.  P.  A.  Saccardo,  il 
quale  diede   contezza  degli  stessi   in  una   pubblicazione   divisa  in 


FUNGI  389 

2.  —  Lepiota  nympharum  (Kalchbr.)  Karst.  —  Malta,  un 
esemplare  nel  giardino  del  Prof.  T.  Zammit  in  Sliema  !  —  Feb- 
braio. 

3.  —  Armillaria  mellea  (Vahl)  Quél.  —  Malta,  circa  60  indi- 
vidui gregari  su  di  un  vecchio  tronco  di  Eriobotrija  Japonica  al 
Boschetto  !  Altri  25  individui  su  di  un  vecchio  tronco  di  Stepha- 
noiis  florWunda  a  S.  Antonio  (Borg  !).  —  Novembre-Dicembre. 

4.  —  Tricholoma  terreum  (Schaff.)  Quél.;  Sacc.  Ili,  1.  — 
Malta,  frequente  sotto  i  pini.  Boschetto  !  —  Novembre-Gennaio. 

5.  —  Tricholoma  resplendens  (Fr.)  Karst.;  Sacc.  Ili,  2.  — 
Malta,  alcuni  individui  sulla  terra  umida  in  Argottil  Sotto  i 
pini  al  Boschetto  (Borg!).  —  Gennaio. 

6.  —  Collybia  nigrescens  Quél.;  Sacc.  I,  3.  —  Malta,  su  terra 
umida  in  luogo  non  notato!  —  Luglio. 

7.  —  Omphalia  pseudo-androsacea  (Bull.)  Gill.;  Sacc.  III,  3. 
—  Malta,  qua  e  là,  su  terra  fresca  erbosa  e  umida,  spalti  di 
Floriana,  Ùied  Incita,  Addolorata,  Bingemma  !  —  Dicembre- 
Gennaio. 

8.  —  Pleurotus  nebrodensis  (Ing.)  Sacc.  Clitocyhe  geotropa 
Sacc.  I,  I  (confer  Sacc.  II  p.  110  in  nota).  —  Malta,  sulla  terra!  — 
Luglio. 


tre  Serie  fP.  A.  Saccardo,  Fungi  ex  Insula  Melila  (Malta)  leoti  a 
Doct.  Alf.  Caruana  Gatto  et  Doct.  Giov.  Borg,  Series  I  in  Bull.  Soc. 
bot.  ital.  1912  p.  314-326;  Series  II  in  Nuovo  Giorn.  bot.  ital.  (Nuova 
Serie)  Voi.  XXI  p.  110-126  (estr.  1913);  Series  III  Ibid.,  Voi.  XXII 
p.  24-76  (estr,  1914)].  Nel  presente  elenco,  per  brevità,  citiamo  queste 
tre  Serie  coi  numeri  romani  I,  lì  e  ITI.  Il- numero  arabo  cbe  segue 
quello  romano  indica  il  numero  d'ordine  che  la  specie  porta  nella 
relativa  Serie. 

Sebbene,  come  osservava  lo  stesso  Prof.  Saccardo,  il  numero  to- 
tale dei  funghi  maltesi  finora  conosciuti  sia  già  notevole  avuto 
riguardo  alla  natura  speciale  delle  Isole,  pure  questo  numero  sarà 
indubbiamente  accresciuto  non  poco  da  ulteriori  ricerche,  che  non 
mancheranno  di  aumentare  anche  le  specie  nuove. 

Gli  Imenomiceti  sono  in  Maltese  chiamati  Fakkieh  o  Umbrellel,  le 
Uredinee  Sadid  o  Noglira,  le  Ustilaginee  Faham,  Tahacc  o  Harfusa, 
le  Fumago  e  le  Limacinie  Gmiet,  L^Oidium  erysiphoides,  specialmente 
sViW Hedysarum  coronarium  o  Sulla,  si  chiama  Beiti  il  hmir,  e  in  ge- 
nere tutte  le  specie  parassitarie  Mess. 

Sono  precedute  dal  segno  ^  le  specie  e  varietà  nuove  per  la  scienza, 
descritte  dal  Prof.  Saccardo  sopra  esemplari  Maltesi  da  noi  mandatigli. 


390  FUNGI 

^  Forma  minor  Sacc.  Ili,  4.  —  Malta,  alcuni  esemplari  al 
Boschetto  (Borg!).  —  Gennaio  1914. 

Var.  Ferulae  (Lanzi)  Sacc;  Sacc.  I,  2.  —  Malta,  qua  e 
là  sulle  radici  della  Ferula  commums,  in  luoghi  erbosi  a  Casal 
Bingli,  Notabile  \  Gozo  (Giov.  Gulia!).  —  Dicembre-Gennaio. 

Questa  varietà  del  Pleurotas  nebrodensis  è  uno  dei  pochi  fun- 
ghi che  (raramente)  si  vedono  al  mercato  esposti  come  eduli. 

9.  —  Hygrophorus  conicus  (Scop.)  Fr. ;  Sacc.  I,  4.  —  Malta, 
alcuni  individui  sulla  terra  sotto  i  cipressi  q\V Addolorata,  e  sul 
suolo  erboso  e  roccioso  a  poca  distanza  dal  mare  a  San  Tumas 
di  Marsascala  !  —  Dicembre-Gennaio. 

10.  —  Hygrophorus  miniatus  Fr.  ;  Sacc.  Ili,  5.  —  Malta,  un 
esemplare  sulla  terra  umida  a  Ùied  il  gTiasel  (Borg  !).  —  Di- 
cembre. 

11.  —  Marasmius  olivetorum  (Mont.)  Sacc;  Sacc.  Il,  2.  — 
Malta,  su  foglie  cadute  di  ulivi  a  S.  Antonio  (Borg  !).  —  Maggio. 

12.  —  Lenzites  abietina  (Bull.)  Fr.;  Sacc.  I,  8.  —  Malta,  sul 
legno  putrescente  di  abete,  in  località  non  notata  (Borg!). 

13.  —  Lenzites  saepiaria  Fr.  ;  Sacc.  Ili,  8.  —  Malta,  sul  le- 
gno putrescente  di  larice,  un  solo  esemplare  a  S.  Antonio 
(Borg  !).  —  Gennaio. 

14.  —  Volvaria  glojocephala  (Fr.)  Gill.  ;  Sacc  III,  10.  —  Malta, 
un  esemplare  su  terra  umida  a  S.  Antonio  (Borg!).  —  Marzo. 

15.  —  Plioliota  praecox  (Pers.)  Quél.;  Sacc.  III,  6.  —  Malta, 
alcuni  individui  sulla  terra  sotto  i  pini  al  Boschetto  (Borg  1).  — 
Gennaio. 

16.  —  Inocybe  scabra  (Miill.)  Gill.;  Sacc.  I,  5.  —  Malta,  fre- 
quente sulla  terra  umida  sotto  gli  alberi,  cimitero  ùeW Addolo- 
rata !  —  Novembre-Gennaio. 

17.  —  Naucoria  vervacti  (Fi.)  Quél.;  Sacc  I,  0.  —  Malta, 
un  individuo  su  terra  erbosa  a  Hagiar  Kiml  —  Aprile. 

—  Nolan?a  Hesperidiim  (Brig.)  Sacc.  Agaricus  Hesperi- 
dum  Borg  II  Biedja  etc  p.  66.  —  La  presenza  a  Malta  di  questa 
specie,  che  fu  trovata  una  sola  volta  nel  Napoletano,  merita  con- 
ferma, e  per  ciò  non  la  numeriamo. 

18.  —  Agaricus  campester  L.;  Z.  p.  1  ;  GD.  p.  xiii;  Sacc.  I,  7. 
Psalliota  campestris  Gulia  Repert.  St.  nat.  p.  135.  —  Malt.  Fah- 
hieTi.  —  Malta,  frequente  sul  terreno  umido  in  giardini  e  campi, 
Musta,   Ta  Braxia,  Zurrico  ecc.  I  —  Ottobre-Aprile. 


PUNGI  391 

Questa  specie  si  vende  talvolta  in  mercato,  ma  in  piccolissima 
quantità. 

19.  —  Psathyrella  disseminata  (Peis.)  Quéi.;  Sacc.  Ili,  7.  — 
Malta,  frequente  sulla  terra  umida  sotto  gli  alberi  d'arancio  e 
di  limone  e  sui  loro  tronchi,  gregaria  in  gran  numero  d'indi- 
vidui, Casal  Attard,  Boschetto,  Casal  Balzan,  S.  Antonio  !  — 
Novembre-Gennaio. 

20.  —  Coprinus  ovatus  (Schàff.)  Fr.  ;  Sacc.  Ili,  9.  —  Malta, 
alcuni  individui  sulla  terra  umida,  Imgliieretl   —  Dicembre. 

21.  —  Coprinus  micaceus  (Bull.)  Fr.  —  Malta,  un  gruppo 
di  circa  50  individui  al  piede  di  un  vecchio  tronco  d'arancio  a 
S.  Antonioì  —  Dicembre. 

22.  —  Coprinus  ephemerus  Fr.  ;  Agaricus  ephemeriis  Z. 
p.  41  ;  GD.  p.  XIII.  —  Malta  (Parnis  secondo  Zerafa).  —  Autunno. 

Polyporaceae. 

23.  —  Boletus  bovinus  L.;  Sacc.  I,  9.  —  Malta,  frequente 
sotto  gli  alberi  sulla  terra  umida,  Addolorata,  Boschetto  1  — 
Novembre-Gennaio. 

Specie  edule,  ma  che  non  abbiamo  mai  vista  usata  come  cibo 
in  Malta. 

24.  —  Polyporus  biennis  (Bull.)  Fr.  ;  Sacc.  I,  10.  —  Malta,  un 
gruppo  di  circa  20  individui  sovrapposti  su  di  un  vecchio  tronco 
di  olivo  vivo  a  Tal  MaTiruk  presso  Notabile  !  —  Dicembre. 

25.  —  Polyporus  Ceratoniae  Risso;  Sacc.  I,  11.  —  Malta, 
alcuni  individui  su  di  un  tronco  di  carrubio,  GTiain  il  gbira 
(Borg!).  —  Settembre. 

26.  —  Polyporus  rheades  Pers.;  Sacc.  I,  12.  —  Malta,  un 
individuo  su  di  un  tronco  di  pino,  Addoloratal  —   Novembre. 

27.  —  Polyporus  adustus  (Willd.)  Fr.;  Sacc.  I,  13.  —  Malta, 
su  di  un  tronco  slW Addoloratal  —  Aprile. 

28.  —  Polyporus  hispidus  (Bull.)  Fr.;  Sacc.  II,  3.  —  Malta, 
sul  tronco  di  un  gelso,  Boschetto  (Borg!).  —  Gennaio. 

29.  —  Polyporus  fumosus  (Pers.)  Fr.  ;  Borg  Diseases  etc. 
p.  13.  —  Malta,  sui  tronchi  degli  agrumi  (Borg). 

30.  —  Polystictus  versicolor  (L.)  Fr.  ;  Sacc.  I,  14.  -  Malta, 
sul  legno  marcescente,  S.  Antonio  (Borgl). 

31.  —  Fomes  igniarius  (L.)  Gillet.  Boletus  ignarius  Z.  p.44; 


392  FUNGI 

GD.  p.  xiir.  Polyporus  ignarms  Gulia  Repert.  St.  nat.  p.  135. 

—  Malta,  sui  tronchi  dei  Carrubi  (Zerafa). 

32.  —  Fomes  fulvus  (Fr.  p.  p.)  Gii!.  ;  Sacc.  I,  15.  -  Malta,  non 
raro,  sul  tronco  di  vecchi  susini,  peschi  e  albicocchi,  GTiain 
il  gMra,  Gudia,  Addolorata  ecc.  !  Non  sul  Tamarix  come  fu 
scritto  per  errore  da  uno  di  noi  nelle  indicazioni  date  al  prof.  Sac- 
cardo  loc.  cit.  —  Ottobre-Maggio. 

33.  —  Fomes  obliquus  (Pers.)  Cooke;  Sacc.  I,  16.  Polyporus 
obliquus  Borg  II  Biedjaetc.  p.  67  et  Diseases  etc.  p.  12.  —  Malta, 
qua  e  là  sul  tronco  degli  aranci,  Ta  Balda,  Casale  Aitard  ecc.l 

—  Dicembre-Marzo. 

34.  —  Fomes  Ribis  (Sch.)  Gill.  ^  forma  Tamaricis  Sacc.  Ili, 
12.  —  Malta,  non  raro  sui  tronchi  dei  Tamarix,  M'Addolo- 
rata ed  a  Ta  Braxia  !  —  Novembre-Gennaio  1913  e  1914. 

35.  —  Fomes  robustus  Karst.  ^  forma  Punicae  Sacc.  Ili,  13. 

—  Malta,  alcuni  individui  su  vecchi  tronchi  di  melagrani  a  No- 
tabilel  —  Novembre  1913. 

^  Forma  Amygdali  Sacc.  Ili,  13.  —  Malta,  alcuni  indivi- 
dui su  vecchi  tronchi  di  mandorlo,  Rabaio,  Notabile  (Borg!).  — 
Gennaio  1914. 

36.  —  Ganoderma  lucidum  (Leys.)  Karst.  ;  Sacc.  II,  h.  Poly- 
porus lucidus  Gulia  Repert.  St.  nat.  p.  135.  —  Malta,  alcuni  in- 
dividui su  di  un  tronco  di  carrubio,  Ùied  Incita  (Borg  !),  (Gu- 
lia, senza  località).  —  Marzo. 

37.  —  Trametes  hispida  Baglietto;  Sacc.  II,  4  et  III,  11.  — 
Malta.  Un  gran  numero  di  individui  che  cresceva  collo  Stereum 
hirsìUiim  sulle  traverse  di  quercia  sotto  le  rotaie  alla  stazione 
ferroviaria  di  Notabile  ci  fu  mandato  dall' Ing.  sig.  N.  Buha- 
giar  (!).  S.  Antonio  (Borgl).  —  Dicembre-Febbraio. 

>Ih  Forma  resupìnata  Sacc.  Ili,   11.  —  Malta,  su  di  un 
tronco  secco  di  arancio,  S.  Antonio  (Borg  !).  —  Marzo  1914. 

38.  —  Dedalaea  unicolor  (Bull.)  Fi'.;  Gulia  Repert.  St.  nat. 
p.  135.  —  Malta  (Gulia  senza  località). 

Hyclnaceae. 

39.  —  Irpex  canescens  Fr.  ;  Sacc.  Ili,  14.  —  Malta,  alcuni 
individui  su  di  un  vecchio  tronco  secco  di  Cercis  Siliquastrum, 
al  Boschetto  (Borg!).  —  Febbraio. 


FUNGI  393 


Thelephoraceae. 

40.  —  Thelephora  palmata  (Scop.)  Fr.;  Sacc.  I,  17.  —  Malta, 

qua  e  là  sotto  gli  alberi,  sulla  terra  umida,  Addoloratal  —  Di- 
cembre-Gennaio. 

41.  —  Stereum  hirsutum  (Willd.)  Fr.;  Sacc.  II,  6.  —  Malta, 
abbondante  sulle  traverse  di  quercia  sotto  le  rotaie,  alla  sta- 
zione ferroviaria  di  Notabile  insieme  con  Tt^ameles  hispida  (Bu- 
hagiar!).  —  Dicembre-Hennaio. 

42.  —  Cyphella  villosa  (Pers.)  Karsi;  Sacc.  Ili,  15.  —  Malta, 
su  rami  secchi  marcescenti  di  varie  piante,  Addoloratal  — 
Gennaio. 

Clavariaceae. 

43.  —  Clavaria  fragilis  Holms;  Sacc.  I,  18.  —  Malta,  sulla 
terra  umida  sotto  gli  alberi,  rara,  Addoloratal  —  Dicembre- 
Gennaio. 

Gasterales. 

44.  —  Tylostoma  volvulatum  Borszcz.;  Sacc.  I,  19.  —  Malta, 
raro,  sulla  terra  sabbiosa  umida,  dopo  le  pioggie,  Saline  l  — 
Ottobre-Dicembre. 

45.  —  Scleroderma  verrucosum  (Bull.)  Pers.  ;  Sacc.  Ili,  16. 
—  Malta,  sui  detriti  di  foglie  di  Quercus  Robur,  raro,  iS.  An- 
toniol  —  Febbraio-Ottobre. 

Phalloidales. 

46.  —  Ithyphallus  impudicus  (L.)  Fr.  Phallus  iinpudicus  Z. 
p.  60;  GD.  p.  XIII  ;  Gulia  Repert.  bot.  p.  18  et  Repert.  St.  nat. 
p.  123  et  135.  —  In  Maltese  Falixia.  —  Malta,  raro,  alcuni  in- 
dividui sul  terreno  coltivato,  Ta  Braxial  —  Ottobre-Dicembre. 

47.  —  Colus  hirudinosus  Cav,  et  Sich.  ^ì<  forma  minor  GG.  — 
Malta,  molto  raro,  un  solo  individuo  su  terra  erbosa  tra  le  rocce 
a  II  Kaliet  presso  S.  Giuliano  l  —  Novembre  1914. 

Uredinales. 

48.  —  Uromyces  Behenis  (DO.)  Ung.  ;  Sacc.  Ili,  17.  —  Malta, 

frequente  sulle  foglie  di  Silene  infiala  nei  campi  a  S.  Giorgio 
a  mare  insieme  alla  Puccinia  Silenesl  —  Maggio. 


394  FUNGI 

49.  —  Uromyces  Salsolae  Reichardt  ;  Sacc.  Ili,  18.  —  Malta, 
sulle  foglie  e  sui  rami  di  Salsola  Soda,  frequente,  S.  Giorgio  a 
mare.  Forte  Manuel,  Ta  Xìnex,  Marsascalal  —  Settembre-No- 
vembre. 

50.  —  Uromyces  giganteus  Speg.  —  Malta,  non  raro  sui 
cauli  di  Stiaeda  mariiima  e  S.  fynUicosa  nelle  quali  cagiona 
dei  rigonfiamenti  notevoli,  Marsascala,  Salinel  —  Settembre- 
Novembre. 

51.  —  Uromyces  Suaedae  Jacz.  ;  Sacc.  Ili,  19.  —  Malta,  sulle 
foglie  di  Suaeda  fruiicom,  qua  e  là,  per  es.  alle  SalineX  — 
Settembre-Novembre.    • 

52.  —  Uromyces  Polygoni  (Pers.)  Fuck.  —  Malta,  sulle  fo- 
glie e  sui  cauli  di  Polijgonnm  avioilare,  Valìetla  qua  e  là  fuori 
Porta  Reale,  Floriana  ecc.!  —  Settembre-Ottobre. 

53.  —  Uromyces  Betae  (Pers.)  Lèv,;  Sacc.  IH,  20.  —  Malta, 
sulle  foglie  di  Beta  milgaris  subspontanea  in  un  giardino  a 
Casale  Attard  (Borg!).  —  Giugno. 

54.  —  Uromyces  Rumicis  (Sch.)  Winter;  Sacc.  II,  7;  Trotter 
FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  46-3.  —  Malta,  sulle  foglie  di  Ru- 
mex  pulcher,  a  GTiain  Rihanal  —  Maggio. 

55.  —  Uromyces  Limoni!  (DC.)  Lèv.;  Sacc.  Ili,  21.  —  Malta, 
abbondante,  insieme  colla  Cercospora  inudana,  sullo  foglie  e 
sui  cauli  di  Slatice  sinuata  coltivata,  Ta  Braxia,  AddolorataX  — 
Giugno-Settembre. 

66.  —  Uromyces  proeminens  (DC.)  Lev.;  Sacc.  I,  26;  Trotter 
FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  456.  —  Malta,  abbondante  sulle 
foglie  e  sui  cauli  di  Etqyhorbia  Chamaesyce  a  Ta  Braxia  e 
a  Casale  Attard  I  —  Agosto-Settembre. 

57.  -  Uromyces  Terebinthi  (DC.)  Winter;  Sacc.  II,  15;  Trot- 
ter FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  458.  —  Malta,  abbondante  sulle 
foglie  dì  Pistacia  vera,  a  5.  Antoniol  —  Maggio-Novembre. 

58.  —  Uromyces  appendiculatus  (Pers.)  Lk.;  Sacc.  I,  24; 
Trotter  FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  458.  —  Malta  e  Gozo, 
frequente  sulle  foglie  di  fagioli  coltivati  ai  quali  é  nocivo!  — 
Marzo-Giugno. 

59.  —  Uromyces  Fabae  (Pers.)  De  Bary;  Sacc.  I,  25  et  II,  12; 
Trotter  FI.  It/  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  459.  —  Malta  e  Gozo, 
comune  sulle  fave  nei  campi,  e  ad  esse  nocivo!  —  Febbraio- 
Maggio. 


FUNGI  395 

y^  Forma  Ervi-Erviliae  Sacc.  I,  25;  Trotter  FI.  It.  Crypt. 
Ured.  Sappi,  p.  459.  —  Malta,  nei  campi,  sulle  foglie  dell' £'r- 
tnim  Ervilia  (Borg!).  —  Aprile-Maggio  1912. 

>ì<  Forma  Viciae  sativae  Sacc.  I,  25;  Trotter  FI.  It.  Crypt. 
Ured.  Suppl.  p.  459.  —  Malta,  nei  campi,  sulla  Vida  saliva 
coltivata!  —  Marzo-Maggio. 

60.  —  Uromyces  Ciceris-arietini  (Grogn.)  Boyer.  ;  Sacc.  I, 
23;  Trotter  FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  459.  —  Malta,  fre- 
quente sulle  foglie  di  Cicer  arielinum  nei  campi  !  —  Marzo- 
Maggio. 

61.  —  Uromyces  Pisi  (Pers.)  De  Bary.  —  Malta,  qua  e  là 
sui  piselli  coltivati!  —  Marzo-Maggio. 

62.  —  Uromyces  Anthyllidis  (Grev.)  Sdir.;  Sacc.  I,  20,  II,  8 
et  III,  24;  Trotter  FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  460.  —  Malta, 
sulle  foglie  di  AnUiyllis  Vulneraria,  in  vari  luoghi  come  Ùiecl 
Incita,  Ballut  ecc.  !  Cornino,  ^mW Anthyllis  tetraphylla  (Borg  !). 
—  Marzo-Maggio. 

Var.  Curlceanus  (P.  Heun.)  Sacc;  Sacc.  I,  20  et  II,  8; 
Trotter  FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  460.  —  Malta  e  Gozo, 
frequente  sui  Lotus  eclulis  e  ornUhopodioidesl  —  Marzo-Maggio. 

63.  —  Uromyces  striatus  Schròt. ;  Sacc.  II,  IO;  Trotter  FI. 
It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  460.  -  Malta,  sulle  foglie  di  Medi- 
cago  orMcularis,  a  Ballati  —  Maggio. 

^  Subspecies  insulanus  Sacc.  Ili,  22.  —  Malta,  sulle  foglie 
di  Medicago  arborea  coltivata  oW AddolorataX  —  Giugno  1914. 
Nuova  .sottospecie  nota  finora  solamente  di  Malta  e  Napoli. 

64.  —  Uromyces  Baeumlerianus  Bub.  ;  Sacc.  I,  21,  II,  13  et 
III,  23;  Trotter  FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  461.  -  Malta, 
sulle  foglie  di  Melilotiis  infestus,  e  M.  sulcatus,  a  ZebbiTi  e  a 
BalliUX  Boschelto  (Borg!).  —  Aprile-Maggio. 

65.  —  Uromyces  Trifolii  (Hedw.)  Lèv.;  Sacc.  II,  9;  Trotter 
FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  461.  —  Malta,  frequente  sul  Tri- 
folium  nigrescens  insieme  col  Polythrincium  TìnfoliiX  —  Marzo- 
Maggio. 

66.  —  Uromyces  Trifolii-repentis  Liro;  Sacc.  I,  22;  Trotter 
FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  461.  -  Malta,  sul  Trifoliurn  repens 
insieme  coW'Aecidium  Trifolii-repentis,  a  Marsa  \  —  Febbràio. 

67.  —  Uromyces  Cenistae-tinctoriae  (Pers.)  Fuck.  ;  Sacc. 
II,  11.  Uromyces  Laburni  (DO.)  Fuck.;  Trotter  FI.  It.  Crypt. 


396  FUNGI 

Ured.  Suppl.  p.  462.  —  Malta,  sulle  foglie  di  Cylisus  Lahurnum 
coltivato  a  S.  Antonio  (Borg!).  —  Maggio, 

68.  —  Uromyces  Scillarum  (Grev.)  Winter.  —  Malta,  sulle 
foglie  di  Scilla  autmnnalis  e  di  Muscari  jJarvifiorum,  in  molti 
luoghi,  Ùied  India,  S.  Antonio,  spalti  fuori  di  Valletta,  Ini- 
ghieret  ecc.  !  —  Ottobre-Dicembre. 

69.  —  Uromyces  Poae  Rabeiih.;  Sacc.  II,  14;  Trotter  FI.  It. 
Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  465.  —  Malta,  sopra  foglie  languide  di 
Poa  bulbosa,  Ùied  Incita,  Hauli  ecc.  I  a  GTiain  il  gbira  (Borg  !). 
—  Aprile, 

70.  —  Puccinia  Silenes  Schròt.;  Sacc.  Ili,  25.  —  Malta,  sulle 
foglie  di  Silene  Behen  rara  al  Ballut  e  frequente  sulla  Silene  in- 
fiata  a  S.  GiOì^gio  a  tnare  insieme  coW Uromyces  Befienis  l  — 
Maggio. 

71.  —  Puccinia  IVIalvacearum  Mont.;  Sacc,  I,  27  et  III,  26; 
Trotter  FI.  It,  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  474.  —  Malta,  coraunis- 
sima  da  per  tutto  in  luoghi  coltivati  e  incolti  sulle  Malve,  La- 
vatore e  Altee  !  Gozo,  sulla  Malva  sylvestris,  nella  valle  di 
Xlendil  —  Gennaio-Giugno. 

72.  —  Puccinia  Pruni-spinosae  Pers.  ;  Sacc.  I,  28  etili,  27; 
Trotter  FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  474,  colle  forme  Pruni- 
domesticae,  Amydali-Persicae,  Amygdali-communis.  —  Malta 
e  Gozo,  molto  comune  sulle  foglie  di  susini,  albicocchi,  peschi 
e  mandorli,  cui  è  assai  dannosa  I  —  Marzo-Novembre. 

73.  —  Puccinia  Crucianellae  Desm.  —  Malta,  sulla  Crucia- 
nella  rupestris,  rara  a  BaTiar  il  Ciakl  —  Giugno. 

74.  —  Puccinia  Convolvuli  (Pers.)  Castagne.  —  Malta,  sul 
Convolvulus  sylvestris,  rara  a  Gnien  il  gbir\  —  Settembre. 

75.  —  Puccinia  Pimpinellae  (Strauss)  Mari;  Sacc.  111,29.  — 
Malta,  sulle  foglie  di  Pimpinella  peregrina,  non  comune,  a 
S.  Giorgio  a  mare  !  —  Marzo-Maggio. 

76.  —  Puccinia  Kundmanniae  Lindroth;  Trotter  FI.  It.  Crypt, 
Ured.  p.  193  et  Suppl.  p.  473.  —  Gozo,  sulle  foglie  di  Kund- 
mannia  Sicula  a  Migiar  Scini  (Schweinfurth). 

77.  —  Puccinia  Bupleuri  Rud.;  Sacc.  II,  16  et  III,  28;  Trotter 
FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  472.  —  Malta,  sulle  foglie  di  Bu- 
pleurum  proti^actum,  a  Ùied  il  gbirl  Gozo,  a  Ùied  Bingemma  ! 
—-  Aprile-Maggio. 

78.  —  Puccinia  Apil  Desm.  —  Malta,  sulle  foglie  di  Apiwn 


FUNGI  397 

graveolens  coltivato,  cui  è  dannosa,  Ghaìn  KajetX  —  Ottobre- 
Novembre. 

79.  —  Puccinia   Smyrnii-OIusatri   (DC.)   Liro;   Sacc.  I,  29;. 
Ti-otter  FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  474.  —  Malta,  frequente 
insieme  oW Aeciclium  Smyrnii  sulle  foglie  di  Smyrniutn  Olu- 
satrum,  a  Misida,  Ùied  Incita.  Musta  ecc.!  —  Gennaio-Aprile. 

80.  —  Puccinia  Epilobii-tetragoni  (DC.)  Winter  —  Malta, 
non  comune  sulle  foglie  di  Epilobium  Tournefortii,  a  Gneina 
ed  a  ImiaTdebl  —  Settembre-Ottobre. 

81.  —  Puccinia  Dflentliae  Pers.;  Sacc.  I,  30  et  III,  30;  Trotter 
FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  472.  —  Malta,  qua  e  là  sulle  fo- 
glie di  Mentila  viridis  coltivata,  a  Casal  Balzan  e  a  GTiain  il 
gbi7'al  a  S.  Antonio  (Borg!);  suW  Oì^iganum  Majorana  colti- 
vato a  Ta  Braxia  !  ed  a  5.  Antonio  (Borg  !);  sulla  Calamintha 
Nepeta  a  Marsa,  Hauli,  Madliena  !  —  Tutto  l'anno. 

82.  —  Puccinia  Teucrii  Bivona-Bern.;  Sacc.  1,  31;  Trotter 
FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  472.  —  Malta,  frequente  sul  Teu- 
crium  fruticans  a  Ùied  Incita,  Ùied  il  gTiasel  ecc.  !  Gozo, 
Xlendi\  —  Ottobre-Giugno, 

83.  —  Puccinia  Cardui-pycnocepliali  Syd.;  Sacc.  I,  34;  Trot- 
ter FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  466.  —  Malta,  qua  e  là  sul 
CarduHS  pycnocephalus,  a  GTiain  RiTiana,  Casate  Attard,  Pem- 
broke  ecc.  \  —  Aprile-Maggio. 

^J<  84.  —  Puccinia  IVIariana  Sacc.  Ili,  36.  —  Malta,  trovata  una 
sola  volta  su  foglie  languide  di  Silybwn  Marianum  a  BaTiar  il 
Ciahl  —  Giugno  1914. 

85.  —  Puccinia  gaiatica  Syd.;  Sacc. Anna].  Mycol.  1914,  p.  282; 
Sacc.  Ili,  34.  —  Gozo,  sulle  foglie  di  Carduus  marmoratus,  a 
Cala  Bùeira  !  —  Aprile. 

86.  —  Puccinia  Carthami  (Hutz.)  Corda;  Sacc.  Ili,  38.  — 
Malta,  abbondante  sulle  foglie  di  Carthamus  tinctorius  colti- 
vato a  Ghirgìienti,  Pilales,   Ta  Braocia  !  —  Aprile-Giugno. 

^Vl.  -  Puccinia  Sommieriana  Sacc.  II.  20  et  III,  35;  Trotter 
FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  466.  —  Malta,  sulle  foglie  del 
Kentrophyllwn  lanatani,  a  Corradino  ed  a  Imghieret,  abbon- 
dante poi  in  Marsa  presso  Ùied  il  gbir  !  —  Aprile,  Giugno  e 
Dicembre  1913  e  1914  ! 

88.  —  Puccinia  Centaureae  Martius;  Sacc.  IL  10;  Trotter 
FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  467.  —  Malta,  sulle  foglie  di  Cen- 


398  FUNGI 

laurea  Nicaeensis,  a  Ùied  Incita  e  a  Marsa  !  —  Marzo-Di- 
cembre. 

89.  —  Puccìnia  Hyoseridis-radiatae  R.  Maire;  Sacc.  I,  33; 
Trotter  FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  469.  —  Malta,  noti  rara 
sulle  foglie  di  Hijoseris  lucida  a  Ghirghenti,  ImiaTìleb,  Bo- 
schetto ecc.  !  —  Marzo-Maofgio. 

90.  —  Puccinia  Cichorii  DC.  (Bell.);  Sacc.  I,  32.  -  Malta, 
sui  Cichoriuìn  Intybus  e  spinosum,  frequente,  Boschetto,  S.  Lu- 
ciano,  JJied  il  gfiasel  ecc.  !  —  Dicembre-Giugno. 

91.  —  Puccinia  Endiviae  Pass.;  Sacc.  II,  17.  —  Malta,  ab- 
bondante e  dannosa  sul  Cichorium  Endivia  e  sulla  Lactiica 
ScayHola  coltivati,  Casale  Attardi  —  Dicembre-Maggio. 

92.  —  Puccinia  Helianthi  Schw.  ;  Sacc.  I,  35  ;  Trotter  FI.  It. 
Ci-ypt.  Ured.  Suppl.  p.  468.  —  Malta,  su  foglie  di  Helianthus 
annuus,  non  comune  (Borg  !). 

93.  —  Puccinia  Absintliii  DC;  Sacc.  Ili,  33.  —  Malta,  non 
rara  suìV Aì^temisia  camphorata  a  GTiain  il  gì)ira  e  a.  Giulia  l 
Casal  Lia  (Borg  !),  e  suW  Artemisia  arborescens  a  Ta  Braxia  ! 
—  Giugno-Dicembre. 

94.  —  Puccinia  Chrysanttiemi  Roze;  Sacc.  HI,  38.  P.  Hieracii 
Briffa  Notes  on  gardening  p.  59.  —  Malta,  frequente  sulle  fo- 
glie di  CìirìjsanUiemam  Sinense  cui  è  assai  dannosa,  S.  An- 
tonio, Marsascirocco  ecc.!  —  Novembre-Dicembre. 

95.  —  Puccinia  Picridis  Hazsl.;  Sacc.  II,  18  et  III,  32;  Trot- 
ter FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  470.  —  Malta,  suW Bedypnois 
polìjnwrplia,  frequente.  Casal  Balzan,  Ùied  Incita  ecc.  !  —  Feb- 
braio-Maggio. 

96.  —  Puccinia  Leontodontis  Jackj;  Sacc.  Ili,  31.  —  Malta, 
qua  e  là  sulle  foglie  di  Tìirincia  tuberosa  SiìV Addolorala,  Gìiiv- 
ghenti  ecc.  !  —  Gennaio-Marzo. 

97.  —  Puccinia  Sonchi  Rob.  et  Desm.;  Sacc.  I,  36.  —  Malta, 
frequente  sulle  foglie  di  Sonchus  levis  a  Casal  Balzan,  Mie- 
sta  ecc.  !  —  Tutto  l'anno. 

98.  —  Puccinia  Porri  (S\v.)  Winter;  Sacci,  38;  Trotter  FI. 
It.  Crypt.  Ured.  Suppl,  p.  476.  —  Malta,  frequente  e  dannosa  sulle 
foglie  di  cipollefcoltivate  insorti  e  campi  !  —  Dicembre-Aprile. 
SmW Allium  Ampeloprasuni  a  Ùied  il  KleigTia  !  —  Maggio. 

99.  —  Puccinia  Allii  (DC.)  Rod.;  Sacc.  I,  37;  Trotter  FI.  It. 
Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  476.  —  Malta,  frequente  sulle  foglie  di 


FUNGI  399 

Allium  sativum  coltivato  in  campi  e  orti,  Musia,  Mellefia  ecc.! 

—  Marzo-Giugno. 

100.  —  Puccinia  Gladioli  Cast.;  Sacc.  II,  23;  Trotter  FI.  It. 
Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  476.  —  Malta  e  Gozo,  frequente  sul  Gla- 
diolus  segetwn  '\\\  campi  e  luoghi  incolti,  Ùied  Incita,  Ballut, 
Notabile  ecc.!  —  Aprile-Giugno.    ' 

101.  —  Puccinia  Romagnoiiana  Sacc.  et  Maire;  Sacc,  III,  39. 

—  Malta,  qua  e  là  sui  Cyperits,  a  Fiddien,  ImtaTileb  ecc.  !  — 
Settembre-  Novembre. 

102.  —  Puccinia  Magnusiana  Koni.;  Sacc.  Ili,  40.  —  Malta, 
frequente  sulle  foglie  di  Pìiragmiles  coinmimis,  a  Saline  !  Co- 
rnino (Borg!).  —  Settembre-Gennaio. 

103.  —  Puccinia  Cesatii  Schrot.;  Sacc.  II,  25;  Trotter  FI.  It. 
Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  478.  —  Malta,  nille  foglie  dì  Andropogon 
pubescens,  frequente,  a  Ùied  Incita,  Ùied  il  gTiasel  ecc.  !  —  Tutto 
l'anno. 

104.  —  Puccinia  Cynodontis  Desm.  ;  Sacc.  1,42;  Trotter  FI. 
It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  478.  —  Malta,  sulle  foglie  di  Cgnodon 
Baciijlon,  comune,  Naxaro,  Addolorata,  FmtaTileb  ecc.  !  —  Tutto 
l'anno. 

105.  —  Puccinia  Sorgili  Scliw.  —  Malta,  qua  e  là  sulle  fo- 
glie di  gva.nturco,  Marsa,  Notabile  ecc.  l  —  Settembre-Ottobre. 

106.  —  Puccinia  purpurea  Cooke;  Sacc.  Annal.  Mycol.  1914, 
p.  282;  Sacc.  Ili,  42.  —  Malta,  sulle  foglie  di  Sotyfmni  Hale- 
pense,  frequente,  ImlaTi/eb,  Bosclietto  !  —  Settembre-Novembre. 

107.  —  Puccinia  rubigo-vera  (DC.)  Winter;  Sacc.  I,  39;  Puc- 
cinia gliiinaruìn  (Schmidt)  Erikss.  et  Henii.;  Trotter  FI.  It. 
Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  477.  —  Malta,  sulle  foglie  di  Brachypo- 
diuni,  frequente.  Casal  Balzan,  Ùied  Incita,  Micsta  ecc.  !  —  Feb- 
braio-Aprile. 

>x^  Forma  bromicola  Sacc.  II,  24;  Trotter  FI.  It.  Crypt. 
Ured.  Suppl.  p.  477.  —  Malta,  sulle  foglie  di  Bromus  maximus, 
frequente,  Canale  Altard,  Boschetto  ecc.  !  —  Gennaio-Maggio. 

^  Forma  loliicola  Sacc.  II,  24;  Trotter  FI.  It.  Crypt.  Ured. 
Suppl.  p.  477;  —  Malta,  sulle  foglie  di  Loliam  rigiduin,  qua 
e  là,  Casale  Attard,  GTriin  Mula  ecc.!  —  Marzo-Maggio. 

>ì<  Forma  Koeleriana  Sacc.  II,  24,  Trotter  FI.  It.  Crypt. 
Ured.  Supp.  p.  477.  —  Malta,  da  per  tutto  sulle  foglie  di  Koele- 
ria  phleoides  !  —  Gennaio-Maggio. 


400  FUNGI 

108.  —  Puccinìa  graminis  Pers,;  Borg  The  periodical  phe- 
nomena  etc;  Sacc.  I,  41;  Trotter  FI.  It.  Crypt,  Ured.  Suppl. 
p.  477.  —  Malta,  sulle  foglie  e  guaine  di  Dactylis  glomerata 
e  di  Setaria  verticillata,  qua  e  là,  Casal  Balzan,  Ghirghenti, 
Addolorata  ecc.  !  —  Marzo-Novembre. 

109.  —  Puccinia  simplex  (Kòrn.)  Erikss.  et  Henn.;  Sacc.  I,  40; 
Trotter  FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  478.  —  Malta  e  Gozo, 
comunissitna  e  dannosa  sulle  foglie  di  Hordeiim  vulgare  colti- 
vato !  —  Gennaio-Maggio. 

110.  ~  Puccinia  triticina  Erikss.;  Sacc.  Ili,  41.  —  Malta,  sulle 
foglie  di  Aegilops  ovata,  frequente,  GTiain  Mula,  IJardia  ecc.  ! 
Ùied  il  gbir  (Borg  !).  —  Marzo-Maggio. 

111.  —  Puccinia  coronata  Corda;  Sacc.  I,  43;  TrotterFl.lt. 
Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  477.  —  Malta,  sulle  foglie  di  Avena  sie- 
rìlis,  qua  e  là  a  Ùied  Incita  !  —  Gennaio-Maggio. 

112.  —  Puccinia  (Cutomyces)  Asphodeli  Moug.  ;  Sacc.  II, 
21.  —  Malta,  sulle  foglie  e  sui  cauli  di  Asphodeliis  microcar- 
ì)us,  frequente,  Ùied  il  gbir.  San  Martin,  Ùied  Incita  ecc.  !  — 
Maggio. 

113.  —  Puccinia  Barbeyi  Magnus;  Sacc.  II,  22.  —  Malta,  nei 
cauli  di  Aspìiodelus  fistulosHS,  a  Ballut  !  —  Maggio. 

114.  —  Phragmidium  Sanguisorbae  (DO.)  Schrot.  ;  Sacc.  II, 
26;  Trotter  FI.  It.  Cryi)t.  Ured.  Suppl.  p.  479.  —  Malta,  fre- 
quente sulle  foglie  di  Poteriam  Sanguisorba,  a  Ùied  Incita,  Bo- 
schetto ecc.  !  —  Marzo-Giugno. 

115.  —  Phragmidium  subcorticium  (Schr.)  Winter; Sacc.  1,44; 
Trotter  FI.  It.  Crypt.  Ured.  p.  348-9.  Coleosporium  pitigue 
Borg  Report  etc.  p.  IO.  Uredo  Rosae  Borg  The  Rose-mildew. 

—  Malta  e  Gozo,  comunissimo  e  dannoso  alle  rose  coltivate  ! 

—  Tutto  l'anno. 

116.  —  Phragmidium  violaceum  (Sch.)  Winter.  —  Malta,  qua 
e  là  sulle  foglie  di  Ritbus  iilmifoUus,  a  Iintahleb,  Bosc/ietlo  ecc.  I 

—  Settembre-Novembre. 

117.  —  Phragmidium  Rubi  (Pers.)  Winter.  —  Malta,  qua  e 
là  sulle  foglie  di  Rubus  ulmifolius,  a  Gnien  il  gbir,  Gneina, 
ImtaTìleb  ecc.  !  —  Settembre-Novembre. 

1 18.  —  Melampsora  Helioscopiae  (Pers.)  Cast.  ;  Sacc.  II,  27  et 
III,  43;  Trotter  FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  480.  —  Malta,  sulle 
foglie  e  brattee  di  Eaphorbia  helioscopia,  peploides  é  spinosa. 


FUNGI  401 

frequente,  Casale  Aitard,  BaTiria,  GTiain  TuffiTia,  Marsa  ecc.  I  — 
Dicembre-Mag'gio. 

119.  —  Melampsora  Lini  (Pers.)  Cast.;  Sacc.  Ili,  44.  —  Malta, 
raccolto  solamente  una  volta  sul  Linuìn  stricLum  ?i\V  Addolo- 
rata !  —  Giugno. 

120.  —  Melampsora  Hypericorum  (DC)  Schròt;  Sacc.  II,  28; 
Trotter  FI.  It.  Ci'ypt.  Ured.  Suppl.  [).  480.  —  Malta,  una  sola  volta 
sulle  foglie  di  Hypericwn  crl^pnin  a  CorradinoX  —  Aprile. 

121.  —  Coleosporium  Carpesii  Sacc.  ^  var.  Asterisci-aqua- 
tici  Sacc.  Ili,  46.  —  Malta,  abbondante  snW Asterisciis  aqimti- 
cits  a  BaTiar  il  Gialli  —  Giugno  1914. 

122.  —  Coleosporium  Inulae  (Kze.)  Ed.  Fisch.;  Sacc.  Ili,  45. 

—  Malta,  sulle  foglie  e  sui  cauli  di  Inula  viscosa  e  /.  gra- 
veolens,  frequente,  Fiddien,  TJied  Incita,  Boschetto,  Addolo- 
rata ecc.  !  —  Aprile-Dicembre. 

^  123.  —  Coleosporium  Saccardianum  Car.  Gatto  in  Sacc. 
Ili,  47.  —  Malta,  sulle  foglie  e  sui  cauli  di  Jasonia  glutinosa, 
non  raro,  Ghzira,  Makliiba,  Falikania  ecc.  !  —  Settembre-No- 
vembre 1914. 

124.  —  Coleosporium  Senecionis  (Pers.)  Fr.  ;  Sacc.  II,  29; 
Trotter  FI.  It.  Crypt.  Ured.  Suppl.  p.  480.  -  Malta,  sulle  foglie 
di  Senecio  viclgaris  nei  campi  a  Casale  Attardi  —  Gennaio- 
Aprile. 

125.  —  Aecidium  Ranunculacearum  DC;  Sacc.  III,  49.  — 
Malta,  sulle  foglie  di  Ramcnculus  bicllatus,  non  comune,  Ùied 
Incita  !  —  Novembre. 

126.  —  Aecidium  Valerianellae  Biv.  Bern.  ;  Sacc.  I,  48,  II,  30 
et  III,  48;  Trotter  FI.  It.  Crypt.  Ured.  p.  433.  -  Malta,  sulle 
foglie  di  Fedia  CornucojJiae  non  raro,  Addolorata,  Marsa;  sulle 
Valerianellae,  frequente  a  GTiain  Mula,   tJied  il  KleigTia  ecc.  ! 

—  Marzo-Aprile. 

127.  —  Aecidium  punctatum  Pers.;  Sacc.  II,  31.  —  Malta, 
frequente  sulle  foglie  di  Anemone  coronaria,  a  GTiain  Mula, 
ZeìjbiTi,  ImtaTìleb  ecc.  \  —  Febbraio-Maggio. 

128.  —  Aecidium  Smyrnii  Bagnis;  Sacc.  I,  49.  —  Malta,  in- 
sieme alla  Puccìnia  Smymii-Olusatri  sullo  Smyrnium  Olusa- 
trum,  frequente,  Misida,  tJied  Incita,  Corradino  ecc.  !  —  Gen- 
naio-Marzo. 

129.  —  Aecidium  Trifolii-repentis  Cast.;  Sacc.  I,  50.  —  Malta, 

8.  SOMMiER  et  CARUA^rA  Gatto.  —  Flora  Melitensis  nova.  26 


402  FUNGI 

sulle  foglie  e  picciuoli  di  TrifoLmm  rejjens,  insieme  alla  C/Vo- 
fnyces  Trifolii-repentis  a  Marsa  !  —  Febbraio  1912. 

^  130.  —  Aecidìum  Bellidis-sylvestris  Sacc.  Ili,  50.  —  Malta, 
sulle  foglie  di  Bellis  sylcestris  a  Fiddienl  —  Novembre  1913. 

131.  —  Aecidìum  Euphorbiae  Gm.;  Sacc.  I,  47.  —  Malta,  ab- 
bondante sulle  foglie  e  cauli  di  Enphorbia  Cfia?naesyce  insieme 
B.\VUromyces  proeminens  a  Ta  Braxia  e  a  Casale  Attardi  — 
Agosto-Settembre. 

^  132.  —  Caeoma  bullosum  Sacc.  Ili,  53.  —  Malta,  sulle 
foglie  di  Ranunculus  chaerophylliis  a  Ùied  il  KleigUa  !  — 
Marzo  1914. 

133.  —  Caeoma  pulcherrimum  Bubalv;  Sacc.  II,  p.  3  in  nota; 
Trotter  FI.  It.  Crypt.  p.  447.  C.  Mercarialis  Auct.  p.  p.;  Sacc.  I, 
45.  —  Malta,  sulle  foglie  e  sul  caule  di  Mercarialis  annua  a 
Casal  Balzan  e  a  GTìain  il  gbira  !  —  Febbraio. 

134.  —  Uredo  Rìcini  Biv.  Bern.;  Sacc.  III,  51.  —  Malta,  sulle 
foglie  di  Ricinus  coìnmunis,  una  sola  volta  a  S.  Antonio  (Borg!). 
—  G-iugno. 

135.  —  Uredo  Pici  Cast.;  Sacc.  I,  46  et  III,  52;  Trotter  FI. 
It  Crypt.  Ured.  p.  451.  —  Malta  e  Gozo,  comunissimo  e  dan- 
noso, sulle  foglie  di  Ficus  Carica  da  pei-  tutto  !  Sulle  foglie  di 
Ficus  Pseudo-carica,  giardini  Depiro  a  Casal  Lia  (Borg!). — 
Settembre-Dicembre. 

DUBIAE    SEDIS. 

136.  —  Craphiola  Phoenicis  (Moug.)  Poit.;  Borg  Report  etc. 
p.  10;  Sacc.  I,  51  et  III,  54.  —  Malta  e  Gozo,  comune  sulle  foglie 
di  Phoenix  dactylifera,  Clianiaerops  huìnilis,  Latania  Borbo- 
nica e  altre  palme  coltivate  !  —  Durante  tutto  l'anno. 

USTILAGINALES. 

137.  —  Ustilago  Sorgili  (Lk.).  Pass.;  Sacc.  I,  52.  —   Malta, 

non  comune  negli  ovarii  di  Sorglimn  valgare  coltivato  (Borg  !). 
H38.  —  Ustilago  sorghicola  Speg.  ;  Sacc.  I,  53.  —  Malta,  ne- 
gli ovarii  di  Sorghum  vulgare,  trovata  una  sola  volta  (Borg  I). 
139.  —  Ustilago  IVIaydis  (DC.)  Corda.  —  Malta,  qua  e  là  sul 
granturco,  Marsa,  Gnien  il  gbir  ecc.  !  —  Agosto-Settembre. 


FUNGI  403 

140.  —  Ustilago  nuda  (Jens.)  Kell.;  Sacc.  I,  54.  —  Malta  e 
Gozo,  frequente  nelle  spighe  d'orzo  !  —  Marzo-Maggio. 

141.  —  Ustilago  Tritici  CPers.)  Jens.;  Sacc.  I,  55.  —  Malta 
e  Gozo,  frequente  nelle  spighe  di  frumento!  —  Aprile-Giugno. 

142.  —  Ustilago  Cynodontis  (Pass.)  P.  Henn.;  Sacc.  I,  56. — 
Malta,  nelle  spighe  di  Cynodon  Dactijlon,  qua  e  là,  Casal  Bai- 
zan,  Saline  ecc.  !  —  Mar/.o-Noverabre. 

143.  —  Ustilago  bromivora  Fisch.  de  Wald.  ;  Sacc.  11,32  et 
111,55.  —  Malta,  negli  ovarii  di  Bì^omus  Madritensis,  frequente, 
GUain  Mula,  ImtaTileb  ecc.  !  Gozo,  Ùied  Bingemrna  e  Marsal- 
forno  !  —  Marzo-Aprile. 

144.  —  Ustilago  Ischaemi  Fuck.;  Sacc.  II,  33.  —  Malta,  nelle 
spighe  di  Andropogon  pubesceniì,  non  comune,  Ùied  India, 
Gneina  !  —  Marzo-Maggio. 

145.  —  Ustilago  Hordei  (Pers.)  Kell.  et  S\v.;  Borg  The  pe- 
riod.  phenom.  etc.  --  Malta  CBorg). 

146.  —  Ustilago  Ornithogali  Kuhn.;  Sacc.  II,  34.  —  Malta, 
sulle  foglie  di  OrniUiogalnm  Narbonense,  qua  e  là,  Ùied  Incita, 
Ùied  il  GTiasel  l  —  Marzo-Aprile. 

147.  —  Entyloma  fuscum  Schròt.;  Sacc.  I,  57.  —  Malta,  sulle 
foglie  di   Glaucittm  flavum  a  BaTiar  il  Ciak  !  —  Maggio. 

148.  —  Entyloma  Fumariae  Schròt.;  Sacc.  I,  58.  —  Malta, 
sulle  foglie  di  varie  fumarie,  qua  e  là  in  campi  e  giardini,  Casal 
Balzan,  Ùied  India  ecc.l  —  Gennaio-Aprile. 

^  149.  —  Entyloma  Erodianum  Sacc.  Ili,  59.  —  Malta,  sulle 
foglie  di  Erodiuìn  inoscìiatwn,  dietro  il  cimitero  AeW Addolo- 
ì^ala  \  —  Marzo  1914. 

^  150.  —  Entyloma  Debonianum  Sacc.  II,  35.  —  Malta,  sui 
cauli  di  Oenanthe  globulosa,  a  GTiain  Mula  !  —  Aprile  1913. 

>B  151.  —  Entyloma  Aristolochiae  Sacc.  III,  58.  —  Malta,  sulle 
foglie  di  Arislolochia  elegans  coltivata  nei  giardini  di  *S'.  Anto- 
nio (Borg!).  —  Dicembre  1913. 

152.  —  Entyloma  crastophilum  Sacc;  Sacc.  I,  59.  —  Gozo, 
sulle  foglie  di  Poa  o  di  altra  graminacea,  valle  di  Xlendil  — 
Aprile. 

153.  —  Urocystis  Violae  (Sow.)  Fisch.;  Borg  Report.  etc. 
p.  10.  —  Malta  (Borg). 

154.  —  Urocystis  Anemones  (Pers.)  Schròt.;  Sacc.  Ili,  57.  — 
Malta,  sulle  foglie  e  picciuoli  di  Anemone  coronaria,  qua  e  là, 


40-4  FUNGI 

Imghieret,  Ùied  il  KleigTia,  ZebbiTi  ecc.  ~  Febbraio-Marzo,  più 
raramente  sulle  foglie  e  picciuoli  di  Ranunculus  bullalus  a  Im- 
ghieret  !  —  Febbraio. 

155.  —  Urocystis  Colchici  (Schl.)  Rab.;  Sacc.  Ili,  56.  — 
Malta,  sulle  foglie  e  sugli  scapi  di  AUium  nigrum,  qua  e  là, 
Fiddien,  Ùied  il  KleigTia  !  —  Marzo- Apri  le. 

Protomycales. 

I5B.  —  Protomyces  macrosporus  Unger.;  Sacc.  I,  67  et  II,  36. 
—  Malta,  sulle  foglie  di  Torilis  nodosa  a  Casal  Balzan,  sul 
caule  e  sulle  foglie  di  Kmidmannia  Sicula  a  XJardAa  !  —  Aprile- 
Maggio. 

Zygomycales. 

157.  —  Mucor  Mucedo  L.:  Gulia  Repert.  bot.  p.  44.  In  Maltese 
miar.  —  Malta  (Gulia). 

OOMYCALES. 

158.  —  Peronospora  affinìs  Rossm.;  Sacc.  Ili,  65.  —  Malta, 
sulle  fumarie,  frequente  nei  campi  a  Casale  Attard  e  Casal 
Balzan  !  —  Dicembre-Febbraio. 

159.  _  Peronospora  Alsinearum  Gasp.;  Sacc.  Ili,  64.  —  Malta, 
sulla  Slellaria  media,  frequente  a  Casale  Attard,  Casal  Bal- 
zan ecc.  !  —  Dicembre-Gennaio. 

160.  —  Peronospora  Viclae  (Berk.)  DeBary;  Sacc.  I,  60. — 
Malta,  sulle  foglie  di  Latlujrus  odoratus  coltivato  a  S.  Anto- 
nio !  —  Marzo-Maggio. 

161.  —  Peronospora  Euphorbiae  Fuck.  ;  Sacc.  Ili,  63.  — 
Malta,  sulle  foglie  e  brattee  di  Eiiphorbia  peploides,  frequente, 
Valletta,  Ta  Braxia,  Casale  Attard  ecc.  !  —  Dicembre-Gennaio. 

162.  —  Peronospora  Schleideni  Ung.;  Borg  The  period.  phe- 
nom.  etc.  ;  Sacc.  Ili,  Q2.  —  Malta,  comune  sulle  foglie  di  cipolle 
coltivate  cui  è  molto  dannosa,  Casale  Attard,  Notabile  ecc.  — 
Dicembre-Marzo. 

—  Peronospora  sparsa  Berk.;  Borg  Report  etc.  p.  10. 
Specie  rosicela  finora  indicata  d'Inghilterra,  Germania  e  Ame- 
rica settentrionale,  la  cui  presenza  in  Malta  merita  conferma. 


FUNGI 


405 


163.  —  Plasmopara  nivea  Schr.;  Borg  The  period.  phenom.  etc. 

—  Malta,  sulle  foglie  delle  ombellifere  (Borg). 

164.  —  Plasmopara  viticola  (Berk.  et  Curt.)  Beri,  e  De  Toni. 
Peronospora  viticola  Borg  The  period.  phenom.  etc.  —  Malta 
e  Gozo,  sulla  vite  alla  quale  in  certi  anni  è  dannosissima  ! 

—  Plasmopara  Viburni  Peck  ;  Borg  Report  etc.  p.  11.  — 
Specie  osservata  fin'ora  solo  nell'America  settentrionale,  e  la 
cui  presenza  in  Malta  merita  conferma. 

165.  —  Phytophtora  infestans  De  Bary;  Borg  The  period. 
phenom.  etc.  —  Malta,  sulle  piante  di  patate  che  talvolta  di- 
strugge del  tutto,  e  sui  pomidori  ! 

166.  —  Bremia  Lactucae  Regel;  Sacc.  I,  61  et  III,  61.  — 
Malta  e  Gozo,  assai  comune  sulle  foglie  di  Sonclius  levis  da 
per  tutto  e  su  quelle  di  lattughe  coltivate  cui  è  alle  volte  dan- 
nosa !  —  Durante  tutto  l'anno. 

167.  —  Cystopus  candidus  (Pers.)  Lèv.;  Sacc.  I,  62  et  III,  60. 

—  Malta,  frequente  sulle  Diplotaxis  tenuifolia,  erucoides  e 
viminea,  sui  Sis7jm.brinm,  Eruca  e  Coronopus  !  —  Durante 
tutto  l'anno. 

168.  -  Cystopus  Capparidìs  De  Bary;  Sacc.  I,  63.  —  Malta, 
sulle  foglie  di  Capparis  rapestris,  qua  e  là,  Marsascala,  Im- 
iatiléb  ecc  !  —  Aprile-Ottobre. 

169.  —  Cystopus  Portulacae  (DO.)  Lèv.;  Sacc.  I,  64.  —  Malta, 
comune  sulla  Portulaca  oleracea,  in  campi,  orti  e  giardini,  Ca- 
sal Balzan,  ImtaTileb  ecc.  !  —  Settembre-Novembre. 

170.  —  Cystopus  Ipomoeae-panduratae  (Schw.j  Stev.  et  Sw.  ; 
Sacc.  II,  37.  —  Malta,  non  comune,  sulle  foglie  e  sui  cauli  di 
Convolvulus  Siculus,  alla  Zenka  presso  tJied  il  GTmsel,  al  Hauli 
ed  a  Ùied  Incita  !  —  Marzo-Aprile. 

171.  —  Cystopus  Bliti  Biv.  ;  Sacc.  I,  65.  —  Malta,  comune 
suW Ainarantus  graecizans,  in  campi  e  giardini  !  —  Luglio- 
Ottobre. 

172.  —  Synchytrium  plantagineum  Sacc.  et  Spegazz.  ;  Sacc. 
I,  66.  —  Malta,  sulle  foglie  di  Plantago  Lagopus,  Valletta  fuori 
Porta  Reale  \  —  Febbraio-Marzo. 

173.  —  Olpidium  Brassicae  Woron.  ;  Borg  The  period.  phe- 
nom. etc.  —  Malta,  sulle  giovani  piante  di  Brassica,  che  assai 
danneggia  ! 

174.  —  Pythium  De  Baryanum  Hesse;  Borg  The  period.  phe- 


406  FUNGI 

nom.  etc.  —  Malta,  sulle  giovani  piante  di  leguminose  e  cro- 
cifere,  che  assai  danneggia  ! 

Pykeniales. 

175.  —  Daldinia  concentrica  (Bolt.)  Ces.  et  De  Not.  ;  Borg 
Il  Biedja  etc.  p.  70.  —  Malta  (Borg). 

176.  —  Xylaria  arbuscula  Sacc;  Sacc.  I,  68.  —  Malta,  sulla 
terra  umida  alla  base  dei  tronchi  d'ulivo  e  sui  loro  noccioli 
caduti,  S.  Antonio  !  —  Novembre-Dicembre. 

177.  —  Cryptovalsa  ampelina  (Nits.)  Fuck.  ;  Sacc.  Ili,  93. — 
Malta,  sui  sarmenti  secchi  di  vite,  Ghzira\  —  Novembre. 

178.  ~  Eutypa  sycina  (Mont.)  Sacc;  Sacc.  Ili,  92.  —  Malta, 
su  di  un  ramo  decorticato  e  putrescente  a  Gneinal  —  Gennaio. 

179.  —  Diaporthe  vepris  (De  Lacr.)  Fuck.  et  Nits.;  Sacc. 
Ili,  94.  —  Malta,  su  rami  secchi  di  Rubas  ulmifolias  a  tjied 
Incita  !  —  Febbraio. 

180.  —  Thyridium  lividum  (Pers.)  Sacc;  Sacc.  II,  47  et  III,  95. 
—  Malta,  frequente  su  rami  induriti  e  radici  legnose  emerse  di 
Prasiwn  mojus,  Crucianella  rupestris,  Te^icriam  flavum,  e  co- 
stantemente sul  Tlìijmus  capitatas,  a  ImtaTileh,  BaTiar  il  Ciak, 
Ùied  il  ghir  ecc.  ed  a  Gozo,  Xlendi,  Ùied  Bingemma  ecc.  !  — 
Durante  tutto  l'anno. 

181.  —  Physalospora  Euganea  Sacc;  Sacc.  Ili,  71.  —  Malta, 
sui  rami  secchi  di  Broussonelia  papyìifera  aW Addolorata,  e 
di  Pitlo^porum  Tohirae  a  Ta  Braxia  !  —  Settembre-Marzo. 

^I-<  Var.  viridarii  Sacc.  Ili,  71.  —  Malta,  sugli  scapi  secchi 
di  AnUiolyza  Aethijopica  coltivata  al  Boschetto,  e  sulle  nerva- 
ture di  foglie  secche  di  Monstera  deliciosa  a  Casale  Attardi  — 
Gennaio-Febbraio  1914. 

^  182.  -  Physalospora  Borgiana  Sacc.  II,  40.  —  Malta,  £u 
rami  secchi  di  Jasììiinum  helerophyllam  coltivato  a  S.  Anto- 
nio (Borg  !). 

183.  —  Anthostomella  appendiculosa  (B.  et  Br.)  Sacc;  Sacc 
III,  72.  —  Malta,  sui  rami  secchi  di  Elibus  ulmifolius,  a  Ma- 
Jiliiba  ed  al  BoscheUo  !  —  Dicembre-Gennaio. 

184.  —  Sphaerella  maculiformis  (Pers.)  Auersw.;  Sacc.  III, 
76.  —  Malta,  su  foglie  secche  di  Qaercus  Robur  coltivata  al 
BoschettoX  S.Antonio  (Borg!).  —  Dicembre-Gennaio. 


FUNGI  407 

185.  —  Sphaerella  rosigena  EU.  et  Ev.;  Sacc.  I,  71  et  III,  75. 
—  Malta,  su  toglie  di  rose  coltivate,  Addolorata  !  <S'.  Antonio 
(Borg!).  —  Tutto  l'anno. 

186.  —  Sphaerella  Implexae  Pass.;  Sacc.  I,  70.  Traverso  FI. 
It.  Crypt.  Pyren.  p.  602.  —  Malta,  su  foglie  di  Lonicera  im- 
plexa,  frequente,  Ùied  Babu,  Ùied  Gherzuma,  ImtaTdeb  ecc.  !  — 
Tutto  l'anno. 

^  Var.  implexicola  Sacc.  III,  74.  —  Malta,  su  foglie  di 
Lonicera  iinplexa,  a  Ta  Baldu,  Ghirgheniì  ecc.  !  —  Febbraio- 
Aprile  1914. 

187.  —  Sphaerella  mediterranea  Sacc;  Sacc.  I,  72.  —  Malta, 
frequente  sulle  foglie  di  Neriiim  Oleander  coltivato,  e  alle  volte 
dannosa  allo  stesso  facendogli  cadere  le  foglie,  Addolorata,  S.  An- 
tonio ecc.  !  —  Tutto  l'anno. 

188.  —  Sphaerella  collina  Sacc.  et  Speg.  var.  caulicola  Beri, 
et  Sacc;  Sacc  III,  77.  —  Malta,  sui  rami  vivi  di  Lonicera  im- 
plexa,  a  Ùied  Babu  ed  a  Ballut  \  —  Aprile-Maggio. 

189.  —  Sphaerella  polygramma  Fr.  (Niessl.)  Sacc;  >ì<  var.  Ca- 
ruanae  Sacc.  Ili,  73.  —  Malta,  sull'estremità  secca  di  rami  di 
Teucrium  flavina  a  Iraghieret  !  —  Giugno  1914. 

190.  —  Sphaerella  Fragariae  (Tul.)  Sacc;' Borg  The  period. 
phenom.  etc.  —  Malta  (Borg). 

È  lo  stato  ascoforo  di  Ramularia  Talasnei  Sacc,  che  è  assai 
più  frequente  (vedi  a  questa  specie  N.*»  449). 

>x<  191.  —  Venturia  Borgiana  Sacc  III,  78.  —  Malta,  sulle 
foglie  di  Pandanus  atilis  coltivato  a  S.  Antonio  (Borg  !).  — 
Gennaio  1914. 

192.  —  Coleroa  circinans  Wint.  ;  Sacc.  II,  41.  —  Malta,  tro- 
vata una  sola  volta  su  foglie  vive  di  Geranium  molle  alla  Zenha 
presso  Ùied  il  GTiasel  !  —  Marzo-Aprile. 

^  193.  —  Didymosphaeria  insularls  Sacc.  Ili,  82.  —  Malta, 
in  abbondanza  sugli  scapi  secchi  di  Asphodelus  ramosus  a  Bin- 
gemma,  Ùied  Licita  ecc.  !  —  Novembre-Febbraio  1913-1914. 

^  194.  -  Didymosphaeria  Borgii  CG.  et  Sacc.  in  Sacc.  Ili, 
81.  —  Malta,  su  rami  secchi  di  Rosa  sempervirens  al  Boschetto 
(Borg!).  —  Marzo  1914. 

>ì<  Var.  Meliae  Sacc.  Ibid.  —  Malta,  su  rametti  fruttiferi 
secchi  di  Melia  Azedarach,  3\V Addolorata  !  —  Dicembre  1913. 

^  195.  —  Didymosphaeria  spilogena  Sacc.  Ili,  79.  ~  Malta, 


408  FUXGT 

sulle  foglie  vive  di  Quercus  Ilex,  nei  fossi  di  Valletta  e.  dàV  Ad- 
dolorata !  —  Dicembre-Gennaio  1914. 

^  196.  —  Didymosphaeria  eucalyptina  Sacc.  Ili,  80.  —  Malta, 
sulle  foglie  secche  cadute  di  Eucalyptiis  gummifera  o  GIoTju- 
lus,  coltivati  dAV Addolorata  !  —  Giugno-Novembre  1914. 

197.  —  Didymosphaeria  opulenta  (De  Not.)  Sacc;  Sacc,  I,  69. 
—  Malta,  sui  cladodi  di  Opanlia  Ficus-indica  coltivata,  a  Mar- 
sascirocco  !  —  Settembre. 

^^  198.  —  Metasphaeria  Bonamicana  Sacc.  II,  43.  —  Malta, 
su  foglie  languide  di  Monstera  deliciosa  coltivata,  a  Casale  At- 
iard,  nel  giardino  del  Dottor  Borg  !  —  Giugno  1913. 

Specie  dedicata  al  botanico  Maltese  Bonamico  al  quale  dob- 
biamo le  prime  conoscenze  sulla  flora  Maltese. 

yh  199.  —  Metasphaeria  Bocconeana  Sacc.  II,  42.  —  Malta, 
-6u  rametti  secchi  di  Rhamnus  Alate7-nus  coltivato,  Boschetto 
(Borg!).  —  Maggio  1913. 

Specie  dedicata  a  Paolo  Boccone,  il  secondo  botanico  che  men- 
ziona piante  di  Malta. 

>ì^  200.  —  Metasphaeria  Melitensis  Sacc.  III,  85.  —  Malta, 
su  rami  secchi  di  Quercus  Ilex  aW AddolorataX  —  Novembre- 
Gennaio  1914. 

>^  201.  —  Metasphaeria  asparagina  Sacc.  Ili,  84.  —  Malta, 
su  rami  secchi  di  Asparagus  aphi/llus,  a  Casal  Balzati,  Ma- 
kluba,  linghieret  ecc.  !  —  Tutto  l'anno  1913-1914. 

>ì<  Var.  smilacina  Sacc.  Ibid.  —  Malta,  sui  rami  secchi 
di  Smilax  aspera  a  Ùied  Babu,  MalUuba,  ZebbiTi  !  —  Novem- 
bre-Gennaio 1914. 

^  202.  —  Metasphaeria  piricola  Sacc.  Ili,  83.  —  Malta,  so- 
pra rami  secchi  di  pero  salvatico,  a  Ùied  Incita  !  —  Marzo  1914. 
>h  Var.  Periplocae  Sacc.  Ibid.  —  Malta,  su  rami  secchi 
di  Periploca  levigata,  a  Ùied  Babai  —  Api'ile  1914. 

^  Var.  Jasmini  Sacc.  Ibid.  —  Malta,  su  rami  secchi  di 
Jasminum  Azoricum  coltivato  a  S.  Antonio  (Borg  !).  —  Novem- 
bre 1913. 

203.  —  Leptosphaeria  Rusci  (Wallr.)  Sacc;  Sacc.  II,  44.  — 
Malta,  frequente  sui  cladodi  di  Ruscus  Hypopliyllum,  a  Ta 
Braxia,  Addolorata,  Gudia  (Villa  Bettina)  ecc.  !  Boschetto 
(Borg!).  —  Tutto  l'anno. 

^  204.  —  Leptosphaeria  pachytheca  Sacc.  III,  88.  —  Malta, 


FUNGI  409 

sui   rami   secchi   di  Amygdalus  coìnonmiis  al    Bosclietto  !  — 
Aprile  1914. 

^  205.  —  Leptosphaerìa  insulana  Sacc.  Ili,  87.  —  Malta,  sui 
rami  secchi  di  Antirrhinum  Siculum  dXV Addolorata  !  —  Feb- 
braio 1914. 

206.  —  Leptosphaerìa  Caliorum  Sacc.  ^  subsp.  Antirrhini 
Sacc.  Ili,  86.  —  Malta,  su  rami  secchi  di  Antirrhinum  Sicu- 
lum 3i\\' Addolorata]  —  Febbraio  1914. 

207.  ~  Pleospora  herbarum  (Pers.)  Rabenh.  ;  Sacc.  II,  45  et 
III,  89.  —  Malta,  specie  assai  comune  in  tutte  le  stagioni  del- 
l'anno, in  forme  più  o  meno  distinguibili  fra  loro,  e  sopra  mol- 
teplici matrici.  Noi  l'abbiamo  raccolta  sulle  seguenti  ; 

a)  Cauli  erbacei  secchi  di  :  Petroselinum  sativum,  Foeni- 
culicm  officinale,  Antirrhinum  Siculum,  Verbascum  sinualwn, 
Wigandia  arborea,  Mirabilia  J alalia,  Capsicimi  annuum,,  Sola- 
nuìn  esculentwm,  Brassica  campestris,  Ferula  communis,  Ri- 
cinus  communis,  Inufa  viscosa,  Sili/bum  Marianum,  Plantago 
major,  Phijsalis  pubescens,  Notobasis  Syriaca,  Tagetes  creda, 
Dahlia  sp.,  Biplolaxis  erucoides,  Solanum  nigrum,  Plantago 
Coronopus,  Centaurea  crassifolia,  Ecballion  Elaierium.,  Sene- 
ciò  Cineraria,  Verbena  ofjìcinalis,  Lathyrus  Cicera,  Nicotiana 
glauca,  Raphanus  sativus,  Hedysarum,  coronarium,  Bellis  syl- 
vestris,  Cassia  ftoribunda,  Stephanotis  floribunda,  Psoralea 
bituminosa,  infiorescenze  di  Solanum  Wendlandi,  calatidi  di 
Carihaìnus  tinctorius. 

b)  Rami  legnosi  secchi  di  :  Vitis  vinifera,  Lonicera  im- 
plexa,  Nerium  Oleander,  Ricinus  communis,  Hibiscus  Rosa- 
sinensis,  Myoporum  serratum- 

e)  Steli  secchi  di  monocotiledoni:  Lilium  candidum,  Al- 
lium  Cepa,  Asparagus  officinalis,  Gladiolus  segetum,  Iris  foe- 
tidissima,  graminacee  indeterminate. 

d)  Foglie  di  piante  erbacee  :  Carlina  involucrata.  Iris  Ger- 
manica, Crinwn  giganteum.  Passiflora  quadrangularis,  San- 
chezia  sp.,  Bambusa  arundinacea,  cavoli. 

e)  Foglie  di  alberi:  luglans  regia.  Ficus  rubiginosa  e  Ca- 
rica, Populus  angulata,  Phytolacca  dioica,  Ulmus  Americana, 
Salix  alba,  Prunus  Arìneniaca,  Plumeria  alba,  Eriobotrya 
Japonica,  Buccus  sempervirens,  Laurus  nobilis,  Citrus  auran- 
tium,  Sterculia  sp. 


410  FUNGI 

f)  Frutti  di  piante  erbacee:  capsule  secche  di  Aniirrhinum 
Sicahiìn  e  majus,  Freesia  refracta,  Delphinimn  Slaphysagria, 
baccelli  di  Cassia  floribunda,  grappoietti  secchi  di  Achyran- 
thes  sj). 

g)  Frutti  di  alberi:  frutti  secchi  di  Araucaria  excelsa  e  à\ 
Ailanlus  glandulosa. 

208.  —  Pleospora  media  Niessl.;  Sacc.  IH,  90.  —  Malta,  sulle 
foglie  secche  di  Brassica  oleracea  coltivata,  Casale  Aitard  !  — 
Marzo. 

209.  —  Pleospora  vulgaris  Niessl.;  Sacc.  Ili,  91.  —  Malta, 
sopra  foglie  secche  cadute  di  Platanus  Orientalis  diWAddolo- 
rata  !  —  Gennaio. 

210.  —  Pleospora  gallica  Brun.;  Sacc.  II,  46.  —  Malta,  sulle 
foglie  secche  cadute  di  Eriobolrga  Japonica  a  S.  Antonio  e  al 
Boschefiol  —  Aprile. 

211.  —  Phyllachora  graminis  (Pers.)  Fuck.;  Sacc.  Ili,  96. — 
Malta,  su  foglie  di  Panicam  repens,  qua  e  là,  ImfaTdeb,  Fid- 
dienl  —  Settembre-Gennaio.  * 

212.  —  Phyllachora  Cynodontis  (Sacc.)  iSiessl.;  Sacc.  I,  74. 

—  Malta  e  Gozo,  sulle  foglie  di  Cynodon  Daclijlon  assai   co- 
mune da  per  tutto!  —  Tutto  l'anno. 

213.  -  Phyllachora  Trifolii  (Pers.)  Fuck.;  Sacc.  I,  73  et  III, 
97.  —  Malta,  sulle  foglie  di  Trifolium  siellalum,  frequente, 
Ùied  Incita,  Boschetto  ecc.!  Gozo,  XtendiX  —  Marzo-Aprile. 

214.  —  Scirrhia  rimosa  (Alb.  et  Schw.)  Fuck.;  Sacc.  I,  75.  — 
Malta,  sulle  foglie  di  Phragmiies  communis  e  della  sua  varietà 
humilis,  a  Marsascirocco  !  —  Settembre-Ottobre. 

215.  —  Charonectria  Psoromatis  (.Mass.?)  Sacc;  Sacc.  Ili,  98. 

—  Malta,  sul  tallo  di  Squamarla  crassa  2i  Ùied  GTiomorX  — 
Gennaio. 

216.  —  Lophiostoma  pseudomacrostomum  Sacc;  Sacc.  Ili, 

100.  —  Malta,  sopra  un   ramo   secco  di    Senecio  Cineraria  a 
Ponhroke  Camp  !  -    Gennaio. 

217.  —  Platystomum  compressum  (Pers.)  Trev.  ;  Sacc.  Ili, 

101.  —  Malta,  sui  rami  secchi  di  Panica  Granaiam  coltivata 
a  Gneina  e  a  Mak/uba  !  —  Dicembre-Gennaio. 

>5<  218.  —  Gloniella  Caruaniana  Sacc.  HI,  102.  —  Malta,  sulle 
estremità  secche  dei  rami  di  Rosmarinus  ofTicinalis,  al  Bo- 
schetto !  —  Aprile  1914. 


FUNGI  41 1 

219.  —  Hysterium  vulgare  De  Not.;  Sacc.  I,  83.  —  Malta, 
sui  tronchi  vivi  di  carrubi  e  di  ulivi,  tJied  Babu,  Ùied  Hoxl, 
S.  Martini  —  Tutto  l'anno. 

^  220.  —  Triblydiella  Assiminae  CG.  et  Sacc.  in  Sacc  III, 
105.  —  Malta,  sui  rami  secchi  di  Tamarix  Gallica,  non  l'ara 
aàV Addolorata  !  —  Novembre-Gennaio  1913. 

^  221.  —  Triblydiella  olivetorum  Sacc.  Ili,  106.  —  Malta,  sui 
rami  secchi  di  ulivi  àW  Addolorata  \  —  Ottobre-Gennaio  1913. 

222.  —  Mytilldon  tortile  (Schw.)  Sacc;  Sacc.  III,  104.  -  Malta, 
sui  rami  secchi  decorticati  di  Cupressics  sempervirens  a  Casale 
Altard  (Borg!).  —  Gennaio. 

223.  —  Lophodermium  Pinastri  ^Schrad.)  Chev.  ;  Sacc.  Ili,  103. 

—  Malta,  sulle  foglie  languide  o  secche  cadute  di  Pinus  Ha- 
lepensis  comune.  Argotti,  Addolorata,  Boschetto,  S.  Aìitonio, 
Ta  Braxia  ecc.  !  —  Tutto  1'  anno. 

224.  —  Mlcrothyrlum  microscopicum  Desm.;   Sacc.   Ili,  99. 

—  Malta,  sulle  foglie  secche  cadute  di  Buxus  sempervirens, 
frequente.  Addolorala,  Ta  Braxia,  S.  Antonio  ecc.  !  —  Set- 
tembre-Febbraio. 

225.  -  Erysiphe  communis  (Wallr.j  Fi-.;  Sacc.  I,  79,  11,38 
et  n,  66.  —  Malta,  comune  sopra  varie  matrici,  per  es.  sulle 
foglie  di  Planiago  Lag  opus  a  Pembrohe,  di  Galium  Aparine, 
di  Delphiniwn  Ajacis,  di  Urospermuìn  picroides  a.  Casal  Bal- 
zan,  di  Torilis  nodosa  a  Zarrico  !  —  Gennaio-Giugno. 

226.  —  Erysiphe  taurica  Lèv.;  Sacc.  I,  80  et  III,  67.  —  Malta, 
sulle  foglie  di  Ci/nara  Scolymus  a  Casal  Balzan,  di  Phioìnis 
fruticosa  a  tJied  Incita,  di  Carlina  lanata  a  Gneina  !  —  Dicem- 
bre-Maggio. 

227.  —  Erysiplie  graminis  DC;  Sacc.  I,  81  et  II,  39.  —  Malta, 
frequente  sulle  foglie  di  Koeleria  phleoides,  Bronms  Madri- 
iensis,  e  Scleropoa  rigida  !  —  Marzo-Maggio. 

228.  —  Podosphaeria  tridactyla  (Wallr.)  De  Bary  ;  Sacc.  Ili, 
68.  —  Malta,  abbondante  sulle  foglie  languide  e  cadute  di  Pru- 
nus  Armeniaca,  a  5.  Antonio  !  —  Dicembre-Gennaio. 

229.  —  Sphaerotlieca  Castagnei  Lèv.  ;  Sacc  I,  77.  —  Malta, 
qua  e  là  sulle  foglie  di  Erodiwn  inoschaium  e  malachoides, 
a  Casale  Attard,  Pembroke  ecc.!  —  Febbraio-Aprile. 

230.  —  Sphaerotheca  pannosa  (Wallr.)  Lèv.;  Borg  Report  etc. 
p.  10,  The  rose  mildew  etc.  et  The  period.  Phenom.  etc.  ;  Sacc.  I. 


412  FUNGI 

78.  —  Malta,  molto  comune  (per  lo  più  nello  stato  conidioforo) 
sulle  rose  coltivate,  cui  è  dannosa!  —  Durante  tutto  l'anno. 

231.  —  Phyllactinia  suffulta  (Reb.)  Sacc.  ;  Sacc.  1, 76.  —  Malta, 
sulle  foglie  di  Mercurialis  annua  a  Casal  Balzan  !  —  Marzo. 

232.  —  Emerìcella  erythrospora  (Borzi)  Sacc.  et  Peyr.;  Sacc. 
Ili,  69.  —  Malta,  sulle  foglie  secche  cadute  di  Buxus  semper- 
virens  a  Ta  Braxia,  Oudia  (Villa  Bettina),  Addolorata  !  —  No- 
vembre-Gennaio. 

233.  —  Eurotium  herbariorum  (Wigg.)  Link;  Sacc.  I,  84.  — 
Malta,  frequente  sopra  pianto  malamente  disseccate  ! 

234.  —  Capnodium  elongatum  Berk.  et  Desm.;  Sacc.  I,  82. 

—  Malta,  sulle  foglie  languide  e  cadute  di  Populus  alba  a 
GTiain  il  ghira  e  al  Boschetto;  sulle  foglie  di  Arundo  Donax 
a  ImtaTìleb  !  —  Settembre-Gennaio. 

235.  —  Limacinia  Citri  (Briosi  et  Pass.)  Sacc;  Sacc.  111,70. 
Meliola  airi  Borg  Biedja  etc.  p.  68  et  Diseases  etc.  p.  12.  ~ 
Malta,  molto  comune  sugli  alberi  d'arancio,  da  per  tutto  !  — 
Tutto  l'anno. 

23B.  —  Limacinia  PenzigI  Sacc;  Borg  Biedja  etc.  p.  68,  Re- 
portetc.  p.  10,  Diseases  etc  p.  11  et  Roses  p.  42.  —  Malta  (Borg). 

237.  —  IVIicroxyphium  Footii  Harw.  forma  minor  Sacc.  II,  76. 

—  Malta,  sulle  fronde  di  Neplìrodium  coltivato  nella  serra  a 
S.  Antonio  !  —  Aprile  1913. 

^  Var.  ciliolatum  Sacc.  II,  70.  —  Malta,  sulle  foglie  vive 
di  Phillìjrea  lati  folta  coltivata,  S.  Antonio  !  —  Marzo-Mag- 
gio 1913. 

DlSCALES. 

238.  —  Acetabula  Calyx  Sacc;  Sacc.  Ili,  107.  —  Malta,  fre- 
quente sulla  terra  umida  2i\\' Addolorata  !  —  Novembre-Marzo. 

239.  —  Peziza  vesiculosa  L.  —  Malta,  sul  concime  esposto 
nei  campi  a  Buhalvra  !  —  Marzo-Aprile. 

240.  ~  Lachnea  scutellata  (L.)  Gill.;  Sacc  III,  108.  —  Malta, 
sulla  tei'ra  di  castagno  umida  a  S.  Antonio  (Borg  !).  —  Di- 
cembre. 

241.  —  Sphaerospora  trechispora  (B.  et  Br.)  Sacc;  Sacc.  III, 
109.  ~  Malta,  sulla  terra  umida  erbosa  a  Ùied  il  KleigTia  I  — 
Gennaio. 


FUNGI  413 

242.  —  Ciboria  echinophila  (Bull.)  Sacc;  Sacc.  Il,  48.  —  Malta, 
sul  detrito  dei  ricci  di  castagno  a  S.  Antonio  !  —  Aprile. 

243.  —  Stamnaria  Equiseti  (Pers.)  Rehm.;  Sacc.  I,  85  et  III, 
110.  —  Malta,  ?.\\\V Equisetiun  ramosissimum  a  SalineX  e  al 
Boschetto  (Borg'I).  —  Novembre-Gennaio. 

244.  —  Pseudopeziza  repanda  (Fr.)  Karst;  Sacc.  Ili,  111.  — 
Malta,  sulle  foglie  languide  di  Sherardia  arvensis  a  Ùied  il 
KleigTia  !  —  Marzo. 

245.  —  Pseudopeziza  Cerastiorum  (Wallr.)  Schroet;  Sacc. 
lll^  112.  —  Malta,  sulle  toglie  languide  di  Cerastium  glomera- 
ium  a  Ùied  il  GTiasel  !  —  Marzo. 

246.  —  Pseudopeziza  Ranunculi  (Wallr.)   Fuck.  ;   Sacc.  Ili, 

113.  —  Malta,  sulle  foglie  languide  di  Ranunculas  chaerophìjl- 
lus  a  Ùied  il  Kleighal  —  Marzo. 

247.  —  Pseudopeziza  Trifolii  (Biv.  Bern.)  Fuck.;  Sacc.  I,  86.  — 
Malta,  frequente  sulle  foglie  languide  di  Trifolium  a  Marsa, 
Ùied  Incita  ecc.  !  —  Marzo-Maggio. 

248.  —  Pseudopeziza  Medicaginis    (Lib.)  Sacc.  ;  Sacc.  Ili, 

114.  —  Malta,  sulle  foglie  languide  di  Medicago  denticulata 
a  Ùied  Incita  ecc.  !  —  Gennaio-Marzo.  Gozo,  Marsalforno  !  — 
Aprile. 

249.  —  Trociiila  craterium  (DO.)  Fr.;  Sacc.  Ili,  115.  —  Malta, 
frequente  sulle  foglie  languide  e  cadute  di  Hedey^a  Helix  a  S.  An- 
tonio,  Ta  Braxia,  Addolorata  ecc.  !  —  Ottobre-Gennaio. 

250.  —  Lecanidium  atratum  (Hedw.)  Rabenh.;  Sacc.  Ili,  116.  — 
Malta,  su  di  un  ramo  secco  putrescente  in  Gneina  !  —  Gennaio. 

251.  —  Artlionia  dispersa  (Schrad.)  Rehm.;  Sacc.  II,  49.  — 
Malta,  sui  rami  secchi  di  R/iamnus  Alatej^nus  al  Boschetto 
(Borg  !).  —  Maggio. 

Deuleroniycetae. 

Sphaeropsidales. 

^  252.  —  Pliyllosticta  brassicina  Sacc.  Annal.  Mycol.  1913 
p.  16;  Sacc.  I,  87.  —  Malta,  frequente  e  dannosa  sulle  foglie 
languide  di  Brassica  oleracea  coltivata  in  orti  e  campi.  Campo 
sperimentale  a  Casale  Attardi  —  Estate-autunno  1913. 

Trovata  per  primo  dal  Dott.  G.  Borg. 


414 


FUNGI 


253.  —  Phyllosticta  Ceratonlae  Berk.;  Sacc.  Ili,  121.  —  Malta, 
frequente  e  dannosa  sulle  foglie  verdi  di  carrubio,  tjied  Babu, 
Boschetto  ecc.  \  —  Tutto  l'anno. 

254.  -  Phyllosticta  pirina  Sacc.  ;  Sacc.  Ili,  118.  —  Malta,  fre- 
quente e  dannosa  sulle  foglie  dei  peri  e  dei  meli,  ZurtHco,  No- 
tabile ecc.  !  Casale  Aitavi  (Borg  !;.  —  Marzo-Novembre. 

255.  —  Phyllosticta  variegata  Eli.  et  Ev.;  Sacc.  Ili,  119.  — 
Malta,  sulle  foglie  languide  di  Fraxinus  excelsior  al  Boschetto  ! 

—  Settembre-Novembre. 

256.  —  Phyllosticta  hedericola  Dur.  et  Mont.;  Sacc.  Ili,  120. 

—  Malta,  sulle  foglie  verdi  di  Mederà  lielix,  frequente,  Addo- 
lorata, Ghirghent),  Boschetto  ecc.  !  —  Tutto  l'anno. 

257.  —  Phyllosticta  Capparìdis  Sacc.  et  Speg.  ;  Sacc.  Ili,  122. 

—  Malta,  sulle  foglie  languide  di  Capparis  spmosa  var.  iner- 
mis,  frequente,  Addolorata,  Boschetto,  Valletta  ecc.  !  —  Settem- 
bre-No  vembi'e. 

258.  -  Phyllosticta  Teucrii  Sacc.  et  Speg.;  Sacc.  IH,  123.  - 
Gozo,  .sulle  foglie  languide  di  Teucrium  fruticans,  valle  di 
Xlendil  —  Aprile. 

^  259.  —  Phyllosticta  citricola  Sacc.  Ili,  117.  -  Malta,  sulle 
foglie  languide  di  alberi  d'arancio,  frequente,  S.  Antonio,  Casal 
Balzan,  Imtahleb  ecc.  !  —  Tutto  l'anno  1914. 

>h  260.  —  Phyllosticta  Armitageana  Sacc.  Il,  50.  —  Malta, 
sui  cauli  verdi  di  Russelia  juncea,  frequente,  Casale  Attard, 
Casal  Balzan,  S.  Antonio,  Notabile  ecc.!  —  Tutto  l'anno  1913. 

Specie  dedicata  al  botanico  ingle.se  Armitage  che  scrisse  della 
flora  di  Malta  (v.  in  bibliografia). 

261.  —  Phyllosticta  Urticae  Sacc;  Sacc.  Ili,  J24.  —  Malta, 
sulle  foglie  verdi  di  Lrtica  piluli/et^a  a  Uied  Babu  l  —  Feb- 
braio. 

262.  —  Phyllosticta  morifolia  Pass.;  Sacc.  Ili,  125.  —  Malta, 

su  foglie  languide  e  secche  di  Moms  nigra  al  Bosc/iettol  — 
Novembre. 

^  263.  —  Phyllosticta  Araucariae  Sacc.  ili,  126.  —  Malta, 
sulle  foglie  languide  ùeìVAraacaria  Bidicillii,  nei  giardini  di 
S.  Antonio  e  di  Argotti,  (\q\V  Araacaria  Smithii  dAV Addolo- 
rata e  deWAraucaria  excelsa  a  Gudia,  a  Ta  Braxia  ecc.  !  — 
Tutto  l'anno  1914. 

>i<  264.  —  Phyllosticta  ruscigsna  Sacc.  Ili,  127.  —  Malta,  sui 


FUNGI 


415 


cladodi  di  Rascics  Hijpopliyllum  e  di  R.  aculeatus,  non  raro,  Ad- 
dolorata,   Ta  Braxia,  Gudiaecc.l  —  Tutto  l'anno  1914. 

►ì<  265.  —  Phyilosticta  striolata  Sacc.  Ili,  128.  —  Malta,  sulle 
foglie  languidti  di  BrachypodMm  distachijuin  a  Fiddienl  — 
Aprile  1914. 

26B.  —  Phoma  oleracea  Sacc;  Sacc.  Ili,  129.  —  Malta,  sui 
legumi  secchi  di  Medicago  arborea,  frequente  ^\Y Addolorala  ! 
—  Settembre-Novembre. 

^  267.  —  Phoma  anonicola  Sacc.  Ili,  130.  —  Malta,  sui  rami 
secchi  di  Anona  Cìterimolia  a  Casale  Atlard  (Borg  !).  —  No- 
vembre 1913. 

>h  268.  —  Phoma  Ceratoniae  Sacc.  Ili,  131.  —  Malta,  sui 
rami  secchi  di  carrubio,  frequente,  Ùied  Bahii,  Ùied  Incita,  Bal- 
hd  ecc.l  —  Tutto  l'anno  1014. 

269.  —  Phoma  spartììcola  P.  Brunaud;  Sacc.  Ili,  132.  —  Malta, 
sui  rami  secchi  di  Spartiam  juncewn  al  Boschetto,  slW  Addo- 
lorata ecc.l  —  Tutto  l'anno. 

^  270.  —  Phoma  Urvìlleana  Sacc.  Il,  54.  —  Malta,  sui  rami 
secchi  di  Cilharexylon  quadrangulare  a  S.  Antonio  !  —  Tutto 
l'anno  1913. 

Specie  dedicata  al  celebre  viaggiatore  e  botanico  Dumont  D'Ur- 
ville  il  quale  diede  alcune  notizie  della  fiora  Maltese. 

271.  —  Phoma  lirella  Desm.;  Sacc.  II,  55.  —  Malta,  sui  rami 
morti  di  Carlina  involucìYita  a  Ùied  il  gbir,  Ùied  Incita  ecc. 
e  di  Ipomoea  coltivata  a  Casal  Balzan  ecc.  l  —  Tutto  l'anno. 

^  272.  —  Phoma  Cavalliniana  Sacc.  II,  56.  —  Malta,  sui  rami 
secchi  di  Jiiglans  regia  a  Gneinal  e  al  Boschetto  (Borg!).  — 
Tutto  l'anno  1913. 

Specie  dedicata  al  Maltese  Cavallini,  autore  del  «  Pugillus  Me- 
liteus  ecc.  »  (v.  in  bibliografia). 

273.  —  Phoma  lirellif ormis  Sacc.  ;  Sacc.  II,  57.  —  Malta,  sui 
rami  secchi  di  Jochroma  lubitlosam  a  S.  Antonio  !  e  al  Boschetto 
(Borg!).  —  Tutto  l'anno. 

274.  —  Phoma  herbarum  West.;  Sacc.  II,  58.  —  Malta,  sai 
rami  secchi  di  Plumbago  Capensis  coltivata,  Casal  Balzan  !  — 
Tutto  l'anno. 

275.  —  Phoma  samararum  Desm,;  Sacc.  Ili,  133,  —  Malta, 
sulle  samare  secche  di  Fraxinus  excelsior  al  Boschdto  !  —  No- 
vembre-Gennaio. 


416  FUNGI 

276.  —  Phoma  gallicola  Trott.  ^  var.  Melitensis  Sacc;  Ann. 
Mycul.  1914,  p.  283.  Sacc.  Ili,  134.  —  Gozo,  nelle  rigonfiature  dei 
rami  secchi  di  Euphorbia  siJìnósa  f.  Melitensis  a  Migiarro  !  — 
Aprile  1906. 

^  277.  —  Phoma  tenella  Sacc.  Ili,  135.  —  Malta,  sulle  squame 
fogliari  secche  di  Cupressus  elegans  (non  sempervirens)  aW Ad- 
doloragli —  Tutto  l'anno  1914. 

^  278.  —  Phoma  epimelaena  Sacc.  Ili,  p.  137.  —  Malta,  sui 
piccioli  secchi  di  Chamaerops  excelsa  a  S.  Antonio  (Borg!).  — 
Marzo  1914. 

279.  —  Phoma  strìaeformìs  Dur.  et  .Mont. ;  Sacelli,  136.  — 
Malta,  sui  cauli  morti  di  Asparagits  aculifolius  e  di  Narcissus 
Tazzetta  a  (lied  Incita.  Una  forma  su  di  una  Euphorbia  all'^cf- 
doloratal  —  Gennaio-Febbraio. 

280.  —  Phomopsis  Citri  Sacc.  ;  Sacc.  1,  88.  —  Malta,  frequente 
sui  rami  secchi  degli  aranci,  Casal  Balzan,  S.  Antonio  ecc.  !  — 
Tutto  l'anno. 

Var.  foliicola  Scalia;  Sacc.  Ili,  147.  —  Malta,  sulle  foglie 
secche  degli  aranci,  Casal  Balzan,  S.  Antonio  ecc.  !  —  Tutto 
l'anno. 

281.  —  Phomopsis  Phaseoli  (Desm.)  Sacc:  Sacc.  HI,  138.  — 
Malta,  sui  cauli  secchi  di  Phaseolus  Caracalla  al  Boschetto 
(Borg  !).  —  Gennaio. 

282.  —  Phomopsis  Sophorae  (Sacc.)  Trav.;  Sacc.  Ili,  139.  — 
Malta,  frequente  sui  rami  secchi  di  Sophora  Japonica  e  della 
sua  varietà  penduta  a  Musta  (Giardino  Gollcher),  Ta  Braxia, 
S.  Antonio  ì  —  Tutto  l'anno. 

>x<  283.  —  Phomopsis  Dalbergiae  Sacc.  Ili,  140.  —  Malta,  sui 
rami  secchi  di  Dalbergia  Sissno  a  S.  Antonio  !  —  Tutto  l'anno  1914. 

284.  —  Phomopsis  mendax  (Sacc.)  Trav.;  Sacc.  Ili,  141.  — 
Malta,  sui  rami  secchi  di  Albizzia  Jidibrissin  a  S.  Antonio 
(Borg  !).  —  Gennaio. 

>x<  285.  —  Phomopsis  mediterranea  Sacc.  Ann.  Mycol  1913 
p.  17;  Sacc.  I,  89  et  III,  142.  —  Malta,  sui  rami  secchi  di  Me- 
dicago  arborea  SiW Addolorata  !  e  al  Boschetto  (Borg  !).  —  Tutto 
l'anno  1913. 

>ì<  286.  —  Phomopsis  Pircuniae  Sacc.  III,  143.  —  Malta,  sui 
rami  secchi  di  Phijtolacca  (Pircimia)  dioica,  fossi  e  dintorni  di 
Valletta,  Addolorata  ecc.  !  —  Novembre-Gennaio  1914. 


FUNGI  417 

y^  287.  —  Phomopsis  Abutilonis  Sacc.  Ili,  144.  —  Malta,  sui 

rami  secchi  di  AbuUlon  hijhridwn  coltivato  a  S.  Antonio  (Borg  !). 
—  Gennaio  1914. 

288.  —  Phomopsis  Lavaterae  (West.)  Sacc:  Sacc.  Ili,  145.  — 
Malta,  sui  rami  secchi  di  Lavatera  arborea  aAV Addolorata  !  — 
Settembre-Gennaio. 

289.  —  Phomopsis  ambigua  (Sacc.)  Trav.;  Sacc.  111,146.— 
Malta,  sui  rami  secchi  di  Piriis  communis  coltivato  a  Casale 
Attard  (Bors^!).  —  Febbraio. 

290.  —  Phomopsis  Cacti  (Berk.)  Sacc;  Sacc.  Ili,  148.  — 
Malta,  sui  rami  secchi  di  Plujìlocactus  sp.  coltivato  a  S.  An- 
tonio (Bor<?!).  —  Mai'zo. 

^I<  291.  —  Phomopsis  dianthina  Sacc.  Ili,  149.  —  Malta,  fre- 
quente sui  cauli  secchi  di  Diantìms  CaryophyUas  a  S.  Antonio, 
Casal  Balzaìi  ecc.l  —  Tutto  l'anno  1914. 

yj<  292.  —  Phomopsis  dianthicola  Sacc.  Ili,  150.  —  Malta, 
sulle  foglie  languide  e  secche  di  Diantìms  CaryoiJliyllas  3.  S.  An- 
tonio (Borg!).  —  Gennaio  1914. 

293.  —  Phomopsis  abdita  (Sacc.)  Trav.;  Sacc.  Ili,  151.  — 
Malta,  comune  sui  rami  e  sui  piccioli  secchi  di  Melia  Azeda- 
rach  a  Valletta,  Ta  Braxia,  A'idolorata,  S.  Antonio  ecc.  !  — 
Novembre-Gennaio. 

294.  —  Phomopsis  Sapindi  Patouill.;  Sacc.  Ili,  152.  —  Malta, 
sulle  foglie  secche  di  Sapindus  Saponaria  a  S.  Antonio  !  —  Ot- 
tobre-Gennaio. 

295.  —  Phomopsis  pulla  (Sacc.)  Trav.;  Sacc.  Ili,  153.  —  Malta, 
sui  rami  secchi  di  Hedera  Helix  a  Ta  Braccia  e  a,\V  Addolo- 
ralal  —  Novembre-Gennaio. 

296.  —  Phomopsis  Euphorbiae  Sacc;  Sacc.  Ili,  154.  —  Malta, 
sui  cauli  secchi  di  E/cpIiorbia  pinea  a  LntaTilebl  —  Novembre. 

^  297.  -  Phomopsis  Corynocarpi  Sacc.  Ili,  155.  —  Malta, 
sopra  foglie  languide  di  Corynocarpus  levigatus  a  S.  Antonio  ! 
—  Dicembre-Gennaio  1914. 

298.  —  Phomopsis  Jasmini  (Cooke)  Sacc;  Sacc.  IH,  156.  — 
Malta,  sui  rami  secchi  di  Jasminum  Orientale  nel  cortile  del 
palazzo  Testaferrata  in   Valletta  !  —  Novembre. 

299.  —  Phomopsis  sambucina  Sacc;  Sacc.  III,  157.  —  Malta, 
sui  rami  secchi  di  Sambucus  nigra  coltivato,  Boschetto  \  —  Set- 
tembre-Novembre 1914. 

8.  SOMitiER  et  Caruaxa  Gatto.  —  Mora  Metiiensis  nova.  27 


418  \  FUNGI 

>B  300.  —  Phomopsis  Elaeagni  Sacc.  Ili,  158.  —  Malta,  sui 
rami  secchi  di  Elaeagìins  anguslifolia  a  S.  Antonio  !  —  Gen- 
naio-Marzo 1914. 

>ì<  301.  —  Phomopsis  Coccolobae  Sacc.  Ili,  159.  —  Malta,  al- 
l'estremità dei  cladodi  languidi  di  Coccoloba  platyclada  a  Ta 
Braxia\  e  a  S.  Antonio  (Borg  !).  —  Novembre-Marzo  1913-14. 

302.  —  Phomopsis  moricola  Sacc.  :  Sacc.  III,  160.  —  Malta, 
sui  rami  secchi  di  Morus  nigra  al  Boschetto,  ImtaTileb  ecc!  — 
Tutto  l'anno. 

>^  303.  —  Phomopsis  ficina  Sacc.  Ili,  161.  —  Malta,  sulle 
foglie  languide  o  secche  di  Ficus  ruMginosa  a  Casal  Balzan  e 
a  Ta  BraxiaX  —  Novembre-Febbraio  1913-14. 

304.  —  Phomopsis   cinerescens  Sacc;  Sacc.   II,   51   et  III, 

162.  —  Malta,  sui  rami  secchi  di  Ficus  Carica  a  IintaTiìeb,  Bo- 
scfietto  ecc.  !  —  Tutto  l'anno. 

305.  —  Phomopsis  juglandina  (Fuck.)  Sacc;  Sacc.  II,  52. — 
Malta,  sui  rami  secchi  di  Juglans  regia  coltivata,  Boschetto, 
Uncinai  —  Novembre-Maggio. 

306.  —  Phomopsis  subvelata  Sacc.  ;  Sacc  II.  53.  —  Malta, 
sulla  scorza  secca  dei  frutti  di  Lagenaria  vulgaris  coltivata, 
ImtaTileb,  San  Paolo  a  mare,  Casale  Attat^d  ecc.  !  —  Novem- 
bre-Dicembre. 

307.  —  Phomopsis  phoenicicola  Trav.  et  Spessa;  Sacc.  Ili, 

163.  —  Malta,  .sui  peduncuii  fruttiferi  secchi  di  Phoenix  dacty- 
lifera  coltivata,   Ta  BraxiaX  —  Giugno. 

308.  —  Phomopsis  Liliacearum  (West.);  Sacc.  III,  104.  — 
Malta,  sugli  scapi  morti  di  Lilitun  candidum  coltivato,  Casale 
Attard  (Borg!).  —  Gennaio. 

^P  309.  —  Phomopsis  extorris  Sacc.  Ili,  165.  —  Malta,  sul- 
l'estremità delle  foglie  languide  di  Dasulirion  acì^otrichum  a 
S.  Antonio  (Borg  !).  —  Gennaio  1914. 

^  310.  —  Phomopsis  Casteriae  Sacc  III.  166.  —  Malta,  alla 
base  degli  scapi  secchi  di  Gasteria  nigro-maculata  coltivata,  Ta 
Braxia\  —  Dicembre-Gennaio  1913-14. 

^  311.  —  Phomopsis  phormicola  Sacc.  Ili,  167.  —  Malta, 
sopra  foglie  secche  e  languide  di  Phormium  ienax,  ad  Argotti 
ed  a  Masla  (Giardino  GoUcher)  !  —  Dicembre-Gennaio  1913-14. 

>x<  312.  —  Aposphaeria  punicina  Sacc  III,  168.  —  Malta,  sui 
rami  secchi  dei  melagrani  al  Boschetto  (-Borg  !).  —  Novembre  1913. 


FUNGI  419 

>x<  313.  —  Macrophoma  aucubana  Sacc.  Ili,  169.  —  Malta, 
sulle  foglie  languide  di  Aucuha  Japonica  a  S.  Antojiio  (Borg  !). 
—  Gennaio  1914, 

y^  314.  —  Macrophoma  Alaterni  Sacc.  Ili,  170.  —  Malta,  sulle 
foglie  languide  o  secche  di  Rìiamnus  Alaternits  coltivato,  Ad- 
dolorataX  —  Ottobre-Dicembre  1913-14. 

315.  —  PJIacrophoma  Cìtri  Celotti;  Sacc.  Ili,  171.  —  Malta, 
sulle  foglie  secche  degli  aranci,  LnlaTilebl  —  Dicembi'e-Gennaio. 

3IB.  —  Macrophoma  Mantegazziana  Penz.  ;  Sacc.  1,  90.  — 
Malta,  sui  rami  degli  aranci,  negli  agrumeti  di  Oisal  Balzati, 
S.  Antonio  ecc.  !  —  Settembre-Gennaio. 

317.  —  Macrophoma  Eriobotryae  Pegl.;  Sacc.  Ili,  172.  —  Malta, 
sui  rami  secchi  di  l^rioliotrya  Japonica  a  BalliU\  —  Maggio. 

>ì<  318.  —  Macrophoma  aromatica  Sacc.  HI,  173.  —  Malta, 
sulle  foglie  languide  e  secche  di  Persea  grati!<sima  a  S.  An- 
tonio !  —  Settembre-Febbraio  1913-14. 

319.  —  Macrophoma  Oleae  (DC.)  Beri,  et  Vogl.;  Sacc.  III, 
174.  —  Malta,  sulle  foglie  secche  cadute  degli  ulivi,  frequente, 
S.  Antonio,    Ta  Balda,  Gudia  ecc.  !  —  Ottobre-Febbraio. 

320.  -  Macrophoma  cylindrospora  (Desm  )  Beri,  et  Vogl.; 
Sacc.  III.  175.  —  Malta;  sulle  foglie  secche  di  Rhamnus  oleoi- 
des  a  TJied  Incita,  di  carrubio  a  ZehbiTi  ed  a  ImtaTiìeb,  di  Hedera 
Helix  aW Addolorata ,   Ta  Braxia  ecc.  !  —  Dicembre-Gennaio. 

^  321.  —  Macrophoma  scandens  Sacc.  Ili,  170.  —  Malta, 
sulle  foglie  languide  e  secche  di  Hoya  carnosa,  a  Musta  (Giar- 
dino Gollcher),  Gudia  (Villa  Bettina)  \  S.  Antonio,  Casale  At- 
iard  (Borg!).  —  Ottobre-Febbraio  1913-14. 

322.  —  Macrophoma  Stephanotidis  Tassi;  Sacc.  Il,  59.  — 
Malta,  sui  cauli  languidi  e  secchi  di  Stephanotis  fìoribunda 
a  Marsascirocco,  Ta  Braccia  ecc.  l  Casale  Attard  (Bov^  l).  — 
Ottobre-Maggio. 

^  323.  —  Macrophoma  viridariì  Sacc.  Ili,  177.  —  Malta,  sulle 
foglie  languide  e  secche  di  Stephanotis  /lorihunda  a  Ta  Braxia, 
S.  Antonio,  Casal  Balzan  i',cc.\  —  Ottobre-Maggio  1913-14. 

>ì<  324.  —  Macrophoma  Zeraphiana  Sacc.  li,  60.  —  Malta, 
sui  rami  secchi  di  Poinciana  Gillesi  a  S.  Antonio  (Borg!).  — 
Maggio  1913. 

Specie  dedicata  a  Stefano  Zerafa  benemerito  della  flora  Mal- 
tese (v.  in  bibliografia). 


420  FUNGI 

^  325.  —  Macrophoma  insulana  Sacc.  Ili,  178.  —  Malta,  sui 
rami  tanto  vivi  che  secchi  di  Euphorhia  spinosa  f.  Melitensis 
a  GTiain  TaffiMX  —  Aprile  1914. 

326.  —  Macrophoma  Ricini  (Cooke)  Beri,  et  Vogl.;  Sacc.  Ili, 
179.  —  Malta,  sui  i-ami  secchi  di  Ricinus  comimmis  nei  fossi 
di  Vallellal  —  Noreinbre-Geunaio. 

>ì<  327.  —  Macroplioma  salicina  Sacc.  Ili,  180.  —  Malta,  sui 
rami  secchi  di  Salfpr  pedicellata  a  Gneinaì  —  Gennaio  1014. 

^  328.  —  Macrophoma  juglandarìa  Sacc.  Ili,  181.  —  Malta, 
sui  I-ami  secchi  di  Juglans  regia  coltivata  a  GneinaX  —  (reii- 
naio  1914. 

>^  329.  —  Macrophoma  glandaria  Sacc.  Ili,  182.  —  Malta, 
sulle  <i;hiande  cadute  di  Qnercus  llex  coltivata,  Addolorala,  Bo- 
scheUo  !  —  Novembre-Febbraio  1913-14. 

330.  —  Macrophoma  Cibelliana  Scalia;  Sacc.  Ili,  183.  — 
Malta,  sulle  foglie  languide  di  Cha'maedorea  efatior  a.  Argoltil 
e  a  S.  Antonio  (Borg!).  —  Ottobre-Dicembre. 

^  331.  —  Macrophoma  Monsterae  Sacc.  Ili,  184.  —  Malta, 
sulle  foglie  languide  e  secche  di  Monslera  deliciosa  coltivata, 
Marsascirocco,  Casale  Atlardl  —  Ottobre-Gennaio  1913-14. 

332.  —  Macrophoma  rhabdosporioides  Lamb.et  Fautr.  ;  Sacc. 
Ili,  185.  —  Malta,  sulle  foglie  languide  ed  in  parte  secche  di 
Iris  foetidisslnia  coltivata.  Casal  Balzan,  Ta  Braccia,  Bo- 
schello  !  —  Ottobre-Dicembre. 

>b  333.  —  Macrophoma  yuccocarpa  Sacc.  Ili,  186.  —  Malta, 
sulla  scorza  secca  dei  frutti  di  Yucca  gloriosa  a  Ta  Br^accia  !  — 
Dicembre  1913. 

^  334.  —  Macrophoma  phormiana  Sacc.  Ili,  187.  —  Malta, 
sulle  foglie  languide  e  secche  di  Pliormium  tenax  a  .S.  Anto- 
nio (Borg!).  —  Febbraio  1914. 

335.  —  Dendrophoma  pruinosa  (Fr.)  Sacc;  Sacc.  Ili,  191.  — 
Malta,  sui  rametti  secchi  di  Fraxinus  eoccelsior  slÌ  Boschetto  !  — 
Gennaio. 

336.  —  Asteroma  incomptum  Rob.  et  Desm.;  Sacc.  Ili,  189.  — 
Malta,  sulle  foglio  languide  di  Fraxinus  excelsior  al  Boscìietto  1 
—  Febbraio. 

337.  —  Asteroma  Medusula  Dnr.  et  Mont.;  Sacc.  III,  190.  — 
Malta,  sui  cauli  secchi  di  Daucus  Carota  spontaneo,  Imta- 
Tlleì)  !  —  Gennaio. 


FUNGI  421 

338.  -  Asteroma  reticulatum  Chev.;  Sacc.  Ili,  188.  ~  Malta, 
sulle  foglie  di  Allium  srtNììrsutum  a  Migiar  Scimi  —  Aprile. 

339.  —  Vermicularia  trichella  Fi .;  Sacc.  Ili,  194.  —  Malta, 
sulle  foglie  languide  di  Hedera  Helix  a  Ghirghenti,  Addolo- 
rala, Bocchello  ecc.  !  —  Noveinbre-Ger.naio. 

340.  —  Vermicularia  Dematium  (Pers.)  Fr.  vai',  macrospora 
Sacc;  Sacc.  Ili,  193.  —  Malta,  sui  rami  secchi  di  Hedera  Helix  a 
Ta  Braxia  !  —  Dicembro. 

341.  —  Vermicularia  relicina  Fr.;  Sacc.  Ili,  192.  -  Malta, 
sopra  foglie  putrescenti  diverse  a  S.  Antonio  \  —  (jennaio. 

342.  —  Placosphaeria  Onobrychidis  (DC.)  Sacc.  vai.  Hedy- 
sari  Scalia;  Sacc.  1,  92.  —  Malta,  molto  comune  e  dannosa  sulle 
foglie  di  Hedìjsarum  coronariuin  coltivato  nei  campi,  da  per 
tutto  !  —  Febbraio-Maggio. 

^  343,  —  Plenodomus  Borgianus  Sacc.  Ann.  Mycol.  1913  p.  17; 
Sacc,  l,  93.  —  Malta,  rara,  sulla  scorza  secca  di  una  zucca  a 
S.MartinoX  —  Ottobre  1911. 

Specie  dedicata  al  Dott.  G.  Borg  che  molto  ha  contribuito  alla 
conoscenza  dei  funghi  maltesi. 

"^  344.  —  Rabenhorstia  pachyderma  Sacc.  et  Peyr.  in  Sacc. 
Ili,  197.  —  Malta,  sulle  foglie  languide  e  secche, di  Araii,caria 
eoocelsa  aXV Addolorala,  a  Ta.  Braooia  !  e  a  5.  Antonio  (Borg  !).  — 
Novembre-Gennaio  1913-14. 

>b  345.  —  Dothiorella  ailantina  Sacc.  Ili,  195.  —  Malta,  sui 
tronchi  secchi  di  piante  giovani  di  Ailantus  glandidosa  al  Bo- 
schetfoì  —  Ottobre-Aprile  1913-14. 

348.  —  Fusicoccum  quercinum  Sacc;  Sacc  III,  196.  —  Malta, 
sui  rami  secchi  di  Quercus  Robur  a  S.  Antonio  (Borg  !).  — 
Gennaio. 

347.  —  Cytospora  punica  Sacc;  Sacc.  II,  61.  —  Malta,  sui 
rami  secchi  di  Punica  Granalum  coltivata,  Casal  Balzan,  bn- 
taUleb  ecc.  !  —  Aprile-Maggio. 

348.  —  Cytospora  germanica  Sacc;  Sacc.  III,  198.  —  Malta, 
sui  rami  secchi  di  Salix  Babijlonica  a  S.  Antonio  (Borg!).  — 
Gennaio. 

349.  —  Chaetomella  atra  Fuck.;  Sacc  III,  199.  —  Malta,  Qua 
e  là  sulle  foglie  secche  di  Ficus  rubiginosa  e  di  altre  piante, 
brattee  secche  di  carciofi,  rami  secchi  di  varie  piante  a  Casal 
Balzan,  Valletta  ecc.  !  —  Dicembre-Gennaio. 


422  EUNGI 

350.  —  Haplòsporella  donacina  (Mont.)  Sacc;  Sacc.  Ili,  200.  — 
Malta,  sui  culmi  e  sulle  guaine  putrescenti  di  Aricndo  Donax, 
qua  e  là,  S.  Antonio,  BntaTilel)  ecc.  !  —  Dicembre-Gennaio. 

351.  —  Darluca  filum  (Biv.  Bern.)  Cast.;  Sacc.  II,  63.  —  Malta, 
Nei  sori  di  Puccinia  Ruhigo-vera  sulle  foglie  di  Lolium,  rigi- 
duni,  e  in  quelli  di  Puccinia  Cesata  sulle  foglie  di  Andropogon 
pubescens  a  Ùied  Incita  e  Ùied  il  GTiasell  —  Marzo-Aprile. 

^  352.  —  Microdiplodia  nigrificans  Sacc.  Ili,  202.  —  Malta, 
sulle  foglie  secche  di  Evonymus  Japonicua  a  Ta  Braxia,  Ar- 
gotli\  e  a  S.  Antonio  (Borg!).  —  Dicembre-Gennaio  1913-14. 

^  353.  —  Microdiplodia  foedans  Sacc.  Ili,  201.  —  Malta, 
sui  rami  secchi  di  Eiicalìjptiis  sp.  nW Addolorata  !  —  Ottobre- 
Gennaio  1913-14. 

>-<  354.  —  Microdiplodia  oleaginea  Sacc.  Ili,  203.  —  Malta, 
sui  rami  secchi  degli  ulivi.  Addolorata,  S.  Antoniol  —  Novem- 
bre-Dicembre 1913-14. 

^  355.  —  Microdiplodia  Agni-casti  Sacc.  Ili,  204.  —  Comino, 
sui  rami  secchi  di  Vitcx  Agnics-castus  (Borg  !).  —  Gennaio  1914. 

^  356.  —  Microdiplodia  lliceti  Sacc.  111.  205.  —  Malta,  sui 
rami  secchi  di  lecci  coltivati.  Addolorata  !  —  Settembre-Gen- 
naio 1913-14. 

>^  357.  —  Microdiplodia  callitrina  Sacc.  Ili,  206.  —  Malta, 
sui  rametti  secchi  di  Callitris  qitadrioalvis  coltivata,  rara,  S.  An- 
tonio !  —  Gennaio-Febbraio  1914. 

358.  —  Microdiplodia  Passeriniana  (Thùm.)  Ali.,  >x<  var.  rJia- 
chidis  Sacc.  III.  207.  —  Malta,  sui  peduncoli  fruttiferi  di  Phoe- 
nix  dactylifera  coltivata,  Ta  BraxiaX  —  Giugno  1914. 

yb  359.  —  Microdiplodia  bambusina  Sacc.  Ili,  208.  —  Malta, 
sui  culmi  secchi  di  Bamlxisa  arundinacea  a  S.  Antonio  e  a 
Musta  (Giardino  Gollcher)  !  —  Dicembre-Gennaio  1913. 

360.  —  Diplodia  Pseudodiplodia  Fuck.;  Sacc.  II,  64.  —  Malta, 
sui  rami  secchi  di  Piras  comnumis  coltivato.  Casale  Attard 
(Borg  !).  —  Maggio. 

361.  —  Diplodia  ruticola  Thimi.;  Sacc.  Ili,  209.  —  Malta,  sui 
rametti  secchi  di  Ruta  bracteosa  a  Gebel  ATimar,  Notabile  ecc.  ! 
—  Novembre-Dicembre. 

362.  —  Diplodia  Aurantii  Catt.;  Sacc.  Ili,  210.  —  Malta,  sui 
rametti  secchi  degli  aranci.  Casal  Balzani  —  Gennaio. 

363.  —  Diplodia  Pistaciae  Beri,  et  Bres.;  Sacc.  Ili,  211.   — 


FUNGI  423 

Malta,  sui  rami  secchi  di  Pistacia  Terehinthus  a  S.  Antonio  \ 

—  Gennaio-Aprile. 

364.  —  Diplcdia  clandestina  Dur.  et  Mont.  ;  Sacc.  Ili,  212.  — 
Malta,  sui  rami  secchi  di  Rhatnnus  Alaterrms  a  S.  Antonio 
(Borg  !).  —  Novembre. 

Var.  foliorum  Sacc;  Sacc.  Ili,  213.  —  Malta,  sulle  fo- 
glie languide  di  Rhatnnus  Alaternus  slÌV Addolorata,  Boschetto, 
S.  Antonio  (Borg  !).  —  Novembre-Dicembre. 

365.  —  Diplodia  Crataegì  West;  Sacc.  Ili,  213.  -  Malta,  sui 
rami  secchi  di  Crataegus  Ruscinonensis  a  Ùied  Babu  !  —  Feb- 
braio. 

366.  —  Diplodia  Cydoniae  Sacc;  Sacc.  Ili,  214.  -  Malta,  sui 
l'ami  secchi  di  Cydonìa  vulgaris  coltivata,  Casale  Attard  (Borg  !). 

—  Febbraio. 

>x<  367.  —  Diplodia  Kaki  Sacc  III,  215.  —  Malta,  sui  rami  e 
sui  calici  secchi  di  Dioxpyriis  Kaki  a  S.  Antonio,  Musta  (Giar- 
dino Gollcher)  !  —  Dicembre-Gennaio  1913-14. 

368.  —  Diplodia  Hederae  Fuck.;  Sacc.  Ili,  216.  —  Malta,  sui 
rami  secchi  di  Eedera  Helix  a.\V  Addolorata  l  —  Novembre- 
Gennaio. 

369.  ^  Diplodia  Euphorbiae  Brunaud;  Sacc.  Ili,  217.  —  Malta, 
sui  rami  secchi  di  Eiipliorbia  Characias  a,  Madlienal  e  al  Bo- 
schetto (Borg!).  —  Marzo-Novembre. 

370.  —  Diplodia  inquinans  West;  Sacc  III,  218.  —  Malta, 
sui  rami  secchi  di  Fraxinus  excelsior  al  Boschetto  (Borg  !).  — 
Marzo. 

371.  —  Diplodia  sapinea  (Fr.)  Fuck.;  Sacc.  Ili,  219.  —  Malta, 
sui  rami  secchi  di  Pinas  Halepensis,  frequente,  Addolorata, 
BoscheltoX  —  Tutto  l'anno. 

372.  —  Diplodia  Yuccae  West.  ;  Sacc  III,  220.  —  Malta,  sulle 
foglie  ^secche  di  Yacca  gloriosa  a  Boschetto,  Gudia  (Villa  Bet- 
tina), Addolorata  ecc.  \  —  Tutto  l'anno. 

>h  373.  —  Lasiodiplodia  Ricini  Sacc.  Ili,  221.  —  Malta,  rara, 
su  di  un  tronco  putrescente  di  Ricinus  communis,  fossi  di  Val- 
lettal  —  Dicembre  1913. 

374.  —  Ascochyta  Boltshsauseri  Sacc;  Sacc  111,  222.  —  Malta, 
sui  legumi  secchi  di  Phaseolas  lanatus  a  Casale  Attard  (Borg  !). 
—  Febbraio. 

375.  —  Ascochyta  cycadina  Scalia;  Sacc.  Ili,  223.  —  Malta, 


424  FUNGI 

sulle  foglie  languide  di  Cycas  revoluta  a  Ta  Braxia,   S.  An- 
tonio, Musia,  Gw.iia  (Villa  Bettina)  \  —  Tutto  l'anno. 

^  376.  —  Ascochyta  diplodìnoides  Sacc.  Ili,  224.  —  Malta, 
rara,  trovata  solamente  sulle  foglie  di  Tillandsia  sp.  nel  giar- 
dino di  uno  di  noi  (CG.)  !  —  Gennaio  1914. 

377.  —  Ascochyta  graminicola  Sacc;  Sacc.  II,  62.  —  Malta, 
sulle  foglie  secche  di  Leplwus  incurvatus  a  BaTiria  !  —  Aprile. 

378.  —  Actinonema  Rosae  (Lib.)  Fr.;  Sacc.  Ili,  225.  —  Malta, 
sulle  foglie  vegete,  poi  aride  e  decidue  di  rose  coltivate  a  Ca- 
sal Balzan,  S.  Antonio  ecc.  !  —  Dicembre-Gennaio. 

>x<  379.  —  Hendersonia  Meiitensis  Sacc.  Ili,  226.  —  Malta, 
sulle  foglie  languide  e  secche  di  Bracliypodium  pinnatum  a 
Ballull  —  Maggio  1914. 

380.  —  Hendersonia  Desmazieri  Mont.;  Sacc.  II.  65.  —  Malta, 
sui  rami  secchi  di  Ptatanus  Orientalis  a  S.  Antonio  (Borg  !).  — 
Maggio. 

>x<  381.  —  Hendersonia  Hyacinthiana  Sacc.  II,  66.  —  Malta, 
sulle  foglie  di  Arundo  Pliniaìia  a  GTìain  il  gbira  (Borg!).  — 
Maggio  1913  e  Novembre  1914. 

Specie  dedicata  a  Carlo  Giacinto  (in  latino  Hyacinthus)  frate 
Genovese  che  al  principio  del  secolo  passato  fu  professore  di 
botanica  all'Università  di  Malta  e  fondatore  dell'attuale  Orto 
botanico. 

382.  —  Septoria  ficaricola  Sacc;  Sacc  III,  227.  —  Malta, 
sulle  foglie  languide  di  Ranunculus  bullatiis  a  Ùied  Incita  e  Ùied 
Babìi  !  —  Febbraio. 

383.  —  Septoria  nitidula  Dur.  et  Moni;  Sacc.  III,  228.  — 
Malta,  sulle  foglie  verdi  e  languide  di  Rhamnus  Alaternus, 
a.\V Addolorata  !  —  Ottobre-Dicembre. 

384.  —  Septoria  Rubi  West.;  Sacc  III,  229.  —  Malta,  sulle 
foglie  languide  di  Rabits  almifolius,  frequente,  Boschetto,  Ùied 
Incita,  Gliirghenti  ecc.  !  —  Ottobre-Maggio. 

385.  —  Septoria  Petroselini  Desm.;  Sacc.  II,  75  et  III,  230.  — 
Malta,  frequente  ^uWApiwn  graveolens  coltivato  a  Casale  At- 
tard,  BaTiria,  Notabile  ecc.  ì  —  Tutto  l'anno. 

Var.  Apii  Br.  et  Cav.  fm.  emaculata  Sacc;  Sacc  III,  230. 
—  Malta,  colla  precedente  a  Ca.^ate  Attard  !  —  Gennaio. 

386.  —  Septoria  Carrubi  Pas.s.;  Sacc.  III.  231.  -  Malta,  sulle 
foglie  languide  di  carrubio  a  Ùied  Kirda  !  —  Maggio. 


FUNGI 


425 


^  387.  —  Septoria  ambigua  Sacc.  Ili,  232.  —  Malta,  sulle 
foglie  languide  cadute  di  melagrani  a  Makluba,  LntaTileb  ecc.  !  — 
Dicembre-Gennaio  191.3-14. 

388.  —  Septoria  Antirrhinl  Desm.,  Sacc  III,  233.  —  Malta, 
sulle  foglie  languide  di  Antirrhinwn  majus  a.  Ghirglienti,  Bo- 
schetto ecc.  !  —  Dicembre-Febbraio. 

>ì<  Var.  minor  Sacc.  Ibid.  —  Malta,  sulle  foglie  languide 
di  Antirrhinum  Siculum  r\V  Addolorala  l  —  Dicembre-Gen- 
naio 1913-14. 

389.  —  Septoria  scabiosicola  Desm.;  Sacc.  III,  234.  —  Malta, 
sulle  foglie  di  Scaìnosa  atro  purpurea,  qua  e  là,  Fiddien,  Ma- 
dlienal  —  Ottobre-Aprile. 

390.  -  Septoria  Acantiii  Thùm.;  Sacc.  III,  235.  —  Malta, 
sulle  foglie  verdi  di  Acanlhus  mollis  a,  Zenka,  Ùied  il  Ghasell 
Boschetto  (Borg  !).  —  A[irile-Giugno. 

391.  —  Septoria  clirysanthemella  Sacc.  S.  Chrt/sanlhemi 
Brififa  Notes  on  gardening  p.  59.  —  Malta,  sulle  foglie  di  Chì^y- 
santhemum  Sinense  cui  è  dannosa,  a  S.  Antonio,  Musta  ecc.  !  — 
Ottobre-Novembre. 

392.  --  Septoria  Elaeagni  (Chev.)  Desm.;  Sacc.  Ili,  236.  — 
Malta,  sulle  foglie  verdi  e  languide  di  Elaeagnus  avgustifolia, 
cui  è  dannosa  facendone  cadere  le  foglie,  Zarrico,  Floriana, 
Marsascirocco  !  —  Ottobre-Dicembre. 

>ìi  393.  —  Septoria  Thelygoni  Sacc.  Ili,  237.  —  Malta,  sulle 
foglie  languide  di  Thefygonum  Cynocrambe  a  Zebbi.Ti,  Fid- 
dien ecc.  !  —  Marzo-Aprile  1914. 

394.  —  Septoria  Urticae  Desm.  et  Rob.;  Sacc.  Il,  67.  —  Malta, 
sulle  foglie  languide  di  Urtica  membranacea  a  Casale  Aitar d\ 
—  Marzo-Maggio. 

>5<  395.  -  Septoria  Forskahleana  Sacc.  li,  68.  —  Malta,  sulle 
foglie  verdi  di  Urtica  membranacea  a  Zenlia  e  a  tjied  il  GTia- 
sel\  -  Marzo  1913. 

Specie  dedicata  al  botanico  Svedese  P.  Forskaal,  al  quale  dob- 
biamo uno  dei  più  antichi  elenchi  di  piante  raccolte  a  Malta 
(v,  in  bibliografia). 

39B.  —  Septoria  Convolvuli  Desm.;  Sacc.  II,  69.  —  Malta, 
frequente  sulle  foglie  languide  di  Convolvulus  arvensis,  da  per 
tutto!  —  Tutto  l'anno. 

>ì<  397.  —  Septoria  Henslowiana  Sacc.  II,  72.  —  Malta,  sulle 


426  FUNGI 

foglie  languide  di  Stellarla  inedia  a  Casal  Balzati  e  a  Casale 
Ailarcll  —  Febbraio-Marzo  1913. 

Specie  dedicata  al  botanico  inglese  G.  Henslow  che  si  occupò 
della  flora  Maltese  (v.  in  bibliografia). 

398.  —  Septoria  ìnconspicua  B.  et  C.  ;  Sacc,  II,  73.  —  Malta, 
sulle  foglie  vive  di  Planlago  Psyllium  a  Ùiecl  Incita  !  —  Marzo. 

399.  —  Septoria  Atriplicis  (West.)  Fuck.;  Sacc.  II,  74.  — 
Malta,  sulle  foglie  vive  di  Chenopodium  murale  a  tJied  In- 
cita !  —  Marzo. 

400.  —  Septoria  Ordiidearum  West.  ;  Sacc.  III,  238.  —  Malta, 
sulle  foglie  languide  di  Orchis  coriophora  al  Boschetto  !  — 
Aprile. 

>x<  401.  —  Septoria  Caruaniana  Sacc.  II,  70.  —  Malta,  sulle 
foglie  languide  di  Lagitrìis  ovatns  a  Ùardial  —  Maggio  1913. 

^  402.  —  Septoria  Nymaniana  Sacc.  II,  71.  —  Malta,  sulle 
foglie  languide  del  grano  cui  è  dannosa,  a  GTiaiti  Mutai  — 
Aprile  1913. 

Specie  dedicata  al  botanico  svedese  0.  Nymaii  che  visitò  Malta 
e  scrisse  della  flora  Maltese  (v.  in  bibliografìa). 

403.  —  Septoria  Bromi  Sacc;  Sacc.  Ili,  239.  —  Malta,  sulle 
foglie  languide  di  Bronius  sp.  nel  campo  sperimentale  a  Casale 
Attardi  —  Aprile. 

^P  Var.  brevispora  Sacc.  Ibid.  —  Malta,  sulle  foglie  verdi 
di  Brachypodium  sp.  al  Boschetto  e  a,  Ta  Baldu  !  —  Aprile- 
Ottobre  1914. 

404.  —  Septoria  oxyspora  Penz.  et  Sacc.  ;  Sacc.  IH,  240.  — 
Malta,  sulle  foglie  languide  o  .secche  di  Arundo  Donax  al  Bo- 
schetto,  Ta  Baldu,  Saline  ecc.  !  —  Tutto  l'anno.      . 

405.  —  Plilyctaena  pliomatella  Sacc.  ;  Sacc.  Ili,  245.  —  Malta, 
sui  rami  secchi  di  Ficus  rabiginosa  a  Casal  Balzan,  nel  giar- 
dino di  uno  di  noi  !  —  Dicembre-Gennaio. 

406.  —  Leptotliyriuin  quercinum  (Lasch.)  Sacc;  Sacc.  Ili, 
242.  —  Malta,  sulle  foglie  secche  cadute  di  Qiierciis  Ilex  col- 
tivata, aW  AddolortdaX  —  Dicembre-Febbraio. 

407.  —  Leptothyrium  ìlicinutn  Sacc;  Sacc.  Ili,  243.  —  Malta, 
sulle  foglie  secche  cadute  di  Quercus  Ilex  indigena  a  Ta  Balda  ! 
—  Marzo. 

408.  —  Discosta  Artocreas  (Tod.)  Fr.  ;  Sacc  III,  244.  —  Malta, 
sulla  pagina  superiore  di  foglie  secche  di  Salix  pedicellata  a 


PUNGI  427 

Gneina,  e  sulle  foglie  secche  di  Crataegus   Rnscinonensis  a 
ÙieU  Babic  e  a  ùied  GTiomor  !  —  Novembre-Gennaio. 

409.  —  Entomosporium  Mespili  (DC.)  Sacc;  Sacc.  Ili,  241.  — 
Malta,  sulle  foglie  vive  o  languide  di  MespUus  Germamca  col- 
tivato, S.  Antonio  !  —  Novembre-Dicembre. 

Melanconiales 

>x^  410.  —  Cloeosporium  BorgianumSacc.  II,  77.  —  Malta,  sui 
rami  secchi  di  Cereus  sp.  a  S.  Antonio  !  —  Marzo-Maggio  1913. 

Specie  dedicala  al  Dott.  G.  Borg  botanico  Maltese  che  molto 
ha  contribuito  alla  raccolta  di  funghi  Maltesi. 

411.  —  Cloeosporium  Mollerlanum  Thùm.;  Sacc.  II,  78  et  III, 
249.  —  Malta,  sui  cauli  secchi  di  Passiflora  coerulea  a  Casal 
Balzan,  e  di  Bahlia  a  Ta  Braxia  !  —  Giugno. 

412.  —  Cloeosporium  lagenarium  (Pass.)  Sacc.  et  Roum.; 
Sacc.  II,  79.  —  Malta,  sulla  scorza  secca  di  Lagenaria  vulga- 
ris  a  ImtaUleb,  S.  Paolo  a  marp,  Casale  AtLard  ecc.  !  —  No- 
vembre-Dicembre. 

413.  —  Cloeosporium  Lindemuthlanum  Sacc.  et  Magn.;  Sacc. 
II,  80.  —  Malta,  sui  cauli  secchi  di  Dolichos  sp.  coltivato,  Ca- 
sal Balzani  —  Giugno. 

414.  —  Cloeosporium  Hesperidearum  Catt.  ;  Sacc.  Ili,  248.  — 
Malta,  sulle  foglie  secche  cadute  di  aranci,  frequente  negli  agru- 
meti a  Casal  Balzan,  Casale  Aitar d,  Musla,  S.  Antonio  ecc.  !  — 
Ottobre-Febbraio. 

415.  —  Cloeosporium  intermedium  Sacc;  Sacc.  Ili,  247.  — 
Malta,  sulle  foglie  secche  cadute  di  aratici,  fi*eqaente  negli  agru- 
meti a  Casal  Balzan,  Casale  Attard,  Musta,  S.  Antonio  ecc.  ! 
—  Ottobre-Febbraio. 

^  416.  —  Cloeosporium  Cocculi  Sacc.  Ili,  246.  —  Malta,  sulle 
foglie  languide  di  Cocculus  lauri  folta  a  S.  Antonio,  Ar gotti  e 
Sa  Maisonl  —  Novembre-Febbraio  1913-14. 

.  >ì<  Var.  ramicola  Sacc.  Ibid.  —  Malta,  sui  rami  secchi 
di  Cocculus  laurifolia  a  S.  Antonio  (Borg!).  —  Febbraio  1914. 

'^  417.  —  Cloeosporium  Duthieanum  Sacc.  II,  81.  —  Malta, 
sulla  pagina  superiore  delle  foglie  di  Ficus  rubiginosa  nel  giar- 
dino di  uno  di  noi  a  Casal  Balzan  !  —  Marzo-Giugno  1913. 

Specie  dedicata  al  botanico  inglese  J.  F.  Duthie  che  molto  ha 
contribuito  alla  conoscenza  della  flora  Maltese  (v.  in  bibliografia). 


428  FUNGI 

^  418.  —  Cloeosporium  rhodobolum  Sacc.  Ili,  250.  —  Malta, 
sulle  foglie  languide  o  secche  cadute  di  Ficus  elastica  a  Ta 
Braxia,  Musta,  S.  Antonio  ecc.  ;  —  Ottobre-Gennaio  1913-14. 

^  419.  —  Cloeosporium  Phormii  Sacc  III,  251.  —  Malta, 
sulle  foglie  languide  di  Pìioruiiani  ienax  a  ^'.  Antonio  e  a  Mu- 
sta {Oiardino  Gollcher)  !  —  Diceiubn^-Febbraio  1913-14. 

>5<  420.  —  Colletotrichum  extorre  Sacc.  Ili,  252.  —  Malta, 
sulle  foglie  verdi  o  languide  di  Sciadophylluìn  digitatiun  a  Ta 
Braxia,  S.  Antonio  ecc.  !  —  Novembi'e-Febbraio  1913-14. 

421.  —  Colletotrichium  gloeosporioides  Penz.:  Borg  II  Bie- 
dja  p  70  et  Diseases  [>.  12.  —  Malta,  sulle  foglie  di  aranci  (Borg). 

422.  —  Pestalozzia  funerea  Desin.;  Sacc.  111.  253.  —  Malta, 
sulle  foglie  languide  u\  Pislacia  Lentiscns  a  Uied  Babu  e  al 
Boschetto,  e  di  Pistacia  Terehinthus  nei  fossi  di  Valletta  !  — 
Novembre-Febbraio. 

^  423.  —  Pestalozzia  lìnearis  Sacc.  Ili,  254.  —  Malta,  sui 
calami  secchi  di  Scirpiis  Holosc/ioenus  a  Ùied  II  Kleigìia  !  — 
Novembre  1913. 

^  424.  —  Cylindrosporium  melitense  Sacc.  Annal.  Micol. 
1914,  p.  284;  Sacc.  III.  257.  —  Gozo,  sulle  foglie  florali  secche 
di  Linuni  st7^ictuml  —  Aprile  1907. 

425.  Cylindrosporium  Myosotidis  Sacc;  Sacc.  Ili,  255.  — 
Malta,  sulle  foglie  di  Ancìiusa  Italica  !  —  Aprile. 

>ì<  426.  Cylindrosporium  torquens  Sacc.  Ili,  258.  —  Malta, 
sulle  foglie  languide,  che  si  contoicouo,  di  Cisias  Creticus  a  Ta 
Baldìi  e  a  BnlliUl  —  Aprile-Maggio  1914. 

^  427.  —  Cylindrosporium  Typhae  Sacc.  Ili,  256.  —  Malta, 
sulle  foglie  languide  di  Tìjplia  latifolia  a  Fiddien  !  —  Aprile  1914. 

428.  -  Phleospora  moricola  (Pass.)  Sàcc;  Sacc.  I,  94.  — 
Malta,  sulle  ibglie  di  Moras  alba  e  nigra,  frequente  e  dan- 
nosa, Giidia,  ImtaTìleb  ecc.  !  —  Agosto-Novembi'e. 

Hyphalks. 
MucediìKiceae. 

429.  —  Oidium  Evonymi-Japonici  (Arcang.)  Sacc.  ;  Sacc.  Ili, 
260.  —  Malta,  sulle  foglie  vive  di  Eooni/mus  Japonicus,  giar- 
dini a  Valletta  e  a  FlorianaX  —  Tutto  l'anno. 


EUNGI  429 

430.  —  Oidium  erysiphoides  Fr.  ;  Sacc.  I,  95.  II,  83  et  III,  259; 
Ferraris  FI.  It.  Crypt.  Hyphales,  Addenda  p.  909.  —  Malta,  co- 
mune su  varie  specie  di  piante  e  molto  diffuso,  spesso  dannoso 
alla  Brassica  oleracea  coltivata,  dàV  Hedys arimi  coronarium, 
ai  poponi  e  alle  zucche.  Noi  l'abbiamo  raccolto  sulle  piante 
seguenti:  Sonchus  sp.  a  Casal  Balzan  ecc.,  Novembre-Aprile; 
Convolvulus  arvensis,  tutto  l'anno  e  da  per  tutto;  Mentita  Pu- 
legiuni  a  Ghirghenti  in  estate;  Lamium  ampleocicaule  da,  per 
tutto,  Dicembre-Febbraio;  Coni/za  amhigua  da  per  tutto  e  tutto 
l'anno;  Zinnia  violacea  nei  giardini,  estate  ed  autunno;  Fledy- 
sarum  coronarium  da  per  tutto,  Gennaio-Aprile  (chiamato  dai 
contadini  Beul  il  ffinir);  Cucurbita  Pepo  ed  altre  cucurbitacee 
da  per  tutto  e  molto  dannoso;  Salvia  officinalis  a  S.Antonio 
(Borg  !),  Maggio;  Astragalus  haniosus  a  Ùied  il  GTiasel  e  aXV Ad- 
dolorata, Novembre-Aprile;  Ridai fia  segetum  ^  Ballut,  Maggio; 
Beta  ìnaritima  a  Casale  Attard,  Maggio  ;  Brassica  oley^acea  a 
Casale  Attard  ecc.,  Gennaio-Aprile;  Primula  Sinensis  a  S.  An- 
tonio, Aprile;  Inula  viscosa  a  Gzira  ed  a  GTiain  RiTiana,  No- 
vembre; Inula  critlunoides  a  GTiain  RiTiana,  Notabile  ecc.,  Ot- 
tobre-Novembre. 

431.  —  Oidium  quercinum  Thùm.;  Sacc.  II,  82.  —  Malta, 
sulle  foglie  di  Quercus  Robur  a\V Addolorata  ed  a  Ta  fìraxia  ! 
S.Antonio  (Borg!).  —  Gennaio-Maggio. 

432.  —  Oidium  Ceratoniae  Comes;  Sacc.  Ili,  261.  —  Malta, 
sulle  foglie  giovani  languide  dei  carrubi  a  Bingemma,  Crendi, 
Zurrico  ecc.  !  —  Novembre-Gennaio. 

433.  —  Oidium  Ciirysantliemi  Rabenli.;  Briffa  Notes  on  gar- 
dening p.  59.  —  Malta,  sulle  foglie  di  Chrysanthemum  Sinense 
(Briffa). 

434.  —  Oidium  monilioides  Link;  Sacc.  Ili,  262.  —  Malta, 
sulle  foglie  vei'di  di  grano  cui  è  dannoso,  Ùied  Babul  —  Feb- 
braio. 

435.  —  Oidium  Tuckeri  Berk.  ;  Gulia  Repert.  bot.  p.  16.  — 
Malta  e  Gozo,  sulle  viti  cui  é  dannoso,  diffuso  per  tutte  due  le 
isole  !  —  Estate. 

436.  —  Botrytis  vulgaris  Fr.;  Sacc.  Ili,  263.  —  Malta,  sui 
frutti  secchi  caduti  di  Ficus  rubiginosa,  giardino  di  uno  di  noi 
a  Casal  Balzan  !  —  Dicembre-Gennaio. 

437.  —  Botrytis  parasitica  Cav.  ;  Sacc.  Ili,  264.  —  Malta,  sulle 


430  FUNGI 

foglie  vive  di  Orchis  e  di  Opìirys  cui  è  dannosa,  Ùiecl  Incita, 
Ùied  GTiasel,  Boschetto,  ImtaTileb  ecie.  !  —  Maizo. 

438.  —  Penicillium  candidum  Link.  —  Malta,  qua  e  là  sulle 
foglie  e  sui  frutti  marcescenti!  —  Tutto  l'anno. 

439.  —  Penicillium  crustaceum  (L.)  Fries.  —  Malta,  qua  e 
là  sopra  molte  sostanze  putrescenti  !  —  Tutto  l'anno. 

440.  —  Aspergillus  glaucus  Link.  —  Malta,  frequente  sopra 
varie  sostanze  organiclie  putrescenti  !  —  Tutto  l'anno. 

^  441.  —  Aspergillus  melitensis  Sacc.  et  Peyr.  ;  Sacc.  IH, 
265.  —  Malta,  sopra  esemplari  male  seccati  di  Tricholoma 
terreum  !  —  1914. 

442.  —  Verticillium  Buxì  (Link)  Auersw.;  Sacc.  Ili,  69  ex 
parte.  —  Malta,  sulle  foglie  secche  cadute  dì  B  iioous  senipervi- 
rens  a  Ta  Braxia,  Addolorala,  Guciia  !  —  Novembre-Gennaio. 

443.  —  Acrostalagmus  cinnabarinus  Corda;  Sacc.  Ili,  266.  — 
Malta,  su  di  un  ramo  putrescente  a   Ta  Braxia\  —  Gennaio. 

444.  —  Trichothecium  roseum  (Pers.)  Link  ;  Sacc.  Ili,  267.  — 
Malta,  su  l'ami  putrescenti,  (jua  e  là,  Addolorata,  S.  Anto- 
ìlio  ecc.  !  —  Dicembre-Gennaio. 

445.  —  Trichothecium  candidum  Wallr.  ;  Sacc.  Ili,  268.  — 
Malta,  soi)ra  rami  putrescenti  diversi,  Addolorata\  —  Dicem- 
bre-Gennaio. 

>s<  446.  —  Ramularia  brevipes  Sacc.  Ili,  209.  —  Malta,  rara 
sulle  foglie  vive  o  languide  di  Delphiniuni  Stapliijsagria  a  Ta 
Balditl  —  Aprile  1914. 

447.  —  Ramularia  arvensls  Sacc.  ;  II,  85.  —  Malta,  sulle  fo- 
glie vive  di  Potentina  replans,  frequente,  BnTiria,  Fiddien,  Bo- 
schetto ecc.l  —  Ottobre-Aprile. 

^  448.  —  Ramularia  Caruaniana  Sacc.  Il,  86.  —  Malta,  sulle 
foglie  vive  di  Veronica  Anagallis  a  GTiain  Rihana  e  Si  Ghain 
MulaX  —  Aprile-Maggio  1913. 

449.  —  Ramularia  Tulasnei  Sacc.  ;  Sacc.  I,  96.  —  Malta,  fre- 
quente e  dannosa  sulle  foglie  vive  di  Fragaria  vesca  coltivata, 
S.  Antonio,  Pàales,  Mastci  ecQ..\ 

450.  —  Ramularia  Parietariae  Pass.;  Sacc.  I,  97;  Ferraris 
FI.  It.  Ciypt.  Hyphaies,  Addenda  p.  921.  —  Malta,  sulle  foglie 
vive  di  Parielaria  offlcinalis,  frequente  a  Casal  Balzan,  Ballid, 
Ghain  Rilìana  ecc.  !  —  Aprile-Novembre. 

451.  Cercosporella  pantoleuca  Sacc;   Sacc.   III,  271.  — 


FUNGI  431 

Malta,  sulle  foglie  vive  o  languide  di  Plantago  majo?"  a  Im- 
iaTileb  !  —  Ottobi-e-Gennaio. 

y^  452.  —  Titaea  submutica  Sacc.  II,  84,  III,  270.  -  Malta, 
sui  piciiidii  di  Septoria  ForskaJileana  sulle  foglie  di  Urtica 
niembraìiacea  a  Ùied  il  GTiasel,  e  sulla  Septoria  ficaricola  sulle 
foglie  di  Rmiunculus  hullatus  a  Ùied  Babu  e  a  Ùied  India  !  — 
Marzo  1913  e  Febbraio  1915. 

453,  —  Coniosporium  Arundinis  (Corda)  Sacc;  Sacc.  III,  272. 
—  Malta,  sui  culmi  secchi  putrescenti  di  Armido  Donax  e  di 
altre  graminacee,  Gneina  !  —  Gennaio. 

454.  —  Torula  herbarum  Link;  Sacc.  III,  274.  —  Malta,  sui 
cauli  putrescenti  di  Opmilla  Ficas-IndiGa,  di  Dalilia,  di  Tage- 
tes  ecc.,  *S'.  Antonio  !  —  Gennaio. 

^  455.  —  Torula  Peyronelii  Sacc.  Ili,  273.  —  Malta,  sulle 
foglie  secche  di  Agave  Americana  dAV Addolorata  \  —  Dicem- 
bre 1913. 

^  456.  —  Dicoccum  apiosporum  Sacc.  Ili,  275.  —  Malta,  ab- 
bondante sulle  squame  degli  strobili  secchi  caduti  di  Pinus  Ha- 
lepensis  coltivato  aW Addolorata  \  —  Tutto  l'anno  1914. 

457.  —  Scolecatrichum  compressum  Allescher;  Sacc.  Ili, 
276.  —  Malta,  sulle  foglie  languide  di  Poa  annua  nel  campo 
sperimentale  a  Casale  Attard  !  —  Aprile. 

458.  —  Fusicladium  dendrìtlcum  (Wallr.)  Fuck.  var.  orbi- 
culatum  (Desm.);  Sacc.  III.  277.  —  Malta,  sulle  foglie  secche  di 
mandorlo,  Casale  Attard  !  —  Dicembre-Gennaio. 

y^  459.  —  Fusicladium  Caruanianum  Sacc.  Annal.  Mycol. 
1913,  p.  20;  Sacc.  1,  98;  Ferraris  FI.  It.  Crypt.  H.vpbales,  Ad- 
denda p,  880.  —  Malta,  sulla  pagina  inferiore  delle  foglie  vive 
di  Magnolia  grandiflora  nel  giardino  dell' Ing.  Sacco  a  Casal 
Balzan  e  a  /S.  Antonio\  —  Tutto  l'anno  1913. 

^  4B0.  —  Cladosporium  venturioides  Sacc.  Ili,  278.  —  Malta, 
sui  cauli  languidi  o  secchi  di  Amarantas  caudatus  a  ZebbiTi 
nella  villa  Stricklandl  —  Gennaio  1914. 

^  Var.  citricola  Sacc.  Ibid.  —  Malta,  sulle  foglie  secche 
cadute  di  aranci  a  ImtaTileb  e  a  Casal  Balzan  !  —  Gennaio  1914. 

^  461.  ~  Cladosporium  Grecli-Delicatae  Sacc.  Il,  87.  — 
Malta,  sulle  foglie  e  cauli  vivi  di  Ranunculas  diversifolìus  a 
Ùied  Incita  \  e  a  Ùied  Bufala  (Borg!).  —  Gennaio-Aprile  1913. 

Specie  dedicata  all'Autore  della  Flora  Melitensis. 


432  FUNGI 

^  4G2.  —  Cladosporium  minusculum  Sacc.  Aimal.  Mycol. 
1913,  p.  20;  Sacc.  I,  99;  Ferraris  FI.  It.  Crypt.  Hyphales,  Addenda 
p.  886.  —  Malta,  sulla  pagina  inferiore  delle  foglie  languide  di 
Salix  alba  a  GTiaìn  il  gbira  !  —  Ottobre-Dicembre  1913. 

463.  —  Cladosporium  epiphyllum  (Pers.)  Mart.;  Sacc.  Ili,  280. 

—  Malta,  sulle  foglie  secche  marcescenti  di  Capparis  spinosa 
var.  inermis,  Salio-)  pedicellata,  Hedera  Helix,  frequente,  Forte 
Manuel,  InitaTìleb,  fossi  di  Valletta  ecc.  !  —  Dicembre-Gennaio. 

464.  —  Cladosporium  herbarum  (Pers.)  Link;  Sacc,  III,  279. 

—  Malta,  sopra  rami,  foglie  e  culmi  secchi  putrescenti,  fre- 
quente a  S.  Antonio,  Casale  Aitarci  ecc.  !  —  Dicembre-Gennaio. 

465.  —  Heterosporium  echinulatum  (Berk.)  Cooke;  Sacc.  Ili, 
281.  —  Malta,  sulle  foglie  languide  di  Iris  Germanica  al  Bo- 
schetto e  Si  S.  Antonio  !  —  Dicembre-Febbraio. 

466.  —  Helminthosporìum  teres  Sacc.  ;  Sacc.  Ili,  282.  —  Malta, 
sulle  foglie  languide  di  varie  graminacee  nel  campo  sperimen- 
tale a  Casale  Attarrll  —  Gennaio. 

467.  —  Polythrincium  Trifolii  Kze.  et  Schm.;  Sacc.  II,  88. — 
Malta,  molto  frequente  sulle  foglie  vive  di  Trifoliiim  resupi- 
natnrn  e  nir/rescens,  da  per  lutto!  —  Marzo-Maggio. 

468.  Macrosporium  commune  Rabenh.;  Sacc.  111,283.  — 
Malta,  sulle  foglie  languide  di  Poa  sp.  al  Boschetto  e  di  Cercis 
Siìiqitastrum  nei  fossi  di  Vallettal  —  Aprile  e  Gennaio. 

469.  —  Macrosporium  Citri  Me  Alp.;  Sacc.  Ili,  284.  —  Malta, 
sulle  foglie  secche  marcescenti  di  aranci  a  S.  Antonio  (Borglj. 

—  Febbraio. 

470.  —  Macrosporium  parasitìcum  Thiim  ;  Sacc.  Ili,  285.  — 
Malta,  sugli  scapi  secchi  di  Alliuin  Cepa  coltivato  nei  campi  a 
Casale  Allarmi  e  a  Casal  Balzani  —  Giugno. 

>ì(  471.  —  Macrosporium  Schini  Sacc.  Ili,  28tj.  —  Malta,  sulle 
foglie  vive  o  languide  di  Schinas  Molle,  fossi  di  Valletta,  Ar- 
gotti,  S.  Antonio  !  —  Novembre-Fc^bbraio  1913-14. 

>b  472.  —  Macrosporium  eugonatum  Sacc.  Ili,  287.  —  Malta, 
sulle  foglie  languide  di  Phijtolacca  dioica  slW  Addolorata  \  — 
Novembre-Dicembre  1913. 

473.  —  Macrosporium  sarcinula  Berk.;  Sacc.  II,  89.  — 
Malta,  abbondante  sulle  foglie  verdi  del  grano  a  BaTiria  !  — 
Marzo. 

>^  474.  —  Macrosporium  Cleghornianum  Sacc.  II,  90.  —  Malta, 


FUNGI 


433 


sulle  foglie  languide  di  Ferula  communio  a  tjardia  !  —  Aprile- 
Maggio  1913. 

Specie  dedicata  ad  U.  Cleghorn,  che  pubblicò  un  opuscolo  sulla 
botanica  e  agricoltura  di  Malta  (v.  in  bibliografia). 

475.  —  Fumago  vagans  Pers.;  Sacc.  I,  103  et  11,91;  Ferra- 
ris FI.  It.  Crypt.  Hyphales,  Addenda  p.  886.  —  Malta,  comune 
sopra  varie  piante  per  es.  Neriwn  Oleande?^  Schinus  Molle, 
Crataegus  Ruscinonensis,  Cassine  maurocenia,  da  per  tutto  ! 
—  Tutto  l'anno. 

476.  —  Alternarla  Brassicae  (Berk.)  Sacc;  Sacc.  Ili,  288.  — 
Malta,  sulle  foglie  marcescenti  dei  broccoli  a  Casale  Attardi  — 
Marzo. 

^  477.  —  Stigmella  perexigua  Sacc.  Annal.  Mycol.  1914,  p.  284  ; 
Sacc.  Ili,  289.  —  Gozo,  sulle  foglie  fiorali  secche  di  Linimi  stric- 
tum,  insieme  al  Ci/lindrosporiitm  melitenseì  —  Aprile  1907. 

^  478.  —  Cercospora  Culìana  Sacc.  II,  92.  —  Malta,  ab- 
bondante sulle  foglie  vive  di  mandorlo  a  Casal  Balzan,  Casale 
Attard  ecc.  !  —  Ottobre-Giugno  1913. 

Specie  dedicata  a  Gavino  Gulia  autore  di  molti  scritti  sulla 
fiora  Maltese  (v.  in  bibliografìa). 

479.  -  Cercospora  rubicola  Thùm.;  Sacc.  I,  100;  Ferraris  FI. 
It.  Crypt.  Hyphales,  Addenda  p.  892.  —  Malta,  sulle  foglie  vive 
di  Rubus  ulmifolius,  frequente,  Ghirghenti,  Boschetto  ecc.  !  — 
Ottobre-Dicembre. 

480.  —  Cercospora  Petroselini  Sacc;  Sacc.  I,  101  et  III,  293; 
Ferraris  FI.  It.  Crypt.  Hyphales,  Addenda  p.  894.  —  Malta,  fre- 
quente e  dannosa  sulle  foglie  verdi  di  Petroselinwn  sativum 
coltivato,  Casal  Balzan,  Casale  Attard,  Notabile,  Marsasci- 
rocco  ecc.  l  —  Tutto  l'anno. 

481.  —  Cercosiiora  smilacina  Sacc;  Sacc.  I,  102;  Ferraris 
FI.  It.  Crypt.  Hyphales,  Addenda  p.  890.  —  Malta,  sulle  foglie 
verdi  di  Smilao)  aspera,  qua  e  là,  tjied  Gherzuma,  ImtaTileb, 
Gneina  ecc.  ì  —  Tutto  l'anno. 

482.  —  Cercospora  Armoraciae  Sacc.  ;  Sacc  III,  297.  —  Malta, 
sulle  foglie  languide  di  Cochlearia  Armoracia  coltivata,  nell'orto 
privato  del  Governatore  a  S.  Antonio  !  —  Dicembre-Gennaio. 

)ìi  483.  —  Cercospora  Ceratoniae  Sacc.  Ili,  298.  —  Malta, 
frequente  sulle  foglie  vive  e  languide  di  Ceratonia  Siliqua,  sulle 

8.  SoMMiER  et  Cardana  Gatto.  —  Flora  Melitensis  nova.  28 


434  FUNGI 

giovani  pianticelle  nel  vivaio  dei  fossi  di  Valletta,   sugli  alberi 
al  BoschettQ,  Ghirghenti  ecc.  \  —  Tutto  l'anno  1914. 

484.  —  Cercospora  Myrti  Erikss.;  Sacc.  IH,  29(3.  —  Malta, 
sulle  foglie  vive  di  Myrtus  communis  coltivato,  Boschetto,  Gu- 
dia  (Villa  Bettina),  S.  Antonio  !  e  sulla  var.  Romana  a  S.  An- 
tonio (Borg!).  —  Dicembre-Maggio. 

485.  —  Cercospora  Vìolae  Sacc;  Sacc.  HI,  295.  —  Malta,  sulle 
foglie  vive  di  Viola  odorata  coltivata,  in  tutti  i  giardini,  Val- 
letta, Addolorata,  Ta  Braxia,  S.  Antonio  ecc.  I  —  Tutto  l'anno. 

486.  —  Cercospora  rosicola  Sacc;  Sacc  ITI,  294.  —  Malta, 
sulle  foglie  languide  di  Rosa  Gallica  a.  GhirghentiX  —  Maggio. 

y^  487.  —  Cercospora  insulana  Sacc.  Ili,  292.  —  Malta,  sulle 
foglie  vive  o  languide  di  Statice  sinuata  coltivata,  Ta  Braxia, 
Addolorata  !  —  Giugno-Ottobre  1914. 

488.  —  Cercospora  Mercurialis  Pass.;  Sacc.  Ili,  291.  —  Malta, 
sulle  foglie  vive  o  languide  di  Mercurialis  annua,  qua  e  là, 
Casal  Balzan,  Marsa,  tJied  Incita  ecc.  !  —   Novembre-Marzo. 

^  489.  —  Cercospora  spinacicola  Sacc.  Ili,  290.  —  Malta, 
sulle  foglie  vive  di  Spinacia  satina,  cui  è  dannosa,  campo  spe- 
rimentale a  Casale  Attardi  —  Novembre-^Jarzo  1913-14. 

490.  —  Cercospora  Bolleana  Speg.;  Borg  The  period.  phe- 
nom.  —  Malta,  sulle  foglie  languide  di  Ficus  Carica  cui  sarebbe 
danno.sa  (Borg). 

491.  —  Fusarium  roseuniLink;  Sacc.  Ili,  299.  —  Malta,  sui 
cauli  morti  di  Dianthus  Carijophìjllas  a  Casal  Balzan,  Casale 
Attard  ecc.l  —  Tutto  l'anno. 

492.  —  Fusarium  sarcochroum  (Desm.)  Sacc;  Sacc  III,  300. 
—  Malta,  su  di  un  tronco  decorticato  putrescente  di  Datura 
arborea  ^  S.Antonio  (Borg!).  —  Marzo. 

493.  —  Fusarium  Limonis  Briosi  ;  Borg  Gumming.  —  Malta, 
sugli  alberi  di  limone  (Borg). 

^  494.  —  Exosporium  rosicola  Sacc.  Ili,  297.  —  Malta,  sulle 
foglie  vive  di  Rosa  Gallica,  raro,  GhirghentiX  —  Gennaio  1914. 

APPENDICE. 

495.  —  Ectostroma  Lauri  (Schleich.)  Fr.  ;  Sacc  I,  104.  — 
Malta,  sulle  foglie  verdi  e  languide  di  Laurus  nobilis  a  .S.  An- 
tonio, Addolorata,  ImlaTileb  ecc.  !  —  Tutto  l'anno. 


FUNGI    AGGIUNTE    E    CORREZIONI 


435 


49G.  —  Ozonium  auricomum  Link;  Borg  II  Biecija  eie.  p.  71. 
Malta,  (Borg). 

497.  —  Dematium  strigosum  Pers.  ;  Borg  II  Bietlja  etc.  p.  71. 
—  Malta,  (Borg). 

498.  —  Himantia  fulva  Spr.  ;  Borg  II  Biedja  etc.  p.  71.  —  Malta, 
(Borg). 

499.  —  Bacillus  gummìs  (Comes)  Trev.;  Sacc.  Ili,  302.  — 
Malta,  sulla  corteccia  di  aranci  e  di  limoni  affetti  da  gommosi, 
giardini  di  Casale  Attard  (Borg!). 


A(^GIUNTE  E  CORREZIONI. 

A  pag.  27,  fra  i  botanici  clie  raccolsero  piante  a  Malta,  ma  non  ne 
fecero  oggetto  di  scritti  speciali,  si  aggiunga  E.  Boissier.  Glie  abbia 
erborizzato  a  Malta  si  rileva  dall'avere  egli  scritto  nella  Flora  Orien- 
talis  di  qualche  pianta,  come  Carlina  corymbosa  v.  invohicrata:  «  in 
insula  Melita  legi  ».  Le  piante  di  Boissier  trovansi  neir  Erbario  che 
porta  il  suo  nome  a  Chambésy  presso  Ginevra. 

A  pag.  18,  nel  primo  rigo  sopra  le  colonne  di  cifre,  in  luogo  di  «  in 
Gozo  »  si  legga  «  in  Malta  »  ;  ed  in  luogo  di  «  in  Malta  »  si  legga  «  in 
Gozo  ». 

A  pag.  44,  nella  bibliografia,  si  aggiunga  : 

Caruana  Gatto  A,  —  Maltese  Flora,  in  «  Malta  and  Gibraltar  il- 
lusti-ated,  compiled  and  edited  by  AUister  Macmillan  ».  London  W. 
H.^&  Collingridge  191.5. 

È  uno  sguardo  generale  alla  vegetazione  delle  Isole  Maltesi,  nel 
quale  sono  menzionate  le  piante  più  interessanti  che  vi  si  trovano. 

A  pag.  47  si  aggiunga  : 

Ferraris  T.  —  Hìipliales  Flora  Italica  Cryptogama,  pais  I^,  Fungi. 
Tip.  Cappelli,  Rocca  San  Casciano  1910-1912. 
Sono  citate  le  Isole  Maltesi  per  alcune  specie. 

A  pag.  60  si  aggiunga: 

Both  E.  —  Additamenta  ad  Conspectum  Florae  Europaeae  edituni 
a  ci  C.  F.  Nyman.  Berlin  1886. 

In  questo  Supplemento  al  Conspectus  di  Nyman,  l'A.  osserva  che 
Nyman  aveva  spesso  trascurato  di  citare  Malta,  e  vuole  colmare  que- 
sta, come  altre  lacune  del  Conspectus.  Per  Malta  sono  citate  soltanto 
38  specie,  che  tutte  trovansi  nella  nostra  Flora. 

A  pag.  61  si  aggiunga  : 

Saccardo  P.  A.  —  Notae  mycologicae.  Series  XVIII,  in  Sydow,  An- 
nales  mycologici  Xn  (1914)  p.  282. 

Sono  pubblicate,  insieme  a  funghi  d'altra  provenienza,  alcune  specie 
Maltesi  da  noi  mandate  in  esame  al  Prof.  Saccardo.  Due  specie  ed  una 
varietà  nuove  sono  accompagnate  da  diagnosi. 


436  AGGIUNTE    E    CORREZIONI 

Saccardo  P.  A.  —  Fungi  ex  Insula  Melila  (Malta)  ledi  a  Doct. 
A.  Caruana  Gatto  et  Doct.  G.  Borg,  antio  1913.  Series  II.  Nuovo 
Giorn.  bot.  it.  1914  p.  110-126. 

Sono  elencate  92  specie  Maltesi,  fra  cui  21  nuove  con  diagnosi. 

Saccardo  P.  A.  —  Fungi  ex  Insula  Melila  (Malta)  lecti  a  Doct. 
A.  Caruana  Gatto  et  Doct.  G.  Borg,  annis  19/3  et  1914.  Series  III. 
Nuovo  Giorn.  bot.  it.  1915  p.  24-55. 

Terzo  elenco  di  302  funghi  Maltesi,  di  cui  88  nuovi  con  diagnosi. 

Saccardo  P.  A.  —  Hymeniales,  Flora  Italica  Cryptogama,  pars  I", 
JFungi  1915.  Sono  citate  le  Isole  Maltesi  per  alcune  specie. 

A  pag.  62  si  aggiunga: 

Traverso  G.  B.  —  Pyreniales,  Flora  Italica  Cryptogama,  pars  I^, 
Fungi.  1905-1913. 

Sono  citate  le  Isole  Maltesi  per  alcune  specie. 

Trotter  Alex.  —  Uredinales,  Flora  Italica  Cryptogama,  pars  I", 
Fungi.  1908-14. 

Sono  citate  le  Isole  Maltesi  i>er  alcune  specie  di  Uredinee. 

A  pag.  108,  il  numero  132,  Abutilon  Avicennae,  si  faccia  seguire 
dal  segno  *. 

A  pag.  119  primo  e  secondo  rigo,  invece  di  «  Uied  Znuher  »  si  legga 
«  Hai  Far  »;  e  nel  quarto  rigo  a  «  valle  »  si  sostituisca  «  località  ». 

A  pag.  136,  alle  località  dove  fu  trovata  Coronilla  Emerus  si  ag- 
giunga :  Grozo  sul  colle  di   Ta  Harra.r  (Borg  !). 

A  pag.  140,  dopo  il  N.°  255  si  aggiunga  : 
255  bis.  —  Vicia  Bithynica  L.  '  —  Malta,  Ghain  il  ghira  !  —  Marzo- 
Aprile. 

A  pag.  203,  dopo  il  N."  463  si  aggiunga  : 
463  bis.  *  —  Crepis  parviflora  Desf .  - 

Luoglii  erbosi.  —  Malta,  rara.  Addolorata  !  —  Maggio-Giugno. 

A  pag.  253,  dopo  le  Amarantaceae  si  aggiunga  : 

Oss.  —  Mirabilis  Jalapa  L.  Coltivata  nei  giardini,  vi  si  riproduce 
spontaneamente  dai  semi  per  molti  anni  di  seguito,,  ancbe  dopo  cbe  se 
ne  è  cessata  la  coltivazione.  Fiorisce  da  Giugno  a  Ottobre. 

A  pag.  276,  dopo  il  N."  712  si  aggiunga  : 
712  bis.  *  —  Ophrys  arachnites  Lam.  ^ 
Luoghi  rocciosi  erbosi.  —  Malta,  Boschetto  (Mac  Kean  I  Borg  !). 

A  pag.  247,  all'epoca  di  fioritura  di  Polygonuni  maritimuni  «  Aprile- 
Maggio  »  si  sostituisca  «  Aprile-Settembre  ». 

A  pag.  305,  a  Coix  Lacryma,  invece  di  «  Noi  però  non  l'abbiamo 
mai  vista  altro  che  coltivata  »,  si  legga  :  Trovata  anche  da  noi  sub- 
spontanea a   Gneina  !  —  Settembre. 


1,  2  e  3  Queste  tre  piante  sono  state  trovate  soltanto  nel  1914,  dopo  che  erano  già  stampati 
i  relativi  fogli  della  nostra  Flora;  però  hanno  potato  essere  incluse  nel  Prospetto  che  segue. 


PROSPETTO 


DELLE 


PIANTE  VASCOLARI  MALTESI 

nel  quale  è  indicato  se  si  trovano 

in  Lampedusa,  Linosa,  Pantelleria,  Sicilia 
Africa  boreale  e  Oriente 


AVVERTENZE. 

Nel  seguente  prospetto  sono  riportate  tutte  le  specie  note 
dell'Arcipelago  Maltese,  col  numero  d'ordine  che  portano  nella 
nostra  Flora.  ^  Le  tre  prime  colonne  mostrano  la  distribuzione 
di  ogni  specie  nelle  isole  di  Malta,  Gozo  e  Cornino.  ^  Nelle  co- 
lonne seguenti  viene  indicato  se  quella  specie  si  trovi  o  no  a 
Lampedusa,  a  Linosa,  a  Pantelleria,  in  Sicilia,  nell'Africa  bo- 
reale e  in  Oriente.  Il  segno  —  indica  la  presenza  della  specie 
nel  paese  segnato  in  alto  della  relativa  colonna. 

Per  segnare  le  specie  nelle  colonne  di  Lampedusa,  Linosa  e 
Pantelleria,  ci  siamo  serviti  di  S.  Sommier,  Le  Isole  Pelagie  e 
la  loro  Flora. 

Per  la  Sicilia  abbiamo  consultato,  oltre  ad  alcune  monografìe, 
GussoNE  Synopsis  Florae  Sìculae,  Parlatore  Flora  Italiana, 
Fiori  e  Paoletti  Fiora  analìtica  d'Italia,  Lojacono  Flora 
Sicula. 


^  Per  conservare  alle  specie  nel  Prospetto  gli  stessi  numeri  progres- 
sivi clie  hanno  nella  Flora,  abbiamo  indicato  con  un  numero  bis  le 
tre  specie  trovate  dopo  stampata  la  Flora,  Vida  Bitliynica,  Crepis 
parviflora  e  Ophrys  arachnites  (vedi  Aggiunte  e  Correzioni  p.  436). 
Da  ciò  deriva  una  piccola  sconcordanza  fra  la  numerazione  e  il  numero 
effettivo  delle  specie. 

^  A  Cornino  sono  assegnate  varie  siDCcie  non  indicate  da  noi  per 
questa  isoletta,  perchè  trovate  in  erborazioni  posteriori  alla  stampa 
della  Flora. 


438  PROSPETTO   COMPARATIVO   DELLA   PLORA   MALTESE 

Per  l'Africa  boreale  abbiamo  consultato:  per  la  Tunisia  Bon- 
NET  et  Barratte  Plantes  vasculaires  de  la  Tunisie;  per  la 
Tunisia  e  l'Algeria  Battandier  et  Trabut  Flore  de  V Algerie 
e  Flore  analylique  et  syyioptique  de  r Algerie  et  de  la  Tunisie; 
per  la  Tripolitania  Durano  et  Barratte  Florae  Liìjijcae  Pro- 
dromus,  Pampanini  Plantae  Tripolitanae  nel  quale  lavoro  sono 
riportate  tutte  le  piante  note  della  Tripolitania  all'epoca  della 
sua  pubblicazione,  ^  e  Trotter  Nuovi  Materiali  per  la  flora 
della  Tripolitania  ^  che  contiene  le  ultime  aggiunte  alla  flora 
Tripolitana;  per  la  Cirenaica  Bèguinot  e  Vaccari  Contributo 
alla  Flora  della  Lihia,^  Secondo,  *  Terzo  e  Quarto  contributo 
alla  Flora  della  Libia,  ^  Specie  nuove  o  rare  per  la  Flora 
della  Libia,  *"'  Pampanini  Un  manipolo  di  piante  della  Cire- 
naica, ^  BoRzi  e  Mattei  Aggiunte  alla  Floì^a  Libica,  ^  Chio- 
venda  Tina  piccola  collezione  di  piante  fatta  in  Libia  da  uffi- 
ciali combattenti  nel  R.  Esercito  e  Secondo  pugillo  di  pianta 
Libiche,  ^  Massalongo  Piante  dei  dintot^ni  di  Berna  in  Cire- 
naica. ^^ 

Finalmente  per  l'Egitto  abbiamo  consultato  Musciiler  A  ma- 
nual  Flora  of  Egypt  ^^  e  per  il  Marocco  .1.  Ball  Spicilegium 
Florae  Maroccanae.  ^^ 


^  I  vari  scritti  recenti  sulla  flora  Tripolitana  consultati  dal  Pampa- 
nini  si  trovano  citati  nel  suo  lavoro  a  p.  XI-XIII. 

^  «  Nuovo  Giorn.  bot.  ital.  1915  ». 

^  Ministero  degli  Affari  Esteri  :  «  Monografie  e  Rapporti  coloniali, 
N.  16  ».  Roma  1912. 

*  Ministero  delle  Colonie  :  «  Monografìe  e  Rapporti  coloniali  N.  7  ». 
Roma  1913. 

5  «  Annali  di  Botanica,  voi.  XII,  p.  87-150  'e  voi.  XIII,  p.  9-34  ». 
Roma  1913  e  1914. 

^  Tipografia  del  Seminario.  Padova  1912. 

'  «  Bullettino  della  Soc.  bot.  it.  1912,  p.  115  ».  Firenze  1912. 

8  «  Bollettino  del  R.  Orto  bot.  e  Giard.  colon.  Anno  XI,  p.  234-242  ». 
Palermo  1912.  (Riprodotto  in  «  Bull.  Soc.  bot.  it.  1913,  p.  134  ».  Fi- 
renze 1913). 

9  «  Annali  di  Botanica.  Voi.  XI,  p.  183  e  p.  401  ».  Roma  1913. 

'^  «  Atti  dell'Acc.  delle  Scienze  med.  e  nat.  di  Ferrara.  Anno  1913-14  ». 
Ferrara  1914. 
"  Friedlander  &  Sohn.  Berlin  1912. 
12  «  Journal  of  the  Linnean  Soc.  Voi.  XVI,  p.  280-742  ».  London  1878. 


PROSPETTO   COMPARATIVO   DELLA   FLORA   MALTESE  439 

Nella  penultima  colonna  abbiamo  indicato  coi  segni  seguenti 
la  presenza  delle  specie  nei  vari  settori  dell'Africa  boreale: 

+  Tunisia,  Tripolitania  e  Cirenaica. 

— .  Tunisia,  mancante  tanto  in  Tripolitania  die  in  Cirenaica. 
I    Tripolitania  e  Cirenaica,  mancante  in  Tunisia. 

JL  Tunisia  e  Tripolitania,  mancante  in  Cirenaica. 
C    Tunisia  e  Cirenaica,  mancante  in  Tripolitania. 

...  Algeria,  mancante  in  Tunisia  e  in  tutta  la  Libia. 

•|-  Tripolitania,  Cirenaica  e  Algeria,  mancante  in  Tunisia. 
T.  Tripolitania  e  Algeria,  mancante  in  Tunisia  e  in  Cirenaica. 

•C.  Cirenaica  e  Algeria,  mancante  in  Tunisia  e  in  Tripolitania. 

1'    Tripolitania mancante  nel  resto  dell'Africa  boreale. 

c    Cirenaica »  »  »        .        » 

.  .  Egitto »  »  »  » 

.  .  Marocco »  »  »  » 

•T   Tripoli  ed  Egitto »  »  »  » 

■C    Cirenaica  ed  Egitto . .  »  »  »  » 

T.  Tripolitania  e  Marocco  »  »  »  » 

C.  Cirenaica  e  Marocco . .  »  »  »  » 

Nella  Cirenaica  comprendiamo  la  Marmarica  Italiana,  e  nella 
Tripolitania  comprendiamo  la  Sirtica,  come  fanno  tanto  Durand 
e  Barratte  quanto  Pampanini.  Le  piante  Maltesi  fin  ora  trovate 
nella  Mar.marica  e  non  nella  Cirenaica  propria,  del  resto,  sono 
nove  sole,  ^  e  tre  sole  furono  trovate  nella  Sirtica  e  non  nella 
Tripolitania.  ^ 

L'ultima  colonna  è  dedicata  all'Oriente  inteso  nel  senso  che 
gli  dà  Boissier  nella  «  Flora  Orientalis  »,  escludendone  però 
l'Egitto  che  comprendiamo  nella  colonna  dedicata  all'Africa  bo- 
reale. In  questa  colonna  dedicata  all'Oriente,  indichiamo  col 
segno  —  che  la  pianta  corrispondente  trovasi  nell'Oriente  più 
prossimo,  nel  quale  comprendiamo  la  Grecia,  quella  parte  della 
antica  Turchia  d'Europa  che  è  limitata  a  Nord  dalla  catena  dei 
Balcani,  e  tutte  le  isole  del  Mare  Egeo  compreso  Creta.  Col  se- 
gno ...  in  quella  colonna  indichiamo  che  la  specie  corrispon- 
dente non  trovasi  nell'Oriente  più  prossimo,  bensì  in  altre  parti 


^  Esse  sono  :  Paronychia  nivea,  Inula  critlimoides,  Carlina  involu- 
crata,  Satureja  microphylla,  Obione  portulacoides,  A.lliutn  Ampelo- 
prasum,  Asparagus  aphyllus^  Sporobolus  pungens,  Gymnogramme 
leptopliylla. 

^  Reseda  alba,  Inula  crithmoides  e  Triplachne  nitens. 


440  PROSPETTO   COMPARATIVO  DELLA   FLORA   MALTESE 

del  dominio  Orientale  inteso  come  abbiamo  detto  sopra.  Per 
questa  colonna  abbiamo  consultato  Boissier  Flora  Orientalis, 
Nyman  Conspectus  Florae  Europaeae,  Halàcsy  Conspectus  Flo- 
rae  Graecae,  Ascherson  und  Graebner  Synopsis  der  Mitteleu- 
ropaeischen  Flora. 

Neir  indicare  la  presenza  delle  specie  nelle  varie  colonne  del 
Prospetto,  non  abbiamo  tenuto  distinte  le  varietà,  e  ci  siamo  at- 
tenuti, per  lo  più,  al  senso  largo  della  specie,  onde  evitare,  per 
quanto  fosse  possibile,  errori  derivanti  da  interpretazioni  di- 
verse. Abbiamo  tenuto  conto  in  tutte  le  colonne  delle  specie 
subspontanee,  come  abbiamo  fatto  nella  Flora. 


PROSPETTO 


DIGOTYLEDONEAE 

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I.  Ranunculaceae. 

1.  Clematis  cirrhosa  Z.  5 

2.  Anemone  coronaria  L.  2^ 

3.  A.  hortensis  L.  2f, 

4.  Adonis  tnicrocarpus  DC.  0.  .  .  .  . 

5.  Ranunculus  diversifolius  Gilib.  2^. 

6.  R.  trichophyllus  Chaia;  2/1 

7.  R.  Ficaria  L.  2f. 

8.  R.  bullatus  L.  2^ 

9.  R.  flabellatus  Besf.  2/1 

10.  R.  ophioglossifolius  Vili.  0 

11.  R.  fontanus  Presi  0  (o  2^).  .  .  . 

12.  R.  macrophyllus  Besf.  2/1 

13.  R.  Sardous  Cranlz  G) 





14.  R.  trilobus  Desf.  0 

— 

15.  R.  Chius  DC  ^  C^ 

16.  R.  muricatus  L.  Q 

17.  R.  arvensis  L.  Q 

18.  Nif^ella  Damascena  L.  (J) 

19.  Delphinium  halteratum  S.  et  5'.2  0 
20   D.  Stanhvsas-ria  L.  G) 

— 

21.  D.  Ajacis  Z.  0 

— 

Ranunculac.  21.        15,8  2^,  12  0. 

21 

13 

4 

7     1 

7 

20 

18 

20 

1  Le  note  si  trovano  in  fondo  al  Prospetto. 

442 


PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA    FLORA    MALTESE 


II.  Papaveraceae. 

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0 

22.  Papaver  hybridum  L.  Q 

23.  P.  Rhoeas  X.  0 

24.  P.  dubium  L.  Q 

25.  P.  pinnatifidum  Moris  (£) 

26.  P.  setigerum  DC.  0 



— 



— 

— 

— 



+ 
+ 

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T 
T 

+ 
+ 

— 

27,  P.  somniferum  L.  0 

28.  Glaucium  flavum  Cranlz  (2)   .  .  .  . 

29.  Chelidonium  raajus  L.  1^ 

30.  Hypecoum  procumbens  L.  Q).  .  .  . 

Papaveraceae  9.            1  2^,  8  0  e  (2). 

9 

8 

0 

e!  4 

1 

5 

9 

9 

9 

III.  Fdmariaceae. 

31.  Fumaria  agraria  Lag.  0 

32.  F.  capreolata  L.Q  .  .  . 

33.  F.  flabellata  Gasp.  0  .  . 

34.  F.  bicolor  Soìnm.  0    ,  . 

35.  F.  media  Lois.  ^(J).  .  .  . 

36.  F.  offlcinalis  L.  0 

37.  F.  deiisiflora  i)C.  0 .  .  .  . 

38.  F.  parviflora  Lam.  0.  .  . 

•     •     • 

— 

— 



— 



— 

— 

+ 
+ 

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T 

+ 
+ 
+ 

— • 

Fumariaceae  8.                               8  0. 

8 

5 

2 

5 

3 

5 

7 

7 

6 

IV.  Cruciferae. 

39.  Matthiola  lucana  R.  Br.l^   .... 

40.  M.  rupestris  BC.  2^ 

41.  M.  tricuspidata  R.  Br.Q\  .  .  ,  .  .  . 

42.  M.  sinuata  R.  Br.  (2) 

— 

— 

— 

— 

— 

— 

■  •  • 

e 

+ 

T 
+ 

— 

43.  Cardamine  hirsuta  X.  0 

44.  C.  Graeca  L.  0 

45.  Nasturtium  officinale  R.  1 

46.  Alyssum  maritimum  Lam 
Al.  Thiaspi  perfoliatum  L.  0 
48.  Biscutella  didyma  Z.  ■•  0  . 

ir.  2/: 

... 

... 

PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA    FLORA    MALTESE 


443 


Draba  verna  L.  Q   

s 
1 

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49. 

-   . 

_ 

_ 

50. 

Teesdalia  regularis  Smith  0  .  .  . 

— 

... 



51. 

Cakile  maritima  Scop.  0 

— 

— 

— 



— 

+ 



52. 

Malcolmia  maritima  R.  Br.  0   .  . 

— 



53. 

Cheiranthus  Cheiri  L.  % 

— 

— 



54. 

Sisymbrium  officinale  Scop.  0    .  . 

— 

— 

— 



— 

— 

— 

— 

55. 

S.  polyceratium  />.  0 

— 

— 

e 

— 

56. 

S.  Irio  Z.  0 

— 

— 

— 

+ 

— 

57. 

S.  Sophia  i.  0 

— 

— 

•  •   • 

— 

58. 

Neslia  paniculata  Desi'.  0 

— 

— 

— 

+ 

— 

59 

Lenidiuni  Iberis  L.  2i 

60. 

L.  Draba  L.  2^  



.^^ 

^__ 

+ 

61. 

Hutchinsia  procumbens  Besxi.  0  . 



— 

— 

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— 

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— 

62. 

Capsella  Bursa-pastoris  MoencTi  0 

— 

— 

— 

— 

— 

+ 

— 

63. 

Sinapis  alba  L.  0 

— 



— 

+ 

— 

64. 

Brassica  Sinapistrum  Boias.  0  .  . 

— 



— 

— 

+ 

— 

65. 

B.  nigi-a  Koch  0 

— 

— 

— 

— 

— 

66. 

B.  ad  pressa  Boiss.  0 

— 

— 



— 

— 

— 

— 

e 

— 

67. 

B.  cainpestris  L.  Q 

— 

— 

— 

— 

68. 

B.  Tonrnefortii  Gouan  0 

— 



— 

— 

+ 

— 

69. 

B.  fruticulosa  Cip\  2/1 

— 

— 

— 

— 

.T. 

— 

70. 

Diplotaxis  erucoides  DC  0  .  .  .  . 

— 

— 

— 



— 

C 

71. 

D.  viminea  DC.  0 

— 

— 



— 

... 

— 

72. 

D.  tenuifolia  DC.  2^ 

— 



— 

— 

73. 

Moricandia  arvensis  DC.  (2)  .  .  .  . 

— 

T 

— 

74. 

Eruca  sativa  Mill.  0 

— 



— 

+ 

75. 

Enarthrocarpus  pterocarpus  DC.  0 

— 

• 

76. 

Rapistrum  rugosum  Berg.  0  .  .  . 

— 

— 

— 



— 

+ 

— 

77. 

Raphanus  Raphanistrum  Z.  0  .  . 

— 

— 

— 

— 

— 

+ 

— 

78. 

R.  Landra  Moretti  0 

— 

— 

— 

— 

79. 

Bunias  Erucago  i.  0 

— 

— 

— 

— 

— 

— 

80. 

Coronopus  procumbens  Gilih.  0  .  . 

— 

— 

— 

+ 

— 

81. 

C.  didymus  Stnith  0 

— 

— 

— 

Cruci ferae  43.              9  2^,  34  0  e  ©. 

36 

33 

10 

13 

9 

12 

42 

41 

39 

444                      PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA 

FLORA 

MALTESE 

ì 

V,  Capparidaceae. 
82.  Capparis  spinosa  L.^l^ 

0 

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3 

1 

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— 

— 

— 

— 

— 

+ 

— 

VI.  Resedaceae. 

83.  Reseda  alba  L.  «  2^  (o  0)  .  .  .  . 

84.  R.  lutea  Z.  0 

— 





— 

— 

— 

VII.  Polygalaceae. 
85.  Polygala  Monspeliaca  L.  0.  .  .  . 

_ 

Vili.  Frankeniaceae. 

86.  Frankenia  intermedia  DC.  2^.  .  . 

87.  F.  pulverulenta  L.  0 

— 





— 

— 

— 

+ 
+ 

— 

IX.  Violaceae. 

88.  Viola  odorata  L.  2^ 

89.  V.  parvula  Tineo  0 



— 

— 

— 

X.  Cistaceae. 

90.  Oistus  incanus  L.  5 

91.  C.  Monspeliensis  L.  5 

92.  Helianthemum  Arabicum  Pers.  5 

93.  H.  glutinosum  Pers.  5 

— 



— 

— 

— 

— 

C 

+ 
+ 

— 

XI.   SlLENACEAE. 

94.  Silene  nocturna  L.  Q 

95.  S.  Gallica  /..  0 

96.  S.  vespertina  Relz.  0 

97.  S.  sericea  Ali.  0 .  .  .  .  •. 

98.  S.  pendula  L.  Q 

99.  S.  inflata  Smith  2^ 

100.  S.  Behen  L.  Q 

101.  S.  fruticosa  L.  2/Ì 

102.  S.  sedoides  Poir.  0 

103.  Agrostemma  Githago  L.  (J).  .  .  . 

— 

— 

— 

— 

— 

+ 
T 

+ 
.C. 

c 
e 

T. 

— 

Silenaceae  10.                       2  2/1,  8  0. 

9 

6 

3 

5 

6     5 

9 

10 

10 

PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA    FLORA    MALTESE 


445 


XII.  Alsinaceae. 

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1 

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5 

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0 

104.  Cerastium  glomeratum   Tlmill.  0 

105.  C.  brachypetalum  Desp.  0  .  .  .  . 

106.  C.  campanulatum   Viv.  0 

107.  Malachium  aquaticum  Fries  2f  . 

108.  Stellarla  media  Cyr.  0 

109.  Spergularia  rubra  Pers.  0.  .  .  . 

110.  S.  diandra  Boiss.  0 

111.  S.  media  Pers.  (2)  (o  2^) 

112.  Alsine  tenuifolia  Crantz  0   ... 

113.  A.  procumbens  Fenzl  2f 

114.  Arenaria  serpyllifolia  L.  0.  .  .  . 

115.  Sagina  mariti  ma  Don  0 

116.  S.  apetala  Z.  0 



— 



— 

— 

e 

+ 

+ 

+ 

+ 

+ 

+ 

+ 
T 

Alsinaceae  13.             2  2^,  11  0  e  d). 

13 

9 

3 

7 

8 

8 

12 

11 

13 

XIII.  Paronyghiaceae. 

117.  Herniaria  glabra  L.  2f 

118.  H.  cinerea  DC.  2f, 

119.  Paronychia  nivea  DC.  2^ 

120.  P.  argentea  Lam.  2^ 

121.  Polycarpon  tetraphyllum  L.  0.  . 

122.  Pteranthus  dichotomus  Forsk.  0 

— 

— 

— 

— 

— ■ 

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+ 
+ 
+ 
+ 

T 

•  •  • 

Paronychiaceae  6.                4  2/1,  2  0. 

6 

3 

1 

2 

2 

3 

5 

6 

6 

XIV.    PORTDLACACEAE. 

123.  Portulaca  oleracea  L.  Q 









+ 

^^ 

XV.  Elatinaceae, 
124.  Elatine  Hydropiper  L.  Q, 

— 



^..— 



e 

— . 

XVI.  Malvaceae. 

125.  Malope  malacoides  L.  % 

126.  Lavatera  trimestris  i^.  0   .... 

127.  L.  eretica  L.  ® 

128.  L.  arborea  L.   5 

— 

— 

— 



— 

— 

T 

— 

446                      PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA    FLORA 

MALTESE 

1 

1 

129.  Althaea  liirsuta  L.  0 

130.  A.  offlcinalis  Z.  2^ 

131.  Hibiscus  Trionum  Z.  0 

132.  Abutilon  Avicennae  Gaerin.  '  0  . 

133.  Malva  eretica  Cav.  0 

134.  M.  sylvestris  L.  2f 

135.  M.  microcarpa  D'esf.  0 

136.  M.  Nicaeensis  Ali.  Q 

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1 

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+ 

+ 
C^ 

Maìvaceae  12.       15,32^,80e(D. 

11 

11 

3 

5 

4 

5 

11 

12  i2 

XVn.  Hypericaceae. 

137.  Hypericum  ^gyptiacum  L.  ^  5    • 

138.  H.  tetrapterum  Ft^ies  2^ 

139.  H.  perforatum  L.  If 

140.  H.  crispum  L.  2f, 

141.  H.  tomentosum  L.  2f 

142.  H.  humifusum  L.  2^ 

— 

— 





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e 

T 

Hypericaceae  6.                     15,52^. 

5 

5 

1 

1 

1 

4 

5     4 

XVIII.  Geranlvceae. 

143.  Geranium  dissectum  L.  Q  .  .  .  . 

144.  G.  rotundifolium  X.  0 

145.  G.  molle  Z.  0 

(  146.  G.  Robertianum  L.  Q) 

147.  G    lucidum   L.  0 

— 

— 

— 

— 

— 

— 

T 
C 

+ 
C 

+ 

1 

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+ 

+ 

— 

148.  Erodium  cicutarium  L'  Hèrit.Q. 

149.  E.  Romanum  U  Hérit.  2^ 

150.  E.  moschatum  U  Hèril.  0  .  .  .  . 

151.  E.  ciconium   Wiild.  0 

152.  E.  Botrys  Beri.  0  .  .  . 

153.  E.  laciniatum   Willd.  0 

154.  E.  Chium   Willd.  0.  .  . 

155.  E.  malacoides  Willd.  0 

Geraniaceae  13.                   12/1,  12  0. 

12 

10 

4 

7 

6 

11 

13 

13 

13 

PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA    FLORA    MALTESE 


447 


XIX.    LlNACEAE. 

2 

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B 

9 

156.  Linum  strictum  i.  0 

157.  L.  Gallicum  L.  Q 

158.  L.  an  gusti  foli  um  Huds.  2/1  ...  . 

159.  L.  decumbens  Desf.  0 

— 





— 

— 

— 



+ 
C 

+ 
+ 



XX.    OXALIDACEAE. 

160.  Oxalis  corniculata  L.  Q 

161.  0.  cernua  Thunh.  7f 

— 

— 



T 
T 



XXI.  Zygophyllaceae. 

162.  Tribuliis  terrestris  i.  0 

163.  Fagonia  Cretica  L.  2^  (o  0).  .  . 

— 

— 

— 







+ 



XXII.    RUTACEAE. 

164.  Ruta  bracteosa  DC.  2^ 







^ 

— 



+ 



XXIII.    SlMARDBACEAE. 

165.  Ailantus  glandulosa  Desf.  5   •  •  • 



— 



XXIV.  Terebinthaceae. 

166.  Pistacia  Lentiscus  L.  5 

167.  Rhus  Coriaria  Z.   5 

— 

— 

— 

— 

— 

— 

+ 

XXV.  Papilionaceae. 
168.  Anagyris  foetida  L.  t) 

— 





— 



— 



1 

C 

+ 

+ 
T 

T 
+ 

•  •  . 

169.  Spartiura  junceum  Z..   5 

170.  Anthyllis  Hermanniae  L.   5    •  •  • 

171.  A.  Vulneraria  L.  2f, 

172.  A.  tetraphylla  L.  Q 

173.  Ononìs  mitissima  L.  Q 

174.  0.  olygophylla  Ten.  0 

175.  0.  reclinata  L.  Q 

176.  0.  ornithopodioides  L.  Q 

177.  0.  Sieberi  Bess.  0 

178.  0.  variegata  L.  Q 

179.  0.  biflora  Desf.  G) 

180.  0.  Natrix  L.  2^ 

448 


PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA    FLORA    MALTESE 


181. 

182. 
183. 
184. 
185. 
186. 
187. 
188. 
189. 
190. 
191. 
192. 
193. 
194. 
195. 
196. 
197. 
198. 
199. 
200. 
201. 
202. 
203. 
204. 
205. 
206. 
207. 
208. 
209. 
210. 
211. 
212. 
213. 
214. 
215. 


Hymeiiocarpus  circinatus  Savi  0 
Medicago  lupulina  L.  0  (o  2^) 
M.  scutellata  Mill.  0  .  .  . 
M.  orbicularis  Ali.  0  .  . 
M.  Arabica  Ali.  0  ....  , 
M.  denticulata  Willd.  0,  . 
M.  Tenoreana  Ser.  in  DC.  0 
M.  minima  Gruf.  0.  .  .  . 

M.  Echiiius  BC.  0 

M.  ciliaris  Krock.  0    .  . 
M.  turbinata  Willd.  0.  .  . 
M.  sphaerocarpa  Beri.  0 
M.  tuberculata  Willd.  0    , 
M.  rugosa  Desr.  0  ....  , 


M.  obscura  Retz.  0 


e 


M.  marina  L.  7(.  .  .  . 
M.  truncatula  Gaertn 
M.  litoralis  Rhode  0 
Lotus  ornithopodioides  L.  0 
r>.  pusiilus  Medie.  0 
L.  decumbens  Poir.  2(, 
L.  Creticus  L.  2^  .  .  . 
L.  edulis  L.  Q   .... 
Tetragonolobus  purp.  Moench 
T.  conjugatus  Link  0  .  .  . 
T.  biflorus  Ser.  in  DC.  0  . 
Trigonella  Monspeliaca  L.  0 
T.  mariti  ma  Del.  0  . 
T.  corniculata  L.  0  . 
Meliiotus  Italicus  Lam 
M.  Indicus  Ali.  0   .  . 
M.  sulcatus  Desf.  0  . 


0 


M.  segetalis  Ser.  in  DC. 


0 


M.  infestus  Gìcss 

M.  Messanensis  Ali.  0 


0 


O 


e 


1       1 


PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA    FLORA    MALTESE 


449 


216.  Trifolium  pratense  L.  2^ 

217.  T.  echinatum  M.  B.  ^  © 

218.  T.  maritimum  Hiids.  0 

219.  T.  stellatum  L.  0  .  .  . 

220.  T.  intermedium  Guss.  0 

221.  T.  angustifolium  L.  0 

222.  T.  lappaceum  L.  0    . 

223.  T.  Cherleri  L.  Q  .  .  . 

224.  T.  arvense  L.  Q)  .  .  . 

225.  T,  Lucanicum   Gasparr.  0 

226.  T.  scabrum  L.  0.  .  . 

227.  T.  subteiTaneum  L.  0 

228.  T.  spumosuin  L.  0    . 

229.  T.  fragi rerum  L.  2^  . 

230.  T.  resupinatum  L.  0 

231.  T.  tomentosum  L.  0 

232.  T.  conorestum  Guss.  ^o  0 

233.  T.  suffocatum  L.  0  . 

234.  T.  repens  L.  2^  .  .  .  . 

235.  T.  nigrescens   Viv.  0 
236    T.  agrari um  Poli.  0 

237.  Psoralea   bituminosa  L.  2^ 

238.  Astragain.s  sesameus  L.  0 

239.  A.  Baeticus  L.  0.  .  . 

240.  A.  hamosus  L.  0    .  . 

241.  Coronilla  Kmeru.s  L.  ^^  5 

242.  C.  Valentina  L.  ^^  5 

243.  C.  scoi'pioides  Koch  0    . 

244.  Scorpiurus  subviHosus  L 

245.  S.  vermiculatus  L.  ^^  0  . 

246.  Hippocrepis  unisiliquosa  L.  0 

247.  H.  multisiliquosa  L.  0  . 

248.  H.  ciliata  Willd.  0.  .  .  . 

249.  Hedysarum  capi  tatù  m  Besf.  0 

250.  H.  pallens  Halacsy  0 

8.  80MMIER  et  Cardana  Gatto.  —  Flora  Melitensis  nova. 


e 


+ 
+ 
+ 


+ 
+ 


+ 
+ 

+ 
+ 


+ 

T 
C_ 

-f- 
29 


450 


PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA    FLORA    MALTESE 


251.  Hedysarum  coron.  L.  ^^  0 
*^52,  Pisum  arvense  L.  0 . 

253.  Vicia  sativa  Z.  0  .  . 

254.  V.  peregrina  Z.  0.  . 

255.  V.  pseudocracca  Bert.  0 
255^'^  Vicia  Bithyuica  L.  ^^  0 

256.  V.  Narbonensis  L.  0 

257.  Ervum  leucanthum  {Biv.) 

258.  E.  gracile  DC.  0  .  , 

259.  E.  Ervilia  L.  0    . 

260.  Lathyrus  Aphaca  L.  0 

261.  L.  Ochrus  DC.  Q)    . 
202.  L.  articulatus  L.  0 

263.  L.  Cicera  L.  0  .  .  . 

264.  L.  sativus  L.  0    .  . 

265.  L.  aniiuus  Z.  0   .  . 

266.  L.  Gorgoni  Par/.  0 

267.  L.  seti  foli  US  L.  0   . 

268.  L.  sphaericus  i?e^2.  0 

269.  L.  inconspicuus  //.  0 

270.  Ceratonia  Silifjua  L.  5 


(0  2^) 


0 


Papilionaceae  104.     6  5,  9  2^,  89  0 


E 
e 


100  73 


41   41   30  37 ì 99  96  96 


XXVI.    ROSACEAK. 

271.  Prunus  spinosa  L.   o    •  •  • 

272.  Potentina  hirta  L.  2^  .  .  . 

273.  P.  reptans  L.  If 

274.  Rubus  ulmifolins  Schoit  5 

275.  R.  caesius  L.  5 

276.  Rosa  Gallica  L.  f, 

277.  R.  sempervirens  i.   5  .  .  . 

278.  R.  dumetorum   Thuiìl.  5   . 

279.  Poteriura  Sanguisorba  L    2f. 

280.  Crataegus  Oxyacantha  L.  5 

281.  C.  Ruscinonensis  Gren.  et  Bl.  ^^  5 


PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA    FLORA    MALTESE 


451 


2 

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Linosa         j 

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2 

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Africa  bor. 

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B 
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282.  Pirus  Sorbus  Gaertn.   5 

283.  P.  commuiiis  L    5 

284.  Mespilus  Germanica  L.   5     .... 

— 



*  1  * 



Rosace.ae  14.                       115,3  2^. 

VA 

11 

1 

2 

1 

3 

13 

11 

13 

XXVri.  Myrtaci^ae. 
285.  Punica  Granatum  L.   5 

— 



— 

— 

286.  Myrtus  coinmuni.s  L.   5 

XXVIII.  Tamaricaceae. 
287.  Tamarix  Africana  Poir.  5  •  •  ■  • 

— 



— 

— 

XXIX.  Lythraceae. 

288.  Lythiura  Graefferi  Ten.  2f, .  .  .  . 

289.  L.  Hyssopifolia  L.  0 

— 

T 

+ 

XXX.  Onagraceae. 

290.  Epilobium  Tournef.  Mic?i.  2f,  .  .  . 

291.  E.  parviflorum  Sdirei).  2^    .  .  .  . 

— 

•  ■  • 

XXXI.  Crassul.'VCeae. 

292.  Sedum  stellatuin   L.  ©    .... 

293.  S.  heptapetalum  Poir.  0  .  .  . 

294.  S.  dasvnhvlium   L.  IL 

— 

+ 
.C. 

1 

295.  S.  rubeiis  L.  C^i 

— 

296.  S.  cae.spitosum  Z)C.  0 

297    S    litoreum  Gnss   C^ 

298.  S.  Nicaeense  Ali.  2^ 

299.  Sempervivuin  arboreum  L.   iy 
.300.  Tillaea  muscosa  L.  Q 

301.  Biilliarda  Vaillantii  DC.  Q  .  . 

302.  Umbilicus  penduliiius  DC.  2f  . 
303   U.  horizontalis  DC.  IL   .... 

Crassulaceae  12.          1  5,  4  2^,  7  0. 

11 

7 

3 

9     7 

6 

12 

11 

11 

452 


■PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA  FLORA    MALTESE 


XXXII.  Mesembryanthemaceae. 

304.  Meseinbryanthem.  crystall.  L.  0. 

305.  M.  nodiflorum  L.  0 

306.  M.  acinaciforme  L.  Tf. 

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XXXIII.  Cactaceae. 
307.  Opuiitia  Ficus  Indica  Mill.   5    •  • 













1 

_ 

XXXIV.   CUCURBITACEAE. 

308.  Ecballion  Elaterium  Rich.  2^.  .  . 

, 









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XXXV.  Rhamnaceae. 

309.  Zizyphus  sativa  Gaertn.  5  .  .  . 

310.  Rhamnus  oleoides  L.  5 

311.  R.  Alaternus  L.  5 

— 



+ 

— 

XXXVI  Umbelliferae. 

312.  Eryngium  tnaritimum  L.  2f,  .  .  . 

313.  Bupleuriim  subovatum  Link  0  . 
314    B.  glaucum  Rob  et  Cast.  0  .  .  . 

315.  Apium  o-i-aveolens  L.  ® 

316.  Ammi  Visnaga  Lani.  0 

317.  A.  maius  L    C^                          ... 

— 



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— 

318.  Ptychotis  ammoides  Koch  0.  .  . 

319.  Ridolfìa  segetum  Moris  0  .  .  .  . 

320.  Helosciadium  nodiflorum  Koch  2^ 

321.  Pimpinella  peregrina  L.  (D .  .  .  . 

322.  Crithmum  maritimum  L.  2/1  .  .   . 

323.  (Enanfhe  globulosa  L.  2^ 

324.  Foeniculum  vulgare  Mill.  2(,  .  .  . 

325.  Kundmannia  Sicula  BC.  2^  .  .  .  . 

326.  Ferula  communis  L.  2f, 

327.  F.  nodosa  Jachs.  2^ 

328.  Petroselinum  hortense  Hoffm.  (2) 

329.  Tordylium  Apulura  L.  Q 

330.  Daucus  Carota  Z/.  @ 

PROSPETTO   COMPARATIVO  DELLA   FLORA   MALTESE 


453 


331.  Daucus  Gingidium  L.  ® 

332.  D.  rupestris  Guss.  (2) 

333.  D.  Lopadusanus   Tin.  @ 

334.  D.  bicolor  Sibth.  et  Sm.  ^^  Q  .  .  . 

335.  Orlaya  maritima  Koch  0 

336    Torilis  nodosa  Gaertn.  0   .  .  .  . 

337.  T.  purpurea  Guss.  0 

338.  Scandix  Pecten-Veneris  L.  0  .  . 

339.  Smyrnium  Olusatrum  Z.  (2)    .  .  . 

340.  Bifora  testiculata  DC.  Q 

341.  B.  radians  Marsch.  Bieb.  0  .  .  . 

342.  Echinophora  spinosa  L.  2f,  .  .  .  . 

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•   a    • 

— 

Umbelìiferae  31.      9  2^,  22  0  (o  ©). 

31 

22 

11 

14 

7 

15  27 

26 

28 

XXXVII.  Araliaceae. 
343.  Hedera  Helix  i.   5    

— 



e 



XXXVIII.   RUBIACEAE. 

344.  Putoria  Calabrica  DC.  f, 

345.  Sherardia  arvensis  L.  Q) 

346.  Vaillantia  muralis  L.  0 

347.  V.  hispida  Z.  0 

348.  Callipeltis  muralis  Moris  0  .  .  . 

349.  Galium  saccharatum  Ali.  (J)  .  .  . 

350.  G.  tricorne  With.  0 

351.  G.  Aparine  L.  0 

352.  Rubia  peregrina  L.  2/1 

353.  Asperula  longi  flora  W.  et  Kit.  2f, 

354.  Crucianella  rupestris  Guss.  2^  .  . 

355.  C.  latifolia  L.  0 

— 

— 



— 

— 



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4- 

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+ 
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•1 

— 

Rubiaceae  12.             I  5  ,  3  2^,  8  0. 

11 

10 

5 

7 

6 

6 

10 

12 

11 

XXXIX.  Caprifoliaceae. 

356.  Sambucus  Ebulus  Z.  2^  .....  . 

357.  Lonicera  implexa  Ait.  5 

— 

— 

— 

— 

— 

454 


PROSPETTO   COMPARATIVO    DELLA   FLORA    MALTESE 


1 

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XL.  Valerianaceae. 

358.  Valerianella  eriocarpa  Desv.  0  . 

359.  V.  truncata  Betche  0 

360.  V.  puberula  DC.  Q) 

361.  V.  coronata  DC.  Q) 

362.  V.  cannata  Lois.  0 

363.  Centranthus  Calci  trapa  Dufr.  0 

364.  Fedia  Cornucopiae  Gaertn.  0  .  . 

— 

— 

— 

— 

— 

+ 

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— 

Valerianaceae  7.                          7  0. 

6 

6 

1     2 

2 

3 

7 

7 

7 

XLI.  Dipsaceae. 

365.  Dipsacus  sylvestris  Huds.  0  .  .  . 

366.  Scabiosa  atropurpurea  L.  0  .  .  . 

•^ 

— 

+ 

•  ■  • 

XLII.   COMPOSITAE. 

367.  Bellis  sylvestris  Cyr.  2f,    .  .  . 

368.  B.  annua  L.  0 

369.  Conyza  ambigua  DC.  Q  .  .  .  . 

370.  Phagnalon  Tenorii  Presi  2^  . 

371.  P.  Graecinn  Boiss.  2f. 

372.  Evax  pygmaea  Pers.  0  .  .  .  . 

373.  Inula  graveolens  Desf.  0  .  .  . 

374.  I.  crithraoides  L.  2^ 

375.  I.  viscosa  Ait.  2f, 

376.  Pulicaria  odora  Reichh.  2f,.  .  . 

377.  P.  dy  senterica  FI.  Wetl.  2^  .  . 

378.  Jasonia  glutinosa  DC.  2^  .  .  . 

379.  Asteriscus  aquaticus  Less.  0   . 

380.  A.  spinosus  Gr.  et  Godr.  2f,    . 

381.  Matricaria  Chaniomilla  L.  0 

382.  M,  aurea  Boiss.  ^^  Q 

383.  Anthemis  Cotula  L.  0 

384.  A.  arvensis  L.  (£) 

385.  A.  mixta  L.  0 

386.  A.  fuscata  Brot.  0 

— 



— 

— 

— 

— 

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•1- 

C 

T 
+ 

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T 

PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA    FLORA    MALTESE 


465 


0 


21 


387.  Anthemis  peregrina  L.  0   . 

388.  A.  Urvilleaiia  (DC.)  ^'^  0  .  . 

389.  Chrysaiithemum  senfetum  L. 

390.  Piiiardia  coronaria  Less.  0 

391.  Senecio  vulgaris  L.  0    . 

392.  S.  pygmaeus  DC.  0  .  .  . 

393.  S.  leucanthemifolius  Poir. 

394.  S.  Gallicus  Willd.  ^^  0.  . 

395.  S.  Cineraria  DC.   5    .  .  . 

396.  Filago  spafhulata  Presi  0  . 

397.  F.  prostrata  Pari.  0    .  . 

398.  F.  Gussonei   Lojac.  0  .  . 

399.  HelichrysLim  rupestre  DC 

400.  Calendula  fulgida  Rnf.  0 

401.  C.  maritima  Guss.  2^    .  . 

402.  C.  arvensis  L.  0 

403.  C.  .^gyptiaca  Desf.  0.  . 

404.  C.  parviflora  Raf.  0.  .  . 

405.  Echinops  Siculus  Strobl  2f  . 

406.  Carlina  gummifera  Less.  2^ 

407.  C.  Sicula  Ten.  22  2^ 

408.  C.  lanata  L.  0 

409.  C.  involucrata  Poir.  2^  .  .  . 

410.  Atractylis  cancellata  L.  0  . 

411.  Onopordon  Sibthorpian.  5.  e^  ^ 

412.  Carduus  pycnoceplialus  L.  0 

413.  G.  marmoratus  Boiss.  et  Heldr 

414.  Cynara  Cardunculus  L.  2f  . 

415.  Cirsium  arvense  Scop.  2f  .  . 
410.  Notobasis  Syriaca  Cass.  0  . 

417.  Centaurea  crassifolia  Be7't.  2^ 

418.  C.  splendens  L.  (2)  (0  2^) 

419.  C.  Melitensis  L.  Q  .  .  .  . 

420.  C.  solstitialis  L.  0 .  .  .  . 

421.  G.  Nicaeensis  Ali.  0    .  . 


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— 

— 

456 


PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA    FLORA    MALTESE 


422. 

423. 

424. 

425. 

426. 

427. 

428. 

429. 

430. 

431. 

432. 

433. 

434. 

435. 

436. 

437. 

438. 

439. 

440. 

441. 

442. 

443. 

444. 

445. 

446. 

447. 

448. 

449. 

450. 

451. 

452. 

453. 

454 

455. 

456. 


^ 


Centaurea  Calcitrapa  L.  0.  . 
Urupina  Crupinastrum  Vis.  0 
Carthamus  lanatus  L.  0 
C.  coeruleus  L.  2^  .  .  .  . 
Cai'duncellus  pirinatus  BC 
Silybum  Marianum  Gaertn.  (2) 
Galactites  tomentosa  Moench  (1 
Scolymus  Hispanicus  /..  (5) . 
S.  grandiflorus  Besf.  2f, .  .  . 

S.  maculatus  L.  (J) 

Catananche  lutea  L.  0  .  .  . 
Hypochaeris  Neapolitana  DC. 
Seriola  ^Etnensis  L.  0  .  .  . 

S.  Cretensis  //.  2^ 

Rhagadiolus  stellatus  Gaertn 
Hyoseris  scabra  L.  Q  .  .  .  . 

H.  lucida  L.  2f, 

H.  radiata  L.  2^ 

Hedypnois  polymorpha  BC.  0 
Melitella  pusilla  Soniin.  0 
Cichoriuin  spinosum  L.  2^ 
C.  puinilum  Jacq.  0  .  .  ,  . 

C.  Intybus  L.  2^    

Podospermum  laciniatnm  BC. 
Tragopogon  porrifolius  L.  (f) 
T.  Cu  pani   Guss.^^  0  .  .  .  . 
Helminthia  echioides  Gaerln 
Taraxac.  megalorrhiz.  //.  M. 
Thrincia  tubei-osa  BC.  2^    . 
Picris  spinulosa  Beri.  @   .  . 
Urospermum  picroid.  F.  W.  S 
U.  Dalechami)ii  F.  W.  Schm.  ^' 
Geropogon  glaber  L.  0 
Lactuca  vi  rosa  L.  (2)   . 
(D  .  .  .  . 


L.  saligna  L 


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+ 
+ 


PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA    FLORA    MALTESE 


457 


457.  Choiidrilla  juncea  L.  ® 

458.  Sonchus  levis  Bartal.  0 

459.  S.  asper  B'il.  0 

460.  S.  tenerrimus  L.  2^ 

461.  Launaea  resedifolia  0.  Knntze  Tf 

462.  Picridium  vulgare  Besf.  2^  .  .  .  . 

463.  Crepis  bulbosa  Froel.  % 

463 ^i^  C.  parviflora  Desf.  ^^  0 

464.  Hieracium   macranth.  Ten.2^^  2(, 

465.  Ambrosia  maritima  L.  0 

466.  Xanthium  spinosum  L.  Q  .  .  .  . 

•a 

Gozo 

Cornino 

Lampedusa 

Linosa 

Pantelleria 

5 

Si 

e 

— 

— 

_|_ 

— 

Compos.  101.     1  5 ,  35  2^,  65  0  (0  (D) 

97 

72 '44 

! 

54 

24 

36 

90 

85 

80 

XLIII.  Campandlaceae. 

467.  Campanula  Erinus  L.  Q 

468.  Trachelium  coeruleum  L.  2^.  .  . 

469.  Specularia  hybrida  A.  DC.  0  .  . 

— 

— 

— 

— 

•r- 

XLIV.  Ericaceae. 

470.  Erica  multiflora  L.   5 

471.  Penta  pera  Sicula  Klotzsch  5  .  .  . 

— 

— 

— 

— 

c 

XLV.  Oleaceae. 
472.  Olea  Europaea  L.  5 





,^_ 



+ 

-_ 

XLVI.    ASCLEPIADACEAE. 

473.  Periploca  levigata  Ait.  5 

474.  Cynanchum  acutum  Z.  2^    .... 

— 

— 

— 

— 

— 

+ 

... 

XLVII.  Plantaginaceae. 

475.  Plantago  major  L.  7^ 

476.  P.  lanceolata  L.  2^ 

477.  P.  Lagopus  L.  If. 

478.  P.  albicans  L.  2^ 

479.  P.  Bellardi  Ali.  0 

480.  P.  Coronopus  L.  Q 

— 

— 

— 

+ 
+ 
+ 
+ 

— ' 

29' 


458 


PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA    FLORA    MALTESE 


1 

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481.  Plantago  ceratophylla  Link  (D 

482.  P.  bombycjna  (Decaisne)  0 

483.  P.  Serrarla  L.  2(,.  : 

484.  P.  Psyllium  L.  Q 

485.  P.  stricta  Schousb.  ^^  0 .  .  .  . 

— 



— 

— 



— 



~*~~ 

■  •  • 

Plantaginac.  11.       5  2^,  6  0,  (o  ©). 

10 

8 

4'  4 

1 

3 

4 

9 

11 

9 

XLVIII.  Plumbaginaceae. 

486.  Statica  psiloclada  BoUs.  2(,  . 

487.  S.  virgata  Willd.  2f, 

488.  S.  Cosvrensis  Gicss.  7L.  .  .  . 



— 

— 

— 

— 

— 

— 

489.  S.  dubia  Andr.-^  2^ 

490.  S.  reticulata  L.  2^ 

491.  Plumbago  Europaea  L.  2/1   . 

Plumbaginaceae  6.                     6  2^. 

6 

2 

o 

3 

1 

4 

5 

3 

3 

XLIX.  Primulaceae. 

492.  Samolus  Valerandi  L.  Tf, 

493.  Aiiagallis  arvensis  L.  0 

— 

— 

— 

— 



— 

L.  Gentianaceae. 

494.  Ghiera  perfoliata  L.  Q 

495.  Erytliraea  s[)icata  Pers.  0    .  .  . 

496.  E.  Centaurium  Pers.  0 

407    F.    nnlf'lifkllfl    Hnrvi    C^ 

— 

— 

— 

— 



+ 
+ 

— 

LI.   CONVOLVDLACEAR. 

498.  Cuscuta  Epithymum  Murr.  ( 

499.  C.  alba  Presi  0 

500.  Cressa  eretica  L.  If. 

501.  Convolvulus  arvensis  L.  2f  . 

502.  C.  althaeoides  L.  2f. 

503.  C.  Siculus  L.  (£) 

504.  C.  pentapetaloides  L.  0  .  .  . 

505.  C.  lineatus  L.  If, 

D 

— 

— 

+ 
+ 

T 

— 

PKOSPETTO    COMPARATIVO    DELLA    FLORA    MALTESE 


469 


506.  Convoivulus  oleaefolius  Desr.  2^. 

507.  C.  Cantabrica  L.  l^, 

508.  C.  tricolor  L.  ^9  0 

509.  C.  Soldanella  L.  7^ 

510.  C.  sylvestris  Waldst.  et  Kit.  2^  .  . 

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0 

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1 

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T 

— 

Convolvulaceae  13.             8  2^,  5  0. 

13 

1 

9 

5 

6 

3 

5 

12 

11 

13 

LII.    SOLANACEAE. 

511.  Hyosciamus  albus  L.  (2) 

512.  Solanum  nigrum  L.  Q 

513.  S.  Sodoraaeum  L.  5 

514.  Lycium  Europaeuni  i.  5 

515.  Nicotiana  glauca  Grafi.  5   .  .  .  . 

516.  Physalis  pubescens  L.  0 



— 

— 

— 

— 

— 

— 

+ 
T 

+ 

— 

Solanaceae  6.            3  5,  3  0  (0  (2) ). 

6 

4 

2 

4 

4 

3 

6 

6 

4 

LUI.   BORAGINACEAE. 

517.  Heliotropium  Europaeum  L.  0  .  . 

518.  H.  suDÌnum  L    C») 

— 

— 

— 

— 

— 

— 

— 

e 

T 
C 

c 

+ 

T 
T 
C 

T 

+ 

— 

519.  Cerinthe  aspera  Roth  0 

520.  Cynoglo.ssum  Cretic.  MUl.  0  (0(2)) 

521.  Myosotis  hispida  Schlecht.  0.  .  . 

522.  Borago  offlcinalis  X.  0 

523.  Symphyturn  officinale  L.  1^    ... 

524.  Anchusa  Italica  Retz.  (2) 

525.  Lithospermum  arvense  L.Q.  .  . 

526.  L.  Apulum   Vahl  0 

527.  Echium  Italicum  L.  Q 

528.  E.  parviflorum  Moench  0  .  .  .  . 

529.  E.  arenarium  Giiss.  (2) 

530.  E.  plantagineum  X.  0 

531.  E.  pustulatum  S.  et  S.  ^o  0  (0  (2)). 

532.  E.  confusum  Le  Coincy  (2)  .  .  .  . 

Borapinac.  16.        12^,  15  0  (0  (2)). 

15 

9     6 

6 

4 

7 

16 

15 

15 

460 


PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA    FLORA    MALTESE 


533. 

534. 
535. 
536. 
537. 
538. 
539. 
540. 
541. 
542. 
543. 
544. 
545. 
546. 
547. 
548. 
549. 
550. 
551. 
552. 
553. 
554. 
555. 
556. 
557. 
558. 
559. 
560. 


LIV-  Labiatae. 

Mentha  Pulegium  L.  2^  .  . 
M.  rotundifolia  Hwls.  2(,  . 

M.  aquatica  L.  If, 

Origanum  Dictarnnus  L.  Tf, 
Salvia  clandestina  L-  2(,.  . 

S.  verbenaca  L.  2f  

S.  offlcinalis  X.   5 

Rosmarinus  offlcinalis  L.  5 
Satureia  microphylla  Guss.  2f> 

S.  Graeca  L.  5 

S.  Nepeta  Scheele  2f, 

Thymus  capitatus  HofCm.  et  L 
Melissa  offlcinalis  L.  Tf  .  .  . 
Lamium  amplexicaule  L.  0 

Stachys  hirta  L.  0 

Sideritis  Romana  L.  0  .  .  . 
Marrubio m  vulgare  L.  2^    . 

Ballota  nigra  L.  2^ 

Phiomis  fruticosa  Z,,  5    •  •  • 

Prasium  majus  L.  5 

Teucrium  spinosuni  L.  0  . 
T.  scord ioides  Schreb.  2f,  .  . 
T.  Chamaedrys  L.  2^   .... 

T.  flavum  L.   5 

T.  fruticans  Z/.   5    

Ajuga  reptans  L.  2^ 

A.  Chamaepitys  Schreh.  0  . 
A.  Iva  Schreb.  2f 


f) 


Labiatae  28. 


8  5  ,  15  2^,  5  0. 


+ 




+ 

— 

+ 

— 

+ 

— 

e. 

— 

T 

— 

— 

— 

+ 

— 

C 

-- 

— 

T 



+ 


4- 

T 


'  + 


28   19 


10   II 


6  '13  26 


25  27 

I 


LV.  Verbenaceae. 

561.  Verbena  offlcinalis  L.  0 

562.  Vitex  Agnus  castus  L.   5 


+ 

— 

— 

— 

— 

T 

Prospetto  comparativo  della  flora  maltese 


461 


LVI.  Acanthaceae. 

«3 

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ca 

a 

i 

563.  Acanthus  mollis  L.^^  7(. 

— 







564.  A.  spinosus  L.  2^ 

— 

— 

LVII.  Myoporaceae. 

565.  Myoporum  serratura  R.  Br.  5  .  . 

— 

LVIII.  Scrofdlariaceae. 

566.  Antirrhinum  majus  L.  2^ 

— 



— 

— 



— 

567.  A.  Siculum  Ucria  2^  .......  . 

— 



— 

— 

568.  A.  Orontiiim  L.  Q 

— 

— 





— 

— 

— 

-|- 

— 

569.  Linaria  Cymbalaria  Mill.  2f>    .  .  . 

— 

— 

— 

570.  L.  commutata  Bernh.  0 

— 

— 

— 



— 

571.  L.  Elatine  Mill.  0 

_ 

— _ 

^^ 

572.  L.  spuria  Mill.  0 



— 

— 



— 

573.  L.  triphylla  Mill.  0 

— 



— 

1 

— 

574.  L.  pseudolaxi flora  Lojac.  0  .  .  . 

— 



— 

— 

575.  L.  Chalepensis  Mill.  0 

— 

— 

— 

576.  Celsia  Cretica  L.^^  ® 

— 



— 



577.  Verbascum  sinuatum  L.  (§)...  . 

— 







— 

— 

T 

— 

578.  V.  Thapsus  L.  @ 

— 



— 

— 

579.  Scrofularia  peregrina  Z.  0    ... 

— 







— 

- 

— 

'- — 

— 

580.  S.  aquatica  Z.  2^ 

— 

— 

— 

— 

581.  Veronica  Anagallis  Z.  2^ 

— 



— 

— 

582.  V.  Beccabunga  L.  2^ 

— 

— 

— 

583.  V.  arvensis  L.  0 

— 



— 

— 

— 

— 

584.  V.  Cymbalaria  Bod.  0 

— 



— 

— 

— 

— 

585.  V.  hederaefolia  L.  Q 

— 

— 

T 

— 

586.  V.  agrestis  L.  Q 

— 

— 

T 

— 

587.  V.  didyma  Ten.  0 

— 

— 

.T. 

— 

588.  Bartsia  Trixago  Z.  0 

— 

— 

— 

— 

589.  B,  viscosa  L.  (J) 

— 



— 

— 

Scrofulariac.  24.     6  2^,  18  0  (o  ©). 

24 

14 

5 

4 

3 

7 

23 

21 

22 

462                      PROSPETTO   COMPARATIVO 

DELLA 

FLORA 

MALTESE 

S 

0 

e 
0 

0 

E 
e 
0 

Lampedusa 
Linosa 

Pantelleria 

1 

W9 

e 

e 

'u 

0 

*         LIX.  Orobanchaceae. 

590.  Orobanche  cernua  Loefl.  0  . 

591.  0.  caryophyllacea  Sm.  2^    .  . 

592.  0.  crenata  Forsk.  0 

59^.  0.  Picridis  SchuUz  2f, 

594.  0.  minor  Stili.  0 

595.  0.  versicolor  Schultz  ^^  2^  .  . 

596.  0.  densiflora  Salzìu.  2^  .  .  .  . 

597.  0.  Clausonis  Poìnel  2^ 

598.  0.  canescens  Presi  0 

59^.  Kopsia  Muteli  Bèg.  0 

600.  K.  lavandulacea  Car.  0 .  .  .  . 

601.  K.  Schultzii  Bèg.  0 

.    . 

— 

— 

c 

•  1 

1 

— 

Orobanchaceae  12.              5  2^,  7 

0- 

12 

6 

3 

2     1 

4 

10 

10  10 

LX.    POLYGONACEAE. 

602.  Rumex  conglomeratus  Murr.  2^ 

603.  R.  pulcher  L.  2^  (o  (D) 

604.  R.  bucephalophorus  L.  0 

605.  Emex  spinosa  Campd.  0 

606.  Polygonum  Persicaria  L.  0  .  .  . 

607.  P.  serrulatum  Lag.  2^ 

608.  P.  aviculare  Z.  0 

609.  P.  Bellai-di  Ali.  0 

610.  P.  maritjmum  Z.  2/^ 

611.  P.  Convolvulus  Z.  0 

— 

— 

— 

— 

+ 
+ 

+ 

+ 
+ 

T 

Polygonaceae  10.                4  2^,  6  0. 

10 

6 

5 

5 

4 

?■ 

10 

10 

10 

LXI.  Chenopodiaceae. 

612.  Obione  portulacoides  Moq.  o  .  .  . 

613.  Atriplex  hastatum  L.  0 

614.  A.  roseum  X.  0 

615.  A.  Halimus  L.   5 

— 

-_ 

~ 

— 

e 

+ 

— 

616.  A.  molle  Desf.  5 

•    / 

PROSPETTO   COMPARATIVO  DELLA   FLORA   MALTESE 


463 


617.  Beta  maritiraa  L.  1^ 

618    Chenopodium  urbicum  Z,.  0  .  .  . 

619.  C.  murale  X.  0 

620.  0.  opulifolium  Sdir  ad.  0 

621.  C.  album  Z,.  0 

622.  C.  ambrosioides  L.  Q) 

623.  C.  olidum  Curt.  0 

624.  Salicornia  herbacea  Z,.  0 

625.  S.  fruticosa  L.   5 

C3 

e 

o 
o 

Cornino 

Lampedusa 

1 

1 

B 

a. 

s 

1 

B 

i 

— 

— 



— 



T 
T 

T 

626.  Arthrocnemum  glauc.  Ung.  Si.  t) 

627.  Halocnemum  strobilac.  M.  B.  o  ■  ■ 

628.  Salsola  Soda  Z.  0 

629.  S.  Tragus  L.  Q 

630.  S.  vermiculata  Z.   5 

631.  Suaeda  fruticosa  For.sk.  5   •  .  .  . 

632.  S.  maritiraa  Bum.  0 

633.  S.  Jacquini  Nyman  0 

Chenopodiaceae  22.    8  5,12^,  13  0. 

12 

11 

6  1 

10 

6 

6 

21 

21 

21 

LXII.  Am.\rantaceae. 

634.  A^marantus  deflexus  L.   2^  .  .  .  . 

635.  A.  Graecizans  X.  0 

636.  A.  retroflexus  Z.  0 

— 

— 

+ 
+ 



LXIII.  Callitrichaceae. 

637.  Callitriche  stagnalis  Scop.  2^.  .  . 

638.  C.  verna  L.  7(. 

639.  C.  pedunculata  DC.  2f, 

640.  C.  autumnalis  L.  2f, 

— 

— 

— 

— 

... 



LXIV.  Phytolaccaceae. 
641.  Phytolacca  decandra  Z.  0  .  .  .  . 



LXV.  Santalaceae. 
642.  Thesium  humile  Vahl  0 

— 

— 

— 

+ 



464 


PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA    FLORA    MALTESE 


LXVI.    EUPHORBIACEAE. 

643.  Euphorbia  Charaaesyce  L.  0 

644.  E.  maculata  L.  0  . 

645.  E.  Peplis  L.  0  .  .  . 

646.  E.  helioscopia  L.  0 

647.  E.  pubescens  Vahl  2f 

648.  E.  spinosa  L.^^  o   . 

649.  E.  Bivonae  Steud.  5 
050.  E.  Gharacias  L.  2^ 

651.  E.  dendroides  L.  ó 

652.  E.  Terracina  L.  2^ 

653.  E.  Parali  OS  L.  2^  . 

654.  E.  pinea  L.  2^    .  . 

655.  E.  biumbellata  Pofr.  2f, 

656.  E.  Aleppica  X.  0. 
057.  E.  Peplus  L.  0 .  . 

658.  E.  exigua  L.  0  .  . 

659.  Mercurialis  annua  L.  0 

660.  Ricinus  communis  L.  5  ■ 

661.  Crozophora  tinctoria  A.  Jnss.  0 

662.  Andrachne  telephioides  L.  2f  . 


E 
e 


2       g 


+ 

+ 

T 

+ 
C. 

+ 

4- 


+ 

+ 
+ 
+ 
+ 


Euphorbiaceae  20.        4  5,  7  2^,  9  0     201 13    8    lOj  8    8    17 


19  16 


LXVII.  Cynocrambaceae. 
663.  Theligonum  Cynocrambe  L.  0  . 











e 

LXVIIl.  Balanophorageae. 
664.  Cynoraorium  cocci neum  L.  2f,  .  . 

"" 

1 
1 
1 

i 

— 

— 

— 

T 

— 

LXIX.  Urticaceae. 

665.  Urtica  urens  L.  (•) 

666.  U.  membranacea  Poir.  0 

667.  U.  pilulifera  L.  0 

668.  Parietaria  ofHcinalis  L.  2f, 

669.  P.  Lusitanica  L.  Q   .  .  .  . 




1 

— 

— 

+ 

T 
+ 

PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA  JFLORA    MALTESE 


465 


670.  Ficus  Carica  L.   5 

671.  Ulmus  campestris  Z/.  5 

E 

e 

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1 

e 

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3 

e 

B 

— 

— 



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•  • 

, 

Urticaceae  1.             2  5,  1  2^,  4  0. 

6 

6 

3 

6 

5 

4 

7 

7!  7 

1 

LXX.  Aristolochiaceae. 
672.  Aristolochia  longa  Z.  2^ 



__ 

__ 



LXXI.    CUPULIFERAE. 

673.  Quercus  Ilex  L.  5 

_^ 

^_ 



e 

^_^ 

LXXII.  Salicaceae. 

674.  Salix  pedicellata  Desf.  5 

675.  S.  alba  L.   5 

— 

— 

— 

•     •     • 

676.  Populus  alba  L.  o 

MONOCO  TYLEDONEAE 

— 

T 

• 

LXXIII.  Typhaceae. 

677.  Typha  aiigustifolia  L.  2^ 

678.  T.  latifolia  Z.  2^ 

679.  Sparganium  ramosum  Hiids.  2(,  . 

LXXIV.  Araceae. 

680.  Colocasia  antiquorum  Schott  2^.  . 

681.  Arum  Italicum  Mill.  2^ 

682.  Dracuiiculus  vulgaris  Schott  2^.  . 

683.  Arisarum  vulgare  Targ.-Tozz.  2/1 

— 

— 

— 

— 

~ 

C 

+ 



LXXV.  Lemnaceae. 
684.  Lemna  minor  Z.  0 



, 

, 

- 

LXXVI.    NAJAD.A.CEAE. 

686.  Zostera  marina  L.  Tf. 

687.  Z.  nana  Roth  % 

— 

— 

— 

— 

— 

— 

— 

+ 



8.  SOMMiER  et  Cardana  Gatto.  —  Flora  Melitensia  nova. 


30 


466 


PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA    FLORA    MALTESE 


688.  Cymodocea  nodosa  Aschers.  Tf,.  . 

689.  Zannichellia  palustris  L.  2f,  .  .  . 

690.  Ruppia  raaritima  L.  2f, 

691.  Potamogeton  natans  L.  2f  .  .  .  . 

692.  P.  crispus  L.  2^ 

a 

e 

e 

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1 

1 

a. 
2 

e 

B 

3 

1 

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Si 

B 



— 

— 



+ 

— 

693.  P.  pectinatus  L.  2^ 

Najadaceae  9.                               9  2^. 

9 

2 

2 

2 

1 

1 

9 

9 

9 

LXXVII.    JUNC.AGINACEAE. 

694.  Triglochin  Barrelieri  Lois.  2^  .  . 

695.  T.  laxiflorum   Guss.  2^ 

— 

— 

— 

+ 

— 

LXXVIII.  Alismaceae. 

696.  Alisma  Plantago  L.  2^ 

697.  Damasonium  Alisma  MilL  2f, .  .  . 

— 

- 

T 

— 

LXXIX.  Orchidaceae. 

698.  Orchis  longicruris  Link  2^  .  .  .  . 

699.  0.  coriophora  L.  2^, 

700.  0.  lactea  Poiì\  2f 

701.  0.  tridentata  ScoiJ.  2f. 

70S.  0.  saccata  Ten.  2/1 

— 

— 

— 

C 
T 

•1- 

T 
C 

+ 

— 

703   0.  longicornu  Poir.  ^^2^ 

704.  0.  Morio  L.  2f 

705.  Anacamptis  pyramidalis  Bich.  2^ 

706.  A.  Urvilleana  Somm.  el  Car.  2f,  . 

707.  Tinca  iutacta  Boiss.  2^ 

708.  Ophrys  arauifera  Huds.  2^  .  .  .  . 

709.  0.  bombyli  flora  Link  2^ 

710.  0.  apifera  Huds.  2^ 

711.  ^    T^'-rtolouii  Morelli  2^ 

712.  0.  tenthredinifera  Wtlld.  2f.  .  .  . 
712'^'*.  0.  arachnites  Lam.  ^'^  2^.  .  .  . 

713.  0.  lutea  Cav.  2^ 

714.  0.  fusca  Link  2^ 

— 

PROSPETTO  COMPARATIVO  DELLA    FLORA   MALTESE 


467 


715.  Ophrys  pallida  Raf.  2^ 

716.  0.  Speculum  Link  2f 

717.  Serapias  cordigera  L.  2f.  .  .  .  . 

718.  S.  occultata  Gaij  2^ 

719.  S.  Lingua  L.  2f, 

720.  S.  longipetala  PolL^"'  2f, 

721.  Spiraiithes  autumnaiis  Ridi.  2f, 


Orchidaceae  25. 


25  2^. 


E 
e 


+ 


24,18    6 


24   19  22 


722. 

723. 
724. 
725. 
726. 
727. 
728. 
729. 
730. 
731. 
732. 
733. 
734. 


LXXX.    IRIDACEAE. 

Crocus  longiflorus  Raf.  2/^  . 
Gladiolus  segetum  Ker-Gawl 

G.  dubius   Guar,.  2^ 

G.  Byzantiims  Mill.  2^.  .  .  . 
Romulea  Melitensis  Bèg.  2^ 

R.  ramitlora   Ten.  2^ 

R.  Columnae  Sei),  et  Maiir.  2^ 
R.  Bulbocodlum  Seb.  et  Maur 
Iris  Pseudo-Achorus  L.  2^ 
I.  foetidissima  L.  ^^  2^ 
I.  Sisyriiicliium  L.  2p 
I.  Sicula  Tocl.  2f  .  .  . 
I.  Germanica  L.  2f, .  . 


^ 


^ 


Iridaceae  13. 


13  2^ 


+ 


T 

+ 


+ 


13 


9 


12 


9 


9 


LXXXI.  Amaryllidaceae. 

735.  Pancratium  maritimum  L.  2/1. 

736.  Narcissus  Tazzetta  Lois.  2^.  . 

737.  N.  serotinus  L.  2/1 


+ 

T 


LXXXII.  Liliageae. 

738.  Aloe  vera  Z.  2/1 

739.  Bellevalia  Romana  Reich.  2/1 

740.  Muscari  comosum  MilL  2/1.  . 

741.  M.  parvi florum  Lesf.  %.  .  . 


+ 



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1 



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C 

468 


PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA    FLORA    MALTESE 


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742.  Muscari  neglectum  Guss.  2^ 

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743.  Allium  roseum  Z.  2^ 



— 





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4- 

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744.  A,  permixtum  Guss.  2^  .  .  . 





745.  A.  nigrum  L.  2^ 



— 





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746.  A.  Neapolitanum  Cyr.  2f,  .  . 

__ 



-^ 

,  , 

__ 

747.  A.  subhirsutum  L.  ^^  2^  .  .  . 

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748.  A.  trifoliatum  Cy)\  2f,  .  .  .  . 







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749.  A.  vernale  Tin.  2f 



^^ 

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— 



+ 

750.  A  Chamaemoly  L.  2^ 

— 





— 

— 

— 

751.  A.  Arapeloprasum  L.  2^  .  .  .  . 









— 

— 

e 

— 

752.  A.  parciflorurn  Via.  2^ 







753.  A.  descendens  L.  2^ 

^^ 



— 

754.  A.  paniculatum  L.  2f, 

_^ 



— 

e 

— 

755.  A.  tenuiflorum   Ten.  *^  2^  .  .  . 







T 

— 

756.  A.  triquetrum  L.  2^ 





— . 

— 

757.  Nothoscordium  fragrans /um^/i  2^ 

— — 

758.  Ornithogalum  diverg.  Boreali  2^ 

— 

+ 

— 

759.  0.  Narbonense  L.  2/1 



— 

— 





T 

— 

760.  Caruelia  Arabica  Pari.  2^ 

— 

— 



T 

— 

761.  Urginea  mariti  ma  Baker  2f,  .  .  . 

^— 



— 



— 

— 

— 

■'  762.  Scilla  Sicula  Ten.  2/1 





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+ 

763,  S.  hyacinthoides  L.  2^, 



— 

— 

— 

764.  S.  autumnalis  L.  2^ 





— 

— 

— 

— 

— 

— 

765.  Asphodelus  ramosus  L.  2^ 





— 



— 

— 

+ 

— 

766.  A.  fistulosus  L.  2^ 



— 

— 

+ 

— 

767.  Tulipa  sylvestris  L.  2^ 



— 

T 

— 

Liìiaceae  30.                               30  ^. 

28 

21 

9 

11 

5 

10 

28 

26 '24 

1 

i 

LXXXIII.   DiOSCOREACEAE. 

768.  Tamnus  communis  L.  2^ 

— 

— 

— 

— 

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— 

LXXXIV.   ASPARAQACEAE. 

769.  Asparagus  aphyllus  L.  2^ 

— 

— 

• — 



— 

— 

4- 

— 

770.  Smilax  aspera  L.  5 

— 

— 



— 

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— 

PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA    FLORA    MALTESE 


469 


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LXXXV.   COLCHICACEAE. 

771.  Colchicum  Bertolonii  Stev.  2f.  .  . 

— 





— 



— 

LXXXVI.  Palmae. 
772.  Chamaerops  humilis  L.*^  5  ... 

— 

— 

T 

LXXXVII.   JUNCACEAE. 

773.  Juiicus  mariti  mus  Lam.  2^  .  .  .  . 

774.  J.  acutus  L.  2f, 

775.  J.  conglomeratus  L.  2f 

776.  J.  effusus  L.  Tf, 

777.  J.  capitatus  Weig.  0 

778.  J.  bufonius  L.  Q 

779.  J.  lamprocarpus  Eh7'h.  2^ 

— 



— 

— 

4- 
-f- 

— 

Jimcaceae  7.                        5  2^,  2  0. 

7 

4 

3 

1 

2 

7 

7 

/ 

LXXXVm.  Cyperackae. 
780.  Cyperus  badius  Desf.  Tf, 

— 

— 

— 

— 

,     , 

— 

+ 

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C 
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4- 

T 
T 

+ 

781.  C.  lono-us  L.  2L 

782.  C.  fuscus  i.  0 

783.  C.  distachvus  AU.  IL 

784.  Galilea  mucronata  Pari.  2f,.  .  .  . 

785.  Schoenus  nigricans  L.  2^ 

786.  Heleocharis  palustris  R.  Br.  2^  . 

787.  Scirpus  Savii  Sei),  et  Maur.  0   . 

788.  S.  Holoschoenus  L.  1^ 

789   S.  lacustris  L.  % 

790.  S.  maritimus  X.  2^  ...  . 

791.  Carex  divisa  Huds.  2^.  . 

792.  C.  vulpina  Z.  2^ 

793.  G.  divulsa  Good.  2f.  .  .  . 

794.  C.  Halleriana  Asso  IL   .  . 

795.  C.  hispida  Wìlld.  2L.  .  .  . 

796.  C.  serrulata  Bìv.  2^  .  .  . 

470 


PROSPETTO    COMPARATIVO   DELLA    FLORA    MALTESE 


797.  Carex  exteiisa  Good. 

798.  C.  distans  L.  2f,.  .  .  . 

799.  C.  puiictata  Gaud.  2^ 


2A 


Cyperaceae  20. 


18  2^,  2  0, 


B 
e 


C 


20  12 


2    20 


20  20 


LXXXIX.  Graminaceae 

800.  Andropogou  distachyiis  L 

801.  A.  hirtus  L.  2^ 

802.  A.  pubescens  F«.<?.  2^ .  .  . 

803.  Sorghuin  Halepeiise  Pe7''s. 

804.  Lygeum  Spartii m  L.  2f,  . 

805.  Cornucopiae  cucuUatum  L 
80G.  Crypsi.s  aculeata  Ait.  0 . 

807.  Alopecurus  pratensis  L.  *^ 

808.  Phleum  tenue  Schrad.  0 

809.  P.  pratense  L.  2f, 

810.  Phalaris  minor  Retz .  0. 

811.  P.  coerulescens  Desf.  2^. 

812.  P.  paradoxa  L.  0  .  .  .  . 

813.  P.  tuberosa  Z.  2^ 

814.  P.  truncata  Guss.  2f.  .  . 

815.  Anthoxanthum  odoratum 

816.  A.  gracile  Biv.  0 

817.  Panicum  colonum  L.  Q  . 

818.  P.  Crus-Galii  L.  0.  .  .  . 

819.  P.  repens  L.  2(, 

820.  Digitarla  sanguinalis  Scop 

821.  Setaria  verticillata  P.  de 

822.  S.  viridis  P.  de  B.  Q)  .  . 

823.  S.  glauca  P.  de  B.  Q)  .  . 

824.  Milium  multiflorum  Cav. 

825.  M.  effusuin  /..  2/1 

826.  M.  Montiaiium  Pari.  0  . 

827.  Stipa  tortilis  Desf.  0  .  . 


2A 


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42 


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+ 


PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA    FLORA    MALTESE 


471 


828.  Stipa  pennata  Z,.  2^ 

829.  Gastridium  lendigerum   Gaud.  0 

830.  Triplachne  nitens  Link  0  .  . 

831.  Sporobolus  pungens  Kunth  2^ 

832.  Agrostis  verticillata  Vili.  2^  . 

833.  A.  alba  /..  2^ 

834.  Polypogon  Monspeliensis  Desf.  0 

835.  P.  maritimus  TFeV/tìf.  0 

836.  Arundo  Donax  L.  2{. 

837.  A.  Pliniana  Turra  2^ 

838.  Phragmites  cominunis   Trin.  2^ 

839.  Psamma  arenaria  Roem.  et  Sch.  2^ 

840.  Ampelodesmos  tenax  Link  2^ 

841.  Cynodon  Dactylon  Pers.  2^ 

842.  Lagurus  ovatus  L.  0  , 

843.  Trisetum  aureum  Ten.  0 

844.  Avena  barbata  Brot.  0 

845.  A.  sterilis  Z.  0 

846.  Aira  caryopliillea  L.  0 

847.  A.  Cupaniana  Guss.  0. 

848.  Echinaria  capitata  Desf.  0 

849.  Chrysurus  echinatus  P.  de  B 

850.  Cynosurus  ci'istatiis  L.  2^ 

851.  Lamarckia  aurea  Moench  0 

852.  Serrafalcus  mollis  Pari.  0 

853.  S.  neglectus  Pari.  0.  .  .  . 

854.  S.  scoparius  Pari.  0 .  .  .  . 

855.  Bromus  Madritensis  L.  0. 

856.  B.  maximus  Desf.  0.  .  .  . 

857.  B.  rubens  L.  Q 

858.  B.  fasciculatus  Presi  0  .  . 

859.  Brachypodium  ramosumi?.  e^ 

860.  B.  pinnatum  P.  de  B.  1^  . 

861.  B.  sylvaticum  P.  de  B.  2^ 

862.  B.  distachyum  P.  de  B.  0 


44 


0 


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-4- 


472 


PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA    FLORA    MALTESE 


863. 

864. 

865. 

866. 

867. 

808. 

869. 

870. 

871. 

872. 

873. 

874. 

875. 

876. 

877. 

878 

879. 

880. 

881. 

882. 

883. 

884. 

885. 

886. 

887. 

888. 

889. 

890. 

891. 

892. 

893. 

894. 

895. 

896. 

897. 


Avellinia  Michelii  Pari.  0  . 
Festuca  prateiisis  Huds.  2^  . 
F.  arundinacea  Schreh.  2^   . 

F.  duriuscula  L.  2f 

Vulpia  inyuru.s  Gmel.  0  .  . 

V.  ci  Mata  Link  0 

V.  uniglumis  Reichh.  0 .  .  . 
Catapodium  loliaceum  Liìik  0 
C.  Siculum   Link  0 , 


0*  ^  T? 


§    1 


Glyceria  distans  Wahlenh.  2^ 

G.  plicata  Fries  2^ 

Catabrosa  aquatica  P.  de  B. 
Scleropoa  rigida  Griseb.  0 

S.  maritima  Par/.  0 

Koeleria  phleoides  Pers.  0. 
Dact3'lis  gloinerata  L.  7^.  .  . 
Sphenopus  divaricatus  Reichb 
Schismus  Arabicus  Nees  0. 
Eragrostis  rnegastachya  Link 
Poa  annua  L.  0  .  . 
P.  bulbosa  L.  2^.  .  . 
P.  trivialis  L.  2f,  .  . 
Briza  maxima  L.  0 
B.  minor  L.  0  .  .  . 
Melica  ciliata  L.  2^. 
M.  minuta  L.  2^   .  . 
Lolium  perenne  L.  2f> 
L.  rigidum  Gaud.  0 
L.  Gaudini  PatH.  0 
L.  temulentunr  L.  0 
Hordeum  murinum  L 
H.  mariti mum   With.  0 
Aegilops  ovata  Z.  0.  . 
Lepturus  incurvatus  Trin.  0 
L.  filiformis  Trin.  0 


2A 


0 


0 
0 


+ 


+ 
+ 

+ 


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+ 

+ 

4- 

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T 

+ 

4-i- 


+ 

T 


4- 


PROSPETTO    COMPARATIVO    DELLA    FLORA    MALTESE 


473 


898.  Lepturus  cylindricus   TìHn.  0.  . 

899.  Agropyrum  junceura  P.  de  B.  2f, . 

ea 

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Linosa 

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+ 

, , 

Graminaceae  100.           41  2/1,  59  0. 

98 

62 

28 

42 

32 

46 

98 

95 

98 

GYMNOSPEBMAE 

— 



— 

e 
e 



XC.   CONIFERAE 

900.  Pinus  Halepensis  MiU.  .5 

901.  Callitris  quadrivalvis   Veni,  o  .  . 

XCI.  Gnetaceae. 
902.  Ephedra  fragilis  Desf.  % 

— 

.*_ 

e 

.^~. 

PTERIBOPTYTAE 

XCII.    ISOETACEAE. 

903.  Isoetes  Hystrix  Burieu  2^   .  .  .  . 

xeni.  Lycopodiaceae. 
904.  Selaginella  denticulata  Spring.  2^ 

,  , 





XCIV.  Equisetaceae. 
905.  Equisetum  ramosissim.  Desf.  2^  . 







+ 



XCV.  Filices. 

906.  Adiantum  Capillus  Veneris  L.  2/1 

907.  Pteris  Aquilina  L.  "s  2^  .  .  .  .  ,  . 

908.  Scolopendr.  vulgare  Simons^^'  2/1. 

909.  S.  Hemionitis  Swartz  2^ 

910.  Asplenium  Trichoraanes  L.  %  .  . 

911.  A.  marinum  L.  7f^ 

— 

— 

— 

— 

T 

— 

912.  Gymnogr.  leptophylla  Desv.  0.  . 

913.  Geterach  offlcinarum   Willd.  2^    . 

Filices  8.                               7  2^,  1  0. 

6 

7 

1 

2 

7 

7 

8 

7 

NOTE  AL  PROSPETTO. 

*  15.  Il  Ranunciilus  Chius  DC.  non  è  indicato  ne  di  Tunisia,  ne 
di  Algeria.  Notiamo  però  che  vi  si  trova  il  R.  parviflorus  L.  ad  esso 
assai  aifine. 

^  19.  Il  Deljììmuni  halteratiim  S.  et  S.  è  segnato  nella  colonna  di 
Lampedusa  perchè  non  considerato  come  specificamente  distinto  dal 
D.  loìigipes  Moris. 

^  .35.  Consideriamo  come  appartenenti  alla  Fuìì tarla  media  Lois. 
sensu  lato  le  F.  miiralis  e  F.  Bastardi  indicate  di  Tunisia,  Algeria  e 
Tripolitania. 

*  48.  Uniamo  alla  Biscutella  didijina  L.  sensu  lato  la  B.  Ji/rata  in- 
dicata di  Lampedusa  e  di  Linosa,  e  la  B.  Ajnda  indicata  della  Libia. 

^  82.  Nella  Cajyparis  spinosa  includiamo  la  C.  rupestris  indicata  di 
Linosa,  di  Pantelleria  e  della  Libia. 

^  83.  La  Reseda  alba  L.,  nota  della  Tunisia  e  .della  Cirenaica,  non 
è  atata  trovata  nella  Tripolitania,  bensì  nella  Sirtica,  che  ad  esempia 
di  Durand  e  Barratte  e  di  Pampanini  uniamo  alla  Tripolitania,  e  per 
'questo  segniamo  una  -\-  nella  penultima  colonna. 

^  132.  Non  ammettiamo  VAbutilon  Avicennae  Gaertn.  per  la  Sicilia, 
l'indicazione  di  Presi,  che  è  la  sola,  essendo  molto  dubbia. 

®  137.  L"  Hìjpericiim  ^FgypHacuin,  non  ostante  il  suo  nome,  pare  che 
non  sia  stato  mai  trovato  in  Egitto.  Nell'Africa  boreale  è  citato  soltanto 
della  Cirenaica  (Dur.  et  Barr.)  e  del  Marocco  (Boiss.  FI.  Or.  SuppL). 

^  217.  Non  assegniamo  il  Trifoliiim  ecliinatuin  alla  Sicilia,  perchè 
troppo  dubbia  sembra  l'indicazione  di  Gibelli  e  Belli  (Rivista  crit.  e 
descr.  dei  Trifolium  Italiani  Sez.  Lagopus  p.  137-38)  basata  sopra  un 
unico  esemplare  che  sarebbe  stato  raccolto  da  Bivona  nei  dintorni  dì 
Palermo. 

^^  232.  Il  Trifolium  congestuni  Guss.  è  stato  indicato  in  Oriente  del 
Peloponnaso,  ma  a  quanto  pare  erroneamente.  Non  viene  più  citato  di 
Grecia  né  da  Halàcsy  né  da  Ascherson  e  Graebner. 

"  241.  Intendiamo  Coronilla  Einerus  L.  nel  senso  più  largo,  inclu- 
dendovi la  C.  emeroides  Boiss.  et  Spr.,  che  sola  è  indicata  di  Oriente 
e  di  Tunisia.  Notiamo  però  che  la  pianta  di  Malta  e  di  Gozo  appar- 
tiene al  tipo  Enierus.  —  Non  è  indicata  per  Gozo  nella  nostra  Flora 
perchè  ivi  trovata  soltanto  di  recente  dal  Dott.  Borg. 

'^  242.  Ammettiamo  la  presenza  di  Coronilla  Valentina  L.  in  Oriente, 
comprendendo  sotto  questo  nome  anche  la  C.  glauca  L. 

^'  245.  Non  ammettiamo  lo  Scorpiurus  vermiculatus  L.  per  la  Sici- 
lia, la  sola  indicazione  che  abbiamo  di  Ucria  essendo  assai  dubbia. 

^^  L"  Hedijsaruni  coronarium  viene  generalmente  ritenuto  pianta  pe- 
renne, e  come  tale  si  comporta  in  Toscana.  Nelle  Isole  Maltesi  però, 
esso  è  annuo,  morendo  in  estate  per  effetto  del  caldo  e  dell'alidore.  Si 


NOTE    AL    PROSPETTO  475 

semina  in  Agosto,  germoglia  dopo  le  prime  pioggie  e  si  taglia  in  Aprile. 
Succede  però  che  qualche  pianta  spontanea  in  località  ombreggiata  e 
fresca  resista  ai  calori  estivi  e  quindi  sia  perennante  anche  a  Malta. 

15  225  ^i*.  La  Vida  Bithyìiica,  come  abbiamo  detto  a  p.  436  e  437, 
è  stata  trovata  da  noi  a  Malta  dopo  stampato  il  foglio  corrispondente 
della  Flora. 

^®  281.  11  Crataecjus  Ruscinonensis  Gren.  et  Blanc  è  citato  per  l'Alge- 
ria da  Rouy  FI.  Fr.  Non  lo  segniamo  nelle  colonne  della  Sicilia  e  del- 
l'Oriente, dove  non  fu  per  anco  indicato,  ma  notiamo  che  è  molto  affine 
al  C.  Azarolus  che  trovasi  in   Sicilia  e  in  Oriente  (  Creta,  Siria  ecc.). 

"  334.  Indichiamo  il  Daucus  bicolor  S.  et  S.  della  Cirenaica  e  del- 
l'Egitto, ammettendo  che  sia  sinonimo  di  D.  guttatus  S.  et  S. 

'^  382.  La  Mafricaria  aurea  Boiss.  che  nelle  Flore  Italiane  non 
figura  per  la  Sicilia,  vi  è  stata  trovata  di  recente  da  uno  di  noi  (vedi 
Bull.  Soc.  hot.  it.  1913  p.  93). 

^^  388.  Segniamo  V Anthe inis  Urvilleana  nella  colonna  di  Pantelleria, 
persuasi  che  sia  questa  specie  che  Gussone  ha  chiamato  A.  secundira- 
tnea  var.  Cosyrensis.  Aggiungiamo  ai  caratteri  che  distinguono  1'^.  Ur- 
villeana dalla  aecundiramea  il  ricettacolo  più  depresso,  ovato  o  sub- 
emisferico, e  le  pagliette  del  ricettacolo  più  larghe,  più  corte  e  ottuse, 
che  non  si  distaccano  altro  che  difficilmente  dal  ricettacolo,  anche  a 
maturità. 

^'^  394.  Abbiamo  conservato  alla  pianta  di  Gozo  da  noi  non  vista,  il 
nome  di  Senecio  Gallicus  datole  da  Gulia,  ma  supponiamo  che  (se  pure 
non  è  una  forma  del  «S*.  leucant/ie/iiifoliiis),  debba  essere  la  entità  che 
in  Sicilia  fu  chiamata  da  Gussone  S.  Gallicus  b.  laxiflorus  (Viv.)  DC. 
che  trovasi  in  Tripolitania  e  in  Cirenaica,  e  che,  secondo  Durand  e 
Barratte  (FI.  Libycae  Prodr.  add.  et  corr.  p.  318),  è  da  riferirsi  al 
»S'.  coronopi folius,  anziché  al  S.  Gallicus.  E  in  questa  supposizione 
che  indichiamo  la  presenza  del  N."  394  in  Libia,  in  Tunisia  e  in  Oriente. 

^^  399.  Helichri/sum  rupestre  DC.  (=  H.  Fontanesii  Cambess.)  non 
è  indicato  di  Libia  né  di  Oriente.  In  Libia  però  sono  comuni  H.  con- 
(jlobatum  Viv.  e  H.  Siculum  (Spreng.)  Boiss.,  quest'ultimo  anche  in 
Grecia,  due  specie  molto  affini,  e  facili  a  confondersi  con  esso. 

--  407.  Non  ammettiamo  la  presenza  della  Carlina  Sicula  Ten.  in 
Oriente,  perchè  non  la  troviamo  indicata  altro  che  nel  «  Conspectus  » 
di  Nyman,  e  solo  dubitativamente  per  Creta. 

^^  447.  Non  ammettiamo  Tragopogon  Cupani  Guss.  per  l'Oriente, 
perchè  lo  troviamo  indicato  soltanto  da  Halàcsy  «  FI.  Graeca,  »  e  da 
Nyman  «  Conspectus  »  per  Zante,  ed  anche  di  li  dubitativamente. 

'*  453.  Non  segniamo  1"  Urosperniuni  Dalechatnjjii  F.  W.  Schmidt 
nella  colonna  dell'Oriente,  perchè  tanto  Halàcsy  che  Boissier  dicono 
che  le  indicazioni  antiche  di  Sibthorp  e  di  Forskaal  non  sono  state 
confermate  dagli  esploratori  recenti. 

^5  463  ^i*.  La  Crepis  parviflora  Desf.,  come  abbiamo  detto  a  p.  436 
e  437,  è  stata  da  noi  trovata  a  Malta  dopo  stampate  le  Composte  della 
nostra  fiora.  E  specie  nuova  per  la  Flora  Italiana. 


476  NOTE    AL    PROSPETTO 

*®  464.  Come  abbiamo  detto  a  p.  203,  non  sappiamo  a  quale  specie 
riferire  il  Hieracium  niacrantìium  di  Gulia  e  quindi  non  sappiamo  se 
la  specie  di  Malta  debba  indicarsi  in  qualcuna  delle  altre  colonne. 
Notianio  pertanto  che  in  Lampedusa,  in  Linosa  e  in  Tunisia  non  è 
stato  trovato  alcun  Hieraciimi  e  che  in  Algeria  non  ne  è  indicato  al- 
cuno della  zona  bassa. 

^'  485.  La  Plantago  stricta  Schousboe  nell'Africa  boreale,  oltre  che 
in  Egitto  trovasi  anche  nel  Marocco  (Ball). 

^**  489.  La  Statice  rlnhia  Andr.  fu  da  me  indicata  per  l'Africa  bo- 
reale nella  «  Flora  dell'Isole  Pelagie  >,  ma  credo  per  errore,  poiché  non 
la  trovo  citata  per  l'Africa  boreale  in  alcun  altro  lavoro  (S.  S.). 

^^  508.  Il  Convolvulus  tricolor  L.  è  indicato  in  Oriente  della  sola 
isola  di  Zante. 

'"  531.  John  Ball  (Spicil.  FI.  Marocc.)  indica  1*  Ecliium  tubercula- 
fum  Link  et  Hoffg.  del  Marocco,  ma  ritiene  che  sia  specie  diversa 
à&ÌV  E.  pushdatum  S.  et  S.  il  quale,  secondo  lui.  non  troverebbesi  al 
Marocco.  Per  questo  lo  segniamo  in  Africa  della  sola  Tripolitania. 

^'  563.  UAcanthus  mollis  L.  è  indicato  nella  «  Flora  Orientalis  »  di 
Tracia  e  di  Macedonia,  ma  solo  dubitativamente,  per  cui  non  lo  se- 
gniamo nella  nostra  ultima  colonna. 

^2  576.  La  Celsia  Cretica  L.  in  Oriente  è  stata  indicata  soltanto  di 
Creta,  ma  dubitativamente.  La  escludiamo  quindi  dalla  nostra  ultima 
colonna. 

'^  La  Orohanchc  versi  co/or  non  è  stata  ancora  indicata  di  Pantel- 
leria. Ma  uno  di  noi  (SS.)  ve  la  ha  raccolta  nel  1906,  e  la  ha  determi- 
nata solo  dopo  la  pubblicazione  della  sua  Flora  delle  Pelagic. 

^*  648.  Il  Prof.  Pampanini,  in  uno  studio  sulla  Etiphorbia  Bivo- 
nae  Steud.  (Bull.  Soc.  hot.  it.  1914  p.  44-47)  riferisce,  come  aveva  fatto 
Fiori  nella  Flora  analitica,  a  questa  specie  quale  varietà,  la  E.  Meli- 
tensis  Pari,  che  noi  abbiamo  riferita  invece  alla  E.  spinosa  L.  Noi  per- 
sistiamo a  credere  che  la  E.  Melilensis  si  scosti  meno  dalla  E.  sjntiosa 
tipica  che  dalla  E.  Bivonae  tipica.  Ma  quello  che  qui  ci  interessa,  è  che 
il  Prof.  Pampanini  (Plantae  Tripojitanae  p.  180),  ha  trovato  la  E.  Me- 
litensis  Pari.  ())er  noi  E.  spinosa)  in  Tripolitania,  e  che  quindi  dob- 
biamo segnare  questa  specie  nella  nostra  penultima  colonna  dedicata 
all'Africa  boreale.  L'indichiamo  soltanto  per  Tripoli,  ma  crediamo  pro- 
babile che  trovisi  anche  in  Cirenaica  e  vi  sia  stata  indicata  col  nome 
di  E.  Bivonae  var.  papillaris  Boiss.,  varietà,  come  abbiamo  detto  a 
p.  256,  molto  affine  alla  E.  spinosa. 

^*  703.  Non  ammettiamo  la  presenza  di  Orchis  longicornu  Poir.  in 
Oriente,  la  unica  indicazione  di  Sibthorp  per  Messena  essendo  assai 
dubbia  secondo  Halàcsy. 

^712^'"'.  U  Ophrijs  arachnites  Lam.,  come  abbiamo  osservato  a 
p.  436  e  437,  è  stata  trovata  a  Malta  dopo  stampata  la  famiglia  delle  Or- 
chidee nella  nostra  Flora.  Nell'Africa  boreale  non  è  indicata  altro  che 
di  Cirenaica,  ma  in  Tunisia  e  in  Algeria  trovasi  l'affine  O.  Scolopax, 
la  quale  si  trova  anche  a  Pantelleria. 


NOTE    AL    PROSPETTO  477 

^'  720.  In  Tripolitania  è  stata  indicata  una  Serapias  Lingua  X  lon- 
gipetdla  (Spigai  in  Pampanini  PI.  Tripolit.  p.  61).  Ciò  presupporrebbe 
la  presenza  in  Tripolitania  della  *S'.  longipetala,  ma  1'  indicazione  dello 
Spigai  ci  sembra  troppo  poco  sicura  per  tenerne  conto. 

^^  731.  Non  segniamo  I?'is  foetidissima  L.  nella  nostra  ultima  co- 
lonna, perchè  tanto  Boissier  quanto  Ascherson  e  Graebner,  la  citano 
solo  molto  dubitativamente  per  l'Oriente. 

3®  747.  Secondo  Bonnet  e  secondo  Battandier  e  Trabut,  in  Tunisia 
ed  in  Algeria  trovasi  soltanto,  àéW'Alliuìn  subJiirsutum  L.,  la  var.  tri- 
foliatiun  che  noi  consideriamo  come  specie  distinta  ;  ed  anche  Durand 
et  Barratte  indicano  VAllium  suhiiirsutiini  della  sola  Cirenaica  nel- 
l'Africa boreale.  Ball  però  (Spicil.  FI.  Marocc.)  indica  VAllium  sub- 
hirsutum  tipico  per  il  Marocco. 

*"  755.  Segniamo  VAllium  tenui florum  Ten.  nell'ultima  colonna  sol- 
tanto sulla  autorità  di  Nyman  (Conspect.  FI.  Eur.)  il  quale  lo  indica 
di  una  sola  località  in  Grecia.  Non  è  citato  né  da  Boissier  FI.  Or., 
ne  da  Halàcsy  FI.  Graeca,  ma  è  specie  assai  affine  all'^.  panicula- 
tum  L.  comune  in  Oriente. 

*^  772.  Non  indichiamo  la  Chamaerops  humilis  L.  per  l' Oriente 
perchè  Halàcsy  nella  Flora  Graeca  la  dice  soltanto  coltivata,  e  Boissier 
nella  Flora  Orientale  dichiara  che  benché  vi  sia  stata  indicata,  è  molto 
dubbio  il  suo  indigenato  nel  dominio  della  Flora  Orientalis. 

*^  805.  Ammettiamo  la  presenza  uell'  Oriente  prossimo  di  Cornuco- 
piae  cucullatum  perchè  Sibthorp  1"  ha  indicato  di  una  delle  Sporadi, 
l'isola  di  Patmo,  ma  notiamo  che  Njanan  (Consp.  FI.  Eur.)  mette  in 
dubbio  l'esattezza  di  questa  citazione.  Trovasi  ad  ogni  modo  in  molti 
punti  del  vicino  continente  Asiatico. 

*^  807.  In  Oriente  Alopecurus  pratensis  è  stato  indicato  soltanto  di 
due  luoghi  in  Grecia,  dove  però  secondo  Halàcsy  non  è  stato  più  ritro- 
vato. Boissier  FI.  Or.  non  lo  cita  affatto.  Per  questo  non  lo  segniamo 
nella  ultima  colonna. 

**  849.  Ammettiamo  Chrysurus  echinafus  P.  de  B.,  in  Tripolitania 
e  in  Cirenaica,  perchè  consideriamo  il  C.  coloratus  (Lehm.)  come  sua 
varietà. 

*^  907.  Segniamo  Pteris  Aquilina  nella  colonna  di  Linosa  quantun- 
que non  figuri  nella  Flora  di  quest"  isola,  perchè  ivi  rinvenuta  dopo  la 
pubblicazione  della  Flora  delle  Pelagie. 

^  908.  Non  segniamo  lo  Scolopendrium,  vulgare  nella  colonna  di 
Lampedusa  quantunque  si  trovi  indicato  per  quest'  isola  nella  Flora  Si- 
cula  di  Lojacono,  perchè  questo  autore  non  vi  appone  li  segno  !  e  quindi 
lo  cita  sulla  autorità  di  altri.  Ma  noi  non  conosciamo  alcun  lavoro  che 
faccia  menzione  di  Lampedusa  per  lo  S.  vulgate^  e  crediamo  quindi 
che  sia  una  svista  di  Lojacono. 


Elenco  delle  piante  osservate  neir  isolotto  dì  Cominotto 


Riuniamo  in  due  specchietti  separati  le  piante  di  Cominotto 
e  di  Filfola  citate  nella  nostra  Flora  Meliten'iis,  perchè  si  possa 
dare  uno  sguardo  d'insieme  alia  flora  di  questi  due  isolotti. 

Le  piante  di  Cominotto  furono  raccolte  da  uno  di  noi  (SS.)  in 
una  visita  di  mezz'ora  l'S  Maggio  1907,  e  da  Duthie  nell'Aprile 
del  1874.  Indichiamo  con  (D.)  quelle  citate  da  Duthie  che  non 
abbiamo  vedute,  e  con  (D.  !)  quelle  raccolte  dal  botanico  inglese 
di  cui  abbiamo  visto  esemplari  in  ei'bario. 


FraììTxenid  interni.  DC.  (Duthie). 
F.  jjulverulenta  L.  (D.). 
Silene  sedoides  Poir.  1 
Althaea  hirsuta  L.  (D.). 
Malva  eretica  Cav.  (D.). 
Erodium   malacoides  Willd.  ! 
Linuni  strictiun  L.  (D.  I) 
L.  Gallicum  L.  (D.\ 
Ruta  bractcosa  DC- 1 
Anlhìjllis  Hernianniae  L.  (D.). 
Ononis  reclinata  L.  iD.  !). 
Medicago  niininia  (iruf.  (D.). 
il/,  litoralis  Rhode  (D.j. 
Lotus  Creticus  L.  (D.). 
Trigonella  Monsiìeliaca  L.  (D.\ 
MclilotuH  segetdlis  Ser.  (D.). 
Trifoliuni  slellutuni  L.  (D.). 

T.  scabrutn  L.  (D.). 
Astragalus  sesameus  L.  (D.). 
A.  hamosus  L.  (D.). 
Coronilla  scorjìioides  Koch.I 
iScorpiitrus  subvillosiis  L.  (D.). 
Hijìpocrejns  unisiliquosa  L.  1 
H.  ciliata  Willd.  (D.). 

Seduni  riihens  L.  (D.  I). 
S.  litoreum  Guss.  fD.). 

Mesenihryant.  nodiflornmij.  (D.). 
Daucus  riipestris  Guss.  (D.). 

Vaillantia  muralis  L.  (D.). 

V.  hispida  L.  (D.). 


Crncianella  rupestris  Guss.  (D.). 
Phagnaton  Tenorii  Presi  (D.). 
Evax  pggniaea  Pers.  (D.). 
Inula  crithrnoides  L.  1 
Astori scìis  aquaticus  Less.  I 
A.  spinosus  G.  G.  (D.). 
Senecio  pugniaens  DC.  (D.). 
*S'.  Cineraria  DC.  (D.). 
Seriola  Aetnensis  L.  (D.). 
Hgoseris  scabra  L.  (D.). 
Hedìipnois  polgnìorpha  DC.  (D.). 
Cichoriuni  spinosurn  L.  (D.). 
Sonchus  levis  Bartal.  (D.). 
Picridium  vulgate  Desf.  I 
Crepis  bulbosa  Proel.  (D.). 
Plantago  Coronopns  L.  (D.). 
Statice  reticulata  L.  I 
Anagallis  arvensis  L.  I 
CJilora  ])erf oliata  L.  (D.). 
Erytliruea  pidchella  Horn.  (D.). 
Convolvulits  altliaeoides  L.  (D.). 
C.  oleaefolius  Desr.  (D.). 
Echiuni  arenarium  Guss.  (D.  I). 
Satureja  microphylla  Guss.»  (D.). 
Tencriuvi  fruticans  L.  (D.). 
Linaria   pseudolaxifl.  Lojac.  (D.). 
Orobanche  sp.  sui  Daucus  (D,). 
Enphorbia  pinea  L.  (D.). 
E.  Peplus  L.  (D.\ 
E.  e.rigua  L.  (D.). 


PIANTE  OSSERV.  NELL  ISOLOTTO  DI  COMINOTTO  E  FILFOLA 


479 


Arisariim  vulgare  Targ.  Tozz.  ! 
Anacamjìtis  pyramiclalis  Rich.  I 
Romulea  Columnae  S.  etM.?  (D.). 
Alliurn  Ampeloprasum  L.  ! 
Urginea  marithna  Baker  ! 
Asparayus  aphi/llus  L.  ! 


Lagurus  ovatus  L.  (D.). 
Brachgjìodium  ramos.  R .  et  S.  (D.). 
Catapodium  Siculum  Link  (D.). 
Scleropoa  rigida  Griseb.  (D.). 
Koeleria  phleoides  Pers.  (D.). 
Lepturus  incurvatus  Trin.  (D.)- 


Le  fanero<rame  note  di  Cominotto  sono  dunque  72. 


Elenco  delle  piante  osservate  nell'isolotto  di  Filfola 


Le  piante  di  Filfola  furono  osservate  da  uno  di  noi  (CGr.).  tutte 
salvo  una  citata  da  Gulia.  Per  5  di  esse  fu  dimenticato  di  ci- 
tare Filfola  nella  nostra  Flora. 


Alyssum  maritiìnum  Lam.  ! 
Gapparis  spinosa  L.  ! 
Frankenia  intermedia  DC.  ! 
F.  jjulverulenta  L.  ! 
Lotus  edulis  L.  ! 
Melilotus  segetalis  Ser.  in  DC.  ! 
Mesembryanth.  nodiflorum  L.  ! 
Echalìion  Elaterium  Eich.  ! 
Daucus  Gingidium  L.  ! 
Sherardia  arvensis  L.  ! 
Inula  crithmoides  L.  ! 
Inula  viscosa  Ait.  ! 


Senecio  pygmaeus  DC.  ! 
*S'.  Gineraria  DC.  ! 
Cynara  Gardunculus  L.  ! 
Urosperm.  picroides  F.  W.  Sch. 
Samolus   Valerandi  L.  ! 
Ecliium  parviflorum  Moench  ! 
Rumex  hiicephalopliorus  L.  ! 
Salicornia  herbacea  L.  (Gulia). 
Salicornia  fruticosa  L.  ! 
Suaeda  fruticosa  Forsk.  ! 
Eupliorhia  pinea  L.  ! 
Allium  Amjìeloprasuni  L.  ! 


Sono  dunque  state  osservate  in  Filfola  24  fanerogame. 


INDICE  DELLE  SPECIE  VASCOLARI  MENZIONATE 


Le  specie  ammesse  sono  in  carattere  nero  e  sono  precedute 
dal  numero  progressivo  che  hanno  nella  Flov^a  (p.  67-330)  e 
nel  Prospetto  (p.  441-473).  Per  esse  è  citata  una  pagina  soltanto 
quando  ne  viene  fatta  menzione  altrove  che  al  loro  posto  siste- 
matico. I  sinonimi  e  i  nomi  delle  specie  non  ammesse  come  fa- 
centi parte  della  Flora  Maltese,  o  citate  solo  incidentalmente, 
sono  in  corsivo,  ed  i  numeri  che  le  seguono  indicano  le  pagine 
in  cui  sono  menzionate. 


132  Abutilou    Àyiceiiiiae  Gaertn. 
436,  474. 

563  Acautlms  nioUis  L.  55,  476. 

564  —  spiuosns  L.  55. 
Acarna  gummifera  186. 
Aceras  pyramidalis   274. 
Achillea  Millefolium  176. 

—  odorata  176. 
Actinocarjjus  Damason.  271. 

906  Adiantum  Capillus-Veuerìs  L, 
24,  55. 
Adonis  annua  68. 

—  autuninalis  55. 

—  Cupaniana  55,  68. 

4  —  mìcrocarpus  DC.  21. 
895.Aegilops  orata  L. 

AetheorJiisa  bulbosa  203. 

Agave  Americana  285. 
899  Agropyriiiu  jnnceiiiu  P.  de  B. 
103  Agrostemuia  trithago  L. 
833  Agrostìs  alba  L. 

—  dulcis  311. 

—  miliacea  309. 

—  Spica  venti  311. 

—  stolonifera  310. 

8.  SoMMiEB  et  Caeuana  Gatto.  — 


832  Agrostis  yertìciUata  Vili. 

—  sp.  311. 
165  Ailantus  glandiilosa  Desf.  18. 

Aira  capillaris  315. 

846  —  caryoplìjllea  L.  315. 

847  —  Cupauiana  Guss. 

559  Ajiiga  Chamaepitys  Schreb. 

—  Ghia  233. 

560  —  Ira  Schreb. 

—  Pseudo-Iva  233. 
558  —  reptans  L. 

Alisma  Damasonium  270. 

Allinm  album  288. 
751  —  Ampeloprasum  L.  439,  479. 
750  —  Chamaemoly  L.  23. 

—  Goppoleri  290. 

—  descendeus  L. 

—  m.agicum  288. 

—  Neapolitaniim  Cyr. 

—  uigrum  L. 

—  odorum  291. 

—  pallens  290. 

—  paniculatiim  L.  477. 

—  parciflorum  Viv.  23. 

—  pauciflorum  290. 

Mora  Melitensis  nova.  3X 


753 

746 
745 


754 
752 


482 


INDICE    DELLE    SPECIE    VASCOLARI 


744  Allium  permixtum  Guss. 

—  Porrum  290. 

—  Preslianiwi  289. 
743  —  roseiim  L. 

—  rubellum  289. 

—  sativuni  289. 

—  sphaerocephalum  290. 

747  —  subhirsutnm  L.  477. 

755  —  tenniflorum  Ten.  477. 

748  —  trìfolìatiiin  Cyr.  477. 

756  —  trùinetrum  L. 

749  —  Temale  Tin. 

Aloe  Barbadensis  286. 
738  —  Tera  L. 

—  vulgaris  286. 

807  Alopeciiriis  pratensis  L.  477. 
Alsine  diandra  101. 

—  geniculata  102. 

—  heterosperma  101. 

—  inedia,  100. 

113  —  prociimbens  Fenzl. 

—  rubra  101. 

112  —  teiiiiifolia  Crautz  18. 

129  Althaea  liirsiita  L.  108,  479. 

—  Ludwigii  107. 

130  —  offloiiialis  L. 
Alyssniu  ahjssoides  81. 

—  cahjciìium  81. 

46  —  maritimiiiii  Lam.  479. 
Amarantns  Blitum  253. 
634  —  (leflexns  L.  253. 
636  —  (irraecizans  L. 

—  prostratine  253. 
636  —  retroflexiis  L. 

465  Ambrosia  marìt.  L.  19,  24, 48. 
317  Auiiui  majiis  L. 
316  —  Yisiia^ffa  Lam. 
840  Ampelodesiuos  teuax  Link. 
Amijgdalus  comniun.  55, 145. 

705  Auacamplis  pyraiuidalis  Rich. 

274,  479. 

706  -  Urvilloaiia  Somm.  et  CG. 

274,  275. 
Anacylus  radiatiis  Yil,  203. 
493  Anagallis  arvensis  L.  23,478. 

—  coerulea  214. 


168  Auagyiis  foetida  L.  24 

524  Aiicbnsa  Italica  Retz. 

662  Audraclme  telephioides  L.  22. 

800  Aiidropogou  distachyus  L. 

801  —  hirtas  L.  304. 

802  —  piibescens  Vis. 
Andryala  sinuata  177,  203. 

2  Aneuioue  coronaria  L.  21,  55. 

3  —  liorteusis  L. 

—  pratensis  67,  68. 

—  stellata  68. 
Anethuni  Foeniculum  159. 

—  graveolens  158. 
Anredera  scandens  252. 

—  vesieulosa  36,  252. 

384  Aiitlieiuis  aryensis  L, 

—  Cosìjrensis  179. 
383  —  Cottila  L. 

386  -  fiiscata  Brot.  177. 

—  incrassata  178. 

—  maritinia  178. 

385  —  iiiixta  L. 

387  —  perejrriiia  L. 

—  secundiramea  178,179,475. 

388  —  UrriUeana  Somm.  et  CG. 

23,  179,  475. 

Antlioliza  Aethiopica  279. 
816  Anthoxauthiiin  arracile  Biv. 
815  —  odorai  Hill  L. 

Atithriscus  cerefolium  163. 

Aiitbyllis  Dillenii  120. 

170  —  Heriuanniae  L.  22,  478. 

—  heteroplììjUa  119. 
172  -  tetraphylla  L. 

171  ~  Vulneraria  L. 
Autirrhiniiin  angustifol.  235. 

—  arvensis  239. 

—  Clialepensis  238. 

—  Cymbalaria  236. 

—  Elatine  236. 

566  —  majiis  L.  23,  55. 

—  minus  239. 
568  —  Orontiiim  L. 

567  —  Siculiiiu  Ucria  23,  65. 

—  spiirium  237. 

—  tortuosum  236. 


INDICE    DELLE   SPECIE    VASCOLARI 


483 


Aiitìriiiiinim  triplnjllum  237. 
Ajmrgla  tuberosa  ::00. 
Ajjera  SjJica  venti  311. 
Apiiim  Ammios  158. 

—  Anisum  159. 
315  —  graveolens  L. 

—  nodiflorum  158. 

—  peregrinum,  159. 

—  Petroselinum  161. 

—  Visnaga  157. 
Arenaria  diandra  101. 

—  peploides  102. 

—  procumbens  102. 

—  rubra  101. 
114    -   serpyllifolia  L. 

—  tenuifolia  102. 

683  Arisaram  viilarare  Taig.  T.  479. 
672  Aristolocliìa  long:a  L. 

Arnopogon  picroides  200. 

Artemisia  pontica  180. 

Artlirocuemiim  fruticos.  251. 
266  —  glant'iim  Ung. 

Arthrolobium  scorpioid.  137. 

Ariim  Arisarum  267. 

—  Colocasia  267. 

—  Dracunculus  267. 
681   —  Italicum  Mill. 

—  maculafuni  48,  267. 

836  Arando  Donax  L.  55. 

—  epigeios  312. 

837  —  Pliniana  Turra  19. 
Asclepias  fruticosa  36,  208. 
Asparagns  acuti foUus  295. 

769  -  aphyUus  L.  23,  25,  439,  479. 

Asperula  cynancMca  167. 
353  -  longìflora  W.  K.  19. 
766  Asphodelus  flstnlosus  L. 

—  microcarpus  21. 

765  —  ramosus  L.  22,  55,  216. 

Asplenium  lucidum  etc.  37,330. 
911  —  marìnum  L.  37. 
910  —  Trieliomanes  L. 

379  Asterìscus  aquatìcus  Less.  23, 

244,  478. 

—  maritinius  175. 

380  —  spinosus  Gren.etGodr.  478. 


239  Astragalns  Baeticns  L. 

240  —  hamosns  L.  478. 
238  —  sesamens  L.  478. 

Astrolobium  scorpioides  137. 
410  Atractjlis  cancellata  L. 

—  guminifera  186. 
Atriplex  JBocconei  248. 

—  Gussoneana  52,  248. 

615  -  Haliiuns  L.  249. 

613  —  liastatiim  L. 

—  latifoUa  248. 

616  —  molle  Desf. 

—  pattila  248. 

—  portulacoides  248. 

614  —  rosenui  L. 

863  Arellinia  3Iiclielii  Pari. 

844  Avena  barbata  Biot. 

—  cargophyllea  314. 

—  condensata,  313,  314. 

—  fatua  314. 

—  hirsuta  314. 

—  pumila  313,  314. 

—  sativa  314. 

845  —  sterìlis  L. 

550  Ballota  nìgra  L. 

—  piseudodictamnus  231. 

588  Bartsìa  Trìxago  L. 

—  versicolor  241. 

589  —  viscosa  L. 
Batrachium  aquaticutn  69. 

—  heterophyllum  69. 
Bellardia  Trixago  241. 
Bellevalia  comosa  287. 

739  —  Romana  Reiclib. 

368  Bellis  annua  L.  21,  22,  179. 

—  hybrida  172. 

—  perennis  172. 

367  —  sylvestris  Cyr.  20. 

617  Beta  maritima  L.  57. 

—  vulgaris  249. 
Bifora  flosculosa  164. 

341  —  radìans  M.  Bieb. 
340  —  testicnlata  DC. 

Biscutella  Apula  81,  474. 

—  Columnae  81. 


484 


INDICE    DELLE    SPECIE    VASCOLARI 


48  BisculeUa  didyma  L.  22,  474. 

—  levigata  81. 

—  lijrata  81,  474. 
Bonavcria  Securidaca  137. 

522  Borago  olAcuialis  L. 

Botryanthus  neglectus  287. 

—  parviflorus  287. 

862  Braclij  p.  distacli.  P.  de  B.  23. 

—  2)hoenicoi(Ies  318. 

860  —  piuuatiim  P,  de  B. 

—  Plukenetii  318. 

859  —  ramosum  E,,  et  Scli.  479. 

861  —  sylvaticiim  P.  de  B. 

66  Brassica  art|)ressa  Boiss. 

67  —  camiK'stris  L.  21,  87. 

—  Eruca  90 

69  —  fniticiilosa  Cyr.  91. 

—  incana  87. 

—  Napus  86,  87. 
65  —  iiigra  Kocli. 

—  oleracea  86. 

—  Rapa  87. 

—  sinapioides  86. 

64  —  Sinapistnim  Boiss. 

68  —  Touruofortii  Gouan. 
Brignolia  pasti nacaefol.  160. 

885  Briza  maxima  L. 

—  media  .323. 

886  —  iniiior  L. 
Brumus  barbalus  319. 

—  diandrus  316. 

—  distachyos  318- 
858  —  fasoìciilatiis  Presi. 

—  Gusssonei  317. 

855  —  Madritensis  L.  317. 

856  —  maximiis  Desf- 

—  ììiolli formis  316. 

—  mollis  316. 

—  racemosìis  316. 

857  —  riibeiis  L.  317. 

—  scopariiis  316. 

—  secalinus  316. 

—  sterilis  317. 

—  tectorum  317. 

—  velutinus  316. 

301  BulUarda  YaiU.  DC.  24,69,106. 


79  Baiiias  Eriicago  L.  ' 

BujìhtJialmuni  aquatic.  176. 

—  maritimiun  175. 

—  Meìitense  175,  176. 

—  spinosum  175,  176. 

314  Bnpleiirum  glaiicum  Rob.  et. 
Cast.  157. 

—  protractiim  157. 

—  rofìiiìdifnliinn  157. 
313  —  suboyatiim  Link. 

Cakile  ^Egijptiacum  82. 
51  —  maritìma  Scop. 

Calamagrostis  epigeios  312. 
Calamintha  Nepcta  228. 
Calceolaria  pinnata  241. 

403  ("alendiila  .F.gjptìacaDesf.lBS. 
402  —  arvensis  L.  21,  184,  185. 

—  hicoìor  184,  185. 

400  —  fulgida  Rai'.  184. 

—  macroptera  185. 

401  —  maritìma  Guss.  55,  184. 

—  inicrantha  184. 

—  offici  nalis  183,  184. 

404  —  paryìflora  Raf. 

—  Sicilia  55,  183,  184. 

—  stellata  183. 

348  Callipcltis  muralis  M.  23,  57. 
640  Callitrii'lie  aiitiimiialis  L. 

—  j}alushis  254. 
639  —  peduuciilata  DC. 

637  —  stagnalis  Scop. 

—  tr ancata  254. 

638  —  Terna  L. 

901  CaUitris  quadrivakis  Vent.  61. 

Calluna  vulgaris  206. 
467  Campanula  Erinus  L.  23. 

Caìinabis  Indica  263. 

—  saliva  263. 

Capparis  rupestris  19,  92,  474. 

—  saliva  92. 

82  —  spinosa  L.  474,  479. 
62  Capsella  Bursa-past.  Moencli. 
44  Cardaminc  (^raeca  L. 
43  —  hirsuta  L. 

—  sylvatica  80. 


INDICE    DELLE    SPECIE    VASCOLARI 


485 


Cardarla  Draba  84. 
Carrtuiicelliis  coeruìcus  192. 
426  —  pìiiiiatiis  DC. 

—  Tingitanus  192. 
Cardiius  Arahicus  188. 

—  ci/atìoides  188. 

—  lanceolatus  189. 

—  Marianiis  192. 

413  —  marmoratiis  B.  et  H.  22. 
412  —  p)  ciuK'ephalus  L.  22,188. 

—  Syriacus  189. 

—  tenuiflorus  188. 
Carex  convoluta  303. 

798  —  (listans  L. 

791  —  divisa  Huds. 

793  -  (livulsa  Good. 
797  —  exteusa  Good. 

—  gyriobasis  302. 

794  —  Halleriaua  Asso. 

795  —  hispida  W.  in  S.  321. 

—  Lìnlcii  302. 

799  —  piiuctata  Gaud. 

—  re  curva  303. 

796  —  serrnlata  Biv. 

792  —  Tiilpiua  L. 

CarUua  corymh.  186,  187,  435. 

406  —  giimmifera  Less.  20,  53,  57. 
409  —  iiiToluerata  Poir.  19,  439. 
408  —  lanata  L.  19. 

407  -  Sicilia  Ten.  475. 
425  Cartliainus  coenileus  L. 
424  —  lanatiis  L. 

—  tinctorius  192. 
760  Caruelia  Arabica  Pari. 

874  Catabrosa  aquatica  P.  de  B. 
432  Catauanclie  lutea  L. 

870  Catapodìum  loUac.  Link  326. 

871  —  Siculum  Link  23,  479. 
Caucalis  maritima  162. 

—  nodosa  163. 

Cauli )ì la  Oceanica  268. 
576  Celsia  Cretìca  L.  24,  239,  476. 
422  Ceutaurea  Calcitrapa  L. 
417  —  crassifolia  Bert.  24,  36,  56, 
63,  190. 

—  Crupina  191. 


Ceutaurea  fuscata  190. 

—  galactiies  192. 

—  hyalolejìis  191. 

—  Iberica  191. 

419  —  Meliteiisis  L.  36,  38. 
421  —  Nicaeensis  Ali.  19. 

—  Sicula  190. 

420  —  solstitialis  L. 

—  spatliulata  36,  63,  189. 
418  —  spleudens  L. 

363  Centrauthus  Calcitrapa  Dufr. 

—  riiber  170. 
Cerastiuui  aquaticum  99 

105  —  brachypetalnm  Desp. 

106  —  campauulatum  Viv. 
104  —  glomeratum  Thuill.  22. 

—  vulgatum  99. 

270  Ceratonia  Siliqua  L.  53,  55. 

519  Cerinthe  aspera  Rotli. 

913  Ceterach  officiiiarum  Willd. 

Chaeropliyllum  sativum  163. 

Chaniaelina  saliva  84. 
772  Chamaerops  humiUs  L.  66. 477. 
53  Cheirauthus  Cheiri  L. 

—  incaniis  .79. 

—  sinuatus  80. 

—  tricuspidatus  80. 
Chelidouium  Glaucium  Ib. 

29  —  majus  L. 

Ghenopodina  maritima  252. 

621  Chenopodium  album  L. 

622  —  ambrosioides  L. 

—  fruticosum  252. 

—  niaritimum,  252. 

—  melanosperìnum  249. 

619  —  murale  L. 

623  —  olidum  Curt.  22. 

620  —  opulifolium  Schrad. 

—  rubruni  250. 
618  —  urbicum  L. 

—  viride  250. 

—  Vulvaria  250. 
Chironia  Centaurium  215. 
Clilora  intermedia  215. 

494  —  perf oliata  L.  23,  478. 
457  Cliondrilla  juucea  L. 


486 


INDICE    DELLE    SPECIE    VASCOLARI 


Chrysaiitliemiiin  coronarium 
66.  180. 
389  —  segetiim  L. 

Chrysocoma  campliorata  175. 

Ohrysnriis  coloratus  Ali. 
849  —  echinatiis  P.  de  B.  477. 

Cìclioriiiin  (Uvaricatum  198. 
444  —  I ut}  bus  L.  54. 
443  —  piiiuiliiiu  Jacq. 
442   -  spìnosiim  L.  22,  478. 

Cineraria  marit.  20,  24,  182. 
415  Cirsiuiu  arveuse  Scop. 

—  lanceolatuin  189. 

—  Syriacuni  189. 
Cistus  Creticus  94,  95. 

90  —  iiioaniis  L.  95. 

91  —  Moiispeliensis  L.  315. 
Clematis  Balearica  67. 

1  —  eirrliosa  L.  6,  23. 
Cnicus  arvensis  189. 

—  Syriacus  189. 

Coix  Lacryma  305,  436. 
771  Colchic.  BertolouiiStev.21,23. 

—  Cupani  296. 

—  montanum  296. 

680  Coloeasìa  autiqiior.  Schott  24. 

Coniuìii  maculafinn  164. 
502  Coiivolviiliis  althaeoides  L.  478. 
501  —  arvensis  L.  22. 

507  —  Cantabrica  L. 

—  Cneoruni  217. 

—  elegantissimus  217. 

—  Italicus  217. 

505  —  lineatus  L.  218. 

506  —  oleacfoliiisDesr.  23,  62,218, 

478. 
504  —  pentapetaloides  L. 
603  —  Siculus  L. 

509  —  Soldanella  L.  24. 

510  —  sylvestris  Waldst.  et  Kit. 

—  tenuissimus  217. 

508  —  trieolor  L.  476. 

369  Cony/a  ambigua  DC.  22. 

—  Melitensis  38,  176. 

—  rupestris  173. 

—  saxatilis  173,  174. 


Conyza  Tenorii  173,  174. 
Coriandrum  sativum  164. 

—  testiciilatum  164. 

805  Còruiicopiae  cuciiUatiiiu  L.  62, 
477. 
Coronilla  emeroides  474. 

241  —  Emerus  L.  136,  474. 

—  glauca  136,  137,  474. 
243  —  seorpioìdes  Kocli  478. 

—  stipula/ris  136. 

242  —  Yalentiua  L.  23,  474. 
81  Conniopus  didyiuus  Smith. 
80  —  proeuiubeus  Gilib. 

—  Riieìli  92. 
Corylus  Avellana  265. 
Cottila  aurea  111. 
Cofyledon  horizontalis  163. 

—  Uiìihilicus  153. 

—  U/nhilicus-Veneris  15B. 
Crassula  rubens  151. 
Crataegus  Azarolus  53, 55, 147, 

475. 

—  laciniata  147. 

—  monogyna  53,  147. 

—  orientalis  147. 

280  —  Oxyaeantha  L.  23. 

—  polyacantlia  147. 

281  —  Rusoinonensis  Gr.  et  Bi.  23. 
463  Crepis  luilbosa  Froel.  478. 
463bis_parvillora  Desf.  436,  487, 

475. 
500  Cressa  Cretiea  L. 
322  Crithiuuin  iuaritiiuuiuL.20,24. 
722  Croens  longittoriis  Raf.  21. 

—  odor  US  278. 

—  sativus  279. 
Croton  tinctorium  269. 

661  Crozopliora  tinctoria  A.  Juss. 

22,  111. 
355  Crueianella  latifolia  L. 

—  maritinia  168. 

354  —  rupestris  Guss.  24,  29,  478. 
423  Criipina  Cnipiuastrum  Vis. 

—  Morisii  191. 

—  vulgaris  191. 
806  Crypsis  aenleata  Ait. 


INDICE    DELLE    SPECIE    VASCOLARI 


487 


Cucubaliis  Behen  97. 
Cuminuni  Cyminum  163. 

—  sylvestre  42. 
Cupressus  semperviretis  18. 
Cupularia  graveolens  174. 

—  viscosa  174. 
499  Cuscuta  alba  Presi. 
498  —  Epìthymiim  Murr. 

—  Europaea  216. 

—  minor  216. 

—  Palaestina  216. 

—  Trifolii  216. 
Cydonia  vidgaris  148. 

688  Cymodocea  nodosa  Ascheis. 
474  Cyiianchniii  aciitum  L. 
414  Cynara  Cardiincnliis  L.  479. 

—  liorrida  188. 

841  Cyiiodon  Dactylou  Pers.  22. 
520  Cyuoglossiiiu  (!reticuiu  Mill. 

—  officinale  222. 

—  pictum  221. 

664  Cynomoriiiiu  cocciiieuiu  L.  33, 
36,  37,  38,  39,  42,  43,  48. 
850  Cynostiriis  crìstatns  L. 

—  echinatus  315. 

—  paniceus  311. 

780  Cyperus  badìus  Desf. 
783  —  distacliyiis  Ali. 

—  esculentus  300. 
782  —  fiiscus  L. 

—  junciformis  300. 

—  levigatus  300. 

781  —  loiigus  L.  48. 

—  mucronatus  .300. 

—  Papyrus  300. 

—  Presivi  299. 

878  Dactylis  g-lomerata  L. 
697  Damasouìiiiu  Alisma  Mill. 

—  stellatuni  270. 
Datura  Metel  51,  221. 
Danciis  australis  162. 

334  —  bicolor  S.  et  S.  475. 

330  —  Carota  L. 

331  —  (iJìugidinm  L.  24,  162,  479. 

—  gummifer  161. 


Dancus  guttatus  475. 
333  —  Lopadusaiius  Tin. 

—  lucidus  161,  162. 

—  pumilus  162. 

332  —  rnpestrìs  Guss.  161,  478. 

—  setulosus  162. 

21  DelpliiuÌHiu  Ajacis  L. 

—  emarginatum  73. 

19  —  halteratum  S.  et  S.  22,  474. 

—  longipes  73,  474. 

—  peregrinum  72,  73. 

20  —  Staphysagrìa  L.  6. 
Dianthus  Caryophyllus  98. 

—  Guliae  56. 

820  Digitarla  saiigiiiiialis  Scop. 

—  stolonifera  313. 

70  Diplotavis  erucoides  DC.  6,  21, 

55,  90. 

—  fruticulosa  89. 

—  muralis  89. 

—  scaposa  88. 
72  —  teiiiiifolia  DC. 

71  —  viiuiuea  DC.  20,  24,  89. 
365  Dipsacns  sylvcstris  Huds. 

49  Draba  verna  L.  23. 

—  sp.  82. 

682  Dracuuciilns  viilgaris  Schott. 

308  Ecbamou  Elaterinm  Ridi.  479. 
848  Echinaria  capitata  Desf. 

Echinocliloa  Crus-galli  308. 
342  Echìuophora  spinosa  L.  24. 

Ecliinops  Riiro  185. 

—  Ruthenicus  185. 
405  —  Siculiis  Strobl. 

—  spUaerocephalus  185. 

529  Echiiiui  arenar.  Guss.  23, 478. 

—  calycinum  223. 

532  —  confiisiim  De  Coincy. 

—  Creticuìn  223. 

527  —  Italicnm  L. 

—  maritimum  224. 

528  —  parviflornni  Moencli  479. 

530  —  plantagineuni  L. 

531  —  pustiilatum  S.  et  S.  476. 

—  tuberculatum  224,  476. 


488 


INDICE    DELLE    SPECIE    VASCOLARI 


Echium  vidgare  224. 

Elatine  Gussonei  24. 

124  —  Hydropiper  L.  69. 

—  macropoda  105. 

—  sp.  105. 
Eleocharis  palustris  301. 

605  Emex  spinosa  Campd. 
75  Enartlirocarpns  pterocarpns 
DC.  53. 
902  Ephedra  fragilis  Desf. 

£pilo1)iiim  cordatum  151. 
291  —  parviflonim  Sclueb.  19, 151. 

—  jnibescens  151. 

—  tetrncionum  150. 

290  —  Toiirnefortii  Mieli.  19. 

—  virgatum  150. 
Eqiiisotnin  arvense  328. 

—  flaviatile  328. 

—  limosum  329. 

905  —  ramosissiiuuiu  Desf. 

881  Eragrostis  mepistaohya  Link. 

470  Erica  miiltillora  L.  23. 

—  pediinc/i/aris  55,  205. 

—  Sicilia  205. 
Erigeron  Canadensis  173. 

—  graveolens  174. 
Eli  frogia  viscosa  241. 

152  Erodiiini  Botrys  Bert. 

—  ClKwropInjilam  113. 

154  -  Chiiim  WiUd. 
151  —  citMMiiiini  Willd. 

148  -  cieiitariiim  L'Hérit.23, 118. 

—  Iiispidum  114. 

153  —  laciiiiatiini  Willd. 

155  —  malacoides  Willd.  479. 
150  —  moscliatiim  L'Hérit. 

—  pimpinellifoliiini  113. 

149  —  Romaniim  L'Ht-rit. 

—  suhtrilobiun  114. 
Erophila  vulgaris  82,  85. 

—  sp  85. 

Eruca  h  ispida  90. 
74  —  saliva  Mill. 

Erucastruìn  incanmn  86. 
Ervuin  Agrigentinum  141. 
259   -  ErvUia  L. 


258  Erriim  g:racile  DC. 

257  —  lencanthnm  Somm.  et  CG. 

—  jnibescens  141. 

—  tetraspermu?7i  141. 
Erynginin  albo-villosum  156. 

312  —  inaritimuiu  L. 

Erysiniiwi  officinale  83. 

496  Erytliraea  Ceutaurium  Pers. 

—  grandiflora  215. 

497  —  piilchella  Horn.  23,  478. 

—  ramosissima  215. 
495  —  spioala  Pers.  19. 

—  subsimplex  216. 

—  temiiflora  215,  216. 

656  Eiii>liorbia  Aleppica  L.  22. 
655  —  l)i umbellata  Poir. 

649  —  Itivonae  Steud.  255,  476. 

643  —  (liajuaesyce  L.  22. 

650  —  Characias  L.  22. 

—  Cupani  257,  258. 

—  Cgparissias  257. 

651  —  dendroides  L.  22. 
658  —  exiy:ua  L.  23,  478. 

—  fruticosa  256. 

646  —  lielioscopia  L. 

644  —  maculata  L. 

—  melupctala  256. 

—  Melitensis  255,  256,  476. 

—  Nicaeensis  257. 

653  —  Paralios  L.  19,  24. 

645  —  Peplis  L. 

—  pejìloides  23,  258. 

657  —  Pepi  US  L.  478. 

654  —  |)inea  L.  22,  478,  479. 

647  —  pubescens  Valil. 

—  segetalis  257. 

648  —  spinosa  L.  22,  216,  256,  476. 

652  —  Terracina  L.  19. 

—  verrucosa  255. 
Euphrasia  officinalis  241. 
Hyax  exigua  183. 

372  —  pygmaea  Pers.  23,  478. 

163  Eaijoiiia  Cretiea  L. 

364  Fedia  Cornucop.  Gaertn.21,55. 

826  Ferula  commuuis  L.  55. 


INDICE    DELLE    SPECIE    VASCOLARI 


489 


Ferula  Ferulago  160. 

—  geniculata  160. 

—  nodiflora  160. 
327  —  nodosa  Jacks. 

865  Festuca  aruiidìnacea  Schreb. 

—  bromoides  319. 

866  —  durìuscula  L. 

—  elatior  319. 

—  ovina  819. 

864  —  prateiisis  Huds. 

—  sciuroides  319. 
Ficaria  ranunculoides  70. 

670  Ficus  Carica  L.  23,  53. 

Filago  Germanica  182,  183. 
398  —  Gussonei  Lojac.  183. 
397  —  prostrata  Pari.  183. 

—  pyramidata  182. 
396  —  spathulata  Presi. 

Foeniculum  capillaceum  159. 

—  dulce  159. 

—  piperitum  159. 
324  —  vulgare  Mill. 

Fragaria  vesca  145. 
Frankenia  hirsuta  93. 

86  —  intermedia  DC.  478,  479. 

—  levis  93. 

87  —  pnlyerulenta  L.  479. 
Fraxinus  excelsior  206. 
Fucus  spicatus  coccineus  Me- 

litensis  260. 

31  Fumaria  ag:raria  Lag.  77,  78. 

—  Bastardi  474. 

34  —  bicolor  Somm.  77. 

32  —  capreolata  L.  76,  78. 

37  —  densiflora  DC.  79. 

33  —  flabellata  Gasparr. 

—  Gussonei  78. 

—  leucantha  78,  79. 

—  macrocarpa  76,  77. 

—  major  77. 

35  —  media  Lois.  474. 

—  micrantha  78. 

—  muralis  78,  474. 

36  —  offlcìnaUs  L.  77,  79. 

38  —  parviflora  Lam.  79. 

—  Petteri  78. 


Fumaria  serotina  78. 

—  Vaillantii  79. 

Fuìigus  Melitensis  39,48,260. 

—  tìjphoides  coccineus...  260. 

428  Gralactites  tomentosa  Moench. 

22,  243. 
784  Galilea  mucronata  Pari.  24. 
351  Galium  Aparine  L. 

—  hispidum  166. 

—  murale  166. 

349  —  saccharatum  AH.  167. 

350  —  tricorne  With. 

—  Vaillantia  166. 

—  verticillatuni  167. 

—  vexans  166. 
Gastridium  australe  310. 

829  —  lendigerum  Gaud. 

143  Geranium  dìssectum  L. 
147  —  lucidnm  L. 

145  —  molle  L. 

—  purpureum  112. 

—  pusilluni  112. 

146  —  Robertianum  L.  25. 

144  —  rotundifolinm  L. 
454  Geropogon  glaber  L. 

725  Gladiolus  Byzantìnus  Mill. 

—  communis  55,  279. 
724  —  dubìus  Guss. 

—  infestus  279. 

723  —  segetum  Ker-Gawl.  56. 
28  Glaucium  flayum  Crantz. 

—  luteum  75. 

Glaux  altera ...  37,  150. 
Glecìioma  Jiederacea  234. 
Globocaipus  oenantJioides  159. 
Glycerìa  aquatica  321. 

—  Borreri  320. 

872  —  distans  Wahlenb. 

—  permixta  320. 

873  —  plicata  Fries. 
Gnaphalium  ambiguutn  183. 

—  Orientale  183. 

—  rupestre  183. 
GomjjJiocarjJus  fruticosus  208. 
Grammitis  leptopTiyl.  24,  330- 


31' 


490 


INDICE   DELLE   SPECIE    VASCOLARI 


912  Gymnogramme  leptopliylla 

Desv.  439. 
Gynandriris  Sisyrinch.  283. 
Gypsocallis  multiflora  205. 

Halimus  portulacoides  248 
Halmyra  stellaris  284. 

627  Halocnemnm  strobilaceum  M. 
Bieb. 

343  Hedera  Helix  L.  23. 
Hedypuois  Cretica  195. 

—  Maiiritanica  195. 

—  Monspeliensis  195. 
440  —  polymorpha  DC.  478. 

—  rhagadioloides  195. 

249  Hedysariiiu  capitatuin  Desf. 

139. 
251  —  coroiiarìiim   L.  39,  46,  48, 

55,  474. 

—  Onobrychis  1.39. 
260  —  pallens  Halàcsy  139. 

—  Sibthorpii  139. 

—  sjiinosissiniiwi  1.38,  139. 
786  Heleooharìs  pallisi  ris  R.  Br. 

92  Heliantheiuiiui  ArabicumPers. 

—  Barrelieri  95. 

—  ericoides  95. 

—  Fumana  95. 

93  —  g:liitiiu)siiiu  Pers. 

—  viride  95. 

Holiclii")  siim  conglohatus  475. 

—  Fontanesi  475. 

—  inodoriun  183. 
399  —  rupestre  DC.  475. 

—  Siculum  475. 

517  Helìotropium   Eiiropaeuiu   L. 

6,  22. 

518  —  snpìmim  L. 

448  Helmìuthia  echioides   Gaertu. 
320  Heloscìadiiim  iiodiflorum 
Koch.  24. 
Hermodactyhis  tuherosus  284. 
118  Heriiiaria  cinerea  DC.  104. 
117  —  glabra  L.  104. 

—  hirsuta  103,  104. 
131  HibiscHS  Trionum  L. 


Hìeraciam  Hoppeanum  203. 
464  —  inacrantlmm  ?  476. 
248  Hìppocrepis  ciliata  Willd.  478. 
247  —  multisìliqnosa  L. 
246  —  unisilìquosa  L.  478. 

Holosclioeniis  globiferus  301. 

—  vulgaris  301. 
Hordenm  leporinum  325. 

894        maritiiuum  With. 
893  —  uiiiriunm  L. 

Hntchiusia  petraea  85. 
61  —  prociimbens  Desv.  82. 

Hyaciìitlms  coniosus  287. 

—  Romanus  286. 

181  Hyuieiiocarpiis  circiiiuatiis 

Savi. 
511  Hyosciamus  albns  L. 

—  aureus  219. 
Hyoseris  Cretica  196. 

—  Hedypnois  196. 

438  —  lucida  L. 

439  —  radiata  L.  87. 
437  —  scabra  L.  54,  478. 

30  Hypecoiiiii  prociiuibeiis  L. 

—  pseudograndifJoruin  76. 

137  Hypericiiiii  .Kgyptiaeiiui  L.  24, 

29,  36,  110,  474. 

140  —  crispum  L.  22. 

—  heterostylum  HO. 
142  —  liiiiuifiisiiiii  L. 

—  N  eapolitanum  110. 
139  —  perforatiim  L.  48. 

138  —  tetrapteriim  Fries. 

141  —  tomeutosiiui  L. 

—  Wehbii  HO. 

433  Hypocbaeris  »ap(>litaiia  DC. 

—  radicata  193. 

—  urens  194. 

Illecebruni  Paronychia  104. 
374  Inula  critliuioìdes  L.  20,  24, 
478,  479. 

—  foetida  175. 

373  —  grareolens  Desf.  20. 

—  saxatilis  175. 

376  —  viscosa  Alt.  20,  22,  479. 


INDICE    DELLE    SPECIE    VASCOLARI 


491 


Iris  ^gyptia  283. 

—  ^gyptiaca  283. 

—  foetida  283. 

731  —  foetidissìma  L.  477. 
734  —  Germanica  L.  55,  285. 

—  pallida  283. 

730  —  Psendo-Achorus  L. 
733  —  Sicilia  Todaro. 

732  —  Sisyriiicliiiim  L.  23,  21G. 

—  tuberosa  284. 

—  violacea  284. 

903  Isoetes  Hystrix  Durieu. 
Isolepis  HoloscJioenus  301. 

—  Saviana  301. 

Ixia  Bulbocodium  282. 

Jacea  Melitensis  38,  190. 
Jasminum  grandiflorum  207. 

—  officinale  207. 

—  Sanibac  207. 

378  Jasonia  glutinosa  DC.  28, 36, 38. 

774  Juncus  acutus  L.  24. 

778  —  bufonius  L.  24. 
777  —  capitatns  Weig. 

775  —  conglonieratus  L. 

776  —  effnsus  L. 

—  hybridus  298. 

—  insulanus  298. 

779  —  laniprocarpiis  Ehili. 
773  —  maritimns  Lam.  24. 

—  rigidiis  297. 

—  Sorrentini  299. 

—  striatus  299. 
Juniperus  Phoenicea  326, 327. 

Kentropìiylliim  lanatum  19, 
191. 
877  Koeleria  plileoìdes  Pers.  319, 
479. 
Koniga  maritima  81. 

600  Kopsia  laraudulacea  Caruel. 
599  —  Mateli  Bég.  245. 

—  nana  244,  245. 

—  ramosa  245, 

601  —  Sclmltzii  Bég. 

325  Kuudmanuìa  Sicula  DC. 


456  Lactnca  saligna  L. 

—  spinosa  198. 
455  —  virosa  L. 

842  Lagiiras  OTatns  L.  479. 
851  Lamarckia  aurea  Moencli. 
546  Lamiuin  amplexìcaule  L. 
Lathyrus  amoenus  61,  143. 

265  —  annuus  L. 

260  —  Àphaca  L. 

262  —  articulatus  L. 

263  —  Cicera  L. 

—  Clymenum  142. 

266  —  Gorgoni  Pari.  61. 
269  —  inconspicuus  L. 

261  —  Ochrus  DC. 

—  odoratus  142. 

264  —  satiTUS  L. 

267  —  setifolius  L. 

268  —  sphaericus  Retz. 

—  sylvestris  142. 

—  tenuifolius  142. 

461  Lauuaea  resedifolia  0.  Kuntze. 
Laurus  nobilis  264. 
Lavandula  dentata  233. 

—  offìcinalis  233. 

—  Spica  233. 

128  Lavatera  arborea  L 
127  —  eretica  L. 
126  —  trimestris  L. 
684  Lenina  minor  L.  66. 

Leontodon  Aptenninus  200. 

—  ìnegalorrhison  200. 

—  minimum  20,  64,  200. 

—  Taraxacum  200. 
Leopoldia  comosa  287. 

60  Lepidium  Draba  L. 

—  graminifolium  84. 
59  —  Iberis  L. 

—  sativum  84. 
Lepigonum  heterosperm.  101. 

—  marinum  101. 

—  rubrum  101. 

—  salinum  101. 

898  Lepturus  cyliudricus  Trin. 

897  —  flliformis  Trin. 

896  —  incurvatus  Trin.  23,  479. 


492 


INDICE    DELLE    SPECIE    VASCOLARI 


Leptunis  suhulatus  326. 
Lilium  candlduni  294. 
Limonium  reticulatiim  supi- 

niim  38,  213. 
Lìnaria  arvensis  239. 

—  Siancae  237. 

575  —  Chalepeusis  MiU.  238. 

570  —  cominntata  Bernh.  22. 

—  Corsica  62. 

—  crinita  237. 

569  —  Cymbalaria  Mill'.  43. 

571  —  Elatiue  Mill.  22,  236. 

—  Graeca  236. 

—  lasiojjoda  237. 

—  minor  239. 

—  Preslandreae  237. 

574  —  pseudolaxiflura  Lojac.  62, 
238,  478. 

—  reflex  a  237. 

—  Sardoa  62. 

—  Sieberi  287. 

572  —  spuria  Mill.  22. 

573  —  triphjlla  Mill. 

158  Liuiiiu  augustifoliiim  Huds. 

159  —  (leoumbens  Desf. 
157  —  OaUiciim  L.  23,  479. 
156  —  strìctum  L.  23,  479. 

526  Lìthospermum  Apiiliim  Valil. 
525  —  arveust'  L. 

—  officinale  223- 
Lobularia  maritima  80. 
Loliiim  arvense  324. 

891  —  Oaudiui  Pari. 

—  multiflorum  325. 

889  —  perenne  L. 

890  —  rigidum  Gaud. 

—  Siculum  324. 

—  strictiiìn  324. 

—  subulatum  324. 

892  —  temnlentiun  L. 
Lonìcera  CaprifoUum  169. 

357  —  implexa  Ait.  23. 
Lotus  biflorus  128. 

—  Bivoneus  128. 

—  conjugatus  128. 

—  corniculatus  127. 


Lotus  coronillaefolius  127. 

202  —  Cretìcus  L.  478. 

—  cytisoides  127. 
201  —  decnmbens  Poir. 

203  —  eduUs  L.  128.  479. 

199  —  ornìthopodioides  L. 

200  —  pusiUus  Medie.  243. 

—  Tetragonolobus  127,  128. 
Lyclinis  alba  98. 

—  dioica  98. 

—  divaricata  98. 
Lj-cium  Chinense  220. 

514  —  Europaeum  L. 

—  Mediterraneiim  220. 
Lycopodiuni  denticulat.  328. 

804  Lygenm  Spartum  L.  6. 

288  Lythrum  Graefferi  Ten.  24. 

289  —  Hyssopifolia  L.  24. 

—  Fresia  149,  150. 

—  tribracteatum  150. 

107  Malacliium  aqnaticum  Fries. 
52  Malcolniia  luaritinia  R.  Br. 
125  Malope  malaeuides  L. 
Malva  althaeoides  108. 

—  aìubigua  108. 

133  —  eretica  Cav.  479. 

—  flexuosa  109. 

—  hirsuta  52,  108. 

—  Maiiritanica  109. 

135  —  microcarpa  Desf. 

136  —  Nicaeensìs  Ali. 

—  parvi  fior  a  109. 

—  pohjmorplia  108. 

—  rotundifolia  109. 

—  stipulacea  106. 

134  —  sjivestris  L. 
Mandragora  vernalis  220. 
Marrabium  Pseudo-dictam- 

nus  231. 
549  —  Taiga  re  L. 

Maruta  Cotula  111. 
382  Matricaria  aurea  Boiss.  475. 
381  —  Cliamomilla  L. 
39  Matthiola  incana   R.  Br.   24, 
26,  66. 


INDICE    DELLE    SPECIE    VASCOLARI 


493 


40  Mattinola  riipestris  DC. 
42  —  sinuata  E.  Br. 

41  —  tricuspìdata  R.  Br. 

185  Medicaio  Arabica  Ali. 
190  —  ciliaris  Krock. 

—  circinnata  122. 

—  Cujianiana  122. 

—  cylindracea  126. 

186  —  rteuticiilata  Willd.  126. 
189  —  Echinus  DC,  124. 

—  elegans  125. 

—  hispida  123,  124,  125. 

—  Hystrix  123. 

—  intertexta  123,  124. 

—  lappacea  123. 

198  —  litoralis  Eolide  477. 

182  —  liipnliiia  L. 

196  —  marina  L.  24. 
188  —  minima  Gruf.  478. 

—  muricata  125. 
195  —  obscura  Retz. 

—  olivaeformis  124. 
184  —  orbicularis  AH. 

—  recta  123. 

—  reticulata  124,  125. 
194  —  rugosa  Desi-. 

183  —  scutellata  Mill. 

192  —  sphaerocarpa  Bert. 

—  striata  126. 
187  —  Tenoreana  Ser. 

—  tentaculata  125. 

—  Terebellum  123. 

—  tribuloides  125,  126. 

197  —  traucatula  Gaertn.  124. 

193  —  tuberculiìta  W. 
191  —  turbinata  W. 

Megnstachya  Eragrostis  322. 

887  Melica  ciliata  L. 

888  —  minuta  L. 

—  nutans  324. 

—  pyraniidalis  324. 
Melilotus  compacta  130. 

2 LI  —  Indicns  Ali. 
214  —  infestns  Guss. 
210  —  Italicus  Lam. 

—  Mauritanica  130. 


215  Melilotus  Messanensis  Ali. 

—  parrÀflora  129. 

213  -  segetalis  Ser.  478,  479. 
212  —  sulcatus  Desf.  23. 
MeUssa  Cretica  228. 

—  marifoUa  229,  230. 
545  —  officinalis  L.  24. 

441  Melitella  pusilla  Somm.  vii, 

vili,  40,  54,  61. 
535  Mentha  aquatica  L. 

—  arvensis  226. 

—  exigiia  225. 

—  hirsuta  226. 

533  —  Pnlegium  L.  22,  24. 

534  —  rotundifolia  Huds.  19. 

—  sylvestris  225. 

—  viridia  225. 
Mercurialis  ambigua  258. 

659  —  annua  L. 

306  Mesembryantliemum    acinaci- 
forme  L. 

—  cordifoUuTn  154. 

304  —  crystallinum  L.  154. 

—  deltoideum  154. 

305  —  nodiflorum  L.  154,  478, 479. 
284  Mespilus  Germanica  L.  53. 

—  monogyna  147. 
Micromeria  Graeca  228. 

—  microphylla  46,  228. 
Micropus  erectus  183. 
Milium  confertum  309. 

825  —  effusum  L. 

—  lendigerum  310. 

826  —  Montiauum  Pari. 
824  —  multiflorum  Cav. 

—  peregriniini  nodosa  radice 

37,  304. 

—  vernale  309. 
Mirabilis  Jalapa  436. 
Momordica  Elaterium  155. 
Moraea  Sisyrinchium  283. 

73  Moricandia  arvensis  DC. 
Morus  alba  264. 

—  nigra  263. 

740  Muscarì  comosum  Mill.  55. 
742  —  neglectum  Guss. 


494 


INDICE    DELLE    SPECIE    VASCOLARI 


741  Museali  parTÌfloram  Desf .  20. 

—  raceniosum  287. 

AI y agnini  venosum  91. 
565  Myoporam  serratuin  R.  Br. 

Myosotis  arvensis  222. 
521  —  Iiispida  Schleclit. 
286  Myrtiis  comuiiiuis  L.  24. 

Narcissiis  autumnalis  285. 

—  Cupanianus  285. 

—  elegans  285. 
737  —  serotiniis  L.  20. 
736  —  Tazzetta  Lois.  55. 

Nardurus  Halleri  326. 

—  Poa  326. 

45  Nasturtium  ufliciiiale  R.  Br. 
24,  158. 
Neottia  spiralis  278. 
Nepeta  Calami ntha  228. 

—  Glechoma  234. 

58  Neslia  pank-ulata  Desv. 
Nicandra  physaloides  221. 
515  Nìcotìana  glauca  Grah. 

18  Mgella  Damascena  L.  55. 
757  Xothoscordium  fragr.  Kunth. 
416  >'otobasis  Syriaca  Cass.  22. 

612  Obioiie  portulacoides  Moq. 
Tand.  260,  439. 
Oenanthe  globosa  159. 
323  —  globulosa  L.  24. 
472  Olea  Europaea  L.  53. 

—  saliva  206. 
Onobrychis  viciaefolia  139. 
Onoiiis  arvensis  121. 

179  —  biflora  Desf. 

173  —  mìtissima  L. 

—  mollis  120. 

180  —  Natrix  L.  198. 

174  —  olygophyUa  Ten. 

176  —  oruithopodioides  L. 

—  polymorpha  121. 

—  raììiosissima  121. 

175  —  reclinata  L,  121,  478. 

—  Schouwii  121. 

177  —  Sieberi  Bess. 


178  Ononis  variegata  L. 

Onopordon  horridum  187. 

—  macracanthuni  187. 

411   —  Sibthorpìanum  B.  et  H.  22. 

—  Tauricum  187. 
Ophiurus  incurvatus  325. 

710  Ophrys  apifera  Huds.  43. 

712  bis  _  arachnites  Lam.  436,  437, 

476. 

708  —  aranifera  Huds. 

711  —  Bertoloniì  Moretti. 

709  —  bombyliflora  Link  21,  55. 

714  —  fiisca  Link  21,  55. 

—  lunulata  275. 

713  —  lutea  Cav. 

—  myodes  277. 

715  —  pallida  Raf. 

—  Scolopax  476. 

716  —  Speculiiiu  Link. 

712  —  tenthredìnifera  WiJld.  277. 
Opuntia  Dillenii  155. 

307  —  Ficus  Indica  Mill. 

—  vulgaris  154. 

Orchis  brachystachys  274. 

—  commutata  272. 

—  condensata  273. 

699  —  coriopliora  L. 

—  fragrans  271. 

700  —  lactea  Poir.  21. 

—  longicornis  272. 

703  —  longicoruu  Poir.  476. 
698  —  longicruris  Link. 

—  ?nilitaris  272. 

704  —  Morio  L. 

—  pyramidalis  55,  273,  274. 
702  —  saccata  Ten.  21,  55. 

—  Tenoreana  272. 

—  tephrosanthos  271. 

701  —  tridentata  Scop.  55. 

—  undulatifolia  55,  271. 

—  variegata  272. 

536  Origannm  Dictamuns  L. 

—  Majorana  226. 

—  Majoranoides  226. 
535  Orlaya  maritiuia  Koch  24. 

Ornithogalnm  Arabicum  291. 


INDICE    DELLE   SPECIE    VASCOLARI 


495 


758  Omithogalum  dirergens  Bo- 

reau. 

—  exscapum  291. 

759  —  Narbonense  L. 

—  pyrenaicum  291. 

—  stachyoides  291. 
Ornithopiis  compressus  137. 

—  scorpioides  137. 
Orobanche  hicolor  242. 

—  caesia  245. 

598  —  canesceus  Presi. 

591  —  caryophyllacea  Sm. 
590  —  ceruua  Loefi. 

597  —  Clausonis  Pomel. 

592  —  crenata  Forskaal. 

—  Cumana  242.  . 
596  —  (leusiflora  Salzm. 

—  Gain  242. 

—  lavandulacea  245. 

—  loricata  243. 

—  major  242. 

594  —  minor  Sutt. 

593  —  Picrìdis  Scliultz. 

—  pruinosa  140,  242. 

—  ramosa  244,  245. 

—  Schweinfurthii  245. 

—  Schultsii  245. 

—  speciosa  242. 

595  —  yersicolor  Schultz  476. 

—  sp.  478. 

Orsinia  cam,p1iorata  19,  22, 

36,  175. 
Othonna  Cineraria  182. 
161  Oxalis  cernna  Thunb.  21,  43, 

55,  60,  243. 
160  —  cornicnlata  L.  43. 

Paliurus  aculeatus  156. 
Pancratìuni  Illyricum  284. 
735  —  maritinmm  L.  19,  24,  55. 

817  Panicum  colounm  L.  19. 

818  —  Crns-GaUi  L. 

—  Dactylon  313. 

—  glauciim  309. 

—  plicatum  308. 

819  —  repens  L.  19. 


Paparer  capsulis  globosis  . . . 
Bocc.  75. 

24  —  dnbium  L.  75. 

22  —  hybridnm  L.  75. 

—  obtusifoliuni  74. 

25  —  pinnatifldnm  Moris  74. 

23  —  Rhoeas  L. 

—  Ruhiaei  74. 

26  —  setigeriim  DC. 

27  —  somniferum  L. 

—  strygosum,  74. 
Papyrus  antiquorum,  300. 
Parìetaria  diffusa  262. 

—  Judaica  262. 
669  —  Lnsìtanica  L. 
668  —  offlcinalìs  L. 

—  populifolia  59,  262,  263. 
120  Paronyehìa  argentea  Lam. 

—  Hispanica  104. 
119  —  nirea  DC.  439. 

Pennisetum  compressuni  308. 

—  sp.  308. 

471  Pentapera  Sicnla  Klotzsch. 

Peplis  Portula  37,  150. 

Periploca  angustifolia  207. 
473  —  leyigata  Ait.  22. 

Pervinca  m,ajor  207. 
328  Petroseliuum  bortense  Hoffm. 

—  sativum  161. 

371  Phagnalon  Graecum  Boiss. 

—  rupestre  173. 

—  saxatile  173,  174. 
370  —  Tenorii  Presi.  478. 

Pbalaris  aquatica  307. 

—  bulbosa  307. 

—  Canariensis  306. 

811  —  coernlescens  Desf. 
810  —  minor  Retz. 

812  —  paradoxa  L. 

—  praemorsa  307. 
814  —  trancata  Guss. 

813  —  tuberosa  L. 

809  Pbleum  pratense  L. 

808  —  tenne  Schrad. 

551  Phlomis  fruticosa  L.  23,  55. 

838  Pbragmites  commuuis  Trin. 


496 


INDICE    DELLE    SPECIE    VASCOLARI 


Phragmites  humilis  312. 

—  pumila  313. 
Phucagrostis  major  268. 
Physalis  edulis  220. 

—  esculenta  220. 

—  Peruviana  220. 
516  —  piibescens  L, 

641  Phytolacoa  decandra  L. 

—  dioica  18. 

462  Picridìuiu  Tiilgare  Desf.  478. 
Picris  echioides  199. 

—  hieracioides  200. 
451  —  spiiiiilosa  Bert. 

Piiiipinella  Anisum  159. 
321  —  peregrina  L. 
390  Piiiardia  coronaria  Less.  244. 
900  Pinus  Halepensis  Mill.  18 

Piptatli eruni  muli iflo ni m 
309. 
283  Pirus  coniniiinis  L.  23. 
282  —  Sorbns  Gaertn. 
166  Plstacia  Lentìscns  L.  23. 
252  Pisnin  arvense  L. 

478  Piantalo  albieans  L. 

479  —  Bellardi  AH. 

—  Boissieri  210. 

482  —  bonibyeina  211. 
481  —  ceratopliylla  Link. 

—  commutata  209,  210. 

480  —  Coronopus  L.  23,  210,211, 

478. 

—  crypsoides  210, 

—  Decaisnci  210. 
477  —  Lagopus  L. 
476  —  lanceolata  L. 

—  macrorliiza  210. 
475  —  major  L. 

484  —  Psyllinni  L.  6,  23,  212. 

483  —  Serrarla  L. 

485  —  strìda  Schousb.  476. 
491  Plunibago  Enropaea  L. 

882  Poa  annua  L.  23. 

—  aquatica  321. 

883  —  bulbosa  L. 

—  distans  320. 

—  divaricata  322. 


Poa  filicina  323. 

—  rigida  321. 
884  —  tririaUs  L. 

445  Podospermum  laciniatum  DC. 
Pollinia  distachya  304. 
Polyearpon  alsinefolium  52, 
105. 

121  —  tetraphyllum  L. 

85  Polygala  Monspeliaca  L. 

608  Polygounm  avicnlare  L.  48. 

609  —  BeUardi  Ali. 
611  —  CoutoItuIus  L. 

—  equi  seti  forme  247. 

610  —  maritimuni  L.  436. 

—  niinus  247. 

606  —  Persiearia  L.  23,  247. 

—  Romanum  247. 

607  —  serrulatuin  Lagasca. 

—  tenui ftoruììi  246,  247. 
835  Polypogou  inaritinius  Will. 
834  —  3Ionspeliensis  Desf. 
676  Popnlus  alba  L.  24. 

123  Portulaca  oleracea  L. 

Posidouìa  Caldini  268. 
685  —  Oceanica  Belile. 

692  Potainogeton  crispus  L. 

—  fluitans  270,  271. 
691  —  natans  L.  270. 

693  —  pectiuatus  L. 

272  Potentina  liirta  L. 

—  pedata  145. 

273  —  rei)tans  L. 

Vttiv^r'inm  agrimonifoliunilA&. 

—  hghridnm  146. 

—  polggamuni  146. 
279  —  Sangnisorba  L. 
552  Prasiuui  niajns  L.  23. 

Preiiaìithes  Ijul/josa  203. 
271  Pranus  spinosa  L. 
839  Psamnia  arenaria  R.  Sch.  19. 
237  Psoralea  1)itununosa  L.  23, 245. 

122  Pteranthns  dicliotomns  Forsk. 

—  ecliinatus  66,  105. 
907  Pteris  AqniUna  L.  477. 

Pteroneurum  Graecum  80. 
318  Ptychotis  aniiu<»ides  Koch. 


INDICE    DELLE    SPECIE    VASCOLARI 


497 


Ptychotis  verticillata  158. 

Puccinellia  permixta  320. 

Pulegiuìn  vulgare  225. 
377  Pnlicarìa  dyseiiterica  Gaertn. 

19. 
.376  —  odora  Rclib. 

Pulsatilla  pratensis  67,  68. 
285  Pnuica  Grauatnm  L.  53. 
344  Piitoria^Calabrìca  DO. 

Pycnocomonrutaefolium  171. 

Pyrethrwm  Myconis  180. 

673  Quercus  Ilex  L. 

Rannucnlns  aquatieus  69. 
17  —  aryeusis  L. 

—  asiaticus  70. 

—  Bauclotii  69. 

8  —  bullatus  L.  21,  23,  24,  200. 

—  chaerophyllus  70. 

15  —  Chiiis  DC.  474. 

—  Corsicus  71. 

5  —  diyersifolins  Gilibert.  24. 
7  —  Picarìa  L.  48. 

9  —  flabeUatns  Desf. 

—  fluitans  70. 

—  fluviatilis  70. 

11  —  foutanas  Presi. 

—  heucherifolius  71. 

—  incrassatus  72. 

12  —  inacropliyllns  Desf.  71. 

16  —  miiricatus  L. 

—  Neapolitanus  71. 

10  —  opMo^lossifoliiis  Vili.  71. 

—  palustris  71. 

—  Panormitanus  71. 

—  parviflorus  72,  474. 

—  peltatus  69. 

—  Philonotis  71. 

13  —  Sardoas  Crantz. 

6  —  trichophyllns  Cliaix  69. 

14  —  trilobus  Desf. 
Kaphauus  fugax  91. 

78  —  Landra  Moretti. 

—  pterocarpiis  90. 
77  —  Raphaiiistriim  L. 

8.  SoMMiER  et  Caruana  Gatto. 


Raphauns  sativus  91. 
76  Rapistriim  rii^osnm  Berg.  87. 

—  scabrum  91. 

83  Reseda  alba  L.  21,  55,  439,  474. 

—  fruticulosa  92. 

84  —  Intea  L. 

—  mucronulata  93. 

—  suffruticulosa  92. 

—  undata  48,  92. 
Reichardia  picroides  203. 

436  Rbagadìolns  stellatns  Gaertn. 
311  Rhamnns  Alaternns  L. 
310  —  oleoides  L.  23. 
167  Rhiis  Coriaria  L. 
660  Riciims  comniunis  L. 

—  Zanzibar ensis  259. 
319  Ridolfla  segetiim  Moris. 

729  Romulea  Bulbocodiiim  Seb.  et 

Maur.  280. 
728  —  ColnmnaeSeb.etMaur.479. 

—  Linaresii  280. 

726  —  MeUtensis  Bég.  281. 

—  pulchella  282. 

727  —  ramiflora  Ten. 

—  Reqiiienii  282. 

278  Rosa  dnmetornm  Thuill. 

276  —  Gallica  L.  24. 

—  pumila  146. 

277  —  semperrirens  L.  24. 

540  Rosmarinns  offìcinalis  L.  23, 55. 

Rnbia  angustifolia  167. 
352  —  peregrina  L.  23. 
275  Rnbns  caesins  L. 

—  Dalmaticus  19,  145. 

—  discolor  53,  145. 

—  fruticosus  145. 
274  —  nlmifolins  Scbott. 

Rnmex  acutus  246. 
604  —  bnceplialophorns  L.  23, 479. 

602  —  conglomeratns  Murr. 

—  divaricatus  246. 

603  —  pnlclier  L. 

690  Rnppia  maritima  L. 

Ruscus  Hyiwphylluìn  296. 
164  Ruta  bracteosa  Ì)C.  22,  478. 

—  Chalepensis  118. 


Mora  Ifelitensis  nova- 


32 


498 


INDICE   DELLE   SPECIE   VASCOLARI 


116  Sagina  apetala  L. 
115  —  maritìma  Don.  103. 

—  Melitensis  52,  103. 

—  procumbens  102. 
Salicornia  cruciata  251. 

—  Europaea  251. 
625  —  fruticosa  L.  479. 

—  fruticulosa  251. 
624  —  herbacea  L.  479. 

—  macrostachya  251. 

—  radicans  251. 
275  Salix  alba  L.  24. 

—  aurita  265. 

—  Caprea  265. 

—  fragilis  265. 

674  —  pedicellata  Desf.  24. 

628  Salsola  Soda  L. 

629  —  Tragns  L. 
680  —  Termiculata  L. 

587  Salria  clandestma  L.  227. 

—  muUifida  226. 

588  —  Verbeiiaca  L. 
639  —  offlcìiialis  L. 

Salvinia  natans  330. 
856  Sambnciis  Ebiiliis  L. 

—  nigra  168. 

492  Samolus  Yaleraudi  L.  19,  24, 
479. 
Saponaria   Vaccaria  99. 
Satnreja  capitata  229. 

542  —  Graeca  L.  228. 

—  hortensis  229. 

541  —  microphylla  Guss.  439,  478. 

543  —  Nepeta  Scheele  20. 

—  tenuifolia  228. 

—  Thymhra  229. 

366  Scabiosa  atropiirimrea  L. 

—  grandiflora  171. 

—  longiflora  171. 

—  maritima  171. 

—  urceolata  172. 

838  Scaudix  Pecten-Veneris  L. 
Schedonorus  Madritens.  316. 

—  tectorum  817. 

Schinus  terebinthaefolius  18. 
880  Schìsiuiis  Arabicus  Nees. 


Schoberia  fruticosa  252. 

—  maritima  252. 

—  Salsa  252. 

Sclioenns  mucronatus  801. 
785  —  nigricaiis  L. 
764  Scilla  antumnalis  L.  20,  23,  24. 

—  candida  292. 

—  Clusii  292. 

763  —  liyacinthoides  L. 

—  maritima  19,  292. 

—  Pancratioìi  292. 

—  Peruviana  292. 

—  jyraebracteata  293. 
762  —  Sicnla  Tin.  55. 

Scirpus  globiferus  801. 

788  —  Holoschoeuus  L. 

789  —  laciistris  L.  10. 

790  —  luaritimns  L. 

—  jìalustris  301. 

787  —  Sayii  Seb.  et  Maur. 

Sclerochloa  maritima  321. 

—  rigida  821. 
Scleropoa  hemipoa  321. 

876  —  maritìma  Pari. 
875  —  rigida  Griseb.  23,  479. 
909  Scolopeudriiim  Heniionitis 
Swartz. 

—  officinale  329. 

908  —  Tulgare  Symons  477. 
480  Scolymus  graiidiiloriis  Desf. 
429  —  Hispaiiiciis  L. 
431  —  maciilatiis  L. 

244  Scorpiuriis  subvillosus  L.  21, 

478. 

245  —  Termiciilatns  L.  474. 
Scorzonera  laciniata  199. 

—  octangularis  199. 

—  jncroides  202. 

580  Scrofularia  aquatica  L. 
579  —  peregrina  L. 

Scutellaria  peregrina  234. 

Sednm  amplexicaule  152. 
296  —  caespitosum  DC. 

—  coeruleum  24,  161,  152. 

—  corgmbosiim  162. 
294  —  dasyphyllum  L. 


INDICE    DELLE    SPECIE    VASCOLARI 


499 


Sediim  eriocarpum  151. 

—  glanduliferum  151. 
293  —  heptapetaliim  Poir. 

297  —  litoreiim  Guss.  478. 

298  —  Nìcaeiise  Ali.  22,  152. 
295  —  rnbens  L.  478. 

292  —  steUatnm  L.  152. 

904  Selaginella  (lentie  iilata  Spring. 

299  Semperviyniu  arboreiim  L.  55. 

—  tenuifolium  152. 
Senebiera  Coronopus  92. 

—  didyma  92. 

—  pinnatifida  92. 

395  Senecio  Cineraria  DC.  25, 182, 
478,  479. 

—  coronopifoUus  475. 

—  crassifolius  181. 

—  foeniculaceus  180,  181. 
394  —  Gallicus  W.  475. 

—  incanus  182. 

—  Jacohaea  182. 

398  —  leucautlieniifolius  Poir.  181, 
182,  475. 

—  lividus  180. 

392  —  pyginaeus  DC.  478,  479. 

—  vernus  181. 

391  —  TUlgaris  L.  181. 

717  Serapias  cordigera  L. 

719  —  Lingua  L. 

—  Lingua  X  longipetala  477. 

720  —  longipetala  Pollini  477. 

718  —  occultata  Gay. 

—  parviflora  211. 

434  Seriola  Jltnensis  L.  478. 

435  —  Cretensis  L. 

—  urens  194. 

852  Serrafalcus  mollis  Pari. 

853  —  neglectus  Pari. 

854  —  scoparius  Pari. 
Sesanium  Indicum  242. 

—  Orientale  242. 

823  Setaria  glauca  P.  de  B. 

821  —  Terticillata  P.  de  B. 

822  —  Tiridis  P.  de  B. 

345  SUerardia  arvensis  L.  23,  57, 
479. 


Sideritis  approximata  230. 
548  —  Romana  L.  23. 

100  Sileno  Belieu  L. 

—  bipartita  96. 

—  ciliata  96. 

—  colorata  96. 

—  Cucubalus  97. 

101  —  fruticosa  L. 

95  —  Gallica  L. 

—  hispida  96. 
99  —  inflata  Smith. 
94  —  nocturna  L. 
98  —  pendala  L. 

102  —  sedoides  Poir.  24,  479. 
97  —  sericea  Ali.  21,  27,  55. 

96  —  Tospertiua  Retz.  97. 

427  Silybum  Marianuni  Gaertn.  22. 
63  Sinapis  alba  L. 

—  arvensis  86. 

—  incana  86. 

—  nigra  86, 

56  Sisymbriuni  Irio  L. 

54  —  officinale  Scop. 

—  officinarum  83. 

55  —  polyceratium  L. 

57  —  Sophia  L.  284. 
Sium  intermedium  158. 

—  nodifloruni  168. 

—  Siculuni  160. 
770  Smilax  aspera  L.  23. 

—  Mauritanica  296. 
339  Smyrnium  Olusatrum  L. 

Solanuni  miniatum  219. 

—  moschatum  219. 

512  —  nigrum  L. 

513  —  Sodomaeum  L. 

—  villosum  219. 

459  Souclius  asper  Hill. 

—  cliondrilloides  202. 
458  —  leTis  Bartal.  202,  478. 

—  oleraceus  201,  202. 

—  picroides  202, 

460  —  tenerrimus  L. 

803  Sorgliuni  Halepense  Pers.  37. 
679  Sparganium  ramosum  Huds. 
169  Spartium  juncenm  L. 


500 


INDICE    DELLE    SPECIE    VASCOLARI 


469  Specnlarìa  liybrida  A.  DC. 
Spergiilaria  Bocconei  101. 
110  —  diandra  Boiss. 
Ili  —  media  Pers. 
109  —  rubra  Pers. 

—  salina  101. 

879  Splienopus  divaricatiisEeichb. 
721  Spirantlu's  aiitiiinnal.liicli.21. 
831  Sporoboliis  pnngeus  Kuntli 
439. 

Squilla  Pancration  292. 
547  Stachys  hirta  L. 

Statìce  belli  di  folla  212. 

—  cancellata  213. 

—  cordata  213. 

488  —  Cosyreiisis  Guss.  179,  213, 

214. 

—  dichotonia  213. 

—  dictyoclada  213. 

489  —  diibia  Andr.  476. 

—  minuta  213. 

486  —  psiloclada  Boiss. 

490  —  reticnlataL.  36, 38, 214,478. 

—  Smithii  212. 

487  —  Tir^ata  Willd.  214. 
Stellaria  apetala  100. 

—  grandiflora  100. 
108  —  media  Cyr.  23. 

—  neglecta  100. 

—  lìallida  100. 
828  Stipa  pennata  L. 

—  tetiacissima  309. 
827  —  tortilis  Desf. 

631  Siiaeda  fruticosa  Forsk.  24, 479. 
633  —  Jacquini  N3'man. 

632  —  maritima  Dum. 

—  vera  2B2. 

623  Sympliytum  oHìciuale  L. 

287  Taniarìx  Africana  Poir. 

—  Gallica  149. 

768  Tamnus  comuiunis  L. 

Taraxacum  Bithijnicum  200. 
449  —  megalorhizon  Handel- 
Mazz. 

—  minimutn  64. 


Taraxìicum  officinale  200. 

—  saxatile  37,  196. 
Teesdalia  Lepidum  82. 

50  —  rearnlaris  Smith. 

Tetragonia  e.rpansa  154. 
206  Tetragonolobns  biUorns  Ser. 
205  —  conjugatus  Link. 
204  —  piirpureus  Moench. 

—  siliquosus  127,  128. 

555  Teucrium  Chamaedrys  L.  48. 

556  —  flavum  L.  23,  232. 

557  —  fruticans  L.  23,  232,  478. 
554  —  scordioides  Schreb.  19. 

—  Scordiuni  232. 
553  —  spinosiim  L. 

663  TlH>Iig:oniiin  Cjuocranibe  L. 
642  Thesiuin  bumile  Valil. 
47  Tblaspì  perfoliatuiu  L. 
450  Tbrincia  tiiljerosa  DC. 
Tlìi/nihra  hirstita  229. 
544  Thynius  capitatns  Hoffm.  22, 
210. 

—  Melitensis  228. 

—  microphyllus  28,  46,  228. 

—  Nepeta  228. 

—  Serpyllum  229. 

—  Zìjgis  229. 

300  TìUaea  muscosa  L.  23. 
Tinea  cylindracea  275. 
707  —  intacta  Boiss. 
329  Tordylium  Apulnm  L.  23,  55. 

—  liumile  161. 
Torilis  arvensis  163. 

336  —  nodosa  Gaertn. 

337  —  jMirpurea  Guss. 

468  Tracbelium  coeruleum  L. 
Tragiuni  Anisiini  159. 

—  peregrinum  158. 

447  Trag:opog:on  Cupani  Guss.  475. 

—  picroides  200. 

446  —  porrifolius  L.  199. 

—  pratense  199. 
Triadeìiia  yEgyptiaca  110. 

162  Tribulns  terrestris  L. 

Trichonema  Bulbocodium 
280,  282. 


INDICE    DELLE    SPECIE    VASCOLARI 


501 


Trifoliiim  abbreviatum  133. 
23G  —  agrarium  Poli. 

221  —  angustifolium  L. 

224  —  arrense  L. 

—  campestre  135. 
223  —  Cherleri  L. 

232  —  coiigestnm  Guss.  474. 

—  Dalniaticum  132. 

217  —  echinatum  Marsch.  B.  474. 

229  —  fragiferiim  L. 

—  hi/bridum  134. 
220  —  iuteriuediuin  Guss. 

222  —  lappaceiim  L. 

225  —  Liicauiciiiu  Gasparr. 

218  —  maritimum  Huds. 
235  —  nigresceus  Viv. 
216  —  pratense  L. 

—  procumbens  135. 
234  —  repeiis  L. 

230  —  resupiiiatum  L. 

226  —  scabruiu  L.  478. 

—  speciosum  135.  ■ 
228  —  spiimosum  L. 

219  —  steUatum  L.  478. 

—  suaveolens  133,  134. 

227  —  sublerranenm  L. 

233  —  suflfocatum  L. 

231  —  tomentosiim  L. 

694  Triglochiu  Barrelìeri  Lois. 

695  —  laxifloram  Guss.  20,  24. 
209  Trigonella  eornìculata  L. 
208  —  maritima  Del.   • 

207  —  Monspelìaca  L.  478. 

830  Triplaohue  nìteus  Link  24,439. 

843  Triselum  anrenm  Ten.  23. 

—  Melitense  313,  314. 

—  pumilum  313. 
Triticum  junceuni  826. 

—  loliaceum  326. 

—  lolioides  326. 
Trixago  Apula  241. 

767  Tnlipa  sylvestris  L.  55. 

677  Typha  augiistifoUa  L. 

678  —  latifolìa  L. 

671  Ulmus  campestris  L. 


303  Umbillcns  liorizoiitjiUs  DC. 

302  —  penduliiins  DC. 

761  Urgiiiea  maritima  Baker  479. 

—  Scilla  55,  292. 

453  Urospermum  Dalechampii  F. 

W.  Schmidt  475. 
452  —  picroides  F.  W.  Schmidt 

479. 
Urtiea  Balearica  262. 

—  dioica  262. 

666  —  membranacea  Poir. 

—  neglecta  262. 

667  —  piliilifera  L.  22. 
665  —  urens  L. 

347  VaiUantia  hìspida  L.  478. 
346  —  miiralis  L.  23,  478. 

Valeriana  orbiculata  170. 

—  rubra  170. 

362  Valeriauella  cariuata  Lois. 
361  —  coronata  DC. 

—  dentata  170. 

358  —  eriocarpa  Desv. 

—  micr  acarpa  169,  170. 

—  mixta  169,  170. 

—  Morisonii  170. 
360  —  puberala  DC. 

359  —  truncata  Betcke. 
Yerbascum  ScUraderi  239. 

577  —  sinuatnm  L.  22. 

578  —  Tbapsus  L. 

—  undulatum  239. 

561  Verbena  offlcinalis  L.  234. 

586  Veronica  agrestis  L.  241. 

581  —  Anagallis  L.  19. 

—  Anagallis-aquatica  240. 

583  —  aryensis  L. 

582  —  Beccabunga  L. 

584  —  Cymbalaria  Bod. 

587  —  didyma  Ten. 

585  —  hederefolia  L. 

—  pulcliella  241. 
Vicia  Biebersteinii  141. 

255  ^is  _  Bithjmica  L.  436,  437, 475. 

—  cuneata  140. 

—  Ervilia  141. 


502 


INDICE    DELLE    SPECIE    VASCOLARI 


Vida  gracilis  141. 

—  leucantha  141. 
256  —  Narbonensis  L. 

254  —  peregrina  L. 

255  —  pseudocracca  Bert. 
253  —  satira  L. 

—  villosa  141. 
Vinca  major  207. 

88  Viola  odorata  L. 

89  —  paryula  Tineo. 

—  tricolor  94. 

562  Vitex  Agiius-Castus  L. 

Vulneraria  heterophylla  119. 

—  tetraphylla  120. 
Vulpia  Alopecurus  320. 

868  —  ciUata  Link. 


867  Vulpia  Myuriis  Gmel. 
869  —  nnigliiinis  Rclib. 

466  Xantliiaiu  spinosnm  L. 

X.anthophtalm.  segefum  180. 
Xiphion  Pseudo-Achor.  282. 

Zaiinicliellia  dentata  269. 

—  floribus  umbellatis  269. 
689  —  pahistris  L. 

309  Zizjphns  satira  Gaertn. 

—  vulgaris  155. 

ZolUko  feria  chondrilloid.  202. 

686  Zostera  marina  L. 

687  —  nana  Roth. 


Melitella    pusilla     Somm. 


Alti  l'otdineccaiiiche  -  Firenze 


fUy\„crvzi(^    J-t/v«.-C     VW»  /     X-CuO-ty,  I 


APPENDICE  II. 


SEMINA  ANNI  MGMXIII 

QUAE 

PRO  MUTUA  COMMUTATIONE  OFFERUNTUR 


B, 


E 


DI   PALERMO 


SEMINA  ANNI  MOMXIII 


QUA  E 


PRO  MUTUA  COMMUTATIONE  OFFERINTUR 


(1) 


Cryptogamae. 


EqUisetaceee. 


1  Equisetum  *  ramosissimum 
D  e  s  f .  Europa  omnis. 


Filicaceae. 


2  Adiantum  aethiopicnra  L  i  n  n. 

Africa,  America. 

3  — var.  glanduliferum 

K  u  z  e. 

4  amabile  H  o  r  t. 


5  Adiantum  *  capillus  -  Veneris 

L  i  n  n.  Eur.  omn.,  Asia, 
Africa,  America. 

6  caudatum  L  i  n  n.  var.  cilia- 

tum  (B  1.)  Java. 
.  7     chilense  C  h  a  u  1  f .  Chili. 

8  'concinnum  H.  B.  et  K.  Ame- 

rica trop. 

9  crispulum  H  o  r  t. 

10  cuneatum  L.  et  F.  Brasilia. 

11  —var.  deflexum  H  o  r  t. 

12  — var.  elegantissimumH  o  r  t. 

13  — var.  variegatum  H  o  r  t. 

14  decorum  H  o  r  t.H  ali.  Brasi- 

lia. 

15  devonianum  H  o  r  t. 

16  diaphanum  Bl.  Java. 

17  dolabriforme  Hook.    Brasi- 

lia. 

18  excisum  K  n  z  e.  Chili. 

19  —var.  multifidum  H  o  r  t. 


(1)  Plantae  siculae  sub  hoc  aiguo  *  indicantur. 


2  — 


20  Adiantum  falcatum  S  w.Mexic. 

21  fragrantissimum  M  o  o  r  e, 

(hybr.  ex  hort.    Hender- 
soni. 

22  — var.  laciniatum  Hort. 

23  gracili imum  Hort. 

24  grandipes  Hort. 

25  hispidulum  S  w.  Asia,  Austr. 

Africa  trop.  merid. 

27  lapsonianum  Hort. 

28  Legrandi  Hort. 

29  lueddemannianum   Hort. 

30  macrophyllum  S  w.  Mexico 

et  India  occ. 

31  Moori  Hort. 

32  mundulum  (  =  A.  cuneatum 

y  A.  Pacotti,   ex  Gard. 
Chr.  1883.  H.  p.  388). 

33  nigrum  S  1  o  a  n  e,  India. 

34  Pacotti  Hort. 

35  pedatum  Linn.  America, 

Asia. 
Sfi     peruviannm  K  1  t  z.  PeruTin. 

37  poly  ph vi  1  n  m  W  i  1 1  d .  Col  u  m  - 

bia,  Peruvia. 

38  pubescens  R  a  d  d.  Brasilia. 

39  pulverulentum  Linn.  India. 

40  setulosum  J.  Sm.   Asia,  Au- 

stralia. 

41  tenerum  S  w.  Mexico,    India 

occ,  Peruvia. 

42  trapeziforme  Linn.  Mexico, 

India  occ,   Amer.   centr. 

43  venustum  D  o  n.  Afghanista- 

nia,  Himalaja. 

44  Wilesianum  Hook.  Mexico, 

Jaraaica. 

45  Alsophila  australis  B  r.  Austr. 

46  excelsa  M  a  r  t.  Brasil. 

47  Aspidium  *  aculeatum  S  w. 

var.   hastulatum    (T  e  n.) 
Italia. 

48  augescens  Linn.  Jamaica. 

49  caespitosum   Hort. 

50  falcatum  S  w.  Asia  cent.,  Na- 

tal.,  Japonia. 


51  Aspidium  *  Filix-foemina 

B  e  r  n  h.  Europa. 

52  Fortunei  Hort. 

53  grandifolium  Mett.  Nepal. 

54  immersum  Hook.  India, Java 

55  princeps  Hort. 

56  rigidum  Desv.  var.  palli- 

dum  Hook.  Reg.medit., 
Asia  min. 

57  Asplenium  ^Adiantum-nigrum 

Linn.  Europa  omn., 
Asia,  Africa. 

58  australe  B  r  a  e  k.  Australia. 

59  *Ceterach  Linn.  Europa, 

usque  ad  Himalayas. 

60  diversifolium  B  1  u  m.  Java. 

61  fabianum  H  u  m  b.  Austral. 

62  Nidus  Linn.  var.  australa- 

sicum  (Hook)   Austra- 
lia. 

63  obtusatum  F  o  r  s  t.  var.  obli- 

quuiu  Hook.  Nova  Ze- 
landa, etc 

64  *Tricomanes  Linn.  Europa 

omn.,  etc. 

65  unebrosum  J.  S  m.  Madeira. 

66  virescens  Mett.  Japonia. 

67  viviparum  P  r  e  s  1.  Mauritius 

ot  Bourbon. 

68  Blechnum  brasiliense  Desv. 

Brasilia. 

69  cartilagineum  S  w.  Australia. 

70  occidentale  S  w.  Amer.  centr. 

et  merid. 

71  Cheilanthes  *fragrans  W  e  b  b. 

et  B  e  r  t.  Reg.  medit., 
Asia. 

72  Cyathea  dealbata  S  w.  Nov. 

Zelanda. 

73  medullaris    S  w.   Sumatra  et 

Java. 

74  Goniopteris  fraxinifolia  S  w  z. 

Ani.  trop. 

75  Gymnogramme  argentea 

Mett.  Peruvia. 

76  calomelanos    K  a  n  1  f.  var. 

chrN-sophylla  K  a  u  1  f. 

77  Mattbewsii  H  o  o  k.  Peruvia. 


-  3  — 


78  Gymnogramme   schizophylla 

H  o  rt. 

79  sulphurea  D  e  s  v.  India  occ. 

80  Hypolepis  tenuifolia  B  e  r  n  h. 

Australia. 

84  Nephrodium  furcatum  Hook. 

America  trop. 

85  — var.  bipinnatifidumH  o  r  t. 

86  Nephrolepis  cordifolia  Presi. 

Mexico,  Peruvia. 

87  exaitata  S  e  h  o  t  t.   Japonia. 

88  patens  H  o  r  t. 

89  philippinensis  H  o  r  t. 

90  tuberosa  P  z.  Cosmop.  trop. 

91  Osmuada  regalis  L  i  n  n.  Eur. 

92  Plat^'cerium  Alcicorne  D  e  s  v. 

Australia. 

93  Polypodium  aureum  L  i  n  n. 

Mexico. 

94  blechnoides  Hook.   Poly- 

nesia. 

95  fraxinifolium  J  a  e  q.  Brasil. 
9(5     grandifolium  S  w.  Australia. 

97  glaucum  K  n  z  e,  Ins.  Philip- 

pinae. 

98  iriodes  L  a  m.  N.  India  et 

Australia,  Africa  occ. 

99  pustulatum  F  o  r  s  t.  Au- 

stralia. 

100  *vulgare  L  i  n  n.  Europa  etc. 

101  Pteris  aquilina    L  i  n  n.  Eur. 

102  *cretica  L  i  n  n.  Asia, Africa, 

America  centr.  merid., 
Europa. 

— var.fol.albo-lineatisH  or  t. 

— var.  cristata  H  o  r  t. 
105     decipiens  Hook.  Ins.  San- 
dwich. 

longifolia  L  i  n  n.  Eui-opa 
rarior,  Asia,  Africa,  Ind. 
occ. 

pedata  L  i  n  n.  Am.  trop. 


103 
104 


106 


107 


108 Pteris  quadriauritaR  e  t  z.var. 
argyrea  (M  o  o  r  e)    Au- 
stralia. 

109  serrulata  Linn.  China, 

Japonia,  etc. 

110  tremula  B  r.  Nov.  Holland. 
IH     Venzetti  H  o  r  t. 

112  Scolopendrium  *  ofiS.cinarum 

S  w.  Europa,  Japonia,  A- 
merica  N. 

113  Strutiopteris  germanica 

W  i  1 1  d.  Europa,  Asia, 
America. 


Lrycopocliaceae. 


114  Selaginella  emmeliana  V  a  n. 

G  e  e  r  t.  Mexico,  Equat. 

115  Martensii  S  p  r.  Brasilia. 

116  — var.  fol.  variegatis. 

117  uncinata  S  p  r.  Am.  trop. 

118  — var.  arborescens  H  o  r  t. 

Am.  trop. 


fparsiliaceae. 


119  Marsilia  Drummondi  A.   B  r. 

Austr.  occ. 

120  hirsuta  Linn.   Asia,  Ame- 

rica. 


SalYir^iaceae. 


121  Azolla  caroliniana  W  il  1  d.Ex 
America  bor.  et  centr. 
apud  nos  indigenata. 


—  4 


122  Salvinia  auriculata  A  u  b  1. 
Guiana,  Cuba. 


G-ymnospermae. 


Coj^lfetae. 


123  Cephalotaxus  drupaceus 

S  i  e  b.    et  Z  u  e  e.  Japo- 
nia. 

124  follicularis  H  o  r  t. 

125  Fortune!  Hook.  China  bor. 

126  Cupressus  Benthainii  E  n  d  1. 

Mexico. 

fragilis  H  o  r  t.  Mexico. 

funebris  E  n  d  1.  China. 

glauca    L  a  m  .    Ind. 

— var.  pendula  (Herit), 
Ind.  or.    penins. 

macrocarpa  H  a  r  t  w.   Cali- 
fornia. 

sempervirens  L  i  n  n.  Europa 
(nat). 

— var.  globulifera  Pari. 
Asia,  Creta. 

— t'.  expansa  H  o  r  t. 

— var.  p3i-amidalis  T  a  r  g. 

Smithii  H  o  r  t. 

torulosa  D  o  n.  Himalaya. 
138Frenela  rhomboidea  E  n  d  1. 
Nova  Hollanda. 

139  Juniperus  virginiana  L  i  n  n. 

America  bor. 

140  Pinus  brutia  T  e  n.  Europa 

austr. 
canariensis  S  m.  Ins.  Canar. 
*halepensis  M  i  1  1.  Reg.  me- 

dit. 
— var.  paroliniana  H  o  r  t. 
— var.  prolifera  H  o  r  t. 
*Laricio  P  o  i  r.Europ.  austr. 

et  or.,  Asia  occ. 


127 
128 
129 
130 

131 

132 

133 

134 
135 
136 
137 


141 
142 

143 
144 
145 


146  Pinus  Pinea  L  i  n  n  .  Reg. 

Medit. 

147  -  var.  fragilis  Pari. 

148  pyrenaica  L  a  p  e  y  r.  Europa 

austr.  et  or. 

149  Salzmanni  D  u  n  .  Europa 

austr. 

150  Sequoja  sempervirens  E  n  d  1. 

California. 

151  Taxodium  mucronatum  T  e  n. 

Mexico. 

152  Taxus  baccata  L  i  n  n. Europa 

et  Asia  sept. 

153  —var.  elegantissima  H  o  r  t. 
154Thuja  gigantea  N  u  1 1.  Amer. 

bor.  occ. 

155  occidentalis  L  i  n  n.    Am. 

bor.,  Sibiria. 

156  orientalis  L  i  n  n.    China, 

Japon. 

157  —var.  aurea  H  o  r  t. 

158  var.  intermedia  H  o  r  t. 

159  —var.  pendula  H  o  r  t. 

160  — var.  pyramidalis  T  e  n. 


Goetaceae. 


161  Ephedra  altissima  D  e  s  f .  Eu- 
rop.  mer.,  Afr    bor. 


Monocotileae. 


fllisfnaceae. 


162  Alisma  parnassifoliumB  a  s  si. 

Europa 

163  *Plantago  L  i  n  n  .  Europa, 

Asia,   Am.  et  Ocean.   bor 
et  austr. 


—  5  - 


164  Alisma  parnassifolium  vav. 

arcuatum  M  i  e  h. 

165  — var.  lanceolatum  S  e  h. 

166  ranunculoidesLinn. Europa. 

167  Sagittaria  lancifolia  L  i  n  n. 

America. 

168  sagittifolia  Linn.   Europa, 

Amer.  bor. 


flrnafylllclaceae. 


169  Agave  caespitosa  T  o  d  . 

Mexico. 
ITO     horrida  Lem.  Mexico, 
171     longisepala  T  o  d.  Hab  ? 
17'2     marmorata  R  o  e  z  1.  Mexico. 

173  mici-acantha  S.  D  y  e  k.  Me- 

xico. 

174  Rovelliana  T  o  d.  H.  Pan. 

175  serrulata  K  a  r  w.  Mexico. 

176  sisalana  P  e  r  r  .   Yucat. 

(bulb.). 

177  Alstroemeria  haemantha 

E.  u  i  t  z.  et  P  a  V.  Chili. 

178  Peregrina  Linn.   Perù  via, 

Chili. 

179  Amaryllis  Belladonna  Linn. 

Prom.  b.  Spei. 

180  Clivia  nobilis  Lindi.  Afr. 

austr. 

181  Cooperia  Drummondi  H  e  r  b, 

Texas. 
]8"i  Crinum  asiaticum  L  i  n  n.  As. 
trop. 

183  Fourcraea  gigantea  V  e  n  t. 

Am.  trop. 

184  Haemanthus  coccineusL  i  n  n. 

Afr.  austr. 

185  Hippeastrum  Gravinae    M  e  - 

1  a  z  z.  Hybrid. 

186  vittatura  H  e  r  b.   Peruvia. 

187  Hypoxis  erecta  Linn.    Ara. 

sept. 

188  villosa  Linn.  Afr.  austr. 


189  Leucojum  autumnale  Linn. 

Reg.  medit. 

190  Narcissus  serotinus  Linn. 

Europa. 

191  Pancratium  illyricum  Linn. 

Europa  austr. 

192  *maritimum  Linn,   Reg. 

medit.,  America  bor. 

193  Polyanthes  tuberosa  Linn. 

Mexico. 
194 Zephyranthes  candida  He  r  b. 
Reg.  Argentina. 

195  coccinea  H  o  r  t. 

196  lilacinus  Liebm.  Texas. 

197  robusta  H  o  r  t. 

198  sulphurea  H  o  r  t. 

199  texana  H  e  r  b.  Texas. 

200  verecunda  H  e  r  b.  Mexico. 


fifaceae. 


201  Acorus  gramineus  A  i  t.  Ja- 

pon. 

202  Ambrosinia  *  Bassii    Linn: 

Europa. 

203  Anthurium  magniflcum  L  i  n- 

d  e  n,  Columbia. 
204Arisarum*vulgare  Ta  r  g.Reg. 
medit. 

205  Arum  *italicum  M  i  1 1.  Eur., 

Reg.   medit. 

206  Dieifenbachia  pietà  S  e  li  o  t. 

Brasil. 

207  Richardia  africana  K  t  h  . 

Prom.  b.  Spei. 


Bt-orrjellacaae. 


208  Acantliostachys  strobilacea 
Link.  Brasilia. 


209  Aechmaea  coelestis  E.  M  o  r  r. 

America  trop. 

210  bromeliaefolia  Bak.   Amer. 

trop. 

211  Billbergia  ambiguaHort.Hab? 

212  fasciata  H  o  r  t.  Hab  ? 

213  modesta  H  o  r  t.  Brasilia. 

214  speciosa  T  h  n  b  g.  Brasilia. 

215  zebrina  Lindi.  Brasilia. 
216Dyckia  brevifolia  Bak.  Bra- 
silia. 

217  frigida  Hook.  Brasilia. 

218  rariflora  Schltz.    fil.   Bra- 

silia. 

219  — var.  remotiflora  Otto 

D  i  e  t  r.   Uruguay. 

220  sulphurea  C.   K  o  e  h.    Reg. 

Argentina. 

221  Pitcairnia  Kawinskiana 

S  a  h  u  t.  Mexico. 

222  recurvata  C.  Koch.  Brasi- 

lia. 

223  undulata  S  e  h  i  e  w.  Brasi- 

lia. 

224  xanthocalyx  M  a  r  t .  Brasi- 

lia. 


Conr7fT)elli7aceae. 


225  Aneilema  Forskalei  Kth.  A- 

byssinia. 

226  Commelina  bengalensisL  i  nn. 

Africa  trop. 

227  coelestis  W  i  1  1  d.  Mexico. 

228  comraunis  L  i  n  n.  China. 

229  graminifolia  H.B.K.  Mexico, 

230  nudiflora  L  i  n  n  .  Reg. 

trop. 

231  scabra  B  t  li.  Mexico. 

232  tuberosa  L  i  n  n.  Mexico. 

233  Rhaeo  discolor  H  a  n  e  .  Me- 

xico. 

234  'I-inantia  fugax  S  e  li  i  e  d  w. 

America  trop. 


235  Tradescantia  nudicaulis 

H  0  r  t. 

236  pilosa  Linn.  America  bor, 

237  virginiana  Linn.  America 

bor. 


Cypet-aceac. 


238  Carex*divisa  H  u  d  s.  Reg. bor. 

temp. 

239  *extensa  G  o  o  d.  Europa, 

Prom.   b.  Spei. 

240  *hispida  G  a  u  d.  Helvet. 

241  japonica  T  h  b  g.  Japon. 

242  -muricata  Linn.  Europa 

centr.  sept.,  Kurdistan, 
Novo  Mexico. 

243  nigricans  K  i  t.  Europa. 

244  "pendula  H  u  d  s.  Eurojm 

merid.  et  Reg.  medit. 

245  remota  Linn.  Europa. 

246  sylvatica  H  u  d  s.  Europa. 

247  Cladium  *germanicum  S  e  h  r. 

Reg.  temp.  et  subtrop., 
Japonia,  Nova  Hollanda, 
Ind.  occ,  Bras.,  Prom. 
b.  Spei,  Europa. 

248  Cyperas  alternifolius  L  i  n  u. 

Ins.  Borbonia. 

249  distachyus  Ali.  Cosmop. 

trop. 

250  esculentus  Linn.  Cosmop. 

trop. 

251  tiabelliformis  R  o  t  t  b.  A- 

byssinia. 

252  gloineratus  Linn.  Europa, 

Asia  temp. 

253  laevigatus  Linn.    Cosm. 

calid. 

254  longus  Linn.  Europa,   0- 

riens. 

255  maritirous  P  o  i  r.  Afr,  or. 

256  nataleusis  H  o  e  h  s  t.  Africa 

austr. 


257  Cyperus  *  Papyrus  L  i  n  n  . 

Sicilia,   Africa  or.  et 
occid. 

258  planifolius  Ri  eh.  Ind.  occ. 

259  Preslii  Pari.  Reg.   medit, 

260  vegetus  W  i  1 1  d.  Chili  bor., 

Mexico. 

261  Eleocharis  ovata  R.  B  r.  Reg. 

temp.  et  trop. 

262  Isolepis  filamentosa    Roem. 

et  S  e  h  u  1  t.  Afric.  trop. 

263  Schoenus  *nigricans  L  i  n  n. 

Europ.  omn.,  Africa  extra 
trop.,  Amer.  (Florida  et 
Pensylv.). 

264  Scirpus  Holoschoenus  L  i  n  n. 

Europa  omnis,  Asia  or. 

265  -  var.  Parlatoris  (B  i  v.). 

Sicilia. 
26G     *lacustris  L  i  n  n.  Europa 
centr.,  Asia  bor.  et  Ja- 
ponia,  Australia,  Amer. 
sept.  et  centr. 

267  -  var.  zebrinus  H  o  r  t. 

268  nodosus  Rottb.  Prom.  b. 

Spei,   Chili,  Nova  Zelan. 

269  prolifer  Rottb.  Prom.  b. 

Spei,  Nov.  HoUanda. 


©loscofcaceac. 


270  Dioscorea  alata  L  i  n  n.  Asia 

trop. 

271  bonariensis  T  e  n.  Reg.   Ar- 

gentina. 

272  bulbifera  L  i  n  n.  Ind.  or.. 

Nova  Hollanda. 

273  decaisneana  C  a  r  r.    China. 

274  divaricata  Bianco,  Ins. 

Phylipp. 

275  japonica  T  h  b  g.  Japonia. 

276  oppositifolia  Griseb.  Bra- 

silia. 

277  peutaphylla  L  i  n  n  .  Asia 

trop. 


278  Dioscorea  rupicolaK  u  n  t  h.  A- 

frica  austr. 

279  sinuata  Veli.  Brasilia. 

280  villosa  L  i  n  n.  Am.  bor. 

281  Tamaus  communis  L  i  n  n. 

Europa,   Asia,  Africa  me- 
dit. 


Grairjlrjaceae. 


282  Aegopon  pusillus  B  e  a  u  v. 
America    trop. 

283Agropyrum  *junceum  Beau  v. 
Europa  medit.  et  merid., 
Caucasus,  Africa  bor. 

284  obtusiflorum  R.  et  S.  Ba- 

tav. 

285  villosum  T  h  o  r.  Europa. 

286  Agrostis  alba  L  i  n  n.  Europa, 

Asia. 

287  elegans  T  h  o  r.  Europa. 

288  Mustaphae  Sten  d.Afr.  bor. 

289  nebulosa  B  o  i  s  s.  Hispania. 

290  olivetorum  G  r  e  n.  G  o  d  r. 

Gallia. 

291  *verticillata  Vili.  Europa. 

292  Aii'a  caryophyllea  L  i  n  n.Eur. 

med.  et  aust.,  Africa  bor., 
Abyss.,  Prom.  b.  Spei, 
Amer.  (n.). 

293  — *var.  Cupaniana  (Guss'. 

Gallia,  Italia. 

294  intermedia  G  u  s  s.  Europa. 

295  Airopsis  agrostidea   DO.  Eu- 

ropa austr. 

296  Alopecurus  brachystachys 

B  i  e  b.  Sibiria. 

297  castellanus  B  o  i  s  s.  et 

R  e  u  t.  Hispan. 

298  Ampelopesmos  *  tenax  L  k. 

lìeg.  med.  occ.   Africa 
bor. 

299  Ammophila  *  arundinacea 

H  o  s  t.  Europa,  Am.  bor. 


8  — 


300Andropogon*distachyonL  inn. 
Reg.  medit. 

301  Ischaenum  L  i  n  n.  Geront. 

302  *panormitanus  Pari.  Si- 

cilia. 
30B     strictus  R  o  x  b.  Asia  trop. 

304  Toi-reyaniis  Sten  d.Am.bor. 

305  Anthistiria    gigantea    C  av  . 

Ins.  Louzon. 

306  Anthoxanthum  gracile  B  i  v. 

Reg.  medit. 

307  *odoratuin  L  i  n  n.   Europa, 

Asia,   Africa  trop. 

308  *ovatum  Lag.  Sicilia,  Lu- 

sit.,  Hisp. 

309  Puelli  Lee.  et  Lamot.  Eu- 

ropa. 

310  Apera  Spica-venti  B  e  a  u  v. 

Europa,  Oriens. 
811  Arrhenantherum  bulbosum 

Presi.  Europ. 
312  Arundinaria  Simoni  R  i  v. 

China. 
3l3Arundinella  nepalensis  T  r  i  n. 

India  or. 

314  Arundo  *Donax  L  i  n  n.  Reg. 

medit. 

315  — var.  fol.  variegatis  H  o  r  t. 
3iG     *Pliniana  Tur  r.  var.  mau- 

ritanica  (Desf.l  Sicilia, 
Baetica,  Africa  ber. 

317  Asperella  Hystrix  H  u  m  b. 

Oriens. 

318  Avena  barbata  B  r  o  t.  Reg. 

medit.,  Asia  min., Arabia. 
3:^0     brevis  Roth.  Europa. 

321  *fatua  L  i  n  n.  Europa  med. 

et  australis,  Africa  bor  , 
Abyss.  et  Proni,  b.  Spei, 
America  (n.). 

322  montana  V  i  1  1.  Mont.  Pyr. 

323  nuda  L  i  n  n.  Europa  austr. 

324  orientalis  S  e  h  r  e  b.  Europa 

austr. 

325  plaiiiculmis  S  e  li  r  a  d.  Eur., 

Asia  bor. 

326  pubescens  H  u  d  s.  Europ., 

As.  bor. 


327  Avena  sativa  L  i  n  n.  (Cult.). 

328  *sterilis  L  i  n  n.  Reg. medit. 

329  Boissiera  pumilio  S  t  a  p  f . 

Persia. 

330  Boutelona  bromoides  Lag. 

Mexico. 

331  Brachypodium  *  distachyum 

R.  et  S.  Europa  merid. 
et  medit,,  Abyssinia,  Aff- 
ghanistan. 

332  *pinnatum  B  e  a  u  v.  Reg. 

medit. 

333  ramosum   R.  et  S.  var. 

Boissierii  (N  y  m.).  Hi- 
spania. 

334  *sylvaticum  B  e  a  u  v.  Eur., 

Oriens. 

335  Briza  geniculata  T  h  u  n  b. 

Africa  austr. 

336  gracilis  Ho  r  t.  Kew.  (Bull. 

1892j. 

337  *maxima  L  i  n  n  .  Europa 

merid..  Africa,  Asia  occ, 
Australia. 

338  —var.  rufa  S  t  e  u  d. 

339  media  L  i  n  n.  Europa  med. 

et  merid.,  Asia  med.  et 
Sibiria. 

340  *minor  L  i  n  n  .    Orbis  ve- 

tus. 

3U     adoensis  H  o  e  h  s  t.  Abj's- 
sinia. 

342  Bromus  arvensis  Linn.  Eu- 
ropa,  Asia  occ. 

348     brachystachys    H  o  r  n  .    O- 
riens,  Egypt. 

344  condensatus  Hack.  Europa. 

345  *macrostachys  D  e  s  f .  Euro- 

pa  merid. 

346  *"madritensis  Linn.  Reg. 

medit. 

347  *maximus  D  e  s  f .  Europa 

merid.    var.  (ìussonii 
(Pari.).  Reg.  medit.  or. 

348  *mollis  L  inn.    Europa 

omn.,  Asia  occ.  Africa 
bor. 

349  purgans  L  i  n  n.  Amer.  bor. 


—  9  — 


350  Bromus  racemosus  L  i  n  n. 

Californ. 

351  *rubens  L  i  n  n.  Reg.  medit. 

352  *scoparius  L  i  n  n.  Europa 

austr. 

353  secalinus  L  i  n  n.  Reg.  me- 

dit., Asia  bor. 

354  squarrosus  L  i  n  n.  Europa 

austr.,  Asia  ecc.,   Africa- 
bor. 

355  *tectorum  L  i  n  n.    Europa, 

Oriens,   Asia  bor. 
356Chaeturus  fasciculatus  L  i  n  n. 

Hispan. 
857  Cenchrus  tribuloides  L  in  n. 

America  bor. 

358  Chi  ori  s  Gayana  K  u  n  t  h.  A- 

frica  trop. 

359  disticophylla  Lag.    Am. 

austr. 

360  meccana  H  o  e  h  s  t.  Arabia. 
5()1     petraea  S  w  .  Reg.  trop. 

362  polystacliya  S.  W.  Am. austr. 

363  radiata  S.  W.    Amer.  austr. 

364  submutica  H.  B.  K.  Mexico. 

365  Chloridopsis  Blanchardiana 

H  o  r  t.  Tabor. 

366  Coix  arundinacea  N  e  e  s.  Am. 

austr. 

367  ■"  Lacryrna    L  i  n  n  .     Sicil. 

Ind. 

368  Cornucopia  cucullatumL  i  nn. 

Asia  min. 

369  Corynephorus   canescens 

B  e  a  u  V.  Europ.  austr. 

370  Crypsis  aculeata  A  i  t.  Geront. 

trop. 

371  schoenoides  L  a  m.  Europa 

merid. 

372  Cynodon  Dactylon  P  e  r  s.  Co- 

smop. 

373  Dactylis    Aschersoniana 

S  e  h  r  a  d.  Oriens. 

374  *glomerata  L  i  n  n.  Europa 

omn. 

375  Danthonia  airoides  N  e  e  s. 

Africa  austr. 


376  Deraazeria  *lol iacea  N  y  m. 

Insul.  Balear. 

377  *sicula  D  u  m.    Europa. 

378  Deschampsia  caespitosa  X)  e- 

a  u  V.  Europa,  Asia,  Ta- 
smania, America. 

379  juncea  B  e  a  u  v.  Europa, 

America  bor. 

380  Deyeuxia  viridis  P  h  i  1.    Me- 

xico, Chili. 

381  Diarrhena   mexicana    H  o  r  t. 

382  japonica  H  o  r  t. 

383  Digitaria  sanguinalis  W  i  g  g. 

Europa. 

384  *Echinaria  capitata  D  e  s  f . 

Reg.  medit. 

385  Eleusine  coracana  G  a  e  r  t  n. 

Aegypt.,  Ind.  or.,  Am. 

386  Figarei   H  o  r  t. 

387  incana  H  o  r  t. 

388  indica  Gaertn.  Cosmop. 

trop.  et  subtrop. 

389  uligostachyaL  i  n  k. Brasilia. 

390  rigida  S  p  r  e  n  g.  Hab.  ? 

391  Tocussa  F  r  e  s.  Abyssinia. 

392  tristachya  S  e  h  r  a  n  k.  Reg. 

Argent. 

393  Eragrostis  abyssinica  Link. 

Abyssin. 

394  amabilis  W  i  g  h  t  .  India 

or. 

395  Barrelieri  D  e  s  f .  Europa 

merid. 

396  caroliniana  S  e  r  i  b  n.Amer. 

bor. 

397  megastachya  Link.  Reg. 

medit.  cosmop. 

398  poeoides  B  e  a  u  v.  Reg. 

medit. 

399  peruviana  J  a  e  q.  Pecuv. 

400  senegalensis  N  e  e  s.  Africa 

trop. 

401  Erianthus*RavennaeB  e  a  u  v. 

Reg.  medit.,  Asia  occ. 
Africa  bor.,  Jamaica. 

402  — var.  Maddeni  H  o  r  t. 

403  — var.  violacea  H  o  r  t. 


10 


404Festuca  ampia  H  a  e  k.Hispan. 

405  andicola  H  a  ck.  Am.  merid. 

406  *ciliata  P  e  r  s.    Europa,  O- 

riens. 

407  dertoniensisA  s  e  he  rs.Reg. 

medit. 
■408     elatior  L  i  n  n.  Europa,  Asia 
bor. 

409  gigantea  V  i  1  1.  Europa,  Asia 

410  laxa  H  o  r  t.  Alpes  austr. 

or. 

411  ligustica  B  e  r  t.  Italia. 

412  ovina  L  i  n  n.  Reg.  temp. 

et  arct. 

413  *rigida  K  u  n  t  li.  Europa 

austr.,  Afr.  bor. 

414  spadicea  L  i  n  n.  Europa 

austr.,  Reg.    Himal. 

41 5  spectabilis  Jan.  Italia  sept. , 

Tyrolia,  Austr.  or. 

415  tenuiflora  S  e  h  r  a  d.   Reg. 

niedit. 

416  uniglumis  D  u  m.  Europa. 

417  vivipara  S  m.  Reg.  med. 
418Gynerium  argenteum  N.  ab 

E.  Brasilia. 

419  Heteropogon  *hirtus  P  e  r  s. 

Europa  omnis,  Afr.  bor. 
trop.  et  austr.,  As.  or., 
America. 
420Holcus  *lanatus  Ìj  i  n  n.IIisp., 
Lusit. 

421  mollis  L  i  n  n.  Europa. 

422  Hordeum  distichon  L  i  n  n. 

iCult."). 

423  bulbosum  L  inn.  Reg.  me- 

dit., Oriens. 

424  ''maritimum  W  i  t  li. Europa, 

Africa  bor.,  Oriens. 

425  *murinum  L  i  n  n.  Europa 

bor.   temp. 

420  nodosum  Linn.  Reg.  bor. 

temp. 

427  vulgare  L  i  n  n.   \Culta). 

428  — var.   nigrum  W  i  1  1  d. 

429  —var.    pallidum  A  u  e  t. 

430  — var.  Todari  B  o  rz  i. 

431  — var.   trifurcatum  J  a  e  q. 


432  Hordeum  Zeocriton  L  i  n  n. 

(Cult.i. 

433  Koeleria  phleoides  W  i  1  1  d. 

Syria. 
434Lagurus*ovatus  L  i  n  n.Eui-op. 
austr..  Africa  bor. 

435  Lamarkia  *aurea  M  n  e  h.  Eu- 

ropa austr.,    Abyss..  Ca- 
lifornia. 

436  Leersia  oryzoides  S  w.  Am- 

phig. 

437  Lepturus  *incurvatus  T  r  i  n. 

Reg.  bor.  austr. 

438  Lolium  canadensis  M  i  e  h  x. 

Am.   bor. 

439  multiflorum  L  a  m.  Gallia. 

440  *pereune  Linn.  Europa, 

Asia,  America. 

441  temuletuin  Linn.  Europa, 

Asia,  America,  Mova  Hol- 
landa. 

442  Lygeum  Spartum  L  o  e  f  f  1. 

Reg.  medit.  occ. 

443  Melica  altissima  Linn.  Eu- 

ropa austr.,  Asia  bor. 

444  *ciliata  Linn.  Europa,  Asia 

extratr.  occ,  Afr.  bor. 

445  minuta  Linn.    Europ.  au- 

str. 

446  Michelaria  bromoides   D  u  m, 

Gallia. 
447Miscanthus  sinen.sisA  n  d  e  r  s. 
China,  Japonia,  etc. 

448  —var.  fol.  variegatis. 

449  -  var.  fol.  zebrinis. 

450  Monerma  cilindrica  Ca  s  s. 

Gallia. 

451  Muhlebergia  alpestris  T  ri  n. 

Sibiria. 

452  gymnost^'la  N  e  e  s.  ex  h. 

Vratisl. 

453  Nassella  trichotoma  H  o  r  t. 

454  Oryza  sativa  Linn.  Italia 

(eulta),  Asia,  America,  A- 
frica. 


—  11  — 


455  On'zopsis  *miliacea  L  i  n  n. 

var.  Thomasii  (D  u  b  y). 
Corsica,   Sicilia,  Italia, 
Graecia. 

456  paradoxa  N  u  t  t.  Europa. 

457  Paniciim  bulbosum  H.  B.  K. 

Mexico. 
558     coloratum  L  i  n  n.  Africa 
bor.,  Austr.,    America 
sept. 

459  *compressuin  B  i  v.    Sicilia. 

460  maximum  J  a  e  q.  Geront, 

trop. 
46L     plicatum  L  a  m.  Ind.  or  , Ins. 
Mascar. 

462  repens  L  i  n  n  .  Reg.  Calid. 

463  Paspalum  dilatatum  P  o  i  r. 

Brasilia. 

464  Pennisetum  compressum  R. 

B  r.  Ind.  or.,  N.  Holl., 
Pr.  b.  Spei. 

465  latifolium  S  p  r.  Reg.  Arg. 

466  longistylumll  o  e  h  s  t.Ab^'s- 

sinia. 

467  macrurum  T  r  i  n.  Prom.  b. 

Spei. 

468  spicatum  R  o  e  m  .    Reg. 

trop. 
46iJ  Phalaris  *caerule:*censD  e  s  f . 
Reg.  medit. 

470  minor  R  e  t  z.  Graecia,  O- 

riens. 

471  *tuberosa  L  i  n  n.   Reg.  me- 

dit. 

472  Phleum  asperum  J  a  e  q.   Eu- 

ropa, Oriens. 
47i?Phragmites  communis  L  i  n  n. 

Europa,  Asia,    America, 

Nova  Holl. 
374  Poa  abyssinica  J  a  e  q.  Abys- 

sinia. 

475  *annua  L  i  n  n.  Cosmop. 

476  Chaixi  Vili.  Europa,  Cauc. 

477  Polypogon  monspeliensis 

D  e  s  f .  Europa  austr., 
Afr.   bor.  austr..   Chili. 


478Rottboellia*fasciculata  H  e  k  1. 
Reg.  medit.,  Africa  or.  et 
capensis,  America  trop. 
et  subtr. 

479  Secale  cereale  L  i  n  n.  Oriens. 

480  Setaria  frumentacea  H  o  r  t. 

481  gracllis  H.  B.  K.  Nov.  Gra- 

nat. 

482  japonica  P  y  n  a  e  r  t.  Ja- 

pon. 

483  italica  B  e  a  u  v.  Reg.  trop. 

et  subtrop.   (Culta). 

484  longiseta  B  e  a  u  v.   Africa 

trop. 

485  macrostachyaH.B.K.  Austr. 

trop. 
4!56     purpurascens  H.  B.  K.    Co- 
smop. 

487  *verticillata  B  e  a  u  v.    Co- 

smop. 

488  Sorghum  halepense  P  e  r  s. 

Reg.  calid. 

489  vulgare  P  e  r  s.  Reg.  trop. 

et  subtrop  (cult.pl  var.). 

490  —var.  cernuum  W  i  1  1.  ex 

Massaua. 

491  Sporobolus  indicus  R.  B  r  o  w. 

Austral. 
492Stenotaphrum  glabrumT  r  i  n. 
Littor.   Trop. 

493  Stipa  Calamagrostis  W  h  1  b  g. 

Europa  austr. 

494  gigantea  Link.  Lusitania. 

495  papposa  N.  ab  E.    Montevi- 

deo. 

496  pennata  L  i  n  n.  Europa. 

497  *tortilis  D  e  s  f .  Europa. 

austr.,  Afr,  bor.,  Prom.b. 
Spei. 

498  Tricholaena  rosea  N  e  e  s.  A- 

frica  austr. 

499  Triodia  pulchella  H.  B.  K. 

Mexico. 

500Tripsacum  dactjdoidesL  i  n  n. 
Am.  sept. 

501  Trisetum  pratense  P  e  r  s.  Eu- 
ropa. 


««> 


—  12  — 


502  Triticum  abyssinicumS  t  e u d. 

Abyssinia. 

503  Aucheri  Pari.  Italia. 

504  bicorne  F  o  r  s  k.  Aegypt., 

Syria. 

505  *cylindricum  Ces.  Pass,  et 

G  i  b.  Europa. 

506  dicoccum  S  e  h  r  a  n  k.  Eu- 

ropa. 

507  macrachaetus  Rie  ht.Gallia 

merid. 

508  monococcum  L  i  n  n.  Taur. 

Cauc. 
5()9     *ovatum  R  a  s  p.  Reg.  medit. 

510  polonicum  L  i  n  n,  (Cult). 

511  Spelta  L  i  nn.   (Cult.). 

512  speltoides  H  o  r  t. 

513  triticoides  H  o  r  t. 

514  *ventricosum  Ces.  Pass. 

et  G  i  b.  Europa. 

515  *villosum  B  e  a  u  V.  Europa 

austr.,  Asia  or.,  etc. 
51G     vulgare  Vili.  (Cult.). 

517  var.  compactum  iH  o  s  t.). 

518  -  var.  durum  (Desf.  ). 

519  — var.  turgidum  (L  i  n  n.). 

520  Urachne  parv'rio.'a  T  r  i  n. 

Europa  austr.,  Sibiria. 

521  Zea  Ma^^s  L  i  n  n.  Paraguay. 

ubicumque  eulta. 

522  —var.  cryptosperma 

(  R  o  n  a  f .  ) . 

523  — var.  foveolata  (H  o  r  t.). 

524  —var,  oryzoides  (Hort.). 

525  — var.  rubra  (H  o  r  t.). 

526  — var.  saccharata  i^Hort.ì. 

527  — var.  translucens  (H  o  r  t.j. 


Maerpocloraceae. 


528  Liriope  Jaburan  L  o  d  d.    Ja- 

ponia. 
5j9     spicata  L  o  u  r.    China,  Co- 

chinchina. 


530  Liriope  spicata  var.  fol.  aureo- 

marginatis. 
53lOphiopogon  intermediumDon. 

Nepal. 
532    japonicus  K  e  r .  Japonia, 

China,  Himalaya. 
533Sanseviera  guineensisAV  i  1 1  d. 

Guinea,      Abyssinia, 

Yemen. 
534     zeylanica  W  i  1 1  d  .  Zeylan. 


Iridaceae. 


535  Antholyza  aethiopica  Lin  n. 

Prom.  b.  Spei. 

536  —var.  pi-aealta  (Del.  in  Re- 

do u  t  è). 

537  *bicolor  Gas  par.  Prom.  b. 

Spei,  sed  nunc  apud  nos 
indigenata. 

538  Babiana  angustifolia  Sweet. 

Africa  austr. 

539  punctata  K  1  a  t  t.  Prom.   b. 

Spei. 

540  rubro-cyanea  K  e  r-G  a  w  1. 

Prom.  b.  Spei. 

541  stricta  Ker-Gawl.  Prom. 

b.  Spei. 

542  — var.  albifiora  Hort. 

543  — var.  purpurea  Hort. 

544  Crocus  sativus  L  i  n  n.  Prom. 

b.  Spei. 

545  vitellinus  W  a  h  1  e  m  b. 

Syria. 
546Freesia  refracta  K  1  a  t  t.Prom. 
b.    Spei. 

547  — var.  albifiora  Hort. 

548  —var.  odorata  E  e  k  1. 

549  Gladiolus  b3"zanthinus  M  i  1 1. 

Reg.  medit. 

550  Colvilli  S  w  e  e  t.  Hab  ? 

551  gandavensis  V.  H  o  u  t  t. 

Hybr. 

552  ramosus  P  a  x  t.  Hybr. 


13  — 


553  Gladiolus  *segetum  K  e  r  - 

G  a  w  ].  Reg.  medit. 

554  tristis  Linn.  Prom.  b.  Spei. 

555  Homeria  collina  Ve  nt.  Prom. 

b.  Spei. 
55G     — var.  ochroleuca  S  a  1  i  s  b. 

557  Iris  *a]ata  P  o  i  r.  Europa 

austr.,  Afr.  ber. 

558  caucasica  Hoffm.  Reg. 

Oaucas. 

559  dichotoma  Pali.  Dahuria. 

560  foetidissima  L  i  n  n.  Europa 

centr.  et  merid.,  As.  occ, 
Ins.  Fortunatae. 

561  neglecta  Pari.  Hab  ? 

562  pallida  Lam.  Europa  me- 

rid.,  Oriens. 
56;ì     pseudo-Acorus  Linn.  Eu- 
ropa tota,  Syria,   Africa 
bor. 

564  pumila  L  i  n  n.  Europa, 

Asia  bor. 

565  *sicula  T  o  d.  (Moraea  sicula 

T  o  d.)  Sicilia. 

566  sisyrinchium  Ker.    Sicilia. 

567  virginica  L  i  n  n.  America 

bor. 

568  *Xipbium  L  i  n  n.    Algeria, 

Hisp.,   Sicilia,  Italia. 

569  Ixia  maculata  Linn.  Prom. 

b.   Spei. 

570  paniculata  D  e  1  a  r  .  Pi-om. 

b.  Spei. 

571  scariosa  T  h  u  n  b.   Africa 

austr. 

572  — var.  atropurpurea  H  o  r  t. 

573  Lapeirousea  cruenta  L  n  d  1. 

Prom.  b.   Spei. 

574  juncea  P  o  u  r.  Prom.    b. 

Spei. 

575  Libertia  formosa  R.   G  r  a  h. 

Chili. 

576  Melasphaerula  gramineaK  e  r. 

Prom.  b.  Spei. 

577  Moraea  irioides  Linn.    Afr. 

austr. 


578  Romulea  *Bulbocodium  S.  et 

M.  Reg.  medit.,  Gallia 
occ,   Asia  min.,  Algeria. 

579  candida  T  e  n  .  Prom.   b. 

Spei. 

580  Columnae  S  e  b.  et  M  a  u  r. 

Reg.  medit. 

581  cruciata  E  e  k  I.  Prom.  b. 

Spei. 

ligustica  Pari.  Italia. 

*Linaresii  Pari.    Ital., 
Graecia. 

longifolia  B  a  k     Africa  au- 
str. 

purpurascens  T  e  n.Reg.  me- 
dit. 

ramiflora  T  e  n  .  Reg.  med. 


582 
583 

584 

585 

586 

587  rosea  Eckl.  Prom.b.  Spei. 

588  Sisyrinchium  californicum 

D  r  y  a  n  d    California. 

589  Sparaxis  bulbifera  Ker.   (pi. 

var.).  Prom.  b.  Spei. 
grandiflora  Ker.  (pi.   var.). 

Prom.   b.   Spei. 
tricolor  K  e  r.   (pl.   var.). 

Prom.  b.  Spei. 
592  Tritonia  croca  ta  Ker.   (pl. 

var.).  Prom.  b.  Spei. 
deusta  Ker-Gawl.  Prom." 

b.    Spei. 
fenestrata  Ker-Gawl. 

Prom.  b.  Spei. 


JU.t7caceae. 


595  Juncus  *acutus  Linn.   Eu- 

ropa, Africa  bor. 

596  *Fontanesii  G  a  y.  Gallia 

merid.,  Barbarla,  Italia 
(Sard.,   Sicilia). 

597  glaucus  E  h  r  h.  Europa. 

598  lamprocarpus  E  h  r  h.  Reg. 

bor.  et  ti'op. 


590 


591 


593 


594 


—  14    - 


599  Juncus  sabulosus  F  o  r  s  k. 
Reg.  medit. 

GOO     supinus  M  o  e  n  e  h  .    Eu- 
ropa. 

601  Luzula  nivea  D  C  .  Europa 
media. 

602Prionium  PalmitaM  e  y.Prom. 
b.  Spei. 


J(ir)caàif7aceae. 


603  Triglochin  *laxiflorum  G  u  s  s. 
Sicilia,  Corsica. 


Liliaceae. 


604  Agrospyra  asphodeloides 

W  e  1  w.  Prom.    b.  Spei. 

605  Agapanthus  umbellatus 

L'H  e  r  i  t.  Prora.  ì).  Spei. 

606  — var.  albitiorus  H  o  r  t. 

607  Albuca  altissima  J  acq  Prom. 

b.  Spei. 

608  —var.  cornuta  (D.C  ). 

609  aurea  Jacc].  Prora,  b.  Spei. 

610  lastigiata  Dry  and.  Proni. 

b.  Spei. 

611  tenuifolia  B  a  k.  Afr.  austr. 

612  Alliura  ArapeloprasumL  i  h  n. 

Europa  austr.,  Africa 
bor.,  Oriens. 

613  arvense  G  u  s  s.  Ital.  me- 

rid. 

614  canadeuse  Linn.   Ara.  bor. 

615  carinatura  L  i  n  n.  Europa. 

616  Cepa  Linn. 

617  cliamaemoly  Linn.  Heg. 

medit. 

618  cilicicum  B  o  i  s  s.  Asia  min. 


Allium  fistulosum  L  i  n  n.  Si 
biria. 
globosum  Bieb.  Eur.  au- 
str., Reg.  Cauc,   Sil)ir. 
neapolitanum  C  y  r.  Reg. 

medit. 
nigrum  Linn.  Reg.  raedit. 
oleraceum  Linn.  Eui'opa. 
Pallasii  M  u  r  r.  Sibiria. 
roseum  "L  i  n  n.  Reg.  medit. 
rotundum  Linn.  Asia  min. 

Europa. 
*subhirsutum  Linn.    Eur. 

austr.  Africa  bor. 
triquetrura  Linn.   Europa 

et  Africa  bor. 
*vernaleT  i  n. Europa  austr, , 
Asia  min. 
Aloe  abyssinica  L  a  m.  Abys- 
synia. 
arborescens  M  i  1  1.  Prom. 

b.   Spei. 
Bauraiei  E  n  g  1.  Prom.  b. 

Spei. 
bamangwatensis  S  e  h  o  e  n  1 . 

Prom.  b.  Spei. 
Borziana  A.  T  e  r  r.    Abys- 

sinia. 
brevifolia  H  a  w.  Prom.  b. 

Spei. 
caesia  S  a  1  -  D  y  e  k.   Prora. 

b.  Spei. 
cyauea  H  o  r  t. 
echinata  W  i  1  1  d.  Prora,  b. 

Spei. 
elegans  T  o  d.  Hab  ? 
ferox  Mill.  Piom.  b.  Spei. 
frutescens  S  a  1  m  -  D  y  e  k. 

Prom.  b.  Spei. 
Greenii  B  a  k.  Prora,  b.  Spei. 
heteracantha  B  a  k.  Prom. 
b.  Spei. 

644  humilis  H  a  w  .  Prom.  b. 

Spei. 

645  incurva  H  a  w  .  Prom.  b. 

Spei. 

646  latifolia  H  a  w.  Prom.  b. 

Spei. 


619 

620 

621 

622 
623 
624 
625 
626 

627 

628 

629 

630 

631 

632 

633 

634 

635 

636 

637 
63-J 

6:J9 
640 
641 

642 
643 


15  - 


647  Aloe  macrocarpa  T  o  d.   H. 

Pan. 

648  obscura  M  i  1  1  .  Prom.  b. 

Spei. 

649  var.  intermedia  H  o  r  t. 

650  — var.  maculata  D  e  s  f. 

651  —var.  pietà  T  h  n  b  g. 

652  Piixii  T  e  r  r.  fi  1.  Hort.  Pan. 

653  percrassa  Tod.  Hort.  Pan. 

654  Saponaria  Haw.  Prom.  b. 

Spei. 

655  Schimperi  Tod.  Abyssin. 

656  soccatrina  D.O.  Prom.  b. 

Spei. 

657  striata  Haw.   Prom.  b. 

Spei. 

658  sulcataS  al  m.  Prom. b.  Spei. 

659  supralaevis  H  a  w.  Prom.  b. 

Spei. 

660  Todari  B  orzi.  Hort.  Pan. 

661  Ucriae  T  e  r  r.  f.  H.  Pan. 

662  umbellata  D.  C.  Prom.  b. 

Spei. 

663  variegata  L  i  n  n.  Prom.  b. 

Spei. 

664  Varvari  B  o  r  z  i,  Hort.  Pan- 

665  virens  Haw.    Prom.    b. 

Spei. 

666  Aprica  concinnaH  o  r  t.Prom. 

b.  Spei. 

667  spiralis  Baker.    Prom.  b. 

Spei. 

668  Arthropodiura  paniculatum 

R.  B  r.  Australia. 

669  Asparagus  *acutifoliusL  i  n  n. 

Reg.   medit. 

670  *albus  L  i  n  n.  Reg.  medit. 

occ. 

671  falcatus  L  i  n  u  .  Prom.  b. 

Spei. 

672  medeoloides  T  li  n  b  g.Prom. 

b.  Spei. 
073     *officinalis  L  i  n  n.  Europa 
merid.  et  media,  Asia, 
Africa  bor. 

674  palmatus  Hort. 

675  Sprengeri  R  e  g  e  1  .   Hort. 

Damm. 


676  Asphodeline  *lntea  R  e  h  b. 

Reg.  medit.  or.,  Algeria. 

677  Asphodelus  *fistulosusL  i  n  n. 

Reg.   medit. 

678  *microcarpus  V  i  v.  Reg.  me- 

dit., Ins.  Canariae. 

679  — var.  ramosus  Linn.  Eu- 

ropa austr. 

680  Bloomeria  gracilis  B  o  r  z  i, 

Hort.  Pan. 

681  Brodiaea  congesta  S.  Wa  t  s. 

America  bor.  occ. 

682  capitellata  Hort. 

683  laxa  S.  W  a  t  s.  America 

bor.  occ. 

684  peduncularis  S.  Wat  s.  Ca- 

lifornia. 

685  pizynthina  S.  W  a  t  s.  Ca- 

lifornia. 

686  Bulbine  annua  W  i  11  d.  A- 

frica  austr. 

687  aloides  W  i  li  d.  Prom.  b. 

Spei. 
688Bulbinopsis  semibarbata  B  o  r- 
z  1,  Nova  Holl. 

689  Calliproa  albida  B  o  r  z  i,  N. 

Holl. 

690  Camassia  Fraseri  T  o  r  r.  A- 

merica  bor.  oc. 
691Chloropliytum  nepalenseB  ak. 
Reg.  Himal. 

692  -  var.  fol.  variegatis.H  o  r  t. 

693  Markayanum  Hort.  Hab  ? 

694  Steraergianum  S  t  e  u  d.  A- 

frica  austr. 

695  Colchicum*autumnale  Linn. 

Europa. 
69(5     *Bertoloni  S  t  e  v.  Europa. 

697  Convallaria  majalis  Linn. 

Europa,  Asia,  Am.  bor. 

698  Cordyline  dracaenoides  K  u  n- 

t  li.  Brasil. 

699  Cooperi  Hort. 

700  stricta  E  n  d  1.  Australia. 

701  terminalis  K  tli.  Asia  trop., 

A  u  strai . 


—  16 


702  Danae  Laurus  Medie.  Grae- 

cia,  As.  min.,  Persia,  etc. 

703  Dasylirion  glaucophyllum 

Hook.   Messico. 

704  Dianella  coerulea  S  i  m.  var. 

graminifolia  (K  t  h.)  Ta- 
smania. 

705  Dianella  laevis  Hook    Au- 

stralia. 

706  nemorata  L  a  m.  Asia  et  Au- 

stralia trop. 

707  Dracaena  Draco  L  i  n  n  .  Ind. 

or.,  Ins.  Canar. 

708  —var.  spectabilis  H  o  r  t. 

P  an. 

709  Dipcadi  Erythraeum  W  e  b 

Arabia,  Egypt. 
710Drimia  elata  J  a  e  q.    Prom. 
b.  Spai. 

711  Ecbeandia  eleuterandra  C. 

K  o  e  h.  Mexico. 

712  Eucomis  punctata  Alt.  Prom. 

b.  Spei. 

713  Eustrephus  latifolius  R.  B  r. 

Nov.  Hollanda. 

714  Gasteria  acinacifolia  H  a  w. 

Prom.  b.  Spei. 

715  —var.  dexstrorsa  H  o  r  t. 

716  var.  venusta  H  a  w. 

717  brachiphylla  H  a  w.  Prom. 

b.  Spei. 

718  carinata  D  u  va  1.  Prom.  b. 

Spei. 

719  decipiens  H  a  w.  Prom.  b. 

Spei. 

720  intermedia  H  a  w.  Pi'om.  b. 

Spei. 

721  multipunctata  Hort    Hab? 

722  obtusifolia  Haw.  Prom.  b. 

Spei. 

723  scaberrima  H  a  w.  Prom.  b. 

Spei. 

724  subnigricans  Haw.  Prom. 

b.   Spei. 

725  ti'igona  Haw.    Prom.   b. 

Spei. 

726  verrucosa  D  u  v  a  1.  Pi-om.  b. 

Spei. 


727Gasteria  vittata  Salm.-Dyck. 
Prom.  b.  Spei. 

728  Geitonoplesium  cymosum    A. 

G  u  n  n  .  Australia,  Ins. 
Pacif. 

729  Hawortbia  attenuata  H  a  w. 

Prom.  b.  Spei. 

730  —var.  clariperla  (H  a  w.ì. 

731  coarctata  Haw.   Prom.  b. 

Spei. 

732  cymbiformis  D  u  va  1.  Prom. 

b.   Spei. 

733  fasciata  Haw.  Prom.  b. 

Spei. 

734  foliosa  H  a  w.  Pi-om.  b.  Spei. 

735  hj^brida  Haw.    Prom.  b. 

Spei. 

736  Krausei  Baker.  Prom.  b. 

Spei. 

737  margaritifera  H  a  w    Prom. 

b.  Spei. 

738  —var.  granata  (Haw.). 

739  — var.  semimargaritifera 

(H  a  w.). 

740  parva  H  a  w.  Prom.  b.  Spei. 

741  Radula  Haw.    Prom.    b. 

Spei. 

742  Reinwardtii  Haw.  Prom.  b. 

Spei. 

743  rigida  H  a  w.  Prom.  b.  Spei. 

744  rugosa  B  a  k.  Prom.  b.  Spei. 

745  subfasciata  Baker.   Prom. 

b.  Spei. 

746  subulata  H  a  w  .    Prom.    b. 

Spei. 

747  tessellata  Haw.    Prom.  b. 

Spei. 

748  Hemerocallis  Dumortìeri 

M  0  r  r.  Japon. 

749  hybrida  Hort.  v.  auran- 

tiaca  Hort.   Lorenz. 

750  Hyacinthus  amethystinus 

L  i  n  n.  Hisp.,  Gallia  me- 
rid.,  Croatia,   Bosnia. 

751  —var.  albitìorus  Hort. 

752  *dubius  G  u  s  s.  Italia,   Si- 

cilia, Daini.,   (Jraecia, 
Creta,  Africa  bor. 


—  17 


753  Hyacinthus  operculatus  L  a- 

p  e  y  r.  Reg.  med.,  Cy- 
pros. 

754  orientalis  L  i  n  n.  Reg.  me- 

dit. 

755  *romaniis  L  i  n  n.  Reg.  me- 

dit.,   Cypros. 

756  spicatus  S  i  e  b.  et  S  m  i  t. 

Graecia. 

757  Webbianus  N  y  m.  Italia. 

758  Kniphotìa  aloides  M  n  e  b  . 

Prom.  b.  Spei. 

759  Lachenalia  Camini  L  e  i  e  h  1 1. 

Hab? 

760  contaminata  A  i  t.  Prom.  b. 

Spei. 

761  hyacinthoides  J  a  e  q.  Prom. 

b.  Spei. 

762  isopetala  J  a  e  q.   Prom.  b. 

Spei. 

763  orchioides  A  i  t  .  Prom.  b. 

Spei. 

764  pendula  S  o  1  a  n  d.  Prom.  b. 

Spei. 

765  regeliana  S  p  r  e  n  g.  Hybr. 

766  tricolor  J  a  e  q.  Prom.  b. 

Spei. 

767  —  var.     fol.     immaculatis 

H  o  r  t. 

768  Lilium  longittorum  E  n  b  g  . 

Japon,   China. 

769  chalcedoniciim  L  i  n  n.  Kar- 

miol. 

770  Massonia  angustifolia  L  i  n  n. 

fil.   Prom.   b.   Spei. 

771  Metonica  Flaniii  L  o  u  d  . 

Prom.   b.   Spei. 
772 Milla  unifiora  R.  G  r  a  h.  Reg. 
Argentina. 

773  —  var.  conspicua  B  a  k  e  r. 

774  — var.  violacea  K  u  n  t  h. 

775  Mascari  albovirens   (Botryan- 

thus  albovirens  T  o  d  . 
N.  gen.  72).   H.  Pan. 

776  Argaei  H  o  r  t.  Gì  aecia  V 

777  botryoides  M  i  1  1.  Europa, 

Oriens. 


778  Mascari  breviscapum  T  o  d. 

H.  Pan. 

779  comosum   M  i  1  1  .    Europa 

merid.,  Africa  borealis, 
Asia  occ. 

780  dilutum  B  ak.  Hab? 

781  graecum  B  o  i  s  s  .  Graecia. 

782  neglectum  G  u  s  s.  Europa 

merid.,  Africa  bor.,  Asia 
min. 

783  pallens  F  i  s  e  h.   Reg.  Cauc. 

784  racemosum  M  i  1  1 .   Byzan- 

tium,  Asia  min. 

785  — var.  commutatum  H  o  r  t. 

786  Szowitzianum  K  a  k  e  r.  Per- 

sia, Reg.  Cauc.  - 

787  vulvaris  H  o  r  t. 

788  Nolina  recurvata  H  e  m  s  1. 

Mexico,  Gallia  merid., 
America,   Africa. 

789  Nothoscordum  fragrans  B  t  h. 

America,  Africa. 

790  Ornithogalum  caudatum 

J  a  e  q.  Prom.  b.  Spei. 

791  comosum  L  i  n  n.   Europa 

m.edit.   or. 

792  —var.  contortum  (Ten.). 

Neap. 
79  i     graminifolium  T  h  b  g.Prom . 
b.  Spei. 

794  longibracteatum  J  a  e  q. 

Prom.  b.  Spei. 

795  montanum  T  e  n.    Europa 

austr.,  Oriens. 

796  nanum  S  i  b  t  h.   Graecia, 

Asia  min. 

797  narbonensis  L  i  n  n  .  Reg. 

medit. 

798  neglectum  Pari.  Europa. 

799  orthophyllum  T  e  n.  Italia. 

800  paterfamilias  G  o  d  r.  Gallia 

merid. 

801  scilloides  Jacq.  Prom.  b. 

Spei. 

802  *tenuifolium  (j  u  s  s.  Gallia 

merid.,  Italia,  Sicilia, 
Graecia. 


18 


803  Orni thogalum  thyrsoides 

Jacq.  Prora,  b.  Spei. 

804  umbellatum  L  in  n.  Europa 

et  Reg.  medit.,  Africa 
bor.,  America  ber. 

805  Phormium  tenax  F  o  r  s  t.  IN . 

Zeland. 

806  Polygonatum  officinale  A  1  1. 

Europa,  Caucas.,  Aitai. 

807  Rohdea  japonica  R  o  t  h.  Ja- 

ponia. 

808  — var.  fol.  variegatis. 

809  Ruscus  *  aculeatus  L  i  n  n. 

Africa  bor.,  Asia  occ. 
Europa  medit,  et  austr. 

8 10  hypoglossum  L  i  n  n.  Reg. 

medit.,  Bithynia. 

811  hypophyllum  L  i  n  n.  Reg. 

medit.,  Africa  bor.,  Asia 
occ.  Madeira. 

812  Scilla  autumnalis  L  in  n.  Eu- 

ropa.  Africa  bnr..   Asia 
occ. 

813  algeriensis  II  o  r  t. 

814  bifolia  L  i  n  n.  Europa.  Asia 

min. 

815  Bruni  T  o  d.  Europa,  Asia 

occ. 

816  *Cupani  G  u  s  s.  Sicilia. 

817  festalis  S  a  1  i  s  b.  Europa 

occ.  et  merid. 

818  —a.  albiflora  H  o  r  t. 

819  — b.  nutans  S  m. 

820  Filangeri  (T  i  n.). 

821  hispanica  M  i  1  1  .  Europa 

austr.,  Ijusit.,  Hisp.,  Ita- 
lia, Gallia. 

822  intermedia  G  u  s  s   Sardinia, 

Africa  trop. 

823  italica  L  i  n  n.   Italia,  Gal- 

lia merid.,  Helvetia,  Ba- 
dena. 

824  lusitanica  L  i  n  n.   Lusitan. 

825  '^'peruviana  L  i  n  n.  Sardinia, 

Corsica,  Sicilia,  Italia, 
Africa  bor. 

826  — *var.  candida  (G  u  s  s.). 

Sicilia. 


827Scilla  peruviana  L  i  n  n.  *var. 
Clusii  .'  P  a  r  1).  Sicilia^ 

828  — *var.  elongata  (P  a  r  1.1. 

Sicilia. 

829  -*var.  Hanghii  ^T  i  n). 

Ins.  Maretimo  (Sicilia). 

830  -var.  sicula  (T  i  n.), 

8:^1  Semele  androgyna  K  u  n  t  h. 
Ins.   Canar. 

832  Smilax  aspera  L  i  n  n.  Eur., 

Oriens. 

833  Tricyrtis    hirta  Hook.  China 

et  Ind.  or. 

834  Tulipa  sylvestris  H  e  r  b.  Eu- 

ropa. 

835  Tupistra  macrostygma 

Baker,  Reg.  Hiraal. 

836  Urginea  haemorrlioidalis 

S  t  h  e  i  n  h  .  Prom.  b. 
Spei. 

837  Scilla  S  t  e  i  n  h.  Prom.  b. 

Spei. 

838  Veltheimia  viridifolia  Jacq. 

Prom.  b.  Spei. 

839  —  *var.  undulata  M  o  e  n  e  li. 

840  Yucca  aloifolia  L  i  n  u.  (pi. 

var.)  India  occ,  Mexico 
ad  Carol.  bor. 


Orcliiolaceae. 


841  Aceras  *ant]iropopliora  R.  B  r. 

Europa. 

842  Habenaria  intacta  B  t  h.  Eu- 

ropa, Africa  austr. 

843  Limodorum  *abortivum  S  \v. 

Europa  med.  et  merid., 
Algeria,  Asia  minor. 

844  Urchis  *longibracteata 

B  i  V  o  n.  Europa  austr. 

845  longicruris  L  k.  Reg.    med., 

Algeria  occ. 


19  — 


846  0rchis  ^tridentata  Scop.  var. 

lactea  (Lam.t.  Europa 
merid.,  Africa  bor. 

847  Serapias  ^lingua  L  i  n  n.  Eu- 

ropa austr. 

848  —  var.  albitlora. 


rnUsaceae. 


84'J  Canna  flaccida  Rose.    Ame- 
rica bor. 

850  indica    L  i  n  n  .    Cosmop. 

trop. 

851  iridiflora  R  u  i  z.  et  P  a  v. 

Peruvia. 

852  macrophj'lla  H  o  r  t.  Amer. 

trop. 

853  Musa  Ensete  Li  n  n.  Abys- 

sinia. 


Palrnae. 


854  Archontlioplioenix   Cunnin- 

ghamii  H.  W  e  n  d  1. 
Australia. 

855  Brahea  calcarea   L  i  e  b  m  , 

Mexico. 

856  Chamaedorea  oblongata 

M  a  r  t.  Brasilia. 

857  Chamaerops  *humilis  L  i  n  n. 

(p  1.  va..)  Hisp.,  Italia, 
Africa  bor. 

858  Cocos    flexuosa     M  a  r  t  . 

Brasilia. 

859  Jubaea  spectabilis  H.  B.  et  K. 

Chili. 

860  Howea  Belmoreana  B  e  e  e. 

Ins.  Lord  Howe.    . 


861  Howea  forsteriana  B  e  e  e.  Ins. 

Lord  Howe. 

862  Livistona  australis  M  a  r  t  . 

Australia. 

863  chinensis  R.   B  r.   China  et 

Japonia. 

864  Phoenix  canariensis  (Hort.) 

Becc.  Ins.  Canariae. 

865  dactylifera  Linn.  (pi.  var.) 

Africa  bor.,  Arabia,  Per- 
sia, occ. 

866  reclinata  J  a  e  q.  Afr.  or.  et 

occ. 

867  Sabal  Adansonif'G  u  e  r  n  s. 

Carolina  merid.,  Georgia, 
Florida. 

868  blackburniana  G  1  a  z  .  Ind. 

occ. 

869  Palmetto    L  o  o  d  .     Amer. 

bor. 

870  princeps  Hort. 

871  umbraculifera  M  a  r  t.    Ind. 

occ,  Mexico. 

872  Trachycarpus  excelsus  G  a  y. 

Japonia. 

873  Fortunei  Gay.  China. 

874  Washingtonia  filifera  H. 

W  e  n  d  1.  America  bor. 
et  occ. 

875  robusta  H.  W  e  n  d  1.  Ame- 

rica bor.  et  occ. 

876  sonora  Watson.   Calif. 


Por)  tede  f  iacea  e. 


877  Pontederia  loureiriana  S  e  h. 
Cochinchina. 


—  20  — 


fìestlaceae. 


878  Elegia  deusta  K  t  h  .  Prora, 
b.  Spei. 


Scltafplrjaceae. 


879  Alpinia  calcarata  Rose.  India 

orient. 

880  Globba  Schomburghi  Hook. 

Siam. 

881  Hedychium  coronarium 

K  o  e  n.  Ind.  or. 

882  coccineum  B  o  e  h.  H  a  m. 

Nepal. 

883  gardnerianum  Griff.  Ind. 

or. 

S84     Roxburghii  B  1  u  m.  Java. 

885     villosum  W  a  1  1.  Ind.  or. 

88BThalia  dealbata  Fras.  Ame- 
rica sept. 


Typl7aceae. 


887  Typha  latifolia  Li  n  n. Europa, 

Asia,  Africa  bor..  Ame- 
rica bor.  et  media. 

888  stenophylla  F.  et  M.  Rossia, 

Italia  bor.,  Asia. 

889  Shuttleworthii  K  o  e  li  .  et 

S  o  nd.  Europa  centr.  et 
Reg.  Danubialis. 


Dicotylaceae. 


flcaptliaceae. 


890  Acanthus  longitblius  P  o  i  r. 

Europa  merid. 

891  niollis  L  i  n  n  .    Europa   au- 

str. 

892  Anisacanthus  virgularis  N. 

ab  E.    Nova  Hispania, 
Mexico,    Ins.    Canariae, 
etc. 

893  Barleria  ventricosa  H  o  e  h  s  t. 

Ab3'ssinia. 

894  Dianthera  nodosa  B  e  n  t  h. 

et  Hook.  Ind.  or. 

895  Fittonia  argentea  H  o  r  t. 

896  Hypoester  paniculata 

H  0  e  h  s  t.  Abyssinia. 

897  Justicia  furcata  J  a  e  q.  Me- 

xico. 
8u8    hyssopi folla  L  i  n  n  .    Ins. 
Canarie. 

899  Mackaya  bella  H  a  r  v  .    Bra- 

silia. 

900  Ruellia  amoena  N  e  e  s.  Au- 

stralia. 

901  geminiilora  H.  B.  K.  Amer. 

trop. 

902  lactea  0  a  v.  Mexico. 

903  rosea  H  e  m  s  1.  Mexico. 

904  squarrosa  F  e  n  z  1.  America 

trop. 

905  strepens  L  i  n  n.  Am.  bor., 

India  or. 

906  Tbunbergia  elegans  B  o  r  z  i, 

Hort.  Pan. 

907  erecta  (B  e  n  t  h.).  Wall. 

Afr.  trop.  occ. 

908  — var.  albitìora  II  o  r  t. 

909  reticulata  li  o  e  h  s  t.  Abys- 

sinia. 


—  21  — 


9lf» 


'JU 
912 

913 

914 

915 
916 

917 
918 
919 

920 

dn 

922 

923 

924 
925 

926 

927 

928 
929 
930 
931 


firnafafjtaceac. 


Achyranthes  ^argentea  L  a  m. 
var.  virgata  M  oq.  Tand. 
Abyssinia,  Nabla,  Arabia, 
Sicilia,  Sardinia,  Gibalt., 
Aegypt.,  Porto  Rico,  Ja- 
va, etc. 

longifolia  H  o  r  t.  Tockio. 
Acnida  cannabina  L  i  n  n.Ain. 

bor. 
Amarantus  atropurpureus 
R  o  X  b.  Ind.  or. 

Blitum  L  i  n  n.  Reg.  ternp. 
et   trop. 

brasiliensis  M  o  q.  Bras. 

caudatus  L  i  n  n  .  Oriens, 
Africa  trop..  India  o- 
rient. 

defiexus  L  i  n  n  .  Europa. 

dusii  H  0  r  t.  Saigon. 

emarginatns  S  a  1  z  m.  Reo-, 
trop. 

frumentaceus  B  u  e  h.  Am. 
bor. 

gangeticiis  L  i  n  n  .  Reg. 
trop. 

-  var.  tricolor  (L  i  n  n.). 

hypochondriacus  L  i  n  n.  A- 
merica  bor. 

lividutì  L  i  n  n.   Am.   bor 

melancholicus  L  i  n  n.    Chi- 
na,   Japonia,    Brasilia, 
etc. 

paniculatus  (L  i  n  n.)  M  o  q. 
Tand.  India  or..  China, 
America  bor. 

patulns  B  e  r  t.  Am.  bor.  in 
Europ.  alien. 

retroflexus  L  i  n  n  .  Am. 
bor. 

salicifolius  H  o  r  t.  Ins.  Phi- 
lipp. 

tenuifolius  W  i  1  1  d  .    Ind. 
or. 

viridis  L  i  n  n.  Reg.  trop. 


932  Amblogyne  polygonoides 

R  a  f  i  n.   Am.  bor. 

933  An3xhia  dichotoma  M  i  e  h  n. 

Am.  bor. 
931  Ceiosia  argentea  L  i  n  n.  Co- 
smop.  trop, 

935  cristata  L  i  n  n.  India  or., 

Bombay,  Japonia. 

936  piumosa  H  o  r  t.  Hab  ? 

937  trigyna  L  i  n  n.  Ani    trop. 

938  Deeringia  celosioides  R.   B  r. 

As.  et  Austr.  ti'op. 

939  Froelichia  floridana  M  o  e  q. 

Am.  bor.,  Ind.  occ. 

940  gracilis  M  o  q.  America  bor. 

941  Gomphrena    decumbens 

Jacq.  Mexico,  Bolivia, 
etc. 

942  globosa  L  i  n  n  .  qjI.  var.). 

India  or.,  China,  Japonia 
Brasilia. 

943  Haageana  K  1  o  t  a  se  h.  Me- 

xico. 

944  rosea  G  r  i  s  e  b.    Reg.  Ar- 

gent. 

945  Pupalia  atropurpurea  M  o  e  q. 

Asia  merid.,  Afr.  or.  et 
austr.,  Guinea,  Hispa-  • 
nia. 

946  Telanthera  brasiliana  M  o  e  q. 

Brasilia,  Mexico,  Java. 

947  polygonoides  M  o  q  .    Am. 

trop. 


flrnpclidaccae. 


948  Ampelopsis    hetei'ophylla 

S  i  e  b.  et  Zucc.  China, 
Mong.,  Japonia. 

949  Cissus  antarctica  V  e  n  t.  Au- 

stralia extratrop.  or. 

950  quadrangularis  L  i  n  n  .  As. 

et  Afr.  trop. 


22    - 


951  Parthenocissus  quinquefolia 

(L  i  n  n.)    P  1  a  n  e  li.    A- 
merica   sept.   et  centr. 
extratrop. 

952  Vitis  vinifera  Lina.  Oriens, 

India  bor.  occ. 

953  Henryana  Wall.  India  o- 

rient. 


flqacatdleiCzeiz. 


954  Corynocarpus  laevigatus 

F  o  r  s  t.  Nov.  Zel. 

955  Pistacia  lentiscus    L  i  n  n  . 

Reg.  medit.  omn.,  Insili. 
Canarie. 
95(j     *Terebinthus  L  i  n  n.  Eiirop. 
raerid.,  Reg.  medit. 
praes.  or.  et  Ins. 

957  Plejogynium  Solandri  E  n  g  1. 

Australia. 

958  Rhiis  *coriaria   L  i  n  n.  Reg. 

medit.,  Persia. 

959  dioica  B  r  o  u  s  s.  Reg.  med., 

Africa  trop. 

960  laevigata  L  i  n  n.    Proni,   b. 

Spei. 

961  Incida  L  i  n  n  .     Africa    an- 

str. 

962  pentapbyllus  D  e  s  f  .    Reg. 

med. 

963  sylvestris  S  i  e  b.  et  Z  u  e  e. 

Japon. 
9()4     Toxicodendron  L  i  n  n.  Ja- 
ponia  e  Nippon,   America 
bor. 

965  nndulata  J  a  e  q.   Prom.   6. 

Spei. 

966  Scliiniis  dependens  O  r  t.  Bra- 

silia. 

967  molle  Linn.  Peruvia,  Bra- 

silia, Uruguay,  etc. 

968  spinosus  E  n  g  1.  Brasilia. 


969  Schinus  terebinthifoliiis 
R  a  d  d  i,  Brasil. 


firjorjQceac. 


970  Anona  Cherimolia   M  i  1  1 

Peruvia,  Nova  Granata. 


flpocyt7aceae. 


Acokantliera  venenata  Don. 

Prom.  b.  Spei. 
Apocinum  cannabinum 

Linn.  America  bor. 
Mandevillea  suaveolens 

Lindi.  Reg.  Argentina. 
Nerium  odorum  A  i  t.  India 

bor.  * 

Oleander  Linn.  Reg.  me- 
dit. Asia  minor,  occ, 

Arabia,  Africa   or. 
Ochrosia  elliptica  L  a  b  i  1  1. 

N.  Caled. 
macrocarpa  H  o  r  t.  Hab  ? 
Plumeria  acutifolia  P  o  i  r. 

Amer.  austr. 
bicolor    R.    et    P.    Amer. 

austr. 
Vallesia  cymbaofolia  H  o  r  t  . 

Nova  Hispania. 
Vinca  rosea  Linn.  Java, 

India  or.  et  Philipp., 

Brasilia,  Mexico,    Guya- 

ua,    etc. 

982  — var.  albiHora  H  o  r  t. 

983  — var.  immaculata  H  o  r  t. 


971 
972 
973 
974 

975 

976 

977 
97b 

979 

980 

981 


—  23  — 


flraliaceae. 


984  Aciuthopanax  aculeatum 

S  e  e  m.   Asia  trop. 

985  Aralia  dactylifolia  H  o  r  t  . 

986  spinosa  L  i  n  n.   Amer.  bor. 

987  Cussonia  triptera    Colla. 

Africa  austr. 

988  Dendropanax  pedunculatum 

B  e  n  t  h.   America  me- 
rid. 

989  Fatsia  japonica  D  e  n  e.   et 

P  1  a  n  e  h.    Japoiiia. 

990  — var.  fol.   variegatis 

991  Gilibertia  cuneata  Mar  eh. 

Brasilia. 

992  Hedera  *Helix  L  i  n  n  .  Eu- 

ropa, Ins.  Can.,   India 

bor.,  etc. 
993Heptapleurum  rigidumS  e  e  m. 

Java. 
994     stelzerianum  H  o  r  t. 
•  995     venulosum  S  e  e  m  .    Ind. 

or. 
996  Paratropia  rotundifolia  T  e  n. 

ex  H  0  r  t.   neapol.   1845. 


flrlstolocblaceae. 


y97  Aristolocliia  brasiliensis 

M  a  r  t.  Brasilia. 
99S     Bodamae  D  i  n  gl.Thracia. 
999     elegans  M  a  s  t.  Brasilia. 

1000  Kaempferi  W  i  1 1  d.  Japon. 

1001  Pistolochia  L  i  n  n.  Reg. 

medit.  occ. 


flscleplaelaceae. 


1002  Araujia  sericifera   B  r  o  t. 

Peruvia. 

1003  megapotamia  Don.  Bras. 

1004  Asclepias  angustifolia 

S  e  h  V  e  i  g.  Mexico. 

1005  curassavica  L  i  n  n.  ex  An- 

tiljis  subsp.  in  hort. 

regione  trop. 
1Ù06     mexicana  Cav.  Calif.,  Me- 
xico. 
1007  Gonolobus  niger  R.  B  r. 

Syria. 
4008  Gomphocarpus  *fruticosus 

R.  B  r.  ex  Arabia  cult. 

et  subsp.  in  hortis. 
10090xypetalum  solanoidesHook. 

Reg.  Argentina. 

1010  Periploca  *graeca  L  i  u  n.  Bi- 

thynia,  Iberia,  Syria,  Ita- 
lia austr. 

1011  laevigata  A  i  t.  Reg. Medit., 

Ins.  Canar. 
l012Stapelia  atrata  T  o  d.  Prom. 
b.  Spei. 

1013  bicolor  Hort. 

1014  bufonia  J  a  e  q.   Prom.  b. 

Spei. 

1015  ciliolata  T  o  d  .    Prom.  b. 

Spei. 

1016  clypeata  Hort. 

1017  conspurcata  W  i  1  1  d.Prom. 

b.  Spei. 

1018  divergens  Hort. 

1019  Hamburyana  Hort. 

1020  hy brida  Hort. 

1021  maculata  Jacq.  Prom.  b. 

Spei. 

1022  marmoi-ata  Jacq.   Prom. 

b.   Spei. 

1023  mirabilis  Hort. 

1024  mixta  Mass.    Prom.  b. 

Spei. 
1055     mutabilis  Jacq.  Prom.  b. 
Spei. 


—  24 


1026  Stapelia  parvipunctata  T  o  d. 

Prom.  ìj.  Spei. 

1027  pietà  D  o  n  n  .  Prom.  b. 

Spei. 

1028  planifolia  Jacq.  Proni,  b. 

Spei. 
1020     rectiflora  H  o  r  t. 

1030  rugosa  Jacq.   Prom,  b. 

Spei. 

1031  scntellata  T  o  d.    Prom.  b. 

Spei. 

1032  variegata  Li  n  ii.  Prom.  b. 

Spei. 

1033  verrucosa  Mass.  Prom.  b. 

Spei. 
10J4  Vincetoxicuin  officinale 

M  o  e  n  e  li.  Europa,  Reg. 

Caucas. 
1035     i)uri)urascens  C.  AI  o  r  r. 

Japonia. 


Be^orjiaceae. 


10:i()  Begonia  nelumbitbliaC  ham. 
et  S  e  h  1  e  e  li  t.  Mexico. 

1037  ricinifolia  A.  D  i  e  t  r.  Bra- 
silia. 

1088  rubro-setulosa  A.  D  C.  Bra- 
silia. 

1039  Sandersii  H  o  r  t.  Hab  '? 

1040  Schmidtiana  R  e  g  e  1.  Bra- 

silia. 

1041  semperHorens  Lk.  et  Ott. 

Brasilia  med.  et  austr. 

1042  — var.  albiliora  H  o  r  t. 

1043  — var.  erfordiana  H  o  r  t. 

1044  undulata  S  e  b  o  t  .  Brasi- 

lia. 


Bcrtocfidaceae. 


1045  Berberis  africana  H  e  b  e  n  - 
s  t  r.   Africa  austr. 

104()     amarensis  R  u  p  r  .     Mau- 
cbur. 

1047  aquifolia  P  u  r  s  h    Amer. 

bor. 

1048  aristata  D.C.  India  orient. 

1049  asiatica  R  o  x  b.  Reg.  Hi- 

mal. 

1050  buxifulia  L  a  m.   Reg.  ma- 

geli. 

1051  japonica  R.   B  r.  Japonia. 

1052  latifolia  R  u  i  z.  et  P  a  v. 

Peruvia. 

1053  nervosa  P  u  r  s  b.  Am.  bor. 

occ. 

1054  sinensis  D  e  s  f .  Cbina. 

1055  spicata  H  o  r  t. 

105G     tenuifolia    Lindi.    Me- 
xico. 

1057     vulgaris  L  i  n  n.   Europa, 
Asia. 

1058Nandina  domestica  T  b  u  n  b. 
Japon.  China. 


Bigr7or)iaceae. 


1059  Bignonia  tweediana  L  n  d  1. 

Brasilia. 
10()0  Catalpa  bignonioides  \V  a  1  t. 

America  bor. 
lOGl     Bungei  C.  A.  Mey:  China. 
1062     Kaempteri  Sieb.  etZucc. 

Japonia. 
1063Jacaranda  mimosaefoliaD  o  n. 

Brasilia,  Am.  austr. 
1064  Jncarvillea  sinensis  L  a  m  k. 

China. 


25 


1065  Pithecoctenium  muricatum 

M  o  e.  Brasilia,  Am.  trop. 

1066  cordifolium  M  a  r  t.  Bras. 

1067  Tecoma  radicans  J  u  s  s.    A- 

merica  sept. 

1068  serratifolia  G.  Don.  Ins. 

Carib. 

1069  stans  J  u  s  s.  Mexico,  A- 

merica. 

1070  —  var.  velutina  D  C. 


filxaceae. 


1071  Hovenia  dulcis  T  h  b  g. 

China,  Japon. 

1072  Kigellaria  africana  L  i  ii  n. 

Prom.  b.  Spei. 


13orfa^lt7aceae. 


1073  Alkanna  lutPa  D  C.  Europa. 

1074  tinctoria  T  a  u  s  s  eli.   O- 

rions. 

1075  Anchusa  capensis  T  h  ii  b. 

Africa  austr. 

1076  italica  R  e  t  z.  Reg.  Me- 

dit. 

1077  officinalis  Linn.  Europ. 

1078  Asperugo  procumbens  Linn. 

Europ.,  Oriens. 

1079  Borrago  *officinalis   Linn. 

Europa  austr.,  Afr.  bor. 

1080  Cerinthe  major  Linn.  Eu- 

ropa, Asia  min. 

1081  Cordia  Francisci  G  r  a  e  f . 

Hort.  Casert. 

1082  Cynoglossum  *Columnae 

B  i  V.    Ital.    merid.,     Si- 
cilia, Graecia,  Reg.  da- 
nub. 


1083  Cynoglossum  clandestinum 

D  e  s  f .  Reg.  TVIedit. 

1084  Heynei  Don.  Ind.  Or. 

1085  *pictum  A  i  t.    Europa    au- 

str. medit.  or. 

1086  Wallichii  Don.  Reg.  Hi- 

mal. 

1087  Echium  calicinum  V  i  v. 

Reg.  medit. 

1088  *italicum  Linn.    Europa, 

Reg.  medit. 

1089  *niaritimum  W  i  1 1  d.Hisp. 

mer.,  Italia   ins.,   Africa 
bor. 

1090  *plantagineumL  i  n  n.Reg. 

medit..  Europa  centr.  et 
Angl.  mer.  occ. 

1091  Ehretia  laevis  R  o  x  b.    Asia 

et  Australia  trop. 

1092  tinifolia     Linn.     India 

occ. 

1093  Erythrichium  barbigerum 

A.  G  r  a  y.  Indie. 
1O04     strictum  P  h  i  1  .  China. 

1095  Echinospermura  heteracan- 

thum  L  e  d  e  b.  Reg. 
Caucas. 

1096  Heliophytum  indicumLinn. 

Reg.  Argentina. 

1097  Heliotropium  *europaeum 

Linn.  Europa  austr. 
et  Reg.  medit. 

1098  Bocconi  G  u  s  s.Sic,  Graec. 

1099  curassavicum  Linn.    Co- 

smop.  trop. 

1100  peruvianum  Linn.    Pe- 

ruvia. 
IIUI  Krynitzkia  barbigera  A  . 
Gray.  Am.  bor.  occ. 

1102  Lithospermum  arvense 

Linn.  Europ.,  Oriens. 

1103  purpureo-caeruleumL  i  n  n. 

Europ.,  Oriens. 

1104  Myosotis  caespitosa 

S  e  h  u  1  t  z.   Reg.  bor. 

1105  intermedia  Link,  ex 

S  e  h  u  1 1  z,  Eu  ;op.,   As. 
bor.,  Oriens. 


—   26 


llOG  Myosotis  sylvatica  H  o  ff  m. 
V.  alpestris  (Schura.)  Eu- 
ropa. 

11('7  Nonnea  alba  D.  C.  Europ., 
Oi'iens. 

1108  decumbens  Moencli. 

Reg.  medit.  occ. 

1109  flavescens  Fisch.  Eiirop. 

Oriens. 
Ilio     rosea  Link.  Reg.  Cauc. 

1111  Omphalodes    linifolia 

M  o  e  n  e  h.  Liisit.,  Hisp. 
Gali.,  Ital. 

1112  Symphvtiim  asperrimum 

Don.   Reg.    Oancas. 
llilj     oCficinale  Linn.   Europa, 
Sibiria,  Bithynia. 

1114  —  viir.  bohemicum  F.  AV. 

S  e  li  m  i  d  t. 

1115  tanaicense  S  t  e  v.   Ross. 
llKi  ToLirnefortia  fruticosa  Or- 
to -■.  M,.x:  o 

1117  hirsiitissima  Linu.   A- 

inerica  bor. 

1118  Messerschmidia  S  w  e  e  t. 

Ins.   Canar. 
1 1  Ut  Trachystemon  orientale    D  . 
Don.   Asia  min. 


CacLaceae. 


1120  Cereus  acutangulus    H  o  r  t. 

B  er.  ex  Pfeiff.   Me- 
xic. 

1121  alacriportanus  II  o  r  t.  M  o- 

n  a  e.  ex  P  f  e  i  t'  f.  Bras. 

1122  Bomplandi  Parm.  ex 

Pfeiff.  Brasilia. 

1123  decaisneana  D  C.  .  Echi- 

nopsis)  Mexico. 

1124  Droegeanus  H  i  1  d  m.  Ilab? 

1125  Duvaìli  Ilortli.  Hab  ? 

(Ef^hinopsis  . 


1126  Cereus  Eryesii  H  o  r  t . 

B  e  r  o  1    Reg.  Argent. 

1127  Forbesii  H  or  t.    Berol. 

ex  F  o  e  r  s  t.  Hab  ? 

1128  GuelichiiHort.iEcbinops.l. 

1129  Hermentianus  Monv.  ex 

Le  m.  Hab? 
]ì()     Houlletii  Lem.  Brasil. 
UBI     Jamacaru  D.  ().  Brasilia. 
llo2     —  var.  C3'aneus  H  o  r  t. 
1183     imbricatus  Haw.  Mexico. 

1134  labouretianus  Cons.Mexic. 

1135  Lagemanni    D  i  e  t  r.  Hab  ? 

(Eohiaops.). 

1136  macrogonus  H  o  r  t.    Ber. 

ex  Sai  m.  D  y  a  n.  Hab? 

1137  Martini  Lab.   Argent. 

1 13H     monacanthus  H  o  r  t.  Hab? 

1139     nmltiplex   H  o  r  t.  B  eroi- 
ex  P  fé  iff.   Bras. 

UlU     nigerrimus  Link.    (Echi- 
nopsis;  Chili. 

1111     oxyganus  Atto    ^Echi- 
nops)  Bras. 

1 142  peruvianus  M  i  1  1.    Am. 

austr. 

1 143  tortuosus  F  o  r  b  e  s.    Reg. 

Argent. 
11  14     triangularis  M  i  1  1.  Hab  ? 

1145  validus  Haw.  Ann.  austr. 

1146  Zuccaiini   Pfeiff.  (^Echi- 

nop.)  Mexico. 

1147  Echinocactus  aulacogouus 

Le  m.  cult    in  liortis,  ex 
Mexico. 

1148  electracantluis  Lem.    Me- 

xico. 

1149  Ottonis  Link,  et  Otto 

Mexic. 

1 150  Epiphjdlum  truncatum 

H  a  w.  Brasilia. 

1151  Mammillaria  bocasana 

P  o  s  e  1  g.  Texas. 

1152  Bockii   F  o  r  s  t.  Mexico. 

1153  centricirrha  Lem.  Mexic. 
1151     coronaria  Haw.   Mexico. 

1155  crocidata  Lem.   Mexic. 

1156  crucigera  M  a  r  t.  Mexic. 


—  27 


1157  Mammillaria     elongata 

H  e  ni  s  1.  Mexico. 

1158  Foersteri  M  u  e  h  1  e  n  p  f. 

Mexico. 

1159  glauca  D  i  e  t  r.    Mexico. 
IKìO     longimanna  D  C.  Mexico. 

1161  —  var.   globosa  H  o  v  t. 

1 162  raegacantha  S  a  1  m  - 

D  y  e  k.  Mexico. 

1163  minima  R  e  i  e  li  b  .    Me- 

xico. 

1164  inicroceros  Lem.   Mexic. 

1165  multiceps  S.   D.  Culta   in 

hortis. 

1166  —  var.  major  H  o  r  t. 

1167  mutabilis  S  e  h  e  i  d  w. 

Mexico. 

1168  Neumanniana  Lem.   Me- 

xico. 

1169  pentacantha  Pfeiff.  Me- 

xic. 

1170  pusilla  S  w  e  e  t.   Amer. 
1)71     rhodacantha  S  a  1  m-Dy  e  k. 

Hab? 

1172  rhodantba  Link,  et  O  t  t. 

Mexico. 

1173  Seitziana  M  a  r  t.    Mexico. 

1174  stella  aurata  M  a  r  t.  Me- 

xico. 

1175  uberiformis  Z  u  e  e.  Mexic. 

1176  viridis  S  a  1  m-D  y  e  k.  Me- 

xico 

1177  Webbiana  Lem.  Mexic. 
117H     Zuccariniana  M  a  r  t.    Me- 
xic. 

1 179  Opuntia  am3'clea  T  e  n  o  r. 

Mexic. 

1180  anacantha  S  p  r  e  n  g  . 

Hab  ? 

1 181  balearica  H  o  r  t. 

1182  Chaquensis  H  o  r  t. 

1 183  Cymachila  H  o  r  t. 

1184  decumbens  S  a  1-D  y  e  k. 

Mexic. 

1185  Dilleni  Haw.   America 

australis. 

1186  elongata  Haw.  America 

australia. 


1187  Opuntia  *Ficus-indica  M  i  1 1. 

(pi.   var.),   Am.  austr., 
Italia  raerid.   indigenata. 

1 188  glaucophylla  W  e  n  d  1. 

Mexico. 

1 189  haematocarpa  H  o  r  t  . 

1190  Labouretiana  H  o,r  t  . 

1191  Lemaireana  C  o  n  s  o  1. 

Hab  ? 

1192  leucotricha  DO.  Mexico. 

1193  maculacantha  C.  F.  F  o  e  r- 

s  t.   Rep.   Arg. 
11"j4     monacantha  Haw.   Amer. 
austr. 

1195  — var.  prolifera  H  o  r  t. 

America  austr. 

1196  uigricans   Haw.   Amer. 

austr, 

1197  polyantha  Haw.    Am. 

austr. 

1198  pseudo-TunaS  a  1  m-Dyck. 

Mexico. 

1199  robusta  Wendl.  Mexic. 

1200  stricta  H  a  w.  America 

austr. 

1201  tomentosa  S  a  1  m-D  y  e  k. 

Am.  austr. 

1202  Tuua  Hill.  Amer.  austr. 

1203  vulgaris  Mi  11.  America 


bor. 


1204  Rhipsalis  fasciculata  Haw. 

Ind.  occ. 

1205  Forbesii  H  o  r  t. 


CalyCantliaceae. 


1206  Calycauthus  occidentalis 

H  o  o  k.  et  A  r  n.  Califor. 

1207  Chimonanthus  fragrans 

L  i  n  d  1.  Japonia,  China. 


—  28 


Carnpaf)Cilaceae. 


1208  Adenophora  Laniarcki 

F  i  s  eh.    Sibiria. 

1209  marsupiifolia  F  i  s  eh. 

Dahur. 

1210  trachelioides  M  ax  i  m. 

China. 

1211  Campanula  elegans  E,  o  e  m. 

et  S  eh  u  1  t.  Sibiria. 

1212  Erinus  L  i  n  n.    Reg.   me- 

dit. 

1213  medium  L  i  n  n.  Europa 

austr. 

1214  punetata  Lara.  Sibir.,  Ja- 

pon. 

1215  Rapunculus  L  i  n  n.    Euro- 

pa, Oriens,   Afr.  et   Asia 
bor. 

1216  versicolor  S  i  b  t  h.  et  S  m. 

Italia,   Graecia. 

1217  Codonopsis  ovata  B  t  h. 

Reg.  Hi  mal. 

1218  Tracheli um  *eaeruleum 

Linn.  Italia  cont.  et 
Ins.,   Afr.   bor. 

1219  Wahlenbergia  nutabundaA. 

D.  C.  Ital. 


Cal^iiabinaceae. 


1220  Cannabis  *sativa  Linn. 
Persia,  Italia  (eulta). 


Capparldaccae. 


1221  Capparis  rupestris  S  i  b  t. 
et  S  m.  Italia,  Crraecia, 
Hisp.  merid.,  Dalm. 


1222  Cleome  arborea  H.  B.  K. 

Venezuela. 

1223  gigantea  Linn.  Amer, 

austr. 

1224  gr  iveolens  R  a  f .   Amer. 

bor. 

1225  juneea  Sparm.  Hab  ? 

1226  muricata  Edgew.  India 

or. 

1227  serrata  J  a  e  q.  Ind.  oc- 

cid. 

1228  speciosa  Raf.  America 

bor. 

1229  speciosissima  D  e  p  p  e.  Me- 

xico. 

1230  spinosa  Jaeq.  Am.  austr. 

1231  viscosa  Linn.  Geront. 

trop. 

1232  Gynandropsis  pentaphylla 

Cosmop.   trop. 


Caprifoliaceae. 


1238Lonieera  *caneseens  S  eh  u- 
s  b.  Sicilia,    Maroceus. 

1234  chrysantha  T  u  r  e  z  .  Sibi- 

ria. 

1235  gibbosa  Will.  Mexico. 

1236  grata  A  i  t.  Amer.  bor. 

1237  *implexa  A  i  t.  Reg    me- 

dit. 

1238  involucrata  Banks.   A- 

meriea  bor. 

1239  japonica  T  h  b  g.  Reg.  Hi- 

mal. 

1240  orientalis  Lam.   Himal. 

1241  Rupreetxii  Regel.    Ame- 

rica. 

1242  tatarica  Linn.  Sibiria. 

1243  Sambucus  Ebulus  Linn. 

Europa,  Caucasus. 

1244  nigra  Linn.  Europa,    A- 

sia   bor. 


29    - 


1245  Symphoricarpus  microphyl- 

lus  H.  B.  et  K.  Mexico 

1246  racemosus  Michx.    Ame- 

rica bor. 

1247  Viburnum  Hardweggi  Btb. 

Mex.,  Guaterò. 
1218     lautanoides  Michx.  A- 
mer.   bor. 

1249  odjratissimumK  e  r-G  a  \vl. 

Keg.  Hiinal.,  China. 

1250  Opulus  Lina.  Europ.  As. 

et  Am.  bor. 

1251  pruuifoliutn  L  i  n  n.  Am. 

bor. 

1252  tauricum  H  o  r  t. 

1253  *Tinus  Lina.  Europa  au- 

str.  occ,   Africa  bor. 


Caryopl7yllaceae. 


1254  Arenaria  grarainifolia  S  e  fa- 

rà d.  Hung.,  Traassylv., 
Ross,  austr.,  Sibiria. 

1255  leptoclados  (G  u  s  s.  )     Eu- 

ropa, Afr.   bor.,   Asia 
miaor. 
1250     *procumbeas  Vahl.  Hisp. 
et  Ital.  austr.,  Afr.  bor., 
Ins.  Canariae. 

1257  serpjdlifolia  L  i  n  n.    Euro- 

pa, Asia  min. 

1258  Cerastium  arvease   fj  i  o  a. 

Reg.  temp.  bor. 

1259  brachypetalum  D  e  s  f .  Eu- 

ropa, Reg.  medit. 

1260  chloraefolium  F  i  s  e  h.  et 

M  e  y.  As.    mia. 

1261  glomeratum  T  h  u  i  11. 

Reg.  temp.  et   subtro- 
pical. 

1262  oblongifolius  H  o  r  t. 

1263  perfoliatum  Linn.  Reg. 

Medit.,  As.  min. 


1264  Cerastium  purpurasceas 

A  d  a  m  s.  As.  Min.  Reg. 
Caucas. 

1265  Dianthus  atrorubens  Ali. 

Europ.  austr. 

1266  barbatus  Linn.  Europa. 

1267  banaticus  He  uff.    ex 

G  r  i  s  e  b.  Baaatus. 

1268  Caryophyllus  Linn.  Eu- 

ropa, Asia    min. 

1269  Carthusiauum  Linn.   Eu- 

rop.,  As.   min. 

1270  chinensis  Linn.  Europ., 

As.   temp. 

1271  deltoides  Linn.   Europ. 

Tibet. 

1272  Hedwigii  Borb.  Europ. 

1273  Lequini  H  o  r  t. 

1274  plumarius  Lina.     Europa 

med.  praes.  or. 

1275  polyraorphus  B  i  e  b.  Rag. 

Caucas. 

1276  rupicolus  B  i  v.  Sicilia,  I- 

talia  merid. 

1277  superbus  L  i  n  n.  Europ. 

As.  bor. 

1278  Gypsophila  altissima  Linn. 

Sibiria. 

1279  elegans  B  i  e  b  .  Asia  min. 

1280  paaiculata  Li  a  a.    Europ. 

As    bor. 

1281  Lychnis  Buageaaa    F  i  se  h. 

China, 
coelirosa    D  e  s  r  .    Reg. 

med. 
Corsica  Laisel.   Corsie, 

Pyrea. 

1284  dioica  L  i  a  a.   Europa. 

1285  divaricata  R  e  i  e  hi).    Sici- 
lia, Hisp. 

Flos-Jovis  D  e  s  r.    Helv. 

merid.,  Ital.   bor.,   By- 

zanth. 
Fortuaei  H  o  r  t. 
fulgeos  Fisch.  Sibiria. 
1289     Githago  Scop.  Europa, 

Sibiria,  Graecia,  Aoat., 

Pers.  e  te. 


1282 
1283 


1286 


1287 
1288 


—  30 


1290Lychuis  lapponica  H  o  i*  t. 
H  a  ra  b. 

1291  macrocarpa  B  o  i  s  s.    Reg. 

medit. 

1292  rubrum  H  o  r  t. 

1293  vespertina  Sibth.  Reg. 

medit. 

1294  Viscaria  Linn.  Europa. 

Asia  bor. 

1295  Polycarpaea  Teneri  ffaeL  a  m. 

Ins.  Teneriffa. 

1296  Polycarpon   *tetraphyllum 

Linn.  Reg.  medit.  et 
Europa  omnis.  fere  cosm. 

1297  Sagina  maritima  D.  Don. 

Europa. 

1298  Saponaria  officinalis  L  i  n  ri. 

Europa,   Asia  occ. 

1299  ocymoides  Linn.  Europ. 

austr. 

1300  persica  B  o  i  s  s.  Persia. 

1301  Vaccaria  Linn.  Europa, 

Asia  minor.,   Sibiria. 

1302  Silene  {-.egyptiaca  Linn. 

Afr.   l)or.,   Syria. 

1303  Armeria  Ijinn.    Europa 

austr. 
1301     apetala  W  i  1  1  d.   Europa 
austr. 

1305  caucasica  B  o  i  s  s.  Reg. 

Caucas. 

1306  colorata  P  o  i  r.  Reg.  me- 

dit. 

1307  crassipes  Fenzl.  Siria. 

1308  eretica  Linn.  Europ. 

austr. 

1309  Cucubalus  W  i  b  e  1.  Euro- 

pa,  Afr.   bor. 

1310  cyathula  H  o  r  t. 

1311  distica  W  i  1  1  d.  Reg.  med. 

occ. 

1312  Drummondi  Hook.     Am. 

bor.  occ. 

13 13  '^fruticosa  Linn.  Graecia, 

Sicilia. 

1314  'gallica  Linn.  Europa, 

Africa  bor. 


1315  Silene  longiflora  Ehrh. 

Eur.  or.,  Oriens. 

1316  lydia  B  o  i  s  s.  Asia  min. 

1317  macrodonta  B  o  i  s  s.  Grae- 

cia. 

1318  muscipula  L  i  n  n.  Reg. 

medit. 

1319  nocturna  Linn.  Res:. 

medit  ,   Africa  bor.,  Asia 
occ. 

1320  odontopetala  Fenzl.    As. 

min.,  Syria. 

1321  orientalis  Mill.  Oriens. 

1322  pendulaLinn.  Lusit., 

Hisp.,  Italia  ,  Creta  et 
Sm^'^rne. 

1323  quinquevulnera  L  i  n  n. 

Europa. 

1324  Roemeri    F  r  i  v  a  1  d  .    Ba- 

nat. 

1325  rubella  Linn.  Reg.  Me- 

dit,  Mesopot. 

1326  Sartorii  B  o  i  s  s.  Insul. 

Cyclad. 

1327  sax i fraga  Linn.    Europa. 

1328  Schweirfurti  R  o  h  r  b.  Nu- 

bi a. 

1329  sicula  H  o  r  t. 

1330  tridentata  D  e  s  f .  Reg. 

Medit.  occ. 

1331  vesiculifera  I.  Gay.  Ci- 

licia. 

1332  vespertina  R  e  t  z.  Reg. 

Medit.,  Afr.  bor. 

1333  viscosa  P  e  r  s.  Eui'opa,  A- 

sia  bor. 

1334  Stellaria  *media  L  i  n  n.  Or- 

bis,  terr.  fere  omnis. 

1335  — var.  apetala  (Ucria) 

B  o  i  s  s.  Cum  specie. 

1336  Sjiergularia  rubra  Presi. 

Europa. 

1337  pentagona  IT  o  r  t. 

1338  Tunica  prolifera  S  e  o  p. 

Europa,  Reg.  Caucas. 

1339  rhodopea  H  o  r  t . 


—  31  — 


Castiatlf)aceae. 


1B40  Casuarina  stricta  A  i  t  .  An- 

stral. 
1341      torulosa  A  i  t.   Austral. 


Celastfaceae. 


1342  Celastrus  scandens  L  i  n  n. 

America  sept. 

1343  Elaeodendron  australe  Ve  nt. 

Nova  Hollanda. 
1:^44     capense  Eckl.  et    Ze}-!!- 
Prom.  1).   Spei. 

1345  orientale  J  ac  q.  Ins.  Mau- 

rit.,  Madag. 

1346  Euonymiis  americanus  L  i  n. 

Am.   sept. 

1347  europaeus  L  i  n  n.    Europa. 

1348  fimbriatus  AVall.  Reg. 

Hi  mal. 
1340     japonicus  L  i  n  n.  fi  1.  Ja- 

ponia. 
1350     —  var.   tbl.   varieoatis. 


Ctierjopodlaccac. 


1351  Atriplex  colotheca  Fries. 

Siiecia 

1352  confertitìoi'a  S.  "Wats. 

Am.  bor.  occ. 

1.-53     bortensis  Linn.    Cosmop. 

I:ìó4     nitens  S  e  b  k.  Europ.,  O- 
riens. 

1355     semibaccata  R.  B  r.  Au- 
stral. 

135G     sibirica  L  i  n  n.   Sibiria. 


1357  Atriplex  spongiosa  F. 

M  u  e  1 1.  Austral. 
1358Basella  rubra  Linn.  Asia 

et  Africa  trop. 

1359  Beta  vulgaris  L  i  n  n.  Euro- 

pa,  Afr.  bor.,  Oriens. 

1360  maritima  Linn.   Rea. 

medit. 

1361  Chenopodium  album  Linn. 

Omnis  terr.  orbis. 

1362  ambrosioides    Linn.    Am. 

bor.  et  trop..  Europa  au- 
str.,  Afr.  bor.  et  austr.. 
India  or. 

1363  Bonus-Henricus  Linn. 

Europa. 

1364  foetidum  S  e  h  r  a  d.  Reg, 

trop. 

1365  murale  Linn.   Orbis  terr. 

fere  omnis. 

1366  opolifolium  S  eh  rad. 

Reg.  bor. 

1367  Quinoa  Willd.   Am.  au- 

str. 
1.368     vulvaria  Linn.  Europa, 
Asia  bor. 

1369  Corispermum    hyssopifolium 

L  i  n  n.  Europa,  Am. 
bor. 

1370  Hablitzia  tamuuides  B  i  e  b. 

Reg.  Caucas. 

1371  Kochia  arenaria  Ro  th. 

Austr.,  Asia  occ. 

1372  scoparla  S  e  h  r  a  d.  Europa, 

Asia  bor. 

1373  Monolepis  trifida  S  eh  rad. 

Sibiria. 

1374  Salsola  Kali  Linn.  Reg. 

bor.  et  austr.  temp. 

1375  rosacea  Linn.  As.  med., 

Sibir. 

1376  Spinacia  oleracea  Linn. 

Ubique  cult. 

1377  Teloxis  aristata  Moq.  Ara. 

bor. 


—  32 


Clstsceae. 


1378  Cistus  cyprius  La  in.  Ins. 

Cyprus. 

1379  ladaniferus  L  i  n  n.  Reg. 

medit.  oc,c. 

1380  monspeliensis  L  i  n  n.  Reg. 

medit.  occ. 

1381  parviflorus  Lam.  Reg. 

medit    occ. 

1382  polymorphus  W  i  1  k.    Reg. 

medit. 
1883     populifolins  L  i  n  ii    Reg. 
medit.  occ. 

1384  purpureus  Lam.  Oriens. 

1385  *salrifoliiis  L  i  n  n.  Europa, 

Afr.  l)or  ,  Reg.  medit., 
Persia. 

1386  vaginatiis  A  i  t.  Tenerifif. 

1387  Helianthemum  canum 

B  o  i  s  s.   As.   min. 

1388  Fumana  Mill.   Reg.  med. 

1389  guttatum  Mill.   Europa 

medit.  et  austr.,  Africa 

ber.,  Syria. 
l?>90    haliraifoliiim  Pers.  Reg. 

medit. 
1391     leditbliiim  Mill.  Europa 

austr. 
139"2     niloticum  Moench.  Eu- 
ropa et  Africa  bor.,  Reg. 

medit.,  Caucasus,  Persia, 

Armenia. 
1393     variabile  Spach.   Reg. 

medit. 


Cofpposltac. 


1394  Achillea  ageratum  L  i  n  n. 

Europa. 

1395  aegyptiaca  H  o  r  t. 


1396  Achillea  lanata  S  p  r.  Po- 

dolia. 

1397  magna  L  i  n  n.  Europa. 

1398  millefolium  Ledeb    Eu- 

ropa, Asia  min. 

1399  odorata  Linn.  Europ., 

Oriens. 

1400  Ptarmica  Linn.   Reg. 

bor.  temp. 

1401  rosea  Wal  ds  t.    Hungar. 
140-3     sulphurea  B  o  i  s  s.  Syria. 

1403  Actinomeris  squarrosa 

N  u  1 1.  America  bor. 
occ. 

1404  tetraptera  D  C.   Mexico. 

1405  Actinella  linearifolia  T  o  r  r. 

et  G  r  a  y.  Texas. 

1406  Ageratum  raexicanumSim  s. 

Meri  e. 

1407  Ambrosia  artemisioides 

M  e  3'  e  n.  Peruv. 

1408  bidentata  M  i  e  h  x.Am  bor. 

1409  maritima  L  i  n  n.  Europa, 

Oriens. 
141(1     trifida  Linn.    Amer.  bor. 

1411  Amellus  annuus  W  i  1 1  d. 

Africa  austr. 

1412  AmiMobium  alatura    R.  Br. 

Nova  Hollanda. 

1413  Anacyclus  P\u-etrum    D  C. 

Africa  bor.,  Oriens. 

1414  Andryala  varia  L  o  w  e,  Ins. 

Maaer. 

1415  Anthemis  arvensis  L  in  n. 

Europa. 

1416  aetnensis  S  e  h  o  uw.  Mont. 

Aetna. 

1417  austriaca  Jacq.  Ital. 

bor.,  Reg.  danub.  ,   Cau- 
casus. 

1418  Biebersteiniana  L.  Ivo  eh. 

Oriens. 
14L9     Chamomilla    Willd.    Eu- 
ropa austr. 

1420  Corsica  H  o  r  t. 

1421  Cotula  L  i  n  n.  Europa, 

Afr.  bor.,  Oriens. 

1422  granatensis  B  o  i  ss.Hispan. 


33 


1423  Anthemis  palaestina  R  e  u  t. 

As.   min.,  Syria. 

1424  peregrina  Linn.  Italia, 

Graecia,  Asia  min. 

1425  tinctoria  Linn.  Europa, 

Oriens. 

1426  Aplopappus  rubiginosus 

T  o  r  r.  et  G  r  a  y.  Amer. 
bor. 

1427  ArctiumLappa  L  i  n  n.Europ. 

1428  Arctotheca  repens  W  e  n  d  1. 

Africa  austr. 

1429  Arctotis  stoechadifolia 

B  e  r  g.  Africa  austr. 

1430  Arnica  longifolia  Eaton. 

Am.  bor.  occ. 

1431  Artemisia  annua  Linn. 

Asia  bor.,   Oriens. 

1432  Absinthium  Linn.  Eu- 

rop. 

1433  *arborescens  Linn.  Italia, 

Oriens,  Reg.   medit. 

1434  camphorata  Vili.  Europa 

austr. 

1435  Dracunculus  Linn. 

Europa,  Oriens. 

1436  fragrans  H  o  r  t. 

1437  pontica  Linn.  Europa, 

Reg    Cauc,  Song. 

1438  Stelleriana  B  e  s  s.  Am. 

bor.,  Kamtschakha. 
1489     variabilis  T  e  n.  Ital.,  Hisp. 

1440  vulgaris  Linn.  Europa, 

Asia,  Afr.,  Amer. 

1441  Aster  azureus  Lindi.  Am. 

sept. 

1442  diplostephioides  B  e  n  t  h.et 

Hook.  Reg.  Himal. 

1443  filifolius  V  e  n  t.  Afr.  austr. 

1444  formosissimus  H  o  r  t.  ex 

Heynh.  Hab  ? 

1445  junceus  A  i  t.  Am.  bor. 

1446  laevis  Linn.  Am.  sept. 

1447  Novi  Belgii  L  i  n  n.  Am. 

sept. 

1448  scaberrinus  L  e  s  s.  Me- 

xico. 


1449  Aster  sericeus  V  e  n  t. 

America  sept. 

1450  sibiricus  Linn.  Sibiria, 

Am.  bor.   occ. 

1451  Baccharis  halimifolia  Linn. 

Am.  bor. 

1452  pigmaea  D  C.   Chili. 

1453  rosmarinifoliaH  o  o  k. Chili. 
1454Bellis  *annua  Linn.  Reg. 

medit. 

1455  perennis  Linn.   (fi.  pieno) 

Europa,  Asia. 

1456  Bellium  bellidioides  Linn. 

Reg.  medit. 

1457  Berkheya  Adlami  Hook. 

Afr.  austr. 

1458  Berlandiera  texana  D  C.  Am. 

bor. 
1459Bidens  bipinnata  Linn. 
Reg.  trop. 

1460  cernua  Linn.  Reg.  bor. 

temp. 

1461  connata  MnhI.    Am.  bor. 

1462  Nova-Caledoniae  E  o  r  s  t, 

N.  Hebrid. 

1463  pilosa  Linn.  Am.  austr., 

Ind.  occ. 

1464  quadrìseta  H  o  e  h  s  t.  Afr. 

trop.,   Sibir. 

1465  tripartita  L  i  n  n.  Europ. 

1466  Borricchia  frutescens  D  C. 

Am.  bor. 

1467  Brichellia  grandiflora  N  u  1 1. 

Am.  bor.  occ. 

1469  Buphthalmum  salicifolium 

L  i  n  n. Europa. 

1470  Calendula  *arvensis  Linn. 

Europa,  Ins.  Can., Oriens. 

1471  aegyptiaca  D  e  s  f .  Reg. 

medit. 

1472  algeriensis  B  o  i  s  s.  et 

R  e  u  t.  Algeria 

1473  bicolor  R  a  f .  Europa,    O- 

riens. 

1474  cristagallis  V  i  v.  Reg.med, 

1475  fulgida  Raf.  Sicilia. 

1476  lusitanica  H  o  r  t. 

1477  maritima  G  a  s  s.  Sicilia. 


—  34  - 


1478  Calendula  olgai'biensis 

Hort. 

1479  officinalis  L  i  n  n.  (fi.  pieno) 

Europa   austr. 

1480  palaestina  Bo  i  s  s.Palestin. 

Mesopot. 

1481  sancta  Hort. 

1482  *stellata  C  a  v.  Sicilia,  A- 

fr.  bor. 
1484  Callistei^lius  hortensisC  o  s  s. 

China,  Sibiria. 
1485Carduus*  corymbosus  Ten. 

Italia  infer. 
148G     lampedusanus  Lojac. 

Insul.  Lopadusa. 
1487     p\'chnocephalu.s  L  i  n  n. 

Europa,  Reg.  medit., 

Oriens. 
1488Carthamus  flavescens 

AVilld.  Asia  min.,   Sy- 

ria. 

1489  glaucus  B  i  e  b.    Asia,  Per- 

sia. 

1490  lanatus  Linn.  Europ. 

austr.,  Asia  min. 

1491  leucanthus  Hort. 

1492  leucocaulus  S.  et  S  m.  Ar- 

chip. 

1493  tinctorius  Linn.  India 

or.,  Aegypt. 

1494  Catananche  coerulea  Linn. 

Reg.   medit. 

1495  lutea  Linn.  Reg.    medit. 

1496  Genia  turbinata  P  e  r  s.  Afr. 

austr. 

1498  Centaurea  atropurpurea 

W  a  1  d  s  t.  et  K  i  t.  Han- 
gar. 

1499  Calcitrapa  Linn.  Europa, 

Afr.  bor. 

1500  cerinthifolia  S  i  b  t  h.  et 

S  m.  Graecia. 

1501  *Cineraria  L  i  n  n.  Europa, 

Afr.  bor. 

1502  Crocod^lium     Linn.    Sy- 

ria. 


1503  Centaurea  Cyanus  Linn. 

Europa,  Reg.  Caucas. 

1504  dealbata  W  i  1 1  d.  Asia 

Persia. 

1506  eriophora  Linn.    Gallia, 

Lusit. 

1507  eriospata  Linn.  Gallia, 

Lusit. 

1508  jacea  L  i  n  n.   Europa  med. 

1509  melitensis  Linn.    Europa 

austr. 

1510  nigra  Linn.  Europ. 

1511  pulclierrima  W  i  1  1  d. 

Caucas. 

1512  romana  Linn.  Italia. 

1513  scabiosa  Linn.  Europa. 

1514  sempervirens  Linn.  Ita- 

lia, Lusit. 

1515  sicula  Linn.  Sicilia. 

1516  *sphaerocephala  Linn. 

Europa  medit. 

1517  splendens  Linn,  Hisp  ,Ital. 

1519  sulphurea  W  i  1 1  d.  Sicil. 

1520  tauromeritana  G  u  s  s.  Si- 

cilia. 

1521  verbascifolia  Vahl.  Ara- 

bia. 
152-2  Cephalophora  ai-omatica 
S  eh  rad.  Chili. 

1523  Chardinia  xeranthemoides 

D  e  s  f .  Asia  min..  Per- 
sia. 

1524  Charieis  heterophylla  C  a  s  s. 

Africa  austr. 

1525  Chrj'santhemum  carinatum 

Se  h  o  u  s  b.  Afr.  bor. 

1526  caucasicum  Pars.  Reg. 

Gauc. 

1527  cinerariaefolium  V  i  s.  Dal- 

matia. 
1.528     cocci neum  W  i  1  i  d.   Reg. 
Cane,  Persia. 

1529  *coronarium  Linn.  Eu- 

ropa austr. 

1530  corymbosum  L  i  n  n.  Eu- 

ropa, Afr.  bor.  ,  Caucas. 


-  35  — 


1531  Chrysantliemum     decaisnea- 

nnm  P  e  r  s.  Hab  ? 

1532  clisciforme  C.  A.  M  e  y. 

Reg.  med. 
153B     fasciculatum  Hort. 

1534  fruticosura  Veli.  Brasil. 

1535  indicum  Li  n  n.  China, 

Japouia. 

1537  marginatnm  Hort. 

1538  paludosum  P  o  i  r.  Afr.  bor. 

1539  Parthenium  B  e  r  n  h  .  Eu- 

ropa. 
1510     persicum  Bolsa.  Persia, 

1541  prealLuni  V  e  n  t.  Asia 

min.,  Persia. 

1542  segetum  L  i  n  n.  Europa, 

Afr.  bor.,  Asia  ooc. 

1543  viscosum  D  e  s  f.  Reg. 

medit. 

1544  Cichorium  Endivia  L  i  n  n. 

Europa,  Orieus. 

1545  Intybus  L  i  n  n.   Europa, 

Oriens. 

1546  Cladanthus  proliferus    D  C. 

Afr.  bor. 

1547  Cnicus  aracnoideus  B  i  e  b. 

Reg.  Cauc. 

1548  benedictus  Hort. 

1549  gnapholoides  W  i  1 1  d.  Ita- 

lia. 

1550  niveus  C.  Presi.  Europa. 

1551  scabrum  Hort. 

1552  syriacus  R  o  t  h.  Italia, 

Oriens. 

1553  Valenowskyi  Hort. 

1554  Wallichi  Hook.  Reg. 

Hi  mal. 
1555Conyza  ambigua  D.C.  Co- 
smop. 

1556  ivaefolia  L  e  s  s.  Afr.  au- 

stralis. 

1557  Coreopsis  Atkisoniana 

Hort. 
1.558     aurantiaca  Hort.  Hab? 

1559  auriculata  L  i  n  n.  Amer. 

bor. 

1560  bicolor  B  o  s  s  e.  Hab  ? 


1561  Coreopsis  coronata  Hook. 

Texas. 

1562  Drummondi  T  o  r  r.    et 

G  r  a  y,  Texas. 

1563  grandiriora  N  u  1 1.  Amer. 

bor. 

1564  lanceolata  L  i  n  u.  America 

bor. 

1565  tinctoria  N  u  1 1.  America 

bor. 

1566  Triptei-is  L  i  n  n.    America 

bor. 

1567  Cosmidium  filifolium  N  u  1 1. 

Cosmop. 

1568  Cosmos  bipinnatus  C  a  v. 

Am.  bor.,  Mexico. 

1569  sulphureus  C  a  v.    Mexico. 

1570  Cotula  corouopifolia  L  i  n  n. 

Europa,  Africa. 

1571  Crepis  alpina  L  i  n  n.    Asia. 

1572  buxifolia  Linn.  Sicilia. 
1.573     foetida  Linn.  Europ.,  As. 

or. 

1574  hyemalis  B  i  v.  Afr.  bor. 

1575  rubra  Linn.  Ital.,  Graec. 

1576  Crupina   *vulgaris  C  a  s  s, 

Reg.  medit. 

1577  Criptostemma  calendula- 

ceum  R.  B  r.  Prom.  b.  . 
Spei. 
1578Cynara  Cardunculus  Linn. 
Reg.  medit. 

1579  Dalilia  variabilis  D  e  s  f . 

Mexico. 

1580  Dimorphotheca  aurantiaca 

D.  C.  Afr.  austr. 

1581  pluvialis  M  o  e  n  e  h.  Prom. 

b.  Spei. 

1582  Echinacea  purpurea  M  o  e  n- 

c  h.  Amer.  bor. 
1583Echinops  cornigerus  D  C. 
India  or. 

1584  dabui'icus  F  i  so  h.  Daliur., 

Mongol. 

1585  exaltatus  S  e  h  r  a  d.    Hun- 

garia. 

1586  persicus  S  t  e  v.  Reg.  Cauc. 


-  36  - 


1587  Emilia  sonchifolia  D  C.  Asia 

trop. 
1588Encelia  calva    A.  G  r  a  y. 

Am.  bor. 
1589Eupatorium  album  L  i  n  n. 

Amer.  bor. 

1590  aromaticum  L  i  n  n.  Am. 

bor. 

1591  atrorubens  (L  e  m.)  H.  Pan. 

Mexico. 

1592  calaminthaefolium  H.  B. 

et  K.  Mexico. 

1593  cannabinum  Li  n  n.  Eur., 

Asia  bor. 

1594  coelestinum  L  i  n  n.  Amer. 

bor.,  Ind.  occ. 

1595  Haageanum  Regel.  HabV 

1596  janthinum  H  e  m  s  1.  Me- 

xico. 

1597  lucidum  Orteg.    Mexico. 

1598  macrophyllum  L  i  n  n.  Am. 

trop. 

1599  inegalophyllum  K  1  a  t  t. 

Mexico. 

1600  petiolare  M  o  e  q.  et  S  e  s  s. 

Mexico. 

1601  violaceum  R  a  f .  Hab  ? 

1602  Evax  umbellata  Gaertn. 

Reg.  medit. 

1603  Felicia  angustifolia  N  e  e  s. 

Africa  austr. 

1604  fragilis  C  a  s  s.  Africa 

austr. 

1605  Filago  gallica  L  i  n  u.  Eu- 

ropa, Asia  bor.  ,  Oriens. 

1606  ^germanica  L  i  n  n. Europa, 

Oriens. 

1607  Flaveria  Contrayerva  P  e  r  s. 

Am.  trop. 

1608  repanda  Lag.  Texas, Mex. 

1609  Gaillardia  lanceolata  M  i  - 

e  h  X.  Amer.  bor. 

1610  pulchella  F  o  u  g  e  r.  Amer. 

sept. 

1611  — var.  pietà  (Sweet). 

1612  Galactites  *tomentosa 

M  o  e  n  e  h.  Reg.    medit. 


1613  Galinsoga  parviflora  C  a  v. 

Am.  austr. 

1614  Gazania  pinnata  L  e  s  s. 

Pi'om.  b.  Spei. 

1615  Geropogon  glabrum  L  i  n  n. 

Europa. 

1616  Gnaphalium    undulatum 

L  i  n  n.  Africa  austr. 

1617  Grindelia  glutinosa  D  u  n. 

Amer.  bor.  occ. 

1618  humilis  Hook.  Calif. 

1619  integrifolia  D  C.  Am.  bor. 

occ. 

1620  robusta  Nutt,   California. 

1621  squarrosa  Dunal.   Am. 

bor.  occ. 

1622  Guizotia  abyssinìca  C  a  s  s. 

Africa  trop. 
1620Gynura  aurantiaca  D  C. 

Java. 
1624  Helenium  microcephalum 

D  C.  Mexico. 
1625Helianthus  annuus  L  i  n  n. 

Am.  sept. 

1626  cucumerifolius  T  o  r  r.    A- 

mer.  bor. 

1627  divaricatus  L  i  n  n.  Am. 

bor. 

1628  micranthus  S  p  r  e  n  g. 

Mexico. 

1629  orgyalis  D  C.  Amer.  bor. 

occ. 

1630  tracheliifolius  T  o  r  r.   Am. 

bor. 

1631  Helicbrj^sum  angustifolium 

D  C.  Reg.  medit.,  Oriens. 

1632  bracteatum  Willd.  Au- 

stralia. 

1633  decurrens,  M  u  e  1 1.  Austr. 

1634  diosmaefolium  S  w  e  e  t. 

Austral. 

1635  foetidum  M  o  e  u  e  li.  Afr. 

trop.  et  austr. 

1636  lanatum  D  C.  Asia  min. 

1637  orientale  Gaertn.   Ar- 

chip.,  Asia  minor. 

1638  *rupestre  D  C.  Reg.  medit. 

1639  *saxatile  M  0  r  i  s.  Sardinia. 


37  — 


1640  Helipterum  roseum  B  t  h. 

Australia. 

1641  Helmintia  ecliioides  G  a  e  r- 

t  n.  Europa. 

1642  Hieracium  crinitum  S  i  b  t  h. 

et  S  m.  Sic,  As.  min. 

1643  Humea  elegans  S  m.  Austr. 
1644Hyoseris  radiata  L  i  n  n. 

Reg.   medit. 

1645  Hypochaeris  *aetnensis 

Bth.  et  Hook.   Sicilia. 

1646  laevigata  Bth.    Hook. 

Afr.  bor.,  Sic. 

1647  Hysterionica  linearifolia 

B  a  k.  Bi'asilia. 

1648  latibellia  purpurea  D  C. 

Mexico. 

1649  Inula  crithmoides    L  i  n  n. 

Reg.  medit. 

1650  *graveolens  D  e  s  f.  Reg. 

medit. 

1651  montana  L  i  n  n.  Europa 

austr. 

1652  obtusifolia  K  e  r  n.  Reg. 

Himal. 

1653  viscosa  Ai  t.  Reg.  medit. 

1654  Iva  xantbifolia  N  u  1 1.   Am. 

bor. 

1655  Jurinea  alata  C  a  s  s.  Reg. 

Caucas. 

1656  Koelpinia  linearis  Pali. 

Asia  occ.  et  bor. 
]657Lactuca  oleifera  H  o  r  t. 

1658  quercina  L  i  n  n.  Eui'opa, 

Reg.  Cauc. 

1659  saligna  L  i  n  n.  Europa, 

Africa  bor.  occ. 

1660  sativa  L  i  n  n.   Culta. 

1661  Scariola  L  i  n  n.  Europ., 

Oriens. 

1662  viminea  Presi,  Reg. 

Medit. 

1663  virosa  L  i  n  n.  Europa  ,  A- 

sia  bor. 

1664  Lapsaua  communis  L  i  n  n. 

Europa,  Oriens,  Asia 
min. 


1665 Lasthenia  glabrata    Lindi. 
Calif. 

1666  obtusifolia  Cass.  Chili. 

1667  Layia  Douglasii  Hook,  et 

Arn.  Am.  bor.  occ. 

1668  gaillardioides  Hook,  et 

A  r  n.  Amer.   bor.   occ. 

1669  platyglossa  A.  G  r  ay. Calif. 

1670  Leontodon  Saizmanni  Ball. 

Reg.  medit. 

1671  Lindheimera  texana  A. 

G  r  a  y.  Texas. 

1672  Lonas  inodora  G  a  er  t  n. 

Reg.  medit. 

1673  Madia  elegans  D.  Don. 

Am.  bor.  occ. 

1674  sativa  Mol  in.  Am.  bor. 

occ. 

1675  Matricaria  africana  B  e  r  g. 

Africa  austr. 

1676  confusa  Fisch.  M  e  3^    et 

Avè-Lall.  Hab? 

1677  corymbifera  D  C.   Asia, 

Persia. 

1678  maritima  L  i  n  n.  Europa. 

1679  nigellaefolia  D  C.   Africa 

austr. 

1680  oreades  Boiss.  Syria. 

1681  suaveolens  H  o  r  t. 

1682  Militella  pusillaS  o  m  m  i  e  r. 

Ins.  Malta. 

1683  Microseris  leucocai'pa  H  o  r  t. 

1684  pygmaea  D.  D  o  n.  Chili. 

1685  Micropus  bombicinus   Lag. 

Reg.  medit. 

1686  erectus  L  i  n  n.  Europ. 

1687  Mikania  scandens  W  i  1  1  d. 

Amer.  calid. 

1688  Montanoa  bipinnatifida  C. 

Ko  eh.  Mexico. 

1689  Mulgedium  fioridum  H  o  r  t. 

1690  Obeliscaria  pulcherrima  DC. 

Am.  bor.    occ. 

1691  Odontospermum  maritimum 

S  e  h.  Reg.   medit. 

1692  Onopordon  macranthum 
S  e  h  o  u  b.  Reg.  medit. 


—  38  - 


1693  Palatbxia  texana  D  C 

Texas. 

1694  Pallenis  *spinosa  C  a  s  s. 

Reg.  med.,  Oriens. 

1695  Picridium  vulgare  Desi". 

Reg.   medit. 

1696  Picris  pauciflora  W  i  1  1  d. 

Europ.    austr.,  Oi-iens. 

1697  Plucliea  Dioscoridis  D  C.  A- 

frica  trop. 

1698  odorata  Ca.ss.  Ainer.    au- 

stralis. 

1699  Podacheuium  paniculatum 

B  e  n  t  h.  Mexico. 

1700  Psiadia  glutinosa  J  a  e  q. 

Ins.  Maurit. 

1701  Pulicai'ia  disenterica  G  a- 

e  r  t  a.  Europa. 
1702Rliagadiolus  Hedypnoides 

Ali.  Reg.  medit. 
1703    stellatus  Gaertn.  Reg. 

medit. 
1701  Rodigia  comm utataS  p  r  e n g . 

Graecia. 

1705  Rudbeckia  amplexicaulis 

Valli.  Amer.,  Mexico. 

1706  americana  H  o  r  t.  Hab  ? 

1707  fulgida  A  i  t.  Ani.  bor. 

1708  laciniata  L  i  n  n.    America 

bor. 

1709  lanceolata  B  e  r  t.  Amer. 

bor. 

1710  maximiliaua  Ho  r  t.      • 

1711  purpurea  L  i  n  n.    America 

bor. 

1712  speciosa  W  e  n  d  e  r.  Amer. 

bor. 

1713  subtomentosa  P  u  r  s  h. 

Amer.  bor. 

1714  Santolina  rosmarinifolia 

L  i  n  n.  Europa  austr. 

1715  Sanvitalia  procumbensL  a  m. 

Mexico . 

1716  Schkuhria  Schkuliwides 

Ho  rt. 

1717  Scorzonera  angustifolia 

L  i  n  n.  Europa  austr. 


1718  Scorzonera  calci trapaefolia 

Va  hi.  Europ. 

1719  laciniata  L  i  n  n.  Reg.  me- 

dit ,  Caucas. 

1720  Scolymus  liispanicus  L  i  n  n. 

Reg.  medit. 

1721  Senecio  aetnensis  Jan.  Ita- 

lia. 

1722  aegyptiacus    Linn.   Ae- 

gypt. 

1723  Anteupliorbium  S  e  h.  A- 

frica  austr. 

1724  bicolor  T  o  d.  Italia,  Grae- 

cia. 

1725  *candidus  D  C.  Sicilia. 

1726  Cineraria  D  C.  Reg.  medit. 

1727  cruentus  D  C.  Insulae 

Canar. 

1728  *delphinitblius  V  a  h  l.Reg. 

medit. 

1729  Boria  L  i  n  n.  Europ. 

austr.,  Oriens. 

1730  elegans  Linn.  Africa 

austr. 
.1731     grandifolius  L  e  s  s.  Me- 
xico. 

1732  liadiensis  F  o  r  s  k.  Arabia. 

1733  japonicus  S  e  li  .  Japonia. 

1734  Kacmpferi  D  C.  Japonia. 

1735  Kleinia  L  e  s  s.  Ins.  Canar. 

1736  kleinioides  (ì  1  i  v.  Africa 

trop. 

1737  *Mandraliscae  i^Tin.)    Ins. 

Vulcanus. 

1738  maritimus  Lina.  Afr. 

austr. 

1739  odorus  S  e  li.  Arabia. 

1740  Petasites  D  C.  America 

austr. 

1741  scandens  W  i  1 1  d.  Reg. 

Himal. 

1742  speciosus  W  i  1  1  d.     Afr. 

austr. 

1743  subscandens' H  o  cb  s  t. 

Abj'^ss. 

1744  *vulgaris  Linn.  Europa, 

(cosmop.  inquii.) 


—  39  - 


1745  Siegesbeckia  flosculosa 

L'  H  è  r  i  t.  Peruvia. 

1746  ox'ientalis  Linn.  Cosmop. 

trop. 

1747  Silphium  integritbliuin 

M  e  h  X.  Am.  bor. 

1748  trifoliatum  Linn.    Amer. 

bor. 

1749  Silybum  raarianumG  a  ertn. 

Europa. 

1750  Solidago  ellyptica  A  i  t.  A. 

merica  bor. 

1751  macrophjflla  H  e  r  b.  Am. 

bor. 

1752  sempervirens  Linn.   Am. 

sept. 

1753  serotina  A  i  t.  Amer.  sept. 
1751     sparsifiora  A.  G  r  a  y.  A- 

mer.  bor.  occid. 
1755  Sonchus  fruticosus  Linn. 

Ins.  Madeira. 
175G     maritimus  Linn.  Europa, 

Reg.  medit. 

1757  *oleraceus  L  i  n  n.    Cosmo- 

poi. 

1758  ^tenerrimus  Linn.  Reg. 

medit. 

1759  Spilantbes  Acmella    M  u  r  r. 

Cosm.  trop.  et  subtrop. 

17G0  Stevia  nepetaefolia  H  B.  et 
K.  Am.  austr. 

17G1  Tagetes  erecta  Linn.  Me- 
xico. 

17G-2     multiflora  H.  B.  K.  Ecua- 
dor,   trop. 

1763  patula  L  i  n  n.  Mexico. 

1764  signata  Bar  ti.  Mexico. 

1765  Tanacetum  vulgare    L  i  n  n. 

Europa,  Asia   bor. 

1766  Taraxacum  officinale  W  i  g  g. 

Reg.  bor.  et  austr.  temp. 

1767  serotinum  P  o  i  r.  Europa 

or. 

1768  Tarcbonanthus  camphoratus 

L  i  n  n.   Afr.  or.  et  austj. 

1769  Thelesperma  filifolium    A. 

G  r  a  y.  Am.  bor.  occ. 


1770  Tithonia  tagetiflora  D  e  s  f . 

Mexico, 

1771  diversifolia  D  C.    America. 

1772  Toljjis  coronopifoIiaB  i  v  o  n. 

Europ.,  Ins.  Canar. 

1773  Tragopogon  pratense  Linn. 

Europa,  Sicilia. 

1774  cupani  G  u  s  s,  Sicilia. 

1775  hybridus  L  i  n  n.    Italia. 

1776  Trincia  tuberosa  D  C.  Reg. 

medit. 

1777  Troximon  laevigatus  H  o  r  t. 

1778  Urosperinum  *Dalecbampi 

F.  W.  S  e  h  m  i  d  t.  Eu- 
ropa austr. 

1779  picroides  F.  W.S  e  h  m  i  d  t. 

Europa  austr. 

1780  Verbesina  alata  Linn.  Am. 

trop. 

1781  crocata  L  e  s  s.  Mexico. 

1782  encelioidesB  t  h.  et  H  o  o  k. 

America  bor.    occ. 

1783  occidentalis  Walt.  Am. 

bor. 

1784  virginica  L  i  n  n.    America 

sept. 

1785  Vernonia  altissima  N  u  t  t. 

Am.  trop. 

1786  angustifolia  M  i  e  h  x. 

America  bor. 

1787  anthelmintica  W  i  1 1  d. 

Himal. 

1788  baccharioides  H.  B.  et   K. 

Nova  Granata. 

1789  eminens  B  i  s  e  b.  Africa 

bor. 

1790  fasciculata  M  i  e  h  x.  Am. 

sept. 

1791  profuga  D  e  N  o  t.  America. 

1792  Volutarella  Lippii   C  a  s  s 

Amer.  austr.,  Ins.  Cana- 

riae. 
1793Xanthium  spinosum  L  i  n  n. 

Cosmopol. 
1794Xanthocepbalum  gymno- 

spermoides  Benth.  et 

Hook.  Mexic. 


40 


1795  Zacintha  verrucosaG  a  e  rtn. 

Europa  autr. 

1796  Zinnia  elegans  Jacq.  Me- 

xico. 

1797  Haageana  Rgl.  America 

trop. 

1798  parviilora  L  i  n  n.  America. 

1799  verticillata  A  n  d  r.  Mexic. 


CofjYolYùlaceae. 


1800  Argyreia  splendens  S  \v  e  e  t. 

India  occ. 
18"1  Convolvulus  altheoides 

L  i  n  n.  Reg.  medit. 

1802  -arvensis  L  i  n  n.Gerontog. 

Reg.  teinp. 

1803  Cantabrica  L  i  n  n.  Europa, 

Oriens. 

1804  clongatus  \V  i  11  d.  Ins. 

Canar. 

1805  farinosus  L  i  n  n.  Africa 

trop. 
180(5     hastatus  T  h  n  b  g.   Africa 

austr. 
18(»7     Scammonia  L  i  n  n.   Asia 

min. 

1808  sabatius  Vis.  Ins.    Cana- 

rie. 

1809  siculus  L  i  u  n.  Reg.  me- 

dit. 

1810  "tricolor  L  i  n  n.   Europa 

medit. 

1811  Cuscuta*Epithymum  M  u  r  r. 

Europa,  Asia  bor. 

1812  Dichondra  repens  F  o  r  s  t. 

Reg.  trop,  et  subtr. 

1813  Evolvulus  alsinoides  L  i  n  n. 

Reg.  trop.  et  subtr. 

1814  Ipomoea  Aitoni  Lindi. 

Africa  austr. 

1815  atropurpurea  H  o  r  t. 
181()     blopbarosepala  H  o  e  h  s  t. 

Abyssinia. 


1817  Ipomoea  coccinea  L  i  n  n. 

America,  calid. 

1818  cordigera  M  a  r  t.  Hab  ? 

1819  curassavica  B  a  1  b.  Hab  ? 

1820  elegans  M  e  i  s  s  n.  Bras. 

1821  glaucifolia  Linn.  Amer. 

trop. 

1822  hederacea  J  a  e  q.  Amphig. 

trop. 

1823  — var.  imperialis  (Ho  r  t.). 

1824  bederifolia  Linn.  Ind. 

occid. 

1825  hybrida  Hort. 

1826  kormesina  Hort. 

1827  lacunosa  Linn.  Amer. 

bor. 

1828  Leari  P  a  x  t.  Am,    trop. 

1829  leucantba  J  a  e  q.  Am. 

austral. 

1830  montana  Morie.  Hab? 

1831  muricata  J  a  e  q.  Reg.    Hi- 

mal.,  Japon. 

1832  obscura  Hassk.  Java. 

1833  palmata  F  o  r  s  k.  Aegyp- 

tus. 

1834  polymorpha  R  i  e  d  e  1. 

Bras. 

1835  reniformis  C  h  o  i  s  y.  As. 

et  Afr.  trop. 
18;M)     Roxburghi    Hort. 

1837  rubro-caerulea  Hook.  Me- 

xico. 

1838  sibirica  P  e  r  s.  Reg.   Hi- 

mal.,  Asia  min. 

1839  superba  S  e  h  r  a  n  k    A- 

merica. 

1840  tricolor  C  a  v.  Hab  ? 

1841  violacea  Linn.  Ins.  St. 

Crucis. 

1842  Nolana  paradoxa  Lindi. 

Chili. 

1843  prostrata  Linn.  Perù  via. 

1844  Quamoclit  coccinea   M  u  e  h. 

Mexico. 


—  41  — 


Coff^aceae. 


1845Cornus  candidissima  M  i  1 1. 

Amer.  bor. 
1846     capitata  W  a  1 1.  Himalaya. 
184?     fastigiata  Michx.  Amer. 

boi-. 

1848  sanguinea  Linn.  Europa, 

As.  bor. 

1849  stricta  L  a  m.  America  bor. 


CrassCilaceae. 


1850  Cotyledon  agavoides  B  a  k. 

Mexico. 

1851  apolina  H  o  r  t. 

1852  californica  B  a  e  k  e  r,  Am. 

bor.  occ. 

1853  farinosa  Baker.  Calif. 

1854  fruticosa  H  o  r  t. 

1855  fulgens  B  a  k.  Mexico. 

1856  glauca  Baker.   Mexico. 

1857  Grusoni  H  o  r  t. 

1858  imbricata  D  e  1  e  u  i  1.   Me- 

xico. 

1859  macrophjlla  H  o  r  t. 

1860  magnifica  H  o  r  t. 

1861  minor  Pali.  Sibiria. 

1862  mirabilis  H  o  r  t. 

1863  mucronata  L  a  m.   Afr. 

austr. 

1864  mutabilis  U  o  r  t. 

1865  pachyphy  ton  B  a  e  k  e  r, 

Mexico. 

1866  Pringlei  H  o  r  t. 

1867  pubescens  Baker,  Me- 

xico. 

1868  pulvinata  H  o  r  t. 

1869  quitensis  Bak.  Ecuador. 

1870  retusa  Baker,  Mexico. 

1871  roseata  Baker,  Mexico. 


1872  Cotyledon  Scheidekeri  Hort. 

S  eh  m  t.  Mexico. 

1873  secunda  B  a  e  k  e  r.  Mexic. 

1874  Uhinchi  Hort. 

1875  Umbilicus  L  i  n  n.  Europa, 

Asia  min. 

1876  vulgaris  C  o  n  s,  Hab  ? 

1877  Crassula  canescens  R  o  e  m. 

et  S  eh  u  1 1.   Prom.  b. 
Spei. 

1878  falcata  W  e  n  d  1.  Prom. 

b.  Spei. 

1879  lactea  A  i  t.  Afr.  austr. 

1880  rubicunda  E.   M  e  y.  Afri- 

ca austr. 

1881  tetragona  L  in  n.  Afr.  au- 

str. 

1882  Kalanchoe  cassiopega  Hort. 

1883  coccinea  W  e  1  w.  Africa 

trop. 

1884  crenata  H  a  w.  Africa  trop. 

1885  glaucescens  B  r  i  1 1.  Africa 

trop. 

1886  integerrima  L  a  n  g.  Prom. 

b.  Spei. 

1887  kewensis  Hort.  Hab? 

1888  marmorata  S  e  h  w.  Abys- 

sinia. 

1889  rotundifolia  H  a  w.    Prom. 

b.  Spei. 

1890  Welwitschii  B  r  i  t  t  e  n, 

Afr.  trop. 

1891  Rochea  coccinea  D  C.  Prom. 

b.  Spei. 

1892  Sedum  altissimum  P  o  i  r. 

Europ. 
189c5     coeruleum  W  a  h.  Reg. 
medit. 

1894  nicaense  Ali.  Reg.  medit. 

1895  spectabile  Bor.  Japon. 

1896  Selskiauum  R  e  g  e  1.  Reg. 

Amurens. 

1897  Stalli  Hort. 

1898  *stellatum  Linn.  Europa 

austr. 

1899  Sempervivum  canariense 

Linn.  Insul.  Canariae. 


—  42 


1900  Sempervivum  ciliatum 

W  i  1 1  d.  Insili.  Canar. 


1901     decorum  H  o  r  t. 

1924 

1902     frntescens  H  a  w.  Insili. 

1925 

Canari  ae. 

1926 

1903     giganteum  Haw.  Insul. 

Canariae. 

1927 

1904     glutinosnm  A  i  t.  Ins. 

1928 

Madeir. 

1929 

1905Tillaea  muscosa  Linn. 

Europa,  Africa  bor. 

1930 

1931 

1932 

Ctùclfetac. 

1933 

1934 

I9OG  Alyssum  Ehrenbergii  H  0  r  t. 

1935 

1907     incanum  Linn.  Europa, 

Sibiria. 

1936 

1908    maritimum  L  a  m.  Europa. 

1909     minimum  W  i  11  d.  Europu, 

Oriens. 

1937 

1910     mutabile  Veni.  Italia. 

1911     rupesti'e  T  e  n  0  r.  Europ. 

1938 

1912     pinnatum  Linn.  Europ., 

As.  minor. 

1939 

1913  Anastatica  bierocuntica 

Linn.  Oriens. 

1940 

1914Arabis  albida  Stev.  Reg. 

med. 

1941 

1915     blepbarophylla  H  ook.  Ca- 

lifornia. 

1916     pendula  L  i  n  n.  America 

1942 

bor. 

1917  Aubrietia  antilibani  B  0  i  s  s. 

1943 

Oriens. 

1918     deltoidea  D  C.  Italia, 

1944 

Graecia,   As.  min. 

1919  Barbarea  arcuata  R  e  i  e  b  b. 

1945 

Europa,  Asia  min. 

1946 

1920     vulgaris  R.  B  r.  Europa. 

" 

temp. 

1947 

1921  Biscutella  ciliata  D  C.  Hi- 

span. 

1948 

1922     *didyma  L  i  n  n.    Reg. 

medit.,  Persia. 


1923 


Brassica  alba  B  o  i  s  s.  Eu- 
ropa, Oriens  (Culta). 
cernua  H  o  r  t.  Hab  ? 
dissecta  B  o  i  s  s.  Hispania. 
fruticulosa  C  y  r.  Italia, 

Reg.   medit. 
insularis  Mori  s,  Sardinia, 
juncea  C  o  s  s.   Asia, 
nigra  K  o  e  h.  Orb.  vet. 

(Cosmop.  eulta), 
cjuadrivalvis  H  o  r  t. 
Robertiana  J.  Gay.  Eu- 
ropa, 
rupestris  Rafin.    Sicilia, 
tabulatia  B  ro  t.  Lusit., 
Afr.  bor. 
Braya  supina  Kocb.   Eu- 
ropa bor. 
Bunias  Erucago  L  i  n  n.  Eu- 
ropa austr. 
Cakile  maritima  S  e  o  p.  Eu- 
ropa, Africa  bor.,  Amer. 
bor. 
Calepina  irregulare  II  o  r  t. 

Hab? 
Camelina  sativa  Crantz. 

Europa,  Asia  temp. 
Capsella  Bursa  -  pastoris 
Medio.  Reg.  temp. 
procumbens  F  r  i  e  s.    Reg. 
temp. 
Cardamine  hirsuta  Linn. 
Cosmop.,  Reg.    temp.  et 
subtr. 
Carponenia  filiformis  E  e  b  1. 

et  Zeyh.  Afr.  austr. 
Carriptera  Vellae  D  C.  Hi- 
spania. 
Cheirantus  alpinus  Linn. 
Scardinav. 
Cheiri  Linn,  Europa, 
scoparius  B  r  o  u  ss.  Insul. 

Canariae. 
semperflorens  S  e  h  o  u  s  b. 
Marocc. 
Cborispora  tenella  D  C.  Reg. 
Caucas.et  Himal.,  Persia, 
Afghanist. 


43  — 


1949  Clypeola  Jonthlaspi  L  i  n  n. 

Reg.  med. 

1950  Cochlearia  acaulis  D  e  s  f . 

Lusit.,  Afr.  bor. 

1951  anglica  L  i  n  n.  Reg.  bor. 

et  arct. 

1952  glastifolia  L  i  n  n.  Europa. 

1953  Coluteocarpus  reticulatus 

B  0  i  s  s.  Asia  min. 

1954  Crarabe  abyssinicaH  o  e  h  s  t. 

Africa  trop. 

1955  filiforme  J  a  e  q.  Patag., 

Chil. 

1956  Diplotaxis  erucoides  D  C. 

Reg.  medit. 

1957  muralis  D  C.  Europa. 

1958  Prolongi  B  o  i  s  s.    Hispan. 

1959  siifolia  K  u  n  z.  Hispan., 

Marocc. 

1960  tenuifolia  D  C.  Reg.    me- 

dit. 

1961  viminea  D  C.  Reg.   medit. 

1962  virgata  D  C.  Hispania,   A- 

fr.  bor. 

1963  Brucarla  aleppica  G  a  e  r  t  n. 

Graecia,  Oriens. 

1964  Erucastrum   arabicum 

S  e  h  1  m  p.  Reg.  medit. 
1965Erysimum  cuspidatum  D  C. 
Graecia,  Asia  minor., 
Persia. 

1966  ochroleucum  D  C. Hispania. 

1967  Euclidium  syriacum  R.  B  r. 

Reg.  Caspie. 

1968  Farsetia  clypeata  R.  B  r. 

Europ.  austr.,    Oriens. 

1969  eriocarpa  D.  0.  As.  min., 

Syria. 

1970  Golbachia  laevigata  D  C.  A- 

sia  min  ,  Persia,  India. 

1971  Heliophila  amplexicaulis 

L  i  n  n.  Afr.  austr. 

1972  Hymenophysa  pubescens 

C.  A.  Mey.  Sibiria. 

1973  Iberis  amara  L  i  n  n.  Europa. 

1974  hesperidifolia  H  o  r  t.  Hab? 

1975  pinnata  L  1  n  n.  Europa 

austr. 


1976  Iberis  *semperflorens  L  1  n  n. 

Europa  austr. 

1977  Isatis  alpina  A  1 1.  Italia. 

1978  japonica  M  i  q.  Japonia. 

1979  latisiliqua  S  t  e  v.  Asia, 

Persia. 

1980  praecox  K  i  t.  Europa. 

1981  tinctoria  L  i  n  n.  Europ., 

Oriens. 

1982  Koniga  Libica  R.  B  r.   Afri- 

ca bor. 

1983  Lepidium  Draba  L  i  n  n.  Eu- 

ropa, Oriens. 

1984  reticulatum  H  o  r  t. 

1985  ruderale  L  i  n  n.  Europa, 

Oriens. 

1986  sativum  L  i  n  n.  Oriens. 

1987  virginicum  L  i  n  n.  Ame- 

rica bor. 

1988  Lunaria  annua  L  i  n  n,  var. 

biennis  (M  o  e  n  e  h).  Eu- 
ropa. 

1989  Malcomia  mongolica  M  a- 

X  i  m.  Mongolia. 

1990  maritima  R.  B  r.  Reg. 

medit. 

1991  Matthiola  *incana  R.  B  r. 

(pi.  var.)  Reg.  medit. 

1992  torulosa  D  C.  Africa  austr. 

1993  tricuspidata  R.  B  r.  Reg. 

medit. 

1994  Moi'icandia  arvensis  D  C. 

Europa,  Reg.  medit, 

1995  Myagrum  perfoliatuniLi  n  n. 

Europa,  Oriens. 
16^6  Ochtodium  aegyptiacumD  C. 
Syria,  Aegyp. 

1997  Raphanus  Rafanistrum 

L  i  n  n.  Europa. 

1998  sativus  Linn.  Europa. 

1999  Rapistrum  Linnaeanum 

B  0  i  s  s.  Europ.  austr. 

2000  Senebiera  multifida    L  i  n  n. 

Cosmop. 

2001  Sinapis  abyssinicaH  o  e  h  s  t. 

Africa  trop. 

2002  turgida  D  e  1  i  1.  Aegypt. 


44  — 


2003  Sisymbriiim  *Alliaria  Scop. 
Europa,   Oriens,  Reg. 
Himal. 

austriacum  J  a  e  q.    Europ. 
med. 

*officinalìs  Scop.   Afr. 
bor.,  Europa. 

pinnatifidum  D  0.  Europa. 

*polyceratiui]a  L  i  n  n.  Eu- 
ropa austr.,  As.  minor. 

runcinatum  H  o  r  t. 

Sophia  L  i  n  n.  Reg.  temp. 

*thalianum  Gay.  Reg. 
temp. 

2011  Succowia  balearica  Medie. 

Reg.  medit. 

2012  Streptanthus  petiolare  A. 

G  r  ay.  Amer.  bor. 

2013  Thlaspi  ceratocarpa  M  u  r  r. 


2004 

2005 

2006 
2007 

2008 
2009 
2010 


As.  min.,  Lib. 


2014 


Szowitzianum  B  o  i  s  s. 
Afghan. 
2015  Vesicaria  utriculata  D  C. 
Europa. 


CUcU.t'bitaceae. 


2016  Benincasa  cerifera  Savi, 

Asia  et  Africa  trop. 

2017  Citrullus  Colocynthis    S  e  h- 

r  a  d.  Africa  calid. 

2018  Coccinia  palmata  C  o  g  n.  A- 

frica  austr. 

2019  Cucumis  Anguria  L  i  n  n. 

Cosmop. 

2020  dipsaceus  Eh  r  e  n  b.    Ara- 

bia, Africa  trop. 

2021  Dudaiu  L  i  n  n.  Africa  trop. 

2022  sativus  L  i  n  n.  India  or. 

2023  Cucurbita  moschata  D  u- 

c  h  e  s  n  e.  As.  trop. 

2024  Pepo  Linn.  (pi.  var.) 

Afr.  trop.,  Oriens. 


2025  Cyclantera  explodens 

N  a  u  d.   N.  Granata. 

2026  pedata  S  e  h  r  a  d.  Mexico. 

2027  —var.  edulis  (H  o  r  t.). 

2028  Ecballium  Elaterium  A.  R  i- 

c  h  .  Reg.  Medit. 

2029  Lagenaria  vulgaris  S  e  r. 

(pi.  var.)  Reg.  trop.  et 
subtrop. 

2030  LufiPa  acutangula   B  o  x  b, 

Reg.  trop. 

2031  aegyptiaca  M  i  1  1.  Geront. 

trop. 

2032  striata  S  e  h  r  a  d.  Afr.  trop. 

2033  Melothria  scabra  N  a  u  d. 

Mexico. 

2034  Momordica  Charantia  Linn. 

India  or. 

2035  Sycios  angulata  L  i  n  n.  Ara. 

bor. 

2036  Tricosanthes    Anguina 

Linn.  As.  trop. 


Capailfetae. 


2037  Quercus  Cerris  Linn.    Eu- 

ropa, Oriens. 

2038  Ilex  L  i  n  n.  Reg.    medit., 

Oriens. 

2039  — var.  Fordii  (Carr.). 

2040  — var.  macrocarpa  (G  u  s  s.) 

2041  — var.  parviflora  H  o  r  t. 

2042  — var.  pja-amidalis  H  o  r  t. 

2043  incana  R  o  x  b.  Reg.  Himal. 

2044  lanuginosa  L  a  m.  (non 

Don).  Reg.  medit. 

2045  pedunculata  W  i  1 1  d.  Reg. 

medit.  et  austr.,  Europa, 
Oriens. 

2046  —var.  brutia  (Ten.). 

2047  polymorpha  C  h  m  s  s.  et 

S  e  h  1  e  e  h  t.  Mexic. 

2048  pseudo-Suber  Santi,  Reg. 

medit..  Europa,  Oriens. 


—  45  — 


2049  Quercus  sessilifloraB  lume. 

Japon. 

2050  sicula  B  o  r  z  1,  Hort.  Pan. 

2051  Sabei-  L  i  n  n.  Reg.  medit. 

et  Oriens. 

2052  Toza  B  o  s  e.  Europa  austr. 

2053  virginiana  M  i  1  1.  America 

bor. 


]9ipsacaceae. 


2054  Cephalaria  alpina  S  e  h  r  a  ci. 

Europa. 

2055  corniculata  R.  e  t  S.  Ba- 

natus. 

2056  leucantha  S  e  h  r  a  d.  Hi- 

spania. 

2057  ustulata  E,  a  e  m.  Hispania. 

2058  Dipsacus  fullonum  L  i  n  n. 

Europa,  Reg.  Cauc. 

2059  laciniatus  Hort. 

2060  sylvestris  M  i  1  1.  Europa, 

Oriens. 

2061  Scabiosa  brachyata   Sibtli. 

et  S  m.  Eurona  austr., 
Asia. 

2062  eretica  L  i  n  n.  Ins.  Creta, 

Sicilia. 

2063  integrifolia  L  i  n  n.  Graec, 

As.  min. 

2064  limonifolia  Vahl.  Sicilia. 

2065  magnifica  Hort. 

2066  maritima  L  i  n  n.  Reg.  me- 

dit., Ins.  Canariae. 

2067  prolifera  L  i  n  n.  Syria, 

Ins.  Cypras. 

2068  stellata  Linn.  Reg.  me- 

dit. occ. 


]£bet7aceae. 


2069  Diospyros  Ebenum  M  o  e  n. 

India  or.,  Himal. 

2070  Royena  pallens  T  h  u  n  b. 

Afr.  austr. 


Elaea^fjaceae . 


2071  Elaeagnus  angustifolia 

Linn.  Europa,  As.  bor. 

2072  multiflora  T  h  b  g.  Japonia. 


Eticaceae. 


2073  Arbutus  *Unedo  L  i  n  n. 

Reg.  medit  ,  Hiberu. 

2074  Erica  peduncularis  S  a  1  i  s  b. 

Prom.  b.  Spei. 

2075  stricta  Don.  Prom.  b. 

Spei. 


EUpl70ttolaccae. 


2076  Adelia  acidonton  L  i  n  n.  Ja- 

maica. 

2077  Breynia  patens  Hort. 

2078  Buxus  balearica  L  a  m.  Ins. 

Bai.,  Sard. 

2079  Fortunei  C  a  r  r.  China. 

2080  sempervirens  Linn.  Eu- 

ropa., Oriens.,  As.  temp. 

2081  — var.  fol    arg.  variegatis. 

2082  —var.  fol.  aureo-variegati s 


—  46  - 


2083  Euphoi-bia  altissima  B  o  i  s  s. 

Asia  min.,  Syi'ia. 

2084  biglandulosa  D  e  s  f .  Grae- 

cia,  Asia  min. 

2085  *Bivonae  S  t  e  u  d.  Africa 

bor.,  Sicilia. 

2086  canariensis  L  i  n  n.  Ins. 

Canar. 

2087  ceratocarpa  T  e  n.  Sicilia. 

2088  Characias  L  i  n  n.  Reg. 

med.  occ. 

2089  coralloides  L  i  n  n.  Italia. 

2090  dendroides  L  i  n  n.    Reg. 

medit. 

2091  helioscopia  Lina.  Europa 

et  Asia  bor. 

2092  heterophylla  L  i  n  n.   Am. 

bor. 

2093  Ipecacuana  L  i  n  n.    Am. 

bor. 

2094  Krugei  H  o  r  t. 

2095  Lagascae  S  p  r  e  n  g.  Sar- 

dinia. 

2096  Lathyris  L  i  n  n.  Europa 

austr. 

2097  maculata  L  i  n  n.    America 

bor. 

2098  marginata  P  u  r  s  li.  Amer. 

bor. 

2099  mauritanica  L  i  n  n.  Africa 

austr. 

2100  melitensis  Pari.  Melita 

occ,  Reg.  medit. 

2101  peploides  G  o  u  a  n.  Europa 

medit..  Africa  bor. 

2102  Peplus  L  i  n  n.  Europa,  A- 

sia  min. 

2103  pilulifera  L  i  n  n.  Amphig. 

trop. 

2104  pinea  L  i  n  n.  Reg.    medit. 

2105  piscatoria  A  i  t.  Insul.  Ma- 

der. 

2106  platipbylla  L  i  n  n.  Europa. 

2107  prostrata  A  i  t.   America 

borealis. 

2108  tinctoria  B  o  i  s  s.   Persia. 

2109  Wulfonii  H  o  p  p  e,  Dalma- 

tia. 


2110  Homalanthus    Leschenaultii 

B  1  u  m.  Ins.  Malaja. 

2111  Mallotus  japonicus  M  u  e  1  1. 

Japon. 

2112  Mercurialis  *annua  L  i  u  n. 

Europa,  Afr.  bor. 

2113  Phyllanthus  angustifolius 

S  w.  Ind.  occ. 

2114  — var.  elongatus(S  t  e  u  d.). 

2115  grandifolius  L  i  n  n.  Amer. 

austr. 

2116  Ricinus  *communis  L  i  n  n. 

Reg.  trop.  et  subtrop., 
apud  nos  indigenatus. 

2117  —var.  africanus  (M  i  1 1.). 

2118  — var.  arboreus  (Hort.). 

2119  — var.  sanguineus(H  o  r  t.). 

2120  —var.  tunicensis  (D  e  s  f.). 

2121  zanzibarensis  Hort. 

2122  Sauopus  albicans  B  1  u  m. 

Ind.  or.,  Malaya. 

2123  Securinega  ramiHora 

M  u  e  1 1.  Asia  or. 


Ficoidaceae. 


2124  Mesembryanthemum  blan- 

dum  H  a  w.  Prom.  b. 
Spei. 

2125  —var.  flor.  roseis. 

2126  congestum   Salm-Dyck. 

Prom.  b.  Spei. 

2127  crystallinum  L  i  n  n.     Sici- 

lia, Graecia  etc. 

2128  cultratum  Sai  m.-Dy  e  k. 

Prom.  b.  Spei. 

2129  curviflorum  II  a  \v.  Prom. 

b.  Spei. 

2130  depressum  H  a  w.  Prom. 

b.  Spei. 

2131  diflForme    L  i  n  n.  Prom.  b. 

Spei. 
21C2     germinatum  li  a  w.  Prom. 
b.  Spei. 


—  47  — 


2133  Mesembryanthemum  glome- 

ratum  L  i  n  n.    Prom.  b. 
Spei. 

2134  heteropetalumH  a  w.Prom. 

b.  Spei. 

2135  inclauden.s  H  a  w.   Prom. 

b.  Spei. 
2130     linguiforme  Linn.  Prom. 
b.  Spei. 

2137  —  var.  latiim  H  o  r  t. 

2138  pinnatifidum  Linn.  Prom. 

b.  Spei. 

2139  polyantum  H  a  w.  Prom. 

b.  Spei. 

2140  pomeridianum    L  i  n  n. 

Prom.  b.  Spei. 

2141  rad  iatu  m  H  a  \v .  Prom .    b . 

Spei. 

2142  subincanum  H  a  w.   Pi-om. 

b.  Spei. 

2143  tricolor  Sten  d.  Prom.  b. 

Spei. 

2144  lineatura  Linn.  Prom.  b. 

Spei. 

2145  Sesuvium    Portulacastrum 

L  i  n  n.  Reg.  trop. 
214G  Tetragonia  crystallina 
L'  H  è  r  i  t.  Peruvia. 

2147  echinata  A  i  t.  Africa  au- 

stral. 

2148  expansa  Murr.  Australia. 


Get7tìai7aceae. 


2149  Erjrthraea  marìtima  P  e  r  s. 

Reg.  medit. 

2150  pulchella  P  e  r  s.  Europa, 

Asia  temp. 

2151  Limnanthemum  nymphaeoi- 

des  H  o  f  f  m  g.  et  L  i  n  k. 
Europa,  Asia   bor. 

2152  Villarsia  ovata  V  e  n  t.  Afr. 

austr. 


Gerai7laceae. 


2153  Erodium  alsiniflorum  D  e- 

1  i  1  e  Hab  V 

2154  cicutarium  L'  H  é  r  i  t. 

Reg.  medit.,  Asia  med. 

2155  gruinum  Sol  a  nd,   Euro- 

pa austr.,  Oriens. 
2150     moschatum  Linn.  Rea-, 
medit. 
sebaceum  Del.  Gallia. 
semenovii  R  e  g  e  1.  Asia 
centr. 
Geranium  abortivum  D  e 
N  o  t.  Reg.  medit. 
batrachioides  C  a  v. Europa, 
bohemicum  Linn.  Bohem, 
carulinianum  Linn.  A- 

mer.  bor. 
cinereum  D  C.  Mont.  Pyr. 
*molle  Linn.  Europa, 
Afr.  bor.,  Asia  centr. 
pratense  Linn.  Europa, 

Asia  bor. 
sanguineum  L  i  n  n.    Eur., 

Oriens. 
striatum  Linn.  Europa 

austr. 
tuberosum  L  i  n  n.    Reg. 
med. 
Impatiens  BalsaminaL  i  n  n. 
Asia  trop. 
glandulifera  Arn.  Ze^'lan. 
parviliora  D.  C.  Turkest., 

Sibir. 
Roylei  W  a  1  p.  Reg.  Ri- 
mai. 
Limnanthes  Douglasii  R. 

B  r.  Am.  bor.  occ. 
Oxalis  asinina  J  a  e  q.  (bulbi. 
Prom.  b.  Spei. 
acetosella  Linn.  Reg. 

bor.  temp. 
Bowei  L  i  n  d.  Prom,  b. 

Spei. 
carnosa  M  o  1  i  n.  Chili. 


21.57 
2458 

2159 

21G0 
21(il 
21G2 

2163 
2164 

2165 

216G 

2167 

2168 

2169 

2170 
2171 

2172 

2173 

2174 

2175 

2176 

2177 


48  — 


2178  Oxalis  ^cernua  T  hb  g. 

(bulb).  Prona,  b.  Spei  ; 
nunc  apud  nos  indigena- 
ta  et  late  diffusa. 

2179  compressa  Linn.  (bulb). 

Prona,  b.  Spei. 

2180  Consolei  T  o  d.  (bulb).  Afr. 

austr. 

2181  Coppoleri  Tocl.  (bulb). 

Afr.  austr. 

2182  corniculata  L  i  n  n.  Reg. 

trop. 

2183  — var.  tropaeoloides(Hort.) 

Reg.  trop. 

2184  coryrabosa  D  C.  Tns.  Ma- 

scar. 

2185  t'abaefolia  J  a  e  q.  (bulb). 

Afr.  austr. 
218G     floribunda  Lehm.  Brasi- 
lia. 

2187  —var.  albitlora  (H  o  r  t.) 

2188  — var.  rosea  ^^Hort.) 

2189  hirta  Linn.  (bulbi.  Afr. 

austral. 

2190  incarnata  L  i  n  n.  Proni,  b. 

Spei. 

2191  Majoranae  T  o  d.   (bulb). 

Hort.  Pan. 

2192  micrantha  Ber  t.  CbiJì. 

2193  purpurea  Linn.  (bulb). 

Prora,  b.  Spoi. 

2194  Regnellii  M  i  q.  Brasilia. 

2195  tetraphylla  C  a  v.   (bulb). 

Mexico. 
219G     variabilis  Jacq.   (bulb). 
Prora,  b.  Spei. 

2197  Pelai'goniura  acerifolium 

L'  H  è  r  i  t.  Prora,  b. 
Spei. 

2198  adulterinum    L'  H  è  r  i  t 

Prora,  b.   Spei. 

2199  araplissiraura  W  e  n  d  1. 

Prora,  b.  Spei. 
.22fX)     australe  .lacq.  Reg. 

austr. 
2201     capitatum  A  i  t.  Prora,  b. 

Spei. 


2202  Pelargoni um  crenatura 

Link.  Prora,  b.  Spei. 

2203  decipiens  Hort. 

2204  denticulatum  J  a  e  q. Prora. 

b.  Spei. 

2205  ficifolium  H  o  f  f  m  g  g. 

Prora,  b.  Spei. 
220G     formosissimura  P  e  r  s. 
Prora,  b.  Spei. 

2207  gibbosum  L'  H  è  r  i  t. 

Prora,  b.  Spei. 

2208  graveolens  L'  H  è  r  i  t. 

Prom.  b.  Spei. 

2209  jatrophaefolium  D  C. 

Prora,  b.  Spei. 

2210  malvaefoliura  J  a  q.  Prom, 

b.  Spei. 

221 1  raultibracteatura  H  o  e  h  st. 

Abj'ss. 

2212  papilionaceum  A  i  t.  Prom. 

1).  Spei. 

2213  peltatum  A  i  t.  Prom.  b. 

Spei. 

2214  quercifoliura  L'  H  è  r  i  t. 

Promb.  b.  Spei. 

2215  quinatum  S  i  m  s.  Prora. 

b.  Spei. 

2216  Radula  L' H  è  r  i  t.  Prom. 

b.  Spei. 

2217  —var.  roseum  (Willd.) 

2218  scandens  E  li  r  b.  Prora,  b. 

Spei. 

2219  scutatum  S  w  e  e  t.    Prom. 

b.  Spei. 

2220  stenopetalum  Ehrli. 

Prora,  b.  Spei. 

2221  ternatum  Jacq.  Prom.  b. 

Spei. 

2222  tomentosura  J  a  q.  Prora. 

b.  Spei. 

2223  vitifoliura  L'  H  è  r  i  t. 

Prom.  b.  Spei. 

2224  zonale  L'  H  è  r  i  t.  (pi.  var). 

Prom,  b.  Spei. 

2225  Tropaeol uni  niajus  Linn. 

Peruvia. 

2226  lobbianum  Hort.    V  e  i  t- 

c  h.  Nova  Granata. 


—  49  — 


2227  Tropaeolum  peregrinum 
L  i  n  n.  N.  Granat. 


GloloUlatiaceae. 


2228  Globularia  salicina  L  i  n  n. 
Ins.  Madeira. 


Maloraceae. 


2229  Gunnera  bracteosa  S  t  e  u  d. 
Chili. 


Mydfophyllaceae. 


2230  Nemophila  atomaria  F  isch. 

Am.  bor.    occ. 

2231  maculata  B  e  n  t  h.  Califor- 

nia. 

2232  phacelioides  B  a  r  t  o  n. 

Ani.  bor.  occ. 

2233  Phacelia  bipinnatifida 

M  i  e  h  X.  Am.  bor. 
2284     circinnata  J  a  e  q.  Am.  bor. 
occ.  Chili. 

2235  congesta  Hook.  Texas. 

2236  hastaefolia  H  o  r  t. 

22;-i7     malvaefolia  Cham.  Ame- 
rica bor.  occ. 

2238  Menziesii  T  o  r  r.  Amer. 

bor.  occ. 

2239  viscida  T  o  r  r.    California. 

2240  Whitlavia  A.  Gray.  Ca- 

lifornia. 


2241  Wigandia  caracassana  H.  B. 
e  t  K.  Venezuela,    Me- 
xico. 


Mypcticaceae. 


2242 

2243 

2244 
2245 

2246 

2247 


Hypericum    canescens 
T  r  e  V.  Lusitauia. 

Desetangsii  L  a  m  o  1 1. 
Hab? 

elatum  A  i  t.  Am.  bor. 

hircinum  Linn.    Europa, 
Asia  bor. 

perforatum  Linn.  Euro- 
pa, As.  et  Am.    bor. 

quadrangulatum    Linn. 
Eui'opa. 


Ilicinaceae. 


2248  Ilex  Aquifolium  Linn.  Eu- 
ropa,  Asia  occ. 


Illecebraceae. 


2249  Herniaria  hirsuta  M  i  1  1. 

Africa  austr. 

2250  Paronychia  *argentea  Lam. 

Reg.  medit. 

2251  arabica  D  C.    Syr.  ,  Arab., 

Aegypt. 

2252  bonariensis  D  C.  Reg.  Arg. 

2253  capitata  L  a  m.  Europ. 

austr.,  Oriens. 

2254  echinata  Lam.  Reg.  me- 

dit. 


50  — 


2255  Sclerantlius  animus  L  i  n  n. 
Europa,  As.  temp. 


Jli^lat7daceae. 


225G  Carya  olivaeformis  N  u  1 1. 
Am.  bor. 

2257  Juglans  nigra  L  i  n  n.  Am. 

bor. 

2258  regia  L  i  n  n.  Asia  occ.  , 

Himal. 

2259  Pterocarj'a  strobilacea 

H  o  r  t. 


L,abìaLae. 


22G0Ajuga  *Iva  S  e  h  r  e  b.    Reg. 
medit. 

2261     *reptans  Linii.  Europa. 

220)2  Ballota  acetabulosa  B  e  n  t  h. 
Graecia,  Asia  min. 

22G3     hirsuta  B  t  h.  Hisp.,    Afri- 
ca bor. 

22G4     hispanica  Benth.  Euro- 
pa austr. 

22G5     saxatilis  S  i  e  b  e  r.  Syria, 
Asia  minor. 

22GG  Bj^stropogon  origanifolium 
L'H  è  r  i  t    Ins.  Canar. 

22G7  Blephilia  ciliata  R  a  f  i  n. 
Am.   bor. 

22G8     hirsuta  B  th.  America  bor, 

22G9  Calamintha  nepeta  Savi, 
Europa,  Air.  bor.,  0- 
riens. 

2270  Coleus  chinensis    II  o  r  t. 

Hab  V 

2271  lanuginosus  II  o  e  li  s  t. 

Abyssinia. 


2272  Coleus  Persooni  B  t  h.  Mada- 

gascar. 

2273  spicatus  Bth.  India  or. 

2274  Verschaffeltii  Lem.  Java. 

2275  Dracocephalum  Moldavica 

L  i  n  n.  Europ.,  Asia  bor. 
227G     roseum  H  o  r  t. 

2277  Elscholtia  cristata  W  i  1 1  d 

Europ.,  Am.  bor. 

2278  Galeopsis  ochroleuca  L  a  m. 

Europ. 

2279  pyrenaica  B  ar  1 1.    Europa 

austr. 

2280  Tetrahit  Li  n  n.   Europa, 

Asia  bor. 

2281  Hedeodoma  hispida  P  u  r  s  h. 

America  bor. 

2282  Hyptis  pectinata  P  o  i  t.  Co- 

smop.  trop. 
228B  Hyssopus  ofticinalis   L  i  n  n. 

Europa,  As.  temp. 
2284  Lallemantia  pel  tata  F  i  s  e  h. 

et  M  e  y.  Reg.  Caucas., 

Persia. 
2285Lamium  *  amplexicaule 

L  i  n  n.  Europa.  Asia 

bor. 
228GLavandula  multifida  Ij  i  n  u. 

Reg.  medit.   occ. 

2287  Spica  C  a  v.  Reg.  medit. 

2288  Stoechas  L  i  n  n.  Reg.  me- 

dit. 
2289Leonotis  Leonurus  R.    B  r. 

Proni,  b.  Spei. 
2290 Leonurus  Cardiaca  Li  n  n. 

Reg.  bor.   temp. 

2291  sibiricus  L  i  n  n.  Sibiria, 

China. 

2292  tataricus  L  i  n  n.  Asia 

med. 

2293  Leucas  indica  R.  B  r.    India 

orient. 

2294  martinicensis  R.  B  r.  Am- 

pliig.  trop. 

2295  Lophanthus  anisatus  Bth. 

Amer.  bor.  occ. 
229G     rugosus  Fisch.  et  M  e  y. 
China. 


—  51  — 


2297  Lophanthus  sinensis  H  o  r  t. 

Hab  V 

2298  Lycopus  ^eurupaeus   L  i  u  u. 

Europa,  Asia  bor. 

2299  Marrubium  supinum  L  i  n  n. 

Europa  austr. 
230'i     propinquus  F  i  s  e  h.  et 

M  e  y.  Reg.  Cauc, Persia. 
2Ì3U1     vulgare  L  i  n  u.  Europa, 

Asia,  Africa  bor. 

2302  Melissa  officinalis  L  i  n  n. 

Reg.  medit.,  Orieas. 

2303  Meatha  Mirennae  M  a  1 1  e  i. 

lasul.  Teaus. 

2304  *Palegium  L  i  n  n.  Europa, 

Africa  et  Asia  bor. 

2305  rotundifolia  H  u  ci  s.  Euro- 

pa, Asia,  Afr.   bor. 

2306  — var.  macrostachya 

(Tea.). 

2307  *sylvestris  L  i  ii  n.  Reg. 

bor.  temp. 

2308  viridis  L  i  n  n.  Euroj)a, 

Asia,  Africa  bor. 

2309  Micromeria  approximata 

R  e  h  b.  Europa  medit. 

2310  *graeca  Benth.  Ital.  me- 

rid.,  Sicilia,  Oriens. 

2311  Molucella  spinosa  L  i  n  n. 

Europa  austr.,  Syria. 

2312  Monarda  Bradburiana  B  e  ck. 

Am.   bor. 

2313  russeliana  N  u  1 1.  Am.  bor. 

occ. 

2314  Mosla  japonica  Maxi  m. 

Japon. 

2315  ocimoides  B  u  c-H  a  m. 

China. 

2316  Nepeta  Cataria  L  i  n  n.    Eu- 

ropa, Oriens,  Himal. 

2317  campliorata  B  o  i  s  s.  Grae- 

cia. 

2318  nuda  Li  un.  Europa  au- 

str., Oriens. 

2319  ucranica  Linn.  Europa 

occ,   Asia  bor. 

2320  Ocimum  Basilicum  Linn. 

Asia  occ.  trop. 


2321  Ocimum  —var.    bullatum 

H  o  r  t. 

2322  — var.  caninum  H  o  r  t. 

2323  — var.  melissaefolium 

Hort. 

2324  —var.  microphyllumH  o  rt. 
2.325     — var.  rubrum  H  o  r  t. 
232G     campechianum     M  i  1  1. 

Amer.  centr. 

2327  carnosum  Link,  et  O  1 1. 

America  trop. 

2328  gratissimum  L  i  n  n.  Ind. 

or. 

2329  micranthum  W  i  11  d.  Am. 

bor.  et  austr. 

2330  sanctum  L  i  n  n.   Geront. 

reg.  trop. 

2331  viride  AV  i  1  1  d.  Afr.    trop. 

2332  Origaaum  DictamnusL  i  n  n.- 

Creta. 

2333  Majorana  Linn.  Europa. 

2334  vulgare  Linn.    Europa, 

Asia.  bor. 

2335  Ortosiphon  tomentosus  B  t  h. 

India  orient. 

2336  Perilla  arguta  B  t  h.  China. 

2337  ocymoides  Linn.  India 

or. 

2338  Pezeria  multifìda  Linn.  . 

China. 

2339  Phlomis  armeniaca  W  i  1  1  d. 

Asia  min. 

2340  americana  Hort. 

2341  chrysophylla    B  o  i  s  s.    Sy- 

ria. 

2342  ferruginea  Ten.  Italia, 

Graecia. 

2343  purpurea  Linn.  Hisp., 

Lusit. 

2344  tuberosa  Linn.   Europa 

austr.,   Asia  or.  et    bor. 

2345  viscosa  P  o  i  r.  Syria. 

2346  Physostegia  parvifiora 

N  u  1 1.  Am.   bor. 

2347  virginiana  B  e  n  t  h.  Am. 

bor. 

2348  Plectranthus  hadiense 

S  e  h  w.  Abyss. 


—  52 


2349  Plectrantus  glaucocalyx 

M  a  X  i  in  .    Reg.    Ainur. 

2350  Prasium  *majus  L  i  n  n. 

Reg.  medit.  temp. 

2351  Prunella  laciniata  L  i  n  n. 

Europa,  Africa  bor.,  0- 
riens. 

2352  *vulgaris  L  i  a  n.  Reg. 

temp. 

2353  Rosmarinus    *officinalis 

L  i  n  n.  Reg.  medit. 

2354  Salvia  amarissima   0  r  t  e  g. 

Mexico. 

2355  canariensis  L  i  n  n.  Ins. 

Canariae. 

2356  ceratophylloides  L  i  n  n. 

Sicilia,   Aegypt. 

2357  cleistogama  D  e  B  o  r  y    et 

Paul.  Afric.  austr. 

2358  clandestina  L  i  n  n.  Reg. 

medit. 

2359  coccinea  J  u  s  s.  Am.    bor. 

trop. 

2360  controversa  T  e  n.  Reg. 

medit. 

2361  farinacea  B  t  h.  Texas,  Me- 

xico. 

2362  filamentosa    T  a  u  s  e  h.  A- 

mer.  bor. 

2363  glutinosa  L  i  n  n.  Europa 

austr.,  Oriens,  Reg.   Hi- 
mal. 

2364  Grahanii  B  e  u  t  h.  Mexic. 

2365  Horminum  L  i  ii  ii.  Reg. 

medit. 

2366  — var.  bract.  albis   H  o  r  t. 

2367  — var.  bract.  roseis  H  o  rt. 

2368  —var. bract. violaceisH  o  rt. 

2369  interrupta  S  e  h  o  u  s  b. 

Marocc. 

2370  japonica  T  h  u  n  b.  Japon. 

2371  lyrata  L  i  n  u.  America 

bor. 

2372  nilotica  M  u  r  r.  Aegypt. 

2373  officinalis  L  i  n  n.  Reg. 

medit. 

2374  polystachya  0  r  t  e  g.  Me- 

xico. 


2375  Salvia  pratensis  L  i  n  n.  Eu- 

ropa. 

2376  regeliana  T  r  a  u  t  v.  Cau- 

casus. 

2377  rigens  Si  btb.  et  S  m. 

Graecia. 

2378  roemeriana  S  e  h  e  e  1.  Te- 

xas, Mexico. 

2379  Sclarea  L  i  n  n.   Reg.  me- 

dit., Oriens. 

2380  splendens  K  e  r.  et  G  a  w  1. 

Brasilia. 

2381  tiliaefolia  WaUl.  Mexic. 

2382  triloba  L  i  n  n.  Europa,   0- 

riens. 

2383  — var.     verbenacoides 

(Bro  t). 

2384  viscosa  J  ac  q.  Italia. 

2385  Satureja  horteasis  L  i  n  n. 

Reg.  med.,  Oriens. 

2386  juliana  Linn.  Reg.    med. 

2387  Scutellaria  albida  Linn. 

Europa  or.,  Oriens. 

2388  baicalensis  Georg.  Sibi- 


ria,  Asia  or. 


2389 


2390 
2391 
2392 
2393 


galericulata  Linn.  Reg. 
bor.  temp. 

lateriflora  L  i  n  n.  America 
bor. 

orientalis    Linn.    Europa 
austr.,  Oriens. 

*peregrina  Linn.  Euro- 
pa austr.  Oriens. 

Touruefortii  B  t  h.    Persia, 
Reg.  Cauc. 

2394  Sideritis  montana  Linn. 

Reg.  medit. 

2395  romana  Linn.  Reg.  me- 

dit. 

2396  Sphacele  Liudleyi   Ben  t  h. 

Chili. 

2397  subhastata  B  t  b.  Chili. 

2398  Stachys  annua  Linn.   Eu- 

rop.,  Reg.  Caucas. 

2399  Bethonica  Bth.  Europa, 

Asia  min. 

2400  Mialliesii  Noè.  Algeria. 

2401  sylvatica  L  i  u  n.  Europa. 


—  53  — 


2402  Teucrium     Chainaedrys 

L  i  n  n.    Europa,     Asia 
bor. 

2403  flavum    L  i  ii  n.     Reg.    me- 

dit. 

2404  *fruticans  Li  un.  Reg. 

medit,  occ. 

2405  Scorodonia  L  i  n  n.  Europa. 
2406Th3'mu.s  vulgaris  L  i  n  n, 

Ji^uropa  austr. 


LaCifaceae. 


2407  Cinnamonium  Camphora 

T.  N  ees.  et  E  b  e  r  u. 
China,  Japon. 

2408Laurus  nobilis  L  i  n  n.  Reg. 
medit. 

2409  itheophylla  Borzi.    Hort. 

Pan. 

2410  Lindera  lucida  B  1  u  m  e. 

Java. 

2411  Persea  indica  S  p  r.  Ins.  Ca- 

nariae. 


L,e^lifnlf)osae. 


2412  Acacia  BaileyanaF.  M  u  e  1 1. 

Australia. 

2413  Cavenia  B  e  r  t.  Ind.  or. 

2414  Cebil  Grise  b.  Reg.    Ar- 

gent. 

2415  cyanophylla  Lindi.  Au- 

str. 

2416  — var.  latifolia  Hort. 

2417  cj'clops  A.   C  u  n  n.    Au- 

stralia. 

2418  falcata  W  i  1 1  d.  Australia. 

2419  farnesiana  W  i  1  1  d.  Reg. 

trop. 


2420 

2421 

2422 

2423 

2424 
2425 

2426 

2427 

2428 

2429 

2430 
2431 
2432 

2433 

2434 

2435 

2436 

2437 

2438 

2439 
2440 
2441 
2442 

2443 

2444 

2445 
2446 


Acacia  horrida  W  i  1  1  d. 
Prom.   b.   Spei. 
linifolia    Willd 
lia. 


longifolia  AV  i  1  1  d, 


Austra- 
Au- 


stralia. 

neriifolia  C  u  n  n.    Austra- 
lia. 

— var.  angustifolia  Hort. 

— var.  retinoides  S  e  h  1  e- 
cht. 

notabilis  F.  M  u  e  1  1.  Au- 
stralia. 

pycnantha  B  e  n  t  li.  Au- 
stralia. 

rigens  A.  C  u  ni.   Austra- 
lia. 

rostellifera  B  t  h.  Austra- 
lia. 

salicifolia  Hort. 

saligna  V  e  u  d  1.  Australia. 

stenophylla  A.  C  u  n  ii. 
Australia. 

verticillata  Willd.   Au- 
sti'alia. 
Adenanthera  pavonina 
L  i  n  n.  Asia  trop. 
Adenocarpus  intermedius 
D  C.  Europa,  Oriens. 

foliolosus  D  C.   Insul.    Ca- 
li ariae. 
Aeschynomene  indica  Li  n  n. 

Ind.  Or. 
Albizzia  Julibrissin  D  u  - 
razz.  Asia,  Afr.   trop. 

— var.  speciosa  (Hort.). 

procera  B  t  h.  Asia  trop. 

stipula  B  o  i  V.  Ind.  Or. 
Alhagi  camelorum    P  i  s  e  h. 

Oriens,  Asia  centr. 
Amorpha  canescens  N  u  1 1. 
Am.  sept. 

calitbrnica  N  u  1 1.  Califor- 
nia. 

elata  B  o  u  e  h  è,  Hab  ? 

fruticosa  L  i  n  n.   Amerio, 
sept. 


—  54  — 


2447  Amorpha  herbacea  W  alt. 

America  sept. 

2448  Amphicarpea  monoica    Eli. 

Ani.   bor. 

2449  Anagyris  *foetida    L  i  n  n. 

Reg.  medit.,  Oriens. 

2450  Anthyllis"tetrapliyllaL  i  n  n. 

Reg.  inedit. 

2451  Vulneraria  L  i  n  n.  Europa, 

Oriens,  Abyss. 

2452  Arachys  hypogaea  L  i  n  u. 

Reg.  trop.  cult. 

2453  Astragalus  alopecuroides 

L  i  n  n.    Sibiria,  Hel- 
vetia. 

2454  baeticus  L  i  n  n.  Reg.  me- 

dit. 

2455  clorostachys  Lindi.   Reg. 

Himal. 

2456  exscapus  L  i  n  n.  Europa. 

2457  falcatus  L  a  m.  Reg.  Cauc, 

Sibiria. 

2458  frigidus  A.  Gray.  Ame- 

rica bor. 

2459  galegitbrniis  L  i  n  n.   Reg. 

Caucas. 
24i)0     hamosus  L  i  n  n.   Reg.  me- 
dit., India  Orieut.,  Trans- 
cauc. 

2401  sesameus  L  i  n  n.  Reg. 

medit. 

2402  Bauhinia  montana  II  o  r  t. 
2463     porrecta  S  w.  India  occ. 

2404  Biserrula  Pelecinus  L  i  n  n. 

Reg.  medit. 

2405  Caesalpinia  tinctoriaD  o  m  b. 

Nova  Granata. 

2460  Cajanus  indicus  S  p  r  e  n  g  1. 

India  or. 

2407  Calliandra  portiana  II  o  r  t. 

2408  ('alycotome  ^'infesta  G  u  s  s. 

Sicilia,    Dalm. 

2409  Caragana  Chambagu    Lam. 

China. 

2470  micropliylla  Lam.   Sibiria 

alt. 

2471  Redowskii  D  C.  Sibiria. 


2472  Caragana  soforaefolia  T  a  u- 

s  e  h.  Hab  ? 

2473  tragacantboides  P  o  i  r.  Si- 

biria. 

2474  Cassia  australis  S  i  m.   Au- 

stralia. 

2475  bicapsularis  L  i  n  n.   Ame- 

rica trop. 
2470     Chamaecrista  L  i  n  n.   Reg. 
bor.  et  austr. 

2477  Clausseni  B  t  h.   Brasilia. 

2478  finterà  H  o  r  t. 

2479  glauca  Lam.  As.    trop., 

Austr.,  Polynes. 
2180     laevigata  W  i  1  1  d.  Cosmop. 
trop. 

2481  marginata  R  o  x  b  g.  ludia 

or. 

2482  mexicana  J  a  e  q.    Amer. 

trop. 

2483  morylaudica  L  i  n  n.  Amor. 

trop. 

2484  nictitans  L  i  n  n.    America 

bor. 

2485  Reimwardtii  H  a  s  sk.Java. 

2480  Sophorae  L  i  n  n.  Geront. 

trop. 
2187     stipulacea  A  i  t.  Chili. 

2488  Ceratonia  *siliqua  L  i  n  n. 

Eui'opa  austr.,  Oriens. 

2489  Cercis  Siliquastrum  L  i  u  n. 

Europa,   Oriens. 
2190     —  var.  fol.   variegati s. 
2491  Cicer  arietinum  L  i  n  n.  Eu- 

rop.  ,    Oriens  ,    lud.    or. 
2192  Clitoria  glomerata  G  r  i  s  eb. 

Cuba. 

2493  Ternatea  L  i  n  n.  Reg. 

trop. 

2494  Coronilla  eretica  L  i  n  n. 

Eur.  or.,  Asia  min. 

2495  Emerus  L  i  n  u.   Europa 

austr. 
2190     montanaS  co  p.  Reg.  Cauc. 

2497  orientale  M  i  1 1.  As.    min. 

2498  scorpioides  Koch.   Reg. 

medit..  Persia. 


—  55  — 


2499  Coronilla  *  Valentina  Linn. 

Europa  austr. 

2500  Crotalaria  incana  L  in  n. 

Am.  trop. 

2501  Cytisus  canadensis  H  o  r  t. 

2502  candicans  Lam.  Reg.med. 

occ. 
250B     ?coparius  Link.  Enrop. 

2504  Dalbei'gia  Sissoo  R  o  x  b  g. 

India  occ. 

2505  Ualea  alopecuroides  "\V  i  1  Id. 

America  Ijor. 
250(1  Desmanthus  brachylobns 
B  t  h.  Amer.  bor. 

2507  glandulosus  H  o  r  t. 

2508  virgatus  Willd.  Amer. 

bor.,  India  occ. 

2509  Desmodium  canadense  D  C. 

America  bor. 

2510  cephalothes  Wall.  Asia 

trop. 

2511  elatum  D.C.  Mexico. 

2512  floribundum  G.  Don.  Rog. 

Himal. 

2513  morvlandicum  B  o  a  t  t. 

Amer.  bor, 

2514  paniculatum    D.  C.    Am. 

bor. 
25l5Dolichos  albus  Ma  t  tei. 

Somalia. 
251G     Lablab  Linn.  Reg.  trop. 

2517  — var.  albiflorus  S  e  r  i  n  g. 

2518  sesquipedalis  Linn.    Am. 

austr. 

2519  Dorycnium  rectum  S  e  r. 

Reg.    medit. 

2520  Eriosema  granditlorum  G. 

Don,  Mexic. 

2521  Erythrina  Ci'ista-galliL  i  n  n. 

Brasilia. 

2522  — var.  laurifolia  H.  Pan. 

2523  insignis  T  o  d.  Hort.    Pan. 

2524  viarum  T  o  d.  Hort.    Pan. 

2525  Galega  officinalis  Lin  n. 

Europa,  Asia  occ. 

252G  Genista  aetnensis  D  C.  Aet- 
na. 

2527     attleyana  Hort.  Hab.  ? 


2528  Genista  ephedroides  D  C. 

Insul.  Sardinia,  Sicilia. 

2529  florida  Linn.  Reg.  med. 

occ. 

2530  stilosa  G.  D  o  n.  Lusitania. 
25.')1  Gleditschia  caspica  D  e  s  f. 

Reg.  caspica. 

2532  Glycine  Soja  S  i  e  b.  et 

Z  u  e  e.   Asia  trop. 

2533  Goodia  pubescens  S  i  m  s. 

Austral. 

2534  Halimodendron  argenteum 

Fisch.  Reg.  cane. 
Persia,  As.   bor. 

2535  Ilardenbergia  comptoniana 

B  t  h.  Australia. 

2536  Hedysarum  *coronarium 

L  i  n  n.  Italia. 

2537  sibiricum  P  o  i  r.  Sibir. 

2538  tauricum  Pali.  Tauria. 

2539  Hippocrepis  unisiliquosa 

Linn.  Reg.  medit. 

2540  Hosackia  Pursiana  B  h  t. 

America  bor. 

2541  Hymenocarpus  *circinnatus 

Savi.  Sicilia,    Ital. 
conti,  H  i  s  p.,  etc. 

2542  Indigofera  Gerardiana  R. 

Graham.  Reg.  Himal. 

2543  pulchella  R  o  x  b.Reg.  Hi- 

mal. 

2544  Laburnum  anagyroides  M  e- 

d  i  e.  Europa. 

2545  Lathyrus  abyssinicumPI  o  rt. 

2546  ampliicarpos  Hort. 

2547  Aphaca  Linn.  Europa, 

Oriens. 

2548  articulatus  L  i  n  n.  Reg. 

Medit. 

2549  Clymenum  L  i  n  n.  Reg. 

medit. 

2550  Gorgoni  Pari.  Sicilia. 

2551  latifolius  Linn.  Europa. 

2552  magellanicus  L  a  m.   Reg. 

Medit. 

2553  mexicanus  W  e  n  d  e  r. 

Mexico. 

2554  Nissolia  Linn.    Oriens. 


56 


2555Lathyrus  odoratns  L  i  n  n. 
Italia. 

2556  setifolius  L  i  n  n.    Kuropa 

austr. 

2557  s3'lvestris  L  i  n  n.  Europa. 

2558  Lens  esculenta  M  o  e  ii  e  h. 

Oriens. 

2559  Leucaena  glauca  Ben  tli. 

Reg.  trop. 
2560Lotu.s  angustifolius  L  i  n  n. 

Europa,  Oriens. 
2501     arabicus  Linn.  Africa 

l)or.,   Arabia. 
25G2     coninbricensis  B  r  o  t.  Reg. 

metl. 
2563     corniculatusL  i  n  n.Geront. 

tn)p. 
25G4     'otlulis  Linn.    Reg.  me- 

dit. 

2565  fìlicaulis  D  u  r.    Alger. 

2566  Jacobaeus  Linn.   Ins. 

Gap.   Virid. 

2567  *ornithopodioidi3S  L  in  n. 

Reg.   medit. 

2568  parvi Horus  D  e  s  f .  Reg. 

med. 

2569  purpureus  \V  e  b  b.  Ins. 

Gap.  Virid.. 
257<l     Rei^uieni  M  a  u  r  i,  Italia. 

2571  tenuifolius  Presi.  Sicilia. 

2572  Tetragonolobus    L  i  n  n. 

Reg.    medit. 

2573  Lourea  VespertilionisD  e  s  v. 

Reg,  trop. 
'J574  Lupinus  arboreus  S  i  m  s. 
Galif. 

2575  digitatus  Forsk.  iL.  Co- 

sentini  G  u  s  s.ì,    Sicilia. 

2576  hirsutus  Linn.  Reg.   me- 

dit. 

2577  insignis  Lem.  Hybr.  hort. 

2578  Lysiloma  latisiliqua  Btli. 

Amer.  bor.,  India  occ. 

2579  Medicago  *arborea  Linn. 

Italia,  Graecia. 

2580  Aschersoniana    U  r  b  a  n. 

Africa  bor. 

2581  Blancheana  B  o  i  s  s.  Syria. 


2582  Medicago  denticulata   Wil- 

1  d.  Geront.  reg.  temp. 
et  bor. 

2583  -Helix  AV  i  1  1  d.  Reg.    me- 

dit. 

2584  h ispida  G  a  e  r  t  n.    Europa 

austr. 

2585  lappacea  D  e  s  r.  Reg.    me- 

dit, 

2586  littorale  Rhod.    Reg. 

Medit. 
2.587     maculata  W  i  1  1  d.    Europ. 

2588  olivaeformis  G  u  s  s.  Reg. 

medit. 

2589  ''orblcularis  Ali.   Reg. 

medit.,  Aliyssinia. 

2590  sativa  L  i  ii  n.   Europa,  0- 

riens. 

2591  spliaerocarpa  B  e  r  t.  Reg. 

medit. 

2592  tornata  M  i  1  1.  Europa  au- 

stralis. 

2593  — \'ar.  minor  Hort, 

2594  'trnncatula   Gaertn. 

Europa. 

2595  — var.  murex  AV  i  11  d. 

2596  —var.  tribuloides  D  e  s  r. 

2597  Melilotus  alba  D  e  r  s.  Euro- 

pa, Asia. 

2.598  dentata  P  e  r  s.   Eui-op., 

As.   bor. 

2.599  elegans  Salm.   Reg.  med. 
26<i<)     indica  Ali.  Europa,  Asia 

bor. 

2601  italica  Lag.  Reg,  medit. 

2602  leucantha  K  o  e  h,  Europ, 

2603  messanensis  Ali.  Reg. 

Medit. 

2601     ofticinalis  L  a  m.  Europ., 
As,  bor. 

2605     sulcata    D  e  s  f .    Reg,    me- 
dit. 

260(J  Mimosa  distachya  G  a  v.  Me- 
xico. 

2<i07     glumorata  Forsk.  Arab. 

2608  pudica  Linn.  Brasilia. 

2609  Spegazzinii  P  i  r  o  1 1.  Ar- 

gentina. 


57  - 


2G10Mucuna  gigantea  D.  C.  Tnd. 

Or.,  Malaya, 
2611  Neptunia  oleraceae  L  o  u  r. 

Reg.  trop. 
2012  Onobrychis  Caput  Galli 

La  m.  Reg.  med.,  Cauc. 
2G1;Ì     sativa  L  a  m.  Europa,  Asia 

or.  et  bor. 

2614  Ononis  breviflora  D  C.  Reg. 

medit. 

2615  porrigens  S  a  1  z  m.  Marocc. 

2616  praecox  B  i  a  n  e  h.  Sicilia. 

2617  Schowi  Ser.  Reg.  Medi- 

terr. 

2618  Ornithopus  *  compressns 

L  i  n  n.  Reg.  medit. 

2619  Parkinsonia  aculeata  L  i  n  n. 

Am.  trop. 

2620  Petteria  ramentacea  P  r  es  1. 

Dalmatia. 

2621  Phaseolu.s  Caracalla  L  i  n  n. 

Reg.  trop. 

2622  gonospermus  Savi,    Reg. 

trop. 

2623  lunatus  L  i  n  n.  Reg.  trop. 

(Cult.). 

2624  multiflorus  Willd.  Me- 

xico. 

2625  — var.  albus. 

2626  -  var.  coccineus. 

2627  — var.  lividus.  * 

2628  — var.  niger. 

2629  Mungo  L  i  n  n.  Reg.  trop. 

2630  oryzoides  H  o  r  t. 

2631  Ricciardianus    Ten.  Hab? 

2632  vulgaris  L  i  n  n.  (pi.  var.). 

Cultus. 

2633  Wigthianus  R.  Grah. 

Reg.  trop. 
26.34     zebra  Hort. 

2635  Pisum  elatius  B  i  e  b.  Reg. 

med.,  Orieus. 

2636  Jomardi  S  e  h  r  a  n  k.  Ae- 

gyptus. 

2637  sativum  L  i  ii  u.  Europ. 

As.  bor. 


2638  Pithecolobium  albicans 

B  e  n  t  h.  Mexico. 

2639  brevifolium  B  e  a  t  h.    Am. 

bor.  occid. 

2640  polycephalum  B  e  n  t  h. 

Am.  trop. 

2641  pruinosum  B  e  n  t  h.  Au- 

stralia. 

2642  Pocokia  eretica  S  e  r  i  n  g. 

Creta. 

2643  Poiaciana  regia B  o  j.Madag. 

2644  Prosopi-s  juliflora  D  C.  Am. 

trop. 

2645  Nondubey  L  o  r  e  n  t  z.Reg. 

Argent. 

2646  Psoralea  bituminosa  L  i  n  n. 

Reg.  med.,  Arabia. 

2647  acaulis  S  t  e  v.  Reg.  Cauc. 

2648  macrostachy  D  C.    Califor- 

nia. 

2649  Rhynchosia  lineata  B  e  n  t  h. 

Brasilia. 

2650  minima  D  C.  Cosmop. 

trop.  et  subtrop. 

2651  phaseoloides  D.  C.  America 

bor. 

2652  Robinia  Pseudacacia  L  i  u  n. 

(pi.  var.)  Am.  bor. 

2653  raacrophylla     S  p  r  e  n  g. 

Brasilia. 

2654  Schotia  latitblia  J  a  e  q. 

Prom.  b.  Spei. 

2655  Scorpiurus  muricata  Lina. 

Reg.  medit. 

2656  subvillosa  L  i  n  n.  Reg. 

medit. 

2657  vermiculata  Linn.  Reg. 

medit. 

2658  Securinega  Coronilla  D  C. 

Europa  austr. 

2659  Sesbania  grandiflora  P  o  i  r. 

Ind.  or.,  Malaya,  Au- 
stralia. 

2660  Sophora  japonica  Linn. 

Japonia,  China. 

2662  flavescens  A  i  t.  Sibir. 

2663  secunditiora  Lag.  Mexico. 


—  58  — 


2664  Sophora  tomentosa  L  i  n  n. 

Reg.  calid. 
ÌI665  Spartium  *juiiceum    L  i  n  n. 

Geront.  Reg.  temp. 

2666  Sutherlandia  frutescens  R. 

B  r.  Air.  austr. 

2667  Swainsonia  atrococcinea 

Hort.  Hab? 

2668  coronillaefolia   S  a  1  i  s  b. 

Austral. 

2669  Templetonia  retusa  R.  B  r. 

Austral. 

2670  Trifolium  *agrarium  L  i  n  n. 

Europa,  Afr.  ber. 

2671  ^angustifolium  L  i  n  n.Reg. 

rnedit.,  Oriens. 

2672  *arvense  Limi.  Europa, 

Asia  et  Africa  bor.,  O- 
riens. 

2673  cernuum  B  r  o  t.  Lusitania. 

2674  -Cherleri  L  i  n  n.  Reg. 

medit. 

2675  filiforme  Lina.    Europa, 

Reg.  Cauc. 

2676  *glomeratum  L  i  n  n.  Rog. 

medit.,  Afr.  bor. 

2677  lappaceum  Li  un.  Reg. 

medit. 

2678  leucanthum  Bieb.  Europ. 

austr.,  As.  min. 

2679  Miclielianum  Savi,  Eu- 

ropa australis. 

2680  Mirennae  Mattei,  Ins. 

Tenus. 

2681  nigrescens  V  i  v.  Europa 

merid. 

2682  Perreymondi  Gren. 

G  o  d  r.  Hispania. 

2683  ^pratense  Linn.  Asia 

temp. 

2684  purpureum  Loisel.  Eu- 

ropa, Oriens,  Asia  bor. 

2685  repens  Linn.  Geront. 

bor.  temp. 

2686  '^resupinatum  L  i  n  n.  Eu- 

ropa occ,  Reg.  medit. 

2687  "scabrura  Li  n  n.  Reg. 

medit. 


2688  Trifolium  "^stellatumL  i  n  n. 

Reg.  medit.,  Oriens. 

2689  *subterraneum  L  i  n  n. 

Reg.  medit.,  Oriens. 

2690  "tomentosum  L  i  n  n.  Reg. 

medit. 

2691  Trigonella  coerulea  S  e  r. 

Europa  or.,  Reg.  Caucas. 

2692  calliceras  F  i  s  e  h.  Reg. 

Caucas. 

2693  eretica  B  o  i  s  s.  Asia  mi- 

nor. 

2694  ensifera  T  r  a  u  t  v.  Hab  ? 
2()95     Foenum-graecum  L  i  n  n. 

Europa,  Oriens. 

2696  Policerata  Linn.  Reg. 

med.,  Oriens. 

2697  Uraria  Lagopus  D  C.  Reg. 

Himal. 

2698Vicia  abyssinica  Hort. 

2699     amphicarpa  Hort. 

27'^X'     atropurpurea  D  e  s  f .    Al- 
geria. 

2701  bicolor  W  i  1 1  d.  Hab  ? 

2702  Bivonae  R  a  f  i  n.  Sicil. 

2703  cornigera  C  b  a  u  b.  Gallia. 

2704  Faba  L  ina.  Hab  ? 

2705  — var.  pliniana  Trab. 

Alg. 

2706  filiformis  Hort. 

.*2707     fulgens  B  a  1 1.  Africa  bor. 

2708  grandiflora  S  e  o  p.  Europa, 

Oriens. 

2709  laeta  C  e  s.  Graec,  Sicil. 

2710  lactea  Linn.  Reg.  medit. 

2711  macrantha  Hort.  Hab? 

2712  narbonensis  Linn.  Reg. 

medit. 

2713  — var.  serratifolia  ,1  a  e  q. 

2714  Orobus  Linn.  Reg.  me- 

dit. 

2715  peregrina  Linn.  Reg. 

med.,  Oriens. 

2716  Pseudocracca  B  e  r  t  o  1.  I- 

talia. 

2717  saliva  L  i  n  n.  Europa, 

Afr.  bor.,  Oriens. 


—  59 


2719  Vicia  unijuga  A.  B  r.  Sibir. 

2720  tricolor  S  e  b.  et  M  a  u  r. 

Europ.  austr. 

2721  Vigna  Catiang  W  a  1  p.  Co- 

srnop.  trop, 

2722  glabra  Savi,  Cosinop. 

trop. 

2723  rubra  II  o  r  t. 


Lrli7aceae. 


2724  Linuiii  atricanum  L  i  n  n. 

Africa  austr. 

2725  angustifolium  H  u  d  s. 

Europa,  Afr.  ber. 

2726  arboreum  L  i  n  n.  Creta. 

2727  corymbiferum  D  e  s  f .   Afr. 

bor. 

2728  decumbens  D  e  s  f .  Tuni- 

sia. 

2729  — var.  grandiflorum. 

2730  fiavum  Linn.  Europ.  au- 

str., Reg.  Caucas. 

2731  humile  H  o  r  t. 

2732  Lewisii  P  u  r  s  h.  Amer. 

bor. 

2733  nervosum  Wall  d  t.  et 

Kit.  Europa    austr.,  0- 
riens. 

2734  pallescens  B  u  n  g.  Sibir. 

Altaic. 

2735  perenne  Linn.  Reg.    bor. 

temp. 

2736  regale  H  o  r  t. 

2737  strictum  L  i  n  n.  Reg.med., 

Oriens. 

2738  tenue  D  e  s  f .  Hispan., 

Afr.  bor. 

2739  usitatissimum  L  i  n  n.Eur., 

Oriens. 


I<obellaceae. 


2740  Lobelia  Cliffortiana    Linn. 

America  ti'op. 

2741  Erinus  Linn.  Proni,  b. 

Spei. 

2742  inflataLinn.  Am.    bor. 

2743  laxiflora  G.  B.  et  K.  Me- 

xico. 

2744  sessilifolia  L  a  m.  Asia  bor. 

2745  triquetra  Linn.  Africa 

austr. 


Lr0^at7ÌaGeae. 


2746  Buddleja  paniculata   Walt. 

Himal.,  Burma. 

2747  polystachya  F  r  e  s  e  n.    A- 

byssinia. 

2748  Chilianthus  oleaceusB  u  rch. 

Africa  austr. 


I*ytt7tariaccae. 


2749  Cuphea  lanceolata  A  i  t. 

Mexico. 

2750  —var.  Zimapani  E.  M  o  r  r. 

2751  Llavea  Lindi.  Mexic. 

2752  petiolata  P  o  b  1.  Brasil. 

2753  strigulosa  H.  B.  K.    Ame- 

rica austr. 

2754  viscosissima  J  a  e  q.  Amer. 

bor. 

2755  Lawsonia  alba  L  a  m.  Oriens. 

2756  Lythrum  hyssopifolium 

Linn.  Cosmop.   trop. 

2757  *Salicaria  Linn.  Reg. 

trop.  temp.,  Austral. 


—  60  — 


2758  Nesaea  myrtifolia  D  e  s  f . 

Brasilia. 

2759  salicifolia  H.  B.  K.  Ame- 

rica. 

2760  syphilitica  S  t  e  u  d.  Mexic. 

2761  Olynia  cymosa  T  h  u  n  b  g. 

Africa  austr. 

2762  Sonneratia  acida  Linn, 

India  or.,  Malaya. 


il)a^t70liaceae. 


2763  Liriodendron    tulipifera 

Linn.  Am.  bor.,  China. 

2764  Magnolia  grandiflora  Linn. 

(pi.  var.)  Am.  bor. 


lylalpi^hiaceae. 


2765  Hiraea  macroptera  D  C.  Me- 

xico. 

2766  Hiptage  MadablotaG  a  o  r  tn. 

Asia  trop. 


^alvaceae. 


2767  Abutilon  hirtum  D  o  n.  Reg. 

trop. 

2768  indicum  S  w  e  e  t.  Reg. 

trop. 

2769  molle  S  w  e  e  t.  Peruvia. 

2770  mollissimum  S  w  e  e  t.  Pe- 

ruvia. 

2771  permeile  S  w  e  e  t.  Cuba, 

Florid. 

2772  semicrenatum  H  o  r  t. 


2773  Abutilon  Sonneratianum 

S  w  e  e  t.  Africa  austr. 
2771  Althaea  abyssinica  H  o  r  t. 

2775  Hokenackeri  B  o  i  s  s.    et 

H  u  e  t.  Oriens. 

2776  narbonensis  P  o  u  r  r.  Eu- 

ropa. 

2777  rosea  C  a  v.  Oriens . 

2778  sulphurea  B  o  i  s  s.  Persia, 

Affgh. 

2779  Anoda  bastata  C  a  v.  Mexi- 

co, India  occ. 

2780  lavateroides  Medie.    Me- 

xico. 

2781  Wrigbtii  A.  G  r  a  y.  N. 

Mexico. 

2782  Callirhoe  digitata  N  u  t  t. 

Amer.  bor.  occ. 

2783  pedata  A.  G  r  a  y.  Am.  bor. 

occ. 

2784  Gossj'pium  hirsutum  Linn. 

Asia  trop. 

2785  microcarpum  T  o  d.  Mexic. 

2786  obtusifolium  R  o  x  b.    Asia 

trop. 

2787  HibiscusAbelmoschusL  i  nn. 

Gerout.  trop. 

2788  cannabinus  Linn.  Geront. 

trop. 

2789  Douglasii  H  o  r  t. 

2790  esculentus  L  i  n  n.  Cosmop. 

trop. 

2791  gossypinus  Baili.  Madag. 

2792  heterophyllus  Veli.    Bra- 

silia. 

2793  immutabilis  Dehn.  Hab  ? 

2794  Manihot  L  i  n  n.  Geront. 

trop. 

2795  mutabilis  Linn.  China. 

2796  —var.  albiflorus  H  o  r  t. 

2797  —var.  H.  pieno  H  o  r  l. 

2798  —var.  tricolor  H  o  r  t. 

2799  syriacus  Linn.  (pi.  var.). 

Geront.  calid. 

2800  Trionum  Linn.  Geront. 

trop. 

2801  vitifolius  Linn.  Geront. 

trop. 


—  61  - 


2802  Kosteletzkj^a  hastataP  resi. 

Mexico. 

2803  Kitaibelia  vitifolia  W  i  1 1  d. 

Slavon. 

2804  Lagunaria  Patex'soni  Con. 

Australia. 

2805  Lavatera  arborea  L  i  n  n. 

Europa  occ,   Africa. 

2806  Olbia  L  i  u  u.  Reg.    medit. 

2807  mauritaiiica  D  u  e  h.    Afr. 

bor. 

2808  phoenicea  V  e  n  t.  Insul. 

Madera. 

2809  Sieberi  H  o  r  t."  Hab  ? 

2810  trimestris  L  i  n  n.  Reg. 

medit. 

2811  Malope  grandiflora  H  o  r  t. 
1-812     trifida  C  a  v.  Hisp.,  Afr. 

bor. 

2813  Malva  abyssinica  A.  B  r. 

Abyssin. 

2814  aegyptiaca  Li  n  n.  Reg. 

Mediterr.,  Oriens. 

2815  Alcea  L  i  n  n.  Europ. 

2816  parviflora  L  i  n  n.  Europa. 

2817  silvestris  L  i  n  n.  Europa, 

As.   temp. 

2818  Malvastrum  capenseG  a  r  ck. 

Afr.  austr. 

2819  glossularioides    G  a  r  e  k. 

Africa  austr. 

2820  limeuse  Ball.  Peruvia. 

2821  Malvaviscum  mollis  D  C. 

Mexico. 

2822  Modiola  multifida  M  o  e  n  e  h. 

Am.  bor. 

2823  Pachii'a  aquatica  A  u  b  1. 

Am.  trop. 

2824  Palava  malvaefolia  C  a  v. 

Burna. 

2825  Pavonia  cleistocalyx  Hort. 

2826  bastata  C  a  v.  Brasilia. 

2827  praemorsa  Cav.  Afr.  au- 

str. 

2828  Schimperiana  H  o  e  h  s  t. 

Abyssinia. 

2829  speciosa  H.  B.  K.  Vene- 

zuel. 


2830  Pavonia  spiuifex  Cav.  A- 

mer.  austr. 

2831  Sida  corchorifolia     T  e  n. 

Hab? 

2832  Elliotti  T  o  r  r.  et  G  r  a  y. 

Am.  bor. 

2833  intricata  F.  MueU.  Au- 

stralia. 

2834  rhqmbifoliaL  i  n  n.Amphig. 

trop. 

2835  triloba  Cav.  Africa  au- 

stralis. 

2836  virgata  Hook.  Australia. 

2837  Sphaeralcea  umbellata  G. 

Don.  Mexico. 


fnef^isperrnaccae. 


2838Cocculus  Thunbergii  D.  C. 
Japon. 


lyleliaceae. 


2839  Melia  arguta  D  C.  Molucc. 

2840  Azadirachta  L  i  u  n.  Ind. 

or. 

2841  Azederach  L  i  n  n.  Reg. 

Himal. 

2842  — var.  sempervirens 

(S  w  e  e  t.). 

2843  floribunda  C  a  r  r.  Hab  ? 


rrjyopoi'l  fiacca  e. 


2844  Myoporum  punctulatum 

Scblecht.  Australia. 


—  62  - 


2845  Myoporum  montanum  R. 

B  r.  Australia. 

2846  serratuin  R.  B  r.  Austral. 


fnyt-slfjaceac. 


2847  Ardisia  colorata  Rox  b.  In- 
dia or. 


l^flyftaceae. 


2848  Cali  istemon  coccineus  F. 

M  u  e  1 1.  Austral. 

2849  fulgens  H  o  r  t. 

2850  lanceolatus  S  w  e  e  t.  Au- 

stral. 

2851  linearis  D  C.  Australia. 

2852  salignus  S  w  e  e  t.  Austral. 

2853  Eucalyptus  Globulus  La- 

bill.  Australia. 

2854  occidentalis  E  n  d  1.  Austr. 

2855  Eugenia  littoralis  P  1  a  n  e  h. 

Nova  Caledonia. 

2856  supraxillaris  S  p  r  e  u  g. 

Brasilia. 

2857  Leptospermum  laevigatum 

F.  Muell.  Australia. 

2858  Melaleuca  acuminata  F. 

M  u  e  1  1.  Australia. 

2859  armillaris  S  m.  Australia. 

2860  thymit'olia  S  m.  Australia. 

2861  Myrtus  communis  L  i  n  n. 

Europa  austr.,   Oriens. 

2862  — var.  baetica  (Mi  11^. 
286B     — var.  t'ructibus  albis. 

2864  —var.  lusitanica  (W  i  1 1  d). 

2865  — var.  romana  (H  f  f  m  s  g). 

2866  —var.  tarantina  {Mi  1  1). 
2867Psidium  cuueiiblium  T  e  n. 

HabV 


2868Psidium  pyriferum  L  i  n  n. 
America   trop. 


r^ycta^lrjaccae. 


2869  Mirabilis  ambigua  H  o  r  t. 

2870  dicliotoma  L  i  n  n.  Mexico. 

2871  divaricata  L  o  m  e,  Insul. 

Madera. 

2872  Jalapa  L  i  n  n.  (pi.  var.) 

Amer.  trop. 

2873  longiflora  L  i  n  n.  Mexico. 

2874  multillora  A.  Gray.  Am. 

bur.  occ. 

2875  Oxybaphus  violaceus 

C  h  o  i  s.  Peruvia. 


I^yfnpt7aeaceae. 


2876  Nelubium  luteum  W  i  1  1  d. 

Am.  bor.,  Ind.  occ. 

2877  Nuphar  luteum  S  t  b  t  h.    et 

S  m.  Reg.  bor.  tomp. 

2878  Nymphaea  stellata  W  i  1 1  d. 

Asia,  Africa  trop. 


Olacirjcac. 


2879  Villarosia  citrifolia  B  o  r  z  ì, 
llort.  Pan. 


63  — 


Oleaceae. 


2880  Fontanesia  *  phillyraeoides 

Labili.   Sicilia,  Asia 
min.,   Syria. 

2881  — var.  Fortunei  C  a  r  r. 

2882  Fraxinus  angustifolius 

V  a  h  1.  Tauria. 

2883  excelsior  Li  n  n.  Europa, 

Asia  bor.,   Oriens. 

2884  *Ornus  L  i  n  n.  Reg.  me- 

dit.,  Oriens. 
2885 Jasminum  azoricum  Li  un. 

Ins.  Fortun. 
288()     capense  T  h  b  g.  Prom.  b. 

Spei. 

2887  fruticans  L  i  n  n.  Reg.  me- 

dit.,  Oriens. 

2888  nudiflorum  L  i  n  n.    China. 

2889  simplicifolium  Forst. 

Austr.,  Ins.   Pacif. 

2890  trinerve  Wall.  Java. 

2891  variegatum  H  o  r  t. 

2892  Lignstrum  coriaceiim  H  o  r  t. 

2893  corapactum  II  u  m  b  o  1  d. 

et  B  o  m  p  1  a  n  d.    Amer. 
trop. 

2894  foliosum  H  o  r  t. 

2895  grandiflorum  Hort    HabV 

2896  Massalongianum  Vis.  Eu- 

ropa. 

2897  ovalifolium  H  s  e  k.  Japo- 

nia. 

2898  -var.   Sieboldi    Hort. 

2899  Quihoui  C  a  r  r.  China. 

2900  robustum    B  1  u  m.    India 

or. 

2901  sinensis  L  o  u  r.   China. 

2902  vulgare  L  i  n  n.  Europa. 

2903  Notelaea  excelsa  W  e  b  b.  et 

B  e  r  t.  Ins.  Canariae. 

2904  Olea  chrysophjdla  L  a  m. 

Ins.  Mascar.,  Africa  trop. 

2905  capensis  L  i  n  n.  Africa 

austr. 


2906  Olea  europaea  L  i  n  n.    Reg. 

med.,  Oriens. 

2907  tìoribunda  Bth.  Insul. 

Salom. 

2908  speciosa  Hort. 

2909  Phillyraea  angustifolia 

L  i  n  n.  Reg.   medit. 

2910  latifolia  L  i  n  n.  Reg.  me- 

dit. 

2911  *media  L  i  n  n.  Reg.  me- 

dit. 
29l2S3^ringa  vulgaris  L  i  n  n. 
Transsylv. 


Ofja^fai'laceae. 


2913  Clarkia  elegans  D  o  u  g  1. 

Am.  bor.  occ. 

2914  pulchella  P  u  r  s  h.  Amer. 

bor.  occ. 

2915  Epilobiura  latifolinm  L  i  n  n. 

Reg.  bor.  arct. 

2916  tetragonum  Linn.  Euro- 

pa. 

2917  Eucharidium  concinnum 

F  i  s  e  h.  et  M  e  y.    Cali- 
fornia. 

2918  grandiflorum  F  i  s  e  h.  et 

M  e  }'.  California. 

2919  Gaura  biennis  L  i  n  n.  Ame- 

rica bor. 

2920  Liudheimeri  E  n  g  e  1  m. 

Texas. 

2921  mutabilis  C  a  v.  Mexico. 

2922  parviflora  D  o  u  g  1.  Amer. 

bor.  occ. 

2923  tripetala  C  a  v.  Mexico. 

2924  Lopezia  coronata  A  n  d  r. 

Mexico. 
9925     racemosa  C  a  v.   Mexico. 

2926  Oenothera  amoena  Lehm. 

Am.  bor. 

2927  acaulis  C  a  v.  Chili. 

2928  alsinifolia  Hort. 


G4  — 


2929  Oenotliera  ammophila  Hort. 

2955 

2930 

argentea  Hort. 

2931 

biennis  L  i  n  n.  America 
bor. 

2950 

2932 

cruciata  N  ntt.  America 

2957 

bor. 

2958 

2933 

densiflora  Lindi.    Cali- 

fornia. 

2059 

2934 

Drummondi  Hook.  Ame- 

rica bor.  occ. 

2900 

2935 

gigas  De  Yries,  Hort.  Amst. 

2930 

glauca  M  i  .s  e  li  a  u  x.  Am. 

2901 

bor. 

2062 

2937 

laevifolia  S  e  r.   Amer.  bor. 

2938 

Lamarckiana  S  e  r.    Amer. 
bor. 

2003 

2939 

missaurensis  S  i  m  s.  Ame- 
rica bor.  occ. 

2004 

2940 

odorata  Jacq.  Chili. 

2005 

2941 

purpurea  C  u  r  t.  Amer. 

bor. 

2900 

2942 

rhyzocarpa  S  p  r  e  n  g.  A- 

mer.  bor.   occ. 

2007 

2943 

Remanzowii  L  e  d  e  b.  A- 

merica  bor. 

2908 

2944 

rosea  Alt.  Am.  sept.,  Pe- 

ruvia. 

2909 

2945 

rubrinervis  De  V  r  i  e  s, 
Hort.  Amst. 

2970 

2940 

sim.siana  S  e  r.  Mexico. 

2071 

2947 

sinuata  Linn.  Am.  bor. 

2948 

striata  Lede  b.  Ilab  ? 

2949 

taraxitblia  Ho  r  t. 

2072 

295(1 

tetraptera  C  a  v.  Mexico. 

2951 

viminea  D  o  u  g  1.  Calif. 

2973 

Pape  ve  fa  ce  eie. 


2952  Argemone  mexicana  L  i  n  n. 

Am.  bor.,  Mexic. 

2953  platyceros  Link,  et  ()  t  t. 

Mexico. 

2954  Bocconia  cordata   \V  i 1  1  d. 

China,  Japonia. 


Bocconia  frutescens   Linn. 

Mexico,  Peruvia. 
Chelidonium  Franchetti 
Hort. 
laciniatus  Mi  11.  Europa, 
majus  Linn.  Europa,  As, 
min. 
Cor3dalis  glauca  P  u  r  s  li. 

Amer.  bor. 
Esclischolzia  californica 
C  h  a  m.  California, 
crocea  B  t  h.  California. 
Fumaria  capreolata    Linn. 
Europa,  Africa  bor. 
nfficinalis  L  i  n  n.  Geront. 

tomp. 
parvitiora  L  a  m.  Geront. 
trop. 
Glaucium  tlavum  C  r  a  n  t  z. 
Reg.  med. 
lejocarpum  B  o  i  s  s.  As. 

min.,  Persia, 
hiteum  C  r  a  n  t  z.  Europa, 

Reg.  medit. 
rubrum  S  i  b  t  b.  et  S  m. 

Europa,  Reg.  medit. 
Serpieri  H  e  1  d  r.  Graecia. 
squamigerum  K  a  r.  et 
K  i  t.  Asia  centr. 
Hypecoum  grandiflorum 
Benth.  Reg.  medit.  et 
Caucas. 
procumbens  L  i  n  n.   Reg. 
medit.,  Arabia. 
Hunnemannia    fumariaefolia 
S\v  e  e  t.  Mexico. 

2074  Meconopsis  cambrica  V  i  g. 

Europa. 

2075  Papaver  Argemone  L  i  n  n. 

Europ.,  Oriens. 
2!)70     atlanticum  B  o  i  s  s.  Afr. 

bor. 
2977     dul)ium   L  i  n  n.  Europa. 
2078     Heldreichii  B  o  i  s  s.  Asia 

min. 

2979  hj'bridum  Linn.  Europa, 

Syria,  etc. 

2980  monstruosum  Hort. 


—  65  — 


2981  Papaver  nudicaule  L  i  n  n. 

Reg.  alp.  et  arct, 

2982  pavoninum  M  e  y.  Afghan.  , 

Turkestan. 
2988     pinnatifidnm  Mori  s,Ital., 
Sard. 

2984  *Rhoeas  L  i  n  n.   Europa, 

Oriens.  Afr.  bor. 

2985  somniferum     Linn. 

Graecia,  Oriens. 
298n  Roemeria  hybrida  D.  C.  0- 

riens. 
2987     refracta  D.  C.  Tauria. 


Passlfloraccae. 


2988  Passiflora  edulis  S  i  m  s. 

Brasilia. 

2989  gracilis  Jacq.  Brasil. 

2990  suberosa  Linn.  Amer. 

trop. 


Peelalit7aceae. 


2991  Martynia  annua  Linn.  A- 

merica  bor. 

2992  proboscidea  G  1  o  x.  Am. 

bor. 

2993  S esamum  indicum  Linn. 

Ind.   or. 


Pt7ytolaccaceae. 


2994  Phytolacca  octandra  Linn. 

Japon. 

2995  violacea  H  o  r  t. 


2996  Rivina  aurantiaca  W  a  r  s  z. 

Am.  austr.  ? 

2997  humilis  Linn.   America 

trop. 

2998  —  var.  brasiliensisN  o  e  e  a. 

2999  —var.  laevis  Linn. 

3000  —  var.    purpurascens 

S  e  h  r  a  d. 

3001  octandra  Linn.  Amer. 

trop, 
3'J(>2     tiuctoria  H  a  w.  Venezuela. 


Pìperaceae. 


CWJB  Houttinia  cordata  T  h  n  b. 

Reg.  Himal.,  China,  Ja- 
pon. 

3004  Peperomia  blanda  H.  B.  K. 

Venezuela. 

3005  maculosa  Hook.  Ins.  S. 

Doming. 
30()6     urocarpa  F  i  s  e  h.  et  M  e  y. 
Brasilia. 

3007  Piper  articulatum  A.  R  i  e  h. 

Cuba. 

3008  celtidifolium  H  a  m.  Ind. 

occ. 

3009  geniculatum  S  w  e  e  t. 

Ind,  or. 
8010  Saururus  cernuus   Linn. 
America  bor. 


Pittosporaceae. 


8011  Pittosporum  eriocarpum 
R  o  3'  1  e.  Reg.  Himal. 

3012  neegherrense  W  i  g  h  t. 

et  A  r  n.  India  or. 

3013  undulatum  Ven  t.  Austra- 

lia. 


G6 


Plarjtaàirjaccae. 


3014  Plantago  amplexicaulis 

(^av.  Reg.  medit.,  O- 

riens. 
;30]5     arachnoides  S  e  h  r  e  n  k. 

Asia  aiistr. 
'i]()l(')     arenaria  W  a  1  d  s  t.  et 

K  i  t.  Europa,  Asia  min. 

3017  Coronopus  L  i  n  n.    Europa 

Afr.  bor.,  Australia. 

3018  Cj'nops  Linn.  Europa. 

Sibiria. 
30UI     graeca  B  o  i  s  s.  Oriens. 

3020  Lagopus  Linn.   Reg.  me- 

dit., Oriens. 

3021  lanceolata  Linn.  Europa, 

Asia  bor. 

3022  major  L  i  n  n.  Europa,  Am. 

bor.,   Asia. 

3023  Mvosurus  Lam.   Rog.   Ar- 

geut. 

3024  patagonica  J  a  e  q.   Amor. 

bor.  et  austr. 

3025  Psyllium  Linn.   Reg.  me- 

dit., Orien.s,   Ind.  occ. 
bor. 

3020     serraria  Linn.  Reg.  me- 
dit. 

3027     virginica  L  i  n  n.  Amer. 
bor. 


Piata  r>accae. 


3028  Platanus  occidentalisL  i  n  n. 

Amer.   bor. 
3020     orientalis  Linn.   Europa 

austr.,   Oriens. 


PlUfnba^inaccae. 


3030  Armeria  canescens    B  o  i  s  s. 

Dalmatia. 

3031  splendens  Boiss.  Hispa- 

nia. 
3'>32Ceratostigniaplumbaginoides 

B  u  n  g.  China. 
30.33  Più mbago  capensis  Th  1)  g. 

Proni,  b.  Spei. 
3i)34     europaea  Lin  n.  Europa 

austr.,  Caucas. 
3035     micrantba  L  e  d  e  b.  Sibiria 

altaic. 
303(>     scandens  Lin  n.    America 

trop. 
3037     zeylanica  L  i  n  n.  Geront. 

trop. 
30P)8  Statico  cordata  Li  n  n.  Reg. 

medit. 
3O30     ebata  Fise  h.  Sibiria. 
3010     Gmelini    Wi  1  Id  .   Res. 

Cane. 
ì)041     latitblia  Sm.    Bulgaria, 

Ross.,  Reg.   Cauc. 
Ì5042     Limonium  L  i  n  n.  Europa, 

Am.  bor. 
3013     longifolia  T  h  u  m  b.  Afr. 

austr. 

3044  macropbylla  B  r  o  u  s  s. 

Insul.  Canar. 

3045  pectinata  A  i  t.  Insul.  Ca- 

nar. 
3040     suffruticosa  L  i  n  n.  Reg. 

Cauc,  Asia  med. 
3017     Suworowii  Re  gel.   Asia 

contr. 
3048     tatarica  L  i  n  n.  Eur.austr., 

Reg.  Cauc. 
3040     tomentella   Boiss.  Rossia 

austr. 


—  67   - 


Polernot7laceae. 


y050Cobaea  scandens  C  a  v.  Me- 
xico. 

B051  Gilia  androsacea  S  t  e  u  d. 
California. 

3052  capitata  S  i  m  s.  Amer. 

bor. 

3053  densiflora  B  e  n  t  h.  Calif. 

3054  grandiflora  A.  G  r  a  y.  Ca- 

lif. 

3055  laciniata  R.  et  Pav.  Peni- 

via,  Chili. 

3056  Liebmanni  G.  Don.  Cali- 

fornia. 

3057  millefoliata  F  i  s  e  h.  et 

Mey,  Calif. 

3058  Navarettia  Steud.  Chili. 
305'J     nivalis  H  o  r  t. 

3060  parviHora  S  p  r  e  n  g.  Ainer. 

bor.  occ. 

3061  tricolor  B  t  h.  California. 

3062  virgata  Sten  d.  Califor- 

nia. 

3063  Loeselia  coccinea  G.  Don. 

Mexic. 

3064  Phlox  Drummondi  Hook. 

Texas. 


Poly^alaceae. 


3065  Polygala  dalmatica    H  o  r  t. 

3066  myrtifolia  L  i  n  n.   Proni. 

b.  Spei. 

3067  — var.  grandiflora. 

306S     virgata  T  h  u  n  b.  Africa 
austr. 


Poly^opaceae. 


3069  Coccoloba  laurifolia   J  a  e  q. 

Am.  trop. 

3070  Emex  '^spinosa  C  a  m  p  d. 

Europa,  Africa  bor. 

307 1  Fagopyrum  esculentum  M  o- 

e  n  e  h.  Europa,  Asia 
min. 

3072  tataricum  G  a  e  r  t.  Eur., 

Asia  bor. 

3073  Muehlenbeckia  complexa 

M  e  i  s  s  n.  Nova  Zelanda. 

3074  platyclados  Meissn.  In- 

sul.  Salam. 

3075  Polygonum  Convolvulus 

L  i  n  n.   Reg.  bor.    temp. 

3076  japonicum  Meissn.  .Ja- 

pon. 

3077  —var.  fol.  varieg. 

3078  perfoliatus  L  i  n  n.  India 

or.,  Malaya. 
3070     Sanguinaria  R  e  m  y.  Chili. 

3080  tomentosus  W  i  1 1  d.  Ge- 

ront.  trop. 

3081  Ptet'ostegia  drimarioides 

F  i  s  e  h.  et  Me  y.  Calif. 

3082  Rumex  abyssinicus  J  a  cq. 

Abyss. 

3083  ^Acetosa  Linn.  Europa, 

Asia  bor. 

3084  alismaefolius  Frees.  Afr, 

austr. 

3085  australis  H  o  r  t. 

3086  Brownii  C  a  m  p  d.  Austral. 

3087  bucephalophorus  L  i  n  n. 

Reg.   medit. 

3088  conglomeratus  M  u  r  r. 

Europa  merid.,  Asia  occ. 
308'J     cordifolius  Hornem. 
Europ  ,  As.   bor. 

3090  crispus  Linn.  Europa, 

As.  bor. 

3091  cuneifolius  Campd.  Am. 

austr. 


—  68  - 


3092  Rum  ex  divaricatus  L  i  n  n. 

Reg.   medit. 

3093  orientai is  B  e  r  u  h.  Grae- 

cia,  Asia  min.,   S3'ria. 

3094  —  var.  graecus  (Boi  ss.). 

3095  Patientia  L  i  n  n.  Europa 

austr.,  Oriens. 

3096  pomatus  H  o  r  t. 

3097  pulcher  L  i  n  n.    Europa, 

Oriens. 
3088    purpurea  Link.  Ilab  V 

3099  scutatus  L  i  n  n.  Europa, 

Oriens. 

3100  vesicarius  L  i  n  n.  Grascia, 

Africa  or. 


Pot-tlilacaceae. 


3101  Calandrinia  grandiflora 

Lindi.  Chili. 

3102  Menziesii  Torr.etGray. 

Am.  bor.  uccid. 

3103  Portulaca  grandifiorall  o  o  k. 

Brasilia. 

3104  marginata  IL  B.  K.  Vene- 

zuela. 

3105  mucronata  li  o  r  t.  Brasi- 

lia. 
31(»6     oleracea  L  i  n  n.    Reg.     ca- 
lid. 

3107  pilosa  L  i  u  n.  Am.  bor.  et 

austr. 

3108  retusa  E  n  g  e  1  m.  America 

bor.  occ. 

3109  rostellata  Brign.  Vene- 

zuela. 
31l0Talinum  patens  \V  i  11  d. 
Am.   trop. 

3111  crassi  t'oli  uni  W  i  1  1  d.   Am. 

trop. 

3112  purpureum  F  i  s  e  h.    Hab  ? 

3113  triangulare  Willd.   Am, 

trop. 


Pfltrjtiiaceac. 


3114  Anagallis  arvensis  L  i  n  n. 

Europa,  Asia  temp. 

3115  —var.  caerulea  L  a  m. 

3116  — var.  phoenicea  Linn. 

3117  — var.  latitblia  Linn. 

3118  — var.  monelli  B  i  e  b. 

3119  repens  P  o  m  e  1,  Alger. 

3120  Androsace  maxima  Linn. 

Europ.,  Oriens,  As.  et 
At'r.  bor. 

3121  septentrionalis  Linn.  Eu- 

rop., Caucas.,  As.  et 
Am.  bor. 

3122  Cyclamen  hederaefolium 

A  i  t  0  n.  Europa. 

3123  vernum  R  e  i  e  h.  Reg. 

medit. 

3124  Lysimachia  vulgaris  Linn. 

Europa,  Asia  bor. 

3125  Primula  elatior  Hill.  Eu- 

ropa. 
312G     malacoides  H  o  r  t. 
3127     sinensis  S  a  b.  China. 


Pfoteaccac. 


312y  Grevillea  robusta  A.  C  u  n  n. 

Australia. 
3129  Guevina  Avellana. 


PUnicaceae. 


3130  Punica  Granatum  Linn. 

Europa  austr.,  Ins.  Mau- 
rit. 


69 


^at7Ut7c(ilaceae. 


3131  Adonis  *aestivalis  L  i  n  n. 

Europ.,  Oriens. 
olB'2     Hamniea  J  a  e  q.  Europ., 

Oriens. 

3133  verualis  L  i  ii  n.  Europ., 

As.  bor. 

3134  Anemone  ^coronaria  L  i  n  u. 

Reg.  medit.,  Oriens. 

3135  hortensis  Li  n  u.  Europa 

etc. 

3136  virginiana  L  i  n  n.  America 

bor. 

3137  Aquilegia  formosa    Fi  s  e  h. 

Kamtsch. 

3138  lutea  L  a  m.  Hab  ? 

3139  vulgaris  L  i  n  u.  Europa, 

Oriens. 

31 40  —  var.  fior.  pi. 

3141  Clematis  recta  L  i  n  u.  Eur. 

austr. 

3142  Vitalba  L  i  n  n.  Europa., 

At'r.   bor.,   Caucasus. 

3143  Delpliinium  Aiacis  L  i  n  n. 

(pi.  var.)  Europa  austr. 

3144  candelabrum  H  o  r  t. 

3145  Consolida  L  i  n  n.   Europa, 

Asia  bui'. 

3146  cardiopetalum  D  C.  Reg. 

med. 

3147  dyctiocarpum  D  C.  Sibiria. 

3148  peregrinum  L  i  n  n.    Euro- 

pa austr.,  Oriens. 

3149  Staphisagria  L  i  n  n.  Reg. 

medit. 

3150  triste  Fisch.  Davuria, 

Siber. 

3151  Eranthis  hyemalis  S  a  1  i  s  b. 

Europa. 

3152  Helleborus  viridis  Linn. 

Italia  merid. 

3153  -var.  Bocconi  Ten.   Sici- 

lia. 

3154  Kmowltonia  vescicatoria 

S  i  m  s.  Afr.  austr. 


3155  Isopyrum  fumarioidesL  i  n  n. 

Europa,  Asia  bor. 

3156  Myosurus  minimus  L  i  n  n. 

Amer.  bor. 

3157  Nigella  arvensis  L  i  n  n. 

Reg.  med.,  Oriens. 

3158  coarctata  G  m  e  1.  Europa. 

3159  cornisulata  D  C.  Oriens. 

3160  damascena  L  i  n  n.    Reg. 

med. 

3161  diversitblia  F  r  a  n  e  h.  Tur- 

kest. 

3162  Garidella  S  p  e  n  n.  Europa. 

3163  bispanica  L  i  n  n.Hispania, 

Africa  bor. 

3164  orientalis  Li  n  n.  As.  min., 

Syria,   Reg.  Caucas. 

3165  sativa  Linn.   Reg    medit. 

3166  Paeonia  *coralliaa  R  e  t  z. 

var.  Russi  B  i  v.   Euro]ia 
merid.,  Asia  occ. 

3167  Ranunculus  aaiaticusL  i  n  n. 

(pi.  var.)   Oriens. 

3168  arvensis  Linn.  Europ., 

As.  bor. 

3169  bullatus  L  i  n  n.  Europa, 

Persia. 
317U     castellanus  B  o  i  s  s.  et 
R  e  u  t.  liispania. 

3171  Chius  DO.  Eur.  austr., 

As.  min. 

3172  cornutus  DO.  Syria. 

3173  falcatus  Linn.  Europa, 

Reg.  Hinial. 

3174  illyricus  Linn.   Europa 

austr.,   Reg.   Oaucas. 

3175  incrassatus  G  u  s  s.  Ital, 

merid.,  Sicil. 

3176  lanuginosum  L  i  n  n.  Eu- 

ropa, Reg.  Caucas. 

3177  lomatocarpus  Fisch.  et 

M  e  y.  Oriens. 

3178  millefoliatus  Vahl.  Reg. 

medit. 

3179  *muricatus  Linn.  Europa, 

Oriens. 

3180  parvifiorus  L  i  n  n.  Reg. 

medit. 


—  TO- 


SISI Ranunculus  polyanthemus 

L  i  n  n.   Reg.  Cauc,    Eu- 
ropa, As.  min. 

3182     repens  L  i  ii  u.  Reg.  bor. 
temp. 

318B     sardous  Gran  t  z.  Europa, 
Asia,  Africa  bor. 

3184  trachycarpus  Fisch.  et 

M  e  y.  Oriens. 

3185  umbrosLis  Ten.  Ital.  me- 

rid. 

3186  Thalictrura  arnbiguuin 

Turcz.  Sibiria  baie. 

3187  aiigustifolium  Lina.  Eu- 

rop.,   As.   min. 

3188  asplenifolium  H  o  r  t. 
3181)     baicalense  Turcz.  Sibiria. 

3190  carolinianum  H  o  r  t. 

3101     coramutatum  M  e  y.  Oriens. 
31'J2     Cornuti  L  i  n  n.  America 

bor. 
31U3     dioicum  L  i  ii  n.   America 

bor. 

3191  Havum  L  i  ii  n.   Europa, 

Asia  bor. 
3195     fot'tidum  L  i  n  n.  Europa, 

Sibiria. 
319tì     majus  Dura.   Hab  ? 

3197  minus  L  i  n  n.   Europa,  As. 

et  AtV.  bor. 

3198  nigricans  Rchb      Europa. 

3199  Schweiggori  S  j)  r  e  n  g. 

Europa. 


^{eseclaceae. 


3'2<H.)  Reseda  abyssiuica  Eros  o  u. 
Abyss. 

3201  *alba  L  i  u  n.  Europa,  O- 

riens. 

3202  canescens  A.   S.    H  i  1.     A- 

rabia. 


3203  Reseda  crystallina  W  e  b  b. 

et  B  e  r  t  h.  Ins.  Canar. 

3204  odorata  L  i  n  n.  Africa  bor, 


flìTfarqqaczaz. 


3205  Pali urus  aculeatus  Lam. 

Europa  austr.,  Asia  occ. 

3206  Pomaderris  apetala  Labili. 

Australia. 

3207  sul)repanda  F.   M  u  e  1  1. 

Australia. 
3208Rhamnus  Alateruus  L  i  a  u. 
Reg.   med. 

3209  dahurica  Pali.   Ind.  or., 

Asia  bor. 

3210  Frangala  L  i  n  n.   Europa, 

Asia  et  Afr.   bor. 

3211  saxatilis  Jacq.  Europa 

austr. 

3212  spatliulaefolia  F.  et  M. 

('aucasus. 

3213  tinctoria  V  a  1  d  s  t.et  K  i  t. 

Europa  or.,  As.  min. 
321iZizyphus  Jujuba  Lam.  Ind. 
or.,  Malaya. 

3215  Lotus  D  e  s  f .  Reg.  medit., 

Arabia,  Afr.  bor. 

3216  mucronata  W  i  1  1  d   Africa 

trop.  et  Amer. 

3217  sativa  Cx  a  e  r  t  n.   Reg. 

modit.,  Asia  temp. 


Rosaceae. 


3218  Acaena  miryophylla  Lindi. 

Reg.  Argent. 

3219  Agrimonia  Eupatoria  L  i  n  n. 

Reg.  bor.  temp. 
3120     leucantha  K  z  e.  Hab  ? 


71  — 


3221  Agrimonia  odorata  M  i  1 1. 

Europa. 

3222  Cotoneaster  bacillarisWa  1  p. 

Reg.  Hjmal. 
'522P)     liorizontalis  D  e  n  e.  China. 
'.'>22[     j)anii(>sa  H  o  r  t. 
;)22o  Crataegus  Azarolus   L  i  n  n. 

Asia  min.,  Persia. 
r?22('i     frus-galli  L  i  n  n.  America 

bor. 
B22T     melanocarpaB  i  o  b.  (>riens. 
3228     monogyna  Jacq.  Reg. 

medit. 
P.22ÌI     nigra  W.  et  K.  Hung. 
;52ì30     Oxyacantha  L  i  n  n.   (pi. 

var.)  Europa,  Asia  temp. 
32BI      Pyracantha  Medi  e.  Eu- 
ropa. 
32.S2     trilol)a  P  o  i  r.   Reg.  medit. 
;}2.33  Eriobothrya  japonica  Lindi. 

Japon.,  China. 
32.S4  Exochorda  grand iiiora 

Li  n  d  1.   China. 
323.5  Geum  album  F.   G  m  e  1. 

Am.  bor. 
323<i     coccineum  S  i  b  t  h.  et  S  m. 

Graec,   Asia  min. 
3237     crini tum  PTor  t. 
3298     macrophyllum  W  i  1  1  d. 

Am.  bor.  occ. 

3239  rivale  L  i  n  n.  Reg.  bor. 

temp. 

3240  pyrenaicum  Mi  11.  Mont. 

Pyren. 

3241  strictuni  A  i  t.  Reg.  temp. 

bor. 

3242  *urbanum  Li  n  n.  Reg. 

temp.  bor.,  Austr.,  Nova 
Zelanda. 
3243Neillia  opulifolia  B  t  h.  et 
Hook.   America  bor. 

3244  Torreyi  S.   W  a  t  s.  Am. 

bor.  occ. 

3245  Potentina  Buccoana   C  1  e  m. 

Bith3'nia. 
324G     Dombeyi  Nestl.   Chili. 
3247     glandulosa  Lindi.  Am. 

bor.  occ. 


3248  Potentina  Hippiana  L  e  h  m. 

Am.  bor.  occ. 

3249  Hookeriana  Lehm.  Am. 

bor. 

3250  Kurdica     B  o  i  s  s.  et 

H  o  h  e  n.  Kurdist. 

3251  nepalensis  Hook.  Reg. 

Himal. 

3252  norvegia  L  i  n  n.  Reg.  bor. 

temp.  et  art. 

3253  Poterium  polygamum   VV.  et 

K.  Europa,  Oriens. 

3254  spinosum  L  i  n  n.  Syria. 

3255  Prunus  arraeniaca  L  i  n  n. 

Reg.  Cauc. 
3250    avium  Linn.  Europa. 

3257  Cerasus  L  in  n.  P^uropa, 

Oriens. 

3258  Charaaecerasus  Jacq.  Eu- 

ropa austr.,  Asia  min. 

3259  domestica  Linn.  Europa, 

Reg.  Cauc. 
3200     lusitanica  L  i  n  n.  Europa 

austr. 
32G1     persica  S  t  o  k.  As.  temp. 

3202  spinosa  Linn.  Europa, 

Africa  bor.,  Oriens. 

3203  Raphiolepis  indica  Lindi. 

China. 

3204  — var.  rubra  (Lindi.). 

3205  japonica  S  i  e  b.  et  Z  u  e  e. 

Japon. 
3200Rhodotypus  kerrioidesS  i  e  b. 
et  Z  u  e  e.  .Japon ia. 

3207  Ro,sa  arvensis  H  u  d  s.  Eu- 

ropa. 

3208  canina  L  i  n  n.  Eui-opa,  As. 

temp. 
32()9     damascena  M  i  1  1.  Oriens. 

3270  ferox  B  i  e  b.  Asia  min., 

Persia. 

3271  gallica  Linn.  Europa, 

Reg.  Caucas. 

3272  indica  Linn.   (pi.   var.) 

Ind.  or.,    China. 

3273  mollissima  W  i  1  1  d.  Euro- 

pa. 


—  72 


3274  Rosa  multiflora  T  n  b  g. 

Japon.,  China. 

3275  moschata  H  e  r  m.  Oriens. 

3276  sempervirens  L  i  n  n.  Eur., 

Oriens,  Ind.  or. 

3277  silverhielmli  S  e  h  r  e  n  k. 

Rossia. 

3278  Rubus  fruticosus  L  i  n  n. 

Europa. 
3270  Spiraea  Douglasii  II  o  o  k. 

America  bor. 
3280    media  F.  Schm.   Asia 

bor. 
8281     mollis  C.  K  r  e  h.  et  B  o  u- 

c  h  è,   Sibiria. 

3282  multiflora  Za  bel.  IlabV 

3283  Vanhouttei  Za  bel.  Ily- 

brid  hort. 

3284  Stranvae.sia  glaucescens 

Lindi.  Reg.  Ilimal. 


l^Ubtaceac. 


3285  A. s  perù  la  azovica  H  o  r  t. 

3306 

3286 

orientalis  B  o  i  s  s.  As. 

min.,  Reg.  Caucas. 

3307 

3287  Callipeltis  Cuculiarla  S  t  e  v. 

3308 

Oriens.  Reg.    Medit. 

3309 

3288  Crucianella  aogyptiaca 

L  i  n  n.   Europa,   Asia 

3310 

min. 

3311 

3289 

maritima  L  i  n  n.  Reg.  me- 
dit. 

3312 

3290  Crusea  rubra  B  a  r  1 1.    Reg. 

331;ì 

medit. 

3314 

3291  Galium  *cinereum  Ali. 

3315 

Europa  austr. 

3316 

3292 

■'•murale  A  1  1.  Reg.  medit. 

3317 

3293 

nebulosum  B  o  i  s  s.  Grae- 

3318 

cia,  Asia  min. 

3319 

3294 

orientalis  B  o  i  s  s.  Graecia, 

3320 

Asia  min. 

3321 

3295 

tricorne  S  t  o  k  e  a,  Europa, 

Oriens. 

3322 

3296  Galium  umbrosumS  o  1  a  a  d, 

N.  Zeland. 

3297  Hamelia  patens  Jacq.  Am. 

trop, 

3298  Pavetta  indica  L  i  n  n.  Asia, 

Australia  trop. 

3299  Paederia     foetida    L  i  n  n. 

India  or.,  Malaya. 
330r)  Psichotria  emetica  L  i  n  n. 
N.  Granat. 

3301  Rondeletia  anioena  H  e  m  s  1. 

Mexico. 

3302  Rubia  ^peregrina  L  i  n  n. 

Europa,   Reg.   medit. 
5303     tinctoria  Linn.  Europa 
austr.,  Oriens. 

3304  Sherardia  arvensis  Linn. 

Europa. 

3305  Spermacoce  tenuior  Linn. 

America  trop. 


I9utaceae. 


Citrus  Aurantium  Linn. 
As.  trop. 

—  var.  caoaliculata  S  a  v. 
— var,  dulcis  S  a  v. 

— var.  liraettaeformis  R. 

et  P  a  V. 
— var.  nicaensis  R.  et  P. 

—  var.  pyritbrmis  R.  et  P. 
Bigaradia  L  o  i  s  e  1.  Eur. 

austr. 
— var.  Console!    R  i  e  e  o  b. 

—  var.  crispitolia  R.  et  P. 
—var.  dulcis  R.  et  P, 

— var.  itheoi)h3'lla  R.  et  P. 

—  var.  listata    R  i  e  e  o  b. 
— var.  fasciata  R    et  P. 
— var.  foetifera  R.  et  P. 
— var.  salicifolia  R.  et  P. 
Decumana  Lo  i  sei.   Asia 

trop. 
— var.  Borzii  R  i  e  e  o  b. 


-  73  - 


3323  Citrus  Decumana— var.  Cha- 

tlock  R  i  e  e  0  b. 

3324  —var.  Pompelmos  R.  et  P. 

3325  —var.  Todari  R  i  e  e  o  b. 

3326  deliciosa  Ten.  China? 

3327  Limetta  Risso,  var.   Me- 

lai'osa  R  i  s  so. 

3328  Limonum  Risso,  As. 

trop. 
3321)     —var.  abyssinica  R  i  e  e  ob. 

3330  —var.  aurantiaca  S  a  v. 

3331  —var.  Cajetana  R  i  s  so. 

3332  — var.  canaliculata  R  i  s  so. 

3333  var.  dulcis  Presi. 

3334  —var.  ellj^ptica  R  i  e  e  o  b. 

3335  —var.  striata  Risso. 

3336  —var.  sempertloreus  R  i  c- 

c  o  b. 

3337  — var.  Terraccianoi   R  i  c- 

c  o  b. 

3338  —var.  vulgaris  R.  et  P. 

3339  Medica  Linn.  var.  fio- 

rentina Risso.  Asia 
merid. 

3340  tritbliata  Linn.    Asia 

trop. 

3341  Clausena  excavata  B  u  r  m. 

Ind.  or.,  Malaya. 

3342  Glycosmis  trifoliata  S  p  r. 

Java. 
3343Murra3'a  exotica  Linn. 
Asia,  Austr.   trop. 

3344  Ptelea  trifoliata  Linn. 

Ani.  bor. 

3345  Ruta  bracteosa  D  (^  Europa 

austr. 

3346  cbalepensis  Linn.  Reg. 

raed. 

3347  Tribulus  terrestris  Linn. 

Amphig.  trop. 

3348  Zanthoxylon  alatumSteud. 

Prom.  b.  Spei. 

3349  americanum   M  i  1  1.  Am. 

sept. 

3350  Bungei  P  1  a  n  e  h.  China. 

3351  pterota  H.  B.  et  K.    India 

occ. 


3352  Zieria  Smithii  A  n  d  r.  Au- 
stral. 


Sallcaceae. 


3353Populus  alba  Linn.  Euro- 
pa, As.  bor. 

3354  Salix  *pedicellata  D  e  s  f. 
Reg.  bor.  occ. 


Sapit7daceae. 


3355  Acer  campestre  Linn.  O- 

riens, 

3356  creticum  Linn.  Oriens. 

3357  —  var.  obtusifolium  (S  i  b- 

th.  et  Sm). 

3358  italura  L  a  u  t  h.  var.   nea- 

politanum  Ten.  Italia 
merid. 

3359  monspessulanum  Linn. 

Europa  austr. 

3360  oblongum  Wall.  Himal. 

3361  pseudo-Platanus   Linn. 

Europa,  Oriens. 
8362     — var.  purpureum  H  o  r  t. 

3363  trifidum  H  o  o  k.  et  H  a  r  n. 

China. 

3364  villosum  Wal  1.  Himal. 

3365  Aesculus  glabra  W  i  1 1.  Am. 

bor. 
2366     Hippocastanum  Linn. 
Ture. 

3367  Cardiospermum  Halicacabum 

Linn.  Reg.  trop. 

3368  hirsutum  W  i  11  d.  Afric. 

occ. 

3369  Dodonaea  Thumbergiana 

E  e  k  1.  et  Zeyh.  Afr.  au- 
str. 


74  — 


3370  Dodonaea  triquetra  VVendl. 

Australia. 
8371     viscosa  J  a  e  q.  Cosmop. 

trop. 

3372  Koelreuteria  paniculata  L  a- 

X  m.  China. 

3373  Negundo  aceroides  M  n  e  h. 

Amer.  bor. 

3374  —  var.  fol.  variegatis  Hort. 

3375  californicura  T  o  r  r.  et 

G  r  a  y,  America  bor.  occ. 

3376  Sapindus  manatensis  S  h  n  t- 

1 1  e  \v.  Am.  bor. 

3377  Mukorossi  G  a  e  r  t  n.  Asia 

trop. 

3378  —var.  cai-inatum  R  a  d  1- 

kof. 

3379  Staphylea  trito] ia  Linn. 

Am.  bor. 


Sapolaceae. 


3380  Bnmelia  lycioides  AV  i  1  1  d. 

Am.  bor. 

3381  teuax  W  i  11  d.    Madagasc. 


Saxlfra^aceae. 


3382  Dell tzia  californica  II  o  r  t. 

3383  scabra  T  li  b  g.  .laponia. 

3384  Heuchera  bispida  P  u  r  s  b. 

America  bor. 

3385  pilosissima  Fise  h.  et 

Mey.  Calif. 
3380     sanguinea  E  n  gì  n.  N. 
Mexico. 

3387  villosa  Michx.   America 

bor. 

3388  Hydrangea  platanifolia 

Hort. 


3.389  Philadelj^bus  coronari us 
Linn.  Europa  austr. 

3390  —a.  naniis  M  i  1  1. 

3391  — b.  speciosus  Hort. 

3392  —e.  Zeyeri  S  e  h  r  a  d. 

3393  dianthitìorus  Hort. 

3394  gordonianus  Lindi.  Ca- 

lifornia. 

3395  — var.  cordifolius  L  a  n  g  e. 

3396  grandiflorus  W  i  1 1  d.   Am. 

bor. 

3397  hiH-sutus  N  u  1 1.  Am.    bor. 

3398  pubescens  Hort. 

3399  speciosissimus  Hort. 
34fX)     thyrsiflorus  Hort. 

5401     verrucosus  Schrad.   Eur. 
austr. 

3402  Ribes  aureum   P  u  r  s  h. 

Am.   bor.  occ. 

3403  fasciculatum  S  i  e  b.  et 

Z  u  e  e.  China,  Japon. 

3404  — var.  cliinense  Hort. 

3405  floribundum   Hort.    Hab  ? 
34nG  Saxifraga  crassifolia  Linn. 

Sibiria. 
3407     sarmentosa  Linn.    China, 
Ja])onÌT,. 


Scfopliùlatiaccae. 


3408  Alonsoa  caulialata  R.  et 

P  a  V.  Peruvia. 

3409  warszewiczii  Regel.  Pe- 

ruvia. 

3410  Antirrhinum  *maJHS  L  i  n  n. 

Reg.  niedit. 

3411  *Orontiuin  L  i  n  n.    Euro- 

pa,  As.  min.,  AtV.  bor. 

3412  rupestre  B  o  i  s  s.  Hispania. 

3413  *siculum  M  i  1  1.  Sicilia. 
34I4Bartsia  *Trixago  Linn. 

Europa,  Afr.   bor. 
3415     ^viscosa  Linn.  Europa. 


—  75 


3416  Calceolaria  scabiosaetblia 

3442 

S  i  m  s.  Perù  via. 

8417 

chelidoniaefolia  H.   B.  K. 
Ecuador. 

3443 

3418  Celsia  -eretica  L  i  n  n.  Reg. 

3444 

medit. 

3419 

betonicaefolia  D  e  s  f.  A- 
frica  trop. 

3445 

3420  Chelone  Lyonii  P  u  r  s  h. 

3446 

Amer.  bor. 

3447 

3421  CoUinsia  bartiaefolia  B  t  li. 

California. 

3448 

3422 

Digitalis  ambigua  M  u  r  r. 

Europa,  Asia  occ. 

3449 

3423 

purpurea  L  i  n  n.  Europa. 

3424  Gratiola  officiualis  L  i  n  n. 

3450 

Europa. 

3425  Halleria  lucida  L  i  n  n.    Afr. 

3451 

trop.   et  austr. 

3452 

3426  Linaria  albifroiis  S  p  r  e  n  g. 

Africa  bor.,  Oriens. 

3453 

3427 

alsinaefolia  S  p  r  e  n  g. 

Sard.,  Cors. 

3454 

3428 

bipartita  W  i  1 1  d.  Africa 

bor.  occ. 

3455 

3429 

capraria  M  o  r.  et  D  e  N  o  t. 

Insul.  Caprarie, 

3456 

343(J 

Cymbalaria  M  i  1 1.  Europa. 

3431 

dalmatica  Mi  11.  Dalmat., 
Oriens. 

34.57 

3432 

genistifolia  M  i  1 1.  Europa, 
Asia  occ. 

3458 

3433 

heterophylla  D  e  s  f .  Reg. 
medit. 

3459 

8434 

macedonica  G  r  i  s  e  b.  Ma- 
ced. 

3460 

3435 

maroccanaH  o  o  k. Marocco. 

3461 

3436 

purpurea  M  i  1  1.  Europa 

austr. 

3462 

3437 

*reflexa  D  e  s  f .  Reg.  me- 
dit. 

3438 

repens  Mil  1.  Europa. 

3463 

3439 

reticulata  D  e  s  f .  Afr. bor., 
Lusit. 

3464 

3440 

sibthorpiana  B  o  i  s  s. 
Graecia. 

3465 

3441 

tristis  M  i  1  1.  Hispania. 

3466 

Linaria  versicolor  M  o  e  n- 
c  h.  Gali,  austr. 
viscida  M  0  e  n  e  li.  Europa, 

Africa  bor. 
vulgaris  M  i  1 1.  Reg.  me- 
dit., Caucas. 
Maurandia  anthirrhinitìora 
H  u  m  b.  Texas, 
scandens  Don.  Mexico. 
Mimulus  pilosiusculus  H. 

B.  et  K.  Peruv. 
'<  Nemesia  versicolor  E.  M  e  y. 

Africa  austr. 
'Paulownia  imperialis  S.  et 

Z.  Japonia. 
Penstemon  Cobaea  N  u  t  t. 
America  bor.  occ. 
maliayanus  H  o  r  t. 
secundiflorus  B  e  n  t  h. 
Am.  bor.    occ. 
Scrophularia  acquatica 

L  i  n  n.  Europa,    Caucas. 
conica  L  i  n  n.  Europa, 

Afr.  bor. 
nodosa  L  i  11  n.   Reg.   bor. 

temp. 
^peregrina  L  i  u  n.  Reg. 
medit. 
Teedia  lucida  Rudolph. 

Afr.  austr. 
Verbascum  macrurum  T  e  n. 
Ital.  mer. 
phlomoides  Li  n  u.  Europa, 

Asia  min. 
^sinuatum  L  i  u  n.  Reg. 

medit.,  Oriens. 
Thapsus  L  i  n  n.   Europa, 
Oriens. 
Veronica  arvensis  Li  n  n. 
Europa,  Asia  et  Africa 
bor. 
agrestis  L  i  n  n.  Europa. 
Anagallis  L  i  n  n.  Reg.  bor. 

temp. 
Beccabunga  L  i  n  n.  Reg. 

bor.  temp. 
Cymbalaria  B  o  d  a  r  d.Reg. 
medit.,  Asia  min. 


—  76  - 


3467  V^eroaica  *didyma  T  e  n.  Eu- 

ropa, Africa. 

3468  *hederaefolia  L  i  n  u.  Eu- 

rojia,  Oriens,  Africa  bor. 

3469  *panormitana  T  i  n.  Sicilia. 

3470  spuria  Lina.  Europa. 

3471  Zaluzianskya  capensis  W  a  1- 

p  r  s.  Prona,  b.  Spei. 


Sela^itiaceae. 


3472  Hebenstreitia  arenariaH  ort. 

3473  coinosa  H  o  e  s  t.  Africa 

austr. 

3474  dentata  L  i  n  u.  Africa  bor. 

et  austr. 


Slrpafùbaceae. 


3475  Ailanthus  glandulosa  D  e  s  f . 

China. 

3476  Cneorum  tricoccuiu  Lina. 

Jvug.   medit. 


Solar^aceae. 


3477  Atropa  ^Belladonna   L  i  n  n. 

Europa,  Oriens,  Ind.  or. 

3478  Browallia  Czerwinskiana 

H  o  r  t. 

3479  demissa  L  i  n  n.  Am.  austr. 

3480  granditlora  B.  (ir  a  li.   Pe- 

rù v. 

3481  viscosa  II.  B.  et  K.  Am. 

austr. 

3482  — var.  grandiflora  H  o  r  t. 


3483  Brunfelsia  uniflora  D.  Don. 

Hab? 

3484  Oapsicum  abyssinicum  A. 

R  i  e  h.  Abyssiuica. 

3485  annuum  Lina.  Reg.  trop. 

3486  couicuiu  H  o  r  t. 

3187     cerasiforme  Link.  Hab  ? 

3488  Chili  Ho  est.  Afr.   trop. 

3489  grossum  L  i  n  n.  Reg.  trop. 

3490  longum  D  C.  Reg.  trop. 

3491  Cestrum  aurantiacum 

Lindi.  Guatiui. 
349J     Abelii  H  o  r  t. 

3493  elegans  S  e  h  1  e  e  h  t.  Me- 

xico. 

3494  Endlicheri  Miers.    Perù- 

via. 

3495  fasciculatuni  Medie.  Me- 

xico. 

3496  foetiduni  Medie.  Reg. 

raedit. 

3497  Ilugelii  H  o  r  t. 

3498  Regeli  i  PI  a  n  e  h.  Guatiin. 

3499  Schotti  S  e  n  d  t.  Brasilia. 
350(j     Warszewiczii  K  1  o  t  z  s  e  h. 

America  trop. 

3501  Cyphomandra  betacea  S  e  n- 

d  t.  America  austr. 

3502  Datura  alba  N  e  e  s.  var.  a- 

fricana  Ma  1 1.    Africa 
trop. 

3503  Bertoloni  Pari.  Reg.  me- 

dit. 
35<ll     dubia  B  i  a  n  e.  Sicil. 

3505  ferox  L  i  n  n.  China. 

3506  inermis  J  a  e  (|.  Abyss. 

3507  Leichkarditii  F.  M  u  e  1 1. 

Austi'alia. 
35U8     Metel  L  i  n  n.  America 
trop. 

3509  quercifolia  H.  B.  K.  Me- 

xico. 

3510  Stramonium  L  i  n  n.  Co- 

smop.  trojt. 

3511  buaveroleas  H  u  m  b.  et 

B  o  n  p  1.  Mexic. 

3512  Tatù  la  L  i  a  n.  Cosmop. 

trop. 


-  77  - 


i3513  Datura  versicolor  L  a  g  e  r  h. 

Equatore. 
15514     Wrigtii  H  o  r  t.  Amer.  bor. 

occ. 
3515  Dunalia  inermis  B  o  r  z  i, 

Hort.   Pan. 
:)-")16  Hyosciaraus  al  bus  Li  un. 

Europa,  Oriens. 

3517  Jochroma  coccinea  S  e  h  e  id. 

Mexic. 

3518  Lycium  afrum  L  i  n  n.  Reg. 

medit. 
351i>     Ilequieiii  D  u  a.   Ilab  ? 

3520  ruthenicuiu  Murr.Orieas. 

3521  Lycopersicum  pyritbrme 

D  u  n.  Amer.  austr. 

3522  Mandragora  autuninalis 

B  e  r  t.  Reg.  medit. 

3523  Nicandra  physaloides 

G  a  e  r  t  n.  Peruvia. 

3524  Nicotiana  affinis  Hort. 

Bi'asilia. 

3525  aui'iculata  B  e  r  t.  Sardin. 

3526  chinensis  F  i  s  e  h.  China. 

3527  glauca  R.  G  r  a  h.  Reg. 

Arg. 

3528  grandiflora  Hort. 
352U     longiflora  C  a  V.   Chili. 

3530  petiolaris  S  e  h  1  e  e  t.  Hab? 

3531  quadrivalvis  P  u  r  s  h.  Am. 

bor,  occ. 

3532  rustica  L  i  n  n.  Mexico. 

3533  suaveolens  L  e  h  ni.Austral. 

3534  silvestris  S  p  e  g.  et  C  o  m. 

Reg.  Argent. 

3535  solanitblia  W  a  1  p.  Chili. 
353t)     Tabacum  L  i  ii  n.    America 

austr. 

3537  —  var.  grandiflora  (H  o  r  t). 

3538  Nierenbergia  frutescensD  u  r. 

Chili. 
3531)  Petunia  hybrida  Hort. 

3540  nyctaginiflora  J  u  s  s.  Reg. 

Argent. 

3541  Physalis  angulata  L  i  n  n. 

Reg.  Cauc. 

3542  curassavica  Linn.   Vene- 

zuela. 


3543  Physalis  Franchetti    M  o  s  t. 

Japon. 

3544  lamifolia  Hort. 

3545  nodosa  Hort. 

354G     phyladelphica  L  a  m.  Amer. 
bor. 

3547  Salpichroa  rhomboidea  M  i  e- 

rs.   Reg.  Argent. 

3548  Schizanthus  pinnatus    R  u  i- 

tz.  et  Pav.  Chili. 

3549  Solanum  auriculatum  A  i  t. 

Asia  tropic. 

3550  Balbisii  Hort. 

3551  capsicastrum  Link.  Bras. 

3552  diphyllum  Linn.  America 

trop. 

3553  Dombeyi  D  u  n.   Peruvia. 

3554  Dulcamara  Linn.  Europa, 

Africa  bor. 

3555  Gilo  R  a  d  d.  Hab  V 

3556  glutinosum  D  u  n.  Mexico. 

3557  Heudersonii  Hort, 

3558  jasrainoides  P  a  x  t.  Bras. 

3559  Lobelii  T  e  n.  Asia  et  A- 

frica. 

3560  macrophylluni  Hort.    Me- 

xico. 

3561  Melongena  L  i  n  u.Cosmop.  ■ 

trop. 

3562  nigrum  Linn.    Cosmopol. 

3563  — var.  miniatum    B  e  r  n  h. 

3564  platense  S  p  e  g.  Reg.  Ar- 

gent. 

3565  pseudo-Capsicum  L  i  n  n. 

Amphig. 

3566  pyracauthum  Jacq.  Afr. 

trop. 

3567  robustum  H.   W  e  a  d  1. 

Brasilia. 

3568  *sodomaeum  Linn. 

Geront.  calid. 

3569  ternatum  El  u  i  z.  et  P  a  v. 

Peruvia. 

3570  tuberosum  L  i  n  n.  Am. 

austr. 

3571  Warszewiczii  Hort.  Halj  ? 

3572  zuccagnianum  D  u  n.  Hab? 


—  78  — 


3573  Withauia  somuifera  D  u  u. 

Reg.  meclit.,  Oriens. 

3574  — var.  Monsoni  D  u  n. 


SLercUllaceae. 


3575  Brachychitoii  aceritbliiis  F. 
M  u  e  1  1.  Australia. 

357lj     ili  versi  t'oli  US  Don.  var. 

pupulneus  (R.   B  r.)    Au- 
stralia. 

3.577  Buettneria  cDiJata  La  in. 
Peruv. 

3578nermannia  caudicaus  A  i  t. 
Africa  austr. 

3571)     conglomerata  E  e  k  1     et 
Z  ey  1.  Atr,  austr. 

3580  micans  S  e  h  r  a  d.  Africa 

austr. 

3581  venosa  T  li  u  n  b.  Afric. 

austr. 

3582  Melliania  luacrophylia    V  i  s. 

Ilab? 

3583  Melochia  corchorifoliaL  i  u  n. 

Cosili,  tmp. 
3581  Sterculia  iiubilis  .S  ui  i  t  li. 
lud.  or. 


Styfacaceae. 


3585  Styrax  officinale  L  i  n  n. 

Europa  austr.,  Asia  min. 


Tarna  ricacca  e. 


3586  Tamarix  africana  P  o  i  i-. 

Reg.  medit. 

3587  chinensis  L  o  u  r.  China. 

3588  gallica  L  i  n  n.  Europa, 

As.,  Afr. 


Ter  nstfoerplaceac. 


358'J  Visnea  Mocanera  L  i  n  n. 
Ins.  Cauariae. 


Thy  rpclcaccae. 


35'J<l  DaphneGiiidiuni  L  i  n  n.Rog. 
niodit. 


Tlliaceae. 


351)1  Aristotel la  Macqui  L'Hè- 

ri  t.  Chili. 
351)2  Corchorus  capsularis  L  i  n  n. 

Cosmop.  trop. 
35!)3     cronatus  Hort.   Ilab? 

3594  olitorius  L  i  n  n.  Cosmop. 

trop. 

3595  textilis  Hort. 

359G     trilocularis  Li  un.  Gerout. 
trop. 

3597  Entelea  arborescens  R.    B  r. 

N.  Zeland. 

3598  Grew'a  asiatica  L  ina.  Ind. 

or. 


79  - 


B509 
36f)0 
3601 

nm-2 

300  i 
3<i04 
3Gri5 
300(1 


3007 


30O8 
3000 


Grewia  flava  D  C.   Prom.  b, 

Spei. 
malococca  Linn.  Insul. 

Amicor. 
nitida  J  u  s  s.  China, 
occidentalis  Linn.  Africa, 
oppositifolia  Bue.    H  a  m. 

Himal.,  Africa  or. 
populifolia  Walil.    Abys- 

sinia. 
Sparmannia  africana  Li  n  n. 

Prom.  b.   Spei. 
palmata  E.  M  e  y.  Africa 

austr. 
Tilia  platypliylla  S  e  o  p. 

Europa, 
tomentosa  M  a  e  li.  var.  ar- 
gentea (D  C.)  Europa, 
vulgaris  H  e  y  n  e.  Eiii'opa. 


Ufr)toellìfcrac. 


3010Apium  graveolens  Li  n  n. 
Europa,  Oriens,  Ind.  bor. 
ecc. 

3611     nodiflornm  R  e  i  e  h.   Euro- 
pa. 

3012  Athamanta  '■■'  sicnla  L  i  n  n. 

Ital. 

3013  Bifora  Biebersteinii    H  o  r  t. 

3014  radians  B  i  e  b.  Europa 

austr.,  Oriens. 

3015  testiculata  Roth.  Reg. 

medit. 
3010  Bowlesia  tenera  S  p  r  e  n  g. 
Brasilia. 

3017  Bupleurum  Gerard!  J  a  e  q. 

Europ.  austr.,    Oriens. 

3018  Odontites  Linn.  Reg. 

medit. 

3019  protractum  Hoffm.  et 

L  k.  Reg.  medit.  occ. 
3620     semicompositum  Linn. 
Europa   austr. 


3021  Capnophyllum  dichotomum 
Lag.  Reg.  Medit. 

3622  Carum  Petroselinum  B.  et 

G.  Geront.  cult. 

3623  Caucalis  nodosa  S  e  o  p.  Eu- 

ropa. 
3621  Conium  *maculatum  L  i  n  n. 

Europa. 
3625  Coi-iandrum*sativum  Linn. 

Europa. 
3020     raelphitensis  Ten.  et 

G  u  s  s.  Italia. 
3027  Crithmum*maritimumL  inn. 

Europa. 
3628Cuminum  cyminum    Linn. 

Reg.  medit. 

3029  Daucus  australis  P  o  e  p. 

Chili. 

3030  Carota  L  i  n  n.  Europa, 

Oriens. 

3031  Gingidium  Linn.  Europ., 

Afr.   bor. 

3032  maximus  D  e  s  f .  Reg.  me- 

dit., Oriens. 

3033  Eryngium  amethystinum 

Linn.  Europa. 

3034  ^campestre  Linn.  Europa. 
8035     ebraoteatum  Lam.    Binasi - 

lia. 
3630     "^maritimum  Linn.    Eur.," 
Asia  min. 

3037  ochroleucum  H  ò  r  t. 

3038  sanguisorba  C  li.  et  S  e  h. 

Brasilia. 

3039  serra  Cham.  et  Schle- 

c  h  t.  Brasilia. 

3040  Ferula  *communis  L  i  n  n. 

Reg.   medit. 
2041     gigantea  H  o  r  t.  Hab  ? 
3642     *glauca  Linn.  Europa 

austr. 
3043     neapolitana  Ten.  Ital. 

merid, 
3644  Foeniculum  vulgare    M  i  1 1. 

Europa. 
3045  Heracleum  Mantegazzianum 

Somm.  et  Lev.  Reg. 

Caucas. 


—  80 


3G4G  Heteromorpha  arborescens 

Cham.  et  S  e  h  1  e  e  h  t. 

Proni,  b.   Spei. 
3647  Kundmannia  sicula  D  C. 

Reg.   medit. 
3048  Lagoecia  cnminoides  L  i  n  n. 

Hisp.,   Oriens. 
3G49  Myrrhis  odorata  S  e  o  p. 

Reg.  Cauc. 
3G50  Oenanthe  globulosa    L  i  n  n. 

Europa  austr.,  Afr.    bor. 
3G51  Poucedanuiii  hisj)aniciim 

E  n  d  1.   Ilispania. 
3G52  Pimpinella  Anisum  Linn. 

Graecia. 
3G53     Gussonii  B  e  r  t.  Italia. 
3G54  Ptycotis  verticillata  K  o  e  li,. 

Europa  med. 
3G55  Scandix  Balansao  R  e  u  t. 

Sicilia. 
3Gr)G     Pecten-Veneri.s  L  i  n  n. 

Europa,  Oriens. 
3G57  Seseli   "Bucconi  G  u  s  s.  Si- 
cilia. 
8(i58  Smyrnium  OlusatrumL  i  nn. 

Europa,  Reg.  medit. 
3G59  Tliajisia  *  garganioa  L  i  n  n. 

Reg.    medit. 
36G(t  Tordyliuni  apulum  Li  n  n. 

Reg.   medit. 
3GG1     cordatum  P  o  i  r.  Tns.(  Hpr., 

Mesopiìt. 
3GG'2     syriacum  II  o  r  t. 
3GG3  Trachymene  australis 

B  e  n  t  li.  Austral. 


Ut-Licaceae. 


3GG4  Boebmeria  macrophylla  D. 

D  o  n.   Reg.   Ilimal., 

Burma. 
3G65     nivea  C  a  n  d.  Asia  trop. 


3GGG  Celtis  australi-s  Linn.   Eu- 
ropa. Asia  temp.,  Ind.  or. 

3667     aculeata  S  \v.  Am.    trop, 

3GG8     latitblia  Blanch.    N. 
Guinea. 

3GG9     occidentalis  L  i  n  n.  Amer. 
bor. 

3670     spinosa  S  p  r  e  n  g. Brasilia. 

3(571  Dorstenia    Contrayerva 
Linn.  Amer.  trop. 

3072    maculata  Lem.  Mexico. 

3673  Ficus  altissima  B  1  u  m. 

Reg.  Ilimal. 

3674  bengalensis  L  i  n  n. 

India  or. 
3()75     benjamina  L  i  n  n.  Asia 

bor..   Mala  va. 
3676     capensis  T  li  n  b  g.  Africa 

austr. 
3<j77     citrifolia  H  o  r  t.  Mexico. 

3678  erecta  T  h  u  b  g.  Reg.  Hi- 

mal.,  China. 

3679  glabella  Blu  m.   Reg.    Hi- 

mal. 
368<>     hispida  L  i  n  n.   As.  et 

Austr.  trop. 
2681     leucantatoma  P  u  i  r.  I\Ia- 

laya. 
3(j82     magnolioides  B  o  r  z  ì, 

Hort.  Pan. 
3(i83     populitblia  Valli.  Arabia. 

3684  quercifolia  R  o  x  b  g.    Bur- 

ma, Malay. 

3685  religiosa  L  i  n  n.  India  o- 

rient. 

3686  retusa  Linn.  As.  trop., 

Malaya. 

3687  rubiginosa  Des  f.    Austra- 

lia. 

3688  Rum  pini  Hort. 

3689  Sycomorus  Linn.  Asia 

bor. 

3690  Forskchlea  angustifolia 

R  e  t  z.  Ins.  Teneriff. 

3691  Horidana  Hort. 

3692  tenacissima  L  i  n  n.Geront. 

trop. 


81  — 


3G93 

3G94 

3695 
Ì3696 

3697 

3698 

3699 

37U0 

3701 


3702 


3703 


3704 


Humulus  japonicus  S  i  e  b. 

et  Zac  e,  Japonia. 
Morus  alba  L  i  n  n.  Asia 
temp. 
nigra  L  i  n  u.  Asia  temp. 
Parietaria  officinalis  L  i  n  n. 

Europa  austr.,  Orieus. 
Ulmus  campestris  L  i  n  n. 
Europa,  Oriens. 
parvifolia  J  a  e  q.  Asia 
temp. 
Urtica  atrovireiis  Req.  Eu- 
ropa. 
— var.  grand identata  {M  o- 

r  i  s). 
dioica  L  i  n  n.  Reg.  temp. 

bor. 
membranacea  P  o  i  r.    lieg. 

medit. 
*pilulifera  L  i  n  u.  var.  ba- 
learica  L  i  n  n.  Ins.  Ba- 
lear.,  Sicilia. 
urens  L  i  n  n.  Geront. 
temp. 


Valeflaiiaceae. 


3705  Centranthus  nervosus  M  o- 

r  i  s.  Cors.,  Sard. 

3706  ruber  D  C.  Europa. 

3707  Fedia  CornucopiaeG  a  e  r  t  n. 

Reg.   medit. 

3708  Valeriana  officinalis    L  i  n  n. 

Europa,  As.  bor. 

3709  Valerianella  auriculata  D  C. 

Hispania. 

3710  coronata  D  C.  Europa. 

3711  discoidea  Loisel.  Graec, 

As.  min. 

3712  eriocarpa  D  e  s  v.  Europa, 

Africa  bor, 

3713  hamata  D  C.  Reg.  medit. 

3714  truncata  B  e  t  e  k  e,  Euro- 


pa austr.,  Oriens. 


3715  Valerianella   vesicaria 

M  o  e  n  e  h.  Reg.   medit., 

Persia. 


Yeftoerjaceae. 


37 IG  Callicarpa  americana  L  i  n  n. 
Am.  bor. 

3717  arborea  R  o  x  b.  As.  trop. 

3718  cana  L  i  n  n.  As.  trop., 

Austr. 

3719  japonica  T  h  b  g.    Japonia. 

3720  Reewesii  Wall.  China. 

3721  Citharexylon  roticulatum  H. 

B.  K.  Peruv. 

3722  Clerodendron  splendens 

Don.  Africa  trop. 

3723  Thomsonae  B  a  1  t.  Afr. 

trop. 

3724  tricotomum  T  h  u  n  b.  Ja- 

ponia. 

3725  Duranta  brachypoda  T  o  d. 

H  o  r  t.  Pan. 
372G     integrifolia  T  o  d.  Hort. 
Pan. 

3727  Mutisii  L  i  n  n.    America 

trop. 

3728  stenostachya  T  o  d.  Hort. 

Pan. 

3729  turbinata  To  d.  Hort.  Pan. 
3730Lantana  alba  Mil  1.  Amer. 

austr. 

3731  corymbosa  L  i  n  n.  India 

occ. 

3732  crocea  J  a  e  q.  India  occ. 

3733  delicatissima  P  o  i  t.  Hab  ? 

3734  flavicoma  Hort. 

3735  glutinosa  P  o  e  p.  Brasil. 

3736  Kisi  A.  R  i  e  h.  Abyssinia. 

3737  leucantha  Hort.  Asia. 

3738  lutea  Hort. 

3739  mixta  Hort. 

3740  multicolor  Lem.  Mexic. 

3741  nivea  V  a  n  t.  Am.  trop. 


—  82  - 


3742  Lantaiia  polycepliala  R.  B  r. 

Abyss. 

3743  pulcherrima  Ho  r  t, 

3744  purpurea  Horn.  Amer. 

austr. 

3745  Radula  S  w  e  e  t.  India 

occ. 

3746  rosea  R  a  f .  Hab  ? 

3747  «peciosa  H  o  r  t. 

3748  salvifolia  J  a  e  q.    Africa 

austr. 
374U     scabra  Wall.  India  or. 

3750  Sellowiana  Link,  et 

Otto.  Am.  austr. 

3751  trifolia  L  i  u  n.  America 

trop. 

3752  uudulata  L  i  n  n.  America 

trop. 
3753Lippia  asperitolia  Ridi. 
Ani.  austr. 

3754  chamaedrifolia  S  te  u  d. 

Brasilia. 

3755  Shuthelwortia  pulcbella 

M  e  i  s  s.  Mexic. 
3750  Stachjdtarpheta  mutabilis 
W  a  h  1.  Venezuela. 


3757  Verbena  Aubletia  J  a  e  q. 

Am.  bor. 

3758  bonariensis  L  i  n  n.  Reg. 

trop. 

3759  erinoides  L  a  m.  Peruvia. 

3760  bastata  L  i  n  n.  Am.  bor. 

3761  hybridaHort.    Hybridum 

hortense. 

3762  officinalls  Lina    Anipbig. 

temp. 

3763  tenera  S  p  r  e  n  g.  Reg. 

Argent. 

3764  tricolor  V  e  n  t.  Amor.  bor. 

3765  Vitex  *Agnus-castus  L  i  n  n. 

Europa  merid.,  Oriens. 

3766  littoralis  C  u  n  n.  Nov.  Zel. 


Yiolaceae. 


3767  Viola  odorata  L  i  n  n.  Euro- 

pa, Afr.,  As.  bor. 

3768  sylvestris  L  a  m.    Europa, 

Asia  temp. 

3769  tricolor  Lina.  Europa, 

As.,  America  bor. 


Aiitoniiius  Borzì 

BOTAXICES    TROFESSOT?    1£T    HOKTI    l'HAEFECTUS. 


A.   Baldacci  D.r 
HORTI    SUDIKECTOH 


G.  E.  Mattei 

UORTI    CON.SERVATOR 


C.  Tropea  D.r 

HORTI    ADSI.STEN.S 


V.  Biiccobono 

HOKTirLANU.S    l'RlMARIUS 


A.  Siccobouo 

HORTI   COLONIALI» 
HORTHLANUS    PRIMARIUS 


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