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DOCUMENTI
X>OT »i»rvir'
I*
PUBBLICATI A CURA
DELLA
SOCIETÀ SICILIANA PER LA STORIA PATRIA
PRIMA SERIE — DIPLOMATICA
VOL. XVII.
CODICE DIPLOMATICO
DEI
GIUDEI DI SICILIA
RACCOLTO E PUBBLICATO
DAI FRtTEUl SACERDOTI
BARTOLOMEO E GIUSEPPE LAGDMINA
VOL. Ili
DELLA PARTE I.
PALERMO
Tip. Michele Axuenta
1895
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» *
f^^^^s cs^
DCCCLXIX.
Palermo, 23 Maggio 1492, Ind. X.
Bando emesso a Palermo per la protezione dei Giudei.
Die xxiu niadij x^ Indicìonis. magister simon de perirlo relu-
lit per loca puplica cmisissc baniiuni infrascriptutn :
bando et cumaiidamentu da parti di li spcctabili et magiiifici
signuri ofliciaii iusticzeri et capitaueu prituri et iurati di la filiehi
chitati di palermo chi non sia nixuna persuna tanta furistera coma
chìtatina di qualsivogla stala grada et condicioni si sia chi pre*
summa iniuriari molestar! inqaietari rampognar; ne fari naila in-
debita uovitati verbo aut opere in qualsivogla moda a li Judey
tanta Toristeri coma chitatini. ymmo li digiano lassar! fari lì fatti
loru pacillce et quiete coma sa stati soliti fari Una a In presenti
sencza nixuna impedimenta subta pena di quatru strappati di
corda et altri peni reservati ad arbitrio di li dìcti signari ofliciali.
et qaistu si fa per lu quieto viviri di quista chitati. omni una si
guarda di la mala vintura.
Archivio Comunale di Palermo, Voi. di Atti, Bandi e Provi-
ite. Anno 1491-92, Ind. X, pag. 13.
1
i.
DCCCLXX.
(Messina), 28 Maggio 1492, Ind. X.
Bando viceregio col quale si revoca la licenza di portare armi.
Die XXVIII mayi x^ Indictionis.
Bando et i^omandamento da parti di la Illustri et Excelienti
Slgnuri don ferrando di acunna viceré di la regno di Sicilia chi
nalla persuna tanto ecclesiastica coma seculari di qualunca grada
stata et condicionl siano tanto privilegiati coma non privilegiati
et ancora quilli havissiro licencia di sua signoria oy di qualsi-
vogla altri officiali li quali per lu presenti banda revoca tanto di
noeti comu di jorno non presammano ne digiano porlari armi di
qualunca generacioni et qualitati di armi siano subta pena di unci
chinco oy di quattro strippati di corda ad eleccioni di lu dicto
Illustri Slgnuri viceré, comandando ancora chi li scavi non poczanu
portar! maczi cussi di iorno comu di noeti sub pena di la frusta
et altri peni maiuri ad electioni di Io dicto Illustri Sìgnuri Viceré,
excepluati tantum di la presenti bando algoczirij conistabili por-
Ieri et sergenti, et omnl uno di continenti digia lassar! li armi
subta pena predicta.
R. Patrimonio, Voi. 177, pag. 148' .
DCCCLXXI.
(Messina), 28 Maggio 149*3, Ind. X.
Bando viceregio che nessuno sotto pena della vita osi danneggiare
igitulei nella robba o nella persona.
Perocbi noviter su comparsi ambaxiaturl di la ludeca di la
felici cita di palermo cum llcteri di li magnifici officiali di la dieta
citati innaiiti lu Illustri et Excelienti Signuri don ferrando de
acunna viceré di quisto regno di Sicilia essiri data publica fama
eonlra li persuai et beni di li ludei di lu dicto regno ad effectu
di dannificari et arrobbari quilli. Pertantu Sua Illustri Sìgnuria
providi ordina et comanda ciii nulla persuna tanto ecclesiastica
comu siculari di qualunque gradu slato condicioni si sianu pre-
summano ne digiano re verbo vcl opere domnificari offendiri ne
fari offendiri per loru oy per altri persuni per loru parti persuni
et beni di li ludei tanto di masculi comu di iimmini tantu di iorno
eomu di noeti subta pena di fidilitati a la quali su astricti et obli-
gati a la Sacra Regia Majestati subta pena di la vita et confisca-
cioni di loru beni et altri peni ad arbitrio di lu dicto Illustri Signuri
Viceré reservali. li quali ludei et loru beni lu dicto Illustri Signuri
assecura et recìpi in regia salvaguardia et subta la defencioni et
securitati di la dieta Sacra Regia Majestati.
/?. Patrimonio^ Voi. 177, pag. 148^ .
DCGCLXXII.
Messina, ^ Maggio 1492, Ind. X.
Il Viceré Ferrando de Acugna mette sotto la salvaguardia regia
le giudaiche ed i giiulei di Sicilia (1).
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Spectabili magnificis et nobilibus eìusdem Regni
inagistro lusticiario locumtenenti ludicìbus magne curie thesaurario
conservatori Regij patrimoni] advocato et procuratoribus fiscalibus
ac alijs oDicialibus et personis maioribus et minoribus quovis [offi-
cio et potestate fungentibus presentibus et futuris cui vel quibus
spectabit et presentes presentate fuerint presertim capitaneo pre-
tori ludicibus luratis et universitati ac alijs offlcialibus et perso-
nis felicis urbis panormi consiliarijs et (idelibusRegijs dilectis salu-
tem. Novamenti havimo havuto informacioni comu per diversi parti
si e raisa^et paplicata fama chi la maiesta del Rey nostro signuri
per certi causi moventi lo animo di sua altecza voli et intendi
(1) Cfr. Bandi pubblicati a Palermo, Docc. dccclxxy-lxxvi.
dislachari et expelHri fora di soy regni et dominio li ludey. et
chi in quilli non habiano ne demorari ne habita ri. supra la quali
materia volendo oportuni providiri essendo di granili et assay in-
portancia per li periculi et dampni u li quali poliriano incurreri
dicti ludey havendo nui li ochi al servicio di la Majestali del Rey no-
stro signuri per la tutela di dicti ludey et per altri causi moventi
ìuslamenti lu animo nostro li quali per la presenti exprimiri non
curarne, de certa nostra sciencia deliberate et consulte havimo reci-
puto corno tenore presentis recepimo havimo et mectimo in Regia
et nostra salvaguardia defensioni et luyciont la Inderà di la dieta
felichi chitati et tucti et singuli ludey di quitta masculi et (im-
mini grandi et pichuii di qualsivogla condicioni et statu siano et
tucti loro beni dinari auro argento mercancij mercimoni] posses-
sioni et rebbi, et volimo quilli et omni uno de loro et tucti beni
et rebbi uniuscuiusque siano et digiano essiri salvi tutietsecuri
et siano guardati et conservati illesi di omni dampno inconvenienti
iniuria offensa et sinistro potissiro a lì dicti ludey et loro per-
suni et beni et robi sequiri et succediri. Et perchi tali regia et
nostra protepcioni salvaguardia et defensioni sia in omni condi-
cioni di genti manifesta et puplicata et nullo pocza ignorancia
allegari volimo quitta si digia et hagìa ad publicari et manifestari
per proclama et hanno publìco et voce preconis per li lochi soliti
et consueti di la cita predicta. et ad maiorem securitatem et tuy-
cionem dictorum ludeorum et uniuscuiusque ipsorum ac honorum
suorum eciam volimo et comandamo digiati fari dipingiri li armi
reali di la Majestati del Rey nostro Signuri et quilli fari mectiri et
afTigiri a la porta di la mushita et ancora per tncti li porti et casi
di li dicti ludey di quissa cita, ad denotari chi dicti armi hagiano
ad operari per protempcioni defensioni et salvaguardia di la dieta
ludeca |Iudey robi possessioni et beni di quilli. nullo adunca di
qualsivogla statu sia presuma inferiri ne fari dampno alcuno ne
offensa in palori ne in facti oy opera di iorno ne di noeti puplice
oy oculte immo ipsi et omni uno di loro et beni loro digiano guar*
dari favuriri defendiri et preservar! di omni inconvenienti scan-
dalu sinistro et dampno sub pena di fidelitati a la quali omni uno
e abstrìcto et obligato a la dieta Maestà, et eciam sub pena di la vita
et puplicacioni di tucti loro beni et altra pena gravi reservata a
lo arbitrio nostro, hortando per la presenti et requirendo a lo Re-
verendissimo Archiepiscopo di quissa citati ac persuni ecclesiastici
a vui vero officiali comandamo expresse chi inspecta et diligenti-
menti considerata la fornaa di la presenti Nostra salvaguardia tny-
doni et sccuritali quilla digiati a la dieta ludcca et ludcy exequir!
et ad unguem observari ac fari observari et inviolabiliter exequiri
iuita la sua contincncia et tcnuri guardandovi di Io contrario por
quanto la gracia Regia haviti cara et desiderati non ìncurriri in
la dieta pena la quali farrimo exequiri seneza remissioni et con-
porto alcuno supra li beni di quiili presummissiro fari et templari
lu contrario. Dat. messane die xxviii'' niadij x^ Indictionis mille-
simo ccoc°Lxxxxu'' Fernando dacufia.
Vidil lliosaurarius.
Dominus vicercx mandavit mibi
antonio soUima iocumtenenti
et magistro notano in ofTicio
prothonotaril et vìdit cam
thesaurarius.
Similis salva Regia guardia facta Tuit ludayce terre Nicosie
proat iila que expedita fuit prò ludayea felicis urbis panormi sub
eisdem signo data et mandato.
Similis. eie.
• •
ludayce terre savuce et suorum easaliuni.
ludayce terre Raudacij.
ludayce terre Castri Ioannis.
ludayce terre plaeie.
ludayce terre calaxibecte.
ludayce terre policij.
ludayce civitatis drepani.
ludayce terre mentis sancii luliani.
ludayce terre nari.
ludayce ciarissime civitatis Gathanie.
ludaycis comitatus et terrarum sancti marci.
ludayce civitatis maczarie.
ludayce terre palacioli.
ludayce terre cammarate.
ludayce terre nothi.
ludayce terre Castri regalis.
ludayce terre termarum.
ludayce terre sancte lucie.
ludayce terre salem.
ludayce terre calatagironis.
ludayce terre corilionis.
6
Similis etc. . . ludayce terre castrinovi.
Iiidayce terre marsalie.
ludayce terre lauromcnij.
ludayce terre licate.
ludayce terre castrileonis.
ludayce comitatus Galatabillocte.
ludayce comitatus sclafani.
ludayce terre paternionis.
ludayce terre castrivetrani.
ludayce comitatus aguste.
ludayce comitatus adernionis.
ludayce terrarum marcliionatus geracij.
ludayce comitatus golisani.
ludayce terre caccabi.
ludayce comitatus calatanixccte.
ludaycis comitatus mohac.
ludayce terre chiminne.
It. Conservatoria di Registro, Voi. 74, pag. 9— i?. Patrimonio,
Voi. 177, pag. 149— -4rcA/t?/o comunale di Palermo^ Voi. di Bamdi^
Atti e Proviste, Anno 1491-92, pag. 208*' (lettera presentala a Pa-
lermo addì 1 Giugno 1492).
DCCCLXXIII.
Messina, 29 Maggio 1403, Ind. X.
// viceré Ferrando de Acagna ordina al pretore e ai giurati di
Palermo di non pubblicare una prima salvaguardia concessa
in favore della giudaica e giudei di quella ciltà^ appunto per-
che in quella^ per errore dello scrittore, si conteneano delle
espressioni contro la mente e la intenzione del Re ^ e di pub-
blicare invece una seconda che loro rimette. Ad ogni modo se
la prima salvaguardia fosse stata pubblicata e registrata che
si cancelli e che si restituisca.
R. Protonotaro, Voi. 146, pag. 8.
DCCCLXXIV.
Mesajna, 31 Maggio 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Aeugna comtmiea secretamenle agli tiffieiali
di Palermo V editto sovrano di espulsione dei giudei da tiMi
i suoi regnU s ingiunge loro di pubblicare bandi per la conse-
gna generale delle armi, e per mettere i giudei sotto la regia
salvaguardia. Ordina inoltre che i medesimi uffióiali procedano
air inventario e al sequestro di tutti i beni dei giudei , e di
affiggere le armi reali sopra gV immobili dei detti giudei.
Rex caslclle aragonum Sicilie etc.
Vicerex eie. in dicto Sicilie regno, magnifici viri regij consi-
liari] dilecti. volendu la sacra Maiesta del Re nostra signuri comu
cristianissimo e zelanti di la religioni cristiana e santa Adi catho-
lica per exallacioni di quilla expelliri et extirpari da tutti soy
regni et dominacioni la apostasia et iniqua pravitali ludayca per
li qnali hannu caduta operanti loru patrica et conversacioni multi
cristiani in herisia et in alcuni erruri. per so perpetuu edicto et
provisioni ha provisto et comandatu cum deliberacioni di so sacra
consiglu chi tncli ludey masculi et fìmini picbuli [et grandi siano
espulsi et cachati di li dicti soy regni et dominacioni secando in
li regij previsioni li quali vi tramictimo si conleni, per tanto vo^
lendo nui sequiri et obediri et per la presenti vi dichimo et ex-
presse comandamo chi digiati ad unguem exequiri et observari
secandu in quilli si conteni addendo vui et adiungendo a tali exe-
cucioni la forma et continencia di li ordinacioni et capitoli sub-
seguenti. In primis farriti emittiri bando puplico sub pena di la
vita et publicacioni di beni chi nexuna persuna cuiuscumque di-
gnitatis et condicionis existat tanto lecenciati et privilegiati comu
privali digia portari armi cujuscumquc speciei ymmo da continenti
emisso lu bando predicto sine aliqua mora li digiano lassari. ex-
ceptuati li officiali et quilli persuni per vui eligendi in vostra
compagnia per la guardia et tutela di quillo haviriti di fari, et
farriti promulgari altro bando puplico chi nexuna persuna pre-
summa ne sia usanti prindìri et tuccari beni mobili et stabili et
se moventi di qualsivogla ludcu et ludea ne offendirili de persuna'
L
8
sub peua predicta et quistu per li respccti contenti in li dicti re-
gij provisioni. et exinde senza mora et intervallo alcuno andriti
a la ludeea di quissa chilatl et mietiriti li armi reali a li canti-
neri di li strati et ruguì di la dieta ludeca et in la porta di la
mushita et casi di qualsivogla Indeo et dì continenti per alti di
notari puplici oy di li nostri curti inventagiriti et sequestranti tacti
beni predicti tanto mobili quanto stabili et sese moventi incomen-
czando di li casi di li ludey plui richi et facultusi et di la naa-
shita et subsequenter di li altri secundo la forma et tenuri di la
dieta regia provisioni, et nicliilominus duranti lu tempu di tali se-
questru a vostru meglu vidiri et pariri moderatamenti providiriti
di lu vittu cotidianu et necessario czoe a chasquiduno di sua pro-
pria robba. di la quali spisa Tariti notapuplica aczochi poczati dari
debitu et legali cuntu domni cosa non prindendo vui cosa alcuna
supra tali beni per vostri salarij et fatighi Ani ad altro nostro
comandamento, nec non farriti emiltiri bando puplico sub predicta
pena cbi nixuna persuna exceptuati quilli per vui sarranno eletti
coma persuni Odati et secreti non digiano venir! ae intrari in la
dieta ludeca aczochi non baia ad incurriri et suchediri alcuno
dampno et inconvenienti, tinendo vui tali ordini cum vostri boni
expedienti chi li dicti ludey et loru beni siano securi et preser-
vati per forma non li haya di suchediri dampno et incomodu alcuno
per chi comu la Maestà predicta comanda li dicti ludey siano
tenuti et deOsi sub sua regia salvaguardia et protepcioni. Dat. in
nobili ci vi tate messane die ultima mensis mayi x^ Ind. mgccglxxxxu.
Post datam. vi certificamo chi casu quo vui circa lu exiguiri di li
cosi predicti usassivo dolu fraudi malicia oy nigligencia alcuna
medianti li quali suchedissi scandalu oy dampno oy inconvenienti
alcuno providirimo centra vostri persuni et beni di maynera ad
vui sarra castiyo et ad laltri terruri et exsemplo. Dat. ut supra.
Fernando daciigna.
Dominus vicerexmandavit mihi
lacobo madalena. visa per the-
saurarium et conservatorem.
Magnifico iusticiario et capitaneo pretori iudicibus et iuralis
ttc secreto felicis urbis panormi fidelibùs regijs dileclis salutem. non
apriti la presenti nostra, fachiti comu per la nostra secreta lictera
ligata cum la presenti si conteai.
Die xviii luuij X Ind. i492 suiiimo mane intus camniaram
domiis univei'sitatis presenlate fuerunt magistro notario Masco de
lansìeco magistro aotario curie niagniQci capitane! felicis urbis pa-
normi per niagnificos dominos capitaneum prctorem et iudices et
ìuratos diete urbis presentes lictere integre clause et sigillate cum
eias cuperta legata filo eis modo et forma prout dictis magniiicis
officialibus fuerunt consignate personaliter. De lanello.
Arehif)io comunale di Palermo, Voi. di Aiti, Bandi e Prooiste^
Anno 1491-92, Ind, x, pag. ÌW .
DCCGLXXV.
Palermo, 1 Giugno 1^2, tnd. X.
In esecuzione di quanto dispose il viceré Ferrando de Acugna
colla lettera del 28 maggio (1) , si emette bando a Palermo
col quale % giudei e i loro beni sono messi sotto la regia sal-
vaguardia.
Die primo lunij x® Indicionis. magister simon de perino retu-
lit per loca puplica emisisse bannum infrascriptum :
bando et comandameutu da parti di li spettabili et magnìfici
signuri officiali preturi et ìurati di la felichi chitati di paierrau
per ordinacioni et provisioni di lu illustri et potenti signuri vi-
ceré di quistu rcgnu di Sicilia per una provisioni a nui direpta
die xxviii^ niensis madij x® Indicionis di lu III. Signuri Viceré per
lu pachiGcu et quieto viviri di quista chitati et per vitari li scan-
dali chi porrianu acadiri liavi fattu una salvaguardia et protecioni
a la ludeca et ludey di quista chitati masculi et fimmini grandi
et pichuii et tutti loru beni et possessioni, et voli tutti sianu gui-
dati guardati et faguriti et difisi et aiutati, et pertantu non sia per-
suna alcuna di chi gradu stato et condicioni si sia chi digia dari
fari et inferiri a la dieta ludeca et ludey et loru beni molestia
ìniuria dampno et ofFensioni alcuna direpte vel indirepte puplìce
U) DOC N. DCCCLXXII.
IO
vel occulte di iorni) ne di notti subta pena di la vita et di pubi!-
gacioni di beni, ymino omni unu li digia preservar! di onmi in-
convenienti scandalu et danno, et omni unu si guarda di la inala
vintura.
Archivio Comtmale cU Palermo, Voi. di Bandii Atti e Proviste,
Anno 1491.92, pag. 13.
DCOCLXXVI.
P^rmo, 2 Giugno 1492» Ind. X.
Bando col quale si promulga a Palermo la provisione del viceré
Ferrando de Acugna per la salvaguardia dei giudei.
lì'' lunij X® Indicionis. dirai trius de peri no bannitor retulit per
loca pnpiica einisisse bannum infrascriptum :
Sia noto et manifesto ad omni persuna chi la salvaguardia hi
lu Illustri signuri Viceré havi facto a li ludey di quista chitati e
di lu tenuri infrascriptu :
Ferdinandus dei gratia etc (1).
Et acssochi omni uno indi hagia noticia per non si potire alti-
gari ingnorancia la havimo facto plubicari de verbo ad verbqm per
ordinacioni di sua illustri Signuria.
Archivio Comiunak di Palermo^ Voi. di Bandii Atti e Prov-
vistSj Anno 1491-92, pag. 18' .
(1) É citata la lettera viceregia del 23 maggio 1492, registrata a pag. 208r.
del Volume (jeirAxth. cDm« di quest'agno.
11
DCCCLXXVII.
McRslna, ^ Giugno 14^, Ind. X.
// fJicerè Ferrando de Acngna ad istanza degli ambasciatori della
giudaica di Palermo ordina apU ufficiali della delta città di
non procedere ad esecuzioni di tieni si da parte dei cristiani
contro i giudei che dei giudei contro i cristiani. A tutela perà
dei creditori cristiani vieta che i giudei possano sino a nuova
disposizione esportare dal regno i loro beni o in qualunque
modo tmratlarli (1).
Ferdinandus ctc.
Yìcerex eie. in diclo regno Sicilie, magniflciset nobilibus capi-
taneo prelori iudicibus iuralls nec non secreto et magistro procu-
ratori ac alìjs jollieiaiibns felicis urbis panormi cui vel quibus
spectabit et presentes quomodolibet presentale fuerint consiliarijs
et fidelibus regijs diloctis salulem. Noviter bavimo informaciom
(toniu per fama novanienli imposta el pul)licala per quisto regno
et per qnissa felici cita di liaviri a nexiri li ludey di quisto regno
alcuni persuni credituri di certi Indcy non advertenda chi li lu-
dey di quissa ludcca per causa preditta quasi hannu perdutu hi
creditu et non ponnu exerciri ne fari li comercij et facendi faciano
ante dictam famam vi udendo et pagando coma eranu soliti et con-
sueti, et trovandusi debituri di alcuni christiani per puplici con-
tratti et altri obligacioni di li ditti credituri hannu comparsu in
la curii di quissa citati et fatto execucioni contra li ditti ludey
debituri volendu quilli constringiri a hi pagamento di li ditti debiti,
li quali non sarra possibili potiri pagari et satisfari perchi trovan-
dosi credituri di multi persuni tantu christiani comu ludey non
ponnu loru debiti riscotiri per potiri pagari li ditti loru credituri.
et cussi sunnu constritti ad essiri carcerali et li e forczatu arrum*
piri non sencza totali loru distruccioni et perdicioni. ultra la grandi
affliccioni tenino quod est adderò afQiccionem afflitto, di li quali
cosi sentendusi non pocu vexati comparsiro innanti nui li amba-
(1) Cfr. Bando analogo promnlgato a Palermo, I)oc. dccclxxxu.
12
xiaturi di la ludeca^di la dieta citati a nui destinati ni supplicara
humilinicnti ni dignassimo providiri et remediari ad tanta loru
necessitati. la quali supplicacioni esaudita parenduni cosa rax uni-
vili et debita circa tali loru necessitati fari alcuna provisioni et
reparu per modo non vegnano in totum ad periri haviino cum
deliberacione sacri regij consilij piovistu et per la presenti vi di-
chimo et comandamo chi sini ad altra nostra provisioni in quo-
modo (sic) tempore bavjmo vera noticia et iuformacioni di quista ma-
teria et debiti predìcti a li quali li dicti ludey sunnu obiigati di*
giati suprasediri In lutti et singuli execucioni fatti et da fari per
qualsivogla christiani di quissa citati contra li dicti ludey. et oc-
ciani in li execucioni forte fatti et da fari per li dicti ludey pre-
ditti contra christiani et non procediri in cosa alcuna ad instan-
ciam utriusque partis donec aliter per nos fuerit provisuni. et in-
terim quista fama cessira et omni unu tornirà alu exercìcio solitu
et li debiti cum plui commoditati si porrannu exigiri da cui divino
haviri et pagari a quilli sunno obiigati et divino dari. et nicbi-
lominus per securitati di li credi turi predicti et majuri loru cau*
tela volimo digiati providiri chi nullu ludeu di quissa ludeca tantu
citatiuo comu furisteri quovis quesito colore seu prò quavis causa
possa loro beni rebbi auru argentu joyi perni dinari mercimonij
et mercancij barattari cambiari extrahiri et trau^portari extra re-
gnum oy occultari ne di quilli fari cessioni oy altru partitu di-
rette vcl indirette ymmo digiano quilli stari et teniri prout modo
sunt prò tuìcionc cautela et securitati dictorum creditornm suo-
rum. ca nui per hanc eamdem comandamo a li prothi majurenti
et indici spirituali di la ludeca et ludey predicti chi in la muschita
loru digianu in die sabati fari emittiri et puplicari excominicacioni
majuri more ebreorum chi nullu di li dicti ludey di qualsivogla
gradu et condicioni sia sub incursu diete exeominicacionis pene
et alia graviori nostro arbitrio reservata poczanu ne digiano loru
beni rebbi mercimonij auro argentu joyi perni dinari et mercancij
predicti ut supra barattari cambiari extrahiri et transportari extra
regnum oy occultari et di quilli fari cessioni oy altro partito di-
rette vel indirette donec per nos aliter fuerit provisum et ordina-
tum. et quisto vui dicti officiali exequiti et faczati cum effcctu exe-
quiri ad unguem non facendo ne [consentendo lu contrario per
quanto la gratia regia a vui e cara et desiderati evitari la pena
di li triumphi milli a lu regiu fiscu. perchi cussi prò beneficio et
cauthela ac securitati dictorum cpeditorum ipsorum ludeorum ius-
13
simus exequendum. Daf. in civitatc nobili messane die ii Innij
X* Indicionis mcccclxxxxii^ Ferdinando dacugna.
Domiaus vicerex mandavit mihi
luce pullastra. visaperlulianuni
Centelles nianfrcdum simoncm
cum bene stat per guidonem ec-
clani perloannem aloysium pe-
trum de bononia thesaurarium et
conserva torem regij patri monìj.
Presentate magnifico pretori et laratis ne magìstro secreto
X lunij vini* Indicionis.
Archivio Comunale di Palermo, Volume di Atti^ Bandi e Pro-
frisk. Anno 1491-92, x^ Indicionis, pag. 216.
DCCCLXXVIII.
Messina, 5 Giugno 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna commette a Michele La Bruna di
recarsi in alcune terre di Sicilia per esigere tari uno da ogni
casa giudaica, conforme alla deliberazione presa dagli amba-
sciatori delle giudaiche siciliane riuniti a Messina.
Ferdinand US etc.
Vicerex etc. Miciiaeli la bruna porterie magne regie curie fi-
deli regio nostro salutem. peroclii trovandosi in quista nobili citati
la mayuri parti di li arabasciaturi di li ludechi di quisto regno
havendosi congregato cum nostra liccncia fra loru conclusiru chi
per beneficio universali di li ludechi p.edicti si divissero exigiri
tari una per casa di chasquiduna ludeca. et tali dinari rescossi
divirisi depositari in potiri di li servi di la regia cammara muxi
et aron compagna patri et figlo ludey di quista prefata nobili citati
per mano di li quali si hanno di spendiri et distribuiri dicti di-
nari, et per riscotirìsi tali dinari ad loru supplicacioni havimo pro-
visto et cussi tenore presenlium vi dicinio et comandamo chi con-
ferendovi per li citali et terri et lochi conlenti al vostra memo-
14
rial! 1u quali vi e stato consegnato per li dicti ladey digiatì cum
lucia diligencin et sollicitudini rescoliri li dinari prcdicli et quilU
per vai rescossi digiali in vostra rcddilu consignari ali dicti rouxa
et aron compagna, la quali summa al dicto vostro memoriali con-
tenta e ut infra videllcet.
a judaycii terre lauromenj une. i lar. vu
» » casti lionis » xxu
» » paternìonis .... * i > x
» » notili * XX
» » mohac » i v i
» » ragusie • ii
> • vichari » xxv
» > palacioli » X
9 > auguste 9 xini
9
9 calatanixecte. • • • » xv
t * calalagironì .... > xv
Et dum in prcmissis legitime vaca veri lis di vostri ioraati vi
farrili pagarj di ludeca in fudeca secundu haviriti vacato ad raxuni
di lari dui et grana x per iornu secundu liaviti accordato cum li
ambaxiaturi di li dicti fudechi. comandando ad ludi et singoli of-
ficiali di lo regno chi in premissorum omnium oxocucione vi digiano
absistiri et obediri et prestarivi omni ayutu brachi u et favuri ha-
viriti necessario. Et similmenli vi comandamo chidigiati presentarci
ali officiali di li terri supradicti li provisioni et salvagnardij li quali
havimo facto ali dicti iudoy. et caveant a contrario per quanto gras-
cia regia eis cara est et in la pena di fiorini mille regio fisco appll-
candi desiderano non incurriri. Dal. in nobili civitale messane v"" lu-
nij x« Fndicionis 1492. fernando dacufia.
Dominus vicerex mandavit mihi
antonio sollima locumtenenli
et magistro notarlo in officio
prolhonotarij et viditeam.the-
saurarius.
R. Cancelleria, Voi. 180, pag. 193 — ^. Patrimonio, Voi. 177,
pag. ISS»*'.
IS
DCCGLXXIS.
Messina, 5 Giugno 1402. Ind. X.
// viceré Ferrando de Acitgnn commette a Michele La Bruna di
esistere tari uno da ogni casa giudaica delle seguenti terre di
SieiUa (1 ) :
A judayca terre niontis sancii lulian
termaruni
salem .
castrinovi
leocate .
bivoue .
cammaratc
ciminne
niazaric.
cacabi .
girachi .
julianc .
calaxibecte
nari . .
alcami .
calatabelloclc
une.
»
f
9
9
9
»
tar.
1 »
i
1
11
1
9 mi
i
1
11
1
n
xvim
XXVIIII
XV
VI
X
villi
X
XXI
XXIIII
XXV
XV
XVI
XX
B. Cancelleria, Voi. 180, pag. 196 — 7?. Patrimonio, Voi. 177,
pag. 183.
(l) Il tfjcij'.xj:QÌ> ó in tutti c'Diafiirtad 3X prdi4j>al».
/
16
DCCCLXXX.
Messina, Giagno 1493, Ind. X.
// viceré Ferrafido de Aeugna fa pagare a maestro Andrea de Bruya
(de Bruges) onze qtioUro e tati sei per la stampa di 6,300
armi reali da mettersi nelle possessioni dei giudei di Sicilia.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. magnifico viro Alferio de leofanti dicti regni Si-
cilie thesaurario regio Gonsiliario ditecto salutem. perochi per se-
curitaii di li ladey di quisto regno per certa nova chi si dichia
contro Ioni fachimu farj de mastro andria de bruya stampaturi
seimilia et trichento armi reali a stampa per fari quilliet reponiri
ali porti dì li dicti Iiidei per Io scrvicio regio et beneficio di quisto re-
gno, per la qualcosa ipso mastro andria ni ha humiliter supplicato
ni plachissi Carilo pagar! di li dicti armi araxuni di tari vinti lu mi*
glaro. havimmo provisto et per la presenti vi dichimo et coman-
damo expresse chi di li dinarj di la regia curii a vostra manu per-
venuti et da perveniri digiati alo dicto mastro andria dari et pa-
gari uncij quatro et tari sey per li dicti sey milia et trichento armi
reali la dieta raxuni di tari vinti lu miglaro. jet da ipso recupe-
rati la presenti apoca, ca comandamo intuitu presenrium ali ma-
gnifici mastri racionali et conservaturi di lo regio patrimonio di
lo regno predicto et in exitu di vostri cuncti li dicti uncij quatro et
tari sey vi digiano admectiri et acceptari omni cessante dubio.
Dat. messane vini** lunij x* Indicionis m^'cccclxsvxu''. Fernando da-
cufia.
Guido crapona
petrus bononia
vidit thesaurarius
Gaspar De Ribcsaltes couscrvalor
philippus de perdicario regij lisci patronus.
Dominus vicerex mandavil uiihi
luliano Castellano, visa per
guidonem petruni bononiam
Ihesaurarium conserva lorem
et philippum regij fisci patro-
num.
R. Cancelleria;, Voi. 181/ pdg. ':o5'' .
17
DCCCLXXXI.
Palermo. 9 Giagno 1492, Ind. X.
Bando promulgalo a Palermo col quale 8i vieta ai giudei di uscire
da Palermo o dal regno senza espressa licenza del viceré.
Die viiii^ luiiij x^ Iiidicionis. dìnii trias de perino puplicus bau-
nitor relulit per loca puplica emisisse banaum infrascriptum :
bando et coirandamento da parli di li spectabili et magnifici
signari officiali preturi et lurati di la filichi cbitati di palermo et
ordinacioni di lu Illustri et potenti Signuri don Pirranti di Cagna
viceré di quisto Regno di sicliilia. per hi alcuni Indey abenhi sta-
yano supta la regia salvaguardia et proleccioni maliciose et cum
dolo per non pagari loru credituri dunano opera et cbercano di
nodi et secreto modo fugiri di quisto regno cum loru beni dinari
loyi auro argento moniti et altri robi et andari extra regnum non
sencza grandi interessi eldamno di li credituri di II dicti ludey.
a li quali fraudi et malicia vulcndo sua Illustri Signuria debita-
mente providiri voli ordina et comanda hi non sia ludeu alcuno
di qualsivogla grado et condicioni mascolu ne flmmina grandine
pichulo digia ne pocza partirisi di quista chitati ne di lo regno
per andari in Calabria oy m altro locu fora di regno sencza licen-
cia di sua Illustri Signuria supta pena di la vita et plubicacioni
di lucti loru beni, a la quali pena ancora Uagiano et digiano in-
curriri tutti patruni di barhi luntri sagittari et altri vaxelli li
quali in alcuno raodu oy per alcuna via oy per qualsivogla coluri
et causa presummano passar! li dicti ludey et loru robi dinari et
beni, et in simili pena ancora incurriranno tucti quìlli chi per parti
di li dicti ludey presummissiro nexiri extrahiri li dicti robi dinari
et beni sencza licencia di sua Illustri Signuria.
Archivio Comunale di Palermo^ Voi. di Alti^ Bandi e Proviste,
Anno 1491-92, pag. 14.
3
^8
DCCCLXXXll.
Palermo, 9 Giugno 1492, Ind. X.
Bando promulgato a Palermo eoi quale si vieta ai giudei di estrarre
dal regno i loro beni o di barattarli in qualunque modOj es-
sendo loro permesso il solo comìnereio minuto.
Eodcm (villi lunij). dimitrius baniiitor retulit per loca puplica
et consueta cmisisse bannum infrascriptum :
bando et cumandamentu da parti di li spectabili et magnifici
signuri officiali iusticieri capitaneu preturi indichi et iurati et li
niagniflci secreto et mastri procuratori di la regia dobana di la fé-
lichi chitati di palermo per viguri di una provisioni di lu Illustri
Signuri Viceré data messane u^ lunij x^ Indicionis hi nullo ludeu
di qualsivogla stato grado et condicioni si sia tantu chitatino coma
furisteri per qualsivogla culuri et causa non pocza soy beni robi
auro argento joyi perni dinari mercimonij et mcrcancij baractari
cambiari extrahiri et transporlari extra regnum oy occultar! ne
di quilli fari cessioni oy altro prccio jdirepte vcl indirepte immo
digia quilli teniri comu a lu presenti havi supta pena reservala
ad arbitriu di lu illustri signuri viceré.
Item hi nixuno cbristiano ne ludeu tantu chitatino cOmu fu*
risteri di qualsivogla stato grado et condicioni si sia non digia ac-
cactari ne permutari ne fari qualsivogla precio cuni ludei tanto
chitatini comu furisteri di loru beni robi auro argento joyi perni
et dinari et altri merczimonij supta pena di pagari la valuta di
li beni hi havissiro accactato permutato di li dicti ludey et altra
pena reservala ad arbitrio di lu illustri signuri viceré.
Item hi li dicti ladei poczano et digiano tiniri li loru potigui
apli di mirchiarij et corbiseri et potigari et vindiri et di altri cosi
minuti comu su stati costumati per lu passatu.
Item hi tucli altri ludei bisugnusi per substen tacioni di la vita
loru poczano vindiri roba mobili di uncia una apindino/
Archivio Comunale di Palermo ^ Voi. di Bandi, Atti e Provi-
ste, Anno 1491-92, pag. lo.
19
DCCCLXXXIJI.
Palermo, 18 Giugno 1492, Ind. X.
Bando pubblicato a Palermo col quale si promulga un decreto di
re Ferdinando, dato a Granata addi 31 marzo 1492, di per-
petua espulsione dei giudei da lutti i suoi stati,
xYiii lunìj. Gonlra ludeos perfidos.
bando et comandamento da parti di li spectabili et magnifici
sigQuri offlciali iusliceri capilancu preturi indichi et iurati di la
felichi ehilati di palermo et di lu magnifico secreto et mastro pro-
ciiraturi di la dieta chitati hi la majesta di lu Signurl Re nostra
signuri hi deu ni lu salvi et mantengni comu cristianissimo et ce-
laotissimo di la fidi Christiana havi facto uno edicto et provisioni
per li quali ordina et providi et comanda ut infra :
Nui don remando por la gracia di Deu Re di Castella di ara-
gona di liuni di Sicilia di granata di toledo di Valencia di galicia
di mayorca di Siviglia di sardigna di cordua di Corsica di jaen di
li algalbi di algazire di gibiltcrra et di lisoli di canaria conte di
barsalona signuri di biscaya et di melina duca di athenas et de
neopatria conti di rossiliuni di ceritania marchisi de ristagno et
di goziano. A Io illustrissimo Principi don Ioanni nostro multu
cara et multu amatu primogenitu et .universali successuri in li
nostri regni et terri saluti et paternali benedictioni. et a li locu-
tenenti generali nostri Archiepiscopi episcopi oy altri qualsivogla
prelati et a li duca marchisi conti biscoulì nobili baruni et qual-
sivogla sindichi signuri di vassalli et a li gubernaturi justizeri ba-
glij et ^Itri qualsivogla officiali nostri et di nostri regni et signu-
rij et di li citati villi et lochi di ipsi et di chasquiduno di loru
majuri oy minuri et ali dicti citati villi et lochi et a lo consiglo
di qaille oy di quilli et ad tucti et qualsivogla subditi et naturali
nostri di qualsivogla stata grada et condictìoni et dignitati si sia
saluti et dilectioni et a li universitati di ludei et ad cadauno di
quilli et qualsivogla ludea homu et fimina in qualsivogla etati
constituti in li nostri regni et signurij cussi di li mari di qua coma
20
di li mari di illa stanti et habitanti notificamo et vi facimo adsa*
piri comu per li patri inquisituri di la heresia et apostasia in li
diocesi di nostri regni et signurij posti et conslitutì senio infor-
mati haviri trovato multi et diversi christiani liaviri tornalo et
passalo a li riti ludaichi et stari et vi viri in la ligi et supersti*
cioni ludayca. et facendo so cerenjauij et guardando quilla sino a
la abominabili circumoisioni blassemando el sancto nome di lesu
christu nostru signuri et rcdempluri appartandosi di la doclrina
evangelica di sua sanctissima ligi et del vertatero culto di quilla
et chi di la dieta eresia et appostesia so stati causa li ludei raa-
seuli et Rniini chi in dicti nostri regni et signurij stanno et habi-
tano per la converisactioni et communicactioni chi cum li dicti chri-
stiani teniano et tonino, li quali postposlu nostru timuri cum grandi
studio cura et sollecitudini li induchiano et attrahiano a la dieta
ligi musayca dogmatizando et insignando li loru precepti et cert-
monij di quilla et facendoli guardari In sabbato ol li pashi et fasti
di quilla. per lo quali li dicli patri inquisituri di alcuni citati et
terri nostri di nostra voluntaet permiso cacharo li ludei masculi et
fimlni che in quilli stavano, reppresentando che per chi li christiani
fussiro appartati di fari opera di ludei in la sancla fé catholica
misi et habituati non putia cssiri in altra maynera remediato, et
persuadendoni lu venerabili patri priori di sancta cruchi generali
inquisituri di la dieta heretica pravitali in li regni et dominactioni
nostri per discarrico di suo officiu chi per extirpari di lu tutto la
dieta heresia et appostasia di li dicti nostri regni et dominactioni
cachassimo di quilli perpetualmenti et per scmpri li dicti ludei
maschuli et flmini dicendo chi tal Icpra est contagiusa excepto per
la dieta cxpulsioni non era possibili remediari. et chi ad ipso per
lu carrico chi tenia li convenia di cussi providiri supplicandoni li
t]assimo nostru consentimento et faguri cossi mìdesmo providendo
et comandando, et nui chi principalmenti disiamo chi in nostru
tempn la sancta fé catholica sia prosperata et exaitata et la eretica
pravitati di nostri regni et dominactioni sia del tucto estirpata
cum matura et provida deliberaclioni di nostru sacro real consiglo
rechiputi majuri informacioni di la dieta diabolica et perfida in-
ductioni et subiectioni di li dicti ludei di la quale nostra Real
consientia est vertateramenti informata et certificata trovamo la na-
tura et condictioni di li ludei per loru affectata cecitati et grandi
ostinactioni esseri studiusa et soUicita et ancora presentusa ad
subvertiri li chrisAiani et astuta et multu cauterosa per trahirili
ad sua perfidia ludayca. et majormenti ad quilli chi pervenino ad
21
ìpsi reputando chi li ponnu chiù facinmenli pervertir!, et comu li
ludei per sua propria culpa sianu sammisi ad perpetua servituti
et siano servi et captivi nostri et si sunno suslinuti et tollerati
est per nostra pietatt et gratia et si si discanusino et sunno ingrati
non vìvendo quictamenti di la maynera supra dieta est cosa multa
justa chi perdano la dieta nostra gracia et chi sencza di quilla
sianu da nui tractati comu heretici et fauturi di la dieta heresia
et ipostasia. per lo qual deliclo conimiso per alcuni di alcuni col-
legio et universitati est raxuni chi tali universitati et collegiu sia
dissolatu et anichilatu. et li minuri per li majuri et lunu per lal-
tro puniti, et supra quisto ajungendo a so inquieto et perverso vi-
viti trovarne li dicti ludei per mezzo di gravissimi et insupporta-
bili usuri devorari et absorbiri li beni et substsncij di li chrìstiani
esercendo inquietamenti et sencza pietati la pravitati usurarla centra
li dicti christiani publicamenti et manifeste comu centra inimici
et reputandoli idolatri, di la qualcosa gravi quereli di nostri subditi
et naturali a nostri aurichi hanno pervenuto, et comusivogla ha-
giamo intiso in quilla cum multa diligencia havimo canuxuto
stando li dicti ludei intra li christiani non si putiri remediari et
cussi ni fussi licitu secundu la loru perfidia et secundo li dicti acti
tanto nefarij et testabili per ipsi commisi, di li quali e certo chi
per la loru obstinata inQdelitati sunno incorregibili punirili di grandi
et progravi peni, pero sulamenti havimo deliberato darili tali pena
benchi sia minuri di quilla chi merixino reputarne sia computa
obi ni salisfacza a la saluti di lanima di li christiani et aubditi
naturali nostri et a li conservactioni di ipsi et per sua saluti con-
sisti in appartarli! di la pratica conversactioni et comunicactioni
di li ludei li quali in tucto lu tempu passatu cussia la pocu comu
lassai ha causatu la dieta heresia et apostasia et depopulactioni di
li facendi di li Christian!, actenlo chi li christiani chi sunnu vi-
nuti ad alcuna terra per essiri manifesti usurarij et quilli chi per-
vertine lo casto et lo honesto viviri divino essiri di li citati et villi
expulsi et cussi mcdesmi quilli chi per contagiar! ponnu dampni-
ficari a li altri et ancora per altri più ligeri accaxuni ancora chi
non guardino si non la policia et publica utilitati temporali quanto
più li infidili usurarij manifesti seducturi di li catholici et fauturi
di li heretici dintro li catholichi christiani per preservactioni et
conservactioni di li animi di quilli et di la religioni Christiana divino
essiri cachati et appartati per chi livando la occasioni di errar! est
livatu lu erruri. et actendendo chi tucti li corpi di li ludei chi in
nostri regni et dominactioni stannu su nostri di li quali putendu
22
per nostra real potencia et sùpprema poteslati ordinationi dispo-
uiri a nostra voluntati usando quilli per quìsta tanta urgenti ne-
cessaria causa, pero confirmnndoul cum lu diclo patri priori inqui-
situri generali favorendo lo sanclo officio di la dieta inquisictioni
per li nostri auctoritati catholicamente providimo di nostra volun-
tati et consentimento lu dicto patri per soi iicteri providiri supra la
dieta expulsioni generali in favuri di la fidi, et pertanto tonefi-
cio di lanimi et corpi et beni di li christiani subditi nostri per
quislu noslru edictu perpetue et prò sempcr valituro comandarne
cachari et cachamo di tucti nostri regni et dominactioni occiden-
tali et orientali tucti li dicti ludei masculi et fimini grandi et pi-
chuli chi in li dicti regni et dominactioni nostri stannu et si tro-
vanu tantu in li terri demaniali comu ecclesiastici et in altri quai-
sivogla di subditi et naturali nostri et in qualsivogla altri in li
dicti nostri regni et dominactioni contenti, li quali ludei masculi
et (immlni hagianu et siano tenuti nexiri et andarisindi di tucti
li dicti regni et dominactioni nostri infra tri misi poi di la publi-
cactioni di li presenti immediate numerando di mayncra chi pas-
satu lu dictu tempu alcunu ludeu masculu ne ftmmina grandi ne
pichuii di qualunca etati sianu poza stari ne starra in parti alcuna
di li nostri regni et dominactioni nostri ne pozanu tornari a quilli
per stari ne passari per quilli oi per alcuna parti di quilli sub pena
di la morti et di perdìctioni di lì beni a nostra cammara et fisco ap-
piicandi. la quali peua sia incursa ipso facto et senza processu et decla-
ractioni alcuna et in quista midesima pena incurriranu qualsivogla
pei'suni di qualsivogla statu et condictioni sianu chi di poi di lu dictu
tempu ludeu oy ludea di qualsivogla etati recoglira terra oy recepirà
in li dicti regni oy dominactioni nostri oy in parti alcuna di quilli
oy qualsivogla di quilli per chi quiili chi tal cosa farranno commìcti-
ranno crimini di receptaturi et fauturi di heretici. pero duranti lu
dicto tempu et quaranta jorni di poi chi sarranno ixuti ti dicti ludei
masculi et fimini richipimo a li dicti ludei et a loru beni subta no-
stra impara et devoctioni et subta la securitati et salvaguardia real
nostra in manera chi nixuno sia usanti fariti mal ne dampno in per-
suna ne in li beni loru et cui lu fachissi incurra impena di rumpìturi
di nostra reali securitati. Pero a vui dicto illustrissimo Principi no-
stra figlu lu intentu nostru deciaramo. a vui altri dicti prelati dichimo
exhorlamu et iucarricamo et a vui altri supradicti duca conti bi-
sconti nobili baruni officiali subditi et naturali nostri secundo chi a
chasquidunu di vui spoeta oy spectari pò comandamo chi la presenti
nostru edictu et tucto quillo chi in ipsu si conteni guardar! et
23
comptiri guardar! et compliri faczati realmenti et cum eifectu guar-
dandovi luno et laltro di fari oy consentiri directaraenti oy indi-
reetamenti la contrarili si li ecclesiastici nostra gracia disianu
haviri et li altri dictì peni ira et indignactioni nostra evitar!, non
obstanti qualsivogla ligi fori constitucioni usi et constnmi di li
diGti nostri hregni et dominactioni et di chasquidunu di quilli li
quali non pozanu comprindiri lu tenuri di quistu nostra edicta
ne ordinari oy disponiri in contraria di quìllu per esseri factu et
provistu lu dictu ediclu in favurì di la fé conformandoni et fa-
garendu lo sancto ofliciu di ìnquisictioni per la cui auctorilati la
dieta expulsioni e provista, et actendendo chi li dicti universitati
dì Inde! et li singniari di quilli et altri ludei universalimenti et
singniarmenti su tinuti et obligati a Christian!, providimo et co*»
mandamo chi di loru beni mobili et stabili dricti nomi et action!
si faza quillo chi per altra nostra provisioni di la data di la presenti
la quali cum la presenti si publichira e provistu ad effectu chi li loru
credituri siano pagati et quillo chi restiria li sia lassatu et resti-
tutù chi si lu pozanu liberamenti portar! secundo la forma in la
dieta nostra provisioni a la quali ni referimo si conteni. et perchi
di lu supradictu ingnorancia allegar! non si poza comandamu chi
lu tenuri di la presenti sia preconizatu per vui per bando publico
in lì citati di li dicti regni et dominactioni nostri per 1! lobi acco-
stumati di quilli. in testimoniu di li quali cosi comandamu si faza
la presenti cum nostro sigillo secreto in dorsu sigillato. Dat. in
la nostra citati di granata a xxxi jornu di lu misi di marza en
lanno di la nativitati di nostra signuri mgcglxxxxii.
Io el rey.
Dominus Kex ex delibcracione regij consilij mandavit michi
lohanni de coloma. vlsa per generalem thesaurarium.
Don Ferrando per la gracia di dio Ile di castella di aragona
di leoni di Sicilia di granata di toledu di Valencia di gallicia di
majorca di Siviglia di sardigna di Cordova di Corsica di asturia di
jahea dì algarbe di algezira di gibraltar et de li insoli di canara
conti di barselona signore di biscaja et de molina duca di athene
et di neopatrìa conto di roseglio et di cerdayna marquisi di ru-
stagno et di goziano. A lo spectabili nobili magnifico et amato con-
sigler! nostro don ferrando di acunna viceré di lo nostro regno di
Sicilia et insoli coadjacenti saluti et dilectionì. In favuri di la fidi
per aunictar! nostri regni et signori] di la heretica ci apostasia
ludaica in la quali hanno caduto multi et diversi Christian! per
24
indutioni et sedutioni di li ladei in quiiii slannu et habitano per
causa di la partecipacionì et conversioni di quilH in quislo jorno
presenti per nostro real ediclu perpetuo cachiamo et commandamo
vayano fora di li nostri regni et signurij tucti ludei masculi et
fimini secundo chi in Io dicto nostro edicto e più largamente ordi-
nato a Io quali ni referimo. Et actendendo chi li dicti ludei uni-
versalmenti et particularmenli supra li persuni loro corno li beni
su a noi obligati et a nostra regia curii et a monasterij ecclesij et
a cosi pij et a cbitati villi et lochi et a multi et diversi christiani
et ad alcuni mori in multi et diversi quantitali. et seria cosa in-
justa chi li dicti ludei si ni andassiro cum quillo divino a li su-
pradicti et so tenuti dari et pagari. pertanto volendo nui circa qui-
sto debitamenti providiri per tenuri di la presenti de nostri certa
sciencia et consulto vi dicimo conimictimo et comandamo chi per
Yui vostri officiali fachiti di continenti metteri in li porti di tucti
le ludeche di quisso dicto regno et insoli di quillo adiacenti li
nostri armi reali li quali etiam providìti et facati mectiri in tutti
li porti di li casi di 11 dicti ludei et quilli prindiriti a mano no-
stri et di nostra curti et li beni mobili loro da casa in casa inven-
tariati medianti notaro puplico et lassanti per bono recapito in li
caxi di ciascheduna casa ben firmati et sigillati excepto argento
oro monita petre prelìosi sita broccato panni di lana et tila di lencza
joyi li quali cosi predicti pisati et cuntati et postea per inventario
depositeriti in poteri di persuni christiani boni et facultuosi. et
cussi anchora fariti fari inventario di tucti incensuali subjugacioni
tributi et debili qualsivogla chi a le università di li dicti ludeche
et ad ogni una di quillc universalmenti et parlicularmenti trove-
riti apparteniri et esserili divuti tanto per iuramento di li dicti ludei
quanto in altra mancra supra li quali farriti et ministreriti com-
plimento de justicia a li dicti università et particuhiri persuni di
quilli universalmenti et particolarmenti in la forma infrascripta
scilicet. chi facti li cosi supradicti per vuchi et bandi puplici di
nostra parti da fari providirìti chi nostro procuraturi fiscali et tucti
qualsivogla ecclesij et monasterij collegij confralrij di christiani
causi pij beneficiati et altri qualsivoglia christiani chi pretendino
haviri censuali subiugationi tributi et debiti di qualesevoglia na-
tura siano supra le diete ludeche universalmenti et parlicularmenti
infra xv jorni poi di li dicti bandi da conlari siano tenuti fari fidi
davanti di vui quillo supra beni loro li apparteni legitimamenti
cum vcritati. et chi passalo lo dicto tempo non sia alcuno auduto
et dintro uno misi poi sequenli elapsi lì dicti Jorni xv audute le
2S
parti a cui toccassi interessi dcclareiitur secando de justicia tro-
variti et complerili quilli saprà li dieti beni di dicti ladei. et de-
dacto et pagato quillo clii vi consterà cum verità esseri devuto di
li beni di li ludei predici! a loro ereditari Io restanti di loro beni
restitairiti et doneriti a li dicti ludei oy a soi procuraluri secundo
troverili deverisi fari prò iusticia. lo quali residuo volimo et pro-
vidimo che liberamenti pozano nexiri et extrahiri dali dici! nostri
regni et signorij in cosi pero chi non siano vetati di extrahiri. pero
per la discussioni examinacioni liquidacioni et determinacioni di li
cosi supradicti non volimo allongari ne prorogari lo tempo infra lo
quali per lo diclo nostro edicto et bando havimo commandamo (sic)
chi li dicti ludei nexano da li dicti regni et signurìj. ancora volimo chi
non contrastariti la presenti nostra provisioni quillo chi per lo dicto
editto e slato provistn et per tucto sia observato et compiilo suda li
peni in quillo contenti, pero donarne faculta a li dicti ludei masculi et
fimini chi per loro procuraturi christiani in quisto per loro con-
stitoti pozano davanti vui diri et allegari loro raxuni circa li cosi
supradicti per mezo di li quali comandamo chi li sia facto per vui
complimento de iusticia realiter et cum effectu di manera chi quillu
chi li resterà chi si digia dari et restituìri a li dicti ludei li sia
effectualmenti restituto et integrato, pigiando secundo chi de facto
pigiamo sub nostro emparo securita et salvaguardia reali tucti li
beni mobili et sesemoventi et slabili diricli nomi et actioni a li
dieti universilati di ludcchi et a li persuni di quilli universalmenti
et particularmenti coniunctim et divisim appartenenti, procedendo
circa hoc summai'iamenti et de plano senza sollennita alcuna di
diricto ne di capituli di regno sola facti ventate inspecta. Dandovi
per quisto nostro potiri compiilo in et supra li cosi supradicti cum
tucti li incidenti dependenti et emergenti di quilli annexi et con-
nexi a quilli inhibendo secundo chi di facto iohibimo con la pre-
senti a tucti et qualsivoglia officiali nostri majuri et minuri chi
non si digiano intromectiri in li cosi contenti in quista commis-
sioni chi vi facimo ne vi impachino in lo usu et exercicio di ipsa
anzi vi dugnano favuri et aiuto a talchi meglio e più providamenti
posati exercitari etcompliri quanto da supra si conteni. Decernendo
irrito et casso tucto quanto in contrario di quisto per qualesevoglia
serra facto oy aclentalo fari. Dat. en la nostra ciudad di granada
a XXXI di marfo x® Imi de lanyo de la nativitatc de nostro Si-
gnari IIGCCGLXXXXU.
Yo el Rey.
Dominus rex mandavit michi cum deliberatione Regij consilij
loanni de ColoQia. vida per generalem Ibesaurarium.
4
^26
Et azoclii ogni uno indi iiaia noticia et maxime li ludci la ha*
vimo facta promulgari et bandiari voce preconia do verbo ad ver*
bum azocbi non si possa ailegari ignorancia alcuna.
Arehivio Comwiale di Palermo^ Voi. di Atti, Bandi e Pravi-
ste^ Anno 1491-92, Ind. x, pag. 16; ivi stesso, a pag. Sll'si trova
trascritto l'editto sovrano neiroriginale spagnuolo^i?. Palrìmonio,
Voi 177, pag. Zn*" (il solo editto senza le istruzioni)—!)! GrovANNi,
V Ebraismo della SicilUij pag. 216.
DCCCLXXXIV.
Palermo, 18 Giugno 1492, Ind. X.
Baìido promulgato a Palermo col quale si ordina il disarmo ge-
nerale*
Die xviii^ lunìj x^ Indicionis. Simon de perino bannitor rctu-
lit per loca puplica et consueta felicia urbis panormi emisisse ban-
num infrascriptum :
bandu et co'jiandamento da parti di li spectabili et magnifici
signuri officiali lusticzeri capitàneu preturi iudicbi et iarati et di
lu magnifico secreto et mastro procuraturi di la felichi chitati di
Palermo per viguri di una provisioni di lu illustri et potenti si-
gnuri viceré data in ool'ili civitate messane die ultimo mensis ma-
dij X® Indicionis hi non sia nixuna persuna tantu chitatina comu
foristera di qualsivogla slato gradu et condicioni si sia tantu li-
cenciati et privilegiati et comu altri privati persuni digia portari
armi di qualsivogla specij et qualitati si sia immo di continenti
promulgatu lu presenti bando sencza dimura alcuna cui purtassi
li dicti armi li digia lassari supta pena di la vita et publicacioui
di li beni, et quisto si fa per obviari a li inconvenienti hi purrianu
suchediri a quisti tempi per lu portari di li armi nullo preiudicio
generato a li privilegi] di la chitati.
Archivio Comunale di Palermo, Voi. di Bandi Atti e Proviste,
Anno 1491-92, pag. 15^ .
27
DCCCLXXXV.
Palermo, 18 Giugno 1492, Ind. X.
Bando promnìgalo a Palermo col quale si proibisce di toccare i
beni dei giitdei, di mokstare questi in qìMlunque modo, e di
entrare nella ffiudaica.
Eodem.
bando et comanda men lo da parli di li speclabili et magnifici
»ignurì officiali insticzeri capitaneu pretnri ìudichi et iurati ci di
In magnifico secreto et mastro procuraturi di la secrecia di la fé-
liehi ebitati di palermo per viguri di una provisioni di hi illustri
et polienìì signari viceré per comandamento et roluntati di la ma-
iesta di lu Signuri Re hi non sia nixuna persuna di qualsivogla
grada stata et condicioni si sia tanta chitatina coma foristera hi
presnmma ne sia usanti piglari ne tuccari beni di ludey di qual-
sivoglia ludeu et ludicca (sic) tanta chitatina coma foristera tantu
mobili coma slabili et se se moventi, ne offendirili di persuna ne
palerà secando la forma di li altri bandi super hoc emulgati supta
pena di la vita et publkacioni di beni, et cui non havi ad fari in
la Indeca di palermo non chi digia andari ne patricari supta li peni
supradicti. omni uno si guardi di la mala ventura.
Archivio Comunale di Palermo , Voi. di Bandii Alti e Provi-
ste, Anno 1494-92, pag. 16.
DCCCLXXXVI.
Mossina, 18 Giagno 14B2, Ind. X.
Il meerè Ferrando de Acuffna remunera alcune persone che aveano
impedito V estrazione dalreffm di alqimnti beni spettanti a giudei.
Ferdinandus etc.
Vicerex eie. Magnifico Alferio de leofante etc. Estraendo li
prosimi iorni alcuni ladei saprà uno luntro in tempo di noeti certi
loro beni dinari et joyi di lo porta di qaista chi tati contro la forma
28
di uno bando promulgato per nostra ordinacioni et eomandamcnlo
si rctrovaro in tali exlractioni ia io tempo predicto alcuni persuni
nominati in uno memoriali subsegnato di nostra manu datu in qui-
sia chitati die xvi presentis mensis et Indiclionis 1492. in ia recu-
pcracioni di li quali beni per la indempnitatì di ia regia curti usaro
summa diligencìa cura vigilancia et sollicitudini cum grandi loro
fatiga. per quisto tanlo per dari exemplo ali altri chi cum majurt
promptitudini di animo accadendu lu casu si habiano di forzar!
di cssiri vigilanti extrahendosi robba et munita contro la forma dt
nostri banni. quanto per havìri ipsi alcuna remuni^racioni di loro
fatiga et travagli happiro per recuperari tali beni vi dìchimu et
comandamu chi di li dici! dinari di ipsi ludey pervenuti in vostra
putiri digiati pagari a li dicti persuni nominati in lo memoriali
predicto uncixvu et tari xv. distribuendo quilli a chasquiduno di loro
secunno su stati taxati per Io diclo memoriali, recuperando da loro
apoca de soluto, ca nui per preFentes comandarne a li Magniflci
mastri Racionali et conservatori di lo regio patrimonio chi in exitu
di vostri cunti vi digiano siuedubio et conlradicionealiquaadmectiri
et acceptari li dicti dinari. Dat. in nobili civitaie Messane die xviu''
lunìj x^ Indicionis 1492. Fernando dacunna.
Ioannes de ansalone
Ioannes aloysius septimus
Vidit thesaurarius
gaspar conservator
philippus de perdicaro regij fisci patronus.
Dominus vicerex mandavit mihi
luliano Castellano, visa per
Ioannem Àloysium thesaura-
rium conservatorem et philip-
pura fisci patronum.
Memoriali di quilli chi si hanno ad pagari per loro faligui
per haviri trovato certa robba dinari et argento si trova intro uno
luntro di Calabria li quali exlrahiano certi ludey.
Et primo a lo magnifico Ioanni henrico stayti secreto di mìs-.
Sina une. iii
Et a lo magnifico Ioanni Peris secretano . > ui
. £t a lo magnifico castellano di lo palazo. . >. u
29
Et a lo nobili anioni di dato : une. ii
El a loanni bernardo eonestabill « u
Et a petro di aspiria algozirio » i tar. xv
Et a loanni lambrunó » i tar. xv
Et a lo figlo di Antoni di li volti > i
Et a micheli la bruna portcri tar. xv
Et a bartolomeu muxo tar. xv
Et ad uno ludeo tar. xv
Expediiuni Messane die xvi" lunij x® Indicionis mcccclxxxxii'"
Fernando dacunna.
Vidit thesanrarius.
DoroinusVicerex mandavi t mihi
luliano castellano, visa per
thesaurarium.
/?. Patrimonio, Voi. 178, pag. 805*' . — R. Cancelleria j Voi. 181,
pag. 256 (la sola lettera viceregia senza il memoriale).
DCCCLXXXVII.
Palermo. 19 Giugno 1492, Ind. X.
Bondo promulgato a Palermo col quale s'ingiunge ai giudei di non
nascondere i loro beni^ e di non trasportarli da una casa in
un'aUra.
xvini lunìj X® Indicionis 1492.
Banda et comandamentu da parti di li spectabili et magnifici
sjgnnri officiali preturi et iurati di la felichi chitati di palermu hi
non sia nixuno ludeu ne ludia chi presumma transportari dinari
ioyi argento et la roba saa di una casa ad unaltra. ymmo omni uno
si digia teniri la robba sua in la sua casa comu era solito et con-
slumato. et si transportati li havissi infra iorni duy la digia in-
trari et reduchiri a la sua casa subta pena di perdiri la robba et
altri peni reservati ad arbitrio di li Signuri officiali, et passato lo
dicto termino cui rivilira li contravenienti a lu presenti banda
ì
30
havira la quarta parti di la robba et quilln hi tali rabba havissi
et non la denunciassi serra castiyato ad arbitrio di li Signori oflfl-
ciati. Itera chi non sia nixuno ludeu tanta niascuiu comu flmmina
hi digia amuchari robba ne dinari ne joyi tanta in casa di ludeu
comu di christianu. et si amuchassi li havissi et infra duy iorni
la revclassi non incurrera in pena alcuna, et cuy havissi robba oy
dinari et joyi di ludcia aniucbati et reviliralli passati li duy iorni
havira hi quarta parti di la robba hi revelira et si la palruni la
rcvelira inTra lu diclu termino non incurrìra i*j pena alcuna et
quillu hi tali robba havissi et non la revelassi sarà castiyato ad
arbitrio di li Signuri officiali.
Archivio Comunale di Palermo, Voi. di Bnmìì^ Atti e Provi-
sky Anno 1491-92, pag. 23.
DCCCLXXXVIIL
Palermo, 10 Giugno 1402, Ind. X,
Bando promulgate a Palermo col quale si avvisano i eredi Um dei
giudei di presentare infra quindici giorni i loro documenti.
Eodem.
bandu et eomandamontu da parti di li spectabili et magnifici
nignuri officiali preluri et iiirati di la Telichi chitati di palermo hi
tutti quilli persuni hi hanno ad richìpiri di la ludeca oy partieu-
lari ludey per qualsivogla causa infra termino di iorni xv da cun-
tari dali xviii di lu presenti misi digianu appariri dinanti li in-
dichi di li preturi a la casa dila chitati cum Ioni caulheli et scripturi
per nota risi a libro et poi esseri satisfacti iuxta la prpvisioni di la
sacra regia majestali.
Archivio Comìmnle di Palermo, Voi. di Burnii^ Atti e Protnste,
Anno Ì491-93, pag. as** .
a
DCCGLXXXIX.
rcileruio, 19 Giuguo 1402, Ind. X. .
Bando promulgalo a Palermo col quale si viita ai giudei di vén-
dere senza licenza la robba delle case loro , e ai cristiani di
comprarla.
Eoder» .
banda et coinandamenlu da parli di li spectabili et magiiitici
Signuri ofliciali preturi et turali di la felichi chitati di palermo chi
non sia nixunu ludeu ne ludea chi vinda robba oy stigli di casa
senza licencia di li Signuri officiali et chi non sia nixuna persuna
hi indi dtgia accaptari senza licencia di li Signuri officiali subta
pena di perdiri )a robba et li dinari et chi sian prixuni ad arbi-
trio di li Signuri officiali.
ArclUvio Comunale di Palermo ^ Voi. di Bandi, Atti e Provi-
ste, Anno 1491-92, pag. SS** .
DCCCXC.
Messina, 19 Giugno 149'2, Ind. X^
Il viceré Ferrando de Acugna provvede ad alcuni capitoli presen-
tatigli dagli ambasciatori delle giudaiche siciliane in seguito
alla notizia corsa che i giudei sarebbero stati obbligati a sfrat-
tare dalla Sicilia.
Li Ambaxiaturi di li ludechi di quisto Regno stando et ha-
vendo li infrascripti dubij et deliberando esseri di quilli plachendo
ad Vostra Illustri Signuria exclusi per potirisindi andari in li casi
loro et providiri ad qaillo hanno da fari et per non li esseri ne-
cessario di tornari altra volta ad Vostra Illustri Signuria supplì*
cano la Illustri Signuria Vostra li placza provvìdiri oportuuamenti
à2
n avendo li iudey di quislo regno ad migrari et partirisi di quillo
secundo si diclii. et primo :
Parchi su multi Iudey di quistu regnu chi divino darj ad cri-
stiani et divino da cristiani recipirl et lu tenipu di lu dari et reci-
piri non e venulu. eciam alcuni Iudey hanno moratorij quinquen-
nali et altri diiacioni contra cristiani et cristiani contra ludei prò-
Vida vostra Illustri Signuria et dugna li ordini corno si Iiavi da farj
in quisto fatto per modo ne li cristiani ne lì ludei hagiano da per-
dìri loru debiti. — Plachi a lo illustri Signuri Viceré revocar! dicli
moratorij quinquennali et altri diiacioni impetrati per li cristiani
contra li dicti ludei et similiter quilli li quali su stati concessi a
li ludei contra cristiani. Antoni us Sollima locumtcnens protho-
notarij.
Item perchi multi ludei hanno accaptato da cristiani Fromenti
furmagìj et altri mercancij et cosi et hanno dato loro dinarj et li
dicti mercancij li divino essiri assignati ad tempo infra uno dui
oy tri anni et eciam hagiano dato loru bestiami czoe crapri pecuri
et vachi ad inchenzo oy veru ad mitati per longu tempo lu quali
non e venuto, placza ad vostra Illustri Signuria providirili debita-
menti circa premissa per modo hagiano ad conseguitarj loro l)eni —
Plachi a lu Illustri Signuri Viceré visti li conlractì providìri de
iusticia. Antonius Sollima locumtcnens prolhonotarij.
Item perchi su alcuni ludei chi hanno ad dari ad cristiani chi
non hanno beni mobili ne stabili et cussi su inabili et non hanno
di pagari supplicano si digni in quisto providirili chi non siano
de persona molestati havendo ad migrari da quisto regno— Plachi
a lu signuri viceré providiri de iusticia. Antonius Sollima locum-
tcnens prothonotarij.
Item perchi corno e dicto li iudei divino dari et recipiri gran
summa di dinari et si volissiro fari oy contra ipsi si facissiro exc-
cutioni in curti vernano ad patir! interesse et excessivi spisi el cussi
sarria loro totali destrucioni si digni ancora vostra Illustri Signu-
ria providiri chi ne prò ne contra si digia intendiri ne fari exc-
cucioni ma summarie et de plano si digia fari paguri et sia con-
stricto cuy divi dari — Plachi a lo illustri Signuri viceré providiri
circa li cosi contenti a lu presenti capitulo divirisi exequiri secundo
la continencia et provisioui di la sacra Regia. Blaiestati et circa la
83
solacioni di li pagamenti et raxuni di execucioai si providira i
oportune. Anlonius Soliima locumtenens prothonotarij. •
•
Item si supplica perchi non sarria raxunivili ymmo sarria
absurda cosa chi havendo li ludei ad migrar! da quisto regno se-
cando si dichi fussiro ad peticioni di Ioni credituri constricti in
bonis mobilibus tantum et non in lì stabili li quali non si porriano
portari undi ipsi andassiro. sia vostra merci providiri et comaiidari
ca casa prediclo videlicet havendosi ad partiri da quisto regno non
siano molestati prò dictis debitis in li ioru beni mobili ymmo su
li stabili et debiti chi divissiro recipiri si hagia ad procediri ad pe-
ticioni di Ioru credituri. et dicti beni stabili si hagiano ad preciari
per experti et per quillo mancassiro dicli beni et nomi di dcbituri
altura hagiano di occurriri supra li mobili adpreciandi modo pre-
dicto. et quisto Illustri Signuri per putirisi ipsi poviri ludei per
Ioru substentacioni et di loro famigla portarisi alcuna cosa — Pla-
chi alo illustri Signuri viceré supra li cosi contenti a lu presenti
capitulo providiri oportune de iusticia. Antonius Soliima locumte-
nens prolhonotarìj.
Item supplicano ad Vostra Illustri Signuria chi li siano obscr-
vati li chitubbi di loro mugleri modo et forma comu per lu pas-
satu si havi observatu — Plachi a lu Illustri Signuri Viceré provi-
diri de iusticia oportune. Antonius Soliima locumtenens protho^
notarij.
É
Item chi alcuni ludechi in genere su obbligati addiversi per-
suni ad certi incensi supra gabelli di ipsi ludechi et iuxta formam
bulle mancando dicti gabelli sarriano per li dicti censi obligati li
beni stabili in genere di ipsi ludechi placza ancora ad Vostra Il-
lustri Signoria providiri chi per satisfacioni di li dicti credituri si
hagiano ad prindìri ipsi credituri tanti beni stabili di lu comuni
di ipsi ludechi appreciandi per esperti siano satisfacti et per quantu
mancassi di li beni di lu generali si hagiano ad pagar! prò rata
da li ludey supra li loro beni stabili appreciandi ut supra secundo
li tochira per taxa — Plachi a lu illustri Signuri viceré similiter
oportune providiri. Antonius Soliima locumtenens prothonotarij.
Item perchi li dicti ludechi su obligati in alcuni censi per di-
nari chi hanno priso et data a la regia curti in servicio di la Maestà
del Re nostru Signuri tanto per donativi comò per composicioni
5
34
di li ludey di ipsi ludechi et per loro salvacloni in genere, et per
consequens omni unu in genere et in specie su obbligati seu si
rilendinu obligati et divino pagari et contribuiri in la solucioni
generali di li dicti debiti, si supplica chi prima facie loro beni siano
preferuti a li debiti generali predicti et dipoy ali particularì de-
biti di ipsi ludey maxime chi li debiti predicti generali su antiqui
et anteriuri et per consequens potiuri — Plachi alu Illustri Signuri
Viceré supra li cosi contenti a lu prepenti capitulu divirisi mini-
strari complimentu di iusticia. Antonius Sollima locumtenens pro-
thonotarij.
Item supplicano Vostra Illustri Signuria sia sua merci dari
licencia a li dicti ludej di potiri inpune et libere vindiri li loro
sinagoyi joy beni renditi et posessioni di quilli per potiri lu precìu
di quilli convertiri ala satisfacioni di li dicti debiti et censi di ipsi
ludechi et per altri cosi loro occurrenti et necessarij. intendendosi
serapri havendo ipsi da partiri dì quistu regno prout supra in ru-
brica— Plachi a lu dicto Illustri Signuri viceré chi poczano vin-
diri dicti loro beni absque aliqua fraudo li precij di li quali beni
si digiano poniri in banco ad opu di li credituri di li dicti ludey.
Antonius Sollima locumtenens prothonotarij.
Item perchi multi ludei hannu prestatu dinari ad cristiani ad
dechi per cento iuxta formam bulle et regie pragmatico et ex forma
bulle et pragmatico ipsius est chi non si pocza dimandari lu ca-
pitali placza ad vostra Illustri Signuria in quisto providiri debì-
tamenti — Plachi a lu dicto Illustri Signuri Viceré supra li con-
tenti a lu presenti capitulu providiri de iusticia. Antonius Sollima
locumtenens prothonotarij.
Item si supplica chi placza ad vostra Illustri Signuria dari
licencia ad tutti quilli ludey chi si trovano non haviri ad dari seu
chi pagiranno et farranno stari contenti loro credituri di potiri-
sindi andari cum loro mugleri famigla scavi et mercancij et mo-
bili si vurranno portari non obstanti la prohibicioni havi facto oy
chi si farra di ordinacioni di Vostra Illustri Signuria — Plachi a
lu dicto Illustri Signuri viceré providiri iuxta li ordinacioni et
comandamenti di la Sacra regia Maiestati. Antonius Sollima locum-
tenens prothonotarij.
Item si supplica ad Vostra Illustri Signoria chi havendo li
85
ludey ad partirisi ut supra per chi li e necessario et sarria biso-
gao per essiri quistu regno isolata andari et partirisi per mari li
plaza darili modo di potiri haviri navi et altri vasselli maritimi
securi pagando lu debita noiita si divira et farili portar! fini a la
loco et paysi undi haviranno di andari subta lu guidatici! et prò-
lepcioni di la Maestà del Re nostru Signuri per modo non liagiano
di dubilari da vassalli et amichi di la dieta Sacra maestà et in qui-
stu plaza ad Vostra Illustri Signuria providirì per clemencia et
pietà— Plachi a la dicto Illustri Signuri Viceré chi declarando
dicti iudcy in quali parti si hanno da conferiri al tempo di loro
partencza interponiri soy parti ad farili haviri dicti passagij. An-
tonius SoUima locumtcnens prothonotarij.
Item si supplica perchi alcuni per iniquitati et odia et per
non pagari quillu divino dari ad ipsi ludcij li accusano calumpniu-
samenti non ad altro efTecto si non per vexarili et Tarili lassari lu
debita oy vero per componirìli videndoli maxime in tanta aftlicioni
si digni providiri Vostra Illustri Signoria chi tali accusacioni con-
tra ipsi non siano admisi — Plachi a lu dicto Illustri Signuri Vi-
ceré dicti ludei non siano molestati criminalitcr exceptu cum ex-
pressu comandamentu di sua Illustri Signuria. Anlonius Sollima
locumtenens prothonotarij.
Item perchi essendo necessario partirisi li ludey di quisto re-
gno sarria bisogno ali ludey chi stanno ali muntagni calari ali terri
di marini per potirisi Inbarcari et partiri. supplicano ad Vostra
Illustri Signuria si dign: providiri et comandari chi inballando dicti
ludey loro robbi per calarili a li marini ut supra si digiano cer-
car! in quilla terra et locu di undi partinu et circata chi serra in
la dieta terra et locu di undi partiranno si digia inballari et sigil-
lari cum lu sigillo di la dieta terra et locu et cum quillu tali si-
gillo senza esseri ulterius cercati poczano partirisi et inbarcari
loro robbi inballati et sigillati oy vero non si hagiano da chercari
in altro loca exceptu in quillo di marina di undi vurrannu par-
tiri et quisto per non esseri di terra in terra chercati et vexati —
Plachi a lu dicto Illustri Signuri Viceré di concedirili lu presenti
capitulu cum quisto chi hagiano satisfacto dicti ludey tucti loro
credituri. Antouius SoUima locumtenens prothonotarij.
36
Expediti in nobili civitatc Messane die xviin'' mensis Tunij
z^Indicionis mgccclxxxxii. Fernando dacuna.
Dominus vìcerex mandavit raihi
Antonio Soliima locumtenenti
et raagistro notarlo in officio
Prothonotarij. et viderunt eara
magistcr lusticiarius Ioannes
guido manfridus Ioannes aloy-
sius thesaurarius et philip-
pus de perdicario regij fisci
patronus.
R. Protonotaro, Voi. 146, pag. 54' — R. Patrimonio, Voi. 177,
pag. 206.
DCCCXCI.
Messina, 19 Giugno 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna provvede ad alcuni capitoli presen-
tatigli dagli ambasciatori della giudaica di Palermo in previ-
sione dello sfratto dei giudei dalla Sicilia.
Supplicacioni et memoriali di quillo chi dimanda la judeca
di palermo a lu Illustri Signuri Viceré.
In primis etc.
Item pcrchi comu ja e informata vostra Illustri Signuria la
iudeca predicta in genere e obbligata in grandi summa ad diversi
persuni a li quuli pagano censi et havendo ad nesciri li ludej di
quisto regno dicti dinari si divinu pagari supplica ipsa Iudeca ad
Vostra Illustri Signuria li placza comandari chi li credituri di la
dieta Iudeca si hagiano ad prindiri la muskita et tutti soy casi et
renditi et altri posessioni di lo generali di la dieta Iudeca exti-
mandi per dui eligendi per li parti czo e chi siano cristiani cum
iuramento solemni di extimarili debitamenti secundu loru iudicio
et di quillo chi restassiro ad recipiri si hagia di fari taxa gene-
rali infra ipsi ludej — Plachi a lu Illustri Signuri viceré dicti ludey
87
bagiano facultati vindirì li beni stabili cum interventii di li ma-
gnifici pretiiri secreta gilibertu di bologna et misseri friderico di
diana et li dinari si digiano diponiri in banca ad opu di li credi-
turi et di quiilu manchira dicti ludey poczano fari laxa infra loru.
Antonias Solliina locumteaens prothonotarij.
Item chi la taxa si hagia da fari per dudichi persuni eligendi
per li inajorenti czo e quattro di li ricchi czo e di quilli chi hanno
pagata a li taxi lora di dui unci insusu per centinaro. quattro
mediocrj czo e di quilli chi hannu pagata tari quindici insusu per
centenaro. et quactro di li poviri et minimi chi su stati taxati di
tari tri insusu per chentenaro partendosi li dicti taxaturi per tri
quinterni secundo meglo parrà ali supradicti mojorenti et secundo
la taxa farranno si hagia di exequiri sencza potirisi alcuno isgra-
varj ne revidirisi — Plachi a lu Illustri Signuri viceré di dicti
taxaturj eligendi si digiano crearj per loro consiglo generali czoe a
quilli haviranno majuri vuchi. Àntonius Sollima locumtenens pro-
thonotarij.
Item per taxari li dicti ludici si hagiano da eligiri tri persuni
modo et forma prout supra— Plachi a lu dicto Signuri viceré se-
cundo la decretacioni facta a lu precedenti capìtulo. Àntonius Sol-
lima locumtenens prothonotarij.
Item chi siano constricti li dicti persuni chi saranno taxati
dari secijndo la taxa a li credi tu ri di lu generali di la dieta lu-
deca tanti posessioni oy vero debiti et incensi et in defectu di quilli
beni mobìli extimandi modo quo supra et li credituri si li hagiano
da prindiri— Plachi a lu dicto Illustri Signuri Viceré divirìsi obser-
vari secando e rcspusu ut supra. Àntonius Sollima locumtenens
prothonotarij,
Item perchi la dieta ludcca havi havutu in favuri una sen-
tenza di la regia gran curti contra tucti ludechi di quistu regno
per unci triccntu et hagiasi cum alcuni di li dicti ludechi accor-
data per la loro rata in unci centu sissanta solvendi infra certa
tempo supplicano vostra Illustri Signoria li placza destlnari com-
mìssarij contra li dicti ludechi per li dicti unci centu sissanta an-
corchi lu tempu non sia venutu et contra li altri iudechi iuxta la
forma di la dieta senteneia et siunu constricti modo et forma coma
li altri ludechi czo e di pagari ad loro contingenti comu hanno
I
*d
88
facto lì altri ludcchi — Plachi a lu (lieto Illustri Signuri Viceré tali
dinari si digiano exigiri et rescossi si digiano poniri in banco ad
opu di li credituri. Antonius SoUiraa locumtenens prothonotarij.
Item supplica la dieta iudcca ad vostra Illustri Signoria chi
ex quo in la dieta ludeca su circa oetucentu animi multu poviri
per modu non li sarria possibili potirisi partiri di quisto regno per
la grandi loro povirtati sencza aiutu et cussi si non fussiro aiutati
et subvenuti forano per restarisi et moriri in quistu regnn. sia vo-
stra merci darili lieencia di potiri vindiri joyi di la muskita di
la dieta ludeca per ajutari et subveniri li dicti poviri per potiri-
sindi andari actentu ehi li dicti joyi su stati facti di elemosini
quo casu raxunivili cosa pari si hagiano ad converlirì in aiutu et
elemosina di li dicti poviri et quisto consenta vostra Illustri Si-
gnuria per pietà et clemencia di li dicti poviri — Plachi a lo dicto
Illustri Signuri Viceré chi pagati sarranno dicti credituri di quillo
chi avaneira a la dieta ludeca poezano subveniri dicti poviri. An-
tonius Sollima locumtenens prothonotarij.
Item perchi di poy chi la dieta ludeca contrassi dicti debiti
seu alcuni di quilli alcuni ludey di la dieta ludeca si hanno par-
tutu di la dieta Gita et andaru ad habitari in altri lochi ex quo
tacile s' intendino obligati a li dicti debiti generali, plaeza ad Vo-
stra Illustri Signuria providiri ehi li dicti ludey ancora siano ta-
xati modo predicto et contricti ad pagari secundo la taxa maxime
cui havi beni et posessioni in la dieta Gita — Plachi a lo dicto Illu-
stri Signuri Viceré lu presenti eapitulu per raxunivili eausi dicto
capitulu non proecdiri. Antonius Sollima locumtenens prothonotarij.
Item chi la dieta taxa si hagia ad fari generalimenti nemine
exempto tantu privilegiati comu non privilegiati eciam vidui et
altri ali maiurenti benvisti — Plachi a lu dicto Illustri Signuri Vi-
ceré concedirili lu presenti capitulu. verum ehi lu magnifico misseri
loauni di ansaluni hagia da intendiri li raxuni di mastro prospero
bonavogla et eo audito providiri di iustieia. Antonius Sollima lo*
cumtenens prothonotarij.
Item perchi li capituli presentati ad vostra Illustri Signuria
di tutti li ludeehi generalimenti di quisto regno su multu neces-
cessarij a la dieta ludeca di palermo plaeza ad vostra Illustri Si-
gnuria quilli divampachari — lam provisum est per alia capitula
decretala. Antonius Sollima locumtenens prothonotarij.
89
Itcìn supplicano ad vostra Illustri Signoria chi sia vostra merci
darili licencia di potiri cambiari seu fari cambiu tutti li dinari li
quali haviranno in quisto regno per altro locu fora di regno non
obstanti lu primo banno— Plachi a lu dicto Illustri Signuri viceré
chi pagati sarranno dicli credituri li dinari li quali avanciranno li
poczanodariad cambio. Antonius Sollima locumtenensprothonotarij.
Itera si digni Vostra Illustri Signuria per pietati et clemencia
darili licencia di potiri extrahiri alcuna parti di dinari tantu per
testa oy vero per masunata secundo ordinira vostra Illustri Signu-
ria solum chiiungendo alu locu undi haviranno di andari si poczano
substentari per alcuni iorni — Plachi a lu dicto Illustri Signuri Vi-
ceré al tempo si havirranno da partir! dicti ludey providiri opor-
tune. Antonius Sollima locumtenens prothonotarij.
Item supplicano Vostra Illustri Signuria si degni concediri
licencia ad tutti ludei chi ipsi poczano vindiri loru beni mobili et
stabili lìon obstanti lu inventario di li dicti beni et quilli persuni
chi saranno debituri digiano poniri li denari in banco ad opu di
pagari loro credituri et quilli non si troviranno debituri chi poczano
fari quillo chi vorranno di loro beni et retratto et quisto per esseri
lu tempo multu brevi, ut altissimus— Plachi a lu dictu Illustri
Signuri viceré pagati sarrano li credituri et visti li inventari] pro-
vidiri oportune. Antonius Sollima locumtenens prothonotarij.
Expediti in nobili civitate messane die xvini° lunij x® Indicio-
nis 1492. Fernando dacuna.
Dominus vicerex mandavit milii
Antonio Sollima locumtenenti
et magistro notarlo in oflficio
prothonotarij. et viderunl ea
raagister lusticiarius Ioannes
guido ManfridusIoannesAIoy-
sius thesaurarius et philip-
pus fisci patronus.
R. Protonotaro, Voi. 146, pag. 52^ — R. Patrimonio, Voi. 177,
pag. 202«* .
^
40
DCCGXCII.
Messina, 19 Giugno 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando di Acugna provvede ad alcuni capitoli presen-
tatigli dagli ambasciatori delle giudaiche di Trapani e di Sciacca
in previsione dello sfratto dei giudei.
Suplicactioni et memorialis ad quillo dimandano et supplicano
la Judea di la cita di trapani.
Im primis etc.
Item perchi la ludeca predicta in genere e obligata in grandi
summa a diversi persuni ali quali paga censi, et havendo ad ne-
xiri prout est li iudei di quisto regno dicti dinari si divino pagar!,
supplica ipsa ludeca ad Vostra Illustri Signuria sia vostra marzi
comandari chi li credituri di la dieta ludeca hagianosi ad prin-
diri la muscliita et tucti soi casi et crediti et altri posessioni di li
generali di la iudeca predicta extimandi per dui cristiani eligendi
per li parti cum iuramento sollempni di extimarili debitamenti
secundo loru iudicio. etiam si hagiano ad vindiri per li dicti so-
luptioni lì ioy di la muskita di la dieta iudeca et da quilla restassi
ad recipirì si hagia ad fari taxa generali fra ipsi ludey — Plachi a
lu Illustri Signuri Viceré dicti iudei hagiano facultati vindiri li beni
stabili cum interventu di li nobili secretu et prefectu di la dieta
citati et li dinari si digiano poniri in banco ad opu di li credituri
et di quillo manchira dicti ludej poczano fari taxa fra loru. An-
tonius SoUima locumtenens protbonolarij.
Item chi la taxa si hagia ad fari per novi persuni eligendi
per li proti et maiorenti zoe tri rìchi tri mediocri et tri poviri
partendosi li dicti taxaturi per tri quinterni secundo meglu parrà
ali supradicti prothi et maiorenti et secundo la taxa farranno si
hagia da exequiri senza potirisi alcuno isgravari— Plachi a lu dicto
Illustri Signuri Viceré li dicti taxaturi eligendi si digiano creari
per loru consiglu generali zo e quilli haviranno majuri vuchi. An-
tonius Sollima locumtenens prothonotarij.
'
41
Rem per taxari li dicti novi taxaluri ci hagiano di eligiri tri
persuni modo et forma prout supra — Plachi a In dictu Illustri
Signuri Viceré secando la decretactioni facta a lu precedenti capi-
tolo. Antonius Sollima locumtenens prolhonotarij.
Item chi siano constricti li dicti persuni chi scrranno taxati
dari secundo la taxa a li credituri di li generali di la dieta ludeca
tanti posessioni oy beni debiti et incensi et in defectu di quilli
beni mobili extimandi modo quo supra et li credituri si li hagiano
di prindiri— Plachi a lu dicto Illustri Signuri Viceré divirisi obser-
vari secundo e respuso ut supra. Antonius Sollima locumtenens
prolhonotarij.
Item supplica la dieta ludeca ad Vostra Illustri Signoria chi
ex quo in ipsa ludeca su multi poviri per modu non sarria pos-
sibili potirisi partìri di quisto regno per la grandi loru paupertati
senza aiuto, et cussi si non fussiro aiutati et subvenuti forano per
restarisi et raoriri in quisto regno, sia vostra merci dariU licencia
di potirili ajutari et subveniri per lu meglu modo et ordini parrà
a li dicti prothi et majorenti— Plachi a lo dicto Illustri Signuri
Viceré chi pagati serranno dicti credituri di quillo chi avanzira
pozano subveniri dicti poviri. Antonius Sollima locumtenens pro-
lhonotarij.
Item perchi di poy chi la dieta ludeca contrassi dicti debiti
m\ alcuni di quilli alcuni ludej di la dieta ludeca si hanno par-
tute di la dieta citati et hanno andato ad habitari in altri lochi
et ex quo tacite si ìntcndino obligati a li dicti debiti generali si
plaza Vostra Illustri Signoria providiri chi li dicti ludei siano an-
cora taxati nK)do predicto et constricti ad pagari secundo la taxa
maxime cui havi beni et posessioni in la dieta citati — Plachi a lu
dicto Illustri Signuri Viceré per raxunivili causi lu presenti capi-
tulo non diviri procediri. Antonius Sollima locumtenens protho-
notarìj.
Item chi la dieta taxa si hagia da fari generalmenti nemine
exempto tanti privilegiati quanto non privilegiati eliam vidui et altri
ali prothi et majorenti benvisti — Plachi a lu dicto Illustri Signuri
Viceré concediri lu presenti capitulo verum perchi machalufu actuni
et sci frati allegano haviri provisioni di lu modo et forma divino
contribuiri in li dicti pagamenti lo nobili secreto di la dieta citati
6
L
42
di trapani visti li dicti provisioni et auduti li prothi digia provi-
diri di iusticia super dicto negocio. Antonius SoIIima locumtenens
prothonotarij.
Item perchi li capituli presentati di tucti li iudechi di quisto
regno su multu necessarij a la dieta ludeca plaza a Vostra Illustri
Signuria dìsampacharili — lam provisnm est per alia capitula de-
cretata. Antonius SoIIima locumtenens prothonotarij.
Item perchi su alcuni ludei chi divino recipiri interessi da
cristiani et divinundi dari plaza a Vostra Illustri Signuria coman-
dari si hagia da compensar! capitali cum capitali— Plachi a lu dicto
Illustri Signuri Viceré providiri supra li cosi contenti in lo presenti
capitulo de iusticia. Antonius SoIIima locumtenens prothonotarij.
Item chi quilli divino dari et su obbligati ad censi et subiu-
gactioni si hagia di providiri Vostra Illustri Signuria si hagiano di
extimari li posessioni supra li quali si pozano dicti censi et subiu-
gactioni per dui comuni amichi cristiani et deducta la raxuni di
lu dicto censu seu subiugactioni lu credituri hi hagia da pagari
lu refusu — Plachi a lu diclu Illustri Signuri Viceré providiri de
iusticia iuxta decretacionem prcccdentis capituli. Antonius SoUima
locumtenens prothonotarij.
Item si supplica a Vostra Illustri Signuria dugni licencia a li
iudei di la dieta Citati chi non su debituri di alcuni oy chi paghi-
ranno ad cui diviranno di potiri vindiri loru beni et omni uno di
potirili acaptari tantu mobili comu stabili et di potiri extrahiri loru
beni mobili et mercancìj cliì volissiro portar! — Plachi a lu dicto
Illustri Signuri Viceré providiri iuxta li ordinactioni et comanda-
menti di la sacra Regia Maiestati. Antonius SoUima locumtenens
prothonotarij.
Item placza comandari hagiano loru quinterni per potiri pa-
gari ad cui divino dari et recipiri da cui divino haviri — Plachi a
lu Illustri Signuri Viceré chi li dicti quinterni digiano stari in po-
tiri di li nobili secreto di trapani et prefectu per cautela di li cre-
dituri et debituri et cui indi voria copia la poza haviri. Anlonius
SoIIima locumtenens prothonotarij.
Item si supplica Vostra Illustri Signoria si dign! concediri
4S
licencia a li dicli Iiidei chi quando si partiranno di quisto regno
ìpsi pozano di quilli dinari si troviranno in loru potiri poliri pi-
giar! ad cambio — Plachi a lu dicto Illustri Signuri Viceré chi pa-
gati serranno dicti crediluri li dinari li quali avanziranno li po-
zano dari a cambio. Àntonius Sollima locumtenens prothonotarij.
Item si supplica ad Vostra Illustri Signuria li facza gracia da-
ti lì tanti dinari per testa oy veru per casa et comu a Vostra Illu-
stri Signuria plachira per potirisi substiniri et campari per alcuni
iorni in quillo locu undi andiranno et per poliri pagari li noli —
Plachi a lu dicto Illustri Signuri Viceré in lu tempu di loru par-
lenza providirili oportune. Àntonius Sollima locumtenens pro-
thonotarij.
Item ancora supplica Vostra Illustri Signuria chi trovandosi
debituri li iudei havendo ipsi beni non siano de persona constricti
ina solum in beni per potiri nexiri fora di regno— Plachi a lu dicto
Illustri Signuri Viceré providiri de iusticla. Àntonius Sollima locum-
tenens prothonotarij.
Item supplica chi sia provvisto inpacharisi a loru spisi alcuni
vasselli ad effectu chi quando si vurranno inbarcari si poczano par-
tiri dando li patruni di li dicti vasselli securitati. ut altissimus etc—
Plachi a lu dicto Illustri Signuri Viceré chi declarando dicti Iu-
dei in quali parti si hanno da conferiri a lu tempu di loro* par-
tenza interponiri soi parti a farili ha viri dicti passagij. Àntonius
Sollima locumtenens prothonotarij.
Expediti in nobili Civitate Messane die xvuii° lunij x^Indicio-
nis M^^cccG^LXxxxii** Fernando dacufia.
Dominus Vicerex manda vit nii-
hi Antonio Sollima locumte-
nenti et magistro notarlo in
officio prothonotarij. et vide-
runt ea Ioannes aloysius the-
saurarius et Ioannes conser-
valor.
Et similia facta fuerunt de verbo ad verbuni ctiam et simi-
li bus decretacionibus et sub eadem data prò ludayca terre Sacce.
B. ProtonotarOj Voi. 146, pag. 69''.
44
Dcccxaii.
Messina, 19 Giugno 1493, Ind. X.
// viceré Ferrando de Aciégna ordina di riconsegnarsi ai giudei di
Siracusa le mercanzie e i beni che tenevano nelle loro botte-
ghe e che furono loro tolti dopo la promulgazione del bando
per lo sfratto dei giudei; dovendosi quei beni soltanto inven^
tariarsi a garenzia dei creditori.
Ferdinandus etc.
Vìcerex etc. magnifico baroni et ceteris alìja officialibus terre
xurtini cui vcl quibus speclabit et presentes fuerint presentate
consiliario et fidelibus rcgijs dileclis salutem. noviter per parti di
li ludey di la fedelissima cita di Siracusa ni e stata cum gravi
querela revcrenter expostu comu tenendo ipsi loro potighi cura
certi loru mercancij et beni in quissa terra havendo ipsi nolicia
di la ordinacioni facta per la Sacra regia Majestati di divirisi par-
tiri di quisto regno infra termino di misi tri lassando dicti loro
mercancij et beni intro li dicti potighi si conferero in la dieta cita
di Siracusa innanti pero chi si havissi pubiicatu iu edicto et bauno
promulgalo in eodem regno per ordinacioni et comandamento di
la dieta Sacra Majesla. Iu quali essendo pubiicatu exinde in quissa
terra di continenti li foro aperti H potighi et prisi tucti loro mer-
cancij et beni in loro gravissimo danno prejudicio et interesse, circa
la recuperacioni di li quali cum summa instancia ni e statu sup-
plicato ni dignassimo providiri a la restìtucioni di dicti loro beni,
qua supplicacionc veluti insta admissa non essendo di voluntati
di la dieta Sacra regia Majestati per la expulsioni di dicti ludey
divirisi ad quilli livari la robba sua sulamenti farisi li debiti in-
ventarij per la indefmpnitati di loro credituri. havimo propterea pro-
visto et cussi tenore presencium vi dicimo et comandamo expresse
chi ad instancia di li dicti ludey oy di loro legitimi procuraturi
]i digiati rcstituiri seu fari restiluiri tucti quilli mercancij et beni
li quali si trovavano et erano intra li dicti potighi ad effeltu chi di
quilli pozano fari facli loro traclandoli circa dieta restitucioni di
beni predicli per forma non hagiano causa di querela ne altra volta
prò hujusmodi re recurriri a nui. cauti a contrario per quanto la
45
grada regia haviti cara et in casu contravenclonis a la pena di fio-
rini TDilli prò quolibet conlrafaciente regio fisco applicandi desi-
derati non incurriri. Dal. messane die xvim" lunìj x« Ind. 1492.
Fernando dacunna.
Dominus vicerex mandavit mi-
hi Antonio Sollima locumte-
nenti et magistro notario in
officio prothonotarij et eam
vidit thesaurarius.
R. Patrimonio, Voi. 177, pag. i^V .
DGCCXCIV.
MessiDa, 20 Giugno 1492, Ind. X.
Memoriale indirizzalo dagli alti ufficiali del regno di Sicilia a re
Ferdinando col quale gli espongono i gravi inconvenienti ai
quali si andrà incontro in conseguenza del decreto già promul-
gato per la espulsione dei giudei.
Sacra Regia Majestas.
Post Imrnillimas et debitas comendationes. essendo venuti li
provisioni di vostra Majesta chi in termino di misi tri li ludey si
digiano partiri di quistu Regno di vostra Altecza et posto ad ef-
fcciu per lu Illustri viceré tucto quillo et quantu dieta rogai vo-
stra Signuria ha comandato iuxta la forma di li provisioni dapoy
su comparsi innanti dicto Illustri Viceré la università di la cita di
Palermo per so propriu ambaxiaturi et ancora li officiali et cita
di Miissina cum loro supplicacioni per quilli cum summa instancia
supplicando chi tanto per lu servicio di vostra Regal Majesta coma
P^^* lu comuni beneficiu del dictu regno tanto in genere corau in
specie si dignassi dicto Illustri Viceré elongari lu termino di li dicti
^^»8i tri actalchi li dicti citati potissiro occurriri ad vostra altecza
et innanti ad quilhi poliri exprimiri et narrari tucti loro neces-
sitati et gravi dapni di quisto negociu rusulta ad tucti regnicoli, et
per non esseri tediusi di pareli per lu Illustri Viceré li fu respusu
<-*hi non potia prorogari ne coucederi plui termino di quillo per li
46
dìcti provisLoni si contenia iuxta li comandamenti di vostra Ma-
jestati. la quali resposta per ipsi intisa hanno deliberato infra qui-
sto termino di tri misi a li dicti ludey concessu occurriri ad vostra
Regal Majestati narrandoli supra zo quillo cumpli et appari essiri
lu scrvicio di quillo et comuni beneficiu di quistu regnu. Signuri
mullu altu et virluosissimu essendu tucti nui altri humili vassalli
affectionatissimi ad vostro regal servicio et officiali di quilla ni par-
ria incurriri in gravi erruri quando accadi alcuna cosa di impor-
tancia non dari aviso et noticia ad vostra Majestati di quillu prima
facie si demustra et appjiri concerniri vostru regal servicio et uti-
litati del regno la quali ancora tucta si converti in lu serviciu et
comoditati di Vostra Majestati remictendo tucto a la summa pru-
dencia et voluntati di quilla rendendoni certi chi intisi li cosi comu
su in lu dicto regnu tucto quillo providira sarra cum summa pra-
dencia provistu et nui altri vassalli et officiali havirimo facto no-
stru debitu informando vostra altecza di lu bisognu et occurrcncij
li quali al presenti al dicto so Regno occurrino.
Et primo quanto al facto di la expnlsioni di dicti ludey si
cognoscissìmo li ludey di quistu regnu essiri causa nutriri hcresia
ne chi per loro conversacioni si havissi causatu ne si causassi cosa
alcuna di infidilitati supplichiriamo vostra Regal Majesta non sula-
menli si cxpcllissiro ymmo divirisi cremari. ma videndo nui di tali
horribili crimini dicti ludey essiri mundi per la patrica hanno cum
christiani : innanti plui volti accadi chi di li dicti ludey si con-
vertino ala fidi Christiana et mai havirisi trovatu chi per loro pa-
trica christiano hagia cascato in erruri di heresia. et cognoscendosi
lu grandi detrimento chi per loro expulsioni indi resulta a li ren-
diti di vostra Majestati ad ecclesij Universitati baronij et particu-
lari citatini plui ni ha mossu quistu chi non li interessi proprij
et inconvenienti di dicti ludey.
Signuri secundo lu judiciu di persuni patrichi et experti intru
quillu li dicti ludey consumavano di loro manzari et biviri di ve-
stimenti et calciamenti si extima non potianu niinu dispendiri per
annu chi unu miliuni di fiorini, considera vostra Regal Majesta
quanto remanira di vacanti et perdita li vari un miliuni di fiorini
per annu lu quali per li dìcti ludey di continuo si spendia chi di
necessitati si bisogniriano per substintamentu di loro vita, la quali
quantitati di dinari per tuctu universalìmenti si sentia beneficia
et comoditati ultra la perdita chi si fa di li renditi in particulari
tantu di eclesij li quali tonino ìntroyti supra li ludey comu Uni-
yersitati et particulari citatini chi e la summa multu grandi et
47
ancora li tuberi di li casi di li quali multi christiani reportavano
grandi beneQciu : Coacurri ancora una grandissimo interesse ali
christiani di li mercanti] et dinari teniano impachati cum dicti
ludey chi la plui pa ti di loro non su persuni bastanti li quali
potissiro pagari di contanti ma cum li tempi et exponendo li mer-
cancij si pagavano, chi bora per essiri lu termino si brevi li dicli
ludey non trovando plui eredita la mayuri parti di tali debiti si
perdiriano. et ancora chi li casi di li dicti ludey restino tanti in
omni terra chi non si troviranno ad vindiri et quilii si vendissiro
sarriano di basso precio. resulta ancora un altra gravi incomoditati
chi in quislo regno quasi tucti artisti su ludey li quali lucti ad
un colpo partendo si manchira multu di la comoditati di haviri
attitudini li christiani essiri serviti di cosi mechanichi et specia-
liler dì arti di ferra tantu per lu Terrari di li animali comu per
lu lavurari di la terra comò ancora per li cosi necessari] ad navi
galei et altri vasselli marittimi ne si pò in brevi termino tanti
christiani suppliri a li dicti necessitati et bisogni, et perquisto ultra
la incomoditati di non trovari li cosi necessarij quilii pochi pirsuni
li quali si troviranno experti ad tali arti vindiranno ti cosi caris-
simi, vostra prudentissima Majestati cum so altissima ingegno pò
consìderari partendosi ad uno tracto di la sua cita di patermo chin-
qui niilia persuni altritanti plui di la cita di Siracusa et cussi gra-
datini di la cita di missina trapani cathania agrigenti et altri citali
et lochi di lu dicto Regno quando absit accadissi alcuno invadi-
menili di lu turczo chi una volta havendo passata in Italia et
haveudo la potencia marittima comò ha chi polirla accadiri veniri
alcuna armata in Sicilia quantu mancamentu di homini si troviria
a li citati et terrì del dicto regno chi non obstanti dicti ludey Tusino
•persuni cussi vili nentidimeno per fari fossi carriari petri lignami
ali repari et altri necessarij su persani assai utili per essiri tali
chi si ponnu beni comandari. et prcsertim li insoli di matta et
{[oczu et panlallar4a in li quali e multu numero di ludey per tali
loro partenza paterianu multa dispopulacioni. et eia certa vostra
Majesta chi quislo so Regno et insoli per essiri separati di terra
ferma jion verranno furisteri ad habitari ad quilii casi li quali dicli
ludey havirannu lassatu. concurrinchi ancora lu interessu di li ga-
belli et introyli di vostra^ Majestati chi certamenti si verranno ad-
diraiuuyri di bona summa et altri emolumenti li quali la regìa
Curii reporla da dicli ludey. et ancora quando si fanno li dona-
tivi ad vostra altecza contribuixino cum li christiani di chi ancora
si causa danno a li comoditati di vostra Sacra Majestati. et pirchi
L
48
plul largamenti li dicti Unìversitati di palermo et missina supra
zo scrivino supplicando vostra Majesta di quillo per loro necessi-
tati li occurri non ni ha parso infastidir! li sacri orichi di vostra
altecza da altro largo scriviri.
Una cosa non ni pari pretermectiri chi essendo vostra altecza
christianìssima et clementissima corno e li diviri nui dari noticia
di la veritati corno si sta chi quisti ludey lìvati alcuni particulari
chi su richi et alcuni altri chi si stanno mediocri lu resto su tanti
povìri chi si vostra altecza quando ad quilia non parissi et pla-
chissi chi li dicti ludey stassiro in quisto regno per la brevitati
di lu tempu di li dicti tri misi unu grandi numero di li dicti ludey
verranno per pura necessitati ad moririsi de pura fami per non
haviri modo in cussi brevi tempo putiri ixiri del dicto regno, chi
Simo certissimi consideratu chi su stati fidili servi et subditi de
la regal corona de vostra sacra Majesta cussi clementissimo vedendo
tanta iactura et perdicioni di persuni chi seguirla per non haviri
alcuno tempo condecenti chi intendendo vostra Majeslati da poy li
soy clcmentissimi auri chi si ofTendiriano et per quisto ni ha parso
comò di sopra e dicto dari noticia ad vostra altecza di la ventati et
ancora la prorogacioni di tempo sarria multu utili per li Christian!
li quali tenino facendi cum li dicti ludey perchi in si brevi tempo
non e possibili potirisi allestiri di li negotij su fra loro ne ancora
cssiri satisfacti di quillo havissiro da recipiri (1).
Preterea nulla comodità ad vostra Maiesta purria essiri tanta
chi nui comò officiali di quilia non vurriamo chi fussi multu ma-
iuri. et si quistu chi scrivimo non pensassimo essiri maiuri utili-
tati ad vostra Maiesta non lu scriviriamo non e dubio alcuno vo-
stra Maiesta iustamenti pò mandari essendoli gralu li frumenti di
quisto regno in barbarla sencza prejudicio di nulla persuna di qui-
sto regno perchi ad omni unu e vetatu potiri mandari vittuvagli
in terri et lochi di ìnfidili et tucto quillo vostra magesta ha facto
e statu fundatu cum raxuni ma vìdendo la disposicioni in la quali
sta hoggi quisto Regno sarria cosa multu digna di reprehcnsioni
essendo subditi et ofliciali di vostra Maiesta ad quilia non ci das-
Simo nviso.
Lu anno passato fu generalimenti in quisto regno fertili et
copiosa recolta di frumenti undi omni persuna sperava trahiri grandi
(1) Questa prima parte del I>ocu(nento è pubblicato da La Lumia, Sto
rie Siciliane^ Voi. ITI, pag. 537-541, Palermo 1832.
49
utilitati. et accadio per omni parti la recolta di frumenti ancora
€ssirì bona et per quista causa li frumenti chi foro in lo regno
non happiro condicioni di potirìsi vindiri ad prccio chi sì polissi
guadagnari anzi lu oppositu. chi lu precio e cussi baxo chi quilli
si trovare in exercicio di fari arbitrij di frumenti più tosto hanno
perduta di lu capitali chi dispisiro in li dicti arbitrij chi potuta
trahiri utilitati alcuna, in manera chi quilli si hanno Irovalu fru-
menti non haviri attitudini potirili vindiri et suppliri ali arbitrij
et altri necessitati occurrenti su restali confusi, et quistocrida Vo-
stra Majesla non essiri sulamenti in particuiari persuni ma e cosa
generalissima perchi in quisto regno lu subiecto di tucti li comercìj
e lu frumentu et adpresso quìllo concurrino tucti li altri comodi
et utilitati. chi la frumentu e lu oro et argenta di quisto regno
et per la nieczo di quillo intrano tutti altri mercaucij ad nui ne-
cessarij. et in qaisto anno si trovano passati dui chentu milia salmi
di frumentu essiri avanczati in lu dicto regno et bora chi ja sunno
in lu metiri di li massarij ancora si mostra essiri bona ricolla in
modo chi exlìma lu frumentu sarra di più baxo preciu. et si in
quisto anno Vostra Majesla non providi chi lu dicto frumenta si
pocza extrahiri lu dieta regno e da perveniri in tanta miseria chi
quando Vostra Majesta lu vorrà remediari et subveniri sarra cum
grandi dilTìcultali. et videndo apertamenti li inconvenienti et inco-
moditati sequlriano a lu servicio di V^ostra Majestati et a li introyti
et renditi di quitta ni ha parso porgiri quillo chi supra czo ni
occnrri per lu serviciu et utili di Vostra Majesta.
Et primo per causa corno e dicto nixuno si ha potuto succur-
riri di li frumenti per non trovari preciu di quilli : In quisto anno
si havi seminatu la terra parti mino di quillo si seminao lu anno
passatu et si bora non si potissiro vindiri li frumenti coma si de-
mustra lu sequenti anno si seminiria si pocu chi ad mala pena
bastiria per la substinimentu di lu regno, perchi ancora li massari
volissiro non sunno di quilla facuttati potissiro subportari di fari
massarij grandi ne mediocri havendo la incomoditali di dui anni
ad non potiri haviri precio dì la frumenta non essendo in preciu
lu mercanti non darra dinari videndu non di li resultari ulilitatì
et cussi li tratti di Vostra Majestati si vernano facilimenti ad per-
(liri. et ultra quisto tucti mercanti furisteri cognoscendo cum lora
utilitati et guadagni consumati non potiri praticari in lo regno
di necessitati sindi haviriano di andari et trovandosi una volta par-
tuli di Io regno et firmatasi in altri parti non sencza difOcultati
ancorchi havissiro la aptitudini appresso retorniriano in lo regno.
7
50
ne li siciliani su hoinini adi a lu navigari perchi non hanno pra-
tica ne hanno la facilitali di dinari ne aplitudini di navigar! cum
navi grossi et navigando cum navilì pichuli essendo quislo regno
situatu comu sa vostra Majestati quasi in menczu lu mari medi-
terraneo chi e passagio di lu livanti et lu punenti undi sempri si
trovano assai navili di cursali. tanti navili di siciliani volendo na-
vigari a lu modo di supra sarriano prisi et tanti incomoditati se-
quiriano chi assai plui sarria la perdita et lu danno chi lu utili.
Et chi quista cosa si volissi mecliri innanti per la pratica chi non
hanno ne ancora li navili chi curriria tantu tempu nantl si ad-
viczassino a lu comercio di lu navigari chi lu regno si Iroviria to-
talmenti disfacto et pervenutu ad extrema paupertati.
Como Vostra Maiesta ben sa in quisto Regno non chi e oro
ne argenlu et non chiudi intrando per li mercatanti furisteri lu
regno remani exausto di pecuuij perchi di necessitati et per debita
di li renditi di Vostra Majestati si hanno di cxtrahiri li donativi,
prelacìj di lì prelati sunno fora di lu regno, et ancora che siano
bandi non si extraya munita per essiri lu regno tutto circumdatu
di mari non si pò si dilìgenti guardia fari comò certu si fa non
si faozano multi fraudi chi tantu prelati quantu mercatanti et altri
persuni sempri non hagiano ad extrahiri la monita et levandosi
la causa et la aplitudini a li mercanti di praticari in lo regno si
leva lo introytu di la monita. non criya Vostra Majestati per essiri
statu hattutu tantu oro in la Sicla di missina per li procuraturi
di Vostra Majestati tali monita di oro sìa cursa ne dispisa per lu
regno ne lu regno indi hagia consequitatu comoditati alcuna.
Et comprindendo cum lu tempu quissa cosa tendiri a lu dis-
servici u di Vostra Majestati tantu per li tratti quantu per tucti
altri diricti et gabelli regali, chi in Io regno non chi essendo lu
comerciu constumalu ne dinari chi currano et la agenti trovandosi
povira si causiria tantu danno et raancamenlu a li dicti renditi
di Vostra Majestati chi sarria grandissima perdita ni ha per czo
parso porgiri ad Vostra Majestati quìstu expedienti ad quilla es-
sendo gratu ad Vostra Majestati si dignassi fari gracia et consen-
tirissi lu frumentu di quistu regnu potirisi extrahiri per tunisi et
per barbarla mcctendo supra omni salma di frumentu in utilitali
di Vostra Majestati una imposicioni et dirictu tali ehi la negocia-
cioni lu pocza comportari di maniera chi Vostra Majestati pocza
consequitari quillu più che si mectìra supra la tracia, et quilli
extrahiraunu li frumenti cognoscano potìri guadagnari alcuna cosa
et quisto piacendo ad Vostra Majesla trahira dui utilitatì la una
51
di lu frumcntu chi Vostra Majesta mandassi ad noniu so. laltra chi
di lo fromento supercha a Io regno haviria la raxuni di cura quilla
ìmposicioni più chi parissi ad Vostra Majestati. et cussi a lu regna
intrirannu dinari et omni unu si refarria. li massari avancirianno
et tucli altri arbitri] chi indi resulteria ad Vostra Majesta utili in
li dohani. traili, renditi, et gabelli soy. Ne resta pero comu Vo-
stra Majesta sa chi li frumenti di Sicilia non andassiro in barbarla
da altri parti ja chi sunno portati chi quando tucta la ulìlitati
sulamenli fussi di Vostra Majestati chi altri non chi polissiro man-
dari fru menti sarria un modo di parlari, ma quillu chi pò fari et
fannu re ferrando, venedani. genuysi et altri nacioni chi tenìno
licencia di hi san tu patri non pari incomoditati ad Vostra Maje-
stati andando lu frumcntu di quisto regno et pagandosi comu e
dicto uno moderatu dirittu a la curti di Vostra Majestati. tutto qui-
sto chi di supra si scrivi non lu reputi Vostra Majestati ad altra
chi ad czelu voluntati et alTeccioni tenimo ad vostru real servicio
ehi videndo lu grandi danno et interessi seporta quisto regno per
la partencza di li ludei. si di quistu altru non havissimo datu aviso
ad Vostra Majestati per remediari a li cosi ja dicti ni haviria parso
incurriri in erruri maxime vinendosi ad causari comu di supra par-
ticularimcnti e dicto tantu danno in li renditi tratti dohani et ga-
belli di Vostra real Majestati.
Vostra Majesta cum sua summa prudencia porrà disponiri et
ordinari comu ad quilla mcglu visto et placheuti sia. chi simo cer-
tissimi tucto quillo Vostra Majestati ordinira et comandira sarra
prudentissimamenti provisto et ordinatu. et non havendo da diri
più ni recomandamo in gracia et merci di Vostra Regali Majestati
huniilimenti haxando li saeri mani di quilla. Ex nobili civitate
Messane die xx"* mensis lunij x® Indictionis mcccclxxxxu".
Di Vostra Real Majestati
humili vassalli et servituri
lu conti di adorno Ioannes Aloysius de septimo
P. lulianu centelles Philippu perdicaru
Alferi di leofanti Ioanni di ansaluni
Pctro di bulogna Guido Grapona
Bernardino la crapona Simon Vivicito.
Gaspar ribesaltes
Antonius Sollima locumtenens prothonotarij.
R. Protoaotaro, Voi. 146. pag. W . — La Lumia, Storie Sicilia-
wc, Voi. Ili, pag. 537-541, sino al luogo indicato più sopra a pag. 48.
52
DCCCXCV.
MeMina, 23 Giugno 1892, Ind. K.
Il viceré Ferrando de Acugna dà licenza ai giudei di Sicilia di
prendere in cambio a Roma centocinquanta ducati di oro per
mandare ambasciatori a Sua Maestà il Re.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Notario Ioanni Virdura civi nobilis civitatia mes-
sane etc. perochi li ludechi di quistu 'Regnu volendo tramectiri
curreri in curii di la M.^^ del re nostro signuri per certi fachendi
et causi alloro occurrenti hanno bisogno di chentu chinquanta du-
cati di oro di cammara in la cita di roma, et volendo ìpsi ludcchi
convenirisi cum vui notar Ioanni per lu cambio di li dicti gl du-
cati in la dieta cita di roma vui ad uberiori vostra cautela vur-
rissivu da nui licencia di potiri fari lu diclu cambio per li dicti
dinari, pertantu ad supplicacioni di li dicti ludechi annui facta.
considerata la necessita hanno di tramectiri dictu curreri havimo
provìslo et cussi per tenuri di la presenti ad uberiori vostra si-
curita et [cautela vi conchidimo licencia di fari et dar! lu dictu
cambio di li dicti chentu chinquanta ducati ad Roma ad quillu
modu et precio sarriti di accordio impune et sine alicuius pene
incursu. propterea comandarne a tucti et singuli officiali di lu Re-
gnu mniuri et minuri presenti et futuri chi la presenti nostra li-
cencia la quali vi fachimo dispensando a qualsivogla prohibicioni
ordinacioni et banni in contrariu forte disponenti vi digiauo esc-
quiri et observari et (sic) di facendo lo contrario sub pena uncia-
rum centum Regio fisco applicanda. Dat. messane die xx!!!"* lu-
nij fticcccLxxxxii" Fernando dacuna. post datam et signatam. volimo
la presenti provisioni et licencia si intenda ancora in persona di
lu nobili petru merulla banqueri in solidum cum dicto notaro
Ioanni. Dat. ut supra. Fernando dacuna.
Vidit thesaurarius.
Dominus vicerex mandavi! mihi
luce pullastra. visa per thesau-
ra riunì.
R. Conservatorìa di Registro, Voi. 74, pag. 65.
53
DCCCXCVI.
Messina, 23 Giugao 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna^ ad istanza di Busac lubali sindaco
della giìAdaica di CaltaHllotta, che espone come il conte e gli
ufficiali della detta terra dopo aver fatto V inventario dei beni
dei giudei ritengono presso di loro i delti beni , ordina che
sieno ricofisegnati detti beni ai loro proprietari^ ai quali dà
licenza di venderli per pagare i loro creditori.
Il viceré dà le stesse disposizioni a favore dei giudei di Sciacca.
ad istanza del sindaco di quella giudaica Michele de Tavor-
mina, e dei giudei di Giuliana.
lì. Protonotaro, Voi. 146, pagg. 64, 65.
DCCCXCVII.
Messina, 23 Giugno 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna permette che i giudei dhrante i tre
mesi loro concessi per la loro partenza dalla Sicilia possano
riavere i loro beni già inventariati, dando idonea mallevaria
di cristiani; entrino nelle moschiteper recitare V ufficio, senza
ricevere in consegnagli oggetti delle moschite stesse. Se poi non
sono in grado di dare sufficiente mallevaria di cristiani possano
vendere i loro beni depositandone il prezzo in un pubblico banco,
coir intervento degli ufficiali regii, i quali debbono rimettere al
tesoriere del regno il notamento delle mallevarie e dei danari
depositati.
Ferdinandus etc.
Yicerex etc. Nobilibus capilaneo prefecto iudiclbus iuratis se-
creto et alijs oQicialibus invictisslme civitatis drepani ad quos seu
quem spectct et presentes fuerint presentale lìdelibns regijs dilpclis
salatem. Gomu sapiti per provisloni et ordiuacioni di la Sagra re-
54
già Majosta e slatti provislu tucti ludei divirisi parliri et andari
ad habitari fora di quistu regnu et ad quilli e statuto termino di
misi tri et per indempnitati di li ereditari di dicti ludei e stata
provjsu tue ti loro beni di virisi inventaria ri. secundo in li provisioni
di czo facti difTusius si conteni. et per ehi ex parte ludayce et lu-
deorum ipsius invictissimo eivitatis si allega essiri pronti voliri
pagari ad tucti loro credituri ni flcbiro supplicari volissimo opor-
tune providiri chi poczano tiaviri loru beni et per potiri quilli
vindiri et pagari ad cui divino dari. nui vero admissa eadem sup-
plicacioue habita super bis matura deliberacione havimo provisto
et per la presenti vi dicimo et comandamo chi tucti quilli ludei
di quissa cita vorranno in tucto oy in parti li beni loru per vai
inventariati prestando ipsi ludei et omni unu di loru ydonea et
sufOcienli plegiria et li plegij siano Christian! facultusi di pagari
la valuta di quilla roba chi volino li sia disequestrata Tacendo ta-
men tali beni prius extimarl utiquam li digiati fari dari et con-
signari li beni loru in tucto oy in parti secundo eligiranno et vor-
ranno, et tali beni chi vui li consigniriti sub dieta fidi ut saprà
tanta mobili quanto stabili et se moventi ipsi ludei li poczano vin-
diri dando licencia et facultati ad qualsìvogla pcrsuni di potiri libere
accaptari li beni predicti secundo si porranno fra loru meglu ac-
cordari. et simililer li dicli ludei duranti lu dicto termino di misi
tri pozano accaptari qua'sivogla beni et mcrcancij et si fussiro
alcuni ludei et miseri poviri chi non potissiro dari la dieta plegiria
li donirili modu chi supra li beni loru per vui inventariali si poczano
substentari di loru vita duranti lu dicto termino di misi tri in li
quali hanno di nexiri de lu dicto regno. Et nihilominus digiati
permectiri ipsi ludei poxanu intrari in loru meschiti per diri loru
officìu non tamen li dando li beni et ioy di li dicti mischiti oy
quilli stayano inventariati secundo la forma di nostri provisioni,
et si alcuni credituri christiani di li dicti ludei si contentassiro in
loru satisfacioni piglari nomi di dehituri di li dicti ludei chi di-
vino recipere da christiani utiquam lu pozano libere fari nullo ta-
men preiudicio generato a li credituri anteriuri di li dicti ludei oy
plui plivilegiati assignacioni chi forte facissiro li dicti ludei di li
nomi di li dicti loru dehituri che tramettiriti a lo magnifico regio
thesoreri la copia di li dicti plegirij et inventarìj. volimo tamen et
declaramo chi per la presenti nostra provisioni et pligiria in quilla
declarata non sia ne si intenda essiri generato prejudicio alcuno
ne innovatu a lu edicto facto per la dieta Sacra regia Majestati
supra la espulsioni di ludei di quistu regnu et in lo modu di la
55
procediri ymmo volirao lo dicto regio comandamento cum tucti
clausuli in quilio declarati et appositi stet et remaneat in suo rob-
bore et (irmitate maxime circa lu compariri infra li quindichi jornì
et infra iinu misi spacharili iuxta formam dicti regij mandati, et
si forti li dicti ludei non trovassiro la dieta plegirìa ut supra et
Yolissiro vindiri loru beni per satisfari loru ereditari permictiriti
chi ipsi ludei cum intervcntu vestru et di alcuna persuna ydonea
per vui eligenda per lu interesse di li credituri pozano vindiri dicti
lora beni in tucto oy in parti secundo vorranno et lu prccio di
quiiii digiati depositari in banco tuto ad eiTcctu di pagarisi li cre-
dituri. et preraissa exequiti cum effectu sub pena florenorum mille
regio fisco applicandorum. Dat. messane xxiii** lunij x^lndiclionis
MGGGCLxxxxii''. Fernando dacugna.
bene slat
Ioannes Aloysius
Vidit thesaurarius.
Dominus vicerex mandavil mihi
Antonio Sollima locumtenenti
et magistro notario in officio pro-
thonotacij. et viderunt eam Io-
annes Aloysius et thesaurarius.
Similis provisio dircela universis et singulis oflicialibus terre
sancte lucie prout illa que directa fuit prò ludayca civitatis Dre-
pani sub eisdem signo data et mandato.
Similis provisio facta fuit directa oflicialibus terre castri leonis
prò ludayca ipsius prout illa que directa fuit prò ludayca civitatis
drepani sub eisdem signo et mandato.
Similis provisio prò ludayca terre castri Regalis directa ofli-
cialibus ipsius castri prout illa que directa fuit oflicialibus civitatis
drepani sub eisdem signo data et mandato.
Similis provisio facta fuit prò ludayca comitatus sancii marci
prout illa que dircela fuit officialibus prò luììayca civitatis drepani
sub eisdem signo data et mandato.
Similis provisio facta fuit prò ludayca clarissimc civitatis ca-
thanie proni illa que dirigilur officialibus civilalis drepani videli-
L
56
cet dieta provisio civitatis catbanie dirigitiir magniflcis capitaneo
patricio ludicibus iuratis secreto et alijs officialibus clarissime civi-
tatis cathanie et ut Illa est similis que dirigi tur capitaneo prefecto
iudicibus iuratis secreto et alijs officialibus civitatis drepani sub
eisdem signo data et mandato.
Similis provisio facta fuit directa spectabili viro D. Toan Tho-
masjo de raontecalheno corniti adernionis auguste calatanixecte do-
mino terre paternionis prò ludaycis ipsarum terrarum prout illa
que dircela fuit capitaneo prefecto iudicibus iuratis secreto et alijs
officialibus civitatis drepani sub eisdem signo data et mandato.
Similis provisio facta fuit prò judayca terre Randacij directa
capitaneo iudicibus iuratis et secreto et alijs officialibus ipsius terre
randacij prout illa que directa fuit capitaneo prefecto iudicibus iu-
ratis secreto et alijs officialibus civitatis drepani sub eisdem signo
dato et mandato.
Similis provisio facta fuit prò ludayca terre termarum directa
officialibus eiusdem prout illa que dircela fuit capitaneo prefecto
et alijs officialibus civitatis drepani sub eisdem signo data et mandato.
Similis provisio facta fuit prò ludayca terre ragusie prout illa
que dirigitur officialibus civitatis drepani sub eisdem signo data et
mandato.
Similis provisio facta fuit prò ludayca terre calatagironi prout
illa que dirigitur officialibus civitatis drepani sub eisdem signo data
et mandato.
Similis provisio facta fuit prò ludayca civitatis agrigenti prout
illa quo directa fuit officialibus civitatis drepani sub eisdem signo
data et mandato.
/{. Conservatoria di Registro, Voi. 74, pag. 41—/?. Patrimonio ^
Voi. 177, pag, 210*'.
57
DCCCXGVIII.
Palermo, 25 Giugno 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Aeugna dispone che i pubblici ufficiali per-
cepiscano soltanto la terza parte dei diritti loro spettanti per
causa di esecuzione dei giudei contro i cristiani o dei cristiani
contro i giudei della città di Palermo.
Ferdinand US etc.
Vicerex etc. Magniflcis pretori ludicibus et ceteris alijs offi-
cialibus nobilibus feiicis urbis panormi et alijs omnibus quìbuscum-
qae et quarumcumque civitatum terrarum et locorum eiusdem
Regni cui vel quibus spectabit et presentes fuerint presentate con-
siliarijs et fìdelibus Regijs dilectis salutem. perochi di ordinacioni
et comandamcntu di la sacra Regia Maiestati li ludej di quistu Regnu
si hanno da partiri infra termino di misi tri et havendu ipsi di
pagari loro credituri et ancora exigiri da li chrìstiani quillo debi-
tamente divino recipiri potiria contingi ri fra luna parti et laltra
farisi exequcioni. quo casu havendosi da pagari tutti li debiti raxuni
di li dicti execucioni sarria una excessiva spisa tanto a li ludey
corno a li chrìstiani. Eapropter habita super hijs matura delibera-
cione per beneficio di luna parti et laltra havimo provisto et cussi
tenore presencium vi dicimo et comandamo expresse chi dicti raxuni
di execucioni li quali si fachissiro per li cristiani contro li ludey
et per li ludey contro li dicti chrìstiani digiatì sulamenti prindiri
et farìvi da loro pagari la tercza parti di la dieta debita raxuni
di execucioni a vui officiali spectanti et pertinenti. Et premissa
exequiti cum effectu per chi cussi prochedi di nostra voluntati
guardandovi modo aliquo farindi lo contrario per quanto la gra-
da di la dieta sacra Maiestati haviti cara et in casu contravencionis
a la pena di triunfi di oro milli prò quolibet conlrafaciente Regio
fisco applicanda desiderati non incurriri. et volimo chi la copia di
la presenti cum extracta hagia valuri et sia obeduta et exequta
L
58
corno ipsa originali prima. Dat. in nobili civitate messane die xxv
mensis lunij x« Indicionis mgcgglxxxxii''. Fernando dacufia.
Benestat Io. Aloysius.
vidit thesaurarius.
Dominus vicerex manda vit mihi
antonio soUima locumtenenti et
magistro notario in officio prò-
thonotarij et videruut e^im Io.
Aloysius et thesaurarius.
R. Conservatoria di Registro, Voi. 74, pag. 49 — R. Patrimo-
nio, Voi. 177, pag. 212' .
DCCCXCIX.
Messina, 25 Giagno 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna scrive agli ufficiali della città di Pa-
lermo di consegnare a Battista de Lombardo i beni della mi-
schita e dei giudei di Palermo dei quali già hanno fatto /' in-
ventario, avvertendo che nel frattempo i giudei possono ven-
dere i detti beni coir intervento di Frederico di Diana e Oi-
liberto de Bùlogna. Ordina in fine che il detto inventario si
trasmetta al tesoriere Alferi de Leofanti.
R. Protonotaro^ Voi. 146, pag. 6S — R. Conservatoria di Ré-
gistro, Voi. 74, pag. 50 — Archivio Comunale di Palermo, Voi. di
Bandi Atti e Proviste, Anno 1491-92, pag. 220.
DCCCC
Messina, 25 Giagno 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna approva un capitolo presentatogli a
nome delle giudaiche di Girgenti e di Licata inteso a far pa-
gare gli effettivi debitori.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Nobilibus capitaneo ludicibus luratis et ceteris
officialibus magnifice civitatis agrigenti cui vel quibus presentes
69
fuerint presentate fidelìbus. nuper ex parte ludeorum et ludayce
ipsias civitatis fait presentatum (capitulum) infrascripti tenoris.
Item per chi alcuni persuni potenti et in facultatibus habundanti
li tempi passati hanno voluto fari alcuni partiti cum alcuni altri
persuni et per esseri dicti persuni potenti quilli cum loro voliano
contractari li mandavano securitati et obligacioni di nomo proprio
et fideiussorio di altri persuni plui baxi et chi li potissiro plui
facilimenti maniari et reportari loro satisfacioni. alcuni ludey di la
prefata citati in lu modu et forma predicti per alcuni persuni ba-
stanti si hanno obligato ad certi debiti et nomine proprio et fide-
iussorio nomine et habenchi li principali debituri li hagiano per
altri caucioni et securitati cavatu et livatu di danno si supplica
vostra Illustri Signuria si digni comandari chi essendo li princi-
pali et veri debituri per cui li dicti debiti in ventate rey si cau-
sassiro bastanti et sufficienti non sian ipsi ludey molestati per li
obligacioni facti nomine proprio et fideiussorio. Quo capitulo viso
cum deliberacione sacri Regij consilij decretavimus ut infra. Illu-
stris dominus prorex cum deliberacione sacri Regij consilij providi
et comanda chi si ita e^t chi li persuni per cui li dicti ludey si
trovano obligati nomine proprio sive fideiussorio nomine sunnu
persuni bastanti ad pagari et satisfari tali debiti et ipsi ludey di
tali debiti non hagiano ad consequitari utilitatì alcuna utique per
la ordinacioni facta di divirsi partiri di quisto Regno non siano
ipsi ludey per tali debiti in persuna ne in beni molestati, anto-
nius soUima locumtenens prothonotafij. et proinde supplicato no-
bis volissimo et dignassimo providiri quod dieta nostra decretacio
suum haberet sortire efTectum. presencium tenore vi dichimo et
comandamo digiati circa li debiti predicti exequiri et fari secundo
la continencia et tenuti di la supradicta nostra decrelacioni. Ita
quod si persone prò quibus ludey intercesserunt fideìussores vel
se obligaverunt nomine proprio sint facultose et habiles ad solven-
dum et satisfaciendum debita predicta de quibus ipsi ludey nnl-
lam fuerunt consequti utilitatem utique prò causa dictorum debi-
torum non digiati ne di persona nec in bonis li ludey predicti
molestari ne permictiri siano molestati in lu recessu hanno de fari
ab isto Regno, cauti a contrario sub pena unciarum centum Re-
gio fisco applicanda. Dai in ci vitate nobili messane die xxv^ men-
sia lanij x^ Indictionis mcccclxxxxii. Fernando dacufia.
60
Et similis facta fuit prò judaica terre leccate. Dat. messane xxyui
iunij.
benestat Io. aloysius.
yidit thesaurarius.
Dominus vicerex mandavìt mihi
antonio soHima locumtenenti et
magistro notarlo in officio pro-
thonotarij et viderant eam Io.
Aloysius et thesaurarius.
R. Protonotaro^ Voi. 146, pag. 66 — R. Conservatorìa di Re-
gistro, Voi. 74, pag. 52.
DCCCCI.
Meesina, 26 Giugno 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna ordina agli ufficiali della università
di Palermo di provvedere che tutti i debiti contratti dalla giu-
daica siano pagati sui beni della comunità e sui beni dei parti-
colarì secondo la tassa che sarà loro imposta; i singoli giudei
dovranno poi soddisfare i loro debiti speciali.
Ferdinandus etc.
Yicerex etc. Spectabilibus et magnificis pretori et iudicibus seu
quibusvis alijs ofiicialibus presentibus et futuris felicis urbis pa-
nbormi cui vel quibus presentes fuerint presentate consiiiarijs et
fidelibas regijs diiectis salutem. perchi comu sapiti per ordiaacioni
edicto et comandamenlu di la invictissima Maiesta del re nostro
signori tueti li ludei di quisto regno et per consequens di la felici
cita di Palermo si hanno ad partiri. et Innanti loro partenza su-
pra loro beni si divino satisfari loro credituri. et corno e notorio
li ludei di quissa ludeca su debituri in genere scilicet totum col-
legium in gran summa di dinari et etiam in particulari. et insta
cosa e chi li generali li quali foro facti per causi privilegiati et
maxime per composicioni di loro persuni et per donativi facti a la
regia curii cciam perchi su nominati in contracti quilli chi non
su nominati. Pertanto volendo nui debitamente providiri ala in-
61
dempaitati di li dicti ereditari per evilari dispisi cum dejìberacioni
di la regia gran curii havimo previsto et per la preseati vi dicìmo
et comandamo chi impriinis et ante omnia supra li beni di li lu-
dei predicR li quali possedino in comuni sive in vini patrimoni]
ludayce et supra li altri beni di loro particulari prò rata secundo
sarranno taxati per lu ordini datu per nni in li capitoli di la dieta
ludeca digiati fari pagari et satisfari tucti li dicti debiti a li quali
ipsa ludeca in genere e tenuta tanto di la sorti principali quanto
di li incensi di li anni preteriti et presenti et tucti spisi facti et
da fari et deinde farriti satisfari ali medesimi particulari secundo
la forma di loro obligacioni. et premissa exequamini cum efTectu
prò quanto gracia regia vobis cara est. Dat. messane xxvi° lunij
x^ Indictionis 1492. exequamini premissa auditis alijs creditoribus
quorum interest servata forma regie provisionis et capitulorum
predictoruro noviter diete ludayce coneessorum per nos. Dat. ut
' supra. Fernando dacufia.
Dominus vicerex manda vit mihi
Antonio SoUima locumtenenti
et magistro notarlo in officio pro-
thonotarij et viderunt eam Man-
frìdus. Simon. Ioannes et the-
sa u rari US.
R. Protonotaro, Voi. 146, pag, 102' .
DCCCCII.
Messina, 26 Giugno 1492, Ind. X.
// viceré Ferrando de Acugna provvede a nuovi capitoli presen-
tatigli dalla giudaica di Palermo.
Ferdinand US etc.
Vicerex magnificis capitaneo pretori ludicibus luratis Secreto
et alijs officialibus felicis urbis panormì presentibus et futuris ad
quem seu quos spectabit et presentes presentate fuerint consiliarijs
et fldelibus regijs dilectis salutem. ex parte Judayce eiusdem fe-
licis urbis panormi fuerunt nobis presentata infrascripta capitula
que fuerunt per nos decretata, qaprum capitulorum et decretacio*
num tenor est ut sequitur.
i
6»
Gum 11 altri capiluli exhibiti a lo Illustri et potenti signuri
viceré di lu regnu di Sicilia per la iudeca di la felici cita di Pa-
lermo ad effecto chi sua Illustri signuria hagia ad providiri supra
li capituli infrascripti cotou roeglu ad sua Illustri Signuria sarra
vistu.
Item percbi ia su multi et multi anni et de presenti multi ludey
di la dieta Iudeca comu soli succediri hanno avuto et alcuni hanno
ceduto li beni et alcuni su morti et alcuni absentati in modo chi
loro credituri secundo dichino non hanno supra chi si pozano pa-
gar!, et novissime per causa di la espulsioni di ipsi ludey di lu
regno li dicti credituri seu li magnifici officiali di la felichi Gita
predicta pretendino chi tali debiti divuti per li dicti ludey morti
fuyuti et arrupti per li dicti particulari debiti potirisi satisfari
supra li beni di la iudeca in genere seu patrimonii di quella oy
dì altri iudey non obligati a li dicti debiti placza ad Vostra Illu-
stri Signoria et sia sua merci providiri chi tali peticioni iniustis-
simi contra lo patrimoniu di la dieta Iudeca ne di li beni di li
ludey non expresse obligati non siano ad misi — Placet.
Item in la dieta felici Gitati su alcuni perenni chi graciose et
alio titulo hanno certi gabelli supra li raxuni chi pagano li ludey
tanto di carni corno di altri cosi et maxime gisij. et bora tentano
chi innanti chi si partano li iudey vulirisi satisfari di lo equevalenti
et prezu di H dicti loru renditi supra lo patrimoniu et beni par-
ticulari di li dicti Iudey la qualcosa non e iusta. per tanto supplica
sua Illustri Signoria sia sua merci providiri per tali causa non
siano molestati — Visti per sua Illustri Signoria li scripturi di li
parti si providera oportune.
Item perchi li iudey di la dieta felici Gitati trovano ad vindiri
la robba loro tanto mobili comò stabili alcuni cum parti di dinari
cuntanti et alcuni ad tempu et li ufficiali di la dieta citati impe-
discine tali vendicioni supplicano vostra Illustri Signoria li conceya
licencia potiri vindiri tucti loru beni comu meglu si porranno
conveniri cum li accaptaturi et quilla parti chi haviranno di dinari
contanti si digiano depositari in banco ad opu di li credituri et
quelli chi si vindirannu ad tempu poczano li dicti Iudey consti-
tuiri procuraturi li quali adveniente tempore si poczano exigiri —
plachi a lo illustri Signuri viceré chi pagati li credituri a li quali
su obligati poczano li iudey lu resto di loro beni vindiri comu vor-
ranno.
Item perchi li officiali di la felici cita ad instancia di li iudey
di quilla recusano constringiri de persona loru debituri cristiani
X
6S
maxime qaelli chi su obligati in contcactu de persona allegando che
per causa chi li dicti ladey si hanno ad partiri di lo regno et non
ponno esseri detenuti carcerati chi pari passo et eodem iure non
A divino constrìngiri de persona li dicti cristiani ad loro instancia.
placza ad Vostra Illustri Signoria chi li dicti loru debituri cristiani
siano constricti de persona inxta formam di loro obligacioni ut
altissimus etc. — plachi a Io diclo illustri Signuri Viceré chi li de-
bitori di li iudey siano constricti cohercionibus realibus et perso-
nalibus secundo su obligati per li contratti.
Propterea ad perhumili supplicacioni di la dieta ludeca et
ladey havimo provisto et per la presenti vi dicimo et comandamo
digìati li preinserti capituli secundo lo tenuri di li dicti nostri
decretacioni facti in li dicti capituli et chasquidunu di quìlli ad
anguem exequiri et inviolabiliter observari. cauti a contrario prò
quanto gracia regia vobis cara est et penam florenorum mille regio
fisco applìcandorum cupitis evitare. Dat. in civitate nobili messane
die XXVI Junij x® Indicionis 1492. fernando dacuna.
Dominus Vicerex mondavit mihi
Antonio Sollima locumtenenti
et magistro notario in officio pro>
thonotarij et viderunt eam loan-
nesaloysius et thesaurarius.
B. ProtonotarOy Voi 146, pag, 67 — R. Conservatoria di Re-
lUtro, Voi 74, pag. 55.
DCCCCIII.
Messina, 36 e 28 Giugno 1493, Ind. X.
Il vicerà Ferrando de Aeugna impone agli uffidali di Girgenti di
Sciocca e di Caltagirone di scarcerare i proti e i maggiorenti
di quelle gitÀdaiche e di restituire loro i danari e gli oggetti
indebitamenti tolti.
Ferdinand US etc.
Vicerex etc. Nobili Capitan eo magnifice Civita tis agrigenti fi-
deli etc. N&viter ni e stato reverenter expostu da parti di la lu-
64
deca di quissa citati chi lo vostro substituto lurati ludichi et
orato di quissa chitati in lo inventariari di li beni di la mushita
et ludey di la dieta ludeca hanno usato multi disordini contra la
forma di li Regi] provisioni, et maxime si hanno priso li lampi di
vitru et ova di struczo de la dieta mushita et qailli si partirò fra
loro, et quod est peius lu mastro notaru di vostra cnrti si fa pa-
gari mentri vaca in la con fedoni di li inventari] ad tari quactro
lo iorno et li altri ofSciali si pretendino pagari ad raxuni di fio-
rino uno singolo die prò quolibet. et eciam li haviti facto pagari
circa florini septi per fari pingiri lì aquili cum li armi regali sub
pretextu non bastare quilli foro per nui tramisi, et ancora li li-
vastivo circa tari xti haviano colto per li poviri et chusiro la mu-
shita et carcerastivo li prothi et maiorenti de chi restamo cum
summcc admiracioni. actento chi tucti cosi di li ludey si fanno
per comandamento di la sacra Regia Maestà et per consequens non
divino pagare ipsi ludey raxuni alcuna, propterea ad supplicacioni
annui di zo facta havimo provisto et per la presenti vi dicimo et
comandamo digiati visis presentibus fari restituyri a la dieta lu-
deca li lampi et ova prìsi di la dieta mushita et fari aperiri la
mushita predicta per potiri diri lu ofQcio et restituyrili lì taxij colti
per li poveri et eciam lì faczati tornari tanti dinari chi lo dicto
mastro nothario et altri offlciali si havìssiro facto pagari per la
confeccioni di li inventarij oy per iornati. et chi per tali inventari]
non si digiano pagari cosa alcuna, et eciam li faczati tornari tucti
dinari li ficiro pagari per fari dipingiri li aquili et armi chi man-
caro, et si li dicti prothi et maiorenti su stati carcerati indebita-
menti li faczati excarcerari et tucti causi chivili di ipsi ludey chi
hanno fra loro oy cum cristiani tam active quam passive li digiati
disempachari secundum deum et insticìam summarie simpliciter et
de plano fra lu termino di misi uno secundo la forma di li Regi]
provisìoni. Et premissa exequaminì cum effectu sub pena mille
florenorum Regio fisco applicandorum. Dat. in civitate nobili mes-
sane die XXVI mensis lunij x Indictionis mccgclxxxxu. Post datam.
in la disampachari di li dicti eausi chivili vi faczati pagari la terza
parti di li raxuni consueti et non altru. Dat. ut supra. premissa
exequaminì actento magia chi quo per li altri nostri provisioni vi
comandano hi fina ad altra nostra previsioni non vi pagassino sala-
rio nullu. quantu vero a li armi guardativi di vi fari pagari si non
i
65
quilli chi chi su bisogno per aiancamento di quelli nui mandamo
in qaissa citati. Dat. nt supra. Fernando dacuna.
beneatat
Ioannes Aloysiuf
Yidit tbesaurarius.
Dominus vicerex mandavit mihi
antonio soliima iocumtenentì et
magistro notario in officio prò-
thonotarij et vidit eam Io. Àloy-
sius et tbesaurarius.
Et simiiis facta fuit directa officialibus terre Sacce. dat. mes-
sane xxYiii lunij X Ind, curo data in pede dicente. quo vero a
li armi non li paghiriti si non quillo si spisi raxunivuliraenti.
Dat. ut supra.
Item prò ludayca Galatagironi.
R. Conservatoria di Registro ^ Voi. 74, pag. 51. — fl. Patri-
monio, Voi. 177, pag. 215' .
DCCCCIV.
Messina, 27 e 38 Giugno 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna ad istanza dei giudei di Agosta ,
Calaseibetta, CaltaMUotta, Caltagirone, Cammarata, Castrogio-
vanni, Castronovo, Castroreale, Ceraci, Giuliana^ Lentini, Li-
cata, Naro, Nicosia, Piazza e Sciacca, ordina agli ufficiali di
quelle terre di riconsegnare loro, per venderli , i beni mobili
ed immobili, tonto privati quanto della mischita; purché diano
idonea mallevaria di cristiani facoltosi.
R. Protonotaro, Voi. 146, 81' . — R. Conservatoria di Rostro,
Voi, 74, pagg. 67, 59-68, 77-78. — R. Patrimonio, Voi. 177, pag.
821'.
L
06
DCCCCV.
Messina, 19 Giugno 1492, Ind. X.
71 viceré Ferrando de Acugna ordina ai capiPini di Pakrtno e
Trapani di provvedere alla guardia dei giudei^ onde non siano
danneggiati nei beni o nelle persone.
MagniGce vir GoDsilìarie regie dilecte. perchì polirla forte
contingiri per li ordinacioni et comandamenti universali facti cen-
tra li ludey di quisto regno alcuni persuni ausu temerario presu-
missiro dampnificari persuni et beni di Judey di quista felici ci-
tati, la quali cosa sarria preter mentem et mandata di la Sacra
Regia Majestati. havìmo propterea provisto et cussi tenore presen-
cium vi dicimo et comandamo expresse chi cum tucta vigilancia
sollicitudini et cura digiati actendiri a li dicti ludey ne loro beni
inferirisì molestia alcuna facendoli ben guardari tanto di jorno co-
mu di noeti, la quali guardia lassamo incarrico vostro per forma
chi non di hagia di risultari danno ne inconvenienti alcuno, adver-
tendo ancora non permectiri dicti ludey esseri in aliquo indebite
molestati ne vexati. Et premissa exequìti cum effecto non di fa-
cendo modo aliquo lo contrario per quanto la gracìa di la dieta
Sacra Regia Majestati haviti cara et in casu contravencionis quod
non credimus ultra sua iiylignacioni et ira ad altri peni ad no-
stru arbitrio reservati desiderati non incurriri. Dat. messane xxviiii
lunij X Ind. 1492. Fernando decuna.
Dirigitur magnifico capitaneo felicis urbis panhormi.
A. SoUima locumtenens prothonotarij.
Et similis facta fuit prò ludayca et ludeys civitatis drepani
domino capitaneo et cunctis officialibus diete civitatis.
R. Patrimonio, Voi. 177, pag. 196.
67
DCCCCVI.
Messina, 39 Giugno 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando di Aeugna, commette a Francesco Novaglo di
esiggere certe tasse imposte sopra ogni famiglia giudaica da-
gli ambasciatori delle giudaiche siciliane riuniti a Messina.
Ferdinandus etc.
Vicerex eie. Dilecto et fideli regio francisco novaglo consiliario
nostre regie curie salutem. perchì trovandusi in questa nobili cita
la maiuri parti di li arabaxiaturl di li ludechi di quisto regno
hayendosi congregata ad nostra licencia fra loro conclusi ro chi per
beneficia universali di li ludechi predìcti si di vissi exigiri tari uno
prò rata di chasquiduna ladeca et tali denari rescossi divirisi de*
positari in potiri di li servi di la regia camera muxi et aron com-
pagna patri et figli ludei di quissa prefata cita per manu di li
quali si hanno di spendiri et distribuiri dicti dinari, et perchi ap-
presso per altri cosi occurrenti a li dicti ludechi tenendosi fra loru
consiglu de novo conclusiro et accordaru ultra lu dicto tari uno
divirisi etiam pagari et exigiri altro tari uno et grana x per casa,
per rescotirisi tali danari ad loro supplicacioni havimo provisto et
cussi tenore presencium vi dicimo commectimo et comandamo chi
conferendovi per li cita terri et lochi contenti a lu vostru meme-
rìaii la quali vi e stato consignato per li dicti ludei digiati cum
tucta diligencia et soUicitudini rescotiri li dinari predicti et quilli
per vui rescossi digiati in vestri redditu consignari a li dicti muxa
et aron compagna la quali summa a lu dicto vostro memoriali
contenta e ut infra videlicet:
Imprim
Item d
Item d
Item d
Item d
Item d
Item d
Item d
Item d
s di la ludeca di Gathanìa unzi tri et tari xv.
la dieta ludeca di Gathania per lo primo tari tari x.
la ludeca di paterno unci dui.
la ludeca dagusta tari xxi.
la ludeca di ragusa unci tri.
la ludeca di modica uncia una tari xvi grana x.
la ludeca di xicli uncia una tari yii et grana x.
la ludeca di girachi unci dui tari xxi.
la ludeca di sammarco unci tri tari vnii.
■
68
Item di la dieta Tudeca di sammarco per lo primo canto ta-
ri XXVII.
Item di la ludeca di plaza urici quattro et tari xv.
Item di la ludeca di nicoxia unci quattro tari xxv et grana x.
Item di la dieta ludeca di nicoxia per lo primo tari uncia una
et tari vii.
et dum in premissis legitime vacaveritis vi farriti pagari di
li vostri iornati supra li beni di li renitenti persuni. ca nui per
la presenti in hijs omnibus exequendis vindi concedimo et damo
ampia et sufBcientissima potestati cum dependentibus emergentibus
et connexis ac vices et voces nostras. per la quali comandamo a
tucti et singoli of&ciali et personis quibus spectabit et presentem
presentabunt (He) quatenus in execucione premissorum vi digiano
assistiri etobediri ac prestarivi loro brachio ayuto et favuri quociens
per vos fuerint requisite, perchi ad supplicacìoni di li dicti ludei
cussi procedi di nostra voluntati divirisi per vui onmino exequiri
et observari. et caveant e contrario prò quanto gracia regia eis cara
est et penam florenorum mille prò quolibet contrafaciente regio
fisco applicandorum cupiunt evitare. Dat. in nobili civitate messane
die xxvnii mensis iunij x^ Indictìonis mcccclxxxxii. premissa exe-
quamini dum tameii chi li dicli ludei depositarij ut supra digiano
da continenti rendiri legali cunto a li magnifici nostri racìonali
haviri convertuto li supradicti deaari a la utilitati universali di
li dicli ludeehi et prout a principio per dictos ebreos fuit com-
muniter accordatum. et nihilomiuus si alcuna ludeca pretendessi
esseri stata taxata più di quello li competixi habito respectu a li
casi pagandovi di quillo chi legitimamenti divino habita conside-
racione a li casi di lu suprachui non li molestiriti. Dat. ut su-
pra. Fernando dacuna.
Dominus vicerex mandavit mihi
Antonio Sollima locumtenenti
et magistro notarlo in officio prò-
thonotarij et viderunt eamioan-
nes Aloysius et thesaurarius.
R. Protonotaro, Voi. 146, pag. 107^ .
69
DCCCCVII.
M49aÌQa, 30 Giugno 1492, Ind. X,
il viceré Ferrando de Àcugna a richiesta dei giudei della camera
reginak dispone che essi possano costringere i loro debitori
a consegnare quanto lor debbono^ purché diano sufficiente mal-
Uvarìa di cristiani^ e che il denaro che percepiranno sia depo-
sitato in un banco di Siracusa, ^
R. Patrimonio, Voi. 177, pag. 228' .
DCCCCVIIL
Messina, 30 Giugno 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando di Acugna, ad istanza di Aron Sacerdotu e
Zaccaria Czaccjr ambasciatori della giudaica di Caltagirone^
scrive agli ufficiali di quella terra di non richiedere compenso
alcuno da quei giudei per la compilazione dell'inventario dei
loro beni, e di restituire loro le lampade e le uova di struzzo
della mischila se già le avessero preso.
R. Conservatoria di Registro, Voi. 74, pag. 64' .
DCCCGIX.
Messina, 30 Giugno 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna ordina che sia venduta una schiava
di ricente battezzata e ne sia dato il prezzo al suo padrone
maestro Prospero Muczimecu giudeo fisico di Licata.
Ferdinandus etc.
Yicerex etc. Universis et singulis ofiicialibus terre lìcate cui vel
quibus presentes fuerint presentate fidelibusetc. per parti di ma*
stru prospero inuczimeco ludeo medica eiusdem terre ni e stato
exposto chi una sua scava havendosi baptizato ni fichi supplicari
L
70
volimo providiri chi tali scava si hagia ad vìndiri a cristiano et
lo precio dato ad ipso exponenti. Nui vero admissa eadem supplì-
cacione havimo provisto et per la presenti vi dicimo et coman-
damo digiati la scava predicta mectiri in potiri di uno cristiano
virtuoso et da beni lo quali digia la dieta scava vindiri a cristiano
virtuoso et da beni tanto di quissa terra come di fora per quilio
meglo precio pocza trovar!, lo quali precio farritl depositari in ban-
co tuto et exequìri secundo la forma di lo Regio comandamento
circa lo inventario di li beni di lì ludey et expulsioni di quelli.
cauti a contrarlo sub pena unciarum centum Regio fisco applicanda-
rum. Dat. in civitate nobili messane die ultimo lunij x® indictionis
MCCGCLxxxxii. prcmissa exequamini dummodo sit noviter i)actizata
et dum erat in posse ipsius magistri prosperi et nisi imputetur
aliquis dolus vel fraus dicti magistri prosperi, super quo bene
advertere debetis. Dat. ut supra. Fernando dacuiia.
benestat
Io. Aloysius
vidit thesaurarius
philippus de perdicario
Regij fisci patronus.
Dominus vicerex mandavit mihi
antonio soUima locumtenenti et
magistro notarlo in oflBcio prò*
thonotarij et viderunt eom Io.
aloysius thesaurarius et philip-
pus fisci patronus.
R. Conservatoria di Registro^ Voi. 74, pag. 64.
7!
l
DCCCCX.
Palenno, 1 Luglio 1492, Ind. XI.
Bando promulgato a Palermo col qiàale s' ingiunge ai giudei di
dichiarare nel termine di tre giorni le loro case e i loro beni
che non sono stati inventariati.
Die primo lulìj x. Ind.
Hagister simon de perino retulit per loca puplica emisisse
bandum infrascriptum.
bando et comandamento da parti di li spectabili et magnifici
signuri olficiali preturì et iurali di la felichi chitati di palermo
hi quillì ludey a li quali non su stati scripti li casi et li beni infra
termino di iorni tri digiano comparir! et manìfestarili a la curti
di li signuri iurati supta pene di perdirì la roba et di altri peni
riservati ad arbitrio di )i signuri officiali.
Archivio Comunale di Palermo^ Voi. di Bandi Atti e Proviste;
Anno 1491-92, pag. 24.
DCCCCXI.
Messina, 1 Luglio 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna scrive agli ufficiali della giudaica
di Palermo ài soddisfare i debiti della giudaica e dei parti-
colari giudei nel modo già prescritto agli ufficiali delVuniver-
sita cristiana addi 26 Giugno (1).
R. Protonotaro, Voi. 146, pag. 102' .
(1) Cfr. Doc. DCCCCI.
1
78
DCCCCXII.
Messina, 1 Luglio 1493, Ind. X.
71 pieerè Ferrando de Aeugna incariea spedali eammissari per
esiggere eerta somma dovuta dalle giudaiche siciliane a quella
di Palermo.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Petro de russo et guillelmo brizoli commissarijs
ad infrascripta deputati ita quod si unus ìnceperìt alter possit
prosequi mediare et finire, perchi olim pretendendo la iudeca di
Palermo diviri rechipiri di tucti li ludecbi di Io regno certa summa
di danari olim pagati a la regia curti per tanda di certi privile-
gi j provisioni super solupcione ipsarum pecuniarum emanatarum
fichìro citari li ludecbi dì lo regno, parti di li quali ludecbi comu
su calatageruni unci x per virtuti di certi contracti manu notarij
Ioannis de friderico di la nobili cbitati di missina si accordaru
pagari a la iudeca di palermo et a mastru davi lu medicu phi-
sicu et abram xifuni sindici di la dieta iudeca di palermo la dieta
summa infra certi catbamini. et parti di li dicti ludecbi per vir-
tuti di una interlocutoria lata per dictam magnam regiam curiam
die XXII marcij x Ind. instantis premaxime la iudeca di pulisi
unci villi. Galatabillocta unci v. bibona unci viii. marsala unci xx.
termini unci vii. girachi unci vi. plaza unci viii foru condempnati
omni una per la sua rata ad pagari ad ipsa Iudeca di palerai u
et soy sindici prò ea loro rata di la dieta summa potila prout per
dictam interlocutoriam que transivit in rem iudicatam clarius ap-
paret. Et novissime per edictu et preceptu di la sacra regia Ma-
iestati di Io invictissimo Re nostra signuri e statu provisto cbi
tucti li ludecbi di quìsto regno infra certa dilacioni digiano mi-
grar! et partiri di questo regno, et la iudeca di palermo divi darì
multi et diversi surami di dinari et quilli chi divi recbipiri di li
iudecbi di Io regno li intendi convertiri in satìsfaccioni di soy
credituri et maxime di li magnifici misser petru di bulogna ba-
runi di la sambuca misser guidu la crapuna et misser fridericu
di diana seu verius misser Ioanni aloysi de septimo so genniro
regii officiali, acteuto quod in dictis regiis provisionibus expulsionis
ludeorum cavetur quod licet non sia venuto Io lempu li dicti
78
ludei aule eoruni recessuiu siano teiiuli panari loro debiìli supra
loro beni, cium delìberacioni di Io regio consiglu per unu capi-
tala infra li altri a nui petitu fu provistu per nui chi li dicti
ludechi di lu regno fussiro conslricti a pagari tucto quillo et quanto
divunu dari a la dieta ludeca di palermo quamlumcumque non
sia veuutu Io tempu. propterea cum deliberacione magne regie
curie visis ipsis contractibus interloquutoria et capitulo decretato
ut supra haviino provisto et per la presenti vi dichimo et coman-
damo chi conferendovi a li infrascripti terri et lochi et altri parti
di lo regno undi serra necessario et a vui serra vistu supra qual-
sivogla beni di li iudechi videlicet calatagiruni pulizi calatabillocta
bibona marsala termini girachi plaza et loro beni prò corpore la-
daycarum possesi et in defectu supra li beni di li ludey habi-
taturi di quilli taxandu secundu loro facultati per vui una cum
tri ludey eligendi per vui unu di li princhipali unu di li mediocri
unu di li minimi digiati fari pagari summarie et de plano vin-
dando li beni a dìscursum et plus offerenti et ultimo emptori.
vldeUcet a li ludechi supra dicti di calatageroni unci x. la iudeca
di pulizi unci vini. Calatabillocta unci v. bibona unci viii marsala
unci XX. termini unci vii. girachi unci vi. plaza unci viii. una cum
la rata di unzi . . . per li spisi verificati et taxati in magna regia
curia. li quali spisi farriti pagari supra li beni di li Itidey contra
li quali foru taxati et verificati constringiriti a li dicti ludechi
et loro ludey a pagari unzi . . . solutis prò jure presencium et
sigilli et visione scripturarum ac eciam de dietis vestris dum in
bis legitime vacaveritis. li quali dinari et di lu debito princhipali
per vui exigendi digiati por tari seu fari portari et consignari a
lu bancu di lu nobili abbatista lombardu ad opu di li dicti ma-
gnifici petro de bononia misser fridericu de diana misser guidu
la crapuna seu verius miser Ioanni loisi di septimo. in premissìs
enim per vos exequendis cum dependentibus emergentibus et con-
nexis vobis vices et voces nostras per presentes conferi mus. per
quas inandamus universis et singulis ofGcialibus et personis hujus
regni et presertìm dietis ludeis quod in cxecutione premissorum
vobis et mandatis vestris pareant et assistant prestentque auxilium
consilium et favorem totiens et quotiens fuerint requisiti, sub pena
unciarum centum regio fisco applicandarum. Dat. in nobili civitate
messane primo lulij x Ind. mgcgglxxxxu. Et li dicti denari per
vui exigendi et depositandi digiano stari in eodem banco sino ad
altra nostru comandamento, gravandosi tamen li dicti ludechi oy
alcuni di quelli di li taxi et summi predicti compareant in maxima
10
74
regia curia et ministrabitur eis iustitie complimentum. Dat. ut su-
pra. Fernando dacuna.
Dominus vic^rex mandavit mihi
antonio sollima locumtenenti et
magistro notarìo in officio pro-
thonotarij. et viderunt eam Si-
mon et thesaurarius.
Et similis commissio facta fuit domino luce de brìzolis com-
missario destinato ad peticionem predictorum ludayce et magnifi-
corum ad exigendum pecunias in terris et ludaycìs infrascrìptas
et infrascriptis videlicet a ludaycis caccabi et alcami uncie vii. Ga-
strioannis et calascibecte uncie vii. Randacij uncie x. Nicoxia un-
cie vuu. Trapani uncie xxv. xacca uncie xxiv. maczara uncie xni.
lu munti uncie ii. salemi uncie ii et tari xv. naro oncie x et tari
vini. luliana uncie vi. Cammarata uncie in. Agrigenti uncie xxv.
Dat. messane die qua supra mandato visione et post datam quibus
supra.
R. Patrimonio, Voi. 177, pag. 246** . — R. Cancelleria, Voi.
180, pag. 246.
DCCCCXIII.
Messina 2 a 12 Luglio 1492, lod. X.
Il viceré Ferrando de Acugna ordina di riconsegnare ai giudei ,
perchè li possano vendere, i loro beni mobili e stabili, tanto
privati quanto delle comunità, purché diano idonea mall^aria
di Cristiani, ai quali dà facoltà di comprarli. Tali disposizioni
sono date per le terre di Castrokone (ad istanza di maestro
Matteo Ansa), di Savoca e casali (ad istanza di Gauyello
Conti e Muxa Amari), di San Marco, di Bivona, di Cattabil-
lotta, di Taormina, di Noto, Oirgenti, Termini e Castroreale.
R. Protonotaro, Voi. 146, pag. 65, 106 e 149 e Voi. 177
pag. 258. — R. Conservatoria di Registro , Voi. 74, pagg. 59, 68^
69, 77 e 78.
75
DCCCCXIV.
Messina 3 Luglio 1492, Ind. X.
7/ vieerè Ferrando de Acugna, confermando la regia salvaguardia
a favore dei giudei , proUfiace che essi sieno ingiuriati o in
qualunque modo maltr^attati.
Ferdinand US eie.
Vicerex etc. Universis et singulis ofìicialibus Regni huius tem-
poralibus quocunque oSicij litulo et potestate fungentibus ac ma-
gnificis baronibus ad quos seu quem spectabit et presentes pre-
sentate fuerint consiliarìjs Regijs diiectis salutem. Nuper innanti
nui sono comparsi alcuni ludey et faeton! querela ehi essendo pro-
mulgato lo puplico bando contra eos di partirisi di questo Regno
alcuni oflSciali et privati persuni non considerando tucti ludey
stanno subla la Regia salvaguardia ad ipsi concessa per esseri of-
fisi et dampnificati per farili noya li timorano dichendo ancora ha-
viri licteri secreti contro loro et chi li volino seu voliti martu-
riari et fari altri tormenti et cussi timorati poco stimano loro vita
et territi non presummino nexiri di loro casa, et eciam consen^
tjti contro loro si fazino et cantino diversi canzoni tanto contro
loro quanto contro loro ligi et farili multi altri strazi] et aogarij
ultra lu debito, chi per haviri facto Io inventario di loro beni li
dimandati certi dinari non considerando chi tali inventarij foro
faeti in favuri di li cristiani credituri di li prefati ludey. et ultra
la forma di nostri provisioni li costringiti ad pagari tucto in ra-
xuni di li execucioni chi contro loro si causano, et alcuni ludey
deliberando satisfar! li credituri chi contra loro sono comparsi
tentando haviri loro beni vui non chi li voliti donar! ne ancora
vuliti fari iusticia equalanter contro loro debituri cristiani, comò
facbiti et ministrati ad peticioni di li credituri loro cristiani, per
potirisi mectiri in ordini et fra lu tempo ad ipsi statuto sindi
andari a Regno, et chi li cristiani non hagiano di praticar! et ne-
gociari cum li ludey. et propterea comparendo innanti nui ni hano
facto huroiliter supplicar! ni dignassimo actenta loro indempnitati
oportune li providiri. a la quali supplicacione considerando nu!
tucti li cosi predicti tendiri contro la forma di li provisioni di la
78
cessarla come per servicio di lo omnipotenli deo et sua santa fé
catholica si riquedi et di vui ben confidamo. Dat. in nobile civi-
tate messane die vi lulij x Ind. mggcclxxxxii. Fernando dacuila.
Dirigitur Reverendissimo Archiepiscopo Messanensi.
Et similis facta fuit domino Reverendissimo Archiepiscopo pa-
normitano.
> > Reverendo episcopo pactiensi
9 > > » cephaludense
> » > > Agrigentino
> > 9 > Maczariensi
» » » » Gathanensi
> > Reverendissimo Arch. Montisre-
galis.
1 > > > Reverendo Episcopo Siracusano.
R. Patrimomo, Voi 177, pag. 245.
DCCCX^XVI.
Messina, 6 Luglio 1492, Ind. X.
Il .viceré Ferrando de Acugna yi)edisce un regio commissario a
Girgenti per prendere informazioni sui soprusi che si dieon
commessi dai regi ufficiali contro quei giudei.
Ferdinand US etc.
Yicerex etc. Egregio guillelmo de la marca uni ex commìs-
sarìjs Magne Regie curie fideli etc. Ad querela per parti di la lu-
deca et ludei di la Magnifica chitati di girgenti et presertim per
miheli saccar ludeu loru inbaxaturi ad nui humiliter facta in ef-
fectu continenti chi lu Magnificu Secret u et altri officiali et certi
persuni dì loru comitiva di la dieta chitati in lu inventariari di
li beni di ipsi ludei et di la mischita inventariati per nostra or-
dinacioni et provisioni commisiru multi fraudi et disrobecioni di
dinari loyi robbi et altri cosi. Et eciam chi hannu contravenuta
a la pena di lu bandu seu salvaguardia per nui concessa ad ipsi
ludei fachendochi multi insidij opprobij adminaczi et altri gravi
oppressioni. Et hannu ancora extortu et havuta da alcuni ludei
multi et diversi subomacioni per adminaczi et pagurj li mittianu
79
di volirili tormentari. per voliri cum la debita ordini ia bis debite
providiri havìma prorista et per la presenti vi dichimu commicti-
ma et comandama expresse chi conrerendovi vai personali ter a la
dieta chitati et undi in Regno sirra necessaria prindiriti ad nostrani
informacionem de premissis qailli inforoiacioni vi sirrannu per
memoriali dati da ìpsi ladei oy para altra per loru parti. Et quilli
prisì in vostra reditu ni portiriti oy pura intramictiriti aczo chi
quelli visti poczamu providiri ad quillu si riquedi di iasticia. fa-
cendovi pagari di vostri iornati da li dicti iudei et (udeca ad ra-
xuni di tari quattra la iomu dum in his legitime vachiriti. Et
quistu tuctu ut saprà exequiriti cum effectu perchi vindi damo suf-
ficienti et bastanti potestati ac vices et voces Magne Regie curie
cum dependentibus emergentibus et connexis ab eisdem. Mandantes
per has easdem universis et singulis diete clvitatis et Regni offi- .
cìalibus et personis quatenus in premissorum execucione vobis
pareant obediant et assistant ope opere auxilio Consilio et favori-
bus oportunis quociens et quando per vos requisiti fuerint sub
pena fiorenorum mille et alia eciam pena malori et minori nostro
arbitrio statuenda Regio fisco applicanda. Non fachendu obstacula
ne adimura alcuna in la presentacioni di la presenti perchi tali
obstaculu et adimura fora grandi dìscrviciu di la Regia curti.
Dat. in nobili civitate Messane die vi'' mensis lulij x Indicionis
HCGGCLxxxxii. Femaudo dacuna.
benestat
philippus de perdicario
Reglj fisci patron US.
Dominus vicerex mandavit mihi
antonio de policio et vidit eam
thesaurarius cum benestat phi-
lippi de perdicario Regij fisci
patroni.
R. Cancelleria, Voi. 180, pag. 451. — ^. Patrimonio, Voi. 177,
pag. 255.
80
DCCCCXVII.
Palermo, 6 LngUo 1492, Ind. X.
Bando protmdgato a Palermo pel quale % giudei possano vendere
i loro beni.
Die VI lulij X Ind.
dìmitrius de perino bannitor relulit per loca puplica einisisse
bannum infrasriptum.
bandu et comandameiilu da parti di li spectabili et magnifici
signuri officiali ìustizeri capitaneu preturi iudichi iurati secreto
et mastro procuraturi de la felichi chilati di palermo per ordina-
cioni di lu illustri et potenti Signuri Viceré chi dunano licencia
et facultati a li ludey di quista chitati chi poczano vindiri la mu*
shita et li beni loru proprij stabili per potiri satisfari et pagari li
credìturi loru tantu in generali comu in particularì. Et quisto in-
teryenenduchi ad tali vendicioni li magnifici preturi et lu secreto
gilibertu di bulogna et misser friderico di diana, pertantu vulendu
accaptari tali possessioni li accaptaturi digiano depositari li dinari
in lu banco di baptista lombardi ad opu di pagari li dicti credituri.
Archivio Comunale di Palermo^ Voi. di Atti Bandi e Proviste,
Anno lWl-92, pag. 26.
DCCCCXVIII.
Palermo, 6 Luglio 1492, Ind. X.
Bando promulgato a Palermo eoi qtuile s' intima ai creditori dei
giudei che sono stati sodisfatti di fare analoga dichiarazione
nel termine di giorni quattro,
eodem.
bandu et comandamentu da parti di li spectabili et magnifici
signuri officiali preturi et iurali di la felichi chitati di palermo
der vitari li calupnij di li mali et perversi homini li quali solino
81
dìmandari li debiti di li quali su stati pagati et maxime bora con>
tro li ludey non curandu di lo honuri loru. pertantu li Signurì
officiali comandano ad omni uno hi si trovi factu notari et seri-
viri in lu libru bi e factu di li debiti di li ludey bi fussi statu
pagatu infra termino di iorni quattro si digia rivocari. altramenti
passatu lu dicto termino si si dimostrira essiri statu pagatu sarra
in pena di lu dupplu di applicari li duy parti a li maragmi di la
cthitati et lu terczu a la parti inrcmissibiliter. pero omni uno si
guardi di adimandari lu dictu debitu cbi e pagatu cbi ultra la
dampno perdira la summa.
Archivio Comunale di Palermo^ Voi. di Atti Bandi e Proviate,
Anno 1491-92, pag. 25.
DCCCCXIX.
// viceré Ferrando de Acugna accorda alcuni capitoli presentatigli
dalla giudaica di Paterno.
Messina, 7 Luglio 149*2, Ind. X.
Ferdinand US eie.
Vicerex etc. Universis et singulis officialibus siguanter terre
paternìonis cui vel quibus presenles presentate fuerint fidelibus
Regijs dilectis salutem. Ex parte ludayce ludeorum diete terre fue-
runt nobis presentata Gapitula que fuerunt per nos decretata quo-
rum tenor talis est.
Item percbi sunno alcuni ludey cbi hanno beni stabili et quilli
volendo vindiri ora non trovano ne ancora indi possano consequi-
tari la tercza parti di quillu chi valine et di quistu indi consequi-
tiria grandissimo dampno et totali dìstrucioni a li dicti ludey per
modo chi deliberano tessarili ad altro tempo chi vindirili. ora placza
a vostra Signoria declararili si dicti beni stabili liberamenti li ponno
iassari et deferi ri la vendicioni ad altro tempo non obstanti loro
siano fora di quisto Regno — Declarat IIK dominus vicerex dictos lu-
deos posse dimictere eorum bona et ipsis absentibus vendi facere
quandocumque per eorum procuratores. Àntonius riczonus mandato
III. domini Viceregis.
11
82
Item perchi sonno multi ladey li quali hanno ad recipiri al-
cuni debiti et lo tempo di quilli non e vinuto ne veni per unu ne
per dui anni et ancora hanno alcuni arbltrij et hanno accactato
mercancij et lo tempu di rescotiri quilli sarra a tempo chi ipsi
ludey sarranno fora di quisto regno chi placza a vostra 111. Si-
gnoria comandar! et ordinari super quisto poczano ordinari et con-
stituyri loro procuraturi cristiani per exigiri dicti debiti quamtum-
cumque siano per longo tempo— -Declarat III. dominus vicerex quod
ad exigendum eorum debita possint dimictere eorum procuratores.
Antonius riczonus Secretarius mandato 111. domìni viceregis.
Item perchi ad vostra IH. Signorìa sonno stati adimaudati
alcuni capitoli per alcuni ludechi di quisto regno li quali vostra
IH. Signuria li ha concesso placza ad quilla li tali capitoli con-
cessi et da concediri siano eo modo et forma concessi a li altri
ludechi generalimenti li quali capitoli per non tediari ad vostra
ili. Signoria non si exprimi no icza ali cui ni referimo actalchi lu
omnipotenti dìo felicitet et conservi la Real corona eciam Real statu
de la M. del Signori Re et la virtuosa persuna e stato di vostra
111. Signoria amen — Intelligantur diete ludayce concessa capitula
generalia ludaycis Regni concessa tantum. Antonius riczonus Se-
cretarius mandato domini III.
Quapropter vi dicimo et comandamo digiati a la dieta ludeca
et ludey ad unguem exequiri et observari li infrascripti capitoli se-
cundo la forma di li preinserti nostri decretacioni secundo loro
continencia et tenuri cauti a contrario sub pena florenorum mille
fisco Regio applicanda. Dat. in nobili civìtate messane die vn^ men-
sis lulij X® Indictionis m''cccc°lxxxxii°. Fernando dacufia.
Vidit Simon.
vidit thesaurarìus.
Dominus vicerex mandavit mihi
antonio riczono et eam vìderunt
Simon et thesaurarìus.
R. Canservatoria di Registro^ Voi. 74, pag. 74.
83
L
DCCCCXX.
Messina, 7 Luglio 1492, Ind. X.
Jl vieerè Ferrando de Aeugna fa restituire ai giudei di Paterno i
beni che erano stati inventariati e sequestrati^ essendo già trch
scorsi i quindici giorni assegnati ai creditori di detti giudei
e nessuno si è presentato.
R. Conservatoria di Registro. Voi. 74, pag. 73.
DCCCCXXI.
Messina, 8 Luglio 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Aeugna ordina che sieno restituiti ai giudei
di Randazzo i loro beni che erano stati inventariati e seque-
strati, essendo trascorsi i quindici giorni concessi ai creditori
di detti giudei e nessuno si è presentato; permette pure che
i giudei possano vendere i detti loro beni.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Universis et singulìs officialìbus terre Randacij
alìjsque Regni ad quos seu quem spectet et preseates fuerint pre-
sentate fidelibus Rcgijs dilectis salutem. fuit nobis porrecta aup-
plicacio tenoris sequentis. III. etc. Poy chi in gracìa et merci di
vostra III. signorìa la ludeca di randaczu si recomanda et quilla
gcnibus flexìs supplica actento lo termino di iorni quindichi in-
dalta per li edicti di la sacra Regia Maestati et provisìoni ad vostra
Ili. signoria ia e decursu tucti quilli cotitra li quali non e alcuno
comparsu ad adimandari cosa alcuna poczano et digiano baviri
immo li sia tornata tucta loro roba mobili et stabili et sese mo-
venti tucti dinari ioyi perni argento in massa oy in altra cosa oy
cognati taczi et altri cosi tanto di argento quantu di oro quomo-
documque et quali tercumque fussiro eciam dato li havissi stato
adimandato alcuno delatu chi levato et diducto quillo chi e stato
'U
84
adimandato et reposto in salvo donec decìdatur. cbi edam at supra
tuctu tu restanti li sia consignato et restituito di li beni loro tanto
mobili quanto stabili oy dinari argentn in massa oru tantu in
massa quantu in quaisivogla altra specia argento petri priciusi et
altri ioyi taliter chi tucti et quaisivogla beni loro li siano dati
restituii et tornati azochi ipsi poviri ludejr poczanu inpune intra
lu Regnu spendiri canjari et implicari la roba loro ioyi dinari et
altri cosi prenominati ut supra et accactarindi mercancij et cosi
non prohibiti ne velati per la pragmatica oy per lu capitulu di
lu Regnu per potiri cxtrahirì cosi non siano centra li dicti capi-
toli et ipsi non hagiano ad patiri plui ruyna et destrucioni et cussi
loro non perdiranno tanto et non derroynnino ne contraverranno
a tali capitoli, pretcrea supplica ipsa ludeca sia vostra merci con-
cedirili el darili licencia poczano ipsi sindici tucti loro beni mo-
bili et stabili ioyi et quaisivogla beni et sese moventi et omni quilli
accactari cum voluntati di vostra IH. signoria secure et sine incursu
pene el li dinari poczano ipsi percipiri et li accactari sencza in-
cursu di pena azochi indi poczano di li dinari predicti disponiri
ut supra est declarato actenta la brevità del tempo. Insù per eciam
supplicano a vostra III. signoria si digni providiri chi li ioyi et
cosi di la moschita et inchensuali di quilla li siano liberi restituii
non apparendo ipsi debitori in aliquo ad persuna alcuna et chi
tali ioyi paramenti casi et censuali poczano similiter vindiri per
convertirisi in spisa et subvencioni di li poviri chi non hanno
modo ne forma di potirisi partir! secundo la M. Regìa comanda.
Ut altissimus ctc. Qua supplicacione audita illam decretavimus ut
supra fiat provisio iustificata sub visione magnifici domini Ioannìs
aloysìj de septimo in forma servata Regij edicti. Macri secrelarius.
Et prò inde supplicalo nobis li volissimo super premissis debite
providiri. Nui vero actentis narratis vi dicimo et comandamo chi
si elapsus est terminus dierum quindecim non avendo comparso
contro la dieta ludeca et ludey predicti credituri alcuno cum de-
liberacione dicti magnifici digiati a li dicti ludey restituyri et in-
tegre retornari tucti et quaisivogla loro beni inventariati tanto di-
nari taczi argento oru ioyi comò beni mobili stabili sese moventi
et nomi condebiluri ca nui in vim presencium damo licencia ad
ipsi comò a li accactaturi et cambiaturi quomodocumque di li dicti
beni et dinari di potiri libere et impune quilli vindiri baractari cam-
biari et quomodocumque alienar! dicti beni alloro voluntati ser-
vando tamen in omnibus formam provisionis et edicti super hoc
facti per sacram Regiam Maiestatem. Et quando forte havissi com-
I
85
parso alcuno loro credituri co tane detinendo vai de bonis inveii-
tariatis tanti beni chi siano bastanti a pagari lu resta li digiati
retornari tanto di li beni loro quanto di la mushita et debiti quuni
non est iustura chi li beni chi su ultra di quìlli hanno a dar!
chi siano detinuti et sic eciam observabitis formam diete provisio-
iiis Sacre Regie Maiestatis. Cauti igitur a contrario sub pena re-
galium auri mille Regio fisco applicandorum. Dat. messane die viii''
mensis lulij x® indictionis mggcglxxxxii. premissa exequamini' ser-
vando semper formam Regij mandati cum suìs clausulis et provi-
dendo indempnttati creditorum in generali debito et in proprio iuxta
formam mandati predicti. Dat. ut supra. Fernando dacuna.
benestat
Io. aloysius
vidit thesaurarius.
Dominus vicerex mandavit mihi
Stefano macri. visa per regium
thesaurarium et Io. aloysium
cum benestat cui fuit commis-
sum.
R. Conservatoria di Registro, Voi. 74, pag. 75.
DCCCCXXII.
Palermo, 11 Luglio 1493, Ind. X.
Bando pubblicato a Palermo pel quale i soli giudei debitori di Ri-
naldo Crispo , Gilberto di Bulogna e Frederieo di Diana sono
autorizzati di vendere i loro beni mobili per pagare quei debiti.
Die XI lulij.
bando et comandamento da parti di li spectabili et magnifici
signuri officiali preturi ìudichi et iurati di la felichi chitati di Pa-
lermo chi tucti quilli ludei tantu masculi quantu fimmini hi su
stati taxati per li taxaturi di la ludeca per pagari lu dcbitu ge-
nerali di la ludeca digia andari a li Magnifici Rinaldo crispu gi-
libertu di bulogna raisser fridericu di diana li quali hanno carrico
super hoc di li Signuri officiali hi di li beni di li dicti ludei texati
li darranno tanti beni mobili di li beni loru proprii quantu su stati
86
taxati appagar! a li quali beni ornai uno infra termino di iorni
ottu si li digiano vindiri a cui vurranno et omni uno li pocza ac-
captarì depositando in preczo in lu banco di baptista lombardi et
nullo altro ludeo salvu li taxati pocza vindiri di la robba sua ne
nullo accaptarindi subta pena di perdiri la robba et lu preczo.
Archivio Comunale di Palermo^ Voi. di Bandi Alti e Prom-
ste, Anno 1491-92, pag. 26^^ .
DCCCCXXIIL
Palermo, 11 Luglio 1492, Ind. X.
L'Università della città di Palermo espone al viceré Ferrando de
Acugna i gravissimi danni cìie deriveranno a Palermo e alla
Sicilia tutta in conseguenza della espulsione dei giudei^ e do-
manda alcuni chiarimenti intorno alF inventario dei débiti e
dei crediti fra cristiani e giudei e ai relativi pagamenti.
Illustris et potens domine etc.
Supplicatur vestre Illustri dominationi. Pro parte universitatis
felicis urbis panormi cum sit chi li iorni passati la dieta chitati havìssi
ordinato et mandato a lo raagniflco Petro antoni Imperatnri legato ad
vostra Illustri signuria per causa che si dichia lo signuri Re ba-
viri ordinato li ludei havlrisi a partiri et essere cachati da quisto
regno. Et ìnnanti che Io dicto ambaxiaturi havissi explicato sua
ambaxiata foro mandati per tucto lo regno et ancora in quista citati
certe lictere regie con execucioni di vostra Illustri signuria per le
quali si commandavo chi li ludei di quisto regno et di quista feli-
chi citati infra termino di misi tri immediate post emissionetn
banni fossiro cachati et altri cose corno in quillo si conteneno. le
quali licteri et comandamenti ad unguem foro executi iuxta loro
continencia et tenuri et publicati li banni si vidi per experientia
la totale destructioni et ruinadi dieta felichì citali. Novamenti per
licteri di lo dicto magnifico ambaxiaturi simo avisati comò ha expli-
cata la ambaxiata a Vostra illustri signuria per la quale diman-
dao chi piacissi a vostra illustri signoria consultari la Majesta di
lo signuri Re et cussi essendo informata la dieta citate di lo dicto
magnifico ambaxiaturi di le cose supradicte chi videndo quissa citate
87
con effectu et per experiencia la execucioni di li dicti litleri et prò-*
visioni esseri la totali ruina et destructioai di dicto regno et feli-
cbi citati iteriim supplica et requedi instantissimamenti vostra illu-
stri Signuria cum la debita roverencia chi se recerca che piaccia
a quilla servami li nostri privilegi] et consuetudini di lo regno.
et concederece et darece una competente dilacione [ultra li pre-
dicti tre misi, chi la dieta citate possa mandare et consultare cum
la Majesla di lo Uè nostro Signore per lo emìnentissimo besogoio
et per oviare a tanta ruina di li christìani per la expulsione di
dicti ludei. et maxime che ha octo jorni che simo in lo inventa-
riari con tanti imbaraci et imbrogli chi tenino et vorriachi multi
altri jorni a potiri spachari et allistiri dicti inventari] et a voliri
indirizari le facondi che hanno christiani cum ludei non ce basta-
rìano sei altri misi, et per chi secundo la forma di raxuni et pri-
vilegi] di quilla citali essendo tale faccnda di grave et dimportan-
cia comò e quista la dieta citati pò consultare una due et tre volti
cussi comò appari per privilegio expresso di la dieta citate per vo-
stra illustri signuria iurato a la quale comò obedientissima et fi-
dili vassalli volcero obediri a li commandamenti di sua Maiesta et
di vòstra illustri signuria. Et per quisto occurri a quilla comò pa-
tri et bon regituri dì quisto regno et di dieta citate che sia sua
merci intercedere et supplicari la prefata Majestati del Re nostro
Signore non permeta destrudere totalimente quisto regno et quilla
citate et vostra illustri signuria voliri suprasediri et allongari lo
termino più di li dicti misi tri chi secundo forma di raxuni es-
sendo tali casu destructioni et desolacioni di quisto regno et de-
servicio di la prefata Majesta iustamenti si pò consultari et allon-
gari lo dicto termino et non si intendi incurriri in pena alcuna,
maxime chi le cause contente in li dicti regij ìprovisioni non si
ponno intendiri ne veriflcari in quisto regno per accaxuni chi in
quisto regno foro sempre et sono perfectissimi christiani et li ludei
chi se con vertero sonno pcrfecti christiani. immo non ausano dicti
ludei diri fari ne operari cosa alcuna in opprobrio di la fidi ca-*
tholica Christiana, ne mai tale cosa fo intisa in quisto régno et
per quisto indi apparse et appare evidente experiencia per la exacta
et diligentissìma inquisicione facta per frati antonidi lapegna inqui-
situri li tempi passati in quisto regno lo quali exequio la dieta
inquisicione contra tucti et qualsevogla condicioni di homini et
centra siciliani non trovo alcuno erruri o scandalo in la fidi ca-
tholica per la quale cosa apertamenti si demonstra le diete lictere
et provisioni regie in quisto essere surreplicle. Et per quisto non
88
se di vi ri exequi ri in quisto regno non ce essendo altra aecaxunì
ne ancora per causa chi dicti ludei siano usureri che in quisto
regno non ce fo may tale exercicio che ipsi ludei facessero pu-
plice usura. Et quisto se dichi chi si lo danno fussi solamenti di
li ludei nui non de parleriamo ne de farriamo tanta instancia ma
tucto se fa per la puplica destructioni et mina di tucto lo regno
et citati et in particulari et generali che seria una cosa incredi-
bile a potcrela explicare. Pero se digni vostra illustri signuria ad-
vertere a la puplica utilitate di dicto regno tanto pronto ad onini
servicio di dieta Majesta accio chi quillo non vegna in extrema
ruina et in danno inextricabile et desolacione di quillo. quale ruina
apertamente quanto più andamo tanto 'più la vidimo essere tale
in modo che so persi tucti commerci] et facende di quista citate
taliter chi e una confusioni tanto grande chi mai si intisi in ad-
vertendo vostra illustri signuria chi in tempo de lo so felichi re-
gnamento quisto regno non haja da essere destructo et desolato.
Si Deus etc.
Illustris etc. volendo nui in quista satisfactioni di ludei pro-
cediri consulto per non errari et ancora per non essere alieni da
li commandamenti del Signor Re nostro Signore havimo voluto
fari vidiri da li magnifici nostri Indichi la provisione di dieta Ma-
jesta. Et cussi havendo questo commisso al magnifico Misser loan-
milieli samperderosa trovamo in uno capitulo di diete regie pro-
visioni consistere tre dubij di li quali havimo deliberato consul-
tare vostra illustri signuria. Et primo per chi la Mujesta di lo signuri
Re vole che lo regio procuraturi fiscali et tucti ecclesie monisteri
collegi] confratrij di christiani cause pie beneficiati et altri qual-
sivogla pretendenti haviri censuali subiugacioni tributi et debiti
di qualsivogla natura supra le diete ludeche tam in universali quam
in particulari post emissionem bannorum digiano compariri infra
termino di iorni xv siano tenuti fari fedi davanti di nui quillo
supra beni loro li appartenera pagari legitime cum vei;itate. Et per-
chi durante dicti iorni xv sonno venuti multi credituri di dicti
ludei chi hanno solamenti comparso et allegato et facto fari nota
loro esseri credituri non provando ne verificando per legitimi pro-
hationi loro essere veri credituri infra lo dicto termino di iorni xv
et bora elapso ipso termino volino per legitimi probationi provari
loro esseri credituri consultamo vostra illustri signuria si post lo
presenti termini xv dierum divimo admictiri tanto ludei centra
christiani comò christiani contro ludei ad provari esseri veri ere-
ditari et fari loro legitimi probacioni di quanto divino redpere li
89
quali probacioni non poctiro fari^ infra li ìorni xv per alcuno legi-
timo impedimento oy vero excludiri in totum chi si non hanno
provato in lo termino predicto non siano presenti più intisi actento chi li
paroli di li rcgij provisioni diclano chi infra iorni xv digiano com-
pariri li ereditari et fari fidi di quillo supra li beni di ludei li
apparteni legitimamente et cnm ventate.
Preterea sonno alcuni furisteri et longinqni da la cita diti
quali alcuni allegano absentia tempore promulgati banni cui si tro-
vava a li massarij et non haviri noticia di quillo et alcuni indi
allegano infirmitati et alcuni altri insti excusacioni a li quali de
iure comuni si poriano providiri de iusticia allegando iusta igno-
rancia. pertanto supplicamo quilla chi etiam di quisto ne voglia
dare aviso si li parerà che dicli exteri et che non se son trovati
a la emissione di dicti banni et su comparsi post lapsum termini
predictorum li haverimo da intendere et ministrarili iusticia con-
tra dicti ludei et cussi e converso. Et per chi in dieta regia pro-
visioni si conteni che poi di li xv iorni infra uno misi audute le
parli si digia procediri de iusticia circa li pagamenti si hanno da
fari per li ludei a ehristiani et e contra. et nui da multi di in qua
bavimo actiso a fari la consignacione di li argento joye et altri
cose a baptista lam bardi secundo li inventarìj et actiso a fari co-
piari quilli et fari dar! ordini a la taxa dì li ludei et altri cose
occorrenti circa lo facto di ludei per la quale cosa sonno elapsi
alcuni iorni di lo dicto misi infra li quali si divino fari li paga-
menti. Et ni pare che le cose per essere longhe non se possono
spachari ne absolverese tali satisfactioni fra uno misi ne ha parso
consultare et scriverende a la illustri signuria vostra la quale sup-
plicamo ni vogla concedere chi excquendo nui la forma di dieta re-
gia provisione non obstante lapsu mensis chi sempre possamo pro-
vediri a tali satisfactione generale et particulare finche li ludei si
verranno a partire da quisto regno.
Ceterum havimo intiso certi capitoli decretali per vostra illu-
stri signuria in favore di li ludei infra li quali chindi sonno al-
cuni di li quali volimo consultare Vostra illustri signuria. Et primo
circa uno capitulo li ludei dimandano che li vendicioni facti per
dicti ludei facti a tempo siano presenti et chi li bestiami dati per
loro ad inchensu li siano consignati a lo quale Vostra Signoria re-
spondi chi providera de iustitia supplicamo Vostra Signoria chi
provida quillo si bavera da fare o vero remeterelo a noi chi baiamo
secundo vote la iusticia procedere.
Allaltro capitulo continenti li chytubi di loro mogleri chi non
12
90
voleno chi non si baiano da conrertere ia satisfactioni di li de-
biti etc. In quisto etiam a Vostra Illustri Signuria piaccia respun-
dere quillo si bavera da fare o vero remictere a nui chi cbi ba-
iamo de iustitia prò vidi ri.
Quanto alaltro capitulo continenti le gratie chi si hanno sopra
li gisij et altri raxuni chi pagano li dicti ludei tanto di carni corno
di altri cose et volendusi quilli satisfari supplicano li dicti ludei
chi non siano molestati Io quale capitulo e decretato per vostra
Illustre Signoria cbi visis scripturis providebit oportune. In qui-
sto etiam a Vostra Illustri Signuria piaccia providiri oy respundiri
in quillo baverimo di fare o vero remittere la cosa a nui chi pos-
sa mo de iustitia provedi ri.
Ultimo percbi so venuti certi iittere di vostra Illustre signuria
11 quali si dirizano a li iurati solum non fando mentione di lo spet-
tibile preturi pertanto supplicamo vostra illustri signuria voglia
ordinare a tutti li secretarl chi in futurum le Iittere haveranno d^.
fireaquista citati voglano preferire dicto spectabile preturi corno
e consueto e comò meritamente se recerca. Amen. etc. panhormi
xi" lulij 1492.
Archivio Comunale di Palermo^ Voi. di Atti Bandi e Provi-
ate, Anno 1491-92, pag. 220'.
DCCCCXXIV.
Messina, 13 Luglio 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna concede ai giudei di Malta che hanno
già soddisfatto i loro creditori la restituzione di tutti % loro
beni mobili ed immobili compresa la muskita ; permette loro
di poterli vendere per prepararsi alla partenza ; di estrarre
dui regno qualsivoglia mercanzia che non sia proibita , cioè
bestiame, oro, argento , denari e gioie; e di potere nominare
procuratori cristiani che vigilassero ai loro interessi anche dopo
la loro partenza.
Perdinandus etc.
Vicerex etc. Magniflco viro alvaro de nava militi armorum ca-
lli taneo civitatis et insole meliveti consiliario regio dilecto salutem.
91
Noviter per parti di li ludechi et ludey di la insola di malta et
insoia di lo goczu ni fa presentatu un memoriali continenti in ef--
fectu chi actento la Sacra regia Maiestatì per soi edicto et coman-
damento ha provisto tucti ludey di quisto regna et insoli quoa-
diacenti divirisi partiri et andari ad habitari fora di qnistu regna
et per securitati di loro ereditari tucti loro beni divirisi ìnventa-
riarì cussi coma e stato ia facto, supplicandoni propterea chi per
observacioni di lo dicto regio edicto volissimo providiri chi sali-
sfacti loru credituri Io resto di loro beni mobili stabili et sese ino-
venti et ioyi poczano vindiri ad credencza et in contanti oy per-
mutari et cambiari coma meglu porranno per polirisi preparar!
circa loru dissessu et partenza, nui vero admissa eadeni supplica-'
clone havimo provisto et per la presenti vi dicinio et comandarno
chi dìgiati fari satisfar! li credituri di ipsi ludey supra loru beni
et e converso farriti pagar! li dicti ludey di loru debituri et ìpsi'
ludey pozano fari cum loru credituri et debituri omni accordio thì
nieglo fra loru si porrà accordar! non tamen preiudicandosi nenti
a li credituri loru anteriuri et privilegiati, et satisfacti chi sarranno
li debiti chi ipsi ludey divino dari alloro credituri intendendo pero
chi chascuno hagia ad pagar! li debiti soy propri! et non quilli di
altro non chi essendo obUgati. et similiter essendo pagati li credi-
turi chi divino recipir! di li comunitati di li dicti ludechi liuti
altri beni chi restiranno ali dicti ludey et ludechi chi li digiali con-
sìgnari et liberar! sencza alcuna retencioni et ipsi ludey pozano
vindiri pignorar! et permutar! tanto ad mano comu ad crrdenza li
lochi di li muskiti ioyi et beni di quilli et similiter tucti et sin-
guli loru beni mobili et stabili et sese moventi et ioyi alloro libera
voluntati. et similiter li farriti consignar! tucti dinari chi li fussiro
stati impediti et inventariati ac argento et oro pagati prius li dicti
credituri loro et di la comunitati ut supra permictendo chi ipsi
ludey pozano extrahir! qualsivogla mercancij chi volissiro puro chi
non siano cosi prohibit! videlicet bestiami oru argentu dinari et
ioyi. li quali nullo pacto lassiriti extrahiri dando per la presenti
licencia ad qualsivogla persuni di potiri liberamenti accaptari qual-^
sivogla beni di Inde! mobili et stabili et sese moventi et ioyi tanto
di li dicti ludey comu di la ludeca. et ipsi ludey pozano consti-
tuìri loru procuraturi Christian! et fari cessioni di raxuni per po-
tiri rescotiri li debiti loru chi lassano et vindiri loru beni et lu
preciu mandar! per cambiu oy per mercancij non prohibit! et ni-
chilominus ipsi ludey pozano cambiari loru dinari per quilli parti
ondi hanno di andari, verum li lassiriti portar! tanti dinari quanto
92
hauno bisogno per lo nolo et per sabstentarisi cum lora famigla
fini ad quillo loco undi hanno di andari remictendo quisto ad vo-
stra descripcioni per forma non si bagia ad fari fraudi alcuna et
Tui hagiati addisampacharì tucti causi di ipsi ludey tam active
quani passive, et elapso uno misi et meczu dalu iornu fu emisso
et promulgato lo bando ipsi ludey si pozano partir! secundo lo regio
edìcto et comandamento lu quali exequirlti in omnibus et per om-
nia cum tucti clausuli in quilli contenti, comandando ad tucti et
singuli officiali et persuni dili dicti insoli chi in execucione pre-
missorum non vi digiano inferiri obstaculo ne impedimento alcuno
ymmo obedirivi et prestarivì omni aiuto brachio et favuri haviriti
necessario sub pena florenorum mille fisco regio applicandorum.
Dat. messane xiu'^ iulij x® indictionis mcggglxxxxu^. Fernando da-
cugna.
Dominus vicerex mandavit mihi
Antonio Sollima locumteneoti
et magistro notarlo in officio
prothonotarij et vidit eam Io-
annes Aloysius.
R. Protonotaro^ Voi. 146, pag. 146.
DCCCCXXV.
Messina, 13 Luglio 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna provvede favorevolmente ad alcuni
capitoli presentatigli dalla giudaica di San Marco.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Spectabili comitì sancti marci eiusque capitaneo
et alijs offlciallbus nec non cunctis officialibus et baronibus regni
cui vel quibus presentes fuerint presentate consiliarijs et fidelibus
regijs dilectis salutem. per la iudeca et ludei di la dieta terra di
san marco ni foro presentati li ìnfrascripti capitoli.
Et primo supplicano li ludey et iudeca di lo dicto contatu
▼ostra Illustri Signoria perchi per viguri di lo hanno emisso in lo
dicto contatu li foro inventariati tucti loro beni mobili et stabili
93
etiam di la muskita li quali stanno in potirì di lo spectabili Conti.
et perchi da parti di la dieta ludeca et ludcy si allega ipsi in
genere et in specie non diviri dari ad nixuna persona cosa alcuna
et may comparsiro a dimandari si digni Vostra Illustri Signuria
proYidiri et comandari chi li fussiro et siano restituiti tutti loru
beni etiam di la dieta muskila et loyi mobili et stabili per po-
tiri fari facti loru. a li quali ludey vostra Illustri Signuria si di-
gna dari liceneia di potiri quilli vindiri etiam a li accaptaturi chi
libere poczano accaptari quilli in qualsivogla parti di lo regno —
super quo quidem eapitulo providimo et per la presenti vi dicimo
et comandamo chi havendo ipsa ludeca et iudey pagato tutti loro
credituri videlicet chascuno li debiti soy proprii et non quilli di
li altri non chi essendo obbligati et etiam quillo divi dari la co-
munità di la ludeca tuctu lu resto di loro beni mobili et stabili
et sese moventi et dinari loyi et altri cosi tanto di la miskita co-
ni u particulari di li Iudey chi li digiati integre senza alcuna re-
tendoni restituiri et consignari et poczano vindiri li lochi di la
muskila et tutti beni et loyi di quilla per substentacioni di li po-
viri et altri necessitati ben visti a la dieta ludeca. et similiter ad
ipsi ludei lassiriti vindiri tutti et singuli luru beni et recipiri lu
preciu dando per la presenti liceneia et facullati ad tucti persuni
€bi libere pozano accaptari li beni di ipsi ludei et muskita.
Sequitur tener alterius capituli.— Item supplicano vostra Illu-
stri Signuria perchi novamenti poy di lu diete banuo e comparso
una procuraturi di lo monasterio di lo salvaturi esistenti in lu
dictu contatu di Sammarco lu quali havi adimandatu et adi-
manda a la dieta ludeca uncij vinti per anno li quali dichi ha-
viri a recipiri supra la dieta ludeca per viguri di unu privilegia
concessu a lu diete monasterio. li quali uncii vinti per anno si
stettiro comu si allega ad non pagari per anni chentu octanta-
chinqui la quali cabella ne cristiano ne iudeu sa pagarisì et plui
chi la abbatissa di lo diete monasterio la quali e al presenti in
lo dicto monasterio may admandau tali cabella si digni Vostra
Illustri Signuria providiri chi tali iniusta pcticioni et calumpniu-
sa non sia auduta actento per anni chentooctantacinqui ut sa-
prà may si mossiro adiraandari tali raxuui di cabella. et quisto
non e facto ad altro effecto si non per inpachari dieta ludeca et
ludei maxime quod ob lapsum tanti temporìs fuit et est prescrip-
tum — super quo eapitulo providimo chi essendo ut exponitur
non digiati molestari la dieta iudeca et nichilominus si lu diete
94
monasterio pretendi haviri alcuna raxuni digia compariri innanti
nui et audita dieta ludayca sarra oporlune provisto di ìusticia.
Tener alterlus capiluli — Itera supplicano vostra Illustri Signu-
ria perchi lu spectabili conti di lu dicto contatu fa multi indebiti
novitatì a li dicti ludey et ludeca. chi si ipsu spectabili conti pre-
tendi haviri alcuna raxuni et iusticia centra ipsi ludei et ludeca
hagia di compariri innanti vostra Illustri Signuria et auditi in-
trambo li parli Vostra Illustri Signuria tando li providira de iu-
sticia — super quo capitulo vi comandarne non digiati ipsi ludei
indebite vexari ne ad quilli inferiri ne permettiri sia facta alcu-
na indebita vexacioni ne molestia ne novitati oy ìniuria ymmo li
obsirviriti la salva regiaguardia concessa per la sacra regia ma-
iesta et se vui spettabili conti pretenditi haviri alcuna raxuni
centra ipsi ludey compariti innanti nui et sarravi provisto di iu-
sticia.
Sequitur tenor alterius capiluli— Item perchi quisto lovidi
santu unu iudeu havondo aperto la sua fenestra cum licencìa di
lo dicto spectabiti conti ipsu Conti exinde soluhi per potiri haviri
alcuno dinaro di esso iudeu lu fichi prindiri et carcerari a lu
quali adimanda uncii chinqui et quando lu carcerau fu poy li quin-
dichi iorni dì lu bando, per tanto supplica Vostra Illustri Signuria
chi supra li cosi contenti in lo presenti capitulo lì digia providiri
di ìusticia — super quo Capitulo provìdimo vi comandamo non di-
giati molestar! lu dicto Iudeu per la dieta pena ymmo lu excar-
cerati prò causa predicta et se pretenditi raxuni compariti innanti
nui et sarravi previsto di ìusticia.
Tenor alterius capituli— -Item quando ipsi ludey et ludeca in
lu tempu si haviranno da partir! di quisto regno non havendo
allura potutu vindiri loru beni stabili supplicano Vostra Illustri
Signuria chi poczano Ipsi ludey et ludeca lassari procuratori a
divìri vindiri et fari altri cosi secondo per loro li sarra commise,
et chi lu conti et soy officiali eciam altri di lo regno a li dicti loro
procuratori non lì poczano dari obstaculo ne impedimento alcuno
ymmo poczano fari tutto quìUo potissiro fari ipsi ludei si fussiro
presenti — super quo capitulo providimo chi ipsi ludei poczano
fari et lassari loru procuratori et fan ipsi procuratori tutto quillo
potissiro fari ipsi ludei si fussiro presenti.
95
Item perchi li ladei questi tempi passali erano tenuti et obli-
gati seu scripti a li armi chi havendosi ipsì ludei da partiri non
siano in quesio^constricti ne tenuti — super quo capitulo providi-
mo chi ipsi ludey actento si divino partiri de cetcro non siano te-
nuti a li dicti armi.
Et premissa omnia exequamini cum effccto subta li peni con-
tenti in li dicti regii previsioni li quali in omnibus et per omnia
cum tutti clausuli in quilli contenti ad unguem exequirili. Dat.
messane die xiii'' lulij x® Indicionis 1492. Fernando dacuna.
Dominus vicercx mandavit mihi
Antonio Sol lima locumtenenti
et magistro notarlo in oflicìo
prothonotarij et vidit eam Ioan-
nes Aloysius.
R. Protonotaro, Voi 146, pag. 148.
DCCCCXXVI.
Palermo, 17 Luglio 1402, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acimna ordina che la giudaica di MtjiSBina
8ia obbligata a pagare tutto ciò che deve alla regia Corte,
Illustris etc.
Ad vostra Illustri Signuria si exponi da lu magnifìco alferi di
leofanti regio thesaureri chi la ludeca di quista nobili ^ita di mis-
sina appari per li libri di li collecti esseri debitrichi a la regia curti
in unci milli novi et tari sey per li causi et donativi infrascripti
videlicet. per lu donativo anni vi^ Indicionis secunde preterite uncii
Lxxvi tari xxiiii. Item per lo donativo anni va® Indicionis [secunde
preterite in uncii lxxiiii tari xxi. et per lo donativo di fiorini no^
vanta milia facto in lu anno xii Indicionis mgggclxxvuii unci dui-
centuquarantaquattro. Item per lo donativo di fiorini xxv milia
per lu maritagio di la illustrissima Signura Infanta unci sessanta.
Item per lo donativo di fiorini chento milia in tempo di lo specta-
96
bili don gaspar despes uncl duìcentuquaranta. et per lu donativo
di li fiorini chento milia offerti novamenti ad vostra illustri si-
gnuria uncii duicentoquaranta. li quali quantitati pigiano la su-
pradicta summa di uncii m vini tari vi (1). Pertantu supplica vostra
Illustri Signuria si digni providiri et comandari chi la regia curti
sia integre satisfaeta et pagata da la iudeca predicta di la dieta
summa ad ipsa regia curti divuta per ipsa Iudeca per li causi
et raxuni di supra dicti corno e lu debitu di la iusticia. ut altissì-
mus Illustris domine vitam conservet. Antonius Sollima locum-
tenens prothonotarij. Messane die xvii niensis lulij x® Indicionis
MCCCCLXXXXII.
Ex parto illustris domini viceregis. magna regia curia audito
magnifico fisci patrono super contenta in presenti supplicacione
provideat de iusticia. Antonius Sollima locumtenens prothonotharij.
presentata messane xx Inlii x Indicionis 1492. in provisione de
mandato sedis.
R. Protonotaro, Voi. 146, pag. 219^.
DGGCGXXVII.
Messina, 17 Luglio 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Aeugna dà sicurtà a tutti i giudei di Si-
cilia che saranno ben trattati se si convertiranno alla fede
cattolica .
Servi regie Cam mere, simo informati alcuni ludei di quistu
regnu haviri deliberatu redducirisi a la sancta fé catholica et fa-
risi christìani et dubitano farilo per lu vulgari dictu di alcuni
persuni czoe facendosi dicti ludey christiani sarriano maltractati
in persuna et beni, et desiderando nui lu augmentu di la dieta
santa fé cattolica et saluti di li animi di tucti ludey declarandovi
nostra voi untati vi dicimo declaramo et afSrmamo chi tucti quilli
ludey li quali si vurrannu fari christiani non li sarra inferuta
ne facta vexacioni alcuna, ymmo tucti sarriano ben tractati in
omnibus et per omnia comu si tractano li altri christiani. et per
loro maiuri bon tractamento declaramo chi quilli ludey li quali
si bacticziranno essendo poviri et non tenendo beni ancorchi siano
(1) La somma dà onze 985, 15; nel documento quindi manca qualche
dartita a carico della giudaica di Messina.
97
oblìgati de persona non sarriano constricti de persona, et cussi
cum deliberacione del sacro rQgiq Consilio havimo graciose deli-
berato, et aclalchi hagiati noticia di nostra voluntati vi certifi-
camo di quilla per la presenti nostra lictera. Dat. messane die
xvjf lulij X® Ind. 1492. Fernando dacuna.
Dirigi tur
marum.
Et similes
Item prò
Item prò
Item prò
Item prò
Item prò
Item prò
Item prò
Item prò
Item prò
Item prò
Item prò
Item prò
Itera prò
Item prò
Item prò
Ilem prò
Item prò
Item prò
Item prò
Item prò
Item prò
Item prò
Item prò
Item prò
Item prò
Item prò
Item prò
A. SoUima locumtenens prothonotarij.
prothis maiorentibus et ludeis ludayce terre Ter-
facte fuerunt prò ludayca terre Marsalie.
ludayca terre Camarate.
ludayca terre leocate.
ludayca terre Salem,
ludayca terre Sacce,
ludayca agrìgenli.
ludayca terre policij.
ludayca drepani.
ludayca terre Randaclj.
ludayca terre castri loannis.
ludayca terre Tauromenij.
ludayca terre caiaxibette.
ludayca Gathauie.
ludayca panhormi.
ludayca montis sancti luliani.
ludayca Castri regalis.
ludayca terre piacie.
ludayca Sancte Lucie,
ludayca terre nothi.
ludayca mohac.
ludayca ragusie.
ludayca Àlcami.
ludayca luliane.
ludayca Gacabi.
ludayca Siracusìe.
ludayca leontini.
ludayca Calatabellocte.
ludayca miliveti (1).
R. Protonotaro, Voi. 146, pag. 176' e 177' .
(1) Simile lettera fu diretti ai giurati delle medesime città e terre del
regno.
18
98
DCCCCXXVIII.
Messina, 20 Luglio 1492, lod. X.
Il viceré Ferrando di Acugna^ ad istanza de David Sami e Xabet
Xamu , scrive al barone della terra cMtello e insola di Pan-
telleria di permettere che qxm giudei , pagati i loro débiti ,
partano per Marsala. Dà inoltre facoltà ai medesimi gitulei
di vendere a cristiani i beni loro e qiielU della mischila;
% quali ultimi beni, secondo Vintenzione da loro manifestata,
dovranno andare a vantaggio dei poveri,
R. Patrimonio. Voi. 177, pag. 277' .
DCCCCXXIX.
Messina, 20 Luglio 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna ordina agli ufflciuli di CaUagirone
di consegnare a quei giudei i beni loro già inventariali, se-
condo la forma del capitolo concesso alle giudaiche , addi SO
giugno 1492.
Ferdinaudus etc.
Vicerex etc. Universis et singulis ofBcialibus terre calatagiroai
cui vel qui bus presentcs fuerint presentate fidelibus regiis dilectis
salutcm. noviter hanno comparso innanti ad nui david gazeni et
sabatino di missina ludey sindichi ad nui destinati per la ludeca
di quissa terra et graviter querulatosi chi quantuuca per ampli
et clari nostri provisioni fundati supra lo Regio edicto promul-
gato contro li ludey chi li divissiro observare certi capitoli ad
loro concessi secundo li nostri decretacioni supra dicti capitoli
facti. ac eciam chi dando pligirij idoney di christiani di pagari
loru credituri fra lu debito termino hoc est di quillo divino dari
in genere et in specie li divissivo liberarì et consignari tucti loro
beni mobili et stabili li quali si potissiro ad loru voluntati via-
diri et li christiani quilli inpune accaptari. comu per li dicti no-
stri litteri dati ultimo iunij proxime decursi a li quali ni referi-
mo più diffusamenti si conteni. e vui non actendendo a dicti no-
99
stri licteri ma quìlli posponendo per bcnchi quissì ludey dugnano
li plegirìj secundo la forma di tali nostri licteri non li haviti vo-
luto ne intenditi dari li dicti loru beni chi si potissiro disampa-
chari a lo loru discessu. pretendendo vui chi per esseri stati li
beni di li ludey inventariati per viguri di lo dicto regio edicto et
chi per certi post dati su in li dicti nostri litteri chi sia in omni-
bus servata la forma di quillo. et multoties vi deviassivo da lu suo
jntentu tali beni hagiano a remaniri per la regia curti et quod
hoc comu e dicto non li liberati li beni ymmo etiam quodammodo
li proibiti la pratica cum li chistiani et levarili quillo chi dietim
guadagnano, maxime volendo reteniri lo oru argentu ioyi et siti,
lo chi non e lo intentu di lo dicto regio edicto et provisioni di
la Sacra regia Maiestali ne di li dicti nostri licteri in li quali non
sì (e) facla alcuna excepcioni di retempcioni di beni di ipsi ludey.
ma tali inventariacìoni di quilli fu et e per la indempnitati et
securitati di li credituri christiani. non senza restari nui maravi-
glati di vui chi vuglati intendiri et interpetrari quillo per li
dicti regii provisioni et nostri non si esprimi, et pertanto volendo
si exequixa et complixa la volunta di la prefata sacra Maiestati.
ad supplicacioni perhumilima di czo facta per ipsi sindici corno
insta per la presenti vi dicimo et comandarao expresse chi actenla
per vos diligenter la forma di li dicti regij et nostri provisioni
tanto facti di li beni di ipsi ludey comu di la muskita tanto mo-
bili et stabili quanto oru argentu ioyi et siti loru digiati exequiri
observari compliri et deduchiri ad effectu sine mora li dicti pro-
visioni secundo la loro continencia et tenuri ac eciam li capitoli
in quilli expressi iuxta li loro decretacioni. adimplendosi pero per
ipsi ludey di dari la plegeria idonea di christiani sufficienti di pa-
gari li credituri secundo la forma data per li dicti nostri provi-
sioni, cauti a contrario per quanto la gracia di la prefata Maiesta
haviti cara et in pena di fiorini milli di applicar! a lu regio fisco
desiderati non incurriri. Dat. messane die xx iulij x indictionis
MCCCCLxxxxii. Fernando dacuna.
Dominus vicerex mandavit mihi
Antonio Sollima locumtenenti
et magistro notarlo in officio pro-
thonotarij et vidit eam hieroni-
mus.
R. Protonotaro, Voi. 146, pag. 187^^ .
100
DCCCCXXX.
Messina, 2G Luglio 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna^ ad istanza del R. Tesoriere in data
del S luglio , ordina che la Magna tt. Caria abbia la prefe-
renza sugli altri creditori dei giudei^ per la riscossione della
seconda e terza tonda da loro dovuta.
R. Patrimonio, Voi, 177, pag. 287.
DCCCCXXXI.
Messina, 27 Luglio 1402, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna dispone che i giudei poveri di Paler-
mo^ che non hanno come soddisfare i loro debiti e che si tro-
vano in carcere , siano messi in libertà trenta giorni prima
della loro partenza.
Ferdinand US etc.
Vicerex etc. Magnificis universis et singulis ofBcialibus felicis
urbis panormi ad quem seu quos spectablt et presentes presentate
fuerint Consiliarìjs et regijs fidelibus dilectis salutem. per parti di
alcuni ludey poviri di quissa chitati simo stati informati chi non
avendu ipsi beni di undi potiri satisfari loru credituri parti sunna
stati carcerati et parti si spera essiri carcerati, et pluy tostu porria
viniri lultirao jorno di la migracioni divino fari a regno chi po-
tiri satisfari per potiri fari loro viagio et non si trovari in regno
post diem termini, ni hanno facto supplicari ni dignassimo pro-
yidirili chi per iorni trenta ante diem ultimum dicli termini siano
excarcerati per hariri alcuno spacio di tempo di mectiri loro fa-
miglia in ordine di partirisi a regno, a la quale supplicacioni pre-
roissis consideratis non ni parendo cosa justa chi siano detenuti
carcerati usque ad ultimum diem migracionis havimo provisto et
cussi per tenuri di la presenti vi dichimo et comandamo digiati
101
ali prcfali ludey chi non hannu unde solvere carcerati si ve car-
cèrandi excarcerari per iorni trenta ante ultimum diera migracio-
nis eorum et una cum alijs ludeis chi si troviriano non essiri te-
nati a debito nixunu ne partìculari ne generali lassar! andari aT-
fari loro viagio extra regnum quo voluerint et non li ira pedi ri. et
guardativi dì farindi pacto alìquo lo contrario sub pena regalium
auri mille regio fisco applicandorum. Dat. messane die xxvii® men-
sis lulij X Ind. MCGCCLxxxxu. premissa exequaraini nisi dicli ludey
havissiro commiso baractaria vel aliter in fraudem alienato loro
beni oy quilli occultato. Dat. in nobili civitate messane die quo
supra. Don Ferrando dacufta.
Dominus vicerex mandavit raihi
Antonio deodato. visa per Ihe-
ronimum et thesaurarium.
Archivio Comunale di Palermo, Voi. di Atti Bandi e Provi-
ste, Anno 1491-92. pag. 22 6^ .
DCCCCXXXII.
Messina, 30 Luglio 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acìigna provvede ad alcuni capitoli presen-
tatigli a nome della giudaica di Palermo.
Ferdinandus eie.
Vicerex etc. Magnifico pretori iudìcibus et iuratis nec non
secreto et ceteris ofBclalibus felicis urbis panhormi et alijs regni
cui vel quìbus presentes fuerint presentate consiliarijs et fidelibus
regijs dilectis salutem. Nuper ex parte david de anello ludey am-
baxiaturi ludayce ipsius felicis urbis fuerunt nobis presentata duo
capitula tenoris sequentis.
Item per chi di raxuni quilli ludey chi teniiio frumagi et
cascavalli su tenuti et divino lassari per subvencioni di la citati
loru rata di dicti cascavalli et frumagi li quali e statu solitu per
lu passalu pagarisi secundo la meta statuta in la dieta citati vin-
dendosi perchi li ludey non ponno stari ad aspettar! la vendicioni
102
di quilli ad minuta si dimanda chi tali rata si hagia di pagari
di cantanti prisi dicti cascava! li et frumagi da continenti secando
la dieta meta et chi di la resto si lu pozano extrahiri extra re-
gnum undi varranno.
Item chi volendo alcani Christian! contractari alcuni partiti
cum alcani persuni et essendoli dimandata securitati alcuni lu-
dey prigati da li christiani si hanno ad tali partiti alcani obligati
in solidum et alcani principaliter tamen di tali partiti ipsi ludey
non hanno havuto alcuno participio ne utilitati et li christiani
contractaru tali partiti hanno beni quibus mediantibus li credituri
si purriano satisfari chi demonstrandosi di li beni di li christiani
sufficienti ad pagari non siano ipsi ludey ne in beni ne in per-
sona molestati.
et proinde supplicato nobis li volissimo super premissis de-
bite providiri considerando nui chi li curri la termino di migra-
risi a reguo et per zo non potiri aspettar! si faza la vendicioni di
li dicti frumagi et cascavalli per minuto, providimo et harum se-
rie vi dicimo et comandamo chi pozati per subvencioni di quissa
felici citati prindiri da ipsi ludey tucta quilla quantilati di fru-
magi et cascavalli chi vi parrà necessaria, verum chi li digiati pa-
gari di contanti et incontinenti sccundo la meta supra zo ordinata
et misa et di lu restu di li dicti cascavalli et frumagi chi resti-
ranno a li dicti ludey solutis prius credi toribus in genere et in
specie et solutis prius iuribus regie curie spectantibus et parti-
nentibus li lassiriti extrahiri li dicti frumagi et cascavalli per ex-
tra regnum quo voluerint. Quo vero ad secundum capitulum pro-
vidimus et mandamus chi si li christiani cum quibus ludey in so-
lidum proprio nomine obligati sunt vel prò quibus lìdeiusserunt
habent bona unde solvere non digiati li dicti ludey prò dictis de-
bitis molestari nec in bonis nec in personis tanto magis si dicti
ludey nichil habuerunt et guardativi del contrario prò quanto gra-
da regia vobis cara est et penam florenorum mille prò quolibet
contrafaciente regio fìsco applicandam cupitis non incurrere. Dat.
messane penultimo iulij x® indictionis 1492. premissa exequamini
dummodo dictis credìtoribus sit piene tantum de bonis expeditis
vel aliter quod reportabunt satisfacionem tempore suo vel de pre-
108
senti satisfieri faciatis a principalibus. Dat. ut supra. Fernando
daeuna.
Dominus vicerex mandavil mibi
Antonio Sollìma locuratcnentiet
magislro notano in officio pro-
thonotarìj. et viderunt cam hie-
ronimus et Ioanoes aloysius.
R. Protonotaro, Voi. 146. pag. 25G'.
DCCCCXXXIIf.
Messina, 30 Luglio 1492, Ind. X.
n viceré Ferrando de Acugna concede ai giudei di Palermo di
esortare dal regno due paia di pomi di argento della mi-
schìtii y purché d^ositino onze venti ; e permette di mettere
una nuova tassa di cinquemila fiorini , oltre quella di dieci-
mila già raccolta.
Ferdinandus etc.
Vicerex. Spectabili magnificis et nobilibus pretori luratis se-
creto et niagistro |procuratori ac ceteris officialibus felicis urbis
panhormi ad quem seu quos spectabit et presentes presentate fue-
rìnt consiliarijs et fidelibus regijs dilectis salutem. Nuper ex parte
ladayce ipsius felicis urbis fuerunt presentata duo infrascripta
capitula tenoris sequentis.
Item perchi sunno stati inventariati infra li altri dui pari di
puma dargento di la muskìta li quali licet siano di bona vista
tamen sunno di minimo precio et sisi guastassiro poco precio sindi
haviria sia sua merzi providiri chi qualsivogla ludeo depositira
in banco lu precio dì li dicti puma ad nomo di li credituri di lo
generali quilli li siano dati, et quisto Illustri Sìgnuri ex quo li
intendine presentari ad alcuna raiskita extra regnuni ad effecto di
esseri ben trattati et visti di li ludei di quilla chitatì oy terra
undi andiriano extra regnum et maxime li poviri di ipsa (udeca
104
di Palermo, ita qiiod li dugni Vostra Illustri Signuria per merczi
licencia di cxtrahirili ad efTectum predictuni.
Item percbi e stata fatta tassa cuni licencia di Vostra Illustri
Signuria per satisfacioni di li debiti di lu generali in summa di
dechimila fiorini li quali dechimilìa fiorini nun sunnu sufiicienti a
la integra satisfacioni di li dicti debiti e di necessario di fari altra
taxa di chincomilia fiorini, et alcuni di quilli su taxati si gravano
di la taxa si supplica sia sua merci providiri et comandar! et di-
giali dari licencia si digia fari altra taxa sinu a la dieta summa
di chincomilia fiorini per tri persuni eligendi per consiglo di la
dieta iudeca. li quali tri persuni hagiano di revidiri la dieta taxa
chi e fatta, ita quod quilli persuni troviranno essiri stati in ditta
prima taxa gravati siano per ipsi tri pirsuni eligendi ut supra
disgravati in la dicla taxa facienda di li dicti chinco milìa fiorini
et hagiano di gravar! quilli tali chi su legi et chi su stati legi in
dieta prima taxa et quisto perchi Inno non sia pluj gravato di
laltro et nixunu si pocza lamentar! et Inno resti ricco et laltro
poviro. et maxime chi li dicti debiti toccano ad tucti et cussi e stato
per consiglo di la dieta Iudeca deliberatu per esseri lu tempu sta-
tutu a li ludej di andarisindi brevi.
Et proinde supplicato nobis li volissimo super premissis opor-
lune providiri considerando nui li raxuni predicti appositi in dictis
capitulis. quoad primum providimo et vi dicimo et comandamo chi
depositando penes bancum qualsivogla ludeo di quista Iudeca lu
precio condecenti di li dicti dui para di puma et plui sindi volis-
Siro ad nomo di li credituri di lu generali li consignari li dicti
puma et sinu ala summa di unzi xx oy la valuta di tanti pami
di li predicti chi ascendano ad unci vinti chi li lassati extrahiri
et portari extra regnum li dicti puma ca nui in vim presencium
Ghindi damo licencia et dispensamo ad qualsivogla prohibicioni in
contrarium facta. Et quoad secundum capi tulum ricomandamo chi
si necessario saria per lo generali debito farisi altra taxa di fio-
rini chinquemìlia digiati ex nostri parte intimar! ali prothi et ma-
iorenti di la dieta Iudeca digiano fari fari la dieta taxa di chinco*
milia fiorini ultra primam secundo lu ordini hi dedimo per una
nostra provigioni eligendo li persuni haviranno di fari la dieta
taxa per consiglo secundo fu facta a la prima taxa. et guardativi
di farindi pacto aliquo lu contrario per quanto la regia gracia ha-
105
viti cara. Dat. in civìtate nobili messane xxx lulij x^ ludicio*
nis MCCGCLXxxxii. fernando dacuna.
Dominus vicerex mandavit mihi
Antonio Sollima locumtenenti
et magistro notarlo in officio
prothonotarij et viderunt eam
lìieronimns sìmon et thesaura-
rius.
R. Protanotaro, Voi. 146, pag. 266.
DCCCCXXXIV.
Messina, 30 Luglio 1493, Ind. X.
Il meerè Ferrando de Acugna concede ai giudei di Palermo che
per la esazione dei loro crediti si proceda in modo sommario^
e che essi non possano essere molestati per ragione di debiti
dei quali non è scaduto il tempo del pagamento^ purché vi siano
cristiani che se ne addossino l- obbligazione.
Ferdinand US etc.
Yicerex etc. Spectabilìbus magni Gcis et nobìlibus pretori iura-
tis iudicibus et ceteris officialibus feiicis urbis panhornii ad quem
seu quos spectabit et presenles fuerint presentate consiliarijs et
fidelibus regijs dilectis salutem. nuper ex parte ludayce ipsius fe-
iicis urbis fuerunt nobis prescnlata duo capitula infrascrìpti te-
noris.
Item etiam si supplica Vostra Illustri Signuria perchi su ai-
coni ludey di la Gita di palermo li quali su credituri di cristiani
et iudey tantu intra la dicla citati existenti comu in altri citati
terri et lochi demaniali et di baruni si digni providiri et coman-
dari chi circa la exactioni di li dicli crediti si digia procediri sum-
marie et de plano actentu lu termino contentu in lu edicto regio
e brevi, et ancora comandar! chi li presenti capituli seu alcuno
di quilli pigliandosi di quilli oy quillu copia comu extracta del
magistro notaro di la curii dì lu preturi di la dieta Gitati tali
14
106
capitali sianu autentichi comu si ad quiilo fussi la sinnatura di
Vostra Illustri Signuria.
Item perchi alcuni ludey su chi divino dari ad cristiani et
lu tempo non e venuto si digni Sua Illustri Signuria providiri et
comandari chi dando pligiria idonia di cristiani di pagari lu tempo
non siano a lu presenti convenuti.
et proinde supplicatu nobis li volissimo providiri oportune. a
la quali supplicacioni tanto a vui quanto ad qualsivogla altri of-
ficiali di lo regno et baruni ad cui la presenti sarra presentata
quoad primum capitulum vi dicimo et comandamo digiati sum-
mariamenti et de plano fari pagari et integre satisfari li iudei di
quista ludeca di tutti et qualsivogla loru debiturì in dinari sive
in alia specie di tucto quiilo et quanto li sarra divutu tanto a
debitoribus cristìanis quam iudeis sencza dilazioni et subterfugij.
et volimo chi essendosi ostensa la continencia di la presenti per
copia in la quali chi sia la extracta di lu notaro di la curti di la
preturi di la dieta citati la digiati obediri et exequiri et obser-
vari, quo vero ad quilli credituri loro chi lu tempo di pagari non
fussi venutu dando li exponenti pligiria idonea et sufficienti di
persuni cristiani di pagari li debiti a lu tempo chi verranno li
cridencìj et lu tempo di pagari sccundo la obligacioni non li digiati
al presenti molestari ne in beni ne in persona, cauti a contrario
per quanto la regia gracia aviti cara. Dat. messane penultimo lulij
X® Indicionis 1492. Fernando dacufia.
Dominus vìcerex mandavit mihi
antonio sollima locumtenenti et
magistro notarlo in officio pro-
Ihonotarìj et vidit eam hiero-
nimus.
R. Protonotaro, Voi. 146, pag. ^5V .
107
DCCCCXXXV.
Messina, 30 Luglio 1492, Ind. X.
Jl viceré Ferrando de Acugrui accorda alla giudaica di Paknno
di non potersi fare esecuzione contro di essa per tutto il mese
prossimo di agosto, e che i creditori dei giudei particolari pos-
sano essere compensati non solo con beni mobili ma anche
con beni stabili.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Spectabilibus pretori iudicibus luratis et ceteris
olQcialìbus felicìs urbis panormi ad quem seii quos speda bit et
presentes presentate fuerint consiliariis et fidelibus regijs dilectis
salutem. nuper ex parte ludayce ipsius felicis urbis fuerunt nobis
presentata duo capitula infrascripti tenoris.
Item si supplica ad sua Illustri Signuria si providn per evi-
tarisì spisi di la dieta ludeca non si poza fari execucioni centra
ipsa ludeca per li debiti di lu generali et qualenus alcuna chiudi
fussì facta si supraseda in la esecucioni di quilla per tutto lu misi
di augusto actento non reddunda tali dilacioni in danno ne inte-
resse alcuno di li credituri cum sic indi consequitiranno li iute-
rusurij maxime chi su securi di esseri pagati.
Item placza ad sua Illustri Signuria perchi su alcuni ludei
debituri di cristiani chi non hanno excepto beni stabili et si fus*
Siro carcerati vernano ad remaniri prixuni et non sìndi porriano
andari in termino et cussi non si sequiria la volunta di la maestà
del re nostru Signuri providiri et comandari chi pagati li debiti
di lu generali dando dicti beni stabili extimandi per cxperti a li
loro credituri non siano de persona molestati.
et proinde supplicato nobis li volìssimo super continencia
dictorum suprascriptorum capitulorum debite li providiri. a la quali
suppiicacioni considerato tenore dictorum capitulorum providemus
quoad primum chi facendo stari ipsi ludei securi a li credituri di
lu generali chi per tucto lu misi di augustu presentis anni hagiano
108
et poczano consequitarì lu debito principali cum pensionibus pre-
teritis vi dicimo et comandarno non digiati super debitis genera-
libus passar! execucioni alcuna, et quatenus passata indi havìssino
digiati in omnibus suprasediri per totum mensem angusti anni
presentis. quo elapso volìmo dirti credituri di lu generali siano
satisfatti de sorti principali et pensionibus absque dilacione et ali-
qua alia quindena. quo vero ad secundum capitulum vi coman-
damo chi essendo convenuti li ludei di quissa ludeca civiliter non li
degiati de persona molestar! et convenir! ymo satisflat creditoribus
de debitis super omnibus bonis ludeorum mobilibus et stabilibua
iuxta disposicionem ritus observata tamen forma obbligacionum et
non temptati modo aliquo lu contrario per quanto la gracia regia
baviti cara. Dat. messane die penultimo lulij x^ Inditionis 1492.
fernando dacufia.
Dominus vicerex mandavit mih!
Antonio SoIHma locumtenentt
et magistro notano in ofBcio
prolhonotarij et vidit eam hìe*
ronimus.
R. Protonotaro, Voi. 146, pag. 258^ .
DCCCCXXXVI.
Messina, 30 Luglio 1492, Ind. X.
// viceré Ferrando de Acugna concede ai giudei di Palermo di
mandare fuori del regno le loro famiglie, quando hanno tanti
beni da potersi pagare i loro creditori ; come pure andare
fuori del regno se avranno pagato tutti i loro debiti generali
e particolari,
Ferdinand US etc.
Vicerex etc. Spectabilibus et magnificis pretori iuratis ludicibus
secreto et magistro procuratori ac ceteris offlcialibus feiicis Urbis
panhormi ad quos seu quem spectabit et presentes fuerint pre-
sentate consiliarijs et fidelibus regijs dilectis salutem. Nuper ex
parte ludayce ipsius feiicis urbis fuerunl presentata duo capitala
ìnfrascripti tenoris.
109
Item si supplica Vostra Illustri Signoria si digni concedirili
ticeocia chi lassando ipsi ludei loro beni mobili et slabili in qui-
sto regno ad opu supra quilli si dìgiano pagari loro credituri poc-
zano libere mandari Torà di quisto regno loro mugleri et figli cum
alcuni altri ludey in loru compagnia et chi dicli loru mugleri et
figli ut supra poczanu viniri ad missina per passari fora di hi
regno tanto per mari comu per terra.
Item si supplica per parti di la dieta ludeca chi essendo pas-
satu lu termino di iorni quindici et poy di li iorni xv misi uno
infra li quali li credituri di li dicti ludei diviano eompariri et
spacharisi havendo alcuni ludei di la dieta ludeca pagatu li debiti
generali et parliculari chi Vostra Illustri Signuria li dugna licen-
cìa polirisi parti ri di quisto regno cum loro mogleri et figli et
beni li restassiro.
et proinde supplicato nobisli volissimo super continencia dic-
torum capituloruni oportune li providiri. nui vero considerata for-
ma dictorum capitulorum cum deliberaciouc magnifici domini hie*
renimi de francisco consiliarij regij dilecti unius ex iudicibus ma-
gne regie curie providimus et harum serie quo ad primum capitu-
lum vi dicimo et comandamo chi ad quilli ludei lasseranno in qui-
sto regno tutti loro beni mobili et stabili ad opu chi supra quilli
si poczano pagari li credituri li lassiriti libere et impune mandari
fora dì questo regno quo voluerint loru mugleri et figli cum al-
cuni altri ludey in loro compagnia et eciam poczano dicti loro mu-
gleri et figli cum dicti altri iudey in loro compagnia fari veniri
in quista citati di missina per passari fora di lo regno ca nui in
vim presencium per fari li cosi predicti li damo licencia. quo vero
ad secundum capitulum vi comandamo chi tucti quilli ludei di qui-
sta ludeca li quali haviranno pagatu li debiti generali et particu-
lari li digiati lassar! fari loro viagio extra regnum quo voluerint
una cum uxoribus et filijs et quilli beni chi restiranno. cauti a con-
trario prò quanto gracia regia vobis cara est. Dat. messane penul-
timo lulij x^ Indicionis 1492. Fernando dacuna.
Dominus vicerex mandavit mihi
Antonio Sollima locumtouenti
et magistro notarlo in officio prò-
thonotarij et vidit eam hicroni-
mus.
R. Protanotaro, Voi. 146, pag. 252.
HO
DCCCXXXVIL
Messina» 31 Luglio 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna 'scrive agli ufficiali di Palermo di
tenere sequestrati tutti i beni dei giudei e non permettere che
sieno pagati i loro creditori; ove poi questi fossero stati pa-
gati^ ogni cosa dovrebbe ritornare ad pristinum.
Magnifici viri consiliari] Regij dilecti. per certi boni respecti
lo animo nostro moventi maxime per servicio di la Sacra Regia
Majesta et altri li quali cxprimiri non curamo vi dicimo et coman-
damo chi vista la presentì omni 'mora dilacione et consulta post
posti dìgiàtì impacharì et leniri sequestrati in securo tucti quanti
beni mobili et stabili mercancij nomi di debituri auru argento joyi
di quissa citati nomine regie curie non permictendo chi nixuno
credituri di li dicti ludey siano pagati tanto generali quanto par-
ticulari. ne permictendo chi nixuno di li dicti ludey ne altro per
loro poczano extrahiri nixuna cosa di quisto regno ne da quissa
chitati non obstanti qualsivogla littera provisioni ne comanda-
mento per nui ne per qualsivogla altro officiali ne magistratu ia
contrario facti.liquali per la presenti annullamo et revocamo volendo
chi tucto quillo et quanto per virtuti di quiili fussi stato facto sia
reducto ad pristinum comu si facti non fussiro stati tali provisioni.
Et quisto exequiti cum tucta cura soUicitudini et diligencia per
quanto la Regia gracìa haviti cara et desiderati non incurriri in
pena di la vita et publicacioni di vostri beni, providendo vui a li
dicti ludey supra li beni di la vita cotidiana. Dat. in nobili Civi-
ta te messane die ultimo lulij x® Ind. 1492. Don ferrando dacunna.
Petrus Cavaleri secretarius.
Magnificis viris Gapilaneo pretori iudicibus iuratis ac secreto
et magnifico procuratori felicis urbis panormi consiliarijs regijs
dilectis.
Archivio Comunale di Palermo. Voi. di Atti Bandi e Proviste^
Anno 1491-92, pag. 227 ' •
Ili
Dccccxxxvni.
Palermo, 2 Agosto 1492, Ind. X.
Bando promulgato a Palermo col quale si ordina che ognuno nel
termine di giorni sei debba ricattare i pegni dati ai giudei.
Die u augusti x^ Ind.
supradictus (Demitrius de perìno) domiiius bannìtor retulit e-
misisse per loca puplìca et consueta felicis urbis panormi bannum
infrascrìptum.
«
banda et cumandamentu da parti di li spectabili et magnifici
signuri officiali preluri et iurati di la felici chilati di palermo chi
tacti quilli persuni chi hanno im pignorato a ludey oru argenta
perni 07 altri loyi et robbi infra termino di iorni sey digiano com«-
pariri et recaptarisi li dicli pigni infra termino di iorni sey altra-
menti passata lu dieta termino non sarra play auduto et li lu-
dey di li dicti pigni farrannu la voluntati loru senza dannu al-
ca nu.
Archivio Comunale di Palermo^ Voi. di Atti Bandi e Provi--
ste, Anno 1491-92, pag. 80.
DCCCCXXXIX.
Messina, 4 Agosto 1492, Ind. X.
// viceré Ferrando de Acugna commette ai capitani secreti , ba-
roni etc. di Sicilia di verificare se sieno stati eseguiti bene
gP inventarti dei beni dei giudei, e dispone che sollecitamente
si proceda allo esame di tutti i dritti che la Begia Corte pos-
siede in atto ha posseduti sopra gli stessi giudei.
Rex e te.
Vicerex etc. Magnifici viri consiliarij regij dilecti. C!omo non
ignorati per altri nostri provisioni e stato per nui provisto et com -
US
mandato dovirisi fari li debiti et legali inventari] di tucti beni di
ludei secundo la continencia et tenari di li dicti nostri provisioni.
Et dicendosi in quisto non si haviri usato la debita diligencia se-
cando se requedia havimo provisto acceptis presentibus divirisi per
vai recognosciri et vidiri tacti li invcntarij di li beni di dicti la-
d(*i li quali so stati facti ad effectu chi mancando alcuno di quilli
si digia di continenti fari et coinpliri. et cussi ancora si a li in-
ventarij li quali su facti si havi et pò adiungiri di dicti beni di
ludei tanto beni mobili et stabili et nomi di debituri et quilli iun-
girisi a li dicti inventari]. Nec minus vi commandamo chi cum
tucta dìligentia vigilantia cura et sollicitudini digiati haviri vera
et certa notitia ultra di li dicti beni mobili nomi di debituri di
tucti loro proprietati casi vigni massari] arbitri] mercanti] et be-
stiami et ad cui su subiugati et per quairta summa. et deductis
deducendis li dicti beni stabili fariti extimari ad arbitrio debito la
summa valeriane in dinari cumtanti. che da poi fariti altra exti-
mationi zo e per la partenza di li dicti ludei et quanto mino po~
riano valiri a dinari contanti havendo respectu a li expulsioni et
partenza di li dicti ludei. Et quisto ad effectu chi essendo ad ple-
num cerciorati di lo vero si poza providiri chi la regia curti ne
li altri credituri di li dicti ludei possano esseri pre]udicati.
Preterea havimo ancora provisto et cussi tenore presentium vi
dicimo et comandamo expresse potìssime a vui Magnifico Secreto
et mastru procuraturi chi digiati sìmilimente far inventario cum
tucta indagine et debita advertencia et per subtili vidiri tucti gisij
renditi cabelle et altri raxuni li quali la regia curti bave conse-
quitato et consequita da li dicti ludei non obstanli quilli in tucto
oy in parte non si exigissiro per la dieta regia curti. ma per quilla
fossero trausferuti et possessi per altri persuni per pignoratioui
venditioni et grati] facti per la dieta regia curti pur chi una volta
siano stati di la dieta regia curti. et particularimenti scriviri et
annotari tucto quillo ponno summarie anno quolibet tali raxuni et
diricti particulariter intendendo tanto di le diete raxuni li quali
anno quolibet si pagano per li dicti ludei a la dieta regia curti
comò a li dicti particulari persuni per li tituli et causi ja dicti.
Comandandovi simiiiter chi digiati fari notamente di quilli parti-
culari persuni in potiri di li quali su li dicti gisi] cabelli et altri
diricti supra li dicti ludei et per quanta quantitati et summa et
cui so quilli li possedono. insuper vi commandamo ni digiati
dari aviso di tucti quilli diricti poco piai oy mino so soliti fare
et pagare Ji dicti ludei per li trafichi mercanti] et altri commer-
US
cij soleno fare anno quolibet. et ben ponderandosi per vui la con-
tinentia et tenari di la presente nostra provisioni vi commandamo
digiatl vui quilla cuni tucta sollìcitudini integrità et fidelità exe-
quìri et compliri et per vostri licteri et proprij nuncìj di tucto
particulariter et per extensum dami vera et certa noticia per
forma chi di vostri diligentij siati merito commendati per boni et
zelanti ofiBciali del servicio di la dieta regia curti. guardandovi
modo aliquo commettirichi negligencia tepeditati fraudi et dolo al-
cuno per quanto la gracia di la regia Majestati ha vi ti cara et in
casa contravencionis quod non credimus a sua indignatione et ira
desiderati non ìncurriri ultra altri peni nostro arbitrio reservati.
Dat. in nobili ci vi tate messane die mi mensis augusti x® Ind. 1492.
Don ferrando de acunna.
Doni in US vicerex manda vi t mi hi
autonio selli ma locumteuenti et
magistro notario in officio prò-
Ihonotarij et vidit eam thesau-
rarius.
Magnicifis Gapitaneo pretori luralis et Secreto et magistro pro-
curatori felicis urbis panormi consiliarijs regijs dilectis.
Arehimo Comunale di Palermo, Voi. di Atti Bandi e Proviste ^
Anno 1491-92, pag. ÌÌ8^ — lì. Protonotaro , Voi. 146 , pagg. 294
e 296^ , dove si trova Telenco di altri ufficiali del regno, ai quali fa
inviata questa stessa lettera.
DCGCCXL.
Messina, 4 Agosto 149*3, Ind. X.
Jl viceré Ferrando de Acugna promulga una lettera di re Ferdi-
nando^ data a Granata addi 18 maggio 1492, eolia quale dichiara
che tutti i giudei i quali si convertiranno alla fede cattoUca
saranno riguardati come tutti gU altri cristiani.
Rex etc.
Vicerex etc. Nobiles viri fideles r^ij dilecti. perochi fra li altri
ordinactioni noviter reciputi di la sacra maestati del Re nostra
15
114
sìgnuri tenimo lictera di sua Maestati di lo tenuti seguenti. Nui
Don ferrando per la gracia di deu Re di castella di aragona di
Sicilia di granata etc. Notificamo et facimo ad sapiri ad tucti et
qualsivogla ludej masculi et fimmini in li nostri regni et signorij
slarranno et habitanti ad quilli chi in li dicti regni et signorij
nostri verranno et decliniranno chi quilli chi di ipsi si converti-
ranno a la sancta fé catholica et recipiranno lo sancto baptismo
per viviri et moriri in la fidi et religioni cristiana comu boni et
calholichi cristiani chi tali comu quisti ni sarranno acepti et te-
nirimoli in nostra gracia et tractirimoli et comandirimo siano
tractati favorabìlimenli et non perniiclirimo chi per loru conver-
sioni siano maltractati in loru persuni et beni ne siano iniuriati
et vituperati et chi si alcuno oy alcuni li iniuriaranno di palori
oi di facti in persona oy in beni comandirimo esseri puniti et ca-
stigati rigorosamenti. et di tal maynera chi ad quilli chi tal cosi
farranno sia castigo et ali altri esemplo comu e raxunivuli cosa
chi ad quilli chi venino a la sancta fidi stano di maiuri coniictioni
chi non erano innanti chi ad quilla venissiro. et plui ancora pro-
vidimo et comandamo chi persuna alcuna non stara usanti ad
quilli tali chi ala sancta fé catholica si convertiranno nomiuarili
oy vituperarili di nomi injoriusi et si alcuno Io contrario facissi
incurra in la pena chi nuj oy nostri 'officiali per nostru oy loru
arbìtrio actisa la qualitati di la persona injurianti et injuriata li
ìmponirimo oi imponiranno. chi gaudiranno secundo chi per la
presenti providimo et comandamo chi gaudano di tucti li fori usi
coslumi constituctioni capituli ligi pragraatichi et privilegi] di li
altri cristiani in comuni et in generali providimo, et chi in la iu-
sticia chi supra loru beni si havira da fari tanto per respecto di
qnillo chi divino dari comu di quillo chi ad ipsi e divuto cussi uni-
versalimenti comu singularimenti li observirimo et comandirimo
esseri observata tutta quilla iusticia eum quilli fori ligi et cum
li privilegij chi ali cristiani comuniraenti si divi fari perchi in
raxuni sta et e cosa multo divuta che rccipendo ipsi lu sancta
baptismo et convertendosi ala sancta fé catholica tali persuni cussi
convertuti in tucti cosi et per tucto da poi chi su facti cristiani
siano comu li altri cristiani et da ipsi altri cristiani non sia facta
diiferentia alcuna, et actalchi quillo chi per quista presenti pro-
vidimo et comandamo sia inviolabilimenti observato et non si poza
inunorari comandamo sia pubblicata per li citati principali di li
dicti nostri regni et signurij in li sinagogi seu mischiti di li iu-
(lei. in testimonio di lu quali comandamento fariti la presenti cum
115
nostro sigillo secreto iu dorso sigillata. Dat. in la alfambria di la
nostra chltati di granata xviii^ mayi sullanno di la natìvitatì di
nostra signuri 1492. yo el rey. Dominus Rex mandavit mihi Io-
anni de colonna, visa per generalein thesaurariura. Et pertanto
per darisi ad quilla debita execucioni comu sioio tenuti et bavì-
rìndi ad esequiri lu fini quali per servicio di la divina et humana
Maiestati sì appetìxi per la presenti vi dicimo et comandarne chi
riciputa la presenti da continenti digiati fari publicari et ligiri la
preinserta regia provisioni de verbo ad verbum in la muskita di
la iudeca di quissa terra ad ura chi intervegnano tucti ludej ma-
sculi et fimini di quissa Iudeca seu la plui parti di quilla chi omni
uno hagia da intendiri oy haviri noticia di la dieta regia provi-
sioni ordinationi et voluntati. et guardativi farindi Iu contrario per
quanto la gracia di la prefata Maestati haviti cara. Dat. messane
die nu° Augusti x® Indicionis 1492. fernando dacuna.
Dirigi tur luratis terre sacce.
Dominus vicerex mandavit mihi
Antonio Sollima locunitenenti
et magistro notario in ofiQcio
prolhonotarij et vidit eam the-
saurarius.
Et similis
Et similis
Et similis
Et similis
Et similis
Et similis
Et similis
Et similis
Et similis
Et similis
Et similis
Et similis
Et similis
Et similis
dirigitur pn'fecto et iuratis civitati drepani.
dirigi tur iuratis terre marsalie.
facta fuit prefecto et iuratis terre leocate.
iuratis civitatis agrigenti.
patricio et iuratis civitatis cathanie.
iuratis civitatis cephaludi.
pretòri et iuratis felicis urbis panormi.
facta fuit capitaneo et iuratis terre randacij
capitaneo et iuratis terre placie.
capitaneo et iuratis terre calatagironi.
capitaneo et iuratis terre nari.
capitaneo et iuratis terre policij.
capitaneo et iuratis terre nicoxie.
capitaneo et iuratis civitatis meliveti.
R. Protonotaro, Voi. Ii6, pag. 286.
116
DCCCCXLI.
Messina, 4 Agosto 1492, Ind. X.
// viceré Ferrando de xicugna ordina che sia condotto alla sua
presenza il secreto di Girgenti già arrestato per appropria-
zione di oggetti appartenenti ai giudei,
Ferdinand US etc.
Yicerex etc. nobili arnao sanso algozirio regio fideii dilecto
salutem. perochi noviter innanti nui su stati facti et preposti
multi et diversi quereli ad instaneìa di li iudei di la iudeca di la
magnifica chitati di agrigenti contra lu nobili girlando luporto
Secreto di la dieta gitati de co maxime chi esercendo lu officio di
secreto si prisi in so putiri multi iugali argento et altri beni di
la mischila di la dieta Iudeca et di altri particulari persuni. et
essendo accusa tu et factu reu di tali delitti et circandosi detti beni
li quali detto Secreto haWa priso ut supra per li officiali di la
detta chitati si trovaro a la so propria casa certo argento fusu li-
mantichi et grisoli. per la quali causa dicto Secreto essendo re-
perto in fraganti di ordinacioni di li dicti nobili officiali fu priso
et carcerato et fachendosi instancia per li dicti Iudei divirisi coa-
tra ipso Secreto procediri secnndo prò iusticia si divira, essendo
ditto debito di malu et peximo exemplu per esseri maxime ditto
secreto regio officiali non deliberando nui tali delitto passari im-
punito imnio divirisi contra ipsu Secrctu providiri cum tutta ri-
gida iusticia havimo provisto et cussi tenore presencium vi dicimo
comictimo et comandamo chi conferendovi aceptis presentibus per-
sonaliter a la dieta Gita di agrigenti ci alibi ubi opus esset digiati
de persona prindiri et personalimentì produciri et presentar! in-
nanti ad nui dicto Secreto conducendo per forma chi di quìllopo-
zati dari bon cunto facendovi pagar! li vostri iornati et di quilli
persuni li [quali vi sarannu necessario menar! in vostra compa-
gnia supra li beni di lu dioto Secreto, et premissa exsequiti cum
effeclu ca nui per presentes cum dependentibus emergentibus et
connexis vindi damo et comectimo sufficientissima potestati. coman-
dando a tucti et singuli officiali castellani et persuni eiusdem re-
gni signanter di la ditta Magnifica gitati di girgenti chi in premìs*
117
sarum omnium execucionc vi digiano asisliri et obediri et avuta
vostra requesta prestarivi aiutu brachio et faguri oportuno quanti
volte per vui serano requesti guardandosi modo aliquo farindi iu
contrario per quanto la gracia di la Sacra regia Maiesta hannu
cara et ala pena di triumphi di oro milli prò quolibet contrafa-
ciente regio fisco applìcandi desideranu non incurriri. Dat. in no-
bili civitate messane iiii° Augusti x« Indicionis mcccclxxxxii. fer-
nando dacufia.
Vidit Ioannes aloysìus.
Vidit tfaesaurarius.
Vidit philippus de perdicaro regij fisci patronus.
Dominus Vicerex mandavit mihi
antonio Sollima locumtenentiet
magistro notarlo in officio prò-
thonotarij et vidcrunt eam Io-
annes aloysius thesaurarius et
philippus regij Asci patronus.
R. Cancelleria, Voi. 180, pag. S86«* .
DCCCCXLII.
Palermo, G Agosto 1492, Ind. X.
CHaeomo de Bonania protesta contro gli ufficiali della Università
di Palermo che lo costringevano a restituire il suo credito
che avea riscosso dai giudei (1).
Die VI® augusti x Ind. Anno dominicc incarnacìonis 1492.
Spectabiles magnifici et excellentes domini iusticiarie et capi-
taney pretor judices et lurati ac vos magniflce domine Secreto fe-
licis urbis panormi. Coram dorainacionibus vestris exponitur prò
parte magnifici lacobi de bononia civis fclicis urbis predicte. Quod
(1) Cfr. Doc. DCCCCXXXVII.
H8
cum die xviii luaìj emanaverint banDum per quod fuerit puplica-
tum et deductum in notorium edictum ac provisio invictissimi et
chrislianissimi Regis et domini nostri Ferdinand! Regis castelle etc.
super facto expulsionis ludeorum. per quod edictum et provisio-
nem fuerit traddita forma videlicet quod credìtores ludeorum com-
parerent infra dics xv infra quos haberent decere de eorum iure
et elapsìs dictis diebus xv infra terminum mensis unìus inroe-
diate diete cause ludeorum deberent expediri et terminari ac
satisfìeri creditoribus ad effectum ut predicti ludei postea expediti
possint abhire a dicto Regno. Gumque dictus magnificus expo-
nens iuxta coutinenciam Sacri Regij edicti com par uerit infra dìctos
dies XV et docuerit de eius iure et deinde infra dictum men-
sem fuerit provisum quod dicto exponenti satisfieret de uncijs cen-
tum triginta sex et tarenos xv et fuerit ei satisfactum per bancum
honorabilis babtìste lombardi puplici campsoris panormi de dictis
uncijs cxxxvi et tar. xv de mandato iudicum et provisione do-
minacionum vestrarum dictaque pecunia fuerit jam conversa ad
aiios usus et translala jam ad civìtatem ncapolis per licteras cam-
bìj. dominaciones vestre et precipue vos speclabilis domine pretor
mandastis et mandatis hodie elapso dicto termino mensis unius
quo tempore debet conquiescere omnis iudiciorum strepitus iuxta
dictum sacrum Regium edictum quod dieta pecunia restituatur
dominacionibus vestris et quod deponatur in banco quod est coa-
tra dictum sacrum regium edictum quam centra jura comunia
ac privilegia eiusdem felicis urbis cum non possint dominaciones
vestre revocare eorum provisionem iuste et sancte factam et man-
datam execucioni presertim cum hoc tempore vigore dicti sacri
regij edicti cesset omnis vestra jurisdictio quc persacram regiam
majestatem fuit limitata tempore mensis unius. quod lempusjam
est elapsum itaque nuUam habetis jurisdictionem pace vestra nisi
tantum ordinariam neque potestìs procedere centra cives hujus
felicis urbis velo elevato sed debet procedi servata forma capitu-
lorum regni et privilegiorum hujus felicis urbis, propterea predictus
exponens dixit et dicit dictum mandatum et provisionem domina-
cionum vestrarum nullum et nullam intimando nichilominus do-
minacionibus vestris et omniumque eorum conlravenientium co-
niunctim et separatim penas contentas in dicto sacro regio edicto
ac in provisione hujus felicis urbis et alias penas statutas de jure
communi centra male et inique iudicantes protestando pace vestra
centra easdem dominaciones vestras de omnibus dampnis etc. et
presertim de exper.sis viaticis cum intendit dictus magniGcus la-
119
cobas expoaens si opus fuerit accedere ad Illustrissimum dominum
proregera et ad inviclissimura et christianìssimum Regem nostrum,
farfagla magister notarius. linde etc.
Presentata niagnificis pretori iudicibus iuratìs ac secreto fe-
licis urbis panormi vii'" augusti x® Ind.
Archivio Comunale di Palermo , Voi. di Atti Bandi e Pro-
mie, Anno 1491-92, pag. 227' .
DCCCCXLIII.
Palermo, 6 Agosto 149?, Ind. X.
Die VI** augusti x® Ind.
Bando promulgato a Palermo col quale si ordina che nessuno possa
comprare robba dei giudei,
Predictus dimìtrius bampnitor retulit cmisisse infrascriptura
bannum per loca puplica et consueta diete felicis urbis panormi.
bandu et comandamentu da parti di li spectabili et magniiici
sigQuri officiali capitaneu et iustizeri preturi indichi ci iurati et
secreta et mastru procuraturi di la felichi chi tati di palcrmo clii
non sia nixunu ludeu presumraa vindiri la robba sua mobili ne
stabili a nixunu ludeu ne christianu ne ancora nixunu christianu
dija accaptari robba mobili et stabili di ludeu supta pena di la vita
et puplicacioni di beni. Et cuy havissi accaptatu robbi mobili oy
stabili a cridenza oy non chi havissi pagatu hi preczu tali dinari
non chi digia pagari ma li digia depositari a lu banca di baptista
lambardì annomu di la curii et revelarili a lu mastru uotaru di
li Signuri iurati. et si alcunu christianu oy ludeu fussi debituri
di ludeu per qualsivogla altra causa tali dinari non digianu pagari
& li Indey ma li digianu depositari a hi dictu banca subta li peni
predicli.
Archivio Comunale di Palermo , Voi. di Atti Bandi e Pro-
mfe, Anno 1491-92, pag. 80'.
120
DCCCCXLIV.
Messina, 7 Agosto 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna^ in conseguenza di reclami ricevuti
per la esecuzione della lettera secreta del 16 luglio (1). ordina
che i giìidei possano liberamente portarsi nella città di Mes-
sina, dopo che si è proceduto alF inventario dei loro beni ed
il prezzo che vi è ricavato dalla vendita di essi è stato depo-
sitato per conto del R. Tesoriere.
Ferdinand US etc.
Yicerex etc. nobilìbus capitaneo iudicibus ìuratis et secreto
terre Castri regalis cui vel quibus spectabit et presentesjfuerint pre-
sentate fidelibus regijs dilectis salutem. recordamoni per altra no-
stra provisionc secreta ad vul directa haviri provisto et comandato
sub forma sequenti. Nobiles regij fideles dilecti. per certi boni re*
spedi lu ^nimo nostro moventi maxime prò servicio di la sacra
Majestati et altri li quali exprimiri non |curamo vi dicimo et co-
mandamo chi vista la presenti omni mora dilacione et consulta
post positi digiati inpachari et teniri sequestrati in securo tucti
quanti beni mobili et stabili mercancij nomi di debituri argentu di-
nari joyi oru et renditi et altri qualsivogla beni di li ludei di quissa
terra nomine regie curie non permictendo chi nixuno crediturl di
li dicli ludei siano pagati tanto generali quanto particulari ne per-
mectiri chi nixuno di li dicti ludei ne altro per loro pozano ex-
trahiri alcuna cosa di quisto regno ne di quista terra non ob-
stanti qualsivogla littora provisioni ne comandamento per nui ne
per qualsivogla altru officiali ne magistratu in contrarium facti li
quali per la presenti annuUamo et revocamo volendo chi tuctu
quillo et quanto per vi rtuti di quilli fussi statu factu sia redducto
ad pristinum comu facti non fussiro stati tali provisioni, et quisto
exequiriti cum tucta cura sollicìtudini et diligencia per quanto la
regia gracia haviti cara et desiderati non incurriri in pena di la
vita et publicacioni di vostri beni providendo a li dicti ludei su-
pra tali beni loro di la cotidiana vita. Dat. in nobili civitate mes-
sane die ultimo lulij x^Ind. 1492. Fernando dacufìa. Vidit thesau-
rarius generalis conservator. I. Gastellanus secretarius. Nobilibus
♦21
Gapitaneo ludiribus et secreto terre Gastriregalis regijs fldeiibus
dilectis. Noviter vero su comparsi innanti ad nni Isac di mazara
et alij ludei di quista- terra li quali cum querela ni hanno reve-
renter expostu havìri vui excessu la forma et continencia di li prein-
serti nostri licteri supplicandoni ni dignassimo providiri chi tncti
quilli ludei tantu niasculi coma (immini li quali si volissiro con-
Teriri in quista nostra citati cum tucti loru beni li quali li su stati
per vui inventariati offerendosi ipsi cum dicti loro beni inventa-
riati non si partiri di quista nostra citati senza nostru expresso
comandamento, qua supplicacione audita caque clementer admissa
havirno previsto et cussi tenore presencium vi dicimo et comandarne
expressc chi ad tucti quilli ludei tanto masculi comu fimmini li
quali si vurranno partiri di quissa terra et conferirisi in quista
nostra citati cum li dicti beni per vui inventariati inballando et
sigillando dicti beni cum vostri sigilli digiati quilli cum persuni
fide digni li quali non hagiano dìfraudari dieta roba mandari quilla
et farila consignari a Io magnifico regio thesaureri et a li dicti lu-
dei non dari ulterius impedimento alcuno circa loro advento in
quista nostra citati ut supra. et tali ordini eciam vi comandamo
diviri vui exequiri vulendu dicti ludei mandari in putiri di lu
dicto magnifico thesoreri li beni di la muskita. Preterea ad sup-
plicacioni di li dicti ludei havimo provisto chi dicti ludei pozano
libere vindiri loro beni tanto mobili comu stabilì cum vostru in-
terventu et li accaptaturi quilli potissiro libere accaptari dum ta-
men chi lu precio di dicti beni si digia depositari modo quo supra
in potiri di lu dicto magnifico regio thesoreri et li bestij li quali
su di loro usu per andari et veniri non li siano molestati. Insu-
per vi dicimo et comandamo expresse chi la salvaguardia a li dicti
ludei et ludeca per nui concessa li digiati quilla ad unguem ob-
servari iuxta eius continenciam et tenorem. et essendo riquesti da
li dicti ludei diviri fari renovari lu bando circa la observacioni di
la dieta salvaguardia vi dicimo et comandamo chi digiati fari, et
premissa exequiti cum effecto non di facendo modo aliquo lu con-
trario per quanto la regia gracia haviti cara et ala pena di unci
cento regio fisco applicandi desiderati non incurriri. Dat. messane
va'" Augusti x« Ind. 1492. post datam. havimo provisto et cussi
tenore presencium vi dicimo et comandamo chi a li dicti ludei cen-
tra tucti loro debituri digiati procediri ad farili pagari tucto quillo
et quanto vi constira legitime diviri haviri providendo li dinari li
quali si rescotiranno di loro debituri esseri depositati in banco oy
vero in potiri di alcuna ydonea persuna nomine regie curie. Dal. ut
16
122
eadem nobili civitate messane die quo supra. portandovi in tali
manera chi la regia Gurti et lo magnifico regio tbesoreri staya sempri
cauta et securu di la predicta robba loro et lu procbedutu di quilla
prò indempnitate regie curie et a la exaccioni di li loro debituri
observiriti lu comandamento di la sacra regia Majestati. Dat. ut sa-
pra, di li beni predicti chi tramictiriti a lu dicto magnifico tbeso-
reri farriti fari puplici inventari] di li quali tramictiriti copia cum
executoria prò cautela regie curie a lu dicto magnifico thesoreri
alu quali etìam doniriti aviso di li dinari chi si depositeranno in
banco. Dat. ut supra. Fernando dacuna.
Dominus vicerex mandavit mihi
Antonio SoUìma locumtenenti et
magistro notario in officio pro-
thonotarij et viderunt eam loan-
nes aloysius thesaurarius etphi*
lippus fisci patronus.
Et similis facta fuit Capitaneo iudicibus iuratis et secreto etc. (1)
/?. Protonotaro, Voi. 146, pag. 802.
DCCCCXLV.
Palermo, 7 Agosto 1492. Ind. X.
Bando promulgato a Palermo col quale cosi i cristiani che i giudei
sono obbligati a dichiarare la robba che possiedono dei giudei.
Die vu"^ Augusti x®Ind.
Supradictus dominus retulit emisisse per loca puplica et con-
sueta felicis urbis panormi bannum infrascriptum videlicet.
Bandu et comandamentu da parti di li spectabili et magnifici
(1) Siegue lo elenco degli ufficiali delle città e terre di Sicilia , ai quali
ta diretta questa lettera.
123
signuri officiali iusticeri et capìtaneu preturi iudtchi iurati et se-
creta et mastra procaraturi di la felici chitati di palermo non ino-
vando li bandi chi su stati promulgati ne liberando a quilli chi
hanno contravenuto a li dicti bandi chi tucti christiani et ludey
chi havissìro robba joyi oy dinari oy scavi amucbati oy acoman-
dati di ludey in continenti li digianu viniri ad revelari a lu ma-
stru notaru di li Signuri Iurati subta pena di puplìcacioni di loru
beni et altri peni reservati ad arbitriu di li dicti signuri officiali.
Archivio Comunale di Pakrmo, Voi. di Atti Bandi e Provi-
ste, Anno 1491-92, pag. Si.
DCCGCXLVI.
Messina, 8 Agosto, 1492. Ind. X.
// viceré Ferrando de Acagna ordina al Tesoriere che si paghino
ad Antonio Sollima , tari dieci pel prezzo di una risma di
carta, la quali si havì cousumpto et divisi ancora usari per
diversi spachamenti di li ludei.
R. Patrimonio, Voi. 178, pag. 98.
DCCCGXLVII.
Palermo, 9 Agosto 1492, Ind. X.
Bando promulgato a Palermo col quale tutti i debitori dei giudei
nel termine di otto giorni sono obbligati a dichiarare i loro
debiti.
vmi" augusti x® Ind.
Supradictus dimitrius de perino retulit per loca puplica et
consueta felicis urbis panormi einisisse bannum infrascriptum.
bandu et comandamenlu da parti di li spectabili et magnifici
signuri officiali iustizeri et Gapitaneu preturi iudichi iurati et se-
cretu, et mastra proouraturi di la felichi chitati di palermu chi
tttcti quilli persunì chi fussiro debitari et bavissiro a dari a ludey
per qualsivogla causa per accaptacioni oy veDdioioni di rachini oglu
orju frumentu et di omni altra natura et debiti di contracti chi
infra termino di octu jorni digianu viniri et revelarili a hi mastru
notara di li Signori iurati subta pena di fiorini milli di applicar!
a la Regiu fisca et altri peni reservati ad arbitriu di li Signuri
officiali.
Archivio Comunale di Palermo, Voi. di Atti Bandi e Provi-
ste, Anno 1491-92, pag. 31' .
DCCCCXLVIII.
Palermo, 10 Agosto 1491, Ind. X.
Bando promulgato a Palermo col quale si promette V impunità a
ehi fra sei giorni dichiarerà la robba che avrà nascosta o fatta
nascondere dei giudei.
x° augusti X® Ind.
supradictus diniitrius retulil emisisse per loca puplica et con-
sueta felicìs urbis panormi bampnum infrascriptum videlicet.
bandu et comandamentu da parti di li spectabili et magnifici
signuri ofiiciali iusticzeri et capitaneu preturi indichi et iurati se-
creto «t mastro procuraturi di la felichi chitati di palermo chi tucti
quilli ludey chi havissiro amuchato robba in qualsivogla locu in-
fra termino di iorni sey digiano revelari tali robba a lu mastru
tiotaru di li Signuri Iurati et non incurrire in pena alcuna, et co
modo infra lu dicto termino quilli chi tenissiro tali robba chri-
stiani oy ludey et revelassirila non incurrano in pena alcuna ymmo
sarranno ben tractatì di li signuri officiali, et passato lo dicto ter-
mino cui non la rivelerà perdira la robba et sarra castiyato ad ar-
Intrio di li signuri officiali tantu lu patruni quanta quiilo chi la
lenissi et cuy la rendira passato lo dicto termino havira la quarta
parli di la robba chi revelira.
Archivio Comunale di Palermo^, Voi. di Atti Bandi e Previ-
ste, Anno 1491-92, pag. 81' .
125
DCCCCXLIX.
Messina, 11 Agosto 1402, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna, in seguito alle regie istruzioni che
% giudei prima di partire debbono pagare il capitale ragionato
al quattro per cento sui dritti di gabelle spettanti alla R. Corte,
ordina che le singole giudaiche costituiscano speciali procura-
tori per trattare il relativo pagamento.
Rex e te.
Vicerex eie. Servi regie camere, comu non ignorali appropin-
quandosi la tempo di vostra expulsioni et partenza secando la edicto
et comandamento di la Saera regia maiestati e necessario darisi
ordini ad vostro celeri expedimento. actalchi essendo dal tatto ex-
pediti vi pozati partiri et andari per voslro camino in la tempo
ooDstituto. et tenendo nui comandamento di la dieta Sacra regia
maiestati saprà li beni di ladei fari pagari tacti diritti et raxuni
di gabelli ad saa regia carti spectanli et pertinenti ad raxani di
quattro per cento havimo provisto per darisi conclasioni et debito
eflTecto ali ùicti debiti pagamenti cbi acceptis presentìbas digiuti
eligiri uno ci dae persani a vai ben visti et ad quilli dari ampia
et sufficientissimi potestati patiri inteudiri perfieiri et dari forma
«1 debito pagamento di tacti raxani et diritti a la dieta regia carti
spectantt et pertinenti a li dieta raxani di quattro per cento se-
cando e stato provisto et comandato per la dieta Sacra regia ma-
iestati. non dando in questo dilacioni alcuna perebi quanto plui in
questo si dassi per vai dilacioni tanto plui sarrissivo causa dela-
tari et impediri vostra partenza la quali a lo tempo bisogna sia
fatta, undi havendo integramenti satisfketo la dieta regia eurti et
debiti di particulari persuni potiriti partiri eum li beni li quali
yì reroaniranno ad tucta vostra voi untati. Et premissa exequiti cum
effectu guardandovi in quisto comineetiri negligeneia ne tarditati
alcuna perchi in tali casu in vostra contumacia sarria necessario
providiri a la indonnitati di la regia eurti seeundo lordinacioni ci
126
comandamenti di la dieta Sacra regia maiestati. Dat. in nobili ci-
vitate messane xi"" augusti x« Ind. 1492. Ferdinando dacuna.
Dominus vicerex mandavit mibi
antonio soilima locumtenenti et
magistro notario in officio pro-
thonotarij et vidit eam thesau-
rarius.
Dirigitur protis et majorentibus ludaice terre alcami.
Et similis facta fuit protis et majorentibus terre etc. (1).
R. Protonotaro, Voi. 146, pag. 822' .
DCCCCL.
Messina 11 Agosto 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna ordina che siano prelevate onze
trenta sui beni dei giudei di Catania, perchè essi possano so--
stenere le spese di difendersi contro eerte pretese della R. Cu-
ria e deW Arcivescovo di Palermo.
Ferdinandas etc.
Vicerex etc. magnìficis capitaneo patricio ludicibus iuratis se-
creto et magistro procuratori alijsque officialibus ciarissime civita-
tis cathanie ad quos seu quem quomodolibet spectet consiliarijs et
fidelibus regijs dilectis salutem. fuit nobis porrecta supplicacio qua
per nos intellecta eam decretavimus prout in eius fine apparet
buiusmodi tenoris. lUustris etc. exponitur reverenter a vostra ma-
stri Signuria per parti di li arabaxaturi di la iudeca di cathania
quod cum sit ad ipsi ludei siano intentati alcuni questioni et di-
mandi et maxime per la regia curti pagarichili tamen dì anni vinti
icza et ipsi demonstrano la soluctioni di quilli di dechi anni icza.
et lo Reverendissimo archiepiscopo di palermo comu abbati di no-
ci) Siegue la indicazione delle giudaiche delle città e terre di Sicilia alle
quali fu spedita questa lettera.
127
yaluchi li dimanda certi gabelli ali quali ipsi supplicanti allegano
per alcuni raxuni multo efficaci non essiri tenuti, et per esseri im-
pediti li beni generali di la muschita non hanno di Airisi li di-
spisi et ayutarisi ala iusticia loru la quali tenino per multo clara.
per non si diri Illustri Signuri chi indebite li sia livata la robba
sapplicano Vostra Illustri Signuria si digni voliri provìdiri et co-
mandari chi supra li beni di la dieta iudeca hagiano alcuna cosa
meglu vista a Vostra Illustri Signuria per potiri farili li dispisi et
etiam defensari a li quistioni predicti ut allissimus etc. Antonius
Sollima locumtenens prothonotarij messane die vnu*' mensis augu-
st xi® Indicionis 1492 ex parie illuslris domini Vieeregis magnifl-
cus dominus hìeronimus de francisco unus ex ludicibus magne
regie curie super contentis in presenti supplicatione se inTormet et
provideat prout oportunius sibi videbitur. Antonius Sollima locum-
tenens prothonotarij. visaque prcinscrta supplicacione per ipsum
magnificum regium consiliarìum dilcctum hieronimum de franci-
sco unum ex ludicibus magne regie curie actendendo id quod pe-
titur esse raccionabile habita iam informactione de prcmissa peti-
cionc et molestia centra ipsam ludaycam acceptatam nam neces-
sarium est et ad se ab illa defendcndum habcrc pecunias prò ex-
pensis occurrentibus de eiusdcm magnifici ludicis deliberatione du-
ximus providendum quod vita lu presti et iosep lu presti ambaxa-
torìbus diete ludnyce et onus huiusmodi negocij ab ea habentibus ad
opus huiusmodi despensarum tradantiir super bonis eiusdem iu-
dayce uncìe trigìnta hoc modo vìdelicet quod dicti ambaxiatores
aut alìj onus predictarum earum habentes prò capiendis scriptu-
ris et instrumentìs ac expensis viaticis habeant uncias tres tantum
reliquas vero uncie viginti septem modo et via tuta et vobis be-
nevisis mictantur hìc ad nos ut deponantur penes raagistrum no-
tarium magne regie curie ut inde per eum cum interventu dicto-
rum aml)axiatorum distrìbuantur prò expensis necessarijs in dìes
ex causis predictis occurrentibus. Et ita vobis dicimus et mandamus
quatenus presentem nostram provisionem diete ludayce et eius pre-
dictis ambaxiatoribus observantes et exequentes sibi super quibus-
cunque bonis cabellis et introytibus diete ludayce permictatis ha-
bere recipere et exigere et modo predicto exsolvi et deponi facia-
tis dictas uncias triginta ad opus dictarum expensarum et questio-
num non obstante quod bona ipsius ludayce per alias nostras liete-
ras sint in sequestro nomine regie curie detcnta. nam quoad hoc
dumtaxat ex dieta legitima causa dispensamus supradicto seque-
stro, cauti igitur a contrario quanto graciam regiam caram habetis
128
et penam unciarum centum regio fisco applicandarum cupitis non
subire, dat. messane xi" Augusti x^Indicionis 1492. fernando (la-
cuna.
DoDiinus vicerex maudavit mibi
autonio Sollima locum tenenti et
magistro notarlo in officio prò*
tbonotarij et viderunt eam om-
nes ludices et thesaurarius.
R. Protonotaro, Voi. 146, pag. 821' .
DCCGCLI.
Messina, 12 Agosto 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna insiste per la sollecita compilazione
degV inventari dei dritti dovuti dai giiulei alla regia Corte.
Rex etc.
Vicerex etc. nobilis regie fidelis dilecte. Comu sapiti per la
ediclo et comandamenti facti per la Sacra regia Majestati tucti lu-
dei si banno da parti ri et expelliri al tempo constituto et ordinato
et intendendo nui dari ordini effectivo a la dieta loro parteocza et
expulsioni per nostri litteri vi scripsimo et expressc comandamoiri
cum tucta diligencia et soUicitudìni divissivo intendirisi ali ìnven-
tarij di loru beai si baviano di iungiri altri loru beni tanto mo-
bili comu stabili et di tali inventarij de continenti divissiro tra*
mectiri copij. et ancora cum diligencia investigari et ìntendirl tucti
diritti gabelli et raxuni chi dicti ludei costumavano pagari a la
regia curti et altri persuni li quali bavissiro jus et racioni ab ea
pertiniri diritti li quali eranu stati di la dieta regia curti. et an-
cora divisi extimari tucti loru beni stabili ad precio di dinari con-
tanti et di tucto divirini per vostri litteri ad plenum cercìorari et
per propri nunci quilli annui transmictiri et dcstìnari cussi cumu
largamene per tenuri di dicti nostri lìcteri in specie ad vui di-
recti tali die mi^ presentis a li quali in omnibus et per omnia ne
riferimo. et per esseri tali negociu di tali et tanta importancia chi
non pati altra dilactioni vi dicimo iterum et expresse comandarne
cbi cum tucta sollicitudini et presticza digiati dari ordini ad un-
guem exequìri et compliri la cootineocia et tenuri di dicti noMri
provisioni. Insuper la dieta sacra regia Hajestati bayi provisto et
expresse comandato chi li raxuni di li gabelli et diritti li quali dicti
ludei pagavano a la dieta regia curti si digiano per dicti ludei pa-
gari ad raxuni di quattro per cento, intendendo nui ut iustum est
exequiri et compliri li cumandamenti di sua altecza per nostri ìi^-
teri scrivimo et expresse comandamo ali prothi et majorenti di
quissa ludeca chi cum tueta sollicitudini celerità et presticza di-
giano eligiri uno oy dui di loru ludei et quilli transmectiri ad nui
cum amplissima potestati circa lo intendiri et dari ordini satisfari
et pagari la dieta regia curti a la dieta raxuni di quattro per eentu
per li gabelli et diricti la dieta regia curti percepia da li dicti Iiv-
deì la quali littera troviriti cum la presenti, comandandovi chi quìlla
da continenti la digiati presentari fari legiri et intimari di la quali
preseutacioni et intimaccioni vi comandamo da continenti ni digiati
per vostri litteri dari adviso'. et premissa exequiti cum effectu guar^
dandovi circa premissa commectirinchi negligencia alcuna per quanto
la gracia di la dieta Sacra regia Majestati haviti cara et in casu
contravenctìonis ad sua indignacìoni et ira ultra altri peni nostro
arbitrio reservati desiderati non incurriri. Dat. Messane die xn^ au-
gusti x^ indictiouis mcccglxxxxu^. Fernando dacuna.
Dominus vicerex mandavit mihi
antonino sollima locumtenenti
et magistro notario in officio
prothonotarij et vidit eam the-
saurarius.
Dìrigitur secreto terre Marsalle (1).
R. Protonotaro^ Voi. 145, pag. 46.
(l) Siegue l'elenco degli altri secreti delle città e terre di Sicilia.
il
[
130
DCCCCLII.
Meesina, 13 Agosto 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna dà disposizioni circa la partenza
dei giudei poveri dal Regno.
Rex Castel le etc.
Vicerex etc. Nobiles viri regij fideles dilecti. facendosi innanti
nui summa ìnstancia per multi ludey di diversi ludechi di citati
et terri di quisto regno maxime poviri et miserabili persani tanto
masculi coma fimmini suplicandoni ni dignassimo concedirili li-
cencia di potirisi partiri di quisto 'regno secundo lo editto facto per
la Sacra regia magestati. attento lo tempo di loro parteucza et ex-
pulsioni e propinquu et ipsi ludey si trovano et su a lochi lon-
tani di marina et per loro inabilitati non anno forma alcuna dì po-
tici fari isforczie circa loro partencza ymmo li e et serra necessa-
rio a pedi et cum instancìa di tempu fari loru caminu. similiter
supplicandoni li providissimo dalcuna competenti spisa per toro ca-
mino et alcuno subsidio di vestimenti et robbi di dormiri. Qua sup-
plicacione audita habita super bis matura deliberacione sacri regij
consilij actento remanino li altri ludey facultusi di pagari li regij
diritti et di altri particulari persuni cum loro beni havimo provi-
sto a li dicti ludei poviri et miserabili tanto masculi comu fimmini
tantum li quali si vorranno partiri di quisto regno per obedirì lu
comandamentu di la Sacra regia Maiestati concedirili tali licencia
subscripto modo videlicct chi constandovi tali ludei li quali si vor-
ranno i.artii'i tallio masculi comu fimmini essiri inhabili et poviri
li sia a quilli data et concessa per vui licencia potirisi partiri cum
loru vestimenti mediocri di loru persuni et per dormiri una co-
perta di lectu czoe chilona et carpita cum unu paru di linczola
usati et uno mataraczo usato di pocu precio et quitto sarra di mi-
nuri precio et loro usano per dormiri, et per loro dispisa havimo
ancora provisto potirisi cum loro portar! infini a summa di tari tri
per testa, li quali dinari poczano haviri essendoti datu per loro ele-
mosina di li denari et beni inventariati ultra li vittuagti si havi-
ranno di portari per loru bisognu. Et per obviarisi a li fraudi li
quali per ipsi ludey et altri si porriano commictiri extrahendo altri
cosi vi dichimo et comandamo chi a li dicti ludei miserabili et pò-
18i
viri li quali si vorranno partir! modo quo supra digìati ali masculi
fari chercari per homini christiani fidi et digni et cum tucta dili-
gencia et a li fimmini per donni similiter fide digni per forma chi
ne sapra loru persuni ne intra loru beni maxime a li mataraczi
poczano occultari ne portari cosa alcuna, et a talchi li dicti ludei
per li camini non li sia inferuto impedimento alcuno vi comandamo
per loro securitati et cautela li faczati una patenti significando ad
omni uno dicti ludey havirisi partuto cum la licencia et ordini
supra dicti recordandoli dicti ludei esseri in sua regia salvaguar-
dia, la quali patenti vi comandamo li digiati fari cum serio tenore
presentis nostre provisionis non li facendo pagari per la dieta vo-
stra patenti altra raxuni excepto la raxuni di lu travisglu di In
notaru. Et premissa exequiti cum effectu guardandovi committirisi
dolu ne fraudi alcuna per quanto la gracia di la dieta Sacra regia
Maìestati haviti cara, et in casu contravencionis ultra altri peni no-
stro arbitrio reservati desiderati non incurriri. Dat. messane xiii*'
augusti X® indictionis 1492. Post datam. havimo ancora provisto
cum eadem deliberacione sacri regij consilij chi volendosi partir!
altri ludei fimmini et pichuli non obstanti non fussiro quilli po-
viri lassando loro beni libere si poczano parliri cum lu ordini de-
bito iam dicto exequendo ad unguem la contìneocia et tenuri di hi
presenti nostra provisioni. Dat. in nobili civitate messane die ut
supra. Ferrando dacuna.
Dirigitur dominis iusticiarió et secreto panormi.
Dominus vicerex mandavil ni ibi
antonio sollima iocumtenenti et
magistro notario in officio pro-
thonotarij et vidit eam thesau-
rarius.
Presentata panormi magnifico domino pelro de bononia secreto
et magistro procuratori felicis urbis panormi xx!!"* augusti x® in-
dictionis 1492.
Secrezia di Palermo, I^ettere, Voi. 49, pag. 72— fl. Protono-
larOj Voi. 145, pag. 49, dove si trova lo elenco dei capitani e dei
secreti di Sicilia ai quali questa lettera fu spedita.
182
DCCCCLIII.
Messina, 17 Agosto 1492» Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna spedisce Pietro de Asprea a Ciminna
per la protezione dei gitédei che sono stati malmenati da quel
barone e per condurli a Messina insieme all' inventario dei
loro beni.
Ferdinand US etc.
Vicerex etc. Nobili Petro de asprea regio algozirio fideli dilecto
salutem.fuit nobis porrecta supplicacio tenorissequentis. Illustrìs etc.
Bxponisi omni qua decet reverenda a vostra Illustri Signuria da
parti di la ludeca et ludei di la terra di ehiminna. Gum sit la aia-
gntfico barimi di la dieta terra senza causa alcuna li havi carce-
ra.to et chusuchi li porti di li casi et falli andari morti di fami et
di siti chi e cosa miserrima ad vidiri et non voli obedìri provi-
gioni alcuna di li dicti ludei primo pejus chi quisti iorni passati
per haviri portato una littera di vostra Illustri Signuria uno la-
deo di la dieta terra nominato sanino ammara indrizzata ad uno
algozirio contra di li officiali carcerau a lu dicto ludeoetali altri
indebitamenti li vexa et halli livata tutta la robba et partutola
per li soi officiali stracciandoli in diversi modi di mainerà chi ii
poveri ludei masculi et fimmini si morino di fami et in miseria
et in carceri cridino quisto non procedi di menti di vostra Illustri
Signuria iustissima. pertanto supplicano quilla li plaza ordinari et
comandari chi vtiya uno commissario oy porteri di vostra Illustri Si-
gnuria in la dieta terra et provixa di excarceracioni di li ditti lu-
dei et chi ipsi ludei masculi pichuii et grandi cum loro beni mo-
bili si pozano partiri et viniri in quista chitati una cum Io dicto
ofBciali precedente inventario et chi si vindano li stabili di In prezo
di quilli sia portato in quista citati per lo dicto officiali et consi-
gnato ad cui ordinira vostra Illustri Signuria presertim cum li beni
et ioyi di la mischita et ancora lu prezu di lu locu di la muschita
ut altissimus etc. Gastellanus secretarius. qua supplicacione admissa
eam decretavimus ut infra Messane die xin augusti x^ indicionis 1492.
ex parte illustris domini viceregis placet illustri domino viceregi
quod isti ludei cum eorum bonis et pecunia veniant in hac civi-
1
18S
tate sab custodia officialis dummodo quod iiterc fiant iustificate sub
fisìone uuius maguificorum iudicum magne regie curie regij fisci
patroni. lulianus castellauus secrelarius. Idcirco cum deliberacione
ipsorum magnificorum regiorum consiliariorum providimus vobisque
dicirous coromictimus et expresse mandamus vi digiati personali-
menti conferìri in la dieta terra di chìminna et quo opus faerit
digiati prò iusticia providiri ali excarceracioni di li dicti ludei car-
cerati et ìndi tucti loro beni mobili argento dinari oru et altri cosi
coram testibus farini puplico inventario, et farriti quilli inballari
et ancora farriti vindiri li beni stabili et lu prezo di quilli una cum
li contracti di li vendìcioni portiriti et consigniriti a lo magnifico
regio thesoreri in quista citati nomine regie curie, portando cum
vai eciam in quista citati tucti ludei masculi et fimmini picboii
et grandi et li animali loro et si forte si troviranno credituri in
alcuna cosa tali debiti exigiriti et portiriti in lo dicto inventario
et portiriti ut supra. et si alcuno pretendissi essiri crediluri di li
dicti ludei in alcuna cosa compara innanti nui et sarra provisto de
iusticia ca nui in vim presencium viudi damo oranimoda potestati et
sufficienti potestati cum suis dependentibus emergentihus et con-
nexis. et di vostri iornati dum in bis legitime vacaveritis vi pagbi-
riti supra ii beni di quilli ad peticioni di cui legitimamenti vachi-
riti, et comandamu ad tucti et singoli officiali di lo regno preser-
tim a lo prefato magnifico baruni et soi officiali chi in la execu-
cioni di la presenti vi digiano assìstiri et obediri et prestarivi loro
ayato brachio et faguri oportuno et necessario tucti fiati et quando
per vui sarranno riquesti maxime chi li dicti ludei stanno sutta
la salva guardia regia, guardandosi farindi lu contrario sub pena
di fiorini mille regio fisco applicando Dat. in nobili civitate mes-
sane die xv!!*" augusti x® indicionis 1492. et portiriti a Io dicto ma-
gnifico thesoreri eciam la copia di tutti li inventarij et portativi
in et circa predicta taliter chi centra di vui non sia locu di iusta
querela. Dat. messane ut supra. Fernando dacuna.
Dominus vicerex mandavit mihi
luliano Castellano facto verbo de
Consilio et visa per Ioannem
aloysium tbesaurarium et phi-
lippum de perdicarìo regij fisci
patronum.
R. Prolanotaro, Voi. 145, pag. 102.
i
1S4
DCCCCLIV.
Messina, 17 Agosto 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Aeugna in continiMzione ad una sìào secreta
provvisione del SI luglio circa il sequestro dei beni dei giu-
dei di Palermo , scrive agli tìfficiali della detta città di non
opporsi a che i giudei si rechino a Messina insieme ai loro beni^
i quali sigillati ed inventariati si dovranno consegnare al R. Te- j
soriere.
Ferdinandus eie
Yicerex etc. Magni Gcis capitaneo secreto et magistro procuratori
felìcìs urbis panorrni cui vel quibus presentes fuerint presentate
consiliarijs et fidelibus regijs dilectis salutem. Recordamoni per al-
tra nostra provisioni secreto ad vuì dircela haviri provisto et co-
mandato sub forma sequenti. MagniGci viri consiliari] regi] ditecli.
per certi boni respecli lu animo nostro moventi maxime per ser-
vicio di la sacra regia mageslati et altri li quali exprimfri non cu-
ramu vi dichimo et comandamo chi vista la presenti omni mora di-
lacione et consulta cessante dìgiatì impachari et teniri sequestrati
in securu tuctì quanti beni mobili et slabili mercanti] nomi di de-
biti argentu dinari ioyi oru renditi et altri qualsivogla beni di li
ludei di quissa chitati nomine regie curie non permictendo chi ni-
xunu credi turi di dicti ludey siano pagati tanto generali comu par-
ticulari ne permectiri chi nixunu di li dicti ludey ne altri per loru
poczano extrahiri nixuna cosa di quislo regno ne di quissa citali
non obstanti qualsivogla lìctera provisioni ne comandamento per
nui ne per qualsivogla ofSciali alto ne magistrato in contrariu facti li
quali per la presenti anullamu et revocamu. volendo chi tuctoquillo
et quantu per virluli di quilli fussi statu factu sia redductu ad
prislinum comu facti non fussiro facti tali provisioni, et quistu exe-
quili cum tucta cura solicitudini et dilìgencia per quantum la re-
gìa gracia havìti cara et desiderali non incurriri in pena di la vita
et pi ubicacioni di vostri beni providendo ali dicti ludey supra tali
beni loru di la cotidiana vita. Dot. Messane die ultimo lulij x® In-
dictionis 1492. Ferrando dacugna. Vidit thesaurarius. vidit gaspar
conservator. Castellanus secrctarius. Magnificis Capitaneo pretori
135
iudicibus iuratis secrelo et magistro procuratori fclicis urbis pa-
normi consiliarijs regijs dilectis. Novi ter vero ni e stato exposto per
parti di la ludeca et ludei di quissa felici citati haviri vui excessu
la forma et coatiaencia di la preinserta nostra provisioni supplì-
candoni ni dignassimo providiri chi tucti quilli ludei tantu masculi
comu fimmini chi volissiro conferirisi in quista nobili citati cum tucti .
loro beni li quali li su stati per vui inventariati offerendosi ipsi
Cam tucti loru beni per vui inventariati non si partiri di quista
nobili citati absque nostro mandato si potissiro libere partiri. Qua
supplicacione admissa havimo provisto et cussi tenore presencium
Ti dichimo et comandamo expresse chi attucti quilli ludei tantu
masculi comu Qmini li quali si vorranno partiri di quissa felici
citali et conferirisi in quista nobili citati cum li dicti beni per vui
inventariati imballando et sigillando dicti beni cum vostro sigillo
digiati quilli cum persuni Ade digni li quali non hagiano di frau-
dari dieta robba mandari quilla et farila consignari a lo magnifico
regiu thesaureri et ali dicti ludey non dari ulterius impedimentu
alcuno circa loru adventum in quista nobili chitati ut supra. tali
ordini eciam vi comandamo diviri vui exequiri volendu dicti ludey
mandar! in potiri di lo dìcto magnifico regio thesoreri li beni di
la inusckita. Preterea ad supplìcacioni di li dicti ludey havimo pro-
visto chi dicti ludey poczano libere vindiri loro beni tanto mobili
comu stabili cum vostru intervenimentu li accattaturi potissiro li-
bere accactari dum tamen chi lu precio di li dicti beni si hagiano
ad depositari modo quo supra in potiri di lo dicto magnifico regio
thesoreri et li bestij li quali su di loru usu per andari et venir!
non li siano molestati, insuper vi dichimo et comandamo expresse
chi la salvaguardia ali dicti ludei divi ri fari renovari lu hanno circa
la observacioni di la dieta salvaguardia vi dichimo et comandamo
lif voglati fari cauti a contrario sub pena unciarum centum regio
fisco aplicanda. Dat. messane xvu** augusti x« indicionis i492. Post
datam. havimo provisto et cussi tenore presencium vi dichimo et co-
mandamo chi a li dicti ludei contra tutti loru debituri digiati pro-
cediri ad farili pagari tucto quillo et quantu vi constira legitime
diviri haviri provideado li denari li quali si rescotiranno loru de-
bituri esseri depositati iu banco oy vero in potiri di alcuna ydo-
nea persuna nomine regie curie. Dat. ut supra. portandovi in tal
maynera chi la regia curti et lo magnifico regio thesoreri sia cautu
et securu di li beni di li dicti ludey et lo proceduto di quilli prò
indepnitate regie curie et a la exapcioni di loro debituri observi-
ritl lu comandamentu di la Sacra regia Maiestati. Dat. ut supra.
186
di li beni predicti chi tramectirìti a lo dìcto magnifico thesoreri
farrìti fari plubici inventarìj di li quali traroictiritì copia cum ex-
tracta prò regie curie cautela a lo dicto magnifico regio thesoreri
a lo quali edam doniritì havìso di li denari chi si depositiranno
in banco. Dat. in eadcm nobili civìtale die quo supra. Ferrando
dacufia.
Dominus vicerex manda vit mibi
antonio sollìma iocumtenenti et
magistro notario in ofiicio pro-
thonotarij et vidit eam Ihero-
nimus Simon thesaurarius et fi-
sci patronus.
Presentata panormi magnifico domino petro de bononia secreto
die xxv'' augusti x« indictionis 1492.
B. Secrezia di Palermo, Voi. 49, pag. IS^ .
DCCCCLV.
Meseina, 18 Agosto 1493, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna concede ai giudei di San Marco che
accompagnati da un regio commissario possano venire a JUes-
Sina dove dovranno consegnare al R. Tesoriere tutti i loro beni
per procedersi al pagamento dei loro debiti.
Ferdinand US etc.
Vicerex etc. lacobo spataro commissario magne regie curie fi-
deli dilecto salutem. fuit nobis nuper porrcela supplìcacio tenoris
sequentis. Illustris etc.
Exponisi omni qua decel reverentia innanti Vostra Illustri Si-
gnoria da parti di la iudeca et ludei di la terra et contato di
sammarco chi essendo necessario partirisi di Io regno per lu edicto
et expulsioni generafi et propinquandosi lo tempu per trovarisi in
majuri expedicioni e] pluj proprinqui di nexiri di lo regno deli-
berano di veni ri in quista undi e la prcsencìa di Vostra Illustri Si-
gnoria cum tutti loro beni mobili et lo prezo di li stabili trovan-
dosi a vindiri precedente inventario li quali ludei et loro beni ha-
137
giano di viniri in custodia di uno commissario et per mari fina a qui-
sta Gitati supra tri saglcti patroniczati di homini di la dieta terra
diSammarco et unadi Sanfradello. li quali patruni si oblighiranno
portarì li dicti ludej cum li dicli loro beni inventariati et munita
presertim lu trisori di la mischita fina in quista Giiali et cum li
inventarij passati et quilli consignari alo magnifico regio thcsau-
reri nomine regie curie, pertanto supplicano Vosta Illustri Signori»
li plaza destinar! commissario in la dieta terra et contato di Santo
marco et exequiri li cosi predicti et per vidiri chi si alcuni ludei
fussiro carcerati prò iusticia li digiati excarcerari et portarili cum
la debita et necessaria caucioni per forma chi di loru indi pocza
dari cunto. et si alcuno pretendissi esseri credituri di li dicli hideì
compara innanti vostra Illustri Signoria et ala regia gran curtì et
maxime lo spectabili conti di lo diclo contato et serra oportuna-
menti prò iusticia provisto, et nichilominus perochi li officiali di
lo dicto contato per la raxuni loru di li inventarij passati li hanno
priso certo ramo contra la provisioni di Vostra Illustri Signoria
placza quilla comandar) alo dicto commissario chi li facza resti-
tuiri et quilli altri raxuni che si hanno priso contra la forma di
la provisioni di Vostra Illustri Signoria, et eciam chi perochi lo
Spectabili Conti predicto li havi levato corti dinari quilli ancora
chi facza restituir!, li quali dinari et beni digia portarì a Vostra
Illustri Signoria inventariati ut supra ut altissimus ole. Castella-
nus Secretarius. qua supplicacione admissa eam deeretavimus ut in-
fra, messane die xviii** Augusti x® Indicionis m'^cccclxxxxii. ex parte
Illustris domini viceregìs placet oidem Illustri domino proregi quod
dicti ludey veniant iuxta formam presentis in supplicacione eonten-
tam dummodoquodlictere fiant iuslificate sub visione unius magni-
ficorum dominorum ludicum magne regie curie et magnifici fisci pa-
troni. lulianus Castellanus Secretarius. pertanto cum deliberacione
ipsorum magnificorum regiorum consiliariorum havimo provisio et
per la presenti vi dicimo conimictinio et expresse comandarao vi di-
giati conferiri in lo dicto contalo et undi necessario serra digiati exe-
quiri et provvidiri lì cosi predicti maxima cum dilìgencia et adver-
tencia di prindiri securitati di lì patruni et di li tri sagìcti per forma
chi seucza fraudi dicti ludei loru beni ìoyi et dinari hagiano da
esseri portati et consignati ahi magnifico regio thesaureri et non
si potendo vindiri loro beni slabili ut supra permectiriti poczano
vindiri ad tempu seu dari ad inchensu oy puro loro procuraturi per
li dicti beni stabili, dummodo chi di tutto sia fatta cautela et nota
per la regia curii. portando\i cum quilla dilìgencia et legalità in
18
188
simili casa si requedi et di cui confidamo et di vostri iornati duni
in hijs legitime yacaverìtis vi paghiriti supra li beni di quilli ra-
cione di cui legitime vachiriti. exequendo li cosi predicti cum ef-
fectu quum in hijs omnibus exequendis cum suis dependentibus
emergentibus etc. vobis conferimus vices et voces nostras et ma-
gne regie curie ac concedimus potestatem et plenariam facultatem
ac roandantes omnibus et singulis eiusdem regni ofBcialibus pre-
aertim dicti contatus quatenus in premissorum execucione vobis
pareant et obediant sub pena unciarum centum fisco regio appli*
canda. Dat. messane die xvnf Augusti x^ Indicionis. premissa exe-
quimini in modo chi vegnano cauti et sine periculo alcuno et fraudi
a 1u dicto magnifico regio thesoreri. Dat. ut supra. Fernando dacuna.
Dominus vìcerex mandavit mihi
luliano Castellano, visa per loan-
nem aloysium sìmonem the-
saurarium et procuratorem et
philippum fisci patroDum et
facto verbo de commissario.
R. CaMelleria, Voi. 180, pag. 426' — R. Protonotaro, Voi. 146,
pag. 76.
DCCCCLVI.
Messiua, 18 Agosto 1492, lad. X.
Il viceré Ferrando de Aeugna provvede ad alcuni capitoli presen-
tatigli dalle giiuiaiehe di Palermo e di altre città e terre di
Sicilia,
Li Capituli et supplicacioni li quali presentano a lu Illustri
et excellentì Signuri don Ferrando dacugua viceré del regno di Si-
cilia per parti di la ludeca di la felici cita di Palermo et altri lu-
dechi di li citati et terri de lo dicto regno.
In primis.
Itera pcrchi vostra ilustri Signuria provitti per sua provisioni
et comandao chi tutti quilli iudei masculi et fimini volissiro par-
tiri potissiro havirì tri tari per lesta per spisa dalcuni iorni et per
139
lo pagamento di lu noUtu non fu provistu per vostra Illustri Si-
gnoria in cosa alcuna supplica propterea dieta ludeca vostra illu-
stri signoria si digni almanco providiri et cumandari chi li ludei
di la ditta ludeca masculi et fimmini supra loro beni impediti et
sequestrati pozano haviri tanto quanto pagano iu nolitu ultra (i
dicti tri tari di spisa et non vogla vostra illustri signorìa consen-
tiri hagiano da restari pigno per lu nolitu — Plachi a lu dicto illu-
stri signari viceré concedirili gracia chi supra li beni de li dicti iu-
dei al tempo si haviranno da imbarcari pozano pagari li debiti noli.
Item perchi vostra illustri signoria provicti chi tucti quilli ìu-
dei volissiro veniri iqoa potissiro cum tucti loro beni inventariati
et sigillati et divissiro dicti beni veniri in potiri di lo magnìfico
regio thesoreri si supplica si digni vostra illustri Signoria prò merci
providiri et comandari chi hagiano da veniri cum li loro beni si-
gillati ut supra exceptu robbi di lecto et vestimenti li quali non
hagiano da veniri sigillati ma ipsi iudei si hagiano da portari seiicza
sigillati per potirisindi servir! per camino et venuti iza indi ha-
giano ad dari cuncto ad omni riquesta di vostra illustri Signoria —
Plachi a lu illustri signuri viceré attorgarili la continencia et te-
nurì (li lu presenti Gapitulu.
Item placza a vostra illustri signoria providiri et comantJari
chi tutti quilli iudei facultusi sindi vurrannu veniri icza e lassari
loru beni in la dieta citati lu poczano fari et siali permisso — Pia-
chi a lu dicto illustri signuri viceré similiter attorgarili la conti-
nencia et tenuri di lu presenti Gapitulu conferendosi dicti Iudei
Tacultusi in quista nobili citati.
Item si supplica humiliter ad vostra illustri Signoria si digni
providiri et comandari li sia observata la provisioni havi facto per
li perenni Iudei inhabili videlicet chi per trenta iorni inuanti lu
termino statutu di loru discessu siano escarcerati et non siano plui
molestati — Plachi a lu illustri signuri viceré attorgarili la conti-
nencia et tenuri di lu presenti Gapitulu dum tamen chi primo loco
liagia da costavi di la calamitati et miseria di ditti Iudei poveri per
forma chi non hagiano modo alcuno di pagari ita quod non sint
aliquo modo solvendì.
Item similiter sì supplica chi prindendosi li copij cum la de-
bita extracta di li presenti capituli per li altri ludechi di lo regno
140
siano quelli observati secando la continencia et tenari di li pre-
senti decretacioni facti et decretati per vostra Illustri signuria —
Placet illastri domino viceregi.
Expediti in nobili civitate messane die xvin^ mensis augusti
K^inditionis 14M. Fernando dacufia.
Doroinus vieerex mandavit mihi
Antonio Sollima locumtenenti
et magistro notarlo in officio
prothonotarij et vldit eam tbe-
saurarius.
R. Protonotaro, Voi. 145. pag. 108*'.
DCCCCLVII.
Mesdina, 18 Agosto 1493, Ind. XI.
Il viceré Ferrando de Acugna provvede ad alcuni capitoli presen-
tatigli dalle giudaiche di Malta e di Oozzo.
LI Capitali et supplicacioni li quali si presentanu a lu Illustri
et Excelienti Signuri don Ferrando dacugna viceré del regno di Si-
cilia per parti di la ludeca di la cita di Malta et terra di gozu.
In primis. Si supplica vostra Illustri Signuria chi havendo ipsi
ludei pagato loro debituri et quillo haviranno da dari li sianu re-
slituti tucti loro beni inventariati — Plachi a lu Illustri Signuri vi-
ceré supra tali rapilulu oportune respundiri.
Item si supplica chi libere ipsi ludei poczano vindiri li mu-
sckiti cum loro ioj eciam et beni tanto mobili comu stàbili et qulllu
chi li accaptira li pocza libere accaptari— Plachi a lu Illustri Si-
gnuri viceré chi depositando ipsi ludei lu precio di li dicti beni
tanto mobili comu stabili in potiri di lu nobili secreto di la cita
di Malta poczano libere vindiri tucti loro beni et li preci] di qui Ili
stanano depositati fini intanto sarra per sua Illustri Signuria altra-
menti provisto.
Item eciam si supplica chi tucti quilli cosi li quali ipsi lu-
141
dei hanno vinduto tanto mobili comu stabili cum contractu et sine
contractu chi tali vendlcioni hagiano valuri et stayano in toto
robbore et firmitate — Plachi alu Illustri Sìgauri viceré visti li
contracti et alienacioni facti chi unu di li ludici di la regia gran
Curti digia providire de iusticia.
Item si digni vostra Illustri Signuria concediri et dari licen-
cia ad ipsi ludei chi poczano estrairi loro muli et sumeri tanto
masculi comu Qmìni et eciam loru beni zoe dinari et loy dando
pero ipsi ludei pligiria di portari quilli in quisto regno undi vo-
stra Illustri Signuria ordinira — ^Plachi a lu Illustri signuri Viceré
concedirili la gracìa contenta a lu presenti capitulu dum tamen
chi ipsi ludei hagiano da prestari idonea pligiria in potiri di lu
dictu secreto di la cita di Malta di presentari li beni contenti a
lu presenti capitulu in potiri di lu magnifico regio thesoreri.
Item eciam si supplica chi ipsi ludei poczano nexiri et extra-
hiri loru libri tori et altri libri ludaichi tanto di la dieta muskita
comu di li ludei — Plachi a lu dictu Illustri Signuri viceré chi
poczano extrahiri loro libri et tori ludaichi tanto di la muskita
comu di li altri ludei prestando ipsi ludei idonea plegiria in po-
tiri di lu dicto secreto di la cita di malta di presentari quilli al
dictu magnifico regio thesoreri.
Item chi nixunu ludeu pocza esseri constricto de persona mo-
strando pero beni mobili oy stabili— Plachi a lu dicto Illustri Si-
gnuri viceré concedirili lu presenti Capitulu.
Item si digni vostra Illustri Signuria concediri ad ipsi ludei
chi si alcuno ludeu havìssi occultato alcuni ioy tali ludeo non sia
ìncurso in pena alcuna et tali ioy li pocza extrahiri dando pero
pligiria portari quilli in quisto regno et per plegio pocza dari lu
patruni di fusta oy bergantino lu quali portira quilli — Plachi a
iu dictu Illustri Signuri viceré graciose concedirili dieta gracia pre-
stando tamen pligiria ut supra di presentarili dicti beni al dicto
magnifico regio thesaureri.
Item supplica chi quandocumque ipsi ludei et ludechi fussiro
condempnati ad pagari alcuna raxuni di gisij non havendo ipsi
ludei dinari poczano dari nomi di debituri veri et boni et quando
tali nomi di debituri non fussiro sufficienti poczano dari beni sta-
142
bili li quali si hagiano da appreciarl per lu magnifico capitanu
di armi di la dieta citati di malta et secrelu — Placbi a lu dicto
liluBtri Sìgnuri viceré concediri a li dicti ludei la continencia di
lu presenti Gapitulu hoc modo videlicet chi in eadem extimacione
facienda digia ancora interveniri unu di li lurati eligendo per li
altri soy compagni et si in eadem extimacione si tractassi de in-
teresse parcium tali casu per li particulari persuni si pocza eligiri
una persuna prò eorum interesse.
Item eciam si supplica vostra Illustri Signuria chi quando
dicti ludei si partiranno di la dieta cita et insole di malta et goczo
li siano dati li alimenti et noliti — Plachi a lu dictu Illustri Si-
gnuri viceré hagiano li dicti ludei loro debiti alimenti supra loro
beni et ancora supra loro beni imbarcandosi dicti ludei per lu
portu di quista nobili citati poczano pagari li debiti noli.
Item chi nixuno officiali di li dicti citati et terre di malta et
goczo si digia ìmpachari ad facti loru excepto lo magnifico misser
Alvaro di nava secreto et cola caxaro — Plachi a lu dicto Illustri
Signuri viceré li prenominati persuni contenti a lu presenti capi-
tulu si digiano ad intromectiri a li causi di li dicti ludei nullo
propterea preiudicio generato a li altri regij officiali in la loru
iurisdicioni.
Item si per casu li dicti ludechi fussiru condempnati a diviri
pagari raxuni alcuna si pocza fra ipsi ludei fari taxa et in lu fari
dieta taxa chi intervengnano tri ludei. videlicet chefis levi Samuel
caglaris et david inglisi li quali hagiano potestati quando si com-
mittissi alcuna fraudi di fari excomnnicacioni— Placbi a lu dicto
Illustri Signuri viceré chi dicti ludei cum loro costumatu consiglo
poczano eligiri sey ludei czoe dui di li ricchi dui di li menezani
dui altri di li poviri per exequirisi la continencia di lu presenti
eapìtulu.
Item chi li dicti ludei poczano conslituiri al tempo di loro
partenza procuraturi per potiri rescotiri loro beni et nomi di de*
bituri poi dieta loro partenza in li dicti cita et terra di malta et
goezu — Plachi a lu dictu Illustri Signuri viceré concedirili la con-
tinencia di lu presenti capitulu.
Item si supplica vostra Illustri Signuria chi li o£Bciali di li
143
dicti cita el terra et iasola per lu iuventario la quali ficiro non
tanto in la dieta cita di malta coma terra di lo goczu di li beni
di ipsi ludei non s! digiano pagari cosa alcuna— Plachi a lu dicto
Illustri SigQuri viceré coacedirili la continencia et tenuri di lu
presenti capitulu.
Expediti in nobili civitate messane die xmi"* augusti x® indic-
tionìs 1492. Fernando dacuna.
Dominus vicerex manda vit mihi
Antonio Sollimalocumtenenti et
magistro notorio in officio pro-
thonotarij et vidit eam thesau-
rarius.
R. Protonotaro, Voi. 145, pag. 110.
DCCCCLVIII.
Palermo, 18 Agosto 1492, Ind. X.
Bando promulgato a Palermo pel quale i giudei sono obbligati a
dichiarare quanto devono esiggere per compre o vendite.
Die xviii (augusti x Ind. 1492)
prefatus dimitrius bannitor retulit per loca puplica et con-
sueta felicis urbis panormiemisissebannum infrascrlptum videlicet.
bandu et comandamentu da parti di li spectabili et magnifici
signuri officiali iustizeri capitaueu preturi iurati et secreto et ma-
stro procuraturi di la felichi chitati di palermo chi tucti li ludey
di quista chitati hi hanno ad richipiri dinari oy robba di chri-
Btiani oy ludey per qualsivogla causa per accaptacioni et vendicioui
di robba rachina oglu frumentu furmagi cascaralli oy altri cosi
infra termino di iorni octu li digia revelari a lo mastro notare di
li signuri iurati subta pena di la frusta et altri peni reservatì ad
arbitrio di li signuri officiali.
Archivio Comunale di Palermo , Voi. di Atti Bandi e Provi-
ate, Anno 1491-92, pag. 82.
144
DCCCCLIX.
Palermo, 19 Àgoeio 1492, Ind. X.
Bando pnòblicato a Palermo pel quale i gitidei sono MUgati a
consegnare al maestro notaro i loro schiavi.
xviiii augusti.
Demetrius de perino rclulil emisisse subscriptum bannum
modo infrascrìpto.
Bando et comandamento da parti di li spectabili et magnifici
signuri officiali iusticeri capìtaneo preturi iurati secreto et mastro
procuraturi di la felici cita di palermo chi tucti quilli ludei chi
hanno scavi nigri oy bianchi oy casanatìzi in quista citati oy fora
la citati in qualsivogla loco oy terra per tutto lunidi proximo da
veniri lì digia veniri a revelari a lo mastro notaro di li signuri
iurati chi quilli chi 1: hanno in palermo lunidi matinu li digiano
portare a lo dicto mastro notaro sucta pena di perdere lì scavi et
di la frusta et altri peni reservatì ad arbìtrio di li signuri offi-
cialL et ancora digìano revelari infra Io dicto termino quilli scavi
chi dichino chi hanno facto franchi et portarìli ut supra.
Archivio Comunale di Palermo , Voi. di Aiti Bandi] e Pro-
viste, Anno 1491-92, pag. Si^ .
DCCCGLX.
Palermo, 19 Agosto 1492, Ind. X.
Bando pubblicato a Palermo pel quale i giudei sono obbligati a
dichiarare le terre le masserie o i bestiami che possedessero
avessero venduti.
xvim eiusdem.
supradictus demitrìus retulìt emìsissè bannum infrascrìptuni
per loca puplica et consueta felicis urbis panormi.
bandu et comandamento da parti di li spectabili et magnifici
signuri officiali iusticeri [capìtaneo preturi ìudichi et iurati et se-
145
creto et mastro procuratori di la felichi citati di palermo chi tucti
quilli ladey hi hanno vigni iardini massarizi oy bestiami in qui-
sta cbitati oy ad altru locu di quistu regnu oy li havissiro vin-
dato per tucto hogi li digianu viniri*et reievari a lu mastru
notaru di li signuri iurati ancora chi tali vigni oy locura oy mas-
sariczi oy bistiami havissiro vinduto da Io misi di mayo in dacza
subta pena di la frusta inremìssibiliter et di perdiri li locura oy ìu
preczu di quilli.
Arehwio Comunale di Palermo^ Voi. di Atti Bandi e Proci-
Mte, Anno 1491-92, pag. 83.
DCCCCLXI
Messina, 20 Agosto 1402, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna dà alcuni provvedimenti circa la par-
tenza di qìm gimlei che vorranno partire lasciando inventa-
riati i loro beni.
Kex Gaslelle etc.
Yicerex etc. Nobiles viri regij fideles dìlecti. conio simo certi
non ignorati essendo ja propinquo lu termino di la expulsioni et
partenza di ludei secundu lu cdicto et comandamenti di la Sacra
Regia Maiestati et de continuo facendosi ìnstancia per li dicti lu-
dei circa loro oportuno expedimento intendendo nui opportune exe-
quirisi li ordinacioni et comandamenti di la dieta Sacra Regia Ma-
iestati havimo provisto et cussi tenore presencium vi dicimo com-
mictimo et comandamo chi exequendo vui la continencia et tenuri
di nostri provisioni ad vui directi supra la partenza di li ludei
miserabili et poviri ad tucti altri ludei masculi fimmìni grandi et
pichuli richi et facultusi li quali si contentassiro volìssiro lassarì
loru beni tanto mobili comu stabili ad quilli liber amenti nostri
ex parte li sia per vui data licencia potirisi partiri al modo et
forma infra videlicet. si pozano portari cum loro una di loru ve-
stituri comuni dui matarazi di loru lectu cum dui para di linzola
et loru coperti li quali usano a li loru lecti. eciam chi supra loru
beni pozano pagari li debiti noli in quistu regnu da lu locu et
parti si inbarchiranno et poliri etiam extrahiri quilli vittuagli li
19
146
sarranno necessarìj per lu eamìno et loru usa. et actalchi hagiano
alcuna forma di loro substentameato havimo ancora proristo da-
rìsi ad quilli li quali si varranno partiri a io modo et forma su-
pradicti supra loru beni hiventariati tari sei per testa, et tali or-
dini vi comandamo diviri vui observari havendo debita adverten-
eia di dicti ludei tanto masculi coma fimini non poiiri extrahiri
altri cosi ultra quilli per nui e statu provisto per la presenti no-
stra provisioni facendo cercari per fide digni persuni christiani li
dicti ludei zoe ali ludei masculi per homini et ali ludei fimmini
per donne christiani honesti et honestamenti et li matarazi li quali
si ha vi ranno da portari li farriti ancora cum diligencia ben cer-
cari. Insuper vi comandamo chi ali dicti ludei cum lu debitu et
constumato pagamento fazati dar! tucti quilli muli .oy cavalli li
sarranno necessari] per potirisi partiri cum li dicti loro robbi su-
perius declarati per inbarcarisi in quillu locu eligiranno lu quali
debita loheri di bestij comandamo si digia similiter pagari supra
li beni di dicti ludei li quali si varranno partiri lassando loro beni
ut supra. et tali patruni di bestij constringiriti cohcrcionibus de-
bitis et oportuni^} ad divirili allugari ali prefati ludei cum lu de-
bito loru pagamento ut supra. usando in omnibus la diligencia
vigìlancia cura et sollicitudini necessaria comu per servicìo di la
Sacra regìa Majestati si riquedi et per carrico di vostri officij siti
astricti et obligati guardandovi commeltirinchi negligencia fraudi
ne dolu alcuno per quanto la gracia di la dieta Sacra regia Ma-
ìestati haviti cara et in casu contravencionis a la pena di trium-
phi di oro milli prò quolibet contrafaciente regio fisco applicandi
desiderati non ìncurriri. Dat. messane die xx^ augusti x® indictio-
nis, 1492. Fernando dacuna.
Dirigi tur capitaneo et secreto
terre calaxibette.
Dominus vicerex mandavit mihi
Antonio Sollima locumtenenti
et magistro notarlo in officio
prothonotarij et vidit eam the-
saurarius.
Et similis facta fuit directa capitaneo et secreto terre luliane.
Et similis facta fuit directa gubernatori comitatus mohac.
Item capitaneo et secreto et magistro procuratori felicis urbis
panhormi etc.
R. Protonotaro^ Voi. 145, pag. 94.
147
DCCCCLXII.
Messina, 21 Agosto 1492, Ind. X.
Jl viceré Ferrando de Aeugna ordina che i giudei di Provenza
siano lasciati liberamente partire da Palermo.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. magniGcis capiianeo ac secreto et magistro pro-
curatori felicis urbis panormi consiliarijs regijs fidelìbus dilectis
salutem. noviter ni e stata porrcela supplicacioni di lu tea uri se-
quenti. Illustrìs etc. ad vostra illustri Signoria si supplica et ex-
ponì da parti di alcuni ludei provinczani commoranti in urbe pa-
normi quod cum sit ipsi poveri ludei elapsis temporibus fussiro
stati cachati di provencza secundo certo comandamento ia facto
per Io serenissimo signuri Re di Trancia cum quillo pocu miseria
chi pottiro reportari si conferero in la dieta citati di palcrmo di
undi hanno commorato per circa anno uno et sempri in dieta rivi-
tate hanno campato comu furisteri pagando tutti et singoli diritti
et pagamenti si divianu pagari comu furisteri. et sequendo noviter
la expulsioni di li ludei ab isto regno addendo af^licionem aillicto
hanno temptato potirisindi andari cum quilli miserij et pocu sub-
stancia si trovano et sunno stati retenuti et impediti, considerando
Illustri Signuri ipsi haviri campato comu furisteri et haviri pagato
li diritti si diviano pagari in dieta civitate si diviano reputarì per
furisteri corno sunno et per czo non di viri esseri tenuti ad solu-
cicni alcuna ne di gabella ne di altra cosa nec in genere nec in
specie et sic concluditur di raxuni si diviri lassari andari quo vo-
luerint cum loro pocu substancij et famigli, consideratu lu tempo
e brevissimo et di iornu in iornu curri supplica vostra Illustri
Signoria si digni voliri providiri et comandari chi dicti supplicanti
si poczano lìbere imbarcari et portarìsi loro substancij et famigli
quo voluerint et per li solucioni predieti ali quali per li raxuni
antedicti non sunno tenuti ne obligati li sia facto obstaculo ne ai-
cuna contradicioni ut altissimus etc. la quali supplicacioni per nui
intelleeta actendendo a li raxuni prealligatì havimo provisto et per
la presenti vi dicimo et comandamo expresse chi essendo ipsi lu-
dei supplicanti venuti in quissa citati dali dicti parti di provencza
148
et seinpri ex nunc hagiano campatu coiuu furisteri quo casu divino
esseri tractati per furisteri et non su obligati ali gravici] di li lu-
dey citatini utique digiati li prefati ludey supplicanti ad loro vo-
luntati lassar! parliri et imbarcar! per andarisindi fora regnu cum
loro robbi et cosi et non li molestarì ali gravici] et solucioni di
li altri ludey di quissa citati actendendo per chi in lo imbarcari
et ixiri di li loro robbi et cosi non si commecta alcuna fraudi
cauti a contrario per quanto la regia gracia haviti cara. Dat. mes-
sane XXI augusti x^ indictioiiis 1492. Fernando dacufSa.
Dominus vicerex mandavit mihi
antonio sollima locumtenenti et
magistro notario in officio prò-
thonotarij et viderunt eam Ioan-
nes aloysius Simon hieronimus
tbesaurarius et fisci patronus.
R. Protonotaro, Voi. 146, pag IV .
DCCCCLXIII.
Messina, 21 Agosto 14^2, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna ordina agli ufficiali di Ca$troreale
di eseguire la provvisione già data che qtm giudei possano
venire a Messina insieme ai loro beni inventariati che do-
vranno consegnarsi al regio tesoriere.
Ferdinandus eie.
Vicerex etc. nobili Gapitaneo seu eius vicecapitaneo et secreto
et alijs officiai ibus castriregalis ad quos seu quem spectet fidelibus
regijs dilectis salutem. noviter per parti di la ludeca di quissa
terra ni e stala facta instancia chi havendo vui riceputo nostri
liclirl et cumandamenti chi lassassivu partiri quissi ludei cum li
loro beni inventariati per venirisindi in quista citati di messina
li quali beni si divissiro imballari et sigillari cum intervento di
vui officiali et in custodia di cbrisliani mandarisi in potiri di lo
magnifico regio thesoreri. et quisto per spachamento di ipsi ludei
actiso lo tempo di la loro expulsioni da lo Regno e ia in lo extremo
149
comu per li dìcti licteri a li quali ni riferimo si conteni. vui non-
dum havili curato exequiri dicti nostri licteri iinmo vui viceca-
pitaneo haviti prohibuto per banno chi nixuno bordunaro hagia
di carricari robba di Iudey« de chi restamo non poco miraviglati
di vai percbi diyili essiri vigilanti per execucioni di dicti nostri
littiri undi verti etiam lu interessi di la regia curti chi dicti robbi
imballati et sigillati sccundo Io ordini per li dicti lictiri dato si
doviasiro carricari. et pertanto ad perburaili supplicacioni per la
dieta ludeca facta per la presenti vi dicimo et comandarne expresse
chi a la prefata ludeca et soy ludei remota omni altra dilacionì
dìgiali exequiri li predicti nostri lictiri non vi partendo da la forma
et ordini di quilli di manera si complixa secundo loro intento chi
tali e nostra deliberacìoni et voluntati. non di faczatì adunca lu
contrario per quanto la regia gracia haviti cara et in pena di fio-
rini mìlli di applicar! a lu regio fisco desiderati non incurriri. sub
qua quidem pena comandarao eciam ad tucti et singuli officiali di
li altri terri di lu convicino chi tucti beni animali et cosi di li Tu-
dei di ipsa terra di lo castro li quali si trovassiro impediti per quissi
terri eodem modo inventariati et imballati seu sigillati proutex-
pedierit li digiano tramectiri a Io prefato magnifico regio thesoreri
per loro dispacba mento. Dat. messane die xxi augusti x® indictio-
nis 1492. Fernando dacuiia.
Dominus vicerex mandavit mihi
Antonio Sollima locumtenenti
et magistro notario in officio
prothonotarij et vidit eam the-
saura rius.
R. Protanotaro. Voi. 145, pag. 76.
DCCCCLXIV.
Messina, 21 Agosto 1492, Ind. X.
ti viceré Ferrando de Acagna ordina che i giudei della camera
reginale non sieno impediti né molestali sulla loro partenza
dal regno di Sicilia, e ammonisce i regi officiali a badare che
i detti giudei non estraggano beni che appartengano a giudei
che non sono della camera reginale.
R. Protonotaro, Voi. 145, pag. %V .
150
DCCCCLXV.
Palermo, 21 Agosto 1^ Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna loda il capitano della terra di Bi--
vona della dili{ienza usata nel sequestrare i danari Vargento
ed altri beni occultati dai giudei di Bivona e di CaUanissetta^
e gli ordina di rimettere le cose sequestrate al R, Tesoriere,
a Messina.
R, Protonotaro, Voi. 145, pag. 52.
DCCCCLXVI.
Messina, 22 Agosto 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna provvede che i giudei di Malta e
Gozzo^ per non patire danni, partano colle fuste di Giovanni
de Givara e non con altre navi.
R, Protonotaro, Voi. 145, pag, 84.
DCCCCLXVII.
Messina, 23 Agosto 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna^ ad istanza del secreto della camera
reginale, ordina agli ufficiali di Catania di escarcerare i giu-
dei di Siracusa e di Lentini che si erano recati in detta città
per andare fuori del regno, e di consegnar loro i beni che
erano stati sequestrati facendone inventario da trasmettere al
regio tesoriere.
Ferdinandus etc.
Vicerex eie. Magnificis capitaneo secreto ceteris alijs officìali-
bus civitatis Cathanie cui [vel quibus spectabit et presentes fue-
rint presentate consìliarijs et fidelibus regijs dilectis salutem. no-
151
viter Io magnifico regia et reginali consiliariu dìlectu aloysi palau
mastro secreto di la reginali cammara ni ha expostu comu ha-
vendusi parlato dal carricatori di lanchuni et imbarcatasi sapra
uno navili li portau certi ladei di la fidelissiraa cita di ragusa et
di la terra di lintini per conferirisi extra regnam secando la e-
ditta et camandamenta di la sacra regia Maiestati. arrivando dicto
navili ali mari di qaissa clarissima citati zoe a lu loca ditta di la
longaina non havendo vai respecto dicti ludey cani loro dinari
schiavi et beni havirisi parlata cum licencia di li nobili officiali
di la dieta terra di leontini li haviti priso dìcli loro denari et beni
et eciam carcerato dicti ladey sapplicandoni propterea ni dignas-
Simo providiri oportane sapra la excarceracioni di dicti ludey et
restitacioni di dicti loro denari et beni. Qua supplicacione audita
actiso dicti ludei si haviano irabarcalu ut exponitur cum licencia
di li officiali di la dieta terra di lintini per obediri ledicto et co-
mandamento di la sacra regia maiestati havimo provistu e cossi
tenore presencium vi dicimo et comandamo expresse chi ad omni
requesta di lo dicto magnifico mastro secreto li digiati puplico in-
ventario mediante consignari tucti denari scavi et beni li haviti
prisu presupponendu esseri contra hanno. la copia di la quali in-
ventario digiati transmectiri a la magnifico alferi di leofanti regio
thesoreri et similimenti digiati excarcerari dicti ludey li quali prò
eadem causa leniti excarcerati, et premissa exequiti cum effectu
non indi fachendo modo aliquo lu contrario per quanto la gracia
regia haviti cara^et in casu contravencionis a la pena di fiorini
milli prò quolibet contrafaciente regio fisco applicandi desiderati
non incurriri. Dal. in nobili civitate messane die xxiii augusti
x^ Indictionis mgggglxxxxii. Ferrando Dacuna.
Dominus vicerex mandavit mihi
Antonio Sollima locumtenenti
et magistro notario in officio
prothonotarij et vidil eam Ihe-
saurarius.
Die xxin^ mensis augusti x® indictionis Magnificus Àloysius
palau magisler secretus camere reginalis sponte se sollemniter obli-
gavit nomine regie curie penes se retinere pecunias et bona omnia
qaas et que puplico inventario mediante fuerint et eruot sibi con-
signata per magnificos officiales clarissime civitatis cathanie vigore
provisionis illustrls domini viceregis dircele capilaneo secreto et
152
ceteris officialibus diete civitatis calhanie date in bac nobili civitate
messane die supradicto et de eiasdem pecunijs et bonis sibi coosi-
gnatis ut supra parere ordinacionibus et mandatis dicti illuslris
domini viceregis obligando etc. renuntiando etc.
Que quidem nota recepta fuit per me antonìum sollima re-
gium locumtenentem et magistrum notarium in officio prothono-
tarij de mandato dicti illustris domini viceregis ut constitit.
R. Protonotaro, Voi. 145, pag. iìì^ .
DCCCCLXVIII.
Messina, 24 Agosto 1492, Ind. X.
Il viceré Ferrando de Acugna^ in seguito a regia autorizzazione ^
proroga di due mesi il termine già stabilito per lo sfratto dei
giudei di Sicilia.
Rex Gastelie etc.
Vicerex etc. Maguifice etc. nobiles viri regij iideles dilecti. noviler
havirao reciputo lictiri di la Sacra regia maiestati ad nui diretti
in effectu continenti ultra lu termino di misi tri fra li quali li ludei
sì diviano expelliri et partiri di quisto so fìdelissimo regno secundo
lu editto et comandamenti di sua sacra Maiestati di divirisi ad
quilli prorogar! termino di altri misi dui li quali ìncomenciranno
ad decurriri dali xvni^ del misi di septembro anni xi® indìtionis
proxime sequeutis et finiranno alli xviii del misi di novembre inde
sequenti. nec minus ali dicti ludei divirisi ad unguem observari
la regia salvaguardia ad ipsi ludei elargita et concessa secundo la
continencia et tenuri di nostri patenti provisioni ad vui et ad tutti
altri officiali diretti, pertanto significandovi li ordinacioni et co-
mandamenti di la dieta Sacra regia Maiestati vi dicimo et coman-
darne expresse chi a li dicti ludei digiati observari et fari obser-
vari la prorogacioni predieta di dicti misi dui et dieta regia sal-
vaguardia, remanendo ; nìbilominus tucti altri provisioni per nui
facti usque in prescntem diem in eorum robbore et firmitate li
quali volimo divirisi per vui cum tucto eCTecto exequiri et invio-
labiliter observari iuxta earum continenciam et tenorem. Et pre-
missa exequìii cum effecto nondi facendo modo aliquo Io contra-
rio per quanto la regia gracia haviti cara et in casu controvencio-
1B3
uis quod non ci*odinm3 a la pena di triumphi dì oro milli regìa
fisco applicandi desiderati non incurrirì. Dal. messane die xxini an-
gusti X Inditionis 1492. Fernando dacuna.
Post datam. vi comandamo chi digiati fari publicari predic'a
salvaguardia et termino prediclo.
Dirigitur Alvaro de nava capilanco
armorum Meliveti eapilaneo et secreto.
Dominus vicei^x mandavit niilii
Antonio Sollima locumtenenti
et magistro notano in ofSeio
prolhonolarij et vidit eam tlie-
saurarius.
Et simìiis Tacta fuit eapilaneo iudicibus luratis et secreto tcr.s
cacabi etc.
R. Protonoiaro^ Voi. 145, pag. 123, dove si trova Telento <1.2-
gli uflìciali ai quali questa lettera fu spedita.
DCCCCLXIX.
Palermo, ?5 Agosto 149?, Ind. X.
Bandi pubblicati a Palermo per i quali i cristiani sono obbligaci
a dichiarare i censi da loro dovuti ai giudei , e quali herd
abbiano da loro acquistati dal mese di aprile 1492.
XXV eiusdem
Supradictus lacobus de perino bannitor retuli t per loca pu plica
et consueta felicis urbis panormi emìsisse bannnm infrascriptnni
videlicet.
bando et comandamento da parti di li spectabili et magnitìci
signuri ofìSciali iuslizeri capitaneo preturi indichi et turati et secreti!
et mastro procuraturi di la felici chitati di palermo chi tucti quiDi
chrìstiani chi pagano incbenso a ludey infra termino di iorni quat-
tro li digiano revelari a lu mastru notaru di li signuri iur.ìti
20
154
supta pena di perduri la possessioni et altri peni reservati ad arbi-
trio di li sìgnurl iurati.
bando et comandamento da parli di li spectabili et magnifici
siginuri oKciali prcturi et iurati di la feliclii chitati di palermo chi
tucti quilli cbristiani chi hanno accaptato vigni iardini raassarìczi
ey bestiami di ludey da lu misi di aprili indacza infra termino
di iorni quattro li digianu veniri ad revelari alo mastro notare
dì li signuri iurati supta pena di perdiri li possessioni et bestiami
el lu preczo inremissibiliter.
Archivio Comunale di Palermo. Voi. di Atti Bandi e Provi-
*
stf\ Anno 1491-92, pag. 88' .
DCCCCLXX.
Palermo, 27 Agosto 149x\ Ind. X.
IJelro di Bologna secreto della città di Palermo , in esecuzione
della lettera viceregia del 4 agosto 1492 (1), riferisce sui dritti
che la R. Corte possiede in alto sui giudei di Palermo, o che
possedeva per lo innanzi.
Multo illustri excelienti virtuosissimu signuri eie. cum lu pre-
senti correri serio tramiso tramento a vostra Illustri signoria li ìnfor-
I .acioni di li cabelli et diritti di la regia curii possessi per la dieta
regia curii et per quilla alienati in diversi persuni anichilati et
[ierduti per lu recessu di li ludei di quista chitati. et similiter di
li trafichi et mercancij si soliano li dicti ludei di lo regno fari in qui-
sta citati et quanto per quilli la regia curii uno anno per lautro solia
consequitari. comu per li dicti informacioui vostra illustri Signu-
rla porrà intendiri. certificando vostra illustri signoria chi per livari
lu blanczo (^sic) di taliinformacioni et fari di quilla vero iudicìo haio
voluto vidiri quillo di tri anni icza la dieta regia curii havi conse-
quitato per lo dicto trafico et mercancij di dicti ludei. preterea
quisli iorni continui su stalo insemi cum lu magnifico capitaneo
et quisti magnifichi officiali sollicitandoli circa lu expediroento di li
inventarij et extimi di li beni di li ludei li quali inventarij et
CKtimi fino icza non su stati spachati perchi e cosa requedi tempu.
pero fra dui oy tri iorni mi penso sarranno accabati etsollicitiro
(1) Doc. DCCCCXXXIX.
1%« *»
di contlnenll siano tramisi a Vostra Illustri Signoria, a la quali
dugno haviso comu ia su tri iorni volendo lo magnifico capitanco
et eu exequiri quillo ni ha commiso Vostra Illustri Signoria supra
lu expedimento di li ludei poveri et donni et pichuli dedimo licen-
cia a certi ludei poveri a summa di duichento li quali sì inbar-
caro cum una sagittia patroniczata per ettor prelato per Calabria,
et beri, Illustri Signuri si inbarcaro cum nostra licencla a summa
di chcnlo chinquanla ludey poviri supra dui sagittij a lo presenti
esistenti in lu portu ancora per Calabria et hogi si stava per in-
barcari lu rcstu di li persuni divino andari cum lidicti sagictij. et
per haviri havuto in quisto punto li dicti iudei nova di certi galey
di genuysi hanno supraseduto a lu imbarcari per intendiri lu vera
di li dicti galey. li quali ludey in lu exitu si hanno voluto imbar-
cari su stati cum summa diligencia visti et chircati secundo In
ordini dato pi^r V. III. S. certificando V. III. S. chi multi su di li
dicti si hanno imbarcalo sencza haviri alcuno denaro et quisto por
loro habilitati. verum chi ad alcuni in cunto di li lari tri dati per
ordini di V. III. S. anno extracto alcuni straczi et miserìj di casa
loro li quali non porriano piglari la summa di quillo porriano
nexiri in denari, per gradano magnay ludeu di quista citali lu
dicto capilaneo et eu recippìmo una provisioni di V. HI. S. et cum
quilla certi capituli li quali per nui Illustri Signuri serranno do-
servati et exequti secundo ordina et comanda per quilli V. Ili. S.
a la quali dugno noticia hogi esseri renovato lo hanno di la sal-
vaguardia di li dicti ludey secundo la forma di la dieta provisioni
la quali Io dicto capitano et eu Illustri Signuri intendimo exequiri
non obstanli dicti magnifici officiali di quista citati dicano et allo-
gano quilla in parli esseri contra privilegij. S. IH. su alcuni così (sic)
in li quali habitavano ludey et remisi per loro recessu vacanti, et
annanti di nìi anno comparso certi christiani per quilli conduciri
per lu anno sequenti fino icza non ho voluto fari nenti sencza *
consulla et comandamento di V. III. S. supplico pertanto quilla li
placza providiri et comandari quillo supra czo baio di exequiri per-
chi S. III. per mi non si farra altro chi quillo V. HI. S. mi co-
mandira cum tucta cura et diligencia possibili, abenchi S. HI. la
fatiga sia grandi, per la presenti non mi occurri altro excepto chi
in gracia et merci di V. 111. S. mi recomando, ex panormi (sic)
xxvii augusti X® indiclionis 1492.
Signuri
di V. HI. S.
Servituri
petru di Iiolongi:»
156
Informacioiiì di li Gabelli raxuni et diricti di la regia Secrecia
di palerrau li quali si perdine et di lo tacto si anichiiaao per la
l^artenza di li ludei di la dieta citati di li quali Gabelli alcuni su
possessi per la regia curti et alcuni alienati in diversi persuni
per la dieta regia eurti.
Et primo la Gabella di la carni lu-
Jisca per la niilati contingenti ala regia
curti possessa al presenti per lo magni-
fico misser francesco patella mastro por-
tulano la quali teni ex concessione regia
^•d vitam. est venduta a lo anno presenti
5)ro preczo di une! lxxvii
La dieta Gabella di la carni ludisca
per laltra mitati contingenti ala univer-
sitati possessa per la dieta universitati
ex alienaeione seu vendieione faeta per
regiam curiam eidem universitati di la
niitali integra di tueta la gabella di la
carni tanto di li Christian! comu di li lu-
cici prò precio in contractu alienaeionis
predicte contcnlo possi metti ri prò introytu
c.ltri unei lxxvii quanto fu venduta la su-
pradieta niitali contingenti a lo dicto ma-
gnifico mastro portulano. la quali mitati
integra di la cabella di la carni tanto di
cliristiani comu di ludei per relacioni di
lo mastro iiotnro di lurati si dici esseri
stata venduta per la dieta regia curti ala
prefala universitati per fiorini dudici mi-
lia
une. LXXVII
une. LXXVII
La cabella di lo vino augustali et gi-
sìa possessi al presenti per li infraseripti
persuni videlìcet. per lo magnifico baruni
di asaro unci x tari nu grana x. per li
magnifici bartholomeo et frederico montia-
perto unci xxx tari xui et grana x. et per
lo magnifico simuni patella unei xl et
tari xvHi su m mano in tueto unci lxxxi
et tari Vi
une. lxxxi tar.
VI
157
Est ben vero chi per uno quinlerno
si trova in li acti di quista secrccia appari
lì dicti cabelli di lo vino augustali et gisia
esseri di introyto di linci lxxx et non plui
et per relacioni di li ludei di quista citati
legno informacioni baviri pagato omni anno
unci Lxxxi et tari vi. et cussi allegano ha-
viri pagato omni anno plui uncia i et tari vi
ehi non divino pagari.
Et plui si trova in lo dicto quinterno
undi e notata la dieta cabella di la gisia
comu supra la dieta cabella e divuto a lo
Reverendissimo S. Archiepiscopo et capi-
tulo di canotiachi di palermo unci vni et
tari xxini licet Io dicto Rev.mo omni anno
unci X et tari xxvu
une. vili tar. xxiiii
La cabella et mastro notariato di la ba-
glia di li ludei e di introyto di unci [x
omni anno possessa per li infrascripti per-
simi videlieet. per lo magniflco misser bene-
dicto di paterno et lo figlu di lu baruni di
parlanna unci v. et unci tri et tari xv olirn
possessi per la mugleri di lu condam Ioanni
de homodeis et al presenti per madonna
lanella di bartholo. et uncia i et tari xv per
]i nobili henrico et cola di facìo in sum-
ma une
La cabella di li Agiati possessa per la
regia curti soli rendiri uno anno per lau-
tro unci quatro une.
La gabella di la jocularia possessa per
la regia curti soli rendiri uno anno per
lautro unci tri une.
mi
in
I^a cabella di la sita di li ludey pos-
sessa per la regia curti soli rendiri uno
anno per lautro uncia i et tari xv . . .
une.
i tar. XV
1S8
La Gabella di Io pani di li ludey possessa
per la regìa curii soli rendiri uno anno per
lautro unci vinliocto une. xxviii
La eabella di la scannatura di la carni
chi si fa a la buchiria di li ludey possessa
niisscr christofali li nobili lacobo et heredi
di niazeu lu crastuni alienala per la regia
curii a li supradicti de crastono insemi cuni
la Gabella integra di la scannatura di la carni
deli christiani et di li ludei prò precio in
eonlractu diete alienacionis contento, solisi
incabellari la dieta Gabella di la scannatura
di la carni di li ludey uno anno per lautro
linci XVI. la quali Gabella di scannatura inte-
gra undi chi e comprisa la dieta sunima di
li ludei pari per lo dicto quinterno in li acti
di la secrecia esseri stata vindula per la regia
curii per unci niilli qualrocento et tarix. . une. xvi
La Gabella di lu fumu possessa per ga-
spano di xx niilia la quali super certi animali si
isfanno a la buchiria di li ludey. li quali dicto
gaspano dici teniri in feudu per si et soy he-
redi de suo corpore legitirae descendenti soli
rendiri uno anno per lautro unci vi per re-
laeioni di lo credeneeri. licei lo dicto gaspano
la sogla incabellari per unci dui omni anno une. vi
La Gabella di lo fumo di Io pani di li
ludey possessa per li dui parti per gaspano
di ventimilia et la tercza parti per misser
giliberto valguarnera soli rendiri omni anno
per lautro unci vii. la quali Gabella per li dui
parti dicto gaspano dici possidiri in feudu et
la tercza parti dici lo dicto gaspano teniri
per lo dicto valguarnera per vendicioui facta
per la regia curii une. vii
La regia curii conseguita omni anno ta-
ri XV supra la ludcca la quali omni annoso-
lino pagari li proti di la ludea predìcta per
li pelli chi accactano li ludey per la cliitati
La Gabella di li planchi di li ludei pos-
sessa cum la cabella integra di li planchi tanto
dili ludey comu di li christiani per lu inona-
sterio di santo martino de scalis felicis urbis
panormi per donacioni a lo dicto monasterio
facta per la bona memoria di lo serenissimo
nostro signori re don alfonsu in perpetuum.
soli rendiri la dieta cabella per quii la contin-
genti ali planchi di li ludey Inno anno per
lautro unci ?iu
159
tar. X?
une. vui
La cabella di li fluri possessa per la hercda
di misser raynaldo et olivo subtili et misser
sìmonetto di settimo la quali tenino di la re-
gia curti. soli rendiri uno anno per lautro per
la parti contingenti ali ludei unci iv\(8ic), .
une. HI lar. xv
La informacioni di li trafichi et raercancij solino fari li ludey
tanto citatini comu frusteri in quista citati di palermo per li quali
trafichi la regia curti solia consequitari per soy raxuni et dericti
comuniter Inno anno per lautro summa infrascripta.
Et primo in la cabella di li panni.
Li ludey di la dieta citati di palermo so-
liano accactari et trafichari tanta quantitati di
panni chi la raxuni di la cabella di li dicti
panni pigiano la summa di unci ce ... .
une.
ce
Item li ludey di siragusa li quali costuma-
vano patricari in quista citati di paiermo so-
liano accattari tanta quantitati di panni chi
la raxuni di la cabella di li dicti panni pi-
giano la sumiiia di unci gl
Item li ludey di trapani soliano accattari
in quista citati tanta quantitati di panni chi
la raxuni di la dieta cabella pigiano la summa
di une. XXX
une.
GL
une. XXX
160
ilciD li altri ludey di io regno li quali
constumano patricari in quista citati comu
su ludey de termini nicuxia fintini di iu
contati! di modica di randaczo di alcaino di
marsala maczara caltagiruni placza malta notu
policzi girachi girgenti di calatabii lotta xacca
sanphilippu et alcuni pochi di la nobili citati
di missina li quali soliauo accattari in quista
citati tanta quantitati dì panni chi soliano
Iiagari per raxuni di la ditta calmila di panni
li raxuni infrascripti uno anno per lautro.
I
Li ludey di termini unci vij .... une. vn
li ludey di nicoxia unci vj > vi
li ludey di lintini unci viiij .... > yihi
li ludey di Iu contatu di modica unci viij
et tari xv > viii
ludey di randaczo unci novi ... • viiij
ludey di alcamo unci uovi .... » vini
ludey di marsala unci ottu .... > vni
Indey di maczara unci v. . . . . • v
ludey di caltagiruni unci x. . . . > x
Indey di placza unci iiij » ini
ludey di malta uncia j > i
ludey di notu unci tri > iii
ludei di naro uncia j > i
ludei di policzi unci xj > xi
ludcchi di girachi unci x (sic). . . tar. x
ludey di girgenti unci xviij (sic) . . tar. xviii
ludey di caltabellocta tari xj . . .
ludey di xacca tari xij
Indey di sanphilippu unci ij . . . » u
Indey di la nobili citati di messi na
lari xij.
Itcm a la cabella di pili et merchi.
Li ludey di la citati di palermo constu-
mavano fari In arbitrio di magaseni di for-
magio cascavalli et coyra di li quali uno anno
per lautro per 1a extracioni et parti prò mi-
Bioni la regia curii solia consequitari per
tar. XX
tar. XI
» XII
tar. xiì
diritti et raxuni di la dieta Gabella ufici cento licet -X^^
la dieta eabella la maiuri parti divino li mercanti <67
exraclun di li dicti cascavalli formaggi et coyra ac- /ig
cactari di li dicti ludeì , li quali per respectu vin-
diano et costumayano vindiri li dicti cascavalli for-
magi et coyra carricati et spachati tali diritti si ^ -?
soiiano pagari li dicti ludey . . , une. e
^ '
ludey frusteri di lo regno coma di maczara
marsala alcamo prò certa summa et alcunh altri torri
di lo re^^no soliano intrari in quìsta citati tanta quan-
titati di coyrami et alcuni altri merchi chi diritto
di la dieta cabella di pilo et mercha soliano pagari
Unci LX » LX
Ilem in la cabella di cantarata.
Li ludey di la citati di palermo per lo diete
arbitrio costumavano fari li formagi cascavalli et
coyra solia la regia curti uno anno per lautro per
diritto di li extracioni di li dicti cascavalli formagi
et coyra unci cxxx. licet comò diete e di supra in
la cabella di pili et merchi lo dicto diritto con tingi
a pagarisi per mercanti extraeturi li quali accat-
tano da li dicti ludei ma per accattarili li dicti mer-
canti carricati et spachati tali diritto soliano pagari
li dicti ludey » cxxx
Item in la cabella di la dohana.
Li ludey di la eitati di palermo licet siano fran-
chi di cabella di dohana comò citatini di palermo ta-
men per vindiri li dicti cascavalli formagi et coyra
carricati et spachati tali diritto di cabella di dohana
soliano pagari per li persuni rendabìli extraeturi di
li dicti cascavalli formagi et coyra lu quali dritto
UDO anno per lautro solia rendiri unci lx. . . . » lx
Item li ludey di modica randaezo et salemi per
la plui summa et alcuni altri ludey dì lo rengno
rendabili soliano intrari in quista citati et extrahiri
di quilia alcuni mercaneij chi di intrata et de xuta
21
162
uno anno per lautro solia la regia curii consequitari
per diritto et raxuni di la dieta cabella di dohana
unci XV une. xv
R. Secrezia di Palermo, Voi. 49, pag. 76 — Starbabba, Di un
Documento rigìiardante la Giudecca di Palermo , nell' Areh. Stor. Sic.
Anno I, 1873, pag. 88,
DCCCCLXXI.
Messina, 29 Agosto 1492, Ind. IL
Il viceré Ferrando de Acugna spedisce speciali commissarii per inda-
gare se i regii ufficiali ahbiaìio estorti donativi dai giudei e se si
sien lasciati corrompere da loro.
Rex etc.
Vicerex etc. Nobilis vir regie fidelìs dilecte, ad nostra noticia per
diversi vii et parti e pervenuto multi officiali preteriti et presenti et altri
persuni tanto homini comu donni dili citati et torri di quisto regno ha-
virisi priso diversimode subernacioni extorsìoni et donativi da ludei da
poy premero edieto facto per la sacra regia Maiestati circa lo negocio et
expulsioni di ludei. li quali prindendosi al spachamento di loro partenza
secundo lu edieto et comandamento facto per la Sacra regia Maiestati
parti per non essere vexati et parti per haviri forma potiri oecultari Ioni
beni et quilli extrahiri dicti ludei hanno facto di multi donativi et patutu
di multi extorsioni maxime in quissa terra di Nicosia, non apparendo li
inventari] di li beni di dicti ludei esseri stati expediti cum la debita le-
galitati et fidi secondo per nostri provisioni fu provisto et expresse co-
mandato et per esseri tali negociu di malo et pessimo exemplo et dignu
di tucta punicioni et per esseri tali fraudi et delieti commisi et patrali
maxime per officiali ali quali la dieta Sacra regia Maiestati presta ple-
naria fidi, cum matura deliberacioni del Sacro regio Consiglo confidando
di vostra diligeneia vigilaneia virtuti soUieitudini et cura havimo provi-
sto et cussi tenore presencìum vi dicimo commectimo et comandamo ex-
presse chi conferendovi acceplis presentibus a la dieta Terra secreto et
eauto modo cum vostra bona providencia et descripcioni vi digiati prò
viribus adoperari potiri intendiri quali officiali et persuni su stati quilli
li quali hagiano havutu subernacioni et donativi da dicti ludei per li
eausi predicti. et per haviri maiuri sciencia et noticia di li cosi predicti
163
vi comandamo similiter chi secreto modo digiati haviri li prottii et laaio-
-renti di la dieta ludeca a li quali dandoli primo loco sollenni iuramento
more ladeorum di non diviri revelari ad persona alcmia li cosi per vui
li sarranno nostri ex parte dicti et comandati li astringiriti com tucta
celerità addiviri fari loro excomunicacioni intru loro muskita ut moris est
continenti in effecta divirini l'evelari tucti quilli subemacioni estorsioni
et donativi havissiro data patulu et facti a li dicti ufficiali et altri per-
suni in qualsivogla summa et per qualsivogla causa sub eadem pena
excomunicacionis. a li quali ludei darrìti eciam iterum iuramento di non
diviri revelari cosa alcuna notificandoli et sub regia et nostra bona fide
li promettiriti chi per li subemacioni donativi et extorsioni haviranno
patutu et datu et ad vui vi haviranno declaratu non incurreranno ad
pena alcuna ymmo sarranno perdonati, eciam li affirmiriti chi havendo
declaratu et manifestatu ipsi ludei li subemacioni extorsioni et donativi
dati ut supra tali officiali de cetero non havirranno nulla iurisdicioni ne
potestati supra di loro et simiUter dicti ludei sub eadem pena excomu-
nicacionis ultra loro deposicioni et informacioni vi hagiano da declarari
li altri persuni et testimoni] per li quali si poza meglo poniri in darò
quillo per loro vi sarra statu declaratu et dìctu. nec minus declararivi
tucti iudicij et presumpcioni fussiro per clarificari loru dicti li quali in-
formacioni per vui legaliter et fideliter recepti secreto modo descripti
centra quilli officiali et persuni vi sarra data et facta tali informacioni
procediriti ad citacionem et centra ipsi citati recipiriti li informacioni di
li dicti ludei et altri testimoni] et iudicij vi sarranno stati deci arati oy
voi per altri li havissivo potuto et potissivo investigari et intendiri. li
quali informacioni per vui ut supra receputi digiati in vostri redditu pre-
sentari al magnifico regio thesoreri et per vostri licteri darini noticia di
continenti centra cui quilli persuni constira haviri havutu dicti donativi
et facto dicti extorsioni. Et premissa exequiti cum effectu adeo chi di
vostri vìrtuti diligencia et integritati siati da nui merito comendati ca
nui per presentes in et circa premissa vindi concedimo et damo saffi-
cientissima potestati. Comandando ad tucti et singoli officiali et persuni
qaibns spectabit chi in premissemm omnium execucione vi digiano as-
sistirì et obediri guardandosi di lu contrario sub pena di triumphi di oro
milli prò quolibet contrafaciente fisco regio applicandi. Dat. messane die
xxvmr> augusti x*" indictionis 1492. Fernando dacuna.
Dirigitur nolario clementi debutano
prò terra nicosie.
164
Dominus vicerex mandavìt mìhi An-
tonio Sollima iocumtenentì et ma-
gistro notario in oflScio prolhono-
tarij et vidil eam thesaurarìus.
Et similes expedite fuerunt de vert)o ad verbum directe magnifico
Antonio fardella ludici curie Capitaneo civitatis panormi prò eadem urbe.
Item loanni antonio citatino prò civitate drepani terre montis santi
luliani et terre salem.
Item andree de parisio et guillelmo la marca prò terra marsalie et
pantailarie.
Item loanni Cappilleri prò terra sacce.
llem chanchio russo prò civitate mazarie.
Item mercadanti baldia prò civitate meliveti et terra de gozo.
Item petro lomonaco prò terra polidj.
Item gasparì de riera prò terra placie.
Item notarlo philippo gultl prò terris calatagironi et nothi.
Item antonio de missina prò terra nari.
Item petro ginda prò terris randacij et iaoromenij.
Item notario bernardo li medici prò terris thermarum et castrinovi.
Item loanni di lau prò terris castri Ioannis et calaxabecte.
Item thomasio li inguanti prò terris castri regaiis et sante lucie.
Item notario richardo lu cutTari prò civitate cathanie.
Item notario leonardo drages prò terra ieocate.
Et similes d. loanni matbeo barbarino algozirio et notario loanni
bentivegna prò civitate agrigenti.
/?. Protonotaro, Voi. 145, pag. 149.''
DCCCCLXXII.
Messina, 29 Agosto 1492, Ind. X.
// viceré Ferrando de Acugna loda Antonio barcana per la denunzia
fatta contro gli ufficiali e private persone che hanno estorto dona-
tivi dai giudei di Palermo , e gli commette di iniziare i relativi
processi insieme al giudice Antonio Fardella.
Nobilis vir regie fidelis dilecte, intiso quillo per vostri littori haviti
16S
scripto di li extorsioni et subernacioni reciputi per li officiali di quissa
citati et altri privati persuni da li ludei di quissa felici citati remanendo
contenti di vostri virtusu scriviri havimo provisto recipirisi li debiti in-
formacioni per lu magnifico roisser anioni fardella ludici di la curii di
lu Capitaneo di quissa prefata felici citati cum lu intervento vostru. et
non ignorando nui quanlo vui siti desiderusu di lu servicio dila Sacra
regia Maiestati vi dicimo somme aslringimo el comandamo chi cum lu
bono principio in quislu datu havili vi voglati adoperarì cum tucta di-
ligencia vigilancia el soUicitudini li cosi ponìrili in darò, tractando dìcti
negocij cum quilla secretanza quali lu casu riquedi. certificandovi chi
ultra chi di quisto farriti lu servicio di la Sacra regia Maiestati nui an-
cora lu reputirimo ad cosa gratissima et voslri fructuosi servicij non
mandirimo ad oblivioni. Dal. messane die xxvun augusti x^ indiclionis 1492.
Fernando dacuna.
Dirigilur Antonio Jarcana.
A. SoUima locumtenes prolhono-
tarij.
R. Protonotaro, Voi. 145, pag. 152.
DCCCCLXXIII.
Messina, 30 Agosto 1492, Ind. X.
// viceré Ferrando de Acugna ingiunge al vicario del vescovato di Maz-
zara e agli ufficiali di Trapani di fare liberamente partire la
moglie di Samuele Sala già fatto cristiano , insieme ad un suo
figlio di undici anni prendendo le misure a/finché la creatura che
essa darà alla luce prima o dopo la partenza venga sotto la pò-
testa patema.
Ferdinandus eie.
Vicerex etc. Venerabili generali Vicario episcopatus maczariensis ac
cunctLs officialibus civitalis drepani cui vel quibus presentes presentale
fuerint oratori el fidelibus regijs dilectis salutem. Perchi secundo simo
informali convertendosi xamueli sala ala fidi catholica et Christiana per
causa chi sua mugleri nomine asisa si trova pregna ad instancia di lu
166
diclo suo olim marito la haviti impedito perchi ipsu pretendi figlando
prendìrisi la creatura chi parturira comu voli la raxuni et per quista
causa et ancora ad effectu si si havissi volutu fari Christiana la haviti
detenuta et facta deteniri multi iorni appartata et interrogarila tanto ad
ipsa quanto ancora ad unu loro Gglo nomine saduni di etatì di anni
undici mai si hanno voluto fari christiani. et per chi lu tempo chi tucti
li ludei infallanter si hanno ad partiri di lu regno ja adpropinqua. et
non e insta cosa chi tucti li ludei si habiano ad partiri et ipsa sula
donna iuveni habia ad restari in lo regno, la quali partendosi di lo
regno intendi andari ad habitari et parturiri in loco et terra di chri-
stiani undi lo dicto patri di la dieta creatura porrà cum omni comodi-
tati quilla haviri et fari sua voluntati. per tanto ad supplicacioni di la
dieta asisa et suo (iglò havimo provisto et cussi vi dicimo ortamo et
comandamo chi actento chi nullu infidili si divi costringiri ad veniri a
la santa Catholica fidi cohactu. chi acceptis presenti bus digiati li dicti
matri et figlu fari reponiri in uno locu honesto et cuso et ilia li deti-
niri et farìli iterum admoniri et interrogari per iorni dui et casu chi
ipsi non si vorranno voluntarie fari christiani li riponiriti in loro libertati
et volendosi una cum li altri ludei di quissa citati partiri per non con-
traveniri a lo edicto di la Sacra regia Maiestati deputandoli vui uno
Christiane ad dispisi dì la dieta sisa lu quali hagia di haviri cura di
quilla sinchi parturira per putir imectiri la creatura in securo et in
putiri di christiani ad voluntati di lu dicto suo patri utique la digiati
lassari andari ad omni sua requesta et non li darriti impedimento al-
cuno, et premissa cum effectu exequamini si penam unciarum centum
regio fisco applicandarum cupitis evitare. Dat. messane die xxx^ augusti
X* indictionis 149^2. premissa exequamini nisi adhibitis expertis vobis
constiterit quod ante ludeorum discessus et terminum migracioni statutum
paritura erit dieta azisa. dat. die quo supra. Fernando dacuna.
Dominus vicerex mandavit mihi An-
tonio Sollima locumtenenti et ma-
gistro notario in officio prolhonotarij
et viderunt eam hìeronimus et the-
saurarius.
R. Protonotaro, Voi. 145, pag. 137/
167
DCCCCLXXIV.
Messina, 30 Agosto 14d2, Ind. X.
// viceré Ferrando de Acugna protwede a nuovi capitoli presentatigli
dagU ambasciatori di tutte le giudaiche di &cilia.
Illostris et potens domine in regno Sicilie prorex.
Lambaxiaturi di li ladechi di lo regno intendendo tornarisindi per
non perdiri la tempo vostra Illustri Signoria li havi datu de voluntale
sacre regie M.tis et dari ricapito in quillo havirranno da fari maxime
circa li solucioni si haviranno da fari a la Regia curti et ancora per
providirisi circa loro discessu innanti intra In verno supplicano humili-
menti vostra 111. S. si digni audiri et decretari li infrascripti capituli.
In primis etc.
Item si supplica vostra III. S. si digni providiri et comandari poczano
ipsi ludey haviri loro beni mobili et stabili scavi ioy renditi animali et
omni altra cosa chi li su stati inventariati cum pena ad ipsi ludey di
la vita di dari bon cuntu di li dicti beni chi li varranno consignàti. Et
quisto IH. S. per chi non fidano ne li e possibili trovari plegiria di
chrìstiani et dicti beni poczano vindiri et lo precio si digia depositari
in banco undi chiudi sarra, et undi non chiudi sarra in potiri di per-
suna Christiana sicura a li officiali di li chitati terri et lochi ben visti
ad nomo di li ludey di cui serranno li beni et non si poza spendiri
dicto precio sencza licencìa di vostra 111. S. E^ nichilominus in la ven-
dicioni di loro beni stabili baia di interveniri unu di li officiali cui or-
dinira vostra 111. S. — lam provisum est. I. Castellanus secretarius.
Item supplicano vostra III. S. haja di comandari chi li officiali di
li chitaii terri et lochi digiano dari a li ludey di cui sarranno dicti beni
supra lu precio di quilli loru vita cotidiana mentri stanno in regno et
volendosi partiri li hagianu di dari lu nolitu et tucto quillo per vustra
111. S- fu ordinatu — lam provisum est. 1. Castellanus secretarius.
Item si digni vostra III. signuria comandari cum bona pena a tucti
officiali di lo Regno marchisi conti et baruni chi summarie simpliciter
168
et de plano sola facti ventata inspecta li digiano fari complimento de
iusticia contro loro debituri quomodocumque et qualitercumque et li
dinari si exigiranno li digiano depositari in quilla chitati oy terra undi
abita lu ereditari modo et forma ut supra — Placet IH. domino proregi
quod fiant lictere iostificate quod mìnistretur in continenti iusticia sum-
marie et de plano non servato ritu nec capitulis Regni iuxta formam
R^ii mandati. Quoad alia stetor provisionibus factis. 1. Castellanus se-
cretarius.
Item placza ad vostra 111. S. comandari ad uberiori cautela di
quilli vorranno accactari dicti beni et per potirisi plui facilimenti dicti
beni vindiri si hagia di emictiri banni et proclama chi omni una pocza
sicui*amenti accactari li beni di ipsi ludey mobili et stabili et li dinari
seu precium di quilli mectiri in banco ut supra — Placet domino pro-
regi quod emictatur proclama quod possit secure emi bona ladeorum
dummodo vendicio fiat cum interventu of&cialium locorum et secreti
sine fraudo ed insto precio et pecunie ponantur in banco tuto nomine
Regie curie. Quoad victum stetur provisionibus factis. I. Castellanus se-
cretarius.
Item placza a vostra III. S. observarili lu capitulu decretatu li iorni
passati videlicet di li execucioni li quali si farrannu di ludey centra
christiani et e converso non si digia pagari exceptu la tercia parti —
Fiat. I. Castellanus secretariu».
Item placza a vostra tll. S. comandari actento li beni di li ludey
su impediti et li dinari di li beni chi vindiranno si hagiano ad mectiri
in banco ut supra et sic non di potendo disponiri non ponnu pagari a
loro particolari credituri non siano de persuna constricti fini in tantu
li beni loro sarranno expediti pagata la curti — Placet 111. domino pro-
regi quod non molestentur de persona prò debitis. I. Castellanus secre-
tarius.
Item si digni vostra ili. S. fari provisioni et comanda mentu a tucti
officiali marchisi conti et baruni di lo Regno chi tucti beni rebbi mer-
cancij bestiami cavalli muli et altri cosi di li ludey li quali su stati
impediti fora di li chitati terri et lochi undi habitanu oy per caminu
li ^u stati livali li sianu restituiti et remandati in li chitati terri et lochi
undi li patruni di li dicti cosi habitanu et quilli si poczano vindiri ut
supra — Placet III. domino proregi dummodo consignentur officialibus
• 169
loci habitacionis et facto inventario mittantur secare dictis officialibus.
Ila quod non fìat fraus Regie curie in vendicione quarum rerum servetur
ordo datus per alias provisiones. L Caslellanus secrelarius.
Ilem per chi alcuni ludey innanti lu ultimo sequestro di loro beni
ficiro di quilli alcuni partiti maxime di li stabili placza a vostra III. S.
comandari dìcti vendicioni et partiti slayano in loro robore et firmitate
cum hoc chi lo precio oy cambio di quillo stajano nomine Regie curie
modo predicto — Placet illustri domino proregi dummodo vendicio fuerit
facla insto precio et sine fraude. I. Caslellanus secrelarius.
Itera per chi purria essiri chi per adimandari dicli ludey loro de-
biti a loro debituri alcuno li acusassi solum per impedirili et per non
patiri dimandari loro iusticia placza a la IH. S. vostra comandari chi
non sia audula acusacioni alcuna contro ipsi ludey sencza expressu co-
mandamentu di vostra IH. S. videlicet comò ja altra volta vostra IH. S.
provicli et decretau — Placet IH. domino proregi. I. Catlellanus secrelarius.
Item si digni vostra 111. S. providiri et comandari chi ludi quilli
ludey maxime di montagna vorranno andari ad imbarcarisi et caiari ad
terra di marina oy chi volissiro di qualsivogla cita terra et lochi veniri
in quista nobili cita di missina per passarisindi poczano haviri loro beslij
non obstanti siano sequestrati et impediti, ila quod si hagiano di U af-
fari imputiri di la curii seu penes tutam personam in quilla cita terra
uy locu undi si partiranno prò curia Sni in tantu serra satisfacla dieta
Regia curii el cui si divira — Placet IH. domino proregi dummodo offi-
ciales locorum prò eorum memoriale advisent magnifico Regio Ihesaurarie
in quorum posse remaneanl diete bestie equine. I. Caslellanus secrelarius.
Item perchi alcuni ludey si hannu faclu christiani el H loro mugleri
non si hanno voluto bactizari el est ex lege musayca chi non ponnu
prindiri marilu chi non hagiano la sparlicioni si supplica el placza a la
111. S. V. comandari siano constricli dicli bactizali el chi de celerò si
baclizassiro dari a H loro mugleri chi non si hanno volulu bactizari la
sparlicioni secundu per lu passalu si havi coslumatu acialki si poczano
maritari — Provideant oidinarij locorum oportune ut iustum videbilur. I.
Caslellanus secrelarius.
Item perochi vostra IH. S. previdi polissiro nexiri li ludey cum
malaracza linczola vestimenti comu si conlenì in li prò visioni di zo facli
22
170 •
per la III. S. vostra si sapplica humililer si digni providiri et comandari
per clemaocia el benigaitali poczaao portari cammini tovagli di tavula
et di li fachi et li vestimenti dublati azochi quando si havissiro di la-
vari oy canczarì non haianu di restari nudi — Placet ili. domino pro-
regi quod quilibet habeat duas cammisas et omni masunata porta dui
lovagli di fachi et dui di tavula et qaoad reliqua serventur alie provi-
siones. I. Castellanus secretarius.
Item ti digni per merci vostra Ul. S. farili gracia et comandari li
siano dati et possano extrahiri extra regnum li teuri hoc est la scrìptura
sula et libra di ipsi ludey actento restando icza non serviriano ad nenti
et a toro su necessari] — Providebitur. I. Castellanus secretarius.
Item si supplica humiliter a vostra UL S. si digni comandari pas-
sano ipsi ladey portarìsi extra regnum li stigli di loro arti per potiti
ondi andiranno loro arti exerciri et campari loro vita et substentari loro
mugleri figli et famigla — Providebitur habita relacione officiaUum lo-
corum. I. Castellanus secretarius.
Item placza a Vostra IH. S. comandari chi partendosi li ludey di
loro chitati et torri undi habitano per andarisi ad imbarcarisi non sianu
per caminu chircati ne molestati exceptu in quilla chitati terra et locu
undi si partiranno et undi si vorranno imbarcari et quisto 111. signuri
ex quo per caminu su chircati et lassati di la roba. — lam provisum
est. I. Castellanus secretarius.
Item placza a la 111. S. providri et comandari chi dando ipsi ludey
idonea plegìria di christiani per li loro beni mobili eciam scavi per
quantu su stati scu sarrannu extìmati quilli li siano dati et possano di
fori a loro voluntati eciam extrahirili non essendo cosi prohibiti et quLsto
placza a la 111. S. vostra conchedirili actento per la dieta plegiria la
regia curti et li credituri sarranno -cauti — Providebitur. I. Castellanus
secretarius.
Item placza a ta IH. S. vostra chi quilli scavi di ludey chi su
franchi et su stati manumissi siano et stavano in loro libertati di potiri
andarisindi — Placet ili. domino proregi dummodo manumissiones non
fuerint neque sint facte in fraudem. I. Castellanus secretarius.
Item placza ad vostra 111. S. farili gracia et concedirili jx)Czano
171
extrahiri tucti loro superpilliczi di tila cum li quali dichino lo officio
nominato in brayco fasi! per potiri ipài ludey cum qnilli diri loro of-
ficio comu su soliti — Non procedat. I. Castellanus secretarius.
Item placza ad vostra 111. S. providiri et comandari chi si a li
dicti ludey li fussi dati per li christiani alcuni cosi maxime vicinagli
per elemosina et per amicizia li poczano exlrahirì — Stetur alijs provi-
sionibus. I. Castellanus.
Item si digni vostra 111. S. comandari chi tucti quillì scavi di ludey
casanaticzi chi su fìgloli di ludey et tennosi per ludey et hanno facto
vita di ludey sindi poczano andari ut servetur Regium edictum — Non
prociidat. I. Castellanus secretarius.
Item placza a vostra 111. S. chi tutti quilli ludey sindi vorranno
andari cum li ordini dati per vostra III. S. poczano lo resto di loro beni
dinari et cosi chi lassiranno in lo Regno et debiti ordinari et lassari
procuraturi — Placet iuxta formam edicti sacre Regie maiestatis. I. Ca-
stellanus secretarius.
Item placza 9A vostra 111. S. comandari ad tucti et singuli officiali
marchisi conti et baruni di lo Regno cum ardui peni ad vostra III. S.
ben visti digiano li predìcti capitali et omni unu di quilli et ad unguem
exequiri et observari secundu per vostra 111. S. saranno decretati et in
aliquo non contraveniri ahas eo casu siano incursi alla dieta pena —
Placet III. domino proregi. I. Castellanus secretarius.
Item si supplica per evitar! dispisa a li dicti ludechi comandari
vostra IH. S. chi la copia di la presenti cum extracta vagla come ori-
ginali primo, ut altissimus dominacionem vestram conservet — Placet. I.
Castellanus secretarius.
Preterea si supplica a vostra 111. S. per chi li dicti ludechi tonino
certi cuperti di teuri di brucati et sita eciam alcuni cultri di sita li
quali usano in li loro muskiti eciam candileri di ramu di li quali icza
non troviranno precio alcuno supplicano a vostra III. S. chi dando ipsi
Indey idonea plegiria di christiani di tramectiri lu preczu di li dicti
cuperti cultri et candileri infra quactro misi in putiri di la Regia corti
si siano oy sarranno extimati li siano dati et quitti poczano extrairi
extra Regnum et mandari ad alcuna ludeca azohi di quilli si pocza
172
haviri lu precziu condecenti. Ut altissimus etc. — Providebitur. lulianus
Castellanas secretarius.
Dat. in nobili Civitate messane die penultimo mensis augusti x* iu-
dictionis MCCGCLXxxxn. Fernando dacufia.
Lu conti di aderno
p. lolianu centelles.
lucas bellacerd
petrus bononia
benestat
Io. aloysius
Simon
hieronimus
Nicolaus
yidit thesaurarìus
gaspar Conservalor
philippus de perdicario Regij fisci patronus.
« Ek)minus vicerex mandavit mihi lu-
liano Castellano, visa per magistrum
lusticiarium locumtenentem Judices
magne curie magistros Racionales
thesaurarium conservatorem et phi-
lippum Regij fisci patronum.
/?. Conservatoria di Registro, Voi. 74, pag. 107.
DCCCCLXXV.
Messina, 30 Agosto 1492, Ind. X.
// viceré Ferrando de Acugna provvede a nuòvi capitoli presentati dagli
ambasciatori della giudaica di Palermo,
lllustris et potens domine in regno Sicilie prorex.
In primis etc.
Item perchi alcuni ludey di la dieta chitali tenino in quilla for-
magij cascavallì tonnini li quali faciliinenti troviriano ad vindiri et supi*a
altri beni loro non porriano cussi haltrimenti haviri dinari per pagari
173
la regia curii et aIJom ereditari coma supra ii dicti fonna<!Ì ca^a\a]li
et toniìini. et la università seu li magnitìci preturi et jurati di la dieta
chitati dichioo YoJirìii per uso di qnilla. placza ad vostra illustri Signuria
comandarili chi si dicti formagi easeavalli et toimini per usu di la dieta
citati volinu chi li digianu pagari quantu valiuu a la iumata et di quillu
di trovanu di contanti et lu preciu si digia depositari in banco ad nomu
di li patnini. et chi quilli non li poczano spendiri senza licenzia di
vostra illustri Signuria. et non li pagandu in continenti ut supra lì
poczano ipsi judei vindirì. et cui li accactera li pocza extraheri deposi-
tando nichilominus lu precio di quilli ut supra — Placet illustri domino
proregi dummode pecunie stent a principio inpedite in banco nomine
regie curie et vandiciones (ìant iuxta fonnam aliarum provisionum. 1.
Castellanus secretarìus. s
*•.
Item supplicano ad vostra illustri signorìa chi si digni providirì et
comandarì ac darì licencia a li prothi et maiorenti di la dieta ludeca
chi supra tutti beni loru mobili et stabili et debiti verì et beni di li
ludey di quilla poczano taxarì ad omni unu nemine exempto ad raxuni
di tanto quanto li parrà, hoc est ad chasquiduno quindichi oy vinti per
chentu pluj oy minu a loro bonu iudieiu. intantu ehi ad minus hajanu
di exigirì finu ad summa di Qorinì dechi milia oy pluj si li parissi per
tenirì quilli preparati per lu pagamentu si havirìa da fan a la r^ia
curii. Ita quod facta la dieta taxa pocxano constringiri li dicti ludey
chi sarrannu taxati in beni et persuna a poniri in banca infra unu misi
la summa ehi sarrannu taxati altramenfì si poczano vindiri loru beni
a lu discursu senza terminu alcunu. — Placet illustri domino prò Kegi
quod fiat taxa causa predicta et taxatores elliganiur secnndum formam
capituli et provisionis super hoc emanati ita quod taxie fiant arbitrio
boni virì actenia qualitaie e( quantitate et faculiate honorum cuiuslibet.
L Castellanus secretarìus.
Item perchi e stata lata certa assorta inierlocuiorìa per la curii
prethorìana di la dieta felichi chitati in favurì di alcuni iudey seu di
uno nom'me mastro busacca lu aurìfichi la quali e oriundu di la dieta
chitati et in quilla prìsi et leni muglerì et per havirì ipsu habiiatu et
medicatu certi anni ad calatabillocta allegava non diviri conirìbuiri in
solucioni di la dieta iudeca contra la forma di lì privilegi] di la iudeca
predicta eciam contra omni forma di raxuni. premissis actenlis si suj)-
plica ad vostra illustri Signorìa chi quietanti la dieta interlo(]utorìa sia
constrictu lu dictu mastm busacca et tucti altri ad pagari et contribuyrì
474
in la solucioni et taxi di la dieta iudeca maxime chi in qaìila teni soy
beni — Provideat magna regia curia visis scripturis. I. Castelianos se-
cretaritts.
Item pirchi divendu la dieta iadeca richipiri di tocti altri iude&hi
di lu rugnu unci ccc fora per vostra illustri signuria destinati commis-
sarij contra li iudechi predicti per esigiri dieta summa et havttidu ri-
scossu circa unci chentu foni impediti per li licteri ultimatim faeti per
vostra illustri signuria vi placza comandari a li dicti commissari] oy
destinarindi altri di novo chi digiano sequiri dicti commissioni et exigirì
dieta summa ad complimentu et qoilla depositari in banco ad opus ut
supra. ut altissimus etc. — Placet illustri domino proregi dummodo quod
fìant lietere iuxta^ormam presentis capituli et depositetur pecunia no-
mine regie curie. I. Castellanus secretarius.
Dat. in nobili civitate messane die peaultimo mensis augusti x«
Indiclionis ii^occc^Lxxxxn^. Fernando dacufia.
lu conti di adorno, p. lulianu centelles. lucas beUacera. petrus bononia
benestat simon. hieronimus. Io: aloysius. Nicolaus. gaspar conservator.
philippus de perdicario Regij fisci patronus.
Dominus vicerex mandavit nubi lu-
liano Castellano, visa per magistrum
justiciarium locumtenentem judiees
magne curie magistros racionales
thesaurarium conservatorem et phi-
lippum fisci patronum.
■
R, Conservatoria di Registro, Voi. 74, pag. 111.
DCCCCLXXVI.
Messina, 3 Settembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna ordina agli ufficiali di Termini di pa-
gare ai procuratori di qiieUa giudaica le spese fatte per essersi
recati a Messina, di restituire a quei giudei gli strumenti da la--
voro , di provvedere al loro vitto quotidiano e di permettere che
essi prendano copia degli inventarii già fatti dei loro beni.
Perdinandus etc.
ddibiis re^ diieciis silui^a. (^r {ani dì la lnikc;! ol lnikH d\ ^«i^sUi
lem fut Bobts reTerenier e&[«i>ìtuiii chi cimi ^nvùi ^xt^sii chi luu )w^miih>
scriplo a li proliii H maìoreiiti dì h ù<vU? lodeca chi |Mr kvni tvkM^i
eipedimeiito divìsisìro ebfm una o} ùui i^H^^ttuì ad i)>:>i Umì m^Ii ^^I a«)
qoilli darì amph et sufficìeDtì^^lIla polesiaU )K>Urì iuU^iHiin i^HMik^n ^
dooah fonna a la debito palmento di li dkli diricU «M raviuù a la
regia corti spettanti et pertinenti, (vr la quali^o^ dicli (vrv^lhi t>l iuaH>-
renti hagiana electu ad mastro butani ^acerdi^tii et ^laiiuuù fiuinioa <^\
ad quilli data ampia potesuti di potiri fari li a^ piglieli, ol |HMvh)
li dicti mastro lazaro et salamuni non [HKtiro vonirì i^er itMia fu no
cessano allngarì una barchetta armata per i^onleririsù ad nui in quisln
nobili citati et darì ordini ad loru celeri exptHlimento. ol actoulo ludi
loro beni mobib et stabili di(6ri et altri cosi stanno im|HH)iti ol !^h|Uo-
strati nomine regie cune non hanno mixlo alcuno {toliri \ìimm lo nolo
di la dieta barchetta et propterea ni hanno faclo supplioari li voi issi ino
indebito (sic) providiri a la quali supplioacionì (M)mo iusin annui fnoU
havimo provisto et cussi tenore presencium vi dicimo cinumoctiino ol
expresse comandamo chi supra li dinari li quali linvili in voslh) puliri
di la dieta ludeca et ludei digiati pagari el integro satisfnri unci chinqui
per lo nolo di la dieta barchetta, noe non tenoi*e prosonriuin vi iliciino
et comandamo expresse chi si alcuno Judeo di (luissn ludocn kì voIìh.hi
conferiri nomine ipsius ludayce ad nui in (|uÌHtta nobili cilnti |N)r hi
celeri spachamento di quilla supra li beni di la dieta ludoca li digiiili
fan dari tueto quillo li sarra necessario per eauMi piodiela oeiain di
quillo verrà in sua compagnia per putiri viniri sicuro, ni ehi digiati iid
tueti et singuli ludei di quissa terra providiri di lu virtù r/Otidianti MUpni
loru proprij beni secundo la persuna et la famigla chi ti)ru nt (ligiiiti
etiam providiri ad donarì a li bestìj di ipsi ludei la dohita provonda.
comandandovi etiam tenore presencium ehi prentando Ì|)hì iiidoi idonnii
et sufficienti pligìrìa di presentari li dieti hestij ad omnoni niitiiin mìvii
magne regie cune mandatum quilli li restituiriti et darrìti in loru pu-
tiri actalchi cum quilli poczano fari loro negoeij. ìnbUfier hìiiio inforniJiti
chi haviti livato et prisovi in vostro paliri li inKtrumentì et Mtigh di li
arti di lì ludei di quissa terra medienti la qual caplionì di imUntmuU
et stigli non ponno fan loro arti, propterea vi dieiino et tutmuwÌHiiui
expresae chi digiati statim et incontinenti aceptìn preH^^ntihijji tUrt é*A
restitoiri a li dicti ludei artixali et minintrali lì iiiHtruffii5ntf irl Mij/h di
loro arti actalchi poczano tari Ioni arti et carofiarì loro vita. rjfumnìmUiét
176
et per lias easdem a vui predicti officiali chi volendo ipsi ludei et al-
cuno di quilli prindiri la copia di li inventari] di loro beni quilla statini
et sine dilactione li disiati fari dari. Insuper vi comandamo chi super
eisdem bonis li digiati fari pagari tacti quilli spisi legitime facti prò
jure presencium et sigilli, el premissa exequiti cum effectu prò quanto
gracia regia vobis cara est et in penam floreiorum mille regio fisco
prò quolibet vestrum apponendam ac privacionem offici] cupitis non
incurrere. et presentala vi sarra la presenti la restituiriti a lu presen-
tanti prò eius cautela et ludayce predicle. Dat. in nobili civitate messane
die ni seplembris xi Indictionis mccgclxxxxu. quoad stivilia et alia instru-
menta artificum restituetis dominis facto prius diligenti inventario et
cauto vobis prius saltem per fideiussores ludeos diciores de restituendo
ad omnem curie requisicionem. Dat. die quo supra. Dicti fideiussores
sint christiani el idonei et non ludei. Dat. die quo supra. Fernando
dacufia.
Dominus vicerex mandavit mihi ni-
colao soli ima locumtenenti et magi-
Siro notano in officio prothonotarij.
et viderunt eain hyeronimus cum
benestat. symon thesaurarius cum
l)enestat. philippus de perdicario
regij fisci patronus.
R. Protonotaro, Voi. 153, pag. 5^
DCCCCLXXVII.
#
Messina» 4 Settembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Actcgna ordina che maestro David lu Medicu
sindaco della giudaica di Palermo possa mandare fuori regno la
sua famiglia insieme ad uno schiavo nero.
Magnifici viri.
Consiliarij regij dilecti. Recanuxendo nui li continui servici] ha
prestato ala regia curii mastro davit lu medico ludeo fisico ad quissa
citati et lu beneficio ha reportalo quissa ludeca di soi continui travagli
177
et fatighi et per altri condocenti respecti lo animo nostro digno moventi
li quali exprimiri non curamo. tenore presenciam dispensarne et damoli
lìcencìa chi mandando sua muglerì et famiglia per extra regnum lu vo-
glati traclari beni et hayiriti in precipua comendacioni et ultra quillo
hanno di extrahiri iuxta formam di nostri provisioni li lassati extrahiri
anu scavu nigru nomine farachi et quisto per serviri la dieta famiglia
andi andira. maxime che ipso mastro davit personalmenti et cum li altri
beni si resta in Io regno comò sindaco di la dieta ludeca. dispensando
quanto alo dicto servu ala impara et sequestro facti in virtuti di nostri
licteri. Comandamovi in vim presencium quillo chi digiati dari soluto et
expedito per extrahirilo a lo modo predicto. cauti a contrario si gracia
rei^a vobis cara est. Dat. messane die un® settembris xi"" Indictionis
MccocLxxxxif. Fernando dacuna.
I. Castellanus secretarius.
Presentate panormi die xvuii» septembris xr indictionis 1492.
Secrezia di Palermo, Voi. 50, pag. 9'.
DCCCCLXXVUI.
Messina, 4 Settembre 1492, Ind. XI
// viceré Ferrando de Acugna, venuto in sospetto di frodi commesse, fa
esaminare le vendite latte dai giudei dell'isola di Pantelleria.
Perdinandos etc.
Vicerex etc. Nobili andree de parisio regio algocirio et notario guil-
lei me dela marca commissario magne regie curie tideli et dilecto salu-
tem. perochi simo informati chi la insola et terra di la Pantelleria per
li ladei li quali su partuti di la dieta insola tanto ìnnanti comu di poi
fu facto lu sequestu di li beni di li iudei in virtuti di nostri provisioni
foro facti alcuni vendicioni per li Iudei predicti licet coacte tanto di beni
stabili comò mobili et animali per multo baxio. di maynera chi la regia
curii pretendenti haviri raxuni supra li dicti beni resta fraudata et ipsi
Iudei penitus obstructi et multi autri beni foro relieti per ipsi Iudei ad
(oro partenza li quali su stati occupati tanto per li officiali corno per li
persuni privati. Et volendo quilli prò cautela regie curie et^pro debito
iasticie recuperar! et subveniri ad tali enormi lesioni di li dicti Iudei
havimo provisto et per la presenti vi dicimo commictimo et expresse co-
n
178
mandamo chi conferendovi vuì in la dieta insola et terra di la Pantel-
leria et cum omni diligencia quali in simili casa si requedi et di vui
confidamo digiati prima facie fari mectiri hanno puplico sub penis arduis
vobis hene visis chi omni uno chi havissi accactato di li beni predicti
tanto mobili comu stabili et se moventi et eciam cui lenissi occultati seu
quovisroodo li dicli beni vi digiano quelli di continenti revelari alias si
intendano incursi ali peni predicti. et ad majuri investigationi vi farriti
mostrari li inventàri di li dicti beni et tucti quelli beni troviriti di li
dicti ludei tanto mobili comu stabili chi si semoventi presertim li arbitrij
di continui non obstanti li venditioni fussiro stati facti digiati prendiri
penes vos nomine regie curie precedente extimacione puplico inventario.
Et quilli detinirìti et farriti deteniri in potiri di persuni securi secundo
necessario vi parrà per forma chi la regia curti staya cauta di li dicti
et non li sia miso fraudi alcuna di tuttu quii lo per vui serra exequutu
una cum la copia di li dicti inventarij ni digiati da continenti dari ad-
viso particulari. azochi visti vostri informacìoni et particulari adviso po-
zamo maturamenti providiri circa quillo haviriti di exequiri. dandovi in
execucione premissorum omnimoda auctoritati et sufficienti potestati cum
suis dependentibus emergentibus et connexis ac vices et voces nostras et
ma^ne regie curie per la presenti, per la quali comandamo alo magni-
fico bar uni et so locumtenenti in la dieta Insola et ad altri soi officiali el
persuni in quilla existenti sub pena di fiorini quatro milia et altri no-
stri arbitrio reservati vi digiano obediri et in aliquo non contraveniri
ymmo si necessario serra vi digianu prestari loro brachio ajuto et favurì
oportuno necessario tucti fiati et quando per vui sirranno requesti. Dat.
messane uu^ Septembris xi* Indicionis MccccLxxxxn'». post datam. verifi-
chiriti li venditioni facti per li dicti ludej di l)estiami tanto vacchina comu
pecunna et altri animali nec non di oriu furmento vino et oglo que omnia
ut informamur su stati vinduti per minimu preczu et quasi per forza li
su stati roba ti et trovando essiri cussi revocando tali alienacioni seqne-
stririti tuclo per la regia curti comu di supra e dictu. Dat. ut supra.
Fernando dacuua.
Vidit hyeronimus
Vidit nicolaus
Vidit Simon
Vidit loanoes Aloysius
Vidit thesaurarius
179
Vidit Conservator
Vidit philippas de perdicario
regij fisci patronas.
Dominus vicerex mandavit mihi
luliano castellano, visa per hye-
ronimum nicolaum simonem
loannem Aloysium thesaurarium
et philippum regij fisci patro-
num.
R, Cancelleria, Voi. 183, pag. 4 — fi. Protonotaro , Voi. 183,
pag. 17.
DCCCCLXXIX.
Messina, 6 Settembre 1492, Ind. X.
// viceré Ferrando de Acugna dà libera facoltà di partire a tutti quei
giudei che volessero lasciare tutti i loro beni,
Rex Castelle.
Vicerex etc. Magnifici viri regij consiliarij dilecli. Coma simo certi
non ignorati essendu tu termino ia propinquo di la expulsioni et par-
tenza di ludey secundu lu edictu et comandamentu di la Sacra Regia
Maiestati et de continuo facendosi instancia per li dicti ludey circa loru
opportunu expedimentu intendendo nui oportune exequirisi li ordinacioni
et comandamenti di la dieta Sacra regia Maiestati havimo provisto et
cussi tenore presencium vi dichimo et comandarne et commictimo chi
exequendo vui la continencia et tenuri nostri provisioni ad vui directi
supra la partenza di li ludey miserabili et poviri ac tucti altri ludey
masculi et fimmini grandi et piccoli richi et facultusi li quali si conten-
tassiro et volissero lassari tucti loro beni tanto mobili comu stabili ad
quilli liberamenti nostri ex parte li sia per vui data tali licencia poti-
rìsi partiri a lu modo et forma etc.
Dirigitur panormi magnifico domino secreto f. u. p. vr septembris
XI Ind. 1492.
R. Protonotaro, Voi. 1S3, fog. 7'.
180
DCCCCLXXX.
Messina, 10 Settembre 1493, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna ordina che sieno venduti i beni abban-
donati da alcuni giudei partiti da Palermo , e vuole che sieno e-
samtnati i conti di tutte quelle persone che hanno maneggiato de-
nari della giudaica.
Perdinandus eie.
Vicerex etc. Hagnificis capitaneo secreto et magìslro procuratori fe-
licis urbis panormi cui presentes presentate fuerint consiliarijs dilectis re-
gìjs salutem. recordamovi preteritis diebus manifestandosi la expulsioni
contra ludeos havirì concesso ali proti et maiorenti di la ludeca di quissa
chitati licencia fari una taxa di gran summa per satisfar! li ereditari di
la dieta ludeca la quali fichiro et non hanno rescossa, alcuni iudei di
quissa chitati lassando loro beni non havendo pagato la rata li contingia
et contingi per la r^ta di li taxi faciendi sìndi sonno andati extra re-
gnum et civìtatem. et per causa chi omnino dieta taxa si divi adimplirì
per lo comodo et util itati di la dieta ludeca et nostra intencìoni e chi
tali taxa si adimplixa per la satisfacioni di li eredituri. tenore presencium
vi dichimo et comandamo digiati fari vindiri li beni ali iudey predicti
absenti di quissa chitati et non hanno pagato dieta loro taxa alo discurso
et exigiri la prefata loru rata tanto di la dieta taxa faeta quanto di li
antri taxi ehi si farranno. et dieti dinari reponiri in banco una cum a-
lijs denarijs diete taxe et tenirili prout tenetis alios denarios. et etiam
vi recordamo aviri cum delìberaeioni sacri consilij decretato certi capitoli
infra li quali si providia chi li dieti proti et maiorenti de dieta ladeca
divissiro vidiri li eunti di tucti quilli iudei chi maniaro reseossiro et tin-
nirò dinari et beni di la dieta lodeca et per eausa loro sono intra quilli
ehi anno tenuti di li beni et dinari di la ludeca et reseossiro per non
dari cunto et essiri eostrieti a pagari non si curaro vidiri dieti eunti in
danno di la prefata ludeca et eredituri soy. per tanto per darisi ordini
ali pagamenti divi fari la dieta ludeca a li soy eredituri vi comandamo
chi visa la presenti digiati intimari cum pena vobis bene visa infra bre-
vem dilaeionem digiano ipsi proti et maiorenti elegiri dai oy tri di loro
chi non hagiano alias caputo ali offici] di maiorenti et quilli tali digiano
vidiri li euncti predicti et trovando li debiturì vindi dari lista et paga-
18i
risi di loro fatiga secundo a vui parrà super denarijs exigendis et ha-
vuta dieta lista constringiriti di continenti li debituri per lista dati et
loro plegi a pagari et vendirili loro beni ad discursum et li dinari fari
viniri in banco cum alijs facendo detiniri tucti quilli ludei si havissi su-
spicioni per li dicti tri persuni eligendi chi fussiro debituri di non ne-
xiri quissa cita fmchi non haveranno prestalo plegeria di rendiri li dicti
canti, cauti a contrario sub pena unciarum centnm regio fisco aplicanda.
Dal. in nobili civitale massane die x* mensis settembris xi* indictionis
1492. Fernando dacuna.
Dominus vicerex mandavit mihi
loliano Castellano, visa per loan-
nem aloysium et thesaurarium.
Presentata panormi magnifico domino petro de bononia secreto pa-
normi die xvui" settembris xr indictionis 1492.
Secrezia di Palermo, Voi. 50, pag. 7'.
DCCCCLXXXI.
Messina, 11 Settembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna , a richiesta della giudaica di Nicosia ,
provvede che quei giudei possano venire a consegnare al regio te-
soriere in Messina i loro beni già imballati e sigillati; che ai po-
veri, sui denari seqitestrati a nome della regia Corte o sui beni della
mischita, si apprestino tari tre affinchè possano partire, e che tutti
non sieno costretti a pagare ragione di cassa per le vendite che hanno
fatte, nan essendosene mai pagata in quella tena.
R, Protonotaro, Voi. 153, pag. 31'.
DCCCCLXXXn.
Messina, 11 Settembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna dichiara che i giudei poveri di Marsala
godono ancora del beneficio di avere tari tre a persona, affine di
pagare il nolo per la loro partenza,
R. Protonotaro, Voi. 153, pag. 51.
182
DCCCCLXXXin.
Messina, 12 Settembre 1492, Ind. KI.
Bando pubbicaio a Messina pel qtuUe si proroga di due mesi lo sfraUo
dei giudei di Sicilia. (Cfr. Doc. DCCCCLXVIII).
Die duodecimo septembris xi» Indictionis 1492.
Sia Dolu et manifesta coma lu spectabili e polenti signuri D. Fer-
rando dacugna viceré di quisto regno per ordinacioni et comandamentu
di la invictissima maestà del re nostro signuri ha prorogato et elongato
coma per lu presenti hanno proroga et elonga ali ludei di quisto regno
masculi et fìmmini picculi et grandi termino di misi dui ultra lu ter-
mino di misi tri teniano di nexiri di lu pi-edicto regno, lu quali termino
curri per tucti li dichiottu iorni di lo misi di novembre proximo seciuenti.
declarando duranti dicto tempo li prefati ludei stari subta la protecioni
et regia salvaguardia cussi comu stanno et stavano in lo dicto termino
di lì dicti tri misi, pertanto da parti di lu spectabili et potenti signuri
si providi ordina et cumanda chi li sia servata la dieta prorogacioni et
salvaguardia subta li peni contenti in la dieta salvaguardia.
Emissum et promulgatum fuit et est presens puplicum proclama in
hac nobili civitate messane per loca solita et consueta diete civitatis
die ut supra per publicum preconem.
R. Protonotaro, Voi. 153, pag. 33'.
DCCCCLXXXIV.
Messina, 12 Settembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna comede che a sei famiglie poverissime di
Salemi sieno dati sui beni della giudaica i mezzi di andare fuori
del regno.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Universis et singolis officialibus terre salem fidelibus
regijs dilectis salutem. fuit nobis porrecta supplicatio lenoris sequentis. 11-
183
luslris etc. prò parte ambaxiatoris ludayce terre salem illustri doiii. vo-
stre humiliter exponitur cum sit chi in la dieta terra siano sei masunati
di ludei li quali non hanno di chi campari ne valendosi partiri hanno
di pagari noliti et spisi li su necessarij prò discensu eorum a li quali
la ludeca di la dieta terra per non perraecliri rastano vurria dari tanto
quanto li fuissi necessario per la dispisa et noi ito loru la qual cosa non
ponnu fari sencza liceneia et eumandamentu di vostra illustri Signuria.
pertanto supplica lu diete arnbaxiaturi humilimenti a vostra illustri si-
gnoria sia di vostra merezi clementi et benigna et vogla providiri et eo-
mandari la dieta ludeca supra li beni generali et comuni ipsius ludayce
pocza mandari li dieti sei masunati povirissimi fora di lu diete regno et
pagari quilli spisi et noliti sarranno necessario a li dieti sei masunati di
ludei per andarisindi di fora di quisto regno, ut altissimus. etc. deoda-
tus. XI* septembris xr Indictionis 1492. apud messanam ex parte Illu-
stris domini proregis. unus iudicum magne regie provideat super suppli-
cacìone de iustieia. deodatus secretarius. pertanto cum deliberacione dì
lu prefato magnifico havimo provisto moti per li respeeti predieti per la
presenti vi dicimo et expresse comandamo chi essendo li dieti ludei po-
veri ut exponitur et in quilla necessita comu e dicto di supra. tali easu
permictirìti et providiriti chi li dieti ludei supra li generali oy per comu-
nitati secundo si aceordira in la ludeca poezano haviri ipsi poviri lu de-
bitu nolitu et tri tari per testa non obstanti la dieta empara et sequestro
perehi actento li eausi predieti cussi havimo provisto si exsequisca cauti
a contrario sub pena unciarum centum regio fisco applicanda. Dat. mes-
sane xir septembris xi* indictionis 1492. premissa exequamini consti to
quod sunt miserabiles et ludayea contentatur prò eis solvere ordinatam
taxam et hoc ut possint a regno diseedere et quod servetur edietura
regium circa eorum expulsìonem. Dat. ut supra. Fernando dacufia.
Dominus vieerex mandavit mihi An-
tonio Sollima locumtenenti et mn-
gislro notarlo in oflSeio prothonotarij
et viderunt eam nicolaus et thesau-
rarius.
R. Protonotaro/ Voi. 153, pag. 53.
184
DCCCCLXXXV.
Messina, 13 Settembre H92, Imi. XI.
// inceri Ferrando de Acugna , permette che i giudei di Caltagirone
trasmettano i loro beni imballati e sigiUnti col sigillo della detta
terra a Messina, affinchè per mezzo del regio algozirio Friderico
Babeo sieno consegnati al regio tesoriere.
R. Protonotaro, Voi. 143, pag. i73.
DCCCCLXXXVI.
Messina, 15 Settembre 1492, Ind. XI.
Il viceré Ferrando de Acfigna ordina al Tesoriere di pagare oncia una
per vacazione di giorni 22 a Giovanni Antonio di Maff'eo Com-
missario per dispenssiri litteri per Io regno contro li ludei.
/J. Patrimonio, Voi. 178, pag. 116.
DCCCCLXXXN'II.
Messina, 19 Settembre 1492, Ind. XI.
// viceré Fen^ando de Acitgna spedisce un regio commissario a Cam-
marata per condurre a Messina quei giudei insieme ai loro beni ,
e gli dà incarico d'investigare e di riferire siUle malversazioni che
si dicono commesse dal barone di quella terra contro i medesimi
giudei. Lo incarica pure di recarsi a Sutera.
Ferdinandus eie.
VicereiL etc. Nobili loanni aragonisi regio algozirio dilecto salutem.
Dì parti di la ludeca et ludei di la terra di Cammarata ni fu porrecta
supplìcacioni. la quali per nui inlisa la decretamo et remisimo a la re-
gia gran curii prout in sui dorso apparet dì lu tenari seguenti. HI.
etc. Per parti di la ludeca et tucti ludei di la terra di cammarata
185
cum omni reverencia si expoiii a vostra Illustri Signuria chi esseiidu
vinutu in qiiilla terra coiiiandameiilo di vosira ilhislri si)^niuria si lia-
vissiro ad seqiiestrari tiicti li beni di li Jiidei ad n;;inu di la rei^ia curii,
hi magiiificu haruni di ipsa (erra el soi oHìciali per pretextu di tali co-
mandameiìlo non si portando cuin la debita raoderanzia et luiiuanita si
divia et divi, ma exequendu cum crudelilali grandi vexacioni et opro-
briu di li ludei tirannico modo includendoli incontinenti tulli ipsi ludei
et inclusi definendo per sei iorni intio la mischila, undi non solum non
haviano la sufficienza di lu cibu ma non usando di partirisi chi li bi-
so;^'naii fari la evacuacioni di lu corpu in quillo medesimo luco et undi
ancora lì fachiano spugliai'i nudi et moslrari loi'o secreti per cercarili si
teniano denari oi altri cosi supra occultati, chi lali cerca si [n>tia mode-
ralamenli el cum la honestati di li persuni fari et loro absenti seque-
strare et prisiro ludi li beni di ipsi ludei in puliri loro signanler di-
nari cosi di argento et altri cosi di loro municioni inferendoli di multi
slracij et vexacioni di maniera non ponno viviri ne hannu di manjari
cura tanlo raaltractamento li e facto da li dicti magnifico baruni et of-
ficiali, et cum sii si hagiano da partiri per andarisindi fora di regnu
ora chi havino la oportunita di lu tempo per obediri li comandamenti
di la Sacra regia maieslali la quali partenza non porriano fari senza lu
debio providimento di loru securitati el spisa necessaria, suplicano per-
tanto vostra llluslri Signoria chi aclisi li vexacioni et maltractamento
hanno di lo baruni et officiali di quilla (eira voglia ipsa vostra Illustri
Signuria clementissima providiri chi chi vaya alcuno algozirio ad mi-
nari tiicti quissi ludei in (juista citati cum li loro rebbi el consignarili
in putiri di la regia curii, lo quali algoziro investigando beni di tutti
loro rebbi chi non chi sia slata commisa alcuna fraudi li hagia di por-
tari cura li dicti ludei a li quali provida et subvegna di la spisa neces-
saiia el di li bestij per lu conduciri di li persuni et robbi predicti. el
ancora piacendo a vosira Illusili Signuria digia recipiri li informacioni di
li vevacioni et distracij li dicti magnifico baruni et officiali si havino
inferulo ad ipsi ludei. Petrus. iVIessanae xvu*' septembiis xi*' indicionis
149:2. Ex parte lllusiris domini proregis magna regia curia super suplicatis
provideal de iusticia. Petrus (lavaleri Secrelarius. Et visla la dicla sup-
plicacioni per ipsa regia gran curii aclendendo in li cosi suplicati non
solamenti verti lu interessi di ipsi ludei ma ancora et potissime di ipsa
regia curti volendo in quisto de eiusdem magne curie delibeiacione o-
portunius providiri. confisi di vosira viiluli et legalilati pei* la presenti
vi dicirao commectimo et comandamo expresse chi conferendovi perso-
:24
186
naiìter et statim acceptis presentibus in la dieta terra di cammarata vi
digiati prima facie fari dari lu inventario di li beni di ipsi ludei seque-
strati ad noinu di la regia curti et proinde vi farriti consignari per pu-
blico inventario ludi dinari argento oro ioyi et qualsivogla altri robi
et cosi mobili di li dicti ludei. tanto si su in putiri di lo dicto magni-
fico baruni comu di soi officiali oi altri particulari persuni et di ipsi
ludei. advertendo et investigando si chi fussi commissa alcuna fraudi et
occupata qualche robba di quilli et actendiriti di recuperarila in putiri.
vostro, et dicti tucti dirtari beni robi et cosi imballati li portiriti una
cuni tucti li dicti ludei di quilla terra li quali miniriti una cum vui
chi vegnanu a la guardia et compagnia vostra in quista nobili citati di
missina, et consigniritili cum li dicti inventari] al magnifico regiu the-
soreri et supra li dicti loru beni li subveniriti di la spisa necessaria tantu
di lu manari et viviri quanto di li bestij di carrico et cavalcaturi biso-
gniranno per lu conduciri di li persuni et di li robi loru et de omni-
bus farriti memoriali per darindi particulari noticia a Io dicto magnifico
thesoreri et quilli cosi mobili chi non fussiro portatili ma sarria meglu
expedienti vendirisi li exponiriti ad vendicioni et per debita nota parti-
culari prindiririti di quilli li dinari et consigniritili cum li altri ut supra.
preterea di li vexacioni et oppressioni di li quali ipsi ludei si querelanu
essirili stati fatti per li dicti magnifico baruni et officiali prindiriti li de-
biti informacioni et portiritili alu dicto magnifico regio thesoreri per pu-
tirisi visti quilli providiri ad quillo supra zo de iusticia fussi di exequiri
per lu interesse tanto di la regia curti comu di ipsi ludei actento ma-
xime stanno in regia salvaguardia, et pirchi unu ludeo nomine saduni trail
di ipsa terra ut dicitur havi certi beni in la terra di sutera an-
diriti illa et farritivili consignari modo ut supra et purtarili cum li altri,
et actendiriti cum diligencia a lo presto spachamento di li cosi predicti
chi per hanc eamdem per li vostri travagli et iornati chi in his vaca-
riti vi providimo vi pozati pagari supra li dinari di la ludeca et ludei
predicti dandovi in premissis cum suis dependenti bus emergentibus et con-
nexis bastanti et ampia potestati. et comandamo a lo dicto magnifico baruni
et tucti et singoli officiali et persuni di la dieta terra di cammarata et
di sutera ac eciam di lo regno vi digiano in preraissorum omnium et
singulorum execucione obediri assistiri et prestari omni indrizo favuri
ayuto et brachio oportuno li requideriti et non vi inferiri alcuno impedi-
mento ne contradicioni nec alitar quovismodo farindi lu contrario per
quanto la regia gi'acia hanno cara et in pena di fiorini milli di aplicari
al regio fisco desiderano non incurriri. declarandolic .li ii li;h lup
187
stanno in la predicta regia salvaguardia, vui vero intendiriti pagarivi di
lì dicti vostri iomati ad raxuni di tari octo lu iornu dum in his legi-
lime vacariti supra li dinari et beni di ipsi ladei ut supra. Dat. in
nobili civilale messane die wiuf mensis septernbris xr indictionis
MccccLXXxxn. Ferrando dacuna.
Dorainus prorex mandavit mila petio
cavaleri facto verbo de commissario,
visa per Simonem : Ioannem aloi-
sium : hieronimum : Nicolaum. the-
saurarium et philippum fisci pa-
tronum.
R. Cancelleria, Voi. 183, pag. 31 — R. Prolonotaro, Voi. 153,
pag. 60^
DCCCCLXXXVm.
Messina, 19 Settembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acv^na, annuUando una convenzione fatta fra
la gitidaica di Marsala e messer Stefano de Grignano ordina che
al de Grignano sia dato il capitale del denaro che avea prestato
alla giudaica e tutto il resto appartenente alla comunità sia ven-
duto e sequestrato a nome della R. Curia,
Ferdinandus etc.
Vicerex eie. Speclabili don Aloysia requisens militi baroni terre
.et insole pantallarie nec non capitaneo secreto et ceteris officialibus terre
marsalie consiliario et fidelibus regijs dilectis salutem. Ex parte emanue-
lis aczara ludei prò se et nomine ludayce terre predicte fuit nobis por-
reeta supplicacio tenoris sequentis. III. etc. humilimenti si esponi per parti
di lo ambaxiatui'i di ludeca di la terra di Marsala ad vostia IH. Signu-
ria cum sit la dieta ludeca li tempi passati per soy necessitati prisi se-
cundttm fonnam bulle c^nto ottanta chinqui unci da lu magnifico mis-
ser stephano di grignano per li quali dinari indi pagavano unci dechi
et otto et menzo secundura formam bulle, et essendo venuti li provi-
sioni di la Sacra regia Maiestati quod utiquam si divissiro ipsi prefati
188
ludei al)senlari di lo ve^^m lacendo insUincia lu prefato misser slephano
di essiri pagatii conslricli ipsi prefali hidei li detliro in salisfacioni imci
vinti sei di rendila havia la prefata ludeca me non et la nuiskita cura
tucti soy casiiinenti et renditi et eciam la s«ola caiu certi casi et sov
renditi et libri otta di ar^'entn et una cupertura di sita et ancora lu
hospilali di ipsa ju'efata ludeca cuni so casamento et certa terra scapula
undi si orvicavano li prefati ludei li (piali beni tucto sunnu in suinma
di più di unci sev cento li (|uali se li prisi per lu prefato debito so
conni appari per contiactu. undi al presente trovandosi decepti ultra mo-
duni supplicano la Illustri Si»>noria vostra clii si digni providiri obi ipsu
prefato misser stepbano hagia lu debito so videlicet unci decbi et ottu
et mezo di rendila di eligirisili supra li rendili di la prefata ludeca et
lu residuu et restanti di li prefati digia retornari et resttri inventariato
a la curii per noinu di la dieta ludeca ut altissimus eie. Antonius Sol-
lima locuralenens prolbonolarij. Qua supplicatione intellecla illam decre-
lavimus ut infra xviup septembris xi* Indiclionis 149^ ex parte llluslris
domini viceregis maj^nilicus dorainus Ioannes Aloysius de septimo unus
ex iudicibus magne regie curie super conlenlis in presenti supplicacione
provideal de iuslicia Antonius Sollima locumtenens prolbonolarij. Visaque
ex inde et recognila supplicacione predicta per eundem magnificum
Ioannem Alojsium cum eiusdem deliberatione bavimo provvisto cbi ac-
tenlo li dicti ludei quando satislìciro lu dicto magnifico slephano di li
dicli unci cento ottanta cbinqui per li quali li pagavano unci dechidollu
et mezo iuxta formam bulle per causa di loro partenza li dediro li
beni contenti in la preinserta supplicacioni li quali l>eni non sulamenti
ut infoìmamur pigiano la summa di li dicti unci centu octanla cbinqui
ma ancora ascendunt summam unciarum sexcentarum undi la dieta lu-
deca si senti di czo excessive gravata et cussi tenore presencium vi dì-
cimo et comandamo expresse chi retinendosi lu prelato magnillco
stepbano di grignano supra li rendili di la dieta ludeca maxime supra
li unci vinti sei di rendita per ipsu possessi li unci decbi dottu et
menza per li dieli unci centu ottanta cbinqui prisi la dieta ludeca iuxta
formam bulle li altri unci setti et meza cbi sujK'iano li digiati ad in-
slanciam ludayce predicte vindiri et lu precio di quilli nomine regie
curie depositari in banco luto dando per vostri liltiri aviso al magnilico
eiusdem regni regio thesaureri di la quantilali di li dinari predicti liaviritiex-
acto et depositato ut supra facendo reloinari quamprimum a li dicti ludei lut-
ti quilli beni contenti et declarati in preinserla supplicacione di li quali
vui nomine regie curie una cuin la dieta ludeca digiati vindiri et lu
189
preiio di quilli depositari ut siipra in banco luto nomine ut predicitur
re^^ie curie dando nihilominus de omnibus aviso a hi dicto regio tbe-
saureri. et premi<sa exequili ciim ell'ecto non di facendo modo aliquo
lu contrario per quanto la re^ia gracia bavili car-a et in casu contra-
vencionis quod non credimus a la i)ena di llorini milli regio lisco ap
plicandi desiderati non incurriri. Dat. messane xvmi" septembris xr In-
dictionis 149:2 non propterea aprobando vendicionem et solucionem fac-
tain dicto sttpbano nisi (piando per nostras decretaciones generales sii
approbala. Dal. ut supra. Fernando dacugna.
Dominus vicerex mandavit mihi An-
tonio SoUima locumtenenti et ma-
gistro nolario in officio prothono-
tarij et viderunt eam loanna^ Aloy-
sius et tliesaurarius.
R. Prolonotaro, Voi. 145, pag. 174^
DCCCCLXXXIX.
Messina, 19 Settembre 1492, Ind. XI.
// mcerè Ferrando de Acugna ordina ai /?. Tesoriere di pagare il nolo
pel trasporto di trecento giudei da S. Marco a Messina,
Ferdinandus etc.
Vicerex eie. magnifico viro al ferie de leofante regni sicilie thesau-
rario etc. Perochi comu non ignorati su in (|uisla citati vinuti ludi li
[udei di la ludeca di la terra di san marco per passar! extra regnuin
et per faii minor spisa vinniru per mari cum lucia loru roba et dinari
cum tri barcbi patronizati per pbilippu et anioni di meli et blancu
turlurella nolizati j)er unci xvun et tari x li quali patruni et compa-
gni di li dicli barcbi dimandano lu pagamento di li nolili predicti.
et per esseri li dinari et beni li dicti ludei penes vos nomine regie curie
ipsi fudei non ponnu satisfar! tali nolili, et pertanto volendo nui ut iustum
est siano dicti patruni pagali bavemu provisto et per la presenti vi dicimo
et comandamo cb! li denari tenuti in vostru putiri di li infrascripli ludei
di la dieta terra digiali consignari unci xi et lari x a li dicti patruni infra
pagamento di li dicti nolili videlicet per muxi servudeu unci v di
190
soy dinari et per xìbite zini une. due etiam dì lì soy dinari, dì ma-
stro banini servudeu uncì tri modo predicto di ayduni servudeu tari
XXII simìiiter di soy dinari di muxì farruju tari xvui et di siniinlo di
vitali tari novi simìiiter di loro dinari et lu complimentu di lì dicti
uncì xvmi tari dechi farriti satisfarì supra li beni di li altri ludei chi
non hanno dinari in vostru putiri exacti recuperando vui la presenti
cum apoca de soluto ca nui in vim presentis comandamo a li magnifici
mastri racìonali et conservaturi di lu regio patrìmonìu vi digìano in
exitu di vostri cuntì quilli admictìri et acceptari senza obstaculu et
dìfìcultatì alcuna. Dat. messane die xviiif septembris xi* Indicionìs
MccccL\xxxii^ Post datam. actento maxime chi lì dicti ludey li quali
passaru cum li dicti sagictij foru in numero di persuni trichento chin-
quanta ultra la roba chi fu in gi*andi summa di carrichi. Dat. ut supra.
Fernando dacuna.
Vidit thesaurarius.
Dominus vicerex mandavit mihi lu-
liano Castellano, vìsa per thesaura-
rium.
/?. Cancelleria, Voi. 186, pag. 38'.
DCCCCXC.
Messina, 24 Settembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna spedisce a Piazza un regio commissario per
vendere i beni mobili e stabili di guei giudei e depositarne il prezzo
al R. tesoriere in Messina, Sul detto prezzo il medesimo comìnis-
sario è autorizzato ad anticipare le spese occorrenti perché i pro-
prietari di guei beni vengano a Messina ; guanto ai giudei poveri
le spese si anticipino sui beni della comunità^ mentre agli altri
che per ora vogliono rimanere in Piazza debbano essere osservate
le provisioni generalmente date,
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Matheo purcello magne regie curie commissario fideli
et dìlecto salutem. nuper fuit nobis porrecta supplicacio tenoris sequen-
tìs Illustris etc. Exponisi reverenter a Vostra Ulustii Signoria da parti
191
di multi ludei di la terra di placza cum sit chi lu tempu di havirisi
dicti ludei a partiri di quisto regno si aproxima el hagiano deliberato
venirisindi in quista nobili citati dundi comodius da diclo regno si
pozano partiri et quisto per non baviri in la dieta terra di placza per
la loro robba et beni supplicano Vostra Illustri Signoria si digni prov-
vidiri chi vaya uno commissario in la dieta terra di placza lu quaU hagia a
prindiri tucta la roba io vi dinari et besty equini cum publico inventario
et quilla portar! et consignari in quista nobili citati alu magnifico regio
thesaureri lu quali commissariu hagia di fari vindiri quilli beni mobili et sta-
bili di ipsi ludei chi vurrano vindiri per insto ^t condicenti preczu cum
interventu aliorum ofBcialium terre prefale lu preczu di li quali l)eni
digia puplico inventario medianti portari a lu dicto magnifico regio the-
saureri. Et lu dicto commissario hagia di provvidiri chi tucti quilli lu-
dei vorrano viniri in dieta civitale siano alimentati et facto la spisa ne-
cessaria tanto di cavalcaturi bordonari comu di altri cosi sirra ne-
cessano per lu veniri loro supra li dicti beni roba et dinari et casu
chi predicti ludei cum loro volissiro minari alcuni iudei poviri li quali
non hanno di potirisi fari dispisa lu dicto commissario supra li beni di li dicti
ludei richi ad voluntati di li dicti iudei richi chi digia fari la spisa per
modu chi comode pozano viniri in la dieta citati a lu quali commissariu
Vostra Illustri Signuria vogla comandar! hagia di advertiri chi (juilli fudei
chi reetiranno in la dieta lena di placza hagianó li cosi commodi et ne-
cessari] secundo la forma di li capituli et previsioni ha ordinato Vostra
Illustri Signuria per modochi ipsi Iudei non patano ne la regia curti sia
fraudata ut altissimus etc. Castellanus Secretarius. Qua supplicaeione ad-
missa illa decretavimus ut infra. Messane die xxmio Septembris xi« Indi-
tionis McccGLXxxxii''. Ex parte Illustris domini viceregis unus magistrorum
iudicum magne regie curie super supplicatis provideat prout videbitur
sibi iustum. S. Castellanus Secretarius. pertanto cum deliberacione infra-
scripti magnifici havìmo provisto el per la presenti vi dicimo commictimo
et comandamo chi conferendovi vui peisonaliter in la dieta terra di placza
et undi necessario sirra digiati precedente inventario prendiri tncli loro
ioyi et bestij equini et dinari et quilli portari et consignari in quista no-
bili citati alu magnifico regio thesaureri nomine regie curie et etiam di-
giati fari vindiri tucti quilli beni mobili et stabili chi ipsi Iudei vorrano
vindiri etiam bestiami per preczu insto et condicenti cum interventu a-
licuius oflScialium terre predicte lu preczu di li quali beni modo pre-
dicto portirili et consigniriti alu prefato regio thesaureri el tucti quilli
Iudei vorranno viniri in quista citati supra li dicti loro beni roba et di-
192
nari hagia li spisi neressarij tanto per loro persuni et bestij comu an-
cora per li bordonari chi porliranno (lieti ben- et (piilli non haviianno
(li che si fari là dispisa li provvidirili di quilla supra li beni di lo jje-
nerali iuxta la foru a di lo capilulo per nui uoviter decretato super
huiusniodi iie^^ocio. ali altri vero chi non \orranno viniri in (|uista citati
volinio siano seivati la forma di nostri provisioni et capituli portandovi
vui circa preniissa per forma chi la curti non sia in aliquo fraudala et
da vui pozali dari bon cunto secundo in simili casu si requedi et di vui
contìdamo et di vostri «ornali lecitimi vacandi vi pachirili sujHa li beni
el dinari di li dicti Ilidei perchi nui in hijs omnibus exequendis vindi
damo omniraoda poteslati cum suis dependentibus emergentibus et con-
nexis mandando ad tucti et singuli ofìiciali el pei*suni di lo regno et pre-
sertim terre predicte chi vi digiano assisliri et obediri ac prestari loro
brachio aiuto et fa\uri quanti fiati per vui sirrannu requersi cauti a con-
trario sub pena unciarum centum fisco regio applicanda. Dal. in nol>iIi
(evitate Messane die xxini* Septembris xi* Indicionis mcccclxxxxu*» fer-
nando dacufia.
Dominus vicerex mandavit mihi
luliano Castellano, visa per
Symonera thesaurarium et phi-
lippum fisci regij patronum.
R. C'incAloria , Voi. i8-{ , pag. 48 — fl. Protonolaro, Voi. 13'{,
pag. 88'*.
DCCCCXCI
MesRina, 24 Settembre 1492, Imi, XI.
// viceré Ferrando de Acugna ordina al Tesoriere di pagare onde Ire
e lari sei a Pietro Spingature e a tre suoi compagni in mldo dfi
diritti di vacazioni e spese sostenute in occasione di aver condotti
certi giudei di Cnltahellotta insieme ai loro beni.
li. Patrimonio, Voi. 178, pag. Iii7.
193
DCCCCXCII.
MesBina, 25 Settembre 1492, Ind. XI
// viceré Ferrando de Acugna concede ai Giudei di Taormina di ri-
tirare dm venditori cristiani il vino che aveano comprato per loro
uso prima della promulgazione dell'editto.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Capilaneo et secreto terre tauromenij cui vel quibus
spectabit et presentes fuerint presentate fidelibus regijs dilectis salutem.
fuit nobis porrecta supplicacio lenoris sequentis. Illustrìs etc. exponisi
reverenter a vostra Illustri signorìa per parti di la ludeca et ludei di
la terra di tavormina comu ha vendo ipsi ante promulgacionem regij
edicti accaptato di certi persuni christiani certa summa et quantitatì di
vino proventuro da li vindigni presenti lu precio di lo quali haviano et
hanno ipsi ludei a li vendituri di quillo pagato et satisfacto et diman-
dando ipsi ludei lu vino musto per ipsi pagato li vendituri di quillo
recusaro assigiiarili tali vino. Pertanto supplicano vostra Illustri Signuria
chi attento ipsi ludei hanno accaptato et pagato dieta quantilati di vino et
non ponno viviri ne usari altro vino chi ludisco essendo pistato per ludei
si digni vostra Illustri Signuria providiri et comandari siano constricti
li vendituri di la dieta quantità di vino ad dari et consignari ad ipsi
ludei lu dicto vino per ipsi accaptato et quillo exinde potiri extrahiri
ut altissimus etc. Antonius Sollima locumtenens prothonotarij. Messane
die XX v^ mensis septembris xi Indicionis 1492. ex parte lUustris domini
viceregis magnificus dominus Ioannes aloisius de septimo unus ex ludi-
cibus magne regie curie videat contenta in presenti supplicacione et
provideat oportune. Antonius Sollima locumtenens prothonotarij. qua
supplicacione intellecta eaque clementer admissa premissis moti respec-
tibos havimo prò visto et cussi tenore presencium vi dicimo et coman-
damo digiati visis presentibus constringiri li vindituri di lu dicto vino
ad diviri dari et consignari a li dicti ludei la quantitati di vino per
ipsi accaptato et pagato lu quali vino exinde libere lu lassiriti extrahiri
attento quillo accaptato et pagato ante promulgacionem regij edicti et
per loro usu. Et premiisa exequiriti cum effecto non di facendo modo
aliquo lu contrario per quanto la regia gracia haviti cara et in pena
2»
194
di florini milli di applicari a Io regio fìsco desiderati non incurrìri.
Datum messane die XXV septembris XI Indicionis 1492 premissa exe-
quamini quo ad exacionem que vina stent tamen inpedita simal cum
alijs bonis prò cautela regie curie usque ad aliud mandatum nostrum
faciatis etiam avisatum de exaccione et quantitate et sequestro magnificum
regium thesaurarium. Datum ut supra. Fernando dacuna.
Dominus vicerex mandavit mihi Antonio
Sollima locumtenenti et magistro no-
tano in officio prothonotarij et videnuit
eam Ioannes aloysius et thesaurarius.
/?. Protonotaro, V. 153, pag. 91.
DCCCCXCIII.
Messina, 25 Settembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna permetie ai Giudei di Taormina di e-
strarre ftwri regno una coltre da letto per famiglia^ formaggi per
loro liso , non che una sporta piena di chiodi con certe ronche e
certe pietre di poco prezzo.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Nobilibus capìtaneo et secreto alijsque officialibus terre
tauromenij cui vel quibus presentes fuerint presentate fidelibus regijs di-
lectis salutem. per parti di li ludei et ludeca di la terra predicta ni fu
presentata supplicacioni di lu tenuri sequenti. Illustris etc. per parti di
la ludeca di tauormina et ludei si exponi humiliter a vostra Illustrì Si-
gnuria comu volendosi ipsi ludei seu alcuno di quilli partiri per extra
regnum vigore regij edicti lu capitaneo di la dieta terra li dedi licencia
chi li dicti ludei seu parti di quilli potissiro extrahiri una eultra per
casa per loro cupertura et havendo dicti ludei portato a la marina loro
cultri non havendo ancora quilli inbarcatu lu secreto di la dieta terra
havendo di zo noticia si conferio in lu locu undi si divino inbarcarì dicli
rebbi livandoli dicti cultri et ceiti frumagi et altri cosi li quali cum
licencia di lu dicto capitaneo potiano extrahiri tenendosi dicti beni iii
195
potiri. Pertanto supplicano vostra Illustri Signuria comu justissima chi
attento di ordinacioni et comandamento di lo dicto Capitaneo^ portaro
dìcti cultri et altri beni a la marina per extrahiri quilli ut supra si digni
providiri et comandari a lo dicto secreto li digia retornari dicti beni
per potiri quilli extrahiri ut altissimus etc. Antonius Sollima locumtenens
prothonotarij. qua supplicacione intellecta eam decretavimus ut infra.
Messane xxii» mensis septembris xi"* Indicionis 1492. ex parte lUustris
domini viceregis magnificus dominus Ioannes aloysius de septimo unus ex
judicibus magne regie curie videat contenta in presenti supplicacione et
eidem supplicanti provideat oportime Antonius Sollima locumtenens pro-
thonotarij — visaque exinde et recognita supplicacione preinserta havendo
respetto a li cosi contenti in la preinserla supplicacioni maxime per ha-
viri quilli portato per extrahiri cum licencia di vui Capitaneo ìiavimo
proyisto et cussi tenore presencium vi dicimo et comandamo chi volendo
ipsi ladei extrahiri per loro usu et cupertura di loro lecti eultra una
per casa essendo quilla usata juxta forma nostrarum provisionum una
cum li dicti frumagi etiam per usu loru et una sporta plina di chova
cum certi runchi et certo pintru di minimo preczo quilli liberamenti li
lassiriti extrahiri per extra regnum comandando a vui secreto li digiati
di continenti restituiri ìì supradicti cosi per putiri quilli ut predicitur
extrahiri. Et premissa exequiti cum effecto sub pena unciarum centum
regio fisco applicanda. Datum in nobili Civitate Messane die xxv*" sep-
tembris xf Indicionis M.ccccucxxxn'' premissa exequamini dummodo non
exeatis et excedatis formam decretacionum nostrarum supra tali extraccione
loquencium et aliarum nostrarum provisionum. Datum ut supra. Fernando
dacufia.
Dominus vicerex mandavit mihi Antonio
Sollima locumtenenti et magistro no-
tano in officio prothonotarij et vide-
runt eam Ioannes aloysius thesaurarius
et philippus fìsci patronus.
R. ProtonotarOy Voi. 153, pag. 90.
196
DCCCCXCIV
Messina, 36 Settembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna ordina al Tesoriere di pagare oncie quattro^
tari 19 e grana 15 a Fra Girolamo Ferreri domenicano per a-
vere denunziato la estrazione di cinque muli di giudei, tentata da
cristiani.
Ferdinandas etc.
Vicerex eie. Mapiifico viro alferio leofante etc. perochi frali jero-
nimo ferreri di lo ordini di predicaturi li jomi passati denunciao a la
r^a curii chinco muli chi erano di li judey et extrahianosi per cristiani
et per quisto su confiscati a la dieta regia curii et quilli vuy cum in-
terventu officialis offici! consenratoris haviri facto vindiri cum lo debito
ordini per unci xvm tari xvnii li quali toccano per la quarta parti a lo
denunciaturi unci quattro tari xvnii et grana xv pertanto vi dicimo et
comandarne expresse chi de dictis pecuniis preci] diclarum mularum di-
giati pagari li dicli unci quattro tari xvim grani xv a lo diclo frati je-
ronimo oy assou procuraturi per la dieta quarta parti ad ipso spettanti
et recuperati la presenti et apoca de soluto ca comandarne a li magnifici
maislri racionali et conservaturi di lo regio patrimonio di quisto regno
chi in exito di vostri cuncti li dicli unci nn tari xvnn grana xv vi di-
giano admictiri et acceptari omni cessante dubio facendoni pero introyto
di li tri parti spettanti a la regia curii. Datum Messane xxvi septembris
xi« Indictionis 1494. Fernando dacuna.
Vidit thesaurarius.
Gaspar conservator.
Dominus vicerex mandavit mihi jacobo
madalena visa per thesaurarium et
conservatorem.
/?. Patrimonio, Voi. 178, pag. 126%
Ì97
DCGGGX€V
Messina, 26 Settembre 1492, Ind. XI.
n viceré Ferrando de Acugna ordina al Tesoriere di pagare onde otto
e tari sei al nobile Gastono Dolcemascolo capitano di Castronovo
per vacazione di 20 giorni e spese occorrenti per condurre a Messina
circa 120 giudei, con la loro roba ed animali.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Magnifico viro alferio leofante etc. perochi fu per nuy
li jorni passati provisto et comandato chi lo nobili gastuni dulchi ma-
sculo capitaneo di la terra di castronovo divissi loinari in quista chitati
li judey di la judeca di la dieta terra cum la robba et beni loro lo
quali capitaneo per exequiri nostri comandamenti minao in quista chitati
predicta li judey predicti in numero circa cento xx cum la robba loro
et perochi ipsu gastuni havi facto spisa a li dicti judey et ad altri per-
soni chi lo hanno accompagnalo da la dieta terra in quista chitati et
hanno gubemato li bestij di ipsi judey undi hanno vacato circa jorni
vincti. justa cosa ni pari sia ipso capitaneo et li dicti tri personi pagari
tanto di loro travaglo comu di la dispisa chi havi facto a li dicti judey
pertanto vi dicimo et comandamo expresse chi di li dinari di li dicti judej
a vostri mano pervenuti nomine regie curie digiati dari et pagari a lo
dicto nobili capitaneo unci vm tari vi per ipso et per li spisi chi havi
facto a li dicti judej et per li tri personi chi lo accompagnare per lo
tempo chi chi hanno vacato et recuperireti da ipso la presenti et apoca
di soluto ca comandamo in vim presentis a li magnifici mastri racionali
et conservaturi di lo regio patrimonio di quisto regno chi in exito et
Dotamenti di vostri cuncti li dicti unci vui tari vi vi digiano admictiri
et acceptari omni cessante dubio. Datum Messane die xxvi septembris
XI* Indictionis 1492. Fernando dacuna.
Vidit thesaurarius.
Gaspar conservator.
Dominus vicerex mandavit mibi jacobo
madalena visa per Ihesaurarium et
conservatorem.
R. Patrimonio, Voi. 178, pag. ^25^
198
DCCCCXCVI.
Messina, 1 Ottobre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna ordina al Tesoriere di pagare ai Com-
missario Giacomo Spataro onze 5, lari 13 e grana 2 per sue
vacazioni e spese fatte per condurre a Messina i Giudei della terra
e contado di San Marco. La roba dei delti giudei sia conservata
in un magazzino^ di cui una chiave sia tentila dal tesoriere e
un'altra dai giudei,
R. Patrimonio, Voi. 178, pag. 128.
DCCCCLXXXXVII.
Messina, 2 Ottobre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando di Acugna dà incarico al Commissario Giovanni
de Bonura di esigere i credili di Salomone Faccas di Messina e
di consegnare ogni cosa al tesoriere.
Ferdinandus etc.
Vìcerex etc. delecto regio Ioanni de bonura commissario magne regìe
curie fideli regio delecto salutem. per parti di salamuni faccas judeo di
quista citati ni e stalo reverenter expostu hi nauti lu sequestro et inpe-
dimento ultimo loco facto di li beni di li ludei havendo exacto et re-
scosso certa quantitati di sita et certi dinari in la terra di tavurmina
quilli lassau nomine acomendo in potiri di isacc safar seu sua mugleri
supervinendo in nostro comandamento de lo sequestro et inpedimento
predicto lu nobili capitaneo di la dieta terra dicti dinari et sita si prisi
in so potiri nomine regie curie et tenili inpediti eciam divendo ipsu
exponenti recipiri in dieta terra dabram boli unczi dui e tari xnn eciam
di Jacob di samarco uncia una et tari x quilli non havi potuto havire
obstante lu impedimento predicto ne etiam certi dinari da Juda di xa-
lomo etiam de dieta terra eciam divi recipiri in la terra di castilgluni
199
da certi ludei certi altri dinari nec non havendo exacto unci octo et
mencza in la terra di randaczu quilli depositao et acomandao in potiri
di mardoi di palermo cum una gunella hi tenia ipsu exponenti pigna
per uncia una et tari x\ di unu judeu nomine farachi de benedicto et
una rìzola di perni di sabatino di palermo la quali tenia in pigno per
florini xni et foru dicti denari gunella joy similia inpediti in virtuti di
la dicto nostro comandamento cum certi altri debiti hi divi rechipiri da
diversi ludei et precipue unci circa vinti octu videlicet di lacobu di gua-
dagnu onci dudichi et tari dechinovi et di sabatina misiria unci circa
quindichi et mencza di la quali lacob havìa certi pigni et quilli li foru
inpediti in potiri di lu dicto. mardoc et certi altri pigni de benedicto
servideo et certi altt*i debiti diversi Ihdei ob quod a supplicacione a nui
di czo facta comu insta volendo nui dicti debiti exacti havimo provisto
et per la presenti vi dichimo et commictimo et comandamo hi conferen-
dovi vui personahter in dicti torri undi serra necessario digiati costringiri
tucti et singuli debituri di ipsu exponenti ludeo non obstante lo sequestro
et inpedimento di loru beni a pagari et satisfari quii lo divi recipiri se-
cando vi cóstira summarie simpliciter et de plano sola facti ventate in-
specta di di viri ha vi ri et in vostro potiri dicti dinari sita et cosi inpe-
diti ut supra existenti in potiri di lu dicto capitaneo di tavormina et
onmi altra cosa di ipsu judeo et dicti dinari pigni et cosi portiriti a lu
magnifico regio thesaureri predicto fachendo vui di omni cosa nota prò
cautela curie etiam exigirili certi debiti hi abram fracas fratri ipsu ex-
ponenti divi rechipiri et quilli portiriti a lu dictu magnificu regio the-
saureri nomine regie curie ut supra dandovi nui in et circa premissa
autoritati et plenaria potestati ac vices et voces nostras per la presenti
per la quali comandamu a tucti et singuli officiali di li dicti torri et
altri di lu regnu hi in la execucioni di li premissi cum dependentibus
emergentibus et conexis vi digiano obedire et prestare loru brachio a-
giatu et faguri haviriti necessariu maxime quos agitur ad petitionem curie
sub pena di triumphi di oru mille applicandi a lu regio fisco et li vostri
jornati vi faczati pagari ut more solito da la parti per cui vachiriti. Da-
tum nobili civitate messane die n'' octobris XI"" Indicionis m.gcgglxxxxu».
premissa exequamini ex quo Salamuni ita petit et vult propterea vos in
omnibus faciatis nota et memoriale et bona et pecunias aportatis cum
dicto memoriale regio thesaurario nomine curie fideliter agerendo in om-
nibus necessariis ut possitis de hiis redere oportunam racionem. Datum
ut supra. Fernando dacuiia.
Dominus vicerex mandavit mihi antonio
^0
dtodalo. visa per nicobam thesaora-
rìum.
R. Cancelleria, Voi. 183. pag. 84%
DCCCCLXXXXVIIL
Messina, 2 Ottobre 1492, Ind. XL
// viceré Ferrando de Acugna dà incarico al Commissario Bartolomeo
Pamachi di esigere i crediti dei Giudei di Giviiana , di vendere
i beni della giudaica e di consegnare il danaro e la roba ai
tesoriere,
Perdinandus etc
Vicerex etc. Bartolomeo pernachi commissario magne r^e carie,
regio fideli dilecto salutem. fuit nuper nobis porrecta supplicacio tenorìs
sequentis. Illustris etc. exponisi a vostra niustri signorìa per parti di la
ludeca di luliana. Cum sit chi multi judei di la dieta judeca divino rì-
chipiri et haviri di alcuni christiani di lu regnu in virtuti di Ioni con-
tracti scripturi et cauteli et non ponnu da quilli essiri satisfacti et pa-
gati et actento chi lu tempu e brevi li dicti judey andarìsindi di quisto
regno per tanto ipsa judeca humiliter supplica vostra illustri signuria li
plaza mandari commissari u per exigiri dicti debiti in li lochi undi serra
necessario et plui andari cum Ioni in la dieta terra et prindirì ipsu com-
missariu in so putiri tucti beni mobili et stabili di li dicti judej et di
la muschita di la terra predicta una cum li jnventarij facti et quilli no-
mine regie curie consignari lu magnifico regiu thesaureri tanto argento
comu perni et dinari da potiri di cui fussiru et chi li dicti judey et
mayurenti di la dieta muschita nomine regie curie hagiano facultati vin-
diri loru beni mobili et stabili cum interventi ^i dui homini experti eli-
gendi per lu dicto commissariu perchi li dicti beni loru stabili pozann
fan canju et partitu et si li tempi passati alcunu di li dicti judey ha-
vissi facto alcunu partito et di li dicti loru beni stayano in suo robore
et firmitate juxta lu accordiu et forma di li dicti contracti et chi li judey
pozanu consignari a lu dicto commissariu tucta quilla bestiami ad loru
ben vista et cum interventu vindiri et quilla portari a lu magnificu regio
thesaarerì non obstanti qnalisivo^la altra provisìoni in contrarium et chi
la dictu comniissarìu faza venirì tncti loru beni ad loru comuni dispisi
et tucti quilli bestij et homini serra necessariu per fari portarì dicti beni
et per Ioni dispisa di manjari et viviri et tucti spisi necessari] et dì li
jomati di lu commissariu vacandi legitime sia satìsfacto supra lì beni
comuni di li judey et centra cui vachira ut altissìmus etc. Castellanus
secretarius messane primo octobris xr Indicionis 1492. Ex parte illustris
domini viceregis unus magnificorum judicum magne regie curie provideat
prout videbitur sibi justum. castellanus secretarius et proìnde supplicato
nobis li volissimo oportune providiri nui vero premissis consideratis te-
nore presencium vi dicimo commectimo et comandamo chi personaliter
vi conferendo quo opus fueril in regno digiati centra li debituri di li
dicti judey procediri cum effectiva execucioni non obstantibus quinque-
nalibus moralorijs et aiìjs dilacionibus summarie juxta formam regie prò-
visionis et farili pagari di tuctu quillo et quanto li serra divuto una
cum expensis factis et facìendis etiam prò jure presencium et sigilli Et
li dinari oiectiriti in banco ad nomu di la regia Curti et di potiri cum
voslru interventu li judei vindiri loru animali et beni cum equevalenti
et justu precio quas pecunias ponetis in banco nomine regie curie et
proinde vui portarì li loru animali et dinari recuperando da potiri di
cui lì tenissi una cum li jnventarìj facti exìstenti in potiri di li officiali
di la dieta terra et quilli consignari a lu magnifico regìu thesaureri di
pezu in pezu cum inventarij publicì et fari a li predicti judei la coti-
diana dispisa et de dietis vestris vi farriti pagari ad tari quattro lu jomu
super bonis judeorum et relornando in reddito vostro darriti cuntu a lu
regiu thesaureri prò ìndepnitate regie Curie exequendo la presenti cum
effectu quoniam in hijs exequendis vindi damo potestati per la presenti
per la quali comandamo ad tucti et singuli officiali dì Io regno et ma-
xime diete terre juliane vi digiano assìstiri obediri et prestari loru brachio
ayutu et favuri haviriti necessario sub pena unciarnm centum regio fisco
applicandarum. Datum in nobili civitate messane die ii^ octobris xi^ In-
dicionis M.cGCCLxxxxn'' premissa exequendo ut veniant ammalia armen-
tonim ut non sint pecudes et ammalia que faciliter venire nec interci-
pere possìnt. Datum ut supra. Fernando dacunna.
Vìdit Nicolaus.
Vìdit thesaurarius.
26
202
Dominus vicerex mandavit mihi j aliano
Castellano facto verbo de commissarìo.
visa per nicolaum et thesaurarium.
/?. Cancelleria, Voi. 188. pag. 88
DCCCCLXXXXIX.
Messina, 6 Ottobre 1492, Ind XI.
// viceré Ferrando de Acugna approva la deliberazione del Commissario
Giovanni Aragonese presa di accordo col barone e gli u/jtciali di
Cammarata di fare imbarcare in Palermo quei Giudei; gli or-
dina di consegnare i loro beni a quel secreto, trasmettendo copia
dell'inventario al R. Tesoriere in Messina.
Nobilis vir regie fidelis dilecte.
Vostra lictera havimo recìputo et intiso quantu per quilla ni lia-
vìti scriptu supra la partenza di li luder di quissa terra di Camarala
zoe chi per minuri spisa et travaglo di dicti ludei vi ha parso cum
deliberacioni del magnifico baruni et officiali di dieta terra dicti ludei
di virisi inbarcari a la felici cita di palermo maxime per respecto di
quilli ludei li quali su infirmi laudando la deliberacioni supra zo facta
havimo prò visto et remani mo contenti di tali bona deliberacioni coman-
dandovi pero chi li beni li quali haviranno da remaniri per la indep-
nitati di la regìa curii tucti li faczati consignari publico inverAario me-
diante al magnifico consiliario dilecto secretu et magistro procuraturi di
la felici cita di palermo li copi] di li quali inventari] vi comandamo
digiati transmittiri oy vero in vostro redditu presentari al magnifico ai-
feri dì leofanti regio thesaureri usando in omnibus vostra bona diligencia
et sollicìtudini comò per lu regio servicio si riquedi et di vui ben confidarne.
Datum in nobili civìtate Messane vr* octobris xi* Indicìonìs m.gccclxxxxh.
Fernando dacuiia.
Uìrigitur ioannì aragonisi Algozìrio.
Benestat : lo. Aloysius.
203
A. SoUima locumtenens prolhonotarij.
R. Prokmotaro, Voi. 153, pag. 127^
M.
Messina, 6 Ottobre 1492, Ind. XI.
// vecerè Ferrando de Acugna approva quanto ha operato il barone di
Cammarata relativamente a quei Giudei, e gli comunica le disposi-
zioni date al Commissario Giovanni Aragonese con la tetterà dello
stesso giorno.
Magnifica vir consiliarie regie dilecte. Vostra lictera havimo reciputu
et intiso quantu per quilla ni haviti scripto dandoni aviso di la presen
tacioni di nostra commissioni directa a lu nobili Ioanni aragonisi regio
algozirio supra la facenda di li ludei di quissa vostra terra di camma-
rata et cussi ancora tucto qui Ho et quanto supra zo ni ha scriptu lu
dicto nobili Ioanni aragonisi vi respondimo di vostra bona diligencia et
zelu sinceru et rectu haviti tenutu et leniti a li servicìj di la sacra regia
Majestati et benefìcio di sua regia curii remaniri di vui ben contenti et
contentamoni dicti ludei divirisi inbarcari per conferirisi extra regnum a
la felici cita di palermo cum hoc tamen chi loro beni nomine regie curie
ac publico inventario siano consignati al magnifico secreto et magistro
procuraturi di la felici cita di palermo et di tali nostra voluntati et de-
lìberacioni per altri nostri licteri damo aviso al dicto regio algoczirio re-
spondendo ad soy licteri li quali supra tali negocio ni ha scriptu. Datum
in nobili civitate Messane die vi"" mensis octobris xp Indicionis 1492.
Fernando dacuna.
Dirigitur magnifico baroni terre Camarate.
Benestat: Io. Aloysius.
A. Sollima locumtenens pi-othonotarij.
R. Protonotaro, Voi. 155, pag. 127.
204
MI.
Messina, 7 ottobre 1492, Ind. XI.
// Viceré Ferrando de Acugna spedisce il Commissario Giacomo Spataro
nella terra e marchesato di Geraci e nelle terre di Petralii per as-
sistere quei Giiidei neUa x^endita dei loro beni e per condurli a
Messina.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc, lacobo spataro uni ex commissarijs magne regie curie
fideli regio dileclo saliitem. nuper ni fu porrecta supplicacioni di lu te-
nurì seguenti. Illustris etc. exponisi reverenter a vostra illustri signuria
da parti di la ludeca et ludey di la terra di giraci et marchisatu com-
moranti etiam in li terri di petralij. cuin sìt ipsi ludei volendo sindì
andari di quisto regno per lu regiu edicto intendano veniri in quista
nobili Cita undi e la presencia di vostra illustri signuria una cum tucti
Ioni beni mobili joyi dinari et argento per potiri di la dieta Cita anda-
risindi. pertanto supplicano vostra illustri signuria sia sua merci providiri
et comandari chi ipsi Indey digiano haviri unu commissariu lu quali si
hagia di conferiri in lu dicto marchisato et terri di petralij et undi ne-
cessariu serra, lu quali commissariu digia exigiri et riscotiri tucti loru
beni et di ipsi ludei et pozano ipsi ludej cum interventu di lu dicto
commissariu vindiri loru beni stabili et sese moventi et lu prezo di quilli
portarì a lu magnifico regiu thesaureri et quilli beni non si trovassiro
ad vindiri di contanti li pozano vindiri ad tempu et lassari loru procu-
raturi. et nichilominus lu dicto commissariu li digia providiri di lavila
loru cotidiana et exigiri tucti quanti debiti di li dicti ludei et conslrin-
giri li officiali di li dicti terri a farisi dari cuntu di li beni di li dicti
ludei et facti li cosi supradicti lu dicto commissariu hagia di veniri per
loru securitati cum li dicti ludey et loru beni in quista Cita et dicti beni
consignarili a lu magnifico regiu thesaureri ut altissimus etc. deodatus
xxuu septembris xr Indicionis 1492 apud messanam. Ex parte illustris
domini proregis unus magnificorum judicum magne regie curie super
supplicatis provideat de iusticia Deodatus secretarius. Et vista la prein-
serta supplicacioni per lu magnificu judichi infrascriptu cum delibera-
cioni di quillo havimo provisto et per la presenti vi dichimo commec-
timo et comandamo chi conferendovi vui a la dicla terra dì giraci et
205
marchisata et petralij digiati primo loco exequiri li cosi in dieta sup-
plicacione contenti et in vostra potiri haviri li inventari] facti di li beni
di li dicti ladei et exigiri tucti et singuli beni di ipsi ludei constringen-
do li debitari di dicti ludei in persona et beni prout sunt obligati facendoli
justicia summarìe simpliciter et de plano sola facti veritate inspecta per
forma centra vai non sia locu di insta querela et siano dicti beni exacti
permictendo dicti ludei pozano vindiri loru beni stabili et bestiami et
non trovando di contanti pozano vindiri ad cridenza cum tempu brevi
ad persuni sufficienti cum cautela et pligirij in modu la regia Curti staya
secura et lassari lu procuraturi providendoli vui di loru vita cotidiana.
et in vostru potiri recupeririti tucti dinari allento jugali di li muschiti
et quilli una cum li dicti ludeij portiriti in quista nobili Cita a lo ma-
gnifico regio thesaureri nomine regie curie constringendo ad tucti quilli
persuni vi constira haviri havutu roba et dinari di li dicti ludei et quilli
portiriti ut supra fachendo vui nota de omnibus per vos exequendis prò
cautela regie curie et di vostri jornati vi farri ti pagari da li parti ad
peticionem di cui vachiriti. Exequendo la presenti cum efTectu quoniam
in hijs omnibus per vos exequendis vindi damo autoritati et sufficienti
potestatì ac vices et voces nostras et magne regie curie cum dependen-
tibus emergentibus et connexis. mandantes per bas easdem ad tucti et
singuli officiali et persuni di lu regno et presertim di lu dicto marchi-
satu et torri di petralij quod in execucione premissorum vi dìgiano obe-
diri assistiri et prestari loru brachio ayutu et favuri quanti volti serra
necessario et per vui serranno requesti. Et non di fazano lu contrarìu
per quanto la gracia regia hanno cara et in la pena di fiorini milli ap-
plicandi a lu regio fisco desiderano non incurriri. Datum in nobili Givi-
tate messane vn octobris xi'' Indicionis 1492. exequendo premissa ita
quod bona insto precio vendantur et in omnibus racionem reddatis dicto
magnifico thesaurario. datum ut supra. Ferdinando dacunna.
Vidit nicolaus.
Vidit Ioannes aloysius.
Vidit thesaurarius.
Dominus vicerex mandavit mihi Antonio
deodato. visa per nicolaum loannem
aloysium et thesaurarium.
R. Cancelleria, Voi. 183, pag. 96.
206
MII.
Messina, 8 Ottobre 1492, Ind. XI.
Bando pubblicato a Messina pel quale si permette ai cristiani di com-
prare i beni dei giudei, depositandone il prezzo in banco a nome
dei ìnedesimi giudei.
Sia noto et manifesto ad tutti et qualsivoglia persuni existenti et
commoranti in quista nobili citati comu lo Illustri et potenti signuri vi-
ceré di quisto Regno di Sicilia don ferrando dacuna duna licencia et fa-
cultati ad omni unu chi pocza accaptari beni mobili et stabili et sese
moventi di tucti et singuli ludei di quisto Regno di un modu in tali
vendicioni hagiano di interveniri li nobili lacobo madalena de officio con-
servatoris et benedicto farauni di lo regio thesaurerio. et li dinari chi
di tali vendicioni perveniranno si digiano depositari in banco per li dicti
ludei et chi non li poczanu toccari fini ad altri nostni comandamento
non obstanti qualsivoglia altro bando oy provisioni fussiro stati fatti in
contrario. Emissum et promulgatum fuit presens banuum per publicum
preconem hujus nobilis Civitatis messane per loca solita et consueta de^
mandato illustris domini viceregis ut constitit. die vm octobris xi Ind
MCCCCLXXXXU.
R. Protonotaro, Voi. 153, pag. 162.
MUl.
Messina, 10 Ottobre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna ordina al R. Tesoriere di pagare a Gae-
tano Dolcemascolo Capitano di Castronovo oncie tre e tari 15 per
avere denunzialo e consegnato certi beni dei Giudei,
R, Patrimonio, Voi. 178, pag. ^3^^
207
MIV.
Messina, 12 Ottobre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna permette che Francesco de Vigintimilus
barone di Gratteri e capitano di Cefalù si ritenga sui beni dei giu-
dei di Cefalù onze sei spese per seqitestro di certa roba che si
voleva trafugarCj e che tutto il resto si consegni al maestro secreto
della città di Palermo.
Ferdìnandus etc.
Vìcerex etc. Magnifico don francisco de vigintimiliis baroni terre
gratteri Consiliario regio dilecto salutem. fuit nuper nobis porrecta sap-
pi icatio tenoris sequentis. lUustris etc. ex parte spectabilis domini don
francìsci de vigintimiliis baronis terre gratteri humiliter exponitur et
supplicatur cam sit li iorni proximi passati essendo ipso capitaneo di armi
di la chitati di chiphalu noctis tempore li foru denunciati certi ludey
li quali passavanu per mari sencza portari clariczo di undi veniano contro
Io bando puplico et per obediencia di lo bandu mandao a pigliari dicti
ludey per causa chi dichiano chi ipsi ludey portavano multi denari in
oro et multo argento li quali prisi cum certo argento lavurato et certi
beni et non trovando quilla quantitati di denari secundo foro denunciati
pensando fussiro stati occultati per chi si dicbia portari milli ducati et
haviri dato per nolito ducati chinquanta ipso exponenti per obediencia
tenendo alloro carcerati mandao uno curreri a la Illustri signuria Vostra
scrìvissi quillo chi si havissi di fari, et perchi dicto curreri dimurao multi
iorni mandao un altro per aspectarì consulta, finaliter Vostra illustri Si-
gnuria rescrissi resposta et comandao chi divissi mandari dicti ludey in
bona custodia a spisi loro et cossi per comandamento di Vostra illustri
Signoria mandao li dicti ludey per mari cum una barca. armata et per
la spisa impignao dicto argento chi portavano dicti ludey et cussi supra
quillo si campare et vinniro in missina, bora noviter su venuti arreri
dicti ludey mandati per Vostra illustri Signuria in chiphalu cum coman-
damento di V. I. S. chi li siano tornati omni cosa et maxime dicto ar-
gentu sia mandato in palermo secundo lo comandamento, dichinu et
chi non li facza pagari spisa alcuna la quali spisa si la maniaro loro et
per veniri in missina et per quilla fu impignato lo argento et non e
possibili si pocza recaptari sencza denari et pari cosa multo centra ca-
208
ritati per havirì spiso secundo li comandamenti di V. I. S. si hagia di
patiri. et pero sia vostra merczi fari vidiri li previsioni di 111. S. V. et
li informacioni de veritate su stati rechiputi et secundo deu et iusticia
fari providiri di iusticia secundo sarra vista la ventati, maxime chi tucti
li altri beni et vistiti Ioni li su stati restituti secundo Io comandamento
di V. III. S. ne est iusto chi ipso exponenti hagia alimentari de pro-
prio li dicti ludey et mandari a soi dispisi ad havisari V. i. S. per lo
servicio di la regia curti per li quali havi dispiso ultra unci septi. Ut
altissimus etc. Messane ni octobris xi Ind. mcccclxxxxh. ex parte Illustris
domini proregis unus magniPicorum iudicum provideat super supplicaiis-
petrus cavaleri secretus. et visis per magnam regiam curiam dieta sup-
plicacione et informacionibus ipsius exponentis de premissis expositis re-
ceptis et nostris literis viceregiis in supplicacione nominatis et expensis
verificatis et taxatis per secretum diete civitatis cephaludi cum delibera-
cione diete magne curie providimus et vobis dicimus ae lieenciam et
facultatem damus quod saper bonis dictorum ludeorum existentibus in
vestri posse in quorum defeetu. super argento predieto debeatis vobis sa-
tisfieri et solvi de unciis sex tantum prò expensis predictis. ita tamen
quod in adiudicaeionem et extimacionem seu vendieionem dictorum ho-
norum sire argenti per vos fienda prò quanlitate debiti predietì interve-
niant capitaneus et secretus diete civitatis et totum id et quicquid supe-
rerit de bonis seu argento predictis seu ipsorum preeio deduetis predictis
uncìis sex transmittetis magnifico secreto et magistro procuratori felicis
urbis panormi prout predicti nostris aliis licteris ad quas nos referimus
vobis scripsimus et mandavimus. Dat. messane xif octobris xi Ind.
McccGLXXxxu. Pomando dacunna.
Dominus prorex mandavit mihi petro
cavaleri visa per hieronimum nicolaum
thesaurarium et fisci patronum.
R. Cancelleria, Voi. 184, pag. 14.
MV.
Messina, 13 Ottobre 149?, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna fa pagare a Raimondo de V hola. tulio
quanto egli deve ricevere dai giudei di Sciacca.
Ferdinandus etc.
209
Vicerex etc. nobilibus capitaneo iudicibus et aliis oiBcialibus terre
sacce ad quos seu qaem spectet fidelibus regiis dilectis salutem. Ex parte
raymandi de lisola fuit nobis porrecta supplicacio quam decretavimus prout
in eius pede apparet tenoris sequentis. III. etc. prò parte raymundi de
lisola exponitur reverenter III. dominationi vestre. comu sa beni vostra
signoria havendo ipso exponenti unci xxu di rendita super secrecia felicis
urbis panormi permutao cum regia curia altritanli unci havia la regia
curti super cabella gisie terre sacce la quali cabella a pluribus annis
havi tenuto et posseduto et nuper propter recessum ludeorum la dieta
cal)ella e vinuta mino et ipso exponenti divi rechipiri de censibus seu
solucionibus annuis diete cabelle uncias xx super bonis dictorum ludeorum
terre sacce ex eo quod de sorte habet regressum centra regiam curiam
que tenetur de evicione ratione diete permutacionis. nec non ipse exponens
debet habere uncias xx super bonis diete ludaice ratione quod cum in-
digeret pecuniis accepit uncias xx ab ipso exponente prò quibus subiu-
gavit sibi certas demos specialiter et generaliter omnia eorum bona prò
quibus tenebatur solvere uncias duas quolibet anno quas uncias xxxx.ta
tam de diete censu unciarum duarum quam sorte principali quam de
dictis censibus unciarum xx non solutis super dieta cabella gisie quam
etiam uncias quatuor ey debitas prò interusurio seu censu annorum duo-
rum ipsi exponenti non solutorum ratione dictorum unciarum duarum
omnis census ipse exponens minime bue usque consequi et habere valuit
super bonis ludaice seu ludeorum diete terre sacce ex eo quod omnia
bona ludeorum sunt impedita per regiam curiam. et quia illustrìs et
potens domine ipse exponens est verus creditor in dieta summa uncia-
rum xxxxun.or et in unciis xx.ti prò sorte principali dictarum unciarum
duarum et in unciis quatuor prò censibus dictarum unciarum duarum
non solutis et in unciis xx.ti prò censibus non solutis diete gabelle gisie
et ipse exponens non pote^t perpetuo stare involutus iste modo, propterea
humiliter supplicat Ulustris dominatio vostra quod placeat commictere et
mandare quod de dictis unciis xxuu.or ipsi exponenti debitis tam ratione
sortis quam censuum solvatur ipsi exponenti primo super certo tenimento
domorum quod dicti ludei vocabant hospitale eorum ipsi exponenti spe-
cialiter obligato prò diete debito prout apparet in contraete puplieo ce-
lebrato manu notarii nicolai de randacio et de residuo dicti debiti et
dictarum unciarum xx.ti ratione solueionis annue diete cabelle gisie sol-
vatur ipsi exponenti super bonis ludaice et ludeorum diete teire sacce
et maxime centra fideiussores qui sunt predieto contraetu census uncia-
rum duarum ad eleetionem ipsius exponentis prestito tamen per ipsum
27
210
exponentem de restituendo pretium dictorum honorum sibi adjudican-
dorum regie curie ad omnem requisicionem [llustris dominalionis vestre
ad hoc ut tam ipsi exponenti quam regie curie sit consultum ut altissi-
mus etc. petrus. messane xxii octubris xi Ind. 1492. ex parte illusiris
domini proregis magna regia curia provideat super supplicatis de iusticia.
petrus cavaleri secretus et visa per ipsam regiam magnam curiam dieta
suppUcacione de eius deliheracione providimus vobisque harum serie di-
cimus et mandamus quatenus de summis supradictis prout inveneritis ipn
sum supplicantem recepturum esse a ludeis et ludaica predictis tam ra-
tione jurium non solutorum annualis redditus diete gisie quam sortis
principalis huiusmodi subjugacionem censuum et interusurii usque nunc
dehitorum iuxta contractus forma regii edicti servata de et super qui-
buscumque honis ludeorum et ludaice presertim dictis domibus seu hu-
spitali ut dicitur specifice obhgatis ipsis supplicanti satisfieri faciatis cum
legitimis expensis non obstante quo ad hoc dumtaxat quod dieta bona
sint sequestrata nomine regie curie prestito tamen per ipsum supplicantem
ydonie per fideiussores christianos de presentando pecunias et quicquid
exigerit de huiusmodi debitis ad omnem requisicionem regie curie cujus
fideiussionis copiam et notam particolarem de exacto magnifico regio the-
saurarìo ad cautelam regie curie transmictere curabitis nec id difleratis
aut aliter premissorum contrarium non agatis prò quanto graciam regiam
caram habetis et penam unciarum centum regio fisco applicandainim cu-
pitis non subire. Dat. messane xm octobris xi Ind. mcccclxxxxu. Fernando
dacngna.
Dominus prò rex mandavit mihi petro
cavaleri visa per nicolaum thesaura-
rium et fisci patronum.
W. Cancelleria, Voi. 184, pag. 23'.
MVI.
Messina, 15 Ottobre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna, essendo già compite le pratiche occorse
per i giudei toglie il divieto del porto delle armi in Randazzo e
in Caltagirone.
Rex castello etc.
311
Vicerex eie. iMagnifìce vir i^gie fìdelis dilecle. licei per altri nostri
prò servicio di la Sacra regia Maìestali securiza et tutela di li ladei di
quisto regno havissimo sub arduis penis prohibuto la portacioDi di li armi
attamen per non derogari la preheminencia di vostro officio di Capitano
havimo provisto essendo maxime ja finiti li negocii di li dicli ludei chi
circa la asportacioni di li dicti armi digiati exequiri eo modo et forma
eomu si havi observato per li altri Capitani preteriti et consuetudini di
quissa terra, et premissa exequamini cum efl'ectu percbi cussi procedi di
nostra Yoluntati quiescente la prima nostra provisioni. Dat. messane die
XV* oclobris xi* indictionis. 1492. Fernando dacugna.
Dirigitur capitaneo terre Randacii.
Et similis facta fuit de verbo ad verbum prò capitaneo tene Cala-
tagironi sub eisdem signatura et mandato.
lì. Protonotaro, Voi. 145, pag. 21 9^
MVII.
Messina, 27 Ottobre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna scrìve al capitano di Girgenti d'ingiun-
gere a tre giurati di detta città, trovandosi il quarto giurato in
prigione, di presentarsi fra otto giorni dinanzi a lui a Messina
insieme al primo inventario da loro fatto dei beni di quei giudei.
Rex etc.
Vicerex eie. Nobili^? vir regie fidelis dilecte. Comandamovi expresse
chi acceptis presentibus digiati iniungiri et comandari a li tri nobili iu-
rati di lu anno presenti di quissa magnifica citati exceptuatu lu quartu
lu quali sta carcerato ad divirisi innanti ad nui presentari infra termino
di iornì octo peremptorie comandandoli nostri ex parte chi digiano portari
cum loro et presentari innanti ad nui lu primo inventario ficiro de nostri
ordinacione et mandalo di li robbi et beni di ludei di la ludeca di quissa
prefata citali perchi si allega esseri commissa una grandissima fraudi a
lu numero et qnanlitati di lu argento di la muschita et altri beni di la
212
dieta ludeca et premissa exequiti cum efTectu perchi supra tali negocio
deliberamo prò indenipnilati di la regia curti et di li ludei di dieta lu-
deca providirisi secondo la iusticia si divia. Et premissa exequiti cuoi
efTectu guardandovi in quisto commectiri negligencia ne tepeditati alcuna
per quanto la regia gracia haviti cara, Dat. in nobili cìvitate messane
XX vu octobris xi" indictionis 1492. Post datam. comandamovi etiam chi
similiter digiati iniungiri et comandari al nobili gasparo lu garrectu et
bernardo belguardo di presentarisi infra lu dicto termino di iorni oclo
personaliter innanti ad nui. Dat. ut supra. Fernando dacugna.
Dirigitur capitaneo civitatLs agrigenti.
Dominus vicerex mandavit mihi Antonio
Soli ima locum tenenti et magistro no-
tario in officio prothonotarii et vidit
eam thesaurarius.
R. Protonotaro, Voi. 145, pag. 242.
Mvm.
Messina, 29 Ottobre 1402, Ind. XI.
// mcerè Ferrando de Acugna ojccorda alcuni capitoli alla giudaica di
Palermo , coi qtuili ai giudei dell' isola concede il salixicondoUo
anche dopo il 18 novembre 1492, ove pel cattivo tempo non tutti
fossero partiti , e dà speciali provvisioni a favore della giudaica di
Palermo stUla esazione di alcuni crediti e sul pagamento di alcu-
ni debiti,
Capituli li quali si presentanu a lu Illustri et excellenti Signuri
don ferrando dacufia vice re del regno di Sicilia per mastro davit lu
medicu per parti di la Judeca di la felici citati di palermo et di altri
ludeche del regno.
Et primo supplica lu dictu mastru davit ambaxaturi di la dieta lu-
deca a la Illustri Signuria Vostra si digni per una oportuna provisìoni
declarari lu guidalicu di li ludej elapsu lu termino ad loru statuto hoc
est chi imbarchandosi li ludei a li dechi et octo del misi proximo sequenti
213
chi e lu ullirao iorno del dicl^ termino el lo passaggio non polissi per
mal tempo parliri si digiano intendiri guidati stando pero in altu du-
ranti lu termino di dicti iorni quaranta contenti in lu guidalico et quisto
Illustri Signuri perchi poteria contingiri sinci facissi dubiu et succedis-
sindi alcunu inconvenienti a lì dicti ludeì et etiam quistu si intenda cir-
cum circa di quistu regnu per tutti li ludeche. Placet Illustri domino
Viceregi. Anlonius Sollima locumtenens prothonotarii.
Item perchi mastru moyses azen innanti lu ultimu impedimentu et
sequestru obtiniu da vostra Illustri Signuria una provisioni vista per al-
cuni di li magnifici ludici di la regia gran curti chi non fussi taxatu per
la ludeca di la dictt Cita inplui di unci duy et tari vinti quattro per
cento dicendo tanto esseri stato taxato in anno Vili' Indicionis et noviter
sindi hagia obtinutu observatoria contro la voluntati di vostra Illustri
Signoria. Ex quo multi volti la Illustri Signuria Vostra presenti ipsu ma-
stru david ambaxiaturi dissi a lu prefato mastru moyses chi omnino hagia
da pagari comu li altri, li quali provisioni Illustri Signuri tendinu in
grandi dapno di ipsa ludecha et particulari persuni di quilla inplui di
cento chìnquanta unciì ex quo ancorchi fussi stato lu dicto maestro moyses
taxato in dicto anno a raxuni di unci dui tari vinti quattro per chen-
tenaro tamen perchi multi su chi in dicto anno foro taxati et ora non
su stati taxati ad nenti per esseri devenuti ad paupertali et in quisto
modu sarranno li altri multo gravati et non bastiriano pagari pertanto
si supplica la Illustri Signuria Vostra comu iustissima si dignj ha viri in
quisto respecto et consideracioni chi lo dicto mastru moyses sia taxato
comu li altri non obstanti ditti provisioni oy vero sia omni unu taxato
in lu dictu modu unicuique servetur qualitas hoc est secundo la rata
predicta alligata per lu dittu mastru moyses et hagiasi di reddubulari
fina intantu si compiscano li pagamenti si hairranno da fari seu fatti
per la dieta ludeca. — Placet Illustri domino Viceregi quod duodecim ta-
xatores deputati circa dictam taxam servent in taxando ordinem et mo-
dum eis datum per eundem Illustrem quiescentibus provisionibus im-
petratis per dictum magistrum moysen dummodo dictum magistrum moyses
non gravent indebite. — Antonius Sollima locumtenens prothonotarii.
(tem perchi per la curti pretoriana di la dieta felichi citati foni
dati dui interloqutorij in favuri di la università contra la iudeca predicta
condepnandu dieta iudeca in uncii circa dujcento chinquanta li quali in-
terloquutorii appellaru a Vostra Illustri Signuria per esseri passatu lu
!214
termino di iu misi infra lu quali si divia iudicari iaxta formam regie
provisionis el eliam per esseri lu magnilicu misseri girardu macrj ludici
di la appellacioni di la dicla Citati suspecto E\ (juo alias fu advocatu in
favuri di la dieta universitati conlra ipsa ludeca per ditta causa, pertanto
si supplica la Illustri Signuria Vostra si digni comandari vengnano li
scripturj et atti infra li dicti parti ad Vostra Illustri Signuria et sìa ci-
tato lu sindicu di la dieta Citati et provida Vostra Illustri Signuria di
iusticia.— Placet Illustri domino viceregi quod dentur iudices minus su-
specti in locum ludicis appellacionis qui parlibus auditis refutatis dila-
cionibas indebitis provideant de iusticia. — Antonius Sollima locumtenens
prothonotarii.
Item perchi Vostra Illustri Signuria fichi unu capitulu chi tutta la
roba di qualsivogla iudeo di la ditta citati fussi portata et accomandata
per li officiali di quilli terri undi dieta roba fussi in la dieta Citati di
paleimu in putiri di lu magnificu secretu di quilla et dictu Capitulu li
officiali di alcuni terri non hagiano volutu obedirj et exequiri placza a
Vostra Illustri Signuria providiri et comandari a tutti spettabili et ma-
gnifici conti baruni et loru locatenenti et officiali di lo regno di qual-
sivogla cita terra et lochi sub pena di confiscationi di loru beni digiano
obediri dicti capituli et tramettiri dicti beni al dicto magnifico secreto.
Ex quo comu e dictu non lu hanno volutu fari per multu dicti officiali
di palermu li hagiano scripto et quistu dicti officiali di li terri et lochi
hagiano di exequiri scrivenduli lu dictu magnifìcu secretu seu lu magni
tieu capitaneo di la ditta felici citati li patruni di la ditta roba esseri
citatini di la dieta citati et ditta roi)a hagia di stari impedita penes dictum
magnifìcum secretum prò regia curia et etiam si hagiano di exigiri li
debiti di li ditti ludei ut tramectirisi ut supra. — Placet Illustri domino
viceregi quod puplieo inventario mediante nomine regie curie omnia
bona venianl in posse secreti felicis urbis panormi ad licteras certifìca-
torias dicti secreti qualiter dicti ludei sunt cives eiusdem felicis urbis. —
Antonius Sollima locumtenens prothonotarii.
Item perchi li magnifici misseri fidericu di diana et gilibertu di
bulogna per sua parti et etiam per nomu di lu magnifìcu misseri petru
di bulogna so frati lenino certi pigni di argento oy oro Joyi tanto di lo
generali quanto di partieulari persuni li quali pigni su stati appreciati
mullu raiiiu di (juillu valianu et perchi hanno dato pligiria di restituir
ditto argento oro et Joyi et per quisto non voi ino darj ditto aigento por
213
vendirisi et di zo resulta non modico darapno a la dict;ì ludeca et ludei
pertanto supplica vostra Illustri Si^Miiiria chi In ditto argento oro et Joyi
si hagiano da vindiri cum inlraventu di lu magnifieu capitaneu et se-
cretu et di lu prezu di quilli pagari ali supraditti magnifici et lu resto
meclirisi in banco per la curti et la ditta pligirìa si hagia di intendiri
per la summa di li dinari ipsi magnifici credituri haviranno. — Placet Il-
lustri domino Viceregi quod supra dieta bona vendantur cum intraventu
secreti et dictorum creditorum et facta diclis creditoribus integra satisfa-
cione dictorum bonorum remaneant et depositentur in banco nomine
regie curie. -r Antonius Sollima locumtenens prothonotarii.
Ftem perchi Vostra Illustri Signuria havj facto provisioni chi si di*
giano exigiri tutti residui taxi et altri cosi dovuti di ludei a la ditta
Fudeca et a la ditta ludeca pari grandi confusioni et vexacioni di li ditti
Fudei considerato su oppressi di altri solucioni si supplica propterea a
Vostra Illustri Signuria attento chi lu utili et dapno di zo si redunda ad
ipsa ludeca et non ad altru et ipsa ludeca si contenta chi si eligiano duj
oy tri persunj li quali hagiano di accordar] pachificamenti et exequirj
quillo porranno per li dicti lesidui et quisto serra manco confusioni di
li dicti ludei li quali su oppressi coma e dittu di altri solucioni et ditti
residui su antiqui sia vostra merci dai-ili ditta licencia non obstante ditta
provisioni. Placet illustri domino Viceregi. — Antonius Sollima locum-
tenens prothonotarii.
Item perchi Vostra Illustri Signuria havi remisu in iusticia a la Regia
gran Curti la causa infra hoc chi quilli ludei su di la ditta felici citati
ancorchi hagiano in altix) habitato digiano contribuir] in li solucioni di
ipsa ludeca maxime chi in quistu su alcuni per contracti obligati. et al-
cuni al presenti su in dieta Citati cum loru mugleri et alcuni ludei di
li supradictì si hagiano impetratu provisioni contro la dieta ludeca chi
siano constricti a li ditti solucioni per tantu per esseii lu tempu cussi
brevi si supplica a la Illustri Signuria Vostra si digni comandar] a lu
magnificu secretu chi non obstante ditti provisioni si mecta in securo di
loru beni quantu e ja loro taxa et si li dicti ludej alcuna cosa allegano
siano citati ad compariri innanti Vostra Illustri Signuria. -Placet Illustri
domino Vir^regi quod si dicti ludei non solverunt rata taxe in alijs terris
et locis prò debito regie curie quod leneantur solvere et contribuere in
taxa ludeorum felicis urbis panormi secundum erunt taxati propter dictos
duodeeim laxatores. Quo vero ad alia onera et debita ditte ludaice non
2t6
cogantur solvere nisi ad ea qiie fueriinl firmata ante eoriim discessum
ab urbe panormi. — Aatouius Sollima locumtenens prothonolarii.
Item coma Vostra Illustri Signuria e informatissima la Maestati del
re nostro Signuri comandau chi cui divissi rechipiri di dicti iudei divissi
comparir! infra quindici iorni et infra unu misi si divissiro disimpachari
altramenti non fussi plui andatu et multi su chi non solum non com-
parsiro infra li quindici iorni ma non ancora infra lu misi et cumparinu
ora et pluj Illustri Signuri li officiali dunanu li aurichi et quod peius
est su stati dati alcuni interluqutorii in favuri di alcuni Iudei et per ce-
lupniarili appellano di li dicti interluquutorii. Placza ad Vostra Illustri
Signuria comandari chi tali perchi non comparsiro infra li iorni xv et
quilli comparsiro non si havendo disampachato infra lu misi iuxta formam
regie provisionis non siano plui auduti ne admLssì et quatenus su stati
admissi siano re vocali. — Placet Illustri domino Viceregì quod servetur forma
regii edicti si non constiterit de legitimo impedimento remota appellatione
attenta mente dicti regii edicti. — Antonius Sollima locumtenens protho-
nolarii.
Item placza a Vostra Illustri Signuria comandari ad tucti magnifici
officiali di lo regno et di la dieta felici Citati di palermo nec non Illustri
Spectabili et magnifici marchisi conti baruni et loru locatenenti etiam
algoczirii et consiliarii chi si digiano obediri et observari li capituli et
copii di quilli cum extracta di loro decretacioni sub pena di confisca-
cioni di loru beni. Placet Illustri domino viceregi quod constituatur pena
contra officiales tlorenorum mille. — Antonius Sollima locumtenens pro-
thonolarii.
Expedita in nobili civitate messane die xxvnu'» mensis oclobris xi*
Indicionis 1492. fernando dacuna.
Dominus vicerex mandavit mihi Antonio
Sollima locumtenenti et magistro no-
tario in officio prothonolarii et vidil
eam thesaurarius.
R, Protonotaro, Voi. 153, pag. 236. — Secrezia di Palermo, Voi. 50,
pag. 20^
217
MIX.
Messina, 31 Ottobre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acuyna fa emettere bando che il re Ferdinando ha
accordato ai giudei di Sicilia di pagare i loro debiti alla R. Curia
mediante una composizione, e che ha concesso la proroga di giorni
quaranta alla espulsione dei medesimi giudei, la quale proroga co-
mincia dai giorno 19 Novembre 1492,
Rex eie.
Vicerex eie. Magnifici viri consiliarìi regìi fideles dilecti. Recippimo
hogì licteri di la sacra Maiestati resposta et consulta di quilli scripsimo
ad sua alteza cum lu curreri supra li negocii di li ludej et remecti ad
nuj concedirj a dicti ludej termino di altri jorni quaranta et ancora per
sua clemencia si contenta admectirili ad composicioni di tucti quilli
drìcti et raxuni la regia Curti prelendia contra ipsi ludei et loru beni
cussi comu ad ipsi ludei di li Citati et terri di quisto regno li quali si
hano trovato in quista nobili citati lì havimo di la voluntati di la dieta
sacra regia maiestati dato nolicia et facto certi. Pertanto dandovi noticia
di la voluntali di la dieta sacra regia maiestati vi dicimo et comandamo
expresse chi a li dicti ludei digiati observari la dieta prorogacioni di
altri iorni quaranta li quali decuriranno da li xvmi di lu misi di no-
vembri proximo futuru. li quali iudei comandamo etiam diviri perseve-
rari in li regii salviguardii ad ipsi concessi et esseri quilli eiTective ob-
servati actalhi infra lu dicto termino pcczano dari ordini di pagari a
la regia curti dieta loro composicioni di la quali prorogacioni et obser-
vacioni dì dicti regii salviguardii vi comandamo digiati fari emictiri et
publice promulgar! publico hanno per li lochi soliti et consueti di quista
felici citati ad efTecto chi omnuno indi hagia noticia Et premissa exequiti
cum effecto non di facendo modo aliquo lu contrario per quanto la regia
gracia ha viti cara. Dat. messane ultimo octobris xi« Indicionis \h^% fer-
rando dacuna.
Diiigitur capitaneo pretori ludicibus luratis
secreto et magistro procuratori felicis
urbis panormì.
28
218
Dominus vicerei mandavit mihi Antonio
Sollima locumtenenti et magìstro no-
tarlo in oflScìo prothonolariì et vidit
eam thesaurarius.
Et similis capitaneo ludicibus iuratis et secreto terre nari.
Et similis capitaneo iudicibus iuratis et secreto terre calaubette.
Et similLs illustri marchioni geracii.
tem capitaneo iudicibus iuratis et secreto civitatis meliveti.
tem capitaneo iudicibus iuratis et secreto civitatis agrigenti.
tem baroni terre castrileonis.
tem corniti adernionis.
tem capitaneo ludicibus iuratis et secreto terre mentis sancti luliani.
tem capitaneo iudicibus iuratis et secreto terre nicoxie.
tem capitaneo ludicibus iuratis et secreto terre xacce.
tem capitaneo ludicibus iuratis et secreto terre Tauromenii..
tem capitaneo ludicibus iuratis et secreto terre sante lucie.
tem locumtenenti et ludicibus terre Savuc.
tem comiti Calatabellocte.
tem capitaneo ludicibus Iuratis et secreto terre marsalie.
tem capitaneo patricio iudicibus iuratis et secreto terre nothi.
tem capitaneo ludicibus iuratis et secreto terre placie.
tem capitaneo ludicibus iuratis et secreto terre Salem.
tem capitaneo ludicibus iuratis et secreto terre Castrinovi.
tem capitaneo ludicibus iuratis et secreto terre {)olicii.
tem baroni terre cammarate.
tem capitaneo iudicibus iuratis et secreto terre Castriregalis.
tem capitaneo prefecto iudicibus iuratis et secreto leocate.
tem capitaneo ludicibus iuratis et secreto terre termarum.
tem gubernatori civitatis mazarie.
tem comiti sancti marci.
tem capitaneo prefecto ludicibus iuratis et secreto drepani
tem capitaneo patricio ludicibus iuratis et Secreto Cathanij
tem capitaneo ludicibus Iuratis et secreto castri Ioannis.
tem capitaneo ludicibus Iuratis et secreto terre Randacii.
tem baroni terre bìbone.
tem baroni terre ciminne.
tem capitaneo ludicibus Iuratis et secreto Calatagironi.
tem gubernatori terrarum alcami et cacabi.
219
Item corniti Comitatus mohac.
Item capitaneo ludicibus luralis et secreto terre Auguste.
/?. Protonoiaro, Voi. 1S3, pag. *t^.
MX
Messina, 3 Novembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna fa restituire a Josef settuna di CasPt^oreale
una casa ed una copia della legge colla sua innesta che avea donato
alla meschita di Castrateale.
Ferdinandus eie.
Vicerex etc. Univ«rsis ei ringolis officialibus terre Castriregalis cui
vel quibus spectabit et presentes fiierint presentate fidelibus regiis dilectis
saiutem. Comparendo noviter innanti nui danieli cassuni ludeu et reve-
renter ni expossì loseph settuna alias pìchuni avu patemu di la mugleri
di ipsu exponenti haviri tau li IfliOipi passati a la muschita di quissa
terra per la anima sua una casa et una ligi cum la innesta, et essendo
stata comu sapiti per ia Sacra Regia Maiestati provisto divirisi li ludei
partìri da quisto regno li Tndei di ^nis^a terra hanno deliberato vindiri
la noLUSchita predicta et beni di quilla ad opu di substentari li poviri
maxime per darisi recapito di andarisindi secundo e stato per la dieta
Sacra Regia Maiestati ordinato. Supplicandoni propterea ni plachissi prò-
vidiri chi dieta casa ligi et innesta fussiru ad ipsu danieli sua manieri
et figli comu porin dati per potiri dieta casa ligi et innesta vindiri et
darisi recapito per andarisindi cum sua mugleri et octo figli predicti li
quali cum grandi fatiga sostenta. Nui vero premissis attentis eo maxime
chi li prothi di la dieta ludeca innanti nui si hanno contentato dari et
relaxari la dieta casa ligi et innesta a lo dicto exponenti per sua et di
sua famigli sustentacioni. nec non cerlis bonis respectibus moti conside-
rato eciam essendo faeta dieta casa ligi et innesta di robba di lu diclu
losep avu paternu di sua mugleri havimo pruvisto et per la presenti vi
dichimo et comandamo expresse digiali fari dari dieta casa ligi et innesta
a lu dictu exponenti non obstanti fussiro stati inventariati, li quali vo-
limo si poezano vindiri ad cui ipso vorrà, et quillo accaetira dieta casa
ligi et innesta poeza libere et impune accactari non obstanti qualsivogla
920
previsioni in contrarium disponenti. Preterea ipsu exponenti una cum
bonavogla cassuni so frati tonino una casa cum certo inchenso di lu quali
respundino anno quolibet a lo nobili philippo lu preczo di florini sey et
perchi li dicti exponenti sindi hanno di andari vi comandamo digiati las-
sari vindiri la dieta casa ad cui ipsi exponenti vorranno, et quilla vin-
duta farriti consignari a lo dìcto nobili philippo lu capitali et lo resto
farriti consignari ad ipsu exponenti guardandovi aliquo modo farindì lo
contrario sub pena unciarum centum regio fisco applicanda. Dat. in nobili
civitate messane die tercio mensis novembris mcccclxxxxii^ . quoad legem
et domum constitit nobìs per expressum consensum prothorum. quoad
domum quod vendatur requisito dicto nobili domino philippo proprietario
secundum formam iuris ut preferatur aliis si eam voluerit. Dat. ut supra.
Fernando dacugna.
Dominus prorex mandavit mihi petro
cavalerì. visam jper Nicolaum et thesau-
rarìum.
R. Cancelleria, Voi. 184, pag. 54'.
MXI.
Messina, 5 Novembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna a preghiera di maestro David lu medico
giudeo ambasciatore della giudaica di Palermo ingiunge al capi-
tano di Palermo di rilasciare Bìisacca de Actuni il quale per sen-
tenza della Corte era stato condannato alla deportazione.
R. Cancelleria, Voi. 183, pag. 183.
MXIl.
Messina, 5 Novembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna mettendo l'offerta di cento mila fiorini
come composizione di tutto ciò che i giudei di Sicilia devono alla R.
Curia, prescrive le norme per la esazione ed il pagamento di detta
221
somma, e di speciali provvedimenti per la consegna dei beni seque-
strati e la estrazione di essi dal Regno.
Capitala exliibila el reverente!* presentata III. et polenti domino don
ferdinando dacuna vicemgi regni Sicilie dignissimo per fudaicas eiusdem
regni de peticionibus et supplicacionibus ipsorum ludeorum.
Et primo li bumillimi ludei servi di la invictissima regia IM[.ti del
rey nostra signuri corno qailli li ({uali sa stati condennati ad certi di-
ricti regali et eciam la regia Carti pretendi farili condemnari et altri
dritti spoetanti a la dieta Sacra regia M.li li sammi di li qaali condem-
nacioni facti et da fari sa incerti. Per tanta volendosi componiri di li
supra dicti cosi sponte et di loro mera et para volantati ofTerixino pa-
garì a la regia carti fiorini cento milia cam hoc chi li dicti ladei di lo
regno predicto et insoli coadiacenti et tacti loro beni non siano per ipsa
regia carti ulterias molestati ymmo siano liberi di tacti raxani dritti
gisij gabelli tribati dacij collecti et altri qaalsivogla raxuni spoetanti a
la regia Carti predieta di li qaali quomodolil)et sa et potissiro esseri con-
demnati pagari a la dieta regia carti. Placet 111. domino vìceregi acce-
piare prò cansis predietis dietam oblaeionem florenorum centum mille ex
causa compasicionis drittuam reddituam el regalium a li qaali sa slati
oy vero dicti ladei potiriano esseri condemnati pagari a la dieta regia
curii. Antonius Soli ima loeamtenens prothonotarij.
Item supplicano li dicti ludei ad vostra III. Signoria sia sua merci
providiri el comandari ad tacti el singuli ollieiali di la diete regno ad
cui ipsi ladei eligiranno chi statim et incontinenti sammarie et de plano
sola facti veritate inspecta nulla servata forma ritas neqae Capitulorum
regni ne qaalsivogla pragmatica consuetudini seu privilegi] di qaalsivogla
citati el lochi di lo regno digiano fari pagari el satisfari ad ipsi ladei di
tuelo quillo et quanto demonstriranno diviri ricipiri da loro debiturì per
poliri compliri la pagamentu di li dicli Aerini oentumilia a la dieta re-
gìa Corti per loro offerti al supra et a li dicti officiali comandari chi
conlinuatis diebus digiano attendiri a li satisfaeioni predicti non obslanti
qnalsivogla dilaeioni moralorij quinquennali supersessorij guidatici privi-
legi] deelinatorij di foro inpetrati et inpelrandi sub quavis verborum
forma prò ipsi debituri ymmo quilli non poezano gaudiri ne usari ca-
su predicto el intendanosi da bora revocati et extinli eciam si riquidis-
siro chi in li presenti capitali si facissi di qailli expressa menzioni. Placet
222
III. domino viceregi quod cum omni diligencia fiat iuslicia et satisfial
dictis ludeis suinmarie sìmpliciter et de plano sola facli ventate inspecta
reiectis calupnijs moralorijs guidaticis et eciam quinquennali dilacione si
in contractibus fuerit renunciatum cum laramento diete dilacioni quin-
quennali. Antonius Sollima locumtenens prothonotarij.
Item supplicano vostra Illustri Signoria considerato quanto e cosa
diiBcultusa ad ipsi ludei supplicanti pagar i dicti fiorini centumilia in
dinari contanti sia di sua merci per misericordia providiri chi pagando
ipsi ludei la tercia parli di la dieta summa in dinari contanti et laltra
torcia parti in nomi di dehituri securi et l)astanti di pagarisi infra anno
uno et laltra tercia parti in beni stabili exlimati per experli non siano
constricti ad pagari tucta la dieta summa ili dinari contanti. Placet dicto
111. domino Viceregi quod dicti ludei del)eant solvere sexaginta mille flo-
renos in contanti pio reliquis vero tlorenis quatraginta mille ad compii-
mentum dieta regia euria acceplabit nomina debìtoram dummodo sint
vera et bona et acceptata per eamdem regiam euriam et per eosdem
debitores ad aleius sol venda per annum unum et. quod dicti debitores
aceeptent et de novo se obligent eidem regie curie. Antonius Sollima lo-
cumtenens prothonotarij.
Item supplicano ad vostra illustri Signorìa chi ad tali composicioni
si intendano composti remisi et perdonati ad ipsi ludei tucti delitti eom-
missi et facti tino a la presenti iornala di qualsivogla natura si siano
publici oy oculti sciti et ignorati condennati accusati et processati. Placet
III. domino Viceregi quod super supplicatis serventur Capitula alias de-
cretata hoc est. Plachi a lu dicto III. Signuri viceré dicti ludei non siano
molestati criminaliter exeeptu cum expressu comandamentu di sua 111.
Signuria. Antonius Sollima locumtenens prothonotarij.
Item supplicano ad vostra Illustri Signuria ad tucti quilli ludei li
quah quomodolibet havissiro occultato et accomodatu in potiri di qual-
sivogla pei*suna loro beni premaxime denari ioy et altri cosi remettirili
et perdonar! quamcunque scienter havissiru contravenutu a li edicti et
banni di la dieta sacra regia M.ti et di vostra 111. Signuria et eciam tali
beni siano et digiano esseri di li palruni di quilli et quilli li quali fussiro
in posse eurie pervenuti chi ancora non si divissi cum li denuneiaturi et
inventuri di quilli immo si trovano integri siano restituti a li persuni
loro patruni. Placet 111. domino Viceregi remictere penam et bona illis
933
ludeis qui contra formam banni illa ocultayerunt dummodo non sint
incorporata regie curie et si et quatenus prius fuerit satisfactum eidem
regie curie de dictis florenis centum mille modo quo supra. Ita quod
non intelligantur remissi christiani qui in penas predictas incidisseat
Antonitts Sollima locumtenens prothonotarìj .
Item similiter si supplica ad vostra Dlustrì Signurìa chi aczo chi
omni unu di dicti ludei pocza dari ordini di pagari la sua rata di la
dieta composicioni sia vostra merci remictiri et perdonari ad quilli ludei
li quali havìssiro extractu di lu ditto regno loro beni contra la forma
di li banni et edicti regij li quali ludei poczano salvi et securi retomari
in lo dicto regno per quillo tempo li durira lu termino di loro migra-
cioni. Placet 111. domino vicer^i. Antonius Sollima locumtenens protho-
notarìj.
Item supplicano vostra Illustri Signurìa sia di sua merci providirì
et comandarì maxime per observacioni di lu primo edicto di la dieta sacra
regia M.ti chi in tucti quilli nomi di debituri et altri chi ipsi ludei innanti
loro recessu non haviranno potuto compliri et expedirì pozano lassarì
procuraturi christiani circa la administracioni di loro beni predicti cum
quilla potestati chi ad loro meglo sarra visto oy vero di qualsivogla loco
et parti del mundo undi si troviranno poczano mandari loro procuraturi
in quìsto regno per compliri loro negocij. Placet 111. domino Viceregi
quod possint relinquere vel mietere eorum procuratores christianos. An-
tonius Sollima locumtenens prothonotarij.
Item supplicano vostra 111. Signuria sia di sua merci per potiri plui
facilmenti complirì et pagari ditta composicioni comandari ad tucti et
singuli secreti di li citati et terrì di lo regno 07 ad altri oflSciali da no-
minarì per la dieta regia Curti ehi prestando omni una ludeca prò se
idonea plegiria di pagari infra lu termino da ordinari per vostra 111.
Signurìa utique dhora innanti siano consignati tucti loro beni per potiri
di quilli fari ad loro voluntati et tucti pligirij tantu dati chi presentati
tantu li beni inventariati quantu tucti pligirij chi avissiro datu dicti lu-
dei per extralììri loro beni di lo regno ex nune in antea si intendano
cassi irriti et nulli et per viguri di lo presenti capitulu li oflSciaU digiano
cancellari senza altro comandamento. Placet III. D. viceregi providere
prout providebil {k^i* oportunas provisiones. Antonius Sollima locumte-
nens prothonotarìj.
334
Item si supplica chi in difectu di non potiri ipsi ludei extrahiri
monita del dicto regno ne cosi prohibiti poczano fari cambia di dicti
dinari ad loro voluntati. Placet Ili. D. Viceregi facta prius integra solu-
cione eidem regie curie et creditoribus. Antonius SoUima locumtenens
prothonotarij.
Item supplicano vostra Ili. Signuria sia sua merci providiri el co-
mandari chi tucti li ludei mentre staranno in lo regno perfino al tem-
po di loro recessu in tucti loro negocij et cosi el premaxime in lu ex-
trahiri di li mercancij et loro beni siano servati loro privilegi] di loro
citati et terri da li quali su habitaluri. Placet III. domino viceregi. Ao-
tonius Sollima locumtenens prothonotarij.
Item supplicano vostra Illustri Signuria per loro maiuri comoditati
di potiri exigiri dicti florini centu milia sia di vostra merci providiri et
comandari chi li officiali di li ludei di lo regno el undi sarranno di li
dicti ludechi li ludei li quali si troviranno in li dicti lochi poczano e-
ligiri dui OY tri di loro per exigiri li dicti rati secundo li taxi ia facti
oy de novo per ipsi da fari el poczano exigiri tucti et singoli rati di
quilli persuni chi sarraqno taxati secundo la forma di li taxi predicti
cum potestati di potiri carcerari el excarcerari et vindiri li beni di quilli
a lu discursu per quilhi meulu preciu ad ipsi sarra visto et comandari
ad tucti et singuli officiali di lu regno li digiano prestari omni aiutu et
favuri quantu li sarra necessario. Placet III. domino viceregi excepto quo
ad vendicionem et dislracionem honorum quam quidem vendicionem fa-
cere teneantur et debeant cum interventu officialium quibus dictus III.
dominus vicerex mandai precipil quod non debeant recipere aliquod ius.
Antonius Sollima locumtenens prothonotarij.
Item supplicano vostra Illustri Signuria sia di sua merci per la pre-
senti loro composicioni farili gracia chi siano exempti di raxuni di si-
gillii advocalu lìscaìi el di secrelarij et di altri qualsivogla raxuni spec-
tanti ad qualsivoglia re^'ij officiali el solum hagiano da pagari unci dui
per raxuni di Secrelarij ot unci dui a lu advucatu fiscali. Placet III.
domino viceregi. Anlonins S »llima loiuinlenens prothonotarij.
Item per chi alcuni ludey di quisto regno hanno vendutu alcuni
possessioni el beni slabili el scavi ad mino precio di quillo valiano et
valino aliquando ince intervenendo et usando alcuni fraudi in diversi modi
si supplica propterea sia vostra merci voi tri providiri et comandari chi
225
tucti li vendicioDi predicti in li quali inci avìssi intervenutu aliquo mo-
do et quomodocumque alcuna fraudi si ve si si trovassi in quii li non inci
haviri intervenutu lu convenienti preciu chi dicti beni et scavi havissiro
potuto sive potissiro valiri plui precro si digiano haviri et reputari per
nulli et di nulla efficacia corno mai facti fussiro stati et cussi ancx)ra si
hagia da fari in li vendicioni facti di li renditi. Placet III. domino vice-
regi quod vendiciones facto in quihus dicti ludei sunt decepti ultra di-
midiam insti precij vel intervenit doins revocetur. Ita quod sit in elep-
cione emptoium restituere rem vel refundere precium preterquam quo
ad servos venditos in quibus emptores i^efundant iustum precium vel
vendantur christianis et residuum pr*ecij tradatur ludeo. Antonius Solli-
ma locumtenens prothonolarij.
Item per chi ancora multi ludei di lo regna havendo noticia di loro
expulsioni forczandosi occultari loro beni per non li esseri prisi indi ac-
comandare parti ad persuni christiani et volendosi al presenti agiri circa
la recuperacioni di li dicti beni li persuni li quali in accomanda hannu
havutu dicti beni potiria contingiri inci li denegassiro supplicano pro-
pterea vostra Ili. S. si digni voliri providiri scriviri et comandari a
li officiali di lo regno digiano circa *la investigacioni di tali negocio
usari la debita diligencia vigilancia et sollicitudini since requedi et
coDtra li detempturi di li dictì beni procediri effective ad farili resti-
tuiri a li patruni ludei summarìe simpliciter et de plano et digiano ser-
vari lu modo et forma corno per vostra Illustri Signuria supra czo li sarra
scrìpto et comandatu. Placet III. domino viceregì. Antonius Sollima locum-
tenens prothonotarij.
Item similiter si supplica ad vostra Illustri Signuria pero chi alcuni
ludei circa lu lassari in quisto regno loro beni si hanno forczatu diffu-
giri non pagari supra quiili cosa alcuna liavendosi converso alcuni loro
parenti et factusi christiani li liaimo lassatu loro beni et di quiili li hanno
facto donacioni oy incili li hanno lassatu aliqua alia causa sive via et tuctu
czo al lini supra tali beni non havissi da pagarì cosa alcuna si supplica
propterea vostra Illustri Signuria si digni providiri chi supra tali beni
si hagia da pagari la rata et contìngencia di la taxa supra czo facienda
ad tali persuni ludo! li qnali sindi hanno andato dal regno oy in quillo
fussiro et loro beni teiiissiro a lu modo et forma suprascripti. Placet 111.
domino Viceregi prout narratur. Antonius Sollima locun^lenens protho-
notarij.
!29
ne
Ilem per chi di raxuni essendo lata la seiitencia di li gisij a la so-
lucioni di quilli inci divino el su tenuti tucti quilli ludei li quali eo tem-
pore sentencie vivebant ut ludei et post die tara sentenciam alcuni ludei
si conversino et tìciro chrisliani sia di vostra merci providiri chi tali
conversi siano tenuti et digiano esseri obligali a li solucioni di tali
gisij secundo la taxa facta si ve facienda supra czo et sic de aliquis rebus
contentis in dieta sentencia. Placet 111. domino viceregi quod procedatur
iuxta mandatura Sacre regie Maieslatis tenoiis ut infra. Quanto ad quilli
chi si fanno christiani dapoychi generalimenli oy parliculariraenti su
condempnati ad pagari li renditi et dricti regalj oy dapoichi di esseri
facta la composicioni li beni di quisti tali non divino esseri liberi perochi
ancorchi si fazano christiani passano cum loro videsmu carrico ma\ime
si innanti li condennacioni o composicioni si hanno faclo chrisliani raxuni
e chi di li debiti aliarami siano havuti per liberi perchi ia non su per-
suni di aliammi et quisto e quillo chi voli la raxuni. Antonius SoUima
locumtenens prothonotarij.
Item per chi a regno obstante hanno non si ponno extrahiri be-
stiami et eciam non ponno ipsi extrahiri loro dinari la quali cosa e multu
dannusa ad ipsi ludei si supplica proplerea chi vostra IH. S. si digni
per gracia concedirili licencia di potiri extrahiri solutis iuribus regie Cu-
rie loro genchi muli pecuri el crapi. Placet IH. domino Viceregi quod
possint extrahere mulos utriusque sexus el asinos quo vero ad boves cra-
pas et pecudes recurranl ad 111. Uominum viceregera. Antonius SoUina
locumtenens prothonotharij.
Item si supplica per li dicti ludei , chi li supra dicli capitali poy
chi saranno acceplali el decretati per vostra III. Signuria placza ad quilli
comandari chi siano obeduti et observati secundo la loro continencia el
tenuri per tucti et qualsivogla officiali et pei*suni a li quali sarranno pi*e-
sentati sub pena ad vostra III. S. ben vista cum hoc chi li copij di li
presenti capituli et loro decretacioni cum In extracta di lu infràscriptu
regolamentu di prothonolarin hagiano ([uillo viguri corno si fussiro li
proprij originali exp editi in eorum piopria figura et forma. Ut Altissi-
mas ole. Placet III. domino viceregi exserventur Capitula iuxta eorum
decretacionos cum ea dem debita extracta sub pena imponenda per eum-
dem III. dominuin viceregem. Anlonius Sollima locumlenens prothono-
tarij.
227
Cxpedìta in nobili civitate messane die v® niensis novembris xj* in-
dìctionis MGCGCLXxxxu Fernando dacuna.
Domìnus vicerex mandavi! mihi Antonio
Sol) ima locumtenenti et magistro no-
tario in officio prothonotarij et vi-
derunt eam Thomas Conservato!' et
filippus fisci patronus.
R, Protonotaro, Voi. 153, pag. 222.
MXIIL
Messina, 6 Novembre 1492, Ind. XI.
// viceré Fernando de Acugna conferma alla gituiaica di Palermo il
capitolo sul salvacondotto per quaranta giorni dopo il termine as-
segnato alla espulsione dei giudei del Regno di Sicilia.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Universis et singulis officialibus regni eiusdem praser-
tim felicis urbis panormi ad quos seu quem spectabit el presentes pie-
sentate fuerint Consiliariis et fìdelibus regiis dileclis salutem. nuper per
mastro david lo medica ludeo ambasciaturi di la iudeca di quissa felici
citati ni fu fra li altri porrecto uno capitulo di lo tenuri sequenti. et
primo supplica lu dicto mastro david ambasciaturi di la dieta Iudeca a
la Illustri Signuria Vostra si digni per sua oportuna provisioni declarary
lo guidatico di li ludei elapso lo termino a loro statuto hoc est chi in-
barcandosi li ludei ali xvm del misi pmximu sequenti chi e lo ultimo
iomo del dicto termino et lo passa<^io non potissi per mal tempo par-
tiri oy per qualsivogla altra causa et impedimento sy stassi in porta si
digiano intendiri guiati stando pero in alto duranti io termino di dicti
iomi quaranta contenti in lo guidatico et quisto Illustri Signuri perchi
polirla esseri sinchi fachissi dabio et succedissindi alcuno inconvenienti
a dicti ludei et eliam quisto si intenda circumcirca di quisto regno per
tutti li ludechi lu quali capitulo fu per nui decretato xxvuu ociobris pro-
xime elapsi ut infra hoc est. placet Illustri domino Viceregi. Antonius
SoUima locumtenens protlionotarii. et pertanto ad supplicacioni ad nui
exinde facta per Io dicto mastro david declarandovi dicto guidatico di-
^28
virisi intendiri prout supra vi dicimo et expresse comandamo chi obser-
vando vui la forma di lo preinserto capitalo et imbarcandosi li iudej alo
ultimo iorno di loro termino et non potendo lo passagio supra lo quali
si inbarchiranno partiri per maltempo oy altra causa stando ipsi ludei in
altu tantu in portu comu fora di portu li digiati teniri per guiati et as-
secui-ati durando lu termino di iomi quaranta poy lo termino di loro
discessu non permictendo chi termino ipso dierum quatraginta perdurante
stando in alto prout prefertur li sia inferta molestia ne noia alcuna comu
guidati et assecurati et presenti exequiti cum effecto facendo quillo voce
preconis per loca solita promulgari cauti a contrario per quanto la regia
gracia haviti cara et inpena di triumphi di oro milli applicandi a lo regio
fisco desiderati non incurriri. Dat. messane die vi novembris \r Indicionis
1492. femando dacuna.
Dominus vicerex mandavit mihi Antonio
Sollima locumtenenti et magistro no-
tarlo in officio prothonotarii et vide-
runt eam loannes Aloysius et the-
saurarius.
R. ProUmotaro, Voi. 153, pag. 241.
MXIV.
Messina, 6 Novembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna a richiesta di maestro David lu medico
anAasciatore delia giudaica di Palermo conferma a favore della
medesima giudaica il capitolo decretato per le giudaiche del regno^
cioè che tutti e singoli officiali del regno obblighino i debitori dei
giudei a pagare tutto quello che dovranno dare per essere in grado
di pagare la composizione dei 100,000 fiorini,
R, Protonotaro, Voi. 183, pag. 240.
229
MXV.
Messina, 10 Novembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna ingiunge a lutti i secreti di Sicilia di
riconsegnare alle giitdaiche e ai singoli giudei i loro beni che erano
slati invenlariati, qiiando hanno avulo piena sicurezza che ciascuna
giudaica e i particolari saranno in grado di pagare le rate loro
spellanti d^lla composizione di 100, 000 fiorini e del donativo di
cinquemila fiorini.
Rex etc.
Vicerex in dicto etc. Magnifice Vir Consiliarie regie dilecte comu
non ignorati havendosi di ordinacioni et comandamento di la sacra regia
Maiestati del re nostra sìgnuri di expellirj tutti ludei di quìsto so regno
per lu procuraturi di lu regiu fiscu fu facta {leticioni et ìnstancia dicti
ludey divirisi compelliri et constringiri al debitu pagamentu di tutti gisii
dricti coilecli angarii et per angarii et altri raxuni dicti ludej erano et
su obligati per dritti regali ala dieta regia Curti. Et propterea hagiamo
admiso dicti ludej ad comp'jsicioni di fiorini centomilia secundo la conti-
nencia et tenuri di la decretacioni per nuj facta ad unu dicti capituli ad
nui presentati per li dicti ludechi di lu tenuri seguenti. Datum in hac
nobili ci vitate messane die V*" merisis subscripti. Et primo li bum illìmi
ludej servi di la inviclissima Sacra Regia Maiestati del re nostru Signuri
coma quilli li quali su stati condennati ad certi dricti regali et eciam la
regia curti pretendi farili condennari di altri dritti spettanti a la dieta
sacra regia maiestati li summi di li quali condennacionì facti et da farj
su incerti. Pertantu volendusi componiri di li supradicti cosi sponte di
loro mera et pura voluntati offerixino pagarj a la regia Curti florini cen-
tomilia cum hoc chi li dicti ludej di lu regno predicto et insoli coadja-
centi et lucti loru benj non siano per ipsa legia Curti ulterius molestati
ymmo siano liberi di tutti raxuni dritti gisii gabelli tributi dacìi collecti
et altri qualsivogla raxuni spettanti a la regia Curti preditta di li quali
qaomodolibet su et potissiro esseri condennati pagari a la dieta regia
Curti. Placet Illustri domino Viceregi acceptare prò causis predictis dic-
tam oblacionem (lorenorum centum mille ex causa composicionis dric-
tuum regalium ali quali su stati oj vero ditti ludei potiriano esseri con-
dennati pagari a la dieta regia Curti. Antonius Sollima locumtenens prò-
230
Ihonotarii el eciam per t^nuri di unaltro capilulu sìmiliter per nuì
decretaiu inci e alLro di lu tenuri sequenti. Datum die prediclo. item
sappiicano Vostra Illustri Signuria sia di sua merci per potiri plui fa-
cilimenti compliri et pagari dieta composicioiii comandar! ad tucti et sin-
guli secreti di li citati et terri di lo regno oy ad altri officiali da no-
minari per la dieta regia Curti chi prestando omni una fudeca per se
idonea pligiria di pagarj infra lu termino da ordinar] |jer Vostra illustri
Signuria utique da liora ince siano consignati tutti loro benj per potiri
di quilli fari ad loro voluntati et tutti pligirii tanto dati di presentari li
beni inventariati quantu tutti pligirii chi havissiro datu dicti ludej per
extrabiri loru beni di lu regno ex nunc in antea si intendano cassi ir-
riti et nulli et per viguri di lu prasenti capitulu li officiali li digiano
cancellarì senza altro comandamento. Placet illustri domino Viceregi prò-
viderc prout providebit per oportunas provisiones. Antonius Sollima lo-
cumtenens prothonotariì. facendosi exinde inslancia per li dicti ludei di-
virisi per nui supra la continencia et tenuri di li preinserti predicti ca-
pituli per nostri pruvisioni oportune providiri habita super his matui'a
deliberacione actalchi principaliter la dieta regia Curti sia integre satis-
facta et pagata di dicti iloi'ini centomilia havimo provisto et cussi te-
nore presencium vi dicimo commectimo el comandamo chi depositandosi
per la ludeca et ludej di quissa felici Citati al banco di lu nobili di-
lecto regio battista lambardi ad nomu di lu magnifico Consiliariu r^iu
dilecto alferi di leofanti eiusdem regni regiu thesaureri nomine regie curie
unci mdli quattrucentu novantaquattro tari xxv grana x overu essendo
vui ben securu et cautu chi innanti la partenza di li dicti ludej liagiano
da satisfari li predicti unci milli quattro ceniu novanta quattro tari xxv
grana x in dinari contanti et eciam dandoci nomi di loru debituri veri
et boni per vui nomine eiubdem regie curie recogniti et acceptati di pa-
gari infra termino di anno uno inllni a la summa di uncii novicentu
novanta sei et tari dudiclii ad complimento di loro integi*a rata et dicti
debituri si hagiano ancora de novo ad obligari per publici contracti a la
dieta regia curti di pagari li summi et quantitati per li quali vi sarranno
stati dati per li d«bituri di dicti iudej in fini a la dieta summa et rata
a la dieta iudeca tangenti et ancora constandovi li ludej di la dieta
ludeca haviri integramenti satisfacto overu facto stari cauti loru credituri
zo e lu generali a lu generali et li iudej particulari ad loro credituri
particulari tali casu li digiati restituir! et fari integramenti restituir! tucti
loru beni mobili et stabili dinari et qualsivogla altri cosi loru ad effecto
chi di quilli poezano disponiri et fari ad loro voluntati et cassarili li
231
pligirii li quali havissiro prestato comandandovi eciam per presentesdi-
giatì haviri et teniri debita advertencia chi li nomi di li debituri li quali
vi sarranno dati per li dicli iudej infmi a la dieta summa ut supra siano
persuni sufficienti et bastanti al dicto tempo fari lu debito pagamentu
a la regia Curii facendoli etiam de novo obligari ali dicti pagamenti cum
quilli obligacioni clausuli renunciacioni et iuramenti si solino fari et ex-
tandiri per publici notari di li quali contracti et obligacioni vi coman-
damo digiati transmictiri copii al dicto magnifico regio thesaureri cum
debiti entracti actalchi advenientibus temporibus hagia noticia di li nomi
di li dicti debituri per potiri quilli rescotiri insuper perchi li dicti Iudej
si hanno cum summa instancia querula to comu facendosi per li oflSciali
li inventarii di loru beni et per appreciari quilli secundo per nostri pro-
Yisioni li fu commise et comandato si hanno factu pagari et ancora pre-
tendino farisi pagarj supra li beni di li dicti Iudej havimo propterea ad
loro supplicacioni provisto chi actiso dicti inventarli appreciari di dicti
beni si Gei per cautela di la dieta regia Curti et non ad instancia di dicti
Iudej ne per loro utilitati quo casu non si diviano ne divino constrin-
giri supra loro beni ad pagamento alcuno prò eadem causa et cussi te-
nore presencium vi dicimo et comandamo chi non digiati modo aliquo
permectiri dicti Iudej diviri pagari supra loro beni cosa alcuna ymmo
tucto quillo et quanto fussi statu adeo indebite extortu prò eadem causa
li digiati fari illieo restituiri et non digiati permectiri essiri per la causa
predicta ulterias molestati usando in pi^emissis omnibus vostra bona di-
ligencia cura et sollicitudini comu per servicio di la dieta sacra regia
maiestati et di sua regia Curii si riquedi et di cui ben confidamo dan-
doni de continuo per vostri licteri aviso di tutto quillo et quanto per
Yuì ala jomata si exequira comandandovi eciam chi ali dicti Iudej di-
giati observari la continencia et tenuri di li capituli ad nui per ipsi pre-
sentati secundo la loro decretacioni per nui faeta et altri previsioni per
ipsi da nuj impetrati. Datum in nobili civitate Messane die x mensis no-
yembris xi. Indicionis 149:2 post data perchi li ludechi di lu dictu re-
gnu ultra la summa di li dicti centu milia fiorini li quali si havino da
pagari ala dieta regia Curti modo quo supra ni hanno di loro gratuyta
libera et spontanea voluntati fatto donativo di floriui chinque milia di
pagarj in contanti li quali su slati repartuli per tucti li ludechi di lu
dicto regno havimo provisto et cussi tenore presencium vi dicimo et co-
mandamo chi di In (Vu'iiì ludeea digiati rescotiri unci chentu vinti setti
lari xxvui grana x per la rala contingenti ala dieta ludeea di li dicli
fiorini chinque milia usando in quisto vostra sollicitudini et bona dili-
232.
gencia et riscossi havJriti dieta summa di uncii chento vinti setti tari xxvi
grana x ut supra ni digiati per voslri litteri dari avviso. Datum ut su-
pra fernando dacuna.
Dominus vicerex mandavit mihi Antonio
Sol lima locumtenenti et magistro no-
tano in offic'O prothonotarii et vidit
eam Thesaurarius.
Dirigitur Magnifico secreto et magistro procuratori felicis urbis
panormi.
El similìs l'acta fuit prò ludayca civitatis drepani domino Secreto
Bai'lolomeo morana et lacol)0 fardella prò exigendo in contaati uncii milli
sissanta octo . . . . oz. M.LXVin.
et ad tenipus uncii setlìngenti undecim
et tareni \xvjm . . . . oz. C^"Xf. tr. XX Villi.
Item prò donativo florenomm quinque
mille uncii novantadui et tari xvm. oz. LXXXXII. tr. XVIII.
Et similis prò ludayca terre montis san-
cti luliani domino Secreto prò exigendo in
contanti uncii sissanta una tari vi. oz. LXI. tr. VI.
et ad tempus uncii ([uaranta tari xxn oz. XXXX. tr. XXil.
et prò donativo in contanti oz. 4. Ir. 24. oz. IIII. tr. XXIIII.
Et similis prò ludayca marsalie domino
lacobo sieri prò exigendo in contanti uocias
octingentas settuaginta sex larenos xvm gra-
nos X oz. C.^'"LXXVI. tr. XVIII gr.X.
et ad tempus uncias quìngentas octua-
gìnta qualuor larenos xii. . .. oz. C^'-LXXXIIII. tr. XII.
et pio donativo in contanti unci sittan-
tasey tari v grana x . . . oz. LXXVI tr. V. gr. X.
Et similis pio ludayca Salem domino
Secreto pio exigendo ia coiit^mli uncias no-
nagintaquinque et liuviios duodeciin oz. LXXXXV. ir. Xll.
et ad tempus uncias sexagmla tros
larenos xvu et granos x . . oz. LXIII. tr. XVII. gr. X.
233
et prò donativo in contanti iincias viii
granos x . . . . . oz. Vili gr. X.
Et similis prò ludayca Sacce domino
Secreto et dominico de perollo prò exigendo
in contanti uncias settingentas triginta tres
tarenos xvm oz. Cv"XXXIlI. tr. XVIII.
et ad tempus uncias quattringentas
octnaginta novem tarenos unum et gr. x oz. C""- LXXXXVIIII tr. I. gr. X.
et prò donativo in contanti uncias sexa-
ginta tres tarenos septem et granos x oz. LXIII. tr. VII. gr. X.
Et similis prò ludayca termarum do-
mino Antonio se prò exigendo in contanti
centum ottuaginta septem tarenos vigin-
tiunum oz. CLXXXVII. tr. XXI.
et ad tempus uncias centum viginti
quinque et tarenos 4 . . oz. CXXV tr. IIII.
et prò donativo uncias quindecim et ta-
renos decem et octo . . . oz. XV. tr. XVIII.
Et similis prò ludayca terre policii
domino Nicolao barresi prò exigendo in con-
tanti uncias ducentas nonaginta oz. GCLXXXX.
et ad tempus uncias centum nonagin-
tatres tarenos vmi gr. x . oz. CLXXXXIII. tr. Villi gr. X.
et prò donativo in contanti unci vinti-
quattro tari X grana x. . oz. XXIIII. tr. X. gr. X.
Et similis prò ludayca Castri Ioannis
domino secreto et Ioanni de grimaldo majori
prò exigendo in contanti uncias centum
ottuaginta tres et tarenos viginti sex oz. CLXXXIII. tr. XXVI.
et ad tempus imcias centum vigintiduas
et tarenos xvii . . . . oz. CXXII. tr. XVII.
et prò donativo in contanti uncias
quatuordecim . . . . oz. XIIII.
Et similis prò ludayca Placie domino
30
234
Secreto et baroni cornisi prò exigendo in
contanti uncias ducenta^ octuaginta sex ta-
renos quinque granos vin oz. C"*LXXXVI. tr. V. gr. Vili.
et ad tempus uncias centum nonaginta
tarenos viginli tres et granos duos sive oz. CLXXXX. Ir. XXIII. gr. II.
et prò donativo in contanti uncias vi-
ginti quatuor tarenum unum et granos de-
cem sive oz. XXIIII tr. I. gr. X.
Et similis prò ludayca Calatagironi do-
mino petro Campoclaro et thomasio constan-
tino prò exigendo in contanti uncias tri-
centas quatraginta sex et tarenos xvui oz. C'"XXXXVI. tr. XVIII.
et ad tempus uncias ducentas viginti
novem et tarenos xu . . . oz. C"-XXVIIII. tr. XII.
et prò donativo in contanti uncias vi-
ginti octo tarenos xv . . . oz. XXVIII. tr. XV.
Et similis prò ludayca Calaxibecte do-
mino Secreto prò exigendo in contanti uncias
quatraginta octo et tarenos xxu oz. XXXXVIII. tr. XXII.
et ad tempus uncias triginta tarenos
xxn granos x . . . . oz. XXX. tr. XXII. gr. X.
et prò donativo in contanti uncias
quatuor et granos x . oz. UH. gr. X.
Et similis prò ludayca nicosie domino
francisco xaxa prò exigendo in contanti un-
cias tricentas vigintiquinque tarenos xvni
granos xu oz. C«"-XXV. tr. XVIII gr. XII.
et ad tempus uncias ducentas decem et
septem et granos viu . . . oz. C"XVII. gr. Vili.
et prò donativo in contanti uncias vi-
ginti septem tarenos x. oz. XXVII. tr. X.
Et similis prò ludayca Randacij domino
Secreto et guillelmo bonina prò exigendo
in contanti uncias tricentas viginti duas ta-
renos tres granos xu . . oz. Ci"-XXII. tr. III. gr. XII.
23S
et ad tempus uncias ducentas undecim
tarenos x granos viii . . oz. C"- XI. tr. X. ^v. Vili.
et prò donativo in contanti uncias vi-
ginti sex tarenos v . . . oz. XXVI. tr. V.
Et similis prò ludayca agrigenti do-
mino Ioanni de palacio prò exigendo in
contanti uncias quingentas octuagintatres
et tarenos sex .... oz. C^-LXXXIII. tr. VI.
et ad tempus uncias tricentas octua-
ginta octo tarenos viginti quatuor. oz. C'"- LXXXVIII. tr. XXIIII.
et prò donativo in contanti uncias
quinquaginta . . . . oz. L.^*
Et similis prò ludayca Nari domino
Secreto et philippo lacobo millina prò exi-
gendo in contanti uncias ducentas quatra-
ginta unam tarenos viginti quinque et gra-
nos vmi oz. C"- XXXXI. tr. XXV. gr. Villi.
et ad tempus uncias centum sexaginta
unam tarenos sex et granos sexdecim oz. CLXI. tr. VI. gr. XVI.
et prò donativo in contanti uncias vi-
ginti ...... oz. XX.
Et similis prò ludayca leocate domino
Secreto prò exigendo in contanti unicias cen-
tumquatuordecim tarenos sexdecim et gra-
nos quatuor . . . . oz. CXIIII. tr. XVI. gr. IIII.
et ad tempus uncias settuaginta sex
tarenos x granos xvi . oz. LXXVI. tr. X. gr. XVI.
et prò donativo in contanti uncias no-
vem et tarenos xv . oz. VJIII. tr. XV.
Et similis prò ludayca Nothi domino
Nicolao Siracusa prò exigendo in contanti
uncias sexagintatres et tarenos duodecim oz. LXIII. tr. XII.
et ad tempus uncias quatraginta duas
et tarenos octo . . . . oz. XXXXII. tr. Vili.
et prò donativo in contanti uncias quin-
que tarenos xx . . . . oz. V. tr. XX,
236
Et similis prò ludayca Cathanìe domino
magniiìco Ioanni lu Castellu prò eligendo in
contanti uncias ducentas viginti qaatuor et
tarenos decem et feto. oz. C"- XXIIIl. tr. XVIII.
et ad tempus uncias centum quatragin-
ta novem tarenos vigintiduos oz. CXXXXVIIII. tr. XXII.
et prò donativo in contanti uncias
quindecim et tarenos decem* oz. XV. tr. X.
Et similis prò ludajca Castriregalis do-
mino lacobo de balsamo prò eligendo in con-
tanti uncias tricentas quinquaginta octo ta-
renos viginti sex et granos xn oz. C»"LVIII. tr. XXVI gr. XII.
et ad tempus uncias ducentas triginta
quinque tarenos xxvu granos vm . oz. C"- XXXV. tr. XXVII gr. Vili.
et prò donativo in contanti uncias vi-
ginti novem . . . . oz. XXVIIII.
Et similis prò ludajca terre sante lucie
domino lacobo de balsamo prò exigendo in
contanti uncias nonaginta quinque tarenos
xvii et granos xn . . . oz. LXXXXV. tr. XVII. gr. XII.
et ad tempus uncias sexagintatres ta-
renos viginti et granos vm . oz. LXIII. tr. XX. gr. Vili.
et prò donativo in contanti uncias se-
ptem et tarenos xxu . . . oz. VII. tr. XXII.
Et similis prò ludajca Tauromenii do-
mino Secreto et Antonio giambu prò exi-
gendo in contanti uncias centum decem et
septem tarenos sexdecim et granos xn oz. CXVII. tr. XVI. gr. XII.
et ad tempus uncias septuaginta otto
tarenos x granos vm . . oz. LXXVIII. tr. X. gr. Vili.
et prò donativo in contanti uncias no-
vem et tarenos xx . . . oz. Villi, tr. XX.
Et similis prò ludajca Savuce domino
geronimo et petro trimarchi prò exigendo in
contanti uncias centum quindecim et ta-
renos xxvn oz. CXV. tr. XXVU.
237
et ad tempus uncias septuagintatres
tarenos viginti octo et granos decem oz. LXXIII. tr. XXVIil gr. X.
et prò donativo in contanti uncias no-
vém larenos xvni et granos x oz. Vili. tr. XVIII. gr X.
Et similis prò ludayca Mazarie domi-
no francisco formica prò exigendo in contan-
ti uncias quatnngentas qaindecim tarenos
YÌginti quatuor . . . . oz. C.""-XV. tr. XXIIII.
et ad tempus uncias ducentas septua-
gìnta tres et tarenos viginti sex oz. C."- LXXIII. tr. XXVI.
et prò donativo uncias trìginta quatuor oz. XXXIIII.
Et similis prò ludajca terre Alcami
domino petro russu prò exigendo in contanti
uncias ducentas et tarenos sex . oz. C"* tr. VI.
et ad tempus uncias centum triginta
et tarenos quatuor . . . oz. CXXX. tr. IIII.
et prò donativo uncias decem et octo oz. XVIII.
Et similis prò ludayca terre caccavi do-
mino lohanni lu cavaleri prò exigendo in
contanti uncias septuaginta tarenos duo-
decim oz. LXX. tr. XII.
et ad tempus uncias quatraginta et ta-
renos sex oz. XXXX tr. VI.
et prò donativo uncias quinque et tarenos
qaindecim oz. V. tr. XV.
Et similis prò ludajca giracii domino
lemme citu et gubernatori prò exigendo
in contanti uncias centum octuaginta unam
tarenos qnatuor et granos quatuor. oz. CLXXXI. tr. UH. gr. IIII.
et ad tempus uncias centum sexdecim
larenos viginti duos et granos sexdecim oz. CXVI. tr. XXII. gr. XVI.
et prò donativo uncias quatuordecim
et tarenos quindecim . . . oz. XIIII. tr. XV.
Et similis prò ludajca cammarate do-
mino gasparo da campo prò exigendo de
contanti uncias centum quatupr larenos de-
cem et oclo . . . . oz. CIlll. tr. XVIII.
et ad tempus ancias sessaginta no-
vem tarenos vigintidaos . . oz. LXVIIIi. Ir. XXII.
prò donativo uncias octo et tarenos
viginti oz. Vili. Ir. XX.
El similis prò ludajca terre caslìleonis
domino baroni diete terre prò esigendo in
contanti ancias septuaginta duas tarenos
decem et octo et granos sexdecim. oz. LXXII. ir. XVIII. gr. XVI.
ad tempus uncias quatraginta octo
tarenos duodecim et granos quatuor oz. XXXXVIII. Ir. XII. gr. UH.
prò donativo uncias quinque tarenos
quinque oz. V. ir. V.
Et similis pm ludaycis terrarum mohac
ragusie et xicli domino lohanni de savuca
prò exigendo in contanti videlicet pio
terra mohac uncias centum triginta duas
tarenos viginti quatuor. . oz. CXXXII tr. XXIIII.
et ad tempus uncias octuaginta sex et
tarenos viginti sex . . . oz. L.XXXVI. tr. XXVI.
prò donativo uncias undecim. oz. XI.
Et prò ragusia in contanti uncias cen-
tum nonaginta sex tarenos quatuordecim et
granos duodecim. . . . oz. CLXXXXVI. Ir. XIIII. gr. XIL
et ad tempus uncias centum triginta
tarenos viginti novem et granos octo oz. CXXX. tr. XXVIIII. gr. Vili.
prò donativo uncias sexdecim et la-
renos sexdecim . . . . oz. XVI. tr. XVI.
Et prò terra xicli in contanti uncias
octuaginta quatuor tarenos viginti oclo oz. LXXXIIII. tr. XXVIII.
ad tempus uncias quinquaginta duas
tarenos decem et septém . . oz. LII. tr. XVIt.
prò donativo uncias sex larenos vi-
ginti oz. VI. tr. XX.
239
Et similis prò ludajcis Palernionis A-
dernioiìvs et Calatanìxecte domino Illustri
Cornili prò exigendo in contanti videlicel
a lerris palernionis et adernionjs uncias
septiiagìnla sex . . . . oz. LXXVI.
et ad tempus uncias quinquaginta ta-
renos viginti . . . oz. L. Ir. XX.
et prò donativo in contanti unciassex oz. VI.
et prò ludayca Calalanixette in contanti
ancias quinquaginta duas tarenos qua-
tuor oz. LII. tr. lill.
et ad tempus uncias triginta unam
iarenos undecim . . . . oz. XXXI. Ir. XI.
et prò donativo in contanti uncias
quatuor oz. IIII.
Et similis prò ludajca palacioli domino
Antonio de messana prò exigendo in con*
tanti uncias triginta duas . . oz. XXXII. tr. XVIIII. gr. XII.
et ad tempus uncias viginti unam ta-
renos novem et granos x . . oz. XXI. tr. Villi, gr. X.
et prò donativo in contanti uncias duas
tarenos decem granos x . . oz. IL tr. X. gr. X.
Et similis prò ludajca terre Àguste do-
mino baroni mazareni prò exigendo in
cornanti uncias vintichinque tarenos xiui oz. XXV. tr. XIIII.
et ad tempus uncias duodecim tare^
nos xxn oz. XII. Ir. XXII.
et prò donativo in contanti uucii dui oz. II.
Et similis prò ludajca bivone domino
secreto prò exigendo in contanti uncias du-
centas duas tarenos quatuor granos xn oz. C.i'II. tr. IIII. gr. XII.
et ad tempus uncias centum triginta
unam tarenos undecim et granos vui oz. CXXXI. tr. XI. gr. VIII.
et prò donativo in contanti uncias sex-
decim et tarenos quatuor . oz. XVI. Ir. IIII.
Et similis prò ludayca ciminne do-
240
mino Cristofaro lutruglu prò exigendo in
contanti micias viginti novem et tarenos
quinque oz. XXIX. Ir. V.
et ad tempus nncias decem et octo et
tarenos viginti tres . . . oz. XVIII. tr. XXDI.
et pro donativo in contanti uncias
duas et tarenos v . . . oz. IL tr. V.
Et similis prò ludayca luliane domino
pelro agiata prò exigendo in contanti un-
cias ducentas quindecim et tarenos xv oz. C."XV. tr. XV.
et ad tempus uncias centum quatragin-
ta tres tarenos viginti . . . oz. CXXXXIII. tr. XX.
et prò donativo in contanti uncias de-
cem et septem . . . . oz. XVII.
Et similis prò ludayca Calatabillocte
domino petro agiata prò exigendo in con-
tanti uncias ducentas . . . oz. C."-
et ad tempus uncias centum triginta oz. CXXX.
et prò donativo in contanti uncias sex-
decim oz. XVI.
Et similis prò ludayca messane directa
magnifico secreto prò exigendo in contanti
uncias sex centas sexaginta quattuor et
tarenos viginti quattuor sive. oz. C.^i*LXIIII. tr. XXIIII.
et ad tempus uncias quatringentas qua-
tiaginta duas et tarenos sexdecim sive oz. C.""XXXXII. tr. XVI.
Et prò donativo in contanti uncias
quinquaginta sex sive . . . oz. LVI.
Et similis prò ludayca sancti marci di-
recta secreto terre Sancti marci francisco
Cuffari et reccardo barberi prò exigendo in
contanti uncias ducentas decem et octo et
tarenos sex oz. C."- XVIII. tr. VI.
et ad tempus uncias centum quatra-
ginta quinque et tarenos duodecim oz. CXXXXV. tr. XII*
et prò donativo in contanti oncias
decem et septem. . . . oz. XVII.
Et similis prò ludayca Pantallarie do-
mino lacobo de sigerio prò exigendo in
contanti oncias tricentas triginta tarenos
duodecim oz. C'" XXX. tr. XII.
et ad tempus uncias ducentas viginti
tarenos vin oz. C."XX. tr. Vili.
et prò donativo in contanti uncias vi-
ginti sex oz. XXVI.
Et similis prò ludayca Meliveti directa
Ioanni givara et simoni de mazara prò exi-
gendo in contanti uncias centum quinqua-
ginta quatuor tarenos decem oz. CLIIII. tr. X.
et ad tempus uncias centum et duas
et tarenos v . . . . oz. CU. tr. V.
et prò donativo uncias xm et tare-
nos XV .... oz. XIII. tr. XV.
Et similis prò ludayca castrinovi di-
recta Incastono dulcimasculo prò exigendo
in contanti uncias triginta novem tarenos
undecim et granos x . . oz. XXXVIIII. tr. XI. gr. X.
et ad tempus uncias xxvi tarenum i oz. XXVI. tr. I.
et prò donativo uncias m. tarenos n.
granos x oz. III. tr. II. gr. X.
Et similis prò ludayca gaudisii domino
Ioanni de givara et simoni de maczara prò
exigendo in contanti uncias centum et no-
vem tarenos xxm . . . oz. CVIIII. tr. XXIII.
et ad tempus uncias settuaginta tres et
tarenos quinque . . . . oz. LXXIII. tr. V.
et prò donativo uncias novem et ta-
renos decem et octo . . . oz. Villi, tr. XVIII.
R. Protonotaro, Voi. 153, pag. 250. — Per la parte che riguarda Pa-
lermo, Secrezia di Palermo, Voi. 50, pag. 25/ 31
241 3 5 7
- ' l
* «< '—
942
MXVI.
Messina, 10 Novembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna avendo appreso dai proti deUa gitidaica
di Messina che Francesco de Novagla il quale avea oUeniUo l' in-
carico di esigere certa somma e quantità di denaro da alcune giù-
daiche del regno riteneva presso di se le somme ricevute, ordina
ai medesimo di presentarsi immediatamente a rentier conto dei da-
nari esatti.
R. Protonotaro, Voi. 153, pag. 295.
MXVU.
Messina, 12 Novembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna dispone che sui beni della giudaica di
Sciacca, dopo che saranno pagate le rate deUa composizione e del
donativo, si prelevino le somme dovute daUa giudaica stessa a quella
Università.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Nobilibus secreto terre sacce nec non Minìco de pe-
rollo commissarìis in eadem terra deputatis ad exactionem pecuniarum
debitarum super bonis ludeorum fidelibus regiis dilectis salatem. lo no-
bili regio diletto anioni di vinchi ambaxati|ri di quissa universitati ad
nui destinato ni ha explicato et exibiti capitoli per li quali inter celerà
ni supplicao chi prò eo et aliis fu accordato per consiglo di quissa uni-
versitati tunc degenti in quissa terra lo magnifico Francesco patella ma-
stro portulano vicario generali destinato tempore spectabilis presidencio
per tutta valli de mazara et obligausi ipsa universitati pagari per lo ri-
paro di li mura di la dieta terra unci tricento infra tri anni omni anno
unci cento di li quali contingia et contingi a la ludeca di quilla pagari
per la sua rata unci chinquanta quattro tari xvi grana x. Et similiter
dunaltra colletta di unci trenta chinqui imposta de proximo per lo spec-
labili capitaneo de arpii di dieta terra ad opu di pagari la portatura
de certi armi venuti di la felichi cita de palermo et accattari chippi
di bumbardi et altri monicioni di quilli tocca a la dieta ludeca pagari
per la sua rata UDci sey tari otto grana xm et plui unci quattro tari
xni grana x per la sua rata di la colletta di la armata fatta quista state
proxima passata contro turchi li quali rati huc usque la dieta ludeca
non ha pagato propterea oportune providissimo a la indempnitati di ipsa
unìversìtati perehi per la expulsioni di li ludey da regno non resti lesa
di li dicti rati, nui vero intisi dicti adimandi volendo super hoc debite
et mature providiri remisimo verbo tali negocio et capitoli ala regia gran
Curii per la quali demum examinato et ben ponderato diete negocio
et causi per li quali su divuti dicti rati de collettis iam de preterito im-
positis havimo de et quidem magne regie curie deliberacione provisto et
per la presenti vi dichimo et comandamo expresse chi exacta prius su-
per bonis ludeace et ludeorum diete terre la rata loro contingenti di la
composicioni noviter faeta per li ludeehi et ludeì di quisto regno di li
cento milia florini super bonis restantibus digiati fari pagari a la dieta
universitati li supradieti rati contingenti alloro di tali colletti ut supra
imposti et per lo reparo et monicioni de ipsa terra et armata supra
ditti et non obstanti siano dicti beni sequestrati per la regia curti et li
premissi exequiti cum effectu sub pena unciarum centum regio fisco ap-
plicanda. Dat. messane xn novembris xi indietionis mgggclxxxxii premissa
exequamini si dieta ludeaca obligavit se ad nomina predieta et si ita est
quod fuerit ita constitutum per eonsilium et magnifieum magistrum por-
tulanum. Dat. ut supra Fernando dacuna.
Dominus prò rex raandavit mihi petro ea-
Valeri visam per Ioannem aloysium
et Regium thesaurarium.
R. Cancelleria, Voi. 184, pag. 70.'
2U
MXVUL
Messina, 12 Novembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna dà facoltà agli u/ficiaU della giudaica di
Termini di rifare la tassa per raccogliere la rata della composi-
zione di 100, 000 fiorini.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Prothis et mayorentibus ludayce terre termanim servis
regie cammare graciam regìam. perochi secando da vostra parti simo in-
formati in lo taxamento per vai facto in qaissa ludeca per la rata li
tocca di li florini centomilia per la general composicioni non advirtistivò
taxari alcuni ludei habili chi meritamenti poterianu intrari in la dieta
taxa et pertanto a vostra supplicacioni annui di czo fatta tamquam iuxta
havimo provisto et per la presenti vi dicimo et comandamo ac damo li-
cencia et facultatì chi non obstanti baiati fatto semel la dieta taxa di-
giati et pozati quilla iterum fari et intercludirihi li dicti ludei vidui et
altri habili et quilli taxiriti iuxta loro facultati secundo a vui meglo parrà
oy vero li farriti taxari per li tri taxaturi per vui ordinati li quali taxa-
turi pozano et digiano taxari a li dicti ludei vidui et altri ludei et di-
sgravarì a li altri ja taxati et si forte li dicti taxaturi havissiro matri
et parenti vidui et discrepassero in taxarili debìtamenti volimu et per
la presenti commectimo a vui prothi pozati taxari a li dicti matri et pa-
renti di li prefati tri taxaturi li quali taxaturi eo casu non vi digiano
in quisto dari obstaculo sub pena unciarum centum prò quolibet sub qua
quidem pena comandamo a tucli et singuli ludei di la dieta ludeca ch|
circa premissa et ex post fatta et complita dieta taxa non digiano ne pre-
sumano dari impedimento alcuno. Dat. in nobili civitate Messane xn^
novembris xi* indictionis 1492 servando ordinem et formam per nos ge-
neraliter datam in taxando et neminem indebite gravando. Dat. ut su-
pra. Ferrando Dacuna.
Dominus vicerex mandavit mihi antonio
sollima locumtenenti et magistro no-
tano in oflScio prothonotarii et vidit
eam Ioannes Aloysius.
R. Protonotaro, Voi. 151, pag. 170.
24J(
MXIX.
Messina, 13 Novembre 1492, Ind. XI.
R viceré Ferrando de Acugna scrive agli ufficiali di Termini che ri-
cevendo la rata dei 100, 000 fiorini e dei 5, 000 fiorini dovuta
da queUa giudaica consegnino ai giudei i loro beni acciocché pos-
sano venderli.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Nobilibus Capitaneo et secreto terre Termarum et An-
tonio sese Commissario in eadem terra per nos deputato regijs fìdelibus
dilectis salutem. Per altra nostra lictera secreta data messane decimo pre-
sentis mensis vi commectimo la exacioni di li dinari di la rata et con-
tingencia di la ludeca di quissa terra per la composicioni di li ludei di
li florini cenlomilia et quilla exacta oy vero stando vui ben sicuro no-
mine regie Curie facissivo dari et consignari tucti et singuli beni mobili
et stabili ioyi e dinari ed altri cosi di li dicti ludei impediti virtute no-
strarum provisionum et in certo modo et forma secundo per la dieta no-
stra lictera a la quali ni riferimo si conteni. al presenti da parti di li
prothi di la dieta ludeca nomine eiusdem ludayce simo stati supplicati ni
placissi comandarvi chi stando vui Ipagati oy securi di la rata a la
dieta ludeca tangenti pozanu haviri tucti li dicti beni et maxime li ioyi
et beni stabili di la miskita et tali beni et ioyi pozano et digiano
vindiri e di loro prezo farisi convenienter la dispisa per camino zoe per
lì noliti et altri spisi necessari] in itinere eadem supplicacione admissa
havimo provistu et cussi vi comandamu per la presenti chi stando vui
pagati oy vero ben securi di la rata a la dieta ludeca tangenti di li florini
centomilia et ancora di florini ciuco milia a nui per loro promissi gra-
tivo animo utique consigniriti li beni stabili et tucti ioyi di la dieta mi-
schila a li prefati prothi di la dieta ludeca li quali prothi pozanu et di-
giano dicti beni et ioyi di la mischita vindiri et lo preccio distribuyri et
partiri et consignari attucti li ludei per pagarisi li noliti et altri dispisi
circa lo andari et maxime per la necessita di alcuni poveri et de pre-
missis non fazati lu contrario sub pena unciarum centum regio fìsco ap-
plìcanda. Dat. messane xm^ mensis novembrìs xr indictionis 1492
346
dummodo la regia corti sia indiminute pagata di lu debito predicto et li
loro ereditari. Dat. ut sapra. Fernando Dacugna.
Dominas vicerex mandavit mihi Antonio
Sollima locamtenenti et magistro no-
tano in oflScio Prothonotarij et vidit
eam Ioannes Aloysias.
R. Protonotaroy Voi. 151, pag. 193.
MXX.
Messina, 13 Novembre 1492 nd. XI.
// viceré Ferrando de Acugna commette a Friderico Bubeo di recarsi a
Girgenti per esigere i crediti dovuti alla giudaica ed ai giudei par-
ticolari , e far di tutto peìxhè la giudaica sia messa in grado di
pagare la propria rata dei 100, 000 fiorini dovuti alla R, Curia,
e dei 5,000 fiorini offerti ai viceré,
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Nobili friderico bubeo regio algozirio fideli regio di-
lecto salutem. Comu diviti sapiri novamenti per nui su slati lì ludoi di
quistu regnu admisi ad composicioni di centu milia fiorini di pagari hoc
modo videlicet sissantamilia fiorini a lu presenti di contanti et li altri di
iza ad una annu comu si centoni in certi capituli et provisioni di la
quali summa contingino a la iudeca di la cita di girgenti milli et dui
unczi et di li dicti milli et dui unczi divi dieta iudeca innanti lu di-
scessu di li ludei di quilla pagari
Et propterea hayendoni facto instancia muxa luni unu di li proibì di la
dieta Iudeca et micheli saccar ludeu di la dieta cita electi per la majuri
parti di la dieta Iudeca circa li negocii di quilla nj plaehissi prò maiore
expedietione adonta temporis brevitate et la quantitati di la dieta summa
contingenti a la dieta iudeca providiri divirisi per vui di cui confìdamo
exigiri la summa predieta secundu la taxa e stata faeta per lì prothi
predieti cum quindichi taxaturì et dieta taxa dublarisi H reddublarisì quanti
fiati sarra necessariu i^er la integra satisfacioni di la rata a la dieta la-
deca contingenti di lì dicti centu milia florini etiam di li chincu mi*
347
lia fiorini annui per li iudehi di quistu regnu offerii in donatiyù se-
cundu in una nostra provisioni data in quista citati x* instantis mensis
SI conteni directa alu nobili secretu di la dieta cita et ancora exigirisi
per vui tucti debiti di la dieta ludeca generali et di li ludei di quilla
particulari per potiri plui comodamenti fari dictu pagamentu. nui vero
admissa eadem supplicacione ut insta premissis actentis confisi ancora
nui di vostra virtù et ydonietati havimo provisto et per la presenti vi
dicimo et comandamo ac commectimo chi conferendovi vui personaliter
in la dieta cita di girgenti et undi sarra necessariu digiati constringiri
tucti et singuli debituri di la dieta ludeca generalimenti et di li iudei
di quilla particularmenti apagari et satisfari tuttu quillu et quantu si
constira summarie simpliciter et de plano sola faeti ventate inspeeta di-
yiri richìpiri per qualsìvogla eausa etiam accomendaecioni di robi di-
nari et cosi non admictendo ali debituri predicti moratoria ne gui-
daticu alcunu impetrati et impetrandi etiam quinquennali havendo a quilla
li dicti debituri eum iuramento in contractu renunciatu iuxta la forma
di unu capitulu per nui super hoc decreta tu. Et constringiriti remediis
oportunis ad instancia di li dicti muxa et micheli electi seu di alcunu
di loru li iudei di la dieta iudeea ad pagari loru rata et taxa quilla
dublando et redublando tanti fiati quanti serrannu necessario per la in-
tegra satisfacioni di la rata et contingencia di la dieta iudeea tantu di li
chentu milia fiorini di la curii comu di li ehincu milia fiorini annui ut
saprà offerti iuxta la forma dì li capituli predicti et provisioni per nui
facta a lu dictu nobili secretu li quali capituli et provisioni digiati vuj
prò celeri expedicione ut prefertur exequiri et observari ac mandari alu
debitu effectu eumu vi fussiro prineipaliter directi li quali dinari per vui
exigendi digiati assignari a lu dictu nobili secretu azoki di quilli ipsu
secretu poza fari secundu per la dieta et precalendata provisioni li estata
per nui commisu et comandatu et si forte lu dictu nobili secretu non
si trovira in dieta ehitati e\ quo per eerti respecti li havimo faetu lictera
chi vegna annui tali casa dicti dinari depositiriti in banco seenni in ipsa
ehitati a vui benvistu annomu di lu dictu secretu et ad opus predictum
el perochi havendusi partutu li Iudei dì la dieta cita et vìnutu prò mayori
parte in quista li officiali di la dieta cita hannu permisu in lì loru casi
habitari prout habitant ut asseritur alcuni cristiani etiam vi comandamo
digiati di continenti providiri hagìanu annexiri di li dicti casiazochì li
pozano vindiri ad loru voi untati faehenduli pagari dì lu debitu loherì prò
rata temporis portandovi in omnibus per modo et forma siati merito co-
mendatu secundu di vui speramu et coniìdamu ca in execueione premisso-
148
rum cum dependentibus emergentibus et connexis vi damo ampia et
sufficienti potestati [>er ia prasenti per la (|uali c^mdndamo attuctì et
singuli officiali di lu regnu prasertim di la dieta magaifica cita vi di-
giano in premissis cum dependentibus emergentibus et connexis obediri
et prestari loro brachio hayutu et favuri haviriti necessaria sub pena
florenorum mille fìsco regio applicanda. Dat. in -nobili Civitate messane
die xui mensis novembris x^ indicionis 1492 et premissa exequamini
usque ad totalem satisfaclionem debiti regie curie per dictam ludaycam
dat. ut supra. Fernando dacuna.
Vidit Ioannes aloysius
Vidit thesaurarius
Dominus vicerex mandavit mihi stephano
macri facto verbo de algozirio eidem
Illustri visa per Ioannem aloysium et
regium thesaurarium.
R. Cancelleria, Voi. 183 pag. 180 — ft. Protonotaro, Voi. 1S3,
pag. 291.
MXXI.
Messina, 14 Novembre 1492, Ind. XI.
// viceré Fernando de Acugna commette a Giacomo Spataro di recarsi
a Caltabellotta per esigere i crediti dovuti alla giudaica e giudei
particolari di quel Contado , riscuotere la rata assegnata a quella
giudaica dei 100, 000 fiorini dovuti alla R, Curia, e dei 5, 000
fiorini offerti al viceré , e provvedere alla salvaguardia di quei
giudei.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Dilecto Regio Iacopo Spataro Comisario magne regie
curie in terra calatabiilote destinato salutem. cridimo non ignorati havi-
risi li iudei di quissu regnu compunutu per centu milia fiorini cum
la regia curti di pagar] certo modo et forma prout in quodam capitalo
per nos decretato et provisioni per nui di zo facti continetur etiam per
li dicti Iudei ni foru offerti in donativo chincu milia fiorini di la quali
compositioni et donativo contingi a la iudeca di quissa terra uncii cccxxxxvi
et perchi vai per una! tra nostra provisioni data messane m octobris prò-
xime preteriti siti stato commiso et destinato per nui in dieta terra et
altri a peticioni di xibìte dì palermu et xangueli commiso per exigin certi
Ioni debiti et depositarili in banco nomine curie et qaistu inanti la dieta
composicioni et per exequiri dieta vostra commissioni ancora non siti
andatu occupata di altri fachendi et^per celeri expedimento di li ludei di
ia dieta terra et loru beni vorrìano si exigissiro per vuì loro beni et vin-
dissirossi loru beni et pagassissi la dieta regia curti iuxta la forma di
lo diete capitulo et dicti ncstri provisioni supra zo faeti a lo mapifico
petro agiata gubernaturi di lo diete contatu et eciam constringiri li
jodei di la dieta terra chi sustati taxati ad pagarj loru taxa et quisto per
loro celeri expedimento per esseri plui presto la curti satisfacta et ipsi
lodei expediti per potirisindi andari, per tanto ad supplieacionj di la
judeca predieta a nui dizo faeta confisi di vostra ydonietati et virtuti
premissis actentis havimu provisto et per la presenti vi dicìmo et co-
mandamo et commictimo chi conferenduvi vuj in la dieta terra et altri
di lo regno undi sarra necessario digiati exigiri tueti et singuli debiti
tantu di lu generali di la dieta ludeca comu di li ludei di quilla se-
cando summarie simpliciter etc. vi constira diviri r»ehipiri di qualunca
persona distrahendo li debiturj di la dieta ludeca et ludei di quilla in
loci et torri a vui ben visti et li loro beni vendendo a lu discursu non
li admictendo moratoria ne guidatieu alcuno impetrato et impetrando e-
tiam quinquenali dilactioni havendo quilla dicti debituri cum iuramento
in contractu renuntiato constrìngendo vui tucti et singuli iudei di la dieta lu-
deca tanto quilli si trovirano in la dieta terra comu quilli altri fussiro foja
di ipsa terra cum li remedii oportuni ad vui ben visti ad pagari loro taxa
vendendo li beni di li renitenti contenti in primo et secundo inventario a
lo dlscurso et exequiriti dieta provisioni a lo prefato magnifico petro agiata
direeta comu adnui principaliter direeta fussi. Ita quod di li dinari exigirìti
digiati assignari alu dictu magnifieu la summa et rata di li dicti ludei
per satisfaetioni di la dieta regia curti et li altri assigniriti a li patrunl
standu primo cauta la dieta regia curti di laltra paga iuxta la forma
di la dieta provisioni permictendu vuj pozanu ipsi ludei vindirì tutti loro
beni mobili et stabili sese moventi et altri cosi et'omni unu potiri secu-
ramenti accattari fachendundi vui emittiri bannu puplieu attalchi omni uno
havendondi noticia poza securamenti compariri ad accattari fachendovi pa-
gari li vostri iomati a tari quattro lu iornu da la parti per cui vachiriti dan-
duvi nui in premissis auctoritdti et plenaria potesiati ac vices et voces
Doetras per la presenti per )a quali cóiftandamo a tutti et sitiguli offi-
33
950
ciati di lu regnu et presertim di la dieta terra precipue alu spettabili conti
di lu dictu contatu et magnificu petni agiata vi digiano in la exe-
quucioni di la presenti cum dependentibos emergentibus et connexis
obediri et prestar] loru brachiu ayutu et favuri haviriti necessario sub
pena florenorum mille regio fìsco applicanda. Et nihilominus farriti ad
uberiori cautela et securitati di li dicti ludei renovari la salvaguardia ali
ludei per nui facta observando etiam vui et fachendo observarì et exe-
quiri tucti capituli decretati per nui novamenti ali ludechi di quisto regno
secundu nostra decretacioni. Dat. messane xim novembris xi Indicionis 1493.
Exequamini premissa observando la forma di li capituli noviter per nui
decretati. Dat. ut supra Fernando dacuna.
Post datam et signatam non exequiriti vui la dieta provisioni directa
alu dicto magnifico petro agiata ma quilla exequira ipso magnifico petro
et exequiriti li cosi premissi pagati tantum ultra la rata di la regia curii
tuti altri credituri tanto in generali comò in particulari. Dat. ut supra.
Fernando dacuna.
Dominus vicerex mandavit mihi luce pai-
lastra facto iam verbo de commissario
visam per Simonem et thesaurarium.
R. Cancelleria, Voi. 183, pag. 179.—/?. Protonotaro, Voi. 1S3, pag. 301.
MXXU.
MessinH, 15 Novembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando di Acugna commette a Francesco Cuffari di recarsi
a Cerami e Traina per esigere a conto della giudaica di San Marco
le tasse dovute da alcuni giudei ivi commoranH.
Ferdinandus etc.
Vicerex eie. dilecto et fideli regio francisco cuffari commissario ma-
gne regie curie salutem. Cridimo vui non ignorati comu lì iudei di quisto
regno si hannu cum la regia curti componutu per centu milia fiorini et
251
chinco milia florini ni haano offerto in donativo ondi ala iudeca di
sammarco contingiri per sua rata unci tricheiitu octanla dui li quali si
divino pagari modo et forma secundu si contenì in unu capituiu per nui
decretatu et provisioni inde facti et per tanto volendosi ipsa iudeca di
tal factu disampachari lu plui prestu li e possibili actenta la brevitali di
tu tempu di lu dissessu di li ludei hannu electu havui di cui conQ-
danu ipsi ludej di sammarco per haviri a constringiri alcuni ludej di la
dieta terra chi si trovanu fora di quilla li quali su stati taxati per ipsa
Iudeca hoc est lìuni di girachi habram gaseni et guidachi di Cappeola
muia sacerdotu et altri abitaturi et commoranti in la terra di chirami
w
et fari ala dieta Iudeca et ludei di quilla pagari di loru credituri. nu^
vero admissa eadem supplicacione confisi etiam di vui moti per li rei
spoeti supradicti maxime ob temporis brevità tem havimo provisto et per la
presenti vi dicimo commictimo et comandamo chi conferenduvi vui in
dieta terra di chirami et altri terri et lochi di lu regnu undi sirra ne-
eessariu digiati prima facìe iniungiri ali officiali di la dieta terra di
chirami adarivi lu inventariu di li bbni di li prodicli ludei in quilla
commoranti et havutii dictu inventariu supra li beni prodicti di li dicti
iudei quilli veudendu alu discursu exigiriti loiu taxa et quilla portiriti
et assignirili in dieta terra sancii marci in potiri di cui per nui e stato
seu serra electu S3u impotiri di lu magnifieu regiu thesaureri nomine ra-
gie curie per la rata et taxa di li dicti ludei et perchi ut asseritur in
la terra predicla di chirami etiam di traina et altri su slati impediti certi
beni di alcuni ludei di la dieta terra di sammareu per parti di eerti
loru asserti credituri et omnino divi essiri la curii preferuta vi coman-
damo etiam chi non obstanli dictu impedimentu digiati supra li dicti beni
exigiri la taxa ali (udei patrani di quilli contingenti constringendu tueti
et singuli debituri di la dieta Iudeca et ludej di qualsivogla parti di lu
regnu fussiru ^pagari et salisfari tucto quillo et quanto summarie et sim-
pliciter et de plano sola facti ventate inspeeta [il resto come nei pro-
cedenti due diplomi].
Dal. messane die xv novembris xi Indicionis 1492. quo ad ludeos
qui aceesserunt ad terram chirami et irayne promissa exequamini iuxta
ratam taxatam centra eos per taxatores ordinarios diete ludaice et ita de-
mum si in dictis terris chirami et traine non coguntur aliquid prò ge-
nerali composicione contribuere quo vero ad bona impedita per credi-
tores christianos supersedebitis prò quantitale veri debili donec auditis eis
de iusticia provideatur. Dal. in dieta civitate die quo supra post data
premissa exequamini soluta tamen prius regia euria et debiiis tani gè-
neraliter quam particalariter ìuxta formam capitulorum et provisionum
nostrarum. Datum ut supra Fernando dacuna.
Dominus vicerex mandavit mihi luce pul-
lastra facto verbo de commissario vi-
sam per hieronimum et thesaurarium.
R. Cancelleria, Voi. 183, pag. 188-/?. Protonotaro. Voi. 150, pag. 21'.
Mxxni.
Messina, lo Novembre 1492, Ind. XI.
// viceré Fernando de Acugna riferisce al Re di Napoli che alcuni giu-
dei di Nicosia e di Naro i quali si erano imbarcati per recarsi a
Gioia furono depredati da certo Vincenzo Pizolu vassallo di deità
sua Maestà.
Sacra Regia Maiestas.
Post humiles comendaciones innanti ad nui su noviter comparsi certi
ludei di li terri di nicosia et di naro li quali cum gravissima querela
mi hanno expostu comu havendosi ipsi cum loru mugleri et figli inbar-
catu supra la sigicta di la terra di sanctu nuchitu patroniczaia per unu
nomine antoni di branca vassallù di vostra M.^» ad efTectu di conferirisi
a la terra di loya accidit chi per lu camino li incontrao una caravella
patronizata per vicenciu pizolu similiter vassallo di vostra Sacra M.^ cum
diri ipsu patruni leniri mia commissioni trovando persuni et beni di ludei
putirili prindiri per contrabando et quilli minari in quistu regnu et pre-
sentari innanti ad mi et cussi de facto si prisi tucti beni di dicti ludei
lassando li persuni loru disnudati di tucti loru beni et fici so camino in
gravissimo danno di li dicti ludei li quali su remasi poviri et disfacti del
tucto supplicandomi propterea mi dignassi per mei licteri dari noticia a
la M.^ vostra del casu predictu et parendomi esseri convenienti cercio-
rari la M.'» Vostra di la veritati certifico quilla mai dicto vicencio pi-
zolu haviri havutu da mi commissioni alcuna di prindiri persuni et beni
di ludei ymmo tucto per ipsu havirisi factu piratico modo. Pertanto ad
loro supplicacioni supplico la M.^*^ Vostra si digni providiri et comandar!
dicto vicencio esseri costrictu ad retornari li dicti beni a li dicti ludei
383
li quali per la recuperacioni di quilii personalimenti si conferixino a la
MM Vostra una cum tucti danni spisi et interessi patuti per li dicti ludei
per so defecto et culpa remittendo ancora la punicioni corporali centra
lu dicto yicencio a la summa prudencia et iusticia di vostra Sacra M.^^
in gracia et merci di la quali humilimenti mi recomando. Ex nobili ci-
vitate messane die xv* mensis novembris x"" Indiclionis mcccclxxxxu.
Di V. S. R. M.t»
Dirigitur Serenissimo regi neapolis.
burnii servidor
Fernando dacuna
A. Sollima locumtenens prothonotarij.
R. Protonotaro, Voi. 153, pag. 278.
MXXIV.
Messina, 25 Novembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna ad istanza di maestro David lu medico
ambasciatore della giudaica di Palermo ingiunge agli ufficiali di
Sciacca la restituzione di once 26 a Battista Lombardo che il regio
commissario Luca li Brizoli avea esatto dalla giudaica di Sciacca
per nome e parte della giudaica di Palermo.
R. Protonotaro, Voi. 153, pag. 286.
MXXV.
Messina, i6 Novembre 1492, Ind. XI.
Avendo i Giudei di Messina pagato tutto quanto era da essi dovuto, si
promiUga un bando per il quale si concede ai loro creditori di po-
tere reclamare nel termine perentorio di giorni otto.
Perochi lu illustri et potenti signuri don ferrando de acunna viceré
di quisto regno di Sicilia per sua oportuna previsioni data in quista no-
284
bili citati a li X di lu presenti misi directa a lo niagiiifico secretu et
nostro prociiraturi di quisla nobili prefata citati infra li altri cosi ordina
et comanda chi essendo cautu ipsu magnifica secretu di la contingencia
et integra rata di la ludeca di la dieta citati per ipsa ludeca divuta ala
regia curti per la coinposicioni generali di li ladei di quisto regnu et
constando ancora a lo dicto secieto dieta (udeca haviri integramenti sa-
tisfacto oy vero haviri facto stari cauti loro credituri zoe lu generali a
(u generali et li ludei particulari ad loro ciediluri particulari tali casa
lu dicto Secretu li divissi restituiri integramenti tucti loro beni mobili et
stabili dinari et qualsivogla altri loru casi. Pertantu sia notu et manifesto
ad tucti et qualsivogla persuni di qualunca gradu statu et condicioni si
sia comu lu dictu magnificu Secretu e securu et cautu di la dieta rata
a la dieta ludeca contingenti nec non di li debiti divi dari la dieta lu-
deca per lu generali. Et propterea in viguri di lu presenti hanno lu di-
ctu Illustri et potenti Signuri viceré concedi et duna lieencia ad omni
persuna di putiri securamenti accaptari li beni tantu mobili comu sta-
bili di li dieti ludei et ludeca predicta et cum ipsi contractari in quillo
modo porranno intei'ponendosi ex nunc prò tunc et converso in virtuti
di lu presenti hanno aucloritati pariter et decretu di. la regia eurti in li
dieti vendictioni. Et nichilominus ad uberiorem cautelam di quilli par-
ticulari persuni li quali pretendissiro esseri credituri a lu particulari di
dieti ludei ultra li dilaeioni li su stati concessi di compariri et haviri
iusticia di dieti loru crediti da li dieti (udei et loru beni, de novo lu
dictu Illustri signuri viceré ordina et comanda chi a tali credituri siano
concessi et dati altri iorni octo enumerando da hogi innanti ad diviri com-
pariri innanli quilli officiali ad cui speeta o) vero innanti io magnifico
Secreto ad loru electioni per potiri consequitari et haviri loru iusticia.
et elapso lu dicto termino tali pretensi credituri non siano ulterius auduti.
Die xvi*^ novembris xj** Ind. v.cocc.Lxxxxn* presens bannum emis-
sum fuit per loca solita et consueta uobilis civitatis messane per publi-
cum preconem nobilis civitatis messane.
MXXVl.
Messina, 17 novembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acìigna ordina al procuratore e ai giudici di
Palermo di rimborsare l* Arcivescovo di quella città dionee 8 e tari
12 per ispese da lui fatte contro la giudaica e sindaci della me-
desima città sopra il fatto della gisia,
R. Protonotaro, Voi. 130, pag. 10,
358
MXXVII.
Messina, 20 Novembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna ordina ad Aloisio Requisem di emettere
un bando col quale si proibisca ai Giudei di Marsala di portare
armi si di giorno che di notte, sotto pena di oncie dieci o di quattro
tratte di coì'de, secondo la condizione dm contraventori,
Rex eie. Vicerex etc. Spectabilis vir consiliarie regie dilecte. Simo
noviler informati alcuni ludeì di quissa lerra di marsala presummiri tantu
di iornu coma di notti portari li armi et per la apportacionì di quilH
potiria coTitingiri indi resultassi alcuno inconvenienti et danno et delibe-
rando nui providiri et obviari a li futuri inconvenienti havimo provisto
et cussi tenore presencium vi dicimo et comandamo expresse chi acce-
ptis presentibus digiati fari prohibicioni chi nullu (udeu presumma ne
digia portari armi tanto di ioi'nu comu di notti supta pena di unci de-
chi di applicari a lu regiu fisco et contra quilh persuni li quali fussiro
insufficienti a la soluccioni di la dieta pena incurrano a la pena di es-
serili datti quattro tratti di corda, la quali prohibicioni farriti per pu-
plicu handu promulgare per loca solila di quissa terra la copia di lu
quali bandu ti'amectiritì a lo magnifico Alferi di leofanti eiusdem regni
regium thesaurarium et premissa exequiti cum effecto non di facendo modo
aliquo lu contrario per quanto la regia gracia havili cara. Dal. panormi
XX novembris x Ind. 1491. Fernando dacuna.
Dirigitur spectabili Dominus vicerex mandavit mihi Antonio
Aloysio requisens. Sollima locumtenenti et magistro no-
tarlo in officio prothonotarii et vidit
eam thesaurarius.
R. Protonotaroy Voi. 147, pag. 71.
2»6
MXXVIH.
Messina, 20 novembre 1492, Ind. XI.
// viceré ferrando de Acugna scrive aUo spettabile Aloisio Requisens
perchè non dia ostacolo a Iacopo Sieri incaricato, per una provisione
in data del 10 novembre 1492, per la esazione della rata dei cento
mila fiorini spettante alla giudaica di Marsala e per procedere alla
vendita dei beni dei Giudei, già partiti da quella città. Nello stesso
senso scrive al governatore di Moac per Giovanni de Savoca, e cui
Aloisio Requisens per Giacomo de Frigerio per l'isola di Pantelleria-
Al magnifico Seri agosti per Francesco Formica per la città di Mazzara.
Al secreto di Salemi per quella giudaica.
A Giacomo de Frigerio per la terra di Pantelleria.
A Gaspare de Carlo per Cammarata.
A Giovanni De givara e Simone de Mazzara per risola di Malta e
Gozzo.
A Cristofaro Lu truglo per Ciminna.
A Francesco Formica per Mazzara.
Ad Antonio de Messana per Palazzolo.
A Giovanni Lu cavaleri per Caccamo.
Al secreto di Bivona per quella Giudaica.
A Giovanni De Savoca per Moac.
R. Protonotaro, Voi. 150, pag. 13.
MXXIX.
Messina, 22 Novembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferdinando de Acugna ordina al R. Tesoriere di pagare onde
due a Maestro David lu medico per certi negozi da eseguire in Ca
labria concernenti il servizio della Regia Maestà e beneficio della
R. Corte.
R. Patrimonio, Voi. 178, pag. i49.
257
MXXX.
Messina, 3 Dicembre 1492, Ind. XI.
// Viceré Ferrando de Acugna incarica Gaspare de Carlo di recarsi a
Cammarata con Giovanni Aragonese procuratore di quei giudei per
definire le pratiche occorrenti allo svincolo dei beni dei detti giudei,
Ferdinandus etc. Vicerex etc. Nobili gasparo de cario regio fideli di-
lecto salutem. recordamoni per altra nostra provisioni ad vai directa data
^n hac nobili ci vitate messane x mensis novembrìs x\ Ind. haviri pro-
yisto diviri vui integramenti supra li beni tanto mobili corno stabili di
li Indei di la terra di cammarata exigìri la rata ad quilli tangenti di la
composicioni di li florini centu milia et di tali dinari per vui eiacti exe-
quirì et fari la voluntati del magnifico regio thesoreri cussi comò plui
extesamenti appari per tenuri di la dieta nostra provisioni ad vui directa
data ut supra a la quali in omnibus et per omnia ni referimo. Et es-
sendo exinde novìter informati per lu nobili Ioanni aragonisi algoczirio
regio dilecto comò partendosi li ludei di la ludeca predicta per confe-
rirìsi extra regnum secundo ìu edicto di la Sacra regìa Majestati dicti
ludei lu hanno constituto loro legitìmo et generali procuraturi active et
passive cussi comu claramenti si demustra per tenuri di uno puplico in-
stmmentu stipulatu per mano di Io regio dilecto notar bernardo li me-
dichi in urbe felici panormi die v"* dicti mensis novembrìs indictionis in-
stantis lu quali delibera procuratorio nomine predicto conferìrisi in la
dieta terra ad effecto di dari ordini supra li beni di li dicti ludei satis-
farì et pagari a la dieta ludeca contingenti et deliberando nui oportune
providiri a la indempnitati di la regia curti et beni di dicti ludei habia
super bis matura deliberacione havimo provisto et cussi tenore presen-
cium vi dicimo et comandamo expresse chi una simul cum lu dicto no-
bili Ioanni aragonisi digiali exequiri la continencia et tenuri di la dieta
nostra provisioni ad vui directa di li quali dinari exequiti la voluntati
recipendo per vui li dinari li quali si exigìranno supra li beni di li dicti
ludei exequendo ad unguem'la continencia et tenuri di la dieta nostra
provisioni di li quali dinari exequiti la voluntati del dicto magnifico the-
soreri et satisfacta sarra integramenti dieta rata lu resto di li beni tanto
mobili comu stabili remaniranno di dicti ludei comandamo quilli tali beni
33
258
remanentì in potìri di In dicto nobili Ioanni aragonisi corno procuraturi
di dicti ludei in vicari di dicla sua procura ut supra et premissa exe-
quiti cum etTecti comandando per presentes a lu magnifico baruni di la
dieta terra et ad tucti et qualsivogla altri officiali et persuni quibus spe-
ctabit et la presenti nostra provisioni li sarra presentata chi in pre-
missorum omnium execucione tanto ad vui comu a lu dicto nobili al
goczirio non digiano dari ne permectiri modo aliquo darisi obstaculo ne
impedimento alcuno immo libere putiri vui et la nobili Ioanni aragonisi
exequiri et compliri tucto quillo et quanto per nui e stato provisto et
comandato, guardandosi modo aliquo farindi lu contrario sub pena di unchi
milli regio fisco applicandi desiderano non incurrere. Dat. in nobili ci-
vitate messane m decembris xi ind. 149^2. Fernando Dacugna.
Dominus vicerex mandavit mihi Antonio Sol-
lima locbmtenenli proilmnotarii et vi-
dit eam thasaurarius.
R. Protonotaro, Voi. ISO, pag. 56.
MXXXI.
Messina, 5 Dicembre 1402, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna fa pagare sui beni dei giudei facoltosi di
Sciacca il nolo di una barca per trasportare a Napoli i giudei po^
veri di quella terra.
Ferdinandus eie.
Vicerex etc. Spectabili viro don aloysio de requesens eiusdem regni
Cancellerio eie. nec non nobili capilaneo terre marsalie cui presentes fue-
rint presentale consiliario et fidelibus regiis dilectis saluteui. ni e sialo
exposto da parti di lo nobili tliomau di Silvestro patiuni di la barchia
chi havendo l)eneditlo de benedicto ludeo di quissa terra comu procu-
raturi di la ludeca naulichato puplico contraclu mediante la dieta barchia
ad portari certo numero di ludev de ditta in napuli ol di la summa et
precio di lo naulo divia ipso patruni esseri pagato ananti chi inbarcassi
259
li ludei. et hagia cum la dieta barchia vinato et adimpluto di levari dicti
ludey non li e stato respuso dicto lo naulo. pocius per la inhabilitati di
li ludey havendosì ad exigiri supra li loru beni et sarria cum grandi
detrimento perchi divi esseri pagato ut supra et lo tempo di partirisi non
patixi adimura. sicque ad supplicacioni supra czo facla divendosi atten-
diri chi li ludey siano evacuati da lo legnu comu e la volunta di la Sacra
Regia Maiestati havimo prò visto et per la presenti vi Jicimo et coman-
damo chi quilla summa ipso patruni di barchia resta ad richipiri di naulo
di li dicti (udei digiati farili pagari supra li officiali et facultusi di la
dieta ludeca per sina a la integra di lo predicto patruni chi sia presto
pagato et spachato. ca attento czo concerni la universali tuycioni utili et
beiielicio di tucti ipsi iudey. et complirisi la voluntati di la prefata Maiesta
ita duximus exequendum obsistente paupertate ludeorum. et li premissi
exequili cum eiTectu per quanto la regia gracia haviti cara et in pena di
unci cento desiderati non incurriri. Dat. messane V decembris xi indi-
clionis MccccLXXxxu* premissa exequamini iuxta formam obligacionis so-
luta prius regia curia. Dat. ut supra. Fernando dacugna.
Dominus prò rex mandavit mihi petro ca-
valeri visam per loannem aloysiura et
regium thesaurarium.
/?. CancelkìHa, Voi. 184, pag. i31.
MXXXII.
Messina, 8 Dicembre 1492, Ind. XI.
// viceré Fernando (le Acugna ordina che sieno consegnati ai giudei di
Cefalù tutti i loro beni, se avranno pagate onze cinque alla R. Cu-
ria e sodisfatti tutti i loro creditori.
Rex etc.
Vicerex etc. Nobilis vir regie iìdelis dilecte. Comu non ignorati ha-
vendosi di ordinacioni e comandamenlo di la sacra regia magestati del Re
nostru patri da expellirj tucli ludey di quislo regno per lo procuratori
di lo regio iiseo fu facla pelicioui et instancia dicti ludey divirisi cum-
2é0
pellirì el constrin^iri al debito pagainento di tacti dirìcti gisii collecti aa-
garii peraagarii et altri raxuni dicti ludey erano et su obligati per di-
ricti regali a la dieta regia Curti el propterea hagiamo admisi dicti lu-
dey ad composicioiìi di tloriai chenlu mìlia secundu la continencia et te-
nuri dì la deiTetacioni per nui facta ad uqu di li dicti capitali a nui
presentati per li dicti ludeclii di In tenari se(]uenti datuin in hac nobili
civìtate Malsane die v^ mensis subscripti et primo li hamillimj ludey
servi di la invictissima sacra regia magestati del Re nostru Signuri comu
quilli li quali su slati condemnati a certi dricti regali el etiam la regia
Curii pretendi farili condemnari di altri dricti spedanti a la dieta sacra
Regia Maiestati li summi di li quali condemnacioni facli et da fari su
incerti, pertanto volendusi componiri di li supradicti cosi sponte di loru
mera et pura voluntati ofTerixinu pagari ala regia Curti florini chenta
milia cum hoc chi li dicti ludey di lo regno predicto el insoli coadia-
centi et tucti loru beni non siano per ipsa regia Curii ulterius molestati
ymo sianu liberi di tucti raxuni dricti gisii gabelli tributi datii collecti
el altri di qualsivogla raxuni spoetanti ala regia Curti pi*edicta di li quali
quomodolibel su et potissiru esseri condemnati pagari ala dieta regia Curii.
Placet Illustri domino Viceregi aceptare prò causis predictis dictam obla-
cionem tlorenorum centum mille ex causa compc^icionis dricluum rega-
lium ali(|uali su stati oy vero dicti ludey potissiru esseri condemnati pa-
gari ala dieta regia Curti Antonius Sollima loeumlenens prolhonotarii. Et
etiam per lenuri di un altro Capitulo similiter per nui decretatu chi e
altro di lu lenuri sequenli dato die predicto. Item supplicano Vostra Il-
lustri Si^niuiia sia di sua merci per potiri pluj facilmenli complirj et
pagari dieta composicioni comandari a tucti et singoli secreti di li eitati
et terri di lo regno et altri officiali da nominari per la dieta regia curti
ehi prestando omnì una ludeca ydonia plegiria infra lu termino da or-
dinari per Vostra Illustri Signuria utique da bora in chi siano eonsignati
tucti loru beni per potiri di quilli fari ad loru voluntati et tucti li pli-
girii tanlu dalu da presentar] li beni inventariati quantu tucti pligirii chi
havissiro dalu dicti ludey per extrahiri loru beni del regno ex nune in
antea si intendano cassi irriti et nulli et per viguri di lo presenti capi-
tulu li officiali li digiano cancellar] senza altro comandamento. Placet Il-
lustri domino Viceregi providere prout providebit per oportunas provi-
siones. Antonius Sollima loeumlenens prolhonotarii. et tacendosi exinde
inslancia per li dicti ludej divirisi per nui secundo la continencia et te-
nuri di li preinserti predicli capitali per nostri provisioni oportune pro-
vidiri habita super bis matura deliberaeione aclalchi principaliler la di-
^61
età regia Curii sia integre satisfacta et pagata di dìcti fiorini chentumilia
havimo previsto et cussi tenore presencium vi dicimo commictimo et co-
mandamo chi depositandosi per la ludeca et ludey di quissa cita di Ce-
phalu in vostra potiri ad nomu di lo magniPico eiusdem regni regio the-
sauieri nostre regie curie unti chinque oy vero essendo vuj ben securo
et cauto chi innanti la partenza di li dicti ludey hagiano da satisfari li
prenominati unci chinqiie in dinari contanti et ancora constandoni li lu-
dey di la dieta ludeca haviri integramenti satisfiiclo oy vero facto starj
caute loru cjediluri zo e lu generali a lu generali et li ludei particu-
lari tali casu digiati integi'amenti restituiri et fari reslituiri tucti loru benj
mobili et stabili dinarj et qualsivogla altri cosi etiam beni renditi et ioyi
di la miscliita li quali beni e\ inde permictirìti etiam di la dieta mi-
schila et la mischila predicta ipsi ludey potiri indiri ad Ioni voluntati
et cassarili li pligirii li quali havissiru prestato usando in premissis om-
nibus vostra bona diligencia cura et sollicitudìni comu per servicio di la
dieta sacra regia maiestati et di sua Regia Curii si requedi et di vui ben
confidarne dandovi de continuo per vostri licleri aviso di tuctu quillo et
quanto per vui a la iornata si exequìta comandandovi etiam chi ali dicti
ludey digiati observari la continencia et lenuri di li capituli anni per
ipsi presentati secundo la loru decrelacioni per nui facta et altii provi-
sioni per ipsi da nui impetrati. Uatum Messane vui<> decembris xi In-
dicionis MccccLXXxxu® fernando dacuna.
Dirigitur nobili nicolao burraxato commissario
per nos deputato.
Dominus Vicerex mandavi! uìihi Antonio
SoHima locumtenenli et magistro no-
tano in oflìcio prothonolaiii et vidit
eam lliesaui*arius.
R, Prolunoiaro, Voi. 150, pag. 84.
262
MXXXIll.
Messina, 10 Dicembre 1492, Ind. KI.
// viceré Fernando de Acugna fa restituire ad alcuni giudei di Tra-
pani certi beni loro sequestrati che m^eano folto uscire dal regno
in contrabbando, essendo stati ammessi a composizione per onze cento.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Spectabili magniricis et nobilibus eiusdem regni magi-
stro iusticiario et in eodem officio locamlenenti ludicibas magne regie curie
thesaurario et conservatori regii patrimonii advocato et procuratoribus fi-
scalibus ceterisque dicti regni officialibus presentibus et futuris ad quos
spectabit et presertim Capitaneo et secreto civicatis drepani consiliariis
et (ideiibus regiis dilectis salutem. Quia visis licleris et memoriale per
vos officiales drepani transmissis de nonnullis bonis pecuniis et iogalibus
servis argento et aliis prout in memoriale continetur que bona contenta
in dicto memoriali, sunt infrascripta videlicet circa duj chento et vinti
libri di caralli duj scavj robi novj di casa dinarj argentu et perni. Item
multi robi li quali eranu ocultati inter li mataraczi et intra li caxi. Item
multi robi dinarj loy prisi in terra in la Olitati. Item certi muli et una
scavu li quali poy di lu sequestru foru occultati et non dediru pligiria
que bona omnia fuerunt capta tam in mari quani in terra et bona pre-
dieta fuerunt et sunt applicala regie curie tam quia erant extracta in
fraudem doane et Caxie quam eciam centra banni et iudei patroni di-
ctorum bonorum pecuniarum et rerum predictarum videlicet. david Ci-
rynu mordochay cardanumj busaca bulfarachii certi alii Iudei tam diete
civitatis quam exteri patroni dictorum bonorum per nonnullos regios fa-
miliares apud nos prò eisdem iudeis intercedentes nobis humiliter sup-
piicari fecerunt ut eos prò summa predicta bonorum pecuniarum et alia-
rum rerum expi*essarum et declaratarum nec non per cautalem uno pa-
nim pluy vel minus cere certis cordellis sericis parve sume et duobus
ballis coraminum in summa unciarum circa quindecim que bona fuerunt
capta in mari admittere ad composicionem unciarum centum in quibus
comprehendatur et comprehendi debeat si quid ius aliquod spectat et
pertinet denunciatori bus dictorum bonorum et secreto dicXe civitatis. Quam
composicionem ad dictorum regiorum familiarium supplicacionem aliis bo-
nis respectibus animum nostrum digne movenlibus ad misimus accepta-
263
vimus et acceplamus predicta summa unciarum centum pertanto vobis
dicimus et unicuique vestrum dicimus precipimus et expresse mandainus
quatenus prestito per dictos iudeos penes acta vostre curie capitanei diete
civitatis de solvendo tradendo et assignando magnifico alferio de leofante
regio thesaurario nomine regie curie dictas uncias centum in pecunia nu-
merata in parvulis hinc per totum mensem frebruarii proxime venturum
sub omnibus obligacionibus debilis et oportunìs in forma curie etc. qui
fideinsores suit et esse debeant cristiani suficienles et ydoney ulique pre-
stita et recepta dieta fide iussione prò ut supra declaratum est soluta prius
eciam rata composicionis generalis et solutis eorum debitis tam genera-
libus quam particularibus restituere tradere et consignare debeatis et re-
stitui et consignari faciatis omnia bona predicta pecunias servos et alia
supra expressata et nominata patronis dictorum bonorum et ulterius pre-
dicta etc. minime molestari debeatis dictos iudeos ymmo omnia et sin-
tonia in nostra provisione contenta teneatis et observetis nos et omnes alii
officiales diete civitatis et per quos decet teneri et observari faciatis et
cassetis ut nos per presentes cassamus omnia inventaria impara et alia
facta prò contravencione cause predicte et secus ut non agatis per quanto
gracia regia vobis cara est et in pena florenorum quinque milium prò
qualibet contrasfaciente regio fisco applicandorum cupitis non incurrere
et trasmictere curabitis copiam fide iussionis predicte dicto magnifico regio
thesaurario. Dat. in nobili civìtate messane x^ decembris xi^ Indicionis
MccccLXxxxii. fernando dacuna.
Alferi de leofanti thesaurarius.
Vidit philippus de perdicari regii fisci patronus.
Dominus vicerex mandavit mihi antonio de
policio et viderunt eam alferio de leo-
fanti thesaurarius petrus de Bononio
prò conservatore et philippus de per-
dicario regii fisci patronus.
fi. Cancelleria, Voi. 183, pa,^. 239.
264
MXXXIV.
Messina, 11 Dicembre 1492, Ind. XI.
// viceré Fernando dp Actu/na resta inteso che i Giudei di Palermo
hanno già depositato la maggior parte del danaro, che devono della
composizione dei 100.000 fiorini e del donativo di 5.000 fiorini,
dichiara che non può concedere olirà proroga al termine stabilito
per la espulsione dei giudei, ed autorizza gU ufficiaU di Palermo
di accettare il donativo di onze quaranta offerto loro da quella giti-
daica in ricompensa alle fatiche sostenute.
Magnifici consiliarij Regni fideles dilecti. Recipimo una vostra di ii
di lo presenti per la quali ni scriviti et donati adviso corno li ludei et
ludeca di quissa f. e. haviano depositato in lo banco di battista lombardi
in nomo di lo magnifico Regio thesaureri la maiuri parti di la summa
divino contanti per rata di loro composicioni et di li fiorini v"" si restava
ad exigiri circa unci ccl per tucto lo complimento divino di contanti li
quali fra brevi iomi serriano in ordini et apresso doniriti ordini et si
actendira in recipiri lì dicti et obligacioni per lo restanti di la compo-
sicioni divino a tempo di anno uno comu per nui e stato ordinato et
provisto respondimo chi reslamo da vui et di vostra bona diligencia ben
contenti cum la solita vigilancia vostra providiti chi
attucto si dugni octimo complimento secundo lordini vi havimo ia dato
in lo quali non dubitamo in tucto providiriti comu optimi officiali et
affettatissimi al servicìo di la M.^^ del re nostro Signuri et beneficio di
sua regia curti.
A quillo ni scrivili supplicando per alcuni respecti contenti in vo-
stra lìctera volissimo prorogari el termino 'di lo discessu di li ludei di
quislo Regno : et chi tali peticioni vi pari honesta circa quislo non di-
cimo altro chi nui tal prorogacioni non farriamo in modo alcuno per chi
da Sua Altecza Lenimo expresso comandamenlo di non si divire fare altra
dilacioni ne prorogacione pertanto ipsi ludei e necessario habiano di acten-
deri et usare omne lom potire et vigilancia in complire quillo divino fare
a termino ordinato et sLaluto chi de havire altro non e bisogno fari, pin-
seri. Quanto a la parte chi diciti chi li ludei et ludeca predicta consi-
derati vostri fatichi et travagli haviti substituito in li negocij loru vi of-
26»
fersiro in donativo graciasu unci quaranta et quilli ad loro instancia et
da ìpsi molestati siti stati contenti volire acceptare havendo primo da nui
licencia et non altramenti et sapplicati vi czamo resposta quali supra czo
sìa nostra voluntatì vi respondimo chi non havendo vui havuto da li dicti
ladei et ludeca altro premio o donativo simo contenti et damovi licencia
considerati vostri travagli et fatichi li quali non sonno cztati piccoli po-
zali aciptari et prindiri lo dicto donativo di li dicti unci xiixx'czo xx
prò quolibet vestrum et senza incursu di pena quilli possine apropfiar.
a li usi et utilitati vostri. Dat. messane xi decembris xi Indictionis 1492.
Ferrando de Cunna.
Pullastra secrétarius.
Secrezia di Palermo, Voi. 50, pag. 51.'
MXXXV.
Messina, 12 Dicembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna fa pagare a Berlino Corvaya i diriui di
regio commissario, come depositario dei beni dei giudei di Palermo.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Magnificis pretori et iuratis ac secreto felicis urbis pa-
normi ad quos seu quem spectet consiliariis regiis dilectis salutem. per
parti di lo nobili l)ertino corvaya de officio magne regie curie racionum
chitatino di (|uissa cintati ni e stato exposto chi per vui magnifici offi-
ciali de consensu di li prothi et mayorenti di quissa ludeca fu ipso or-
dinato depositario di li robbi di li ludey di quilla et per li soy fatighi
et travagli ipsi prothi et mayorenti seu ipsa ludecasi contentare et prò-
misiro chi ipso exponeuti liavissi salario supra loro ad raxuni di com-
mi^^rio et cum sia ipsa ludeca staya in spachamento di partirisi da lo
regno et merito ipso exponentì di so travaglo divi reportari la debita
mercedi ad supplicacioni propterea da sua parti di czo facta comu insta
havimo provisto et per la presenti vi dichimo et comandarne chi con-
standovi summarie simpliciter et de plano sola tantum facti ventate in-
specta per li dicti ludey li esseri stato promise salario prò huiusmodi re
34
266
ulique supra ludi et sinjjoli beni di quisvsi ludey seu ludeca et signanler
di quilli si trovira in so potirì coma ut supra depositario pagata chi sarra
la regia curti di quillo divi rechipiri di la rata di la composicioni ge-
nerali di li ludey et li debiti di lo generali di dieta ludeca digiati ipso
exponenti lari pagari di lo so travaglo cooiu depositario di lì beni di
quissi predicti ludey ad raxuni ut supra vi conslira esserili stata facta
la promissioni amministrando a li parti expedito complimento di iustìcia-
per lo tempo ha vacato et vachira in tali ^xercìcio remoto omni cavil
lacioni et subterfugii di ipsa ludeca et li premissi exequiti cum effectu
non di fachendo lo contrario per quanto la regia gracia ha vi ti cara. Dal.
messane xii. dec^mbris xt. indictionis mggcclxxxxu exequamini premissa
insta la forma di la convencioni et promissa facta. Dat. ut supra. Fer-
nando dacugna.
Dominus prò rex mandavit mihi petro ca-
Valeri visam per hieronimum et re-
gium thesaurarium.
R. CameUena, Voi. 184, pag. 189.
MXXXVI.
Messina, 12 Dicembre 1492, Ind. XI.
Il viceré Fernando de Acugna ordina l'arresto di Francesco de Novaglia
per I danari riscossi dei giudei e non ancora consegnali.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Miano de Missana uni ex porterijs magne regie curie
regio fideli dilecto salutem. havendosi cum experientia canuxutu la fraudi
et mali modi comissi \)er francesco di navagla lu quali de nostro man-
dato ad inst^ncia di li deposetarii deputati per li iudei di quistu regnu
zoe muxi et aron conpagni patri et figlu divi exi^'iri da certi ludechi del
dicto regno li summi et quantitati al so memoriali contentu liavendo re-
scossu et exaciQ a tali dinari quilli si havi retinutu et reteni in so pu-
tir! lalicandusi per li citati terri di quistu regnu pertanto deliberando
nuj ad supplicacioni dili dicti depositari! providiri ala captura del dicto
267
francesco ad elTectu chi haja di aclendirj et darj cuntii et pagari li di-
nari per ipsu rescossi havimo provistu et cussi tenore presencium vi di-
chimo commictimo et comandamo chi conferendovi per li citati terri et
lochi eiusdem regni ali quali haviriti noticia esseri dictu francisco digiati
quiliu di persona prindirj et carcerari dandu ordini chi li dinarj per ipsu
rescossi siano consignati alu banco di lu nobili dilectu regiu baclista lom-
bardo ad nomu di lu magniiico Consiliario regio diiecto gasparu rebas
altes conservaturi di Io regio patrimonio per nomo et parti di Io ma-
gnifico secreto di quista nobili citati compellendo ad ipsu franchiscu ad
divirivi darj la commissioni originali et memorialj ad ipsu dati actalki si
poza vidiri cunto di quillo havi rescosso et di quìllo si re^ta da resco-
tirj et premissa exequiti cum effectu ca nui in et circa premissa vindi
damo ampia et sufficienti potestati comandando ad tucti et singuli eiusdem
Regni officiali ad cuj la presenti sirra presentata chi in premissorum om-
nium execucione vi digianu assisti rj et ot)edirj et prestari omni ajutu
brachiu et hayuti haviriti necessariu et nichilominus vi farriti pagari di
vostri iornati supra li beni di lu dictu franchiscu comu contumacii et
pei*sona la quali havi commisu la supradicta fraudi et caveant a contrario
sub pena florenorum mille regio fisco applicanda. Datum in nobili civi-
ale messane die xn. decembris xi. Indicionis 1492. Fernando dacuiìa.
Domiuus vicerex mandavit mihi antonio Sol-
lima locumtenenti et magistro notario
in officio prothonotarii facto prius
verbo de commissario et viderunt eam
loannes Aloysius et thesaurarius.
/?. Cancelleria, Voi. 183, pag. 244—/?. Prolonotaro, Voi. 150, pag. 93.
968
Mxxxvn.
Meanna. 13 Dicembre 1492, Ind. XI.
// tncerè Fernando de Acugna aulcrizza i giudei di Nicosia di partire
dal regno se già hanno pagato la rata delia composizione e del do-
nativo, ed ordina che in della rcUa eontribuixano i giudei conver-
tili al cristianesimo.
Perdinandus etc.
Vicerex etc. Nobili nicolao de GraDcoyro Regio algozirìo fideli di<-
lecto salatem. Parchi assupplicacioni di la iudeca di nicoxia annui facta
havimo provìsiu chi lassando la Ioni rata et li oblicati e tinuta secundu
e statu accordato per li capitoli tucti quilli dinari argentu e ioy chi fus-
sini in potiri di qualsivogla persuna et maxime di lu nobili antoni la
via prò securitaie Curie e per lu spachamentu loro per la brevitati di
iu tempu chi annu fussiru dato in vostru potiri et quilli per vui portati
a lu magnificu regio thesoreri. pertantu vi dichimo et commectimo et co-
mandamo chi conferendovi in la dieta terra di nicoxia si lu nobili se-
cretu di la dieta terra havira iu so potiri la rata contingenti di la com-
posicioni generali di la dieta iudeca et li oblicati et tenuti secundo la
forma di li capitoli predicti prendiriti tucti quilli antri dinari argentu
et ioy clii tantu lu dictu secretu quanlu lu diclu nobili antoni la via
havirisi in Ioni potiri ultra la rata et contingencia predicta et quilli di-
giati vui algoziriu portari et consignari iza a lu magnificu r^io thesoreri
dandu exinde licencia actucti et singoli ludei di la dieta terra chi siad
pozanu veniri iza per imbarcatisi et andariudi extra regnum. et per hanc
eamdem dichimo et comandamo a lu dictu nobili secretu et a vui co-
missu chi digiati constringiri appagari la rata loru a li christiani novelli
secundu per li capituli e stato declarato non orlanti qualsivogla loru pro-
visioni impetrata, et si qualchi summa havissi la dieta Iudeca oy alcunu di
li ludei richipiri et haviri da alcuna pei'suna quilla tali summa chi vo-
glati rescotiri dummodo chi ad islaneia di cui si rescotira la dieta summa
vi farriti pagari li iomati ehi per tali eausa vachiriti da quillo chi l'è-
scoti, et premissa exequamini cum effectu ca per la presenti vi dama
bastanti potestati el autoritati ac vices et voces nostras et mandamus dictis
nobili secreto et antonio la via capitaneo et oiBcialibus dicti terre quod
éé9
in execucione premissorum vobis pareant et obediant sub pena floreno-
rum mille regio fisco applicandarum. Dat. in nobili civitate Messane die xni
decembris \ì indictionis 1492. Post datam. volimo chi tucti quilli beni
chi sapranno consignati a lu dictu secretu et altri persuni a vui algozirio
di quilli si digia fari paplini inventaria la copia di lu quali li portiriti
a lu dictu magnifìcu thesoreri. Uata ut supra. exequamini premissa es-
sendu pagata la rata da la regia Curti ut predicitur et li credituri di li
exponenti generali et particularì. Data in dieta nobili civitate ut supra.
Ferrando dacugna
Dominus vicerex mandavit mihiAntonio de
policio, et viderunt eam hieronimus et
thesaui-arius.
/?. Protonotaro , Voi. 150, pag. 94. — R. Cancelleria, Voi. 183,
pag. 243.
MXXXVUl.
MessincL, 15 Dicembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna ordina al nobile Giacomo Fardella Pre-
fetto deUa città di Trapani e (Jommissario neUe cause dei Giudei
di far pagare alla giudaica di Trapani la rata del dritto della gisia
solita pagare al Barone di Baida dal primo del presente anno fino
alla data della composizione dei cento mila fiorini.
R, Protonotaro, Voi. 145, pag. 255.
MXXXIX.
«
Messina, 16 Dicembre I4?f2, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna ingiunge ai secreti di eseguire le dispo-
sizioni del Tesoriere circa la commissione avuta per l'esazione delle
rate per la composizione dei 100,000 fiorini e per donativo di
5, 000 fiorini.
Magnitìce vir regie consìliarie dilecte. Como non ignorati per altri
nostri patenti provisioni ad vui directi ni fu commise et comandatu di-
270
viri Yui exigiri la integia rata di la composicioni di li fiorini centu milia
a la iudeca di quissa felici cita contingenti et similimenti di li tlorini
chinquimilia per li Iiulechi del dicto r*egno ad nui offerti cussi corno per
li dicti nostri provisioni dati in hac nobili civitate messane x. novem-
bris indictionis inslantis a li <iuali ni referinìo largamenti si conteni. Per
tantu vi diciino et comandaino expresse chi tanto dì la rata principali a
la dieta Iudeca contingenti di li dicti llorini centumìlia corno di laltra
di li fiorini chinquimilia ad nui offerti ut supra digiati fari la voluntati
del magnifico regio thesoreri usando in quisso la diligencia et soliicitu-
dini necessaria comò per servicio di la sacra regia maiestati si riquedi e
di vui ben confidarne. Dat. messane xvi" decembris xi"" indictionis
MGGCGLXxxxii^ Fomando dacugna.
Dirigitur Magnifico secreto et magistro pro-
curatori felicis urbis panhormi.
A. Sollima locumtenens prothonotarii.
Et similis secreto bartolomeo morana et lacobo fardelia prò civitate
drepani.
Item secreto terre montis prò terra ipsa.
Et similis lacobo de frigerio prò terra marsalie.
Et similis secreto salem prò terra ipsa.
Et similis secreto terre sacce et dominico de perollo prò terra ipsa.
Et similis antonio sepe (?) prò terra termarum.
Item nicolao batresio prò terra policii.
Item secreto placie et baroni comisi prò terra ipsa.
Item petro campoclaro et thomasio constantino prò terra calatagironi.
Item secreto calaxibecte prò terra ipsa.
Item francisco xaxa prò terra nicoxie.
Item secreto terre randacii et guillelmo bonina prò terra ipsa.
Item ioanni de lu palacio prò civitate agrigenti.
Item secreto terre nari et philippo lacobo millina prò terra ipsa.
Item secreto leocate prò terra ipsa.
Item nicolao siracusia prò terra nothi.
Item ioanni de lu castello prò civitate cathanie.
Item iacobo de balsamo prò terris castrirealis et sante lucie.
Item secreto tauromenii et antonio zumbo prò terra ipsa.
Item geronimo et petro trimarchi prò terra sabuce.
871
Item francisco formusa prò civitate mazarìe.
Item petro russo prò terra alcami.
Ilem ioanni lu cavaleri prò terra cacabi.
Item et gubematori prò terra giracii.
item gasparo de cario prò terra cammarate.
Item baroni castrileonis prò terra ipsd.
Item ioanni de savuca prò Gomitata mohac.
Item Gomiti adernionìs prò dÌGto comitatu.
Item antonio de messana prò terra palacioli.
Item baroni mazareni prò terra auguste.
Item secreto bivone.
Item christofaro lu muglo prò terra ciminne.
Item petro agiata prò terra luliane, et calatabillocte.
Item ioanni de givara et simoni de mazara prò civitate et terra me
liveti et gaudisii.
Item ingastono dulcimascolo prò terra castrinovi.
Item iacobo de sigerio prò terra pantallarie.
Item secreto santi marci et francisco cuffari prò terra ipsa.
R. Protonotaro, Voi. 143, pag. 256.
MXXXX.
Messina, 17 Dicembre 1492, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna in esecuzione di un capitolo precedente-
mente accordato ordina che sia eseguita, non ostante appello, la
sentenza emanata contro gli eredi di Bartolomeo Balbo genovese a
favore di un giudeo di Palermo.
Ferdinandus etc.
Vicerex in diclo i^egao Sicilie. Magnificis prelori ludìcìhus secreto et
magistro procuratori eiusque indici et alijs ofTicialibus f. u. p. ad ({uos seu
quem spoetai et presentes presentate fuerinl consiliarijs et lìdelibus regijs
dilectis salutem. li iorni passali per la ludeca di quissa f. e. ni fu por*
recto infra li altri uno capitalo di lo tenari sequenli. Itera coma voslra
IH. S. e informatissirna la M.*^^ del Re nostro si^juari comandno chi cui
divissi recipiri di ludei divissi compariri infra quindichi iorni et infra uno
2f8
misi si divissiro disampachari altramenti non fossi piai auduti et multi su
chi non solum non comparsiro infra li quindichi iorna ma ne ancora infra
lo misi et comparino ora et plui 111. S. li officiali li dunano li aurichi
et quod peius est su stati ìnterloqutorij in favurì di alcuni ludei et per
calumpniarili appellano da li dicti Ìnterloqutorij placza a votra IH. S.
comandari tali persuni chi non comparsiro infra xv iorni et quilli com-
parsiro non si havendo disampachato infra lo misi iuxta formam r^e
provisionis non siano plui nuduti ne ad misi et quatenus su stati ad misi
siano revocati. — placet III. domino viceregi quod serveiur forma regij
edicti si non constitit de legitimo impedimento remota appellacione actenta
mente dicti regij edicti Antonius Sollima locumtenens prothoaotarij. E\-
pediti in nobili civitate messane xxvnu octubrìs xj ind. 1492. Al pre-
senti vero ni e stato exposto per parli di Salamuni xuxan chi havendo
ipso accomandato certi dinari et ioyi a quondam bartholomeo balbo lenuysi
et essendo stato exinde diclo bartholomeo morto et li heredi soy non ha-
vendo voluto quilli a lo exponenti restituyri tandem per vui magnifico
Secreto et vostro indichi foro dicti heredi condepnati et chercando di di-
fugiri la restitucioni di li dicti cosi videndo lo termino di lo discessu di
U ludei esseri brevi appellato in gravi dampno preiudicio et interesse di
ipso exponenti ob quod ad supplicacioni per sai parte ad nui di czo facta
comu insta prò observaccione preinserte nostre decretaccionis havimo pro-
visto et per la presenti vi dichimo et comandamo chi observando vui
ad unguem la forma di lo preinserto capitulo iuxta nostram decretacio-
nem utique dieta appellacione non obstante digiati exequiri et mandar!
ad effectu dieta sentencia iuxta eius seriem et tenorem et nichilominus
observiriti lo preinserto capitulo et tucti altri a la dieta ludeca et ludei
di quiUa et loro procuraturi ad unguem iuxta serìero et tenorem et pre-
missa cum effectu exe4{uamini et non secus agalìs sub pena florenorum
mille i*egio fìsco applir^anda. Datum messane xvn decembris xj Indictio-
nis 149^2 premissa exequamini oflìciales ad queui special. Datum ut
supra. Ferrando dacuna.
Dominus vicerex mandavit mìhi luce pul-
lastra visa per Io. aloysium et regium
thesa uni riunì. lo. Aloysius.
Secrezia di Pater mo — Lettere, Voi. 30, pag. 48. Presentata apud acta
ofticìi Secrezie f. u. p. \\\ lanoarii x. Ind. 149:2.
273
MXXXXL
Measina, 17 Dicembre 1493, Ind. XI.
// viceré Fernando de Acugna approva l'atto col qtuUe i giudei di Pan-
ierino hanno venduto la loro mesciuta.
Ferdinandus etc.
Vìcerex eie. magnificis pretori ludicibus secreto et magistro pro-
curatori ac alijs officialibus felicis urbis panormi presentibus et futuris
ad quos seu quem spectet et presentes presentate fuerint consiliarijs et
fidelibus regijs dilectis salutem. Perochi havendosi da partiri li ludey
da qoisto regno ob regium edictum la ludeca di quissa felichi chitati
vindio a la nobili Christina disalvo la muschita cum lo cortiglo et stancij
di quilla per unci chincochento cum interrento di vui magnifico secreto
lo quali ratificastivo li contracti di la dieta vendicioni reservata licencia
regie curie comu appari per li dicti contracti celebrati in li atti di no-
tar domenico di leo vj^ ottobris xj* indictionis instantis et noti in la
imargini di quilli facti xxu^ dicti mensis ob quod ad supplicacioni ad
noi di czo fatta premissis actentis tenore presencium confirmamo acce-
piamo et ratificamo dicti vendicioni et contracti et tucti li cosi in quilli
contenti iuribus tamen regie curie et alterius sempre salvis. Quapropter
vi dichimo et comandamo digiati exequiri et observari la presenti no-
stra provisioni confirmacioni ratificacioni et acceptacioni ad unguem iuxta
seriem et tenorem nondi fachendo lo contrario per quanto la regia gracia
haviti cara et in pena di fiorini milli applicandi a io regio fisco desi-
derali non incurrirì. Dat. in nobili civitate messane die xvu. decombris
xj* indicionis mcccglxxxxij. premissa exequamini soluta tamen prius com-*
posicione generali ludeorum regie curie ac solutis creditoribus ludaice
dat. in dieta civitate Messane die mensis et indictione premissis. Fernanda
dacuna.
Dominus prò rex mandavil mihi petro Ca-
valerì visa per thomam et philippum
fisci patronum.
R. Cancelleria, Voi. 184, pag. 174.
35
274
MXXXXII.
Messina, 20 Dicembre 1492, Ind. XI.
// viceré Fernando de Acugna proroga di altri quindici giorni il ter
mine assegnato ai giudei per partire dalla Sicilia.
Rex etc.
Vicerex etc. Vui Regij fideles dilecti corno non ignorati la Sacra regia
maiestati graciose admisì li ludechi di quisto so fidelissimo Regno ad com-
posicioni di Aerini cento mìlia per li raxuni et debiti ad sua Regia Curti
per li dicti ludechi li eranu divati cussi corno più largamenti si con-
teni per lu tenuri di li Capituli per nui ultimo loco decretati ali lu-
dei del regno predicto et havendosi per li ludechi del regno facto loro
repartimento e taxi al presente non havimo canuxuto ne visto dicti lu-
dechi haviri adimpluto ne pagato loro integri rati licet ni costa cum loro
forzi e diligencij omni uno travagliarisi circa lu pagamentu predicto vin-
dendo et alienando loro beni ad vili prezo e quisto per obediri li e-
ditti e cumandamenti di la sacra Regia maiestati per partirisi al tempo
ad ipsi ludei ultimo loco concesso divirìsi partiri del dicto regno aben-
chi infini al presenti la maiori parti di li dicti ludei si hagiano già
partuto in modo chi remanino a partirisi qui Ili ludei li quali hanno da
pagari e dari ordini a lo pagamento di la dieta loru taxa e rati e saria
quasi impossibili actisa la brivitati di lo dicto ultimo termino di lu quali
solum restano otto giorni potiri compliri al dicto pagamento actento ma-
xime chi multi ioma si consumanu in fari reformari loro taxi eciam per
la diflScultati di non trovarisi dinari contanti e persuni li quali accattassiro
li loro beni considerato la grandi summa di danari undi si riquedi al-
cuna dilacioni per potiri satisfari la dieta Regia curti la quali non con-
cedendoli sensa alcuno dubio la dieta Regia Curti reportiria alcuno gran-
dissimo danno, nec minus considerandosi li tempi biennali in lu quali
tempu su stati e su di multi intimperij dacqui et nivi quo casu non si
avi potutu negociari ne travagliari per intendirsi a la vendicioni di loru
beni, eciam non hanno potuto ne ponno veniri dicti ludei di li terri di
montagni a li lochi maritimi unni si hanno da imbarcari per partirisi
et propterea habita super bis matura deliberacione sacri regij consilij per
la indonnitati di la dieta Regia curti la quali nullo modo putiria essiri
275
integre satisfatta non faceDdosi supra zo alcuna opportuna provisioni. at-
tendendo eciam chi quando per loro absencia loro beni si vendissero per
loro procuraturi li cosi rimaniriano tanto imbarazzati e confusi chi con
grandissima diflScultati si aviria lu integru complimentu di la dieta com-
posìcioni e vindendosi per li dicti ludei loro beni per lu proprio inte-
resse si ammigliurianu di prozio per forma chi omnino si havira lu de-
bita complimentu. et non minu ancora havendo consideracioni alla in-
demnitati di li Regij Vassalli Christiani li quali su credituri di li dicti
ludei ed infini al presenti non su satisfatti e cum dilatìoni potirianu
consequitari loro crediti actendendo la dieta S. Regia Maiestati ha con-
cessu a li dicti ludei di quisto Regno termino di iorni quaranta di salvu
conduttu da poi havirisi partuto da lu dictu regnu per la presenti no-
stra previsioni cum eadem deliberacione havimo provisto commutarisi
chi di lu diclo termino di iorni quaranta fra li quali dicti ludei su gui-
dati extra regnum poi la partenza indi hagiano iorni quindici di gui
datico di lo dicto numero di iorni quaranta stando in terra videlicet ad
quilli ludei su remasti al dicto regno remanenduli iorni vinticinquì di li
quaranta predicti per loro guidatico poi d'haviri partuto del detto regno
lu quali termino di iorni quindici durira mlini a li iorni dudici del misi
di gennaro prossimo sequenti et declaramo dicto termino essiri ultimo e
perentorio sine aliqua spe prorogationis quo termino elapso si exequira
secundo lo editto et comandamenti di la dieta sacra regia Maiestati di la
quali nostra ordina tieni digiati fari emectiri puplico bando per loca so-
lita et consueta ad effetto chi omniuno intenda dicti ludei remaniri in
eodem regno per lo dicto termino ut supra sub regia salvaguardia, et pre-
missa exequiti cum effectu non di facendo modo aliquo lo contrario per
quanto la Regia gracia haviti cara et in casu contravencionis quod non
credimus a la pena di triunfi doro milli prò quolibet contrafaciente Regio
fisco applicandi desiderati non incurriri. Dat. Messane \x decembris xi*
indictionis. mcggclxxxxij.
Fernando Dacugna.
Dominus vicerex mandavit mihi antonio
soUima locumtenenti et magistro no-
tarlo in oflScio prothonotarij et vidit
eam thesaurarius.
R. Protonotaro, Voi. 150, pag. 136/
37€
MXXXXIII.
Messina, 26 Dicembre 1492, Ind. XI.
Bando col quale il viceré Fernando de Acugna proroga di quindici
giorni il termine stabilito ai giiulei di partire dalla Sicilia.
Sia notu et manifeslu ad tucti et qualsivoglia persima di qualsivoglia
gradu statu et coadicioai si sia comu lu 111. et potenti Signuri don Fer-
rando dacuna Viceré di quisto regno di Sicilia per servicio di la sacra
regia M.ti beneficiu di li ereditari christiani di dicti ludey et altri boni
respecti lu animo di sua 111. S. moventi havi provistu cum deliberacioni
matura di lu Sacru regiu Consiglu chi di la summa et numero di li
iomi quaranta concessu et datu per la dieta Sacra regia M.ti a li ludei
per Ioni guidaticu appresso loru partenza del dicto regno indi pozano
dicti ludei gaudìri iomi quindici remanendo pero iomi vinti chinqui
tantum di la summa dì li dicti iorni quaranta li quali iomi quindici
permutati ut supra finiranno peremptorie senza altra speranza di dila-
cioni a li dudici del misi di gennaro proximu sequenti fra lu quali ter-
mino lu diclo III. S. viceré providi et comanda dicti ludei diviri stari
in lu dicto regno subta la salva regia guardia.
Emissum et promulgatum fuit presens bannum per loca solita te
consueta nobilis civitatis messane de mandato ili. domini viceregis per
publicum preconem die xxvj decembris xj® Indictionis instantis.
R. Protonotaro, Voi. 150, pag. 1K9.
MXXXXIV.
Messina, 27 dicembre 1492, Ind. XI.
// viceré Fernando de Acugna lodando il magnifico Giovanni Del Ca-
stello della diligenza issata neW esigere la rata spettante alla giu-
daica di Catania per la composizione dei cento mila fiorini, gli dà
facoltà di concedere a chiunque , sempre in nome del re , licenza
di comprare beni dei Giudei, avendo cura di conservare il prezzo
ricavato.
277
/?. Proionotaro, Voi. 150, pag. 162.
Simile lettera al Segreto di Bivona per quella terra.
R. Protonotaro, Voi. 180, pag. 162'.
MXXXXXV.
Messina, 31 Dicembre 1492, Ind. XI.
// viceré Fernando de Acugna conferma alla giudaica di Nicosia il ca-
pitolo presentato dalla giitdaica di Palermo e da altre del regno
che coloro i qttaii hanno crediti contro i giudei debbano presentarsi
infra 15 giorni e fra un mese spicciar tutto, dopo il guade termine
non abbiano più dritto a ricever cosa alcuna,
R. Protonotaro, Voi. 145, Pag. 264'.
MXXXXVI.
Messina, 4 Gennaio 1493, Ind. XI.
•
// viceré Ferrando de Acugna avendo la giudaica di Polizzi per la rata
ad essa spettante della composizione dei 100,000 fiorini consegnato
al nohile Barresi, persona a questo negozio deputata, once 314 in
contanti e 200 in debiti per esso accettati, il qtiale non avea voluto
in compoto di Io dicto pagamento piglarìsi lu argenta di la mu-
skita et antri ornamenti ascendenti alla somma di once 200 e più,
e ciò contro la volontà degli altri ufficiali, si dà ordine al sindi-
catare ivi degente che faccia restituire i dati denari argento e or-
namenti della muskita, e di esaminare se il detto Barresi agi con
frode e nel caso procedere,
R. Protonotaro, Voi. 145, pag. 268'.
978
MXXXXVIL
Measdna, 4 Gennaio 1493, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna commette a Francesco de MintUulis e a Salvo
Sollima dottori in Ugge la quistione sorta fra il conte di Caltabel-
lotta il quale pretende che le giiuiaiche di CaltabelloUa e di Giu-
liana debbono a lui pagare le ragioni di gisia e di bandiere e le
dette giudaiche le qiuUi a/fermano che quelle ragioni sono comprese
nella composizione dei 100,000 fiorini.
R. Protonotaro, Voi. 145, pag. 266.
Mxxxxvm.
Me88int&, 10 Gennaio 1493, Ind. XI.
// viceré Ferrando de Acugna loda il secreto di Trapani per la dUi-
genza usata nelle faccende dei Giudei di quella città, e rispondendo
ad una lettera di lui del 17 del mese di dicembre gli dice che in-
torno ai beni confiscati e sequestrati per contrabando si regoli se-
condo il tenore dei capitoli della composizione dei 100,000 fiorini
per le giudaiche del regno, e che ai denunciatori , giusta la pro-
messa , possa assegnare la metta dei beni denunziati. Intorno poi
a quei beni sequestrati senza comparire persofM alcuna a recla-
marli risponde che tali beni sono incorporati alla R. Corte ; con-
chiude ingiungendogli di mandare ai R. Tesoriere l'inventario dei
beni che sono presso di lui.
R. Protonotaro, Voi. 150, pag. 181'.
MXXXXIX.
Messina, 11 Gennaio 1493, Ind. XL
// viceré Ferrando de Acugna esonera Giacomo di Sigerio della com-
missione avtUa di esigere le rate della composizione e del donativo
spettanti alle giudaiche di Marsala e di Pantelleria, essendosi il
consigliere Don Aloysi de Reqitesens cancelliere del regno obbligato
279
di soddisfare al regio tesoriere le dette rate, e gì' ingiunge di de-
positare nel banco di Battista de Lombardo di Palermo le somme
esatte.
R. Protonotaro, Voi. 150, pag. 193'.
ML.
Messina, 11 Gennaio 1493, Ind. XI.
Il viceré Ferrando de Acugna ordina allo Spettabile Aloisio de Requi-
sens di accertare se ai Giudei di Marsala , obbligati a pagare la
composizione dei 100,000 fiorini^ sono stati venduti i loro beni
le loro rendite e i loro schiavi ad infimo prezzo, e nel caso affer-
mativo costringere i compratori o aUa restituzione, o a pagare la
differenza fino al giunto prezzo,
Perdinandus etc. Vicerex etc. Spectabili domino aloysio de rique-
sens militi regio Cancellario et baroni terre et Insole Pantallerie consi-
liario regio dilecto salutem. noviter su comparsi innanti ad nui alcuni
Indei di la terra di Marsala li quali cum gravi querela ni hanno reve-
renter expostu comu ad ipsì ludei su stati alienati et venduti certi loru
beni ad effètto di pagarì loru rati di la tassia et composicioni di li no-
nni cento milia per minuri valuta et debitu loru preciu tanto in ab-
sencia di ditti ludeì comu di loro legitimi procuraturi in grandissimo
danno preiudicio et interesse supplicandoni propterea ni dignassimo ad
loru indemmitati oportune providiri attento maxime chi si offerixino per
li dicti loru procuraturi restituiri a li accaptaturi li precii di quilli beni li
quali hanno accaptato modo quo supra. qua supplicacione audita recordan-
dooi nui fra li altri capituli annui presentati et per li ludechi et ludei di
quistu regnu et per nui decretati esseri unu capitulu di lu tenuri se-
quenti. Item perchi alcuni ludei di quistu regnu hannu venduto alcuni
possessioni et beni stabili et scavi ad mino precio di quillo valiano et
yalino aliquando inci intervenendo et usando alcuni fraudi in diversi
modo supplica propterea sia vostra merci voliri providiri et comandari
chi tutti li vendicioni predicti indi quali inci havissi intervenuto aliquo
modo tt quomodocumque alcuna fraudi sive si si trovassi in quelli non inci
haviri intervenuto lu convenienti preciu chi ditti beni e scavi havissiro
280
potuto sivb potissiro valiri plui precio si digiano haviri et reputari per
nulli et di nulla efficacia cumu mai fatti fussiro stati et cussi ancora
si hagia da fari in li vendicioni facti di li renditi. Placet Illustri domino
Viceregi quod vendiciones facto in quibus dicti ludei sunt decepti ultra
dimidium iustì precii vel intenrenit dolus revocentur ita quod sit elep-
cione emptorum restituere rem seu refundare precium preter quam quoad
servos venditos in quibus emptores refundant iustum pretium vel yen-
dantur christianis et residuum precii tradatur ludeo. Antonius solliina lo-
cumtenens prothonotarii. Quapropter vi dicimo et comandamo chi di-
giati ad istancia di li procuraturi dì li dicti ludei procediri secundo la
continencia et tenuri di la decretacioni per nui fatta in cauda preinserti
capituli et premissa exequiti cum efTecto non di facendo modo aliquo
lo contrario per quanto la regia gracia baviti cara. Dat. messane die xi
lan. XI ind. 1493.
Fernando Dacugna.
Dominus Vicerex mandavit mibi An-
tonio SoUima locumtenenti et magistro
Notar io in officio Protonotarii et vidit eam
Gerardus Bonannus tbesaurarius et fisci
patronus.
R. Protonotaro, Voi. 150, pag. 19S.
MLl.
Messina, 14 Gennaio 1492 (1493), Ind. XI.
// viceré Fernando de Acugna permette che la meschita dei giudei di
Salemi sia convertita in chiesa di S. Maria della Catena , purché
se ne paghi il prezzo a Giacomo de Naro.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Universis et singulis officialibus terre salemi fidelibus
regijs dilectis salutem. gravi cum querela ni e stato exposto reverenter per
parti di Io honorabili lacobo di naro procuraturi di yona di yona ludeo
olim habitaturì di quissa terra chi avendo ipso accaptato la mischita di
381
la dieta terra per unci dechi da li prothì et maiorenti di la ludeca di
la dieta terra corno si demustrano per uno publico contracto a lo quali
ni referimo li babitaturi di quissa terra li quali tempore regij edicti* ha~
Viano prisi li chavi di la dieta muschita sub pretextu dicendu cbi la
dieta muscbita volino fari la ecclesia di santa maria di la cathina ape-
rìoo la dieta muschita et quilla si banno occupato et non banno voluto
pagari ad ipso exponenti quo supra nomine di la quali chi faria rela-
xito di uncza una ob reverenciam et laudem santi nominis gloriosissime
virginis malris marie ne cbi banno voluto restituiri la porcioni di la
dicla muscbita. Supplicaoni pertanto lo volissimo de iusticia providiri. Id-
circo vi dichimo et comandamo expresse chi visis presentibus digiati con-
stringìri li detenturi di la dieta muscbita ad restituiri la porcioni ^di
quilla a lo dicto exponenti quo supra nomine oy pagarili lo preczo di
quilla mino uncza una di quanto li eustao guardando di fari lo con-
trario per quanto haviti cara la gracia regia et pena di fiorini milli de-
siderati non ìncurriri. Datum in nobili civitate messane die xuu lanuarij
xj* Indictionis mgcgclxxxxm. exequimini premissa constito vobis de legi-
timo instrumento procuracionis ipsius exponentis. Datum ut supra. Fer-
nando dacuna.
Dominus prorex mandavit mibi petro
cavaleri visa per Hieronimum.
R. Cancelleria, Voi. 184, pag. 204.
MLU.
Messina, 27 Gennaio 1493, Ind. XI.
Il viceré Fernando de Acugna ordina al secreto di Trapani di dare a
quelle persone le quali denunziarono la estrazione dei beni dei giudei
in contrabando la quarta parte dei beni denunziati e non mai la
metà come con lettere precedenti si era scritto, anzi gl'ingiunge di
rimettere la lettera originale che si trova in potere di lui.
R. Protonotaro, Voi. 150, pag. 266.
36
282
MLIII.
Messina, 29 Gennaio 1498, Itid. XI.
// viceré Fernando de Acugna commette a Giaimo ViUadicane di re-
carsi in talune terre di Sicilia per esigere nell'interesse del secreto
di Messina, sopra i beni lasciati dai Giudei certa tassa che le ri-
spettive giudaiche non arrivarono a pagare,
Perdinandus eie.
Vicerex etc. dilecto regio laymo Villadicani fideli salutem. recorda-
moni per altri nostri provisioni chi tractandosi in quista nobili citati
la malori parti di li ambaxaturi di li ludechi di quisto regno li quali con
nostra licencia si congrigaro bavirisi per loro concordata et concluso chi
per beneficio universali di li ludechi predicti si divissiro exigeri tari uno
per casa di cìascaduna ludecha et tali dinari ristassì divirisi depositari
in putiri di li servi di la regia cammera nuxi et aron compagna patri
et figlo iudei di quista prefata cita per manu di li quali si diviano spen-
diri et distri buiri tali dinari. Et perchi appresso per altri cosi occuirenti
ali dicti ludechi tenendosi intra loro consiglo iterum conclusiro et accor-
derò ultra lo dicto tari uno divirisi eciam pagari et exigiri altro tarj uno
et grana dechi per casa di la quali summa si reslano da pagari da li
infrascripti ludechi summi et quantitati inferius titulariter declarati vi-
delicet dala ìudecha di xacca uncii xviui et tari octo dala iudecha di
marsala uncii xiu dala iudecha di maczara uncii sey et tari xv dala iu-
decha di trapani uncii xii dala iudecha di salemj uncia una et tari xxvii
dala iudecha di cammarata uncia una et tari xv dala ludecha di polichi
uncii quattro et tari vim dala ludecha di alcamo uncii duj et tari xxv
dala ludecha di girachi uncia Una e tari xxvii dala ludecha di tavormena
uncia una dala ludecha di savuca uncia una. Et bevendosi partuto di
quisto regno dediro commissioni et carricho alo magnifico consiliario re-
gio dilecto nobili Ioanni henrico stayti secreto et magistro procuratori di
quista prefata nobili citali diviri ipsi per loro parti fari riscotiri dali su-
pradicti ludechi li summi et quantitati superius expressati et rescossi
quii li in so inputiri retinirisi comò creditur di dicti Iudei di maiori
summa. Ea propter havimo ad sua supplicacioni provisto et cussi tenoi^e
presencium vi dichimo commictimo et commandamo chi conferenduvi per-
sonaliter per li citati et torri superius declarati supra li beni dicti Iudei
283
digiati exigiri et rescotiri la suinma e quantitati di dicti dinari superius
deciarati zoe ad ciascaduna di li dicti iudechi per la sua rata etcontin-
gencia modo quo supra li quali dinari per vui rescossi digiati pagari
et consignari di vjluntati di lo dicto magniQco secreto alo dicto magni-
fico conservaturì di lu regio patrimonio recuperando ad vestri et dicto-
rum ludeorum cautelam apoca oportuna di lo dicto magnifico secretu et
dì vostri iornati dum in premissis legitime vacaveritis vi farriti pagari
supra li beni di li dicti ludei ad raduni di lari quattro die quolibet. Et
premissa exequiti cum effectu ca nui per prasenles cum dependentibus
emergentibus et connexis vindi conchedimo et damo suffìcientissima pò-
tastati comandando per presentes ad tucti et singoli officiali et persuni
quibiis spectabit et la presenti nostra provisioni per vui li serra presen-
tata chi in premissorum omnium execucione vi digiano assistiri et ho-
l)ediri nec non et prestari ajuto brachio et favuri oportuno quante volti
per vui seranno requesti guardandosi modo aliquo farindi lo contrario per
quanto la regia gracia hanno cara et in casu contravencionis alia pena
di uncii centu prò quolibet contrafaciente regio fisco applicanda deside-
rano non incurrire. Dat. in nobili civitate messane die xxvuu mensis
lanuarii xi Indicionis 1493. Fernando dacuna.
Dominus vicerex mandavit mihi antonio
sollima locumtenenti et magistro no-
tano in oflBcio prolhonotarii et vide-
runt eam gerardus bonannus thesau-
rarius et franciscus minutulus.
R. Cancelleria, Voi. 183, pag. 382 — fi. Proionotaro, Voi. 156,
pag. 77.
MLIV.
Messina, 12 Febbraio 1493, Ind. XI.
// viceré Fernando de Acugna concede che la mischila dei giudei di Ca-
lascibeUa sia convertita in Chiesa di S. Maria della Catena, purché
se ne paghi il prezzo a Bernardo Andrea de Grimaldo che ne fece
acquisto.
Rex etc.
Vicerex etc. Nobil&s regij fideles dilecti. per lo nobili Stefano de vi-
DU(o uno di vui turati havimo reciputo uua vostra littera et intiso quanto
284
per quii la ni scriviti et ipso Stefano ni ha da vostra parti refenito di la
mischita di quissa terra in la quali quisso populo per sua devocioni vorria
edificari ecclesia sub titulo sancte marie de la catliina vi respondimo et
providimo chi per lo universali et spirituali beneficio di quissa univer-
sitati pagando ipsa universitati Io vero precio di la dieta mischita per
quanto comu dichiti la accactau lo nobili bernardo andria de grimaldo
sia quissa universitati et populo preferuti in ipsa mischita ad opu di edi-
ficarinchi tali ecclesia chi e cosa laudabili et meritoria comandando prop-
terea ad tucti et singoli officiali di quissa terra vi digiano observari la
presenti provisioni iuxta la sua continencia per quanto la regia gracia
hanno cara : ac sub pena unciarum centum regio fisco applicandarum.
Datum in nobili civitate Messane xu februarij \j Indictionis mgccclxxxxiij
Fernando dacuna.
Dirigitur iuratis et iudicibus
terre Calaxibette.
Dominus prorex mandavi t mihi petro ca-
Valeri cum benestat per Io. Alojfsium.
R. Cancelleria, Voi. 184, pag. 267.
MLV.
Messina, 16 Aprile U93, Ind. XI.
Il viceré Fernando de Acugna , avendone ottenuto il consenso sovrano
ordina che gli sieno pagati i 5, 000 fiorini a lai donati, dai giu-
dei di Sicilia.
Ferdinandus etc.
Vicerex etc. In dicto regno Sicilie etc. Magnifico alferio de leonfante
dicti regni regio thesaurario seu eius officium regenti consiliarìo regio fi-
delibus dilectis salutem. Como sapiti bene la Maestà del Re nostro signuri
respondendo a vostri licteri fra li altri cosi supra. li fiorini cince milia
graciosamenti offerti et donati a nui per li iudechi et iudei de quisto
regno vi respundi ordina et comanda per hec verba et sub forma se-
quenti. pues el visorej acepto los cinceo mil florinos que los ludios le dieron
graciosamenti coq condition que a nos placiesse dello le havemos fecho
288
merced del los y queremos que mucho en ora buena ze lo deys y que
los reciba eli para ayuda fecho a su gasto data en barcelona a mi de
febrero mil cccclxxxxiii. Et siniilìter per altra lìctera sua altecza in lo
simili effeclu inscrivi] la quali e facta sub eadem data et tempore et
quasi in similibus verbis acceptando et confirmando la dieta offerta et
donativo ut supra la qudli cosa videndo nui dela volunta de sua alteza
et quilla havirini facto merce di li dicli fiorini ciuco milia comu di supra
e dicto volendo nui usari et allegrarini di la dieta mercze et gracia ha-
vimo provisto et per la presenti vi dicimo et comandamo chi essendo
pervenuti oj perveniendo li dicti fiorini cinctomilia in mano et potiri vo-
stro di li dinari et beni di li ludei et ludechi di quisto regno digiati darì
et consignari et pagari anui la dieta quantitati di fiorini cinctomilia prò-
missi et graciusamenti anuj donati ut supra recuperando solum lo pre-
senti nostro comandamento et apoca da nui de soluto da produchiri prò
vestri cautela tempore reddicionis computorum vestrorum ca nuj harum
serie comandamo ali magnifici magistri raeionali et conservaturi di lo re-
gio patrimonio di quisto regno chi ponendo nui in exitu seu per nota-
mente in computis vestris li dicti fiorini cinctomilia czoe uncii milli per
pagari anui per causa predieta et esibendo la presenti etiam dieta apo-
cha de soluto quilli vi digiano aeeptari et admictiri sencza ostaculo et
contradietioni alcuna omni dubìo prorsus et difHgultate cessante non fa-
cendo lu contrario prò quanto gracia regia eis cara est. Datum in nobili
civitate Messane die xvi mensi<: aprilis xi Indicionis MccccLXXXxm fer-
nando dacuna.
Vidit benedictus
prò thesaurario.
Doroinus vicerex mandavit mihi luce pul-
lastra visam per benedietum prò the-
saurario.
R. Protonotaro, Voi. 152, pag. 12.
286
MLVI.
Messina, 13 o 14 Maggio 14P3, Ind. :Sl.
// viceré Fernando de Acugna fa emettere bando a Messina che tiUU i
giudei convertiti siano durante un anno istruiti nella fede cristiana
da Giacotno Fava cappellano della chiesa parrocchiale di S. Pietro.
Bando et comandamentu da partì dì lu illustri et excelienti Signuri
don ferrando dacunna viceré dì lo regno dì Sicilia clii ciim sìt in quisto
regno dì Sicilia sia stata provìstu cliì lì iudeì per li loru dementi siano
expulsi et si lassata la loro perfìdia sì convertissiro ala cristiana Rdi [)er-
fecta et catholica reciputu immediate lu batismu inpune et sine aliquo
metu potissiro hal)ìtarj a lo predicto regno et esseri tìnuti et trdctati corno
bonj cristiani per la quali provìsionì multi iudei su conversi et continue
si convertine ala catholica et perfecta fidi et facti cristiani habìtano a lo
regno predicto presertim in quìssa nobili cita dì missina. Ea propter sua
Illustri Signurìa illuminata dì la divina gracìa cum consulta dì lu vene-
rabili capìtulu lenenti et gul)ernantì la segìa vacanti de la Cathedralì ec-
clesia di la dieta citati hagia provisto chi lu venerabili preti lacobo fava
Cappellano di la ecclesia parrochiali di santu petru hagia ad doctrinari
erudiri et instruiri comu pasturi et patri spirituali tucti predicti novi
conversi tanto quilli chi hanno reciputu la cristiana fidi et batismo ia
sunno multi anni passati quantu quilli chi da presenti si hanno conver-
tutu et eciam per lu adveniri si convertiranno ni li cosi chi omni cri-
stiano e necessario sapiri per la saluti loro ne forte la inveterata ludayca
consuetudini li deviassi di la observancia di la cristiana et perfecta fidi
et induchissili in erruri pero ordina et voli sua Illustri Signuria chi do-
minica ali xviin di lo presenti misi di maio lucli predicti conversi vaiano
ad vidiri missa a la ecclesia predicta di santu petru et stari ala ordi-
nacìoni et doctrina di lu prefatu venerabiU presti lacobu fava per anno
uno ali quali digiano obediri et leniri per loro pasturi et patri spirituali
iuxta la forma di la sua provisioni ala observancia di la quali cui in
alcuno modo inpachassi directe vel indirecte incurra ala pena contenta
in la dieta provisioni.
lacobus de bonsignoro puplicus prece huius nobilis civitatis Messane
rettulit per loca solita et consueta eiusdem nobilis civitatis promulgasse
supradictum bannum ut constitit.
R. Protonotaro, Voi. 149, pag. 192.
287
MLVII.
Messina, 20 Maggio 1493, Ind. XI.
// viceré Fernando de Acugna ordina a Pietro de Bononia secreto e
maestro procuratore della città di Palermo di pagare al Magnifico
Simone Patella onde 40 e tari 12 di rendita all'anno che solca
esigere dalla gisia di Palermo.
R, Patrimonio, Voi. 180, pag. SI/
MLVIII.
Messina, 21 Ma£rgìo 1493. Ind. XI.
// viceré Fernando de Acugna ordina a Pietro de Bononia secreto e
Maestro procuratore della città di Palermo, di pagare a Francesco
Antonio Barbaro dai danari della composizione di 100 mila fio-
rini dei giudei, la somma di onde 8 e tari 15 all'anno di rendita
die possedea stUla gisia della teiTa di Monte S. Giuliano, come per
atto d'investitura dell'8 settembre 1491, bui, XI.
R, Patrimonio j Voi. 180, pag. 54.
MLIX.
Messina, 22 Maggio 1493, Ind. XI.
// viceré Fernando de Acugna fa eseguire una provvisione di re Ferdi-
nando data a Barcellona addi 6 Gennaio 1493 colla quale ordina
che sui beni lasciati dai giudei in Sidlia si prelevi quanto i me-
desimi giudd erano obbligati a pagare ai conti di Modica? e
Ckccamo.
' Ferdinandus etc.
Vicerex etc. Spectabili Magnificis et nobiiibus eiusdem Sicilie Regni
magistro lusticiario eiusque in officio regio locumtenenti in partibus magne
288
regie curie magistris racionalibus thesaurario et conservatori regii patri-
monii ac regii Rsci patrono nec non et ofBcialibus et commissariis ad
examinacionem honorum ludeoruno deputa tis cui vel quibus presentes per-
venerint seu fuerint quomodolibet presentate consiliarijs et fidelibus re-
gijs dilectis salutem. Serenissimus et potentissimus dominus nosler Rex
sua cum provisione omni qua decet solepnitate munita scribit et man-
dai sub forma sequenti. Ferdinandus dei gracia Rex Castelle aragonum
legionis Sicilie granate etc. Spectabilibus nobilibus magnificis dilectis con-
siliarijs et fidelibus nostris fergnando dacuna viceregi in dicto nostro Si-
cilie regno nec non lusticiario et ludici bus magne regie curie thesaurario
conservatori nostri patrimonii ac quibusvis commissariis ad expulsionem
tudeorum per nos delegatis in eodem regno ceterisque demum universis
et singulis of&cialibus nostris ac personis ad quos presentes pervenerint
seu presentate fuerint subscriptaque porti neant aut pertinere quovis modo
videantur eorum locumtenentibus salutem et dilectionem. Vos non iatet
ob culpam proprìam fuerunt ludey omnes expulsi ab omnibus regnis et
terris tocius nostre dicionis fuerunt proplerea in alijs nostris regnis plures
n de late sentencie quibus inter alia cautum esse intelleximus quod ipsi
ludey de bonis eorum solverent et satisfacerent eciam solvant et satisfa-
ciant eorum dominis in quorum baronijs villis et locis sua fovebant do-
micilia quatenus erant tributa annua et alii redditus sive onera quos et
que prefati ludei soliti erant solvere exti mando illos et illa ad racionem
viginti quinque mille et triginta mille prò millenario secundum diversos
terrarum et regnorum mores h )c quoque ìndicatum fuit in favorem fisci
procuratoris curie nostre contra ludeos incolas civitatum terrarum illa-
rum et locorum regnorum et seu nostri demanii cum fuit ac sit iuris et
raccionis nam si facto debitoris peticio redditur sive sit inuiilis com-
pellitur ipso debytor assicurare ac solvere valorem seu capitale aut prin-
cipale seu proprietatem aut precium diete pensionis nec creditor facto
debitoris suo iure fraudetur et ita ut dictum est observatum et inde cau-
tum fuit in regnis nostris et precipue sane eciam iste nostro Sicilie regno
sicuti humili intelleximus exposìcione maiestati nostre facta prò parte et
regiorum et dilectorum nostrorum friderici henriquez admirati castelle
et anne decraparie eius uxoris comitum demoach et cacamo cumque co-
mites ipsi coniuges plures istis teneant et possideant suis legitimis titulis
sive causis terras baronias et loca || tam diclorum comitatum quam ba-
roniarum et aliis in quibus nonnulli inde sua favebant domicilia et illi
nostro mandato atque edicto suis existentibus culpis inde expellantur sive
expellendi sunt nec sit raccioni consonum quod dicti coniuges comites me-
289
morati in suis fraudentur iuribus ad nostrani propterea supplices confugte-
runt maiestatem nostrani eidemque humiliter supplìcarunt dignaremur ex
nostra solita benignitate debitoque iusticìe precipere atque mandare quod
e\ bonis dictorum ludeorum et eorum aiiamarum universaliter eis seu prò-
curatoribus suis satisfiat ìntegre ex editis tributis redditibus sive oneribus
et aliis iaribus debitis et predictos ladeos et seu eorum aliamas et uni-
versitales et singulares solitis prestari illos et illa estimando quanti erant
sive assendebant diete annue prestaciones tributa redditus sive onera et
alia iura residuumque si quod fuerit de dictis bonis ludeorum et seu il-
lorum aliamis ac universalibus ipsis ludeis sive aliamis et seu illorum ac
illarum procuratoribus integre tradatur sive liberetur et aliis ipsis comi-
tibus supplicanti bus de opportuno iusticie remedio previdero. Nos aulem
intellecta vostri origine (sic) eiusmodi supplicacione volentes super premissis
debite et uti convenit providere harum. serie vobis et cuilibet vestrum prout
ad unumquemque spectet dicimus et districte precipiendo mandamus expres-
se et de certa scientia ac deliberate et consulto subire et indignacionis no-
stre incursu penaque unciarum auri trium milium a bonis secus agentis
vestrum quod non credimus inremìssibiliter exìgendo etc. et nostris infe-
rendarum erariis quatenus ex et de bonis et rebus dictorum ludeorum
vassallorum eorumdem comitum coniugum supplicatum nostro regio ediclo
et mandato ut prefertur expulsorum pei^solvatis omnino et seu persolvi
faciatis integriter dictis comitibus coniugibus supplicanti bus seu eorum
procuratori aut procuratoribus tolum id et quicquid ratione eiusmodi
annualium prestacionum sive tributorum reddituum sive onerum et alio-
rum iurium quas quos et que ipsi comites supplicantes super eisdem iu-
deis et eorum bonis ac rebus habebant singulis annis ac recipi et
exigi soliti erant nec non ex dictis bonis et rebus eisdem comitibus sup-
plicantibus respondeatis sive responderi faciatis sic et prout nobis et seu
curie nostre ex ludeis vassallis nostris et in nostro demanio existentibus
per vos dictos ludices magne nostre curie fuit et est declaratum atque
iudicatum resolutum aut e predictis bonis et rebus si quod erit prefalis
ludeis et seu aliamis et vel eorum aut eorum procuratoribus relinquatis
et liberetis sive relinqui et liberari faciatis quemadmodum cum dicto no-
stro regio edicto fuit et est provìsum atque iniunctum taliter et ut con-
lìdimus in hisdem vos gerendo atque habendo quod comites ipsi sup-
plicantes ad nos cum insta querela que nobis valde esset molesta. Iterum
recurrere non agantur. prò inde si graciam nostram caram babetis et
preappositas veremini non incurrere penas caute dilìgenter a contrario
premissorum quavis ratione vel causa peragendo de quo omnem a vobis
37
290
ad maiorem atque abimdaciorem cautelam auferimas polestatem cani
nullitatis decreto quum sii iusticia et equità te suadentibus de mente nostra
omnino procedit et per vos et quemlibet vestrum ad quos seu quem ut
prefertur spectet complerì et fieri volumus atque sub eisdem penis vobis
iubemus omnes sine dilacione difBcultate conlradicione exceptione con-
sulta et aliis impedimentis penitus respeclis et cessantibus quibuscunque
Datum barchinone quinto die lanuarii xi indicionis anno a nativitate
MccccLxxxxHi. yo el Rey. vidit Vicerex vidit generalis thesaurarius et prò
conservator Siciliae. dominus Rex mandavit mihi Ioanni domignes et
etiam vidit eam generalis thesaurarius et prò conservator Siciliae Re-
gistralum et supplicato exinde nobis prò parte dictorum spectabilium comi-
tis et comitisse jugalium ut provisionem regiam preinsertam eis exequi
et observari nostris executoriis licteris mandaremus. Nosque volentes ut
tenemur regiis parere mandatis vobis et unicuique vestrum dicimus et
mandamus expresse quatenus provisionem regiam preinsertam et omnia
et singula in ea contenta eis exequi et observari debeatìs iuxta seriem et
tenorem contrarium nullatenus temptaturi prò quanto penas preinsertas
cupilis evitare. Datum in nobili civitate messane die xxu mensis mayi
XI Indicionis MCCccLXXxxni fernando dacuiia. post data et signata premissa
exequamini pagata prius la regia gran curti di la prima tanda di la
composicioni dì li v."" Rorini et di lo resto in tutto iuxta la forma di li
altri nostri provisioni date Messane etc. fernando dacuna
benestat
Nicol aus
Vidit hieronimus
Vidit benedictus prò thesaurario
Dominus Vicerex mandavit mihi petro
cavaleri visa per nicolaum hyeronì-
mum et benedictum prò thesaurario.
R, Proionotaroy Voi. 15:2, pag. 6^
MLX.
Messina, 3 Giugno 1493, Ind. XI.
// viceré Fernando de Acugna ordina al R, Tesoriere di pagare onze
dieci sopra i beni dei Giudei presi contra bandum a Benedetto Fa-
291
raone ufficiale della ti. Tesoreria, per i travagli da lui sostenuti di
e notte intomo allo esigere e governare le robbe e i beni dei Giu-
dei, e per lo spacbamento di essi Giudei, tenendo di ognuno di loro
un conto a parte di loro beni, oltre la naiura di so officio.
Ferdinandus etc. vicerex etc. Magnifico alferio leofanti eie. actiso
Quy cura quanta diligencia cura et sollicitudini si ha portato et porta lo
nobili benedicto faraoni de officio vostre regie thesaurarie et maxime a
li travagli die noctuque ba substinuto circa lu exigiri et gubernari li
robbi et beni di li ludey di quisto regno per la sacra regia Majestati
expulsi et cacbati di quillo et per Io spacbamento di quilli quanto ba
substinuto fatigui tenendo di omni uno di loro cunto a parli di loro beni
ultra la natura di so officio ni ha parso cum deliberacione di li infra-
scrìpti magnifici officiali et regii consigleri farili dari in remuneracioni di
li dicti soy travagli unci dechi supra li beni et robbi prisi contra ban-
dum da li ludey predicli li quali in vostri putiri su pervenuti ac per-
tanto vi dicimo et comandamo expresse chi di li robbi et beni predicti
contra bandura prisi da li dicti ludey in vostru putiri existenti digiati
dari el consignari a lo dicto benedicto tanti di li dicti beni et robbi da
esseri extiraati per personi experti cum intervento di uno di li coadiu-
turì di lo ofGcio di conservatori di quisto regno chi la summa di quilli
siano li dicti unci x facendoni fari particulari notamente di la summa
et cosi li donireti in satisfacioni di soy travagli predicti et recipiti da
ipso la presenti el apoca de soluto ca comandamo a li magnifici magi-
stri racionali el conservaturi di lo regio patrimonio di quisto regno chi
in exito di vostri notamenti el cunti di t>eni el robbi predicti usque ad
eamdera summam unciamm x pagati et assignali a lo dicto benedicto ul-
tra tamen eius ordinarium salarium dicli conservaloris officii vi digiano
admictiri et acceptari omni cessante dubio. Dal. messane die ni mensis
lunij xi. Ind. 1493. Fernando dacunna.
Luca bellacera.
Ioannes Aloysius.
gaspar conservator.
philippus fisci patronus.
vidit benedictus pìx)thesaurarius.
Dorainus vicerex mandavit mihi lacobo ma-
dalena visa per lucam dilacera, Ioan-
292
nem Aloysium conservatorem philip-
pum fisci palronum et tienedictum
prò thesaurarìum.
Tribunale del R. Patrimonio, Voi. 178, pag. 211.'
MLXI.
Masaìna, 3 Giugno 1493, Ind. XI.
// viceré Fernando de Acugna esorta i Vescovi di Sicilia a fare istruire
i giudei convertiti.
Reverendissime in christo pater orator et consiliarie regie . dilecte.
coma vidirìti per altra nostra lictera a vai directa per servicio di lo omni-
potenti Deo et augmentu di la Christiana religioni et fidi havimo provisto
divirisi per vui constituiri et ordinari alcuna idonea apta et sufficienti
ecclesiastica persuna ad efTettu chi li iorni solenni et festivi in la dieta
nostra provisioni descripti et declarati divissi instruiri a la sancta fé ce-
tholica quii li ludey li quali cognoscendu loru erruri si haviranno reductu
a la dieta sancta fé catholica et prisu lu sacru et santu battismu et cussi
ancora a quilli prò futuro lu prindiranno. et desiderando nui la conti-
nencia et tenuri di la dieta nostra lictera sortiri suo debito effectu havimo
provisto et cussi tenore presencium vi dicimo et strictius quo possumus
summe exhortamo chi essendo nui informati lu beneficiali don nicola di
caglari lu quali habita ala ecclesia di sancto nicolao di la calcia di quissa
felici citati esseri persuna dotta virtuosa idonea et sufficienti vuglati ad
ipsu dari carricu del negociu predictu et per vostri licteri ni digiati dari
avisu haviri reciputo dieta nostra lictera et cussi ancora del recapita circa
tali negociu usata haviti acialchi pozamo nui exinde providiri a la con-
digna remaneracioni di li travagli di lu dicto don nicola usando in quisto
vostra bona diligencia comò prò servicio di la divina Maiestati predicta
et di sua sanctissima fé si riquedi et di vui ben confidamo. Dat. messane
die III lunii xi^ ind. 1493. Vostro Fernando dacugna.
Vidit bened ictus prothonotarias.
Dirigi tur Reverendissimo Archiepiscopo panormitano.
A. Soli ima locumtenens prothonotarii.
293
Colla stessa data e luogo.
Si scrive nei medesimi termini ai vescovo di Siracusa, perchè scelga
e proponga la persona idonea pel detto ministero.
Come pure ai vescovi di Cirgenti, di Catania e di Mazzara.
/?. Protomtaro, Voi. 149, Pag. 260.
MLXIl.
Messina, 4 Giugno 1493, Ind. XI.
// viceré Fernando de Acugna ordina a Pietro de Bononia secreto e
maestro procuratore della città di Palermo di pagare alla majuri
Ecclesia di Palermu onde 11 tari 24 e gr. 15 di rendita all'anno
che per concessione di re Federico in data del 10 gennaio Ind. XIV
1200 godeva sulla gisia di quella ciuà, dette quali onde 11, tari
24 e gr. 15 , onde 4 tarì 21 e gr. 15 si godono daU' Arcivescovo
di Palermo, e le altre onde 7 e tari 3 dai canonid delia Cattedrale
per vigore di una interlocutoria della Magna Regia Curia, data il
3 agosto, X Ind. 1492.
R. Patrimonio, Voi. 180, pag. SS.
MLXm.
Messina, 25 Agosto 1493, Ind. XI.
// viceré Fernando de Acugna per ordine di S. M. il Re fa emettere
bando a Palermo che tutti i compratori o detentori di beni dei giù-
dd nel termine di giorni venti debbano dichiarare i detti beni.
Rex Castello etc.
Vicerex etc. Magnifici viri consiliarij diiecti. Noviter havimo reciputo
licteri di la sacra Regia M.tì di Io serenissimo re nostro Signuri io quali
ni scrivi et expresse comanda per li citati et torri di quisto suo fede-
lissiiQO regno di viri fari emictiri et puplice promulgari la contiqencia et
294
lenuri di lo infrascrìplo bando videi icet — bando el comandamento da parti
di lu III. et potenti Signuri don ferrando de acuna viceré di quisto re-
gno di sichilia. perochi e pervenuto a natura di la Sacra Regìa M.ti di
lo Serenissimo Re nostro signuri haviri romaso in quisto suo regno multi
beni et debiti di li ludei li quali furu et su expulsi dal dicto regno parti
da riscotiri parti acomandati in potiri di terci persuni et alcuni ini usta-
menti et cum violencia chi li haviri levato et alcuni de dicti ludei cum
vendicioni falsi et simulati haviri lassato oy dato per la qual cosa e
necessario per servicio di sua sacra regia M.ti secundu per soy sacrì li-
eteri ni ha scripto et comandato haviri integra relacìonì et vertatera in-
formacioni di tucti li dicti beni debiti et valuri de quiili chi in qua-
lunque mayneia hanno romaso di li dicti ludei in tucto Io dicto regno,
pertanto Io dicto III. S. Vicerre per Io presenti bando comanda chi tucii
et qualsivogla persuni di qualsivogla gradu statu et condiclioni si siano
li quali tenissiro et havissiro qualsivogla beni tanto mobili comu stabili
animali oy nomi di debiturì di li dicti ludei oy sapissiro («er alcuno modo
cui lavissiro tanto propri] di li dicti ludei quanto ancora quilli havis-
siro accactato oy in qualunca modo havuti da li dicti ludei lu digiano
da continenti manifestari et declarari cum chi titulo li possedino a li
officiali per lo dicto IH. S. viceré deputati et quisto fra termino di iorna
vinti peremptorie subta pena di unci milli a lo regio fisco inremissi-
biliter applicsmdi. et deliberando nui ut tenemur exequirisi et compliri
lu comandamento di sua altecza havimo provisto et cussi tenore presen-
cium vi dichimo commictimo et comandamo chi acceptis presentibus per
loca solita et consueta di quissa citati digiati fari emictiri et pupi ice prò-
mulgari la continencia et tenuri de verbo ad verbum a Io preinserto
bando, lo quali vi comandamo prò regie curie cautela digiati fari regi-
strari a li acti di vostro officio et exinde vui cum lo dicto mastro no-
tare di vostro officio digiati fideliter et legaliter fari debito notamenlo
di tucti quilli persuni li quali haviranno infra Io termino di iorni xx.ti
manifestato et declarato tucti ({uilli denari ioy argenti et beni stabili li
quali in loro putiri sine titulo fussiro pervenuti li beni di li dicti ludei.
quo facto et adimpleto vi dichimo eciam expresse comandamo chi ta-
li beni digiati fari firmari per dui persuni fide digni per vui eligendi
videlicet di loro valuta et precij in pecunia numerata lassando pero in
potiri di li persuni securi et facultusi quilli beni haviranno declarato infra
Io dicto termino teniri et haviri havuto di li dicti ludei tenendo pero
quilli sequestrati prò regia curia, et quilli pei^suni similimenti havissero
declarato teneri et habere havuto li beni di li dicti ludei et non fussiro
298
sufiBcientì et facultusi non prestando plegeria di teniri li dicti beni se-
questrati nomine eiusdem regie curie li degiati levari di loru potiri et
puplicx) inventario mediante depositari in potiri di facultusi persuni in-
fini ad altro nostro expresso comandamento, di li quali acti et scripturi
vui simul et semel cum Io dicto mastro notare di vostro officio dìgiati
transmectiri copij cum entracti clausi et sigillati a Io magnifico eiusdem
regni thesaureri usando in quisto vui a lo dicto vostro mastro notare
tucta vigìlancia cura integritati et sollicitudini comu per servicio di la
dieta sacra Regia M.ti si requedi et ataiki receputi vostri resposti et scri-
pturi predicti di tucto si poza per nostri licteri dari plenaria informacioni
et nothicia a la prefacta sacra Regia M.ti secundo per soy licteri ni ha
scripto et comandato guardandovi in quisto commectiri negligencia tepe-
ditati ne tarditati alcuna per quanto la gracia di la prefata Sacra Regia
M.ti haviti cara et in casu contravencionis a la pena di dui millia florini
regio fisco aplicanda desiderati non incurriri. Dat. messane die xxv au-
gusti xj« Indictionis 1493 ferrando dacuna.
Vidit benedictus prò thesaurario.
Dominus vicerex mandavit michi an-
tonio sollima locumtenenti et magistro no-
tario in officio prothonotarij et vidit eam
benedictus prò thesaurario.
Presens apud acta Regie secrecie f. u. p. die xviu octobris xu* In-
dictionis 1493 de mandato magnifici domini secreti.
Bando etc. (I).
Die xxu octobris xu*' Indictionis 1493 demitrius de pino puplicus
prece f. u. p. presens apud acta officij regie secrecie retulit se de man-
dato spectabilis et magnifici pretoris luratorum et secreti ac magistri prò-
curatoris f. u. p. puplica voce clamasse bannum supradictum per loca
solita et consueta urbis, linde etc.
Secrezia di Palermo, Voi. 51, pag. 1.'
(l) Come sopra,
396
MLXIV.
Dalla Torre di Bundo de campo vicino Palermo, 7 Novembre 1493,
Ind. XII.
Il viceré Fernando de Acugna ordina a D. Aloisio ReqiUesens regio
Cancelliere e Signore del Castello e terra di Pantelleria di pagare
dai beni della giudaica di Marsala onde 15 al nobile lacobo Sieri
cittadino di Trapani, per retribuzione dei servizi prestati come re-
gio Commissario per la esazione della rata dei Giudei di Marsala
e Pantelleria.
R. Patrimonio, Voi. 181, pag. 44.
MLXV.
Dalla Torre di Bundo de campo vicino Palermo , 15 Novembre 1493,
Ind. XII.
// viceré Fernando de Acugna ordina a Pietro de Bononia secreto e
maestro procuratore della città di Palermo di pagare a Francesco
Far faglia maestro notaro dei giurati di Palermo onde dnque per
l'opera prestata nello inventario dd beni di quei giudd.
R. Patrimonio, Voi. 181, pag. 75.
MLXVl.
Dalla Torre di Bundo de campo vicino Palermo, 16 Novembre 1493,
Ind. XII.
// viceré Fernando de Acugna ordina a Pietro de Bononia secreto e
maestro procuratore della città di Palermo di pagare al magnifico
Antonello de Bono barone di Baida onde 46 di rendita annuale
che godea sulla gisia di Trapani.
R. Patrimonio, Voi. 181, pag. 77,
297
MLXVH.
Messina, ]0 Gennaio 1494, Ind. XII.
// viceré Fernando de Acugna ordina al nobile Giovanni Enrico
Staiti secreto e maestro ^procuratore della città di Messina di pagare
sopra la gabella della seta di quella città a Giovanni Antonio De
humano onde cinque all'anno, come correspettivo della gabella dello
agostale o gisia che possedea sulla Giudaica di Girgenti, per con-
cessione di Re Martino in data del 1 Febbraro 1392, Ind, I, con-
fermata dall'Infante Giovanni il 14 agosto 1416, Ind. IX.
R. Protonotaro, Voi. 182, pag. 27.
MLXVIII.
Messina, 18 Gennaio 1494, Ind. XII.
// viceré Fernando de Acugna dà commissione a Francesco di Sanfilippo
di esigere per conto della giudaica di Castronovo il resto del se-
condo pagamento in onde 29, tari 21 e gr. 13, e per conto della
giudaica di Giuliana anche il resto del secondo pagamento in on-
de 16, tari 6 e gr. 2 per la composizione dd cento mila fiorini.
/?. Protonotaro, Voi. 155, pag. 271.
MLXIX.
Messina, 15 Febbraro, 1494, Ind. XII.
// tncerè Fernando de Acugna ordina al R. Tesoriere di pagare onda
una e tari 16 a Nicolo Chppula cursore o curreri circa lu impe-
dimentu di li beni di li ludei.
R. Patrimonio, Voi. 183, pag. 21'. 38
i98
MLXX.
MeMiuu 22 Feboraro 1491, Ind. XII.
// viceré Fernando de Acugna oniina al casttlUino di Saro di farsi
una bamUera grande colle armi reali^ da servire per quel castello^
siccome era tenuta di fornirla ogni anno la giudaica di quella
dui.
R. Palrimonio, Voi. 183, pag. 21/
MLXXI.
Measiiia, 15 Marzo 1494, Ind. XII.
// viceré Fernando de Acugna ordina a Giovanni Enrico Staiti secreto
e maestro procuratore della città di Messina di pagare a Giovanni
Antonio Romano barone di Cesare onde 40 annuali di rendita,
da lui godute sulla gisia di Messina.
R. Patrimonio, Voi. 180, pag. 58/
MLXXII.
Messina, 18 Marzo 1494, Ind. XIL
// viceré Fernando de Acugna ordina ad Enrico Staiti secreto e maestro
procuratore della dttd di Messina che dai denari della Regia Curia
provveda di una bandiera grande colle armi reali ogni due anni,
i castelli del Palazzo e di Matagrifone di Messina, quali bandiere
solcano apprestare i giudd di quella dttd.
R. Patrimonio, Voi. 183, pag. 37.