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Full text of "Tosca, melodramma in tre atti"

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TOSCA 


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(Fotogrulia  Montabone  -  Milano). 


TOSCA 


MELODRAMMA    IN    TRE    ATTI 


V.  SARDOU  -  L.  ILLICA  -  G.  GIACOSA 


MUSICA      DI 


G.  PUCCINI 


Prima  rappresentatone:  Roma  -  Teatro  Costanti,  14  Gennaio  7900. 


RIDUZIONE   PER  CANTO  E  PIANOFORTE 


CARLO  CARIGNANI 


(A)  netti  Fr.   15   — 


G.  RICORDI   &   C. 


EDITORI-STAMPATORI 


[Copyright  1899,  by  G.  Ricordi  &  Co.) 
(PriiiteJ  in  Jlaly). 


G.   RICORDI   &   C. 


MII  ANO    -     ROMA    -    NAPOLI    -    PALI  RMO    -     PARICI    -     LONDRA 


Proprietà  degli  Editori  por  tutti  i  paesi.  -  Deposta  .1  nonna  dei  trattati  internazionali 
Sta.  Hall.  -  Copyright   1S99,  by  G.  Ricordi  &  Co. 
STAMPATO    IN    LUOGO    DI    MANOSCRITTO 


Tutti  i  diritti  di  esecuzione,  rappresentazione,  riproduzione,  traduzione  e  trascrizione 

sono  riservati. 

(fidano  i  Corpi  di  musica  in  genere,  Fanfare,  Orchestre,  ecc. 
dall  eseguire  riduzioni  e  trascrizioni  in  qualsiasi  forma. 

I Leggi  35  Giugno  1865.  10  Aposto  1875,  18  (faggio  |8H-  '    frettati  internazionali). 


NEW-YORK  LIPSIA  BUENOS-AYRES 

Bootey   >^  Brcitkopf  &    Hiirtel  1\   Stefani 


FLORIA  T-OSCA,   celebre  cantante  .   Soprano  Ericlea  Darclée 

MARIO    CAVARADOSSI,    pittore .     .     .    Tenore  Emilio  De  Marchi 

IL  BARONE  SCARPIA,  Capo  della  Polizia  Baritono  Eugenio   Giraldoni 

CESARE    ANGELOTTI Basso  Enrico  Galli 

IL    SAGRESTANO Barìtono  Ettore   Borelli 

SPOLETTA,   Agente  di   Polizia    ....    Tenore  Enrico   Giordani 

SCIARRONE,   Gendarme Basso  Giuseppe  Gironi 

Un  CARCERIERE Basso  Aristide   Parasassi 

Un  PASTORE Ragazzo  Angelo  Righi 


Un  Cardinale  -  Il  Giudice  del  Fisco 

Roberti,  esecutore  di  Giustizia  -  Uno  Scrivano 

Un  Ufficiale  -  Un  Sergente. 

Soldati,   Birri,   Dame,   Nobili,   Borghesi,    Popolo,    ecc. 


Roma:  Giugno  1800. 


ATTO    PRIMO 


ATTO    SECONDO 


ATTO    TERZO 


Pag. 


»     127 


»     251 


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1 


TOSCA 


DI 


Giacomo  Puccini 


Atto  Primo 


& 


LA  CHIESA  DI  SANT' ANDREA  DELLA  VALLE. 

A  destra  la  Cappella  Atlavanti.    A  sinistra  un  impalcato:  sudi  esso  un  gran  quadro  coperto  da 
tela.  Attrezzi  vari  da  pittore.  Un  paniere. 


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Andante 
molto  sostenuto^ 


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Proprietà  G. RICORDI  &■  C.  Editori-Stampatori,  MILANO.  (Copyright  1S99,  by  O.  RICORDI  &  C°.) 

Tutti  i  diritti  d'esecuzione,  riproduzione,  traduzione,  trascrizione  e  rappresentazione  sono  riservati. 

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Vivacissimo  con  violenza  •  -  r<S8 


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(Angelotti  vestito  d»  prigioniero,  lacero, sfatto,  tremante  dalla  paura ,  entra  ansante ,  quas* 


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correndo, dalla  porta  laterale) 


(Angelotti  dà  una  rapida  occhiata  intorno) 


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gUASI   LENTO 

angelotti    <*  piacere 


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Ah!...  Final-  menjp!. 

S.UAS1    LENTO 


Nelterror  mio     stolto         vedea 


col    canio. 


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(ha  un  moto  dì  spavento-  poi  torna  a  guaraa_ 
re  attentamente  intorno  a  sé  con  più  calma 
a  riconoscere  il  luogo) 
YlVACE  COME  PRIMA 

te- 


cef_fi  di  birro  in  o_gni        vol_to. 


Vivace  come  prima 

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(dà  un  sospiro  di  sollievo  vedendo  la  colonna  colla  pila  dell'  acqua  santa  e  la  Madonna) 

a  piacere 


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La         pi  _  la... 


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(si  avvicina  alla  colonna) 


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pie  della  Ma  _  don_na>  mi     scrisse  mia  so  _  rpl-la... 


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fall,   col  canto 


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della  statua  della  Madonna 


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(non  trova;  agitatissimo  cerca  di  nuovo) 


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I  *  1    (Angelotti  fa  un 


atto  di  scoraggiamento) 


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ben  cantando     (Angelotti  riprende  a  cercare) 


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cres.  ancora 


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(finalmente, con  un  soffocato  grido  di  gioia, trova  la  chiave) 

ANGEL. 


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(rapidamente  additando 
la  Cappella  Attavanti) 


[|r  p  p  i  \  p  ^  ^m 


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Ec  _  co  la       chiave...  ed       ecco  la  cap_ 


e  103050  e 


a  tempo      rpreso  da  nuovo 


timore  d'essere  spiato,  si  guarda  d'attorno,  poi  si  dirige.al. 


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_  pellai.. 


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ff  a  tempo 

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la  Cappella,  con  gran  precauxlone  Introduce  la  «biave  nella  serratura,  apre  la  cancel_ 


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lata  e  scompare, dopo  aver  rinchiuso  11  cancello)  MOLTO  MENO 

-  espressivo 


1 2  fi 


e  103050 


fll  Sagrestano  appare  dal  fondo:  va  da  destra  a  sinistra,  accudendo  al  governo  della  chiesa: 
ALL*!0  GRAZIOSO   •  ~  132 


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avrà  in  una  mano  un  mazzo  di  pennelli) 


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•Il  Sagrestano  si  avvicina  all'impalcato,  parlando  ad  alta  voce  come  se  ri. 
volgesse  u  parola  a  qualcuno) 


<*  103050  *• 


(tir  narvalo  sepiiiit,.  da  un  rapido 

I  L  SAGRESTANO  »»»«««'-n»o «>i  «ilo .  d-n,  spaii,) 

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E        sem -pre    la    _     va!. 


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Ogni  pennel_loè   soz    _   zo 


g-p-p  r  prr-fe 


peggiod'uncol_la_rin       d'u    _ 


SAGR. 


V    f-,,^|'f, 


_  no  sca    _     gnoz  _   zo... 


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Signor  pit_ 


SAGR. 


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Avrei  giù  _  ra   -  to  che  fos  _  se  ri  _ 


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SAGK. 


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_ (depone  i  pennelli  e  sale  sul- 

>^      l'Impalcato) 


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_  na     _    to 


il       ca_va  _  lier  Cava.ra  -dossi. 


Ritenuto 


(11  Sagrestano  guarda  dentro 

A  Tempo  u  p™1^*) 


SAGK . 


')       QKÌ     f 


m   m  jjL  (scende  dall'  impalcato; 


No. 


sbaglio.       Il  paniere  è  intat_to. 
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(suona  f  Angelus  —  Il  Sagrestano  si  Inginocchia  e  prega  sommesso:) 

And*' religioso  è-^>  Lo  stesso  mov*° 


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SAGR. 


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An.ge-lus        Dc.mi-ni  nun.tia  _  vi'/  M/7 
Anv*.' religioso  a  =58  I/o  5-r.E.y.s-o  MOV.*0 


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(Campana) 


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n  r  r  >  ppir  ppr  spir  r  -     1 1  pp  r  r 


_  r»  _  <«?,        £/  <?tf»  -  ce.pit  de  Spi  _  r*7»    Sancto. 
Campana 


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Ecce  aneti -la 


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F/Vz/      mi-hi  secun-dum     ver -bum  tu-um 


103050 


12 


SA<iK 


a  tempo 


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Et  Ver  bum  ca-ro  factum 


est 

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et  ha-bi-ta  _  vii  in 


SAGK. 


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CAVARADOSSI   (dalla  porta  laterale, vedendo  11  Sagrestano  In  ginocchio^ 

eh      ■        \  ì  tur  i  "" 


fc* 


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rati. 


Che  fair 


Calzandosi) 


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Re_ci_to  YAn  _  geìtts. 


(Cavaradossl  sale  sull'Impalcato  e  scopre  11  quadro.  E  una  Maria  Maddalena  a  grandi  oc. 

And*'  mod?0 

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chi  azzurri  con  una  gran  pioggia  di  capelli  durati.  Il  pittore  vi  sta  dinanzi  muto   at  _ 

3 


e  103050  e 


ternamente  osservando) 


(volgendosi  verso  Cavaradossi  per  dirigergli  la  parola,  vede  il  quadro  scoperto  ede_ 

sclama  con  grande  meraviglia:)  I    ~3       I      . 

SAGR.  £    -~  3 


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Saoteannpolle! 


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CAVAR.  (volgendosi  al  Sagrestano; 

Un  poco  più 


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Di  chi? 


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Usuo  ritratto!.. 


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(sorridendo) 


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;do  verso  la  Madonna  dalla  quale  Angelottl  trasse  la  chiave)     E  Ve 


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pin  _   si,  non        vi  _  sto, 

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il  bel       sem-  bian 


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SAGff..u      (scandalizzato) 


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ri. 


Sa_ta  _na,  fuo  _  ri!) 


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(al  Sagrestano, che  eseguisce) 


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§§ 


Dammi  i  co  _ 


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16 


CAV. 


A  W>?  LESTO     è  -  48 


(Cavaradossl  dipinge  con  rapidità,  soffermandosi  spesso  a  fi- 


\        t      >   js 


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Wjt  r"7T# 


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f 


"t> — > — 

guardare  il  proprio  lavoro,  mentre  il  Sacrestano  va  e  viene,  poi  riprende  1  pennelli  che  lava  in  u- 


# 


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na  catinella  ai  piedi  dell'  impalcato) 


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(Cavaradossl  rista  dal  dipingere:  leva  di  tasca  un  meda- 


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glione  contenente  una  miniatura  e  gli  occhi  suol  vanno  dal  medaglione  al  quadro) 
•  CAVAR. 


IO3050 


PlV    LENTO 


17 


CAV. 


_  con-  di-ta  ar_  mo  _     ni     _ 

P/rV   LENTO 
do/ct'ss. 


p  r~  P-M= 

di    bel_lez_2e     di  _ 


<frn  jTJ    * 


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E       bru    -     na  Fio    _     ri  -  a,       l'ar  _ 


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-  dente  aman-te    mi    -  a, 


SAGR. 


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(a  mezzi  voce  come  brontolando) 
PP 


(s'allontana  per  prendere  l'ac- 
qua onde  pulire  i  pennelli) 


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P  PP P  P  p  p H 


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(Scherza  coi  fanti  e  lascia  stare  i  san 


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bel  _  ta   -  -    de  i 


gno 


_     ta,. 


r    '« 


/>/' 


3 


=2= 


E^ 


Tf 


^jEf^O 


gp^ 


CAV. 


M-  F    r   1;    F    |i 


^n= 


cin  _  ta       di     chio_me 

ir 


bion    _  .      de!. 


CAV. 


fe 


w 


>>  u>-  \h  r. 


P 


>         » 


CAV. 


I 


r 


SAGR. 


To-sca  ha  l'oc    _     chio       ne     - 
(  ritornando  dal  fondo  e  sempre  scandolezzato  dice 


ro! 


m 


o  dice:) 


:^ 


Scherza  coi  fanti  e  lascia  stare  i 


1030^0 


CAV. 


SAGR. 


Éi 


LO   STESSO    MOv!° 


19 


^ 


'hi  r  p  v  j 


L'ar.tenel   suo  mi    _     ste 
(riprende  a  lavare  1  pennelli) 


^ 


ro 


ledi- 


san -ti! 
Lo  STESSO   MOV*° 


id 


P 


<    ì   V 


M.  a 


■w  ^-  -W-      nji9-  ^  *■  ~ 


^^=* 


•f — mzr~9 


?■■■■  fUgFffrcffifi 


S 


»    m 


3 


CAV. 


*■    J'    i  J»  J'    Jl    J' ^ 


r*z//; 


E 


_  ver.  se  bet_lez_ze  in-siem  con   _     fon      _      de: 


3" 


ma 


II 


& 


in 


t^f 


\    y   {   t 


il  i1  *  J 


^0/   canto 


*    ♦    * 


5 


/?  Tempo 


CAV. 


£ 


^È 


£=r 


£ 


^ 


nel  ri  _  trar         co     _      ste 

SAGR.  a 


Si.  o 


"n-  i  j  i  ì"j  T  j> 


a 


?  p  p  p  p  p  r     p 


103050    j 


20 
CAV. 

>AGR. 


~v~  il    mio    so  _    lo        pe 


^ 


pen 


sie     - 


ro, 


^gk^-jt — il 


ji.lji  li  In    I    -JhJiJi  J'Jl2^ 


che  fanno  concor  -    ren,  za  alle  Ma-don  -ne     mandan 


\ 


CAV. 


ah 


r  r J — f^ 

!  il       mio     sol         pen      - 


sier     sei  tu  ! 


To      -       sca      sei 


gÉil=fefe^ 


tan    _     fo  d'infer    _    no 


S^ 


É*tìW 


S 


2^ 


CAV 


•^      tu! 


(continua  a  di  fingere) 


1     f        L- 


(asciuga  i  pennelli  lavati,  non  senza  continuare  a  borbottare) 


^V>K. 


v-t^-p  p  (T  fl  p  p  S  fl  ih 

Scherza  coi  fanti  e  la_scia  stare  i 


*± 


S=o^=| 


san  _ 


_    ti. 


dolciss. 


SAGR. 


cres. 


5 


•>■    \)  M  M  ^ 


-rn  e^n 


i 


* 


_Ma  con  quei  ca  _  ni  di  vol-ter  _ 


^^^ 


S 


^ 


ri »'\  >^»> 


■r\ 


r 


W5rT 


r 


( 


s 


l"mr. 


H — * 


1 


Sostenendo 

0     0      0     0 


d/m. 


F — — ^ * p 


? 


SAGR. 


_  ria  -  ni  nemi-ci  del  santis_si_mo  go    -     ver  _  no 


m 


—  Sostenendo 

A.  / 


£ 


VlU   J-- 


non 
dim. 


i 


g 


s 


^ 


-5" ^ 


/ 


t£t 


m$ 


affi  afr  gif  I 


m 


^^ 


(pone  la  catinella  sotto  l'impalcato  ed  ì  pennelli  li  colloca  in  un  vaso,  presso  al  pittore") 
poco   rit:. a  tempo 


SAGR 


22 


(accenna rido  a  Cavaradossi) 


-..pcXfif-JJ    J'I  I      f  f  f    pjll  p-p'jlp-J-Jg 


I 


la.scia  stare  j  san_ti,  Gia,so_no  impeni  _  ten_ti  tutti  quan_ti! 

ré-*  gJ  • 


t 


£ 


g= 


É 


^ 


s 


^  s; 


^ 


J7» 


r* 


mm 


±, 


é 


r* 


7 


^^ 


5B 


(eseguisce) 


SA'iR-  ^fc 


f^r}>  J  i  i  Ji   i  i  J 


Facciam  piuttosto  il     se  _    gno  del.la 


SA.GR. 


m 


t>  » 


£ 


=r=^ 


^ 


(a  Cavaradossi) 

Moderato 
a  piacere 


ero  -    ce.) 


ffi^f 


fi^T? 


Ec_cel.len.za, 


,-:— -p    V    ^  p    ?    v    >      v 


m 


m 


20 


/^ 


Moderato 


r?\ 


i)  v  >  i     e 


<;*/   canto. 


?  103050 


CAVAR. 


IN 


SAGR. 


££$ 


^ 


(continua  a  dipingere) 
An!!°  I?  TEMPO 


23 


s 


Fa  il  tuo  pia  -  ce  _  re!...    indicando  li  cesto) 


m 


m 


i 


^=^g 


£ 


,? 


Y-~ 


i 


nrriMj^'-1 


HK 


va-do . 


Pieno  è  il  pa    _     nie_re...Fa  peni_ten_za? 


All'!0  V.  TEMro 


1  3  ' 


CAV. 


SAGR. 


K    «        fi 


# 1» 


P» 


J     >      * 


Fa  _  me   non         ho . 


(ironico  stropicciandosi  le  mani)  (ma  non 


m 


& 


ff  ?  1  e 


pp 


fe 


Oh!...    mi    rin  _  cresce!. 
a  tempo 
spigliato  ^ 


col  canto, 


*ì;.   a 


9 


& 


P 


f- 


^^ 


può  trattenere  un  gesto  di  gioia  e  uno  sguardo  d'avidità  verso  il  cesto,  che  prende  ponendolo  un 
,    3 


^È 


^^ 


*r^p  v._ 


3 


t 


I 


3 s — #- 


*f       H 


P 


fi    v      > 


? 


po'  in  disparte  ) 
SAGR. 


(fiuta  due  prese  di  tabacco) 


I 
I 


IO3050 


24 


!,: 


.CAVAR, 


S  VÌK  . 


(dipingendo) 

ì     rj    > 


Va!... 


ft T  r  pinv> 


Badi,quand'e_sce  chiù    _    da. 


SV.K. 


(s'allontana  pel  fondo) 


( Cavaradossi  volgendo  le  spalle  alla  Cappella  lavora.  Angelotti,  credendo  deserta  la  chiesa,  appare 

i.  4~t 


^legato  i 


dietro  la  cancellata  e  introduce  la  chiave  per  aprire)      (al  a^0\lQ  della  serratura  si  volta) 
CAVAR.  _£\ 


21 


HH 


/7f! 


;£ 


A 


Gen_te    la 

/Ti 


PP 


K^ 


^3E 


103050 


(al  movimento  fatto  da  Cavaradossi,  Angelotti,  atterrito  si  arresta  come  per  rifugiarsi 
ancora  nella  Cappella -ma- alzati  gli  occhi,  un  grido  di  gioia,  che  egli  soffoca  tosto 
tutto  timoroso,  erompe  dal  suo  petto.  Egli  ha  riconosciuto  il  pittore  e  gli  stende  le 
All°.  MOLTO  AGITATO 


CAV. 


B 


^r 


dentro  !... 
All°.  molto  agitato 

*  A 


*St£ 


m^f 


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1 


h*-  jt ki 


Mp  ^    JgM? 


% 


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W^ì 


W^M^^J^^f 


^f 


braccia  come  ad  un  aiuto  insperato  ) 
ANGELOTTI 


P 


£ 


i> 


s 


ì 


f-r^ 


I 


Voi! 


Ca   _    va  _  ra  _ 


ì 


^  marcatissimo 


,1: ,  r     J£M 


i 


i=£ 


tt#^ 


I 


£ 


^ 


è 


(Cavaradossi  non  riconosce  Angelotti  e  ri- 
mane attonito  sull'  impalcato  ) 


£E^3 


r    ir    r    ig 


-  dos  -  -    si  ! 


Vi  man  _  da  Id    -      di     -      o  ! 


(Angelotti  si  avvicina  di  più  onde  farsi  conoscere) 


q  IO3050  q 


26 


Moderato 

ANUEL 


è-.l 


Lentamente 


^^4^1^^-^Httl^F^^ 


Non        rav-vi   -     sa-    te!         -Il        car_ce_re  m' ha  dunque  assai  mu  - 
Moderato    a-* 


cava  r  . 


A. 


(riconoscendolo,  depone  rapido  tavolozza  e  pennelli  e  scende  dall'im- 
palcato verso  Angelotti,  guardandosi  cauto  intorno) 
con  slancio 


A.n     -        £e    -      lot    - 


rapidamente,  declamato,  con  forza 


6 


CAV. 


Ir-  muìn  p  P"g  i'~p  p 


(corre  a  chiudere  la  porta  laterale) 

All',  vivo  e  agitato 


ì 


Con_  so_le  deLla  spenta  repubblica  ro  _  mana 

il 


All.  vivo  e  agitato 


tìm 


col  canto. 


f/ 


m 


V 


T^TT 


103050 


(andando  incontro  a  Cavaradossi) 
ANGEL.  (con  ™stero> 

')■  -      = 


27 


nn^^f^^-^f^^r 


Fupr.erii   pur         o_  ra    da   Ca  _  stel      San 


CAVAR .      (  generosamente  ) 


j— 'fi  P   I T    ip  P 


7T  PP  * 


-  t'An_ge-lo... 


I 


§Q 


FI 


Di-spo  _     ne  _    te     di  me. 


M 


P^i 


1 


ì 


«J 


^ 


iSÉ 


TOSCA  (di  fuori) 


CAV. 


fe 


Ma     . 


ì 


rio  1 


(alla  voce  di  Tosca,  Cavaradossi  fa  un  rapido 
cenno  ad  Angelotti  di  tacere) 


*p  '  r  ne  * 


103050 


• 


1 


mmm 


zH 


CAV. 


^m 


h — h- 


S- 


rrrrrT 


3U!r: % 


È  u-na         don  -   na...ge    _     lo  -  sa 

I 


P 


JtS 


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1 


j-tf  E 


5 


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tir   f  , 


m 


il 


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TOSCA 


CAV 


m 


T 


CAV. 


no 


É 


(verso  la  porticina  da  dove  viene  la  voce  di  Tosca) 


m 


mm 


m 


Ec  _    co.mi  ! 


103050 


2Q 


(Angelotti,  colto  da  un  accesso  di  debolezza, si  appoggia  all'impalcato  e  di 

3  j)  »   ri 


'1     '      »!  K*^^ 


'*  ;  p  v  r  *r^ 


^ 


1 


T  V 


P^^ 


fc 


£ 


ce  dolorosamente  :  ) 
ANGEL. 


(Cavaradossi  rapidissimo,  sale  sull'impalcato,  ne  di 


9^^ 


rr  it  pfwp 


£ 


É 


r,  i     a 


i 


So_no     stre  _  mo  di       for.ze,  più  non 


§^^ 


W 


n=^ 


*    H> 


^t|i 


Sft 


BE 


'}  7    V 


24 


reggo . 


f      i    Ki 


™f 


m 


£ 


^tfe 


scende  col  paniere  e  lo  dà  ad  Angelotti) 
CAVAR . 


ff=E 


CAV. 


£ 


I 


e 


-  nier  Ve 

ANGEL . 


i_bo  e 


^ 


orazie 


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il 


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rrazie  ! 


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£ 


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S 


i è 


i 


s 


^^ 


cn 


3EEEÈ 


IO3O5O 


V 


CAV. 


(incoraggiando  Angelottl  lo  spinge  verso  la  Cappella) 


Pre-sto 


PFl11 


PP 


ga 


w 


s 


^=^ 


£^£ 


pil 


ì 


p 


s 


t**—? 


feE^ 


'1*       tó 


h_ 


■»  f  » 


I 


I 


CAV. 


TOSCA 


$ 


(stizzita) 


creò.:. 


à 


k 


■T»- 


kfc 


s 


* 


^=* 


:fc 


Hi:    '£■  .    T? 


in- 


Ma      _        rio  !      Ma  _  rio  !     Ma  _  rio  ! 
(Angelotti  entra  nella  Cappella)  (fingendosi  calmo  apre  a  Tosca) 


à 


kfc 


r — pVe 


OAV. 


Son 


# 


te 


TI 


Sì 


g& 


E 


«p± 


h 


col  canto. 


M 


*  >  » 


P 


103050 


CAV 


&m 


(Tosca  entra  con  una  specie  di  violenza,  guardando  intorno  sospettosa) 
Andantino  sost!0  J=5ó 


31 


FFF 


% 


qui  ! 

Andantino  sost!°J  =  ^6 

dolcissimo  e  con  tutta  V  espressione 


25 

te 


m* 


pp 


;.     J- 


^S 


^ 


r  ■  fr  _  Tè  z-  -F 
rf-LT/Lff  II 


sp 


ì.    3 


r'-Lrrx/cj 


JWjU/CfH 


CAV. 


n   /si  appressa  a  Tosca  per  abbracciarla)  (Tosca  lo  respinge  bruscamente ) 

?i9  m  r 


m 


\ 


h>  W  ■ 


PKuiij 


trttrftJ 


ffìffirtff- 


TOSCA 


is 


£f^ 


ff7~^: 


Perchè  Chiuso?  (con  simulata  indifferenza) 


CAV. 


*     y  p  p  p  r  gir    p  v 


Lo  vuole  il  Sa_  gre.sta   _     no... 


^ 


i. 


j>rm  i 


■Jii& ■- 


m 


•  f    ■  -f  •  .è  • 


ÌUEWl 


ti  \ Ir  tir 


m 


£2 


LfrLrj'Lr^g 


103050 


Sa 

T. 
CAV. 


^v   7  >  J*  J>  i  ff        i  j>  j>  ;>  ;>  )>  jì 

*^  A     chi    par_la_M?  Al-tre   pa-ro.le     bi  -  sbi  _ 


*      P     F,     * 

A  le! 


ì 


1 


£* 


tqg^p 


J. 


Mi 


^     *J> 


£ 


3^ 


sé 


^ 


_  gliavi.    Ov'èr...  Colei  !... Quella  donna  !..Ho  udito  i  lesti  pas.si     e 


CAV. 


Chi? 


=^J> 


g^ 


I 


PI'» 


Pi 


J.bJ   J. 


m   .    l» 


;  »  p  V[)     y=E 


^    p  ^p  ^  Ju^     I  1  -»^ — J1 


un  fruscio  di  ve  _   sti... 


CAV 


Lo  ne   -    ghi  ? 


(con  passione) 


1 


S 


3 


-» — - 


So-gni 


;' 


F?#^ 


* 


JliJ>    Bg 


cres. 


MI! 


?  103050 


CAV. 


ì 


(con  dolce  rimprovero) 

JlTm 


33 


#^N^f^^^^ 


Oh!     in-nan-zi      la    Ma  _     don.na. 
(tenta  di  baciare  Tosca) 


KSE 


È 


fa    _    mo! 


26 


a  tempo 


dolcissimo 


kt>/i  \>£^\  4 


^s 


P" 


^     v 


^  col  canio 


BÉ 


'A"iHO        K 


^ 


J- 


J        J 


gTJLff^kM 


ppp 


(s'avvicina  lentamente  alla  statua 


f ''    J>  >  M)  IH     i      I    )       i.  SEigi^ 


No,  Mario  mio, 


la  _  scia  pria       che  la 


l^  LLrLCfj 


:  .     J-      ■    J> 


w 


^ 


& 


Urlìi  UjUj 


i 


m — ; — m 


J -'LCj  L£j>  ULf  ^ 


tur  rrrffr 


della  Madonna  e  dispone  con  arte  intorno  ad  essa  i  fiori  che  ha  portato  con  sé) 


t:  ■  r    e  r 


1  in    -     fio     _     ri.. 


fc^=£ 


S 


pre   _     ghi,         che 

1    y^fJ  ,{* 


^ 


^ 


s? 


fMMi^ 


m±r 


103050 


1 
Vi 


34 


-È 


!* 


(s'Inginocchia  e  prega  con  grande  devozione) 


JSSi 


M-e. 


P 


(segnandosi, si  alza) 


X 


(I 


seg 


^^M 


àéttì 


ir    frftpfrflflg 


^s 


V 


M 


.  =/ 


/^  poco    rt't: 


i 


1 


3 


S 


^a= 


«//'«. 


i 


'•sra 


^ 


(a  Cavaradossi ,  che  intanto  si  è  avviato  per  riprendere  il  lavoro ) 

— >     w    k       And?  piuttosto  lento 


l      i 


Mlto^jjJ  ^^ 


* 


& 


si 


à 


0_ra               stammi  a  sentir...       stas-se.ra 
#-   ^         L  And*.' piuttosto  lento 


te 


W^~r£ 


w 


m  >F    „     .  .: 


^S 


*  ^~* 


frtarn 


/■*//: 


«=É^§ 


iffljp^: 


H 


ffb— =rT 


sP 


?  103050 


T. 


I 


can  _   to, 


35 


V    |,J?     Jl    J-     }     J       |   |J)        J?        ,         }     } 


ma  e  spet-ta  -  co  -  lo  bre  -   ve. 


Tu   m'a- 


W 


T. 


FP¥P 


* 


È 


PVP'ri^ 


ig^ 


«gq 


* 


£ 


© 


_  spet- ti  sull'uscio  della      sce_nae  al_la  tua  viUa  an-diam        so  _    li,  so  _ 


Allu.  vivo 


^ 


Meno 


y=£ 


"  -  let  _ti. 
CAV/Uì. 


^ 


È     lu  _  na 


(che  fu  sempre  sopra  pensiero  1 


y  fa     =fo» 


? 


27 


All°.  vivo 

tè 


SÉ 


ÉE^i 


£ 


9E^EEP 


r^ 


^Hg 


^ 


Stas   _     se   _    ra  ?! 


i 


103050 


36 


pie  _  na  e 


étTp  ip  P'pfiLiiJJ  yJJ?-  ^ 


il    not_tur_no  ef_flu_vio  flo_re_al 


i_  ne -bri  a  il 


^ 


^f^f 


^^ 


I 
pp 


f 


8* 


Wl 


(si  siede  sulla  gradinata 
presso  a  Cavaradossi) 


h    h    h  I  H 


^^3 


i 


cor. 


Non  sei  con  _   ten  _  to  ? 


Wi 


!3E£ 


-w 


^^ffff 


w 


m.s. 


'J=      >•  JH 


5*S 


5EÌ 


P 


i 


Lentamente 


(colpita  dall'accento  freddo  di  Cavar.) 


Jl 


F^ 


C*YAK"  (distratto) 


S 


Tornalo  a  dir  ! 


? 


Tan_to! 
Lentamente 

\!  T  !>!■ 


fr^* 


s 


^7 


^^ 


P= 


/77</. 


±é 


p 


a. 


0    7     * 


F 


103050 


CAV. 


É 


Mosso 

(stizzita) 


^^ 


± 


Lento 

dolce  rall; 


37 


^^p^^j 


te 


affrett. 


f    r      V     V  p 

Lo  di.ci  ma  _  le ,  lo  di  .ci  ma  -  le  : 


m 


2^ 


Tan_to! 


28 


1 


i& 


sii 


*f 


affrett. 


W$r 


9H-I—È 


Mosso 

ÌL 


Lento 


i 


^^^ 


^5 


SSE=£ 


ÌTJ;        7         *=jfe 


E 


i^B 


J= 


n6 


Allegro  modÌ0 


fìnti  1^   o*~v  Mtej  — ;    -t  _     _  _  i  » 


*± 


SÉ 


t£ 


non  la  so  _        .     spi  _   ri  la  no  .  stra  ca.set  _  ta  che  tutta  a_ 

J  _  u£  Allegro  mod*° 


ì3e3=S=§ 


SE 


pp 


m 


t-^o  fìyjy 


è=À 


ì 


35 


p-V^Pv  PtI 


^^ 


/•#.-. 


a  tempo 


T. 


l^^éÙ^^S^^^^i 


-  sco  .  sa  nel  ver  _  de  ci  a_spet .  ta  ?     ni  .  do  a  noi         sacro,  ignoto  al 


^^^P 


o  rit:. 

IMI 


WmkM 


a  tempo  "  ~ 

èéhèé 


B 


103050 


****** 


3» 


Le 


g => 


P    F   J?  P  ^  J 


mori  -  do  in    _    ter, 


pien 


^^ 


n 


Sé 


IfetnH    F   y   7   v    P    v    «^ 


d'a  _  mo_re  e    di      mi  _ 


* 


£      '  ^  »  UP^ 


4'  >  4>  >    h  ^^ 


?      5 


Al        tuo  fian     -      co         sen  -         -  ti    -     re  per  le    si-len. 


_  zio  .  se  stellate  ombre.sa  _   lir  le  vo  _  ci        del  -le      co  _     -     - 


l'oal  UlPf 


mm 


FP 


PF 


^m 


L,  103050  O 


39 


*     ti 


T. 


ìr^ 


a$ 


=3F=^ 


bo.schiedai       ro  _  ve  _  ti, dall' ar  _   se    er    _    b 


P 


dal. 


^É 


y  d:      y 


& 


^ 


»  *  :    ~~y 


te 


w 


A !Àl 


r    >r 


f-±P-  JP3 


U  \àà  g 


^n 


-li-  mo  dei  franti   sepol  _  cre_ti  odo_ro  _  si  di     ti-  mo,la  notte  escori  bi_ 


pK  i&    p  fffj 


'Mi.    °     '  ^ 


^ 


PP 


W 


è 


? 


fFfP 


j1     ?  js 

1*-=  i: 


at 


r 


r^r^ 


rtf//:. 


fl  |  i        ^         ^  ^^       sostentando 


(con  intenzione) 
s^tféiitando 


-  sbLgli  di  mi.nu  _  scoli  a  _  mo  _    ri    e   per.fi  _  di  con  _  si    _    gli 

T 


fe 


Sfc 


^ 


ap 


^— m-j-^ 


et»/  canto. 


Si 


^-o- 


.  stentato 


\>m  h=    - 


S 


J-— :-i) 


£Ì 


it 


e        103050       e; 


■ 


G  IO3050        r. 


espressivo 


41 


Mk^CU\\Mmm 


Cj-^  ir-   M  m 


ah pio-vete  volut  _tà,volte  steUa  _  te!        Ar  _  de  in  Tosca  un  folle  a_ 


^ 


(con  abbandono) 


pdim: 


PP 


i    J'J'lr   ppfi   ^ 


CAV. 


& 


Arde  a  To_sca  nel  sangue  il  folle  a_ 


SS 


ì 


lac  _    ci     mia     si     _      re- 


na, 


fk 


wi 


i 


p  dim. — r 


^^ 


U.^O 


I 


J    J     vJ 


vellutato 


pp 


w 


S 


ÉÉlÉ 


3^ 


rf  f   U 


G  IO3050         G 


42 


_mor!.... 


cav. 


(reclinando  la  testa  sulla  spalla  di  Cavaradossi.chequasl 
r  a  II.  molto  __       **. 


m 


,  j)j.o  ^-hfsi 


O  mio  amo-  re! 


mia  si_re_na,ver_  ro 


M 


31 


jh1^     X  ::: 


ppp 


I 


^^ 


_  dcCiSO   _ 


^ 


£*?/  canto. 


f 


r? 


JjJjJi'J^li 


/*  It'tnhn 


a  tempo 


f)v  >    > 


j*    4     I 


subito  si  allontana  un  poco  guardando  verso  la  parte  donde  uscì  Angelotti) 


ftfe 


i      ?  *p  p  p  p  l]B#^ 


Or  la_sciamial  la  _ 


TOSCA 


fct 


(sorpresa) 


^fr  Ih      J    ^ 


Mi     di  _   scac  _   ci? 


CAV. 


sé 


É=É3 


_vo  _  ro. 


Ur_ge 


Cr  IO3O5O  C 


43 


T. 


4 


fet 


m 


(stizzita,  alzandosi) 


W 


CAV. 


Ifet=5 


Va_do, 


3-i    S  -^ff- 


¥=F 


lo  _        -  pra, 


lo  sai! 


*£ 


6 


w 


f 


m$EE* 


m 


dim. 


rfrm 


^ 


r 


<«-ì* 


^m 


rj 


a 


Hi 


dolce       rati: a  tempo 


*£ 


(s'allontana  un  poco  da  Cavaradossi.poi  voltandosi  per  guardar. 


T. 


±± 


W-- 


i^fiff  fhHtmJ 


Si 


3§=ÉHiI 


ctes. 


ff 


É^^ 


e         103050        e 


ii 


44 


lo  vede  il  quadro, ed  agitatissima  ritorna  presso  Cavaradossi) 


p  p  p  ' "P  p  p^ 


É 


Chi    è    quella         don_na  bion.da  las  _ 


E 


T. 


Hm 


3EEÈ 


PPP 


CAVAR. 

m 


-SUI" 


(calmo) 


É  trop_po 


>  U  pnr    p'P^^ 


La  M adda    .      le     _     na.Ti  pia.ce? 


li 


t-23 


CAV. 


«Jt 


(sospettosa-) 
</#</«'  a  piacere 


S^É 


? 


s 


|S 


bel     _     la! 


(ridendo, ed  inchinandosi) 


Ri  _  di?     Que_ 


ftó 


^ÈeÉ 


P 


£ÉÌ 


^ 


Prezioso  e    _    lo    _     gio. 


m$ 


EÈf 


Ì£ 


■      ■   9- 

W 


f 


col  canto. 


W 

** 


e         103050      o 


-gl'occhi  ci_le_stri_ni  già  li       vi    _    di.. 


45 


tè 


CAV. 


m 


fct 


É 


tà 


s£ 


(con  indifferenza) 


^ J' p  y  pt 


Ce  ri*  è  tan.ti  pel 


tè 


I 


É 


CAV. 


PP^ 


mon  _  do!. 


33 


'jgÉÉÉ 


^ 


? 


s 


t 


(cerca  di  ricordarsi) 


*         >  P  I  p  [Q 


A  _  spet_ta... 


-^-^ 


li 


m 


A_ 


? 


"2- — ^      ^»>_ 

-^«Hj  ili"! 


fcdb 


b 


(sale  sull'impalcato) 


(trionfante) 


i       J>ii|:{ 


C  IO3050  6" 


« 


4* 


LO  STESSO  MOV.to AGITANDO  UN  POCO 
(vinta  dalla  gelosia) 


(piangendo) 


T. 


wm 


i 


(non  ascoltandolo, con  ira  gelosa) 


*-» ^ 


l'a   _    mi?.. 
C/^f/AR*  (procura  di  calmarla) 


Quei  pas    _     si 


1    •  [  '  r  it  f=p 


i 


Fu     pu  _  ro 


ca  _  so. 


o  103050        G 


47 


con  anima 


i^-W 


e      quel     bi     _     sbi 


■)•  f  f  \  «f 


m 


.s       ^q 


CAVAR. 


Qui  sta   _ 


_  va  pur  o     _      ra! 


P 


Vien 


^M 


■j. 


£t9 


* 


a 


f 


m 


f 


f 


7 


di/». 


m 


é 


I=É=É=É 


é 


É 


z_ 


rnrjr 


i 


(minacciosa) 


^ 


g  P  y  g 


Ah!  la    ci    _    vet    _     ta! 


A  me,  a 


CAV. 


$=m 


vi  _  al 


J-— -J) 


J^ 


^ 


/ 


^f 


^^ 


T? 


^=f 


V        j 


i 


C  103050         <7 


4» 


ÉÉK 


me! 


(serio) 


CAV. 


^m 


La  vi -di         ie  -  ri,  ma  fu    pu_ro       ca_so... 


CAV. 


A    pregar  qui      ven  _  ne...non      vi_sto  la   ri  _  tras  _  si... 


t 


(sempre  cogli  occhi  rivolti  al  quadro) 


(serio) 


Co  _  me  mi      e^iar_  da         fi  _  sol  Di 


CAV. 


Ì^É? 


)    y  P  I  r   P  >- 


Giù     -      ro! 


Vien     vi  _   a. 


i§=£ 


?F^ 


:? 


'S' 


*5 


*' 


z: 


IW^ 


?- 


i 


li 


* 


e         103050       e 


49 


T. 


CAV. 


È 


f        p     |    Y        '       \t*=&* 


(discende  all'indietro  tenendo  alte  le  sue  mani  in  quelle 
di  Cavaradossi  senza  cessare  di  guardare  il  quadro) 


me,    bef_far_da,       ri  _  de. 

(spinge  dolcemente  Tosca  a  scendere  la  gradinata) 


(tiene  Tosca  affet. 


j  >cm  r  ^ 


Fol  .  li  _  a! 


(con  dolce  rimprovero) 

rall. 


T. 


CAV. 


fcp      V    *    * 


r  7p'T  p7 


And*/ sostenuto  J.=56 

1^        ■ 


Ah,        que_gli  oc_chi!.. 
tuosamente  presso  di  sé, fissandola  negli  occhi) 


3EES 


£ 


k 


m 


y»~ 


Qua  _    l'occhio  al 


HÉÉSi 


35 


2£=1 


^* 


~-~w% 


rall. 


^m 


is; 


^ 


fe 


mon  _        _  do  può  star     di 
And*/ sostenuto  J-56     jz 


E 


armonioso 


t 


e 


ISa 


f^ 


CAV. 


^  r-  r  r  ^ cr^ 


pa  _    ro  al-1'arden  _te      oc  _  chio tuo      ne  _    ro?., 


i 
i 


1^ 


rc^r 


WNf 


r 


èJ 


e        103050       e 


CAV 


^^ 


È       qui     che  l'es.ser  mio.che  l'es.ser      mi    -     o     s'af-fi  -  sa  in  - 

con  cai  or* 


s^m 


Largamente 

con  grande  espressione 


Hft'.  ■•  i^^ir  Pf  iTrr 


_te  _   ro. 


oc 


chio  all'a-mor  so  _  a     _      ve,  al  _   1  i  -  ra 


Largamente 


^F 


'h\   J  >fL-fr^ 


espressivo  molto 


CAV. 


•  />  folcissi mo 


rrrfiO'^ 


_  ro qual  altro  al    mori     _     do  può -star   di 

dolcissimo 


st 


ra 


C  IO305O  G 


5l 


rit. 


a  tempo 


pa   _    ro  al  _  l'occhio  tuo    ne  _ 


_  fon. 


TOSCA 


(rapita, appoggiando  la  testa  alla  spalla  di  Cavaradossi) 
dolce,  ma  sentito  ed  espressivo 


jfe 


ff=£* 


^PPf 


3t 


Oh  co_me  la  sai  be   _ 


w 


ss 


*=B- 


_  ne  l'ar   _    te    di  farti  a_ 


36  dolce  espressivo 


tp=** 


s 


f 


^ 


'M  ^ 


ti:        *       f 


S 


~*K 


g  >r  r  *r  g 


i 


*4~L^4 


^ 


3     i; 


f 


i 


f y     N-f 


y   ì 


N-f 


>  * 


(maliziosamente) 

Lento 


t. 


I 


BE 


*  <  p>i»  ryTT^T  f  ?Etf$fe 


i 


.ma  _        _  re 


rall:. 


Ma...         fal_le  gli  occhi      ne  _  ri!.. 


ft=^ 


S 


Se 


P* 


P 


w 


J=4 


m.s. 


3 


T ^ 


£ 


^ 

^ 


Se 


32 


L^_ 


SE 


^Z^t 


tó 


gSl 


|?ÉI 


c        103050      e 


And^mosso  d«  =  6o 


CAV. 


Cer_ta   so    _     no  delper.do    _    no, 


cer  _     ta 


jr    r  f    r, 

Mia       ge-lo    _     sa! 


_  lo  _         _  sa! 


iif*    f 


fSTS 


m=-m 


W 


Mfcrul 


*—n 


±: 


* 


G  IO.305O  G 


T. 


CAV. 


*S 


poco  rall: 


& 


? 


è^è 


a  tempo 


poco  rit 


53 


' 


so    _      no  del        per_  do  _        _  no   se  tu        guar  _  di    al  mio  do  _ 


CAV. 


^~        -lor! 


$tm*rw    ^ 


Él 


MI 


To  _  sca  ido     _      la   _  tra   _    ta,  o    _     gni     co  _  sa  in  te  mi 


a  tem/w 


y^fo-tt 


£^ 


^ 


.^**iggg 


!i 


T. 


P 


É 


ppi 


poco  rall.        a  tempo 


CAV. 


ite 


7g-y 


Cer    _     ta    so    _     no       del....  perdon  se   tu 


pia  _       _  ce 


f       if       ^ 


^ 


li-        _   ra  au   _         _    da  _        _  ce    e     lo 


ÉÉÉÉfeÉ: 


« 


f^^ 


C  103050  G 


54 


poco  rit. 


a  tempo 


CAV. 


■j.jp  r  r  r^s? 


t  -    > 


guar 


_    di     al  mio  do    _    lori 


m 


J  r  r  r*r  I  rrr^-i 


spa    -     si  _  mo         da  _   mor! 

.tvirffTfff  if  *f: 


/•oca  /■//. 


*'«V      37m~. 
ff 


^* 


* 


<A-^ 


m 


rr 


isii 


? 


? 


± 


E-  V       T  "1 


Dil      -      la  an-co  -         _  ra 


#*iig 


^ .- 


i"1"""  ^3  i  u-tf  i 


* 


la 


pa  _  ro  _         -la 


ft 


^hHH 


v^rj^Ng 


T. 


*M 


sempre  rall:. 


che  con.so.        _  la...         dil      _      laan_co_        -  ra! 

Ufo ^  ■  .  -  L.       1^1 


¥ 


S 


^ 


^^ 


g 


tà 


lp© 


t 


*pF& 


Mia 


sempre  rall: 


mm 


r 

più 


fF 


«! 


? 


^1 


i3 


K 


ù         103050        e 


P 


j,jj  J''J-^ 


And1/  passionale 
con  grande  espressio  ir 


55 


CAV. 


38 


m 


vi   -   tarmante  in_quie  . ta,di  _   rò       sem_pre:«Flo  _  ria,   t'a  _  mo!» 

And?  PASSIONALE 
con  grande  espressione 

1 


^ 


R = 


m 


y\>  v 


t 


te 


allarg: 


^^jfjf^-j 


J-    (\1  J  J 


iS»-5- 


crev. 


ÉÉÉ 


</  tempo 


^ 


Wf 


fr 


Sff 


rall: 


cav.  jEik       (V 


M=ft 


33E=E 


£ 


Ah!    l'alma  ac-jquie    _      ta, sempre  «t'a  _  mo!»ti  di  _  rò! 

allarg:. a  tempo 


TOSCA 


fsciogliendosi  da  Cavaradossi)         rall:. sempre  più. 


>  Vii  r  r  »pi'ir'  bbù+^F* 


*= 


PPP 


Dio!         quante  pecca  _  ta!       M'hai    tut    _  ta  spetti- na  _  ta. 


È 


CAV. 


r— r-HHf-a 


Or  va, 


e        103050       e 


56 


quasi  a  piacere 


T-  Aù      - 


t  i'  ii  j»  i)  j>  j>  j>  i  j  ^ 


Tu      f i  _  no  a  stas.se  _  ra  stai  fer_mo  al  la  _ 


CAV. 


ft  g  r    » 


t 


la    _     scia-mi! 


¥ 


^£. co/  £<////<? 


ÌE=^ 


«e- 


^fe 


JL. 


E 


P"    M   H 


_  vo      _      ro. 


E      mi     prò  _  met      _      ti  ;        sia      ca  _  so  o      fbr  _ 


ra//:. 


$ 


stentate 


- 


^^ 


^S 


■Viiii }}  Mi 


9    p    9 


tu     _    na,  sia  treccia  bionda  o    bru    _    na.        a  pregar  non  ver  _ 


r;         103050  e 


T. 


*k 


Più  lento  ancora 


57 

(cade  nelle  braccia  di  Cavaradossi  e  porgendogli  la  guancia 


L*p  p  ;  pp-        Hip  vf^F^ 


CAV 


u. 


Quanto  m'affrett 


[m  r  > 


ì 


(con  dolce  rimprovero) 


dolo 

3 


No,     perdo,  na! 


=t=y=y 


'(scherzoso) 


39 


Va! 
Più  lento  ancora 

1»  lf~~~ 


Anco_ra? 


avanti  laMa. 


^i 


E 


I 


É 


0. 


PPP  dolcissimo 


P 


m- 


m 


$% 


m 


\Tt 


m 


T 


.     p  (accennando  alla  Madonna)      ,  ("avviandosi  ad  uscire  e  guardando  anco. 

do/Cissimo    __ .  (si  baciano)     ra  n  quadro.maliziosamente  gH  dice) 


CAV 


fal_le  gli  occhi      ne  _  ri!.. 
Lentamente  I?  Tempo  mosso 


u 


& 


(Cavaradossi  rimane  commosso  e  pensieroso) 


r\ 


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SÉ 


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3: 


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*       I 


t  t  -   Ì 


i 


& 


5« 


(Cavaradossi  rammentandosi  di  Angelotti.sta  ascoltando  se  Tosca  s'è  allontanata;  socchiudala  porticina 
All?  abitato. 


^^^^m 


40 


ytftr  -? 


frr^-^w- 


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t 


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3    1,3 


u 


eguardafuorirvlstotutto  tranquillo  corre  alla  Cappella:  Angelotti  apparedietro  la  cancellata)       i 


j^^K^ 


ij?    13 


;;:  m>  teda 


t*        ti 


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15* 


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^SÉ 


(Cavaradossi  apre  la  cancellata  ad  Angelotti  e  si  stringono  affettuosamente  la  mano) 


A         .    A 


CAVAR. 


(ad  Angelotti  che,  naturai  mente,  ha  dovuto  udi_ 
re  il  dialogo  precedente) 

E 


*  > \  i  teg 


É         buo.na     la     mia 


rr  103050 


59 


cav: 


>f  hr .  i  r  j  i  jp-^  i  J  ^h£ì=£^ 


To.sca,      ma  ere 
dolce  e  legato 


_    dente  al       con  _  fes  _    sor     nulla        tie  _  ne  ce_ 


*=? 


s 


£3e^e=S 


^ 


CAV. 


«rat 


_  la  _   to, 


on   _    d' io     mi 


tacqui. 


£= 


SE 


41 


S 


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m 


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& 


f-l^^suòtto 


*»$  p-    J--U.    «MJ'>* 


1 


co     _       sa       più  pru  _  dente. 

ANGEL. 


m 


£=^£ 


Siam     so  _  li? 


— r 


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y — 
r — 


3S 


J=^ 


F 


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J7  103050 


TT 


6o 


cav: 


sì. 


i      y  JH-J»-^-J»-JH> 


P? 


* 


Qua -l'è  il    vo_stro  di  _     segno?. 


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A. 


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norma    deglie    _    ven     _      ti, u    _    scir  di  Sta.to  o 


éipiÉ 


m 


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A. 


v  p  p  p-p-l-i  Jm     li      P  PI  f'      P 


# 


7- 


star  ce_  la_to  in        Roma.... 


Mia  so    _    rei       _        la... 


i 


f 


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j"      \ 


k^t. 


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f/  103050  e 


6i 


CAV. 


L'At.ta    _  van  _  ti? 


A. 


m 


42 


é=m 


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17rrR  XT 


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f   )   li   y  f : 


sì,... 


a  _ 


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A. 


S 


r    m  I  M  p  p  ti 


.sco.seunmu  _  liebre  abbiglia  _  men 


É 


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J. 


3 


§»§ 


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5 


p  p  p  i  "r   r 


5 


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là        sot_to  Tal    _     ta 
_  sensi bi le  e  marcato 


_    re. 


ve  _  sti, 


± 


* 


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w 


4 


£ 


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51 


* 


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^-^"N 


IZ 


2 


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<7  IO305O  C 


02 


fr-^ftr^ 


(si  guarda  intorno  con  paura) 


m 


p 

»*  i  ]f0. 


qn      'ji  l'i     — (U-^ML-M 


Ap    _    pe 


na  im  _  bruni  indos»  _  se  _ 


"fl  ?1 h»  ^    - 


r 


é=£ 


fr 


£ 


z: 


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l^^ff 


r 


i 


7 


CAVAR. 


^m 


£=i 


$ 


Ór         com_pren    _  do! 


rr  103050  v 


CAV 


^ 


LO  STESSO  MOVIMENTO  (ili  duej 


63 


o 


Quel 
Lo  STESSO  movimento  (in  due) 


fa 


m 


re     cir     _      co 


mMmiàÈàÈàMÈiiàààÉm 


p 


^ 


p 


^ 


CAV. 


CAV. 


CAV. 


m  a  _  vean  mes  _   so  in         so     _ 


.-fc-gi.M.f! 


£ 
£ 


SE 


£ 


SÉ 


Ur  >  Li \    *£ 


P      cres. 


% 


103050  v 


64 

CAVraN^ 


? 


spet     _      to 


di 


£ 


? 


*- 


^SJUiJi 


qual  _    che  oc  _    cui    -    to  a 

g  r  r  ri    r     r  r  ^ 


^W 


///calzando 


& 


^ 


CAV 


tf^T^^rr 


t^m 


cay. 


E  _  ra  a    _     mor    di      so 


rei.  la! 

A 


^ 


I 


l 


^^ 


e^ 


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m 


£ 


j)  j  j) 


i 


y   i 


AXGEL. 


Y  ir  *p  i  v   p 


ÉÉ=B 


"t>: 


!^£ 


Tut_to  el_lahao  _  sa    _   to  on  _  de  sottrarmi  a 


3 


/ 


f 


f 


vi" 


vi 


3tt 


103050  n 


o* 


And!*'  mosso 


5 


*3— «I — i 


CAV. 


3* 


s 


f  V  tflfr 


Scarpiar! 


Bi_got_to 


i 


SE 


Scarpia  scelle  _    ra    _    to! 


* 


40 


And**  mosso 


j^l 


^ 


S 


f 


3^fe 


n 


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^ 


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£ 


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'5T 


7* 


w 


™|<ff     nJì   J)J)    JKM  ,  J>  Jijì  ^  j)  Jì  Jì  J)  Jì  j    J>  J)  J)  J)  a 


W1     ^  ^ 


fg^^g 


sa_  tiro  che affLna     col_le  devo_te  pratiche  la        fo.ia  li_berti-na 

4 


#^ 


ì 


I 


"t=*f 


jp^p 


^ 


i, 


$eM 


w. 


W 


W^ 
'1#- 


(con  forza  crescente^ 


SI 


CAV. 


H  MP  PEI  r 


tUULgJ 


e  strumento  al  lasci  _vo  ta   _    len_to  fa  il     confes_sore  e  il 


Ì=B 


3i 


^ 


»* 


^ 


S 


tf 


r/  103050  r/ 


66 


deciso 

con  ^energta 


Opp. 


— ==r=:t- 1  4         à-  concentrata 


Ne  anda 


Allegro 


sse    del  _  la         vi     .    ta,       vi     sai    _    ve  _ 

deciso 

i^energia 


CAY 


B! 


^ 


UN  POCO  MENO  del  IP  TEMPO 


»--JhJ)  I J  J>7^  J)  J)  J-)  I  J^ri 


CAV-fikj; 


_rò!    Maindu-giar   fino  a    notte  è  mal  si  _  cu_ro... 
angel.         /^ 


m 


^s 


i 


o\ 


Te  _  mo  del 

UN  POCO  MENO  del  IP  TEMPO    ^. 


/   "4 


f7\ 


col  canto. 


^j^ 


^^ 


£ti 


m 


I 

4 


7^=7 


AV 


(indicando) 


i>  j>  i  j>  jr^r^ 


^ 


La  cay  _    pel.  la     mette  a  un        or  _  to    mal 


rr  103050  v 


67 


CÀY 


m"  j)  «h  i  =\± 


£ 


PS 


fl-p-L^       p  17—    p  17     p   P 


chiuso,  poi    ceuncan.ne      _      to       che  va        lun  _  gi  pei 


» 


^ 


fr^ 


5 


Cii^i 


a 


à 


iEEjE 


*É 


^ 


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SU 


^ 


^ 


3è 


Et 


r~  tt"  ^tt 


— 'f* 


cav 


3 


p  1  ^  in,  p  -q^ì 


campi  a  una  mia 

ANGEL. 


vii  _  la. 


Ec 


co  la 


^  i         >-f4^p 


M'è       nota... 


1 


i 


t=^ 


s 


BTO1.T3 


Se 


f 


T 


ÙA 


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m 


W^ 


JJCT^]' 


r 


r 


É 


CAV 


4  j     Mi  «  ^J-'J'Jw  p  p  it J^  J>  1  j>  j-i  m 


p 


chia      _      ve... 
~6 


w^J^JJj» 


tó 


innanzi         se_ra  10     vi  rag-  giungo,      por- 
IT 


r 


ss 


Se 


4 


WF* 


§ 


p^ 


'Ftff=Jl 


^4 


r  103050 


333 


i=±* 


R=R 


i=£ 


#-**- 


3£ 


i 


É 


^=^ 


^r^r 


^^ 


f7 


68 


iffl'l  I     III  II   I  1 1 1    'lfll  II       II  III 


2È£=^ 


_ta      _        te  con    vo  _    J     le        ve     _      sti  femmi  _  ni      «        li 


e 


Se 


^^ 


iPi 


SH^l 


£ 


/ 


I 


CT? 


-+*+.+ 


$m 


% 


¥ 


^ 


(Angelotti  va  a  prendere  le  vesti  na- 
scoste da  sua  sorella) 

Ai\DÌe  LENTO 


y 


MOSSO  COME  PRIMA 


Vi/ 


# 


CAVAR, 


fc 


/7\ 


/T\ 


3— t 


3p^ 


ff 


Per  or      non 


ANGEL. 


^ 


^ 


0\ 


/7S 


'    ^P  p  B 


fc£ 


^r^ 


k4 


Ch'io  le  in  _  dos  _   si? 


48 


^T 


H        L      ^  L  Vìgi 


oroso  e  deciso 
6 


u  103050 


CAvl^bj     ty 


oo 


^^£ 


#—  'p  p  i"r^^^ 


mon  _  ta,        il    sen  _   tie      _        ro  è      de    _      ser     _     to. 


j*ì  Jfflifyli'tt 


^^ 


f? 


* 


^ 


ifyi'g'    ^"iN 


V 


#? 


ì 


3 


Èli 


ti1 

V 


W^¥f 


ttt 


/  ^^~ 


(per  uscire) 


(Caravadossi  accorrendo  an- 
cora verso  Angelotti) 


.^A|R  a  piacere a  tempo 


Se  urgesse  il  pe  _   riglio,correte  al  pozzo  del  giar  _  din. 


a  piacere 


%\  ii^^i  *pi^  ji  j)jij)i  ^jun^ff 


CAV 


e 


L'acqua  è  nel       fon_do,ma a  mezzo. della         canna  un  picciol  varco 


v 


103050  ÌT 


7o 


CAV 


fefc 


a  tempo 


'*=T^^*~&^W=$* 


"PP.H  V 


idaadun      an.troo    -     scu.ro,     ri  _  fugio  impenetra_bi_le  e  si_ 


CAV. 


(un  colpo  di  cannone;  i  due  si  guardano  agitatissimi) 
All?  VIVO 


m 


\>\  'ip^j_4à^ 


_curo 


ANGEL. 


S 


m 


^-4)\  yV  M  =E=N 


49 


All?  vivo 

A  A 


Il    can_non     del      ca  _ 


l'"i  TiTIf 


f*3* 


tv 


r 


» — r 


(cannone) 


// 


ti,    «y  J     J>^«i     J) 


^gfr 


i 


IPfl 


i 


f 


$ 


fffif 


8?  sotto 


W 


CAV. 


//  IO3050 


r/ 


pia  cres.  ancora  ed  incalz. 


7* 


CAV. 


V  V 


(riioluto) 


CAV. 


£E 


=^= 


PfP? 


.«     _ — i~r 


Con  voi  ver  _  rò. 


pm 


Staremo  al. 


ANGEL. 


'AV  i     >   P    1^ 


_    di_o! 


É-fH*— £ 


//y  rre-j  ancora  ed  incalz. 


% 


yvVi 


V  V 


a~ — a: 


/» 

É 


i^ 


CAV.-ffifr'V    jg 


(con  entusiasmo) 


_l'er_ta! 


r    "  i  *    p  p=£f  P  P  1  r 


?^-* — 

V  V 

(partono  rapidamen- 
-te dalla  Cappella) 


Se  ci  as  _  sal_gon,bat  _    ta  _  glia! 


V\\  i     P  P  P  I  ^ 


O  doqual  -cun! 


frMLK  jlUCg 


/O 


»  r  m.» 


cres.  ed  incalz.  sempre  più 

A  A  A  A 


±fc 


1  #: 


A  A 


a         a: 


■&£-/  'ti't/  'tì't/  '^CJé 


É3 


-.  ^Étfg? 


i^^ 


u  103050  rr 


SAGR.  (entra  coi  rendo,  tutto  scalmanato) 


(gridando) 


SS 


i    v  m-^Pm 


sÉBe 


I^Pf 


M&  w-i-JlSP  I 


2^ 


ff 


V  V 


^=# 

^r^^- 


r 


Sommo    giu_bilo,Eccel 

JL 


fe 


5 


ɧi 


^3 


j^4^ 


sagù, 


m 


E 


(non  vedendo  neppure  questa  volta  11  pit_ 
r*///      tore  sull'impalcato  rimane  molto  sorpreso) 

Meno  .?        I rallsempr* 


J 


_len    _    za!..  Nonc'èpiù! 

Meno 

£* •       k 


1VT >'_!'!  TV!.  __  .  /  _         /    I 


rall: 


Wj-ftj^i 


'dm 


col  canto. 


• 


è 


ÌEEÈ 


Ne  son    do  _  lente!.. 

»  i»  r  p 


m?£ 


rW/.  sempre 


S 


^^ 


SAGR. 


■»■         ^  ;  P#  plurali.  


e 


Chi       con     _      trista  un  mi-sere  _  den  _  te 


si       gua_ 


^^ 


Ss 


^k> 


£ 


i1 


1 


*# 


fESì 


«^ 


A: 


+ 


Pa 


v 


r 


^        103050       1/ 


73 


Lento 


SAGR 


-dagna  un'in.dul.  genza! 
Z-fiwro 


ftf//; 


IP 


tM 


E 


^  j)  >  E  y 


r<///.- 


fe^E 


a*_J?   / 


deciso 


$ 


tes 


SAGR. 


ALL?  CON  SPIRITO    J.=  I32 


m 


E 


ìiéiéi 


Tut_ta 


RAGAZZI  (accorrendo  tumultuosamente  da  ogni  parte) 

'  M  1 


a 


SOPRANI 


CHIERICI.CONFRATELLI,  ALLIEVI  E  CANTORI  DELLA  CAPPELLA 


^k 


TENORI 


r? 


J.«, 


-4Z£?  CON  SPIRITO    #«ri32 

JL 


h^'?  ìiiitifr*\ 


■ 
i 


e        103050        tf 


74 


SAGK 


^b£££zfezBr -^i^>  >  lii  n  frf  I 


*4 


qui    la  can_to 

(colla  massima  confusione) 


ria!     Presto!. 


& 


ÌL 


In  sa_  gre- 

"4  'ip  p   *     (iPI 


Deve? 


£k 


ryp  *    m 


Do_ve  ? 


np  p  >    (Si: 


Do_ve? 


.^ 


s 


iMfff  riiii  gHa 


^i-CTi5 


8  J?ì  AJ» 


SACtH. 


(spingendoli  verso  la  sagrestia) 


(affannoso) 


U  103050  ir 


/.■> 


i  res: 


ìAGR. 


$ 


wh  i  y 'tv  \>  •E33=£&ms 


■t 


\  >r  p 


scellerato... 


Bonaparte.. 


Fu  spen_ 


*t 


Csi  avvicinano  al  Sagrestano  e  lo  attorniano, 
mentre  accorrono  altri  che  si  uniscono  ai  primi)   (tutti) 


«-Jrjì>  hi  F^^ 


fcfe 


(tutti) 


EbbenFChe  fu? 


ì    PP>pip»^ 


EbbenPChe  fu? 


fet 


(tutti) 


H 


J     [)[)  vp|p>^^ 


Ebben?Che  fu? 


i 


Mtftf 


I 


Mfe  ì-ì      i&n 


g  8  r  r  r 


LLr  C1L' 


e 


J£ 


& 


ÉpÉIÉÌ 


BF1^ 


iPH 


# 


i-ll^f- 


^ffi 


/*  ^/w. 


s^^ 


I 


SAGR. 


^  r  p  r  p  i  r  p  ^jìLì^jh^ 


_na  _  to,sfra~cel  _  la  _   to  e    piom_ba_  to  a  Bel  _ze  _  bù! 


*fc 


i 


& 


tfct 


SÉ 


*    v  J    J>| 


Chi  lo 


I 


L*  r.r 


>v  ft*»  E^T'**!^ 


ss 


r     r 

m  r/w. 


m^m 


r     r 


f+^^4 


m¥& 


P  cres 


p  v  j-V^: 


v  103050 


'. 


w 


t  >>ppi^r  ''p  iiìì  ip p v *  v^ 


SAGR. 


Ève.  ri  .dica     pa 


rola 


A>f  ì  j)j  J)|J^^ 


È  sognoIÈ   io  _  la! 


--$*$  ,  J)J  J>|£=3j=t 


i 


|fo^r^ 


È  sognoIÈ  fo  _  la! 


di  _ce? 


SA(iK 


trattenuto 


^'i,i  r  pr  pcwp.i  »i  -  Bt^nW| 


or      ne  giuntela  no  .tizia! 


E  questa 


^tì 


i 


H'J^IJJjJ.B-rtit-w 


m 


Sì  fe_  steggilavit  _  to_riaJ 


i  vf  P4f-g 


Si  fe_  steggilavit  _  to.ria! 


*  >r  p  irprPKf  p>  »  *   v 


ET  103050  tf 


>AGR 


>AGR.py  r  zP  >    » 1 1    >pp-piPpp[j 


_  ne  _    se, 


ed  un*  ap  _  po_si_ta  nuova  can. 
poco  allarg: a  tempo 


♦  * 


*¥-  f  r  >  J  >  p  !  j.  y  fr  -M 


ti:  r  rr. 


|  >  p  J>  *  p 


SAGR. 


W& 


dim. 


SÉ 


ta   coi 


P  F  I  J       J'  >       E 


3EEEE 


:i 


fcfes» 


_ta    _     ta   con  Floria        To    _   sca!.. 
dim./' 


W5 


£    nelle 


P 


W  J)  »  y  ^  »  f 


p^ip 


s 


r 


^ 


? 


s 


*=^-J  i^J  =£ 


f= 


poco  ralL 


SAGR. 


yy  e   p— p— .g— n  i  e  t  v   )      v  i^ 


chie  ..  se      in.nial  Si    »    gnor! 


103050 


m 


78 


SAGK. 


fe»fe=^£zii:f  f  ,11    rr 


m 


P 


v   V    »    > 


Oi  via  a       vestir. vi, 


non  più       clamori 


Ragazzi 


Soprani 


U 


Tenori 


e 


■n^MMflrf  *** * * 


(gridando) 


SAGR. 


v    ,  i-  i^  cres. 


Via....        via....  in   sagre 

(sghignazzando) 


stial 


Ah. ah.  ah. ah. ah. ah.   ah,  ah, ah,  ah! 


Ah, ah, ah, ah, ah, ah,   ah,  ah, ah, 

y    (sghignazzando)  .  l 

jf,J       i,     i.    i.    i,     |.    i,       |.     ;^    k   hHl°i^ 


r  i>  i;  i>  \>  \)  D  !■  r  h  |W   I-1  >»  J  J  p  r  'P  IH" 


a* 


Ah, ah, ah, ah, ah, ah,   ah,  ah, ah, 

(sghignazzando) 


ahi 


fe 


fl*1      1;   |j  1?    1J   \)  1)   "TP  1?  81^-t^^ 


Dop-pio  sol  _  do. 


e 


Ah,  ah, ah,  ah, ah, ah,   ah  ah,  ah, 


ah!  Dop-pio  sol  _  do. 


^ìgg^tfJ^NWMt 


^if-if  ^  p  ^r  r  brl; 


7'  10^05,0 


i 


^ 


79 

(ridendo  e  gridando  gioiosamente,  senza  badare  al  Sagrestano  che  inutilmen. 
cres.  sempre 


)-Aj— 3L 


j^Hm 


67tf     _     ri  -  a!  Vi     _     va  il 


^^ 


rJ^y   y  C 


IV  Ite 


7 


!/«. 


Glo     -     ri.  a!  Vi     _    va  il 


*fe 


<5 


te  li  spinge  ad  urtoni  verso  (a  sagrestia) 

ftratt.  a  tempo 


f.  fu  alt*  «  icmj/u  p         _^ 


s 


Re!...  Si  fé  _    steg  _  gi    la        vit 


_    to  _ 


f 

Re!... 


^    C^  P  1  Q  J)  <J  p 


ria!  .  Que  _  sta 


5 


f=3= 


s 


SI 


/ 


Si  fé  _   steg  _  gi    la        vit   -    to  _ 


^=^ 


pm^E 


? 


rial     Que  _  sta 
P 


i 


^# 


Rei...  Si  fé  _  steg  _  gi    la        vit   _    to  _   ria!     Que  _  sta 


55 


m 


ri  fl^È  fsffi* ^f 


ib 


ÌSE 


"       ftratt. 

v 


^ 


f 


<z  tempo 


^-yLti> 


^ 


te 


7;  103050  r; 


8o 


sagk. 


m 


4^~0 


>  ^PEplENs 


Or  via  ave_stirvi! 


se  _  ra  gran  fiacco  _  la  -  ta  ! 


I    ppiJilnJj^^ 


Sera-ta  di      ga  _  lai  Si     fe_ 


y  j  ^.iif  iìt  j.*    -i*  iir^iites 

*J  „.  .  .      .  n A_     j:         1,1  c:        f~ 


se  _   ra  gran  fiacco- la  _  ta! 


É 


^^ 


Jit     >  u 


Sera_ta  di      ga  _  la!  Si     fe_ 


se  _   ra  gran  fiacco,  la  _  ta  ! 


3era_ta  di      era  -  la!  Si      le- 


^-  E 'ir1   fffr 


S 


^ 


W4 


5 


U 


***Lfc 


=    #  #■ 


fc*É 


i: ? 


;m#^ 


ti 


1#  r     p  ^ 


cres. 


^ 


ri  j,  i  n  j,  n  ,^b 


? 


_  steg     _    gi     la       vit  _  to    _     ria,     si         fé  _   steg  _  gi    la  vit  _ 


*  r    P  Crpir    P  C' P  i  ù»  r  g^ 


_steg     _    gi     la       vit  _  to    _     ria,    si  fé  _  steg- gi    la  vit- 


W  t    p  lì  p  1 1^ 


-stee:     -    gi     la       vit  _  to    _     ria,     si         fé-   steg-gi    la  vit 


v  103050         v 


8i 


Éfe 


(saltellando  e  ridendo  seanpheratamente) 


'  r    f- 


P 


_  to     _     rial 

G— 


f^-tr  r  ^r^p 


Vi   _    va  il  Re!  Vi    _    va  il  Rei 


w^m 


mm 


_  to     _    rial 

1>  '*       f  g: 


Vi    _   va  il  Re!  Vi    _   va  il  Re! 


gn 


_  to     _    rial 


£  {tf    ip;  ;t 


|56|      >. 
ff 


r*n*z 


(9 


Vi    .    va  il  Re!  Vi    _   va  il  Re! 


*  g     *  E   g    g  €   E    gì  E 


i 


9= 


■ 

i 


4*  »•   vr   l!!lir   p  ''   i'iQ  àg^ 


>•    ur   t}»i  r   ^^ 


i)  j  >  p  m 


fe 


TeDeum....       Glo  _  rw/  Si        fé  _  steg    _    gi     la vit  _ 


TeDeum....      Glo  _   rra/  Si        fé  _  steg    _    gi     la  vii  _ 


ì    f f  (in r  b  f  fi Q  f' Q  ^fe 


# 


TeDeum....       Glo,    ria!  Si        fé  _  steg    _    gi     la vit  _ 


#  &    ffi  £  éT*  £    <► 


ffi 


s 


4 


ff    # 


É 


e^; 


B 


t>  iujo5o  t> 


fa 


8 


© 


82 


(apparendo  improvvisamente  dalla  porticina)  (c»a  er*ade  autorità)        ,  , 

a  piacere  


And?  sost?0  molto 


ff=ff 


èé 


ff1     3 


m 


i 


i  >  T  TP 


s 


E 


SAGK. 


Un    tal  baccano  in  chie_ sa!  Bel  ri- 
Caiia  vista  di  Scarpia  tutti  si  arrestano  allibiti  rome  per  incanto-  11  Saere. 


m. 


$ 


TW  i  i 


1EÈZ 


to 


lf)l 


_  to_.... 


ì  fi  l 


■4 ì 


_  to_.... 
And  *.e  sostÌ0  molto 


A         A 


ff 


9^ 


^ 


w. 


ì 


tì 


£0/  canto. 


m 


H 


hf    f  ""Il 


p 


Mod*.°  MOSSO 

#        ^B.        (seguono  Scarpia  Spoletta  ed  alcuni  sbirri) 


i*  P  P 


i 


i 


SCAR 


SAGR 


_  spet-to! 
stano  impaurito  balbetta:) 


4>  *       >  p  fP      M  »  'p  p  gg  ^   i 


57 


Eccellen     _     za, 


I 


MO  DÌ0  MOSSO 


r^f 


ilgrangiubi_lo. 


— p- 

3EÈ 


éS 


ÌFBT 


^fe 


^  „^ri 


Pi! 


I 


?' 


I0305O 


V 


«3 


(mogi,  mogi  s'allontanano  tutti  e  anche  il  Sagresta 

"jF     I  fa  per  cavarsela,  i 


>CAR 


»-*   »»g  pr |T pr  r P g i  T    i    i      g=i=i=É 


Apprestate  per  il  Te    Deum. 


Tu 


fe 


f=s 


^#^ 


^r 


m 


f 


tì 


ÌEE^ 


^ 


J&JS 


PI 


«r 


SCAR 


\m"m (a  Spoletta)     , -   , t 


resta!  E       tu       va,      fruga  ogni    angolo,       raccogli  ogni 

(  sommessamente  impaurito) 
SAGR.  1      p  I     | y 


nvvu 


Non  mi  muovo! 


L=M 


I 


nn 


-,- i?j  fri 


.? 


m 


il 


'5T 


« 


I 


SPOLETTA 


SCAR 


P= 


— k |(ifa  cenno  a  due  sbirri  di  seguirlo)         /m. 


fi  Jl  J)  *    * 


»'     » 


Sta  be_ne!...    (ad  altri  sbirri. che  eseguiscono1* 

' T 


1 


W 


;  t        M=N±  p  T    H  H 


iiak_bia  . 


* 


occhio  alle        por  -  te,  sen_za  dar  so 

£\ 


m 


JZ± 


7 


t>  103050         z» 


■ 


84 


Lento 


(al  Sagrestano)  .^ 


i 5 1 


SCAR 


All°.  moderato 


>  n- f  j  p •  fr | p  ■  »  p'iìniinii'TP^pp^  p 


_spetti!...       O.raa    te.  Pesa  le  tue  ri     _     sposte.     Unprigionier  di 

Lento  j^_ 


(energico 


««p-y- r  »,  ;?  p  »p  i^  p  ^"r  r  l'f  fi ?^=EtiBi 


Sta.to       fuggi  pur    o_rci  da  Castel  San  .t'Ali   _   geJo....  s'è  rifugiato 


PW 


Vm      )>& 


bl^^-    bài! 


't T nV-,  r     ^ 


/>?*- 


?   *    Vw 


i 3 1 


SCAR. 


i 


'■>'  y  »  il 


wm 


qui. 


For_se  e'  è  anco_ra .      Do. 


SAGR. 


^?vm  p 


Misericor.dia! 


v  103050         r 


I -9 1 


<4^p  g  E  g  g-g-M-M-» 


AGR. 


_v'è     la  cappel.  la  degli  Atta~van_ti? 


m 


)   ffp  >  • 


(va  al  cancello  e  lo 


Ec  _  cola!. 


% 


m 


ì      g  g 


f 


b  i6 


trova  socchiuso) 


pesante  - 


^     * 


^W     i 


iAGR 


^^ 


g  P  M    * 


1M£4£ 


^ — - 


À_per-tal  Ar_  can-ge-li! 


SCARPIA 


(entrano  nella  Cappella. poi  ritor- 
nano: Scarpia. assai  contrariato, 
ha  fra  le  mani  un  ventaglio  chiù, 
so  che  agita  nervosamente) 


t1?  f?P Pjt     1    ^a 


Entriamo. 


SAGR 


7'  IO305O  f 


86 


SCAR 


And*.'  lento 

(fra  sé) 


^f— ^¥ff+*f-  g  p  p p  p  p  IT  r  ■>  p  p  p^ 


59  Fu  grave      sba  _  elio  quel  colpo  di  can  _  no  _  ne.  Il  ma_ri_ 

AND.te  LENTO 


^=7^ 


'>■  t  pp'T  r  \«rr  -  i  i T pKr  p p i  V r  >  >pj 


SCAR 


_  o  _  lo  spiccato  ha  il     vo_lo, 


rtf     "i  -imE3w    »1 


ma  lasciò   u_na     pre_da...       pre- 


tó 


legato 


S 


czw.  ^  sempre  legato 


$^ 


=B 


^^ 


:z 


zr 


f=te 


~v 


^r 


S 


(agitandolo  in  aria)^'  -K^^™ 


JM-i   E  fi,.  T   =#^ 


SCAR 


zio  _  sa....      unven  ta  glio. 

All°.  sostÌ0  molto 

-te      •  k*  &( 


pesante 


!>*• 


S 


.  f    if  ^MM4 


SCAR 


Qual  com  _  plice  il  mi_sfat_to  pre_pa  _ 


v         103050  v 


87 


(rimane  alquanto  pensieroso,  poi  guarda  attentamente  il  ventaglio;  a  un  tratto  vi  scorge 


SAR 


yT~T^ 


_rò! 


poco  rati: 


m4&t 


&3&. 


s? 


W:  wKits 


i 


.    \i    \i  **     '-    §.      V 


k 


(guarda  intorno, scru- 


m 


tando  ogni  angolo  della  chiesa:  i  suoi  occhi  si  arrestano  sull'  impalcato,  sugli  arnesi  del  pittore, 
sul  quadro e  il  noto  viso  dell'  Attavanti  gli  appare  riprodotto  nel  volto  della  santa) 


ÌCAR 


r  103050  v 


88 


SCAR 


ALL?  CON  MOTO 


(al  sacrestano) 

*  Dff  Jà 


±ili|^J)-?^^tfTff 


^^ 


S 


/1Z.Z?  CO./V  MOTO 


II  suo  ri  _   trat_to!  Chi      fé*  quelle  pit_tu_re? 


(VI 


/TN 


ÌTÌ#^b 


p 


T*1t? 


^ì  fe    v    i- 


col  canto. 


f 


T& 


^ 


m 


^ 


«^ 


SCAR 


m 


se 


s 


(ancora  più  Invaso  dalla  paura) 


Lui! 


SAGR. fi* 


Il  ca_valier  Ca_vara 


dossi. 
^  tempo 


$ 


E^EEEÌ 


S 


sfe 


& 


=»==* 


^— 4 


e 


tJJ  zM 


P       3 


%^ 


& 


^m 


^W 


u 


¥ 


Sostenendo 

3  -         3 


(scorgendo  un  bino  che  esce  dallaCap_ 
pellacon  il  paniere  in  mano) 
SAGR.     A   TEMPO 


62 


A  TEMPO 


Nu_  mi!        Il  pa   _    niere! 


m 


±z=& 


*=¥ 


Wi   \ù-ì—=t 


*? 


# 


sJP 


K 


^5 


103050  V 


89 


(seguitando  le  sue  riflessioni) 


m 


* 


£ 


£=w 


SCAR 


Lui! 


L'  aman  _te    di 


*j"1     f 


gg 


;:  a:  W  "z:         5 


»?3* 


^ZF 


# 


*  *   »* 


* —    ~-\ 


lvJ? 


33»===?? 


% 


rres. 

ir    '  3 


SCAB. 


rw  t  r  i  '/p'riEg 


^      !.. - 


* 


To  _  sca!  Unuom      so  _    spet_to! 


Un  voi   _  ter_ 


=P 


^rar. 


^^^ 


SCAR~ 


m 


*~? 


I 


*** 


^fW 


* 


i* 


^«"N,— I1^1 


l§P 


P 


'f      I  «J  1- 

£  r  r  £ 


_  rian! 
(che  avrà  esaminato  il  paniere,  con  gran  sorpresa  esclama:) 


SAGR. 


I S 1  I         3       I 


m 


r  P  P  H  P  P>i 


Vuoto?..  Vuoto!.. 


u  103050  v 


QO 


(vedendo  il  birro  col  paniere) 


I 3 


■M     y.      $    V    V  »V\$     -,     1 


SCAR 


Chehaidet_to?     Che    fu?.. 


SAGR. 


^ 


(prende  al  blrro  il  paniere) 

*    *   li 


M=% 


Si      ri  _  tro  _ 


$ 


y.  b]  7* 


J     *i-\ 


*# 


ff 


m 


Più  mosso 


m 


\&  i      E  U I  E=M 


SCAR 


Tu  lo  co_  no_sci?.. 


,'>*  ÙìfìVìl  ^pppiv  ;>>  ^ 


SAGR. 


0 


1 


_vò  nella  cappella  questo  pa    _      nier. 

Più  mosso 


63 


*É 


J  r.J 


* 


^bP^g 


e^- 


fpf 


ti 


wrjh 


f& 


te» 


b 


[iv-  »   iiv^   na-  i*  »  ift  s 


É 


^ 


1 


>):,!    g     g  )      =Q 


ii 


<  ;p  i  p-     ^ 


SAGR. 


Cer_to! 


±=*z 


7^&~7 


/ 


^m 


\ 


y      y 


à 


E  il  ce      _        sto  del  pit 


* 


^ 


i* 


F^ 


^ 


</  IO305O  // 


SAGR. 


SCARPIA 


con  fo  rza,  quasi  parlalo 

wT2  ,i  ..?    i 


91 


fe^ 


m 


(balbettando  pauroso)  

3>V   p    v      P  v    I  y  p    fl 


Sputa    quello   che 


m 


non  _  di _  me  _  no.. 
3 JL 


I 


SCAR.SS 


sai. 


(sempre  più  impaurito  e  quasi  piangendo  gli  mostrali  paniere  vuoto) 

1—5—1 


3 


E 


r  Ehm  rp¥^Ff 


SAGR. 


^ 


I 


Io 


fi 


lo     la -sciai    ri  -  pie  _  no    di 


« 


1PP 


E=£ 


£ 


/ 


3S 


ÉH3É 


^0*70  accel. 


% 


m 


^ 


V   i>K       V 


Ff 


R 


/oro  /<///. 


w  fr  tir  ?  1  > 


rf  tempo 


^jH-f  P  P'  p 


SAGR. 


ci_  bo  pre  _  li    _    ba 
/>oro  rall:.....~ 


to... 


il       pran_zo  del     pit. 
a  tempo 


~mm 


* 


35 


^ 


iir^-fe 


/^ 


w  ^3 


s^ 


iV;    >         il 


f 


33 


i 


»^i_j^  * 


//  103050         /■/ 


Q2 


SCARPU 

(con  intenzione,  inquirendo  per  scoprir  terreno) 


>A'rR  . 


'J^-^-W  gì  ^ 


A_vrà  pran  _  za  _   to! 


W    jT-L-l 


^ 


É=£ 


_tor 


Nel.la  cap  _  pel  _    la? 


64 


b 


^=:  >     É 


(facendo  cenno  di  no  colla  mano) 


I 5—1 


poco  rit. 

rr~3 — " 


SAGK. 


•n  J^i'FVrfi'i  f?n    'F77 


Non  ne  ave_a  la    chia.ve  né  con_ta  _  va  pran.zar. 
legato 


disse  egli 

poco  rit. 
3 


a  tempo 


SAGK. 


3    ~*  T"1  ,  ^     - 


(mostra  dove  avea  riposto  il  pa- 
niere e  ve  lo  lascia) 


stesso. 
a  tempo 


Ond'io  l'avea  già     mes_so 


al         ri  _  pa  _  ro. 


103050 


93 


^impressionato  del  severo  e  silente  contegno  di  Scarpia) 

(fra  se) 


SAGR. 


m 


BiiJ'ii 


OLLbera  me  Domine!) 


È 


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«=j 


'>'-ù>  ,f  * 


■  'V  14' 


■jiv. 


5 


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(pausa) 
SCARPIA    Q\     /?  (ffa  se) 


9^^ 


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PPP 


P 


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(Ór  tutto  è     chia_ro la   prov-vi  _   sta  del       sa  _ 


T.  ^ 


68 


V'iC:  I  <fv  > 


É 


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i 


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« 


(pausa) 

/7\ 


cres. 


Jr       J 

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jfc afe. 


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35? 


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"r   p-pn"     WÌNgr 


SCAR 


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_  sta      d'An-ge  _   lot  _       _        _  ti 


fu  la 


1 


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1*3 


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É 


^  IO3050         G 


<H 


SCAR 


.'*  F  F   i 


pre_da!) 


(Tosca  entra,ed  è  nervosissima:  va  dritta  all'impalcato, ma  nontro. 
vandovi  Cavaradossi,  sempre  in  grande  agitazione  va  a  cercarlo  nel- 
la navata  centrale  della  chiesa:  Scarpia  appena  vista  entrare  Tosca, 
si  è  abilmente  nascosto  dietro  la  colonna  ov'è  la  pila  dell'acqua  be_ 
nedetta, tacendo  imperioso  cenno  di  rimanere  al  sagrestano;  il  qua. 
le,tremante. imbarazzatoci  reca  vicino  al  palco  del  pittore) 


6CAR 


SCAR 


vs  i     ì    p  p 


± 


L*- 


^ 


NN¥£ 


Ho 


$ 


é^M 


(Per  ri  _  dur_reun    gre    _     lo  _    so  allo  sba  _  ra  _  gli 

^i  ~~*     èà     ^    .  *4        i       \,^vT^A 


F^P 


S 


éiéé 


* 


P    cres. 


±± 


V-9-- 


m 


yévA 


^ 


F77»     ^*— ■ — " 


$fei 


>i3333 


fc*. 


103050       e 


poco  allarg. 


(Tosca  ritorna  presso  l'impalcato. 

Allegro 


95 


SCAK 


■r  r  "r>  r  p n i t  r   f  r  in  Tri 


Ja  _  go  ebbe  un  lazzo  _  let-to...       ediounven   _    taglio!..) 

poco  allarg. 


h  ti  te  ,& 


Allegro 


chiamando  con  impazienza  ad  alta  voce) 
TOSCA 


SAGR. 


fl  TOSC 


Ifes 


^ 


Ma_  rio?! 


Ma  _rio? 

(avvicinandosi  a  Tosca) 


<  »ppi"P  PPFliTft    »«pn 


Il  pit  _  tor  Cava_ra    _     dossi? 


Chi 


m 


M 


sfe 


E 


^■=r 


m 


m 


I 


1 


s* 


M£ 


» 


y  /*  subito 


^m  r  piipii  »r  '  -ii'iit  r  r^iri  *$H  F*fy 


sa    do_ve  sia?  Sva    _    nì,sgatta_io     _     lo  per  sua  stregone. 


G         103050        g 


Q6 


SAGK 


TOSCA 

m 


n 


? 


Ingan   -  na  _   taf 


No...        ne 


5EÈ 


no... 


(se  la  svigna) 

j         I 


_na. 


P 


^ 


^ 


s> 


ai 


»?*■ 


dtm. 


te^SÈ 


1 


Pf^ 


^S 


Pi 


i^ 


fi 


V  V 


^>t 


yi^VO^MO^^O   J=IOO 

(quasi  piangendo) 


A , (quasi  piangendo ) 

jr->-  r  ir  r  ir  p»pi|,wmJ  *  > y  ly  r  r  r 


tra  _  dir- mi 


68 


e  _  gli  non  può,  tra  _  dirmi  egli  non 


feÉ^ 


5*F 


Campane     Al|,  «        |       J       J       J       |     J       J       J~ 

And?  mosso  J  =  ioo 


^(t     j=^=^ 


& 


E 


3ebe 


f 


^ 


T.7^F-t^-t 


ik 


può! 


SCAKPIA 


9S 


fe 


(a  Tosca, insinuante  e  gentile) 


ì 


To  _  sca     di  _ 


j  fi     J    J      J      J      I  J      J     gi=3 


^^ 


SW 


[»LffrU 


?7.<l     J     J 


p, 
\ — j 


^ 


F 


e        103050       e 


97 


ICAR 


m 


m 


Tpr  r  r  [>  r  f  f  ir  r  ffiftì 

_vi_na  la       ma  _  no        mia      la       vo_stra  a_  spet  _  ta,     picco-lama- 


fO   J   j-* 


* 


*   -^ 


3 


F 


^— ? '— '— *-^  j    r    j&i 


?^^-J-^-^ 


UÈ 


■i      J 


?      J      ^ 


^= 


^.i'^  pp  r  ppppip  r  <  r  i^ 


^ 


_ni_na,non  pergalante  _  ri    _    a,  ma per  offrii  _  vi 


i 


i 


^e 


a 


s 


^iL^ 


^liEd» 


i 


SE 


9=V»-^» 


TOSCA 


=i         ?      * 


(tocca  le  dita  di  Scarpia  e  si  fa  il  segno  della  croce) 


eSe 


m^t 


Gra.zie,  si  _  gnor! 


n,  p  p  p  P 


i 


ÀAR 


l'acqua  bene-det  _  ta. 


tn~i     t 


m 


69 


dolce 

il 


5 


1 


P 


>  jt 


f 


^¥^ 


É^E 


C        103050       e 


98 


poco  rall. 


^m 


i 


a  tempo 


# * 


afe 


UJbm  m   m 


£ 


SCAR. 


Un     no  _  bile  e_sempioèil    vo  _       _      _  stro.   Al       eie  _  lo 


iNf 


*^=j=^ 


& 


^m 


r 


^  r  >•     f 


</e>/c<?  »7</  sensibile 


poco  rall. 


i 


■& 


+-v^^i 


?. 


■J 


m\  r  ? 


*=£ 


« ,  m  m    m 


gf  n.r  r  f  1 


SCAR 


E 


FF? 


pie  _  na  di  san  _  to  ze_lo  attin_ge  _  te  del_l'ar_te  il     ma  _  gi  _ 


tf^V-^     J     J    J 


>■  m    -T  ^^ 


3§É 


f  r  r  r  ^7 


TOSCA 


(distratta  e  pensosa) 


(cominciano  ad  entrare  inchiesa 


ÉÉ 


m 


È 


^    «i 


Bon-tà  vostra... 


n,  P  P  p  p  p  pi 


'   pp  r  PP 


SCAR. 


_stero  che  la  fé  _    de  rav_vi  _  va! 


Le  pie  don  _  ne  son 


ti y  r  r  tr-^rr  r  r 


:^;^7J  = 


r  r  p-f  r  r  r  F-tr  »  f  f  f 


e        x 03 050       e 


99 


ed  a  recarsi  verso  il  fondo  alcuni  popolani)        (con  intenzione) 


n  pp  ppr  \? p i p p  r  PPfritir  r  r  ttfri 


'AR 


rare...Voi  calca  _  te  la  scena. ..e  in  chiesa  ci  ve_ni  _    te       per       pre  _ 


fr^_  J 


*=& 


i 


matrxm 


i 


frW 


fFrrT 


^ 


m 


i 


"j    ;  J   j 


n  n 


m 


P^ 


-cr 


TOSCA 


* 


(sorpresa) 


t  JUlPFt 


E 


Che  intenjdete?.. 


Si 


^fPP 


fr#M# 


ÌEE5E 


CAR. 


fe 


_gar... 

Campane 


E  non  fa.te  come  cer  _  te  sfron. 


J      J        J  IJ         J         J         J        IJ  * 


^=jF 


70 


^H 


si 


:    «-.    <*-. 


8-ì 

h 


*k:  *b  *"'•     «n 


^ 


cres. 


ìtfnpn 


■  tn/J 


m 


f^^pf 


P^ 


e 


-©- 


7 


(indica  il  ritratto) 


(con  intenzione-marcata)  L 


■h  pf  g  uwnuh  \  p'uip 


rt 


CAR 


-tate  che  han  di  Maddalena  viso  e  co.stumi...  e    vi  tre.scandamo-.re! 

^Àro  P0CJL  rall:- r- 

a: .  ?r 


f^#5 


ss 


i 


*H3 


f 


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ffr 


7  >7yF 


)'rY  i  ry 


]n^LA 


pm 


k 


*    »  t 


IO305O         G 


I0O 


•—r-1 


Al  Li  MODERATO 
TOSCA    (scattando) 


71 


te 


Che?     D'a-more? 
,4lz,?  moderato 


f)i,|.    2 


Le  prove!    Le   provel 


/ 


JW/Wfl  /? 


Wff 


rf 


(afferrandolo)  (entrano  alcuni  contadini) 


m 


*^pl>|[(flF 


T. 


(mostrandole  il  ventaglio) 


Un  ventaglio?  Dove  stava? 


SCARP1A 


m 


.  ^       1 3 1 1 — ^~i 


»t\  >•  i)  i?  p  e  p  i  r  ìsì* 


ili 


Èarne_sedi  pit_to_  re  questo? 


Là  su  quel 


scar; 


103050        G 


101 


\R. 


poco  affrett: 


n,-i  r  p  p  p-^p  pv  [rpiTB  Più-  PPfrp 


cer.to  a  sturbar  gli  a.manti  ed  es_sa  nel  fug    _     gir  per_dè  le 


jte 


^ 


i^^ 


^a 


s 


/>0c<?  affretti. 


fe 


TOSCA 


r 


(esaminando  il  ventaglio) 

a  tempo 


6 


KR. 


n,  P  p  > 


te 


*jjiju»i^ijij^i3i|  >r     m 


La  coronai        Lo  stemma!  È  l'Atta    _     van      _       ti! 


pen.ne! 


te 


^ 


a  tempo 


y~t 


gg 


ft  fr  >  * 


IS 


V 

•3 


£=l 


B 


/r\ 


fel 


Ut 


i 


v-4-J- 


~5      i         ' T 


(con  grande  sentimento, trattenendo  a 


* l  mwjy »     i > 


Pre_sa-go   so  _    spetto!.. 


Il 


^Hg 


Ed 


1       r 


m 


v  it J)  J)  J)  JUm  itJ)  J)  v  i       figgi 


73 


I 


!ÉE 


3 


SS 


3ÉE 


(Ho  sor_ti_to  l'ef  _  fet.to!) 


$E 


y 


r 


si 


a 


& 


IP 


G  IO3050  G 


IU2 


stento  le  lagrime, dimentica  del  luogo  e  di  Scarpia) 

And*' mesto  #=40 


j"'!i  ffi  p  ip  n  jl|r    r^^^ 


io    ve_ni_vo  a     lui  tut_ta     do  _  glio   _    sa. 
Andì'mesto  #  =  40 


per 


■ft'i    j      fi 


di  itit  i 


1C? 


/*  con  espressione 


mèi 


m 


JZ 


±=^ 


^E: 


y* 


Ve' — 


$***  T~E   E  ^   '  M   J'  ^  '  J       J' 


dir_gli:in_van  stas     _      se.rail  ciel     s'in  fo  sca. 


Jst 


CI? 


9##S 


^Tff 


i 


PMi 


ZZ3 


*£ 


Sostenuto  molto 
con  grande  passione 


y     d> 


^te 


m 


a 


l'in    _     na-mo.ra  .    ta 
Sostenuto  molto 


To_sca  è       pri  _  gio  _ 


fcfe 


m 


m 


^      v 


1ff    E    E  £  *  ! 

f  r  f  F  FJ 


e        103050        e 


103 


SCAKPIA 


I 


_nie     _      ra. 


i 


HI     P  E  ■  P^P 


^ 


atì 


3 


(Già  il  ve_le    _     no  l'ha        ro  _  sa...) 


I    »     Tr/^ 


f 


Ss 


a 


r 


/<?co  r//. 


rf*"*  »    pTTt    p  p  ip  p>^ 


dei  re  _   ga    _      li    tri   _    pu-di,  pri-gio  _  nie  _ 


HfcW 


B 


^ 

^ 


pp 


EÈS 


^m 


-*?—■+ 


? 


m 


cres.         *^___ 


i 


t 


n  _ 

^^  PPpoco  rtt. 


<         s 


fcfc 


p 


(entra  un  gruppo  di  pastori  e  di  ciociare) 


Hi    J)  >   >    *        » 


te 


-ras.. 


SCARPIA. 


■>'Md  r"    p  »r    'Hiv  r  4  '     '  '^u 


(Già  il         ve_le      _      no  l'ha        ro  _  sa.) 


e        103050       <? 


104 


ir  Tempo 


SCAR 


W^ 


m 


(mellifluo) 


i 


r  r  f  Pi* 


75 


Campane 


O    che  v'of  _   fen_de,       dol  _  ce    si 

J    *    J    i 


I?  Tempo 


fe<       J      J      J 


W 


^s 


l»V'       K> 


i  J  J  J 


£ 


J  «I  J  J 


,TT> 


^t 


g 


^=^ 


J: 


J. 


SCAlR, 


1 


« m. 


i~ r~i 


a 


?=nn^  p  tm 


_  gno    _    ra  r. 


U_na  ri_bel_le     la.crima 


f,.  ^r  :  f  r1  F  i1  f  I L' f  r    , 


m 


j=à 


s 


-o- 


J=4e 


^=T^ 


^=4 


SCAH. 


;m_jLp  p  p  p  p  p  p  r  i  p  p  bJ=Md 


scen-de    sovra  le  bel_le  guanciee  le  ir  _  ro_  ra;  dol  _  ce     si  _ 


ÉÉS 


■*  li» 


H*      r 


PS 


^ 


^ 


7^ 


? 


^ 


7 


^^ 


é 


e         103050  e 


io5 


rall.  molto 


a  Irmpo 


SCAR 


-gnora,  che   mai    v'ac      _      co_ra? 
rall.  molto a  trmpo 


P*   J      J    ^ 


f 


£f 


3 


••à^      J    J    ^5 


s 


& 


i^H^M^ 


J: 


-cr 


SCAR, 


«a 


I** 


J-J 


AND.e  LENTO  O=0  (vari  Nobili  Signori  accompagnano  alcune  donne) 


feS 


NuLla! 


(con  marcata  intenzione) 


rall. 


*  'p  p  p  l 'r  p  ^p  i  P  P  p  ''p 


76 


And?  lento 


j    j  Da_rei    la  vi  _   ta  per  a_sciugar  quel 


I 


É 


MENO        (non  ascoltando  Scarpia) 


6e 


fr  >  «p  p  p  i  r    J' i'  i  p  p  p  T 


lo   qui  mi      strug-go  e   in  _  tan.to  d'altra  in 


SCAR." 


^rV  'r    'fti 


pian  _  to. 


;# 


Meno 


^ 


i 


s 


SE 


É 


^==f 


i 


/y 


«Rja! 


27 


« 


P=: 


c       103050     C 


io6 


' 3 ' 

PC 


lhi  rupi  mm 


ÉÉ 


braccio  le  mie  sma.nie  de  _  ri      de! 


SCAK. 


>         P   [?  |?  I  |T   p   >       M* 


(Morde  il  ve  _    le  _  no.) 


^S 


/ 


S 


^^ 


ditti. 


n^z 


É 


ffcì 


f 


fe 


=  $5 


^f 


(con  grande  amarezza) 


T. 


fi  A  fl (con  grande  amarezza) 

gru  "    >      p  p  r     * 


77 


Do_ve   son? 


é^{'  *  i    i    i 


w 


>>:<„«  „         ,|Ì        *^3= 


$ 


(entrano  alcuni  borghesi  alla  spicciolata) 

cres. 

fai 


=r=^ 


P  P  P   P  P  P  P  P  »  PP 


Potes.si    coglierli  itra.di   _   to_  ri. 


*t 


•4       J~3    1 


P-Md- * * 


cres. 


*m 


^ 


;?    ^ 


J 


!*• 


3 


103050       e 


io7 


T. 


(sempre  più  crucciosa) 


con  forza 


Ù 


$'*'  '  p  f  [i  "M  i      I  '     >a 


*vw. 


iir      fr 


Oh  qual   so_spet_to! 


Ai    dop  _    pi  a    _ 


fi*  vi   0  i   JJ3J  J  J  j] 


* — » 


P 


U 


$=£ 


p  P  r    p  p  i  ^  ^  » 


-ino    _     ri  è    la    vii     _      la     ri    _     cet_to. 


0= 


(con  gran  dolore) 


É&m 


y 


*  ffi^if 


>  ppi r  *— ^ 


3 


m 


Tradì  _  tor,... 


tradì  _tor! 

rall: 


fc 


3F 


s 


FP 

=É 


</?iw.~ 


ag 


?S3 


a 


* 


*        *  r~a> 


r>! 


:*■»• 


221 


->r 


e       103050      e 


io8 


ALL°.   VIVO 


P 


con  forza 


-3 — »  1 — T 


Ali?,  vivo 


1^ 


:^j*     !  s  ^ 


// 


m 


PT~P  1  p  P  e  ptttp  p  < 

Oh  mio  bel       nido  insozza  _to   di       fan_go! 

JLà 


*ff^ 


ff 


n- — ^r 


(con  pronta  risoluzione) 


(si  rivolge  minacciosa  al  quadro) 


,j     ì       ."M'f  ITftfrt? 


Vi      piom.berò  inat  _  te_sa! 


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g 


Efe 


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b#    ^ 


éKìé 


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SCARPIA 


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(grido  acuto, disperato) 


J~l 


P  P  P  P  fi-H-p  Vi\     ■     Il 


Tu  non  l'avrai  stas  _  se_ra.  Giurol 

(scandolezzato,  quasi  rimproverandola) 


>    i  Pi p  p  ii 


In     chie_sal 


^ 


-5-r 


^ 


»Z! 


19-' 


<f  IO305O 


109 


("piangente) 

Meno 


$ 


5 


m        m>  zm. 


h  Ji  I    J    Jl^ 


Lento 
k 


con  grande  espressione 
rall.  tm- 


W^PP     QVh<ì 


$ 


Dio     mi  per 

Meno 


_    do  _  na... 


gSqg 


^ 


Lento 


^ 


PP 


^t 


r=^ 


m 


j^3 


1»P 


Egli   vede    eh  io 
I — T 


*  ¥ 


Se 


1=Z3 


rall. 


col  canto 


cres. 


3? 


s 


i 


AND*.e SOST?0  (piange  dirottamente) 


(Scarpla  la  sorregge  accompa. 


f'v  r  fjin  i 


$ 


pian_go!. 
AND*e  sost!0 


r-Cn 


S^tE* 


i 


sM 


ee 


t 


3.  Ji.      ji.       Jt.     Ji. 


79 


c/w.  molto 


// 


V. 


^'C       K*l 


2_Ì«*J_I_? 


h 


1^.  ^ 


I 


0r~W     0 


~    1 


P 


gnandola  all'uscita,  fingendo  di  rassicurarla) 


■ 
1 


e  103050  e 


no 


(appena  escita  Tosca,  la  chiesa  poco  a  poco  va  sempre  più  popolandosi) 


80 


(Scarpia,  dopo  aver  accompagnato  Tosca,  ritorna  presso  la 
colonna  e  fa  un  cenno:  subito  si  presenta  Spoletta) 


9-= 


4       ,    f j_  <r  r        i  i=t=f 


(la  follasi  aggruppa  nel  fondo, In  attesa  del  Cardinale;  alcuni  inginocchiati  pregano) 


Largo  religioso  sost™  molto  ó  -  42         C^P° 


1 5 —  1    , 

3       '     3       '     '       T 


zm 


,  >p|r  pippszpCT 


tn  Tre  sbirri...  Una  carrozza... 

Largo  religioso  sosrr  molto  a  -  42 


fa|r- ^^^ 


^Ift      J-J^ 


(Campane; 


e  103050 


i      r 


SCAR. 


y-A  r  f  *  p^^ 


n        r 


i    r 


in 


^ 


I 


I 


Pre_sto...         seguila  dovunque 
legato,  cupo        


va  _  da...       non  vi  _  sto...     prov_ 


se 


pp 


s 


f 


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m 


w 


\SJT 


W 


& 


-O- 


^ 


sostenute  le  terzine 


I 


SPOL. 


-1  I J 1 


(esce  frettoloso) 


ft       M    7  J)  J  J)  7  J)  J)  I    J   J    jt      ■ 


Sta  bene.      Il  con  _  ve gnor 


Wt  r  r  * 


7 "~^ 


-,       r-j-i 


*  Mpr  r  r  1  r r  * ■ 


SCAR. 


s 


_  ve_dil 


Palazzo  Far  _   nese! 


É 


k        T1 


1    -    1 


s 


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ff 


I — ò — I 


o- 


3^ 


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Se 


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(con  un  sorriso  sardonico) 


S 


ìeeeeéeé 


SCAK^Tl7 


Va, 


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4=5^- 


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To_sca  ! 

-e- 


* 


SE 


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p 


r-j-i-    T 


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112 


SCAK 


31 


m 


& 


t 


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T3- 


■^  Nel  tuo        cuor         s'armi    _    da        Scar_pia... 


J. 


3 


e 


r  e  r  h-  ; 


s 


-9--- 


"O 


SCAK 


(esce  il  corteggio  che  accompagna  il  Cardinale  all'altare  maggiore-  i  soldati  svine, 
(ironico)  ^ 


-ri  fanno  far  largo  alla  folla. che  si  dispone  su  due  ali)  


1 


J~Z~! 


SCAR. 


33=?* 


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ÉÈEÉ 


r 


P-W-P 


■  fV  ,vfff  r> 


È  Scarpia  che       scioglie  a  volo  ilfal_co         della  tua  gè   _   lo- 


f'i'd    /i   dig 


legato 
PP 


m 


t* 


-337 


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"3ff  Cannonf 


T3T 
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e  103050 


"3 


SCAR. 


m 


_fi_ 


& 


_    SI 


I 


SE 


ORGANO 


-£*f- 


82 


legato 


Quanta    pro_mes  _  sa 


pierfo  semplice 


jG 


1 * 


23 


jb; 


-e- 


r-T- 1 


«« 


sempre  so  sten, 
le  terzine 


I 

I 


$£  Cannone 


è 


g%=£ 


3E^ 


SCAR. 


nel  tuo  pron_to  so  _  spet_to  ! 


senza  pedale 


% 


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*  * 


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S 


s 


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e  103050 


B 


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3fc  Cannone 


I 


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scar.; 


SCAR. 


^ 


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(ironico) 

F 


(Scarpfa  s'inchina  e  prega  al 
passaggio  del  Cardinale) 


T 


Va ,  To  _  sca ! 


83 


i s 1 


SI 

V&  Cannone 


n£ 


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103050 


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(il  Cardinale  benedice  la  folla  che  reverente  s'inchina) 


SCaR 


ee 


m 


Ragazzi  e  Sop! 

k 


i 


m 


con  voce  parlata 


3 


i  Sr 


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£ÈEÉ 


Qui  fe.cit  coslum  et 


I 
■ 

I 


Tenori 


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m 


£ej 


W 


Qui  fe-cit  coelum  et 


Bassi 


S 


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mm 


m 


?3 


Qui  fe-cit  coelum  et 


12  Bassi 


IIP 


«?»  voce  parlata 


~T     ' J" 


^    P  P  P  P    1        l?     P  PPP  IPPP^^ 


fe 


Adjutorum  nostrum  in  nomine  Domini 


pedale 


legato 


fi 


P 


pih  P 


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ifti 


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Jj  »  p  r  % 


3 


éééì 


103050 


nò 


SCAR. 


(con  ferocia) 
(riprende  con  più  ardore)    p. 


*s 


I 


3 


n  1  I  i  - 


terram 


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terram 


m 


■>w  1 1 1 


terram 


z 


fc 


dop     _       pia      mi 


ra 


1         *     r 


r  y\)\  \'  \>  \>  i>  P 


84 


Et  hoc  nunc  eti/sqt/ein 


i      *  nr1 


}=£J|    I   lUMfig 


Et  hoc  ii  une  et  usque  in 

1 


3 


i     '  »    r 


,9 


EsejI    I   (W 


Et  hoc  nunc  et  usque  in 


1     r 


*  7 1'  M  I   H'B 


^ 


a 


5"/'/  «0/w^»  Do-mLni  be-ne  _  dtetum 


o 


103050 


117 


CAR. 


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3 


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3 


m 


t    *  T    p  ì 


i*. 


ten 


'ft  ppp*>*  " 


do    il    vo    _     ler, 


ne  il  capo  del  ri  - 


saeculum 


n  p  p  p  >.  t 


saeculum. 
i r 


Ss 


a  p  p  p 7  *  - 


saeculum . 


CAR. 


I 


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I 

1 


103050 


X.  AK- 


!§E 


^f&  Cannone 


lifr^; 


SCAR. 


— K — O-^ 


n^^fi   ri 


?    103050    ? 


H9 


(con  passione  erotica^ 


SCAR. 


grf^fTr  r  ^ 


"Jff  Cannone 


SCAR. 


/ 


^=£=4 


fra         le         mie  brac     _      eia 


I 


i\ 


11 


103050 


120 


SCAR 


s 


Pi-    -l 


(ferocemente). 


i 


é 


£ 


£ 


/ 


t- 


2 


& 


il  -  lan-gni-dir  d'a.mor. 


L'  u  _  no  al    ca 


SCAR. 


S 


S 


i 


ì 


P  f  f  *  f  ,-ff>  r 


_  pe  _  stro,  l'al-tra     fra    le  mie        brac 

(Tutta  la  folla  e  rivolta  verso  l'altare  maggiore;  alcuni  s'inginocchiano) 
Ragazzi  e  Sopi 


eia. 

r 


103050 


121 


(resta  immobile  guardando  nel  vuoto) 


CAR 


hW^ 1 -|             -             i 

k^-H — 1 1 :=j 

m 


fe 


Deum 


Se 


3E 


Deum 


m 


m 


Deum 


Campane  r* j 


87 


SE 


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-do- 


la 


-    da    - 


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la 


u    _  .     da    - 


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J 


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J  4     i 


:§: 


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103050 


1 
I 


122 


SCAR 


m 


3E 


mas: 


TT- 


te. 


se 


zz: 


Do    -     mi-num       con     -      fi 


SE 


~cr 


-  mus; 


fi         fj 


su 


te Do    -     mi-num       con     -      fi 


P 


_  mas; 


f  f    ir  rf  if    f 


te Do    -     mi-nnm       con     -      fi 


P 


ggF# 


£     »      _     a  $£  Cannone 

-       -         -^ 


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<j  103050  g 


CAR. 


m 


m 


■=fc± 


m 


.  te 


mur! 


riavendosi  come  da  un  sogno  ) 
con  forza 


123 


£ 


^=^ 


£ 


To      _       sca ,. 


mi 


W 


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É 


mur. 


$>    f[[} 


3      __ 


>,):,|.,    (Il         rt      |g 


"5j€-  Cannone 


i— 1   u  *  »  i  i  *  *^=r 


fe 


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* 


103050 


1 


124 


SCAR. 


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m 


cres. 


fai 


SE 


JUk 


S 


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-*  ^ 


di  _  men_ti  _  ca_re  Id  _  di 


f  f  f  Lf  fi  Jì  fi  U 


cfftr.  <z  /wco   </  /wo 


P 


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?  IO3050  ? 


SCAR. 


m 


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Te  ae    -  _    ter 


12; 


<-*>       allargando  (*-on  entusiasmo  religioso)        GRANDIOSO 

rr-^  "}  C  ,f    f 


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m 


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351 


Teae     -  _     /<?r 


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1  - 


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Te  ae    .  _     /<?r 


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-    ter      - 


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£=Éi 


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allargando 


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t^v 


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"^  Cannone 

Grandioso 


allargando  e  cres.  molto 


S 


m 


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A    J 


V 


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■ 

■ 


q  IO3050  ? 


I2Ó 


SCAR. 


I 


s — N  /^b*  >      ^*_ ^    And*/ mosso  0-112 


"?&■ 


iV  _      >  /ra«     om.nis     ter.ra....     ve. ne  .  /v 


/«/•/ 


^ 


33C 


g>     jV 


y    gP 


1»      g- 


fi/  _      .  trem     om.nis     ter.ra....     ve. ne  .  ra 


tur! 


P-    V 


a 


Pa  .      .  trem    om.nis     ter.ra....     ve. ne  .  ra  . 


£ 


^kz=z=_J I  I  I  1 


tur! 


Q 


Pa  .      .trem    om.nis     ter.ra....     ve.  ne .  ra 


.  tur! 
Ajvd^mosso  a  - 112 


S^ 


1 
SL 


ii 


31 


j  Sì- 


■i 


A  ì 


:3r 


89 


1  tutta  q 
forza 


± 


^>1 


^3 


•#■"* 


S 


(cala  rapidamente  il  sipario) 


^53 


1: 


_  Jjljg  «fr .-! 


1 


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ts— k. 


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S 


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p-j— kg 


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af/arg-.. 


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Zé- 


t     ì     m     ": 


rrt 


-*>-*- 


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v 


fff\ 


Pine  dell'Atto  1°. 


103050 


I27 


Atto  Secondo 


GÌ) 


•    1 


PALAZZO    FARNESE. 

La  camera  di  Scarpia  al  piano  superiore.   Tavola  imbandita  -  Un'ampia  finestra  verso  il  cor- 
tile del  palazzo.    E  notte. 


Andante 


3  é f* 


[ili  *    i^± 


% 


vHl  i    i 


rs2  ^r~i 


I 


I    ,,.» L 


J  1   >   I         NI 


/ww  stent.  p 


m 


I 


fct 


P<?£0  Z0<?00 


(Scarpia  è  seduto  alla  tavola  e  vi  cena  -  Interrompe  a  tratti  la  cena  per 
sostenendo 


? 


zn 


s 


OS 


zse 


^m 


-cn 


/^  'si  alza  il  sipario) 


fflg 


-S» — 

•7   Ti 

sentito 


£ 


r 


HìJ     J 


f 


,1^ 
"5" 


f  • 


riflettere -Trae  di  tasca  l'orologio  e  nell'atteggiamento  e  nella  irrequietezza  tradisce  un' an. 


e  103050 


128 


-sia  febbrile) 
scakpia  p0co  stent. 


% 


ft        fi         m.    frT",r*~"        3 ' 


Tosca  è  un  buon  falco!..  Certoaque_ 


ti»'    JJ-^r^te 


^   li*  — i 


-B' 


^ 


«— 


a 


7 


w~ 


SCAR 


v!V  p"p  p  ppppp  p  p i  p p p *  i  i  i  vpP  Pi 


-sfora  i  miei  segugi  le  due  prede  a2zannanol 


U 


m 


Doman  sul 


2H- 


^1)11  a: 


? 


;!7 


pp 


£flfc 


£ 


SCAR 


1 


1  r 


1      "       J 


^£Z?  ENERCICO 


k 


*j-y  -pppppppppppp  p 


fl-S-M 


pal_co  vedrà  l'auro. ra  Angelot_ti  e  il  bel  Mario  al  lac  _cio 

All°.  energico 


e        103050  e 


tj^T^^        I?  Tempo 


>CAR. 


tf*t  vini     12 


129 

(suona  11  campanello, 


m 


pen_jdere. 


** 


^^ 


ff 

(dopo  la  parola 


rE^ 


*VU   f H 


^ 


P 


^ 


i 


«?    I 


Sciarrone  compare) 


m 


+^*r 


m 


SS 


; 


SCAR 


'^V    *   1  P  p  p  pi  PPw 


Tosca  è  a  pa  _  lazzo?.,      rf  piacere 

SCIARRONE  I -r. 1     1 


ai 


Un  ciambellai!  neuscia  pur  ora  in 


Mosso 


sci 


■ 


103050 


13° 


scak  pia  I?  Tempo 


mM 


SÉ 


(_a  Sciarront  accennando  alla  finestra) 
poco  stent. 


tt 


^m 


?fe 


». 


I?  Tempo 


r^,  Apri. 

"3    _ 


4  'y- 


JGf 


3    *  poco  stent. 


1  /> 


e*Vi  >jm>-^ 


*      7 


*TT 


ì 


^=* 


-^ 


Pff 


^ 


àu 


3 


FF 


Pi 


§ 


jU 


S 


SCAK 


« 


(dal  plano  Inferiore,  ove  la  Regina  dà  una  grande  festa  in  onore  di  Melas,  si  ode  il  suo. 

Tempo  di  gavotta  molto  mod*°  

=t   p  p  Pi p  i? ^ 


1 


[  3  I  Tempo  di  u<  /  ro  a;    ; 
-/^ 


/•o 


Tarda  è  la     notte... 


i 


J£é 


Ì^PÌ 


£ 


==*w 


^S 


s 


Sff 


fo^f» 


r^ 


fife 


D 


ra 


hCAR, 


a 


, nare  di  un' orchestra)  (frase) 

poco  rall.    a  tempo 


poco  rall 


t- 


i 


^ipp  r   ip  p^^ 


Alla  can_tata  ancor       mancala     Diva, 


^m 


P^ 


~=~F 


fco  r<7//. 


Sf? 


P" 


^ 


<y  tempo 


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s 


J'^-Jfl 


£ 


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JTT3  f.ffli 


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/•ero  r<7//. 


^^m 


e  103050  e 


i3i 


SCAk.tÈEj 


a  tempo 


£=£: 


(a  Sciarrope) 


P  P  Ppipp*rrr-MppiPPP  P  ^ 


i 


É& 


e  st  ri  mpel  lan  ga_vott  e . 


È 


33 


i*£ 


Tuattenderai  la  Tosca  in  sull'eri- 

r 


3 


KlOE 


Mi 


s*3 


a  tempo 


m 


iàd'ii    a-4jfffp 


W 


SCAR 


**rfft-| 


_  trata ; 


IPPP     P     P'PfPpPP    P*   ft    ft 


P 


i*  3fì£r 


ppp 


^ 


le  dirai  cri  io  l'aspetto  finita  la  can_ta_ta. 


4 


/>/> 


|séì 


,^^F 


r> 


^N= 


i 


w 


ÉÉ 


(Sciarrone  fa  per  andarsene) 

poco  rit.      (richiamandolo) 


(si  alza.vaaduna  scrivania  e  scrive  In 

rall. 


SCAR. 


.^E 


3E3E 


F* 


*ES£ 


1 


o    meglio. 


\$ 


k  .T^sJT^ 


e^p 


fioco  rtt 


*4=t4 


^£ 


f— t 


^ 


;lu« 


3?J 


£ 


U  "U  'LJ^1 


* 


rtrfrtr? 


rall. 


SCAR. 


S 


fretta  un  biglietto; 

a  tempo 


(consegnandolo  a  Sciarrone,che  esce) 


t 


y  P  P  P  POP  l'i1 


le  darai  questo  bi  _ 


$ 


m 


PP  a  tempo 


S^ 


i>i> 


rall. 


az===ai: 


£2_ 


=5 


^ 


S^ 


fai 


fa* 


I 


^  io3°5°  ^ 


132 


A  SD*/  LENTO 


sg 


(fra  sé) 


(torna  alla  tavola  e  mescendosi 


WW 


SCAR 


m 


WF 


_  gì ietto 
And!'  lento 


Ella  verrà... 


<Ja   bere  dice:)     ^___^ 

Sostenendo  3 


n'it     >       >P  P  P    P  P   I    P     P 


SCAR. 


/0£<?  r<///. 


SCAR 


<?         103050  e 


SCAR 


^:¥  p  P  p  p  ^ 


133 


£ 


affrettando 


*=r 


Ma_rio.~ al  piacer  mio     s'arrende     _      rà. 


m^ 


/ 


y-M    1       i 


É 


*r 


>j& 


-9- 


^ 


affrettando 


X* 


i9- 


^ 


I 


/^^/?  rW/. 


.F  *  c*/><?  poco  rau.  ^ 

v:¥  *  p  p  pp  pip  p?pp  ppppipp*  nV'^e 


SCAK 


# 


fc=Jtl 


Tal  dei  profondi  a_mo_ri      è  la  profonda  mi_seria. 
\ 


s 


/Ts 


& 


ma 


^ 


^^ 


col    canto. 


m* 


/?s 


te 


And*6  un  po'  agitato    J  =  104 


r- 3 — 1 


^S 


p  p  1  r  r  ref-p  p  p 


#      p 


SCAH-r/'^l 


m 


Ha       più      for   _   te   sa    _    pò    _    re la  con_quista  vi'o  „. 


Je 


And.   un  po'  agitato    m  =  104 


J. 


e         103050  e 


134 


SCAR 


,),,.,  r    r^pTfefa 


poco  rit. 


ffi 


E 


nr  u  y 


_  len    _    ta che  il  mellifluo  con  _  sen   _    so. 


Io    di     so  _ 


P 


^^ 


P 


7        i 


.^#-^ 


HÉllÉ 


k 


£ 


S 


i 


/oro  rit. 


t  r    f   y 


SCAR, 


deciso 


rw  f  p  p  ft  p  p  pi  f  r  p  f  ri  >p  p  p  1 


_spi   _  ri    e    di  lat_ti-g;i    _    no_sealbe    lu  _  na    _   ri    po.co  m'ap_ 


,P  ^ 


#  tempo 


^ 


ffi 


*if  ij  'fj*^ 


s^ 


/ 


rvrfl    1 


rron 


?  7 


SCAK 


•>V-,l.  f  F~FsP  P|t   f  Pfro|ftf^ 


0P 


_  pa  _go Non  so      trar  _  re  accordi  di  chi  _tarra,  ne  oroscopo  di 

g    * » 0 


km-j)Ji  j  j^ 


4    4    -*: 4T 

-*     ▼     # 


sé 


• 


I* — p- 


m — :■       g 


1 


3^  .ii  J 

Si    P 7 r    r 


Tffrr    P  ?r  ^ 


r? 


e         103050  «? 


sostenendo  molto 
(  sdegnosamente) 


»35 


5CAR. 


^S 


& 


&=t 


Mfe^ 


fior... 


ne 


far  l'occhio     di 


m 


j^j  p  j  j> 


»/ 


*  * 


^&^ 


^ 


? 


IL 3C 


f    '1 


É~r~t~fe 


PP  sostenendo  molto 


&=* 


I    i     3 


-_'~1       '    -      3 


cres. 


SCAK. 


jmi  T    hr  "-rrf,  f  11  |>  II'     pf 


i 


Pe    _    sce o  tubar  come        tor    _    torà! 


^^ 


SN  i   j 


\ 


5 


</i'«».  tf  rall. 


*m  Tj)  j    j 


bi  ¥        ¥         ▼ 


f 


-^     i1  C^ 


5 


-*- 


3 


strtng. 


miei 


m 


(s'alza, ma  non  s'allontana  dalla  tavola) 


SCAR. 


e        103050         e 


i36 


And*.'  yioDt0 


r~3     i  r~s 


r*L».j  r     ^pipp  p  pp  Pip-p>rt»ip-Pypp  p 


SCAR. 


£ 


/ 

Bra    _     mo._La    cosa  bramata  per_ seguo,  mene    sazio     evia  la 
And'/  mod'.0 


U 


& 


# 


^ 


ff 


l 


f. 


^a^ 


^^= 


-^ — 


\    ì 


^y-%  pm  i  r "p  Yi\  f  r  ifa  j  f  p 


getto...  voltoanuo_va        e_sca. 


E 


Dio  ere  _  ò. 


m 


te 


/ 


\m_UxL 


te 


i 


« 


.#• 


SCAR. 


.M,rf  PrPD  |r-p7?  |n7T>   |5z£gzp 


diverse  bel  _   tà,         vini  di   _   versi... 


1*1 


Iovo'  gu_ 


Ero* 


*         103050  e 


pi 


/r3 


cres.  ed    allargando 


ni 


e^ 


£  3        '  '       3       '  £\ = 1  -, 

f  PPP|PPP'P     p     P       |f 


r-3-l 


(beve) 


SCAR 


SE 


_star  quanto  più     posso  dell'o  _ 


(eccitatissimo, gridando)  (sl  sie*e) 

1 ; 1      r-51 


^ 


1     W  PI  P^g 


SCAR 


SE 


Entri.  In  buon  punto. 


SCIARR.      (entrando) 


1S 


?PPplP  Pi 


(esce  per  chiamare 


& 


Spoletta  è  giunto 


r/w.  <?  string. 


Spoletta, che  accompagna  nella  sala,  rimanendo  poi  presso  la  porta  del  fondo) 

Vi 


^m 


e         103050  e 


13» 


(fra  sé) 
SPOLETTA  .  (avanzandosi  un  poco  ed  impaurito)  . — _ ,     

.    m  Ali?  mod!° . r__ ^3  *       J 


(si  siede  e  tutt'occupato  a  cenare.inieiroga  Spolena  senza  guardarlo) 
SCAKP1A  I        T~ 


SCARPIA  I        J        I        -*    «-  #--#--*-  -*-         


3=^ 


J>  J>J>J>J> 


(Sant'  I_gnaziom'a. 


O  galan  .tuomo,     com'andòla     cacciai. 
All?  MODfo 


iu_ta!) 


^^ 


PP 


m 


zr 


Della    si.gnora    seguimmo    la      traccia. 


I铃II 


pg]    r^ 


n  ,ffi  1 


SPOl 


in* 


'    J    I 


ir  r  p-  in^ff^  p  p  p  P  p  p 


j  j  *i 


Giun_tia    un'erma  vii  _  let  _  ta  tra  le  fratte  per  _  du  _    ta„. 


m?Q^k 


PV  g-gt-g 


hti  n  lujija 


2Tie^ 


103050    # 


OL 


tf  'CT7>  j  Mx-  j 


io 


139 


tj-1  rr^ 


ellav  entro. 


* 


f=^=S' 


']Sp,PPPìT^^ 

N'esci  sola  ben     pre  _    sto. 


wm* 


w* 


?a$EErnsf 


m 


g^p 


Zo  STESSO  MOV.to 

brillj nte 


P^  V  dlH  P  p  I  M  Jj^i^^ 


'OU 


Al  _  lor      sca  _  valico     lesto  il 

£0  STESSO  MOV.to 

brillante 


muro  del  giardin  coi  mìei  ca. 


at* 


e 


^ 


POI* 


:£==* 


£ 


ti 


-gnotti 


e    piombo  in    ca  _  sa... 


P 


«K 


^5 


3E3E 


a6 


F 


^^ 


r^      ^ 


m  W  m 


f 


^=T 


fffi 


SCAR. 


ni  ì      >  h*    p  p  1  pp 


Quel      bra    _     vo      Spo  _  letta! 


p-m& 


r 


m 


f 


## 


FF 


k,         ^g/?  J'^rr'  *  marcato 


EEE& 


r/-  103050  w 


l4o 


spok: 


a* 


(esitando) 


T    G  P  "    i       I  P  P  P   '      I  P   P    * 

Fiuto!..  razzo.loL.  frugo!.. 


f^^ 


I)      V    J)  V 


FP 


f^f1 


'*»,"  t   -v-t 


tea 


I 


3EE£ 


B 


7T 


/ 


tó 


afe** 

SPOL,;gafcz# 


*    p  p PIPP  j 


SCAR. 


(si  avvede  dell'indecisione  di  Spoletta  e  si  leva 
ritto,  pallido  d'ira,  le  ciglia  corrugate) 


Nons'ètro  _  vato! 


m 


P  >  y  M  I  E  f  i 


(con  rabbia  crescente) 


1 


ÌEEE3E 


Ahi  l'Ange  _  lottih. 


a 


Ah 


#f^f 


FF 


i 


£3E=33 


r^ 


ì^=ì: 


t=f 


mm 


^ 


otoZ/o  marcato 


*¥ 


« A 


tfrvW.  e  cres. 

-te 


ÉÉ 


*r  n.f  T 


scar^zt| 


ca  «  ne!  Ah       tradì    _    to  _  re!  Cef  _  fo  di       ba  .  si    _ 


PS! 


s 


fU     J.tU>J  ^iB 


fFn1! 


^s 


rrrjii  tcyf=t 


«*; 


ette*/.  «>  r/w. 


3^ 


a 


m 


-P- 


te 


a 


//  IO3050  tf 


SPOL 


SCAR 


Efcfe 


(tremante, cerca  di  scongiurare  la  collera  di  Scarpia) 


*       »  i) 


ì 


141 
1 


(gridando) 


Gè  _    su! 


'HH  E  K  JTfrffi 


_  li  _sco,        alle      forche!.. 


Tornando  al  tempo 


*t 


? 


^ 


? 


s 


*  *     * 


i 


3EEÈ 


^ 


:! 


m  m  m 


a 


é=é=i 


SPOL 


SCAR 


Iftfc 


(timidamente) 


^-    J)J)|    J'  ^ 


Ce  _  ra  il  pit  _  tor... 

(interrompendolo) 


33* 


^^ 


Ca  _  va  _  ra  _ 


Ut 


f    1)   ?  ^ 


w 


.'J'W    m 


w 


f 


M 


5 


SPOL 


SCAR. 


Ut 


(accennando  di  sì  col  capo, 
aggiungendo  subito)  ( -5" 


~s     1 


v  JlJ     I  >  J>J>  J>  .H> 


Ei  sa 


do_ve  l'altro  s'a_ 


gtf^g 


s 


_  dossi? 


# 


d2 


SE3E 


iPt^f 


7    J)  V 


:ft=f 


« 


¥$$^ 


BF 


fe 


3=£ 


'    # 


■ 


//  103050  r/ 


I42 


SPOI 


i 


_scon  _  de.. 


t*     T     -+ 


O.gni  suo       g:e  _  sto 


ogmaccen  to,tra. 


*t~~  T 


W*£^ 


^^ 


3fc 


m 


-dia     tal   bef  _  far_dai_ro  _   ni_a,  eh' io  lo  trassi  in  ar_ 


mm 


-^y  7  i 


e^ 


i 


M 


W 


? 


a 


SPOL 


fc? 


J7/V  POCO  MENO 


ffi 


_  re_sto... 
(come  sollevato  da  un  peso) 

(quast  parlato)  (passeggia  meditando:  ad  un  tratto  si  arresta-  dall'aperta 


SCAR.  -         \{-     "-  «*— 


13 


Me.no         ma_le! 

Un  POCO  MENO 

sensibile 


~p  i^n 


1* 


No — j^ 


r- 


ÌEE 


m 


w 


senza 


rall. 


m 


v  103050  r 


Sc^I-l  AfirD('sosTjo_Az&. 


SPOT,. 


flneitra  odes.1  la  Cantata  eseguita  dai  Cori  nella  sala  della  Regina.  Dunque  Tosca  è  tornata-è  là-sotto  di  lui., 
(accennando  all'anticamera) 

f#iiff- 


gfa^EB^ 


Egli  è       là. 

fcfc=t 


a 


---  ^r 


'/«II11    >     ])? 


w 


V 


tó 


sempre  P  e  staccato 


W  i    Jwl  i     & 


3F 


s 


? 


f 


..  gli  balena  un'idea  e  subito  dice  a  Spoletta:) 
SCAR. (Spoletta  esce)  (a  Sciarrone) 

^^ ~ 


PI^IHtttW^ 


Intro_du  _  cete  il  Cava _  lier. 


'PPPIf    M» 


À  me  Ro_  ber_ti  e  il 


^^=i 


r 


p## 


ì=S 


te 


±^53 


17  IO305O  #-   ' 


SCAE  ~ 


ducono  Mario  Cavaradossi.-poi  Roberti, esecutore  di  giustizia, 
il  Giudice  del  Fisco  con  uno  scrivano  e  Sciarrone) 
CAVARADOSSI 


(altt- io, avanzandosi  con  impeto) 


^m 


Tal  vio. 


103050  r 


CAV. 


li, 


a       te  giun   -    gè  o        re      de_i  re!. 


li, 


a       te  giun  _   gè  o        re      dei 


reCHX — 


-gè  _    li,  a       te  giun  _    gè  o         re      dei 


ret^n: 
a  tempo 


(rifiutando)      poco  ralì. 


fìr        v  (rifiutando)      poco  rati 

cav.£i    Jiy>     I  i    v  Jj|  J)Jg 

W     ^oer...  A        snoWft 


-per...  A  _  spetto, 

(accennando  una  sedia  al  lato  opposto  della  tavola) 


a  tempo 


CAB  V:        \  ^ 


15 


(guarda  fisso  Ma. 


Se.  de_te... 


*  »m  r * 


E        sia! 
a  tempo— 


i46 


£>Op.2? 


m 


^=F 


*=£ 


Conti. 


Ten. 


r       r     i^ 


$é 


SCAR 


Bassi 


vo  li  a  te. 


Que       _        sto  can  _  to     vo_li  a     te. 


rio  Cavaradossi,  prima  di  interrogarlo) 


* 


m 


V'è      noto     cheunpri_ 


senza  rall:, 


#11 


F 


f 


*ì 


W 


B^ 


P 


¥ 


in 


f 


:T 


^ 


pi 


£ 


^  103050  cr 


H7 


fciCAR. 


(udendola  voce  di  Tosca,  esclama  commosso) 
CAVAR. 


lÉHH 


La  sua  voce!.. 

(all'udire  la  voce  di  Tosca  che  prende  parte      (riprendendosi) 
N     alla  Cantata,  si  interrompe) 

ly  r  p>- 


s 


m m. 


_gione,. 


v'e        no  _   to     cheunpri 


É# 


7 


f 


ir 


^ 


I 


És 


3=3% 


è 


I    1 


103050  # 


i+a 


co     _       H,.. 


CAV 


I      _ 


*>•■  r  r  i r  e 


SCAR 


p'ppp  r 


^p 


_gio_ne  oggiè  fug_  gi_to  da  Ca_  stel  San.  t' angelo? 


16 


h 


k 


^^ 


^ 


^^ 


i 


/•/  103050         «7 


149 


que&t  u  _  man in.no  di         glo 


CAV. 


_gno_ro. 


SCAR- 


? 


y  i  r  ir  prif  ^feg 


^^ 


Ep_  pur  sipre.ten  de  che        vo 


i  V  abbiate  ac_ 


É 


s 


Fi 


s 


5= 


r 


5E 


Éè 


^^ 


*7  103050  p" 


1 1 


J-CAR 


colto  in  Sant'Andrea,  prov_vi_sto  di   ci_boedi  vesti... 


F 


cres. 


S: 


f 


>\  i      K> 


^ 


1 


K7  t    i 


È 


3=ì 


>* 


f 


f 


rr  103050  ir 


W 


CAV. 


SCAR 


( 


ria, 


^^ 


(continuando  a  mantenersi  calmo) 


Nego.    Le 


«>  »  ri^ir-^-r  rr|j>j.jijiir  p 


..e  gui  .dato ad  un    vostro  pò _  dere  subur.ba  _  no... 


$ 


?  Ly  hy 


n 


s 


A/- 


■*■: 

»? 
103050 


^s>  y\ì    -P 


* 


<7 


152 


.  sf  tn 


oo         di  glo      _      _  ria,     que   .     st'in 


CAV. 


i>CAR 


È& 


no       di 


prove? 


«    >  J>l  fl  [H    I  ì  'p  p  I  p  p 

Al     fatto.  Chi  m'accusar 


(mellifluo) 


'*  t    >PiWftm 


Un    suddito  fe_  del  e.... 


9^^l 


É=à 


J 


mi 


mm 


ut  103050  rr 


153 


P        rati. 


a  tempo 


(ironico) 


cav.: 


X  tJ^JOH'Jil  J>ÀM 


ralh. a  tempo 


I  vostri   birri  invanfru_gar  la  villa. 


1 


EST 


SCAE 


g 


i>  ii  i  h  h 


17 


Segno che è ben ce- 


sensibile 


$ 


^m 


F 


r=? 


5e 


Prati:. 


7 


fei 


m 


7 

P  a  tempo 


» 


j-— -n 


? 


p 


tf  IO3O5O  P 


154 


CAV 


t  >pi  r  e  pi  ad* 


M 


SPOL. 


So_spettidi    spia! 


(offeso,interviene) 


^=S 


Al.le 


no_stre      ri- 


bCAR 


.'»   A''i 


1 


.lato. 


fHH 


?J!   j  > 


T 


^ 


&?»?</  rall. 


ì=g 


^ 


£35 


,^'"[j    1 


X03050  V 


i5S 


can 


^ 


CdQ 


P^>= 


CAYzffijE 


^ 


^ 


ti 


ti 


ti 


SPOLfeE 


•  » 


CO 


co 


È 


co 


« 


var 


(Falsetto) 


& 


var    _ 


rjLg=p=|=^ 


E   ri    _    do  an  _  cor. 


_  cer  _  che 


i-rp     g 


^3g 


g^^ 


e  _  gli  ri    _    de_va... 


y    J     J)    v 


ì 


■-I 


il   J)    » 


^ 


4=^ 


I  1 1 


1 


r/  103050  v 


156 


var 


CAV. 


à  v  r  n  -ftr* 


ca 


ca 


spa  - 


spa  _ 


spa  _ 


Zi 


-   Zi 


Zi 


e  ri  _  do  an_cor. 

SCARPIA  (terribile  alzandosi) 


l 


p    Pi r  p    e 


Que  _  sto  è       luo_go  di 


li 


^^ 


fe 


>^ 


^ 


i 


It^E 


^ 


P^ 


te^i 


wy=^ 


»  J    » 


tf  I030S0  // 


157 


m 


SCAR, 


^m^^r 


la  _crime! 


(minaccioso) 


'   7    P  I  r  p 


Ba    _    da  _  te  ! 


3^p^ 


5Ì 


S 


SÉ 


+■> 


£ 


Si 


>     J>      ? 


51 


^ 


*ffei 


m 


m 


i 

I 


»       103050        « 


j;8 


m 


(nervosissimo)  crfiS. 


l-ì.    P  I E  P  i 


SCAK. 


18 


Or       ba_sta  l 


^L^7 


i 


jEfi 


*=*t 


Ès 


cres . 


3=3 


fe 


« 


3=*f 


n  103050  n 


159 


poco    aliar g: 


SCAR1-? 


Ri  _  spon  _  de. tei 


P 


r  JtiJJ  y 


poco 


allarg:. 


f 


? 


m 


n  103050  n 


ióo 


a  tempo 


re! 


CAVAR. 


f 


X. 


-* = ff      ff 


(Preoisamente  in  questo  punto 
Scarpia  chiude  con  grande  vio- 
lenza la  finestra) 

scar.|V:*    *  ■ 


(imperioso,  a  Cavaradossi) 
ff 


Non  lo 


f.ffhff    v 


nn 


Ov'è  An_ge  _  lot-ti? 


*  tempo 


fh+^teg 


/■ 


^^ 


§ 


jy 


«  103050  * 


i6i 


CAV.f 


mm 


so. 


1 


SCAR 


^m 


s 


'PTTTTTTfWT^- 


Ne  _   ga  ..   te    da_ver_gli    da_to        ci  _  bo  ? 


CAV. 


Ém 


ì 


S^i 


Ne_go! 


Ne_  go  1 


SCAR 


S 


E    ve.sti?  E  a_si_lo  nel_la       villaPEchel 


la    sia  na_ 


CAV. 


Un  poco  meno 


Ne_go!    ne_go! 


SCAR 


3 


^PPÉ 


Un  poco  meno 


*  103050         // 


IÓ2 


(quasi  paternamente,  ritornando  calmo) 


^Tt  H  Mi 


M  P  M 


SCAK 


Via,  Ca_va_lie_re,   ri_flet  _  te    _     te:  sag_gia  non   è       co - 


PP 


^z 


'>  ff  p  P I)  ?  Pi  P  P  B  li  M  l  ?  ^£^g 


SCAR 


-testa  o_sti_na_tez- za         vo.stra.      An_goscia    grande,  pronta  confes_ 


allarg. 


^  ft  E  P-f 


^^ 


ì 


PP 


sione  e_vi_te  _    rà  1  Io  vi  consiglio, 

molto  espressivo^  lamentoso 


i  «? 


£U*1  I..-JI  >  J 


^=*=5 


3 


««r^ 


7 

r/7: 

2 


i — Uc' 


■J  llj^j  Jll 


K  *  i| 


f>r 


ai 


fSf 


^ 


^ 


M 


tf  103050  n 


i<>3 


SCAR 


lentamente  Come  prima 


*"  M  7  *      1  M  P  M  M  P^^ 


di -te: 


i 


^ 


CAVAR  . 


SCAK. 


m 


^i 


m 


do_v'è   dunque  Ange  _    lot_ti? 


2d 


s~        ~"C 


^ 


S 


lentamente 


Come  prima 


3E 


^ 


Non  lo       so 


?    ^  i? 


? 


f 


^ 


MDl'H 


Ifa 


An_cor,  l'ul-ti-ma      vol_ta       Dov'è? 


■ 


CAV. 


P  P   P  P   P 


(O  bei  tratti    di 


I 

l 


I 


/?  103050  n 


IÒ4 


Andante 


(Tosca  entra  affannosa:  vede  Cavaradossi  e  corre  ad  abbracciarlo) 


SPOL 


^^ 


3=^-^-1 


cor  _  da!) 


SC A  R  PIA    (vedendo  Tosca)    #■   ' 


£       ft  fi 


(Ec    _ 


co  -  lai) 


Andante 


TOSCA 


^H^Hj^ 


l 


CAVAR 


V P L-fLJ ' 

Ma_rÌO,         tu    qui?!  (sommessamente  a  Tosca,  che  accenna  d'aver  capito) 


|tJi  J      J       /j)      ^ 


i 


?:"'- 


(Di         quan-to     là      ve_de_sti, 


CAV. 


103050 


pesante  e  sost0 


cres. 


SCAR. 


|i):    f    f    jf  |f  jffe 


165 

(fa  cenno  a  Sciarrone  di  aprire  l'uscio  che  dà 
alla  camera  della  tortura) 


^m 


-mone  il  Giudi.ce  v'a  .  spetta. 


cres .  molto 


S 


3: 


? 


t~t 


22 


W 
B 


marcattssimo  e  sost. 


5s3àfrt 


^ ^. 


r 


m M-~— m- 


li    .  J     ^    ■ 


sCAR. 


e 


,  .             ,     .                              <z  piacere 
(rivolgendosi  a  Roberti)  1    r  '    1 


3         M  1 1 


I 5 1 


^rrrr  n'r  n^pff 


Pria  le  forme  ordi  _  na_rie...     Indi...  aimiei 


Lento 


Giudice  entra  nella  camera  della  torturagli  altri  lo  se. 

Lento 


jCAR, 


6lw.™,x  u,1<ulc.,u„  10S)l;a  e  scarpia- spoletta  si  ritira  presso  alla  porta  in  fondo  alla  sala)  '     3  k_ 
'  =  -cres. j  cresm 

■=1  2L  l^E  "^   "^"    i  ~K'  — ' 


T 


3: 
"27 


»         103050         n 


■ 


1 


166 


passionale  [ej^l 


(Sciarrone  chiude  1  uscio  -  Tosca  fa.  un 

I       ?    L1 


tl:.i, 


i 


p 


~lT±'.  Z-.7T?  T-T-:   "T^J  J> 


f^K 


pp  r  sos/.      '  'ej  J|     n'       J^-^T^P" 


a 


.E2S 


^ 


3t 


£ 


I 


atto  di  grande  sorpresa:  Scarpia, studiatamente  gentile,  la  rassicura) 

f7\ 


mm 


^m^ 


3 


i^r    " 


ite 


SCARPIA 


g^ 


s 


25 


^ 


¥ 


PH 


I^? 


rall: 


m^m 


i — r-1  < — 7~? 


te 


s^ 


2Ì3 


Ay/>?" Afoaf*  J  =58 

(con  galanteria)  p  ^~^ 

fri      v>    pi 

I         Ed 
And™ mod'.0  è-  58 

<- — ^ 


^^ — ^^; 


s 


l=i 


Ès 


EÉ 


g 


É 


S 


imI'^  r  p  r  fi  i  r  p 


(accenna  a  Tosca  di  sedere) 


£ 


I     »  >  P  ? 


or  fra  noi  par_liamda  buoni  a  _  mi    -    ci 


Via  quel. 


f  i  ì  i  Ki  JT) 


w 


^ 


3=fc 


.  ftKrì 


i    7  j 


O-1- 


^^=*E 


r^i     j 


103050        » 


iò7 


TOSCA 


~AR. 


$ 


(siede, con  calma  studiata) 


lm  mjp ^m 


3=£=fc 


Sgo  _  mento  alcun  non     ho... 


n  r  pr  p|f  fi 


-l'a-ria  sgo_men_ta  ta... 


gK       »       g    ,        M     hi  •         ■      v         f      .hi      . 


S 


t      )l: 


f=r 


^ 


f^f 


I 


È 


rn 


?  *? 


(con  simulata  indifferenza) 


t^F 


SCAR. 


'>!,''  i  v  ;  plf^  'lr  n 


1  T  >  Jì  I  }\  J  J  J  Jì  J^ 


(passa  dietro  al  canapè  ov'e  seduta  pu      sciocca  gelo_sì_a... 
Tosca  e  vi  si  appoggia)  ° 


La     sto_ria  del  ven  _ta_glio?.. 


m 


h 


m§ 


ééé 


k 


4 S_J: S 


is^-1- 


T. 


SCAK. 


/><7^o  r//.*.. 


m 


>>:i,  >  „  [TpT^  Wfff  fTrèr>/>'"  >-g 


A1'   j    J>j. 


L'Atta  _  van-ti  non  e_ra  dunque  alla       vil_la? 

S 


i^feM 


i 


t=t 


è=h 


1 3L 


^5^- 


? 


«  103050  n 


\ 


168 


a  frmpo 


1. 


SC  AH 


e_gli  e_ra  so.lo. 


(indagando  con  malizia) 


SS 


ffv  ì     l\ì     l\    BIT     P  r    I 

scio?  Ne     sie  _  te  ben    si 


26 


^7   7 


4=  .  -?"• 


: 


(con  insistenza  stizzosa) 


T. 


SCAK 


Nulla     sfuefere  aie:elo_  si.  So_lo!      so_lo 


:>:U'  i   fi  >    i§ 


Nulla      sfugge  ai  gelo  _  si.  So_lo!      so_lo! 

(prendeuna  sedia, la  porta  di  fronte  a  Tosca,  vi  si  siede  e  la  guarda  fiso  ) 


_cu_  rat 


$*JH  Jp    ^ì]^i  fifff^j 


ss 


3BE 


t      >*; 


i 


m 


SCAR 


i 


(assai  stizzita)        ^.  . 


^~r     ?  v=^ 


» 


-?-  ?      >     =y 


So  _   lo!    sì' 


W   ì      p 


é 


3=m 


x 


H 


p  ir    ^fP  ff  p 


Davver  ?  ! 


#^^ 


27 


Quanto  fuo  _  co!      Par  cheabbia-te    pa. 


*=T 


ps^ 


v  y  \      y 


ÌEEE3E 


3=^ 


ìé 


£ 


>4  103050       ^ 


(rivolgendosi  verso  l'uscio  della  camera 
della  tortura  chiamando  :) 


IÒ9 


««^MEJ^p.-T- n    pHTk|r^(Mnr^ 


_u_ra  di  tra_dir_vì 


é 


ili.U     ^ 


ai 


^L-Jt-ì 


Sciarro.ne:  chedice  il  CavaJier? 


-é 


-i)n  *. 


/O 


?5? 


Ss 


v  7  ì 


SCAR. 


TOSCA 


(ridendo) 


* 


(a  voce  più  alta) 


Oh!     èi_nu_til! 


S 


^ 


In_si 


ÉÈ=É 


.stia_mo, 


SGIARR.    (apparisce  sul  limitare) 


(rientra, chiudendo  l'uscio) 


Ne_  era. 


* 


É 


///. 


(lentamente, con  sorriso  ironico) 


be  men_ 


(seriissimo: s'alza  e  passeggia)         Dunquepercompia-cervi,sidovreb 


SCAR 


W      >    ffffPP    Plf       ^    )      7 


I 


Lo  vedremo,  si  _  gno  _  ra . 


h  103050  A 


SCAR 


i-  1     ,  .' ■''.'' 'i!  i  ,  p  i  r"   n?  ff»pf 


Un'o-ra  pe_  no  _  sa?  Che  vuol   dir?. .Che  avviene  in  quella 


SCAR. 


stanza  e 


OhlDio!... 


che  av- 


SCAR. 


^^ 


'ffff   ffff.f 


è 


=?= 


E    forza  che  s'adempia  la      leg-  _  gè. 

tf  tempo 


+»■        ^       ^     ^ 


/•  re//  forza,  martellate  cres.  molto 


£É 


2^? 


J)|f  t 


171 


7 


.vien,  cheavvien,  cheav.vìen?!! 

(con  espressione  di  ferocia  e  con  forza  crescente) 


SCAR, 


*  fl  IP"  g  (i  (i  f  Mfi 


Sipi 


a, 

-2 « 


^H»1ii  ~Q 


SCAK. 


ifefefc^ 


MM^i 


_man_tehaun      cerchio  un  _  ci      _      na 


_  to     al  _  le 


!"t    J~."THl^^g 


F  'Jl T  "TP1 


SCAR. 


»!  1  r   ii  h Mf ^ ^ 


tempia,       che  ad  o_gni     nie-go   ne  spriz  _  za     san  _  £ue    sen.za  mer_ 


103050         à 


172 


TOSCA 


(balzando  in  piedi) 


SCAK. 


,;>     $  ;■  > 


Non  e  ver,  non  è  ver! Sog     _      ghigno  di 

py-ff       i  t — j — v 


(ascolta  con  grande  ansietà,  le  mani  nervosamente  avvinghiate  alla  spai, 
.liera  del  canapè  )  


CAVAR . 

Ir 


È 


(gemito  prolungato) 


)        1     \      V 


Éid 


Ahi- 


espressivo  molto     fall'. 


V-.     ij 


•i. 


f 


r^ 


1 


^ 


r    fi  F' 


^ 


n 


r-r 


.*.t^ 


7^^ 


Ì5ÌEE 


*i 


~GO 


f 


3 I 


f' 


h  103050  A 


TOSCA         (quasi  parlato) 


affrettando 


173 


CAV. 


é 


*=* 


^=t 


P  I  P  ?     q  t'U  ^É 


Eb  _  ben 


ma  cessa_te,cessa_te! 


SCARPIA  Jft        • 


Sta  in  voi  sal.var  _  lo. 


~77         ?     7 


P 


ti»      7  -         7 


(avvicinandosi  all'uscio  e  aprendolo} 


SCAK. 


>4  103050  /é 


■ 


17+ 


bCAR. 


m^ 


(apparendo  sul  limitare) 
SCIAKK. 


Tut.io? 


Tut.to. 


?=* 


(rientra  nella  camera  della  tortura  chiudendo  l'uscio  ) 


TOSCA 


5CAR, 


f 


(poco  a  poco  riesce  ad  avvicinarsi  all'uscio) 


I03050 


175 


$ 


f^m 


CAVAR,  (interno) 


Ma -rio! 

(tlolorosamente) 


To.sca! 


ì     t£À       ^>^ì 


jrz^,r~^ 


rati,     i       3        | 


CAV. 


*■  ^HpM  P  7 


É 


Ti  straziano  anco  _  ra? 


No- 


vero affrett. 

*'"F  p   p 


£<?/  canto 


co_rag_gio  — 


CAV. 


f7/. 


\  j' J* 7 r  p 1 1  ì7 p  p p |  p-  p?v 


Ta_ci,       ta  _  ci! 


Sprezzo  il  do  _  lor!. 

stentando. 


103050  h 


i76 


Lento  ora  ve  •  -  5  6 


(rinfrancata  ) 


SCAR 


Più  mosso 


T. 


SCAR. 


>  P    j  fi    M^ 


^si  frappone  fra  l'uscio 
e  bcarpia  per  impedi, 
re  che  dia  l'ordine  ) 
h 


(.  fa  per  avvicinarsi  all'  uscio  ) 


No!        fer_ma_te! 


^  r  f  vnpffttf-f 


prò _  va?. Roberti,  ri_pi  _  glia. ino. 


f^# 


Voi  par  _    le_ 


103050  A 


All°.mod{° 


177 


(contro  Scarpia) 


SCAR. 


stra       _         zi, 


rit. 


X      J     -+—^1^^^ 


ah!   mo  _  stro,lo  stra    - 

7 


zi,     luc_ 


-ci     _      di 

SCARPIA 


l'uc_ci     _     di! 


m 


=Éi! 


1 


>"'».! 


/4  103050  k 


17* 


SCAR. 


rft  rif  'O  y  r 


a 


stra   _    Zia  quel   vo     -       stro        si   -    len   -     zio 


as  _  sai 


TOSCA  stringendo 


1 ~^~~1 


I 


Tu       ri  di \.         all'or,  ri -da 


SCAR. 


^  bjt  (ride) 


té     k 


più 


^fe^tei 


^^ 


V-^r 


ww 


:3E 


.y 


T. 


SCAR. 


-H  "P  pr  ?    e 


pe_na?      (con  entusiasmo) 


[j^l  MaiTo_scaalJa    sce_  napiutra  .  gi.ca 

1 


ÌEE= 


fu 


A  103050 


179 

(Tosca, inorridita,  si  allontana  da  Scarpia  che,  preso  da  subitaneo  senso  di  ferocia,  si  rivolge  a 


cavar,  (di  dentro)  Mosso,vibratissimo 


>CAR. 


É 


f 


£ 


$=m 


è=É 


Vi       sfi_        _  _do!. 

Vi*-     j0-    (spoletta  apre  l'uscio, ponendoyisi  ritto  innanzi) 


m 


m 


* 


E 


men  _ti  !  Mosso,  vibratissim  o 


* 


1 


^^^ 


j97 


^^ 


t* 


B 


^ 


fe 


>f       fé 


^ 


W 


1 


103050  h 


I 


•1 


iSo 


CAV. 


I?Tempo 


rJi 


SCAR. 


^ 


4MM-T 


Vi       sfi_do! 


(pridacdo  a  Roberti) 


(a  Tosca) 


(gridando  a  KODerxi;  + 


Più  for-te!         più     for.te! 


55 


IP  Tempo 


1 


^1—  r= 


^ 


^ 


^T       f  ■  il 


Par- 


TOSCA 


f^ 


SCAR. 


Che 


H«-f        f         , 


m 


_la      _     te.... 

cantando 


\     P  P— 1? 


di     _     re  ? 


I 


Su, 


^ 


/4  103050  ^ 


i8i 


T. 


SCAR. 


(disperata^ 


SCAR. 


1 


h  103050  h 


IS'2 


T. 


SCAR, 


8^ 


(insistendo) 


@ 


É=È 


Di     -     te     do-Vè  An_g;e_         _         -lot  _  ti? 


#-,j.     J    J  ii 


c/w.  ed  incalzando  ancora 


m 


SCAR. 


*»r-|3-i|t-#-4- |'  ff     H        ,    ff  | 


I 


^È 


No! 

(incalzando  Tosca) 


ftJ     «^7 


no! 


Di    _     te      do-v'è  An  _  gè         _  lot    _    ti  ? 


par  _ 


*  è 


^ 


^ 


srmpre  rres.  \ — 


I * 1 


J' 


3S 


*     .l'fr^ 


7    F 


/4  103050  >4 


i«3 


allargando 


SCAR 


.  I 
[ 


AJ 


É=É 


fai 


m 


mi 


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¥ 


Ah!       Più  nonpos.so! 


Ah! che  orrori. 


SCAR. 


^ 


36 


mm 


sta?  Su,  via  par. 


Hh — ^-f 


-  la  _te 


O- 


( 


ff  sostenendo 


^ 


7?Fi 


■9-  • 


«S  I 
1  ' 


h  103050  A 


184 


T. 


^ 


«W    '         3 1 


£    -Ì^^Al-^ 


r//. 


^ 


p  "STT 


Ah! 


ces  _    sa.teil  mar  .tir! è      trop  _  pò   sof- 


SCAR 


m 


■-4—Z-^- 


_  v'è?.. 


3  V 


*_=a=$j-t~^ 


>*    1  ■ — ~ 


(HHH^-ft=l 


_frir! Ah!  non  pos  _  so  '   più, ah'.nonpos. 


so 


SCAR. 


^      103050      ^ 


i85 


(si  rivolge  supplichevole  a  Scarpia,  il  quale  fa  cenno  a  Spoletta,  di  lasciare  avvicinare  Tosca: 
questa  va  presso  l'uscio  aperto,ed  esterrefatta  alla  vista  dell'orribile  scena,  si  rivolge  a 
Cavaradossi) 


P      »      > 


t 


più! 

CAVA  R . 

f         (di  dentro) 


(lamento  forte) 


Ahi  _  me  ! 


molto  espressivo 


(presso  la  porta  della  camera  della  tortura) 

r 


CAV. 


■l 


/         103050 


i86 


i^r-! 


-'■    ì      I     =E 


? 


•J>  •>    J»  J>  J) 


A    -      scoi     _      ta,  non  pos_so 


CAV. 


T=f 


No! 


^ 


CAV 


3 


più. 


■>      I — ^ — I 


»— > — p  p  >  ^ 


ST" 


^ 


Stolta, 


che  sai  r... 


che  puoi 


I  I 


I ^ 1 


% 


f 


1 — - — = 


m 


rT 


À 


[ — -, 

-TP 9 


±=ÉZ$ 


ti     i  _J 


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?     >  IT 


f 


o  103050         O 


i87 


C  XV. 


e    r   ii    ì 


dir?. 


SPOL. 


(entra  nella  camera  della  tortura, e  n'esce  po_ 


(irritati  ssimo  perle  parole  di  Cavaradossi,  e  temendo  che  da  queste  Tosca  sia  ancora  in_ 
-coraggiata  a  tacere,  grida  terribile  a  Spoletta) 


SCARPIA 


i r-i 


W^ 


,  pnffffi  ti 


TOSCA 


— '     r    3 


!~r~i 


^         7     Jì    J~>    J  }>    J         igg 


i — : — i 


ì        i 


Che  v'ho  fat  _    to  in  vi    _    ta      mia?! 


Son 


.co  dopo.mentre  Tosca,  vinta  dalla  terribile  commozione,  cade  prostrata  sul  canapè  e  con 
voce  singhiozzante  si  rivolge  a  Scarpia  che  sta  impassibile  e  silenzioso) 


SPO. 


'M 


?~ 


a£ 


m 


calando  sempre  sino  alla  fine 


W 


e 


fe 


% 


-aÈt 


~2   r 


■*       *. 


? 


o      103050     o 


i88 


i      r 


SPOL 


1 


o    che    co-sf    tor.tu   _    ra   _       _   te!..  Tortu.ra    _  te 

(brontolando  In  attitudine  di  preghiera)  k    ^ 

=     i     ÌJ1- 


ì  i 


Judex 


58 


8- 


'  *vT* 


£     -    I S- 1 


1      f    b#  ♦  ms- Ni        £     fc     £  £ 


♦  ♦M      » 


(scoppia  in  singhiozzi  strazianti,  mormorando:) 

1 


rall.  molto 


I     ,      1 


SPOL 


» 


J.   J  J    'V    UH    '      LÌ'    J'* 


la    _     ni_  ma... 


si, 


1  a    _    ni_ma 


mi  toi-tu- 


ffi  j)j>j>jj>jij»jijijijij)|  jijjijiJdM^^ 


ergo  cum  se^de.bit quidquidlatct  ap.pa  .  rebitNil  iruultum  re.ma.neJ>it. 


o         103050         0 


m 


(Scarpia, approfittando  dell'accasciamento  di  To. 
sca,  va  presso  la  camera  della  tortura  e  fa  cen- 
no di  ricominciare  il  supplizio) 


_ra  - 


CAVAR . 


.te! 


pausa 


189 


n\ 


e 


(straziante  grido  a_ 
cuto  e  prolungato) 


Ah! 


w< 
I  I 


r\ 


£3E 


}  }  }  }  }  I  }  )*    t       i  h 


SPOL. 


Nil  in-ul.tum  re-ma  _  ne.bit! 


È 


(al  grido  di  Cavaradossi, Tosca  si  alza  di  scatto  e  subito,  con  voce  soffocata, dice  rapida, 
mente  a  Scarpia:) 

All°.  VIVACE 


*      >  JH  ]>  ]>  ^^ 


39 


Nel      poz_zo...        nelgiar. 


All°.  vivace 


I 


^^ 


*=** 


m 


3 


£f  violento 


m 


t  »     «    t 


1* 


=ri 


0       103050     0 


!<)«•> 


| 


|4^Nr»- 


_di  .no... 


SCARPIA 


m 


M 


W- 


SCAR 


(soffocato) 


Sì!.. 


I 3 1 


P  P  P  i f   f 


Là        è   l'Ange  _  lot  _   ti  ?.. 


p 

é=é 


(forte, verso  la  camera  della  tortura) 


T    P  ypi  f 


* 


^ 


^ 


*: t 


FP 


O  103050         0 


191 


TOSCA 


SCIARR. 


$ 


(a  Scarpia) 


As_sas_ 


(apparendo  sulla  porta) 


1    f  P  l  P  P  ' 


E    sve  _   nu_to! 


' 


D  JUJ>J>I  J>.g 


_si  _  no!     Vo.glio  ve  _  der_lo... 


t     f  f 


(a  Sciarrone) 
SCARp'lA  3       '       '  ~3         ' 


rxll 


ì 


p  p  p  P  ir   » 


E 


Por.ta  _  te  _  lo         qui!.. 


P 


r<///: 


p 


n],*-Q 


t7\ 


^ 


^t: 


^ 


p^ 


o      103050      0 


IQ2        «  =  58 


(appara  Cavaradossi  svenuto  portato  dai  birri  e  vien  deposto  sul  canape  — Tosca^orre  a  lui^ma  e  pre. 
ANd'.'SOST.'0 


fe^:  ai"  i 

|-40|  P  doloroso 


10\P  doloroso 


»n  alla  vista  di  Cavaradossi  tutto  insanguinato.e  s'arresta  cuoprendosi  gli  occhi  colle  mani) 


TOSCA 


É 


(vergognosa  della  sua  debolezza  si  avvicina  a  Cavaradossi  cuoprendolo  di  bacie  lagrime) 


(Stiarrone.il  Giudice, Roberti,  lo  Scrivano, escono  dal  fondo;  i  birri  e  Spoletta  ad  un  cenno 
di  Scarpia,  rimangono) 

sostenendo 


Meno 


f^t  1 1  >£jnm  i 


3 

PP  dolce 


Uy 


1 y 5 

4        '       +2 


ì?=f 


3ee£ 


É^riavenao 


* 


ÌEE3E 


gH 


(caldamente) 


Sostenuto 

> 3 ' 


i: 


ì 


^^ 


CAVAR. 


A    _     mo  _  re... 


(riavendosi) 


r^ 


>       >       V    J* 


dolcissimo 


Quanto  hai  pe_ 


Flo_  ria!.. 


Sei     tu  ?.. 


Sostenuto 


espressivo 


103050        n 


193 


È 


pfo1rr^-rr=— i$7^fj^ 


Ma  il  giusto  Iddi  _  o  lo  pu_ni_ 
3 


i        p    U 


CAVAR. 


^ 


é£ 


No,  a  _ 


To.sca, 


^^^T7 


ho  par_la  _  to? 


É 


W=*z 


3=* 


E 


_  mor. 


No! 


CAV. 


i  J>  J  t 


Dav_ve_ro?. 


SCARPIA 


SS 


(a  Spoletta  con  autorità) 


*  ?ti  ?  ff  gM^ 


Nel  poz.zo  del  giar_di_no-Va,       Spo_ 


g         103050        g 


194 


CAVAR 


Al. Li  VIOLENTO 


(si  leva  minaccioso  contro  Tosca) 


SCAK. 


(si  lascia  cade- 
re, affranto) 


CAV, 


TOSCA  (abbracciandosi  stretta  a  Cavaradossì) 


"V-W 


Ma    _     rio! 


(cercando  respingerla) 


>  > 


^=£ 


Ma  _  _  le     -     det 


É 


±* 


jy=fe^ 


P 


«EEEEfc 


a^^E 


4£ 


w 


_     ta! 


&         103050        g 


Ma    _      rio! 

SCIARR. 


m 


(erompendo  affannoso) 

i  TP      P 


P      P      P      P. 


b 


(ft       lJ  ' 


k 


5E* 


Ec  _  cel     _     len  _  za,     qua  _  li 


*s 


I 


/ 


^^ 


^    *    J)    j 


P 


V- 


^^ 


feE£ 


fc 


SCI. 


_  (sorpreso) 

SCARPIA  v  L 

*   t       kP    P  TT~^  »    ff 


ì^p 


^^ 


Che  vuol  dir    quel- l'a.ria  af  _    flit  _  ta? 


kJU   P    i 


3E 


M 


nuo  _  ve 


Un    mes  _ 


%—+- 
^!>? 


^^ 


fe 


cres. 


S 


^ 


I 


"F* 


J    »  i,J)   >    1    h   y     h   > 


£ 


»    N-L-* 


t3 


SCAR 


SCI. 


m 


'éS 


m      0 


£^ 


ÉeÉ 


Che  scon   _    fit  _  ta?     Co_me? 


*    P    p    p    p    |   ^^ 


-sag-gio     di    scon   _     fit-  ta... 


<ft     J)   v    Jis 


«r     l>* 


S 


Jì  y  U>  7 


^^ 


w 


^ 


*t 


^ 


a        J    Eia        a- 


4^ 


** 


«•         103050        i- 


igò 


SCAK. 


(impazientito,  gridando) 

Vi 


SCI. 


lf  FM     i  ■     f  f  i ff  r^ 


Do  _  ve? 


Tar  _  ta     _      ru  _  ga! 


1  i      ii  ii  r  » 


4=4=1 


Bo  _    na    _ 


SCA1 


SCI. 


n.m 


t-  - ff  lf 


Me  _    las... 


I>t  ff  1?  ^  1?  i  tbp 


_par_te  e  vin.ci    _    tor... 


i 


^ 


SCI. 


s 


i=é 


ff     p 


£E3? 


_  las        è  in  f u  _  ga!.. 


s  103050        g 


£=^h 


No!  Me . 


=V 


(.CaVaradossi  con  ansia  crescente  ha  udito  le  parole  di  Sciarrone.e  nel  proprio  entusiasmo 
LO  STESSO  MOV.*,0 MA  PIÒ  SOST.to 

1  I 


|N 


3 


i  r 


£  £  £ 

Hi 


3 

£   £ 


"i  r 


ff  tutta  forza 


I 


% 


'    [  3 


t\  I  *  *  *  *  *  * 


s§ 


trova  la  forz*  di  alzarsi  minaccioso  in  faccia  a  Scarpia) 


r 


,  f  fffpf   ffff$    p    ?  %$Q 


S 


17 
v 


I 


al 


sl_*  •* 


9E^^3| 


CAVAR. 


im 


^! 


tè 


Ili        I         I       I       I 


P=P 


H* 

V 


>3 


(con  grande  entusiasmo) 

/f  -né 


allarg.  molto 


6  IO3O5O  S 


IQ& 


CAV. 


J. 


ALL°.  CONCITATO   4  r  144 

Yrì    V    1     r 


J    Ji  J> 


^^ 


L'ai  -  ba  vin  _    di.ceappar 

SCARPIA   (fissa  cinicamente  Cavaradossi) 


che        fa 


1 


43 


AZZ,?  CONCITATO    J  s  144 


ili"    'ii    1 1   1  '   1    1    li    li    r  1 


gli  em  _  pi    tre- mar! 


Li  _  ber     _      tà        sor    _     gè, 


(#^ 


* 


I  7    ? 


^^ 


P*^ 


/    p 


afe — r — 4 


I 


=* 


TOSCA 


(disperata,  avvinghiandosi  a  Cavaradossi  cercando  calmarlo) 


i 


CAV. 


fc* 


H£ 


t —  .t   ir  pi  r  fMh^jj 


allarg. 

ih.  r _rjr 


Ma  _  rio,      ta   -    ci,     pie.tà       di 


« 


l^#% 


croi_lan       ti      -      ran_ni_di! 

b 


1»-         - 


F9 


z/  103050  V 


CAV. 


me! 


199 


fe    >    r 


pie_ 


m 


^m 


SCARPIA 

SS 


Del      sof    _      fer  _   to   mar-tir  me        ve 

(sorride  sarcasticamente) 


335 


I    ii      -,  p 


è 


È=^E 


Bra    _    veg  _  già, 


i 


4* 


S£ 


^ ^    " 


w 


^Sr 


?        2 


*5 


f      f      f 


■       g 


/       /> 


S 


T. 


CAV. 


te 


afc  J  !,^  ^  r 


CAR. 


3=f 


ÉÈi 


_  tà! 


P 


ta_ci 


allarg. 


-  drai    qui  gio_ir... 


E=&^fe 


il  tao  cor         tre  „  ma,  o 


%%  i  i   H\  i  v  r  ?  rjj^jnHpj 


ur_la! 


T'affretta  a    pa_le_sarmi  il 


j'i  rrf 


103050        » 


200 


T. 


CAV. 


SCAK 


fer 


i  S<  arpia] 


/ 


crez. 


wm 


*  pi  r    p  »  t 


i 


non 


l'a.scol  _  ta     _     te!  Pie  _   tà! 


% 


*^--S-^==S$^^tr^-     *      ^ 


Car. 


cres. 


^ 


S$ 


Scai  _  pia,       car      -      ne_i'i_ce! 

.  f  f  ir  p  f  I  r    ir  p  r  ff  i r  fe£4j 


fon  _  do  del_l'al_ma      ri     _      a!  Va!  Mo.ri   _  bon    _    do,        il    ca- 


(aScarjila) 


CAV. 


SCAK. 


.  B\\  i    ì    •>  l' i  r    i3_t-i — u> — 3e^e^ 


Pie  _  tà!. 


pie. 


.  _  i  . .         con  forza  crescente        y>       1+  hm 


s 


_  ne_fi_ce! 


Car  _  ne -fi- ce! 


>    >rr-= 


_  pe    _     stro        fa     _    spet    _    ta! 


Va,  va! 


#- 


v  1030S0  v 


201 


fe-M=^=^£ 


_  tà       di     nel 


&. 


± — 1~    f-M 

Ma     _      rio...  con 
(Sciarrone  e  gli  sbirri  s'imposses. 


CAV. 


SCAR 


^ 


^irritato  dalle  parole  di  Cavaradossi,  grida  agli  sbirri:  I  >. 

#  #  *      £ 


*>-Ak     1  >    F    H  f  f 


*  i 


15 


Por  _  ta_te_me_lo        via! 


8- 


^=g 


f>  ^r 


É£ 


1S 


ÉÉ 


cres. 


*£ 


Z^^g:      *;    Itf:      j? 


*    i]i    b 


*    P     * 


&£ 


(  cercando  opporsi  con  tutte  le  forze) 


ai   r    a     ì     \i     i 


i     ì    é\ 


** 


te...  No,  noi 

-sano  di  Cavaradossi  e  Io  trascinano  verso  la  porta) 


CAV. 


SCAR 


m 


m 


wa  n   r  ^h^  ^  *    i<  'V  yfefm 


•m 


¥S 


Va        mo_ri  _  bon   _   dol 


Va,       va! 


u    t     «tu»  a    ^±\±  #U  glg 


&        103050       & 


202 


Larco- 


l ì^l 


(avvinghiandosi  a  Mario  e  sempre  più  opponendosi  agli  sbirri) 


fe 


Ah!. 


8 
Largo 


£l 


si>»  ^F  i^m 


tutta  forza        -*-*+^      ^^^^a 


44 


S 


-U 


JéJé 


/wo  tratt. 


ai 


^ 


W 


.      ~    m  \>0    *== 


br 


^ 


£ 


*  ^-i- 


poco  tratt. 


&-T- 


? 


T. 


É= 


i, 


ì 


V 


1h 


Ma   _          _    rio!  Ma    _         _    riol... 

incominciando  ad  affrettare  un  poco        ; 
8 - :  _  h 


SCAR. 


i 


Più  mosso 

(cercando  forzare  il  passo  sbarrato  da  Scarpia) 


m 


5 


wtrn 


*=* 


con  te,... 


con      te! 


CE= 


*=* 


(respingendo  Tosca  e  chiudendo  la  porta) 

— ftrf^-r- 


^ 


# 


PttV  mosso 

i 


m 


Htt^ì 


Voi       no! 


u'fct'  ' 


>  lf    »Pg    *^É 


g= 


i 


p         103050  v 


»* 


^ ,  llj  _ 


Ti 


calando 


3 


Ì3:  i        l>? 


sy_!2 


^ 


203 

a 


r<///: 


^  '    i* 


W    \- 


""f CA  Andante 


SCARPIA 


(come  un  gemito) 
1 ^ — 1 


■j         i       j  *j,  |  iJli.  <        t 


Sai  _  vate_lol 


'     _?   1 


*       ì     » 


Io?... 


,     ili     ,, 


1   >•  ere/te 


P: 

Andante 


*>•   >  J) 


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f^J J 


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CAR 


(si  avvicina  alla  tavola, vede  la  sua  cena  interrotta  e  ritorna  calmo  e  sorridente; 


Voil 


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La  povera  mia  cena  fu  inter_ 


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tó 


/eco  stentando 


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2()4 


(vedendo  Tosca  abbattuta,  Immobile,  ancora  presso  la  porta) 


SCAK. 


PI    »fl      P       l^^t 


r1^  1  H  m 


1 — 3~« 


i — 7 — i 


SCAR. 


^-^i-^^^tr  p  i  r  ^^^m 


Via, 


mia     bel 


la      si    _    gno  -  ra 


sedete 


SCAR 


And?"  sostenuto 


(M^-P-H-ff 


P 


qui. 

And*0  sostenuto 
dolce 


Vo   -    le  _  te   che     cer   -    chia_mo  insie  _  me  il 


■t^y 


v  103050         V 


2°5 


SAK. 


gtf 


M^mr  p 


£ 


(  si  siede,  accennando  in  pari 
tempo  di  sedere  a  Tosca) 


^+-4 


mo  _  do  di  salvar   _    lo  ? 


E  allor... 


se_de    _  te. 


I 


I 


M 


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r^ — ^ 


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«: 


/eco  rit. 


j4>v  *    p  r    p 


(forbisce  un  bicchiere  jol  tovagliolo, 
quindi  lo  guarda  a  traverso  la  luce  del 
candelabro) 


5EEEÈ 


e      fa     - 


4 


tìt 


vel    _   lia      _       mo. 

molto  sostenuto 
a  tempo 


mm 


E  intan  _  to  un 


ir    ?j)   »     y    l       EEfEEEfeEE^ 


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È    viri       di  Spa-gna... 


** 


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e»  103050  v 


m 


2o6 


SCAR 


(mescendo) 


(con  gentilezza) 


nh  t  PipP>i  i  ór  £u_ i=te 


lrn   sorso 


per  iin_co  _   rar     _      vi, 


i 


«alb 


F* 


7     t        V 


tó* 


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'*     »  *    * 


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I 


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V   i    ? 


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s 


r- 


(siede  in  faccia  a  Scarpia, 
TOSCA        guaraandolo  fissamente; 

All°.  VIVACE 


$ 


(appoggiando  i  gomiti  sul  tavolo, colle  mani  si  sorreg. 
-gè  il  viso,  e  coll'accento  del  più  profondo  disprezzo 
chiede  a  Scarpia: ) 


F  F 


Quan  _  to?.. 


(imperturbabile  e  versando, 
si  da  bere) 


m 


SCAR 


*         m 


All°.  vivace 


Quan  _  to? 


q*4     Et'1 


fr  *  ìKJ 


m 


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'.':;  -.^>  n 


f 


7      » 

POCO  PAtf    O  =  84 

?*<7tt  parìa/a 


(Scarpia  ride) 


ta 


prez  70!. 

Poco  p/r  <9  =  84 


32: 


46 


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3 


<•  103050 


207 


SCAR 


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Già. 


-r     \vr     r   p 


Mi 


di       _     con         ve_ 


i~r^-r 


w 


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cres. 


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iCAR. 


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-  nal, 


ma. 


a  don  _    na      bel    _    la  non       mi 


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m 


jÀ  J él      A 


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208 


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ven  _ 


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_ne    _ 


_  ta. 


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diminuendo 


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(insinuante  e  con  intenzione) 


P 


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SCAR 


P^ 


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A  don  _  na 


r  103050  r 


20(; 


SCAK. 


SCAK 


:>••  f    J.  J'iJ^LLJ'i-1        ■).      l.J  *  - 


-do        a     prez_zo  di     mo  _  ne  _  _  ta. 


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SCAK 


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Se     la  giu_ra  _  ta  fé  _  de   debJbo  tra_ 


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ANDANTE    Ozè 

(con  intenzione) 


i  i  'i     |  "rftftf  |T  W* 


y=i 


P- 


_dir,  ne     voglioaltra  mer   _     ce    _    de,   ne      vo_g:lio    al.tra  mer_ 

I       I 
Andaste   Ozè 


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OT^//fl  rit. 


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SCAK 


*»  f  f)  ,ff  £  f  fi^ii  f f  i 


\ 

AXD'f  APPASSIONATO  MOLTO    è  Z  69 


^ 


3^ 


_  ce_  de.  Que*t'o_ra  io  fat_ten_  _de_va!....  Già      mi     strug- _ 

Andante  appassionato  molto  #z6q 


i 


^-tr? — r 


/*    ro/  canto. 


/      3: 


* 


1 


p 


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dim.  molto 


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-k¥± 


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m 


h. 


5 


SCAR 


mt 


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rit.  lusingando 

9 


f    ,f    f    ,  |f  ^M 


-grea 


l'a      _      mor        del  la         di   _    va!...     Ma   pò  _ 


^^   J    J     J 


i^l^    J)   <M>J>i 


« 


R^f 


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j=«=j|H^JEEji j: «±4-hJ^  :==■==*: 


m 


10305^  r 


-ili 


bCAR-^ 


w,,n.  t tu r?P. 


/>ory  affrett.  a  tempo 


.c'an  _  zi        ti       mi    _    ra 


PPM 


qual     non  ti    vi     _    di 


ro/  canto ,/  tf>mt>n  f 


a  tempo 

^-jì a m-f- 


V 


J   j    * 


'f  f   f 


PPif 


(eccitatissimo,  si  alza) 


«"■p-tlU]}    p     ^^ 


ma  _  _    il 


M  ^  ^ 


Quel  tuo  pian  _  to  e_ra 


^CAK. 


r  103050  r 


212 


SCAR 


lusingando  ^^^T  " 

_       —       _  —         Y~3     —       a  temf° 


e  il   tuo  sguardo  che  o_dio  in  me  dardeg   _    già  _  _    va.      mie 


^ 


SÌ 


~^ ? * 


^f  f  r 


col  canto. 


a  tempo 


vm-^i 


h 


k 


i 


i 


«^rfty  r    r    f  ^ 


bra  _   me  in  _  fé  _  ro  _  ci   _  _  va! 


affrett. 


rrrj 


va?  -l'j 


</  tempo 


SCA.R 


^"C  f  r  ^ 


'P  fff  l?fi 


j.  -~     ff  ^  ^Jf  fj 


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b'5". 


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r  103050  t 


sCAR 


poco  allarz^Z~  k 

-, ,,  fu  jt — -* 


i:%^ 


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i 


Irp. 


SCAR. 


» 


9 


V 

(si  avvicina  a  Tosca,  stendendo  le  braccia:To. 
(sempre  più  incalzando) 

■(»■•"  ì^- 


stan  _ 
3 


^WP 


E 


te         t'ho    giura  _  ta      miai. 


TOSCA 


i 


fc* 


/■^ 


SE 


£ 


£ 


Ah!. 


.scache  aveva  ascoltato  immobile,  impietrita  le  lascive  parole  di  Scarpia,  s'alza  di  scatto  e  si 


SCAR. 


103050  r 


2I4 


T. 


SCAK. 


Éi 


PlV  SOSTENUTO 
(inorridita  corre  >  (accennando  alla  finestra) 

alla  finestra)  t^-**  >    ->■    -1**  >  > 


»   alla 


Ah! 

rifugia  dietro  il  canapé) 
(quasi  inseguendola) 


Ah! 


Piuttosto  giù  m'av_ 


a^ 


dlH 


Si,  t'avrò. 


48 


PlU  SOSTENUTO 


T. 


I 


feE 


ss 


€ 


ÌJ         T 


_ven    _ 


_    to'. 

(freddamente) 


Mosso 


r  r  n 


Ah!         mi   _    se  _ 


sc.«,  ^  i      v  t>  'E  e  &  f)  ìi  p  |j  r  ^^ 


^ 


In        pegno  il  Ma_rio        tuo       mi  re     _     sta!. 

4 


Mosso 


103050 


T. 


frfrfr   FP"  ^fé^ 


215 

(le  balena  l'idea  di  recarsi  presso  la 
Regina  e  corre  verso  la  porta) 


_ra    _     bi_le...      l'or_ri_bil  mer  _    ca  _         _  to! 

-kJ J Vi 


^  ^    '-y    '  * 


» 


M^-fl     r^     ^ 


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p 


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a 1 


..    P 


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"7 


(che  ne  indovina  il  pensiero  si  tira  in  dispartej 


foco  rall. 


I       3       I      I°Tempo 


SCARPIA'  m    U-.  -     (,'       _£ 

;>>^  v   F  v     ì  P  P  p  |« 


^ 


<#/tf. 


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p 


Vio.len    _    za   non  ti     fa  _        _  rò 

I?Tempc> 


Sei 


/oro  nr//. 


B? 


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ii 


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i 


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w 


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i 


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(Tosca  con  un  grido  di  gioia  fa  per  escire:  Scarpia  con 
un  gesto  e  ridendo  ironicamente  la  trattiene) 


SCAR. 


7fto  P     4 


i 


103050 


2l6 


SCAK 


>ìm  r  fr ,  |,|ii,   |i 'm  n  n 'r  r  h  iiy;. 


^^ 


rari    za*  la   Re  _  gì   _    na  fa_rebbe  grazia  ad  un   ca  _ 


^^£ 


H5 


te 


3EÉ 


f 


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^ 


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7  Lilsg  M 


'^Vw^w  " 


fe 


(retrocede  spaventata  e  fissando  Sca'rpia  si  lascia  cadere 
sul  canapè:  poi  stacca  gli  occhi  da  Scarpia  con  un  ge_  (con  tutto  l'odio  e  il 

TOSCA   sto  di  supremo  disgusto  e  di  odio)  disprezzo) 


SCAR 


i 


\     1  J^   l    \ 


(con  accento  convinto  e  con  compiacenza) 


-0- 

Ah'.Dio!.. 


I    ppp|f    f     ^^ 


_da  _ ve_re! 


Come  tu    m'o_dii 


Co  . 


1?       '        %$K*—JÌ 


1 


T 


ìeeee 


^r^j.  molto 


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£ 


.//" 

-(*? 


f 


SCAR 


ss 


Sostenendo 


(esasperata) 


I=P=P« 


(avvicinandosele) 

il 


Non  toc   _ 


.,»  r  fr  p^^ 


f        7  |lf 


_  sì,        co  _  sì  ti  vo  -  glio 


fi        113050 


Allegro  a  -  è 


217 


T. 


gs 


r^r  h  r  p?pr  r 


_  car_  mi.demonio!   T'o_dio,  t'o_dio,       t'o_dio,  abbietto, 
Allegro  ó  -  J 


(.fugge  da  Scarpia  inorridita) 


^m^ 


Che  impor_tar! 


I 


ip 


0 — *..  • 


U> 


t=^# 


— ■  -? — 


^=±: 


*=£ 


fP^S 


(avvicinandosele  ancor  più) 


SCAR. 


P 


fgg.rriPffirfT  ,=£=£ 


Spa  _    si  _  mi  d'i    _    ra...  spa  _  si  _  mi    d'a    _     mo    _    re! 


pii 


*** 


g 


m 


±p- 


-e- 


(m 


■ 

■ 


Al 


*  XO3050 


218 


p 


(  si  ripara  dietro  la  tayola) 
±JC= 


Vi    _     le! 


Vi   _   le! 


(cerca di  afferrarla) 


SCAR. 


m 


É^è 


^ 


(rincorrendo  Tosca) 


^ 


Mi  _    a! 


Mi  _    a! 


$ 


àE3£ 


W^ 


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sfi^ 


rres.  molto 


?■    )     n      =^ 


1 


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\>P   \,j 


£E* 


i 


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B 


» 


1? 


g^ 


fircr 


Largo 


SCAR 


j     I         -r^lh'    r  I-"       'H'  J^'     ili! 

A  in  io!  A_iu  to'.  A_ 


50 


to'.  A_  iu 

(gridato) 


^ 


i-  Vh  Ai 


(urlato) 


Mi_a! 


MLa! 


Largo 


K2-&J 


tè- 


^ 


I 


m£ 


5* 


«//*  t?/ tta  forza       sostenendo 


rit.  .  . 


50 


i   ^ baTid  ri     = 


m 


^  103050  A 


IL' 


SCAR. 


Allegro    #=132 

^  («il  suono  lontano  d*»i  tamburi  si  arrestano) 


219 


P 


_  ìu    _   to  ! 


'Z3 


(declamato) 


r  r  i'f  p 


^ 


O  .   di?  E  il  tam_bu.ro. 


P 


S'av. 


(da  lontano  piano  avvicinandosi  a  poco  a  poco) 
(Tamburi  interni) 


Allegro    é-\z2 


m 


^£ 


g^^ 


i____? 


1         */    pqt 


m 


s  s 


-^ 


W 


SCAR. 


S 


_vt    _    a. 


P^PP 


^p£ 


Gui  _    da     la    scor  _    ta  ul  _  ti_ma  ai 


m 


^ 


PP 


^ 


^ 


^ 


p 

>7    J"_j 


^^ 


•  ?  tu 


■ 


~   103050  „ 


zio 


SCAR 


■)••  r    r    iT 


^   >c- 


(Tosca, dopo  aver 


3t3 


I?  IT     p  |  p  P  l 


con  _  dan    _   na  _   ti. 


Il      tem  _  pò    pas_sa! 


^ 


^ 


:7=:S 


¥ 


si 


m 


■a-        *  f       ~: 


s 


? 


li 


* 


^ 


m 


V  _         _  2 


S 


AV 


</ 


!# 


P 


£ 


ÉÉ 


/// 


9" 


¥ 


^ 


ascoltato  con  ansia  terribile,  si  allontana  dalla  finestra  e  si  appoggia  estenuata  al  canapè) 


SCAR. 


S 


r  f.  -,  1 1'  r>  p  n  i  ^g 


s 


Sai quale  oscu.ra        o  .  pra  lag:  _  giù 


si 


i 


F       J    r* 


g 


'       ? 


p 


kf  T— *P  ? 


*JF 


^ 


«^ 


;F^ 


«»     .1» 


^ 


Pcome  un  lumhnto 


-& 


■P.      ,1?     .      I 


Ì3E 


^ 


3==? 


5E 


SCAR. 


^^ 


r   fM  i  <    v  p  i 


com_ptar... 


Là 


si 


^Hft- 


^% 


zrf: 


j,  -,  i-f-^- 


«f     1t 


cres. 


W 


1 


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i 


■?  1  » 


è 


Ir 


3=^=* 


103050  ^ 


SCAR. 


'*  r  f  f|f  p 


221 

(.Tosca  fa  un  movimento  di  disperazione  e  di  spavento  ) 


driz  _  za  un    pa  _ti  _  bo_lo 


t-v.     af         mf 


m 


=^ 


f 


^^ 


m 


ì^ 


<////z.   <■  allontanandosi  a  poco    a    foco 


*P      if 


h 


^m 


^^ 


rtV'/5. 


ì 


Ìli 


«r, 


come  un  lamento 


'T=^ 


ag 


i 


(avvicinandosele) 


SCAR. 


Si 


Al  tu< 


il  tuo 

sempre   piti   dim. 


k 


^^M 


it     rr:  ^rrr  it     it 


/ 


m 


-^~~g 


p 


mfcome  un  lamento 


/ 


SCAR. 


S 


£ 


PP P P'f   P 


^ 


PP 


Ma.       _        _rio, per  tuo  vo  _  ler,. 

e  sempre  più   allontanandosi 


non  re  _  sta  che  u_ 


^   r    *  Lf 


èji r    'Li 


w 


é 


m 


fa 


dim. 


dt'm. 


s 


fri  + 


A 


'5    CJ  |r[;    p 


-/-  "pi"  i 


103050 


■ 


222 


(Tosca  affranta  dal  dolore  si  lascia  cadere  sul  canape) 


SCAR. 


->'  r    PP  II    r 


_  n'o  -   ra   di       vi   _  ta. 

lontanissimi frrJenJosi . 


É=É 


ÉfeSÉ 


m 


* 


m 


a 


»//. 


n=    »l 


9 


^_J) 


fc 


? 


(  Freddamente  Scarpia  va  ad  appoggiarsi  ad  un  angolo  della  tavola,  si  versa  il  caffè  e  lo  assorbe  mentre 
continua  a  guardare  Tosca)  


( 


SÉÉ 


^ 


f^lf^f^f^f-fel 


te 


8$ 


<?  <//iw. 


PPP  più  ra//. . .    e  morendo 


S 


m 


w 


And!' lento  appassionato 


J=4o 


TOSCA          dolcissimo  con  grande  sentimento 
P 


$ 


te 


m 


r  J  ir  P" g i r  J  'r  p  p  p 


5j      Vis  .  si         d'ar_  te,        vis  _  si    d'a  _  mo  _  re, 

ANDÌe LENTO  APPASSIONATO   J  -  40 


non      fé  _  ci   mai 


i/^  il  I  j  j 


é 


3^1 


^ 


=»=* 


Ay  co»  molta  dolcezza 


PP 


wm 


h  103050  -5 


te 


m 


J>  i'  }'  J> 


223 

/>oro  a/targ. 


m 


»? 


ì^NNI 


ma_lead  a.ni.ma      vi  _va!...  Con  manfur.ti  _  va      quan_te  mi_ 

poco  all/rrg. 


& 


HS 


» 


^.^  r 


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Ijl. ,» 


J> 


3K 


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p 


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BÉ 


É 


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r<?^  anima 


L    .?  ~    1 — 5 — 1 


j^  P  P  P  (T^r  gpilp 


^s 


_se_rie    co_nobbi,a  _  iu  -    ta   _    i... 

r 


*fc  Mj  f  ì 


congraiide  sentimento 
P, .J      3     I     I       3~ 1 


^  r   vvu 


Sem  _   pre con  fé       sin. 


dolcissimo  con  grande  sentimento 


'pm 


pp 


S^ 


LM  «iP 


A     À 


tei   à 


1 


W^^ 


3        3 


-     À     -  ^  jj  y 


1* 


f     * 


'9 


■ 


103050 


224 


P 


Hi  f 


i  i\  inrrr  j)  j^  j)  j)  jm 


_  ce     _     ra 


la     mia    pre  _    ghie   _    ra    ai    san_ti     ta_ber_ 


4^^ 


S 


* 


m 


m 


i^s 


È 


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f 


T*         3 


y^ 


U 


p  »  * 


<?         103050        ^ 


T. 


{   r~n   rj 


fi 


r^T 


J~»      I      .9       I 


225 


)  1  f  1     11 1  '  u  r  p-f — ^ 


l'o_   radei     do-lo    _      re      per.chè,   perchè      SLgno    .    re, 


per_ 


m 


fe 


j>p  - — ^ 


ire 


F 


1 


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ìf^     p^N 


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If 


f 


^^ 


-che     mene       ri  _  mu  _    ne_ri        co       sì?. 


S 


S 


r 


m        m  ■ 


T-É 


££= 


3 — 1  r*J 


me 


dolcissimo 


Die     _    di    gio   _  iel    _    H  del_la  Ma.don  -  na  al 


J 


LlTiLcj"  Lcj" 


/^?  «? 


m 


^s 


«?        «? 


p  *    * 


1  ■*■  1 


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103050       /j 


226 


T. 


^S^ 


0        * 


^ 


J>  J>  Jl  J>  }> 


$À  '^"'  \,    f  ■  f  ipppfr 


^ 


ne  rideanf  iubel_li. 


Nel  _  lo_radel  dolor 


per  _ 


i'''1      CLiLi 


5        p*^     ^-£ 


ss 


T  JU/T3fD 


ft^Jf: 


m 


-f- 


f  ' 


rr<?j.  /bo/Zo 


^^ 


**=£ 


m 


1 


£ 


1 


^ 


1 


_chè,  per.chè  Si      -       gnor, 


ah,. 


li 


Ittii 


/•/v»j.  molto 


s 


,~ 


^ 


r  ~3 


§§§ 


fmolto  aiiarg.       .  3 


•^  t 


mL 


& 


F 


f 


103050         4 


rall. 


227 


6  I  (singhiozzando) 

"  -    -     l     —   —  '     3    '  /^  ^    sostenuto 


T. 


M?    WJ>J>jr=fep 


/O 


SCARPIA 


perche  mene  rimu  -  neri      co  _  si? 


SE 


i 


SE 


S 


fe 


T-1 


3EE3E 


£ 


± 


55 


Ri. 


I     7 — |  r~3~r^}      r———~\         sostenuto 

-T &- 


Ws 


I 71 


^f^= 


t| 


4 


S 


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i^ 


RT^Ì 


-T  n         ^ H^f 


ì 


t± 


1 1 

■  1 


1     r 


-|(s'inginocchia  davanti  a  Scarpia) 


T. 


SCAR. 


'?\\   P  P  >  t— ^ 


^1  *       »    j).fj;.L  )  jj  jn  jj  jj>   >    i^hS 


1 — ^ — 1 


Mi  vuoi  sup.  pliceaituoi  pie.di? 


solvi! 


§ÈHE 


9^ 


■ 


■ 

■ 


o     103050     <? 


228 


All0.   agitato 


(singhiozza) 


^E 


All0.  acitato 


f*=* 


i 


Ve  .        .    di,. 


iiiiwnam 


pp 


W^ 


^ 


co/wr  av?  /amento 


pn 


i 


tes 


g$ 


£ 


J    J>JiJ  J   |J. 


le    man         giun  _  te    io  stendo  a       te'.. 


i 


Ì"H      N 


1   «     *      ■     1 


£ 


rrrrt 


£ 


^^ 


(alzando  le  mani  giunte) 


103050 


hfeHPr-^S 


(avvilita) 


229 


W=$ 


E^ 


-& 


ra/l. 


-  ce. 


io .... 


d'un  tuo     det  _  to,  vin  _   ta  a.spet 


SCAR. 


SCAR 


>   I 


l 


IO305O 


230 


SCAR 


appassionato 


SCAR 


TOSCA 


(alzandosi,  con  senso  di 
gran  disprezzo) 


m 


^ 


SCAR. 


,y.^  ,  r      p  ip  p  r  r  i  \'  m 

io,  a         te  chieggo  un'  i    _     stan  -  te 


dolce 


Va! 


*= 


$**  Uu-^  J4 


K 


Jffl.n 


■BÉ 


H     i1 


3b 


tip  iig 


fr — ^  * 


q  103050  ? 


affrett. 


231 


MhJ»  yJ^ir     >■  »     T'r  ^g 


va 


Mi  fai  ri  _  brez  _  zo! 


W 


Va  !          va  ! 
affrett:. 


ì      ? 


SPOL.     (bussano  alla  porta; 
ALLEGRO 


g       »- 


55 


SCARPIA 


^ 


5^Ei 


(entrando  tutto  frettoloso  e  trafelato) 


è 


Allecro 


Chi  e       là  ? 


AiElLLi 


/ 


à^ 


3 


r  * 


* 


« 


Éc_cel  _ 


SroL 


£ 


3 


— 1- 
-  len_  za, 

ó    X. 


1 


P    g  '  f    PC-    P  +f^tfH~ 

1  An_ge  _    lot.ti  al  no  _  stro     giuri-  gè  _  re      s'uc_ 


m 


fe 


p 


ZEL 


22 


=V 


^ 


n 


*S  L 
I 

4& 


103050 


232 


SFOI  • 


SCAR. 


SCAR 


a  tempo 


V    J)  J)   Ji   I   J>   J'  J^ 


SCAR. 


SFOL . 

P 


é 


Il    ca-va  _  lier  Ca_va_ra  _    dos   -    sir 


_  nier  ? 


/  L 


fe 


I 


)4— a 


^^ 


^ 


*   K 


?       103050 


TOSCA 


$ 


(fra    sé) 


a  tempo 


233 


SPOL. 


3?=r 


.9 


F  I P  F   *  *• 


^ 


^  piacere 


(Dio!m'as  _  si  _  sti  !) 


3  ~^      ■    3     -  r — T 


»       p  fi  p    lp  p   {^^ 


E    tut-to       pronto,Eccel_len_za! 


5e£ 


>.* 


tf  tempo 


tei 


»r 


f 


I 


SCARPIA  (a  Spoletta) 


S 


^P 


A   _ 


gdp 


l>*C3*     ,   «  *C3*  i         -i  .   -     -  I, 


J<  ftrTflfHl    r-fff     tfj  .w=»ff:-f   , 


P 


I 


/>oc<?  7*///.. 


SCAR. 


1^'D  P   > 


(piano  a  Tosca) 
pausa  ^  lento  a  piacere 


3E 


p 


^ 


Ot 


w 


_  spet-ta. 


Eb    _      be    _     ne  ? 


te' 


.w 


S 


te: 


;z 


2~ 


_S^ 


5v 


rs 


5 


^ 


■ 


IO3050 


^34 


Tum:a 


i 


(cii\  capo  accenna  di  sì,  poi  piangendo  dalla  vergogna 
affonda  la  testa  fra  i  cuscini  del  canapè) 

Lento  doloroso 


And*.*  mosso 


(interrompendo  subito  Scarpia) 


t 


m 


50 


(a  Spoletti.) 


Ma 


3 


SE 


SCAK. 


Lento  doloroso 

espressivo 


O    _     di 


i 


i 


è 


& 


AndC  mosso 


m 


F 


J^ 


^ 


r=f 


^ 


tf^ 


E 


<//)w. 


1 


; 


s 


£ 


f 


".* 


r 


*   IP- 


i  i  i  3  J>  J)  Jr 


^^ 


* 


li  _  be_ro  al_l'i  _  stari  _  te       lo 


vo  _  gì  io  ! 


S 


(a  Tosca) 
qv<isi  a  piacere 


^ 


H  M  M 


Oc  _  cor  _  re      si  _  mu  - 


SCAR. 


g 


^  • 


P       M  M  M 

-  lar.  Non  pos  -  so      far    £Ta_zia 


^NP 


Non  pos  _  so      far    gra_zia  a  _  per- ta 

|S 


f 


S 


* 


q  103050  $r 


235 


SCAR. 


' ,;     1'    fl  P   P    l>    I  I-'    fi  M    ti  -p-MH' 4 


(accenna  a  Spoletta) 


-  so-gna  che  tut-ti         abbiati  per  morto  il  ca_va  _  lier. 


JEgEE^ 


Quest'  uomo 


m 


V     • — ; w~ 


£ 


P 


w 


v — * 


E 


#? 


r 


v 


^m 


v 


TOSCA 


SCAR. 


^T  p  ;ì  p  fi  ^^ 


É 


•/  ,J>  J)  i    l.r.^B 


r 

Chi   m  as_si      _      cu    -    ra? 


f 


fi  _  do     prov_ve_  de  _  ra. 


SCAR. 


(volgendosi  a  Spoletta) 
(7\ 


''■  T  p  M    P  I'  P  P  P  l  ■''  -1'  ^FH 


L  ordin  eh  io    gli       da_rò    voi  qui  pre   _    sen  _  le. 

m 


m 

va 


•  ■■  i 


■  . 


IO3050 


236 


(Spoletta  frettolosamente  va  a  chiudere   poi  ritorna  presso  Scarpia) 

Allegro 


scar 


7.    TEMPO  MA  SOST 


tu 


(fissa  con  intenzione  Spoletta 


SCAR 


m 


I?x  TEMPO  MA  SOST.to 

à 


>p  p  r  p  r 


Ho  mu_ta_to  d'av_ 


SCAR. 


che  accenna  repliwtamente  col  capo  ài  indovinare  il  pensiero  di  Scarpia) 

„ ,  I        ò 1  l 5 1      i o" 

\    n  r        --—  **(?«■  «•  **  *  *  * 


3 


t=i 


F  >    U        vPM|P'  FFPP  P 


_  VI _  so . 


É« 


^ 


S 


# A 


£aJ    P  >;i^ 


T 


m 


Il  prigio  _  nier   sia  fu  -ci  _  la  _  to . 


SCAR. 


^ 


"^  '  '  J~ 


Sostenendo 
P  e  cupo 


^f 


^ 


* — '    ' — T 


wm 


dim 


At  _  ten.di 


p  p  p  i  H  H  r  fe 

Co_me    fa  -     cem_mo  del  con-te      Pal- 


?  103050 


237 


SPOT,. 


|jft     v     i  }  }  J>   J^ 


SCAR. 


Un'uc_ci_  sio-  ne... 

(subito  con  marcata  intenzione) 


'>•     p    p      >        >^f# 


fM  p  g   p-    (f  p^ 


-mie-ri.-. 


...  si-mu  _  la-ta!...      Come  avven  _  ne  del  Pai  _ 


. 


TOSCA 


SPOL. 


SCAR 


$ 


(che  ha  ascoltato  avidamente, interviene) 


}  J>  ii'ii 


Voglio  avvertir- lo  io 


*■   j)  j)  jjlJ'J'yj 


Ho  ben  com_preso . 


^  pgf npp  >  u    m 


-  mierilHai  ben  compreso  ? 


Va. 


q  103050 


m 


238 


SCAK 


l^m 


stes_sa. 


(a  Spoletta, indicando  Tosca)  ,„. .     .    .  , 

_: _ '  '  (marcando  intenzionalmente) 

3  ~J  p 

ti  ti  ti 


v  v     g  p  ?  nTPp  p  \    i«p  p  -y^-fq 


E      sia.       Le  da_rai     pas_so. 


Ba_da:        al_l'o_ra 


^     ' 


SPOL. 


# 


(con  intenzione) 
rall. 


(esce) 


SCAR 


S  ì  i  3  i  1  Jr3^ 


-* — #-^p 

Sì.       Co.me  Pai  _   mie_ri... 


^ 


quarta.. 


§^s 


S 


^ 


^/y 


g*M>-#^ 


col  canto 


7       N       W 


^      ^v      — *• 


58 


(Scarpia,  ritto  presso  la  porta,  ascolta  Spoletta  allontanarsi,  poi  trasformato  nel  viso  e  nel 
gesti  si  avvicina  con  grande  passione  a  Tosca) 

1°.  Tempo, allegro  i    ~~     .•      .l 


J  J'~;ljjJ 


f 


fi 


psi 


-** 


t 


*± 


fctczìE 


#»■ 


«P 


103050 


TOSCA 

Andante 


$ 


quasi  a  piacere 
(arrestandolo)       | >  >- 


239 


r^X^TJp1^  j)  jt  jrff 


SCARPIA 


I 1  ■        3 

3 


'.»■■   ■    n  PPWfm 


Non  an_  cora.     Voglio  un  salvacon_ 


^^r^^^vj-^         Io  tenni  la  prò _ messa,,. 


i^ 


9^m 


SCAR 


m 


r 


"3" 
3- 


^0/  canto. 


è  J'J'J'JOlj^TO* 


1    a  Jempo 


?EE£ 


-dotto  on-de  fuggir  dallo  Sta.to  con     lui.     _ 

»     '       .  ' Pài  .•    I         I 


(con  galanteria) 
dolce1  3 


£ee£ 


3 


i 


^^ 


É 


a  tempo 
dolce 


Par  _  tir      dun.que     vo  _ 


m 


"3" 


(con  accento  convinto) 


T. 


SOAjv. 


^Ji  IJ^ — » 


Si,  per     sem_pre! 


/*?//.- 


3 


-£=5- 


P 


fe=i 


'       3j 


±t 


3É 


? 


le  _  te? 


espressn 


Hpitì 


col  canto. 
3 


Si  a    _     dem-pia  il  vo  _   ler 


ì 

PP 


1 


^nj»    7 


M 


pp 


3 


r 


r 

»       103050 


< 


I 


■ 


240 


'..?-» 


SCAK 


p;  i'r  "P  > 


(va  allo  scrittolo:  si  mette  a  scrivere) 

And*' sostenuto  J  =  52 


tìS 


O 


1 


vo  _  stro. 


59 


And'.' sostenuto  é-$z 


TOSCA 


m 


^m 


ià 


mm 


w  ff  »    ■ 


? 


SCARPIA  (interromPendosl  Per  domandare  a  Tosca)  La  più  breve! 


>      >     -y 


» 


E  qual  via  sce-gliete  ? 


Civita- 


U 


~zr*f 


i       7 

ppp 


AHj-t  I     l'i  s 


é; 


i_. 

? 


r 


^W 


S 


'r         ^ 


ff 


fM 


IO3050  ti 


SCAR. 


u 


£eì 


_££_ 


24I 
(mentre  Scarpia  scrive,  Tosca  si  è  avvicinata  alla  tavola 


sì. 


4>-M  ff  ff  y  ; 


-vecchia? 


|# 


y 


f^a 


F 


>TOJ- 


^m 


PPP  rit:. a  tempo 


f 


53E 


r 


ì 


g 


*=* 


7- *< 


5É 


r 


Tr 


e  colla  mano  tremante  prende  il  bicchiere  di  vino  versato  da  Scarpia,  ma  nel  portare  il  bic_ 

ten. 


animando 


stent: 


^#-^-J A3 


»f 


f  • 


f 


JÌ~J~] 


5^  L-T  *r-^p 


rall: 


=£r 


p1** 


chiere  alle  labbra,  scorge  sulla  tavola  un  coltello  affilato  ed  a  punta;  da  una  rapida  occhiata 
sostenendo  ^ — x 


f  f j    r  p  r 


1 — a    1 — a     r^HLU 

■ p  yj  ^ 


f 


r^r  p 


tT-J   i*r-     i 


a  Scarpia-che  in  quel  momento  è  occupato  a  scrivere-e  con  infinite  precauzioni  cerca  d'im 

sempre  sostenuto  e  rall.  molto 

espressivo  ^~~"5^^ 

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possessarsi  del  coltello, che  poi  dissimula  dietro  di  sé,  appoggiandosi  alla  tavola  e  sempre  sorve. 
gliando  bcarpia.  Questi  ha  finito  di  scrivere  il  salvacondotto,  vi  mette  il  sigillo,  ripiega  il  loglio; 


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quindi  aprendole  braccia  si  avvicina  a  Tosca  per  a% v in . 
cerlaa  sé.) 
SCAKPIA 


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(quasi  senza  intonazione) 


Tosca,      fLnalmente 


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cres. 


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col  canto. 


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V 


V 


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SCAR. 


Allpxox  troppo,  ma  con  violenza,    è  -  160 

(•♦^      N.*.    (ma  l'accento  voluttuoso  si  cambia  in  un  grido  terribile -Tosca  lo  ha  coi. 

4*- 


7 


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mia: 


Allpxox  troppo,  ma  con  violenza,    è  -  160 


. 


103050 


a 


TOSCA 


243 
(gridando; 


i-      \>    \> 


SCAR. 


pito  in  pieno  petto) 


(gridando) 


Questo  e  il 


3=2=1 


Ma  _  le  _det    _     ta!! 


ruvido 


t 


m 


SCAK. 


P    \>    1  \>    \>    ! 


ba   _         ciò  di        To.sca! 


(con  voce  strozzata) 


W 


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SCAR. 


d'aggrapparsi  a  Tosca  che,  indietreggia  terrorizzata) 


(barcollando  cerca 


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Muoio! 


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più  forte 


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Soc  _  cor    _  so  ! 


Muo.io! 


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244 


TOSCA 


(con  odio  a  Scarpia) 


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sangue  i 


(soffocato) 


Ti        sof      _        fo  _  ca  il     sangue  ? 
(si  dibatte  inutilmente  e  cerca  di  rialzarsi, 


3     \i    y 


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aggrappandosi  al  canape) 


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SCAR. 


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Soc  _  corso! 


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don_na  ! 


M'hai  as_  sai  tor_tu  _    ra.ta!... 
^  (  affievolendosi  ) 


CAR. 


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A  -    iu_to! 


Soc  _  cor-so  l 


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<2%z.  sempre 
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uardamiLSon    Tosca!.,  o 


Odi  tuan_  cora?         Parla!..    Guardami!.. Son    Tosca!.,  o 


(fa  uo  ultimo  sforzo, poi  cade  riverso) 


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SCAR. 


muoio! 


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rfV'w.  sempre  piti 


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ylA'D?''  tetro  'lo  stesso  movimento) 


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Scarpia!! 

(soffocato. 


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v:  »   i    fi'  i  ^F# 


Ti  soffoca  il         sangue? 

(rantolando)        '        J      I 


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SCAR. 


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Soccorso,       a   _    iu_to! 


Muoio! 


And*.''  tetro  (lo  stesso  movimento* 


% 


(pagandosi  sul  viso  di  Scarpini 

con  ferocia  _fi?"  'orz"  crescente 

'  l     -     l  1.11,1 


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Muori  dan  _  nato!    Muori,  muori, 


muori 


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247 


SCAR. 


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Or  gli  per      _        _      do     _     no! 

And!''  J  -  52 


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lo  sguardo  dal  cadavere  di  Scarpia,va  al  tavolo  prende  una  bottiglia  d'acqua  e  inzup- 
pando un  tovagliolosi  lava  ledita.poi  si  ravvia  i  capelli  guardandosi  allo  specchio) 


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(si  sovviene  del  salvacondotto. ..lo  cerca  sullo  scrittoio  ma  non  lo  trova; 


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lo  cerca  ancora,  finalmente  vede  il  salvacondotto  nella  mano  raggrinzata  di  Scarpia) 
sostenuto  con  passione,  espressivo 


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(solleva  il  braccio  di  Scarpia,  che  poi  lascia  cadere  inerte,  dopo  aver  tolto  il  salvacondot. 
to.chf  nasconde  in  petto) 

sostenendo  


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(si  avvia  per  uscire,  ma  si  pente. 


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E  avanti  a  lui     tremava  tutta  Ro_ ma! 


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sostenuto 


va  a  prendere  le  due  candele  che  sono  sulla  mensola  a  sinistra  e  le  accende  al 


candelabro  sulla  tavola  spegnendo  poi  questo) 


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(colloca  una  candela  accesa 

Lentamente 


a  destra  della  testa  di  Scarpia)  (mette  l'altra  candela  a  sinistra) 


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(Tamburi  lontanissimi) 
(cerca  di  nuovo  intorno  e  vedendo  un  crocifisso  va  a  stac. 
cario  dalla  parete  e  portandolo  religiosamente  si  inginoc- 
chia per  posarlo  sul  petto  di  Scarpia) 


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(si  alza  e  con  grande  precauzione  esce.rinchiudendo  dietro  a  se  la  porta) 


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(sipario  rapido) 


77?o//o  n///:    stentato 


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/v//.-  molti  ss: 
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Più?  dell'Atto  11°. 


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Atto  Terzo 


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LA  PIATTAFORMA  DI  CASTEL  SANT'ANGELO 

A  sinistra, una  casamatta:  vi  è  collocata  una  tavola,  sulla  quale  stanno  una  lampada,  un  grosso  registro 
e  l'occorrente  per  scrivere:  una  panca, una  sedia.  Su  di  una  parete  dell?  casamatta  un  crocifisso:  davan- 
ti a  questo  è  appesa  una  lampada.  A  destra,  l'apertura  di  una  piccola  scala  per  la  quale  si  ascende  alla  piat- 
taforma .  Nel  fondo  il  Vaticano  e  San  Pietro . 


Andante  sost!" 


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(Corni) 


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Notte.- Cielo  sereno,  scintillante  di  stelle. 


(si  alza  il  sipario) 


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254 


(Modono,  lontane,  le  campanelle  d'un  ai  mento:  di  mano  in  mano  vanno  sempre  più  affievolendosi) 

l  n  pastore  (Ragazzo)  a  voce  spiegata,  ma  molto  lontano 

Un  poco  meno 


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Io  de'       so .  spi-ri, 


Un  poco  meno 


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(Campanelle  più  lontane,  a  oscillazioni  distaccate,  disuguali) 


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Come  prima  »:Ò3 


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256 


{Le  oscillazioni  delle  campanelle  dell'armento  si  estinguono  in  lontananza) 

Sosienendo 


PAST. 


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7V  mme  di  _   sprez-zilo  me       ciac  .  co     _      ro, 


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Sostenendo 


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j-ì1':     i-y:    i-i 


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perdendosi 


(La  luce  in. 


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PA..ST. 


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Lam.pena  do  .  ro    Me  faimojrir! 


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«:  ,«' 


certa  e  grigia  che  precede  l'alba) 

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(a  guisa  d'eco) 


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I  4  I  Lento  a  z  40 

{Le  campane  suonano  mattutino) 
à         (lontanissimo) 


257 


(meno  lontano) 

Ulti         t A^ 


(vicino) 


(meno  vicino) 

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25* 


(Un  Carceriere  con  una  lanterna  sale  dalla  scala, va  alla  casamatta  e  vi  accende  la  lampada  sospe. 
.  ,  .  fpiÙTicinoì  — 


sa  davanti  al  Crocifisso,  poi  quella  sulla  tavola  -  Poi  va  in  fondo  alla  piattaforma  e  guarda  giù  nel 


cortile  sottostante  per  vedere  se  giunge  il  picchetto  dei  soldati, col  condannato-  Si  incon. 

2, 


o     103050        o 


259 

-tra  con  una  sentinella  che  percorre  tutt'all' intorno  la  piattaforma  e  scambiate  colla  stessa  alcune  pa_ 


role, ritorna  alla  casamatta,  siede  ed  aspetta  mezzo  assonnato) 

(piùjlontanoj) 


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A  103050 


2ÓO 


(molto  lontana) 


T  *    - 


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(Un  picchetto, comandato  da  un  Sergente  di  guardia, sale  sulla  piattaforma  ac- 


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Campana  JJ 


.compagnando  Cavaradossi.  Il  picchetto  si  arresta  ed  il  Sergente  conduce  Cavaradossi 


Camp.    ^ 


nella  casamatta) 


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3E1 


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cres. 


Ili 


Camp. 


F 


■5 . 


/•      103050 


261 


(alla  vista  del  Sergente.il  Carceriere  s'alza, salutandolo;  il  Sergente  consegna  un  foglioal 


* 


m 


f  con  molta  anima 

7 


U=è 


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m 


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I 


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P 


w 


Carceriere-questi  lo  esamina, poi  siede  alla  tavola, apre  il  registro  e  vi  scrive  mentre  interroga) 


CARCERIERE 


(porgendo  la  penna  al  Sergente; questi 
(Cavaradossi  china     firma  il  registro, poi  scende  dalla  sca. 
I  3  |  il  capo  assentendo)   letta, seguito  dal  picchetto  di  soldati) 


MarioCavara_dos_si? 


A      voi. 


CARC 


(a  Cavaradossi) 

/T\   P  lentamente 


*»"  l  ^m  pippMpppirpppt^^^ 


S7\ 


Vi  resta  u_n'ora...       Un  sacer_do_te  i  vostri  cenni  at_tende. 


23EEÌ 


S 


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col  canto.... 


EÈEÌ 


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IO305O 


I 


(A 


l62. 


Andante  lento 
cavaradossi 


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3 


J    J>  J> 


y 


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p  p  p  p 


^ 


No.  Ma  u_n'ul  _  ti  _  ma        gra 

|9  1  Andante  lento 


_     zia      io       vi        ri    _ 


ja 


~'2>  _•_ 


3=F 


'5 


5 


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p~r 


r*//. 


1  con  sentimento 


'Hffl'w   J^'M         >  p^PP 


r^j — ir 


wrrv 


_  chiedo ... 


Io   lascio  al    mon_do      u_na  per_so  _  na 


CARC. 


'         3 1  I        3 


'"*  "    *       p  P  P^ 


Se  posso , 


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i        iV 


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CAV. 


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ca  _  ra. 


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^=?^f; 


dolce,  sostenuto  e  legato 


(Violoncelli) 


tt 


f 


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zie: 


103050  » 


2  63 


CAV. 


'*  -    ,    tì^tJ-XjxJs 


1    r — ^ — i 


r  r  r^rr [ 


Consen_ti_te  ch'io  le  scriva  un  sol  motto. 


-  \^Jrà 


*>•»  y^t— ^ 


ppp 


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(togliendosi  dal  dito  un  anello) 

tristamente    


CAV. 


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r 


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r  r  r  '  r  ppp  cr^ 


U_  ni  _co        re  _  sto  di  mia  ric_chez_za    è    questo  a 


^^ 


ir 


9;n  r      * 


s 


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ZZI 


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CAV. 


3=£ 


,?J'   1    J)    J       j/=fe3=^ 


_  nel... 


S 


Se  pro_met_te  -    te     di    con_se_ 


m 


^m 


t. 


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rit. 


S 


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n  103050  n 


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à 


m 


i    r 


CAV. 


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r  '  '  *r-E 


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_gnar_le 

il       . 


il    mio    ul  _   ti„mo  ad    _    di  _   o 


? 


es_  so  o 


i 


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I 


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|.f  J     J     i 


vo     _      stro... 
CARC .        (tituba  un  poco,  poi  accetta  e  fa  cenno  a  Cavaradossi  di  sedere  alla  tavola) 


(va  a  sedere  sulla  panca) 

Meno 


CAKC. 


_ve_te. 


$ 


Meno 

dolcissimo  espressivo 


9¥ 


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P  (Vtolowrllt) 


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J  J  JilJ 


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■j    j~j. 


r 


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»       103050       « 


265 


4 


k=^ 


(Cavaradossi  rimane  alquanto  pensieroso,  quindi  si  mette  a  scrivere) 


3 


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f 


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cres. 


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m 


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(dopo  tracciate  alcune  linee  è  Invaso  dalle  rlmembran. 


ir  i       d^fte^P 


/>- 


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^H^fQi 


J,TT^h 


m 


a^w 


f  accel. 


V^H^t^t    : 


w  fiikili 


rall.  e  dim. 


m  n  m 


M 


ze  e  si  arresta  dallo  scrivere) 


do  lei  ss  im  Oj  vagamente 
rubando 


»  IO3O5O  « 


266 


AND*? LENTO    APPASSIONATO  MOLTO 


ih^  r    UJ 


gg 


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JaL 


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CAVAR. 


(pensando) 


\§h  >  J>ii  JJ^ 


1 


E   lu_ce_van  le  stel_le... 


fìtT^n^n 


CAV. 


m 


sM^-kV-H4f  P  '  ''  P  P  P  F  pT^B 


m 


e  olezza.va  la  terra,  stridea  l'uscio  del  _  l'orto ... 

stent. 

1      "   "_ 


S 


» 


</  trmpo 


W 


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•       103050       » 


2Ò7 


CAV. 


$ 


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r~p~TTP  p  p  '  p  p  '     ' 


e  un    pas_  so  sfio_ra  _  va    la         re_na... 


£-5- 


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CAV. 


E 


En_trava  ella,  fragrante, 


sostenendo  vagamente 


CAV. 


te 


affrett  r*t-  ed  appasionato 

>      '  >    J' J'  J'  J'  J>  I  J'  Jm       ti 


E 


mi  ca_dea   fra  le        brac_cia... 


hi    J>  J~- 


pufl 


12 


^ 


affrett. 

■ì 


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r 


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E 


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li 


«  103050  » 


268 


con  grande  sentimento 
(vagamente) 


CAV. 


'»  >  J'p  p  P  i'  p  p  [j    rn  \ Ti  ^^P 


Ohldol-ci     ba-CÌ,o   languide     ca     _      rez.ze,        mentr'io  fre_ 


$ 


fci^E 


i=« 


co»  grande  sentimento 


^         ^ 


f-M 


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CAV. 


Il     J       >  J^fflf^ 


-men-te      le  bel_le         for  _  me  discio_gliea  dai     ve   _    li  1 

fc*3  """ 


S 


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CAV. 


%h    t  'TIMI   I1  l^n[,  Jlpi    pK 


Svanì  per  sempre  il  sogno  mio  d'a_mo_re...  l'ora  è  fug_  gi   _  ta 

rit.  s~ „ 

^.  .  .        M    -    ~ 


-imrrnr 


K=Z* 


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JJ1 


n  IO3050  n 


stentato  un  poco 
con  anima 


269 


»  _    _    =r 


ij"1  p  "  r  r  i  ^m 


* 


e  muoio    di  _   spe  _    ra   _  to!... 

ì        y 


e    muoio    di   _  spe_ 


^^•j-:g_:g-jii 


~fCU7T37nMa 

•^  stentato  un  poco 


m 


a 


*   ^    * 


ir 


Sostenuto  e  cres.  con  slancio 


rit. 


CAV. 


_  ra   _  to  ! 


E  non  ho  amato  mai  tanto  la       vita,         tanto  la 


Sostenuto  e  cres.  con  slancio 


CAV. 


PN 


Lento        (scoppia  in  pianto  cuoprendosi 
il  volto  colle  mani) 


^ 


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m 


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vita! 
Lento 


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2.  • 

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103050         z 


m 


■ 

I    | 
I 


270 


(Dalla  scala  viene  Spoletta,  accompagnato  dal  Sergente  e  seguito  da  Tosca:  il  Sergente 


PP 


rit. 


ggfeg 


a  tempo  cres.  e  string.  a  poco  a  poco 


rit. 


porta  una  lanterna—  Spoletta  accenna  a  Tosca  ove  trovasi  Cavaradossi,  poi  chiama  a  se 


fflSfft 


i 


G7^oa~ 


^2 


p  a  tempo 


cres.  a  poco  a  poco  e  incalzi 


m 


•p  : 


Carceriere:  con  questi  e  col  Sergente  ridiscende,  non  senza  avere  prima  dato  ad  una  senti. 


wfc—jrf 


m 


JP  ; 


£ 


Jf  1 


nella,  che  sta  in  fondo, l'ordine  di  sorvegliare  il  prigioniero) 


pdfe 


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/>/y  g/vj.  g </  allarg 


zr  iu3<>5o  e 


271 


"'Vii  !..  i  ? 


fe= 


p  cres, 


>  vres. [  i 

gxJTE 


T 


(Tosca,  che  in  questo  frattempo  è  rimasta  agitatissima,  vede  Cavaradossi  che  piange:  si 
slancia  presso  a  lui,  e  non  potendo  parlare  per  la  grande  emozione,  gli  solleva  colle  due 
mani  la  testa,  presentandogli  in  pari  tempo  il  salvacondotto:  Cavaradossi,  alla  vista  di 


CA/w^Rii  Tosca'  balza  ln  Piedi  sorpreso,  poi  legge  il  foglio  che  gli  presenta  Tosca"! 


$ 


i5 


Ah!     /*»*    _ 


I 


allarg; 


yjà  ^'^ 


■^Loa 


*     m    ' 


TOSCA 


CAV. 


(unendosi  a  Cavaradossi) 


(con  entusiasmo  i 


*'P     [?PP     [?    Pf-^-^fazj^zg 


± 


^  al  cavalle,  re  che  l'accom  _  pagna.  Sei 

I'    I1  I  l'I1  l     I      |i  |l|l|'  MI  I   pi  PPii    <L 

_  cafri*  a  Floria  Tosca. ...  *  al  cavalie.  re  che  l'accom  _  pagna . 


t 

■ 


i 


v  103050  v 


272 


CAV. 


CAV. 


(  guai  dando  Tosca  con  intenzione) 


r>  j»  j>  inr^-  v  v  v  v  r^ 


Scar.pia  che  ce  _  der 


La  pri  _  ma  sua  gra  _  zia  è 


f 


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1r 

lli- 


TOSCA 


$ 


(riprende  il  salvacondotto  e  lo 
ripone  in  una  borsa) 


E 


iJ>J)J)     t  | 


Agitando 

(  scattando) 


É=? 


E  l'ul-ti-ma! 


Il  tuo        san.gueo  il  mio  a- 


fAV. 


^tì 


y    y 


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1 


questa . 


Che  di  _ ci?... 


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IO305O 


273 


T. 


r     r  pi* 

_  mo      _    re       volea... 


1 


* 


fe?  j  j    i  ì 


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Fur  va    _ 


>irf    j   é   < 


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_    ni   scon_giu    - 


_  ri  e       pian_ti. 


In  _ 


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paz  _  za      d'or    _     ror, 


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al  _  la    Ma  _ 


1 


274 


T. 


É 


_  don      _     na    mi         voi      _      si  e        ai        San    _  _     ti  — 


* 


tifai* 


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-ce  _   a:       Già      nei  eie    _    li  il  pa    _    ti    _  boi      le  braccia 


±zi 


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le     _     va! 


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— Sì.  -         ALlasuabra   _  ma      mi        prò    _      mi_ 


_si, 


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h  103050         h 


277 


'    -*  t  p  n  P 


Lì"pres_so     lucci  _ 


ife 


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li  _  be  _  ra       _     tor,. 


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278 


T. 


* 


'     i     li  li  li  Pi 

ven  _  ne  all'  or_  ren_do  am_ 


i 


Pi 


m 


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S 


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J       i>  J        ^ 


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é  *  m  ^ 


^    ^ 


Io    quel  _  la        la  _ 


col  canto, 


"Hj-r 


■f 


.ma    gli     pian  _tai 


nel 


3 


/*  103050 


$ 


Molto  meno 


279 


cor. 

CAVAR. 


ì 


ra//. 
I       3        ')  I T 


r  v  g g p  Hipp,fr  r  wrpp 


Tu?....        di  tua  mani  ucci  _  de_sti!-,    tu  pi    _  a, tu  be_nigna,eper 
Molto  meno 


^ 


j. 


s 


4* 


:J      Jr 


19  / 


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32 


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ra//. 


Y~ ~T~   t 


NT! 

Itófl 


/<///. 


u    MHffHf  ■  P  P  * 


^ 


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Neb_bi    le  man  tut_te  lor.de  di     sangue!... 


CAV 


P 


EEJ 


(prendendo  amorosamente  fra 
/erieram  en/e 

^ 


me: 


^^ 


dolci 


■>••>       > 


r 


S 


^  r<///. 


'.!■  "J     r  • 


m 


^ 


^ 


w 


-r 


And?0  sost/0 

le  sue  le  mani  di  Tosca) 


JS^J 


CAV. 


3E 


ri1  1  r     M  ^#^ 


I 


ma     _      ni 
And?0  sost/0 


mansu  _e_te  e        pu      _      re,       o      ma_nie_ 


^ì   ?■  j 


k 


_j2 


^ 


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p 


1 


M 


/4  IO3O5O  yf 


l- So 


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L        3 


CAV 


§>  j    ^  >  ^  r"  p  f 


dolcissimo 
poco  rt't. 


*   *   E     P 


É 


_  let  te      a     bell'o_pree   pie    _    to 


se,      a       ca  _    rez  _ 


5=2 


,^  V 


SI 


/».</. 


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J>  r-n  I 


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</  tempo 


allarg.  .    . 


M  F   E   «ffpP'r     P  P  ^ 


CAV. 


_  zar    fan  _  ciul  _  li,  a coglier    ro 


se,       a      pre  _  gar, 
espressivo 


$ 


>J)      *         > 


»  * 


S^ 


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m.s. 
a  t*>mpo 


a    • 


allarg. 


ten. 


^ 


20 


te».  </  tempo 


Ém 


CAV. 


FP¥ 


giuri  _  te       per       le     sven 

^— tf/j. 


tu 


re,  dun.que  in 


m 


e 


TV^ 


* 


col  canto 

i     i 


ZA 


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Pa  tempo 

-4 


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ff 


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f)  103050  /* 


28 1 


CAV. 


fr  ~J     ^-^  ; 


'$  I?  P    p    p    P 


voi,      fatte  dall'a_mor  se_cu   _    re, 


g-iu 


sti  _  zia    le     sue 


# 


3 


t  ama  ; 


s 


vt    i  Jkj 


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5 


CAV. 


P  F   p  Y»  P 


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sa_cre       ar_mi  de    _      pò  _   se? 


-»- 


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3^ 


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fcS 


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Ì7^ 


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-©-»- 


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t    "5T 


^> 


r 


ritenuto 
dolct'ss. 


CAV. 


Voi  deste     mor  _    te,  o     man  vit_tori'o_se,  ò  dol_ci 


I  I 

I 

I 


282 


IP  Tempo 


CAY. 


& 


^^ 


molto  rall. 


e 


ma      _       ni  man_su_  e_te  e  pu     _       re!... 

IP  Tempo  r7\ 


à 


H   y   r 


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E 


rsz 


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oto/Zo  /v//.- 


§ 


^ 


K 


i^ 


W 


£ 


-r 


*-c/ 


TOSCA 


^svincolando  le  mani) 

a  piacere 


A  NT)!10  MODERA  T AMENTE  MOSSO. 
(mostrando  la  borsa) 


rr'Hpi^4-^ph'  r^^f^ 


>o 


? 


22 


Senti...      1'  ora  è  vi  _  ci  _  na;  io  giàrac_  col-  si       o  _  ro  e  £Ìo_ 

AndP° moderatamente  mosso. 


nj    J^J.   3 


»T3»J.  iti 


?<• 


col  canto 


^s 


£ 


^T  - 


*f    t>rrl 


[I 


£3 


^ 


_iel    _     li  ..  u  _  na     vet_tu~raè        pron 


p  p  1  y=^* 


^J    1 


ta. 


Ma 


ft  >J    J— r-^ 


«f= 


£=£ 


*» 


>  ^J.       J»       J.      Jh 


y=^F 


103050        * 


2»3 


r^^^rrr^ 


V ■ 


Bg=Pf1 


pri  _  ma...    ri  _  di  a  _   mor. 


pri  _  ma  sarai      fu_ci 


"vìii  J.  x  à 


*r 


l 


^=£=a 


^* 


^ 


^N 


Z 


i>3  ^   >   jt 


&  ^  *  i 


l^^^^^^^^^^^^^g^ 


sca    _     ri_che... 


Si-mu    _     la    _     to    sup_pli_zio. 


u  103050  u 


284 


Un  poco  meno. 


allarg. 


fy   -     >,J^JW    }>J>  V  J    JJ>I  J    J     >pP 


Al  colpo...       cadi.     I   sol_da  _  ti  sen      van_no...         e  noisiam 
Un  poco  meno.  co1  canto 


* 


i      :   i 


* 


3E=È 


vi        4 


i    j  i 


g» 


2 


^ 


r^ 


rati: quasi  a  piacere 


fr  r      y  cer-^ 


I  <$'. 


r  p  hpf 


sai 


vi,  e        noisiam    sai 


vi!      Poscia  a  Ci_vita  _ 


S 


fes^É 


I 


^ 


^  ^ 


^^-gi 


i?  /•<///.•      co/  canto. 


##l^ 


-»- 


ì^ 


#  r   r   r  f  r  1  y   r    ''  p'Th^ 


_vec  _  chia...     u  _  na     tar      _      ta    _    na. 


e       via    pel 


rtfi 


ÉÈÉ 


-4°- 


Éfe 


tì 


«  103050  a 


285 


P 


fcS 


Andantino  sostenuto. 


in  j    > 


I 


CAVAR 

r 


mar!.. 


P^ 


Li_beri! 


*É| 


fW 


25 


]  liberi! 
Andantino  sostenuto. 


^¥ 


Vìa      pel  mar! 


pta 


t* 


p  PTr  p  p  p 


^^ 


tò 


Chi  si     duo.  le  in  ter.  ra         più?.. 


Éi 


rfìt 


9BgF=Ì 


H 


r^* 


f 


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^  dolce 


#fl 


¥ 


m 


rr^i 


B 


Sostenendo 


Pi  '•?    "P  PP  ^ 


#  tempo 


\>m.     ^ 


^^ 


t      y ^ 


Sen    _     ti  efflu_vi      di            ro     _     •  se?... 
Sostenendo 


¥ 


Non    ti 


f  ^MIJJ  .i 


i^ 


S 


w 


*> 
W 


^ 


<z  tempo 


f 


S 


^ 


^i: 


f^n- 


VT 


103050  u 


m 
I 


2.Sb 


ti  ^r?  jij)i  j.  j^-  h^m 


fall,  e  dim: 

>    I 5— 


hft    J)    J)    Jlp 


par 


che     le  co  _  se  aspet  _  tan  tut  _  te      in_na_mo_ 


s 


^ 


m 


* 


r- f 


é 


col  canti    rall.  e  dim. 


s 


: 


TT 


^=*f 


^ 


oto//o  r<///. 


te 


ANDA AT.£  X MOROSO    J  -  56 


*M  J*  JiZIiV  uf*^ 


m 


CAVAR. 


_  ra  -  te  il    so  _  ìch. 


fei 


(colla  più  tenera  commozione) 
dolciss.  . ^ 


3? 


p  p  P  M 


24 


A_ma_ro   sol  per 


Andante  amoroso  #  =  56 


i 


**F* 


g  iiiAnj  is^£=f 


molto  rall.-. 


% 


: 


r 


r 


& 


p 


gpffl 


r 


P 


i 


■-0- 


N 


:* 


CAV 


lfv'V  r  p  |i  i'  1  1  f\\  1  |i  p  ii  n  ii 


te   m' e_ra  il  mori    _   re,      Da        te     la  vi  _  ta  prende  ogni  splen- 


103050  u 


287 


cres. 


CAV. 


tate 


^^«^^^^^g^^^^^ 


_do_re,      alTes_ser     mio    la  gioia  ed  il     de    _    si  _  re. 


■ 


CAV. 


w& 


w 


± 


^  p  P  P'  p 'fTTT1-1"-^--1-^— * 

na   _    SCOI!    di       te  PO   mp>      ri»        fiamma    a»-  J^> 


scon  di    te,      cerne    di    fiamma  ar  _   do         re 


CAV 


^^m 


Io    fol.go  _  ra.re  i  cie.li  e    sco_lo_ri    _     re 


ri    _     re  ve_ 


X03050 


// 


2  88 


CAV. 


&  v  a  V  b  p  p J)  ^  i  r    p  tS 


drò       nell'oc-  chio  tuo   ri  _  ve  _  la     _     to     _     re,      e       la     bel. 


É^mm 


«FJifclT 


f=m 


i — j 


i 


^ 


r 


W 


1 


^W 


Sostenendo 


ten. 


£=£ 


É=É=É 


^=r^  H  p  g 


? 


CAY. 


-r 


_tà     del_le     co_se    più    mi  _  re 
Sostenendo 
~3 


a  _  vra sol da 


W   fi  \ 


m 


i 


ten. 


% 


^^ 


^ 


m 


-allarg.  e  cres. 


m 


ì 


i 


%EEl 


:t 


con  anima 


TOSCA 


m  i     i 


^     P^nr^ 


A     _    mor che     sep_pe  a 


■Vft*  r^g  ^  r\"''  J>  l  J    m^ 


CAv.  : 


te. 


vo  _  ce  e  co     _      lo  re. 


25 


to   r 


p 


s=j=j 


j— rg  'fi 


con  anima  f 


■J 


P^ 


^i 


9 


77 


i^H 


f 


r 


103050 


z8g 


^^^^^^^^^^^ 


te 


m 


te      vi  .  ta        ser.ba.  re  ci     .,_,  ,     Ku,_dd  in    ,,;_  :  ,. 

fP  fr  ^. 


E§K5 


a^ 


^r    t     i 


J7=7=ri 


^^^^^■^ 


«- 


^» 


e  in  mar  nocchier 


va  _  go   f  a  _ 


_  ra    ilmon_do  riguar  _  da    _    re 


# 


tó 


»=g 


1 


£:*. 


g    V~P>r 


i 


0=- 


1: 


à 


^r^ 


ih 


^ 


te 


<*      103050        ^ 


290 


Sostenendo 


j^  *<n>^  p  p  ir  [i1^ 


Finche  congiunti  al  _  le   ce_le_sti       sfe     _ 


26 


Sostenuto 


^^ 


i 


F=^ 


£ 


^S 


m 


rall:. a  tempo 


(fissando,  cantando, co. 
me  in  una  visione) 


pili  piano 


PP  morendo 


p^UU  r   \rimr  r 


ifef 


nu_vole  legge  _  re,         nu_vofe  leg-ge  _  re,        nu.vole  leg-ge  _  re!. 


( 


&* 


sti 


^^,J-i)yltJ 


f 


r 


$ 


ifim .    e 


\!7 
morendo    sempre 


Z  IO3O5O  2 


-6L 

T 


T 


291 


$ 


(rimangono  commossi  .silenziosi) 

■Mm,  -        -  ° 


(chiamata  dalla  realtà  delle  cose, 
Tosca  si  guarda  attorno, inquieta) 

And?°mosso 


m 


a  Vii»  -  i  m 


27 


E  non 


te? 


s£fe 


SS 


7FP~ 


& 


f> 


And?0  mosso 


'■■& 


-.1  — J>»£ 


f 


^n 


HV/^hJ     >* 


^^ 


T. 


(a  Cavaradossi,  con  premurosa  tenerezza) 


^ 


r  i    v 


£ 


giungono.... 


Ba  _  da!... 


al      col_  pò       e  -  gì 


PP 


i  e  me- 


^^^^^ 


pp 


È3É 


I 


iN  J'vjL  .4 


>£     ^ 


>J     J^J.      Jll 


#=£ 


|P'     I       |    |    L'I'     'l'I    |        'J     ' 


-  stie_re  che  tu  su_bìto         ca_da. 


CAVAR  , 


(triste) 


s 


f± 


i    j    j    j> 


^  I 


O3O5O  Z 


292 


che   ca.drò  sul   mo    _   men     _   io....      eal     na  _ 


tu    _ 


1 


1 


7T     T      T^f^ 


£ 


à 


TOSCA 


Ì 


CAV. 


fc=^=^ 


*= 


(insistendo) 


P£^ 


Ma  stammi  at   _  ten     _    to  di    non  far_ti 


_   ra      _le. 


$ 


^= 


*&= 


?ee£ 


-o- 


F^F 


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-* — ■= 


s 


^ 


5 


:p 


;:  *   ) 


!? 


.  t  ra//.  I 5 1  1        3^       '       ';      K 

^    J      J      >    J'  J'J'  il  J       J     >  l'J'J-'M 


ma    _    le!  Con   sceni _ca       scien  _  za  io   sa_prei  la  mo. 


^ 


l' 

» 


UFI 


/>    /■«*//: 


^T      1  V    »^^ 


/V 


, 


Wf 


TI 


7 


r  103050  x 


293 


h  J    h- 


Molto  meno 


m 


_  ven  _2a.. 


(la  interrompe,  attirandola  a  sé) 

p  Vfoìce  3    ~~| 


CAV. 


\        3         '    ^ 


ì  ji ^y-' iiv  y  >r  f  "r  giri 


Parlami  an      _      cor co.me     dian_zipar_ 

Molto  meno 


CAV. 


_   la 


vi,     è        co  _  sì  dol-ce  il     suon  del  _  la 


tua 


i 


(si  abbandona  quasi  estasiata, poi  accalorandosi  poco   a  poco) 

</  tempo,  ma  sostenendo  ] ^ 1 


P^ 


U  _  niti  ed  esu-lanti  diffonde,  rari  pel  mondo  i  nostri  a_ 


CAV. 


* 


PP 


28 


vo         _        ce! 
a  tempo,  ma  sostenuto 


z  103050        z 


I  il 
I 


294 


$ 


et   tmr 


_  mo    _    ri         armo.nie        di  co  _  lo 


_    ri,        armo_ni     -   e  di 
(esaltandosi) 


ì      ì     v$ 


f?=w 


CAV. 


m 


$ 


allarg.    molto 


e! 


Armo-ni    _    e  di 


U 


P  ■'(?     P 


gag 


T. 


can    _     ti  dif-   fon   _  de      _      rem. 


Lia 


ii  r    r  ,;f-*^j 


É 


db» 


S 


CAV. 


can    _    ti  dif  -  fon   -de      _      rem. 


^  103050  z 


secca 


295 


(Dalla  scaletta  sale  un  drappello  di  soldati:  lo  comanda  ui  Ufficiale.il  quale  schiera  i  soldati 


I 


a 


(con  grande  entusiasmo) 
AND*e  SOSTENUTO 


m 


ZZI 


-e»r 


h5> 


3 


*    é      • 


Tri  _  on     _     tal di   no_va         spe  _   me  ra_ni_ma 


(con  grande  entusiasmo) 


CAV. 


i         fi 


? 


T& 


*  •  I  T*"  j  »      ~* 


29 


i 


M 


Tri  _  on     _      fai. 
And*/  sostenuto 


di  no_va         spe  _   me  l'a_ni_ma 


m 


^m 


nel  fondo;  seguono  Spoletta.il  Sergente.il  Carceriere.  Spoletta  dà  lenecessaxie  istruzioni) 


cres. 


mm 


^ 


? 


-©- 


»- 


fr^ 


fre_me  in  ce_le  _  stial  crescente  ar  _  dor Ed         in      ar_ 


■ 


CAV. 


fe 


^ 


P 


-«- 


i 


* 


s& 


è 


fre_me  in  ce_le  _  stial  crescente  ar  _  dor Ed        in      ar  _ 


e         103050  e 


296 


FA*' 


m 


p    calando       1 ^ '      poco  rall. 


<5l 


1. 


£ 


É 


*&5 


mo  _  ni  _  co     voi. 

>>      5      > 


già 


l'a  _  ni  _  ma     va 


g*  1    r 


«     calando        \ « 1      poco  rall. 


CAY. 


£ 


^^ 


_    mo  _  ni  _  co     voi. 


erta 


l'a  _  ni  _  ma     va 


I 


ts 


SE 


» 


/>oro  r<///. 


I 


fc* 


SE 


1 — T 


rit. 


1        I 


Mexo 


rall.  sino  alla  fine 

lenlamente,con  delicatezza 
affettuosa 


^ 


x 


^£ 


N 


f~M^t 


al  _  l'è  _  sta  _  si  d'a  _  mor. 


Gli  oc_chi   ti    chiù _ de  _ 


m 


^ 


rit. 


£ 


CAV. 


#- ^ 

al  _  l'e_  sta  _  si  d'a  _  mor. 


# 


tó 


(  Il  cielo  si  fo  più  luminoso  :  e  l'alba  ) 

Meno 


** 


£ 


r//; 


« 


>/> 


a 


legato, 


3 


r<///.   w'/?o  <///</  />'tf^ 


/  103050  / 


297 


T. 


i 


P^M^ 


3 1 

K 


ri/. 


Si 


^W 


pp  rall. 


m^ 


-  ro       con  mil  _  le        ba    _   ci  e  mil  .  le  ti  di  .  rò  nomi  d'a  _ 


CAVAR. 


E 


^ 


*=é 


*fe 


Son 


CARC. 


^K 


(Si  avvicina  a  Cavaradossi  e  togliendosi  il  berretto  gli  indi- 
ca l'Ufficiale,  poi,  preso  il  registro  dei  condannati  scende 
per  la  scaletta)  /^ 

:-        hW 


L'o.ra! 


Campana 


(Suonano  le  4  del  mattino) 


298 


i 


(  sottovoce  a  Cavaradossi  e  ridendo  di  soppiatto  ) 
AiynnosOSTElvrrTO  jjp 


ì 


£ 


^E^ 


(Tie_nia       men     _   te;... 


al 


m 


CAV. 


pron   _    to. 
And?0 sostenuto 


$«  y  1    -è 


sr 


m 


pp 


ppp 


s 


j  J^J>  J>  J>*     J^i 


^^ 


primo  colpo,...       giù...) 


(sottovoce,  ridendo  esso  pure) 


(Ne  rial. 


ì^ 


CAV. 


(Giù). 


g>  7  j    j)  t  J.  Jì 


o>  r      f  cf 


ufi  J  j>j>j>j>m 


i     y  JiJ    J 


T. 


CAV. 


_  zar  _  ti  in.nanzi  ch'io  ti     chia_mi), 


(E  ca  _  di 


J    y  J)  I  J    j§e= 


(No,  a  _  mo  _  re!) 


t: 


<    <    «    * 


m 


£=£ 


z  103050         z 


CAV. 


t 


299 


be     _       ne.) 


(vedendo  sorridere  Cavaradossi) 


ì 


(sorridendo) 

-?  j>  ;>  ji 


(N 


on 


J-1  j>  ;<  ;<  * 


(Co.me    la         To  _    sca  in    te  _  a  _tro.) 


CAV. 


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(Co.si?) 


fcr~d    ii    à^ 


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rall:. 


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(Cavaradossi  segue  l'Ufficiale  dopo  aver  salutato  Tosca,  la  quale  si  colloca  a  sinistra  nella  casa  - 
Largo  con  gravità  é  =52^—^- 


jjjjjjrti 


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M- — ah- 


matta,  in  modo  pero  di  poter  spiare  quanto  succede  sulla  piattaforma) 
espressiva^ -~ 


•2  IO305O  ^ 


3oo 


(vede  l'Ufficiale  ed  11  Sergente  che  conducono  Cavaradossi  presso  al  muro  di  faccia  a  lei* 

i — i       r~3 


3  I        I       3 


T. 


if  *  ^  J  J>  J  J)  I  Jì  ji  »  i    ji  ;  i  g>  ;,  ;,  jg 


Come  è  lunga  Vai   _  te_sa! 


Perchè  in  _  du_g;iano  ancor?... 


II  Sergente  vuol  porre  la  benda  agli  occhi  di  Cavaradossi:  questi  sorridendo, rifiuta_Tali  lugu  _ 


ÉÉ 


1       I 


5EEÌ 


P  P  F   ■  P  p 


Già  sor_ge  il         so  _  le... 

(è  quasi  giorno)         ^— ^ 


>>*  J>   V     ^ 


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bil  preparativi  stancano  la  pazienza  di  Tosca) 
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Per.chè  in     _     du    _  già  _  no  an  _  co  _  ra?... 


r  103050 


3oi 


[jf    n  \  i'i  ^  y 


(L'Ufficiale  ed  11  Sergente 


ma   que  _  sta  an  _  go  _  scia  e_ter   _    na  pa_re!... 


dispongono  11  pelottone  del  soldati,  Impartendo  gli  ordini  relativi) 

sostenendo  il  tempo 

Q  |  I         3  ;     I        T 


wwn 


Ec_co!...    appre.  sta  _  no 


P  tè  fri  ir 


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B 


cres:  .   ..  .  .e. 


5! 


l>f*        t: 


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J_ 


sostenendo  il  tempo 

V 


5 


r  103050  r 


302 


(vedendo  l'Ufficiale  che  sta  per  abbassare  la  sciabola  si  porta  le  mani  agli  orecchi  peri 

quasi  parlato 


la  detonazione.poi  fa  cenno  colla  testa 
*  Cavaradossi  di  cadere, dicendo:) 


(vedendo  Cavaradossi  a  terra  gli 
invia  colle  mani  un  bacio) 


*  u.'il     tUllf    llldl.l    UH     UdLlUJ 

il  |  |l  1,  I       r  '  ''  ''  ^ 

Ma.rio!..  La!  muo  _  ri!  Re.      rn  un      xr 


Ma  .rio! 

bassa  la  sciabola) 

(scaricadeifucili) 


Ec  _  co  un     ar    _ 


103050 


3o3 


(il  Sergente  si  avvicina  al  caduto  e  lo  osserva  attentamente:  Spoletta  p<;.     .,       . 
,1  Sergente  impedendogli  di  dare  il  colpo  di  grazia .  L' Uff  iciale  allin^ 
sentinella  che  sta  in  fondo, poi  tutti,  preceduti  da  Spoletta,  scendono  la  scala) 

EU  I?  TEMPO 


(Tosca  agitatissimaha  sorvegliato  tutti  questi  movimenti  temendo  che  Cavaradossi,per  impazit 
za, si  muova  o  parli  prima  del  momento  opportuno) 


Tosca      con  voce  repressa  quasi  parlato 
*ft         PP      I     *  6 T     T  -i  r   \  6 


i 


i1 1  ii  1 1  i  jijij     i    i"  i  p  i' ! 


O  Ma  _  rio, non  ti       muove.re.. 


s'avvi_a_no.. 


r    s    i 


T. 


3«»4 


(parendole  che  i  soldati  ritornino  sulla  piattaforma,  si  rivolge  di  nuovo 
a  Cavaradossi) 


~ >l #~ 


ZZI 


Anco_ranonti     muovere... 


# 


(corre  al  parapetto  e  cautamente  sporgendosi, osserva  dì  sotto) 


5)      -JJ»J H 


3t 


^ 


<//"tff. 


-=Éi 


5_ 


t— £/? 


perdendosi 


^ 


SEÌ 


(mentre  si  avvicina  a  Cavaradossi) 
X    PIACERE -MOSSO 


# 


TN  L  g(quat>'  parlato) 


Pre  _sto,su!  Mario!  Mario!        Su, 


;** 


^ 


o. 


J?L 


ero/  canto . 


s         103,050 


(toccandolo.turbata)    (scoprendolo) 


^^^^^^^^^^^ 


,   3°5 

ALL°.  MOO(° 
(grido) 


m 


presto!      Andiam!  Su,  su!      Ma_rio!     Ma  _  rio!  Ah! 


37 


É 


^ 


I 


.=±as 


:|  ALL°.MOd!° 


I 


(con  disperazione) 


(fra  sospiri  e  singhiozzi) 
1     r 


f  ' ■ r^i  nvrvr, 


(gettandosi  sul  corpo  di  Cavaradossi) 


T. 


A  _  '     '  3  '  '  ,?         >     ' 3 1 


tu?..       CO -SÌ?.. 


Fi  _  ni _  re    co   _    sì?  f i  _ 


ni_re     co  _ 


g  IO3O5O  A" 


3o6 


Agitato   #  =  116 


(abbracciando  la  salma  di  Cavaradossi) 


li    »  >        i  |Tf     i  p  p    H  Hp  p v  i    ^ 


spol   -  hl!  Tu>         mor_to... 

(dal  disotto)      (grida  prolungate, lontane) 


morto  r 


Ah!. 


SC1AKR. 


m 


(dal  di  sotto)       (grida  prolungate, lontane) 


Tenori 

V-Jà' 


Ah! 

(grida  prolungate, lontane) 


«ai 


Bassi 


(dal  di  sotto) 


Ah! 


M 


i 


ÀCITATO 


J„=.Il6 


Ah!. 


39 


pp  JL^A- — 


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l^iii4~4^ì^ 


£$£§=#«3 


]W*n^. 


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5 


5 


T: 


fìF«5;=F*; 


«1=*Ì 


* 


(piangendo)    sfring.  a  poco  a  poco 


»? 


*p  p  *  *      y  l»p  p  p r     [* 


T. 


SPOLgg= 


Ma_rio... 


(gridando) 


po_ve_raFlo  _  ria 


è 


>  !■'    !■'   vi    i 


f  Scarpiar 


Ah! 


'*    f    H  P    U  P  HI   tM?  m        H   i'  IN  i^ 


sci 


Vi    di   _  co, pugna  _  la_to! 


(gridando) 


Scarpia. 


i 


VE     j.'     »    I      f 


y  Scarpiar 


Ah! 


yy  V   H    i 


m 


f  Sca 


rpiar 


Ah! 


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ZUri^^i 


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^  sfring.  a  poco  a  poco  e  cres. 


%  ^ 


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*  103050 


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tu  _  al 


Ma_rio! 


Ma  _  rio] 


|    I     y\>  \>  P^H^rt 


La  donna  e       To_sca! 


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E  1     i      P     P   I    P      P     1^ 


Che  non     sfug_ga! 


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3=5: 


P      t>    I     U       \)     fi 


Che  non    sfug_gal 


m 


»   IH?  1  P    1?  ^ 


Che  non    sfug_gal 


»; 


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307 


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S£ees 


JK     fc 


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I 


(si abbandona, piangendo  disperatamente,  sul  corpo  di  Cavaradossi) 


(più  vicino) 


sroL^      ^      [)|      U    IMI)     Il    PP    PÌ5 


vicinissimo) 


pi  n  ni  p  v  pyro 


Atten_tiagli  sbocchi  delle  scale! 
(più  vicino) 


')'   !    l>  I    U  U I  P  U  U  H  P'  P» 


Atten.ti  agli  shocchi  delle  scale! 

vicinissimo) 


[)\     Hi  P   U  l)|g^ 


SCI. 


Atten-ti  agli  sbocchi  delle  scale  ! 


Atten.ti  agli  sbocchi  delle  scale! 

vicinissimi» 


,>\  \)\)\  1?  ti  \imm 


Atten_ti  agli  sbocchi  delle  scale  I 


m 


t    PI    n  Dip-j)  jE»j 


^•^  1J 


Atten.ti  agli  sbocchi  delle  scale  ! 


S 


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(si  ode  un  gran  rumore  al  disotto) 


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c/w.  ^  si  ring,  molto 


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(Spoletta  e  Sciarrone  appaiono  dalla  scaletta) 


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SPOL. 

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(additando  Tosca  a  Spoletta  grida;) 


Ah! 


SCIAKR. 


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4=^ 


To   _     _  sca, 


E 


li- 
te 


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lei! 

a. 


// 


103050  o 


TOSCA 


309 
(Spoletta  fa  per  gettarsi  su  Tosca,  ma  essa  balzando  in  piedi  lo  respinge  così  violen_ 


i t—t 


Col.la 


SPOL. 


*^m 


?  ?  p  p  1  p  P  i 


pa_ghe  _  rai      ben         ca_ra    la    sua       vi  _  ta, 


temente  da  farlo  quasi  cadere  riverso  nella  botola  della  scala,  quindi  corre  al  parapetto  e  dal. 


mia! 


^ 


$  J  y  u 


tjJ  ^lj' 


é=>=tm 


e 


ifJ'   >    JtJlT3  ; 


T. 


o  103050  o 


3io 


AtVD*/  SOSTENUTO 


1-3 


$ 


I 


(si  getta  nel  vuoto  —  Solanone  ed  alcuni  soldati, sali. 


T. 


B 


Dio! 

AND*f  SOSTENUTO 


fff  tutta  forza  con  grande  slancio 


m*t± 


sostenendo 


y  +■ 


i 


9  » 


ti  confusamente, corrono  al  parapetto  e  guardano  giù—  Spoletta  rimane  esterrefatto,  allibito.) 


Se 


M 


^^t    I    I    I    I     !   — |    ^ 


SS 


— '  sostenendo 


ss 


A 


SS 


Sg 


■»• 


'9  • 


(sipario  rapido) 


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