This is a digitai copy of a book that was preserved for generations on library shelves before it was carefully scanned by Google as part of a project
to make the world's books discoverable online.
It has survived long enough for the copyright to expire and the book to enter the public domain. A public domain book is one that was never subject
to copyright or whose legai copyright term has expired. Whether a book is in the public domain may vary country to country. Public domain books
are our gateways to the past, representing a wealth of history, culture and knowledge that's often difficult to discover.
Marks, notations and other marginalia present in the originai volume will appear in this file - a reminder of this book's long journey from the
publisher to a library and finally to you.
Usage guidelines
Google is proud to partner with libraries to digitize public domain materials and make them widely accessible. Public domain books belong to the
public and we are merely their custodians. Nevertheless, this work is expensive, so in order to keep providing this resource, we bave taken steps to
prevent abuse by commercial parties, including placing technical restrictions on automated querying.
We also ask that you:
+ Make non- commercial use of the file s We designed Google Book Search for use by individuals, and we request that you use these files for
personal, non-commercial purposes.
+ Refrain from automated querying Do not send automated queries of any sort to Google's system: If you are conducting research on machine
translation, optical character recognition or other areas where access to a large amount of text is helpful, please contact us. We encourage the
use of public domain materials for these purposes and may be able to help.
+ Maintain attribution The Google "watermark" you see on each file is essential for informing people about this project and helping them find
additional materials through Google Book Search. Please do not remove it.
+ Keep it legai Whatever your use, remember that you are responsible for ensuring that what you are doing is legai. Do not assume that just
because we believe a book is in the public domain for users in the United States, that the work is also in the public domain for users in other
countries. Whether a book is stili in copyright varies from country to country, and we can't offer guidance on whether any specific use of
any specific book is allowed. Please do not assume that a book's appearance in Google Book Search means it can be used in any manner
any where in the world. Copyright infringement liability can be quite severe.
About Google Book Search
Google's mission is to organize the world's Information and to make it universally accessible and useful. Google Book Search helps readers
discover the world's books while helping authors and publishers reach new audiences. You can search through the full text of this book on the web
at http : //books . google . com/|
Digitized by
Google
Digitized by
Google
Digitized by
Google
Digitized by
Google
Digitized by
Google
Digitized by
Google
X
VK^ VOCABOLARIO
DELL'USO ABRUZZESE
COMPILATO -
G-ENNARO FINAMORE
SECONDA EDIZIONE
k^\^
CITTA DI CASTELLO
TIPOGRAFIA DELLO STABILIMENTO S. LAPI
1893
Digitized by VjOOQIC
Digitized by
Google
Digitized by
Google
Digitized by
Google
VOCABOLARIO
DEXiL'USO ABRUZZESE
COMPILATO
aENNARO FINAMORE
SECONDA EDIZIONE
CITTA DI CASTELLO
TIPOGRAFIA DELLO STABILIMENTO S. LAPI
1893
Digitized by VjOOQIC
T—r-TT-
y HARVARD COLLEGE LIBRARY
NASH FUND_
PBOPBIBTÀ LBTTEBABU.
Digitized by
Google
AVVERTENZA
1. Nella 1* edizione di questo Vocabolario delVuso abruzzese
presi le mosse dalla parlata di Oessopalenai mio comune na*
tivo; in questa, movo dalla parlata di Lanciano; anzi, ne' pre-
liminari — pronunzia, ortografia, morfologia — e nella 1* Parte
— italiana-dialettale — , i riscontri col toscano sono esclusiva-
mente lancianesi.
Uso il vocabolo " Parlata „ come sinonimo di " Sottodialetto „. Il « Dialetto
abruzzese „ — ohe, in massima parte, è una delle principali varietà del siculo-
napoletano — l quel che vi ha di comune nella moltiplicità dei eottodialetti
parlati fra il Tronto e il Trigno.
Kitenendo di contribnire meglio allo scopo didattico e di stimolare lo
-spirito d'investigazione storica, "poiché la lingua è qualche cosa di più che
una serie di vocaboli „, nella 1* Parte ho aggruppato questi secondo rordine
tenuto dallo Zambaldi nel suo Vocabolario etimologico italiano, "Dando
unite le parole che derivano da uno stesso fonte, in maniera che ciascuna
stia a casa sua e vi tenga il suo posto, come ogni persona in un grande al-
bero genealogico, e vi ajppariscano le ^miglie grandi e piccole, le parentele
«trette e lontane^ le origini paesane e straniere „, spero di movere nello
studioso la curiosità di ricercare nell'opera dello Zambaldi quelle ragioni
degli i^gruppamentì, che nel mio breve elenco non era il caso di assegnare.
lie parole con un numero a destra, sono da cercare ne' gruppi indicati
dal numero istesso.
2. Nella 2* Parte, dialettale-italiana : a) i vocaboli lancianesi
sono in minuscolo grasso; b) i vocaboli di altri comuni, con indi-
zione delle rispettive provenienze, in corsivo; e) tutto ciò che
non è lancianese, è in parentesi quadre ; d) i vocaboli e i modi
senza indicazione di provenienza sono della parlata gessana. ^
Che la trascrizione e la spiegazione dei vocaboli non rac-
<?olti da me stesso in vari luoghi siano esattissime, nonostante
che fatte da persone intelligenti, non potrei garentire. Quanto
ai vocaboli e ai modi lancianesi, li ho riscontrati ^ tutti, un
per uno „, alla fonte.
1 Ij'aver secata la provenienza dei vocaboli non importa, com'è naturale,
«he i medesimi siano da ritenere come particolari del luogo indicato; ma io
dovevo darli nella forma che hanno là dove li ho raccolti.
Digitized by
Ljoogle
Il più delle volte ho tralasciato di segnare la qualità delle
parole. In tali casi, s'intenda che ciò era superfluo, stante il
. perfetto riscontro del nostro col vocabolo toscano: nome con
nome, aggettivo con aggettivo, ecc. ; maschile con maschile, ecc. ;
verbo transitivo con transitivo, ecc. E cosi per le varianti o
pei vocaboli delle parlate diverse dalla lancianese. Inoltre,,
dove nulla è notato delle qualità di un verbo, s'ha da intendere
che il nostro ha le forme di transitivo, intransitivo, pronomi-
nale, ecc., del corrispondente toscano.
Le abbreviazioni da me usate sono tanto comuni e chiare da
non aver bisogno di spiegazione.
3. È quasi superfluo il dire che, tanto nella 1* quanto nella
2* Parte del Vocabolario, ho registrato solamente le parole e
i modi che per spiccate modalità fonetiche, morfologiche o
sintattiche differiscono più o meno dalle parole e dai modi to-
scani, lasciando in dietro, e non è poca, la parte comune, che.
non ha di speciale altro se non quei mutamenti fonetici dei
quali in generale si discorre nel trattatello sulla Pronunzia.
4. Nella nostra, come del resto in ogni altra parlata, sona
due strati idiomatici : Tuno di voci e modi adoperati nel discorso
familiare anche da persone colte ; e l'altro di parole e maniere
più comunemente usate dal volgo. In questo secondo strato
sono poi dei vocaboli esclusivamente volgari, che un uomo colto
non pronunzia mai o solamente di rado, quasi come parole di
gergo, e facendo intendere, con un certo tono enfatico, che le
adopera appunto come tali. Tenendo conto di siffatte diffe-
renze, nel Vocabolario ho notato in primo luogo la forma più
comune; in secondo, senza interposizione di un e, la più volgare,
e con un asterisco a sinistra ho segnato le esclusivamente plebee.
Nelle parentesi, l'asterisco che precede la parola latina o italiana, in-
dica forme supposte. Quello che se^ue, forme antiquate.
Le forme e i vocaboli toscani di uso familiare o volgare ho contrasse-
gnati con virgolette.
5. Per coloro che desiderassero di studiare la fonetica della
parlata lancianese in confronto con alcune altre di questa Pro-
vincia, ho messo insieme i necessari elementi da me raccolti
con la guida delle serie compilotte dal D'Ovidio allorché, nel
1878, aveva in animo di dare un lavoro sui dialetti del Sannio,.
dell'Abruzzo e deirAscolano, risparmiando cosi agli studiosi la
fatica di pescare tutto nel Vocabolario. ^ A me non rimarrà
^ In siffatto confronto, fra altro, non solamente sarà manifesta la sopravvi-
venza dei dittonghi, anche più arcaici, del latino; ma l'evoluzione delle loro
forme.
Digitized by
Google
<clie a dare delle informazioni intorno alla pronunzia lancianese,
e delle dichiarazioni sulla ortografia relativa, accompagnate da
riscontri, credo, non inutili a chi incomincia lo studio del pa-
trio idioma.
Nel Vocabolario, oliare a notare dei riscontri con le forme originarie, ho
ceduto qualche volta alla forza irresistibile di manifestare i miei sospetti in-
tomo ad alcune etimologie. Chiuse in parentesi e rincantucciate senza pre-
tensione in fine di paragrafo, spero che quelle indicazioni non abbiano a far
male a nessuno. In ogni caso, a una franca confessione della colpa non si
negheranno, spero, le circostanze attenuanti.
6. Se niente altro rimanesse ad attestare l'antica differenza
di tipo etnico, basterebbe la lingua per dedurne che i toscani
sono i discendenti di quegli etruschi le cui civili istituzioni e
le arti si svolsero in forme anche oggidì ammirate; e noi, stirpe
sabellica, proveniamo da quel ceppo osco le cui propaggini eb-
bero in ogni tempo reputazione di forti. In bocca toscana, la
parola è tornita, finita in ogni parte, e vibra come onda musi-
cale; in bocca abruzzese, è semplicemente qualcosa che serve
a comunicare il pensiero pur che sia. Nella nostra parola, niente
di artistico; tutt' altro! Ogni comune ha modulazioni proprie,
per cui ci è facile riconoscerci; ma tutte più o meno ingrate,
e alcune cosi poco umane, che a noi stessi non par vero. V'ha
•di più, che oltre a potare con frequenti aferesi ed apocopi le
parole, e di strizzarle con sincopi ed etlissi, poiché non ci cale
che della tonica (a sua volta, per circostanze che saranno de-
terminate, soggetta a non rari mutamenti) delle protoniche e
postoniche facciamo mano bassa. Aggiungi, che il suono netto
delle vocali non essendo di nostro genio, iniziali, quando re-
stano, le aspiriamo; mediane, curiamo sempre di evitare l'iato; ^
finali, non accentate, ne riduciamo il suono a un che d'indi-
stinto: una specie di e muta. Da ultimo, nella lancianese, come
•nelle altre parlate abruzzesi, è notevole il costante passaggio
delle consonanti tenui in medie per influenza di n. Il che
conferma che se questa regione è tuttora di genti vel fortissU
marum Italiae (Plin.y III, 11), la nostra lingua non ha mu-
scoli robusti ed agili come le nostre braccia, e che la nostra
parola, sempre " opicante „, è lontana dalla venustà toscana.
Per le popolazioni che vivono tra il Gran Sasso, la Maiella,
e il Velino, ciò che è piccino dovè parere spregevole. Cosi a
oonfronto della dovizia toscana, ristretto è il numero dei nostri
diminutivi; e tra questi, il più comune è quello che già in-
* Spesso, anche delle consonanti evitiamo 1' incontro con epentesi di vocale
Ved. n. Ufi.
Digitized by
L^oogle
6
chiuse un'idea di spregio: " uccio „. — Inoltre, pareccM nomi, che
nel toscano sono di genere femminile, noi li facciamo maschili.
Tuttavia, questi sciatti parlari sono, in certo modo, i nostri
migliori titoli nobiliari. Più che non i ruderi di bronzo, di
pietra o di terra cotta, essi fanno testimonianza del tempo re-
moto nel quale i diversi idiomi italici si andavano conformando^
al latino. In quella fusione, che fu prima forma (romanza)
della lingua nazionale, la nostra individualità etnica non aveva
a perdere molto di se stessa; * in guisa che anche oggi, per
mezzo del nostro dialetto, ci ò dato distinguere alcuni linea-
menti caratteristici della nostra razza: nel linguaggio, più te-
nace delle stesse tradizioni e delle attitudini fisiche e morali,,
rinvenire i tratti fisiognomici di quei nostri progenitori, pei
quali la storia, intenta a dir di Eoma, non ha che poche e
monche parole.
Né alPassimilazione toscana (alla quale, e non già alla mo-
derna Roma, dobbiamo Tesser oggi una nazione ^ italiana „)
abbiamo resistito meno. Onde avviene:
a) Che se pure abbiamo forme sintattiche ricalcitranti e pa-
role senza fine che ci è d'uopo imparare a pronunziare ortofo-
nicamente, ne abbiamo altresì non in scarso numero che, in
ricognizione delPegemonia, dobbiamo imparare a pronunziare in
modo diverso dal tipo fonetico originario (Es. ÒpXe, Capone^
Caméle, Pruvéde\ Paròcchie, MuchCf Alume, Sabbete, Caròfene,
Ache, Séche, Spiche, Lache, Locke, Macre, Beerete, Anese, Fattole,.
Ceraie, Jóche, Juvd*, Jùdece, JudìzXe, SsaudV, Ssercetà*, SequV,
Patre, Maire, Córte, Mdscule, Dèce, Péde, Méte\ Virde, Sicché,
Lònghe, Q\mXe, Mu^e, NucCj Eùvere, ecc.). Dal che si veda
che alcune modalità etniche, originariamente comuni alle fa-
velle osca, umbra e latina — derivanti da una madre lingua^
che fu quella degl'Itali di stirpe ariana — hanno avuto presso
di noi più tenace vita, per modo che nel parlare siamo non di
rado più latini di coloro che furono latini una volta. ^
* Mentre i latini non intendevano senza interpetre o senza averle studiate^
le lingae etrusca, gallica e greca, non solamente intendevano l'oscb, ma si dilet-
tavano a sentire le commedie (atellane) recitate in tale lingua, la quale, se non
la stessa cosa, come alcuni opinarono, m certamente molto affine al sermo vvì-
garis dei latini.
2 Anche pit. che nel lancianese, si nota in molti altri nostri subdialetti la
grande frequenza dei dittonghi. Nel qual fatto è da riconoscere uno stadio della
nostra vita linguistica simile a quello del latino non ancora divenuto il sermo
urbanus trasmessoci dalla scrittura. Tuttavia, di speciale interesse è la parlata,
lancianese, non solamente perchè è quella di una città, che ora, come negli an-
tichi temi)i, è tra le più popolose e importanti della Bellone, ma anche perchè,
al pari dei sottodialetti parlati nei comuni sulla riva sinistra del Sangro, lon-
tana dalle influenze del Molise, della Campania, del Lazio, dell'Umbria e delle
Marche, è una delie più schiettamente abruzzesi.
Digitized by
Google
b) Che la maggior parte delle voci germaniche assimilate dal
toscano sono tanto estranee al nostro uso quanto non sarebbe se
già per quella via non fossero passate nella lingua nazionale
(Es. Albergo, Astio, Agghindare, Baldo, Bazza, Bazzotto, Bica,
Blocco, Brando, Camuffare, Ciocca, Cioncare, Crusca, Danzare,
Drudo, Fìgnolo, Gaio, Ghermire, Gherone, Ghignare, Gora,
Greppia, Grinta, Grullo, Gualcire, Guari, Gufo, Guinzaglio,
Guisa, Rocca (arnese), Rosta, Schermo, Scranna, Scotto, Sdruc-
ciolare, Slitta, Spola, Sprillare, Stia, Stormo, Strale, Strozza,
Tasca, Trecca, Tregua, Tuffare, Uosa, Usbergo, Zolla). Se-
nonchè, quelle voci straniere, qualunque siane la provenienza,
che abbiamo accolte, conserviamo meglio nella loro forma ori-
ginale (Es. Banghe, VarV, Verre, Vàlecd\ Vande (sf ), Van-
dére, Vìnele, Vardd*, Schine, Trapéle, Zénghere — Papusce, Ror
eamd\ Barracd, Ciuvétte — Macare, Caméle, Cerate, Mdchene,
Vucale, Pratteche, Lèpre (malatt.). Sclere, Perdesénnele, ecc.).
Inoltre, se il toscano ha assimilato molte voci latine e greche
— del resto in buona parte formanti lo strato idiomatico colto
— alla nostra volta, e senza alcun sussidio di elaborazione let-
teraria, abbiamo tuttora sulla lingua non poche voci di buon
conio latino (Es. Abberrutd\ Adduce^, Ald\ Appumétte\ Arbeld*,
Oajóle, Caracine, Cesa*, Chióchie, Cunéle, Curdésche, Fetd\
Ferzóre, Frìscule, Maddeméne, Massére, ManòppXe, Masse, Mu-
córCj Paètend*, Róle, Scdlécohie, Sartàjene, Sucd\ Trappite,
Umd\ Zòcchele (sf.), ecc., ecc.).
Oltre a questo, due fenomeni che soli basterebbero a dare
fisonomia spiccata al subdialetto lancianese, nonché, dal più al
meno, a tutti quelli del Chietino, del Teramano e di una parte
dell'Aquilano, sia che parlati nei piccoli villaggi, sia che in
città antiche quanto Roma (Vasto [Histonium]j Ortona [Ortona],
Lanciano [Anxanum], TeTeLmo[Interamnia]j Atri [Hadria]^ Penne
[Pinna], Sulmona [Sulnio], ecc.) sono: 1. L'assimilazione voca-
lica, nella gradazione delle sue forme, " non còme fatto spora-
dico, ma come legge contìnuamente e costantemente attiva „
(De Lollis, in Archiv. Glottol., XII) ; 2. La conservazione di
alcuni nessi latini, generalmente alterati negli altri idiomi
della Penisola: FI, PI, Bl, intatti nel Teramano, in parte del-
l'Aquilano, e in qualche comune del Chietino; e di regola in-
duriti in Fr, Pr, Br nel Chietino.
7. Non ho dato a questo lavoro il titolo di Vocabolario com-
parato del dialetto lancianese, perchè molta parte di esso sa-
rebbe rimasta, quasi come cosa estranea, fuori dei limiti di si
fatta indicazione. Invece, ho mantenuto il titolo di Vocabolario
Digitized by
Google
dell'uso abruzzese, poiché, sebbene la parte principale del me-
desimo sia formata dal dialetto di Lanciano, sono tante le at-
tinenze tra questo e gli altri nostri sottodialetti, ^ e inoltre cosi
frequenti le varianti che ho potuto dare 'dei medesimi, che il
titolo non parmi sia da ritenere improprio. Tali varianti sa-
rebbero state più copiose se l'appello che già feci alla cortesia
e al patriotismo dei miei corregionari non fosse rimasto quasi
senz'eco. Tuttavia, dopo la pubblicazione del mio primo saggio,
lavori molto pregevoli hanno vista la luce ; * si che ho potuto
fare mio prò e del materiale linguistico e degl'insegnamenti in
essi contenuti. — E qui nell'attestare il mio grato animo a tutti
coloro che mi furono cortesi di aiuto, sodisfo un bisogno del
cuore nel far menzione speciale del povero amico Orazio Rec-
chione (Polena), a cui molto debbo. — Aggiungerò che molti
vocaboli della parlata di Castelfrentano ho ricavato da un ms.
del defunto Luigi Groonali, facendo voti che quello e altri
manoscritti di quel valentuomo siano almeno depositati in qual-
cuna delle nostre Biblioteche.
L'esser conscio di aver fatto quanto era in me per presen-
tare un inventario fedele, se non ricco, del nostro patrimonio
linguistico, mi è di compenso alle durate fatiche; ma non mi
lusingo di esser riuscito a porgere tutti gli elementi di uno
studio comparativo, da cui solamente può risultare la piena cono-
scenza di un dialetto; e per questo invoco l'indulgenza di co-
loro ohe intendono quali e quanti siano le difficoltà che circon-
dano siffatte ricerche.
La 1* edizione di questo lavoro dedicai alla cara e lacrU
mata memoria di mio fratello Vincenzo. Ora, ahimè!, dovrei
aggiungere: e de* miei adorati genitori — Certo che quelle
sante memorie avranno culto ne' loro animi, dedico questa, con
affetto riconoscente, alla diletta mia consorte Rosmunda e al
mio bambino Amedeo.
Lanciano, 18 febbraio 1896.
» Non parlo delle varietà "fonetiche. Volendo tener conto stretto di queste,
sarebbero da fare tanti vocabolari quanti sono i nostri (805) comuni, o cosi.
« a. Savihi, 1881 ; F. Eomaki, 18^; G. Paksa, 1885; F. Bihdi, 1888; L. Fiora-
vAWTi, 1888; C. Da Lollis, 1890-90; L. Awklli, 1892.
Digitized by
Google
PRONUNZIA E ORTOGRAFIA
VOCALI.
Le vocali, in bocca lanoianese, come in qnasi tutto il resto dell' Abruzzo, suo-
ziano ben diversamente che nel toscano. Il snono schietto delle toniche ci ri-
pugna. Iniziali, siano pure atone, quando non precedute da consonante finale
di altra parola, fanno sentire un'aspirazione, di regola, guttiirale (k), a volte
palatina (j),^ e più. di rado labiale (o). Iniziali o mediane, oltre alle modifica-
zioni determinate dalla vocale finale (di uscita neolatina), hanno delle appoggia-
ture, degli strascichi, per via dei quali si ampliano, spesso fino al punto da ri-
sultarne dittonghi, nei quali, d'ordinario, l'accento suol posare sulla preposi-
tiva. Finali,' non accentate, scadono d'ordinario in è muta; e sarà questa la
ragione per cui Ve e Vo lunghi del latino, seguiti da consonante semplice, pas-
sano, di regola, nel nostro uso, in S ed ó, Ved. nn. 6 e 15.
Siffatte modificazioni saranno qui indicate caso per caso, e si vorrà tenerle
presenti nel riscontrare il Vocabolario, dove sarebbe stato inutile ripeterle a
ogni parola.
A.
L'ho segnata or con l'accento acuto, come quando è in contatto con n o con
-wi, o è finale di parola tronca ; or con l'accento grave, allorché è preceduta o se-
gata da qualsiasi altra consonante. Nel primo caso, ha un suono alto, nasale ; '
nel secondo, nn snono grave, gutturale. P. e. N^dte, Dénne, Pandref Ch^dnele, —
Mère, MàHrCf ■— Ame, Ldmhe, Fdme. E se un' à, iniziale, è preceduta da n o m,
per ciò solo lascia il suono grave e prende l'acuto: Àbbete, '2f dbbete; Àche, 'N
^ehe, eoe. E ciò nella pronunzia più corretta. Nella parlata volgare h^ poi que-
ste altre modificazioni:
Tanica. -^ 1. Iniziale o mediana, ha due suoni distinti, secondo che nella
parola è in posizione o è seguita da consonante semplice, a) Nel primo caso, ha
un suono che piega ad e: Écque, acqua; Pècche, pacco; Fiènghe, fianco; Férre,
&rro; Piéaze, piazza, b) Nel secondo, ha uno strascico di o; Càope, capo; Pidone,
piano; Stambàote , ata,m^a,to; e, nelle bocche più. volgari, è quasi totalmente ec-
clissata da o: CÓpe, Pione, Stambdte. e) In antipenultima sillaba, ora piega e
ora si confonde in è: Évete, alto; Féveze, falso; Sébbete, sabato, d) Nelle parole
tronche in a, come gl'ihfin. della 1^ ooning., piega anche ad è (ma non cosi spic-
catamente come nella parlata vastese e nella teramana).
> Nei comuni intorno a Chieti (Ari, Oasalinoontrada . . .) il caso è ordinario.
* 9^esta tendenza, tra noi comune, dà ragione di alcuni suoni strani in vari
nostri subdialetti. Trattasi di contrazioni di dittonghi appunto sulla preposi-
tiva. P. e., sera, sàtre (G-., V.) aare (At., A.), ecc. E, per analogia, quando la vo-
cale è in posizione.
» In altre parlate, specialm. nella casolana, negli stessi casi, si attenua fino
ad é.
Digitized by
Google
10
2. Por influenza di i, postonico, muta in é, ì : Sande ètéce, S. Eustachio ; Sande
Brlcìe, S. Biagio; Ceré<;e, ciliegia; PUìe, palio; Maddeméne, stamani; Ped èrìe,.
per aria; le Chéne, i Cani; tu mègne, tu mangi. Ma in molti casi questo riflesso^
manca; es. Denare, pi. Denare; e, spesso, nella serie dei part. pass, in ato.
8. Per analogia coi gerundi delle altre coniugazioni : ParUnne, parlando ; Can--
dinne j cantando; Magnlnne, mangiando.
Aton». — 4. Iniziale, specialm. innanzi ad n, m, cade spesso per aferesi: 'Ndò^
n%e, 'Mbròaìe, 'Nguàtìe, 'NguHid', 'Scutd', 'Véne; ma è facilmente ripristinata —
Protonioa, è conservata molto più ohe non le altre vocali — Finale, scade in e
muta, come le altre vocali, ma, nell'unione delle parole, è ripristinata: adnde^
Sdnda Marìje; Marìje, Màrìja aandìsseme; Mdna ritte; Arta leggère; Crocia pe-
adnde; Notta scure (Ved. n. 116).
5. É prefissa a molti verbi e participi. In tal caso, se la parola non comin-
cia con re o con 8 impura, la consonante iniziale (per assimilazione di un d lat.,
adf qualche volta conservato : Addelucd'y Addemmulld' ,) è raddoppiata. Se è q,
questo è rafforzato in cq, o anche indurito in ce: Abbadd', AUavd', Areméite%
Aaciòjje', Ascéjje'f Acquìatd' e Accujoitd', ,
Anche ad alcuni sostantivi e avverbi: Abbeèógne, Accaggióne^ Addò, Accucx,
Ajére, Ved. Ay nel Vocabolario, P**. 2*.
E.
Tonl«». — 6. Ha due suoni: uno stretto, é, ed uno aperto, è.
Il primo è : aj da un ìT innanzi a cons. sempl. : Nére, Néve, Péle, Sécchie, Cé-
nere, Vévere. h) da un i in posizione : Tégne', Vénge', Néngue*, Céppe, èsse, Férme,
Pésce, Léngue; e nei suffissi in eecTie, esse, ette, e) da un 6, passata nel tose, in
è: Bène, Crème, Gènte, Jiaedèr'ie, Jèle, Méjje, Spécchie, Vècchie (eccez. Jlnere, Mè^
deche) e ne' suff. in enze : Partenze, Penetènze — Inoltre, da un' e breve innanzi a
consonante semplice (nel toscano, il) : Dèce, Pède, Méte', d) da un' è: Cére, Vére,.
Pègge (pèggio), Tutèle (tutèla). Querèle (querèla), Munastère (monastèro); con la
stessa pronunzia nei suffissi in ere, ese, ete. e) dal dittongo ae, (tose, l) : Enèhe,
Ebbrèe, Qalatée, Greche, Téd'ie (ecoez. slcule). Con la stessa pronunzia, dove il
dittongo toscano è iè: Caneliére, Canelère; Becchiére, Becehére; Schière, Schére;
Première, Premere, f) alcune volte da e, sia breve o lunga o in posizione, muta
in i : Trìdece, Rite, Trappite, Mitre, Jische, Vìrdene. g) spesso^ nelle parole ter-
minanti in a, questa si sente, come per propagginazione regressiva innanzi ad e :
Felumaene, Siaene, Saere (Ved. nn. 116 e 129).
Il suono aperto, nella bocca dei meno plebei, è quasi un la; in quella del
volgo, Jéa,^ ohe nelle parole tronche ha uno strascico di nghe. Esso deriva
a) da un e lat. in posiz. : Ècche, Bette, Flrre, FratUle, Sumlnde, Reggemènde, Sbi~
z'iatamlnde.. b) da un' è: Nébbie, nébbia, Mòdeche.
In fine di parola, sempre è: È (et, est) ; Che, Né (neo), né ; Tè', tè*, tieni ; O'immé,
Ohimè.
7. Per'influenza di t postonico, muta in i: Mése, pi. Mise; Langianéae, Langia-
nise (Eccezionalm., anche in alcuni aggettivi femm., per meglio determinare il
plxxT.: Le fèmmene bbille; Le mijje mèle, ecc.). JV métte. Tu mitte; JV slnde. Tu
sinde, eco.
Atona. — 8. Iniziale, non di rado, cade per aferesi: 'Defìzie, 'Mbiastre, 'Be-
fanìje, 'Rède, 'Burnite, 'Resipele, 'Lehunóre.
9. Protonica, muta facilmente in a : Asslmb'ie, Alefande, Asseccd', Assamend',
Piate, Marcdrte, Talefine, Trasóre, 'Ssarcìzìe, ' Carciarate, Cumbitaòrre, Saciar-
dòte, Matarazze, Carastìje, Cavallarìje, Vennardì; e in w: Sumlnde, *Luvd',*AU
luvd', Rumitc, *Tudésche.
10. Postonica, è sempre muta.
11. Nell'iato esce d'ordinario in i: Vijate, Crijd', Crijature, Lijone, Coitane.
' In alcune parlate, più ohe contatto, vi è combaciamento o fusione deil'è
nell' a (s. Bus., Civiteìla Messer Raimondo, Caram., ecc.).
Digitized by LjOOQIC
Il
Iniziale, tonico o atono, pronunziando la parola isolata, ha sempre nn'aspi-
razione palatina. Qualche volta, labiale: Visedére, Isidoro.
Tonl«o. — 12. Derivando da t, ha in generale un suono schietto, specialmente
in antipenultima sillaba; ma in penultima, dai più volgari, è pronunziato come
éi: Feléice, Vecéine, Véile, In posizione, in penultima sillaba e in parole tron-
che, ha suono prolungato e schiacciato: CamJUe; Cjnghe, cinque; PJippe, pipa;
Accucje, cosi; Aprje, aprire; Fenje, finire.
13. Innanzi a consonante semplice, come in tose., suona é, da t: Vive, Cénere,
Fède, Néve; ma, Vitrie, vetro; *N zìmbre, insieme; e salvo a tornare », per in-
fluenza di i terminale, nelle 2* pers. indie, dei verbi che hanno i nel tema ver-
bale: Mitte, tu metti; Lihe, tu leghi; nelle 2" pers. dell'imperf. del cong. (le cui
desinenze corrispondono a quelle del più. che perf. lat. in Ì8$em); nelle 2«,pers.
del perf. dell'indie, e nelle 2" pers. dell' imper. della 2», 8» e 4» coniugazione.
Atono. — 14. a) Iniziale, innanzi ad n, cade per aferesi costantemente, b) Pro-
tonico, alle volte è conservato; d'ordinario muta in e, e, attiguo a v, più volg.,
in ti; Ci*evelle, Cruv^Ue; Arrevd', Arruvd' ; Vecine, Vuoine; ètevale, Stuvale. In.
alcuni casi, sempre in u: Luscìje; Tutamdjje ; Secutd', seguitare; la 'Ngundr'ie;
RecuXizìe; Ciuvétte. Per influenza di a attigua, può mutare anche in a: Catarre,
Sacamd\ Sctlvàteche, Famaccef Qiàhande, e) Postonico, e; ma nell'iato si con-
serva. Ved. n. 28. Nei nessi ital. bi, pi, fi, corrispondenti ai lat. bl,pl,Jl. dai più
plebei è mutato in r: jBr^cf«, Pronte, Prazze, Frate, Framme.
0.
Toaleo. — 15. Ha due suoni: chiuso, ó, e aperto, ò. Nell'un caso e nell'al-
tro, può mutare in u, per Influenza di i postonico, come si vedrà nelle Flessioni .
ma, prescindendo da questo, Vu è costante in alcuni casi: Tutte, tutto; Ugne ^
ogni; Tufe, zolla; Sgùmmere, pesce, Scombro; Rumme, pesce, Bombo; Sùrchie,
sorgo, [Fahugnej. JjÓ ha suono abbastanza schietto; senonchè, dai meno volgari,
nelle terminazioni in one, ole, oee, suol essere pronunziato quasi come 6u ; e dai
più, quasi come àu (suono normale nella parlata gessana e in altre). L*<J deriva:
a) da un ^, seguito da consonante semplice (nel tose, uò, ò) : LÓche, Chiòme, Mode*
Rése, Néve (nuovo, e 9), Fijéle, sm. e f.. Cére, Fere, Bòne, Féche, Óme, Réte, Tene;
ma, in antipen. sillaba, Pòpele, Òpere, Lemòsene, Cattòleche; ed anche Cónte (lat.
comitem), ved. ò. b) daò, seguito da consonante semplice (nel tose, ò) ; Ove, Còte,
Créne (corona^ Déte, Nóme, Decére. E nei suffissi in one, ore, ose. e) dal dittongo
att, (nel tose, ò) : Cése, Fece, Fréde, Giéje, Lède, Óre, Pòche, Pòse, Tore, Sòme, d) da
in posizione, innanzi ad n combinato con altra consonante o dóppio : Fónde,
Frónde, Mónde, PÒnde, Annascònne'. e) da u : Qréle, Péce, Vote, ved. 19. f) termi-
nale (nel tose ò): NÒ, Me", Ciò, Dò, Ve, Prò.
Uh ha suono sempre molto aperto, e in bocca volgare con spiccata appoggia-
tura di u; Uòrte, Uàsae, Suòlde, Muòrte, Duòtte, MmuUle, Cappuòtte. Periva: a) da
in posizione, purché non seguito da n combinato con altra consonante, o an-
che doppio, b) àa, Ò in terzultima sillaba: Ommene, Sòcere, Sòreme (mia so-
rellaX Movere, Còcere, ètòmeche, Vòmete; ma: Córte, FóSJe, Ùgge, Ócchie, Ójje, Ra-
sóle, Spéjje, Bulégne.
Per influenza di i postonico, muta in u: Cróce, pi. Cruce; 0i' còpre, Tucupre.
Atono. — 16. a) Iniziale, cade qualche volta per aferesi : 'Live, 'Spedale, 'Scure,.
'Cca88lÒne — Muta alle volte in a: Accide', Addurd', Afféee, Accórre', Atturd',
Àccasaiéne, Accupd', Arrecchid'; e in te; Ud'id', Uniste, Ur azióne, Uttande. b) Pro-
tonico, muta di regola in «; Putéche, Cumbagne, Dulore, Fuctdare, Qv,nfid', Lun-
àane, Muscate, Nufare, Pufénze, Ruaàr'ie, Rutuld', SuUnne, Sumare, Turminde, Vu-
Xundd. Ovvero in e: *Pemmadót*e, *ChenÓ8ce', *Chenócchie. e) Postonico, d'ordina-
rio, in e. Qualche volta, in u: Pleure, d) Finale, scade sempre in e.
u.
ToiUc<^ — 17. Ha suono schietto: a) quando sta per u: Cure, Dure, Fiume,
Fumé, Fune, Luce, Nude, 'Scure, Uve. b) quando è riflesso di o: Nóce, pi. Nuce;
Digitized by
Ljoogle
12
Véve, pi. Vuve; Bòne, pi. Bune; Fijóle (m.), pi. Fijvle; jV spòse, tu spuse; jV
vójje, tu vù; jV tòjje, tu tujje; ji còpre, tu cupre.
18. In posizione, o in terzultima sillaba, riceve spesso dai più. plebei uno
schiacciamento come di uùo, o Ho: Bruotte, Ttìotte, Jùodece, Fùolmene, XJùoteme
{ultimo).
19. Innanzi a consonante semplice, o in posizione, seguito da n in combina-
zione con altra consonante, passa alle volte in o : Lópe, Fóce, Ógne (unghia), Ógne'
(ungere). Fónde (punto di cucito), Jónge, Gròle, Fóngeche, Fonie, Cugnógne', éh'ne.
Vénde, Fertóse, Tórde (stordito), Ji' mógne, 'Xa mónde, Mòte (molto).
Afono. — 20. Aferesi: 'Ngine, 'Ngulnde, 'Mijìcule, 'Morèlle, 'Rend', 'Scére
(usciere).
21. Protonico: a) spesso è continuazione dell'w lat.: Adumhrd', Cunijje, Mu-
stecòtte, Fulverine, Spulverd', Smurmurd', VuUV. h) dai più volg. è mutato in e:
Abburretd', Checùmmere, Checócce, Fecine, Reqegnóle, Remore, Settìle, Suppezzd'
(inabissare), e) di rado in a: Ardiche, ortica.
22. Postonico. In penultima sillaba di voce sdrucciola, di regola, è continua-
zione di u lat.: Mdscule, Spìngule, Redtcule, Currìcule, Èccule, Èasule, ÈUule, Jé-
cuce (per qua), JScute (per costà), Désuce (costà).
DITTONGHI.
A E. Tonleo — 28. In é (toso, è): Cèche, §téle, Ebbrée, Fècce, Greche, Sièpe,
Spére, Frémìe, Tédie. Ma, Clsere, Secule, Ved. n. 6, e). Si noti che nella pronun-
zia più volgare, in Cèche e Cele specialmente, Ve suona quasi àe.
Atono. — 24. Protonioo, e: Fressèquìe (presèpe), Fr epòste, Cecd', CepóUe. Qual-
ushe volta, u: Uhuàle, CuSHóne (questione), Lutarne, Anche a: Fair' aterne; ed i:
Jiid (età); o cade per aferesi: 'Rède,.Redetd, 'Resìje, 'State.
OK. Tonleo. — 25. É: Fène, Fène (fieno) — Atono, e.
AC Tonleo. — 28. Flàusa plàuse (m. av. A rilento), *Fàuche (poco) ; Càvele,
Fàvele: ó (toso, ò), Trasóle, Tore, Còse e *Càuse, Sòme, Còde, Óre, la Lòre, l'alloro:
Fòvere.
Atono. — 27. Aumlnde, Autunne, e *Avetùnie, Mauruoce (dim. di Mauro):
Ahòite, AJhùrie, Arrachite: Oudè*, 'Ndurd', Ludd', Fuchètte, Fuverètte, Urèfece, Vu-
dènse. Per aferesi: ' Cèlle (uccello), 'Rècchie, 'Scutd'.
IATO.
28. Il nostro dialetto, come in generale tutte lingue romanze, cura di
evitare 1' iato con 1' elisione, 1' attrazione, la contrazione e specialmente con
l'inserzione di un J. In questo caso, quando un i atono è nell'iato, d'ordinario, in-
vece di scrivere 11 j, preferisco di segnare Vi con dieresi : Spióne, Facìènze, Are-
sedìd', Demónìe, Vtzìe, *Qndz%e, Randìnìe.
■ CONSONANTI.
Delle consonanifi (continue: l, r, w», n, h, a, f, j, z, v; esplosive: e, q, t, p, g,
d, b) si dirà quanto è d^uopo per dichiararne la pronunzia, aggruppandole oome
segue
GUTTURALI, PALATINE, E RELATIVE SPIRANTL
€. — 29. Iniziale, ha suono rotondo, senz'ombra della gorgia fiorentina. Goal
«nohe mediano; e nei due oasi spesso è il e lat. nel tose, mutato in g: Cajóle,
gabbia; Cajète, G-aeta; Cattane, G-aetano; Castijd', gastigare; Camèlie, Cdnghene,
Caròfene, Làcreme, Acre, Macre, Sacre, Scerete, Ache, Lache, Lòche, Spiche, Secd',
Fiecd', 'Ndrecd', Assucd', Lattuche, Putèche, BacanèUe. Anche palatino: 'C^e, au-
gello; Oèveze, gelso; Duclnde, dugento; DamecèUe.
Digitized by
Google
13
30. Il snono rotondo eh toscano (= lat. ci) innanzi a vocale, noi non l'ab-
biamo ; e il nostro eh è prettamente palatale : Chiama' , Kiamare ; Chiare, Kiaro ;
Chiave, Kiave; ChiÓve, Chiùde', Ocehie; ed avendolo avvertito, non sarà mestieri
notarlo con grafia si}eciale.
81. Dai più volgari, ca iniziale è mutato in qua : Quace, Quafé, Quamine, Quap-
pèlle (pi. CappiUe), Quavalle (pi. CavUle), QuaitUle (pi. CaètiUe), Qualeeagne (pi. Ca-
lechègne).
82. Qualche volta, lascia e, i, i>er prendere la sonora palatina : Chjérehie, cir-
colo, cerchio; Chjehjérchie, cicerchia; Sculacchjaie, sculacciata.
33. Nei suffissi, in aect, muta qualche volta in acze: Léhazze, Feeatazze, Bu-
nazze, Benazze, §tuppazze.
84. Pel cambiamento nella corrispondente media, ved. in N.
85. Il nesso lat. c« = x, è d'ordinario reso in ss (tose, s, sci): 'SsaudV, As-
sèmbte, Assucd', Cosse, 'Ssame, Ssamd', Lassd'. Meno spesso in se palatino : 'ScV^.
Lusctje, Scéjje. Il tj, in e palatino: Paeìenze, Seòrce, Seurcid', Curcid'.
86. Per evitare equivoci, quando la particella ce o la parola terminante in
e sarebbe apostrofata innanzi ad a, o, u, per mostrare ohe il e è palatino^ e non
gutturale, invece dell'apostrofo, interpongo un -i: Es. C -i- d mésse, C -e- Hfa'f,
'M bacc -i- a mmé — Per e, ved. S.
^. — 37. In generale, ha suono toscano: Quatre, Quale, Quande, QuèUre,
Sequetd', 'SequV, Quìnece — Alle volte, è indurito in e, eh: Ca, Cacche (qualche);
Calunghe, Chenunghe, Chedunghe; o anche assorbe la vocale che segue: Curile,
Custlóne, Cujéte, Aceujatd', Scusite. — Pel passaggio in palatina tenue, un solo
caso: Cérche, quercia. In media, ved. N.
C». — 38. Come ai fiorentini e ai senesi non riesce a pronunziare il e guttu-
rale, da noi innanzi ad a, o, u, iniziale o mediano, il g si attenua in h: Ratte,
gatto: le Sètte, i gatti — Talora in v: Vécce e Vétte (goccia), FiJnwe (gonna), i?^- *
vele, Reoulare, Previde, Jéve (giogo), Deve (doga). Anche innanzi ad r, l, ma meno
costantemente, si dilegua. Ma, preceduto da n, «, si ripristina: (G)aUre, 'N ga-
lere ; (O)éde, Nen géde ; Hamme, 8gammd' ; Suste, Desguste ; ffuastd', Sguastd' : e,
se da vocale accentata o da monosillabo che ha facoltà raddoppiativa, si raddop-
pia: (G)aUe, (G)aUine; É ggaUe, n'n é ggalline; senonchè, nel più pretto volgare,
questa ripristinazione oon rinforzo suol mancare. Per questo nel vocabolario,
anche innanzi ad a, o, u, ho scritto le iniziali delle parole con G e non coU'H •
ma però, nella scrittura, uso h quando sta per un g gutturale; La hamme; Par^
a' asa hatte; e, qualche rara volta, ne fo anche senza: *Umbrd', gonfiare.
39. Iniziale o mediano, innanzi ad e, i, ha sempre pronunzia intensa : Ggénde,
Qgesù, Ggire, Leggìteme, ReUeggiéne, Luvigge — Anche palatino, iniziale o me-
diano, passa non di rado in sonora: Jéle, Jènere, Jendile, Jinécchie, §trìjje, Mu-
JèUe, Paj'ése, Prupàjene, Sartàjene, Majésire, Currljje', In qualche caso, anche
come gutturale: Bijale, ArijaW, Fatijd'.
40. Fognata: Léne, Curiate, Préne (gravida).
J. — 41. Iniziale, sfca di regola per J lat., g tose: Jettd', Jéche, Jucd', Jénghe
(giunco^ Jéve (giogo), Jùdece, Judìz'ie, Jugneture, Jumènde, Jinépre, Jurd', Juste,
Justizìe, Juvd' ; e rimane saldo anche nel raddoppiamento : Che j judìz'ie ! A che
3 jéche jucamef (Come per g, ved. n. 38, questo raddoppiamento non è della pro-
nunzia più volgare). Ma quando il J è mutato in g, questo ha pronunzia in-
tensa: Ggid, Ggiévene, Ggiugne, Ggiuvanne.
42. Mediano, ora ò il j lat. conservato: Cajéte ((Jaeta), Dejune, Dijund', §di-
Junà', Majére, Majurane ; ora è il j lat. (Ij, llj) dal tose, rammollito in gli : Ftjje,
Méjje, MéSJe, AJje, Scéjje'. Ma, in questo secondo caso, se j precede la tonica, è
sempre scempio: Fijje, Fijéle; Méjje, Mujéreme; Pajje, Pajare; Méjje, MijarUle.
48* a) Binforza Vi iniziale della parola non appoggiata alla precedente con
terminazione di consonante apostrofata, b) Ependetico, precede o segue Vi nel-
l' iato — Quando precede l'i tonico, scrivo j = jì. Quando segue un i protonico
o postonico, ji, ovvero V.
H. — 44. Oltre all'aspirazione che dà alle vocali iniziali a, e, o, u, sta per g
innanzi alle medesime. Ved. G. Nel primo caso, sarebbe inutile notarlo quando
BÌ. è avvertito una volta per tutte.
Digitized by
Google
u
DENTALI, E RELATIVE SPIRANTL
T, B — SE, S.
T. — 45. Iniziale, quasi sempre intatto. Ma, Cestùnie, testuggine. — Mediano,
«pesso di forma latina: Cétre ^ Cetì'ine, Latre, Maire, Patre, Patrone, Rétene,
SpatélUf Statère, Vétte; anche per la manoanza di raddoppiamento: Catetrale,
Cetd, Citadine, Leggiteme, Mmalatije, Natine, Matutine, Putéàhe.
46. Dopo n passa in d. Ved. N.
47- Alcune volte muta in e gutturale o palatino : TUecd' [Ticheld'J, Vòmeche,
Vum'inacd', Chiurme, 'BiSchie (resta), Ciamhane, Ròcele, Scòrce, Rucèld' — Anche
da notare : DÓdde, dote ; Panze, Pancia ; Rizze, graticola ; Qiuvendùnìe, gioventù ;
Patane, patata.
D. — 48. Iniziale, innanzi ad r, ha suono forte : Ddràhe, Ddramme. a) quando
non è raddoppiato, o preceduto, nella stessa parola, da consonante che non sia
n, ha suono rimesso: Addurd' ; Perde* : Dòte; 'Nduvend\ b) anzi, alcune volte,
e di regola in parole sdrucciole, dopo n, si dilegua: Qìneche (sindaco), Fóneche,
Mdnele, Pènele, Quìnece, 'Randìnie, Rdnele, Scanajjd', Vìnele. Vùnece. Dopo r:
Quattòrece. e) ovvero, è assimilato da n: Banne, Mònne, 'Nnìvìe, VennerìctUe,
Manna', §tènne', Magnanne, Sendìnne.
49. Dalle quali ^ peripezie „, per dirla col D'Ovidio, spesso si sottrae induren-
dosi, mediano, tra vocali (e iniziale, in Talejine), in t: Cate, Fucétéle, Mataléne,
'Ngùtene, Péie, Pétete, Placete, Prìcete, Quatre, Quatrate, Rétene, §tìtpete, Tépete,
Truppesìje (Siffatto indurimento, anche delle iniziali, è ovvio nella parlata di
Aquila: Te, di; Titu, dito; Toppu, dopo; SUia, sedia; Nutu, nudo).
». — 60- a) Ha un suono aspro, come in Zambe, ZéUe, Zòl/e, Pèzze, Pózze,
Puzze, Merluzze; b) e un suono dolce, come dopo le liquide l, n, e, molte volte,
r, ma breve, ohe sarà indicato da z. Questo secondo suono, in principio di pa-
rola, è pia intenso e protratto, e sarà indicato con zz.
61. Muta alcune volte in e palatino: Cianghe, CitifeW, Ciòppe, Pacténze,
52. Quando sta pel nesso lat. et ha pronunzia intensa: Azetóne, Lezzióne, Af'
Jezzìóne.
S. — 68. Il suono dolce, toscano, deir« tra due vocali, come in Roéa, Sposa ,
non l'abbiamo. Parimente, il suono è aspro innanzi alle esplosive e, q, p, e alla
fricativa sorda /. Invece, innanzi a consonante sonora o liquida, g, b, l, m, n,
r, e alla fricativa sonora v, naturalmente, come nel tose. Roia^ è sonoro, e fo
a meno d'indicarlo con un discritico.
64. Iniziale o interno, ha in certi casi una doppia maniera di pronunzia:
a) gagliarda — come in Sciòjje', sciogliere ; *ScV, uscire ; Scijone, sifone ; Pasce',
pàscere: — quando precede t, d,ch; e in questo caso sarà indicata da un «.* Stalle,
Quéste, §dendate, Desdégne, Schiume e Scume, Schiàffe e Scaffe: —nonché, inai-
cuni casi, quando è doppia: Tósce, tosse; Ròsee, rosso; Fusce, fossi, fosse, b) ri-
messa — come nel toso. "Dieci, Camicia, Cento „ — e sarà indicata con un
e; Qì, si; Qìmte, scimmia; Qlneche, sindaco; Faciale; Facidne; Cenice; Qiòreve,
sorbo, sorba ; Neciùne, nessuno ; Cace, cacio ; Vace, bacio. — Il q, dovendosi rad-
doppiare, sarà scritto, per semplicità di scrittura, se, e non i: Qì,sì; E sei !, e
si!; Qt, sei, tu sei; Che sci eande!
66. Iniziale, muta alle volte in z : Zambugnare, Zenale, Zenate, Zòlfe, ZuffM',
Zuffrtjje', Zulfate, ZuffrV.
66. Dopo r, muta facilmente in z : Arzure, Fòrze, forse ; Órze, orso ; Plrzeche,
Splrze.
57. Dopo Zen, costantemente in z: Bàlzeme, Cummulz'ióne, Pólze, Sènze, Sen-
zìbbele, 'Nzìmbre, Penzd\ 'Niignd', De/ènze.
LABIALI, E CORRISPONDENTI SPIRANTI.
P, B — F, T.
P. — 58. Iniziale o interno, di regola, intatto; qualche volta anche dove il
tose, muta in 6 o v: Putéche, Lèpre (lebbra). Capézze, [Recepì']. Ecoez.: Bagge
(Paggio, nei canti pop.), Buffanije, Bìfere, Abbrile, Libbre, Resìbbele, Mannibbele,
Digitized by LjOOQIC
15
69. Per influenza di n, passa costantemente nella media corrispondent-e.
Ved. N.
60. Qualche volta, mnta in v: Recuverd', Vernice (scintilla).
61. Alcune altre, in e (pj = cci): Lacce, sedano; Sacce^ so, io so; Sécce,
Beppia.
B. — 62. Iniziale, muta spesso nella spirante relativa : Vacef Varve, Veldn-
geU, Vévere, Vócche, Vove, Vracce, VuUV. E anche interno: Avaatd', bastare;
Fravecd', fabbricare; Tr Ovete, torbido. Ma, quando è conservato, ha sempre pro-
nunzia intensa : BbiUe, Ebóne, Bhrutte, Libbre, Abbete, Abbuse, Frabbecd', Giòbbe,
Débbete, Trébbete,
68. Qualche volta, muta in i>: Palecéne, balcone; Saprenacce, PicceUate, Prì-
cete (Brigida), fPaaine, Basilio] : Juppóne, giubbone.
64. In Mammòcce, Mescòtte, passa in m ; e, in Fa/e, fava ; Scarafóne, scarabèo,
scarabone * ; Cunfend', combinare, in /. Ma il primo caso è più frequente per
assimilazione: Gamme, Tómmele, Capetómmele, Cummatte', 'MmuttéUe, Ammuccd',
Tamorre,
F. — 65. Sempre immutato. Per influenza di n, passa in b. Yed. N.
T. — 66. Tanto iniziale quanto mediano, d'ordinario intatto: Vase, Vénde,
Vertécchie, Vóve, Pavure, Civetanóve e *Ciuvetanóve, EuvanèUe. Ma però, se, a
contatto di vocale, ha sempre suono rimesso, vicino ad u consuona alcune volte
con questo, e senti: Ciuuétte, Giuuenétte, Carnuuàle, lu Uére.
67. Muta qualche volta in b: Salice. Ma siffatto rafforzamento nella rela-
tiva media ò più comune dopo « e in casi di raddoppiamento : Sbeld', Sberrutd',
Sbéluccid', Sbummacd', Sbiz'iatamènde : Abbaile, giù; Abbanibd', Abbicend', Abbe-
lenV,
68. Scade alcune volte nella spirante gutturale: FaMre, Fahugne, PahÓne,
N€he (" naevus „, neo) — O s' indurisce in g media : CKflepe, volpe.
69. Si dilegua affatto in Luscìje.
76. Muta in m: Meni', Menute, *Mingenie, ^Maddeméne, [Maacecande] ; e per
assimilazione (dv, nv = mm): Ammezzd', Ammézze; 'Mmìdìe, 'Mméce, Ammetd',
Ammelòppe.
71. Neiriato: Duve, Buvette, Puvéte, Puveatje, Luvigge, Bavéndre. Ma d'or-
dinario, tra due vocali, preceduto da u, suol essere assimilato da questo: Giu-
uanne, Truud% Ciuuétte.
72. Prostetioo: Vógge, Vénde, VÓgne', Vugne, Vane, VisedÓre.
78. Per Vi ted.: Vàleche, VcUdrappe, Vande, Vard'ie, Vèr re, Vìneie.
Non pare ohe questo w sia passato per la trafila di gu. In tal caso, avrem-
mo Vàieche, ecc.
LIQUIDE.
li 9 Rf ^9 ^.
li. 74. — Iniziale o mediano tra vocali, di regola, intatto : Lane, Lònghe, Lu-
cèrte, Aid', Alégre, Accuccularae, MujìtUe, Mulenare, Pelucche, Scutéld', Lu, La.
75. Qualche rara volta, muta in r: Bucegnóle, Grdndele, Sarache. Men di
rado in n: Nitre, litro; Sedine, Féne, Meneture, Anetd', Pìnele, Cerefugne.
76* Doppio, mediano, anche resta: A W^, là, colà; Capette, pi. CapiUe; Quitte,
quegli; 'CfèUe, pi. 'Citte. Eooez. Ta^ne, 'Seènne.
77. Iniziale, dissimilato in ,;.• Jdjje, Jìnele.
78. Prostetico: Lape, ape; la Lóche, l'oca (gioco); Lòpte, oppio; Lécene, éndice;
Lùteme, ultimo.
79. Inserzione di { mutato in r: Fàrchie, fiaccola di canne.
80. Nei nessi nei quali precede t, e', e: a) o si conserva, e fa passare queste
consonanti da sorde a sonore: Aide, Alzd* ; Calge, Salge; Falie; Vòlde; Pulge;
Pélie. b) ovvero, ed è più volgare, muta in v, con epentesi di e tra questa spi-
rante e la consonante che segue: Avete, Avezd' ; Cavece; Savece ; Faveze ; ^Vòvete ;
Póveze; o pure, in alcuni di questi casi, si dilegua affatto: Vote, volta; Vutd',
voltare; Ùteme, 'Scutd', Capeétd', Péce, Ùcere, BefÓce, Póze — Innanzi a conso-
nanti diverse dalle dette, resta immutato: Zòlfe, Alfonze; ma, nel pretto volgare,
ò d'ordinario seguita da epentesi di e: Malve, *Maleve; Célpe, *Cólepe ; Balcóne,
Digitized by
Google
16
*Palec6ne; Calcagne, *Qualecagne. — Assimilato, in Quacche, Cacche, qualche;
Quacchedune, Cacchedune, qualcuno.
81. CL, iniziale, muta in cTij (ved. n. 30): Chiare, Chiava'. Cosi pure d o &%,.
a formola interna. Ma, tra vocali, è anche ìj : Majje, Buttijje, Tenajje, Cunijje,
82. Il nesso, GL o G'L, iniziale o interno, si riduce a l: Lirt, ghiro; ovverà
si dissimila in j o jj: Jacce, Jaccid\ Janne, JÓtte, Jòmmere, Ajummard' , AJuttV ,
SejÓzze, Squajd', ètrijje. Eccez. Ogne, ugna.
88. I nessi BL, PL, FL, iniziali o interni, passano in hi, pi, fi, e, nello strato
idiomatico più volgare, in hr, pr,fr: Bidnghe, *Branghe ; Biàce, *Brlcte; Biéte^
*Bréte; Biaètemd', Jastemd', *Vra8temd' : Nebbie, *Nèbbre; Sùbbie, *Subbre; bib-
bie — P'L si mantiene in Scòppele (pane di sansa). Del resto. Piane, * Frane;
Dóppie, *D6ppre; 'MbjV, *'MbrV; 'Mbiaaire; Pròle. Non comunem., Succhia' —
Fiacche, *Fr acche; Fiate, *Frate; Arefiatd', *Arefratd' ;Zujffid', *Zuffrd\
R. — 84. Molto tenace, e più che non nel toscano: Àrbere, Cerace, Mercurdì^
Bare, Are, Celiare, Cendenare, Pajare, Vasare.
85. Muta qualche volta in l: Lénele, Muriate, Eaaóle, Suprióle, Belar de. Gè-
tórme.
88. Attratto dalla consonante iniziale: Crastd', Fréve, PrÓvéle, Perdeaénnele,
Tr ovete; altre volte se ne allontana: Bercene, FerlenghéHe.
87. Ex)entesi: Jinlstre, Sor izze, MescardUle, Vèapre, vespa, Vangelitìre, Mdn-
drece, Calamitre.
88. Etlissi: Arate, Arréfe, Pròp'ie.
89. Finale: cade sempre. In " Per „ si assimila a ogni consonante iniziale
che segue, ed è perciò raddoppiata, meno l di tu, la, (se l non è apostrofato) e
n di 'nu, 'na. Del pari, cade avanti a ogni vocale iniziale; senonchè, muta in
d in Ped acque, Ped Icche, Ped Ir'ie, Ped une.
00. Baddoppia costantemente nella terminale dell' influito che entra a costi-
tuire il futuro e il condizionale: Candarrd, Candarré.
91. Modificante. Alcune volte fa passare le tenui e, t, in medie, e la spirante
8 in sonora: Urghèstre; Ardiche, Spirde, Fehurde! ; Òrze (orso), Fìirze (aw.)» V^rze,
Urzógne, Vórze, Perzóne, Arzure, Scarze.
M. — 92. Qualche volta muta in n ; Pandumine, Tijane, Ona [naj, [NuscheJ,
Curìnele, grùmolo.
93. Iniziale, raddoppia in alcuni casi: Mmalatije, Mmalamlnde, Wfnatet^mhe
(e in altri composti; mentre, Male), Mmicce, Mmòlle, MmòHe.
94. Mediano, non ha i raddoppiamenti del napoletano, e a volte si conserva,
più del toscano, conforme al tipo originario: Amóre, 'Nnamurate, Fumé, Jame,
Facéme, Séme (siamo), Camine (focolare), Caméle, Gdmmere — Inserito, in Papdm-
bre, Strambelóne; e, pare, dissimilato in Cambre, CambumiUe, Grdmbule, 'Nzimbre.
05. Modificante: Tèmbe, Lambe, Cambd', 'Mbard', Bómbe*.
96. Assimilante: Cummatte', 'MmutféUe, Gamme. Ved. n. 64.
N. — 97. D'ordinario, intatto: Nude, Cùnele, Pianòzze, Spinele, Spineld', Spin-
gule. Pènne*, Cumbónne', Prupónne', Don, e, innanzi a vocale, Donn.
OS' Muta qualche volta in m: Crume, Piéme, Puzzulame, Salemitre; — in Z; M'
me, Grdnele (grandine), Pdmbele, Sanduline, Viméle; — e anche in r: Paraggìreche^
99. Inserita, in Fangòtte.
100. Fognata: *Cu8Ìjje, *0u8ijd'. Pesete, Mése, Sijózze, Vice, viènoi.
101. Assimilante, ma con molte eccezioni ? JP'r^ne, Mònne, Munnd', Granne,
Pinne', Venne' — Assimilata: 'M mane, 'M m'èzze. Do' Mmarche, Nghe mmé; Do^
Rraffajite, Do' Lluvigge.
102. Modificante : 'Ngùtene, 'Ngurund', 'Ngòmede, Vénge' : — Cundènde, 'Nden-
zióne, Sendemènde: — 'Iuguline (inquilino), 'ITgujatd' (inquietare), 'N guandetd:
— 'Malate, 'Nzignd', Cunzijje, Penzére: — Panie, Cumenzd'.
108. Modificante e modificata : 'Mblrne (inferno), 'M bocce, 'Mhónne', 'Mbuaae^
OumòHte, Cumbedénze: — Cummìnde, convento; Cummite; 'Mbe8cajd*,ìnYÌsohiekT6'f
Ammendd', inventare; Do' Mmalendine: — Dom Pasquale, Dom Bacìfeche.
104. Come finale, cade. " In „ , 'n, prep., regge salvo i casi di assimilazione
dianzi accennati.
[Casi di dissimilazione di n abbiamo nelle antiche scritture: Serrando, sa-
ranno; Pondo, ponno, possono; Sondo, sono; Vando, vanno. "Stat-mun. di V.„]
Digitized by LjOOQ IC
17
ACCIDENTI GENEEALI.
To«all. — 105* Il vocalismo della parlata lancianese, come appare dal cenno
clie precede, è tutt' altro che puro; tuttavia, un paragone con quello dei subdia-
letti parlati da un capo all'altro del Circondario farebbe constatare : aj che nel
lancianese mancano quegl* incrementi vocali, ohe, come nel latino, caratteriz-
zano lo stadio arcaico delle parlate dei nostri piccoli comuni (es. Mane, pi. Méne
fMjenej ; Séi'e fSàtreJ ; Leggère fLeggJerej ; Bèlle, pi. Bilie, m. e f. fBJeUeJ;
Pòrche, pi. Purché e Puree fPàorceJ ; Sóle fSàuleJ ; Dite f Bàtte - Dótte] ; Fórne
[Fùorne]). h) che, nel Circondario istesso, il paragone di alcuni riflessi dà il
modo di seguirne l'evoluzione, e di riconoscere che la forma più antica è da
cercare tra i monti, come la più moderna in Lanciano e ancor più in Ortona,
centri una volta della nostra attività industriale, commerciale ed artistica (es.
PaL Piagne', piangere; Oc. Pragne' ; L. Piagne', *Pragne' ; Ort. Piagne' — Pai.
Furre, forno; G. Fùorne; L., Ort. FÓrne, ecc.).
Fra le cacofonie del lancianese è uno strascico di nghe, appiccato a molte
parole accentate, e specialmente monosillabiche.
Consonanti. — 103. Vi sono paròle nelle quali costantemente la consonante
iniziale è raddoppiata, e sono : a) tutte quelle ohe cominciano con b o con g' ;
ed avvertendolo qui, ho creduto superfluo notarlo volta per volta nel Vocabo-
lario, b) Inoltre, Cchiù, più; Bdi', Dio; Rré; Rróbbe; Mmaìatìje, e tutte le pa-
role che cominciano con male-a; Mmèrde; Mmicce; MmòUe. In Malve e Móite, Vm
si pronunzia raddoppiata; ma però, in composizione, è scempia: Mustecotte;
Malvaróse. Da ultimo, Nné, comunem., ma npn costantemente, raddoppia l'iniziale.
107* Per via dell'accento, o delia consonante finale che è assimilata, ved. n.
89, hanno facoltà raddoppiativa (meno che sull'iniziale dell'art, determ. lu, la,
non apostrofato, e dell' indeterm. 'nu, 'na) ì seguenti monosillabi: E (et, est),
Nné (necX . Se (si), Cchiù (plus). Che, Nghe (cum), Pe' (per), A (ad), meno nei modi:
AJj' afa', AJf a métte', e quando è pifefissa ai verbi, che hanno già il prefisso re)»
Con qualche eccezione. Che (quid): Che ne fa' ?, Che n'd fatte f, Che je ci ditte?
In nessun caso hanno poi facoltà raddoppiativa, come nel toscano: O, Da,
Ma, Ove, Dove, Come: " O nnel latino, O ttedesco; Da cquello. Ma wedi!; Come
cquello. Come ffece; Ove ssi mette?; Dove ssei?„.
lOS. Aferesi — Oltre a quelle instabili, quanto frequenti, delle atone iniziali,
oe n'è delle permanenti: §tóre, astore; 'Untine, arrotino; 'Ètucce, astuccio —
'Saunèste, disonesto; 'Spare, dispari — In tutte le parole comincianti con in^ —
'Sagne, lasagna; 'Ctfere, Lucifero — 'Récchie, orecchio; 'Live, olivo-a — 'Nu^ ^Na,
art. indet. e agg. num., Uno-a; 'Cèlle, uccello.
109. Apocope — Costante negl' infiniti, e molto comune nei vocativi. Inoltre,
nei pron. poss.: Me', mio; Té', tuo; Sé', suo.
110. Sincope — Rumd', ruminare; Bartummé, Bartolommeo; Pute, potuto;
Vute, voluto; *Sute, p. pass, di Solere.
111. Metatesi — Magnd' ; Mógne' ; Fétteche; Ulér'ie, Aurelio; Pergiudecd' ; ^tra-
pòrte; Strafurmd' ; Prùbbeche; Preffid'ióee; Sprécchie, specchio.
112. Protesi — Nangóne, Ancona; Lape, ape; Lòp'ie ; Lùteme, ultimo; Lacce,
("apium„) sedano; Vune, uno; Vógne' , ungere ] Ji', io; Jèr ève, eiho,'. Grulle, urlo.
118. Paragoge — *Détere, diti; *Lehùmere, legumi; *MÓ8chele, mosca; Veldn-
gele, bilancia; Gnorcj'e, gnorsl; *Spa88eggéJJe, passeggia; * Se 'ihbucatéjje, s'in-
foca; *Se 'ndrubbetéjje, s'intorbida.
114. Etlissi — di d; Mdnele, Pènele, Cìneche, Fóneche; di g: Canate, Léne; d,i
b: Tamórre; di n; Cuaijje, Cusijd' ; di l: Fóce, Póze. ^ .
115. Epentesi — di j: 'Ndréjje; Vijate,'beQA>o\ Vìzije; Chijéf; di h: Tenatre; <
Tehòleche, Mahumétte; di v: Cundìneve, Gesuvite, Fufidevàr'ie, Puvéte, Puveaìje,
di e: Calecagne; Zòlefe; Cólepe; Tduef e, tolto ; Qiòreve; CÒseme; dia; Cangaréne.
Digitized by
Gòogle
APPUNTI DI MORFOLOGIA
If OHE. — lltf. La desinenza dei sost. femm., nel sing., è sempre in a : Fèda,
Manaf Aria, Crocia, Notta, Lèggia, Pécia, Funa, Néva, Lita, Matra ecc. Ved. nn.
4 e 129.
117* Quanto a formazione de' generi, non ci scostiamo gran fatto dal toscano.
Notiamo alcune differenze.
Maselille — a) da un mascb. lat. : lu Lébbre, la Lepre ; hi Péce, la Pulce ; lu
Passere, la Passera, b) da un femm.: lu Trave, la Trave; *lu Nozze, le Nozze;
lu Vache, (bacca) chicco; lu FrÓvece, le Fòrbici; lu Spine, la Spina; Hu §tragge,
la Strage, e) da un neutro: lu Mèle, la Mèla; lu Pére, la Péra; lu Cerace, la
Ciliegia; lu Prèzzeche, la Pèsca spiccace; lu Rite, la Bete (da contenere paglia o
fieno).
F«mmliill« — aj da un femm. lat. : la Lóre, l'Allòro ; la Fìcure, il Fico ; la
Buche, il Bruco; la FerlengMlle, il Fringuèllo; la Ragne, il Ragno; la Pécchie,
l'Orécchio, b) da un masch.: l'Ache, l'Ago; ?a i?e'«e, il Kiso (il Ridere) ; la Fónde,
Fonte, f. e m.; la 'Ndrace, Antrace, m.; la Càtjece, il Calcio (colpo); -dape, Àspide;
Ha V^idre, il Ventre; la Umére, il Vòmere; la Gatte, Q-atto-a. e) da un neu-
tro: Ssame, Mdnele, Lume, Lète, Cólme, Sàrchie, 'Sc'ènze, Qlrte, Téme, Léne, Alume,
Néhe, *8ulénzXe, *Ji8edérìe, Tédìe, (pi.), *Fa3tìdU. d) da un n. o femm. lat.: le
lettere dell'alfabeto, nel tose. m. e. f.
Not« !• — Come si vede, i nomi di frutto, nel nostro uso, sono, come quei
di albero, ora m. (Mèle, mela-o; Pére, Pera-o: Cerace, Ciliegia-o; Prèzzeche,
fesoa-o) e ora f. (Pleure, 'Live, Mdnele, Nuce, trutte è albero). Per distinguere
albero dal frutto, sogliamo dire: 'Nu péde de mèle, un melo; 'Nu pède de
fìcure, un fico, ecc.
Nota 2* — I nomi di festività, di regola, f. La Natale, la Carnevale, la
Braciòle, la Mataléne ecc.
US* Le terminazioni delle parole non accentate essendo mute, la forma dei
nomi è una sola, tanto nel sing. come nel plur. Ond'è ohe per indicare i due
numeri ci è necessario l'articolo. Nel pretto volgare, aiuta per questo anche il
cambiamento della vocale tonica sotto l'influenza di un i postonico; ma in
molti casi codesto riflesso manca (ved. n. 2), e allora soccorre l'unione del nome
con l'aggettivo o con un pronome. Esempi del cambiamento, a) Laire, Létre;
Cristiane, Cristìéne; Macellare, MaceUère; Panne, Pènne, Ma, Lache, Frate, J/tin-
danare, Anemale, Fulmenande (fiammiferi), ecc. e, d'ordinario, i part. pass, in ate.
h) Mése, Mise; Langianése, Langianise ; Tétte, Titte; Pède, Fide, e) Vóve, Vuve;
Fióre, Fiure; Dulóre, Dulure, Dalla' regola non si sottraggono in modo assoluto
i sost. femm. Più. oomunem., gli agg. femm. Ved. n. 129.
Delle vocali primitive (a, i, u), se a muta limitatamente, i ed u non mu-
tane mai. »
["Stat. mun. di V.^: Tutti li dilinguenti et trasgressuri.... DéUo adjustarde
li pisi et misure.,,. De non far lordizia ni bruciar le fontane et puzzi = ''Stat.
«quiLn: Citatiòni, Signóri, Compr aturi, Curti — Ditti, Misci, Lupini nigrij.
Digitized by
Google
19
Nota. — Usati in sine. Lu FÓrhece, le Fòrbici; lu,'Cchlale, gli Occhiali j
lu Cavezéne, i Calzoni; *Xu Nozze, le Nozze. Inoltre: Ore, Ori, Oreria, Oggetti
d'oro; TenajjCy Tanaglia e, più com., Tanaglie; Vddngele, Bilancia e Bi-
lance.
119. Freqnente è l'uso dei part. pass, sostantivati, per significare: a) Gran-
dezza o Intensità di azione: Cascate, sf. abbondante Caduta, di acqua, di frutti
«ce; CaStijate, sf. fig., grande Rovina; Accise, sf; Eccidio; Accatastate, Bf. Anche
fìg.; Piande, sf., grande e prolungato Pianto, b) Azione più o meno completa:
Ónde, sf. (da Ungere); Attendate, sf. (da Tentare, Tastare), Sciuvelate, sf. (da Sci-
volare), e sim., sempre al femm.
120. Il Bost. ripetuto ha significato di Moltiplicità : J'é 'sette macchie mac-
chie, pe' la vite, Q-li sono venute fuori molte macchie sulla pelle ; L'd fatte pizze
pizze j L'ha ridotto in pezzi Ovvero, è modo ellittico, di valore avverbiale r
Ogióvene ggióvene, Da quando era giovane ; Sebbene giovane; Oiòppe ciòppe, Zop-
picando; A mo* degli zoppi; Sebbene zoppo — Altra forma, per esprimere grande
quantità: Té' cchiù ddìbbete che ddibbete, Ha di molti debiti; Té* cchiù equa-
trine che cquatrine, Ha moltissimi quattrini, e sim.
121. I suffissi in ''ata^ mutano in ènne o dune: Vatthine, bastonatura; De-
fanne, Vraccianne, Vuccanne, Vussanne.
122. Le più comuni terminazioni del diminutivo sono: èlle, ucce, (5le, ètte:
CasarUle, Casetta; Manuece, Manina; Freddeccióle, Freddino; Mur ètte, Muriooiolo.
Nota. — Il suff. " uccio „, ohe nel tose, ha signif. spreg., e nel discorso fam.
è anche usato in forza di agg. ("tempo uccio „ e " Tempuccio „ ; "questo vino
è propro uccio „), è invece, nel nostro uso, l'ordinario equivalente del tose,
(e lat.) "ino„. Detucce, Bìtìno] Suprabbetucce, Soprabitino; CappeUucce, Cap-
pellino; Vunnucce, Vestina, ecc.
ABTICOIjO — 128. Determinato — Masch., sing. Lu, e innanzi a vocale L';
pi. Le, e innanzi a vocale L\ Femm. sing. La, V ; pi. Le, V.
Indeterminato — Masch., 'Nu, e innanzi a vocale, 'N; femm., 'Na, e innanzi
a vocale, *N' — Innanzi a consonante, l' indeterm. masch., per eccezione, è apo-
strofato nella maniera: Vedérne 'm* bó, Vediamo un po'; Vujje vede* 'm bÓ ; Ò
oche vvéde 'm bó, eoe.
L'art. Indeterm., non avendo plur., noi si usa, in sua vece, Cirie. Ce sta cirte
persóne che...., Ci sono alcune persone, alcuni, delle persone ohe....
Innanzi ai nomi numerali e delle lettere dell'alfabeto, e in qualche altro
caso, l'articolo non è apostrofato, e diciamo lu òtte, 'nu òtte, la A, la E, l'8, un
8, l'A, l'È; e parimenti: lu avete, l'alto, quello che è alto, ecc.; ma queste sono
eccezioni apparenti, perchè oltre alla solita aspirazione che indurisce le vocali
iniziali, abbiamo, nella pronuncia più volgare, addirittura una consonante pro-
stetica che toglie l'iato; es. la ji, l'i; lu vùnece, l'il; la lape, l'ape; lu Ihteme,
l'ultimo.
124. L'art, determinato non uniamo mai con la preposizione : a) De lu. Del:
A lu. Al; Da lu. Dal; De le, A le, Da le; e cosi pel femm. b) Alu, In, Nel, Nello,
Neil'; A le. Nei, Ne', Nelli, Negli, e) Che lu e Nghe lu. Con, Col, Collo; Che le,
Nghe le, Coi, Cogli, d) Pe' lu. Pel ; Pe' le, Pei, Pegli, ecc.
["Stat. mun. di V.„: In lo principio di lo intrar del suo offifio, se piglia lo
ingresso de lo offitio.... Per nome de la. dieta Università.... Per i giorni festivi. .. .
Pi lo consiglio Di li ErarijJ.
125. Nel parlare familiare, l'art, determ. innanzi ai nomi propri di donna
non usiamo: Chiame Ménghe, Chiama la Menica; Sì viste Lujisef, Hai veduto la
Luisa? — Né innanzi a cognomi di uomini: Me Vd ditte Valér'ie, Me l'ha detto
il Valerio — Né innanzi a Padre, Madre, e altri nomi di parenti. Qna sta pè-
tretef. Come sta il (tuo) babbo? Mamme lìi'd diUe, La (mia) mamma mi ha detto.
Fa bbén' a zzxjetef. Vuoi bene al (tuo) zio?, alla (tua) zia? — Inoltre: Dòppe ma-
Sjnd', Dopo il desinare; Doppe calate de sóle, Dopo il tramonto, ecc.
• SI innanzi a cognome di donna : E mmenuie la Capurrllle ; Se spóse la 3L,
«poserà la M.; e innanzi al vocativo: La bbèlla fémmene!. Ehi quella donna!;
Lu bbèUe citele!, Ehi quel bambino!
I nomi di comuni non prendono l'articolo; ma vi sono eccezioni: lu Scun-
dróne, lu Lètte (Lettopalena), lu Tréjje, lu Ggésse (Gessopalena), lu Bburrèlle, lu
Digitized by
Ljoogle
20
Falle, lu Mónde, (Montelapiano\ lu Róje, lu RusiUe, lu Casale (Casalbordino) , lu
Vaéte, lu Péichie — e nel pi. Li Quatre, li Naville, = La Ròcche (B. s. Giov., B.
scalegna ecc.), la Ville, (V. s.* M.*) la Fare, (P. s. Martino, F. f. P.), la Ripe, la
Vàrdìe (G-uardiagrele), la Lame, la Tarande, la Pènne, la Prète (Pietraferraz-
zana), la Lice, la Tórre (T. dei passeri), L' ìsele, l'Acuì» (Aquila), l'Amatrice,
l'Atésse — e nel pi., le Frajìne.
l^S- Tanto l'art, determ. quanto l' indeterm., spesso usati pleonasticamente :
a) Pijje la mójje, Prende moglie, Si ammoglia; Ténghe la fùrie. Ho fretta; Tén-
ghe la séte, lu aònns, Ho sete, sonno; Fere lu vìnde, Tira vento; Fa lu calle, lu
frédde, É caldo, freddo; Sènde lu frédde, Ho freddo, Sento freddo: §ta a la tà^
vele, Sta, È, a tavola; 3Io' se métf a lu lètte. Ora entra a letto; Fa tutte che la
révele. Fa tutto con, in, regola; È lu me', È mio. b) Passd' pe' *nu stupete. Pas-
sare per stupido; E state pe' 'nu sbajje, È stato per isbaglio; Le diche pe' 'nu
dV, Lo dico per dire.
137. L'art, indeterm., in maniere reticenti, dà significato di G-randezza al
sostantivo: Té' 'na fòrze!, 'na fame!, 'nu sònne!, Ha che forza, fame, sonno!;
Té' 'na léngue!, É una lingua tabana, un maldicente. Ha che lingua! — Ironi-
camente, esprime il contrario: Ténghe 'na vulìje!, Non ne ho alcuna voglia,
Non me ne smanio.
Conglutinato a un nome : Naprése, (una presa). Molto, agg. e avv. A un pron.
'Natre ddu'..... Altri due. Ne ténghe natre ddu', quattre.... Ne ho altri due»
quattro. A natre ddu' Jurne, Fra breve. Di qui a non molto.
128. L'art, partitivo, nella forma toscana, non l'abbiamo, e spesso facciamo
senza anche dell'equivalente : a) Damme 'nu ccóne pane. Dammi del pane ; S'è
fatte 'na puche de quatrine. Ha messo insieme del danaro ; Té* du' stròpele. Ha
delle robucoe; Dàjje du' fìquere. Dagli dei fichi, h) '§t' acqu' d fatte bbén' e
mmale, Questa pioggia ha fatto del bene e del male; Té' bbille cambagne, Ha dei
bei poderi; Te facce vede' bbille còse!. Te ne farò vedere delle belle! e) C -«- d
vulute lu bbón' e lu bbelle p' accujatarle. Ci volle del bono e del bello per quie-
tarlo (Di bambini: Per racchetarlo).
AOGKTTITO. — 129- GHi agg. di 3* declin., come tutti i sost. femm., assu-
mono nello stesso genere la desinenza in a (ved. n. 116) : Aera , Cambèstra, Fà^
cela, Felìcia, Fòrta, Granna, Vèr da. Tuttavia, nel plur., facendo eccezione alla
regola stabilita (ved. n. 118), e naturalmente per necessità di determinare me-
glio il numero, spesso, per ciò solo, mutano la tonica, come per influenza di un
i postonico. Es.: Maneca làrehe, pi. 3£aneche Vèr che; Fémmena bbelle, pi. Fémmene
bbille; 3Tatia gròsse, pi. 3Iane grusse; Cirte còse, Certe cose; Le mijje còse, Le
migliori cose.
189. In genarale, posponiamo l'agg. al sost. : Capille fute, Vernata frédde,
vénde forte, Ameciz'ia 'ndiche. Se qualche volta è il contrario, ciò è per neces-
sità di precisare una determinata qualità del nome ; e specialmente per gli agg.
Bilie (che spesso sta par Baono), Gròsse (Q-raade, Cosa grande in generale),
Granne (Grande, e specialm., Cosa ampia, larga). Es. 'Na bbóna mamme. Una
buona madre; La mamma bbóne. La madre vera, non la matrigna: 'Nubbèllecì^
tele, Un bambino, anche non bello, ma sano e granito ; 'Nu cìtele bbelle. Un bam-
bino anche un po' stentino, ma bello, ecc.
181. Sande, santo, nel pretto volg., non si accorcia in San avanti a conso-
nante: Sande Còseme, Sande Martine, Sande Salvèstre, iS^awdfe Cewione (s. Simone),
Sanda Necóle. Eccez., San Giuvanne, San Giustina e altri nomi con g palat. ini-
ziale. Inoltre: Sam Bétre, s. Pietro; s. Basquale, s. Pasquale.
1S2. Come i nomi " alterati „, gli agg. assumono le terminazioni di accresci-
tivi (óne), diminutivi (èlle ,^ uccp), e peggiorativi (azze) — È da notare che la
medesima terminazione del diminutivo può avere una gradazione di significati.
Es.: Tustarèlle, duretto; Sullevatélle, alquanto sollevato; Fetarèlle, che fa l'ovo
di frequente; Magnarèlle, agg. di Uva: Buona da mangiare; Cavarèlle, agg. di
1 Nella parlata gessana, spesso, più conformem. al tipo lat., Helle: Ranuc-
chjelle; Pundecjelle, ecc.
Digitized by
Google
21
Terra facile ad essere scavata — Come le mani, la lingua del volgo corre facil-
mente all'offesa, e nel significare risentimento o spregio non si ferma al posi-
tivo. Onde, Juttdne, SciapetÓne, MasanellÓne, CiandeUéne, ecc.
13S. Nella formazione del Comparativo, l'aso più volg. non lascia il **Più„,
Cchiù, innanzi a Migliore, Meglio; Peggiore, Peggio; Maggiore, Minore; e a dif-
ferenza dell'uso tose, ohe fa invariabili Meglio e Peggio, si dice : Lu méjje 'rane,
o Lu cchiù mméjje 'rane, Il meglio grano; La méjje, o cchiù mméjja carne, La
meglio carne — Inoltre, nell'oso più volg., Cchiù, preceduto dall'artio. determ.,
si premette al sost. anzichò all'agg. La cchiù ppéna forte, La maggiore pena;
La cchiù ppècura ^ròaae. La x>ecora più grande.
Gli altri oompar. lat., passati nel tose, ci mancano affatto. ** Superiore „,
Più alto, De aopre; Cchiù avete; " Inferiore „, Più basso. De aótte, Cchiù wasae;
^ Anteriore „, Passate; Cchiù ^nnanze; " Posteriore „, Che wff dòppe; Che sta Wréte;
** Seniore „, Cchiù wécchie; '*Giuniore„, Cchiù ggióvene,
181. n Superlativo si forma di rado con la terminazione in ìsseme, *ìseme;
e più spesso col ripetere il positivo, con l'unire al positivo un avverbio, ovvero
con l'usare una circonlocuzione. Es. É bbunisseme, È nnaprésa bbóne, È bbóne
che n'n djje che tte ne dice* ecc.
Ma però, non manchiamo di alcuni superi, che all'ital. sono venuti dal la-
tino: Sfdsaeme, Mìneme, Otteme, Pèsseme, Ùteme. E un'altra specie di superi,
usiamo col mettere un e avanti al positivo. Ebbrave!, Ma bravo! Bravissimo!
185; Agg. Numerali card.: Une, *Vune, Du', Tré, Quattre, Cinghe, Séje, *Si,
Sètte, Òtte, Néve, Dèce, Unece,*Vùnece, Dudece, Trìdece, Quattérdece, *QuattÓrece,
Quìnece, Sidece, Decessltte, Diciassette; Decedette, Diciotto; DecennÓve, Vinde
Vindune, Vindeddù, Vindeduve, Vindetré.... Trlnde Quarande....Nuvande..,.
Chid'e une. Centuno.... Cènd' e ddéce..,. Cèndevinde... . Ducènde, Dugento. ...
MiUe. . . . Dumae, *Dumìlìe
Agg. num. ord.; Prime, Secunne.,.. Dopo Dècerne, non com.
Agg. collettivi. Più comuni: Decerne, *Mèzza vendane, diecina, dieci o circa;
Dttzzine, Duzzane; Vendine.... Cendenare. . . . Mijare, Mijaranne — Si noti che
Vendine, più com., vale Circa venti. Venti o circa; Vendane, il numero preciso
di venti. ^Na vendina d'Ove, Venti ova o circa; 'na vendana d'ove*. Venti ova. E
neT computo degli anni: *]lfìzza vendane, dieci anni; *'N'a vendan' e mmèzze, 80
anni; Hré wendane, 60 anni.
"UnOn, in composiz., vuole il nome al sing. quando venga dopo. .Noi invece
nsiamo metterlo al pi. Vinduna cavèUe, Ventun cavallo; Ducind' e vuna lire,
Dugent'una lira.
•* Mezzo „, quando vien dopo il nome, è indeclin. Noi invece l'accordiamo col
nome. "Un'ora e mezzo. Una libbra e mezzo „ — Quaudo ò prima, si accorda
sempre; e in ciò il nostro uso collima col tose. "Mezza fetta. È sempre mezza
malata. Sono mezzi guasti quei barili „.
rRONOME. — 186. P. personali — di 1* pers., con le forme congiuntive in
parentesi: Ji*, De me; A mmé (Me); Me; Da me: Nu' ; De nW ; A nnu' (Ce, Je,
J*); Nu' (Ce, Je, J'J'; Da nu' — Di 2» pers. : Tu; De té; A tté (TeJ ; Te; Da té:
'Vu'; De vu' ; A vvu', (Ve); Vu' (Ve); Da vu' — Di 3» pers. m. e f. Esse, Egli, Lui;
Ella, Lei; De èsse, Di lui; Li lei; A èsse (Je) ; Èsse; Da èsse: Risse, Jisse, Eglino,
lioro, fam.. Gli; De—/ A— (Je), Di loro; Da — .
Tu, il classico Tu, è, nel discorso familiare, il nostro equivalente del Voi e
del Lei; e il volgo, anche quando per segno di rispetto dà del 'Ssignurì, *US'
3urt, *'Ssurì, Lórsegnóre, mette il verbo in 2* pers. sing.
Il "Leiff ò parola esotica affatto per noi — Parimente, il "Te„, nel parlare
« nello scrivere fam., per "Tu„.
" Con „ non è mai enclitico di Me, Te, Se, come nel tose. Nghe Mmé,^ MecO; ecc.
187. P. riflessivo — Enclitica nei v. rifl., Se. Negli altri casi. Èsse, Es. E
mmenute da èsse, È venuto da aè; Dece fra de èsse. Diceva fra sé; Nem blnze
eh' a èsse, Non pensa che a sé stesso; Parie tra de hisse, Parlano fra loro — Ed
■è com. usato coi verbi intr. : Se 'ngrasse, Ingrassa; Sé ccrepate, È scoppiato;
JS'è mmòrte, È morto.
188. Particelle pronominali — a) Col pron. pars, assoluto, comunem. si po-
spongono agli ausiliari in 1» e 2» pers.: Sémele magnate, Me lo son mangiato,
Digitized by
Google
22
L'ho mangiato; Sótele dittef Te l'ho detto; SÓmene Jite, Me ne sono andato; Sì-
tene, Qìtene, scttrdate, Te ne sei dimenticato ; Sóce Jite, Ci sono andato ; 0ce state.
Ci sei stato — Invece, sono preposte agli altri verbi: Se dicef Si dice, Dicesi;
Se créde, Credesi, Si crede ; Je le vujje mannd\ Voglio mandarglielo ; Ne* mme le
dice'!. Non dirmelo!; Nen de ne jV, Non andartene; IPn d dò e'arguattd', Non
ha dove rimpiattarsi [Nella parlata di Ghieti, normalmente, anche con T infi-
nito: Pe' Varevé*, Per riaverlo; N'n é ddégne de Vavff, Non è degno di averlo,'
Ha mutive de le mmaledV, Ho motivo di maledirlo] — Ma, enclitiche sempre
nella forma imperativa: Dimmele, dimmelo; Vattene, vattene; Pijj etele, pi-
gliatelo.
b) Frequente è l'uso pleonastico dei pron. e delle relative part. pron., Che
ite cride tuf 'Tu che tt'accundef DdmmeV a mmé. N^n de Vd daV a ttéf Vide
che ffacce ch'd fatte !
Anche nel l'esprimere l'oggetto diretto; C -i- d mannat' a mmé, Ci ha maa-^
dato me ; A mmé ne* mm'i da nnumend', Non devi nominarmi ; Qi chiamai* a mméf^,.
Mi hai chiamato?, Hai chiamato me?; Me e -i- d mése* a mmé e *n dvetre. Ci ha
messo me e un altro.
e) Ce, Ci, per Tale ; Lo. Èsse é bbóne, ma tu n'n gè qi. Egli ò bono, ma tu non
sei tale, non lo sei.
189. P. possessivi — aj M. e f.: Me*; Té*; Sé': Mi; Ti; Si. b) Nòstre; Vò-
Hre; Si, De htsse: Nustre; Vustre; Si, De hisse — Normalmente, con l'articolo:
Quéit' é lu me'. Questo è mio ; Quéss' é lu té'. Codesto è tuo ; Vajj' a la casa me*,
Yo a casa mia.
" Altrui „, e "Loro„, non sono del nostro uso. La rróbbe dell'èvetre. La roba
altrui. Ha lassate lu pajése sé', Abbandonarono il loro paese.
140. a) I pron. poss. seguono sempre il sost. : La casa me'; Fa lu còmede tff ;
Le par inde nustre; §ta nghe le huaja si.
b) " Miei „ e " Nostri „ , usati a volte come genitivi partitivi : 'Nu parènde de
le mi, Un mio parente; 'Na bbardasce de le mi. Una mia ragazza; 'Nu cumbare
de le nustre, Un nostro compare.
e) Spesso, soppressi: Sta nghe lu sòcere. Vive con suo suocero; É mmenute
nghe la mójje, È venuto con sua moglie.
d) I pron. poss. di 1» e 2» pers, sing. oomunem. si affiggono ai nomi indi-
canti gradi di parentela: Pàtreme, *Pìtreme; Màtreme; Fràteme; Sòreme; MóJJe-
me; Fìjjeme; CiÓreme; Zijeme; Cunateme; Nepóteme: Pàtrete, *Pltrete; FìJJete,
ecc. 1 Anche : Patróneme, Il mio padrone ; Patrónete, Il tuo padrone — Nell'escla-
mare, si affigge la terza pers. sing.: Tatasé e Mammasé!, Figlici mio; Pratese!,.
Fratel mio; Sorasé, Soresé!, Sorella mia; Zijasé!, Nipote mio.
In tutti questi casi, tralasciamo l'articolo. Pàtreme, e anche Patre, sta mma-
late, Mio padre, (Il babbo) è malato ; Mdtrete é scite, Tua madre (la mamma) è
andata fuori; DiWa mmammete, Dillo a tua madre, alla mamma; Chiame petrete,.
Chiama tuo padre, il babbo; Cióreme, Il mio nonno; Ciórete, Il tuo nonno.
e) Il pron. poss., in forza di sost., nel sing. di Me*, e nella 1» e 2» pers. di
Nòitre, Vale Podere : Vajj* a lu me*, Vado al mio podere ; Ha Vóme fatte dam-
majj' a lu vòstre, Hanno danneggiato il vostro podere (Anche il toso, ha "sul
mio„, sul mio. podere ecc.).
141. P. dimostrativi — In forza di agg. : Masch. Stu; pi. §ti, §te; femm. §ia,
pi. Ste — §fu libbre; Ste quatrine, §ta case; §te fémmene, Questo libro. Questi
quattrini, ecc. — Ssu, pi. Ssi; Sse: Ssa, pi. Sse — Ssu vracce; Ssi citele: Ssa,
mane; Sse bbést'ie, Codesto braccio. Codesti bambini, eco. = Chelu, Clu; pi. Chele r
Chela, eia; pi. Chele, Cle — Chelu, Clu, fiore; Chela, OZa case, ecc.. Quel fiore, ecc.
a) Nell'uso più volg., il pron. dim. è rafforzato, per maggiore specificaz., fion
un raddoppiamento: A stu pajése queste. In questo paese; A ssa cma quésse; Ste
mise quiète. Questi mesi, eco. Modi che corrispondono ai toscani: Questa casa
qui. Quella casa là, ecc.
* Come nell'it. ant.: "Pàtremo; Màtrema, Fratelmo, Fràteto; Mógliama>
Mógliata; FigUuolmo, Figliuolto; Ziemo, Zieso, e Ziso„.
Digitized by
Google
28
b) Quando è relativo a tempo, suol essere soompagnato da preposizione : Sta
Carnevale, In, Nel, Durante, Nel prossimo carnevale; Te le manne ita Natale;
C'è mmenute He nììtrie, eco.
142. Pron. dim. di cosa, in forza di sost. Masch. e fem., sing.: Quéetep Que-
sto, Questa cosa. Ciò; Quéese, Codesto; Quelle, Quello: Quiète e Chiate; Qui$$e e
Chiaae; Quille e ChiUe — Quest'i lu me, Quéae' é lu té', QueW é dde cuUù, Quiète
parte, Quiaa'd da partì', QtiiW d partite.
148. Pron. dim. di pers., in forza di sost. : Sing. masch. Cuatù e, meno oom.,
Quiète, Questo, Costui ; Cuaaù, Quiaae, Codesto ; CullU, Quille, Quello, Colui. Sing.
fem. CMHé; Cheaaé; CheUé — PI. m. e f. : Quiète, Quiaae, Quille.
Nota. — "Costui, Colui, Costei, Colei „ e s^eo. " Costui « e " Costei n, nel
tose, sono adoperati come spregiativi. "■ Questi „ e " Quegli „, nel nominativo,
trattandosi di persone, non sono dell'uso comune toscano. Nonostante, quando
fosse il caso, non frequente, di evitare equivoci, si può bene, scrivendo, ado-
perare " Questi „ e " Quegli „.
1-14. P. relativo — Che, pron. relat. di pers. e di cosa, nelle relazioni dell'og-
getto indiretto, suol essere usato, anche più arditamente che nel tose, con el-
lissi della preposizione. Quelle che pparUaem' ajére, Ciò (di cui parlammo) ohe
discorremmo ieri; QuiUe che (al quale) Je ci mannate la lèttere; Quille che (ai
quali) nne' je piace lafattje; L'anne che (nel quale) aao' nate Ji' ; A lu tìmbe
che (nel quale) ji' mane, ecc.
Nota. -— Come agg., " Che „ dai toscani è, in alcuni casi, adoperato in ma-
niera diversa dalla nostra. Che huite e -i- avarrè ae mmenèaae!, Avrei che
gusto se venisse !, Che bbiUe c'itele che ttff Marxje !, Carini che sono quei bam-
bini della Maria ! — Che, nel nostro uso, tien luogo degli altri due pron. relat.
" Cui „ e " Quale „, che non abbiamo.
146. P. interrogativo — Chi, pron. di pers., usato in questa maniera, con a o
senza: A echi ci lu fijjef, o Cchi (;t lufijjef. Di chi sei figlio?
146. P. indeterminati — a) Ome, Si, Alcuno, Altri. Quande l'Óme tè' ffa', ètatte
fitte. Quando si è occupati, stai fermo, non dar noia; L'Óme dice, Si dice. Dicono;
L'd l'Óme cacciate. L'hanno mandato via. b) Une, Vune, Uno, Alcuno, Qualcuno.
e) Cirte, pi. assol. o come agg., Alcuni, d) *Ca', Qualche, e) Cacchedune, Qual-
cuno, f) Ugne, Vugne, incomposiz. — chi. Chiunque; — che, Qualunque cosa; —
quale. Qualunque, Pur che sia (delle cose simili, o dissimili).
TERBO. — 147. aj Come " transitivi „, usiamo dei verbi, i quali, normalmente^
sono "■ intransitivi „ (Ved. nel Vooabol. 'Ndrd', Sajje' ecc.) ; e, con signif. speciale,
altri con «prefissa (Ved. nel Vocab., A, AremenV, Aremannd' , Arepurtd').
Il verbo " Dovere „, non è del nostro uso. Abbiamo, invece. Ave' da. P. pass.
'Vut'a.
b) Il " trans, nel'" intrans. „ usiamo di frequente nella forma riflessiva :
Ajuttirae, Inghiottire; Se 'ngraaae. Ingrassa; Ji' me erède. Io credo, penso; S'è
mmòrte, È morto, fam.^ Se n'è morto; Se erède. Crede; Ji' me magnèaae 'nu ....,
Mangerei un....; S'è 'mòezzendite, È impoverito; S'd'vanzate caccóae. Ha avanzato,
risparmiato, qualcosa; Me te vii, 'mmald'f. Vuoi ammalare? (Qui, la partic. pron.
sta per indicare un rapporto affettuoso, cioè per dire : Vuoi darmi il dispiacere
di vederti malato ?j; S'è reaanate mdmmetef, È guarita la mamma?; S'à fernite
tutte chelu vine, Ha finito, bevuto, tutto quel vino; Me a' è ètate ditte. Mi è stato
detto. Mi han detto; Quèète n'n i' dùae cchiù, Questo non usa più, non è più in
uso; S'd fatte 'nu bbUle aònne, Ha fatto un bel sonno.
cj Nel " riflessivo „ e nell' " impersonale „, la partic. pron., meno che nella 2*
pers. sing., nella 1* e 2* plur. dell' imperativo, si suol collocare prima del verbo,
e, nell'incontro di altra particella pron. o avverb., prima di questa [Ved. n. 138,
a]]: Se tróve. Si trova, Trovasi; Se ce Métte, Ci si mette; Se e -i- angustie, Ci s'in-
quieta; Ne' mmeaacce vede* sóle. Non so, non mi rassegno a, vedermi solo; Nn d dò
a'arguattd', Non ha, Non trova, dove rimpiattarsi; JSTn djj' adó le métte'. Non ho
dove metterlo; Se ccaache 'n òmmene, ae ce ride; ae ccaache 'n daene: aand* Andònie!
d) Nelle forme " impersonali „, dai più volgari, è adoperato il pron. indeterm.
óme, per ae, Si [Ved. n. 146, a)] : Che aae pozze l'óm' acréde', Che si possa credere ?,
Che si crederà?; Che tte pózze l'óm' uccide' !, Che ti ammazzino!
Digitized by
Google
24
I verbi impers. relativi a tempo e stagioni, perchè intrans., prendono per lo
più, nel toso., Tausiliare " Essere „. Nel nostro uso, sempre " Avere „ Ha piu'
vute, *piòvete, tutte la mafine, È piovuto tutta la mattina. N'n d piòvete da *nu
mése, Non è piovuto.... Ha nengute, Ha fatte le terrìcene, Ha nevicato, tonato.
" Bicordare „ e " Scordare „, com., prendono la forma impers. Ved. nel Vocab.
148. A. a) Tutti gl'Infiniti della 1» 2» e 4* coniug. sono tronchi: Parld',
Tene*, SendV. Quelli di 3» soffrono anche l'apocope, ma la sillaba terminale è
spesso ripristinata.
b) Seguiti da una partic. pronom., gl'infiniti, nell'uso più volgare, non sono
apooopati; Fareae, Far eie, Fàreme, Farete, qcìq.\ Manndrece; Tener ese; Métterese;
Sendìreae — (Nel Futuro e nel Condizionale, sono anche conservati, con cambia-
mento in a della vocale della desinenza e con raddoppiamento dell' rj.
cj Alcuni infiniti conservano la terminazione latina, apocopata o sincopata
nel toscano: Areduce', Bidurre; Cunduce', Pruduce' ; Arepónne', Biporre; Cum-
hónne'; Supponine' ; Dìcere, Dire.
d) Per dare più vivacità alla frase, l'infinito (e non di rado, anche pers. di
altri modi) suol essere raddoppiato: Vulive meni', meni', e n'n zite smorte, o Vu~
live meni', vulive meni',.,. Volevi venire, e non ti sei miosso; Ve fa' vó fa' e...;
Ca ce vó jV, ce v6 jV, ma,,.
Nota 1» — Per evitare equivoci, noto il segno dell'apocope. Infatti : Tósce,
sm. Tosse; TÓsce', Tossire: Vede, Vedeva; Fed^, Vedere; Lègge, sf. la legge;
Lègge, egli legge; Lègge', Leggere.
Nota 2* — Abbiamo uno speciale costrutto per indicare l'essere e non essere,
fare e non fare, quasi il Divenire: Sta són' e nen zòne, è 11 ^11 per sonare, bat-
tere (l'ora); ^ta pióo'e nném bióve, è 11 11 per piovere; Sta jèsc' e nnen esce,
è per andarsene, per spirare — Similm. A alb' e nnen albe, Ai primi albori.
Fra il lusco e il brusco.
Nota 8* — E, per esprìmere frequenza, ripetizione di atto : Acquande jónda
jónde (jundd' = saltare), spesso salta, sobbalza, saltella — Similm., ripetendo
il nome: Fa Scuppe acuppe. Fa degli scoppi. Scoppietta.
B. I Gerundi di tutte le coniugazioni terminano in ènne: Parlènne, Tenènne,
Leggènne, Sendènne — I participi passati della 1* terminano in ate; quelli della
2* e 3*, salvo delle eooez., escono in ute; della 4», in ite, e più volg. in tite.
C. Nel più pretto volgare, la flessione dei tempi dell'indicativo, qualunque
sìa il verbo, è perifrastica, le forme semplici essendo di rado adoperate — a)
Nel Presente e nell'Imperfetto, le forme personali ordinarie sono sostituite da
altre, nelle quali il verbo che dovrebbe soggiacere alla flessione, adoperato come
oggetto di una proposizione semplice, resta, nei due numeri, immutato nell'in-
finito. Es. Ji' téng' a ffa'. Io fo ; Che tti ffd' f Che fai ? ; Cullù té* a mmagnd',
Quello mangia ; Nu' teném' a ccandd'. Noi cantiamo, ecc. ; Ji* me tene a vveHV,
Io mi vestivo; CuUù ae té a 'ngraaed*. Quello ingrassa. E parimente pei verbi
impers.; che indicano vicissitudini dell'atmosfera: Té a nnéngue*. Nevica; Té
ppióve'. Piove, b) Il Perfetto definito, anche più costantemente, passa nella
forma perifrastica del perfetto indefinito ; talché dalla bocca del volgo non senti
d'ordinario: Facive, feci; Avive, ebbi; Jive, Andai; ma So' {= ho) fatte, feci; So'
*vute, ebbi; So' jite, andai — Dai meno volgari, il pass, remoto è adoperato in
cambio del pass, pross. Slamatine m* avezdje prèste, ... mi son levato presto. Pò-
che prime ce parlaje, Dianzi ci ho parlato, ho parlato con lui, ecc. e) Il Fu-
turo non si sottrae che apparentemente a questa consuetudine dello sdoppia-
mento. Nella forma toscana, noi non l'usiamo che nella sola 3* pers. sing. (si-
mile alla plur.) ; ma di rado, e sempre con r finale geminato : Farrd (far-à). Te-
narrd (tener-à, terr-à), Leggiarrd (legger-à), Sendarrd (sentir-à). [Come nei
"Protoc. notar, ant. „, e negli " Stat. munic. „ passim: Uscirrà, Traacirrà, Ob-
bligarrà. Parrà, Valerrà, Macinarrà, Peaarrà, Obaervara, Serra, Farra, Dirremo],
Più comunem., la forma che .diamo al Futuro è quella del pres. dell'indie. : Hi
da aendV (sentir-hai) che dice!, Sentirai che cosa dirà!; Ve u ne* vvéf. Verrà o
non verrà?; Vo* vede* ae tte le pò dd'. Vedrà se potrà dartelo; Dumane ve'. Do-
mani verrà.
Talché, in sostanza, nei detti tempi, anziché il verbo attributivo, è coniugato
il verbo Essere o un suo equivalente.
Digitized by
Google
25
2>. Nel Congiuntivo, il presente non è adoperato se non in alcune maniere
ottative o imprecative: Puzz^ ave* bbéne!; DdV ce fàccia aaleve! ; Uajja me!;
Mujaddì!; Che 8C% mmaréjje! ; Ohe Uè pózze Vóm^ accide' ! Di regola, nelle pro-
posizioni dipendenti da un verbo di t. pres., si esprime col pres. deirindic, o,
più. spesso, con l'imperf. del congiuntivo istesso : Dijje che cce vajje, o che cce
Jésse; e anche, in alcuni casi, col più che perfetto: M'd ditte ch'avisse menute sub'
bete, Mi ha detto che tu venga presto;... che ite Vavisae pijate,... che te lo
prenda; Mamme ne' vvó che cce jésse, o che ce -i- avesse Jite sóle, La mamma. Mia
madre, non vu^le ch'io ci vaia sola. — Questo passaggio al più ohe perfetto è
più frequente dell'imperfetto: /*' me credè ca me l'avesse date, Credevo che me
la desse; e in luogo dell'infin. : Nne' Je putive dice* ch'avéss' aspettate?, Non po-
tevi dirgli di aspettare? -■ Inoltre, le tre persone plur. dell' imperf., dai più vol-
gari, sono spesso adoperate nella forma latina del più che perfetto : Candasséme,
Tenasséte, Leggìasséte, Sendasséte.
E. Il Condizionale ha due forme: a) una identica a quella dell'imperf. del
cong. ital.: Ji' facesse, Jésse ecc., Io farei, andrei; Ce stésse Minghef, Sarebbe co-
ati Domenico?; Tenisse *nu sichere!, Avresti un sigaro?; Te piacesse? , Gradire-
sti? (di questo vino ecc.) ; Me sapìss* a ddì\,?, Sapresti dirmi ..? : e l'altra simile
a quella dell'imperf. del cong. lat.: Jf farré, Jarré [In molte delle nostre
parlate, più schiettamente: JV facére, 3 ère, ecc., in 1* e 3* pers.; o, in forme ana-
loghe : ♦Face arrè66 e, Farei, *Jarr^bbe, Andrei ecc.].
F, La 2* pars. sing. dell'Imperativo, nei verbi della 1* coniug., non muta Va
del tema verbale. Nelle altre, la stessa delle corrispondenti dell'indio. In " Es-
sere „, ved. altre modificazioni nel n. 152. La 1^ e 2^ plur. sono simili alle ri-
spettive pers. dell* indie, pres. La 8^ sing. e la 8^ plur. come le rispettive del
pres. dell'indie; più volgarm., come quello dell'imperf. del congiuntivo, e d'or-
dinario precedute da un 6 cche (voglio che): cche le manney o *manné8se, Lo
mandi; Ó cche lo diche, o ^decèsse, Lo dica.
149. Flessione — a) Come, nella flessione nominale, alla mancanza delle de-
sinenze, per la determinazione del genere del numero e del caso, si supplisce
con l'articolo, e alcune volte con la metafonesi della tonica (ved. n. 118) ; nella
flessione dei verbi, alla mancanza di desinenze, per la determinazione dei nu-
meri e delle persone, si supplisce con l'uso del pronome personale e altresì con
cambiamenti della tonica, dove ciò è consentito dalle leggi fonetiche.
b) La forma delle pers. 1*, 3* sing. e 8^^ pi., meno che nel perfetto dell'in-
dicativo, è simile in tutti i tempi dei vari modi, fatta qualche eccezione nei verbi
irregolari.
e) La 8* pers. del pres. dell' indie, quando non ha forma perifrastica (ved.
n. 148, C) riceve non di rado dai più volgari la giunta di un éjje: Ne^iUne je
pecuréjje cchiù, Nessuno gli leva più gli occhi in viso; §te du' casce se bbelari'
géjje, ..si bilanciano; Vùcchie melacreméjje, ..mi lacrimano; SpasseggéJJe, Pas-
seggia; Sdustrijéjje, Lampeggia — Qualche volta, anche la 2» sing. dell' impe-
rat.: MevuTìJjete!, Bègolati!; §tudìjjete!, Affrettati!
150. Non mancano casi di passaggio da una coniugazione all'altra, quanto a
forma dell'infinito: Ferd', irreg.. Tirare, del vento; ArevuUd', Sturciard', Stor-
cere: e nel pres. e imperf. di J7% Andare (ved. n. 156). Sajje% Salire; Sparte*
Spartire; Sènde', Sentire, Dare ascolto; Pruvéde', Provvedére; ScurV, Oscurare.
Nota. — In moltissimi sottodialetti del Chietino e del Teramano, l'imper-
fetto dell'indicativo di tutte le coniugazioni è uniforme a quello della !•:
Tenave, Teneva; Leggiave, Leggeva; Sendave, Sentiva.
151. a) Nel nostro uso, tra gli ausiliari Essere e Avere c'è sempre un conto
aperto: Saiie state, Sono stato; Solvute, Ho avuto; 80' fatte; So* ditte; Hajjejite,
Hajje menute; 3Ie le ci da dd*. Me l'hai da dare. Hai da darmelo; J*d bbastate,
*bb astute, Gli è bastato.
b) Inoltre, hanno due " alter ego „ in Stare e Tenere (ved. n. 14B, C) : Sta*
*mmezzate, Essere avvezzo; Addò stif, Dove sei?; §téng* a la case. Sono in casa;
Ce ne sta puche, Ce n'è pochi; Ce ne sta naprise, Ce n'è molti; N*n gè sta qua-
trine. Non c'è quattrini; Sta * ssettate, È seduto; Sta fatte bbéne, È fatto bene;
Sténg* a pprengìpie, Sono al principio; Sti calle?, Sei caldo?; Sta *mmalate,
Digitized by
Google
26
malato; §ta ch'd da partV, È sul punto di andar via; àta ch'd da spued', Spo-
serà a momenti — Ténghe cheffa', Ho che, da, fare ; Ti le quatrinef, Hai denari? ;
Té^ 'na ecrignénie !, Ha una stanga ! ; T& la fèbbre, Ha la febbre ; Té* la mójje. Ha
moglie; Téla speranze, Ha speranza; Me té* fame, séte, sònne, Ho fame, sete, sonno.
e) E c'è mutualità fra Tenere e Stare: Ténghe, e èténg', a scrive'. Scrivo; Se
té', e Se Ha, a spujd*. Si spoglia ; Té, e ^§ta, a ppióve'. Piove (ved. n. 148, C) ; ma
in questi e simili modi perifrastici, nella parlata lanoianese, è più comune Tene*,
d) Avanti a " Potere, Dovere, Volere „, l'ausiliario è usato, anche dai meglio
parlanti, senza riguardo al verbo principale: N'n d putute jV, meni' partì', Non
è potuto andare, venire, partire ; So' ^vitt' a mannd' 'nu currére. Ho dovuto man-
dare un corriere; N'n zo' je le vulute dice'. Non ho voluto dirglielo; Ne' mme
n'djje putut' adduvend'. Non me ne son potuto accorgere.
162. Paradigma di Essere — Inf. Èeee', Risse' — Ger. Slnde — P. Pass, ^tate
— Ind. Pres. So'; Si, Ql; È, *So': Séme; Séte; É. Imperf. Ère, Ève, Ero; Sire,
*Sive, *Qive; Ère, *Ève: *Savame, Eravamo, S'era; *Savate; *Eve. Perf. So* state;
Si state; È state: Séme state, Fummo, Si fu; Séte èt-ate; È state. Fut. 3* pers.
sing. e pi. Sarrd — Cong. Imperf. Fusse, *Fusce, per le tre pers. del sing. : Fùs-
seme, Fossimo, Si fosse; Fuste; Fusse, *Fusce — Imper. Si, Qi; Qid: Séme; Qéte;
Qid — Coniiz. Come l'imperf. del cong., e: Sarré; Sarrisse, Sarrisce; Sarré;
Sarr èsserne. Saremmo, Si sarebbe; Sarréste; Sarrésse.
Nota. — In questa, come nelle altre flessioni, si omettono i tempi com-
posti. Parimenti, nella ooniuga2iione dei verbi regolari, saranno omesse le
forme perifrastiche delle quali è parola nel n. 1^, C, D, F. — Dove non è
segnata la 3^ persona, sing. o pi., questa è simile alla 1^ sing.
158. Paradigma di Avere — Inf. — Ave', ' Ve' — Ger. Avlnne — P. Pass. Avute,
Vute — Ittd. Pres. Hajje; He, Hi; Ha: Averne, *Aléme, *Ème; Avete, Ète; Ha. Im-
perf. Ave, Avevo ; Avive; Ave: Avavame, Avame, Avevamo, S'aveva ; Avavate, Avate;
Ave. Perf. Avive, So' 'vute; Aviste, Si vute; Avi, *Avise, Ha 'vute: Avlseme,.
Sem' avute, Avemmo, S'ebbe; Aveste; Avi, *AvÌ8e, Ha 'vute. Fut. 3* pers. Avarrd,
Arrd — Cong. Imperf. Avesse; Avisse, Avisce; Avesse: Avésseme, *Avesséme, Aves-
simo, S'avesse; Aveste, *Aves8éte; Avesse — Imper. Hajje; Hajje, Avesse: Averne;
Avete; Hajje, Avesse — Condlz. Come l'impef. del cong. Inoltre: Avré, Avarré;
Avrisse, *Avarrìsce: Avrésseme, *Avarr èsserne, Avremmo, Si avrebbe; .Avreste,,
*Avarréste; Avré, * Avarré.
164. Paradigma dei verbi in are — Inf. Parld' — Ger. ParUnne — P. Pass.
Parlate — Ind. Pres. Parie; Ph'le: Parléme, Parliamo, Si parla; Parléte. Imperf.
Parlavo; Parlive: Parlavame, Parlavamo, Si parlava ; PaWavaÉe. Perf. Parlive; Par-
unte; Parli, *Parlise: ParUmme, ParVèseme, Parlammo, Si parlò; Parlèste. Fut.
8*. pers. Parlarrd — Cong. Imperf. Parlasse, Parlésse, Avesse parlate; Partisse^
Parlisce: Parlasseme, *Parla88éme, Avésseme parlate. Parlassimo, Si parlasse; Par-
llste, *Parlasséte; Parlasse, Parlésse — Imper. Parie; Parie, Parlasse, Avesse par-
late, O ceke pparlé: Parléme; Parléte; Parie, Parlasse, Avesse parlats, O cche^
pparle —Condlz. Come l'imperf. cong. E: Parlarré; Parlarrisse, *Parlarrisce :
Parlarr èsserne, 'VQ.T\&tQmm.o, Si parlerebbe; Parlarréste.
Nota. — Se la vocale del tema verbale non è a, essa varia, o non varia,
secondo le regole già stabilite (ved. nn. 7 e 15; 13, 17): Porte, Purte; Sònne,.
Sunne, Sogno, Sogni — Préhe, Prihe; Pinze, Pinze — le U non variano.
156. Paradigma dei verbi in ere, lungo e breve, e in ire. Meno che nell'infi-
nito, la flessione dei detti verbi è uniforme — Inf. Vede', Llgge', SendV — Ger.
Vedlnne, Leggènne, Sendlnne — P. Pass. Viste; Llite, *Leggiute; Sendite, più
com., 'Ndése, *Sendute — Ind. Pres. Vede, (Llgge), (Slnde); Vide, (Ligge), (Sinde):
Vedérne, (Leggerne), (Sendérne) ; Vedete, (Leggete), (Sendéte). Imperf. Vedéve, Vede;
Vedive: Vedavame ; Vedavate. Perf. Vedive; Vediate; *Vedise *Védde: Vedlseme,^
Vediate. Fut. 3* pers. Vedarrd — Cong. Imperf. Vedesse, Avesse viste; Vedisse
Vedisce: Ved èsserne, *Vedas8éme, *Vedas8ame; Vedeste, *Vedasséte, *Vedas8ate —
Imper. Vide; Vede, Vedesse, Avesse viste, Ò cche vvéde: Vedérne; Vedete; Vede,.
Vedesse — Condlz. Come l'imperf. del cong. ; e: Vedarré; Vedarrisse, Vedarrisce:
Vedarrèssemi ; Vedarréste.
Digitized by
Google
27
Nota. — Cambiando la vocale tematica del verbo : Vale, Fi^e, valgo, vali ;
Vójje, VH, voglio, vuoi; Pózze, Pu, posso, puoi. I e U, immutati.
166. Dei paradigmi dei " verbi irregolari „ sarà notata specialmente la parte
difforme dal tipo della flessione normale.
A. Irregolari della 1^ coniugazione.
a) Dare, Dd', — Ind. Pres. Dénghe; Dì; Dd: Déme; Déte; Dd. Perf. Dive;
Diite; Détte, Dì, *Dis6 — Imper. Dàjje; Dénghe, Desse, ecc.
b) Stare, àta' — Ind. Pres. §ténghe; Stt; §ta: àtéme, §téte. Imi)erf. §tave,,
§té, ètatté; §Uve: ètavame; eternate, — Iraper. àta ; èténghe; ètéase,
e) Fare, Fa' — Ind. Pres. Facce; Fi; Fa: Facéme; Facète.
B. Irregolari della 2* e della 3* coniugazione.
a) Potere, Puté* — Ind. pres. Pózze; PÙ; Pò: PutSme, eoe.
b) Sapere, Sape* — Ind. pres. Sacce; 8t; Sa: Saperne, ecc.
e) Tenere, Tene' — Ind. pres. Ténghe; Ti; Té: Tenérne, ecc.
d) Tolere, Vulé' — Ind. pres. VÓjje; Vii; VÓ: Vuléme, ecc.
e) Ungere, Ògne* — Ind. pres.. Óflm«; Ugne: Ugnéme; Ugnéte, E cosi: OnÓgne',
Giungere; Cugnógne', Congiungere.
C. Irregolari della 4* coniugazione.
a) Andare, Ji* — 6er. Jlnne — P. P»ss. Jite, Jute — Ind. Pres. Vajje; Vi; Va:
Jame, Jéme; Jote, Jéte. Imperf. Jave, Jéve, Jé; Jive: Javame; Javate. Perf. Jive,"^
JiSte; Jì, *Ji8e, Jètte: Jàaeme, Jìèaeme; Jeste. Fut. Jarrd — Cong. Imperf. Jasae;
Jisse, Jisce: Jàsseme, Jésseme, *Ja88éme; *Ja88ét6 — Gondlz. Jarré, ecc.
b) Tenlre, MenV — Ind. Pres. Vénghe; Vi; Ve: Venéme, Menéme; Venete,
Menéte; Ve. Imperf. Vene, Mene; Venìve, Menive: Venavame, Menavame; Vena-
vate, Menavate. Perf. Venive, Menive, ecc. Fut. Venaì*rd, Menarrd. — Gong. Imp.
Venésse, Menésee, ecc. — Condiz. Venarré, Menarré, ec<}.
e) Usetre, 'ScV — Ind. Pres. Jèace; Jiace: ^ Scéme, 'Scéte, eoo.
DaU^ Avverbio, detta Pì'epoeizione, della Congiunzione e deW Interiezione, non
estranei alla Sintassi, come atta Morfologia, si farà un cenno per completare la
rassegna delle "• Parti del discorso „.
▲TTERBIO. — 167. Vi ha dei oasi nei quali, sia per influenza di un sostan-
tivo o aggettivo vicino ; sia perchè continuazione di un plur. neutro lat. ; sia
per analogia, l'avverbio, pur rimanendo tale, prende la desinenza in a. Es. (La
fémmene) poca vedute, cara tenute, prov. ; E ppóca bìlie f ; Se slnde pòca bbóne;
Chela puche de quatrine. Quei pochi; 'Na pòchi de rròbbe, Un po' di, Della, roba;
Ddmmene 'na nzégne ; 'Na bbìUa ci vu 'na bbèUa nò, Un bel si o un bel no ; Adòn'
na vi. Dove vai?; Gna se faf, Come si fa?
168. Bara è la terminazione in ** mente „: Arevé cèrte, Tornerà certamente;
C 'i- d da jì' furzòae, o necessarie. Ha da andarci per forza., neoessariam. ; Te le
dénghe secure; Camine mudlHe; Lavòre fiacche ; Dìjjele secréte; Bèlle j e Vd ditte.
159. Modi avverbiali — Si compongono variamente: A le 'ndrasatte, All'im-
provviso; A la 'ngòite, All'impensata; A rrequlstre, Ben custodito, riguardato;
A la supine, Supino ; A la munacine, A mo' dei monaci ; De currhtne. Di corsa ;
De fùende, Con impeto; 'JfbatÒlle, Malazzato; Di cattivo umore per malessere
fisico; Pe' ssòcce. Ugualmente, Da per tutto; Citde cìtele, Dalla fanciullezza;
Sebbene molto, cosi, piccino; Ciòppe ciòppe, Zoppicando; Sebbene zoppo; Vija
néve vija nòve. Lungo la strada nova; Percorrendo sempre la strada nova; Mure
mure. Lungo, Basente, il muro; Fiume fiume. Lungo il fiume; Prèvet' e bbòne, No-
nostante che prete; Ciòpp' e bbòne. Sebbene zoppo.
160. A. di luogo — A ècche, Qui; A èsse, Costà; A èlle e Allochi, Colà; Adò,
Addò, Adònne, Dove ; Décuce e Jécuce, Qua, Per qua ; Désece, Costà, Per costà»
DéUece, Colà, Per colà; UgnadÒ, Ovunque; A vvV de déndre, de f òr e. Per entro;
fuori, da fuori; Ammònde, All' insù, Di sopra; Abbaile, Giù; A ècc'ammònde,
Quassù ; A èss' abbaile, Costaggiù ; A èli' avrete, Là dietro ; Rése, Vicino ; Darasse,
Discosto; Da lònghe, Lontano.
Digitized by
Google
28
161. A. di tempo — Quande, Quando; Ugnequande, In qualunque tempo ; Ugne
^ppóca tande, Ogni tanto, Di tratto in tratto, Ogni poco ; Pòche mo', Pocanzi, Te-
sté, Dianzi; Dapé, Poi, Dopo; T/'umminde, Mentre; Allundanne, Allora; Sèmbremd,
Sempre ; Addenóve, Di nuovo ; Vanne, In questo anno ; L'anno passato ; A jére,
Ieri; Sére, ler sera; Jinnòtte, Stanotte, prossima passata o vegnente; Maddeméne,
Stamani; Massére, Stasera; Mo', Ora, Adesso.
'Ngóre, Ancóra, è usato solam. in signif. neg. Angore, 'Ngdref, in mo. reti-
cente. Non vieni ancora? Tardi ancora a venire? — ve, Non è ancora venuto,
tornato. Anche, — ne* vvé'. In comp., Anghe. Anghe che, Ancorché ; Anghe se, An-
corquando.
162. A. di grado — Naprése, Molto; Supérchie, Abbastanza; Pòche, ^PaucTie,
'Nu ccóne, 'Na néégne. Poco, Un tantino; NUnde, *CubbiUe, *Manghe8àle, Niente;
Quace, *Cace, Quasi.
'Nu ccóne, con un sost., è usato senza l'art. : *Nu ccóne pane, vine, bròde, Un
po' di pane, di vino, di brodo. [Nella parlata aquilana, senza l'art, indet. : Dam-
mene pócu, Dammene un po' ; Fajju ita' pòcu. Lascialo stare un poco].
168. A. di comparazione — Accucì, Cosi ; Pure, Anche ; Gné, Come ; Cchiu ccèrte.
Piuttosto, Alquanto.
Cchiù, Più, volg., quando sta per dar forza di superlativo, non precede l'agg.,
ma é collocato fra l'articolo e il sost., La cchiù ccósa bbrutte; La cchiù ppéna
Jòrte, e sim.
Cchiù.... che, anche per esprimere il superlativo: Té cchiù cquatrine chs
cquatrine, Ha moltissimi quattrini ; Ce ita cchiu ggènde che gg'ènde, C'è moltissi-
ma gente.
184. A. di affermazione — Qi, Qine, Si; Nò, Nòne, No; Addavére, Davvero.
PRKPOSlZlONi: — aj Le prep. semplici, alcune volte omesse nel tose, sono
da noi d'ordinario mantenute. Vecin' a lu mure, Rasente il muro ; 8òpr' a lu lètte.
Sopra il letto; Sott' a la casce, Sotto la cassa.
b) Per la formazione dei casi, non le uniamo all'articolo. Ved. n. 144.
166. Normalmente, "In„ é sostituito da A. A lu, A la, In, Nel, Nella; A le.
Nei, Nelle, èia a la case, É in casa; Ha cascat'a lu pózze, E caduto nel pozzo;
É nnat* a lu Vaite, È nato in Vasto (Ved. nel Vooab., Parte 1", in "In„). Ov-
vero, da Déndre : Déndr^ a it'anne. In questo anno. O addirittura é soppresso :
Vanne, In questo anno; Pettd* ròsee, virde, Colorire in rosso, in verde — Pleo-
nastico : *Nn accucì, Cosi ; Da *n gòrpa, Da corpo ; Da *m mane. Da mano ; Da *m
mócche, Di bocca — Proclitico, per vezzo eufonico : Nghe, Con ; Ndramme, Dram-
ma, Piccola quantità ; Nguandetd, Quantità grande ; Nzógne, Sugna ; Nzunnarse,
Sognare, [Ndòrce, Torcia]. (Cfr. it. " Insieme „, "In su„).
168. De, Di, a volte, pleonasticamente coi verbi Vedere, Udire: N^n ze vede
de menV, Non si vede venire, arrivare [Più spesso nelle parlate di Chieti e di
Aquila : Se sènde de fa', Si sente fare ; Le vedarrésse d'arrecchV, Lo vedrei arric-
chire (Ch.): La véddero d* abbrucia', La videro bruciare ; No' vvetéa de rijV la so-
rella. Non vedeva tornare la sorella (Aq.)].
"Di„, coi casati, quando si parla di appartenenza, noi non l'omettiamo.
Case de Maddònne, *Quille de M., Casa Madonna; Palazze de Micce, *QuiUe de R.,
Palazzo Biccl.
Parimente, col m. av. " A uso „ Alla guisa, Secondo la foggia. Pari' a use, o
a l'usanze, de le cafune, Parla a uso contadino. Marc -i- a use de segnore. Pro-
cede a uso signore.
Per specificare la provenienza, non é usato in luogo di "Da„. Te fa cascd'
lu pane da mmane. Ti fa oadere il pan di mano ; Se Vd luvate .da mmòcche, Se l'à
levato di bocca; Da lóc' a llòche. Di luogo in luogo.
Né mai invece di "Per„. Quand' i da 've' pe' cchélu cavezònef, Quanto hai
4Ìa avere di quei calzoni?; Pe' nntende se pijje punde, Di nulla nulla s' imbarca.
167. A, con reggimento diretto: VU a mméf, Vuoi me?; Vò a èsse. Vuole lui;
Sind' a mmé!, Sentimi!; Vid' a ceuitù! Ma, Chiame cullù, non a cullù.
A, per ad, staccato, ci è, come nel tose, più comune nell'uso popolare. A
<inne nove, A òcchie, A ònz' a ónze, A ugne mmode, A ogni modo e Ogni modo|;
Hajf a fa'.
Digitized by
Google
29
CONGICNZIONE. — 168. Le congiunzioni semplici (e, ma, che, se, o, nné,
ecc.) sono conformi al tipo originario ; e non meno le composte, ma con la ten-
denza alla separazione, già notata come fatto normale per gli articoli e le pre-
posizioni (ved. n. 124): Pecche, Chemmó, Perchè; Manghe, Neppure, Nemmeno ,'
Mangune, Neppure uno, una; A lu manghz, Almeno; Pure, Pure, Anche; Pure
che. Pure se, Purché; CCme che, o ca. Siccome; Sì cche, Fi cche, Finché.
Nell'uso di se, non facciamo mai ellissi del verbo da cui dipejide. Ha ggerate
tutte la case pe* vvedé* se V avesse j^tuV aretruvd*, Girò per tutta la casa se po-
tesse trovarlo.
Pure che, per denotare cosa possibile ad avvenire, risponde al toso. "Se forse „.
Ce manne, pure che ne* wff èsse stéssi. Manderà, se forse non verrà da se stesso»
lui stesso.
INTERIEZIONE e MABriEBE INTERIETTITE. — 169. a) Non comune
1*0 vocativo. Nel chiamare una persona vicina, si pronunzia semplicemente il
nome, d'ordinario tronco (se la tonica non è nell'iato, o non cade sull'antipe-
nultima), a volte preceduto da un Fhje!; o dall'art, determ. : Lu cìtelel. Bam-
bino!; La bbUla fémmene!, Buona donna!, Lu mastre!. Maestro! — Nel chia-
mare una persona molto lontana, si replica due volte il nome, allungando la
tonica nella seconda: Lucìja Luci. ..j a! h) I. di allegrezza — Ud, Uè!, Oh!;
Alégre!, Allegro, Allegri! e) Di maraviglia — Hajja pajje!, Diamine! (Pajje,
Paglia, giunta eufemica, per vezzo di rima^ e per coprire la reticenza) ; Hajja
me! d) Mujaddì!, Non voglia Dio, Tolga Iddio!; Va ca nò!, Forse no?, No?
e) Di desiderio — Ammacare!, Magari; Fusse lu DdV!, Dio volesse, f) D'ira e
imprecazione — Hajja. . . !, Il malanno a. ... ; Che sci sparate!. Che ti squartino!;
Che sci mmaréjje !, Ti sappia male ! g) Di dolore — Ojje !, Ohi, Ohimè ; Mare
me!. Mar* a mmé! ; Mare té, o, a tté; Mare èsse, o, a èsse!. Povero me, te, lui!;
Scure me!. Misero, Misera, me! h) Di ringraziamento — Qraz'iaddi! E, alla do-
manda sullo stato di salute, per dire che c'è da contentarsi: Ngraz'iéme DdV!
i) Di eccitamento a tacere — Zitte! ; Mósche! l) Di buono augurio — DdV le
fOiCce! ; DdV le hbendiche!
170. Le nostre forme esclamative, per significare grandezza, So' 'nu stupete !
Tènghe *nu sónni! Ce ne vo' de quatrine!, tornano alle toscane: Sono pure ohe
(un gran) balordo; Io ho che (un gran) sonno; Ci vuol che (moltissimi) quat-^
trini! Ved. n. 127.
Digitized by
Google
ELEMENTI
TER LO STUDIO DELLA FONETICA DELLE PARLATE
di Lanciano (L.), Oeaaopalena (G.), Ari (A.),
Vasto (V.)» Atesaa (At.), Paglieta (P.), Ortona (O.), Polena (PI.)*
VOCALI TONICHE.
^«aro, cara — care — A. O. cHre.^
«arne — carne — PI. carré,
«ane — cane — A. 0. cane — P. quóne.
eant — efténe — A. P. chj'ene — At. chine.
■nano — L. mane — A. Tnàne — G. O. V. méne — PI. mane, méne - P. mj^ene —
At. mine.
mani — méne — A. P. mjene — At. mine.
panno — panne.
panni — pènne — A. At. P. pjenne.
soldato — auldate.
ftol«lait — L. auldate — - auldéte — A. P. auldjete — At. auldite.
. parlare — parld\^
parlando — parUnne.
in parli — tu pèrle — A. At. P. pj'erle.
10 manslo — Ji' magne.
(a mansl — tu mlgne — A. At. P. tu mj'egne.
e«sl eampano — cambe — V. O. PI. cdmbene.
essi cadono — caache — V. O. PI. càachene.
mare — mare — A. O. mdre.
^•ale — aale — A. O. adle — P. auóle.
ladro — latre — A. O. Idtre.
ladri — létre — O. Idtre — A. P. Ij'etre — At. litre.
le fasee — le faace — O. PI. fèace.
la plana — piazze — PI. piazze — P. prazze.
11 fla»eo — fiàacìie — PI. Jlaache, Jluàache.
macellalo — macellare — A. O. macelldre.
macellai — macellére — O. macelldre — A. P. macélljere — At. macillire,
danaro — denare — V. danare — A. O. dendre.
* Quando non è fatta indicazione di Inoghi, s'intenda che la pronunzia è si-
mile in quelli non menzionati.
^ Per la pronunzia dell' a nella parlata lanoianese, ved. a suo luogo.
* L'df arese suona come èa; Vd ortonese ha suono simile, m.a Va del ditt. è
-meno sensibile — L'a delle parlate vastese e paglietana. sia seguita da conso-
nante semplice, sia in posizione, rasenta il suono dell' o.
* L* a finale accentata, in tutte queste parlate, specialmente se a contatto di
m, m, ha suono più o meno vicino ad é.
Digitized by
Google
31
«laaarl — denare — A. 0. denàre.
Cane -^J'ame — - A. 0. fame.
11 B&elo — L. At. O. lu mèle — *&. A. V. mdìle — PI. Ju mite, muìle — P. móìle.
le mele — L. At. O. le mèle — *0t. A. V. méìle — PI. mUle — P. móìle.
10 sto, «lo — L. G. yr iténghe, dénghe — atjenghe, djenghe — V. Stinghe, dinghe.
(a stai, dM — tw «ti, dì — A. O. itj'e, dje — G. PI. He, de.
la saoaba — la hamme — A. jdmme.
le sanabe — le hamme — A. jdmme — O. P. ?e hèmme.
11 bastardo — bastarde, vaHarde.
I bastardi — 6a«tS7*de, vasièrde — A. P. baètjerde, vaHjerde.
II piatto — ?« piatte, *pratte — PI. piatte, pluàtte.
I piatti — flètte — A. At. P. prjette.
II ealeasno — lu calecagne', *qualecagne.
I ealeacnl — le calechègne — A. At. P. calechjegne.
la piava — la piàhe — O. pidhe — PI. piàche — A. pT-fZje — P. pràhe.
le plaffbe — le piàhe — A. pràje — O. pidhe — PI. piache.
II elilodo — chióve — PI. iw chiùove — V. Ztt chilvve.
t eblodl — L. V. At. chiave — PI. chiòvre.
a Bi« — L. O. a mm^ — PI. a mmljje — G. *a mmdjje — A. a mmd — V. At.
a mma — P. a mmó, »
a té — L. O. a <t^ — PI. a ttè^je — G. *a ttajje — A. a «t<X — V. At. a ita —
P. a U6.
bottéga — putéche — PI. putuèche — P. putó'iche.
lo erèdi» — L. O. ié' cr^f — 0. PI. crl'ide — *G. V. cràìde — At. crade —
P. crtfide.
ta erèdi — tu cride — V. PI. crlide.
essi crédono — L. créde. — V. crMene. — V. PI. crédette -— A. crèi'de — G. *«e
cràide — At. «e crac!« — P. c?'tfi'(fe.
rodere — L. A. O. red^ — At. vedi* — PI. ved'èjje — G. *vedajje — P. t?fid<f .
Tedlanso — L. O. vedérne — PI. vedémme — A. «ed^tme — *G. V. vedà'ime — At.
vedami — P. vedótme.
rodete — L. O. vedete — A. PI. vedlìte — *G. V. vedàìfe — At. vedate — P.
vedtft^c.
féasmlBa-e — L. O. PI. fémmene — G. A. fémene — At. f Immene — V. fammene
— P. fómmene,
la ildra — L. la /^re, /^?«e — PI. ^^rie /Jcre —, V. At. Jire, fjere.
la biètola — L. O. biéte — V. ftiàite. — *G. A. brà'ìte. — PI. vlà'ite — At. òi'dte
— P. bióìte.
pftsiri* — L. pégge, péjje. — V. pigge. — PI. ijèjie — pSejje.
mèsUo — L. O. PL méjje — At. »nèij« — A. mdjje — V. majje — P. mójje —
G. *mjejje.
la pianéta — L. O. pianéte — PL planèt*c. — A. pranHte — *G. prand'ite. —
V. piandìtd — At. pianate — P. praniJi'te.
la réte — L. O. réte — PI. A. rèìte — G. V. ratte — At. rate — P. recite.
la séra — L. O. aere — A. adire — *G. V. PI. aàire — At. aare — P. «tfi're.
otansattlna — maddemane — O. A. maddemdne — L. maddeméne — P. mad-
demjene.
•staséra — L. O. maaaére — A. maaadre — PI. *G. V. maaaà'ire — P. maaaó'ire.
Teresa — L. Teréae. — V. At. Trése. — O. Terréae — A. rr^t'«e — *G. P. Tràìae
— P. Tr4%ae.
aréna — L. O. réne — A. ialine — PI. *G. V. ràìne — At. rdne — P. 7*<^*ne.
> L'è paglietana ha, in determinati oasi, suono eguale ad 6, od ói. [Nel Te-
Tamano, lo stesso suono si risente nella parlata di Penne : Rumbe, rompeva ; Tend,
tenera; mtf*, mio; Piccò, perchè: Vedd*, vedere; D6, diede; Fómmene, femmina;
NuciÒUef nocella, nocciòla, eco. — Nella parlata di Guardiagrele, kóeo oé. (Ved.
-, Tradiz. popol. abr. „, Voi. I, P« 2»)].
Digitized by
Google
32
la bestémmia — O. hiaHéme. — L. jaitétne. — At. vìeStlmme — PI. *a. V. via-
atàìme — P. braètóìme.
lo bestemmio — O. hiaHéme. — L. jaatéme. — At. jaìtlmme — P. braitéme —
PI. jaètlìme — *G. V. jaHà'ime.
bestemmiare — jastemd' — V. At). viaètemd' — O. P. braHemd\
10 eédo — L. G. O. c^cie — At. cède — PI. A. V. cl'ide — P. cióide.
tn eèiil — L. O. At. P. cide — V. cèìde — PI. a. A. cjede.
la eéra — L. G. O. c^-e — A. cjere — V. PI. ciàire — At. ciàre — P. cióìre,
eéra (aspetto) — cére — G-. A. cjere — PI. ciàire — P. cióXre.
eréta — L. O. créte — A. PI. erètte — *G-. V. crà'ite — At. crate — P. CT'^ite.
séta — L. G. O. eéte — A. sètie — PI. V. sàite — At. aate — P. «tfffce.
séco — L. G. O. «^ue — PI. V. A. aéive — At. save — P. aó'ive.
téla — L. G. O. téle — A. <èi7e — PI. V. tài7e — At. tale — P. tifile.
Télo — L. G. 0. véle — A. veile — At. vUe — V. «àtZe. — PI. uàìle — P. v^le.
la Téla — L. G. O. véle — A. vdle — At. t;èie — PI. V. vaile — P. vÓXle.
la Téma — L. O. véne — A. txXne — PI. *G. V. vaine — At. vane — P. vóìne,
Téro-a — L. O. vére — A. vare — PI. veire — *G. V. vàtre — At. rare — P. vdìre.
tré — tr^ — A. ira — V. At. tra — P. trtfje.
tredlel — trìdece — V. trldece.
seréno — L. O. V. seréne — A. eerline — PI. aerine — G. *aerà'ine — At. ee-
rane — P. aerÓXne.
11 péto — L. G. pédete. — O. péte — A. At. pMete, pltete — PI. jmìttete — V.
pìidtete — P. pópete.
1 peti — pìdete, pìtete — PI. V. pHete — O. péte — P. pópete,
aeéto — L. O. ctcéte — PI. A. acèite — *G. acjete, acite — V. adatte — At
actVite — P. ació'ite.
la eblérlea — L. O. chiéreche, créteche — G. A. chjereche — At. chilrechie —
PI. chjelche — V. chiàreche — P. chiéreche.
plèno-a — L. O. piène — PI. plè'ine. — A. j?rèi'ne. — G. *i)ràìne — V. pihine —
At. pidne — P. prtfme.
plenl-e — pj'ne, prine — PI. plllne — V. pilìne.
trappéto — trappite — O. trappj'ete — PI. truappì'ite. — P. trai>pèlfte.
lo lessero — L. P. legge. — O. leggéve — A. leggUve — PI. V. leggiàìve — *G»
P. leggiàve — At. ?eflr</2rf.
tu lesserl — leggive — PI. V. leggetve — P. At. leggj'eve.
lo faeéTO — L. face. — O. facéve — A. facìive — PI. V. faciaive — ♦G. P. /a*
ci'are — At /ociVì — P. /acid.
tu faeeTl — facive — PI. V. /acèi'ye — P. facjeve.
10 sapéTo — L. aapé.'^^ O. aapéve — A. aape'ive — PI. V. aapaive — *G. P. aa-
i?are — At. eaprf.
ebe facessimo — L. O. faciaaaéme. — PI. faciaaaj'eme — A. faciaaadme — *G.
At. faciaaadme — V. faciaaaóìme.
etae faceste ^ faciaaaéte — PI. faciaaaj'ete. — A., faciaaadte — *G. P. faciasaai»
— V. f adite.
qalèto-a — cujéte — PI. citièite ■— P. cuJóUe.
paese * — pajéae — PI. puajéae — A. pajèiae — V. puajà'iae — P, pajó'iae.
paesi — pajiae, *pajice — V. pajl'ise.
mése — L. O. m^ee — PI. A. mèiae — *G. V. md'iae — At. maee — P. mé'ise.
1 mesi — miaet *7nice — PI. mlìce.
11 péso — L. O. lu péae — PI. A. pl'ìae — G. *i>ìltee — V. puà'iae — At. paae —
P. péiae.
tu pesi — ttt i)tse — V. p^ae — PI. ijj'eee.
essi pesano — L. hiaae péae — O. PI. péaene — A. pè'iae — G. *pà'i8e — V. i>d»
«ene — At. jpaee — P. pó'ise.
lianelanése — langianéae — PI. A. langianliae — V. langianà'iae — P. langiandiae,.
lianelanesl — lancianiae, Hangianice — V. langianè'iae.
* Nei nostri piccoli comuni, Pajéae d'ordinario significa Podere; la T^rre, iL
Comune.
Digitized by
Google
io arizze!o — L. Gt. O. areàiéle, arééle, — PI. A. arzììile — V. arti^XU — P. art»'
zótU,
tu arizzelì — ArezzUe — PI. P. areiàjélé — V. ar6««St{é.
io sbelo — L. O. sbéle — PI. A. sòme — ♦». V. «ftàlle — At. $bàle — P. «&tfìié.
tu sbeli — abae — PI. P. abj'éU — V. sbììU,
TeléBft — L. O. veléne — PI. A. veWme — ♦Q. V. veldine — At. velane — P. ve-
lane.
pal«lao » L. A. j>«c»n« — O. pucine — Q. irnV^^ìne ~ PI. pulgìtné — V. P.
puggenlUe — At. jpicfnèW«.
■ftlél* — mèle — y. muilé — O. mi6{e — PI. mdUé.
flèi« — /«« - L. A. /^ne — PL fuììre - P. /tf««.
pt«d« — péde, péte — PI. putide — P. i>^<I«.
I ple<ll — L. V. At. pide, pite — pi«d«. — O. pjete,
1» piètra — la prète — Pi. jwèìic — P. préite,
!• pl«tre — le prète — PI. prèite — P. jwtfltc.
lo 41 prèso — jV te préhe — A. prije — O. préche ■— PI. prdYeA» — P. pr^the,
«a mi prèsM — L. V. At. prihe — G. P. prjéhe — A. iwjTéij* — O. PI. prjfeche,
essi prfts»no * L. G. At. jpr^e ~ A. prìte — Y. pr^enti — PI. O. préehene
— P. pr^he.
lo Téaso — L. Gt. vénghe — vjenghe — V. vinghe,
fta Tlèol ~ L. y. At. vS — vje,
o«ll Tléao — t?tf — PI. vljje,
•••I TéMsoao « v^ — G. At. vìnne — O. v^n^^Aentf ~ PI. vìvene»
séaero » jènere ~ O. iditn«}*«.
lo ««saKo » L. G. A. aécute — y. At. «ècuie — PI. O. elquete — P. $6queU,
Uk sosaJil — L. y. At. 8\cute — PI. eìquete — ijfecuté.
dM^ol » <Iéc« — P. dtfi<;e.
jérl — L. jére, ajère — Jere, ajere — y., At. Jire,
•Iftro — sére — PI. O. A. ejere — P. aÓXre.
Plfttro — L. Pétre — PjTe^re — y. Pitre.
II médloo •» mldeche — Y. PI. muldeche.
1 medlel •» L. y. le mìdeche — mSedece^ mjfedeche.
tènero — tènere — O. tènnere — PI. tjfenere.
«oneri — L. tinere — tyenere — O. tjennere — y. tènere.
iemera-e — tènere — O. tènnere — P. t(Jrter«.
la lèpre — lu lébbre.
la moffllèra — la mujSre, mujjére — A. mujfere — PI. mujjè'ire (Non oomune).
lo lésso — Ji* lègge,
«a lessi — L. y. <M Ugge — IJTéi^i^é.
e»«l lessono — lègge — PI. O. y. lèggene.
déelmo — dècerne.
séio — jéle — y. O. géle — P. pitfn«.
béao — 6^ne — PI. beine — P. 6<n'n«.
rlB&ftdlo — G. y. At. remèdie — L. reméddje -> O. remèddXe » PI. P. ref)\fed£e
— A. remJeddìe.
iHlo — me' — PI. y. mtté*.
BBlel — L. y. At. mi* — mje — O. mSeje.
I»lo — Ddije, DdV — PI. A. Ddéie — y. Ddéjje.
BBl rlereo — m'arecrSje — O. arecréjje — At. arecrihe — PI. addecrèjje — P. ad-
ta ti rlerel — arecrìje — O. arecrìjje — PI. addecrèjje — P. addecrìje.
««era — L. ia Zé^n^ld — P. la lènele — G. la lènde — A. Tèrne — PI. Vènéle.
mèrlo — mèrle — PI. y. muèrle — P. la mèrle,
nébbia — nébbie (Geaeralm., anche nèbbre) — PI. nébbie, nébbie.
•pèeelilo — L. apécchie, *aprécchie. — y. aprècchie — At. O. A. Specchia — PI.
apuécchie — G. apjecchie, apjrchie — P. aprjeechie.
Téeelalo — L. vècchie — PI. vuécchie —Y. vìcchie — vjecchie.
1 Teeelil — L. y. vìcchie — vjecchie.
Teeetala-e — L. vècchie — PI. vècchie — Y. vicchie -— vjecchie ■— At. vjecchie, sing.;
vècchie, pi.
Digitized by
Google
84
U^pldo-a — L. G. tépete — A. tdpete — At. tlpete — 0. tj'epete — PI. tìpete, m.
tépete, f. — V. tdpete — P. tépete.
er«ma — c?'^?»e — P. criTime.
m»i»re — fréve — G. /ré^wie — PI. At. fèbbre — P. fróive.
prèmere — prème', prèmere — P. próime'.
10 prèmo — prème — PI. A. prètme — G. *prdrme — P. próXme,
tn. promt — L. O. V. At. prime — prjeme.
•on lo — 80' jV - PI. «0' Jijje - V. so* jja.
te lo dleo lo — te le diche jV — PI. te le dè'iche jijje.
agnèllo — agneUe 'gnèUe — G. At. A. agn)'eUe, 'gnjelle — PI. agnjejje,
«snelli — L. O. 'gnlUe — 'gnUeUe — PI. *ngnijje,
fèrro sfèrre — PI. V. fuèrre.
1 fern — L. V. ./«rre — fjerre.
^PTO — cerve — PI. ciuèrve.
cerTl — L. cirve — cjerve.
Tento — vénde — PI. V. vulnde.
1 -venti — L. V. vinde — vjende.
neèrbo-a — cerve, cèreve — V. cjferve, — PI. cjferve, m. ; cerve, f .
anèllo-1 — anme, 'nèUe — PI. anjejje, sing.; anèWe, pi.
snarnlménto — huarnemènde — PI. huarnemjende.
snamlmentl — L. V. huarneminde — huarnemjfende.
Terme — vèrme — PI. V. vuerme.
Termi — L. V. virme — vjferme.
«èlfto — L. cèveae (Com., merìcule) — G. A. cèwae — At. zhise — (PI. werìg-ttere).
g^l^ — L. ctveae — G. A. cà'euze — At. zjeuze — V. ciùae.
prète — L. prlvete — A. iwèwte — G. iwèi'ie, *prlldde — At. O. i>rèi*« — PI.
pruèUe — V. P. prldde.
I preti — L. privete — A. prjeute — G. i)riei**e, prJeUde — At. O. prjfeite — PI.
prjete — V., P. prìdde,
lo penso — i<' pènie.
tn pensi — L. V. tu pinze — jjjenàe.
II lètto — lu lette — PI. luètte.
1 letti — L. le Utte — PI. lettre — V. W**e — IJfette.
lo pèrdo — ji' pèrde,
«« perdi — L. V. pirde — pjerde.
essi perdono — pèrde — PI. O. V. pèrdene.
lo spèndo — ji* apènne.
«n spendi — L. V. apènne — spjenne.
essi spendono — »pèn»e — PI. O. V. spènnene.
oselrono — L. A. 'sciae e é scite — G. sci, scètte — At. «cèt<e — PI. P. scèttere
— O. hanne acite — V. hann' aaciùte.
Tollero — L. A. vuliee e ha vulute — G. vòlze^ vali, vulètte — At. vulètte — P.
vulèttere — PI. vuluèttene — O. V. Tianne vulute.
féeero — L. A. /aci«e e ha fatte — G. /acì, facètte — At. /ac3*«e — PI. facSet-
tene — P. ha flette — O. V. hanne fatte,
qnl — a Icche — A. a jècche.
lA « a dne e aVlÓche,
eostft — a èaae — A. a Jèsse,
niènte — nìènde — G. nà'ende ~ PI. gnjfende.
In nessun inoffo — L. *nguviUe — G. *nguvJeUe — (A. At. P. a nneciUna vije
— PI. O. V. a nneciitna vanne).
In nessuna snlsa — de neciìtna fatta manére (L. PI.), manjere (G., A). — pe'
nnUnde.
eertaménte — cèrte.
lo eréseo — crésce — V. At. crésce — A. cràsce — P. cresce.
tn eresel — crisce — P. cresce — V. crésce,
essi ereseono — L. G. cr^ace — At. crésce — A. crtf«ce — P. crésce — PI. O.
creacene — V. crèscene,
lo Tèndo — il' v^nne — At. venne — V. vdnne — P. venne,
tn Tendi — tu vinne — O. P. vjenne — Y. venne.
Digitized by
Google
85
téUft — tétte — At. tltte — PI. tuìtte — V. tatte — P. tóUe.
%mit\ — titte — PI. tiUe, tittre — V. tUte — P. *ett«rf.
le léa«lal — L. P. jln^ltf — O. jìnnele — G. A. At. SeneU — V. Jhinele.
!• dlTénto — L. A. duvhide — G. duttènde — V. A. O. devhide — PI. arvìnde —
d«ojren^ft6.
tu «iTeati — L. (2ttvt'nd6 -— V. devinde — G. A. duvjende — O. P. At. devjfende
— PI. arvjande.
••(ie, «llelaMètt« « «^i0, decesaHte — PI. «^^fe, dectaaaèttd — Y. $Hte, diceaaUte.
flaécir» — fenèHre.
pr«Ma — i>rd«ce -- O. prlsae. (Com., /Urie).
pèii« ~ i>èa«.
»«»ea — pésche — V. pdacftc — P. pésche.
»#•«» — jprè»»ecfc«, sm. — G. PI. At. plrzeche, sm.
11 eerTèlio — L. O. G. cervWe — V. ciurvulUe — A. At. ctureudZZ« — P. ciuru-
vìiUe — PI. ciurvjejje,
!• «errellA — L. G. P. Zc cervìUe — P. ciureuèUe — V. cervìUe — O. At. c»«r-
rjreHa — P. cirevJfeUe,
■lésso-A — mèiie — PI. mjese, m.; mè^e, f.
mA«i» — L. O. mtf«« — A. mdae — PI. TOèt»« — V. mSise — (G. At. P. arche, ■£.).
érk»-e — Jìrve, Jlreve,
i« ««l — tu 8t, ^i - V. $t, 9^ — P. «ie.
MU* — bme — PI. &jreii«.
»«lll — L., V. biUe — bJéUe — P. bjejje.
teell* » 6èn6.
^Uft — PI. bìlie — G. 6èKe, òjette - L. V. bitte - bHéUe.
ftdrr» — tìrre.
nm^ ^f^Mte.
««a«# — dénde — PI. duènde.
«•nM — L. V. dinde — djr«nde.
•«Mpre — Bèmbre, *8Ìmbremd,
laatéme — *né(mbre — PI. A. nzjembre — O. nzjeme.
«appella — cappìUe,
•télla-e — Hétte — At. itìUe — V. «ta««.
l'a^(« — abbae — PI. abbUte — A. aft^fite — V. abbàtte — At. oft&ate — P. ab-
bó'ite.
pianèlla — piahèUe — P. pranèUe.
ffla«eiiétta-e — giacchétte — At. giacchétte — V. flriocca^Ée, Bing. ; giacchétte, pi,
»l«"ié«ia-« — jumènde — V. jummènde, sing. ; juminde, pi.
«10T«nea-«lie ^ jìnghe — P. jónghe.
r
•plffa-«li« — «pjcfte — PI. V. A. «pèVcfce — P. apriche.
lo «lea — d icfte — At. dice — PI. V. A. déiche,
tn «Ilei — dice — PI. V. A. dHce.
•■■1 «leono — dice — A. dèVce — PI. O. dlcene — V. dìcene.
lo ••■<• — jf aénde,
in ••■ti ^ L. y. tu ainde — tu ajende.
•onilro — aend^' — V. aendé* — PI. aendéjje.
•oatlto — aendute — Y. aendlute, PI. aendéute — At. «endi'^e (Gomun. ^ndéae),
•eatontfo — aendhine.
•oatU — aendive — V. A. «endè?«« — PI. aendjette.
io ••■ilTO — L. P. aendé. G. «endé, *aendave — O. At. aendéve — A. «enddvd —
PI. V. aendèive.
> In aloane parlate, », seguito da consonante semplice, suona ói: Roeeas.,
Vóìve, vivo; Prólme, primo; arróive, arriva; Veció'ine, vicino; Jóìve, andai ; Vóide,
vedi ; SpartÓte, spartire, ecc. Boaaba : Ciuótce, cece ; Duóice, dice ; Juóie, ire, an-
dare ; Vuóìve, bevi. Popoli : Ciélce, cece ; Jote, ire, andare ; Oajóìne, gallina, eoo,
£ cosi pure in Arelil, Torr., Tooeo.
Digitized by
Google
fa seatlTl — sendive — PI. Y. sendlìve — P. sendjeve.
■entlani* — L. O. P. tenderne — PI. aendémme — G. sendéme, ^aendàime — Y. A.
«6n<2èi'md — Ai. senddme.
•enUate — L. O. G. sendété — Y. A. ««ndèi'te — At. P. Bendate — PI. MfMiaste. '
d«rnUamo — L. O. P. durm^e — G-. durm^me, *durm(n'm« — PI. durmémmò —
Y. A. dUTfnè'ime — At. <it«rmim«.
doroAlte — L. O. <2ii7*m^<6 — G. dii9*m#t«, *durmaì^d — PI. A. Y. durmÒXte —
At. durmite — P. durmóite,
marlt* — marite — PI. Y. muarìUe — A. mardVte.
iMarltl — marite, *marìtere — A. Y. marl'ite — PI. marniere.
nld« — ni'dd — A. nltde — PI. Y. nuèi'te.
nidi — L. O. nide — G. Al. P. nide, nidere — A. nlUe — Y. niUe — PI. n/^r«.
testato — L. féteche — G. féteche, féchete — O. fétteche — PI. fuéchete — At. /B-
c7ie«e — A. /dftec/ie — Y. fudhete — P. fóteche.
«redd«-a — L. O. G. frédde. — At. /ridde — Y.fradde — T, frédde — PI. f riddò,
m. ; frédde, f.
leiitle«lila — lendtccAte — Y. lendèccT^td — (G. PI. A. lènde).
m«lllea — L. A. P. mijìche — G. O. mujjìche — At. mijjìche — Y. mujjlìche —
PI. mejjètche,
VAlllna — TiaKme — Y. halUtne — PI. hajjììne.
farina — farine — Y. PI. farUne,
olirà — live — Y. PI. U'ive.
fleo-«lil — ficure — P. fichere — Y. flchere.
flvUo — fljje — PI. /ttìiie — A. féijje — P. fuéjje — Y. /wèiie.
Alo — yWe ~ A. /^i7e — PI. Y. fulìle.
visito — gijje — PI. giuìjje — Y. giuèjje.
■t — ?ì, fine — Y. ce.
snoMì — L. A. gnor0'e, gnoracjfe — G. flrnor«ì — Y. gnorcé — firnor^ì.
•«Imia — cìmte — O. cìmmie — Y. clmmìe.
■pilla — epìngule — P. apìnghele — y. spille.
frissero — frijje' — PI. Y. frljje^
▼la — vO'e — PI. Y. vèiie.
lanodt — luneddl — PI. lunneddljje — Y. lunuddd.
martodt — marteddì — PI. marteddéjje — Y. wiarteddd.
ntoreolodt — L. O. G. mercurdì. — Y. merculeddd (Comun. lu carmene).
vlOTOdl — giuveddì — PI. giuveddéjje — Y. Juveddd.
Tonordt— vennardì — PI. vennardéjje — Y. vinnardd
domenlea — duméneche — At. dumlneche — Y. dumudneche — P. dum(fneche.
ito (andato), Iti, Ita, ite — jite — PI. JìUe — Y. ^eute.
padrlsno — L. At. patrijje — A. P. patrije — Y. puatrljje — O. patrigno —
PI. jwatrtflrne — G. *patrajje.
ntatrlvna — matréjje — O. matrijje — *G. At. matrajje — Y. matrigne.
dito — L. O. G. déte — A. dèi^e — PI. Y. dul'ite — G. *dàUe — At. Da*e —
P. dóit3.
diti — déte, *détere — PI. Y. dl'ite.
Tètro — L. viétre, vitr'ie — vttr'ie — PI. vuìtre — O. v^*re — Y. vrlUe.
ftéte — L. O. G. séte — A. PI. eé^ite — *G. Y. eaite — At. «a*e — P. edite.
néTo — L. O. néve — A. PI. nlivì — *G. Y. n<fifve — At. nave — P. nóive.
▼édoTO — védeve — A. At. vldeve — P. vódeve — PI. vutdéve.
▼odoTa-o — védeve — A. At. vldeve.
néro-a — L. O. G. nére — A. PI. nl'ire — *G. Y. nd'ire — At. nare — P. ntfS»'«.
pélo — L. O. G. péle — A. ixXJe — PI. pul'ile — Y. pitàtle — At. jpaZe — P. p^le.
peli — i>ile — PI. Y. plìU.
péro — L. O. G. pére — A. pl'ire — PI. pulire — Y. puà'ire — At. pare — V.pÓ'ire,
le pere — L. O. G. pére — A. PI. péire. — Y. pàire — At. pare — P. p(Tire,
nténo, aw. — méne — PI. mline (Comnnem., ecMù ppóche).
lo nténo — L. O. G. amméne — A. ammdne — PI. mline — Y. mdine — At. mane
— P. md'ine.
tu ntenl — ammine — A. ammjene — PI. Y. ml'ine.
io bévo — L. O. G. véve — PI. A. veive — *G. Y. và'ive -— At. vave — P. vó'ive.
Digitized by
Google
37
tn iberi — vive — PI. V. Vì'ive.
fc«re — véve^, vévere — A. véìve* — ♦Q-. V. vàive* — At. vave' — P. vóìve'.
plés« — L. O. O. piéché, *préche — PI. i>lè<c?i« — V. piàlc^c — At. piahe —
P. prtfìcTie.
tu pleslii — L. O. pj'che — Q. A. P. pSech» — PI. pljeche — At. jwjec^ie — V.
e#ee — ci'ce — PI. ciuèice — V. cJudfcd — At, ciàce — P. cióìce.
f n ««no — 'n 5^« — *G. V. 'n «d{n« — At. *n éane
Ménleo — Jfi'n^Ae — V. Dumudneche.
»émol» — L. aémele — A. «èmet« — O. aémmeU — At. dimmele — Q. «ìmele —
PI. aimbre — V. «tfmmeZa — P. a^fmele.
pillala — pìnele — PI. pìnere — O. pìnnele — At. pjenela — V. pìnneU.
tr^m^ — fréehe — PI. frl'iche,
in ft-cviii — L. O. V. At.friche, —frJecTie,
lBT«ee — *mméce — PI. 'f»mèi*c« — At. *mmlce — P. 'mwi^c*.
pépe — L. O. G-. pépe — PI. A. pètpe — V. puàlpe — At. iwpe — P. péXpe.
P*e« — L. O. G. ptfce — PI. A. pètce — V. pàìce — At. pace — P. péìce,
lo T**o — L. O. G. v^de — PI. A. vlXde — *G. V. vàìde — At. «ad« — P. véìde,
tu ToM — vide — PI. V. vMde.
▼•«•■• — L. G. vede — O. PI. védene — A. vèicfe — V. vàtene — Al. vade —
P. vóìde,
eéaer« — L. cénere — A. At. cénere — O. cantiere — • PI. ciàìne — V. cidnere —
G. *cjenere — P. ciónere,
oetto (presto) — PI. cjeite.
■Aar»Tlslia — maravijje — PI. V. maravljje — G. *maravajje — P. maravéjje.
CftBilvUa — famijje — A. faméjje — V. famèjje — P. famójje.
elirll* — ctiie — A. cé»iie — V. ciuéjje — P. cé:jje.
■Alirlte (j&riiin.) — paniche — V. imanèlc^ie.
*l«na — tigne — V. tè^rne.
«Tarlala — avarizie — V. avar'^zte.
ffliutlsla — juètlzie — V. juétlz'ie,
•(r««a — L. O. G. atréJie — A. atrljje — V. atràXhe — PI. *G. itrajje — At.
Strahe — P. atr^che,
•««elal«-a — L. O. G. «éccfcte — A. At. alcchie — V. aulcchie — *G. ajecchie —
PI. «ulccAte, m. ; aécchiet f. — P. aócchie.
«tréffiriila — ìtrijje — V. atrljje.
ratsomlslio — araumijje — A. araumméjje — V. araummuèjje — PI. arzeméjje
— P. araumméjje.
▼érde — L. v^rde, vtVde — O. P. r^rde — V. «iVde — *G. A. At. vjerde — PI.
virde^ m.; w^rde, f.
«ré«elila-« — récchie — At. rèccAte — V. ràcchie — P. rócchie.
«««éitder« — appiccid',
lo «pleelo — Jt' ept'cce — V. ap^ce.
io scippo (strappo) — L. G. A. P. aeéppe.
•éffuo — aégne — At. aegne — PI. ««ètne — V. audgne — P. aógne.
la»eir>i*re — *nzignd\
■■éB»o-a — méaae — At. miaae — V. maaae — P. móaae — PI. miaae, m. ; méaae, f.
la méssa — la méaae — P. méaae.
tlnto-a — tènde — At. thtde — V. tdnde — PI. tinde, m.; e^nde, f. — P. tènde.
•éoeo-a — L. aéccTie, aicche — O. G. A. e^cAe — At. aòcche — V. «acc?ie — P. aéC'
che — PI. aicche, m. ; e^ccT^e, f.
«esso — L. O. A. géaae — G. £r^«ee, *jéa8e, jeaae — At. ièwe — V. juàaae —
P. flri^eee — PI. jiaae.
«pésfto — apéaae — At. aplaae — V. apaaae — P. «iwJeee — PI. apiaae.
Tenti — vinde — V. vlnde.
Creata — trinde.
pnlédro — puUétre — A. pullètre — P. peUótre — Pi. pullitre.
sramlffna — • 'ramacce.
Unsaa — léngue — O. PI. lénghe — Y. langhe — P. lónghe.
Féttola — péttéle — At. pUtele. — P. i>(y*<e7e.
Digitized by
Google
ntétt* — métte — At. mUte — V. matte — P. métte,
tu meUl — tu mitte — Y. mUte,
«Mi metton* « m^^^e — At. mltte — O. PI. méttane — Y. m^t<en« — P. métte^
elle lo f»e«»»l — facesse — At. /ocSaae — *Gt, faciaeee — P. facióeee,
elle tu faeesBl — faciaee, faciace — Y. /ac2««6.
elle Tel feeeste — faciaeeéte — Y. /aciaaejete,
elle eMl faeesser* — facéaae — O. facéeeere — Y. /acè8«drd — PI. /acé^Mne —
Gh. *facia88e,
t« faeesU — /actste. (Comun., «C, Rifatte),
Tel feeeste — faceste — At. faceste (Coxn., av^ie fatte).
quelle (pron. pers.) — L. quiUe; oom., cu2Zù — ^uille — PI. gutra — O. cuUù,
quelli — L. quitte — chiUe — Y. At. chìiUe — PI. cfegìre.
quella — L. quéUe; com., cJ^eKtf — gu^l2« — At. quUle — Y. cfceZn — O. cheUje —
PI. chine.
queUe — quitte — Y. chUe — PI. chììle.
eolul — L. A. O. cuUù — a. quitte, *cuUe — At. P. quitte — Y. cwBI> — PL
guèi'rtf.
quelle (pr, di cosa) — quétts — Y. A. quitte — PI. chìtle,
quésto — gfuéste, stu — PI. quistef stu — Y. quaste,
questi — quiète, cTiiste, He,
questo » quéste, sta — PI. chéste — P. quéste,
queste — quiete, chiste, ste,
questo (elò) — quéste — Y. quaste — P. quoste,
costui — L. O. A. cu^tU — Y. custì — O-. P. quiète, custe — At. PI. quiete.
eetésto — quésse — PI. quisse — P. quósse.
cotesti — S86.
eetesta — ssa,
eeteste — sse,
eotesta eosa — quésse,
eetestul — L. O. A. cussìt — L. cussi — G. P. quisse, cusse — PI. At. quisse,
pésee — pésce — At. pisce — Y. puàsce — P. pésce.
Tftttene — vattene,
«éntro — déndre — Y. ddndre — G-. déndre, *davéndre, *dajendre — P. déndre,
dévno — dégne — At. degne — Y. dagne — P. dégne.
TéseoTo — v^acttwe — At. vèacuve — Y. vttàscuve (Com. munzegnérej,
principe — prìngepe — Y. prìngepe — PI. i>n*tfnflfei?e — P. préngepe,
battésimo — vattéseme — O. vattésseme — A. vattlseme — _P1. huattéseme — Y.
buattàseme — P. battéseme,
crèsima — cr^Mwie — O. crésseme — At. crlseme — Y. cràseme — P. cr(^«6me.
céppo — L. O. A. céppe — At. céppe — Y. cmàjjtpe — Gt, cjeppe — PI, c^uìi?}»»
— P. ciéppe,
ceppi — cippe — Y. clppe — O. cj'eppe — P. ciéppe,
ceppa-C — céppe — At. cippe — Y. ctài>p6 — PI. cj'eppe, sing. ; c^ippe, pi. —
P. ciéppe.
férmo — L. O. A. férme — At. firme — Y. farme — P. férme — Gr. *f2ferme —
PI. yirme.
Ttncere — vénge' — At. vinge* — Y. vangre' — P. vénge',
lo Tlneo — vénge — At. vèngre — Y. vange — P. vénge.
tu Tlncl — tu vm^d — Y. vinge.
strtuverc — strigne* — Y. At. strigne* — P. strégne'.
lo strinse — strégne — At. strigne — Y. strdgne.
tu strinsi — <u strigne — Y. strigne.
mille — we7?e — Y. mèWe.
le misiia — L. G. A. «li^je — O. PI. méjje — At. mijje — Y. ?»ai;6 — P. méjje^
stilla — stizze — Y. stizze.
Tllla — vitt^e — Y. vèZZe.
1 L'I yastese rasenta il suono dell'u.
Digitized by
Google
elnque — cingile — V. ct^nghò.
flnio — /Inde — Gt. Jlnde, *fénde — V. fènde.
ÉUetMi^ — fìschie, fiiche — (Y. cifféle).
1« imIs«1i1« « amméichie, amméiche — At. ammìScTie — Y. ammdsche,
eappélle — cappìUe — PI. cappjfejje.
•»PP«MI — L. Y. cappille — cappjelle — PI. cappjejje,
e»peU« — L. O. capette — At. capèK« — Y. quapalle — a. A. coptTZe — PI. guo-
i>*ii« — P. capette.
e»p«lU — capili* — PI. capijje — Y. capette.
▼l^na — vt^rne — Y. vigne.
dieit* — dtt«0 — O. détte — Y. ditte.
l'iial dietta — le e» (Zt'ete — O. détte — Y. ditte.
e*a«»(r« — canéiire — At. canlStre — Y. guanaltre — PI. canistre.
•anestrl — caniitre — P:. canèstre — Y. canèstre.
•lnlB«r« — seniHre — Y. «en^^rd. «
flvftratl X — L. PI. At. féhòrete — A. fljàrete — Y. feghtrete — Gt. fehurde —
O. fehurte.
flvorar»! — /e?it*rdr««e — A. Jijuràreee.
» eapo ««operio — scapitte — PI. acapijje — (Y. «cai>eZZatdj.
«tre — di', dice', dicere — PI. d€ire, dicere — Y. d€iee\
11 «tfle — L. O. P. sóle — PI. A. sóule — ♦O-. At. 8àuU — Y. «uauZe.
11 «tfrelo — lu «(^r^e — At. eirge^ — Y. 8uàrge.
I ««rei — «ufflfe — Y. eirge.
•tfl*-a-l-e — aéle — A. Botile — *G. Y. sàuU — PI. suole, aolo-i ; «ole, gola-e.
m'ATTed* — L. O. P. m'addéne — PI. A. odd^ne — ♦O-. Y. addàwne — At.
addane.
t'aTT«dll — oddwne — PI. G. P. addòone — Y. addìUne.
lo Bai spòso — aptf^e — A. spóuse — PI. «p^ee — Y. spéuse.
tu ti sposi — L. At. spuse — Y. spMlse ~~ spùose.
òr» — L. O. P. óre — A. PI. Óure — *a-. Y. dure — At. dre.
poltfso-a — L. O. P. pelóse — A. pelouse — Y. peldw^e -- G. *pelàuse, pelùose —
At. pélase —PI. peUuse m. ; pelouse, f.
pelosi- • — peluae — Y. peHàuse — At. palude, m.; pélase, f. — PI. j>eZh««e, m.; jpe-
Idn^e, f.
le^Sno — L. P. lijóne — O. lehóne — PI. A. lijóune — G. *lO*d«»«. — "V. lujàune
— At. luhdne,
leoni — lijune — O. At. léhune — Y. liTiiune.
lesi tf ne — L. O. P. leezióne — A. lezzxóune — *G. Y. lezziàune — At. leezìdne —
PI. Ze2!0i'èune.
lesloal » lezzìùne — Y. lezzi jìune.
proeessltfne — L. A. P. prucessìóne — PI. A. P. prucessióune — *G. Y. jwttcee-
stàune — At. prucessiane.
proeesslonl » i>ruce««i'ùne.
ramare — L. O. P. rumóre — PI. A. rumòure — G. *r«mùor« — Y. 7*umdure —
At. remare.
«oltf re — L. O. P. dulóre — PI. A. dulóure — G. *deldure — Y. duluàure — At.
««4tf re — L. O. P. sudóre — PI. A. «uddure — G. *sedàure — Y. suduàure — At.
«iiddre.
1 dolori — dulure — Y. délìure — PI. duUure.
nére — L. O. P. ^tfre — PI. A. Jlóure — *G. Y. fiàure — At. fière.
dori — ^ùre — Y. fSeure.
eortf aa — L. O. P. curóne, cróne « — PI. A. cróune — *G. Y. cràune — At. crane.
^ é è quasi un ètt, con suono appena sensibile di u.
* Curóne, oomnn., Corona; Cróne, Eosario.
y Google
Digitized by ^
40
e«r«ne — L. O. P. curóne, cr0ne — A. cróune — V. cràune — G. *oràune, crun^
— PI. crune.
ntfl — nu' — y. n{.
▼tfl — vu' — V. vi.
11 n64o — lu nntfdé — Oc. *ndude — V. ndute — At. nrf<l« — PI. nude.
11 piòppo — chiappe — PI. Al. P. chiuppe — V. chjppe.
mel« «ottfirn* — m^c7ie^£rn« ~ PI. muilacTtetùgne — At. moZacTieiu^na — V. mw-
«tfiMe » cèrne — PI. cèume (Goxuan., gnd).
•pòsola — «i>(^ad — Y. apuéuee, m. ; «jpéu«e, f. — PI. yt« spése; la spèuse.
stuto (spengo) — stute ( Gomun., aremmóre — PI. wrammóure — V. aremmdure).
—nkm,%ól^ — zuffiatére, zuffratére — *Q-. V. euffratàure — At. «fiatare — PI.
zuffiatìure.
rasalo — L. O. A. raai^le — P. rasare — a. ♦/•aadura — At. rasare — PI. V. ra-
séure.
rautoi. — L. A. rasule — PI. At. rasure — G. O. P. rasUore — V. radure.
trattar* — trattóre — V. trattàure — At. trattare — G., PI. tratture.
nò — L. O. A. nntf, n^ne — PI. no, nòune — G. né, *ndune — V. At. na, ndune.
aintfr« — amóre — PI. am^ura — V. amdure — At. amtfr«.
pastore — L. O. A. pastóre — PI. pastóure — *G. V. i>a#t(lur« — At. paStàre.
pastori — pasture — V. paltture.
padrone — patròne — PI. patróune — G. *Patràune. — V. puatràune — At. jk»-
padroni — patrune — Y. patrìun« — P. patrùone.
11 Baperldre — supì'ióre. — A. «tt66ri*tfr« — *G. V. suprìàure — PI. suprejùole.
I saperiorl — «t^prture. — suprìùore e »Mpr$ìioZ«.
lo ti perdano — L. O. perdóne — A. perdóune — *G. V. perdàune — At. per-
ddne — PI. i)e»'dèttne.
tu mi pordonl — per dune — V. perdìilne — PI. G. perdùone.
uòTO-l — óve — PI. ùove sing. ; óuue pi. — V. èuvve.
▼dee — vóce — PI. vóuce — V. vduce — At. vace»
•eròfa — L. O. scréife — A. scróufe — PI. *G. V. scràvfe — At. scrofe.
rlpdrro — L, O. P. areixJnne' — A. arepònne* — G. *arei)iionn6' — PI. arpugne
— V. arepdnne* — At. repénne'.
persdna-o — perzóne — PI. perzóune — *G. V. perzàune — At. perdane.
II taòao — tóne — (V. vttòwete — PI. terrécene. — P. terrtfcene).
1 tuoni — L. At. tune — tùone — (V. vimmete — PI. P. terrXcene),
10 nU eonsdlo — cunzóle — At. chenzóle — PI. CMnatfttZe — G. *c?ienidt*l«.
tu ti consoli — L. cunzule — At. chenzule — cunzàole.
Ila rasidne — L. O. At. ha rraggióne — PI. ha rraggióune — *G. V. ha rrag-
gìàune — At. ha rraggidne.
ottóbre — uttóbhre — A. juttòbhre — PI. uttómhre — V. uttàhhre — At. uttéhhre.
la nipdto — nepóte ■— PI. naptfuie — V. nepuàute — At. nepdte — G. *n«in*o*«.
1 nipoti — nepute — V. nepìute.
•orèlla-o — sére — PI. sóure, sing. ; «urSwre , pi. — O. A. surìUe — V. séure.
earbdno — carvóne — PI. carvóune — Y. quarvàune — At. carv(fne — G. *guar-
vòone.
carboni — carvune. — Y. carvìune.
testimònio — L. testemónie — testemònìe.
11 rlednsolo — L. A. cónzele — O. cònzele — G. P. cunéóle — PI. cUniele.
la pròTa — la pròve — PI. próuue — Y. préuwe.
Bsla sorella — «orarne — O. sòrme — PI. sòrreme.
Nleola — mcóle, *Oóle.
enòro — core — PI. ch^ure — Y. quéure.
suòeero-a — sòcere — Y. sócere — PI. sùoceret m. ; sòcere, f.
bòTo — vóve — PI. vóuve — Y. vuéwe.
buoi — L. Y. At. vuve — vìiove.
uòmo — òmmene — PI. G. A. At. d mene.
nomini — L. Y. ùmmene — O. P. itommene — inamene.
lo mnòlo — ji* me mòre — PI. me móure — Y. me méure.
Digitized by
Google
41
tm wikn^ri » L. Y. At. tu té mure — tó muore.
peeoni sterpa (effeta) — L. PI. pècura stèrpe — At. plch^ra Strlppe — P. pè-
chtra 8tr4ppe — G. *pìeura Hjferpe — O. A. pècura sterpate — V. pdc7k«ra iter-
penate,
▼osilo — L. véjje — V. twiie — viiojje.
t« Taòl — L. V. At. «u wfl — «u vùo*.
•«U ▼«•le — t>tf — PI., v^«M — V. viu, vi.
•Mi ▼•«U«n« — v^ — y. v^ne ~ PI. vóvene.
pòsa* — pòsze,
»«*1 — i>a — G. A. P. pòo — pi. péuue.
p e — w — ptf ~ Y. poniM — PI. j>^Mn0.
m«*^« i~ m^e — PI. tn^ue ~ V. m^uvve.
t« ■Amò^l — L. Y. At. muve — mùùve.
aimft^er* — m(h)é\ movere — Y. méuwe\
««••ere — ctfca', còcere — Y. c^^uotf'.
«■^▼•-» — nòve — PI. nòova, m. ; nónue, f. — V. niuvve.
««•▼1 — li. At. nuve — ninove — Y. néuvve.
■«•▼e — X. néve — PI. nóuue — Y. At. nwve — nùovd.
«■Isamòle — ri^gnéle — At. rucignóle — O. lucignóle — Y. rv^^^nifule.
■slsa«^Il — L. Y. At. riqegnule — rucignìLole, ri^ignùole.
MUaòla-« -^JlJJOe — PI. ftjjóule — Y. ftJJéuU, aing. ; y?iiuZ« pi.
b«*it^-» — > bénò — PI. &t^on0, m. ; bòune, f. — Y. béune.
b«oBl-^ — L. Y. A. bune — bUone — PI. buone, m.; &^un0, f.
inòw — ^A« ~ PI. li^ehe.
alloco (colà) — alMe%« (E, a ìUe).
ftiò«^ — /<tfcA« — PI. /&ocfc« — Y. fuéuche.
e«òl« — L. c^fe — Y. còrU — PI. cuèjere — cùojere, cUorU.
•MaiAee — stòmechs — O. P. itòmmeche — Y. «tu^me<j?i«.
mo (adesso) — me — Y. méu, me ■— At. ma.
rle«*pre — <»reeòpre — Y. arecdpre — (PI. arra?nwandej.
mi dnftle — me d^ — PI. détUe — Y. (Z^w^e.
ròta — rtfte — PI. ròute — Y. r^u*«.
le saòse — aéne — PI. ebune — Y. «^une.
tu ■«•«! » L. Y. At. 8une — sùone.
Asll« — L. /tfiie — /diie.
1» feffUa — L. /^iie —fbjje — (Oom., /rènne).
!• tesila — L. /tfii« — A. At. P. fbjje — G. O.fUojje — Y.fujje — (Pl./rtfn«e;,
•♦rie — «d7*t0.
le pòrto — JV pòrte,
t« pertl — L. Y. purte — puorte.
p^rtlam« — L. O. purtéme — PI. purtémme — A. purtéime — G. *p«r*atme —
Y. At. P. purtame.
portata — L. O. G. purtéte — A. PI. purtSite — Y. At. P. purtate.
òssi — L. 6gge, vógge, ójje, ujje — A. Jbgge — G. At. P. Uojje — O. PI. vùojje
— Y. ujje,
■òeelil^ — L. Ócchie — Y. iicchie — ùocchie,
nòtC« — nòtte,
eòsela i~ cosse.
11 etfnto — L. O. P. c^de — A. cònde — G. *ciionde — PI. cunde — Y. ff«<fnd6
— At. quénde.
■■tfitte — mónde — A. mònàe — G. *mùonde — Y. murfnde — At. mènde.
fónte — fónde — A. /ónde — G. ^fùonde — Y. /rfnde — At. fènde.
ptfnte — pónde — A. pònde — G. *pùonde — Y. pudtide — At. plnde.
B»fte4ln4o — annascónne — A. annascònne — G. annascUonne — Y. annascdnne
— At. annaschénne.
in HAseoadl — annascunne — Y. annaschtnne,
ritorno — aretóme — Y. aretarne — At. aretérne.
ta ritorni — areturne — Y. aretierne.
io sorchio (sorbisco) — sórchie, sùrchie — Y. sàrchie — At. sèrchie — PI. surpe.
cocciola (conchiglia) — ciocchete.
Digitized by
Google
42
11 etfnte — cònde — P. cónde — V. qudnde — At. chénde.
tòrte -^ fòrte — V. furie.
mòli* — mmòUe — PI. ammuUe.
n«Tlea — nèngiM — PI. P. nénghe — At. nènghe ~ V. ndngue.
n«TÌoò — L., A. nenguiee (Più coxu., ha nenguùte) — G. nen^uè^d — PI. nenghètt»
— O. P ha nengute — Y. ha nenghtute.
Mrs* — fòrze — A. /Òrce.
pòi — L. dapó — dapa, dapué, dapHe.
òmue — osse,
le ossa — L. O. PI. òeee — Y. ueee — ùoese,
eòrno — còme — V. cèrne — PI. cùorre,
le eeraa — còrne — V. ctfrne — PI. córre — O. cùorna.
eòlio — còlle — V. cóUe — PI. cùojje,
eftrpo — cdrpe — V. ctfrpe — PI. cùorpe.
oogno (di noce) — L. còcchie, f. — A. cùocchie — P. cùocchiele — G. cógne, f. —
V. C(f£rne, f. — At. chégne, f. — (O. acòrcej.
soocio-a — eòcce — V. eécce, m.; «òcce, f. — PI. eUocce, m. ; sòcce, f.
aòppo-a — ciòppe — PI. ceuopi^tf, m. ; ciòppe, f .
mòrso — L. O. P. mècceche — A. mòcceche — PI. mticc6c%6 — G-. *miiocceche —
V. mudcceche — At. méccec7t«.
aeeòaelo — L. O. P. acc^^n^rfl — A. acéònge — PI. accunge — G. *acciionfire — V^
accdnge -- At. accAén^e.
«òrto — tòrte — V. *tfrtó — PI. tùorte,
mòrto — mòrte — PI. mùorte.
I morti — L. Y. murte — mùorte.
pòreo — pòrche, *pòrce — Y. pòrche — PI. pùorche.
porel — L. Y. puree — pùorce.
poreella — pureUle,
poreelle — L. G. At. purcìUe — O. A. P. purcjelle — V. purciUe,
nòstro, ròstro — nòstre, vòstre — PI. nuoStre, vùoStre.
nostri, Tostrl — L. Y. nuHre, vustre — nùoStre, vùoitre.
nostra, vostra — nòstre, vòstre ^
nostre, rostro — E. Y. nustre, vustre — PI. nòstre, vòstre — nùostre, vùoHre»
tòssico — tòssecJie, tòsche — Y. tòszeche — PI. tUosche.
rispóndo — arespònne — A. arespònne — G. ^arespùonne — V. arespdnne — At-
arespénne.
tu rispondi — arespunne — Y. areapinne — At. arespénne,]
rispondono » L. O. P. arespònne — A. arespònne — PI. arespònnene — G. *are^
spùonne — Y. arispdnne — At. arespénne,
II budello — vedette, vudìille — PI. vuduéjje.
le budella — vedlOe — Y. vidUle — O. At. vidjfeUe,
blstf vno — hesógne — A. hesògne — Y. hesagne — At. beségne,
eondseo — cunòsce, chenósce — Y. canasce — At. cJienésce,
tu eonosel — cunusce, ch^nusce — Y. cantsce.
firdnte — frónde — A. frónde — Y. f rande — At. f rènde,
nascósto — cmnascòste — PI. nascùoste,
di naseosto — a nnascuce — Y. de naschéuce,
prónto — prònde — Y. prande — At. prènde,
senòla — scóle — PI. scòule — Y. schéule.
tómolo — tòmmele — P. tóméle — P. tUmmele — PI. tumóre — Y. tudmmels ■—
At. tèmmele,
òlio — L. éjje — ÒJJe, ùojje — Y. ujje,
ròsa — rtfae — PI. ròuse — Y. réuse,
Tlòla — vftfte — PI. vtòuU — Y. vX^wZe.
lo mi eòrleo — L. 0. P. céleche — PI. cólche — A. còleche — Y. càleche — At.
chéleche — G. *CttOfóc?te.
tu ti eorlebl — cùleche — Y. chileche,
sónno, sósno — sònne — At. sónne — PI. shonne,
Inniro-a — lònghe — PI. lunghe, m. ; Unghe, f.
fòssa ^ fòsse.
Digitized by
Google
4a
•^nM» — 8Órz6 — O. sórche — P. aùrchie — At. aérchie,
•pavB» — L. G-. P. spegne — PI. A. apògne — O. At. spugne — V. aptgne,
m'inforza ^ me se *ndròzz6, 'ndrózze.
U
fumo — fumé — V. fiume.
barale — bùfele — Y. biùféU.
P«rtaslo-l — pertuse — Y. pertluse (Più oom., buqe).
Imbat* plee«l* — 'mmuttHle — PI. *mmuttijje — Y. *mmuttaXU.
liMbnli* srande — 'mmuMa^tfre — V. ^muttaUe — O. pri4le — P. 'mmuiUXUne.
BmMane — nt'eune — PL v! niciune,
maro — mure — PL mèure — V. mìure.
pia — chiù — V. cch3,
««Ila — ciméle — V. chtnnéle,
i«silo — lujje — V. ItJJe.
«lasso — giugne — V. glgne.
nmTOla — nuvéU — Y. niule,
lo iBvltltfUo — L. ajtftte — O. P. ajjétte — A. ajjòtte — PI. agghiótte — At^
agnutte — G. *ajjùotte — Y. agnitte,
tu lBvlBl«ttl — L. ajutte — Y. agnitte — ajjutte.
«lilotto, slilotft4»no — L. j^ite, juttóne.
iBVdrdo — 'ngórde — A. 'ngòrde — G-. **nflr«or(ifl — PI. 'ngrwrde — V. 'n^rarde.
iMsordl — 'n^urda — Y. 'nghìerde.
o^ppol» — còppéU — (PI. cappelle f f.).
la lume — la lume — Y. la JXume.
Otre — utre — Y. ttre — PI. ótre — A. d*r6.
erdee — cróce — PI. crÒMce — *Q. Y. cràuce — At. crac«.
ndee — L. nóce^ £rntto; nuce, f.. albero — P. nóce — PI. G. O. nuce, f. — A..
n^uc« — Y. nduce — At. ndce,
lo edTo — ctfwe — PI. còuue — Y. chéuvve.
StfBAlfto — L. O. P. vote — A. tj^tc — PI. vuvete — G. *hùovete — Y. vdute —
At. vate.
v^l» — MZe — A. jóle — PI. houle — Y. ?i^wle — P. hule (Oom., cannarine),
«idso — L. O. P. Jóve — A. Jóuue. P. itfuwfl — Y. At. *Gt. jduhe — PI. jiiue.
sldTane — gióvene — A. giòvene — G. *fiffiio»end — Y. ^iduna — At. gilune,
vlOTanl — giùvene — Y. giUvene — At. giìune,
pdsso — L. O. P. pózze — A. pózze — G.] *phozze — PI. pu^^e — Y. puàzze —
At. pèzze,
pomal — L, pózze — PI. pózzere — Y. pizze — puzze,
potare — putd* — PI. putud*,
ddTe — addò, addónne — PI. addóuue — Y. adddnne — At. addù,
ddnde — d* addò, d* addÓnne — PI. d* addóuue,
10 fosso — L. Ji* fugge — PI. A. fujje (Com. ji* scappe),
t« fossi — L. tu fugge — PI. A., fujje (Com. schlppe; schjeppe),
11 lopo — lópe — A. lóupe — *G. làupe — Y. luàupe — At. lap« — PI. lupe.
I lopl — lupe — Y. Zìwpe — PI. lópere,
la lopa — L. lu lópe fémmene — PI. la lupe.
la loi» — la lópe — PI. la lòupe — P. lupe.
II Iftto — la ltft« — PI. A. la lóute — *G. Y. At. la làute.
STO — L. G. A. gróle — O. grùole — At, grU (Altrove, paparune, sm. pi. —
P. la Banucchiàre),
noòra — nóre — PI. nòure — Y. néure,
■«rossore — strujje* — Y. strijje\
esU fo — èsse fu — Y. hasse fi (Com., gwi'K' é state).
slosio — juste — Y. jiste.
asslnsto — aggiùstej ajjuste.
as^teto — L. O. P. ahóste — A. ajòste — Y. ahaste — At. haéste — G. ♦a/iièoatCi
— PI. ahuite.
drso — L. O. P. tfrsfl — A. òrze — Y. ar»e — At. érze — G. *tlorze — PI. «rae.*
•òlfo — zòlfe — Y. atf^e — PI. zùoìfe.
Digitized by
Google
44
-cóvmo (partio.) — L. c4rze, curriite — O. córze — A. còrz6 — V. currìute — currute,
la «or«a — córze — A. còrze — V. carze — At. chérze.
10 edrro — ctfrr« — A. córre — G. *cUorre — V. carré — At. chérre.
i« «orrl — curre — V. chìrre.
-eórtO'tk — L. O. P. córte — V. carte — At. chèrte — G. *cùor*e — A. curte»
— PI. cur*«, m.; córte, f.
■tf rdo-a — sórde — A. «òrde — V. tarde — At. «érdfl — PI. aurde, m. ; eórde, f.
tardo-a — G. tórde — PI. turde, m. ; tórde, f.
ttf «a«-a — tónne — A. tònne — V. tanne — At. iénna — PI. tunne, m. ; tónne, f.
11 pasao — L. póneje — PI. pójjene e puéjene — .0. .Y. imni'e — pùon¥6.
le passa — L. V. punìe — PL pójjene e jw^jfene — pùonìe.
Tdlpe — v^«, A^dpe, Jiólpe — A. idlpc — V. hcUpe — At. vélj^e.
l' anelila — ógne — A. ugne — V. ìfirne — At. égne.
le uaslile — ógne — V. ìflrne — ugne,
la vinata — jdnd« — A. Jònde — V. Jande — At. Jénde — G. *jùonde.
lo naso — L. TiÓgne, vógne — O. PI. P. — A. Ad^na, i&flfne — V. hagne — At.
hégne — G. *fettOflrne.
in «avi — L. hugne, vugne — A. iwgrne — V. jigne — ?iwfirn«.
polee — L., O. póce — PI. ixJlfire — A. póuce — V. puàgge — P. ptfflr^e — At. pace.
— G. "iMiifflrflra.
dtflee — L. dóce, dóvece — O. dóce — A. dóuce — V. dagge — P. dógge — At.
(lace — G. *dó%gge, dùoìgge — P. dugge. — PI. dulge.
vl4lrao — L. jórne, jurne — V. Jurne — PI. Jurre — Jùorne,
«laòeelilo — L. jinócchie — PI. jennócchie — V. hunùcchie — O. hunùoceJiie —
jenùocchie, Jinùocchìe,
manooohio (manìpolo) — manòppxe, manòppre — PI. muanXpele,
flnòeelilo — fenócchie — V. funùcchie — fenùoccTiie,
vretto-a — vrétte — V. vratte — At. vrUte — PI. vritte, m. ; vrétte, f.
pl4lnibo — *piómme, prómme — V. pidmme — At. piémme — PI. plumme.
falntine — fulmene — V. fuìlmene.
rtfsBo-» — ròsee — A. ròsee — V. rasce — At. résce — PI. ru«ce, m.j ròsee, f.
ro»Bl-e — r««ce — V. risce — PI. rusce, m. ; rtf«ce, f.
fdrno — L. O. P. fórne — A. fòrne — V. fuàrne — At. /arne — G. */iiorne —
PI. furre,
lo BòlTro — soffre, zóffre — A. «d#re — V. At. saffre.
«a BOITrl — suffre, zuffre — V. stffre,
aseoltare — L. At. 'scutd* — V. P. '«cwcldrf* — G. *'seuiddd\
Mòtto — sótte — A. «òMd — Y. satte — At. aé^^e.
Tersévna — wevtfgrne — Y. At. vrevdgne — G. *t;r6vùoflrne.
plftre — piòve, pròve — PI. plóuue — Y. i)Jèvvfl.
rdndlne — L. G. rénele — A. At. rlnele — O. rénnele — PI. lunare — Y. i^dnnele
— P. rònele,
lo rOmpo — r^m&fl — A. ròmbe — Y. rambe — At. rém&e.
tu rompi — tu rumbe — Y. rimbe.
pélTore — L. PI. pròvele — A. pròvele — O. pròvvele — PI. por vele — Y. jpravveZe
— At. polvere — G. *jpiiol«ere.
•eptflero — seppùlecre — Y. suppuUeche.
vH^tta — gròtte, rótte — A. rótte — Y. gratte — At. grétte.
bOrsa — vòrze — A. vòrze — Y. varze — At. vèrze — G. ^vùorze*
torso — turze, truzze — Y. tuàrze (Com. tur zòne).
.^
lo aeelèeo — L. ji* cèche, *ciàeehe — cèche — PI. cjeche •— P. ciónche.
tu aeeleelil — L. Y. At. ciche — cieche.
oMl aeeleeano — cèche — O. PI. cèchene — Y. ciàchene — P. ciò'iche.
elèi» — L. cele, *ctàele — cele — P. ciò^ile.^ G. A. cj'ele.
flèno — L. A. fène — Aij.fiène — O. G.^'ene — PI. ^jewa — Y. /Ine — V,frò%ne.
prèsto — preste — PI. prJeHe.
4»reffna — pròne — PI. prè'ine — P. pròìne.
Digitized by
Google
4&
»«• — L. G. A. la n€h6 — O. At. la néche — V. lu néeh6 — PI. la njetht — p'
la ntìih»,
•èe*l« — slcuh — PI. V. BulcheU,
lo Imprèflifto — jV 'moriste, i
in liMpr«»tt — L. V. 'moriate — 'nibrjeSte,
e«aa — L. céne, *cià6ne — céne — PI. cìtne — c^ne (Oom., lu magnd* de la $ére),,
iesòr* — trasóre, trasóle — PI. tesòure — Gh. **e«àure.
•«»r»ra«ffie — L. scardafóne — O. A. scarafóne — PI. «fl't♦ar(^/&lme — P. squar^
dovéne — V. squardavàune — At. «cardarana — G. *«card(\fùone.
tòro — L. O. P. tére — G. A. V. iàwre — PI. tuàvere — P. «avere — At. tare,
ftro — ère — PI. ù<we — V. hure,
ripòso — repése — PI. repùose — V. repuàuse,
pòoo-A — L. ptfc^ie, *pàtic7M — V. p^ucAe — PI. pùoche, m. ; i>dt*c7ie, f. — P. pti-
cAe — pòche.
poeial-o — L. V. At. puche — pùoche — PL pùoche, m. ; pòucTie, f.
pòToro — pòvere — O. power e,
VOCALI ATONE.
«aaiboro — L. hdmmere — A. Jdmmere — PI. «(fmftere (Oom. range).
bròeea — L. P. sbròcchele — bròcche, bròcchéle,
etfittoro » cdndre, cdndere.
e*iiop» — cdneve — O. cdnneve.
nàlm m*4ro — mdfreme, e più com. mamme.
mio alo, mi* al» — »Veme — O. zìjjeme — PI. zéjjeme — V. At. P. «Veme,
zijdneme.
«aatano — catule — PI. O. Y. candene.
«ABtaTono — candave — O. candat;e, *candé — A. can<I<!lft;e — PL O. Y. can»-
davene,
mUmvIaM — mdgnete — P. mdgnate.
mtfaslatolo — mefgne^eZe — PI. mdgneteje — P. mCfgna^eZe.
moii»«òllo — L. P. .mwnecwrèWe — G. A. munecarìiUe — PI. munuachjejje —
multacene.
lo oAl ricòrdo — ji* m' arec5r(ìe — PI. arcòrde,
aB«laK»ro — assucd*, *as8uqud\
SIleliolaBsclo « Meccaldngele.
Calepino — Calapine — Y. Calapline,
•tarnmiare — L. ètrunnutd* — PI. sturnutud* — G. A. »*erntt*rf* — starnutd',
Errleo — *Rich6 — PI. *Kèiche.
merènda — merenne, *rembrlnne.
eltrlolo — meldnguìe, f. — PI. meldngure, i.
eoedmoro — cetróne — PI. cetréune — Y. cetruàune — At. cetràne.
terremòto — L. terramute, tremute — O. terramute — PI. tremute P. tramute —
A. «erremu^e — V. «eram^ute — G. A. terremóte.
lo direi — L. diciarrS — dìcìarrìje (Più oom. decèsse) — Y. diciarrd, diciasse
— P. diciarrèòfte, dicére.
diresti — diciarrisse, diciarrisce — Y. diciarrlsse.
direbbe — L. diciarré, decèsse — Y. diciasse — diciaì'rì, decèsse, *diciarrlbbe
— P. diciarrlbbe, dicére.
diremmo — diciasséme — Y. diciàsseme — PI. diciassjeme — G. *dic»aee<fme —
O. P. dicìarrémme.
dirètte — L. A. P. di'iassétì — PI. dìciassì'ete — *G. At. diciassate — O. di-
dar rèste.
direbbero — L. diciarré, decèsse — Y. diciasse — diciarrì, decèsse — PI. di-
ciarrjene — P. diciarrlbbe, dicére.
farei — L. farré, facéssd — Y. faclss.e — faciarrl, farri, facesse — PI. farrje
— P. facète.
Torrél — L. vurré, vularrè, vulésse — G. '^vularrì, vulasse — Y. vidasse — vular*
rìje, vulésse — P. vulére.
Digitized by
Google
46
«aliterei — L. candarré, caudésBe — candarrì, candarrjfe, candSaae — P. candSre.
dl«eTaiiio — diciavame,
d«rnilTani« » durtnavame.
appetito — appetite, *apputit6 — PI. Y. appetiate.
U peeeato — peccate, *puccate — PI. puccuàte, aing. ; peccàtere, pi. — P. pticeuóte,
i peoeatfl — le peccate — O. A. peccate — PI. peccàtere — P. pecchete.
preasémolo — L. perdeeénéle — O. jpredcica^mwiele — V. preddeadmméle — At. i>«-
treslnele — Gr. petresìnele — PI. patresinne — A. purdeaimmele — P. iW(W7*6-
««* inèala — *na *n6ziarìje.
«blèsa — L. cchiéae^ *cchiéqe — PI. cchiéae — G. A. cchjeae — O. P. cchje^e — V.
cchj^» — At. cchjfee.
11 lensaftio — letizine — PI. re»iùor« — V. lunzéule — O. At., linz^e.
le lenaaola — L. lenzule — GT. A. P. lenzùole — PI. ren»&wre — V. A. linzule —
O. {tniòole.
«11 dleo — L. je diche, dice — diche — LI. V. dltche.
ffllelo dico — L. Je le diche, dice — diche — PI. Y. dl'ìche.
«antaTaiMO — candavame.
TedeTamo — vedavame.
eaataTate » candavate.
Tedevate — vedavate.
lessoTate — leggiavate.
dormlTate — durmavate.
11 micio — L. At. la mice — muce.
V lUTldla — L. la *mmìdd'ie — la 'mmìdXe — Y. la 'mmM'ie.
1» orinalo — lu 'renare — PI. 'runudle — P. 'runare — Y. 'runnare,
méttici mano — mìttece e micce mane — A. P. micce mjene — At. micce mine.
llqnirlsla — L. PI. rectUtzte — A. licurìz'ie — Y. ruculezìe — re*?ittZ»«»6.
ziano (zio) — z'idne (Non ooxn. In O. e PL non usato).
asnanno — L. vanne — udnne, ahudnne.
oddro — addóre — PI. addóure — *G-. Y. addàure — At. addare.
oeelilall — lu *cchiaile — PI. Vacchiàle — P. le 'cchjele.
-eo«nato-a — cunate — Y. At. cunéte — At. cm»m^*«, m. ; cunud^, f. — P.
cunuóte.
«Offnati-o — cunéte — PI. cunuéte, m. ; cunudte, f.
pomidoro — pummadóre, pemmadóre — PI. pummadòure — Y. pammadéure —
At. pammadére.
eonfteelila — cunécchie, chenócchie — O. P. chenùocchie — Y. chindcchie.
il Portogallo, i Portogalli — purtehàlle — A. purt'iàUe, sing. ; purtehUle, pi. —
PI. P. portehaUe.
«orriamo — curréme — PI. currémme — A. curréime — *G-. Y. c«rrài'm« — At,
P. currame.
•orréto — curréte — PI. curruUe — A. curr€%te — G. *c«rrdl"*e — Y. curruàXte
— At. cwrrate.
ombolieo — L. A. we/ìcvle — O. G-. mijjlcule — PI. mijjìquere — P. mejjìcule
— Y. mujjècule — At. mujjùcule.
lèvsono — lèflrgr« — PI. O. Y. Uggene.
dftrntono — dorme — PI. O. Y. darmene,
AE, AU
letamo — letame, ^lutarne — P. lutùome.
oréfleo — uréfece — PI. aréfece — Y. urafece — P. rófece.
neeèUo — 'cìHle, auceUe — Y. 'duìUe — PI. ciuéjje.
neeelll — L., Y. cille — *cSelU — PI. cSejje,
Inoèrtola — lucérte — PI. Y. ruciuèrte — O. nucèrte.
11 elllèslo — L. ceraie, *ceréce — Gr. PI. At. cerace — Y. durale — O. A. P.
cerége.
le eiiiese — L. Gt. cerace, *ceréqe — PI. At, cerace — ceréce.
mèffllo» migliore — L. Ò. PI. méjje — A. At. mljje — Y. mudjje — Gt. mjejje —
P. mójje.
Digitized by VjOOQIC
47
ravvine — ruize, riizàene — V. rtzze.
^épo — L. dòppe, dap4 — dòppe, dapù, dapuó, dapùe.
CONSONANTI.
«laòeo — jéche — PI. JHoche — V. jéuche.
eli* «l«dlstox — che jjudiziet - V. cha JjudgsXo! - a. che JJtidìzief, che
gghiudìzìe!
Vlar»re — jurd\
Hanrlo — Magge, *Majj6.
dlffliin* — dejune — PI. V. dijéune.
«abMa — ca^^e — PI. eajjòtde — V. cajjéule,
l«ml«ro-a — L. V. Ugge — 7jr«flrflr6 — PI. Uegge, m. ; Zèflrflra, f.
ib»«l» — vace — PI. V. vitale.
fe«lM* — facile — PI. faciùole — V. facènte,
fesi«ll — L. V. At. faciìUe — /a^iùo^e.
»rti«lam« — ctrte^idne (Com., arti He).
«inizia — eitUce — FL V. cinèlce.
•bruciare — àbracid', avracid*.
!• «ael« — L. O. céqe — PI. c^(« — cuqe,
la raffla — la race.
trasire — traaV, tracV — V. tracid' — PI. tra^gjje.
io traso — it' trace,
éomt — occwcì, 'ccu^ì — A. accufì — V. accucid.
BIaffi« — l! G. Bia^e, Bri^'ie — V. At. Biace — P. Brace — PI. Buàcìe — O.
J3id^i6 — A. BrSecXe,
▼•Bdi«mmla — veUégne, vennégne — V. vennrfflrne — P. vellégne.
Fieetdae — piccióne — PL pecc^^ne — V. picciàune — At. piccidne.
9l«eIoal — jpecciòna — Y. picciune.
caocione-i — cacciinne — V. caceltine.
•Cppla — «^ce — V. «acca — P. aócce.
•e«rtl«ar« — «c«r#ec(f' — PI. Y. 8curtequd\
le se^^rae — le scòrce — PI. scòrze,
a««*«eolar»l ~ accuccuZarae — PI. accuccularze.
scotolare (scuotere) — scuteid* — O. ecutteW — Y. scutulud'.
altre — L. àvetre, atre — O. àvmtre — G. àuira, di'ire, aì(Wr6 — A. At. àutre
— Y. P. addre — PI. aldre,
emXutk — li. O. cavezétte — G. caM»^««, cai*«^«é, caXzzétte — A. caueétte, cave-
zitte — Y. cazzatte — P. cazzétte — At. cazUte — PI. calzétte.
«alsdnl — L. Zu cavezóne; e cdre«e, pi. — G. *càt»6, *cd»ii«, pi. — Y. li* gwaiiàune
— P. lu cazióne — At. caze, pi. — O. A. càveze, pi. — PI. calze, pi.
fiUse — L. /at>e«6 — O.fdvveze — G. */a'tó»6 — A,fàuze,faveze — At. /du«6 —
Y. P. /azze ~ PI. falze.
Alto — L. aw«« — A. Jàvete — O. àvvete — G. dwie, *d*t*fl, àidde — Y. P. adda
— At. ate — PI. àlde.
▲Isar» — L. avezd' — A. Javezd* — O. avvezd' — G. awad', *ai*»(f% aizzd' — Y. P.
aàà<f — At. azd* — PI. Alzd\
mitmr^ — L. at;e*are — A. avetdre — G. aldare, ^aitare,- aiddare — O. al^tfre, ~
PI. aldare — At. alenare — Y. P. addare.
ealdo — caXU, *quaUe — PI. calle, cajje.
•ealdare — 8caXld\
ealdala — ■ collare — O. A. caUàre.
Ca ealde -«/a lu caUe.
maledé«««-a — maledétte, madétte — Y. maledatte — P. mmaledótte — A. maZ-
ditte — PI. maWi**e, maWrtte, m. ; moAdétte, mallétte, f.
salsa — L. aalze, saveze — A. sàuze, aaveze — O. «èlie, — G. PI. salze — Y. P.
aasèd — At. eaze,
•aUieela — L. O. aavecicce — G. aaucìcca, ^eaicicce, eatggìcce — A. eaucicce —
P. aaggicce — Y. aagglcce — At. aacicce — PI. aalgicce.
Digitized by
Google
48
«al«flo — L. cavece, f. — O. cavvece, f. — A. càuce, cavece, f. — G. educe, *càlce,
cà'igge, f. — V. chlgge, f. — P. chjegge, f. — At. chiee, f. — PI. calge, f.
la ealee — L. cavece — O. cavvece — A. càuce — Q. càuce, *cdi'c«, caxgge — V.
P. cagge — At. cace — PI. calge,
la falee — L. A. fàuce, favece — O. favveee — GI-. /duce, */àice, fàlgge — V. P.
/afiTflre — At. fóce — PI. falge,
•altee — L. aavece — A. èàuce, iavece — G. «alacd, *aàìgge — V. audZece — P.
«(rffire — At. 8M6 — O. «èZec«.
a«a Tòlta — L. 'na véte, *vòvete — O. A. At. vote — GI-. v^ta, *vòit6, vòìdde
— V., P. vòdde — PI. vòZdé.
▼eltare — vutd' — Gt. vutd', *vuXtd*, vuìddd* — V. P. vuddd* — PI. vtddd',
eòlto » L. c^^e, odvettf — A. At. P. còte — G. c<^t«, *cdi'(«, cÒSdcZa — O. còvvetò —
V. còdde — PI. cUolde.
tòlto (preso) — L. téte, tòvete — A. At. tòte — O. tòte, tòvvete — G. Wt«, Hò'iU,
tò'idde — V. P. tòdde — PI. «tioWe.
eoltèllo — curteUe — PI. curtj'ejje,
altlmo — -àteme, luteme — G. *uiddeme — V. ìteme — PI. uldeme,
pdlso — L. péze, pCveze — O. póze — G. i>tfZ«e, *póìze, póizie; pùolie, pòotee, pùóiézà
— A. póuze, pòveze — V. puàéze — P. j?<yii« — At. pàuze — PI. ptdie, sing. .
l>J2ier6, pi.
iMllaa — L. mìoeze. — O. mìvveze — G. mìwae — A. mìuze, mìvezé — V. ftièUe —
At. «ii*«« — P. mulze — PI. mjfelze — P. mizze.
■tfire — aò^e, «dléi/'e — P. aw^/fe — PI. zùólfe.
•calpéllo — scarapìUe — Y. aquarapUle — PI. aquarapjfejje,
malTa — mcUve, mdleve.
pdlpo — L. G. PI. pulpe — O. P. pólepe — A. pòlepe — V. puàlepe — At. pélpe,
baletf ne — L. palecéne — G. balecóne — A. baUecóne — O. baicene — V. bcUicàune
— At. boZcone (Più com. lògge).
tnpanara — i (talpa e anche: ouaiooLo scavato dalla talpa), tupanare — V. iàupe
— O. P. tópe — PI. tuppanare.
il verteoohio — vei'técchie — A. At. ver^èccfcie — O. vuriécchie — V. vuriàcchU
— PI. vurtìccAte.
abbraselilare — abbruacd', abhruicd*, abbì*u8chid* — (At. P. (tsscd^).
fétta — fine.
empire — 'm6J', 'wiftrl' — P. 'mbrije — V. 'mbil* — PI. *mb€jje,
Inelilòstro — 'ngnòatre — Y. 'ngnóitre,
ironittolo — jòmmere — PI. ghiómbre — (G. hmnmatte, m. e f.).
irlilanda — L. janne — jjanne — O. V. jjdnnele,
■InstaldMO — L. sijózze — O. P. aijjézze — A. aijjòzze — G.* aijjùozze — V.
aujjuàzze — At. aujjèzze — PI. aejjuzze,
bianco — bianghe, *branghe — PI. biangJie, blanghe,
nébbia — nèftftCe, *nè&6re — PI. nèòftte, nè&6Ze.
•abbia — (oom., *réne) — G. *aabbrén6 — PI. «ua&òZ^utid.
oreoetalnl — 'recchjne — PI. Y. ricchil'ine,]
flame — fiume, *frume — Y. fjume — PI. fiume,
fltf ada — L. mazza/rènde — Y. mazza/rande — At. mazza/rènne — moisaa/T'tfnne.
frtf ada — frónne — A. /rdnne — Y. franne — At. /rènne.
pianta — piande, *prande — PI. piande, plande,
plantare — piandd*, *prandd' — PI. piandd\ plandd',
piano — piane, *prane — PI. piane, piane.
plnnta — piume, *prum& — Y. pjume (Oom., pènne).
etae Tédox — che wédeJ — *G. Y. che waidet — At. che wadet (Com., ti, tS&
mmlndel).
eatital — candivi — P. candjeve — PI. candj'ette (Com., hajje, ao', candaie).
cantanti » candiate — P. candjeate (Oom., aì, ^ì, candate. E cosi nelle altxo
pers.).
eantò — L. A. candiae, ha candate — G. candì, eandltte, candd — PI. P. At.
candìtte — O. Y. Tia candate.
eantammo — L. G. candèaeme, averne candate ~ PI. candlaaeme — A. ean-
démme, candèaeme — O. At. P. cand'èmme, averne candate — Y. aéma eandata..
Digitized by
Google
49
eaB«a»*e — candiste, avete candate — A. candiste — O. avete candate — Y. séte
candate.
CABiaroBO — L. A. candise, ha candate — G. candì, candìtte, candd — At. can-
d'ètte — PI. candìttere — O. V. luinne candate — P. fta candjete.
^«raUl — durmive, Tiajje durmite — P. durmjeve — PI. durmuhtte,
^•riBltttl — durmiste, et durmite — P. durmjeste,
^mvwmÈ — L. A. (iurmt'«e, Aa durmJid — PI. At. durmètte — Aa durmite,
di«nnlmmo — L. G. durm^èseme — PI. durmèsseme — A. <2urmémm0, durm^Mmd
— O. At. P. durmèmme, averne durmite — V. séme durmuéìte.
dormiste — durmite, avete (séte) durmite.
doraUroBo — L. A. durmise, ha durmite — G. durm\, durmltte — At. P. dur^
mMte — PI. durmulttere — O. V. hanne durmite.
f«el — facive, hajje fatte — P. faafeve — PI. faccette.
fiM^fttl '^f adite, sìf ci fatte — F. facjeste.
fé«e — L. A, facise, ha fatte — G. /acì, /acèt*e — At. P. f adite — PI. /St'ce,
faccette — O. Y. ha fatte.
fl»«Cmmo — L. G. P. faclseme, avéme fatte — PI. facjesseme — A. facémme —
At. facèmme — O. facésseme, avéme fatte — V. a^me /aWe.
fike«»t« — faceste, avete fatte — O. A. faceste — V. »^*6 fatte.
0§««ro — L. A. facise, ha fatte — G. faci, facètte — At. P. facUte — PI. /tf-
c«n«, facjettere — O. fécere — V. 7^ann« /««*«.
▼ercoffMami — vrevugnarse, ahbrevtignctrse — PI. wetwflrwttorse.
lAdro — latre — PI. V. luàtre.
rafc»re — cvrruhhd? — PI. V. arru66u<f'.
t*p»€s«i« — zòcchele e zucctUÓne — PI. zucculóune — V. zuccvXèune — At. P. G.
turectfne.
■F^eelilo — L. sprécchie — P. sprjecchie — A. spécchie — O. «pèccA^e — V. At.
spttècchie — PI. spuécchie — G. «Rfeccfcfe, spjerchie.
percolato — (Com., capcmne) — A. V. pruvelate, pruvulate — PI. pr)'evele.
BartolomiMèo — Bartelwnmé — G. P. Bartelummé, Bartummé — A. Bartrummé
— PI. Barflummuéjje.
^«alelM — caccile, ca* — G. calech», cacche.
«naleliedano — coccTtódwne — V. caccT^edìune — PI. cacchedlune.
▼OBAltaro — vummacd^ — V. vumitcd* — PI. ar»uOTec<f' — At. arvummucd' — O.
P. a'TVummecd*.
elT«tta — ciuuétte — At. ciuuitte — O. ciuwétte — V. ciuttdtie — P. ciuótte.
«errlmto — servìzìe — P. serevìzìe — V. suruèzìe.
potei — jmtitJe, Tiajje putute — V. fta^ja pu^iute — P. putjfeve — PI. putuétte.
potasti — putiste; si, di, putute — Y. sì putìute — P. putjeste.
potè — L. A. putise, ha putute — Y. ha putìute — putltte — PI. putuMte.
potéHuno — putlsems, havéme putute — PI. putuèsseme — A. At. pufèmme —
V. séme putìute.
poteste — putiste, havéte putute — PI. putuèste — Y. séte putìute.
poterono — L. A. putise, hanne putute. — Y. hanne putìute — G. At. P. pu-
iHte — O. putèttere — PI. putulttene.
▼enlre — menV — Y. menl^ — PI. venéjje.
te ijatseia — *m bacce.
albero — ailòere, arbere, arbre — PI. arvéle.
all'antrasatta — L. a Vendrasatte — G. P. a Za 'ndrasatte — A. a la 'ndrasacche.
dirupato — L. derrupate, surrupate — P. serrupate — G. A. derrepate, surre-
paté — Y. Sderrupuate — derr^upate.
slombato -^ sdéttuffate — Y. idéUuffuàte.
foTllla — L. vernice — PI. vernèice — Y. vern'^ce — vernice.
io mi orenzo (credo) — PI. ji* m* acrhhze.
basso — vasse
tósse — tésce — Y. tasce — At. tésce.
scilito (soinmnito) — scUite — PI. Y. scillite.
calpestare — capestd'.
•assomma — cambumille — Y. ccmbvmìHle — O. capumitle.
eastliraro — castijd* — Y. O. At. P. castehd*.
Digitized by
Gbogle
60
tricare (indugiare) — L. A. trecd*, trichijd' — O. P. trecd'.
Allora — aUundanne — Gt. alundanne — Y. At. P. andanne.
«aèrela -« cerche — G. cèrque, cerche.
un v»ll« — *nu haUe — A. *nu jaìle — V. 'nw imdlla — PI. P. *nu wdn«.
tr« s»lll — L. PI. tri Wle - A. P. tré JeOe - At. tré hJeOe - G. O. V. tr<?
réni — rine — V. rUne — PI. flrrèXne.
l«sm» — L. O. léne — G. Une, HàXne — At. Une — V. Wflfn« — PI. A. ÌXinò —
P. Ulne,
larv« — larj/Atf — G. làrehe, *ìàrX6 — P. làrehe -- PI. A. Wrìe.
ditale — detaU — O. A. detdU — PI. V. P. detuàle.
earrabb» — L. At. P. ^iuglUe — G. A. eiuscìUe — V. «ciaMitèWc — PI. /(^fanèXle
— O. carrubbe.
qaarésima — L. A. — gwar^aem^, *quarajé8em6 — O. G. guar^sema — PI. At.
quar^eme — V. quaràaeme — P. quaréseme.
•»è «eia** — 8'é jjiUtò — G. »'^ Jjelate, s^é gghielate — A. 8*d jUdté — PI. «^^
jacsiate — V.a*é ggracciate.
Ineadine — 'ngutenò — V. ^nghttene — PI. P. 'ngudene — O. *ngudden».
1»e««aflee — L. G. A. fucétele, f. — O. At. flcltere — Y,yiciàt6re — V.flcUtéró.
«aladlei — quìnece — O. quìnnece — V. quènnece,
«Indaco — L. O. cìnecTie — A. aìneché, cìneche — G. At. P. aìneche — PI. auìné-
cTie — V. auhieche.
raffllel« — fàjjele.
Sliel'lial da far© — Je V he, «I, et, da fa* — V. (ha). — O. P. fhi),
fevll — fajje.
portai* — L. V. piartele — pìtortele — PI. pìiorteje.
pòrtatelo — L. V. pòrgetele — pùortetele — PI. pùorteteje.
portamela — L. V. purtemele — pUortemele.
un amieo nalo -« *n amiche me* e *n amiche de le mV (L. Y.) — mj« — P. 'n'
amecXzìa de le mje.
questo libro é mio — atu libbr* é lu me* — P. . . . é lu m6,
to parlare — jV parlave, parie, tene pparW — V. At. parlave — O. parléve —
PI. parUtve,
tu parlari — L. G. A. parlive, teniv'a pparld* — V. itiv^a pparld* ~ O. At.
parlive — P. parljfeve — PI. parUXve.
lo IlvllaTl — L. Ji* me fljave, me tene fftjd* — G. A. P. ji' me ftjj'ave, me fijjé,
me ite f/ijjd' — V. At. O. jT me fljjéve — PI. Ji' me fijjlìve,
tu flffUaTa — L. tu te fljive — fijjive — P. fljjjeve — V. fijjéve — PI. fijjVive,
ema Uffllara — L. éaee ae fljave — fijjave — PI.' éaae ze fejJÌUve — P. fé fijjé.
e»»e flvllATano — L. hiaae ae fljave — fljjave — P. fljjé — V. fljjavena — O.
PI. fljjévene.
etMl parlaramo — hiaae parlave — V. parlatene — O. PI. parlévene.
elle lo eantaMl — che jjV candaaaej candéaae, avéaae candate,
elle tu eantaasl -« cJte ttu candiaae, candiace, aviaae e aviaee eandate — Y. cow-
daaae,
elle esll eantasne — che éaae candaaae, candéaae, avéaae eandate.
ebe noi eantasslmo — che nnu* candaaaéme, anéaaeme candate — G. *candaa'
adme, avaaaame candate — O. At. candéaaeme — PI. candaaajeine — V. ecm-
daaaeme.
ebe TOl eantaste — che wu* candaaaéte, aveaaéte candate — G. *canda9$aia,
avaaaate candate — O. At. candéate — PI. candaaajete — V. cfmdaite,
ebe OMl eantassero — cTie hiaae candéaae, avéaae candate — O. candéaaere., —
PL candéaaene — V. candàaaere.
ebe esii faeéBse ~ che éaae facéaae, e avéaae fatte — PI. faciéaae — *G. Y. fa*
ciàaae.
Digitized by
Google
51
■•i fifteeiam* — nw' facéme — PI. facemmo — *(3t, V. faciàXm^ — P. facidme,
T«i tate — tm* facHe — PI. /ocièWa — a. *f(icià\ié — V. /a*e.
!• T«BMi -- it' mentvtf, hajjò menuU — Y. ^ajje minxuU — PL fn«njrei^ —
P. menSev^'
f «éBMi — ji* tenive, hajje Unute — V. hajje Unìute, — Pi. tenJetU — P. ««-
te h« fMt* — if' haJJe, $o*, fatte — V. haJje fatte,
tm Imi fift«t# ^ tu ài, €i, fatte — P. M fatte,
•eli IM fiftM* — é$8^ d fatte — PI. 3i9$* d fatte.
m^\ akMam* UAf — nu' oo^ma (L. *aléme) fatte — PI. nu' avimme fatte —
V. nw' séme fatte,
«Mi haBM* fiftii* — hi$8* d (Y. O. ftanfM — PI. hàune) fatte,
!• «TOT» fiftU* — i»' at;^/aie« — PI. Ji* avalve fatte.
te ékM — i»' at?<M, 80' atfute, so' 'tmte — V. haJJ' aviute — P. avjeve — PI. i<'
«IM !• «TéMl — c^ jji' avesse — ♦G-. V. avasse — P. avdsse,
•Me i« «TOMI — c^ Mtt avisse, avisce — Y. avd«80.
l'AT^Mil ìm! «■ l'avisse, avisce, tu! — Y. l'avesse ti!
!• ••■• — ji' so'.
•sii è — èsse é — y. asse é — A, jésse i — PI. jisse €.
■•i siABAO ~ nu' «éme — PI. sémme — A. cèrne — *G-. Y. 8d{m« — At. sdme,
T«i «lète — vu' séte — A. tiite — *a. Y. «d«t« — PI. slXte.
•flsi ■<■• — Ihisse é — Y. Késse sónne — PI. jisse sdvene.
te *w» — L. jT ^r«, ève — G-. ^r«, ^w, jéve — PI. jHm — A. Jére — ère.
«« èri — L. #u Aire, «iw, fira — Q, hire. Jive — A. ^ive — PI. i»ve — At. sive
P. éjer« — O. jire, cive — Y. tìu hire.
■Mi •rttTaiM* ~ fttf' 8avam« — G-. *savame, javame — PI. Javame — A. (ooofiM
— Y. eravame.
•Mi •■>»■• — L. hisse ère, ève — A. Jesse Jère — Q-. ^r«, *ève, jève — At. tfré —
P. jère, ève — PI. jèvene — O. ^r«n« — Y. "èrene.
te ftal — ji' so state — Y. haje Hate.
tm. l'hai «la fare — L. PI. tu l'd da fa' — G. At. l'è da fa' — A. PI. l't, le et,
da fa' — O. Y. de' la fa'.
■•i BiiaiM*, <UaiM« — L. O. «t^me, d^m« — G-. itème, dème; *Stàime, *dà%me
— PL stèmme, dèmme — Y. ni stème, dame — A. itèìme, statème; dèime —
At. F. stame, dame.
▼•i state, date ~ L. O. P. stéti, dète — Ot. stète, dète; *8tàlte, «dàìte — A.
stèite, statète; dèìte — PI. stììte, dlìte — Y. At. state, date,
•••1 BiaBM*, daBMO ~ 7i»'««0 «fa, dd — O. Y. Stanne, ddnne — PI. «tdune, «to-
vene; dàune, dàvene.
!• BtaTa, darà— L. At. Stave, statté; dave — A. itdve— G-. Have, dave; *itat'
tave, statté, stéve, ite; de — O. Steve, stattève; deve — P. Hève, deve — Y.
stàtve, dave — PI. s^tve, dìtve.
te steiii, détti — L. stive, dive; so' state, so' date — *Gt. O, At. stive, Hai-
tive; dive — A. stive, stative; dive — P. itjeve, stattjeve; djeve — Y. Jiaje
State, haje date — PI. stjette, djette.
«M^ !• «Il dessi — L. Ot. che jji' j' omésse date^ che je dènghe.
!• Tado — ji' vajje.
■•i aadiaBA* — L. Y. At. jame — G. O. P. jème — PI. jèmme — A. jèìme.
!• amdaTo — jave — G. iaw, j^ — O. P. jève — PI. j^ive,
!• andai — jive, so' jite — P. jeve, so* jite — O. so* jite — Y. fta^e jìute —
PI. ietta.
«ii« io aadaMi — L. G. cTie jji' avesse jite, che vvajje.
■Uà flfflio — fìjjeme — Y. fèjjeme.
■&!• ««saate — cundteme — O. cundtteme — Y. At. cun^teme — PI. cunu^teme.
■al<« aro — L. P. cióreme — A. f iòreme — O. ciórreme — Y. ci'òrewe, nòneme —
At. céreme — G. «ìrewe — (PI. rUosse).
■ala ara — nònne, nònneme, nònna me* — Y. nòneme — (PI. rósse),
■aia Baòeera ~ sòcereme, sòcereme hòmmene — Y. At. «òceme — O. sòcceme —
PI. euoceme.
Digitized by
Google
■Al* Ba^eeim — iòcsremB, ibcerema fémmine — V. At. èòcema fémmenó, — O.
Bòccéma fimmenó — PL mòcmm,
■al* cerner* — JÒnerwne — PI. Jenerems ^ Y. At. S^xmvm — O. S^nòtM,
■Al* *a4r* — nòrema — At. n^rmé,
■u»Beli*r*i* -• iiioècivraié,
jetteoare — i<M«c<f' — O. Smtc&\
tengo fftre (debbo fare) — L. A. a. Ungh» da fa* — Y. At. Hnghe da fa* — O.
PI. ijmghe da fa'.
Digitized by
Google
PARTE PRIMA
ITALIANA-DIALETTALE
Digitized by
Google
Digitized by
Google
1. A, prep. *^ — far capire nna ooBa „,
P«' ffa* capi*. = " Lo dico — tuo vantag-
gio „, Le diche pe* bbéne t^ = "Operare
ad inganno „, J»' nghe lu 'nganne = " Star
bene — salate „, §ta* hhóne de salute =
"— levar quest'albero da qui, si gua-
dagnerebbe un tanto „ , Se sse luvésee
iV arbere da Icche, sarré 66tfn«.—** —toc-
carli, quei fiori si guastano „ , 96 {6 tue*
cTie, chde fiure se httaite.
2. Abaie, Abbate \ AbadénM, Ba-
«l«asa, Badéaae.
3. Abfca«*, li NnUmmerej sm. pi. ||
Afcbaeene, OaHeUarej CervUle da fa'
cataste.
4. Al»è«e, Ahèi», Abbéte.
Alborto, 707.
A««eKdere, 188.
5. Aecerlio, Arruscite.
6. Aceiov*» Alice, m.
7. A«««a, Acque \ Dim. A«4«et*A>
A«««etilna, Piccola pioggia, AcquarU-
ìe = A«4«eltiia, Pioggia minuta : Sa-
liva, ohe viene nel pensare a cibi ap-
petitosi, Acquarle = Aeqaerell*, Yi-
nello, Acquate, f. || Aeqnata, Scossa di
pioggia di qualche durata, 8crÒ8ce,8frò»
«c« Il A««aaio, la Spezzare l\ Aetgm^-
doii«, Ctfnnutttf II Annae^aare, Me-
scolare acqua con altro liquido, Adac-
qud^ Il S«ia«4aare, e, più com.,RlB«la«-
«nare. Sciacqua', Aaciacqud', 'Saacqud'.
8. Acu8, sm. lat. A«o, Ache, f. || Aen-
leo. Pungiglione delle api, QuìJJe || Qa-
«liafea, Cape, m. {de file, séte, ecc.) ||
Amuummr^ e JkmummVyAppeszutd' || A.eé-
ta, Acéte, Cète \\ A^ra, Acre \\ A«èrbo,
Cerve \\ A«eia, filo, Acce \\ Aeelale, Ac-
ciare.
9. Aere, t. poet. Aria Arie \\ Arle«-
«lare, Bd' àrie % Selarlnare, Span-
ne^ = Rifl. Spu: darae 11 Vènto, Vende.
«Nodo di — „, FtttorèMe § Vaglia, Cru-
ville.
10. Aea, sn. lat. Metallo. Bame. Da-
naro Il Raiae, Bame || Raialae, Cùche»
me II RaiaalMa , Cuppine || Raiaarro,.
BàcTiene || Rnwlae t Huzée II Dir asci-
aire, Lev(f' 2a ruzza = "— i denti „,
Sgretolarli, Arrutd' le dinde, assol. Ar-
ruzid'.
11. AflRaaaa, J-iTanittf || Aafaaare ^
intr. «71 mattijènne.
12. Asia, Còmede, Tèmbe || Adasio,
Còmede còmede, A ppian'a ppiane, A
tfèmb' a ttlmbe || Asevelessa, Aggevu'
laziéne \\ Nalèaeio, De pòca aalute =
Delle noci, Cugnéae \\ Ascia, lu Lajje,
13. Avire, Aggi' Il Asidne, Azzìóne |j
Asitare, Vuacecd' % Eaamiaare, Aaaa-
mend' || Seiame, Aaaame, Saame, f. |
Sciamare, Aaaamd', Saamd' § Aeea-
«liare, Quajd' j Caglio, Quajje.
14. Ala, Seènne | Alato, ^^Ae le «citi-
ne I Aseélla, Detélle, sm.
15. Alacre-, agg. lat. Pronto || Allé-
gro, Alègre, Alècre.
Alare, 529.
16. Albero, Albre, Arbre \ Arbusto,
Arburétte,
17. Aleoal, Lu Spìrete.
18. Al^re, v. lat. Nutrire || AliméatOr
Alemlnde \ Alanno, Alunne \\ Alto, agg.
Avete I AltessoBo, Supèrbe, Arìóae, Sba-
fande || Altare, Avetare || Alsare, Ave-
zd' I Inalsare , 'Nnavezd', Adavezd' ||
Adulto, agg. di uomo, Fatte = di pian-
ta, Creaciute.
19. Aliarne, la Luma marròcche.
Altalena, 1037.
20. Amaro, Amare, 'Mare, *Marèjje.
21. Anatra, Paparllle.
22. Anca, Luffe , sm. 1| Selaneato,
Sciangate, §delluffate.
, ^. Ancora, (B.ad. ank, Curvare),
Augure || Aiietfna.. città, AngÓne, Nan-
Digitized by
Google
66
and - aiB
góne \\ Ansalo, Angule = Canto, Curnéc-
chie, Curnice \\ A^mmeo, Ar etò. 'te \\JJn~
ein*, 'Ngine {JJmclnar^, Acchiappa*
nghe lu 'ngine \\ Ano, *8edine | Anello,
mue.
24. Andare, J»' = "— a opra „ , Jì'
a jjurnate, r= " Andar soldato „ , a fare
il soldato, Jl' pt* eauldate = ** — al di-
sotto „, Jl' a MtfWe = " Andar fuori „,
Uscir di casa, 'ScV = "È andato via„,
É partito, Se n'I jite — " Andiamo, An-
diamo via „ , Jdme e Jémecene =s " — di
corpo „, Jì' da còrpe^ da lu còrpe j An-
dlrlTléni, sm. Jl' e mmenV,
25. Angelo, Angele || Vangèlo, Van-
gile.
26. AnguU, sm. lat. |f An«uHi», An-
guille, 'Nguille; Capetene.
27. Aniee e Anaee, Ànese.
28. Anima, Aneme,Alme \\ Àlito Àne-
te I Alitare, Anetd' || Esalare, tr. Man-
na', Ar rènne* (lu ddóre) = Intr. MenV, . .
i Setolare, Sciald' || Iiéna e Iiéna, Fòr-
ze, Alme.
29. Anno, ^niM | Halannanrlo ! ,
MannaJJe, Hajje! \ Annuallt». le Cw-
ee, sm. pi. | Uimanno, volg. Ahudnne,
Vanne || Solenne, Sulènne.
30. Ansa, Mdneche, sm. e f. (de la
pignate, e sim.).
81. Ape e, più com., Péeeliia, la
Lape II Peeeliltf ne, Lapéne = fìg. Ciam-
bane de vine, 'Ngórde de vine.
32. Ap-^re, v. lat. Congiungere. Bag-
giungere || Atf, Adatte, Adattate || Iné-
ala, Neziarìje \\ Sciattare, Arruvend' \\
Còppia, Còppie^ *C6ppre, Pare =s « Una
— d'ova„, 'Nupare... = «Sono di— „,
E nnat' a ddu\
88. Appalasaral, Appanecarse.
34. Appiòla, Mela appiola, MelàppUe,
85. Aprile, *Abbrile, *'Blì^ile.
86. Aquila, Àcule \ Aquilone, ba-
locco, la Cumméte.
87. Arancia e Arancio, frutto^del-
l' Arancio, Pt«9*(e^{le^ sm. | Aranciata,
Mangiate.
88. Arare, -4rtf' | Aratro, Arate;
quello grande, Pertecare, sf.
39. Arco, Arche j Arcobalèno, Ar-
chevén'ie \ Areucclo , Ouardiéle, Var-
atole, sf. I Arcolaio, Vtnele.
40. Area, SupreffìeU | Ala, Are.
" Menare il oan per 1'— „ , Terd' pe' lu
naee \ Dim. Aiuòla, *Béle.
41. Aréna, e, più com.. Réna, Bène
I Dim. Renèlla, nel signif. med.. Bène
e Bendile \ Renlachlo , suolo arenoso,
Benazze, sf.
42. Arcano, Ahburde, 'Bhurde, sf.
43. Argènto, Argende \ Argenteria,
Argendarìje \\ Argilla, Cretóne, sm.
44. Àrido, Aeautte, Persutte \ AUdd-
re, la Sécche.
46. Armddlo, Stipe, "—a muro,,
Stipe I Dim. Armadlno, Armadietto,
A.vataLai^lo,§tepétte \ Accr.Armadltf-
ne, §tepéne.
46. Àmia, Cupe, sm.
47. Arpldne, Cdnghene.
48. Arra, Caparre, sm.
49. Arrabattarsi, Daree da fd*,
Travattaree \ Rabattino, Travattine.
ArrlTarr, 834.
60. Arrdsto, ArréSte || Rosolare,
Fa* fa' lu vruichétte.
ArrnflRsre, 886.
51. Artigli, Granfe, sf . BanibUle, sm.
Aselnsare, 1004.
52. Aspide, Aspre, sf.
53. Aspo e Haspd, Aspe, sf.
Assai, 902.
54. Asse, tavola, Tàvele \ «Asserelle,
Assicelle del letto „, le Tàvele de lu
Wè«6| Assito, Tavulate.
55. Assénslo, la Scènze.
Assettare, 933.
56. Assillare, intr. Tene* le smanie.
57. Assiolo, lu Cchiéle.
Assuefisre, 929.
Attaccare, 1014.
Attingere, 1021.
58. Auris, sost. lat. Dim. Auricula,
Oréccblo, e, meno com., Oréeebla,
per Organo deU'udito, Bécchie, f. j o-
recchlonl, malattia, Bicchiàle, Bic-
chiéle I Orecchiante, Arejìite \ Ori-
gliare, Arrecchid' % Udire, SendV =
P. pass. Udito, 'J^dése, *Sendute: sm.
Senso che percepisce i suoni, *Senduie,
f. I Udiénsa, nel signif. di « Ascolto „,'
Udénze, Udéniìe, Vudénze, AvudSnzteW
Esaudire, /Sf.9au(2V Ij Obbedire, e, più
pop., Ubbidire, U7»&e(2tMl Ascoltare,
SendV, *Scutd'.
59. Aranti, Avande, 'Nnanze =
" — giorno „ , Prima jórne. « — Pasqua, , ~
Prima Pasque = « Poco — buio „ , Pò-
che prime scure, nòtte = "Per 1'— „,
Prime, Apprime, 'N dèmo' andiche =
« Andare „, Ji' 'nnanze \ ATausatleelo,
Avanze, sm., Ava^zaiure, sf. \ Daram-
■ale, la Sójje de la fen'èHre,
60. ATéna, Bidme, *Brame.
61. Av-ère, v. lat. Aver caro. Star be-
ne. Bramare || Avemmaria, Avemma-
H^e II Àvido, 2)caedero«e II Osare, Ave'
TardeVe II Audace, Ardite \\ Jkvmr^, A-
vare.
62. Av-is, sf. lat. Uccèllo, Cèlle, Au*
cèlle = Dim. Uccelletto-Ino, CeUuece
II Augurio, Ahùr'ie i\ Jkgómt4^y mese, A-
hó'jte § òca, Pàpere e Paparóne, m. ==
« Il gioco deir— „, la Lóche.
63. Avòrio, Avòrie, AvòVie.
Avviare, 1083.
Avvolgere, 1104.
64. Àxslmo, agg. Qìme.
Digitized by
Google
bab - bai
57
65. BAbteo, Patre, *Tate % IteTa, Va-
ve I liMbaTare, Abbavajd', Sbavajd' §
BAaftbola, Pupe. '* Fare alle — „ , Paz-
zijd? nghele pupe || Ramblae, Cìtele =
^ Gesù Bambino „ , lu Bbambine \ Al»-
ìbaaftblBare, Arrustecd' || BaiM bòe-
elo, Mammòcce.
66. Babbft«eia, Papuace,
67. Ba«ea, FacTie, sm. i|Ba««èllo,
SaUécchie \ Sbaccellare, Aecéjje' \
Baeeelltfne, fig. SaìXecchióne.
66. Baeehle, Vratie, sf. | Baeehla-
re e Abbacchiare, Vatte' , Sbratti-
nijd' = Pig. •* — una cosa „ , Venderla a
VÌI prezzo, Abbarattarle j Bacchiata,
Fig. Grave danno, Mazzìatet Sbacchet-
tate I Sbacchiare, Vatte' = Sbatte',
àcaffd' I Bacchétta, Bacchétte = Quel-
la usata nel far la calza, MazséUe =
*^ Bacchétte, (mazzarille) del tambu-
ro „ j Bacchettane, Vezééche,
6e. Bacine, VaccOe | Dim. Bacinèl-
la, Vaccelétte, sm.
70. Bade, Vace = Dim. Bacine, Va-
cétte I BaclesBe , Vaciéne | Baciare.
Vaeid'.
71. Bace, Vèrme | Bacare, Imba-
eare, la^bachlrc, intr. Awermeniree,
72. Badare, Abbadd' \ A bada. " T -
nere — „ , Tene' 'n gambane, *'n gre 'n
^^IIBalècce, PazziarìUe,
73. Bagnare, Bagnd', Abbagnd' ; 'N-
fónne', 'Mbónne' \ Ba«ne, Bagne, *Va-
gne = (vasca). Bagnaròle, sf.
74. Balenétta, Bajunétte, Vainétte.
75. Balaustrata, sf. PalahuHre.
76. Baicene, Balecóne, Palecóne.
77. Baldòria, Fòche, Fucaràcchie,
sm.
78. Baléne , Seltutre \ Balenare,
Lambijd', Selustrijd',
79. Balsame, Balzeme.
80. Balaa, Peddne. Frange.
81. Baaftbasla, Bummace, Vammace.
Bambino, 65.
82. Bance, delle botteghe, Bangóne
\ Panca, Banghe, sm. ** Le panche (ban-
ghej dell'osteria, delle scuole, delle
chiese „. | Dim. "La panchette, (li
bbanghitte) del letto „. = Panchette,
Banghétte. Prhmle, sf. | Pancaccio, su
cui dormono i soldati, Tavulacce \ Pan-
cone, su cui lavorano i legnaioli, Ban-
góne = Tavola grossa e segata per
lungo, Tavuléne, Paccòtte, sf. Dim. Pan-
«oneèllo, Tavelungine.
83. Bandièra, Bandière, Banner e,
Banére || Bandèlla, Piastre, Piastre de
la pòrte || Bandinèlla, Tuvajje || Ban-
dolo, lu Cape de la matasse.
S4. Bando, Banne \ Bandire, Noti-
ficare publicam., Jettd', Mannd', lu
bbanne — "Il prete ha bandito (prede-
cate) la vigilia „ | Banditore, Balìje.
85. Baracanc, Barracd, Barracane.
86. Barattolo, VasarìUe.
87. Barba, Varve | Barbière, Bar-
bière, Varvére \ Sbarbare. Fig. " Non
ce la sbarba „, Ne' je la cale.
88. Barca, Barche^ Bareche.
89. Barcnllare, Annavecarse \ Bar-
eolldnc-dnl, avv. ' Ndrettecune,
90. Bdrcla, Giogaia dei bovi, Pan-
nUle, sf. Vraccale, sm. | Barellilo e
Bardinone, Varva^ianne,
91. Barile, Varile \ Bariglione, da
salumi. Varile, sf.
Barocclo, 840.
92. Barra, Varre \ Baracca, Bar-
racche }| Sbarrare, Chiudere con barra.
Métte' la varre, Avvarrd'= " — gli oo-
6hìr,Scacchid',8pàlazzd'l'ùcchie \\ Sbara-
glio, " Mettere allo — „ Métt' a rrìseche.
96. Basire, intr. Applrdese.
94. Basso, Vasse = "Messa bassa „,
Méssa lètte. Messetene = "A— „ e "Ab-
basso „ , " In — „ , ^ bbasse, *CapabbaXU.
"Da— „, Da bbasse, *Da capabballe.
95. Basto, Mmaste | Bastalo, Mma-
stare || Bastone, Mazze \ Bastonare,
Dd' mazzate, e le mazzate, Dd' mazze \
Bastonata, Mazzate \ Bastonatura,
MazzUte || Mmhsimttre, 'Mba8tV,Mma8tV,
e, più com., Appundd* | Ba«to e Bdstla,
Eemésse, Mmaste || Bastardo, Vastarde
I Imbastardire, 'NvastardV, Mmastar-
dV II Bastare, Abbastd', Avastd' | Ab-
bastansa. Quanto basta, Supérchie.
96. Battere, Vatte' = "Battono (Té'
ssund') le 5„. "Quest'oriolo batte le
mezz'ore e i quarti „... é a mmèzz'ór' e
eacquarte = "— una lettera, le finali^.
Spelli*. . . = " — la campagna „ , fig. Di-
vergere dal soggetto del discorso, §tòr-
ce', JV sturcènne = " Batte al caffè, alla
casa di. . . „, Se la fa a lu café. . . | Bat-
taglio, Battòcchie | Sbatacchiare,
Sbatte', Ècaffd' \ Bdttola, Ranarélle =
La Tricch' e ttracche \ Abbattere, 3fan-
nd' 'n dèrre = Socchiudere uscio, fine-
stra, Arevussd^=B.itì.. "Abbattersi in...„,
Incontrare, Ammdttì'ese a, nghe..,, Af-
frwndd', tr. | Imbattersi , Affrundd',
tr. I Combattere, Cummaite'.
97. Battessarc, Batteézd', *VattiJd'
I Battésimo, Battéseme, *Vatté8eme.
"Tenere a — „, Fa' lu cumbare, la cum-
mare.
98. Bauban, e, più com., Baban,
Bau, Papò Paphzze, Mamóve.
99. Badie, Bahujje.
100. Baiia, Sòrte = Mento sporgen-
te; La persona ohe l'ha, Pacéce, sf.
Cianghétte, sf.
101. Baxftòtto, agg. di Ovo. Arròste,
Arrustite, Nné ttòste nné mmòlle.
Digitized by
Google
58
bea - bot
102. Beato, Beliate, *ViJate \\Yed.
Bene, Bello, Bono.
108. Béeeo, Bostro dei volatili, Pic-
che I Beeeare, Prendere il cibo col bec-
co, Peced\ Ardbjje* = Mordere, Colpi-
re col becco, Pizzecd* — Eifl. Pig. **Bec-
oarsi un pranzo „ , Ahhuscc^se, . . = Bi-
sticciarsi, Piccijd*f ArepiccUìaree |
eata, Colpo di becco, Pizzecate j
eblme, SquaJJe | Imbeeeare, Dd*
mmagnd'; ^Ngavaccid*= Fig. Allezzìund*
I Beeealleo, Fecétele, sf.
104. Béeeo, Caprone, Crapine, Vécce
I) Beeealo, Macellare || Beeehlmo, Bec-
eamortl, Sifossamòrte, Sfoasamurte,
106. Bè«a, Picce; *Mbicce.
106. Bevhlna, Veizóche.
107. Bellétta, e, più oom., Mollét-
ta, Lire,
108. Bérne, aw. Bène, Più oom., Bò-
ne, e anche Sèlle. "Lavora — ^... bòne).
Va — !,(".. . bónej. Si porta —, (... bène).
Stai—!, Siatte bbéne! Sta proprio— „,
Sta pròple bbóne, o tande bbèlle.
109. Bèllo, Bèlle = «— nuovo „, Non
mai nsato. Nòve, Néve néve = ** Dille
belle! „ y A tté a ddV pastòcchie .' = « È
beli* e andato „ , Se n' é jiV e bbóne =
"S'ha un bel gridare! „, He vojf a
itrelW / = « Bella mia casa ! „ , Oft bbó-
na casa mS'! =" Se ne fa — lui„, S^a-
vande èsse.
Bestemmia, 847.
HO. Béstia, Béstie, con signif . spreg.
Comunem., Anemale,
111. Severe e Bére, Véve\ «Cibo
che dà bnon bere„, che fa bere volen-
tieri,. . . che ddd* la vènete | Beerlno ,
Beccherucce \ Abbevera re, Abbuverd\
112. Biaaeo, Bianghe, *Branghe =
"Di punto in — „, Tutt^a *nu tèmbe,
Tutte nghe *na bbòtte \ Blaoea, Mesco-
lanza dì caffè e latte , Latt' e ccafé \
Bianeastro, Biangacce \ Blaneherla,
Biangarìje | Imbiancare, 'MbianghV,
SbìanghV = "A noi c'imbianca (ce fa
le panne) una contadina „. "Ho dato
a — (allavd) le camice „.| Imbianelil-
re. Divenir bianco, Sbianghirse.
118. Blea, Mùcchie \ Abbicare, Am-
mucchi d'.
114. Bleehlére, Becchére, *Bucchére.
115. Biètola, Biéte \ Barbabiètola,
Mapa ròsee | Bietolone, Sciocco, Ma-
gnabbiéte.
116. Biétta , Zéppele \ Imbiettare,
Zeppd', Azzeppd'.
117. Biffa, Annizze \ mirare t An-
nezzd\
118. Biclo, Vice.
Blffonela, 254.
119. Bile, Péne = Stizza, Bile, Rajje
I Bilioso, Collerico, Arrajate.
Bloeeolo, 368.
120. Blondevvlare, delle messi, 'N-
gerarse.
121. Bircio, Sguèrce | Sbirciare ,
8meccid\
122. Bistfvno, Besógne, Ha Bbesògne,
*la Débbtsogne = "Avete — di nulla? „
Te serve ntèndef "Non posso dartelo
perchè fa — (ca sèrv*) a me^. "Tutto
può venire a — „ , Tutte pò servV \ Bloo-
snare. Essere necessario, conveniente.
"Mi bisogpia (Me servarré, servésse) un
sacco di grano | Abbisognare, Aver
bisogpio. Ave* bbesògne, de bbesògne.
128. Bistecca, Gustate,
124. Btfcca; Vòcche = "Far la —
acerba „, Mostrare sgradimento Tòrce*
lu muBse. "Nettati, Pulisciti, la — „,
Puliscete lu musse = Dim. Booohina-o,
Vuccucce I Abboccare, Dd* de mócce-
che = "—la botte, i fiaschi „, Arbue-
cd\.. I imboccare, Ammuccd*, Métte*
*m mòcche = Fig. *Mbuccd* ; Sbuccd^ \
Blmboccare, illenzolo, Fa* lapiéc*a.,:
le maniche, Curcid*.
Boccia, 134.
125. Btflla, MbòUe\tióU^, Bòtte,
Mh'che I Balletta, CendréUe | Bollire,
VullV.
126. Btf mba. Bómbe, Bòmme \ Bam-
bola, lu TremÒne.
127. Btfmbo, voce fanc, la Mbumbe,
128. Bono, agg. Bòne = " Sta —, ra-
gazzo !„, àtatte sòde, fitte, cujéts,., =
"Sta — !„, Tieni le mani a te. Sòde,
Piane, Fitte, nghe le mane ! = Sost. " À
un poco di — j, É ttriste = "Se parlo
cosi, è segno che ho — in mano„,...
ca me sacce jV = " Ha avuto di — (ha
*vute sòrte) che il padrone non l*ha
sentito „ =s "Viene giù (l'acqua) a — „,
Piove sodo, dirottamente. Piòve p* ap^
pòste = "Sai — del sonno. Nel — del
dormire „, A lu méjje de lu sònne, e a
lu méjje durmV \ Abbonire, Bacche-
tare, .^ccu^a^ef' I Baobonacclare, intr.
Bintempire, Sbunazzd*,
129. Bordtfne, bastone, 'Ngine.
180. Bòrea, lu Majistrane,
181. Btf rsa, Vòrze \ Borsellino, Por-
tadendre | Borsaiolo, CalavÒrze |
Blmborsare, Bifare della spesa, Aren^
frangd*.
132. Bòsco, Bòsche \ Boscalòlo,
Quardabbòsche \ Imboscare , tr. 'Mbu-
schV II Buscare, Guadagnare, Abbttscd*»
183. Btfsaolo (pianta). Busse e Bu-
sce; (vaso) la Bussele.
134. Bòtta, Bòtte = Bettile anfibio,
Banabbòtte, sm. || Buttare, Jettd* =
Intr. Germogliare, Caccid* e Cacchid* \
Sm. Bòtto. " Di — „ De bbòtte. " A un — „
*Na bbòtte || Bottone, Buttòne, Bettòn»
I Bottaeclòlo. 'Mbòlle II Bòccia, But-
tijje - Il fiore non ancora sbocciato.
Digitized by
Google
bot - bue
Boccio, Bottone, Buttóne = Bolla che
fa l'acqua agitata, Mbdlle, = Palla di
legno da giocare, Còchele \ B<»««141o,
dim. di Boccia, 2« signif., Bvttungélle =
Pezzetto di canna tra due 'nodi, Oan-
nélU^ccó = La parte del candeliere do-
ve si mette la candela, CannìUe \ Ìlo«-
«lOMe, Bòcce, sf. || Basso, Ventre, Pan-
ze I Sfcniftare, i polli, AprV; ì pesci.
Aprì* e PvlV = Rifl. di tumore : Eom-
persi da sé, Sfrdgnese.
135. B4ite, Bótte, Vascèlle \ Imbot-
tare, Ammuccd* (lu vine). \ Imbotia-
t*ta-»lo, 'dimuttatóre \ imbaio,
Mmuttélle = Dim. Imbatino, Mmut-
teUucce | Bottiglia, Vaso di vetro scu-
ro, per tenervi vini scelti e liquori,
ButtiJJe,
196. BoUésa, Putéche = Dim. Boi-
iosli«tta,Boitesh Ina, Pu(dC^l6 | Bot-
tosaato, Putecare \ Boiie*alo, Pute-
care; Pizzecaróle ; Accunde = Iron.
"Buon — „, Seccande.
137. B6ve, Vóve. " Carne di — „, Car-
ne de vaccine \ Bae. Lo stesso che
"Bove„. Nel signif. propr., più com.,
"Bove„; nel fig., «^Bue^. | Bifolco, Be-
féce, = Fig. Uomo grossolano, Cafóne,
Caftmacce % BAla, Bóje, BÒjje % Bar-
ro, Butire I lasbarrare, Vógne* nghe
lu butire \ Sbarrare, Sbuterd' § Ro-
■bUre, Arròste de vaccine.
138. B4^iilma, *Mbane,
139. Braca. "Le Brache „ per "Cal-
zoni „ , nel nostro uso, ha signif. spreg.
= Fig. Fandonia, Ciarla sul conto al-
trui, le Còme de IVèvetre \ Bracbéita,
la Péttele \ Brachière, §trigneture \
la&braca, la Vrache,
140. Braccio, Vracce = "Avere sulle
hracoia„, pers. o cose, Avere a carico.
Tene *n gÒUe | Dim. Braccétto, Brac-
cìno, VracceteUe = " A braccetto „, mo.
aw. *M braccétte | Bracciata, Vrac-
date, Vraccianne \ Abbracciare, Ab-
braccid', Ambraccid*.
141. Brace, Vrace, Oarbunèlle, Car-
vunUle I Bracière, Vracére,
142. Braiaa, Ha JisedSr'ie.
143. Branca, Zampa anter. armata
di unghie, Zambe = Artigli, Granfe,
sf. RambiUe, sm. = " Le branche (tése)
della scala „ [| Branco, Mòì*re, sf. Sbar-
de, sf. I Brancata, Vrangate = Dim.
Brancatella, Rrancatlna, Vranga-
tlOe I Brancicare, Manijd\ Manijd *e
remanijd* \ Brancicane, Chi ha il vi-
zio di brancicare, Manijarelle \ Im-
brancare, Ammurrd* \ Sbrancarsi,
Scaparrarae,
144. Brano, Pezze. " Mettere in bra-
ni „, apetaecld'.
14^. Bia io, »gg. Brave, e, più ccrm..
Bòne I Dim. Bravino, Abbastanza abi-
le nella sua arte, BunarìUe \ Pegg. ]
vacclo, 8pa4icU*eppé86,Guappóne \ ]
vamentc. Da bravo. " Gli disse — di
no „, Bitte f d ditte ca gnor nò. = " S' in-
gozzò — la medicina „, B^Ue se V d tòte
la speziarije \ Bravata, Bravacciata,
Quapparije.
146. Brève, agg. Brève. Più com..
Córte I Abbreviare, Abbrevid*, Accur-
tenV I Abbreviativo, Spicciative \ Brè-
ve, Scapolare, Grève.
147. Bricco, CiuccTtelattére, sf.
148. Briccone, Bercóne.
149. Briciola, Mifiche = Dim. Brf-
doline, MijichéUe, sf. | Sbriciolare,.
Smijicd'.
150. Brl«a^ 'Mbicee \ Brigare, *W>ic-^
cid\ 'Mbrujd' I Brigadière, Brehattére
i Sbrigare, Spiccid'.
151. Brillare, Arluce* = Dei vini spu-
manti, Scrizzd', Fa' la Scume \ Brillan-
te, sm. Breìlande, Berlande.
151. Briscola, gioco, Vrìscule.
153. Brivido, Grìccele \ Babbrlvl-
dire, Griceelijarse.
154. Bròcca, Bròcche | Dim. Broc-
cbétto. Vaso per versare acqua nella
catinella, Bròcclie, Sbròcchele.
155. Bròdo, Br^(2e,''Minestrasul~„,.
'n bròde, e nghe lu — .
Brnclarc, 1069.
156. Bruco, Bt*chs, sf. | Bracare,
PeW.
157. Brano, Scure = " Portare il— „,
Jì* de lutte = " Mezzo — „, Meèze lutte
= "— grave „, Lutte Strétte \ Iwi^hm-
nire, impers. Farse scure.
158. Brasca, Spazzola per cavalli,
Brusche { Brftscolo, Nuce, sf. | Rab-
brascolarc, Argranelld', Arecuverd* |
Rlbraseolare, Raccogliere i minuti
avanzi di una cosa, Arecuverd* = Ri-
cercare sulle viti o su altre piante i
frutti rimastivi dopo la raccolta, JV
pe* Scandarttte, pe' scrucche, eoo. = Fig.
Ricercare minutam. un fatto passato,.
Arescavd', Arevutecd* .
159. Brasco, Lappòse | Babbra-
scarsl, del tempo, Arouparse, ArengiU'
farse.
160. Braslo, Cer^ije.
161. Brato, Brute. Com. Anemale \
Imbratlre, Devendd' 'nanemale |] Brat-
to, Brutte I Brattare, Spurcd^, 'Mbru-
jd' I Rrattara, * Vertijje \ Imbrutti-
re, Farse bbrutte.
162. Baca, Cavute = Dim. Bacbétta,
Baeberèlla, CavutUle \ Baco, Buce e
anche Cavute^ sm. = Dim. Bachétto,
Bachino, BuciarìMe \ Bacare, 8bucid\
Cavutd' i; Bacato, la Culate. "Mandare,
Dare in — „, Fa' le panne, la citiate ^
" Risciacquare il — „, Assaequd* le pen-
ne, e, assol., Assacjud' -- " Bollire il — „>
Digitized by
Google
^
bue - can
:Fa' la— ^"^ Asciugare il — „, AeaucéP le
j}lnne, e, assoi., Spanne' = " Biancheria,
Camicia di — „,.. pulite \ Imbneatare,
JPa' la culate.
168. B«eela. Scòrce; Còcchie \ Sbuc-
ciare. ** — le mele, le pesche, le casta-
gne . . „, Ascéjje* ... «* — le anguille „,
Scurcid*, = Rifl. Lacerarsi un pò* la
pelle, Scurtecarse, " Si è sbucciato (acur-
tecate) un dito „ | Sba«elatnra, 8cw-
itecature \ Sbneeltfne-a, Scanzc^fatìje.
164. Budello, Vedélle.
Bue, 137.
165. Buffla, Bucìje \ Bugiarde, BU'
ciarde.
Burro, 137.
Bussare, 135.
166. CAeehlo, Il primo tralcio della
vite, Càcchie, Tanne \\ Caeehitfne. bcujo,
Vijóne,
167. Caelo, Cace. " — bacato „, — mar-
nétte,
166. Cadére, Caacc!^' || Cascare, Ca-
8Cd\
169. Caed-^re, v. lat. TagUare || Ce-
sóie e Cisóie, Forbici dei sarti, Fórbe-
ce, m. sing. || Incidere, Tajd'; *Kdaccd' \\
Clnclsclilare, assoL, dei ferri male
arrotati, Amniajd' || Uccidere, Accide*.
170. Caff*, Café, *Quafé. « — e cioc-
colata „, detta anche ** Nera „, Venezìd-
ne, sf. Il CaffetUère-èra, Cafettére =
sf. La Ciucchelattére de lu café.
171. Calamaio, Calamare, *Quala-
mare. "■ — a guazzo „,... slnza cinge.
" — con lo stoppaccio „, . . . ngJie le cinge.
172. Calamita, Calamitre.
173. Calare, ant. v. lat. Chiamare,
Bandirà || Calènde, CaUnne \\ Calen-
dario, Calenndrìe,*Qualenndrie § Chia-
mare, Chiamd' || Acclamare, Acda-
md' I Esclamare, Sclamd' || Chiasso,
Chiasae — "Lo fa per —„,... pe' ffa*
fovedff = " Non lo dico per — „, Die' ad-
davére \ Chlassdne-dna,Chi, Che,ama
il chiasso. Chiassóse \ Schlassare, Fa'
lu chiasse % Chièsa, Cchiése = Dim.
Chleslna-éiia, Cch^sUSle-étte.
174. Calcare, Accalecd' e 'Ngalecd' \
Calca, Calche, Fólle il edicola. FI.,
edicole, Pedàcchie \\ Caldo, Càvece,
sf. Il Scaldare, Ammend' le càvece, e,
assol., Ammend' il Calsa, Cavezétte. ** La
soletta (lu pedaline) : La costura (lu pèn-
de) della — „. = " Avviare (Cumenzd') :
Disfare (Scrulld') la — „ = " La — fca-
vezettélle) del lume „ — Striscia di pan-
no ch3 si lega per contrassegno alle
gamba dei polli, Cave»et*^?e = Sacchet-
to par colare il vino, Cappucce, Scarpa-
rucce, Scola/ecce \ Dim. Calaluo, Calza
corta e fine: CaUlnotio, Calseroii^,
Calza grossa che arriva allo stinco, Om-
turne | Calsare e Calsarsl, scarpe,
guanti, Métte', tr. e rifl. = " — un mo-
bile „, Mettergli biette sotto i piedi,
parche stia pari e non dondoli. Métte'
'na zéppele ... \ Calsolalo, Scarpare \
Calsolerla, Putéche da acarpare. An-
che, Scarparìje \ Calsdnl, lu Cavezóne,
le Càveze, sf. pi. j Sealsare, Scavezd' |
Blmcalxare, Artummd' = **— il letto „,
Appummétte' le lenztde, la cupèrte || Cal-
cavno, Calecagne.
175. Calce, Prète de càvece | Calelma,
Càvece, e Cavec'e aréne. " Muro in — „
...a ccavec' e a9*^ne j Calelmdeelo,
la ^rahbecature, sf. | Calcinalo, Fòa-
ae de la càvece | Calcinare e incal-
cinare, Fa' la calcare \ edicole, oon-
crez. morbosa. Prète — Conto, CàlcuHe.
176. Calere, v. lat. Esser caldo jj Cal-
^^y agg> e Bost. Calle, *Qualle ..." Met-
ter a il — (lu fòche) al letto „. " Darsi,
Figliare, un — „, Darae 'na calle \ Dim.
Caldétto-lno-ueclo-ueduo, CallarèZ-
le I cialda Òìtie \ Caldura, CaUòret
sm. I Caldana, Fucagne, Fumecetd\
Caldaia, Cattare, sm. e f. j Scaldare,
Scalld' il Scalmanarci, Scalemarae.
177. CalèMc, Galéaae.
Calsa, 174.
178. Causine, CaXìggene, *Calùnie.
179. Camera, Cambre. " Faro la — „,
Bifare il letto, spazzare ecc., Arzeld',
Arecettd' la— \ Camerièra, Cambrére
Camerière, Camrnarére 11 eaasèlla.
Camèlie % edmbero, Qdmmere \\ eaas-
ba, Gamme. "— (Péde) del tavolino,
della sedia „ || Camminare, Camend' \
Cammino, Camine § Cambiare, Ca-
gnd' I Cdmblo, Cagne \ Cambiale,
Cambiale \ Scambiare, Scoflrntf'." Oc-
chi scambiati „, un po' guerci, ucchie
_àturte I Scdmblo, Invece, * Scagne.
180. Camicia, Camige e Cammice \
Cdmice, Cdmece \ Camiciata, Sudato-
ne, sm. 'Na camice de audore, 'Nu pel-
lecciòne,
181. Camino, Ftiadare. "La gola
del — „, lu Camine, e la Ciummenére =
"La rocca del — „, lu Cappelle de lu
camine, o ciummenére.
182. Cammèllo, Caméle.
183. Campéccio, Cambéce.
184. Campo, Cambe \ Campagna,
Cambagne \\ Campana, Cambane. "Il
Battaglio (battòcchie) : il Mozzo (ruve-
céllej: i Manichi (le cecògne) della — „.
"Il digiuno delle campane», lu Tra-
paaae.
185. Cancrèna, Cangaréne | Can-
crenare, Incancrenire, Cangare-
narae.
Digitized by
Google
can - oar
61
196. Caii«r«, Cdnghere \ eranclilo,
di mare, Bange,; ohe tesa 3 la tela» la
Ragne \ Qranelre, fam. Bnbare, Mend*
lu *ngine,
187. Candire, 8ceruppd\ " — nna ra-
pa „, fig. *Xzuccard* le àtrunze, " La ro-
ba, I danari, tien li a — „, ...le tS* a
mmurV.
186. Candtfre, Bianghézze H Candé-
la, Cannéle \ Candelière, Canelére,
*Quanelére. (Nel nostro nso, anohe : Lu-
cerna ad olio) = Dim. Candelétta,
CanneliUe | Candelaia e Candelara,
la Canelére | Candelabro, Fanale || Ae-
eendere, Appiccid* \ Aeeendltòlo, Ap-
picciacannéle \ Ineéndle, Fòche \ in-
eendlare, 'Nfuca, *'Mhucd', Métte' fé-
c^a, Abhrucid* || Ineénse, ^Ngenze.
189. Cane, Cane, *Quane \ Ca*na,
Cagne \ Seanavllare, Fa* cagnare.
190. Canna, Canne = "È povero
in — „, ^é redutV a la mazze = " La —
dell'acquaio „, lu Cunnutte de la spez-
zardle — " La — della gola „ lu Canna-
rine \ Canndlo, Graticcio di canne. Ba-
iare I Cannieelata, Chiusa, Biparo,
fatto di canne, Cannezzate \ incanna-
re, Aeeannellare, *Ngannelld', Fa' le
cannellttcce \ Scannare, Scannd' |
Seannatlklo. Scannajje | Scannella-
re, iScanaM ' § Cdnene, Cdnune \ Canò-
nico, Cannòneche § Canéstro-a, Canè-
stre.
191. Cdntero, Cdndre = Dim. Can-
terei to, Canterino, Candrucce.
192. Canto, Angolo di du > muri,
Pundóne, sm. Curnice, sf. (l'angolo ester-
no), Ptmdónef Pizze, Curnécchie, (l'ang.
int.) = "Per tutti i canti „, Per tutto,
Pe* ppizz' e ppundune = " Mettere in
un — „, Trascurare una persona, Métt*
a ppundónet o a lu pizze \ Dim. Can-
tacelo, Pundunélle, CurnecchiéUe =
" Cantuccio, Cantucoino, di pane ecc. „,
Candarìlle | Cantonata, Candunate,
Curnice = "Pigliare una — „, Sbajd*,
Sbajd* la vf de IVòrte | Scantonare,
Vutd% Mutd', viche \ Scantucciare,
ScandareUd' \ Rlncantacclare , Ap-
pundund*, Accurnecchid' = Bifl. Accw*-
necchiarse.
193. Canto, Cande | Cantare, Can-
dd* = "■ Chi vive di speranza muori
cantando „, ...cacanne = Carta canta
e villan dorme, ... e ppica aóne = " Scri-
vere una lettera che canti „, ...nghe
le cunztmande \ Cantoria, Urgheatre \
Cantilènay Candaléne || incantare, '^-
gandéb* \ Cansdne, Canzóne \\ Accénto,
Accènde || Rosl*nòlo, Bucegnóle.
194. Capanna, Pajare, sm. e f. | Dim.
Capann acela, PajareUe = "La — „,
lu Presépie, *Per8équ%e.
195. Capire, Essere contenuto. Aver
posto. Entrare (in questo signif. è quasi
fuori d'uso nel toscano), Capè* \ Capa-
ce, Capace \\ Cappio, Paeóle, sf. I Ac-
cappiare, Fa* la paaóle \ Sedpolo,
Smogliato, Scapule, Gióvene \ ChlskP'
pare. Acchiappare, Acchiappd' % Cas-
sa, Caace \ CaMcttone, Cumó | Cassiè-
re, Caacére § Cappa, Cappe \ Scappa-
re, Scappa* Il Cappèlla, Cappèlle \\ Cap-
pèlle. Cappèlle, *Quappèlle = " La Tesa
(la falde), il Cocùzzolo (lufónne) del— „.
"— a tre punta „, ...a ttrè ppizze =
" PigUare il —, un —, un gran —, certi
capp lli„. Farse currive, Pijarsepunde
= Il Capo dei chiodi e dei funghi. Più
com.. Cappella, Còcce de chidve; Cap-
pèlU, sm. I Cappellotto, Tubbétte \\
Cattivo, Cattive | Cattivèria, Tristì-
zie Il Accattare, Jì pe* Uemòsene — Pi*^
gUare in prestito, Truvd*, Ahhuacd* \ Ac-
cattino, Cascettére \ Raccattare, Ar-
cojje* ; Arecuverd* \ Ricattare, Arec-
cattd* = " — le spese „, Arecuverd'... =
"Mi ricatterò!,,. Te l'are facce! = Bi-
storarsi del danno, Arenfrangarse \ Rl>
eatto, Beccatte = Vendetta d'ingiuria
o danno patito. " È pane di — „, Eppa-
ne *mbrè8t6 \ Scattare, Scattd* = " Non.
ci scatta un pelo. Ci scatta poco „, C'è
poco o nessun divario, IPn gè manghe
mènde; Pòche ce manghe | Scatto, Scat-
te = Fig. Atto fantastico e improvviso..
" Ha certi scatti curiosi „, . . . mosse . . .
196. Capo, Cape, *Quape, * Còcce \
Dim. Capino, *Cuccetèlle = Capétto,
e spreg. Capottacelo, CapuzzUle \ Ca-
pdne-a, Cucciute \ Capaeclna, Aeca-
paeelatara, PeaCre de cape \ Capata,
Cucciate, Cuccianne = " Dare una — (o
una capatina) in un luogo „, Andarvi
per poco, Affacciarceae, Jundarce \ Ca-
polllito, agg. A ccòccecapabbàlle || Cap-
pncclo, Cappucce \ Cappncclno, Ca-
puccine I Scappacclare , Scapuccid' \\
Cavéssa, Capézze, sm. || Capèxsolo,.
*Pep^flrne II Capéllo, Capélle = "In ca-
pelli „, Scapine I AecapIvllarsI, 42>pe'c-
cecaraSf Fa' a ttira capille.
Cappello, 195.
197. Capra, *Crape | Capro, Capro-
ne, ^Caprine, F^^cce || Capriccio, *Cra-^
picce.
198. Capranrlne, Capernature.
199. Carafln», Carrafe \ Dim. Caraf-
fina, Carrafine.
200. Carcere, Carcere \ Carcerare^.
Incarcerare, Métte* carciarate.
201. Carciófo, Scarciòfele, sf.
Cardellino, 202.
202. Carminare. Si disse per Carda—
re. Ora, fam. e fig., per Dir male dei
fatti di alcuno; e, più com.. Pettinare,
Pe^tand' Il S carmi «11 a re, Scerrd* &
Scardare, Scardassare, Carèd', Scar^
Digitized by
Google
62
ad* Il €ardellliio, CardUle || «arsolo, o,
più oom., " Grumolo „, Curìnele e Cu-
rìnneUj sm. e f» || Clars4(ne, Ckiréóne.
208. Carne, Carn«. " — dura (tòste),
■stracca (murtctcine), magra (macre) „ |
Carnevale, *Carnuvale.
204. Carpene-I, *N gacciune.
205. Carré, Corre; Trajìne | Carrde-
•eie, §tambine | Carrettière, Varrare;
Trainerò \ Searrlerare, Jì' currhtne,
JV tcurr'iènne \ Carreggiare, Carijd'
(ohe, nel nostro uso, vale anche Tra-
sportare, in genere). I CarrUeola, Car-
rùckele, Grulle || Caricare, Carecd* \ In-
earleare, *Ngarecd\
206. Carta, Car^e || Cartèllo, Car-
tine = « — della bottega „, Tabbèlle, sf.
\ Cartòeelo, Scartòeze = " Cartocci „,
pi. Foglie secche del granturco, Scar-
tucce I Seartoeelare, Ascéjje^ le mar-
ròcche f o lu randìme \ Seartòeelo, dei
lumi, Tubbe || Seartabèllo, ScartaplUe
I Seartabellare, Scartapelld' .
Casa, 969.
Cassa, 195.
207. Castagna, Castagne \ Casta-
inètte, Nacchere, Ciucchelarille, sm.
pi. I Castairnòla, Bòtte.
206. Caste, lat. Castiu || «astlsare,
Punire, Castijd' \ eastl«o, Castìje.
209. Castrare, Castrd', Crastd* ; Sa-
-nd'; Majd\ "— i marroni „, Castrd^ le
castagne.
210. Catafalco, Tùmele.
211. Caténa. Caténe \ Catenaccio,
Chiavistello grosso, *Ferchiale.
212 Catino, Vazzìje, sf.; Vaccile \
Dim. Catinèlla, Vaccile. Se è di rame,
JLavamane = Catlnétto, Catlnèllo, Ca-
tlnotto, Vazz'i^e; Vaccelétte.
218. Catrame, Catrame, Catramine,
«f.
214. CAusa, Càilse, e, più com., Ccag-
^iéne = " A — , Per — „, Pe*, Pe' cqués-
se ca, Pe' l'amóre = Questione, Lite,
Càuse II Còsa, Còse, *Càu8e = " Qualche
— „ e " Qualcosa „, *N^a còse. Caccóse =
" Ogni — „, Tutto, Tutte còse = " È una
gran cosa (É 'na còsa fòrte) che qua-
lunque ignorante voglia giudicar di tut-
ito ! „ — Fem., di Coso, Martufe, sf. | Dim.
-Cosina, Cusarèlle \ Còso, Qualunque
-oggetto di cui non si dà il nome. Còse,
Comasechiame = Scherz. o spreg. appli-
■oató anche a pers., Martufe ecc. | Co-
sare, Comesechiamd' , *Quélle* \\ Accu-
sare, Accusd' I ficusare, 8cusd\
215. Caustico, sm. Fòche | Canstl-
care, Fucd' \\ Inchiòstro, Onòstre \\
Cauterio, Buttòrie % Calma, Calme \
Calmare, Cdlmd', Accalmd% Calemd\
216. Cavallo, Cavalle, *QuavaUe \\
Dim. Cavallino, Cavallucce = Spreg.
«Cavallncclo. " Portare a — „,... a cca-
vacitUle I Cavalla, Jwmènde = Dim. Ca-
vallina, Jumendóle \ Cavalière, Ca-
valére = " A — „ Sopr'a \ Cavalleria,
Cavallari je (Cavalcare, *Caleveca,
*Calvacd' \ Cavalcatura, Vetture \ Ac-
cavallare, Accavalld' = ^ Nervo acca-
vallato „, ...**ngalvacate \ Accavalcltf-
ne-tfnl, A ccavalle.
217. Cavillo, Cavale, Picce, PeléXU \
Cavillare, Picei jd\ J\ truulnne le pe-
nile.
216. Cavo, agg. Incavato, *Ngavate \
Cavare, Cacete' jl labbia, Cajéle =
Specie di borsa circolare nella quale le
ulive già infrante si portano sotto lo
str ttoio. Spòrte \\ Cavolo, Càvele \\ Ce-
lo, Cielo, Cele.
219. Cassa, nell'it. ant., Vaso di fer-
ro con manico per attingere acqua dal-
la secchia, Manére. sm. *FerzerèUe |
Cassola, e, più com., " Méstola „, dei
muratori, la Cucchiare \ Cassaròla,
Cassaróle.
220. Cèee, Cice = Dim. Ceccrèllo,
Ciciarelle \\ cicérchia, Chj'chiérchie [j
Cicérbita, Cacìgne, sm.
221. Cèdere,' Cèdere, Cède* || Cessare,
Cessd' Il Precèdere, Jì' ^nnanze | Re-
trocèdere, AreJV Wréte.
222. Cedro, Cétre \ Cedrina, la Ce-
truneUe \ Cedronèlla, CetrunèUe \ Ce-
triòlo, Meldngule, sf.
223. Cèffo, Musse (de cane) = Dispr.
" Brutto — „, Brutta cijature, detto del-
l'uomo = Scherz. " G^uarda che — (fac-
cióne) ha fatto! „ Guarda come è ingras-
sato ! Il Cefftf ne, Scaffatóne.
224. Cèlibe, non ammogliato, Qióvene.
225. Cénere, Cénere = "Il di delle
Generi „, Cenerlsi'e | Cenerone, la Cé-
nere de la culate \ Ccner&cclolo, la Cu-
latóre,
226. Cento, Clnde, *Cinghe vendane \
Centesimo, moneta, *Ciandlseme \ Ou-
ffènto, Ducènde || Centcllare, Vév* a
ssórs* a ssórse, a mmurzille.
227. Céppo, il Tronco dell'albero,
che si usa p3r bruciare, Técchie ~ Pez-
zo di tronco su cui si taglia la carne,
Ceppóne = Natale di G. C, Natale =
Mancia che si dà in quel giorno, B^ale
de Natale. " Che gli darai di — ? „,
...pe\.. "Ho smesso l'uso de' ceppi „
= Origine di una famiglia, la Ràdeche,
la Radecine = " — di case „, Poche case
contigue runa all'altra, 'na File de case.
228. Céra, delle api, Cére, = Colore
ed espressione del viso. Cére, Cerine \
Ceralacca, Cére de Spagne \ Cerétta,
per lisciare capelli e baffi, Oeròtte \ Cé-
ro, Tòrce, sf. " — pasquale „, lu Cèrte \
Cerume, Colatura e Avanzi di cera
arsa, Sculature, sf. Muzzune, sm. pi.
"— degli orecchi „, Cacche, (sf.) de le
Digitized by
Google
cor - con
vecchie I Cereri», Cerartje \ Cer4«t«,
znedioam., Ceróie = Fig. Persona abi-
toalm. malaticoia, Ceróte = Pera, ug-
giosa, pesante, Pecétte^ sf.
Cereblo, 260.
Cerelse, 260.
229. Cernere, lat. e it. Separare, Di-
stinguere Il Cèrto, Non dubbio, Cèrte \\
Coneftrio, Cfungh'te \\ Segréte, Secréte.
200, Cèsta, Ceitine, sm. Quella con
ooi)erohio, Sj^rte, sf. | Ceste, la Cèste,
— Tutte insieme le foglie germogliate
dalla stessa radice, Péde = " Il grano
fa— , oominoia ad accestire „, ...'ndrtf-
fe, cuniènà* a *ndrufd' || Cistèrna, *Ce-
tèrne.
Cbeto, 810.
281. Chiave, Chiave = "Ingegno (la
Mappe) della — „ || Cblòde Chiéve \
Clklo«lare, Inchiodare, ' Nghiuvd* \
Cblèstre, Chiòstre \ ClilaT IstèUe,
*Ferchiàle 11 Chlndere, Chiude* \ Cbln-
•In», Coperobio di sepoltura, fogna,
cesso, ecc., Cupérchie | Ceneladere,Oun-
ghiude' \ SoeeBiIndere, Arevused' ; 'N-
draprV,
282. Chiassa, 8cazzW.e,
238. Chleehera, CKichere,
234. Chieeo, Granallo di miglio, gra-
no, caffè, uva, melagrano ecc., Vache \\
Ciea, Nèégne.
Chiedere, 804.
Chiesa, 173.
Chieeeia, 265.
Chieeeiola, 254.
235. Chiòma, Chiòme, Capellature \\
Censèta, Cumméte, Stélle nghe la cède,
236. Chitarra, Chetarre, Catarre.
'2Sn, Chlft, Assiolo, Cuccù, Cchióle,
238. Chól-é, sost. gr. Fiele || Slaliaeo-
nla, Malangunìje. " Darsi — „ Affligger-
si, Pijarse péne \ JHaiineòniee, MàUm-
gòneche || Celerà, sm. Morbo asiatico,
lu Ctdére, Ha CuUre || Còllera, Bajje |
Cellèrieo, Rrajate § lift ride. Spòrche \
Iidrde, Spòrche = Fig. Di peso: Lórde.
23a Ciabatta, Ciavatte,
240. Ciana, Ciandelle | C 1 an a t a ,
CiandeUate | Ciano, Cafóne,
241. Ciarlare, Ciarla' . Più oom.
Chiacchiard* \ Ciarliero, Chiacchiarine
I €MI»rlatore, Chiacchiarone.
242. Cibo, O^be \ Cibare, Cibbd',
243. Cibòrio, la Custòdie,
244. Cieala, (76car« || Ciealone, da-
vulone I Cieailo, Cerrìje.
245. Cleatrlee, Sanìce \ Cieatrissa^
re, intr. Fa' la sanice,
246. Cieòria, Radicchio, *Cecóre.
247. Clèeo, Cèco, Cèche e Cecate =
Dim. C^eehino, CecatUle \ Aeeeeare,
Cecd',
248. Cilièsia, Cerace, *Ceréce, sm. =
li'albero, Péde de —,
249. Cinsero, Cégne' \ Cinto, sm. Cén-
de I Cintolo, detto anche '^ Legàcciolo „,
Léhazze, sf. | CIffna, Cigne = PI. " Le
Cigpie „, le Straccale, sm. | Clonato, agg.
di Porco, Ct^n^ZZe II «Inalilo, Balocco,
PazzXar^e = Occupazione vana, Mat'
«e«<f| «insulare, einslUarsi, Mat-
tijd', JV 7na«ùènn« Il Procinto. "Es-
sere in — „, Esse' 'm brucinde, *§ta'
precinde \ Sneeinto, agg. di Veste, Cur-
date II Centina, Fórme.
250. Clòeea, Di fiori o frutte. Mezze-
carUle = Di capelli, Fézze, Frezze =
D'uva, Grosso grappolo, Bacciàppele, sf.
e m. Il Clòeeo, Ceppo da ardere, Técchie
I Aeelneehire, intr. Aremané* tassate,
'ndundenite \\ Clneo e Qineeo, Ciucce
= Dim. eineeherèUo, Ciucciarle |
eineeata e eineeherla, Ciucciarìje \
Insineehire, tr. 'NdundenV; intr. '^-
giuccirse.
Cisterna, 280.
Coeeio, 284.
251. Coedmero, Cetróne. " I semi (la
sumènde), le bucce (le scòrce), il gambo
(lu picciole) del — „ § Zneea, Cucócce,
*Checócce = Fam. per Capo. "In — „,
Scapille I Zneeonare, Tosare i capelli
fino alla cotenna, Arrasd' \ Zueealòla,
insetto, Cucucciare.
Cognato, 429.
252. Coltèllo, Curtèlle. " — in asta „.
—fisse, o a mmaneche fisse, "—serratolo „,
— ^nzerratóre. " La costola (lu talóne)
del — „ I Coltèlla, sf. Coltello grande,
che non si serra. CurtlUe e Curtellóne,
sm. I ColteUinalo, Furbeciare.
253. Cdltre, lu Mande de la bbare \
Coltrdne, la Cóldre,*Cótele,la Cuplrta
'mbuttite, e, più com., la 'afZ>M«»te || Ca-
seine, Cuscine (Nel tose, i "O-uanoia-
li„ del letto non si chiamano " Cusci-
ni „, come da noi).
Comporre, 9^.
Comprare, 729.
254. Cdnea, Cónghe (La nostra Con-
ca è solam. di rame, e serve per tenervi
acqua), j Conehl«lla, Ciòcchéle \ Bl-
«dnela, Bavónze, sm. § Còeeio, fam.
Vaso di terra cotta per cucina. Com.
nel pL " Cocci „, Ciùtele = Pezzo di
vaso rotto. Còcchie, sf. = Vaso di terra
rotto o incrinato, Pignata rótte: nel
nostro uso, solam, in senso fig. = " Pi-
gliare i cocci „, Farse currive, 'Ngu-
stlarse = Dim. Coeeerèllo, CiuteléUe.
Fig., Persona infermicela, Ceróte \ C^oe-
eiaio, Pignatare \ Seoeeiare, Rompere
le ova, Squa<ycid' = Fig. Dar noia, Seuc-
cid' I Coeeinto, Ouceiute || § Chlòeeio-
la, Ctommoitc^ Il Coeehinme, Vuccét»
te § Cneehlaio, Cucchiare^Bim.. Cue-
ehlalno, Chucchiarine |Cnechlaia.
Oucchiare.
Digitized by
Google
64
con - COI
265. Condire, Oundi', e, piùoom., Ac-
cungid* = "Fanne meno e condiscila
meglio „, Nen dV Stupetézze / = " È una
bottega che condisce di . . . tatto il pae-
se „, detto di merci, derrate ecc., ...pd
arbeld* o . . . = Macchiare con olio, Vó-
gne* — " Non ti accostare ali* orcio ; ti
condirai „, . . . ca te vugne.
Condurre, 317.
256. Condeelil», Cwìócchie, *ChenóC'
chie.
Ceniade, 511.
ConTesBO, 1063.
ConTolslone, 1084.
257. Corallo, Curajje, sf. | Coral-
lina, sf. C^rajine I Corallaio, Curai-
lare.
258. Core, CaOre, Cére = Dim. yezz.
Corlelno, Ourucce || Coravfflo, Curag-
ge II Aeeordare, Accurdd' \ Ricorda-
re, Arecurdd' = "Non ricordo „, Ne'
mme a' ar ecòrde. \ Seordare, Scurdar-
se = *^ Ho scordato. Mi sono scordato „,
Me s'è scòrde.
Coricare, 574.
258'. C4rno, dòme || Cornamnsa,
Scupine II Corniola, fmtto, Crugnalégne
I Còrniòlo, albero, Orugnale \\ Corniò-
la, speda d'agata, Curnìéle.
259. Còro, Cére || Corèa, com., Ballo
di s. Vito, Balle de sande Vite.
260. Corona, Curóne. "La — del ro-
sario „, la Curóne, *CrÓne || Cruna, C'Tu-
me % Cornlee, Curnice \\ Curvo, agg.
Curvate, Piecate j Curvare, Owrvcf', Pie-
ed', Acciuccd' = Bifl. Piegarsi ad arco
della persona, Acciuccarse. Del legno :
'Ndramhirse § Clreo, Cirche \ Circa,
Intorno, 'Ngirche, *'Mbaece || Cérelilo,
*Chiérchie jCerehlare, *ChJrchid' ||
Cercare, Procurare, studiarsi ; Chiede-
re, Cercd' = Q-irare per trovare qual-
cosa, Jl tuuènne || Cércine, Spare, sf. ||
Cerniéra, Cernere.
261. Còrpo, Còrpe = " — allegro „ ,
— de bhón dèmhe = " Buttarsi, Mettersi,
a — morto „, con accanimento, con tut-
te le forze a fare qc, ...de caa'e e dde
putéche = "— del mondo! „, Corpe, o
Sangue, de la marine! = " Q-rattare il
— (lu cui') alla cicala,, | Corpétto, sotto-
veste, Qelé; Seiamhr echine ; Còrpabbòtte.
262. correre. Córre' = « — dietro
a. . . „, Jì'appr^s'a = " Non corre al da-
naro „, Ne' vva 'ppreaa' a cquatrine ||
Corrènte, travicello, Travecélle = Dim.
Corrcntino, Traveceìlétte | Corrivo,
Chi aùbbete (ae la créde; dd', ecc.). j
Corridóio, andito, Curretóre \ corsa,
gara per lo più di cavalli, Carrére =■
" Di — . A tutta — „, De carrére, A ttut-
ta carrére, De curr^nne \ Discorrere,
Parlare, Deacórre', *Traacórre' = " —
con una ragazza „, Farci all'amore, Fa'
l'amóre = " S'è messa a, — (a ffa* l'amó-
re) con un ragazzaccio „ | Scorsolo.
" Nodo — „, Nód' a acórre', o acurr etère \
Rincorrere, Córr'appriaa' a \ RlneOr^
•a. Spónde \ Occorrere, Bisognare, Uc-
córre', Accórre* \ Occorrénsa, Beaégn»
= "Far le occorrenze „, Jì* da còrpe,
da lu còrpe.
263. Cortéccia, Scòrce = La super-
ficie del pane risecchita dalla cottura.
Còcchie,
264. corto. Córte = "Esser — a da-
nari „, §ta' liace = "Per farla corta „,
P' abbrev'id' lu deacórze = " Farla oor^
ta „, Sbajd' — " Voleva imbrogliare, ma
1' ha fatta corta „ , . . . fea abajate =
"Alle corte! „, Puche paróle I j Dim.
Cortétto, Curtarèlle \ Accorciare, Ac-
curtenV; Abbrev'id' \ Scordatola, Ac-
curtatóre, Stuccatóre.
265. Còrvo, Corvè % ComAceliia,
Cumdcchie § Crocidare, Crucchid' \\
Croccante, sm., la Cruccande § eroe-
chiare, Bender suono di cosa fessa.
" La pentola cròcchia „, La pignate 8* è
cquarchiate = La voce della chioc-
eia quando ha i pulcini, Accrucculd' \\
Schioccare, della frusta, Scruccd' |
Schiòcco, Scròcclie § Chiocciare, Ac'
crucculd' I Chioccia, Vròcche \ Chioc-
ciata, Vruccanne \\ Coccolar»!, fam.
Stare a godersela, Arec7*'iarae \ Còcco-
lo, Qua te = " È il suo —„,Élu huHe aé' $
eruvnlre, Mutignd' \ Qrnvno, Carufe
e Mtiaae \\ Qruvare, del piccione, Bucd',
Cosa, 214.
266. Còscia, Còaae j Còscio, La co-
scia delle bestie grosse macellate, Còa-
ae, sf. = Dim. Coscétto, La coscia del-
le bestie piccole macellate, Còaae e Cua^
aétte, sf. I Scosciare, tr. Scuaad' = Bifl.
Schacchid' le còaae.
267. Cò«ta, e, più com.. Costola,.
CuHate — Nei ferri taglienti. La parto
opposta al taglio, lu Tolone = " — del
pettine „, la parte senza i denti, Talónù
= " del libro „, Schermile = " Le costole
dell'arcolaio „, le §tajelle de lu vìnele.
268. Cotógna e lUelacotòsna, Me-
lacutógne, Mélachetógne, sm. | Cotógno
e Mclocotòffuo, Melacutógne e Péde d&
— I Cotognate, sm. La Cutugnate.
269. Cotone, Cuttóne \ Cotonina,
Telétte; Cuttunarìje, sf.
270. Covone, Manòppie, *Manòppre
— "Eavviare (AreHrégne') ì covoni
sparsi per il campo „ = "Abbarcare,.
Ammontare (Ammucehid') i covoni „.
271. Cossare, Investire con le cor-
na, Tì'uzzd' = Intr., Urtare con impeto^
"— nel muro „, Sbatte' la còcc -i- a lu.
mure \ Cessata, Truzzate, Cuccianne \
Accossare, Accuzzd' \ Scossare, Mi-
achid' le carte.
Digitized by
Google
ere - dar
65
272. Creare, Ort^' | Malereato,
Scr'ianzate | Creansa, Crìanze \ Rt-
ereare, Arecrid', Addecrtd' \\ Créuee^
re, Crésce*.
273. Crédere, Credè', Acréde'.
274. Crepare, Crepd', ècattd' \ Crè-
pa, Crepatura 4ei muri. Crepature \
CTrepaeela-e, Crepacce, ef. || erètte.
Spacco di un muro più profondo della
Crepa, Spaccature, Quarchiature, sf.
2TS. Créspo, agg. Ricce | Créspa,
della pelle. Lo stesso, ma meno com.
di " Grinza „ o "Buga„, Orujje = «Cre-
spe „, della camicia, delle vesti, Trijje
I l««re»pare, .Pa' le grujje; le trijje
I Serespare, Strijd'.
276. Crésta, Cime = Fig. "Alzar
la — „ Avezd' la cime | Dim. Crestina,
Cimar ette \ Crestaia, Mudiate.
277. Crleea, Tringhe.
278. Cripta e Crltta, 8uccòrpe\\
ew^tta. Grétte \ As^rottare, le ciglia.
Fa' la ciufe \ Im^rottare, 'Ngruttd*.
279. Crdee, Cróce \ Croeleehlo, Ca-
pecróce* \ Ineroelare, Ineroeleelila-
re. Métte' 'n grCce % «r«leela, ^tam-
hWs = Bastone simile per attaccare o
staccare roba, Furcenllle = " Grucce ,.,
Stecche della stessa forma per attaccare
i panni, Applnnapdnne = Strumento
rustico pev ficcare i maglioli nel di-
velto, Paasélle, sm. Pire = "— della
porta „, Manijje...
280. Cròsta, di umori risecoati sulla
pelle. Croate; del pane, Còcchie; del
terreno. Còcchie = "Dare, Avere, le
croste „, Picchiare, Esser picchiato, Z><r,
Ave*, le mazzate \ Crostare, le vivande.
Fa fa* lu vruachétte % CrlstaUo, Cre-
HaUe. " I — i delle imposte „, Le viétre
dele fenèStre \ Cristalleria e Cristal-
lame, CreStaUarìje.
281. Crnsca, VrénnCf e, meno com.,
Canijje = " Crusca „, Macchioline ohe
vengono al viso, Vrénne \ Crnselierèl-
lo. Trite, Splezze, Andremm^ppe, An-
dremm^ppele, sf.
282. Cubare, v. lat. It. Covare, Cu-
«<r I Ctf vo e Covile, Luogo dove si ri-
posano le fiere, Jacce = " Covo „ L'av-
vallamento ohe si forma nel letto. Fòs-
se = Per estens., fam.. Letto, Cufìcchie
I COTAeeloeCovAeeloIo, luogo in cui
■i riposano gli animali non grandi,
Jacce |] edmlto. Vote \ eomltata, Vu-
fanne % Oovernare, Ouvernd' \ Bliro-
Tornare, tr. e assol. Fa* le piatte,
288. Caeeavna, Cucagne.
284. Cdeeiolo, Cacciune ~ Dim. Cae-
elollno, Cacciunèlle.
285. Cneeo e Coeeo, voce dei bam-
bini, Ovo, Cucche e Cuccù.
Cnelre, 1005.
286. Caffla, Scùfie.
287. Calla, Cùnele, *Qidnne \ Cullare,
Annazzecd\
288. Cdneo, Zéppe e Zéppele, sf.
289. Cuòeo, CèAoo, Còche \ Cuòcere,
Còeere, Còce* \ Coeldre, Cuciòre,*Ngen-
nòre | Còtto, Còtte = Fig. Ubriaco, Fat-
te -= Dim. Cotticelo, Jtfciie fatte =
sm. Quantità di legumi cotti in una
volta. "Un — di fagioli eco. „, *Napi-
gnate ...\ Cottolo, Cucévéle \ Cottola,
Cocitura. Nella maniera : " Di buona,
di cattiva — „, Facile a cocere o no; e,
fig., per Indole, Natura, Cucévéle ; Grije
I Biscòtto, Bescòtte, *Me8còtte | Seot-
tAr^, Còce'; Allessa' \ Scottatura, iS^cut-
tature; Còtte, Tn..= Acqua dove sia stata
bollita un' erba, spec. medicinale. De-
còtte I Stracòtto, agg. Stracòtte = sm.
Rrahu 1 Cucina, Cucine \\ Cdccuma, lu
Cùcheme |) Precòce, agg. di Frutta, Pri-
maticce, Premòteche \\ Albicocca, Vèr-
nacòchele.
290. Cuòio, Còlo, Còje, e, più com.,
8òU, sf. e Pelle, sf. | Coldlo, Chi tiene
rivendita di i)ellami conci per farne
scarpe, Staccatòre \ Coiattolo, Spèzze;
Refelature, sf. || Corassa, Curazze.
291. Cura, Cure = "Aver — „, Te-
ne' a ccure | Curare, Aver cura. Tene'
a ccure = "— una cosa „, Bisentirsi di
ogni sua impressione. "Io curo più
fA mmé me fa cchiù ssènze) il caldo che
il freddo „ = "Io curo il solletico „, Ji'
so' ddure, o me tìleche = " Gli olivi cu-
rano il gelo„, Le j elate fa dann' a le
live I Aeeuratéssa, Accurézze \\ Sicu-
ro, fiTecwre II Curióso, Curióse.
292. Custòdia. " Dare in — „, Dd' 'n
gunzégne, Dd' a repònne' = "Mettere
in — „, Métte' déndre, carciarate =
" Custodia „ delle cose di pregio o fa-
cili a guastarsi, §tucce; Fòdere.
2^. Ddddoll, sm. pi. Qiùlle, Qiul-
larìje, sf. | Daddoldne, Qiullòse.
294. Dado, Date " Giocare ai dadi
Jucd' a ddate. ""^
295. Dande, sf. pi. Straccale, *§trac-
chèle, sm.
296. Dare, Dd' = « Dar sulla voce „,
Cundrastd' = " Ti dia il malanno „,
ravénga 'nu... = "Correndo, détte
nel muro„, ...ha scuffat' a lu mure
= " Povera ragazza I Ha dato in uno
scapato „, ...ha 'mmattute 'nu mma-
lòmmene = " Comincia a — in tisico „,.
F 'ndrat' a mmale suttile l\ Daslo, Dda-
zìe I Daslare, Addaz'id' || Rèndere, Ar-
rènne' = « _ la Pasqua „, Farse lu pre-
cotte = " La penna non rende „, non
getta bene l'inchiostro, . . . nne' scrive
bbòne, nne' scórre = "A buon — !„„
Digitized by
W)ogle
66
del - dom
fem. A rre8»rvt'! \\ Véailare, Vénm' =
"Tu non me ne vendi! „, Mo* me la cré-
de! I Rlvendflffllolo-a, Vennerlcvle \
RlTéndlt», Puiechine || Mandare,
Mannd* = «— goritto „, fam. Scrive*,
• Mandò scritto ohe vuol tornare a ca-
sa „, Ha scritte, Ha mése* a la lettre,
ca vó remenV a la case = " Dio ve ne
mandi! „, a un povero, DdV te pruvé»
de! = ^ Piove come Dio la manda n, . . .
gna Ddi' ea fa* \ Mandata, sf. Bran-
co, di pers., in mal senso. Fatte, Md-
necTie = Della chiave nella toppa, Oe-
rate || Domandare, Addummannd' §
I>Ate, Dòte, *I)ódde =r dim. JDoterèl-
la, JDoUna, DutarlUe, DutecciÓle =
Acer. JDottfna, Dòti, ròsee \ Dotare,
Dd^, Assignd*, la dòte § Saeerdftte,
*Saciarddte. Com., Pr^vete || JDéno, Dd'
ne I Donare, Dund* = ** Il vestito nero
gli dona„,... J» dice = "Quel colore
gli dona poco, non gli dona „, . . . pòche
Je dice, nne* je dice.
297. De, prep. lat., ohe si conserva
in molti comp. !l Del, Dello, Della, De
lu. De la II Da. " Oggi pranzerò — te „,...
fighe tté = " Il fucile è dall' armaio-
lo „,... le té*... — " Per andare a Firen-
ze si passa — (pe*) Empoli „ = "Passo —
casa (éndr* a la case) per prendere . . . „
" Tremare dal (pe* lu) freddo „ = " Rac-
coglie — ('nu, *m bacc -i- a) 100 sacca
di grano „.
298. Delfino, Delfine, ^Talefine.
299. DentAnlo, DemCnie, Cióce, Brut-
te. Còsa triste, Tendaz'ìóne.
300. Dènte, Dlnde, pi. Dinde. " Den-
ti incisivi (de 'nndnéa), canini, o oc-
chiali (de li* ùcchie) ; lattaio li o di lat-
le fZatéarulej; dente del giudizio ("sgt^a-
Jdne) „ = " Denti bacati (sbucete), sudici
(spurche), radi (lasche), acuti (pezzu-
te) „ = Cavare (caccid*) un — ,. = " Di-
grignare (arrutd*) i denti = „ " Appun-
to ti si aveva fra' denti „, soherz. Par-
lavamo di te, Juste mo* te tenavam* a
ddice* male = " Attaccare il — „, Co-
minciare un digiuno, Attaccd* lu sto'
meche \ Dim.nentlno, Denducce | Den-
tista, Dendiste, Cacciadinde.
801. — dé-re, v. lat. usato soltanto
in comp. Il Addòme, Vèndre !| Ascón-
dere e, com., Nascóndere, AnnascÓn-
ne* Il Pèrdere, P^rde* || Suddito, Sud-
dete § Bottéga, Putéche = Dim. Bot-
tefftaéfcta-slilna, Putecóle \ Bottesan-
te, Putecare \ Bottegaio, Pizzecaróle
= Avventore, Ac:unde (de putéche).
802. Dlèel, Dèce % Danaro, Denare,
Com., Quatrine \\ Derrata, lu Gg'ènere,
lo F6**t«caj7« Il Dicembre, Declmhre,
Dietro, 825.
806. Dlfflnno, agg. Dejune, Addeju-
ne = Sost. Dsjune \ Dislunare, Diju-
nd* I Sdldnnarsl, Asciolvere, Fa* cu-
laMiéne, *§dijund*.
804. DiffrMrnare, Arrutd' U dinde, e,
assol., Arrutd*.
Dimenare, 620.
305. Dio, Ddije, Ddi* = « La china per
la febbre ò la man di —„,... é ccósa
sande = " — non voglia ! „, MujaddX! =
Volg. ** È un lavoro fatto a quel — ! „,...
ppe* ddevenetd, gna Ddi* cummanne! \
Addio!, Add\je, Addì, Statte bbéne!
Il Indovinare, Anduvend*, Adduvend* j
Indovinèllo, / Nduvenarèlle § Ònri,
Ógge, Végge, ÓJJe \ Ovcidt, Mo*, A U
jurne de mo* || liunedl, Martedì, Mer-
coledì, «lovedt. Venerdì, Luneddi,
Marteddi, Bfarcurdi, Oiuveddi, Vennar-
dì 11 eiérno, Jórne, Jurne = " Il —
dopo„, Lu Jdrn* apprlsse, Lu ppresse
jurne = ** Stare in (a) — delle cose che
accadono « = " Mettersi ,in — (*n gur-
rendf}) „, del lavoro arretrato = " É a
giorni „, Non è sempre del madesimo
umore, §ta a ccóme le truve = "Fra
— „, Déndr* a lu — \ «lo mata, Jur-
nate | Qlornallere-o sm., Chi va a
jjurnate = Agg. De ugne jjórne.
306. Dire, Dlcere, Dice*, Dì* = Fac-
ciamo a — bene „, o " a — il vero „,
Decerne coma ^ = ** Coi pranzi poco me
la dico „, Le pranie, pdche me sène, o
pòche ce vajj* oppresse = In forza di
sost. "È stato un — „, ...pe' *nu dì* =
P. Pass. Ditte \ Benedire, Abbenedice*,
AbbinedV \ Benedétto. "Il mal del
— „i Le Bbandìóle, sf. pi. j Contradi-
re, Cundradì* \ Interdire, *2^derdV =
P. pass. Interdétto, *Nderdétte. " Bi-
manere — „, Stupito.... *ndatte § Én-
dice, Guardanidio, Nidiàndolo, lu Ite-
cene § Predicare, Predecd*, § Dlseé-
pola, e più com. Scolara, Sculare =
Discépolo, DeszépuU, *D6Scìpele%H\tk-
daco, Sìneche, Qìneche.
307. Dito, Dite, Déte. PI. " Diti „, e
"Dita r„Dite, Déte, *Détere \ Dim. Dltl-
no, Detucce \ Ditole, fungo, le Detti-
le I Ditale, Parte del guanto che cor-
risponde a un dito, Dite de vande =:
Anello da cucire. Detale \ Additare,
*Nzignd?,
308. Dittamo (pianta), Ditteme,
Ditte.
309. Dividere, Divide* e, più com.,
Spartì* I Divisa, Abito militare, Murk-
dure = Spartimento dei cax>elU, la
S^rime.
310. Ddsa, Dóve \ Sdogare, §duvd*.
311. Ddlce, Délge, Dóce, DÓvece \ In-
dolcire; Raddolcire, Addulgx*, Ad-
duvecì* I Raddolcare, detto della tem-
per. dell'aria, Addulgirse, Adduvecirs».
Domani, 600.
312. Domare, Dumd*, Adumd* = Ben-
Digitized by
Google
don - erb
67
dere molle per via deiraso dna cosa
dora (lenzuola, camice, scarpe eoc.)>
DuméP = Di oggetti specialm. di ve-
stiario, Consumarli, Logorarli, Lucrd*,
Fruhd*.
813. Dom-ìnuSf sost. lat. Padrone, Si-
gnore i Don, Titolo d'onore proposto
ai nomi dei sacerdoti e dei nobili (mai
innanzi ai cognomi), I)onf Dun (Noi
ne facciamo uso più largo). !l Dònna,
Dònne, nel nostro uso, ò com. solamen-
te come titolo d'onore. Per indicare la
femmina della specie umana, ed anche
la moglie, diciamo Fémmene, Fémene
= " — da casa „, F. de case = " Le don-
ne di casa „, Le /. de la case = " O
quella — !„, BelU /./ = Volg. "La
mia — n, I/» fémmena mé\ Anche, la
Patròne = " La — di servizio „, e as-
sol. "la — „, la Sh've || Dim. I>onnét-
t», ]>«nnlna, FemmenèlU, Femmenuc-
ce = I>onnl««lAla, FemmetìéUe | Acer.
I>*nnéna,I>on n ówk9,Femm67ióne \ Pegg.
D^nnaeela, Femmenacce \\ Dònnola,
Faina, la DòneUy la Fujìne,
Donna, 318.
314. Dormire, DurmV \ Dormita,
Durmite, Sònn% sm. = Dim. Dormi-
tina, Sunnétte, sm. Sbambat^lle, sf. =
Acc. Dorntlttfna, ^Nu bbelle sònne \
Dornalsllone-a, Durmecchiare, Sun-
nacchiare \ Dormentòrio, Durmetò-
rie I Dormleehlare, ^ta* tra véjf e
ssònne \ Addormentare, tr. AddurmV
— nifi. Addurmirsa \\ Intormentire,
AddurmV.
315. Dòrso, e, più com.. Dòsso, la
§chine = " Di — , Da — „, lo stesso ohe
" D'addosso „, Da 'ngòlle — " In — „ e
" Addosso n, 'ygàllt \ Addossare, fig.
Métte* 'ngòUe \ Indossare, di abiti.
Averli in dosso, Tené% Purtd*, Méttese
*ngòUe, Métteee \ A bisdòsso, §do88e.
316. Draso, Ddrahe || Raganèlla,
ranocchio, Bacanèlle = Strumento,
Scàrdene, sf.
317. Dnee, Condottiero | Dnea, Du-
che I Oondarre, Conduce' = Accompa-
gnare. " — a spasso ^, Purtd* . . . = Fig.
" Via che conduce a . . . „ Vije che pòrt'
a . . . = " — le acque r>i per mezzo di con-
dotti, Purtd^ Vàcque = " — l'ammini-
strazione n, Purtd' ... I f nlrodnrre,
*Ndruduce' \ Produrre, Pruduce^ \ Ri-
durre, iZ6Ìuc«' I Sedurre, Seduce' \\
Aequedétto e Aeqnldtftto, Aqueiótte
e, più com., Cunnutte § Ddeela, Canale,
sm. e f . = " Bere a — „, Bere a gar-
ganella, Vév' a ppieziarelli \ Doe.ltf-
ne, Tuhhe.
818. Due, Du* \ Du^énto, DucTinde \
né^ìel. Dùd'ice | Dosslna, Duzzan". Di
cose da mangiare (carciofì, Um.oni, ec<>.),
più com., " Sérqua ^. Dell'ova, sempre
Serqua = "Di —, Da — „, Dozzinale,
di poco pregio, Duzèenale — " Dozzina „,
Contratto per alloggio e vitto, Mesate
I Dose Inante, Chi Ha a mmeeate, o
'nn allògge % Ddbblo, Dubbie,
319. Dunque, Dungue, Dunghe.
820. Duro, Tòste — Dim. Durétto,
Tuatareìle \ Durdelne, agg. di Pèsca
eco. Contr. di " Spiccatola „ o " Spicca ^,
Che nen ze spacche | Sm. Il Duro, Lu
Tòste II Dnrare, Durd' || Indurare;
Indurire t *Ndustd^; 'Ndustarse,
321. èbbro, lat. i?&rt'u« || Ubrlaeo,
e, più com., Briaco, agg. e sost.,
'Mbrìache * Ubriacare, e, fam., Im-
brlaeare, tr. e rifl., 'Mbrìacd* || Brillo,
AUgre \\ Sòbrio, Arrevulate (a lu véve*).
322. Ebrèo, *Bbréhe, Abbréhe.
824. Éeeo, Ècche,^ Jècche, ^ *Jèacche
= Eccomi, eccoti „, È^cheme, Ècchete =
" Eccolo qui „, Ècchele cqud = " Eccolo
costà, ^ costi ytj èssele = " Eccolo là „,
ÈUe, ÈU&U, Elltde, ÈUulelld,
325. Édera, e, più com., lÉllera, la
Lénele % Prèda, Cacce \ Predare, Ar-
rubbd% Fa* cacce \\ Prèndere, Pijd\
Tòjje*; Acchiappd* j Présa, sf. Il Pren-
dere = "Una — di tabacco „,... p^^é-
»e . . . , e più com., pizzecate = " — del-
l'acqua „, Cape... = Spartimento del
terreno, Pèzze, sm., Partite, sf. = Fam.
" Dare, Avere, una — di minchione, di
bue „, Fa* passd*, Passd* , pi' cciucce \\
Presanfte, QuaJJe.
326. Ed^re, v. lat. Mangiare || Ésea,
(fungo), Ische.
327. lÉlee, e, più com., I<èeelo, Ls-
cine, sf.
328. Klefante, Lefande, AUfande.
329. Klemòslna e lilmòslna, Le-
mòsene, Caretd \ I<lmoslnare, Jì pe*
Uemòseme, e pe* ccaretd.
330. lÉmbrfee. Pénge.
331. Em-ere, v. lat. Comprare 11 Re-
dimere, Arescattd* [', Consumare, Cun-
zumd* I Consuma. Nella loouz. fam.
"Aver la —; la — in corpo „, detto di
chi non è mai satollo. Tene* lu sfónne,
e la tèrra sanda *n gòrpe § Esèmpio,
Assèmbìe, Assèmbre | Fsentplvrasla e
Esempllffracla, Vebergràzte, BegràgHeW
Scémpio, ^tragge % Prèmio, Prémte
I Premiare, Dd* lu prémte § Tendèm-
mla, Vennégne, Vellégne | Tendent-
mlare, Vel.gnd*.
Epifania, 347.
332. Èquo, Juste || Eguale, e, più
com.. Usuale, Uhuàle, Uàle \ Fffua-
Sllare e rffuasi:are, Pareggiare, Ag*
guaWy Assuccid*.
333. Èrba, Jèrve, Jèreve — Dim. Et-
Digitized by
Google
68
ere - far
b^ità, KrbiHa, Krbollna, JerveièU?. =
Pegg. Erbaccia, Jervacce \ Malèrba,
Mmala j'èrve»
894. Erède, Réde \ Eredlift, Redetd^
I Kre«lltare, Bedetd\
Esporre, 963.
885. Émsere, Esse*, Risse*. Spesso,
Sta'f Tene*. Nei tempi composti, dai più
volgari, è sostituito da Ave' = " La fu
mia zia „, La bbóndneme de zìjema fém-
mene, o la hbendétV alme ,.. = "è cal-
do, È freddo „, Fa lu calle, Fa lu fréd-
de = "Era (Terave, Fere, *Ferave) un
bel sole „ = " È a (§ta a lu) letto „.
" É a tavola „, §ta a la tàvele, Té'
mmagnd' = " Siamo al buio „, ètém' a
lu scure = " La soppraocarta è a me,
ma la lettera è a te „, La sopreccarte
ita 'm bacc -t*- a mmé, ma la lettre ve'
a tté = ^È agli ordini tuoi „, §ta a
IV Órdene té' = "È nel 'mese „, É
*ndrat' a lu mése, Se té* pe' ffijd' =
" Se fossi in te, non mi confonderei con
lui „, 8e Jji' fusse nghe tté, ne' mm' an-
guittésse nghe èsse = " È (§ta) per so-
nare mezzogiorno = " Ce n' è di mol-
to „, Ce ne sta 'na mùcchie || In forza di
sost., Esistenza, Vita, Èssere || Interes-
se, 'Ndrìsse § Niènte, Nthide = Un
pochino. ^ Se niente niente si move,
casca „y Se sse move 'nu ccéne, o Abbaste
che sse move, casche = " — lettere, no-
tizie „, Neciùna...
^. Estate, la ètate e, per antonom.,
la Staggiane = " L* — di s. Martino „,
La itaggióne de sande Martine \ Esta-
tata, Tutto il corso di un* estate, Sta-
te, * Stative \ Estatare e Statare, Pas-
sar l'estate in luogo fresco. Passa la
state, la staggiéne.
Estlnffuere, 995.
887. ÈTO, Età = " Il medio — „, Lu
mèdie ève \ Etlk, *Attd e Jitd == Assol.,
Età avanzata. = " Omo d' — „, Ome d' —,
o avanàate = Anni. "Che — aveva ?„,
Ohe ttèmb' avéf, e Quand* inn' avéf \
CoeMneo, De lu stésse tèmbe. Tutte de
'nu tèmbe, " Sono — i „, Ha tutte 'nu
ièmbe % Etèrno, *Atìrne, 'Terne. " Il
Padre — „, Lu Patr' atlrne = "La vita
— a„, La vit' atlrne.
888. Ex, avv. e prep. lat., Fuori |I
Asterò, agg. Èstere, De fere \ Estèr-
■•i *gg« *W' -De fere, Da fCre.
889. Fabbro, Ferrare \ FUbbrlea,
*Frabbeche | Fabbricare, *Frabbecd',
Faccenda, 845.
840. Fasldno, JFaggidne, Facidne.
841. Fagiòlo, Fagidle, "Fagioli col-
Toochio „ o " dall'occhio „, Faciùl' a éc-
chie — " JL— „, A ggén'ie. " Cosa che va— „
Il Dim. Fagiolino. Com. nel pi., e dei
fagioU in erba, non sgranati, Faciu-
litte.
842. Falce, Fàiice, Fàvece. Nel no-
stro uso, è il nome della sola falce fie-
naia. Quella per segare il grano, Fau-
cìjje I Falciare, Faucld' , Favecid' .
"—il grano „, Méte' Il Falco, uccello di
rapina, Fcdcunétte \ Falcéne, quello
ammaestrato, Falcéne % Flèttere, Pie-
cd'y Pjcd' I Riflettere, fig. Areflltte',
Arepensd'.
343. Falda, Strato sottile di pasta,
Péttele = "Falde della giubba „, le
Zannine... = "Falde di neve„, Cin-
giune, sm. | Faldèlla, Quantità di fila
su cui si stendono unguenti, Piumac-
cióle, sm., Sf elate, sm. pi.
Fanciullo, 347.
344. Fanso, Fanghe \ Fansa, Fanghi,
Lète, Lazze.
345. Fare, Fa' = Fam. per "Dire„,
Fa' ~ " Tutti gli anni fa il maiale „, . . .
s'alléve, se crésce... ="La massaia fa i
bachi, la chioccia „ ,. . . métte. . . = " — la
camera „, Arecettd'... = "Quando gli
ho parlato di ciò, se n'è fatto novo„,. ..
f é rescite nòve = " S' è fatta beUa,
grossa, a non avvisarlo !„, Averne fatte
male, brutte. . . \ Fare, in forma di sost.
= Abitudine. "È un suo — !„f Ce fa
ccuci! = "40 miglia a piedi, è un bel
fare „ ,. . . é'nu bbUV affare = " Ebbi un
bel — a persuaderlo „ , Tròpp' àje 'vut'a
fa', cummatte'... j Faccènda, Facchtne,
Facènne, e, più com., Affare, sm. Mma-
sciate, sf.=" Ognuno ha le sue — e„, Vu-
gnune té' le 'ffare^sì = "È brava per
le — di casa„ , È bbóne pe' le mma-
sciate de case = "Questa è una — se-
ria „,... 'n affare sèrie = Per eufem..
Bisogno corporale ; Servìzìe , Affare,
Mmasciate — Dim. Faccendlna, Fac-
cendòla, MmasciatUle. Iron., di cosa
un po' grave, Affarétte \ Faccendlè-
re-a, 'Ndrecande \ Fatto, p. pass, e agg.
Fatte = " É subito fatta! „, iron., di cosa
non facile. Ve' prèst* a ddV / = " Ec-
co— !„, Éffatte! = sm. "Il — suo„.
Ciò che fa al caso, QuéUe che ffa pe'
èsse, pe' mmé, ecc. = "Sa il — 8uo„, Sa
quelle che sse fa', o Sa che sse fa' (farsi)
= " Disse il — suo „, Ha ditte quelle eh'
ave da dV — " Non pare suo — „ o " il
— 8uo„, Cóme se nen fusse còsa sé* \
Fattóre, Fattóre = Dim. Fattorino,
Lavuranducce = Arnese ohe sostiene la
punta dello spiede, Caparróste \ Affare,
Affare, Mmasciate, sf. j Rifare, ArefiP
= "Quell'abito le rifa la persona „, le
dà, cresce, grazia, leggiadria,... je di-
ce = Rifl. Bipigliar le forze, Are far se,
Arpicciarse = " Rifarsene „. "Anche se
Digitized by
Google
far - fem
69
si inette un nastro, se ne nfà^,.-- ^«
dice, ce pare bbelle \ Sodisfare, Sude-
9fd'%A1té%lóne, Affezzióne \ rerf«»ltf-
n«, Perfezzióne.
346. FarfaUa, Ciarmarme,
347. Fa-riy v. lat. Parlare. Rad. fa
e pha, Manifestare col saono o co^ 1»
luce, Apparire 11 F*T Ola, Favule, Fà^
vele 11 Favellare, Favelld% non com. ||
InrAnsIa, CJteianse i, Fanelnlla, Ra-
gazza da marito, Gióvene, Giuvenétte,
Bardaace, e, fam., FijóU \ FanelaUo,
nel signif. di « Bambino „, è dell uso
letter. Bardasce \ Fauci alle««a, e, più
oom., « Puerizia „. OiÉelanie II Fa- 16«-
«lo, Mammòcce, Pasquarìlle; Pupe st.
= Fig. Sciocco, Mammòcce \ Famtocela-
ta, pàjacciate ;, Coitfe«»are, Cunfessd^
Cumbeasd \ ConfeMlonArlo, Cww/esai«-
niU, Cuvibessiunile % Faccia, Facce ^
Dim. Faccettlna, Visino, Faccetelle e
Faccétte = Faccétta. ''Fare una - „ o
«un faccióne „, Chiedere per sé o per
altri, esponendosi all'umiliazione di
un rifiuto. Fa' la facce, o 'na facce 11
Fiaccola, del lume acceso, Fiamme =
Fasoetto di canne acceso da un'estre-
mità, Fàrchie \ Sfiaccolare, intr. Detto
di lucerna o candela, Far fiaccola trop-
po grossa, Avezd' la fiamme, * Lambì jd'
Il Fagòtto, Roba avvoltata insieme alla
meglio, Fangòtte = Fig. Persona goffa
o vestita goffamente , Pupazze \ Dim.
Fasottlno, Fanguttélle \ Affagottare
« Inrasoltare, Affanguttd' \ Rlnfa-
«ottare , Affanguttd' , Abberrutd' =
Bifl. Rinvoltarsi nei panni, Abberru-
tarae \\ Fuòco, e Fòco, Fòche = "— di
legna; di stipa „, Fòche de légne, léne;
de céppe — " Una palettata di — „, 'na
paléUe,.. = "— acceso; spento „. Fóc*
appicciate ; aremmòrte = " Ravviare
il — „, Argiuitd', Arpiccid' lu fòche =
•* Mettere il — nel braciere, nel veggio,
nello scaldino „, Assettare il braciere,
ecc., iferte' lu fòche... = "Stuzzicare
il — ^j con un ferro per ravvivarlo,
Vttscecd' I Fochista, Arteficiale , Ca-
stellare = Chi attende al foco d'una
macchina, i?'ttC?iJa*e || Foc*cela,piùcom.
*• Schiacciata „, Piase 11 Focaia, agg. di
Pietra, Fucale \\ Fucile, Fucile \] Fuci-
na, -Pwcile li Sfocare, 5/wc(ì' | Sfoca-
tolo, Sfucatòve, sf. | Sfòyo, Sfòche §
Bestémmia, Jattéme \ Bestemmiare,
Jaètemd' %TaIò, Fucaràcchie \\ Fanale,
Lamblòne \\ Epifania, Beffanije, *Buf-
fanije, *Puffanìje. Com., Pasquétte %
Fantasia , * Fandacìje || Fantasima ,
sf.. Ombra, Spettro, la *Pandàfeche %
Sinfonia, *Zìmbunìje \\ Zampogna,
Ciuf ette, sm. (de scòrce).
348. Farro, Farre \ FarrAslne, fig.
Mescolanza confusa di più cose, Farrà-
gene \ Ferrana, Furràggene, Ferrame
% Farina, Farine = "Stacciare (Pas-
8d*, Cungid'); Abburattare (Passd alu
f urlóne) la — „ = "Il fior di — „, Lu flòre
% Fresare, §trufend', §trucid' \ Freso,
Ségne = "Dar di — „, Ca88d\ Scaaad*
— Dim. Freshétto, Segnétte, SignetllU
= Pegg. Fresacelo, Scardafòne \ Frè-
sa, j§trufenaziòne = " Far le freghe „ ,
Ètrufend', Fa' le Strufenaziùne. Fig.
Picchiare : Dd' le mazzate, Dd' mazze \
Fresata, sf. §trufenate = Dim. Fre-
satlna, ètrufenatllle § Frétta, Fùr'ie.
"Ho — „, Ténghe la fùrie = "In — „
A la furie j Frettoloso, Furiose, Fu-
riarllle \ Affrettare, Affur'id' = " Af-
frettati !„, *§tudijjete! § «<rU&are,
Friccecd'; 'Ngènne' = Del vino: Piz-
zecd\
B49. FAsdo, i^asce I Fastèllo , Fa-
scetUle = Fasdno-a, Fascétte, sm. e
FascetlUe, sm., se di piccole legna. Fa-
scétte, sf., se di stipa II FAsela, Fasce.
" In —, Nelle fasce „ , per indicare l'età
tenerissima dei bambini, A le fasce —
Dim. Fascétta, Fascétte, FascetlUe:
Buste 1 Fasciare, 'Mfascìd', 'Mbascid',
Arembascid'.
350. Fava, Fave , *Fafe = " Fave
sgranate (ascévete, ar ecapate) ; rinve-
nute nell'acqua fredda (ammuUe), nel-
l'acqua calda (arreccéte) r, \ Favule e
Faille, Favare = Gambo secco della
fava, Fuste.
351. Favilla, Scrizze, sm., Vernice,
sf. Anche, Zecchine, sm. | Sfavillare,
Screzzd', Jettd' le vernice = Arluce\
352. Favo, *le Frabbeche, sf. pi.
353. Favdre, Favóre, Fahòre \ Favo-
resslare, JV 'n — de.
354. Fassolétto, detto anche "Pez-
zòla„, Fazzulétte, Fazzòle.
■ 355. Febbraio, *Frebbare, *Frub-
bare.
' 356. Fèbbre, Febbre, *Fréve — Dim.
Febbréita. FebbrlcclAttola, *Freve-
teUe.
357. Fèccia, Fècce \\ Fècola, Fécule.
358. Fède , Fède \ Fedéle , Fedéle ||
Perfidia, Preffìd'ie \ Perfidioso, Pref-
fldiòse il Fldansato-a, Spòse.
Pesato, 369.
359. Félce, Félge, Févece.
360. Félpa, spec. di drappo, FUbe.
361. Fémmina, Fémmene, Fémene.
Per " Donna „. nel tose, ha talvolta un
senso spreg. (Ved. Donna in Dominus).
ilFlSllo-a, Fìjje = Dim. FlsUòlo-a,
usato in modo fam. e affettuoso, e detto
per amorevolezza, anche a i)ers. che
non ci appartiene, Fijje. Non com.,
Fijòle = " È fuori di figlioli „ , detto di
donna avanzata in età, Nen fa cchiù
ffijje. Ha passate lu tlmbe \ FlsUare,
Digitized by
Google
70
fen - tig
tr. Fa* Intr. Fijarae, In Tose, è detto
soltanto delle bestie ; ma da noi si dice
anche della donna = Trivialm. e spreg.
''Chi ha figliato questo ragazzaccio ?„.
Qui, noi si osa nn verbo assai più tri-
viale I rivllat»! Tutti i figli nati in un
sol parto da una bestia, Fìjanne | Féio,
la Crìature \\ Felice, [Fecondo], Felice \\
FléHO, ^^n6 II Fine celilo, Fenócchie.
962. Fèndere, Spacca' \ Fessar»,
Fessure, Sfeasure § Fine, sm. e f., Fi-
ne I Fino, aw. Infino, /' ne, Bine, Fe^
nènde, 'Nfenlnde, Senjnde, 'Nzenlnde \
Finire, FenV , * FernV = Consumare.
"Abbiamo finito le legna „, JT averne
fenite le l^gne, J* é ffenite, * J* é ffer-
nite, *tP éscurte, le léne \ Riunire, Dar
l'ultima mano a un lavoro, FenV, ^Fer-
nV, = Consumare mangiando, FenV,
Métte* *m bulite = Bidarre in pessimo
stato di salute. " Col tenerlo sempre li
assiduo, lo vuol —„,.•• le vó vede* fe-
nite, ne vó vede* la fine \\ Confine, Cun-
fine, Cumbine,
3^. - fendere, v. lat. Battere ; Col-
pire; trovasi in composti |I OflTendere,
Ujfènne' \ JDlfendere , Defènne* \\ Inre-
•Inre, ^Nfeètd' || Va.^ire»tare , Mane-
feitd* li Fasto, Fuète \\ Fuscèllo, Céppe,
m. e f. II Frusta, Fruite j Frustare,
Fruatd* = Logorare, Fruhd\
364. Férnao, agg. Férme = Duro,
sodo, Tòste I Fernaéxsa, Nel signif. di
" Fermaglio p, Cciappe. "Un vezzo di
perle con una — d'oro „ = Dim. Fer-
mesxlna, Cciappétte, Lucchétte, sm. j
Ferntare, Fermd* = Dare alle carni
una leggera cottura perchè non vada-
no a male, Dd' *na mezza cutture \ Fer-
ntas.lo, èpiUe, sf. || Inférmo, Mmalate
I Inferntare, intr. Ammalarae § For-
na», Fórme \ Fornaèlla, buca, per pianr
tarvi alberi, Fòsse, sf. Per mettervi
semi, Murtarélle, sf. | Formarlo,
Furmugge, e, più com., Cace j srornta^
re, Sfurmd' = Fam. Taroccare, Ja-
stemd'.
865. Fer-re, v. lat. Portare 11 Confe-
rire: l>eferlre; I>eferens9>: DlflTe-
rlre: Inferire, non sono del nostro
uso com. Il OflVlre, UffrV \\ Preferire,
PreferV || Riferire, BeferV || SoflTrlre,
SuffrV, ZuffrV || Fèrtile, F'èrtele e, più
com., Grasse \\ Fèretro, Bare, sf. § Ra-
ra, Bare § Frate, Frate \ Fratalo, Chi
se la dice coi frati, Amiche de le frate
li Fratèllo, FratUle, Frate = Quelli
che fanno parte di una confraternita,
Fratnie, Fratille.
966. Fèrro, Firre j Afferrare, Af-
ferrd'.
967. Fétta, Fllle, '*Lésche = Dim.
Fettina, Fettollna, Fettueela, Félléi-
ie, *Les:hetelle = Acor. Fetttf na-e, Fél-
lacchióne, sm. | Affettare. FeUd*, *Le-'
scd', *Leschijd' \ Affettato, sm. FMa-
te, sf.
988. Flaeeo, Fiacche,* Fr acche \ Flae^
ea e, più com., Flaeetfna, Fiacchézze
~ "• Fiacca „ , Abbondanza, Casche, *Fré-
che I Fiaccare, Indebolire , AffiacchV,
*AddebbelV — Bompere , Bómbe' | In-
flAcclili^, AffiacchV \ Sfiaccolato,
Fiacche, §duvate%Wl^eeOf di lana. Tòp-
pe — Nodo di nastro, e sim. Nòcche e
Nnòcche^f, \ Fiocca, Parte sup. del piede,
che risponde al nodo della scarpa, Ac-
cròlle, sm. | Fioccare, della neve, Fiuc-
cdMi Rlèoeolo, di lana. Tòppe. "Xjana,
Bambagia in bioccoli „,... 'n dòppe =
" Vien giù la neve a bioccoli „ , a falde
grosse e fitte, Né:igtV a ccingiòne = " —
di cera„, Smucchelature , sf. = " Bioc-
coli „, Gruppetti nei fili di una matas-
sa o di un tessuto, le Nnude = Pallot-
tola nella farinata e sim., Tòcchele.
Fiaccola, 347.
Fiasco, 1078.
969. Fico, albero e frutto, Fìcure, Fì-
quere, *Fica, sf. " — fiore „ , primaticcio,
FéUacciane, m. e f. = " — dottato „ , Na-
puletahèUe, sf. " — brogiotto „ , Preciòtte,
sf . " — sampiaro „ , Véfre, sf. ** — verdi-
no „, Core, sf. = " — passo (accarace^
nate), secco (Oaracìne, sm. e f.) „ = *
Mondare i fichi „, Aremunnd* le fìcure
Il Fégato, Féteche, Fétteche = Dim. Fé-
salino, rigaglie, Fetachine, FetechiUe^
sm. pi. = Fegatèllo, Arròste de fétte--
che — Pegg. Fegataccio. Fig. Persona
di gran cuore, audace. Che jf abbaite
lu stòmeche.
Fieno, 961.
970. Fièra, Bestia selvaggia. Fere
I Fcrjce, Feróce, Fróce,
971. Fingere, Lo stesso che "Ficca-
re „ , ma non com. || Fisso, Fisse || Fis-
sare, Fessd' I Fitto, Feccats = Folto,
Spesso, Fólde, Fóte — "Pettine — ; Ca-
rattere — „,... strétte = " Bete , Ma-
glia, Cucito, Panno —„,... strétte = " Si
stava fitti come le acciughe „ , . . stritte
= "Alberi — i„,. .. stritte e fute =
"Buio — „, Scure *n dutte = "A notte
fitta. A verno — „, Al colmo, A lufòr^
te... = Avverbialm. Fitto fitto, Alèst"
alèst}, "Lampeggia — . Discorrevano — „
I Fitta, Ammaccature = Spaccatura del
suolo , Screpacce = Terreno molle in cui
si affonda. Sagnasuche = Quanto il van-
gatore in una volta può ficcar la van-
ga nel terreno, Bòtte = Quantità gran-
de di cose o di pers., Fatte, Mucchio \\
Fitto, e, meno com., Affitto, Affitte \
Affittare, Dd' 'nn affitte | Fittatelo,
Sòcce; CulÓne \ Affiffvere, Affigge* \ Af-
fisso, sm. Imposta, Telaio di usci, fine-
stre e sim., Pèzze d'opere =■ Foglio at-
Digitized by LjOOQIC
fig - for
71
taooato in pubblico, Affisse | Influire,
intr. 'Nfiddirse | Rafnttlre, intr. e
rifl. *NfuLlV II Fleeare, Feccd^Wm»-
bla, ^&&t6.
risilo, 861.
872. Flffura, Féhure = Dim. riffu-
rlaa, di legno, terracotta, cera, Mim-
muccéUe, PasquarèUe = Di gesso, Sta-
tuétte de ggéaae || Binale, *Mmdggene.
373. Filo, File — Parte tagliente del
ferro, FUe, Tajje \ Fila, FUe = " In — „
Alaftle = ^ Par la — „ , detto di più
pers.. Fa* lu file \ Fllae«la, Sfélacce e
SJOe, Ideiate, sf. pi. | Filare, Feld' =
"Il sangue filava „,... face lu piscia-
reUe = "Il lume fila„, fa una fiaccola
sllnngata, ohe affamica lo scartoccio,. . .
fa lu fumé = Il Bussare del gatto
quando lo si accarezza. Fa* Vùr gitene,
'NdruvO" i Filatolo, FilarUle = Ordi-
gno -per far le funi, la Réte (de lu fu-
nave) \ Filanda, Felandó, Felandre ||
JBlfllare, Arefeld* = Fig. Par la spia,
AreferV wwnnm, File; 'Mbivezate.
974. Fionda. Lo stesso, ma meno
com. che " Frombola „, Mazzaf ronde,
3*5. Fl4Sre, Fióre, Fióre = Dim. Fio-
retto, Fiorellino, Fiurétte \ Fiora-
nte, Detrito del fieno, Suttume j Flrén-
se, Feréize, Fiorlnze \ Fiorita, degli
alberi, Fiureture = " Pare la — „ , Jet-
td* lefiure.
376. Fintola, piaga, FlHele || Fl-
selftlare. Fischia* \ Inflselilarsl, fam.
Fumdrssne.
377. FlaséUo, FraggeUe,
2FIB.Flag-rare,v. lat. Ardere || Flam-
naa, Fiamme, *Framme | Inflanamare,
'Mbiammd*, *'Mbrammd' § Fdlmlne
Filimene, Frùvele, e, più com., Tóne,
Sajétte.
379. Fla-re, v. lat. Soffiare ; Gonfiare
Il Flato, Fiate, Fiate, *Frate \\ Folata,
di vento, Vuccanne = di uccelli. Sbar-
de Il Enfiare, intr. e rifl., Umbiarse,
* Umbrarse \ «onflare , Umb'id ' , Ab-
buttd* Il H4imAre,Zuffid',Zufftd',*ZujSI^4^
I Soflletto, Mandrecétte \ Sorritfne,
Zuffiatore *ZuffratÓr6 \\ Annarflare, A-
dacqud' Il SbruflTare , Sbruffd* \ Sbrar-
ro, Sbruffe = Pig. "Dare uno — „, Ógne*
lu 9ntM«e il Ronfare , Runfd*, Rumbd'
II Sfiatare . intr. Are/iatd*, *Arefratd* \
Sflalo, Refiatatóre, sf. || Flauto, Flàuti
il Fiutare, *Frahd\
380. Fluire, Scórre' || Fiume, Fiume,
I Flunaana, Piéme, * Prème \\ Fròtta, di
gente. Flótte \\WIvì%%€ì, di materie li-
quide dal ventre, dall'utero, Sfusse,
*Sfrusce | Flus»l<lne, AffiussiÓne, *Af-
fresstÓ!te || Flòscio, *FrÒ8ce.
381. Fd Jero, Fòdere \ Fòlera, Fò-
dere I Foderare, Fudard',
3S2. FA^ll^fc, Fójjd, e, più com., Frón-
ne = Fig. " Mangiar la — „ , Intendere
a mezz'aria, Magnarse lu melóne = Dim.
Fogliétta , Fosllna , Fosllollna ,
Frunnétte, FrunneteUe \ Trifòglio, (er-
ba), *la Trefójje \wo9\l0y Fójje^ (de
carte) \ Sfavila, Falda sottilissima di
una cosa. " — di pasta ; di lana „ , Pét-
tele, "—di cipolla „, Lìmete, Lìmmete
§ Cerrèffllo, Cerefugne \\ OarAfano.
Ca'-òfene,
383. F4Ssna, Condotto sotterraneo,
Ounnótte, Cunnutte = Il foro dei vasi
da fiori, coperto da un coccio, Buce, sm.
= 11 fondo delle fosse delle viti, che
s'empie di sassi. Lètte, sm., Celate, sm.
e f .
384. FtfUa, ^<^6 j AflTollarsl, Ac-
calcarsi, Accafullarse.
385. Ftfnda.'O, Bottega dove si ven-
dono tessuti a minuto, Putéche. (Nel
nostro uso, Fónsche è sin. di Magaz-
zino).
886. Fendere, Squajd* = Di lavori
in bronzo, e sim., lo stesso che " Get-
tare „ , Culd* li Confóndere, CunfÓnne',
Cumbónne' = Fig. Rifl. Smarrirsi ; Dar-
si briga. " Non mi vo' — coi ragazzi „ , . . .
ave che ffd'. . . / 'mbazzì—"" Non ti — per
questo „ , N'n de pend\ . .
387. Fóndo, Possesso rurale, Podere,
Cambagne = La parte più bassa di una
cosa, Fóntie = I fondi di una casa „ , le
Buttane — " Pondi di bottega „ , Scarte,
Avanze de putéche = Agg. Profondo,
Cappute. " La cassa è —a „ ,. * . cappute,
"Nel fiume l'acqua è poco — a„,... é
ppóche I Fondi&eolo, Tare, sf. = Scarte
de putéche | FondlsUòlo, Fónne, Póse,
sf.. Tare, si. \ Fondata, la Póse, la Tare
I Fondiaria, V Imposta sui terreni, la
Fundevàrìe.
888. Forare, Sbucid* | Fòro , FÓre,
Buce I Forallnl, spec. di paste da mi-
nestra, SbuciatiUe § Forbì ^1 , sf. pi. .
FrÓvece, f. e m. sing. = Dim. Forbi-
cine, Fruvecétte, f. e m. sing.
389. Fdroa, Fórche = Dim. Forcèl-
la, Forelna, Ferrétte de lu cape. For-
eliétta, per mangiare, Furcine, Fer ci-
ne = ^lia, forcella (la fundanèUe) dello
stomaco „ = Forebétto, per attaccare
o staccare roba che si tiene appesa,
FurcenèUe % Frugare e Frucare, Are-
vucignd' I Frnsaeotalare, JV arevuci-
gnenne \ Frivolo , Bambino che non
sta mai fermo, Fruvulétte \ Frueldn-
dolo, e anche " Spazzatolo „ , Mónnele,
390. Fdrrora, Fórferè, Ruce.
391. Formica, e popolarm. Formi-
cola, Furmìche, Fermiche, Fremmìche
— Acer. Formieolone, Furmecóne \
Formicaio e Formicolalo, Furme-
ca/re \ Informicolare, Fa* le furme-
Cfiélle.
Digitized by
Google
72
for - fus
892. Fòrte, FÒHe — Dim. Forti e-
«to, Forilvno, Acrétte | Fortéssa, nel
sìgnif. di Pezzo di tela, che si cuce ne-
gli abiti dove più fftoiLm. si strappano,
Furzajje = Dim. Fortesalaa, Furza-
jétte I Fortore, Àcete § Fòrsa, Fòrze |
Forsatamenie, Pe' ffòrze, Furzóae |
Forsatére, Saltabbdnghe , Chi fa le
ggióche de forze | Foraato, Furzènde,
Furzalute \ Forslère, Cascia fòrte,
d&d. Forftaeolo, Lo stesso ohe " Fi-
gnolo„, Vrùcele.
994. F6»so, Fòsse, = " — macinante „,
lu Furmale, la Férme \ Fo»«a(o, Fòsse,
Vallóne.
995. FrAeldo, e, per metat., FrAdl-
eie, ohe è più com., 'Nfusse, 'Mousse —
Di frutta: Fràcede \ Infradlelare, '^-
fónne* = Intr. Fracedarse \ InCradl-
elata, Sudatone, sm.
996. Fresilo, Fràggde \\ Frana, La-
mature I Franare, intr. Córre' la lama-
ture I Franoso, Lamóse || FrAn«ere,
Bómbe' = " — le ulive „ , Macend* la li-
ve 1 Frangènte, sm. Caso grave e im-
preveduto, 'Mbrujénze, sf. | Frantolo
e, meno com. " Fattóio „, Trappéte,
Trappite | Frantoiano, e, più oom.,
"Fattoiano^, Trappetare \ Infranto-
lata, 'Mbòste, Faceture, Macenanne §
Bréccia, Vrècc^ \ Breeelare, 'Mbrec-
cid' !| Sbreccare, Sgrugnd' § Ragade,
Crepature, Setature \\ Cateratta, Cata-
ratte.
997. Franco , Franghe | Francare,
lettere, pacchi, Affrangd' \ Francése,
Frangése | Francesco, Frangische e,
abbr. , Cieche = Fem. Frangésche e,
abbr.. Cécche.
Frantolo, 996.
998. Frasca, Frasche — Fig. " Fra-
sche „, Vanità, Leggerezze. "Ha sem-
pre il caix) alle — „»••• sciucchézze =
Ornamenti vani e messi senza gusto,
Pambujje, §trupelarìje, sf. pi. !I Fra-
scheria, Bagattelle, nel signif. di Va-
nità, Leggerezze, Sciucchézze \ Frasco-
naia, fìg. Ornamenti eccessivi e sen-
z'ordine, Ciavattarìje, sf. pi. | Infra-
scare, i piselli, Métte' la frasche.
Fratello, 965.
999. FrUToia, e, meno com., " Fra-
gola „, Fràhule I Frasransa, Ddóre,
sm., *Frahe, sf.
400. Fréccia , Frécce, Frezze \ Frec-
ciare, fam. Levar di sotto danari a qo.
con inganni, Tégne', Crasta'.
Freddo, 409.
401. Frèmere, Zuffid' ; Tene' le sma-
nie.
402. Frlsffcre, Frijje' | FrlttèUa
Fritte, m. | Frlsslculo, speo. di Ghioo-
oiola, CandareUe, sf. Pedetare, sf.
409. Frigido, agg. e sost.. Frédde |
FrlffldltA ', Friggeletd \ Fréddo , agg.
Frédde, *Ngnelite = sm. Im Frédde.
"Ho, Sento, Mi fa — „, S^nde lu frédde,
Èténghe gnélite. = «Ho — alle mani„,
Ténghe f ridde, gnelite, le mane. = "Da
quella finestra ci vien — „, ce ve' lu
frédde \ Dim. Freddino, Freddarle \
Freddoloso, Freddóse \ Raffreddare,
Arfreddd', GnelV \ infreddare, intr.
Pijd' 'nu 'rfreddóre, *n' afflussióne \ in-
fredda tara, Flussióne, Affiussióne.
404. Frignare, Fa' lu piagnuee.
405. Frla«néllo, e, più com., Fl-
Innsnèllo, FerlenghéUe, sf.
406. Fròde, Fròde e, più com., W-
ganne \ Fròdo, la frode fatta ai gabel-
lieri, Condrabbdnne \ Frodare, Frudd',
Fraudd'.
407. Frónda, foglia, FrÓnne.
406. Fronte, Frónde \ Frontale,
della briglia, Frundine = * Del cami-
netto : Il ripiano che aggetta al di so-
pra del vano, Cu7*ntce, sf.
409. Fruire, Gudé', *Qòdere || Fratto,
Frutte = " Alberi carichi di frutti „,. . .
Frutte, m. e f . = "Mangia una frutta „ ,
'nu frutte. Nel pi. " Frutta „ e "brut-
te „= " Bestia da —„,... eh' àUéve \
I Frnttalòlo-a , Vennerìcule , % Frn-
nténto, Com. "Grano», i2an« || Fra-
nale, Arrevelate, (a lu magnd').
410. Frullare, Agitare col frullino,
Frvlld' — Di cosa ohe ha un movimen-
to circolare rapido, Zzurrìd' = " — il
capo „, Avere dei ghiribizzi. "Le frulla
il cervello „, Je se vote ... "Se mi frul-
la (se mm' areggire), non ne fo altro „
I Frullino, Frulle | Frullone, Furiò-
ne I Frullana, la Fàiice \ FruUanare,
Faucijd' lu féne.
411. Fuco (insetto), Lapóne.
412. Fusa, lu Scappd' -— Fig. " — di
stanze „. File... = "Di — „, A la fù-
rie I Fusslre, Scappd' = Evitare, Fug-
gì', Scanzd' I Fugare, Fa' scappd' \
Fusslasco, Che vva scappènns \ Rifu-
gio, Refugg'ie \ Rifugiarsi, Arefug-
giarse.
419. Fumo, Fumé \ Funnare, tr. Fu-
md' = Int. Fa' fumé \ Funaaeclilo e
" Fumo „, Fumé % Filicine e, meno
oom., Fullsslne, Felìnte.
414. Fune, Fune \ Funaio, Funare.
415. Funse, Funghe, Fónghe, Fógne
= Moccolaia, Mócchele | Funsa, Mujff'e |
Funstalre e Infunstalre, intr. Am-
muffirse % Spugna, Spegne.
Fuoco, 947.
Fuscello, 969.
416. Fuso, Fuse = "Le cocche del
— „, pónde... = "Far le fusa „, del
gatto. Lo stesso ohe Filare, 'Ndruvd',
Fa' V urghene | Fusatòlo, Vertécchie,
Vurtécchie.
Digitized by
Google
gab - giù
73
eablbla, 218.
418. «alo, Alégre \\ Ssnalato, Sgua-
jate II €lalant«, Oalande.
417. «ala. " Mettersi, Essere, in — „,
Fa' Tiale, Arecagnarse = " Star sulle ga-
le „, JV apprese' a la mode, a le halan'
darìje = " Sarebbe — se avesse tre lire
'^ al giorno „, Tròppe sarré..,
[ 419. Galatèo, lu Calatée.
420. «alla e, più com., «allòssa,
Galle = Enfiato, VetólUy sf. = " Anda-
re a — „, Galleggiare, Jì' a ggalle.
421. «anaMsla, Ckmaase.
422. «HhoIo, *Ngine = Ganghero.
Ved. I Affsanelare, Acciappd' ; Acciap-
pettd* = " — ascio o finestra „, Appundd*.
423. «Raffilerò, Qdnghene = Nel pi.
Uncinetti metallici, osati nei vestiti da
donna, Cciappétts (mdacule) = Dim.
«aHsiierélla, Cciappétta (/émmene).
42i. «arbo, Garba e, più com., Gra-
zie, ÉUla manére = " Un cappello, Un
vestito, Un lavoro a — „, Bòne, Cèrna
se deve = " Non fa mai una cosa a
— „,... bóne,e anche aggarbate \ Pegg.
«arbaeeio, Mòsse, sf. Nel. pi. Quando
sono del viso, Virze, Smòrfie | «arca-
re, Jì' a ggénié.
425. «atta, la Hatte = Fig. " Uscir
di — morta „, Arrezzd' le récchìe =
** Pigliare una — a pelare „, Jirse 'mbic-
cenne . . . | «atto, La Hatta mdacule =
"Il — miagola,... mauUJéjje ; ^ìa., fa le
fusa „, . . . fa l'ùrghene, 'ndruve \ Dim.
«attlno, Gattucce, sf. |j Acer, «atti-
mo, Gattóne = " Gattoni „, Ricchiéle =
** Andar gattoni „, Jì^'ra gacciune \ «at-
taldla, Gattaréle \ «attlffllaro, «a(-
tlffllarsl, Arepiccel'iarse.
42a «Audio, Cfundendézze, sf. ] «lòia,
Oundendézze, Èetenézze \ «lolre e, più
com., " Godere „, Gudé^, Ar etenérsene \
«o«l«ro, Gudé", *Gòdere | «odio. Pia-
cére.
421. «aiia e «asiera, Piche, Cóle.
428. «èlo, *?« jae, Ha Jelate \ «o-
laro, Jeld' \Cowkseltkvi, *Jélarse\\
«talUcelo e, più com., DIaeelo, Jacce,
*Gracciature, sf. = Agg. " Mani diac-
ce „,.. . Jacciate, *graccéte \ Dlacelòlo,
Colaticcio formato dal congelarsi di
gocciole d'acqua, Jacce. Se grande. Pé-
sce I DlaeelAla. N&vére \ DIaeelare,
Jaccid', *Graccid'.
429. Gen, rad. che significa Genera-
I re, e intr. Nascere, Essere || «ènlo.
Genie | ingégno, 'Ngégne \\ «ènte, G^n-
! de = Dim. «endna, Pers. di bassa con-
diz., ma non tristi, Gendarelle = «en-
taeela, Gende ruzze, 'gnurande = Pegg.
«entaeela, «entaslla, Gendajje \
«ontllòmo, GalandÓme, Segnóre \ Cton-
tlldonna, Segnóre |«onltorl (Solo
della spec. um.) Lu Patr* e la Mamme
§ Maseere, Nasce* \\ Coynato-a, Cunate
Il Natale, Natale, f. e m. || BTatara, Na-
ture § urèo, la Néhe,
430. Gerire, v. lat. Portare. Ammi-
nistrare. Operare !| «èato, Gèste \ Ce-
stire, Fa' le ggìste \ «èata, sf. pi. Pru-
dézze 11 niserlre, DeggerV, DelUggerV
IIResUiro, Reggiìtre § Esasorare,
Esaggerd', 'Ssaggerd'.
431. «èrme, Germe e, più com., Càc-
chie, Quìjje \ «eraiosllare, Cacchid*,
*QuiJd' Il «ormano, agg. e sost. Car-
nale; FratULe, Frate, carnale.
482. «enslva, *Gneline.
433. «ès»o, Gésse, *Jés8e \ «essalo,
GessarCle, Jissaróle
«iilaeelo, 428.
434. «lilrlanda. Curane de fiure,
*Gìurlande.
485. «biro, la Lire \\ «blrlbliio,
Scherebbizze.
436. «lardino, Giardine, Ciardine,
437. «Iberna, Cimbèrns.
438. «Iffante, Gehande, Giahande.
«Inepro, 732.
439. «Inèsftra, Jihèstre.
440. «Inòeeblo, Jinócchie.
441. «lòeo, Jóclie \ «loeare, Jucd'
= " — di nulla „, . . . senza 'ndrèsse = " —
di bòne „,. o " di quattrini „, . . . a 'ndrls-
se, o a cquatrine = " Giocarsi una per-
sona,,, TerarV a lu 'nganne, o pe' la
punde de lu nase || «loeAttolo, Pazz'ia-
rUle.
442. «lOffo, Jóve I «locala, Pan-
nelle, sm. Anche, Vra^cale, sm. il Cénln-
Sl, Marit' e mmójje \\ «laménto. Vet-
ture Il «Insta, prep. Secondo, Juste \
Asslustare, Aggiu8td\ AJustd' ii «Idn-
sere, Arrevd', *Gnógne' \ «Innta, Ag-
giùnde, Jónde \ «luntnra, Jugneture
I Assiunsere, Agnógne' \ Conslnnse-
re, CugnÓgne\
«lorno, 305.
443. «lovare,^^9W«;{£', Juvd' \\ Aln-
to, AJute I Aiutare, Ajutd\
4M. «Idvine e «lOvane, Gióvene =
PI. " Gióvani „, Gimene, m., Gióvene, i.
I «loventft, Giuvendù, *Giuvendùme ||
«luntare, Métt' a ttruff6% «lovèneo-a,
Jènghe.
445. «Irò, Gire \ «Irare, Gerd' =
" Carne girata „,... còtt' a lu spéte ~
"Polli girati „,... cuti' a lu spéte =
"Questo vino è girato „,... ^/a^te 'na
vutate, s'è huaste [| «Ira, più com. che
«Irata, Gerate = " Mettere la — (gera-
te) a una cambiale „.
446. «lubba, lu Sciasse = " Le fal-
de (zatmelle) della — „ !| «lubbone,
Juppone.
Digitized by
Google
74
giù - gra
447. «layao, Giugne \ eiHiriioi»,
Pera ohe matura in g., Per èlle; Péra
san Oiuudnne = eioiriiolina, spec. di
Mela ohe matura in g., MelélU,
448. «!alèbbe, Giulòppe.
449. eianeo, Jónge e JéngM = "■ Pie-
garsi oome un — „, Jung'iarse = " Cer-
care il nodo nel — „, J»' truu^nne le
peìille I eianeata. Più com., " Bavig-
giòlo„, Giungate.
450. «léba, Giobbe, Più oom. Tufo §
eitlilnd», Janne | OMadola, Gnindele,
RdYìdele § «lobo Glóhe, Giòbbe II Oo-
mUolo, Jòmmere \ A wo mi talare,
Ajummard' | Bawomltolare, Arjum-
mard' \ Sgomitolare, §ghiummard\
451. «lama. Com., " Oamerèlla „,
Listre. Quando è vuotJi., Listre e Carne,
452. Gna, rad. ohe significa Percepi-
re, Prendere, Aver notizia || Iffaaro,
Che nnen za j| Narrare, Arcundd', Ac-
cundd' % Contfseere, CunÓace*, ChenÓ-
ece' I Nòto, Néte, e, più com., Cunusciu-
te I Noti Ila, Nutìz'ie \ Nòta, Catalogo,
Nòte I Cògnito, Cunuaciute | Nòbile,
lifòbbele \\ Nóme, Nóme \ Nomlaare,
Numend', Annumend* || Ignorare, Nen
ia^yff I Ignorante, 'Ngnurande \\ Nór-
ma, Bévete % OaomKstleo, lu Nóme.
453. Onaalare e, meno com., Mia-
golare, Matdijd'.
Ooeelola, 459.
454. OòflTo, Tardo, impacciato, contr.
di Svelto, Matriàle.
455. OJla, Góle, Cannar ine. " In — „,
'N ganne = " Q-li dole la — „, Je dóle *n
ganne = Fig. " Q-li ha fatto nodo in — „,
Jes'é'ppéSQ 'nganne = " — dell'aoiuaio„,
Cunnutte de la spezzar ole =■ " — del cami-
no „, la Ciummenére = " — del pozzo „,
CòUe . . . = " — di monti „, Vade ... \ €»o-
létta, nel signif. di Persona ghiotta,
Juftungélle, sm. = «elètto, Còlle, Cul-
lette I Oolaeeia, Juttóne, sm. | «oldso,
Gulióae \ Oolerfa, Cósahvl'ióse, Leccu-nt-
zie I Sosstflo, delie monache, Sóttacan-
ne, sf. = Parte della hriglìa,,3fòrge, sf.
I IwkgoUa^rejAjuttV, Mend' abbaile \ In-
volare, 'Ngujarse \ Slnslosio, Sejózze
i Slnstalosvare, Sejuzzd' ,Tené' lusejózze
I Ohitftto, Jóitd =Agg. di cosa. Gustosa,
Gul'iévele \ «iilotttxia, Juttunarìje \
«il lettone ri a. Cibo ghiotto. Còsa hulìé-
vele, 'Ngurdenìz'ie, sm. | Insblottlre e
Instalottonlre,intr.'^j^ur(2dmV8e j fn-
fftalottlre,tr. AjuttV % Giirso, Mulenel-
le II Pappasi rsla. Tardile, sm.
Gomito, 282.
eomltolo, 450.
456. Gonnèlla, Vónne \ eonnelllno,
il Vestito dei bambini, Veateccióle, sf.
457. «óra, Furmale, sm. Fórme, sf.
= "Gore„, Solchi lasciati dalle lacri-
me o dalle gocciole di sudore, Rìjej sf.
458. «óta. Più com. che " Q-uanoia „,
Guange, Mascèlle =^ Dim. «otina, e an-
che «otino, Guanget^Ue, MasceUucce i
Acer, «ottfna-e, MasceOóne, af. = PL
** Gotoni „, alter, in " Gattoni „, malatt.,
le Ricchiéie.
459. «iStta, Pudacre, Palacre || «ée-
ela, e, più oom., «4eelola, Gécce, Vot-
te = Dim. «oeelolétta-lna, VuttéUe,
VutteUucce \ «tfeelolo, Piocoliss. quan-
tità di vino, olio e sim., Vótte, sf. =
Dim. «oeelollno, Vuttucce, VutteUuo
ce, sf. I «oeelolonl, sm. pi. Nel signif.
di grosse lacrime, e = di una specie
di munizione da caccia, Lacremune \
«oeelolare, intr. Fa' la gócce, Ould* a — ,
e anche, assoL, Ould* \ «oeelolatnra,
Il gocciolare, spec. della cera, e = la
Macchia lasciata dalla gocciola, Oula-
ture e Mdcchie \ Scoeelolare, tr. Scu-
W — Fam. Bere fino all'ultima goccia,
8cularse \ Ssoeelolatnra, Sculature.
460. «rado. Ch'ade = "■ Essere in ~ „,
Puté* = Dim. «radino. Gradine, Sca-
le, sf. "' I gradini dell'altare „, é non
" Scalini „. = " Gli scalini della Scala „,
e non " Gradini „. Nel nostro oso,
spesso è l'opposto | «radlnata, del
trono, dell'altare, della chiesa. Le co-
struz. dello stesso genere, nell'interno
delle case, non si chiamano " Gradina-
te „, ma " Scale „.
461. «rafHo e, più oom., Rafll, pi..
Grappe, Gràppéle, sm. sing. j «rama-
re, e intens. Straniare, Bascecd' —
Fam. Rubare con destrezza, Mend' lu
'ngine, lu rónge || «rAnfl» e, volg., RAn-
fla, Rambe sf. RambiUe, sm., pi.
462. «ramisna, Ramacce \ «ranat-
ffnoso, Arramaccite.
463. «rande, Granne e, più spesso.
Gròsse, quando non si vuol significar»
ampiezza = " Grande „, Adulto, Gròsse,
464. «rendine, Grdnéle, Rdnele |
«randlnare, intr. Ment' la — \ «ran-
dlnata, GranMate, RaruAiate,
465. «jrano. Grane, Rane \ «ranèl-
lo. Chicco, Vache \ «ranalo, Fóneche
de lu rane \ «ranato e, più com.. Me-
lograno, Mélegrandte = Melagrana,
frutto, lu Mélegranate \ «ranata, per
spazzare,"6)'/'anar6, Ranare = Dim. «ra-
natlno, della madia, per pulire il pa-
ne, per l'acquaio, pe' vasi da notte,
8cuparW,e, sf. | «ranlre, intr. delle
biade, 'Mbf, *'MbrV = Dei denti, Métte*
le dinde. " Il bambino è inquieto per-
chè granisce „ o "gli graniscono i den-
ti „ Lu cìtele sta 'nguHi ite ca té' mmét-
te' le dinde \ Sbranare, Cavare i lega-
mi dal guscio, Arecapd', AszéJJe' = ¥ig.
"— gli occhi „, Scacckid'...
466. «pappa, Ciappe, Cciappe \ «r^tp-
polo, Riczì^ppelc, sm. e f.
Digitized by
L^ooglé
gra - gas
75
497. «rat», Orate, Hate | Orateli»,
GraièUef RatìUe | er»tleelo, Baiare j
er»tteol», e anche " Bete di fiU di
ferro „ Bizze \\ Or èt^lm^ Ciascuno dei
vimini (cippe), o fili di ferro (file de
fórre), che attraversano i regoletti
della gabbia =: Fig. Pretesto, Sotter-
fugio, Astuzia, Léppe, Pèlélle. " Codeste
son gnretole „,... lippe, peliUe. " Con que-
sta — (aretruvate), ottenne l'impiego ||
«r»sso. Or asse = ** Semina il — „, ^a
chiatte, Lu grasse f arcuile = Dim.
Clr»s«o««t», QrasBOtte — «r»s»èllo.
Pezzétte de Iarde.
4ISQ. Clr»to, nel sig^if. di Bioono-
soente, Uhblehate \ Iacr»t*, nel signif-
di Sconoscente, Sgrate, 'Qnurande \ In-
ffr»tlt»fii»e, *'Gnurandizìe \ er»BÌ»,
Grazie, BàzXe \ er»tls, Gratuitamente,
De grate.
4SQ.Grmttnrtf, Gratta*, Batté' \ «r»t-
tln», Arnese per raschiare lo scritto,
Raizature \ er»ttu«l», Battacace]
«r»tt»«»po, fam. FaHìdie.
470. Qr»re, Peeande = Sm. "Esse-
re, Parer — „, Sap^ a ffòrte. * Non ti
paia — di...„, ìTndefa* eapff a fforte
de... ] Or»T»eelo e « .*»v»e«leHe,
Pers. molto grave di membra, Pesati'
de,Qravande,Grevande \ er»TéBs», Pe-
sandézze, Pesóre — •* Gravezze „, le Im-
poste, le Pesure \ «r»T»me»to, Sequó-
Hre I €»r»T»re, Pesò' = "Mi grava
molto... „, Me sa a ffòrte... \ Sffr»T»-
re, Sgrava' = Bifl. Sgravedarse, e, più
oom., Fijarse | «r»Tlda, Or avete,
yPréne.
471. «réffse, m. e «réwl», f. Com.
" Branco „ di bestiame minuto, Mórre,
sf. il Consrés», Cungréhs, Oungréha'
snéne II Ecréslo, EgréggXe,
472. «rénbo, Sène (sempre con In,
*N). "Tiene il figliolo in —„,... 'n zé-
ne I Ctreinbl»le, e, più com., Orem-
blnle, Zenale, e, più com., Mandusine.
Quello che portano i lavoranti, la Man-
dére = Dim. «remblollHO, Zenalucce;
la Manderucce | Qrembl»l»t» e, meno
com., drenai»! al»t», Zenate.
47a eréppl», BasfèUe, sm.
«reiol», 467.
474. €»riro, 11 Muso del porco, lu Ca-
rufe I Orafolare, Searufd'.
4:ib. erlffio, Grice; Vige.
476. «mio, Ch'iUè \ «pillare, dell'o-
lio, Frijje* I «rlll»l», Sterpare.
477. «rlaialdéllo, Vétc^jdnne.
US. «rlnt». Ciuf e; Oreapature; Mus-
si; Faccia tòste \\ GrlmMA, Grujje =
" Non fa una — „, fig. N'n gs sta da di'
I «rlaaoso, Aggrenzite \ Affsrl»>»re,
tr. Aggrujd' \ Anprlaslre, intr. Ag-
grenzirse.
479. « rtf nda, La parte del tetto che
aggetta dal muro esterno, le Canale^
sm. pL = " Gronde „, le Insenature di
una veste dall'alto al basso, Canalutte,
sm. pi. I «roH4»l». Lo stesso che
«roHd» I «ro»d»re, Grundd', CxUd'.
480.«rApi»», Gròppe ||«rupFO, Grup^^
pc =! "— di monete „, Còppe.
481. «r6stto, Gròsse. Di molta spes^
sezza, Fat^t'cce, Paccutò\^ Nel signif. di
Grande, ved. «rande | «rott»lére e
«ros»ist», Chi venne 'n gròsse.
«raeela, 270.
«rasao, 265.
4S2. «ramo, di sangue. Stracce, TÒC'
chele; Pezzate, sf. = Di latte, Caciaréle.
488. «»»d»ffn»re, Guadagnd' e, più
oom., Abbusid' \ «a»d»sno, Guadagne,
Abbusche.
4S4. «a»do, passo, Passe. " Passare
a — „, Passd' a W acque = "Tentare il
— „, Tastd' l'acque; anche fig. (Nel no-
stro uso, Fade ha il signif. speciale di
Apertura nella siepe) 1 «•i»d»re, PaS'
sd* a W acque, e, assol., Passd'.
485. «a»le»re, Valcd', VcUecd' {
«aalehlèr», Vàleche, e, meno com.,
Valechére \ «naleameato, Vàleche^ sf.
486. «ualeire e, intens., «saalel-
re, AzzuveW, Azzuvelijd*.
487. «ualdrappa, Valetrappe e, più
oom., Mande, sf.
488. «uaato, Vande, sf. | «aantlè-
ra, Vandére, Spase \ Ass Piantare, AC'
chiappd'.
489. «aardare, Guardd* e, più oom.;
Veié*, Tene* mmlnde, *Pecurd' = Per
Custodire, Invigilare, Ahuardd' = Ba-
dare, Badd\ Abbadd' = " Dio mi guar-
di! Dio me ne guardi !„, Mujaddì! \
«aardantdio, Endice, Lécene | Rl-
vaardare, Arehuardd* = " — il buca-
to, il tetto, ecc. „, Osservare se vi sono
guasti e accomodarli, Dd* *na viite...
= Bifl. Stare' attènde; Starse cautela^
te I «aardla, Guardie, Vardie.
490. «aarlre, GuarV, Vari', Areva-
rV.
491. «uaszo, lu 'Nfusse, la 'Mbusse
= " Ciliege in —„,... a lu spìrete — " Ca-
lamaio a —„,... sènza cinge \ «oassa-
re, e, più oom., Squassare, SuUazzarse
= Delle ova vicine a guastarsi, l'rez-
zecarse.
492. «uèrra. Guèrre, Vèrro,
4^. «alndolo e Bindolo, Vìnele \
Bindolo, Baggiratore, Maranghine.
494. «nl^a, Manére.
4Qo. «dselo delle noci, delle man-
dorle e sim. £, per estensione, dell'evo,
della chiocciola, della tartaruga, Còc-
chie, sf. Della materassa, Lìmete, sf. [
Ssnseiare, Scucchie' = Intr. Sfuggir
dalla presa; Scivolare, Sburrd'.
496. «usto, Guste, Ahuite.
Digitized by
Google
76
hab - inn
497. Hàb-ere, v. lat. Are re, Ave'. Nel
signif . di Tenere, Possedere : di stati e
affezioni fisiche e, limitatam., morali
(fame, sete, sonno, debolezza, voglia,
paura, speranza, fìduoia, eoe.) : ausilia-
re dei verbi attributivi, normalm., Te-
né* : ausiliare, nel pass, pross., nella 1*
« 2* pers. sing. È88e\ 8o* Durmite, Qi
durmite, Ha durmite \ Abbléat«, sost.
Pruprietàrìe, Prupietàrte bbóne = Agg.
^'òmede \ Àbito, vestito, Àbbete | Abi-
tare, Abbetd'f §ta' de case li Dovere,
Ave* day Ave' a = " Devo andare„, Hajf a
JV = "Fai quel che devi„. Fa' quìUe
eh' t da fa' — " Quanto deve avere il
sarto? „, Quand' d da 've' lu sartóre? |
]>evére, sm. Duvére \ ]>éblto, Débbete
Il Prebènda, rendita, Beneftcie — Pro-
f«nda, Prwòòènde II Proibire, Prujib-
bV II Abile, Abbele, Bòne, Capace li Ab-
bigliare, AreveatV jj ]>ébole, Débbele
{ Indebolire, 'NdebbulV, AddebbelV ||
MaLnikìtrìOfManùbbrie, Maneche, m. e f.
498. /, tema pronom. |i Quésto, Qué-
ste; ètu — Quésta, Quéste; àta — PI.
Quésti, Quiète, Ohiste, §te, m. e f. Il Co-
stai, Custù = Codesto. Ssu = Code-
sta, Ssa = Costèi, CAelt^ Il Codestul,
Cussù — Codestèl, CAess^ li Costlk, Co-
sti, Èsse, A Isse || Adèsso, Mo' \\ Ivi,
Quivi, AUÓche,
499. Ièri, JéreAjére = "ler 1' altro „,
L* atraddejére = " L' altr' — „, Alcuni
giorni fa, Puche jurn' avrete = "ler
mattina; ler sera; ler notte „, Jére
matine, Jer' a mmatine, Jére la matine;
-Jére sére, *Sére; Jére nòtte, Jér' a nnòt-
te ~ " — a un mese; — a un anno „,
Jér' d fatte lu mése ; V anne,
500.^ lUe, pron. dim. lat. B«ll, El,
«11, Èsse. Dopo il verbo, sempre " Lui „ ;
ma noi, sempre Èsse \ lÉlla e, più oom.,
« Lei „, Èsse % Oltre, Al di là, De Ud
= Più, Cchiù = Per di più. Fere de li
Avanti, Avande = " Vieni — ! „, Avan-
zati, Appressati, Fatt' avande, Vi 'n
gud, Annècche \\ ultimo, Ùteme, *lu Lù-
teme = " In — „, A W ùteme.
501. Imbrattare, 'Mbrattd' j Im-
bratto, Lavoro mal riuscito, 'Nghiàc-
che.
Imbuto, 135.
Imparare, 729.
502. In, prep. Entro. (Lat. In, dal te-
ma pron. "ana^). 'N(= 'Nn, 'M), *Nne,
^Nnen;A, A lu, A la; Déndre; Fra, Tra;
Nghe = " Dormono — ('n) terra „ = " Vie-
ni — ('nn) qua „ — " Tiene — (*m) ma-
no „ — " Mettere il baccalà — ('nne) mol-
le „=" D* allora — ('nnen) qua „ = ** Lo
ha colpito— faj una gamba „ = " Le me-
dicine non operano — (a) tutti ugual-
mente „ = " Spende molto — (a) diverti-
menti „ = " Si esercita nel (a) fare i con-
ti „ — " Sta — (a la) casa „ = " Andiamo
— (a la) città „ = " Visse nel (a lu) 400„
— " Nel (a lu) libro c'è molto di bono „
= " — (déndr* a) questa settimana „ =
** — (fra, ira) cento persone, ne trove-
rete una che...„ — *^È cosa che si fa
— (nghe) un momento „ = " — (nghe) un
sorso si beve un ovo „ = " Besti —
(nghe) noi, Serba il segreto „ = " Tin-
to — giallo, — nero „, Tènde ggiàUU,
Tènde nére — Anche nei composti, la
forma più com., A, sta per " In „ : Am^
mendd', Inventare; AggiaUirse, Ing^l-
lire; Arrangedirse, Irrancidire ; ^ccop-
puccid', Incappucciare, ecc. || Indi, aw.
^B'aUóche; D' attóre; Pò, DajtxJ || Sovèn-
te, Spésse II Intèrno, agg. e sost., De
déndre |1 méntre, Mendre, 'Ndramlnde,
*Trumminde, A lu tìmòe che = A mo.
di sost. " In questo — „, Mèndre de qué-
ste, 'Ndra stu mlndre i| Il lat. Intra
dura, in molti composti del nostro ver-
nacolo, col signif. di prestezza: 'Ndraf-
fd'. Far presto; *NdrajV, Andare sen-
za tempo in mezzo, eco. | Dentro, Déf^
dre = " — la città, la camera „, Déndr** a
la cetd, a la cambre — " Dar — in una
cosa„, Azzeccd', Adduvend' \l&wk%rmT^^
'Ndrd' = «— a letto „, Fijarse = «È
entrata ('sette) la messa „ = " Le funzio-
ni entrano (eumene^) a mezzogiorno „
= " Entrare — iiglioli „, Ave' fami jje =:
" — oampo „ , 'ScV . . . ^ " Nella (a la)
cassa o' entra (ce cape) molta roba per-
chè è fonda „ | Intestino, VedlUe % Dis-
senteria, Sprém'ie.
In, partio. inseparabile, di valore
negativo e privativo, è poco com. nel
nostro uso: Imperfetto, 'Mberfètte; In-
saziabile. Che n'n ée vede ma' sàzie;
Inesperto, Sènza sperìénze; Inanimato,
Sìnz' dneme, ecc.
Inchiostro, 215.
51^. Inelffnare e, var. popol., " Ac-
cincignare „, e ** Incincignare „, Mani-
mettere, 'Ngignd'.
504. Inondine e Ancudine, '^i^ù-
tene II Aeendlre, Accudì',
595. Indivia, 'Nn\v%e, Scaróle.
Indovinare, 305.
506. Inferi, sm. pi. Inf mo; Ombre
dei morti | Infèrno, 'Nfèrne, 'Mbèrne
= Dei frantoi, Purcèlle II Fra, Tra, Fra,
Instaiottire, 455.
507. insulne e Anvnlnala, la 'y»
gundrle e, più com., la Cacchiature,
Innestare, 947.
Digitized by
Google
ina - lar
7T
Jbuiesnare, 985.
Imleme, 940.
Intlnsere, 1033.
506. IiiTémo, 'Mmemej Vèrne \ In-
■ata. 'Mmernate, Vernate \ inTer-
n»le, De ^mmèrne,
iMTldla, 1060.
509. iMTlftare, *Mmetd\ Ammetd' \
€)*htH*, Cummite,
510. iMxarardare, *NzavarAd% *Nèa-
vard'.
611. Ire, pjr " Andare „ soltanto, e
fam., nill'inf. enei part.i>ass. Noi, in-
vece, in tatti i modi e tempi. JV \\ OUa,
Jiie = Viaggetto, *8ciie || Adito, 'Ndra-
te, sf. ( Àndito, Curretóre = Dim. An-
dltlMO, Curreturine , Passature \\ Clr-
edito, Circuite || Cdat«, dónde = Con-
tessa, Cundésse | ComltlTa, Cumetive \
Contado, Popolazione rustica, li Cam-
bagntUe, m. pi. — Campagna intorno a
una città con villaggi, casali, Tenemèn-
de, *Pajìcef m. pi. | Contadino, jOunda-
dine e, più oom., Cafóne \\ Eselre e IJset-
ro, ^ScV = AssoL, Uscir di casa, '8cV \\
Contlnelaro, Cumenzd\ Oumijd* \\ fn-
tnnltare, 'Ndruttd' || Perire, Perì' 11
Pretdre, Pretóre || Rlèdere, t. poet.,
Arejt; AremenV \\ Subire, SubhV \ su-
bito, aw. Subbete,
512. Iride, Arcobaleno, Archevénte,
513. Irritare, Beidegnd'.
514. Ittertsla, lu Giallume.
515. JaC'h'e, v. lat. Gettare ; Scaglia-
re Il «tettare. Lo stesso, ma meno fam.,
di " Buttare „ Jettd^ = Versare metallo
fuso o gesso in una forma, Culd*. =" Que-
sto campanello pare gettato (culate),
ma è fatto a forza di martello „ = Intr.
G-ermogliare, Buttare, Caccid*, Cacchid'
I dettata, sf. Più com., " Buttata „ o
" Messa „, Càcchie, sm. | Gettatèllo,
Esposto, Trovatello, Prujltte \ Ricet-
tare, Arejeitd' = Vomitare, Areverzd^
= Metter fuori nuovi germogli, Are-
caccid', Arecacchid* = Gettar di nuovo
nella forma, ArecvHd' \ Soffiétto, 8ug-
gltte = "Esser:, Andar — a „, §ta% JV
a ssuggltte a.,.\ Tragittare, Traspor-
tare dall'una all'altra parte del fiume,
Passd^ il €»lae4re, §ta' cóleche e, delle
1[>estie, ajacciate = Di paese : Essere si-
tuato, Sta' I eiaelffllo, Jctcce,
516. Jus, Ju-ris, sost. lat. Diritto, Leg-
ge I einsto, agg., sost. e aw., Juète |
einsttsla, JuótìzU \ Giurare, Jurd' |
Seon«lnrare,Pa' le «cun^mre j Insld-
rla, 'Ngiùrie li eindlee, Judece \ Oln-
dtslo, Giudtz'ie = Facoltà intellettiva.
Judtzìe I Previ ndixlo, Preggiudtzte \
Presi ndleare, Preggiudecd\ Pergiu-
decd'.
517. I«abbro, Labbre. [TI, " Labbri „,
e "• Labbra „; ma, per similitudine,
" Labbri „ non " Labbra : Labbre, sf. ||.
liamblre, Leccd' = Fig. Tuccd',
518. Làb-or, sost. lat. liavdro, La'
vóre I I«av orare , Lavurd%- Fatij'd* \
liaToratlvo, agg.;Di terreno. Atto al-
la coltura, Lavuratòrie e Culdevatòrte \
liOborldso, agg. di cosa: Fatiate. Di
pers., Fat'iatóre.
519. liaerlma, e, meno com., I«avrl-
nta, Lacreme \ liaerlmare, Lacremd\
Lacremijd'.
520. liadro, Latre \ I«adra, tasca,
Bali^ = Canna fessa in cima, Frafféc-
chie 11 1«nero, Lucre, Abbusche.
521. liOffo, Lache \ Allagare, Allacd'
% I«aina, Lamature (col sign. di Fra-
na). § Bilancia, e, più spesso nel pi.,
"leBilano „, Velange, Velangele, sf.
sing. = " — a bilico „, Bascujje, sf. =
Dim. Bllanelna, Velangióle. Quella
usata dai farmacisti, e dagli orefici, lu .
Velangine.
522. lidldo. Lidie.
523. liantpo, Baleno, Lambe, m. e f.
Più com., Selustre, sm. | I«anipenrla-
re, Fa' le lambe, Lambijd', SelustrijdP \
I«dmpada, e , più oom. , lidutpana,
Ldmbete, Lambe, Spére \ liampaddrlo,
Larr^atare \ Allampanato, Sicché siC'
che % liantérna; Lendèrne || lilmpldo,
Ltmbete e, più oom., Chiare.
524. liana. Lane = "Fiocco di — „,.
Tòppe de — | liano, agg. di Panno, De
lane \ l<and«lne, Péle vane.
525. lidnela, Lange = Dim. I/aneét-
ta, strum. ohir., Langétte Degli orioU,
Sfere, Spére \ lidnelo, SIdnelo, Slan-
gè, Zómòe.
ò^Q.Witkngnlr^jLcmguV | lianffndrOr
Languóre, LangÓre | lidnsuldo, Ldn-
guede, Ldngute \ Illanguidire, AUan-
guedV, AllangitdV \\ Rilassare, Arela-
scid* I Salassare. SaHassd', Caccid' san-
gue, *Sagnd' \ Salasso, Salasse, Sagnìje,
sf. I liaselare, Lassd', *Landd' | Rila-
sciare, Liberare; Cedere, Rélassd' \
Tralasciare, Tralassd* || Barlacelo,
agg. di Ovo, Sedute, Che sse vtlsceche.
527. lidplda e lidplde, Làpete | Ija-
pls, e pop. lilàplsse, Lappese = Dim.
liaplsslno, Lappesétte.
528. liarffo. Larghe, Ldrehe = Dim.
liarsta^tto; liarvtaettlno. Larghétte ;^
Lareharìille.
529. liarl, Dèi familiari || Alare, Co-
pefóche. PI. Capefuche.
Digitized by
Google
78
lar - He
580. l>Krlee, Làrece, *Arge,
531. liasaffna, Sagne.
Ijas«lare, 526.
582. liAtfta, lamiera, Latteitagnate \
Xatt» e I«a«ioae, Colpo dato ad uno
«ul cappello a mano aperta, Szùflef sf.
J OUéne, Utténe,
538. 1«at(e, Latfe = " L'è venuto il— „.
J*a recalate lu — I IiHtteo, i>« latte =
• La via — a „, I/a vV de NdpuV e RrÓ-
me I liAitlme, i^òifa, sf. | liaUtfnsolo,
Vitello ohe poppa anoora, ^fUiaróUf
•Ciavarre = Fig. Sbarbatene, ècappine \
liattasa, Ixiituc^e e, più com., ^NzaiUjkte
I Allattare, Allatta* \ Slattare, Smam-
md\
534. liUuro, Alloro, Ha Lóre.
liavare, 572.
635. lièbbra, Lèpre \ I«ebbré»i», Le-
jpróse.
536. I<esare, Léh(V e, più oom., At-
taccd* = " — i libri „ e " Bilegare i li-
bri „, Lehd\.. = Rifl. Fig. "Legarsi con
■qnalonno „ Leharae ... | I>es*eelelo,
delle calze, LeTiazze^ sf. e Attaccature,
si. Delle scarpe, Crijóle, sf. Per fer-
mare piccoli involti, Lacce, Spache, Le-
ìiame \ Slegare, Sciòjje', Aecioòjf I Ob-
bligare, Ubblehd*, \ Obbligo, Òbblehe,
Obbleche \ l>lsobbllffHre, DeseubbleTui^
Dessubblecd* \ Rilevare, Artaccd* =
^ — i libri „, Lehd\ . . | Rllecat*re, Le-
hatóre § liòtta, Lòtte = " Fare la — „,
JFV»' a — 1 Iiottare, Fa* a llòtte,
587. 1«éffse, Llgge \ Iievlttlmo, Leg-
gtteme \ lievi t ti maro , Leggitemd* Il
PrlTlléfflo, Privelégge, Pruvelégge ||
Collègio, Cull^ggìe | Collegiale, sm.
OulleggXande.
588. lièffvere, Lègge* — P. pass. lièt-
te, Ltttey Leggiate \ I«eslone, L^zzxóne
= " Ripetere la — „, e anche assol. " Ri-
petere „, BV la — Il CAsllere, Còjje* =
P. pass. Còte, dovete \ Colta, sf. Cuje-
ture I Colaslone, Ctdaztóne \ Raeco-
ffllere. Lo stesso che ^ Raccattare „, ma
esprime più grazia e garbo. Per sino.
" Raccòrre „ Arcòjje* \ Raccolta , dei
frutti della terra: tempo della — , Ar-
còte, Arcòvete || Klewere, i^a' | Rietto-
re, Lettóre \\ Seésllere, e per sino.,
Seèrre, Scéjje*, Aecéjje*, Capd* = Se-
parare la parte migliore dalla peggio-
re, Arecapd* = P. pass. Scelto, Scévete,
Capate, Ar ecapate \ Seeslllleelo, e, più
com., Seeltame, Szejeture, sf. || l>e«a-
me, Léhume, PI. *Lehùmere || Suppel-
lèttile, sf. Le masserizie di una casa
civile, lu Mvòbìlìe, || Rlesante, Scicche,
Chiappe, Il liésno, Légne, Léne, \ Iiésna
e, pi., " Logne „, Legno da bruciare, Lé-
gne, Léie, sf. sing. e pi. j lievnala, 1*5-
gnére \ I<esnal61o, Fallegname j Ta-
ffllalesna, Spaccalégie \\ Alllsiiave,
Allegnd* iUlmlétt^, Parlature, sf. § Oro-
lòffio e Oriolo, BeUògge g ReUcloae,
ReVeggìéne,
599. liéadlne, Xènele, PI. J\nele.
540. liéne, t. poet., Molle, Delicato,
Dolce I fjenlre, AddulgV, AdduvecV \\
libato, Linde, *Lènze \ Allentare, M-
lendd\
541. Ii«nte e liontleelila, Lèndé,
5,'9. Iietfne, LÌÓne \ Solleone e Sol-
lltfne, Solelìdne.
543. Ii«pre, sf. lu Libbre = Dim. Le-
pre tta, I<eprAtto, I<eprlaa, Lebbra>
chidle, sm.
544. liéslaa. Sùbbie, *8ubbre = Fig.
Avaro, Scaifagnine.
545. I«é»to, LèHe = "Alla lesta „,
mo. avv.. Liète, Mèst* alèète \ Allestire,
Métt* *nn Órdene,
546. liètto, Lètte. = "Le panchette
(banghitte, sm.) le asserelle (tavele)
del — „ = " — da una persona sola (a
una piazze); da due (a ddu* piazze) ^ =
" Disfare il — „ Abballina rio, Arepiecd*
Ztt — = " Rifare il — „ Arefd*. .. = " Ac-
comodare, Ravviare il — „ AreggiuStd'
= " Rincalzare il — „, Appummétte* lu
lenzóle, la cupèrte = " Andare a — „, Jtr-
8*a mmétt* a lu —, o a czvUec^* = " En-
trare in — „, Fijaree. Entrerà nel — fra
pochi giorni „, A *n* atra pòche de Jurne
ee fljje = " Essere tra — e lettucoio „
éta* male *m bite, o mal* e *m bite = Fa-
re il —, un po' di — allo stomaco, „ Pre-
par d* lu itòmeche \ Allettar»!, Mettersi
a letto per malattia non breve, AUet-
tarse,
liOTare, 554.
547. litbero, Libbere, Libbre \ lilbe-
rare, Libberd*, Libbrd*.
548. Libra, lat. Bilancia. Peso li I^lb-
bra, peso. Libbre \ Rellberare, intr. e
tr. Decidere, Delebbrd* e, più oom., Re-
solve* I Equilibrare, lf(^£t«'7>a9*e |i lilra,
Lire = "Q-li mancano 19 soldi a far
una — „, J(8 mangile trèndepe*ji* a ttì*en-
dune II lilvèllo e, meno com., l.lTélla,
lu LevUle % liltro, Litre, *mtre.
549. I«ibro, Libbre \ lilbralo, Leb-
brare \ lilbreria, Libbrarìje,
550. fiteelo, Licce \ Tralleelo, Ter-
lice I In tralice, RI tralice. Di tra-
lice, Pe* stòrte, De scuciùre.
551. lilce, intr. poet. È permesso.
Lat. Licet, È libero | I^leènsa, L'ìcénze,
Lecénzìe \ Vjlcenslare, Lecefiz'id^ § Re-
litto, Dellitte II Rellqnlo, Ammanga-
ztdne li Reliquia, Bellìquìe % Kecll»sl,
Rcdlstte, la Cclisse,
552. f^lcbéne, sm. *^a Lechéne,
553. I^iéto, Alégre \ ideitela, Ale-
grtje || I^etante, Letame, *Lutame \ li»,
tantalo. Letamare.
554. lilèTO, Leggère | I<enilérO| più.
Digitized by
Google
Ili - lue
79
fom. che « Liève „, Leggère, Ugge II I-e-
^ar«, Alzare, Avezd> = Cavare, Cacc«<f
= Togliere, Bimuovere, Levd , X.t*«a i
Mt«, di soldati, L^tJ« = Strumento,
Lé^e \ l^evairli», Mammine \ AU€.J«-
re. XMwrf% AUuvd' \ Allièvo, ^R^t^c I
Elevare, Avezd\ 'tTnavezd^ \ Rileva-
re, Areavezd' = EaooogUere ^»^^ *)am.
bino nel nascere ed allevarlo, AUevd ,
Fa' gròsse = " - le parola „, Scolpirle
senaa prima compitarle, Légge' ecur-
rènde = Cavare il disegno da uno schiz-
zo, Arecaccid' \ «ellevare, SuUevd
Mallevare, Fa' lu harande, lu prSgge \
Mallevadore, Garande, Prégge \ M.lé-
Vito, Lhjete \ I^levitare, intr. Il rigon-
fiare deUa pasta, Levetarae.
555. lillla, pianta, LiUe, LìUe.
556 lilaea, LUU = Verso di scrit-
tura, Riga, Rihe, sm. | I.l»Ba«»le. Fa-
myje, Ràdeclie, sf. | Trall»«are, mtr.
'Nvastardirse, 'MTnaitardirae % liste-
rà, Lèttere, Lettre 11 liWe, Lide % »-»";•;
Lire, sf.ljliamaea, Ciammaj-ica ni^e \
AlloMaeatnra, Ségne, m., Rije, f. Siri-
ce, f. Il lievitare, Alliscid',
' 557. lilnsaa, Léngue, " — sudicia, pa-
tinosa,, ...spòrche =■* Metter fuori la -„,
Oaccid'... = Favella, Linguaggio, Par-
lature, ai. = " — furbesca, furfantina „,
U Parlare in gergo, la Léngua zingaré-
sche, lu Parld' 'n germe = " Avere una
cosa sulla punta della -„ Tene ... m
bizz' ala — = *" Mordersi la — „, Ac-
ciaccarse la - | Dim. I.ln«uèt4a, Hn-
«nlna-o, LenguéUe}, Lenguùcce, st. |
Selllnvailsnolo, FelélU de la léngue,
e, sempUc, FeléOe \ S«llln»aata, Scia-
lenguàte.
558. l.l«o, Line = Agg. Panno — „,
Pannolino, Panne de line \ I«en«adlo e
I<eifts61o, Lenzdie. PL "LenzòU^ e, più
oom., ''Lenzòia„, L^nà6U e Lenzule, f.
= « Bimbocoatura del — „, Piéche . . .
550. lilqutf re, LequÓre, Lecere \ lil-
«nMe, Lìquete \ lilqaefare, Squajd',
Strujj^ Il lil««jlvla. Ora, com., " Ran-
no „, Luscìje II liéwie, agg. AUessate, Al-
lèsse = Sost. Bullite I I.e«»are, Alìessd.
560. liisea, Rischie, Bische = La spi-
na del peso , lu Spine \ l.l»elilae, sm.
Un tantino, 'na 'Nzègiie \ I«lseoso, ^-
nóse.
561. Iil««le, Lisce \ Iil»ciare , AUi-
scid*.
562. l^Ite, Lite \ l.lM«are, e, fam.,
I^etli-are, Litecd' \ fiUlffio, Lite \ 1.1-
ftlffloM», Letechine.
568. Iilv4re, 'MmidU \ lilvldo, Li-
vete I lilvidara, Lìvete, m. Allividi-
re, intr. AUevetirse \ illividire, tr.
AUevetV \ Allibire, intr. Quajar««,i?'or-
se 'nu pizzeche.
684. lidssla, auppòrte\ I«ossIate.
Delle chiese, Atrasande; AtrXe \ AUov-
fflare, Alluggià'.
565. liòffllo, e anche " Gioglio „, ma
ò voce contad. Noi, invece, Qiójje, Jdjje.
668. liOfforare, Lucrd' \ litfffore, sm.
Cunzume = "II — della mobilia, delle
stoviglie „ = " Gran — di roba „.
567. litfmbo. Lemme, del maiale;
Rugnunate, delle bestie ovine | f^om-
bAssine, Dulóre de rine.
568. liòppa, Cdme. Anche, ma meno
oom., " Lolla „ = " Aver le mani di lol-
la „, fam. ...de pasta fròlle =" È un omo
di lolla „, ...de carta stracce, de recòtte.
569. I«Atto, Lòtte, la Bénafficìàte \
I^oUerta, Biffe, ^rrj[^6 1 Allottare,
Fa' 'na riffe, 'na 'r riffe.
570. I«aee, Luoe \ Rlldcere, Arluce
I Alluelare, AUuscd' \ li a «e 1 care,
intr. Arluce, Fa' le specchjtte \ I*ii««I-
etfae, LacremÓne, f. | lideclola, Luce-
nacappèlle \ IìO«Ib«o1o, lu Mmicce =
Pennecchio, Mallóne \ I«o«ìa, n. di don-
na, Luc'ije, *LttC<fiÌe II «erlo«mo, Mer-
luzze, *Merlucce \\ I^ncèraa, Canelère =
«Le Catenine (Catenèlle), lo Spengitòio
(Cambanelle), le Smoccolatoio (la Ts-
najóle), lo Spillo (Céppe), della — „ -
Quella che non ha piede ed ha un ma-
nico per reggerla o attaccarla, " Lume
a mano „, la Lume, o la Lum' appenns-
tóre I liiieernata, sf. La quantità di
oUo che si mette in una lucerna, Ca-
nelère, m. Lume, f., dMjye 11 liiime, iu-
me = In genere. Ciò che serve a illu-
minare le stanze. Lume ^ 'IVf'L^Tx
lumi „ fam.. Imbizzire, Perde' le lume \
liamlnèllo, Cannellino in coi s infila
U lucignolo, Canalétte, m. Lenguétte, f.
= Arnese che sostiene il lucignolo nel-
la lampada, la Sperucce = Il cannel-
Uno, nel fucile, in cui si mette la cap-
sula o cappellotto. Maschiétte \ liamiè-
ra. Lampatare, m.; Fanale, m. | liU-
mlnara, AUumenazìÓne \\ ^nnm, Lune
= «- scema „, Mmangdnèe, f. = ''^- .«<^f"
ma „ ^ l« - = " ^ - crescente „, Ala
crescenze \ NotrlWl-lo, Lunmóve \ rle-
Bildnlo, Luna piène \ lionatlcA, agg.
e sost. Lundrle \ Stralanare, Arevul-
W Vùcchie % lilcèo, Lecèe % I^u^trare,
AUustrV ;; l.a«tra. Finzióne \\ l.tf»«o,
Sgulrce. , ^ ♦.
571. raeèrlola, Lucèrte.
572. Luere, v. lat. Lavare II »««J**;'
DmVie 1 «llaviare. intr. Pióvaddel-
lùv'ie 1 na..Ilttvlo, Maneluvie, Bagnul a
U mane \ fedilavlo, Pedeluvie, Ba-
gnùV a U pite nrdla, Bapanacce, sm. §
lavare, AllatKf ',^rmt;(iM I^avandala,
Lavannare \ I.av»llvo, Clistere, Lava-
Une =^ " Dare (Fa') un - „ = " Ha preso
(J'd l'dme fatte) un -. 11 I^atrlna, La-
t'ine, lu L(Jc^||I.«.iro, Cmg'anne.
Digitized by
Google
80
luna - mal
liumaea, 556.
Innate, 570.
liuna, 570.
573. liiinso, agg. Lònghe \ Allnnsa-
re, AUungd' | liontanif, Da lònghe,
574. Jiwkògo, Lóche \ Allocare, Allu-
Cd* I Collocare, Addélucd\ \ Corleare,
Oulecd', = Bifl. Culecarae \\ Caeelare,
intr. Jì* a la cucce.
575. liuplno, legume, Lupine | Iiu-
Pinella, la Crucétte.
576. liilppolo, pianta, Lùpéle.
557. aiaeeliortfne, Maccaréne, ** — ì
fatti in casa „, Maccarune de case.
578. MA celi la, Mdcchie \\ -UKAmUa^,
Mdjje = Dim. Magliétta, Majétte. Delle
ferrature, Pedine, f. Delle vesti, Cchiu-
lètte, f. I AmmasUaro, 'NgurdeUd'.
579. JMEUeeliina, Mdchene, \ Maechl-
nare, Machend' | JMEacelilaatore, Ma-
cheniste \ macoli ini» (a, Macheniate \\
MAelna, e atAelno, Mdcene \ niaeliil-
no, la Macen'èìle (de lu café, delu pépe)
I aiaelnare, Macend* = " — il caffè to-
stato, il pepe „, l'retd'... | Maoinata,
Macenanne \ Itlaelnatara, Macenature
= Molènda : la *Meneture \\ Maelsno,
Macigne § moeeHnleo, agg. e sost., Me-
cdneche | nioeeanlsmo, Mecanìame %
mòlo. Mòle = Dim. Moléeola, Molècu-
le, Mijìche \ JDemolire, Jettd' 'n d'erre \
Molèsto, MuUste, Faated'ióae, e, più
oom., Seccande \ Molestare, Dd' nnójje,
Dd' occasione.
580. Maeeo, Pulènde de fave \ Am-
macoare, Ammaccd' \ Smaeeato.
"Dolce— „, ...Humacóae \ Smaeco, 5mac-
cheW Maeolare, Maculd' || Maelalla.
Piùcom., "G-r amola „, ilfangrìneZe | Ma-
ciullare. Più oom. "Q-r amolar e „, Vat-
te' lu line, Ciavelijd'.
581. Macèllo, Ammaizzatòio, Scan-
najje — Macelleria, Bottega di macel-
laro, MaclUe.
582. Macerare, Macerd' = « — il li-
no „, Affunnd' lu line | Macèria, Macè-
rie % Mascèlla, MaacéUe % MUdla, Mése
= Dim. Madlètta, MeaarèUe \\ Massa,
Maaae \ Masso, Maaae | Massèllo. "■ Uno
stipo di — di noce „, non impiallaccia-
to, ma di legno tutto come si vede alla
superficie, ...de nCc -»- a mmaaae \ Mas-
siccio, Massicce, e, più com., Fatticce,
Paccute I Massicciare, Fare la massic-
ciata, Fa* lu casciéne (a la strade) \ Am-
massare, Ammassd' | Rammassare,
intens. di " Ammassare „ = " — grano,
paglia, fieno „, Formare una sola di tan-
te piccole masse, Arestrégne', Ammuc-
chid' — Baocogliere, Baocattare, AT'
còjje', Arecuverd* \\ Mastèllo, Mastèlle,
f. Il Matterèllo, CannUle de le sagne.
Maciulla, 580.
583. Madóre, term. med. Sudurétte )
Mddldo. agg. Umedicce || Emanssre,
intr. MenV = Tr. Mannd' \\ Mammèlla,
Mammèlle; più com., Sise \\ MdnunalA,
agg. e sost. Viòle, sf. || Matto, Matte \
Ammattire, intr. Ammattirse.
584. Madre, Matre = Fam. " Mam-
ma „, Mamme = " Madre „ e " Mam.-
ma„ il Fondiglielo, o Posata, dell'aceto,
Mamme j Madrevite, Matrevite | Ma-
dreperla, Matrepèrle \ Madrina, Co-
mare, Cummare \ Matrisua, MatréJJe \
Matrimònio, Matrem^nìe = " — reli-
gioso „, ...a la cchiése = " — civile „, ...a
lu Cevile, a lu Qìneche l\ Matèria, Mate'
r'ie I Materiale, Matr'iale § Metròpoli,
Capetale.
585. Magari, Macare, Ammacare,
Macaraddì.
586. Masaasino, Màhazzéne, e, più
com., Fóneche, quando il contenuto è
di granaglie, olio, sale j Intma«asBÌ-
nare, 'Nfunacd'.
587. Magnèsia, *Magnèseme.
588. Masno, Grande, Gra/nne; non
com., Magne \ Masnldco, Magnlfecìie %
Mai, Maje e Ma* = " — pagasse cM
deve avere ! „, Pahésse *na vote . . . = Ne-
gat. " Non gli rispondi ? „. " Mai ! „ ...N^o !
= " Tante — volte „, Tande vote = " Che
dici — ? „, Che ddicefW Maèstro-a, Ma-
jéstre, Mastre | Maestrale, vento, Maji-
Strane \ Anunaestrare, Ammajistrd* %
Masslo, mese, *Majje \ Manrése, sm.
La Mahése, la *Majése \ Manresare,
Fa' la mahése, *m^jése \\ Maiala. Volg.,
" Troia „, Scròfe \ Maiale, Majale, e, più
com., Pòrche = Dim. Malalètto, Pur-
chétte, PurceUe \ Maialino, Maiale nato
da poco, Purchétte \ Maialatura, Il
tempo nel quale si ammazzano i ma-
iali, lu Scannajje, la Sede || Ma««ldre,
agg. comp. irr. di " Grande „. = " Ha —
senno di lui „, Té* cchiù judìzìe de èsse =
"La — parte degli uomini „, La bbóm
barte... = "È dieci anni —di me „.
Ha dèe -i- anne cchiù dde me = " Il Fi-
glio — „, Lu majóre, e, più com., Lu
cchiù ggròsse = Sost. " I maggiori „, Le
*ndenate \\ MaestA, Majistd.
580. Maso, §trehÓne = " I re magi „,.
Le rré mmagge.
590. Masòsano e Mòdano, Móhene.
591. Masro, Macre \ JDImacrare^
Smagrire, intr. Ammacrirse.
592. Mallo, delle noci, delle man-
dorle, Cdnghele \ Smallare, Scungtdé^.
596. Malo, agg. Male \ Male, aw. Ma-
le, Cattive f Mmalamènde = Dim. Ma-
luccio, *N^u ccóne male \ Sm. " Mandare
a — „, Arruvend* = " Aver — _, Esser
Digitized by
Google
mal - mas
81
malato, .§«a' male = " Venir — „, Am-
malarse, " Gli è venuto — (a'é 'mmalate)
per viaggio», Anche : "Pigliarglisi il — „,
specialm. degli epilettici, Arepijarje.
"Quando gli si piglia (f arepijje) il
—, rimane come morto „ i Malia, UC'
chiature; Fatture \ Ammaliare, Fa'
Vucchiature ; la fatture | Malore, Ma-
lattia, speo. improvvisa, Male | Malat-
tia, Malatìje \ Massalato, Mlzz' am-
malate.
604. Malta, Càvee' e aréne II Mòta,
Fanghe, m., la Lète, la Liòzie.
596. Malvasia, Malva^lje,
Mammella, 668.
596. Maae0, agg. Sinistro, Manghe \
Maneare, Mangd' ; Ammangd'.
567. Mandare, v. lat. Masticare | Man-
dibola, term. med. Ganaaae \\ Malizia-
re, Magnd' = Sm. Lu Magnd* — Dim.
Maaclarétto, Pranzétte \ Manslm^f
delle bestie, Strame, Magnime — Dei
polli: BeccMme, luSquaJJe \ Mamcerée-
elo, Btfn* a mmagnd' = Dell'uva: Ma-
gnarle IlAaKMKaiiBire, AmmanzV \
Masso, VetìiOe = "Carne di — „, Car-
ne de vetUle (f.). Il Mastleare, Amma-
acecd',
506. Mandorla, Mdnele. Quando non
è matnra " GÀtera „, Manélucce e Md-
nela /r^«c7ie | Mandorlato, Paìte de
mdndvle \ Mdndorlo, Fide de mdnele.
599. Mandra, Mandria, Mandre,
Mórre.
600. Mane, sost. lat. Mattina | Sta-
mani, Stamane e Stamattina, §t€t-
matinej ^Maddeméne \ Domani, Duma-
nc = " — mattina „ e, più com., "Do-
mattina „, Dumane matine — " — sera„,
Dumanaaeére = "— Taltro», DÓppedu-
mdne, Pójedumane = " — a otto„, Du-
manadòfte = Sost. " Il — „, Z/O dumane
(Mattutino, Matutine \ Mattlna-o,
Matine, f. (Mattinata, Matenate =
** Di -- „ mo. aw.. De matina prlHe \
Mattinièro, Matenande || Maturo, Ma-
ture I Maturare, Maturd\
eoi. Mandre, v. lat. Bestare, Esser
fermo | Rimanere, Aremanff, AreStd' \
Mansl0narlo , Manziundrìe \\ Masna-
dl#re-o, Masnadière \\ Masseria, Maa-
aartje | Massaio, Maesare \ Massaia,
e anche " Maestra „, la Patròne, la Cape
de case = Donna di casa, economa, FSm-
mene de case \ Masserlsla. Non com.
Rrobbe de case; Atrézze.
Manslare, 597.
60?. Mano, Mane = " — di scritto „ e
assol. "Mano„, Caràttere = "Avere
a — „, di lavori avviati, Tene* pe' le ma-
ne = ** Dar la — „, Dd' a mmane. Ap-
piccia' = " Tener di — „ TenS' mane =
•* Toccar la — a uno „, Métte' 'm —, Fa'
'nu r'iàle = "Mano „, in mal senso, Mol-
titudine di pers., Mdneche \ Dim. Ma-
nina, Manucce = Acer. Manona-e, Ma-
nóne, f. = Spreg. Manaeela, Manacce,
Manazze \ Manévole, Mmòlle j Manes-
Sévole, Man'iévele \ Manovale, e, più
com., Manuale, Mannìbbele \ Manièra,
Manére || Mannaia, Mannare || Manlio,
MOfjje I Masllòlo, Majóle.
Mantello, 1027.
606. Mdntlee, Mdndrece.
604. Mappa, Carta geograf. o topo-
graf.. Carte \ Mappamóndo , Mappa-
mónde Il Nappa , Fiòcche, m. = Dim.
Zappétta, If applna, Fiucchétte, m.
605. Mareare, Mercd' \ Marea, Mh'-
che, m. = " — da bollo „, Marche (f.) ... il
Mdreiilo, Mlrche \ Maretalare, Mercd'
IJMarelare, Marcid',
606'. Marcire, Ammarcirse = Di le-
gname, frutte, semi. ecc. Fracedarse \
Marelo, Ammarcite, Fràcedate, Frà-
cede,
606. Mare, Mare = " Alto —„ la Ca-
valline I Mareiiato, Marmurate \ Ma-
rinare, il pesce. Fa' a scapéce.
607. Mar^taerlta, n. di donna. Mar-
garite, *Maréharite.
608. Marmo, Marme, *Marmere \
Marmare, ^QnelV. = " Freddo che mar-
ma le mani. Acqua che marma la boc-
ca „. ...fa gnelV.
609. Marruea, pianta spinosa, *Ve-
cache.
610. Martèllo, Mart^Ue = Arnese at-
taccato alle porte delle case per pic-
chiare, Battòcchie, TuzzelaròUe.
611. Maseliera, Mdsckere, Persona
con maschera, Mascarate \ Dim. Ma-
selierétta-lna , Mascarétte \ Masche-
rata. Mascarate \ Smaselierare, Sma-
scard'.
612. Maseiilo, Mdscule | Marito, Ma-
rite, PI. *Martter6 = " Andare a — „,
Maritarsi, JV a mmarite e Maretarse,
Masseria, 601.
613. Materassa, Matarazze, m. =
" Guscio della — n, ^a Lìmete de lu —.
= " Bibattere le —e „, Arebbatte' le ma-
tarazze I Materassaio, Matarazzare.
Mattina, 600.
614. Mattóne, Matóne \ Mattonalo,
Matunare \ Mattonala, Furnache \ Am-
mattonare, Matund' \ Ammattona-
to, Matunate.
615. Massa, Bastone che si porta in
mano, passeggiando, BaStóne = " — di
ferro „ e, assol., " Mazza „, Palef^rre =
Grosso martello dei fabbri. Mazze, m. |
Maxsaplcelilo, la Mazzétte \ Massaca-
«*allo, la Veìdngele, e anche Za Statère
I Ammassare, ^mwwtaatf', e, più com..
Accide' I Ammassatolo, sm. Scannajje
I Masso, di fiori, erbe ecc., Mazze, *MdU
téle = Dim. Massétto-lno-ollno, Maz-
Digitized by
Gdbgle
82 ^oaec - xnes
zétte, *MattéléUe. Quando il mazzolino,
di fiori, è fatto con cara, per essere of-
ferto in dono, Bamajétte | Anmams*-
lare. Ammazza*, ^AmmatteW.
Ble«eaiile0, 679.
616. Mftdleo, Mèdech^. = " — condot-
to „,... cunduttate = Dim. Xedl«taét-
t0, 9I««i«i»lii0, Med ecucce, Medechìc-
chie I Medicare, Medecd* \ Xedl«lna,
rimedio, Medecine, Speziarìje \ Rimè-
dio, Bemédd'ie \ Rimediare, Aremed-
dU\
617. Mèdio, agg. De mlzze \ Net*,
il Pnnto di mezzo di nna cosa, la Mme-
td, lu Mèzze, la Mezzarìje = Ciascnna
delle parti ngnali in coi si divide un
intero. Mèzze | Medlèere, agg. De nièz-
ze I 9IèB«o, agg. JKèzze \ Messerta, sf.
Contratto, ... a la mmetd — " Tenere
a— „ ... a la mmetd \ Meualèlo, Sòcce \
MlddUa, del pane, Mujìche, Mijìche =
Delle ossa: Medólle \ Midolioso, Muj^
còse I «midollare, Levd* la mujìche,
Fig. 8meduUd\
618. Mèsllo, Migliore, Méjje, *Cchiù
mméjje = In forza di sost. Lu méjje,
• *Im cchiU mméjje = Fam. In forza di
agg. "' Il meglio pane, I meglio vini „,
Lu méjje pane, Le mijje vine — Avv.
Mijje, *Cchiù mméjje \ Mlslloraménto
e Meslloraménto , di case, poderi,
Mijurìje, *Mijurìme, per lo più, nel pi.
S Molto, agg., sost. e aw. Napréee, As-
8d, Tròppe, *NaquiUe, Ba^am., Mòte \
Moltitudine, *Muldetùnie.
619. Mèla, Mèle, m. = '' — appia „ o
** appiòla „, Meìappie, m. = "La buccia
(acòrce) della — „ = " Uno spicchio ('Na
fèlle) di — „ = " Sbucciare (Aremutmd')
una — „ I Mèlo, Mèle, e, più com., Péde
de mèle § Camomilla, CambumUle,
620. Menare, Condurre i>er8. o bestie
da un luogo a un altro, PurW = " —
un pugno „, Darlo, Ammend' = " — la
vita„, Paaad*, Fa\.. | Dimenare, tr.
Vuacecd* ; Trezzecd* = "—le braccia „,
Sbraccijd', intr. = "— la coda„, Cu-
dijd% intr. = " — il tavolino „, Trozze-
cd\ . . t= " — la pasta „, Mend% Stendd'...
= "— la polenda„, Vuacecd\,^ = Bifl.
Tòrceae = " Si dimena (Se tòrce) perohò
gli dole il corpo „ = " Chi va a letto sen-
za cena, tuttala notte si dimena (a'a-
revòteche) „ = " Nel camminare, ha il vi-
zio di dimenarsi „, Quande camine, ae
jettechéjje — Intr. " Il vento fa — (vu-
scecd', trezzecd') le cime degli alberi „ |
Rimenare, Bioondurre, Arepurtd* —
Agitare con qualche forza — " Bisogna
— (mend*) molto la pasta „ = " — (vu-
acecd^J la polenda.
621. Mènda, De/ètte \ Mendleo, Chi
va accattando per vivere, Pezzènde |
Méndleare, Accattare, Jì* pe' Uemòae-
ne I Rammendare, e, meno com., Ri-
naendare, AreaarcV | Ran»mendatn-
ra, Ramnkéndo, Reaarceture, f. = Dim.
Rlmendino, SarceturèUe.
622. Ménte, Mènde | Rammentare,
Arecurdd* = " Mi rammenterai !„, Ti
loderai di me di avermi dato retta,
Marennùmene! | Ranamentatore, Be-
curdine | Dlmentleare, tr. e rifl. Scur-
darae \ Rlmentleatolo. " Lasciare, An-
dare, Mettere, nel —„,... alu libbre de
lu acòrde | Mentire, DV la bbu^ìje §
Ammonire, AmmunV \ Moneta, Mu-
néte II Mostrare, Muitrd* § Smdnia,
Smànie § Mailea, Mùaeche = La Banda
dei sonatori, si)ecialm. delle milizie.
Più com. " Banda „, Bande \ Mdileo,
sm. Muaecande,
628. Mento, IftMf e || Mlnebltfne,
volg. Cazzéne H Minacela, Menacce ||
Sgomentare, SbahuttV § Monte, Món-
de, e, più com., Mundage, f. = Massa di
cose, Mùcchie, f. | Montanino, agg. De
mundagne | Montanaro, Mundagnèle \
Tramontano, e, meno com., Tramon-
tana, vento, Majiatrane, m. | Montare,
Mundd* ; Orèace'; Sajje* | Aasmontare,
Ammucchid*, AccataHd* | Tramontare,
Cald'.
624. Mèree, Utèrce | Mercante, Mer-
cande j Mercato, il luogo dove si com-
prano cose da mangiare, spec. di quelle
che servono per companatico. Piazze =
Concorso di molte pers. in luogo sta-
bilito per comprare e vendere, Marcate
I Mcrcatlno-a, Vennerìcule | Coaunèr-
do, Cummèì'cte | ConKn»crclare , Fa
nehòz'ie | Mercuriale, e, più com., " Li-
stino „ dei prezzi, Marcuriale, Più com.,
del vino, la Vóce; della carne, del pane,
del pesce, la 'Sciae.
626. Mer-ère, v. lat. Aver parte, Gua-
dagnare li Mèrito, Mèrete \ Meretrlee,
Fèmmena cattive | Merènda, Merhine,
*Lembèrne.
626. Mergere, v. lat. Tuffare 11 Imntèr-
«ere, Affunnd' \ «ommersere, Affun-
nd' Il Margottare, Arectdecd\
9SR, Méscere, Versare (vino, vermut-
te, caffè, cioccolata) un liquido nel bic-
chiere per bere, Métte* \ Méscita, Vèn-
nate de vin*a mmenute \ Mestare, Agi-
tare con la mestola, Vuacecd* \ Mostle-
clare, Mbrujd* = Ingerirsi in una oosa
senza bisogno, 'Mbicciarae = Anche sen-
za idea di sotterfugio. " Che mestio-
ciano (tè* ffd*) di là quei ragazzi? „ jj
Mcstlcclonc,'3f&rt^'<^ne | Ansnsost»re,
Operare confusamente, *Mbrujd* = Ope-
rare spadroneggiando. Fa* e ddesfd*,
Maatrijd' |Ammestono, Mbrujóne \
Rimestare, Arevuacecd', Arevutecd' |
Tramestare, Scumbuaauld^ | scostola,
e anche " Cazzò la „, la Cucchiàre = Bini.
^^ r.
"*^4;
Digitized by
Google
mes - mod
Me«lo1é«ia, Cucchiarelle | H«s telata,
Quella qtubiitità di oaloina ohe sta in
una mestola, Oucchiare | Méstolo, la
Oucchiare = Fig. " Avere il — „, Fa' e
ddesfd' I Slosoolaro, Miichid', MiiUcd*
I Bfosoolanaa, bevanda, Miachiìdanze
= Più erbe minute mescolate insieme
per insalata, Mistecanze | Rimesoola-
ro, Aremischid* , Are^nmiitecd', Arevu-
9'.ecé? I Rlmos«olto, Veictck' e revusce-
che,
€28. BfoBotalmo, Meschine, MeSchjne.
Mossa, 680.
Mostola, 627.
6^. Mètro, Méire | Simmetria, Se-
metrXje \ Mèasa, Mime \ ImnsomiltA,
'Mmenzetd \ Dinsoasioito , Demenz%6ne
e, più oom., Qrannézze \ Asrimoasore,
Agremenzóre \ Misura, Mesure \ Misu-
rare, Meaurd* \ Mése, Mése = Dim. Me-
sétto, MiciarÙU | Meusllméute, Mése
pe* mmése | Mestruaslone, Mése, m. =
**! mestrui,,, lu Mése % Morale, Costu-
me, Murale.
680. Méttere, Métte' = " — su „, Isti-
gare, Attezzd' = " — su broncio, super-
bia, ecc. „, Ammussarse, 'Nzuperhirse
= " — su casa, bottega, carrozza „, Mét'
te' .., — Bifl. " Si ò messo il mantello „,
S'd, mésse lu cappotte = " Mettersi bene
o male „, JV vestite bbóne, male = " Met-
ter conto „, Tornar bene. Essere utile,
Turnd' cónde | Mésso, Donzello, Mésse \
Méssa, Germoglio, Càcchie | Méssa,
Funz. relig.. Mésse = " Udire (SendV,
Sendirse) la — „ = "— piana „, Méssa
Utte, Messe fèlle = "— cantata „, Méssa
candate, granne = " Sonare a — „. 8u-
nd' la mésse = " — da morto „, M^se de
morte = " La — entra „, comincia. Esce
la — ='^ Esce, È uscita la — „, Èffenite
la —, 8'ctì'rèsce da la — = "■ Dir — „, la
prima messa, Di', Candd', la mésse \
Auunsottere, Ammétte' = Incitar con-
tro, Attezzd' I Commettere, 'Ngastrd'
•I Fare, in cattivo signif. Cummétte' —
Dare, A vere, un a commissione, Cummét-
te' I Seommettere, Disfare opera di le-
gname o d'altro, Scunucchid' = Gioca-
re sul 'a propria opinione o previsio-
ne, Scummétte', 'Nguajd' \ Seommés-
sa, Scummésse, 'Nguàjje \ Intrométte-
re Métte déndre, Feced', 'Nzaccd' | Ma-
nlnséttere, e, fam., più spesso "■ Mari-
mettere^. Cominciare a usare. Métte'
mane, 'Ngignd*='^ Ha marimesso la bot-
te del vino „, Ha mésse mane a (o, ^ngi-
gnate) la . . . | Riméttere, Aremétte' =
Di piante, Buttar nuovi germogli, Are-
caccìd', Arecacchid' = " — i danari, il
temi)o„, Arefonne' \ Rlnaèssa, Scapito,
Perdita ; Refuse, Re/uste \ Rlmessltle-
elo, Recacchiature.
631. Mlelo-a, n. fam. del Gatto, la
Mice e Mu^ = Dim. Mlelno-a, la Me-
ciÙe ~ Acer. Mlelone-a, Micióne, f.
682. Mièle, e, volg., Mèle, MiéU, Mè-
le I Snselare, Scupard' \ Melissa, Ce-
drina, CetrunèUe.
638. Miètere, Méte' \ Mietitore, Me-
ttói'e I Mietitura, Meteture, *mtrij6,
sm. pi.
684. Mlsllo, pianta e seme, Paniche,
686. Mlsntfne, Sciòcche \ Mignolo,
Detucee \ Mignola, e anco " Migna „ e
" Mignoli „, m. p\.,Attécchie \ Mignola-
re, Attecchid' | Mignolatura, Attéc-
chie.
686. Mille, MiUe \ Duemila, DumiU
I Dleelmlla. Décemile | MI«llo, Mijje \
MlUsla, Melìz'ie | Militare, Esser sol-
dato. Fa' lu suldate, àta' pe' ssuldate.
637. Mllsa, Mìveze.
638. Minio, Mime \ Mignatta, San-
guétte I Misnattalo, Sanguettare.
689. Minóre, comp. irr. di " Piccolo „,
CchiU ppìccule, Chiù ppiccertUe \ Meno,
Méne = "Più o — „, Cchiù vu méne =
" Un' ora — (manghe) un quarto „ = Co-
me agg. "È — della metà „, É mméne,
cchiù ppéche, scarze, de la mmetd \ N em-
nsén4», Manghe \ Menomare, Assemd' |
Mlmmo-a, voce vezz. di Bambino-a,
Ninne e Ninni, Puputcce \ Ministro, Me-
niitre \ Minestra, Menlstre \ Ministè-
ro, Menestére ^ Mestière, Mestére, e, più
com., Arte, f. | Minuto, | Menute \ Mi-
nuta, Bórre, m. | Minutare, Fa' lu
bbòrre \ Minutina, dim. di '^Minuta,,,
Burrétte = Insalata di più sorte di er-
bucce, Carpetelle, Mestecanze \ Dimi-
nuire, Assemd' \ Méneio, Fròlle, Fró-
sce I A mmenelre, AmmtisciulV.
640. Mirare,' Tene* mmlnde, *Pecu-
rd' ; Pijd' la mire \ MaraTlsIia, Mara-
vijje I Rimirare, Aremerd', Aréhuar-
dd' I Miracolo, Meràcule,
641. Mirto, MurtéUe | Mortèlla, n.
volg. del Mirto, MurtéUe | Mortadèlla,
Murtatelle.
642. Mòdo, Mode = " Per — di dire „,
Pe' 'nu mode de di', Pe' 'nu dV = " A — „
e, dim., " modino „, Con garbo, Bòne --
" Persona a — „ Qalandóme, BÓn' ome,
Brav' Óme \\ ^Cóoke, Cóme, Qné; Còma,
Cì^(f II Modula, Modello scritto, per
istendere un documento che abbia va-
lore, Mòdule I Mòdulo, Mòdule |i Còmo-
do, Còmede = " È persona — a „, ... che
sta bbóne, Cche sse sta còmede = " La
chiesa ò — a„, .., arroste còmede o sta
vecine = Sost. " Fare il suo — „, Fa' lu
còmede sff = "Andare in — „, in vet-
tura, . . . nghe lu còmede \\ Morirlo, mi-
sura, Mògge \\ Mduo . della campana,
RuvecéUe \\ Tramòsvla, TremóJJe || Mo-
dèsto, Mudaste II Modera : e, Muderd' [|
Modèrno, Mudlrne.
Digitized by
Ljoogle
84
xnog - xnuf
643. attirile, Mójje \ ▲■im0«ll»re,
Dd* la — Bifl. Pija* la — .
644; Jlfòla, sf. lat. Macina, MOe | Mu-
lino, e, meno oom., HoIIbo, Muline \
llavn»!* e 9Ialln»ro. MuUnare \ Mo-
lènda, Muneture, Meneture % Àmlclo,
Àmede, e, più oom., Pòieme | inami-
dare, 'Mbusemd*,
645. Mòlle, agg. Cedevole al tatto,
Soface, 'MrnòXU — Bagnato, *Nfu$86, *!£-
busse = Sm. " Mettere il baccalà in — „,
a *nne mmòUe = " Ho le mani molli „,
Ténghe U mane *nfu88e \ MolIt««lo, *Nu
ccóne 'mbuase, Umedicce = In forza di
sost. La *mbu88e | Ammollare, ^Nfón-
ne'; Addemmtdld* | Ammollire, tr. Am^
mulld* % MalTa, ifaZve, Mdleve
Molto, 618.
64B. Mdndo, agg. Bipnlito, Netto,
Mònne (lo diciamo del vino), Pulite |
Mondare, Rimondare, Aremunnd' =
Levar la buccia o la scorza alle fratta,
Ascéjje* = "— il rigo, l'orzo ecc. „, Ca-
pd*, Arecapd' 4 Immondéase, sf. pi. La
Spazzatura, la Munnézze | Mondeaaalo,
Deposito dell immondezze, Munnezzo'
re % Mdndo sm. lu Mònne.
647. Monèllo, MaaarièUe,
648. M6n-^8, agg. gr. Solo | Monopo-
lio» Monupòlie \ Monaeo, Mòneche, Mò-
nece | Mònaea, Mòneche = Dim. Mona-
eèlla-eliina, MunecarUle = " Le mona-
chine „, le Scintille della .carta brucia-
ta, le MunecarlUe \ Monaktèro, Muna-
itére, e, più com., Cumm'ènde.
649. Montdne, Mundóne.
660. ifdra, sf. lat. Indugio. Mòre \ Di-
morare, èta de caae, e, assol., §ta\
"Mòra,,, spec. di gioco plebeo, Mòrre,
"Mora„, frutto del moro, Merìcula
nére, e anche Merìcula ihére.
651. Mòrebla, Mòrchie, e, più com.,
lu Ressette, la Spòrche, de IV ójje,
652. Mòrdere, ^ucc6C(£' | Mòrso, 2f<^ e -
eecha = Arnese, Mérae = Dim. Morsèl-
lo, Bocooncello, Muccechélle | Mòrsa,
strum., Mòrse \ Morsleare, Muczecd* \
Mormlemtwkrm, Muccecature \ Rinaòrde-
re, della coscienza, J.9*em<^7*(2 e' | Rimòr-
so, Remòrse || Muso, Musse = Dim. Mu-
se tto-lno-ettlno, MuasetèUe \ Muserò-
la e Musollèra, Mussar ole \ Ammu-
sire, Ammussarse, Fa* lu musse,
6M. Morirò, MurV e, spesso, Murir-
se = Iperb. " — dalla voglia „, Murirse
pe' la vulìje =■ Di lume, fiamma, foco.
Venir meno, Spengersi. Armurirse \
Morto-», lu Mòrte = " Il giorno dei
morti „, Tutte le murte, L'dneme de le
murte = Dim. Mortlelno-a, Murt célie,
m. I Mortòrio, Funerale \ Mòrte, Mòr-
te = "^ Veder la — „, o " la — in viso „, Ve
dìi' la mòrte nghe IVùcchìe \ Tramorti-
re, Aremané' tassate § Mòrbo, Mòrbe \
Mòrbido, e, popol., MòrTldo,.irdr&ed«.
654. Mdsea, Mósche, MÒsehele,
655. Mdsto, Mmòste | Mostarda, Mu-
starde | Mostaeeiòlo, MustacciÒle, Me-
Hacciòle | Moseidno, Insetto che nasce
nelle tinaie al tempo del mosto, Ctaw-
bane, f. = Fig. Beone, Ciambame de vi-
ne I Moseerlno, Muschijje, f.
656. Mòtto, Iftftte I Mottevviare,
Dd* le frezzate % Mnvsblare. Fam.,
" Mugliare „ e '* Muggire „, Mujd' \ Md«-
sMo, e, fam. " Muglio „ e "Muggito,,,
Mujje § Mneea, Vacche da latte | Mae-
eo. Vitello giovane, Ciavarre = Dim.
Mueetalno-a, Ciavarròle,
657. Movere, Move*, SmÒve* — Intr.
Di piante: Cominciare a germogliare,
Smòverse \ Moménto, Mumènde = Un
tantino, 'nu Ccòne = " A momenti „ A
*natru ccòne: Talvolta, Ali 3 volte, Cir-
te vote = " A ogni — „, A ugne mmu-
m^nde, A òr* e mmuménde \ Trensòto e
Terremòto, Terramòte, Tremute \ Mu-
ta, il Mutare, la Mute — Quantità di
oggetti o di animali che si usano in una
volta. " S'è fatta tre mute di vesti „,
ffd fatte tré wiste, e, meno oom., tré
mmutanze, "Due mute di parati (du*
parate) da chiesa „. " Due mute (servì-
zie, m.) di porcellana „. "Due mute (pa-
rO^'eJdi cavai li„ | Motlro, Mutive | Mòs-
sa, sf. Mòsse — " Le mosse „, il Punto
da cui movono i cavalli nelle corse, lu
Spónde = Il momento in cui movono,
lu Sande = " Mossa „, Evecuazione del
ventre, Scàreche = "Ebbe tre mosse „,
Ha*vute tré scàreche | Mobilia, lu Mub-
bìlie, le Mòbbéle de case || Ansnsobllia-
re, Mubbélijd* § Mutare, Mutd*, Cagnd*
I Mutande, Oavezunitte, m. pi. *Metan-
ne I Mdiuo, sm. Prèste | Mutuare, Dd'
le quatrin* a ccènze.
^8. Mueetaio, Macchie, m. e f . =
Dim. Mneetaiètto-srèilo, Mucchiétte e
MucchiarlUe, m. e f. | Ammueetaiare.
Ammucchid*.
669. Mneeo, Muche \ MueeosOj Muc-
c^aejMòseio, Vizzo, Floscio, Musctr
J.mmu«ciuZ»f0 I Ammoselre, Ammu-
«C{u{»>«6 l Mdeelo, Mòcchele, Fraffe \
Moeeleone-a, detto ai bambini piagno-
losi, Mucculòne, Fraffòse \ Méee^l^^
CanneléUe, f. | Moeeolaia, Bruciaticcio
del lucignolo dei lumi, Mòcchele = Co-
laticcio delle candele, Culature \ Mus-
sine, Mujelle, f. § M antere, Mògne* §
Mteeia, Mine e Passa/Òche, m.
660. Mnflte, Muffe = Fig. Albagia^
Superbia, i^t«m« = Dim. Muftètta-ttina,
Muff'étteW MuATettòla, dim. spreg. di
" Muffa „ nel signif. di Albagia, e la Pars.
stessa albagiosa, Fumande, agg. | Muf-
fare, Mafdre, Ammuffire, intr. Am-
muffirse, Ammuffelirse.
Digitized by
Google
mun - not
85
n«nKer«, 659.
661. THanlre, Munì* § aiur*, Mure =
Dim. 9Iurl«elòl* , Murélle \ Murare,
Fabbrecd'f *Frabhecd? = "— un naoio,
una finesfcra „, Armurd* = " — un gan-
cio, un'asse „, Ficcarli e fermarli al mu-
ro con calcina o gesso, Armurd*, Quajd' |
Muratore, FabbrecatÓre, *Fr<Mbbeca'
tóre,
662. Munus, sost. lat. Dono ; Uffizio |
RlMK onerare, Arengumbenzd' | Coaia-
ae, agg. Cummune =s Sm. Cummune, *la
Cummune \ Comunista, nel signif. di
Abitante del comune : "■ I comunisti
di . . . „, Cfhisae, ChiUe de ... | Cemunlea-
re, Cummune d* \ Hunielplo, Munecì-
pie.
Muratore, 661.
668. Murièlla, Piastrella, Véche,
«64. Museblo, Mùichie, Muiche \ No-
ce ntoseatfa, N^Óce muacate | Mesea-
«èUo, vite, MuécateUe, Museale \ Mo-
•«•'•> ftgg- e sost., vino, Muscate.
665. Museo, crittogama, la Carpine.
MuM», 65ed.
66a MuMollna, Mùeeéle, Mùeele.
667. Muto (, fam., Mlitolo, agg. e
«ost. Mute = Dim. Mutollno-a, Muta-
reUe \ Ausmutlre e ABamutolIre, Am-
mutirei,
668. MytiluSf sost. lat. Nleetalo, Oiòc-
chele = Cappello dei preti, CappW,' a
ttré ppizze \ Nleebia, Nnlcchie,
669. Ntfeebere, sf. pi. Ciuccvlara-
le, m.
670. Nano, NanarlUe* Anche, per
isoherzo, Òme de IV indie,
Nappa, 604.
671. Nappo, Vaso di latta per attin-
gere l'olio dall'orcio, la §tagnaróle.
672. Na»o, Na8e=^Ij& canna (Zm can-
nèae) del — „|Na»lèra, Fru^iaréle \
Annusare, Annaed' = Fig. Annaed',
*t7««mtf' Il Narlee, Frege,
678. Nastro, Fettucce, f. Se è di tes-
suto dozzinale, VunnUle, f.
674. Nave, Nave \ NaTl«are, Nave-
hd', Navecd' | NMo, Nóle^ e, più com.,
Pòrte II Nausea , Deiturbe de etòmeche
e, sempl., Desturbe § Notare e Nuo-
tare, Nutd' i Nòto e Nuòto, Nòte.
675. Nébbia, Nlbbie, *mbbre = " —
Che si affetta, si può affettare „, Nìib-
bie che eae pò fajd* nghe lu curtèUe,
Kèbbta quajate % Nube e Nuvola, Nu-
vele II Ntfblle, Qióvene e, fam., ZetèUe ||
Mòsse, Nózze, *lu Nózze | Nuziale.
•Anello — „, Uà Fède, VÀfféde = "La
benedizione — „, VAffide^ m. = "La ca-
mera — ^, La cambre de la epéee e de
le epuee ~ "Dono — „, Dóne de nózze.
676. Nec-àre, v. lat. Uccidere || An-
negare, Annehd^ || Nòeere e Nuòeeré,
Nóce' e, più com.. Fa* danne \ Inno-
eénte, *Nnucènde.
677. Nènia, Laminde, m. || Nanna e
Ninna nanna. Ninna nanne = "An-
dare a nanna „ , Jì* ffa' la nanne =
Dim. Nannlna , NannarìUe \ Nlno-a,
voce carezzati va per chiamare i bam-
bini, J^inm I Ninnolo, PazziarìUe =
Cosa da poco, da nulla, Neziarìje, f. j
Ninnolare, Pazzi jd' = Bifl. Pazzi jd'
intr. I Nonna, Nonne \ Nònno, QiÓre,
Nessuno, 1068.
678. Néve, Néve \ Nevata, Neve ca-
duta abbondantemente, Nevóne | Nevl-
eare, Néngue* \ Nevicata, Il nevicare,
Nengulnde.
679. Nido, Nid9 = Per " Nidiata „,
Nide I Nldata e Nidiata, Quanti uc-
celli stanno in un nido: Quanti na-
scono in una covata, Nide; dei polli,
Vruecanne, f. j Nidiandolo, Guardani-
dio, Lécene,
680. Nòeea, Congiuntura delle dita,
Qiundure, Jugneture \ Dlnoeeolato,
§duvate, ^éUujState.
681. Ndee, Nóce, frutto ; Ntkce, f., al-
bero = " La — del piede „ e, assol., " la
Noce n , tu SpezzéUe \ Noelno, Gioco dei
fanc. con le noci. " Giocare, Fare, a — „
Jucd* a nnuce (pi.) j Noeeiòla, frutto,
Noeelòlo, B,lbQtOfNucUle,i. \ Nòeeblo,
Ingrossamento ohe ai trova qua e là
nel fusto o nei rami dell'albero : Certe
durezze che si trovano nelle frutte,
Nòcce I Noeehluto, Nuccióae \ Nòeelo-
lo, Nòcce I Snoeelolare, Levd* lu nòcce
= Fig. Pagare in contanti, Scucchid* =
Dire checchessia alla Ubera, Sbeluccid*
I Bernòeeelo, Vòzze = Enfiato nella
fronte. Còme \ Onòeeo, Qnòcche e OnòC'
chele = Per isch. Balordo, Qnucculóne |
Nuea, Nucche, Nóce de lu còlle, CtidéUe.
682. Nòdo, Nóde, Nnóde = "— scor-
soio „,. . . ecurretóre = Le giunture delle
mani e dei piedi, Qiundure, Jundure e
Jugneture = " — di tosse „, Stizze de té-
Bce == "Certi cibi fan —„,... 8*arem-
bónne = "Quella eredità gli ha fatto
— „,... J*é remaste *n ganne = "— di
vento „, Turbine, Vortice, Vutarìille \
Annodare, Annudd* | Snodare, Snudd'
e Sciòjjé'.
Nola, 691.
Nonne, 677.
688. Nòtte, Nòtte = "Domani — „,
Duman* a nnotte = "ler l'altro — „,
L'atraddejér* a nnotte \ Nòttola, lu
Searapénge = " Nòttola „, Saliscendi,
Caleacigne = Dim. Nottolino, Casca-
tétte; Vutarèlle.
Digitized by
Google
8(J
nov - ora
664. N*T0, Nòve \ Rlnn0Tar«, Ar-
nuvd' = Indossare par la prima volta
un abito novo. " Domenica rinnovò un
abito di seta „ ,. . . 8* d méa$6 *na vUta
néve de séte. "■ Ogni settimana rinnova
un vestito „ ,. . . ie métte *nu vestite né'
ve I Novèlla, racconto, Favulétte; an-
nunzio, Nuvèlle, e, più com., Ndve || ▲■-
mnnmlmr^ Annuni'id'. e, più com., JTa' sa-
pe* I Aanansiat», festa, yunziàte \ De-
BUBslare, Denungìd' | ProBaBsl»re,
Prunungìd* e, più com., P.'t{ferV % na-
poletano, NaptUetane,
Noase, 675.
665. Nudo, e, più oom., Isando, Nu-
de, Nute = "Ignudo bruco „, Poveris-
simo, Scavez' e nnude = Di cavallo: "A
dorso —„, senza sella, àdòsae =" Caval-
care a dorso — „, Ji* sdoeae | ITadare,
Spujd' nude, e nude nude | nenadare.
686. ITtfiaoro, Nummere = "Bileva-
re i numeri (del lotto) „, Arecaccid' li
nnumm«rd I Numerario, sm. lu Oun-
dande % lleonoiala, risparmio, Cunu-
mìj'e, e, più com., Sparagna.
687. Naòra, e, più pop., Nora, Nére.
688. Obliquo, ^Ò9*td || (Forgia popol.
di Obliquo è:) Bléeo, e, rinf., Sbléeo,
Stòrte = "A sbieco „, Pe* atorte \\lit-
mlte, Lìmete \ liimitaro, Mette* le li-
mete WKUwnlmnre, Caccia*, Ter d*, f óre
I Sublime, Subblime.
Oea, 62.
689. Òeeblo, Occhia. PI. Ùcchie =
" Mal d* — „, ie Mmalòcchie, e, più oom.,
VUcchiature,i. \ Oeebièllo, Pertóae, f. |
Oeeblala, lividore sotto rocchio. Vi-
vete, m., e, per isch., Calamare, m. |
Oee telale, agg. di Dente, De U* occhia j
Oeeliiali, lu 'Cchiale | Oeebienrlare,
Dd l'òcchie, Aducchid* ; Aremerd*.
690. Òde, sf. specie di componimento
lirico. Òde \ Melodia, Meludtje \ Com-
mèdia, Cummédie \ Tragèdia , Trag-
gédìe.
691. Òdio, Odia I ir*la, Annójje =
"Dar — „ Dar noia, fastidio, Annoiare,
Dd' nnójja \ Noidso, Che ddd* nnójja.
692. Oddre, Adderà, *Dd6re | Odo-
roso, Addur6aa , *Ddur6aa \ Odorare,
Addurd* \ Odorato, *Frahe, f., *Ùaeme,
m. § Olère, e, it. ant. " Olire „, Bender
odore || Oleiiare, intr. Addurd' \ lièi-
io, Puzze, f. e m. I I<eiidue, *Mbuzzu-
nite, 'Mbuzzenite, Vrettalóna |j oitetto,
*Fraha, f., *Ùaeme, m. ft Óraia, Pedate.
Fig. Tracce.
Offsl, 805.
698. Òffui, Ógne, Ugna, Vugne \ O-
imlssauti, Tutte le aanda, *Glorìa8an^
de I Ognintorno (D*) , Tóma tèrne |
Oirntfra, Sembra , *Sèìnbremd \ Osan-
no, Ugnuna, Vuanune, Vugne chi.
694. Òlio, Oije. "—da condire „,
ÓJja dolga = "— da lumi „, da ardere,
Ójje pe* le lume \ Olièra, Acetére \ Imp-
ilare, Adujd', AUjd* I! Oliva , e, più
com.. Uliva, 'iyi«0 1 divo, Live, f.,
Péda de live = " Domenica dell' —„,...
de le palme.
693. Ómbra, Ómbre = "In quella
casa ci sono l'ombre „, o "ci si sente „,...
e -i- arafd \ Ombroso, Umbréaa | Ona-
bresviare , Fa' Vómbre \ Ombréllo»
*Mbrìlle = Dim. OmbreUlno, 'MbreU
lucce: Piccolo ombrello per pararsi il
sole, 'Mbrllla da aóle; quello delle si-
gnore, 'MbreUine, e cosi pure quel'o
ohe si porta nelle sacre cerimonie.
696. Omo, Ved. in jÙnUle.
697. Ónela, Ùnga, Ónza.
696. Ónda, Ónda, non com. Nel si-
gnif. di Bigurgito (di bile). Vénda, m.
I Abbondare, intr. Abbundd', non oom.
§tàrcan* aaad, napréaa \ Abbondansa.
Abhundanze, AbbunndnzXe \ Inondaro^
AUacd' I Inondamlone, e, più oom.,
" Piena „, Piéma, AUacamènda \ Ciondo-
lare, JV de lld a dda cqud.
699. Ondre, UnÓra \ Onorare, Unu-
rd', Dd* unóre \\ Onèsto, Unèate,
700. Òppio, lu Libpìe \ Alloppiare^
AllupU*.
701. Op-a, sost. lat. Provvisione. Soc-
corso Il Inòpia, t. lett. Meaérla \\ Còpia,
Quantità grande, Napréaa, 'Nguandetd
I Opulènsa, t. lett. Secchézza || Òttimo,
Ótteme, e, più com., Bunìaaama || Opi-
nione, Uppanìóne \\ Adottare, Aduttd^
II Uòpo, t. lett. Necessaria || Òpera, e^
per sino. " Opra„, Òpera = " Òpra„, La-
voro di una giornata, Jurnata : La pers.
stessa che lavora a giornata, speo. nei
campi, Ommena = " Andare, Lavorare, a
òpra„, Jì*, Lavurd*, ajjurnate — "Met-
tersi a opra in una cosa„, Fa' ajjur-
nate I Operaio, nel signif. di "Opra„,
Ohi lavora in campagna a opra, Uprà-
rìe I Adoperare, Adoprare, Aduprd*
e, più com., Uad* , AUad* \ Manovrar
ManÓpra, Manbpera \ Manovrare , Ma-
nuprd*.
702. Óra, Óì'e = La prima ora dopo
mezzog., si dice "il Tócco „, Vuna. Per
le mezz'ore, si dice " niezzo „ non " mez-
za „. Si dice bensì: "È sonata, battu-
ta, la mezza „ , sottint. l'ora di cui si
parla. "Sono battute le duo ? — Altro!
É la mezza tra poco„ ,. .. Md aóna, o t4^
pe* ssund'f le du* e mmiize. Per noi, la
mèzze è solam. la mezz'ora dopo mez-
zogiorno = "Le 24 „, senz'altro, L'A-
vemmaria, 24 ore = "L'un'ora^, La
Digitized by
Google
ora - pa
87
prima ora della notte, *N* érs de nòtte
= •* Far 1' — del desinare, di oena ecc.„,
A8pettd\.. = "— bruciata „, Condróre
= Aw. Mo* = " Oramai „ e " Ormai „ ,
Or-md, Oramd = " Allora „, Attóre, *Al'
lundanne \ Orologio e Orlòl*, Urlògge,
BeUògge,
708. Orare, v. lat. Parlare. Fregare
Il Or»Bldae, preghiera, Ur azióne | Ado-
rare, Adurd' II Oselllare, Ji* de Ud e
dde cqud, Trezzecarse; dei prezzi, Fa'
(Ud* e bbasae || 1T««lo , Pòrte | ITsclata,
Sbattute de pòrte \ lT««lCr«, Scére \\ Ori-
nslo, t. lett. Apertura, Bocca, Buqe,
Vócche, f.
70A. Orehèstra, UrgKèatre,
706. Órelo, Quartare e Quartale, f.
Anche, Zzirre, f.
706. Oree«lKlo, Yed. in Auris.
707. Oriri, v. lat. Sorgere || Orlèate,
•m. Urìinde, la Spundate de lu sole \
Alberto, Abbòrte, Sbòrte | Abortire,
AbburtV, Sburtiree, Jettd' la orlature
\ Orlylae, Urìggene \ Órdlao, Órdene
I l»Uiordin«, Deseórdene = Assol. Del-
le donne non pettinate e vestite con la
debita cura: "Stare in —„,... eeinge-
ìateW Ordigno e Ordegno, Urdégne,
^Beddénghe \\ Oraaro , Urnd' || Ordire,
UrdV.
706. Órlo, Estremità di qualunque
siasi cosa, Orle = Lembo di tela, panno,
ripiegato e cucito Lappe, *Óre = Dim.
Orletto, Lappétte | Orlare, AUappd\
Fa* lu lappe, V *ére,
709. ^^rtletkj ^Ardiche, Reddiche.
710. Òrto, Òrte = "Non è la via
dell' — „, §ta da lònghe \\Córt^, Be-
ointo scoperto nel mezzo delle case,
CurtUe = Dim. Cortlelaa,-e«lla, Cur-
telétte = " Corte „ , La famiglia del re-
gnante: I sovrani: I magistrati. Córte
) Cortile, Curtae \ Cortèo , Curtégge,
Accumbagnamènde \ Cortése , Accrian'
iate.
711. Òsso, Osse I Disossare, Dee-
8U88d\
712. Oote, poet. Esercito. Lat. Ho-
Bte-, Straniero. Nemico |j Ospizio, Uapì-
sie I Ospedale, e, più com.. Spedale,
Spedale \ Òste, Tavernare | Osteria,
Tavèrne = Dim. ^Osterlétta, Tavernóel.
713. Òstia, Óatte.
Otre, 1071. ,
714. Òtto, Otte I Ottanta, Vitande j
Ottoeèato, Òttecìnde | Ottóbre, Ut-
USbbre, %
716. Òro, PI. "Ovifl e, più com.,
" Ova„, Ove = " — barlacce „ , stantie,...
eedute = "La gallina ha fatto 1' — „ ,...
ha f etate = " Una coppia (*nu pare, o
du*) d'ova ^ = " Un — a bere „ ,. . . arru-
Hite, arròste, catte ="— affogato „,...
'm bréh€idòrie =" — bazzotto „,. . . nné ttò-
ite nné ttinere =" — sodo„ ,... tòste, aVéS'
se = " Affrittellato „ ,. . . fritte = " È co-
me bere un — „, Se fa durmlnne, N*n
gè vo* nXènde = " Vedere, Conoscere il
pel neir — „ , Jì' truuènne le pelille, e
anche : lu péle déndr* a IVóve \ Ovala^
Uvaróle \\ Ovatta, Vatte, m., lu Uàtte \
Ovattare, Uattd'.
716. Oslo, Òz'ie, Spasse \ Ozioso, agg.
e sost. Uzìóse = "Tenere i quattrini
oziosi nel cassetto „ ,... a spasse, a mmu-
rV... I Oslare, èta* a spasse, §ta' spass»
I Nes^slo, Nehòzie = " Non è — „ , fam..
Non è utile, opportuno, N'n é affare,
N*n é ccóse = In generale. Cosa, Affa-
re, Còse, Mmasciate = Volg. e spreg.
Uomo rozzo, sgarbato, da poco. In que-
sto senso, anche di donna, "Negozia,,,
Mòbbele, Fattappòste \ Nesoxlare, Fa*
néhozìe; Fa* lu nehuztande.
717. Fa, e pa-pa, sillabe infant. col
signif. di Nutrire e di Proteggerei!
Pappa, Panecòtte, m. = "— frullata „,
Óv' a mmenèstre { Impappinarsi, 'M-
brujarse \ Pappo, voce fanc. Il pane,
la Pappe \ Pappare, Pappd' j Pappd-
ne-a, Magnóne \ Pappolata, Papòcchie
I Spappolarsi, Spapparse \ PaflTato,
Paffute I Papd, voce inf.. Padre, Papd,
*Tatd I Papa, Pape \\ Padre, Patre \
Padrino, Cumbare \ Patria, Patrie, e,
più com., Pajése \ Patrigno, Patrijje \
Patròno-a, Protettore-rice, Patròne \
Padrdne-a Patròne = "Essere a — „»
Sta' a ppatróne \ Patrimònio, Pusse^
dénze: ecclesiastico. Patremónie % Pa-
seere, e, nel senso propr., più com.
Paseolare, Pasce' \ Pasto, il Cibo che
si prende in una volta. Magnate, f. " Fo
due pasti al giorno „, Magne du' vote...
« A —, Al — „ , Qtiande mhgne \ Pastó-
re, Pastóre \ Pastorèlla, la poesia che
i fanciulli recitano alla capannucoia,
lu Sunétte II Pastóia, Pastóre \ Impa-
stoiare , 'Mbasturd' \\ Pasta, Paste.
Quella che si divide per farne tanti
pani, Masse = "Paste da minestra „, la
Paste = " Mangiare una minestra di pa-
ste „, Magnò' la paìte = " Pasta „, In-
triso di farina e acqua, che serve ad
appiccicare la carta , Còlle | Pastaio^
Maccarunare \ Pasticcio, Tenibane =
Dim. Pastleetno, Pasticce e Buccunòtte
I Pastone, sm. La vrénne pe' le cavalle^
pe' le halline ecc. j Impastare, Mbaitd';
'NguUd* § Pane, Pane = «— casalin-
go „,... de case = "— afflitto „,... mal-
luvate = " Midolla (Mujìche), Corteccia,
Crosta (Còcchie) del — „ = "Bricioli
(Mujìche) di — „ — " Un cantuccio (can^
Digitized by
Google
88
pac - par
dungéUe) ; Una fetta (fìXU *léich€) di — „
= "Arrostire ( abbruittdV ) il — „ =
** Mangiar — golo, asointtOi scusso „,...
lu pan* aaautte, a saéccìie, e, per isoh.,
pctn* 6 spute = «Pane^ per Massa di al-
tre cose. "Un — di zucchero „, *Na
cambane,.. "Un —di cioccolata „, ^Ifa
P^gge. . . " Un — di pece „, 'Xa masse. . .
I Panière, Canèstre | C*mpaaatleo,
Cumbanajje \ ComiMHrno, Cumbagnfi.
718.Paee,(rad.pa%;i>a9, Unire), Pace [|
Pacato, Tranguille \ Pacare, Pahd' =
"—di chiacchiere n, Pahd* a. .. | Paso.
Nel modo " A — „, 4 ppahamènde i; Pat-
ta, Patte I Patta, "Far — „, t. di gioco,
Appattd% Impattare || Si^la««re, Vus-
ad' Il Oampatto, Strétte || Impacciare,
'Mbiccid' I Spacciare , SpiccW \\ Im-
picciare. Lo stesso, e più fam. d' " Im-
pacciare „ I Impleclone-a, *Ndrecande
I Spicciare, Sbrigare, Spiccid' = Intr.
Uscire zampillando d'un liquido, Screz-
zd* !| Pagina, Paggene, e, più com.. Fac-
ciate I Scampaclnare, Scumbaggend* \
Propaline, *Prupài le | Propagare,
Prupahd' § Pala, Pale = Dim. Palèt-
ta-cttlna. Palèlle, PaleUucce | Palet-
tata, Quanta materia si prende con
una paletta. Palèlle % Palo', Pale =
" — di ferro „ , Pal^rre j Palare, le
viti, 'Mbald* la t?i^»e | Palato, parte
super, della bocca, Palate § Pacano ,
Pahane \ Paese, Pahéae, Pajéae § Pacca,
Piego o Involto, Pacxhe = Dim. Pae-
etaétto, Pacchétte, Paccòtte, m. e f. §
Pésao, Pégne \ Impesaare, *Mbignd*
§ Pila, dei ponti. Pelóne, m. | Pilastro,
Pelaatre \ Oppllare, AppeW § Pinone,
Gì'aaae.
Padella, T^.
719. Paglia, Pajje = " Un fuscello,
Un filo di — „, *NuUppe... \ Pallialo,
Mùcchie (sf.), ètambajóne (am,) de pajje
II Sparpasllare, Sparpajd*, ^lijd\
720. Paiòlo, lu Cattare = Dim. Palo-
létto-lno, CaUarucce, m. = Paioli uà,
Vaso fisso su tre piedi, dove si scalda
la colla, lu Tianèlle de la còlle.
721. Palco, La parte infer. d'un pa-
vimento: I legnami che lo reggono,
Suffitte, m. e f. = Del teatro. Lo stes-
so che " Palchetto „ , Palche = Tavo-
lato posticcio, per spettacoli, Polche
= Ordine dei rami negli alberi, Curó-
ne, f. = Strato, Suolo, di frutte, ecc.
Strate, FUe, f. — Dim. Palcbetto. As-
se che si pone negli scaffali o armadi,
per farne vari palchi o scompartimenti
orizzontali, Pianétte,
722. Palla, Palle» Quella con cui si
gioca, Còchele = Il cesto dei cavoli, Cu-
culétte = "— di terra o di ne ve „, PcU-
lòtte = Dim. Pallino. La palla mino-
re nel gioco delle bocce, detto anche
" arUlo „ , Òaae \\ BaUa, Botte l BaU*t>
ta, Caitagn' aZMsse | AbbaUare , Bi-
durre in balla , *MbalW | Sballa ae,
Pàttunare \\ AbbaUattare, Volgere qua
e là come pallottola, AppaUuttd? \ Ab-
ballinare, Arepiecd' le matarazzt ||
Ballare, AbbaUd' \ Ballerlao-a, Bal-
larine,
723 Palma, della mano, PiandeW
Palma, misura, Palme = Palma della
mano. " Pulito come il — della mano „,
Calvo o sbarbato affatto,... gné *na
piande de mane \ Spalmare, Spalma*.
Palma, albero, Palme.
724. Palpare , Palpd* \ Palpitare,
Palpetd* I palpebra e Palpebra, PaU
pèbbre, Pennazze ePennazzere de W ée-
Ghie.
725. Palude e Pad ole, Padune e,
più oom., Pcmdane, m. e f. *Pandiér6 e
spandere \ impaludare, *Mbandand*.
Panca, 82.
726. Panda, Panie = "Il muro fa
— „,..ha cacciate la panie | Panciotto.
Più com. " Sottoveste „, GMé. Quello
dei contadini: Sciambrechine, Corpab-
bòtte.
Pane, 717.
Pania, 727.
727. Panno, Panne = " Panno lano „
e "PannolanOn, Panne de lane =: Spec.
Coperta di lana per letto, Cupèrte de
lane = "Panno lino„ e " Pannolino „,
Panne de Une j Soppanno, Fodera as-
sai grossa che si mette alle vesti. Fò-
dere de panne | Soppannare, Ftidard^de
panne || Pdllo, Pàlìe, *Pélte — Corsa a
gara di cavalli, Carrére, f. || Panico,
PanìcTie | Panleato, agg. di Carne, Av-
vuacijate , Vuacijate \\ Pann^ccbla ,
Marròcche | Spannocchiare, §tuzzd' le
marròcche, lu randìnìe \\ Pdnla e, meno
oom. " Vischio „ , la Veacajje | Inspa-
nlare, *Mbeacajd'.
Pannocchia, 727.
728. Pdpera-o, Pàpere, f. = Sbaglio.
"Ha detto una — „, Ha pijate *na chi-
chere ; e dei comici nel recitare, Ha fatte
òffe I Papilla, t. med. Capézzolo, Pe-
pégne, Pupégne \\ Papavero, Papambre.
729. Parare, Pard* || Insparare, »Jf-
bard*. Nel nostro uso, comunem., an-
che col signif. d' Insegnare | Imparnc-
cblare, 'Mbard' atracciatamènde jj Spa-
rare, un'arma da fuoco, Spard' : un
animale ammazzato. Aprì', Spanid*,
Sbundracd* : una «oppia di calci, Scrue-
cd', C*<av4' Il Comprare, Cumbrd' e,
pihoora., Accattd' \ Compratore, Oum-
bratore § Vitupèrio, Fettfpérte || Pe-
roro e volg. "Poero„, Pòvere § Parte,
Parte \ Partire, Dividere, Sparti' =
Intr. e rifl. Andar via ; Venire, PartV,
intr. e rifl., JV, Jìraene; Meni', Menìr sene
Digitized by
Google
par - pen
89
\ partito, sin. Vantaggio olle nn gio-
catore più forte dà all'altro. "Punti
di —„,... de vandctgge — "Mettere il
cervello a — „, Métte' cap* avvìvere =
* Ingannarsi a — „, Sbajd' 'n gròsse =
"A— ]pre3o „t Artataniènde, Frappóste =
* Donna di — „, Mala fémmene, Fémme-
na cattive.
790. PmrMwK» e -ita, Parasite.
731. P»reo, ArremUate, Arrevelat* a
lu magna' § Risparmiare, Sparagna*.
732. Parere^ v. lat. Produrre, Gene-
rare li P»pèni«, Parìnde | Parentado,
nel signif. di Matrimonio, Parendézze \
Imparentare, Apparendd' \ Parte,
Parte, *Fijanne, f. = La creatura par-
torita, Orlature — Donna " di —„ , fija-
ficee = " Fare i parti „ , Assistere nel
parto, ArcòjjV = " Nascere a un — „ ,
Kasc -i- a ddu*, e, riferendo alla ma-
dre. Fa' 'na duppianne, *duppranne =
* Sopra' a — „ e " Soprapparto „ , sm. e
avv. Déndr* a lu parte \ Partorire,
intr. Fijarse = Tr. Fa' \ Puèrpera,
ia Fijate \ Primipara, e, com., Prl-
naalòia , PrimarCle \ Tlpera , Vipere,
Vìpre I «Inépro, la Jinépre.
7iJ3. Parére, Sembrare, Pare' = sm.
Parére \ Apparire, -4ppa/*t',e, piùcom.,
CunibarV | Appariscènte, Che ddd a
Wócchie I Sparato, Sparute, Sicché sic-
ché.
734. Pari, agg. Di superf. ben livel-
lata, Piane, Asaucciate = "Con — co-
raggio „ , Nghe lu stésse. . . = Sost. " Un
tuo — „, '^t* pare tff = "Pari pari„.
Con affettata compostezza. "Cammi-
na „, Va terate terate = " A pie — „,
A pide fisse, junde \ Palo e anche Pa-
ro, Pare \ Appaiare, Appajd', Appard*
\ Pareralare, Appard' ; Render piana
una superf., Assuccid' \ Separare, Se-
par d* e, più com.. Spartì' \ Sceverare,
Arecapd' \ Pariglia, Parìjje \ Parée-
eiilo. Parécchie = In forza di avv. Su-
per chi d.
ParroeelKla, 1005.
Parrneea, 746.
Parto, 732.
785. Pasqua, Pasque = "Rendere
ia — „, Farse lu predite = "— di rose„
la Pentecoste, Pasqua rusate ~ Per
cstens. "—di Ceppo „, Natale.
736. Passera, Pàssere, m. = Dim.
Pa«»eretta-lna, PassariUe, m. Passe-
rotto, Pulcino della passera, Passa-
rétte j Passeraio, Cunéìjje de passere
^= Confuso cicaleccio, spec. di donne.
Anche "Passerio„, Cerri j e.
737. Passo, Passe = Dim. Passi-
no-étto, Passétte, PassetUie | Passare,
tr. P<Msd* = Intr. Entrare. " Passi !„,
Favurisce! = P. pres. Passante, di li-
quido. Che ssubbete passe, s'alleggerisce.
I Passata, sf. La pasta che si estrae
dai legumi cotti, Purè, m. Lehume pas-
saf a ssetacce = " Fare una — „ o " Pas-
sare un'acqua medicinale „, Beverne,
Usarla come medicam.. Fa' 'na cure
de,..\\ Passenrlare, Passeggid', Spas-
seggid' \ Compasso, Cumbasse,
Pasta, 717.
738. Pat-»re, v. lat. Stare aperto;
disteso II Patènte, Patlnde, \ Padèlla,
Ferzére = Specie di vaso dove i malati
possono fare i loro agi, Po^ = "Fare
una — „, sbagliare il colpo, sparando.
Fa' 'na palèlle — Dim. Padelletta, Fer-
zurW,e = Padellina, Soodellina di lat-
ta o di cristallo per riparare le cola-
ture della cera, Scudellétte : per illumi-
nazioni, TtanlUe, m. j Plàtina, delle
stoviglie, ' Mhratenature ; delle pelli,
Vernice.
Patereeelo, 1067.
739. Patire, Patì' \ Paslènaa, Pa-
ciénze \ Paslentare, Ave* pacténze |
Impaslènte, Spacenztóse \ Impaslen-
tlre, intr. e rifl. Spacténz'iàrse \ Com-
parire, Cumbatì' \ Passione, Passióne,
740. Pavire, v. lat. Battere; Calpe-
stare Il Paviménto, Pavemènde, Pian-
gate, *Prangate || paura, Pavure =
Dim. Paurétta, Paurleela, PavurU-
le I Pauroso, Pavuróse \ Impaurire,
'MbavurV | Spauraeelilo, Sparvére,
Spar evére de le ciUe || Sbigottire, Sba-
huttV.
741. Pavdna-e, PahÓne, m. j Pao-
nasso, Pavunazze.
742. Passo, Pazze = " Ne farebbe dei
pazzi !„, Anzi, ò savio. Le p6 remétte'
lujudtzie! I Impanare, e meno com.,
Impasslre, 'Mbazzirse,
743. Pèeora, Pleure = " Branco (MÓr-
re) di — e „, | Pecoraio, Pecurale | Pe-
eoréeelo, 'Mbrujje \ Bécero, Lazzaró-
ne I Peelillo, Peculie, non com.
744. Pèlle, Pelle \ Pellaio, Congia-
piUe I Pellètica, Pellécchie.
746. PeUére, v. lat. Spingere II Ptflso,
Pólze, PÓveze= " Tastar^, Toccare, il
— „, Attendd* ..." Far sentire il — „,
Fa' wedé'... \ Espèllere, Caccid' || Bus-
sare, Batter l'uscio di fuori per farsi
aprire. Più com., " Picchiare „, Tuzze-
Id' I Busse, f. pi., percosse. Mazzate ||
Appellare, Appella',
746. Pélo, Féle = Screpolatura sot-
tile del muro, Setature, f . = " — del-
l'acqua „, Fióre . . . = " Cavalcare a — „,
JV sdòsse I Spilorcio, Spelòrce \ Par-
rneea, Pelucche | Parrucchière, Var-
vére,
747. Péna, Péne \ Penare, Pend';
Penarse \\ Punire, PunV e, più com.,
Castijd' Il Penitènza, Peneténze, Pene-
ténzìe.
Digitized by
Google
90
pan - pU
74& Fendere, ▼. Ut. Pesare. Kiuner»-
re ; r ém ^m r u, P^jm' ì ^émémim^ Ph»€-
U 1 ArelKÌ»ftM«^*-s*l«, ArtAtT^méU \
ré»t«to, PignaU \ ^mmflmmmiM. '^ IX
gioco della — „ la Rutture de lapifm.iié.
"Il di della—,, La prima dmménedte
de 4tuaré*óme \ reai«lal*-», Pignatar-
re . rtMM^lAr», Sta' catch' e nnenga»
wche, o UmwM ca te témgke = Fig. Sta"
'ndeciee ,/^é—, Péee,\ «e p pé a a (»ts
PéeeU A ppè aJer g , Jf>p«iM«' | «pè»
Aere, ^^^èniie' = *— il nome. La parola
di uno,. Métte' 'nnamze \ tipéaa. Spéee
;] rMultf se, PtnziÓne ! y t«l — > , P»^
giéne, m. Più oom., Affitte^ m. | nvl«>
■al**, CA« Ka (a ccaeej "nm affitte > Ap-
picl«attr», Z><r, P0*<^ ('nacoM, *ma pu-
teche/ 'MI a^ttf | l»pl«i«attte, ^<*t«ai«
P«B«*lo, un. PèN«l« I PMià«l»r», ^*
'i>p««« = Ciondolare, JY de Uà e dde
c^iud I n«*Iav«, intr. App l aa lar al,
Appaaecarte ^ ^^tmmmwm, PensdT - fg »
•Iftre, Peniére ; rvaeler***. Pernierà
se, Appenserate \ l«aptiM«ataif«te, ^
2a 'ngcjete Pesare, iVf<r ; C^atrs»-
pése, Condrapéee.
PeaAel», 748.
rersel», 8^
749. Pése». La varietà spiocaoa, ospio-
•atoia, Ptr teche, *Pr^szeche, m. La varie-
tà duràcina, Percéche, *Precóche, m. =
** Pèsca,, fig.. Livido sotto gli occhi. Oc-
chiaia, Lìvete e, scherz. CalamMre, m.
750. P^Me, Pésce, PI, Piece \ Pe-
•««re, Pdscd' = Immergersi di un cor-
po, più o meno, in un liquido, Affun-
narse | P«««a, Pésche IP — e U l», Chiosa
in un fiume per prendere i pesci, Pa-
rate = Lavoro per volgere l'acqua al
mulino: Cape de Wckcque i Peaeklèra,
Peschére \ Pescheria, Pesciarìje \ Pe-
■elmlòlo, Pésciaróle.
751. P^ste, agg. Tritato ; Ammacca-
to. Peitate e, meno com., PéHe \ Pe-
stare, Pesta = -— i piedi ^, per stiz-
za, come fanno i ragassi, Scapiitijd' =
Calpestare, CapesUT \ Pes4«Uo, PeitSl-
le iPlase, agg. Pieno seppo, Chiatte.
* É grasso — „ èta chiatte | laaplaxa-
re, tr. e rifl., Abbuttd*, -arse ,. Plsal-
eil«nolo, Pizzecaróle | PinleiMria,
Pizzecarìje , Pillare. " — l'uva „, Pe-
std'... = Assol. "Domani si pigia,,...
se piste = " — il tabacco nella pipa „
Accalecd\., = " — un dito „ Acciacca*,..
= " Pigiava forte l'ascio, ma non riu-
sciva ad aprirlo n, Vu*save...i Pila,
vaso, PUe = Dim. PUè44a, Pelucce =
•* — dell'acqua benedetta „ Acquasan-
dére pi»«Uo, PeséUe.
752. Pet-ere, v. lat. Chiedere ; Cerca-
re ' Petlxlene, Petezìón; j Pesavate |
Pezzènde | Appetite, Appetite, *^Pputi-
te ^ Pettégolo, Petécule.
755. PMa. Pédéie, Pétete \
re, ^fetetd".
TbL Pe tr e a e laa e e Pc
Mmimgmame: volg. Chejóne diasene.
TS5. Pft4Uae , Pttie ie | PettUtare,,
Pettené". Delle donne: Are/O' l» cape j
PetU gaé ag, PetUtùcchie \ «pettlaa-
re, SciHgad'.
Tbò. p«Me, PHte = Delle donne, il
Seno, le Mammelle. * Ha messo sa — „,
Ha /a tic In — = - Spicchio di — „, della-
bestia macellata. Putide de — \ Pe«ta>
4a, Colpo col petto, PiB<«a»fi« = Salita
piuttosto forte. Appettate \ Klaspe441r-
•1, JV smitenute, volg. Fess^arse \ Pe4-
tirasse, Petarróscì | Bspettorare,
Spurgé*, *£[j»ncA4r, *ScaeV e, ^ù oom.,.
Jettd* I «p s 4t sra4e, Col petto acoperto,
S^tteraU.
Pesaeaie, 752.
757. Ptaeére, intr. (rad. plac, Pia»
no. Liscios Piace" Plaeare, Piacd*,
Appiacé" Plaae, Piarne, *Prane = Sm»
^Abitare a — con ,,... a la stésse — \
intr. Ar^d* piane \ Pia-
PianétU | Plaaale, Piane,
*Prane, f. | PlaUa, Piane, f. ; quella
più corta. Pianézze^ m. = Dim. Pial-
letta. PiamizzéUe = Strumento por li-
sciare rintonaco, FreAazxOe \ Plaude-
elo, Sciavero grosso, Szòrce, f. = Sot-
tilissima assicella per lasplallaeela-
re, MbeOicce, f., pe" Mbelleecid^ | Appla-
mare, tr. Appiand*, *Apprand' \ «pla-
nare, Spiand\ *Sprand\
75B. Placa, Piahe. ** Medicare la — n,
Arecagnd*. . . ,. PlAasere, Piagne', *Pra^
gne \ Klmplaasere, Ar^idgne*, *Are^
prdgne' \ Plasaane, Piagmà^
Pialla, 757.
750. Pianta, Piande, *Prande, Péde,
Piando^, *Prandd' \
la Cinghenirve | Tra-
piantare, Ar^andd', Aremétt^ % Piat-
te, agg. Piatte, Piane = Sost. Piatte,
*Pr€itte. Quello dove si mangia la mi-
nestra, ''Scodella,, Piatte da zuppe.
Piatte cappmte = *"— di compenso .,,...
fatt'a rretnéddle = "Piatti, delle bi-
lance. Piatte: deUa banda, Piattine \
Piatteria, Servtzìe de piatte \ Piat-
taia, ScitdeOare | PUUtela, Ft^itne \
Platténe, ChiatteOe. Com. nel pU
Chiattme { Appiattare, Anmascénne* |
Rimpiattare, ^miasc^^ii^ = " Pu6
andari a rimpiattarsi ^, Se pé reterd',
fi' a repónne', arestepd' | Klasplattl-
no, gioco fano. *• Fare a — „... a ccó^
ve I 91 sepplatte, ^iiiia«CMC« =! Plassa,
Piazze, *Prazze \ Plasmale, Larghe \
Plasaalòle, sost. Ome de piazze = Agg.
De piazze * Politico, Politica — a „ . . .
de piazze. '
Piante, VtQ.
Digitized by
Google
pie - pip
91
760. Piselli*, nooello, Piche, f. | Ple-
•lil»r«, Battere alla porta di oasa,
Tuzzulà% TuzzéUi^ = Dar busse, Mend\
Afnmend\ Dd^ mazzate, mazze \ Ploeltlo,
Bussata alla porta, Tuzzelate = Per-
cossa, Bòtte = " Di — „, Di colpo, Tut-
te nghe 'na bbòfte ~ "Cascare di —„,...
gné *nu itracce = "^In un — „, Tutte
nghe *na hhòtte \ PI«etaiòtto, Tuzzela-
r'èlle 11 Ploea, Picce, m., Punde, m., Cur-
rive I PloebessIarsI, Piccijaree, Te-
rare* a ffèrfe | Pt««ant«, di sapori,
Cucènde | Pleeoso, Garoso, Piccióse \\
Plee«lo e Ple«lolo, Pìccule, Picceril-
le, Picceninne | Ple«lao. Lo stesso, ma
più fam. di " Piccolo „ = " Farsi piocin
piccino „, Allibire, Farse, Devendd* 'nu
pizzeche = Sm. Fanciullo, PiccerUle e,
più com., Cìtéle= Dim. Ploelnlno, Ci-
telmce. Pegg., ma tenue di " Piccino „,
Pieelnaeelo. Masanellétte \ Impleel-
alre e RlaKple«liilr«, tr. e intr. Ap-
picceneUV, -Uirae, ArpicceneUX, -ìlirae.
761. Piede, Péde, Péte = " Dare i
piedi al bimbo „, Oumenzd' a ffa' came-
luV = "Dondolare un — „, Fa' bbaUd*
'na hamme | Dapplède e Dappièdi,
Da péde, Da pite \ Pedule, Pedaline \
Troppiède e Treppièdi, lu Trappite
I Impedire, 'IShedV \ Spedire, SpedV
§ Pèxsa, Pezze = " Pezza „, Panni in cui
rawolgonsi i bambini, Fasciature, m. :
e quelU delle donne, PannA e Pannuòce,
m. = Pezzi di tela per medicare le feri-
te. Più com., " Pezzette „, Pèzze \ Pes-
arla, Fazzulétte, m., Faazóle, m. | Pès-
■•, Pizze = " Un — „, mo. aw. *Nu — ;
Tròppe cchiù, *Na màcchie e :hiù 11 Ple-
ei4ftlo, Gl-ambo di frutta, di foglia, e,
per sim., di bottone, Piccióle | Spleelo-
lo. Moneta minuta, Spicce =" Prete — „,
Prlvete eémblece \ Spleelolare, Spic-
ciuld' — " — i quattrini „, Barattare
una moneta in altre di minor valore,
Cagnd\ Scagna' § Pòlipo, Pulpe, Pùlepe
II PòiTVlo, CòUe ; Apposolare, Appujd'
! App4^««io, Appógge.
Piegare, 775.
Pieno, 776.
762. Pietansa, Pietanze, Piatanze.
piflrero, 773.
Pigione, 748.
768. Pigliare, P^d* | Ripigliare,
Arepijd' \ Ripiirllao, gioco fanc. " Fa-
re a — n, . . . a vvrécce = Fam. " Fare
a — „, ^Riprendere le cose vicendevolm.
regalate,... a ugnune è'arepXjJe lu sé'
= Vendere la roba per quel ohe costa,
Fa' a ccagna-quratrine.
Piffnatia, 767.
764. Pigro, Picre, Pettetróne.
765. PXla, sf. lat. Palla |I Pillola, Pì-
nele = Fig., m. | PlllAeetaera, Sarizze,
m. (de fanghe).
766. Ping-^re, v. lat. Dipingere,.
Depingé* e, nel senso proprio, più oom.,
Pettd' I Pittore, Pettóre \ Spènsero e,
meno oom., Spègnere, Estinguere, il
fuoco, il lume, ArmurV : la sete, Smur-
zd* : la calcina, Spegne': la polvere,
Smurzd* \ Spendi t*io, dei lumi, Cam-^
banUle : delle candele, usato nello chie-
se, Papine.
767. Pino, (Chiappine \ Pina e Pi-
sna. Pignòle, m. | Plnèeeltlo e, pia
com., Pinòlo, la Mandorla del pino,
Pignòle, m. | Plgnatta-o,PéDtola-o,Pt'
gnate, f. || Péee, Péce | Pleeia, CÓppier
*C6ppre I Appleeiare, le candele, Ap-
piccid' (che nel nostro uso è sin< di Ac-
cendere, in generale) | Appiee«*re, Im-
piccare, 'Mbeccd' : il foco, Métte' fòche,
Appiccia' I Appleeleare, Appiccecd' \
Spleeare : un frutto dalla pianta, Còjje:
un salto, Speccd', Dd', Fa', 'nu zómbe:
" Spiccare „ e, più com., " Staccare il
bollore „, Cumenzd', Sci', a vvullV =
Rifl. Delle pèsche, delle susine. Spac-
carsi = Intr. Bisaltare, Fa' spicche \
Spieeaee, agg. di pèsche, susine. An-
che Spleea, Che sse spacche.
768. Pio, Pije, Devòte \ Piet*, Pietd,
*Piatd, *Pite I Pietoso, Pietóse, *PiatÒ-
se, *Petévele, *Chi ha pite,
769. Pldmbo, Piòmms, *Pròmme \
Strapiontbare, Spiurnbd',
770. Piòppo e, volg., "Chiòppon,
Piòppe, Chiòppe.
771. Piòta, Zolla erbosa, Téppele.
772. PiÒTere, Piòvere, Piòve', *Prò-
vere. Pròve* = " È piovuto „, Ha piòvete
= " Comincia a — „, Ha 'ppéUat' a ppiò-
ve' = " Smette di — „, Ha landat' a —
= " Piove a dirotto, a rovescio, a boc-
ca di barile, come Dio la manda, la
sa mandare „, Piòv'a dderròtte, a ccéV
aperte, a zzeffunne, come Ddi' sa fa' =
"Piove a paesi „, L'acque va a cculòn-
«6 = "— sul bagnato „, Sòpr' a Incòt-
te, l'acqua vullite! | Plòwla, Acque =
Dim. P10Ks«ita-erèila-lollna, Ac-
quétte, AcquarìUe | PioTiwinare, Piu-
vilecd', *Pruv6lecd' \ Piovitura, Tem-
bére II Pinma, Piume, *Prume \ Piumi-
no , Cfuscine de piume = Nappe tta per
la polvere di cipro, Piumacce,
773. Pipa, Pii>pe="— di spuma (schiu-
me, acume); di coccio (de créte); di ra-
dica (de radice) = Cannella (Cannucce,.
CeppéUe) da — „ = " Fumare a — „, Fu-
md' ahi — , Qla — = " La gromma (rage)
della — „ = Dim. Pipetta-ina, Pippa-
reUe \ Pipare, Fumare con la pipa,
Fumd' a la pippe, ela—\ Pipata, Bue-
canne = Quanto tabacco entra, sta,
nella pipa, Fumate j ImpiparAl, Fu-
mdrsele, Fumdrsene \\ Piva, Scupine %
Plflrero, e volg. " Pifero „, Bìfere, f. =
Digitized by
Google
^
plp -pre
Chi lo sona, SunatÓre de bbìfere || Plc-
«lona-e, Piccióne, m.
Pipistrello, 1098'.
774. nitore, intr. Pizzecd\ Mucce-
■cd^ I Pliia, Muccòcórey m. Muccecarijòy
f. I Plsso, Muschettóne = " Pizzi „, Fedi-
ne, Barbétte. Se grandi, Pedinone, Bar'
bettune | Pluteo, Pizzeche, Pizzecate,
f. I Plssieotto, 'i^u bbóne pizzeche, *Na
■bbéna pizzecate \ Plsaleare, Pizzecd^=
Prudere, Muccecd* \ Plsaleore, Prudore,
Muccecóre» Fig. Prudite \ Plssleorlmo,
Solletico, Prudite. ^ Fare il — a uno „,
TiYecoW» II Plnio, Morso, Puntura, di
vespa, zanzara: li segno che ne rima-
ne sulla pelle, Pizzecature, f. | Plaia-
re e Applnsare, Pizzecd* \ Applnsa-
tura, Pizzecature \ Applnao, Pizzeca-
ie, f. = Del vino, Spunde.
775. Plec-tere, v. lafc. Bipiegare. In-
trecciare || Piegare, Piehd', Piece', PJ-
cd', *Precd' \ Spiegare, SpieTid*, Spiecd',
*8precd^ \ Impiegare, * JUbiehd' ,' Mbiahd*
I Impiegato, *'Mbiahate \ Ripiegare,
^repiehd' Arepiecd', *Areprecd\
776. -plère, v. lat. usato in compo-
.siz. Il Empire e, meno oom. lÈmple-
re, *MbS\ *'MbrV \\ Pévera, 'Mmuttató-
re, m. |I PlCno, Piène, *Préne \ Pièna,
•del fiume, Piéme, *Préme = " C' è la —
in Sangro„, Lu Sangre pòrte, oha'ccó-
te, la piéme; e anche assol., lu Sangr' d
*ccóte II Plèbe, PVèbbe | Plebaglia, PUb-
bajje, Prebbajje \\ Più, Cchiù || Pòpolo,
PòpuU, Pòpele I Pubblico, Pubbleche,
*Prubbec7ie.
777. Pòco, Po', agg. Pòche; Czóne.
*'Pooo lavoro „, Pòca fatije = "Poco
.guadagno „, Pòche huadagne, abbusche =
Sost. " Un po' di pane, di vino, di fero-
do „, '-^t* ccóne pane, *Nu ccóne vine,
*Nu ccóne bbróde. " Si può campare con
— „, Sepócambd' de pòche = " Vediamo
un po' „, Vedérne 'mbó = " Ha un po' di
febbre „, Té' *nu pòche, 'nu ccóne, 'na
*mijichélle defréve = " Mi ha restituito
quei pochi „, HP d rrennute chela puche
■de quatrine = Avv. " Mangia — „, Ma-
£ne pòche = " A ogni — „, Spesso, Ugno
jppoca tande || PAolo, n. di pers. Pàvéle,
Pèvele § PAu«a, Pàuse \ Posare, Pusd'
= Intr. Smettere, Appusd' — Biposare,
Appuaarae, *Abbendd' = Far la posa-
tura, Appuad' I Pòsa, sf. Il fermarsi,
Puaate, Appuaate: Biposo, Póse, Rèquie,
*Abbènde = Atteggiamento della pers.,
■oontr. di " Movenza „, Puaeture \ Posa-
ta, nel signif. dì " Posatura „, Deposito
dei liquidi. Póse, Tare, BeaaUte, m. |
Posatolo, degli uccelli, Reaedetòre, Se-
detóre | Riposare, Arepuad'.
Polipo, 761.
Pollo, 806.
Polso, 745.
778. Poltrone, Piddròne, Pélletróns,
779. Pòreo, Pòrche, *Pòrce,
Porre, 968.
790. Pòrta, Pòrte = " — di strada „,
Porte de la case. D'una camera, della
scala, della stalla, di una capanna,
" Uscio „, non " Porta „. Noi, sempre
Pòrte = Per gli Afl^si, le Imposte, che
servono a chiudere la porta, Pòrte |
Portière e Portinaio, Purtanare,
*Pur telane | Pòrto. Pòrte \ Portare,
Purtd' I Portata, Vivanda che volta
per volta si porta in tavola al pranzo,
Piatte I Trasportare, Traapurtd*, ètra-
purtd\
781. Poat, avv. lat. Dopo || Poi, Po',
Dòppe, Dapò \ Dòpo, prep. e aw. di
tempo, Dòppe, DapÒ.
Posto, 963.
782. Ptf sso. Pózze = « — fondo „, . . .
cappute = " La bocca (vócche), la gola
(lu còlle) del — „ = •* Tirar su l'acqua
dal — „ Caccia'...
783. Pranso, Desinare lauto, signo-
rile, generalm. con convitati, Pranze.
784. PrKtleo, Prateche, Pratteche \
Pratlea, Prattiche, Pratteche. = "Par
le pratiche „, degli addottorati, Fa la
— I Praticare, Pratecd', Prattecd* =
" Nella grossezza del muro praticò (ha
cacciate) una scala „ = " Non pratica
nessuno „, . . . ngha neciwie = " Chi pra-
tica lo (nghe lu) zoppo, impara a zop-
picare „ . " Dimmi chi (nghe echi) tu pra-
tichi, e ti dirò chi sei „ | Praticante,
Chi, Che, fa le pratiche, Chi, Che, ffa
la prateche § Barattare, Cagnd' ; Fa*
a ccagne. Fa' 'nu cagne.
785. Prato, Frate, *Perate.
786. Pre, partic. avv., che si pone
avanti a molte parole nei signif. di A-
vanti. Prima || Prldre, Prióre, Pr'ióle \
Prima, avv. Prime, Prì,Apprime \ Pri-
mario, Primo, Principale, Prime \ Pri-
mavèra, Primavère | Primaverina,
fiore, Margardine || Principio, Prengì-
p'ie = " Dal — „, Da lu mbrengìpìe. Da
la cumenzate.
787. Predèlla, degli altari, Sgab-
béUe — Del lego comodo. Piane (de lu
lòShe) I Predellino, Montatoio delle
carrozze, àtaffòne \ Predellncce (A),
'Mbracciapalòmme. [Ant. alto ted. Pret,
Tavola. Cfr. abruzz. Prltde, f.].
788. Prèmere, Prlmere, Prème' \
Premura, Premure \ Prèsso, prep.
Vecine = "A un di — „, Vecine, 'JHbac-
ce = " — che „, Quace = " — di noi „,
Nel nostro paese. Da nu' = Sost. " Nei
pressi di ... „, Vecin'a... \ Appressa-
re, Avvicend' \ Comprimere, Prème' \
Sopprèssa, strumento, Supprlacei
Soppressata e Soprassata, specie di
salame, Suppreaaate,
Digitized by
Google
pre - qua
Prendere, 935.
789. Prèsbite, Prlsbete | Prète, Prè-
te, Prlvete = ** Tonaca da — „, Vhata
lunghe, lònghe = '^Jjo tira, Si tira, su
per — n* ^ v6 fa\ Se vófa*, — . = " Con-
saorar — „, Dd* la mésae = " — spiooio-
lo „ — sémblece = Arnese per isoalda-
re il letto con la cècia, Mòneche = Dim.
Pretino, Prev«tucc6,Pfere*arèn« | Pre-
tlieolo, Prevetazz^fle \ Pretalo, Chi se
la fa nghe le pHvete, Amiche de le prl-
vete 1 Arelprète, Arcepréte, Arceprì-
vete.
790. Prèsto, Preste = "A — „, Prè-
ste, Pe* lu priste = Dim. Prestino,
PrestarìUe iPrestaménie, Prèste,
Lèst' e ppriste, AUst' alaste | Prestare,
Prestd\ ^Mbrestd' = "— aiuto „, Dare
aiuto, AJutd' = " — fède „, Créde' | Ap-
prestare, Prepard^ — Fornire, Bd'.
Prete, 789.
Pressemolo, 982.
791. Prèsso, Prlzze | Presloso, Pre-
zióse] Prèdio, Prégge \ Preclare,
Preggid\
792. Prftbo, Pròbe, Pròbbe \ Pròva,
Préve = « Far — „, delle piante. Alli-
gnare, Provare, AUignd% Fa' bbéne \
ProTAtura, MuzzarèUe \ Approvare,
Appruvd' Il Brontolare, Mummer'id',
793. Pròprio, Pròprie, Pròpie, Prò-
pete.
ProTvedére, 1060.
794. Pnsno, Póme, | Pn^na. t. lett.
Battajje \ Pnvnétta, Arnese di cenci
per prendere il ferro da spianare, Cu-
scenétte, m.
7^. Pnla. Com., " Loppa „ e « Lolla „,
la Buccia del grano, che rimane a ter-
ra nel batterlo. Come | Spulare, Sca-
md' (Noi chiamiamo la PuUe i Cartoc-
ci della pannocchia di granturco).
796. Pniee, sf. Póce, m. | Spnlelare,
Sptdgid* I Spnleiiare, intr. Sviciild',
Svieularsene \ Pnleeséeea, Livete, m.
797. Pnlelnèlla, PulgerieUe, Pulece-
nUae I Pnlelnellotto, Persona masche-
rata da pulcinella, PvlecenhUe.
798. Pnlévsla, la Crtdle.
799. PnléviTlo, pianta, PulSJJe.
800. Ptfnsere, Pungecd' = P. pr. e
Agg. Pnnsénte, Che ppóngeche; Pez-
zute — P. pass. Punto, Pungecate \
Pdncolo, PundéUe,Pungecarìiae \ Pun-
si vllone, delle vespe e sim., Quìjje \
Ponto, sm. Putide = " Non lo conosco
— „,.,. pe' nnXlnde = " Non ha — giudi-
zio; punta pietà „, Nen de Judìzìe, pie-
td, pe' nntènde | Puntiglio, PundìJJe,
Punde I Puntiglioso, Pundijóse, Pun-
dóse I Punta, Punde, PÓnde; Pizze =
** Punta „ e " Mal di punta „, PuTidure
= ** Cappello a tre —e „, ... a ttrS ppiz-
ze ! Puntèllo, PÓnde, f. Zeppónde, f.—
Puntellare, Appuntellare, Zuppun^
dd\ Zeppundd' \ Pensare, ^urzarse t
Punseeehiare, Pungecd' = Fig. Dd'
le bbòtte, le frezzate \ Impuntire, ma-
terasse e sim., Trapundd' \ Spuntare^
Spundd' ; Spezzutd' = Intr. Spundd' \
Pugnale, Pugnale.
Pupilla, 803.
801. Putare, v. lat. (rad.jm, Bipulire
tagliando^ Bisecare || Potare, Putd' |
Potagione, Potè | Potatolo, strum..
per potare, Pid com., " Bóncolo, Pen-
nato,,, PutatÓre, RÓnghe \ Amputare,
t. med., Tajd' \ Computare, CalctUd*,.
Métt' a ccónde | Contare, Cundd' \ Cdn-
to, Oónde = " Il — torna, non torna „,
Lu cond' arrlsce, n'n arrèsce = "Im-
parare a far di —„,... a ffa' le cunde
= " Mettere in —„,... a ceónds \ Rae>
eontare, Arcundd', Accundd' = Bife-
rire, AredV % Puro, Pure \ Prètto,
agg. Di vino. Nétte = " È una pretta ^t?^-
ra) bugia „ = " È un — (vére) ignorane
te „ = " Parla un — (sguajate) lanciane-
se „ I Portare, Purgd', *Purehd' | Pur-
gante, Purghe, f. *Pru7ie e *Pruve, f.
= " Purghe „, i Mestrui delle donne,
lu Mése I Purgatorio, *Prehadòr'ie |
Spurgare, Cacciare il catarro, Spur-
gd' e, più com., Jettd' = Levare le im-
mondizie, Spurgd'.
802. Putire, e, più com., " Puzzare „
Puzzd' I Pusso, Puzze, f. e m. || Putre-
fare, Putr^d', MbuzzedV || Pus, t.
med. Marce, f. Matèrie, f. | Plutola,
Pestéme | Suppurare, MenV a ccape, a
ffa', a mmature.
808. Putto, t. lett. Bambino dipinto
o scolpito I Puttana (dal signif. di Ba-
gazza). Puttane \ Pdllo, PuUe — Dim.
Pulelno, Pulgine, Pecine \ Pollalo,.
Stalle de le halline || Polèdro-a, PuUé-
t9*6 II Polltfne, Càcchie \ PdUa, Vena
d'acque | Pullulare, Scaturire, Sórte'
= Gl-ermogliare, Cacchid' \\ PuppUtto-
la. Bambola, Pupe \ Pupilla, Pupe,
Pupe de II' ócchie \\ Pube, Pettenìcchie ||
Puertsia, Citelanze.
Quadro, 806.
804. Qtiaer-ére^ v. lat. Cercare II Chiè-
dere, Cercd' = " — in moglie „ e, assol.,
" Chiedere „, Mannd'' pe'... \ Chièsta,
sf. Del chiedere in moglie, la Rechiéste
I Questione, Quest'iòne, Cust'ióne \ Què-
stua, Quèstue, Quèstre. Più com., la
Cerche \ Squisito, Squesite, Scusite.
Quartiere, 806.
805. Quat-ere, v. lat. Agitare con vio-
lenza Il Dlseutere, Descute^ \ Seòtere
e, meno com., Scuòtere, Scuteld^ =-
Digitized by
L^oogle
94
qua - ran
"— una febbre „, Batterla, Ten^ *na
febbre = "— la testa, il capo „, negan-
■do, dabitando. Fa* ccénne... = Com-
m^Tere, Eccitare, Cummóve* , Scòte* \
Scòtola, Mmaccature, m. | S««tolar«,
il lino, Ammacca* | S«òsb», Scòsse, f. e
*m. = Pioggia gagliarda ma di poca
durata, Siròsce, m. * bròsce \ Rl«eòt«-
r«, Esigere, *8igge* \ PereòAere, Vatte*
Il Fracassare, fracassa*.
806. Quattro, Quattre | Quattrino,
Quatrine ==■ " Quattrini p, Danari, Otta-
trine | S^iaattrlaare, Vede* e revedé*,
Penzd* e repenzd* \\ Qaartlftre, parte di
città, Quartére ~ Appartamento, Quar-
te. Dim. Qnartlerlno, Quartine — La
parte laterale e posteriore del tomaio.
Tal&ne, Pizze- forte = Luogo dove i sol-
-dati alloggiano, Quartére \ Squarta-
re, Squartò^ \ Squarciare. Quarchid*,
"Voce squarciata „,... quarchiógne \\
Quadèrno, Quaterne \ Squadernare,
Squatenid* \ Quadro, Quatre \ Q na-
strato, Quatrate | Squadrare, Squa^
trd*.
807. Quèree e Querela, Clrcjie \
Querelòlo, Vuscéjje e Veacéjje, f.
808. Querèla, Querèle, Curéle | Que-
relare, Bd* guercie II «ridare, Gredd*
■e, più. com.. àtreUd*, Stride* = Ripren-
dere "Q-ridarlo!„, àtrìlleje, àtrìdeje,
Fajje *na ètreUate!
809. Qui, quae, quo-d, qui-8, qui-d,
forme del pron. lat. interrog. e relat.
It. Chi ?, Chif \ Chiunque, Ugne chi \\
Che, pron. rei. ind., Che = "La cosa
^i — parlai „, La còte che parlive := "Il
bricco con che (o, più com. "con cui„)
si fa il caffè „, La ciuccheUattére che sae
jce fa lu café = In forza di sost. " È un
gran — „ ^ 'na grossa còse = Gong.
" Credo — venga „ ,. . . ca ve* = Abbr. di
Perchè, Poiché, Affinchè. "Andiamo via
«che (ca) è tardi „. "Tienilo, che non ca-
schi „,..,ca se nnò. . . || Ore, e, più com.,
DdTe, Addóve, Addò, Adònne, Dònne \
]>OTunque, Ugnaddò, UgnadÒnne \ Có-
me. In qual modo , Còme, Gnd \ Co-
munque, In qualsiasi modo, Ugne cò-
me Il Quale, Quale | Qualche, Quacche,
Cacche, *Caleche, *Ca \ Qualcuno, Cac-
chedune | Qualcosa, Qualche cosa. Cac-
cóse Il Quanto, Quande | Quando,
Qtiande,
810. Quièto, Quiète, Cujéte \ Chéto,
Quiète, Zitte; Fitte \ Quietare, Quota-
re, Chetare, Acquiate* \ Racchetare,
Accujatd*, Arcujatd* \ Inquietare, *N-
jgujatd*, *Ngustijd*.
811. Rabbia, Rajje = "Far le rab-
ibie^, dei bambini stizzosi, Fa* le virre
I Rabbioso, e, più com., "Arrabbiato „,
Collerico; Incollerito, Arrajòse; Ar-
rapate I Arrabbiare, ArraJéPf-Jarse
812. Raetn»olo, §chiandarèUe, Scan-
darUle \ Racimolare, JV pe* scanda-
riUe.
813. Rddcre, Fa' la varve = É un
coltello che rade„,... che vva gné 'nu
r asole = Cancellare raschiando, Cassd!',
Scassd* = Levar via con la rasiera,
Dd% Mend* lu ròcele \ Radimadia, Ha-
demése j Rasare, Arrasd' j Ras dio,
Rasòle I Rasièra, Bòcele, m. Stajelle, f.
I Rasente, prep. *Ré86 \ Rasentare,
Jl* vecine vecine, *rése rése \\ Rastrèllo,
RaschUle = Specie di cancello, Bastèlle
II Raschiare, e, popol., Rastlare, S(t-
scecd' = Far quella specie di ringhio,
che suol farsi quando si ha prurito in
gola, o per richiamar l'attenzione di
alcuno, Rascecd* \ Raschietto, strum.
con cui si raschia o sul muro o sulla
carta, Rascecatòre ; Caasatòre § Rdde-
re. Ródere, Róde* \ Rosicare; Rosic-
chiare, Ruacecd*.
814. Radice, Radice, e, più com., Rà-
deche \ Rddlca. Lo stesso ohe " Radi-
ce „, e si dice spec. di rad. medicinali.
Noi, invece, all' inverso | Radicchio,
Cecòr'ie, *Cecòre § lilqulrlala, Recu-
lìz'ie,
815. Radio, t. med. Uno delle due
ossa deiravambraocio. Forma popoL
di " Radio „, è Rasalo, Ragge | Rasso,
Razze, FruDdÒne \ Raacolare, delle
galline, Pasce' = Frugare, Arevucignd*
% Randèllo, Turtóre \ ArrandeÙare,
ìM' lu turtòre % Ramo, Rame = Ra-
ma, Ramo non tanto grosso staccato
dalla pianta, Rame.
Ravanclia, 316.
816. Ra^assa, Donna giovane, già
da marito, Giòvene, e, fam., Bardasce;
non com., ZetèUe = Donna non mari-
tata, tuttoché avanzata negli anni,
Giòvene = " — invecchiata „, ZeteUòne \
Rasasso, Rahazze e, più com., Barda-
sce = Garzoncello che fa i minuti ser-
vizi di una bottega, Lavuranducce,
817. Rayla, Rasine, m. = "Acqua
di — „, Acque da race.
818. Raffilare, Rajd* , Arrajd' ;j
Si»raltarc, Fa* lu vuccàlòne.
819. Ras no, Ragne, f. | Rasnat«lo,
Téle de ragne \ Ra^nare, dei panni,
^enarse: dell'aria, *Ndurbedarse \ pl-
rasnare Levd* le téle de ragne.
Ramarro, 10.
Rammendare, 621.
Rammentare, ^2.
^0. Rana, Nell'uso fam., più com.
Ranòcchio, Ranòcchie, f. || Rantolare,
Rachijd^ I Rdntolo, Rache || Rancdro,
Odio coperto, Acete \ Rdncldo, RdngeH
Digitized by LjOOQ IC
ran - roo
95
] K»nolcllre, e Krr»iielcllre, Arrange-
tirse.
BABdello, 815.
821. B»niio, Luacìje, f. | R»iui»ta,
Nel modo: "Fare una — „, Fa^ la
Itiscìje.
822. R»pa, Rape | Rapastrèlla, e
RApaMir^ne, Senapa salvai ioa, Sala-
póne^ m. § R«T»nèllo, Rc^fan^e,
823. R«plr«, poco popol., Tòjjé*, Ac-
chiappa', Scaffd I Rapidità, Fùrie, VXu-
lènze II Arrapinami, Affannarae, Fete-
cJiiJiP 8 Arraffare, Arraffò? \ Raftto.
Com., ** Baffi „, pi., Va Chiappe e Oràp-
péU § Rapare, Tagliare ì oapelli a co-
tenna, Arraad* § Rampa, Ramhe \ Ar-
raaaplearBl, Arrcmibecarae, Arrangd\
intr.
RaMoitare, 968.
Rastrello, 813.
Bar Tiare, 1083. *
824. Rébbio, Ciascun ramo della
forca : Ciascuna punta della forchetta,
Còme.
825. Red-, prefisso lat. Re, RI, Re,
Are I l»i«tro, Arréte, Apprèaae = " — le
spalle „, Arrét' a le apalle = "Da — „,
Da rréte = "Bimaner — „, Areatd' rrSie
= "Esser — a un lavoro „, Attender-
ci, „ §ta*. Tene", a ffa\ . . = " Andare,
Correr — a uno „ , JV, Córr' apprèaa' a
une =" Condursi —una persona „, Pur-
tara'apprlaae. . ,=" Star — a uno „ per ot-
tenerne qc, §ta' pprla8\ . . | Addiètro,
Indiètro, Arréte. = "All' indietro „,
Arréte, A pparf arréte,.
826. Rèndere, Bègge\ e, più com.,
Tene*, MandenP = "Se non lo reggi (ti,
mandi), va in terra „. "Lo reggeva (te-
ne) per le braccia n = Besistere. "Non
r^ge (areaièie) al dente, alla prova =
"E colore che non regge „,... r'hgge,
areaiSte, mandé = "— l'ombrello, il
candeliere „, Tene* = Fig. " Begge alla
celia „, 8e pijje lu achérze = " Beggere
la celia „, Tene* man* a lu achérze =
Bifl. " Non si regge „ Nen ze té*, mandé,
ritte, Nen z*atté \ Rltlo, agg. Ritte =
Sost. Sostegno posto per ritto, Canneté,
f. Félagne, f. | Rissare, Arrezzd:* = Bifl.
"Bìzzatì!„, Arrìzzete! \ Rè&ta, sf. Nel
modo : " Dar — „ Dd* rótte, aud'iénze \
Corrèssero? Currègge*, Currèjje* \\ Ae-
eorcersl, Addunarae , Adduvenarae j
Aeeèrto, &gg. Accòrte || Seòrsere, Scór-
re*, Deatingue*, *Calijend* = " Farsi — „
Dar nell'occhio, Dd:* a Wócchie \ Scòrta,
Provvista, Pruviate \\ Dirigere, Derig-
gé* I Diritta, sf. La mano destra, la
Deritte, e, più com., la Mana ritte \ Rl-
rissdne, Uae = " Ha preso il — (Vuae)
divenire tutti i giorni da noi „ =
* Batte sempre li; ormai è un — pre-
so „,. . . é^nafiaaazxóne \\ iirtA, sf. Contr.
di " China „, Salite, Còate,*Capamm6nde
I Èrto, agg. Ripete, Appéae \\ Pèrsola,
Capannate \ Percolato e Pèrsola, Ca-
pannate \\ Spèrsere, Spòrge*, *Sfurgid'
e * ^Órge* || Sdrcere, Bizzarsì, Arrez-
zarae = Elevarsi dal piano. Sórge* =
Degli astri. Nascere, *Scì* = Sorsénte,
sf. Surglnde, ^Sur'ilnde § Ré, Rré \ Re-
sina, Reggine \ Tleeré, Vicerré \ Rea-
*•» agg- Rehale, Rtale | Resalare, Are-
h(dd*,Arìald* \ R1sas11«, sf. pi. Interio-
ra dei polli, Fehafine, FetechiUe \ Rè-
sola, Réhule, Révele \ Rèsolo, strum.,
^tajje, t = Dim., Resolétto, §tajme,
ì, I Resolare, Rehuld*, RevuW = Re-
solato, agg. Arrevulate.
Rendere, 296.
827. Rène, t. med. RugnÓne \ Rèni,
sf. pi. La parte opposta al petto, eccet-
tuate le spalle, Rine, m. pi. = " Sentir-
sela giù per le — „, o "Sentirsela sdruc-
ciolare giù per le — „, Immaginarsi vi-
cina cosa spiacente, SendiraeVaòhaUe
pe* li — Il Arnióne, I reni degli ani-
mali da macello, Rugnunate; del ma-
iale, lu Lemme.
BÓS. Rèsina, Raaìne, m.
Reslpela, 840.
Respirare, 983.
829. Rèsta, Treccia di cipolle, agli,
Cèrte.
830. Réte, Réte = Omento, Rizze, f.
= Intrecciatura di fili di ferro, Rizze,
f. = Arnese per portare paglia o fieno,
Rite, m. •
831. Ribadire, Arebbatte.
832. Ricamare, Recamd* , Racamd*,
Arracamd* | Rleamo, Rscame.
Ricordare, 258.
8'!3. Ridere, Ride* \ Riso, sm. Riae,
m. e f. = Dim. Rlslno-ollno-ettlno,
Reaétte, f. | Risata, Reaate e Riae, f. \
Ridanciano, jRt'^IarèlZff | Deridere,
Areacurnì* \ Sorridere, per segno di
compiacenza, Aretenéraene.
834. Ripa, Luogo scosceso. Ripe \ Rl-
Ta, Rive, e, più com., Lide, m. | Ripi-
do, Ripete I Straripare , Strarepd* \
ArrlTare, Arrevd* , Arruvd* = Col-
pire. " L' arrivò con una sassata „ ,
J*d chiavate *na pretate = Picchiare.
" Se non smetti, ti arrivo „, Se n*n de
iti fitte, e -i- abbuache = Perir molto.
Anche rifl. " S'è arrivato col temi>erino^,
S'd fatte *na tajature. . . = " Son parole
che arri vano „,... che ppaaae lu cére.
Riporre, 963.
835. RITO, RuvanlUe || Rnseèllo, Ru-
vanèUe 11 Derivare, intr. Dipendere,
Meni*, *NderbenV.
836. Rdeea, Arnese per filare, 0^91(^0-
chie, ChenÓcchie \ Roeeata, Cunócchie,
* Ngunucchianne.
837. Rèeetalo, di salsiccia, *Na aa-
Digitized by
Google
96
rom - sap
vecicce = Di acqua, 'nw Jltte = Di vo-
ce , Cavate, f.
888. Rompere, Bómbe' | RompleM-
lo, Precipizio, Derupatòrìe = Scapi-
gliato, Scapézzacòlle \ ]>lroiiipere.
"— il lino „, Ammaccd\ . .=" — una fune
nuova o risecchita „, Dd* *na *mmtiUate..
= ''le membra „, Desciòjje*.,. % Rupe,
iZtpd I ]>lrapo, Serrupate, 8errepate\\
Ròeea, Fortezza, Tórre {Ròcca, nel
nostro uso, è solamente nome di alcuni
comuni) = " — del camino „, lu Cappelle
de la ciumenére.
880. Rendine, Rénele = " Bondinel-
la„, vezz. di Bendine, RundenWs =
Rondinino, il Pulcino della rondine,
Benelélle, f. = Rondóne, Specie di
rondine, Eenélóne,
Roslffnolo, 193.
840. Rósso, Bósce \ Rosslgrno , Bu-
eciazze \ Rossastro, Bvaciaetre \ Ar-
rossare, tr. ArruacV ; Tégne* ròsee \ Ar-
rossire, intr. Arruacirae, Farse ròsee
§ Reslpela, Beaìpule, Besepéle, *Beatb'
bele % Robbia, pianta, Bùbbie || Russi-
ne, Buzze II Rtfffna, Bégne e, meno com.,
Sgàbb'ie.
8A1. Ròta, e, meno pop., Rnòta,
Bóte I Rotèlla, Osso del ginocchio, Co'
chele 1 Arrotino, Butine \\ Rniiare,
intr. ZurW \ Raiio, Zurle, f. | Rnsso-
lare, Buceld\ Bucelid' \ Rdssola, Bu-
tìUe I Rnssolone, Cascatone II Raròe-
elo, Trajìne = Dim. Raroeelno, Tra-
jinelle; Carrétte, f.; Du' ròte, Oalésae,
Sciarabbd' || Ròtolo, di carta, Bólle =
Di panno, Bòcele = Di monete, Còppe =
"Andare a rotoli „, JV a ppite ped èrta
I Rotolare, Buceld', Bucelid' \ Arroto-
lare, Arrulld'; Arrucéld' ; Accuppd' \\
Crollare, Tentennare, Vuacecd', Trez-
zecd* = "— il capo„, insegno di spre-
gio, Smuaaid*; di disapprovazione, Scuc-
c'id' = Rovinare, CruXld*, e, più com.,
Caacd', JV 'n dèrre \ Scrollare, intens.
di " Crollare „ §trìzzecd' || Cròeetalo,
Cròcchie, Bóte || Rotondo, Tónne \ Ro-
tonditi, lu Tónne j Rotondare, Ar-
rotondare, Atiunnd' \ Rotondegrsla-
re, Dd' 'na 'ttunnate.
842. Rtfvo, pianta, Bùvere.
843. Ruba, Rapina. Nel modo : " An-
dare a — „, Fa' *nu acaffa acaffe \ Ru-
bare, Arrubbd' \\ Ròba, Bróbbe.
884. Rade, t. lett. Rozzo. Da cui,
Erudire || Rtfiio, Bózze || Rdvldo, Bù-
vete, Baapoae, Baapógne.
885. Rafln», §caffa acaffe, m. j Arruf-
fare. " — i capelli, il pelo„, 'Ngrvfd'=
"—una matassa „, 'Mbrujd', Scingeld*^
Fig.Mettere in disordine una cosa sem-
plice, un affare, 'Mbrujd*, 'Ndreccecd' \
Arruffìo, Ammujìnej f. | ArruflTone,
*Mbì'uJóne \ Abbaruffìo, Scìaravujje.
886. Sabbia, Bène \ Sabbione, Sab-
bióne, *8abbrÓne, Saprenacce e, più com.,.
Benazze, f. |j iaròrra, Èzavórre,
887. Saero, Sacre \ Sacrare, Jaate-
md' I Savrestta , SacraStìje \ Sacre-
stano, Sacraatane % Santo, e, innanzi
a nomi che cominciano per cons., San,^
8(mde e, raramente, San = " San Simo-
ne „, Sande Qimóne.
888. Saetta, Sajétte | Assaettare.
"Puzza che assaetta,,. Puzze eh* appè te
= "Tempo che assaetta^,... cAe mméne
aajétte.
889. Salo, t. stor. specie di veste II
Stfffola, ZÓche, poco com. || Sanrlna,
pianta, Qiòreche \ Sasslnale, Petecóne
Il Sòma, Salme, Sòme § Saeeo, Sacche
= Saee», Saeea da t laccio, Saeea
da notte, lu Sacche da nòtte | Saeeòe-
eia. Com. " Tasca „ , Saccòcce \ Risac-
ela e pi. " Bisacce „, la Veaacce.
890. Sala, stanza, Sale = Dei vei-
coli, Aaae, m. = Erba, VèUe, f.
Salda, 969.
891. Sale, Sale. "Un granel di — „,.
'Nu vacarUle, 'na mijìche. . . | Salare,
Sald' = " — la scuola, la messa „, Man-
carvi, Métte' lu aale. . .=" Se la può — „,.
Non fa per me. Se le pófa* adiate \ In-
salata, 'Nidiate, *Zzalate = Dim. In-
salatlna, 'Nzalatllle | Salmastro, Sal-
maatre Salemaatre \ SalArlo, la Pahe \
Salnitro, Salemìtre \ Salso, Salze || Sa-
lacca, Sarache = Dim. Salacetalna-i»,.
SarachlUe, f. Il isola, ìaele.
892. Salice, e, più com., Saldo,.
Salge, Sàvece, Véteche.
898. Salire, Sajje* = Tr. "— un&
scala „,... a 'na acale \ Saliscéndi, ser-
ratura, Caleacìgne \ Sallt», Strada erta,.
*Capammónde | Salto, Zómbe = Dim.
Ha.Ulnn-étì,n,Zumbétte \ Saltare, Zum-
bd* I Saltamartino Bòape, Banócchie,
f. 1 Saltimbanco, Saldabbanghe \ Tra-
salire, Fa' nu zómbe \\ Insultare, *N'
zuldd*.
894. Saliva, Salive, e, più com., lu
Spute.
Salsiccia, 934.
Salto, 893.
895. Salvo, Salve, Saleve \ Salvare,.
Salvd', Salevd' \ Atflvla, erba. Sàbbie \
Salvereclna, Salvareggine || Salute,.
Salute I Salutare, agg. De aalute \ Sa-
lutare, Salutd*.
896. Sambuco, Sammuche,
897. Sancne, Sangue, Sanghe.
898. Sansa, lu Nòcce.
899. Sapere, Sape' = "So assai! So-
per molto!, di molto !„, Sacce Ji'f =
Digitized by
Google
sar - sed
97
A^-er sapore, odore, Sape* \ 9ap«r«,
Sapóre \ SUtIo, Sàvie \ Imti^ido, Scia-
pite II S»pa, Mustecòtte , m. || Sapdne,
Sapóne \ Sai^onétta, Pane piccolo di sa-
pone odoroso, Sapunétte, m.
900. ftHrelilo, la Sàrchie | SarcblA-
re, Sarchid\
901. Sarcire, v. lat. Aggiustare, Bac-
oonciare || Sarta , Sartóre \ sartoria,
Putéche de sartóre.
902. Sat e Satìa, aw. lat. Abbastan-
za. Molto II Assai, Aaaaje e, più com.,
Caprése \ Saslare, Sazid' \ StfUra, Sa-
tere | Satollare, SatuUd\
SMffottIro, 740.
906. SeUbbla, Sgabbtef e, più com.,
Bógne.
904. SealUre, t. lett. 'Ndaccd' \\ Scal-
pello Scarapllle \\ Seolplro, SculpV =
" — le parole^, SpeUV...
906. Scandere, v. lat. Balzare. Salire
i: Aseéndere, t. lett., Sajje* \ Scénde-
rò, Scénne\ Scégne*, e, più com., Cald'
[| Scésa, sf. Calate = "— di testa „,
Crapicce \ Scandasllaro , Szandajd\
Seanajé!' \ Seandlsllo, Macchie de vr ec-
ce Il Seala, ScaU. " — a piòli „, Seal' a
ppire. "* — a chiòcciola,,.... a cciam-
maSichiUe \ Scalco, Scal^ a ffórhece
I Scalare, Sajf a hhV de scale = Sce-
mare , Detrarre, Scald^ ] Scalinata,
Capeseale = Degli edifizi, Qradenate
g Scandalo, Scdndele.
906. Scarabèo. Lo stesso che Sca-
rafaKclo, Scardafóne.
907. Scardccbio, Scrdecblo, Ra-
che i Scaraccblarc, Scraccblarc,
8gra8cid*f JettdP lu rache.
906. Slcarlatto, Scarlate \ Scarlat-
tina, malattia, Scartatine.
909. Scarpa, Scarpe. "Guardione
(Tolone), Fiocca, (AccròUe), Fiòsso (Fd-
mece, Sfameciature, f.) della — „ =
"Scarpe a un suolo, a due suola „,...
a una sóle, a ddu* sóle = " Far le —e a
uno„, Biferirne male, Fareje ^nu vesti-
te — "Scarpa scarpa „, A Vappéde, §
Scorpione, 3£azsadéte || Scòrbio, Scar-
dafóne.
910. Scdtola, Scàttele = Dim. Sca«
«olétta-llna-Uno, ScaUeUUe, f.
911. Scblacclare e Stiacciare.
" — un òvo„ o altra cosa molle, cede-
vole, Squaccid\ . .= "—noci, mandorle e
Bìm. „, Acciaccd' \ Schiacciata, Stlae-
eteta. Pizze.
912. Scblèna, èchine.
913. Seblssarc, Scrizzd* \ Scblsso,
Scrizze \ .«IcblsBétto, Piccolo schioppo
a una oanna, Scuzzétte.
914. Scialle, Fazzulettóne. Quello
delle contadine, 3TandarèUe, f. e m.
Sciame, 13
Sciancato, 22.
915. Srtmmla, ()lmi> | Scimmiot-
tare, Fa* la cìmV a une.
916. Scindere, t. lett. Separare
con violenza (| Eccidio , *i§tragge, m.
*Ccedàlne, m. § Sctaémla, SgréJJe e
Scréjje.
917. Scintilla, Scrizze (de fòche), m.
Vernice, f. | Scintillare, intr. Arluce'=i
Tr. assoL Scrizzd', Jettd* le vernice.
918. SclAvlIerc, Sciòjje\ Asciòjje' =
" — il voto „ , Cacciò!'. . . " — la promes-
sa „, Mandené* = Struggere, Liquefare,
Sciòjje', ^trùjjé', Squajd* = P. pass.
Sciòvete, Scióte \ Assolvere, Assòlve*,
919. Scire, v. lat. Sapere li Sclènaa,
Scénze, Sc'iénzìe \ Cosclènsa, Cuscénze,
Cuscénzie.
920. Sciròppo, e, più com.. Strop-
po, Se e ruppe.
921. Scivolare, Sciuveld*.
Scodella, 969.
922. Scómbro, pesce, Sgùmmere.
Scordare, 266.
^2^. Scórsa, Sbòrcé | Sedrsarc,
Scurcid'.
Scotere, 806.
924. ScHccblolare, CricheW.
925. Scrivere, Scrive* \ Scrittolo,
StUdìe,
926. Scròfa, Tròia, Scròfe \ Scrò-
fola, Scròf eie, sf. -pi. \ Scrofoloso, /Scru-
felate.
927. Sdraiare, Culecd* = Kìfl. Ct^e-
carse, Ajacciarse.
928. Sdrncclolare, SciuvelV.
929. Sé, pron. rifl. Se, Èsse. " Se ne
va„, Se ne va = "Con sè„, "Seco„,
Nghe èsse \\ Suo, 55^ = " La sua casa „,
La casa si* \\ Consnetndlne, Use, m.
Ausanze \\ Costnnkc, Use ; Custume \\ As-
snefare , Ammezza*, Assuafd' \\ 9ffan-
snèto, Manzuéte, Manze \ 9ffansnefare,
Manzuafd* \ THansnetndlne, *Manzetù-
n'ie ; Sedurre, Seduce* [] Separare, Se-
para* % <|nasl, Quase, Quace.
960. Sécchia, Tragne \ Sécchio, Séc-
chie, f.
931. Sécco, Sécche. Agg. di pers..
Magro, Sicché \ Seccare Seccd* = Vo-
tare, Asciugare, Asseccd* \ Seccatore,
Persona noiosa, Seccande.
932. Sèdano, SÌUere, Lacce \\ Pres-
sémoio, Perdesénnele.
983. Sedére, Assettar se =" Dar da — .
Mettere, Porre, a, —^, Fa* *ssettd' =
"Mettersi, Porsi, a — „, Assettar se =
P. pass. Seduto, Assettate \ Possedere,
Pussedé*, *Pu8cedé*, Tene* \ Risedére,
Aresedé* \ Sèdia, e, più com., Sésslola,
Sègge \ Scssétta, Cascétte \ Sevslo-
lalo, Seggiare \\ Assèdio, Assid'ie || As-
settare = "— una stanza „, Arecettd*,
Arzeld*. "—il veggio, la cassetta „,
grétte* lu fòche... "— i capelli „ Petti-
Digitized by
Ljoo^ie
se; - ser
narsì, delle donne, Arefarte lu cape \
Rassettare, BacoomodÀre, vest^ cal-
zoni, scarpe, Areungid* e ArgiuitéP \
BAMet tatara, Accòmede, m. |i Sèlla,
mie = «Cavallo tra le due sèlle „,
,., mezzane f Mèzze cavalle = Per isch. ,
"Donna tra le dne selle „, De mèzza
tajje; De mèzz' a IM | Sellare, Métte^
la sèllef *Nzelld* | Sedile, Sedine § s»-
Sllo, t. lett., Tróne || Còasole, Cònzele |
Consulto, Cunzulde | C^nsislio, Oun-
èìjje, *Ci*8tjJe.
964. Séffa, Séche = Dim., Seffliétta,
SecarèUe = Acer. Sesone, Stucche | Se-
vare, Seca* = "— il grano „, Méte' \
Sesatnra, Secature = Del grano, Jfe-
teture = La polvere che cade dal legno
nel segarlo, Secature \ Secato, sm.
J>rve I Semlone, Sezzìóne \ insètto, '^-
zètte = Più com. FaramèÙe \ Blseeare,
Aresecd' § SelAvero, dei legnaìoli,
Sgrueeature, f. = Dei calzolai. Rèsela-
ture (de scarpare), f. pi. = Dei sarti,
12«f^j6,m.pl. §Seare, Accétte \\ Secale,
Sécene || Séeela, ReStróppe e ReHróppeù
Il Cteeia , voce infant. e scherz. Carne ,
Ciacce I Cleeloso, Ciacciute \ Cteelolo,
e, più com., •* Sicciolo „, §trìcule = •* Cic-
ciolo „ e " Ciociotto „ Escrescenza sulle
ferite, Carna cresciute \\ Htilmtceia^, Sa-
vecìcce | Salsleeloio, Bocchio di sal-
siccia, Savecìcce \\ Hèmuo, Sèsse,
985. S«sno, Ségne = Dim. Se^nétto,
Sesnollno, Signétte, SignetèUe \ Se-
gnare, Signd' I Slffnlfleare, Signìfecd?
I Assegnare, Assignd' = " — in dote„,
. . .jpe' ddóte \ Consegnare, OunzigHd* \
]>lséffno, Deaégne \ Insegnare, Addi-
tare, *Nzignd' = Comunicare cogni-
zioni, 'Mbard' \ Sigillo, SuggiUe \ si-
SlUare, SuggeUd' (Nel fig., più com..
Sacèllo e Sacellare).
966. Secnlre, Andar dietro ad altri,
Sequì, e, più com., Jì* apprèaee = Pig.
" — l»esempio „, SequV \ Secnènte. " Il
di, la notte, — „,... apprèese, *Lu
pprèsse jórne, *La opprèssa nòtte \ Se-
cai tare, intr. Continuare, Sequetd* |
Consecaènsa , Cunzequénze | Esecnl-
re, 'SequV | Insecalre^Ctf/r' apprèsse \
Persecaltare,P«r8«cut<:{' || Sequestra-
re, SequeUrd* , Secuatrd' \\ m^e^na^^j
Secónde, Secunne || Sètta, Sètte || Esè-
quie, Sèéquie, e, più com., lu Funerale \\
Ossèquio, U89équ%ò § Sòelo, SócXe \ So-
eletA, Sucietd,
967. Sèi, nùm. card. Séje^ Si \ Sel-
eèuto, e, più pop., SeeèntO; Sécènde,
Sicènde = Seimila, SémUe, Simile, *Si'
fnme II Stalo, Stare.
968. SélTa, Sélve, Séleve \ SelvAtieo
e SalvAiieo, Salvdteche =. " Terra sal-
vatica „f oontrapp. a " Domestica „, *^-
gtdde, m. | Selvaccln», Cacce \ SUvè-
stro, n. pr. Salvèstre, ScUevèStre | Sai-
rastrella, Cerefugne, m.
Seme, 947.
^9. Sémola. Più com. "Crusca,»
Vrénne \ Semolino, Sorta di pasta in
piccolissimi granelli, Sémule, f. = Cru-
schello, Tritello, Trite, Spèzze, ♦Jii-
dremmàppeli,
940. Sèmpre, Sèmbre, *Sèmbremd\\
Insième, Assieme, Assieme, 'Nzìmhre,
Avunite \ Simulare, Fa^ /inde. Fa la *m-
bégne | Slmile, agg. Cóme, Gné = Sm.
Sìmele, Pare \ SomlcHare, tr. e intr.
Arsumijd*, - arse || Seèmplo, Non pie-
gato, Non doppio, §dóppìe, *§déppre \
Sémpllee, Sémblece, Sémbrece \\ Seémo,
agg. Non pieno. Mancante di una parte,
Smezzate, Rótte ; Mangande = Fig. Scioc-
co, Scéme = Sm. Lu Mangande = PI.,
"Scemi,,, della calza, le Mmangature,
sf. pi. I Seemare, AsseméC,
941. Sen-eC'S, sm. lat. Vecchio. Com-
par. Senio-rem \\ Slcaore, Segnóre \ Si-
re, Majistd I Messère, Messère \ Sona-
to, iSSsnate il Sinistro, agg. Manghe =
Cattive = Sost. Degràzte,f., Descase, m.
I Sinistra, sf. Mane manghe.
942. Sentire, SendV = Sapere, Aver
sapore, SapP = Del giusto, Pruva*, As-
saggìd* = Ascoltare, SendV, *Scutd* =
P. pass. Sentito, Sendite, e, nel signif.
di " udito „, *Ndése | Sènso, Sènze \ Sen-
tènsa, Sendénze, Sendénzìe,
948. Seppellire, AsseppeUV, Assut-
terrd* | Sepoltura, per luogo dove si
seppellisce, Seppeleture, Fòsse \ Seppel-
litore, Sfossamòrte e Sfossamurte || So-
polero, Seppulecre (nel nostro uso, per
antonom., quello di Cristo).
944. Séppia, pesce. Sécce ;\CaX,amare.
945. Séra, Sére = " Jer — „, Jére sé-
re, Sére — " Domani — „, ... a ssére =
" Sere sono „, Sér^arréte \ Seròtino, agg.
di frutti. Tardive.
946. Ser-ére, v. lat. Unire. Ordinare |
Sèrto, t. lett., CurÓne \ Inserire, ^Nze-
rV, *Xzertd* \ Desèrto, Deserte \ l>lserr
tare. Devastare, Spianò?, *Sprand' =
P. pass. Spianate, Spedalate \\ Serrare,
*Nzerrd^ \ Serratura, Serrature, "—a
sdrùcciolo n o " a colpo„, ... *nglése \ Sor-
rame, sf. In gen., Strum. per serrare,
Serrature.
947. Ser-ére, v. lat. Seminare li Inne-
stare e Annestare, *Nne8td', ^Nzertd* \
Innèsto e Mèsto (del vaiolo, sempre
" Innesto „), 'Nnèste, 'Nzèrte \\ Séme, Sé-
me, e, più com., Sumènde, f . = " Semi „,
Le quattro sorte di carte da giocare,
Culure I Seminare, Sumendd* \ Semi-
nativo, agg. di campo, SemenatòrieJ
Seménta, l'Operazione e il tempo del
seminare, spec. il grano, la Sémene, ^H6
Suminde, sf. pL | Sementare, Sumen^
Digitized by
Google
ser - spa
99
•d^r I «•measAlo, R^Re, f. 9 Sèeolo, Sé-
943. Sèrvo, Serve = " Far — „, il Sa-
lutare con la mano ; e si dice del salato
de' bambini, Fa* ióhiave, Scave \ Servl-
»•, ServV = Esser stiffioiente. " Qnesto
danaro serve (dbhaìte); non serve (n^n
■àbbaite) „ | Servito, Mnta di vivande,
^atte il Servènte, Sargònde || Serbare,
Arepénne\ ètepd', Areetepd' \ Conser-
tare, Cunàervd? \ Osservare, Us»ervd\
949. Sèste, sf. pi. Lu Cumbasse.
950. Séta, Séte \ Sétola, SStele = Ba-
gade, Setature \ Setolino, Scupétte (f.)
de crine | Staeelo, Setacee = " Pane a
tatto — n, . . .de tutta farine \ Staccia-
re, Cungid' (la farine) \ Staccialo, iSSe-
facciare I Staedabnratta , sf., Giooo
fano., Setàccia-mS* -setacee.
591. Sstaèmbo, agg. Stòrte = " A — „,
Stòrte.
962. Scretolare, Arrutd^ le dinde =
Bifl. CricheUd'.
9K. SI, Qì, *QJe, *Qine, *Gnorac3e =
In forza di sost. " Un bel si o an bel
no „ *Na bbella cje vu *na bbèUa no.
954. SibUo, Sibbele, e, più oom.. Fi-
9chie I Subbillare, ^Nfurnecd? \ Zufo-
lare, Cl^féKP I Ziirolo, CiufW^.
955. Sidu8y sn. lat. Stella, Astro || As-
siderare Qeld', *GhiélV || Considerare,
Vunzederd:' \\ I>e»lderare, Deaederd*.
956. Sièpe, Sièpe e, più oom., Fratte
I Presèpio, la Capanna cola ohe si fa
por il Natale, Presèpe, *Pre88équte.
967. Sièro, Sére \ sieroso, Seróse.
958. Sifìlide, Sefìlete, e, più oom.,
Male frangése, Male, Màlattje ,de fém-
mene.
939. Blfdne, Trómbe, f. = Tromba ma-
rine, Scijóne.
960. Sliraro, Sichere, ^Secarle.
961. SUènmlo, Sidénzle, f.
962. StUee e, oom.. Sélce, PrSta fu-
cate \ Selciare, Lastricare, Fa* la bba-
■sviate,
963. Sinere, v. lat. Posare. Lfwoiare 11
Sito, Site, X^tfcfeel situare, Situvd* \\
Pdrre^ Mette* \ Pdsto, Laogo, Paese,
Poste I POS tinse, Piandate, f. = " Posti-
mi „, Piante da trapiantare, Piandine,
sf. pL I Postare, PuHd:' = Bifl. Pustar'
se, *3tbu8tar sé IW'òmtn. "Darsi la — „,
...*Vappttndate = Nel gioco, la Punda-
i6=«A— »,*-4 ppusetivamènde. " A
fikrlo a — „, MangJie se Vavésse fatfap-
pòite = « Ha fatto ana — di 20 ova „,
Ba mésse vind*ov* (a la vròcche) = " La
— degli olivi è di maggio „, La pian-
date de le liv'é a mmagge \ Comporre,
Oumbónne* \ Ksporre, * Isònne* = « — an
bambino „ Jettd* C^^ criature) \ Espo-
sto, Trovatello, a3ttatello, PruJUte,
^a^urghe, *Mulétte, Fijje de la Jfa(2d»-
n0| Opporre, Uppénne* \ Proporre,
PrupÓnne' \ Proposto e Preposto, Par-
roco, Prepòste \ Riporre, Arepónne*.
964. Sito, Cattivo odore, Tanibe, f.
Sodo, 969.
Sovno, 971.
Sogliola, 1007.
965. Sdlco, Selcile, Sbieche j Soleare,^
Sulcd*, Sulecd* I Assolcare, StdechiJO^,
966. Sdle, Sóle \ Solino, Sulagne \ so-
lesfflare, Assolare, AsstUd', Métte*,
Spann', a lu sóle \ Solatio, Sulagne \ So*
lalo, Sviare, e, più com., Paivàmlndè,
Piangate.
967. Solére, Èsse' solete,
968. Sdiro e, più oom.. Bdlfo, Zòlfe,
ZòUfe I Zolfino, ZulfanèUe, PpiceiariU
le, Fùlmendnde,
969. Sòlido, Sòde \ Consolidare, As-
sudd' I Sòldo, moneta, Sòlde \ Soldato,
Snidate, «Andar — „ o "a fare il--„,
Ji* pe* — Il Saldo, Intero, Senza rottu-
ra. San» = Bobasto, Porte, Fòrte =
Fermo, Férme \ saldare, Saldd? = Cica-
trizzare, Arechiude* — P. pass. Saldate
= Saldo, sm. Di an debito. Salde =
" Fare i saldi „, Fa* li cunde j Salda,
Pòseme \ insaldare, *Mbusemd* || Sòdo,
Darò, Tòste = « Òva sode „, Óva tòste,
aUésse = Fig. « Star — „, Non cedere,
Sta férme = Sm. Tòste, « Mettere ia
— „, Assudd* = Aw. Fòrte. « Dorme — „,
...funnate. «Tappalo — ! „, Attùrele
bbóne. «Picchialo — ! „, Dàjje fòrte \
Assodare, *Ndu8td* = Fig. Dar fermez-
za, vigore, Assudd* | l>lssodare. Scòte*,
970. Sdlo, Sóle I Solamente, Sóle ||
SollaxBO, Spasse \ Oansolare, Cunèu-
Id* I l>esolare Desuld*.
971. Sopdre, Stato intermedio tra
véJJeessònneWmówkwkOf Sònne. «Ho— „,
Mete*... «Attaccare il — „, Prender som?
no, Attaccd* a ddurmV, Pijd* sonne \
Sonnacebloso, Pieno di sonno, *Néun'
nite, 'Nzunnachjte \ Sdsno, Sònne | So- '
snare, Sunnarse,
972. Sorbire, Surchid^ \ Sdrso, SÓr-
ze, Sùrchie=Tyim.. Sorsétto-ettlno, Sur*
sètte, MursèUe | Sorsata, Sórze, Sàrchie,
Munirne I Sorbetto, Subbiétte,
978. Sòrbo, Qiòreve | Sòrba, QiÒreve,
974. Sdrelo. Più com. « Tòpo „, Sórge,
975. Stf rdo. Sórde == « Non intende-
rà a — „, Capì* pe* Wàrie.
Sorsero, 826.
976. Spada, Spade \\ SpAssola, Scu-
pétte = Dim. Spassollno, Scupeftine |
Spassolare, Scupettd* \\ Spalla, SpaUe,
977. Spdra«lo, S^rgene.
978. Sparto, G-ianoo marino, VèUe,
f. Il Spaso, Spache || Spòrta, SpurtéUe,
979. Spaslo, Spazte, Larghe \ Spas-
sare, Togliere gl'ingombri, Spaszd^ =
Pulire con la granata, Scupd^, Munnd*
Digitized by
L^oogle
100
spa ->. aie
i Sp«r»ve, SperéP li prespaMurc^ JVm-
éperd* § flfieltf»e«, Sp^Unghe, e, più
oom., Orette.
n^mmmAltk, 976.
960. Spècie, fi^p^le, | Spèsto, ef. pi. A-
romi, Spèzie, non com. | Sp«mUUe, iS^-
zìale II Spettare, 8pett(P, Attuccd' \ Spet-
teeAl*, iS^««id<;MZ6 || Appètto, Aspìtte li
CMpètto, CtMi>è^ Il sospètto, Suepòtte
Il spèeeblo, Spéeehie, *8précchi6 \ Spee-
e b 1 «I r » 1 , Specchiarae, *Sprecchiarae,
Fig. ** — in alQuno r, ...a une || Spèttro,
Spéttre % SeèjK», Sc^pe j, Véseovo, Fe-
acut76. e, più oom., Munzignóre \\ Seòffllo,
i5ctfij« § Sp|4i, Sptje. Spijéne,
Spensere, 766.
Sple«»re, 767.
961. Splède, Spéte, Spite.
962. SplffA, Spicke, Mórre \ Splffo, la
Spicatiarde \ Splc»re, e» più oom. Spi*
Bblre, Specd' \ Spigolare, Areccòjje' ||
Spivolo, Spìcule I Spteeblo. " — di
aglio „, èchéfe, f . « — di nooe „, OdHéc-
chiù. "— di frutta,, FeUe, f. «— di
petto „, t. dei maoell., Pwide (f.) dejpèt-
te = " — della berretta da prete „, Piz-
a», m. Il SplUa, Spìngule \\ Spia a, Spine,
m. I Spino, Spine, m.
983. Spirare, di vento, Soffiare leg-
germ., Sperd*, Terd', Anetd' = Di odore,
Esalare, Dà'/ MenV = Morire: Scadere
il. termine, Sperd' \ Cooplrane, Fa' 'na
cungiurs \ Besplrare, Arejlatd', ^Are-
fraid* \ Respiro , Be»plra»ioiie, Me-
fiait, *Eiifrate = «KespirOn, Quiete:
Dilajsione^ Bespire \ Sospirare, Suape-
. rdK
964.|Spl«nile«e e Rloplèadere, Are-
abléndò' \ Splen4ore, SblendÓre,
965. Sposila., Spójje j SpofflUMre,
Sipujà' \ Spogliatolo, Betré.
966. Spòla, Spòle, Gruve \ SpolMto,
lu Céppe de la gruve.
967* Spandere, y. lat. Promettere so-
lennem. || SpòÀo, Spése | SpòÀa^ Spése |
Sposare, Spusd', Affedd' \ SposaUsAo,
SpunzalÌMÌe, Afflde || BlspOadere, Are-
spóvme?; Ouì^róspénne'.
966. Spansa, diurne, §cume \ S^pn«-
mare, Spiunecclaiw, Fa* la scume.
969. Sqaaosa e S^Muamma, Squame,
Squame, e, più com.. Sgarze || SeAslia
=3 Squama del pesce: Sebc^npia, Sgarie
I SeasUare, Ammend\ Scruccd*, CMa-
vd* % Seèna, Scéne % Osou^o, Scure |
Oaoarare, ScurV % Souilerli^ Scudarìe
% Semdo, Scude \\ SMMlèlla, PiaUe da
zuppe. Piatte capput3 \ Seoélollaro, Me-
nestrd* = Fig. e fam. «' — figlioli , (Il
nostro corrispondente è più volg.) || On-
te, t. med. Pìitte \ Coténna, Cóteche (de
pòrc^) = Soherz. « Metter su — „ 'N-
grassarse § Casa, Case | Casale, ViUe,
f. I Casato, Cugnome. «Che — hai?».
Gnd t'aremiUef. "Il mio — è...„ JV
m'ar emétte ... \ Casigliano, ^Nguellne,
'Nguline \ Casalingo, De case, Ca^a-
récoe = "Le paste — e,. La paste de
case I Aeeasare, Maretd"* =: Bifl. Pijd*
la méjje. Maretarse II Castèllo, Castel-
le I Castellina, Catastale, CumòustéOe
(de libbre) \ Aeeastellare, Accatasta'.
Sbqinarelare, 606.
Staeelo, 950.
990. Staira, Staffe % Stajnpare,
Stambd'.
991. Stare, §td' = " — sulle ciarle «,
Sta* a ffa* chiacchiere = " Sta sui com-
plimenti, sulle visite . . . „, Sta *ttaccat*
a le ceremónie . . . — " Sta, ho sentito un
rumore „. Zitte, hajje 'ndése *nu rumo-
re I stantio, Standive \ Stanata, Stanze,
Stdnzie \ Stanslno, per eufem., lu L6-
che II Stante, Stame || Benestante, sm.
Pruprietàrte bbóne, che sse sta còmede \\
Distare, Sta* deitande, da lònghe y Be-
stare, Bestd', Arrestd*. " Quanto ci
resta? „, Quande e -i- arrèstef = " Non
resta da me „, Nen deplnne da m4 =
" Non resta di piovere „, . . . cesse, lan-
de... I Bestlo, agg. Che sse *mbÓnde \\
Sostare^ Ferrnarse || stAtna, Stàtue il
Bestltnlre, Arrlnne' Il Stasi One, Sta-
zióne, StazaiÓne \ Stallone, Staggiane \\
Stabbio, Fumére \ StabMòlo, Stalle
de lu pòrche II Stacslo, Stacce = " Stag-
gi n, le due Aste della scala a pioli:
le due Colonne delle seggiol-^, ohe for-
mano le gambe di dietro e i sostegni
della spalliera, Sdanghe, f . = I regoli
del telaio da ricamo, Sta^Me \\ Esiste-
re, Esiste*, e, più com., Starce \ Besl-
stere. Resiste', Aresiste', Siste' Il Besti-
no, Destine, la Pianéte § Stadèra, Sta-
tère Il Catasta, Cataste § Tòro, Tore §
Stagno, Pandane, Restagne % Stanila,
Sdanghe %Htèr ile, Stèrele % StlUa, Stiz-
ze % Stollo, Furcecóne, Furcale % Stal-
la, Stalle % Stoppia, ReUrÓppe, Re-
stróppele \ stipa. Céppe, sf. pi. " Fuo-
co di — „, Fòche de céppe \\ Stipo, Stipe
(nel nostro uso, sin. di Armadio) §:
Sttfppa, Stóppe § StIUeo, Stìteche.
992. Starnuto, Strunnute, Strennute..
998. Stélla, /§*^e. "— cadente,, ...che
scórre == Per sim. " Stelle r, quelle Goc-
ciole di grassume che sornuotano in un
liquido, Specchjite, *Sprecchjitte ■■= Bo-
tellina dello sprone, Rutelle.
994. Sternere, v. lat. Stendere. Spar-
gere Il Stòla, Stòle II Strada , Strade |
Stradino, Stradar Ole \ Stradare, '^-
gamenà' II strame, Strame § Strade,
Stragge, m. = Fig. Grande quantitéi,
Mùcchie, f& II Straccare, Straccd* \
Straeoo, agg. Stracche = Fig. di ter-
reno, Stanghs, Stanganite = Di carni.
Sedute = Sf. Straeea. Fam. « Pi-
Digitized by LjOOQ IC
8ti - %ae
101
gliare una— « Straccar se = '^Alla — „,
Svujatamènde \\ StVAe^alte, del basto, la
Cégne.
995. Stinguere, v. lat. Had. stig, Pun-
gere ; trovasi in comp. Il IMsttittsaei^,
DeSiingue' \ E«ttBvti«re, Spèndere, Ar-
murV = Flg. • la sete „, Smurzd' || Irtl-
MKif^, ^Nfurnecd' WmhmMA; SfimuleW
lMnt«, ètae = " — del pagliaio „, Fur-
cecóne % St^eeo, CSppe, f. | St«eeliitto,
PaUcche\mtf9ìBetàlr^, Uccidere, Fa'
frédde,
996. Sinv«, Stirpe, Stìrpie ] literp*-
re, §terpd\ ^^^repptf' II «^* ispirare,
Strappa'; Siuccd'; Sgarrd'; Scaffd'.
997. Siòiiia«o, Stòmeche, Stòmmeche,
996. Storiente, Stur'iéne.
Sttraeelar», 1046.
Stracco, 994.
999. StrigUUj sm. lat. Spazzola da
bagno IlStirlfflla, Strìjje || StvUela,
Sftrice 1 9(rl»elmr«, Stricid' , Strucid* [\
Strtimsere, Strégue* \ Strettolo, TÒr-
cliie, VrÌBCule, f . | ; S ft r 1 n k * , Lacce %
8trik»irol»re, StranguW, Struzzd'.
1000. Struére, v. lat. Ammassare. Edi-
ficare Il Od^t^otre, CaìtrujT \ Blstrtis-
««ve, Dettrùjjè'' \ «tragrir^re, Strujje* |
li^tv«iTir«, iSrfrttiiMlStrirrirtirto, i^tJt*-
fltiènde II InlMstrla, '^dwlfj^e.
1001. «la«eare, Nauseare, Areitttccd*
l"*tit««o»o, Stucchevole i>er smancerie,
Seccande, Fanateche.
1002. Stupire ( lat. Stupère ; tema
«*tij>, Battere ; Colpire), Stupì' \\ Stn-
pi^re, Levd* V vnóre % Tipo, Tipe II Tl-
plssftrsl, Truzzarae \\ ITkiiipairo, Tìm-
bene || Timbro, Suggille.
1008. -»ii6, avv. lat. Sdtto, 8€Ue =
" Bar — a una cosa „, Consumarla, Dd'
a -^ = "■ Andar di — „, Perdere, Jì' a
— = " — Natale „, Vecin' a ... | Sa, Sd-
pre, *Afnmdnde = " Venir — „, Crésce' \
«trwawrtfe, A "ècche sópre, *ammÓnde j IìAs-
*li, A èàe sCpre, *A elVammdnde, *All6c'
ammónde \ Superare, Super d% Passd* \
Sap«n4»nB, agg. CcMU avete; De sÓpre,
Da capè = Sost. Supr'ióle \ Superbo,
Superbe \ Stfpra, avv. Sópre, "^Ammènde
="— lavoro „, Durante, dfèndre . . ." É —
parto „, Se té* ffijd* \\ SoétiMOpra e So«-
«op¥», Sótta^sópreWH&tÈAVÈO, Cchiù
ggròsse \ Sommi tA, Cime \ Sdm^mk, sf.,
I^mme.
1004. Srteeo, e, più com., Sikco, Bu-
che = lietame, Concio, FuméTe \ sueev-
ntfto, Sucdse = Di pasto : De sustanze
il Stfdlelo, Spòrche \ SnMeerìa, Purca-
rìje, Spurch^le \ SttÀféloìne, Spurcizte
apurchizìe \ munaielare, Spurcd' \
S6ifio, Sdzze \ Aselutto, Assutte \ l^re-
■4A«tto e l *ro aclwt tO, Presutte \ Saha-
re, Métte' lu fumére, lu letame \ Asetn-
iparl», ÉKaM^vsare, A»sucff \ Sei a (ra-
mano, la Tuvajje \ Pi*o««l«vifcre, *P«»*-
Stte^fMl Siteelita^t^, Sneelare, fi^^ li
Selòeeo, agg. Sciòcche = Di vivanda,
Seiapite.
1005. Suih'e, v. lat. Unire con fili II Ca-
elro, Cucì' \ Cnelto, sm. = "Non pi-
glia mai il — in «nano ^, Nen gu^e ma',
o N'n ze métte' ma' a ecucì* = ** Mae-
stra di — „, ,.,che 'mbar' a ccuip,' = " È
un — stabile „, È *na cucètura fòrte \
SttPii«lre, Scucire alla lesta e male,
8cu(^V \ Silr^eto, (8rct«ceeiir«= Persimil.
Apertura, Strappo, FerHa, Sgarrature
= Fig. Danno prodotto da grave spésa,
Salane II SAMMo, Sàbbie, *Subbre II Stae-
elil«IIo, SpìnelSjf. | Sao«iiloIl«ro, Spi-
neW = " — una carta „, Terz%d'.,, = " —
Le parole „, Sta' a scutd',
1006. Stf»oero-a, Sòeev^-'a, Sòcere.
1007. Silvio, Sèio, Terreno,, Tirre =
Strato, di mercanzie, ftrutta e sim. Stra»
te, File, f. — " Sólo „ della scarpa, Sóke,
f . PI. «Sòia „ Il SdSllola, pesce, Hfòjjè,
1006. Suòno, Sdne \ Sodare, Sutìd' =
"—a predica, a messa, a consiglio „,
pe' la prldeche, e la prèdeche... | S«f-
ntffflio e Sonrtlslloio, OambaneUe \ Ho-
narU^i^ Sunajére e, piti com., le Cam-
banale \ Sonétto, SunStte \ PoM^na,
Persóne, Perzóne.
1009. Suòra, titolo ohe si dà alle mo-
nache. Suòre, Sére = "Suor Anna„,
Sòr' Anne, "I/e suòre di...„, le Mò-
neche de... | soròna, SurìHle, Sóre II €>a-
fflno^, Ouggine e, non com., come agg.,
*Cunzuprime.
1010. Sussurro, Susurre \ smw'iir-
rare, Susurrd' = Degli orecchi. Ciuf-
féld'.
1011. Tabacco, Taòbàcche \ Tabacr-
edne. Chi annusa molto t., Tabbaccare.
1012. Tabarro, Tabbarre \ Intabar-
rarsi, Attabbarrarse,
1013. Ta«eblno-a, Qallenacce, T»c-
che I Ta*cblnotto-a, QaUenaccéUe.
1014. Taeeo, delle scarpe. Tacche \
Taèea, Intaccatura, 'Ndacche = Sta-
tura, Qualità ecc. TalSJe. " Bella — d*ò-
mo; di cavallo. Di meaaa — „, ...tajje;
De mèzza sfere, Nné r ricche nnéppòve-
riB, Kné ddòtte nné cciucce ecc. | Attae-
cnaro, Fermare una cosa a un^alltra =
" — un bottone „, MéHe', Appiccecd' —
"—un quadro al muro: una lumiera
al palco: il cappello al cai>pellinaio:
u-n vestito all' armadio „, App!ènne . . . =
" — il foco alle stoppie „, Métte' fòche..,
= "— un avviso, un bando „, Affigge',
Métte', Appiccecd' . . . = "— un male
contagioso „,Arejettd'. .. = " — un mòr-
Digitized by
L^oogle
102
tac - tir
so jf, Dd* *nu móccechò = " Attaccarsi „,
Dd* de manòf AcchiapparaCf Appènnese \
mmtm^mmv, «t»««»re, Deitaccd', ^tac'
C(f , I l»t»«e»r«, 'Ndaccd' = Guastare
il filo di uno strtim. tagliente, *NdaC'
c(P, Azzannd*,
1016. T»«ér«, èiar$ò ziiie,
1016. Tafan*, Tavane.
1017. Tali*, Tanne = « Mettere nn
--> Bill vecchio „, fig. Arengiuvanirae |
TalUre. ^NdannV, Jì' 'n danne, Specd',
. 1018. Talpa, Tópe \ Top*, Sérge =
Dim. Toplno-«U»o, SurgetlOe \ To-
pata, Surgiare, m.
1019. T a m b ti r o , Tamórre | Tarn-
barlaaa, Scallapanne,
; Taaaclla, 1092.
1020. Tanfo, Tombe, i.
. 1021. Tangere, y.Iat. Toccare || Tat-
to, Tatie 1 Attf Bifferò, Caccia' V acque
fa lu pèzze), "—il vino dalla botte„, Cao-
cid*. lu vJn« Il Intéro, agg. = ''Il gior-
no. — „, Tutte la Jurnate = " Mangiò un
pollo — „, ,..'nu puUaètre sane \ Intl-
rlttiro, 'NderezsV, 'NdeaV, 'Mberd'W
Contado, Cundagge, Malati j e che ae'
arejitte II Co^ntamlnare^ fig.. Macchid\
QuaStd* il Tmmma^v, Métte' la taaseW
Tartassare, MaletraUd' || Tastare, Ta-
8td\
1022. Tappéto, Tappete \ Tappessa-
re, Tapezzd* \ Tappesslére, Tapezzére.
1023. Tappo, Tiuracce | Tappare,
Atturd' % ZaflTo, Tturacce; àtóppele 11
Zampillo, ZzarnbiUe e, più com., Jltte 11
Zéppa, Zéppe, Zéppele.
Tartarava, 1042.
Tartufo, 1068.
1024. Tasea, Sacche, Saccòcce.
1025. Tdta, voce inf. usata dai greci
e romani per indicare Padre, *Tate.
1026. TAvola, Tàvtde, Tàvele | Ta-
bèlla, Tabbelle = Strum. Tricchetrac-
che, m. Il Tavèrna, Tavèrne.
1027. Téch^ne, sost. gr. Arte. Rad.
tek, Pare, Produrre | Areliltetto, Ar-
chetétte Il Timone, Teméne % Tèssere,
Tèaae' || Téla, Téle || Sottile, SuttUe,
SettUe = Dim. Sottilino, Suttelucce \\
Mantèllo, Cappòtte, Ha Cappe = II pe-
lo dei cavalli, cani ecc., quanto al co-
lore che vi campeggia, Mande = Fig.
Pappataci, Becco contento, Cupérchie.
1028. Tè4iio, Tédie, He Tedle, sf. pi. |
Fastidio, Faatìd'ie, Sfaàtìdie, sf. pi. =
" Fastidio „, Insetti schifosi che si pro-
ducono sulla persona, Purcarìje, f.
1029. Teg-ére, v. lat. Coprire || Tétto,
Tétte I Protenrere , Prutlgge' \ Tósa,
Téhe I Tavario, Tuhùr'ie \ Tésola-o,
Pénge \ TésUa, Tijme = Dim. Tesllet-
ta, Tijelhicce \ Tegame, Tijane — Dim.
Tegamino, Tijanelle,
1060, Temere, Ave* pavure | Ti<ni-
«o, Ttmete, Timetóae, Pavuróae \ lnti>
midlre, 'MbavurV \ Timore, Temere, %
più com., Pavure, f.
1061. Tèmpo, Tèmbe \ Tempaiòlo,
Porcellino lattante^ Purchétte aótP a la
mamme \ Temporessiare, Pijd* témòe
I Temperare, Dar la tèmpera all'ac-
ciaio, Dd' la témbre = • — una penna „
rewòrtT = " — il vino „, Tembré? || Tem-
pia, Tèvribie.
1062. Tenére, Tene* = Beggere con
la mano. Tene* e Mandené* = "Barile
che non tiene n, . . .««' mmandé—'^— una
strada „, Seguire, Prendere, Pijd'.., =
Intr. Esser resistente, Far presa, Jfan-
dené* =i Bifl. assol. Avandarae, Arete^
néraene \ Contenere, Cundené* é, più
com., r«n^' I Bédine = PI. « Redini,
e, più com., " Q-uide „, Rétene \ Tratte-
nere, Far indugiare, 'Ndertené* = Fre-
nare, Aretené* || Contlnno, Cundìneve [
Continnare, Cundinevd' e, più com.,
Sequetd' |1 Tenne, SuttXle \\ Tènoro, Te-
nere I Tenemmo, Tener ame \\ Tana-
glia e, più com. nel pi., ^ Tanaglie „»
la Tenajje || Tènaea, Tòneche % Tènia,
lu Vèrme suUatàrìe || Tòno, Tóne, SÓne
§ Tèndere, §tlnne' \ Tésa, del berretto,
Veaére = Del cappello. Falde | Contèn-
dere, Lettecd' \ Intèndere, 'Ndènne*,
CapV I Pretèndere,PreÉè»if»«' | Tènda,
Tenne \ Tèndine, Nlrve \\ Tentare, At-
tendd'; Tuccà'. Fig. Istigare, Tendd' \
Tentone-ni, A Vattendune \ Atten-
tarsi, Azzardarae, Méttea' a rriache,
Spruvarae \ Stentare, àtendd' \\ Stinti-
gnare, N'n z' areaòlve' \ Stintignoso,
Che n'n z* areaòlve.
1066. Tèrra, Tèrre | Terraslle, sf.
pi., Cretajje \ Terréno, nel signif. di
Stanza terrena, Suttane, m., Deaótte, f.
I Terraisa, Terrazze — Dim. Terras-
aino. Terrazzine: Lògge, Palecéne, m. |
Territòrio, TenemèndCf *PaJìce, sm. pi.
II Tèsta, Tèate e, più com.. Cape, "^Còc-
ce, f. I Tèschio, Còcce de mòì'te \ Te-
stardo, Cucciute I Intestarsi, Incapo-
nirsi, *Nguccid% intr. e rifl. || Testns-
Kine,e più com. "■ Tartaruga ni animale,
Ceatìinìe: materia ossea, Tartaruche \\
Stoviglie, sf. pL àttivìjje. Più com.,
Vaae e, spreg.. Cintele, sm. pL § Tor-
rènte, Turrènde \ Tòsto, Duro, Tòate {
Intostire, ' Nduétarae {Tostare, il
caffè e sim., AbbruHulV, Abbru'cd*,
1084. Tfnvere,, Tégne' ; Affunnd* a
la tènde \ Intingere, 'Nf6nne\ 'Mbén-
ne\ Ajgrunnd' \ Intinto, sm. Suche.
IQQo. Tlntln, voce che esprime il suo-
no del campanello ecc. *ydindaCì || Ten-
tennare, Vuacecarae, Trezzecarae \\ Ti-
tillare, Tìlecd' Il SolleUeare, Fare il
solletico, Tilecd'.
1036. Tirare, Terd' = « — su „ AUeva-
Digitized by
Google
tog - tun
103
re, Fa* grosse = " Lo tira sn per prete »,
Lefaprèvete.—'^JjO tira su -per le forche „,
Le- fa crésca pe' la fórche. Nell'uno e
nell'altro modo, anche rifl. = Di vento,
Soffiare, Terd', *Ferd' | Tirèlla, Te-
rande,
1087. Tògliere e Tórre, Tòjje' \\ Al-
ttilemt^Qiannafìcure || Tròtlo; Trot-
tare, Tròtte; Tmttd' \\ Tollerare, Tul-
lerd* e, più com., SuffrV,
108S. Tonaalo, le Mbigne, sf. pi.
1089. Tonare, Fa le tóne, le te/'rìce-
n6 II Matroaare^ Stund' \\ latoniire,
'NdundenV.
1040, Tond-ère, v, lat. Tagliare. Ba-
derò Il Tonnara, lo stesso che "■ Cheri-
ca „ Chiéreche, *Créteehe | Tosare, Tu-
9d\ Carusd'j *Casurd^ \ Tosatura, Ga-
róse, m. Delle pecore: la Tóse, la Ga-
róse e la Garusature \ Toso, agg. So-
lam. nel modo: " Moneta tosa „, . . . tu-
tate I Tomllla, Qrdndéle,
Topo, 101&
lOél. Tòppo e Tòppolo, Zòcchele =
Quello che sostiene l'ancudine, e Quello
su cui si batte la carne, Geppóne, Gip»
póne I laiòppo, 'Kdròppeche | Intop-
pare, 'Ndruppecd' = Imbattersi, 'Ngun-
drd', Ammatte'.
1042. Tòreere, Tòrce* || Tròttola,
VutarlUe || Trilelolo, di legno, Bicce .
Di carta, §trice, f. !| Tartarnsa, Gestù-
nte il Intricare, 'Ndrecd' \ strigare,
ètriececd*,
Vornare, 1046.
Tosare, 1040.
1043. Tósse, Tósce, Gatarre = Tos-
seròlla-ettlna, Tuscétte, Tuscetelle,
Gatarrucce, m. = Acer. Tossicone, Ga-
tarróne, Pandóce, f. = Pegg. Tossae-
elaettaeela, Gat arr acce, la. \ Tossire,
Tósce* I Tossleeblare, JV tusclnne,
1044. ToTaclla, della mensa, Men-
iole, m.. Mandile, m.; dell'altare, Tu-
vajje I ToTacllòlo, Salviétte, f. *Tur-
zére e Terzère, m.
1045. TrAfileo, Trdfeche.
1046. Trans, avv. e prep. lat. Al di
là ,'j Trama, Trame \ Tramare, Attra-
md'=z Fig. Tramijd' \\ Tarma, Gregne \
Intarmare, intr. Aggrignarse, Aggre-
gnelarse \] Tarlo, Tarle \ Intarlare,
intr. Tarlarse || Tèrn&ine, TlrmeneW
Tritare, Tretd' \\ Intridere, Stempe-
rare materie solide in acqua o in al-
tro liquido, Besciòjje'; 'Mbastd* = Fig.
Imbrattare, Spurcd*, ^Mbrujd^ \ intri-
so, sm. Mescùjje, m. Paste, f. Stucche ;|
TrlTòlla, Vìrdene, m. jj Strlssare, li-
moni e sim.. Sprème*, Sprescid^ = Sem-
I plicem., Stringere, " — un occhiò^. Fa*
I cénne nghe U* ócchie |I Trebbiare, e, più
com., Tribbiare, Vatte*, se si adope-
rano i correggiati ; Trescd*, se le bestie
Il Turare, Atturd* \ TnrAeelolo, delle
bottiglie, Sùvere; delle bocce, Tturacce;
delle cannelle, TturìUe % tttrnselare,
Stru^id*. Frvhd* % Tornare, Areturnd*,
ArejV ; AremenX, " — di casa, di bot-
tega, in un luogo „, JV de case, Apri*
la putéche ..." — con uno „, di pers. di
servìzio, di giovani di bottega e sim..
Andare a stare..., JV nghe.,., JV a
sservV,.,, [Méttes* a sservV,., = Di
pesi, misure, conti. Biuscire, AréscV =
Di abito. " — bene, male „, o assoL
"Tornare, Non tornare „, Sta*, Bestd*,
Arreitd* bbóne.,,
1047. Trarre, Terd' || Trattare, Trat-
td*\Mt^ltra^tt»v9, Maletrattd* || At-
trarre, Atterd* \\Htrm,nl9,r9, §trazW \\
Atraeelare, Straccid^ e, più com.,
Sgarrd* \ Straeelo, ^tracce = La par-
te stracciata. Più com., " Sdrucio „,
Sgarrature \ Straeeialòlo, Gingiare ||
Kstrarre, Gaccid* ; Gavd* \\ Tréccia,
Trajje \\ TrAlno, Trajìne (ma col si-
gnif. di Carro, più grande e svelto di
quello tirato dai bovi) il Traselnare,
Straselnare, Strascend* \\ Trasslnare,
Arruvend* ,MaUtrattd' || Traeela, Trac-
ce I Traeelare, Traccid*, Fa* la tracce,
1048. Trastullo, PazzXje, f. = L'Og-
getto che serve di t., PazziarìilXe \ Tra-
stullare, tr. PazzW, Fa* la pazzìje
= Bifl. Pazzid* ; degli adulti, anche
Mattijd\ intr.
1049. Trave, sf. Trave, m. | Trabae-
eolo, Trahhàccule \ Travasilo, Tra-
vajje = " — di stomaco „, Gundurba-
mènde, Dulóre ... = " — di parto „, Du-
lure, m. pi. .
1050. Tré, num. card. (lat. tres, rad.
tri). Tré I Trédici, Trìdece \ Treeèn-
to, Trecènde || Trevònda, la Gumba-
gnXje de le stréhe || Trina, Merlétte, m.
IJTréeeia, Trécce.
Trebbiare, 1046.
1051. Trescare, Trescd"*, nel nostro
uso, ha il solo signif. di Tribbiare il
grano con le bestie.
1052. Triglia, Ruscióle, m. Meno
com., Tréjje.
1053. Trògolo, Tròcchde,
1064. Tròia, n. di città, TrÓje = La
femm. del porco. Scròfe.
Troppo, 1060.
Trottola, 1042.
1055. Trovare, Truvd\ Trutid* \ Tro-
vatèllo, Prujltte.
1056. Tubo, Tubbe \ Tuba, per isch.,
Cappello a cilindro, Tubbe, m. | Tuba-
re, dei piccioni, Bucd*.
1057. TnlTare, Affunnd*.
1058. Tumore, Umbìóre; Nascemln-
de II Tartufo, *Taratvfe, *Taratùfféle.
1059. Tundère, v. lat. Battere || Con-
tundere, Amm,accd^ \ ottuso, Spunta-
Digitized by
Google
104
tur - ved
te, Speszutate = Di taglio : Ingrossato,
Sta jote = Pig. Lento nell'apprendere,
Uttuae I Pertado, Pertuse \\ Blntaa-
aare, Arebbatte' \\ Tòm*^, agg. Tòzze,
Vaése.
1060. Torba, Turbe e, più com., Sbar-
de I Torkare, Turbd' | Ttf rbldo e Ttfr-
bo, *Trévede, * Trovate | intorbidare
e, fam., Intorbidlr-e, ^Ndurbedd*,
^Ndruvetd^ § Tròi^po, Tròppe, NaprSse
Il Trmipa, Truppe % Tarma e T^rnaa.
Lo stesso che Turba |I TUrblne, Nodo
di vento, Vento vorticoso, VutarW.e.
Veeello, 62.
loa. Ufo (A), A^ gguffe, A uffe,
1062. Uff «la, Ò'mbre = Fig. Nòia,
^ìif^uiiìie, ** Ha le ugge „, /§£a ^ngusi^a-
ttf = " Aver in — „, iV^eit buté^ vede* \
l^ffiMM, FaHid%6se \ Vcstr», jPa' Torn-
ire = Fig. 8eccé.\ Dd? nnCjje = Eifl.
Seccarle; *NgnUxar8e.
«J«ala, 1065.
1083. 1Jflftbili«ft e «mb«Uea. Com.
" Bellico n, Mijìcule \ Blll«o. Nei modi:
Stare, Portare eco. in — ,... *m belati-
gè I Bllfoare, Bélangid\ Abbdangid',
1064. tmlle, Ùmae || Omo e Uòmo,
Óme, Òmmene, " È un pover' uomo „,...
puveróme. " Un brav' omo „, *N^u bbra-
véme — Pop. ** Il mi' omo „, Marìteme,
Vòmmwte me* = * Il nostro — . L' — di
scuderia „, Im fattóre; garzóne. Lu fa-
mi jje = ** Far r — addosso ad uno „,
Fa' lu deritte | Omasslo, Umagge, non
oom. I (Tmaao, Umane.
1065. 1Tm»r«, Umóre | Umido, Ùmede
lUmldHft, Umede II Uva, Uve = "— sec-
ca „, Uva paese | arsola, Camban^e, m.
1066. Ungere, Ógne*, VÓgne* \ C»-
vaènto, *Ngulnde \\ s«isna, Aasógne e
*Néégne,
1067. ITnslila e U«aa, Ogne % Paao-
ree«lo e, più com., Paier«e«io, Tor-
nadét£ e, meno com., Pannarìcce-écce, f.
106a Uiio-a, agg. Une, Vune, *Nu,
*Ka = Come sost., non 1' adoperiamo
mai con V aferesi | Aleano. " Alcuni
uomini „, Cìrt* òmmene. " Alcuni credo-
no „, Cirte perzóne se créde = "Non
lo dico ad — „, Nne* le \dìc* a nnieiùne
\ Classano, Ugnune, Vugnune, Ugne chi
I M e s s a n o , Neciùne, Mcmgune \\ Non,
Nen, 2Pn, *N = Àbbr. in Nò, Nò, Nnò,
Nióne = " Un bel si o un bel no „, ^Ifa
bblUa ci vu 'na bb'èUa nno \\ Adunare,
Aredund* \\ Unire, UnV, VunV, AvunV.
Uomo, 1064.
1080. Ur^re, v. lat. Bruciare | Adu-
lto, del corpo umano, Sicché sicché \\
Strinare, Abbrucld* \ Strinato, sm.
Odore di cosa bruciata, BruQÌece =
" Secco — „, Magrissimo, Sicché sicché \\
Brueiare, Abbrucia* = " Mi son. bru-
ciato (còtte) un dito„ = "11 camino
brucia „, . . . «6 t& bbrucid* \ Brueiaia,
Castagn* arrustite, arròste \ Brueia-
tieeio, Odore di cosa bruciata, Bru-
cicce 11 AbbrnsUare, i polli, Abbrucid*
II^Mc^ft, Óre I Orerie, sf. pi. Ugg'ètte d*ó-
re I Oréfice, Ur^ece, Réfece \\ Aur^va,
Auròre, non oom.
Useio, 7(^.
1070. Usolare, Fa* la spìje, *ètd*
scutd*, *Adu8éld*.^
1071. trtero, Ùtere, Utrt e, più com.,
Matre \ uterino, agg. " Dolore — -nr • • •
de matre \ óére, « anobe " Otro „, Utre,
1072. Vacare,v. lat. e it. E»$e* vocatt^
de II Evacuare, Andar di corpo, Fa* de
còrpe, *da lu nòrpe II Tana, Vane | Va-
anafte, Verdeeécche\\»rÉ^w^U^^ Svcmà*
= Dei liquori e sim. Perder la forza,
il sapore, l'odore, ^atarse, ^^mmar-
se 11 Svenire e Svenir»!, Meni* méne,
Applrdese \ Svenlménlo, Sben^mlnde,
*Ammangazióne, f. I| Vantare, Vandd*,
Avandd*,
1073. Vaeea, Vacche, e anche Vacci*
ne I Vaccinare, Métte* Ut vaj^e, *Mtét*
te* le mascàlubbre, **Nzertd*.
1074. Vacillare, Vuacecarne, Tremze-
carse.
1075. Vacire, Piagne*.
Vafflio, a
Vaiolo, 1077.
1076. Valere, v. lat. Essere forrte e
sano II Visiere, Vaie* | Valsente, Prlz-
ze; Puèsedlnze, f. "In case e poderi ha
un — di . . . „, Tra cas* e ccambagne té*
*m bacc -i- a... \ Invalido, *Mmòlede \
Vallffia, Salice \ Valeriana, pianta
med., Vallarìdne,
VanK«i<^ ^•
1077. t^drfo, agg. Vàrie \ Svarldne,
Sprupòsete j Vaiòlo, Vajóle, ^Masca-
lubbre, m. pi.
1078. vaio, Vase \ «ravasaw». Tra-
vasd*. Del vino, da una botte nell'al-
tra, Tramutd* li riasco-a, Fiasàhe,
^Frasche || Va»ca, Vasche, Vaschie, Vo-
stre Il VAMòio, Vandére, f., Spase, f. =
Arnese per trasportare la calcina ecc.,
Cacidmbe e Cacidmòéle, f.
1079. Vanto, agg. Ch'anne \ Bevnsia-
re, Ouastìd*, Arruvend' % «uastare,
Quastd*, SguaHd*.
1080. Vedére, Vede*, Avvede* \ Vi»o,
Facce, f. = "A — aperto „, A ffaccia
scuplrte = "Fare il -^ rosso „, Fa* la
faccia ròsee = Dim. Vislno, Faccet^-
Digitized by
Google
ved - vii
105
le, f. I ATT^dersf , Addunarse, *Nduve-
narte^dduvmane \ Awe^iato, Accòr-
te,' Stute I ViBt», vate =« Far — „e • Far
le viste „, Fa* flnde, Fa* la *fnbégne | Vl-
sMso, 0A« ddd* a XV Ócchie \ ATTlvare,
Aweèd? I KAinrlsare, -Arecuntf»c«% Ar-
fehuré? I ProTT«d«re, Prwr^e' |
Pr*TTl«l«aBa, Pruvedénée, Pruvedén-
zXe I Pra««iite, Prudènte ) ProTTlsta,
PrtitJffte ilmp-roTTlsa, 'Mhruvtae |
tnt»ir«TTÌ»are, 'MhruvesS' \ PriiTTl-
•«ri*, Prwreaòr re llntrarTedére,
Straveda \ larMla, 'Jfmìaìc | lavi-
4Uare, -4wMiitóì<r, ^v^ »mmìdl« | Visi-
tare, Veaetd*, Vedi* § I««a, ,7id^«, *I>^e,
m. Il Idola, Jidtae, JìdéU || Stòria, Stò-
rie.
1081. T«AoTO-a, Véduve, Videve.
lOea. Vegire, v. lat. Tasetare, F<?flr-
^e*<r I Tlstf re, Fòrze || Vigilare, r^i/tf
©, più oom., §ta* resb^Je, areabijatef
4irwéjje I «T^sUare, Areebijé^,
1068. Veh-ere, v. lat. Trasportare l|
laTeIre, Fa* *na remenate, *na 'nga-
cacciate II Taliealo, Réte, f. Non com.
ii ir©tt-«ra. Vetture^ nel noaiio uso,
vale Bestia da soma e anche da sel-
la I Tettarale, Glii guida le bestie
da soma, Vetturale = Chi trasporta
merci su carri, Carrare, Trajinére j
Tettarlao, Chi guida bestie da tiro,
Carruzzére (Per noi, Vetturine è Chi
guida 'bestie da sella) H Via, Vije =
*Per — di... „, Pe* mmezie,,. Pe* ccàu-
se = * È andato — . Ha mandato, por-
tato — tit Sé n* éjite. Ha mannaie, pur-
tate — Bim. Tlnsaa, Viarie \ AvTla-
ra, AbbX(V, Dd* la t^/e = " — la ealza,,
Cumenid^ ... = " — una T>ette „, Métte
mane a..., *Ngignd' *na,,. = « — il fo-
«o», 4rP»ccW... = «— lo strigato „,
Areca^ le file = Intr. "La pentola
avvia a bollire „, . . . Tia bbijate . . . | At-
^aiara, Quel pò* di foco per accende-
re brace o carboni. Fòche, Vrage \ Rav-
viare, Bimettere in buon sesto «ose
arruffate o confuse. " — i capelli „, Ag-
ifhsMté' ... = «— il letto „ ArgUiHd* . . .
" — - una stanza ,, ArieW ... " — una
matassa ^ Arecapà* . . . = " — il foco „,
Argiuètd!' ,.,~*^— un,negozio„, ArfeW...
\ Diviato, De file, Ritte jj Convoglia
e, più com., "Treno», Cummójje, Tréne
^ICoavèMO, Aggubbate,
1084. VeXUre, v. lat. Stirare. Squar-
ciare li Svèllere, SvéUe* e, più com..
Carpi*, ScarpurV \\ Diveltare, Scaesd*,
Svangd* \ Divelto, sm. Scaeeate II Coa-
valsloae, Cummtilzióne, le Mòte, sm.
pi. Dei bambini, Bandióle, f. pi.
1065. Tello, Mande, Quando è tosato,
Téppele, f. I velluto, Vellute,
1066. Télo, Véle \ Svelare, Sbeld\
10S7. Teaale, Che aae venne li Tènde-
re, Venne* \ Rivéndita. " — di sale e
tabacchi „, Putechine \ Rlv end tf xilolo
-a, Vennerìcule li Tlle, Vile | AvvlUre,
AwelV, AbbélV | Rlnvlllare, del prez-
eo delle mordi, Arecald*, Arebbaséd' \
Rinvino, Rebbaase \\ Tlarliiteeo, Vtjac-
che e, più com., Vile = Acer. Tlvllae-
eo»e, Vilacchidne,
Tendemmla, 381.
1088. T«rde, VSrde, Virde \ Terdo-
n», uccello. Più com., «Calenzòlo„,
Verdóre \ Inverdire, tr. e intr. Avver-
dV, AmmerdV,'rse,
1099. Ver^ri, v. lat. Rispettare. Rad.
f>er. Guardare || Riverire, AreverV \\
Pronunzia pop. di * Verecondia „ è Ter-
«dtfaa, *Vrev6gne, ^Brevdgne \ Terco-
vaarsi, *Abbrevugnar$e || Sversasaa-
re, *Sbrevugna*.
1090. Tèrsa, Mazze | Tlrsola, Vir-
gide I Tir^arto, t, lett. Càcchie \ Tér-
iriae, Vèr gene,
1091. Toro ne, Sbajje e, più com.
Sbajette.
1092. Teriaa. Più com., " Tràpano „,
Tràpent, VXrdene.
1093. Vertere e Vort^re, v. Ut. Vol-
gere !I Avvertire, Avverti* \ Divertire,
DevertV \\ rèrClee, Cime \\ Tòrtiee, Vòr-
iece, Vutareae || T«rtel»ra, Òsae de lu
spine liTerttslae, Vótamónne, m. || Ter-
»o, aw. e prep. Vlrze = Sm. Vèrze,
Vije = Biga di scritto, Vèrze — Il Can-
to degli uccelli, Cande = Atto, Garbo,
per lo più sguaiato, Virze, pi. | Tersa-
re, Far uscir fuori da vaso, rovescian-
dolo, facendolo trabbocoare, versando,
Jettd*, Fa* Jeftd*, Armuccd* = Méscere,
Métte* , Ammuccd* \ Rav versare, Argiu-
itd* I Ral»bereiare, Dd* *na *rgiuitate,
Ar^tuppd* I Riversare, Armuccd* ; Are-
vundd* Il Rovéseio, sm. La parte op-
posta alla diritta, la Devèrze, demmòr»
ze == Subita e veemente caduta d'ac-
qua, Sfròace \ Roveseiare, Arrove-
•elare, Arevutd*, Aresmerzd* — Capo-
volgere, CapevtUd*, Arevutecd* = Ver-
sare capovolgendo il vaso, Arevutecd*,
Armuccd*,
109B'. Tèspro, Vìepre | Pipistrèllo,
Scarapénge.
1094. Tètro, Vétre, Viétre, VìtrU |
Tetrina, vernice, 'Mbratenature | In-
vetriare, *Mbratand\
Tettara, 1068.
1095. Tieo e Tleolo, Ruve, f. | Svi-
eolare, S'vicuZtf || Tlelna, Vecine %
Parròeebia, Paròcchie | PArroeo,
Pàreche e Parucchidne, Più com., Cajp-
pellane.
1096. Tilla, Possessione con casa da
abitarvi i padroni: la Casa stessa di
campagna, Gasine, m. — Dim. Tililno,
Casenétte \ Tillavfflo, Ville, f. = Muc-
Digitized by
Ljoogle
106
▼in - 8up
Ohio di case in campagna, senza chiesa,
e che non è frazione di un oomnne vi-
cino, le Massarìjef f. pi. | T Ulano, Ca-
fóne.
1097. Tln«er«, Vinge', Vénge* = P.
pass. Vénde f Vingiute,
1098. Vinctre, v. lat. Bitoroere. Le-'
gare || TtM«olo, Vìngule \ ]>lTla«olar-
•i, Tòrce$e,
1099. Tlte, Vite \ TlM««lo, Crìéle =
Sostegno di candele. Pettine, f. | Vital-
ba, Vetìcchie I Tétrlee, f. e, meno|com.,
m., Véteche e Vétteche, f.
1100. TITO, Vive I VÌT«ro, Vive' | Tl-
Tanda, Vedanne (con sig^nif. speo.) |
ConvlTere, Sta* vunite, avunite, 'nzim-
bre 1 vitAIo, di pesci, Peschére, f. =
Piantonaio, Eóle, f.
noi. Ttmlo, Vìzte I Tèsso, Vìzie =
Atto amorevole. Carézze, f. = Orna-
mento di fili di perle e sim., CttUane,
f. I Tessesfflare, Fa* le carézze \ At-
Tossaro, Avvezzò^, Ammezzé* | Dlvos-
sar«, Sduvezzd* = Spoppare, Smammò*,
Levd* lu latte.
1102. VSoare, v. lat. Gridare. Chia-
mare Il T0«abolo, Vttcabbitle, Pegole ||
Tdee, FdJce = "Essere in — di„. Ave*
la nnumenate, Paaad* pe' ... = '* Mette-
re in — „, Fa* la reclamme, Avandd* =
" Dar sulla — „, Cundraitd* ... 1 Boela-
r«, StreUd*, Fa* lu vuccalóne.
1103. Tolér«, intr. Vulé* = «Con
Ini non ce ne voglio r, Nghe ccìUIù n*n
gè vtijj* ave* che ffa* = "Non voglia
Dio!„, Mujaddi! = Sm. Vulére, Vtdun-
dd' I TòsUa, Appetito, Brama, VóJJe,
Vutije = Dim. Tosllollna, VulijéUe j
Invoffllare, Awujd* \\\ólto, Viso, Fac-
ce, f.
1104. Tòlsero, e più com. • Voltare^,
Vutd' I Tòlta, Vutate. Vote = « Dar
la — „, del sole, Vutd' : della luna, Co-
minciare a decrescere, Vutd*: del
vino. Inacidire, 'Ngetiree : del cervello,
•Mbazzirse = Copertura arcuata di
stanze, edifizi, Ldmìe, Ldmmle = *^ Una
— „, Un tempo, *Na vote = «A volte „,
arte vote \ ATTOlcere, Abberrutd* \
IiiTOls«re, Abberrutd' \ Involto, sm.
'Mmelòppe, Ma^òppe \ Rivòlgere, Ri-
voltare, Arevutd* \ Svolgere, Sberru-
td* I Travòlffore, Travutd' | Rivolta-
re, Arevutd* \ Rivoltolare, Arevutecd',
1105. Tòmere, la Um^re.
1106. Tornito, Vòmete, VÒmeche\Vo-
n<are, Vumetd', Più com. Areverad'^
Più volg., e spec. nel fig., Arevumm(t-
ed*.
1107. Tdto, Vote I Totarsl, Fa* vòt* a,
Devutare'a \ Devdto, Devòte.
1108. Tnòto e Tòta, agg. Vote, Vét-
te, SbÓìte, Vacande, Spicce — Sm. Va-
cande \ Tnotare e Tatare, Vutd', Vu%-
td', SbuUd^, Fa' lu vacande. Spiccia? |
Totassa, Séaéle.
1109. ftAino, dei soldati, Zzàìne e,
più com.. Sacche = Dei mietitori, Mu-
cìjje, f. Il Zana, culla, Qidnne.
ino. Zampa, Zambe \ Sanspata,
Zambate || Zaiflata, di liquido, Sbjn^f-
fé = Di puzzo, odori forti. Puzze, f. e
m. Il Inelanspare. Lo stesso ma meno
fam. ohe " Tnciampicare „, *Ngiambecd?,
Pijd' *nu *ngidmbeche, *na *ngiafiibeca-
ture I Inelampone, *Ngiamb6céne \
Cempennare, Scianghijd' || TaflTern-
ffllo, Tafferujje, Taffatvdje.
1111. ianiara, Cìarapiche.
1112. tèlo, Zzéle I telare. Fa* lu
zzélande \ Oeloso, Oeldse.
1113. Zingaro, Zénghere, Zéngre,
1114. itftftola. Giùggiola, QiUace.
1U5. iòlla e Zólla, èzdUe. Com.,
Tufe, m.
1116. Zòppo, CiÒppe I Zoppleare»
Ciuppecd* I Assopplre, tr. e intr. Ac-
ciuppd*, Acciuppecd' ,- reae.
Zaeea, 251.
1117. Zneebero, Zàcchere. "Fan
di — „, Cambane de — \ Insneebera-
re, 'Nzuccard' \ Zneetaeriéra, Zucea-
rére.
1118. Znfln», Èzuffe \ Assnffisrsl, Az-
àuffarae e, più com., Appiccecarae.
Zufolo, 954.
1119. Zuppa, Zuppe = " Par la —
nel paniere „, Caccid* V acque nghe la-
céatd = " È una — e un pan molle „,
É ppapp* e ppane *nfuaae, *mbu88e, é
ttutte *nafave.
Digitized by
Gòogle
PARTE SECONDA
DIALETTALE-ITALIANA
Digitized by
Google
Digitized by
Google
ABBREVIAZIONI DEI NOMI DI COMUNI
A. Atri
Air. Ciyìtella Alfedena
Alt. Aitino
Ab. Anversa
A«. Aquila
A^all. Aquilano (Prov.)
Ar. Archi
Ari
At. Atessa
JiT. Avaezano
B. Bomba
BAr. Barisciano
B*nr< Barrea
B. e. r. Borgooollefegato
B*rr. Borrello
Bii«eli. Bnccliianioo
B«*BK Buonanotte
Bossi
C»l. Calaselo
CaaiK* Campii
«»•» Canosa
^mm* Capestrano
C*r. Caramanico
Caa. Casoli
Caa»«. Casacanditella
Cast. C. Castiglione CtéU^xu^
€. d. Cittadaoale
€. di «. Campo di Giove
C. «1 S. Castel di Sangro
CeL Celano
C. tr. Castelfrentano
€ta. Chieti
«tele*. Chietino (Prov,)
Clv. C. Ci vitella Casanova
CiTli. Civitaluparella
Civita^. Civitaquana
CiT. r*v. Civitellaroveto
C. m. m. Castiglione Messer Marino
Coli. Colledara
CollMl. CoUedimezzo
Coll^dlm. CoUedimaoine
€. s. A. Città s. Angelo
Cap. Cupello
Vali. Fallasooso
W. f. I». Farafiliornmpetri
Wow, Fossacesia
JPr. Fraine
Fraa«. Franoavilla al mare
V, u. M. Fara s. Martino
Oanal». Qamberale
CI. Gessopalena
dio]. Giuliano va
Ooard, Guardiagrele
Intr. Introdacqua
I«aBsa
I«ett«p.
I<ar.
IJne.
Mam.
Mlffl.
M. 1.
non*.
3lOat#r.
Uosa.
Nav.
Ora.
Ori.
Ortne.
Pa«.
Paci.
Pai.
Palomb.
Peat.
Pea«.
Peti.
Pian.
Pl«tra«,
PlBBOf.
Po««.
P^P.
Pl!»ft.
R.
R«T.
Blp.
Ro««.
S. B.
ik».
»\ Bar.
S. Bua.
». Pel.
Spolt.
s.
S. TU*.
T.
Teram.
Torr.
V.
Tlll. B.
Vlllam.
T. a. M.
Lama dei peligni
Lanoiano
Lettopalena
Loreto aprutino
Luooli
Manoppello
Miglianico
Montelapiano
Mg ntener odomo
Hontorio al Yomano-
Mozzagrogna
NavelU
Orsogna
Ortona a mare
Ortuochio
Paganica
Paglieta
Palena
Palombaro
Pennadomo
Penne
Pentima
Pesoina
Pettorano
Pianella
Pietraoamela
Pizzoferrato
Poggiopioense
Popoli
Pratola peligna
Pescocostanzo
Boocascalegn a
Bevisondoli
Bipattone
Bocoaraso
Bosello
Boooaspinalveti
San Buono
Scanno
S. Eufemia (Caramanico)
S. Eusanio del Sangro
S. Pelino (Avezzano)
Spoltore
Sulmona
S. Vittorino (Caramanico)
Teramo
Teramano (Prov.)
Tocco
Torricella peligna
Vasto
Villetta Barrea
Villamagna
Villa S. Maria
KB. Nelle parentesi tonde, i nomi delle città toso, sono cosi abbreviati: Pist.^
Pistoia o Pistoiese ; Lucoh., Lucca o Lucchese; Sen., Siena o Senese; Aret., Arezzo
o Aretino, eco.
Digitized by
Google
FONTI CITATI NBL VOCABOLARIO
1 protocolli notarili antiohi da me citati sono quelli esistenti nell* Arohivio di
Lanciano. Fo seguire semplicemente il millesimo al nome del comune.
I nomi di " contrade *„ li ho ricavati dagli antichi Catasti depositati negli affisi
delle Agenzie delle tasse di Lanciano e di Torricella Feligna.
Oli ** Statati o Capitoli della Bajulazione „ di Vasto, dei quali il Kabghssi.vi
riferisce l' indice a pag. 90-97 della sua opera (Storia | di { Vasto | scritta |
da I Luigi Marohesani | Napoli | 1838)4 Cito, per abbr., "Stat. man. di Vasto,.
Bimontano ai principi del seo. XVI.
3Je " Leggi municipali o siano Capitoli della città, di Lanciano „ , sono riferite
nel 20 voi. dei Manoscritti di Omobomo Booa.ohb conservati nella biblioteca
di questo. Ginnasio. Hanno la data del 1466. Per abbr. scrivo: Stat. m.an.
di Lanciano.
Lo "Statuto municipale di Atri„, pubblicato dal CnaBUBtiiiw
Lo " Statuto, municipale di Teramo „, pubblicato dal Savihi.
G-li " Statuti della Bagliva di Sulmona „ , pubblicati dal Fassa.
Oli " Statuti aquilani della riforma del vestiario far nozze e funerali „ , pubbli-
cati dal Pahsa.
Oli "Statuti dell'arte della lana nell'Aquila degli Abruzzi „, pubblicati dal Vi-
SOA nella puntata IX, Anno V, del Bollettino déUa Società di storia patria.
Aquila, 1893.
Le " Prammatiche del Begno di Napoli ,
* Nel nostro uso, " Contrada „ vale Parte del territorio di un comune.
Digitized by
Google
A, vocale, gf. = I. Normalm., prefis-
sa ai verbi ohe oominciano con re, " ri „,
intens. o iterai. : Arejlatd', Bespirare ;
AreccòJJe^, Baooogliere; Arrlnne', Ben-
derò; Aredi*, Bidire ; Areterd', Bitirare ;
© ai relativi participi. — In qualche
caso, con gignif. di Moto da luogo: È
'n anne che ita a Bróme, e n'n d 're-
mannaie ma' niènd* a la mamme^ . . . non
ha mandato "di là„ mai nulla alla
manuna; S'd fati' aremenV 'na mùcchie
de rrdòbCf (Il mercante) ha £a>tto venire
(da. . .) di molta roba ; Quand'arevì' da
If apule, arepurteme (portami di là) 'na.,.
=z n. Anche in altri casi, e spesso con
forza ìntens. : Abballd', Ballare ; AbbO'
dd', Badare; Addevedé*, Divedere; Ag-
giuvd*, Giovare; Allavd','La.Ya.Te;Annu-
mend', Nominare; AMpre, Apre; Ahà-
preje!, Aprigli!; Eh, cche tt'avénghel,
Ti dia I ; Quande n* ahd, Quanto, Quan-
ti, ne ha?; Quande n' ahére. Quanto
ne era?. Quanti ne erano?: Ne*^ jje dd'
arUte!, Non gli dar retta!; C € nnate
V arriase, C'è stata una rissa: Addò,
Dove; A cqud. Qua, Qui; A Vie, Là,
Colà; A ppidne, Piano, Adagio; AJére,
Ieri; Accucì, Cosi = III. Biempitiva:
«T d daf à saétte, G-li ha dato sotto.
Ne ha consumato parecchio. Vù a
mméf, Vuoi me?; Bijaf a tté!, Beato
te!; Pòvej^ a mmél; T d pdhat' a ttéf,
Ti ha pagato?; Ha cundannaf a mmé,
Mi ha condannato; Ha condannato me ;
Ea laeéat' a tt€ aòle, Ha lasciato te solo,
solamente; Me et viif a mméf, Mi hai
veduto?; Salùtem'a ppàtrete. Saluta-
mi tuo padre: Ife aapias' a ddice' a* €
mmenute fraterne?, Mio fratello, che tu
sappia, è venuto? Ea putut* a ceaacd',
É stato per cadere; Putiv' appèrde^ la
9ite!, Per poco non morii; Eajje aenduVa
ddV, Ho sentito dire; Me V d aUt' a
ffa*, E solito farmelo; Le ao' viat' a
mmenV, L*ho visto venire. Chiamd' a
zzije, a ccumbare. Chiamar zio, col no-
me di zio. Luneddì, Ogiuveddì ecc. a
nnòtte, Lunedi ecc. notte; Duménec* a
mmattine, a aaSre, Domenica mattina,
sera = I V. Fognata: Jì' ccacce, Ji' apaa^
ae, J%' ppéde, Andare a caccia, a spasso,
a piedi; Té* mmenV, Viene, Ecco che
viene; Mo' le té' ffa'. Ora lo fa ; Che cce
vi ffa'. Che cosa ci vai, ci vieni, a fa-
re ? ; Addò le vi mmétte* f, Dove lo vai a
mettere ? Ovvero si confonde con a ter-
minale della parola che precede, Va
zzùffif a cclu carvóne! (letter., Va a
soffiare a quel carbone!), fig., per dire:
Non è da te, Le sue pretensioni sono
grandi ; Che Sta ffa* f. Che fa? = V. Per
"Din: Par^ a vvedé^ 'nt* cane, Par di
vedere un cane; A echi et lufiìjef, Di
ohi sei figlio? = VI. Per "Da^: LiveV
a laae!, Levati, Togliti di 11: ^ echi le ai
cumbratef, Da chi l'hai comprato? IPn
de fa' hdbbd'' a lu aònne, Non farti (in-
gannare) sopraffare dal sonno; Le fac-
ce métt'a éaae, Lo fo, farò, mettere da
lui. Vàjf a mannd*. L'ho da mandare:
JDamm' a bbéve% Dammi da bere ; Ce vù
dd a mmagnd^f, Vuoi darci da mangia-
re? = ,VII. Per "In, Nel„: Sta a lu
lètte, È in letto, nel letto (È malato);
Se té* vveStV, a la cambre, É in camera
che si veste, si abbiglia ; Vév^ a lu bbee-
chére. Bere nel bicchiere ; É ^ndraV a
le cinghe mica, É entrato in 5 mesi (di
età) ; fP d cÒf a ^na hamme, L*ha colpi-
to in una gamba; É mmòrV a lu aeaaan"
de, Mori nel *60; a VAbbruzze, nell'A-
bruzzo, negli Abruzzi ; È ccéae faW a
la furie, È cosa fatta in fretta = VIII.
Per " Con „ Meichi(V Vacqu* a lu vine =
IX. Per " E „ : TuW a ddu', TutV a ttré,
Tutti e due. Tutti e tre (Cfr. it. " Di-
Digitized by
Google
112
abb
oiassette, Dioieuinove „) => X. Termina-
le, di sost. e agg., d'ordinario femm.,
della 3% nonché di alcuni aw., sta per
" e, i, o „ ; La sòrta me* ; La crocia d^Óre;
La néva avete; Uarta suttìle; Felìcia
nòtte; Còma fa 9; Gna le mittef, Come lo
metti?; SÓtta mane; Sótta aótte; JDéc* e
ddéciavinde; Déc^eccingaquìnece; Sètt*
e ssMta quattórece: La Tnana ritte; Se
Ddìa vó, Se Dio vnole. E nel plur. :
Le vìccTiia mt, I miei antenati ; Le hudja
mi, I miei guai ; Le gghida mi. Quei di
casa mia; Le déta * russe, I diti grossi,
grandi = XI. Agli articoli non è mai
unita : A lu. Al,. Allo ; In, Nel, Nello ;
A la, Alla, Nella ; A le, Agli, Negli ; Al-
le, Nelle.
*Abbaeanclt*, Bende r vuoto. Yed.
Tacande.
Abbacite (l».«°). Abbarbagliato.
jcbbadA', Badare, — ale pleure, Ba^
dar le pecore = Abbaddm^a nnu* !, Bada!
Sta in gangheri, in cervello ! = [Abha-
dande, Guardingo, Cauto, Circospetto
= Avvistato, Accorto = Ch. Fa* abbor
de, Badare, Far attenzione].
Abbafd* (P.'*), tr. Condurre il greg-
ge o l'armento a meriggiare = Pai.
Satollare appieno = Ammaliare ; Aoci-
leccare.
AbbahandiTse, Distrarsi dalle pro-
prie occupazioni ; Diventare un bighel-
lone.
Abbaini', Ballare = Fig. É 'nufréd*
de che ffa^ — (battere) le dinde (i den-
ti) = Q^ande camine ciissù, fa — la ca^
se,.., fa traballare il palco, l'impian-
tito = Sguazzare nelle vesti. Déndr' a
ite càveze, ce vajf abbaUènne, In questi
calzoni, ci sguazzo = Déndr' a He scar-
jpe, me ce va bbalUnne lepite, In queste
scarpe ci " sbigoncio „ = [Inghiottire,
Mandar giù. Ingollare. 2Pn ze pò —,
Anche fig. = Tramontare. Lu sòl'd cu-
menèat' a — ,... a voltare, ad andar
giù] Il Abballate, Scesa; Parte opposta
del monte = L' — de lu sole, il Tra-
monto.
"l'Abbaile, avv. Abbasso = Da Icche
*nn —, Da qui in. giù = — déssece, Co-
staggiù = Me ne vujf arefV —, Voglio
tornare giù a casa = AbbalV abbaile,
m. av. Giù giù = Fig, Me send' —, Mi
sento giù giù, sfinito.
Abbambtf*, tr. Dei panni. Avvam-
pare, Abbronzare = Abbrustiare i polli
spennati = Intr. e rifl* Avvampare, Pi-
gliar fuoco improvvisam. facendo fiam-
ma = Fig. Vóce' abbambate, Bocca ari-
da, rasciutta per febbre o per gran se-
te Il Abbambatore., sf. La parte abbru-
ciacchiata.
AbbaraAtA', Vendere, a qualsivo-
glia prezzo, Bacchettare, Abbacchiare»
e, per isch., "Par vendetta di...„ =
Collocare una ragazza in un modo pur
che sia. Abbacchiarla. = Assol. Tratta-
re, Aver ohe fare. Nghe ccvllù n'n gè
se pò —, Con colui non si può trattare,
cavar, le mani di nulla.
Abbarrucd', Abbacchiare, Vendere
alla peggio = Assol. Far presto e m.ale.
Abbacato, agg. di pers. Non saper-
fìciale. Posato, Esperto, Savio.
Abbaiti', AraitA*, Bastare = Ji'
n'n abbast' a rengraztarte. Non so rin-
graziarti quanto basti || AbbaMte eh«,
Pur di, A condizione. — aòbusche, Pur
di guadagnare . . .
A bbaitajdn«, m. av. In gran copia.
A bbattute, m. av. Nel modo : JV —,
Senna giunta di prezzo. C^éHe va — ;
QuéUe me Vd date, Vajf avut' —,
Abbatuozze, Abatónzolo.
Abbari^A*, Sbavazzare, Imbavare»
Imbrattar di bava. Anche SbarajH' e
^Sbafarli' = Biascicare.
Abbeld\ Ved. ArbelA'.
Al»b«lat«, agg. di pers. Bilioso, Col-
lerico, Stizzoso.
Àbbélò (€. fr.) Nel modo : iVTn i —
me' de fa' quésse, Non è da me, Noa
son viso, di far codesto.
Abbelentrae , Invelenire , Arrab-
biarsi = Fig. La th*r6, l'arte, s'è bbeU'
nite, . . . brucia, è infocata dal sola.
l'AbbendA', Posare, Far sosta, QxùQ'
tskre = 2^nabbènde ma' da piòvere!. Pio-
ve sempre = Abbinde *nu ccòne !, Stai bo-
ne, fermo, un poco ! j] * Abbènde, sm. Po-
sa, Quiete. Nel modo: Ave* — . Di un do-
lore, di un ragazzo irrequieto, eoo. Nò'
mm' d date ma' —, Non mi ha dato be-
ne un momento. Ved. Arbendtf' (Lat.
Adventu—).
Abbénse', intens. di Vincere, So-
praff'are. L'abbénge lu sònne. È sopraf-
fatto dal sonno. N'n de fa' 'bbénge' da
la rajje, Non lasciarti vincere, traspor-
tare, dall'ira = P. pass. Abbénde^ *Ab-
bensltlte.
Abbensdnde [AbbengundeJ , A buon
conto.
*Abbenzl ch&, m. cong. Ancorché, Da—
to pure. — cc-i-avéss' a JV.
AbberraM* e Abbarrettf*, Avvol-
gere, Binvolgere, Bavvolgere = Arro-
tolare = Fig. Avviluppare, Abbindola-
re, Imbrogliare = Abbacchiare, Ven-
dere a qualunque prezzo = Bifl. Bin-
fagottarsi, Bawolgersi nelle coperte, a
spec. nel mantello, per riparasi dal
freddo = [R. Awirretd'J, (Lat. *Advolu-
tare).
Abberzd', (P."**), Condurre, Menare
il gregge per una data direzione.
Abb«tA', Abitare, Più oom. §ta' dói
case = {*Abbìte, Àbito-i-a],
Digitized by
Google
abb
113
Abb«««cA', Seccar nel forno o vici-
no al faoco le legno affinchè poi bru-
cino meglio = [Ori. Abbetehd' = Ari,
r«tt., At. Abbedecd'], (Lat. *Ab'Udi-
care).
*Abl»eiellA% AbbatellA', intr. e
rifl. Sgallare. Lu latte de lu fìcure fa
— la vécche, Il latte dei fichi fa sgalla-
re, coprir di buUiociattole, la bocca.
Ved. T«ttfUe.
Abbetìzzeje (T.), qualunque Luogo
atto ad essere abitato.
AbbljA*, Avviare, Indirizzare = Co-
minciare. Abbif a ppiéve', a nnéngue'.
Avvia a piovere, a nevicare. S^abbijj* a
'ngraaad*, Comincia a ingrassare, Ha
dato nell' ingrassare = Dar la via, Dar
libero corso. Ha *bbijat* a ppidgne', a
jjastemd^f a ddd* cazzutte, ecc.. Ha da-
to, Diede, la via, al pianto, allo bestemi-
mie, ai pugni.
AbbijjéUP (Ca».), Spazzare. Ved.
T^iJele — Fig. Struoinare, Sciupare
malamenta, danaro, sostanze. Ha *bbij'
jélate tutte. Ha consumato, fatto un
macinio, di tutto il suo.
Abblrbandlrse, Imbirbonire.
Abbiricd* (A<i.), Acconciare. Dispor-
re bene, Ordinare. AbbirìcoXo bb^ne,
Vestilo, Coprilo, bene = iS* è abbirU
cata, Si è collocata, maritata. Ved.
Èbiricd\
"^AbblttemA', Ansare, Respirare af-
fannosamente = [Ari: Frignare, Pia-
gnucolare] il *AbbItt«iue, sm., e più
oom.,Betteniére, f. Ansima, Respiro af-
fannoso, Fiataccina || Appittemate^Alt,)
Affannoso. (Gr. Bétto),
Ahhlattd'y (A., C. •. A.), Lanciare,
Scagliare. (Da Vratte (Vlatte); come
" Lanciare » da " Lancia „) Ved. Tratto.
Abbonale, n. di pera. Abbondio =
[Abbunne],
Abb*iiapeBBlnd«, fam. Cibo gros-
solano, che sfonda lo stomaco.
Abbraeeeeii', intens. di Abbraccia-
re. Vale ancha Abbrancare = [S. Ea».
Aggraceecd*],
AbbraBAA% intr. e rifl. Aver gran
brama di cibo, Arrabbiare dalla fame.
Le vùfa' —f àta *bbramate!j È allu-
pato. Ha gran fame = Vivamente de-
siderare = [Se. Arrabbiare].
Abbravd' (Maa.), 8bravd\ (Can.),
Bravare, Minacciare con burbanza =
Sgridare, Bipr rudere con minacce.
Abbrevedatór6{He,\ sf. Fazzobtto che
fascia il viso da sopra in basso, per di-
fenderlo dal freddo, e le cui cocche si
annodano sul capo.
AbbreTlattfre, Ved. Ae«artatdre.
AbbreTusnarM, Vergognarsi.
Abbrljate, fam. Bimpettito, Diritto
della persona in atto di alterigia. Va
tutt' —, Cammina impettito, con sus-
siego.
*Abbrlle, mese. Aprile.
Abbraeear«e, Chiocciare = Fig.
Delle donne quando cominciano a in-
grassare e perdere di vivacità e di fre-
schezza ; e di chi sta mogio e si rannic-
chia or qua or là perchò non si sente
bene = [Abbruccaticcef agg. Nei modi:
Jì* —, èta' —, Far la chioccia. Crocchia-
re, Nicchiare, pr. di ohi ò malaszato].
Abbra^nt', Infocar d, Arroventare,
un ferro = [Abbrucend? e Abbrecendl',
Cast. €., Revu^enV],
Abbra^lA', Bruciare = Abbrustia-
re i polli per tor via la peluria.
AbbrniehlA*, AbbraÌeA% Tostare
il caffè ; Arrostire il pane ; Abbrustoli-
re legumi, pannocchie di granturco e
sim.ll Trai«b«ito,sm. Rósolo, La parte
delle vivande rosolata || Abbraiehla-
eafé. Tostino.
Abbacete, tr. Fig. Dare unasbruffo,
Dar l'ingoffo. Subornare = Bifl. Abbuc-
cara'' a lu vine, Divenir ingordo. In-
ghiottirsi, del vino = Darsi l'intesa.
Mettersi d'accordo, Andar di balla, com.
in mal senso. [Abbaccarse].
Abbacearse. Del grano in erba. Al-
lettarsi, Far letto (In questo signif. più
com. si dice Arejì 'n dlrre) = Lasciar-
si andare, Abbandonarsi. La pajja d*
órze, subbete a^ammócche, flg. Chi è di
debole complessione, di nulla nulla
ammala = N^n d' — aubbete !, Non la-
sciarti andare alla prima, Tieni fermo !
Ved. AmmneeA'.
Abbaflnarse, Enfiarsi, spec. per e do-
ma = Binzepparsi, Bimpinzarsi di ci-
bo = Intr. Fig. Gonfiare, Non poter ma-
nifestare il dispetto, lo sdegno.
AbbiMate, agg. Invogliato = Aw.
Avidamente. Magnd* —, Mangiare con
avidità e alla lesta, all'arrabbiata.
[Ort. Magnd' abbuojf abbuojje] \\ Agg.
Enfiato, pr. di Faccia edematosa = Ab-
bajatl«ce, Alquanto enfiato.
Abbumbd', Abbummd' (T.), Giunger
l'acqua alla gola ^ Fig. A ccuWti li qua-
trine f abbòmbe, È molto ricco.
*AbbanimaeA% spreg. Satollare =
Bifl. Levare il corpo di grinze.
AbbarlA', Burlare.
AbbarrA', Mangiar molto. Digru-
mare, "Strippare,,, Macinare a due pal-
menti. V aviac -i- a vede* gna*bbòrrel
L'avresti a vedere come dipana ! 1! Ab-
barrato agg. di Ventre. Gonfio e duro
per soverchio mangiare. (" Abborra-
re* „).
AbbnrretA'. Ved. Abberrat*'.
Abburriccìiìd* (Ar.), Avvolgere, Av-
volticchiare, pr. il filo nel fuso.
Abba««A*, Buscare, Guadagnare =
Digitized by
Godgle
114
abb - aoo
Procacciare, Accattare. Abbùacheme *nu
ccóne malve, Procacciami, Accattami,
della malva II Abbaselie, Guadagno.
Abbuaciarae e Abbuacelarae. Del gra-
no allorché, per Boyerehio alidore, ha
la stretta, e la spiga avvizzisce. Abbio-
sciarsi.
Abbuterrd^ («.), Satollare.
A1»kaUeelilA*, Avvoltolare, Avvol-
tare alla peggio.
Abb«M«l', tr. (Gonfiare = "Sorbot-
tare „, Picchiar forte. — de mazzate (Dal
Tambnrare la bestia ammazfata) &=
Fig. Gonfiare, Lodare eccessivam. ano.
Le V 4m^ abbàtte, Lo gonfiano = Inzi-
pillare, Metter su una persona = Intr.
Dissimulare il risentimento. Cullù ab-
botta !, Quello sta zitto e gonfia = Del
libeccio che & li 11 per spirare. Lu vlnd*
abbàtte ! = Bifl. GK>nfiarsi di cibo, Bim-
bu22arsi = ^Enfiarsi per edema = Fig.
Insuperbire delle lodi = 8efa—, Glie-
la danno a bere, Beve grosso, È un
credenzone = [** Stat. mun,di y. „ : Che
non poaaono vender de nocte bovif ne fa-
re abootar niaaunó cmimale], (** Abbot-
tare* „ , intr. e rifl.). || AblMtUatleee,
Enfiaticelo.
*Abbi(ttund\ Danneggiare, Devasta-
re, un campo lavorato, una vigna, e
' sim. (" Abbottinare* „).
AbbaUiuiate. Fig. Nella maniera:
§ta^ — ghe une. Essere in sussiego, im-
broncito, con alcuno. Togliergli il sa-
luto.
AbbuveratérBf sf. Fig. Solco, Fosset-
ta, presso la sponda del campo lavo-
rato o vicino a un albero, che serve
per trattenere l'acqua piovana. Fa\
Da\ r -,
Acaréle, sf. yed.'Òtae«e.
Aee»dé% intr. (^»te C'i-accade, ...ci
sta bene, va, viene, a proposito. Quéaae
nen g -t- accade, ...non sta, non con^
viene = Di abito : J* accade, Gli torna.
Gli sta a pennello. Ofr. Aocaacd*,
*Aeeaf%MelilA', Mettere di molta le-
gna nel fuoco. (Dal lat. Foctdare, con
metat.).
*A«««Kfttilarse, Affollarsi, Accalcar-
si; Addossarsi Tuno all'altro, per cu-
riosità di vedere, di entrare, e sim.
Ae«assldn«, Cagione, Motivo. An-
che, AeeasKone, Ae«as«Kone, Yed.
*CeaMlone = ['^ Bagl. di S. „ : NuOo . . .
debbia mettere ne eaaere a cagione per
aua negligentia vada V acqua per le atra-
de^ publiche , , , Ib. Gap. 86, acagione],
A«ealanieirA* e Va' la«alaniltre,
Attrarre i>er forza magnetica. (Gredesi
che i gatti, le serpi, i rospi " calami-
tano n o " fanno la calamita „, eserciti-
no un fascino sugli uccelli, sui sorci, e
aim.) = Fig. Ammaliare; Ciurmare,
Abbindolare = [Ar. Accalainetrd\ Pic-
chiare, Dar delle busse].
Aeealeetf' , Calcare, Pigiare = Fig.
— lu cuppelón^ a une. Dirne tutto il ma-
le che merita, "Scardassarlo,,.
A eealeeairiiltto e A •ealeeacnU-
te, A pie zoppo = [vi ggaUe cìòppe =
Mail. A agangarìUe — At. A ccìuppe-
cardile = Paci. A cciìtppe ciuppine e
A ^ngine *ngine cìòppe = Ar. A rregge-
neUe].
Accalummd' (V.), Menare, Vibrare
un colpo dall'alto in basso. Jfo' f ac-
càUSmme 'nt* fvcòzze /, A momenti ti ap-
piccico un pugno ! (Cfr. " Calumare* ,).
AccamuUé,', Strappar le buttate d'u-
na pianta = Potare alla lesta e male
=JP.«»— «ne, Batterlo, "Sorbottarlo^.
Yed. CantfUe.
A««anclanA', Mettere in un canto
= Stringere una persona con le spalle
al muro = Bifl. Giacere di lato. Nen
ie pò — , Non può voltarsi e giacere di
lato.
*Aeeandas«lA', Accostare.
Aeeanntf *, Accatastare, spec. legne,
secondo la misura (Canna).
Accapd', Passar oltre l'ostacolo. Lu
a(W d ^ccapaV a lu còlle, Il sole si mo-
stra di qua dal colle. Cfr. A««aFpA'i
nell'ultimo signif.
*A «eapabbaUe Yed. Cavabballe.
A ««ai^ae««d; AceapalM» Yerso
questa, Yerso quella parte.
*A eapammtfncle Yed. C«i»aai-
ntfnde.
Aeeap««errA', Afferrare pel collo.
Yed. Cai^eeèrre = Fig. Di dolore che
prende al dorso, alla nuca.
AeeapesBA', Metter la cavezza ; Le-
gare a cavezza.
Accappd* (A*.), tr. rifl. Coprire col
mantello, con 1 > coperte, e sim. Nel
€lil«t. Ammandd*f ved.
Aeeappatòre, Accappatóio =
[liettop. 1634, Accappaturo = «. 1S90:
Uno cappatoro lavorato con oro e aeta
= li. 1547 : Una cappatorella de seta] [[
Ae«applattfr«, sm. Pezza di lino su.
pezza di lana o di cotone, per infascia-
re i bambini || * Ccappaturìcchie (Plm-
aof.) sm. Fazzoletto con cui le donne
coprono il capo.
*Accapuccid\ Afferrare pel capo =
Fig. L* d ^ccapucciate lu aonne, É gra-
vato dal sonno, " Ha i pisani „. (Ofr.
" Accapaociato „).
Aeearaoenlrsey Divenir passo, Bec-
colo, pr. dei fichi. Yed. Caraffa» =
Per sim. Della pers. ammencita da^rli
anni o da infermità.
AccarV (Cast. €.), Accarezzare ; Ab-
bonire, Placare.
Accarruzseld^ (Ar.),- Filar male, in
Digitized by
Google
maniera ohe il filo sia pieno di brocchi
o di grovigliole.
AeeAsA', Ammogliar 3 = Bifl. Am-
mogliarsi = [€»•. Maritare].
Accascd', intr. Accadere, Esser d*uopo,
•cony eniente. Se e -i- ddajfa^ tutte quel-
lo che ce -»'- accasche, S' ha da farci tut-
to quel che è del caso — Se e -i- acca-
scile . .., Se ci calza, Se fa al proposito,
Se sarà necessario, utile, opportuno...
AeeaiaitA% Accatastare = Accastel-
lare = Pig. Assol. Sfrottolare, Dir fan-
donie l*una dopo Paltra. Quande ri'ac'
cataste, Che gran sballone!
A e«ata»t«. Gioco fanc, nel quale
Funo pigia l'altro con la persona = [vi
ccrépa sur gè].
Ae«attA*, Comprare = Accattarse lu
cace, Battere il tacco, il calcagno, Al-
zare il taccone. Battersela, Fuggire. Ha
^enduV accuc\f 8* d ccattate lu cace.
Senti questo e prese il largo, fuggi ||
AccaUahué (C. vm., M.), Faccendone, Af-
fannone.
A «eaTa«lall«, m. av. A cavalcioni
= Ghiooo fanc. A cavalluccio; A scari-
calasino = [vi ppiccenòUe = F. •. BC.
A ppiccecòUe = Cab. A ccingecòUe =
Paci. A ^ngicenòUe e A ^mòrìcchenòUe
= Tollo, A ^ngingiacbUe = At. A cciu-
ciumine (mine, mani) = Pas. A ccicci'
'CÓJJU],
A««aTalUi', Accavallare = Scaval-
care, Passare al di sopra di un osta-
colo, andando oltre = Fig. Oltrepassa-
re. Ha accavallate le vind' anne, Ha ol-
trepassato i 20 anni = Scavalcare, Bi-
maner superiore ad altri. In questo si-
gnif ., anche : Fa* la cavaW a . . . = [As-
solcare, Apporcare, il terreno lavorato
per seminarvi o piantarvi].
A ccecùocchie (Cast. C), Alla cieca.
A eeendenare. Nella maniera : Par-
3<r — , Parlare come viene viene, a ca-
saccio; Dirne delle grosse.
AeeennA', Ammiccare = Assol. Del-
la campana che ha sonato a messa,
quando rintocca. Sonare il cenno. La
méaé'accénne, Sona il cenno || Aee«nna-
rftlle, agg. di Occhio. Com. nel pi. Ve-
eh -t- accennarUle, Occhi birichini.
AccepulW (Cast. C), Picchiare sodo,
Dar di molte busse.
Aecerlrse, Divenir pallido = Delle
messi. Biondeggiare. Yed. 'IffferA' ||
Ae«erlt«, agg. Di Viso. Pallido.
*Acchelu8trd% Dare, Far bere, il co-
lostro al neonato.
A cchiane. Ved. Chiane,
Ae«hlappA', com. per Prendere (che
non è punto del nostro uso) e Pigliare
= Cominciare. Ha ^cchiappaV a nnén-
gué* da maddeménej Nevica da stamani
= Acchiapp' e n*n acchiappe, Prende e
115
non prende ; Arriva e non arriva ; Toc-
ca e non tocca, Scatta di poco.
A««liltfle, sf. Occhiello rotondo, per
cui passa la stringa: Maglietta di filo
dove entra il gancio dei vestiti e delle
fascette.
Acel«ltfl«, sm. Assiolo, "Chiù„ =
[Ar. Chióvej.
Acchiuppd*, Coprire. Cfr. A««appA'.
vlccia66at#rf',Conciar male, Strusciar
le scarpe, da ridurle quasi a ciabatte.
A«ela««A% Acciaccare, erbe, fiori,
e sim. = Ammaccare = Schiacciare,
un cappello, una noce, ecc. = Pestare,
un piede, un dito. Anche, Pigiare =
Assol. Masticare = Fig. — paternuètre,
" Snocciolar corone „ = [ ». Eas. A
cquand' d acciaccate 'n« mése, Ha a^jpe-
na compito un mese (di età)] || *Celae-
earèlle, agg. Prèmice || Celaceli«, sm.
Stiaccia, Fracassio; Grande quantità
di cose schiacciate, peste, fracassate.
Fa'* 'nu — .
A««laffSA', Prendere con prestezza e
malgarbo, ghermendo = Eubaochiare,
" Grancire „ = Spreg. Acciaffe cciò cched
é, Mangia di tutto || C«lafrand«, agg.
Che mangia di tutto, senza badare a
scelta = Facile a rubacchiare, e sim.
(** Accafiare „*).
Acciammuttd' {C9k%t. C), Ciangottare
= Ciambolare, Parlare a lungo, ma
senza nulla concludere = Brontolare
= Darsi da fare, ma. non cavando le
mani di nulla, Acciaccinarsi.
Acciangd\ intr. Il Camminare fret-
toloso, ma impacciato, di chi sta male
in gambe,Arrancare. Yed. Clanffhljd'.
A cciangianeUe (Ca»4. C). Nella ma-
niera: Sund' le camban* — ,... a festa.
Accidno, n. di Com. = Accianllli (Cl-
▼It.) n. di contrada.
A««lappA% Fermare con ganci; o
con grappe. Yed. C«lapp«.
A««lapp«ttd*, Aggangherare, Ag-
ganciare, Fermare, Serrare, con gan-
gheri. Yed. Clappétie.
A««lare, Acciaio = Métte', o Are-
métte', V — , Acciaiare, Binforzare di ac-
ciaio la punte o altre parti di strumenti
di ferro || Aeelarlne, Sistro, strum.
musicale.
Acciarrd* (T.), Uguagliare con for-
bici, falce o altro strum. da taglio, ciò
che alteri l'uguaglianza di un piano.
Yed. Ciarra. darre. (Gr. Retro).
AcclayaiiA', Acciabattare, Far pre-
sto e male, Acciarpare, Abborracciare
= Mangiare, Ingollare, Mandar giù al-
la lesta e con punta grazia. Acciavat-
te tutta sòrte de rróbhe.
AccibhV (T.), Satollare.
Ae«lde% Uccidere = Iperb. Tartas-
sare, Malmenare = Fig. Lavór\ accis*
Digitized by
Google
116
a lu còlle, Imbratto, Lavoro fatto alla
peggio = Altri modi volg. Me «end' ac-
cise, Ho male, Sono sfiaccolato, ecc. =
IPn é bb^ne manghepe* è««' accise, È un
inetto = E echi Vaccidef, Sta sempre
bene. É lavoro solido, resistente = Scid
*ccise lu méjje !, " Accidenti al meglio ! „
Son tutti di nn pelo e d*una lana. (•* Ac-
cidere*„).
Accif regnate (Hai.), agg. Di Capelli.
Arruffati. Èta —, Avere i capelli in dis-
ordine, arraffati.
Accijd*, (Palomb.), Blmboccare il
sacco per prendere o versarne il conte-
nuto.
AeelmA', Cimare, le piante = To-
sare leggermente.
Aeclnfft', Aeelnsrelt', Sciupare,
Strubbiare, oggetti di vestiario.
Accircid' (A<i.), Scottare i legumi per
non farli intonchiare || AccircV (Cast.
C. ) Cecero una vivanda imperfetta-
mente.
AeelneeA', Chinare. Acciùcche la
còcce/, Chinali capo! = Acciùcche '««a
rame, China, Piega in giù, codesto ramo
= Bifl. Curvarsi, della pers. -4cciuc-
chete !, Chinati, Curvati ! N^n ze pò —,
Non può curvarsi = P. pass. A«elae-
«ate, Clneebe. liPn de Ha^ —, Non star-
tene chino, ricurvo. Ha ^cciuccate la
còcce. Ha chinato, piegato, il capo. JV
ciuccile. Andar ricurvo.
AcciucchV (T.), Uguagliare con la
zappa il seminato, Cfr. Voccd\
AcciuccuW, Ammaccare, Schiaccia-
re in qualche parte la superf. di un
oggetto metallico cavo. (Cfr. " Acciotto-
lare „).
Acciummd^ (Cast. C), intr. Chinar-
si. Ved. Clòrnme = Tr. (B.) Bendare.
A —, A gatta ceca; gioco fanc.
A celammlUe, m. av. JV — , Anda-
re secondo il desiderio, a genio, " a fa-
giolo „ = Spec. di cibi. Me va —, 'È il
mio còccolo, Mi ci spacchio = Di cosa
che va come deve. Va " a buco „, " a
fagiolo n>
AeelamA', Bicercare, Desiderare.
Lu stòmeche nne^ Je Vacclame, Il suo sto-
maco vi ripugna = Fig. La tlrre nne*
Vacclame, Il terreno non è adatto per
quella pianta.
A «c6eceeapabb&ll«. Capofitto.
A«o6JJe'. P. pass., A«od(e.I. Coglie-
re, Colpire. — wn' a ppretate, " Fargli
la sassaiola „ = J' d 'ccóte *m brónd\ a
la facce, L'ha colpito in fronte, nel vi-
so = Investire ; Intoppare. Se Vd 'ccéte
la piéme, È stato investito, travolto,
portato via, dalla piena. 8e V d ^ccóte
^nnanze pHte, È intoppato in lui, Dette
in lui. con una pettata = Baccogliere.
Accùjjete ^nnanze le pìicure, Mena (rac-
colte) le pecore avanti = Avere in sé.
— appetite, séte, e onne, Avere. 8ì ccÓte
site f. Hai sete? = II... AssoL Lufium^ d
*ccéte, Il fiume è in piena = Di una
parte infiammata del corpo. JT accòjje.
Mi dà delle trafitte = [T. Accòjje\ At.
AccòUe\ Attingere l'acqua. Ved. OòXWj.
Aecòmede, Acconcime, Piccolo riat-
tamento di case.
A«etfMse, sf. Arnese da cucina nel
quale si tiene il sale e il pepe per con-
dire.
Ae«tfMff-l-aeeònKe, m. av. A modo.
Per bene = Anche in forza di agg. È
*na cós^ —, . . adatta.
A eeóv* a eetfre, m. av. Testa te-
sta, Da solo a solo.
*Aeeòr*e\ nel solo infin., Accorge-
re = P. pass. *A«eòrd« *Aeeoree.
A e«tfrte, m. av. Tra breve. Sta
ccórV a ccórt' a mmenV, Verrà tra bre-
ve = Tenére* —, Tenersi corto, nello
spendere, e sim.
A ««dv«. Gioco fanc. A rimpiatti-
no = [C. fr. A ttanaruce =T. A ttana
tane — At. A l'acchiuppe = C. ». A.
A ccuvarrjesce],
A«or«d«nigl», Vendere a credito. Più
com. Fa' la credènte.
A cerépapaitie, m. av. A crepa-
pelle. Magnd* — .
Aeerésee*, Areeerésee*,Arer«aee%
Levar Polio da su l'acqua con una gros-
sa conchiglia, con una padella, o, quan-
do lo strato è sottile, con la mappa, ved,
= [Arcrlsze* (C. •. A.), Spazzare l'aia
dopo che con le pale si è ammucchiato
il grano nel mezzo].
AccrescetÓre , Granata di ginestra
per spazzare l'aia, la stalla, ecc.
AeerVanftate, agg. Creanzato.
Aeeròlle, Fiocca del piede e della
scarpa = Fig. È strétte d» —, Ha il
granchio alla scarsella, È avaro.
Aeeraecarse. Della chioccia. Ac-
covacciarsi = Dei pulcini. Porsi sotto-
la chioccia = [S. Eus. Arrucchiarse],
AceraceulA'. Della chioccia. Croc-
chiare, Bichiamare i pulcini.
AecacoA' e Cn«e*', Capitozzare =
[Cucd^ = Can., Scuccd*].
Accuccd\ intr. jDelle patate. Forma-
re il fiore.
AeenoelilA', Accoppiare = Mettere
insieme una certa somma.
AoeaeclA', intr. Piegare il capo in
segno di rassegnazione, di sottomis-
sione, non fiatando, non replicando =
[T. Accuccid* e AccuccV, lo stesso che
AeeiaeeA', ved.] = Bifl. Cucciare, dei
cani = [Accuzzarsé],
Aocaeealairse, Accoccolarsi = [Aq.
Anguccarze] \\ A ecaeenlnne m. avv.
Coccoloni = [A<i. *N guctUuni],
Digitized by LjOOQ IC
aoo - acq
117
Aczuchericchìarae (ral.), Racohioc-
<ciolarsi, Fare il ohioociolino.
A«e«ft, Centi, *CeafJ«», *Aeea-
«Jenslie, Cosi = Jav* accucì. Andava
alla buona, con abiti andanti: Anda-
va disarmato. Anche, 'fin accucì = A
quel iao\S6 U mctgn* —ffrédde, Lo man-
gia freddo, non ostante che sia freddo.
DàjjeV — 88ane, Daglielo intero, senjsa
scemarlo, tagliarlo, dividerlo. — véc-
chie, A quel mo', sebbene, vecchio =
SangTie d'accudì!, esci. euf. = [Accucì,
*Accuqicclie, *Accucìgn6 = Aq. Accu-
cìnda = T. Accucìndre = Car. Accu-
cìjje, Accucìne = 'c«l. Aaciucì = T. Ac-
cucine = «Stat. aquil.„ Coaci],
A«endA*, Afftlare, Dare il filo al
«citello = [Accutd'].
AccudoW (!»»».), Accutold* (!»*•©.),
Increspare. Ved. Cùtele.
*Accuffate, agg. Di Cielo. Rabbru-
scato = Di Viso. Imbronoito. (Pist.
*Baggufato„).
A««iMatA', Acquietare = Abbonire,
Racchetare i bambini.
Ae«ajèi»i«, sf. Accudimento. IPn ée
p6 aresand', ca nen di* — . N^n d 'vuV
—, «' é mmòrte.
AeealmH', Colmare = Iperb. Em-
pire a bocca, fino agli orli del vaso =
[T. Accummd*].
Ae«andA% Raccontare. Narrare.
Tajj* a *ccundd n'i* fatte = Rifl. Che V
Vaccundef, Ma che mai dici?, Ma che ti
gira? = Semplicem. Dire. A cchiVac-
cundef, A chi lo dici?
Aeeaade, sm. e f. Avventore, Chi
compra sempre nella stessa bottega.
Bottegaio = Chi si serve dallo stesso
sarto, eco.
A«eandl', Condire.
A«eanKlni«, 'Ceanslme, Concime,
Concio = Condimento.
Ae««ral««lilA', Rincantucciare.
A«enpar«e. Del Tempo. Rabbru-
scarsi Il A«eapate. Aria 'ccupate ,...
cupa, fosca ; afosa ; caliginosa. àtdnzXa
— , ... con poca aria, affogata.
Accnpp*'.Picchiare,Dar "le cro8te„,
*" le paghe „. Sì n'n de ètì fitte, Vaccòppe!,
Se non starai bono , saran busse si-
cure. — 'nw acaffe, Consegnare, " Ap-
piccicare „ uno schiaffo = Assol. C -i-
àccòppe!, Ci si bussa bene, Le prende
senza moversi, Le busse oi aooostano =
Vincere nel gioco. CuUù Vaccòppe!,
Quello "ti farà repulisti „ = Metter so-
pra. Sopr' a 'a te bbune piande e -i- ac-
cuppe tutte *aaa tèrre! = Coprire. Ac-
cùppeU bbóne!, Coprilo (di panni) per
bene = Formare un rotolo di monete,
Aggrupparle = [Air. Scavalcare, sal-
tando, un ostacolo].
A««appeM*, Colmare I| Aeenppela-
t«. Colmo, " Cùpole „. *Nu piatte de
maccarun* — ,. . . colmo, cupole cupole.
A eeare, m. av. Teni* — , Aver cu-
ra. TìV — /, Abbiti cura, Riguardati,
Attendi a star bene = Custodire con
ogni riguardo = Tener di conto.
Accurézze, sf. Cura, Accudimento,
Affettuosa premura.
A e««rae««liM* e 'Brsarn««eliM' ,
Stringere, Ammucchiare, in un canto.
T*accurnecch3^ a lu mur*, e tteretingV
e tteretanghe!, Lo strinse in un canto
e gi\\ botte, e mena ohe ti meno. Ac-
curnìcchie *aaa munnézze, Ammucchia,
Restringi in un canto, codeste immon-
dezze = Rifl. Raggrupparsi in un can-
to, Rincantucciarsi. Ved. Cani«e«lil«.
A««arsaie, agg. Frequentato. Fere,
I*eaV —, Fiera, Festa, a cui molti ac-
corrono. Putéc^ —, Bottega ben av-
viata, ohe ha molti avventori; e, al
contr., Bottega sviata. Mldeche, Awu-
cai* — ,... che ha di molti olienti.
Aeearienl', Aeenrtant*, Accorcia-
re, Scorciare, Raccorciare = Abbre-
viare. P* — lu deacórae^ Per farla cor-
ta = [Accurtd'f AccurtanV. Fig. — Le
paaa' a une. Troncargli la via, Fargli
venir meno il disegno] (" Accertare* „).
Il Aeenrlattfre, sf. Scorciatoia.
Accuzzarae, Dei Cani. Cucciare. Ved.
Ae«n««l<i' = Dell'uomo. Chinar la
testa e starsene li cheto.
*Ace, Agio. Nella maniera: HS aQ
•i- a ^apettd*!, Hai un beli' aspettare!
(" Ascio „ e "Asio*„).
Ace (in molti oom. del Teram.) per
"Ci ha„. Cosi pure, Àae, Si [ha, Si è.
Aaene, Se n'ha, Se n'è.
AeenA', intr. Granire, Formare il
chicco, pr. del grano = [*Acerd* ; e Àce-
re, Chicco].
A«etA', Eccitare. Me ae àzete lu ito-
meche, Mi vien da reoere. É ccéae che
tte àcete lu vòmete, Sono cose stoma-
chevoli.
Ae«t«, Aceto = Fig. Jìraen* a V —,
Camminare per fallito, Essere alle rot-
te, per le rotte = [*CJete e Cite],
À««te, Acido = Iron. 7'e fa V — !,
" Non è ciccia pe' tuoi denti „ \\ Cetévae,
Alquanto acido. Addino || Ae«tlrse,
Inacidire || A««tére, Olièra.
A«iie, sf. Ago \\ Acaróle, * Curale, sf.
Agoraio.
Acìgne (€as.), N. di contrada.
Agline, f ime, agg. Di Pane. Azzi-
mo, senza lievito = [Aq, Summo].
A «quA, Qui, In. questo luogo.
A eqaande, m. av., Di modo e di
tempo. — «' ^ acoXlate^ È appena caldo.
— a'é 'saettate, È appena seduto, Si è
seduto or ora. — Vàjje viète, L'ho ap-
pena visto. L'ho veduto per un istante.
Digitized by LjOOQIC
118
acq - add
— arejéndr* a la case, Bìentro a casa
I|er nn momento, e... —neté^ 'nw ccé-
rie pe* ésae, Ne ha golamen)« un po' per
lui = Per esprimere intensità di desi-
derio. Come, O come, quanto ! — vu-
lésse che ite e -e- avisce tì*uvate ! = So-
lamente. — le vuléaae vedé\ Vorrei so-
lo vederlo. — ^6&tfn6pe' mma^ntf*, Non
sa far altro ohe mangiare = Pleon.
Tutte la notte — Jónda jónde, Durante
la notte non fa ohe sobbalzare.
Aeqae, Acqua = Jt' ped —, Andare
per l'acqua. — jpe' IVùcchie,,,, da occhi
= Acqu' a ppéle de vóve, Pioggia mi-
nuta, a spruzzolo, Spmzzolio = Fiume ;
Torrente. Ne* modi: Pe' IV acqu^ ab-
bulle, e Com* — corre, Secondo il filo
dell'acqua, Da un punto all'altro del
corso dell'acqua. ["Bagl. di ».„, Come
acqua pende] — [Hont., V. ». M. Ac-
che.] Il Aeqnarèlle, Pioggerella = Ac-
quolina, Saliva deir ingordo || A«qale-
«•, sf. Umore guasto, morboso, simile
all'acqua =: Il liquido che si raccoglie
in fondo alla pipa || Aeqaare, Bugia-
dall Aeqnaréeee, A«qaaue, Guazza,
Rugiada abbondante || A^nartf l«,agg.
Di Terreno. Acquitrinoso = Di Carbon-
chio. Andrac -t- ctcquarole, o va-itarde^
Carbonchio benigno || Aeq nasale, Sa-
lamoia |i Aeqnate, sf. Vinello = Se è
più forte dell'ordinario, Freetf ne. (" Af-
fricogno*„)= [Aq. Raipatu] \\ JLe%wk^
de lésne, per isch. Acqua pretta. J!fa-
gnd' p(xrC e — . (Perchè la secchia, una
volta, era di legno) Il Aeqna 'ndrùf e-
le, per isch. Vino, Caffè, leggiero. Sbrò-
scia. [Acqua struce] = Anòhe, per isch.,
Aeqne de pùlepe. Cattivo caffò || Ae-,
qna vleee, Acquacela che scola dai
frantoi II Aeqnasandére, Pila dell'ac-
qua benedetta.
Acr acima, n. di contrada.
Aere, Agro || Aereecldle, Agretto.
AeiUJe. Ved. Ciai«.
Acnle, uccello ; città. Aquila.
Adaccid^ e AUaccìd', Tritare, carne,
lardo, eco. || Adacciature e Daccialarde,
sm. Coltella, di varie forme, per tri-
tar lardo e sim. (Da " Accia* „).
- Ada^e, Adagio jj Adaciate, Adagio =
Agg. di pers. Posato.
AdaeqnA', fig. Subornare, Corrom-
pere con doni. Gnóre Presedhide, quia-
se (i testimoni) éstat* adacquéte! (Stor.).
II Adaeqnatore, arnese. Annaffiatoio
= Agg. di Terreno. Irrigabile.
AdannA', intr. e rifl. Dannare.
Adave»*', Alzare, Inalzare.
Adattose (Pett.), agg. di pers. Atto,
Destro. Fémmen* — ,... buona massaia,
che fa tutto per bene, a modo.
Addafdre, In fuori, Da fuori.
Addar«e, Darsi. S'è 'ddat' a lu bbò-
sche, a la cambagne, S'è buttato al bo-
sco, alla strada. Batte la campagna =
La lénele s'addd a le cèrque, L'ellera si
abbarbica alle querce = Le rìichele s*€
^ddaV a le vite, a la vigne, I bruchi
infestano le viti, la vigna.
Addande, Dante, Pelle di daino
concia.
Addarére, Davvero; A bono. Lu
tèmbe ce fa —, È freddo. Nevica. . . a
bono, Il tempo comincia a dir davve-
ro. Mìnef — .', Picchialo sodo, a bono.
Te le die'' — Te lo dico da senno, sul
sèrio, non per chiasso.
Adde, in compos., A, Da, Ad. —
bbanne, Da banda, parte. — pa-rte, A
parte. — 'wmìdSe, A gara. — summe,
Al più, A farla grassa. — bbelle, Di bo-
no. All'improvviso. Per prepotenza,
Di riffa = [Man. — Unge, A slanci, Ve-
locemente].
*Addeerend', intr. e rifl. Declinare.
Lu calli eumèni' a —, Il caldo comin-
cia a diminuire. 8*addecrine s'adde-
crine, Deperisce, Va giù in salute II *A1-
leerenirse, Bimpiccinire, Divenir più.
sottile per freddo o per malattia.
Addeerlli' o, più com., Areerid',
Bicreare = Bifi. Coccolarsi, Smammo-
larsi, Crogiolarsi.
*Adderettar«e, Contrarre dei di-
fetti, spec. fisici.
Addelned', Addnleed*, Allogare —
Lu delóre s'è ddelucate tutt' a 'na bban-
ne, Il dolore si è concentrato tutto
in una parte = Collocare in matri-
monio.
Addenamnlld*, Addnmmnlld', Met-
tere i panni sudici in molle per pre-
pararli alla rannata. Anche : vÈétt* a
*wkne mmolle, che è detto spec. dei le-
gumi, che si mettono a immollare =
[Anneìumulld'].
Adde nndule (A.), m. av. A pigione.
(Cfr. "Nàvolo*„, Nolo).
*Adderrassd',I>errassd',Ilerasad',
Scostare; Allontanare.
Addétte, AddiCte, sf. Nel modo:
Darse V—, Indettarsi, Mettersi d'aooor-
do. Darsi l'intesa.
Addtf, Adtf, Addnne, Dònne, Do-
ve = [Moni., S., Or*., Andò = ral.
Ndónne = Ulonior. Nnùe, Nnud = Cast.
C. Dunda = A. Dunna = P. Duve || Ad-
doTftlle?, Dov' è?= [Aq. DdÓjjuf, ri-
ferito a m. — ju fócuffDoY' è il foco?
DóUa, riferita a f . — V acqua?, Dov'è
l'acqua? = S. 'Ndmef, Dov'è?]. (Pist.
"In dovej.
AddòbbU, Oppio = Addubbìe (r.).
Addnbbaie, agg. Di Stanza. Piena^
Ben fornita di ogfgetti utili alla vita
= Pig. Di pers.*
Addnmmannd', Domandare.
Digitized by LjOOQ IC
add - aff
119
Add«n»rse , Addarsi , Accorgersi,
Avvedersi, Aver sentore.
A<ldarA\ Odorare || Addtf re, Odore
Il 'Ad arine. Bottoncino per essenze
odorose.
AddaraU\tr. Addormentare = Rifl.
Addormentarsi = Intormentirsi. Me 8^é
^ddurmite ^nu péde, Ho un piede intor-
mentito = VatV a ddurme^ /, Va I& ohe
sei un dappoco!; Puoi rimpiattarti!
Addurracd^ (Ar.), Disjìorre, Alloga-
re, Hiporre nel miglior modo = Bifl.
Addurrachétev^ a la méjje (Poiché non
oi è molto posto), accomodatevi, allo-
gatevi, il meno peggio. Ved. Raddur'id\
Addurre. P. pass. Addotte. Sma-
grire, Emaciarsi, Andar giù in nutri-
zione, per lento male interno. S'adduc
-i' adduce. É nnaV addutV addutte =
Per simil. La l'èrre 8^é 'ddutte ca n^n
d ^vuie letame.
Adduserad*, Ved. Vsenid*.
*AddaM', Dotare, Dar la dote.
AdduvajjiV, Assettare, Ordinare, Dar
buon sesto a molte cose.
*Addaveel', *Add«et', Addolcire;
Indolcire = Bifl. Baddolcare, Mitigar-
si, della temperatura.
AdduTend', Anduvend', 'Ifdnve-
nd'. Indovinare = SpuV e ^nduvine!
Modo -pQT dire: Proprio cosi, Ci hai az-
zeccato = Bifl. Accorgersi. Avvedersi.
Addarsi. ("Addivinare*„, Indovinare).
Adè88* adè88e, m. av. Adagio Pian
pianino. Pe'tft?'— ,Vien giù un'acqua con-
solata, placida.
Addane. Ved. Addd.
Adneolild', Far malefizio cogli oc-
chi. In questo signif., non meno com.,
Fa^ Vucchiature.
Aduciar8e (e. f r.). Dispiacersi. Adon-
tarsi, Credersi offeso. Se v6 — ca JV je
le diche? f Gli vorrà increscere, dispia-
cere, ohe glielo dica? = Sta ^duciate
nghe mmé, Mi tiene il broncio, É ' im-
bronoito con me. (Da " Uggia „).
Adujd', Aajd, Inoliare i] Adujate,
AiUnte, agg. di Noce. Mandorla. Ban-
cida.
Adnmd', Domare, anche nel signif.
tose, di Bender morbidi, a via d'uso,
oggetti di vestiario eco. || Adunate. Per
isch. Fémmeri' —, Donna che non ha più
il capo ai grilli; maritata. ("Addoma-
re%).
*Adambrd'. Lo stesso che Umbrd'.
Adumbróae (R.), Che aombra. Lóche
—f Luogo che aombra, che dà le ver-
tigini ; che fa paura, perchè vi fu am-
mazzato qualcuno.
Adund^j Mettere insieme, raccattan-
do, restringendo con la granata, ecc.,
cose sparse per terra o altrove.
*Ada«eld', Ascoltare di soppiatto,
Origliare, ** Succhiellar le imrole„ =
Semplicem., Ascoltare. Adù8eU!, Ascol-
ta, Poni mente a quel che dico = [Cli.
Addu8uld', Addu8eW = V. U8ulijr =^
T., I>u8uld']. (''Usolare*„).
Adutticce (A.), agg. Adottivo.
A èeebe. Ved. lÈeebe.
A èlle. Ved. :Èlle.
Afe, sf. Emanazione fetida. !«' — de
lu lóchey II puzzo che spira dal cesso.
Se 8^nde 'n' — de morte,... un puzzo ca-
daverico = [Ort. Anima ; Ombra, Fan-
tasima. — triste].
AflTd'. Nell'imper. e nell'ottat., per
" Fare „. AffammejV, Fammi, Lasciami,
andare. Me ne vado. A^fazémele aajje',
Facciamolo salire.
AfTabasud'. Ved. Faha^ne.
AfTartfse, agg. di pers. e specialm.
di Casa. Piena di faccende.
AflTatate, agg. di |pers. e di cosa.
Fatato, Che ha virtù magica.
A flTasBldne, m. av. Alla foggia, A
modo. — de séte, A imitaziona della
seta (Fr. À faqon).
Affecatate, Bisentito, Stizzoso = In
forza di avv. Lavurd* — . Lavorar * di
gana.., di genio, di gran voglia.
*Aflnfrde e Fède, sf. Anello nuziale,
benedetto = [Sfont. 1682: Una feda d'o-
ro] il AflTedd' , Sposare || Afflde, Sposa-
lizio. Lu jórne de V — . Il giorno del-
l'anello, dello sposalizio = [" Stat. mun.
di T. „, Affidantia, Sponsali].
«AflTederate, Feudale. Tèrr' —, Ter-
ra di giurisdizione feudale.
Affelarse. Del tempo. Essere in filo,
fermo, costante nel buono, e anche nel
cattivo = Correr dietro. Je e^afflV ap^
presse, GHi corre, va, dietro = Tr. —
appressa , Aizzare , Ammetter dietro ,
cani, pers. J' d ffelaV apprlsse, lu cane
= Infilare = Assol. N^n affile, Non con-
nette, Vagella ; Non sa quel che si dica
= [Affelarse, Precipitare. Affeld\ Pre-
cipitare].
AiTesobt', Offuscare; Appannare,
Togliere la lucidezza, il lustro.
Aflr.&ve, agg. e avv. ha offése, Sta
male, È molto malato; È aggravata
(Nel signif. morale, Vfté%e).
Afr4»ttatare, Affettazione.
^Affette, Effetto = Di medicine. Fa'
*ff^tte. Operar bene — Affezione, Male.
— de véne, Male di moroidi.
Affezzatàure {Se.) Affezzatóre (R»ee.),
sf. Tavola sulla quale si spianala pa-
sta ; o si mangia.
Affiaccarse. Degli occhi. Chiudersi
per sonno. Nne* je s^af fiacche ma^ Vùoc-
chie, Non può chiuder gli occhi un mo^
mento.
AJfiaì'arse , Abbronzarsi , Bruciao--
ohiarsi, pr. de' pannilani o Uni troppo
Digitized by LjOOQIC
120
aff - agg
accostati alla fiamma. Anche, Afflar<Py
Flar(V e *Fradd' = V. Affararse (Lat.
Flagrare).
Afjloccarze, Fioccarse {A%.), Fluccarae
(Cast. C.)) Fioccarse (■*«•«.)• Vruccarse
(n»M.). VruccasseiT.), Avventarsi, pr.
dei cani.
Aflltt«, Affitto, Fitto = Pigione. S'è
redótf ajV a ccaae 'nn —,Si è ridotto pi-
gionale Il Air«ttA',Affittare.Dareo pren-
dere a fìtto un fondo rustìoo == Appi-
gionare una casa, una bottega.
Afflate' (T., A.), Piegare = Fig. In-
durre. (Lat. Flectere).
Afflitte, fam. Senza danaro. §ta* — .
AfUnssItfiie , ^AflTiressIoae , Flus-
sione, Baffreddore di testa. Arcòjje' 'n'
—, Contrarre, Buscarsi, un raffreddore.
AITrattarae, Avvicinarsi, Accostar-
si a un luogo. ÌTn gè t'affratid' cchiù !,
Non ci venire, Non ci andare, più!
Affriaculite (Ari), Domata. Nella
maniera : JDd* 'n' affrisculite. A cquan-
de f d date 'n' affrisculite, (alla veste,
al capp Ilo, alle scarpe), L'ha usato
appena qualche volta = T^mb* affri-
aculite, uggioso, buzzo, balogio.
Aff'rucid', Afferrare , Tener ferma
una bestia per le froge — R. Volg.
dar di muso. C -i- d 'ffruciate!, Ci ha
dato. L'ho sorpreso, una volta ! = V. Es-
sere attirato da un cibo. A li maccarlu-
ne n^n g-i- affróce, I maccheroni non
sono di suo gusto.
AflTiraitcl»'. tr. Com. nel signif. di
Incontrare uno a caso, Abbattersi, Im-
battersi, in una pers.. Scontrare. Vàjj'
affrundate mo' mo\ S3 Vaffrunde, dijje
ca jV Vaapètte.
^AflTaoaeelilA', tr. e rifl. Bruciac-
chiare. JV'n gè métte' tande lén* a Tu
fòche, se nnó a cquande s'affucaczhiéjje.
Non mettere tanta legna al fuoco, si
abbronzirà solamente.
AflTacalA' e AITaoallJA', tr. Met-
tsre troppa legna nel fuoco. (Lat. jPo-
culare).
AflTaearse, Annegare == Affondare,
Andare a fondo. Sommergersi.
AffucV (Cast. C), Affucicd' (Av .),
Bimboccare le maniche. Affuciacete (C),
Affucìcìiete (A.), le maneche! (Lat. FuU
cire).
A ffucóne, m. av. Con foga, Con im-
peto, pr. dei liquidi che escono da un
recipiente. ScV, Jì — .
AfTaiuii', Affamicaro.
AflTan^i', Legare con fune.
AITanitii'. Affondare = Immergere.
Affunne le pit' a IVacque! Immergi...
A '5*' acque e -i- d 'ffunnate lu muase
la hatte, In quest'acqua è venuto a be-
re il gatto. Quande se eumene* a *ffun-
nd' lu Une, n'n za magne cchiù rranùcch
-i'- e 'nguiUe, Quando si mette a mace-
rare il lino. . . = —ala tènde, Tingere,
filo, tessuto, immergendolo nel liquido
colorante = Intr. Pescare, Immergersi
tanto o quanto in un liquido. Lu tra-
gne n'w »' affónne. La secchia non pe-
sca = Eifl. Tuffarsi. Affùnnete !, Tuffa-
ti! = [V. Di dote. Assicurarla su qual-
che stabile].
AfTarlarse, com. per Affrettarsi.
Afreeiie, Affrica || Arrecane, Affiri-
cano.
Aggajd? (C. fr.), intr. Abbiosciarsi
Lu troppe catte fa — lu randtnXe. Ved,
Agghi(njar8e.
Aggammattd' , Aggomitolare, ved.
Oammatte — Paff. Agghiammottd* =
Bifl. Bannicchiarsi in letto, Baoohioc-
oiolarsi.
Aggangate (Pai.), Aggariate (Cart.
C), in forza di avv. A denti stretti, per
dolore che impedisce i movimenti delle
mascelle. 5*a* — . = A denti stretti,
Senza mangiare, Coi denti a riposo.
Yed. Oanarbe e Oarie.
Agghiajarse, Buttarsi giù, Perdersi
d' animo. Avvilirsi, Abbattersi. (" Ag-
ghiadare *„).
Agghiervd\ Dare alle bestie, in pri-
mavera, i mangimi freschi [( ^^flrfeier-
vate, agg. Di Terreno. Erbato, Pieno
d'erba.
Agghiettd', Ajjetid*. Ved. AreJettA'.
Assi', tr. Di membra. Movere, ètu
vracce nne' le pòzz' — .
AsffluitA', Condire la minestra ||
A»«l«itinnie, Condimento = i*Agghiu-
etd'. *Agghiu8time].
AffvlavA', *S«irA% Giovare.
Aggramaccid^ (Cast. C), Prendere
quanto si può stringere fra le braccia.
(Cfr. * Aggrampare*„).
Aggrambellarse (Can.), Attaccarsi
forfcem. con gli artigli. Yed. Ram-
bllle.
Aggrandì Spazzare leggerm. , per
mettere insieme ciò ohe è sparso per
terra. Com., Dd' 'na ^ggranafe,
Affvrannt', Ingrandire.
Afcffreppe farse , Aggrovigliolarsi,
del filo troppo torto. (Cfr. "Aggrup-
pare „).
Affffrlecellrse , * Avffrlffnellrse ,
Aggrinzire pel freddo = Intr. Qtmefat-
f aggriccelV le carne!, Mi hai fatto rab-
brividire. ("Aggricciare* „).
AffffruM', Bizzare il pelo o le pen-
ne = Bifl. Mostrar risentimento, di-
spetto. Far la grinta. In questo e nel
signif. propr., del tema, più com. *N-
ffrufii', 'Nsrufarse', Arrafar^e ("Ar-
ruffare „).
A.SffrnJA'. Yed. OrnJJe.
Affff uandA', fig. Bicoprire ; Abbuia-
Digitized by LjOOQIC
agg • ala
121
re = [Intr. Soffrire dissimulando ; Far
vista di non accorgersi = Casi. €., tr.
e rifl. Nascondere, Rimpiattare, Ac-
qnattare].
JLmmwu^tté,* t tr. e rifl. Aoqnattare.
(Ck>nie nel senese) = At? icinare quan-
to ò possibile cose disgregate a una pa-
rete, a un canto = Rifl. Stringersi bene
i panni addosso, Coprirsi bene. Agguàt-
tete bbóne! Agguàttete la facce || Am-
*a»it»te, sf. Laogo difeso dal vento,
dalla inoggia. Mittet* a V —, Pijje V— !,
Prendi il coperto.
▲n«bl»i&'. Curvare alquanto, Con-
tinare, Dare della centina = Bifl. Ag-
gobbire li Ass«bb»ie, Curvo. Convesso
Il Assal»b»iiftre, sf. Gobba. Convessitài .
Centina.
A SsaARs e A alTe, m. av. A ufo
= [▼. A Ueffe = Ori., At., A hfijjTej,
Asnftlle, «nelle, Agnello = [Ajene
m. IRwit. Etne = At., Pasl. AgnJeUe =
*^ BagL di S. „ : XfuUo macellaro debbia
vendere. . . pecora o alno per castrone].
("Ainino*„, agg. d'Agnello).
Àgnere (Pai., Ort.X Àgnele (Arl),8m.
Massa di pasta, che si suddivide in
pani = Di un bambino grosso e gra-
nito, si dice : Pare 'n — de maaee !
Asntfsne' e Ondane', G-iungere =
Aggiungere = [9. Ens. AÀógne\ Giun-
gere. Sta avete, n^n g -i- ahógne. È alto,
non ci arrivo]. CGiongera*^. "Aggion-
gere*„).
Agoniera (R.), n. di contrada.
AgriUone (P«nn.) n. di contrada.
Avaar«Ul* , ^Arardii' , Aspettare.
Aguarde!, Aspetta! T'àj'j' aguardate
fenènd* a mmó, Ti ho atteso Ano a ora
= Ghiardare, Badare, nel signif. di In-
vigilare, Custodire. — Ja caee, la vigne,
le pleure = Osservare la festa. È ff^te
che 88*aguàrdef... che si osserva, di pre-
cetto.
Abete, n. di donna. Agata.
A licite. Agosto = [*AÙ08te].
^Atmanne, *Tanae, avv. Quest'an-
no = [Udnne]. (" Uguanno* „).
Abftrle, Augurio. Lu cìUe de lu
mmaV —, la Civetta = Fig.
AtaaitA'. Gustare, Garbare, Anda-
re a genio = Bifl. Qna se e -f- aJiuste !,
Come ne gode. Come ci si " còccola „!
Ainarze (Aq.), Affrettarsi, Spicciarsi,
Sbrigarsi. Ajìnate !, Fai presto , Spic-
ciati ! = ^trainar ze, Fare il più presto
possibile. (Sen. Aginarei = " Ainarsi*„,
Sforzarsi, Industriarsi. " Agina*„, Fret-
ta, Prestezza).
«AltH, *Ml%é.\ Età. È dde mezz' —,
È di mezzo tempo. De grann* — , At-
tempato, In là con gli anni. = [*AUd,
*Aiddà].
Ajaeelarse, Coricarsi, delle bestie,
Sdraiarsi. Ved. Jaeee = Fig. Cudù sub-
bete 8' a j acce, Quello presto si arrende,
cede.
AJajA', Biascicare = Degli stru-
menti taglienti che hanno perduto il
Alo, e producono sbiasoiature. Cinci-
schiare.
AJannate, spreg. di Pers. Ben nu-
trito. Ved. Janae.
*AJettate, sf. Parte di un terreno
accosto alt corpo principale = Tettoia
attigua alla casa del contadino, per ri-
pararvi fieno, bestie ecc., Balco = [*Aj-
jettate, *Agghiettate].
AJitd' (»e.), Cullare. (Lat. e it. «A-
gitare„).
AJJa!, esci, di marav. o di sdegno.
Sempre in comp. — pajje!, Diamine!
— n'iinde!, Buscherato! — me!, Corpo
di me!, Per mio!
AJummarif , Aggomitolare. Yed.
Jò^naere = [Altrove, Ajjummard',
Pai., P."" Ajjumbrd']. (" Inghiomella-
ro*„).
Ajatarse, Affrettarsi. Gna s'ajuf a
mnhagnd'!, Come dipana! Cóme 8*ajute
cJitila bbardaace!, Com'è presta a far le
sue f accendine quella ragazza! AJw
téteve!, Presto!, Spicciatevi! AJùtet' a
mmenV !, Fai di venir presto ! = [Ajut-
te!, Via!, Andiamo via!. Presto!].
AJaie, sm. Opre, Braccianti che la-
vorano a opra (a Jjurnate), spec. la
terra.
AJattl', Inghiottire = [AjjuttV, Ag-
ghiuttV = Ca.t. C. 'NgluttV = C. a. A.
'NguttV e 'Nguttd'].
AW, Sbadigliare. Chi ale, pòche vale.
(Lat. Halare).
A la bbicche (Celled.), m. av. Alla
vedetta. §ta' — .
A la eanlne, A mo' dei cani.
A la cció, (C. fr.). mo. aggett. Adat-
to, Da ciò. CÓ8* — . Nen ghS *na eoe' — ,
Non è cosa adatta, appropriata.
A la eineelne. Alla sciamannata,
Senza cura. Còse fatV — .
A la devèrme, A la smèrBe, A la
remmèrBe, A 1» demmèrBe, A rove-
scio, Alla rovescia. Scupettd* —, Spaz-
zolare contro pelo = Fa' le cós' a la
devlrse, Fare a rovescio, il contrario,
di quel che si dovrebbe.
A la ddijone, m. av. A digiuno,
Digiuno.
*A l'ataaaie, mo. aggett. speo. di
cose da mangiare. Di qualità buona;
Scelto, Della qualità migliore. *Ste pé'
re n'n é ttropp* — .
A la Jervine, m. av. A mo' di erba.
Sumendd', Nasce*, Crésce* — .
*A la 'mbrì, m. av. All'ombra = S.,
C. •. A.. A la lumbì'ìje = Sta* —, Pren-
dere il fresco, l'ombra; Meriggiare.
Digitized by
Google
122
ala - ali
A la mméccate (S. £«•.)• IH faccia,
Di fronte. Se Vd iruvat* —, L'ha intop-
pato di fronte. Si sono scontrati di
faccia. (Da ** Imboccare-).
A la 'mmurrite (Hai.), A la *mmur-
lite (Cb., s. Ka».), m. av. AH* imbru-
nire, Air imbrunita, Verso sera.
▲ la manaelM«, A mo* dei mona-
ci, Come nsano i monaci.
A la murée (».), A la murajje (r»l.),
A Uà murìja ( At. ), A Uà muriana
{CoUmvm.\ All'ombra, al fresco.
A. la ^aderite», m. av. In tralice.
Di traverso = Fig. AggV —, Operare
non rettam. CÓ8e fati*—,. . . senz'ordine,
alia sciamannata. L'affare se métV — ,
La cosa si mette male, s'imbroglia.
*A la adrasatte e A le adrasaiCe,
m. av. All'impensata, All'improvvi-
so = [Ari, Cast. C. A la ndrasacche:].
*A la Bffòi|«f«, A la asòjete e ^N-
sojetamèade, AH' impensata, AH' im-
provviso. (Dal lat. Cogitare,'' CoitATe*y,).
A VappumméMe (Maa), Al coperto =
Fig., Al sicuro. Se ne sta — .
A l'appaitl«ee, mo. aggett. Postic-
cio, Fittizio = [Appuiticce, agg.].
A l*appai«ò1eelie, fam. Mo. agg. di
Faccia. Faccia —, ...tosta = [AuuStòle-
che, agg.].
A la polita, m. av. Di netto, Senza
nulla lasciare indietro.
* Alarle (e.). Amministratore dei
beni già feudali. L* — de lu bbaróne.
(Nel signif. di " Tesoriere „, Aerarius,
è nello Stat. mun. di A. e nei prot.
not. ant.).
A la ritte. Com. raddopp. M. av.
Diritto, Su due piedi = A battiscarpa.
In fretta. Alla lesta.
A la ser^eelKe, A scrocco; A ufo.
A la seardate, All'improvviso =
Mo. aggett. Straordinario, Mai più vi-
sto. É 'na C08* — !
A la scurtate (Hai.). AH' imbrunire.
All'oscuro. (Lat. Obscuritate-).
A la aecure, A la securune, Alla
sprovvista, All' impensata.
A la seréae, m. av. Al sereno: In
sereno; AU'aria aperta = Per isch., a
chi è roco. Qì durmiV —f, Sei stato
alle merle ? , " Hai preso una mar-
motta „ ?
A la «aplae. m. av. Supino.
A 1» aCteadoae, Tentone-i. Al ta-
sto, Brancolando.
Alb' e nnea albe, m. av. Ai primi
albori. Fra il lusco e il brusco.
Albétte, sf. Sonnellino d. Il' alba,
••SonnelUn dell'oro,,.
*Aldartate, Alterato.
Aldebbrande, n. di pers. Ildebrando.
Aldecunde, n. di donna. Ildegonda.
*Aleche, Alca, Gazza marina.
Alefkade. Elefante (' Alifante* ,).
Aléirre, AUegro = Brillo, Alticcio,
" In o imberU „= Alégre e Alégramènde !
Modo di salutare chi lavora = l^nd^
—, e a 'legrije, Sonare a festa = [V.
JXèere, Pronto, Solleoito].
A le lucid^M (Pai.), m. av. A giorno
chiaro.
Alelaje. Nel modo: Sta'—, Efoer
senza danaro, " Bruciare come l'esca y,.
Aleaaaaaeelie, per eufem. Anima-
laccio, Balordo, Allocco.
A le ngisee (S. Ka«.), m. av. Inces-
santemente, Di continuo.
Alèiie, avT. Presto, Lestamente.
Alfdafte, n. di pers. Alfonso. Abbr.,
Ftfaie = *[Alef6nze = V. Liffànàe],
Alla. Nel modo: èta* — són' e cce-
cbria cande. Star senza danari = [M^-
fel
Alice, sm. Accinga, (" Alice* „).
Allamarae. Del terreno. Divenir
molle per acqua stagnante = Sprofon-
darsi npl terreno molle = Fig. Nen
d'aUamd' /, Tieni fermo. Non impegnar-
ti di primo tratto = Iperb., Lordarsi
di fango. Addò ette jiV a *Uamd'9, Do-
ve ti sei infangato, lordato, in questo
modo? = [A<i. Laminarze], Ved. l^aa^a-
tare ("Allamar8Ì*„).
A Uana pjerde (C. flr.) m. av. A
perdita. Senza speranza di riavere.
(Forse per sim. delle pecore, ohe nel
passare tra le fratte, lasciano qua e là
dei bioccoli di lana).
Allansaairse, Esser trafelato =
[AUangarse] |i Allanvaaite, Trafela-
to ; Biarso dalla sete — Fig; Bramoso.
Ved. Iiaaslie.
AUangid' (C. fr.) intr. Camminar»
a passi rapidi e lunghi. P' arrevd' aùb-
bete, 8'd da — . = Tr. — '»« fosse, Sca-
valcare, passare a pie pari... = [Pai.,
T., AUaccid'].
A Uà nzicché (A^.,) m. av. Di botto.
All'improvviso. Cfr. 'Nsicche.
Allappd', Orlare. Ved. Iiappe =
Produrre nella bocca la sensazione di
cosa attaccaticcia. Lu vine dèce allap'
pe la rócche. (Cfr. toso. " Far lappe lap-
po ,, Fare schiocchi con la bocca, pr.
di chi immagina di gustare una cosa).
AllaseA', Allentare, Rendere men
teso = Diradare, Benderò men fitte le*
piante, spec. di aiolà = Rifl. Dei denti.
Non essere più ben serrati e fitti nelle
gengive = Scingere, Sciorinare alquan-
to le vesti = Allentare i legaccioli, la
stringa = [Assol. Lu tèmb' aUasche: ha
fatte 'n' aUascate, Il nuvolo si dirada.
Rintempisce]. (Lat. *Ad'laxare, con
metat.).
AllaCtd', Allattare = Dd' a —, Da--
Fig. Quando il grano è-
re a balia
Digitized by LjOOQIC
ali
123
nella spiga, tuttora immaturo, dicesi
ohe aUatte = TS* la r irebbe, ma e -i- d
da — , Della roba ne ha, ma ha da sov-
venire ai molti che ha sulle braccia.
Aliar A', Lavare = [*Arravd' =
A^., C. m. A. Arlavd'],
*Allèbb' allèbb«, m. av. Lieve lie-
ve ; Posatamente. Se ne t>a — . Fa tutte
le CÓ8* — . Anche liébba lèbbe.
A 11' èeetaesabbrùtte, m. av. Ex
abrupto, All'improvviso.
A lleeehétte, m. av. Come va, A
modo, Per bene. Còse fati' — .
Alle«eanlrse, AH a«eanlr««, AUec-
corirsi. Andar dietro alle leccornie =
Fig. Tr. AUecoornire ; Adescare; Ac-
oileccare = [AUeccani'],
*Alleebenlr»e. Delle biade che
hanno la stretta per alidore. Avviz-
zire = Di pers. Smagrire, Abbiosciarsi,
Ammencire per lento malore. Ved.
I«iebe = [Can. AUechirse].
*AUe«r«alrse, Divenir passo, sot-
tile, per lento malore, o per freddo.
AlIebH', intr. Dei frutti. Allegare
== Della neve che cade. Formare strato.
'Sta néve n'n aUéhe, Questa neve non ci
resta, ci sta poco, si scioglie nel cade-
re = Fig. Attecchire. Nne' je s'aUéhe
ma* *nu aòlde, Sciupa secondo che gua-
dagna.
Allemblto, avv. In piedi, Diritto
= [A la ^mbjede].
Al lem et arse. Limitarsi, Conte-
nersi. AJXeTnetXjjef a lu magnai !, Con-
tiòniti nel mangiare.
AUend*, Seminar fitto, come lino.
AllendU', intr. Diminuire. Ha *Uen-
daV a ppiòvere, È diminuita lo pioggia.
[C. •. A., I«er. Smettere. AUind^ appia-
gne^!, Cessa, Smetti, di piangere!] =
Bifl. Stancarsi II Allènde, agg. e aw.
Lento.
AllerH', tr. Coprir di mota = Bifl.
Sprofondare nella mota; Sporcarsi di
mota. Addò site jif a ^Uerd* f, Dove sei
andato... = Arrenare, La bbarche 8*é
^Uerate, La barca ha dato in secco. Ved.
uve.
AU^rie (Ari, Frane), Allegro I| AUe-
riarse, Ballegrarsi. Ji^ me n' aUir'ie!.,
Po i mirallegri.
Allérte, sm. Bitte per sostener pan-
cate. Ved. Cannéle.
AdcBenite, Lesina, Spilorcio, Pitti-
ma, " Petecchia „, " Tigna „, Chi non
darebbe un Cristo a baciare.
Alles«A' Lessare = Scottare una
cosa nell'acqua bollente prima di co-
cerla II Allé»»e, sm. Lesso (" Alle3so*„).
AfléUlte, agg. Di mai^o. Sfranchi-
ta, Addestrata con l'esercizio.
AUetterate, Istruito (" Allitterato*„).
AlleTH', Allevare, Ballevare Ij Al-
léve,^ Allièvo = AUevatura. Nei mo-
di: E dde bbén' —, Vien su ben nu-
trito. Edde tari'—, fig., È malpagatore.
Allessi unU' Ammaestrare, Scozzo-
nare = Indettare, Imbeccare.
AllibbV (V.), assol.. Consumare tut-
to, Dar fondo. (Qr. Letbo = " Libare*,,
Gittare in mare o Sbarcare roba per
alleggerire il bastimento).
Alllselii', Lisciare; Levigare = Il
g^ano 8' aUisce, ha la stretta, quando
per alidore i chicchi non ingrossano, e
le spighe vengono sottili.
All4letae, A Itfebe, Là, Li = Alltf-
etaellH, Colà, Là = Alide* ammen-
de, Lassù = Alide' abbaile, Laggiù.
(«Looo*„, Là, Li).
Allneed', intr. G-ridare, Strillare,
Berciare = Tr. Sgridare. AUùceheje ! ,
Sgridalo !
AUuecid* (Ch.), Alluciare, Guarda-
re attentamente, fissamente.
Alluci (Cel. ), avv. In quel modo.
Ved. Asciuci.
Allnmd'. Far lume con la candela,
con la lucerna. Allùmeje; avésa' a ca-
8c6? pe' le scule !, Fagli lume ; potrebbe
ruszolar la scala = Dar luce. La lun'
allume tutte le scale, . . . illumina tutta-
la scala. (In questo signif., " Alluma-
re*„) = Accendere il fuoco, la lucer-
na. In questo signif., più com. Apple-
elit' = Fig. Ha pijate la mójj', e ce -t-
d 'Uumatel, Ha preso moglie, e ha sa-
puto sceglier > = Pe' mmenV bbóne lu
rcmdinXet ha da ^llumd' san Gamille, o
sande Pandalióne, Per venir su bene,
il granturco ha da aver la grazia del-
l'acqua da s. Camillo, o da s. Panta-
leone (15 luglio) || AUumend', Illumi-
nare.
AUummd* e, più com., Dd' 'n% 7-
lummate. Dar forma curva, Dar della,
centina a un oggetto o a una superf.
piana jj AUummature, Convessità |j AU
lummate, agg. Impinguito.
*Allnndanne, avv. Allora; In tal
caso = D' — , ly allora = [Alundanna
= V., A4,, Paci., Andanne = s. Len-
danne = Alf. 'Ndanne],
Allnnffd', fig. Ammazzare = Bifl.
Sdraiarsi = Assol. Allungarcese, Ac-
consentire. N'n gè t* allungd' subbete!,
Non gettarti giù subito, Tieni fermo!
Me e -U àjje vut' —!, Mi è bisognato
dirci, striderci, fare a suo modo!
A W ùobbeche S., A W òbbeche (Alf.),
m. av. A bacio, A tramontana (" Om-
baco* „).
AllapKA', Alloppiare = Fig. Am-
maliare = [*Addubbìd', *Adup'id'].
AllnseA'. Nei modi : Pózhe e -i- aZ-
lusche; Nn g -i- allusche, e sim.. Poco
vede. Poco discerne. E fig.
Digitized by
Google
124
ali
AllaitrI*, Lustrare, Bender luoido.
Alluttate (Torr.), agg. Vestito, Co-
perto, di bruno, Abbrunato.
AllaftiA', Sporcar di mota t= [e. fr.
AUurzd' = V. AJJuzzd'. Ved. liòifte.
Alme, Àleme, Anima = L' — de
li murte, Tutt' i morti, Il 2 novembre.
Ved. lÈlme I| *Almo««, Animoso || *AI-
m*', Animare, Inanimire, Incorag-
giare.
Aid I Via, Su via, Andiamo ! (Pr.
AUona),
Alqaande, *Al«qaaade, Alquanto.
Nel modo : É 'na eoa' — , Non è molto
■né poco ; Né meglio né peggio ; Medio-
cre.
Altinna ( S.^ 9I.& Iim¥.\ n. di con-
trada.
Ala bbiSn' a la bbdne m. av. Al-
l'impensata, Alla sprovvista.
A la manffhe, m. av. Almanco.
Alvulli (Taranta), n. di contrada =
Alvini (nel Teram.)>
AmAbbele, agg. Di Ovo. Col guscio
tenero, Col panno = [l»«tt. Uove 'm
hìlU],
Amhrì, Ombra. Mittet* a V —!, Pren-
di r ombra, Vieni al fresco. ( " Om-
bria%).
Aml«be, *Amle«, Amico = Per isch.
I/' — cerace, L' amico Cesare.
*Amniaear«. Ved. WIa«are.
Ammaciaccd*. Ved. Macìacche.
«Ammadf, Maledire. ("Madire*„).
Ammajd'. AmmajeeA', Biascicare
— Il Biascicare dell'asina in calore =
Il Cincischiare delle forbici e degli al-
tri ferri che han perduto il filo = [Am-
maJJd*J.
AmmajappA', Avviluppare, Invol-
gere, Binvolgere, alla rinfusa, Infagot-
tare = Abbatufolare = Fi.^. Mangiare
alla lesta e a grossi bocconi = Accia-
battare, Lavorar presto e male = [Ag-
gajjuppd', AggajJuppeW = Ar. Am-
maJjuccheW]. Ved. Majòppe.
Ammaland renira«. Dei ragazzi.
Divenir permaloso, sospettoso.
AmiualaiiffanlrAl, Immalinconire.
Amntalarse, Ammalare = Nen
d* ammala^ jje' equéaae, Non averti a
male di codesto. Non ti confondere,
rammaricare, per codesto li Ammalate,
Malato — TemV — ,... buzzo, uggioso
= Lécen' —, specie di Susina.
* AmmalefenV , Conciar male. Sciu-
pare, Sciattare.
A moBal' • ppéne, m. av. Appena.
Ammalevedl', Far perdere a fiori,
ad erbe, la naturale consistenza a via
di brancicarli = Per estens. Sgualcire,
Aggrinzare, Stazzonare, stoffe e sim.
= Illividir© la pelle a furia di per-
cosse.
amxn
AmmallsUi', tr. e rifl. Ammalizzi-
re, Scaltrire; Accivettare; Destar so-
spetto; Dar nel naso.
Ammalóse, Cagionevole.
Ammammd' , Porgere la poppa.
AmmaadA', tr. Coprire. Ricoprire,
con coperte, abiti e sim. — lu ataref
lu lètte — Rifl. Ammandete lufazzulet^
ione!, Copriti con lo scialle. Ammdn-
dete bbóne!, Copriti per bene.
Ammandrd'f Chiudere il gregge nel-
1' addiaccio.
Ammansd', intr. Mancare = Tr.
Fare gli scemi alla calza II Amnam-
ffatare, sf. Scemo della calza.
*AiumaiiKaBltfn«, sf. Svenimento.
Ammaant', Assistere da manovale
ai muratori. Ved. Blanntbbele.
'''AmmapaeebJCe, agg. Di pers. Tri-
ste e sfiaccolato = Vinto dal sonno, Ap-
pisolato = Di Carni. Floscio, Animo-
se ito = Di Erbe. Appassito || Sf. Da'
'na — , Render floscio ; Domare ; Dirom-
pere.
*AniimapaKiilrse, Appisolarsi
= [Appupagnirae],
*Aimmapelt', Render molle, vizzo,
ciò che è rigido, sodo, Dirompere.
Ammappecijate (Baeeta.), Mal ri-
dotto in salute, Smencito, Afflosciato.
A mmara valle. Nei modi fam.:
Jì' —, Impoverire. Mannd^ — , Manda-
re a male. Dissipare, danaro, sostanze,
salute.
Ammarclrse, Suppurare L Am-
mareUe, Marcio, Pieno di marcia.
Ammarejt', Rendere amaro, Ama-
reggiare. Anche fig.
Ammarrd\ Sbarrare uscio e sim. |I
Intaccare il filo di uno strum. taglien-
te = Fig. Ammarrarae le cer ville, Bec-
carsi, Stillarsi, il cervello.
AmiuarruceliUe, Chiuso in sé, Ta-
citurno, Bu2zo, Raggruppato.
Ammarrand', fam. Assol. Commet-
tere un delitto. Iperb. iVe' mme fa^
— ! = [Abbacchiare, Vendere alla peg-
gio].
Ammarranlrsi, Andar giù, Diven-
tare un coccio, un camorro, una calla,
spec. per causa dell'età.
Aiumart«nat« e Amimartellai«,
agg. Di Cosa. Egregiamente fatta. Che
non gli manca una martellata.
Anantaseecd', Masticare = Biascia-
re, nel 3^ signif. di Ammajd', ved. =
Dire titubando, Dire e non dire = Fig.
Pencolare, Stintignare = [V. Anche,
Sgualcire = Ar. Ammaaciucd', Branci-
care, Stazzonare].
Ainnias«e«clrs«, Infradiciare, del
legno. Ved. 9fas«le«e.
Amiuassd', Ammassare = Impa-
stare il pane. Ved. Masse.
Digitized by
Ljoogle
Ammaitd% Mettere il basto.
Ammaiit*, Imbastire = Accorciar
la veste mediante una bàstia. Ved.
MBi»ite, sf. = [B. AmmaHd^],
Ammaiacite (S. Ens.), Impallidito e
abbiosciato, pr. delle parti del corpo
dianzi infiammate e turgide.
Amnaatorljtrse, Suppurare.
Ammatrecirae, Marcire. Com. nel fig.
Véndr* a la case, une «' ammatrecÌBce,
In casa, ci si mette la funga.
AmiMAtt«»«, Abbattersi, Imbatter-
si in uno =Tr. U ajf ammattute mo'
mo% L* ho incontrare dianzi = Intr.
AJf ammatuV a *étu huajeff Mi è ac-
caduto questo guaio ! DdW a lu prime
eh* ammatie, Dallo al primo che capita
= Assol. Ha mmaituV accudì!, É stato
un abbattersi, un caso. Non fu per par-
tito preso.
*AmmatuU(Ì\ Scotolare il lino =
Più com. nel fig., Picchiar sodo, Sor-
bare.
*AfnmatundV, Percotere a segno da
istupidire.
^AsftBft&altJA', Biascicare.
Ammazzd* (T.), Legare la vela all'an-
tenna.
AmmazzareUd*, Formare dei mazzo-
lini; delle ciocche di frutte = Léngu'
ammazzar eUatef Lingua rattratta per
aridezza, o per effetto di sapore astrin-
gente.
Ammazzuccd* (r.). Battere il lino o
la canape col mazzapicchio = Can.
Dar botte. Fig. La fréve Vd ^mmazzuc-
cate, Ha battuto la febbre = T. Intr.
Il formarsi i boccioli dei frutti in gran-
de quantità.
Ammelòppe, Busta per lettere.
AnftmenA', Ammenare, Menare, Ti-
rare, Scagliare, un pugno, un sasso =
Assol. Vide ca jT V amméne !, Bada,
ohe ti picchio! = Buttare. Ammine
'88afune!f Butta, Manda giù, codesta
fune! = Scaraventare, Scagliare con
violenza = Fig. — jpe' lu musse, Sbao-
ohiare nel muso. Offrire ad alcuno una
cosa quasi raccomandandosi che 1' ac-
cetti = Bifl. Slanciarsi con violenza.
Avventarsi. Je «* é 'mmenate ^ngòlUf
G-li s' è lanciato, fatto, addosso = As-
sol. i^ cane s' amméne, Questo cane
& cattivo, si avventa = Buttarsi. 8* é
^mmenaV a lu pozze, S'è buttato nel
pozzo = Impers. Amméne, Comincia a
piovere; Pioviscola, Spruzzola. V am-
méne nghe la Une, iPiove a dirotto, co-
me Dio la manda.
AmmeiidA', Inventare, Trovar di
suo capo cose non vere.
Ammènite, Amen = Paese V dngele
e ddic -i- amm'ènne!, Cosi sia!, Ma-
gari!
i 125
Amni«i«A', Mischiare, Mescolare =3
P. pass. Aiitaieieat« e Amniéi«h«.
ABAm«tA', Invitare. Chi té* chemma-
gnd\ «' ammite, prov. Chi ha da man-
giare, è invitato.
AmméCte*, Ammettere = Vendere,
Smaltire. J* ammétte chela rróbbe!, GHi
vende robaccia. Ammétte *na mùcchie
de rróbbe, Smaltisce di molta roba. La
rrobba bbóne subbete s* ammétte, La
buona mercanzia trova presto ricapito,
va via presto= Collocare. Fémmen* e
win\ ammìtteV apprime, prov., Bagaz-
ze e vino, fai presto a disfartene, a tro-
vargli ricapito = Consumare. Ammét'
te \*nu pare de scarpe lu mése = Bifl.
Scemar di volume con la pressione.
Accàleche, ca s* ammétte, Pigia, e sce-
merà di volume h Mettere. Vedém*, a
cche s* ammétte. % Vediamo se si mette
bene o male, come andrà a finire!
ABAmexBii', Avvezzare ; Abituare ||
ABAmésse, sm.. Vezzo, Consuetudine.
Nella maniera: Are^Jì* a V —, Torna-
re al vezzo, all'abitudine. E nel prov.
Tutte ne ve* dal' —, Tutto dipende dal-
Tabitudine.
Ammicciature, Calettatura.
AmmliteeA', Mescolare.
AmmlitarA', AmmaitnrA', Adul-
terar e, Fatturare, vino e sim.
AmmlsUt', Viziare = Ammalizzire
Il Amnslsljitr, Viziato = Scaltrito, Ac-
civettato.
Amiutfnde, avv. Su, In su; Su alto
= §ta — , È su alto, nel piano super.
AmiuaceA', tr. Versare un liquido
da un recipiente nell'altro, accostan-
doli con le bocche. — lu vine, Imbot-
tarlo = Bifl. e assol. Mandar giù, Ti-
rar giù, Ingollare, Trangugiare. 8' am-
mècche *nu vucale de vine nghe *na te-
rate. Ammucc' ammucche!, dapó dice
ca n*n de sinde bbóne = Abbandonarsi.
Lasciarsi cadere da un lato. Se mme
vujje sta* ritte, m* ammócche, Se voglio
rizzarmi, ricado. A cquande se va 'm-
mucchènne, Va barcollando = Fig. La
pijja d* Órìe subbete s* ammócche, prov.
È un uomo di loppa, debole, fiacco.
Anunacelilil', Ammucchiare = —
lu *rane, Abbicare, Abbarcare, i covo-
ni. — luféne, Bammassare, Abbarcare,
il fieno = [Stringere una persona con-
tro un muro, percotendola senza di-
screzione].
Ammuccid*, fam. Zittire (Cfr. " Bu-
oi „).
Aminafllrse, AnuualTellrse, Muf-
fire.
Anunajlne. sf. Tramenio = Tram-
busto = Tedio, Uggia H Amiuiilnarae
e Ammalitlrse, Infastidirsi, Uggirsi.
Déndr* a la case une se e -i- ammujeni-
Digitized by LjOOQIC
126
amm - ann
sce, In casa, vengono V ugge = Darsi
da fare senza costratto. Se e -i- am-
mujìne, ammujiniscej ma n'n gè cacce
nXèndey Ci si arrabatta, Si acciaccina,
ma non viene a capo di nulla.
AmmuUnV (Ba««h.)> Sgualcire, Stru-
sciare, Strubbiare un abito.
Ammalili', Benderò, in qualunque
modo, molle, cedevole al tatto = Fig.
Cedere, Mollare; Pagare secondo le
pretese altrui = Arrotare, spec. un ra-
soio.
AmmupelirBe (Art), AmmupulirBe
(Cli., T.). Delle bestie, e anoh ) dell'uo-
mo. Star li mogio, raggruppato, per
fame, freddo, caldo, percosse e sim. Yed.
M4fp«.
AmmurlV {;siS.m,wk.), Imbrunire, Annot-
tare. Jjamé ammurliace, A momenti è
notte. Ved. A la mmurrite.
Ammarnl*, tr. Biunire le bestie in
un branco. Ved. Morre |1 Bifl. Metter
su broncio, àia 'mmurrate, É imbron-
oito. (" Morra* „, Ceffo, Muso).
AmiiMtrteleftiA', Ammortire li Am-
.iifartieleMate. Ammortito, Intormen-
tito. Me Bènde la vii' — . = Té' le qua-
trin* —, Ha i danari giacenti, senza
impiego.
Amma9eiar»e. Delle carni. Ammo-
scire, Diventar vizze.
Ammaseialir»». Lo stesso e più
com. di Ammaft«lar»e. = Delle pian-
ge. Avvizzire, Ammoscire.
Ammossarse, Metter su xnuso, Im-
buzzire Il Ammassate, Imbroncito.
Ma'—, Starsene musone, buèào bu2£o.
Avere un musone ! (" Ammusarsi*^).
Ammastaie, agg. Di Barile o di al-
tro vaso. Che ha contenuto mosto.
AmmuveziU (Art), agg. Di Strumen-
to di ferro. Che non è in filo. Che ha
le punte smussate. || MuvezÓne, sm. Eer-
ro che ha perduto il taglio, la punta.
Ammuvite, agg. Di vino. Guasto, Che
sente di acido.
A mma»e. m. av. A casaccio.
Amò re. Nei canti popol., spesso per
"Damo-a„, Fidanzato-a = *Pe 1' — ,
m. av. Poiché, Siccome; Per motivo,
Per via.
Amóre 'murUle (9Itsl.), sm. pingui-
»tóWa, Quatrinólaf Erba d' amore (Aq.),
sf. Scorpione o Piede d' uccello.
AmortManze (Cast. C), Amorevolez-
za (" Amorosanza*^).
Àadee^krle, sf. Cosa antica, Vec-
chiume, Calla. Quéss' é 'n' —, Codesta
è cosa arcivecchia, vecchia quanto il
prezzemolo || A 1' — , m. av. All' antica,
A uso antichi. Ji' me ne vajf —, Io fo
■a modo antico, degli antichi; Io sono
•del credo vecchio.
Andenjere («., Cast. C), AndenSete
(Cas.), sm. Voci ora poco o punto com.
Capo di una squadra di mietitori. Com.
Caparale. (Nelle ''Prammatiche,,:
Antimieri. Locantea opera mesèium, vul-
go Antimieri. Tit. Vili, Pramm. 14*).
Andesaechite (Cli.), agg. Intisichito.
AadremmUppe, AndrensiiUippe-
le, sf., Crusca della seconda stacciatura,
Cruschcrello, Tritello = [Ar. 'Ndren-
nape = Ort. 'Ndernappe e 'ydrenndp-
pele = T. *NdremmdpeleJ,
Anelucce («aard.), Pioppo = [T.
1573: Uh awiwo<ta#oro <ie alnuocì]. (For-
ma dim. di "Alno». Alnua glutinosa,
Linn.).
Aaemale, sm. e f. Animale. Com*
nel signif. di Bestia = [*Anem.ane e
Almane = Ort. AUmane]. Spesso con
1* aferesi. Nel plur. esce in 6 e in a =
Dim. Aaemalaeee, Bestiola. Ajseosa-
nèlle, Bestiolina.
À|ieme, Alate, Anima — Fam. —
lònghe, Pers. di alta statura, ma di
poco spirito. Babbeo. — mée, Balordo,
Coso fette e messo li = Pover' — de
DdV !f Povero bimbo!. Povera creatu-
rina! = Dare* a IV —, Farsi animo,
coraggio. Darsi al buon Gksù, Pensare
alle cose dell'anima (| ^Àaensa 'sette,
Agonia, Suono dell' agonia. A echi aé^
ne cheW —9
Àaese, Anaoio {| Aoestae, Confetti-
ni con anaci.
AaetK', Alitare = Fig. La lum' a
cquand' anetéjje, Il lume è per spen-
gersi, lingueggia, da' i guizzi || Àm^te,
Alito.
Ànvele, Buca • di mezzo della Pa-
raafte, ved. || Dim. Aavelélle, sm. Pio-
cola lucertola. (Nella tradizione popoL,
la lucertola cavò la spina & Q-. Cristo).
Anveleeate, 'Nfféleeate, nei oaAti
pop. Angelico. (" Angelicato*„).
Anseaare, sf. Arnese con ganci,
per attaccarvi boccali e sim.
Aagetdre, sm. Corda munita di
gancio, che sostiene l' ordito quando
Isk tela è in fine.
*AaKii^n«f oittà, Lanciano. Ji* ao*
dd' —, Io sono di Lanciano.
Aaslie elle, Amelie ea, Ancorché.
Anidre, 'Uffdre, aw. Non anco-
ra. — ve', Non è ancora venuto. — me-
gnef, Non hai ancora mangiato?
Anguace, 'Nguace (S. Kos.), Tosse
convulsa. (" Angoscia* „, Bospiro affan-
noso).
Aaaaeqaaoirse. Di alcune sostan-
ze alimentari. G-uastaiTSi per via di
umidità eccessiva = Fig* Del cervello.
Andare in acqua 11 Aaaaeqaaolte, ag^.
Di occhi. Notanti nelle lacrime.
Annadecarae (Claard.), Stabilirsi in
un luogo, Prendervi dimora stabile.
Digitized by
Google
ann - app
127
■«••tfane', Nasoondere |i A maa-
sevre e A maaseòste, m. ay. Di na-
scosto. Celatamente. Cfullù fa le cos'
— ^Qxtello è un soppiattone. CNasonso^n,
Nascosto).
JLwKmmm9^\ Fig. Te fa — 2d vedUle!,
Ti ia rodere di rabbia.
AnaaTe«A', tr. Dondolare. P' — la
cambana ròsee de la Madonne, ce vó
quatire perz^ne. Per movere, far sona-
re... = Bifl. Oscillare; Tentennare,
Bar cullare = Vide cóme e' annave-
ehéjjé!, Goarda come (nel camminare)
si dondola! = Me 8* annavechéjje lu
cape. Il capo mi vacilla.
▲mB«ss««il', Gallare =3 Fig. CuUù
tande V anndzzeche, che W addorme !,,,.
tanto ti dondola (ti lusinga), ohe ti ad-
dormenta =: Bifl. Tentennare, Bareni -
lare.
^Anae. Yed. *Ta«Be.
▲maft««lie! Vieni qui, da me; Vie-
ni oltre. Appressati. Ved. i:«elie.
▲««•eeliM ' , AjuUeelilil ' , intr .
Spuntare, Venir fuori, le coma.
Aimervélate, agg. Del collo o di un
membro. Inceppato, Dolente e rigido
per reuma || Annervélazìéne, sf. Storta,
Inoeppatura; Torcicollo.
▲maevH', Mettere nel ghiaccio, per
-render freddo; o per conservare un ali-
mento che potrebbe andar a male.
Anmiccelite (A.), agg. Sparato, Sega-
ligno. Ofr. Hi«eke.
Annicchid', Nitrire. (Ofr. "Nicchia.
re^).
r^nlaae. Biffa || A«M«ssil\ Biffare.
▲aiKUJe, Nòia, Fastidio. Nella ma-
niera: Dd* 'nnojje, Dar noia, Annoia-
re (" Annoia*„).
AjintteeA', volg. Ammazzare, dando
in testa. Mo' f annòàhe gné *»u vÓ-
ve ! il Amaiieeate, Affetto da torcicollo.
Jfs so' — . àténgh* — . C^ Annocoare „,
Piegare ecc.).
AB»ae«lil', intr. e rifl. Fig. Far nodo
alla gola. Te le fa — 'n ganne !, Ti fa-
rà far fogo. Je e' é 'nnucciate 'n ganne^
Gli ha fatto fogo, nodo. Ved. N4^«««.
Aanaltte, agg. Intormentito.
Ajuiaiaieiiil', Nominare || Annaiiie-
autte. Ved. 'NnameMate.
AnaattH', Pernottare.
A nnuvjeUe, m. av. In nessun luogo.
Ji' nen zo' jW —, Non mi sono mosso
di qui.
Antiiice (Tneslio), n. di contrada.
*Anzef Anche.
Appaeil', Paeare, Quietare II Anneb-
biare, Oscurare, con fumo, polvere, va-
pore = Fig, Lu fum^ e la próvele ap-
pache *n gawne,,,. rendono flooala vo-
ce = Me s' é*ppacate la viite . . . anneb-
biata, velata, per ira... (Lat. Opa-
care) = [Pai. Abbacd\ negli stessi
sigaif. Inoltre: rifl. Stagnare, Cessar
di gemere un liquido, o il sangue da una
ferita] || ^Appaeaslone, sf. Affiochi-
mento della voce ~ Difficoltà di respi-
ro li ^App»eé4«, agg. Di liquido. Tor-
bido, Lattioinoso.
AppaJH', tr. Mantenere a paglia. Spa*
gliare = Bifl. Sdraiarsi sulla paglia.
Volg. Addò cite, o, et, 'ppajate jinnòtteff
Dove hai pernottato? = [Appajjd'],
AppaliattH', Appallottolare = As-
sol. Dei vecchi, i quali biasciando tran-
gugiano il cibo a grossi boli = Fig.
Dir molte parole in fretta, cingottan-
do, Abburattare = Ingarbugliare, Con-
fondere con parole li Appallai tate, sf.
Dd^ 'n' — a une, Fargli fare un ruzzo-
lone, Mandarlo rotoloni.
A ppaluetre (Ca»t. e .), m. av. Al-
l'alba.
Appameearse, Appisolarsi, Pisola-
re = [A. Appinni^aree = T. Appenne'
casse = Pa»., Pese. Appenneearse —
Cast. C. , intr. Pennecchid' ], (Aret.
^ Appalugarsi „) || A p p a m • e a t e, sf .
Pisolo, Sonnellino = Dim. Appaae-
eatélle, sf. Pisolino = [PanecarlUe
= Pes«. Penneohélle = Alf. Péneche].
AppannH', Socchiudere, Accostare,
uscio, imposta, persiana, per diminui-
re la luce = Tarare bucherelli o fes-
sure di un recipiente, stemperando cal-
ce o farina nel liquido che vi è conte-
nuto, e che geme a traverso di quelli il
Appannate, agg. Ben coperto di pan-
ni; Ben provvisto di abiti.
Appannucchiarse, Chinar la testa
per sonno o per dolor di capo.
ApparH', Pareggiare, Uguagliare
una superficie = Appaiare jl Parare, Di-
fendere la persona da un colpo. — la
mane, Interporre la mano per parare
un colpo. Parar mano, Porgere la ma-
no aperta per ricevere da altrui qual-
che cosa = Bifl. Nascondersi, Lu sóle
«' é apparate, . . . vaiato, nascosto dietro
le nubi.
AppareeehlH', Apparigliare.
Apparendo^ Imparentarsi || Saldare
due ferri in modo che stiano bene uni-
ti. Similm., due pezzi di pasta, ecc. Ved.
ArparendU'.
Apparali!', tr. Farsi promettere
sulla parola. — la carrozze, Fissare la
partenza. — V ummene, Fissare 1' opre
per un dato lavoro.
AppaitH', nel gioco, Far patta, Im-
pattare = Per estens., Aggiustare una
partita, un conto.
Appeeandlrlrse, Immalinconire.
Appedd^ (T.) Stringere con laccio i
piedi = Afferrare pei piedi. Ved. Pè-
deche. (" Impedicare* „, Impastoiare).
Digitized by
Ljoogle
128
àpp
A ppéde, ▲ ppifte, m. ay. Appiè,
Appiede-i = In fondo, di una strada,
di una foga di stanze, di una chiesa, e
sim.
AppedecéT (T.) Assol. Toccare coi pie-
di il fondo del mare, del fiome, Too-
carcisi. A stu pòH'a cquande ce ^ ap^
pMechef In questo posto, ci si tocca ap-
pena, si sta appena col capo fuori.
Appeld*, intr. Il primo apparire del
sudore sulla pelle. App€V e n*n appéle,
(Il sudore) si mostra appena = Il pri-
mo spuntar dell'erba sul terreno. In
questo sìgnif., anche AUand'.
AppelM', Chiamare, con le varie
voci da ciò, gli animali domestici. Ap-
pjllete lu eanejj Chiama a te il cane.
Sta a *ppeUd* le halline = [Chi s* ap-
pìUef, Chi gioca. Chi ha da giocar pri-
ma?, dicono speo. i ragazzi] || Comin-
ciare ; e in questo senso è comunissimo.
AppèU* a nnénffue'f Comincia a nevicare.
*Appelmenarse, Scalmanarsi =
Esser riarso dalla sete. A 'n atru ccó'
ne m' appelmené, A momenti morivo
dalla sete.
*App«imaiJe, sf. Per Orecchino,
non è più. com.
AppèBmapUnne, Attaccapanni =
Gruccia per attaccare gli abiti negli
armadi.
Appènne'. Appendere. Attaccare
una cosa dovecchessia = Intr. Pendere
da un lato. [Fig. Lasciar fare, andare.
Tollerare] = Bifl. Spenzolarsi || Appè-
se, sf. Declivio = La parte del tetto
ohe spiove da un lato. TéW a ddu* — ,
Tetto a due acque = Penzolo, d' uva.
Appenne8élle{9e.), Serenata alla spo-
sa. Cfr. Appaneeavse.
Appenierate, Pensieroso = Penso-
so = Previdente.
Apparii', Produrre effetto astrin-
gente nella bocca [| A p perdane, agg.
Di sapore. Brusco, Aspro.
Appèrdese, Perdersi d'animo. N*n
€ ónte che ««' applrde, Non è uomo da
smarrirsi nelle diflaooltà = Svenirsi
= Venir meno di forze, di vita. 8* ap-
pèrd* a mmurriènde, Vien meno da un
momento all'altro.
""AppernetH', Attribuire. Ji* n'n
djje, o, nen zacce, a cche V —, Non so
proprio da che derivi, a che debba ri-
ferirlo. L' àjf appernetaV a lu ma"
gnd', Ho creduto che dipendesse dal
mangiare = Dare importanza. Ne* IV
àjf appernetate. Non me ne son dato
pensiero, Non gli ho dato importanza,
Non me ne son fatto nò in là nò in
qua.
Appèse. Yed. Appènne".
AppetiH', Addossare ad altri un im-
pegno e spec. una bòga. Le vulé — a
mmé! = [T. Colpire nel, Investire col,
petto] Il Appettale, Salita faticosa. Pet-
tata.
A ppettébhurle (Man.), m. av. ' Per
burla (per-da-burla). Per chiasso.
Appessatil% Auzzare, Appuntare.
[T. AppezzV] = Augnare, Tagliare in
vetta a soanoio, Abbiettare. Yed. Plsme
e Pesante.
Appianil', Spianare, Bidurre piano.
AppieeiH', Accendere, il fuoco, il
lume = Dar fuoco, Appiccare la fiam-
ma (Aret. " Appiedare „) Il Dar la ma-
no, per lo più, ai bimbi. Anriècche, ap-
picca !, Arriva, e dammi la mano ! Ap-
piccete, ca se nno caeche. Dagli la ma-
no, o cadrà. Jave tuWa ddu* appiccia-
te, Andavano dandosi la mano, tenen-
dosi per mano = Bifl. Dar di mano,
Attaccarsi. Appiccet* a la fune! \\ Ap-
picciate, sf. Accensione = Pig. Princi-
pio, Cominoiamento. A V — de le mje-
te, Al cominciare della mietitura. (Cfr.
it. " Accendere la guerra „, e sim.).
Appleeeearse, Venire alle mani.
Abbaruffarsi, Accapigliarsi {| Appleee-
ehe, sm. Briga, Baruffa. Paróle d* — ,„.
provocanti II Appleeeetffte, Facile ad
attaccar brighe, Baruffiere |] Appleee-
earèlle, Facile a stringere relazioni
intime, Amorazzatore ;|Appleeee^
8«e, agg. Di cosa. Appiccicaticcio, Ap-
piccicoso, Viscoso 11 Appleeeealèn-
Viie, sf. Donna linguacciuta e arrogan-
te, Linguettòla, " Spepa „.
Appleelafdlelie. Nella manierar
Nen dené* manghe l' —, Non avere il
becco d' un quattrino ; Trovarsi sulle
secche, "" Bruciare come 1' esca „.
Appeccùojje (Cast, e). Gambo, Pic-
ciolo delle foglie e delle frutta.
Appingiacchjrze (Aq.), Pam. Delle
carni. Affloscire, Divenir cascanti.
AppIsmH', intr. Entrare, con la pun-
ta, con la testata e sim. Appizzef N'n
appizze, z= Entrare per poco, ètu cap-
pèll' a cquande m* appizze. ... mi entra
appena = Assol. Hajf appczzate!. Ho
trovato un posticino.
ApplaeH', Placare; Calmare.
Appdnme', Attribuire. Ji* V appónn',
V djj* dppòaV, air aria òmed«, L' attri-
buisco, r ho attribuito... = [Can. ^^
prepónne^].
Apprènme', Por mente. Badare.
Nn g -i- appr^nn* a cquisse che paese!,
Non curarti di codesti che passano =
Assol. Dar retta. Nn g -t- apprìnne.
Non ci dà retta, Non se ne cura.
Apprenftevdse, Apprensivo, Incli-
nato ad apprensionirsi.
Appresa', Afferrare = Acciuffare =
Intr. Far presa, Assodarsi, pr. della
calcina, del gesso.
Digitized by
Google
app - arb
129
•, avY. Dietro. Oórr^ —,
Correr dietro, Inseg^iire. JV —, Tener
dietro. Jò va thmbr* — , Qli tien sem-
pre dietro, Lo segue semine. Ohi te
eórr* —f, Perchè questa fretta? = Fig.
A le/èite n^n gè vajf —-, A feste non
corro, Con le feste non me la dico. A
le quatrin» n*n gè va—, Kon corre die-
tro a danari. Non è ayido di riochesse.
Appretta' e Appletta*, Premere,
Stringere, pr. di oalsatura, veste eoo.
= Fig. Incitare. Sjdngere, a fare una
cosa = Dar noia, InfìBMtidire con parole
o con atti insistenti, petulanti.
Appressa', Fare il presso di una
oosa. Stimare IfApprèsae, sm. Stima.
▲pprlase, avv. Prima. Ohi arriv* —,
f' a§pètte, Chi prima avviva, aspetta
r altro = [Presto. Arevjfe —!, Toma
presto. Fémmen* e vvin*, ammìHeV —,
Donne e vino, si spacciano presto, Ben-
sa indugio].
^ApprivéUggìatef Laureato.
Appoggia', Appiua', Appoggiare
= Fig. Attribuire = Assol. Scroccare
da bere o da mangiare li App elatère,
Soroooone, Piluccone. (Sen. ** Appojoso „,
Uggioso, Noioso).
Appnaunétte', Bincalzare. — h* Un-
irle, la eupèrte, Binoalsare il letto. —
lu stare, Binoalsare il panno steso sul
canestro sSuooingere la veste, il grem-
biule, rincalzando la parte alsata nella
cintola = Im irav* appummìiiele bbé'
ne!, Fa entrare nella buca, poggiare
sol muro, abbastanza la testata della
trave = Bifl. Appummìttete bbénet,
Stringiti, Chiuditi, bene nelle coperte,
nello scialle. Vide gna a* appummétte!,
Guarda come si rinfagotta! = [Bin-
oalsare una siepe, un albero, accostan-
do le zolle ai pedali =^ T. Fig. J' d
*ppummés9e lafijjel, É riuscito a far-
gli sposare la figliola. Ved. Ammétte'
=s ^. Im e^le a* é 'ppumméaae, Il sole è
andato giù, dietro al colle It Appom-
mméumm, sL Binoalzata. Dd* 'n' — .
AppwB«a', Fermare con punti di
ouelto = Chiudere con bottoni = Im-
puntire, materasse, coltroni = Imba-
stire = Agganciare, Fermare con gan-
ci, usci o finestre.
AppwBdate, sf. Appuntamento.
AppBBdaml', Bestringere oggetti,
biade, in un canto = (Incalzare uno,
assalendolo, percotendolo, in luogo
d'onde non i»ossa fuggire. Ved. Am-
■saeeMa'.
Appura', Sapere, Bisapere = Ap-
parare. Appur* e n*n appure, modo per
dire: Quando si iti a sapere, Al far dei
conti.
Apparta', Portare. Nei modi: Ke*
Jj* appòrie bbdne éhéW arie, Quell* aria
non gli conf&, non lo porta bene = Có-
me 9* appòrtef Come sta?: Come si con-
duce?: Fa profitto?
Appasa*, Posare, Far pòsa. Prime
de maaaére, lu vhiìde n*H appóae, Prima
di stasera non cesserà il vento = Dei
liquidi. Far la posatura.
*Appas«ttvamè«4e, Appositamen-
te, Apposta.
Appwté', Potere. A ita case, tutte
vinde e •<- appo, In questa casa, ogni
vento ci può. -i- appo lu harbine, Ci
batte, domina, è frequente, il libeccio
= Nghe ccuUti n*n gè V appU I, Con quel-
lo non ce ne puoi, non puoi compe-
terci.
A««ed<tte e, più com., €a«aat-
te, Acquidotto.
Ara', Arare = Fig. Are ritte !, Biga
diritto, Conduciti bene = Ne* vvo* —,
Non vuol saperne, di lavorare, studia-
re eoo.
^Arasse e, più com., 1»' arasse, l»a-
raase, aw. Lontano; Distante.
«Arate, Aratro. (Pist. " Arato „).
Arteeia', Arebteeia', Bammontare
e coprire di cenere il 'foco = Coprire
con terra qualcosa messa in una fossa
= Volg. Sotterrare, Seppellire = So-
vesciare = Fig. e volg. Cuttit te p6 —
a cquatrine. Quello, a danari, potreb-
be " condirti „ = [rett., Av. Abbéld*
= c. s. A. Arbuld']. (Lat. Advélare).
«Arrenda', intens. di Abteenda*,
Ved.
Arbeal', Bin venire, Bicuperare i
sensi = Per simil. Pe* lu troppe catte,
lu Wandinìe n*n arbS manghe la notte,
Per via del gran caldo, il granturco
non ripiglia neppur la notte = 11 pane
mal cotto, compresso, (n^n arbé) non si
risolleva.
Arbere, Albero — Fig. Ha fatte V
—, Ha messo su vita, è cresciuto, Ha
fatto persona. IPn gè ita V —, 'È poco
sviluppato, É di piccola statura = Aq.
Àrbiru = P."® Arvre = Air. Alvere =
S.* Bar. èrrue.
Arbeva', Bawivare = Fam. Di
stanza freddissima, dioesi : 8e e -i- ar^
bive le ^nguiUet Ci rivivono le anguille.
Arbaeea', tr. Abboccare, Babboc-
care, Bmpire a bocca, un fiasco, una
botte, versandovi il liquido che manca
= Intr. Biversarsi dalla bocca. La
ciummenér^ arbécche, Il fumo dà ftiori
del camino. Lu fóm^ arbócche,,,. svam-
pa. La bbótt* arbócche, . . . trabocca =
Bifl. Traboccare. (" Biboccare* „, Stra-
ripare).
«Arbwmauftea', intens. diAlitenm-
m»ea'.
ArbiuiAanUa', tr. e rifi. Dare, Bia-
vere 1* abbondanza, spec. delle raccolte.
Digitized by
Google
180
are - are
Ar carnuti^, m. pi., n. di contrada.
Ar«apaimar«e, Piegarsi ad «reo,
pr. dei rami carichi di frattL
Areére, sm. Beccaccia.
ArcetJeUe (Ari), Archetto per chiap-
pare aocelli = Fig. Ohiapperello, Arti-
fizio per ingannare.
Ar«lie, Madia = Fig. Vamm' a
mmétte la chiav* a W —!, Bincarami
il fitto! = Dim. Areae«e, Madietta =
Acor. Ar«dme, m. Madiona per tenervi
biade e sim. = Per isoh. Panie d* —,
Suzione, ^ Cassone da biade „.
Arche (Pert.), sm. Sorta di Calabro-
jie. Gredesi che attacchi 1' itterizia.
Aretaepènele, Archipèndolo, Archi-
penzolo.
ArelieTénle, Arcobaleno, Iride =
[Archevìnie = R. Archedìnle = CU.
Arcuvlrie = C»r. Arcuèr'ie = T. Ar-
chevérgene = Ort. Archevéle = At.
Archevéne = T. Ao'che '« zeréne = p«««.,
Av. Arche = Aq. Arcu],
Arehiappii', Bipigliare. — *na
majje, Baccattare una maglia.
Archiuppd\ Bicoprire. Ved. Acchiup-
pd\
Ar««iiibAiiibele, fam. e spreg. Il
primo, Il capo. È W — de le fisse, È
" 1' asso „ dei balordi.
Ar«4)i|e', Aree«oiJe', Bacoogliere;
Baccattare = Bammassare. — luféne,
Bammassare il fieno, le erbe messe a
seccare = Contrarre, Prendere una
malattia. — lu catarre, la rogne, ecc.
É mmalattje^ che ès^ arcòjje, É male
contagioso. É mmalatiò^ arcóte, É male
contratto, non spontaneo = Bipìegare
i panni di bacato rascintti. — le pan-
ne, e anche, assol., arcòjje^ = Assol.
Delle levatrici. Baccogliere, Baccatta-
re, Fare i parti = Dei piocioncelli e
sim. Cominciare a beccare da sé. ^^u
picciungéUe n'n areccòjje; ha appellai* a
Weccòjje'* Il P. pass. Ar«tfte, Are^^veie
= Sf. Bacco Ita; Tempo della raccolta ;
Ciò che si raccoglie.
Ar crésce^ (C. m. A.), Spazzare 1* aia,
dopo aver ammontato il grano nel mez-
zo. Ved. A««rés«e' e Accrescetóre.
Ar«ra««alil', il Bichiamare ohe fa
la chioccia i suoi pulcini. Chiocciare.
Arcudd\ Delle pecore e delle capre.
Bifigliare, Figliare la seconda volta in
un anno = Bistoppiare, Bìngranare.
— a ggrane, — a ggrandlnie || Arcuda-
ticce, Di secondo parto ; Di seconda se-
mina.
AreojatH', Bacchetare, i bambini.
Areujeti««e, agg. Di frutti. Non
colti ma raccattati = Tene* a —, Bi-
stoppiare. Vanne (il campo) Ha a —,
In questo anno si ristoppia, si ringra-
na.
Ar«uppil', Sovesciare = Bicoprire
con terra, zolle = Bifl. Del tempo.
Babbruscarsi. Ved. A««appil'.
Arenali', tr. Biferir male sul conto
d' alcuno. JV V arcua' a ppètrete /, Bi-
ferirò del fatto tuo al babbo.
*Ardéngule, Ordigno = Ferro, Arne-
se del'inestiere.
Ardèmde, sm. Lumella vicina alla
bocca del forno, in cui durante la cot-
tura del pane, si fa ardere un pò* di
fuoco.
Ardiebe, Reddlelie, Ortica = [Ort.
Artiche = V. Ardeiche = Pa*. Artri-
ca].
Ardì'ufeUarse (C. fr.), Baggrinsire,
pr. della pasta quando per freddo si
contrae invece di rigonfiare.
ArdummannA', Far memoria, pa-
rola, di alcuno. Chi V ardummannef,
Chi ne domanda, lo rammenta?
Aì'duvajjd* (Can.), Baccattare, Bao-
cozzare, cose di poco p nessun valore.
Ved. Adduvajjd'.
Are, Aia. (Lat. Area-),
Ari (Se.), interiez. Olà!
Arebbatte', Bìbattere = Bibadire =
Bint azzare = Spianare le costure.
"'Arebbénve', Sopraffare. V areb-
bénge lu male, È ripreso, riassalito, dal
male.
Arébhéngé' (Ch.), Saggiare, Provare.
A cquande le vujj^ —!, Voglio solamen-
te assaggiarlo, sentirlo.
*ArebbIil', Arblti', Bìcominciare.
Mo* mo* arbif a Wlungd' le jurne, A
momenti i giorni cominceranno a es-
ser più lunghi.
AreeaeelilA', intr. Mettere, Getta-
re, nuovi germogli, Bibuttare. Ved.
CaeehlH' || Areeaeehlatnre, sf. Bin-
tallo. Seconda buttata, Bimessìticcio.
AreeaeeiH', Bimetter fuori, Bi-
trarre = — le spése, Bica vare, Bifar
le spese — — le nnummere. Far la ca-
bala, Bìcavare i numeri dal libro dei
sogni = Bicopiare, un disegno = Sco-
prire, rinvangando nel passato, ciò che
è nascosto o dimenticato = Inventare,
Metter su, una cosa nuova = Dare un
soprannome. Mo^ V arecacce ...!, A. mo-
menti ti chiamerò ...\ J' d V óm* are-
cacciate.,., Gli han dato il sopranno-
me di... — Assol. Buttare, Dar fuori,
nuove messe, Bibuttare. Ved, Caeelti'.
Areeadé*. Del Forno. Fa WecadP lu
fórne, Farlo sfogare, affinchè non ab-
bronzi il pane, e la brace perda ogni
famo o cattivo odore.
AreeavniK', intens. di Cambiare —
*na piahe, Medicare ... = Bicambiare
= Bifl. Abbigliarsi. Bimpulizzirsi, Far-
si bello = [Toeeo, BescagnV],
Areeaim*, Bincalzare, le piante =
Digitized by
Google
Pig. CAI le zapp* e echi V arecalle!, È
la vigna di Cristo, É persona da oni
tatti prendono senza discrezione =
[" Bagl. di ».„:... con quéUi bovi che ce
arano recallano et sementano ., .],
▲r««alil\ Calare, Scemare, il prez-
zo, Binviliare.
▲r««i»pil', tr. Scegliere, in gener.
= Sbncoiare, una mela, nn arancio, e
8im.; Sgrusoiare, una noce, nna casta-
gna, e sim. ; Sgranare i baccelli = Stri-
gare, Bayviare, una matassa = Fig. e
Tolg. Lu délore m' areeape, Il dolore mi
sfibra = Sbrogliare =» Voi. — le vedétte.
Ammazzare = Rifl. Arecaparee nghe
une, Separarsene, Bompere ogni rela-
zione con uno = 0%»* «* arecap* areca-
pei, È bravo ohi se la sbuccia!. ("Be-
oappare* „ e •* Bìcapare* „).
Are««pé*, Capire, Entrare, di nuovo
= Fig. e assoL Nen g -t- arecapé*. Non
poter più entrare nei panni, star nella
palle, per motivo di gioia; Bimpeitirsi,
Andar gonfio, per superbia.
AreeaaeK'. Bicascare , Bicadere ^
Di feste e sim. Cadere, Bicorrere.
Ar««eliiappil', Biprendere.
Ar««ereA\ Bichiedere. Ved. €er«il'
=^ Impers. Ne* mni' arecèrche, Non ho
fiEume; sete.
Are«etUl^ Mettere in serbo, al co-
perto. S' d da Wecettd lu Wane, lu fi-
ne, S* à a raccogliere il grano, il fieno
= Assettare una stanza; Far la came-
ra = Fam. Seppellire. Ha Precettate la
moglie. Gli è morta la moglie = [Bi-
governare. — le piatte = Iron. Ha V«-
céttate tutte. Ha mandato a male tutto
il suo, quanto possedeva = Bifl. Are-
cettéteve mo\ Ora, andate a dormire, a
riposare].
Aréchete, sf., pianta, Bègamo. (Lat.
Origanum),
Are«lilaiiiil', Bammontare 1' assen-
te. La ggònda bbóne «' arechiame = Far
le lodi del morto. Yed. Arp«Ul' = Bifl.
Cognominarsi. Cornee* arechiamef, Qua-
r è il suo casato? In questo senso, più
oom. Areméttese = [Ori., Archiamd'].
Are«lbl»ame, fam. e spreg. Cavare
il corpo di grinze = Bimpannucciarsi,
Esser risazio.
- *Are«l«el|jar*e, fam. Discorrere a
lungo e godere della conversazione
V un dell'altro. Ce vulém' arecicelijd' !
Ved. Cicilijd',
AreealH', tr. Fondere di nuovo, Bi-
fondere, Bigettare = [Volg. Vatt' a
ffa* WeciOé'ì, «Va a farti friggere, Va
in quel paese ! „] = Intr. Dei chicchi del
grano. Compire la maturanza, divenen-
do grossi e sodi, G-ranire. Lu 'ran an-
ger* arecóle, La granitura non è anco-
ra compita, perfetta.
e 181
Areentdarsé, rifl. e impers. Bicor-
dare, Bammentare. -.Ve' m' arecòrde,
*Ne* mme «' arecòrde, Non ricordo, Non
rammento.
AreeaverA', Bicoverare = Bioupe-
rare = Baooapezzare = Baccattare.
Arecuvere 'see vache de *live, Baccatta,
« Babbre22a „ codesti chicchi d' uliva =
[A^. Bimediare, Biparare].
Are**', Bidare — Fig. — *rréte, Bi-
dar giù, Bicadere, malato; Bimpove-
rire = Benderò.
AredanU', Biunire, Mettere insie-
me = [Adund* = Can., m. Eas. Arru-
nd\ Anche: Prendere tutto].
AreM*. Bifare di nuovo = Assol. Lu
tèmbe e -i- arefd, Piove, Nevica, di
nuovo. C-i- areféf. Ti ci rifai?, Man-
gi, Bevi ancora? Ma è modo ultra con-
fidenziale = Beplicare, Bispondere
Dir di rimando = Coltivare a fitto.
Ar^acce *na cambagne de N, N., Colti-
vo a fitto un fondo di..., Sono a po-
dere con . . . = Dare il prodotto. Di ter-
reni e prodotti del suolo. Ha redatte la
dèce, (Il terreno, la sementa) ha reso,
fatto, delle 10 = Assettare, Accomoda-
re, Bavviare. — lu cape, Pettinare. —
la ecrime, Fare V addirizzatura dei ca-
pelli = Bifare il verso di uno, Con-
traffarlo, Bifarlo. Ma, in questo signif.
più com. Aracwraf* = Intr. Farsi, Di-
venire. A ^cch' arefd piane, Qui il suo-
lo pianeggia. A HV arefd vasee, Colà
il suolo si avvalla = Assol. Sostenere
la propria parte. Come e -i- ar-fd!, Co-
me regge la celia!; Come sa posare!
= Biapparire. Detto dell' ombra di un
morto. Dice ca e -i- arefd, Dicono che
« ci si senta „ = Bifl. Me ce vujf — gné
*nu dee, Voglio satollarmene, spac-
chiàrmioi i P. pass, e agg. Arefatte =
Pkm' — ,Pane raffermo = Legnam* — ,...
stagionato = Còrp* — , Persona indu-
rata alle fatiche, ai disagi. Provata al
bene e al male.
ArefelH', Baffilare, Ritagliare le
sbavature della carta, Pareggiare gli
orli di un lavoro, con istrumento ta-
gliente = Raddrizzare un confine =
Fig. e fam. — le euètat* a une. " Spia-
nargli le costure „, " Fargli le freghe „,
" Dargli le paghe ni Picchiarlo, Basto-
narlo = [Fig. Pigliarsi gioco di uno per
qualche suo difetto; ''Buttarlo giù„;
''Dargli la quadra,, ] || Arefelaia re,
BefAlatnre, sf. Raffilatura = — de
ecarpare, Sciavero, Bitagli dei calzo-
lai.
Arefére* (Foss.), Biapparire, detto
delle ombre dei trapassati. AUóche e -i-
arefére, Là " ci sente „. Ved. Fere' e
Refére,
Areferasaree, intens. di Fermarsi.
Digitized by
Google
182
are
2* ar^rméf, Biitsi? s Fermarsi ogni
poco. Nen de JV refermènne!
ArmttmtéL\ «AreflratH*, Biflatare,
Respirare = Fig, Fiatare. IPn —!, Non
fiatare, Non replicare. Non ridire» Bu-
oi ! = Sfiatare, pr. dei recipienti inori-
nati; e del forno inorinato.
AvtéwuÈm*t tr. D' imprese. Bimet-
torci, tempo, danaro = Assol. Bimet-
teroi. *M méce d* abbuacdl', e -i- artf6n-
n«, Inyece di guadagnare, ci rimette, ci
scapita, (r impresa) gli è a carico = P.
pass. AveAtee, AreMst«, Areftiite.
AveArMi«il', Binfresoare = Per euf.
Bastonare, "Dar le briscole «, ''Bipas-
▲vefraim'. Venir fuori, delle carni
strette tra legami, spec. nelle persone
molto grasse => V oegue i* aròfrvXts
da ÌA scarpe, ... gli schissa dalle scarpe
K Le quairine f arefruUe da le eaccoc-
ce =^ La menèeire (le erbe) arefrtiUe da
lu caUare = Assol. Lu graese f are-
f tulle f " Semina „ il grasso. Gli schis-
la il grasso dagli ocohL
*ArefudX<Vy Bifiutare = È Hat' are-
/udiate da le mjedeche, É disperato dai
medici, À spacciato. (** Befutare«„).
Aremrit»tt»rao, intens. di Anraat-
torse, Bimpiattarsi. Nghe ita néve, le
c€Ue fCn d dénne e* aregguattd',
Aregntfgne*, Baggiungere, Arriya-
re chi è avanti = Raggiuntare; Bap-
picoare con saldatura.
AregrlgnU' e ArgrlsnH*. Lo stesso
ohe AvengrogaU*, ved., aggiunto 1* at-
to del ringhiare, se è detto dei cani =
Fig. Bicalcitrare, Bibellarsi, mostran-
do animo di resistere o di offendere
= Contrarre, Aggrinsare, la bocca e
il naso mangiando o sorbendo cose
acide.
Areli»B«til', intens. di AmeAK*.
Kem bé ~, Non può riavere il fiato.
Ansa. Yed. A«eM* e Benetd^.
Aréhattelijd', intr. Gattigliare, Ti-
picsarsi, Altercare, per le più lievi ca-
gioni, pr. dei ragassi.
AreliMarirae, Guarire.
ArctfettH', Bigettare, Becere. In qo.
signif., più oom. Ar^renU' == Bifl.
Di mali contagiosi. Attaccarsi. É mma-
le che $$* arejlite [ajjUte, agghiètte],
Ar«i|l', R«JÌ*, Tornare, Bitomare
ss Del grano. — *n dèrre Bicasoare =
Bifl. 8e fi' é WejW a la case, É torna-
to a casa = Partire. 8e n' arevd* mas-
tére, Partirà stasera. 8e ne vó WejV,
$e ne vo* *rejì!, Vuole andar via, par-
tire, senz'altro = [8e n* S rejite, fam.,
È ito, Se ne andò, É morto].
ArìiUe*, 'Buie, sf. Binohiuso per maia-
li, Stalluocio, Stabbiolo. (" Arella* „.
Forma dìm. del lat. Hara),
\ Bimangiare =^8eV 'uW
— t. Voleva mangiarlo!
Areas»B««««\ intens. di Tli««dto-
Ȏ'. Mantenere; Tener fermo; Frena-
re, Beggere. Nhe* le pòse* — .
AremaalJA', Bimaneggiare = Scap-
pare il divelto per affinare le solla
= [Areituccd*].
AreasAunil', Bimandare = Intens.
di SfAmiil*. Nne' V — acundènde!, Non
lo mandar via scontento = Bestituire.
^e* mme le vù — cchiù la eìUef =
Mandare da. Quande vi a Urtóne, are^
mdnnece *nu cc^ne piece bh4ne, Quando
andrai a Ortona, mandaci del pesce,
ma del bone.
Avemb»i«il', Bimpastare = Fig.
JV te pòzti' — /, Io ne so più, ho più
esperiensa, di te, * Quando il tuo diavol
nacque, il mio andava a scuola „.
Ar«inMeel»rse , fam. Essere di
nuovo gravida, Bingravidare.
AreasMnarse. Bidursi a stare sul*
r estremità, sull* orlo. N*n d* arembi»'
9d*, ca te ne vi 'bboUe, Non andare tan-
t* oltre, andrai giù. Ved. Plss«.
A.T^vàh^mm»\ Sovrapporre = Fig.
Ipotecare = Intr. e rifl. Di Cibo. An-
dare a traverso. Far nodo, fogo II Ba-
gnare df novo.
Arem ter «««IH*, Biab br acciaro =
Fig. Lu latte nghe lu ca/é cchià arem-
brocce lu Hòmeche, Gol caffè il latte
più abbraccia, torna gradito, allo sto*
maco.
Arenibradd' (Ari), Bistoppiare, Bin-
granare. (Da ^ Biada „).
AremlireMM', Bifiorire, Mettere
nuova ghiaia su di una strada.
AremliBP»BsA*, Per isch. Far bello,
Binfronsolire. = Bifl. Bipiochiarsi,
Binohiccolarsi; detto speo. degli attem-
pati e di ohi d' ordinario veste alla
buona.
Ar«Bs«ail\ — lupaitene. Fare il se-
condo lavoro sul divelto, per affinarlo
Il Ar«me«»t«, sf. Bisciacquata, Bab-
buffo.
Aremenl', Venir di novo, Bitoma-
re = Fa* —, Far venire da. JT é^jje
fatV — *nu cappèlle néve, Mi son fatto
venire (da Boma...) un cappello novo
= Della terra, della semente. Bende-
re. Vanne lu *ran* arevS a la dèce, Quo-
sf anno, il grano farà delle dieci =
Vanne lu Wan^ arevé bbóne, In questo
anno il grano farà bene = Di pers.
smagrita. È remenute mèHe^ Si è ridot-
to alla metà. Anche di cosa compressa,
evaporata eco. = — parlnde, Esser pa-
rente. OuUii m* arevé tsije.,.. Quello
mi è sic... Nen g -t'- arevé parènde,
Non è della nostra parentela. Ne* mm*
arevé ntènds, Non mi è i>arente.
Digitized by
Google
1S8
AveBRm«(W, Bimette-
re = Trasporre, Piantare a dimora, le
piantine. Trapiantare* In questo signif.,
anche semplicem. Mittt?, Porre. =: Bifl.
Cos^ondnarsi. Come i* aremitte tuf,
Che casato hai ta? J»*' m* aremétie,,,,
Il mio casato è . . . = AremétUèe *na
pavure, Avere nna paura. Me ci fatt^
— ^na pavure!
*AreasBs»tte', Di nuovo incontrare.
▲remm^ddlil', Bimediare = Bao-
oattare ciò che può servire a qualche
cosa =s Baocapeasare. 2Pn àjje pìUuV
— nìlnde, Non ho potuto raccapessar-
ci nulla. Tutto era guasto, perduto,
cattivo = ÉJiV a — ddu' fójje; ddu*
céppe, È andato a raccattare dell* erbe ;
della stipa, dei fuscelli, pel fuoco =
Baggruszolare, Baggranellare, Bab-
bruscolare. Ha Wmeddlaie *nu cende-
fwre de lire =■ Per isoh. flf d Wmeddta'
te *nu pranze, Ha buscato, S' è guada-
gnato, un desinare = [Armedid*]. || Ar-
«■i«dl«vele, Aras«dltf«re, Armedl*-
elMle, Mediocre = [Armedìòechele].
Ar«Bsme««le«A', Bammentàre.
ArenunallArae. Del pane e dei sa-
lami. Avvinoidire.
ArensanHil', Bimondare, Bipulire
= — Z« mèle, le pére . . . , Mondarle, Bi-
mondarle. ~ le castagnef Sbucciarle =
^ lu pózze, Bimondarlo, Bipulirlo =
Lavare con acqua bollente, con ranno
= Fig. JT d Wemuwnaie la léngue ! Dicesi
di bevanda caldissima = [Ari: Pare
*nu Cruce/l88^ aremunnatel Letteralm.,
Pare un Crocifisso, un Cristo, ripulito;
detto di Bambino stento, stecchito].
Arem»eeiK* Bammendare, Bimen-
dare |] lKena««e, Bammendo. ^Binac-
ciare*„).
Are»MMeUee« , agg. Di pianta.
Spontanea; Che nasca dov* era caduto
il seme = Di nxésse, germogli. Che cre-
scono dopo la ripulitura della pianta.
JLvm^ènmm% rifl. Intendere, Sape-
re. Tu n*n de n* arendinne!. Va là ohe
non te ne intendi!
AreBidrH', Arreadril', intr. Bien-
trare = Di vivande ; di panni bagnati.
Bitirare, Diminuire di volume ; di lun-
ghezza = Tr. Biportare, Bimetter den-
tro. Arrindre 'sau lume, Biporta, Bi-
metti dentro codesto lume. Arrindre
*Mu cìiele, Mena dentro codesto bam-
bino.
ArendTmfeUaree-iree, Dei legumi sec-
chi messi in molle; della pasta lievi-
tata. Bigonfiare =3 Degli oggetti di le-
gno esposti air umidità. Binvenire =
V., •. Arendufaree,
ArendaeeH', Auszare, Mettere a fi-
lo» le macine del mulino = ''Fig. Ba-
stonare. Yed. Bem4«««lie.
A ve«dMasm«lil*, Ar^ndamMi*',
Bimbombare = [Arendund*].
Are«rrMMrK', tr. e rifi. Bimborsare,
Bifare della spesa.
*AreBfirM»«ii', *AveMiliraMil', Bi-
mescolare = [Fig. Aisol. Bappattu-
marsi].
AveBs»«dil', Avvolgere nel subbio
la tela o il panno tessuto.
Are«8»rdelllrae, Bingalluzzarsi,
Bingallettarsi pr. degli i^ttempati, che
per una lieta cagione rinvispiscono.
ArMis»rt', tr. e intr. Bincararell
RemsaremèMde, Bincaro.
Ar««s«lle«lrae. Lo stesso che A-
reasAWlAllIrae, ved.
Ar«Bsi8«il', Tornare a usare. Du-
mane vujf — lu cappotte^,,, riprende-
rò il mantello ^ —la bbótte, Bimette-
re il vino nella botte già votata || Bifl.
Yolg. Della Donna. Bingravidare. Yed.
'NstsBil' = [A«. Ringignarze, Fare il
daddoloso, pr. di ohi per età dovrebbe
invece esser serio = Ingegnarsi. Ca-
varsela bene in ogni cosa].
Arengimarae, Andare a posare, a sta-
re, in cima, sull' estremità, sull' orlo.
Vid' addò a' é jW a 'rèngimd* 1 = Scri-
vere fino all'estremo lembo della carta.
^Arengiuciidirae, Tornare ad essere
ben nutrito, Bifarsi in carni = Biun-
gersi, Bimpannucciarsi, Binquattrinar-
si, Migliorare il propriostato. Yed. €le«.
AreBStnrars«, Babbuiarsi.
Arenstavantrse, Bingiovanire,
Mettere un tallo sul vecchio.
ArengòJJe*, Cogliere di nuovo nel-
l'atto, per dare pan per focaccia. 8e
W arengòjje! 82 ite e -*- arengo jje!
AreasraaM', Pregare alcuno di un
favore = ^Ngrazìéme DdV t, Sto bene,
Mi contento!
Ar«BsreeeA', fam. Piegare in cima
a mo' di uncino il Arengre««at«. Naa*
^, Naso adunco.
Ar««vmsnK', Biluttare, facendo il
viso arcigno ; Fare nna smusata di di-
spetto Yed. ArevrlffBil'.
AreasancH', intens. di ^ft^mwÈmé.\
ArennalmV, Bianimare.
AreB«niiie«K', Bammentàre. Beffi
ccucX, m* arennùmene, Se fai a mio mo-
do. Se mi dai retta, me ne sarai grato,
mi rammenterai, ti loderai del fatto
mio = [La ggènda bbéne a* arennòme"
ne, 1 buoni sono rammentati. Dei buo-
ni si fa memoria].
AreBia««il', tr. Cacciare, Mettere in
luogo riposto. Nascondere. — Bifl. Cac*
ci arsi. Entrare, Stare in luogo dove
non sia facile esser trovato. Addé a' d
'vui* a —9, Dove si sarà cacciato, rim-
piattato? ifo* n*n de Si* a — ala caael,,,
a chiuderti, tapparti, in casa.
Digitized by
Google
134
are
AreaieppH', Cacciar dentro a forza
= Chiudere con syerse, Binveriare le
fessure.
*Ar«p2yadl', Digerire = [ArepaudV
= A(. ArepaJudV, è detto solam. delle
bestie = Ort. Paidì'].
ArepalKPf Biparare, raccogliendo in
aria, un oggetto lanciato o cadente dal-
l' alto = [C»»*. C. Arhlattd'],
ArepMrA*, Biparare = Lo stesso ohe
ArepaUd'f ved.
Arep»MiA', Bipassare = Tr. Oltre-
passare, Sorpassare ■■= Bifl. Mangiare
qualcosa lasciata in dietro nel pasto
principale = Tr. e rifl. Bicontare il
danaro ricevuto.
Arep»trljil', Bimpatriare. (*^ Bipa«
triare*„).
Arep«lll«etarse, Azzuffarsi, pr.
dei cani.
Arepenellrs«, Bipentirsi, intens. di
P«nett', ved.
Ar«pe(i(', ArpetA^ tr. e assol. Pian-
gere il morto, dicandone le lodi / il ohe
si fa non da persoae estranee, ma dalle
donne della famiglia = [Areputd*, Re-
puid? = C. s. A. Arpèt6* = Av. Rap-
petd* = Ort. Archiamd' = " Stat. a-
quil. „: Ad Oorrupto non ss poàsano
hattere reputatricj], (" Bepitare* „, Bi-
chiamare alla memoria. " Bepetio*,.,
Bimpianto).
AreppesiH', Bappezzare; Baccen-
ciare, Battoppare, Bassettare alla me-
glio.
ArepUii', Bipigliare = Assol. Delle
piante trasposte. Attaccare, Prendere =
Per isch. Di pers. che si appioppa per
molto tempo in un luogo. Ce vo* — /
Anche: Ce vo* métte' le càcchie!
Ar«ptf iuie\ Biporre, Serbare = Fam.
Seppellire. U avém^ arepoHe ! , È morto,
É sotterra = Bifl. Vatt* — /, Va a riporti,
a rimpiattarti!, Non puoi reggere al
paragone di... = Iron. Tene* ar epòste 'na
vattlnde ecc.. Aver da dare, a farne
toccare. (Lat. Repoatue, Sepolto = " Bi-
porre* „, Seppellire).
Areppi«eeiiellt*-aeBBt', Bimpicco-
lire, Bimpicoinlre.
ArepnrM'. Biportare = Portare
da. Quand* arevì da Napule, arepùrteme
*nu *mbrUle de Bète, È remenute da la
'M^reche, ma n'n d * r epuriate n'i^nde,^,.
non ha portato nulla di là.
Arepnt^', intens. di Potere. Begge-
re, Poter sostenere. L' arepùf, Puoi
portarlo?, Beg^ al peso? Nne* V are-
pózze = Fig. Nns' V arepó la tèrre!, É
un malvagio.
AresaJJe', tr. Portare, Biportare,
qualcosa da basso in alto. Areaàjjete le
càveze!, Tirati su i calzoni. Areaàjjeme
tu ^mbrllle !, Portami su V ombrello. Fa
prèsi* a — 'itu elide, Splcoi»ti a me-
nar su questo bambino. = Intr. Salire
di nuovo = Fig. Assol. 8e mme le fé
— /, Se mi fai montar labi^ia! = Cre-
scere di prezzo, Bincarare || P. pass.
AresAveic».
AresaaetH', Respirare. Nem buté—f
Non potevo riavere il fiato. Ved. Sane-
tére.
Are«ar4)l', B ammendare = Chiude-
re oon malta le fessure di un moro,
di un impiantitoli Are»ar«et are, sf.
Bammendo. (Lat. Sarcire).
ArMbaresH', Bimbaizare.
Aresblanvht', Bimbianoare.
A reset', A r reset', Biasoire, Biesoi-
re = Dei prodotti del suolo. *St' anne lu
Wan' arrèsce bhóne, Quest'anno il gra-
no fa bene = Mo' mo* arrèsìe le fave,
A momenti verranno i baccelli = È
rescite lu fazzóle, lu 'mbrWef, Hai ri-
trovato il fazzoletto, l'ombrello? É re-
scite lu patrone de *8tu cane, Si è tro-
vato. Si è fatto avanti, il padrone di
questo oane = Lu thnb* arrèsce, Bin-
tempisoe. Lm tèmV é rescits, Il tempo
è rimesso. — Lu cónd* arrèsce, o arte-
sce,. . . torna. Arrèse -»- a lu pése 9, Tor-
na al peso, a peso? = La stime n'n ar-
rèsce. Il prodotto non corrisponde all'e-
stimo.
Areseleeiiirse, fam. Mettersi in
ghingheri, Vestirsi oon ricercatezza.
Aresenrnt', intens. di Senrnt' =
Contraffare, Bifare il verso di qual-
cuno. Deridere = [Car. Riscrignd*].
Aresedérse, Dei polli. Appollaiarsi
= Della polvere sollevata. Bicadere,
Posarsi = [T. dlétV a 'rsedé* tm«. Su-
perarlo in tutto, Bidurlo al silenzio].
Aresedlii', tr. Assettare, Bavviare,
la oasa, una stanza = AssoL Far la
oamera || Bifl. Dei Polli. Appolaiarsi.
Aresparit', Bipartire, Dividere in
parti, Far le parti = Far parte. Me
vù — *na some de *ranef, Mi vorresti
far parte di una soma di grano?
Arespid', tr. e assol. Q-uardare, nel
signif. di Vigilare = Volg. Di pers. Vi-
sitarla, Accudirla. Mciùne Varespijei
AressedlH', intens. di Assediare.
§tém' aressedìate da la néve, fig., Sia-
mo chiusi in casa per via della neve.
, Arestd', intens. di Stare (= Essere).
Ogge nen g -i- aresiéngh* a. . . Oggi non
ci sono, non sono disposto a. . . = As-
sol. Ogge nen g ri- arestd, Oggi non ò
di buono umore, non è di vena = Bifl.
Bistare, Fermarsi per un poco. r*are-
sit 9, Bistai?, Indugi?
Areslarnt', Binf errare, la scure. la
zappa, il bidente, e sim.
AreitepH'. Lo stesso, ed ugualm.
com., che Arcpdaae', ved.
Digitized by
L^oogle
are - arf
135
Ar«»trécBe', Bestringere = Stretti-
re, Bistrettire. Biprendere un abito =
Bendere men largo = — le manùppte,
Bawiare i covoni. — lu féne, Bammag-
sare, Bammontare l'erba messa a seo-
oare = Mettere insieme nna somma =
§tém* areStriUe, C'è poco comodo, poco
spazio, in casa nostra = Lu pòpele s'è
restrétte,,.. raoooEzaio, adanato, Si è
fatta gente.
AreitrlJK'. Fig. e fam. Se fa — .,
Fa lo Btintignoso,yaol essere ripregato.
ArestuccéT f Zappare il campo nel
quale è stato coltivato, per lo più, il
granturco, per prepararlo alla semen-
ta del gre^noW Re '.iucche, Terreno pre-
parato pel grano = At. 1676: Una acdma
di maesa rotta, ristocca e eeminata.
AreètulzéP, Areituxzzd'tixì.tv. Bistor-
nare, Bìmbalzare indietro, pr. della
mszola e della boccia ohe incontrano
un ostacolo 11 Bestólze, ReHólzze, sm.
Bimbalzo, Storno, Bistorno. (Aret.
« Stolzare „ e " Stolzo „).
Aresa«A', Bi tirare il sacco prima
dato =5 [Pig. Ohe tte se pòzz^ — la tèr-
re! Altro ohe "Sii morto !„],
AresalH', Biammattonare, Bifare
l' impiantito.
Areteaé', Bitenere = Trattenere =
Frenare, Contenere = Intr. Sorridere,
Far quella rallegratnra ohe è l'espres-
sione di compiacenaa, di affetto ; o di
sogghigno. Yen /a' 'retane la ggènde!,
Non farti dar la baia del fatto tao ;
Non far bello il vicinato — Bifl. Assol.
Ar etenérsene, Ballegrarsi; Dare il mi-
rallegro. Congratularsi. Ji* me n^are-
ténghe ca... = Tenersi, Gloriarsi. 8e
n*areté ca je Vóm' avande la fijje, Q-li
lodano la figliuola, e se ne tiene. Yed.
AretratteSif', inteus. di Trattenere
= BiiO. Bistare. Yed. AreitH*.
Aretmvil', Bitrovare = Bicercare
= Bifl. IPn aretruvarse, Esser rovinato,
dissestato negl'interessi.
AretrATutK', tr. Capovolgere, Dar
volta, Bovesciare = Scombuiare, Met-
tere sossopra = Bifl. Voltolarsi.
Aretravate, Trovata = Iron. Astu-
zia, Scappavia, Gretola.
ArettornC, Interrare =: Sotterrare;
Coprire di terra.
ArevAlntU', Bifare ciò che si deve
a chi ba anticipata una somma, o sof-
ferto un danno.
Arevejjd\ Svegliare. ("Bevegliare*).
A*ev«r»<', Bécere, Bigettare, Dar
di faori, Vomitare.
AreT«siir»«, Bi vestirsi = Abbi-
gliarsi.
Arevévete. Ved. Rerévete.
Arevuf iffaH', Arevu^enU', Bo vista-
re ; Frugare = [V. Aremucignd']. (*• lli-
mucinare^n, Bimuginare).
ArevallH' 1* il««hie , Stravolgere
gli occhi sbarrati , Stralunare || Are-
valle, agg. Di occhi. Loschi, Biechi
per rabbia o per mal animo = [Cas.
ArreveUate, Contratto Convulso. 30'e»'
—, Mani contratte].
Arevansiiiaeil', Bìvomitare. Intens.
di Vomitare = Fig. Pleb. Spifferare,
Svesciare, Biferire.
ArevoadA', intr. Traboccare. Lu
caUare, la pignaV, arevónde, Il paiolo,
la pentola, dà di fuori, trabocca = Di
liquido che intoppa, o entri in un re-
cipiente più che non possa starvene.
Bignrgitare e, più com.. Uscir fuori.
Andar di fuori = Di flume in piena.
Traboccare, Straripare, Spagliare. (Lat.
Redundaì*e).
ArevaseeeA', Bimesoolare = Bime-
stare = Bovistar . = Sprimacciare =
[Arevucecd*].
ArevassA', Spingere di nuovo, avan-
ti o indietro = Socchiudere, Accostare,
uscio, imposte. Ved. TaaaH'.
ArévatH', Bivoltare = Bovesciare,
Arrovesciare = Capovolgere = Impers.
Del vento. Girare ; Levarsi. Ha Wevu-
taV a ggarbine, o Ha revutate lu har-
bine, Si è levato, Comincia a soffiare,
il libeccio. Té^ a ^revutd^ *nu bbrutte
tèmbe, È imminente, Comincia, un tem-
porale.
Are V atee A*. Capovolgere = Bove-
sciare, Versare rovesciando il vaso =
Buttare, Mandare, a rovescio = Bime-
soolare, Bivoltolare = Fig. Binvahgare
= Bifl. Bibaltare, Dar la balta = Bi-
voltolarsi, Voltolarsi, Fare degli svol-
toloni = [Ch. Arevutecd* le murte, Be-
stemmiare]. Ved. TaieeK'.
Arevutrid* (Ari), Lo stesso che Are-
TateeA', nei primi due signif. = Bifl.
Voltolarsi, Binvoltolarsi, Grufolarsi,
nella mota, pr. dei maiali.
Areeappelijd\ Zappare leggerm. per
coprire i semi gettati in terra.
Arfavart' e Arraliart',Baffigurare,
Bawisare == Fare secondo un disegno.
ArfelA', Bimettere in Ala = Fig.
Bawiare, Mettere in buon sesto cose
arruffate e confase = Bifl. Del tempo.
Bimettersi, Darsi al buono = Di pers.
Binsaniohìre.
Arfére' {». Eas.), Baffigurare. A
cquande s* arf ère. Appena si distingue.
Arf ère da lurtdane , Distingue a di-
stanza = finn. N^n arf ère, É fuor di
sé. Non riconosce; non percepisce.
ArflatH', tr. e rifl. Fig. Bistorare,
Bifodllare; Bianimare.
Arfrunnd* (C^n.), Bifomit di foglia
i bachi da seta.
Digitized by
Google
186
arg- arr
*AMm^t lArioe. Zm llegtMtne d* — é
agrijóte,,,. è facile a toheggiani.
Argendégne, agg. Di Fanoiullo. Vi-
spo, Vivace, Irrequieto.
^Argtkmendd' , Discorrere, Parlare fit-
to fitto. Argumendave jÌ9M ira jU—,
Discorrevano fitto fitto tra loro = Al-
manaccare, Fantasticare. Che $ije a V-
gumendd'9
AriaUH'.a (ll*t«), n. di contrada.
▲rie, Atìa, — crepate, Afa, Aria sta-
gnante. — renghiHue, Aria colata ~ Fig.
Sta* nghé W —, Stare in aria = Sica-
mera, Alterigia vana, "Spocchia, =
Anima, in mo. imprecat. Hajf a IV— I
= [eit»r«. Atre], («Àiera*^).
Arlésae, n. di contrada.
Avièlle, n. di fiume e di comune.
Artònde (S«.), Argento. (" Ariento^^).
ArXertarae, Biprender animo, vigo-
re. S'artèrU. N*n i' arijirije,
Arlavd* (A«.), Lavare.
Arlemarae (Ari), fig. Farsi bello. Ag-
ghindarsi. Pr. delle pera, un po' ru-
vide, sciatte, che si rileccano in alcune
circostanze.
Arlie«iare«, Bavviarsi, Pettinarsi
con ricercatezza = Fig. Lo stesso che
Arlemarae, ved. — Binutrirsì, Uscir di
grinze || Arlls«iAt«, sf. Bipiochiata,
Agghind atura.
Arlaee', Bi lucere = Sfavillare =
Brillare, Scintillare.
ArluHrirae, Bimpulizzirsi.
ArmaBdH', Biooprire. Ved. Am-
■sandU'.
Armena', impers. Armène, Comin-
cia a ripiovere = Assol. La liv' arme'
ne. L'olivo rida frutto, anche dopo un
abbondante raccolta = Tr. — *na bbót-
te, Bipiallarne le doghe per togliere
lo strato vecchio o guasto = — lu pà-
itene, Zappare il divelto per disfare
le zolle, e pareggiarne la superficie.
Ariiie«tt% tr. Piantare nell'aiolà
preparata. Hajf a ^rmeatì* la r^ de
le fenòcchie, Ho da piantare i finocchi
(nel l'aiolà preparata) i| Aremm^itotn-
re, sf. Piantata, Postime, Posticcio.
Lu jéle m*d fatte jucd* V — de *atu vìr-
ne, 11 gelo mi ha mandato a male i
postimi di questo inverno. ( " Investi-
re* „, Vestire, Coprire).
ArmaeeK', Versare di nuovo. Ved.
Aasmaeed' — Bovesoiare, inclinando
o capovolgendo il vaso che contiene il
liquido, Biversare = Bifl. Traboccare.
Bovesciarsi.
Arinard',Murare, Chiudere con mu-
ratura un uscio e sim.
Arasart', Spòngere = Fig. — lu fò-
che, Esser l'ultimo a morire, di una
casa = Bifl. Di fiamma, foco. Morire,
Spengersi = Della Trottola. Cessar di
frullare = [Pese RammwrV = Av.
Arraanurì*],
Araelid', Bestemmiare» Sagrare.
^AraaMbelIrM, Indoasare abiti
nuovi e migliori, Ornami.
Àrp»etd', tr. e recipr. Appaoiare,
Bimpaoiare, Tornare in pace,
Ar»»reakld', Bifare il parentado
= [Quando un'abbondante pioggia .esti-
va fa scomparire i crepacoi del suolo,
dicesi ohe la terra arparhtde], Ved.
*Arpedd*, Beplioare un'azione, un
discorso. Mo* e -i- arpédef, E ora si
rii& daccapo ?, Torna a fare, a dire?
Arpel»rse. Della terra, della bian-
cheria, delle legno. Basoiugarsi tanto
o quanto, alla superficie = [S. Mm».
Spélarae],
Arpelld', Bicominciare. Ved. Ap-
pella' = Bichiamare gli animali do-
mestici ; le quaglie = Bìfi. e assoL Bia-
versi da grave malattia.
*Ar»etd\ Ved. *Are»etd« = [Bifl.
Bacconsolarsi , Farsi una ragione di
una sventura, Darsi pace].
Arpteetd*, Biacc ndere = Bidar di
mano = Bifl. Fig. Bifarsi, Biaversi,
Binsanichire, Biprender vigore, dopo
una grave malattia, STarpiee' e areca»
ache, a'arpicc' e arecaache, Si ria e ri->
cade. ST é Spicciate, Si è riavuto, ri-
fatto.
Arpread*, Afferrare di nuovo = Fig.
Bicominciare, Tornare a far daccapo.
C -t- d Wpreaate tré vvóte, per tre vol-
te si è rifatto daccapo, è tornato a
mangiare, bere, dormire, lottare, pio*
vere ecc.
Ar presaie, agg. Infreddato il Av-
presatare, sf. Infreddatura, Baffr.d*
dorè.
Arprese«dd*, Bappresentare = Fig.
Che ce 'i" arpreainde tu 9, Che cosa hai
tu che farci?. Come c'entri?. Che ci
fai?
ArpresBH*, ArepressH*, Babbrei-
2are; Baccattare = Aver caro; Aecu-
dire. Custodire, i figli, i parenti, gli
amici. Le *ndiche arprezzave le murte.
Gli antichi avevano cura, riguardo dei
morti; detto della cura con la quale
ne custodivano i cadaveri.
Arpuitd*, Bimettere una cosa nel
suo posto.
ArrUh!, Arri, Arri là.
*Arr»eaiiiil*, Bicamare = Fig. Be-
stemmiare.
Arr»ehlr4e, Arrochire.
Arraflftte, agg. Coperto di tartaro
di gromma = Di Fico secco. Coperto
di una fioritura zuccherina [| Arr»f la-
tare, sf. Piccolo strato di neve.
Arraflantrse. Della pelle delle ma-
Digitized by
Google
arr 187
ni e6po8ie al freddo. Aggrinaire, Dive-
nir ruvida. Yed. Wtmt^mé—.
«Arrttnrltfae, Bagione = ["dtat.
aquil.„, J7atcion0. (" Basgione*n e "Ba-
«one*„)].
ArrajAvae, Arrabbiare || Arvajato,
Arrabbiato = Del grano. Infettato dal
carbone. In qnefto signif., è anche un.
ftArrajmie, Babbioso, Faoile all'ira.
- AmuMiK', Dar di piglio. Sempre fig.
Maddeméne n'n djf addò — ,... non so
come provvedere, a che cosa dar di pi-
glio, per far bollire la pentola. Nen ia
add4 ti' —, Non sa dove dar di piglio,
a qnal santo voltarsi. Ved. ArriviMMcié^,
Arramaeelr^*, Coprirsi di grami-
gna Il Ay n » — m^ciW. agg. Di Terreno.
Q-ramignoso, Infestato dalla gramigna.
ArramoficW (Ar.), Acciarpare, Bac-
oogliere in fretta e alla rinfasa ==: Avi,
Bnbao<Àiare.
ArrAaske«il', Agg^ranfiare , G-her-
mire.
Avr»Bslr»e , Prendere, Sentir , di
rame.
k*, intr. Arrampicarsi, Bam-
pioare-arsi = [^«Ton^rse].
ArranslAMM, Allogarsi, Accomo-
darsi il meglio ohe si può. Arrangétt'
v' ala méjje, (Fr. Arranger),
*Arr»aciirate, Accorato, Dolente.
(*Bancnra*„, Affanno, Doglia).
*ArwMi«il*, Percorrere nn luogo per
lungo e per traverso. N* d *rranru»te de
mònne !, Dei paesi ne ha visti ! = AssoL
Bamingare = [V. Tr. Purgare il ter-
reno dalle male erbe]. (Ofr. "Bianda-
re„).
Arrappé^, fig. Bubare || Arrappaio»
re, Faoile a " raspare „ a far suo del-
l'altrui. (•* Aggrappare,).
Arr»pipe«il*, assol. Di vino stretto,
e sim. Baspar la gola.
ArraMl', Tosare, Tagliare i capelli
a cotenna, Bapare, "Zucconare,, = Se-
gare le erbe rasente terra =s Basare,
Far pari una siepe tosandola = Basa-
re, Scolmare la misura = Biempire
nn vaso fino alUorlo, a bocca.
Arraaellk*, Pareggiare, Uguagliare
le sommità = [Intr. Lu gran* d 'rrase*
late, dioesi quando tutti i gambi, com-
pleukto lo sviluppo, sono alla stessa al-
tezza}.
Arratpaie, Di frutti suiralbero; di
api e sim. Uniti, Ammucchiati, in for*
ma di grappolo. Ved. RAape.
ArrassH*. Ved. Ad4err»Mil*.
A r ratta Jeaene (Ari), m. av. Volg.
Fa* —, Fare a giova giova.
ArrAViUH*, Mettere insieme alla
rinfusa e con mal garbo = Par pre-
sto e male, Acciarpare.
Arrazzd', intr. Delle piante. Alli-
gaare «= Spreg. Imparentarsi = An-
dare a sangue , a genio. Nghe ccìMù
Ji* poche e -i* arrazMf Con colui poco
me la dico II Cas*. C. Tr. Scagliare.
BParrazaUe *na prète, Mi scagliò un
sasso. (Gfr. " Baggiare „).
A vrelil»#]to, m. av. Con prepotenza ;
Contrastando. Fa\ Pijé? — .
*Arrecd\ com. per Portare.
ArreeelilK', Origliare » Delle be-
stie. Bizzare, Tendere, le orecchie.
ArreflM', Allottare. Ved. Rims.
A rrefuee (Or*.), m. av. A rovescio.
Pióv* —, Piove a rovescio, a dirotto =
L* acque ieee, éndre, ec&rr* — ,.. . in gran
copia. (Dal lat. Refundere),
Arrigge (T.), sf. Immondezze. (Cfr.
sen. ** Scareggio „, Fastidio. "Soareg-
giosoy, Schifoso).
Arrèmne', Bendere — Bifl. Della
mammella. Dar latte. La elee n*n z^ar-
rìnney La mammella non rende = [Fig.
La tèrre n*n z* arrènne. La terra in-
durita dal sole, non cede l'umore alle
piante] |] P. pass. Arrenante, Beso |] Ar-
rennetnre, sf. Bendimento, Quanto
latte dà poppa speo. al primo succiare,
quasi da so. Anche : Tutto il latte dato
da una mammella.
""A rre%nèitre, m. av. Ben custo-
dito. TenP— Tener riposto, conservato,
con la massima cura. TiV — !, Abbiti
cura, Biguardati. TiW — . Conservarlo,
Non metterlo a sbaraglio; Tienilo di
conto = Mo. agg. Pronto, Alla mano
= \A rrequUte],
*Arrequid% Baoohetare, un bambi-
no = Provvedere ai bisogni di alcuno.
P* — tandefijje, cevo* ! (« Arrequiare*„).
Arreatdute, Irresoluto, èta' — Esse-
re irresoluto, Tentennare.
Arréte, avv. Diètro, Addietro =3
Fa* reJV — lu latte, Stornare il latte
=* Jì*, Ar^t —, Intristire II A Wréte cute,
A ritroso.
Arrev*', Arrivare = Esser suffi-
ciente = Assol. Cocersi al giusto punto
La menèHr' € 'r revate,,,, è fatta, eotta
= ìlLa,tvLTa,TQ,Frutt*arrevate,,,^, maturi
= Ellitticam. I/e* f arrive, È cortine
di mente, un po' scemo = Avvenire.
Arrive n*n gè pò* jVfy Dato il caso ohe
non possa andarci?
Arrevicend* {ì^akl.),ArrucenV (reti.),
BevecenV, ArrevecenV (Pese.), Arroven-
tare.
A rrevjere (Cast. C), m. av. A ri-
bocco; detto dell'acqua = (C. e. A.) A
rrevare, A rovescio. Piòv* — . Ved. Ora-
vate.
Arrevé! (P."), Or vedi!, Ve'!
Arressil', Bizzare = Bifl. Bizzarsi.
Arrev alate, Arrev elate agg. Be-?
gelato = Sobrio ; Frugale = Avv. Bego-
Digitized by
Google
138
arr - art
larmente. Magnd' — , Mangiare con mo-
derazione. Std^ — Star riguardato.
Arri««larse, Arrl««eear«e. Della
pelle. Aggrinzire, Bagarsi|lArri«elate,
agg. di Fava. Immollata = [Arricce].
Arrl^iffnlrse, Corrngarai, Aggrin-
zirsi, della pelle, per freddo o per veo-
chiezz».
Arrisse, Bissa.
Ar fitte (Pai.), agg. Di pers. Viva-
ce = Nel pi. Ira. Téji f —, È in col-
lera, Ha le bi2ze.
A rr^^oelava^eèlle, m. av. Bozzo-
Ioni.
Arrongd* {A.^.,A,w ,\Arrungd* (P«»«.),
Svellere le piccole piante = "^Stat.
man. di V. „ : Quando ai deve arrongar
lifrazti.., (Potare le siepi presso le
strade, affinchè non impediscano il li-
bero passaggio). (Lat. Eruncare = ** Ar-
roncare*„).
ArrubbA^ Bnbare.
Arraeelilar»», Bannicchiarsi, Bac-
ohiocciolarsi, Fare il chiocciolino, Bag-
grupparsi, = [Ar. Arranttcchiarse],
Arra«eill^ ArraeelIH', Arrotolare
= Bifl. Botolarsi; Voltolarsi (Lncch.
" Arruolo lare „).
Arraffi'. Pia com. AwraM', Ved.
ArmUH', Arrotolare panni, e spec.
carte. Ved. R^klle.
Arrungenirse, Battrappirsi.
ArranftH', Abborracciare = Man-
giare alla lesta = Bcu^cogliere alla
rinfusa quel che dà alle mani, Fare
una chiappa, una presa = Girare un
oggetto in direzione giusta, per farlo
entrare a traverso un uscio || Arran-
iatore, Arrnnfttfae, Armnftiae, Rna-
iine. Acciarpone = Chi mangia molto
e presto.
Arrusparae, Imbu&àire, Imbronoire.
Arru88d* (Can.), Zappare il terreno
per ristoppiare.
ArraateeH', Abbambinare = Lo
stesso che ArrnasH', nel 8** signif. =
[S. Sa». ArruStV], (" Arrostare*„).
Arrutecarse, (Una.), Voltolarsi, per
terra, nel letto. (" Butioare*„).
Arrnvlne, Bovina = Chi, Ciò che
è causa di grave danno o fastidio |j Av-
rnvem A', Danneggiare; Guastare, Mal-
menare, Sciupare, Sciattare, Mandare
a male.
Arruzzd* (Mav,), Far cadere ruzzo-
lando, rotolando. Ved. Buzzecd',
ArraiiH', intr. Arrabbiare, Boder-
si dentro = Arrotare, Dirugginire, i
denti = Brontolare, Borbottare parole
interrotte e stizzose. An'uzz' arruzze !,
Bóditi dentro!
Arraftit', tr. e rifl. Benderò ruvido.
Lu frédd' arruzzi$ce Iz mane = Arrug-
ginire. Ved. Rafti«.
Arsapart', Saporire, Bifare, una.
vivanda, per renderla più gustosa =-
[Bae«h. Rescucend'].
AraecnnaH', Bipetere, Fare ancora,^
di nuovo. Ce vù — f, Vuoi ( dormire,,
mangiare...) rifartioi? Lu tìmbe e -U
areecénne, Bipiove, Binevica.
ArsevuH', Bender conto del proprio-
fatto, del proprio lavoro. Dice ca fa^
tije fatije, e n'n araégne ma* nì^nde.
Dice di lavorar sempre,e non compiooia
nulla, non viene mai a capo di nulla..
Ar»«iiibr4i', Baffigurare = [Imitare,
Fare secondo un modello] = Somi-
gliare. N'n arsémbre nnS a lu patre nn6
a la mamme, Non somiglia, Non ritira
nò dal babbo nò dalla mamma = Es-
sere conforme. (" Assembrare*^, Somi-
gliare. Imitare. " Bassemprare^n, Co-
piare, Bitrarre).
Araèade, agg. di Vino. Brusco, op-
posto di Abboccato. Anche, Fortigno,
Forticcio, Addetto = [Razz^nde].
Arsuccid* (9e.), asso!. Benderò il
dono, il regalo, con dono o regalo si-
mile. Ved. Hòttcm e Aa»n««lil'.
Aratdarae, Stare alla Bolina.
ArtaralM', intens. di AMaralliK*.
Arte, Arte ; Mestiere. Che - fa f, Che
mestiere ha alle mani? Ha métae lu-
fijf a IV —, Ha messo il figliolo a bot-
tega, al mestiere = Lavoro, in genere.
Che — € cquéaaef, Che lavoro ò code-
sto? Che cosa fai? = Azione in genere.
Ha fatte aèmhre *n' —, Ha fatto sem-
pre la stessa cosa (dormito, pianto, gri-
dato, camminato. . . sempre) = [Fa sèm-
hre 'n* —, gné lu cucule (Ari), Dice, Fa,
sempre in un modo].
Artecchid^, Inclinare. Nella manie-
ra , Lu t^rnb' artécchie slmòr' a lu bbé-
ne,, . . torna sempre al buono.
Arteciane, Artigiano = Chi s'infin-
ge. Simulatore, Furbo.
Arteftele, Foco artifiziale, I fochi.
Anche, Caitèlle, ved.
* Artèrie, Criterio. Te manghe V —,
Non hai senno, giudizio, mitidio.
Artéteche,^ooe3aìrsL vivacità dei bam-
bini = In alcuni luoghi, CutrettoLa,
uccello. (" Artetica*„, Artritide).
Articciàre (H.), n. di contrada.
Ardite, Artière, Artére, Artiòro,
Artigiano = N. gener. di Popolano cha
vive in città.
ArtraeelH', Bammendare senz'arte,
Baffrignare || Artraeelatnre, sf. Frin-
zello, Baffrigno. Per sim., Cicatrice ir-
regolare.
ArtrahH', intr. Bitirare da uno. So-
migliare = [Artrajje' = Ari, Artrade*],
ArtoinmA', Biucalzare dopo la pri-
ma sarchiatura. Ved. Attaasmil' l\ A*
rittummate (V.), Bicolmo.
Digitized by
Google
art - ass
189
ArtnppelH*, inteas. di A.ttapp«U('.
Avtnre^WiA*, inteas. di AMareemH*.
*Artar«laril', Ritorcere ; Ravvol-
gere.
Arvucd* (A.), Spiegare, Decifrare.
Nella maniera : — lu laténe, Spiegare
un enigma, una cosa difficile a inten-
dere.
Arzavul^ (1I»«.), agg. Vispo, Agile,
Sollecito nel far le cose = P. Lo stes-
so che Aiavravalle, ved.
ArielK', Assettare, Ravviare una
stanza. Hajf ^rzeW la cambre, lu stù-
dU, lu fóneche. E, assol. Té* a *rzeW a
la cambre eoo,, È in camera a rasset-
tare = Mettere ogni cosa al suo posto,
Assestare. Arsile *Ì8e libbre, *88ilinzule,
*88i ciùtele. Assesta, Metti a posto codesti
libri, lenzoli, ciottoli = Sparecohiare.
Va a *ràéld* la tivele!, Vai a sparec-
chiare = Rigovernare. — le piatte,
Assol. Ti* a WzeW a la cucine, È in
cucina che rigoverna = Raccogliere
un prodotto. Avém* a *rield' Vuve, la
live, S'à a vendemmiare, cogliere l'uli-
ve = Ravviare. Arzìlete le capHle!, Rav-
viati i capelli = Assol. Ravviare le ve-
sti. AriVete *nu ccóne, Ravviati un po'.
Non stare in disordine = Fig. e iron.
*ètu venA* arzéle lu 'rane. Questo vento
sciupa, manda a male, il grano || P.
pass, e agg. Arielaie. Fig. Ha Wzelate
tutte, Ha raccolto tutta l'eredità. Ha
mangiato, sparecchiato, tutto, esc. =
Vd Vóm* arzelate, volg., É morto. L'an-
no ammazzato.
Arsimi', intr. L' improvviso sooter-
si delle bestie eq[uine, spesso accompa-
gnando l'atto con un grido e con lo
sparar calci = [Ca«». C, Auzicchid'].
(Cfr. pist, "Azzillare„, Alzarsi a un
tratto da giacere o da sedere).
ArzfRe e Beézille (A«.), sm. pi. Lo
stesso che Tirre, ved.
ArzucaOeJd* (T.), Rabbreiiare. Ra-
cimolare. Ved. Zocche,
AnanHH', Ritagliare. Raffilare =
[C. fr. Rezume, sm. pi. Sciavero].
Arsure, i^essare, Sete |I Arsnrate,
agg. Assetato.
A •battamare . Gioco fanc. Ristor-
nino.
Aseiliile, n. di pers. Ved. Saade.
A»eéU«', Scegliere = Mondare, Sbuc-
ciare, mele, pere, pesche, castagne eco.
= — U marròcche, Scartocciare le spi-
ghe del grranturoo = Sbaccellare, Sg^ra-
nare, fave, e sim. || P. pass. Aaeéveto.
Aaclnze, sf. Assenzio, pianta || Ascen-
sione, solennità.
*A8cenzate, agg. Che ha scienza. —
da Ddi\ Illuminato da Dio.
A8chid\ Aìcd% Abbrustolire i chic-
chi dei legami e del granturco.
A ichiuppettate, m. av. A caro prez-
zo; detto spec. del prezzo delle bestie
in fiera. Jì* a — , Esser caro " assaet--
tato».
AseiannA', AMeianaiJil' , Cullare.
Più com., Amnasseell'.
*Aseiaaae«ar«e, Tentennare.
Asee, Ascia, Asce = Per isoh. C-i-
d cérze 8an Oiueeppe nghe U* —! ; si
dice di donna magra, e spec. di pove-^
ro petto.
Aecide' (Se., Cast. C), intr. Sedere
= P. pass. A8CÌ8òy Sedato. C Assidere„*).
Asel^MLI^'f Sciogliere.
A» else. *Aeise, Tariffa delle derra-
te, e pili partic. della carne di maiale
—[Aaeiae],
Aeciee, sf, Linfadenite del capo e
del collo, e* Scesa* „).
Aeciucì (CJel.), avv. Cosi. Ved. AUucì^
A se, sf. Anellino che tien luogo di
bandella. Ganghero.
À8e (Cast. C, lier.), Si ha; Si è =
Àeene, Se n'ha; Se n'è, ecc.
Aseae, Asino, Ciuco = Fig. — de
Bbareqidne, Asinone, Papero, Sabbione
= Spreg. Di cose immateriali, di poco
o nessun valore (coraggio, gratitudine
ecc.), si suol dire : -Se le magne V — nghe
*nu méccdche. La sua gratitudine?: Se
le magni ecc. = Un* — va pe* la Mar»
chef, Non c'è altri asini in mercato?
Aspe, sf. Aspide = Fig. Aepa sórde,
Sornione, Persona capa, che fa male e
non pare = Han. Èspie — Aq. Aìpre,
sm.J. (" Aspe* „).
Aspe, sf. Aspo, Naspo. (Lucchese,
"AspaJ.
Aepetrane (». Ku*,), n. di contrada.
Aspre, Aspide. Ved. Aspe.
Aspèrge, Pioggerella di breve dura-
ta, Spruzzaglia (•* Aspergine* „).
Aspre (Ori.), sf. Luogo di mare stret-
to e profondo i>ericolo80, per gli scogli
che sono di lato e anche sott'acqua.
L* — de sanda Neccie, presso Vasto.
(Lat. Aspretum, Luogo sassoso).
Assae^aA', Risciacquare il bucato.
*AssalKaBBi(', Abbindolare = [T.
Scandagliare. Com. nella frase: Dd^
*na *88ahannate],
AssAje, avv. Assai. Più com., Na-
prése, ved. ^ Pleon. col superi. É bbèU
lissem* — , È bello quanto ce n'entra =:
[Assd e; più com., NaquéUe — - T., Mon-
tar., Assi],
Assame, 'Msame. sf. Sciame.
AssameaU*. Esaminare.
A«se, Asso = Fam^ Pijd* — pe* ffe-
hure, Prendere un qui prò quo.
AsseeeA', Disseccare, Prosciugare,
Essiccare. — lu pózze = Rifl. || As»ée-
e:ie, sm. T>eviazione di un corso d'ac-
qua, per prendere il pesce che rimane
Digitized by
Google
140
att - ass
secco. Fa* *n —, = Agg. Secco. Magnò?
pan* —, o a^Butte, Mangiare pane solo 1|
AMe««lie«lr»«, Asteccliire, Bineecchi-
re, Dimagrare.
A B$6curune (H»b.), m. av. All'im-
provviso, Di sorpresa.
▲•««Hate, agg. Di Cavallo. Sellato,
Col dorso incavato.
▲MMmil', Scemare.
^▲••èmMe, Esempio, Modello da
imitare = Quaderno in cui scrivono i
fanoinUi, secondo il modulo segnato
dal maestro, il quale pijjé V — . = Im-
magine, Figura. È ddevendate 'n — de
criitiane, È divenuto la larva di sé
stesso. ("Asemplo*„, "Asempro*,,, As-
sempio^n).
A»se«d»te, agg. Di Veste o di Cal-
zatura. Che adatta bene alla vita, al
piede, Che accosta bene.
As»«b4I' Assènde', Sentire = Fara*
— . Far dire di so. jVn de fa* — !, Non
far parlare di te = Avvertire, Fare
inteso. Famm* aulnde* quando te ne fH,
Fammi avvertito della tua partenza.
(" Assentire*^. "Far — *„, Far sapere).
Astemi', Accatastare, Abbarcare.
Ammontare le legno a mo' di capanna.
AsseMarae, Sedere, Mettersi a se-
dere. Aa$ìHete!, Siedi! = Aièetid*, tr.
Mettere a sedere =s Intr. Fare sedi-
mento. (" Assettarsi^n, Sedersi) || Assét-
i«. Sedimento, Fondo, Deposito di so-
stanza sciolta o sospesa in un liquido.
Fa* V — . In questo signif., più com.
Bessètfte, ved. == Diminnoione di vo-
lume delle sostanze aride = Diminu-
zione dei frutti di un albero dopo la
fioritura, per spontanea caduta dei me-
no atti allo sviluppo.
Assieelieml', Seccare, Togliere tutta
l'acqua da un luogo. Anche fig. = Bifl.
Assecchire, Divenir magro.
Assise, Più volg., Aseise, ved.
Asstfsme, Sugna. (Lat. Axungia),
AsanaM', Assuefare. Com., Am-
messH'.
AssaeA', Asciugare || Assatie, A-
sciutto = Fig. Corto a danari. Asciutto
come l'esca.
AssaeeiH', Bender piano, Pareggia-
re, Bagguagliare = Fig. Bubare tatto
quel che c'è in un campo.
AssadU', Assndt', Mettere in sodo
= Fare, Compire un'opera. Avém* — la
veUégne, S'à a vendemmiare = Mettere
al sicuro ; Provvedere a qualcosa. Eajj^
a *88udd* le fémmene, Mi resta a collo-
care le figliuole. Ha *88udate le huaja
et, Ha provveduto alle sue necessità,
"Ha preso posto alla predica „ = Ave-
m* asnuliie clu cìiele !, É morto quel
bambino = Bifl. Divenir docile ; posa-
to, prudente.
Assnmpètie, agg. Soggetto; Espo-
sto a.
Assalii', Soleggiare || Scompagnare,
Far rimanere solo.
Astulagnd*, Far riscaldare. Asciuga-
re, in luogo solatio. Anche, Far riscal-
dare o rasciugare al fuoco.
*AssnleaBlil', tr. e rifl. Acquietare
-arsi. Déndr* a la notte n'n è* aaaulSn-
iìéjje ma', Nella notte (l'infermo) non
quieta mai.
*^8«uf»maA(f '^Brontolare. Ved. Sasa-
hH'.
Aesummunnd', Scacchiare le viti ; Bi-
pullre le piante annuali dalle buttate
inutili.
AssartH', Dar la sorte. Dar fortu-
na. La Madonne tepòzz* — ! = P. pass.
Assartate, Assortito. Favorito dalla
sorte. Fortunato.
Assatte. Yed. AssaeH'.
AssatterrH', Sotterrare = Yolg.
CuUù t'aaeuttèrretf Quello vivrà più
di te. Cfhi Vaaauttèrreff i sempre vivo,
sano, vigoroso.
""Astaeaje, n. di pers. Eustachio =
Abbrev. ^fttaeetee = Saade à««se,
dtéf e, S. Eustachio, n. di contrada.
'*'Atèrae, in composiz.. Eterno. Lm
Patr* — . *Na réquiammatlrne = Con
afer., 'Tèrne, 'Tèrne Patre!, e lu 'tèrne
Patre; la 'tèrna glòrie,
Atrasaade, sf. Atrio del duomo.
Yed. Traaanne, L'atrio delle chiese ru-
rali chiamasi semplicem. Àtrle.
AtjBe^ Aveire» pron. Altro.
AttaeeH*, com. per Legare.
A ttaeee, m. av. Come va. Per be-
ne. Va —, È 'na cóae fatt' — .= Tene*
— f Tenere uno a miccino, con gran
parsimonia. Tìtel' — !, Bisparmialo.
Dd' —, Dare a spilluzzico, a miccino.
AtiaeelH', Agganciare, e pr. Ser-
rare con quei gancetti che noi chia-
miamo Ttacce e Cciappétte,
AttaUuzzd* (Ar.), Lo stessp ohe AC"
carruzzeld', ved.
AttamendS*, Attqmmendd' (Cast. 0.,
Iier.), Tammendd' (Caa.), Q-uardare fis-
samente = Por mente. Yed. Slèatfe.
AttaasarvH*, Tamburare la bestia
ammazzata, dopo gonfiata, per far spic-
care la pelle dalla carne = Com. nel
signif. di Battere, Picchiar, sodo = Bifl.
Gonfiarsi per eccesso di cibo, Ii).tixn-
panire =XArl, Acciamurrd'],
Attarallil', Acciambellare = Bifl.
Giacere formando un circolo o una
spira, pr. del cane, del gatto, del ser-
pe = Più comune Artaralla*, tr. e
rifi.
A ttiuMle, m. av. Tardi. N'n are-
menV —!, Non tornare tardi.
Attaaad*, Yed. TassH'.
Digitized by
Google
àtt
Ai«ée«lile, Mignola — Mignolattira
= [TéccMé],
A«t*«ehlA% intr. Dell'aliyo. Migno-
lare = [Tecchiér] = Delle bestie cor-
nute. Spuntar le oorna. Ha cwMniat'
a 'fUcchW, (al vitellino) cominciano
a spuntare le corna. Anche flg. (OAr.
"Atteochiren) Il Sentire con piacere il
palpeggiamento; e, flg., la lode e sim.
Nella maniera: AiUcehiarce, O -U ai-
téechie!, (al sentir la lode, ad esser
fTuardata, lisciato ecc.), Mostra piacere,
"È il suo coccolo II Origliare ; Bissare,
Tendere le orecchie per udire = [T*«-
«•, AUeechJ*]. Yed. AUiemMé:.
*Att^éUUL\ Tediare = C'Attediare*^).
AtMd*, intr. Bagnare, Il disporsi
delle nuvole a leggieri strati. Imx>ers.
Ha *ftaatef o Vàrie ha Mielate, Il
cielo ragna, si vela = Dell'acqua o
dell'umidità del suolo, che superfl-
cialm. si congela. A cquand* d ^itetate,
È api>ena diacciato = Della pelle ohe
comincia a sudare. Ha eumenzat* a
'tMd\ o AMI* a tsudd'y Comincia a
sudare.
AtUOé^, Piallare per bene per far
combaciare, calettare, due legni. (Gfr.
" AtfciUare „).
A «««Bsb' A ««ènsibe, m. aw. Ada-
gio, Pian pianino. Piov* —, Piove ada-
gio, oonsolatamente = In forsa di agg.
V acqu* ^ela credènée bbòàzers lu veU
lane, L'acqua minuta e la credensa in-
gannano il villano.
AtlmmML*y Tentare, Tastare, Tocca-
re leggerm. — lu pévere, Toccare il pol-
so = Palpare.
AttoBé', Tenere. Nei modi: Fa* —,
Far ohe una cosa stia ritta. N*n z* atte,
Non si tiene, non si regge, diritto; e,
ilg.: Non sta in gamba, È falso. Non
sta = [Ari. Tr. T* atte le bbugìje 8opr*
a *na prète I, A un frottoliere, un ca-
rotaio famoso].
At««ppelil', intr. e rifl. L'ammas-
sarsi di cose incoerenti. Le maccarune
ff é 'tteppelate, I maccheroni, troppo
cotti, o stati molto tempo nel piatto,
han formato una massa. OapiU* attep-
pelate, Capelli ammassati, per sangue
gruxuito, o per sudore = Quando le
piante sono troppo fitte, le radici s'in-
trecciano, 8* atteppéléjje, Ved. Tépp«le.
A«torrA% assol. Tagliare rasente la
terra. Tagliare tra le due terre = Tr.
Tosare, Bapare, Tagliare i capelli a
cotenna.
A«il««l»lil». Lo stesso che Ati«e-
eliUI'. Ved. in AtMeelile = [Bo««.
Avvicinare la palla al pallino, nel gio-
co delle -bocce. Cfr. »tf««Ykle].
Attittelijd* e, intens., ArettitteUJd*
(Ari), Accarezzare, Vezzeggiare.
141
A ii^Bs* • bbii«e4Be, m. av. A pes»
si e bocconi.
A ttr»«411e e Tra«411e, A arma-
collo.
A««r«mil%Biempire l'ordito. (" Tra-
mare*„).
A ««r»m* • ■■«Uè, m. av. " Di raf-
fi o di faffl,. Métt* -, Tentar di fro-
dare. Mettere in questione per frodare.
AtirAsse, sm. Di lavoro. Bitardo at
Di debito. Arretrato || AUrAssA*, Indu-
giare = Trascurare.
Ath'avendd* (T*«««), Scaraventare»
Scagliare con violenza. (Cfr. '^Attra*
mandare* „).
A ttravleze, m. av. A traverso sa:
Via, Oltre, Di là. Lungo. É jW —, È
andato oltre. Vid* —, Guarda 11, avan-
ti, oltre II Attraveztd', Lo stesso ohe *N'
draveszd*, ved.
Attrimì* (A.), tr. Intimorire.
AttmitAte, agg. Di pers. Che sa ili
fatto suo, Di molta esperienza = [Trut^.
tate],
AU««eA*, Toccare, nei signif. di:
Spettare, Appartenersi : Esser la voltai
di uno: Dover fare cosa spiacevole.
Att«««siliars«. Della farina che non
si disfà bene nell'acqua, e sim. Abboz*
zelarsi. Appallarsi = [Cab., Bo«e,.
Tr. Abbacchiare, Bacchiare, noci, ghian*
de eco.].
Attumnsil', Artamns»*, Colmare »
Fig. e assol. Ubriacarsi. Ved. Tonsnse
Il Battere, Dar delle busse. (" 2omba-.
re„).
AttansasAtiire, Colmatura, La par*
te che colma il vaso.
AttUBBA*, e Dd* *na *ttunnate, Ton-.
deggiare. (••Attondare*„)||Bifl. Ubria*
carsi. (Qui, da "Tonto,).
A«tapp>**, Sorprendere, nel luogo,
nell'atto. Pigliar la lepre al covo = Vin*
cere, Sopraffare alcuno, nel gioco, nella
lotta = [P.'** Bincalzare, Sarchiare].
Ait«pp«UI*, tr. Dar delle botte, Pic-^.
chiare || Intr. Delle viti e degli alberi
da frutto. Oemmare, Ingrossar l'occhio»
AtiarH*, Turare. (" Atturare* „).
AttnreeBA', Attorcere, Attorciglia»,
re == Assol. Lu vlnd* atturcine, ... fa
vortice = JUr atturcine la panie (in ling.
med.. Ho i tòrmini ventrali). Mi bor-»
boglia e dole il ventre.
A«ianMeBdarse,Attutirsi, Calmar-
si, del dolore. (Da " Intormentire „).
Attured'. Ved. CérelH'. (Cfr. " At»
torsare* „).
Attuteld* (R.), Allogare, Dar posto
alla meglio = Bifl. Attutelétev* a la
méjje, Allogatevi il meglio che potete
=3 Contentarsi, per non poter di meglio»
Me e -i- àjf attutelate, Ho condisceso j^
Mi ò bisognato dirci, striderci.
Digitized by
Google
142
att - aiz
A ila li» paMMfcte, m. av. Senza in-
terruzione, Fitto fitto. Arrive la ggènd'
—, Piève, Néngue' —, Piov , Nevica, fit-
to fitto, a tutto andare, a tutto spiano.
Se velégn* —, Tutti vendemmiano.
Àu, O, segno del vooat. nel chiama-
re una pera, che ò lontana.
Aa«èlle, ATuoèlle, Uccello. Gom.
'Célie, ved.
Audlénie, TnciéBfte, sf. Ascolto,
Betta. JDd* — . = [Udienze, AudJenzU].
Àune (Pai., Cast. C), Hanno = Co-
si pure : Fàune, Fanno. Jèune, Sono, 3*
pers. pi.; Vièune, Vengono; Oandhune,
Leggeune, Cantavano, Leggevano.
Attnl', Avant*, Unire || Aunlte,
ATonlfte, aw. Insieme. <7ì — , Andare
insieme, in compagnia.
AttsU', Usare = Assol. Ji' n^n gè V
ause, Io non uso, non sono solito di . . .
= Bifl. A Icche a' ause de..,, Qui usa
di... Mo* 'n z ause cchiU, Ora non usa
più II AttsUnfte, Usanza, Uso, Consuetu-
dine Il A asanfte, m. av. A uso, modo,
guisa. — de cafune, A uso contadini.
Aalunne, AutftnVe, Autunno.
AvandU*, Vantare.
A Tana A', intr. Avanzare = Bifl. Fa-
re degli avanzi, Bisparmiare, Metter da
parte. Per isoh. Chi mòre s'avanze da
murV V atra vote = Volg. Quelle cW
avanz' a lu cerve !, Le corna !, Nulla ! ||
Avaniaie. Jurn* —, G-iorni guadagna-
ti; di chi sopravvive a gravissima in-
fermità Il Avaniature, sf. Avanzatic-
elo, Avanzuglio = Bi asciaticelo, Avan-
zi di cosa mangiata = Abbeveratic-
elo.
AvaitA' e Avaité', Bastare.
Ave», Avere. I. Nei tempi composti,
spesso per Essere. Hajje aòlet'a fa', dd',
mannd*,,,, Son solito di fare, dare, man-
dare. C -i- d 'ndraie, C ò entrato. -i-
avé menute. Ci era venuto. E nel perf.
indef. suol essere soppresso : ifo' menu-
te, Ora è venuto. Mo* passate, Ora è
passato = II. Soffrire, Patire. Ohe haf,
Che male soffre? Ha 'vute 'nu ebòrte, Ha
sofferto un aborto = III. Ellitticam.
Aver da fare. Quande ce n* aMf, Quanto
gli resta a fare? Quande ce n' avete f
Quanto vi resta a fare? = IV. Con ** Do-
vere „, pleonasticam. Me V i dì dd'. Me
lo hai (devi) dare. Tu V ì dì huardd',
Tu l'hai (devi) guardare.
Ave! (Pasl., rrane. e altrove) Ehi l
Olà!
A vendine, fiume, Aventino.
Avetare, Altane = Nel frantoio, è il
Piano rilevato da terra su cui la ma-
Cina frange le ulive = [A%ddare = V.,
T. Addare = Altrove, Autare].
Avete, agg. Alto = Ad—,m, av. Su
alto. Nel piano di sopra = [Àidde =
V., T, Adde — Altrove, Aute = C. ■.
A. Ate],
Aveire, Altro = *N avetr* une. Un
altro, Un'altra. Ne vujje 'n avetre ddu',
Ne voglio altri due. Ved. Vme = [Atre,
Atddre^ = B. Àìtre = v. Addre = s.,
Pop. Autre = Torr., SEont., Cast. C,
T. Andre], (« Antro* „).
AvesA', Alzare = Mettere, Levare, a
conto. Fissare il prezzo di un oggetto.
Quéste ne* mme Vd 'vezate a lu emide,
, . . messo a conto. Quande te V d *v6za-
tef= [Aizzd' = V., T. Azzd* — Altrove,
Auzd*].
Aveze, Ved. Tolle.
Avveeefajrse, Invecchiare, Divenir
vecchio = [*Am7necchjrse].
Avveda', Vedere. Le vujj* — /, Vo-
glio vederlo. FammeV —!, Fammelo ve-
dere ! IPn gite faiV — da *nu pèzze. Non
ti si è visto da molto = In modo reti-
cente, per eccitar maraviglia, o per mi-
nacciare: Te face -i- avvede!, o Mo' te
face 'i- avvede*!, Vedrai!, Lo sentirai!
^Avvedevate, agg. Vedovo. Arema-
né* — , Bimauer vedovo-a.
AvveseeeA', Avvnseeed*, Produr
vesciche, bolle. Anche rifl.
^Avvlprenlrse, Inviperire.
Avvirricchiarse (Ar.), Aggroviglio-
larsi. Ved. Verricce.
A vvócia 'n géle, m. av. Ad altissi-
ma voce, A perdita di fiato.
Avvnseelarse, Del grano quando ha
la stretta e non granisce bene. Abbio-
sciarsi, Avvizzire = [Del pane cotto
male, e più fuori ohe dentro].
- Avvnseljate, agg. di Pecora. Affetta
da marciala = Di Carne di maiale. Pa-
nicata = D'intonaco. Sbullettato.
AvvuBsaefaJrse, Imbozzacchire =
Abbozzolarsi, Prender forma di nocchi,
propr. della corteccia delle piante =
Incatorzolire, Il raggrinzarsi delle fo-
glie. Ved. Vò««e.
A V V asselarae. Formar bitorzoli , pr.
delle parti d 1 corpo in cui sono gan-
glii linfatici ingrossati. Ved. Tèsse.
Azzaccheratóre (Se), sf. Nastro per
succingere la veste. Ved. Zàhene.
Azzahajjd', Avvolgere il laccio in-
torno alla ruzzola. Ved. Zéahajje»
AssaniiA', Intaccare, Produrre del-
le tacche nel filo di uno strum. taglien-
te = [T. Zappare super ficialm. per pu-
lire il campo dalle erbacce].
Azzaruccd*, Percotere con randello,
" Sorbare „. Non com.
Azzavajjd*, Abborracciare.
Azzavujjd\ Stazzonare, Sgualcire =
S. Ens. A^zuuajjd*.
Azze (Pett.), Insetto verde, che vive
sul sambuco. Ved. Azióne || Azzacucche
(S.), Scarafaggio.
Digitized by
Google
asz
ban
143
assol. Colpire nel segno.
-»r d azzeccate 'm bitte, L'ha colpito nel
petto.
Azzeche (T.), Stimolo. Ved. Azz«.
A mmmtTamm^f m. av. A iosa. In gran-
-quanvità. Yed. aBeflraauie.
Aaaellate, agg. Di abiti, scarpe,
guanti. Che vestono, accostano, calza-
no, bene. (Da ** Attillare „).
Azzend', Suocingere veste o grembiu-
le, sia per renderli più corti, sia per
far grembo e metterci qualcosa.
Ass^BSarlJA*,Seiis»rUil*, Frodare.
AmsennA*, Porgere la poppa. Allatta-
re. Ved. Zénne (" Zinnare* „, Poppare).
AmseppA', Zeppare = Chiudere un^a-
pertura con schegge di legno o di pie-
iara, Imbiettare = Fermare con bietta
ciò che può rotolare, Abblettare.
AmsevelUi^'f AssevalA', AsBave-
lA*j Aggrinzire, Sgualcire un panno, e
sim., sia col brancicarlo sia col sedervi
«opra = [ifAii. Azzerveld'],
Azióne, Zzéne. Yed. Aiarr»Tall«.
*Amsa«A', Legare. Azzùchete le scar-
pe!, Allacciati le scarpe. Yed. So«be.
Azzuffd* (Ort.),tr. Appropriarsi l'al-
4<rui con rapacità o con dolo.
AAinflU', fam. Imbuzzare.
Azzuffld* (A.), Soffiare, Spingere l'a-
ria con la bocca.
AazuUd^ (P«««.), AzzeUè' (V.), Allac-
ciare il busto = Increspare, stringendo
il laccio che le traversa, le pieghe della
veste nella cintola = Formare un fioc-
co con le ripiegature di un nastro =
(Ai.) Allacciare ; Legare, in gener. =
(Se., Casi. €.) Abbottonare = (Sfan.)
Imbu22arsi, Impinzarsi con soverchio
cibo. (Lat. *An8ulare),
barióne. Bomberò , Babbeo —
[T*c«o, Babbasiuné]. (" Babaccione'" „).
BabbaloBe, Cianciatore, Ciabone,
Ciambolone.
Baibbalucche (€el.). Bagnatelo.
Baòboccd^ (Aq.), Zappare la seconda
volta = Bincalzare. Ved. Voccd\
Bdbbòche (nel Teram.), Avo.
Ba««alA. Fam. Dd' lu —, " Dar le
briscole „, " le croste „, Picchiare.
Bacce (Or».), avv. Presto. Ètrabbd—!,
Va via presto. (" Vaccio* „ e " Avaocio*„).
Bacche (Ripa i.). Vacca = [V. 1598:
BaxxihAfigliate e bacche sterpe — Moni.
1682: Una bacca veteUata, nomine Gu-
far eUa = " Stat. mun. di A. „ : Be car-
nibus baccinis. (Il Chbrubihi annota
che B€tcca, per Vacca, vive nel dialet-
to) = ** Bagl. di S. „ : ... per ciascuno
centenaro de bacche et genchi,. .].
Bacche, Ved. Svftii«re.
Baflallselie, Figliolo prediletto.
Cucco. Ècche lu — de la casa mS* ! (Q-r.
BasiUskos, Piccolo re) = [Ba^ialische,
Persona magra e deforme. Pare *nu — /
È echio bbrutte de lu — .' (Gr. BasiU-
skos, Serpente favoloso) = Cast. €. Co-
sa di cui si fa gran conto].
Baciapite (911x1.) Baciapiede (Aq.),
Tribolo terrestre.
Bacucche, n. gener. di Piccola casa;
Biparo di frasche; Capanna; Casupo-
la. (Cfr. "Bicocca,).
Bacularse, Bacidirse (Ar.), Divenir
debole = L'allentarsi delle parti di un
congegno, d'una macchina. Ved. Sva-
ctdate.
Badétie, Vedetta. Nella maniera:
8td* a la —, Spiare, Osservare.
Barér«fal«, fam. Moneta in gener.
e ora, spec.. Lira, ^e' vvale manghe *na
— ! M* djje jucate mèzza — .
Baffe, fig. Bigoglio, Vigore = Alte-
rigia, '^ Spòcchia „ Il BaflToBe, G-radasso.
Fa* lu —, Braveggiare.
Bagge, nei canti popol. Paggio.
BaKfflane, agg. e sost. Uomo o Don-
na di sboccio.
Bagnaròle, Tinozza, di rame o di
latta, per prendervi il bagno.
Bataattèlle, Donnetta leggera e va-
na, Fraschetta jj Moneta d'infimo valo-
re. Nella maniera: ^e' waW manghe
*na — . (Da " Bagattino „).
BAIetae, sm. Nel gergo, la Casa. Vi-
de se sta a lu —, G-uarda se è in casa.
Bajarde, sm. Arnese a forma di ba-
rella, per trasportare oggetti pesanti.
Bajòcca (Aq.), spreg. di Donna molto
grassa || BajoccÓne, Uomo grosso ma
inetto. C Baloccone „).
Baldinòrte (P.""). Fa*—, Far baldoria.
Balfaia, Falbalà, Falpalà.
Baiale, Banditore del municipio =
[BalXve, Bali = " Stat. mun. di A. „ ,
Balivus = " Prammatiche „, Bajulus].
Baltf e. Valigia = Tasca nell'inter-
no dell'abito. Ladra.
Ballaeueeta«, Bèllaeùeetae, Gal-
lòzzola della quercia == [¥, PaHlacucche
= O., Pai., Fran«. CoccavaUe, Cucca-
vaUe].
Balusche (Colled.), Losco, Guercio.
Bambine, per anton. Gesù Bambino.
BanacchSere (Ort.>. sf. Pennacchio
del granturco.
Bande (B.), Benda = Nel gergo. Pu-
dende f.
BandenUle, Tendina che si mette
ai cristalli delle finestre.
Bandére, Bandiera. Métte* la —,
Inalberare... Ved. Banére || Dim. Ban-
dertfle. La — de lu lum^, il Paralume,
la Ventola della lucerna.
Digitized by
Google
144
ban - bef
Baadléle, sf. pL Gonvalsioni dei
bambini lattanti, ''Mal del benedetto „,
" il Benedetto , = [Cab. VMd€kiJ4l6 =
C. •. A. Vandìòle = A. *Mhaf%dX4U =
At. ^NfandlOe],
*Banére e Banaére, Bandiera =
Pennacchio del gn^antorco.
Baasale, Tappeto per coprire le ta-
vole. (Una volta con molta arte se ne
tessevano, spec. nei comuni dell* A^nll.,
e tuttora se ne vedono) = Telo di lana.
Pannello, per coprire il pane perchè
lieviti. (" Bancale* „).
Bansaie, sf. Ponte dei muratori =
Tavola sulla quale nei meA»atl i ven-
ditori espongono le loro merci.
BaKfflie, sm. Banco = Panca || Dim.
Baasliét Ae, m. Bischetto dei calzolai =
PL Panchette sulle quali si collocano
le asserelle del letto = Panchetto, Se-
dile di legno = Panchetto per poggiarvi
i piedi II Acer. Baaséne, Pancone, dei
legnaioll = Banco dei negozianti, dei
&rmaoisti, dei macellari. (Lucch. ** Bau-
tte „, Panca, Scanno).
Banghéru (Aq.), Yed. Ban^naare.
Baasunare, Monello-a^ Bardassa.
Banne, *Taaae, sf. Parte, Lato
C Banda* „).
Banne, sm. Bando. Jettd*^ lu^, Ban-
dire. (Basso lat. Bannum).
Banérel. Sonora, Diamine,- Che !
Barbacane, Abbaino = [¥, Varva-
chine, sm. pi. Le mura della città].
Barb«ito, sf. pi. Fedine = Acc. Bar-
beitane, sm. pL Fedinoni.
Baretae, *Tarelie, Barca = Fig.
Barca a fasciate, " Carcassa „, Persona
invecchiata e sfatta = [Nel signif. di
" Mucchio „ o ** Parco „ non è dell'uso ;
ma sarà stato, a giudicarne da alcuni
nomi di contrade: Barico (Tllla ».*
M.*); Bargo (T.) ; Ara deUe barche (Cas.) ;
PiafM deUe barche (Torr.) = (" Barco*„,
Parco. Beoìnto coperto per tenerci le
pecore dopo il pascolo)].
Bardasee, Fanciullo-a ; Bagazzo-a ||
BardaselarIJe, Bagazzaglia.
Bardtfnfte, volg. Sf. G-rande quanti,
tà spec. di cibo. Me n' djje magnate *na
— . = IP 4 fatte *na —, Ha scaricato
abbondantem. il ventre.
BarecìHle, Nei canti popol.. Bargello
= In O. è, ora, un soprannome = Nello
" Stat. mun. di A. „ BarteceUtu, (« Ba-
rigello*„).
Bargóne (Aq.), Balcone.
Bariqiano; n. di com. nell'Aqall.
Scrivesi " Barisciano „ = leene de Bba-
reciane !t Pezzo, Tocco, d'asino!
'BarXnnéU (T.). Nella frase: Fa' —,
Fallire, dei negozianti. (Cfr. "Bara-
re „).
Bamabbé,n. dipers. Barnaba, Bar-
nabeo =3 [VemabbS],
Baròcche (Ar.), Bòcco, Nòcciolo, col
quale si tira alle cappe nel giocare a
nòccioli.
Barons (Ari), nel gergo. Fame. T^
^nu — /, E un affamato. Caccia* lu -,
Uscire dalle strettezze di una cattiva
annata, deirinvemo.
Sarrocchino (ۥ!.), Pastiooetto.
Barrétte. Berretta = Dim. Bar-
rettine, Berrettino da notte. Sorretti-
ne nghe le Wécchie, Buffa.
Bartelaasée, Bartelaaaé, n. di
pars. Bartolommeo = [BartélwnmS e
Bartummé = S.* Bar. Mattelemé].
Bariacùcchele (Ar.), sm. Trottola.
Baoemje, Bilancia a bilico, Basculla.
Baatleelie, n. di pers. Basilio = [Po-
sane].
Batte, sm. Stanza terrena. Fondo.
Baeeétte, sf. Nel modo: Fa* *na —,
Gabbare; Truffare.
Baite, Nel modo: JV nghe lu —,
Procedere'con moderazione, nell' osare.
Teni* nghe lu —, Tenere a miccino.
Bltoale» sm. Lastra di pietra dura
da pavimentare strade, corti li Baaala-
te, sf. Lastricato || BaaalH', Lastricare.
Batte ttfre, agg. La pòrta —, La
porta del convento alla quale si pic-
chiava da fuori.
Battbeeiile, Battaglio, della cam-
pana = [Bartòcchie],
BattaJUe, Pattuglia.
Bavartfle, sf. Bavaglino.
Bav^afte, sm. Bigoncia = [Pett. Pi"
ydnze=speae. Pijunze = Pa«. Pijéngia],
BaToJJe, Baule = [BàhuJJe],
Bavolétte, BavaUétte, sf. Nastri-
no = Sf. pi. Per sim. Paste da mine-
stra a nastrini.
Baziaquajje (T.), sf. Ciurmaglia, Be-
cerume, Bordaglia.
Baiiarlete, Bécero = Furfante =
[Baizartòtte],
BéabbA, sf. Abbecedario, Abbicci.
Beeetaére, *Baeebére, Bicchiòre =
Faree *nu —, Bere un bicchiere, Bere
del vino li Dim. Beeeberaeee, Bicohie-
retto = Beerino.
Becennire (T.), sm. pi. Q-li Avventori
fissi di un molino, di un forno, di un
frantoio.
Beciftnde, Bidente ^ [S.^^Baf. Pie-
tènde = Pai. Beldènde — Pian. Pie-
ddnd0= Ment. Buldlnde = S. BUdèndé]^
Beferina (Aq.), sf. Vento diaccio =
(Pese.) Cumulo di neve formato dal
vento. Yed. RefeUnle. (Cfr. ''Bufera „).
BeflnanUe^ *BallkBÙ«) *Paflnfta^ié)
Epifania, Befana,. " Befania „. Com.
Paaqaétta, f.
Beflnate, sf . pU Nel modo t 2>^ le —,
B^are, Sbeffare.
Digitized by
Google
bef - bom
145
Bertfee, Bìfoloo = Fig. Fa' lu halU
de lu —, Primegg^iare = [Befuce — C.
•. A. Biifòce = Cast. C. Befutge = II.
BAfiOeche = ** Bagl. dì m.„: Cheli bu-
falci forcutieri che veneeeero a ctUtiva'
re...].
B^lar^e, n. per0. Berardo |j Bel»r-
4iae. Ved. Telardlrté.
BèUe, agg. Bello = Grande, 'Nu —
pèrche. Un groBBo maiale = Iron. —
prèveielf La graana di quel prete! —
rlale che mme ci fatte I, La grazia del
regalo ohe mi hai fatto ! — vatte' nvce
ehi ita 'n dirrel, "È un bel bacchiare le
noci stando in terra! =3 Ochiù —, Me-
glio. Chi jave veitite cchiìi —9, Chi ve-
stiva meglio? = Sost. Ce v6 lu bbór^ e
lu —f Gì vuol del buono e del bello,
Non ci vuol poco = In forza di aw. Je
VàJJe — ditte, GtììeV ho beU' e detto.
§ta tonde —, Sta proprio bene, in sa-
lute = Di abito. Sta* —, Stare, Tornar,
bene = J^a' —, Crescer graada, leggia-
dria. A *itu lètte *ita cupèrte ce fa prò-
prie —, Qu.sta coperta rifa, rifiorisce,
questo letto || Bèlle, vees. di G-allina.
8cié—l. (" Bilia „, voce per chiamar la
gallina).
BeUézze, Abbondanza, spec. di robe
da mangiare. Ce ne ita *na — /, Ce n' ò
di molto, C è da abbellirsi, C* ò la bel-
lezza del, della...
II«114Ble, n. di donna. Apollonia ^
[Pullòme, *Ptaiòneché].
•*II«Bsm«iiaAe, sf. 8(A la —!, Ben ve-
nuto ! Che acid la — !, Sia il ben venuto !
Benzene, Bimolle = Fig. Jirce, Pi-
Jareéle, nghe lu—. Andar lento nell'ope-
rare. Fare una cosa alla stracca, Cian-
cicare.
Bène, sm. Bène == Di cosa. Veder-
sene — , Usarne e goderne a sodisf azio-
ne. Me ne vujje vede —!, Voglio man-
giarne il làù ohe posso : picchiarlo so-
do, ecc. N*n èe n' d viete —, Non ne ha
goduto, profittato = Fa' —, Far bene,
Far bono, Giovare. Yed. Bdn«.
Beaeillee*, Benedire. (" Benedice-
re*„) Il Beadétte, p. pass, e agg. Bene-
detto.
*BeBtzeme, aw. Molto. È— de tlm-
he, "k molto tempo. Ce ne ita —, Ce n' è
di molto. Ne eo^ *vute —, Ne ho avuto a
iosa.
Berlleeta» e blberlòeelie. Nel mo-
do: Fa' —, Fare il Girella, Dire e con-
tradire ; Ciurlare nel manico, Non star
saldo nel proposito, nella parola data.
Sèrre (V.), nel gergo. Uomo.
Bérrequèite, agg. Ben conservato.
Biposto con cura. Tene* — , Ved. A. rre-
4|aèitr«.
Berèachtchele, fam. e non com. Co-
sino: Minuzzolo di checchessia.
Besè««le, sm. Lisciatoio, arnese de'
caliolai. (Sen. " Biségolo „).
BesèiAe, sm. Anno bisesto-ile = Fig.
Vann* arecérre lu — a la caea me'!.
Quest'anno la va male per me.
*Be«AeBZ«re, sf. Fiataccina, Fiato
grosso, Fiatone ; Ansima, Asma = [Bet-
temjfere, sf. Bétteme e Bìtteme, sm.].
Bettòneche (Iìabz»), BeUcidonna {A^),
Belladonna.
Beiièrre, BaiftèlTe, sm. Grande
quantità. Me n' d date 'nu — . ^0 ténghe
'nu —, ~ A—i m. av. A bizzeffe. (Prat.
«"A buzzeffe„).
Bl, Via, nel slgnif. di Solo, Unico ;
Soltanto. Nei seguenti modi: Ne tén-
ghe un' e —, Non ho che quest'uno (di
cose, figlioli). ^ d magnate lupcm' e —,
Ha mangiato pane solo, scusso, sola-
mente. JT d date quéi fé —, Mi di« de
questo e li, e fermi 11.
Blafe, n. di pers. Biagio = [Biace e
Brè^ìe = S.a Enr., Bla^].
BlABte, *Braase, cereale. Avena.
BiammÓne (C«r.), aw. Pur troppo..
Haje da pragne' — gghie peccate mèe /,
Ho da piangere pur troppo i peccati
miei.
JB<can<20(Aq.),Bighellone.(''BIante*„,
Vagabondo, Birbaccione).
BiéAe, *Bréte, Biètola = Esci. La —!,
Zucche !, Zucche marine ! = \^Bràite =
1P«1. Fm*« = To««o, VmU = A.Mhli-
te], (Gr. Blitùn, Lat. Beta). \\ Biét»
•»lT»ie«tae, Scabbiosa || MasnAbl» lè-
te. Bietolone, Sciocco.
Blfere, sf. Specie di Oboe rustica-
no = Fig. Swnd' la —, Far la spia, "Bi-
fischiare „, " Far pippo „ = [Bifere, m.
Piffero] Il SoBAbblfere, fam. sm.Spione.
Bi4be (Ari), spreg. di Brodo. Broda.
(" Biobba „).
Birdhde (A.), Bardassa, Monello.
Slèccheee ! esclam. di nausea, schifo.
Puh! = P.«« Biàceheee.
BòbiM, Bobbia. C^Boba»*).
Bobbd, n. fanc. di Pasta dolce,
Chicca.
BdeeaeblAve, sm. Scudetto, Boc-
chetta, della serratura.
Bòeee, Fiasca = Bòccia 'mbajate.
Damigiana.
Bòfln», sf. Ciuffo di erba; Cespo =
Enfiato, Bolgia del vestito = Grosso
bioccolo II Dim. Buffétte, sf. pi.. Quelle
onde circolari, che si formano sulla su-
perficie di un'acqua stagnante quando
vi cada un corpo che va a fondo = [Al-
trove, PecurèUe].
BòJJe, Bòia =: Fig. La nébbie de la
matin' è lu — de lu 'rane, prov.
BÓmme (T., Ai.), sf. Enfiato tondeg-
giante = T., Li Bomme, le Scrofole.
Bumbuee, Scrofoloso.
Digitized by
Google
146
bon - buo
B«B«flll«IaAe, sf. Gioco del lotto. Se
Jéchelepaternuitre de la ichin' ala^!^
è giocatore appassionato pel Iotto.(" Be-
neficiata*»).
Bonapéss«, sm. e f. Bonalana, Poco
di buono, Cattivo arnese, iron. Cosinola.
B4a«, agg. Baòno, Bono s La mam-
ma ~, La madre vera. Lm fijje —, Il
figlio legittimo, opp. di Katoral» = Fa*
vita —, Far vita irrepreasibile, santa.
Fa* hhóna vite, ¥sa buona vita, Far vi-
ta scelta. Darsi bel tempo = É ppru-
pUtàr'ie —, È possidente grosso, dei
maggiori = Per " Bello „, nel dar com-
pimento a una proposÙB. Sé n* é jW 6
—, È beir e andato. La taveV é ^ccun-
giat^ e —, La tavola è beli' e accomo-
. data II Aw. Bene. Piève —, Piove a bo-
ne» molto. Va —!, Va, Sta, bene! Ao
cùppéU —l. Picchialo sodo! Statte-!,
Addio ! = Sabbene. Vècchie, Gitele, Ciòp-
pe, Fammene f Prèvete... e —, Sebbene,
Nonostante ohe, Cosi... = Sapff — , Saper
di buono, Biuscir grato, piacevole al gu-
. sto. Sa — , Sa di buono. Ke' mme sa — ,
Non mi sa di buono. Non mi piace ||
Sost. Buòno, Bono, Cosa buona. Lu —
e lu mmalamende. Il buono e il cattivo.
— earré se.,., Sarebbe bene, Si gua-
dagnerebbe un tanto se . . . || Dim. Ba-
■ar«ll», agg. Alquanto buono, Bonino
= Avv. Alquanto bene, Benino.
*Boiml!, Bon di. Buon giorno!
Bórre, sm. Bozza, Minuta, Brutta
copia; Prima stesura, Primo getto, di
una scrittura da correggere e ricopia-
re = Fig. FatVapprime lu —!, detto a
chi parla a casaccio o volendo far dello
spirito a sproposito. Fanne meno e con-
discila meglio!
Bòtte, Botta = Colpo, Tocco, in ge-
ner. i>4' '«a — de scópe, Dare una spaz-
zata. Da ^na — de eparacce, Dare una
cenciata, una ripulita alla lesta, a un
mobile, a un lume = Fig. Lu dulore me
dd* le —, Il dolore a quando a quando
mi punzecchia, mi martella = J' ave-
rne date *na bbéna — (Alla provvista,
e sim.), abbiamo dato sotto, ne abbia-
mo consumato gran parte ; (Del lavoro)
abbiamo fatto buona parte = Q-rave
danno. Hajf avute *na bbrutta —, Ho
avuto una gran bussata = SP d date
*na — lu cèrei, Ho avuto un rimescolo,
M' à dato un tuffo il core = Volg. Bot-
to, Tratto. Fece 'na —, Disse = Volta.
Cirte —, A volte. Tutte nghe 'na —, In
un botto. Nghe ddu* —, In due volte.
Botta —, Botto botto |I Castagnola, spe-
cie di foco d'artifizio.
BraeelMe, Braccio di ferro, Con-
trafforte, per tener fermi usci e sim. ||
Bracciante, Chi campa sulle braccia.
Braetae, sf. pi. Nei modi volg. Z,e— /,
Le— salate !, *Nu pare de—!, " Lu zuc-
che fritte ! „, Che che ! Mastre de —, Ma
ohe maestro !, Maestro dei miei stivali!
Br»f Itfle, sf. La festa di s. Biagio
= [BrecUle].
*BraiteaM(', Bestemmiare. Anche
JaiteaMi* = [A. Slastmid:'] \] *Braité-
Bse e Jaiiéme, Bestemmia = [A. Bla-
itéme].
Brave, sm. Lode. Nella maniera:
Dd' lu —, Lodare.
Bricche. Ved. Vrécce.
Brèfle, n. di pers. Biagio.
BrSgne (T.), Locale in cui si vendem-
mia = Nello "Stat. mun. diT. „, Bri-
gnum. Tino. Cfr. Vrigne = (Aret. " Bare-
gno„. Luogo dov'ò acqua corrente e ci
vanno le donne a lavare il bucato).
Brevlale, Piviale.
Brleebe, fam. Briccone.
Bréde, Bròdo. Menèstra 'to — ,... sul
brodo = Fig. D<r lu —, Dare il burro.
Imburrare, Adulare = Jefa male lu —
grasse!. Si dole di gamba saua. (j Bra-
care, G-iotto di brodo. Cosi, una vol-
ta, per isoh., erano chiamati gli zocoo-
lanti II BrudollBse, Brodicchio = Per
estens. Acqua motosa, e sim.
*BafliMrne, sf. Caldura = Vampa
isterica = Gran sete.
Braf ieee. Bruciaticcio, Odore di co-
sa bruciata.
Brunirne (C. fi*.), sm. Combustibile.
*BraiisliUe, Bronchite.
Braseta««te, Traieli««te, B4iolo,
Parte del pane, della carne, rosolata.
Bratte, Brutto = Lu —, e La brut-
ta bbéstìe, Il diavolo = In forza di
avv. Ogge »' é 'ndése —, Oggi s' è sen-
tito male = Fa' bbrutt' a une. Sgridar-
lo, Fargli un rabbuffo = Pare* —, Scon-
venire. Pare — a ne' Jjìreee, Sarebbe
una sconvenienza non andarci. Anche :
Saper male = Farse —, Binsecohire,
Divenir macilento, sparuto.
*BubbiJd', Fremere, pr. della fiam-
ma = Degli orecchi Tintinnare. (Cfr.
tose. volg. "Bubbolare a. Tonare).
Bubbltfae, Sabbione, Babbeo.
Bueate, sf. Bucato. (Anche nel sen.,
neir aret. e nell' it. ant., " Bucata „),
Più com. Calate, ved.
Baeeall«, *TaeealJ«t si. Bocca dei
recipienti grandi di vetro.
Baeelfte, sm. |Tasca, Sacchetto, in
cui si fa mangiare alte bestie equine
la profenda. Anche niesélle, ved. =
[Ort. Bucche, sf.].
Bucchine, Chi, per affettare parsimo-
nia, spilluzzica, fa i bocconcini.
BuGcianiero (Moat.) n. di contrada.
BueeuBÒtte Pasticcino.
Ba^e, Buco, Pertugio = Dim. Ba-
9lar«lle, Buchino, Buchette.
Digitized by
Google
bue - oac
147
Ba^^|«, Bugia Ij Bugiarde, Bugiar-
do, (i* Bu8ciardo*„) = Dim. Batt»''^!-
1«. Per Jsch., Lunario, Almanacco.
Bufalara (Tarr.), n. di contrada.
BaTelone. Persona grande e grossa
ma corta di mente, Còso.
Bnlfelone. Yed. Buffone == [Sve-
Baióne, Chi è facile a sfringuellare, a
ridire quello ohe sa].
BufféiU (Alf.), sf. Piccola tavola.
(" Buffetto* „, Tavolino, Credenza).
BnflnDiioBe, Pugno dato in senso
orizzontale = [T. Muffetionej Manro-
vescio]. (Cfr. « Buffetto „).
Bnflriéne e BaflrXft, t^g. Di Noce.
Malescia = Di grano. G-uasto. = Fig.
Di pers. Scemo, Sciocco; Malsano.
Buffóne^ Carbone, malattia del gra-
no nella spiga.
Bufuce, specie di O-ufo.
Buldime^ *Bu%dd\mSy sf. Melma. Bro-
diglia. Fondaccio. (Cfr. " Poltiglia „).
Bolse, sf. Lunga cassetta di coio,
usata nel viaggiare a cavallo, che si
lega dietro 1' arcione. Ora, disusata =
Borsa da viaggio, che si porta a arma-
collo = Anche quella Borsetta che le si-
gnore portano sospesa a uno dei polsi,
e* Bolgia „. Lat. Bulga-).
BuMasse, Bonaccia il AbbanassA',
Abbon acciaro.
*BitnfsIe, Bontà. Com. nel plur. e
nel signif. morale. Chi te le p6 àV le
— de dafljjef
Barde. Abburde, Bùrbera, specie
di argano.
Burrasseae, Borrana = [* Ver vai-
ne = Hiffl., Burrdnie].
Burrattiae, Burattino, Uomo leg-
giero e volubile.
Barrélle, sm. Pera di cacio ripiena
di burro.
Bartine, sm. Arnese da focolare, a
forma di uncino, usata per rattizzare
= [Pai. Lebbertine .= B. Burtòìne, spe-
cie di Bordone].
Bnrtdne, Sbravazzone, Bravaccio
= Tristo e nel tempo istesso ardito e
manesco. Ferraccio, Fegataccio = [Bur-
iane e, meno com., Bur chiane], (Cfr.
" Bertone* „).
Basee, Bòssolo, pianta — [Bfou.
Busciciref n. di Contrada]. (Lat. Bux-u-).
B*»ele, sf. Bòssolo, vaso = Terd'
la — , Fare il sorteggio dei coscritti =
[" Stat. aquiL „, Bùssola],
Baie, Persona di forme grossolane
e robusta, " Bona schiena „.
Batire, Butirro, Barro. (Lat. Bu-
tyrum).
Battasn«, Aria calda e immota, Afa.
Baite, G-etto. Nel modo: Fa^ ^nu-
de sangue y Sputar sangue. Quasi sem-
pre fig.
Butiumacce{e, Ir.), sm. G-rande quan-
tità. Ne té' 'nu — /, Ne ha a iosa. Se
n* d magnate* nu — .
Baiftard', Buggerare.
BCisBeetae, sm. Stagnin a da tenervi
olio. Più com. àtavaardle e lita«aé-
re, f. Ved. Vòzze,
Buzzend* (Peze.), G-rufolare.
Buzzétte (Car.), Gallozzola.
Ca, cong. Che. Dijje — le vujje. Di-
gli ohe lo voglio. Le sacce — ci ttu. Lo
so che sei tu. Je dice — é *n dsene, Di-
ce che ò un asino, G-li dà dell' asino =
Perchè, Poiché. N*n gè pé menV, — tP
che ffa* éssSf Non può venire, perchè è
occupato per sé. Nne* je dd* cumbedln'
èe, — cirte vote f aresajje, Non fare
a confidenza con lui; (perchè) qualche
volta monta in bestia. Me so^ stracche
— àjje purtate lu cìtele *m hracce, So-
no stanco perchè ho portato il bambi-
no in collo. Lu patre té* che ffd*, ^la
ggióvene — é ggióvene, m* attòcc* a jjun-
darce jV, Il padre è occupato, la ragaz-
za (non può andarvi perchè) è ragazza,
mi tocca di andarci, di darci una ca-
patina, io = Cosi, In tal modo, Che,
Perchè. Nne* le tuccd* — n*n ze move,
Non lo toccare, e non si moverà = Di.
Dice — et, Dice di si. Ha ditte — no,
Disse di no. = Apoc. di Qualche. 8* d
vévete ~ bbecchére de vine, Ha bevuto
qualche bicchiere. Ce ita — mm'èize
mijje, É distante mezzo miglio o cosi =
Pleon. Fòrze — ci. Fòrze — no, Forse
si, Forse no; in risposta a interroga-
zione. Vo* sape' — pecche n'n zice menu-
te, Vuol sapere perchè non ci sei ve-
nuto. N*n zóce menute — pecche so' te-
nute che ffa', Non ci sono venuto perchè
ho avuto da fare. — mo' ve'!. Or ora
verrà di certo. — n'n é nmènde!. Ma
non è niente! — se nno, Se no.
€aed'. Yolg. Pare lu cane che nem
bó — , Armeggia, Ya anfanando, e non
si sa che voglia = Partorire. — ^ie,
" Scodellare „, Stampar figlioli = P.
pass, e sost. Caeate. Fig. Fa' 'na — de
cas* a une. Fargli un puzzo, un putife-
rio, un chiasso, un' abbaiata, un bu-
scherio, un rimprovero clamoroso || Ca-
earone, Molto pauroso. Spericolato [|
OacacciÓne (Alf.), Pauroso = Fig. Li-
beccio, vento eh) spesso butta acquali
Cacafèrze, sf. Grande paura II Cacaftf-
ebe, per celia, il Fucile || CacaUste (T.),
Chi parla subito e senza alcuna pru-
denza. Il Caeamannézze, volg. e per
isch.. Chi mette lingua a sproposito in
cose che non lo riguardano, o che sono
Digitized by
Google
148
oac
già note. Nella maniera: Se nem bar-
lave —, ft?n ie puté fa* la parendézze,
Se non parlavi tu, il pateracchio non
8i faceva ! || Caeanizze (Ar.), L' ultimo
nato = T., Cacanntte || Cae»Biide, Per-
sola e partio. Bambino nudo = Cosi,
I>er isch., chiamano s. Sebastiano, per-
chè rappresentato nudo = Nella festa
della Pietà (ultima domenica di Ag.)t
se fa la carrSre de li — , si fanno cor-
rere nudi fanciulli da sette anni in
sotto = [p.'o Scazzanude] |] €»«»iilll»
e CaeanlBne, spreg. di Bambino. Pic-
colo e stentino || Cacarizze, Diarrea =
Fig. Paura 11 Caea»l««tae. sm. Cacastec-
chi = Agg. Secco stecchito. Anche C«-
«Miftbbl» Il C»e»s«««talne, Cacastec-
chi = Cazzabùbbolo II Oacavìcce, Pau-
riccia = m,, Oacavéece.
CacaJJe e Oaceajje, Balbuziente.
€»eama»«e, sm. Rosa canina =
[Caccavasce = p."0 Cacaviàece = F. ».
H. Béaa cacacciare = Ijama, Bóee de
fratte, Rosa pazze"],
CaearljA'. Yolg. Lo Schiamazzare
della gallina che ha fatto 1' ove, e dei
Xwlli spauriti = [Ar. Cachilijd*].
Càccave (1P.*°), sm. Caldaia dove si
caglia il latte. (Ghr. Kdklcaboe. Lat. Oa-
càbua). Il CaccavlUe, sm. e f. Paiòlo.
Non com.
Caccavàune (V.) agg. di Ovo. Anda-
to a male nella covatura. Anche sm.
(Pare, " Cuoco vano „).
Caeetae, Qualche, Per apoc, Ca. ||
Ca«eéft«, Qualche cosa, Qualcosa || €a«-
«li»dan«, Qualcuno.
€ae«lild', Germogliare, Buttare;
detto particolarm. dei semi di qualun-
que specie. (Degli occhi delle piante,
diciamo com. AprV e Oaccid\ Ond' è
probabile che Cfacchid' sia da Oaccid\
come *ChJrchie da Cérehie: *Chiurme
da Ciurme: Chjchiérchie da Cecérchie).
CAe«liie, sm. Germoglio, dei semi
di qualunque sorta = Buttata, degli
occhi delle piante e delle gemme della
vite = Pollone, Bamicello tenero =
Ciascuno dei quattro spicchi nei quali
si divide il gheriglio della noce. Yed.
Coese = Bamo, Braccio, di un fiume =
Fig. C -i- d misse le —f, Si è appiop-
pato, Sta sempre, li = [Bocchio di sal-
siccia, Saloicciòlo] Il Dim. €ae«lftiéiie,
€a««hletèll», Piccolo germoglio ; Ba-
metta || Acer. €a«etaltfne, Bamo che
si spicca dal tronco || Caeelilatare, sf .
Inforcatura. Il punto dell' albero da
cui i rami si spiccano dal tronco: La
parte del corpo dove unisce il tronco e
comincian le gambe. In questo signif.,
più com. 'Nsae«talatar« =: Anguinaia
= [Ari, nel 1.® signif., Cacchiunare,
sf.].
Càcchie, sf. Una piccia, Una coppia,
di piccoli pani || Dim. CacchiarìUe, pic>
eia di panini = Due noci, ghiande,
mandorle, mele, ecc. che han 1' istesso
picciolo.
Ca««U&', Mandar via con mal garbo^
Scacciare = Licenziare. Dumane cacce
la serve, . . . manderò via, licenzierò . . .
= Nel nostro uso non ha mai il signif.
di Metter dentro = Cavare. — V acque,
Cavar 1' acqua (dal pozzo). Fig. — l* ac^
que fighe la cèste, Far la zuppa nel pa-
niere = Attingere (il vino dalla botte).
Va' — lu vine; ma, nne* ne — napréae^
Vai a attingere il vino ; ma, non attin-
gerne di molto = — l' ìicchie. — san-
ghe^ Cavare gli occhi. — sangue = du-
cete le scarpe, la camice. Cavati... =
Metter fuori, Sborsare = Levar di sot-
to, sr d fatte — ioo lire, S* è fatto ca-
vare, levar di sotto, " g^anoire „ . .. =
— lu morte. Portar via. Cavare, il mor-
to di casa = Fig. — la vulìje, Cavar la
voglia = N*n gè cacce mane, e le mane,
Non ne cava, leva, le mani; Non ne
verrà a capo ; Non condurrà a fine il
lavoro; Non compiccerà nulla; Non
riuscirà = Che cce cacce f, Che ne rica-
va?, Qual profitto ne ritrae? = Cacciar-
cese la bbarrétte, lu cappìUe, Levarsi il
cappello, Far di cappello, Biconoscere
la superiorità di una pera, o di una
cosa = Nen gacce Jurne, Non vivrà fino
a domattina. Non vedrà 1' alba = Ha
cacciate chelu sodare!, iron., Ha fatto
quel bravo allievo ! = Ha cacciate 'iw
mèdeche, Ha tirato su un figliolo per
medico = Langiane cacce du* bbande,,,,
ha fatto, messo su, ha . . . — —lu véte,
Sodisfare, Sciogliere, il vóto = — la
sendénze. Emettere, Pronunziare... =
Assol. Buttare, Germogliare, Mandar
fuori i germogli, le radici. In questo si-
gnif., lo stesso che Cae«lilA', ved. =
[" Bagl. di ».„:... qualsevoglìa fora-
stiero che comprasse grano in la città
qtteUo non debia cacciare se prima non
paghe una cella per tumulo de caooia-
tura].
Ca««laBsaBnésse, spreg. Calessno-
cio.
Cae«iji(*f Cacciare, Andare a caccia
llCaeeUate, Caccia, Cacciata.
€a«elftne. Cucciolo || *N —, m. av.
Carponi. Camend* *n — , Andar carponi D
Dim. €ae«lanèlle, Canino; Cuodolìno
= Sf. Canaiòlo, sorta d* uva.
€a«e黫. Qualcosa, Qualche cosa =
Dim. Ca«eitséite, Ca«e«Murftlle,
Qualcosetta, Qualcosina.
C«^, *^aafe, Cacio =3 Fig. §ta* *m
mèzà^ a la pèzze de lu — , . . . al sicuro.
= Accattarse lu —, Sfrattare, Spolei-
4are, Prender V ambio, Fuggir lesto.
Digitized by
Google
oao - oal
149
Andar via. Darsela a gambe = Per
mo* di esolamasione. Oh—IMà—! (Si-
mile enfem, nel toso.) || C«^«aT«lle,
Specie di cacio fine a forma di pera,
Caciocavallo = Volg. Che — V aceun-
dò 9, Ma ohe mai dici, pretendi?, Ma ohe
U gira?
Oacme (Ali:, s«.\ Bamo secco sul-
l'albero e privo di corteccia = OheB&-
eéOé, sm. pi. Legna stecchite snlP al-
bero, Seccume, Seccaticcio.
CaelAmbe e C»«lilml»el», sf. Spe-
cie di grossolano vassoio di legno, fat-
to d' incavo, su cui i manovali traspor-
tano la calcina, e per altri usi = [Qà-
vete ss oit»rd. Capange],
Oaciarìje (Mont.), sf. pL N. di con-
trada.
Ca^larél», Bioccolo, G-ruppetto,
Grumo, di latte = [Caciélé],
Capisse, sm. Cicérbita, Qrispigno-
lo, erba mangereccia = [A^. OrUpi-
gni\, (E erba lattioinosa, *c<iBin6a; per-
ciò dai francesi chiamata Laitsron).
Caciotte, sf. Piccola forma di cacio,
alquanto secco, e delicato, Caoiòla.
Café, U^umfé, Caffè = '^t* vache
(un ohiooo) de ^ . — trstate, Polvere,
Caffè tostato e macinato. — abbruicate,
o (ibbruittdite, Caffè tostato, — ala ma-
chenétte, Caffè a macchina || Cafettére,
sm. Caffettière = Sf. Moglie del caffet-
tiere = Vaso in cui si porta il caffè,
Bricco.
Oa/Jerze, parola fam. e quasi di ger-
go. Villano, Beco. (Forse, da Caper).
CaMae, spreg. di Contadino. Vil-
lano.
CafMlA'. Ved. AcM^falM' = [Man.
Tuffare, Immergere].
Caf^relile, parola quasi di gergo.
Buca, Vano sotterraneo. Caverna = Bu-
gigattolo. Stanzuooiaccia, Sgabui&ino.
(Pare dim. spreg. di ** Cavea „, con in-
serz. di r, come in Mandrece, Mantice
e sim.: e cambiamento di v in/, come
in Fafe, Fava, Ci^ehie per Cavicchie),
Ved. CaTft««taie.
Casc«, parola di gergo. Uomo, Don-
na, il Tale, la Tale. (Dal lat. Cajue f),
ijDim. Campetto = [T. La Caggétte,
V Innamorata].
CaffmH*, Cambiare; e in tutti i si-
gnif. del tose. Barattare = — *na lire,
Spicciolarla, Barattare una lira in sol-
di = [** Stat. mun. di T. „ : De quelli che
oagpiassero vini alli mercanti = t. Bifl.
Ammalarsi]. || Casnatare, sf. Aggio
sul baratto della moneta || Caca», Cam-
bio. Fa* a —, Barattare.
Cttgnacìje (C. fir.), sf. Foia, Libi-
dine.
Calfétte, Ringhiera del baleone.
Caftan», n. di pers. Gaetano. Per
afer. 'Tane, e anche Tanche = [CaU
tane, Calddane = T. Caddane],
*Oa%ziarJeUe, sm. pi. Caleerotti.
Cajéte, città, G-aeta. (Lat. Cajeta).
CiUleelie, Uomo crudele = Chi è ai
comandi di uomo facinoroso.
Cajje, sf. Arnese a forma di grande
cesta. Due eajje si adoperano per tras-
portare covoni a schiena di bestie =
Ai. Cajjóne, sm. = Pas. Oaja, pi. Caje.
Ved. CiUtfne. (Lat. Ccmea •).
CiU^le, Gabbia = [Av. Trappola
per prendere gli uccelli — laela. Trap-
pola per prendere lupi* volpi e sim. =
Aq. Gabbia, Gabbia]. (Lat. Caveola- =
"Cagiola*„).
Cajéne, sm. Grande ed alta cesta,
a forma di corba, per trasportare a ma-
no, e a brevi distanse, paglia, fieno e
sim. = [Pai. Cajùole ~ At. Cajéne ,
Cesta da polli].
CalH', intr. Andar giù a poco a po-
co. Le latr* d e ìlat* a lu mure de IV òr-
te, I ladri si calarono dal muro del-
l' orto ^ Fam. Tr. assol. Biusoire in
qualche prova. Je V d calate!, À riu-
scito a (mangiare tutta una vivanda:
a scrivere tutto ciò che si doveva: a
imparare una lezione, a sollevare un
peso e sim). JV.-w' je la cale!. Non ce la
sbarbo. Non ce la sfango, Non riesco
a . . . = C -i- d calate !, Ha condisceso.
Ha abboccato = Tr. Portar giù. Calerne
WnibrìUe, Portami giù l'ombrello || Ca-
latere, sf. Via per cui si cala. Calata.
Calartene e Calaselone, Colascio-
ne = Fig. Per isoh. Tossicone = Nel
pi. Calamitine, " Ciotole „, Scarpe nelle
quali i piedi sguazzano.
Caìafécchie, sf. Cenci, Carticcia, e
simili robuoce, con lo quali si tura
un foro, una fessura. Non com.
*Calafréme, Calafréve, Càlafrìje,
Brivido ohe accompagna la fabbro.
Calantare, sm. Occhiaia, Pèsca.
Calamliire, Filo col quale si lega
la matassa = [Filo corto ohe avanza
alla tela, e òhe, terminata questa, si
taglia].
Calantltre, Calamita = Fascino.
Fa* la — , Affascinare. La roepe, la hat-
te, fa la calamitr* a le IciUe, Il rospo,
il gatto, attirano con lo sguardo gli
uccelli. (" Calamitra*„).
CcUametranne (A *.), sf. Scappellotto.
Ved. Aeealametril'.
Calandrèlle, sf. pi. Sp3cie di san-
dali usati dai contadini. Più com., €7hld-
eiile, ved. [Calandr^éUe, sm. pL] =
Grosse bullette delle scarpe contadine-
sche.
Calaaaeebe, Borsaiolo.
Calatée, Galateo, il Libro delle
buone creanze.
Digitized by
Google
150
oal -oam
Cmlwtrór*; Borsaiolo, Tagliaborse
s [CMit. C. Calaturé].
€»l»Tré««, Girovago e poco di buo-
no = Per isch. Chi ha pronunzia poco
intelUgibile.
*Oalàvr'ie (B.)>* Cadavere.
Caleare, C»leeare, af. Fornace in
cui si calcinano le pietre per far calce
o gesso. (" Calcara*^).
Caldère, casato, in comuni e casali
presso Lanciano.
Calduratet agg. Cautelato, Biguar-
dato. §iatie —! (" Caulteroso* „, Cauto).
CaleeA', Ae«»le«A', Calcare = [Ac-
ccdecd*, *Ngalecd^],
€al«eaKne, *^aaleeacne, Calca-
gno = Te fa caacd' lu cor' a le —, Ti
fa cascar le braccia, disanimare.
Caleeapasse, sm. Apoplessia delle
bestie = [V. Colica].
Caleebedune, €ae«li»dane, Qual-
cuno.
CalecÓne (Ca»l. C), Buffone.
Calènne, Calende. Nella maniera:
Ccmdd' le — a une. Dir corna di uno.
= [CaUnne, Oaljenne, Caljferne, Oltre
al modo citato, abbiamo 'N — , m. av.
Alle calende greche, Mai. Quande vé^f
*N — ?]. Il CcdenndrUf CalanndrUf Ca-
lendario = Di pers. che ha statura al-
ta, ma pigramente si move, dioesi per
isch.: Pare 'nu — /
Cale«elffne, Saliscendi = [Calasci'
gne].
Calétte, sm. Consuetudine, Filone,
Dirizzone. Nella maniera : Pijjd* lu — .
Detto anche del tempo. Ha pijjate lu —
de piève* «èw&r* a 'n* ore.
Calevaniitre, Poco di buono = Per
isch.. Calvo.
*CalìJe, Cali, sf. Vigore, Lena, Spi-
rito. Nen de —. Ha perdute 6 gne — ,
É svigorito, indebolito || Ar. Oltre al
signif. del tema: Smottatura = G-ua-
sto, Apertura, in una siepe.
*CalU», Bf. Caligine. Quella accom-
pagnata da afa, ^Calùiite || *CallJeitA',
Vedere confusam., come in nebbia. A
cquande se calijenéjje, Si discern:^. Si
scorge, appena. (Lat. Caligare),
*Calijund*, Calunniare.
Càlitri (Paff.), sm. pi. Reste della
spiga di frumento.
Callare, sm. Paiòlo = Dim. Calla-
meee, Paiolino-etto || Callare, sm. e f.
Caldaio = Callarone, m., Caldaiona-e.
Calle, sm. e agg. Caldo || Calle,
CallIaAe, sf. Scaldata. Nei modi: Pijar-
se, Darae, '»o —, Pigliare, Darsi, un
caldo, una scaldata, una fiammata =
A. Sentiero. (" Calla* „ e "Callaja*„).
Il SeaUA', Scaldare.
Calléeelile, sm. Mezzo gheriglio di
noce fresca = [Cli. CaUécchie, Noce
fresca. Ogni spicchio del gheriglio è
chiamato Cosee = T. Càcchie, mezzo
Gheriglio] = [Grumolo, Vettuooia, Par-
te più centrale e tenera del cesto del
cavolo, della lattuga, del sedano e sim.
(Lat. Caulictau -)] = Spicchio quadran-
golare, che si trae dal cocomero per
vedere se è buono == Spicchio, Pez-
zo, staccato da una tavola = Spicchio,
Pezzo, staccato da una parte del eorpo.
A la mane j'e ce manghe *nu •— \\ *CW-
lecchid*, Germogliare.
*CaUijd\ intr. Aver caldo. Me col-
Ujéjje le méne, la vite, Ho caldo nelle
mani, nella persona = Assol. CaUija-
ve, Aveva, Sentiva caldo = Rendere,
Emanar, calore.
CaUistre, n. di pers. Callisto.
Calière, sm. Caldura = Caldana,
Vampa isterica.
Callése, Caloroso.
Calòsce (Cast. C), sf. pL Carezze,
L3zii, Moina ;| Specie di calzatura =
Spreg. di scarpe. (" Galosce*,,).
Oalòzze (ClT. roT.), Canestro.
*CalllBle, Caligine delle giornate
afose.
Caluoje (Toeeo), Zotico, Cotannone.
Ved, Cialóne.
Camarde (Hoa*.), sf. N. di oontr.
già boscosa = «. Pare ^na — / Detto di
un rigoglioso campo di biade.
CambA^ Campare = Eig. Di dana-
ro, arnesi, vesti e sim., Durare = Se
nne* mmére, mmale cambe^ Se non è in
forno, è in sulla pala.
Cambane, Campana = Culd* la —,
Gettare, Fondere... = La — aéne la
méaae, la prìdeche, . . . sona a messa, a
predica = *Na — de zucchere, Un pan
di zucchero = Fig. Tene* 'n — une. Non
dargli né un si nò un no. Tenerlo a ba-
da, Dondolarlo, Stintignare nel dargli
una risposta, nell' adempiere una pro-
messa = JV gné le carnhan* a mmorts,
Camminare con lentezza. Fare, Lavo-
rare a straccabraccia. Ciancicare =
8* é oculate la —!, È fatto il becco al-
l' oca II Dim. CambanèUe, Campanel-
la 3= Anello di ferro appeso all' uscio
di strada pr picchiare = Due ciliege
i cui gambi partono dallo stesso nodo
= Due rocchi di salciccia uniti e pen-
denti dallo stesso filo = Sm. Campa-
nello = Sonàgliolo, Bùbbolo = Spen-
gitoio d Ila lucerna = Ugola = Fig.
App'ènne* lu cartibar^lV a la hatte. An-
dar col cembalo in colombaia = [C*l-
led. CaTfibanèUe, sf. Pasta dolce con
ova sode, che si regala nella Pasqua].
Cambanlne, Campanile = [ — a
vvendajje,,.. a vela],
*Cambaraie, nel vocat. Compagno.
Ora, non coni.
Digitized by
Google
oam - oan
151
Cambaréad% Gampuoohiar:, Strap-
par la vita.
CMiBiiìb»r41e, Contadino ohe coltiva
grano in grande = [Anohe: Cambjere],
Canalbe. Campo = Per antonom.,
Terra coltivata a grano.
C«aiabé«e, Campeggio.
CaBAl»erl«Bffli», sf. La donna che
£» da pronuba nello sposalisio. Più
oom., la Cfwnifnars. C Camarlinga* „,
Dama di corte, d'onore).
CaBAl»e»aitci», Camposanto. Purtd*
a —; JV a —y Portare al —, Andare
al — .
Camb^rctdXzie, n. di contrada.
Cambijd* (Pai.)» Menar le pecore al
pasoolo, spingendole lentam. avanti.
CambréP (Pai., Caal. €.) Mangiare
cibi di grasso || Cambre, Giorno in cui
si mangia di grasso. Y.d. 8cambrd\
Cansbre, sf. Camera. Arecettd' la — ,
Par la camera = [La — de lu f^che,
la Cucina]. (Pist. " Camberà „).
Cambrleolie, Cambrì, Tela fine di
cotone bianco o in colori.
Cambrute (C. tr.\ agg. Di Bestia equi-
na o vaccina. Panciuto.
CaosbaaslU», sm. Camomilla =
[Klffl., C. : A. Capf*miUe, f. = A«.
Capomitta].
Cambu^llei sf. Piccolo recipiente
di legno a doghe, di forma rotonda o
bislunga, per tenerci il pesce marinsk-
to. [T. Càlpee^Ue] = Bicotta dì forma
conoide. [In qualche luogo: Cambéee],
(Forma dim. del gr. Kdmpsa),
Canse, sf. Loppa, la Buccia del gra-
no battuto = [Accaniate, agg. di Grano.
Bivestito di loppa].
Oanséle, Cammèllo. (Gr. KdméloB).
Camèlie, Gamella. (Lat. CfameUa'),
CaBS•mii^ Camminare = [*— nghe
la cocce, Camminare " a nonno „, ricur-
vo, gobboni, Andar gobboni] = L* af-
fare cornine,,., va pel suo verso, pro-
cede bene [| CameBaiare, sf. Modo di
comminare, Andatura || Canslae, Cam-
mino.
Cansl^e, Camicia = Fa' *na ^ de
8%tdore, Fare una camiciata =: Fig. La
fèrr* d refatte la —, La terra è al-
quanto rasciutta = [9.* Euf. Chèmice],
Camlaamòane, Giramondo . Av-
venturiero.
Camlnaplan». Per eufem., Pidoc-
chio.
Camine, sm. Gola del camino, Cu-
nicolo praticato nel muro per cui sale
il fumo dal camino (fuctdare) e esce
dalla rocca. Anche, Clamenére.
Canaglie, sf. Pollone, Messa gio-
vane, lunga e flessibile, usata per far
ritortole da legar fastelli e sim. = [P.'^
OamtUle, sm. Anohe: La parta interna
e più tenera del cavolo, della lattu^ e
sim.. Grumolo].
Camène, sm. Grano misto alla lop-
pa, ed ò quello che si raccoglie ai lati
del mucchio (candére) del grano ohe si
spula.
Caasérre, Camòrra = Frode. Nel
Modo : Fa* la — , Frodare = [T. Oa-
murre, Chiasso, Passeraio, spec. quello
che fanno gli scolari quando il maestro
è assente].
Campidoglio (Foss.), n. di contrada.
Oamurcidla. Ved. Capeaeléle.
*CaBttaft«, Truccone, Imbroglione.
Statt* attende ca cullU é —!
Canale, sf. Canale = Grondaia.
Canaio ite. Nel plur. Oanaluitte, le
Gronde formate dall' alto in basso da
una veste larga.
Canarie, Canarino = Iperb. Cóve
de —, Stambugio, Sgabu^iino = Co-
lore. PHte de —, Canarino. (" Cana-
rio* „).
Canovéne, sm. Canapa. Gramolata
e pettinata, si chiama Cdneve, Quella
più finamente pettinata, CanavÙle, sf.
Garzòlo.
CandA', Cantare = — la Irnéeee, Dir
messa, la messa, la prima messa =
Della gallina. Schiamazzare = Del ri-
messo Gorgogliare dell' acqua allor-
ché è per staccarsi il bollore = Del
Grillare dell' olio che comincia a bol-
lire nella padella = Delle rane. Graci-
dare = Volg. — le còrn* a une, Spar- .
lame, Dirne roba da chiodi || Cantiate,
sf. Iron. Sgridata, Babbuffo, " Discor-
sino „.
Ccmdacétre (nLIffl.), sf. Labbro di Ve-
nere =: Aq. Cardu. (JDipeacue eylveetris.
Lìnn).
Candaléne, Cantilèna = Modo ug-
gioso di parlare e di leggere = Bam-
marichìo, Fiottio = Lungagnata, Di-
scorso lungo e noioso.
Candarèlle, sf. Specie di Chioccio-
la. Più volg., detta Pedetare.
*Cande, avv. Accanto || ""Canda
eaade, Vicinissimo, Accosto = [^ Bagl.
di S. „: CTie nuUa persona poeea fare
pascere canto la fOi'ma,,, perfine al flu-
me],
Candeaére, Chi vende vino nella
propria bottega, Vinaio.
Candére, sm. Mucchio del grano
sull'aia = Anche, ma non com., Monte
di grano nel granaio = Candére puli-
te. Mucchio del grano spulato. Candére
spòrche, Monte del grano trebbiato ma
non sceverato dalla loppa. Ved. Cape-
eandére = [Candjere — "Stat. mun.
di li. „ : Non si levino li cantere o muc-
chie di grano dalV Are senza licenza
dei padroni per essere sodisfatti].
Digitized by
Google
152
OandMme (Se.), «f. Fìmoo di Utto,
con ooperohio a yite, per tenerci il vi-
no. Cfr. Cannate, 2^ signif.
Cmm^kém^t am. Groita pietr» = Fes-
so di pane tag^liato o rotato presso l'e-
stremità. Dim. C»«ciaBsélle, Cantno-
cio-ooino (di pane). [CandarHU] H €»■-
annate, sf. Sassata, e pr. Colpo di
grossa pietra.
C»acire, Gantero. iln antico, oon-
formem. al yalore etim., ayeva signif.
più largo. Dui cantari per tenere oglio.
Sette cantere pur tenere oglio. Moai.
1682]. Yed. *Etmmm*t^rmtm.
Candùeciu (Aq.), sm. Antica veste
muliebre con lungo strascico, con ri-
cami e con galloni. (Nel gr., voce stran.,
Kdndye, spec. di Sopravveste).
Cane, *^a»iie. Cane. PI. Ohéne =
Fig. Dolore fisso e acerbo || C»n«m4r-
t», fam. Persona abbietta e intollera-
bile = Chi sta ozioso sulle piasse e nei
passeggi per vedere chi arriva e chi
passa II Canepnsse, Puzsone = Pers.
vile e spregevole.
Oanécchie, Piccia di due panetti An-
che, ma meno oom., Càcchie, f. || ^NganeC"
chid*, Appicciare, Formare una piccia.
Cdnele (Bneelk.), sm. G-ola del posso.
C*««l*re, Candelière = Lucèrna.
Caii«i«re, Canèstro = [1P»1., »«.,
Av. Caniitre], (Lat. Canietrwn).
CAneve, sm. Canapa = [Aq. C<fn-
nova] Il CanevèUe, sf. Gar2òlo = [Ca-
na/vW>é\,
Cangoì'iille, Cappa di due o quattro
noci = Fig. 'Na — de nuce, Una casuc-
cia. Una fabbrica, cadente.
*€ait«ar««e, Cancrèna || CaMcare-
mé?, tr. Far incancrenire; sempre nel
fig. É *nu frédde che ccanga^éne le ma-
ne, lu noe», è un freddo che marma le
mani, il naso jj CaitffarKaS«, sf. Yolg.
Babbuffo; Uscitacela || Canj^rOV^', intr.
Yolg. Berciare, Sbraitare = Tr. Rim-
proverare acerbamente.
CHufflftene, G-anghero degli use»,
casse, armadi ; Arpione = [A. Odnghe'
le] li Dim. Caaffaii«Il« = [Oanganétte],
(G-r. KdnkalosJ.
Canteelile, sm. Specie di squalo.
CanJLl|«, e, più oom., Trénne, ved.
Cannacche, Collana^ a grandi chic-
chi d' oro — Anche nei proteo, notar,
antichi.
Canaarlne, sm. Canna della gola
= Fam. Arefresed' lu —, Binfresoare
il gorgozzule. Bere || Cannaròsae. Lo
stesso, con signif. acor., di Cannarla»
== Esoìfago — PI. Cannaruzze, specie di
Paste da minestra.
Cannarnte, Gola, Golacoia, Uomo
ghiotto, Goloso = [T. Cannarone, Man-
gione = Uomo grosso ma sciocco].
Cfannate, si Yaso di terra cotta si-
mile air orcio, che serve per tenerci
olio o frutte sotto 1' aceto = Pai., S«.,
PMi«., Wmp. Boccale = Dim. Camnafèl-
le, f. = Acer. Cannatone, m.
Cannate, sm. GNbbbia, Specie di Nas-
sa, o Bitrosa, di canne, a forma conoi-
de, per pigliare il pesce nel fiume.
Oannavicee (Hav.), sf. Seme della ca-
napa» Canapuccia = Aq. Cannavicciu,
sm. Canapuccia = Miglio || Oanneunccia-
ta, sf. Confezione fatta coi semidi ca-
napa.
Cannavina, n. di contrada in alcuni
comuni. In Basai, Pap., Pvai., sinon.
di Terra irrigua. Terra per ortaggi.
Canna, Canna = Antica misura li-
neare il Solamente preceduta da In, ^N
gonne. In gola. Yed. 'ifffanna = Dd*
de mane 'n —, Prendere, Afferrare, per
la gola = Fig. Te le face -i- appètme'
*n — /, Ti farò far nodo, Te la farò in-
gozzar male. *P é remaste *n —!, Gli ha
fiotto fogo, È rimasto illuso.
Cannéle, Candela = Tene' la —,
(o la tòrce), Tenere, Beggere il can-
deliere. Far da mezzano, anche incon-
sapevole, in pratiche amorose = JV
truuènne nghe la — , Cercare col lumi-
cino = Je mangile la —,'k ridotto al
lumicino, É in fin di vita = Dim. Can-
nelélle, Candeletta, Moccolo. || Canne-
té, sf. Asta, Asta pubblica, Incanto U
Cannéto, sf. pL Bitti, Fusti, ohe so-
stengono le pancate nelle fabbriche.
Oannéle, sf. pi. Crescione = Palanab.
Oonléle = S«. Aichiéne = Misi. Lìvrìe
= Aq. Pìsciachiari, sm. pi.
Cannèlle, Cannone, Pezzo di canna
grossa, tagliato tra un nodo e 1' altro
= Lu — de le *8agne, il Matterello. [■.*
Enf. Ohhiele = Aq. EUtulu] = Lu —
de la pulènde, il Mestone, Bastoncello
col quale si dimena la polenda = Lu
— de lu naee, L' osso del naso = Lu
— de la hamme, V Osso della gamba =
Fig. *Mbrujd* le canniUe, Intralciare
un negozio, Infruscare un discorso =
[Pai. CannUejje, Per isch. Métte* V al-
m' a ju —, letteralm.. Metter 1' anima
al cannello: Ingannare (Bisticcio. '^T-
gannd': Ingannare e Incannare)] [| Dim.
Cannellneee, Cannello.
Cannessate, sf. Cinta di canne, Ca-
nicciata e Cannicciata.
Canniatóre, Perito che misura i ter-
reni = Spreg. Agrimensore.
Cannlua, Cannlssere, Cannuccia,
Canna salvatica.
Cann^tateeke, Canonico = Per isch.
Donzellona, Donna nubile stagionata,
Bagazza invecchiata = A ora —, m.
av. All' alba dei tafani.
Canute, sm. Capello, Pelo, bianco.
Digitized by
Google
oan - oap
168
Canze (T.)i Modo. Agio, Oooasione.
Nella maniera Def — .
Ganzò (A«.). s^- Storiella, Fiaba.
Clawftwgl— , sf. Canto religioso ri-
petuto dal popolo.
Capii', Scegliere = Spannocohiare
il granturco = Leyare la buccia a una
frutta = [Levar 1' olio da su la mor-
chia = Air. Bipulire il seminato ,
Purgarlo dalle erbacce]. Yed. Aree»-
pH' e SeARH' Il Cape, sf. Scelta, Azio-
ne dello scegliere il Capai», sf. Scelta
fatta alla lesta, senza molta diligenza.
Dd* *na — . Anche : Fa* *na
(Sen.
*• Capare „. " C appare* „).
*C^pabl»all», sf. Scesa, Discesa,
China. Ala — vugnò 98and» ti* ver-
titf Alla china, ogni santo aiuta. Pijd'
la — , Cominciare ascendere. Fig. An-
dare alle rotte, in rovina || Aw. Giù,
Abbasso. Sotto. JV capamménd* e —,
Andare su e giù. Da — , Da giù. A — ,
Giù. Scendendo, Andando in basso =
A ccocce —, Capofitto = [V. 1573: Uno
colletto listato di seta negra capoabasso.
Due coperte a Unse capoabasso].
Capaddòsie, Capo, Principale, di
mal» compagnia. Anche per isoherzo.
Capi^éae, Tronco di albero vuoto
per vetustà = Cavità nel tronco di un
albero vecchio = [Cafajone e Scafajó-
ne. Meno oom. Oavajone = Ai. Cuf anió-
ne], Ved. Scafatone,
*CapaUi(, Lassù, Colassù = In fon-
do, A capo, al termine della strada ||
*Capaav»l, Qiù ; A questa parte 11 *Ca-
pallA • «eapancuA, Qui e là.
«Capamnatfad», sf. Erta, Salita =
Aw. Su, In su, Verso su.
Capaaaate, sf. Pergola, Andito nei
giardini coperto coi tralci delle viti
che sono ai lati = [Capanne],
Capanne, sf. Vite piegata ad arco
= Vite maritata a un albero = Due
viti unite da formare un arco.
Caparre, '«^naparre, sm., Caparra.
Caparraste, Arnese per sostenere
la punta dello spiede, Fattorino.
Capa«sé«t«, sf. Tuffo. Fa* *na —,
Dare un tuffo, Tuffarsi nell'acqua =
Fig. " Batter la capata „, Andare con
la peggio in una impresa. !l Aw. Capo-
fitto, Col capo in giù.
Capat^sAe, Testardo, Capone = Te-
stone, Uomo duro di mente.
Cape, Capo = In forza di agg. E
lu — marìóle, È un gran mariolo, È
mariolo quanto ce n' entra = Métte*
— a wìveì'e, Metter su casa. Procac-
ciarsi una posizione. Anche : Mettere il
cervello a partito, Far senno = Gu-
gliata. *Nu — defilé, de séte. Una gu-
gliata... = — d' acqtte. Vena di acqua,
Vena = — de W acque, Presa dell' ac-
qua = — de fiume, l' Alto del fiume =
— d* òpere, a modo di esclamai. Che
— / È *nu —!, Che capo! É un capo
ameno, armonico ! || A eeapalld, A eea-
pae^aA. Ved. Capali*.
Capè', intr. Capire, Aver posto; En-
trare, per un' apertura. Ce cape, C en-
tra. ìPn gè cape, Non ci cape. Non
e' entra. A la ceJUése n*n ze ce cape. In
chiesa non ci si cape. Non ci si entra,
non vi è posto. 'Ste caveee ne* mme ca-
pe cchiùf Questi calzoni non m' entra-
no più.
Capeean««re, sm. Mucchio di gra-
no trebbiato, ma non ancora spulato
= Munnd* lu —, Vigliare, Separare i
vigliacci. Ved. Candére.
Oapecciafne, Ved. mnrranM.
Capeeftr««e, sm. Nuca, " Ceppicene „ ;
Cervice = [Pai. Guidalesco. Ved. Sc'èr-
ru]. (Cfr. " Capooervo* „).
Capecèrte, sm. Presa dell' acqua. In-
cile, Pescaia, Il punto da cui 1' acqua
del fiume si deriva per immetterla nel-
la gora (férme, furmaie). Ved. Cape de
11* aeqae in Cape.
Oapechìchere (C. fr.), sm. Factotum.
Lo stesso che Capaddòxle, ved.
Capeeòlle, fam. Cervice.
Capeerdee, Crocicchio.
Capeeole, volg. Alla rovescia.
Capeflle, Bandolo. Fig. Aretruvd*
lu — de la matasse, o de la canzóne,
Trovare il bandolo della questione.
Capefdehe, Alare. (Sen. "Capifuo-
co „).
Capelavne, sm. Cùscuta, erba pa-
rassita dei prati = [liama, Capelàine,
sm. = if Iffl. Ètrozzaline, sm. e Fiam*
me, sf. = Aq. Pìttima.
Capeletémmele, Capitombolo
= [Capetómmele = Ar. Oapelòtte].
*CapelIaie, Sbrigliata, Strappata
di briglia. Dise *na — a lu cavaUe (in
un canto pop.), Diede . . .
Capélle, Capello == Fa* a ttira ca-
piUe, Essere, Fare, ai capelli. Accapi-
gliarsi = CapiUe d* dngele. Capellini,
speo. di paste da minestra.
Capelémme, sm. Pesce del maiale
acconciato per salame. É anche detto
£nmnaMle.
Capemazse, sm. Cosa migliore scel-
ta tra molte simili. (Com., di Animali,
Pesce, Frutta, Piante).
Capemnsèrne, sm. Il Principio
dell' inverno. Sempre nella maniera:
A—,
Capenére, Capinera. È detta anche
Cleead«rre (Ceoi in terra: Semina i
ceci!) = [Zappeppùote : Za.pp& e pota!].
Oapepòpele. Ved. Toeepòpele.
CapepuBse, fam. Puzzone-a.
Caperate e Capnrate, sf. Colpo da-
Digitized by
Google
154
oap - oar
to col capo della zappa, del bidente o
della scure.
Ca»e«e«l«, sm. Scala esterna, ohe
fa capo all' uscio di casa = [Stanza a
gradoni, sulla volta di una scala].
€ape»«14to, sf. Nastro dozzinale,
per lo più di cotone. Ora, com., Van-
■èll«. = [V. Oapiacétde = Aq. Camur-
dola Q OramuBciólà]. (Cfr. "Cavicciu-
le*„).
CapeiUI', Calpestare.
Capeial», sf. Fune per legare i bo-
vi per le corna, Capèstro.
Capeian», *CapetAnIe, Capitano
= ["Stat. aquil. „, Capitanio — "Stat.
mun. di V. e "Bagl. di ». „ , Capi-
taneo].
Capetene, Beccatello = Nel nume-
ro di due o tre: piccoli Infissi nel mu-
ro, per attaccarvi qualcosa, o per pog-
giarvi assi = [Capézzolo. Più com.
Pepégne = A. Punta della frusta. Sfer-
zino, Sverzino].
Capetjembe (P.»*»), sm. Principio del-
la primavera. Comun., a modo aw.
A -.
Cape tòme. Capostorno, malattia
delle pecore = [Capeitòrte],
Cape vérde, tra' monaci, cosi era
designato chi si distingueva tra loro
per dottrina o per uffizi.
CapevutH*, Capovolgere, Capovol-
tare.
Capesse, sm. Fune corta = sf. Ca-
Capezsélle. Yed. Capassllle.
Capeuòne, Chi, tra simili, primeg-
gia in furfanteria = [P.»» Ciocco, Pezzo
da ardere],
CapiUeTènere, Capelvenere = [Ca-
piUedìnU =s Misi. CapiUevèrtdre],
Capìrchie (V.), Capecchio.
Capistiéra (Pac), sf. Capiitiéru
(Aq.), m. Vassoio di legno per mondar
re il grano, le civaie, e per altri usi di
cucina. (Sen. " Capisteo „ = Perug. " Car
pestio „ = ** Capisteio*„ e " Capisterio*„).
Capòeee, Capocchia.
Capdne, Cappone = [Per isch. Sca-
racchio grosso, " Ciabattino „]. (Lat.
Capone-),
Capóne (Foss.), sm. N. di contrada.
Cappe, sf. Mantello dei contadini ||
Cappòtte, sm. Mantello = Fig. Fa*
'nt* — a une. Dirne male, riferirne ma-
le Il Cappate, sf. Piccola estensione di
terra. ^Na — de tèrre.
Cappellane. Com. per Parroco.
Cappèlle, *(|aappèlle, Cappello =^
CappèW a ttréppizze, Cappello dei pre-
ti, Cappello a tre punte, "" Nicchio „,
"■ Lucerna „ || Pai., «., Cast. C, Oap-
pWs, sf. Berretto a maglia.
Cappèlle, Cappella = Dal ling. li-
turg. Per isch. Ha fatto mèzza — ; o tuU
ta —, È cotticelo; Ha pigliato una cotta.
Cappijd' (Cast. C, A.), Frugare =
C. s. A. Cercare per terra un oggetto
smarrito = H. Cappeld*, Frugare per
trovare uha cosa. (Cfr. CapA') || Od|>-
peje (T.), sf. Fam. Perquisizione giu-
diziaria.
Cappòtte. Yed. Cappe.
Cappate, agg. Di Piatto. Fondo.
Piatte — , Scodella, Piatto per mangiar-
ci la minestra. [Cuppute, Cupe] = Di
Pozzo. Profondo, Fondo. [Cavate] — Di
Fosso. Profondo. [Cavate] = Di altre co-
se. Incavato ;" Concavo = [V., nei vari
signif., Capute],
Capr cufiche (Cas.), n. di contrada.
Caprècne, Caprigno, Che sente di
capra.
Capr%3je (R.), n. di contrada. (Cfr.
" Caprile* „, Stalla per le capre).
Caprine, *Craplne. Yed. in Crape.
Capaeelne, Cappuccino = Fig. — /a-
veze. Chi fa il bellin bellino ad alcuno,
per poi accoccargliela. Ipocrita || Oapuc-
cenèUe (T.), sf. Specie di ballo indigeno.-
CapanU', Capponare, Accapponare.
Capunare, sf. Fig. Catarro grosso.
Té* la —, Ha tosse accompagnata da
molto catarro, "Ha una pentola al
petto „. Se aènde la — .
Caparale, Yed. Andenjere.
CapurèUe, Capézzolo. (Senese: "Ca-
perono „).
Capurnatare, Capernatare, Hia-
prennatnre, sf. Capruggine. (*Caprag-
ginatura) = [Occhio del a zappa, della
scure].
CapassUA*, assol. Crollare, Tenten-
nare, il capo in segno di dispetto o di
minaccia. (Cfr. sen. ''Capeare„).
Capassllle e Capessèlle, Testoli-
na, Capettaccio. Bagazzo-a di naturale
capriccioso e ostinato.
Carahhóne e Carraòhone, Grossa fia-
sca senza rivestitura, per conservare
vino = V. 1573: Carabba de vetro = (In
II. com. il casato Carabba. Pronunz.
Carràbhe).
Caraelne, sm. e f. Fico secco = [Car^
racine = T. Cargine, sf. = A. Coì'gin»
e Car racine, sm. = Alt. Carraciìle],
(*Caricina).
Carafòcce (Se.) sf. pi. Aperture late-
rali del grembiule, nelle quali le don-
ne intromettono le mani per difender-
le dal freddo. Cfr. Caravòtte,
CaramAneelie. Yed. in SIAaeelie.
Caramèlle, Pasticca di zucchero
cotto = Lente per un occhio = Cosa
teraV a sauche de —, fatta per bene,
come con si poteva meglio.
CarapeUòtte{%^.)f Color naturale del-
la lana nera.
Digitized by
Google
*C«r»p«iiA*, Sentir pena, Penare.
Èsse patisce, e aae Ha zitte, e nnu' ce
fa —, Egli soffro e zittisce, e noi si pe-
na nel cuore. Me fa Jì* carapenènne, Mi
fa andare penando.
Car«À«Ue, Carestia = Fam. Penu-
ria. É — de fémmene f. Mancano donne ?
A^ti é —, Non manca, Non mancano...
CAraitòft«, Chi vende a caro presso.
Caravòtte, Baca profonda = Spreg.
Stambugio, Stanza piccola e buia = In
Ca«., •. Ens^ Qamlber., Buon. Cara-
vaiti è n. di contrada. Ved. Cfavaròzze
e Scaravuttd*.
Car«lar*Ae, Carcerato = Métte* — ,
Imprigionare.
Cardarèlle, sf. pi. Specie di funghi.
Carde, Cardo = [Oarde, pi. Hirde e
Hèrze].
Cardèll», Stanchetta del chiavistel-
lo. Boncinello = [Ar., B. CateUe],
CavdlUe, Cardellino = [Ca*t. C.
O arzille].
Cardane, Gh)bbo, pianta di carciofo
ricoricata.
Care e Carré (Moat., Pai.), Carne.
Care«be, Carico = §ta* — de stò-
meche, de cape, Esser gravato ... = La
mundagne, Lu thnbe, sta —, Il tempo fa
saccaia, è rabbuiato, minaccioso = Te-
ne* — 'nu caStihe a une, Averlo a dare.
Assol. Te le tSnghe —!, Sentirai che
orzo!
Caréjamuorte, titolo spreg. di Prete.
Scagnozzo, Mangiamoccoli.
^aretate, Carità.
Carézze, sf. Colazione o Merenda,
Beerino, che si suol dare agli operai
senza che ciò sia obbligo. Anche Cur-
ìecìje, ved. = Sm. e f. Iron. Qastigo.
Carfagne (P.«®), agg. di Lana. Ruvi-
da. (Cfip. gr. Karphaléos, arido. "Car-
fagno*„. Colore oscuro senza splendo-
re).
CarfSeUe, sm. pi. Artigli del gatto e
di altri animali.
CarU A'. (Il signif. proprio, " Carreg-
giare „, è il meno com.). Trasportare,
con veicolo, con bestia da soma, sul ca-
po, addosso = Fig. Trascinare. Te ca-
rijje 'nu ipin' appr^aae, Ti trascini die-
tro uno spino. Se n' d cariate 'n dvetr*
appre88e, Se n' à tirato dietro un altro ;
Dopo di lui, è morto un altro = Trai-
nare. Hajf a — chelu vècchie Jin' a èc-
che. Ho da trainare quel vecchio fin qui
= Menare, Condurre. Adórne wlisae —f.
Dove vorresti menarmi, condurmi? =
•Portar via. Ls furmiche ae caréjje lu
'rane, Le formiche portano via il grano.
*88a pajje mo' se le /emise -i- a — lu
vinde, Il vento a momenti porterà via
tutta codesta paglia = [T. Carrejd' =
A." xTCtrriyf*],
r 155
Carnassale, cewato, Camesale. (" Car-
nessale'i'n. Carnevale).
Carae, Carne = Pòvera carna huma-
nel, Poveretti, Povere creature. Povera
gente! = Carna vennute. Birre, Spia,
Ferro di bottega — È — che ccrésce /,
È ragazzo ; Sono ragazzi ! = Carna cre-
sciute, ICiociolo, Cicoiotto, Escrescenza
ohe nasce sulle ferite = [■»«!. Corre.
Chef é rricche de chlrr', e cchéje de qua-
trétne, prov. Chi è ricco di carni (figlio-
li), e chi di quattrini] Il Dim. Caraét-
te, sf. Fegataccio, Chi è poco di buono
e capace di qualunque colpo.
CarnéKne, Che dà lezzo di carne.
Carnevale, m. e *f. Carnevale, Il
tempo che va dal 17 gennaio alle Ce-
neri ; Il di che precede le Ceneri = [ Aq.
Carnavale] Il Caraevalate, sf. Spetta-
colo buffonesco. Pagliacciata || Oarneva-
Wnie(V., C. fr.\ Maschera, Pers. in ma-
schera = Persona grossa ma corta di
niente.
Caròcce (Aq., C. : A.), sf. Lattime
_. POS*. Quella tenue crosta di sudi-
ciume che si forma sul capo dei neo-
natL (" Roccia „, Sudiciume).
Caròcéle e, per isch., Cacarozze (C.
ft-.). Bambino = T. Carocce.
Caréfe, sf. Buca, Scavatura, ohe
fanno i maiali col grufolare = Per sim.
e iperb. Ferita larga e profonda = [At.
Carafócd],
Cardfeae, G-arofano. (ftr. Oaryo-
phyl'on).
Carógne, sm. Orlicelo di pane = Cre-
sta di fango disseccato = Nel pi., C7a-
rugne, Bamì intristiti. Monconi di ra-
mi secchi.
Caróse, sf. Poledra jl Cardae, sm. Ved.
Cara»d*.
Cardie, Caròta = [Car. ChiarÓte],
Carpeeate, agg. di Viso. Butterato,
Tarmolato. Fàccia —, " Viso di grat-
tugia „.
Carpégm (Cast. C), agg. di Bosa.
Rosa —, Rosa salvatìca. Cfr. Carfagne,
Oarpendégne, agg. Scarno, Esile, non
per malattia ma i)er naturale abito di
corpo. Pr. degli equini = Can. Che abi-
tualmente mangia poco.
CarpetìiUe, sf. Minutina, Insalata dei
oappucccini.
Carpi*, Searpnrt*, Svellere.
Carpijd* (P.). Cercare per terra un
oggetto smarrito = Av. Rubacchiare.
Carpine, sf. Musco, Borraccina =
[Han. Carpìje — O. Nuszhe, f. = Ar.
Lana de prete = At. Tlppele, ~ Pasl.
Téppele].
Can'd\ Ved. '.««arrd».
Carrate, Caraffa, ant. mìs. napol.
Il Carraflne, Bocoettina di vetro || Car-
rafone, m. His. di 15 caraffe = [Fia-
Digitized by
Google
156
oar - oas
Boa per conservare vino] || Carrafaròf
Chi va sbevazzando nei ritrovi.
€»rr»téll«, CarateUo. (" Carratel-
€»rréref Corsa dei oavalli. Ogge ae
fa la —, Oggi oi sarà la corsa = Fig.
Me ne aÓ* rejit' ala —, Son tornato alla
via solita, al consn to ; Ho creduto che
fosse come al solito = [H. £■•. Carrje-
re, Strada carreggiabile nell'interno
del podere] || A ttatt» —, Di carriera,
Di gran corsa.
Carrétte, agg. di Strada. Carreggia-
bile. (*Carren8e).
Carrlne, ant. mon. Carlino || €»rre-
mmnwke, sf. Circa un carlino.
Carriòle, Carrucola. (Sen. " Carriò-
la»).
Carrjejje (Pai.), sm. pi. Solchi for-
mati nei terreni deolivi dalle acque
tempestose. Ved. Carré'.
Oarrjelle, sm. pi. Bordoni, le Penne
che cominciano a spuntare = Per isch.
I primi peli = Ort. Oarjelle.
Carròzze (T.), Fico secco sciolto, non
infilzato.
Carrùchele, sf. Piccolo tnucohio di
covoni 11 Accarruchéld', Formare piccoli
mucchi di covoni, i quali poi sono riu-
niti in una bica grande.
Carrnssére [Carruzzjere], Carroz-
ziere, Chi fabbrica le carrozze o le rac-
concia = Vetturino. (" Carrozziere *„,
Cocchiere).
CarrnaaKate, Scarrozzata.
Cartahhóne, sf. Quartobuono e Quar-
tabuono, specie di squadra.
Cariare, Cartaio = Chi nel gioco
scozza le carte e le distribuisce.
Carte, Carta = Nelpl. Istrumento,
Scrittura fatta per mano di notaio. Ha
fatte le — , Ha fatto il testamento eco.
= Lunario. Dice le — . L5 métte le — 1|
Cartine, Cartatina, Questa roba (medi-
cinale) è messa in un pezzetto di carta.
Anche. Cartelline, sf.
Cartére, Cartella, Custodia delle
carte, ohe si suol tenere sul tavolino
= Arnese a forma di scansia, da tene-
re vicino al tavolino per posarvi carte,
libri ecc.
Carteiiarse , Carteggiare, Tenere
commercio di lettere || *Cartezz(V, intr.
Ammestare, Far da padrone, da mae-
stro, e sim. Anche, Fa* carte; modo
tratto dal gioco delle carte.
Cardane, Carovana = Indugio. Nel
modo: Fa* *na — , Attendere lungam.
Carvfd\ Ved. SearaM'.
Carufe, G^rugno, Muso del porco.
Carune, sm. pi. N. di contrada.
Carusi', *Ca«arA*, Tosar le peco-
re Il Cardie, sm. Tosatura dei capelli.
Fa' lu —, Tosare || Cardie, Carnsatn-
re e Ttfae, sf. Tosatura delle pecore.
(Pist. ^'CarosarOn, Tosare).
Carnsélle, sf. Grano gentile. Dagli
agronomi detto anche Tosello e Calvel-
lo = La varietà bianca è chiamata la
Bianghétte.
Carnallle, Salvadanaio = [In molti
luoghi, RanarÓle = Man. Vernar^].
CaruHe e Caruatele, sm. pi. N. di
contrada.
Ca rvone , ^Carerò ne , Carbone II
Carvnnèlle, sf. Brace spenta i>er as-
settare i bracieri e i veggi.
CaaarciÓle (Peae.X sf. Mucchio di
dieci covoni. Altrove, Carrùchele. (For-
se, il primo nome dalla forma della
piccola bica ; il secondo, dalla quantità
di covoni da poter caricare su di un
carretto).
Caabarre, n. di pers. Gaspare = [Ja-
ah arre],
Caseatèlle, sm. Saliscendi.
Cascatone, sm. Stramazzone.
Caacature (T.), Vaglio fatto di pelle.
Casee, Cassa. [Passim, nei prot. no-
tar, ant.].
Caseebbanslie, sm. Cassapanca =
[Arcebbanghe = li. 1547, Arcebanco],
Caacettare (V.), Permaloso ; Stizzoso.
Caseétte, Seggetta, mobile per te-
nervi il vaso era notte.
Caaeettére, Accattino, Chi nelle
strade raccoglie con una oassettina of-
ferte pei santi.
Casebe, sf. Tempo della maggiore
abbondanza, speo. delle frutte, ** Fìac-
ca „. OumbréP a la — . Mo* èia — de le —
— [T. Tanghe].
Ca«eldne, Cassone = Imbrecciata,
Massicciata, delle strade = Fa* lu ca-
acion* a la atrade. Imbrecciare, Massic-
ciare, Fare la massicciata, della strada.
Catte, Casa = Jt' de —, Tornar di
casa, Tornare, Andar ad abitare =
Jettd' la — a lafenèatre, fig. Fare molta
festa per lieta occasione, e segnatam.,
Far lauto desinare. Se cce vi ttruvéP,
vuléme jettd* la caa* a la feneatre. Fa-
remo la festa grossa se verrai = Fa*
'na " cacate de —j, a une. Fargli una
sfuriata di parole risentite, un clamo-
roso rimprovero, Fargli bella la casa,
" Cantargli il vespro e la compieta „,
Pe* ccoae de nièndef. d fatte *na —, Per
cosa da nulla, gli ha fatto un puzzo
che mai = Stanza, èta *m mèzz' ala —,
Sta in mezzo della stanza. (Nella quale
espressione è un ricordo del signif. etim.
Caaa, Capanna) = [Ritorta di gambi di
grano, con la quale si legano i covoni
man mano ohe si miete] Il Dim. Caca-
rèlle, Casetta || Oasaréeee. agg. Case-
reccio, Casalingo = Sm. pi. Le—,1 Pri-
vati, Le Famiglie particolari || Casari-
Digitized by
Google
me, em. Gasa cadente o in parte caduta,
inabitabile = [Caaarine e, meno oom..
Casaline]. (Nel sen. *'Casalino„, Casa
rovinata).
Case, vocat. di pera, di cui non si
conosce altro che la patria. — de Lati-
giane!, Ehi, qnell'nomo! (di L.).
*Ca»eHAèn<le e 'N vaseHAèiide, Nel
caso che. Se --, Nel caso, Se mai.
C*»petr«, Caayetrtfli!, Caspita,
Cappita, Cospetto!
Casea casse (At.), m. av. Affatto pie-
no; detto del fiamein piena. Luflume
«» — , La piena empie tutto Talveo, tut-
to il letto, del fiume.
€Aaa«r4fle, Cazzarola. (Lucch. " Cas-
sarola „).
€»•••, sm. Telaio di uscio o finestra
= Cerchio dello staccio, del vaglio. Ved.
CasséUe, sf. Solco nel quale si pian-
tono le viti II V. 15^3: Una cassellaaeu
scrigno,
CassìUe, sf. pi. Tarassaco, specie di
radicchio.
Cfàsstu (P»«.), sm. Cascina, Cerchio
di legno dove si pigia il latte accagliato
per fare il cacio.
Casst^la (P«ii«.), sf. Vaso nel quale si
spremono le vinacce.
Caste e Cacete (P.««), Casa tua. Vat-
ten' a —, Va, Torna, a casa = Air. Cd-
sete = Pasqua, faW a ccasta (Aq.). {•" Cà-
Bata*„).
C»»tell»Be, sm. N. di contrada. An-
che in Ort., Foss., «. e altrove.
€»itèlle. Castello = Specie di torre
di legno alla quale si affigge la parte
principale dei fochi artifiziali. Màssére
se fa (o, se spare) lu —, Stasera vi saran-
no 1 fochi = Gl'ingegni della serratura
= [Pasta dolce lavorata a foggia di ca-
vallo o di uccello, con ova sode postevi
eopra, ohe si dà in dono nella Pasqua
= QasteUe, nei monti di Teramo, Fo-
caccia. G. Boba, 8t, di Ascoli],
Cait«Uét«e e C»i««llu««e, sf. Ca-
stellina, Cappa di due noci. Se è for-
mata da quattro, CniCellone, = [Can-
garlUe, sf. == T. Castllle = Ro«e. Ca-
citte, sm. pi. = C»»t. C. ChìcMe. Ved.
Chìchere = p»i. Sumbrìjje].
CAitlJA', *<luaitljA% Gastigare =
Mandar a male, Sciupare.
CaiCrA', *Cr»itA', Castrare = [Sca-
pitozzare] = Fig. Levar di sotto danari
a qualcuno con inganni, Frecciare.
Caétre, sf. Specie di uccello.
Catdbbisse (Cast. C), Subisso, " Pre-
cipizio „, Quantità grandissima.
Catafanne, fam. Luogo molto pro-
fondo = Grande profondità.
Catamenarse (Pes«.), Dondolarsi;
Dimenarsi affettatamente nel cammi-
cas - cat 157
nare ^ Tr. — lu cape^ Crollare il capa
= S«. Bifl. Intrigare, Intromettersi
nelle faccende altruL
Catamdne, Persona in là con gli
anni e a mal partito di salute per abi-
tuali acciacchi, Coccio, Camorro = Vec-
chione; Chi non è più dell'erba d*ogg^.
= Moiit. Sagginale del granturco.
Catane, Tasca nella parte interna
della giacchetta. Ladra = Ari, Paci.
Catapane — Air. Catane, Fardello, Zai-
no, dei mietitori. (Lucch. * Catana ^t
Cacciatora, Carniera).
Catapane (Ar.), per isch., Patata.
Catapano. ** St. mun. di V. „ : La sdì
sa se f arra daUi catapani. (" Capitano*,,
Capo di compagnie laicali).
CatapèBse, fam. Poco di buono. Cat-
tivo arnese. Anche per isch.
Cateratte, Scala con apertura sul
pavimento che si chiude con una bòdo«.
la. (" Cataratta* „ = Gr. Katardktes).
Catarina, n. di pers. Caterina.
Cat arre, sm. Nel nostro uso, sin.,
di Tosse. Hajj* arcete lu —, Ho la tos-
se. Ho preso la tosse = Fig. Pretensio-
ne eccessiva di chi vende. In questo si-
gnif., anche Tésce. Ti *«»t* — 9, Ne do-
mandi troppo!
Catarre, sf. Chitarra = — hattènde^
specie di Colascione, [j Arnese per fare
in casa i maccheroni con l'ovo = [Che-
tarne = S. Kuf., Ca«. Catlrne],
Cataitòrie, sf. pi. Fam. Fole, Sto-
rie, Discorsi vani. Com. nella manie-
ra: àtòrif e — . Quande itòrif e — /,
Quante frottole!
Cate, sni. Secchia. Più com. Tra-
sse. (Gr. Kddos. Lat. Cadus),
Catenare (P.**), sm. pi. Due Pali mes-.
si obliquamente sotto la cappa del ca-
mino, sui quali, nell'inverno, si metto-
no a seccare le legno.
Caténe, Catena = [Laccio, Nastro,
Corda, ohe due perspne tendono attra-
verso la strada, per impedire il passag- .
gio del corteo nuziale. Fa* le —, Impe-
dire il passo] Il Dim. Catenèlle = Cam-
panella degli usci o dei muri = [Cam," .
barièUe, sf.].
Catenine, sf. Catenella d'oro o di
argento.
Catetrale, Cattedrale. (Da KàtTie-
dra).
Cattile, sm. pi. Lappole.
Catine (Cli.), sf. Catino = C. a. A., sm.
Catanie e Catafdnfte, fam. Uomo
grossolano, Cosacelo; Castrone, Babbeo..
(Cfr. sen. "Andar catonne catonne„,
adagio adagio).
CatrafÒAse, Botro, Burrone profon^ .
do. (**Catrafo880*„).
Cattaràzie (C. fr.), sm. Adulatore;
Cortigiano.
Digitized by
Google
158
oat - cav
CftttlTe, agg. Cattivo = Nel modo
stesso che Bone, Baono, è osato avver-
bialxn. Sta —, Va male, É malato fra-
dicio, È malatissimo. Pa»8e —, La ma-
lattia si aggrava, Peggiora in salate.
Catuhhe, sm. Parola quasi di gergo.
Ihrig^one. Ud *n óme méaae 'n —, L' àn
messo in catorbia, in gattabuia, in Do-
mo Petri = Quantità grande. 13' d ma-
,gnai6 *nu — de menlitre!
*C»tafe, G-rossa zolla. Ved. Tafe
= Mestolone, Balordo.
Caudjelle (P.***), sm. Pane arrostito
e poi condito con olio e sale.
C»utel»t«. Nel modo : Sta* —, Oau-
telarsi. Statte — /, Biguàrdati, Abbi cu-
ra della salute. Custodisciti!
CatA', Scavare = Incavare || €»▼»-
ie, Scavato. Imiavato. Profondo. Fig.
É ccérte, cupe, e mmale cavate, È un
piocinaccio.
C»T»««e, G-02Z0 degli uccelli = Per
isoh., Stomaco umano = [S. Vavacce =
S«. Focacce] Il Cav a«eltf ne, fam. Man-
gione, Strippone = [Ari, Cbi facilmen-
te ingozza. Credulo, Babbeo] || Sca-
vacciate, Cavacciute, Cavaccióne, Goz-
zuto.
Cavagnulétte (!ll«u.), sf. Fiscella.
Cfr. Cavane.
€»T»lle, Cavallo = — patre. Stal-
lone = Fig. Vo' pajje p^ cclnde —, Fa
il gradasso, il bravazzone. Ha gran bo-
ria = Pare lu — de la itréhe, È perso-
na sempre in moto = Specie di pasta
dolce. Lo stesso che Caitèile, nel 4^
signif. = [Parld' gné *nu —, Parlar sen-
za ritegno, vivacemente, con risenti-
mento] = Fig. *Ku — de Wane, Un muc-
chio di grano di forma allungata = Lu
— de le cavezune, Lo scoscio, La parte
dei calzoni che corrisponde alla forca-
tura = Nel plur. Spiccioli, e pr. Mone-
ta di bronzo. *Na lire de — , Una lira
di spiccioli II A — , m. av. A, Sul, caval-
lo = In veicolo. Mìttet* — /, Monta in
carrozza, sul calesse = Fig. Jì* — a le
nuvele, Andare su per le nuvole ; Essere
un chiappanuvoli, borioso ma inconclu-
dente Il CavallarUe, Cavalleria.
Cavalle, sf. Nel modo: Fa' la — a
une, Scavalcarlo, Vincerlo, "Dargli
pan per cena „. QuìHefalacavaW a ttut-
te, Questo è superiore a tutti, vince
tutti, è il più bravo = [La cavaW €
ffatte!, fam., Abbiamo vinto. Siamo a
cavallo].
CavaUégrie, agg. di Maiale. Grande,
ma che non ingrassa, e troppo vivace.
Cavallétte (Ari), sm. Altalena fatta
con una trave in bilico = T. sf. Covo-
ne. (" Cavalletto*,, Massa di grano fat-
ta nei campi prima d'abbarcarlo).
Cavalline, sf. Le bestie cavalline.
Il bestiame cavallino = L'alto mare.
Ógge ae pSach* a la —,
Cavali tf ne, sf. Fam. Donna avven-
tata, virile = [P. CavaUute],
Cavdne (Ar., Ai., B.) sf. Lo stesso
che Oàvete, ved. (• Cavagno*„, Paniere
in genere).
Cavaytfaae, Chi scava, e Chi puli-
sce, rimonda, i 2)ozzi = [Puzzare],
Cavar èlle, agg. di Terra. Facile ad
essere scavata. Fig. Truvd' la t'erra —,
Trovar la cava, chi facilmente dà.
Cavaròzze (C. tv.\ Scavo nel muro,
o in terra, a guisa di antro. Tana. Cfr.
Caravotte,
Cava tlcc A J« (Pai., Cast. C), sm. Gros-
sa e forte zappa per sbarbicare le ra-
dici, usata nel dissodare. Yed. Tée-
eble.
CAveee, Calce = Calcina || Sf. Calcio,
Colpo dato con un piede = [Càuce, Cal-
ce, Càìgge],
Caveeeoitfnte, Marna calcarea, usa-
ta per cemento = [Car. Caucefnònte,
Calcinaccio].
Caveeldne, sm. accr. di Calcio. Yed.
Caveee, 3° signif. = Nel pi. Cave-
ellkne. Specie di ravioli, fritti in pa-
della, che si mangiano spec. nel Nata-
le. (•* Calicione*„, specie di Cialda).
^Cavedelidre, Cavolfiore = [Caule^
flòre].
Cave de W órze (La) (^. 1.) n. di con-
trada. (Lat. Cavu-).
Cavele, Cavolo = [Càule, *FuoJJa
de cuóle-ne =■ Ori. Cavvele = Baeek.
CiUe, m. pi. = P.«® Cuore, m. pi.].
Cavénne (Toeeo), sf. Specie di Gerla.
Caveiaddé te. Gnocchi. Anche,
dtransnlaprlvete [§trozzaprJeuté] e
SnrslUe, " Topini „.
Cavétte (T.), Combriccola.
"^CAvese, f. pi. Cavesdne, m. sing.
Calzoni. Al pi., nel modo: Mannd* a
ccheW ìvetre cavezune, Mandare a quel
paese <| CaveBeealate,Bracalone, "Sbra-
calato „. E^nu — , È un allocco, un gran
corbello, " Conosce l'ortica al tasto „.
C av e s et t e, Calza || Caveaettélle,
Calzetta-ina = Calza del lume = Fam.
Gruzzolo; Salvadanaio delle donne.
Cavesone. Yed. Cavese.
Cavexnnétte, sm. sing. Mutande,
Sottocalzoni.
Cavicchiale (Pai., Cast. C), sm. Fo-
ro nell'estremità di una trave, per le-
garla con la fune tirata dai bovi.
Cavìcchie. Nel modo : Fa^ — , Cammi-
nare trimpellando, e spec. piegando le
ginocchia in dentro, come fanno le per-
sone deboli e gli ubriachi.
Cavòcchie, sf. Buca poco fonda f| Dim.
Cat7uccA»'^lZ«,sf.= Pozzetta, Buchino, nel
mento, nella gota.
Digitized by
Google
cav - cec
159
Cavane (€•»*. C), sm. Possa per te-
nerci letame, calcina = Burrone.
CarAreble, Piccola buca. Cfr. C»-
fhreble.
C»Tnr*«, agg. Di Noce. Che ha il
gheriglio secco o andato a male. [Ar. Ca-
vòzée] = Di Albero. Che ha il fusto mar-
cio o vuoto = [!!•■. em. Cavità, Bnca].
Cavttt**, Bucare; Forare, || Cavate,
sm. Buco, Foro = Sf. Buca.
Cazzeed' (Fai.), Far uscire le peco-
re dal chiuso. Cfr. S«asse«A*.
C^asBt, voce con la quale i pastori
chiamano a so il montone = [Voce per
chiamare la eapra].
Caiàtrre, volg. Spurio, Bastardo,'
Illegittimo. Ved. Èzirre, sm.
CasB^kMa, Pugno. " CasBotto „ = Pa-
nino che ha la forma di un pugno =
jPa* a ecaezwtte, Fare ai pugni. Fig. C«
V éms fa a ccazzuUe, La merce va a
ruba II CasBnftAlafte, Sfuriata di pugni,
*" Caezottaia „,
'<3«aMt«B«, Occasione = Dd* —, Dar
motivo di... Nné' jé dS — /, Non mole-
starlo ; provocarlo ; stinirlo. Di cosa :
Non toccarla, spingerla, per non farla
cadere, guastare ecc. = Vide, vide, che
— /, Guarda ohe cimento! = Ce a*é mmiS'
ae la —!, Ci ha messo la coda il dia-
volo!
^^Cae^iOle e *C«e<IMne, sm. Boci-
dio, Strage = Sterminio di esseri vi-
venti, e di frutti della terra, Stiaccia,
Fracassio = Gran ressa di gente in
luogo stretto.
' CchiappacJeUe, fam. Personcina smil-
sa e vivace. Pare 'nu —,
Cchiappamésche {MAmtmA), sm. Caprag-
gine. (Galega offic. Linn.).
'Clilapparèlle, Uncinetto, Gancet-
to. Aggeggio per tener fermo o per at-
taccare qualcosa.
><3«lilapp' • n*n a«olilappe, m. av.
Circa, Quasi, O cosi. È — 21 ore, Sono
circa 21 ora. Ha — 60 anne, Ha 60 anni
o cosi.
'C«lil«»e, Chiòsa = Funsione sacra.
Ha cumenéate ?a — ?, È cominciata la
fiuurione? 5* é ff emite la —, La funzio-
ne è terminata = [V. ^Cchjce — rrat.
'Ccm^ — Bar. *Ccléae] \\ C«hle»Utfl«,
dim. Chiesetta-Sina = Fa* la —, Fare
gli altarini.
'C«liltfle, sm. Assiolo, ''Chiù„.
C«liltfle, sf. Maglietta di filo. Fem-
minella, dov'entra il ganghero o il gan-
cio dei vestiti e delle fascette = Oc-
chiello piccolo e tondo, dove entra la
corre^iola delle scarpe.
Celillk, Più = Cohiù,.. che, Molti. Té'
— ddibbete che ddibbete. Ha piii debiti
che la lepre. Ce ata — gglnde che ggen-
te, C è moltissima gente = La — ppé-
na fòrte, La pena maggiore. La — eco-
aa brutte. Ita, cosa pia brutta, Il peg-
gio. La — ffica dóvece, Il fico più dolce,
più' maturo = — ccèrf^, m. av. Piutto-
sto = [Pai. Cchiht, Cchi^uve], {" Chiti*„).
'Cela««he, sm. Strage, Distruzione
di esseri viventi o inanimati, Stiaccia,
Fracassio = [Pai. Maciacche],
>C«iafln»B<le, Chi si approfitta con
modi illeciti = Dell'uomo e delle be-
stie. Che mangia volentieri di tutto
senza badare a qualità.
C«l»ppe, sf. Fermaglio per unire le
due estremità del cinto = Grappa per
unire pietra con pietra, legno con legno
= Fig. É *na coae nghe le —!, E cosa
fatta per bene, come va. É 'nu mède-
che nghe le —!, È un medico valente,
bravo. È *nu vine nghe le — !, È un vi-
no eccellente, "un piscio d'angioli „ =
[V. 1578: Dui centi con ciappe d^argento]
Il Dim. C«iapp*tt«, sf. Ganghero, Gan-
cetto, che entra nella Gangherella.
(Chiamiamo anche Cciappétta fémmene,
la Gangherella, e Cciappétta mdacule
il Ganghero o Gancetto, che entra nel-
la Gangherella) = Nel pi., per isch..
Caratteri. Sa fa', o »' <f ^mbaraV affa*,
quattre —, Ha imparato a mettere del
nero sul bianco.
Cel4^ eehed «, Qualunque cosa sia.
Alla domanda : Che cosa vuoi ? Damme
— , Quel ohe ti pare, una cosa purches-
sia = [N*n éo cched f\.
'^Cetf ne, sm. (Afer. di Boccone, Quan-
to un boccone) Poco, Una piccola quan-
tità. Ddmmene *nu —, Dammene un pò*,
nn tantino = Indicando il partitivo,
sta senza articolo. Damme *nu — pane,
vine, acque, Dammi del pane, del vino,
dell'acqua» = Ne vU *n atru —f. Ne vuoi
dell'altro? Mi da* apettd *n atru —, Bi-
sogna che mi aspetti dell'altro, ancora
= In forza di agg. e di aw. Ce n* é re-
mante *nu —, Ce ne resta poco. Scdnèete
'nu —, Scostati un momentino, un tan-
tino. È *nu — pazze, Ha del matto, É
matto la sua parte == [Ch. Ccune]\\
C«unffellueee, Tantino, Pochino.
Ce e CI, partio. pron. e avv. Sosti-
tuiscono sempre Vi e Ne ; e si pospon-
gono nei seguenti oasi. Sócéle ditte,
Gliel' ò detto. Cìcele mésse?, Ce 1' ài
messo? Se ce fa. Ci si fa. N*n ée ce mét-
te, Non ci si mette. N'n gè cacce mane,
Non ne cava, leva, le mani = Ne, Di
ciò. Chi ce célepe?, Chi ne ha colpa?
Che ce* é *scitef. Che n' è uscito; risulta-
to; derivato?
C««*', tr. Accecare = Rifl. Acceca-
re, Divenir ceco. (" Cecare*^) II Cèche,
CeeatCj Cièco, Cèco || *Cecìie*ftaJte, Ce-
cità, spreg. Cecaggine.
Cecallsne, Ceeallkpte, Bircio, Che
Digitized by
Google
16Q
cec - cep
nel guardare strUsEA gli ocohi, sbircia
= [Oecalifui].
€?eearèlle, sf. Pisolino.
Céc«e, sf. Contrappeso a oiasoon la-
to della tela, a coi è attaccato con un
gancetto, per tenerla tesa.
Cernette (Aq.). Nel modo: Fa' le —,
G-nardar di soppiatto.
*Ceedr«, sf. Badicchio || *C««nréll«,
Cicoria venefica. (Orepis lacera),
Cèeale, Foruncolo, Fignolo, Più
com. Trùfele, ved. || Sm. e f. Sfiato»
Apertura, che si pratica vicino la bocca
dei fiaschi di legno, per dare passaggio
all'aria quando sono riempiti o vuota-
ti. (Cosi detto perchè si tura, se cèche,
quando non ha da servire) = [T. Fa*
*na chiuV a la panie, Ferire il ventre
con arma da punta = €. •. A. Ceculòee,
Soggetto ai Agnoli]. (" Cicolino*,, Fi-
gnolo). *
CìctUe e Clcule c^cule. Morbido, Bof-
fice; propr. di pane fresco e sim.
€e«u(rlKne e €eeutrésn«, sf. Fam.
Vino debole e di cattivo sapore.
Cerale, Cèfalo, pesce = [T. O^ane],
CefaU (Car.), OerfòUe (Cto.), Ciff^e
(Av.), CiaffóTLe (».), CiarfòUe (T., C. •.
A., Cast. C), sf. Occipite; Nuca. (Gr.
Enképhaloe),
Cefrtf uè, spreg. Chi ha i capelli ar-
ruffati = Brutto ceffo.
Cévue, sf. Cigna = Straccale, Arne-
se che attaccato al sellino o al basto,
fascia i fianchi della bestia.
Celate, sm. e f. Fogna, Condotto sot-
terraneo di acque. (Dal lat. Caelare).
Cele, Cielo, Celo = Piov* a ccéV
aplrte, Piove a dirotto = [OH eie],
Celebbrate. Nel modo: Te»^'i>6' — .
Celisdònia (A4.), Ceraddòneca (€el.),
Celidonia, pianta.
CellAe«lile, Uocellaocio, Uccello di
rapina = [Oelléne],
Celiare, per Cantina, o Luogo dove
si conserva il vino nelle case, non com.
= [Ort. CeUére = A. Ciliare],
CeUaree, Bacarsi, Intonchiare, dei le-
gumi. Ved. Cellette.
Cèlle, Uccello = sf. Volg. Membro vi-
rile il CèllesbalAeelile, Chi non sta
mai fermo = Chi ha il capo ai grilli,
Cervello svolazzatolo || Cèlle «tela aaa-
la Bdve, la Civetta = Persona malau-
guriosa. Il corvo delle male nuove |i
Cèlle de la séte. Ved. Cellette 11 Cèl-
lepeyl, n. fanc. Cilindro sottile di pa-
sta di frumento, foggiato a fiocco, cot-
to nel forno.
Cellette. Nel pi. Cellltte, Farfalle
della seta. Métte* le —, Fare i bachi,
allevarli. [Ari, Bachi, da seta] = Far-
falline in cui si trasformano i bachi
dei legumi.
Celllne, Arzillo, Vispo.
Celógne, agg« Con gli occhi sbarrati,
ma non attento a ciò che avviene all' in-
torno. Sta* — .
Célute (C. m. A.), Bisentito, Presun-
tuoso. Fémmena —, Donna di parole e
modi avventati.
CemendA', Dar noia, e pr. Molesta-
re con parole o con atti che provocano
il risentimento || CeBftendd»e. Provoca-
tore, Attaccalite || Cemènde, Abba-
ruffio = Cosa che suscita il desiderio
di averla.
Cernine, Comi no. (Lat. Cyminum).
CendA', Togliere a un albero o ad
un ramo una zona circolare di scorza;
il che si fa per malo animo da chi vuol
far seccare l'albero; ovvero quando
un ramo si vuol reddBirlo nell'anno se-
guente,} e ^o^tenem e in^nt<( maggior
fruito = [Cignd'].
Cènde, sf. Cintura = Cigna, Striscia
di pelle per stringere i calzoni sopra
i fianchi = Cintola, Cintura. *Na — de
néve rrz [Passim nei prot. not. «. 1586:
Uno cento di velluto listato negro e gial-
lo con ciappe et pontato di argento]}^
Dim. Cendrlne, sm. Cinturino, Cinto-
Uno.
Cendrélle, sf. Bulletta per guernir
le suola delle scarpe contadinesche 11
CeadrellA', Imbullettare.
Cendrdae, Grosso e lungo chiodo tt
Dim. Ceadranétte.
Cendaeee, sf. Cen tonchio. Galli-
nella.
Cenerale, sm. Bipostiglio per con-
servarci la cenere. (Lat. Cinerarium).
Cénere, Cenere. La — de la culate,
il Cenerone = [*CJenere = ••. Knr. Of-
ne = Pai., Roee. Ciàtne],
Ceaerèlle. Batta —, Chi sta sempre
racchiocciolato accanto al fuoco.
Cenertmte, sm. Le Ceneri. A —, 'If
—, Nel di delle Ceneri.
Cenile, Cinigia. (Lat. Ciniaia-).
Connine (C. fr.), Piccolo = Vispo.
Ceppile, Cipolla = Fig. Piid* *na—,
Inciampare; Incespicare = Per iseh.
Chiocciolino, Chiocciolone^ Orologio da
tasca fatto all'antica !| Ceynllare, Chi
facilmente inciampa.
Céppe, sf. Stecco, Bamo secco da
ardere, Mitte *na cépp* a lu foche =
Com. nel plur., le Céppe. Fòche de —,
Fuoco di stipa, di fuscelli. Èjitepe* —,
É andato a raccattare fuscelli pel fo-
co; a prendere delle stipa pel foco il
Céppe, sm.. Fuscello. ^ 8* 4 ffatte gné
*nu —, È ridotto come uno stecco, È
divenuto magrissimo. Té* le mane gné
le cippe, Ha le mani diaoce, stecchite
dal freddo- ^ Fig. Jirle truuènne nghe
lu —, Cercare i fi^hi in vetta, Amar»
Digitjzed by
Google
cep - cer
161
le difficoltà = Turacciolo di legno per
chindere la cannella della botte —
[Cjeppe].
Ceppélle, sf. Ago di metallo, senza
punta, per disoppilare, sfruconare e
sim. — Cannella da pipa = Cannula da
siringa.
Cappóne. Yed. Clpptfne.
C«raf«, *€eréfe, sm. Ciliegio; Ci-
liegia = L*amich6 —, per isoh., l'ami-
co Cesare = N^n é affare de tré —, Non
è la vis deirorto, Non è cosa facile, da
pigliare a gabbo = [Ceraqe = Ori. Ari,
Ceréce = v. Oiuraee]. (Gr. Kerdaion =
Sen. " Cerasa „. Lucoh. " Ceragio „).
Cere*', Cercare = Chiedere, Doman-
dare. Tevujje — ^nu fàhóre, Voglio chie-
derti un favore. Cìrcheje perdane !, Chie-
digli, Domandagli, perdono = CircTC e
ddummanne, Chiedi e domanda, C'è tut-
to quel che si desidera. C'è da abbel-
lirsi = [Aq., Bicercare, nel signif. di
Frugare per scegliere, o per togliere
ciò che non è buono] ; Cèrehe, Cerca,
Questua |I Cercatare, spreg. Frate cerca-
tore, Cercatore = Chi sta sempre a chie-
dere con importunità, a pigolare.
Cèrelie, *Tèree, Quercia. PI. ar-
che = Fig. E *na cèrea d*éme, É una
gran tacca d'omo, É robustissimo. É
mmalaiìje eh* aasuWèrre le cirche , É
male che non la perdona neanche ai
più robusti = [E ttutte ftjje de *na clr-
qua mamme, spreg., Vanno da galeotto
a marinaro, Sono tutti d*una risma,
d'una buccia e d'un sapore, tutti cat-
tivi. Non dirazzano = Art t 8* d da
dice* com* d cascate da la cirche, S* à
da dire proprio come l'è andata; pane
al pane e vino al vino] = [Oèrque, PI.
QJerque = en»r4. Vèrcé]. ("Cerqua*„).
f?*r«, Cera = Aria del volto. Fa* la
—, Impallidire = [*CJfere, Aria del
volto]. CCiera*,).
Cerebbrìacule, per isoh., Cervello l|
Anche per isoh. Vino debole e cattilo,
Cerbonèoa = r»!. Cereòbìcide, sf. =
Aie Oerebbiche, m. = PraA. Ciarabbì-
cole, f . = Av. Oiripìcchie, f. (Lat. Cere-
vision).
Cerecòchele, sf. Perisch., "Coocola^,
"Ceppioone», Capo.
Cereftfne. Persona ohe ha barba e
capelli ispidi e incolti. Par* a vvedé'
*nu — . (" Grifone „).
CerefosB*, Cerfoglio = [*Cerefiione
e Cerefuojje = Aq. Celebri],
€7eK«Ba4fBte, Ceremònia. Com. per
Complimento. So* dde puche —, Non
sono persona da complimenti, Non reg-
go alla oelia = Fa* le —, Stare sui
complimenti = [CaMM. Cferremònìe],
Cérle, il Céro pasquale = ["Stat.
. aqail.„, Cireo]. (Lat. Cereu-),
Cerine. Lo stesso che Cére, nel 2^
signif.
Cèrne' (»e.), CernV (C»«*. C), Stac-
ciare. (Lat. Cernere).
Certfsne, Che ha colore di cera. Pr.
del cacio che incomincia a seccare =
[T. Cerògne, Chi sta abitualmente in-
grognato].
Cer*neehe, agg. di Grano. Biondo,
Biondeggiante.
Cerdte, Cerotto, medicamento =
Fig. e per isoh. Persona debole e ca-
gionosa, " Cerotto „, " Scamonea „, ** Ca-
morro a, " Cónca fessa „, •* Coccio „ (| Dim.
Ceratene, Ceratine, nel 2^ signif.,
Cocoino, Coccerello || Acer. Ceratone,
nel 2« signif. || '^Tveratlrse, Aver tanti
camorri. Divenire un coccio, Esser ba-
cato. (Gr. Kerotón).
Ceròtte, sm. Ceretta, per i capelli.
Cerretane, Argilla. — pettine, o —
morte, Argilla inetta alla vegetazione
perchè molto compatta e sterile. —
Jendile, Argilla disgregata, facile a la-
vorare e adatta alle colture. (Nell'A-
scolano, Cerretano, Terra marnosa).
CerrUe, sm. Frastuono ohe fanno
pia persone, e spec. donne e fanoiuUi,
Cicalio, Brusio, Cinguettio, Passeraio,
spreg., Buscherio, Bordello. — de paS'
sere, Passeraio.
Cerrlte, sm. Panno grossolano, di
color verde scuro, usato dai contadini
per far cappe, mantelli = [Nei prot.
not. ant., spesso, Cerro, LenzoU di cor-
ro. Mantili di —. Oamiscie da donna di
— , con maniche di legalo, Mantiere di
— . Mantricchie di —, Tovaglie di — ].
Cerrnte, Peloso, Setoloso; Con ab-
bondanti e ricciuti capelli = [0. 1680:
Una manta oerruta daWuna parte et
V altra],
fJèrte, sf. Besta, Quantità di agli
o cipolle legate insieme pei gambi =
*ITa — de savecicce, Molti rocchi di sal-
siccia insieme uniti = Fig. *Na — de
/ijje, Molti figlioli = [Ar. Scìrte =
Ort., A., Cast. C. Bìsté = €. m, A. Ore-
ste], (Lat. Sertum),
Cerùteeiip, Chirurgo, " C ernsico „.
Cerve, *Cèreve, Acerbo. Fig. Di ra-
gazza. Giovanissima, Sul primo sboccio.
Cervecale (C. fc), sf. pi. Le pietre
che formano gli stipiti di una porta,
o ohe incorniciano un' apertura sul
suolo.
Cervecòchelef sf. Lo stesso che Cere-
còchéle, ved.
Cervèlle. «Cernvèlle. Com. nel
plur., «ClnrvèUe = Per isoh. — da fa*
cataste, o gluriése, Cervello svolazza-
tolo, Uomo leggiero =s Je s' d magnate
le — la hatte, É uno scioooo; É rim-
• minohionito = Té* lu — de la haUine,
DigitizedbyLjO(5gle
162 •
cer - chi
Ha cervello quanto un grillo, È un
tapino; un imbecille; minuzioso = Je
8' 6 *nnacquanite lu —, È imbecillito,
rimminchionito = Fam. §tatU 'n —!,
Conservati, Biguàrdati. Fa di star be-
ne ! || Carrelline sm. pi. Cervelletto,
la Parte poster, del cervello = Bisbe-
tico, Che facilmente imbi22isce || €•■*-
TelldM«y Uomo di gran talento, Testa
quadra.
Cervine, Grosso serpe. CCervona*^).
= Fig. Persona gagliarda ed ardita.
Ce8d% Scapezzare, Capitozzare =
Tosare una siepe || Cosate, Capitozzato
= T. Cesate, sf. Strage II C««a , nello
"Stat. mun. di Ii.„, Potatura. Che sia
concesso per qualunque Casa salme due
di cesa, e tenendone più, paghino U
ter raggio alla Città. = Nomi di con-
trade, comuni e villaggi : Cesa («., Pai.,
ClTlt., C. tr.); Cése, sf. pi. (Fallo,
Borr., Rolo, WLomt.. Fara •. 91., Roc-
ca a. e., Fom). Nel Teram. Cesa di
Francia, casale ; Cesano, villaggio ; Ce-
sa, id.; Cesena, id. NeirAquil. Cesa-
proba, Cese; Cesaventre, fraz. di oom.
Cesquajje, sf. Queroiolo. PI. Ce-
squéjje = "Stat. mun. di T.„, Cer qui-
tta Il Cesquajjole, sf. Camedrio = lia-
ma, Cercujjóle = A4. Quercignóle e Ca-
mèdri.
Céite, sf. Paniere, con o senza ma-
nico a ponte = [*Cj'e8té].
Coitine; nel plur. Cestine e Ciste,
sm. Ceste in forma di cassette, da ca-
ricare a basto sul dorso de' somieri
= Fig. Rónibe^ le ciste, Annoiare, " Bom-
pere i corbelli „.
Coitdno, sm. Acor. di Cèste, ved.
= Ténghe la còcce gnS *nu — , Sono ao-
oapacciato, intontito ; ingrullito = Te-
sta con gran volume di capelli arruf-
fati = Gabbione, a forma di spola, ri-
pieno di pietre e di ghiaia, che si col-
loca sul greto di un fiume (d'ordinario
in gran numero, l'uno accosto all'al-
tro) per difesa dalle inondazioni o per
opere di colmata.
C^iAùnlo, Testuggine, Tartaruga =
Tumore che viene al collo delle bestie
bovine = Fam. Di donna che ha i ca-
pelli arruffati, dicesi: Pare 'na —, È
una soarmigliona. Cfr. Coitone, nel
80 signif.
CotA, Città II Citadlno, Cittadino =
[•* Stat. mun. di T. „ : Tanto, citadino
come forastiero =' " Stat. aqall. „ : Quel-
li contatini chef acessino o, Noze 0, Mor-
torii, in la Cita, debanolobseì*vare dicti
Capitulj ad unguem, corno IJ citadinj].
» Cet«inao, Che dà all'acido, Acidet-
to-ino. 8a —, Sente d'acido.
*Cotème, Cisterna. (" Citerna „•).
Cito néro (R.), n. di contrada.
Cétre, Cedro. (Lat. Citru-) \\ Colrl-
no, Cetrévne, Cedrino Gialliccio.
Oetrtfno, Cocomero = [At. CocÓm-
mero],
Cetrnnèlle, Cedronella, Melissa.
Ceroso. Com. nel plur., Cìveze, Con-
dilomi acuminati || Cèuze, Gelso = At.
2Ìèuee. Yed. Morlenle.
Cerilo, *C1 urlio, Civile = Sm. Uf-
fizio dello Stato Civile. Palazzo muni-
cipale il *HfflareU', Incivilire.
Ceralo, agg. di Pane fresco. Soffice,
Manevole. Ved. CècuU.
Che, Pron. reL ind. Che = A cui. Al
quale. È ccóse — n*n gè pH fa* nxende. È
'n Óme — n*n gè s'appó = Sost. A Ógne
mmineme — , Per og^ni minimo che, Di
nulla nulla = Di che. — ppavura hi 9,
Di che temi? = Interrog., per eufon.
(il D'Ovidio opina che il d sia un es.
di d finale superstite: quid), Ched df,
Che ha?, Che vuole? Ched éf. Che hai.
Che ti senti; Che dici? E cched é cched
é. Che è che non è, E ora. Intanto?
Quést' e cched éf, Che cosa ò questo?
[Cast. C. Pecchedéf, Perchè, Per qual
motivo?] = Con. — 'na mane, Con una
mano. ^N Umbre — mmé. Insieme con
me = In. — *nu mumènde, In un mo-
mento.
Checóne e CRiicóne (Cast. C), sm.
Grossa chiocciola. (Cfr. " Conca •„ e
«Coohiglia*„).
Ciioeùniaaoro e Cbooùniaaolo, sf.
per isoh., ** Coccia „, Testa.
Chela, Cii* la, Cla, pron. dim..
Quella, — case, Quella casa.
Cheljendre (So.), sf. pi. Le prime
gemme degli alberi. (Cfr. lat. Calien-
drum).
Cliollé, Colei. Quella donna = [Quel-
le = Ch, CuUé = Ort. OheUJe].
Clielu, Cli' la, Clu, pr. dim. Quel-
lo = Col, Con lo = [P. CuUé = Pop.
CuJJe = A4. Quìjje].
Cbooaoad, prep. interrog. Perchè?
— ne' mme le dif, Perchè non me lo
dai? = [Pai., P.'", Rarr. Cummó =
Fr. Cummù].
Ciionnnvbo, Chiunque. Qualunque
cosa. Più com., BTnnvbo. .., ved. =
[Ohenunghe e ChedungTie],
C tiesse, Codesta donna = [Quésse].
Cboité, Questa, Questa donna =
[Quéste = Cb. Custé].
ChettrÓle, sf. Paiòlo. (Lo stesso, seb-
bene forma dim., di Catture).
Chevjejje (Pai.), Nessuno. I^n gè sta
—, Non c'è nessuno = An. Ógne — .
Ognuno, Tutti. (Aret. •* Ohiuvègli „).
Chi, Chi, Quale persona? = [Per
eufon., Chide, nel genit. De chide jéf,
Di chi è, A chi appartiene? Cfr. Ohed,
in Cbo].
Digitized by
Google
chi
163
ClilA«elilere, Chiaochiera = Dice-
ria = È 'na — mòrte, È una fandonia:
É cosa da nulla. C^é remaste *na —
morte, Ne rimane, N'è rimasto pochis-
simo ii Bim. Ctala«ehl»rèlle = Bo-
buccia da mangiare ; Masseriziole ||
Clil»««lil»rétte, GMaochierino = [T.
Ohiacchiaréaae , sf. Chiacchierina] ||
Clftla««kl»r4fMe, Chiacchierone, Gar-
rulo, Farabolone||Clil»««lil»rA',
Clila«ekl»rUi(^ Chiacchierare II Ohiàc-
chier* e ppataracchie, Ved. Patarao
cìiie.
ChiachjUe{CU,), Babbeo = Specialm.,
Chi poco vale in una professione o in
un'arte, Bad^otto (Pare, da Satellite-),
Clilavdèlle, Soletta della scarpa.
Chiane, aw. Piano, Adagio = Non
meno com., A — . Fa* a —, o a — a — ,
Fare, Andare, pianino, pian pianino.
ChianeUine (Orft.)> Cestino a forma
di cassetta, per mettervi pesce o altro.
ClilAppe, sm. Fune. Nei modi volg.
Kghe *nu — ^nganne, A viva forza, Col
cordino al collo. Vd da fd' nghe *nu —
^nganne!, L'à ^da fare per forza, mal
suo grado = E 'nt* — de ^mbiae!, È una
corda d'impiccato, una forca, un certo
figuro, una lamaccia, un amesaooio =
[A. Capj^]. (Lat. Capulum = "Cap-
pio*,., Capestro) || Dim. CtilaypetUIe,
e CliiayplMe, Monellaccio, Furfantel-
lo, iron., Bel figurino.
ClilAppere, Chl»w»rtlle, pi. Cap-
peri = [T. Scappucce e Seapparucce],
(Lat. Cappare-).
ClBlapplne, Pino marittimo. (Lat.
Sapinu-).
Chiare, agg. Chiaro = Sm. Nel
gergo^ Vino. Je piace lu — . Anche: ...
Banda Chiare, È un " moscione „, 01i
piace il " mommo „ || Dim. Ctalararèl-
le, agg. Alquanto chiaro il Chlarftnie,
sf. Nel gergo, Imbriacatura. Nel modo :
èta 'n — , Esser briaco, sopraffatto dal
vino II * Nghivvraniate , agg. Ubriaco,
Briaco.
Chiarétte , sm. Piccola fiammata.
Pìjjete *nu — /, Prendi una fiammati-
na, una scalducciata.
Chiarì', assol. Nel gergo. Bere il
vino a iosa. Ha chiarite. Ha bevuto, È
ubbriaco || Fig. Chiarì' le mesèrie, Pas-
sare da povero a ricco, dalle strettez-
ze all'agiatezza.
Cliln»se, Chiasso = Fa* ~, Fa* lu
—, Fare il chiasso, del chiasso. Schias-
sare Il CltlnsAtfse, agg. di Colore, Or^
nato, e sim. Vistoso, Troppo vivace.
Sfacciato.
Clilntre, sm. e *f. Gelo, Crosta di
zucchero cotto a giulebbe, di cui si ri-
vestono alcuni dolci. É fatto anche
con chiara montata e zucchero.
CiilAtte, agg. di pers. Grasso pinzo,
pinato, granito. 5ta' —, Esser...
ClilAttllle, sm. pi. Piattoni = [Aq.
RóUe, sf. pi.]. (Forma dim. di Blatta).
CblAvA*, Tirare, Ammenare, Dare.
— 'nu pacche, *na bbòtte, *na càvece.
Vibrare, Tirare, " Consegnare „, uno
schiaffo, un colpo, un calcio = Imper-
son. JT.d chiavate *nu dulore déndr'a la
còaae, Mi ha preso, Ho sentito, un do-
lore nella coscia. (Da Clava; come Lan-
ciare da Lancia) || Clill»T»rliie, fam.
agg. di Cavallo. Che nel camminare fa
dei movimenti bizzarri e spara calci.
ClilATe, Chiave. Chiava cóndre, Con-
tracchiave, Chiave falsa = La mappe
de la —, Gl'ingegni della chiave =
Vutd' la —, Girare. .. = Catena, Ve-ga
di ferro, che collega due muri.
Ctal»Te«tfii«, fam. Ciabone, Blate-
rone ; Abbondone, Chi nel parlare in-
grossa la voce per darsi tuono e per
sopraffare altri con parole, ma poi è
un da nulla = Volg. Bordelliere = Sf.
Donna di mal affare. Nello stesso si-
gnif. Ravelldne, ved.
Cblavlne, sm. Chiave per aprire
l'uscio non inchiavato ma chiuso col
saliscendi o con la serratura a sdruc-
ciolo.
Chìchere, Gheriglio = C«r. CucurU'
mìje = Pr»t. Chichelechì = Av. Chec-
chelecché. (Pist. " Chicchirichì „. Pare,
da « Chicco „) || Chìchere (Art), Omic-
ciattolo menno e becco.
€tal«liere. Chicchera = Fig. Pijd*
*na — , Pigliare un qui prò quo, una pa-
pera, una cantonata, un granchio a
secco.
Clil«her«««ht, voce del gallo, Chic-
cherichl = Per isoh. Oggetto piccolo
soprapposto a uno grande, èta gné'nu
— . Pare ^nu, — .
Chìchìe (€»Bt. C), sm. Cappa, di nocL
Ved. Chìchere.
Chìchirijd\ Il Cantare del gallo. .
Chiqiarae, Bi tenersi offeso. Avere a
male. (Cfr. '^ Schiso „).
Cliléreehe, Chérico = Sf. Chérica.
Ved. €réte«he.
*Clil«r«lile, Cérchio. PI. Chjrchie =
[Chjerchie].
Chléte, città, Chièti = [Chj'ete =?
».a Eaf. Chjte].
Chigna (Moni., ral.), aw. Come, A
guisa. — 'nw cane = Quanto. Vide —
le sacce 9, Vedi se lo so, che lo so ! || Se.
Chiuda e 'Nda. — *nu cambanjezzu, Co-
me un campanello. — é jite 9 , Come è
andata? — jàìme, Come andiamo. Co-
me stai? = Quando. 'Nda ce fo *na
^nzégn* aUundanate, Quando si fu un
po' allontanato || B»rr. Chindra.
CblK>«, Bm. Ciò che caratterizza il
Digitized by
Google
164
chi - ola
maschio. Cfr. (|iiiUe = [Cast.C. Ghigne,
lo stesso che «laljje, ved.] || CblvnA',
nel gergo, tiene dal signif. del sost.
Ohìnghere (R.), sm. pi. Jticd\ Fa', a
— , Tirare con le noci a un soldo bili-
cato su d'una punta.
€bltf«lile, sf. Calzare contadinesco a
foggia di sandalo = Ciabatta; Scarpa
vecchia, che si adopera per ciabatta =
[Air. Ciòcere]. (Pist. "Ciòcia „, Scarpa
da casa = Lat. Soccu-).
Chiòchiere (C. tr.), sm. Turacciolo.
Cfr. Tùtere e Tòtere.
*€lil6ppe, *AleTa««e, Pioppo =
Fa* lu —, Restar senza bere, nel gioco
della PasaatUle. Anche, Fa^ V élme. Ved.
Dime. = [s». Eur., A. Plòppe = Oaard.
Anelucce = Ijuc. Livuca = Misi. Ai-
bere, Arbere], fPopulus alba. Linn. =
" Chioppo „ è anche, idiot. tose. = " Àl-
baro*„, spec. di Pioppo).
Chiòrce (Pai.), Torcere || Chiòrte, Ei-
tòrtola.
Chibspe (Ori.), fam. Ragazza ben
formata e sana, Figliolona. É *na bbU-
la — ! (Sicil. "Ciospa^, Oanza = Pist.
"Ciospo„, Uomo che ha delle preten-
sioni galanti).
Chltfve, Chiòdo = Nel pi., Chiuve,
fam., Danari. (" Chiovo*„).
Chiéve (Se.)» sf. Fascio di legna
verdi.
Clilite, pi. di Questo. Questi.
Chi ueb lare, Venditore di ooio da
farne chióchU, ved. = Fig. Villano.
""dMlnmie, Ciurma = Cricca.
Chiusa, n. di contr. in R. e altrove.
ClMlaTlBe, sm. Gufo = [Persona ma-
gra e bruttina, che ha gli occhi spor-
genti e il naso a becco]. Ved. Chiéve
in Acchldle.
Chjebférchle, Cicerchia = [OhJ-
chjerchie].
^1, Si. Ha ditte ca —, Ha detto di
si = Ca —!, Ma si. Si bene \ ^ Fa' —
e nnb, Tentennare; Ciondolare, Don-
dolare = Per influenza della tonica
che immediatam. precede, si rinforza
in Sci. E 8CÌ, E si. Si, Ma si! = [Qì,
Sci, Cine = rrat., 9. Qeine = R. Cibine
= Toeeo, Qiuine = R. Qiuòine].
^t, 2* pers. pres. ind. di " Essere „,
Sèi = Per influenza della tonica che
immediatam. precede, si rinforza in
Set, Qi viète? Che sci viste f
€Iii, €elA, voce per chiamare il por-
co = [Cib, Cc'ib = Ca». Ggi = Pese.,
Ccichì, per chiamare il porco piccolo,
Oleico, il grande = At. Zzé, ccichì =
Pa». Ccicu = T. Zollami]. (" Ciacco *„,
Porco).
Clabbòtte, sf. Galla, Gallozza, E-
Bcrescenza di alcune piante = Sm. Fig.
e spreg. Ragazzo piccolo e grosso, Cic-
cione = [Enfiato; Bol'a, Vescica, che
viene sulla pelle = Alf. Oiammbtte].
Ciàbbre, spreg. di Labbro li Ciab-
brute, Chi, Che, ha labbra grosse o en-
fiate.
ClAeee, n. fanc. e soherz. Carne,
" Ciccia „ Il Claeeldne, " Ciccione „, Per-
sona molto grassa 11 Claeolu te, " Cic-
cioso „, Grassotto.
Ciàcciu (Aq.), agg. di Persona o Co-
sa. Sudicia; Brutta; Spregevole || Ciac^
Clóne (Cast. C), Sudicione = T. Abboi^-
raccione ; Artiere poco pratico del suo
mestiere.
Ciaciarbtte (Ar.), Ragnatelo = Spau-
racchio. Ved. Maciarbtte e Maciuce.
OiaciÓ, Cuccù. Fa* —, Far cuccù,
quell'atto ohe si suol fare ai bambini
nascondendo il capo e poi mettendolo
fuori.
Qiaciéne, voce carezz. di Bimbo gras-
soccio, granito. Ciocino, Ciccione = Di
donna giovane. Cecina. (Cfr. sen. Qìò-
eia. Ved. ^lòMe).
Ciaffóne, Chi opera alla peggio, Stra-
falcione, Acciarpone |} Acciaffund', Ope-
rare senza cura e senza regola, Accia-
battare.
Oiafé - Clafl - e Celndre , parole
che accompagnano le tre spinte ohe i
fanciulli danno con l' indice destro alla
galla o al nòcciolo che deve entrare
nella fossetta nel Gioco a galle =
[Berlicche - Berlbcch - e Tocc' a la ca^
vbcchie].
ClafrèUe, fam. Babbeo. Ved. Oafjerze.
Ciàive (C. rr.), Becchime. ("Civo*,,,
Cibo).
Clalandre, sf. Tessuto leggiero, ra-
do = Vestiociola, Abito di tessuto in-
consistente = [T. Rota degli arro-
tini].
Cialjefeche (Ari), Bestia (bovina, ca-
vallina) grande ma scarna. (Sembra, da
" Bucefalo „).
CiaUbrche (C. te.), Accattone, Men-
dicante. Cfr. Sciaiuorte.
Cialóne, Chi veste alla sciamannata.
Sciattone, Sciamannone = T. Sciocco-
ne = Toeeo, Calùoje, Sciocco. (Lat. Oa-
lone-) II Ciàlbrne (C. Tr.), sf. Donna
sciatta ; negligente nel vestire ; su-
dicia.
ClambAmbele , e Clanirlambre ,
sm. Pene del maiale. Anche, ma meno
oom., ClambdMe, e dim. ClaaAbanèl-
lo = [c. fr. Ciambambéle e Ciarambam-
béle = Pai. Ciangiambre = T. ilfen-
gidnghele = «. Uangianne = ClTltaq.
Pingiàcchie].
Clambaoe, sf. Moscione = Fig.
Ciambana de vine, o Mtu:h\jja de vine,
Pecchione, Moscione, Beone.=[Cb.,Car.
Ciambane, A.r. Zambane, Zanzara],
Digitized by LjOOQ IC
ola
165
Ciambane (Cel.). sm. Je —, il Fango.
Clambanllle, sm. pi. Mosoerini =
Sensazione di corpi svolazzanti, che
proya olii ha male agli occhi. Lucciole.
Me fa le — rùcchte,
Cl»mb«lle, sf. Sorta di Pasta, di
forma circolare, fritta = [Cialda, chia-
mata anche, in molti luoghi, Pezzétte,
sf., e in qualche altro, dalla forma del-
l' impressione, CangeUate, sf. = C. fìr.
Ciambanètte e Ciamhìlle, Focaccina di
farina di frumento o di granturco
cotta sotto la brace = Ort. CìambèUe,
e anche Ciabbtiotte, sf. pi. Piccole mas-
se di pasta di granturco fritte = Nel-
l'Aqull., CiamblUa è quel che nel
CMet. chiamiamo Taralle] || Ciam-
bèlle, sf. Scarpa vecchia che si ado-
pera per casa. Ciabatta. Yed. Cian-
4lèlle.
ClamMne, Grilletto del fucile =
(C. fr. Sbilenco, Chi, Che, ha le gam-
be storte.
Claiabrtfne, nel pi. Clambmae,
sm. Scarpacce, Scarpe grosse e mal
ffttte = [A.r. Tanghero, Minchione. Ved.
Zambre].
Clammajtehe, C^òcciola. — nude,
Lumaca. Per isch.. Bambino alle fa-
sce = [Cb., Pe««., At. Ciammariche-
ruche = Aq. Ciammarìca = To««o,
Ciammàrmche — A. Ciambariche = C.
». A. Ciambajjiche], (Gtr. Kampa-'likoa),
IjDim. ClammafehéUe, sf. ScaV a—,
Scala a chiocciola, Chiocciola || Acc.
Clammal«tf ne , Chiocciolone - ona »
Per isch. Bambino-a alle fasce = Volg.
Becco, Marito di donna infedele.
C«awiOTattii<ì'(»lan.), Gingillare, Per-
dere il tempo in cose da nulla.
Clamtfre, sf. Infreddatura.
Clandèlle, sf. Donnicciola del vol-
go linguacciuta, di modi liberi, arro-
gante. Ciana = Frasca, Fraschetta, Ra-
gazza vanerella = [Pianella, Ciabatta.
(Pist. " Ciantèlla „) ] I| Clandelltfae,
Bighellone, Gingillone, Girellone ; Ba-
loccone; Sbuccione II Clandellate, sf.
Ciana ta. Atto o Parlare da ciana.
Cianfrina (Aq.), Donna leggiera, li-
bera, ardita. (Cfr. ^ Soiambrinare „ ,
Mostrar ciò che in camera si puote.
Fakp., Voc. dell'uso tose).
Clansajtfne, Ciangottone. (Cfr.
** Cianciuglione „).
Clansanèlle, Gancetto per ferma-
re o attaccare o dar di piglio a og-
getti, Bampino.
Ciangarelle, sm. Badice della canna,
e propr. Cann occhio, il Ceppo delle
barbe = Zoppetto; Trimpellino.
Ciancile, Gamica, "Cianca„. Té^ bbó-
na hangh' e ttrièta — , È una buona
forchetta = JMtte' la — , Fare gam-
betta. [Métf la cianghétte = V., Métte'
la caciambe],
CianffbéCie, sf. Ba22a, Mento spor-
gente = [Dim. di Clansbe] = Specie
di pesce || Clanstaettòne , sm. Chi ha
gran baàia. Bacione = [Aq. Chi ha le
gambe lunghe e con poco garbo le
butta via camminando].
ClansblJA', Ciampicare , Cammi-
nare a stento e quasi barcollando ;
Bancheggiare , Camminare trimpel •
landò.
Clanstalne, Zoppetto; Trimpellino,
Cempennino.
Clauffl Ambre. Yed.Clambambele.
Clanvlanllle, sm. pi. Bernoccoli e
Appendici del collo del tacchino e della
capra. (Lat. Cincinnulu-. " Cincinno *„).
Cidngole (P.«*>) , sm. Cancro della
lingua. Term. dei pastori.
Clans^n^f Ciampicone, Chi cam-
mina vacillando e a stento.
^laanaClenre, Altalena = [Torr.
Sciangulafìcure = Colled. N'annacìcure
= ©., Ort. Qiannavelle — Ch. Qenna-
vW,e =r Fo«B. QiannavXcule = C. •. A.
Sciannaimcule = B. Qionnaranne || V.
Qiùnnele = T. Qiùnghele = Cast. M.
M. Cidndre = Car. Q'ènneche = Cast.
C. Recènnele — p»i. Qembre = Pett.
SJemble = Pa*. Sdmmeri = Quella che
si fa con due travi: Pai. ValecarUle
= Air. CavuUe = p.«o Titarozze],
^Iftune, Zana, Culla di vimini, per
10 più senza arcioni, usata dai conta-
dini. Quella di legno, o d'altra mate-
ria, usata dai sfgnori, è chiamata CH-
nele = [R., B. Qiònne = li. 1675: Una
scianna indorata \\ Aselaniui', Cullare.
Più com., AnnaueeA*.
Ciapagne, sf. Nel gergo. Forte ub-
briacatura = [T. Cipìcchie].
Clappardne, Yed. Raeolappeltfne.
Clappe. Clappétie. Yed. Celappe.
Ciapptne, sm. N. di contrada fra
Torre dei Passeri e S. Yalentino. (Il
comune di s. Yalentino sorge nel luo-
go dov'era l'antica Zappina).
Ciaraf eliòne ( Can. ) , Scerpellone,
Farfallone, Errore grossolano.
Ciaraffune (Man.), sm. pi. Larghe
falde di neve.
Ciaralld' (A.T.), Ciarlare, Cicalare.
CiaraUe, Ciarlatano. Poco com. Yed;
'IVslaralM*.
Ciaramelle (V.) sf. Oboe rusticano.
Cennamella = €a»(. C. Ciarammelle,
sf. Zufolo fatto con scorza di ramo
verde.
Ciaramelle, Yed. in Clarmarèlle.
*€laraplebe, sf. Zanzara |j Brinata
11 Forte ubriacatura II Infreddatura. Pijd*
'na — , ** Pigliare una marmotta „ =
[T. Carrapine", sf. Brinata. Leggiera
Digitized by
Google
166
ola - oib
sbornia. (Lncoh. "Carapignaren; Con-
gelare il sorbetto).
Clareftlle, sm. Fiore della quercia
e del noce => Ciasonna delle appendici
carnose del collo della capra =s [Probo-
scide del tacchino] || Nel pi. *OiarciUe,
Oerobietti d'oro coi quali si bucano i
lobuli delle orecchie = FaveUd' soW a
lu ciarcllle, Dire una parola all'orec-
chio, in segreto = Nel pi. Bargigli,
Bargiglioni. (Lat. CircellU').
€l»r«laUe, Tartaglione. Ved. Tar-
♦•iJ©.
€l»rei»T»JL|«. Lo stesso che €lar-
«lajije. [Aq. Ciaciamajju] '\ Sf. Pao-
chiuco, Intruglio; Panicolaio, Molte
cose, persone, messe insieme alla rin-
fusa = [Cab. CiacciamaJJe, sm.].
CiardiV (C»»t. C), Bubare, Levar
di sotto, in modo galante (Da "G^iardan).
Oiarfate (Cast. €.), Granfiata = Ma-
nata.
Clarfffelle, sf. Per isch., Cappello.
Pare la — de W àaene !
Ciarfósa e CianfrÓBa (Aq.), Don-
netta vanitosa = Dim. Ciarfoa€tta.
Ciarla', Ciarlare. Qualche volta,
volg., per " Parlare „, Discorrere.
Clarlòtte, Pezzente = [Par. FroU
lòtte],
ClarmarèUe, Farfalla; Farfalli-
na-o = [Ciaramelle = Cast. C. Ciam-
mar elle — Ari, Ciavularllle = Palomi».
Cingiarìcule = Ar. Giuppecarèlle =
Pa». VolanglUe].
Clarnie, fam.Sf. Parlare insintiante,
affettatamente premuroso, per scopo
di trarre chi ascolta ai propri finiti
Clarmatare, Ciurmatore; Ciarlatano
Il Ciarmande, Saltimbanco; Ciarlatano
li ClarmA*, fam. Aggirare, Ingannare,
con parole artificiose 11 Clarmaréece,
sf. Cioaleooio; Bisbiglio, Pispillòria;
Discorrio nel quale si complotta =
Passeraio, Cianio, Eumore clamoroso,
qual sogliono fare piti donnaccole riu-
nite.
CiarraZciarre, (C. ftp.), mo. aggettiv.
Colmo, Pienissimo; detto di vaso em-
pito di ^liquido fino all'orlo, a bocca.
'Ku hhecchjere de vine — . Lu fiume va
— . = T. Ciarref agg. Pieno, Colmo.
darre darre. Pienissimo. Ved. Ac-
ciarrd'.
Ciarròcche (e. tr,), Ciocca, Grappo
di frutti attaccati allo stesso ramo =
Grossa spiga di granturco.
Ciaralle, Cilindro di pasta cotta al
forno casotto la brace = [P.«o CiariSlle,
sf. = Air. Ciaruìle, Grullo, Citrullo,
Imbecille [= Pese. Ciaruìle, sm. Ci-
lindro di pasta formato a cercine o a
spira = C. •. A. CròUe. Ved. Pizzerul-
le] Il AeclamllA', Formare a cilindroj
la pasta. Per estens., anche altro. Cfr.
Ridile.
"'Clasebepedane, Ciascuno ; sempre
dopo Per, Pe', 'Na lire pe* — . Com. Ped
une = [V. 1578^ Oiascaduno].
Ciaspe (Cast. C), sf. Mano grande e
rozza = Cesto delle piante erbacee. Ved.
^Ngiaspd'.
Claiiée e Clatté, n. di pers. Cettòo
= Dim. Clatiltfle.
Ciavajje, Cianciuglione, Balbuzien-
te = T. biava jjd*, Balbettare. Ved.
*Ngiavajjd*, (Cfr. toso. "CiabarOn).
Clavarèlle, fam. Pan lavato ; Pan-
zanella Il Fam. Donna ciarliera e vana ;
Brachina, che trova il suo gusto a oc-
cuparsi dei fatti degli altri || Fam. La-
voro breve e di poco conto. TS* ffa^
*na — , È occupato in un lavoruccio.
Chiaa* i ~, Codeste sono bricciche, la-
vori da nulla = [C. fr. CiavarìUe e
CiafardW,e, nel 1» e 2« signif. = Ort.
CiavedlUe = P.»® Caudj'eUe, nel 1® si-
gnif.]. (Pel 2<> signif. del tema, cfr. tose.
-Ciaba„).
€?lavarre, sm. e f. Vitellino, Boc-
cino, Mucco; Vitella che non ha più
di un anno = Agnello, Agnella, nel
primo anno = [Ariete, Montone = Fig.
e volg. Becco, Pecore. (Gr. Ckimaroa)].
Ciavattartje, fam. Sf. pi. Bagat-
telle, Ciarpe, Bobucce di poco o nes-
sun valore = Frasconaia., Addobbi af-
fastellati senza scelta nò ordine = Gin-
gilli, Oggetti di poco valore e di puro
ornamento.
Clavatte, Ciabatta = Volg., ha pu-
re signif. pornograf. [V. Chiandèlle].
Clavattlne, Clavattone e Accia-
vattatore. Chi esercita male l'arte sua,
Ciabattino, Sciattino = Chi fa le cose
alla grossa. Acciarpone, Acciabattone,
Abborraccione.
*ClaT6cohe, vezz. di Bambino gras-
soccio.
CI Arnie, ClAvele e Cl»nle, sf. Gra-
mola. Piii com., Mansti^ele = Fig.
Cicalone, Chiacchierone. Par* a wedff
*na —! (Lat. Tabula^). = [Toece, Gfkz-
za, Gazzera = Ari, CiavuHarVle, Ch.
Ciavulétte, Farfalla diurna] jl Acer.
Cfav alone. Cicalone, Ciambolone, Ab-
burattone, Battola = [Cli. N^év* a ccia-
vulune, pòche dure, prov. Neve a lar-
ghe falde (a farfalloni), poco dura].
ClavelA' e ClavellJA', Gramolare,
Fiaccolare il lino per stigliarlo = Ciar-
lare, Cicalare, Ciabare, Ciambolare, Ab-
burattare.
Clavnlatnre, sf. Canapule, Lisca
del lino o della canapa.
Clbl»e, Cibo = Appetito. Ha pèrze
lu — . Té* Zw — ? = Stomaco, nel signif.
di Besistenza a vivanda grave o nau-
Digitized by LjOOQIC
ole - dm
167
seosa. N^n gè ténghe lu —, Non ci ho
stomaco, Non mi va!|€ÌbbA'. Nel si-
gnif. di Dar cibo, Nutrire, non ècom.
invece, Dd* a mmagnd'; e, rifl., Cibarsi,
Magna* = Fig. —'na fessure, Intasarla,
Chiuderla con cemento; Binverzarla
con stecchine di legno = Binverzare,
Biempire con ischegge di pietra il vano
che resta tra pietra e pietra nel mu-
rare e nell'acciottolare ,| €lbb»i«, agg.
Sazio = Fig. e spreg. Migliorato di
condizione ; Biunto, Bimpannucciato.
Anche, Arectbbafte — [V. Accebbite].
li Clbbl^rKe, fam. Beerino, Mangiaretto,
Desinarino, che si fa dopo finita una
funzione sacra. Arr^sce da la cchiés^,
e vva ffa' lu —, Escono dì chiesa e
vanno a fare un mangiaretto.
Cleeandane (Francesco Antonio).
Nella maniera: Ègné —, de cènde defitte,
je ne manghe vune, È come — , di cento
difetti gliene manca uno, È un coccio,
un camorro. ("Cicoantone*„, Buffone).
Cicce (Cast. C, re««.), Cicciu (Aq.),
Germe del chicco del grano e degli
altri semi, nonché degli occhi dei tube-
ri e delle piante II Ciccid\ Impiolare,
Germinare || Reciccelijd' ,Riciccid' (Aq.\
Buttar di novo, Dar fuori nuove messe.
CiccÓfiò (». Sub.), sf. Cicuta. (Cfr.
gr. Kóneion).
Ciccunatz, fam. Sf. Bisciacquata ,
Babbuffo, Lavata di capo.
elee, Ceco = Qualche volta per
Chicco, Granello = Fig. Cunfónne* eie*
e jfaciìde, Confondere cose diverse =
C -i- d mangate 'nu —, [Pe' ttrS ccice]^
Per poco, Per nulla, Poco è mancato
che = Nen za tene* tré — 'm mècche,...
in bocca [. . . 'n gòrpé], È facile a sfrin-
guellare, a ridire quel che sa, " Versa
come un vaglio „. = §ta gné 'nu —, È
cicciuto, Schizza dal grasso = Ce se fa
gné 'nu — , Ci si spacchia. Ne mangia
con molto piacere = É 'nu péde de —,
È un cosino, un omino, " È alto ^quan-
to un soldo di cacio „ = [Fam. E jiV a
:Std* la majese (T. lu fumire) pe\ le —,
"È andato a rincalzare i cavoli, È mor-
to = Or», Céìce = Pop. Ció'ice = B.
Ciuòice = Una quarta di ciceri. Hont.
1632] !| Dim. pi. ClelariUe, per sim.
'Grandinina. Ha fatte le —, "È caduta
una grandine minuta = Le — dejiné-
pre, le Còccole di ginepro II Ciciute,
agg. di Grano. Che ha chicchi tondeg-
gianti per bella granitura [| Cicegra-
nate. Ved. Granate !| Cleemmalle, (Ce-
ci molli), fam. Sm. pi. Moine, Daddoli,
Lezi; Fichi, Gestri. Quande ne sa fa*
de —! = [Aq. Ciciammujji] \\ Cteer-
ebtAte, sf. Dolce a forma di ciambella,
fatto di pallottoline di pasta con l'ovo,
fritte e legate col miele.
Clcele (Ar.), sf. Ciottolo = Endice.
Cle«iie, e, più com., CleeMèlle e
Cineenèlle, sm. Orciolo = [Cécene =
H. CicarJeUe = Uno cicino per acqua.
Moni. 1632].
Ciche, Ci (S. Kof., Aq., T.) OH, Cic-
che (»«.), sf. e avv. Poco = A ccic' a
cciche, A poco a po^o: Pian pianino =
Agg. (To«oo, Peti. Piccolo; Minuto.
Quand' é — /, Quanto è piccolo; minu-
to ! É cciche ciche, È piccolissimo, ino
ino ; minutissimo — G. Ziche, Piccolo ;
Corto. È zziche ziche, È piccolissimo ;
cortissimo. (Lat. Cica, Cose da nulla =
„Cicoo*„, Piccolo. "^ Cioccio*, Cichino*„,
Pochino).
*Cicilijd', Parlare sommessam. e con
riserva di una cosa = Discorrere le-
sto lesto, fitto fitfco = Bifl. Bucinarsi,
Correr voce li Cìcele (Ari), Bisbiglio =
Se s^nde *nu —, Qualcosa se ne dice, se
ne bucina, si vocifera I| Cicilére (Cast.
C), agg. Di donna. Ciarliera.
«Cletllje, Sicilia = [V. Pare la —,
o *na —.', detto di un luogo dove molti
stanno a cicalare, a schiassare].
Cicìndra (S.* M.* Imbar»), n. di
contr.
CicurV (A.), Abbonire; Addomesti-
care. (Lat. Cicurare).
CXfere (Frane.), sm. Tromba di
mare.
ClflT» e ««laflTe, sm. Sorta di fricas-
sea = Fig. Miscuglio di cose varie,
JPacchiuco, Cibreo, Intruglio = [Aq.
Ziff* e zzaffe].
Cifftrcble, sf. Spreg. di Naso. Na-
saccio, Nappone = [Ciafòrchie]. Cfr.
Cam r ah le.
Cisnèlle, agg. di Porco. Cignato.
Clsnòtfte, sm. Nel motto: Cignutte
de Sande Vite!, Quelli di S. Vito =
[Frane., Ari, Facchino di marina.
Più com. nel 'signif. di Poco di buono,
riferito agli abitanti dei luoghi di ma-
re = T. Duggegnòtte, Ladro di mare,
Pirata. Per oltraggio: Abitante dei
paesi marittimi, sopratutto di Giulia-
nova].
Cljature, sf. Disposizione delle so-
pracciglia = Piglio, Modo di guarda-
tura. Tf *na bbrutta —, Ha un mal
piglio; È, Sarà, un poco di buono, un
cattivo arnese.
€iìebb£rlie, n. di pers. Giliberto =
[Oelitbbèrte, Ciulubbèrte].
Cllèrbe, Stralunato, Distratto. Jì*
— . = [Can. CMrve ~ «. Celógne = Ari,
Cìrie cìr'ie],
*Cllle, voce più volte ripetuta, per
chiamare i pulcini. Ved. Célie.
^Clmbele, Cembalo. Nella maniera:
Sóne lu — e bballe la cìm'ie!, parole che
ripetono i bambini ballonzolando =
Digitized by
Google
dm - cip
[T. Oechnbre, f. Cembalo = Nel ritor-
nello di un canto fanc. ortonese, Ci-
ciémmele],
€;imbèrae, G-iberna ~ Fig. e volg.
Vulva.
Clmartfle, f. Cima; Comignolo.
Cime t Cima = Abboccatura , La
parte che è sopra, del vino, dell'olio,
del caffè, ecc. — de pile, e ppedecone de
vine, prov. La parte migliore dell'olio
è in sopra ; del vino, in basso = Fig.
AveséT la —, Metter su gallo, Imbal-
danzire. = Cima cime, m. av. Sola-
mente in cima ; Per le cime = Cresta =
Grùmolo. (In quest'ultimo signif. è il
gr. Kyma, lat. Cyma),
^'Ime, agg. Azzimo. Yed. Attìnte.
Clmeee. em. Cimice = [V. Fig. Cus-
ai té* le le cimec -i- a la còcce, Codesto
è uno sciocco] |, Cintecene, €ime«ld-
»©, nomi soherz. e vezz. di Bambino
alle fasce. (Forse, perchè, in certo mo-
do, sugge il sangue della madre).
^ ^ImKe, Scimmia = §ta gné ^na —,
E magrissimo = Pijà^ 'na —, Pigliare
la monna. Essere in bernecche. Ubria-
carsi — L'arepijf a lu bbanghe de la
— .', Riscoterai al banco dei monchi:
detto di danaro che non sarà mai pa-
gato. (Banco, sul quale giocano le scim-
mie). ("Scimia*„. Lat. Simia).
^Imdne.^emtfne, Simone. Sande —,
S. Simone. Dun Gemóne, Don S.
(?ìne, Si. Ved. ^1. Le sa — /, Lo sa
bene, Lo sa bene e meglio.
^Ineehe, Sindaco = [Sìneche].
CtBfflie, *CjenKlB«, Cinque = Nel
pi. Li — , Il Dindo, i Dindi, nomi fanc.
di Danaro, Danari = [Cinco scuffie la-
vorate. V. 1573].
ClafflteBlrve , sf . Piantaggine =
[Cèndenjerve = Aq. Tomacchi, m. pi.]
Cingialone, Straccione, Sbrendolone.
Clnsliire, Cenciaiòlo = [Cengiare e
Cingianare],
Cingiarìcule, Yed. in Ci arma rèi le.
Cingili jd (Ar.), Alzare di soppeso. ìPn
ze p6 —,
*Cingiunarije, sf. pi. Storie, Discor-
si o Fatti di nessuna importanza, " Bra-
che „.
Ciniclììjju (Aq.), Pochino, Tantino.
Ciòcche, n. fanc. di Porco. Ved. C%à.
(« Ciacco*„).
""Clòeelie, sf. Nome fanc. di Mano.
Cfr. Mangiole,
Cll^echedé, Qualunque cosa. Quel
ohe vuoi — [N'n io cched €].
€l4^e«3liele, f. Nicchio, Conchiglia.
<Lat. Cochlea. " Coccia*,,).
Ciòccu (Aq.), Ciòcche (Cast. C), Zoe-
chele (Ort.), Ciocco, Grosso pezzo da
ardere.
CItfea, fam. Diavolo = [Pai. Cioc-
ciò] II Ciuciarille (Ari). Ved. Blare-
llUe.
Qiòcene (C. fr.), sm. Fam. Caso, Fac-
cenda imbarazzante. (Lat. Sucina-),
Ciòffe (C. fr.), sf. Fiocco di nastro
— T. Il fiore dei cavoli. (" Ciuffo „).
Cidmme, sm. Gobba |1 Clammnfte,
Gobbo.
Ciónge (C. fr.), sf. Nel prov. Le —
DdV VaccÒnge, Le donne inette spesso
han fortuna nel maritarsi. ("Cióncio*„,
Uomo dappoco, sciocco).
Ciónghele (Bue«l».), sm. Ciottolino.'
CI6ppe, Zoppo I! CI up perii', Zoppi-
care I! A«clappa««e, Azzoppire [1 Clùp-
pe «14^ppe e CI6ppe«tae elòppeelte,
m. av. Zoppiconi = Nonostante che
zoppo, A quel mo' zoppo.
^Idre, Nonno = Nome che si dà ai
vecchi in genere, come Zije, Zio, ai più
anziani = L* d ditte —, L'ha detto il
nonno. DàlVa sdirete, Dàilo al nonno.
310' l5 die' a scióre. Ora lo dirò al non-
no = Di pers. e di cosa : i? cchiù vvéc-
chie de — /, È " più vecchio del brodet-
to „ li ^lofld, n. fanc. di Nonno = [Si-
re = Pai., Moni., Alf. Majure]. (Lat.
Seniore-. Major e-).
^Iftreve, m. Sorbo = Sf. Sorba. Nel
^1., fig. Percosse, Botte. Ha *vute le —,
È stato " sorbato „, picchiato = [Aq.
SÒ7'va].
Ciòrne (P.«'). agg. e sost. Persona
sciatta — Donna, ohe non pensa a quel
che ha da fare, Dimenticona. ("Cion-
no*„, Sciatto, Dappoco).
^I6see, fam. e vezz., nel solo vocat.
Sorella, Cara, Diletta. Qiòscia ine"! (Sen.
" Ciòcie „).
Ciòtte (Bae«k.), sf. Pietra grossa e
pesante. ("Ciòttolo „).
Qiòtte (Ort.), voce fanc. Bianco, Pu-
lito; pr. della faccia e delle mani =
In T. anche agg. di Carnagione. Fre-
sca, rosea.
Cipìcchie (C. s. A.), sf. Buffetto =
T. Ubriacatura 11 Cìpt'ccAirf* (Cast. C),
Appisolarsi, beccheggiando col capo,
come fa ohi dorme per poco fuori
letto.
Cipiciómme (r. f. P.), sf. N. vezz. di
Bambino-a.
Cippe, sm. pi. Fuscelli = A — *,
Gioco fanc. in cui si salta, senza aver-
li a toccare, fra tre bastoncelli messi
sul suolo parallelamente. (Lat. Cìppus,
Ceppi, strum. per serrare i piedi ai
prigionieri) || Cippe (Mont., ».* JBnf.,
Pett., P.") sm. Spiede.
Clpptfne, Ceppo, Toppo, Tòppplo,
su cui si taglia la carne; e quello su
cui poggia l'incudine = [ lan. Ciup-
pone].
I Clpntn«le, spino bianco = [Cepran-
Digitized by
Google
clr - ciu
109
ns — Pletrae. Ciambrane = T. Ciam-
ì>ragne] (Ciperus longua. Lino.).
*Clrcen»te, Consanto, Sbattuto, per
forti dolori. Non com. I| Ciurcenarae
(Sflan.), Struggersi in pianto, Consu-
marsi nel dolore = »«. Sciurcenarse
= Frane. Ciurcinìarse, Arrabattarsi.
Circian. Fonte détti — («»mb.)t n.
di contrada = B»rr. Colle della ceV'
Clara, id.
Circugnd' (Oaard.), Circondare.
Clreajtt«, Ciroàito. 'Nu mijje de — .
ClrljAelie, n. di pers. Ciriaoo.
Clrre, Cjrre, m. pi. Blcoioli; Cer-
necchi = [CJerre, Ciurlo, darcene =
A«. Ciurri = A. Zurre]. ("Cirro*„, Eic-
oiolo).
Qìichie, sf. Minuzzoli di paglia =
Capecchio = Ort. Erbe rase con la
zappa prima di arare. (" Cincischio^,
Bitaglio, Trinciatura).
Gisse e Cl«ee, voce per spingere a-
vanti o per iscacciare il maiale, Praz-
zi 'n là = [T. Chiace^. Ved. Zìcchìe,
€iA«le, Bambino, Piccino = Séme — f,
O che si fa ai ragazzi?, Si canzona?
= Cìtéle cìtele, m. av. Tuttoché bam-
bino ; Dall' infanzia = [Ori. Citte e CU'
tele = Aq. Cìturu, m., Cìtola, f. = Se.
Cizze = Av., Cel. Cicitte, m. Cicétte,
f.]. (Sen. " Citto „) !I Dim. €l(elélle-ne-
«e, Piccino-a || Acor. €Ueloae, Bambi-
none-a ;! Clteianie, Infanzia. ArejV a
la — , Bambineggiare ; Kimbambire.
Clvetandre, ^Clureiantfve, Civi-
tanova, uno dei quartieri di Ij.
Clueee, Ciuco , Giucco, Grullo =
Nel signif. di Asino, non com. Addò
iti righe lu — ?, detto a chi non ha il
cervello a bottega || Claeeldne, Zuc-
<3one, Bestione, Scioccone !| €lueeljAie,
Ciucata, Asinata, Cavalcata sugli asi-
ni. (Lucoh. " Ciucco „, Sciocco).
Clfteelie, agg. in forza di avv. Cur-
vo, Ricurvo, Chinato. Nei modi : §ta\
JV — , Stare, Andare, gobbo, gobboni;
anche: Stare, Andare, quatton quat-
toni. A ccòccia —, A capo chino |1 Sf.
Nel modo : Fa* la —, Chinare il dorso ;
nei giochi fanc. Ved. AeelaeeA'.
Claeelielarllle, sm. pi. Castagnet-
1», Nacchere. (Dalla forma di conchi-
glia che hanno i due pezzi. Ved. Clòe-
«bele = [Castagnòle, sf. = Aq. Onde-
cola],
Claeebelattére , sf . Bamino per
scaldare l'acqua = Bricco por fare il
ca€fò = Anche : Vaso di latta o di ooo-
-cio per farci decotti eco.
*Ciucculande, Zoccolante.
Clueeulate, Cioccolata. *Na pògge
de —, Un panetto . . .
Cìuccunajje (Pai.), sf. Per isch. Da-
nari. Té' la —!, Ne ha di molti.
cinefile e più com., ^lu^ellétte,
sf. Beerino o Ribotta, cho usa fare in
campagna, speoialm. nel di dello Ce-
neri e nella seconda festa di Pasqua.
Clacenèlle. Ved. Cleene.
Clnellk e Znsù, n. fanc. di Cane.
€la elb, voce imitativa del parlare
sommesso. Ved. Cìcele in Cieli Ijii'. (Cfr.
toso. "Ciuciare „).
Ciuf e, sf. Sguardo accigliato e fiero,
Mal piglio. Cipiglio, Grinta. Fa' la —,
Far la grinta. Aggrottare, Fare il viso
burbero; Metter su broncio. Ved.
'NfflafarM = Ari, Ciuffe \\ ClulTature,
sf. Faccia sinistra, Grinta. T€' *na
bbrutta —, Ha...
Glaféoe, sf. Per isch. Vino scaden-
te = Intruglio, Mescolanza confusa di
cose da mangiare = In gener. Boba
scadente. É *na — !, Non si pigliereb-
be per cacio bacato = [Civkféche — Ch.,
T. Ceféche], (Cfr. Pist. "Ciofèca „, Don-
na inetta. Aret. " Cipèca „, Uomo da
poco. "Ciòfo*,,, Uomo di condiz. spre-
giata).
ClulTelA', Zufolare, Fischiare. Chi
ciùffUef, Chi fischia? Me ciuf eie le réc-
chie. Mi fischiano gli orecchi = [Ciu-
feW = T. CiuffelV] || €lbirele. Fischio
= [Ciùfele] II Clufèlle, Zufolo = Fig.
Nel'pl. CiUifille^ Bagattelle. Inezie. Qua-
trine nuville, va ffernV a —, detto dei
ragazzi o di chi non ha sudato a gua-
dagnare. [C. tr. Le quatrine de lo bbar-
djesce, va ffer iV a cciufjfelV e ttotera-
t6] II Clairelarftlle, Fischio di latta o
di coccio, con cui si trastullano i ragazzi.
[Civ fettucce] = Fischio per richiamare
gli uccelli = [Ari, fig. Avviso, ecc.
Ha *vute 'nu —, Ci è stato chi gli ha
fatto sapere: chi ha rifischiato, ridet-
to].
Ciuffeletelle (Pese.), sf. pi. Chicche,
Bobucce da mangiare che i ragazzi
chiedono per strenna il di di s. Silve-
stro = Fig. Bobucce; Bagattelle. (" Ciuf-
folo* „, Bagattelle, Baie).
^Clnlefanasse, Satanasso = [Gifa-
nasse]. (Crasi di " Lucifero „ e "Sata-
nasso „).
^Iblle, fam. Sm. pi. Lezi, Moine,
Dàddoli, Gestri, Scasimi, Fichi || ^lol-
larlje, sf. Smancerie, Leziosaggini,
Stampite, Gestri, Moinerie H^Jlallose,
Lezioso, Daddoloso, Ficoso.
Ciumacche (Cas.), volg. Fatticciona,
Mastaccona, Donna di membra grosse.
Clamenére e Clammenére, Gola
del camino = Lu cappelle de la — ,
la Rocca del camino = [Ciumenjere =
T. Cimenire = S. Cemmenére = P.«° Ci-
menìare], (Sen. " Cimineia „).
Clunsil', Battere in maniera da stor-
piare = Bifl. Cadere, Ferirsi, in modo
Digitized by
Google
170
ciu - cod
da perdere per tempo o per sempre
1' uso delle membra || Ciónche, agg.
Impedito nelle membra. (" Gionoare* „
Troncare ; Tagliare. " Cionco* „, Tron-
co, Monco).
Ciuomme (S. Kas.)f ^' ^^' contr. Li
—. (" Ciómpo* „).
^llire«he. Yed. SHrecbe.
Ciùnge {Cam.), am. pi. Nome generi-
co di Vermi, spec. degl' intestini.
Ciurevice (C»n.), sf. pi. Glandolo
scrofolose del collo.
Giurie (P.), sf. Scoiattolo = Pare la
— /, detto di bestia e anche di pera., É
irrequieta j| Ca»1i. C. Ciurle e ZurUj
agg. di Capra. Che non ha corna || Pai.
Donna coi capelli arraffati. V. Ciar-
line.
Ciurline, sf. Donna leggiera, vo-
lubile, Mirandolina, Fraschetta =
[Ciurline, Distratto, Svagato = Fmne.
Vigilante, piatte — /, Sii vigile, Non
addormentarti]. (Da " Chiurlo „).
Ciurluvj'ende (Cast. C), Uomo leg-
giero, vano; che ha il capo ai grilli,
Cervello svolazzatolo.
Ciuréne (Ort.), Stregone.
^insee, sf. G-iuggiolo: Giuggiola =
[Ari, Oriègnere = Ch. fìg. Stupido,
Giuggiolone. Sta gni *na ciùsce = Car.
Ghiùgghieme = P.«o Ghiùgghiere = Aq.
Chiùchiumé], (Lat. Jujuba-),
Ciùsce^ sm. Per isoh. Il bere vino.
Je piace lu — , Gli piace il mommo.
Ved. ^In^èUe.
^Insoèlle, Carruba = Fig. Nel pi.
" Croste „, Battiture = [V. SciaUnelle =
Pai. FafanUle = Aq. Fa'inllla — Ori.
Carrubo e],
^luselA', Soffiare. Nel].a maniera :
Quatrine de itóV e cquatrine d* acquaiò-
le, ciuace ca vàie = [Qiùscete lu nase!,
Soffiati il naso].
Cintele, sm. pi. Fam. " Ciottoli „,
" Cocci „, Vasi di terra oobta.
Clnnéite, Civetta = Fig. Fa* la—,
Spiare. ("Ciovetta*„).
Clnvetélle, Cluvedlle, n. di com.
Civitella = [duvet j elle].
CluvUleelie, sm« Bisbiglio, Pispil-
loria = [T. Cevòleche, Cicaleccio = Ort.
Ciavuche] \\ CluvaUJA', Bisbigliare =
Cicalare.
Civd'.'Yeà. CIbbA' in CIbbe, e Ciài-
ve.
Civéra ( Aq.), sf. Lo stesso che Bajar-
de, ved. = €. ». A. Ciuvére, Cesta di
giunchi a barella: Specie di treggia
per trasportare covoni, erba, legno, ti-
rata dai bovi. C Civèa-o* „. Vive nel
Chianti).
Cjelmej sf. Panno lano grossolano,
di cui una volta si facevano sacchi per
pigiarvi le ulive, e poi, cosi conciato
dall' olio, serviva ai contadini per far-
ne ghettoni = V. Célme, sf. Calza per
far scolare il vino = Nei prot. not. ant.
Celma. (Cfr. « Colone* „).
CJette (Pai. e là intorno), aw. Pre-
sto = A v. Citte. (Lat. Cito).
Clemendine, sf. Bettangolo di legno
lavorato che in cornicia, per ornamen-
to, 1' uscio di una stanza.
Cllme, Crime, sf. Inclinazione, Pro-
pensione. Lu patr* é ppazz^f e lu fljf
d pijate la stéssa — . E ttutV e ddu' de
'na — . = Costituzione, Temperamento.
(Gr. Klima, Inclinazione).
aòcce (T.), sf. Gruccia. (Lat. Cruce-).
Il Torlo dell' ovo.
Ciòcche (Ca«4. C), sf. Crocchio.
Cln, Cbeln, Cb' In, Quello, Quel.
Damme — libbre = Con lo, Col, Collo.
— 8ta\ Con lo stare.
C4^eee, più che fam., " Coccia „, Te-
sta — Fig. Sbatte* la — pe' le mure,
Contrastare vanam.. Faro alle capate
col muro, ai cozzi coi muriccioli =
Métte' cocc* e ccocce, Accumular dana-
ro = Per isch. — de pèzze, Monaca =
A — capabballe,. m. av. Capofitto =
[Pe»e., Av. Guscio dell' ovo, delle no-
ci e sim.].
Còcche, sf. nome fanc. di Noce li Coc-
cavalle. Ved. Ballaeneebe || Cocche-
pinde (nel Teram.), Cucco, Beniami-
no, Figliolo prediletto, e sim. Ved. Cae-
ebe.
Cdeeble e Ctf ceblele. Crosta. La —
de lu pane, La crosta. La corteccia, del
pane = Pizze de —, Stiacciata fatta con
la pasta che si rade dalla madia dopo
fatto il pane = Guscio di noce, man-
dorla e sim. = [Còcchie {G.\ Scòcchiele
(e.), sf. Coccio, Pezzo di vaso rotto =
Aq. Còcchia, Piccolissima quantità di
un liquido] || Còcchie, Coppia.
Còeere, Cdee', Cocere = Bruciar la
pelle = Scottare = Fig. Mo* se còce!,
È 11 che cova!, Non e' è. Anche: È di
cattiva cottola, duro, inarrendevole.
Ved. Còtte.
Còche e Còcche, sf. Voci per chiama-
re la gallina. Coca me* ! || Còche, agg.
Di Montone o di Capra. Senza corna.
Ved. Cueebe.
Còebele, Boccia, Palla di legno,
per giocare = Ciottolo, Sasso tondeg-
giante = Botella del ginocchio || Acer.
Cuebelone, sm. Grossa boccia; Ciot-
tolone = Fig, Bambino grassoccio, Coc-
colo, Coccolino II Dim. Cnenlétte, sf.
pi. Cappuccetto d' inverno. Cavolo a
palle. (Gr. KoTckos = " Cògolo* „, Ciot-
tolo).
Coe6, n. fanc. di Gallina. Ved. OÒche.
Codanzinzere, Cutrettola, Ballerina
= T. Cutranzìnzere. (" Codinzlnzola* „).
Digitized by LjOOQIC
cod - cop
171
Ctfde, Coda = àtéUe nghe la —, Co-
meta — Per isoh. SóW a la —!, si re-
plica a ohi dice di avere sul groppone
meno anni di quelli che ha in fatti =
\^Cùode = Ar. Càute = Pai. Oàude =
S. Pel. Cova = Aq. Còa],
Ctfde. Còte, Pietra da affilare =
[♦Cttote = Per sim. Parte indurita del
corpo. Ved. ^Ngutarae],
Code de cavaUs, sf. Equiseto = I«a-
ma: Cudìne, Cudille, Còde de sórge,
Cdjrne, sm. Batuffolo di stoppa o di
carta, Stoppaccio, par caricare arma da
fuoco o lo Schizzatolo (ScrizzatÓre) \\
Panetto da un soldo [I Spicchio triango-
lare ; Gherone per allargare sotto e so-
pra la fescetta, il fondo i calzoni [e
la calza presso il calcagno]. (Cf. " Co-
nio, Cuneo ^) = [Ctt»t. C, Pa»., Pese.,
Orciolo = e. Sf. Guscio dell'evo, della
noce, della mandorla. (Gr. Kónche,
Lat. Conzha), Ved. Cu «no se]. Ved.
Carme.
Còlche (».) Qualche = [Napol., Còl-
che. Sioil. Corchi].
Ctf Idre, *Cdtele, sf. Coltrone = Dim.
Cnldrine, m. Coltrinetta = [»e., VIU.
B. Gròtta = V. 1543: Tre colcitre con
piuma = II. 1567: Um coltra bianca
lancianeae].
Cele, sf . Hanno fortissimo per fare
il sapone, Acqua maestra = Dim. Ca-
létte, sf. Hanno meno forte, per indol-
cire le olive.
'Ctfle, n. di pers. Nicola.
Còle, Gskiisb = [Cìacciac<fle].
Còlle, sf. Pasta per attaccare car-
tonL — tedésche, Colla forte, usata dai
legnaioli = Salda che si dà ad alcuni
tessuti.
<7&Ke'(Cap., Pese., Av.), CdJie' ( Aq.),
Accòjje^ (T.), Attingere, 1' acqua =
"Bagl. di S. „:... nulla persona debbia
lavare pannj o altra immundizia ne
bruttura fare in le /unti . . . dove se co-
glie la acqua che corre alli abbevera-
turi],
Ctflme, sf. Comignolo, La parte più
alta del tetto. La '— de lu tétte =
l*Cùolme], (Lat. Culmsn "Colmare*^ e
" Colmano* „).
Cime e C5ma, Ved. Gna. (L' e di
Come non è muta quando Cóme è avv.
di parag. Eccome cquéste). Cóme se chia-
me ? Coma faf = [" Stat. mun. di V. „ :
Como acqua pende . . . Como tene le pos-
sessioni], (" Como* „) [I A — ea e — ea.
Siccome, Come || Comeeelié, avv. Mol-
to, Di molto. Me dóle — . Piòve —, ...a
bono = A modo, Come va. ^ta fatte
— , È fatto a modo, per bene.
Còmede, Comodo = La cchiés' ar-
roste — , La chiesa è comoda, vicina =
Jì* nghe lu —, Andare in comodo, in
vettura = Per isoh. Fra —, Chi opera
a tutto suo agio, Il signore, L' uomo,
dei suoi comodi = PI. — de case, Sto-
viglie; Masserizie = [Per isch. Ernia.
8* d fatte Ztt — , È divenuto ernioso] il
Comède eòmede, m. av. Adagio.
Comeseelildme, sm. Voce che cor-
risponde al toso. Coso, e sta per un no-
me qualunque = [Comesechiamd* , Co-
sare].
Cdnde, Cande, Conto — ^ Ubar di' a
ffa* le cunìi, Imparare, Insegnare, a
far di conto = iTn é ccunde, Non va.
Non torna; Non si può, Non è possi-
bile; Non è il caso.
Condrabbanne, Cpntrabando
= Agg. Baro. É ccosa —, È cosa rara,
non comune.
CdndraeblAve, Chiava edndre,
Avese, Contracchiave.
Còlle, Colle = [N. di contrade: —
agusto («.) ; — cuprino (R.) ; — deW irco
(Torr.); — deUe forche (Cas.) ; — del re-
vocato lcirlt,)', — izzo ojezao{Gmwa.h.);
— Jlnno («.); — Lucina (ivi); — Sta-
tore (ivi); — terlucci (ivi); — mateae
(M. 1.)!
Cdadrafòsse, sm. Fosso scavato
dalle acque torrenziali, Borro = [Ca-
trafòsse],
Cdndrapéle, Contrappelo.
Cdndre, prep. Contro. In composiz.,
non ha facoltà raddopp. come spesso
nel toso. Cundrafd', ContrafEare; Cun-
drupése, Contrappeso: CÓndravéléne,
Contravveleno, ecc.
Condro re, sf. Ora spostata, insolita^
bruciata = [Cundróre],
Cdnffiie, sf. Vaso di rame o di ter-
ra cotta, di forma più o meno cilindri-
ca, e della capacità di 20 a SO litri, per
portare e tenerci acqua || Consaspase,
sf. Vaso di rame, largo e poco fondo
per diversi usi di cucina = [Se. Conga- •
piane = ly. 1612: Una conga spasa di
rame venetiano].
Cdaffhele, sm. Mallo della noce e
della mandorla = Piccolissima quan-
tità di liquido = [Aq. Con'gulla =
Air. Congujje e Quocchele, m. = Pese.
Cungujje , m. Buccia dell' uva = S.»
EoT. Lappe, f.]. (Lat. Conchula-).
Ctfnsele, sm. Il Desinare o la Cena
ohe il parente o l'amico manda alla fa-
miglia del morto dopo le esequie. Fa\
Mannd', lu — .= [Cunzóle = Aq. Còn-
zólu = T. Cònzele — Pai. CUnzeJe ~
Torr. Becònz&n ~ s. Becùnzele], (" Con-
sólo* „, Conforto).
Còppe, sm. Misura dei mugnai per
esigere la molenda = Arnese di lami-
na di ferro per coprire la stacciata che
si coce sotto la brace. Detto anche Fer-
zóre, sf. = [Arnese di legno, fatto d'in-
Digitized by
Google
172
cop - cos
caro, con manico a ponte, usato da al-
cuni contadini per attingere l'acqua
dal pozzo] = Sf. Concavo della mano.
Coppa eoppe, Gioco fanciullesco, che
consiste nel presentare, da dietro il
dorso, il concavo della destra, dicendo :
Coppa coppe, Chi ce métte va 'm bara-
dtae, Chi n*n gè métte va 'lu 'mblrne =
Antica misura di capacità e di superf.
= Sm. Botolo, Gruppo, di moneta della
stessa specie. Una volta, *nu —, era
sin. di Dieci carlini di moneta di ra-
me. ^Nu — de 60 f Cinquanta piastre,
che volevano 60 ducati — [A. Coppe,
Tegola = " Stat. mun. di A. „ : Coppus,
Misura che costava di due " Stoppelli „.
Ved. Ètoppéjju].
Còppcle, sf. Berretto con tesa o
senza. Non usato dai contadini = [v.
1543: Tre scuffie seu ooppoli] H Aocr.
Cuppelone = Paralume = Fig. Acca-
ìecd' lu —, Dir tutto il male di uno,
senza ritegno.
Còrde, Corda — Volg. Chi *' d date
^88a — ?, Chi ti ha dato codesto accol-
lo?
Ctfre, Cuòre, Core = ^e' mme dice
—, Non ho voglia. Non mi sento di. Ne'
mme ve' da —, Non mi vien dal core.
Non lo fo volentieri.
CtfrVe, Còlo = Carta — , Cartapeco-
ra = Fig. Arruzz' arruzze, hi — té*
se cónge!, Che giova arrovellarsi? La
tua salute ne va di mezzo — Lassd' lu
—, Morire = Fa' lu —, ^ Far la buc-
cia „, Ammazzare =: [ Qao'ir^ — " Stat.
mun. di V. „ : Ohe coirà non se possa
cornar ad presso adfundi (sic) = " Bagl.
di S. „ : Che nuUa persona possa passare
per la piacza de Sulmona con cojra co-
rame et pelli che dessero fetore alle
genti. (Lat. Corium = " Coirò* „ e " Co-
rio* „).
Còme, Corno = Ciascuno dei rebbi
della forca e della forchetta = Volg.
'Nu pare de — !, Un corno, Un fischio.
Nulla! = Ahhad^ a le còma ti!, Atten-
di a te!, Sta nei tuoi cenci! = Candd*
le — a une, " Cantargli il vespro e la
compieta „, Dirgli il fatto suo fuori dei
denti = Té* le — !, È donna rabbiosa ;
«tacciata = [Pai. Cuorre. Nel pi., Cor-
re],
*CorpAl»l»òite, sm. Corpetto, Sot-
toveste contadinesca, non soppannata,
ma dell' istesso panno cosi d' avanti
che da dietro. Fino a tempo fa, quello
di gala era rosso, con bottoni di ar-
gento.
Còrpe, Corpo = — de bbón d^mbe,
Bontempone = É— are/atte!, È perso-
na indurata alle fatiche; che sostiene
anche i disordini; È un fegataccio, uo-
mo capace di qualunque audacia = In
modo reticente: Me capisce *n — /, So
io! = [— de la Majelle!, mo. euf. =
Pècure da — , Pecora da frutto, che dà
agnelli].
Cdrre', Correre. P. pass. Ctfrae,
Carrate = Corr* appresse, Rincorre-
re, Correr dietro a chi fugge. Chi te
córr* apprlsse f, Perchè ti affretti ?, Va
adagio = Concorrere, Gareggiare. 2Pn
g 'i- d currute neciune, Nessuno ci ha
concorso, Non ci è stata gara.
Còrse, Mastino, che i macellari so-
gliono tenere a guardia delle botte-
ghe.
Ctfrte e Carte, agg. Corto = Sm*
Tenérs* a — Fare a miccino, Bispar-
miare = Avv. Vicino. A — je reste,
Poco gli rimane. £ vicino alla fine. La
fónde sta a —, La fonte è qui vicino.
Sta a — a mmenV, A momenti verrà.
Il Sf. Corte ; Giustizia. JV a la —,'BÀ-
oorrere alla Giustizia. [Ari. Affedd* a
la — , Fare il matrimonio civile = T.
La —, la Besidenza municipale].
Còrteche, sf. Fam. e scherz., Pelle.
E dde — dure, È di buccia dura, resi-
stente alle malattie, alle intemperie;
e, fig., È uno sfrontato.
Còscene (neir Aqall.), sf. Paniera
formata da un cerchio di legno, sopra
un fondo di sottili asserelle ; il tutto
fermato con nodi (punde) fatti con na-
stro di legno = Nel Chlet. Stare = T.
Cóscene e Cùscene, Forma conoide di
giunchi, e anche di latta, in cui si fa
la ricotta. (Gr. KÓskinon) || Cuscenare,
Chi vende o racconcia " còscine „.
Ctfse, Còsa ^ Esprimendo maravi;
glia o rammarico. É ccósa forte!, È
*na cosa forte!, È una gran cosa ohe,..
= Ha fatte *na —!, (Il dolore) è sce-
mato alquanto, un tantino; (Il rime-
dio) è giovato tanto quanto; (Il ven-
to) è diminuito un po', e sim. = IPn
é —!, Non può essere, Non posso ser-
virti, dartelo, andarci ecc. ; Non è ne-
gozio, Non va. Non riesce =r Fa' *na
cosa prlste!. Fai presto, Spicciati ! =
Come se nen fusce cosa sé*!. Come se
non fosse fatto suo, cosa che lo riguar-
dasse ! = Cosa-triste, il Diavolo || Nel
ling. fanc. Bella — , Chicca, Pasta dol-
ce Il Sm. Coso, Oggetto qualunque li Dim.
Cacarèlle, Coserella, Cosina. [Cosarìl-
le (Cel.), " Cosina „, Bambina] — Sm.
Aggeggio, Gancetto, Ferruzzo, eco.
Cosse, Coscia = Coscia di bestia
macellata. Coscio = Fam. ^terd* la —,
Poltrire in letto = Fig. E dde la —,
É il cucco, il prediletto = Iron. Ser-
vV ala —, " Servire nel coscetto „, Ben-
derò pan per focaccia ; Benderò ad nsu-
ra. Compensare a misura di carbone
= [L. 1567: Uno pollitro de pelo bajo
Digitized by
Google
008 - ore
17a
con stella alla cosa a dritta] \\ Aocr.
CB«soae, m. Cosciona ') Dim. Cnssétte,
f. Cosoetta = Cosce tto.
Casse (Cli.)i Bm. La quarta parte di
un gherìglio. CU gheriglio si spacca
in due mezzi glierigli, e ciascuno di
questi in due spicchi o cosce „. Carbna).
Cftite, Costa = [N. di contrade : Co-
sta pagana (Alt.) ; Ooste dei greci (Ors.) ;
Costa mergana (S. Sa».); Coste di breti'
na (li.)].
Ctfteelie, Cotenna || Cateedne, fig.
Uomo zotico, e anche avaro, Cotenno-
ne. C Cotica* „).
Còtte, sf. La quantità di mosto, di
pane, di sapone, ohe si coce in una vol-
ta = Iron. Hajje fatte 'ssa — de pane !,
Ho fatto codesto affare, " un bel truc-
co ! „ = Sm. Il mosto, Il sapone, bol-
lito e addensato con la cottura. Lu vi-
ne — , e assol., lu Cotte, Il vino fatto
in quel modo.
Còtte, sm. Scottatura, la Parte scot-
tata = Fig. SÓpr* a lu —,V aequa vul-
lite!. Avere il male, il malanno e 1* u-
scio addosso, Piovere sul bagnato. Aver
la croce e il crocifisso.
Cotnsno, n. di contrada.
Céve, sf. Cova, Covatura — A —,
gioco fanc. Bimpiattino.
Còvete (C. tr.), sf. Peso fiscale. Im-
posizione, Balzello = [Li d\ passati vi
serissimo dovessivo soprassedere V esat-
tione delle due colte di maritaggio del-
V iUma e carissimaftglia la nostra Eleo-
nora d* Aragona, quali si dovevano pa-
gare per l'università et huomini di Lan-
ciano e sua Castella, ^ Lettera di Fer-
dinando I d' Aragona allo Tesoriera
deUa Provincia sedente a Lanzano. XI
8bri8, 1464 „]. (Lat. CoUecta- = «Collèt-
ta* „ e " Colta* „, Imposta).
Cl^xB«, sm. Costola del rasoio. (Del
coltello, Taidne, ved.).
Còzze (Aq.), sf. Scavatura fatta dal
maiale còl grufolare = T. Oltre al si-
gnif. di Loia, ved. €òsse«lie, ha quel-
lo di Corteocia, Crosta.
Cl^as«ehe, sm. Loia, Strato di su-
diciume che si appiastra sugli abiti o
sulla pelle = Còzze, m. T., C. a. A.,
Còzze, f. Il P.*» ^ Nguzzecarse, Insudiciar-
si]. (Dal. ted. Kothf).
Cra, Domani. Nella maniera: Cra e
cera, e lu male n'» ze ne va; o e cquéU
le che ss* d da fa' nen ze fa = Pett.
Craje, Domani. Crassaìre, Domani se-
ra Il Fa* cera, il Gracchiare del corvo.
*CrAaeelie, Cranio. Lu — de lu ca-
pe. La volta del cranio = [Ort. Crdn-
ze. Lu — de lu cMpe = Teschio].
*€rape, Capra |I *Crap«vne, Che ha
odor di capra, Caprino. || *Crai^ine, sm.
Capro, Caprone, Becco = [C. •. A. Ca-
prone — T. Caprone, nel gergo, grossa
sbornia = "Bagl. di •.„: NtiUo macel-
laro debbia vendere una carne per un*
altra scrofa per porco caprino per ca-
strone],
*Cr»«t*', Castrare = Fig. Freccia-
re, Levar danari di sotto con inganno
= Castigare. Te croste Ji'!,T "incic-
cio „ io !
Créde', Credere. Comun. in forma
pron. quando sta per Pensare, Imma-
ginarsi, Opinare.
Credenze (Pai.), f. Forca a cinque reb-
bi, usata per spulare || C. m, A. Coletto,
Vaglio usato nelle aie 11 Pett. Conser-
va, Serbatoio, di acqua che alimenta
là fontana.
Cremenale, Criminale = Fam. Nne*
le fa' tande —!, Non esagerare, Non
la dare per più grave di quel ohe è!
*Cremone, *Iiaeremoiie, Cremore,
Cremor di tartaro.
Crenzd' (Se., Pett., Cast. C), Cre-
dere. Jì* me crlnie, Io credo. Crenzìu-
ne, e se crenzèune. Credevano = P.
pass. Crése, Creduto. (Sen. •* Creso „,
Creduto).
Crepk', Crepare = Creparse, Crepa-
re. Dei vasi di coccio. Incrinarsi.
Crepaeee, sm. Crepaccio, Crepa,
grande = Stamazzone. Nel modo: Fa^
*nu —, Dare uno stramazzone, f Andare
in terra di picchio. (Aret. " Dare un
crepaccio „).
Crepate, fam. Burbero, Sgarbato r
Dispettoso = Fig. Aria —, Afa, Aria
stagnante, uggiosa = Spreg. Ernioso |j
CrepandìeUe {Cs^»t, C), Superbia, "Spoc-
chia „ = Iracondia.
Cr^ce (T.), Stiacciata, e propr. quel-
la fatta dai mugnai.^
Crescemtfnle, sm. Aumento, Ciò
che si produce o si ottiene in più per
aumento di massa, per sviluppo = In-
teresse di UQ capitale.
Creseénie, sf. Luna crescente. A la
— , A luna crescente. A 'sta —, In que-
sta. Nella prossima . . . = Abito fatto
'n — , . . . a crescenza.
Créscile (Pai.), sf. Cresta = Fig.
Téje 'na —!, Ha un gallo !, È borioso ;
Stizzoso = Altrove : Fa' resajje' le cré-
ste, Far montare in bi^za.
Crésciacòre (C. s. A.), Singhiozzo dei
bambini. È ritenuto come indizio d'in-
grandimento delle budella.
Crése, Ved. Crenzd'.
eresimele, Albicocca grande. Quel-
la piccola, Temaeòehele. (Gr. Chry-
sómelon),
Crespatare, sf. Piglio ; Grinta, Fac-
cia ohe non ispira fiducia.
Crespèlle, sf. pi. Specie di frittelle
di pasta di frumento lievitata, che si
Digitized by
Google
174
ere - ero
mangiano come cibo di rito, dai conta-
dini, nella vigilia di Ceppo = [V., Ar.
ScrippUle ~ Pifci. ScùrpóUe = C. d. S.
Scher fèlle]. (« Crespello* „).
Cretajje, sf. Terraglia, n. gener.
delle stoviglie di terra cotta.
Créte, Creta = Fango, Mota |I 'If-
inr«ftA', tr. e rifl. Insudiciar di mota.
^Créteebe, Chérica = [Chj'ereche =
SiM»lt. Chìleche].
Cretdne, Catrone, sm. Argilla;
Terra argillosa.
Orette (Pai.), agg. Magro. Annata
— ,... pennriosa.
Crleelie, sm. Fam. Credito, Creden-
za. CuUù nen fa — , . . . non vende, non
dà a credito. L* àjje cumbrat' a — , . . .
senza danari, a credito = Cricche,
Oròcch* e Maneche de -ngine, Tre per-
sone sbilenche, brutte, difettose =
XTicohio]. (Luoch. " Prendere a oréc-
chia „« . . . a credenza, ma a caro prez-
zo = " Cricchio* „, Ticchio) || Cricchiai,
fam. Giuntare. N*n de fa' —!
CrlclielA', Scricchiolare = Per isoh.
Cantare. E ccóma crìchele!, Bisogna
. ^sentire come trilla, gorgheggia! =
>[Craid' — Aq. Oricchid'] || Crleliele,
Scricchiolamento.
*€rlcheltfsiie, agg. Di cosa che a
mangiare crocchia, scricchiola. Croc-
cante = Fig. Di Acqua. Pura, Leggie-
ra, Che brilla. (Contr. di Sciuvélógne,
Salmastra, Molle) = Di Ragazza. Gras-
soccia e soda. Soda come una pina,
Granita.
*CrU**, Creare, nel signif. di Gene-
rare. Volg. Hajja chi V d crijate! =
Impers. 2>Pn g -i- d crijate n'ilnde, La
spiga è vuota; L' albero ha dato fiori
e non frutti.
CrUanie, Creanza = Dim. CrUan-
ièlle, fam. Visita per cortesia o per
4aegno di rispetto = Dono per gli stes-
si motivi.
Crljatnre, Creatura = Bambino.
Piagnè* gné 'na —, Pianger dirottam.,
" come una vite tagliata „ = Feto. Jet-
id* la —, Abortire = Neonato. La —
piagne. Il bambino vagisce, piange.
. Crìòe (CoUed., ufi- Enr.,. p.*», Cauit.
C). aw. Nulla.
CrIJtfle, sm. Legàcciolo di pelle con
cui si legano le scarpe || Viticcio, Vetta
di vite che si avvolticchia inanellando-
si Il Sf. Vilucchio. La — € le cumbitte
de le purché, ... è confetti pe' maiali, è
molto gradita. ("Coreggiòlo„).
CriUd', Scricchiolare , Crocchiare ||
CriUarécce (I«or.), agg. di Tuono. Che
fa romore hftoerante.
Crine. Nel mo. euf. Pe' — ! (Anche
nell' Aret.).
Crine, sm. Cesta a forma di campa-
na, per tenerci i galletti accapponati.
(Aret. " Crino „. Cesta da polli = " Leg-
gi sunt. della città di Messina. Sec.
XII „, in " Arch, trad. pop. „, voL IX,
pag. 9Q: Quod rohaa portentur in cri-
neìs).
Crlspe. Nel modo eufem. Pe* — /
Crlite, G. Cristo = Fig. MéUe' —
'm man* a le turche, " Projicere marga-
ritas ante porcos„ = Volg. Se n'n ze
venne — , nen ze magne pe' — /, e si sog-
giunge: Diceva un tale che andava ven-
dendo Crocifissi = [Ha truvate — a
mméte' e la Madonn' a Wcòjje\ Letter.,
Ha trovato C. a mietere e la M. a spi-
golare. Detto di nuora fortunata =
8* arevd — pe' lu mònne /, Se avremo
una buona raccolta ! = C -i- d passate
— de jurneì, È paese, Sono paesi belli,
ameni, fertili].
Cristiane, Cristiano = Spesso, per
Uomo = Pòvere — / Pover' omo! Quan-
d' é ccuciiute ehelu — /, Come è testar-
do queir omino! = Jfo' vujje vede* se
881 —/,... se sei omo, se sei bravo =
Fa' —, Tenere a battesimo = In. for-
za di agg. É *na cése, 'nu lavare — , È
una cosa che va; Un lavoro fatto 'per
bene || Acer. Crlìtlantf ae. Di grande
statura; Omaccione; Omihone, Perso-
na molto per bene.
Crìtéle, sm. Com. nel pi. Tritoli. Mi-
nuzzoli di pasta, che si staccano, stro-
picciando o raschiando, dalle mani,
dalla madia e dalla tavola su cui si
è spianato il pane. Pizze de — , Stiac-
ciata fatta coi tritoli rammassati =
Ori. Crìttele, (Cfr. « Gretola* „, Pez-
zetto che si sgretola, Scheggia).
Crjette (P."), agg. Ernioso. (Cfr.
" Crètto „).
Cròeelie, Gancio. Non com. =' [p.«o
Specie di forchetta, che si mette sul
collo della pecora, nell' entrare nello
stazzo, per tenerla ferma mentre vien
munta]. (" Crocco* „, Uncino. Fr. Croc).
Cròcchiele (Ar.), sf. Spicchio di oipollA
= Parte di un gomitolo, che si stacca
dall' intero in forma di matassina =
Bocciòlo di canna, che si mette fra
una costola e 1* altra della rocca. Gre-
tola. Ved. Crd»te.
Crdee. La sanda —, V Abbicci =
Nghe 'na fatte de — , m. av. In un bat-
ter d' occhio, In un battibaleno. In
quattro e quattr' otto = Fa' le cruce,
Fa-r delle croci, Non aver da mangia*
re = Fa* le cruce nghe le pite, Barcol-
lare, Trimpellare = [Diecina d* anni.
Cinghe cruce, 50 anni. Mo' fa sUte cru-
ce, A momenti compirà 70 anni].
Cròlle, sm. Filza, di frutta secche,
chiocciole, chicchi d* oro. pallottoline
del rosario ecc. = Fig. È 'nu — d' osse,
Digitized by
Google
ero - cuc 176
É secco strinato, magrissimo = 0. 1632:
Nno crollo di or agite, (Forma dim. di
Corona-) \\ C. s. A. Lo stesso ohe Ciu-
rmile, ved. Il Nel Ternm. Botolo di pan-
no, e sim. = PI. Eotelline per cui soor-
Tono i licci. Ved. Crnlle = Piooola
croce, o Tamburino a ooi si avvolge il
filo = Ciambellina d'avorio il Baeeb.
Sf. Nastro, Striscia, di corteccia di sal-
cio, "per legare cerchi o i diversi pezzi
dei panieri di legno.
Crtfne, sf. Corona = Lo stesso ohe
CrbUe nei dne primi signif. = È 'na —
de fémmene!. È una donna che non ha
pari, una coppa d* oro = [».» Sur. Cru-
ne] Il Dim. Cnranèlle, Coroncina || Crtf-
nalABKlie, Goroncione-a, nel signif. di
Persona che fa mostra di grande de-
Tozione e sta sempre a sbisoriare, ma
son lustre = [V. 1629: Cinque corone
(canoeU. " corone „, è sostituito crone)
et sei medaglie dar genio (sic)].
Cròneche, sf. pi. Nel modo: 8e ne di-
ce — f o Se ne sènde — , o Se n* d da
sendV — /, Il tale lascia parlare, farà
parlare, di sé. Ne sentiremo delle brut-
te; detto delle intemperie.
CfróSche (V.), f. pi. " Croste ^, Busse ||
Cròachiele (Ar.), Crosta, Corteccia.
Crtfite e, più spesso, Crtfiftele, sf.
Ciambellina di fili ammannellati. Yed.
Cròcchiele nel 2° signif.
Crinite, sf. Primo latte dopo il par-
to = [ChelòHre = Ori. CròHele]. (" Co-
lostro* „ e " Calostra* „).
erigitele, sf. pi. Sfoglia di pasta, ta-
gliata a strisce con lo sperone, foggia-
ta a fiocchi e fritta.
Crucche, fig. Becco. Ved. Cacche.
CrneelilA', Crocidare, Il gridare del
corvo.
^CmcefiBliiil'. fig., Crocifiggere, Tor-
mentare.
Crocètte, Lupinella = [*Crucjette
= Aq. Crocètta].
Cruciate (C. fr., V., t.), f. Ved. Wté-
4ule.
Crftcle, Tormento. (Lat. Crucium),
Crneltfle. Crogiolo.
*Crad«Tele, agg. di Legume. Non
cottolo = [Anche di Acqua. Non buona
per oocere i legumi = Cast. C. Crùdìe,
Non cottolo. Di panno: Greggio].
Cravnale, Prùgnolo, Susino salva-
tico = [Aq. Prugnole]. (Sen. " Crógno-
lo„,) Il CrosMalèffne, sf. pi. e agg. Cor-
niole, sorta di ciliege = [Crognaléto,
n. di oom.].
Crnlle, sf. Carrucola, Girella, Pu-
leggia = Dim. Crnllétte, Girellina =
[C. •. A. CruUe, sm. Argano = In qual-
che luogo, CruUe, sf. Tabella, strumento
d afare strepito nella S. S. Cfr. Crìlìe in
SetirdeKe]. (Aret. " Bulla „, Girella).
Crame, Cruna = [Endr' a la — de
IV ache (Ar.). É perspicace, di acato in-
gegno].
Crùìtele, sf. pi. Frittelle di pasta
fermentata, ohe si mangiano come ci-
bo di rito nella cena della vigilia di
Natale. (Lat. Cruatulum = [Cfr. ** Cru-
sta*„ e "Crustula*„).
Cra»tate, Crostoso = Agg. di Fo-
glia. Crostoluta.
Crarèlle, Crnuèlle, Vaglio = Dim.
Cruvelluece, Vaglietto.
"'Crnvlae, agg. di Collo. Con cica-
trici scrofolose.
Cu [Se, Pese., Pai.), Con s Che, Che
cosa. — hhóf, Che, Cosa, vuole? = Che,
Quale.— vvlnde tire f (pese.). Che vento
spira? = Che, Forse? — mme purtiace
quacc* avvisef (Pese.), Mi porteresti mai
qualche avviso? = Quale, Quando. Da
— tj'embe me n* év^ accùorte!, Da quanto
tempo me n' ero accorto!
Cubbadl (Pa*!.), Bbadi (Torino di
Sanerò), Perchè?, Per qual motivo?
^CubMlle, avv. Nulla. IPn gè ne Ha
— , Non ce n' è mica, bnocicata =
Nessuno. IPn g' é remaste —, Non n' è
restato alcuno = Hajja Bande — / Mo-
do di risparmiare un moccolo — 'N — ,
m. av. In nessun luogo = {Cubb3elXe,
Niente = Pai. Chevjejje, Nessuno. Cub-
bjejje, Niente = P.»»* ChebblUe, Niente
= Cast. C. Nevelle, Punto, Nulla]. Ved.
CnvUle.
Caeasne, Cuccagna = Fig. Eccessi-
va libertà. Pc* la troppa — che f d
date la mamm\ d fatte ^aaa bbeW are-
scite!
Cacce, Cuccia del cane = [Cuzze]\\
Cacce cacce, m. av. Lo stesso che
Carce earee, ved.
Caeeeldae, fam. Testone, Zuccone
= Uomo duro di mente = e anche. Di
grande ingegno = Antica moneta di
argento. Piastra.
Cuccéae, *Ct*ccJese, Vento di NO., che
spira da Còccia, monte.
Caeeétte, Testicoiola di agnello o
di capretto = Scherz. Per essere buona,
la -— ha da parld' e èsse' deritte, deve
aver lingua e cervello. Anche fig.
Cacche e Caeeti n. fanc. dell' Ovo,
Cucco, Cocco = Cuce* u vhidef Gioco
fanciullesco, Sbricchi = [Car. Per sim.
Bernoccolo = Caa. Chi ha moglie in-
fedele. Ved. C»i*ccfee] :| Agg. Senza cor-
na. Ved. Còche e AeeaccA'.
Cùeclieme e Ctieiieme, Bamino per
scaldarci V acqua = [V. 1573: Uno oo-
como di rame], (Lat. Cucuma-, Sen.,
" Cuccamo „).
Cuccheràune (Coli.), Collo della boc-
cia.
Cacchlare, Cucchiaio JI Sf . Cuc-
Digitized by
Google
176
cuc
chiaio di legno, di lungo manico, per
rimestar la roba nei vasi da cucina,
Méstolo — Arnese dei muratori, Mé-
stola = [Fig. É la — de lu pc^hése, È
il factotum, quello ohe ha il mestolo,
del comune] \\ Dim. Caeelilarèlle, f.
Piccolo cucchiaio di legno = Mestoli-
no = Fig. Métte' nghe la cucchìarllla
'm mècche, Imboccare col cucchiaino,
Parlare in modo piano. (" Cucchiara* „,
Mestola dei muratori).
Oucchiute, Crostoso = Di grosso e
duro guscio. Yed. Ctfeehle.
Caeelate, Capata, " Zuccata „.
€neelatarU«> CoociutagginCi Te-
stardaggine, Caponeria.
Ca««atrlll«, Coccodrillo.
Cuccuvajje (C. fr.), sm. e f. Chi si
appioppa in un luogo e si rende mo-
lesto con la sua presenza.
CaeenK*, Cucinare = Fig. Assol.
Bimanere senza nulla, Consumare tut-
to il patrimonio. Ha cunenate!, Ha
** macinato „, Non gli rimane nulla.
CncéT«le. Contr. di Crudérele.
Cottolo, Di bona cottola — Fig. e iron.
E —!, Non è di prima cottura; Non è
terreno da porci vig^a.
Cucine (T., Camp.), Minestra di le-
gumi che si mangia il !« di maggio !|
CucinjeUe (P.«»), sm. Carne pecorina
cotta nel calderotto. (" Cucina* „, Mi-
nestra, Brodo).
€a«tfee«, *Cli«ed«««, Zucca =
[" Bagl. di ». „ : Per agli cepolle melu-
ni mélangole cococcie et altro fogliame
non possano toUere cosa alcuna ancora
che se compre per industria], ("Cncuz-
za*„).
Cucrummozàte (Se.) agg. Colmo. *N^a
congaplane — de farine,
Cneale, Cuculo = C -e- d caudate
lu — f Modo per dire: Codesto lavoro
non finisce più? = [O-i- dcandate lu —,
sòrta me" perdute! (Ari). Si fa dire alle
ragazze non maritate. (Dalla frase
fanciullesca: CucU, Wn é cchiù!, ripe-
tuta, per isoherzo, dopo di aver man-
giato) = Udnne f attòcc^ ajV 'repijjd'
lu — .', dicesi di ohi sposa una donna di
mala fama].
€aeal«Ue, sf. pi. Cavolo a palle =
Le — de ceprèsse, le Coccole...
Oucìtmmere asenine (I«ama), Cucuc-
eiUa sàlvateche (Q.), CfucuzzSUa pazze, o
d ' àsinu (Aq.), Elaterio, Cocomero asi-
nino.
Cucunare, sf. Cocchiome, Apertura
superiore della botte. (Cfr. " Cocca „,
Tacca della freccia).
Cucurummìlle (PAI.), sf. Donna di
bassa statura e lenta nel camminare.
*C«dA««iiie, sm. Osse de lu —, Os-
so sacro, " Codione „.
cuj
Caiiar«hle, sm. Tritsllo più fine
del comune.
Cudécchie (Tocco), sm. Cilindro di
pasta di gran turco.
Cndéllo, fam. Nuca = [A«. Cocólla],
Caderlsse, sm. Lo stesso che Ca-
délle = Codrione degli uccellL [" Co-
derinzo* „ e •* Codrizzo* „, Codrione).
Cuderóne, Osso sacro, " Codrione „.
Cadljd' , intr. Dimenare la coda.
Scodinzolare, pr. del cane = [C»st. C
ScudrizzS' = T. Scutrizzejd*],
Cufécchie (Ctwit. C), sf. Berretta di
lana, con due appendici laterali, che
coprono le orecchie e i lati della fac-
cia, a difesa dal freddo. Buffa.
Cùren«, Corbello = [P,** CR(fene.
Fa* ju —, Fare il bucato = Cas«. C.
Cufìne]. (" Còfano* „, Corbello).
Cuffijd\ Befiare. Yed. Se afflo.
Cufleeliie. Yed. Cnvieeble.
€«sne. Lo stesso che Ctf rno, nel ^
signif. = Cuneo, Zeppa. (" Cogno* „,
Cuneo) = Dozzina di spòrte, ved, =
[Becipiente bislungo di legno, a doghe,
per tenerci pesce marinato e acciughe.
(Lat. Congiu')].
Cuvntfsno' Congiungere II Ca^ndn-
do. Cijje —, Ciglia raggiunte. (" Con-
gionto* „).
CuvMooe, agg. Di grossa e dura buc-
cia = Di noce. Malescia = Per sim. Di
poppe. Dure, e che rendono poco latte.
Sise cugnuse = È —, non partorisce
facilmente = Fig. Di carni. Sode, pr.
delle ragazze floride, atticciate. È—!,
É granita, soda = Té* le mane cugnuse,
È un cattivo pagatore. È difficile a
rendere = [CavaUe — (Pai.), Che sten-
ta a orinare].
Cuje, nel prov. Chi nen de* de la prò-
pia — ,no cche mmannepècure 'w Bujje,
Chi non ha persone (di famiglia, che
gli appartengono) di cui fidarsi, non
mandi pecore in Puglia : non lasci cu-
rare da altri i propri interessi.
Cujéto, Quièto = Cheto. àtaUe—!,
Chetati! = Bono. — nghe le mane!, G-iù
con. Sta bone con, le mani! = [So.
(Ìuite]\\Accujatd*, Quietare, Acquietare.
Oujje, sf. Pungiglione delle api, ve>
spe e sim. = Lisca delle piante tessili
= Ar. QuìJJere, Pungiglione = Cmmt.
C. Puntiglio. Vo' vénge* s^mbre le —ì
(« Aculeo „) Il Oujjìcce (Ca«i. C), Punti-
glioso.
Ctkjjetìcce, agg. Di frutto, a speo. di
uliva e di uva. Baocattato doi>o la rac-
colta principale = Anche, semplicem.,
Baocolto, per contrapposto a FuratiO'
ce, Bubato.
Cojdne, sf. Yolg. Beffa. Nella ma-
niera: Dd* la —, Corbellare, • Cordo-
nare „.
Digitized by
Google
cui
e ni A', intr. Versare, Sgocciolare.
La hbóitèj lu varile, cóle, La botte, il
barile, versa, non tiene bene, sgoccio-
la = Tr. Fondere, Gettare. Fig. S* €
oculate la cambanet^ É fatto il becco
all' oca, n lavoro è compito, La fac-
cenda è terminata.
Calare, agg. di Budello. VedVXe —,
Intestino retto.
Calate, sf. Sanno = Fig. 'N gòU* a
mmé ha Jeffate la — , Addosso a me ha
gettata, riversata, la broda. Ha attri-
buito a me la colpa = Bacato. Fa* la
—, Fare il bacato. MéW a la —, Met-
tere in bucato, Imbucatare || Dim. Ca-
laftdlle, si. Bucatino.
ColaMre, sf. Oeneràociolo = [ir.
1543: Uno colatore]. (Dal lat. Colum).
Cole. Yolg. Métte' lu — a lu tóm-
mele, Fallire = Se magnarré (o magnéa-
se) lu — de lu Miaarére (" vitulos „), É
insaziabile, avidissimo = A tté n'n de
'n éToe acme lu cambanVl' arrét' a lu — /,
Kon riuscirai ad essere, a tirarti su
per, prete = Tuccd' lu cuV a la cecale.
Grattare il corpo alla cicala, Bar oc-
casione di garrire a obi proprio non
farebbe altro = [Se va menanne le ca-
lecagn* arrét' a lu —, Fa il gingillone,
Va a dondolo. Girella sempre, seusa
levar le mani dì nulla] Il Calednde,
per isch. Lanaiolo. (Sen. " Culonto „j.
ColeeA', Coricare = P. pass. Co-
levate e Ctfleelie. (Lat. Collocare =
"Golicare, Colcare*„).
Calére, m. *la Calére,il Colèra.
Callane, Collana = Yeazo.
*CallenIaBde, Collegiale, Alun-
no di collegio = Per iscb. Carcerato.
Cauti, Colui, Quello = PI. CiiiUe,
Coloro = [Quitte, *Culle].
Caldae, sm., e *la Colone, Colono,
Contadino che lavora un fondo enfi-
teutioo e per lo più abita ivi stesso =
PI. IM Oulune, Gli avventori di un fran-
toio = Per estens. e per isch. Gli av-
ventori di un' osteria, di una mescita.
Mo' va la Culune!, Ora vanno a cion-
care = [T., nel 2^ signif., Becennire],
Calore, Colore = Del grano. Pijd'
— , Imbiondire, Biondeggiare = Delle
carte da gioco. Seme = Fig. Métte' *na
pèzz* a ■—, Ketterci una toppa. Cerca-
re di rimediare, scusare, giustificare =
[*Chelore, *Chelàure].
Calftnae, ^Clielftnne, Colónna =-.
La pioggia che cade su di uno spazio
ristretto. De state, V acque va a — .
[T. a rramate] || Dim. Calanaétte, f.
Colonnetta-ino = Comodino, mobile
che si tiene accanto al letto.
CalpA', intr. Aver colpa. Che cce ne
colj^e Jf f, Che colpa ne ho io ?. (" Col-
pare* „)•
com 177
CnmAcehie, fam. Sf. Moltitudine
di persone. 'Na — de gglnde = Cricca.
É ttutte de 'na — . = [Can. Moltitudi-
ne di pers. o di bestie: = Ari. Di cose
simili. *Na — de paUune = G. Territo-
rio; Vicinato].
*Caml»anaÌJe, Companatico. (**Com-
panaggio* „).
CaMObare, Compare, Padrino =
Ganzo.
Cambedéitie e Cambedénif e, Con-
fidenza =y: Dd' — a la mójje, " Conca-
bere „ = Dd' — , Molestare, Fare a con-
fidenza con una pers. o con una bestia.
Ne' je dd' — /, Non gli dar noia, mo-
lestia.
CamlbeaaA*, Confessare 11 Contbes-
•Innlle e Cambessl anale, Confessio-
nale Il Cumbessuole (Pai.), Confessore.
Cnmbètte, Confetto.
CamMtaòrre, il Confiteor.
Gumblafèure (P*l.), Clistere, strum.
Altrove, Unibiatére.
Cnmblemènde, Begalo = Binfre-
sco. Beerino = Fam. e per isch.. Lor-
dura di gatto sopra carte, abiti ecc. =
Iron. Gastigo. Danno.
Cantbtfnne', Comporre = Ammon-
tare, Accatastare, le legno. Abbarcare,
il fieno = Iperb. Di pers. accalcate in
un luogo. La ggènde statté eumbòite. Le
persone erano ammonticchiate, addos-
sate, l'una all'altra.
Cambòite, sf. Frutte conservate sot-
to l'aceto. (Sen. " Forti „ m. pL) = Ca-
stellina, Mucchietto. *Na — de libbre.
Una castellina di libri. In questo si-
gnif., più com. il dim., CanpibnitéUe.
Oumbrése (C. rr.), sf. Combriccola ||
JTa' la —, Mettere i panni lini nel ma-
stello per farci la rannata. Imbucata-
re, Mettere in bucato.
CantenU*, CanilJA', Cominciare.
Non meno com. Ai^pelM' e AMbUA'.
C Comenzare^n e " CominaaTé*„).
Cnmmare, Comare, Madrina =:Fam.
La Levatrice — Per isch. La febbre in-
termittente = Per euf.. Ganza = Fa'
a —, Tenere a battesimo, Accompagna-
re a cresima, Scambiare i fiori in s.
Giovanni e in s. Pietro.
Cantmatt«>, Combattere = Aver
da fare, Confondersi. Ne' vvujje — ngTie
le pazze !, Non vo' confondermi, aver
che fare, coi matti = Affaticarsi. 0-t'-
àjje 'vut' a — 'na jurnate, Ci ho dovuto
lavorare attorno tutto un santo giorno.
Cnntntènde, Convento = Di cose
mangerecoe in abbondanza: Avastarré
a *nu — de munece, Farebbe a un con-
vento.
*Cammen«nde. Nella maniera: Ès-
se' —, Accadere, Avvenire. Vide che
mm' é—!. Guarda un po' che mi avvie-
Digitized by VjO
178
cum - CUP
ne ! Quéste ne' mm' é State ma' — /, Que-
sto si ohe non mi è accaduto mai.
€nakmét«, e anche Miélle «ke 1»
«tf de, Cometa = Aquilone, balocco de'
fanciulli = [Cumc'te].
*C«makljA% Accomiatare. Licenzia-
re = [Rifl. Kettersi in via. Quande me
so' cumm^jate, ère notte^ Quando mi sono
avriato, era g^à notte].
Caokoklie, Convito, Banchetto.
*Cummjerzef sm. pL Giorni della Con-
versione di s. Paolo : 23, 24 e 25 gennaio
= I«. Le Carcere de sam BàveU.
Cummujd' (B«««li.), Coprire = Na-
scondere.
CammuMf), agg. Comune = [Sost.
Nel signif. di Municipio, più spesso al
femm.j = Quésse le sa lu prubbech* e
lu —, È cosa notissima.
Caoktf, Cassettone.
*Otmdenevd', Coltivare.
Cundìte, Panata con ova sbattute =
In forza di aw. 3fagnd* — , Mangiare
una vivanda, non pane solo.
CnMdlslaiiA'. Mon è dell'uso volg.
— bbónCf Aggiustar per bene un ogget-
to in un posto = ST <f da — bbóne, Hai
da coprirti bene; star rig^uardato =
àtdnzxa cundiziunate, Stanza ben ripa-
rata, con buone imposte.
CnMdrade-te, sf. Luogo nel territo-
rio di un comune. Il tenimento è sud-
diviso in ** contrade „, ciascuna con un
nome particolare = Nel signif. di Par-
te dell'abitato, non è ora dell'uso, ma
fu in antico. [«. 1590: Una casa sita in
detta Terra et in centrata del Marrone
verso V orologio],
CuMdraM', SeandraM', Contraf-
fare.
Cundumd' (C. fr.)» Contare, Calcola-
re. Oli pò — le stélle de lu cjéle f
€ane«èlle, sf. N. di luogo nel terri-
torio di l«. Nella detta contrada è una
chiesetta della CuneceUe, [Vicino T. una
chiesetta rurale è chiamata la Madonne
de la cone = Pai. In una leggenda in
versi, di a». Lucia, pare che abbia il
signif. di Cunicolo, Nascondiglio. Sanda
Lucìje ze métte déndr' a 'na cunecèUe,
...si nasconde, entra in... — li. 1568:
Due figure over cone venetiane lavorate
d'oro. Qui i)er Immagine, gr. Eikón], (" I-
cona*„ , Immagine, spec. sacra. Quindi,
^CunecWA, forma dim. di " Icona „).
Cùnei» e Cfmnele, Culla = [Où-
néle = Aq. Cùnnola — Av. Cùnma =
P.«« Cóundre], (Lat. *Cunula-) \\ Oun-
neW'lijS (Ar.), Cullare.
C%*n/(en(f, Combinare, Bimanere d'ac-
cordo; Conchiudere un contratto.
Cnnflne, Cnmbine, sf. Il Confine =
[Bagl. di S „ : ... de la confina come ac-
qua pende], (« Confina*^).
Cunfurzìùne, Cumburzlùne, sf . pL Eo-
bncce da mangiare fuori il tempo dei
pasti, spec dai mietitori e dai conta-
dini che attendono a lavori molto fa-
ticosi. (Cfr. ■ Conforzare*„, Confortare).
Cnasallarse, Bisoaldarsi, pr. del-
le cose ammucchiate = Anche dei pan-
ni su cui lungam. si giace.
CMBKlilnde', Concludere.
CaiMfld',"Vagliare= Stacciare \\ Can-
diate, sf. Vagliatura = Stacciata II Caa-
vlarèUe, sf. Vaglietto |j Conslaftere,
Vagliatore i; Canslatare, Vagliatura,
Mondiglia del grano che si vaglia, che
si dA i>er becchime ai polli \\ Consla-
pllle, Conciatore. (Aret. ** Conciare „,
Vagliare). (Lat. *Comptiare),
Cansrljd% Generare, Produrre. La
parure fa — le virme, La paura fa ve-
nire i bachi = Formare. Da quande f
d cungrlate le hangune, Da qnando gli
son venuti i molari.
*Cnnlne, Chinino = [*La zulfate],
Cannatte, Condotto; Acquedotto.
Cuntfcehle, Clientf e«hle. Bocca, ar-
nese per filare. (Forma dim. del lat.
Colu-) = La quantità di canapa o di
lino che si inconocchia, che si arrocca,
Conocchia, Pennecchio, Boccata = In-
telaiatura sulla quale, con adatte ve-
sti, si foggiano figure di santi.
*Can&«Kde. Consenso, Consenti-
mento = ^N—, m. av. Di consenso = JV
'» —, Concorrere, Influire. 0* € jite »n
— cchiù dde *na cose, Vi hanno influito.
Vi sono concorse, tante, molte, circo-
stanze. Ce va 'n —pure lu tìmòe, C in-
fluisce. Ci mette del suo, anche il tempo.
Cnniendl' e AeeuitieBdl', Consen-
tire, Acconsentire = — nghe la méjje,
modo onesto per esprimere l'unione
sessuale.
CuBxUie, *CusUJe, Consiglio = [ra-
re lu — de le passere!, È un passeraio;
del cicalio che fanno molte x>ersone ohe
bociano in una volta].
CuniaId',Consolare= Iron. Conciar
male ; Picchiare |{ *A la enaiolasldne!
Modo di brindare.
Cunsame, Consumo = Métt' a — ,
Usare abitualm. ciò ohe si teneva ri-
posto, di conto.
Cunftnnande. Nel modo : Ar espine'
nghe le — , Bispondere per lo rime, con
acerbità e vivezza, Bimbeccare. J*d fatte
'na lettre nghe le —, Gli ha scritto una
lettera che canta.
"'Cnniaprlme, Cugino = [Cfunzuò'
brine = " Stat. Aquil. „: ,.,per fraire
et sorella consobrina . . . Non sia licito
,., portare gramaglie, se non per patr§,
matre .,.nepote et consobrini. (** Oonao-
brino-a* „).
Cupa. In nomi di contrade. Valle —
Digitized by
Google
CUp - CUT
179
[Li»ma — = Cupo (Crecchia) = Cupèl'
la (Fallo) = Cupéao (Buonanotte); =::
Coiu del cupeUo (€«».) = CupeUo, n. di
com. = CuppeUiy frais. di oom.].
H;npmmlaft«} Equipaggiato, e pr.
Ben provvisto. Ben coperto di panni.
Anche fig.
Cupazze (Ari), sm. Tronco vnoto di
quercia o di altro albero grande = Fig.
Tu di nat* a ^nnu — de cérche !, Sei un
bietolone, uno sciocco ! — Torr. Sf. n.
di contrada.
Capo, sm. Arnia, Alveare = [Fig.
È 'nu — de fècce, È un uomo tutto ven-
tre, un maialone. É ^nu — de féle, È
uomo iroso, mordace]. (Lat. Cupa - =
Sen. " Culàie „) II [Agg. Concavo, Fon-
do. Piatte —, Scodella = Cnn. Sm. Lo
atesso che Cipazze, ved.] || *Capèllo,
sf. Fiasco di legno a forma di piccolo
barile. Com. Fiascone, m. = Dlm. *Ca-
p«llé«lo, f.
Capérebio, Copèrchio = Fig. Man-
tello, Copertina, Marito di donna di
mal affare, anche prima del matrimo-
tiio = [Cupjerchie].
Cnp«rto, Coperta = — d«J lane, " Pan-
no lano„. I>òrme nghe la cCldr* e ddu*
—, Dorme col coltrone e due panni lani.
Caportnre, sf. Canone in grano.
Cupétt {Tow,, ».) sf. Pasta dolce fat-
ta di mandorle o noci e sapa o miele.
É cibo di rito nel Natale. (Sen. " Cu-
pata„. Aret. "Copétan). •
Cappone, Bacare, Imbachire; del
grano, quando ci si formano i farfal-
lini.
Cappionne, *Cnppranne, sf . Parto
gemello. È dde *na —, Sono di coppia,
gemelli = [Duppianne — Ar. Dupprare],
Cappine, Bamaiolo = Ramaiolata,
Quanta roba va in un ramaiolo = Cuc-
chiaione -pei servire la minestra.
Cuppute, agg. di Piatto. Piatte —,
Piatto fondo. Scodella.
C«r**, Curare = Indolcire. — la live,
le Itfpine, Indolcire le ulive, i lupini, con
la rannata = Macerare. — lu line =
Imbiancare, Curare, il panno = Pur-
gare. — le ciammajiche. Metter le chioc-
ciole a purgare nell'acqua o nella cru-
sca = Sventrare e pulire il pesce = Met-
tere le stoviglie di terra cotta nell'ac-
qua, per renderle meno fragili || €a-
rannore, àf. Carandaia, Donna ohe im-
bianca le tele.
Cnraxsono, agg. Di gran cuore, Cor-
diale. Anche sost.
Cnree, sm. Porcellino d'India. (Cre-
desi che le cavie si congiungano coi to-
pi, dei quali hanno simile il grido) =
[Cute].
Curce, Capro, Caprone, Becco 1| Our-
ciree, Pai. ^Ngurciree, l'Ingravidare
della capra 11 Curceture, sf. l' Ingravida-
mento della capra.
Coree euree, m. av. Mogio mogio.
Dimessamente ; Grullo grullo, Smacca-
to, Scorbacchiato, Come un becco.
Cu rei A', Bovesciare, Rimboccare, le
maniche della camicia, il disotto dei
calzoni, della veste II Curelate, Sbrac-
ciato ; Succinto = [Curcid* e Curchid* =
P. Atturzd' = Pai. Turzud*]. (Lat.
*Curtjare, Accorciare).
Cordèlle, Cordellina. (" Cordella*^).
Il 'NsurdellA', Legare con o. ; Amma-
gliare.
Cnrdéaelie, agg. e sost. Agnello di
seconda figliatura, tardivo = Per sim.
Di frutti, e spec. di granturco. Tardivo •
= Per isch. Figliolo ohe nasce ultimo
e a grande distanza dagli altri. E *nu
—, o 'nw curdeschéìle. (Lat. Ckordu-,
Tardivo = Sen. •*Corde8co„, Agnello
di 2* figliatura).
Cure, Cura = Tene* a —, Aver cu-
ra ; Tener di conto = Tenera^ a —, Aver-
si cura, Biguardarsi.
*Curéle, Querèla.
"'Curine, sf. Libeccio. Più com. Oar-
l»ine. ("Corina*„ e " Curino*„).
Cnrlncle e Cnrlnnele, sm. e f. Gru-
molo, della lattuga ecc. = \Gr\nele\
CuriììLee (At.), Che la buccia dura =
Partere —, Parto difficjile, per durezza
dell'utero. (Da " Colo „).
Cumaeeliltfle, Pecora con le corna.
*Cnrnéeeiiie, sm. Canto, Angolo in-
terno formato da due pareti = Fig.
MétV a lu —, Mettere da parte, Tra-
scurare = [Se. Curnóne].
Cnrniee, sf. Cornice = Canto vivo,
Spigolo formato da due muri = Meno
com. Canto, Angolo interno = [" BagL
di S. „ : ...vicino alla porta di a. Anto-
nio alla cornice della acarpa ad mani
dextì'a . . .]. (Dal lat. Comu, Estremità,
Punta).
Cnrpettone, Fegataccio. Uomo che
non si fa indietro in qualunque impre-
sa rischiosa.
Curre eurre, sm. Per isch. Diarrea,
** Correntina „ = [Ar. Voce ohe esprime
il tubare dei piccioni. Ved. Ruelie =
T. Faccendone, Impiccione].
«CarrèJJe'. — la famijje, Governa-
re, Reggere, la casa = — le cìtele. Aver
cura dei ragazzi = Di bestia indocile
e bizzarra. Nne^ le pózze — , Non riesco
a tenerla a freno. (" Correggere*», Gui-
dare, Governare).
Curretóre, sf. Vetta del correggiato |i
Corridoio = Andito || Corridore, Che
corre, Atto al corso.
Currlenle, *Currll»l»ele, Calesse,
Barroccino. (Lat. Curriculum = ** Cur*
rloolo*„).
Digitized by
Google
180
our - cut
C«rrlT«, sm. Cormooio, Sdegno. È
lu — che le fa* parléP ccuct, È lo sde-
gno, la rabbia, ohe lo fa parlare in tal
modo = Dispetto. Le fa a, pe', — Lo
fa per dispetto. A echi le fi lu —f, Jl
obi fai dispetto ? =^ In forza di agg. età'
—, Esser corrucoiato, sdegnato, " inooc-
oiato „. àia — fighe mmé, È sdegnato, im-
broncito. con me = Mette* 'n —, Movere
a sdegno, Stizzire = Farse — , Bisen-
tirsi, Aversi a male, " Prendere il cap-
pello „, Impermalirò, Prendersela. Sub'
òete se fa —, Di nulla nulla imperma-
lisce, se la prende, "prende il cappel-
lo „, **i cocci „ II Currevd' (T.), tr. e rifl.
Stizzire, Far adirare i| Carrcrose. Che
move a sdegno; Piccoso, Puntiglioso,
Che subito piglia il cappello.
Corrtfmbe', Corrompere = La ètra-
de s' é currótte, La strada è guasta per
le acque dirotte = Lu tìmbe s' é cur-
réti' a acque, Il tempo è rotto in piog-
gia = [Lu catarre «' é ccurrótte, ... è
conootto, maturo].
€nrt»« e Car««, sm. pi. Interesse per
una somma mutuata = [T. Decurze],
Cnvta^Mól; Chi è sempre impacciato
in liti, in cause.
*Curteqìje, Cortesia = Mancia.
Cartèlle, Coltello = Iperb. Di neb-
bia. 8é pò tajd' nghe lu —, Si affetta =
['Nu — de lamature, Una fenditura pro-
dotta da frana '= Ro«e. *CundJélle =
latr. OutJeUe]' (** Cortello* J.
Cfurtijd\ Essere impacciato in liti, e
pr. Bazzicare nei tribunali per affari
di giustizia.
€artile. sm. Corte = Cortile = [Cur-
ale, *CurtiJje].
Ourtine, sf. Zona di terra da poter
seminare, tra la vigna e il confine del
campo = {Cortine, Vacui nelle vigne.
WiMSPEABiB, " Abusi feudali „).
Qurunare, sf . Donna gìrandolona, che
passa il giorno a sgonnellare e a bra-
care i fatti altrui, e come l'asino del
pentolaio si ferma qua e là a chiacchie-
rare.
CarM', Gastigare, detto per lo più
ai ragazzi. Te vujje —ji'!, Voglio " me-
dicarti „ io, " darti l'orzo „, farti paga-
re il fio della malefatta = [Caii. Sor-
prendere, Cogliere nell'atto],
Cari«. Ved. SgAiiere. Bastoncello
più corto sul quale si batte nel gioco
della Lippa.
*Curzévele (C. Tr.), Attivo, Pronto,
Vivace. Ved. Uzzévele,
Cacarèlle, Ved. in Cdse = Danari,
Quei pochi. /Sf' d fatte na* —, Ha raggruz-
zolato, messo insieme, una sommetta.
Caseine, Cuscino = Guanciale =
Tombolo su cui si lavorano trine, mer-
letti Il Caseen«tte e Case«B«tle, sm.
Guancialino par appuntarvi arjhi e spil-
li = Guancialino, Pugnetta, con la qua-
le le stiratrici prendono il ferro da
spianare. (• Cuscino*„, Guanciale).
Cassù, Lo stesso e più com. che
<|als«e, ved. = [Qtiisse, ^^Ousse],
Caitate. sf. Costola = Fig. Aremétte*
*na —, Vantaggiare nelle cose proprie,
" Mettere un dentino „ = Luvd' *na — ,
Cavar le penne maestre. Togliere altrui
quanto di buono aveva = PI. Cuite, le
Costole, il Costato.
Custòdie, sf. Ciborio, Custodia del-
l'ostia consacrata.
Cositi. Lo stesso e più oom. che
Qaiste, ved. = [Quiete, *CuHe].
Cast ante. Costume = Vestito, delle
pers. civili, tutto d'un colore.
Cut3. Ved. Caree.
C atei A', Scotere. — le merìcule, le
nuce, la janne, Scotere, Crollare, Scrol-
lare, i rami per farne cadere le gelse,
le noci, le ghiande = [Ari, OwteW,V.
Cutijd\ rifl. Piegarsi, Curvarsi, della
persona. Nen ze p6 —, Non può piegar-
si per eccessiva pinguedine o per altro
impedimento. Ved. Cùtele].
Cùtele (Ari, Han., Cast. C), sf. pL
pieghe. Crespe della veste II Cuteld*, Ac-
cuteld*, Increspare, veste e sim. = Bifl.
Outelarse, Piegarsi con la persona. Ved.
CatelA' e Accudold\
Cuticce e Seuticce (Cast. C), sf. Ter-
reno incolto, non dissodato. Ved. Setf te'.
CatlsnA*, nel gergo, Battere, Basto-
nare, Bordare. Cfr. Cattdne.
Catljii', Anfanare, Moversi andan-
do di qua e di là senza costrutto. A
cquande va cutìjenne!. Mesta e mesta,
non compiccia nulla.
Cutine, sm. Piccolo stagno, che si
forma deviando o trattenendo le scar-
se acque di un torrente, per abbeverar-
ci le bestie nell'estate = Iperb. Cati-
no = R., B., Cutólne = " Stat. mun. di
IT. „: De le bestiame, che fwn possono
bever aUi fonti né aUi cutini. (Gr. Ko»
tyle),
Cutóne (Car.), sm. Specie di pietra
con la quale pavimentano focolari e
forni. (Da " Cote „) = Agg. Zotico, Ma-
teriale, Bozzo. (Cfr. aret. "CòtanOa,
Ciottolo).
Catrdne. Ved. Crettfne = [Cao. Cu-
trone e Chetruone], Cfr. Outòne,
Cattdne, Cotone ~ Fam. Dà*, Avi',
Iv —, Dare, Aver, le botte.
CuttréUe (».), Secchia di rame.
Cutture, sm. Paiolo = Aq. Cottura
== «. 1580: Una cottura e uno cotturello
= At. 1676: Una cottora.
Cutulijìrse (Toeeo), Dimenarsi nel
camminare, Molleggiarsi, Sculettare =
Vezzeggiarsi. Ved. CatelH'.
Digitized by
Google
cut - deo
181
Cutumòrine (C. fir.)» Ipocondria, Ku-
tria.
Catarie, Calzerotto = Stivaletto.
(Gr. KotJiornoa, Lat. CothurnU'),
CsTèlle, sf. Parte del giogo, ohe a
guisa di collare cinge il collo dei bovi.
Cavleclile, Cafìeelile, stn. Fef isoh.
Camera; Casa. Jlta aembr* a lu —, o
déndr* a lu — , È sempre chioso, rin-
tanato, in casa. (Anche il tose, ha, flg.
e scherz., ** Covile „ per Camera, Letto)
= [ Orfc. Ouct4fìcc1U&]. (Lat. Cubiculum).
*CaTUl« e CabMlle. Yed. Cabbll-
le. *N —, In nessun luogo.
CuzzaU e Cuszare» Una volta, spreg.
di Monaco' mendicante. Cfr. PeeosB«.
Cnsa^ifte, sm. Nuca = Fa' lu — , Far
collottola. Ingrassare.
I». Yed. Ched in CJie, e Chide in Clil.
JMl', Dare = Accennando a insisten-
za. DàW 6 ddàllófle cspólle duvinde ajj6f
Dagli e dagli, Fai e fai, la pazienza
scappa = Chi te le —f, Non c'è. Non
l'ho; È raro come i can gialli = Ma ae
p6f 86 pozza — che ,..f, Ma è possibile
che..?, £ un gran dire che.... Come si fa
a (vedere, credere)...? = Assol. Darle,
Picchiare. Te vujje — jp' appóste. Voglio
dartele belle, picchiarti sodo. Dàjje !,
Via!, Dalli!, Carica! = Darci. C -1- d
date!, (Il topo, l'uccello...), ha dato
nella trappola, neirarchetto = Atten-
dere. N'n gè ve — , Non vuole attendere
allo studio, al lavoro, " Non ne vuole
sul groppone „ = Dtf' a seótte, Dar sotto,
Dappiede, Consumare. Guastare, Di-
struggere. Rubare moltissimo, a brac-
cia quadre = [S* d cumenzaV a — 8^e,
(Il bambino) comincia a camminare da
sé].
^IHftbbetonie, Abitazione.
Da eape, avv. Da capo, Daccapo :=
Mo agg. Superiore, Di sopra. La cani'
bre — , ...che sta sopra.
Danuuiehe, Damasco, drappo =[DU'
maache = l«. 1675: Diamasco],
DamaaaJJc , Danno = Malestro ,
Danno fatto dai bambini per casa =
Per isoh. C -i'- àjje c6rz* a — /, Ne ho
mangiato, bevuto, a più potere = N^n
d fatte 'n« aòlde de —, Ha mangiato
come un uccellino, iK>chis8Ìmo. = Ce va
a —, Ci va non per usare, ma per di-
struggere, guastare, sciupare. (** Dam-
maggio*„) il Dammiajtfse e Damma-
Jare, Danneggiatore = Agg. di Luogo.
Esposto ai danni.
Da 'n. Da, DaL Da '« gorp* a la
mamme, Dal ventre della mamma. Da
*m mèzze, Da mezzo.
Da vU«, aw. Dappiede = Mo. agg.
Inferiore, Di sotto = [Da pjede, Da
péde],
I>a»d. Ved. I»di»e.
Da ptfelie, agg. Dappoco = Di poco
pasto.
*Daraase, avv. Distante, Lontano.
— da ctMù, o da cheUé, 'nu carré de ré-
fe!, Alla larga, quanto è possibile, da
colui, da colei. Ved. Ara»«e.
DATe«l«, n. di pers. Dàvidde, David-
de = ITavitte],
navéndre, aw. Dentro = Agg. In-
terno.
Ddìje, Ddì, Dio, Iddio = *Fu88e lu
—!, o Fu88e chelu —!, Dio volesse! =
Macar^ a —!, Dio volesse! Dato pure,
Quand'anche = Se — vó! [Se Ddìa vó],
Se Dio vuole = Arengraz'iéme —!, Bi-
sposta a chi domanda della salute, ed
equivale a Non c'è male. Mi contento
= [Pi<fve gna — ea fa', o gna — cum-
manne. Piove come Dio la sa mandare,
" a quel Dio „, Fortemente = Lavoro
fatto giM — cummanne, a dovere, per
bene].
IMIOTélle? Dov' è? Ved. Addò.
1>«, prep. Di — [Quando segue pa-
rola cominciante da vocale, alle^volte
ha il d eufonico, come Che, Pe\ Édded
Agnone, ded Avetine, È di Agnone, di
Aitino = De, per Di, com. nei nostri,
come negli altri scrittori antichi. V.
1543: Uno anello de argento = Peecara
altro non è che una sepoltura de vivi. Ds
Lbctis, Traslaz, e miracoli di a. Tom-
maso, 1576).
Dea. Villa —, n. di casale.
*I» ebbe le, Debole. (" Debile* „) ||
*l»ebbelel«inle» Debolezza.
*]>el»be«dvne, sf. Bisogno^ Necessi-
tà. Ha —. Pe' la — .
De bbóne (V.), m. av. Da bono, Dav-
vero.
Debbutate (Ari), agg. di Tempo. Mi-
naccioso; Cattivo.
D«ee, Dièci. (Spesso nelle nostre
scritture antiche) |! Deeessétte, Dicias-
sette Il DeeedòUe, Dioiotto = [" Bagl.
di ». „ : ...deoedotto grana per onza] [\
Dèeeme, Diecina, Circa dieci.
DeelBffhe, sf. Ant. moneta napoL
di cinque tornesi. Detta anche Cinguine,
Decontra, n. di contr. in vari com.
*Déeaee, aw. Qua. F^depe'—, Guar-
da, Cerca, qui intorno = Di qui. De-
cuc -»- abbaile, Di qui in giù = [Jecuce
e DJecìwe],
DeeallA', Malmenare, Bovinare. Me
vé^!=i Bifl. Cadere, Abbandonarsi per
rifinimento.
De earrèane, m. av. Di corsa, A
tutta corsa. — é Jit' e — é remenute.
Correndo è andato, correndo è tornato.
Digitized by
L^oogle
182
dee - dea
I»é«at« o Dleotc, avv. Costà = Da
costà = [Jezute e DJecute].
De defettime (C. fk».), m. av. Di con-
tinuo.
Defenlte, agg. Bifinito, Esausto dì
forze, Prostrato = Meno oom. il verbo.
Se definisce. SP è—,
M^tètkie, sf. N. di oontr. anche in
altri oom. di Abruzzo = Dim. Defen-
iòle. (Defensae, vulgo Difese, vel fore-
8te. "Prammatiche del Regno di Na-
poli „).
Defile (V.), m. av. Addirittura, Pro-
prio, Senza meno. — cale vó, Lo vuole
senza meno ~ Com. Diviato, Difilato.
De f rèzze (P»l.)» na. »▼• Bapidamen-
te, Dì fretta. Va — .
*M^^ faelièiiAe, m. av. Di fretta, Con
foga, Di fuga = [Ort. De fuìiènde],
*Oe vr»(e, m. av. Gratis.
*']»«he, *l>déli«, sm. Idèa. QuaV élu
déhe té'fy Qual' è la tua idea, il tuo
avviso?. Che ne pensi? = Disegno. Ha
fatte 'nu ddShe, Ha fatto disegno. Che
tti ^déef, Che ti pensi?, ohe ti gira?
De la vite, m. av. In sommo grado.
È '»» seccande, *nu bbuqiarde —,..." per
la pelle „.
]>ellas<A', tr. intr. e rifl. Dig^az*
care. Guazzare, Sguazzare, L'agitare, o
agitarsi dei liquidi in vasi scemi, quan-
do questi son mossi = Sciabordare, Scia-
guattare, Agitare un vaso affinchè il
liquido contenutovi sia più sciolto o le
sue sostanze meglio tra loro siano in-
corporate. (Lat. *Delap8are).
*I»éll«e«, aw. Colà, Là. Pe' —, Per
là = Di là. Déllec -i- ammènde, Di li in
sopra = [Jellece e DJellece].
Dellevserl', Digerire = Fig. Dige-
rire, Mandar giù, " Poterla addosso» =
[AlUggerV].
Déllinge\ rifl. Oscillare, Tentennare,
pr. di verga o palo flessibile = C. tv,
Devingé' = Aq. Vingarze.
Dellltte, Delitto.
De 'm hlumme (Toeeo), m. av. Di
piombo. Caecd' —, Cader dì picchio.
]>emmèrse, agg. Sovescio, Voltato,
contr. di Diritto. Anche in forza di sost.
Lu — . =i Ala — , m. av. A rovescio.
DemmuUÓure (r.*"), sm. Aria calda.
Nel modo: Ju tjembe a' é mmisa' a — ,
n tempo è a libeccio. (Cfr. " Dimoiare „).
I»«mmallii'. Yed. AddemmnllA'.
Dendale, pesce, Dèntice li Stégola,
Manico dell* aratro.
Dènde, Dente. PI. Dlnde. [Dj'ende]
= Fig. Fa* 'llungd' lu —, Far desidera-
re molto. Far cascare da alto = §ta*
nghe W anem* a le dinde. Tenere, Reg-
ger l'anima coi denti, esser rifinito.
Déndre, avv. Dentro = Davéndre,
*DaJfendre =^Sm. Lu —, Le interiora
della bestia macellata, e speoialm. del
porco.
*Deprand*, Spiantare, Distruggere,
Fare una rovina, spec. dei prodotti del
suolo = Pai. DeplawS*.
*»«rasBd' e *I»«rrjMsA'. Yed. *Ad-
derrassA'.
Dcritie, agg. Diritto = Sost. Fa* lu
— , Fare il "sufficiente „, Far l'uomo
addosso ad alcuno. (Nel signif. di Ac-
corto, è anche dell'uso tose).
I»«rraeclBlA', iperb. Fiaccare, Rom-
pere, le membra. Anche, mobili, alberi,
ecc. (Cfr. " Diroccare „).
Derrujjd^, Gorgogliare, Borbogliare,
Brontolare, pr. degl' intestini. Je der-
rujje davéndre, o la panze, Gli bolle il
corpo. Gli brontolano le budella.
Derrnpatòrle, Dirupo, Rompicollo,
Precipizio.
I>esea»e, Sinistro, Scangèo, Casac-
cio, Impiccio serio e inatteso.
Deseénie, fam. Malanno. *Nu — che
tVacchiappe! = T' d acchiappate lu —!,
detto alla fune che s'intrica nel pozzo,
al foco che non arde, al paiolo che non
bolle e sim. = [Pai. Descjenze, Dolor
di faccia = Aq. Scendoréjji, m. pi. Tff
ji —, detto di chi per nulla o per fu-
tili motivi si arrabbia = T. Diacìnze,
Male indeterminato], (Cfr. "Scesa*».
" Scesa di testa „).
De8ceprend\ fig. Conciar male.
Deseépale, Chi sta a bottega per
istruirsi in un mestiere = [*De8cìbbele].
I>e»eiòUe', Sciogliere = Sfranchire.
]>eselpe. Sciupio; Fracassio.
]>e4e5«ere, Desctf e«'. e meno oom.
Setfee', Seòeere, intr. e rifl. Passar di
cottura II D«seotft« , Stracotto , Cotto
eccedentem.
D« «eaelare e De •sra^lnae, m.
av. Di schiso. Di scancio. Di traverso
= Di striscio. Strisciando, Rasentando
= Fig. Sape* —, Risapere indirettamen-
te, di straforo = [Cao. De aghicìune =
Man. De agruciune = C. fr. Sguciùne e
Scuciùne],
Desenrsive, Chi è facile a discorre-
re; Chi discorre volentieri.
*De8ificele, Difficile, nel signif. d'Im-
probabile.
]>• avalve. Lo [stesso che Oe s«n-
«Inre. (Cfr. " Squinciare*,).
I>essnlde, Dissesto; Contrattempo
= [Aq. Diaquide, Dissenso, Litigio].
I>e»lanvlii', Slanciare = Rifl. Oscil-
lare, pr. degli oggetti^lunghi e flessibili.
Cfr. DeUingé\
. I>esdtie, avv. Di sotto. Sotto = Sf.
Fondo, Stanza terrena. Sta d *na —,
Abita una stanza terrena, un fondo.
Anche, S aitane, ved.
]>eftplaelate, agg. Dispiacente. Éta
Digitized by
Google
des - dov
183
— ca n'n zìjele date, È dispiacente ohe
non gliel' hai dato,
]>esvrénre, sm. Sperpero; Guasto,
Fracassio. 2r d fatte *nu —, (Il vento,
la grandine,^ l'opera dell'uomo o degli
animali) ha spiccato, sciupato, i frutti,
le messi. Ce va a —, Ci va non per usa-
re ma per guastare, danneggiare.
I>e8salmd\ DeaaalmV, Disanimare.
Dessnbbell', Disubbidire-obbedire
= [SgubbedV].
l^essaatedl', Sffuoiedl', Disumidire
= [Pe««. àdumedV],
DeasassA', Disossare = Iperb. Bat-
tere, Conciare, malamente. = Stanca-
re ecoessivam. col lavoro.
JDeHaccató, Sonito f Malconcia in sa-
lute. Sta —, È sfinito, spossato.
Destandd' (•. E a».), Scostare.
*OeiUaffalA', Distinguere, Discer-
nere = [C. fr. Diitingid:'],
*I»é»ae« e Déseoe, Aw. Costà =
Abbaile —, Costaggiù = Da costà. De'
8UC -i' ammónie, Da costà in su = [Je-
cute Dj'ecute].
I^eiale, Anello da cucire.
*l»«te. Dito. PI. Dite, *Détere -^ [Di-
te, Dàlie = Ari, DVite. Fig. Se fa frut-
td^ le —, Qb. "grancircn, É un mariolo
= R. DòUé] li Dim. Deftaeee, Ditino =
Dito mignolo 11 Acer. Deftone, Ditone =
Il dito grosso della mano, e del piede.
D«ftélle, sm. Ascella = Fig. CuUù se
te métte 8otf a lu — , Quello può prender-
ti di sotto gamba, è da più di t9 = lie
Detèlle, sf. pi. Ditole, var. di fanghi.
I>é«t«, Dltie, sm. Detto, nel sigaif.
di Proverbio.
*Devacd', Andar di corpo H Devacate,
Evacuazione, Mossa.
!>•▼««$» rse, Divagarsi. Distrarsi.
*Devas8d% intr. Delle derrate. Bin-
viliare, Calar di prezzo = Eìfl, Abbas-
sarsi, LJmiliarsi, Buttarsi giù.
*I>eTeléi[xe, Debolezza, astr. di Vi-
le, ved. 11 Develirae, Svigorirsi = Per-
dersi di animo.
]>eTeitetA (P«'). m. av. Divinamen-
te, " a quel Dio „.
DeFérae. Yed. Deniiiièrze.
Devinge* e Devegnd' (e. fp.). Lo stes-
so che DelUnge\ vel. = Rifl. Divinco-
larsi.
*]>eTatar»e. Votarsi. (" Devotare*„,
Promettere in voto).
I^mmtónm, Devozione = Iron. Vez-
zo, Consuetudine non buona. Dirizzone.
»!', I>l«e', Dicere, *nétee\ Dire =
DV a la cannile, Concorrere all'asta,
all'incanto, Dirci = Di denunzie di
matrim. Duménethe die -i- a la cchiési.
Domenica se ne dirà in chiesa = Di
bestie. Passe, ca ri'n de dice nìlnde, Pas-
sa pure, (il cavallo) non ti farà nulla.
iVhe' je dice* niénde, Non molestarlo (il
cavallo, il cane, ecc.) = Per esprimere
il superi. E bbette che n*n àjje che tte
ne dV, È bellissimo, ma bello, bello
quanto ce n'entra = Addirsi, Convenir-
si. Vestite da snidate, ce dice. In divisa
da soldato, figura, fa bella mostra dì
sé. Chélu cappelle je dice. Quel cappello
gli sta, gli torna, bene, lo rifa = U
ajf a la pummadóre ce dice, L'aglio col
pomodoro se la dicono = Chi sa, dice,
prov., Chi sa, fa bella mostra di sé, fi-
gura = Apparire, Mostrarsi. V urine
dice ròsee. L'orina si mostra rossa =
[La cambagne dice. La campagna met-
te bene, si mostra bella, promette mol-
to — Scongiurare. DV a la resìbbele,
Scongiurare la risipola] 1| Ditte, p.
pass. Detto = Sm. Detto. Proverbio.
I»Iabbét«, sf. Dliabète. ("Diabèti^
ca*„. sf.).
Dliineche! Diamine. (** Diaoine* „).
Dlasellare. Lo stesso che Curunare.
BIAvele, Diavolo = Fam. Élu — de
la pallette!, É un monellacolo, detto
spec. dei ragazzi = E ttu pijje lu — e
mmìttéle cirziarate!. Con chi pigliar-
sela?, Non e' è rimedio = C-e- d lassa-
te la code lu — .', Luogo in cui si com-
misero misfatti, e dove avvengono dis-
grazie = Volg. DìaveV acrépele!, Ac-
qua s' intende, ma non tempesta !
Dlavelltte, sm. pi. Peperoncini pic-
cantissimi. Anche Spasnalltte =
[Ort. Lazzaritte = Ari, CiuciariUe].
Dljunli', Digiunare 1| Dljune e Ad-
dijune, agg. Digiuuo, A stomaco vuo-
to || A la ddUane, m. av. A digiuno.
Discepd', Dissipare — Mettere in
iscompiglio, sciupando, guastando. Ved.
Descìpe. (" Scipare* „).
*Dje.8te, QJtesté*, Costà; Per costà =
Aq. Distilld, Di là. Di tisù, Lassù. Di-
strò, Laggiù.
*I»jIlete, Colà; Per colà = [Djellete],
«Dtfdde, Dote.
non, titolo d' onore ohe precede il
nome dei preti, dei gentiluomini, dei
signori, e, in gener., delle pers. di con-
dizione civile. Spesso, Lu Segnò re — 1|
Sf. Dònna, Signora.
Dónde, Dónda {Ca,»l. C), Dove = Nel
qaale. Quéssu hhizchjere — vóje bbevé-
te. In UQ canto popol. = Dónda e Dan-
da (Pai.), Dove, per dove, — vé'f, Do-
ve vai ? — sta ?' Dov' è ?
Dtfnne e IXSnna. Ved. Addd.
I>tf pe, l>òppe, l>aptf. Dopo = — da
jirce 'n galere !, A costo di doverci an-
dare in galera. — da jirce ji'!, Quando
pure, Se anche, dovessi andarci io =
[Dòppe, Dapù, Dapùo]. (" Doppo* „).
nòve, Doga = [*Dàuve\, (Lucch.
« Dova „).
Digitized by
Google
184
dra
Dralinnare, sf. Terreno molle nel
quale il piede affonda, Fitta. Quando
la fitta è limitata in un punto, Ha^M»-
•aelie, f.
Dragga (Ort.), n. di oontr. il Dragch-
rUj oaiato.
Da', DuT», Due = Ne séte —!, Siete
una coppia e un paio, siete d' un pelo
e d* una buccia!
DaelAsM, Dolciastro, Alquanto dol-
ce = Dolce smaccato = [Dìdgiamee,
Du'iggiazze].
I»«ide«e, Dodici = [V. 1573 : Uno car-
rateilo di salme nove, carlini dudici =
" Stat. aqull. „ : Dudici hominj et dudi-
ci donne],
Dujjóle, sf. Dogliola, n. di comune.
Damlneehe, 'JHlnslie, n. di pers.
Domenio ^, ** Menico, Monco „ = Sf. I>tt-
■itéiie«lie, 'Jf énsh«, Domenica, " Mo-
nica „.
*I>anoiiiiaiin«, sm. Domanda. Nel
modo: Fa^ ^nu —, Domandare. ("Di-
mando* Domando*,,).
Dummudóré' DummedÓre (Ma».), sm.
Enfiore.
I> u n s h • , Dunque || Dans' addtf ,
Dovunque. ^
Dapplanne, sf. Parto gemello. E
dde *na —, Sono, nati a un corpo, So-
no di coppia.
Durace (Aq.)» *gg« di Pèsca. Non par-
titola = Ar. Durace,
l>ure, agg. Sensibile al solletico
jf so' — , Io curo il solletico = Fa*
—, Cagionare solletico.
Darmi', Dormire, volg. Dorme gné
'ni/ acannate, Dorme come una mar-
mòtta, quant' un gliiro, Dorme la gros-
sa Il Darnteeclilare, Dormiglione.
Dufugne (Car.), Foruncolo, Fignolo.
Dutfturarlje, Saccenteria, Aria
d' importanza, " Sufficienza „.
*Dare«ltfre, sm. Eruzione impeti-
ginosa che suol venire al mento e in-
torno alla bocca dei bambini.
Davére, Dovere = I doveri, I com-
plimenti.
Daiianc, Dozzina = *Nà — d' óve,
Una sérqua d' ova.
E, cong. con suono sempre distinto,
E = Riempitivo, per dare più forza
alla frase: E sci; E nno, Si, Ma si, No,
Msk no. E ccked éf, Che cos' è?. Che
vuoi? E n'n z* é mmòrte 'n atru ggié-
vene starnatine f, Anche stamani un al-
tro giovane è morto ! — [Innanzi a voc,
Edd. Edd a ccidlei^ E a quello? Edd a
mmajjeff E a me?].
Éeebe, *Jè«ehe, avv. Ecco = ÈC'
cwne, Eccheme, iikscomi ecc. = [EcTiela-
vé!, Eccolo, Eccolo, vedi! *Eccheluud!,
Eccolo, Eccolo, gfuatda!].
lÈeelie, A é««lie, *A Jè««lie, aw.
di luogo. Qui. Sta —, Sta qui, È qui
= Per indicare grande distanza. Sta
— ?, È qui svolto?, Non è la via del-
1* orto = Annèceheìf Vieni qui!, Ap-
pressati, Vieni oltre, Arriva! = [Ca-
•alb., Palomb., H. Eas. Jeche, Qui, In
questo luogo =^ Adesso, Ora = A«.
Eccu, Qui]. (Da Ècche, si formano Dé-
cuce e Décute).
lÈUe , A èll« avv. di luogo. Iià,
Colà. Tra ^ech* e elle, Tra qui e là. Sta
—, Sta 11, È là. Pe' èW«, Per là. Giù
di li, LI vicino. Vide pe' —, Guarda,
Cerca per là = ÈUe cuUù, Ecco là quel-
l'omo, èlle lu libbre, Eoco là il libro
= Èllule e ÈUele, Eccolo là, Ecco quel-
lo là, quella cosa là. Anche, ÈUuleUd,
Eccolo là quello; ÈlldeUd , Eoco là
quella. [Èlle, ÈUele, ÉUavé!, Eccolo là,
"■ Vello „ !] = JL UV ammènde, Lassù. A
elV abbaile, Laggiù.
*i:ime. Animo, Ardire, Coraggio.
Nei modi: Sta' d* —, Stare di buon
animo. Non avvilirsi. Fatte — /, Stai
tranquillo, Non temere!
lÈmbè, Mbè, Mmè, Ebbene!
tfme, afor. di " Dobbiamo ; Abbia-
mo „. Ch^ ém* a fa'?, Che ab.iamo da
fare?; che dobbiamo fare? Je V éme
ditte, Gliel' abbiamo detto.
Ené«, n. di pers., Enea — [Jinée,
Jiné].
Entìma e Intima, nei prot. not. ant..
Guscio di guanciale e di materassa.
Ora, I«lnalt«.
*ÈrIe, Aria. Nei m. av. Ped — ,
Per aria. A ppile ped —, A gambe al-
l'aria. (È anche idiotismo pistoiese).
Éscure (Pese.), Baco della carne»
Cacchione.
Esérne, città, Isernia = [*8lrgne]^
(Lat. Aesernia).
èeete, Diarrèa = Èaet' a asanghe,
Dissenteria.
Èap'ie. Ved. Aspre.
lÈftse, pron. Esso, Essa; Lui, Lei =
La pers. principale di casa. N'n gè Sta
— , Non e' è mia moglie; Mio marito
non e' è = [Aa. Jisau],
Èsse, A «sse avv. di luogo. Costà,
Costi. Sta —, Sta, È, costà, costi, vi-
cino a te. Da ècc' a èsae. Da qui a co-
stà = Èaae che set fatte!, Ecco (costà)
quel che hai fatto. Èaae quelle che
mm' d ditte, Eoco (costi) quel che mi
ha detto. Èaaelc, pìjjetele!. Eccolo (co-
sti), prèndilo! = A éas' ammènde, Co-
stassù. A èaa* abbaile, Co.«itaggiù. — lld,
A — lld, Costà, per costà = [Aq. Èaau
= T. 'Saaaaù, Costassù].
Digitized by
Google
es8 - fai
185
]Èss«', "'Rèa»»', Essere = Nel pass,
perf. ind., per Avere. So* durmite, Ho
dormito. Sótele ditte, Te l'ho detto. So'
magnat6f Ho mangiato, desinato. Sécele
fné996f Ce l'ho messo = Quand' Sttèm-
he, *Quandlmbéf, Quanto tempo è ?, Da
quando? = In modo oonoessivo: Ps'
Itf — , é, ce é, Per essere, è, Non ò dub-
bio òhe sia. O ellittioam. Pe* lu bbón\
é hhónéf Per essere, è buono, Quanto a
buono, è buono = Fueae lu Ddi' !, o Fu-
sce cJieht DdV /, Dio volesse ! = [N'n gè
ne eé, Non ce n' è = Per Avere. Nel
Terans. Yed. Àee = Aq. Foasate viStu
quijj'u di' é ppiueatu ?, Avreste visto
quello eh'ò passato?] !l Sm. Me va a Wee-
aere. Mi va a genio, "a fagiolo „, "Mi
d& buon bere = W d fatte plrde* V—!,
Mi ha fatto disperare; Mi ha noiato a
morte.
Fa», Fare = In mo. pleon. Che cce,
^ —? Perchè ci vai? Cke mme le die
'i' a — f, Perchè me lodici?, È inutile
che lo dica. E sim. = Chejje — ?, Che
fa? Che importa? Che male c'è? = Ei-
govemare. — le piatte = Lavare. — le
panne, Dare, Mandare in bucato = Per
indicare spregio. Cìie n*ii — f, Che vuoi
farne ?, È cattivo, Non serve a nulla =
Per indicare rassegnaz. Che ere vu — f,
Bisogna rassegnarsi^ adattarsi, dirci,
striderci! = Stare. FaUe — esse!, La-
ncialo star li. Non toccarlo = Fa' jV,
Lasciar andare. FaUe, Affalle, JV, La-
scialo andare; Non ti ci mettere ; Non
curartene. Famme, Affamine, JV!, La-
sciami andare ; Me ne vado = Assol. Ce
Ja ccuci, È un suo fare. J^ Za fi f, Puoi,
Hai forza, di alzarlo, spingerlo, termi-
narlo, mangiarlo, beverie, ecc.? Ce fa
dda/vére, Dice davvero. Piove, Nevica,
a bono = Andar di corpo. É ddu* Jur-
ne che nen fa = Rifl. Maturare. Le .fi-
cui'* angore se fa, 1 fieni non han fatto
ancora, non sono maturi = Farsele
nghe une, Essere in buoni termini con
alcuno. S3 la fa nghe le prìvete, È un
pretaio = Ricapitare. Adó se la fai,
Dove ricapita?. Dov'è solito di andare,
-Stare, prendere alloggio ? = Ce «e la fa,
Lo vede volentieri, È tutto cosa sua,
Se la dica con lui = Dumani fìjjeme
se fa la créseme, Domani il mio figliolo
passerà a ^cresima = P. pass, e ngg.
Fati« = É pplUa —, È spacciato = Me
té* fatte, Ho bisogno di andar di cor-
po, di orinare = §tiV —, Essere " stra-
cotto „, ubriaco all'ultimo segno.
Fa«ee, Faccia = Fèdera. — de cu-
ccine, Federa di guanciale — - Arsfarse
—, Tornare a essere in buoni termini,
Rappattumarsi = Fa* la —, Fare una
faccetta, Provarsi a dire, domandare,
a costo di fare una figura umiliante ||
'W —, e 'M l»ac««, m. av. Circa, Pres-
so a. ^ — a ccinghe mijje, Sono 5 mi-
glia o cosi = A confronto, Al paragone
Il Faccétte, sf. Visino = Visuccio, pr.
di chi ha male.
Wmeelafrónde, sm. Confronto. Fa*
*nu —, Chiamare in contraddittorio =
[Di contro. Dirimpetto].
Facciaténde, parola di massimo in-
sulto. Mariolo, Uomo che ruba di not'
te, col viso mascherato o tinto di nero,
por non essere raffigurato.
Facciane, Chi tutto fa facile.
Facetarc, Fattura = Infrantoiata.
Facésic , sf. pi. Moine , Smorfie.
Garbacci Ij FacesMtf»e, Lezioso, Smor-
fioso, Daddoloso, Smanceroso.
Faf lane. Fagiano = àta gné *nu —,
É grasso pinzo. (Lat. Phasianu').
Fa^itfle, Fagiòlo. Faciól* a Ócchie,.,.
coU'oochio = [Cattivo umore. Té* lu —,
Ha i bachi, È inquieto, di cattivo u-
more]. (Lat. Phaseolu-).
Faflalltle, sm. pi. Fagiolini, Fa-
gioli freschi in erba || Fagioli, G-ranel-
ii. Testicoli, dei polli.
Facózchiu (Aq.), Chi lavora carri.
Faénie, sf. Terraglia fine. Piatte
de — .
Fafanelle (Pai ), Carruba.
*Fare, Ved. Fave. Fava.
Vavffc, Faggio — [Mlffl. Fiche, sm.
pi. = Pai. Fafe = T. Fahe = Pese,
Av. Fave = Aq. Favu || Fajéto e Fajé'
te, fraz. di com. nel Teram. = Fonte
del fago (Moni.), n. di contr.
Fallarne, sf. Libecciata = Vampa
isterica li AflTaliasMii', Sopraffare, Affo-
gare col soverchio caldo. Lu harbin*
affahagne la rróbbey II libeccio concooe
e fa avvizzire le piante. Lu randtme
s* é affahagnate.
Fahòne (nel Teram. e nell'Aqnll.),
sm. Falò, Fiammata, Baldoria = Cel.
Fahóre,
*Falidre, Favore, Atto di cortesia
o benevolenza.
Fahtigne, sm. Aria infocata di libec-
cio = Man. Favógne = Aq. Fógna =
A., C. ». A. Fahugne, sm. Fiaccola di
canne — Pai. Fahugne, Falò = ",Stat.
mun. di A. „.*... luminibus cum cannis
factis ut ajunt con faugni di canne.
(Lucch. '^ Faenza „, Afa).
Falappe, sf. Maniera di parlare af-
fettatamente dolce , insinuante , per
trarre altrui, con le belle belline, ai
propri fini jj Falapptf»c^ Chi parla con
affettazione di bontà. Anche Falap-
pone.
Digitized by
Google
186
fai - fdt
Falasche, sf. Falasoo.
Falbalà, Falpalà.
Falehe, *Faleeh«, n. di pers. Falco.
Faleanétte, Falco, uoo. di rapina.
Falde, Tesa del cappello.
Falle, e Fallaacuse^ nomi di com. ||
FàUeru (C. d.), Frullino, speo. di Dado
con due punte opposte per le quali si
fa girare.
Falleffnam«, Falegname.
Famaece, sm. La parte più interna
della zucca e delle altre cucurbitacee,
dove stanno i semi = Per simil. Cosa
molle, spappolata, Paniccia = Iperb.
L' d fatte — !, L'ha pesto, picchiato, a
morte; L'ha superato in tutte le prove.
(Lat. *Fìmaceu-?J.
FAmece, sf. Il fiosso della scarpa.
Anche, Sfameclatare, sf.
FamlJLIe, *Faiitél|«, Famiglia =
Sm. pL I figli. N'n d fatte —, Non ha
avuto figlioli = Fig. L'insieme dei
gambi che nascono da un chicco di
frumento. In questo signif., cfr. toso.
" Figliolame „ , Bimessiticci. (" Fame-
glia*„).
*Famarr«, sm. pi. Nel gorgo. GHi
Intestini = Caccid^ le — , Ammazzare,
Uccidere || ^Nfamurrite (C. fr.), agg. di
Carne. Guasta, e pr. di animale non
ammazzato, ma morto di malattia =
T. Famurre, sm. Tanfo dei volatili non
sventrati subito.
Fanale, sm. Lumiera, per illumi-
nare le chiese e le gran^ sale.
Fan Ateehe, Stuccoso per smancerie.
Smancerose, Lezioso = Vanesio, Vano
e borioso = Schizzinoso, Incontentabi-
le. É — pe' lu magnd\ pé* lu vestV
Il Acer. Fanateetf ne || FànatecarIJe,
sf. Per lo più nel pi. Smancerie, Le-
ziosaggini, Dàddoli.
^Fandaftlje, Fantasia, e pr. Capric-
cio, Bizzarria, Uzzolo. lÀveje 'asa — ,
Levagli codesto capriccio, Contentalo
= [Pai. Fa ci j e].
Fandélle (T.), Fanciullo. Com., Fan-
ciulla, Bagazza; anche. Zitellona. (Fan-
tina*„, Bambina. Donzella).
Fanèlle, Flanella, "Frenella„.
Fanfalaoehej sm. Persona di nes-
sun conto, inetta. Chìss' é *na manijate
de — , Codesti sono un brano ■> d'imbe-
cilli, di sciocchi = Sf. pi. Fanfaluche,
Baie, Inezie.
Fanfarre, Fanfara || Fanfarone,
Fanfarone, Spaccone.
Fansiie, Fango — [Sm. e f.] || Faìi-
gaJBf sf. Fanga, Mollicchio, Luogo tut-
to molle, fangoso, pieno di mota].
Fansòtte, Fagotto, Involto di robe
= [Fangòzze = C. fr. Prangòzze] —
Dim. Fansattélle, Fagottino || AiRm-
ffattiT, Affagottare. (" Fangotto*„).
FanJeUe (C. fr.), Accorto; Furbo.
Fano. — adrianOf n. di com.
Fanóje (P.»*»), sf. Chiasso, Strepito
fatto da più persone, Piazzaiolata.
Farambaldne^ Farabolone, Ciar-
lone; Appaltone, Gabbamondo.
Faramèlle, sf. Com. nel pi. N. gè-
ner. di Piccoli animali, e spec. d'In-
setti, che infestano i campi = Per euf..
Fastidio, Insetti che si producono nella
persona. §tatte daraase da cttaaù, ca ti*
le — , Tieniti lontano da codesto ; ha del
fastidio addosso = [Frdmmele]. Cfr.
Fere.
FArohle, sf. Fiaccola di canne.
("Falcola*,).
Fare, sf. N. di comuni e di contra-
de. ("Le Fare, termine longobardo, e-
rano delle^ numerose famiglie, che si
stabilivano nei terreni delle chiese o
dei monasteri per coltivarle. Coli; ratto
del tempo divennero terre e castelli... «
B0MANBL.L1, Antichità frentane. Voi. I,
pag. 216).
Farre, *Fèrre, Farro = [». Wimm.
La Farre],
Fa»ee, Fascio = [Sf. Fascio di ooia-
me].
Faseenare, sm. Macchio di fascine
— [La — . = T. Faacenire, sm.].
Fascétte, sf. Fascina = Sm. Fa-
scinotto.
Faselatdre, sm. Pezza per ravvol-
gere i bambini = ["Bagl. di S. „:...
nuUa peraona debbia lavare panni alla
fontana del Vecchio. . . excepto faacie o
fasciaturi minuti], (" Fasciatoio*,).
FaaciatréUe (Pai.), sf. Fazzoletto
bianco da coprire il capo delle donne.
Ora quasi disusato = Peti. Pannicello
di lana colorata, che si mette sulla to-
vaglia per difendersi dalla pioggia.
Fascine, sf. Volg. , il Coito. Farai
'na — .
^FaittdVe, sf. Fastidio, e partic.
Prudore.
Fattje, Fatica = Lavoro. §téme*ìm
attraaae nghe le —, Siamo in dietro nei
lavori di campagna = Dim. Fatljtfle,
Faticuccia || Fatljii', Faticare = Lavo-
rare = [Fig. La cambagne fatìje, La
vegetazione è rigogliosa. Le piante pro-
sperano] !| Fattaltfre, Lavoratore-a =
Sgobbone.
Fatene (Ch., T.), Mago = Stregone.
Fattappòéte, Mestolone, Coso fatto
e messo 11, Negozio-a, Castrone.
Fatte, sf. Quantità grande di pers.
o di cose. In senso spreg., Fitta fi Sm.
Fatto = Motivo. Pe* ^atu —, Per que-
sto = Nen fa —, Non importa. Poco
montali Fatteeélle, Fiaba; Nov3lli«
na.
Fattleee, Massiccio, Grosso, Spea-
Digitized by
Google
fat - fon
187
so U 'Nfatteccirse, Divenir fatticcio, at-
ticciato.
F»iitf re, sm. Piccione atto a covare.
^Nu pare de fatture, Una coppia di
piccioni, maschio e femxn., atti a co-
vare.
F»Afta«eltIAre, Fattncchière-a.
Favanéae (P.'®), agg. di Pecora. Che
facilmente si sbranca.
F»v«, *Faf«, Fava = E ttutte 'na
— , È tutt'nno, É nna zuppa e un pan
molle II Favare, Favule = [T. Fafare],
Il Favate, sf. Nelle locua. fig. Fa* *na
— , Fare un poltricchio, un'opera ab-
borracciata. Ha 'vute 'aaa — /, iron. Ha
avuto codesta approvazione , codesto
successone ! Il Favétte, sf. Fave fresche
sgranate, cotte con della bietola.
FAvese. Falso = Òmene —, Ipocrita
= — piane. Piano leggerm. inclinato
= — lupine, Lupus = £nfat. Fa* la
munéta — pe\ . . " Attaccarsi ai rasoi,
alle funi del celo „, in caso disperato
= [FaUe, Fàtze, Faizze — Avv. Chi —
aggisce, — more, prov.].
FAvaee, Falce fienaia, Frullana ||
Favueljii', Falciare il fieno. Frulla-
nare.
FavuetUe e FaveclJJe, Falce per
segare il grano = [S.a Ear. Faucille],
Favurl', Favorire = Assol. Per in-
vitare a prendere cibo o bevanda: VU—f,
Vuoi gradire? Per invitara a entrare;
Favurisce .', Passa, passa !
Fazzacùjje (T.). Uomo falso. Tradi-
tore.
FaHtfle, sm. Pezzòla, Fazzoletto.
Fig. e spreg. Nen é — pe* lu naae mèi.
Non è degno di legarmi le scarpe =
[Pezzola bianca, di lino, con cui le con-
tadine si coprono il capo = T. 1504:
Uno fazzolo de cambraio da testa =
«. 16J0: Uno fazzolo. (" Fazzolo*„).
Fazsalelttfae , sm. Scialle usato
dalle popolane, e anche dalle signore
nel vestire alla buona.
Fèbbre, *Fr*ve, Febbre. — de ca-
vàUe,. . . da cavallo, fortissima = [*Fré'
me] Il Febbrone, sm. Febbrone-a =
Febbre efimera.
Feeataxse, sf. Salsiccia fatta di fe-
gato di maiale = Per isch. Dita grosse
e livide per geloni li Feeaftaxs4lne, Bie-
tolone = [SaucìcciÓne matte],
Fecazze (P.»»), Focaccia, Stiacciata.
Feeéiele, sf. Beccafico = Sta gné
'na —, Gli schizza il grasso. (Lat. Fi^
cedula-).
Feeùsse, Fam. Pugno = [V. Fucozze].
Fedarse, AflTedarse, Aver animo,
Osare, Arrischiarsi, Attentarsi. Ji' ne*
mrae fide de dir j eie, Io non ho animo,
non oso, di dirglielo = Reggere, Aver
forza, coraggio e sim. Te fedarriace de
j'ircef, Ti arrischieresti, Ti basterebbe
l'animo di andarci? JV ne' mme fide
manghe de paride, Non ho forza, non .
mi sento, neppur di parlare. Ne* mme
fide de aendirle cchiù, Non soffro di sen-
tirlo più. S* d f edate de aajf a Ice' am-
monde !, Ha potuto reggere a, Ha avu-
to forza di, salire quassù ! Te fedarri-
ace d* argiuitd' chela machenef, Sare-
sti buono di raggiustare quella mac-
china ?
Fède e AflTède, sf. Anello nuztalo
= [Xont. 1632: Urta feda d'oro],
Feh«re , Figura = Salvadanaio »
consistente in una buca nel muro ,
chiusa davanti con una immagine sa-
cra.
Feld', Filare = Fig. Assol. Filar
sottile; Esser corto a quattrini.
Felasne, sf. Lungo palo = Fig.
Schiaffo dato tenendo il braccio teso.
Fèlbe, Félpa || Felbtf ne , sm. Per
isch. **Tuba„; G-ran cappello.
FéU, Fièle. Ved. F«ne.
Felélle, Frenèllo, Frènulo della
lingua, Scilinguagnolo. (Sen. "Filèllo„).
Felepplne, sf. Fam. Vento diaccio.
Feltnle, Filiggine = [Feline — Pese.,
Av. Fulline = C. s. A. FvXlinie] \\ Ba-
gnatelo.
Fellaeolane, sm. Fico primaticcio.
[Felacciane e Ficacciane = Altrove,
Féllàcchie, sf.] — Fig. Gonzo, Credu-
lone.
Feìlate, Pecora giovane, che non è.
ancora da frutto. (Dal lat. FeUare).
Fèlle, Fótta. 'Ns — de pane, de
preautte eoo. — Spicchio . ' Na — de
m^e, de pére, de cetréne || Acer. Fellac-
ebldae, sm. Fettone- a Jl Fellijd', Af-
fettare = [FeUd'] Il Fellate, sf. Salame
o Salume tagliato a fette. Affettato.
Veléni, Nella maniera : Fa' —, "Sa-
lar la lezione ^, "Far forca „.
Fèntntene, Femmina. Donna -~ *La
fémmena me*, Mia mogli ) = Tene' le —,
Aver donne a opra. (" Donna „ non è
nel nostro uso se non come sinon. di
Signora) — [Fémene. (Lat. Foemìna)].
Femmenélle, dim. di Fémmene,
ved. = Comun. Donna plebea, Ciana.
Remédd'ie de —, Rimedio empirico, da
donnicciole.
Féne, Fièno = [Hontor. Fine = A..
Fìéne = Farei, Fiéine = Fr. J^^ne =
P." Flénu — e. Fjene = P., S.* Bnf*
Fijine = Can. Fj'ne = Pai. Fljeme =
Pasl. Fróine],
Fén**, Fièle; Vescichetta del fiel^
Chi vaaffónne, n'n arevé aaópre se une*
jje acatte lu —, Chi va a fondo (anne-
ga), [non torna su (non galleggia) sa
non gli scoppia la vescica del fiele =
[Fae], ("Fèle*„).
Digitized by
Google
188
fen - fet
F«M««tfre, sf. Estremità; Orlo,
■lembo.
F«mésa«, flf. Favore, Atto di cor-
tesia.
F«nffarde, Inflngitore, Chi non è
schietta farina; Baggiratore = [Ck.
Fungardé], (''Infingardo*^, Finto, Si-
mulato).
Fenni (€. fr.), agg. di Pettine da
tela. Con denti fitti — Ort. Funnime,
Fentfeclile, Finocchio = [FenitoZ'
chie e. più oom., Spegne, sf.].
Feniltfne e Flnil^lae, sf. Atto, Ef-
fetto = IPn d fatte ne^iùna — , È stato
sempre in nn modo. Non si è mosso.
Non si è alterato, e sim.
Ferannine e Ferranine (C. fr.)» sf.
Tela grossolana usata per far grem-
biuli. Ved. Fere, nel signif. di Mer-
■cato.
*FerehlMe e *Fre«elilMe, sm.
Chiavistello = [Perchiate = T. Prie-
chiàte e Purchìàle = AA. Perchiàle =
T. Fracchjìte]. (Sen. "Pèrohio„).
Ferente (C. fr.). agg. di Donna. Mol-
to vivace, Risoluta. (Pist. "Monello
forcuto !„).
Fere, sf. Nome generico di animale
salvatico = [At., A. Anche, Insetto.
Com. nel pi. Ved. Faramèlle ]. (Lat.
Fera-).
Fere, sf. Fièra = Regalo di ogget-
to comprato alla fiera. Fa^, Accatta',
la —, Dare, Comprare, Portare, la fiera
[Fj'ere = Hai. FJerte ^ S.* Baf. Fire
= Ne* prot. not. ant., Panno di fera
(fiera, feria), <$ontrapposto a panno fat-
to in casa. Anche ora: de fere, o de
bbangéne] || Dim. F«ra«ee, Fereeeltf-
le, Fieretta = Acer, tf era««e, Fie-
rona.
Fére% *FerA', Tirare, Spirare, Sof-
fiare, del vento = Del sole, della luna.
Splendere = P. pass. F«rate. ♦Fera-
ce. ("Fièrere*„).
Fèrge (Rev.), sf. Pastoia di ferro.
Ferleaffliélle , sf. Fringuèllo =
[Ari, FranghUle, sm.].
Ferlenghine (p., C. s. A.), sf. Canto
con accompagnamento di musica, che
sì fa dopo il banchetto nuziale.
Ferlengóne (€a»t. €.). Per isch., il
G-allo = E nella maniera : C -i- d cau-
date lu —, hhónaséref signore patrone ! ,
per dire, in aria di scherzo : È finita,
Non c*è rimedio.
Ferllne, Ghiribbi'22oso= Meticoloso,
Spericolato = [Frulloae].
Ferlizze (Pai.), sf. pi. Segni che si
mettono incrociati = Sf. sing. Seggio-
lino leggerissimo, fatto di ferula, usato
dai pastori.
Férme, Fermo = [Fjerme],
Fernoilehe, Fremmlebe, Fnrml-
ehe, Formica = (^uande ne porte *'m
mècche 'na —, Un tantino = [Briciola,
Briccica di pane, di cacio e sim.] || Fer-
Bseeii«Ue, sf. pi. Fa' le —, Informi-
colire, Dar la sensazione dell' infor mi-
colamento, del formicolio il Fame-
care, Formicolaio.
*Fernt» , com. per Finire = J* é
ffernite le léne, Ha finita la provvista
delle legno = Bifl. Tutte 'Ha carne ne'
mme le fernisce,. . . non la finisco. 5* d
fernite lu vine, Ha finito, bevuto tutto,
il vino = [Pa». FinéP], ("Fornire*„).
^FerrAIae, Ferrana = [V. Ferrd-
nìe = T. Frajinile, sm. Terra seminata
a ferrana].
Ferrare, Fabbro = — d« W arta
'ròsee, Fabbro (dell'arte grossa) ohe la-
vora in grosserie, in ferrerecce : zap-
pe, falci eoo. —de U'arta suttìle, Ma-
gnano.
Ferra rUe, Bottega in cui si vende
ferro — [Bottega del fabbro].
Ferrate, sf. Quantità di ostia che
dà il ferro in una volta || Pese., A-r.
FerratlUe, sf. Lo stesso che Nènie,
ved.
Fèrre, Ferro = Terara* a —, G-a-
reggiare. Contendere accanitamente =
Métte' man' a — calle, " Rubare su' pet-
tini da lino„, audacemente.
Ferrettil', fig. Afferrare, Agguan-
tare, Acciuffare = Bollare, Trappo-
lare.
Ferréite, Paletto per chiudere usci
= Forcina da capelli || Mercante di bo-
vini, e pr. di quelli che vengono dalle
Marche, soliti a marcare con un fer-
retto la bestia contrattata.
Ferune f erune (C. fr.), m. av. Quat-
ton quattone = Ari, Furune furune.
Feraci re, sf. Padella = La — de la
pizze. Arnese con cui si coprj la stiac-
ciata da cocere sotto la brace = [*J'«r-
zàure = Car. Friesòure = A. Frea84-
re — Fai. Veeeaure = v. 1643, Feeeora
= liettop., V. 1598, Freasora = li. 1675,
Forzora], (Lat. Frixorium) || Dim. Fer-
■erèlle, Padelletta = Ramaiolo per
prender l'acqua dalla conca.
Fesélle, sf. Stile a forma di fuso.
FessarIJe, volg. Fandonia, " Bu-
scherata „ = Bagatella, Inezia, *^Bac-
cia di porro „ Il Fésse, volg. Vanesio,
" Coglia „. ("Bèsso*, Bèscio*„, StoUdo;
Dappoco).
'^'Festlnie, sm. pi. Giorni festivi.
§ta 'mmalate da le — de la Madonne,
È malato dalle feste di Settembre.
Fet A', Far l'evo = Fig. — sènza li-
cene, Adirarsi di nulla, quasi senxa
motivo. Yed. ILéeene || Féie, sf. Tem-
po; Atto, del far le ova. Le hallin* d
repi^ate, ha lassate, la — ,... han rioo-
Digitized by
Google
fet - 111
18»
minoiato, smesso, di far l'ava = Per
isoli. Di donna ohe è fuor di fiflclioli.
Ha lassate la — . (Lat. Foetare) || Fstaró-
U, Ovaia delle galline. Anche, Uvarole,
Fetazze (€»•!. €.), spreg. di Fan-
ùollo e anche di Animale. Picoolp,
Stento, Che vien sa debole e malsano.
F^iecbe, Fétteelie, Fegato = Fam.
Je ve* vuJXje de fétteche de griUe, É
goloso e bizzarro a un tempo = Fém-
mene nghe ddu' fìitecM, Donna " ohe
ne ha fatto di quelle di pelle di becoo„.
[Féchsie, (Lat. FUaUi')] || FelaeMlle,
e Fefteelillle, sm. sing. e pi. Fratta-
glie degli animali minuti = Rigaglie,
Interiora dei polli.
FeteekMi^' e FiteeltU^S intr. Sfe-
gatarsi, Strafelarci, Affaticarsi con
stizza e affannandosi, Tramenarsi. Fe-
techijéjje fetechijéjje, e nnenfa nièndef
Si strafela, Si aociaooina, ma non vie-
ne a capo di quel che vorrebbe, o do-
vrebbe, fare = Dimenarsi per sfuggire
dalle mani di alcuno.
Fetellae, sm. pi. Paste da minestra
in fili sottilissimi = [Fédéline, Fele-
dine],
Fettaeee, sf. Nastro || 'Jirel«««elil',
Ornare di nastri. (** Fettuccia*, Fet-
tuzza*,).
Fé ade. Tenuta, già di dominio feu-
dale = Prima, spesso, per Bosco, Sel-
va = [Cli. Fèvede] || Fe«4»r4lle, Conta-
dino che è a podere in una tenuta già
fóndala.
Féve«e, Felce = [€»Bsp. Fece =
«. Falge].
Wémme e Frezze, sf. Ciocca di ca-
pelli = Pochi fili di refe, di seta e sim.,
messi insieme per lo lungo. Manata di
paste lunghe da minestra =: [Fézze.
Anche: Tratto, Porzione, di budello
= T. Fézze, €ar. Fezzatìure, Matassa
-=: Mi. 1566: Tre fezze de seta negra],
(Nel Bellunese, Fiz, Matassa).
«'FCaenldil', Difficoltà. Nen fa —,
Non importa. Non guasta, É indiffe-
rente.
Ftoeelte, fam. Fiacoona = Fig. Mi-
seria grande, " Stanga „.
WlmAóne^ sm. Stiacciata dolce, con
riempitura di cacio fresco e ova, che
si mangia come cibo di rito nella Pa-
squa = [Fiadone, Fradone = Cel. Fé-
latóne = F.»» ScarzeUe, sf.]. ("Fiado-
ne*, Fialone*,, Favo).
FlaBVlie.*Fr «Mrlie, Fianco || Flan-
Vlt^tte, sf. Fianco, Parte laterale del
ventre = Fig. Sbaite* le —, Soffrir la
faaae.
FlAaeke, *Fraselie, Fiasco = Di
bestie non feoondat?, e di ova] da cui
non nasce il pulcino, dìcesi é *8cite — ,
o/lascéne = [Pai. Fiasche].
FiAzetfae, Fiasco di legno, a doghe.
Il Ovo andato a male. ScV — .
Fiate, Fiato = Fig. Je puzze lu —,
È una lingua «*che taglia e cuoe„, un
maldicente = [*Frate].
Flattfne, Dolore intercostale attri-
buito ad aria nello stomaco.
Fieehe, fam. Sm. Nel modo: Fa^
*nu —, Fare un'azione poco delicata,
un tiro, un giochetto, una cavalletta,
Giuntare, Cuccare, Abbindolare *= Fa*
fnu — e rref acche, Pagare dell' istessa
moneta. Benderò pan per focaccia; In-
gannare l'ingannatore, "Impaniar la
civetta „.
Ficurarìje (X.), sf. Lezi, Fichi.
Fteare, sf. Fico, albero e frutto.
Anche, *Flelie, si. = [Fìcure, Fìquere
F.»« Ficora = Altrove, Ftchere].
Fide, sf. Prezzo che si pagava per
pascolare su terreno feudale. (" Fida*„)..
Fléie, Sito, Puzzo. ( " Fièto%) Il Fe-
Iftnde, Fe(eJ«nde, Fetendome, fig.
Pers. noiosa, incresciosa; Pigolone, Che
petulantem. chiede; Di mala fama,
Pozzone-a II FeteiadarU«< ^S* ^^^ ^^"
gazzi. Piagnucolio, Belio 11 Fetuze, fig^
Frignone; Stuccoso || Fé técehle, Ve-
scia, Loffia II Felnzehe, per isch. Sorta
di fricassea.
Fiitte (Se.), Besta, Filza. Ved. Flètte^
FUarze, Partorire. (È detto della
donna e delle bestie. Nel tose, " Fi-
gliare „, solam. delle bestie; e della
donna, anche in forza di tr., per ispre-
gio. " Chi ha figliati questi ragazzacci
impertinenti ?„). Sefijf a mmagge, Par-
torirà in maggio i| FUaiuie, sf. Parto.
Bòna —. Cattiva — || FU»A«f Puerpera,.
Donna di parto jj FUatleee, agg. Da
poco sgravata , Fresca di parto , Di
parto, àta —, È di parto, puerpera =
Fig. ha gné 'na fémmena — / per isch.,.
dicevi di chi nella sera ha levato pa-
recchio il gomito.
FlJJe, Figlio = Itjjeme, Mio figlio..
[V. Fime].
Fllarèlle, Filatoio.
Fllatuppe, spreg. di Donna. Inetta..
Ved. Tappe.
File, Filo = Lungo strascico di pers.,.
di bestie. Coda. La gglnde ce fa lu — ,,
Le persone ci fan coda = Collana.
*Nu — d'ore, de curajje, Una collana
d'oro, di coralli = Strato, Suolo. Fa*
*nu — de mèle e une de pajje ^ A —,
o Ala —, m. av. Di filo. Senza interru-
zione.
FllepeddèMde, sm.. Sorta di tela
grossolana.
Filuccóne («aard.), Piluccone, Soroo»
cone, " Cavalier del dente „ = Chi dis-^
sipa il patrimonio in gozzoviglie. Chi.
"va alla consuma „.
Digitized by
Google
IfK)
fin - for
*Find* ( Aq. ), intr. Finire. ( " Fi-
nare*„).
*Flnasl4liie, sf. Fine. Nelle manie-
re: Pare la — de lu monne!, Pare il fi-
nimondo. A la — de lu monne, A capo
al mondo, Lontanissimo.
Flnde, sf. Finta = [Finde, Fènde =
Aq. 'Nfénda] \\ Finda cavate. Grétola,
Scappavia, Sotterfugio.
*Flnèiid«, Fenènde e *SÌMè»d«,
Senènde, avv. Fino. — - a mmo*, Fi-
nora. — a iccTie, Fin qui. — aUóche,
Fin là = Pe' 'nzenìnde, Per fino.
Fiocca* (Aq.), Scagliare, Lanciare =
Bifl. Slanciarsi, Avventarsi = Cast. C.
Fluccarse, Avventarsi. Ved. Affioccarze.
Flòeelie, sm. Nappa = [Pai. e nel
Teram., Fiacche], (" Fiocco*„, Nappa).
Fionnd* (Av.), Scagliare, Lanciare
= Bifl. Azzuffarsi, Accapigliarsi. (Dal
lat. Funda. Come Lanciare da Z/anceaj.
Fldre, Fiore = Nel -gl.Fiure, assol.
Il Mestruo, i Mesi = [Pai. e nel T«-
ram., Fióre],
Florèn&e, città, Firenze 11 Anche, n.
di donna.
«Flsehe, Fistola. Ved. Sifìachìe, 3o
signif.
Fìichie, sf. Masso dì pietre = Ar.
Fische, Macigno = Fischie («.) sf. pi.
e FiSchiéte (Pai.), nomi di contrade.
Fise (P.«**), avv. Fino.
FlitnlA'. Fam. Annoiare.
Fitte, agg. Quieto. Statte —!, Sta
bono. Stai fermo! = Fitte fitte, m.
av. Pian pianino. Sottovoce.
FI amare e Flamate, sf. pi. Il Cor-
«o, le Sponde, del fiume.
Fiume, Fiume = [In generale, nel
Cblet., *Frume; nel Teram., Fl,ume].
= Or». Fréume — B. Friéume = Fr.
Qiéume = P., S. Fléume — P.«<> Fiume],
Flurlrse, Muffare, Mnffire, Funghi-
re = Per simil. Delle labbra riarse da
gran febbre o inaridite da consunzione.
Flajanéae (Cast C), Meretrice. Ofr.
Frahanése e Frajarse.
Flararse, Avventarsi, pr, del cane ||
Abbronzare , Bruciarsi leggorm. , de'
panni lini o lani.
Flatnse, agg. Che facilmente ha le
ngge, si uggisce. §ta* —, Essere uggito,
di cattivo umore = Sm. Burbero, Scon-
-troso. Irascibile.
Fidate, Flauto = [V. Fràule].
Flètte (T., A., C. s. A.), sf. Filza di
fichi secchi = Av. FiUte = Se. FièUe,
Besta di agli, cipolle. Ved. FratieUéUe.
(Ted. Flechte, Treccia).
Flòce (P., C. •. A.), Gheriglio della
noce fresca; Noce fresca. Sande Im»
rhnze, *nu — pe' ddlnde, prov.
Mònne (Cast. C), Fionda (I Ciocca di
capelli.
Flòrne (T.\ Strambo, Mezzo matto.
Flotte, Frotta. (" Flotta*,.).
Mùmene (Cast. C, Pe»c.), Fulmine.
Ftfeiie, Fuòco, Fòco = Appiccia* lu
— f Accendere il foco. ArmurV lu —',
Spèngere. . . Argiuètd* lu —, Bawlare...
Métte* — a, Appiccare il foco, Dar fo-
co a. Métte' lu ^ a lu scaldine. Asset-
tare il véggio. Métte lu féc* a lu lètte,
Mettere il caldo al letto = Ce mettar-
ré, o mettesse, le man* a lu —, Ci giu-
rerei! = A fóc* a ffóche, In tutte lo
case = Sacce jV addò fa lu —9, Non so
dove abita = La cambre de lu — , La
cucina = Métte* — alV acque, A.^^ìq\ì9,tb\
a partito estremo, Attaccarsi alle funi
del cielo = Métte* —, Istigare — È re-
mast' a — stutat' e Uum* aremmòrte,
" Gli cova la gatta nel camino „, È di-
ventato un miserabile il Fdehc-v elate,
sm., Eruzione acuta del viso e anche
del petto.
Fddere, sm. Fòdero. Fig. Mo* sé
nn* esce da lu —, È diventato magris-
simo, secco strinato = Sf. Fòdera =
Guscio di materassa, di guanciale = [Fò-
dere, *Fuorre = C. fr. Forre] \\ Fnda-
rétte, sf. Fèdera, Secondo guscio, So-
pracoperta, del guanciale || FudarK',
Foderare.
Fdffne, Fungjo = Ve fa* lu nòzzó
righe lefugne. Vuol "friggere con l'ac-
qua „ = Nel gergo. Cappello = [Fugne,
Fungo = Cappello vecchio e slaertuc-
ciato].
Fdffnete, Ftfnffhete, agg. di Carni.
Flosce.
FdJLfe, sf. pi. N. generico di Erbe
mangerecce. Magna* le — , Mangiare
una minestra d'erbe = [Fòjje, *FuoJJe
■•=: Nello " Stat. mun. di Aseoll „ : La
piazza de lu poptdo,., sia sgombra da
chi vende foglie, aglio, cipolle... ].
Follóne (Aq.), Gradasso, Bravacoioiie.
Fdnde e Fondane, sf. Becipiente
nel quale sull'acqua cade l'olio spre-
muto nello strettoio. È detto anche
*Mbèrne — [N. di contrade : Fonte della
plènula (G.) ; — dello spagnolo (Or».); —
Italia («.); —janiero («amb.); — mag^
gio (Pl»«or.); — pittile (Sf. 1.); — ra-
góna (Fo»».)].
F4lneelie, Magazzino. — de lu rane.
Magazzino in cui si custodisce grano;
Granaio. — de lu sale, Magazzino. . . [P.*'»
Fìtneche, Fondaco; Bottega; Negozio].
Fora (P."), Sarebbe. 8e jjT — ricche,
Se fossi ricco. — bbóne se...
*F4lrbeee, *Frtfveee, m. sing. Le
Fòrbici = [Fòrbecè, *Fuorfece — A. Fòr-^
fece, Fùrfece] («Forbice*, Forfice*„) |1
Acer. Fnrbeeltfne, PI. Frabbeelmne.
Fa* le — arrét* a une. Dar la quadra,
Censurare motteggiando chi è assente,
Digitized by
Google
for - fra
191
ohi passa per un luogo = [Man. Fruf-
feciunef sm. pi. Parole mordaci, irose.
Mo* le diche quattre — /J.
F4lr«lie, sm. Misura formata dal-
Tapertura dell'indice e del pollice. É
*nu — d^óme, È un sosino, un omicciat-
tolo = [Car. Frùcchéle = NeU'Aqall.
Forca Caruso , Gola di monte].
Ftf re, Addafore, Fuori = Fuori del
comune. È jite —, Non è in città, È
fuori II Fere che, Eccetto. A meno che I|
rtfreee, Fuori, Eccetto, A parte. — la
tàvele, — la fàccia vòstre: espressioni
cortesi usate nel nominare cose schi-
fose in tavola o avanti a persona di
riguardo. — V angele de DdV che ttén-
ghe 'm brache!, nel nominare cose ab-
bominevoli, mentre si ha un bambino
in collo. — *àta 'ràzte de DdV che ttén-
ghe 'm mane; se si ha roba da mangia-
re in mano. — lu sacre, se si dice male
di un prete.
Forge, Fucina. (" Forgia*„).
Forffladeoate, Bandito = Per e-
stens. Malvivente, Ferraccio = [Foreg'
giudecate = s. Eas. Freggiudecate —
** Forgiudicato „ , " Forgiudicazione „ ,
passim, nelle Pramm.del Regno napol.].
Fdrnft©, Forma = Fig. Truvd' la —
de la scarpe, " Trovar la calza, il basto,
che entri „, chi fa stare a segno.
WATwm*^ sf. e anche Farntale, sm.
G-òra del mulino, Fosso, Canale, maci-
nante = Prir Bim. ^Na d'acque, Un ca-
nale qualunque, Una quantità di ac-
qua corrente, = ["Bagl. di S.„, Forma].
(In Frontino, Forma. In Du Gange,
Formale).
Fórne (Fai. e nell'Aqall.), per " Fu-
rono „ = Anche nei prot. not. ant.
Fdm«, Forno = \^ Fuor ne = Fai.
Furre].
F6rte, agg. e sost. Forte = Lu —
de lu frédde, de lu calle, Il freddo. Il
caldo buono, più forte = Lu — de la
fere € ddumane. La fiera grossa sarà
domani = A lu — de la vernate, de la
state, Nel grand' inverno, Nella gran-
d' estate, Nel buono dell'inverno, del-
l'estate = Vine —, Vino pretto = Qué-
éf é lu — me', Questo òjil mio gioco, la
mia beva, quel che più mi va a genio
= JHè sa a — , Mi è grave. N'h de fa'
sapS* a — , Non ti paia, non ti sappia,
grave = Ne' mme tmé' a — !, Compati-
scimi ! = É 'na cosa — !, Questa è for-
te ! ; È un gran dire che. . . = Avv. For-
te, Fortemente. Mine j e — !, Picchialo
■odo!
F^r»«,. ♦Force, avv. Forse. 'Nu car-
rin* e Jfòrcia du', Un carlino e forse
due.
F^wie, Fosso = Covo, Avvallamento
ohe si fa nel letto da chi vi giace.
*Fdte, sf. Piena del fiume, del tor-
rente = Fig. Mo' V é rruvatt la — !,
Ora hai la gran fretta, ti senti l'acqua
alla gola! ^ [Ari, Bottaccio. Ved. Re»
fóte].
Fdte, Wóvete, Folto ; Fitto = [Peao.
Fute] Il '31 faveti': Arenfavetl', Affit-
tire; Riaffittire,
"^FrabbecA', Fabbricare ; Murare I|
^Frabbeoattfre, Muratore.
♦Frftbbeehe, sf. pi. Favi.
Frabbntte, Frabbatttfne , Fara-
butto.
FrabbnttiJA', Borbottare, Bronto-
lare, Fiottare = (Anche : Rugghiare,
Rumoreggiare, della fiamma]. (Piat.
•* Forbottare „).
Fracasse, Fracasso = Di una pianta
che rigogliosam. vegeta, che fa frasco-
naia, dicesi : fa —.
Fracche (Ca»t. C), sm. Nel modo:
'Nu — de mazzate, Un fiacco di, Di
molte, bastonate.
*Fraeehla(e, sf. Farinata di gran-
turco, Polenda — Volg. Mo' te facce — /
Ved. Famaece — La —! Modo pleb.
di replicare, esprimendo incredulità,
maraviglia e sim.. Che che!, Zucche!,
Le zucche fritte!
FrAeete, Fradicio, nel solo signif.
di Guasto, Marcio = Rancido. La 'ni4-
gna —, La sugna rancida, vièta = Fig.
Pe' 'na lira —!, Per una lira marcia,
bacata! Pe 'na magnata — , e sim., Per
un desinare moccioso ! = Sténghe — de
sudore, Son sudato fradicio = Sta — de
grasse, È grasso bracato, Scolina il
grasso = [Fràcede = Cb., Ort. Fràce-
che].
FraflTe, Moccio del naso || FralTtfse,
Moccicoso. Anche, per isch.. Pleura —
Fig. Moccicone, Dappoco. || Dim. FraC-
fasille. Moccolone.
FrafTèveliie , sf. Canna rifessa in
cima, per cogliere i frutti in vetta,
o dalla strada, Ladra, Brocca || Fig.For-
fecohia. Persona piccolissima. Pare 'na
— / = Nem baie manghe 'na — .', Non
vale una patacca, nulla; È un disuti-
lacoio = [Orecchia del paiolo = Na-
siera]. (Lat. Forficula-).
FrabaJUe, sf. Pesce minuto e di qua-
lità scadente = Fig. Molti bambini
riuniti, " Frittura „.
**'à*alie, sf. Fragranza, Odoro. Té'
'na — de viòle. Odora, Sente, di viola
= Odorato. Té' 'na — gné ^nu cane, Ha
il fiuto di un cane || *FrahA', Odora-
re, Annusare; Fiutare. Anche fig. =»
[*Frada'],
Frahnnése, parola quasi di gergo.
Frodo, Contrabbando = Roba di frodo.
Fa' 'nu — , Far frodo = [Frahanése],
Frajarse (Fai.), Sconciarsi, detto
Digitized by
Google
192
fra - fro
delle bestie = Ar. Sfrajarse \\ ^raja-
turCf sf. Atto ed Effetto dello soon-
oiarsi = Bambino abortivo; stentino
= To««o, Cast. €., Frajlnnef sm. Feto
abortito degli animalL (" Freggiare*^,
intr. Soonoiars'., delle bestie).
FrajeUe e FlaJUU (A., €. ». A.) sm.
Correggiato. (Lat. FlageUumJ.
*Frambu8t6t Trambusto.
Fransars», Fogarsi , Avventarsi,
per aggredire, mordere, ghermire =
Fig. AssoL Saltare addosso (la febbre),
Sopraggiungere di molte faccende ecc.
A '« atre àdW jurne, se franghe le fa-
t^é', Di qui a pochi giorni, i lavori si
affolleranno.
Fraafflselte, n. di pers. Francesco.
Abbr., Cicche, " Cecco „. Franvéselie,
f. Abbr. Cécche, " Checca „.
Francane, Abbordone, e spec. Fa-
olle a parlare Sjnza ritegno.
Frasearllle, m. pi. Bonifàtali, sor-
ta di minestra. Per isch., 'Pple«eea-
•èiad« = [FraBcarj'eUe],
Frascóne (T.), sm. Fam. La Dome-
nica delle palme.
Fratasae, sm. Grosso pennello u-
sato dai muratori |1 Fralass^lle. sm.
Pialletto, Strumento per lisciare l'in-
tonaco. (Sten. "Sfratazzare„ , Spianar
l'intonaco. "Sfratazzo„, Arnese dì le-
gno per sfrataozare).
'"Frate, Fratello = Monaco. Per eu-
fem.. Vati* a ffa —!
Fratte, Sièpe = ["Bagl. di S.„:...
ogn^ imo dehiano reparare le fratte che
devono remondare et reparare] \\ F rat-
tare, sm. Siepe formata di frutici, fitta
ed estesa = Luogo intricato di pruni.
Fratta.
Frattelélle, sf. Dieci fichi secchi in-
filzati a nastro. Ved. Flètte.
Fr»ttUA\ fig' Andare amorazzando
per luoghi nascosti, dietro le siepL
Fravelétte (Fra»e.), Fiaba.
Freelilne, per isch. l£armocchio.
Fréeke, volg. Sf. Grande quantità
di pers. o di cose. Buscherio, Fracasso,
Strage, Flagello.
Freetfne, "Vinello. ("Affricogno*„).
Frédde, Freddo = Fa* — une, Fred-
darlo, Stecchirlo, Ucciderlo nell'atto.
Il Dim. Freddeeeltfle e Freddasa^lle,
sost. Freddolino = Agg. Fredduccio l|
Frcdditfre, sm. Freddura, Il freddo
della stagione. Stridori || Freddtfse,
Freddoloso, Che cura molto il freddo
= Agg. Di Stanza , Luogo. Frigido ,
Freddo.
Fredlrite, Funghire, Infunghire =
Fig. Je a'é ff redite le labóre, Ha le lab-
bra risecohe, bianchicce, per f.bbre
eco.
Freffnarlje, volg. Sf. Buscherata.
Freffnine, fam. Frignone; Daddo-
loso.
'^'FremmlehiJA', Brulicare = Infor-
micolare.
FrenefUe, sf. Uzzolo, Capriccio;
Farnètico ; Velleità.
Freacaróle, Perdigiorno, Ozioso.
Fresélle, f. pi. Per isch. Battitura,
** Croste „, " Briscole „.
Fresine, n. di donna. Eufrasia \] T.
agg. Ardito; Presuntuoso.
*FréBae, Freccia = ^§tu vénde pare
le —, Questo vento è friièante [J Fres-
sate, sf. Fig. Dolore pungente e discon-
tinuo, Trafitta = Fri22o, Bottata, Mot-
to pungente = Dd* le —, Motteggiare,
Beffare.
FrieeeeK', Frii^are, pr. del vento
diaccio = Bifl. Ballettare. Moversi a
mo' delle donne civette. Molleggiarsi,
Dondolarsi affettatamente nel oanuni-
nare jj FrleeeearèUe. Fam. Chi molto
cura il solletico, " SoUeticoso „ = Irre-
quieto, Che facilmente corre con le
mani a toccare = Babattino, Procac-
ciante.
Fri^e, n. di comune. Frisa = Kel
gergo. Deretano.
Frìddijjazze, (F.*»), Freddo intenso.
Stridori = Vento diaccio = Brivido
febbrile.
*Frlffffeletll, * Frlffveletate e
*Frlweletik«Ie , Gran freddo. Stri-
dori.
Fryj«% Friggere = Fam. Esigere,
Biscotere = Fara. Se le frìjje !, Se la
stoppa, Se la sala, Che ha da farne?
= Frijènne magnènne, m. av. Presto
presto. In quattro e quattr'otto. (^uéss*
a da jV — .
Frisce (C. •. A.), sm. pi. Vimini. 'Na
canèstre dts — . Cfr. Vrice,
Frlse, Gallone ; Filetto = [V. 1543:
Freso d'oro, Ib. 1573: Quattro palmi
di — ]. (Basso lat. Frisìum) \\ Fread%
Filettare; Guarnir di gallone [| Bifl.
Lisciarsi, Bavviare i capelli con ricer-
catezza. (Fr. Friser),
Frìscule, sf. (Nel Teram. e in vari
luoghi del Chlet.), Gabbia per spre-
mervi l'uliva infranta. (Forma dim.
di FiscU').
FriézecÓse (Ar.), Raggiratore, Bin-
dolo. (Cfr. toso. " Frecciare „).
Fr4l^, Frògia = Volg. Narice I| Fr«-
flOite, Con larghe narici = Fig. Ar-
dito. Altero. Iroso. Foioso = [Can. Fru-
ciullute; Ari, Frucellute].
Frtf ime. Fronda, com. per Foglia =
Nel pi. Le f rènne de sanda Marìje, la
Balsamite.
Fròsee, sf. Piccola frasca, Bamo-
scello, Bama = Nel pi. Frusce, Fogliar
me. Foglie spiccate dai rami.
Digitized by
Google
fro - fum
193
Fr*se«, agg. Floscio. Fiacco, Ca-
scante.
^TrdT«le, Fulmine = Basso.
Frn^èlle, Forma di ginestra per
farci il cacio = [FruacìUe = V., At.
FriceUò = Pese. FriacèUe, Fiscella. Ar-
nia =: B., p.>« FuacìUe = 9r»M. Fru'
acenèUé], (Lat. Fiscella).
Frn^lar^lle, Nasiera = [C. s. A.
FrucétU], Ved. FralRe«bl«.
Fruffe (Pai.), fam. Fretta, Ruffa.
FrateH', Logorare, Strubbiare, Stru-
sciare, abiti, calzature = Di oggetti
sottoposti ad attrito. Logorare — Bifl.
Logorarsi = Di candela, olio. Consu-
marsi Il Fruve, Consumo. Spec. nel mo-
do: MéW a —, Consumare adoperando,
sciupando.
Frude f sm. Capriccio, Ghiribi£2o.
Uiiolo. Pijjd' le —, detto dei bambini,
Inuzsolirsi, = Cosa da nulla, Ninnolo,
Gingili^. E 'nu — . Serve pe* *nu — . =
Frullino, Arnese per frullare la ciocco-
lata jj jPruZZose, Capriccioso; Puntiglio-
so; BitiosoJi
Fr«lleeA', Sfrascare, Il moversi di
qualohd cosa tra le frasche, e sim. =
[B e. r. FtHUecd\ Mestare ; Bimenare =
A«i. àfrtUecarzej Dimenarsi, Molleg-
giarsi, nel camminare].
FrtOléite, Chi, Che, subito piange
o frigna. Daddoloso, Bimbo viziato.
Frundlne. f*rontale della briglia
= Nastro i)er legare intorno al capo i
capelli alle bambine = [Parte media-
na e superiore della fronte].
Fruscile (Ar.), sf. Frusta.
Frùschele (Colled., Casi. €.), sf.
Piccolo animale salvatico; Insetti che
infestano i campi. Cfr. Faramèlle.
Fr«»««, sf. Lo stesso ohe Frò»««,
sf. ved.
Fras««, t. del gioco della primiera,
Flussi, Carte dello stesso seme = Per
isoh. Fa' — , Vestire abiti d*un sol colore.
Frasel4i\ fam. Seccare, Noiare,
* Bompere il cantino „, " gli stivali „,
" i corbelli „ = Sferzare, Incitare al
moto i cavalli — Scialacquare.
Frniie! Voce per isoacciare il gat-
to = [FrusUf Friite, Frì'chie = Fru-
ichìd*t Scacciare il gatto. Frùsch -e*- a
'ssa hatie!, Scaccia codesto gatto].
Fr«M«, Frutto. Sempre sm.= La Hiv^
arrise -i- a —, L* uliva dà buon prodotto
di olio II II Castello dell'orologio.
*Frùve]e, Fulmine = Dim. Fruvu-
l^tte; accr. Fravalono, specie di fo-
oo artifiziato, Topo matto, Bazze.
FneA', Bruciare, con ferro rovente,
o con la pietra infernale.
Fa«asn«, sf . Per lo più, nel pi. Fiam-
me, Caldana, Vampa isterica.
Fneale, agg. di Pietra. Focaia.
*Faealéffne, agg. di Terra. Abbron-
zata dal sole, nella quale la messe pre-
sto matara — [€an. Fucaligne].
Faeande, Focato, Color di fuoco.
Eocessivam. riscaldato.
FaearAeehle e Faeara«ee, Falò,
Baldoria, Fiammata = Fig. Chi subito
si accende; Sollecito a fare Anche,
Fnearèlle = Uomo bizzarro. Cervello
falòtico.
Fneartfle, sf. Focone delle armi da
fuoco.
FueelA', Fucilare — Fig. Mandare
a male. Sciupar* , / Macinare „, sostan-
se, danaro.
Fucdjere, flg. Donna ardita.
Fike«ne, Fucino, lago ora prosciu-
gato = Per isch. Pésce de — /, Bagazzl,
" Frittura „.
Fucèrne (Cast. C), sf. Gran fuoco.
Pecche /Je tutte* 'saa —f
FaehIJA, intr. Bruciare. Me fuchi'
jéjje la vite. Mi sento ardere = Fig.
Me fuchijave le mane, Avevo gran vo-
glia di menar le mani.
Fa«lle, sf. Fucina. La — é ppreb-
halute pe' ccóce* lefaciùle, Nella fucina
i fagioli si cooiono a maraviglia.
Fucinìlla (Ha«.), Cascina, Forma di
legno, per farvi la ricotta.
Fnetfne, sm. Cassetta foderata di
mattoni, per tenerci il fuoco. (Sen.
•* Focone „ Gran braciere).
FucÓne (».), agg. di No e. Guasta.
(Lat. Fucoau-),
Fa«4lre, Calore, Molesta sensazione
di caldo in qualche parte del corpo, o
in tutto.
Fncolare, Focolare.
FaflU'. Nel gioco della dama. Buf-
fare, Soffiare = Fam. Truffare.
FaflTe, agg. di Noce, Mandorla, Ca-
stagna. Di contenuto guasto o secco.
Fùffele (Air.), Tórsolo della pannoc-
chia di granturco.
Fujtne, sf. Faina = Piattola.
Fidlàcchie (Too«o), Fellaoehl«
(Man., Cast. C), Fico primaticcio. Ved.
Fellarelane.
FnutA', Fumare = Bifl. Assol. e
fig. Fumaraele e Fumaraeney " Impipar-
sene „, " Infischiarsene „, " Imbubbolar-
sene „. Quille se ne fumé de té!. Quello
ti prende di sotto gamba, "ti mangia
la pappa in capo „, è più forte, più de-
stro, dite il Famande, agg. Di Bagazza.
Molto rigogliosa = Albagiosa, " Muffet-
tola „ Il Fumarole (C. fr.). Bizzoso.
FaniArle, *Faiitlére, Fumaria.
Fumarule, sm. pi. Nuvole che sor-
gono sulle cime dei monti nelle gior-
nate estive, simili a pennacchi di fu-
mo, e pronunziano tempesta — [Fuma-
ròle, sf. pi.].
Digitized by
Google
194
fum - fut
FaM«, Fumo — Vapor© = Mg.
" Muffa „, Albagia = So8i)etto, Indizio,
Odore, Sentore = É^nu —de pane cal-
le, È cosa eranesoente = Nne' je passe
manghe pe^ —.\ Non se ne cara punto,
Non se ne fa né in là nò in qua =
ITn i é ttruvate nné — nné *nginée,
''Non s' è genti fco né piizzo né brucia-
tiociOfl, Non s' è trovato nulla.
*Fumecetd, si. Più oom. nel pi. Vam-
pa isterica, Caldana.
Fumerà (Aq.), sf. Fumata, Fumo o
Vapore denso.
ruvKére, sm. e, più volg., f. Concio,
Concime = [Fumj'ere = T., A. Fu^
mire],
FnvKétte, sm. Sfumatura, Nel mo-
do: *Nu — de febbre, Un tantino, Un
pochino, di febbre = Fig. Piccolo in-
dizio. Hajf avute *nu — .
FantnoiU^t i^> di donna. Eufemia :=
Per antonom., il Latte delle nutrici =
[Fumi j e].
*FaiifleTArI« e FunduTArte, Fon-
diaria, Imposta sui terreni.
Fané. Fig. Dd* la fun' a Uònghe,
Dar corda, Dare spargo. Ved. T6«««||
Fnnare, Funaio ,1 AflTaiUl', Legare con
corda; e spec, per iporb., Ammanet-
tare.
Faine elUe, sm. pi. Insetti che ro-
dono la lana, Tignole = [Anche : Spe-
cie di erba mangereccia = €h., Ari,
Bomsoli da seta].
Fnnnate, sf. Bassura = Fig. Ala —
de lu v'erne, Nel forte dell' inverno,
Nel fitto inverno |{ Funnaie, avv. Pro-
fondamente. Fig. Dorme — , Dorme so*-
do, a buono.
Fannélle, ani. Fondo dei calzoni,
delle mutande = Sf. Sportello col qua-
le si chiude in basso il mezssule.
Funnlje (Ari), agg. Profondo, Fondo.
Incavato. Qfjkand' é — ^Itu pozze f
Far A', Bubare. Nom com. = [Chi
fure, picca une; chi é ffuraie, pècca
cende, proy. Chi è rubato fa di molti
sospetti = Pai. Rrobba uardate^ mjfeae
furate, Boba guardata, mezzo rubata].
Furaticce, agg. di Boba. Proveniente
da furto. Furtiva, " Graffiata „.
Furbégne {CU.), avv. Furbamente,
A modo dei furbi. Vardd* — , Guarda-
re...
Fareale e Fnreone, Stollo, Stile,
del pagliaio. Anche, Fnreeetfne.
Fareanne, Inforcata, Quanta pa-
glia prende la forca in una volta.
Faroeetfne, accr. di Forca; e propr.
Forcèlla, per sostenere i rami molto
carichi di frutti, e sim. = Per isch.
P(9' ffa* emóve' cuUù ce vó le furcecun» !
Furelne, Forchetta = [Fercine] ||
Fereenanne, Forchettata.
Fareste, agg. di Animale. Salvati-
co. (" Foresto* „).
Fnreileee, Che schiva di esser ve-
duto. Che va guardingo e di soppiatto.
Va, àia — . = [Fémmena —, Donna ohe
ha partorito olandestinam.].
Farsene, specie di carro, Frngo»
ne.
Fftrle, oom. per Fretta fi Fnrlarèl-
le, Frettoloso, Precipitoso, Uomo delle
furie II A la — , m. av. Anche, Fùria
fùrie e A la fùrif a la furie. In fretta,
Alla lesta; In fretta e furia, A strappa
strappa, Alla strappata. Quatrin* eccép-
pe sicché, fa le cós^ a la furie, prov.
Furlane, Frullone, Buratto.
Furlungagge e Furlengagge (T.), sm.
Bibotta.
Farnaale, Ved. Ftfrme.
Furmaróle, sf. Abbaino = Bocca delr
La fornace da calce » Fumaiolo, Aper-
tura della rocca del camino.
Fnrnae^lle, sf. Fornello = [Aper-
tura laterale del forno, Lumella].
Farnacbe, sf. Mattonaia, Tegolaia
Il Fnrnaeare, Fornaciaio.
Furi tf re, * n. generico di cibi con
condimenti piccanti, Fortume, i^e* mme
piace lu — .
Fartnnèlle, dim. di Fortuna.
Spesso ironicam. So' ^vute 'ita — /, Ho
fatto questo bel " trucco „, questo gua-
dagno!
FarsaJJe, Fortezza, Striscia di
panno, o sim., per rinforzare il cucito.,
o che si cuce dietro uno strappo che si
rimenda = Dim. Fux«aJétAe, Foriez-
zina.
Fnrsande, Forte, Vigoroso = [Fur-
zlnde, Furzalute],
Fnratfse, avv. Per forza. Le vo* — ,
Lo vuole senza meno.
FosftJIne, Fusaggine = [9ffl«l. San-
guarjelle maseule, sm. pi. — Aq. BeréUa
de prète],
Fnee, Fuso = Le — de le hamme,
Le ossa delle gambe. (" Fusolo* „, Stin-
co) = Volg. Per negare, ricusare. Le
— .', Ma no !, Niente! N^n gè Ha mcmghe
'nu — I, Non e' è nulla = N*n g* é —
da 'ppènne' !, detto di cosa: Non o' è da
cavillare, da apporre Di pers.: È omo
integro, per bene.
Faste, Fusto, Gambo, Pedale =
Fam. Fig. Uomo. Ra da fa* nghe 'ètu
— /, Ha da fare con me! Se sse pèrde
*8tu —, avét' a jV apèrze!, Se io muoio,
andrete spersi! = [T., Ar. '^i* — de sa*
vecicce, Un rocchio di salciccia. Un sai-
sicciòlo].
Fa trine, torrente, Feltrino.
Ftmdne, agg. di Animale. Salvatico;
Non addomesticato — Che facilmente
si spaventa e fugge all' imi»azzata.
Digitized by
Google
gah - gel
195
eabbA', Gabbare = V d habbate lu
sonne, É stato viuto dal sonno. Ved.
'ITffanitA^ nello stesso signif.
Oabbaliite, Cabalista = Baggirone.
Oabl»«, sf. Nella maniora: Dd" la
— , Dar la baia, Burlarsi di uno. ("Gab-
Oabbrléle , n.di pers. Gabriele =
^Orabbleler *araviéle\.
€ktAte, sf. Com. nel pi. Gherone,
Gheroni. Yed. SsadlJH;'.
Oc^jjéne (Ort.), sm. Com. nel pi.
Qajjune, Tonsillite. (Da " Ganglio „).
«alaaMMnne, Signore. Persona agia-
ta e civile =3 Iron. Tristo, Buon mo-
bile.
C^alaae, Bifolco = [Vedane — Pese.
Jalané].
Oale, sf. Calunnia. Imputazione.
Nella maniera: Métte* *na — 'n golle,
Attribuire altrui per malo animo ciò
ohe ridonda a scorno o disonore.
. Gaiétte (C. fr., V., »^.), sf. Secchia
di legno = Pai. Vàlitte. sm.
Oalllte, sf. Casotto della sentinel-
14. (« Garétta „).
«al tale, Galizia = Pare ch^ arevt
da san Oiacume de — /, Come se tor-
nassi di fori via, da luogo lontanissi-
mo! Dicesi, fam., a ohi si mostra stan-
co per breve cammino = Pare la porte
de ». G. de HaUzìe!, * Pare V uscio del
Trenta; chi esce e chi entra „.
Oallartje, Sala da ricevere, Salotto
bòno.
G'iUaróle. sf. Lo stesso che FraflTée-
eiile, nel 1^ signif.
Oallatare, Gallatura = Yolg. e
spreg. É 'na mèzza —, È un omicciat-
tolo, una ^ messa cicca „.
«alle, GNbUo = A cccmiate de haUe,
Al canto del gallo. Alla prim' alba =
[C, P.«« UalU =. Aq. JaUe].
Gallétte (Ari), sf. Modino, Modo di-
sinvolto e insinuante per sapere da
qualcuno una cosa ohe interessi, sensa
mostrare di averne premura. Te ne sì
minute n§he 'sta — .'.
OaniJA', fam. Primeggiare. Vo' —
Vuole, per alterigia, esser da più degli
altri.
dallloe, Gallina = [La —de cende
jpjede, Donna girovaga, Che va sempre
sgonnellando] = Ce pò vévere le —,
detto del mare in perfetta calma =
£Aq. Gattina ^ Pai. Cajjine = Si. Cajéì-
ne = ¥j«e. Jajjine .- p«p. Gajéine =
Pese. Jalline — Or»., Farei GaUé'ine
= V. Qalluò'ine].
Oall^tfte, sf. Tacchinotto.
Gammatte, m. e f.; S.* Eaf., Toeeo,
Jammatte; Pa«. Jammòtte, Gomitolo.
eamme. Gamba II Gammejfere, Ban-
delle alle cui estremità si sospende il
porco ammaszato. (" *Gambière „).
eanjnere. Gambero = Fig. Fa*lU
camine de lu —, Andare come il gam-
bero, a ritroso.
Gammóne, sm. Coscia dei volatili.
ean«he, sf. Mascella = Fig. Appe-
tito. Té^ *na —!, È una goletta!, È una
buona forchetta = Ha perdute la —,
Non è più di buono stomaco; Bifiuta
il cibo = Té' bbóna — e ttriìta cian-
che, É buono per dimenar le mascelle,
E un ciancicone !| Dim. Oanffhétfte.
«ansane, sm. Dente molare.
earblne. Libeccio = [T. Uarbe^ne],
Garehajjòzze (C. ftr.), sm. Pappagor-
gia.
eareliarlxse e. più com., eareba-
rnsse, pi. Garganismo = Per isch.
Fa' le —, Bussare.
«Arffhene, sm. Sala, con cui si tes-
se il piano delle seggiole. La più fine.
Vèlie, f. = [Ca». Uàrghe e Vàreche,
(Fr. ì^arech)].
earftamèlJe, sm. Ugola = [C. s. A.
Gola = Y. Gariamille, Tonsille].
earie, sf. Com. nel pi. Branchie =
[Mascelle. 'Ngóre eferre le —, Non he
ancora tocco, preso, cibo. (" Garza ^
Mascella del cavallo)].
Garze (C. *. ©.), m. pi. Aculei del
riccio 11 Ghèrze («.), m. pi. Cardi dei la-
naioli. (•• Garzo* „).
«atte, sf. Gatto; Gatta = Fig. É
'na — mèpe, È un furbacchione = ^a
gné 'na —frustate, È sbaldanzito, rau-
miliato = Appenne' lu cambanèW a la
— , Andar col cembalo in colombaia =
É la — de IV arceprlutef È più di casa
che il gatto, E (in quella casa) donna
e madonna = [Aq. Catta, Jatta = S.*
Bar. Jatte] || Ace. eatttfae = [T. Gat-
taròne].
Gàvete, sf. Lo stesso che CaeMmbe
e §chjfe, ved. ;i Gavetóne, sm. Forte cas-
setta quadrangolare in cui s* intride il
gesso per murare. (Lat. Gabatae).
Gazze (Pai.), agg. di Mulo. Che mor-
de e tira calci.
«errlJA^ volg. Generare, Procreare.
Gegétte (C. s. A.), sf. Predellina. -
Purtd' '» — . (Pist. "A geggia„. "Es-
sere a geggia„. Stare accoccolato).
Oelarde, n. di pers. Gerardo.
«èie. Gelato, Sorbetto.
«elòrme, n. di pers. Girolamo.
«elase. — de vacche, de '.chine, detto
di cavallo: Che cura il freno, il basto
= Sta' — , Essere circospetto, guardin-
go = Tene' —, Esser geloso di, del»
della.
Digitized by
Google
196
gen " gnu
Clénde. Famiglia. V àjj* a fa' aaènd*
a la gghida me*, Ho da farlo sapere ai
miei = [La gglnda me* e le g giuda mj/e,
I miei, La mia famiglia]. (** Ia gens n'
etait pas une association de familles,
mais la famille elle-méme„. Ds Con-
LAHOEs, La Cìté antique, pag. 120) || «en-
dame, sm. Spreg. Molte pers. in folla.
OenéCre, sf . Genia. Nel modo : Brut-
ta — /, Ineducato, Malcreato!
Genetd* (Cimi.), Generare, Procreare.
jàjja chi f d ggenetate! (" Genitare*„).
*Gèriiie, Gergo. Parld* 'n — .
Oerumìne, n. di pers. Geremia.
Geitose, *Qe8tUo8e, " Gestroso „, Le-
zioso.
*e«»aiTl(e, Gesuita = Fig. Fur"bo.
C}la««liétfte, sf. e anche m. Giac-
chetta usata dai contadini. Quella de-
gli artigiani e delle pers. civili, €}!»«-
elie, sf.
Giacchine, n. di pers. Gioacchino.
Olaelnde, *J»«lnde, 'Clnde, n. di
pers. Giacinto-a, "Cintio-a„.
Olaliande, Gigante. Uno dei nomi
ohe sogliono dare ai bovi = Per inci-
tarli a camminare, «kIA!
Olallame, sm. Itterizia = [La Te-
rìzìe = Av. Malingunìja].
Olaadarme, Gendarme, ^ Giandar-
me „ = Per isch. Donna alta e ardita.
jGiangamUle, Inferno, dei frantoi.
C}lanffra»»one, fam. Molto corpu-
lento, Grassone, Grassonaccio, Ciccio-
ne, Massiccione.
Olannleelie, sm. Fam. e per isch., la
Neve. É mmenute lu —!
Olarre, sf. Bicchiere a calice nel
quale si prende il sorbetto = Boccale,
Vaso di vetro, a due manichi, per con-
tenere acqua = Dim. Olarreeliétte,
sf. (" Giara „).
Giordana (Av.). Nel gergo. Le pu-
dende femm.
eiòrffe. Mastre —, Gastigamatti.
("Fare il Giorgio* „, Fare il bravo).
Ol^lvene, Celibe, Scapolo, Non am-
mogliato = Sf. Bagazza, Nubile, Non
maritata = Giévene gióvene, m. av.
Da giovane, Ancor giovane; Sebben
giovane = [*Giuovene\.
Giuojje (Hai., Colled.), sf. Grande
quantità. Se n' d magnate *na — /
*Giurlande, sf. Ghirlanda. Anche in
Ort.
einuAn^e, "'Javanne, n. di pers.
Giovanni, abbr., Gianni, Nanni = Lu
aan —, il Compare; il Comparatico.
Cvllù me é ssan —, Quello mi è compa-
re. Pe' lu aan — /, Com* è vero che sia-
mo compari! = Dim. l'Tannaece.
*Qlavatlv«, Giovevole.
Glnvendft, *GIaTendftnI«, Gio-
ventù.
*eiorIasande, sm. Ognissanti. Al-
trove, Onk'aaande. Più com., Tutte le
aande,
«lArle, Gloria = Jìraene 'n — , Mo-
rire = Di cose che si consumano con
1' uso. Finire.
ena, *'Na, Come; Quanto; Quando.
— ae fai, Come si fa? — é'mare!, Co-
me, Quanto, è amaro! — rem, Come
tornerai, Quando sarai tornato = —
quanne, Come se = [T., A., Coli., S«.
'Nda],
Gnaddiè (Cast. C), Appena, Non ap-
pena. — Wrive, fame aapé' quaccoae,
Gndgnere (T.), sf. Lamento, Lagno.
'eoAsXe, n. di pers. Ignazio. Donn
Jgndzìe, Il signor Ignazio = Pènn* a
aaand' Agndzie, Pende da (dalla parte
dov' è r altare di) s. I. (Questa frase»
attribuita ad un paratore della chiesa
di e.* Lucia, passò per dire: Il tale
non è retto, non è omo da fidarsene).
Gné, avv. comp. Come. É — '«« c€t-
ne, E come un cane. É — lu patre, É
come il padre; Rassomiglia al padre
= [CU. Gni = Cast. C. Ndé = R. i^nfl.
*enell', eallf, Baffreddare, Diac-
ciare |I «nellte, fig. Freddo; Melenso.
É *nu —, o 'na hatta — .
«enollne, Gengiva = [Pa». One-
ri ja = Car. Jegnime].
*Gnenecd', intr. Lo stesso che Gè-
netd*.
Gnerevelite, (Letteralm. Come 1» er-
ba). Fig. Sparuto, Di viso smunto =
Melenso. Ohe n' ù fa' de *a8u —9
*C}net>tcolilte, Smagrito; che dà in
tisico.
Gni (Ort.). Lo stesso che N^lie, ved.
= Cast. C. Non gli. — dicere njtnde.
Non dirgli nulla. A ccavajje dunate —
ze huàrde *m mècche.
Gnivjfejje (Fai,), Ognuno, Ciascuno.
Cfhìzzeche (Called.), sf. Gioco fanc.
consistente nel tirare ciascuno all' al-
tro un piccolo calcio al sedere.
*endffne', Giungere = P. pass.
*eitdnde. Giunto = [S. Ea». Ahògne*],
(" Giongere*, Gionto* „).
Ondle, Congiuntivite acuta.
«nor»t, Snarft, *en«rf y«, *C»no-
ra^jfe, Sissignore, Si = [*Nor8i] {\ enar-
nó, ^Mirnorand, Gnomo, Nossignore.
Onòitre, Inchiostro.
GnÓve (Man., ».), Nuòvo, Novo = Se.
Gnuve,
Onaeonltfne, Minchione, Baccello-
ne, Gocciolone, Mestolone. (Pist. " Noo-
colo „).
Onarande, Ignorante = Com. nel
signìf. di Sconoscente, Ingrato =£di'
Marrano, " Zoccolone „. JV nen io* — ,
Io non son mica un ** zòccolo ^ || *Oiia-
randlsVe, sf. Atto, Modo da ignorante.
Digitized by
Google
gnu
Sciatteria =: Ingratitudine, Soonoscen-
sa.
Gnusse (C. fr.X ai. Invidia.
CH^bbe, »«6bb«, sm. Gobba.
*Cldd«re, Godere.
Oégna (C»».), n. di torrente e di con-
trada.
«tflepe, Vólpe = Dim. «alepéi««
= [*Vuolep6 = Ari, Jòlepé],
«tf t««, *T4ltte, Goccia = Dim. «nt-
téll« e Tattéll«, Gocciolina.
«tfvete, irrite. Gomito = Tu facce
mv^cecd' lu — .', Ti farò mangiare il
pan pentito = [Quovete],
*Clrae«lil', Ghiacchiare, Diacciare I|
*C»r»e«l»te, agg. Diaccio || *GrAeeIa-
lare, sf. Diaccio.
Gi'aciarìj6y Oraciarì (C. fr.), sf. Fra-
stuono di molte voci, epeo. fanciulle-
sche, Patassio, Brusio, Passeraio. Cfr.
Qràffeje e Sgraffe je (T.), per euf.
Bogna.
Orjimbale, Gramola, ordigno dei
pastai.
Qranar^f agg. Di Pioggia. Tempe-
stiva, Utile, pei seminati.
Granate (neir Aqall.), sm. Minestra
di legumi di varie specie. Se ne dà ai
poveri nel di dei morti = Ber. (7jc«-
graruite.
OrAndele, BAndele, Glandola =
Tonsilla = [Grdnele],
«r Anele. Ved. Ranele.
Granine, sf. Qualità di grano = A
la — , m. av. Sumendd* a la — , Semi-
nare fitte, a mo' di grano.
«»rappA% Aggrappare, Afferrare =
Sorprendere, Cogliere nell' atto.
Clrappe e «rlkppele, sm. Graffi,
Baffi, arnese per ripescare la secchia
caduta nel pozzo = [T. 1629 : Doi grap-
pi].
Orasee, 'Rasee, Scaracchio. Più
oom. Rache.
Ora»«e, sf. Fam. Abbondanza = Pa-
sciona, Cuccagna = A — , m. av. In ab-
bondanza. Ne tSng' —, Ne ho di molto.
Me V d daf —, Me ne da dato di molto
n Oraseltfse, agg. Di Annata. Abbon-
dante = Di Abito, Veste. Fatta senza
risparmio di stoffa = Di pars. Che non
lesina nel dare.
OrAseele, sf. Pettine dei canapini
= [Gràssele] || GraseelA', Pettinare il
lino o la canapa — [GraseeW — O.
1590, GraaaOa = V. 1543, Grasaida =
«. 1660, Grattala = A*. 1676, Graaaóla
= li. 1608, Graaciola),
Ora««éSe, [Graacjete] , sm. Terra
molto fertile. (" Grasceta „, Luogo gras-
so di pastura).
«ra«eU**, Ra»elJA*, Baschiare, per
dar segno di sé ad alcuno.
gri
197
Grattijd* (C. fr.), L* andare e venire
del cane quando ha fiutato la selvag^^
gina.
Oravate, Ravaie, sf. Materie sas-
sose e ghiaiose portate dalle acque che
scendono dai monti = Piena torrenti-
zia = Per iperb. Flusso mestruale ab-
bondante = [Pai. Gravare = Pese, ito-
vate = Nei comuni vicini al Gran Sas-
so, le Gravure, le Valanghe] || A rara-
▼ate, m. av. In gran copia. Profusa-
mente. Detto di liquidi. Anche fig. =
[Grava, n. di. parecchie valli nella
Maiella = Gravar a (F. s. l»f ., V. •.* W.»,
e neirAqall.), n. di contrade]. (Cfr.
luoch. •* Bave „, Luogo scosceso, Diru-
po; e "Diravare^, Franare. Fr. Ch'a-
vier, Ghiaia).
Oravlùle, sm. pi. Viticci, Vette di
vite che si avvolticchiano inanellan-
dosi Il Bavioli, sorta di vivanda = [Nel
10 signif.. A. Caprìùle; Caa. Or apio-
le; Car. Crepitile].
Graz'ióne (Pai.), Orazione = Leg-
genda sacra.
«réffae e Ré«ae, sf. Tarma, Baco
del cacio = Marméggia-iola, Baco della
carne secca = Fig. Eh, — adiate /, Eh
tristanzolo, cattivello! = [Ch. RéngM
= V. Gregne, Baco del cacio e del grano
= Aq. Grigna, Rigna, Baco dei legumi
= C. m. A. Règneche, Baco delle civaie].
11 Dim. er«Knele, sf. || A^srlffiiate Aff-
ffrlKoellte, agg. Di Cacio. Bacato =
[Aggregnelate = Aq. Rignatu\,
*Grehtkjjd', Gorgogliare, Borboglia-
re, dell' aria che si move negl' intesti-
ni = C. fr. Regrehujjd'.
Gre'ice (V.), nel gergo, agg. e sost.
Buono.
«réje, Rigido. Vlrne, Aria — .
*er<lJe, Greggio, Grezzo; Grosso-
lano.
*Grevande, Gravacelo, Pesante per
pinguedine = Agg. di Cosa. Pesante.
eréve, Breve, Scapolare = Volg.
Nghe 'aa' oaaa té' e -i- àjf a fa' 'nu
— /, Voglio ammazzarti! = [Y. Vréche],
*Grevóre, sm. Gravezza, di stomaco,
delle membra. — de cape, Capacci aia,
Accapaoci atura.
Gri (Air.), Ri (G.), voce per chiama-
re il porco. (Gr. Gry).
Griccecare (C. ». A., Cast. O, sf.
Brivido. (Montai. " Gricciori „, Brivi-
di).
«rtee«>le. Brivido || *erleeelXarse,
Rabbrividire, pr. di chi è infreddolito
o batte la febbre.
«rUe e Orlile, sf. Nel gergo, la
Carne. (Gr. Kréaa).
*GrlJe, agg. Di Legume. Non cot-
tolo ; Non cotto. Ved. 'JTKreJì' e Sgrìje'
ze. (« Croio* „, Crudo, Duro).
Digitized by
Google
198
grl - ipuv
Orijje, sf. pL Foglie lineari disposte
in giro attorno a un nodo, Verticillo.
GriUe, sin. Seme del chioco d* uva.
Acino, Vinacciolo.
Qrimbe (V.), sf. Catino; Grossa sco-
della.
Orine, Crine» del cavallo.
*Orinef sm. pi. Le Reni.
Orjfece, Greci. Nel modo : Pare le — /,
detto di molti ragazzi che sohiassano,
Fanno nn passeraio, un ghetto, una
sinagoga.
Orbile, Gru, Grue.
C}ro»»«, agg. Di Donna. ^ Grossa,
Gravida, vicina al termine. E ggrave-
da —, È nel mese o giù di li || Com.
per Grande. S* éffatte — , È fatto gran-
de, giovane, " È andato fuori, uscito,
di dentini „ = Spard* 'n —, Dirla gros-
sa, e pr. Chiedere alto prezzo d' una
cosa. ^
«rtfite, R iUe, Gròtta = [Bòtta, Via
praticata nella neve] = «rotte e Ornt-
ieeélle, Capannuccia, di G. Bambino.
Ortid'ie (Ca»t. C), agg. Greggio.
Panne — . (Lat. Rtid'i').
OraJJe. Ruga, Grinza = Piega, Cre-
spa = Fig. L' acque de lu maì'e nenfa
'na — ,... non fa una crespa.
«ralle, Urlo, Strillo || Orali A', Ur-
lare. Tutte la notte grulla grulle, Tutta
la notte non fa ohe un lamentio.
OrapptfMe, Recinto nel quale si am-
massano le ulive da macinare = [Al-
trove, Crreppone = liOr. Mucchio. *Nu
— de fiéne] .
Oratte, Urto — Rutto li OratftA',
Urtare = Ruttare || O rnttlj*', freq. di
Ruttare.
Or uve, Spòla = [C. fr., Ort. Crùue
»= At. Crùvele = Aq, Ndruva. = r»l.
Ndrùue = O. Trùue = C. s. A. Tru-
véle = To««o, TrìvìUe = Pese. Buve
s= T. Tròcchele]. (Lat. Trua-).
OaacMsne, sf. Grano scadente, usa-
to per becchime = [Grano non spulato
che si raccoglie sul vaglio nel vaglia-
re, o con lo spazzare 1' aia dopo la
trebbia]. Lo stesso che SqaaUe.
"'Oaajarde, Gagliardo. Vende — .
Febhra — , e sim. || *'Nff aaJardt^ In-
gagliardire.
Oaajtfne, Ragazzo. Più com., Bar-
«lasee.
"^OnaleAA, Qualità = [Assol. È dde
— , È di qualità buona; E scelto].
Ouanfflale. Nel pi. Gk>te del maia-
le = Per isch, jPa* le — , Divenir molto
grasso, paffuto, Far collòttola, e per
isoh., Far ceffo, un ceffo.
Oaappe, Spavaldo, Gradasso, Bra-
vaccio = Agg. Di Frutta, Abiti, Ogget-
ti qualunque. Magnifico, Eccellente =
Awerbialm. Va vestite — , È vestito con
eleganza; alla sgherra. Purtd' lu cap^
pèW a la — , . . . " sulle ventiquattro „ |i
Onappartje, Bravata = Bravazziata.
Onaraane. Nella maniera impreo.
Puzza jV — /, e sim. Forse, " urlando „.
(Cfr. "Guaire„).
Onardapéde, Piumino, Guancialo
di piuma, che si tiene a piedi del letto.
Guardiane, sf. Tramontano ; cosi det-
to perchè spira dalla parte di Guar-
diagrele.
Ouardéae, Guardingo, Circospetto.
Quarènne (Ca«.), n. di contrada =
Garenna (Borr.), id. = &* M,^ a Ga-
renza (R. •.), id.
Onarnemèade, Guarnimento =
[Ari, Jurnemènde].
Onaitapasnotte, per isoh. Scanna-
pane, Persona disutile.
Oaa&tXA', Guastare, Devastare.
OnaUa, sm. Ovatta [| OnattA*, Ovat-
tare.
OaaHd', Pareggiare le scabrosità
di una fabbrica fresca oon malta assai
liquida = Riempire con malta liqui-
dissima gì' interstizi di un ammatto-
nato, di un acciottolato e sim.
Ouassétte. Nel modo fam : tTtrce
'» — , Goder molto di una cosa, e spec.
di alimenti. Ji' ce vajje 'n — , Io ci
sguazzo, mi ci smàmmolo, mi ci spap-
polo, mi ci crògiolo.
*Gubbèrne, Governo. Lu — rumane.
Lo stato pontificio.
Gucce (C. fr.), Gocciola, Apoplessia.
Ouétte «aétte, m. av. Quatto qua^
to. Se n' é jite —, È sgattaiolato, È
andato via qnatton quattone?-
Guicce (C. fr.), Goccia. Ved. Sguicce,
Guìrzele. Ved. Ssa&iere. (Pare, for-
ma dim. di Curia, voce sabina, Asta).
Il Guirzelijd' , lanciare in aria, come nel
gioco detto Guìrzele = Intr. Moversi
in giro per aria, come gli oggetti ra-
piti da un nodo di vento.
Gujje, Sala, erba con cui si tesse il
piano delle seggiole.
Oallje. Più com., ValUe, ved. || Oa-
Utftfe e TalVtftte, agg. Di Pers. Goloso
= Di Cosa. Ghiotto, Che move il de-
siderio Il OnlVévele, Gustoso, Ghiotto.
Va truuenne le còse ccliiù ggvlijìvéU,
("Golioso*„, Goloso).
*Gumlnd6, Momento. A ór' e — , Spes-
sissimo. Nghe 'nu —, In un... tI —, A
volte, Interrottamente.
"("Oarblne, Carabina || Carl»«M«re,
Carabinière.
Gurgid', (Pai., Cast. C). Quadrare,
Attalentare, Andare a genio. Pòche me
òrge. Poco mi piace ; Poco mi conviene.
*OattAre, Gronda, Grondaia.
OavernA', Governare = Tr. e rifl.
Far buone spese. Se guvèrne, o Se gu'
Digitized by
Google
j« . jet
ia9
tfèrve bbóne. Si tratta lautamente, Fa
▼ita scelta.
'Iniziftle, o ò normalmente aferesato,
oexne nelle parole cominoianti con in ;
ovvero è preceduto dalla spirante j.
Come i schietto, si salva solamente se
preceduto da consonante con cui formi
nesso. Es. Jiache, Esca: È 'ssutte gné
W ische, È arido come l'escik.
Ja (C. rr.), 3* pers. sing. pres. ind.
Dell' acqua. Scaturisce; Scorre. (Man-
ca V infin.).
#aee«, sost. Qhiaochio, Diaccio ==
Diacciòle.
Ja«ee, Covo, della lepre ; Cuccia, del
cane.
Jiiccecatlure (Ar.), sf. Brivido.
aa««lA'. Yed. *era«elifc' |l Ja««la-
rU«) fig* Freddura, Cosa insulsa, Sci-
pitezza Il asMelatitre Yed. *€»ra««la-
#*««Hl«, sm. Ognuna delle quattro
corde ad ansa raccomandate agli ar-
cioni del basto, che sostengono il peso
della soma = Fune corta = [9.^ Vaf.^
Jèscule = Cmmi, C. Jàccvle^ Fastello di
tralci, che si mette sott' acqua nel fiu-
me, per prendere i pesci che vi restano
impigliati.(Cfr. lat. Jaeulum, Giàcchio)].
Jaccultarse (Can.), Il Diguazzare
dell' acqua o di altro liquido in vaso
scemo.
Jacendare, Jctcendére, sf. Del grano
buttato per terra, allettato ; e dei frut-
ti apiccati dal vento. E ttutte *na — I,
È tutto, Son tutti, per terra.
Jajate e Jajarìje (Cast. €.), Scioc-
cheria, Pappolata ||Jay<^«e, Lezioso.
JaXle (Pa».) sf. Gheriglio.
JàluongJte (C. fr.), sm. Lo stesso che
J*e«ale, nel 2*> signif.
Jeanne, Ghianda. Arcòjje' la —, Rac-
cattar le ghiande = [Jjanne],
Japòlde, n. di pers. Ippolito.
JAppeoaJftppeehe, m. av. Lemme
lemme, Adagio, adagio. Là là.
Jasharre, n. di pers. Gàspero, Ga-
spare. (" Guasparri* „).
Jaitemil', *Trast«inii', Besteminia-
re = Volg. N'n gè se vede mang* a —,
È buio come in tasca = [T. Blaètemd^
= l»«. Vlaitemd'].
Jazzolóne (Aq.), Cempennone, Cian-
cicone. C Gazèolone* „).
#« e Jl, pron. A lui. Gli; A lei. Le.
Si — le ditte?, Gliel' hai detto? Séjele
mésse, Gliel' ho messo = Per "Ci „. —
vuléme jV ddunnV f, (Ci) vogliamo an-
dare a dormire ? — vuléme fa' *na case,
Vogliamo farci una casa = [Volg. Je
è terminaz. dell' infin. Faje, Vedéje,
Sendìje = Paragog. Majtje, Tajje, Sajje,
Mio, Tuo, Suo; Véje, Viene; Téje, Tie-
ne; Éje, È].
Jeche (Palomb., S. Ea».), avv. Ora,
Adesso " S.» Enr.^ Jicke = He. Jéla.
Jècu (Aq.), Lecco, Grillo, Pallino.
*J^enee, Lo stesso che Dédnee,
ved. = [Jecuce].
*Jé«ttt«. Lo stesso che Déente, ved.
= [Jecute],
*Jéle, Gelo, Freddo intenso =
Ghiaccio, Diaccio. [S.^ Bar. Jile] || *J«-
1*', Gelare, Diacciare !! '^Jllate, Jllé-
a«. Brinata. Ha cascate la —, È ge-
lato.
./è»de(Pal., He). Gente. (" Jente* „).
JèHKlie, Giovenco- a = [V. 1598, Oien-
co. 1663, Jenco = " Bagl. di ». „ : Bac-
che et genchi].
Jér«, AJére, Ièri. L* avetraddejére,
ler r altro = [Jere = ».* Enf. Jire],
Jere (Ari), n. di com. Ari.
*J«rne, Genio ; Grado. Nen de* V —
de magna', Non ha voglia, volontà, di
mangiare. Ne' mme va a IV —, Non mi
garba, non vi va a sangue. Me va a
IV —, Mi va a genio, "a fagiolo „.
Jèrve, Jèreve, Erba. Fa' la — , Far
erba, Fare il segato per le bestie =
La jìrva murale, la Parietaria. [Jèrva
murane = Aq. Palatana] = La jerva
prate, l'Erba medica, la Medica - La
— d' amore, V Erisamo — La — arena-
sceticce, il Guaime iJJerv Ine, Qualità,
Specie, di erba || Jervare, sm. Campo
incolto pieno di erbacce.
Jéì^i (Aq., Av.), sm. pi. Mòco, Ru-
biglia = lianta, Jerve e Ljerve = G,
Farchiuole nire. (Lat. Ervum).
*Jés««, Gèsso = [Jesse = S." Eaf.
Jisse],
jiste (Pai.), agg. di Cagna. Che è
in calore. 'Na cana — . = «. Cane che
va 'n gn^tre.
*Jeste e *Djeste. Ved. Désaee.
J«iftil' e JiUA', Gettare, Buttare =
— lu bbanne. Ved. Banne = — la cria-
ture, Abortire, Sconciarsi = Esporre il
nato illegittimo = Assol. Espettorare.
Jètte; Nem bó —; Espettora; Non può
espettorare = — la carte, Buttare in
tavola, Giocare la carta = Rifl. Jettar-
se 'n dèrre, fig. Mettersi giù. Ammala-
re =z Impers. Jètte, Pioviggina.
J«Ate, sm. Getto = Sumendà' a —,
Seminare alla volata, a spaglio.
Jet>te«ars« e Jll.l.eearse, Sobbal-
zare, Fare dei movimenti involontari,
H scosse, per freddo o per altra causa.
Digitized by
Google
200
jeu - jom
Quande se Jétteche V Ócchie, é mmale sé'
gne, prov., Quando battono gli oochi,
oattivo segno. = [S. Eu». Il Tremolare,
1' Ondeggiare, delle parti più carnose,
nei movimenti delle persone pingni =
Pese. Jettecarae, Dondolarsi con affet-
tazione nel camminare, Molleggiarsi,
Dimenarsi. Sculettare). (Lat. *EJecti'
tare) || Jétteehe, sm. Movimento auto-
matico a scosse, Sobbalzo = [Jetveche],
Il Jlttee^lse, Che facilmente sobbalza,
per eccessiva sensibilità, per timore e
sim.
Jéune (Car.), 1* pers. pi. di Egli.
Eglino, Essi, Loro.
Jézze (P.««), agg. di Lana. Che ha il
suo color naturale tendente al casta-
gno o al nero -= Jézzi, casato, in O. e
in €as. — N. di contrade : Colle jezzo
(GHnAìi.); Colle Jezzune (T.). ("Ghe4zo„).
Ji (Pese., Toeeo, Pop.), cong. E.
Ji jalle ji la Jalline (Pese); Ju uaUe Ji
Ut gajó'ine (Pop.), Il gallo e la gal-
tina.
JI' Je,*JeMirhe, Io = [Aq. Ji\ Jine
^ V. Jlìe = S. Jéje — Coli. He ^
Alt. Éje = rr. C7" :^ B. Uòjje — Pop.
Jóje].
JV, Andare. Jame, Jdmecene.'f An-
diamo via! Vattene!, Vattene; Va pur
là. Non sta cosi ! = JV pe* asuldate, An-
dar soldato = La fèrre va tòste, Il ter-
reno è sodo, resiste al lavoro = Va
vestite hhóne, Si è messo, abbigliato,
acconciato, bene = N^n djje potute né
jì' né mmenV, Non ho potuto fare in
modo diverso. Ho dovuto dirci, strider-
ci = Modi reticenti. Mo* se ne va!...;
per non attaccare un moccolo. Va ca,
no!, No?, Forse no?, Non e' è dubbio.
Va eh' ai'evé!, S' à un beli' aspettare,
Non tornerà. Va ca me V d date !, Non
me 1' à dato altrimenti. Va ca se le
sònne !, Non ci pensa neppur per sogno
= Jirsene tìseche, Dare in tisico = [J'ìr-
aene da lu sònne, Addormentarsi = A
pparld' chiare se v i !, Siamo schietti,
Diciamo il vero. Diciamola in buon
volgare. Ecco = Wr. Ju* = B. Juòjje —
Pop. Jó'ie].
Jìbbele (€«».), Èbbio = O. Samuchél-
la fémmene. (Lat. EhulU').
Jeste. Lo stesso ohe Dj'eH^, ved.
Jlleee, sm. pi. N. di contrada. Ved.
liSeloe. (Lat. Jlice-).
* J 1 1 é n e , sf . Bugi ad a congel ata.
Brina. Ha cascate la —, Ha, È, gelato.
Ha fatto una brinata = [*Jilà'ine].
*Jìllec6, *Jellece, La, Per colà.
Jhnese (V.), E più. Nella maniera:
Tre llir^ e —. Tre lire e più. E sim.
Jlmele, sm. pi., Lendini «= [Jènele.
PI. Jenele = Pai. Liner e — C. •. A.,
S. Lìnnele].
Jlnépre, sf. Ginepro = [A«|. Jenè-
prs = Air. Janépre = C», Jinibhre =
C. ». A. JenibbeU = Torr. Oicenibbr»,
Coccole del g. — Pai. N^ìbbéle = Pose.
Nìbbie].
JlnèÌÉtre, Ginestra.
JtnffiJA'. Ved. JanKUA*.
Jlntbble, sf. Acquacela, Spurgo del
frantoi. Più com., Ae^na Tiere.
^Jliuiare, n. di. pers. e di mese,
Gennaro, Gennaio.
Jlnn*tte, Stanott:^ = [A^i. Jennotté],
JliKleelile, ^Oandeeìile, Ginòooliio
= [*Jenàocchie = T. Vinucchie = At.
Dirtócchìe]»
Jirche, Jerche (Ar.), n. di com. Ar-
chi Il CoUe de W Ir che, nome di un col-
le tra Moni, e Torr. || G. Irche, nel
gioco delle bocce. Pallino.
Jlrr e ii4rre, sm. Fam. Discordo.
Scrittura imbrogliata, avviluppata. B
'«« — . Ha fatte *nu —,
Jlsee!. voce che si emette per far
fermare un somiere, o nel vedere che
sdrucciola.
Jlselie, Esca. É *88utte gné W ische,
È asciuttissimo.
Jiichio (C. rr.), n. di contrada = T.
Jiichìa, Piana de IV tschia, id.
^Jlsedérte, sf. Desidèrio; Brama =
[O'i. Desed^r'ie, anche f. Té' 'na gran
da — de parld* gni (con) wu*].
*Jl«èppe, "("Jnsèppe, 'Seppe e, più.
oom.4 Pèppe, n. di pers. Giuseppe,
" Beppe „ = [Plppe, *Ja8eppe = T. Jeaòp-
pe. Nel gergo. Fame].
Jisubbirde (Iianoia), sm. Menta = T.
Jasebh^rde.
JisÓpre, n. di pers. Esopo.
JltA. Ved. AUA.
JIAe, sf. Andata. Ha fatte la — de
lu corvè, È andato per non tornare. In-
dugia troppo a tornare = Diarrea, "Gor-
rentina „. 3'^' la — , Ha la diarrea.
Jittechite (Foss.), agg. Convulso, Agi-
tato. Ténghò '«t* stòmeche — , Ho conti-
nua voglia di rigettare. Ved. Jeite-
Jlxe, Isa, voce di chi dà segno del-
l'atto di alzare un peso.
Jjòjje (C. rr.). Chi senza fare né di-
re, sta li ad annoiare altrui.
J^lehe, Giòco || JneA', Giocare = Per
isch. 3f' djje jucate lu magnd', Ho desi-
nato. jtP djje jucate la mésse, Ho " bru-
ciato „ la messa.
*Sói3ef Loglio. Lm —fa 'mmuccd*.
Il loglio dà le vertigini; prima inebria
e poi sbalordisce : per questo si fa man-
giare ai cavalli bizzarri = [Jjuojje^ sf.
= Av. Jjòjje, sin. di Becchime pe' polli].
JÓmme (Pai.), sf. Persona, Bestia, in-
vecchiata e inabile al moto. Camine co-
me 'na — .
Digitized by
Google
jom - lac
201
J^anaiere, Gomitolo = Pig. ii ddu-
vendatt nu — / Sta gné 'nw ~, É diven-
tato un gomitolo ; É li rattrappito, rac-
-ohioociolato, come an gomitolo = [Gam-
matte, sm. e f. = In qnel di R., un tor-
rente, che rotola sassi tondeggianti di
un materiale arseniforo, è chiamato Ca-
cajùmmere = B»p. Jòme = At. Qnóm-
mere]. (Lnooh. " Ghiomo „).
Jtfnde, Salto = Sobhalzo. Ved. Jan-
J<(ii«to, sf. Giunta — Contentino =
(" Stat. aqnil. „, Agionta].
Jónde jdnde ( Torr.), mo. agg. Delle
piante molto spesse. Pitto. Lu grane,
La JèrvCf sta — .
Sémi^, Jtfazlie, Giunco. PI. Junge
e Junghe = [Junge = ]iloBt. 1632: Duo
cani8tri di iongi].
tTòngete fùngete (Ari), mo agg. Di
<>omme8tibili secchi e poi rinvenuti.
Morbido.
Jòrde. sf. pi. Malattia delle bestie
-equine. Giarda.
Jtfrme e Jarne, Giorno = PI. Jur-
ne. Jurn^ arréte, L'altro giorno, Giorni
fa = Facce de ogne — !, Sfacciato, Sfron-
tato ! Spesso, per ischerzo = [Juorne —
Juorjne mézzejùorne, m. av. Di pieno
^giorno; Apertamente, Scopertamente =
P»l., Cast. C. Jurre].
Jtfiie, Ghiotto = [Jjùotte] \\ Jntin-
marUe» Ghiottieia.
*J<(ve, Giogo = [Jàuhe = T., Pett.
J^éve = Car. Jughe],
Ju (in gran parte dell' Aqnll., Pai.,
Cast. C), art. det. Il = Nella parlata di
P»l., non si suole apostrofare innanzi
a vocale. Ju ìijine, L'agnello ; Ju àsene,
L'asino = Pese. Jji = Nel Chlel., com.
Lu, In qualche comune vicino Falena,
Le II Nel Cliiet., per ** Giù „, solam. co-
me suf&Sào. Abbattej'ù, A "èasejù, ecc.
Jneehe e Jaeetfme, Pecore, Becco,
per vitupero, a persona ammogliata.
<Cfr. " Allocco „ e " Giucco „).
*Jadee4(', Giudicare = [Calettare,
Par combaciare, pezzi di legno o pie-
tre. AJBfaUe — hbóne],
Jihcleee, Giudioe = Ago della stade-
ra = Per isch. Arecurr^ alu — de la fa-
rine!, Con chi te la prendi? Il bisticcio
•è fondato sul doppio signif. di Jùdece.
Judtsle, Giudizio, Senno = Per isch.
lioia; Callosità delle ginocchia, " Zia „.
Tu ti lu — a le jìnùcchie !
Jugne (€*s(. €.), Giugno, mese.
Jaemetare, sf. Giuntura.
JiU»te, sf. Discorso sguaiato e in-
concludente = Lavoro fatto male, a ca-
saccio, " Pacchi uco „.
JanAènde, Cavalla = Dim. Jamem-
4lòle, Cavallina.
JaaBinèlle, Giumella.
JandU', Saltare a piedi giunti. —
da la feneitre. — lu fosse = Sobbalzare.
Tutte la notte jónda jónde, Durante la
notte sobbalza ogni tanto = Andar per
poco in un luogo, Darci una capata.
Èvetre n'n gè pòzee mannd\ e -i- àjf a
— jV, Altri non posso (non potendo)
mandarvi, ho da darci una capatina io.
JnnffljArse, JlnsUarse, Bsser fles-
sibile ; Oscillare, pr. delle verghe e de-
gli oggetti simili, lunghi e flessibili.
Se jungijéjje, o jingijéjje, Oscilla. (Da
•* Giunco „).
Juppe (A r.), Gioco fanc. Rimpiattino.
*JuppÓne, Giubbone. Com., Giacchét'
te, i. — [V. 1543: Geppone de velluto
negare - Ib. 1594: Gippone da donna =
li. 1675 : Giuppone di cataluffa]. (" Giup-
pone*„).
Jura (A<|., N«v., €••*. C), Scin-
tilla = Monachina, Scintilla della car-
ta bruciata = Qamb., M. Lure. (Sen.
"Lòiolan, Favilla).
JarH', Giurare — Sposare. Dumane
va — , Domani sposerà, sposeranno jj ba-
rate, sost. Fidanzato-a. Sta —, È fldan-
zata-a. (" Giurarai*^, Giurarsi sposa) ||
JnranAènde, Giuramento.
JurlW (Ari), intr. e rifl. Gloriare,
Menar vanto. Nen fa* — le nemice! JV
me ne jurliéjje, Me ne tengo.
JarnaiAre, spreg. Ohi lavora a opra
or qui or là. e di questo vive, Braccian-
te, Oprante.
Jns, Jasse, Diritto ; Privilegio. Ji*
ce ténghe lu —, Io ho il diritto (di pas-
sarci, andarci; esigere ecc.).
Juscid' (Casi. C.\ Sdrucciolare. An-
che, Ju8cend\
Jnste, Giusto || Jastlsle, Giustizia.
*Jnailniie, n. di pers. Giovanni =
Abbr., «Tanme^ "Gianni,, = Dim.
*Taniiaeee, Giovannino. Sf. ^Tamiièl-
le, " Giannina „.
*Sar é,\ Giovare || *J a ▼ a m è n d e*
Giovamento || ^Javatlve, Giovevole. É
— , È giovevole. *ilfe va —, Mi giova.
lia, art. La = Nel. vocat. — bbèlla
fémmene!, O quella donna! — cftele!,
Ehi bimba, quella bambina!
liabbre. Labbro. Labbr' abbuttate,
. . . enfiato. — spaccate^ . . . leprino, le-
porino = Le — de la ferite, 1 labbri
(non Labbra) della ferita || liabbrate.
Che, Chi, ha labbra grosse, Labbrone-a.
liaee^, Sèdano. Lu —, viv* e revac-
ce, letteralm. Il sedano, bevi e torna :
Il sedano dà buon bere = [Car. Acce —
Ari. Fig. Mazze d' j'ecce, (Mazzo di se-
dani). Babbeo, Bietolone, Eh — .'].
Digitized by
Google
202
lac - lap
sm. Polpa della gamba;
Parte postseriore della oosoia = [C. fr.
Tendine di Achille'. [" Lacca*„, Anoa
dei quadrupedi).
Ijtt«er»r«e, Marcire, Logorarsi, pr.
del legno, dei tessuti e sim., per effetto
dell'umidità, o del lungo uao = [Ace-
ì'arae],
liAeli», Lago = Iperb. Lago, G-uaz-
zo, Stroscia = Cerchio della luna Ji A 1-
laeH', Allagare.
li&ereme, Lacrima e, meno oom.,
Lagrima. Piagn' a ttande de -r-, Pian»
gere " come una vite tagliata „ || *!<•-
•remUA', Lacrimare, per efiPetto di ma-
lattia degli occhi. Me lacremijéjje V ùc-
chie^ Q-li occhi mi lacrimano = Fare i
luocioloni, Lacrimare.
liaeremtfiiKe, Acrimònia, eruzione
cutanea. Paté de —, Soffre di...
littliAiièlle , sf. pi. Paste da mine-
stra fatte in casa, a forma di nastrini
= [Làhene e LahanlUe]. (Gr. Ldganon.
Lat. Laganum, Lasagna) (i Lahanature ;
l».»" Lahanare, Matterello per stendere
la pasta da far lasagne. Più com., lu
Cannelle de le 'aagne.
*IjaJJe, Aggio. Più com., CagncUure,
sf. = [In un canto popol. ortonese, lu
Lajje sta per Pedatioo].
liamatnr^, Frana. Uè córre la •— ,
È franato = Terreno ohe per rammol-
liitiento, o per sotterraneo lavoro delle
acque, scoscende = Lama, Terreno bas-
so, rammollito dalie acque stagnanti —
[Lama, n. di comune = N. di contrade :
Lama cupe («.) = Laì/ie (€•»., l»»l...)].
(""Allamatura).
Ii»nAbaitcle, agg. di Olio. Limpido
= Nel gergo, Olio. La meneiire, pe*
mmenV sapurite, vo' naprése de —, La
minestra, per essere gustosa, vuole di
molto olio.
Iiamba(aii«. sf. Lo stesso che liUm-
beie, nel 2o signif. = [V. Specie di nic-
chio univalve, Patella],
Ii»mb»te, Fiammata. Darae *na —,
Prendere una fiammata, Scaldarsi un
po' al fuoco = Dim. Ii»mbaièUe, Fiam-
ma tin a.
Lamhazze (Cìi.), ^Ndrécciacapille e
Loppe (liam»), Cuppe de le ciammajjì'
che ( m^l. ) , Lapàzio || Lambazzéune
(Toeeo), fig. Pars, di alta statura, e
sciatta, incolta, Spilungone.
1>anih«, Fiamma, Lingua di fuoco
= Fiaooola, Fiamma di un lume. Lu
lume àveze troppe la —, Il lume, La lu-
cerna, sfiaccola = Légne de fìcure, fa
fum* aaad e llamba poche, prov. Fig.,
detto dei fanfaroni = Anche sf., volg.
Lampo.
Iiilmbet«, e, meno com., Iianib«,
Lampada = Fig. Bicchiere di vino.
*fjambljil', Lampeggiare. Più oom.,
Séluairijd' e Fa* le aéluatre = Ardere.
Fig. La vécche me lambijéjje, Bìardo
dalla sete || *li»aBbellJilN Lampeggiare
con frequenza, fitto fitto = Levare gran
fiamma.
I«»mbiJtfHie, Lampione; Fanale "=
Fig. e per isch. Testa calva ^ Zuooa pe-
lata „.
liAmle e I^Anmle, sf. Volta. Co-
pertura arcuata di stanze o edifizi =
Nel pL Le —, Soffitta, Spazio tra l'ul-
timo piano della casa e il tetto. C^ Là-
mia*,,) Il I«»ml»t« e l4»mM[aAi«, agg.
di Stanza. A volta.
Ldmmete, agg. di Filo. Poco ritorta
affinchè il tessuto venga morbido.
Ij»n«, Lana = Per sim. Saliva bian-
ca che si forma in bocca a chi parla
a lungo, o è trafelato = V éjje sa da
— , o ha pijate de — ,... è stantio, sappien-
te, un po' rancido = [C -i- avém' a ca-
ruad* la — 9, Sono animali poco o pun-
to utili].
Ii»a»r«, Lanaiolo, Chi lavora la la-
na = Chi fabbrica panni lani.
*I<»ii€lA*, Lasciare. Ldndeme!, La-
sciami! LdnieV a laa&. Lasciato costi t
= Smettere, Cessare = Abbandonare.
(Pare, da " Allentare „. Pel camb. di e
in a, cfr. §tandd^ in filien4i&').
liAmvélle, Brocca. Non com. = [S.
Vaso di terra cotta simile alla Cannate,
ved., e adoperato per gli stessi usi =
At. 1676: Tre langelle da oglìo], Ved.
'Ngiéle.
liAitslte, sf. Sensazione molesta di
strettura a di aridezza nella gola, spes-
so con tosse stizzosa = [Toeeo, Sete ar-
dente = Cast. €., Malattia «lei cani, ohe
li fa respirare con ansia = r."*» Vora-
cità = Pai., Toeeo, Filo di midolla,
che si estrae dalla coda dei gattini. Ved*
liiaf iìrte] || l^ansliUASAnsare, Respira-
re affannosamente, pr. di chi è trafe-
lato = [Pai. Lacchijd'], (Dal lat. An-
gere),
'"lians^S «I Languore li I«A«KiMley
Languido || *IiaiiKitdésse, Languidezza
Il Etansai', Languire.
Langóune (Pai.), Ghiotto, Ghiottone»
Languorne (Cast. C), sm. Persona,
Cosa, lunga. T' Se méaae come 'nu — ,.
Ti sei messo li come un palo.
*Iiape, Ape || liaptfne, Fuco, Il ma-
schio delle api = Fig. Bisbiglione || l«a-
puaare , sf. Alveare dei pecchioni.
("Lapa„ e " Lape „, anche idiot. tose).
li&pete, Chiusino della sepoltura.
Per isch., la Préta quatre.
Lapijje (V.), Laveggio, Paiole tto con
tre piedi e un lungo manico = [Toeeo»
Lapójje — V. 1543, Lapieio = Ib. 1573»
Lapeiolo — H. Buono, 1598, Lapóió].
Digitized by
Google
lap - leo
20a
!•»»»«. Orlo. JVf' lu —, Orlare, Far
l'orlo == Orli. Labbri, d'un vaso = Dim.
Mém9»*tte^i O rietto.
Loppe (C»r., S^. Knf.), sf. Mallo
della noce || O. Erba'parassita dei lesa-
mi e del grano.
I<»ppi(ae, agg. di sapore. Brusco,
Aspro.
*Làrehe, *LarUf agg. e aost. Largo ||
*lMréhd\ Allargare = Bifl. Allontanar-
si da un luogo = Diradare le visito.
Larlemdnde (Ari), Ohi osserva e al-
manacca sul tempo. (Or. Aeromdntis).
liAsetae, Bado, contr. di Fitto. (Me-
tat. del lat. Laxus).
K«flMftii', Lasciare. ^Asaa fa'!, Lascia
fare, stare. 'Àaseme jì', e 'Ssdmme jV !,
Lasciami andare, Permetti che vada,
Vado. *S8a fa* Ddì'!, Lascia fare a Dio,
Speriamo in Dio — ** Ssapéteme JV , La-
sciatemi andare, Me ne vado. *S8apé'
teZ«/a*—, Lasciatelo fare, stare — ["Sfcat.
aquil. „ : Della pena di chi non lassasse
toUere lu pignu],
Lafèrne, sf. Specie di albero bosche-
reccio, simile al pioppo = N. di con-
trade: Colle latlrne iem^), Colatlfne (G).
Laternéte (B.), Temale e Ternare (€•».).
ItAilno, *I.ailTe,^2«#rno = Parld'
—, Slatinizaare, Usar parole latine =
Parlare ricercato, con parole che il po-
polo non intende. (Bisognerebbe aver
lingua latina Per salutarvi voi, bella Bo-
Bina. Tigri, " Canti toso. „ 13.) = [Ari,
Latime],
I«atre, Ladro || liAtranlsIe, sf. Oom.
nel pL Marioleria.
I«att3»nde e Allatlr»itd«, Lattante,
Bambino ohe poppa = [Lattende, Lat-
tante = Agg. di Grano. Immaturo].
Lattare (V.), Balia.
I<aitartfle, Lattaiolo, Primo dente
= Specie di fico = Tumoretto che vie-
ne sul viso di alcuni bambini = Agg.
di Vacca, Pecora, Oapra. Ohe ha di mol-
to latte, Lattaia.
I«»iiat«, Lattata, Orzata — [Latta-
re\.
I«ail«. Fa' refi* Wréte lu —, Stor-
nare il latto — J^ d recalate lu latte,
Q-li è venuto (alla nutrice) il latte.
I«atiMeh^, Lattuga. (Lat. Lactuca»)»
Lavabbe. Per isch. -La^ «Mm&o^ai de
lu —, Quantità di gente povera, come
quelli che nella S. S. fanno la parte di
apostoli nella funzione della Lavanda
dei piedi = Quille po' t' arcummann' a
lu — / Detto per celia o per iron. a ohi
ha reso servigio non compensato, o ma-
gramente, a un prete.
liaTAmaiie, sm. Catinella di rame.
IfAratlae, Lavativo. Fa' 'nu —, Da-
re un .. .
Laviìie , Frana = Ii>erb. Guazzo,
Fradicio, Molto liquido versato per ter-
ra = Per isch. Forte diarrea. (** Lavi-
na*„. Frana).
I«aiiarat«, Motteggio, Beffa, e in
gener. Atto villano, da uomo plebeo.
Facchinata = Fa' le —, Motteggiare;
Cuculiare.
liaiiarijd', fam. Ferire, Cincischia-
re, Lacerare, una parte del corpo.
Lazzaritte (O «i.), sm. pi. Peperoni
piccoli e piccanti.
Lazze (V.), Diarrea.
liassése, agg. di Lana. La^a — , ...
per materasse = [Razzéae],
liO, pron. pers. Lo, La, Li.
liébba lèbb«, Allèbb' all^bbe, m,
av. Pian pianino, Adagio. (Lat. Leve -).
Lébbertine (Pai.), sm, Ved. Bartlae
= li. 1547, 1612, Libbertino = At. 1676,
Libertina.
li^bbre, sm. La Jjèpre = DurmV a
rrécehie pisele, gné lu —, [DurmV nghe
IV Uocchie de lu — ], Dormire a occhi
aperti come la lepre,... leggermente =
Fig. Pij'd' 'nu — , Incespicare, Cadere,
e lordarsi di fango = Mo' V arepìjje so-
pr' a la groppe de lu — /, L*ha ben per-
duto, £ inutile pensarci |j Dim. I<eb-
bra«ehltft«, m. Lepratto, Lepre gio'
vane ; Lepretta, dim. vezz. di Lepre ||
Acor. I«ebbraeehi(SBe, Leprone || Ijeb-
brésne, agg. Di Bestia. Ohe rizza le
orecchie come la lepre. Porche, Cane — ,
. . . vispo.
Iié«eam<iaae, Manrovescio data
strisciando sul mento = Fig. Sbruffo,
Begalo per ottenere favori, protezione.
Leccangìje, sf. Assaggio. Piccola
quantità, Quanto basta per sentire di
che sapore è una cosa -= Fig. Ghiottume,
E state 'na — , È stato buono, ma poco.
Iié«ea4IJilne, Leccapiatti, Ghiotto =3
Per isch., nel ling. fanc, il Dito indice
della mano destra.
Ij^«easilmb«,8preg. Striscione, Gin-
giilino.
Iiee«hlne, Chi è molto frugale, par*
co, misurato nel mangiare = [Ohi va
dietro ai buoni bocconi, Giotto, " Go-
letta „].
Iieeeaal«Ie, ^liUeennlsKe, sm. I^eo-
cornia, Goleria, Cibo ghiotto. Va 'pprès-
«' a JM — ^ Jè piace lu — , Va dietro al-
le golerie.
■jécene, sf. Susino, Susina.
liéeene, sm. Endice. Se l'ovo è na-
turale. Guardanìdio ; se artificiale, Ni-
diaooio, Nidiàcciolo = [T. Ènnece =
Ar. Cìcele, sf.].
lieo -mie, lieeénàVe, Licenza, Per-
messo = Nghe —!, [Crucj'enze], Con
permesso !, dice chi conduce una bestia
da soma, per avvertire chi è avanti di
dare il passo.
Digitized by
Google
204
leo - les
*L6chéne, sf. Lichene, pianta med.
ljeolHi«, sm. Léooio = [Lecine, sf. =
PI. Le —, Leoceto = Aq. Algìnu]. (" El-
<5ina*„ e "Ilioe*„).
Iieetfr«. Com. nel pi. Liquore, Be-
vanda spiritosa. (" Licor©*„).
lièdle. Donna bratta e leziosa. Eh,
bbruita —! = [T. Lideje e Lìteje = He.
Làdle = Aq. Lajo, Bratto, agg.].
lié»»©', Leggere. — scurrènnSf Bile-
var le parole, Leggerle senza prima
•compitarle, Rilevare = P. pass. liètUt,
Iiésn« , *Iiéae , sm. Legno = Sf.
Pezzo, Legno da ardere il lAgnére, sf.
Legnaia = [Legnare^ sm.] \\ IiiKnAm«,
Legname == Fig. Complessione, Abito
di corpo. E dde bbóne, — , È di valida
<iOstitazione.
IjeltJl', Legare = Rilegare, i librili
liebame, Paiòla nella matassa o nel-
l'ordito = Ritòrtola = [Ginestra. Fig.
Pare *nu —!, È insecchito].
■iebasze, sf. Legàcciolo per le calze.
<" Legaooia*„),
*£ièU«, Ved. liUle.
Lemblrgene e Rembèrgdne (Cto.), sf.
Albicocca acerba. (In Tomm. •* Albergo „,
Albicocca = Pr. Alberge^ Pesca prima-
ticcia).
'''IjenA7»èrii«, sf. Merenda ~ [€aii.
Lìmbòrne = o. Rembrlnne = r»l. Beni'
biònde = p»k. Eemberlnna] \\ Bembdr-
nd' (C. fr.). Merendare, Far merenda.
Lendrde, n. di pers. Leonardo. Abbr.,
^Narde — Dim. Narducce.
Landre, agg. di Pecora. Che non ha
allevato = Pe^e. agg. di Pecora, Vacca,
Somiera. Che non figlia = Ari, per isch.,
anche di Donna. Sterile = At. Luna-
ra. (Forse, dal pregiudizio che alcune
bestie non ingravidano, perchè, risen-
tendo dell'influsso lunare, non restano
sode, e ogni mese son da capo).
Ijènile, Lente, Lenticchia. Sumendd*,
Magnd*, la —, ...le lenti = [I».»» Mìc-
cvle, sf. pi.].
Ijenclèrne, Lanterna = Pijd* luce
pe* — , Aver le traveggole = Jirle trwttèn-
ne nghe la — (le difficoltà, i sopraccapi),
Cercare i fichi in vetta = [r«l. Lan-
dir re].
*ljént>. Ved. liésne = [*LàXne =
JFoss. Lóine],
liéne. 'Léna, Maddalena = [G., V.,
abbr. di E lena].
l^énele, *Jtnele, ÈUera, Édera =
La — é lu patìbbele de Is turde, prov.
I tordi traggono alle bacche dell'elle-
ra, e i cacciatori ve li colgono = [Luri-
de =^ Oi*. Lénece= Ari, Èrne =Ba«eli.
Lelle e Rlnele = Mivl. Èrne e RèUe].
liénsli* lèm^rlie e Ijtiivlie lanslB^f
m. av. Lemme lemme. JV — . Essere
sfiaccolato. Star male in piedi, f^sser
rifinito.
IiéitK<i«, Lingua = Léngua Stòrte,
Chi parla un dialetto forestiercr, poco
intelligibile = Léngua Wrutate, Lingua
spedita = Léngua furcute, Lingua ta-
bana, maledica, " Che taglia e cuce „.
Anche, — pungecóee = Sa tene* la — *m
mósche, Sa dire il fatto suo, Non o* è
dubbio, Non e' è pericolo, ohe gli mola-
no le i>arole in bocca. (" Lengua*„) |i —
de vóve, PAro comune. [Hlirl. Ifarrocche
de eirpe, Pane de airpe, Vìjile] \\ — de
cane (fjaina), Cinoglossa].
liènie, sm. Cimosa = Cuperte de 2t'n-
ze. Coperta tessuta con ripieno formato
da strisce di cimosa. Usata dalla gente
povera = Fig. e fam. ^ia\ Bsndirae, gn$
'nu — ^mbuese. Star ritto coi fili, StAT
male in gambe, Non sentirsi in gamba.
Essere come un cencio molle, come un
lucignolo = [li. 1547: Una coperta di len-
zij II Sf. Striscia (di carta, di panno, di
terra e sim.) = [«. 1580: Una tooaglia
con lenze damaschine =■ T. Linee, sf. pL
Lacci dei bamjpini].
liènie, agg. di Liquido. Tenue, Poco
denso = Di pers. Languido, Debole.
liéppe, sm. Filo d'erba, di paglia, di
fieno. *Nu — de pajje, una Pagliuzza.
= Fig. Nel pi. Lippe, Pretesti, Sotter-
fugi, Gretole. Chiese ao* —.' Va truuhi'
ne le — , Va cercando pretesti, Vuol so-
fisticare = Jt' cerchlnne nghe lu —, Cer-
care col fuscellino; Perdersi in minu-
zie = [rese., Av. Léppe, sf. = T. Agg.
Schifiltoso nel mangiare].
■jépre, Lébbra, malattia. (Gr. Le-
pra).
Lercid*, {».), Insudiciare, Imbratta-
re. C Lerciare*„ = Nel tose, vive " Ler-
cio „).
Llr'ie {Ari), Lieto WAUèr'ie!, Allegri!,
Allegramente ! || AUeriJd', tr. e rifl. Ral-
legrare ; Rallegrarsi. JV me n' (Ulèrije,
Mi rallegro, Fo i mirallegri.
*Iiésehe, Fétta = Dim. *Iies«liet«l-
le, Fettina, Fettacoia I| *Iie»c*' e Iie-
•ehljii'. Affettare, Tagliare a fette. (Fr.
Léche),
Leecónde (Roce.), sf.Fetta di pane su
cui è spalmato del grasso porcino, spe-
cie di Panunto.
Lèsene, Spilorceria, Tirchieria, Ava-
rizia sordida = Fa* la — , Lesinare.
lièsXe, sf. Fam. Modo di parlare ar-
tifiziosam. bonario. Tu n'n g* ì da me-
nV nghe 'ssa — 'm bacc -t- a mmé!
Iiesltfit«, Fenditura!! Ije«Iaaar«e,
Fendersi, Inoi»inarsi.
Lessarne, sm. Minestra fatta di nove
sorte di legumi e cereali, ohe i conta-
dini mangiano il primo di maggio. Ved.
Planate = I.., Ort., V. Pignate =?
Digitized by
Google
les - Un
205
€3nAr«. Lesacene, sf. = Cli. LeasSeme,
sf. = €»aBp., T., Pleira«. VirtU, sf. pL
e Cucine, sf. = Moni. Virtute, sf. pL
= A4. (Tranatu = P«p., Rer. Cicegra-
naie = l».»" Cutemajje.
LeStéte! Sjo, Presto, Spicciatevi!
Leitjere, sf. Ponte per murare o per
dipingere in alto = V. Reitjre, (Porse,
dal lat. ffaata).
lietaane, ^liuftame, Letame = Fig.
JV»' — , Stare molto tempo a letto per
poltronaggine, Covare il letto = Lafòa-
86 de lu —, la Concimaia, Sngaia, Con-
ciaia.
li^tie, Letto. PI. Litte = — a *na
piazze, a ddu* piazze. Letto da nna, da
dne persone. — a *na piazz' e mmèzze,
Letto bastardo = Fig. Il piano della
fossa sa cui giacciono le radici delle
piante arboree, delle viti [AUettature,
sf.].
Ii«ii«r«, liéitre, Lettera = Sape*
de — , Aver principU di leggere e scri-
vere.
LeUrélle (S«.), sf. Colla.
Lettrine (»c. Altrove: Luitrine), Dot-
trina, Insegnamento rndimentale dei
principi della fede. (Pare, dim. di " Let-
tura „, mancando altri casi di cambiam.
di (2 in l).
If«Murlne, sm. Spiaggetta. specie di
Leggio che si ti ne sul tavolino.
Lèume (S«.), Cantilena; Verbosità.
Itevii', linTii', liuail'. Levare = As-
soL Levarce, Toccar delle busse. Toc-
carne. Ifo' ce Uve!, A momenti ti pic-
chio! Vide ca ce Uve!, Bada, ne tocche-
rai! 0-2- d luvate, "Ha avuto le pa-
ghe „, Ne ha toccato.
I«eT Andre, n. di pers. Evandro =
Dim. Tamclracce.
Ii«T«to, Lièvito = Fig. Métte* lu —
a une, Dare ad uno l'avviamento di un
negoaio , di un' industria. J' d reméa-
ae lu — , Q-li ha dato i mezzi per rimet-
ter su l'industria, il negozio ji Alleve-
tAtff-t agg. di Pasta. Lievitata = [L^ve-
ie] Il Ii«v©t*', Lievitare = [Di muro
tutto macero, fig.j dicesi : «' S llevetate,
quasi, Bigonfìo, Disgregato, per fermen-
tazione] Il Levetine (Ari), sf. Sostanza
molle, incoerente, come lievito = Fig.
TJenghe 'na còcce gné *na —, Ho la testa
sensibile, dolente, a ogni impressione.
LévuU (C. fr.), sm. Piccola quantità
di lino non filato e attorcigliato a spira
= Se. Lìvele, Lino o Canapa non fila-
ti = T«eeo, CA»t. €., Llvie, Pennec-
chio, Boccata di lino o di canapa =
!».«<» Lìhuore, Spago = «. 1580: Un pare
de linzola di legolo = Leolo, Leulo, Le-
vale, Legalo, passim nei prot. not. ant.
(Aret. " Légolo „, Lucignolo, Quantità
di lino, che si arrocca per filarlo).
Ijlbbere, Iiibbre, Libero = Sano.
— gné *nu péace, Sano come un pesce,
conne una lasca.
Licche (r«l.,Ar.), Lecco, PalUno.
Licche (C. fr.), sf. Un tantino. Un
" micolino „. Ddmmene 'na — , Damme-
ne un pochino, un tantino = L' d fatte
licche licche, L'ha ridotto in minuzzoli
= S. Licche, avv. Poco. Fallu ita* 'nu
—, Lascialo stare un po'. (Aret. ** Lioa „,
Una piccola parte di checchessia).
lileelie lleebe, agg. Sottile, Stre-
menzito. §ta, 8* èffatte — , È smagrito,
stecchito, divenuto magrissimo.
Ijleebeltfne, fam. Leccone, Ghiotto,
" Gola d'acquaio „, " Golaccia „ = Scroc-
cone = [C. ». A. Leccatare],
lileehesalèinnAe, m. pL Fam. Sala-
melecchi; Lezii, Moine; Civetterie.
lil^e, sf. Lastra, Pietra piana e levi-
gata alla superficie || FìJJe de —!, Stolto,
Sciocco = (La stessa frase, in T., vale
Bastardo, Mulo. (Cf. ** Lisciarda*„).
lileete, agg. di Terreno. Libero, Sen-
za gravami = [É— lume', È assoluta-
mente mio] Il Alleeetl', Bender libero
un fondo da gravami diversi dal tribu-
to fondiario = Bifl. Per isch. " Tenere
a balia „, Bitenere lungamente un og-
getto preso in prestito. -
I.lebe, agg. Di Pianta. Sopraffatta
dall'alidore o venuta in terreno povero,.
Vizza Ij AUeehlrae e Alleehenir«e,
Avvizzire, Abbiosciarsi = Per sim. Am-
mencire, Insecchire.
lilsve, Leggiero = [Ljfegge e Lezzje-
re .- AllezzerV, Alleggerire].
lilKsKe, n. di pers. Eligio. 8and* Alìg»
gie, s. Eiigio.
Lija (Ortaeeblo), sf. Nascondiglio»
filile, *I.èlle, Lilla = [Lille e Ce-
trunUle, Cedrina].
LiUe (C. fr.), sf. Nome fanc. di Mela
= r.«o Loìló.
Limbe (Ch.), si, Limbe e Limme (o.),
sf. Velo, Spoglia, Buccia, di cipolla. À
gné *na — de cepéUf, ...sottilissimo,
trasparente = Guscio di guanciale, di
materassa = C. a. A. *Na limbe de ca-
piUe, Una ciocca di capelli =3 Ar. Jèni^
be, Buccia di cipolla, aglio. Pellicola
dell'evo; della melagrana; Buccia di
mandorla, noce, mela = Pese. Vimbe,
Spoglia di cipolla = Cam. Limba limbe,
m. av. Superficialm. Ved. litanete. (Gr.
Lèmma).
lilmete e lilmmete, sf. Buccia di
cipolla = Guscio di guanciale, e sim»
= [8. B. 1762: Z/wa lemita nova da «la-
tarazzo, Matarazzo di lana con lemita
terlice], Ved. Limbe.
lilnd* e pplmde, mo. agg. Fam. LiU'^
do, Agghindato, " Binchicoolato „, ** In
ghingheri „.
Digitized by
Google
206
Un - lue
Iilii«, Lino ■— Dd' lu turmènde de lu
—, a una ooaa, Malmenarla, Stazzo-
nari».
lilashe lanviie, m. av. Nella ma-
niera: Jt', §ta' —, Andar là là, lemme
lemme; Star mogio mogio.
Lìngule (C. a. A.), sf. Tumore gian-
dulare. (Pare, da " Inguine „).
Linze (Coll««.), sm. Getto sottile di
liquido, Sprillo.
Lirce (».). agg. Lèndo, Sudicio.
liir», sf. Belletta e, più com., Mol-
letta, Il deposito che fa l'acqua torbida
•dei fiumi, e anche dei pozzi = [Ort.
Li'ere].
liire, sf. G-hiro. Dorme gné ^na — .'
= [l»e»«., Av. Litre].
Iil»««, Liscio = Pig. Corto a danari.
§ta —, e anche LÌ8C* e sbrisce. Brucia
<^ome l'esca = Jì* —, Fare un desinare
■alla liscia, magro = *Scìreiene —, Ca-
varsela pulita, Tirarsi fuori da una
briga; Non dare ciò che per cortesia o
per dovere s'aveva a dare || ljltt«l»nie,
fam. " Stanga „; Mancanza di danaro.
lilatre, sf. G-luma, Guscio del chicco
■del grano = Besta = [!»••«. AUHre —
Av. Ajiètre, Jistre], (Lat. Arista -. " Ari-
sta*„).
liiteeH', Liticare, e fam., Leticare !|
Iilt««»FUe. sf. Letichio, Piato, Conte-
ita Il l«tft«eò»«, Letichino, Letico ne, At-
taccabrighe.
'lilve, sf. Ulivo; Uliva. Còjje', Ar-
cò jje', la— , Cogliere, Baooattare, le uli-
ve = La — de la Idre, la Coccola, o Bacca,
•dell'alloro II Iilvei»t«, agg. di Podere.
Piantato a ulivi, Ulivato.
lilveie, Livido || AllevetI', Allivi-
-dire.
ljòe«lft« lòe«lie, m. av. Mògio mògio.
Ijò«lie. Luògo = A — a —, Dove si
dove no = Lu — , il Cesso, lo Stanzino.
<" Loco*„).
MjóeU^. Lu jóche de la —, Il giòco
dell'oca.
LÓche Locke, m. av. Li per li. (Lat.
mXco),
ijòflfe. — de mònej^, Sorta di dolce.
(Lat. Offa-) WLoffetìUe (Pe*c.), sf. Pa-
nino dolce 11 Loffóne ( Aq.), per isch. Buè-
-Sone.
l<òsffe, sf. Terrazzino.
*Lòjje, Lode esagerata. Drf' la-,
Ij^diaHM; sm. Lombata di maiale.
IjòiikI>«, Lungo = Da —, Lontano.
^ta da — , È lontano, distante; ** Non è
qui svolto „, " Non è la via dell'orto „
= P^ — , Per il lungo, Per lo lungo =
A mmé ne' mme piace le cós^ a — ^, Le
cose ohe van di lungo, là là, non mi
garbano = Parìnd* a —, Parente alla
lontana, non stretto = Male, Malatij*
a —, Malattia cronica, di lunga durata
= [" Stat. aquil. „ : Longo, Le caute se
allongavano multo] ("Longo^, Lnngo.
"Da longo* „ e "Da longa*„, Da lon-
tano).
litfpe, Lupo = [L&pe, *Làupe] || l^tf-
peanenAree I<apaiaBenAre,Lupo man-
naro. Fig. É gné la vacche de nu — , È
una via fangosa, orrida = [Aq. Lupe
panaru e janaru = Pefct. Lupeccme ■■=■
S«. Lópe pommonare\.
Lópe, Lupa, Gran fame. Teni' la -,
Essere allupato.
*I.6»«e, Oppio = [Òpte\. (Gr. Òpion.
Lat. Opium).
* fióre, sf. Allòro. La —. *Naf rènne
de — . = [Lére, Làure], (Lat. Lauru-
f.). ,
*Ijòte, sf. Lòto e, com.. Fango =
]^Làute]. (Lat. Lutum).
liòtte. Fa* a —, Fare alla lotta =
Fa' a lotta frangése, ...a braccio di
ferro.
liòiie, sf. Melma = Fondaccio del-
l'olio = [Jòzze = T. sm. = C. fr. Jòrée
= Ort. Ckìòzze]. (Lat. Lotium).
liU, art. n, Lo. PI. Li, Le, I, Li =
Normalm. espresso dove il toso, lo sop-
prime. E — '/»^', È mio. Fere — vénde.
Tira vento. Fa — frédde. Me é — patte.
Nen g -i- àjje — tlmbe. Té' la fame =
[Aq. Lo, Lu, Ju = N»T. Ru = Pese.
Ji = i-al. Ju, Le = CiT. C. Je]. ("Lo*„,
innanzi a cons. semplice).
T^neee, Scintilla. *Na — de fòche.
Più com.. Ver» le©, ved.
liiiciebétie, Sanroochino, che por-
tano sul camice i confratelli delle con-
gregaz. = [e., V. Muzsétte, f.]. (Da
" Luooo*„).
liuee', Bilucere, Bisplendere = Pig.
Lu lavore ne* lluce —, Il lavoro non
appare. L'opera non fa bella mostra di
sé. Il lavoro non è apprezzato = [Cfhejje
luce?. Che ha. Che gli resta? Che cosa
può mostrare di aver prodotto, fatto,
risparmiato? = Cast. C. Ajje vj'ecchie
je luce Ji pènne, a jj\ ggiùvene Ji luce
le chèrne, Ai vecchi risaltano, fanno
spicco, gii abiti; ai giovani le oarnij.
^liueéffne, sf. Lampadetta.
Iitt««iiaeai»pélle, Lùcciola = [Lu-
cecappUle = T., Cast. C. Luciatté].
LucendV, intr. Albeggiare, Far gior-
no. CumènH* a —.
linfèrfte. Lucèrtola = Il filo di mi-
dollo che è nella coda del gatto. Si cre-
de che a non estrarlo, i gattini non cre-
scerebbero = Pare eh* d magnate le —,
dicesi di chi ha la pelle giallastra =
Lucertolo, taglio di carne macellata
= [Car. Lecèstre = V. Buciulrte = At.
Bicèrte = Paci. Ruc^rte = Cast. C
Becjerdele = Ori. Xucèrt-e]. (" Luoer-
ta*;).
Digitized by
Google
luo - znao
207
Lucia (An-), Luee (T.). Nel modo:
'Na — d* acque. Un aoquazsone. (Lat.
lÀQ^a^t Umore. Acqua).
TL«9U«,*l«a«éIe,n.di donna, Lucia.
Abbr., Ctjey " Cia „ = Enf. Sanda — !,
Non vedi?, O sei ceco?
Lucina (Hont.), Colle — (0.)i nomi
di contrade.
I,»crti'. Nel signif. di Guadagjnare,
più com. Ahhu8cd' = Logorare, abiti,
arnesi.
I<a4aTlelie, n. di pera. Ludovico =
\^Duviche — S». Bnr. Ludduuicl^^.
I<a«te, sm. Natica = Aftca = [Vff^
e Luffe, f. = Air. Vffìe, m.l.
Ijume, Lume — Lacerna. Da noi
chiamata anche Canelére — Sf . Lume a
mano. Da noi chiamato anche la LwaC
t^^pennetóre || Lume ndra lume, e anche :
Tra lum' e Uuètrey Fra 11 lusco e il bru-
sco = Perde* le —, Dar nei lumi, Im-
bièiire; Inuiiollre.
'linnae, e, più com., 1» Iinma m»r-
r*«elie, sf. Allume. (Allume di rocca).
IjaaBlne, m. Lucernina di terra cot-
ta = Sm. e f. Per isch. Cappello da pre-
te, Lucerna, Nicchio.
lianmélle. Pesce del maiale; Sa-
lame fatto con quella carne. È anche
detto Capelómme.
liiuidrtiie, sm. Tessuto di lana leg-
giero per far coperte, e eim. (" Londri-
na%).
Ii«ii«, Luna = Pig. J' d refatte la
— /, S* è rabbuiato, È in collera — [O
-i- d fatte la — / (Art), Detto di roba,
dì danari, quando si trovano scemati =
Mo* ce fa la — /, S' è appioppato li e non
dà segno d'andarsene = Se ccumhize,
ce fa la — , Se piglia le mosse, non la
finisce più] Il liunilrte. Lunatico , Bi-
sbetico.
Lunganare (e. fr.), Lento nell'opera-
re, Ciancicone.
Luodele, sm. Spesso nel pi. Discorso
affliggente, noioso; Nènia, Bammari-
ohio. Fiottio = Aq. Lòtanu, sm. Can-
tilena monotona; Brontolio, Bamma-
riohio dei vecchi.
liopésiie, agg. Di Cane = Avv. Sfa-
gnd* — , ...voracemente, da allupato.
Iitftpe]«, IjUpene, Ii<l«eliele, Lux>-
polo = [Aq. Lùparu]. (Lat. Lupulu-).
I<apln«, sm. Lupino == Fàveze —,
Specie di neoplasma cutaneo, Lupus.
= [*Nupine].
livaclj», sf. Banno. Fa* la —, Fare,
Dare, la rannata. ("LÌ8oÌTa*„ e '*Li-
acivia*„).
Luttrande e LuHrònde, agg. Lustro,
Lucido; Lucente.
LuHrJere, Bosta, Finestra semicir-
colare BugU usci.
''Xftfteine, Ultimo. Lu —.
I«uvlmre, 'Vl«««, n. di pers. Luigi,
* <3-igi „.
:«»', nel vocat., apocope di Madre.
^»' e 9ff»J^, Mai. Spesso, fam.,
con queste ciroonlocuaioni : Quande Pa-
sque ve* de magg', e la 'live jètte la f rèn-
ne: [Quande fìcur a flurisce, e mmulapar-
twrièce. Pai.] : Qvande néngue eie* e Uar-
dille, \Quande néngue ntic* e ccarracine] :
[Quande vf* ddu* duménec * a ffile ] :
Quand* arrangile V asen* a lu ceréce :
'y zanda Chiche, la fèste de le dam-
ma fiche, [*N zanda Chiche, a le tré de
magge. Or*. (Ai 8 di maggio, s.* Cro-
ce ; suol dirsi Sanda Croce, pan* e nné-
ce. Porse, Chiche per Noce. Vcd. Chi-
chere]: [*Nnand* e *rrét ala Madonne de
le vàschie. Ori. Una contrada, in Or-
tona, è denominata " Piana delle và-
schie „. Porse, vi fu già una chiesa del-
la Madonna]: A lu mése de maje, ved.
""Vacare, *A mmaeare. ""Maca-
raddt, Magari. (Gr. MaTcdrioe).
Waeeabbée. Per isch. Sciocco, Pac-
chèo, Baccellone, Mestolone.
Ma«earoiie, Maccherone =e Per isch.
Moccio che lentamente esce dalle na-
rici dei bambini = Fam. Pastricciano,
Babbeo || ]Vla«earnaar«, Pastaio = Ar-
nese per far maccheroni in casa ; detto
anche Catarre, sf. (" Maccarone* „).
Macche (P."°), sm. Polenda molto
soda.
niaeehlavèlle, fam. Furbo.
Macciòcche, sm. Latte accagliato e
stretto, non in forma, ma in piatto
fondo = !».»«» Ma ciòtte, sf. Piccola for-
ma di cacio.
Wae«nanne, Macinata = La quan-
tità di ulive che si frangono in una
volta, Infrantoiata.
na«eii«, Macina e Macine = Li —
de eétte, il Piano su cui gira la ma-
cina nel molino = Per isch. Fatije gné
la — de Bótte!, È un ozioso.
IIEa«enèlle, sf. Macinino del caffè,
del pepe = Pig. Tenff la — a lu Hò-
meche, " Aver la consuma „, " la consu-
ma in corpo „, Essere insaziabile =
[Lu -].
Macerine, sf. Masso disgregato ; Pe-
traia, Massa di pietre = Per simil.
Macia, Maceria, Muro rovinato.
IIEa«ertr«e, Dimagrare.
iff A«hen*e, Macchina = Persona,
Corpo, di gran mole. É *na —!, È *na
hhUla —.' Detto anche delle bestie H
IWaclienii', Macchinare. Machenìjje!,
Pensa, Cerca, il modo di conseguire
Digitized by
Google
208
mao - maj
r intento ! |1 9f »elienl»i« e M»«henttii-
«e^ Baggiratore, Trappolone il 9I«Mtae-
nlit«, Macchinista, Chi dirige una mac-
china.
Maf i, casato. Si scrive "Masci „, co-
me Maciantonio, altro cognome, sori-
▼esi "Masciantonion.
Maciacche (■»•!.), sm. Strage, Stiac-
cia, IFracasslo. Yed. Cel»eelie || Am^
maciacctP , Premere molto; Pestare;
Dirompere ciò ohe è rigido per ren-
derlo molle. (Piflt. " Aramacacciare „
e " Smacacoiare „ , Schiacciare, Am-
maccare. " Maciacoare „, Schiacciare,
"Macacoia^, Stiacciata).
Maciaragne (Cli.), Bagnatelo. Cfr.
Mecaragne.
Maciardune (v.), Macigno = Pig.
Bambino grosso, paffuto.
McLCiaròUe (•. Eas.), Spauracchio.
3faci't4ce(P»].), Begnatelo.
Macra (Pa«.). Sinopia || ifocr<f% Se-
gnare le pecore con la sinopia || Macr'ia-
te, sf. Babbuffo, Bisciacquata. Poco
oom. ("Maoriatan, Ingiuria consisten-
^ nel bruttare di notte le mura o le
porte delle case con colori diversi.
Pramm. del Regno di Napoli, Tit. 113,
2»),
9f »«re, Magro || Amin»erlr«e, Dì-
mf^rare || 9I»eròii«, sm. Bestia molto
magra.
2lla«a]ar»e. Di abiti, arnesi e sim.
guastarsi, Sciuparsi. N^n i' é mmacu'
lato, È intatto, come se fosse nuovo.
N^n i* é mmaculate mangile 'na f rènne,
(La vigna è libera da malattie), non
e' è magagna neppure in un pampano.
*Maddame, Madama. Yed. Pile,
*9Iaddeniéne, Stamani, Stamatti-
na = [*Maddemane = Ari, e altrove,
Maddemjene = S.» Caf., A., T., »., Man-
demane, Mandemd = Aq. Mandomane],
Maddònne, nei registri parrocchiali
di tutto il 500, e nei canti popol., Si-
gnora. (" Madonna* „) = Ora, casato.
Sfadònne, per antonom., la Vergine
Maria = Immagine sacra di santa.
[Anche in €. m. A.] = [Madòrne, so-
prannome].
Ndrere, in lingua furfantina, Ano ||
HafroBe, Babbione.
Maffecióne (Ari), Ohi beve grosso,
Credulone.
masnd'. Mangiare. — aasutte, o lu
pan'<U8utte,,,. pan solo, scusso = Rróh'
he da —, Commestibili, Viveri = Spes-
so nella forma pron. (La quale nel
tose, indica avidità, sciupo). Se magne
tutte, Mangia tutto, di tutto = Desi-
nare. !r<^— ,Sta desinando, È a tavola =
In forza di sost. Dòppe — , Dopo desi-
nare; Nelle ere pomeridiane = Nel
gioco della dama e degli scacchi. Buf-
fare una pedina, un pezzo = Fìg. Iron.
Mo* me le magne!, Tu non me ne vendi.
Non credo a quel ohe dici. Te le si mck-
gnatef. Hai abboccato?, L'ai ingozzato,
mandato giù? Detto ai credenzoni =
Tu mo' te le megne!, È di cattiva cot-
tola, É inarrendevole: Non è farina
netta, É un furbo: Non è omo da dar-
gliel' a bere, Non ò terreno da porci
vigna = Nne' ne magne. Pòche ne ma^
gnel, Non ne becca, Non ne capisce;
Non è il suo mestiere = ["Stat. mun.
di T. „:... per non farli magnar CMS
animali] || ^Masninte, Mangime = Il
cibo dell'uomo || MasnatArKe, sm. Per
isch.. Pappatoria. S* é ttruvat' a lu — ,
É stato dei convitati = Rróhhe de —
nen ze pòrt* a ccunfetsòrìe, prov. Boba
mangiata non è peccato il nCavnaae,
Mangione, Pappone, "Di buona fama,^
Il MaKnabblét« , Bietolone, Piastr io-
ciano; Tattamea, Melenso, Chi non si
spiccia in nulla [1 niasaarèlle, agg. di
Uva. Buona per mangiare. Mangerec-
cia Il NasnAt^Ue, sf. Mangiarino, Pio-
cola refezione a ore varie — [Ifo^no-
rJeUet sm. pi.],
Magnacòzze (Cast. C), Majacozze (S.
Eas.), sf. Grillotalpa.
If annate (Car.),sf. Baco. Le — (Toeoa^
magtiéte; Art, magnitte\ I bachi da
seta ^ €. fr. Lu cìtele té* le magnitte.
Il bambino ha i bachi. Anche : Le con-
vulsioni, derivanti dai vermi intesti-
nali || Jfa^nattara (€oll«d., Pai., Tae-
eo), sf. Verminazione, Oom., in senso
fig. J*d oriate la — /, Ha avuto gpran.
paura. Métte* la —, Incutere spavento.
Magnucije (€li.), sf. Fastidio, In-
setti della persona. Se Varemagne la
— , Gl'insetti lo mangiano, È pieno di
fastidio..'»^' ann* arecòrre la — , In que-
sto anno è l'abbondanza delle pulci (1
Magnecìje (Tocca, Clvltaq.) sf. Loia»
Sudiciume della pelle.
Mahane e Màhare, Fattucchiere || Mà-
harìje, Malia.
Slaliaiilne, sf. Nella maniera: Va
gné *na — /, Va a maraviglia; detto
della trottola che frulla bene, dell'ar-
colaio che rapidamente si volge , di
una penna che scrive bene, e sim.
nic^d'. Castrare i giovenchi, i mon*
toni — [Majjd*], ("Magliare*„, Amma-
gliare) Il najainre, sf. Atto ed Effetto
del castrare = Parte residua della ca-
stratura.
Sfiyalésebe, Scrofa castrata, Ma-
iala.
inc^&teelie, agg. Di Animale. Molto
grasso. Marchiano = Fig. Di Errore.
Marchiano, Madornale = Agg. e sost.
Specie di ciliegia tardiva grossa, che
si suol mettere, in guazzo. Marchiana.
Digitized by
Google
xnaj - mal
209
(A Màyàf antica dea, saorificavasì il
porco castrato).
X » J • , Albero della cuccagna .
("Maio, Albero*,).
Minile, monte, Majella = [Pe* la
— /, Poffare; Pispole! = Sanghe de
la -!].
*M»Jése, Zappatura o Aratura
profonda del campo sativo, ohe nel-
l'anno segaente sarà coltivato a gran-
turco. Fa* la — , Zappare, Arare, il
campo destinato a piante sarchiate =
i^MaJese = v. 1573: Seminare della mae-
se = Ib. La metà détta majese := " Stat.
mnn. di V. „ :. . . presso la majese de m^i-
atro Buchomiro].
*J!laJéiAre, Maestro-a. Più oom.,
Maiire, sm. e f. ("Majestro*, = "Stat.
aquiLfl, Maistro.Vl, Maistri).
MaJlitrK', e, più com., I91»««rljiil',
in senso iron. Mesticciare, Ammestare.
Chi é mmenuVa — a ìcckef, Chi è ve-
nato qui a metter le mani; a imbro-
gliare; a grafo lare?
Mi^iiirane, vento, Maestrale.
Majjarine (Car.), agg. di Pietea.
Molto darà, difQcile a lavorare.
Sfalle, Maglia = Per isch. Danari.
Nen d& manghe 'na —, Non ha il becco
d'an quattrino, "Brucia come l'esca,,.
*XaX|e, Maggio, mese. = Per isch.
A lu mése de—!, Mai. (" Maio*„) || Majje
(C. rr. ), G-ratioolato di pertiche, al
quale si attaccano le reste di grantur-
co per farle seccare.
Majjemajjòcche (ral.), sm. Fantoc-
cio vestito da mietitore, che a cavallo
a un ciuco, e accompagnato da sona-
tori e cantori, usava già di menare in
giro pel paese nella mattina del V*
maggio.
Majjòcche (V.), sm. Pezzo di sale;
Pane di zucchero; Palla di neve. Fa*
a mmajjùcchéle, Pare alla neve. Ti-
rarsi a vicenda palle di neve =s JfaJ'
Jòcchele, (Ar.), Involto. Pallottola di
terra o di neve.
Bfajòppe, Involto, Fagotto; Batu-
folo = [Caa. Specie di uva, Gagliop-
po] li AmmajnppA', Fare un involto;
Abbatufolare = [Majjòppe. AmmaJJup-
pO*].
*9Iaj4lre, Maggiore, Di maggiore
età, Più gn^ande. Più com., Lu cchiù
ggrosse = [Majure. Dim. vezz., KajU'
rjélle, Maggiorino. ("Maggìorello*„].
MaJ arane. Maggiorana e, più com.,
Persia «= [Aq.Za Ph'sa]. ("Maiorana*„)].
Majure {ni^mt,, Pai., l.ama. Air.),
Nonno = Majùreme, Mio nonno. Jfa-
jùrete, Tuo nonno.
Malaan^nde, SfaBalam^nde, agg.
Cattivo. Ma le vide quande sì —l, Ma se
sei proprio cattivo, tristo, monello! É
— , È un tristo. Non sa di buono =
É *na /èbbra —, È una febbre mali-
gna, di cattiva natura = Sost. Vénge
lu — , La parte cattiva è più della
buona. 8' d da vunV lu bbónn* eh* — .
Mdgnete lu bbón* e Uasse lu — . = Avv.
§ta —, Sta male, É gravemente amma-
lato.
Malafifam4i ( Aq.), sf. Mala fama, Cat-
tivo nome = Soprannome. Te vòjjo re-
caccia* 'na —, Te vòjjo fa* chiama* Pi-
scia - 6 - ccamina,
MalansanUe, Malinconìa.
Malamnate, Mn^alamnate, sf. An-
nata penuriosa || É cchiù llònghe de la
— , È lungo quanto la fame.
9faleiaérre, casato, Melchiorre =
{MalcMòìme],
Male, Male = E mmale fa*, jl%
*ndrd* e sim., È difficile, È un cattivo
fare, andare, entrare ,| Ifale de «tfre,
m. av. A malincòre || Male eie aaacle
I>anate, e anche assol. 9fale, L'Epi-
lessia = [Male de la Madonne, Farcino]
Il Male f erute (r."», ral.), Paralisi del
treno posteriore delle bestie.
HfaleaiblAe, agg. e aw. (Male in
piedi), Debole; Debolmente. Ma* — .
Jì' -.
m alepAtene, agg. e sost. Fiaccone ;
Infermiccio, Malescio, " Coccio „. Che
n' H fa- de 'ssu — f
Maleppégge (V.), sm. Piccozza, Ar-
nese usato dai potatori di ulivo e dai
muratori.
Malepr&teehe, Malpratico.
Bfaletèmbe , sm. Settentrione. La
fenèstr' a — , La finestra volta a s., che
dà a s.
Slaletrattil', Maltrattare.
Malingunìja (Av.), Itterizia.
Molla (ro»B.), Mandorla. Sa* Ho-
rlnée, nuci e mmaUe tra ji déndi, prov.
Manétte (p."», Pai.), Maledetto.
malltfne, sm. Lucignolo, Manata di
lino o di canapa = Per sim. Coda di
oapelli; Mazzo di capelli, che si divide
per farne treccia = Fazzoletto piegato
e ravvolto a guisa di mallone || Aan-
mallnnil'. Ravvolgere a spira una ma»
nata di lino o di canapa. (Pare, dal
gr. Mdlion, Ciocca di capelli, o da Mdl-
los, Ciocca, Fiocco di lana).
*9ff al lavate, agg. di Pane. Non ri-
gonfio, Poco lievitato, " Afflitto „.
MalsatHme (». Ea».), sf. pi. Male-
stri, Danni fatti dai ragazzi.
Malsul^ze (». Eas.), sf. pi. Cattivè-
rie dei ragazzi.
nameetale , sf. pi. Più com., Ue-
ehlature, ved.
Malupujd* (Ar.), Bistrattare.
malva^tje, Malvasia. ("Malva-
gi»*«).
Digitized by
Go(^gIe
210
mal * man
n»lv»rtf«#, sf. Geranio = [TSIvl.
Spinghilunef sin. pi.].
MaIt», Ma1«t«, 9InB«lcT«, Malva.
La — aegnìfeehe: MàU, va! Prov. il
lHl»lT«ne, Bigmalva, Altea. (" Malva-
vone*„).
MAiMme Mamma, Madre := Senza
articolo, né pronome: Mia madre. Me
V d date —, Me l'ha dato mia madre,
L'ho avuto dalla mamma. Antiècc' a
— !, Vieni dalla mamma ! ^ MammaBél,
Figliol mio! = — 'ròasCf Nonna = Par*
a vvedé^ la — de lu vlnde, È una brut-
ta "oo8a„ = [Fa' gnéla — de U* a^lel,
Vegliare e lamentarsi. Essere inquieto,
tutta la notte]\\ Mammaréle, %gg. Di
Bambino. Tutto mamma, Che è semr
pre ai panni della mamma = Di Be-
stia. Molto amante, gelosa, dei figli.
É ^na vacca — \\ ^»mai«ne, sf. Donna
grande, grossa, e popputa.
Mammine, Levatrice. In famìglia,
la Cummare. (" Mammana*^).
Mammòeee, Bamboccio = Figura
schizzata dai ragazzi con penna o la-
pis = Fantoccio, Piccola figura di le-
gno o di terracotta che serve di tra-
stullo ai bambini || !flammaeel«iie,
Fantoccione, G-ruUo, Uccellaooio, Min-
chione; Dappoco II Lo mammucciUe de
lu presèpie, Le figurine della Capan-
nuccia.
*JlammòrIe, La parte superiore del
capo. Angore je se férme la — , Ha tut-
tora molle la fontanella del capo =
Anche per Intelligenza.
Mammttcce, qualche volta, n. carezz.
di Nonna = P."**, n. fanc. della Balia.
siam^kve, sm. Babau. (Da " Mam-
mone „, specie di scimmia).
Mandarèlld, sm. Piccola coperta di
lana, usata per coprire i bambini, e
per copripiedi || Sf. Specie di scialle con-
tadinesco, di lana colorata.
IWande, sm, Vello tosato a una
pecora. [La — .] = Qualità, Colore del
pelame, Mantello = Sf. Coperta per
coprire i cavalli = [Nei prot. not. ant.,
Coperta di lana per letto, e. 1628:
Unam mantam de baratto negro. Ih.
1680: Una manta cerruta dàWuna parte
et Valtra],
Hfandené', tr. Mantenere = Soste-
nere, Beggere = Tener fermo = Bite-
nere, Trattenere, Frenare = Fig. Del
tempo. Beggere, Durare. Lu fèmhe man-
de,. . . regge, sta, sul buono = Assol. Di
recipiente in cui si mette un liquido.
Tenere = Di vite. Tenere. Ne* mman-
de, Non tiene, É spanata ~ Di colla,
pasta, pania. Esser tenace, Legar bene
=3 Bifl. Beggersi. IPn ze mandé, Non si
regge, Sta male in gambe = Di cucito
ecc. Beggere, Tenere.
9Iand«re, sf. G-rembiule dei lavo-
ranti =a Fig. Areppènnese la —, Bipren-
dere Pesercizio di un'arte e sim. Jfo* le
prìvete 8*areppènm la —, Ora 1 preti
"hanno le baooe„ (nella Sett. Santa e
sim.). Me ce vujf areppenne* la — /, Mi
ci voglio mettere di proposito, Far sul
serio, a dovere, come so fare io = Il
grembiule usato^ dalle donne chiamasi
Sland asine, ve"d. = [Manager e, sf.
Grembiule delle donne e dei lavoranti
= li. 1639: Una mantiera di donna =
€1. 1690: Doi mantiere roscie paran-
nanzì = V. 1668: Una mantiera di velo
con pizzuti di seta cruda = 1a. 1675:
Una mantera di lino || IWandereidane,
sf. Grembiule di lino grossolano usato
dai contadini nelPestate, quando lavo-
rano ; e dai venditori di acqua diaccia^
i quali vi hanno una tasca per met-
terci i soldi.
mandile , sm . Tovaglia , Tessuto
bianco da coprir la mensa = [Mandilo
e Menzale -- v. MandéUe]. (Lat. Mon-
tile).
Mandjere, sf. Grembiule li Ari, Gio-
gaia dei bovi.
Kfandre, Mandra = [Mandra, Man-
dre, Mandrelle, Man ir ine, Mandrini,
Màndruglie, nomi di contrade in molti
luoghi].
*JIdndre«e, Mantice. Fig. Polmone
= Dim. MandreeétAe, Soffietto || Man-
dreeld', Soffiare col m. = Fig. Ansare,
Bespirare faticosamente.
Mandrteehle, sf. Tovagliolo grande
di lino grossolano per involgere chec-
chessia, per coprire panieri, e anche
per far da tovaglia sul desco dei con-
tadini = Scialle di forma quadrango-
lare, di lana colorata, usato dalle con-
tadine = Fig. ^a' le— , Frode dei lavora-
tori della terra, consistente nel Copri-
re di zolle un tratto non zappato. An-
che, Fa* le cuperchìéle.
Mandrleoiile, sm. Nelle frasi: É
nnat* a lu — , È uno sciocco, un ciuco.
Si 'acite da lu — 9, Sei un somaro, un
ignorante. (Da " Mandra „, Stalla).
Nandrleeblane, Giuggiolone, Bab-
bione. Papero, Castrone, iron. "Bel
fusto „.
Mandréne, Bidotto pel bestiame li Pe-
corone, Uomo stolido = Poco o punto
foioso. Detto delle beside, spec. equine.
Per estens., anche delPuomo.
Manduche (Ori.), sf. N. di fata, in
una fiaba popol. (Lat. Manducua, Orco).
Mandnsine, sf. Grembiule delle
donne. Quello usato dai lavoranti,
Mandére, ved. = [Lu —].
mane, Mano. La mana ritte. La ma»
na manghe = Dàjf a —, Dagli la ma-
no, Menalo = Tene' —, Tener di mano,
Digitized by
Google
211
Aooadire. Tijje —, Tienigli di mano,
Abbine cura; detto di pars., di anim.,
di oampo = IPn gè té* la —, Non è
abile, adatto, a fare quella data cosa
= Tene' pe* le —, Avere a mano (un
lavoro avviato, una trattativa in corso
OCM5.) = Pijd* la —, Sfranchirsi, Pren-
dere franchessza nel fare una cosa =
Métte 'm — , " Toccar la mano „ , Dare
una mancia con delicatezza. Je métte
aèmbre 'm — caccóse f Q-li tocca sempre
la mano = Métte* — o. . ., Manimettere,
Cominciare a usare il vino di una bot-
te, una forma di cacio eco. = [*Méne
= R. Mj'ene] \\ Maaiasònib^, Monco.
Miiite«lae, sf. Manica, del vestito =
Sm. e f. Manico, di un arnese.
Miiiieeli«, nianlAAe sf. Moltitudine,
Branco, Fitta, dì persone spregevoli.
É 'na — de latre, de èfamatune, de
scarpaaciute, Sono una fitta, un branco,
di ladri, di affamati, di mascalzoni li
Ca ramAiie«lie, comune, Caramanioo.
(Da Caro, monaco benedettino, che am-
ministrava colà i bjni della Badia di
Casanria ; e Manica, banda, compagnia
dì gente armata. In quei tempi, e in
quei luoghi, è presumibile che gli agri-
coltori fossero anche armigeri).
9I»Hie«òsBe, sm. Manica della tona*
oa = Fig. e per isch. QuiUe se te métte
déndr* a lu —, Quello "ti dà pan i)er
cena„, sa, è, può, più di te. (Cfr. "Ma-
nicottK)lo*„).
:9ffait4^irve. Fig. Volteggiamento, Ar-
meggio, di una o più persone che tra-
mano insidie = Pijd' lu —, dicesi dei
cani quando, fiutata la selvaggina, co-
minciano ad andare su e giù per la pésta.
9Iiiii«le, Mandorlo ; Mandorla. [Md'
nele, * Mencie = V. Mènnele = Ort., A( ,
3fènéle = — tóse, sf. Specie di man-
dorla, che si mangia tuttavia tenera
col suo guscio, Cdtera] || Specie di pe-
sce che si mangia nel maggio = [Ori.
Mhinele], (Gr. Marne. Lat. Maena),
Manére, m. e *Ferxeréll«, f. Sorta
di Ramaiolo grande e fondo, per pren-
der l'aoqua dalla cónca o dalla tina =
[Manj'ere].
MAnsii', Mancare = Assol. Biferito
a donna, ha senso morale assai grave.
Ha mangate, "Ha commesso uno sba-
glio n?È capitata male. Ha mangate nghe
N. N., Ha avuto che fare con. . . = Tr.
Lasciar nella penna. Ce ci mangate *nu
verze — Lasciare indietro. Clce man-
gate lu méjje.
^fansanèlle, sf. Marachella. Trap-
poleria, Insidia, Raggiro. T&rd* *na —,
Fare un tiro, una giunteria = [Man.
Argano].
IHansanie, sf. Luna scema. A la — ,
A luna scema.
*9IaitKasItfne e AmnaansasVtfne,
f. Mancamento, Deliquio, Svenimento.
Mansi*»» Ck'vv. Meno = Neppure.
Nne' V àje viète —, Non l'ho neppur
veduto II 9IanKnn«> Neppur uno =:
[Mangheneùne] \\ *n[aiMKhe»al« , Nulla,
Niente.
Mansi aele, Gràmola = [Ort. Man-
ginnele = Ari, Mangille = €ast. C.
Mangijje -- VltLWk. Mangine = At. Ma-
cigna. Macinnìd', Gramolare' = Par.
Macinala. Macincid' = T. Macinghele.
Macinguld' — «., At., Paci. Ciàvule,
Ciavuld']. (Lat. Machinula).
Mangiòle (T.), Dim. di Mano. Mani-
na = In A., anche Ciòle. Ved. €la«-
ehe. (Lat. Mandola),
Mangtdare, sm. Piazzata, Radura, in
un campo seminato = Cosa in cui, o
da cui, manca una parte.
Manljil*, Maneggiare = Manijd' e
r emani j d* , Brancicare || ManVarèlle,
Brancicone.
ManIJate. Ved. nMneclie.
UlanU», sf* Concorso, Cooperazione.
Sènza la — de cullù, quésse n'n ze pu-
té fa\
MannA', Mandare = Chiedere in
moglie. Ce vii — ?, Vuoi chiederla in
moglie? Ha mannate pe* la fijje de...,
Ha chiesto la mano, fatto la chiesta,
della figliola di. . . Ce manne tonda ggèn-
de !, È chiesta da tanti !
Mannajje e, più com., AjJ«, Malan-
naggio = Àjja pajje /, per euf. Diami-
ne!, Alla bon'ora!
Mannaiare, Fattora delle monache
= Fig. Girellona.
MannatNle, sf. Cosi una volta chia-
mavano due corrieri che facevano ,
metà per ciascuno, la strada di Napoli
portando i numeri del lotto = Fig.
Combriccola.
Manne», Manna = Fig. Cosa utile e
gradita. E state 'na —, o *na — de san-
da Necóle, È stata una manna,^ la man
di Dio, rimedio efficacissimo = Rug-
gine, Crittogama. Ha cascate *na —
cattive, £ caduta una rugiada nociva
alle piante —La — de le vite. (UOidium
Touckeri li Manntfs«, agg. di Luogo,
Podere. Soggetto alla ruggine. Locke —
Il Ammannarse, Soffrir la manna, nel
3** signif. = Fig. Divenir malazzato,
acciaccoso, " bacato „.
Manntbbele, Manovale, Manuale,
l'Operaio che serve al muratore = [Ma-
nìpéle]. Il Ammannl' , Servire al mu-
ratore.
Mannine. Ved. Tannine.
ManòppVe, *Manéppre, Covone =
[Pai. Manòpple, Manuopple = T. Ma-
nìtcchié] Il Manupplare, 'l'Mannppra»
re, f. Mucchio di covoni, Bica.
Digitized by
Google
212
man - mar
Manucce de la Madonne (Aq.)> f- Pl-
Caprifoglio = MUpl. Cacecavalle,
Manttéle, ». di pere. Emanuele.
9Iana»vaAl« e M«ii«»B««l«, agg-
Di Cosa.. Dozzinale =Di lavoro. Fatto
male, sciattamente, « Barbino „.
9I»nie, agg. di Bestia. Mansueta,
Docile, Trattabile. (" Man8o*„) n nmn-
luaM', Mansuefare 11 *1»I »«»•*•"«•.
Mansuetudine, Docilità.
Mappate, sf. Involto, per lo più, di
panni da vestire. (Dal lat. Mappa, To-
vagliolo, «Mappa*„).
Mappe, sf. Ingegni della chiave.
Mappe, sf. e m. Larghissimo cuc-
chiaio col quale nei frantoi si raccat-
ta /occr^ce; Tolio che galleggia sul-
l'acqua del tinello 11 Mappate, sf. La
Quantità di olio ohe si raccoglie m una
volta con la mappa.
*Mapp©l»nne, sf. Quantità di mac-
cheroni che in una volta si può pren-
dere con le cinque dita. Magn' a — a
(I contadini e i bambini a volte
fanno senza di forchetta).
Mapplne, sf. Cencio, Pezzo di panno
Uno usato per pulire la polvere e sim.
rk dim. di " Mappa „. ved. Mappate.
Nell'uso, " Mappa „ è solamente m qual-
che oom. deU'Aqall.; ma è frequente
nei prot. not. ant. «. 1580: Una coppia
di mappe di Monopoli = Ib. Uno capo-
Utto dTmappa = F. .. M. 1751: Un
Darò di mappe con flocchi di aetaj.
Mapp««ee, sf. Piccola fascia per
salassi, ferite = [Ne' prot. not. ant.,
dim. di '^Ma'ppa». V. 1629: Tre map-
Ducoi lavorati a torno per testa da don-
na = F. •. ]»I. 1761: Una mappuocia d*
camòraia], ^
Maralitfae, sm. Plur Marahane,
Archi sotto i qtiali cade l'acqua che
batte sulle palette e fa girare le ma-
cine del moUno.
Maransume, Bindolo = [Cfe -,
Mariolo, e speo. Scarpatore, Ladro di
campagna!. „. . -n -i
Maree I Interiez. Via! Fuori!
MareéUe, agg. di Cacio. Bacato,
Coi bacolini bianchi. Anche sost.
3Iarch6. Valle delle tre -, n. di con-
trada. (Ted. Marie, Confine).
Marehé.e, per isch., il Mestruo del-
le donne. (Anche nell'uso tose. Fànf.)
Marchétte. PI. Marchitte, era il no-
me dei pastori teramani presso di noi;
e in Puglia, tuttavia.
MarelanéM», f. Maritile , m. pi.
Nomi di contrade !| Marclaal, casato ||
Marciar i, n. di contr.
Marelappéde-pp*te, sm. Marcia-
^^ *MarcarIe, Mercurio = Nella cre-
denza popolare, Oro liquido , che si
ritiene scorra da alcune fonti in certi
momenti dell'annoi! *Mar« «ria le,
Mercuriale, Listino dei prezzi |1 Mar-
eardt, Mercoledì.
'Mare, Amaro = Dim. Marf^ite,
MarléAeelie, MaraAfcélle, Amarogno-
lo, Amaretto, Amarino= [Amara^Xne],
Mare, agg. Misero, Tristo. Ne' mo-
di: Mar' a mmé!, Misero me! Jfar' <*
té!, Povero te! M<yr' a vmi' ! Poveri
voi! = Guai, Trist' e guai, esci, di mi-
naccia. Mar' a té se cce te trave!, Trist*
e guai se ti ci trovo !
Marelia«èlle, Matassina.
■^Mar^XIe, Amaro = Enf., senza in-
tenz. maligna. Che sd mmoì'éjje! Ti
dia! = [Marajje].
Mar fé (Ca».), Mdrfele (9.). Moccio
del naBO \\ Mar fése, MarféOÓae, Moooi-
coso.
Margarite, n. di donna. Marghe-
rita = [Mareharite = S.* Kur. Maria,-
rits = ** Stat. man. di V. ^^ • • sancta
Margarita].
MarVòle, sf. Ladra, Tasca interna.
Più com., Ball^, sf.
Marine, Marina = Pe' la — ! mo.
euf. di esci. Ved. Majèlle. = [Sinon.
di Oriente = Fig. ,Di un campo di
biade. Pare *na —, E 'na — /, quando
si vuol dire che È molto esteso e on-
deggia come il mare].
*Milrmere, ^Manarmere, Marmo =
È ffrédde gné *nu —, È freddo, mar-^
mato, È freddo ohe marma. («Mar-
Marpasne, nel gergo, Di qualità
eccellente. Vine —, Vino prelibato,
Qióvena —, Eajgazza giovereccia, Bel
tocco di ragazza.
Marpltfle, sf. Paiòla, Fascio di fili
di ordito fermati sull'orditoio.
Marpione, fam. Furbacchione. B
ffiu —!, È un certo tomo = [rese,
MarpeVióne = Air. Mar f tene].
Marràcciu (Aq.), sm. Coltella.
Marracine (P.»"), Discolo. ^
*Marra'mJere, fam. Esperto in'inolte
cose, speo. nelle arti manuali = Inge-
gnoso, Pieno di ripieghi.
Marre e Marróne, sm. Bocce, Noce
grossa con cui si tira alle cappe.
Marròeelie, sf. Pannocchia, e spec.
la Spiga del granturco = [rese, e al-
trove, Mazzòcche — Aq. Marròcchia -=
T. In città, MammarvUe; nel contado,
Marnile, f.] || «marrace**, intr. For-
mare , Mostrare, la pannocchia. Lu
randinie cumini* a —, Cfr. Mòrre, nel
10 signi f.
Marróne, sm. Fam. Persona cagio-
nosa , " Coccio „, " Camorro „. Marx* S
scòrteca-marrune, Marzo è jinfesto ai
cagionevoli, ai vecchi = Bove vecchio^
Digitized by
Google
mar - mas
ohe si suole ingrassare pel macello =
Per euf. Sproposito ; Delitto. Ved. Ana-
■a»rranA' — [Inoltre: Grossa noce;
Grossa castagna, Marrone].
MArrftbbKe, Marròbio = [MUl.
J^rva rìcce (il M. volg.) e Beddica mor-
te (il M. nero) = Aq. Marrubru, Men-
déne, Mendaétra].
Marruca (C|m*. C), Ved. Taree-
aftlto.
^Xarr^jje, ef. pi. Emorroidi. Più
oom.. Véne = [e. Tr. Pig. Collera, Bi£2a.
Té" le marruojje, È in collera ~ «.
*Muirròneehe].
MarsaòeUa ( Womt.), Marsolagno (B.),
MarzicaniCT. •. H.) , Mar zèlo (». Eaa.),
nomi di contrade.
Martavme (V.), Borsa di rete, per
metterci il pesce. (Cfr. " Berto ve llo*„).
XArtellate, ▲■nniArAellAfc», agg.
Jjo stesso che Anamartoni^te, ved.
Martenjelle (C. Te.), sm. Arnese, a
foggia di martello, per tirare da parte
la brace = V. 1545: Uno martinello et
uno uncino da foco,
Xarila«, Grosso maglio per calcare
pali da configgere nel terreno = [Brac-
cio di ferro per fermare usci].
Martine, u. di pers. Martino =
Sande — , sinon. di Abbondanza, speo.
di alcune cose alimentari. Ce Ha lu
Bande —, C è copia di latte, di vino,
di mosto, di olio e sim. = Sande —/È
il saluto di chi arriva alle persone che
lavorano olio, sapone, pane e sim.
Martufe, fam. Grullo = Coso, Tan-
ghero.
Maraiime, agg. di Vino> Amaro-
gnolo.
Maaanélle, Monello. Fa* lu —, Pa-
re il monello, la birba, Sbirbarsela =
= Omo furbo, " Piguretta „ = Omo di
per le strade, Sbarazzino || Dim. ffla«a-
■•lléifte, Monelluocio, Cattivello, Ma-
lannuccio, Birbarella l| Aoor. MTasanel-
!•«•, Cattivacelo, Capaccio, Picoinac-
cio. (Le tre forme, spesso per vezz.
scherzoso di Bambino vivace, e di Per-
sona ohe operi da monello. Ved. Ban-
ghéruy Vardarme, ZiàhariUe. (Da " Ma-
saniello,,. Cfr. SlMsetalaTèUe, «««a-
-rUe).
*.llasealabl»r«, sm. pi. Vaiòlo =
Vaccino. Métte* le —, Vaccinare = [Ma-
sccUubbre e le Vajuole, sm. pi. (Lat. Va-
riolae) = T. MaacariUe, sm. pi. = v.
La Vricele = Pett. Le Vrùcele, sm.
pi. = Av. Le Buce].
*.ila»«arate, sm. Maschera, Persona
con maschera = Brigata di più perso-
ne mascherate || 9ffas«aròne, Masche-
rone Il MiUeliere, Maschera. Ved. Sma-
•«arU'. (" Mascara*^. Vive nel Sene-
se).
Ha««arlae, m. pi. Spunterbi.
Maececande, Ved. Tnaeeeande.
Maaeèlle, Gota = Volg. — De ctUe,
Natica, "Mela^ = [*Ma8Cjlelle].
lllai«lalatar«, sf. Toppa, Serrarne,
Serratura. (Da " Mastio „).
9Ia»ei««« e MaMileee, sm. Esca. =
Legno alterato dall'umidità, simile
all'esca = [Mucìcce, Mecicce, sf. = Caa.
Mucìschie, sf. = Ari, Mufficce, sm.].
MAsenle, Maschio. (" Mascolo^n).
Massaie (Pai., Casi. C), sm. Gros-
so pezzo di legno da farne assi.
Masealétte. Plur. Maesalitte, Travi-
oellini infissi al muro per sostenere
un' asse in piano = Beccatelli dei ter-
razzini.
Maseare (nell'Aqail.), .Capo di una
possessione di bestiame.
Massa rUe, Casa sul podere, nella
quale abita il contadino, e vi è la
stalla per gli animali da lavoro e da
allievo = [Nell'Aqttll. Possessione di
bestiame. Ogni maseerìa suol avere un
Capo pastore (mas a are), uno o più Cu-
stodi dei muli (vuttere), un Custode dei
montoni (mundunare), un Pastore delle
pecore da latte (lattar ola), un Pastore
delle pecore che non danno latte (ster-
parole), un Pastore che fa il cacio (ca-
cSere), e un Bagazzo ohe aiuta nei ser-"
vizi della masseria (ìmttaràechie) =
Nel Teram. vale anche Podere]. (Lat.
Massa, Tenuta, Podere = "Le Masse „,
di Siena, I sobborghi di Siena).
Massarìóle, Contadino che abitual-
mente abita in campagna.
Masse, sf. Pasta di cui si formano
pani. Fa' la —, e Ammassa*, Pare la
pasta che poi si divide in pani. Pizze
de —, Stiacciata fatta con farina di
frumento. TaraUe, Pupe, de —, Ciam-
bella, Puppattola, di pasta di frumento
(Lat. Massa).
Masse, Massello. (Lavór*) a —, (La-
voro in legno) fatto di massello, non
impiallacciato.
Massére, Stasera = \^Massàire].
Mastèlle, Maiast«lle, sf. Ma-
stello.
Mattine, Cane da pecorai. Quello
dei macellari. Còrse \\ Agg. di pers. Ma-
schio, Bobusto-a.
Mastre, Maèstro = Capo dei fran-
toiani = Fam. Il Mestruo, i Mesi »
[At. Sussi].
Mastre, sf. Maestra — [Madia. Ved.
in Mése].
Mastre d'atte. Nella maniera: JV
spirze gné W dneme de lu — , Andar ra-
mingo. (Che concetto si aveva, e ri-
mane, del "■ Mastro d' atti „ !).
Mastrlje, sf. Mano d'opera del mu-
ratore, del legnaiolo, e sim.
Digitized by
Google
214
mas - mac
Maitrllle, sua. Trappola da prender
topi. Più com., Se»r«earèll«.
*JIa(fli««, Avversato, Che pensa e
opera a modo, Sagace = [€»n. Mataté],
SfAtatsòne. Furbo, Sottile, ''Ohe sa
dove il diavolo ha la coda „ = Sornione,
Perg. cupa; Politicone, Che sa simu-
lare e dissimulare = [V., Air. Agg.
Di Tempo. Ba22o, Balogio, che si di-
spone alla pioggia. Ària —, mìttete lu
péUeccióne, prov.].
HIataléiie, 'Léne, n. di donna. Mad-
dalena = La fere de la ^, o La —, la
Fiera di s.* M.* M.*, 22 luglio.
M»»ara»»«, sm. Materassa = Per
isoh. Persona molto grassa. Bofficio-
ne- a. Sta gné 'nu — .
9Ia(«le«he, Mezzo matto. Lunatico.
. Mail me, Mattina; Mattino = A
pprima — , e De matina pr^te , Di
buon'ora, Per tempissimo, Di mattina-
ta. Di levata = Pe' la —!, esci. euf. =
[Matina matine, m. av. Tutte le mat-
tine] Il Matenaade, Mattinièro.
n[a«<(n«, Mattone II Matanèlle, sf.
Pianella, Mattone più sottile, per tetti
e palchi = Panetto, Tavoletta, di cioc-
colata, di burro, di sapone I| Matanil',
Ammattonare 11 niataaat«, Ammatto-
nato, Pavimento di mattonili :»»atw-
nare, Mattonaio = [" Stat. mun. di
V. „ : . . . QueUi che devono portar li ma-
toni]. (Lucoh. «Matone„).
Matrassa, fam. Donnona, Donnone.
Maire, Madre. ("Matre*) || Utero.
Paté de dulóre de — . (Gr. Métra).
Matreeale, Matricaria = [^Matre-
cane].
*IlEatr«i|e, Matrigna = [*Matrajje
= Ch. Matrìjje = Pese. MatrSje — Av.
Matrégna. Anche, Suocera = Alf. Ma-
tréa = T. Matréje, Matrigna e, più
spesso. Suocera = C. s. A., Matraje].
(Gr. Metryia).
Mattacióne (l»al.), sm. Lunga frusta,
usata nel dare il torno ai cavalli. (Da
" Mazza „. Lat. Mdtea).
MilAtele, Mazzo = [S. Vltt., Cast.
C. Matte = " Bagl. di ». „ : Che nulla
persona,., tenesse fogliame a vendere,..
non possa fare lo matto che vaglia più
di duj cavcAl^] || Dim. * MatteléUe ,
Mazzetto, Mazzolino = [Pese. Matta-
rUle, sf. Fastello di stipa) l| *Ammat-
i«M', Ammazzolare, Far mazzi di fiori,
erbe.
Mattetil, Pazzia, Azione inconside-
rata. (" Mattità*„).
matiljil', Folleggiare = G-ingillare,
Trastullarsela , Perdere il tempo in
cose da nulla = Dondolarsi, Andare a
dondolo, Patullarsi = Armeggiare,
" Ginoisohiare „, Operare con poca vo-
glia e senza venire a capo di nulla.
MaulU', ManlKA', MavelM', Gnau-
lare, Miagolare — Belare. Quande Va*
gnèUe màule, la pèsur' d mauUate, prov.
Quando il piccino parla, il grande ha
parlatoli Mdvle, sm. Il miagolare =
Fig. Pòrde lu —, Essere prostrato, mo-
gio. ( Lucch. "■ Màgolo „ ) || Milmle , e
MUvele, sf. Modo di parlare affettata-
mente bonario e insinuativo di ehi ti
fa il bello bellino =3 [Roeif. Miàule, sf.
Malizia, Furberia] || HAvela nUlTele,
m. av. Mogio mogio II SlaaKne, Petu-
lante, Pigolone = Aggiratore = Fur-
bo, Soppiattone, Lima sorda. Persona
doppia, scaltrita nel non parere =
[B4M)tf. Miaul(fne] || MaalarIJe, Mare-
larlje, sf. Parole e Atti di persona
scaltra, che sa cavar di sotto danari,
favori, segreti.
Mazzacane, t. dei muratori. Sasso
spezzato. (Mont. Pist. " Mazzaoane „).
ivffaxsadéfte. Scorpione = [MozzadS'
te = iwiam. * Brétafròffece].
Massafrtf ade , Fionda = Mazza-
frónne = V. Mazzafrande = C. •. A.
Mazzaflònghe = T. Flònghe = Casi. C.
Flónne]. ("Mazzafrómbola*„).
MasBe, sm. Bacchio, Bastone, per
battere le spighe di granturco e il vi-
gliaccio = Grosso martello dei fabbri.
(" Mazzo*„, Bastone) Il Sf. Bastone. (La
mazza usata dai signori nelV andar
fuori di casa, noi la chiamiamo L»
bastóne) = Fig. S' é redótt* a la —, ^
ridotto all'accatto, ad accattare, pove-
ro in canna = §ta' pe' — de scópe. Star
per bastone di granata, Far da como-
dino, Reggere il lume |I Massaie, f. pi.
Botte, Busse. Per abbr.. Masse. Ave' le
mazzate, o Avé^ mazze, Toccarne, Es-
sere picchiato = Per minaccia, ai ra-
gazzi impertinenti. Eh, mmazzate che
ppìrde temhe!, Bei ceffoni! || MassarM-
le, arnese i>er picchiare la gran cassa :
per battere il lino, Mazzolo || Massélle,
Mazzapicchio, Martello dei bottai =
Nel pi. MazzUle, Bacchette per sonare
il tamburo = Sf. Fattorino, Bacchetta
a cui s'infila il ferro maestro nel la-
vorar di maglia = [T. Le interiora
dell'agnello cotte a stufato. (Dal lat.
Mattea, Maricaretto ?)]. || MassaeÒeelie,
f. Bastone con grossa capocchia.
Masse, *.tldiiele, Mazzo. Fig. Ca-
put' a lu —, Scelto, Di qualità eccel-
lente. Spesso, iron. Peggiore tra i cat-
tivi li Masseearèlle, sf. Ciocca di fiori,
di frutta.
MassemarèUe, Folletto = Fig. O-
mioiattolo = [Nòdo di vento; Vortice
di polvere, neve].
Massepljd', fam. Picchiare, Battere,
" Briscolare» = Fig. Lu vlnde mazzepi-
jéjje Zw 'rane, l'uve, ("Mazzapiochiare^).
Digitized by
Google
mas - xnbi
215
M»«séi*e, sf. Mancia, '"Tocoamano^,
che si dà a un impiegato, a un fami-
glio del cornane, a un servitore —
** Mangeria „, Profitto disonesto che si
ricava nell'esercino del proprio im-
piego.
MabsUìI*, Bastonare !| ^ as a IJ« 4e,
Bastonatura = Fig. — d^acque. Scossa
d'acqua = Fig. Bussata, Bacchiata,
Grave danno.
If€Lzzòcche, sf. Bastone corto con ca-
pocchia = ».• Knr, !•••«. Pannocchia
del granturco. (Cfr. *" MaEEoochio„).
M»Bs4«elile, sm. Mattone grosso.
Quadruccio = [Matunacce = T. Zuceòn»],
9I»sane«hér«, Pronto a menar le
mani, Manesco = [Mazzuccfijere].
Maazùocchis, Marrano, Tanghero.
'mbaeee, aw. In faccia = Lungo:
Basente. Camine — alu mw^ = Circa.
Arrivò ^ ala *vemmartjef Arriverà cir-
ca le ventiquattro. J5 — a 'na mi j apra-
ne de lire, Sono mille lire o così. Ha
^ a 80 anne, È sugli 80.
'.TIb»«eli farse e '.ifbapae«lilara«,
Imbrattarsi, Lordarsi. (Cfr. "Impao-
chiuoare ,) = [v. Imbriacarsi = O.
^àfbaccaree, Ubriacarsi. Ingrassare, Far
cotenna].
^Mbacirse, Spazientirsi = Awovel-
larsi, Stizzirsi molto. Se 'mbaciece pe*
ecuUel, Si arrabatta, Si dà gran moto,
per colui! Assol. Ji* me ce mbacièce,
Io ci perdo la pazienza, mi ci arrovel-
lo. N*n gè te *mbaet'ì
Mbade (C. fr.), sf. pi. Occupazioni,
Faccende diverse, molteplici, "Bacce^
WMbadate, Occupato, Affacendato =
[me, 'Nf adate],
'Sl^aUt', Palare la vigna.
*Mballil', Abballare, Imballare =
Ingannare, G-iuntare.
*XbalIanirs«, Svagarsi per causa
di amore; Imbertonirsi.
'Mbambalelte (v.). Sbalordito, Balor-
do, Stupito, àta — .= T. ^Mbamhanite,
Bimpinconito = €aa(. M. IW . ^Nfanfa-
lite, {Cfr, « Bambolo „, "Bimbambire^).
'3f bane e '9Ibana*e, Bo22ìma. Dd*
la — , Imboéiimare 1' ordito.
*llba«ail\ Appannare || ''^llfbaana-
sMne, sf. Appannamento della vista.
*Na — d* ùcchie \\ 'XbannaAe, sf. Im-
pannata •= [Stoino ohe si mette alle
finestre per riparo dalla luce] || 'Mbaii-
Basiate, Alquanto appannato = Di li-
quido. Torbidiccio.
'Mbapite (T.), Balordo, IngruUito,
Confuso, Stordito = Bimbambito.
Mbapucchìd'f Impappinare, Imbro-
gliare, ** Imbecherare „.
' Jf bara, Fra. Nei modi : — sònne,
Fra 'l sonno, Non bene svegliato. —
fùrie. In, Nella, fretta.
'.VbarH', Imparare ~ Non menorom.
per Insegnare.
*9Ibare, if. Ostacolo, Impedimento.
Nel modo: Fa' —, Impedire, Fare,
Porre, ostacolo. Non com. = [Air. Fa*
la —, Tendere attraverso la strada per
cui passano gli sposi un nastro, una
fascia, per impedire il passo .finché lo
sposo non dà una mancia = In qualche
luogo, Reriibat*t — (Pramm, del regno di
Napoli, Tit. 167. Pramm. X»: "Em-
para^. Impedimento giudiziario).
**Mbartuie, Indiviso, Comune , detto
dei beni ereditari.
'Mbaaslrse, Impazzite - Enfat. Im-
pazzare li '9IbaaB«iaèitde, Impatfza-
mento|; Beccatura.
Mbé!, Bene; Ebbene ~ Mah! EU—!,
Mah, se ne vuole!
Mbediccid* (P««o.), Incassare ìln og-
getto in un bocciòlo metallico. Ld sa j èt-
te (la préta d* jxiflùmene) se fa — d'ar-
gènde, e si attacca come amuleto ai
bambini.
'Mb^Sne, sf. Finta. Nel modo: Fa*
la —, Far flnt». Far vista, Fingere.
Fa* La — de durmV, Fingere, Far vista,
di dormire = Assol. Fa* la —, Aocilec-
care. Ha fatte la —, Ha fatto per aoci-
leccare, per allettare.
'Mbésne, sf. PI. 'Ubarne [*Mbigne],
Tomaio — Bisticciando : Sartia le —, n*n
ie mandé le scarpe, Senza buoni acco-
sti, a volte non si riesce a nulla. = [V.
1504: Uno paro de impigni da homo],
(Fr. Empeigne).
*MbUse (r. a. W.), f. pi. Sorta di Frit-
telle di pasta fermentata. (Lat. Impen-
sa).
'MbehqV, *MbelucV, Formare la pelu-
ria = Fig. Lepi*àter* a cquand* d 't»6el«-
^ite, Nei prati è appena spuntata l'erba.
'flbelleeeiil', Impiallaccirre II '51-
b«llle«e, sf. pL Piallacci.
'n bènne', Impiccare = P. pass, e
Agg. 'MbéM e 9fbUe = L' ér(^ de le 'm-
bise, mo. basso e risentito, Ora bru-
ciata, inopportuna. (" Impendere* „).
*Mbennine (Ar.), avv. In pendio =
In bilico.
'MbepezzV (Ta««a), -intr. Spuntare,
Venir fuori, dei germogli. Cfr. Póppe.
'9fberieeate, agg. Nel modo: Are-
manff —, Bimanere immobile e balor-
do, impalato, come un cero.
'Slbersnnate, agg. di Persona. For-
mata, Ben formata di sua struttura.
(" Impersonato *„).
'iHbesocU^', Invischiare, Impaniare.
'Mbeselirse, Divenir pesante.
*'!IIbea«tare, sf. pi. Imposte, Bal-
zelli = [Ort. Pese tur e].
'nIbianA^ assol. Prendere il piano
dopo superata, o discesa. Porta.
Digitized by
Google
216
mbi - mbr
*'Mbia»chiuae, Trameszo a fabbrica.
**MhiadÓre, Imperatore.
'BItelAliA', Impiegare.
'M blAiMVii* e ttumm»rllle, m. ar.
Nella maniera: Aremani' —, Restare
in asso. Lassa* —, L<«soiare solo, ab-
bandonato; senza nulla = [€ast. C.
*Mbi(mghe de tummarjejje], Ved. Tnos-
m»rUle.
Mlbl»»tre, Impiastro.
Mlbl««», Impiccio = Bèga = Volg.
Luvd' lu — a une, "Fargli la festa „,
Ucciderlo li 'Htel«e-e-*mbraUe, sm.
'^Chi ha più ritortole che fastella,,,
Obi è fa ile a trovare espedienti — Ba-
battino.
'.HbleeM' assol. Fam. Trovare l'oc-
corrente per nn bisogno, Rimediare.
Avém* a — a la m^je = §ta^ ^mbicciate.
Essere occupato = Bifl. Fam. Divenir
gravida. [V. Ubriacarsi ~ Gravasi
di debiti].
*Mbicei*nd' {Ar.), Arroventare. Ofr.
Fucìrne.
^Mbijjd' (P.'O), Apprendere, Impa-
rare. '^*w quatrale 'mbXjje, Questo ra-
gazzo apprende. Anche: È d'ingegno,
C'è stoffa.
'JI bile 'ai bile, m. av. Nel modo :
80 ne va —, Si consuma lentamente, Dà
giù sempre ; Oammina per tisico. (A filo
a filo).
» nbltf nsme , avv. A piombo ; Di
piombo, ^a — , È a piombo = Ha (50-
$cat» —, É caduto di picchio, in un
tratto.
'MbluniA' *' fi bramA' intr. Impen-
nare, Metter le penne || 'Mhluns»tar«,
sf. Piumaggio, Tutte le penne di un
volatile. Sèlla —, Bruita — . = [Piu-
mature].
MlblvesA', Infilzare = Iperb. Fe-
rire , Inciooiare = Infilare , Mettere
nello spiede un pollo, della carne ||
^Slbivese, 'Vlblvesate, '9fblveB»iiifte,
Filza, Infilzata — Fig. 'Na— de chiàc'
Ghiere, Una tantafèra. Un discorso
lungo e sconnesso.
'rablMA'. 'WbessA'. Ved. Plsae.
'ilbjl', *'M[brl', Empire = [Assol.
Attingere l'acqua. Vuléme jV — 9, Vo-
gliamo andare per l'acqua?] = Gra-
nire. Im 'ran* d 'ppellaV a —, Il fru-
mento comincia a granire , è sulla
stretta = MbVénfte*, '.Ubrèafte, Gra-
nitura.
^'Mbléme, Impronta sulla pelle.
'Wbtflle, Bolla; Vescica; Gallozzola
= Falèna, strato di cenere che si for-
ma sul carbone acceso e che soffian-
dovi sopra vola in albo. [Alf. Vanucé],
Il Dim. '!»f*»alletèlle. Bollicina.
'Mbifiiiie'. Ved. 'Nftfnne'.
'.»Ib*rie, sm. Nella maniera: Nen
dd —, Non imparta, Non vuol dire;
Non guasta, Non c'è nulla di male.
'IIb*i(«, sf. Quantità di ulive che
si frangono in una volta, Infrantoiata.
Anche, Faceturs = La quantità di sa-
pone che sì fa in una volta.
**Mbraccd', Imbrattare.
'MbraeetA*, AnsbraeeM', Abbrac-
ciare = Prendere in braccio, in collo,
un bambino = Assol. *3ibracce!. Vie-
ni, in collo a me! (" Imbraociare*„).
*llbra«el»»»14aaaie, A predelluo-
oe = [Or». Seggiole, f.].
*' XbrttflRar A', Sporcar di mota, di
sudiciume liquido.
*'JIbr«»«**, Mescolare = Infrusca-
re, Mescolare e confondere = Fig. —
eie' e ffaciùle, Infruscare ; Infrascare,
il discorso, i concetti.
**VIbr»seiUJe, sf. Miscuglio; Inl^u-
glio.
'MbratesMiare, e, meno volg., I**-
tene. Vetrina = ['Mbratéle] || *»bra-
tanii', Invetriare, Dar la vetrina ai
vasi di terra cotta.
*'llbreeaeeblii', Germogliare rigo-
gliosam.. Metter fuori di molte butta-
te. Detto speo. del frumento Ved. €?»••
«iiltf'.
'jfbreeelA', Inghiaiare. Ved.
Vré«ee.
'Mbrechichéle (e. Cr.), Fam. e per
isch. Uomo svelto, vivace, gaio. (Ofr.
" Oicchirillare* „, Scherzare).
'Mbrenii', volg. Rendere gravida;
detto della donna, non delle bestie. (Al
contr., i tose, dicono " Impregn^bre „
delle bestie) = Fig. — de chictochiere,
" Imbecherare „ , Aggirare con chiac-
chiere. OuUù subbeie ae 'morène, Quello
è molto credulo, beve grosso = Im «cs-
ròcch' é ^ mbr éna-^ rane, Lo sciroooo &-
vorisce la granitura.
"".Ubrenvlple, Principio. Lu — , Da
lu -.
^Mbreaanze (Pai.), sf. Dono, Regalo,
per favori ricevuti. (Ofr. " Fresare* „,
Valutare).
'Mbrése (Ori.), sf. Bipieno (di sapa,
noci e droghe) delle ciambelle che si
fanno nel Natale. Ofr. 'Hbelse.
**.lEbrèsse, sf. Impressione, Colpo,
in senso morale. ìf^ mme fa — , Non.
mi stupisce, Non mi fa maraviglia;
Non mi fa caldo nò freddo = È ccosò
eh» fa — |... che avventa, che fa al pri*
mo aspetto una grandissima impres-
sione.
'VI ■>resaiilrse., fam. '^ Bimprosoiut-
tire„, Divenir magro per via dell'età.
'Mbri (Ch.), cong. Oome prima. Su-
bito che. — c&' d minuie, Appena ohe
arrivò.
'.Ubriache, sost. Ubriacone, Beone.
Digitized by
Google
mbr - mej
217
'Mbrijty 'Uhrì. Ved. Amhrìje,
^Mhrijjarse (S. Bus.),, BingalluBairsi,
Metter su gallo, Imbaldansire.
*Mbri»euUjà'. Ved. ^MbruculijéP,
'Mbròsie , n. di pera. Ambrogio ,
" Brogio „.
^Mbrucche (Fra»©.), Purché, Pur di.
**Mbruc«né', Sporcare, Insndieiare,
Imbrattare. Cfr. ^MburcenV.
MllMra«enl'. Arroventare = Per sim.
faccia mbrucenitoy Viso rosso, aooerito,
per febbre, caldana eoo.
' Mbìticulijd' e ^ Mbriseulijd' j Mestare
e rimestare nna cosa liquida = Fmc-
oMare, Cincischiare, Metter le mani
in una o più cose più per ismania di
^are che di eonoluder nulla = Per isch.
Facicchiare, Far cosa di poco conto.
'MbnUA'f Imbrogliare; Arru/Eare;
Ingarbugliare; Confondere II Lordare,
Imbrattare, Bruttare, di fango, e par-
tic, di sangue.
*'1Il>rai|^iii«, sf. Frangente, Emer-
gente, Caso imprevisto — Ressa; Ab-
baruffìo. ('Mbrujénze e ' Bfbrudénée, n.
«he il volgo dava all' Influenza, ma-
lattia ricorsa nel gennaio del '90) =
{C fr. * Stbrahènée, * Mbrahanée].
'Sil>ran«Ul'; Imprestare. Più com.,
''Mbrestd.' (" Improntare*^, Dare o pren-
dere a prestito).
*Xbrnn«eeéUe , Bagassa linguac-
ciuta e arrogante, "8pépa„.
'MbujA', intr. e rifl. Far sosta, fer-
marsi, per riposare, aspettare == Fer-
marsi là dove sMncontra un ostacolo.
Vid* addò *7nbòjje 'ssa réte, Vedi dove
batte codesta rota il 'Mbuojjef sm. Fer-
mata, Biposo il ^Bfbujune, avv. Fermo,
Senza moversi, In piedi, oontr. di Se-
duto. 8d iti —, Sta 11 fermo, sensa
far nulla.
'Mbulécd* (C. fr.), Metter su, Aizeare
una persona contro un'altra, Insipil-
lare. (Cfr. lat. ImpeUere),
'MbulinV (Baeeh. ), Arroventare,
Infocare. (Da " Bollire „).
'Mbullacchiate (C. fr.), Coperto, Pie-
no di boUiociattole. (Cfr. "Imbolli-
oare*„).
MbnasHe, sf. Voce fano. Il Bombo,
il Bere = Per isch. Je piace la — .', Gli
piace il bombo, il mommo, il vino —
£P«ae. Mbumbù = T. Bumbù],
'MbumbV, fig. Stradare, Istradare =
Indettare, Inzipillare.
*9Iban«l»rAe. Del maiale. Amma-
Jarsi = Per estens. Dell'uomo.
*'MbttrcenV, Sporcare.
*2lIbnraaeA', Infornaciare = Fam.
èta sèmbr' a —, Sta sempre a buttar
legna sul foco.
'XlMirjleeA'. Ved. 'NfurnecA'.
'.VIbarA«, sm. Fossa per deporvì le
immondezze. Non com. = [e fr. 'Jf-
buorze, sm. pi. Fosse nelle vicinanze
dell'abitato nelle quali si depositano
le immondezze e il concime —, .. che si
degnasse li loro beni (degli Ebrei) do-
nareii ad ditta Cita, da convertireli in
fabbrica degli inforozi, de dieta cita.
In Fabaolia, "Cod. diplom. Sulm.^
Doc CCCI. =r... siatw tenuti alla si-
mile pena da applicarsi alli inforzi dfUa
citta. Bagl. di S. „] Ved. Remburae.
('*InforBare*„, Fortificare).
*Mlb«iiA', Dare appoggio sul fermo;
Tenere sul fermo = Mettere un ogget-
to in parte e in modo che non possa
cadere = Rifl. Ristare, Fermarsi un
poco. N^n dejV mbustìmne !, Cammina ,
Non far le fermate !
'.HbUiéiarArlJe, SEmuitnrArtJe, sf.
Com. nel pi. Cose da impostori = A-
dulterasdoni di cose venderecoe.
^MbuttanV, volg. e tìg. Prostituire.
'nbutttte, sf. Coltrone. Anche, Cu-
pirla 'mbuttite e Oóldre.
'nbuttlnii', Lardellare, Mettere i
grasselli nella carne da arrostire =
Fig. Ferire di coltello, Inciociare.
'Mbuzd' (JLr.), Aizzare. (Da " Im-
pulso „).
'Mbuzaecajìte (Ari), Chi vien su pio-
colo e stento. (" Imbozzacchito „).
'Mbnmaedl'-ent*, tr. Appuzzare, Em-
pir di puzzo = Rifl. Impuzzire, Pren-
der puzzo II 'MTaunnll^-eiilte- edite,
Puzzone-a, Le£2one-a.
Me, Partic. pron. Mi, A me = yghe
—, Con me. Meco.
HI*', pron. poss. Mio-a. PI., m. e f.
mi' = [*MckJJ«' PI. 3fjrs = p©»c., r., t.
Mi' == Fr. M«* = Pap. Mòie].
Mecacóse, *Mecacùose, agg. Di Bam-
bino. Frignone, Belone = Viziato =
Dir Donna. Leziosa, " Gestrosa „ || J!f«-
chéclie (Ari, l»«l.), sf. pi. Moine, "Ger-
bi„, "(jtestri„, Dàddoli, Lezi = A. Mu-
ehéche e Michéche, Lusinghe, Carezze.
Meeiiiieebe, Meccanico = Ingegno-
so; Rabattino.
Mécardgne (V.), sf. Piccolo ragno
molto moschivoro. (Nell'it. ant. " Mo-
scaragnon, specie di Mosca).
Meeeh^le, n. di pers. Michele =
[S.'Kar. Mecchile] \\ Klee e»I Alicele, Mi-
chelangelo.
Medelllite, Canna ohe sta nella
scanalatura del subbio.
m^lfe, agg. comp. Mèglio, Migliore.
Lu — vine, Il meglio vino. La méjja
carne, La meglio carne. Piar. Le mijje
vindf I meglio vini. Le mijje carne, Le
meglio carni = Alu —, Sul buono, Nel
buono. Nel più bello ecc. = Scid *ccise
lu —!, "Accidenti al meglio !„, Sono
I una coppia e un paio ! = Volg. OcTiiii
Digitized by
Google
218
mei - xner
mméjje, anche in forsa di soat. e di
avv. -= [MJejJé] || lIU»réIIe, Alquanto
meglio, Un tantino meglio.
""BlelAln^, sm. Melo-a salvatico-a =
[A. Melùìne]. Più com., nelamM.
KleMncaile, sf. Cetriòlo = ["Stat.
mnn. di V. „ Nisauno possa vender me-
langolo dal 1^ di Augusto in poi],
MelAppIe, sm. Appiòlo-a || MelAp-
p«ii«, sm. Varietà più grande.
MélArAviie, nei canti pop. ant.
Arancio. Ora, Purtehalle = ["Stat. mnn.
di V. „: Che nissuno possa piantar pian-
tuni (di ulivo) ne piante di melaragne
senza licenza del Sindaco],
.^el»s««, sm. Yed. MelMii^.
Mèle, sm. Mélo-a = [*Mdìle = A^.
Milu — €•!. Mìru].
Mèle, sm. Mièle, ''Mòle».
MèlevranAie, sm. Melograno ; Me-
lagrana = [Mére?iandte = Cel. Mire-
canate],
nelélle, sm. Dim. di Mele = Nel
pi. sf. Sorta di mele che maturano in
giugno.
Melòcche^ Morchia, Feccia dell'olio
= Qualunque sostanza simile.
9lel4(iie, Popone. — de la reggine,
P. mosoadello. — de *mmèrne, P. ver-
nino = Fig. 8* d magnate lu —, " Ha
mangiato la foglia,,. S'è accorto della
" ragia „, dell'astuzia. (Lat. Melone-).
aielnffnAiie, sf. Petonciano, Petron-
eiano. (" Molonciano%).
Slemdrto, Memoria = Intelligenza.
Chi té' hbóna —, s'areveréjj^ (è riverito)
a ttutte parte, prov. = Parte superiore
del capo = \^Mammòrie],
iWemA'. Lo stesso che ^ imnenil' ,
ved., nel signif. di Picchiare, Dar delle
busse = G-iocare, la carta e sim. •=
Bimenare la pasta da far pane; la po-
lenda = — abbaile, Tirar giù, B«re
prestamente, Trangugiare, Ingollare =
Fig. — pe* lu musse, Sbacchiare sul
muso, Offrire ad uno qualcosa per qual-
siasi prezzo.
Menacce (Pa«l., Ap., At.), Vinaccia.
Menace (C»st. C), sf. Albicocco-a.
(Lat. Malum armeniacum) .
Menanne, sf. striscia di terra fra due
filari di viti o di ulivi = Quanta terra
si zappa senza mutare il passo. In que-
sto signif., anche Mutate, sf.
Menare (V.), sf. Vaso di terra cotta,
usato per tenerci olio = V. 1573: Una
menara da oglio de tenuta di bomboli
40 = Ib. 1594: Una menara da acqua
= Ib. 1629: Sei menare da oglio. (Lat.
Heminarìa).
Mènde , Ménte . Nel modo : Tene*
wiwiènde, Guardare; Por mente. Timmhn-
de!, Guarda; Mira, Che vedo!. Ti
mm'ènd* a mmé!. Guardami; Bada a me.
Poni mente a quel che dico. N*n de sta*^
a ttené* mmènde !, Non startene li colle
mani in mano, senza far nulla = Gtiar-
dare, con la propensione dell'animo
verso una cosa. Che je U mmènd* a J^a^f,
È inutile che la guardi, " Non è ciccia
pei tuoi denti,, = Tener di conto. A
echi té* le quatrine, je se fa mòte (molti)>
*nghine ; a echi nen d& nXènde, nne* j^
Vóme té' mmènde, prov. I^ne* Je Vóme
té* mmènde, Non lo guardano, Non lo
curano = E per significare maraviglia^
stopore. Ti mmènde!, Ma guarda!. Mi»
ra mira!. Senti! Vod. Tammendd?,
Mènde, Ménta. — rumane, la M.
coltivata; Menducce, la spontanea.
Méndre, avv. Mentre. — de quiète,
— de quelle. In questo. In quel men-
tre. Anche : *Ndra 'Stu —, *Ndra cheilM —
= [Ori. Mfendre = Frnne. Mindre].
Méne, Mine !, Via! Dalli! — ca mo^
é ttlmbel Mén* a mmagnd'! = Eh —!,
Via, Or su, Spicciati, Affrettati !.
"'tlenéiine «na, m. av. Secondo che,
A misura che || *Menénne ea, Avve-
nendo che, Dato il caso che.
MeneitrA', Scodellaro la minestra
= Versare il sapone nelle forme. (Lat..
Ministrare, " Minestrare* „. Vive nel
senese) il Menéitre, sf. AssoL La —,
Minestra di ortaggi, o di erbe sponta-
nee mangerecce. Detta anche Menèstra
vérde, in contrapposto a Merièstra bbian-
ghe, M. di paste = [Pe»e. Mun^tre ||
Meneitirlne , sm. Minestra di pasta
minute.
^Meneture, Macinatura = Molenda
= [Muleture, Muneture], (Lat. Molitura).
Meneture, Seconda, Sacco amniotico
e placenta = [l«. e altrove, Seconde =
Peti. Tascucce, sf.]. (Dal lat. Munire).
Meni', Venire = Kiferito a tempo,,
vale Passare, Trascorrere. Quande se
ne vo* (o po') — che n'n arevéf, Quanto
tempo potrà passare prima ohe torni.
Quando vorrà, potrà, tornare? Se ne
po' — pure 'n anne. Potrà trascorrere
anche un anno = Bifl. e assoL Menir^
sene, Disgregarsi ; Venirne, Essere ar-
rendevole. §tu pann* a cquande se «•
ve*. Questo panno par " trippa „, e ne
viene da tutte le parbi.
'*'Menlnne, Pìccolissimo.
*MenAtele, agg. Minuto. Pasta —,.
Paste minute.
Meniale, sm. Tovaglia per coprire
la tavola da mangiare. Anche, Jfan-
dile — [Meniate, Mesale],
*Mènée, sf. La tavola da mangiare.
MerAeule, Cosa mirabile. Addò e -i-
acchiappo 'stu vlnde, ce fa —!, Dove bat-
te questo vento, bisogna veder che ro-
vina! || Meraenldse , Smiracolato,
Lezioso, Svenevole. Che di ogni non-
Digitized by
Google
mer - me«
21^
nulla fa esagerate maraviglie o ripu-
gnanze ; Chi " inciampa nei ragnateli „.
Meravéjje e Maravéjje, Maraviglia.
("Meravellia*„).
Merlate, Meroato, Concorso di po-
polo in giorno e luogo determinato,
per vendere e comprare = [Lu Jurne
de lu —, e lu— Mercoledì].
Mér«be, Romano della stadera e
delle bilance. Anche, Rumane e Pése,
f= Marca ; Marchio ; Stampo = Lu — de
la cetdf per isoh., Cicatrice scrofolosa
= Segno di caduta o percosse, Marchio,
Bollo = [Inoltre: Pallino, Lecco] ||
Mere*', Marcare; Marchiare = Fig.
Bollare, Colpire uno in modo che re-
sti il segno = Bollare, Danneggiare
negl'interessi. 3V d mercaie!, Mi ha
bollato, "frecciato^, truffato. (Mont.
pist. '*Mercare„, Marcare. " Merco „,
Segno ohe si fa ai cavalli. Segno di
caduta ecc.).
Merlenle, sm. Gelso-a. Anche, —
bbianghe ; — nére : Moro-a. = Frutto del
rovo = [Cèuze, Ghelso-a. Merlcule, Frut-
to del rovo; e anche del gelso = A4.
Murtcola, Frutto del rovo = T. Chnze,
Gtelso].
Merlàcchie (Plss«f.), sm. Cercine ||
Ammerliicchiatef (Ro«e.) agg. Ingras-
sato. Ora, poco com. ( " Morlaooo*„ ) ,
specie di Coio concia in olio di pesce.
Alberti).
Merlieetele, sf. Specie di merlo, di
colore giallastro.
Mlraa (dainb.) n. di contr. = I^nte
déU' immèrse (Pena.), id.
Mesale. Ved. Mentale. Spesso nei
prot. not. ant.
Mesalòtte (Can.), sm. Pancone, Pezzo
di legno, grosso, riquaCdrato, e piutto-
sto lungo.
^«•■eardèlle; sf. Mosoadello, uva
= [Anche : * Mescarde , f.] || aiuseate,
Moscato, Moscadello, vino.
Ifeaehiite, ivieiietijite. Meschino.
^Hteeoite, Biscotto.
M^se, Mese. PI., Mise, Mice = Di
donna al 9<> mese di gravidanza, E 'n-
drat* alu —, È, nel mese = Mestruo.
Té' lu — *ngòlle, Ha i mestrui, " i mesi „,
É mestruante j| Dim. 9Ilf larèlle. Me-
setto.
HTése, sf. Madia = Arnese di legno,
a foggia di grosso trògolo, dentro il
quale, in un sacco, ò pigiata l'uva da
un uomo ohe vi ballonzola su a gambe
nude = [Nel 1° signif. Arche — Av.
Masse = Pese. Mastre = Pai. Spedéne,
Spedàìne = Peit., ».« Enf., Car.,
Mése, Méìse, la Madia per farvi e te-
nervi il pane; Spaine, sm. Madia per
conservar biancherie, oggetti di ve-
stiario, o anche cereali e sim. = Roee. |
FazzatÓre, f. = V. 1578: Una mesa da far
pane di abete (sic) = Nel 2o signif. «.
Mése, *Mdìs6 = Ari, Tròcche, f.].
Mése, agg. Ved. métte.
Stessile, sf. Sacchetto in cui si fa
mangiare la profenda. Anche, Bucchey
ved. = Iperb. e per isch.. Tasca gran-
de. Té* le saccòcce gné le — .
messère, Ved. MEussére.
nesteeii', WliteeH', Aaamli»teeii%
Mescolare = ["Bagl. di».: ... nonpoa-
sano una carne per un'altra vendere
mesticate, despartute] || ntiitteeAnie,
Minutina, Insalata cappuccina, compo-
sta di erbe minute e varie || Miiteeiié-
▼ele. Ficchino, Appiccichino, Entran-
te = [T. Meètechine].
Méte, sf. Mucchio di covoni, Bica =
[Altrove, anche: di fieno o paglia =
"Stat. mun. di V. „: Di chi facesse
danno alle mete de grano et orgio ],
(Lat. Meta-),
iHéte', Miètere, Segare il grano =
iir. 1573:... metere, adunare et tresca^
re li grani] (Lat. e it. ant. Metere), ||
Metetore, Mietitore, Segatore || melie-
ture, Mietitura, Segatura = " Bagl. di
«.„:.. in lo tempo de lo metere. Ib. 3f«-
titore, sm. sing. Meteturi, sm. pi.].
metllde, n. di donna. Matilde =
[*MetiUe],
Metinà, Mutina (€el.), sf. Piccola
quantità di legumi, frutta e sim. (For- •
ma dim. di Modiu-).
Mettf ne, sm. Volg. Quantità di ster-
co che un uomo in una volta scarica
in luogo aperto = [Pese. Bica]. (Degli
escrementi delle bestie bovine, i tose,
dicono Meta e " Bica „).
WéUe', Mettere = Nel gioco. Chi ha
da —f: Chi deve metter su? = — ma*
ne. Manimettere = MétV a ccréde', Far
credere, Darla a intendere, a bere =
Mttteje la fùrie, Sollecitalo, Digli ohe
si spicci = Me so' mésse pavure, Ho
avato paura.
*lIeftiarUe, sf. Metà, Mezzo. Da la
— *nn ammènde, Dal mezzo, dalla metà,
in su. E ssótte sópr^ a 'na —, È circa
una metà. (Luce. " Mezzania „).
MèMe, agg. Mezzo = 'xVa mìiza spé'
eie. Quasi, Qaasi quasi. Una specie.
È *na — spècie de latre, È ladro o giù
di li = : e, assol., nel rispondere a una
domanda, Quasi, O cosi; Incirca =
[Pai., Mjese = Pese. Mése = A4.
Misu] Il Mèiftepénne, Cavalocchio, Av-
vocatuccio senza diploma || Mèifteea-
▼esétie, sm. Uomo di mezza tacca,
tra agiato e povero, tra civile e plebeo^
Il Wèiie-bba «e, Busto, Lavoro di scul-
tura che rappresenta una testa con
una parte del tronco.
JVIeiiétie, sm. Ant. misura di capa-
Digitized by
Google
220
mio - mmi
-cita per gli aridi = Fam. T& *na còcce
une *nt* —, È uomo di gran talento,
una testa quadra = Volg. Tattòcchs
lu —If dioesi per isoh. a ohi ha un fi-
gliolo dopo i nove mesi di matrimonio ;
alludendo al mMoetto, di grano, che si
paga al padrone dello stallone per ogni
monta seguita da pregnezza.
Mlfe e Ifla^, sf. Nomi fano. e vesz.
del G-atto. Micio, Micia = Dim. Mi-
nile, sf. Mioino-a = Aoor. nif itfae,
-sm. Mioione-a. (" Musei a*„).
Ml^artfle, Vitellino ohe poppa an-
cora, Lattónzolo, Mongano = Anche:
Poledro che ha meno di un anno.
Slmile, fam. Di. poco pasto. Com.
nella maniera: É — a lu magnd^f À
parco nel mangiare, " Mangia quanto
un grillo „ = [Nìcule, Niquele],
*lll<ldl«, n. di pers. Emidio = [S.*
Eaf. AmìddU].
Migndcce (9.). Lo stesso che Pinghey
ved. = T*«e*, Vignacce, (" Minchia*„).
*^lffiiiiftft««lie, Mignatta.
Mljar». m. liIU»r»nn«. f' Migliaio,
Oirca mille.
SEUloliAf Mollica, Midolla del pane
= Briciola, Minuzzolo di pane = Bricio-
lo, Minuzzolo di altra materia alimen-
tare = Piccola quantità, Tantino, di
•checchessia. (*'Mica'*'„, Briciola, Bri-
ciolo) Il muielièlle, f. "■ Micolino „, Brio-
ciolina, BricioUno. Fig. Té^ *na — de
J^bbre, Ha un tantino, un briciolino,
di febbre = [Mujjechélle, *MwechjféU6].
11 Maijletfse agg. Di Pane. Midolioso =
Di Terreno. Soffice.
niljtenle, Ombelico, *" Bellico „ =
IMiJjìcule = T. Mejìchele],
Mijjare (Pese.) sf. Mughetto, ma-
lattia della bocca.
Mijjuchs, Codolina = liana», Majju-
che =: A4. Coda de sóreiu, (Phleum pra-
tense, Linn.).
Blljnrlnae, sf. pi. Migliorame&to,
di case o poderi.
Mine, sf. Miccia con cui si dà fuoco
Alle castagnole, ad altri fochi artifi-
ziati e alle mine. Anche, Paaea/éche,
m. = [Recipiente di legno a doghe,
«on due orecchie, come il bigoncio, che
serve per versare il grano nella ml-
jiura. In Ij. TenéUe, (Lat. Heminà). An-
•ohe in toscana, " Mina „, Misura di circa
12 litri].
Mingamajjey (^A.TÌ), sm. Nella frase:
Pare che tté* lu —!, Crede di aver la
lucertola a due code, una cosa rara.
Miniecurde (€ii.). sm. pi., Miniecor-
dii (A<i.), Sàlsola, Erba soda.
Misarére, salmo, Miserere.
*Mìaère, avv. Solamente. Té* — qué-
ste, Ha questo soltanto. Té* — *nufijje,
Ha un solo figlialo. J' é remaite la mì-
$era caie, Non gli resta ohe la sola
casa.
Mietere (C. Cr,), Mieìre (v.), sm. pL
Maschere, Persone con maschera. (Aret.
'^ Visiera „, Maschera).
Misse e Mizze (T«e«*), Tigna.
mitre, ant. mis., tuttora usata, per
l'olio. (G-r. Métron, Metro, Misura).
aulirle, sm. pi. Tempo della mie-
titura, della mòsse. La mòsse = [MSete^
Mjetre = A4. Le Metiture, f. pl.J.
nitto. Nei modi: ManniP a — , Dar
balta agli averi Consumare, Sperpe-
rare, le sostanze. 8e n* é JW a —, È
andato a rotoli, a male, in rovina.
«ilivese, IlftvnM, Milza = [C»r.
Cm»*. C. Mèuze].
MmneeaMll», sf. Com. nel pi. Tao-
cole, Piccoli vizi, Magagne. ScuprV le
—, («Maccatella*„).
'Hntneeninre, sm. Scòtola, arnese
per dirompere il lino e la canapa ^
[Ari, Maga%4ne],
Mmndesstf ne, Maledizione = Gran-
dine; Nembo. Cfr. AnunniU'.
Mntalnménde. Ved. Mnlnna^aiie.
Blnuilntlie, Malattia. — a Uònghe^
Malattia cronica.
SlmnletrnttA', Maltrattare = Sciu-
pare, Guastare, Sciattare.
Hlmnlve. Ved. MEAlve.
**.lfnin»elaie, sf. Nome generico di
Cosa, Affare, Negozio, Faccenda. Vajf
a ffa^ *na — , Vado a fare una faooenda.
S^ d ^mbarat* a ffa' le —, Ha imparato
le faccende, i servizi domestici = T*djj*
a di* *na — , T'ho a dire una cosa =3
T* djje purtate che la —, T'ho portato
quella cosa (che sai) — Còma va che-
la — f, Come va quell'affare, quel ne-
gozio? = [Fatte la — tV ! (V.), Fa' i
fatti tuoi!] Il Dim. 'MmaselaiéUe. S*d
'mbarat* a ffa* le —, Ha imparato le
f accendine, i piccoli servigi, di oasa ||
> Mm ns e i n t e r e » Imb a s ei atogOi CM fa
per conto di altri la chiesta, la for-
male domanda, di una fanciulla in
matrimonio.
'Jlmnite, sm. Basto j! Aainmfittf*
Imbastare, Mettere il basto.
'SEmaite, sf. Basta, Bàstia, Bim-
becco.
'MmaStJelle (Ca».), sm. pi. Q-uaneia-
letti usati dalle contadine per rigon-
fiare la veste ai fianchi.
* MmerdeciÓne (C. Cr.), ' Nferdeqiiìumé
(«.), sf. Raffreddore. (* Infreddagione).
Mmleee, Lucignolo delle lucerne e
delle candele. ("Miccio''',,, Miccia da ar-
tiglieria).
Mmiccétte, Micej'ette, sm. Finestrina,
Finestrino. Cfr. Tneeétte.
Mmleelature, sf. Incastro, Calet-
tatura.
Digitized by
Google
xnmi - muc
221
'Maftldle, Invidia = Adde —, m. av.
A picca, A gara || Cli. Agaye americana.
Cosi detta perchè osata a far malie
contro r invidioso || Mmidiése, (T.), agg.
Di Baooolta. Non ugnale, ma dove ab-
bondante e dove scarsa.
llIiM*ll«, agg. Molle = Di vino an-
dato a male. Che fila. Jì' a ?u — . =
Sm. Fianco = Lu — de ìs dite, I pol-
pastrelli Il Acqua. Nel modo : Métte* *nne
—, Mettere in molle.
MiMtfAte, Mosto = \^MmiiOéte, sf.].
MatulllMie. Lo stesso che nm*ll«,
nel 30 signif. = [Torr. Cataplasma am-
xnoUitivo. C. a. A. Mmullure].
'MmutiatAr», Imbottatoio, Pévera
= [Ori., T. Pirle, f. = r. 1678, Am-
mottatoró].
'naiaiiélle, Imbuto di latta o di
rame = Dim. 'n[mai(ella«ee, Imbu-
tino = [V. 1594: Mottello de legno, Mot-
tello de stagno], ("Embutèllo* „).
Md, Mo*, Ora = Mo* mo', Or ora
t= Dianzi. JuSte — e' é Hate, Or ora,
Qualche momento innanzi, è stato qui.
P^che — V dje viete, ^Bì&nzì l'ho visto
= De —, Da poco. É jffiure còte de —,
Sono fiori colti or ora, di fresco = Tra
poco. Dijje ca — vénghe, Digli ohe a mo-
menti vengo. — fa Vanne, Ora, Or ora,
sarà un anno. Da — fa V anne, Sarà
un anno a momenti; Dall'anno scorso
in qua = É dda — ?, È un pezzo = Oh
hbUla—!,Oh questa è bella! ("Mò*„,Ora).
Méccecasdnde, Graffiasanti, Bacchet-
tone.
Móee^eìkm. Yed. VtneeeeéL*.
]IItf««liele , Moccio = Moccolaia ,
Fungo del lucignolo || n 11 ««liei ose.
Moccicone, Moccolone; detto dei bam-
bini piagnolosi.
JiTÒcchie (r.), Morchia.
Mtfsne', Mungere II Mónde, sf. La
quantità di latte che si munge in una
volta.
HéilJe, Moglie = [*MùoJJe].
Mtfle, Macina = Dente molare.
Mòlle, sf. Palettino con cui si chiu-
de uscio o finestra.
MiIndeM selle. Nella maniera : Par^
avvede*—!, È altezzoso, superbo, sprez-
zante, È un tronfione.
Mòneee, Monaco = Prète, Arnese
di legno per iscaldare il letto = Stiac-
ciata azzima fatta dai mugnai, di for-
ma ellissoide, con ornati a stampa.
[Trùue, sf.] il Dim. Muneelarèlle, Fra-
tino.
Hòneelie, sf. Monaca || Dim. Mane*
eeròlle, Monachella, Monachina =
Specie di calabrone = L* intero gheri-
glio della noce = Nel pi., Monachine,
Scintille della carta bruciata.
Milane, Mondo = A lu — me*, Dac-
ché vivo. A lu — de mo*, Al di d'oggi
= Per isch. Lu — nòve. Il deretano.
Com. nella maniera: ScuprV lu — n^-
ve = [Mònne, Munné],
M«nne, agg. Di Vino. Schietto,
Pretto.
Mtfnnele, Fruciandolo, Spazzatolo
= Fam. Di donna sudicia e abitualm.
in disordine. Pare *nu ^ defórne!, "È
pulita come un baston da pollaio „ =-
[*Muonnele].
Mtfpe, Mutolo, Chiuso in sé, "Buiio-
bui£o. E — /, É cupo, Ha poche parole,
!È un sornione, una ** mammacheta „.
Fa* la hatta —, Far la gatta morta,
10 gnorri = [Jifupe = Cnst. C. Muope
= A4. Mopa, agg. Di Pecora. Che ha
le idatidi nel cervello, o gli estri nei
seni frontali].
Mòre (Ari), sm. Mucchio di grano
sull'aia. (Cf r. " Mora*„) || N. di fiume.
Mòrge, sf. Masso grandissimo, che
emerge da un colle nel territorio di
G-essopalena. Nell'istesso comune, una
contrada che ha pure dei grossi massi,
è chiamata l^ Mòrge, Yed. Mursltfne
= Mòrgia, Mòrge, Morgiòne, le Murge,
Morrécine, Morrécini, Morròne, Morri"
còne, Mòrriconi, MurgonceUi, n. di con-
trade in vari comuni del Ciroond. di li.
Mòrve, sf. Soggólo, Ferro con orli
a punte, che rimane sotto il muso dei
cavallo, e, tirandosi la cavezza, lo sti-
mola al cammino. Tirandosi molto, lo
frena. [Lat. Murice-),
Mtfrre, sf. Spiga del frumento e
delle altre graminacee.
Mòrre, sf. Branco; G-regge; Armen-
to. (Gr. Mòra).
Mòrre, Mòra, gioco.
Mtfiielie e Mtfsehele, Mosca = Mò^
sche! e Mòec* a la cèste!, " Mosca !„.
Zitto!, Silenzio!, "Buci„!, Acqua in
bocca ! = N*n ée fa passd* la — pe* lu
nase, Non si lascia posar le mosche sul
naso = [Mósche, *Mùosche, *Mùoschele]^
11 Miaseli^tie, Mosca, CiuJffetto di peli
tra il labbro inferiore e il mento || Mu-
•ehetidne. Pizzo || MusehlJA', Bonza-
re, Aggirarsi con insistenza intorno ad
uno per uno scopo prefisso.
Mtfseliele, sf. Yed. Mnseliele.
Mtf te, sm. pi. Atti convulsi — W d
fatt* acchiappa' le —!, Mi ha fatto pau-
ra, Mi ha dato un rimescolone !
*Mtf te, aw. e agg. Molto = [Mtdde,
Multe, Mùìdde = S.» KuC. Mute = P.»»
Munde],
Motòzze <Av.), sm. Bica.
Mòtte, sf. Ciuffo d'erba.
Mucce! (T.,« Cast. C), Silenzio, " Bu-
oi „! Pijjete quést* e —!, Prendi questo
e buoi, e bacia basso = Mucce, mucce,.
m. av. Mogio mogio.
Digitized by
Google
222
xnue - mur
]9Ine«eM(*, Mòrdere; Morsicare; Ad-
dentare = Prudere || .Vltf«ee«h«, Morso
= Boooone || l*Iaeee««tnre, sf. Morso
= Morsioatara, Appinzo dMasefcti =
Per estens. ^Na — de scarpe, Una sbuo-
QÌatnra, prodotta dall'attrito della
scarpa || iti iie««ctf re, sm. e *llne«ec»-
-rU*. sf. Prurito.
nfteelile, Mucchio — Sf Mucchio
grande = Fig. Grande quantità di per-
.soneooose. *Na — degg'ènde,Vnvc^oTLà.o,
Una fitta, Un brusio, un buscherio, di
persone = Ce ne Ha *na —, Ce n' è di
molto, C'è da abbellirsi = Tratto di
tempo, di spazio. È ^na — de tìmhe
che ..., È un pezzo ohe. §ta 'na — cchiù
•'mmónde, È un bel pezzo pia su.
Mucchi tu (A4.), sm. pi. G-ioco fano.
Orusoherello.
Muccj'ere (».), Mucc^tre (Pritt.)» ^^'
cére (Pes«.), Meccire (To«eo), sm. Pez-
zòla, Fazzoletto, da naso e da collo.
iliat. Muccinium),
]M[u«it«, Mucco II :viii«tf»e, Muocoso ||
9I(n«*JJ«, Moccicaglia.
Mucid*, intr. Indugiai^e, Ritardare
= Lo stesso che 9liiaeiJA*, ved. = Ar.
Bicercare il fastidio tra i capelli = Ro-
vistare.
Muelile, sf. Fardello dei mietitori
= Una volta, anche dei viandanti. Pe*
JV a seanda Neccie de Bhare, ce vo' si
(sei) di*cat' e la —, = Tasca che i sol-
dati portano sospesa ad armacollo =
[Muccìjje = Ari, Mucìjje. Altrove.
3fucigne]. (Pare, da Muccinium).
Mucina' (B. «. f.), Movere; Rime-
scolare = Stuzzicare il foco. (Lat. Mu-
ginari. = " Rimuginare „).
SlaflMlte, sf. Carne di pecora, sa-
lata e disseccata, per lo piiH, al sole ==
S'è ff atte gné 'na —, o Pare 'na —, È
divenuto secco stecchito, È smagrito =
^Mucischie = T. Micìschìe].
Mucóre, sm. Muffa = Sito che rende
la cosa guasta dall'umidità. (Lat. Mu-
.core-) Il aiaeurleee. Lo stesso ohe Mu-
^ére.
MEnfTelétte, agg. di Pane. Soffice,
Non raffermo = [Ort. Mùffela muffale],
(Cfr. « Buffetto „).
Majii', Muggire, Mugghiare, Mu-
-gliare = Fam. Né rrujj' e nné mmujje !,
-Sta 11, senza dir ne ai né bai.
^niiijaddl!, Dio guardi! (Letteralm.,
Non voglia Dio) = \^Mu(ijjaddì\,
Mnjèlle, sf. Muggine, Cefalo. (Lat.
Mugile-).
raujt«lte. Ved. Mljlelte.
*.iluldeiAnI«, Moltitudine.
Mule. — ciuccine, Mulo da asina e
scavallo. — martenése. Mulo da cavalla
e asino = Yolg. Bastardo = Per estens.
<Chi non ritira dai genitori, dirazzali
SKnl^tte 9IiilA««hle, volg. Trovatello
1; MaliMeltltfiie, accr. e spreg. di Mulo
s= Fig. Bastardone. Anche, Mule sfer-
rate,
nalenare. Mugnaio = \^Munela'rt].
(" Molinaio*-aro*„).
Mnllne, Molino = Per isch. Il bel
di Roma, il Sedere.
9lalletione, Grosso coltello a
molla.
nnnsmerlii' e Mamma rVA% Bron-
tolare, Borbottare ; Barbugliare. = Dei
ragazzi. Fiottare, Brontolare piagnu-
colando.
MunacheUe , Canapa finam . p tti-
nata.
Slandasatfle, Montanino, Nato, A-
bitante, in montagna.
Mandanare, nel gergo. *' Gallo del-
la Checca „.
Muadare, Uniforme, Divisa.
Munesealelie, Manescalco. Più
oom., FèrraeavMle.
manemmAJlne, sf. Minuzzaglia,
Quantità di piccole cose — Spreg.
Quantità di ragazzi ; Moltitudine di
pers. di poco conto = Per isch. Quat-
trini.
Munìjje, Fondata, Posatura, del caf-
fè. (* Mondiglia „).
IHaanA', Spazzare, la casa, con la
granata; il forno, col fruciandolo =
— lu 'rane, e anche assol., MunniP, Ri-
pulire il seminato, Purgare il grano
dalle erbacce = ["Stat. mun. di A.„:
De stradis mundandis]. ("Mondare*^,
Pulire, Purgare) li MTannatare, sf. A-
zione dello spazzare; del ripulire =
Ciò che si toglie via con lo spazzare,
col ripulire ji 'llnnn^sse. Spazzatura,
Immondezze = ["Stat. mun. di V.,:
De non buttar le mondezze et brectìtu-
dine in le strade et fossi. . . = " Bagl.
di (i.^: Nulla persona debbia jettare
mondeze ne fare bruttura immundiaia
et remplimento alcuno nelli fossi o ver-
nacani de sulmo'^e]. (" Mondizia * „ e
" Mondezza*„) II Munnessare, Spazzi-
no = [Mondezzaio, Luogo in cui si de-
pongono le immondezze = Bagl. di S. „ :
Mondezale] \\ afanaeuMne, sf. Pat-
tume.
mdnnele, sm. pi. Sambuco salva-
tico, Èbbio = [SamuchéUs, f. e ^inv-
chélla fémmene =■ Ca«. Jibbele, (Lat.
Ebulu-)].
MurAjje, agg. e sf. Sorta di fico.
Murale, agg. Di Erba. Parietarla.
Ved. Jérre !| Sm. Asse di abete lunga
quattro metri. (" Morale*^, Corrente).
MurcungiUe (S«s.), Granatino per pu-
lire la madia.
Mure, Muro = Fig. Sta' 'ppiccecat'
a lu —, Esser senza danari = A — a
Digitized by
Google
mur - mut
223
— , m. av. Vicinissimo ; Accosto. §ta*
— nghe In spedale, fig. Essere in basse
acque, in cattiva fortuna = Mure mure,
in. av. Basente il muro || Dim. nnrél-
le, Muretto.
Murò (V.), Piccolo marinaro, ohe
nelle barche da pesca sale sull'anten-
na per " ammazsare „ la vela. Ved. Am-
mazzd*.
MurèUe (T.), n. carezz. di Mulo =
Nel gergo, Spurio, Bastardo.
Murène, sf. Amarasco-a.
Muretóre (V.). Nella maniera: àia*
a —, Essere in fin di vita, agli estremi.
(Lat. Moriturua),
Xarsltf ne, sm. Grossa pietra |1 Hnr-
Sinnanne, sf. Iperb. Sassata. Ved.
Mòrge,
Murìana (Aq.), Ombra; Luogo om-
breggiato. A la —, All'ombra, Al fre-
sco.
nnrlrse, Morire. S'è mmòrte. Chi
9* é mmortef Me te vù murVf A lu rie-
chef je se mòre la mojje ; a lu pòvere je
se mòre Vaaene. Prov. = Subbete se mò-
re!, Per nulla si perde d'animo, si
confonde = Murvrcea' a ffa* *na cose.
Impiegarvi lungo tempo. Se ce mòre,
Vi mette gran tem|>o. N'n gè te murV !,
Spicciati, Fa' presto! (Anche nel tose,
fam., con le partic. pron. " Se n'è morto.
Se ne mori „ ecc.) = Intr. Chi mòre,
$*affranghe de murV *rC atra vote, -per
isch. Ohi mòre non rimòre.
Marlene, fam. G-uercio.
Marrame, Vigliaccio, Spighe sfug-
gite alla battitura = [Ar. Maazamurre,
m. pi. = Cast. C. Capecciame],
Marratnre, Spigatura, Qualità e
grandezza delle spighe. Bèlla —, Cat-
tiva —, Bòna — . Ved. 814 rre.
Murrécene, sm. Pietra grandissima
= Per sim. Nuvola temporalesca, detta
dai fisici Oumulo = [Ari, Mozzo della
campana] || Murrecòne» Nel pi. Murre-
cune; per sim., Nuvole temporalesche
foggiate a cumuli = V., iperb. Mur-
recàune. Zolla. ("Da «Mòra*„, Mucchio
di sassi).
Murrijd', intr. Produrre singole spi-
ghe. Lu grane nére va murrijònne, Il
carbone si mostra qua e là nel campo.
Murtaelne, agg. di Oarne. Di be-
stia morta da sé = Pig. Gènda — , Per-
sone inette, Fiaoooni, Disutìlacci =
[** Stat. mun. di A. » : -D« carnibua mor-
ticinis]. ("Morticino*^).
Jlnriale, Mortaio.
ainrtarèlle. Fossetta per metterci
semi o piccole piante = [Murtaròle,
Mertaròle. (Lat. Mortm'iólum)].
Murtatélle, Mortadella.
Mnrteeélle , Morticino-a , Bambi-
no-a morto-a, Angioletto-etta.
nrnrsélle, dim. di Sorso, Sorsata.
Sorsetto, Sorsatina. Pijd* a mmureiUe,
Sorseggiare, Oentellare, Oentellinare
= Piccola quantità di liquido ohe vie-
ne in bocca dallo stomaco, o di san-
gue dai bronchi.
IHuseate, vino e vite, Mosoado =
Agg. Nóce — , Noce moscada.
lllu«ee. Moscio, Floscio = Mogio,
Abbattuto = Fig. Lento nell'operare
= In forza di avv. iPngejV —!, Non
ciancicare, Non stare a dondolarti.
Spicciati! Il IflusrIJA'.Oiancicare, Andar
malizìosam. lento nell'operare = Far
la gatta morta , Fingere di non bada-
re, di non addarsi.
Muacemmè, Tattamea , Oiancicone,
Persona tarda che non si spiccia in
nulla; Ooso fatto e messo li.
Hdiseltele, sf. MTusealtf ne, IWaselie-
Itfne, tm. Oocca del fuso.
MnselielAne, sm. Grossa mosca =
Fig. Furbacchione. Anche: Mósche de
chidnghe. (Chianca, napol. Banco del
macellaro. Macello).
MusehtJJe, sf. Moscerino = [Anche*
Moscione].
Muse. Va gné mmuaa muse, Va a
capello. Non fa una grinza. (Forse da
Ad amuaaim, Perfettam., Appuntino.
IHassartfle, Museròla.
Blnsse, Muso = Bocca = Mento =
Broncio." §ta' nghe lu — , Metter su mu-
so. Essere imbroncito = Fam. Ógne* lu
— , Unger le mani, Dar 1' ingoffo, lo
sbruffo, Far donativi per ottener favo-
ri, per subornare = Volg. Dd* de — 'n
dèrre. Batter la capata, Oader da un
grado, e sim. Ved. Ammassarseli Wns-
sljii' e Smasslja', Sbroncire, Fare del-
le smusate.
'''.ìlassére, Minghione = Iron. Si-
gnore. Vide che — !, Guarda che sfac-
ciato/ = Fa* — une, Gabbarlo; Abbin-
dolarlo = [Messère],
Mnstèeòtte, llll»lieedtte, sm. Mo-
sto cotto, = Sapa = Per isch. 'Ndèm-
be de papa —, Al tempo dei tempi.
Quando si tiravano su i calzoni con le
carrucole.
Mnsire, Mostra, Saggio, di mer-
canzia; Saggiolo di vino, olio ecc. che
si dà per mostra.
Mnianèe, Muta, Quanto occorre per
vestire, oltre alla camicia e alla cal-
zatura.
Mute, Muto, " Mutolo „ = Dim. Bln-
iarèlle, Mutolino-a.
Mntimné.* Grugnire. Ved. 1Jte«nA'.
(Cfr. lat. Mutire).
Muttétte (T.), Strambotto ; Bispetto.
*Mutupèrie (e. ftp.), sm. Quantità
grande di cose spregevoli o scadenti,
Brusio, Buscherio = [Vetupjferìe].
Digitized by
Google
224
muv - nde
*Muvir8e, Ammuvirse, Infortire, pr.
del cacio non salato, che fermenta e
rigonfia; delia pasta molto lievitata;
e anche del vino che piglia il forte.
ranaB*r«lle, Provatara. (Cfr. "Hoz-
Wnnmétt^t sf. Sanrooohlno nsat> dai
parroci = [Sanrocchino usato dai con-
fratelli delle congregazioni] || nasB«(-
seii*B«, Mantello corto.
Massóne, Mozzicone, di sigaro, di
candela, di legno bruciato e sim. = Al-
bero mozzo o privo di rami = Dim.
Massnitff^lle. — de sìchere, Gioca.
'*, In = Proolit. '-Yn accueì, Cosi,
Tanto alto, largo, lungo. — ganne, In,
Alla gola. A *nn Icche'.y Vieni qui ! ; Ar-
riva! = [Con. — ghi ci menuteff Con ohi
sei venuto?] = Prefisso eufonico. Ved.
*Nn«it, 'Ndòn«lere, 'Ndòrce in Torce,
eco.
'Ma, agg. Una. Quando è sostantivo,
l'aferesi non ha mai luogo.
^Ancóne, città, Ancona.
Caprése, agg. e aw. Molto. E nna-
présa cattive, E molto cattivo. È nna-
prise, Sono molti-e. Ne vujje —, Ne vo-
glio molto. (" Presa „, con 'na prost.).
N Apule, città, NapoU = [^^Naòhele],
^BTa^aélle. Lo stesso ohe Naprése
— [p.Bo Nachéla],
Biasee', Nascere = Nera hó — , Non
può essere, È cosa che non va || P. pass.
Nate. Di abito che torna bene, che sta
bene addosso: ^td* nate. *S8u cappìiUe
te ita nate = Di cosa che sta bene e
meglio dove si mette. Ce sta nate!
Naseeménde, n. gener. di Tumore.
Naseeileee, agg. Di Erba, Seme.
Che nasoe da so, spontaneamente.
NAsele Yed. Pascle.
Maslne. Chi ha voce nasale = [Cast.
C. Naeùorchìe], Più com. Sfruf late.
Naspre. Lo stesso che Ciilatre, ved.
= [V. 1643: Uno cento nasprato. Ib.
1573: Uno cento masprato].
Ndeeere (Ari), sf. Fungo della quer-
cia.
XAstasKe, n. di pers. Anastasio =
Femm. Na^ta^Ue.
«Natale, sf. Natale, Ceppo = Fig.
Fa* la notte de —, Vegliare tutta una
notte.
Natìcchie (B., Car., Cast. C), sf. Not-
tolino di legno = «. Lamina di ferro,
con un occhio nel mezzo, in cui entra
il perno della macina. (Aret. '^ Antio-
chia „).
Nature, sf. Le parti pudende f. Pel
nostro volgo non ha altro sig^nif.
Nave, Nave = Pare 'na — ! MìiUa
nava de ggiévene I È*na — ! Maniere fig.
per dire: Donna bella e sgargiante li
Nave©*', e, più com., JV pe* mmaré.
Navigare.
^Nda (Se.), Quanto. Magnéva — *na
eieUCf Mangiava quanto un uccello = —
è hhSelle!, Quanto è bello! = S.* KuC.
Dove. — ètaf, Dov' è? —jéme?, Dove
andiamo? = ■•.■*> Quando: — midf,
Quando mai ? Dove : — vid f, Dove vai ?
Come: — faf, Come fa?
'Ndaeebe, Tacca = Ugnata, Intac-
catura fatta sulla lama del temperino
e del coltello per poterlo aprire. (** In-
tacca*„) ll'Ndaee**, Intaccare = Scal-
fire = Fig. -- a Uégne, Far debiti col
padrone.
'Ndaeeltf % 'Ndaeeljd% Cucire sulla
forma il tomaio con la soletta e il ri-
taglio che va in giro tra suolo e soletta.
*Ndajjd\ Assolcare.
*'N<lamarse, Magagnarsi, pr. degli
alberi = Deperire in salute per inter-
no malore = Di una stanza ripiena di
fumo o di polvere, si dice: S' é 'nda-
mate, §ta ^ndamate, de fumé, de pròve-
le li *Ndamenate (9lan.), agg. Malazzato,
" Bacato „ = Alquanto ubriaco. (•• In-
tamare*„. Intaccare. "Intamato*„, Che
comincia a putrefarsi).
'Ndande , Intanto — Finché || 'N-
dande *ndaitde, m. av. Di tanto in
tanto.
'Ndart<^A% *N«larel<^A', Tarta-
gliare.
*NdassellA', Comprimere, Stipare,
oggetti il cui volume è capace di ridu-
zione = Bifl. La lane s* é ^dassèUatef
. . . affittita per effetto di compressione.
'Ndatte, 'Nftatte. Confuso, Stupito.
Nel modo : Aremané^—, Rimaner brutto,
confuso, " interdetto „ = [Ari, *Ndratte]^
'Ndavelii*, tr. e rifl. Irrigidire, Ben-
der sodo, come tavola. Dicesi delle i>ar-
ti del corpo, e dei panni infeltriti.
*Ndé. Ved, Gwté,
*Ndécchie (T.), sf. Nella maniera:
^Na —, Un poco. Un tantino.
*Ndefate (P."), sf. Assegno, Dona-
zione, che un vecchio o un vedovo fa
a una giovane prima di sposarla. Fa*
la — .
*NdenA', corrisponde al tose. "In-
concare„. Noi per imbucatare si ado-
pera la tina o il tinaccio ; i toscani, la
Conca = [' Ndenaccid*],
*Nden3ere. Ved. Andenjere,
*'Nderl»enl', 'Ndrebl»enr, Prove-
nire, Derivare, Dipendere. Quésse ne
*nderbé da le vedUle, Ciò, Codesto, di-
pende da malattia degl'intestini.
*Ndercuce (e. Cr.), Cempenna, Donna
inetta e pigra.
Digitized by
Google
nde - ndr
225
*If«l«rè»»«, *'3rdrès»e, Interesse «=
Danno. Fa' —, Beoare un danno. Senza
— /, Senza tuo danno, seapito ; A pago,
non gratis.
'A«torla«««, Rigiro, Baggiro, Tra-
nello. (Cfr. " Intralcio „).
'NderneUd* (e. m. A.), Suocingere la
veste. Ari, Curcid' la vòSV a la re-
iònne,
^^ Nderrecenarse, Satollarsi all'ecoe-
so, Imbustarsi.
'Ndése, agg. Fesso, Incrinato ; det-
to dei cocci, dei vasi di vetro, delle
campane, del forno e sim. *Ha pignat'
é — , Questa pentola è inorinata, croc-
chia. Ved. 'IfdunA*.
'Md黫, p. pass, d' Intendere. Comun.
per Sentito, Udito, Ascoltato. Ci —f
Hai sentito, udito? Jf« iO* — la mésse,
Ho sentito la messa. Ne* mm^d —, Non
ha ascoltato il mio consiglio. Non mi
ha dato retta.
'BTdeslte, agg. Di Membro. Teso, Ir-
rigidito, Intirizzito, Stecchito = Di Tes-
suto. Infeltrito; Teso jwr qualunque
motivo.
'lVdl««liM', fam. Colpire, Cogliere,
nel segno. Ved. àtìcchie =-. [In qualche
comune della montagna : Mettere in-
nanzi all'uscio della giovane che si ri-
chiede in moglie un ceppo ornato di
nastri ; il che è un modo di far la chie-
sta].
'IVdlitdAlt, Tintin., voce imitativa
del suono del campanello.
'NdòccU (Ch., T.), sf. Intinto della
IK>rchetta = Ari, 'Nducchétte, sm. Bro-
do fatto non di carne, ma con lardo e
sostanze aromatiche. Cfr. Ta«elié«te.
'Brd«nd»]tf, voce fanc. per esprime-
re il suono della campana = Ciò che
penzolando, ciondola. Fa* lu —, Dondo-
lare = [Cli. Che ppuzza fa* lu —!, Che
f impicchino!].
*Ndònder«, fam.. Tondo, Babbeo.
*Ndòneeli^, sf. Intonaco.
'Ndftnl*, n. di pers. Antonio il 'Ndu*
H, Antonino irNdune. 8and* Andune,
S. Antonio ab. = [*N'duone],
*Ndónne* (T., C. •. A., €a»t., C), tr.
e rifl. Illividire per effetto di contusio-
ne Il *NdÒ88e, Contuso, Illividito == Sm.
Contusione, Livido. Ved. 'Ndanii'.
'Ndòsse, agg. Di Ulivo. Che produce
chicchi grossi = Liva —, Uliva indol-
cita col ranno e poi conservata neirao-
qua. [T. Léìva cdngt, . . . concia = Ort.
Liva curéte = At. Liva cruuéU]. (Forse
da *Intu8a; Non franta. Cfr. *Ndrite).
*Ndra. prep. Tra, Fra = Prefissa a
molti verbi, vale Presto, Subito. 'Ndra^
jV,* NdraremenV/Ndramma nnà* / Ndraf^
féP, Anche Mtr», ved.
'NdrA% Entrare = — *n zumhnde,
Coltivare una pianta ohe prima non
s'aveva. Vujje — 'n zumhnde de. . , E,
fig. Avere qualcosa d'altri, o ciò che
prima non s'aveva: danari, confetti;
pulci, topi ecc. — Tr. Portar dentro ciò
che è di fuori. Jìndre lu lum* a la cam-
bre .% Porta il lume nalla camera. '^-
drétél' a ppéc' a ppòche, Portatelo den-
tro un po' per volta.
'N draMiblrse , Incurvarsi, Imbar-
care, Bimbarcare. Sbiecarsi, pr. del le-
gno = Fig. Camend* 'ndramòite, Cammi-
nare ricurvo, rimbarcato. Ved. Traas-
be. (Sen. " Strambare „).
'JTdrAMiéitde, '*'Trunimtiid«, Men-
tre, Frattanto che = [Trummjende =
Pai. * Ndr ammende],
*'Ndr»aime, sf. Quantità piccolis-
sima di checchesia, Tantino.
>Brdr»prl', Aprire prestam. = Soc-
chiudere = Aprire un po'.
^NdravaJJd*, Intralciare, Intricare;
Imbrogliare, Confondere.
^'Ndravezzd*, Cacciar dentro di for-
za, arma, braccio, palo e sim. = Arran-
dellare, Tirare, Avventare un randello
e sim. Mo* te *ndravézze *ata mazze !, A
momenti ti arrandeilo questo bastone!
Il 'Ndravezzune, avv. Di traverso.
^'NdreeeeeA', Intrigare, Arruffare,
filo, capelli ecc. = Bifl. Impigliarsi ||
* NdrecceteUe, fam. Donnetta intrigante ;
faoile a trovar rimedi, espedienti.
*NdréJe, 'NdréJJe, n. di pers. An-
drea, "Drèa,.
*Ndrepettd*, nel gergo, Ingannare
una giovane, Disonorarla.
**Ndreppetd', intr. Intaccare. ^Ndrép-
peV a lu parW, Non parla speditam.,
Intacca, Ciancotta alquanto.
*'Jldr«ppetlie, Impedito di moversi
liberam. §ta —, Può appena bucicarsi.
(Da " Intorpidito „).
*'Ndr«t *•«*', intr. Trimpellare,
Camminare tentennando e inciampan-
do Il 'Ndreiteeun*, aw. Vacillando,
Barcollando, Barcolloni. Camend* —,
Jì* —, (Cfr. sen. " Tretticare „).
'Ndrln«lies«, 'Xdrla«liM«vtf e 'N-
drlit«ii«ft«Tftll«, m. e f. Fam. Il bere.
Je piace lu, o la — , Q-li piace il mom-
mo, il trincare = [*Ndrighe],
'Ndrlte, sf. Nocciòle secche infilzate
= [V. Ndr Siche — C. a. A., 'Ndriche],
(Lat. *Intritu», Da Terere),
'Ndruccd* (Pai.), intr. Formare il
ceppo grosso, pr. della vite. Vigna 'n-
druccate, Vigna dai ceppi grossi, invec-
chiati. Ved. * Ndruccvlate,
*Ndrucculaie (Cast. €.), sf. Vivaio,
Piantonaio, Postime, Posticcio, di viti
o di ulivi.
'Ildr4kf«le. Ved. in Aeqa«.
*'lf druenllJA', Bimescolare materie
Digitized by LjOCWIC
2*26
ndr - neh
liquide o semiliqaide — Per estens. La-
vorare alla peggio = [H^mg, 'Ndricold'],
(Cfr. •* Introgolare „).
'Ndrnduee*, Introdurre I! 'Ndrudòt^
*^f ^e8^ di Cavallo. Scozzonato.
'NdraM'. Yed. Trtffe.
'Ndrufnlarse, fam. Divenir grosso
e panoiuto. Yed. Trufele.
'Ndrunarse, fam. Mettersi a sedere
con posa grave, come in trono.
'Ndmnvd', Urtare, Battere in qual-
che cosa = Strisciare. Passar rasente
con impeto = Semplioem. Toccare, Es-
sere a contatto. La còchele ne' 'ndr^n-
ghe, La boccia non tocca l'altra, ohe è
pur ferma. (Da " Tronco „, come Intop-
pare da " Toppo „).
'M drunsanlrse , Bidursi come un
tronco. Essere fiaccato dagli anni o da
mali fisici = [' N'drunghirae],
'BfdrappcteH', intr. Intoppare, In-
ciampare il 'Ndròppeelie, sm. Intoppo,
Inciampo, Ostacolo = Scappuccio. An-
che fig.
'NdrnvA', Passar l'accia dalla ma-
tassa, girata dall'arcolaio, nei cannoni
= Fare i cannelli, Ay volgere sui can-
nelli il filo del ripieno = Assol. Filare,
Far le fasa, il Bussare del gatto || 'N-
dravAitfre, Incannatoio = [T. 1549,
Intrugatore] || 'NdruvArèlle, sm. Lo
stesso che 'Mdrnvatore.
*'NdrnT«diÌ% Intorbidare = [*'iV^-
draudd', **NdraxjidV, ^'NdruveW — T^e-
«o, ^Ndruvulì'].
^NdravedA', fam. Armeggiare. Va
*ndruvedinn6j Ha preso l'andirivieni,
Qualche . cosa e' è sotto = Procacciare
qualcosa con astuzia, '^to vote n'n d
putute —, Questa volta non ha trovato
da mestiooiare.
'HdruHii', Tappare per bene, Cac-
ciare con forza in un foro qualcosa per
turare = Bifl. Di cibo. Non andar giù,
Far nodo, 'stt* pan' areaécehe me se
'ndròzze — Tntr. Fig. Fd^ —, Far ingoz-
zar male, far fogo. Je le fa — *n ganne!,
Glie la fa ingozzar male, G-li fa far
fogo. Te 86 pozza — !, Ti faccia, Ti met-
ta, fogo! Il P. pass. 'Ndnraate e 'Nddr-
a«. Fig. Assol. Je 8^ é —, o Je s' é —
'nganne, Gli ha fatto nodo, fogo, È ri-
masto deluso, col desiderio = ['Ndur-
zd'], Yed. Trasse.
'Xdae«ars«, fam. Imbriacarsi. Cfr.
'Ndbcche e Zii«ehétt«.
**Nd%tcch%r8e, fam. Divenir cagione-
vole, Dar segni di qualche interno ma-
lore. /Sf é ccumenzaV a —, Comincia a
crocchiare = eii»rd. Annucchirae, Ma-
gagnarsi, pr. delle frutta e degli al-
beri.
'Nducid' (Ari), assol. e rifl. Bifooil-
larsi col vino = Cioncare, Trincare ;
Ubriacarsi. B'd 'nduciate bbéne!, Ha le-
vato il gomito parecchio.
**Ndufar8e, Impinzarsi.
*' Ndumediree, Enfiarsi.
* Ndumendirae (Peti.), Infittire, pr.
del lino, della canapa. Se la conocchia
non si fila presto, il lino o la canapa
si rendono difficili a filare, 86 'ndumen-
di8C6. Yed. TUmindu.
*'XdummiÌ', assol. Cioncare, Bere
molto vino. Coma ^ndómme ! Ha 'ndum-
mate bbóne! Yed. T6mme e Aiiunt-
'jArdanA', tr. Intronare, Stordire con
soverchio rumore. — le cervlUe ■= Bifl.
Incrinarsi. Lu fórne 8* é 'ndunate. Il
forno è incrinato, screpolato. E *nu sò-
ie che * adóne le mure, È uno stellone
che spacca le mura li F. pass. 'Mdan»-
t« e 'Mdése. Di un coccio incrinato, che
picchiandolo crocchia, dicesi a* é 'ndu-
nate, e, più com.. E ^ndése li 'Ndana-
tnre, Contusione; Incrinatura. Yed.
'Ndónne\
'Bldandenlr««, Intontire, Istupidi-
re, Ingiucchire |; 'Ndmidenlte, Inton-
tito, Bintontito ; Sbalordito ; Acciocchi-
to, Ingiucchito = ['Ndundirse. ^Ndun-
dite].
'Ndurtii', Mettere a rinvenire le
botti e altri recipienti di legno sbie-
cati. In questo signif., anche Métte* 'n
dòrte = Far entrare per forza ciò ohe
serve per tappar sodo. Lo stesso che
'Didrussd', nel P signifi. = Assol. e
rifl. Imbriacarsi. (Per simil. dei legni
rimbarcati, ohe a via d'imbeversi di
acqua rinvengono). [Anche : Binzeppar-
si di cibo] = P. pass, e agg. 'Xdnrt»-
t« e 'Ndòrte = [P»l. ^Nghiurtà'].
'"'Ndurtellnne , Stortamente , Di
schiso, A sghembo, Obliquamente.
'Ndusecuse, Iroso; Mordace.
**3(duft][asiii«, Enfiato prodotto da
colpo di frusta e sim.
*Ndasseeii', Attossicare = [Art. Di
un ferro taglientissimo, si dice ; È, Va,
'ndìMsecate!, Bade].
'Ndaitd*, Bender duro, sodo. Asso-
dare = Calcare, Premere, Stringere
quanto è possibile (cuneo, bietta, tap-
po, vite, corda, nodo e sim.) = Intr.
Tener duro, fermo, 'Ndust' a 100 lire!.
Tieni fermo a.... Non cedere per meno
di... = Assol. Lu sóle 'ndòSte, Il sole
diviene sferzante, cocente = Bifl. In-
tostire. Divenir sodo. L^ óve qttandecchiù
vvolle cchiù 886 *ndÒ8t6, L'ovopiù bolle
e più assoda. Le erbe, più sviluppano
e più intostiscono, se 'ndòate.
Ne, suffisso di semplice valore epi-
tetico. fine. Si. Ntfn«, No.
Nébbie, *Nftbbre, Nébbia = Nel ger-
go, Fame = [Pai., ».• Baf. N^ble] ij
Digitized by
Google
nec - nga
227
jrebbl»r«, *S^hhrmr«, am. Nebbione,
Nebbia fitta ed estesa. Piov' a ^;\8'é
mméaa' a —, È nebbia umida, che me-
na acqua; Il tempo è nebbioso.
Ke«essArI«, aw. Senza meno.
*Necè886te, Nella maniera: Fa' —,
Occorrere, Biaog^nare.
Ne^lftne, Nessuno = [" Stat. Aquil.„:
Netuno, Nssuna = "Bagl. di S.„: Ne-
sciuno],
?r«sre, per euf. Maiale.
N«ffr«rame. Nerofumo.
Neil ! Eh ! Si eh ! = Part. vocat. Ehi !
—, a ceke jjóche jucame?, Ehi!, che si
fa davvero?
N«lie, sf. Nèo = [C«l. Véne, f. =
Pett. Puéfre, m.] I! Orobanohe, pianta
parass. delle lejinim. In questo signif.,
anche BT^ve e Fiamme.
'yemmìlU, sf. Bottone di osso, di for-
ma piatta, con cinque buchi = V. Lem^
mèUe, («♦AnimeUaJ.
Wen, ir©', BTneMf *ii, Non = §ta nuJ-
r' e nne* mmóre, È 11 li per morire.
N«avae% H^itfflie', Nevicare = P.
pas. NenyaAte, Neuffute li JVenffaèn-
*•, sf. Il cader della neve || Nen^ule-
ce, sf. pi. Bioccoli di neve piccoli e rari.
NepetéUe (Pe»c.), sf. Menta sponta-
nea = 9Il«l. NeputéOe = Aq. Menduc-
ce, (Calamintha nepeta, Linn.).
Nepdto Nifiote = [*N'epìiote = t.
Nel pi. Li nepute, 1 polloni delle viti,
e anche le messe del grano].
IferTature, sf. Malattia dei nervi.
Paté de —, Soffre nei nervi = [Nerve-
lature],
HèrTe, Tendine = N^rve ^hgalvacate,
Torcicollo e sim. = Delle foglie. La
Ck>stola.
^BTèspre, sf. Nespolo-a = Fig. e iron.
Cosa che reca danno. '^ 2l2iola „, " Suz-
zacchera „.
N«(te, agg. di Vino. Pretto, Schiet-
to = ^ —, m. av. Di netto, Intaram.;
coi verbi Tagliare, Portare ecc.
*Nèule, Cialda, Più com., Pezzétte
= [Due ostie grandi unite con una con-
fezione di miele. È uno dei dolci di
rito nel Natale = In Ori., NevveU. Di
uso negli sposalizi de* popolani = To«-
«•, Nevide = Bneeli. Nataùcce], (Lat.
Nebula == « Nèbula* „, Pettolina sottile
di pane senza lievito né sale).
Néve, Neve 11 Nevlàelile, sm. Sottile
strato di neve |I BTevdiie, sm. Nevata,
Neve caduta abbondantemente.
'NeslarUe, sf. Com. nel pi. Cose da
nulla. Inezie, Bricciche, Bagattelle.
**Nf adate, Affaccendato, Tutto inte-
so a fare qualcosa, Con le " baoce „ =
[T. 'Nfaduse, Affannone = Aq. 'NfaX-
natu, Affacendato, Molto occupato. Sta
—, " Ha le bacce „, É molto occupato].
*'lffame, «'Ubarne, Fama. Nelle
maniere : Leva* la bbóna —, Diffamare.
Aredd* la bbóna —, Bidare il buon no-
me, l'onore.
'Nfande, sf. Nascita, Principio. Nel-
la maniera : Se vede *na bbUla —, I cam-
pi mettono bene , promettono buone
raccolte. (" Infanzia „).
'« fiaite. In fastidio. Nella maniera:
MenV —, Venire a noia. 3P émmenute
— de aendirle chiù !, Sono stucco, sifizio,
di sentirlo.
*xrerrA', Serrare, Stringere. — le
dinde, Serrare le mascelle fortemente.
Di un cemento che ha fatto forte pre-
sa: ha 'nf errate,
'Nfliimme, '9Il])|ABame, sm. Infiam-
mazione, nel signif. med.
'Nfllacciate, sf. Infizata, Filza = Fig.
'Na — de chiacchiere. Una filastrocca.
Una tantafòra. Una discorsa.
'Nfdnne*, IMEbtfiiiie*, Bagnare = In-
tingere. — la pènne, Intingere la penna
nell'inchiostro = Inzuppare. — lu bbes-
cótt' a lu vine ~ Immollare, Mettere in
molle. — lep'ènne, Immolare i panni da
imbuoatare = Tuffare nell'acqua =
Bifl. N'n de —!, Bada a non bagnarti.
'Nfùnnete!, Tuffati, Entra tutto nel ba-
gno ! li 'XfuMe, 'illbasse, P. pass, e agg.
Bagnato, Molle; Intinto; Inzuppato =
Fig. Ubriaco. 8* é—, èta—!= Sta gné
'na haUina —, E come un pulcin bagna-
to, avvilito, buttato giù = É ppapp' e
ppane —, È la stessa cosa, " una zup-
pa „, "una zupi» e un pan molle „ =
Sm. e f. Bagnato, Molle, G-uazzo, Fra-
dicio. A Isse ce Ha lu —, Costà e' è del
molle. Chi V d fatte 'ètu — ?, Chi ha fat-
to questo fradicio, ha versato qui ac-
qua? Camend' pe' la —, Camminare
sul bagnato, sul terreno molle. (Lat.
Irkfundere, " Infondere* „, Bagnare).
'Nfradetande, Frattanto, Mentre.
^N/ruJenV, Lo sviluppare dei semi
al segno che le buttate si mostrino
frondeggianti = Or*. *3TbraJenì',
'NfucA', 'JIbneiC', Appiccare, Attac-
care, il foco. Dar foco = Incendiare.
'Nfueandt', 'Mbutsandl', Infocare,
Arroventare. Anche, ""Nfueatii' 'M-
baeatii'. '
'J!irfamArfte,'9lbamarse, fig. Pigliar
le bièèe, Imbarcarsi, Adirarsi.
^ 'Nfurchiate, agg. di Capretto. Dop-
piato, Allattato da due capre e tenuto
sotto una cesta per farlo ingrassare di
molto e presto.
'Brruriteeii', 'MbornecA', 'Nferne-
«*', Sobbillare, Metter su. Istigare.
'BTffaeehtA', Formare una piccia,
Unire a piccia. Appicciare. Ved. Càcchie,
f. = Eecipr. Dei cani e dei gatti. Con-
giungersi, Accoppiarsi.
Digitized by LjOOQIC
228
*Ns»««ia»tnre, if. Inforcatura del
tronco; dei calzoni.
'W sA««lftn«, m. av. Carpone-i.
'H«»fl»t«ir«, fig. Fiorita di neve.
'^«»AU»rs«, iam. Bestare lungam.
seduto in un luogo = [Ingrassare eo-
cessiyam.]. Cfr. ««aùMare.
<lfff»farelil»r»«, fam. Bintanarsi,
Starsene in un luogo chiuso. Yed. €»-
fUrelil*.
'M«*ffsMt', Guadagnare uno con
promesse o favori. (Pr. Encager).
'3r«asa»r»e, Irritarsi, pr. degli oc-
elli; e dei visceri, per cause diverse =
Meno com., Sdegnarsi, Montare in col-
lera ; Metter su broncio || 'lV«»ffMe, »if-
S»v«»ntèitd«, sm. Irritazione di occhi,
di viscere. (''Incagnare*„ e "Incagni-
re*„, Stizzirsi).
'N gajaeze, m. av. In caldo. Nella
maniera: Jt* —, Andare a cane.
'Br«»leeii' e A«e»I««A% Calcare for-
te; Premere; Pigiare. (« Incaloare*„).
'N gàljenne, m. av. Nei modi: 8»
n' areparU — / L'arevide —! Se ne ripar-
lerà. Lo rivedrai, alle oalende greche !
'lfS»Uarse, Accaldarsi.
**W»«lv»©*', Accavallare, Inoaval-
lare = Nè7*ve *ngalvaeate. Ved. JTérre,
*'Br«»lvaiUrse,'ir«»l«T»nlrse, Ap-
passionarsi molto per una cosa, e spoo.
per una persona, " Imbertonirsi „.
'3rff«men»to, Inteso, Informato. De
quitte nne' ne Hénghe —, Di codesto non
sono inteso, non so nulla.
'Hff»mailU*rse, Impinguire, Diven-
tar grasso. Detto spec. delle bestie. Le
vcicche c%e ppijje lu tale, te ^ngamma-
Jéjje = [Can. 'Ngammajjarte].
>ll«aa»oelalie, sf. Porte rabbuffo.
Chiassata, Sgridata plebea. Abbaiata.
'NffandA', Inclinare, Piegare verso
un lato. (Da " Canto „, Lato).
*N«aiidA*, Incantare, Operar la ma-
lia. — la retìbbéle, le tirpe, Pronunziar
delle formule per scongiurare la risi-
pola, il morso dei serpi.
'IVff andare*. Conservare in un vaso
di terra cotta la carne salata del maia-
le Il 'Nffandarate, agg. Di Ulive. Con-
servate nella salamoia = Di Carne di
maiale. Oltre al signif. del verbo : Pa-
nioftta.
^Br«andes«mA\ Più. com. *lf«aift-
tW», ved.
*N gandónet *N gandune, m. av. Di
lato. Lateralmente. Nem bo* ita* —, Non
può giacere di lato, sul fianco. Métte^ —,
Mettere di lato. Ved. AeeandanA'.
NganetùnXe (Can.), Canità.
'Ngangalite (T.), agg. Preso da vivo
desiderio. (Da " Gangola „).
*NffanI«elilar»«, Accoppiarsi dei ca-
ni.
nga
'IVvanlr»*, Accanirsi.
*lf«annA*, Ingannare = Me ^nganne
lu tònne, Mi prende il sonno. Xe* mme
*nganne lu tonne, Non riesco ad addor-
mentarmi. L* d, e, più com., J* d in-
gannate lu tonne, S'è addormentato ; È
stato preso, vinto, dal sonno = [Aq.
Me tt* d tiratu ju tónnu, Mi ha vinto
il sonno. Se jju tirò ju tonnu, Fu preso
dal sonno].
'BTvaime, avv. In gola. Ved. Caane.
(Cfr. " Addosso , Indietro, Addietro ,
eoo. Con la differenza che " Canna , per
Gola, noi non usiamo se non coli* " In „.
*N, prostetico).
'NgannetùnXe (Caa.), sf. Inganno.
'jrvapenarae, Intricarsi il capo, il
collo, nella cavezza = [Delle bestie. Par
capo. Dirigersi verso un luogo. Se Tor-
to non è chiuso, ce te 'ngapézze le pè-
cure, vi fan capo, vi entrano di sfug-
gita, le pecore].
'lf«api»ande, Chi capita per caso,
non aspettato, in un luogo = Cliente
avventizio.
*Ngappanne (Cao.) sf. Circostanza fa-
vorevole, opportuna.
*Ngappatu (A^.), sm. Grano scaden-
te, che si dà per becchime al polli.
(Forse, "Non cappato*^, non scelto: o
piuttosto, "♦Incappato „, Nella buccia).
'Ngappctture (»©.), sf. Specie di tur-
bante usato dalle donne, e formato dalle
tocche (fascio bianche di mussolina) al-
le quali si sovrappone un pezzo di pan-
no turchino, /(MCtatu7*e, ripiegato e pen-
dente da dietro. Yed. Aeeappaidre.
♦'Hvapaeel A', tr. Stramazzare pren-
dendo pel collo = [Anche: fig. Ingan-
nare, Infinocchiare].
*Ngarhd\ tr. Avere a verso, in fa-
vore. Nel modo: Averne ^ngarbate du*
bbeUeJurnate, Abbiamo avuto delle bel-
le giornate. Nem butéme — 'najurnata
bbóne !, Non e' è verso di avere una gior-
nata buona. £ sim.
♦'Naareearse, fig. Caricarsi. Vèrse
la tére me te *ngdreche lu cape, Verso
sera sento peso al capo, sono accapao-
ciato.
'Ngarpite (•. Eoa.), Battratto, Bim-
barcato, Biourvo, per dolori o per al-
tra causa. Èta\ JV, Camene^ — .
'Naarra*, Incidere, Tagliare, un tu-
more, un ascesso, una sfoglia di pasta,
la scorza di un albero e sim. Cfr. Sbar-
ra' nel 1» signif. Il Intr. L'opposto di
" Sgarrare „. Apporsi, Indovinare, Dar
nel segno == Imbattersi bene. Averne
*ngarrate *na bbéna tèrve, Per fortuna,
abbiamo avuto una buona donna [j Tr.
e rifl. *Ngarrd*apprltte, Ammettere, In-
citar contro. Aizzare. J* d ^ngarraV ap^
prltte le chéne, Gli ha ammesso, aizza-
Digitized by
Google
nga - ngl
to, dietro i cani = Je 8* é *ngarrat* àp-
_pre88e, Gli è corso dietro, Lo ha rin-
corso II 'Jlff»rraior«, Arnese per taglia-
re le foglie di pasta, Sprone = [Oarra-
ture = A<|. Speróne],
*SmmvtA*, Involgere in un foglio o
in fogli = Assottigliare molto il filo
dei rasoi.
'Blffara«MÌra«, " Imbertonirsi „; Pi-
gliare una forte passione amorosa. —
fighe.. , (" Inoarognarsi*„).
'N«aM('. Nel modo: — la manCt fig.,
A^ravare senza discrezione = Colpire
con pena. *Nga8e la mane!, Panlsoilo,
JEnciccialo !
*'H ffaaemèitde. Ved. CaseMtènde.
'jr^Assii', Serrare nsci, finestre, co-
perchi e sim. in modo ohe le imposte
«ce. rimangano ben calettate nell' in-
cassatura = [*Niga88d^ e 'Ngasd*].
*9r ff»«ass«. Nella maniera: Jì —y
Andare in oaldo, pr. del gatto = Volg.
Di donna procace = ['^ gattazze],
'BTvatellaie, agg. Pieno, Coperto di
lappole = [Can. Fig. Pieno di « tacco-
li „, di piccoli debiti]. Ved. Cattile.
'lf«atr««elA', Arruffare, capelli, ma-
tassa. (Pist. « Incatricohiare „).
'NffaTa«elA', volg. Imbeccare, Dar
l'imbeccata agli uccelli di nido = Per
estens. Detto deirnomo. Dar troppo da
mangiare, Imbu£2are, Bimbui^are,
Bimpinzare = [A4. Rimbizzd''\.'VedL. Ca-
Taee«.
'N«aT«eenA% Incalcinare il grano
= [Pai. *Ngalgiarend^).
*Ng6frar86 (Ori.), 'Ngefrirse (Cli.),
Adirarsi gravemente. Andare in bestia,
<Cfr. "Insatanassare*).
'Brffel««at«, Yed. Anffel««at«.
'NgeUenir8e, fam. Invispire = Di-
strarsi dalle proprie occupazioni, spec.
per causa di amore = Bingallettarsi,
Bingal luzzar si-irsi.
*Ngélmar8e (V.), nel gergo. Ubbria-
carsi.
'M«énii«', Frizzare, Dar sulla pelle
quella sensazione che produce la scot-
tatura, il freddo intenso, l'infiamma-
zione, un colpo di frusta, e sim. || 'H-
ffeitntf re, Cociore, Bruciore, Friiiio =
[I»."» ^Ngmióre]. (Lat. e it. ant.. Incende-
re, Bruciare = ''Incendore*„, Ardore).
'NveiiaeeliiABe. In ginocchioni =
[■•al. * Nghenucchiùne — o't. 'Ngunec-
chiùne].
*'Ngenzid*, Incendiare.
'NK«Pplte, 'Nveppellfee, agg. di Di-
ta. Stecchite, Intirièèite, Come fascelli,
pel freddo.
'Nserarae. Della messe. Biondeggia-
re = Del cacio. Imbiondire.
'Br«erate, sf. Incerato, Tela incera-
ta, impermeabile.
'XfferM*, Formare una resta, di ci-
polle, pannocchie eco. || 'Ifcerlanne,
Quantità di cose che l'ormano una re-
sta = Per sim. Una infilzata di uccelli
cacciati ecc. Ved. ^érte.
'JNvetime, Inacidire, Inacetire. In-
fortire.
Nvlie e Cbe, Con. — lu, Con lo, Col-
lo, Col. — Za, Colla = Pleon. — tiutte
ca —, Tuttoché, Sebbene = In. — 'ni*
muminde. In un momento. — *nu ébaU
te' d' ùcchie, In un batter d' occhi. 8e jV
fuece — éeee. Se io fossi in lui, nei suoi
X>anni = Presso. i§to' — le parinde. Sta
dai parenti, in casa dei parenti, presso
i... = — ttutte, Insieme. Lu patre —
ttutte le yijje, Il padre insieme con i fi-
gli = [Ori. Gni = Se., Pese., Pai.,
Cu'] Il Epitesi cacof., spec. delle parole
accentate. Jenghe, Io, Jènghe, Énghe!,
Eh! OuUUnghe, Colui, Quello; OheUén-
ghe. Colei, Quella. Fdnghe, Fare; Fanno.
Arevutecangh' e revutecanghe. Mestare
e rimestare.
'HfflilaeeA', Impiastrare li 'Nvlilae-
eh», Piastriocio = Lavoro fatto alla
peggio. Imbratto, Piaccicotto = Cosa
che abbia del fradicio e dell'appicca-
ticcio, Piaccichiccio.
*Ng7iiand^ (P.*"), intr. Salire = Ben-
ghianda tv. Portar su oggetti.
*Nghiar ansate. Ved. Ciliare.
'N«lilatMl', Brillantare, Smaltar di
fuori i dolci con zucchero chiarito =
Per euf. Impiastricciare, Imbrattare,
Ved. Clilatre.
'Nvlilavatare, fig. Articolazione. —
de la cosse. La — de le rine.
*'N«lilerelilA', Cerchiare = Bifl.
Fig. Ubriacarsi. Cfr. 'Ifdartii' |j Nel
gergo. Benderò incita. [Pai. 'Nghjr-
chieUd>].
'Nffhlnfflit. Voce fanc. Poppa, Latte.
'^«Iiluelijnie, volg. Insecchire II 'JT-
ffhtaelijle. Insecchito, "■ Andato ai ca-
ni „. Ved. €ltl4leltle.
'NffliluinaiA', fig. Bollare, Carpire
danari con astuzia jj 'Xfflilainmatore,
sm. "Freccione„; Scroccone.
'NvltlavA', Inchiodare = Fig. Insi-
stere con petulanza = Bidurre al si-
lenzio. Turar la bocca.
'MvhJmA', Imbastire. Com., Ap-
pundA'.
'Ngiàlife (».), sm. Fango, Mota =
Sterco molle = Intruglio.
'W«laiiil»eeA', Inciampare ; Imciam-
picare || 'AlfflAmbeiAe, m. 'If vlaatibe-
etf ne, m. 'Nfftambeeaiure, f. 'Hfflam-
beeapéde, m. Inciampo, Inciampone.
Pijd' *nu — , Inciampare, Dare un ciam-
picone. Fig. Di uomo: Fare una scap-
patella. [Di donna: Commettere uno
" sbaglio „.
Digitized by
Google
280
ngi - ngr
**Ngiaralld* , Ciurmare, Impastoc-
chiare = Sifl. Prea<^r una sbornia =
Intr. Il barbugliare di ohi è sborniato.
**NgiarafMUd\ Di roba ohe ha molto
spaccio. Per esprimere la ruffa dei com-
pratori, quasi farfalle aleggianti intor-
no a un luogo, dioesi: Se le V óine '«-
giaramèUef La merce va a ruba. Ved.
CiaramìUe in Cl»rmarèll«.
'Mfflar«elll', il Fiorire della quer-
cia e del noce. Ved. €l»r«èlle.
'Nffl»rel»JA', Tartagliare.
'Mffl»rm»tii', Avviluppare con pa-
role, Ciurmare = [^ Ngiarmd' . Vale
inoltre: intr., Barbugliare, pr. di chi
per molto bere ha perduto 1' erre e
scolpisce male le parole = Alf. Incan-
tare], (Off. lat. Carminare, Pr. Ohar-
mer),
^Ngiaspd' (Casi. C), Cestire, Acce-
stire = T. Abbarbicare. Ved. Oiaepe.
*Ngiavajjd\ Cianciugliare. Ved. Ce'a-
vajje.
*Ngiciarze {Jk%.\ Impinzarsi di cibo,
e, spec, di vino. Ved. Clee.
^Ngicirze (Aq.), Ingiucchire; Inton-
tire; Impappinarsi. Cfr. ^Ngiucirae,
'Ngi/urchid'f per isch. Stabaccare.
^^ffl«nA^ Incignare, Manimettere =
[Rifl. Volg. Divenire incinta, Ingravi-
dare. (" Inclgnersi* »)].
*N giUenze, m. av. Di buon animo.
àtatte —! Sta --. Ofr. Célógne,
'Nfflne, Uncino = Bordone, Bastone
dei pellegrini = Gancio = Fig. Nel pi.
Cattivi caratteri, " Q-anci „ = Mend' lu
— , Giocar di mano, "Grancire», „Graf-
fiare„, Rubare || Ar«itff Inarse, Battra-
pirsi, Raggomitolarsi, per malattia,
ecc.
'NfflnKlaitt', Sciupare, brancicando,
stazeonando, abito o carta.
*Ngióle, (Ari), sf. Piccolo boccale =
Cast. C. Langióle. (Pare, dal gr. An-
gion).
*Ngipe (Cast. C), agg. Di Ragazzo.
Impertinente = Ar. 'Ngipxóae. (Pare,
da Ancipeè).
'^ifflpallA' fam. Inciampare, Impun-
tare. Ved. Cepoll«.
*Ngircenite (ral.X Sciatto, Sciabbia-
to, Male in arnese.
^N giùcchele (Cli.)i m. av. Nella ma-
niera: Jì\ Jiraene — , Andare in broda
di giuggiole. Smammolarsi, nell' assa-
porare un cibo, nell'udire un discorso
che piace, e sim.
'lVfflu««lrs«, Ingiucchire = Dare ad-
dietro in fatto d' intelligenza e di co-
gnizioni. Rinciuchire, Rimminchioni-
re = Bere al segno da smarrire la ra-
gione.
*Ngmcirae (Cli.), Rimbambire, Rim-
xninchionire. Imbarbogire.
^Ngiucivlirée (Ari), Ingiucchire. '3f
m^ii^ a cchUi pazze, June (uno) ce 8&
*ngittciuli8ce.
'Nslufisrs«, Far la grinta. Acci-
gliarsi, Aggrottare, Imbuèzirsi, Im-
bronciarsi = Fig. Del tempo. Abbuiar-
si, Rabbruscarsi. Ved. CHkfo.
*NgiuffiMd* (Rai.), Coprire di na*
stri, di fronzoli. Ved. CiuffeletìUe.
'MvinrlK', Ingiuriare = Sgridare.
(Pel 2» signif. cfr. lat. Jurgari).
*N ffnéstr«, m. av. In caldo, Detto
del cane. Nel modo: JV —, Andare a.
cane.
*IVfftfee' Incocere e, più com., Scot-
tare || 'N«ott«. Paita — . = [Ari, 'N-
gotte f sf. Pannocchie cotte alla fiamma
= P.*® Specie di macco].
** Ngoiddamènde, Lo stesso che A la
'nvòjjete, ved.
'W»òUe', Sorprendere, Cogliere nel-
1' atto = Intr. Cadere in una insidia
= P. pass- 'Nffdte, 'Nffòvete.
'NffòIIe, aw. Addosso.
'Nffòmede, Incomodo = Nel pi. Pur-
ga mensile delle donne.
*Nfftfre. Ved. Anidre.
'Nffdt«, Quantità grande di pers., di
cose messe insieme, e spec di panni su-
dici da lavare = [AccungòUe],
^Ngòtte, sf. Terreno, Podere. (Voce
comune in alcuni luoghi, e punto in
altri. Cfr. basso lat. CoptMm«m, 'Tribu-
to, Prestazione) II '^grotta, Incottaj In-
cotte, f. pi. N. di oontr. in molti luoghi
del Citt«t. = In Ari, Carbonaia.
*'Nffrase«dl*, Ingrassare, Ferliliz-
zare. La ramhalupine 'ngrascedìsce la
tlrre, La sulla ingrassa il terreno.
'NffrassA' Ingrassare = 'NgraèSare,
Ingrassare. Impinguire. ^
'Ngrazziree (V.) Agghiacciare, Con-
gelarsi. Ved. Orae«iA'.
*Ngreccate (Cii.) agg. Nel modo: Jì'
— , Camminare con affettazione, rim-
pettito.
*Jì gr« 'n ffré, m. av. Nella manie-
ra: Tene* — , Tenere a bada. Riman-
dare, Mandare, d' oggi in domani = ['^
gra 'n gra], (Lat. Craa).
'Nffrejt', 'Bi«reJ«li', Aggrinzare,
Indurare. Detto dell'acqua non buona
per cocere i legumi = Rifl. Indurirsi*
Dei legumi di non buona cottola o cotti
in acqua disadatta = [Ort. *Ngreje^
dV = e. *NgrudélV = T. 'ITgreggid*].
(" Croio* „, Duro. " Incroiare* „, tr. e
rifl. Aggrinzare).
*N«rellA' Mettere al punto. Armare
il cane del fucile || 'Niellate = Fig.
Ùcchie 'ngrélUte, Occhi ftirbi, biricchi-
ni = Va — , Cammina rimpettito, "Pa-
re che abbia un palo in corpo „, "che
abbia mangiato una minestra di fusi,.
Digitized by
Google
ngr - ngu
281
*Nffrespi(' tr. Sbattere, Sbaoohiare,
Gettar di forza contro una cosa resi-
stente. — lu panne, Sbattere sa di una
pietra il panno lino bag^nato obe s'im-
bianca, per fibrne uscire il lordume =
Bifl. Slanciarsi. La lMtt6 86 ^ngreape ^m
baco -i' a lu mure, Il gatto si slancia
contro il muro. (Lat. Oriapare).
'Ngreapature. Yed. Crespaiare.
'NcreT»ii41r»e, Divenir grave, peso,
corpulento.
*Nffrl«earBe, fam. Indebitarsi, Ave-
re molti "taccoliff. Ved. Crleelie.
^Ngriìchiarse, Formare una crosta,
e partic. quella che si produce per ri-
secoamento di sangue o di fango. (Dal
lat. Crusta).
*Mffrlita]llr«e. Degli occhi. Divenir
lucidi e riflettenti; pr. di chi ha mal
di capo, di chi ha i bachi, di chi dà in
tisico, di ohi è moribondo.
'Ifvrde' • ««rdee, m. av. A linee
perp3ndicolari e oblique.
* Ngr òche (C. fr.); sf. Confezione dol-
ce, ohe serve per riempitura. Cfr. Croc-
chiata in Ut»ì«.
*NKraM', Arruffare, Disordinare, i
capelli, la barba, i peli I| 'M^rafaie, Ar-
ruffato = Fig. Imbronciato, Col cipi-
glio.
*!9tppammé.\ Hovesoiare, Stramazza-
re bocconi i)er terra ; Spingere violen-
temente con la fàccia contro il muro.
— 'n dèfre. — 'm bacc -i- a lu murò.
*NsraJtt«, agg. di Tempo. Crudo,
Bigido; Bincrudito. Ved. 'MvreJI*.
*NffrallA', Infilzare; Infilare = Fig.
Dì frutti molto abbondanti suU* albe-
ro dicesi : §ta ^ngruUate, o Pare che ita
^ngruXUite che luJUe = Assol. Fam. Man-
giare molto e soUecìtam., spec. chicchi
di uva e sim. Còma 'ngròUe!, Come in-
golla !, Un boccone non asx)etta 1* altro !
Ved. Cròlle.
'HvaaJA', Scommettere = ['Nguajjd*
= T. 'Nguadijd'] \\ 'IfvaAUe, sm. Scom-
messa = [T. 'Nguddeje]. ("Gaggio*. In-
gaggiare* „).
*'3riraajardl'. Ingagliardir^.
*Nsaaiiiletii, Quantità; Gran quan-
tità.
'Nsaartarse, Divenir grosso, quar-
tato = Fam. Strippare. ImbuZ-àarsi ||
Fig. Pigliar le bi£ie. Ved. <|aar(e.
**Niraa«ttra« e anche 'Nsaaitar-
«ilr»«, Arrabbiare, pr. delle bestie =
Per estens., dell'uomo = Fig. Degli
occhi. Lu frédde *nguaiti8ce V ùcchie, Il
freddo irrita gli occhi. Di ferite, di
dolori : Esacerbarsi, Inasprirsi = [*Nga-
iHrae]. ("Guasto*^, Arrabbiato).
'Nguccd' (Se.X Inciampare.
'Jfsaeehlelarse, Bisecoarsi alla su-
perficie, formando una crosta. Detto
spec della terra dianzi bagnata e fan-
gosa. Ved. €d«elBle.
'Nffa««latar«e, 'Nffa«elaMr»e, In-
cocciarsi, Intestarsi, Ostinarsi.
'Nffaelandl', Infocare.
^Ngucucciree, fig. Dei fanciulli. Im-
bozzacchire, Venir su a stento = Bin-
tontire, Ingiucchire.
*N guéUe, prep. Circa. Ved. Quelle.
'lfffafin«elBlarfte, fam. Accovacciar-
si, Bannicchiarsi in luogo ang^usto.
'NsafanaMe fam. Star sedato e im-
mobile. Appiopparsi, in un luogo.
^Ngugnd' (A.), Imbiettare.
'Nffalde, agg. e sost. Incolto, Sal-
yatico. Non coltivato.
'if saline. Casigliano = Pigionale e,
meno com.. Inquilino.
'ifffallA', Incollare = Impastare, fo-
gli, cartoni.
'NcaUarfte, Mettersi addosso, sulle
spalle, un oggetto da trasportare. Chi
se le ^ngòUe 'Hu sacche, 'ita casce 9, Chi
porterà questo sacco, questa cassa? =
Fig. S* d vuV a *nguUd* le dibbete de
lu patre, Ha dovuto addossarsi i. ..,
Gli è bisognato entrar pagatore dei de-
biti del padre = Enfaticam. 8e V d
^nguOate lu vénde!, L' ha portato via il
vento = Assol. *NguUd\ Portare ades-
so. Cullù n'tt é bbone pe' — , Quello non
è bone, capace, di portare addosso || *N-
«allate, 'IVffallanne, sf. Quantità di
di cose da poter portare addosso.
^NgtUlétte, sm. Venditore ambulante
di tessati, che porta addosso la pro-
pria merce, Meroiaiolo. (Cfr. fr. Colpor-
teur).
*lfffaBiirVe, Anguinaia, Inguine =
[Angundjje, 'Ngundjje],
'NvanaeelBlaBne, sf. Pennecchio,
Boccata.
'IfffanffA', Ar«BffanffA', intr. Bista-
gnare, pr. dell* acqua ohe si raccoglie
in luogo fondO; basso.
'ifsapl, Infiammare, nel senso med.
V acque *ngupiice. o fa *ngupV la feri-
te, Ita ferita, lavata con acqua, infiam-
ma, se ^ngupiece. (Qui si vede che l' espe-
rienza aveva riconosciuto da molto che
le acque non sterilizzate sono causa
d' infiammazione e di suppurazione) Il
'HTsapeinre, sf. Enfiore di ferita che è
stata a contatto con V acqua.
'Nffardenl', Bender ghiotto = Bid.
Inghiottonire-onirài, Divenir ghiotto li
'Nsardenlsle, Ingordigia = Sm. Cosa
ghiotta, Goleria. r*V a lu — , Va die-
tro alle leccornie, alle ghiottornie. La
lemòaen* é^nu — , prov.. La limosina è
cosa eh 3 alletta.
'Ifffarejt, Far divenire sodo come
coio =-■ Bifl. Divenire sodo come ooio,
Intesti re, Infeltrire, pr. dei panni lani
Digitized by
Google
ngu * nnu
inumiditi, e della pelle del corpo uma-
no intostita = ['Nguqjerì].
'JfffaraA', flg. Battere di forca, pr.
del sole ohe lungam. batte in un luo-
go. A ècche lu sole ce 'ngòrtie. Qui il so-
le ci sferza. (Cfr. lat. Oornua sumere,
Imbaldanòre = "Incornare*,,, Dar di
cosso).
*Mffarji»tar« e Cnrnatare, Corna-
tura = Volg. Arechenóec -i- a la ^,
Avvistare subito un brutto ceffo.
**lVffarpa nA', Ammassare 1' uliva
in apposito recinto = Yed. erappdne.
^Nguace, Ved. Anguace.
'Nffaa*atare, sf. Bicasco, La parte
pendente, di una volta.
*lfffn»iM' e né.' 'nffftitto, Inquieta-
re, Dar noia, Molestare = Far irri^-
re, stizzire, impermalirò = Intr. Assol.
Essere inquieto; Far le hìiie = Bifl.
Adirarsi, Inquietarsi, Imbizzire il 'Mgu-
itie, Ira ; Bi^za ; Uggia, Noia ; Soprac-
capo.
'Ngutaree, Divenir duro, pr. delle
parti del corpo colpite d' infiammazio-
ne; e anche della terra divenuta mol-
to soda per siccità || 'Ngutature, sf. In-
durimento in un punto dilla pelle, di
una gianduia. (Da "Cote^).
'Nfffti«B«, Ancudine. Chisa' é la —
eh* martUle, Sono tutt' e due caparbi.
^'NffaTlUe, avv. In nessun luogo.
Ne* Sta —, Non si trova. Ne* vva —,
Non esce mai di casa. Ne' mme dóU — ,
Non mi duole in nessuna parte = Nul-
la. N'n gè ne sta — , Non C3 n' è nulla
= ['OguvJeUe e NuvJeUe = A. Adduville
e Addeville],
'DTffiuBeeane, Appiastrarsi, del su-
diciume sulla pelle, sull'abito, ecc. Yed.
CÒBseelie = ['Nguzzarae],
BTleelie. Yed. Nlohe.
Ifl«eliese, fam. No; Niente = An-
che, Briechesevajje. Tile—f Hai nul-
la (quattrini)? §fénghe sènza —, Non
ho niente (quattrini).
Nicchid\ Annicchid', Il nitrire della
cavalla che chiama il poledro || T. NÌC'
ehie, sm. Lamento, Rammarichio. (Da
■* Nicchiare „).
Nleehlar«, sf. Strebbi accio. Tratto
di terreno sodo e incolto.
Nìcchie (Pai.), Nibbio. ^
nriehe e NIeelie, agg. Piccolo. E —
— , È piccolissimo, picoin piccino =
i' d fatte — ~, Ne ha fatto minuzzo-
li — laiche = Cam. Nìcule — Ort. ^*-
gne, Ved. Nlnga].
Nìcule. Yed. 91&eale.
NXènae, Niènte, Nulla = [Nj'ende =
€ar. Pese., liue., Clr, €. Nènde, Nén-
de]. ("Neente*, Neiente*, Nente*„).
NQste (»«.), avv. Finora,
^igne. Nella maniera imprecativa:
VatV a ffa* —! Sta spec. in bocca ai
ragazzi.
Ninga (P»«.), sf. Pochino, Tantino
= Ningu, avv. Poco, Pochino.
NlBn«, vezz. di Bambino-a. Nino,
Mimmo = Core de —!, Oarino-a ! || BIb-
Bllie, iron. Cosino, Furbacchione.
*NÌ8ce, Anche, Perfino = V. NHsce.
*SHv, Litro. (É anche idiot. tose).
Nlsaere, sf. Topo campagnolo, pic-
colo e di color rossastro, èta gné *na
— /, è rosso dal vino, "Ha preso la
monna,, — [Niaze eNìzzere = C^st. C.
Nìtule e NìteU], (Lat. Nitela = "Niz-
■ola*„).
N'b, 'Nn, Non. Yed. N«b.
*NBa, forma anche più volg. di Gsa,
Come. — se chiame?, Come si chiama?
Mo' te le diche Si' — se fa, Te lo dioo
io come si fa. Yed. 'Nda = [Pai., Wvtamm,
Nella, Alla, Yerso la. Arevd — case,
Torna a, in, casa. La vit^tte nasce —
la fratte. Yed. *Nnu\.
'NBaafte, *'lfaènd«, *'NnèBÌ«, In-
nanzi. Prima. Piuttosto = Métte* — lu
nome de une, Spendere il nome, Giovarsi
del nome, di alcuno = [B., Tarr., *^-
nS^nde],
* Nnarberarse, Sviluppare, Baggiun-
gere la statura propria del sesso, del-
l'età del maggiore sviluppo. Anche, Fa*
V arbere, e 8fuitd\
*Nnasenir86. Di pers. Bingiucohire
= Fig. di pianta. Imbozzachire.
*Nné. Yed. «né || Partic. negat. Né.
Non sempre con raddoppiamento del-
l' iniz.
Kb*', Non. Yed. Br««.
'Nnécchie, * NnicchiarUle, Capra ohe
non ha più di un anno. (Lat. Annicula').
'ATaeB, In. Da 'llóre — gud, D'allora
in qua. Vi —gud!, Yieni qui!.
'Nninamlnde (Pai., V.), Del tutto.
Nniscule (r.). Lombrico. (Gr. ,.,8cÓ'
lex).
NBd. avv. di negaz. Nò. Yed. No.
Nnòe«lB«, sf. Fiocco, Nodo di nastro
e sim. (Ted. Kndchel, Giuntura).
STndUe, sf. Salume fatto di trippa
di majale tagliuzzata e insaccata s
[Salume fatto di cotenne e carne di
maiale insaccate, Cotichino]. (Lat. Jn-
duvium),
'NndJJ«. Yed. ABndJJe.
*Nnu (Pai.), prep. Nel. —furre, Nel
forno. Yed. *Nna,
'NnaiB«nat«, sf. Nome; Nomòa =
Av€ la —, Essere in voce di ... ; Essere
incolpato di . . .
N'n zo, Non so. Nei modi : — cched'é^
Qualunque cosa. Ddjje — tehed S, Da-
gli una cosa pur che jia, quel che ti
piace. — gna dice, In qualunque modo
tu, quello, dica.
Digitized by
Google
no - nza
STd, Hntf, e anche Siò, Nnò, Nò = Sf.
VuJJe sape' 'na bbUla ci vu 'na bbUla
— . Ved. Ifdne = [Cto., per Né. Nen é
nno cearn* e tino ppèsce; no bbUV e nno
òbrutte; no ppulit' e nno sporche] \\
M^ ■nfto, oom. per O, Altrimenti. Ddm-
■méUf -— t' amménOf Dammelo o io ti
picoliio li No «etae, fì&m. In modi imper.
o interr. Che non. — C0 manne!, Che
non, Non, ci mandi! — ae ne acorde!,
Che non, Non. se ne dimentichi ! — le
dichef, Non V ho da dire?
Iff*bbel«, Nobile II NablMleftiii', No-
bilitare.
N*e«e, Nòcciolo = Nòcchio = Bi-
tórsolo = Santa, Ciò che resta delle
nlive spremute = Fam. Im — de lu
cannar ine. Il '*pomo di Adamo „. Vide
Sna je va lu nóce -z- ammónd* e 'bbaUe !,
-Guarda come *^ dipana „, come dimena
le ganasce! = Va òòuciff nnucce!, Va a
giocare a nòccioli! Detto ai giocatori
inesperti |j Na««Mse, Noooioloso = Bi-
torsolato.
lf«««, sf. Noce, albero e fratto. PL
2iuce = Fig. É *nu sacchi de nuce, È
nna fabbrica tatta crepe, vicina a ro-
vinare = [ATttce = Ora., 1»., S. Néuce =
B., Caa. Nièuce = Nel piar. Can. Fur-
«1, Njeuce], (Lat. Nuce-, f.).
ISóaoM, Nome = Per dire: Questa
-cosa non puoi ottenerla; e: Se non hai
altri moccoli (mezzi, espedienti, ragio-
ni), puoi andare a letto al baio, e' è il
modo: Mìtteje — '* ìTn gs penzd\ !
*NòittiM«a« e Nòittoftere, sm. pi.
Soprannome di sprezzo. Àrecaccidi' le — ,
Dare nn soprannome = [C. Cr. Nòve^
re].
Xdae, Nò. Dice ca — , Dice di no =
,[*Ndune], («None*,).
jròite. Notte. Fólìcia —!, Felice,
Bona, notte! = Luneddì a —, Lunedi
notte = Notte pe* —, Ogni notte. Tutte
le notti. [Notta notte] = Fam. Farse
gné 'n* óre de — , Insudiciarsi di mota,
di polvere e sim., da capo a piedi.
Ndve, agg. Nuòvo, Novo = La via
—, La strada rotabile = Fa', e anche,
DV, cosa — , Gustare per la prima vol-
ta nna frutta novella. 'Ngóre nem bózze
fa\ o dV, cosa —, Non ho ancora man-
giato nna frutta novella = Per isch. Fa*
néve néve, una pers., Picchiarla, Dar-
gliene a misura di carbone. Un abito,
e sim. : Insudiciarlo, Strubbiarlo II Sf.
IPn ze n' S ssapute né — né nnuvèUe,
Non se n* è saputo altro, nulla.
*WÒ«»e, sm. sing. Nozze.
Nu', Noi. ("Nui*„).
'Wa, art. indet. m., e agg. num. Un.
Se precede una parola che comincia
con vocale, perde 1' u. *N^ òmmem, Un
' omo = Pleonasticam. precede sempre
" Altro „. A 'n' dvetre ddu* Jurne, Ad
altri pochi giornL Ddmmene 'n' avetret-
tande. Dammene altrettanto = Sost.
Non soffre mai aferesi.
9ra««li«, Nuca. Anche, — de lu còlle,
Nucci (Aq.), m. pi. Le Mandorle.
Nuce, sf. pL Bruscoli, Minuzzoli di
checchessia, che cadono buI vino, sul
latte ecc., e alquanto V insudiciano =
Dim. NuciarUle. (Lat. Nugae).
Mae«ll«, sf. Neccio lo-a = [Nuc^le
= Av., Pese. Nòcchia = liama, 'Val-
lane]. (Lucoh. " Nocello-a „).
Nade, Nate, Nudo = Spujd' —,
Ignudare = Fig. Aremané* —, Bima-
nere ignudo bruco, poverissimo = Nu-
de nude, m. av. Nudo affatto.
«'liurrle, n. di pers. Onofrio, e abbr.
«Noferi„, «Nofri.,.
*NuUe, agg. Nessuno. A nnuUa bban-
ne. In nessun luogo. NuUa sòrte de pé-
re ce fa', Veruna qualità di pere ci vie-
ne, ci prospera. [** Stat. mun. di V. „ :
Che nullo presuma rivelar li secreti del
Consiglio = "Bagl. di S. „: Nulla per-
sona (passi m)J.
Naaslie. Ved. Vgue,
*Nusche, sf. Ved. Carplae |I fc. Volg.
lo stesso ohe il lat. CunntM.
Nuvégne, agg. Quasi, Mezzo, novo.
Per isch., dioesi di cappello, abito, già
usato e poi rimesso a novo a via di ras-
settatura, ecc.
Nurele, Nuvola, Nube = Nuvela
triste, Nembo = Fam. Ji' ccavaW a le
— , Andar su per le nuvole; Sottilizzarp
troppo. Cercare i fichi in vetta.
Nuvine, sf. Seme di zucca, cocomero,
popone, cetriolo, e sim.
Nuvidacce, agg. Alquanto nuvolo.
*Nfta«eii', Intromettere, Cacciare,
Ficcare. — lujflV a IV ache, Infilare 1' a-
go. — lu curtelle 'n ganne, Ficcare, Cac-
ciare, il coltetlo in gola. — la man' a
la bbuce, Cacciar la mano nella buca.
— la carne, Insaccare, Mettere la carne
nelle budella per far salsiccia = Bifl.
Adónne s' é jiV a —f, Dove si sarà cac-
ciato, rimpiattato?
*'NzacrV, Inasprire, Inacerbire. Lu
frédde 'nzacrisce le piahe = Irritare.
Lu vònde 'ngnelite fa — V nocchie, Il
vento diaccio fa irritare gli occhi =
Sanghe 'nzacrite, Sangue in cui circo-
lano umori acri. ("Inagrire*^).
'Nzajd\ Non com. Indettare.
'Nftalaalrse, Sentir molto di sale,
pr. delle cose tenute a lungo nella sala-
moia; e anche di quelle, ohe, risecche,
mostrano una fioritura di sale.
'IVftalate, "Cla iftalate, Insalata =
Lattuga = Fig. Cefi Irb —!, Non ser-
ve, È insufficiente al bisogno ; È ineffi-
cace, Son pannicelli caldi.
Digitized by
Google
284
usa - nsu
'NzaUanirse (Air.)} Invaghirsi per-
dutamente, " Imbertoni r8Ì„.
'Niallee«liJ', intr. Prodarre i bac-
celli. Ved. S»llé««lile.
*N ft»late, m. ay. ''SalmÌ8Ìa„. An-
che: — a nnu\ Aviae *nu tócche —, Eb-
be un tócco, ohe Dio ci liberi = [T.
'N zaluU, ^N zanetate],
*Nft»lT»nlrse , Andare in bestia,
Adirarsi fortemente II 'lfft»lTaiilr-
te. Cane —, Cane stizzito = Di vivanda.
Molto piooanto.
*'NiansaendA*, Insanguinare.
'Nzdnzere (C. fr.), sf. pi. " Svènie „,
Moine, Lezi.
^Nzaravajje (Cast. C), Intruglio =
Lavoro abborracciato. Cfr. iftave.
*'N2ardii', Azzardare, Arrischiare ||
*'Niard«, Azzardo, Bisohio.
'Niard«lld% Stipare come le acciu-
ghe.
'N iaUe. Yed. 'Ndatte.
'Niavard'. Yed. iiave.
'NiasBarii% InsoSi^are, Lordare.
*'N*é»ne, sf. Particella, Minuzzolo,
Briciolo, di checchessia, e spec. di pa-
ne, cacio, lardo, sapone e sim. = Fa* a
— a — , o ^nèégne* nzégne, Spezzettare,
Bidurre a minuzzoli, in bricioli = Dd* a
— a —f Dare a miccino, a spilluzzico
= Poco. Nne* je n' d date manghe *na
— , Non glie ne diede neppure un bri-
ciolo = Fig. Se tteni88e ^na — de ju-
dizìey Se tu avessi fior di giudizio ||
Dim. 'Nilvneièlle, sf. Pochino, " Mi-
colino „, Lisohino, Briciolo. È *na —
cchiù ggròsse, È un tantino, un mo-
mentino, più grande. Nell'una e nel-
l'altra forma, anche in forza di avv.
= ['Nzigne, *Nzicche, *Ni\]. (Basso lat.
Ensenium, Dono, Begalo).
'li»«llarse, Contrarre la tigna =
Fig. Indebitarsi. §ta 'nzéllatz hhóne!,
È pieno di " taocoli„, " Si regge sui chio-
di, come il Crocifisso „. Yed. Sèlle.
**N z^nde, m. av. Attento a sentire,
" Assentito „, Yigile. §tatte =.', Sta in
orecchi!. Stai " assentito „ !.
*W iène, m. av. Nel grembiule :=
Nel grembo. Sulle cosce, stando seduti.
("SenOn, nel nostro uso, non è adope-
rato se non in questo modo. Cfr. *N
ganne). Purtd' —, Portar nel grembiu-
le. Métte' — , Mettere nel grembiule;
Posare sulle cosce stando seduto. Tene*
—, Avere... = [>N zéne,*'N zd%ne *'N
zine],
'Nieniaie. agg. Privo di sensi = Fig.
Stupito = [Aesenzate = Aq. 'Nzenzittt].
'Nierrd', Serrare. (" Inserrare* „) H
Serrime, non com. Serratura = «. 1680:
Una caccia con inserrino.
'Nierrapòrte, Porcellino di s. An-
tonio. {Oniacue murarìue).
'Nftertii', Innestare, Annestare .=
Yacoinare = Attaccare un male con-^
tagioso = Interzare, Disporre in modo
alterno ~ [AlC, Cast. C. 'Kzitd*] \\ 'N-
ièrie, sm. Innesto, Nesto = Innesto,
Annesto, Annestatura. (Lat. Inserere.
Ineertus = "Insetare*, Insitare*,. "In-
8erto*„).
*'Nzicche, *Nzì, Yed. 'Ifiévae.
'N zicche *n zicche (Pai.), m. av. Di
punto in bianco. All'improvviso. Ved-
A Ila *nzicché = V. Giusto giusto; Ap-
pena appena.
'Nitirnd', Insegnare = Com. nel si-
gnif. 4i Mostrare, Additare.
'JTitnsbre, aw. Insieme, Assieme-
= [»«. * Niièmmoza], (Lat. In-eimul =
"Insèmbre*„ e ''Insèmora*„).
*'.VilMènde e 'Xflaèade, aw. Sino,.
Fino, Infine. — a mmo', Fino ad ora,
Finora. — a èccke, Fin qui = [Anche,
*NzV].
'Minia (Pai.). Lo stesso che Zinza,
ved. (Pist. "In senza „).
'Jìftliie; agg. Di Fanciullo. Di pron-
to ingegno. Svelto = [V. e altrove, 'N-
diète = Pa«. Andiate]. (Lat. Antistes).
*Nzitd\ Yed. »JI*ertd'.
* Nzitaturò, Yed. in. Setarse.
'Nitfsne e Assdffae, Sugaa = Fig^
Te fa Wemagnd' la —!, Ti fa rodere^
dalla bile. (Lat. Axungia-).
'Nzujarae. Più com. Suuarae, ved.
'Nialde, Colpo apoplettico.
'NinlCand', ^Inzolfare = Fig. Met-
ter su. Aizzare. Insinuare = Bifl. Fig.
Pigliar le biglie. Esser facile ad adi-
rarsi.|C?t«Uù aubbete ae 'nztUfanéJJe, ...di
nulla nulla piglia i cocci, il cappello
= l*Nzulfd* = Can. Nel fig., rifl., an-
che: Indebitarsi]. (Nel 2® signif., anche
l'aret. ha " Inzolfanare „).
'Niamendt', intr. e rifl. G-ranire.
'Nianaeelijie, Assonnacchiato.
""Niuanarse, noi canti pop., Sogna-
re. Com., Sunnarae. ("Insognarsi*^).
'Xianalte, Assonnito.
'Nftdniere, fam. Caldana, Ira subi-
tanea, Bi2za. Com. nel pi. j* d resàve--
te le —, Gli è venuta la biz2a!
*'N zùojje, m. av. In caldo. Detto
della troia. La acrófe va — , La troia.
è in caldo. Yed. Btiuarae,
""'Ni arar se, Ammogliarsi. Com.,
Accaaarae = Per isch. Dice le cambanez
'Nzùrete, 'nzùrete!
'N" zurite (Ari), m. av. Insieme. Det-
to di cose ohe non vanno, non si ven-
dono, scompagnate. Venne*, Ounibr^*—^
*N zurzìdùni e *N zurnuluni (▲«.),.
m. av. A zonzo. Girellando. JV — .
Digitized by
Google
o - pao
235^
Ò, no' mo. imp. e iatorr., Voglio,
Vuoi, Vuole. — cche ce manne ì, (Voglio)
ohe ci mandi! — ceke le dichef, Vuoi,
Vuole, ohe lo dioa? -Vw — cche le di-
che!, Non (voglio ohe) lo dioa! yn —
cche ce vénghe!, Non (voglio che) ci
venga ! — cc?m ce vénghe f, Vuoi, Vuole,
ohe ci venga?
Òbbleehe, Obbligo || VbbleliA', Ob-
bligare.
Óeelil«, Òcchio. PI. Ucchie = i)<r a
W —, Dar neir occhio = Nné* je te pò
di': BbìU' ùczhie che iti 'm brónde!, È
uno soontrosaocio.
4MXe, Odio = Farse — tt»6. Venire
in odio ad alcuno, Inimicarsi uno.
ÒflRe. Nella maniera: Fa* —, "Pare
una stecca „, "Pigliare una papera „,
Sbagliare nel cantare. Anche : nel pre-
dicare; nel giocare.
Ó«jr«, Vtf sffe, ójj«, uu«, VaiJ«, Òg-
gi = Passa — ca ve* dumane !, D' oggi
in domani.
ÓSB«', Unghia, Ugna = Fig. Tanti-
no = Té* V — nire!, È facile a " graf-
fiare „, rubare. ("Ogna%).
ÓsBé, Ttfiriie', Ungere = Fig. — lu
musse, Toccar la mano. Dare uno sbruf-
fo. Unger le carrucole = P. pass, ón-
de, ViSBde = [Ògne*, Ùogne* = "Stat.
aqull.„, Ognere],
Ognivjejje (ral.), Ognuno, Ciascuno
= S«. OnnengheviUle,
ÓJJe, interiez. Òhi!, Ahi!
Ójje, Òlio. — dòlgCf o — crude. Olio
fine, da condire. — pe' le lume, Olio da
ardere = Fig. Armuccarse V — 'ngòUe,
Bimener con lo smacco = [Òjje, *Ùojje
= "Stat. aquil.„, Oglio]. ("OgUo* „).
ÓJje«iare, Ioduro di potassio.
Ole (•. Kos., C.fr.). Gom. nella sola
3^ pers. pres. ind. Odora, Bende buon
odore. Quanda — bheUe!^ Ha un grato
odore. (Lat. OUre = "Aulire*„, "01ire*„).
Ólme, Olmo = Fa' — , o Manne' — .
Ved. PaMatèlle = [* Udirne = Aq. Ul'
mu].
6itt«. Nella forma V ènne e 'n ome,
sta per la partic. pron. indet. Si. L' —
dice, Si dice, Dicono. Ha V — ditte, Si
dice, Hanno detto, Dissero = L' dV —
mésse, L* han messo, Lo misero. Le V —
tande préhe, Lo pregano tanto. y*n d
che mme V — fa*, Non hanno che far-
mi. Se le V — créde, Se lo credono =
[Óme, 'N óme, ly Óme = " Stat. aquil.„ :
,.^ar celebrare in quel dj quante messe
Ihomo (sic) uolé\. ("Uomo*, Uom* „,
Qualcuno = Fr. On).
Óm«, ÒiiieB«, ÒmineBe, Uòmo, Ò'
mo = Opra, Persona che lavora a gior-
nata il campagna. Ténghe V ùmmene.
Ho l'opre = Volg. Marito. L' òmene m é',
"Il mi' omo„. Mio marito.
ÓBde, sf. Unto = Lardo. 'Na *nié'
gna d* — , Un po' di lardo = [*Uond6],
*pnìasdnde, Og^nissanti.
Ónne (Pai., »«.), Ónde (P."), Ogni.
("Ònne%).
Opri* (Aq.), Aprire. ("Oprire*„).
OraiBA e Ornid, Ormai =: [Jamé =
T. Jamì = A. Jamà, Jamì = C. fr . Ad-
damd = V. UJJamé].
*ór«, Orlo. (Sen. " Òrice „ = Lat.
Oraj,
Óre, sf. Óra = [Óre, *Aure],
Órcliene, Organo = [Orghene = ».*
EuT. Órr'iene = Mont. Ome = C. fr.
Ùorne] \\ Dim. Ursasétte, Organetto =
Organino, stram. mus. manevole.
*ÓrI«, Òrzo = Fig. Passd^ sópr* a
la fòsse de W —, Eicevere un magro
compenso. (" Sopra „, iron.). M* d fatte
passd',..^ Mi ha pagato magramente.
HaJJe passate sopr'.,., Ho mangiato
scarsam. = É ppajja d' — /, È un omo
di loppa, un fiaocone = [Órze, *Uoreje..
Fig. Métte' l* òri' a une. Dargli pan per
cena, Superarlo in sapere e sim. i| V.
1573, e " BagL di ».„, Òrgio]. (" Orgio*„).
órae, sm. Vaso cilindrico, per lo-
più di latta, per conservarci l' olio =
[Ort. Òrne], (Lat. Urna-),
Òrte, Orto = Fig. Sgarrd' la vije de
II' ^, Sba^iare, Ingannarsi; Fare i
conti senza l' oste.
Órse, Orso = [Fig. Attaccd' (legare)
*n —, Fara un digiuno].
Osse, Osso. PI. Osse, Usse = Nel
gioco delle bocca: Pallino.
Óitreelie, Ostrica = [V. Osche],
óve, Òvo = Óv' amdbbele, Ovo col
guscio molle. [Peti. Uove *m bèlle] =
Óv' a zzuppe, o a mmenlstre, Pappa frul-
lata = [3(lent., Pai., Peti. Ùove],
Pàbbele, Ved. Papìle.
Paeelie, PAechere, sm. Pacca. CTiia-
vd* *nu —, Dare, Appiccicare, uno schif-^
fo II Paeehe, sf. Natica = Pezzo intero
di baccalà.
PaeehlaBe, fam. Sf. Oontadinotta
= Donna di asi)etto e maniere volgari
||Paeelilana^.e , sf. Azione, e, spec,
Vestito, Addobbo, volgare !| Pazchiand*,
Pacchiani', BepacchianV (Tocco, Cast.
C), Beffare 11 Pacchianaruie (Toeeo),
Baggianata. (" Paoohiano*„, Balordo).
PaeeliIMe, agg. Di pers. Povero,.
" Stangato „. Anche sost. = Di cosa. Sca-
dente Il Paeohlasldne, Miseria, " Stan-
Digitized by
Google
236
pao - pai
ga ^ ; e, quando si mostra negli abiti ri-
uniti, « Trùcia „.
Paoehldae, sm. Pers., e anche Be-
€tia, ecceflsivam. bonaria.
Pa«eòi(«, Pacco, di tabacco, di si-
gari Il Sf. Panno lano delle nostre fab-
briche, lavorato per abiti = Pacco di
cotone filato = Pancone, Legno grosso
tre dita segato lungo e largo.
Pa««a(e, Spesso, Grosso || Pae«a-
tész«, sf. Grossezza || 'JKbaeeailrse,
fam. Divenir grasso pinato, tarchiato.
Far cotenna. (Gr. PacMtes).
Pa«éee, sf. Ba22a, Mento che spor-
ge in avanti = La -—j Chi abbia il
mento cosi fatto, il Ba£2a.
Paelénft«, Paziènza. [PacSenze = T.
Pacinze. Dd* — a un9, Condolersi con
alcuno]. CPaoienza*^, " Pacienzia* „,
"■ Pacenzia*,,) || Spa«leiid»ra«, Spazien-
tirsi = [Spacjenzìarae].
PaciulW (Ca»t. C). Pascolare.
PacÓse (Ari), Chi ha voce rooa.
Padajtfae, Padiglione = Lu — de
lu lìtte, Il cortinaggio del letto.
Padane, sf. PI. *Paduner6. Palude,
Padule.
Pagani (Palomb.), PaganiéUo
(Roto), Costa pagana (Ali.), nomi di
contrade. Paganica, Montepagano, n. di
com.
Pafrnattln«, Panino da intingere
nel caffo = PI. Pallottole di pasta frit-
te; usate in alcune zuppe.
Palid', Pagare = [V. Lu nardnd* "è
ppacdtàure = Aq. Diu non paca Ju sàb-
bitu a aséra],
Pahurìàte^ sf. Grande paura.
Pajare, sm. e f. Capanna = Fig.
Fa' le —, Fermarsi qua e là perdendo
tempo II Dim. Pajarèlle, m. e f. Capan-
ne tta = Fig. Dei volatili domestici.
Fa' la —, "Seminare i frasconi „. [Pai.
Fa* Ju cappardne].
Pàjartfle, agg. Di Cavallo. Nato e
allevato nella stalla. Stallino, contr.
di Cavallo di razza.
*PiU*»«» Paese, Piccolo comune =
Nel pi., *PaJiC6, Territorio di un co-
mune. Le pajìce d' Angiane, de Frice,
Il territorio di Lanciano, di Frisa. A
le pajìce d* UrzÓgne, In quel di Orsogna
= [Pafese, Podere]. (" Paiese*^) || Pajlfta-
ne, agg. e sost. Compaesano.
Pajétte, fam. Sm. Avvocato, con si-
gnif. spreg. || Sf. Cappello di paglia.
PaiJe, Paglia = Fig. Sacche de —,
Uomo grosso e buono a nulla. Bombe-
rò = Jètte le quatrine come —, Spende
e spande; Paga ''profumatamente „. Fa^
la varve de — a une, Far la barba di stop-
pa a uno, Farlo rimanere senza man-
giare Il Pajaetae, sf. Pagliucola, Fu-
scello di paglia II Pajteee, sf. Paglicoio,
Paglia molto trita || Pajére, sf. Luogo,
Stanza, in cui si conserva la paglia ||
Pajlae, agg. Pagliato, Color di paglia.
*PaJadl' e *ArepaJadt', intr. Dige-
rire = Fig. Sopportare, Tollerare. Co-
mun. con la negativa. N*n ze pò —,
Non si può tollerare. Sfonda lo sto-
maco = [PaudV, ArepaudV = Or*. Pai-
dVf Arepaidì*].
Palaje, Sògliola. Più com. SfòJJe.
Palangdrìe (C. fr.). Nella maniera:
É remaste largh' e — , É rimasto libe-
ro, senza soggezione. (** Parangaria*,,
Vassallaggio).
Palasse. Cosi, per rispetto, i con-
tadini chiamano la Casa abitata da un
signore || Palanlate, agg. di Casa. Si-
mile a un palazzo.
Pale, sf. Padella, arnese da servire
agi' infermi per fare nel letto i loro
agi.
*PaleeoBe, Balcone = Terrazzino
= [Balecone — Aq. Bargone].
Paleffèrre, sm. Bastone di ferro,
dei muratori e minatori.
Palèlle, Paletta = Fig. Fa' 'na —,
Fare una padella. Sbagliare il colpo
= [li. 1568: Due palelle de foco].
^Palenaeaaeee, agg. Di Acqua. Tor-
bidiccia = Di Cielo. Non limpido =
[Palmaece] || 'Slbalmaeelrse, Intorbi-
darsi alquanto ; detto dell'acqua e del-
Taria.
Pallftie, sf . Le interiora di capret-
to, agnello, vitello, piene de latte, tol-
to il grosso intestino || Bastonatura.
Palleebe, sm. Stecchino, Stuzzica-
denti = Fig. Fa' —, Digiunare; Non
aver da mangiare. (Cfr. it.: Stare, Te-
nere, a " stecchetto „).
PMIè, «PélVe, Palio, che si dà in
premio a chi vince nella corse = Qua-
dro di un santo, per lo più in tola, con
ghirlanda di monete di argento, ohe è
premio di lotteria nelle festo = Drap-
po, con in mezzo l'immagine del santo
di cui si fa la festa, messo sul dorso
della bestia (vitello, pecora, maiale),
che si mena in giro per raccattare of-
ferte, e che sarà il premio del vinci-
tore della lotteria = Specie di croce,
alle cui braccia sono attaccato ciam-
belle e altre cose, che si porta in dono
al santo della festa = [Ar. PJlìe = Ari,
PJele, §m ccòrre' lu —9, Non tanta
fretta! Corri il palio?].
Pai landre e Pallèndre, sm. Nel
gioco delle noci, il Bòcco.
Palle (Ari), sm. Piastrella con cui
si tira nel gioco a sussi. Quella con cui
si gioca a piastrelle, sebbene indentica,
è chiamata Vócìie,
PalUnde, Ciòttolo.
Palltfae, per isch. Ernia =: Fig.
Digitized by
Google
pai - pap
237
Fandonia, Panzana, " Boccia „, A tté a
ddVpaUunel, Dille belle! Il Pnllaaare,
Chi fa e alza palloni = Fig, Bombone,
Carotaio. Inventone, Frottolone H
SpmllaBate, Ernioso.
Pttllòite, Pallottola = Fa* a —, e
a ppaUuHate, Fare alla neve, Tirarsi
a vicenda delle palle di neve = Pol-
petta a forma di pallottola = Fam.
DiàivéU de la -'f Honellacoio, Discolo,
Sbarazzino. (Qui, per "Ampolla,,).
Palme, sf. Per antonom. Bama di
nlivo II PàlrnijO', intr. assol. Dell'nlivo.
Avere, Portare, poco frutto, e pr. in
alcuni rami solamente.
Palmendjere (Pai.), Palmendire (a.*
KoT., Car.), sm. Canestra.
Palammane, n. di oom.. Palomba-
ro = [Palomb. Palummjene],
PambaUÓne (Oria©.), per isch., il
Gallo.
PAiabele, n. di per». Panfilo.
PAaa]b«ne, Pampano.
PambftUe, sf. pi. Resti di erbe o
foglie secche = Fig. Cose da nulla. Fra-
sche, Inezie, Baiiecole.
Paaar«, Panière per metterci il pe-
sce = Nel gergo. Deretano = [C, s. A.
Canestra di canne].
Pmaat«ér« e Pan«Uér«, Fornaio.
(«Panattière*,).
*i*»«*»ft«he, sf. Incubo = Ombra,
Spettro, e* Fantasma „).
Paa«eMl', PandeetelJA', «paade-
•*', intr. * Storiare,,. Infastidirsi per
lungo indugio. Xe ci fatte — 'n' órel,
Mi hai fatto storiare per un* ora, È la
bellezza di un' ora ohe aspetto !
Paii«ilére, Pancière, sf. Pozza di
acqua ferma = [Pcmdjsre = Pantiera,
n, di contrada («., p«aB. Clvlt., v.*
•.• M.»)].
Pandd^ fam. Tossicone <= [Aq.
AppandoBciàtu, Con forte tessei.
Pandamlje, Pantomima = Fig. Sce-
na muta = Lungo indugio. Fa* la — ,
o 'na —, Lo stesso che PaadeeA', Ved.
= [Pandumine, Pandumì],
Paae. — de tutta farine, Pane a
tutto staccio = Volg. Chi88* é ppan* e
ccaechet Codesti son pane e cacio, fiori
e baccelli, carne ed unghia, intimi =
[A^. Pane, Pa'].
PaneeiC, Bicoprir fittamente di pa-
ne grattugiato, di sale, di pepe = Se-
minare fittamente 11 Panecare (c. m. A.),
sf. Eruzione cutanea di bolliociattole,
che desta molto prurito.
PanecarìUe, sf. Pisolo. Farsa 'na —,
Fare un pisolo, "Schiacciare un son-
nellino „. Ved. AppaaeearS».
Panee«lle, sm. Panino benedetto.
LepaneeiUe de sande EòccT^e, de eanda Ju»
He, desande 'Qgìddte^, (Lat. PaniceUu-),
Panee«lle (C. s. A.), «f. Penneccliio^
(Forma dim. di Panu-J,
Pane«òtie, sm. Pappa.
Paaétte, sf. Panetto da un soldo.
Paaéite, sf. Strato di sudiciume ne-
riccio, che si forma sul capo dei neo-
nati = [Benedétte f. = Car. Cresce-
mòn'ie, m. = Pap. Crescemógne, m. =
Pas. CrésciarlUa],
Pange (T.), sf. pi. Bughe, Grinze.
Pannarazze, Bosolaccio.
Pannaréeoe e Paaarl«ee, sf. Pate-
reccio. Più com., Ttfrnad«t« = [€b.
Pannarice = P." Pannaricce^ m. = Av.
Panar ecce = €. ». A. PeUartcce, se 1' in-
fiammaz. è del polpastrello; Tornadé'
te, se intorno all'unghia = Rlpatt.
Panarice, f.]. (Lat. Panarieium).
Panae, Panno = Assol. Panno lano.
Panno lino || Panaamèttde, sm. Più
oom. nel pi. Quantità di panni = Og-
getti di vestiario H Pannardl«, sf. Stri-
scia di panno con la quale si comincia
la tela |j Pannóne, sm. Largo e lungo
telo di traliccio, su cui si spande al
sole il grano lavato = €b. Pannacce.
Dim. Pannaccétte || Pcmnacciare, sm..
Spreg. di Lan aiòlo, Chi fa commercio
di panni laai || PannJeUe, sm. Pezzo di
panno lano col quale si copre il caval-
lo || Panniieee, sm. pi. Corredino dei
bambini.
PannecitV (T.), Sbadigliare jj Panni-
cete, Sbadiglio.
PaiiBèll«, sf. Lembo di camicia, che
esce e pende dallo sparato di dietro dei
calzoni deibambini = Per ìsoh. Le —,I
ragazzi = ^Bécch -i- a— , o *Bécch -i-
appanneXUitt , Orecchie larghe e cas-
canti Il Giogaia dei bovi. Detta anche
VraccaHe = [Ari, MandSere],
Panucce (F. f. P.), Pane di tritello
e farina di granturco.
Panzanare (Pian.), Frottolone, Ohi
dice panzane.
Panie, Pancia = Caccia*, Fa', la —,.
Far pancia, Metter su pancia = Fig.
Di muro. Spanciare. (" Panza*„) || Pan-
ione, Pancione = Chi ha gran pancia,
Buzione. Anche, per isch. Panie d' —
acquate || Paniate, Spanciata, Scor-
pacciata = ['If&aniatd] II Pani anétte,
sm. Persona piccola e panciuta, Buz-
2ino, " Trippetta „ || Pansaròiie, sm..
Sgon fiotto, specie di raviolo fritto =
Fig. Lo stesso che Panidne nel 2o si-
gnif.
PA pA, voce per chiamare le anitre
e le oche. Nana H Paparèlle, sf. Ana-
tra = Paperottolo II Papere, sf. e Pa-
pardae, sm. Oca |I Paparacchióne (C.
di ».), sm. Bomberò, Babbeo, " Uccel-
lacelo „ H Paparijd', Sguazzare a mo*
deir oche; detto dei ragazzi quando pe-
Digitized by
L^oogle
^88
pap - par
stano r acqua dei pantani ; e della ruz-
zola quando traversa un guazzo.
Papaciónge (C. fr.), Bagnatelo.
Papadarme, sm. pi. Sigaraia, ma-
lattia delle viti.
Papasne, Pagno che produce un li-
vido, spec. nel viso.
PapAmbre, Papavero comune, sai-
vatico, Bosolacoio = Fig. Chi è gracile
e cagionevole. E 'nu —, É gné 'nu — .
= [Papdmhele],
Papaittbroiie, Papavero dell' oppio.
Paparìje (Ari), sf. Pam. Nella ma-
niera: §td* 'm — , Stare come un papa,
ottimamente.
Paparftsse, sm. Babau = Per isch.
Chi è rimbacuccato, rinfagottato. Pare
'nw — /. Le Paparuzse, I confratelli
delle Congregazioni = Per sim. Nuvo-
le temporalesche.
Paparòzze (V.), sf. Ved. in VaT« =
Grosso nicchio bivalve.
PapaStulle, fam. Buffone.
Papere, sf. Òca = Anatra = Fam.
— effeni8ce.\ E basta, Senza più, E
addio, E festa, E 11! = Pijd* —, Indu-
giare ; Andar per le lunghe || Paparèl-
le. sf. Oca giovane = Anatra = Ana-
trino, Anitròccolo.
Papile (P.»"), Pabbele (Aq.), Luci-
gnolo della lucerna. (" Papiro* „. Sen.,
"Papèio„. Montep., "Paplo„).
Papille, sm. Fam. Carta scritta,
e pr. Lettera, Documento, Plico = [Pa-
pjelle], (Tose. fam. " Pappié „. Pakp.).
Paplne, Spengitoio delle candele =
Per isch. Grosso naso = [Atinóracan'
néle],
Papirólu (Aq.), Luminello della lu-
cerna. Cfr. Papile.
Papd, Papftsse, voci fanc. Babau
= [Pape, Papòcce],
Papòcetale, Pastocchia, Fandonia,
Frottola. Dì' —, Sfrottolare |I 'lìlba-
pneehM', Impastocchiare, Infinocchia-
re, " Imbecherare „,
Papòsee, sf. Fam. Naso grosso, ba-
diale, Nappone.
Papparòaze (Peic), Stroscia, Pozza,
formata dall'acqua piovana o di neve.
Pappe, sf. N. fanc. di Pane. Pappo
= É — e ppane 'm6tt««e, È tutta una
zuppa, la stessa cosa || Papparèlle,
dim. di Pappa. Pappina || Papptfne,
fam. Bambino grassoccio = Vezz. Per-
sona grassa. Ciccione, Bofficione, Bam-
bagione Il Pappar ade (At.), Pappolata.
P' appóste, m. av. Pensatam., Con
animo deliberato, A partito preso =
A bone. Piòve —, Piove a bono, sodo, .
dirottam. J* d menate — , L'ha picchia-
to sodo, per davvero.
Papasee, Babbuccia.
Paputtu (Aq.), Baco dei legumi.
Paracchiate (Pe»o.), Bastonatura.
Cfr. Pallate, nel 2o.8Ìgnif.
*Parasvllecbe, Panegirico.
Paralidne, sm. Pietra da affilare,
pr. i rasoi || ApparabnnA', Affilare.
Detto dei rasoi.
Parallteebe, Parlético = Tremore
da sorpresa, paura.
Parante, sf. Due barche da pesca'
appaiate = Le quattro palle (còchele) e
il pallino (òese) per giocare a bocce »
Gioco consistente nel far cadere nna
palla, tirata da lontano, in una di no-
ve fossette scavate a quadrato. Vince
il premio maggiore chi raggiunge qnel-
la di mezzo, chiamata V dngéU jj Antico
nome di 4, 6, 8, musicanti, i quali si
fermavano a sonare nei crocicchi: i
precursori delle presenti bande musi-
cali. I principali strumenti : un violi-
no, una violoncella, ecc. — Dim. Pa-
raaièlle e Paranidle).
Paraeacche, gf. Forasacco, Alopeco-
ro pratense.
Parate, Graticciata, fatta per pren-
dere il pesce nel fiume.
Parature, sf. Apparecchio. Nella
maniera : Arefónne^ la — , Fare un ap-
parecchio di tavola o di abbigliamento
che poi riesce inutile. (Dal lat. Para-
re) = [Cornatura = Pai. Interiora di
agnello o di capretto].
Pare*, Parere, Sembrare = Dar bel-
la mostra, o al contr. Come ce pare nghe
^8tu cappUle?, Mi torna questo cappel-
lo? Te pare brutte^ Non ti torna, Ti
sta male = — bbUle, Avvenirsi — bbrut-
te, Sconvenire, Disdire.
Pareoetaldle, sf. Spazio>ell' ordito
prodotto dalla rottura di un filo =
[C. fr. Parchiéle], (Da raccostare al lat.
Aperire 9).
Parende (in molti com. della Mar-
sica, e in alcuni del Teram. e del
Cblet.), nel plur. Faville che schizzano
dal fuooo.
Parea«iéBse, sf. Parentela, Paren-
tado, e spec. Vincolo | matrimoniale.
JKb' je «' é mmòrte la m^Jf e ddice cK'd
da r^ó? — /, Pur ora gli è morta la mo-
glie e già pensa di prenderne un' altra.
("Parentezza*„).
Par' e «pare. Pari e caffo = [Par*
u epare — Pese. Par* e ashjare = Plaa.
Par' e zzébbre = T. Par' e szépere],
Parlatòrte, sm. Per isch., la !Boo-
ca. Té* *mbicciate Iv —, Mangia, «Ha
le faccende a gola„.
Parlature, sf. Dialetto.
Parlécchie (C. fr.), Fandonia, Pan-
zana Il Parlecchiare, Frottolone.
Parnanze (C. ». A.), sf. Grembiale =
Baceb. Parnanze, m. = T. Parninie,
f. = Torr. Paranr^ende,m, = i«. 1612:
Digitized by LjOOQIC
par - pas
Un parinnanzi di panno di feria = Ib.
1675: Parenanze con diversi lavori =
Ib. 1*^1 : Parinnanzi di Uno.,, di cam-
hraia = "Stat. aqml.„, Parananti.
Par*««ble, Parrocchia. (Gr. Pa-
rotXctaj II paraeelBlaBe, e meno com.
Pftreebe, Parroco. (" Paroco*„. Gr. Pd-
rochos).
Parane, Comandante di barca da
pesca. — de bbarcke = [V. Paràune],
Paréte, Mercante di tessati, e pr.
qnello obe va a vendere la sua merce
nelle fiere.
"^Paròteelie, f. pL Parotite = [*Pttr-
rifeche],
Parròvse, sm. Panetto tondeg^gian-
te di granturco e tritello pei cani =
Per sim. Mano, Piede, tondeggiante =
[Pezzo di mattone, o pietra, ohe si fissa
come segno a cui si tira nel gioco del
sussi ; e il Gioco istesso = Peso. Pane
azzimo di granturco. Se lievitato, èchia-
naU, (Porse, "Pan rozzo„).
*partere, sf. pi. l^e — , Le pudende.
Parte«élle, sf. Quella giunta ohe
si mette avanti ai legni scoi>erti per
renderli chiusi.
PartéBÌ«. sf. Nei canti popol., e pr.
nelle Serenate, corrisponde alla Licen-
za della canzone petrarchesca; e con-
siste in un distico, di cui il secondo
verso racchiude un' allusione laudati-
va alla sposa o alla famiglia di lei =
È anche il nome del Canto alla spo-
sa nella sera che precede il di delle
nozze.
*Pa8aM\ intr. Com. nella maniera:
JV pasaTiènne, Anfanare ; Andare a don-
dolo, Girellare in qua e in là per ozio.
""Pase^pAseole, sm. Pascolo.
*Pa»e«pfteare, sm. Bagattella. Ud
pijate pe' — /, Crede, che sia come bere
un ovo, un affar facile.
Paselie, Pasetae, voci per scacciare
il cane, Passa!, Passa via!, Passa là.
p Ascine, fam. Tosse affannosa jj
Spasemate, Tossicoloso — Asmatico.
<Cfr. " Pasmo*„, Spasimo).
Pascle e, non com., Naséle, sf.
Cappio. Fa' la —, Fare il cappio. Ac-
cappiare = [V. Anche: Laccio per gli
ucoelH e altri piccoli animali = Pai.
Pflwe, PàsvUe = Alf. Pàsoìe], (Lat. ...-4n-
sfUa-).
Pasquardlle, Fantoccio = Le pa-
squariUe de lu perséquìe, Le figurine
della Capannuccia. [«. le MammucciUe
de lu preaèpie; V. li PizzariUe,.,],
Pasque, Pasqua. — r usate, Pasqua
di rose, Pentecoste = Facce de — , Fac-
cia bella e fresca, giovereccia || Pa-
•quétie, sf. Epifania, Befana.
Passatelle, sm. Miccia con cui si
dà foco alle castagnole e sim. = Stri-
scia di polvere per dar foco ai mor-
taletti. Nei due signif., più com. Mi'
ne, f.
PasaahaUe (V., ©ri., P.). sm. Canto
popol. per serenate, accompagnato da
una melodia speciale. (" Passagallo„).
Paasamane, Staggio messo a un lato
delle scale erte per sicurezza di chi sa-
le e scende.
Passande, Palo lungo e sottile.
Passapartfle, sm. Nel modo: Fa*
*nu —, Avvertirsi l'un l'altro. Darsi
r intesa.
Passate, sf. pi. Nel modo : Fa* le —,
Uscire dalla porta di una chiesa e rien-
trarvi dopo aver girato intorno a una
croce. Anche, intorno all'altare mag-
giore. Si fanno, per acquistare indul-
genze, in alcune solennità. (Pisa: "le
Passate „).
Passatèlle, sf. Partita a mora, o
anche alle carte, in oui si gioca il vi-
no. Il padrone dispone del vino. Chi è
èotto beve a misura che comanda il
"padrone^. Chi è lasciato a bocca asciut-
ta, fa r olmo. Quindi, Fa*, Mannd', olme,
Far rimanere senza bere.
Passatóre, Coletto, specie di va-
glio per nettare il grano tribbiato; e
per separare la ghiaia dai ciottoli. Pel
secondo uso, ha la forma di un piano
inclinato e fisso.
Passatore, Àndito. (" Passatoio* „).
Passatore, sf. Scossa d'acqua.
Passatasse, sm. Per isch. Gola.
Passe, Passo == Guado.
Passeffsére. Passawére, sm. Chi
per mercede tragitta sulle spalle i vian-
danti da una sponda all'altra del fiume.
(" Passeggiero* „). = Sf. "Vettura che
trasporta persone e corrispondenze da
un comune all'altro in ore determinate.
Passane, Paletto di ferro a gruc-
cia per ficcare i maglioli nel terreno
= Sf. Cannuccia che si conficca per
guida là dove si ha da piantare il ma-
gliolo II PassellA', Mettere le cannucce
dove si ha da piantare la vigna, per
tenere i rettifili e le debite distanze.
(Lat. Paxillu-, « Passillo* „).
PAwere, sm. Passera. ("Pa8sere*„,
m.).
Passldae, Passione = Fa' sta* a la
—, Tenere in corda, a freno, a segno.
Far rigare diritto. Te facce sta* jV a '
la —! = Parff lu haUe de la —, Esser
rosso come un tacchino.
Paste, sm. Pasto. Nella maniora:
Ce facce —, È cibo di mio gusto, È la
mia beva. E, al contr. IPn gè facce — .
Fig. Di pers. che va, o non va, a' ver-
si, a genio || Sf. Paste da minestra. La
— de case, Le paste casalinghe = La
néve 8* é mmésse *m baste, Dimoia.
Digitized by
Ljoogle
pas -' pat
P»it«««ére, Pasticcière = Fig^. Pa-
■tìcciono, Cabalone, Armeggione.
JPa»iee«ldtie, Pasticcino.
Paftt«ffsiai««le> Mangiare, Bere,
senza fretta, per meglio assaporare.
Cfna 86 Is paitégge !, Oome no mangia,
ne beve, con gpisto. Come ci si ** spac-
chia „! Anche £Lg. Ved. P»&fre.
Pa«t«BAS Fare il divelto. Divelta-
re, Soassare, il terreno da piantare a
vigna. (Lat. e it. ant. Pastinare) (| Pa-
itenatare, sf. Il Diveltare II PAiteae,
sm. Terreno preparato per piantarci, o
nel quale di recente si è posta, la vi-
gna. (Lat. Paatinum, * Pastino *„).
Paiidre. Pastoia = Per meton.
Collo del piede degli eqnini = Fani-
cella di crine per chiudere le gabbie,
spòrte, nei frantoi. [CapeezéUe], = Q-óm-
bina, Funicella che unisce la vetta del
correggiato col mànfano = [€aa. Sog-
getto degl* innesti].
Pata«««, sf. Quantità di sangue
rappreso, Glosso grumo. Focaccia di
argilla mista a paglia, che serve per
costruire le casucce di creta (pingiare),
calcando coi piedi 1* una sull' altra =
Spurgo, Catarro grosso.
Paiae«li«, sf. Spreg. di grossa mo-
neta = Bottone di osso coi buchi. Fam.
Ne* vvale manghe 'na —!, Non vai nulla
un fischio, una buccia di porro = Na-
tica. (" Patacca „, Moneta di poco va-
lore.
Pattine, ''Pitaffio», Scrittura lun-
ga e noiosa II Pataflndne, fam. Perso-
na grossa, ma inetta. (" Pataffiona „,
fam. Donna grossa e inetta).
Patalòcche, fam. Nottolone, Pers.
lunga lunga, che nel camminare si di-
mena qua e là.
Patane, Patata = Iperb. Persona
bassa e fatticcia, Tombolotto-a = [S.*
Eaf. Panare — Ar. Catapam\,
Patane, sf. Yolg. Pudende femm.
(O-r. Patdne).
Patardcohie (€. rr.). Nel modo : CfhiàC'
chier* e —, Parole molte ma vane.
Chiee' é ttutte — /, Codeste son ciance.
(Cfr. « Pateracchio „).
Patatneelie, Uomo dì alta statu-
ra, ma corto di mente, che camminan-
do si dondola = Pastricciano, Minchio-
ne, "Bel fusto !„.
Pàtele (€all«4.), sf. Comare, Madri-
na = H. Patine, Compare; Comare.
Patèlle, sf. Osso, Paletta, della
spalla = [Anche: Bòtula, Osso del gi-
nocchio. (Lat. Patella) = T. Sf. pi. Sor-
ta di lasagnoni grossi e corti].
PAtene. Yed. 'Albraienatare.
Pàtete (P0Ét., Intr.), sm. pi. Zoc-
coli di legno.
Pa(«il«e«, Malaticcio = Che mo-
stra di soffrire per scarsezza di alimen-
ti. §ta' —.
Pati', Patire. Ji* paté. Io patisco;
QutUe paté. Quello patisce. Ji paté, Io-
pativo. Pe' lu triste paté lu bbóne. Nen
s* ahóde, se nnen ie paté, prov. = Fig.
Paté di mane. Gioca di mano, Buba.
Patirne (Ch.), sf. pi. Patume. JT d
resavete le — , B.& le paturne, le bizze»
i "cacchioni,,.
*PataU. Nel modo: §ta' 'm —, Es-
ser malazzato |j Colled. Agg. di pers»
Grassa e tozza. (Lat. PattUu-).
PatraMe, Frate dei maggiori. Bar-
bassoro = Spreg. Frattaochione || Pa-
traeedae, fam. Sf. Donnona.
Patraeònae, sm. Farfalla che vive
sulla quercia. Anche quella ohe sta
nelle case; ne IV inverno ò irrigidita, e
in primavera, deposte le ova, muore.
(Cfr. "Pat resonno* „, Letargo).
Patratèraie, Padre Etemo = Per
isch. Pare lu — de Ggiòrge.', dioesi di
Persona grave, contenta e sodisfatta
= [Lu — vj'ecehie, Persona molto auto-
revole, di scienza e di esperienza].
Patre, Padre = In città, dai popo-
lani, usato, in tutti i casi, invece di
Tate e Tata, più comuni nel contado =
Cavalle —, StaUone = ("Stat. aqiiiL„:
lu Patre = "Stat. mun. di V.„: Che lo
patre sia tenuto per lo figlio, et lo pa-
trone per lo flrarafoiwl I) PAtreme. Pè-
treme, Mio padre j] Potrete, Tuo pa-
dre = [*Pètrete = Torr. PJeirete =
©rt. Pattete = V. Pètte = Pese. Po-
trùeme, Mio padre. Patrùete, Tuo pa-
dre]. (" Patre* „. "Patremo*„).
Patreanòitre, il Pater noster =
Le patrennustre de la schine, i Nodi
della colonna vertebrale. 8' 4 jucate
le patrennustre de la schin* a la bbonaf'
fidate, Ha giocato quanto aveva al
lotto.
PatrUfe, PatrMe, Patrigno = {^Pa-
traàje = Av. Patrìje = Cli. Patri jje
= Pese. Patrìie = T. Patrìfje; vale
più spesso Socero; Maire je, Patrigno].
Patrdae, Padrone = Patrono = H
proprietario del podere. [8o* — , Signso-
re; nome con cui i contadini chiama-
no, secondo Fuso antico, il proprietario
della terra; e rimane anche più ohe
il nome, perchè nella mezzeria, presso
di noi molto comune, il "patronato , e
la " clientela „ sono tuttavia nelle re-
lazioni tra patrone e socce] = J\\ J§ta\
a —, Andare Essere, al serviiio di
qualcuno. Per isch., Andare, Essere, a
opra nell'estate; per esprimere la lun-
ghezza delle giornate = Nel gioco del-
la passatUla, Quello ohe comanda il
bere (arbiter bibendi) = Il tronco sul
quale si fa 1* innesto = ["Stat. aquil*,,
Digitized by LjOOQ IC
pai - ped
241
Patrone] !| *P»trtfneie, Il tuo padrone.
Pairtfaame, Il mio padrone.
Patrone, sf. Padrona = Patrona =
Mog^lie. La — me*, nel contado, Mia
moglie = La donna ohe i>orta da man-
giare airopre in campagna.
P»tr«iisln«, Ventriera per metter-
ci le cartucce. (" Patrona*,,, G-iberna).
Pfttteita««lBe, Cóttimo, Contratto
per lavoro a prezzo fermo.
PikTele, Péveie n. di pera. Paolo
= Iron. A$pitte lu corvè de scim —f,
Lavora, Adóprati, Dio non cala dal
cielo il panierino! = Fra^, nel ling.
fanc, il Sonno, I pisani. É-rruvaiefra
—, Son venuti l pisani = [«rt. Pav-
véle].
P»T«re, Panra = Ch* è — f, Di che
temi, dnbiti, sospetti ? Hajje — ca^ Te-
mo ohe =5 [Pahure] li Dim. P»T«rèll«,
Panretta, Panricciall ^Pahurijane, Ave-
re degli scatti di spavento.
P»ss#, sost. e agg. Pazzo = *8eV —,
Impazzare, Divenir pazzo, "Dar nelle
girelle „ = Jèrva —, Erba spontanea,
non buona a nnlla = Fture —, Fiori
senza odore = lYuite —,Fmtta senza
sapore, soiooche; salvatiohe = Séggia
—, Seggiola che tentenna = Thnbe —,
Tempo instabile || P»ssU«, Scherzo, Ce-
lia, Burla = JV nen diche, nen facce,
p«? — /, O che si burla? Non scherzo.
Non dico per chiasso = Fa* *na —, Pa-
re uno scherzo = Fa' la —, Trastul-
lare, pr. dei bambini. Jet* a ffa* la
— /, Andate a trastullarvi |] PanU^t',
Scherzare. JV pazzìje!, Io scherzo, ce-
lio, fo per chiasso, Stém* a—f, Ma che
si fsk a* ragazzi ? Detto a ohi prima di-
ce, promette, una cosa, e poi disvuole,
stintigna. Ce pazaif a ffa* e mijj* a
6re!, Che si burla? ; fckr 6 miglia a ora ?
ìfghe Ixk fucile n*n gè se pazzìje. Con lo
schioppo non si scherza. Je piace de —,
GHi piace di metter tutto in commedia.
Ha voglia di scherzare = Tr. — le ci-
tele, Divertire, Trastullare i bambini
■^ [V. Pacid*] II Pamslarèil«, sm. Gio-
cattolo, Balocco = [Salterello. Topo
matto, specie di fuoco d*artifiziol =
Agg. Facile a scherzare, a celiare, Bur-
lone, Sollazzevole, Capo ameno || P»s-
mòteelie. Che ha del matto, Pazzesco,
Lunatico.
P«*, P' *Pre, Per = Pe* lu menV,
ve*, Quanto a venire, verrà. *Pe* lu rie-
eh*, é rricchet Quanto a essere, è ricco
= Pe* cqueSte, Pe* cquésse. Per qnesto.
Perciò = Da pre èsse. Da sé = Per cau-
sa, Per via. Se ne vó jV pe* tti, Vuole
andarsene per via di te, perchè non è
in buoni termini con te = Per euf. Ped,
Pecazzerijd* (C. fr., Cast. C), Giran-
dolare, Andar gironi, a dóndolo.
Fècce (Ari). Nel modo iron. PÌJJete
*S8U — /, Bel "trucco,, !, Credevi di ave-
re il fatto tuo, e sei rimasto deluso.
(Basso lat. Petium, Pezzo).
Pé««lil«, Chiazza = Técoola, Pic-
cola macchia il Pe«etelA*, Picchiolare ||
Pleelilat«, Chiazzato ; Picchiolato ||
np^eétklé.* impers. Il riapparire qua e
là della terra quando la neve si scio-
glie. Cfuniènz* a — . Spécchie.
P«* eedleelie, m. av. Coricato.
Peccólle (Pasl.), agg. Piccolo.
Peccónelim, Kos.), sm. PI. Peccune,
Pnnteroli, Farfallini del grano.
Pe«eaaA\ Intaccare il lastricato
per evitare lo sdrucciolo.
Peelaa, Pulcino = Nel pi. Fig. Ban-
toli catarrali. Té' le —, *^B.a una pen-
tola al petto „ = [Oapunare, sf. Fam.
Bantoli]. (Pist. « Fucino „, Pulcino. "Pu-
cinaian. Catarro).
Pecéee, Piccoso, Puntiglioso.
P«eòss#, Laico neirordine dei oap-
puccini e dei minori.
Pée«to, fPece. Più oom«. Sostanza
simile alla pece. (• Pegola* „).
P«a««««irUe, Ipocondria (1 P»e«a-
drds«, Ap»ee«ii«irffte, Ipooondrico [|
App«e««drlr»l, Immalinconire.
*Pee«r«l\ G-uardare attentamente.
Fissare. Pecure!, Guarda, Mira! Té* -^
la tpéee, A li a rimirare la sposa =
ye^iùne le pecuréjje cchiù, Nessuno lo
guarda (lo tien di conto; l'accudisce)
più. (Lat. *Per'Curare).
*Pe«ifcre, sf. Attenzione. Nel modo :
Ten^ a — , o Fa* —, Por mente. Bada-
re. Ti a —I, Bada, Poni mente. N*n g
'i- àjje fatte —, Non ci ho guardato,
badato.
Pèeare, Pecora. Le pècura mf, Le
mie pecore. ["Bagl. di ».„: ...oZ ca^
pitulo delle pecura] = All' ùteme s'are-
cónde le — /, Bidè bene chi ride l' ultì-
timo, Il corto rimane da piede = La
pleura cambanare, la Guìdaiola. Fig. Il
Caporione = [Pijjd* 'na — , « Pigliar la
monna „, Ubriacarsi = I pastorelli a
ciascuna pecora sogliono dare un no-
n^e, che ha relazione con qualche par-
ticolarità che scorgono nella forma o
nel colorito dell'animale, o è di loro
genio. Fra tanti: ViciarìXle (Bigotta).
CódaUònghe (Coda-lunga), Carevunllle
(Carbonella), MaciarlUe (Massarella?),
Palmaróee, MarcheaéUe. E per indicare
gli agnelli, Lu fljje de — , La fljje de
— ] Il Peeurare, Pecoraio ~ [" Bagl. di
S. „: ...al pecurare che guarda dette pe-
cure] Il Pe«aréffae, agg. e sost. Odor di
pecora = [Pecurine],
Ped., per euf., Per. *Na lire — «»e,.
Una lira per uno. JV — acque, Anda-
re per acqua. A ppide, A ppanza, — è-
Digitized by
Godale
242
ped - pel
rie, A piedi, A pancia, per aria. Ha da
partì' — A8Ì8e, Ha da partire per As-
8Ì8Ì = [T. Pidicclucòf Per qua. Pidt«-
tete. Per costà. PidiUece,^ Per là = «.
É remenute da^ acque f, £ tornata dal-
Tattinger l'acqua?].
p»dil««iBl«, sf. Nel pi. Calcele del
telaio ; Pedali dell'organo e del piano-
forte.
P«dàìne, Zoppina» malattia delle be-
stie bovine.
Pedaline, Peiallae, sm. Soletta
della calza, Pedule = [Calzerotto].
Pedaae, Pedana = Per sim. Pan-
zana, Zàcchera in fondo al vestito.
Pedar^ (A.), Arbusto, speoialm. di
quercia. Anche nello Stai, mun, di A.,
cap. 272.
Pedate, sf. Modo di camminare, Cam-
minatura. ArechenóBC -e- ala—, Bico-
noscere dal modo in cui si sente cam-
minare.
Pe' ddevln^M, m. av. Ottimamen-
te, Per bene, "A quel Dio„.
Péde, Péie, Piede. PI. Pide, Pite =
àta* male 'm òtte, Esser tra letto e lefr-
tuooio. IPn d remésse péd* a la l^ije, È
sempre malazzato, È tuttora convale-
scente = Fig. OuUù te fa mStte^ lu —
picMelf Quello ti farà stare a segno, sa-
rà il caso tuo = èteréP le pite, " Tirar
le gambe „, Dare i tratti, Morire = 8e
scappe le pit\ a pp'ètrete!. Se tuo padre
morisse^ = E ccóse che »'n d — da ca-
mene^, l'È cosa ohe non sta, non va;
stranissima, ''che non ha babbo né
mamma „ = [TJejje — /, Pedinalo = JV
a lu péd* a lu péie, Seguire da presso.
Star sempre dietro ad uno] = G-amba
della tavola, della seggiola = Pianta;
Cesto. *Nu — de ^nzalate, de cavale. Un
cesto d'insalata, di cavolo = Albero da
frutto. *Nu — de fìcure, Un fico. Tré
ppite de live, Tre ulivi || Dim. Pedaoee,
Piedino li Aocr. Pedone, Piedone, "Piò-
ta„||A —, D» — . Appiedi, Appiè; In
fondo, Nella parte più bassa || A — , A
la — , A piedi. Camminando, "Scarpa
scarpa,,.
l'Pedeoasne, sf. pi. Badici, Falde,
del monte = Per isch. S* d recagnate
le — , Ha rinnovato le scarpe, calzato
scarpe nuove.
Pèdeche (P.), sf. Laccio, Insidia. Nel-
la maniera: Tajjd* la —, Bompere la
malia. (Lat. Pedica-. " Piedioa* „) || P«-
decaràune (T.). Nastro col quale le con-
tadine solevano avvolgere le trecce.
Pedecélle, Piccolo foruncolo. (Lat,
PediceUu'. " Pedioòllo*„, Baoolino).
Pedeehljd', Pedinare = Sgambetta-
re, Dimenar le gambe.
Pedeedne, Peteetfne, sm. Pedale
dell'albero = Badice maestra = Sag-
ginale, Fusto del granturco = Il punto
in cui le donne legano i capelli che
formano il più grosso lucignolo = [I-
noltre: Feccia dell'olio = Nel 3o signif.,
O. Strusciéne. Man., Scarduzze. Moni.,
Pe»e., Stammucche],
Pedensènde, Fondamento. Scavd*
lu, ole — .C^ Pedamento* „) || Pedenien-
dd', Basare =: Bifl. Fig. La mmalatìje
«' é ppedemendate. Il male ha messo ra-
dici, ò invecchiato.
Pedone, Pèiene, Pènero. (Lucch.
«Pèdano-a„).
Pédete, Pétete, Peto = [Pai. Pit-
tete] Il Pedetare, Peietaro, sf. Frig-
giculo, specie di chiocciola. Meno volg.,
CandarìUe = [Ort. Pedetale = Man.
Feiune, sm. pi.] |I Si»edetd', Speteid',
Speteziiare, Trar peti.
Pedine, sf. Modo svelto e leggiero di
camminare. Té* 'na — /. (In Toscana,
" Andar di pedina „ dioesi delle stame
e delle quaglie quando vanno a passi
corti e lesti per terra senza spiccare
il volo).
PeddeelBle, Pidòcchio ^. Fig. — ar-
bevate, Pidocchio riunto, ViUan rifatto.
Peddne, Piedone = Chi è lento nel
camminare = Chi lavora alla stracca,
Cempennone.
Pedneeo, sm. Vano angolare sul ri-
casco della volta, con bòdola a paro
del pavimento, usato per riporvi cene-
re, carbone e, in qualche luogo, anche
grano = [Pai. Banarjfejje. quasi, pio-
colo Granaio].
Péffao, Pegno = [Pai. Pigne = Can.
Pénghe, Pegno. Spengd\ Spegnare, Le-
var di pegno = "Stat. mun. di T.„:
Di chi ha pengora in mane del Sindico].
P^iJo, Pèggio ; Peggiore. Più volg.,
Cchiù — . = [*PJeJje].
Pold', Pelare = Dì'liquido o vivan-
da caldissima, dioesi che pile (sbuccia)
la léngue = Brucare.
*Pe' 1' amore, Per cagion, Per via,
Perchè. N^n é mmenute — ca piuvévt.
Non è venuto perchè pioveva.
Pelate, n. di pers. Pilato = Pare
la s^rve de — , pLicesi di Donna sciatta
e brutta = E cche é 'stu lamlnde de —f,
Ma ohe è questo lamentio? Detto spec
dei bambini frignoni = Se magnarrS
Pónze, Sottopóne* e —, È uno "strip-
pone „, una goletta !
Pélo, Pelo — Infiammazione deUe
mammelle, che suol venire alle puer-
pere = [Pai. Pile — Av. Pije\.
Peldide, Puléggio = tl^^n^*» ^^^'
ne, sf., Pìdjere = Mlffl. Pùléjje]. (Lat-
Puleium),
Pelélle, dim. di Pelo. Pelolino, Pe-
luzzo = Nel pi. PeltUe, Fig. Pretesti,
Attaccàgnoli, Cavilli^ Jt' truuìnne U
Digitized by
Google
pel - per
2^
—, Cercare il nodo nel giunco, cinque
piedi al montone, Trovar da apporre
al Credo. [A.r. Ciapilley Cavillo].
PeUrajje (Ari), Pelo ruvido, ispido,
pr. di chi patisce la fame o il freddo
= ©. PeXerame,
^Peline, sf. Pelame.
Pell»nse. sf. Parte di pelle stacca-
ta = Carne visza, sottile, di animale
macellato, •* Pellètica „.
rftlle. Pelle = Volg. ÉwpèUa fatte,
È di salute compromessa ; E spacciato
= Té* *na pèUa *ngòlle, Ha un omicidio
sulPanima = Imbriacatura. Té' 'na —,
§ta fighe *na —!, Ha preso una " cotta „,
Ha una " stoppa „!, "È in bemecohe„
= Volg. Copula.
Pel]e«elarse, P«lllo«lt»r»e, Azzuf-
farsi, pr. dei cani, Spelliooiarsi.
P«Ile«eltf ne, Q-iubbone di pelle usa-
to dai pastori = Pig. Farse, Teni*,
'nu —, Fare una camiciata, una gran
sudata ; Prendere un' infradiciata, mol-
f acqua addosso = [T. PélliccSf sf. For-
te sudata].
P«ll«irdiie, Poltrone, Poltron clone
=» Dondolone, Scansafatiche, Sbuccio-
ne = [SptUdrone, Poltrone. Spudutrine,
Sbuccione].
pelli««e, sf. Contesa, Bisticcio =
Baruffa, Barabuffa.
Pellicce (T.). sf. Cola (e Colo), arne-
se per colare la calcina = Car., Cast.
€., sm. Vaglio fine = Man. PuUicce,
Piccolo vaglio.
Pelllne, agg. e sost. Di corta vista.
PeUinet agg. di Argilla. Sterile, Inet-
ta alla coltura. Cerr etana —, Argilla
pollina.
PéUìnìe (Pai.), sf. Malattia del ret-
to nelle bestie bovine.
*P«lastfne, *Pelenstfiie, Polmone.
Pelaeelie, Parrucca- = Fig. Sbor-
nia. (Sen. "Perrucoan, Porte imbria-
catura).
P«' la prèste, m. av. Presto, Fra
poco.
Penarsi, Darsi pena. N^n de — /,
Non stare in pena, Non rammaricarti
= Confondersi, Darsi briga o pensiero.
Pènde, sm. Costura della calza, for-
mata da rovescini.
Pende«òite, per isch. Salita.
Pèoele, Penzolo, di uva e sim. Più
com., Appèse, f. || Penatine, sm. Gros-
so contrappeso di pietra per abbassare
ra leva dello strettoio.
'^'Peneiirae', Pentirsi.
Pénce, Tégolo =3 Per sim. Mesen-
tèrio del maiale = [Per isch. O-ran na-
so Il Lino scadente, che non si svelle e
rimane nel campo || Cta. Asserella sca-
nalata, per stropicciarci i panni lini
tolti dal bucato =s [T. Pénghe^ Tegolo
= Pai., »., Pinghe = «Stat. mun. di T.„,
Pinzius],
Pénghe, sf. Pezzo di tegolo, di mat-
tone. Coccio, Pezzo di vaso rotto.
*PeanilzBere, Palpebra; Palpebre.
Pènne, Penna =s Fam. Carlino (42
centesimi) = [N. di com. e di contra-
de = A^. La Pènna, la parte maritti-
ma del Teramano : ager pinneTtsis, ne'
Vestini, il cui luogo principale era Pen-
ne].
Pènne', Pèndere.
Pennecbne (T.). Chi va a starsene
lungamente in casa o sotto le finestre
della sua bella. (Cfr. *" Pendere dal lab-
bro, dal viso, dal cenno „ ecc.).
Pannine, m., Pennarole, f. Bocciòlo
per tenerci le penne da scrivere.
Permizze (T.), sf. pi. Doghe laterali
del fondo di botte o tino.
Penid', Pensare = Mìtteje nóme IPn
gè —!, " Fanne il pianto „, Reputalo per-
duto; "Sputane la voglia^, Levane il
il pensiero.
Panière (Man.), sm. Maglietta di
nastro per sostenere la rocca alla spal-
la della filatrice. (Pist. *< Pensièro „).
Peparfille, Peperone.
Pepécchie (Se.), Fagiolo secco.
Pèpedlnle, Peperone piccolo e pic-
cante. (♦Pepe d' India).
Pepèffne, Capézzolo = [C. ». A. Pu-
pigne » T. Pepigne, f. — Pese., At.
Pizze].
PeplBsere, sf. Clarinetto rusticale
= Becco del clarinetto.
Pèppe. abbr. di Giuseppe, " Beppe „.
Peragne, fam. Sbòrnia.
Perasse, Pero salvatico.
Perealle, sf. Percalle, m. (Fr. Per-
cale, f.).
Peretfebe. Ved. Preedeiie.
Perdere, Perdita, Scapito. Nella
maniera : Addò e* é gguite, n'n g' é —,
Dove e* è gusto non e' è danno = [Per-
djere]. (Cfr. "Pentére*„),
Perdeaènnele, Pardesènnele,
Perdnaènnele , Prezzémolo = Pare
die tté' wénne* lu — !, (o, Vosse de le sen-
de mlrtere); detto di chi nel vendere
rosicchia nel peso o scarseggia nella
misura = [Petresìnele = C. ». A. Per-
teaénele = s. Perdeaìmmele = Pas. Per-
deaémmero = Aq. Erbétta = Ort. Pe-
troaémolo, casato].
Perdetdre, agg. di cosa. Facile a
perdesi, Che facilm. va perduta. Lu
ran* é rróhba — , Il grano (quando la
messe è matura) è soggetto a perdersi.
Pére. sm. Pero-a = \^Pà%re = s.*
Enf., Cel. Pire = Aq. Piru],
Pèrle, Pèrne, Perla = Macchia
bianca nella cornea.
PerUaad'f Scottare con acqua bollen-
Digitized by
Ljoogle
244
per - pei
lente le eartiì Tire » AmoL PtrUme!,
Hft im» febbre ardente.
PerUme (p.**) sf. Paoodi cane cotta
tra la brace.
♦^• ■■ <ee % Nuocere, Xòeere.
*Ptrtmmt0m^, Kominare = Far men-
skme dì alcuno.' 8* pernòwteme, É per-
sona di grido. IPn iepemòwune, S per*
sona oeenra, ignota.
*r9wmmÈiiL\ Kotare, OMerrare. ^it
g -<• iKfJe pmtuU — ntèmde, Non ci ho
potuto scorgere nulla.
Pf iiiaae, sm. Piccola e corta spiga
di grantnoo = Cilindro fecale = Per
iscli. Persona di bassa statura = [Per-
ròzue e VerròaU], Cfir. Pire.
*rené«Ie, *Pi »—<<■■«, Presèpio,
Oapannnceia = [Preaèpi.'].
Basciugare = P.
Fig: Corto a quattrini.
*PBnmlmte, avr. Solamente. Ce itave
~ ètte. Cera solam. lui.
P e rt eea r e, s£. Aratro grande usato
pei rinnorL
F >e r t4 — , s£. Occhièllo = [rai^. Ber-
<0M] U nert«a«, Pertugio, Foro = [Ari,
Bertuge], (Lat. Pi6riw«««;.
Ptneeke, ^Pr«aMek«, sm. Pèsòo;
Pèsca spiccace, spicca.
Piersi, avT. Fino; Anche.
Pese»re, s£., fiume. Il Pescara.
*PeMeaHre, Porcastro.
IPéeee, Pesce. PL PiMce =[€.«.».
La Péace] \l Diacciòle = [Piseiaìòeche =
A«. CànnèlóUu \\ Sf. Polpaccio della gam-
ba = Pezzo di baccalà (i Dim. PeaeeMl-
le, Pesciolino. C^ Pe80ìatello„) |] Peeel»-
rU«, Pescheria.
Péielile, PéSebe, sm. Toppa, Ser-
ratura fatta d' una piastra di ferro con
ingegni = [PJeschie]. (Sen. " Peschio „ e
"Pestio^, Chiavistello).
Fésco e Péichio, Pescalo, Peschiólo,
Peschioli, Pischiéti, PischianteUa, Pe-
schiamèdica, Peschiagnòzzo, Pescecupo,
Pescefrdcido, Pescara, nomi di contr.
in molti com. di qnesto Circondario.
PesedJJ«, Pozza d'acqua, Stròscia =
[Peseujje = T. Pescòjje = Pese. Pescél-
U\.
Pescrd, Pescràje (Peti., »«.), Doman
l'altro.
Pése^ sm. Quantità di cilindri di
lana, legati nel mezzo a mo' di nappa.
*Nu — de lane — (».• Eaf. Pise], (Lat.
Pensum)\\St Pesatura, Il Pesare. Fa*
la --, {*" Pe8a*„).
Pesete, agg. Pénsile. Nei modi: SSC'
chie pisele, Oreochì eretti, atteggiati ad
ascoltare. Fède —, Pronto a camminare.
Menéitra , Erbe non molto cotte
= In forza di aw. Pijd', Prender di
soppeso Alzar da terra. Bta* *m —, Star
penzoloni. Stanzia 'w — -, Stanza al pri-
mo, secondo, piano = [Sm. Piano della
casa. Ost* a ddm* pisele. Casa a due pia-
ni]-
PiesaHltf. Yed. gpeselU<*.
Peaélle, Pisèllo = [Pestile = A«. Pù-
e^U],
*Peall]«, BusillL Ajicche Ha lu —,
Qui è la difficoltà. Qui giace Nocco =
Nel gergo, Danaro. OmllU té* lu —.
P es tfg e. sm. Oravessa. — de cape,
Caparràna, Aceapaooiatura = Nel pi.
Peture, Qra treic , Imposte, Balzelli,
Tasse. Anche, *Bwei«i-e e *'Mfmbesetur6.
P^ettf*, Pestare = Pigiare l'uva. As-
soL i>ifa»a«e se iMtte, Domani si pigia
= — Tiiee, Ammostare.
Pemdare, agg. Di Stansa. Superiore
al piante r reno.
P e to eec, sf. Pesao, Brano ; e spec.
Straccio = [Cast. €. Q-rosso posso di
carne, di pane, e sim. (Forma spreg.
del basso lat. PeUum; ovvero dal gr.
PiUdkianf).
Petaeelaae, bosco, Petaodato.
PeiaeeKl», sf. Tussillaggine, Fàr-
fara =r [Còppe, pL Càoppe = Palamk.
Prbteme, sm.; pL Prfetene = T*rr. Ógna
cavaUine = MUri. PambanHU = T. Tue-
eéUagge = A«. FarfareOa, (* Petaoduo-
Fetar4le (V.), Ordigno per prendere
il pesce vicino al lido. Lo stesso ohe
Trml»ktfeefei«, ved. Cfr. Pe«err«lle.
Pvtarre (KlpaM.), sf. Vaso di terrs
cotta per conservare oUo, frutte sotto
l'aceto ecc. (Or. Pìihdrion).
PetaaalMe, st Specie di uccelletto
che nidifica presto = Fig. Personcina
piccola e vivace, Scricciolo.
Petéeale, agg. Di Donna. Pettégo-
la il Petee«léae, Noioso^ Uggioso = So-
fistico, Minuzioso = Meticoloso || Pete-
ealarUe, sf. Com. nel pL Pettegolata,
Pettegolezéo.
Peierrélle, sf . Stiaccia, Ordigno per
prendere gli nooelli = [C. fir.. Trappo-
la = Ari, PetarrìUe, Casa cadente che
al primo urto può rovinare].
Petarrtfaee, Pettirosso = [Ari, Fa-
tarròsce],
Peteetfne Ved. Pedee^ne.
Petèrtere (eaap«i.), sm. pi. Corian-
dolo = A«. PitartÓla.
*Pet^ve]e, Pietoso, Compassionevo-
le. Ved. Plie«
Petind (».), Pipita, Pellicola staccata
dalla carne vicino all'unghia.
Petltte, sm. Fam. Boccale girando
= Aveza —, ca lu vine va deritte !, detto
per isch. a chi cionca = [" Stat. mun.
dì T. Che li Tiostelani tengano li vasi
(misure dette petioii, mezzi petioti eco.)
justi et sigillati sopra e sotto = " Stat.
mnn. di A. „: Quicumque vinum vendere
Digitized by LjOOQ IC
pet - pia
245
voluerit... vendat minutatim ut luhet
ad petitam = " Bagl. di ». „: Ohe ntdlo
tavernaro óho»tulano . . . non debbiano,.,
toUere dal venditore . ,*più de uno quat-
trino per petitto].
lPei^««l»e, PÌDEOchero-a.
Petóne (nel contado di T.), Tacchino
= €»•(• C. Pecóne.
Pétre, n. di pers. Pietro = Egnéla
mamme de aam —, È donna avarisslma,
ohe " non darebbe un Cristo a baciare „
= [PSetre = » » Kaf. Pitre].
P«tr*ae«be, ag^g. Ojje —, Petrolio
= [Due fontane di olio petronico. Al-
berti, "■ Descrittione di tutta Italia „,
pag. 504 =r Nella riva sinietra di Ater-
no ai sono trovate ecaturipini di olio pe-
tronico, BoMAiri:L.i:ii, " Antichità frenta-
ne„, Tomo I, pag. 45].
l*eMA', Dipingere = P. pass. Pett»-
te, Dipinto. (« Pitto*„).
Pfttte, Petto = Pig. Strétte de —,
Avaro, * Largo come una pina verde „
=■ A — ^, m. av. A carico, Per conto, A
rischio e pericolo.
Pét(e]«, sf. Sfoglia, Falda sottilis-
ma di pasta, di cui si fanno traglierl-
ni, lasagne ecc. = Falda di lana, che
poi si riduce a cilindri per filarla =
Pezzo di cotica erbosa = Brachetta,
" Toppa „ = [Oltre ai due primi signif. :
Lembo di camicia che esce dallo spa-
rato dei calzoni dei fanciulli. Anche,
e più com., Pannèlle, ved. = Per isch..
Le pettéle, I rai£zi = V. Péttéle, sf. pL
Donne plebee, Ciane] || P«tft«ld«e,
spreg. di Bambino. Marmocchio, Moc-
eione, Moccolone || Péttele,PetteléUe, Pet-
tine, sf. Infilzata di fichi secchi, fatta
con fuscelli, in forma di un pezzo di
nastro o di un pettino = Or*., V. Péttele
de nòcca , Pane schiacciato di sanza.
yed.Se4^Ppele] || Petftelanffille,Strac-
cione; "Sbraculato„. Com. nella manie-
rar—e ccumhagne, Società di miserabili.
Pettellat«, Peti«rIaAe. sf. Il seno
della camicia tra il collo e la cintola,
Senata = Quanta roba può capire in
quello spazio = [Petterate],
Pètt«n«, Pettine = [Ari, Nel pi.
Pjettene, fig. Pretesti, Cavilli] || P«U«-
B«s«e, gf. Pettine già usato dalle don-
ne per fermare le trecce o piuttosto
per ornamento.
Pettenleelile» Pettignone, Pube =
[Pettenare].
Petterate. Yed. PefttelWaie.
Pettine, Pettorina || Infilzata di fichi
secchi a forma di pettorina = Aft. Se
ha forma di rettangolo, Qratllle, sf. ; se
triangolare, Crucce, sm.
Petali*, Annoiare, Seccare i| Peta-
lande, Seccante; Pigolone.
PetttZare (Torr.), Lattuga spontanea.
Pezéclie (e. fir.). Petulante; Uggioso.
P«aélle, Marza, Mazza da innestare
= [PtaiéUe, PuUzélle = V. BuziìUe =
Pese. PuzéUe], (Forma dim. di PuUu-).
Pezzàcchie (Pai.), Cornacchia.
Pemsafte, sf . Pezzo piuttosto grande ;
Quanto un pezzo. ^Na — de carne, de
tèrre.
Pèsse, Pezzo = —d* òpere, Imposta,
di uscio, finestra ecc. Nel pi., Impo-
stame, Affissi, Tutto il lavoro di legna-
me d' una fabbrica = Appezzamento,
di terra |) Sf. Pezza = Toppa. Fig. Mét-
te' *na pìzz* a cculore. Metterci una top-
pa, Bimediare a uno sconcio ; Giustifi-
care il mal detto o il mal fatto = Iron.
BbÓna —!, Cattivo, Brutto coso, Tocco
di birbone = 'Na — de cìtele !, Un pez-
zo. Un tocco, di bambina. *Na — de cu-
rane!, Una coronciona.
Pessélle, sf. Specie di cialda. Lu
ferra de la — , La stampa a forbici con
la quale si dà la forma e in cui vien
cotta la cialda = [Pezzélle, Ci(ifnbìUa].
Pazzendd*, spreg. Andare in cerca da
questo o quello di qualcosa di cui si
ha bisogno 11 PesseadarUe, sf. Povera-
glia = Cosa da povero. Una miseria =
Più com. nelle maniere : Jì* 'm —, Im-
poverire; Jfannd* —, Far divenire po-
vero.
Pezzuche, Bastoncello acuminato da
un' estremità = [V. Fondo della cister-
na. Yed. PlsseeòUe].
Pemsato. Yed. Plsse.
Piaeé', *Praoé», Piacere = Te pia-
céaaa 9, Q-radiresti?, modo cortese di of-
frire qualcosa, e d' invitare a prenderla.
Affine al tose. " Si abbellisca. Si abbel-
lisca pure ! „ = [A. Place'],
Pldffite', *Prasae, Piangere^: [Pai.
Piagne' = Fr. Chidgna'] Il Planile, sf.
Sfogo di pianto. Faraa 'na —, Dare in
pianto. Piangere lungam.
Piagnecule, Piagnucolone , Belone,
Frignone ; detto dei bambini = T. Pia-
gneplzze = p. Sf. La Piagnecule, per
isch., Quel canto flebile che s' intona
nel momento che la sposa si divide dai
genitori.
Plasna^. Lo stesso che PiagneziiU
nel 1* signif. = Dei bambini. Fa' lu —,
Frignare = Fig. Stélle —, é aaégne d'
ac^ud, prov. Stelle appannate, pioggia
vicina.
Plana-manrldre. La —, Lo Stato
maggiore ; e, per estens., I capi, I più
autorevoli.
Plaade, sf. Palmo della mano.
Plaadlne, «Prandlme, sf.pl. Pian-
ticine d'ortaggio da trasporre = Posti-
mi = [A. Plandime].
Plaaddne, Piantone d'ulivo =
[♦Pratiione, *Pranzàuné\.
Digitized by
Google
pia - plg
PlAMe, agg. Piano. A lec* arefd —,
Qtd il saolo pianeggia = Sf. Pianura
= [*Prane = ral. Piane] \\ Dim. «•-
nétte, sf. Pianale, Bipiano = C.fir.
Pragnòtte].
Piane, Pialla = [P»l., A. Piane].
(Lat. Plana-) \\ Dim. Planoase, yed.
PlABéte, «Praaéte, sf. Fig. Orosco-
po; Destino. Lègge* la —, Tirar V oro-
scopo. J? 2a — me*.', É il mio destino,
È fatale per me ! = [*Prandite], (** Pia-
neta „, sf., è anche idiot. tose).
PUlnvIie, *Pransbe, Pietra larga,
pianeggiante e poco spessa, Lastra, La-
strone = [Dim. Pianghétte, Piangìile] \\
Plaaffate, *Pransate, Pavimento. Im-
piantito ;| Plaavaièlle, dim. di Plaa-
sate = Pianerottolo sulla scala ester-
na. (Da Piangere),
Plaaòsse, sm. Dim. di Piane, Pial-
la. Pialletto = [T. Pianucce, sf. — C.
m.A.Pianòzze,af.] || ApplanasBiC, Pial-
lare. Anche, Spiana'.
*Piàichie, Piastra, Lastra di ferro su
cui sono inchiodati gringeg^ni della
toppa.
Plaitre, Piastra =Le — de la porte,
Le Bandelle dell'uscio.
*PlatA, Pietà. (« Piatà*„) || Piatta-
ie, Pietanza.
Piatele, Piatene (Cast. C), sf. Vas-
soio, per lo più di legno, sul quale si
mondano le biade e sim. = Piatto di
rame, con manico di ferro, per raccat-
tare l'olio nei frantoi. [Ar. Pràtele],
(<3-r. Plàthanon).
Piatte, *Pratte, Piatto = Fa* le —,
Bigovernare = [Pai. Piatte] \\ Piatta-
re, sm. Piattaia, Bastrelliera = [An-
che, Scudellare, sm.].
Piasse, 'i'Pa'asse, Piazza, che nel no-
stro uso è anche sin. di Mercato = Ved.
liètte = [Pai. Piazze] || Plassére, Chi
riscote la tassa dai rivenditori che oc-
cupano un posto in piazza = [Pìazzj'ere,
Fiazzaiolo, Ohi sbraita e fa scenate
plebee] il Plassate, sf. Strada principa-
le della città, 'ètafenèitr* arrise 'i- a
la —, ...dà sulla strada. Apprime ae de-
ce le — ; mo' V éme dice le Curze,
Picee, sm. Picca, Puntiglio = Ca-
villo, Pretesto. Ne* jjV truuènne —!,
Non cavillare. Stai nei termini ! = Con-
tesa pettegola, Battibecco,. Gara. Ha
V óme fatte *nu — , Si sono bisticciati,
piccheggiati = Briga, Bega, Impiccio
= Noia, Fastidio. Me dd—. Mi dà noia,
M' inquieta. Dd' de— a une, Molestar-,
lo ; Provocarlo = [T. Dd* de picce, Dar
sotto, Consumare tutto] il Pleel4lse,
Puntiglioso; Cavilloso; Garoso; Noio-
so ; Dispettoso || PleelJA', intr. Fare il
puntiglioso = Cavillare = Altercare,
Piccarsi, Piccheggiarsi, Bisticciarsi =
Bifl. Nella maniera: Sènie chette pic-
ce!. Senza ohe tu cavilli.
*Pleeellate, «TaeeeUate, Buccel-
lato. In città, ora, TaraUe,
Pleeeallle-aUiae-rllle, agg. Picco-
lo, Piccino il Pleeerllle, sm. Piccino,
Bambino || Appleeerelil'-nelll'-mea-
nl'. Appiccinire.
Pleeiie, Becco, rostro degli uccelli
= Beccuccio di alcuni vasi = Punta a
forma di becco |! Peeeil*, Beccare.
Pleebe, sf. N. fané, del Pene. (Il
"Pipi^. Fawf.) = [Pooo. Nella manie-
ra : Ogne ppicca jóve, Ogni poco giova.
Ogni prun fa siepe].
Picchie (T.), sm. Lamentio il Pìcchj*,
Lamentarsi, Nicchiare li P2CcAine^ Pie-
chiùse, Ohi, Che, sempre si lamenta.
Pleeldae, sm. Piccione-a = Vezz. di
Bambino.
Plebe, Gazza = Fig. Pica marzie,
Pers. garrula. Ciarliero = Carta cand'
e ppica sène. Carta canta e villan dor-
me = Pijd* *na —, " Pigliar la monna „,
Ubriacarsi =[Pic/te (Man.), anche: Fa-
me] il '91 beearse, fam. Imbriacarsi.
PigiUe. vezz. di Bambino. Ora, non
com. (Lat. Pisinnu-).
Picuta (A«.), agg. Di Donna. Ciar-
liera.
PleeK', PJe<», *Pree*', Piegare =
[Pai., S.^ Ear., A. Plecd*] || Piéebe,
Pièga = Bimboccatura del lenzolo. Fa*
la — a lu lenzóle, Bimboccare il... Il
Pieedae, aocr. di Piega = Bàstia.
Plénse, *Préme, Pièna. Lu fium* d
'ccéte la —, C* ò la piena nel fiume, Il
fiume è grosso, ingrossato. Se l* d pur-
tate la — , È stato portato via, travolto,
dalla fiumana.
Piène, *Préne agg. Pièno, contr.
di Vuoto = Grasso, Pingue. É — , §ta
—, È grasso = Delle granella. Maturo.
Lu *ran* é —, Il grano è maturo = [Pai.
Piène]. Ved. Préne.
Planate, sf. Péntola = Cotto di le-
gumi. Métte* la — , Fare un cotto di le-
gumi. N*n gè vaJJ* apprìaa* ale — , Coi
legumi non me la dico = Fig. Di fa-
miglia, ufi^io pubblico e sim., dove non
ci sia né capo uè coda, dioesi: Pare la
— de lu prime de magge, È un panico-
laio= [«lai. Pigne] || Planatene, Pen-
toletta, Pentolina = Per isoh. Arevu-
nt* le — , Accozzare i pentolini. Met-
tere insieme quel ohe ciascuno aveva
preparato per sé e fare tavola comune
Il Plffnatare, Pentolaio, Cocciaio. (" Pi-
gnatta*n. Sen. "Pignatta, Pignatte. Pi-
gnattaio n).
Pigne (Pett., C. di S.), sf. Dolce di Pa-
squa, con ova sode al di sopra. Si va a
mangiarlo in campagna; e il fare questa
scampagnata si chiama pasad* V acque.
Digitized by LjOOQ IC
Pig - piB
247
PlffBòle, sm. Pina = Mandorla del-
la pina. Pinòlo, Pinòcchio.
Plj*', Pigliare, Prendere = Chi se
pijjef, Ohi sposerà? Sepijje *na védeve,
Sposerà una vedova = Ritirare da uno,
Somigliare ad esso. Ha pi j aie da la
mamme, Bitira dalla madre, Somiglia
alla mamma = Levare. Lu róace pijje
la viète, Il rosso abbaglia la vista. *§ta
eòSte me pijje lu fiate.
Pi Jone (F. •. Hf.), sm. Dolce di rito
nella Pasqua. Altrove, chiamato, Ca-
valle, Castine. (Lat. Pipione-).
PUft>>««tae, sf. Fam. Disdetta nel
gioco = Miseria = Fame || njòmee»
Plfòneetae. m. av. A straccabraccia, A
rilento. Ji' —.
Pile, sf. Vaso di pietra usato per
conservarci olio || Pila, n. di oontr. in
molti luoghi.
Pile de madd^me (Or*.), Filato sotti-
lissimo.
Pimhe (C. rr.), agg. di Filo. Sottile
= Ar. Pimble.
Plnele, Pillola. T. Pìnnele] = Nel
fig., più com., sm.
Pinghe (Ar.), sf. "Pinco „ = Clrltaq.
Pingiàcehie, sm. Pene del maiale.
Plnfflare, sf. Casuocia di argilla e
paglia = Spreg. di Casa. Topinaia =
fCl. Tegolaia; Mattonaia. Sm. Forna-
ciaio = T. 1598: La pinciara alla marina
= " Stat. mun. di T. „ ; Pinzarius, Fab-
bricante di tegoli].
Pldmme, *Prdnime, Piombo || 'W-
blnmmarse, 'Nfftalammar/ict, fig. Ap-
piopparsi = Pesar come piombo. Un
cibo indigesto se ^mbiómm* a lu stòme-
che,... sfonda lo stomaco = [P»l. 'Jf-
hlummarse],
PIdv«', Piovere = P. pass. Piòvete
= [Pai. Piòvere = Roec. Uhiòve;*e]\\
Piòve (Ort.), Pioggia. (T. lett. e poet.
« Piòva „).
Pt-pt. voce per chiamar la gallina,
Bilie, Billi = Di cosa ohe « fa il solle-
tico „, di cui si ha gran voglia di di-
sfarsi, dicesi, fam., Je fa pi pi \] Pipì,
sf. N. fanc. della Gallina. [JSav. Pipa]
= Anche, n. fanc. del Pidoooohio = [V.
Pipije, n. fanc. del Membro virile.
(Toso. "Pipi„, m. Fanf.)].
^*PP«, Pjippe, Pjeppe, Pipa.
Pire, Piòlo. ScaV a —, Scala a pioli
= Cavicchio per bucare il terreno |! Pe-
rdle, Piròlo; Cavicchietto per tendere
le corde del violino, della chitarra =
Pirone a cui si avvolge la corda del
pianoforte || Peròectaele, sf. Bastone
corto e con grossa testa \\Peì*ùchele (P.«°),
Mozzicone di candela || 'oberarsi, In-
tiri24ire. Divenir teso, rigido.
Pìrte (Ort.. T.), Pévera || Dim. Prió-
le = Caa. PitrióU,
Pirre, fam. Bosso di pelo. (Q-r. Ppr-
ras).
Pisaturo, nei prot. not. ant. di T.,
ll«at., At. Pestello. Ignoro se negli
stessi luoghi la parola sia sempre viva.
(Dal liit. Pisere e Pisare, Pestare).
PlselarèUe, sm. Vena sottile di li-
quido che cade o scorre. Lu sanglie je
fa lu —, Il sangue gli fila, Lu sudare
je fa le ppisciarille, Il sudore gli gron-
da. La bbótte fa lu —, La botte fila =
Vév^ a — , Bere a garganella, a doccia.
Pisdjere (Cast. C), ler Taltro.
Plsete, Pisside.
Piste, sm. Pestata. Nella maniera :
Fa* 'nu —, Fare un fracassio di cose =:
Anche fig., detto della pioggia dirotta,
ecc. che abbatte o sciupa i prodotti.
Plitele, nel gergo, Prète.
*Plte, Pietà. Nella maniera : Ave'
—, Aver compassione. Ne* jj* àjje —,
Non lo compatisco, Non lo compiango.
Chi "ha —, ha hud. Chi ha pietà, ha guai
= [Te fa menV 'm —, Ti move a com-
passione]. ('*Pièta*„).
Piarne, "'Prame, Piuma = [Pai.,
Pett., Cast. C. Piume] \\ Plnmatare,
sf. Piumaggio.
PluvllleeK*, Plavlleeii*, Pioviggi-
nare, Pioviscolare, Spruzzolare = [Cli.
Piuviccecd*].
Piìtze (Air.) Bastoncello acuminato
alle due estremità col quale si gioca
alla lippa.
Plsae, sm. Punta = Estremità di
un oggetto che finisce ad angolo. Le —
de lu fazz6le, de lu lenzóle ecc., Le còc-
che del fazzoletto, del lenzolo e sim.
= Canto. Lu — de la tavele, de lu mure
= Angolo. Detto anche Curnécchie. Fig.
MStt' a lu — , Mettere da parte, insie-
me, Baggruzzolare. 5^' d miss* a lu —
100 lire, Ha risparmiato, messo insie-
me, fatto un gruzzolo, di 100 lire. Mét-
t' a lu — une, Non tenere più di conto
una persona. Sfétt^ a lu — 'nu vestite,
Smettere un abito, " Dargli la benan-
data „ = Spicchio, Ciascuno dei tre bec-
cucci della berretta da prete. La bbar-
réti' a ttré —. = Lu capplU* a ttré —,
il Cappello dei preti, a tre punte, il
" Nicchio „ = [Av., Pese. Capézzolo =
Le pizze, n. di monte, I Pizzi = Pizze-
ferrate, n. di com.] || 'M —, m. av. Sul-
la punta; Sull'estremità; Sull'orioli
Pe' — e ppandune, m. av. Dapper-
tutto !1 Pezzate, Puntuto, Con punta ;
Aguzzo = [T. Fig. Ardito = S. Arguto]
Il PlzzeetfJile, PlzaeeiUi«) PleeeoaJJe,
sm. Angolo, della tasca, del sacco, e
sim. = Orlo, Estremità || 'RlblzzA', »M-
bezz*,tr. Ficcare, Far entrare, la pun-
ta = Bifl. Cacciarsi, Mettersi, Star den-
tro, per poco = Fig. Ottenere un posto,.
Digitized by LjOOQIC
248
pU - POS
un ufficio, doTe ohe ti*, qaasi a farsa
di fomiti.
pftuM, sf . Stiaooiata = Pisza dflge.
Torta, Dolce fatto a mo' di stiacciata,
con ripieno di crema e sim. Se il ri»
pieno è a due o più suoli^ li chiama
€Mté. (Fr. QdUau) \\ Dim. Plssarftlto,
Stiacciatina.
rtaaeaA', Piaaicare = Beccare, Bes-
sioare, Ferire col becco = Pinxare, Ap-
pinaare, il Mordere delle vespe, san-
sare e sim. = Spippolare, Piluccare,
Spiccare Ton dopo Taltro i cMcchi del-
r uva, e tim. = Pissicare, Friizare, pr.
dell'aria molto fredda, del vino nuovo
e ùm. = Fig. Fare dei piccoli guada-
gni 8U ciò che si vende, Spillussicare,
Beccare, Strappare = Ghermire; Ar-
reetare, Acciuffare =■ AssoL Bincarare,
Crescer di presso. Lm 'rane eumèni* a
—, Il grano comincia a rincarare, " met-
te un dentino „ !i Plsseclte, Plssico, Pis-
xicotto = Fig. Farèe, DuvendéT, nu —,
Bimaner brutto, attonito, Diventare
piccin piccino. (Sen. ** Bientrare in un
piisico „) = Bessicata, Beccata |I risae-
•»t«, sf. Pissioo ; Presa ; Bezzicata, Bec-
cata || risseeaiare, Beccata, Bezzica-
ta; Appinzatura i; A ppisseeAe^le,
gioco fanc. Acapannisoondere || A FPts-
■«•kllle. Ved. Taf».
Msse«arUe, Pizzicheria ii rixsee»-
rdl«, Pizzicagnolo, Bottegaio.
Plaseaffrllle, fam. Bagazzo piccolo
e scarno, ma vivace, " Pepino „.
Pizsepàpere, (Ch.), sm. Pam. Fiasca
molto panciuta = Per isoh. Buzzone.
PizzeruXU (Pl»«., T.), Stiacciatina
di granturco cotta fra la brace.
PizzUUf sm. Pizzo, Merletto, Trina |I
Pinzettare, Trinaia || splas«lli(', Smer-
lare.
Pizzùcchéle (Ch.), sm. Lo stesso che
Claralle ; ma ha forma di S.
Pjerchie, Tirchio, Spilorcio, Lesina ||
PJerchiarìje, Tirchieria, Spilorcieria.
(Pist. '*Pirchio„).
Plaje (T., A.), Piaggia = Nomi di
contrade: eamb. Plaja; Mont., Col-
!•«. Plaganiero; Boa. Plajctdazzo ; «.
PraìtèUa, (- Praia*„).
PlaUU«,8f. Ciò che si paga dal eòe-
ciò al padrone pei lavori che fa a pro-
prio conto coi bovi del podere.
PlAnsa plAnae, m. av. Adagio.
Plemenare (Toeeo, Cast. C), sf. Ab-
bondanza di checchessia ^ T. JPlemùte-
chey sf. Nel gergo, I danari. Cfr. rié-
■se.
Ptf e«, sm. Pulce = Per isoh. Pò fa'
le mmait* a li puce^ Può fare i basti al-
le pulci, £ artefice abilissimo. (Di don-
na peritissima nei lavori muliebri, i
toscani dicono : " Farebbe gli occhi alle
pulci „) = [Pk2^/ Puìce, Pmigge = Car.
Puce], (Pisa, Liv. e Pist. * Puce „ = Lat.
PuUce-J.
Ptf«lM, *PA«ek«, agg. Pòco. PL Pu-
che = Sost. Sa de —, f anu Non e* ò di
male se non che è poco = Per ìbóìl,
Ddmmeme —, bbón* e ffa* cch* avanze.
Dammene poco, buono, e fa che avanzi
= Tenére* a —, Bisparmiare quanto è
poacibile. Fare a miccino = 'Na —,
Una piccola quantit-À. Anche nel pi. Ce
Hate *na — , e *na puche, de ggende, C* e-
rano alquante, delle, persone. S'è fatte
*na —, e *fia puche, de quatrine. Ha mes-
so insieme un pò* di danaro, del dana-
ro. (Sen. '^ Un pochi di danari, di semi,
ecc. a) II r*«lM Bso*. m. av. Poe* anzi,
Pooo fa, Diansi.
PdSB», sf. Pane di cioccolata = Dim.
p«n««t«. sf. Panetto = [Pòjje]. (" Bò-
glio*.).
P4l*«aasaae, PiUe«amaa«, r^
••«■■saae e l»»py*a— <■», Doman
l* altro = [Puojedumane],
Pòleae, Pòlissa = [*" Stat. aquiL „,
Poliea].
*PòUe, *PòtU, Póse, 8.» pers. perf.
ind. di • Potere „. Potè.
r^nseee e Préia pdaseee. Pómice.
[Pòmece] il Paiae«lji(', Pomiciare.
Pdad«, Ponte = [*Pùonde].
Ptfade, Punto di cucito. (Sen. *^ Pòn-
to „).
Pónge. Ved. llftre«itlaiore.
Ptfale, Pugno = [Puotne = Piaa.
Péne e PÓJe] \\ Dim. Pnaléll«, Paala«-
«•, P agnèllo. Piccola quantità = [Puot-
nelle = Plaa. PuJUle, PuìUétte = ».,
»«.. Cai. PujiUe, (Lat. Pugiau-)].
Pdna«', tr., rifl. e ass. Imporre, e
pr. Mettere sul capo un oggetto da por-
tar via = Metter su la tela = [^Mbén-
ne*, **Mbuonne ~ Baeeta. Pugne* \.
P^FP«, nf. Occhio, delle piante, vi-
cino a schiudere = Cima della malva
è sim. (" Poppina*,).
Pérehe, *Pér«e, Porco = Fig. Mét-
te? un* a ccavaXV a *nu —, Denigrarlo,
Trinciargli i panni addosso, Lavarsi la
bocca di lui = [A nocchie de puorce, m.
av. A casaccio. Fa* *na eòa* — . = A.,
Moat. Purché = Fr., S., Po». Fuor-
ché],
Pòrte, Porta ; Uscio ; Imposta := Sta
aeriti* a le — de Rome, o de aanda Chia^
re (già, porta di Lanciano), È noto a
tutti, detto spec. nel parlar male di al-
cuno = Porta bbattetore, Uscio di via
dei conventi II Dim. Partélle, sf. Por-
ticina; Portèllo.
Pdsapldne, per euf. Pidocchio.
Pd«e, sf. Posatura, Fondo, dei liqui-
di, e spec. del caffè.
Pftseme, Amido ; Salda = [Fig. Lus-
Digitized by
Google
po8 - pre
«o nel vestire. Jt piace la —, Sta sulle
gtkìe. Quandenefala—!] || 'HbneeniK'
Iiualdare. (O-r. Apézema = " Bogiina*„).
P*ite, sm. Posto. — de vasciUe, Se-
dile di botte II Sf. Postema, Ascesso =
Bulletta oca cui si ferrano gli equini
=: *Na — de pane, Bue grossi pani ap-
piooiati = Stasione di gregge o man-
dra = Pigpione, Argine di pietre, ohe
si pone contro la corrente del fiume.
Péite, p. pass, di Postare. Postato
= In forza di agg. Fermo. £m pale ita
—, Il palo è fermo, è piantato in ma-
niera da non vacillare. Ti — /, Tieni
fermo. Non cedere! Anche fig.
*P4v«s«, *P4m, Polso. Attender lu
—, Toccare, Tastare, il polso = Fig.
Forza, Capacità di fare, riuscire a, una
cosa. Jf nen dénghe ^aeu — , Io non ho
codesto potere = [Pélze, Pùolie *Pùoiiée
= C»r. Puze],
^éuwMf Pozzo = [*Pìk)zztf. Dim. spreg.
Puzzàcchie = ».» Bar. Puzze],
^'Ppeamileekle, Medaglione che
pende sul davanti della collana.
*Ple<»e«a«èa4e, sm. pi. Per isoh., i
Bonifàtali. com. FraecariUe. (Perchè so-
migliano alla salda con cui si appio-
•oioano le immagini del santi al muro).
*PFl««l»r*ll«> Fiammifero = Fig.
Ohi subito imbli^isce, Bi22oso.
*PraàeklèUe, Crosta di sang^^e, di
umori, riseoca sulla pelle, Sohianza =
Haochia rossa sulla pelle l'KIbraielfelel-
lat«. Coperto di croste ; di macchie ros-
se. (Da *Peru8tulare).
Frate, *P«rate, Prato = [r.«o Le
prata, 1 prati].
*Prelbbalnto, Prelibato, Squisito.
Preo&eelile, Porcellana, erba man-
gereccia = [Pai. Purchiàcche].
Preelnd« e Pmelnde, agg. In pro-
cinto nella maniera: §ta^ ■—, Essere...
Previene, Prigione. (** Presoione*^) ||
PrieiunXje, Prigionia.
Pre^léiie, fico, Brogiotto = [T.
Breciòcche = C. ». A. Precessotte].
Pre«tfeb», sm. Pèsco; Pèsca durà-
cina = A«. Precèda, Albicocca].
PrecònecTie (Pavl.), sf. Confezione di
>apa, noci e droghe, usata per riempi-
re ciambelle nel Natale.
Precòrdi*, sf. pi. Precordi. Nella
maniera : Fa' 'bbuttd' le —, Far arrab-
biare, indispettire, roder dentro.
*Pr*««e, Garante, Mallevadore. Fa*
lu —, Mallevare || ^Pressrld', Lo stesso
ohe Fa' ìu —, Mallevare, Garantire, Far
aiourtà per altri II «PrevvlarU». Mal-
leverìa = [Prégge, *Prj'egge, Plégge,
PlUejgge = T. 1578: Preggio, Preggiarìa
= " Bagl. di S. „ : ... dare idonia pleg-
geria per iatrumento pubblico]. (** Pieg-
gio*„. «Pieggeria*„ e " Plegeria*„).
Prehd', Pregare = [A^., V., ©ri.
Precd\ (Lat. Precari)].
Preliadftrle, Purgatorio = [Aneme
de lu —, Le farfalle notturne ohe svo-
lazzano intomo ai lumi, ** Fortune „].
Premòiecke, agg. Di Frutto. Pri-
maticcio; Precoce.
*Préae, Pièno = Di donna. Pregna
Il *PreMéBze, Gravidanza.
Prè«ee, Fretta || Prezelardie, Fret-
toloso. (** Prescia*„).
Préee (T.), sf. Quantità di terra che
si può lavorare in un giorno.
Prèsele, Sedile fatto con un segmen-
to cilindrico del tronco di un albero,
che si suol tenere accanto al camino.
= Disco che si pone sulle vinacce nello
strettoio = Iperb. Preaelune, m. pi. Sca-
racchi, Sornacchi grossi e tondeggianti,
" Ostriche „, ** Ciabattini „ = Fig. e per
isch. Persona grossa e bassa. É gné *nu
— . Pare 'nu — . = [Pa«l. Pr^ele, sm.
Buzzola].
Preaemlndó (C. fr.), avv. Specialmen-
te, Principalmente.
Presèade, sm. Per euf. Meta, sia
di uomo sia di bestia. Fa' 'nu —, De-
porre il corpo in luogo aperto.
Preaenàènie (Teeee), sf. Preaendóae
(Cast. €.), sf. Medaglione di oro, a for-
ma di stella, che le villane portano at-
taccato nel mezzo della collana.
Preseadd«e, Presuntuoso = Fig. La
mdneV ^ — , Il mandorlo è facile a Borire.
Prèite, agg. e avv. Presto = Chiù
— , Piuttosto. (Anche nel Sen.).
*Prezainflnd\ Presumere. (" Presu-
mare*„, Presumere) || ^Presammande,
Presuntuoso, Altero, "Che ha molta
cacca „.
Presatte, Prosciutto e Prosciutto
= Volg. Coscia. Me dóle V òaae de lu —,
Ho un dolore nel femore = Coscio, del-
le bestie grosso macellate = Per isch.
Le falde della giubba.
Prète, Piètra = Fig. Fa' piagne* le
— , Far cose terribili = Tene' la mma-
latije de la —, Avere il mal del calci;
naccio, la smania di fabbricare = F
mmalatije che le huariace la — guatre
(la préta quatre, il Chiusino della se-
poltura), É malattia che non perdona.
= — fucale, Pietra focaia. Selce = [—
cuZine (Car.) Pietra tondeggiante credu-
ta efficace per scongiurare 1' aborto.
(Lat. Aquilinu-) = Y. 1573: Cinco anelli
d' oro, uno con preta turchina et l'altro
con preta roaaa, et V altri achetti =
"■ Bagl. di S. n : Che nulla persona gette
prete in le strade pubbliche fora la ter"
ra]("Preta*„)|| Pretate, Sassata = Ciot-
tolato, Acciottolato = Pijd' a — , " Far
la sassaiola „ || Pretare, sm. Pietraia,
Luogo pieno di pietre.
Digitized by
Google
260
pre - pul
Prète, Pj*èTete, Prète =s §ta* nghe
lu — a ccape, Aver la stola sui piedi =
Dim. spreg. rreveiassòle, Pretónzolo
= [Prlute, Preìte, Prèidde, Dim. spreg.
Preitacchióle = V., T. Prldde =• " Stat.
man. di V. „ : De lì preati che facessero
danno in le possessioni altrui]. (" Prèi-
te%).
Pr«Tnl», sf. Patìòhetto a tre piedi,
usato dai oontadiai = [PrUele = B., C.
•. A. Prèsele, f. = T. 1549, PrUelà].
(Lat. PerguU'. « Predella*^) Il P.*èhuU,
Vite piegata ad arco o maritata a un
albero. (Lat. PergtUa-),
Prt, avv. Prima.
Prt«eie, n. di donna. Brigida.
PrlmaTére, Primavèra = l*Prima'
vjere],
PrV<Sre, PrV^le, Priore.
*PriveUggU, sf. Laurea.
Prtfde, Lento nel camminare, nel-
l' operare, Ciancicone. Chi é— alu ma-
gnO*, è — a lu fatijd\ prov. = [Prète
= Cast. c. Piae]. (Montai. " Piòtina „,
sf. Poltrone. Chi cammina lentam. Lat.
PlautU'}.
Prdde', Prudere = Volg. Je pròde!,
G-li frulla, Ha gli estri, i gliiribi*ii.
Pròple, Prépete, Proprio. (" Prò-
pio „ è anche idiot. tose.) |! PrnpIetA,
Proprietà || Prapletftrie, Proprietario.
ProtnnvuKmiraere , Protoquam -
quam. Fa' lu —, Pare il sopracciò, il
saccente.
*Pr<{vele, Polvere.
Prtfvele, sf. pi. Verghe. Canne spac-
cate, che si mettono nella croce del-
l' ordito = Métte* le —, Invergare =
Quande le — rèsV a ppuche, la téle ride.
Quando le verghe restano a poche Por-
dito lascia veder le canne = [Baceh.
Sprhvele].
Pròvole, sf. Provatura, spesie di
cacio fresco.
PruhhaUrse (V.), Insuperbire, Menar
vanto di checchessia. Nu* ce ne prub-
balà'ime. Noi andiamo superbi di . . .
^Prftbbeetae, agg. e sost. Pubblico.
Prabbènde, Profonda. = [Pruuìnne].
Pracae«ltfle, il Procaccia, il Pro-
caccino.
Prae«e e Paeee, voci per chiama-
re la pecora.
*PrnnidI<lft«, Perfidioso, Ostinato.
*Prah«, -^PraTe, sf. Purgante.
PeiM^tte, Trovatello. Ved. JettK'
= [PruJUte, *PruJètteche].
*PruJìbbete, agg. Proibito.
Prummature (S. En».), sf. Piano sul
quale giacciono le radici delle viti.
^Prammètte', Permettere.
Prunge, Prrìi, voci per spingere avan-
ti, e anche per chiamare, la pecora e
la capra. Ved. Prae«e.
Prùole (Rooc), sf. Tavola, Besoo.
Ora, non com.
Prnvéde', Provvedére il Prave^én-
fte-éasle, Provvidènza = Pioggia ab-
bondante e opportuna.
Pruvelóne, sm. Specie di uva maa^
gereooia, a chicchi molto grossi. Cfr^
Prevale.
*Pruvjere, sf. Com. nel pi. Piogge-
abbondanti, Tempo rotto alla pioggia'
— Ort. Piuveture, sf. pi. (" Piovitura*,),
. Puccitte (Av.), sm. Stalla pel maia-
le, Porcile, Stalluccio, Stabbiolo.
Puche, sf. Istrica -• Pig. Persona di
tratto difficile. Sgarbato, Scontroso.
PalTete e KalTete, voci ohe espri-
mono Tatto dal cadere; dell'andare in
fondo.
*Puìggiaróle, sf. Per isch. Lo spara-
to d'avanti della camicia, per cni le
donne possono introdurre la mano e...
chiappar le pulci.
^a.Ue, Paglia = Per anton. Luogo
caldo = Penzd* a le pècur» de la —, Es-
sere distratto, "Battere la campagna „.
*Palaere, Podagra = (Anche, le —,
8f. pl.l.
Pule (Pett.), sf. Pustola maligna.
Paleeare, Pnlicarìa = [Ml«l. Cète
de vólepe; Cécapésce],
Pnleee nelle, sm. Puloinella = Pul-
cinellotto, Persóna in maschera di pul-
cinella.
PnMJJe, Paleggio = É ttlrre ehe
n*n gè fa manghe lu —, È terra aifat-
to sterile.
Palepe e Polpe, Polipo || Specie di
soprabito.
PaleiiA', Pulire, Più com., PuW.
Patite. Métte*' 'm —, Mettere al pu-
lito, Bicopiare in buon carattere una
minuta. Fig. ** Macinare „, Consuma-
re, Dar fondo ; Sparecchiare, Mangiare
tutto = Ala —, m. av. Interamente. L* d
fatV a la —!, Non ha lasciato in dietro
nulla = Bìlie —, m. av. Bel bello, A
modo. Per bene.
Palle, Pollo. (Lat. PuUu-) || Palla-
Strare, Pollaiolo.
Pulle, vezz. di Asino. Non com. = C^
fr. Pucce. Dim. PuccetUle, Ciuchino.
Acer, e spreg. PuccìÓne, Ciuccherellone
= Clvf t. Puliate, voce per spingere V a-
sino avanti. Pw... Uè, voce per farlo
fermare = Pese. Pucce, voce per chia-
mar l'asino e il mulo. PucceUà, per
spingerlo avanti. (Sen. " Pullera„, Asi-
na. " Latte di — „ = Aret. " Poltrac-
chio „, Asinino di latte).
Palle, sf. Cartocci delle pannoc-
chie di granturco = [At. Le ptdle, sm.
pi.] ("PulaJ.
Pallétre, Poledro = [PuUétre, PeU
létre], (Pist. "Poliedro^).
Digitized by
Google
pul - put
25i
Spreg. di pers. Ciooione, Grassocoione.
Polpete, «Palepe, Pulpito = [C.
fr. Pruvele].
Palpai me, sm. Polpa delle g^^mbe ;
e anche della oosoia, del braccio.
Palft«néift«, sm. Specie di Laveg-
gio. Paiolino di rame con tre piedi e
un lungo manico di ferro = [T. Puz-
zunétte = T. 1603, PoUinetto = A4. 1676,
PtUsonetto],
Pumarre (Ari), sf. Nel gergo, Gran
fame. Té' *na — .'
Pambaaèlle, Donnetta vanitosa ,
«Moffetta,,, "Muffettòla,,.
Pandarse, rifl. Impermalirò, Avere
» male = Del cacio fresco. Bacarsi.
(Cfr. «Punteròlo^, Farfallino del grano).
Paaclar^le, Chi custodisce un pon-
te e riscote il pedatico = [Cast. C.
*Pundarar6].
Paade, Puntiglio = Pijarse —, lo
stesso che Pundarae, '* Pigliare il cap-
pello,,, Impermalirò II Pumddse, Pun-
tiglioso = Permaloso, Piccoso.
Pamddne, Cantone, Angolo, interno
o esterno, formato da due muri = Pic-
colo spazio di terra coltivata. 'Nu —
de ^rane, de prato =. Fa^ lo pundune
Fermarsi pei canti; Far capannello
= Pe' ppizz' e ppundune, m. avv. Su
tutti i canti, Per tutto 11 Pamdaaate,
sf. Angolo; Canto = Breve spazio di
terreno coltivato.
Pandore, *Pendare, Punta, Mal
di punta, Pleurite.
Panffeed', Pungere. Lu spine pén-
gechò = Punzecchiare = Pinzare, Ap-
pinzare, pr. delle vespe, e sim. || Pam-
seeatare, f. Pdaveehe, m. Puntura =
Appinzo il Panveetfse, Che punge ; pun-
zecchia; appinza || Panar«ea>>m«} sf.
Trafitta, Dolore acuto e fugace.
Pape, Puppattola, Bambola = Fam.
Donnetta bellina, ma grulla. Pare 'na
— de pèzze, o de tamburrllle, Pare una
bambola, È una codolina. Pare uno
stucchino = Pupilla. La — , e La — de
W ócchie = [T. Anche : la Pannocchia
del granturco] || Pupaeee, sm. Yezz. di
Bambino-a. Mimmo-a li Papaase^ m. e
f. Fantoccio |I Papattélle, sf. — de
zucchere, Involtino di zucchero che si
fa Buggere ai bambini. (Sen. '*Pópa„,
Bambola = Lat. Pupa-).
Pftpele, sm. Gemma fiorale = Fio-
re non ancora sbocciato, Boccia = Per
sim. Piccolo enfiato della pelle, pro-
dotto da morso di zanzara o da altra
causa, Cocciòla = Fig. Personcina lin-
da e agghindata. Pare 'hm — .% Pare un
un mugherino. (Forma dim. di Péppe,
ved.) Il *MbepelV, intr. Ingrossare, degli
occhi, delle bocce.
PupeliUe, m. pi. Pratelline, Prima-
verino = €aa. La Calecatìcce,
Papelltte, sm. pi. Piccole papule,
o Bollicine di eczema.
Pappd', intr. Ingrossare, degli oc-
chi delle piante da frutto. Ved. Póppe.
Purcarìje e Spurcìzìe, sf. (in mol-
ti luoghi), fig. Grandine; Nembo.
Pareèlla mKseale , sf . Verbena
~ [Iianaa Purec^lle, sf. = «. Le Pur-
cSeVUy sm. pi. = MIbI. Frónn' a llacce
= Aq. Verbéna],
Pareèlle, Inferno dei frantoi.
Puree puree (Ar.), gioco fanc. Sbrio-
chi.
Parehltte, sm. pi. Nel modo: Fa*^
l» —, per isch., " Fare i maialini „, e
anche "i gattini „, il Vomitare degli
ubriachi = [In qualche luogo: Fa' l&
vrùocchele].
Pavé, com. per Anche = Pur' é 'asa^lr
esci, di contentezza, Pur beato!, Man^
co male ! È un gran che, ohe = — che,
Purché.
Pure (Peti., Cel., Aq.), sf. Pustola,
Foruncolo = Car. 'Mbure = Dim. Pt«-
rUle (».), sm. Prùgnole (CeJ.).
«Paretai*, Purgdte || * Prave, sf.
Purgante, Medicina che purga.
Puróme (Ca»t. C), Pover' omo.
Parparlsee, Jèrva pènde, Jèrve
de la tMiUe, sf. Millefoglio.
Parrdne, sm. Bapa bastarda.
*Par»fane, sf. pi. Scarpe di una
foggia ora disusata.
Partii', Portare = Condurre. — U
cìteV a la scóle. Condurre i bambini a
scuola = Menare. — le pècur* a pasce* ^
Menare, Condurre, le pecore al pa-
scolo.
Partanare, Partelaae, Portinaio
= ["Stat. mun. di T. „, Portanarius],
Pnrtelialle, Arancio.
Panate, avv. Posatamente.
Pasetare, Pòsa, contr. a Movenza.
Paitéme, Peitéme. Péste, Poste-
ma, Tumore che finisce in ascesso.
PatA', Potare || Pdte, Potatura.
Paté», Potere = Ji' nem bózze de
jirce, Io non posso andarci. ["Stat.
mun. di V. „ : Potendosi di far la execu-
tione. . .] = P. pass. Put n te, *Pate. S' d
— a mmurV, Per poco non è morto.
Hajje — a ccascd', Per un niente non
son caduto.
Patéehe. Bottega =^ Ce s^ é mmésse
de cas^ e dde —, Ci si è messo a bot-
tega, di buizo. buono, a fare, a lavo-
rare = Métte'' —, Tornar di bottega,
Aprir bottega, in un luogo = [P- Pen-
dèche = . T., A., liettop. Pendiche =
"Stat. Aquil. „ e " Bayl. di S. „, Pon-
ticha e Pontica], (Gr. Apothéke) \\ Pa-
teeare, Bottegante, Chi sta a bottega-
Digitized by
Google
252
put - qua
« campa di quella. Negoziante II Pai«-
•Mne, gm. Bivendita di sale e tabao-
eo = Lu —de lu lòtte, La Prenditoria,
il Banco, del lotto.
Putine (petft.)> sf. Eruzione cutanea,
Bpeo. del vjjo. Impetigine. ("Putigi-
ne»n).
«iPavéte, Poeta = Per euf. Spirito,
Ombra, che custodisce i tesori nasco-
>Bti II PiiTe«U«> Poesia.
PnsM, sf. Puazo = MenV 'm —, Fa-
re, Dare, afa, Venire a noia. Avere as-
•sai di una cosa = JVn ze n* é 'ndéae
cehiù —, mo. volg., spreg. : Non s'è
più visto " né crudo né cotto „ ; Non se
n' é avuto più nuova || masenérle, sf.
Puzzo; Cosa che appuzza. Putiferio,
Fetidume. (Sen. **Puzzitèro„ . Aret.
PuzzidérOfl) || Pii«i<', Puzzare. Puzze
ch^ appeite, Puzza ohe assaetta.
*PasB alarne, Pozzolana.
*QMafe, *Cafe, avv. Quasi.
QuacquanèUe, fam. Donnetta bassa
^ fatticcia, Tombolotta.
Quacquaròne e Cuccaròne (C. ». A.),
sm. Fiasca di terra cotta di grosso
ventre.
4èitaeqaarat«, fam. Agg. Di Donna.
Bassa e corpulenta = Di Fiasco. Pan-
ciuto = [C. fr. Anche, Qua^quanute].
4èaaeqaeraqaA, sf. Quaglia. Nei
modi fam. Ce sta pure Vóve de la —,
O'é di tutto. Va cerchènne Vóve de — ,
Va in cerca di quel che non si trova.
(Credesi che le ova della quaglia sia
difficile trovarle). Ved. Sqaaquere.
^èaaJK'. Del latte. Accagliare, Coa-
gulare = Bifl. Per sim. Del sangue.
Bappigliarsi = Della malta. Far pre-
sa = Fig. Bimanere, Esser preso da
-stupore = P. pass, e agg. Quajaie. Fig.
Me 80* quajate!, Sono rimasto, diven-
tato piccin piccino! = Volg. Ha —,..,
concepito = Nébbia —, Nébbia fitta,
-che si affetta || «èaaije. Caglio |j «ènaja-
ie, sf. Latte accagliato. (''Quagliare*^.
^Quaglio*„).
4|ai^ésxe, 4èiuUiiz«tfne> agg. e sost.
Grassone, Grassoccione.
«èaaletiC', Qvi&ìità.= [*Ualeta = Agg.
Assol. Di qualità buona. É dde —, E
eccellente, scelto].
4|aalanstae, Ctaenanfflie, Qualun-
que = ["Basi, di S.„:... in qualunca
terra].
4|aand«, Quando. Quanto. Ved. ▲
•«qoaaile = [Cli. Quanne = T. Oanda],
4èaandaBsta«. Nei modi: §ta' ^n —,
Stare in sussiègo = §ta, Va, S' é re-
•mésse, '» —, È vestito per l'appunto,
È ''in coglia „, ''Non gli manca una
martellata „.
Quanduvjélle, avv. Mediocremente.
Sta* — , Star passabilmente in salute;
Avere il bisogno, il suo bisogno, Es-
ser 3 discretamente agiato.
Quapjerchie, Chi nasce dopo molti
anni dall'ultimo parto. (Il volgo inter-
preta il fatto con malizia; e da ciò il
nome: * Caper culu').
*Quarajé8eme , Quaresima. (" Qua-
dragèsima «).
4èaarandaae, Quarantèna.
Quaraquàcchie (C. rr.), sm. Nel mo-
do: Fa* *nu — , o *nu — *n dèrre, detto
di persona o di cosa molle che caden-
do si spiaccica.
*4aarat«ll«, Coratella = Fig. Té*
*na —!, È un fegataccio.
4èaar«lilA', Squarciare, StrapparOf
Lacerare = Incrinare || *<|iiareli)ldsB«»
agg. Di Voce, Suono, Tosse, Pronunzia.
Squarciato.
4|narelfelaalji(', Sbravazzare, Fare
il gradasso 11 Quàrchie (Ari), Boria, Al-
terigia, ** Spòcchia „.
4|aartaaèlle, sf. Antica piccola mi-
sura per l'olio.
4|aartare, sf. Specie di Orcio, usato
per tenerci olio o frutta sotto l'aceto
= Fig. Fa* la —, detto delle donne
quando, con le mani sui fianchi, si
sgarisconO o rimproverano, ^Far la
péntola a due manichi „. Fanf. = [C.
». A. Brocca usata dai contadini].
4|aart«, Quarto = Fig. Dalle fasi
lunari : J* d refatte lu — !, Ha i " sa-
grati „ ; È di malumore, uggito ji Quar-
tiere di casa; Appartamento = Dim.
«èuartlne, Quartierino; Appartamen-
tino Il Luogo, Parte, per isch., " Parag-
gio„; Canto, Verso, Lato.
«èuarUJarse, Dare alla persona po-
se e movenze da bravo, o per mettere
in vista le proprie forme = Destreg-
giarsi per evitare un colpo; fig. un
danno, un gastigo.
4|aa(rale, sm. e f. Fam. Bagazzo-a
= [V. Q^atrare = Aq., Pese., Av.
Quatrane] \\ <|aatraffBòtie, sm. e f.
Bagazzotto-a.
<|aatre, agg. e sost. Quadro || 4|Ha-
trate. Quadrato.
4|aatrèlle, sf. Ago grosso e lungo,
con punta triangolare, per impuntire
le materasse — [Sm.].
4|aatreild' , Quadrare , Garbare ,
Andare a genio. Ne* mme quatriàze.
<|aatrUé, agg. Di Tessuto. Fatto a
scacchi, a quadriglie = [Quatrijjé].
anatrine. Quattrino = Nel j>l.
Quattrini, Danari = Jued* a —, Gio-
car di quattrini, di buono, sul serio =
N. di ant. moneta di rame. Te face -/-
Digitized by
Google
qua - rao
abbaUd' sorpr* a *nu pizze de tré — /,
Ti farò stare a segno! (Sen. "al ca-
napo „).
^naitòrdeee, <|aattftreee, 14.
Qué (€fc.), »POo. di Questo. Nel pL
Qui, Qu^ll Aq., in forEa di sost., Che,
Che cosa. Non zapéa qué aee penzd\ E
in quest'altra forma : ae eque, Voléa
Bapff 8e eque èra suecéssu, Voleva sa-
pere ohe cosa fosse avvenuto. Sindi
pocu 86 eque Serive!, Senti un po' che
oos» scrive!
^■«lle, Pron. Quello-a = ['N guélU
Circa. — de 21 óre, Circa le 21 ora. ^N
— de la mèéza notte, Circa la mezza
notte = r»l. Quére],
*<|aéll« ' , Maltrattare, Sciupare ,
Guastare = Ha inoltre corrisponden-
za col toso. " Cosare „ = Qnaae quelle!.
Come si pavoneggia!
Qu^^pe (^»t4.), Cappelletto della
roeoa.
4|a«r«e. Ved. Cérche || Qu^rc - i-
amerecane, e Fiure de tutte le muorte,
Crìsantòmo = Aq. Querctni.
4|aéMe, Codesto, Codesta.
4|it«i«e, Ciò; Questa cosa = **Sta
cÓ9a —, Questa cosa qui. A 'Stu meité-
*•• —f A, In, questo mestiere, ecc.
4|a«i«lanljAS Questionare.
Qaèitre, Questua. Più com., Cèr-
ere, sf. = [C. te. Quisume],
Qnlife, PungigUone = [Cujje] \\ Il
Germoglio che appena spunta dall'oc-
chio = Nel gergo. MèntuU || QnlJK',
Germogliare, ImpSolare.
<|iillle, e, più com., Cnllft, pron.
pers. Quello. PI., QuilU, Chitte = [QuiU
le, *CfuUe = A cchìlle de. . ., In casa. . .
= Aq. Quijje = Casi. C. Qu^Je = C«r.
Quìgghie = S.» Enf. QuOe = r»l. Qui-
Te = r.*», Pop. Ouje, Cujje = O., Far-
ci, r.. Culle = « Stat. mun, dì V. „ :
Quillo ad chi pretindeaee. , .]. ("Quii-
Io*.).
«ènlssc, pron. pers. Codesto*. Più
com., Cnssft = [Quìese, *Cu88e = Aq.
QUÌ88U].
<|aliie, e più com., Cnitft, pr. pers.
Questo = [Quiète, Cuete = Aq. QuiHu],
("QuÌ8to*„).
Ràbhhtte. Ved. Banabbòtte.
*Rae»iiUl', Arra«aiiii(', Bioamare
ilBecame, Bicamo = ["Stat. aquil.„,...
che ad neeuna donna... ee poeaa dare...
ornamenti raoamati, con lavori, fr ance,
raoami, friei, o, liete de oro]. (" Bacca-
matura*„).
Ba«aiièll«, sm. Baganella, spec. di
ranocchio = Strumentino formato da
un bocciolo di canna, ohe ha una pelle
tesa da una parte per cui passa un
crine, col quale si fa girare e produce
un remore ronzante = [BacanUle, sf.
Oltre al primo signif., ved. l'altro in
Selkrd«n«]. (Sen. " Baoanella „, nel 1^
signif.).
*Raccd\ Arraczd?, Basohiare la ter-^
ra, il legno, con istrumento più o me-
no tagliente = Fig. Di vento forte.
Svellere, Portar via dalla radice, erbe,
piante || Bacche (Pai.)» sf* Lanugine
che cade sotto il telaio == Agg. di Tela
o Panno. Bado, oontr. di Pitto || BaGca
rocche, m. av. A minuzzoli, A cinci-
schi. Fa* —, Bidurre a minuzzoli ; detto
di erbe, carta, panno |f Bacc<iture, sf.
Ciò ohe risalta dal rasoniare; Atto del
raschiare. (Cfr. pist. "Baocame^, Pac-
ciame).
Bacciacarrd* (Aq.), Baspollare. An-
che, Spigolare.
Ra«eiappel«, sf. e m. Grosso gr»p>
polo = [T. Ciàppere] il Ra«elaFFeldn«,
accr. =3 Varietà di uva a grappoli
grossi e chicchi grandi e serrati, ohe-
hanno la forma di bambini in fasce ;
onde a T., Oiappalòne, vezz. scherz. di
Bambino || Ila«elapp«laMae, Ciocca
d'uva = Quanto un grappolo || Baeeiap--
peléP (S.), Bacimolare.
Bcuicingillarae (P»l.), Bimpannuo-
oiarsi.
Rape, agg. Di Maschio. Sterile =s
Per isch. Vu é — é8a\ vu j* è ^scite
òmmene la mójje, O è sterile lui, o è
una viragine la moglie = [Durace =
C. rr. Qrace, agg. di Animale. A cui,
nel castrarlo, si è tolto un solo testì-
colo].
Ra^e, sf. G-ruma, Tartaro, Gromma,
delle botti = Fioritura di zucchero sui
fichi secchi || BatéU«, sf. Fig. Sottile
strato di neve, ^ohe, BaciuttéUe || Ar-
rapiate, agg. Coperto di gromma =
Fig. Carpe, §tòmec* —, Gran bevitore
di vino, " Pecchione „.
Ra«he, Scaracchio, Spurgo catar-
rale = Sàntolo. Je 8* é mméeee lu —,
Ha il rantolo, È agli estremi = [Ba-
che, Bàchene = Pai. Bachjere \\ Raetal-
J*', Bantolare = Il respirare di ohi
ha molto catarro nei bronchi || Bacìi-
nU (y.), Baucedine.
Rfteliene, Bamarro. (Aret. "Bàgo-
no„. Sen. " Bacano „).
Bàchene (Pai., »., P«»c.), sf. Pan-
no grossolano di canapa, che si stende
per rasciugare al sole il grano lavato.
(Gr. Bdkoa) || Bacanicce (C. fr.), agg. Di
Cielo. Velato, Con nuvole a strati =
Pai, Aria —, é aaigne de vjende, prov.
II Bachigne (S«.), agg. Di Occhio. La-
crimoso, Velato da lacrime.
Digitized by
Google
254
rac - ras
Ra^ldne, SoMaifo, Ceffone, dato col
dorso della mano aperta = [T. Vra»
'Cióne],
Raetfviie, agg. Di Voce. Booa = In
forza di avv. Parie — , Ha voce rooa,
É arrochito — [*Racuoae, sm. Ohi abi-
taalm. è roooj.
HacquàqueU (C. fr.), BaspoUo.
RadA*, Baschiare = [C. rr. Bard*].
Ractdurijd* (A.r.), Porre con incomo-
do in lobgo angusto. Yed. Addurracd*.
Rad•eenA^ Badìcare, Abbarbicare
(I Radeelne, sf. Lo stesso che RAde-
oli«, Badice delia pìan^ = Fig. Ori-
gine di una famiglia, Oeppo.
Rade«dne, sm. Fittone, Barba mae-
stra = Oencio del foruncolo.
Rademése, Badimadia = [Rade-
tare = Aq. Raserà — C. ». ▲. Rade-
masse],
Rafanèlle, Bavanello, Bamolaccio.
(Gr. Rdphanos. Lat. Raphanus).
Raf arióse, agg. Di Pelle. Buvida.
RaflTAjéle, n. di pers. Baffaele.
Rafla»JdI«, sm. Specie di dolce con
ripieno = [T. RaffiòU].
Ravse. Nel signif . di Baggio di sole,
più com. Spére, sf. = Bamo, Una delle
parti in cui si divide la corrente del
fiume = Bosta. Yed. Tendajje.
Ravff«, sf. Ba&éa, pesce = Fig. Rag*
. già petróse, Uomo scontroso, di tratto
difficile, sgarbato. (Lat. Rata-).
Raggetate (Torr.), sf. Gran sete.
Ragnatte e Regnatte (To««o), sf.
Per isch. Bambino piagnucoloso. Pia-
gnucolone, Frignone. (Dim. spreg. di
«Bana„).
Raffne, sf. Bagno. (Lat. Aranea-).
Raffilale, sm. pi. Grandinìna; Pic-
coli chicchi di grandine = [OranzùO'
U],
Rahusée, Usuraio. ("Baguseo*„).
Ra'JJ*, Baglio = Fig. e volg. Ha
pèree lu —, E sbaldanzito. Avvilito.
ArciMtd* lu — , "Biavere il peto„, Bi-
pigliar forza» J' ar rèste sult aride lu — ,
Può far solamente parole.
RaJif«7 Babbia = Ira |j Arrajarse,
Arrabbiare; Adirarsi.
Ramae«e, Gramigna = [T. Ramac-
ce e Ramenacce], (Lat. * Graminacea-).
Ramajéite, Mazzolino di fiori. (Sp.
Ramiìlete).
Ramanilme, sf. Babbuffo, Lavata
di capo , Bisciacquata. (Lucch. " Bo-
inanzina„. "Bamanzina^n).
RamazsiUe, Osso col quale i fanciulli
giocano come a '* Testa e Croci „. ("Ta*
lo*. Aliosso*„).
'Rambalaplae, Erba lupina. (He-
dysarum coronar ium. Linn.).
^Ramhatare, agg. Fam. Bapace, Avi-
- do dell'altrui.
Rambazzu (Aq.), Grappolo pigiato.
'Rambe, Granfia 11 Dim. Rambllle,
sm. pi. Artigli, Ugnelli, del gatto =
[Rdgnjelle] || Ramba«elanne , Graf-
fiata.
Ramhecòtte (T.), sm. Pesca fatta con
una barca, la quale poco si discosta
dal lido perchè meua in giro un'estre-
mità della rete di cui l'altra è fissata
nella riva.
Rame, Bame = Fig. Sa, Puzze, de
—, Costa salato.
Ranabbòtte, Rabbòtte, sm. Spreg. di
Pers. tozza e piuttosto deformo. Pic-
ei naccio, Scarabocchio = Aq. Raria-
hóttulu.
Ranare, Granata = Dim. Rana-
rèll«, Granatina.
Ranarélle, Bàttola. Yed. Tatta-
velie,
RanarèUe, sf. Mughetto, malattia
della bocca pr. dei poppanti = P«s«.
Mijjarc = At. Panarécce.
'Randtnife, Granturco, Frumentone.
Meno volg., Granóne = », RcmeriUe \\
RandlnMare, sm. Terreno stato colti-
vato a granturco.
'Rane, Grano || Antica moneta.
R A n e 1 e , Grandine !| Glandola =
Tonsilla.
Raiiff«, fig. Chi è facile a "granoire»,
Mariolo = Bagno, Arnese che ferma
sul banco l'asse da piallare.
Rdnseie, Bancido = [Ort. Rdnge-
che],
Ranarfafelltfne, Granciporro, Stra-
falcione, Scerpellone, Farfallone, Sva-
rione.
Rangìje, sf. Piccolo convento = Ere*»
mitaggio. ("Grancia*, Grangia*^).
Rantfeetale, sf. Banòcchio = Bà-
nula, malattia dei bambini = Salta-
martiao. In questo signif., anche Rò-
spe,
Rapanae««, sm. Lòia, Sudiciume
della persona e degli abiti = [Rapac-
ce] Il Rapjaccìóse, Pieno di loia = Fig.
Avaro sordido.
RapAnffnle, Banuncolo = [Aq. Fé-
sciolóne],
Rap«, Bapa = Rapa róèce. Barba-
biètola Il Acer. Rapane. Fig. Zotico =
[Lesina, Avaro] || Rapaste, sf. fig. Zuc-
cone, Sciocco II Rapate, sf. Strafalcio-
ne; Grulleria.
Rappande, agg. Di Yino. Ohe raspa.
Rappllle, sm. Fig. Gran sete di vino.
RappiJJe, Baffreddore.
'Rasee, Scaracchio |] RaieA', Sca-
racchiare.
Rapulóne, Fam. Nella maniera : Fa*
*nu — une, Fargli una sgridata, un rab-
buffo, un " buscherio „.
RasceeA', Baschiare = Graffiare =
Digitized by
Google
ras - rad
255
Fare quella specie di ringhio ohe si fa
qaando si ha prurito in gola, o si vuol
richiamare l'attenzione di alcuno, Ba-
schiare ij RA4«««lie, m. e Ra4«««a(are,
f. Atto ed Effetto del graffiare = [Bà-
icMe, Rascagné],
KaiehèUe, Bastrello, arnese den-
tato = [V. OraitUle = ral. Raapjejje],
Ràsde, Basièra = c. ». A. Rasare,
Yed. Réeele.
BlkMle. sf. Viottolo che divide il
terreno coltivato = Spazio di terreno
coltivato, tra viottolo e viottolo =
[Solco per dividere in prese il terreno
coltivato, o per raccogliere le acque pio-
vane e regolarne il corso] || Aoor. Ba-
■•ltfii«, sm. Callaia, Viottola pei cam-
pi. (Pist. e Lucoh. "Bèdola^).
RAMlUiC) Pareggiare, Bender pia-
na, una superficie.
Rlks«Hoie, n. di pers. Erasmo.
Rasine, sm. Bésina , Bagia, delle
conifere = [Ari, Racìj'e, f.]
Raadle, Basóio = Di coltello e sim.
Va gné 'nu —, Bade = [Raaóre].
Raspe, Baspo = Grappolo. Se è
grande, RaeelAppele = [Car. Ria-
mi
RdBpèUe. Ved. RetrApele.
Raspose, Raspe^ne, agg. Buvido
Scabro = Di Vino. Che raspa la gola.
Anche, Rappande e Rappecande.
Rasièlle, Bastrello, specie di can-
cello = Greppia Il Raitellére, per isch.,
Dentiera.
Ramje (Ari), sf. Tempesta di mare
= Per sim. Chiasso, Baccano, Brusio.
Rata re, sf. Graticcio = [Grate],
RatiiC', Grattare || Baitela', Grat-
tugiare Il Ratia^ltfne, sf. Prudore II
Rattacact, Grattugia = [T. 1573, Qrat-
incacio]. (Sen. « Grattacacia „).
Batte, agg. Di Cavallo. Focoso.
Raneèlle, Baucedine, Bocaggine.
Ravate. Ved. Oravate.
Razzd' (Ca»t. C), Buttare. Nei ma-
trimoni, razzene eunfSeW e cquatrine,
buttano, spargono, confetti e quattrini
= Scagliare. Ved. Arrazzd\ (Cfr. "Bag-
8i*re„).
*Raislji(', Somigliare ai parenti.
Be, spesso con a prefissa. Partic.
proclitica, Bi, che dà idea di ripeti-
àone, come nel toso. ; ma molte volte,
come nel tose, istesso, è semplicem.
intensiva: Arecapd*, Scegliere, ecc. Cfr.
" Bilegare „ , Legare ; „ Basoiugare „ ,
Asciugare ecc.
Rebbntte, sm. Bifiuto, la Cosa ri-
fiutata. Le tff pò' -, Non] l'ha di con-
to ==[_ (jg haUre, Tristo che non ha
pari. — de apedale, Malato incurabile]
ÌÌRebbuttose (T.), Bitroso; Sgarbato;
Aspro, Intrattabile.
Reeaeee, Bioavo, Ciò che si ricava
da una vendita.
Reeaeeblatnre, sf. Bimessiticcio.
Recarìje (C. fr.), Posatura.
Reeaselie, sm. Cosa eventuale. §ta*
a lu —, Stare all'eventualità.
Receatte, Bicatto || AreceattA', Bi-
cattare.
Recchiappe (C. fr.), sm. Bipresa, Ei-
pigliata = Fig. Bandolo del disootso
= Un albero a cui restano pochi o
punti rami o radici, non può tornare
a esser vegeto , perchè gli manca il
modo di rifarsi, nen d€* lu — . = Di un
miserabile senza aiuti di costa, senza
rincalzi, dicesi altresì che nzn dff ne-
ciùne — .
Béeehte, sf. Orecchio = Arrezzd' le
— , Bizzar le orecchie; fig. "Uscir di
gatta morta „, Farsi vivo; Metter su
gallo = Fam. Fa' 'na acutélate de — a
une. Fargli un rabbuffo, una risciac-
quata ; picchiarlo = Acer. Reeeliltf ne,
m. = Per isoh. Lepre |1 Récchie de léb-
bre (JH»1.), Piombàggine (Aq.), Piom-
baggine.
Recélie (Pese.), sf. Sorta di fungo.
Beeénde, sf. Soprappunto all'estre-
mità dello soiugamano dalla parte do-
v'è il pènero.
Rèeepe, Bòcipe. Nel modor^a'nu— .
Tevujjefa* '»« *nu —!, Voglio dartene !.
Anche: Bapportare, per far gastigare.
*RecepV, Bioevere. La tèrre nne' le
p6 — , La terra non può riceverla (l'ac-
qua soverchia) = " Stat. mun. di V.„:...
lo Sindico con grandissima reverentia
lo debbia receper. . . = " Bagl. di a.„ :...
per debito o danno reoeputo. Ib. :... pa-
gare la pena alli patruni delle posses-
sioni che damno recepessero. (Lat. Re-
cipere = "Becepere*. Bicepere*„).
*Beeetane, sf. pi. - Pispillòria „ ,.
Cicaleocio intorno a un fatto, Commenti
fatti da più persone riunite. Fa* le — .
RecevéP, Dar l'imbeccata = Bifl. In-
tens. di Cibarsi. BisatoUarsi.
Recicelijarse (V.), Migliorare il pro-
prio stato — Bimpannucoiarsi.
ReciufoW (A«,), Bifischiare, Bispif-
ferare, Bisoffiare, Bidire.
Reelve, sm. Bioevuta, Quietanza.
Reelamme. Nel volg. cittadinesco. «
Fa* la — o. .., Mettare in voc9, in gri-
do, in fama...
Reculévele, *ReculSevele, agg. di Pers.
Minuzioso; Schizzinoso; Bitroso, Bestie.
Reeullsle, Liquirizia = [RéhuXìzie
= A«. RecoXizia = Siisi. ManrìzXe],
BeeAivere, Bicovero. Ved. in Sande.
*Reddénsli«> Ordigno.
Beddletae. Ved. Ardleiie.
Beddatte, sm. Piccola casa per ri-
coverarsi in campagna.
Digitized by
Google
256
red - ren
'Réde. Erède. Anche, Aréde.
Rédeae. Réftene, sf. Cavallo e asi-
no da monta. Purtd* a la — , . . . alla
monta. Cavalle, A$ene, da —, Stallone
= [€•». Anohe: Veicolo tirato da due
o più bestie = Air. Quattro muli con-
dotti da un buttero].
Redleale, fam. Aeg. Di cosa. Da
nulla. É *na cóaa —, E cosa da nulla,
unMnesia. In questo signif., anche :||
RedlenlMPSeme, sf. Ce ne sta *na —,
Ce n'ò pochissimo.
Rerellnl«, sf. Cumulo di neve tra-
sportata dal vento = [BèfuU, BèféU,
Reféline = p«s«., s. Beferine],
JBefenicce (C. ftr.), sf. Posatura, Fondo
dei liquidi.
Refére, Refjere (Ari), sm. pi. Om-
bre, Apparieioni, Spiriti
B«fl»i«f *Refkpa«^. sm. Bespiro;
Modo di respirare. È *na puzze che
ppijje lu —, É un puno ohe mossa il
respiro. W *nu bbrutte —, Ha un re-
spiro affannoso.
lt«fl»to«ore, sf. Sfiato; Sfiatatoio.
B«flasMe, Flusso catarrale o san-
guigno = [i^usae, l^fruete],
Eneide, sf. Bottaccio. Mulin' a —,
Molino ohe macina a raccolta = At.
Se^féta = Pmr. Refuta = T. Refògge
— R. Refàuee], Cfr. Fdi«.
Refolélle (A«.), sf. pi. Piccoli furti.
Fa* le —, "Graffiare^.
Refriggìe, Befrigerio.
Remrlstre» Begistro = [*RegghjHre],
ReggròcéU (C. ftr.), sm. Piccolo fab-
bricato aggiunto alla casa del conta-
dino per tenerci animali || Ara^^rwce-
larae, Bacchiocoiolarsi ; Bannicchiarsi.
Résrme. Yod. Orévne.
Rme. Ved. AreUe = C. fr. Stalletta
per piccoli animali domestici = Fig.
Tugfurio = Ori. Rèìle e Rénnéle, sf. Be-
cinto di reti o di canne per tenerci
chiuse le pecore.
RlUe e dim. ReUétte, sf. Palettina
usata nei focolari = T. Palettina, che
è nell'altra estremità del pungolo, e
serve per nettare l'aratro.
Relltqule, Beliquia = [Arlìquie],'
("Arliquia*„ e " Orliquia*„).
Rellòwe , Orologio , Oriolo . Per
isch. — a ddite —, Oriolo che va "a
mena dito„, a via di ditate = [Clrlt.
Arlùojje, (" Arlògio*„)].
Remacene (man.), sf. Grossa pietra.
Rembecurite (Pai.), agg. di Pecora
già tosata. Che ha rifatto la lana.
Rembizze (T.), Spuntino (| Rembìzzele
(Ar.), Rimbìuze (Plaa.), sf. Nella ma-
niera : Dd* la —, Dar V imbeccata. Im-
beccare Il Rimbizzd* (i»e»c.). Imbec-
care.
Rembrunge (Pai.), Bimprovero I|
Rembrungid' (Ar.), Bimproverare.
(''Bimbroccio*„).
ReaiHarxe, sm. pi. Dirupi. Luoghi
scoscesi, in vicinanza dell'abitato. Non
com. Ved. lUbarse.
RembuetéUe, sm. Piccolo aggetto, a.
forma di mensola.
Remeaate, sf. Babbuffo, Sgridata»
R«mlmre, n. di pers. Bemigio =
[Rumìgge e Rumìgg'ie].
*•■*■»#*«, n. di pers. Ermete.
*R«maitiaI«, sf. pi. Nei modi: XrU-
male fa —, Il male dà segni di sé. Ikj-
panze me fa — , Il ventre mi gorgoglia^
Mi brontola il corpo.
R«nalde, n. di pers. Binalcto =
[*RanaUel
Rendìndele (Pai.), f. pi. Lentiggini.
R«adé««ta«, sm. Operasione dell'a-
guuar la macine. D<r lu —. = Brioio-
lini di selce, ohe nel masticare il pane
o le paste sgretolano sotto i denti =s
[Renducche = €aa. Renduee],
Rendró^e, sf. pi. Band laterali e più
bassi dell'ulivo. (Pare connesso a
-Banda*,).
R«adr4e«l«, sm. Cilindro di leg^o
dentato per ridurre a nastrini le sfo-
glie di pasta sulle quali premendo si
fa rotolare = [T. TrvJJe = e. Bet^
dròcele. Anche: Asse della rota, ohe
mossa dairacqua fa girare la macina
del molino] j] Rendr fteele, m. e Bea-
draeelarlje, f. pL Fig. Cose dispara-
te e inutili. Ciarpame, Cianfrusaglie.
Rén«, Arena. Bena =s Nel sig^if.
med., Bonella || Renasse, sf. Benisohio,
Suolo arenoso. (" Benaccio*„).
Reneeélle, sf. Sorta di fico piccolo
e nero ~ [N^erecéUe].
Rénele, Bendine = [Ori. RénneU
= A«. Rénnola ~ fi, Rìnnele] \] Dim.
Renelélle, sf. Bondinino, Pulcino
della rondine || Reneldne, Bon-
done.
Renetd', Arenetd', Reaanetd', Areea-
netd*. Lo stesso che Aretaaneid', ved.
Il Resdnete, Resadnete, sm. Bespiro affan-
noso, Ansamento, Fiataccina. Ved. Sa-
aetére.
Renvaade, sm. Quantità di tessuto
che a mano a mano si avvòlge nel
subbio. Ved. Arenvandd'.
Renffrleebiele, sm. Lunghezza della
falangetta del pollice. É *nupalm* e 'nw
—, É un palmo e mezzo pollice. Ved.
Aremffreeed\
ReaftAeelie, sf. Spreg. di Stanza.
Sgabuiéino = Grotta; Buca.
R«aie, sf. Giro, Volta. Nella ma-
niera: Drf' ^na —, Fare un giro. Dare
una volta. Più. com. il m. av. Réaia,
rènie, Basente. Jì' —, Andar rasente,
lungo; sull'orlo; sull'estremità. Fig.
Digitized by
Google
ren - rie
257
Passarsele —, Cavarsela, Passarla, li-
scia, e* itaada*„).
Renietature, sf. Bimendino. Ved.
S« tatare.
Henzine e Renzenme (Ari), sf. Nella
maniera: Va gné *na —! Dioesi della
trottola quando ruota senza pendere.
Repatrlai«, sf. Lnngo e affettuoso
discorso tra amici che si rincontrano
in luogo lontano dalla patria. Vuléms
fa' 'na — . (Da " Rimpatriare „).
Reprabb««he. fam. Disordine, Oon-
. fusione, Babilonia.
Bepuitlae, Ripostiglio. (" Ripoeti-
•me*„).
SeputdP, Ved. ArepetK'.
R^aVe, sm. Prugnolo, arnese per
cacciare di notte = Fig. Persona molto
brutta. Pare 'nu —! = IBJequie. Fig.
Cempennone] |) — sbatte 'm bace, mo.
scherz., "Rèquie, scarpe e zoccoli „.
Bequìje' (»«.), Richiedere; Invitare.
Resacche e Refàuce. sf. Rincollo, Ri-
stagno d'acqua presso la corrente.
*R«ft«, avv. Rasente, Lungo,' Acco-
sto = [Ch. Rice = Cam. Ruce = T. Da
rlnde = T. Rinde e Renzunè].
Rèsezhe, Sprone, La parte che resta
del tralcio potato. (Lat. Resece-),
Re*eil«*tore, Posatoio, Bastone del
pollaio, Pertica su cui i polli vanno
ad appolaiarsi.
R«»Ipele,Re«t1»beIe, Re»«péle, Ri-
sipola = [V., ra». ResìbbU],
R«»ft«'. Ved. £•••'.
Resftèiie, sm. Fondata dei liquidi
= Diminuzione di volume per effetto
di compressione. Fa' lu — .
'R«»te, sf. Agresto H Restaréle,
Grappoletto che nasce in agosto ( e
perciò detto anche Uv' ahustine), che
di rado, o tardi, matura.
R««ttfpple, Reitrtfppe, R«itróp-
pele. Stoppia = [A«. ReèdÓppia = T.
Restòzze = "Stat. mun. di A.„, Restu-
chia], (" Re8toppio*„).
Re» are, sf. Avanzaticelo del man-
giare e del bere delle bestie = Fioru-
me, Detriti, ohe lascia il fieno nei luo-
ghi dove è stato ammucchiato = La
morte nen fa —, prov. La morte non
lascia in dietro alcuno.
Rétene, Rèdine. ("Retena*„).
Retenésxe, sf. Gioia, Sorriso di con-
tentezza = Riso beffardo e maligno,
ahigno. Ved. Areieaé' = [Fai. Rete-
njenzìe],
Rétepftade, sm. Specie di punto,
Punto indietro.
Retrapelarlje , .sf. Com. nel pL
Trappolerie, Bindolerie, Tranelli ; Se-
greto intrigo. Ripesco.
RetrApele, Retrftpeae, sm. Arnese
di legno o di ferro per allargare il
grano messo ad asciugare, per trarre
fuori dal forno la brace, e sim. = [Ra-
spane =: Pai., Ort., At. Retrdngule].
Reirapnltfae, Retrapelòae, Chi
mette rocchio e fruga dappertutto =
Sussurrone, Chi va raccattando brache
degli altri per ridirle.
Retrazid*, Aretraz'id', intr. Ripren-
der fiato dopo aver camminato o la-
vorato. Non com. = Ar. Reddrazid',
Retré, Luogo comodo, ** Stanzino „
= Spogliatóio.
Retrétteche, sf. Impossibilità di star
fermo Ved. Artéteche \\ Retrettecarze
(Aq.), Molleggiare, Sculettare, Dondo-
larsi con affettazione nel camminare.
Retrive (C. m. A.), sm. pi. Civaie.
Retarnate, sm. Vino fatto con
mosto fermentato sulla vinaccia = [V.
1543: Vóteno longo da far ritornato].
(Da ''Torno*^, Strettoio?).
Revéfere. sf. Donazione; Eredità
ohe viene per linea indiretta = Rin-
calzo, Aiuto di costa. 2V' d 'vùte de — .'
Ha 'vute chela bbella — !
RevéJJe (r.«o), sf. pi.,' Ruvéjje, (Se.),
RovéJJi (Aq.), .sm. pi. Robiglia, Pisello
campestre II i2«»«ot;èj(;e (nel contado di
T.)i sf. pi. Civaie.
l'ReTèUe, RavéUe, sm. Volontà,
Animo; Forza, Lena. Nen dénghe — de
fa^ nXlnde, Non mi sento da far nulla.
Perde' lu —, Essere accasciato, privo
deUa forza di fare = [Caa. RébblUe].
Reverirse (C. ftp.), Farsi buone spese.
Custodirsi, Mantenersi bene. Far vita
scelta. Se reveriace, Mangia del buono.
(Pare, da Re/lcereJ,
Reverirse (liaoaa), Peritarsi. Me re-
verisce de dirle, Mi perito. Ho ritegno,
di dirlo. (Lat. Vereri).
Revettòr'ie (reti.), sm. Stanza in cui
si cucina e si mangia. (" Refettorio „).
Revévete, agg. Di Pane. Poco lie-
vitato o mal cotto = Di Viso. Sparuto e
con occhi ** abbacinati „, pr. dei bam-
bini quando hanno i bachi = Di Pian-
ta. Passicela.
Reviciatàure (Fai.), Chi indiscreta-
mente "rifischia,,, ridice.
Rerélde, Rovescia, della manica.
Revéieeiie, Tumulto = Scombus-
solio, Tramestio.
RevucenV (Ca»t. C), Arroventare.
Rezunnd* (C. fr.), Ritagliare; Raffi-
lare Il Rezunne, sm. pi. Ritagli, Scia-
vero; Raffilatura.
Rezzelle, (nel contado di T.), Argilla,
Terreno argilloso.
RexBure, Sete. Nen dénghe —, Non
ho sete. (" Arsura „).
Ri, Èzirì, Peri, PerìUe, voci per chia-
mare il porco. Ved. Ori,
Rleee, sm. Riccio, Porco spino =
Digitized by
Gaogle
258
rie - rol
Pig. Té* lu ~- a la aaccòcce, Ha il gran-
chio alla scarsella i| Lu —, n. volg.
dell'Adenite sottascellare li PI. Li — ,
Trùcioli di legno o di carta.
RI«««, agg. Bicoio = Di cane. Bar-
bone. Fig. Spia. N^n de fa' ^stendV, ca
CU88Ù é ccane —; pòrte 'm mècche, Con-
tentalo ; è nn certo tomo che non sa te-
ner la lingua a sé.
Riccllle (A.), sf. Alveare. (Lat. Ar-
cella. BiNDi).
Rleehlél«, sm. pL Orecchioni, Gat-
toni = [Lti Capehatte].
Hicciàune (Ar.), Arcione = Fig. Chi
cammina ricurvo.
RicciCle (Torr.), sf. Ciotola. (" Or-
ciòlo „).
Rl^vntfle. Yed. Ra^evndle.
Ridarèlle, sf. Bisolino irresistibile
= Agg. Bidanciano.
Ridecdnie (V.), sf. Morbillo. (Da " Or-
ticaria „?).
Riffe, ArrlflRD, Lotteria. Fa* 'na —,
Allottare.
Rigna (Aq.), Rigne (Pai. Air), sf.
Baco del formaggio = Rìgghie (Pese.),
sm. pi. Vermicciattoli ohe rodono le
radici delle piante || Rignàrze, (Aq.) Ba-
carsi. Yed. «réffae.
*RtJàls, Begalo |! Agg. di Pico. Dot-
tato.
Rlje, sm. Bigo = Gora. Le — de lu
aanghe, de le làcreme e sim.
Rije (Pian.), sm. Mal fatto. Nella
maniera: Sape* —, T' d sapute — ca te
l* àjje ditte f, L' hai avuto a male. Ti
è dispiaciuto, che te l'abbia detto?
CBio*^, Male).
Rije, n. di torrente in quel di R. e
di Peti. =: "Bagl. di S. „: Ohe nulla
persona debbia lavare panni néUa fon'
tana del Vecchio ne alla riga che va per
la piacza de Sulmona — Negli altri ca-
pitoli, sì dice la forma della piazza.
("Bio*„, Bivo, Fiumicello, Piume).
RijUle, sf. Assicella usata dai mu-
ratori e dai falegrami, Bègolo.
Ri) erte (i»al.), agg. Di Petto. Pjette
—, Petto rialzato, gibboso.
*Rijja8tre (Air.), sf. Capra di un an-
no. (Il suif. aitre è in altri diminut.
Gir. " Pollastro „, *Porcastro„ ecc.X
Ri Jone, Quartiere, Parte, in cui è
diviso il comune.
*RiUd* (Pese.), Nitrire =c Stridere,
pr. della neve, simile a polvere di ve-
tro, quando è calpesta.
Rine, sm. pi. le Beni.
Ringifrignarze (Aq.), fam. Binfron-
zolirsi, Binchiocolarsi
Ringì'iccarze (Aq.), Salire con diffi-
coltà in una parte alta = Bingallet-
tarsi.
Ripe, Luogo scosceso, Bupe |] Ripe^
^9e, agg. Di luogo. Bipido, Scosceso.
(« Bipidoso* J.
Rire* (Or».), Bidere.
Rlsctae, Rliieetae, Bischio, Bisico.
Rliehe, Rlieble, sf. Lisca del li-
no e della canapa = Besta, Barba del
grano; e anche, Gluma. ("Besoa*,, Li-
sca).
Rise, sf. Biso = Bisata || Dim. Re-
•«t(e, Re8atW,e, sf. Bisino dei bambi-
ni; Bisettino malizioso || Ridarèlle,
ved. (" Bise*„, sf. pi., Bisa. *Bisa*„,
Bisata).
Rlsenae, di carta, Bisma.
Rite, sm. Bete, arnese per traspor-
tare fieno o paglia.
Rivéra (Aq.), n. della contrada do-
ve scorre l' Aterno ; e della famosa fon-
tana di 99 cannelle, che sta anche li.
("Bivièra*„ per fiume, vive nel volg.
toso.)
Risse, sf. Bete, Membrana che co-
pre gì' intestini = Graticola. Bote me-
tallica = Beticella, usata già dalle ra-
gazze per contenere i capelli.
RizzìUe (V.), sf. Vivacità eccessiva
= Irritabilità. Ved. Arillld'.
Rtfeehle, sm. Bòcohio, Pezzo, qua-
lunque ne sia Is forma. *I^u — de pizze,
de pane, de t^rre^ Un pezzo di stieusoia-
ta, di pane, di terreno. Lu mure se ne
case* a rrécch'i-a—, Il muro cade a
pezzi. L* d fatte rùcchie rùcchie, IL* ha
ridotto in pezzi = Tronco di albero,
Mozzicone = [Rùocchie].^
Rèeelile, sf. Cespo di erbe o di fru-
tici = [Sumendd* a — , Seminare a fos-
sette (legumi, zucche e sim.)] || ArruC'
chiarse (Ar.), Accovacciarsi, pr. della
gallina = Il porsi dei pulcini sotto la
chioccia.
Ròeele, sm. Basièra = Curro, Le-
gno cilindrico che si mette sotto a gra-
vi pesi per farli scorrere = Botolo di
panno lino = [nont. 1632: Un rocilo di
panno, 26 braccia di ramma in rooiloj.
Rtfde', Bódere = Prùdere || Rif de,
Prudore = [Aq. Rotóre].
Ròilfe, sf. Lattine, Crosta lattea =
[Pese., Av. Lattina = Aq. Ju Franie
= C. s. A. Caròcce, i. (Cfr. « Boccia „,
Sudiciume sulla persona)]. C^Bóffia^^,
Sozzura = Venez. "Bufa.,, Sporcizia sul-
la pelle = Gr. Rypos, Sudiciume).
RèMne, sf. Incastro, strumento per
pareggiare le ugno ai cavalli = [Ròje^
le = Car. Róje = T. Ròscele],
'Ròle, Aiuòla, Àiòlà = Semenzaio
= Vivaio, Postime.
Ròlle, Botolo, Lunga striscia di
carta ravvolta in sé stessa = [Pai. Cer-
cine di paglia su cui posa la conca =
Se. Rùozze].
Rólle (Aq.), sf. pi. Piattole.
Digitized by
Google
rom - rut
259
urne, Bombo, pesce.
RdiBib«*, Rompere = Manimettere,
-una botte, un prosciutto, ecc.
Sòme. (€•».). N. di contrada. La —
Rtfave, sm. Bóncola = Fig. e fam.
Svarione, Spropòsito. Delitto. Nella
maniera: Fa' 'ni* — , Commettere un
-errore = [Gran fame. Té' '»u — /] =
Mend* lu —, "Q-ranoire „, Bubare ' Run-
«éite, dim. di Rdnve = Trincetto, ar-
nese dei calzolai.
Rdnclie, sf. Lo stesso che Rtfaffe,
nel primo significato = Dim. Ran-
Sli«tt«, sf.
Rtfsee, Bosso 11 RoselaBse, agg. Bos-
.«astro = [Eusciarde] || Arrusel', Arros-
sire.
Rtfs», 'RÒSA = La — de lu trappit",
la Lucerna del frantoio, sottoposta al-
Jo strettoio.
Ròspe, Bospo. [S.* Eof. Raspuae] =
Saltamartino, trastullo fanc, chiama-
to anche Ranòcchie^ sf. || Rnsplite, sm.
pi. Frittelle di farina di granturco.
Rdt«, Capannello.
Rtffte, sf. Buòta, Bota = Fig. Métte'
'le rotò séti* a le pite a une, Farlo frul-
lare. Sollecitarlo.
'Rrajato. agg. Di Grano. Golpato,
Colpito dal carbone.
'Rri^ase e 'Rrajate, Iroso.
RravaXle, sm. Parapiglia — Fa^
'^nu —, Prendere alla rinfusa quel che
wdà alle mani; Arraffare.
Rrtfbb«, Bòba = A rróbba néve, Al-
ia raccolta. Nella stagione della rac-
'Colta = Cosa. Che rrobb' éf, Che è, Che
•cos' è? É rrobbe de bbardisce!, È cosa,
Son cose, da ragazzi = JS — che, o ca,
Il fatto è, sta; Tanto che — Cape de —,
Ingrediente.
Rftbble, Bóbbia = [Ii»ma, Rujje =
Aq. Roja]. (Lat. Bahia-).
Raeii*, Grugare, del piccione.
Rucche, voce per chiamare il piccio-
ne = Fig. Fa* lu , Fare il ruffiano.
-"Bisoffiare„, Bidire. (Pist. " Bùccola „,
Buffiana) \\JV , Andar ricurvo. Cfr.
Muchijd'.
Ra^e, sf. Fórfora del capo = Bo-
sume del carbone = [T. Vivacità ec-
cessiva. Facilità a montare in collera].
(Aret. " Bugia „, Bruscolo].
Rucecd, Ved. Roseeeii'.
Rucecéne (€as.), Avaro sordido, Spi-
lorcio = Air. Risicene = Pese. Ruse-
céne.
Ra^esn^le, Rl^s^^l^, Bosignòlo
= [Par. Ruacìjjdre = Ort. Lucignóle],
►(Lat. Lusciniola-, " Luscignuolo*„).
RneelA', RaeelliC', tr. Botolare =
Bifl. Bo telarsi, Buzzolare. Se rucelta*
(xbbaUe pe^ le acale, Botolo, Buzzolò, la
^soala *= [Fig. Ze la ròcele (Ari), Stabe-
benino ; " Strappa la vita „ ; Si baroa-
mena! (Lucch. "Arruciolaren, Botola-
re) Il A rròeelaTaseèlle, m. av. Buz-
zolando ; Voltolandosi, Facondo dei ri-
voltoloni = [Pai. A rróciapaìlòtte].
Ruebe, voce ripetuta per chiamare
i piccioni. Ved. Rucche.
Ruebe, sf. Bruco = [Rùchele, va..].
(Lat. Eruca-, '•Buga*„) jl Arraeblte,
agg. Pieno, Coperto, di bruchi.
Ruchijd' (Pai.), intr. e rifl. Movere
a stento le membra. N'n zepó —. (Cfr.
" Buticarsi*„).
Ruffanelle (Cb.), Orfanello-a.
RuKSére, n. di pers. Buggièro =
[Ruggjere, *Rezzjere].
Roffnanaie, sf. Lombata,
Rujje' e l>eri*ujje', Buggire = Bor-
bogliare, Brontolare, degl' int. stini.
Rulle, Bullo = Fig. Gran fame ||
Pezzo cilindrico di pasta, che si coce
sotto la cinigia := Loia tra le pieghe
della pelle dei bambini grassocci. Ved.
ClaraUe.
Ralle, CaruUe, casati.
RuiuA' e, intens., AreramK', Bu-
minarejl Rame, sm. Buminazione.
Ramamene, sf. Pìccolo cornicione
su cui posa la gronda.
Rumece, Bómioe = Aq. Lingua de
bove. (Lat. Rumice-).
Ranrétte. Ved. Rònse.
Rvnftlne. Ved. Arranftii'.
Rùoaele, sm. pi. Bosolaccio — Ar.
Dammadamme.
Ruozze (8e.), sf. Crocetta a braccia
uguali per avvolgere il refe. -S
Rusd*, Bodere, e pr. Bidurre in ro- ^
sume, come fanno i topi e i tarli =
Brucare, Bodere la parte più tenera
dei rami.
RaseeeA', Bosicare , Bosicchiare ||
Rasee«sarèlle, fam. Agg. di Cibo. Fa-
cile ad esser rosicchiato = [Rucecd'.
RugecarHle],
Ruècepinde, sm. pi. Corbézzole =
Aq. Le *Mbrìachme, sf. pi.
Ruacìcutu (Aq.), agg. di pers. Bobu-
sto, Vigoroso.
Ras«ldle. sm. Triglia = [Sf. Va-
rietà di grano gentile].
Ranelanse, sm. Nel gergo. Cosa di
color rosso. Ha fatte lu — da la vtfc-
che, Ha sputato sangue. S' d vennute
tutte lu —, Ha venduto tutti i suoi
ori.
*RaséTle, Bosolio = [Resòrìe],
Ruapd', Bazzolare, Il raspare dei
polli = Ari, Grufolare || Ruspe, sm.
Il razzolare. (Lat. Ruspavi. Sen. *Bu-
Bpare„, Bazzolare).
Rateile, sf. Bùzzola = Girandola
= [Nel 10 signif., Ròtele = Pai. Rùz-
zele = Ar. PizzeUtcchie = T. Rùtele =
Digitized by
Google
260
rut - sai
= "Stat mniì. di ▲.„: De ludentibus
ad rotulam].
*Railae, Arrotino.
Buudgne (Cas., »., Cast. C), sf. pi.
N. generico di Stoviglie.
Raraaèlle, Biyolo, Bigagnolo.
Rare, sf. Vicolo, Chiassòlo = [An-
che : Viottola tra due siepi] || Dim. Ra-
Télle, sf. = Spazio ristretto tra due
case, in cui scorrono acque ed altre ma-
terie luride = Fognòlo, che mette ca-
po nella fogna che è nel mezzo della
strada = [Aq. Buva, Canale in cui scor-
rono acque sporche = Corsòllo, Pic-
colo spazio tra letto e letto o tra letto
e muro = " Bagl. di ». „, RueUa, Vico-
lo]. ("Ruga*„, Strada).
Rnvecélle, Mòz2o della campana.
("Verricello,).
Rar«lldae, volg. Puzzona, Lesio-
na, Sudioiona, Donnaccia di per le
strade, Budellona, Bobaccia. Nell4stes-
so signif., Chlaveetfae = [T. Trum-
bòné].
Rftvere, Rave, Raetae, Bovo =
[R. J?ttv«cale;pl. RuvecTiJele]. (Lat. Eu-
bu-).
Rasi» e Rftftfteae, Buggine = Fig.
Screzio; Livore.
Ruzzecd* (Ca»4. C), intr. Buzzolare
= Bifl. Tirarsi dietro, trascinando,
qualche cosa.
Sa, in forma, dubitativa, con ellissi
di "Chi,,. Sa 86 vvé'!, Chi sa, può sa-
pere, se viene?
Sabbentlaae, n. di pers. Sebastia-
no. Abbr. Jaae = [SabbaSttane].
Sabl»«t«, Sabato = Per euf. Puzza
murV de —!, Che tu possa morir di su-
bitol E, per isch.. si aggiunge: Ca vi
aeuttlrre de duméneche.
«Sabbie, Salvia = [Salvie^ Sàlev'ie
•=■ Mlffl. QendT'iaìXè\.
Sae«tae, Sacco = — da notte^ Sacca
da notte, Sacca, Valigia = Fig. Mét-
^ a lu — , Metter nel sacco, Insaccare,
Gabbare = — scucitef Omo che dà vo-
lentieri il suo = — eane^ Giuggiolone,
Bietolone = Sf. Tasca. Più oom., Sac-
còcce li Dim. Saootaétie, m. e f. = [ai.,
€ar. Saccute, sf.] || Sa«elilji(', Scotere
il sacco per far prendere minor volu-
me a ciò che è dentro = Intr. Binsac-
care, Sootersi sulla sella o sul basto.
Sa«eéeee, Tasca = Tascata, Quanta
roba entra in una tasca |i Dim. Sa«-
eaeeélle, sf. Sae«a«elae, sm. Taschi-
no (I Acer. Saoeaeclitf ne, Tascone = Fig.
Minchione; Credulone.
Saeeasaae, Massiccione, Giuggiolo-
ne. Ved. in Sande = Esci, scherz. Hàjja
— nghe ttutte sacche rotte!, Sacco rot-
to!
Saelard^ie, Sacerdote.
Saeraàtane, Sagrestano il «aera*
itU^f Sagrestia.
Sacrate^, Sagrare, Bestemmiare.
Saerate, sf. Nelle locuz. Semm*a'
reeajje la — /, Se mi piglia la bi£2ar
Ne^ mme fa* reeajje* la — /, Non farmi
arrabbiare !
*»ngnA\ Salassare II SaynUe* sf . Sa-
lasso. ("Segnare*,,, Cavar sangue).
Saarnasaehe. sf. Fitta, Terreno mol-
le nel quale i piedi affondano.
'Sacae, Lasagna = Fig. Sagnafréd-
de. Melenso ; Irresoluto; Dappoco || Accr^
P^affatfae. Fig. Lasa^none, Bietolone,
Baccellone, Minchione.
Sajétie. Saetta = \8ajette] || Sahet-
tére (R.), Feritoia.
»aJJ«*» Salire = Tr. Portar su =
[T., A., Sain*] Il P. pass. SftTefte = [Sdw
te, *Sà%te, *Sdidde = T., A., SàUute].
Sajjòcche, sf. Bandelle con oai)oc-
chia.
Malli', Salare = Volg. Ammazzare.
Te wjje —I, Voglio "farti la buccia, ||
Salate, Strage. Fa' 'na —, "Far cic-
cia,,. Fare una stiaccia, una strage.
Salàbbracchef sm. Fam. Omaccione'
corto di mente.
Sàlameniatre (Pai.), Sfaccendato; Va-
gabondo, Bighellone. (Cfr. " Salami-
stro*„. Saccente).
«Salamone, Cibo molto salato =
[N. di pers. Salomone],
Salapdne. Com. nel pi., SalaFaaer
sm. Bapastrella, Bapastrone, Senapa
salvatica = [*Fuojje de Oriate = Al-
trove: Ruchettóne = €a«t. C. Ld8aen&
de aenapéeche. (Gr. Lapadne. Lat. Lap^
aana)].
Salara (li.. Fallo) ; Saliera (Torr.) ;
Saliere (Colledlaa.) ; Sàlaeri (O.), nomi
di contrade.
Saldafòaaef per isch. Soprabito lar-
go e fatto alla peggio.
Saldarèlle, sf. Salterello, sorta di
ballo contadinesco.
Saldarijdy Sdiddarijd', Salticchiare^
Salterellare, pr. di chi batte la febbre,
di chi ha delle trafitte in una parte
del corpo, e di chi è in cimbali per lie-
ta cagione.
Salde, Salto. In questo signif., com,
Zómbe = JV *n ioide t pr. dei cani, Es-
sere in caldo.
Saldr^e (reso.). Santoréggia.
Sale, Sale = Fig. Ce métte lu — /;
e Se le /a adiate !y Può candirsela ! Che
vorrà farne ? = Sape* de — , Costar sa»
lato = *Manghe — . A mo' di aw.,
*9Iaaffhesale, Nulla, Niente il Sala-
Digitized by LjOOQIC
sai - san
261
r4lle, sm. Bivenditore di sale || Sallnde,
agg. Salso = Acqua — (P»loM*l».)f ^'
di contrada |1 S»le, sf. Salatura, Il tem-
po di salare. Anche, Il tempo in coi si
ammazzano i maiali, Maialatura || Sm-
1»(«, sf. Fig. Strage, Stiaooia.
SaJemttre, Salnitro *= [Salenitre],
Sal^tte, sm. Ghiareto, Greto, ohe
d' ordinario è piantato a salici. La
piém' d recujpèrte tutte le salitte. (Lat.
Salictu-).
^aleTèitre, n. di pers. Silvestro.
^Salviate, sm. Acciottolato, Ciotto-
lato = Quando il lavoro è fatto con
poca arte, come nelle strade di campa-
gna, Pretate, sf.
fiallppeee, Gamberetto, specie di
i'rntto di mare = [V. Saltppre],
Sallé«elil«, sf. Baccello = Assol.
Quello dello fava, come nel tose, Bac-
cello = Per sim. Enfiato circoscritto
della pelle, effetto di contusione o di
scottatura — [A. SeUécchie = Av. SeU
lecca = P*»«. Sallécca], (Lat. Silicula-)
i\ Salleeehltfae, fig. Baccellone; Bab-
beo.
SalHa«, Stfme, Sòma = Mis. di csr'
paoità, di peso, e di superfìcie = [*8au-
me\. (Basso lat. Salma, Soma) il SumaB*
ne, sf. Circa una soma = [Sumate'] \\
Sopressalme, Soprassoma.
SalmanéUe, fam. e iron., "Discor-
dino „, Riprensione.
SalutA', Salutare. Salùtem* a ppa-
treie^ Salutami il babbo. (Cfr. lat. Sa-
lutem alicui dicere, dare).
Malate, sm. Saluto = Saluti di cor-
tesia, secondo le varie ore del giorno:
Bbongiórne, Bbonnì, di mattina ; [Bbóm'
mìspre, nelle prime ore pomeridiane];
Bhona sére, Felìcia notte, *Bbon éére =
[Dei poveri, nei presentarsi agli usci :
Scià laudate Ogesù e Mmarìje!] = Nel-
r incontrare o nel vedere in ca^a per-
sona di riguardo, Serve! = Per salu-
tare persone che lavorano in campa-
gna: Alégre!; Alégramlnde! ; Ddi' ve
bbenedice!: Nei frantoi; dove si fa il
vino ; il sapone ; o si cucina, Sande Mar-
tine! : Dove si fa il pane, Sande Bbià-
^e! = Per invitare a sedere: ^'Ngume-
^àteve ! *'Ngùmedete ! = Prima di bere,
a chi fa dono del vino: A la salute!,
A la cunzelaz'iéne! E, se non si vuol
passare per incivili, non si lascia il bio-
<^hiere senza aver fatto prima sgoccio-
lare il residuo, anche minimo = Tro-
vando a naangiare: Pròsete! = .Nel dar
commiato: §tatte bbóne, Bbomm'iàgge,
Attinn' a la salute, [§tatte 'n gervelle,
5fto' 'n giurvìUe, La Madonne V accum-
bagne, Prest* areturne], ètrarevi! —
Nel prender commiato: Lasse lu bbón
ijiórne, A W ubbedUnze, [Scusate le scò-
mede!] = All'incarico di salutare al-
cuno, 8i suol rispondere: Pòrtele gra-
tHe!
SalTaresfflne, Salevaresv Ine,
Salveregina ^ Per isch., siccome l'ora-
zione finisce 'con alcune parole in os,
si suol dire: L'osse sta per zi déntr* a
Za — . E, per indicare una persona as-
sai mag^a: Pare 'na — /
'i'Salvérle, n. di pers. Silvèrio.
*Salvèitre, n. di pers. Silvestro.
Salfte, Salsa 11 Salie e, più com.,
Salia nastrale, Dulcamara = [Scar-
dahatte = liama, Retenajje = Altro-
ve: Scarciavrache e Vita Salvateche],
Salzummare, Sauzummare, Persona
sudicia e grossolana. Pare 'nu —, "E
pulito come un baston da pollaio „. (Da
"Sal»ume*„, Salume).
Sam'ènde (Pagi.), avv. Solamente.
É mmenute samhida èsse, È venuto lui
solo.
fiamme, agg. Di Vino andato a ma-
le. Che fila. Lu vine — subbete dd 'n
gape.
Saaamaehe, Sambuco = [Samuche
= SamuchéUa fémmene, Èbbio, Sambu-
co salvatico].
Ht^mé.', Castrare il porco => P. pass. .
Sanate, Castrato. ["Bagl. di S. „:... por-
cella sanata]. (" Sanare* „, Castrare) ||
Sanapòrehe, Sanaparehe, Castra-
porci, Norcino = [SanapurcJeUe],
Sandaertfee, sf. Abbicci, sm.
Sande, Santo. Yolg., di regola, non
si apocopa né innanzi a voc. né innanzi a
cons. Sande Bbiàce, Sande Péfre, S. Bia-
gio, S. Pietro, = Dtf* lu —, Dar le mos-
se, l'ordine di partenza nelle corse =
Come modo di amorevole rimprovero.
(Jhe sci —!, Che tu sii benedetto !j Bene-
detto tu! = In molti modi, sta per com-
piere la circonlocuzione o per enfasi:
Sand' a ffòrze! , Per forza. Per non poter
fare diversamente! = *N zande Ma*, Mai.
Anche: 'JV zanda Chiche... la fèste de
le ciammajìche = Sand* Ascdn'ie, Il giu-
dizio. Ja manghe lu sand' Ascdnte, Gli
manca il senno, il " mitidio „, il " se-
condo dei novissimi „ = Sanda Chiare,
il Vino = — Martine, L'abbondanza.
Ce sta lu — Martine !, Ce n' è di molto
(detto spec. di olio) = — Sacctuane,
Massiccione, Bietolone, Minchione. Ha
'vute la grazie de — Saccusane, «' d re-
ìiuariV e ss^ é mmorte, o:f d rehuarite
lu déV e jf d mannaie 'n dèrre la ma-
ne, o: V d recacciate da carc\araV e
V d mannaV a mmurV imbeccate o: la
varche V d salvaV, e la ggènde V d sub-
bessate. (La "Storia di Santu Sano„ è
dottanaente illustrata dal mio amico
S. Salomone Marino nell' Archiv. trad.
popol., Voi. X) = — CrepdnzU! Esci.
Digitized by
Google
262
san - sau
nel vedere o nel sentire di un gran
mangiatore = — Ntende!, o — *Ctib'
biUe!, quando si vnol risparmiare un
santo davvero = Sande Tiachetòache, e
si suol aggiungere: che Ha a le p ite de
Criste !, per esprimere cruccio, risenti-
mento = — Mecùvere, Persona a cui si
ricorre solamente nelle necessità estre*
me - — Scurdate, Persona che non si
tiene più di conto; " Limone spremuto^
= — Scarrupe, Quel che fa precipitare
le bes^^ie nei luoghi montuosi = — Du-
ranze'.f Che la duri! = — Scurtanze!,
quando una cosa finisce = — Miaerinej
Misero. Tff la facce de — Miserine^ Ha
il viso di un affamato, É un misera-
bile — Pare *nu sand^ appiccecaf a lu
mure. Pare una monachina infilzata ||
Sm. In alcune maniere, Chiesa, Santo :
AreacV 'n zende (pL), Rientrare in san-
to; delle donne dopo il parto. Pig.,
Arendrd* *n zénde, Tornare ad aver for-
tuna nel gioco = [DV *n zènde. Di de-
nunzie matrimoniali : Dirsene in chie-
sa] IM ssand* a asande (Ari), m. av.
Detto di misura. Giusto, Senza man-
care né avanzare, A capello.
Sandaeelilare, Santocchio, Bi-
' gotto.
Sandallne, Santonina.
Sandasse, parola remissiva e sim.
Via! Bene; Bene sta; Q-li faccia prò.
Sane, agg. Intero. Spesso, ripetuto.
SeVd ^jjuttite , L'à mandato giù
tutt' intero. Se magne 'na pagnòtta —,
Mangia un pane intero, tutto un pane.
La bbótt' é —, Ita. botte è intera, non
cominciata, manimessa, avviata.
Sane ter e, sf. Respiro affannoso,
ansante, Fiataccina.
«Sanvlie, Sangue =z — dela marine !
— de la Majllle!, modi euf. per rispar-
miare altri sangui |; Sangucce, Sangue
di pollo cotto e condito l| SansulltA,
sf. Sangue, per Carnagione = [T. San-
guenetd], (" Sanguinità* „) !i Sanslie-
naeee e, meno com., Ssnshedtfee,
Sangue di maiale acconciato e cotto
con miele, cioccolata ecc. li '''Sansarlje,
sf. Grande quantità di sangue. Tutte
cliela — V d 'bbelite, Quella gran per-
dita di sangue 1' ha avvilito, spossato
= [*'SangÓj'e, sm.l 11 'N»an«*', Insan-
guinare, Macchiar di sangue.
*Sansaanèlle, sf.,pianta. Sanguine.
*8dnguere, fiame, Sangro. (Nella
Carta geograf. delV Italia edita da Mat-
teo Revter in Venezia nel 1657, è indi-
cato col nome di Sangro Sanguine.
L'antico nome di questo fiume fu Sa-
rus; ma, da tempi anche remoti, al-
tresì Sanguine, dal color rosso che pren-
dono le sue acque in alcuni mesi del-
l'anno. Nella Istoria di Teramo del
Mozi (1585-1602), Castel di Sangro ò<
chiamato Castel di Sanguine).
Sanguétte, Mignatta.
Sanleee, agg. Sano, Vègeto, Prospe'-
roso. Di buona complessione.
Sanlee, Siinl^, Cicatrice.
Sape', Sapere = Le sacce jV f, Non
lo so. So per molto !, di molto ! = Per
indicare il superlat. Che n'n ie sa! IT
ttriste che n'n ze sa, o che ne' jjV sa^
pènne !, È tristo per la vita, che mai =
Sentire, Aver sapore, Sapere. Sa bbóne.
Sa di buono. Sa bbrutte, Ha cattivo sa-
pore.
'^Saprenaeee, Sabbione = [*8abbro^
ne = €an. Samòrone].
*Saprlte, agg. Saporito = [Sm. Os-
so di prosciutto vièto, che i contadini
fan bollire nel brodo].
Sapnnéfliflie, sm. Sapone fine, perle-
mani e per la barba, Saponetta.
Saraehe, Salacca. ("Saracca*,,).
Saraeenésetae, sm. Terra rocciosa*
e difficile a scavare = [Fig. Cibo gros^
solano, "che sfonda lo stomaco „].
Saraline, n. di pers. Serafino, Sera-
fina = [Sarrajlne].
Saranìlli, SaranjeUe (S. En».), sm.
pi. ; Serenisi (Ro».), sm. pi. ; Porta aar-
racìni (Borr.), nomi di contrade. (Dal
lat. Sarus, Sangro).
Sareenèlle, sf. Fastello di piccole
legne = [Ch. Fastello di tralci]. (For-
ma dim. di Sarcina).
Spretile, sf. Sarchio || Dim. Sar-
ehletèlle, sf. Sarchièllo.
Saretsle, Esercizio !| SsereetA',
SsareetA', Esercitare. Assol. Mem bS
— , Non può agire, Non ha il movi-
mento libero.
Sardé«elie, agg. di una sorta di Ca-
cio. Molto salato.
S&reehe, sf. Per isch., Giubba || Dim.^
Saréehétte, sf. = [Giubboncello usa-
to, fino a tempo fa, dai contadini, per
abito di gala, e anche dai vecchi artigia-
ni] = Av. Sàrica, Camiciotto di lino,
usato dai contadini quando lavorano].
Sareeature, Fam. Bastonatura =
[Man. Serecature].
Sarsènde, tit. mil. Sergente.
Sarréchie [Pe»e., Av.), SurrScchie
(Ch.), Serrécchie (Pctt.), Sarrìcchie (S.),
sf. Falce per segare il grano = C. •.
A. Serrécchie, sm. Róncola = V. 1543,
Sarechia. (Lat. Serricula-}.
*Sartàjine, Padella per friggere =
©. 15®i Sartagim. (Lat. Sartagine-).
Sartù, sm. Torta, per lo più, di ri-
so. (" Sortù „. Fanp. Voc. delV uso tose).
Sasse (Ori.), sm. Pellicola ohe si trae
dal becco dei pulcini per farli crescere.
Sauzj'ere (Ari), Motaio = Rlpatt.
Sazzire.
Digitized by
Google
sav - sbe
263
8I^Tee«, Salcio. Più com. Téteeli«.
Sareeleee, Salsiccia = [T. Saggéc-
ce = R«v. Sanzicce] [| Sauciccióne matte,
fig. Pacohèo, Mestolone, Gocciolone,
Giuggiolone.
Sarùeetale, sm. Specie di '^Buri-
sto„ senese = Più spesso, fig., nel si-
gnif. di Persona pìngue e goffa. Cfr.
Zabbìtocchie.
Sozzóne (T.), Moscone della carne.
Cfr. Azzóne.
ftba«ehetfliA', Bacchettare. (Lucch.
" Sbacchettare „) || Sbaechettate , sf.
Fig. Bacchiata, Colpo, Danno, nella
salute o negl' interessi.
Sbadacce (Or».), Puntello tra muro
e muro. (Dal lat. Spathn) = T. Sbar-
ragge. (Da " Sbarra „).
ftbafiC. Dei liquidi. Svanire, Perde-
re la fragranza, lo spirito. In questo
signif., più com. ^fiammd* = Fig. Assol.
Ridire tutto quello che si sa = Uscire
ali* aperto per respirare 1' aria libera
= Per isch., Lasciar andare dei peti |I
fibafande. Sbafandane, Stronfione,
Chi si dà aria sprezzante e superba =
Sbracione, Chi si millanta = Chi lar-
gheggia nello spendere II Dim. fibafan-
«Ièlle, Farfanicchio, Uomo piccolo di
statura e di poco conto, che vorrebbe
farsi valere || Sbafécchie, Presuntuosel-
lo II Sbafate (Ari), Facile a ridire, a
palesare il segreto, a "far pippo„.
Sbafar A*, AbaffarA, Sbavazzare.
Sbagnd*, Bagnare leorgermente. fari-
na e sim., spruzzandovi su dell' acqua.
«Sbabutil', Sbigottire.
ftbajje, sm. Verone, Piccolo terraz-
zo coperto sulla scala esterna della ca-
sa contadinesca = Dim. Sbajétte. (Bas-
so lat. Sbalium).
Sbajjocche, fam. Sf. Nulla. Nel mo-
do: Ne* fine sa mmanghe *na —, Non
ne sa cica, buccicata, biracchio, nulla
affatto.
Sbajoccd' (Pe»c.), Vedere. Nella ma-
niera: Non gè sbajòcche, Non ci vede;
Non ci discerne nulla.
SbalaniA', Sbalzare.
SbalM', tr. Sbalzare = Intr. "Pi-
gliar la balla „, Ubriacarsi = [Pren-
dere la parte opposta della china, do-
po aver guadagnata P altura = Del so-
le, della luna. Tramontare = Tr. Scac-
ciare qualcuno dal posto, dairuifizio,
che aveva].
Sballasze, fam. Sm. Nelle maniere:
PiJJd' 'nu —, Prendere una cantonata
= Fare un traballone, un barcullone
= Del prezzo delle derrate. Fa' 'nu —,
Fare un calo improvviso e forte.
Sballutid*. Lo stesso che Sballa',
nel 10 e nell'ultimo signif.
SbambA', tr. Dare [una fiammata.
Me vujje — le mane, Voglio" prende-
re una fiammata, per isoaldar le mani
li Sbambate, sf. Fiammata, Scalduc-
ciata = Pisolo. In questo signif., più
oom. il dim. Sbambatèlle, sf. Pisoli-
no, Dormitina.
Sbairibeld* (Caa.), intr. Respirare al-
l'aperto. VuJJe ^8cV pe* — 'nu pCche.
SbasdcrA', SbaanerA', fig., nella
maniera: Lu randfn'ie eumene* a — , Il
granturco comincia a mostrare il pen-
nacchio.
Aban«i(', Scassare, Diveltare.
Sbanl', Svanire = Fig. Intr. e rifl.
Vagellare || Sbanlte, agg. e sost. Inde-
bolito di mente, per età, malattia, pas-
sione. E 'na —, È una frasca, una don-
na di sboccio, Ha il capo ai grilli.
SbannV (Toeco), Vendere la roba
all'incanto. — la rrobbe.
Sbarattd\ Sparire. Mo* itav' a Icche f
Ha abarattate!
*Sbaratte, sm. Nella maniera:
Ngìi,e 'nu — d'ùcchie, In un batter d'oc-
chio, In men che non si dica. In quat-
tro e quattr'otto. In un battibaleno.
ftbarde, sf. Branco; Frotta; Stor-
mo, Caterva; Folata = [Ari, Sm^irre].
Sbardelld', assol. e fig. Montare in
collera. (Quasi, Gettare il basto, per-
dendo la pazienza) il Sbardella t«,
spreg. Che ha gravi e noti difetti.
SbarlA', intr. Passar la mattana,
Sbatter Tuggia, la malinconia. VuJje
*aci* 'nu ccónepe' — = Vagellare = Im-
pers. Rintempire. Sbarijéjje, Le nuvole
si dissipano, Rintempisce, Rasserena.
SbarraeeA', assol. Levarla baracca;
di cesi dei merdaioli, quando, finito il
mercato, imballano e Tanno via.
Sbarrice (Ch.), Piastrella |M la —
(Ari), m. av. A caso. Jucd* a la —, Gio-
care senza attenzione, come va va.
^at(jjd* (Aq.), Sbadigliare.
Sbaite'. Sbattere = Assol. Batter la
febbre. É 'n' Óre che ttP a — ,... che
batte la febbre.
SbavaJA'. Ved. AbbaralA'.
SbavesA', Sbalzare; Trabalzare.
SbelA', Scoprire il fuoco = Togliere
la terra che ricopre qualche cosa =
= Rifl. Volg. Me sa a ffort' a sbelar-
me, M' inoreso3 di alzarmi, di uscir di
letto. Cfr. ArbelA'. (Lat. *Exvelare).
*SbelneelA', Assol. Dire checchessia
alla libera, Spiattellare, Snocciolare,
" Spippolare „ — Palesare ciò ohe do-
vrebbe restar segreto, " Svesciare „ ,
" Sfilar la corona „. Cfr. SbelA' e Ve-
loeee.
Sbendar«e, Divenir ernioso || Sben-
date, Ernioso = [Fencfate] || Sbeada-
tare. Ernia, Allentatura = Fesso,
Spaccatura, in un legno.
Digitized by
Google
264
sDè - sbu
Sben««lUi(S Sventolare = Bifl. Al-
zare, Movere le coperte per rinfrescarsi
IPn de — /, Non ti sventolare!
SbendraeA' , 8bHiidr»cA' , Sven-
trare, Sba22are i polli = Iperb. Pe-
rire gravemente nel ventre, Sbudel-
lare.
SberhiuU (Pal.)i Sfiatatoio della car-
bonaia. (Lat. Spiraculum).
ftberratd*. Yed. Sbarrata'.
Sbète«lie, Bisbetico, Omo a sghim-
bescio, stravagante, sversato.
•Sbéve', Far colazione. Sdigiunarsi
= Pig. e per isch.. Lu vènd* é jW a — ,
Il vento s'è quotato per poco, quasi
per riprender forza.
Sbevéte (Ari, Ca».), agg. Di Grano.
Che ha i chicchi abbiosciati , Che ha
avuta la stretta. Gfr. Revévete.
Sbiancacela (e , Sbiancato, Bian-
chiccio.
Sbianchi', tr. Imbiancare = Intr.
Imbianchire, Incanutire.
Sbiricd' (Aq.) Disordinare, Mettere
a soqquadro = Bifl. Svignarsela, Svi-
colare = Sviarsi || àbiricatu, agg. Di
pers. Disordinato; Sversato.
Sbirre, Birre = Celiando: È ^nu
hhónu —, È bonaccio. (Bonus vir) \\ Sber-
rtf ne, Donna che ha troppo del virile,
"Maschiaccio „, **Giandarme „.
Sbirri (Aq.), Ceci mal cotti.
Sblslatamènde, aw. Senza mali-
zia o sospetto. Incautamente.
Sblangurì (P.*°), Imbiancare il pan-
ao lino.
Sblendtfre, Splendore = [*Sbiandó'
ré]. Più com. I«aitre.
Sblénsete, Sbiadito = Di Viso.
Sbiancato, Pallido. ('•Sbiàncido*„).
Sbòjje (P."), sf. Bollore, Il gonfia-
mento e il gorgoglio del liquido che
bolle.
Sbòrte^ m. *Sbartanne, f. Aborto.
Avé^ ^nu — , Abortire, Soffrire un abor-
to il Sbnrtl', Abortire.
Sbraed', Allargare ciò che è am-
mucchiato (grano, pietre) = [Rifl. Lu
lìmete s' é sbracate, L'argine è smot-
tato].
Sbracciate, Chi è monco di un brac-
cio.
Sbraeeijii', intr. Sbracciare, Dime-
nar le braccia; fig. Annaspare.
Sbrdciande. Lo stesso che Sbafande.
S branche, Spranca.
Sbrattate, Magro e sottile.
«SbrattlnlJA', SbrattUlJA', Sbrat-
tnntJA', Bacchiare = Picchiare, Ba-
stonare. Ved. Tratte.
Sbravd'. Ved. Abbravd\
Sbrènzele, sm. Persona sciatta e sver-
sata. Non com.
Sbrevasnd', Svergognare = Eifl^
Enf. Me ce vujje — !, Voglio far la
faccetta, provarmi (di dirglielo , chie-
derglielo ecc.)
Sbrtnsnie e Sbrlasaléflite, Min-
gherlino, Omucoio, Cosettiuo.
Sbr^keehele, sf. B rocchetto.
SbraeeA', tr. Stornare la gallina
dal covare = Bifl. Cessare di andare
in covatura. Ved. Vròeehe.
SbrnflM', Spruzzare, mandando il
liquido dalla bocca. ( " SbruflBare „ ,
"Spruffare*n)
Sbruveld' (Ar.), Sfrondare, Brucare,
un ramoscello = Far cadere il seme
dirompendo e stropicciando i baccelli
o le cime sfiorite.
Sba^lA', Bucare, Forare. Ved. Bn-
^11 Sbuciaf ratte (Aq.), " Frusone „, Chi
va attorno a donne con propositi diso-
nesti, "Chi va a frugnolo „.
SbnVtA' e, meno com., TaUA', Vuo-
tare = P. pass, e agg/sbtflte. Vuòto,
Vóto.
SbulaeehlA', Svolazzare ~ Volic-
chiara = Fig. Prendere il volo, Fug-
gire !| Cèlle «bal&ee}! le, fig. Chi ap-
parisce e sparisce senza fermarsi in un
luogo = Cervello svolazzatolo, "Chi
non ha il cervello a bottega,,.
Sballi', intr. Alzare, Levare, Spic-
care, il bollore = Traboccare, River-
sarsi, del liquido che bolle.
SbnmmaeA', volg. Lo stesso che
SbelneelA'.
SbnnasEA', intr. Del tempo. Rabbo-
nacciare = [Sbenazzd''],
Sburdijd^ (Ort.), Bordeggiare = Fig.
Volteggiare; Armeggiare.
Sbarra', intr. Sfuggir dalla presa,
dal sostegno. Abbade che n^n de abur^
re .', Bada che (la fiasca, il vasoio ecc.)
non ti sfugga, non ti sgusci, di mano.
A Icche aburre le pite, Qui si sdruc-
ciola, e' è da dare degli sdruccioloni.
SbnrrMA', Andare di qua e di 1& a
far faccende per la casa, " Trafficare „.
Va sèmbre èburrijenne , È sempre a
trafficare, a tramenare per la casa.
Cfr. §biricd\
Sbarrata', K ber rat A, Svolgere,
Svoltare, ciò che è avvoltato, arrotola-
to, aggomitolato. (Lat. *Exvolutare),
Sbartenà', Battere i tizzi per stac-
carne la brace. Ved. Sartine.
Sbaseeert', Sfruconare , Stuzzicare
con palo, bacchetta e sim., per sbrat-
tare, disoppilare eco. = [Sbùcecd,] I| Sbà-
aceche, sm. Remore prodotto dal mo-
versi di qualche cosa, tra foglie, carte
e sim. Fruscio = [Sbùceche], Ved. Vn-
•eeeA'.
Sbatta', Sgonfiare. Contr. di Ab-
batté', ved. = Intr. V acque, lu v^nde,
mo' abòtte, L'acqua è per staccare il
Digitized by
Google
265
bollore; il vento è per levarsi = Pro-
roznpere. — a ppiagne*, a rride\ Dare
in nno scoppio di pianto, di riso, La-
sciarsi andare a piangere, a ridere =
Bifl. Sgonfiarsi.
Scaeamarróne, Soarabooobio = Er-
rore grossolano. Scerpellone.
Scctcand' (€li.), intr. Ridere sgan-
^lieratam.Ved.€Ansiieiie |{ Scacanarae,
Di nckuro, argine. Bovinare; Franare.
fte»eaBBat«, fam. Agg. Di Occhio.
Cisposo = [P.«*» Szacazzuse, Cispellino].
§c€icctzzittu (Aq.), spreg. di Persona
piccola e sparuta. (" Cazzabùbbolo „).
SeaeASBdBe, fam. Sgorbio fatto con
la penna, Fregaccio.
Seaee»eale, per isch. Caduta fatta
^ul deretano. Fa' *nu —, "Piantare un
melo„, Cascare battendo il sedere.
9eae«e e 8«aeeltf ne, sm. Nei modi
iam. Def' lu —, Scacciare, " Dar l'erba
cassia „.Av^ lu —, Essere scacciato, A-
ver la gambata.
Seaeetie e, più oom., ftcaeehétte,
ano. . Pezzetto di carta da scrivere .
(•*Scàooolo*„).
Seacchlil'. L'opposto di *NsaeelilA'
= Staccare un ramo dal tronco, un ri-
messiticcio dal ceppo = Dividere al-
largando. — le CÒ886, Scosciarsi, Allar-
gar molto le cosce. —rùccA ed, Sgranare,
Sbarrare gli occhi. Pènna smacchiate,
Penna con le punte allargate, stracca
= [V. Schiacchjte, agg. Di Vaso a do-
^he. Sconnesso, Con le doghe allar-
gate]. (" Scoppiare „, tr.).
S«ae«htate, sm. Spreg. di Bagazzo.
= Dim. Seae«lilatèlle, Bagazzucoio.
•(Quasi: "Staccato dal tronco „) li Seac-
«tilaiarlje, sf. Bagazzame, Bagazza-
glia.
Seaeelademtfnl«, iperico -^ [Mlffl.
Pilàtre].
*S«a9t', Mandar faori, spurgando,
il catarro de' bronchi , Espettorare.
Nem bó —, Non può espettorare = Pro-
ferire, Mandar fuori la parola. (Cfr.
lat. Scatere),
SeaM', intr. Mutare il pelo in pri-
mavera, pr. delle bestie equine e bo-
vine Il Sfangare, Andare avanti supe-
rando difficoltà. Scafef, Profitta nello
studio? Va avanti? Nò' acafe, Non ce
la sfanga, Non procede, È sempre li.
Seafajare, fam. Sf. Donna oziosa,
Dondolona. Ved, 'JTsaraJarse. (Cfr.
*Cafaggiaio*„, e senese "Scafarda„,
Donna sudicia e sciatta).
8zafaj6ne,*Scafajùone, Tronco, spao.
di quercia, grande e vuoto ij Scafaju-
narse. Dei tronchi. Andare a male per
vetustà = Fig. Di persona vecchia e
sfatta. Esser * bacato „.
Seafaréece, sf. Parola quasi dì ger-
go. Lo Bt:sso che TaiiUe = [Scafa-
réjje]. (Sen. ''Soafarda„, Catinella.
Pist. " Schifar da „, Scodella).
ècafarozzi (Aq.), m. pi. Pantofole
fatte con strisce di feltro. ("Soalfe-
rotto%).
àcafe (Aq.), sf. pi. Baccelli, Fave
fresche nel (guscio = C©1. Fave gran-
di. Le piccole, Favétte,
MeAfene, sm. e f. Eruzione erpetica,
che viene per lo più nel viso o nel col-
lo =-. [àckiàfene — At. Schiafe, sf. =
Ort. Schiaffe, sm.]. Cfr. Schiavine,
ìi«aflRil\ intr. Urtare, Intoppare, In-
ciampare = Tr. " Schiaffare , , Sbac-
chiare, Scagliare con violenza contro
checchessia. Scaraventare = Strappare
con violenza. Ghermire, ciò che altri
ha in mano, in bocca, addosso. — lu
pane da le mnne, le quatrine da la sac-
cocce, Strappare il pane di mano. Gher-
mire i danari dalla tasca = Becipr.
Contendersi, Far a gara per avere.
5f arijesce lu sóle, se le Vóine scaffe! =
Mettere, Mettersi, "Schiaffar e„, "Schiaf-
farsi „, in un posto = [Schiaffa'] il Meaf-
fa, i«aff!e, sm. Buffa, Calca confusa di
molti per prendere qualcosa. Fa' 'nu
— , Fare una ruffa, nella quale le cose
vanno a ruba. (" Accaffare*„ . Strap-
pare).
MeaflTe, Schiaffo = [Schiaffe] \\ Acer.
Metal »flr*tone, Schiaffone = [Schiaffet-
ione].
Staffétte {\.), sf. Cestello dove i ma-
rinari mettono la porzione ad essi
spettante del pesca pescato.
SeasnA', Scambiare. Ved. CasnA'.
Scagnate (C. fr.), sf. Chiocciola che
ha il guscio più duro dell'ordinario =
Spreg. Omicciattolo.
* Scagna, Scambio, Invece = [Hai.
Scande].
SealA', Scendere da cavallo, Smon-
tare. Addò vù — ?
Scalacióne (P.'"), sf. Dermatite pru-
riginosa delle bestie, speo. ovine. (*Soal-
dagione).
Sealafltf ne. Ved. Cala^ltfne = Fig.
Coccio, Camorro, Persona acciaccata.
Kealandr^ne, sm. Brenna, Cavallo
incarognito, che sta ritto coi fili =
Per sim. Carcassa, Persona sfatta =
[Aq. Scalandróne, Casa, Carrozza, Ar-
madio e sim., grande e poco servibile
per esser logoro, malconcio].
Soalaiidrnne, sm. pi. Eruzione cu-
tanea a chiazze rossa.
Seale, sf. Scalino = Scala ; ma, più
com., nel pi. S* é rrucolate pe' le — ,
Ha ruzzolato la scala = ScaV a ffór-
hece, Scalèo = — a ddii.' tése,. . . a due
branche ~ — a cciammajichéUe,.., a
chiocciola.
Digitized by
Google
266
Seal«eaffiiA', Guastare, pigiandolo
col calcagno, il guardione della scar-
pa = Assol. Cominciare e non termi-
nare un lavoro, Cincischiare, Cianci-
care, Non compicciar nulla. Com. nel
modo: JV acalecagnenne = Tr. Scal-
zare, Cavare accortam. ad alcuno un
segreto di bocca.
ftealeeamblBse, fam. Stillino ; Le-
sina, Persona gretta.
Sealemanie, Scalmanarsi = IHa*
acalemate, Aver gran sete, Non rifinire
dal bere ,1 Sealemarije. Gran sete.
SealCftcnine, Sealefksiilae, fam.
Lo stesso che fieal««aiublBse.
Scalfarùotte (».* Eof.), m. pi. Qhet-
toni contadineschi. ("Scalferotto*„).
Hcallii' , Scaldare 11 Seallafferre,
gioco fanc. Scaldamano-i.
Scallarlaì'se, Accaldarsi = Latte
acallar'iate, Latte caldo, dato a corpo
riscaldato.
Sealle««lilA', Staccare, Levar via,
messe, polloni, germogli, gramoli =
Fig. e iperb. Squartare. Se tVarrive,
te scaUécchie! Ved. Callécehl«.
*Sc€tllènze, Getto ad arco, dell'acqua
e di altro liquido che spiccia.
Scolline, Véggio = Scaldaletto.
SealTe«tf' , Scendere da cavallo ,
Smontare.
ScamA', tr. e assol. Spulare, Net-
tare il grano dalla loppa. Ved. Cam«.
Seambasnai«. agg. Di Casa, Luo-
go. Molto addentro nella campagna,
Fuor di mano.
SeambanA', Dar forma di campa-
na I! Seambanate. Fig. Sordastro, Che
ha l'udito grosso, le " campane grosse „.
Seainb«eA', Sconfinare, pr. delle
bestie mal custodite = Più com. nel
fig. Forviare, Fare delle scappatelle,
" Scastagnare ^.
Seamb«M', intr. e rifl. Scampare.
SoAmbele, sm. Nelle maniere: Fa^
'nu — ; Cumhrd* a —: Vendere o Com-
prare ciò che resta di una merce (per
lo più, frutta, pesce, ecc.), prendendo
buono e cattivo, senza pesare, a un
prezzo, ** Fare un cionco „ = Dim. Seam-
b«lélte, Soambelòtfce.^
Scambiósu (Aq.), a?g. Di Discorso.
Parola ecc. Difficile a intendere.
Scamtfrze, sf. Specie di Provatura,
a forma di i>era, fatta con latta di
mucca. Cfr. Massarèlle = [*Szamùor-
se]. (Per la forma, cfr. " Scamózzolo*„).
S«amallA', Spollonare, Levar via
le messe giovani e inutili di un al-
bero = Schiantare un ramo. Ved. Ca-
mèlie = [Ort. Sgranare il granturco,
sia colle mani sia battendolo con un
bastone].
Scamtinée, sf. Boba guasta e di po-
co pregio (Pesce, Frutta, Tabacco eoo.)
= Per estens. Gente vile, plebea e po-
co di buono = Torr. Scapunajje,
SeaniUA', MeanljA', Misurare o Va-
lutare alla grossa, a occhio e croce =
[Scanajjd*]. (" Scandagliare „).
Meande, sm. e f. Grappolo d'uva =
[§chiande, f.] H Dim. fteavdarèl le^
sm. Grappoletto = Bacimolo, Bacchio
Jì' pe' —, Bacimolare Bibrusoolare =
[SchiandéUe], (Aret. " Schiàntolo „, Gra-
cimolo).
ScandecV (Fai.), tr. Sollevare un ma-
lato facendogli prendere aria.
ScandunA', Scantncoiare = [Scan^
dareUd'],
Sean«eelilA', fam. Disunire, Sepa-
rare. N*n ze po^ — da cullù. Non sa
farla finita con colui = [Disunire, Stac-
care due pani formanti una piccia. Ved.
Canécchie] || Bifl. Il disunirsi dei cani
dalla copula.
Scannacucù (Plaii.), Piccolo e catti-
vo coltello, " Castracani „.
A«annàJJ«, Animazzat)io ^ Maia-
latura, Tempo nel quale si ammazzano
i maiali.
Seaniatore, Chiusa movibil) per
trattenere o mandar via le acquo nel
molino, Cateratta.
Seaaie, A loanso. — de deagràzìe.
Se nulla accadrà in contrario.
Scanzecd% Scostare alquanto.
Soan&IJ«,Scansia= [Pese. Scangije].
(Basso lat. Sgancia "Soancla*„).
Scapd'f intens. di Caj^iC. Scegli are,
Prendere il meglio, Sfiorare.
*Seapaee, Incapace, Non adatto.
Scapangiate (€an.), agg. Di Tron-
co di albero. Vuoto e aperto da un lato.
Anche, Scupajjate.
SeaparrA', Dividere una bestia dal-
l'altra con cui si azzuffa. Detto anche
di persone = Volg. Ferire o ammaz-
zare uno fra molti = Bifl. Sbrancarsi.
il P. pass, e agg. Seaparrate = Jur-
nata — ,... libera, a scelta di chi deve
prestarla = Anemale — , Animale in più,
che non ha il paro nel branco. Óve —,
Ovo in più nella serqua, nella ventina
ecc. = Còppe — ; Botolo di monete co-
minciato, a cui se n'è tolta qualcuna
= [Lóche — (€a«.), Luogo fuor di ma-
no, lontano].
fleapature, sf. Ciò che con lo sce-
gliere si separa dal buono, Scegliticcio,
Sceltume, Scarto.
Seapéee, sm. e f. Pesce marinato.
(Sp. Eacaheche).
ScapecuUarse, Bompersi il collo nel
cadere = Abbandonare il capo, per ri-
finimento, dall'un dei lati. (Sen. ** Sca-
picollarsi „, Stracollarsi un piede; una
mano).
Digitized by
Google
26r
Scàpele, agg. Di Bestia. Senza soma
Di Pera. Senza carico sulle spalle. Jì' — .
ScapelKPt Togliere a una donna il
fazzoletto con cui si copre il capo; ed
è atto di somma ingioria = Pai. Scap-
peUd'.
fteap«iA*. Assol. Del Molino. Per-
dere l'acqua per rotta della pescaia o
della gora.
SeapetalA', Scapitozzare.
Seap^zze, sf. Scapaccione.
Seapesson«, Scapestrato, Bompi-
collo. Anche Seapé«sa«611e.
Scapine e fica peliate, agg. In ca-
pelli, "In zucca „, A capo scoperto.
Seaplitlii', intr. Scalpicciare = Tr.
Strebbiare, Calpestare un terreno col-
tivato = Assol. Pestare coi piedi, per
segno di collera, come sogliono i ra-
gazEÌ stizzosi II Seaplite, Scalpiccio =
Calpestio.
Scapòsce (Ari), Stramazzone, e pr.
Caduta col capo in già. Fa^ 'nu —, An-
dar capofitto = Pig. Errore rovinoso.
Fa' *nt* — Ji' dò — . (Da " Scappucciare „).
Seappe, Schiappa, Grossa scheggia
di legno da ardere = [èchiaj^e] || ^eap-
pii% Scheggiare, Spaccar le legne per
farne schiappe = {§ihiapp(P].
Òeapplne, Chi è addietro nell'arte
sua. Sciattino; nel gioco, " Sbèrcia „ =
\Èch,iappine\.
Scapucchióne, Scapato; Giovane di
sboccio, che pensa solo a sbirbarsela.
8capurd% Spiccare la spiga, la boc-
cia, il fiore, dal gambo.
Searafelldne, Scerpellone.
MearalilliC, Gridare, Strillare, speo.
per dolore |) Òearafllle, sm. pi. Strilli,
Grida, di dolore = Per sim. Patassio,
Gridio di persone che berciano o con-
tendono = [Cazt. €. CiarafilW. Ciara-
fjejje],
Scarafóne. Lo stesso che Seardaftf-
ne, ved. Pig. Scarabocchio, Uomo pic-
colo e contraffatto. (" Scarabone*^, Sca-
rafaggio).
SearambAmbele , sm. Nella ma-
niera fam.: Arravujf arravujje, arri-
ve lu — e 8S6 le pijje, Si arronzina a
far roba, e poi c'è chi arriva e la gran-
cisce.
Scaranzìje (Pal.,T.), Angina. (** Squi-
nanzia*„ e " Soheranzia*„).
Searapèlle, Scalpello || Searapel-
UL\ Scalpellare.
Searapénce, Pipistrèllo = Fig. Fan-
ciullo secco strinato, ma vivace, irre-
quieto = [Scurpénge, e Bértela morte =
Peit. Scarpìnge — €an. Scorapinge —
Ort. Sopreppénge = Bacete. Soprejy-
péngule = Toeeo, Sopresptngule, f. =
Pai. Sopreccinge = Cazt. €. Sparapin-
ge = Pese. Sparapìngtde = T. Cava-
rùcchie = At. Cécacechétte, f. = Nei
pressi di T. l^aT^ajòne],
ScaravuciéP, (p.), detto delle bestie,
e anche dell'uomo, Frugacchiare nel
terreno.
Scaravuttd? , Scavare qua e là for-
mando buche. Ved. Caravòtte,
Szarzid' y Stracciare, Lacerare (|
Scarciaturej sf. Strappo || Scareiahatte^
sm. Dulcamara = liama, &Llza nu-
Strale, Retenajje, sf.. Vita talvàteche =
Xiirl. Didgiamare ^ Aq. TiUcamara.
Searelòfele, sf. Carciófo = [Scar-
ciòfene = T. Carei^ene — Aq. Cardò-
fola], C Carciòfano*. Carciòf5»lo*„).
SeardA', SearM', Cardare || ftear-
dalane, fiearlalane. Cardatore.
SeardaCéne, Scarafaggio = Per sim.
Scorbio, Scarabocchio, Fregaccio. Nel
pi. Cattivi caratteri = [Scarafóne],
("Scarabone*»).
Seardapnzae, sf. Insetto che vive
sul gelso ; ha odore fetido, ed è adope-
rato dal volgo per .provocare il vo-
mito.
Scarde (Teeeo),Nel gergo, Fanciulla.
Bilia —!, Bel tocco di ragazza! Ved.
in Sharie.
Scardinld^ Sgfraffiare = Ar. Scar-^
diUXd'.
Seareearèlle, sm. Tràppola = Fig..
Chiapparello-erello, Artifizio per in-
gannare, imbrogliare =: A —, m.. av.
A trabocchetto.
Scaréne (S. Euz.), sf. Carciofo sal-
vatico.
Searfasne, Searfasnòtte, Lésina,
Persona avara = [€. fr. Chi malizio-
sam. lavora a rilento].
SearAsnA'. Sgraf&are = Sgraffigna-
re. Pigliar di riffa. Portar via gher-
mendo.
SearfalM*. Lo stesso che Sea^a-
snii' = [Scar/eUd*] \\ Searfallate, agg.
Di Occhio. Scerpellato.
Scarfùole (Se.), m. pi. Calzerotti che
si portano sulle calze. Cfr. Scalfaruotte.
("Scoffoai*„)= S. Zoccoli di legno. Scar-
pe grossolane.
Searlehe e Setalartehe, Scheggia
da ardere, lunga e sottile || àeareeA',
Bidurre un legno a schegge lunghe
con la scure.
Searlnse, agg. Scarno.
Scarlate, Scarlatto Jl Searlat Ine,
malattia, Scarlattina.
Scarmùcchie (Man.), Cispa.
§carmunitu (A<i.), Scarno, Secco stri-
nato.
Scartfie e, più com., 'NnlvVe, Indi-
via. (Lacttica scariola. Linn. = "Asca-
rola*„ = Luoch. " Scaròla „).
Searparneee, sm. Buffa, Cappuccio-
di tela usato dalle confraternite =
Digitized by
L^oogle
268
Calza, arnese per filtrare il vino; det-
to anche Scola/ecce = [9i»ii. Scarapuz'
ze], (" Soapperuooio%, Cappuccio).
Se»rpa»el4(« , fi«»rpa«el6T«t« ,
Mascalzone, con signiif. più derisorio
•che ingiurioso = Com. nel pL Scarpa-
sciute, esente inetta, Persone misera-
bili e da nulla.
fiearp«. Scarpa = Fig. Fajje la —
mo'/^ Di' ora il nome della ])ersona
4fclla quale il fatto si riferisce = Tru-
vd* la férme de la —, iron., Trovar la
calza che entri, chi fa stare a segno ||
8earp^it«, dim. di Scarpa •=■■ Nome
della Seppia piccola = [Aq. Fa^ la §càr'
pitta, Asciugare col pane l' intinto di
una vivanda] || Se»rpln«, sm. Nel mo-
do scherz. : Farse 'nu —, Pare un viag-
gio a piedi, gamba gamba, scarpa scar-
pa, a battiscarpa.
Searparl', Svèllere, Sradicare =
Fig. — le làcreme, Strappar le lacri-
me.
Scarrupd\ tr. Precipitare = Fig. Ab-
bacchiare, Bacchettare, Vendere a vii
prezzo = Bifl. Precipitarsi.
Scarse, Scarse, agg. Scarso. É — de
ceremóme, È franco, Non sta sui com-
plimenti; È poco riguardoso = Avv.
É — de *n' óre, È un'ora scarsa. — de
*nu mijje, Un miglio scarso, Meno di
un miglio ii *Scarz€tìlnte, Scarsezza, Pe-
nuria.
SeartA', tr. Assottigliare, Diminui-
re la spessezza di un'asse con la pialla
o con l'ascia = Intr. Il dividersi d' a-
nimo di due persone, dopo. di essersi
bisticciate = "Dar nelle scartate „,
Montare in collera.
Scartafjejje (Hai.), sm. Cartoccio.
»«ar tappile , Scartabello ^ PI.
Scartapille, Fig. Ragioni fatili, Cavilli,
Scappatoie.
ScaHecd* (ir.), tr. Dividere, Separa-
re due persone che contendono, o uni-
te con nodo di affetto =- Bifl. Dividersi ;
Strigarsi. Cfr. SearM', nel 29 signif.
*8cartégne, Schifiltoso; Bitroso.
S«ariA«ee, Cartoccio = Nel pi. Scar-
tucce, Cartocci, Foglie secche e spic-
cate del granturco = [A<i. Scartocciu,
Pannocchia del granturco = T. Scar-
dòzze, Cartoccio].
SearufiC, Grufolare. Yed. CaraM'
= [Ort. ScarafulW].
Scarzelle, (P.***), Schiacciata ohe si
mangia nella Pasqua. Simile al Fla-
SeasA', Sgomberare, Mutare abita-
zione. Anche, SlnsglA' = Concorrere
in gran numero a una festa, a una
fiera e sim. A la feste de sande Vite,
le langianise scase. I tose, con altro co-
strutto, dicono Spopolare. " C'è il pre-
dicatore di S.* M.* Novella ohe spo-
pola „. Noi diremmo, che ffa scasd*.
Scasar end^, intr. Dei chicchi del fru-
mento quando sono ben graniti e ton-
deggianti, che quasi escono dalle oa-
merelle.
Seas«labbaiisli«, sm. Mobile di le-
gno, invecchiato, fatto alla peggio. An-
che, Seaseltfne.
Scasse, Solco profondo fatto col asap-
pare = Passo. Té' *nu — /, Fa dei pas-
si!, Ha un par di ** seste „!
SeastasnA', Cercar sotterfugi per
non fare, dire, rispondere = Non es-
ser saldo nei propositi, nelle promesse,
Ciurlar nel manico || Seastaffnlae. Ol-
tre ai signif. del verbo : Sbuccione ,
Scanzafatiche || Scastagnose (Ari), Fur-
bo, Baggìrone.
Seataree, fam. Sf. N. gener. di Tes-
suto rado, che da qualunque parte si
tiri ne venga, " Trippa „. (Da "Soa-
tarzo n).
Seatarr A', fig. " Attaccar moccoli „,
Sagrare, Bestemmiare.
SeatostìI', Disfare la catasta, o ciò
che è simile = Fig. Lu ièmbe mo' aco'
taste, Il tempo è per rompersi a piog-
gia, a neve = [lie* mme fa^ — /, Non
mi far sciogliere il sacco; dir quello
che non ti piacerebbe di sentire!].
SeatellA', Nettar la lana dalle lap-
pole. Ved. Caline = Bifl. Fig. To-
gliersi i debiti = Scatdlarse da. . ., Li-
b orarsi da una persona noiosa ; Uscire
da un intrigo.
SealreeelA', Strigare = Fig. Sepa-
rare due contendenti = Bifl. Levar le
gambe da un intrigo. (Pist, "Scatric-
chiare „).
S e a 1 1 A ' , Schiattare , Schiantare.
Scoppiare = [§chiattd'] \\ Seattae^tre,
Crepacore II Seatinse^ Dispettoso, Osti-
nato.
Scattelére (Ori.), sm. Piattaia, Ar-
madio per tenerci i piatti.
Seattele, Scatola || Acer. Seatie-
Itfne = Per isch. Uomo di molta età.
Oh cquanda scattelune se ne té' jjV!,
Quanti vecchioni moiono!
Scattóne (Pagi.), nome generico di
Becipiente grande.
Neattunòlte, Lepratto = Fig. No-
vizio nella propria arte, " Lattò nzolo^,
" Bazzotto „ = Poco esperto del mon-
do. Semplice, " Cucciolotto „. (Forma
dim. di Caitdu-).
Scavacchid% Stendere, un membro
piegato, e spec. le cosce. Nem bó — le
cosse, Non può stendere, allargare, le
cosce. (Cfr. " Sca vigliare „).
Soave, Schiavo = Fa* — , " Far ser-
vo „, Salutare, pr. dei bambini || Sf. Nei
modi: Ohe bbeUa —!, Che bel fusto di
Digitized by
Google
sca - soh
269
giovane! E ^na — de ggióvene!, E un
bel toooo di giovane.
S«aTe«lJA', Scalciare, Tirar calci.
S«aTes»na»arllle, per isch. Picci-
no ohe va sgambettando a piedi nudi.
Bambino irrequieto.
éeaT^iie, sm. e f. Cavallo-a di pic-
cola statura = Fig. e scherz., Bagasza
di bassa statura.
Me»T«ne e M«lilaTiin«, m. pi. N.
volg. del oom. di Mozsagrogna. Similm.
di Casacanditella.
Scavutd' (P«««.), Grufolare = V.
Scaimzéd',
àcmn*meéL\ Tirar da parte una cosa.
IPn ze pé —j È tanto peso che non si
riesce a smoverlo = Dividere una per-
sona da un'altra con cui contende =
Fig. Xia febbre, La tosse, Una i)ersona
molesta, n«' mme le pózze — da ^nghlU :
Non trovo il verso di liberarmene =
Il moccio molto tegnente n'n ze pC —
da 'n ganne^ Non si può tirarlo fuori.
— lu fanghe da le càveze, Nettare i cal-
zoni dal fango = Un palo infitto for-
tem. nel suolo, nen àe p6 —, scalzarlo
= [Un cibo stimolante BCazzec^e Vap-
petite, stuzzica, oocita...].
Seassélle, sf. Enfiato circoscritto
della pelle = [§chiazziUe, Anche: Gtoo-
ciola di sudore. Gocciolone di glasso
che nuota sul brodo]. (Forma dim. di
" Chiazza „).
§cazzottd^ (Aq.), intr. Dondolarsi,
Andare a dóndolo, gingillando. (Da
•'Chiasso*^, Vicolo).
8ce, Ci si. — vide 9, Ci si vede? — ae
lasse, Ci si lascia = In. li. Se ce.
8cégne\ Scendere.
S«éXI«', Scegliere. Piùcom., CapA*.
— le mèle, Sbucciare, Mondar, le mele.
— le marroccke, Scartocciare le spighe
di granturco || Se«Jeture , sf. Scegli-
ticcio, Sceltume.
Seel«pp«, f. pi. Per isch. " Briscole „,
Busse.
Seellarai», Scellerato = [Scelerate,
(Lat. ScéleratU')].
Seelunirze (Aq.), Soimunirsi.
Scembd' (Ba«eh.), Scompigliare met-
tere sossopra. (Cfr, "Scempiare*,,).
S«^iii«, Scemo, Imbecille = Fa* lu
—, Fare il nesci || SeemetA, Cosa da
nulla, Ba^^ècola = Piccola quantità.
Me n* é remaste *na — ,... pochissimo.
Scendoréjji (Aq.), m. pi. Nella ma-
niera: Tene* ji —, Aver le bi2£e.
ScengW, Più oom. S«liiseM', ved.
Seènne, Ala = PI. Alette^ del pe-
sce = [V. Scénnele — Pav., P«»c., Scén-
na, Yale inoltre : Spicchio di aglio =
Ch., T. Scélie] Il tieennecliijA' , intr.
Sbatter le ali, pr. dei polli quando
danno i tratti, o quando, legati, tenta-
no di fuggire. Lu halle, prime de cari'
dd', scennechijéjje = Volicchiare, pr.
degli uccelli caduti a terra feriti = [T-
Scellijd* = Aq. Scellecd'] || Seenneehla-
te, sf. Sbattuta d'ali = Fig. Spalluc-
ciata.
Seenne', Scendere = Tr. Portar giù.
Nei due signif., più com. €alA'.
Scenufllgg'ie, Scenu/rjfegg'ie, sm. Gran-
de rovina. Lu vhìde n' d fatte 'nu —,
Il vento ne ha fatto un fracassio (dei
frutti ecc.) = Grande quantità. Ce ne
sta 'nu —, Ce n'è un " precipizio „.
'Seènfte, sf. Assenzio. (Lat. Absin^
thium).
Seeppil', Togliere- con violenza o
con destrezza ciò che altri ha in ma-
no, addosso = Fig. Carpire, Ottenere con
dolo o con violenza = [Ari. — le fave.
Coglierò i baccelli = Come te la pjfesse 9
Eh, se scéppe!, Come te la passi ?, Eh,
si strappa la vita!].
Scàrica (Aq,), Donna di partito.
Scerite (Ca»t. . C)^ agg. Pallido, Col
viso sbiancato. Ved. Aeeerlrse.
Scerpa (Aq.), Cesta bislunga e bassa
= Culla di giunchi = Dim. Scerpétta,.
Panierino di giunchi. (Lat. Sirpea-).
Scèrpe, sf. Fam. Codazzo, Branco di
I)ers. che vanno dietro a un'altra.
Scerpe, sf. pi. Fam. Bobucoe, Mas-
serìziole, spec. quelle che costituisco-
no una dote. Ha 'vute quattre — . ("... da
Scerfa — mondo muliebre — deve es-
ser nato il vocabolo Scherpa o Schirpa,
del quale presso di noi (milanesi) si fa
uso per indicare ciò ohe oltre al dana-
ro per la dote si dà alla sposa allorché
va a marito „. Antich. longob, mil. Voi.
I, pag. 275, in Ghxbasdini, Append,).
SeerrA', Arruffare i capelli = [Aq.
Sciurrd'] Il Seerraie, Scapigliato, Spet-
tinato = Chi abitualm. ha i capelli ar-
ruffati, Scarmiglione-a.
Scèrru (Aq.), Guidalesco = Pai.
Capecèrre,
Seernppe,Siroppo || SeernppA', Giù-
lebbare. Candire = Slcernpparse, fig.
Giulebbarsi. — una persona, un di-
scorso, un rabbuffo, un lavoro ingrato,
Giulebbarsi, Sorbire, Succiare. 8' d
sceruppate *nu Juramlnde faveze!
Scettecd*, (Aq.), Dimenar la coda.
S^évele, agg. Nella maniera: — de
m^nde, Debole di mente, Imbecille..
^héfto, sf. Spicchio, di aglio =
[^hSfe, èchSefe = V., Ar. àcàife = At.
èchiàfel
àetaefénie, deherénile , sf. Schi-
fezza, Cosa che fa schifo = Sm. Per-
sona che fa schifo = Lezioso, "Ge-
stroso „.
Sehenale, sm. Spalliera della seg-
giola o d'un sedile qualunque.
Digitized by
Google
270
Beh. " sci
*S«lien<lriiiiA' e S«na4r«aA% Dis-
iare la strati ara dì an mobile, d'an
arnese eco. = Fig. ^itu dtdore mescun-
drunéjje, Qaesto dolore mi fiacca, mi
dirompe, le znembra. (*'Sqainteraare„).
Meliér«, sf. Grosso pane di forma
bislanga = [Schjere, Piccia di dae
grossi pani. (''Tiera*„).
Schéte (Cas., T«rr.), aw. Solo;
Senz'altro, Scasso — At, Scote, Scute,
(« Schietto „).
èchiafenészhe (Ai.), agg. Di Pane.
Pane —, Specie di pan dolce.
Schiaffa'. Ved. iMsAlM'.
èchiamazzate, fam. Agg. Di Pers. Cor-
to a danari = Di Cosa, e speo. di Abito.
Sciatto, Logoro, Vecchio = Aq. §ca-
mazzatu. (•* Scamatato „. Cf r. Pacchiate).
*àchiand\ Spianare, Atterrare = Di-
sertare i poderi, come fanno il vento,
la grandine, le cavallette. Ved. De-
prand' = Pig. Rovinare nell'avere,
nella salute.
èchiande. Ved. à«and« Ij èchiandijà',
intr. Avere pochi grappoli. Uanne la
vigne schiandijàjje, o va schiandjènne,
In questo anno la vigna ha pochi
grappoli.
Schiappe. Ved. Ò«appe.
^chiarOfflzie (R., Can.), sf. Lo stesso
che Mcarleli«., ved. Il èchiarafizzd? . Lo
stesso ohe fllear«eA', ved. in l^ar Ielle.
àchiaravjende (Fai.), sm. Scossa,
Pioggia gagliarda e di breve durata,
Acquazzone. (Da '^ Scaraventare „ ?).
èchiavine, sf. Vaiolo delle pecore =
€. di fi. Eczema. Anche ciò che noi
chiamiamo MeAfeae, ved. Il Nei prot.
not. ant. Specie di coperta, ir. 1029:
Una coperta eeu schiavina pelosa. E
cosi in «. 1580. ("Schiavina^, sorta di
Coperta).
àchiazzd* (Man.), Gettare con forza
e in segno di sprezzo una cosa || Schiaz-
ze (in alcuni luoghi del Teram.) Pia-
strella. Cfr. »eas«èlle.
^chiazzine. Ved. «eaizèlle.
Sehlearil', Schiccherare, Scaraboc-
•ohiare; Scombiccherare, Scriver male.
§cMettV, Comprimere un sacco, una
tasca e sim. in modo che ciò che è den-
tro si riduca in minor volume = Bifl.
Dimagrare, e spec. Perdere il volume
del ventre.
àeliire, Schifo || Heìkltógne, Schifil-
toso. Anche, Mehireniilse = [8ch{fen-
^rde],
Meblne, Schièna = [Schine = T. 1594:
Pelle de sohinaj.
*Melilne, aw. Solamente = [C. tr.
Sino, Insino = V. Perfino, Anche. Nello
stesso signif., Schinhize],
èchidle (Ari, Baeeli.), sf. Cocchiume,
Apertura superiore della botte = T.
Mezzule della botte. (Forma dim. di
** Uscio „).
àetalalM*. Ved. »eaAl'.
Schiuppd' tr. Contr. di Acchiuppd\
Scoprire, Tc^liere ciò ohe copre, vela,
chiude. — lu caUare, Scoperchiare il
paiolo = Bifl- IPn de — /, Non scoprirti.
Stai fermo sotto le coperte! || Scoppiare.
Ved. Àemp9éL\
échjettef sm. Tela grossolana di ca-
napa, non imbiancata, usata per far
pagliericci, sacchi e sim.
Schjfd*, tr. e rifl. Scheggiare, pr.
delle unghie, dei denti, delle pietre ecc.,
da cui si stacca un pezzetto. Cfr. Meteo-
re.
§chXfe (Cli.), sm. Lo stesso che Ca-
elAmbe. Ved, Sci/e || Schifar elle (R.)f
sf. Vassoio di legno per mondarci le
biade e sim. Ved. ScifèUa.
ttehjmA', Togliere l'imbastitura.
Più com. Spundd'.
ÀehJrehlA', Togliere i cerchi = [As-
sol. Fig. Far del moto all'aperto per
allegerire il ventre o il capo] = Ùcchie
ichj'rchiéte, Occhi imbambolati, langui-
di, con le pèsche, pr. di ohi ha pianto,
e delle donne gravide.
§chjrchie, Matterùgiolo , Cervello
balzano, spigionato. Stravagante, Uo-
mo a sghimbescio.
'Set' *Seje', Uscire = Andar fuori.
Uscir di casa = La mées* é *acite. La
messa è entrata, comincia = Ifghe equat-
tre palme de rrohbe, n*n gè te jèsce *nu
cavezóne, In 4 p. di roba, un par di calzo-
ni non c'entra = — a wuUVf Staccare,
Spiccare il bollore. Cominciare a bol-
lire = Volg. — préne, Divenir gravida
= Delle bestie. — vacande. Non ingra-
vidare, impregnare = — huàste. Tro-
varsi guasto = — pazze, Ammattire.
Impazzare = Venir su. ^ 'sci^ ciavajje,
È venuto su balbuziente = §ta Jèsc* e
nne' jlace, É in fin di vita = Fig. Mo*
ae ne jèace da lu fòdere!, È divenuto
magrissimo. È in fin di vita = Addò
jlace n'n areéndre^ È imbarbogito, rim-
bambito; vagella = Jèac' e nne* Jèace
lu aoUj m. av. Allo spuntar del sole.
SelAbbeelie, sf. Battello leggiero di
I>esca; fissa un capo della rete sulla ri-
va, e va in giro con l'altro = [É dde
la aciàbbeca nòatre (Ari), É dei nostri,
del nostro partito] |] Sciabbecòtte (Ort.),
Bompioollo, Malvivente, Uomo rotto
alla mala vita -■= T< Titolo spreg. di
abitante di marina. {*^ Sciàbica* „, sorta
di rete).
Sciacenarae (C. rr.). Andar giù di
forze e di nutrizione. Accasciarsi, Ab-
biosciarsi, Diventare un camorro, una
calla. (Sen. " Sciainato „, Malandato, Bi-
finito per malattia).
Digitized by
Google
sol
271
Sciacqua* (At.). intr. Guazzare,
Sguazzare, pr. di liquido ohe si agita
in vaso non pieno = Nello stesso si-
gnif., Sciacquilìjd' (Ari), intr. e rifl.
SelaeqaaJJe, SelneqnaJJe. sf. pi.
Orecchini grandi e vistosi usati dalle
contadine. Non oom.
S«laeqaltt«, sm. Fam. Genetta, Bee-
rino, Piccola ribotta tra amici = L'ul-
timo bicchiere che si beve, quasi per
risciacquare la bocca = [Ohi non ha al-
cuna cognizione soda, Scagnozzo. (Pist.
''Sciacquina „, Donna di bassa condi-
zione e di modi plebei)].
Sciaddée, fam. Babbeo, Tattamèa.
Sclaliarate, sm. Scioperone, Ohi per
i;rascuraggine lascia andare a male il
patrimonio domestica, gli affari.
ScìalamV (Pian.), intr. Prendere aria
all' aperto.
Scialbe (At.), Balbuziente.
*fielal«sne, interiez. " Salmisla I „
QtMnd* é bhi^tte, —! É *na tendazXÓne,
— /, e sim. (Sia l'angelo con noi?J) =
[C. tr. Sciàìjegne],
Selaleacaato, *9elIIaiiirnat«7 Sci-
linguato.
Selalé(««, fam. Sm.^ Scena da ride-
re ; Sollazzo, Oòcoolo. É *nu —Izjz t>er-
flona che diverte con lazzi o racconti
faceti.
Selalose, agg. di Abito. Sfoggiato,
Fatto senza risparmio di roba.
Scialttorte, Pers. sciatta, trasandata,
Beco = Detto di donna: Beca, Sciab-
biata.
Sciamandé (Can.) Sciamate (Man.),
Scialmanate e Sciamégne (Cast. C),
Sciammate (P.«°), Pers. e speo. Donna
sciamannata, abitualm. in disordine.
Selamarr«, Piccone.
Scianibd* (Boceli.), Votare, contr.
di Empire = Sbarazzare. ("Sciampia-
reM.
Selanibasn«, Setambasntfne,
fam. Uomo di modi facili, alla mano;
ohe non sta sul tirato nello spendere
e spec nel comx)ensare i servigi rice-
vuti || S«lambacnarUe, sf. ^'Bibotta,,,
Lieto convito di amici. (Aret. "Soiam-
pannare„. Allargare, Spargere; e me-
taf. Mandar a male, Sperperare.
" Sciampannone „).
Aelambèreehe, sf. Nome generico
e scherz. di Soprabito = Le — , I si-
gnori = Ha anche signif. pornogr. ||
Dim. aielambreelitne, sm. Oorpetto,
Sottoveste, dei contadini.
Sciambrecune (Hlfrl.)» sm. pi. Om-
brello o Bubbola maggiore.
Selammaclétte, sf. (letteralm., Sia
jnaledetta). Nelle maniere volg. : Ve-
stito fatto ala —f male, alla peggio.
Oamminare a la — , senza bel modo e
garbo = [Disdetta nel giooo ; Mala sor-
te; Capriccio „).
Sciammuotte (Pai.), Baratto. (Da
" Scambio „).
^elamprlte. agg. Di Bocca. Di gu-
sto sciocco = Anche, di Acqua pota-
bile = [SciamuraU], Cfr. Kelapn-
rlte.
SelaachljA', intr. Il camminare
■tentato e barcollante di chi ò zoppo o
sciancato, Trimpellare = [Se. Scen-
gujjd' e Sciangulijd^],
Selaplt«. *Selaparlt«, Scipito,
Sciocco = Scimunito. (Pist. "Sciapi-
to„).
Sciaquéte, agg. Di pers. e di cosa.
Sciocco.
ficlarabbH, Calesse dozzinale. (Fr.
Char-a-banos).
Selarap«nA', fam. Tr. e rifl. Disor-
dinare, Scompigliare, Metter sossopra
= Scarmigliare.
Selaravajje, Scompiglio, Arruffio,
Tramestio. *M ?//èii' a cchelu — ji' n^n
gè Hénghe bbóne^ In mezzo a quel gar-
buglio di cose, di persone, io non sono
al mio luogo = Fa^ n« — , Scombuiare,
Metter sossopra, Disordinare = Baruf-
fa, Barabuffa. t" é nnatfi *nu — , C è
stato, É sorto, un tum\ilto, un abba-
ruffio.
SciarpUla (Aq.), Pantofola. (Forma
dim. di '^ Scarpa „).
Sciarrd', intr. Rissare, Contendere
= Bompersi, Venire alle rotte, Divi
dorsi di animo dopo una vivace con-
tesa, Guastarsi |! Sciarre, sm. Anche,
Sciarra-sciarre, sm. Briga fra più per-
sone, Barabuffa, Bissa II Sciarre (Cast.
€.), sm. Moltitudine, Stormo, di ani-
mali = (Alf.). sf. Moltitudine di per-
sone = C. «l. «., Roee. Jettd* lu — ,
Far la ruffa, Q-ettar confetti e danaro
al popolino, in occasione di battesimo
e nel trasporto funebre di un bambino
Il Sciar róne (Cast. C), Grosso errore =
Delitto. (Ted. Schar, Schiera = "Sciar-
ra*„, Bissa, Contesa).
SelAteehe, SelJJateehe, Sciatica =
[*Sceràteche = Ort. Scìàtteche],
Scìàuche, agg. Di pers, e di cosa.
Sciocco II Sciaucarìje, Scioccheria.
SciavurrV (Cast. C), Spaurire. In
primavera, ze métia 'na pezza 'n gim'a
*na canne pe* — ji cHejje, si mette lo
spauracchio (negli orti) per spaurire
gli uccelli.
Seleeb«, agg. Di pers. Elegante, Ga-
lante, "In coglia „, " Sgargiante „. In
forza di avv. Jave pròpete — .', Era nel
suo bello. Aveva un abito ohe lo (la)
rifaceva, rifioriva = Di cosa. Eccel-
lente, Elegante, ecc. In questo signif.,
non meno com., Gaappe || S«leeartje,
Digitized by
Google
272
sci - 800
sf. Eleganza. È 'na — !, È cosa molto
elegante ; pregevole, eccellente || S«lc-
clitars«, Fare il damerino = Pavoneg-
giarsi Il Are4«l«elilr«e, Kinfronzirsi,
Binchiccolarsi, Azzimarsi, Bsser tatto
in coglia.
Scicche, Asino =» Dim. Sciccarjellef
Asinelio, G inchino.
Sci fé (Paff., P«««., At.), sm. Lo stes-
so che CaelAmbe, C^vete e Schjfe, ved.
= Anche, Trògolo di legno o di pietra.
Sci/ella (At.), sf. Vassoio di legno
per mondar biade, civaie eco.
Seljtfne, Tromba, Turbine, Nodo di
vento = [V., Ort., Frane. Scijjóné].
(G-r. Siphón = " Sione* « e ''Scione*„).
Selllnxe, sm. pi. Fam. '^ Croste „,
Busse.
Selllie, agg. Scimunito, Che ha da-
to un tuffo nello scimunito. (Il verbo
Selll^ oom. nel solo inf.) =-: [Cnp.
SciaUite, (*JSx8aUtìt')].
SelmljA', Fingere di fare, non fa-
cendo. Dondolarsi; Ciancicare, Opera-
re lentamente con malizia = Far lo
gnorri, Non stare al proposito, fingendo
di non intendere. (Lat. e it. Simulare).
Il SelmIator«, Simulatore = Dondolo-
ne, Ciondolone, Ciancicone, Sbuccione.
S«lndelll«e, Scimunito, Stordito,
Che ha mandato il cervello a zonzo. Det-
to specialm. di donna che fa ali* amore.
SelnselA', SelnseliJA', Sparpaglia-
re, fogli, semi, fiori ecc. = Arrufiìare,
peli, capelli, fila = Disordinare, vesti,
biancheria, panni ripiegati e sim. ||
Selncelaie, agg. Di donna. In disor-
dine; Arruffata, Spettinata; Sciabbiata
Il Stol«Kl4B«, S«tns«ltf ne, Arruffone,
Chi mette tutto sossopra = Scarmi-
glione.
Seltf, voce per iscacciare i polli.
Sciò = [Ar. Anche, Sciutrùcche] ||Seitf,
UÀ «eld 'n suA, m. av. Di là e di qua.
Nei modi: JV — , Andare a zonzo, a
dondolo, gingillandosi, senza far nul-
la. Vacillare, Oscillare — Mannd' — ,
Sparpagliare, Mandar dispersi qua e là,
fogli, cose minute.
Selòjje', Sciogliere — [P. ^«8 5j70* =
Pese. Scibile^] Il AreseleJJe', Slegare =
Assol. Rompere il digiuno quaresima-
le. Contr. di Attacca' lu stòmeche (Ari),
Cominciare il digiuno.
Scipind* (Aq.), Disordinare = Soiu-
pinare. Sciattare, Conciar male una
cosa o una persona 1| Scipìnu, sm. Disor-
dine, ArruMo = Bovinio. (Freq. di
''Scipare*„, Sciupare).
Selppaeen«rélle, sm. Fam. Forte
ubriacatura, " Una bella cotta „. Pijd'
*nu — .
Scìrica (Aq.), sf. Cercine sul quale
si poggiouo le conche, Cfr. Sùreelie.
Sciricd' (Aq.), Vendere a vii prezzo^
Abbacchiare = Rifl. Fare una caduta
rovinosa || Sciricatura, sf. Sdrucciolone
= Fig. Sbaglio, Scappatella, Errore
giovanile.
'Selse. Ved. A «else = [V. 1573, La
scisa 86 f arra dalli catapani].
'SeUe, sf. Uscita = La — de lume-
se, La fine... = Gita; Giterella ~ Diar-
rea = Levata, Sgridata, Rabbuffo.
(" Uscita* „, Fine del naese = Diarrea).
ftelneehe fam. Sm. Specie di blusa.
Camiciotto di panno lino usato dai con-
tadini quando lavorano == Per isch.,
n. gener. di Soprabito = Nel gergo, ha
signif. porn. = [Ch. La — , f, = Cam.
Scìuecóne],
Sciu^rta (Aq.), agg. Di Donna. Sciat-
ta, Che abitualmente è in disordine,
spettinata, sudicia. Che —! Ggieù! Pa»
re la serva te JJu api tale.
Sciupenate (Pai.), Misero, Derelit-
to. Ved. Scipind\
Sciuppd* (R., Cast. €.), Disfare Tan-
nodatura dei capelli. Cfr. Tappe.
^Sciuprend*, Malmenare, Sciupare.
Setno&tte, sf. Striscia di ooio con
cui si dà il filo ai rasoi. Dd' la — , Dar
la striscia al rasoio = [Suuàtte). ("Su-
gatto„).
Sciuvé (C. Tr.), Insipido. Sciocco.
SeloTelA', Scivolare; Sdrucciolare
= [Aq. Sctufold']\\HelAvel9, sm. Sdruc-
ciolo. Pijd^ ^nu — Fare uno sdrucciolo,
Sdrucciolare = Sdrucciolo, Luogo in
cui facilm. si sdrucciola = [Aq. Sciù~
fulu] Il Selnrelardlle, sf. Sdrucciolo,.
Luogo in cui è facile sdrucciolare =
Fa* a — , Scivolare sul ghiaccio, coma
fanno i ragazzi ||fielnvel4ne, sm.
Sdrucciolone. Pijd* 'nt* —, Dare uno
sdrucciolone = [C. fr. Sciuvólóne, fig.
Babbeo = Sciattone, Sciamannato] [\
*Sela¥eltfgne, agg. Di cibo. Che facil-
mente va giù = Acqua —, Acqua sal-
mastra, che non brilla nel mescersi.
Contr. di CHchelógne || Sciuveiòtte, Gio-
vane divagato, amorazzatore = Chi à
bravo nello sbrigarsi di ogni difficoltà
= T. Chi dice e disdice, Chi ciurla nel
manico.
SelamA', intr. Lamentarsi, Gridare^
per dolore o per ira = [Sgramd' = V.
Gramd'].{La.t.Exclamare. "Scramare*„).
8clócchi6{Xr.), sm.pl. BuocedelPuva
= Sciòcche (Toeeo), sm. Fico immatu-
ro. Ved. fieroeelie, nel 5® signif.
Scòcchele (v.), Marinaro ohe porta il
pesce dalla spiaggia in città. (Cfr. "U-
BCOCCO „).
Setfee', tie6eere\ Ved. Desetfee*.
Scógne, sf. Stagione della trebbia*
tura del grano. Non com.
Seolaréeee, sm. Calza, Cola, Sac-
Digitized by
Google
Ghetto a panta in giù osata per soola-
lare la feccia = Per isch., Gappucoio
dei frati = [T. CSlme, f. Ved. OJelme],
H^élm, Scuòla, Scòla = Fig. Fa^ la
— a unSf Indettarlo, Imboccarlo.
Scóle, sf. Spano tra nn cor reatino e
r altro nei soffitti ^Na — de piangate,
Un tratto dell' impiantito compreso tra
due corrcntini.
Scoile, Cravatta.
Seomèade, agg. Scomodo, Incomo-
do = In forza di aw. *èta vote 86 le
paaee —, Questa volta, mal per lui, sta-
rà a disagio ; La pagherà ; Sta male pa-
recchio Il Scumudaree (». Tilt., Car.),
Abortire. (Cfr. " Sconciarsi „).
i§commiar«e (Aq.),Sbrancar6i; Sepa-
rarsi dalla compagnia. (L'opposto di
•* Conviare* „).
SetfB«Kr«, sm. Quardd* alu—, Spe-
rare un panno per vedere se ci son ra-
dure, buchi: un bicchiere, una boccia
piena, per vedere se il liquido che e' è
dentro sia limpido eco.
S«dBK«. Lo stesso che fteòiMede,
nel 20 signif. || Agg. di Pelle. Non con-
cia.
neépe, Granata; Scopa, degli spaz-
zini. La mazze de la — , Il bastone. Il
manico, della granata = Fig. Tene'
une jpe' mmazze de — , Non tenerlo di
conto. Ji' n'n gè sténghe pe' mmazze de
—!, Mi farò valere. Si avrà a fare i
conti con me, " Non sono il due di bri-
scole ! „ Il Dim. Senparèlle, Granatina
= Granatino, per pulire vasi da cucina
e sim.
»«6ppe, Scoppio = Fa^ 'nu — , Stra-
mazzare, Fare uno stramazzone, un
tombolone = [ScUiòppe].
Se6pp«le, sf. Pezzo di sanza indu-
rita e disseccata, ohe si fa ardere al
fuoco = Metà di un pane tagliato oriz-
zontalmente = [Pezzo più o men gran-
de e pianeggiante di gesso, già servito
per fare impiantiti = T. *Na scòffele
de pane, Un pezzo...]. (Lat. Scopulu-} ||
Scappellotto, Scapaccione = Fig. Gra-
ve danno. Ha 'vute 'na bbrutta —!, Ha
avuto una bella bussata! = Dd* 'na
—, Dare una scemata, Consumare buo-
na parte di derrate, roba, danari ecc.
Averne date *na — all' éjje, Abbiamo dato
sotto all'olio, consumato gran parte
della provvista di olio. '§tu sóle dd *na
bbóna — a la néve, Questo sole dà sot-
to alla neve, ne fa andar via gran
parte = ['Ndrd', Paaad', nghe la — [Ch.)
Entrare in teatro senza pagare, Passa-
re a scappellotto!. (Da " Coppa*„, la Par-
te dì dietro del capo).
Soiree, Scorza, Corteccia; Buccia
delle frutte, dei legumi, degli agrami
e sim. = Fig. JV scorcia scòrce, Sbuc-
scr 273
ciare una materia, Studiare, Impara-
re, superficialm. = Sciavero, Ognuna
delle due tavole che, segato un tronco,
son rimaste da una parte tonde perchè
corrispondono al di fuori }| S«areltfft«,
agg. Di grossa scorza; Di grossa buc-
cia.
Se^rde, sm. Nella maniera: Mét-
«' a lu libbre de lu —, Dimenticare, Met-
tere nel dimenticatoio.
So6«««, sm. Scossone. Sussulto, Bi-
móseolo, per improvvisa paura e sim.
*«<^*«» »f- Manico della zappa, del
bidente, della scure, delpiccone= [Pese
Scuie, m. = At. Scute, f. = v. 1548:
I>ue zappe con scoti. Una roncha con
scota] Il S«at»i»ie, sf. Colpo dato c^l
manico della zappa e sim.
Scòte' e Scòtere, Dissodare, Divelta-
re un terreno sodo, già coperto da bo-
sco I! P. pass, e agg. Scòsse e Scòste =
La Scòsse e Le Scòsse, nomi di contra-
de in vari comuni. (Lat. Excutere).
Htsòtte. File de —, Filo di Scozia.
SeraiM', contr. di Incastrare, Di-
sfaro V inc&stro \\ Scrastanirse, ùg. Di-
magrare, Insecchire eccessivam. =
Struggersi, Disfarsi in pianto. Se sera-
stanisc 'i- a ppiagne', Si strugge, con-
suma, in lacrime.
Stfreeotfjje, sf. Fiòcine, Buccia del-
l'uva = [Screccujje = At. Sclòcchie, m.
= Man., Casi. c. Scurpicce = s. Scun-
gujje = Pese. Cungujje],
*S«r«<ltbb«l«, Diffidente, Bestie a
prestar fede.
S«ri>iJo e Ssr^JLIe, Scheggia || Seri-
J*', e ScrUA', Scheggiare = Nettare dal
fango, con una stecca di canna, le scar-
pe, i calzoni.
S«repaeee, sm. Caduta sul ventre.
Scr epicce (€. fr.), Fanciullo poco sa-
no, che vien su male, stentino.
ScretA', Nettare del fango.
SereteeA', volg. Ordinar prete. Che
scid mmaréjje chi V d scretecate!
Scritte (Mont.), sf. Crètto, Fenditu-
ra nel muro ; Crepaccio nel terreno =
Cani. €. Scr ètte, sf. Nascondiglio =
Nel pi. Screpolature nelle mani per
freddo. Ved. Ssrètie.
fieresl^ne, Infiammazione di una
glandola più o meno vicina a un punto
leso della pelle.
*Scribband6f Scrivano.
Serl«liela', Tribbiare legna da ar-
dere. §ta «Sm&r* accand' a lu fòche;
scrìchele le légn* e *mburnach^je. Sta
sempre accanto al fuoco ; tribbia, spez-
za, legno e mette ad ardere = [aian.
Scrinnéld'],
ScrlsBénée e Ssriirnénie, sf. Fam.
" Stanga „, Miseria grande. Té* 'na—!,
Ha una stanga ! = Penuria ; Scarsezza.
Digitized by
Google
274
8CU
E cche é *$9a — de fòche f, Che miseria
di foco è codesta?
Scrijd* (Barr., €»•(. €.). Disfare.
Nelle maniere: Te puozza — /, Che io
ti veda sfatto, distmtto \Je 8* é acrija-
te je latte. Gli si è stornato, Ha per-
duto, il latte. M" d fatte — /, Mi ha
fatto morir di paura |; Scrijate, Stento,
Macilento. (" Scriato*„).
SertllA', Sgrillettare, Far sooccare
lo scatto del grilletto. Yed. 'IfcrelUi'.
Serlme, Divisa, Addirizsatura, dei
capelli = [Cresta allungata di un colle.
Crina = N. di contrada]. (Lat. DiacrU
men) \\ SteWmd', Strigar le biade arruffa-
te dal vento =^ Bifl. Far la spartizione,
l'addirizzatura, dei capelli. (Lat. Diecri-
minar e).
àcrimìzia (Aq.), sf. Scarsezza, per
miseria o per avarizia — Porzioncella
di checchessia, in signif. spreg. = Ine-
dia. Vd fatta murV te —! Ved. S«rl-
«nénfte^ (Cfr. " Grimo*„).
*8cri8chid\ Staccare il iÌEtngo risecco
sulle scarpe o sugli abiti, o il sangue
aggrumato fra i capelli. (Cfr. "Scro-
stare „).
BerlBzA', Schizzare i; ««risse. Schiz-
zo.
S«r^e«lke, li rumore che fa un og-
getto fragile nel romi)ersi, o una mate-
ria esplodente nello scoppiare. Schian-
to. [Aq. Scròcchìu] = Chiocco, Schiocco,
della frusta agitata con forza = Scatto,
pr. di ciò che è teso o ritenuto da molla
s=3 Lo scricchiolare delle articolazioni
quando sono stirate = Volg. Pugno, Cef-
fone. 3To' te chiave 'n« — /, A momenti
ti appiccico un ceffone! Ha 'vute le
scrucche, Ne ha toccato, È stato " croc-
chiato „ = [T. Selòcchel.
fteròeelie. Fico immaturo, ohe per
lo più rimane sull'albero.
S«ròeelie, sf. Lo scroccare. Je piace
la — , Gli piace di scroccare, di vivere
a spese altrui = A la — , m. av. A ufo.
Sortf r«, Scròfa, Tròia = [*Scràvfe =
In un prot. not. ant.: Una scrofa por-
cina (sic!)].
Ser^ftole, sf. Dado, Madrevite di fer-
ro, ohe ferma la rota all' estremità
della sala, e sim.
Seròsee, e, piti com., Sfirés«e, ved.
ScrneeA', tr. Scoccare. — 'na pre-
tate. Tirare un sassata. — 'n« pónte,
Lasciar andare, Vibrare, Accoccare un
pugno. — '«« va ce, Dare, Appiccare,
un sonoro bacio. — 'mbacc -2- a lu mu^
re. Scaraventare contro il muro = Fig.
e assol. Je V àjf a —I, Ho da " spip-
polargliela „, da cantargliela chiara, a
dirgliela pari pari, senza reticenze =
Battere con rumore. — le mane, Applau-
dire, Fare un battimano, una smanac-
ciata = Intr. Delle cose tese o ritenute.
Sc7*uccd*f e Fa* lu ecròccJie, Sooccare,
Scattare = Delle dita. Scricchiolare =
Dell'acqua di pioggia. Còma scròcche!.
Piove a rovescio, Che stroscia ! = Della
frusta. Chioccare, Schioccare = Di al-
cune cose mangerecce quando hanno in
sé rena o sim. Sgretolare = Delle ore.
Battere. In questo signif., più com. a
la ecruccate de..,, Al battere di, delle...
= Bifl. Sgocciolare. Pappare. S*d scruC'
caie 'na bbuttijje de vine; 'nu vaccile
de *8agne.
Scruccujjate. Yed. Uvate.
"Ulcrafelaie, Scrofoloso, Gongoso.
ScrùfeUe (A.), sf. pi. Scorfole.
SerafìOJ^Be, volg. Sm. " Moccolo „,
Bestemmia. Mo* me le fi dice' *nu — , o
quattre scruffijunel, A momenti mi fa-
rai "attaccar quattro moccoli „, "dir
l'orazione della bertuccia ! „ = Scilin-
guatura del volgo = [Chi molto man-
gia e non ingrassa]. (" Scorpione „).
BeruOiiJéL*, Bussare; Benfare.
S«rullA', Svolgere ciò che è aggo-
mitolato. — lu jòmmere, Sgomitolare,
Svolgere il gomitolo. — la cavezétte,
Disfare la calza, tirando il Alo con cui
son formate le maglie. — lu fuse, Svol-
gere il filo ravvolto nel fuso = [Sfila-
re, Disfare la filzeu — la crune, Sfilare
le pallottoline del rosario. Ved. Cròlle.
Per sim.: Lu vende servile lu *rane. Il
vento sgrana le spighe = Crollare,
Scrollare, Scotere. V àsene scì'ulle le
récchie. L'asino crolla, dimena, le orec-
chie].
SeaechlA', Sgusciare, Levare il gu-
scio o dal guscio = Scortecciare il pane
= Fig. Pagare, Snocciolare = Assol.
Dei pulcini. Uscir dall' ovo li Scoppiare,
Spaiare.
Scùcchia (Aq.), Bazza, Mento spor-
gente = Dim. §cucchiétta, Bazzlna.
fileae«IA', e, per isch., Seneueelif,
fam. Bompere il capo ; fig., la " devozio-
ne „, i " corbelli „ = Zucconare. Bapa-
re, Tosare a cotenna li P. pass. Seae-
elate = Agg. Zucconato, Bapato =
Sost. Calvo, " Baperino „, " Zucca pe-
lata „.
ScveélM' e Cuecy^i', intr. Crollare
il capo in segno di disapprovazione o
d'impazienza = Dei cavalli. Beccheg-
giare. (Sen. " Scapeare „).
§cucéjj e {Avi), sf. Qualcosìna da man-
giare, tanto per non bere il vino a sto-
maco vuoto, ovvero, ohe dia buon be-
re. (Forma dim. di "Esca„).
Scucend', Serbare le vivande in cal-
do per chi mangerà dopo degli altri —
Bifare una minestra per renderla più
gustosa = Smettere dal cucinare.
Seuf 1', Scucire = Fig. Fa* *nu scuc* e
Digitized by
Google
recuce, Himpellare un muro vecchio o
che spancia li S«nf«inr^, sf. Scucitura,
Sdrucio = Fig. Nel pi. Grétole, Astu-
zie, Vie segrete, per riuscire a uno sco-
po; Lato debole del carattere di alcu-
no. Nei modi : 8apS^, TruvéT, le — .
S««efeBB«re, Buffetto, Colpetto ti-
rato, per lo più sul viso, facendo scoc-
care il dito medio da sotto la punta
del pollice = [Scucuzze = Pai. Zeccar-
de = Ar. Zengarde, f.].
ftenciavne, sm. Sottocoda, Fosolino
= [C». A. Scudajje]. (" Soccodàgnolo*„).
9ea<lèli«, Becipiente di legno a or-
ma di piattello fondo. (Lat. Scutella-).
— Nel pi. Pezzetti di coccio che si met-
tono sul bersaglio nel gioco a Sussi.
Ved. Stleehle d Sieadellare, sm. Piat-
taia — Fig. Magro petto di donna =
[T. ScuttuUare],
Scudèlle (liaHft*), sf. Ciclamino = A«.
Pane porcinu,
Scudeìline (Mlgl.). sf. Ombelico di
Tenere. (Cotylédon uvibilicus Veneris.
Linn.).
ècudcW (!»««.)» Disfare le pieghe.
Ved. CùteU.
Seafkitate, fam. Che ha gran dere-
tano.
MealM'. Lo stesso che ^«aiM*, nei
primi due significati.
S^mjfflòne (T.), Mangione. (Da " Scuf-
fiare „).
Seùne, Cuffia = Fam. Fa* 'na —,
Dare una latta, un lattone, Lattonare,
Far ingozzare il cappello. (È atto di
grande sprezzo) = Fa* le —, Dar la baia.
Cuculiare = £li. 1675, Scufta = «. 1©0
e 1132, Scoffio e Scùffia], (Sen. «Scuffio-
nare „, Corbellare).
SeacnA', intr. Dei pulcini. Uscir dal-
l' ovo = Fig. Snocciolare, Pagare in
contanti = [Sgusciare, Cavar dal gu-
scio la mandorla, la noce e sim. Ved.
in CdKB« = Scocciare, Cavar l'ovo dal
guscio = V. Scugnéte e Scuje sm. pi.
Fam. I danari].
ScujA', Castrare il cavallo = [Seuj-
jd*]. (" Scogliato*,, Castrato).
SenlAS Scolare — Bifl. Bere tutto
il contenuto di un recipiente, Asciuga-
re, Sgocciolarsi = Sctdara* a ppiagne',
Struggersi in pianto li Sealatare, Quel
po' di liquido, che rimane in un reci-
piente Il 8«alaAdre,sf. Luogo, Punto, in
-cui, da cui, le acque hanno l'andata.
Seulaeelilaie, Sculacciata = Fa' *na
—, Sculacciare, Dar degli sculacoioni.
SeumbaMA', Scavalcare, Passare al
di sopra = Trascorrere uno spazio a
grandi passi.
àeuMie, Schiuma || MeamA', Schiu-
mare il à«niiiartfle, sf. Schiumatolo =
[Schiume. §chiumd\ Schiumatole].
i 275
Scumenzate (V., C. fr.), agg. di pers.
Senza pensieri; Trascurato.
Scummarille (Ari), sm. Piccola mi-
sura per l'olio.
8cummatie\ intens. di Cummatte^
nel signif. di Contrastare = Scontare.
Te facce — quande me ne ci fatte!, Mi
ricatterò. Ti farò scontare, pagar la pe-
na, di quante me ne hai fatto!
*SeuiamèrBe. Nel mo. imprecat. ;
Che 8ci — /, Che tu sia scorticato! =
[Pai. Scummjerte].
S«nMiMitf ve', SsuMimtfve', Movere,
Smovere = Scomporre, Sconvolgere,
Scombuiare. Tramestare.
Si«nndratar«, sf. L'abbattersi, L' in-
toppare, in uno. Ha da è««e' 'na —!,
Dev'essere un caso, un incontro fortui-
to — Franghe de — /, A scanso di acci-
denti, di " scangèi „, Fuori dìsgfrazie =
Spirito malefico = [A^. Scundru, Spet-
tro. Pare 'nw — .'].
S«andr«, sm. pi. Ingegni della top-
pa — Fig. Patì' a le —, Essere un cer-
vello balzano, Non aver tutti i venerdì.
Scungaeseiir,), Sconquasso. E^nu—.',
È una rovina = Métte' —, fig.. Metter
male tra persone, Fomentare un dissi-
dio.
HennseeA', Sconciare, Guastare, Di-
sordinare, Metter sossopra.
fieancl.lJe. sm. Persona o Cosa sen-
za proporzioni giuste ; piena di difetti.
Camorro. É 'nu — .'
ftcnnsalA', S«nnsttelA', Smallare.
— le nuce, Tor via il mallo dalle noci
= [SzucuW = man. Scungheld' — Aq.
Scungulld' = Alf., P««e. Scungujjd\ In
Alf. anche Squocctdd']. Ved. Ctfnshele.
Scunnétte (Toeeo), Scunnutte (Clrl-
ta<i.), sm. pi. Imprecazioni.
iileanneeUlA'. Schiantare, Bompere
con violenza ciò che è parte di un tutto
(albero, tavolino, sedia ecc.) il Seanae-
ehlate. Fig. Botto, Dinoccolato.
AcapA', Spazzare = Fig. C-i- d scu-
paté!, Ha portato via tutto; Ha man-
giato, finito, tutto.
S«aparA', Smelare = Per isch. As-
sol. Deporre abbondantem. il ventre.
Scupazzd* (Ari), 1 1 cavare un tron-
co d'albero = Togliere con la scure da
un tronco di ulivo la parte cariata =
Sforacchiare, pr. delle talpe. Ved. Cu-
pazze.
SeapelA', fam. " Bipulire „, Tor via
tutto quello che ha un altro. N*n de
fa' — la mer'ènne!, Non lasciarti prendere
la merenda. CuìlU te scupeléjje, Quello
ti "■ ripulirà „, ti ** farà repulisti „, ti
caverà, nel gioco, tutto il danaro che
hai = [ScupellV = T. ScupulV = €an.
Scupil'id* — Ar. Scupard* = S. Scupa-
ììd* = e. fr. Fa scupoltcchie].
Digitized by
Google
276 >
Seapétt«, Spàzzola || Seapettlne,
Spazzolino per pulire i denti || S«apeft-
Uk\ Spazzolare.
SeapUJe, Spazzatura della bottega
di orefice = Fam. Fa' ^na —, Tor via
qnanto tra oggetti diversi vi è di me-
glio.
Seapln«, sf. Cornamusa II S«ope-
Bèlle, sf. Bocciolo di canna, che i fan-
ciulli fanno sonare come una piccola
zampogna = [Piva; chiamata anche
TutarllU],
SeappH', Disfare il gruppo. Sgrup-
pare, Svolgere un rotolo di monete.
Ved. CApp« = B-ifl. Spiccarsi; detto del-
le frutta che si dividono dal nòcciolo,
e sim. Il scappate, volg. Tignoso.
érappA', intr. Scoppiare. Lu ròsp*
abhòW abbòtte, 'nzì oche écòppe, prov.
= Belle gemme, e delle boccioline del-
l' ulivo. Sbocciare, Schiudere = Casca-
re con rumore simile allo scoppio. In
questo signii., anche: Fa' 'nu ècòppe =
Tr. Sbattere, Sbacohiare, contro, in =
[§cniuppd* = Fig. Far pagare. W d fat-
te— 100 lire] Il «còppe, Scoppio ; Schian-
to = Caduta rumorosa. [§chiòppe] =
Nel pi. §cvppe, Chicchi di granturco
tostati. [Cappellute. Altrove, Spése, sf.].
(" Sohioppare*„).
Senppem', Staccare 1' intonaco =
Volg. — la tign* a une, ** Dargli le cro-
ste „. " Crocchiarlo „, Picchiarlo. Anche :
" Scoprir gli altarini „. Ved. lieòppele.
ScuppelarìUe (Ap.), agg. di Pèsca.
Spiccace = Aq. Scopparóla.
Seappétte, sf. Schioppo, Fucile.
Scuppille (Vaerl), sm. pi. Cartocci
della pannocchia di granturco.
SearbAtecbe, Scrabbnteebe,
Strabbateetae, Scontroso, Chi non ha
a grado né carezze né cortesie = Mutrio-
ne, Musone, Stomacoso, Facile a infa-
stidirsi = Fiottone, Facile a bronto-
lare = [Aq. Scrubbùticu].
Senree, sm. per isoh. Pelle umana,
" Buccia „ = Lasad' lu —, Morire = Le-
vd* lu —, " Far la buccia „, Ammazzare.
Se a rem', Levare la scorza, la buc-
cia = "Fig. " Sbucciare „. Uccidere.
Senreiil'; contr. di Carelli*, ved.
Senrdarse, Scordare. Me e' é scòrde
o scurdate. Ho scordato. Te ai acòrde.
Te a* é acòrde, Hai scordato. Je «' é acòr-
de. Queste forme impers. anche, nel si-
gnif. di Lasciare per dimenticanza, in
forza di trans. Me «' é acòrde la chiave
aópr* a lu cumò, Ho lasciato per dimen-
ticanza la chiave sul cassettone || Sear-
darèlle, fam. Sf. Difetto dello scorda-
re. Patiaze de —, Facilmente dimentica
= Agg. Che facilmente dimentica.
Setirdene. sf. Raganella, Strumen-
tino che i ragazzi sonano nella setti-
mana santa = [RacanVle = T. Scurde
= Cast. C. Szurme — r."^ ScurdièuUe
= Pett. Scùrdle = Pai. Scutre = Cb.
Orutte = Baeeb. CrtUe e OrtlMe = C.
■. A. CrUle = r. f. p., Camp. Chirre-
chìrre, sm. = B. Cecale — Roee. Fila-
i'Jené].
Seard Oliate, Scapestrato, Discolo =
Mezzo matto, Capo scarico.
Seare, agg. Oscuro ; Buio = Fig. In
modi interiettivi, Misero. — me!, Mi-
sero, Povero, me ! Scura me! ^ Povera me !
Il Sm. Oscuro, Oscurità, Buio. J* d fatte
vede* lu —, L' ha messo al buio = Èté-
m' a lu —, Siamo al buio -= Métt' a lu
—, fig., Abbaiare un fatto = Notte.
Ourre, ca ae nno te còjje —, Affrettati,
Arriva, si farà buio. É remenut* a —, È
tornato al far della notte, sull'imbru-
nire. E —, È buio. Si è fatto notte.
Searetleee, agg. Di Colore. Scuric-
cio.
Scurijd* (C. fr.). Istruire, Ammae-
strare = Indettare.
Szurrlnne, avv. Legge* —, Legger
corrente, correntemente.
Searrettfre, Chi scorre la cavalli-
na. Dissoluto, Donnaiolo.
Scorrètte, sf. Asse sottile e lunga.
Senrryil', Scarriera re. Correre di
qua e di là, Scavallare ; detto speo. dei
ragazzi.
Senrtil' eSctfrte', intr. Finire, Non
essercene più. àta pe* — V Ójje, L* olio
è per finire = P. pass. Scartate e Setf r-
te. M* é azurte le quatrine, Ho finito i
danari. Non ho più danari. È acórte la
méaacy la predeche, la quaréaeme... = [§ta
pe' — Vòjf a la lume, fig., È molto in
là con gli anni. Gli riman poco da vi-
vere] Il ^otfrtavertéeoble !, voce ripe-
tuta dai bambini quando hanno finito
di mangiare, ed è accompagnata da un
movimento dell' indice della destra sul
palmo della sinistra, che imita quello
del succhiello = [Cucù, n'n é cchiù! =
C. fr. Còchela còchele, n*n é cchià.^.
Senrtéeee. Più com., Seòree, ved.
Searteeoae, sm. Bestia, e spec, Ca-
vallo incarognito, Brénna.
SeartelUarse, Scoltellarsi.
"'Seaslte. Sauisito = É ccóae — , Son
cose straordinarie, incredibili (tanto in
bene quanto in male): È cosa fatta a
modo, per bene, con garbo.
*'SeatA', Dare ascolto. Por mente.
Né* mme vo* — . Scute! = [*ScuTddd'],
Scuteccid' (Pia».). Lo stesso ohe
Scòte'.
SeatelA', tr. Scòtere un albero, un
ramo, per farne cadere i fratti : un abi-
to per levarne la polvere: un sacco,
per farne uscire tutto ciò che possa es-
serci restato dentro eoo. = Scrollare.
Digitized by
Google
scu - sec
277
£«' asene seùtele U vècchie, L'asino scrol-
la le orecchie — • AssoL Se «* ^ rtmenu-
te scutelènne acutelènnef fig., È tornato
con le trombe, con le pive, in sacco, a
mani vnote = Fig. Frédde che ffd* —
Z' égne. Freddo che fa cader Fogne, che
marma = Te facce — V ògne!, Te lo fa-
rò parere òstico ! = [Scuteld* e Cuteld*
A«. Scutold'] Il ««atelate, sf. Scrollata
= Fig. Fa' 'na — de vècchie a une. Far-
gli un acre rimprovero, una lavata di
capo.
SienvaxEtf ne, sf. Fam. Musica discor-
de = Discorso noioso = [§chìuvazìéne].
SeazxeeA', Staccare, Rimovere, il su-
diciume appiastrato sugli abiti. Ved.
CÒBseelie.
Seassétte, sm. SchLiSzetto, piccolo
Schioppo da caccia a una canna.
SeasK^tte, sf. Berretto senza tesa,
usato dai popolani quando lavorano.
Seamstfae, fam. Pugno sonoro.
Mda', intr. Andar giù in forze, m
nutrizionei in salute = Diminuire. Lu
delor' d cumenzat' a — , Il dolore co-
mincia a diminuire. Apprime tene ian-
d* affare ; mo* ha cumenzat^ a —, Prima
aveva di molti affari; ora questi co-
minciano a diradare = Cessare, Smet-
tere. Lu tèmb* d Sdate, È cessata la
pioggia, cessato il vento, il freddo, il
caldo.
ÌMlaaslte, Stanga.
Sdàuze (Caa.), avv. Più com., De —,
Di rimbalzo, A ritroso. Ved. Areitulzd*.
SdeUazzd' (Cb., T.). Ved. DeUaMiC.
*làde]laflrA', iperb., Bompere le reni.
Battere a morte = Bifl. Sfilarsi le re-
ni, Slembarsi || àdellaflTate, Sciancato;
Slombato, Sfiaccolato.
àdeluv'iate (Pai.), Diluvione, Dilu-
viatore, Mangione.
§devvd\ tr. Sollevar da terra. IPn
ze pò — , (Pesa tanto ohe) non si riesce
a levarlo da terra, a rizzarlo, a met-
terlo su = Rifl. JVe' mme pózze — , Non
posso rizzarmi, levarmi, stare in gambe.
àderrasme. Scheggia di canna, o di
ferro, per pulire le scarpe dal fango, il
bidente o la zappa dalla terra = Pet-
tine rado, di legno, per pettinare la
criniera e la coda dei cavalli.
ferrea A'. Lo stesso ohe MdellafTil'.
e* Direnare*»).
*»derrepA'. tr. Dirupare = Rifl. Di-
ruparsi. Scoscendere; Smottare.
SdV. Lo stesso che HAA\ nei primi
due signif.
^ÀdijaaA', intr. Far colazione. Si
sdijunatef, Ti sei sdigiunato. Hai fat-
to colazione? Angore èdijune, Non ho
ancora fatto colazione = fT. §dejune,
sm. ColP'Zione = §dejunt\ Far colazio-
ne].
SdiUijate (B.), Sfiaccolato, Dinocco-
lato, Slombato. Me sènde, Stjenghe, tut'
te —!, Mi sento, S'ono, tutto dinoccola-
to. Ved. «tèli».
ÌIddppIe, * Mddppre, Sdoppiato.
Panne, FUe — . = Scempio. Fiore, Ró-
sa—.
ìiddse, Ritroso, Restio, Non arren-
devole = Stintignoso = Permaloso =
Capriccioso = [V. §dìzze].
«Mlò««e, avv. A dorso nudo, A bis-
dosso, A pelo. Jt' —, Andare, Caval-
care senza sella.
Sdradd', Diradare = «drade, agg.
di Pettine. Rado, coutr. di Fitto.
«Idra ite, fildrattaaae, Strappata,
Sbrigliata.
SdìUurarse, Cessar di dolore. (" Sdo-
lore*„).
*§dumedirae, contr. di 'Hdumediree.
àldatte. Dimagrato, Insecchito. Lo
stesso che Addati*. {" Sdutto*,,).
Mdavarse, Sdogarsi, Sconnettersi le
doghe II àdavate. Fig. Spossato, Dinoc-
colato.
àdavesail*. Divezzare.
Se, cong. condiz. Se. (Ha sempre
suono distinto, e facoltà raddoppiativa
sulla conson. che segue; ma: — le vi2,
— le manne, — 'nt*, — na\ — ne' (non),
— ne).
Se, pron. pers. di 8.* pers.. Se. (Ha
il suono dell' e muta) || SL ^ ^ 'ccise. Si
è ucciso = Precede normalm. Co, Ci,
Ife, Mi. — ce fa, Ci si fa. — ce 'ngùatìe,
Ci s'inquieta. N'n ze me le vo' pijd\
Non vuol prender (me) lo, prenderlo da
me.
Sé', pron. poss. Suo, Sua. Posposto
sempre al sost.
Sé, 3.* pers. sing. del pres. indio, di
Essere. Nel modo ellitt. 2Pn gè ne —,
Non ce n' è; Non ha attitudine a chec-
chessia. Non e* è stoffa, È un inetto.
Sebbille, Sibilla = [Ari, Subhìlie =
Tromba marina. Fig. ÉJndrate la —
*m mèzz^ a mmare !, Ecco l'arruffone, il
brancicone, chi mette2ogni cosa in dis-
ordine! Detto, per isoh., dei ragazzi
irrequieti = T. Scebbille].
Seed', Segare li Séehe, Sega.
Secàcchie (Toeeo), Zecàcchie (Cast.
C.) sm. Fune corta. (Forma dim. di " So-
ga*„).
Seeearae, Asseeeìilrse, Assleelie-
nirse, Assecchire, Insecchire, Dima-
grare.
Séeee, Seppia = Fam. Busse, " Bri-
scole B. Mo' facce jV a bbo* mmercate
le — /, A momenti te ne farò prendere
una satolla ! = [§ta gné *na — , Ha una
bella " cotta „, È " sborniato „].
Séeetae, sf. Siccità, Alidore.
Séeelile, sm. Bigoncia, spesso col
Digitized by
Google
278
seo - ser
fondo mobile, che si carica sulle bestie
per trasportare la calcina || S«««liltfley
sm. Piccolo vaso di legno a doghe, del-
le quali lina più lunga fa da manico,
per attingere a mano.
Séeeiile, sf. B-eoipiente di legno a
doghe, più o meno grande, ma sempre
più piccolo della tina.
SeccutV (rett., To««*, Cast. C,
Mmu.), Scotere = Bne«li. SequetW
(Lat. Succutere) || Seccutite, Scossa.
Sécene, Segale = An. Sécina, (Lat.
Secale).
Se«r«te, sost., agg. e avv. Segreto.
Segretamente. (Lat. Secretu-, Secreto) ||
S««reftl t«, Chi possiede e spaccia ri-
medi d'ignota composizione.
S«eaiA', intr. Seguitare = Tr. Se-
guire, Tener dietro = Rincorrere. (Lat.
Sequi).
Se-lff (Ro«e.), Trattenersi con alcu-
no in conversazione. Neil' inverno le
donne vann' a —, dalle loro amiche, e,
lavorando, conversano.
Sedatore, Baston da pollaio.
Sedine Sedile = Manganella, Stallo
= Volg. Deretano.
Sedate, agg. Di Sostanza alimenta-
re solida o liquida. Stantio || Sedetleee.
Sapore, Odore, della cosa stantia. SapS*,
Pijd'y de — .
Sdcff», Seggiola = La saggia avete,
la seggiolina alta, a braccioli, dove si
tengono seduti i bambini = Dim. Se«-
CÌtfle,SecKlalélle, Seggiolina, Seggio-
letta = [V. 1543: Tre sede de paglia da
donna. Anche oggi : Séte — I.. 1568: Quat-
tro seggo = li. 1675: /Sfei seggo a piega-
tore. Anche oggi, a ppiecatóre, pieghe-
vole]. ("Seggia*„, Sedia).
*Ségne, *Sjegne avv. Invece. — de ji'
^nhènde, va *rréte.
Séje, SI, agg. e sost. num. Sèi =
[*S3e-].
**8élare, n. di pers. Vinoeslao.
Selcili' e Fa' la salciate, Acciot-
tolare, Selciare con ciottoli.
Sellasse', Ved. SallassH'.
Sèllere, Sèdano. Più oom., Iiaeee,
ved. (Gr. Sélinon).
Seltf ebe, sf. Per isch. Soprabito mol-
to lungo II " Si loca „, sf. Appigionarsi,
sm.
Seinitre, Lampo, Baleno || Sela-
itriJA', Lampeggiare >= Fig. SelU'
strijéjje, o Je aeluatriééjje *m hacce,
detto di chi ha, per spasmo facciale, fre-
quenti scatti nei muscoli del viso.
Sèma (Av.), sf. Seme, Semenza.
"'S^mbremA, Sempre ; Di continuo.
SenàenatArKe, agg. di Terreno. Se-
minativo.
SémesAnde, Eupatòrio.
e, sf. Semolino = [Siinéle =
Se. Sìmmoze = rese. Sìmmele, Sémola,
Crusca. (Lat. Simila')].
""Sénde ea, (Essendo ohe), Poiché,
Siccome.
Sendemènde, Giudizio, Saviezza. É
óme de — , È uomo di senno, savio, giu-
dizioso; d'ingegno.
Sendénie-éitftle, Sentènza = Impre-
oazione. Jettd* *na — , ole — , Imprecare
= Pai., Cast. C. Sottane, sf. = T. Fò-
dere; per lo più nel plur.].
Sendévele, agg. Attento a sentire.
ètatte — .', Sii vigile, attento a ogniro-
more, a ogni chiamata.
Sendl', Sentire = JVe* mme la sènde;
Pòche me la aìnde; Non mi sento bene,
Mi sento poco bene = Lafìcure ne' vvó
— lu frédde, H fico non comporta il
freddo. Ji' nem bazze — lu frédde, Io
curo il freddo = Modo di minacciare.
Se n'n de Hi /itte, mo* te le sinde!. Che
si, s 3 tu non smetti, sentirai che òrzo !
Mo' te facce — ^nu pacche!, A momenti
ti appiccico una pacca = Per chiamare.
Sinde! Sind^ ècche!, Vieni! Vieni qui!
= Bifl. Sendirae la meaae. Sentir la mes-
sa Il P.pass.'Mdéfte, ^Sendnte || Senda-
te, sf. Udito. Perde' la —, Perder 1' udi-
to. Divenir sordo.
Senè'ide (man.) sf. Termine, Pietra
di confine tra due poderi,
Sénepe, ^Sanepe, Sènapa-e = [Kiffl.
Sindpe].
Sengarae, Screpolarsi, InerinarsiH
*Sénghe, sf. Crepa, Incrinatura.
Senne. Nella maniera : Pare' —, Far
senno. Metter giudizio. Mettere il cer-
vello a partito. ITn g -i- 6 pare' —,
Non vuol far senno, rinsavire. Te fac-
ce pare' — jV !
Senòbbece, Sinopia. Usata per segna-
re le pecore. (" Senopia*„).
Sénie, Senso = Schizzo, Quel po' di
liquore che si suol mettere nel caffè.
Sénie, Sènza [Pai. Zìnza, 'Nàinza]^
Seniane, Sensale = Mezzano.
Senzane, sf. Interiora di agnello, o
carne pecorina, avvolte nell'intestino
e cotte nello spiede. È cibo usato per
lo più nelle bettole in tempo di fiera.
Sépe, Sépe aépe (€. fc.\ avv. Pian
pianino. Adagio, Lentamente.
Sépete (C. fr.), agg. di Acqua. Sal-
mastra.
Sdppe, abbr. di Giuseppa, " Beppa „.
Seppnlcre, Sepolcro. Per anton..
quello di Cristo = [Seppulecrel.
'Seqai', Eseguire = Seguire, Andar
dietro. Tener dietro.
Sérchiò (Ort.), Sétola, Kagade || P.»»
Tenia degli agnelli.
Sére, Sièro = [S.» Knf. SUVdJ !| Se-
rtfse. Sieroso || 'Nzerirae, Divenir tor-
bidiccio, come siero, pr. dell'acqua.
Digitized by
Google
ser - afa
279
Sére, Sera = Volg. Sm. *Bonzére!,
Buona sera ! = ler sera. Sér^ àjf are-
menut' a ttarde, ler sera tornai tardi.
C é State —, Ci fu ier sera = [*Sàìre
= Séra aere, m. av. Tutte le sere, Ogni
sera].
Sereaate, sf. Sereno, Cielo sereno.
Sèrpe, Serpe = Fig. Sèrpa nére, Don-
na lunga, magra, abbronzata = Spreg.
di ohi va anfanando. Pare la — eh* d
perdute lu véléne!
SerrAeelile, sm. Piccola Sega, simi-
le a un coltello a manico fìsso. È tra
i ferri del mestiere dei ladri.
Sèrre, sf. Catasta, Mucchio, di for-
ma allungata = [Nomi di contrade:
Sèrra (€•»., Mont.); Sèrre (li.. Alt.,
Pennad.); Serrane (nel Teraai. e nel-
TAqull.). N. di comune: Sèrramonacé"
8ca).
Serréchie. Ved. Sarrécchie.
Serrime, sm. Nome generico di Ser-
ratura di cassa, armadio e sim. = [O.
1690: Uìwt cascia con inserrino]. (Cfr.
" Serrame „).
SerrlBcbe, Siringa. Iniezione.
Serrtfne, Colpo a mano aperta, sul
dorso della mano di un altro.
^Hierrapate, Serrepate, Dirupo.
Serve, »m. Come saluto ironico.
Grazie!, Sapevamoelo! || Sf. Treppiede
con manico, da poggiarvi la padella
= [Servétte — Aq. Serva e Servitóre,
FalHiorino per poggiare la punta dello
spiedo].
Servi', Servire = Abbisognare, Oc-
correre. Che tte serve f, Che vuoi, Che
ti bisogna ? Me serve ^na pènne, Ho bi-
sogno di, Cerco, una penna. Te servés-
se la carte f Ti occorrerebbe carta ? Me
servar ré, o servésse, *na puche de qtM-
trine, Mi occorrerebbero dei danari. Te
servésse 'ita mazzef, Potrebbe esserti uti-
le ... ? E : Potresti darmi, prestarmi . . ?
Serviste. Nel pi. Faccende di casa
= Fam. Bisogno corporale, Faccenda
= Volg. Tene* a cchelu —, Infischiarsi,
Non tener conto, di uno |I Sirviz'iévele,
Che volentieri rende servigi.
Sésele, sm. Protuberanza a forma di
capezzolo, prodotta per lo più da vene
ingrossate = Cicciolo, Ciociotto, Cic-
ciottolo. Escrescenza carnosa, che si
produce sulle ferite.
Sésele, sf. Yotazza, Specie di mesto-
la, semicilindriòa, di legno, per prende-
re farina : di latta, usata dai bottegai
^ [S. Séssò], (Sèssola*).
Sesémere, Sesémbre, Menta degli
orti -— [Cast. C. Sesìmbre, Nasturzio
acquatico]. (Gr. Sisymhrion).
Setaeee, Staccio li SetAeela-mé'-se-
taeee, gioco fanc. , Stacciaburatta.
("Setaccio*„).
Seftarse, Incrinarsi il Setainre, sf.
Incrinatura, Crepa = Della pelle. Sé-
tola ^ [C. ». A. 'Xzitature; Av. Séto-
la, Setola, Ragade].
Sètte. Lo stesso che Ciocie, ved. ||
Sètte, agg. num. Fam. —^èste, Mol-
tissimo, Un buscherio = Jì)*sene pe' le
— sunne, Dormir la grossa. Dormir co-
me un tasso = Ne* mme fa' resajje* le
— allegrézze !, Non mi far montare in
collera !
Seve, Sego || 'XievA', Insegare =
Bifl. Rassegarsi.
Sfaf iulate, fam. Senza danari, Sen-
za il becco d' un quattrino = [A«. Sfa'
ciolatu, agg. Di Cosa. Guasto, Malan-
dato = Di Pers. Malandato in salute]
Il Sfaf InlasVone , " Stanga „ , Miseria
grande.
SfaleA', Defalcare •-= [Sfalecd'].
srallit'. Fallare; Mancare; Sbaglia-
re. Im cóndó ch*àje fatte ji* nem ho —,
Il conto che io ho fatto non può falla-
re, non tornare = M* d sfatiate 'nupé-
de, M' è fallito, venuto meno, un piede
= Ne* ^faUe *na vote, Non manca mai.
Viene, Manda, Fa, sempre. 31' d sfollate
'stu mése, In questo mese mi è mancato,
non ho avuto. (" Sfallare*„, Sbagliare).
sralle, avv. In fallo. Métte* lu péde
— , Non posar bene il piede.
sramaiselil'. Delle frutte molto ma-
ture o fradice . Spappolare = Volg.
Mo* te sfamacce!, Ti pesto!, Ti spiacci-
co ! il sramaeetate, Spappolato = Fig.
Agg. di Abito, Calzatura. Frusto, Lo-
goro. Ved. Famaeec.
Sfamate, STamattfne, Affamato;
Miserabile.
Srameelatnre. Lo stesso che FA-
meee, ved.
Sfamejjd*, intr. Bestare senza figli.
Ved. Fameife, nel 2» signif.
*Sfandacijd*, intr. Passar la matta-
na. Andare attorno per isvagarsi, Sbat-
ter l' uggia, la malinconia = Detto
anche delle bestie stallie: Salticchia-
re, Scarrier are, all'aperto.
Sf Annate, contr. di Affannato.
SfarrA', Macinare grossolanam. il
farro = Per sim. Macinare imper-
fettam. il grano — - Fam. Masticare ma-
lam. pr. dei vecchi, dei frettolosi || Sfar-
rute, sm. Grano soppesto, usato qual-
che volta dai contadini per farne mi-
nestra li ^arrumate (Cau.). Lo stesso
che Spassuiuate.
Sfasci immast e, per isch. Chi esercita
male il proprio mestiere, Sciattino.
Sfasciate, fam. Agg. Di Memoria.
Grande, Tenacissima. (Cfr. " Sfondato,
Sfondolato „).
Sfasolùme, sm. Cosa sciupata, lo-
gora dal tempo o dall'uso = [Sfascióne],
Digitized by
Google
290
afa - sA
, Infastidito. Nel modo: JT é
— de cambd*, È infastidito di vivere,
della vita. Anohe : J' é mmenute 'n fa-
ste,... Gli è venato in fastidio, a noia...
li Sfaitodl' Infastidire.
fifMìdiif sm. pi. Mal garbo. Atto
che dimostra impaziensa o dispregio.
Spostatura, Sgarbo. (Lat. Fastidia) .
Sfaitég a e, agg. Di Sapore. Nausean-
te—Di Tempo. Uggioso.
Sfatljat«, Scansafatiche, Sbuccione.
<" Sfaticato*^).
^audijé^ (^«1.), Sciorinare i panni
lani, dopo tinti, affinchè V aria fermi
il colore.
Sfeeeil', Sconficcare; Schiodare =
Assol. IPn ze pò —, Non si può ria-
vere i piedi, nella neve, nel fango —
Trarre. — la ^nìUe, Cavar di forza l'a-
nello dal dito enfiato = [Me V d sfec-
caie da le mane, Me Tha strappato, por-
tato via, di mano] = Fig. e assol. Ne'
snelle!, Non ce la sfanga, Non riesce
a superare le difficoltà; Nonostante i
suoi sforzi, non riesce, non profitta nel-
lo stadio = Uscir dalla folla. N'n ze
pò —, "Et tale la pigia, che non riesce
di esseme fuori.
Afeeel A^ assol. Deporre copiosamen-
te il ventre.
Sfebnre, fam. Cattiva figura. Fa*
^na — > Sfigurare, Scomparire.
Sfom', Sfilaccicare = Togliere la li-
sca allo sardine, alle acciughe = Bifl.
Il cacio fresco , quando é cotto, se è
buono, ae efile, fila, fa le fila = Fig. Me
ae afile lu atòmmeche, Ho un languore
di stomaco (che suol derivare da fame.
Si soggiunge, per isch., Facce lu lappe !).
Me ae afile lu core !, Ho una pena al co-
re Il Sfllam^nde, Languore di stomaco,
di cuore, per causa fisica o morale ||
Sfelate, sm. pi. Fila = Tasta = [Sfe-
lacce] (I Sfelae«e, m. pi. Mucoo denso e
filoso II *sr«ltfcne, agg. Di Liquido. Che
contiene materie filanti, muccose 1! Sfe-
llnie, sm. Per isch. Pers. lunga e sot-
tile = [V. Pers. in gran " trucia „ || Sfl-
laetfre, sm. Pena intima. É*nu—! Te
fa menV *nu —!
Sfenarse. Dei panni ohe cominciano
a logorarsi. Bagnare il sanatare. Ba-
gnatura.
Sfeneitril', impers. Biapparire il
sereno tra le nuvole. Sfenìètre, Schia-
risce, Bintempisce.
Sfere, sf. Fig. Sviluppo, Crescenza.
Una bestia, Una pianta, dicesi ohe Ita
fatte —, n'n d fatte —, ha fatte poca
— , se è, non è, o è poco sviluppata =
Mostra, Figura. Fa' 'na bbella —, Far
bella mostra di sé i| Lancetta, Indice,
dell'orologio.
Sferril', Disserrare ciò ohe è forte-
mente chiuso = Angore afèrre le han-
ghe. Non ho ancora mangiato.
Sferratóre, Ferrata, Piccola infer-
riata che ohiade l'apertara della chia-
vica e sim. = Feritoia.
Sferrata re, sf. Sferra, Ferro rotto
o vecchio del cavallo.
Sferra a» e Sferielltf ae , Coltello
vecchio. Cattivo li Sfèrre, (r.*-), af. La-
ma di coltello senza manico.
S re ri A', Sverzare, Scheggiare =
Strapi>are un i>anno nel verso delVor-
dito = Bidurre a strisce, panno o car-
ta li SRrie, Sverna , Scheggia = Stri-
scia; Brandello II srerxellU'-ellIJii',
freq. di SferiA*.
Sfesanre, Fessura. C^ Sfessura*„).
sretar se, Cessare di far l'ova. Alu
méae de uttobbre, le haìline ae aféte. An-
che, assol., aféte II ^etature (A<|.), sf.
Spreg, Ultimo parto di donna = At.
Ovo piccolissimo = V. fratture, Ovo
col guscio molle.
Sfetaearse, Sfegatarsi, Spolmonar-
si, correndo o parlando.
SflaaaaiA', ^srraaaaaA', intr. Svam-
pare, Perder la fiamma o il calore =
Bifl. Dei liquidi spiritosi o aromatici
che stanno in vasi non ben chiosi, Sva-
nire, Perder la forza, l'odore || SAaaa-
mate agg. Di Brace. Fòche —, Brace
stracca, che non arde più vivam.
Sflilnstae,Sllansailece, Magro. Sta*
— , Esser magro, dimagrato = Grane —,
...mal granito, coi chicchi abbiosciati =
Terra —, ...sterile.
SilatA', *SfìratA'. tr. Sfiatare = Bifl.
Fig. Sotto l'ombra degli alberi, o quan-
do è allettato per acquazzoni, lu 'rane
86 afiate, il grano intristisce, non gra-
nisce bene = Del vino e sim. Svanire,
Perder la forza.
SfirlingMnu (Aq.), Mingherlino.
SfliehfA', Fischiare = Sfiatare, U-
soire il fiato = Del vento. Spifferare =
Di liquido. Sprillare.
Sfìachie, sm.[ Fischio = Spiffero, Sof-
fio molesto di aria da una fessura =
Fischio, degli orecchi = Sf. Fistola.
Machióne (Ari), Succhione, Poppaio-
ne, spec. dell' olivo = Bimessiticcio,
Pollone lungo che nasce sul' pedale.
SU urli', Brucare, Mangiucchiare qua
e là, pr. degli animali, quando adden-
tano le sole cime e le parti più tenere
delle erbe o dei rami = [Sfrudd^].
Sllarirse, il superficiale Ulcerarsi
dei capezzoli = [Sfruda'rae'\ \\ Sflare-
tnre, Ulcerazione superficiale dei ca-
pezzoli.
srix¥e, Ùèzolo, Voglia capricciosa.
Ticchio, Capriccio. É ppe* *nu — . Me
vujje cacciò' lu — 1! Sllslar«e, Scaprio-
cirsi.
Digitized by
Google
8fl - 8fU
281
SfluMie, *srrawie, *Sfk>as«e, Flusso.
Sfatile, Sògliola, specie di pesce =
{€. •. A. Baooia della serpe].
sr il de, arerete, Sftfte, contrario di
Folto, Fitto. Bado || SfnldA', sraretl',
. Diradare. Benderò men fitto.
*»téTm^, Sfoggio, Sfarzo || SfurslA',
Sfoggiare = P. pass. Sftersf ate = Agg.
Stragrande, Fuor di misura.
*srtfrce'e SfArclA', Spòrgere li Sftfr-
■«, sm. Spòrto, La parte di nna cosa
ohe aggetta ; ohe si eleva sai piano, Bi-
lievo.
S A»»»aa*rt«-Hiart« , Beccamorti,
Becchino = [Ari, Suttèrramùorte =
ìP«l. Sterramùorte = «., Paci., Sfòa-
samùorts],
srraceblil'. Spiaccicare = Nase
afracchiaté, Naso spiaccicato.
*srr«ddae«', Sfradnce', Guastare,
brancicando, fiori, frutta ecc. = Sgual-
cire, Strubbiare, Sciupare, Sciattare,
panni, calze, scarpe = (Ari, l^raduce',
fig. Indurre un fanciullo, un inesperto,
■aocileocandolo, a fare ciò che è illeci-
to]=Sfi<addat«e, Sfradutie, Affranto
da malattia = Afflosci to; Smagrito;
Indebolito.
SfrafTA', volg. Tr. e rifl. Soffiare il
naso II SfrafTaie, Moccione, Moccolone,
detto per isoh. ai bambini.
SfrafraJH', Lo stesso che Sfrac-
«biU', ved. Il srrafTaJate = Fig. Cian-
ghétta —, Omicciattolo, Cosettaccio.
srrafTajje, volg. Sf. Moccio del na-
so = Fig. Per ispreg. Animale piccolo
e meschino = [Fraffujje].
*8ifragnd\ Sfragne*, ^rajjd\ Spiac-
cicare = Sbu22are, un foruncolo.
Sframmd' (C. fr.) ved. SAammH'
= Fig. Uscire all' aperto per respirare
la buon'aria, per rinfrescarsi.
Sfrand amato, fam. ** Fracassato „,
Poverissimo. É *na mdneche de sfrati-
■duméte, Sono una massa di fracassati.
SfrasetatjA', intr. Stormire, delle
frasche = Sfrascare tra i cartocci del
-granturco, tra le carte, ecc.
SfratiA', Asciare. Digrossare un le-
gno con l' ascia ; un tronco con la scu-
re.
Sfraitacampagne, sm. Cosi, nell'in-
verno, per isch., chiamasi il Libeccio,
perchè manda via presto la neve.
srre«alljA', volg. Guastare, Sciupa-
re," Buscherare „, stazzonando, sgual-
cendo = Molestare, Noiare, "Bompe-
re il cantino „ = Stuzzicare, Sfrucona-
re gli orecchi = Stropicciare gli occhi.
SfreddA', Scalducciare, Biscaldare
alquanto || Intr. Scemare di peso.
Sfr^dde, sm. Diminuzione di peso,
Oalo = A —, m. av. A calo. Pijd\
Oumbrd', a — .
Sfrlfe, sm. Frego, Scalfittura, della
pelle II Sfrif m'. Strisciare, Sfiorare, la
pelle, gli abiti ecc. (" Frisare „).
Sfrijetare, gf. Yolg. Bambino pic-
colo e stentino.
Sfk>ltiel«, sf. Nel pi. <* Briscole r,
Busse = Nel sing. Fig. Danno. Ave*
*na bbrutta — , Avere una bella bus-
sata, una grossa batosta.
^riszulinn (Aq.), Ventolino diac-
cio.
Sfr6B«e, sm. Scossa, Bovescione,
Pioggia breve, ma violenta = Per isoh.
Ubriacatura. T' d còte 'nu —9 Oh cche
— cW d pijate! = Anche, ma meno
com., S«ròsce = iScròace = Ari, Spri'
scióne],
SfrafollA', Levare il cacio dalla
forma. Ved. Frufélle.
SfrurlAte, Che, Chi, ha il naso
schiacciato e pronunzia nasale = [Na-
sino = Cast. C. Nasùorctiie],
SfrufU^ volg. Bespirare romoreg-
giando = Benfare = Sbuffare.
SfruselA', Scialacquare || Sfrasee,
Scialacquo ; Spreco, " Macinio „ di roba
li Sfraseltfne, Scialacquone.
«Sfruttavi', Sfruttare || Sfruttavl-
te, agg. di Terra. Sfruttata. Sterile.
li f ne A', Sfogare II srdclie, Sfogo ||
Sfaearole, sf. Fumaiolo, Buca della
rocca del camino = Sfogatoio, Sfiata-
toio.
Sfa dar A'. Sfoderare = [Aq. ^ote-
rd'\.
Sfulind* (A.q.), Togliere la polvere
dalle mura e dal soffitto con un cencio
legato in cima a una canna. (Il voca-
bolo ricorda il tempo in cui non usava
camini, e il fumo, che doveva uscire
per un buco praticato nel comignolo,
copriva di filiggine le pareti e il palco).
Sfìlknie«he, Suffumigio.
Sfnnaetf.', assol. Comprare traendo
la merce, le derrate, dal magazzino.
SfannA', Sfondare || Sfnnnate, fig.
Sfondolato = Per isoh.. Chi ha baièa
nel gioco II Sfanne e anche SfannérXe,
sm. Baz^a nel gioco — Appetito insa-
ziabile.
Sfarblcljii', Sforbicinare, Tagliuz-
zare con le forbici — Fig. Dir male di
alcuno, Sparlarne, Tagliargli i panni
addosso.
Sfurcd* (C. fr.), assol. Aprirsi una
via superando ostacoli.
Sfurcate, Uomo tristo. Canaglia, Ca-
naglione, Bibaldo.
Sfarsld'. Ved. «Sftfrse'.
Sfurmecd^ Sfermecd% Sbriciolare.
Sfarnaeii', Sfornaciare.
SfaselA', intr. Assottigliarsi cre-
scendo di statura = [Pai. Sfusd'].
SCaitii', intr. Elevarsi di statura,
Digitized by
Google
282
Sfu - 8gU
pr. del rapido cresce dei fanciulli nel
tempo della pubertà = Delle erbe. For-
mare il tallo.
Sfareil'. Yed. SftfMe.
Scabbie, Scabbia. Gom., RtfvH».
Sca«Hil', Tagliare a sghembo, veste,
camicia e sim. li ScadYai«, Sgheronato.
Sgagnelite (C. fìr.), Macilento; Sten-
to. (Da " Gangola „).
Sgajeppd' (c. fr.), intr. Smottare.
Sgàllend*, Far rimanere senza gal-
line. La vuolpe to' d agalUnaU.
Ssamniattil*, intr. Sgambettare.
Sgammattà'f Sgomitolare.
Sbanca rse, Sganasciarsi, dalle risa,
dal parlare = [Aq. Sganganivze] !| Sban-
cate, fam. Privo di denti.
Sffarbil', G-uastare, Sciupare la for-
ma propria di chicchessia.
Scarni', Lacerare, Strappare ||
Scarratare, sf. Strappo, Sdrùcio ||
Scarroae, Chi consuma molto gli abi-
ti, Strubbione, Struscione.
Sharie, Scaglia = Fam. Gran fa-
me, Lupa = [Nel gergo. Ragazza pia-
cente. (Pist. " Scaglia „, Meretrice, Con-
cubina = Fr. Oarce)] !| Ssarinme e
Searinme, per isch., il Pesce.
Sgavetate (ral. ), fig. Chi mangia
quant' uno sfondato.
Scaiiate, agg. Di Occhio. Scerpel-
lino, Scerpellato = Sost. Chi ha gli oc-
chi soerpellati, con palpebre arrove-
sciate.
Sghésse, sf. Fam. Ba22a, Mento spor-
gente i! Fig. Gran fame = T. Sgréace
= V. Schìjje. (Sen. ^ SghésciaJ.
SKtalanàmarA', Sgomitolare. Yed.
Jòrnmere.
Sc6bbe, sm. Gobba i! Ssabbar*e,
Ingobbire, Diventar gobbo.
*S«raoelA', Sghiacciare, Dimoiare.
SsraffK', Strappar di mano. (Cfr.
"Sgar affare* „ e ''Soaraffare*„).
SvrarfKe, Pettine dei canapini.
Quello più fìtto è chiamato Sf armató-
re; e il più fitto, PettendU, sf.
8gì'amd\ Yed. Solami!'.
SgramaccV , Purgare il terreno dal-
la gramigna.
Sgra8cid\ Scaracchiare, Spurgare.
S V r a t e , Scompiacente , Scortese,
Sgarbato = Ingrato, Sconoscente.
Sgravedarse, Sgravarsi, Partorire.
("Sgravidare*„).
ScredA', assol. Di denunzie matri-
moniali. Dirsene in chiesa. (''Grida*„,
Bando. " Sgridare* „, Sbandire).
Sffréarne, SsréJJe, sf. Scheggia =
Un tantino, pochino, lischino, di cosa
da mangiare.
Sgretfpd'', Smottare, Franare.
Strétte, sf. Crètto, Fessura.
Sgrtbbìe, fam. Donna che ha i ca-
pelli arruffati. (Luooh. "Sgrinfia „, Don-
na magra).
SffrlBiie, Scrigno. (È anche idiot.
tose).
Sgrignelarjélls (Ar.), sm. pi. Smor-
fie = Fa' l» —, Beffare ghignando.
SKrlKneUie, agg. Macilento. (Cfr.
" Grimo* „).
Ssrlvnéafte. Yed. Serlcnén&e.
SvrIJamme, sm. Frusta = [Scrijazze
= B. Scurijazze]. ("Scuriada*, Scuria-
ta* „).
SgrìjezQ (e. fr.), agg. di Legume.
Non cotto, ma ammollito nell'acqua.
(Da "Croio*„).
Svrljtf«e, Facile a scheggiarsi, Lu
Ugnarne d' arg' S —, lì legno di larice
facilm. si scheggia.
SsrlUatare, sf. Piccola quantità
di frutti suir albero. Ne té^ *na — , Ne
ha pochi = [Scrullature].
Sgrimele, agg. di pers. Smilzo, Sot-
tile. E — de pltte, Ha il petto stretto.
(Forma dim. di " Grimo* „).
Sfft'asnii.', Sbreccare 1' orlo di un
vaso di coccio = Staccare uno spicchio
dal canto di un muro, di un pane, di
una pietra. Scantucciare = Di un le-
gno. Sgretolare.
Sguagnelijd'. Del cane ohe si lamen-
to. Guaire — Per sim., detto anche di
chi geme per acuti dolori. Gagnola-
re, Mugolare.
Scnanciate, agg. Bieco, Obliquo.
Piatte — , Piatto non perfettam. roton-
do; non affatto piano = Di vaso, bic-
chiere, boccale. Sbreccato, Sboccato,
Botto qua e là nell'orlo.
Senarnellate, agg. di Donna. Sen-
za guarneUo, In sottana bianca. Chi
vo' vede* le fémmene — , che vajj* a 88an'
da Lehbrate, Nella 1* domenioa di Mag-
gio (s.* Liberata), le donne deponevano
il guarneUo^ di cui una volta le popo-
lane facevano le loro vesti, ("'Guar-
neUo* „).
Svaavstfiie, Scavezzacollo, Ozioso e
rotto nei vizi (Cfr. " Sguazzare „, Scia-
lacquare).
Sffubbaie, Gobbo, Gibboso.
SxAbbVe, Sgorbia, Gorbia, spec. di
scalpello = [T. SgÌAlfeje], (Basso lat.
Quòta = Lucsh. " Sgabbia „ e " Sgob-
bia„).
Sffuèree, Guèrcio, Chi guarda stor-
to.
Sguìceef sf. Sterco semiliquido di uc-
cello, deposto in una volta.
*Ssatlle e Ceptflle de •salile,
Scilla (" Squilla*,,).
SealljA', Cavar la voglia dei cibi.
SsumaoiA'. Yed. UmA.
Ssammarfi', Sgomberare Sgombra-
re = Assol. Spalar la neve.
Digitized by
Google
8gU
Stsnmmétte^oontr. di Appnmaiét-
*•' = Rifl. Fig. Disfarsi. Lt aucietd se
8gutnméUe, L'associazione si scioglie.
Ssaaimtf¥e', Smovere uà oggetto
dal suo posto = Scomporre cose soprap-
poste con ordine = Sootere ciò che è
fermo = Rifl. Quande camine, n*n àe
ègummóve, Quando cammina, non si
scrolla, va teso, *• ha nn palo in corpo „.
Sgurzumellate (Pai.), Mangione,
" Strippone „. Ved. eariamèlle.
*SsiuA', Disusare !| Svasate, Disu-
sato.
Ssniiere, Lippa = [GuìrzeU e, me-
no com., Curie = r.»*» Cuzzélle e Maz-
aafranghe = Ort. Cuzze e Cunde mazze
= At. Quczecavòcchie — Altrove : Maz-
z* eccòzze; Mazzagurze; Sgrèlle — Alf.
Masz^ eppiùze — Pese. Puzèlle = Torr.
Sgrenele = Pai. Zìppeì*6 = C. •. A. '
Bacch^ e zztcchie = V. Sécchie = Av.
Zzivi]. Cfr. Carili'.
SI, ^1, 2^ pers., ind. di Essere, Sèi.
Per rinfonzo, S«l.
SI, apocope di Sino, Fino.
Sleelie, agg. di Pers. Secco, Segali-
gno. Sicché sicché. Secco stecchito, stri-
nato, arrabbiato, Secco come un chiodo.
Si«bere, *Se«arre, *Seearle, Siga-
ro. (Sp. Sigarro).
Sicupìje (Tlllam.), sf. Colombina,
Sterco dei piccioni. Ofr. S«aplJJe.
Sleateaò»s«, per isch., Punzone,
Colpo dato con 1© nocche.
Slmile, città, Siena II Sèna. (Cassia
orìentalis. Lìnn.),
Signe (Pai.), Segno. (Lat. Signum).
Slcntf re, Sesntf re, ^Ontf re. Signore
= Come titolo di onore, suol precede-
re r altro di Don^ che dai meno vol-
gari è adoperato solo. Lu — dom Bétre,
Il signor don Pietro H Dim. e vezz. Sl-
Caarine. Inoltre, è titolo distinto d' o-
nore che si dà al Signore e alla Signo-
ra Il ""Slsaarame, sm. Senza sìgnif.
spreg. I Signori, i Notabili, il Ceto dei
signori.
Sljdsme, Singhiozzo = [*Sejjuozze =
T., A«i. SéUuzze],
*Slmbeelie, Sincope = Volg. T é
mmenute la — a le manef, Perchè non
lavori? Perchè non fai la cosa a mo-
do , per bene? Ah, n'n de menV *na
sìmbeca trezzecarllle!, Che ti prenda
male!
*Slnaelattr, avv. di parag. Come.
E — a ^nu bbróde, È come una bròda.
Slnènde, 'Milnénde, Sino, Insino.
— a ramo', Finora. — A "ècche. Fin qui
= [V. Schirìènze],
Siì'e, Nonno. Ha ditte —, Mio non-
no, Il nonno, ha detto = Streme, Sire-
te, Il mio, il tuo, nonno. ("Sire*„, Si-
gnore. Lucch., "Sère„, Nonno).
sma 28a<
SIfte, Mammella, Poppa = [*Sé8e =
V. Sèise, Zézze], Ved. Zéane. ("Cizza*„)
!l Dim. Slsarèlle, Sesllle, Poppina =
Òvolo deir ulivo = [Alf. Sisille, sf.
Capezzolo. Cfr. Séséle] li Sesartfle, sf.
Guardacapezzolo = [Sparato della ca-
micia da donna. Detto anche, per isch.,
Puiggiardle e Gattaróle].
*SI»te', intr. Fermarsi, Posarsi, Re-
stare. Lii vende nen ziste pe' mmo\ Il
vento n )n cesserà, si queterà, per ora.
Nen Uste 'nu mumìnde!. Non si ferma
mai, È sempre irra quieto. N'à.i ziàta ma'
da piagne'. Non resta, fluisce, mai di
piangere = Durare. La fèbbre je siete
da jinnòtte. La febbre gli dura da sta-
notte -^ Perseverare = Resistere al
tempo, all'uso. Ha sistute tande tlmbe,
tu le ci rotte, È durato per tanto tem-
po, e tu r hai rotto. É llegname che si-
sV a lu fòche, È legno che dura nel fo-
co = Reggere. Chi ce ve — nghe cullìt9,.
Chi può reggere, stare a lungo, con co-
lui, in quella casa? = Sostenere, Reg-
gere all'impressione del caldo. E 'nui
sole che n'» ze ce pò —,'È un sole trop-
po forte per poterci resistere a lungo.
N'n ze ce p6 — le mane, (L' acqua) è .
troppo calda perchè vi reggano le ma-
ni. (Lat. Sistere).
SltavA', Situare, Collocare.
Slacce, sm. Smotta, Frana.
Slamarse, Smottare. (" Slamare* „).
SlappA', Sboccare, Sbreccare, Rom-
pere qua e là 1' orlo di un vaso di coc-
cio, di un piatto e sim. Ved. liappe.
SlavA', Dilavare.
Slevetar«i, Fermentare oltre il giu-
sto limite ; detto della pasta da far pa-
ne = [Pai. Slevetate. Fig. e per isch.,.
Di Donna. Che dopo il matrimonio, ol-
tre a perdere la freschezza giovanile,,
ingrassa molto].
Slimetarse, Il franare di una proda,
di un ciglione.
Smacchia', intr. Detto della neve,
allorché, struggendosi, lascia qua e là;
vedere dei tratti di terra = Impers.
Cumhiz' a —, Comincia a riapparire
qua e là la terra.
SmaeenA', Macinare eccessivamen-
te; imperfettamente.
SmaliA', intr. Lamentarsi, Fiottare,
Brontolare = [Assummahd' = V. Sma^
hd', Disperare].
SmajesA', Scassare, Diveltare.
SnaammA', Divezzare, Spoppare,
Slattare = Fig. Assol. Sfrottolare, Dar
la via alle fandonie.
SmandA', contr. di Ammandii'..
Scoprire = [Pai. Scummandd^]. ("Sman-
tare*„).
Smansenate, Ambidestro.
Sanane nlA', Guastare una cosa, to-
Digitized by
Google
284
ama - sod
gliendone qualche parte || Saianciilai«
= Carna —, Carne tagliata male. Pa-
ti^ — , Di forma irregolare; Scantao
ciato = SoBt. SmangxUate! Brutte^ —!
Storto, Sbilenco, Malfatto! = In forca
di avv. Camene,* —, Camminare storto,
a sghembo. (Dal lat. ManeuBj Difetto-
so; Monco).
Smanuàle. Yed. Sfanascaale.
SnaappK', Guastare gì* ingegni del-
la chiave; della toppa.
Èmarfd' (A«.). Lo stesso che Sfraf-
té.\
Smarrd' (C. fp.). Lo stesso che Sfrai-
Smarruccd*, assol. Mostrar la pan-
nocchia. Lu randfnìe eumene' a — .
SmarvlBie, fam. Persona adatta per
servigi di forza e di astuzia.
Saiasearil', Smascherare = Sfregia-
re, Guastare i lineamenti del viso.
SmaiM', Togliere il basto == Per
isch. Assol. Cessar di lavorare. E ttèm-
he de —, È ora di smettere.
Smatrame. Della donna. Esaurirsi
per eccesso di produzione II Più com. il
p. pass, e agg. Smatrate, Con V utero
abbassato = Fig. Esausto = Di Terra.
Spossata.
SmatanA', Smattonare liSmatana-
te, fam. Stravagante, Omo a sghimbe-
scio, " Un certo feto „ ! " Pazzo nel mez-
zo del cervello „.
SmassA', Disfare il mazzo = Fig.
Scegliere tra cose sim.ili messe insieme
ciò che vi è di meglio || Sminuzzare le
pietre col mazzolo.
Smassate, Magro, Scarno. Non oom.
SBaendeears« e I>e«iià«iide«ar»«,
Dimenticare. CSmenticare*^).
Smerdleelife. Per isch. Bagazzo
vivace, saputello, ohe vuol fare 1' omet-
to. Ècche do' —!, Ecco il Sig. Piscial-
letto.
Smerduse, volg. Pauroso. Mocci-
cone.
Smerzd', Aresmerzd', Arrovesciare =
Bimboccare !I Smèrze, sm. Rovescio,
contr. di Diritto.
SmlceiA', Smereid', Sbirciare, Soc-
<ìhiudere le palpebre per veder meglio
= Tr. Guardare sbirciando.
SmUled', Sbriciolare = [Smujjicd'].
filmi J le ularse. Sbellicarsi. — da lu
rida', ...dalle risa = Per isch., Ingras-
sare eccessivam.
Saalnn^t^ Diminuir 3.
Smòrlle fam. Pers. e spec. Donna
che si crede d' esser bella, e fa la va-
nesia, ** Bel cesto „ ! = Libro dei sogni.
Smdrmere, sm. Mormorazione =
Fiottìo, Lamentio, Brontolio = Bisbi-
glio, " Pispillòria „.
Smdve', Smòvere — Bìfl.'Di piante.
Movere, Cominciare a germogliare. Le
vit' a cquande 8* d cumenzat' a — , Le
viti. La vigna comincia appena a mo-
vere = Di frutti. Maturare = Fig. Di
ragazza. Essere sul primo sboccio, gio-
vanissima.
SmubbelV, Smobiliare.
Smaeelielatnre, Moccolaia che si
toglie al lume = Biòccolo, Colaticcio,
della candela.
Smae«liid% Togliere il colmo al
mucchio = Disfare 11 mucchio.
Saiarmard', Mormorare, Dir male
di alcuno = Bisbigliare = Fiottare,
Brontolare.
Saiarrd', Spiccare la spiga dal gam-
bo = Intr. L'apparire della spiga. Lu
'rane, lu 'randìnìe, eumeni' a — , La
spiga del grano, del granturco, comin-
cia a mostrarsi. Ved. Mdrre.
Sainrrarse. Delle Bestie. Sbran-
carsi. Yed. Mòrre.
Smnrsd', Spèngere. Com., Armari'
= [¥. Anche: Notar sott'acqua]. (It.
ant. e lucch. '* Smorzare „, Spèngere).
Smaseld', Smussare. (Lucch. '^Smu-
soiare „).
HukammU^', Fare una smusata, ten-
tennando o torcendo il capo; Sbron-
cire II SaaomBlate, Smusata.
ìlnee«lild\ Yed. Anneeelild'. Fig.
nel modo volg. : — le còme, Bompere le
coma, Bintuzzare la baldanza, l'osti-
nazione, di alcuno. '
Snuccarse', iperb. Bompersi il collo,
spec. per eccessivo peso sul capo.
Séj sinc. di Signore. = Lu — Dumì-
neche, nel gergo, la Famo.
So', apoc. di Sono = Séce Jite, Ci
sono andato. Sótele ditte. Te l' ho detto.
SÓméle magnate, L' ho mangiato. Me lo
son mangiato.
Sòeee, Contadino, e pr. Chi coltiva
un terreno a mezzeria. Lu — de N. N.,
Il Contadino di... Cagnd' lu —, Mutar
contadino, èta' pe' — nghe..., Esser con-
tadino di.... Essere a podere con...
S6eee, agg. Pari, Uguale, Di super-
ficie piana, èta —, È pareggiato, a su-
perficie piana = Aw. Lu frédde fa
pe' — , È freddo da per tutto. Vune
cónda — , Tutto sommato =-■ Pari pari,
Senza tante cerimonie. Pe' ppóche n'n
de mmaletratte sòcce aòcce! Ved. A«-
•aoeld'.
Sòcer«, Suòcero-a, Sòcero-a = So-
cere me òmmene, Mio socero. Sòcerema
fémniene, Mia socera.
Stfde, sf. Spazio di terreno sodo,
Strebbiaccio = [Le Sedere, sf. pi. N. di
contrada].
Sòde, agg. Sodo; Solido = Statte—!,
Sta fermo, bono. — nghe le mane.', Tie-
ni a te le mani, Bono con le mani! =
Digitized by
Google
sol - spa
285
Aw. Vattene sòde sòde, Va adagio ada-
gio. Piove séds 8óde, Piove adagino.
Séldì-e, *8é'iddre spreg. Sf. Caterva,
Moltitudine di pers. o di bestie.
S4(le. Fam. — de zìnghere, Solicèllo.
Sole languido, come spesso, d'inverno
= Parlando di cosa, e spec. di albero. Se
n'arecorde de 'acite de — .', È molto vec-
chio. Di pers.: Non è più dell* erba
d'oggi, È molto in là con gli anni =
l* Sànie].
Stfle, sf. Suòlo, Solo, Còlo = Suolo
della scarpa. PI. « Suola „.
*S4lle«be, Solco = Fossa nella qua-
le si seppelliscono i cadaveri dei pove-
ri. In qaesto senso, anche Scasse. Jì*
a lu —, Essere sotterrato come un po-
vero.
Sftlete, '^Sate Solito = Ave* solete,
Esser solito. ÀJje sòleV a ffa\ Son so-
lito di fare. V x sòlet' a mmagnd* f, Sei
solito di mangiarlo? U d solet* addV,
È solito di dirlo.
SÓnahhìfere fam. Sm. Spia = Fa* lu
—, " Rifischiare „, " Raccattar bioccoli „,
S^BB», Sónno — Sógno = Fam. C é
ppóche sunne.', É inutite che ti affanni,
C* è poco da contrastare; La cosa è
chiara, «^Non c'è lisca né osso„. Nghe
cctdlù e* é ppóche sunne!, Quello " non è
terreno da piantarci vigna „ I| Tempia.
Stfpre. Sopra = [A., T. SÓbbre].
SopreflOate, sm. Fiataccina.
Soprenntf aie-òmene, Soprannome.
Arrecacela' *nu —, Dare...
Soprenàmane , Sopraggitto, sorta
di cucito. (Sen. "Soprammano„) = [Gra-
no vestito di loppa, che si raccoglie,
nel vagliare, nel mezzo del vaglio. Lm
— é lu méjje grane],
Stf re. Sorella = Sòreme, Mia sorel-
la = Stfrené!, esci., Sorella mia! =
Suòra. Sóra Catarine, Suor Caterina.
("Sora „).
Stfreclie sf. e, più. com., Saréeone,
sm. arosso topo; Topo tettaiolo = Fig.
Sóreca ónde, Persona sudicia, con abi-
ti "conditi „. (Lat. Sorìce-JWmóreeìke,
fam. •* Frittèlla „, Macchia di unto su-
gli abiti = [T. Sòrghe],
Stfrse, Sorcio. Più com., Tòpo =
Dim. Sorse téli», Topolino = Aocr.
Sareeone. Ved. Stf reebe || Sarclare,
sm. Topaia.
Stfrle', Sorgere, dell'acqua USorlèn-
de, sf. Sorgente = Agg. Di Acqua. Sor-
giva, Di vena.
Sòrte, Sorte = Per esprimere gran-
dezza, quantità grande, intensità, usa-
to in forza di agg. *Na — de Ubbre!,
Una lepre grossissima. *Na — de cchié-
se!f Una chiesa molto grande. *Na —
de pavurelf Una gran paura.
fikirze, SArehle, Sorso; Sorsata l| |
Sureliiil', Sorsaro. Sorseggiare; Sor-
bire; Succhiare.
Softtaeoanne, sf. Soggólo, usato
dalle monache.
Stfttaeéte, sm. pL Tutto ciò ohe è
conservato sotto l' aceto.
SottaehiAre , sm. Morchia, Fon-
data dell'olio.
filtf ttadestfpre, avv. Sottosopra, Sos-
sopra = VuUV — , Bollire a scroscio.
Scrosciare = Suppergiù, A un dipresso,
A mal agguagliare = [Sóttasópre],
Stftie, sm. Uno dei giocatori alla
Passatèlle = Avv. Jì* a —, Scapita-
re in un negozio = Soggiacere, Esser
vinto nella prova — 2>(f' a — , Dar
sotto, Consumare la maggior parte.
SftBxe, Zòmxe, Só'^zo = [Sózze = T.,
r. Zézze].
SpaeeiC, Spaccare = Fig. Intr. Mil-
lantare ||Sp»eoli'-e-ppé»e, fam. "Stron-
fione „, Chi si dà aria sprezzante e su-
perba Il SpaeoalAffie, per isch.. Spacco-
ne, Millantatore ridicolo, goffo || Spac-
camannagge (Cast. C), " Spocchioso „.
SpaccarÓla (A«.), agg. di Pèsca. Spic-
cace. Spicca = [SpaicarUle].
Spaccate, sm. Fam. Vinello. Com.,
Aeqnate, f. (Cfr. " Tagliare ,. il vino).
Spaeeate, sf. Bomba che si lancia
nei fochi d'artifizio; Ogni scoppio della
bomba lanciata in aria = Fig. Spacco-
nata, Grandezzata = [Cast. €. Pompa
nuziale o per battesimo. Fa' la — ].
Spaeehe, sf. Quantità piuttosto
grande di peperoni affettati. Se magne
*na — de peparule la vote !
Spaehe, Spago.
Spadélle, Assicella con manico, a
forma di paletta, per fare i licci ; a for-
ma di coltello, per fare i nastri.
Spasnulétte, sf. Peperoncino molto
piccante = [Ort., Ch. Pispagnóle],
Spalassd'; Spalancare, uscio, fine-
stra. Per sim., occhi, bocca := [€An.
Spalanzd'].
Spalijd', Sparpagliare ; Sparnazzare;
Diss. minare. (Cfr. " Paleggiare „).
Spallarse , Slogarsi , Stracollarsi,
una spalla, per caduta e sim.
Spallette, ef. Pietra lavorata a for-
ma di parallelepipedo = Stipite della
porta.
Spandeed'. Lo stesso e più com.
che Pandeed', ved. = ^§ta tósce me fa
— tutte la notte. Questa tosse mi fa pe-
nare, mi tormenta, tutta la notte.
Spanettd' (Pian.), Mangiare con
molto appetito e prestam. Dipanare.
§pangìd* (Aq.), intr. Lo Stendersi
troppo di roba cucita per traverso =
T. Spangisse, Aggrinzirsi la pelle =
Pian. Spangite, agg. di Panno. Con un
orlo più tirato dell'altro.
Digitized by
Google
.286
spa - spe
Spanne', Spanderò = Tr. e assol.
Tendere i panni, Asciugare il bucato
= Mettere in mostra la merce (tessuti,
utensili, e sim.) da vendere.
Spanici', Sparare una bestia macel-
lata = Iperb. Sbuzzare, Sbudellare,
Ferir gravem. nel ventre. Anche, Am-
mazzare Il Spanzanate (V.), Buiione e
pr., Chi ha il ventre gonfio per malat-
tia.
iiyaparaeeliltf.', fam. Sbraitare. Più
com. il modo: Fa' ^na spaparacchiate,
Fare una sbravazzata ||Spaparae-
etalone, Sbraitone = Bravazzone,
Smargiasso; Spaccone.
SpappA', Spappolare = Fig. Kifl.
Smammolarsi, Prender grande diletto
di checchessia || Spappat«, Spappolato
= Parie langianéae —, Farla il lancia-
nese spaccato.
Spard* (!».). Lacerare, Fare in pezzi
= Vécca sx^arate, Bocca grande.
Sparacame, Tallo intostito dello
sparagio = \_8paracane].
Sparaece, Cencio, adoperato a pu-
lire stoviglie, mobili eco. Dd* ^na hhòt-
te de — , Dare il cencio, una cenciata,
per pulirò, spolverare ecc. = [Xt. Spa-
re, f.].
SparasnA', Bisparmiare. (" Spara-
gnare* „)||Sparagne, Eisparmio. ("Spa-
ragno* „) Il Sparagnine, Lesinino, Pro-
clive a risparmiare.
Sparatòrie, sm. Sparo, Q-azzarra di
•castagnole e mortaletti.
Sparatrappe, Drappo, Drappo d'In-
ghilterra, specie di taffettà.
Spare, sf. Cércine, Rozzo panno rav-
volto in cerchio, ovvero Ciambella di
penno a spicchi colorati e ripiena di
lana, usata delle donne ohe portano
pesi sul capo = [S. Sparre = At. An-
"Ohe: Cencio per pulire]. Ved. Sparra e
Sparaeee.
'SpAre, agg. Dispari = Senza com-
pagno, Scompagnato = Fig. Parola—,
... offensiva; equivoca; sconvenevole =
[Pe»c. Sevare = T. Zépere = Altrove,
Zébbre]. (« Separi* „)I|Spareeelilil',
Spaiare.
Sp&rcene, Sparagio. PI. Spàrgerle =
[Sparne. PI. Speme].
*Sparl', intr. Nel modo: — 'nafèh'
bre ecc. IrV d sparite 'na febbre, *nu
délóre, M' è scoppiato, saltato addosso,
preso, una febbre, un dolore.
Spari A', Sparlare = Dei malati. Va-
gellare, Vaneggiare, Delirare.
§parra (Aq.), sf. Sparracce (S.), m.
Sparòne (T.), m. Strofìnacciolo = Spaì*-
ròzza (Aq.), f. Cencio.
Sparti' Sparte', Spartire ; Dividere
= [Can. Spaì*tujT],
SparrAre, Sparevére, sm. Net-
tatola, arnese dei muratori = Spar-
▼ière-o, uccello di rapina = Spaurac-
chio, per tener lontani gli uccelli I =
= [Sparviere, Sparevjere = Nei prot.
not. ant., Sparvire (v.). Sparvero (li.),
specie di Padiglione da letto. ("Spar-
biere*„ e " Sparviere* „)].
Spase, sf. Vassoio per portar tazze,
dolci e sim. (** Spasa* „, Cesta piana e
larga).
Spasemate, fam. Sm. Chi soffre di
catarro cronico, Catarrone.
Spasse, Spasso = Teni' a — (un ca-
vallo, una casa, un quartiere, un po-
dere), Avere... disoccupato, spigiona-
to, sfittato.
SpaMdne, Amante dello spasso. Uo-
mo, Donna, di sloocio.
SpataeeiA', Schiacciare coi piedi
una cosa molle. Spiaccicare = [Assol.
Dar fuori dei grossi spurghi].
Spate e Spatole (WI«1.). sf. Spatétta
(Aq. ), Gladiolo. (Gladiolus segetum.
(Linn.).
SpatellA', Percotere malamente =
Rifl. Cadere, Precipitare, fiaccandosi le
ossa = [Intr. Di argine, ciglione. Fra-
nare, Smottare].
*SpatrlJA', Devastare. (Cfr. lat. Ex-
patrare),
iSpatrund*, intr. Lasciare il servizio.
SpaTaraeebiate, Sgridata fatta
I>er chiasso, per intimidire.
Spasa urna te, Sfasmamate, Poveris-
simo, " Fracassato „. Detto anche di co-
se = [fan. i^arirumate].
SpedA', Tor via le messe inutili dal
pedale delle piante annuali.
Spedàìne (Fai., P.«>) sm. Madia.
Spedalate. Nella maniera : Arema"
n^' — , Rimanere povero, senza soste-
gno. (Da " Pedale „).
SpedemendA', Togliere il sostegno
che regge una fabbrica, un masso e
sim. = Rifl. Perdere la base, il soste-
gno. Ved. Pedemènde.
Spelli', Spiccare, Scolpire, le paro-
le. (Lat. Èxpellere).
Spellucchid' , Soartocoiare le pannoc-
chie del granturco. Non com.
Speluccid*, Piluccare, Spiccare 1* un
dopo r altro i chicchi di un grappolo»
Non com.
Spènde. Spinta. D<f' le — , Spingere.
Spencarde, sm. Per isch. Persona
sottile e molto alta, " Sparagione „ =
Puntale, Spunzone, che si mette sotto
il bastone.
Spénghe, e dim. Spenghétte (S. £«•.)
sf. Fuscello acuminato; Steooohino.
Ved. Spignétte.
Spénne*. Spendere jj Staccare, contr.
di Appènne', ved.
*SpepeiA', Spnpetil', Pronansiare,
Digitized by LjOOQ IC
spe - spi
287
Proferire, Spiccar la parola. Nelle ma-
niere: Ne' — /, Non fiatare, Tieni a te
il segreto ! N^nàspepetate, Non ha aper-
to boocai Non ha 'detto nulla. Nem bó
— , Non pnò spiccicar parola, parlar
speditam. (Cfr. "Spippolare „, Dire una
cosa chiaramente; e " Spepa „, Fanciul-
la linguacciuta) |i Spetezzare, Scoreg-
giare.
Sp«raiiitf ne, Miserabile, che, ozian-
do, vive di speranze.
SperceUarse (P.), Spicciarsi, Sbrigar-
si. SpercìUete, SperceUéteve !
Spercid' (v.). Lo stesso che S«alK*,
nel 2" significato.
Sperdetleee, agg. Di sperso. Vagante
= Di cosa. Soggetta ad andare perduta.
Spére, Lampada = Fam. Bicchiere
da mescervi il vino 11 Lancetta, Indice
dell'orologio.
Sperlenstfne, fam. Spilungone.
"Sparagione„, Persona alta e sottile.
*SperlaitsA', Prolungare.
Sperneccìd^ (Man.), Scialacquare,
Strucinare, Consumare malamente la
roba. (" Sparnazzare „) Il Spernecciarse
(Ooard.), Sparpagliarsi. S' l spernec-
ciate pe* la cambagne^ Si sono sparpa-
gliati, sparsi qua e là, per la campa-
gna. (Aret. " Sparniociare „).
Spertund^, intr. Il riuscire di un' a-
pertura da una parte all'altra. Sper-
tóne, (il foro, l'apertura) riesce; ne>*
spertóne, non riesce dall'altra parte.
SpertuBil', Bucacchiare, Sforacchia-
re. (" Pertusare*„, Bucare) = G-uastare
l'occhiello. Ved. Peridse.
Spèrse, Spèrie, agg. Disperso = Jt'
— , Andar ramingo = Aremané* — , Bi-
manere senza tetto, roba, aiuti. Puzza
JV — *gna va lu vìnde, 'gna va la mu-
néte!
Spesate, sm. Spesa, Dispendio.
Spése, sf. Spesa = É dde — , Man-
gia molto. É ddepiCca —, Mangia po-
co = Tutto vitto, Trattamento, che si
dà a ohi è tenuto a retta = Scorta. Té*
la — pe' 'itu vòrne, Ha scorta, alimenti,
per quest'inverno = Cascd* a — sé*,
Cader di picchio. Fare uno stramazzo-
ne, senza potersi aggrappare dove che
sia = [A le vite je «' d da laasd* poca —,
Le viti s' hanno a potare lasciando
pochi e corti capi] || Spesarse, " Spa-
gnottare„, " Spagliare „, Sfamarsi al-
l'altrui spese.
SpeselljiC, Alzare, Levar di terra,
di soppeso = [Pese. Speseld* = A.. Pi*
mlijd*] Il Spesllljate, sf. Atto delPalzar
di soppeso, per conoscere il peso appros-
simativo di una cosa. Dd* 'na — .
Spesieim', Soppestare il farro umet-
tato per separare la buccia dal chicco
= [SpuStiJjd'].
Spetaeelii% Eidurre a pezzi, lace-
rando, spec. vesti. Ved. Petaeee.
Spéte, Spile, Spièdo = Fam. §ta
sécche gné 'nu — , È secco arrabbiato,
inagrissimo = [V. Spuà'ite = At. Spade]
Il Spetanne, Schidionata.
Spetecchid^ Togliere le gemme inu-
tili alle viti.
Spetterà', SpetierlJ<l% Scoprire il
petto II Speiterate, Spettorato, Col pet-
to scoperto = [Pai. Spetteracchiate].
(Pist. •* Spettoracoiato „)] Il SpettorXtfne,
Pugno tirato sul petto.
Speslarlje, Spozieria = Medicina,
Medicamento.
*Spèzìe, Specie = Prep. Circa. Nel
modo z — de. É — de 'nw 4 anne, Sono
circa 4 anni. E — de 'nu cendenare. So-
no circa cento, cento o cosi.
SpezsA', fig., nei signif. di Mitigare,
Temperare. Un buon odore apèzze Vària
cattive = Elevarsi di statura. Assol.,
Ha apezzate, o Ha spezzate la vite, È
cresciuto, sviluppato = Tagliare, Me-
scolare un vino con un altro, o il vino
con l'acqua = Imi>ers. ap^zze. Le nuvo-
le si diradano, Bintempisoe, Biappare
qualche pezzo di cielo.
Spèssaeamliie, Spazzacamino.
Spessardle, sf. Acquaio = [Aq.
§pezzaturu, m.].
Spesxatare, sf. Frutti cascaticci, e
pr. quelli che nel tempo tra la sfiori-
tura e la maturanza cadono perchè gua-
sti o non bene sviluppati = Baccatta-
tura, Le frutta raccattate.
Spésse, Pezzo; Brano; Scampolo;
Sciavero = Cruscherello, Semola.
Spesselld', Smerlare = [A«i. §piz-
zd'l
Spessélle, sm. Noce, Caviglia, del
piede = [Car. Spazzine], (Gr. Péza).
Spezsalijarse, fam. Sbocconcella-
re, Mangiare a pezzettini.
SpeszatA', Spuntare. Ved. Plsse.
Spianatone (Teranà.), Sohiacciatina.
Spiasse, *Sprasse , sm. Bipiano ;
Luogo pianeggiante = [Frane. Spiag-
gè, m.].
Spiaaze, *Sprazze, sf. Lo stesso che
Ròle, ved.
Spiasslne, Venditore di tessuti ohe
alza baracca in piazza.
Spleanarde, sf. Spigo.
Spleee. Ved. SpieelA' = Agg. Non
occupato. Libero; Sgombro; Senza fac-
cende — Fam. Non gravida. La segnare
ita — II Sm. Spiccioli, Monete spicciole.
Ti —9, Hai spiccioli?
Spleeeeate, agg. Simìlissimo. Nel-
la maniera: E — lu patre, È il padre
"nato e sputato „.
Spleeeeasénde, Q-rafiftasanti, Bac-
chettone = [Móccecaadnde].
Digitized by
Google
288
spi - spr
llple«lil', Spicciare, Sbrigare = Pet-
tinare -= Tor via ciò che occupa spa-
EÌo — Vuotare II Spleelalire, Abbre-
viativo, Medicamento che manda al-
l'altro mondo || Spicciatìure (S.* EuT.)»
Pettine.
Splelie, Spiga = Gherone = [A«.
Anche: Spicchio] || »pe«**. Spigare =
Tallire - [Fig. Elevarsi di statura,
pr. dei fanciulli nell'adolesoenza] || Spi-
caròle. Spigolatrice.
èpicold' (Aq.). Spillare = Fig. Car-
pire destram. i segreti altrui.
Spleale, Spigolo, Canto vivo. (Lat.
Spiculum).
Spléhe, Spiegazione = Versione.
Spleaiii' *Spremil\ intr. Cessar la
piena.
Spignétte (Ca»t. C), sf. Spilletto.
Spimbìcule, fam. Sm« Minimo ohe. C»
mangile *nu —, Manca, Ci " scatta „,
pooo.
Splna«eitfle, sf. Pettine da lino, a
denti fitti, col quale si pettina il lino
o la canapa dopo passati per l'altro, a
denti radi, detto erA«««le.
Spine, sm. Spino = Spina. '^Tu —
de péscey Una spina, Una lisca di pe-
sce = Spina dorsale. Ténghe 'nu dde-
lor^ a lu — .
Splnele, sf. Succhiello || Spinelli',
Spillare la botte per assaggiare il vino ;
e pr. Succhielli nar e, perchè noi foria-
mo la botte non con lo Spillo, ma col
Succhiello. (Lat. Spinula-).
Spinesande, sm. Specie di Spino.
{Lycium europ. Linn.).
«pineale, sf. e m. Spilletto II Acer.
Splncnltfne, Spillone.
Splrete, *Splrde, Spirito = Fa'
acchiappa* le —, Far spiritare dalla
paura li Spirdógne (•rt.). agg. Di Vo-
ce. Stridula, Da spiritato.
Spite (Se.), Lardo.
SplnmmA', *Spramnu&'. Dei muri
Uscir fuori della dirittura, Strapiom-
bare.
SpIzseeA*, Spilluzzicare, Mangiare
a bocconcini = Fig. Spizzec* a lu par-
ide, Pronunzia con affettazione ; Parla
con le seste, a bocca pari, appuntato,
a punta di forchetta = [Stimolare, Ec-
citare. Vacete epizzeche V appetite] \\
SplBseeliine, Chi mangia a spilluzzi-
co = Stillino, Chi cerca tutti i modi di
risparmiare o guadagnare. (**Spizzèca*„,
Spilorcio). = Chi per abito cerca il
pel nell'evo = [Chi affetta la pronun-
ria, il parlare scelto].
Sptfcne, Spugna = Finocchio saj-
vatico = [Finocchio] = La parte glan-
dulare della mammella = [La fondata
del vino nella botte]. (Gr. Spóngoa, Lat.
Spongia. "Sponga*„).
Sptfslle, sf. Spòglio. Abito che ai
lascia di portare = Cartocci del gran-
turco.
Spondapéde, sf. Inoiampone. Pijd'
'na —, Dare un' inciampata. [Sbiettare,
Scivolare].
Sptfnde, sm. Abbrivo, Bincorsa, Ai-
re. Nel modo : Pìjd^ lu — . = Mosse, Il
luogo dal quale partono i cavalli da
corsa = [Ari. Inoltre: Il punto dal
quale si tira, nel gioco a bocce, a pia-
strelle, e sim.].
Spónde, Spunto, Appinzo, del vino.
Spdnne', contr. di Pdnne', ved.
Sp6rei»e, Morchia, Fondata, Feccia,
dell'olio = [T. Màcchie].
/Vpòrte, Cesta quadrangolare con co-
perchio, fatta di stecche di faggio =
Gabbia di sala, a forma di ciambella,
nella quale si mettono le ulive infran-
te per spremerle II Spnrtélle, Sporta.
Spreed', Sprecare = Fa* —, Dare a
iosa. Fa' — le mazzate. Far fioccare le
bastonate, Darne a bizzeffe = Bifl^ Es-
sercene di molto. L'acque se sprecave.
Di acqua ce n'era gran quantità; Pio-
veva a dirotto = Iron. Se spréche!,
Non ce n' è punto II Spreeartje sf.
Spreco, Sciupo, Strucinio.
Sprèmale, sm. Dissenteria = [S^rje-
mìe]. (« Prèmito „).
Spréne Speréne, Lattuga virosa
= [*Spràìne].
Spre«eld', Spremere, Strizzare, per
far venir fuori l'umore. (Lat. e it. Pres-
eare) || Spreseiaie = Ucchie aprescéte.
Occhi abitualm. cisposi.
Spre«elnae, Colaticcio del latte ac-
cagliato e messo nella forma.
Sprlnclpld', Guastare , Sciupare ,
spec. le piante in via di crescere: un
lavoro, ecc., in maniera che perda 1»
forma, la struttura, che dianzi aveva
= Dissestare. Una malattia grave, una
forte perdita, springìpìe, dissesta, è
una gran "bacchiata,,.
Spriecióne (Ari), sm. Scossa, Bove-
scione, Acquazzone.
^SprnbbeeA', Pubblicare, Bivelare
a molti ciò che è offensivo di alcuno
= Jì' aprubbecTiènne une, Dir male di
alcuno in pubblico. ( " Spublicare * „
Svergognare).
"'Sprolift', Spurgare; Espettorare.
Spravd', intr. e rifl. Provare, Ten-
tare. N^n gè —, N^n gè te — /, Non pro-
var tici, Non attentarti di fare! Ne*
mme ce so* spruvate ma', Non ho mai
provato. (" Sprovar e*„.
*Spraveld', Spolverare il ^Spritre-
latare, sf. Spólvero, Volanda, La parte
più leggiera della farina, ohe nel ma-
cinare s'inalza e rimane attaccata ai
muri.
Digitized by
Google
Spr - 88U
SprnvellxBe, Nevischio, Neve fitta
e minuta = [Nel pi. Bioooolioi minuti
e rari di neve].
Spasmi', Mettere in molle una cosa
dura, affinchè rinverdisca o rigonfi.
simile (T.), Scheggia da ardere.
SpuUuti'ins, Sbuccione, Sbncciafati-
che.
Spnlreriifte, sm. Polvere levata dal
vento. Spolverio, Polverio.
fllpanunétto* , oontr. di Appaai-
■aétte' = Rifl. Di travi, correntini, e
sim. Perder Tappoggio sul muro.
Spanda' , Spuntare = Disoingere
= Bifl. Disoingersi, Sciorinarsi.
Spandami', assol. Mietere in quelle
parti del campo dove la messe è già
matura = [T. Smacchid'].
SpaaseeA', Fungere una vescica o
tm foruncolo, per farne uscire il con-
tenuto.
Spapelil', Spiccar le booce = [Ari,
Sbocciare, Aprirsi della boccia]. Ved.
Pftpele.
Spuppd' (Ari). Lo stesso cho Spu-
Spurarse ( At.), Sbuziarsi, Bompersi,
di un asoesso. (" Suppurare „),
*Spareelli', *Spar«enl*, Spurgare,
Espurgare, Tor via, rimovendo, ster-
pando, distruggendo, ciò che è impuro,
nocivo, d'ingombro = Anche fig. =
[SpurcV, SpurcellV = Ar. Spurcend*].
*Sptiretie, sm. Spurgo fi Agg. Spurio.
Spa td'. Portar via con violenaa
= Fig., nella maniera: Farse — . Jf
ne' mme facze — da la vtUìJe, Io non
mi fo tirare, vincere, sedurre, dalla vo-
glia. Tu te fi — da la rajje, Tu ti
fai vincere dall'ira. Wd spurtate la
jisedérle, Sono stato tratto dal deside-
rio. Ho ceduto alla brama = Intr. In-
dugiare, Ritardare. La frev^ d spur-
tate du^ jurne. La febbre ha ritardato di
due giorni. (" Sportar6*„, Trasportare).
Spartélle, Sporta.
Spatit', Sputare = Fam. SpuV e
*nduvine!, Proprio, Cosi è. Ti sei bene
apposto II Sputasse, sf. Sputacchio!]
Sputar tf le, Sputacchièra.
Spuzzd*, Votare il bottino, il pozzo
nero II Spuzzature, sf. Ciò che si cava
dalla fossa, dalla fogna ; dal cesso, Ces-
sino.
*SpaBxe, sf. Puzzo, e pr. Zaffata,
Emanazione, puzzolente. ( " Spuzza*„ ,
Puzzo).
SquaeeiA', Schiacciare una cosa
molle = Scocciare, un ovo = Scofac-
ciare, un cappello e sim. I| Sqaaeelaft-
eure, Gaglioffo; Buffone.
Sqaaeeiapicnate, Artanita = [lia-
ma, Spaccapignate = An. Pane porci-
nu], (Cyclamen europaeum. Linn,).
Squacianarze (A«.), Ingrassare ec-
cessivamente = Abbiosciarsi, Dive-
nire inabile a moversi per dolori o
per debolezza. (Cfr. " Scassinare „).
SqiuiUA', Struggere = Disfare in un
liquido = Fig. Fa* —, riferito ad azio-
ne. Abbuiare = [SqtMJjd^].
Squajjatn (A«.), Che, Chi, è tanto
debole che per la più piccola fatica si
butta giù.
SquaJJe, sm. Grano scadente, che
si dà per becchime ai volatili dome-
stici. (Lat. QuiaquiUae, "Qaisquilia*„,
Vagliatura).
Sqinajtfne, Dente del giudizio.'
Sqaajtfzse, n. gen. di Verme, Baco.
Squacquarijd' (Ari), intr. Lo scro-
sciare dell'acqua che bolle = Il ride-
re a cachinno spappolato. Ridacchiare
= Aq. VullV a Squacquaruni, o a rre-
vótìcu, Bollire a scroscio.
SqiaaqaaeeiA', Spiaccicare.
Sqiaaquere , sf. Per isch. Donna
grossa e bassa = Anche, per isch.,
"PÌ8ciona„, "Piscialletto,, Bambina.
(Basso lat. Quaquila, Quaglia).
Sqiuareliltfne, Spaccone; Gradasso
= [Quarchióne] || SqnareliianarIJe,
Spacconata ; Gradassata, Sbraciata.
Squartatóre, sm. Squartatoio, Col-
tella da macello = Per isch. Grosso
ferro chirurgico.
Squarte, sm. Discordia, Dissidio.
Com. nella maniera: Métte* —, Metter
male fra persone = [Iior. Terd' de —,
Tirare a sghembo ; detto dei bovi non
bene appaiati = E, fig. Essere in dis-
accordo. Tirrene de —, Non sono in
armonia] || 8quartj'er3, Chi mette dis-
cordia tra le persone, Mettimale.
SquatrellA', SquatraeeblA', Fare
in più pezzi. — le cervèlìe. Fracassare
il capo. (Cfr. "SquatrarCfl Squartare).
Sqnatreml', " Ripulire „, Far rima-
nere senza danari.
Squille, SquIJJe. Squilla, Campa-
nella e Snono della campanella del
duomo. Si sente tutti i giorni dalle 8
alle 8'/g a m., e dà il segnale della
colazione agli operai.
*S«a, Codesta, —fémmene; —mane,
Codesta donna ; Codesta mano.
*S«aiiie, sf. Sciame il Ssamil', Scia-
mare.
S«au<ll', Esaudire.
SiwreetA'. Ved. in SarelmKe.
Sserreml', Sfilar le reni = Rifl.
Slembarsi, Direnarsi, Sfilarsi le reni.
Sttiffunrl, Ssisnerl, ^Ussurt, *S»u-
rl. Vossignoria, " Signoria „, Voi.
'Sbu, Codesto.
*S«aBèite, agg. Disonesto = Avv.
Disonestamente.
^SsunurA', Disonorare. Sedurre.
Digitized by
LjO^gle
290
88U - Sta
SsarrepA', S»err«pil', Dirapare ||
Ssnrrepatòrle, sm. Dirapo.
SàuvTuàUL\ Dirozzare.
*&ta, Pron. Qaesta.
àti»*, Stare. Spesso per Essere. Ad-
dò itif, Dove sei? Sta vecine, da U>nghe,
È vicino, lontano. §ta casch* e nen ga-
éche, È li li per cadere, ^n gè ita re-
middle, Non e' è rimedio. Sta pulite,
spòrche, È palito, sudicio. Sta ricche,
*8e Sta bbóne, Sta bene, È agiato. N'e*
mme ita sembateche, Non mi è simpa-
tico = Sta eh' d da spuad', Sta per, E
per, É sol panto di, sposare. 8e Sta
j)'are»an<r, È vicino a risanare = Sten-
g* a Wféld' le libbre, Son dietro a^ ri-
mettere in fila, in ordine, i libri =
Dorare. È StaV a ppióve fenìnd^ a mmó,
É piovato finora = 'Sta* da, Esser di-
sposto. Sta elmbre da magnO', Ha sem-
pre fame, È sempre in filo come i ra-
soi = Tornare. 'Stu capplUe me Sta bbó-
ne,*. . mi torna bene, mi torna = Pleon.
Che Stt ffà" f, Che, Che cosa, fai ? Me
Sténg' a refd? lu eap* a la cambre. So-
nò in camera che mi pettino = Alla
lat., senza prep. Sta chi n^n z' atte, e
iii?n de huarde 'm bacce, C'è chi non si
regge in piedi, e non ti gaarda in viso
= In prop. ellitt. Ogge Sta nghe mmé!,
Oggi (al gioco) mi dice cattiva.
*Stabbele, Concime || *Stabbeld\ Con-
cimare = [" Bagl. di ». „ : Che rnUla per-
sona,., possa ne debbia mettere ne fare
mettere pecore de dohana in le lloro
possessioni a marcire et jacere et sta-
bilare li Uoro terreni intra le vigne Jin-
cTie siano vendegnate],
Stabbelf, Intonacare || «tabbele-
mènde, Intonaco. (" Stabilire*„, Into-
nacare).
Stae«aiore, Coiaio.
Stacee sm. Pertica per sorreggere
i rami molto carichi di fratti, For-
cèlla.
Maeelie, sf. Poledra dell'asino =
Per isoh. B^Ua — I, Bel tocco di ragazza,
Bella figlloloaa!||$tae«tfne, Poledro
dell'asina = [I«. 1567: Somariam unam
pilaminis nigri cum stacoone].
»i*e«lil«, contr. di A«Aaeeli&', ved.
StaffèUe (V.), Nel gergo, il Cacio.
dAaflVnc, Predellino-a, Montatoio
della carrozza = [Or*. Nel pi. Staffu-
ne, Ghettoni asati dai contadini quan-
do lavorano. (Cfr. tose. "Calza a staf-
Stawioiie, Stagione = Per anto-
nom., l'Estate. Déndr* a la —, Nell'e-
state. La — de sande Martine, L'estate
di 8. M. = Estatata, Tatto il corso
dell'estate.
»*»«"*rdle, ef. Nappo per attin-
gere l'olio dall'orcio.
Mtaciie e, meno com. Iiaftteitayna-
te, sm. Latta. La lamina più grossa è
chiamata Bandtfne, m.
MSiUAn^ll^i Padellina con lungo
manico, per uso di cucina.
àtajit'. Far perdere, Guastare, il
taglio.
MtaJJe. sm. Cottimo, Accollo, La-
voro per un dato prezzo = Cónxpito,
quello ohe la maestra di lavori asse-
gna alle scolare. Dd', alétte', lu — , As-
segnare il compito = [Fitto. Fa' nu — ,
Fare un fitto, Pattuire di dare un tan-
to l'anno (al fabbro, al sarto), o in da-
naro o in derrate, per l'opera ohe si
otterrà] = Jurnai' a — , o adde — ,
Giornata senza spese, pagata con solo
danaro. (Basso lat. Extalium),
ìltaile, sf. Ségolo, strumento = Dim.
Mta|«tte. »tiM«lle, Begoletto della seg-
giola. (Lat. Talea-) || Stajjóle, StaJJuole
(Cast. C), Palo ; Bastone rozzo = Stag-
gio a cui i pastori raccomandano l'e-
stremità della rete che cinge l'addiac-
cio = Alt, StaJjÓne,
Stalline, Stallière, L'uomo di stalla.
àtallli«, agg. Di Bestia, speo. equi-
na. Che per molto tempo è restata in
stalla. («Stallio*,).
»tambaJtfae,Mucchio di fieno, di
paglia = [Stambéllóne, *Stambellàune,
Stollo, Stile del pagliaio = Can. Stam-
bijóne, Mucchio di paglia o fieno. Stam-
bXund?, Formare il mucchio ecc.].
istambe, Persona. De stamba grosse,
Grande, Di bella complessione || àtaai-
bate, agg. Di pers. Complesso.
ìltamblne, Carruocio = [Ari, Sienr
darlUe = V. CamenariUe = Cast. C.
AnnarSejje = Pai. KannarSejje],
«iame, Ordito. (Lat. Stame-) = [CaU.
C. Stamigne, f. (Lat. Staminea-)].
Mtamintfeelie-ueclie, Tronco d'al-
bero invecchiato , con pochi o punti
rami = Osso spolpato = [Mont. Sag-
ginale = P©»«. Tronco d'albero. Sag-
ginale = V. Osso della gamba. Tibia
1= Cta. Tronco d'osso. Fig., Ciancia;
Scioccheria] || Stammuee^i i«,Persona,
Animale, inutile per età o per difetti,
Camorro.
Stanate (C. ft?.), sf. Ved. llanéM
= A*. Stanéte = «Issi, Stanare = «.
1630: Una stagnata seu manero di ra-
me,
Standane (P«»«.), sm. pi. Correntini
infissi al muro per sostenere un'asse
in piano.
Standàre (Pai.), Davanzale della fi-
nestra. ("Steatarolo*„, Travicello che
si appoggia alla corsia).
Stangal^ne, fam. Stangone, Persona
molto alta.
Mtaacant', Stancare, Spossarsi)
Digitized by LjOOQIC
sta - stl
29,
ttittBSlkefttf, Stanchezza. Puzze de —!,
!È an dappoco. £ un camorro, una ca-
lia. CStanchità*^).
§tannd\ Tor via il tallo. Ved. Taa-
ae = Togliere alla vite" i tralci super-
floi e improduttivi.
Mtanaarde, Stendardo.
*àftaaielaTe, n. di pera. Stanislao
= [*§tanzelare].
étàLmit^, Stanza. Camera = Dim.
«ftaailòle, Stanzetta. ( "Stanzia *„.
«Stanzinola*,).
Mia re, sm. — de canne, Specie di
grosso paniere, senza manichi, fatto di
nastri di canna intrecciati. — de vU
mele, e, più com., Canèstre, m., se è
fatto di vetri ce. — de legna, Paniera
fatta con cerchio di legno, su fondo
piano, formato da asserelle unite con
punti di nastro di faggio. ( ** Staio „ ,
mis. di capacità).
«tacére. Stadèra = Mazzacavallo,
Ordigno per cavare l'acqua, usato da-
gli ortolani ; detto anche Veldngéle,
(Lat. Staterà'),
*»4aftlve. Stagione estiva. Statata.
Déndr* a la —, Durante l'estate =
[Ori. /§fatt'me].
^Statère, CdUe —, n. di contrada.
*»ftasBil', intr. Lasciar di lavorar*.
Vujje — pe* jì' a epasae, Voglio smet-
tere di lavorare per andare a passeg-
giare Il Delle pecore. Bimaner la notte
chiuse nell'addiaccio = Tr. Conci-
mare un terreno, facendo rimanere le
pecore per più notti chiuse nell'ad-
diaccio, e* Stazzare*,,) jj dtasse, Diac-
cio, Addiaccio, Chiusa di rete per le
pecore = Per isch. Luogo di convegno
(Lat. StaUo. " Stazzo * „ , Dimora ) Il
àtasaature, sf. Lo stare delle pecore
nell'addiaccio = Il concime da esse
lasciatoci.*
i§tazze (Camp.), sf. Piastrella. ("Stat.
mun. di T. „, StaczéUa),
'»t«, pi. di '§tu, 'Sta, Questi, Que-
ste.
§t6zd* (Ar.), Sbaccellare, Sgranare,
Sgusciare, i^ legumi. Ved. Teche,
»tee«liltf' e àtlechltf', tr. Bompe-
re. Volg. Mo' te Hécchie le còme!, A
momenti ti picchio, ti de sul grugno.
— *na nicchiare, Bompere, Dissodare,
nn terreno sodo = Scheggiare, Sverza-
re, un legno, un tronco, un mobile.
["Stat. mun. di A.„: 5^» aliquis oliva-
rum pedet extruncaverii, aeu ut vulgo
dicitur stecchiare] = Bifl. Moversi,
Scrollarsi. Fig. Vide se aee Hécchie!,
G-uarda un po' se si scrolla, se mo-
stra di risentirsi ! Nen àe Hécchie !, Non
se ne fa nò in là nò in qua. Le scuote
•come i cani, Besta imperturbato a ve-
dere, a sentirsela dire! =: [Inoltre:
intr. Lo Sfiorire della mignola. La U-
ve eumeni' a —. Ved. Técchie, f.]. (Nei
due primi signif., §- tecchid* è affine al
lat. Ex-truncare. Ved. Técchie = Cfr.
« Steccare „).
ètecchiareUd* , Bompere , Staccare,
Scavezzare le radici delle canne (dette
TicchiarjéUe, sm. pi.) = Staccare dal
tronco i polloni inutili.
Mftèfene, n. di pers. Stefano = Nel
gergo. Stomaco, Ventre, come nel tose.
= [C. fr., Ari, Casi. C. Lu pane de
Bande — , per isch., I sassi. Ave* — ,
Aver la sassaiola].
§tèUe, Scheggia di legno da ardere,
lunga e sottile. (Forma dim. del lat.
Haeta) || §telld*, Spaccar le legno per
farne schegge.
HteUIate, sf. Cielo stellato. Oh cche
bhina — !
Mtentarsene, Peritarsi. Je me ne
Hime de dirle, lo^ non oso, non mi at-
tento, di dirlo. É ffacce che n'n ze \ne
Hime!, É uno sfacciato, "Ha un gru-
gno che chiede schiaffi !„
MliencM', Bimenare la pasta per as-
sodarla = [Ari, Can. §tandd*].
*»tendliiie. Stantio = [§tandive}.
àteaerl', Bender tenero, molle.
*»te»ettf'. Stiepidire, Intiepidire =
[§tepedr, *§tepid'\.
Mlreppelil', Staccare l'intonaco =
[Bifl. Smottare, di un argine, di una
proda, e sim.]. Ved. Téppele.
§terdV (C. ft».), intr. Disdire, Essere
sconveniente. E ccoee che Herdice.
Stereelsme, Isterismo.
§termend% tr. Bimovere, Tor via i
termini di un podere = Terminare.
Fèrae la matine Je stermene la febbre,
Nella mattina suol cessargli la febbre.
La fèhbr' angore je ètermene, La feb-
bre non ancora gli cessa.
àtèrne, n. di pers. Ester.
eterne (Man.), Stecca di canna per
nettare le scarpe, gli abiti, dal fango.
eternate, àtr annata. Starnuto =
[*§termice, Strevnuce. (Cfr. "Starnu-
ziare*„)]/
literparse. Delle bestie. Non aver
più latte II Stèrpe ^«terpate. Che non
ha più latte = [*Stjerpe = v. Sterpe»
nètte = At. àterpenite],
Mterpenl', Streppenl', Estirpare =
Bifl. Fig. Di Famiglia. Estinguersi.
àterrA', Sterri', Levar da terra.
Alzare a braccia, di soppeso = [Sder-
rd'l
«iése, *»4é?e. Ved. «Aitfteaje.
Stteehle, Sussi = [Alf. Stìcehie e
Sande = l»e«e. Urze = Av. Maitre =
Pav> Truccu — «. Parròzze]. (Forma
dim. del lat. Haeta).
MtleehiH'. Ved. »teeetaitf'.
Digitized by
Google
292
Stl - Btt
«tinse, Stinco —■ In gen. Osso. *Sta
Cam* é ttutte —, Questa carne è tutta
oasi il àlilnventf*, fig. e ìperb. Malme-
nare. — de ìnazzate, Dare nna satolla di
basse. — *nu lavore. Condurre un la-
voro malamente = *Sta tésee me ttin-
gine, Questa tosse mi tartassa = Me
8Ìnd6 atin geriate, Mi sento sfiaccolato,
dinoccolato = Rifl. Affiftooliinarsi, Sfac-
chinare, Darsi a un eccessivo lavoro.
ètinrUricd* (A<|.), Stendere un panno
aggrinzito, una corda, un filo aggrovi-
gliolato, e sim., per rifarlo liscio, teso
= Bifl. Distendersi, come fa chi è in-
torpidito.
«tIpA', H%9>v^\ Ar««t«ptf', Chiude-
re nell'armadio {Hipe) = Biporre una
cosa dovecchessia = Serbare una co-
sa per usarla a suo tempo => Fig. Te
ténghe Hepate, aresiepate, *nu ^caìtìje!,
Lo sentirai ! = Sotterrare. U d V óm*
areitepate, È morto || Stipe, sm. Arma-
dio; e, comun., l'Armadio a muro, an-
che se non ridiviso da palchetti. L'ar-
madio di leggio, che si chiude a modo
di uscio, com. Stepdae.
Ètiracchiéne (Aq.), Lesina, Avaro,
speo. Chi è tirato nel pagare.
Ètire, §tjere (Mll«l., «aard.), AHje-
re (S. Ea«.), agg. di Terreno. Senz'al-
beri, nò siepe; coltivata a cereali.
àtlrle, sm. pi. Strumenti, Ferri di
mLCstiere, Arnesi da lavoro. Le — de
faUegname o de lu faUegname, de lu fer-
rare, ecc. Le — da cerùtecTie (chirurgo).
Le — de lu cafone^ é lu bbed^nd' e lu
zappóne = Armadio nel quale si ri-
pongono i ferri di mestiere, gli uten-
sili dell'arte = [§tijje = l#. 1608: Uno
telare con tutti stigli e Jtnimenti].
Mtlrpl«, àtrlpple, spreg. Stirpe,
G-enerazione , Schiatta = Casato =
[§terpégna\
Mtlteehe, Stitioo = Duro, Bitroso.
È — a ppijd' la medecine = Stintigno-
so. ^ — a lu pàhd\ Prima di pagare
stintigna = Schifiltoso, Difficile a con-
tentarsi.
StlHiI', Mtesail', Levare la parte
arsa dal pezzo o dal tizzone = Smoc-
colare. — lu lume, Levar la moccolaia.
Nel 1^ signif.. anche àtlHantf '. (Lucch.
•^Stizzarcn, Tor via la moccolaia).
Mtlss«, sf . Stilla, Gocciola ; Gocciolo.
*Na — d'ójje, d* acque. Una gocciola di
olio, d'acqua. Damme. *na — d'acque,
Dammi un gocciolo, un tantino, d'ac-
qua = A itizz* a stizze, A gocciole =
Scintilla, Favilla. *Na — de fòche,
^tócche (■»«!.), sf. Piccola stanza o
Luogo coperto dove si tiene il cacio
prima dì iwrtarlo a pesare (Ted. Stock,
Stockwerk, Piano).
Mtòle. Stòla II Stòia.
Sttfne, Chiasso = Fig. Case che ffa
— , Cosa da stupire = Noia, Fastidio.
Sì *nu —!, Sei noioso!
ètoppéjju (Aq.), sm. Piccolo reci-
piente di legno. (È una delle antiche
misure tuttora usate per semplici re-
cipienti, come Jftne^sf. Stare, sm. ecc.)
= r©»*. Stuppèjje = S. StuppJéUe =
Cast. C. Stuppjejje = To««*, Stup-
pjegghie = V. 1594: Una sacchetta con
otto Btopellijdijementa di lino = llonft.
1682 ; Tre stupelli di fave.
àtòpp«l«, sm. Cencio legato all'e-
stremità del fruciandolo per ispazzare
il forno = Strofinàooiolo, usato nel ri-
governare. [■»." Stuppre] = Panello,
Viluppo di cenci unti, che si mette
nelle padelline per fare le luminarie
= Batùffolo di cenci, stoppa o carta,
per caricare i mortaletti, Stoppaccio
= Tappo di pampani per turare i ba-
rili del mosto.
Stòsae, sf. e, più com., Massétte,
àilrasaaréll«, sf. Spuntino.
àtòzze (V.), sm. Pezzo di fune; o di
legname lungo.
Istril, particella prefissa a molti
verbi, con signif. di Presto, Subito. In
questo caso, anche 'Ndril. §trawì, '^-
dravvì!, Vieni presto. §trammanne, W-
drammanne !, Manda presto. S* d da
straJjV, 'ndrajjV, S'ha andar presto,
senza indugio = Medesimamente, a'
participi.
""Stratobe, Sterco. — de piccióne, Co-
lombina.
àtrabbise (Ari), sm. Nella maniera:
Bd* nu —, Baluginare, Apparire e spa-
rire istantaneamente. IT d date *nu —,
L'ho veduto baluginare, L'ho intrav-
veduto. Cfr. Stravede'.
Straecal«, sm. pi. Cig^e, per tener
su i calzoni = Dande, dei tambini.
Straeeaplaue, Bighellone, Dondo-
lone , Chi va a giostroni senza far
nulla.
Straec«, Straccio. Cencio per puli-
re = Spreg. di Cosa. S' d *ndése *nu —
de mésse, Ha sentito un po' di messa.
S'd fatte *nu — de vónne, S' è fatto una
vesticciola. Anche: 'nu — de mójj'e,
* Stracchetùmie, Stracchezza.
Stracelil', Stracciare, Strappare =
[Scarcid*] || strfteela iira«ce, m. av.
Alla lesta e male, A strappabeoco.
Fare una cosa, un lavoro str accia, strac"
ce, acciabattando. 'Mbard' —, Imparuc-
chiare , Imparar poco e non bene ||
Straeeln«, Sciattino, Sbèrcia, Chi eser-
cita malam. il suo mestiere l! Strae-
eltfme, Struscione. Chi consuma molta
gli abiti. Più com., Svarrtfm« || *Strae-
eltfvii«, agg. di Liquido. Che contiene
grumi di sangue o moccio.
Digitized by
Google
8tr
298
»tr»«eoae, Fiacoone, Chi tatto fa
lenemente per mancanza di forze o
2>er poca voglia di adoperarle.
Ò(Fa^l»r«, Bisnonno. Yed. ^lòre.
èfrcLCurarse f (Xaa., Pian.), ' Sma-
grarsi.
Stradartfle, Stradino, Chi lavora
attorno le strade.
««rade, Strada = [l?., Paci. Stra-
<6 = " BagL di H. „ : NvUa per tona gette
prete in le strato publiche].
Stradine, Mattone ordinario da mu-
rare o far impiantiti. Qnello più gros-
so si chiama Maezòcchié.
§trafaccid* (Ari), Sfregiare, Gua-
stare, Ferir, la faccia.
Òtrnfallkrle, fam. Strafaloione,Scia-
maanone = Lavoro barbino. Cosa fatta
sciattamente.
Òtralinsltf*, fam. Guastare, Sciu-
pare, una cosa, cincischiandola, strap-
pandola, sgualcendola, e sim.
Mtrafuearse, enf. e volg. Affogare.
Ade 8* € jW a itrafucd* f, Dove si sarà
cacciato, rimpiattato?
Mlrrararmii', Trasformare = Defor-
mare Il Strafa rmate, Trasformato =
Deformato = Sformato, Smisurato.
Strasse, sm. Strage, Eccidio, Scem-
pio.
Mtralanaie, Chi opera distratta-
mente. E^nu —, È distratto. Non ha
il cervello a bottega.
ètramaccid*. Mangiare molto e pre-
stamente || Stramazzare, Atterrare.
Stramane (A.), Fuori di mano, Lon-
tano.
^tramasse e, più com., Stramas-
mine, spreg. di Letto. Lettuccio. ( Stra-
mazzo^n, Strapunto).
Stramasatf ne. Mangime grossolano.
Strambeltfne, Mftrantbaltfne, Per-
sona stramba, fatta a gangheri, Stram-
palato, Uomo a casaccio = Cosa lunga
e sbilenca.
«tranitoetA , Strampaleria , Stra -
*§trammuotte,8in, pl.N. gen. e spreg.
di canti popolari = Panzane, Ciance,
la questo sigaif . , aache §tammucc7ie
<Cb.).
Mlransajnne, sm. pL Tonsillite.
ttiransalaprlveie , fam. Sm. pi.
Specie di gnocchi = [§tro3zapì'Jeute].
§trangunjele (C. fr.), sm. pi. Ghet-
toni usati dai contadini. (Da '^ Stinco,,).
Straplzae, Fazzoletto di forma
triaagolare con cui le donne si copro-
no la parte superiore delle spalle, fer-
mando con uno spilletto le cocche sul
petto; ed anche quello di cui i popo-
lani si servono por cravatta = Super-
ficie triangolare = -4 — , m. av. A for-
ma di triangolo isoscele, con la base
molto larga I| MiirapessA ' , Tagliare
diagonalm. un fazzoletto = [V. 1638:
Un trapizzo con pizzilU d*oro — W, %,
91. 1751: Due trapezzi di cambraia].
Strappine. Lo stesso che Meapplne.
MtrapnrUl', Portar via con impeto
Il àlrapbrte, sm. Porto, Portatura.
ìltrarevntf*. Emigrare H Strafégne,
avv. Fuori di regno; Fuori via.
«traseentf', Strascinare = [Strace-
nd'] Il Mtraseenate, agg. Di Erbe, Car-
ne. Cotta con poca o punta acqua, olio
e peperoni piccanti 11 Mtraselne, Stra-
scinio = Per isch. Passeggiata che si
fa nel viale dei Cappuccini le sere della
vigilia e della festa di s. Pietro =s
Spreg. Persona ridotta male per età,
malattie, Strascicone, Chi sta su con
le cigno. Cavallo incarognito, Brenna
Il Mtraselnafaeénne, Cavalocchio, Av-
vocatuccio, imbroglione.
*dtra»eurate. Trascurato; Negletto,
Sciatto, Trasandato.
àtraètulle, sm. Buffone.
""àtraTacande, agg. di pers. Stra-
vagante = Di cosa. Sperticato, Sfor-
mato. ,
«travede'. Intravedere = Sost. E
etate 'nu —!, È stata una faggevole
apparita, un baluginare.
àtravlse, fam. Sversato, Uomo sen-
za garbo = Bel cesto!, iron. = Sciat-
tino = Cosa fatta senza garbo.
Mtrav^krve, agg. Oltre la misura.
Fuori di misura. Péee —, Peso ecces-
sivo. Fatija —, Fatima, Lavoro ecces-
sivo = Sm. Lu — de la fatije, L'ecces-
so del lavoro = Avv. DurmV —, Dor-
mire, Giacere, scomodamente. La vet'
ture va —, La bestia non è caricata
bene = \Strdhòrgè\, ("Orcia*„, Oria).
§tr ecagne (».) Fregagione.
àtreeeld'.Piùcom. àtrieeeed', ved.
llStréeee, sm. Pettine a denti lunghi
e radi = [Stricce].
làtreealattfre, sf. Asserella con sca-
nalature orizzontali , sulla quale si
stropicciano col sapone i panni lini =
[§truvelatdre = Pese. Scivelatore =
Ort. Prète (Pietra, Lastra) = Pa«.
Prltola — Tlllam. Pónge, sm.] Il »tre-
euld', Stropicciare i panni lini eco. =
Bifl. Stropicciare, Fregare, spec. gli oc-
chi = [Struveld^]. (Lat. ^Strigliare).
àtrésne'. Stringere.
il tré he, Strega = Per isch. Pare lu
cavalle de la —, È una brenna = Pare
che le tff *m mane le —!, È un bambino
secco strinato. Pare che mm^ avesse te-
nute *m mane le — .', Son tutto dinoc-
colato, indolito = [C. •. A. Sdréhe],
Strénghe , Stringa per allacciar le
scarpe.
Òtretd'^ tttrltelljd', Stritolar^ =:
Digitized by
Google
294
Sbriciolare = Sgranare , Spiccare i
chicchi del grano o del grantnirco con-
fricaodo la spiga |i *illrr«lrtfvne , agg.
Friabile, Che facilm. si sbriciola; si
■grana.
Htrén^e, fam. Strambo, Sbilenco,
Uomo a sghimbescio = Cattivo paga-
tore.
àtr«TérIe, fam. Persona senssa gar-
bo; deforme; sciatta = Cosa, Lavoro
fatto alla peggio, barbino. Che —té
*nu —! = Lh tèmb* é bbrutte, ma nen
é lu — de jinnòtte!,... ma non tanto
come stanotte.
Htv\reeeé,\ Strigare, Sbrogliare =
Fig. Eifl. Uscire da un impiccio = Tr.
Dividere persone che contendono.
àtrlfe, sf. Striscia = Sm. Frego
= [V. §trÌQ6, m. Nel gergo. Pane].
à(rlcal«, Sicciolo = \Sfrtvule = C.
». A. SfricìUe = r.«« Sfrtjjere = Aq.
èfrtzzulu — Pai. ^rijje = €. fr. Stri-
cele]. (" Sfcrlgolo*^, Rete delle budella).
. àtrlde', Stridere; Strillare = Tr.
Sgridare || P. pass. Mtrlse.
àltrlsii«tòre, Cinto erniario = [§tri'
gneture],
Mtrljii*, Screspare, Disfar le crespe,
Sfilzare. Ved. TrljU» = [§irijjd'].'
dtrllle, Strillo |i MrellA\ tr. Sgri-
dare. ÈtrìlUjeìf Sgridalo, Bimprovera
lo! Il «t retiate , sf. Sgridata, Rabbuffo,
Chiasso. tT d fatte *na —, Q-li ha fatto
un chiasso, una sgridata II «trillaxsare
e àtrlllaeehltfne, sm. Gridone, Ber-
cione, Urlone, Abbaione.
§t)'imo (" Stat. aquil. „), Stretto. Pan-
no largo o — .
Strina (A%. ), sf. Vento diaccio.
('*Strina*„, Freddo eccessivo, Stridori).
Strine, Strenna, che i fanciulli van
chiedendo per le case nella mattina
del Capo d'anno, e consiste specialm.
in legumi cotti. (Lat. Sirena-).
§trìvule e §trivelille (Wlgl.), sm. pL
Cunijji e Ifticari (A%.), sm. pi. Silena
inflata.
MtrlBse, Freddo intenso, ohe fa sec-
care gli alberi gentili, Strizzone nStrts-
xarse, Seccare per vìa degli striz-
zoni.
Mtrlsseeii', intens. di Trlsseeil'.
àtròle (T.), sm. Porcile = Air. §tr€l-
Uf sf. Stalletta pei maiali o pei polli.
Ved. §trucce.
Strómmele. Ved. Strammele.
Mtròpele, fam. Sf. pi. Masseriziuo-
ce, Robucce, Ciarpe. Ha *vute quaUre
—, Ha avuto una dotucoia = Fig. Bai-
fecole, Inezie = Frottole, Fandonie,
Baie 11 «trnpelarlje, sf. pi. Ciarpame.
(Lat. Struppu-).
Stròsce (l*ac.), sf. pi. Biòccoli di
neve.
str
StrozzacavàUe (0.)> èeannacàvaUi
(Aq.) Bromo. (Bromut arvenaia. Linn.).
Strucce, fam. Sm. Catapecchia =
Stanza con mura cadenti = Altrove:
Porcile. Ved. §trUe. (Pare, forma dim.-
di Cattrum. Cfr. Castra apium. Pali..
Sen. " Castruooio n, Stalluocio).
àlftrafeail', freq. di Mftrnf lA' = [Aq.
Lavorar maliziosam. adagio. Cianci-
care, " Cincischiare n]*
«trnfM*, Drusciare, Strusciare;
Stropicciare — Rifl. Fig. Strisciarsi.
«irafenéeee, «treftonéeee, sf. pi.
Lo stesso che ««ròpele, ved. E rróbbe
de — , Sono cose di poco valore = [§tra-
fanécce].
Strtiftggid* (C. •. A.), Stroppìcciare.
La panecare fa — come la rogne, L'ec-
zema fa grattare, è pruriginoso, come
la rogna.
MtraiJe', Struggere; ma, in questo
signif., più oom. m^urnSé-* = Fig. Bifi.
Provare il solletico. JP me strujje se
tócche lu veUutCj A passar la mano sul
velluto, provo il solletico li Distrugge-
re, Dissipare. — la rróbbbe, Dar fondo
al patrimonio, Mandare a malo, Sciu-
pare, le sostanze = Strusciare, Strub-
biare, abiti, scarpe.
àtruUacd' (Ort.), Strolagare.
àtrnllasse, fam. Chi veste alla scia-
mannata e ha nel viso un'aria strana.
= \éturlazze]. fPegg. di " Astrologo „).
Mtrftmmiele, sm. Trottola. (Si fa
girare con la frusta. Quella ohe gira
per lo sfilar d' uno spago avvoltole in-
torno, la chiamano VutarèUe, m.).
Quando la trottola frulla bene, dicono
i ragazzi: Va come *na mahazzine! (E
MahazzenìUè è dim. vezzeg. di Trotto-
la. Gna va bbUle la — me*!). [Va gné
*na renzine, o renzeiièUe (Arl)j. La trot-
tola che frulla bene e a perpendicolo,
dioesi ohe fa la *mberate (Ved. in IM-
re). Quando comincia a oscillare per-
chè il movimento rotatorio rallenta,
dicono: Fa la dorme. Il frullare della
trottola dicesi V òrghene, sm. [Lu Zzóne
(Ari)]. Per indicare ohe il moto ò per
cessare, dicono: Jfo' «* aremmóre!, Ora
si spenge = Fig. Persona bassa e fat-
ticcia, Tombolotto-a = [§trómmde =
Man. Rustrómmele = Toeeo, Strummte].
(Gr. Strómbos).
àtrnnvalljii', Strimpellare.
Struscióne, Strescióne, Sagrginale,
Gambo secco del granturco = Ari, Cmm.
Striscióne. Anche: Tórsolo della pan-
nocchia, del cavolo, e sim.
StruveW. Ved. in «treealaitfre.
MAravellae, fam. Sf. Fig. Biaciac-
quata, Rabbuffo, Speilicciata = Tribo-
lazione data o avuta, spec. p.r parole
pungenti, oltraggiane = Grave danno.
Digitized by
Google
str - sub
295
Bacchiata = Grave assalto di malattia,
Strizzone, Batosta = Btì^ *na —, "Far
le freghe», Bastonare.
ÒliraMlae, Per isoh., Fazzoletto da
collo = [Spreg. Collarino dei preti] =
Fig. Métte* lu —, Mettere la corda al
collo, Violentare, Far prepotenza.
«tu, '»t' pron. Questo. ("Sto*„).
S%wkee^\ Ridurre in due pezzi, rom-
pendo, strappando, spicoando(filo, corda,
palo, eco.) =^ Fig. Chi tròppe la tire la
$tuceh€f Chi troppo la tira, la corda si
strappa. Jfo* je se stucche lu colle!, A
momenti gli si scavezza il collo, È ri-
dotto un filo. Me 8*é stucche lufiUf Mi
sono infrascato, imbrogliato. Ho per-
duto il filo del discorso = Assol. È
vvije ohe stucche pe' dderitte, É strada
che va per diritto (in mezzo alla città,
al podere) = Staccare. Staccarsi. —
'nw bbuttone. '§tu bbuttone mo* se stuc-
che = Cogliere. — V uve, Cogliere l'u-
va. Anche assol. Dumane se stucche,
Domani si coglierà l'uva = Spiccare :
nn frutto dal ramo: la boccia di un
fiore dal gambo, ecc. |! P. pass, e agg.
àtneehe e dtaccaie = A ppatte stuC'
che, m. av. A cottimo, A prezzo fer-
mo Il àtae«atòr«. Scorciatoia. Anche :
Vìje che stucche pe^ dderitte. Via che
va, mena, per diritto || Mtneclie, sm.
Segone, Sega da tavoloni || StucchStte
(Ari), sm. Falce per segare il grano.
àtae««, Astuccio = Agoraio. [Aca*
róle. Acurale, ^Curale, sf.].
NtadVii', Studiare = Uifl. Affrettar-
ci. §tud\jjete!f Affrettati, Tira via; La-
vora, Cammina, a bono. [Ajutte!. Aq.
AJtnate!],
StuM', Disfare le zolle, Sminuzzar-
le a colpi di zappa. Ved. Tufe || Mtn-
fars«. Essere stufo, infastidito.
Mtaim', Spiccar le code dell' aglio,
della cipolla. Va — V ejje!, Va, ohe sei
un inetto! Ved. Ttflle.
*Htamactf«ne, Stomacoso, Stoma-
chevole, ohe fa stomaco.
Mtniul', Stonare = Fig. Infastidire,
Annoiare. Ne^ mme std* —!, Non mi
annoiare^! = Intr. Far maraviglia, sba-
lordire E *na cose che fa —, È cosa
che stupisca. In questo signif., anche:
Fa^ itone. Ved. àttfne = Screpolare.
Il sole estivo stona la terra. Il fuo-
co molto gagliardo stona il forno =
= Bifl. Darsi briga, pensiero, Confon-
dersi. Sènze che tte stune!, Senza che
ti confondi; tuo malgrado.
Htnnskeà,*, Scalcinare, Togliere. Gua-
stare, l'intonaco.
Stunàa\ Xo stesso, e meno com., che
Arestulzd^ ved.
Mtupete, Stupido = Fam. Fa* lu —,
Far l' indiano, lo gnorri.
Stnppljii', Stoppare, Turar con stop-
pa-.
M tappine. Lucignolo. Più com.,
9ffiiil««e = Fra* —, Frate Stoppino,
famoso pel suo latino maccheronico.
»tapp4(se, agg. di Carne. Tigliosa.
§turafure (v.). sf. Calcinaccio.
*§turbife. Turbato, Stupito. Nella
maniera: Aremané' —, Bimaner brut-
to, male, per un cattivo annunzio, e
sim.
Mftnree, sm. pL, StarelarU?» f* pl*
Atti del viso, del capo, delle spalle,
ohe dinotano fastidio, dispregio. Spo-
statura, Smusata, Spallucciata = Ov-
vero, Atti lez iosi, di simulata ritrosia.
Smorfia.
àtnrcenil'. Stòrcere, contr. di At-
turcemA' (" Attorcinare* „), ved.
'i'àtiirelarA', Stòrcere; Svolgere =
Fig. Tergiversare 11 àtartar*^ Bende-
re storto ciò che è diritto = Dare del-
la centina. Curvare = Bifl. Bimbar-
care, Piegarsi, del legname, dei mo-
bili.
àtnrdelll'. Stordire, Intronare ; In-
grullire. Ingiucchire.
§turdV (V.), Fermare la carne con
una leggiera cottura affinchè non vada
a male.
§turnature (C. fr.), sf. Tratto di ter-
ra che riappare quando la neve si strug-
ge = Pai. §turnetére.
i^turnV, Divenir grigio. Incanutire.
Stnrlarse. Dei vasi di legno risec-
chì. Sconnettersi le doghe = Del legna-
me, dei mobili. Incurvarsi, Bimbar-
care.
»tatA', Spèngere. Più com., Arma-
ri' = Fig. Uccidere. ("Stutare*,,).
Mt ovale, «tnaftle, Stivale.
àtai»*'. Schiantare, Staccare dall' in-
tero con violenza. Lu v^nd' d stuzzatela
m^ja rame = — lu Wandln^e, Cogliere
le spighe dal granturco. Spannocchiare
= Bifl. Legname che sse stozze, Legno
diacciòlo, che si schianta.
àtassarèlle. Ved. «tósse.
Stm*eeéL*, Spiluzzicare, Mangiare
qualcosina prima di desinare. Prime de
magnd', va sèmbre stuzzecKènne.
Sinzaeeadènde e àtuHeeaitònte-
che, Lacchezzo, Cibo che stimola l'ap-
petito. Fig. Allettamento.
^^Sabbenì', Pagare un debito =
Estinguere un' obbligazione con un do-
no, Biconoscere alcuno. Bicompensar-
lo. Pe' mmo\ n'n de pózze —, Per ora,
non posso pagarti; ricompensarti.
Sùbbie, *Subbre, sm. Subbio = [ft.
Subhele] . (Lat. Insubulum ) !| S a b b X e ,
*Sabbre, sf. Lesina = Per isch., Nen
górre la — , L'arte, La professione, dà
magri guadagni. (Lat. Subula-) \\ HnlM
Digitized by
Google
296
sub - sur
blUaae, ^atobranae, sf. Colpo di
lesina = Fig. Dolore acato e intermit-
tente, Trafitta = [Subbrate].
Snb^léite, Sa^brélfte, sm. Sorbet-
to = Sf. Brodiglia di neve e fango,
Bioscia.
Sticcégne* (Ort.)i Palar le viti.
Saeeòrpe, sm. Cripta, Critta.
Saeh«, Sngo = Parte migliore del
terreno coltivato = [Pam. — de zappe,
Zotico, Yillaazone. — de cdnghere, Uo-
mo tristo; corruocioso, velenoso. — de
'mbite (appiccato), Canaglione] || Suetf-
•e, Sugoso II Snetf*, Succhiare, Sncciara
= Assorbire = Pig. Sorbire, Ingozzare,
Succiarsela, Comportare senza mostrar
risentimento, o dissimulandolo. Quéste
ne' mme le pózze —, Codesto "non si può
addosso* non posso succiarlo || Snea-
snòitre, spreg. Impiegatuccio ; Scri-
vano.
Maeeedtfn«, Sudicione = Lesina,
Avaro sordido.
Sadarélle, Paoile a sudare.
Sudatane, sm. G-ran sudata, Cami-
ciata.
SndesM', Sodisfare |) Pron. Disfarsi
di una cosa. W d cascate *nn òdXe ^etu
cavaUe; me ne vujje*—, , . . voglio dis-
farmene, "farne vendetta „.
HafTnnnA', Zefrannii', Sprofondare,
Mandare a fondo = Pig. Mandar a ma-
le, Dar la balta alle sostanze.
SncffèUe, Soggetto = JV a—,An
dar soggetto = Assol. IPn de le pózze
dd*, «/J nno w' attòcc* a mmédejV a —,
Non posso dartelo; toccherebbe a me
di chiederlo ad altri.
Sulasm«, of. Solatio = Pijd^ la —,
Stare alla solina, in luogo battuto dal
sole, per riscaldarsi = In molti luoghi,
n. di contrada.
SnlctaiJA*, SalechlJA, Solcare; As-
solcare.
Saledée, sm. Zucchetto, Piccola pa-
palina dei preti.
^Salénile, sf. Silenzio. Cestave^na
— /, Era tutto in silenzio. ("Silènsia*„
e «Silènzia*„),
Saline, sf. Varietà di grano gentile
= [La — é la mamme de lu grane,
prov.,... è lo stipite delle altre varie-
[ tà. Tutte gran* arevd a la — {o a — ).
Altro prov. Tutte le varietà di grano
tendono a riprendere la forma primi-
tiva]. (Lat. Siligine-).
Salla»d% Sellaseli'. Lo stesso che
BellassA*. (Lat. ^Sublapsare).
Salmone, '''Saleintfne, città. Sol-
mona. (Lat. Stdmona-).
Sumbrìjje (Pai.), Cappa di quattro
noci.
Samènde, sf. Seme = [Aq. Somln-
da] Il SamendA', Seminare = [Aq. So-
menid*] || Samendate, p. pass, e sost.
Seminato, Il campo seminato, che ha
messo, Sementa || ^SaHiendlaae, sf. N.
gener. di Semi || ««mene, sf., *SamlH-
de, sf. pi. Sementa, Tempo del semi-
nare. A 'ite suminde^ Nella prossima
sementa. Déndr* a 'He suminde, Duran-
te... = [SumSendé],
Sammannd*. Yed. AMammanad*.
HwkWkiL\ Sonare = Pam. — 'na bòtte,
Dare una botta, un colpo — Assol. Su-
ndrejele, Biuscire in una prova. Ne* je
la sène!, Non ci riesco, "Non ce la
sbarbo !„ — Q-arbare. Lu jócke j>óck6
me sène, H gioco non mi piace, Col
gioco non me la dico, me la dico pooo.
CuUù pòche me sène, Quello non mi
garba molto, mi va poco ai versi, mi
piace poco |; 8<lae, sm. Snòno || Snaaja-
te. Scampanata fatta con campanaooi,
padelle e altri arnesi rumorosi |j Sa-
majére, Sonaglièra, Bubbolièra — Pig.
Fa' *na — a une, Bastonarlo senza di-
screzione, Fic3hiarlo "come si suona a
predica „.
*Snnétte, Sermoncino, Dissorsino,
che un bambino recita nel Natale pres-
so la capannuccia.
Sunnarée. Sognare. Ved. Sonne.
(Lat. Sommare).
*SùojJe, sm. Caldo della troia. Nel-
la maniera: Jì 'nzuojje. Andar in cal-
do. La ecrófe va^niuojje. Ved. Suud\
Superbie, Supèrbia = Ira = Di-
spetto Il Agg. Superbo || *SuperbiJd, intr.
Detto del sole: Montare, Premere di
forza. Lu sóle cumìnz* a — .
Sape retale, avv. Parecchio, Abba-
stanza, A sufficienza. §ta — bbóne, Sta
abbastanza bene : È a sufficienza, parec-
chio, agiato. C-i- àjje spése — ,Ci ho spe-
so parecchio. Ci magnate —, Hai man-
giato parecchio, abbastanza = Di più,
In più. Jf' d date quéste — , M* ha dato
questo in più = [Supjeì'chie].
*Sape»d', Sprofondare = Volg. Ade
«' é jW a —f, Dove sarà ?, Dove si sarà
cacciato, nascosto? = [Suppuzzéi'],
Suppìngule (R.). Soffitta. Ved. Fén-
«e.
Sapptfmne'i Supporre.
Sappòrte, Cavalcavia = Loggia;
Portico.
SaprXtf re, SnprKdle, sm. Superiore
= [ArJ, Subbrìóre].
Sarehid', Succhiare = Sorseggiare
= Sorbire || Sùrchle. Sorso.
Stireohe, ^Itireelie, *StirIe , sm.
Saggina, Canna da spazzole = [Qìre'
che], (Basso lat. Surgum).
Sareetf ae. Topo grande ; e pr. Toik)
tettaiolo.
^^Sùrle', *SarId\ Sorgere, Scaturire
Il Surlénde, Sorgiva.
Digitized by
Google
sur - tao
297
^Surpd\ Suoohiare. (" Sorbire „).
Sarreparse, Dirupare || Sarrapa-
ll»rl«, am. Dirapo.
^nrsljil', Sorseggiare, Sorsare.
SosAinélle, sm. Sorta di dolce =
J^el pi. SusamiUe, Iron. per Battiture
= Fìg. Batosta, Baoohiata.
Sa»aan«, n. di donna. Susanna =
Pare Itn vècchie de la — , É inveoohiato
di molto, È ormai un yeoohione, una
'oaUa.
Sa pètle, sm. Dispetto = Agg. Can'
àóna — f Canto popol. satirico; ingiu-
rioso il Sasp«tt»»«, Dispettoso = Scon-
troso li Snsp«t«»rlLl«, sf. Dispetto =s
Soontrotaggi ne .
Snsplre, Sospiro = Respiro. Vlnde^
4Puzzef che Uéve lu — ,... che mozsa il
respiro, il fiato = Le — de mòneche,
Sorta di dolce.
Susta. V. 1643: Tre suste et dui /la-
cchi =: O. 1580: Una susta di stagno.
Ignoro se la parola sia viva in qual-
che luogo.
*SAt«. Yed. Solete.
Satre, sm. Qualità di Terra consi-
stente, argilloso-caloarea, che suol for-
mar 3 il sostrato del terreno vegetale
= [r»l. Séldre, sm. Terra figulina =
= A4. SuldrUf Marna argilloso-caloa-
rea].
Saltane, sm. Stanza terrena, Fon-
•do. Anche, l>es(ltte, sf. =: [Ter rate, sf.
Fondo a uso di cantina, stalla, e sim.].
Sultane, Tonaca da prete.
Sottile, Sottile = Fig. .^a' a —,
Aver pochi o punti danari = Esser ma-
grissimo = ^Settile].
Saltarne. Fiorume, Detriti del fieno
•dov' è stato ammontato.
^Suuàrae e ^Niujarse. Della Troia.
Ingravidare. La scràufe a' é esuuàtef
La scrofa è stata ammessa al verro.
<Lat. Subare).
Sùvere, Sughero = Turacciolo di
sughero. (Lat. Subere-).
S vacarli', Stoaearii*, Spiccare i chic-
chi dal grappolo. Sgranellare = Spip-
polare, Mangiare l' un dopo 1' altro i
chicchi del grappolo, della spiga, e sim.
= Sfilzare le pallottoline del rosario
= Seminare, Lasciar cadere. Spargere,
per terra dei chicchi. Ne* jjV sbaca-
rènne 'ase cice pe' la case !, Non semi-
nare codesti ceci per la stanza = [An-
che, Svacd', Sbacd', nei primi tre si-
gnif.]. Ved. Taelie.
Svaculate, Sbaculate, agg. Privo di
forze per eccessive perdite corporali,
** Sborrato „. if« sènde, Sténghe, — .
Svadalate, fam. Intemperante nel
mangiare, "Strippone,,, " Sventrato „.
Ved. Vade = [Sguadalate].
SvanvA', Scassare, ^Diveltare.
Srarleed', Produrre dei guidaleschi.
Ved. Tarléee = [Ari, Sverlesd* = Cast.
C. Sbernesd'].
Svenaree. Del legno molto rasciut-
to. Fendersi, Spaccarsi.
SvendeUJA', Sventolaro = [Sven-
dè*].
Svern6cìd\ Svernicijd' (At.), Scintil-
lare, Sfavillare, Tramandare scintille
= Delle stelle cadentL Le sieCle sver-
necéjene; quasi che fossero scintille
schizzate dalle stelle. Ved. Ternlee.
Srerteeelld', fam. Intr. Cedere a
un momentaneo impeto d' ira e fare o
dire cose da matto, "Dar nsUe girel-
le „. Ne' mme fa' — .',
Svucecd*. Ved. Sbaeeeed'.
Svaltd*. Ved. Sbaltd'.
Svolaeehld*. Ved. Sbalaeelild'.
STammaed', volg. "Svesciare,,,
" Sfilar la corona „; " Bifilare „, Biferire.
Svaal', Disunire = Spaiare.
Sratii', Sbntd*, Svoltare, Mutar di-
rezione camminando = Tr. Fig. — le
cervell' a une. Mettergli male in animo
= Bifl. Lussarsi, Straccollarsi.
Tabbèlle, sf. Cartello, Tavola, ohe
si mette sulla bottega.
Tabbelluoneje (C fr.X sm. Per isoh.
Mobile, Oggetto grande, che impaccia.
(Pare un misto di " Tavola „ e " Telo-
nio „).
Tàbbere (C. fr.\ sm. Parlantina in-
sidiósa = Ar. Trabble. (Cfr. "Ciaba-
rCfl, fam.. Chiacchierare).
Taccalute, Spesso, Massiccio, Grosso
= Pai. Tacente.
Taeearèlle, Pezzo di legno, per lo
più in forma di cuneo = Per isoh.,
L* abbate —, Persona che cammina in
fretta e a passi brevi. [Persona garru-
la].
Taeearljd', Far tacche. Intaccare
= Per sim. Ferire, Incicoiare, qua e
là = Per estens. Malmenare.
Taeea taeetae, m. av. A capello.
Senz'avanzare uè mancare. JV — .
Taeehematte, fam. Sm. Toppa ma-
lamente messa = G-occiolone, Da poco.
Tacehétte, Marmino, Arnese per
mantenere aperti gli usci.
Tacciùole (C. di «.), Gatto salva-
tioo.
Taccone, fam. Zuccone, Uomo di gros-
so ingegno, o di poca capacità.
Taeeanslll«, sm. pi. Specie di Pa-
ste da minestra, fatte con sfoglie ta-
gliate in pezzetti rettangolari = [^Sa-
gn' a ttaccune = Aq. Tac^arelle e Toc-
cozzélle, f. pi.].
Digitized by
Google
tad - tas
Tadée, Te Dèum. (Toso. volg. " Tad-
deo „ = «Tedeo*^ e '*Teddeo*„).
TafTattf, Taffettà = [Nei prot. not.
ant., Taffaità e Taffatane].
TalTatiiiJe, Tafferuglio.
Tajtf', Tagliare = V^nde che ttajje
la facce, Vento diaccio, ohe mozza il
fiato = Fa* *nu tajf e mmózze, Fare un
taccio, una transazione, Tagliar corto.
Il P. pass. Tajat« = Fig. BeHd', Are-
mani* righe la faccia —, Bimanere scor-
nato, scorbacchiato || Tajjate, sf. La
strada ohe va sul monte da Lama a
Falena. (Cosi detta perchè tagliata a
mezza costa di un contrafforte della
Maiella).
T*Jje, fam. Grado, Condizione, con
signif. spreg. Nu* nen ééme de 'mw —,
Noi non siamo di codesta fatta.
Tajje (€a«.), sf. Luogo del campo in
cui si sega il grano.
Tajtfn«, sm. Taglia, Frezze sulla
vita di un malandrino.
*Talellne, Delfino = G-rosso e lar-
go pancone sul quale è impiantato il
frantoio = [A.r .rale/(Rnd].(''Dalfìno*„).
TAleme, sm. Barella per portare a
processione immagini sacre.
Taldne, sm. Callosità che si forma
sul margine del palmo della mano dei
calzolai = Guardione della scarpa =
Costola del coltello = Crosta di lordu-
me sulla palle.
Talpono e Talpone. V. 1543: Una ca-
$cia de talpone vemtiana. li, 1568: Una
cascia grande de talpono. G. 1680: Una
cascia di talpono usata senza inserrino.
Ib. Una cascia di abeto seu talpono con
inserrino, ducati 9 = Nel Veneto : Tal-
pon, Pioppo.
Tàlarn«, Bomore monotono, noio-
so = Persona stuccosa = Operazione,
Cosa, che dà noia, " Struggibuco „ =
[Taluorne],
TAlnt^, Grosso, Spesso, Massiccio ||
Talatéax«, Grossezza.
Tamarre, Tànghero. Cfr. Zambre.
Tambagne (C. fr.), sm. Guazzo, Frà-
dicio, Acqua o altro liquido versato
per terra. (Cfr. sicil. 'Ntampanatu, me-
tatesi di *Mpantanatu, Infangato). Ved.
Tumbagne.
TambanèUe, sf. Corpetto con falda
che gira intorno sulla veste.
Tambe, sf. Tanfo = Mùcido ~
Pijd* la — , Intanfire; Ammucidire =
Fig. Cullù ti* *na bbrutta —'!, Colui
non è in buon odore, é un poco di buo-
no, "non è uno stinco di santo „.
Tambrune (Ori.), sm. pi. In tin can-
to popol. Cianfroni, antica moneta na-
pol. Ne* vvòjje né tturnés' e nné —,
Tam'ènde (Frane.), agg. Molto. CheU
V 6lme tene — radeche, Quell'olmo ave-
va molte radici = A. Tamande e Ta-
mènde, Tanto; per esprimere Grandez-
za. Té* — de bbaffe, Ha tanto di baffi.
(" Tamanto*„, Tanto, Molto. Vive a Sie-
na. "Tamanti di pani„).
Tammendd* (Can., He.\ Guardare in
viso; Mirare, Goardare con attenzione,
fissando. Ved. Attamendd*,
Tamòrre, Tamburo = Per isoh.,
Pare lu — de sanda Lebbrate, Borbotta
come un buratto ; detto di Chi ha voce
cupa ed è cicalone per consuetudine ||
Dim. TambnrrèUe , Tamberrélle,
Cèmbalo, usato nei balli dei popolani
= [Tamurrìlle],
Tamusce (Man.), sm. Nel gergo. Car-
cere, Prigione. (Cfr. •* Stambugio „).
Tanche, abbr. di Gaetano. Anche,
Tane = [Zi Tanghe è uno dei Pievani
Arlotto dei nostri luoghi].
Tanghe, sf. Lo stesso che Caselle,
ved.
Tangudnguele (e. fr.). Saccente ; Bra-
vazzone. (" Protoquamquam „).
Tanne, Tallo = Dell'erba che s'al-
za per fare il seme. Jì, '« — , Tallire,
Metter il tallo.
Tappaenle, sm. Per isch.. Perdita
gravo in commercio. Nel modo: Fa* *nu
— , Batter la capata, Dare un tuffo.
Dar giù, Andarne con la peggio. Fal-
lire = [Ch. Toppacule].
Tapparllle e Tappetine, fam.
Persona molto piocold e grassoccia,
Tombe letto, «Tappo da botte „.
Tappine, Tapino = [Tapine].
Taralle,'sm. Ciambella = Dim. Ta-
rallueee, sm. Ciambellina.
^Tarature e TaratnlTele, Tartufo
= Fig. Minchione.
Tardartfle, agg. Di Frutto. Tardi-
vo = Di pers. Che indugia; Pigro.
Tare, Tara = Posatura dei liquidi
= Tartaro delle botti.
Tarle, Tarlo, Verme che rode il le-
gno = Tarma, Tignola, Baco dei pan-
ni lani, delle pelli e della carta [| Tar-
larne. Del Legno. Tarlare, Intarlare
— Dei panni ecc. Intarmare, Intigna-
re-rsi II Tarlate = Fig. Faczia — , Vi-
so imbullettato, butterato.
*Tarmature, sf. Diaccio, ffa fatte,,
cascate, *na —!, É diacciato fortemen-
te = Ort. Tarme, m.
TartaJJe, ClarelaJie, Tartaglione It
Tartajtne, Filetto della lingua, Sci-
linguàgnolo.
*TartV, Andar di corpo.
Tartare (C. %. A.), sf. Pévera.
Tarulle [Cast. C). Tórsolo della pan-
nocchia di granturco. Cfr. Clarnlle.
Tassii', tr. Stordire, con un pugno
sul capo, e sim. = Bifl. Tramortire.
(Cfr. "Atta8sare*„, Turbare).
Digitized by
Google
tas - tem
299^
Tasfe, Tazza = Ciòtola = T. 1648:
Una tassa de argento mnrteUato. Ib.
Un* altra tassetta.
Tasse, Tasso, anim. = [JLt. Tatce],
Tassèlle, sm. Schedala sai dosso
del libro rilegato.
Tasslk, Tassati^, voci usate per far
deviare il somiere.
Taitaròle, sm. Tasta = [Taite],
Tastate, agg. Grosso, Spesso.
Tatanare, Ciaboae, Ciarliero = Frot-
tolone, Carotaio.
*Tate, spec. nel contado, n. fano. di
Padre, Babbo. Fra i popolani, in città,
com.. Patré; ma anche, come parola
di affetto, Tate = Tataaé!, Figlio! mio
= Tata Wò88e, il Nonno = [T. Tate,
TatéJJe], (Lat. Tata) II Tatóne e Tata
Vò««« (Pei*., rese.), Nonno. (Lat, Ta-
tane-).
Tattf !. voce che si emette quando,
per trastullare i bambini, alcuno si
rimpiatta e poi m^ette fuori il capo.
Fa' ~, Far cuccù = [Oiació] \\ Fam.
Discorsa, Parlata inconcludente, scioc-
ca. Ne* mme menV ffa' s^mbre 'ssu —!,
Non venire a noiarmi sempre con co-
deste ciance ! = Il >:ociare di molti in-
sieme = [T. Cosa che dà noia o impac-
ciol.
TattavW,e sf. Assicella che modera
la caduta del grano della tramoggia
nell'occhio della macina. Bàttola =
Fig. Cicalone, Persona garrula. Fa* la
— , Cicalare, Ciaramellare. (" Tattamel-
la* „, Ciarlone) II TattaveUd', Cicalare.
("Tattamellare*^, Ciarlare).
*Tàure, Tòro = T. 1598: Tauri so-
pranni, n.» 2 li Taurirse e Pijjd* lu tó-
re, 1* Ingravidare della vacca (Neil* u-
sotosc, " Attorare„, tr.) || Taureture, sf.
Ingravidamento della vacca = Prezzo
che si paga per questo.
Tavane, Tafano. (Lat. Tàbanu-),
TavWe, sf. pi. Stecche di legno per
formare la gronda ohe deve contenere
un membro fratturato. (Lat. Tabellae).
Tavòzze, spreg. Persona grossa e bas-
sa, Tombolotto. Cfr. Tavate.
TAvnle, TAvele, TAnle, Tavola,
Asse = Tavola, Arnese formato di assi
= Tavola, Mensa. Métte* la — , Appa-
recchiarla. Levd' la — , Sparecchiare.
§ta* a la —, e Tene' a mmagnd', Esse-
re a tavola || Le — de lu lètte, Le as-
serelle del letto = **N davele dejttstt'
zie, In tribunale \\ Tavalòsse, sm. Nel
modo fam. : N*n gè créd* a lu — , Non
ha convinzioni ortodosse; Vive da sca-
pigliato.
Tavate, sm. Fam. Casa malam. co-
struita. Mobile grossolano. Anche : A-
bito mal fatto.
Te, pron. e par tic. pron. Te, Ti =
Tu. Nella manierai Vàtten* a tté e 'tsu
pazze che sci! Letteralm.: Vattene tu
e (codesto) il matto ohe sei!
T*', pron. poss. Tuo-a = [rese.,P.,
Bfonter. Tf = V., T, To' = Pop^
Td%e = O. Té*, *Tajje].
Técchie, Mignola. Yed. Attéeehie =
Técoola, -Macchiolina = Nel pi. Petéc-
chie Il Ticchìate, Ticchiolato ; Screziato.
Téeehle, Ceppo, Cicco, Grosso pez-
zo da ardere = Fig. Pers. atticciata e-
piuttosto bassa, ^ta gné 'nu —!, È gros-
so come un ciocco = [T. Scheggia di
legno di ardere. Ved. Mteeehiil']. (Cfr..
aret. "Técchio„, Grosso, Badiale).
Teche («., V., Alf.). sf. Baccello =
Dim. Tecarllle, f. Baooelletto. (Gr.
Th€ke},
TédVe, sf. pi. Tèdio. TSnghe, Me ve',
le — , Sono uggito, annoiato. Scute le-
— /, Perdona il fastidio.
Tèrne*, Tingere = Fig. Frecciare^
Bollare, Levar di sotto danari a qual-
cuno con inganno || Ténile, agg. Tinto
fPer isch.. Ken de' manghe V àccia —!,
Non ha nulla ; Non ha il becco d* un
quattrino] !j Tènde, sf. Tinta ì| Tende-
re, Tintore = Fig. Frecciatore = ["Stat.
aquil. „: Tegnere. Tento. Tentore],
Teliatre, Teatro = [Altrove: T(ja-
tre].
Tefiòleetae. Tetaòlelie, Teolosro =
[Tijòlece = Saccente, Saputo. Fa' lu —,.
**Pare il ciaba J.
Téle, Tela = Per antonom., la Te-
la più fine di lino.
Téle! Voce interiettiva per esnri-
mere l' Atto dell* andar via, dell' allon-
tanarsi, del fuggire. E — ala case!, "Ej
via, E presto, a casa ! (Nell*uso tose.
"Far tela„, Svignarsela. Fawf.).
Telétte, Cotonina, tessuta e usata
dalle nostre popolane.
*TeMiarse, Temere; Peritarsi. Jt'
metemave de dirle. 2^n de tema' dejtrcet
Tem^ilne, *Tanil»ilne, Pasticcio di
maccheroni o di lasagne.
Ténibe, Tempo = In proposizione,
ellitt. Da de 'ite timbe, Ball* anno pas-
sato, di questo* tempo = A ttènib' a
ttèmbe, m. av. Adagio; Bel bello. Pù-
seV —, Mettilo giù adagio, bel bello,
per benino = Per isch., A — de papa
Mistecòtte, Al tempo dei tempi =
[Quand' 'èmò' éf, Quanto tempo è?. Da.
quando ?].
'Pèmbe (Air.), Zolla. (Gr. Tymhos).
Tempere, Pioggia estiva abbondan-
te = [Temb3ere, *TumbrJere^. (Cfr. lat.
Temperies, e pist. " Temperata „).
Tembestate,8f. Scossone, Bovescione.
Nel modo: 'Na tembeUata d' acque.
Tenabestélle, fam. Bambino viva-
cissimo, chiassone, fracassone.
Digitized by
Google
800
tem - ter
Témbrtf*, Temprare = Assol. Pio-
vere tanto ohe la terra possa attrarre
1' umidità fino in fondo. *Sf acque tém-
bre, Questa pioggia va fino in fondo =
Mescolare dell'acqua col vino. Vine
iembrate, "Vino annacquato = Intiepi-
dire Pacqua molto calda ooii della fred-
da, o viceversa.
*TéMie, sf. Segno convenzionale, e
spec. Grido, Bumore, Parola, per dare
indizio, per far riconoscerò. Dd* la — ,
o *na — . (Or. Théma. •'Tema* „, f.).
Tem«B*Ie, sf. Timore in gen. ("Te-
menza* „).
TenaJJ«, Tanaglia e, più. com. nel
pi., Tanaglie = Molle, arnese per rat-
tizzare il foooIlDim. Tenajóle, Tana-
glietta = Mollette, per smoccolare il
lume, ecc. = [TenajjÓle],
Temdaslòne, sf. Diavolo. '^ Tenten-
nino».
T«n<lll]«, fam. Bambino molto vi-
spo, che mette le mani in tutto, Fru-
golino, Frugacchino.
Tendane, Intontito, Bintontito. Èia
gné *nu — , È li rintontito, come un
balordo. Lu delére de cape me fa ita*
gné *nu — , Il dolor del capo mi fa sta-
re mezzo grullo = [Tundone]. (Acer, di
« Tonto „).
Tene', Tenere. (Per l3 affinità con
"" Essere „ e " Stare „, ved. ètd*) = I.
^ta* timme ca te ténghe, fig. Esser de-
bole, sfinito, Star sulle oigne, Begger-
si sulle grucce. Detto spec. di cosa:
Pencolare, Barcollare, Essere in ten-
tenna. Esser sul punto di spiccarsi,
strapparsi, rompersi, cadere = Nen —
a ffòrtej Compatire. Ne* mme — affor-
te!, Non me ne voler mal?, Oompa-
iiisoimi = Tene* a ccure, e — ccure, Te-
ner bene; Tener di conto. Tit'. a ccu-
re!, Biguàrdati. Ti ccure la case!, Tie-
ni bene, in buon ordine, la casa. Ab-
bine cura =: Tene* mniènde, G-uardare.
Ti mmìnde!, Mira!, Ma guarda! Che
Hi — mm^ndef, Che, A che, guardi? =
Bifl. Beggere, Conservarsi. É ffrutte
che 88e té*, Son frutte serbevoli = Man-
tenere. Sa té* N. N*„ Tiene amicizia
con . . ., Tratta . . ., Tra lui e . . . " e' è del
buono „, La... è sua mantenuta = II.
Spesso, per Avere, Ténghe tré ffijje, Ho
tre figlioli = Ti la fùrie?. Hai fretta?
= N*n gè ténghe lu Hòmeche, Non ci ho
stomaco, Mi ripugna. N*n gè té* curag-
gè, Non ha il oora^^o, Non gli dà l*a-
nimo, il cuore, di... = *§tu citele tenar^
rd le virine, Questo bambino avrà, è
facile che abbia, i bachi = Ténghe the
ffa*. Ho da fare. Sono occupato. Si te-
nute che ffa* 9, Hai avuto da fare? =
[Ténghe, e *Senghe, da jV, Ho da an-
dare. Ténghe da fa' gna ita *n gap* a
mméf Ho da fare di mio capo, a mio
modo] = Pron. Me té* aonne, séte, fa-
me, Ho sonno, sete, fame =-. Ne* mme té*
d* arrezzarme,dajìrce, da dìrejele, Non
ho voglia, forza, genio, Non mi sento,
di alzarmi, andarci, dirglielo = Me té*
fatte, (e, volg., con participi più Ispe-
cificativi), Ho voglia, bisogno, di de-
porre il ventre, di orinare = III. Pleon.
Téng* a ffa*, Fo. Che iti ffa* f. Che fai?
Che tté* ddice*f, Che dice? Teném* a
mmagnd*, Mangiamo; Desiniamo. Té*
ppióve*, Té* nnéngue*, Piove, Nevica —
Bifl. Se té* ddurmV, Si addormenta. .S^
té* *rnuvéld*, Si rannuvola.
T«neméaiie, Territorio di un co-
mune, Contado. (" Tenimento* „>.
Teaerame, Tenerume = Cartila-
gine del naso, degli orecchi.
Teaelròr«, Bastone 'a gruccia, che
sostiene l'ordito e con cui questo si
ravvolge al subbio. (*Tenditoio).
T«Bvli«> sf. Pnnteròlo, insetto che
rode le biade = Baco delia carne sec-
ca e del cacio. (Metat. di ** Tigna „, lat.
Tinea) || T«nsarft«i Intignarsi, Bacarsi
Il Tentate, Bacato. Lu cace tengat' é
pprebbcUute, Il cacio bacato è preli-
bato.
Ténghe (Ar.), sf. Pezzo di sapone ||
Tengd*, Dividere in pezzi la ma^ssa del
sapone assodata.
Tendere (Pai.), sm. Cassa del facile.
(Nelle ''Prammatiche del Begno di Na-
poli „:.... schioppi piccoli a fucile me-
no dì tre palmi con tutto il teniero).
Tenne, Telo di panno grossolano,
che si stende per asciugare al sole il
grano lavato = [Pannóne, m. = Cfc.
Pannaace, m. = l»al., «e, Pe*«. Rà-
chene, f. = T. Zèleche, f.],
T èpe te, Tièpido II Dim. *Tap«JJe,
Tiepide tto = [*Tupajje].
Téppele, sf. Zólla di terra erbosa.
Piòta = Pezzo di calcinaccio o d' into-
naco venuto giù dal muro = Quantità
di concime, di fieno, che si può pren-
dere con la vanga, con la pala, con la
forca, in una volta = Vello, Tutta la
lana tosata a una pecora = Grossa
ciocca di capelli, e sim. = [Téppe e T^
péle = T., Av. Tòppe, m.].
Te rande. Tirella = PI. Nel gergo:
i Maccheroni = [Nel pi. Dande dei
bambini = Cigno dei calzoni].
TeranU«> Tirannia = Guasto, Dan-
no. Ogge lu Hèmb* d fatte ~, Oggfi ò
stato giornataccia , con temporale ,
grandine ecc.
Téra tére (C. fr.) m. av. Senza in-
tervalli. Uniformemente. Nei modi:
Lu fiume va —, L'acqua del fiume. La
piena, va da una sponda all'altra, co-
pre tutto il ghiareto. La nSve ita —
Digitized by
Google
ter - tlna
SOI
(Oaard.), La neve forma ano strato
continuo, ricopre tntto. (Cfr. " Tièra*„).
T«rat(|pe, Cassetto = [Terature],
Teré4« a. di donna. Teresa. Abbr.,
*R«se = [Trési, *Tràì8e = Ort., S.
Ens. Terréss].
Terelilnvb*« tt«r«taaKhe, mo. per
esprimere Fazione del battere. Mena
ohe ti mano, Picchia che ti picchio.
Teriache, Trijaehe, Triaca = Fig.
Pera, aspra nel trattare, mordace. In
questo signif., anche dim. Trljaehèl-
1«, Pers. noiosa, petulante. (" Tiriaoa*„).
Terllee, Traliccio = [^a». TreU
lice].
bérmene e Tèrm«ne de ■*aJJ«.
città, Termoli, (. .. Termine, così dal
volfto detto, ma da' litterati Termale.
Dicono gli hab ita tori dsl paese, che fu
così dimaniato, pei' esser già questo
luogo il termine di puglia. F. L. Alberti
" Descritfeione di tutta Italia „, pag. 257
Veuetia, M . D . LXVIII).
Terneciùne (T.), sm. pi. Vertigini.
(Da " Tomo*„, Giro).
Ternelrii, Trinità = Eternità.
Terranee, TerraJJe, Terratioo =
Per isoh. Caccid' lu — , da qualche cosa,
Bicavarne parte di profitto, Beccarci
qualcosa.
Terraméte, Tremate, Terremòto,
Tremòto = Fam. ^Nu — de gglnde, de
còse, Un "Precipizio,,, "Un flagello „,
Un " buscherio „, Una gran quantità di
pers., di cose = Di cosa noiosa e che
molto duri. Se ddurésse tande lu —!,
Guai se...
Terrate, sf. Stanza terrena, Fondo
per uso di stalla e sim. = V. 1598 : F^-
cino le mura deUa terrata.
Tèrre, Terra; Terreno. J./*e.;l' 'n —,
detto del grano buttato giù dagli ac-
quazzoni: Allettarsi = Tene' la tèrra
sanda 'n gòrpe, Aver la "consuma^, la
consoma in corpo. Non esser mai sazio
= [Comune ; Paese, Begno. JV fere —,
Andar fuori dal comune; del regno —
Le case de la — , La casa municipale.
Éjite lu bbannepe* to ~, Si è bandito
nel comune = "Stat. man. di V. „:
Che lo Sindico possa inquirere le perso-
ne che non hanno possessioni alle porte
della Terra =" Bagl. di ». „ :... nullo ven-
dericolo debbia.., comprare oglio per re-
venderlo se primo non se va vendendo
per la ter T& Jtno a duj di]. ("Terra*„,
Città) Il 'N dòrre, mo. aggett. Vj'ecchie —
Vecchio inabile al lavoro, a moversi =
Ari. Fòjja' — , Erbe mangerecce spon-
tanee.
Terrebbllle, sm. Fam. Cosa terri-
bile. ^Nu — de tèmbe^ Un tempo terri-
bile 3= Moltitudine di persone. 'Nu —
de ggìnàe =s Grande quantità di cose.
Té* *nu — d'ere ^ngolle, Ha un fracassa
d'ori addosso. Ce ne sta 'nw —, Ce n'ó
un brusio, un " buscherio „.
Terrep<Jne, Terrepàune (V.), sm. Gros-
sa zolla, Zollone = A.r. Tripàune.
Terrete rie. Non di rado per Ter-
reno, Fondo, Podere.
Terrleene, Tuòno, Tòno = [Terre-
cene = ». Betréjene].
* Terrine, sm. Terra. A *stu vase ce
8* d da remétte' lu —, In questo testo
s* à a rimettere della terra. — macre„
Terra sterile.
Terzégne, Maiale di tre anni.
"^Terxére, Tnrsére. sm. Tovagliolo
= [li. 1547: Braccia 8 de terzeri de
tsrlice = Ib. 1612: Braccia 8 di terze-
ri lavorati = Ib. 1568: Dui tarzerilli
n)vq. (Cfr. "Terzoaa%, Sorba di tela
grossa; e " Terzaraolo*„, Fazzoletto).
Ters|jil\ Frammettere. La munéta
cattive le terzejéjje 'm mèzz* a le cuppe.
Nei rotoli, frammette alla buona la
moneta cattiva, fuori corso. S' d da
— lu bbón' e lu mmalamènde, Il buono
s' à da frammettere al cattivo (" Inter-
zare*„) || Succhiellare una carta.
Tése, Branca della scala = ^Na —
de vigne, Un filare di viti.
Tèste (Blp.), sm. Arnese di lamiera,
simile a una padella senza manico,
sotto cui si fa cocere la stiacciata di
granturco. Ved. Coppe, 2o signif. (Lat.
Testu-) = Av. Sorta di Cazzarola.
Tétte (Cttp.),'Zia. Nel masch., Zijane^
^Tevedtfre, n. di pers. Teodoro-a =
[Tehudóre].
Ticchid', Mignolare = Dei pulcini.
Mostrarsi a traverso l'ovo rotto. Le
peìggìne eumène* a — .
Ticchie. Ved. Téeehle.
TicheW. Ved. TlleeH'.
Tifoni (Tremilo). N. di contrada.
Tlj»ne, Tegame = Per isoh. Ògge
se magn* a lu — .', (Per non far fred-
dare la minestra), oggi si mangia nel
tegame || Dim. T|jaaeile, Tegamino =
La paiolina per iscaldare la colla |(
Tljane, m. Tijananne, f. Tegamata,
Quanta roba entra in un tegame.
TljeUe, Téglia = Tljellaeee, Te-
glietta = TUellone, Teglione.
Tijònece, sf. Nel gergo. Vicinato. É
dde *8ta — , É di^ questo contorno =
Parte, Partito. E dde la tijòneoia nò-
stre, É dei nostri = Cricca.
Tlleei&% Solleticare, Fare il solle-
tico, il " pizzicorino „ = Aizzare = Bifl.
Ji' me tileche, Io curo il solletico =
[TicheW = Can. Tillecd' e Cillecd* =
Ari, Tilecd\ Solleticare. Punzecchiare,
Dar bottate].
*Timettfse, Timido = [Timijùose]»
(Pist. " Temitoso „).
Digitized by
Google
302
tln - tor
Tlii«, ut. Vaso oilindrioo di legano a
doghe, della oapaoità di oiroa 80 litri,
iper teneroi aoqua (Lat. Tina) || Dim. Tl-
■ar«ll«, sf. =: T«mft]le. Ved. in HU-
B« Il Aoor. T«aaec«, m. [9. Bns. La Te-
nacce].
TinghiJéP (■»»!.), Divulgare. Nella
inaniera: 8* S ccumeniat* a —, Si bu-
Kjina. (Cfr. " Tintinnare „).
Tlratotottf !ò, Cavatappi (Dal fr.).
TlraearrÒBa« , per isoli. Pugno a
perpendicolo sul petto.
Tlr«fttf ■Kin«l« , voce ohe eiprime
i*atto del capitombolare.
rtMne(CJli.),volg.e fig.Becoo.(Dal gr.?)
Ticzecd' (Casi. €5.), Stuszioare. Nen —
JV chène che ddòrmene,
Tòeee, sm. Ansa, Ardire. Nella ma-
niera: Dd* —, **Dare spago,,. Se je dì
— une* le ferniece cchiù, Se gli dai ar-
dire, non la finirà più (di parlare, man-
giare ecc.). ("Tòocio„, Grosso filo di
«toppa. "Calze di — „).
Tócche (S«.), sf. Fascia di mussoli-
na, ohe l3 donne avvolgono intorno al
capo = [V. 15tó: Una toooa De seta
vsrde = li. 1547: Una in toccata de $eta
= «. 1630: Uno toccato = li. 1676: Toc-
cate n. 6], ("Tocca,,, Sorta di drappo
di seta intessutovi oro e argento. " Too-
oa,, Sorta di berretto).
Tòaetae e Tòeea t4^eeli«, voci in-
t riett. Su , Via ! Pijete quéiV e —!,
Prendi questo e via ! Tócche me n* a-
rejive.'f **Spule42ai„, E via a gambe!
In forza di »w. Mo\ tòcc* arevàttene!,
Ora, presto, diviato, va via, a casa!
Tocchile, Tòcco, Pezzo più o meno
grosso e tondeggiante, '^a — de san*
^he, de matèrie, un Grumo di sangpie,
di marcia. Jètie cirte tucchele!, Dà
fuori, Espettora, ohe mocci! *Nu — de
zucchere, de sale, Un pezzo di. . . Le tue-
cTiele de la farine, Le pallottole, I bioc-
coli, I bozzoli, che si formano nella
polenda e sim. non dimenata bene =
Fig. É *nu —!, È un corto tomo ! ; È
un sornione!. Non si lascia succhiare
i pensieri. Cfr. Zòcche.
TòJJe', oom. per Prendere, Pigliare.
Va ttòjje* la carne!, Vai a prendere, a
comprare, la carne. N^n ze vo* — la
speziar tj e, Non vuol prendere la me-
dicina. JT d fatte — *na speztarìja 'm
bróveUf Mi ha fatto prendere una me-
dicina in polvere = Prondere per mo-
glie. Chi se tòjjef, Chi prenderà, spo-
serà ? Il Ttf t©, TftT«fte, Tolto. SeVd —
tutte nghe ^na bbòtte, L'ha preso in un
botto, tutto in una volta.
Ttfll«, Coda dell'aglio e della ci-
polla = [Téle = Pai. Zme :r= at. Tróm-
ba = Ar. Aveze] (Gr. ThÓlos, Lat. TAo-
lu-).
Ttfm«, agg. Taciturno; Mògio, ^ta
—, e tóme tóme!, £ Il mogio, mogio
mogio.
Tòme, sm. Timo = [Cel. Le Tume,
m. ^ Pai. La Tóme]. (Gr. Thymos. Lat.
Thymum),
Tómme (C. fr.), sf. Colmatura = Or*.
Tummature = Oaa. Cumulo di terra o
di pietre = Ved. Attanumll' e Tnaa-
■laròue.
Ttf flaflael*, Tomolo, ani. mis. napoL
= Per isoh. Le quattre tummele, il Cam-
posanto (la cui area è di 4 tomoli). Se
n* é Jit' a le —,lk morto. [Jì' a Zw " CaU
lòmer«„]. (Cfr. fiorent. "Andare alle
Ballòdole, o **& Trespiano) = Sèmbre
tré ttùmmele fa '«a sòme, Torna sem-
pre lo stesso 3= A ttùmmele, m. av. A
palate, A sacca, A iosa — [Tóméle =
Pai. T^mbre = "Bagl. di S.„, Tumulo
e Tumolo],
Tòadc. Nella maniera: Fa* lu zi' —,
Far l* indiano, lo gn^orri || Tónde, oom.
raddopp. Tonto, Bintontito. àta* —,
Esser rintontito = [Ddóre , Do-
lore sordo, ottuso]. Ved. 'N^òndcre.
Ttf ae. Tòno jj Tuòno, Tòno. Più oom.,
Terrleea«. [Paff. Tónitu] = Fulmine.
TftR«ehe, Tonaca. Per isoh. : Chi ha
purtate la —, puzze sèmbre de frate.
Tònghéla tònghele (€. fr.) mo. agget-
tiv. Pigro, Lento nell'operare, Che non
leva le mani di nulla. È 'na — , É una
dondolona, una cempenna, una gpLngil-
lona.
Ttfaae, Tondo, Botondo = Fig. e
fam. Ubriaco. Sta — , È " stoppato „ be-
ne, Ha preso una bella " cotta „. Ved.
Attanmtf' = [Sm. Lu — de la cosse,
La mela. La parte superiore del coscio
delle bestie macellate].
Ttf afte, sm. Tonsura, Taglio dei ca-
pelli usato dai frati.
Tòpe, Talpa = Volg. "Muliebria,.
Tòpeee. agg. Di luoghi. Solitari,
Non frequentati. Luche —, Luoghi fuor
di mano. Per isoh. e non oom.
Tòpp«, sf. e m. Biòccolo di lana o
di cotone. *Nu, *Na, — de lane, de vam-
mace = Vammdcia *n —, Cotone in fal-
da, non filato = Ciocca di capelli =
[Sf. Anche: G^mma, Occhio della vite,
che è per sbocciare]. (Ted. Schopf).
Tòppe (Ori.), sm. Stoppa. Ved. 7\tppe.
Tòrce, sf. Torcetto, Candela gran-
de = Fam. Tene* la —, Tenere, Beg-
gere, il lume. Aiutare alcuno, senza
saperlo, in qualohe feusoenda amorosa;
"Tirare il calesse „, Fare il mescano
in faccende non oneste = [Tòrce, **3r-
dòrce = Ar. *Ndócce = 1*. 1668: Lib-
bre dudici d'intoroe bianche = Nel-
l' AqalL Tòrcia, Tròccia, Fiaccola com-
posta di stecchi resinosi. Tòrcia].
Digitized by
Google
tor - tra
803
Xòr«e', Torcere = [Assol. Spremere
le viaaooe = Pai. Ckiòrce'] || Turelò»»,
&g. Tergiversatore; Stintignoso = Agg.
•di Legno. Salcigno, Non facile a layo-
rare perchè molle II Torcevedèlle, " Tor-
-oibudellon, Colica violenta dei bambi-
ni = r. f. I». Tor cerni jjìcule.
Tòrde, Tordo = Fig. Ubriacatura,
l^el modo fam. : Pijd^ *nu —, Ubria-
carsi, ** Pigliar la monna „, " Andare in
bemecche n = [ Agg. Com . raddopp.
Stordito. èta% JV —, Essere balordo,
"balogio, ingiucohito]. (Nel toso., " Tor-
do «, in alcune frasi, fam., per Min-
chione).
T4fre, Tòro = [*Tàure],
T4friiatlét«, Giradito, Patereccio.
T4frae, Tornio. (Gr. Térnos, lat.
Tornu-),
Tórre («. Ba».), sf. Cumulo dei bri-
cioli di terra, che è intorno al formi-
•caio.
Tòrte, Bitòrtola, Vermena verde per
legare fustella e sim. = Pai., Car.
•Chiòrte.
Tórze (S., Pese.), sf. Fastello, di la-
gne, di stipa e sim. (Cfr. "Torcia,).
Tòa«li« e TòsflMche, Tossico, Yele-
Tio. È *mare gné *nu —, É amaro come
un veleno = [IT. Tòzzeche] || Andasse-
eli', Attossicare.
Ttfaee, Tosse = Fig. Pretensione
•esagerata nel vendere. Té' *na —!, Chie-
de un preszo troppo alto || Ttfs««', Tos-
sire.
Tó%», Tosatura delle pecore. La —
de magge. La — de eeWèmhre \\ Agg. Di
Mandorla. Il cui mallo non ha lanugine.
Tòit«, Tosto, Duro. ("Duro^ non è
del nostro uso comune). Cama — , Car-
ne tosta = Ótw —, Òva sode = Fig.
Oòccia —, Cai>arbio, Capone II Dim. Ta-
rtarei lo, Duretto.
Tòte, Tòte tòte (C. fr.). Sbalordito,
Intontito. Èta, Jì' —,
Tòtore, sf. Clarinetto rustico. In
questo signif., più com. Tatarétio, f.
Il Tòtano, Calamaio giovine. Il più pic-
•colo, Calamari tt«, m.
TratobalM', intr. Andar giù. Tra-
montare. Lu sóle Sta pe* — ,11 sole an-
drà giù a momenti = Rifl. Dimenare
la persona, Dondolarsi, Molleg^arsi
(Pai. In questo 2» signif.. anche tr.] ||
Tratotoalle, Tratto, Crollo, Tracollo,
della bilancia.
Trabbtf «eh», sm. Q-rossissima leva,
ohe preme sulle gabbie dove sono le
mlive infrante = Ordigno per pescare
vicino la riva. È una rete abbassata e
alzata a via di leve. (" Trabocco*^, Tra-
bocchetto. Macchina milit.) || Trabba«-
■«arae, Cadere o minacciar di cadere
dall'un dei lati.
Tra bbtfoeta* e ana»«, m. av. Vi-
cinissimo, A uscio e bottega.
Trabbticche (»«.), Tovagliolo = Nei
prot. not. ant. del Chiet. Trabocco,
Pezzola per coprire il capo.
TraeeaiTBlne, spreg. Chi traccheg-
gia, manda in lungo, temporeggia.
Trace (C. fr.) , Burbero, Arcigno.
(Pare, da " Tràg-ioo „).
Tradiree, Venir meno, Svenirsi.
Trafand' (Cast. C), Giocar d'inge-
gno Il Tràfane e Trafanjélle , Tra/a-
njejje, Aggiratore, Bindolo.
TrafeeA*, Trafficare = Camminare;
Passare. Pd' la troppa néve, n^n ze p4
— pé* la cambagnu |j Trì^fe^hm, sm.
Traffico = Tramenio, Spasseggio, Viei-
vai = Sf. Sentiero sulla neve, sul cam-
po lavorato : Traccia, Ormo dell'ani-
male salvatioo : Pratica disonesta ||
Trafeelilme, fam. Chi è sempre in mo-
to per istrappar da vivere, Babattino
= Ficchino.
Trafaaatf', Sprofondare,
Trafar^tte, sm. Lo stesso, e più
com., che tlarrAeehle, ved.
Traine, sm. Secchia sv- [Se è di le-
gno a doghe. Sécchie, m. e, più com.,
Secchióle, m. = P.»» Reiragne = Av.
CottréUa = T. 1548, Tragno] || Dim. Tra-
ffaaee«, m. Secchiolina, • partioolarm.
quella dell'acqua santa ss [Tragnétté],
"'TrAVae, Maligno, " Mancino „, Da
non fidarsene. ("Tràito*,, Traditore).
TriUlM«. Baroccio || Tralnére [Trai-
njere] e Tralaande, Barocciaio.
TraJJe, Tréggia, Slitta. (Lat. Tra-
hea-).
Tramazzijd*, Andare a ronzo, a gio-
stroni. Vagabondare.
Trambe, agg. Di Legno. Incurvato,
Sbiecato, Imbarcato = Fig. Di Persona.
Sleale, Furbo, "■ Mancino „ = Strambo,
Di cervello balzano || TramblfA', intr.
Non operare dirittamente = Divergere
dallo scopo ; dall'argomento = Avviar-
si male in fatto di salute, Diventar
poco sano, Crocchiare.
Tramljii', Tramare, Operare cola-
tamente e con raggiri il Tramoae, Bag-
giratore, Trappolone, Imbroglione =
Cavilloso.
Tramlitde, ^Traflamlad», aw.
Mentre, Nel tempo che = [Tramjenie].
('*Domentre*„).
^TramnsvlA', Passare da un punto
all'altro. Nella maniera: Lu dulore
tramuggéjje, Il dolore non è fisso, ma
passa da un punto all'altro.
Tranélle, sf. Tranello, Insidia.
Traasaille, sm. Viavai, Andirivie-
ni» Armeggio.
Tr angariar e (P«<»), Pigro, Lento nel
moversi, nell'operare.
Digitized by
Google
804
tra - tre
Trapana', Trapanare = Pig. Tra-
pelare. Vùmede trapana le mure» Lu
$udór' d trapanate lu matarazzs = Tra-
passare. Lu sole trapanò la thrre. Lu du-
lore trapane lu core,
Trapasse, Digiuno delle campane.
Trapassii', Strapazzare.
Tràpele, Trappola = Nel pi. Fig.
Trappole, Insidie; Baggiri || Trapelane,
Trappolone, Bindolo, Bigirone.
Tì*appeline {». iSn«.), sm. Palettina.
Gfr. R«tr&»«]«.
Trapplte, Frantoio. (G-r. Trapeton,
Lat. Trapetum) || Trappetare, Fat-
toiano.
Trapplt«, Treppiède-i = [Trappjede
= Alf. Trespéde, (" Tréspide*„)].
Trapaline, Bindolo, Aggiratore.
*Trapuzs^, Lo stesso ohe Trafait-
all', e Snp«Bsii' f| Trapuzzature, Luogo
in cui si precipita = Fig. Me vulépur-
td' a lu — , Voleva " mettermi nel ber-
tuello „, cacciarmi in quel brutto im-
piccio.
Trasald^ (Ch.), tr. Trafugare, Na-
scondere = Tr. e rifl. Bimpiattare -rsi.
Trasanne (T.). sf. G-ronda = Per isoh.
Sopracciglia folte e sporgenti.
*Tra»ctfrr«*, Discorrere, Bagionare
Il Trasetf rxe, Discorso.
"■Trasl', ♦Tra^l*. iatr. Entrare, Pas-
sare. Se pó —f. Si può entrare, passa-
re?, Si può?, E permesso? = Fig. Ji'
n*n gè tra^e, Io non e' entro. Ciò non
mi riguarda. Non ci ho che fare; Non
ci ho colpa = [V. 1578, Trascirra = Ib.
"Stat. mun. „: Dò li animali che non
pondo (possono) trasir ne pascolar in
le Defenze]. (Lat. Transire) || Tra^' •
Ml»c9, Viavai. Fa' lu —, Andare e ve-
nire = É ^nu —, È bandiera d'ogni ven-
to, volubile. E lu — de chela case, È
molto familiare in quella casa li Tra-
•«Uee«, Trafeilee«. Ficchino, En-
trante; Appiccichino, Facile a prendere
dimestichezza, a farsi avanti |) '"Traf e-
tòr«, sf. Luogo per cui si entra, si pas-
sa, in un altro. Anche fig.
*Tra»tfl«, Tesòro = [*Tesàure],
TvakttA* , Adoperarsi, Studiarsi.
Tratte de /arme jV *n galère !, Fa il
suo meglio per farmi andare a basto-
nare i pesci, per compromettermi. Trai-
ta mód* e mmanére!, Adoperati, Fa il
possibile, quanto è in te, per . . . = Bifl.
2Pn ze tratte nghe N, N., È in uggia,
Non è in buoni termini, con . . . , Ha
tolto il saluto a...
Tratture, sm. Largo sentiero per
cui passano gregge e armenti dalla Pu-
glia ai nostri monti = Fig. e per isch.
Gola. Sande Bbrècìe Slu patrone delu —,
S. Biagio è padrone della gola.
^TravaeA', intr. Passare di un de-
terminato tempo , Trascorrere. Pei"
mangiare, dopo presa una medicina, ha
da — a lu manghi 'n' óre, deve passare
almeno un' ora.
TrarajA', Lavorare || TrarAHe, La-
voro II Travajattf re. Lavoratore, Ohi
attende con premura, di bu'^^o buono,
al lavoro.
Travajje (■».«-), sm. Due pali infitti
nel suolo parallelamente, per contene-
re la testa di una pecora restia a far-
si mungere = T. Li — de le serrature^
G-1'ingegni della toppa.
«Trapalili', Tramontare = [* Abbai'
14»].
Travatttf*, tr. Battezzare soprap-
parto, quando è in pericolo la vita del
nascituro = [*Ngravattd* = T. Accravat'
td'] = Per isch. Annacquare il vino.
Trarattarse, Strapazzarsi, cammi-
nando molto, " trafficando „ per la ca-
sa, e sim. N'n de travattd' tande! =
Binsaccare, Agitarsi qua e là; detto
di ohi va a cavallo, ovvero della soma,
portata da una bestia = Barcamenarsi,
Arrabattarsi. 89 travatte!, (quanto ad
averi, a salute), Si barcamena, Sta,.
Se la rigira, mediocrem., Strappa la
vita. (Cfr. ted. Traben, Trottare =
Sen. " Trabattare „, Passare ; Q-iungere>
Il Travattine (Ort.), Babattino, Chi s'in-
gegna a fare, a guadagnare.
Trave, sm. La Trave = [*Nu — de
grdnele, Una strisciata di grandine].
♦Travell», per lo più, fig. Inghiot-
tire, Ingozzare, Mandar giù = [*TraU'
di', *TraulV], (Per crasi: " Tran[gu-
giare, InlgoUare „^.
*Tr avete, parola interiett. Dio vo-
glia. Spero in Dio. — ca piòve; eh* ave'
me la salute !, Spero in Dio ohe piova ^
che avremo salute! = Torr. Tavóte,
Trecit», *TrleiilJtf', Indugiare, Tar-
dare = [Mastre Triche (Ari), Ohi per
consuetudine fa le cose lentamente»
Ciancicone].
Trèjje, Triglia. Più com. Bauielòle.
Tr«mete, Trèmito = [*TrJem\e.
(« Trièmito*)].
«TremtfJJe, Tramòggia = [*Tre-
muojje, *Tremù%ne = T. Terremùn(^e
= V. Tremujje. Per isoh. Gran dereta-
no, Sedere "come un vicinato,,}.
'''Tremtfne, sm. Bómbola, Fiasco di
rame per metterci l'acqua a diacciare
= [Trummóne = T. Trumbòne, Fig. Ti-
tolo d' ingiuria a meretrice laidissima
= V. 1688: Undici tumboni da tenere
vino di stagno (sic)].
Tremullsse, Tremallsle, fam. Sm.
Trèmito = Tremerella.
Trendnne, Trentuno = Fam. Je V d
fatte de —!, L'ha pagato a misura di
carboni. Glie l'ha accoccata ! = Je man-
Digitized by
Google
tre - tro
gite tr'èndepe* jV a — , Ha tutto in caffo,
e non arrivano a tre.
Tréne e, più oom., Treaétlr«, sf.
Nastrino, per lo più di seta, per orla-
re; Orlo, Orlatura. (Sen. " Tréccia „).
Trenffii', Fortificare con pietre, ter-
ra battuta, puntelli e sim. ciò che ha
bisoprno di esser sorretto e star saldo
= Serrare le viti o calcare le biette
fino a ohe la catena che collega due
mari sia ben tesa || Trensat« = Fig.
Vita — , Membra rigide, intirizzite per
raffreddore e sim. = In forza di aw.
Camene!' —, Andar teso, con posa ri-
gida, con sussiego, per affettazione: o
I>er malattia che rende doloroso il gio-
co delle articolazioni. ParW—^ Parlare
facendo spiccare con affettazione le pa-
role. ÙccMe trenghéte, Occhi strizzati,
oontr. di " sbarrati „ || T»lncli«, sf. Nel
modo: Néve de —, Novissimo, Affatto
nuovo, Non adoperato mai.
Tre»«K*, Tribbiare il grano con le
bestie. Quando i covoni sono tribbiati
coi correggiati, diciamo Vatte', Batte-
re = Fig. Vu triech' n epiccia V are,
" O scendi o predica „. Detto in mate-
ria amorosa || Tréa«he, Tribbiatura dei
cereali = Nel pi. Trésehe, Trisehe,
sf. Tempo della tribbiatura. Da 'He
trieche, Dall'ultima estate.
Tressètte, giooo, Tressetti.
TretA', Tritare, Triturare = [AssoL
Mangiare. Qnd ae trite!, Come si ro-
de!].
Tresseetf', Trette«A', tr. Crollare.
— la còcce. Crollare il capo = Dimenare.
IM cane trìeeeche, trétteche, la cède =
Tentennare. Nen —latavele!, Non far
tentennare la tavola = Bifl. La tavéle ■
ae trézeeche ca ne"* Ha 'm bidne, La tavola
vacilla, tentenna, perchè posa in falso
= Sguazzare. L* óve aedute ae trézzeche,
Ti ovo stantio guazza, sguazza =■ Mo-
versi appena. IPn ze pò — pe* le dulure,
Non si può bucicare, movere, pei dolori
ohe ha addosso = Oscillare. La caténe
ae trézzeche, La catena del camino oscil-
la, si dondola = Divincolarsi, '^ta an-
guille me ae trétteche 'm mane, Quest'an-
guilla è ancor viva, mi si divincola in
naano = Cèrna ae trétteche!, Come si di-
mena, si dondola, nel camminare ! (Sen.
" Tretticare „, Camminare a gambe lar-
ghe, quasi barcollando, pr. delle pers.
molto grasse).
Trlecta' e fttraeetae, Trleetaetra«-
etae, sf. e m. Tabella, Bàttola, strum.
che si sona nella s. santa = [Pai. TròC'
che, f. = A4|. TaccaneUa = Pose Ca-
atraacìUa = Ari, Tattavèlle, f.J |1 Sf. pi.
Filza di castagnole.
Trtfele, e, più oom., Trilla, Irri-
sele, m. av. Basente. Detto spec. della
ruzzola quando rad? sempre il suolo,
senza saltare. Jì' — . = [Ari, Sràcela
tracele],
Trldeeo, agg. num. Tredici = Sm.
— nen gónde, Tredici, non conta; cosi
si dice quando, nel fare al tocco, il nu-
mero delle dita è di tredici : e si rigio-
ca = E ttr\dece !, o E ttridece nghe lu
halle!, £ dalli ! ; detto a chi si ostina a
dire o a ripetere.
Trijéne, sf. N. di contrada.
Trljje, Crespa, una delle piegoline
che formano la TrUatare, Increspa-
tura; La parte della veste muliebre
pieghettata || TrIJil', Increspare, Pie-
ghettare, Piegolinare = [V. Trujjd'].
«Trijtfmmele, sf. Ora, Catarra
hbattlnde. (" Tiorba*^?).
Trinvére, sf. Trabocchetto. (La fan-
tasia popolare fa descrizioni terribili
di codesti baratri dei castelli baronali)
= Fig. Qtmme mannat' ala —f, Mi hai
mandato allo sbaraglio, all'ammazza-
toio?
Trinche, sf. Combriccola, Cricca. È
dde la —, É del branco = Belazione
con persone cattive. CuUù té* la — , Co-
lui è aiutato dalla cricca.
Trincili', Trinciare = Bifl. Fig. Me
ae tringe la vite, Sono indolito, dinocco-
lato ; detto da chi hai brivi^ ohe an-
nunziano la febbre || Tringe, sm. Nel
modo: Fa' 'nu —, Fracassare, Far dei
cocci = Sm. pi. Brividi della febbre.
(Cfr. lucoh. " Stritoloni „, Brividi).
Trìapete (T.), sm. Panchetta del let-
to = V. 15tó : Uno paro di trepedi con
tavole da lecto. (" Tréspide*^).
Triste, agg. Tristo, Cattivo. Nùve-
la — f Nembo. Fig. Brancata di pers.
tristi = Sost. Nghe lu bbén' u nghe lu
— , Con le buone o con le cattive = [V.
1573. . . : ae fa pane bono o tristo].
Trite, Tritello, Cruschello.
TrlsseeA'. Yed. TreaseeK'.
Tròeeliele, Trògolo = [Ari: Vaso
di pietra o di legno in cui si pigia l'u-
va. Vasca della fontana = O. Tròcche.
Sf. Piletta dell'acqua santa] || Traeeait-
ne, sf. Spreg. Quantità grande di mi-
nestra grossolana, Ba22òffia |] Trneen-
lone, fig. Persona bassa e fatticcia,
Tombolotto-a = Specialm. Donna gros-
sa e lenta nell' operare, Ninnolona, " Pa-
taffiona „.
Tròfe, sf. Pianta di gran cesto =
Ulivo che ha molti tronchi rigogliosi
sulla stessa ceppaia. 'Na — de live. An-
che assol., *Na —, 'Na bbìlla — 1| 'Ndra-
ftl', intr. Accestire = Per estens., del-
l'ulivo.
Trómba marine (Pai., Cast. C),
Trumbétte de cingre (zingari, Ar.), Scac-
ciapensieri, strumentino musicale.
Digitized by
20
Google
306
tro - tul
TrtfiBiB«ta-Trtfmm«t«, voce imi-
tat. del suono del Tamburo. Parapatà
= [TapatÓrre. TÓrrapatórre.
Trdpp«, Troppo. Pe^ lu — eh' d pian-
de, Dal troppo piangere, Per aver molto
pianto. Pe' lu — eh* d terate, »* é $tue'
ehe, Dal troppo tirare (la corda), si è
strappata, rotta = Pe' lu — ca jéve
bbrutte, nne^ V d vulute, Poiché era, Es-
sendo, molto bratto, non ha voluto
prenderlo = Enf. — ne ténghe!, Ne ho
un " precipizio „, Posso " condirtene „
= Iron. — Je ne prème!, Gliene impor-
ta un ileo!
Tròtto, Tròta. (Qr. Tróktee. Lat.
Tìructa-).
* Frtf v«te , Torbido 1| *'3rdrav«tK*,
Intorbidare, Intorbare.
Truecd\ Ved. Trasxit*.
Traeeli«, fam. Sm. Inganno, Giun-
teria. Me Vide fa* Hu — !, Voleva farmi
questo tiro! = Burla, Canzonatura. Le
dieepe' — f (Da " Truccare „, Imbroglia-
re) II Truecd' (C. fr.), Cozzare = Becipr.
Cozzarsi |i Trucche (Ar.) Cozzo, Cozzata.
Fa* a — , Cozzare, Cozzarsi. Ved. Tru»-
%é,*,
Tr<krel«, sm. Fiasca di terra cotta
= Per isoh. Pers. e spec. Bambino mol-
to grasso, Coccolino, Batùfolo = Dere-
tano. Oh eche — /
TraflTAjtfle, Truffatore.
Trufèjji (Av.), sm. pi. Adenite cer-
vicale = Cast. C. Trufjejje ; Cas. Tu-
f3eUe, Orecchioni.
Trujje, Ved. Rem<lrd«ele, 2o signif.
Traile, fam. Agg. Di Paste da mine-
stra. Non forate, ma piene = Per isch.
èta — .', È granito, É ciccia soda.
TraiBinlnde. Ved. Tramlmde.
Tramsliétli«, sf. pi. Tronchi, Calza-
tura pia bassa degli stivali e più alta
dulie scarpe.
*Ti'uoppeche truoppeehe, m. av. Nella
naniera: JV — , Camminare a stento,
zoppiconi, trimpellando.
Trnpé«, sf. Spreg. Grande quantità
di pors. *Na — de ggìnde. Una fitta,
Un buscherio, di persone = Quantità
grande in gener. Hajf avute 'na trupéa
d'acque, Ho preso uno scossone, un ro-
vescio d'acqua = ['^o — de mazzate,
Una gran bastonatura].
*TruppeslJ« e, più com., Acqa' a
la panie, Idropisia.
Trnsmarlne, Bamerino = [Nei can-
ti popol., EÓsamarìne f.].
Trùue, Spòla = Stiacciata di pasta
azzima, di forma ellittica, che sogliono
fare i mugnai = C. •. A. Trùvele =
Toeeo, Trìvtde = Pese. Buve = C. fr.
Crùue = Ved. Orline. (Lat. Trua-).
Truyrà.*, Trovare = Cercare, Ado-
perarsi per trovare = Visitare. Duma-
ne te véng'a —, Domani verrò da te =
Pron. Esserci. Vanne ae trave la live,
In questo anno e' è 1' abbondanza del-
le alive = JV tì'uvènne, Andare in cer-
ca. Ma che vvt tì'uvènne!, Ma va là!
Il Aretrnrii', Bitrovare = Rivisi-
tare. JV te véng' a *retruvd\ Io tornerò
da te.
T rasali'. Urtare = Cozzare insieme
piatti, stoviglie. Acciottolare = Becipr.
Fig. Cozzarsi, Bisticciarsi, Tipizzarsi,
dei ragazzi = [Tns»*']. (" Truccare*^
e " Tracoiare*n) Il Trnsse, Urto. Nella
maniera: Jì* pe* — . Chi ee va pe* —f,
Chi ne ha la peggio? Ved. Trueche.
Trasse, Tórsolo. Ved. Turze.
*TAaeeai|e, sf. Legacciolo delle cal-
ze = [O. 1692: Attaccaglia di argento].
'Ttaeee, sf. Gancetto per vestiti.
(Da " Attaccare „). Ved. Attaeelii'.
'TAneee, sf. Dim. di Goccia = Pic-
colissima quantità di liquido. *Na 'ttùC'
eia d* Ójje, Un gócciolo d' òlio. 'Na •*-
tucee de vine, Un gocciolo. Un centellin
di vino.
'Ttnrélle, sm. e f. Turacciolo di
vetro o di legno.
Tnbbe, Tubo = Scartoccio che si
mette ai lumi = Doccione con cui si
formano i condotti di acqua = Per
isch., Tuba, Cappello a cilindro.
Tnbbéte, sm. Cappellotto, Capsula
fulminante.
Tneeii', Toccare = Jì* a —, Arriva-
re, Andare a finire. Add vù jV a —f,
Dove, Fin dove, vuoi arrivare ? = Fa'
Jì* a —, Far arrivare, Mandare, Spin-
gere. Ade le vù fa* JV a — .', Fin dove
vuoi mandarlo, spingerlo ? || Taeeate,
agg. Di Cacio. Bacato = Sf. Leggiero
colpo apoplettico || Tneehe, sm. pi. Bin-
tocchi.
Tuce2te, fam. Taccliiiib. Più coni.,
Gallenacce = Voce per chiamare il tao-
chino = [Fig. Scimunito, Balordo] =
[Pai. Tutte = R. TuecarèUe, sf. Fig. |
Era il nome della Sposa popolana di
cui i baroni godevano le primizie]. (Nel I
tose, montai. *" Tocca „, Tacchina per la 1
cova).
Tueehétte, sm. Fam. Piccola tazza I
di caffè. Cfr. *Nrdòeehe. 1
TnM', Puzzare || Tuflnde (C. fr.),
Puzzolente l| Tnfe, sf. Puzzo. |
Tufe, sm. Zolla == Fig. Tafe e Ta-
rane, Zotico, Cotennone || Taflate, sf.
Alzata di terra. Argine fatto con zolle.
Tufe (At.). T<ife (Car.), sf. Nicchio
che i guardiani dei porci sonano per ri-
chiamarli. (Lat. Tuba-),
Talétie, sf. Spècchio, posato o in-
fisso in un tavolinetto apposito = FS
— , Abbigliarsi, Vestirsi con riceroates-
za. (Luoch. •* Teletta „).
Digitized by
Google
j
tum - tu»
807
TamaJiJie, n. di pers. Tommaso =
2^el gergo, le —, i Maccheroni.
Tnmedore, Enfiore.
Tumindu (A.«|.), m. Tomendélle (A.),
:f. Stoppa. (Lat. Tomentum),
TammarlUe, sm. pi. Piombini, per
lavorar merletti = [TummarJeUe = P.«o
Tummarrièjje — A«|. MazzUli = S.
ChiummarHelU] = AremanP 'm biangh' e
— , Bimanere in asso, sulle secche, sen-
za niente ; in gravi difficoltà. Lassd* *w»
biangh* e —, Lasciar nelle póste, nel-
l'imbarazzo = [In antico, significò Mer-
letti, Trine. V., 1548: Tre pezi di to-
marelli &iancfti'. Ib. 1594: Lenzoli di cer-
TO con tomarelli bianchi. Un braccio di
ijomarelli per una mantiera = Ib. 1573:
Una centura di tomarelli d' oro con or-
misino ro880'\.
TammarÒHe. sm. Cumulo di terra,
di neve, di nuvole. Pe' aquajd* 'eee tum-
maruzze (de néve) ce ne vo* de sóle! Sta
le tummaruzz' a la marine.
Tnndtfne. Yed. Tendóne.
Tùocchie («. En».), sm. Cilindri di
lana avvoltati.
Tapanar«, sf. Specie di topo cam-
pagnolo = Talpa = Cunicolo scavato
dalla talpa = Volg. ** Muliebria „.
TnpéJLIe, Alquanto tiepido.
Tappli', Ved. AttnppK* = [Cli. In-
-toppare. Mar* a echi tòppe 'ww cattiv* ò-
mene.', Povera la donna a cui capita in
«orte un cattiv' omo !] |! P. pass. Tap-
pate. C -i- d —!, È stato colto nell*at-
-to ! Fìg. Ha dato nella ragna, nel lac-
ciolo !
Tappe, Tapp* e ttappe, Tappet'
« t tappete, voci imitative di colpo, e
pr. del picchiare all'uscio = Anche, dei
battiti del cuore.
Tappe, sm. Cròcchia, specie di an-
nodatura dei capelli delle donne =
<;iuifo di alcuni volatili || Tappate,
Fornito di ciuffo; detto dei volatili.
Tuppè (C. •. A.), Tuoppe (S.), sm. pi.
Stoppa = In l/. Spreg. Filatuppe, f.
Donna inetta. Cempenna — ©. 1630:
Uno pagliariccio di toppi.
^Tuppijd* e Tuppetijd. Del cuore e
e delle arterie. Martellare, Pulsar for-
te = R. Tummijd\
Tareeféeee, Vino colato della fec-
cia = [Cb. Sturcefécce].
Tareenélle, sm. Interiora di agnel-
lo o di capretto, ravvolte con la rete
e con le budella in forma di salsicciot-
to, e arrostite nello spiede = [T. Tréc-
C€, f. = Cast. C. Marrucce, m.] |I Gorgo,
Vortice = Bltrosa, Gruppo di peli o di
capelli ravvolti sopra sé stessi.
Turcenèlle (Baeeli.), Fastello ditral-
<ji. Ved. Tdrze.
Tareettfre, sm. Morsa, Arnese per
tenere fermo il cavallo = [V. Anche:
Strettoio per le vinacce].
Tordèlle, Tordéla.
Tartare, Bandelle = Dd* lu — , Ar-
randellare = Per sim. Piccolo legno,
tronco, o fusto di ramo, da ardere.
(Pist. " Tortore „) li TartarlJA*, fam.,
Bastonare.
Turze, Tórsolo = Fig. Sciocco, " Tor-
solo y^. — de mundagne, spreg. di Mon-
tanino. Tanghero, Zoccolone = Av.
Sturze. Ved. Trasse || Tarxasnòtte,
Mastaccone, Fatticcione, Traccagnotto,
Persona fatticcia e robusta ma piutto-
sto bassa. Di donna : Masohiona = [A-
rl, Turzòtte] \\ Turzellate, Complesso,
Bobusto.
Tursére. Ved. Terzère.
TatanaaJJe, Titimalo = [Tutemajjef
f . = I<anaa , CécapSace = Aq. Titumajju] .
(" Tutumaglio*„).
Tlitere, Botolo di monete = Torso-
lo della pannocchia del granturco. In
questo signif., V. Tòtere; C. s. A. Tò-
tare = C. fr. Tòtere^ Chiòchiere, Turac»
oiolo, e Tutto ciò che è atto a turare].
(Lat. Tutiilu-),
Tatte, Tutto = Ogni. Se pòrte —
cóae, Si porta tutto. /S* d magnate — cò-
se, Ha mangiato tutto = Enf. Fece —
*nu curagge, Fece un atto estremo di
coraggio. Alle brutte, fece animo =
Nghe —, Insieme. È mmenute la mam-
me nghe — la fijje, È venuta la madre
con la figliuola, unitamente alla... —
— 'n ahuale, m. av. Uniformemente.
Mette* —f Pareggiare, Mettere in un
piano.
Tattk, voce per imitare il confuso
cicaleccio di molti. Brusio. Fa* 'nu —,
Fare un ciaramellio = Can. Tuterijd*.
Tuzzd'. Ved. Trnsxst' (| Tasse, sf.
Cozzo, Urto del capo, col capo. Com.
nel modo: Fa* a —, lo stesso che Tras-
se'. 5^' é mméaa* a ffa* — nghe lu mure,
fig. £ entrato in contesa, Si cozza, con
chi è più forte di lui = Fa' a — nghe
IV óve, gioco fanc, Cozzar le ova le une
con l'altre.
Taxsalit', Tusselit', Picchiare, Bus-
sare, alla porta = Assol. V óme tòzzele,
Picchiano = Il Bumoreggiare di cose
dure in un bòssolo, in una scatola.
Qtiéèts tòzz3le, Questa (scatola occ.) pic-
chia. Qui dentro e' è qualcosa che pic-
chia = [Bacchiare. — le nuce, le cerque,
Bacchiare i noci, le querce, per farne
cadere i frutti] || Tassnlljit*, freq. di
Picchiare II T a ssalate, Picchiata; Ma-
niera di picchiare. In questo secondo
signif., anche Tazsalature || Tuszela-
rèlle. Picchiotto, Arnese per picchiare
all'uscio di casa. (" Toccolare*,., Batte-
re alla porta).
Digitized by
Google
V, sino, di Vuoi. Ohe n'ù faf, Che
vaoi farne ? C -»- H menV f, Vuoi venir-
ci? t?^ cche le dichef, Vuoi ohe lo dica?
Ved. 6 II Prep. disg. — quéae* — ni'èwde,
O codesto o niente = II In mo. ellitt.,,
sta per É lu, È il. tjvéref, É vero? U
vére ca v& ésaef, È vero che verrà lui?
Ù vére ca m' d date.,., È vero, Non poa-
BO negare, ohe m'abbia dato... = [Al-
cune volte, è terminazione del vocativo
dai n. masch. Patru mi\ Fratu mi',
Padre mio, Fratel mio].
VÉLI, Gua', Oh guarda!
«Uajarde, Gagliardo. V^nde —, Fèb-
bra — Il 'Nffaajafdt*, Ingagliardire.
Uangidnne. Ved. Clambiin»b«le.
*Va«tarde, Bizzoso, Chi aubbete se
^nguHìe. Ved. 'Nsaaitlne.
Vat t«, sm. e f. Ovatta || Vatté,', Ovat-
tare, Soppannare di ovatta.
Ubbie «i(', Obbligare jl 1Jbbl«eamKtf-
m«. Obbligazione = Debito.
1J«eblale, m. sing. Occhiali. Pòrte
lu 'cchiale, Porta, Usa, gli occhiali.
Ueeblaltfme, Cannocchiale = Oc-
chio, Finestra tonda o ovale.
Veelilatare, sf. Lo stesso e più com.
che Malaeeble, Mal d' occhio. Malia.
Fa' V —, Ammaliare.
Ùecre, Ulcera. 'Nu vache d' —, Un'
ulcera venerea || Alluceriree (Fall.), Ul-
cerarsi.
IJdIA', AttdlK', Odiare.
Ve, Ha« !, Hèi, Ohe !
1J«tte adtte. Ved. «nètte saétte.
Ufane, Vanitoso (Sp. Tifano).
Uffe. Ved. liUflTe.
IJSffénXe, n. di pers. Eugenio.
Wne, Toffne, agg. Ogni. — ppóca
tande, Ogni tanto, Ogni poco, Di tratto
in tratto = Per euf. o per continuaz.
dell* mn lat., IJsmen. Ugnen góee. Ogni
cosa. Uguen sére, Ogni sera. Ugnen dan-
de, Ogni tanto.
IJsne, Tusme, Viishe, Nanffhe,
avv. Nelle maniere : — Chi, Chiunque.
— quale, Chiunque ; Qualunque cosa. —
ched é. Qualunque cosa sia. — quande.
Quanto, Quando, che sia. — cèrne, Co-
munque. Ugnadó, Dovunque. Ecc. (Lat.
Unquam. " Unqua*„).
Vleee, Vleee nteee, voci con le qua-
li i fanciulli accompagnano il movi-
mento di aprire e chiudere l'indice de-
stro, quando vogliono indispettire qual-
cuno, facendo intendere che ha paura.
Fa' —, Far lappe lappe. Te fa —I =
[Pian. V^ìcce vicce = G. Ziquì ziquì].
*Xnddrd\ Lordare, Insudiciare, di
materie liquide, Introgolare. (Lat. Ole-
tare. Lucch. "LetarCn).
up
FJardle, Orzaiolo ;:= [Ujjardle = C.
•. A. Gargaròle = Or*. Jervaróle =
Ch. Vernardle = P.«o Barttole = x. Ri-
Jole = Cel. Varvalóre — Av. Varvarone
= Car. Uaruaróule],
Ujjarale, Oliàndolo.
Ujjare e Ujjaróle, sm. Stagnina.
UJJate, sf. Trafitta, Dolore acuto e
fugace. Com. nel pL (Da " Aguglia*„,
Ago).
Ulérle, n. di pers. Aurelio = [AtHè-
rìe].
Vltmble, 'Iilmbe, n. di pers. Olim-
pia.
1Jm«>, Sffnmmii', Trapelare, Trasu-
dare; Gemicare, Stillare lentam. =
Traspirare. Je urne 'm bètte, *m brónde.
Traspira nel petto, nella fronte. (Lat.
Sumere = Lucch. " Sumicare ,.).
*lTmbriÌ', Gonfiare = Rifl. Gonfiarsi.
Enfiarsi, Ingrossare per concorso d'u-
mori li Vmbltf re, *UmbraxIdne, Enfio-
re Il Umbiatóre; Pai. Cumhlateure, Cli-
stere, strum. (Da Gonfiare).
ITmedt*, Inumidire j) Umedòae (C •.
A.), agg. Umido. Atre IppaKèae —, Atri
è città soggetta alle nebbie. (« Umido-
so*„;.
Umele(S.^ Euf.), Brocca = T. Òmmele,
m. Ampolla dell'olio = Cast. C. Vùm-
mìe, f. Orciolo = nan. Vummelétte, Or-
ciolo. (" Bómbola*^).
Vmére, sf. Vòmere = [Car. Ummé-
re = A. Umire = Can. Vumjere, m. =
G. vemmere, f. = Ar. Vembré], (« G^
miera*„).
Unazìòne (Can.), Unione. (* Unizio-
ne*„).
Une, Tane, 'Nn, agg. e sost. Uno.
(Sost.. non soggiace mai all'af eresi) =
Pleon. innanzi e dopo. " Altro „. A *n
dvetre ddu^ jurne, Ad altri pochi gior-
ni. Ne vujje 'n avetr^ une. Ne voglio un
altro = Nummere —, mo. aggett., ohe
indica grandezza, eccellenza. Hajj* a-
vute ^na. fèbbre — , ...fortissima. É*nu
vine —, È un vino eccellente, "--peT la
quale „, un " piscio d'angioli „, " che è
l'asso „ = [Or*. Éuns = B. Jéune = p.,
»., Vèune = Pop. Jìune].
Ungi'. — la téle, Legare a un conge-
gno uncinato l'ultimo tratto dell'ordi-
to. La tela si comincia con la Panna-
róle, e si termina con lu 'Ngetóre.
Unnrii', Onorare. Pia com. Fa', Dd^
undre — [Fam. Insudiciare, sx>ec. le ve-
sti; Macchiarle, " Condirle „. Addd te
^t Jit' a — ccuctf (Sembra, da racco-
stare al lat. Oletare)].
UppenVtfne, Opinione = Fisima =
Ubbia. (" Oppenione*„).
Upr&rle, sm. Opra, Oprante, Chi va
a opra, a giornata, a lavorare in cam-
pagna. Più com., Ajnte, (" Operarlo*,).
Digitized by LjOOQIC
ura - vaj
309
Urasne, Uri(nXe, sf. Luogo rivolto,
esposto, a borea, a nord, a settentrio-
ne, Bacio. Quéèt' é —, Questo luogo,
Questa stanza, è a bacio = [Veragne
= V. Muragne]. (*Borean6U').
Urdésme, Ordigno = l*Urdéngule].
<" Ordegno*^, ** Ordingo*,).
Bure (Car.), Bure, dell'aratro.
tlrshene, sm. Bomoreolie fa la trot-
tola nel frullare, e la pietra quando è
scagliata con forza = Fa* V —, il Fi-
lare, il Bussare del gatto. In questo si-
gnif., anche 'Mdravli'.
Urffhèiire, Orchestra = Cantoria.
Uri*'. Fig. e spreg., Cibare || Uria-
te. — hhóne, Ben nutrito, pasciuto. (Da
«ÒrzoJ.
*Ùft«me, sm. Odorato; Fiuto. Are^
chenósc -i- a IV —, Biconoscere al fiuto,
all'annuso. Detto spec. degli animali =
A — , m. av. al fiuto, Odorando = [ J7o«e-
me. Fa' le ctf«' a — , Operare a casaccio].
ij ^semiC, Annusare. Usemtjjele!, An-
nusalo ! = Fiutare. La hatte V d usema-
te, Il gatto r ha fiutato (il topo) =
Fig. Assi tare, Indovinare l'indole di
uno = [U$emd\ Adduaemd*]. (Gr. Òsme).
trtele, Utile = Fa* —, Giovare, Far
bene, buono. La speziarlje j' d fatte —,
La medicina gli ha fatto bono, giovato.
ITtenie, TiUtente, Ultimo = AW — ,
m. av., All'ultimo, Alla fine; A conti
fatti ; A caso perso, disperato, alle brut-
te brutte = Per esprimere il superlat.
É IV ìltema, la lìitema, bbeUézze, È bel-
lissimo-a, È •* il caffo „ dei belli, delle
belle,. È bello-a quanto ce n'entra.
Utre, Ótre = [C. •. A. C^««re]. (Lat.
Utre-) Il Utero. In questo signif., più
oom., Maire.
Uttane (Ca»t. C), agg. Di Fico. Dot-
tato. Anche sost. =:Ch. Puttane; ma è
scilinguatura volgare.
Uttóse, *Uttàu8e, agg. Di pers. Le cui
ferite lentam.difficilm. cicatrizzano. Ji'
nen zo' — , A me le ferite sanano pre-
sto. (Da " Gótta „).
*Ute«n**, intr. Bammaricarsi con
voce sommessa, Mugolare. Tutte la not-
te le 8Ìnd* a —, Tutta la notte lo senti
mugolare, fare un lamentio = Dei bam-
bini. Frignare, Mugolare, Fiottare.
Ohe ffetelende! §ta sèmbr* a —, Che ug-
gioso ! Frigna, mugola, di continuo =
[*Vetugnd* = La notte de Natale, Vane'
male vetógne {Torr.)f Nella notte di Na-
tale, gli animali emettono voci indi-
stinte = Pa«l. Vutignd'], Ved. JHntl-
Ifii*'.
llTartfle, Ovaia = [Anche: Fetaró-
le].
Uvate, Conserva di uva = [In al-
cuni luoghi del Teram., Scruccvjjate ;
dell' Aqiiill., Crocchiata].
Uve, Uva. Uva passe. Uva secca. [Ch.
Cicìapàsse].
Uzzévele,*Uzzjevele, Perspicace, Pron-
to e destro nel fare. Meno com., Cur-
zévele.
Taeabbande, Vagabondo. (" Vaga-
bundo*„).
Taeande, agg. Vuòto, Vóto, ètdnzia,
Sacche, Piatte —, Stanza, Sacco, Piatto
vuoto = Delle bestie. 'Sci* —, Non in-
gravidare, Bimaner soda = AreòV , Are-
menV — , Tornare senza carico = Sm.
Ce sta lu —, C è dello spazio, C entra
ancora dell'altro || Abbacandl', Sgom-
berare, Togliere ciò che occupa, empie.
Taeelne, Vacca = Carne di bestia
vaccina = Nel pi. Il bestiame vaccino
UVacedne, sf. Spreg. Donna molto
grossa, "Pataffiona„ |I Vaccarecce, Ca-
scina.
Taeelle, Bacino, Catinella. Lu péde
de lu —, il Lavamano-i = Catino meno
grande e men dozzinale di quello che
chiamano Vazzìje, f. = Vassoio, Piat-
to grande e fondo, per metterci mine-
stra, frutte ecc. (« Bacile* „).
Ta^, Bacio. Vac -i- a ppizzechille,
Bacio accompagnato da pizzicottini alle
gote; specie di scherzo bambinesco il
Ta^lK', Baciare.
. Taebe, Chicco, di grano, uva, uliva,
pepe, grandine, e sim. = hta gné 'nu —
d* uve!, È grasso e tondo, grasso pina-
to, granito = *Nu — de jinépre, Una
coccola di ginepro = 'Nu — de sale. Un
briciolo. Un granel di sale = *Nu — d'
ùcere, Un' ulcera celtica. (Lat. Baca-)
il Dim. Taearélle, Granello || Vachijd*,
Va cari jd', intr. Dell'ulivo, della vite,
della quercia. Produrre, Avere, pochi
frutti.
Vade, Vate, sm. Apertura nella sie-
pie per entrare nel campo, Callaia =
[Gola, Passo, tra due monti. Lu — de
Còcce, Il Passo di Coccia = Por isch.,
Lu — de le tuozze, "Il condotto delle
pappardelle „ la Gola]. (Lat. Vadnm) ||
Sbadii', SbadariC, Guastare in uno o
più punti la siepe, in modo che si possa
per quelli entrare nel campo = Per
sim. Aprire largamente. Spalancare,
uscio o finestra.
Vafre, Astuto, Malizioso = Acer. Va-
fróne. (Lat. Vafre-) \\ Vafrarìje, sf. Ma-
lizia, Scaltrezza.
Tafarame, sf. Sorta di Fico, Verdino
= [Guallarane]. (Pare, da Valerianu-.
Come le altre varietà, nel più pretto
volg., alla latina, sf.).
Tajasse, sf. Bagascia || Tajasse e,
Digitized by
Google
810
vaj
più com., Tajasstf ne, sm. spreg. Uomo
dì perduti costami. (Bagasoio*^ e " Ba-
gfa8oione*„, Drudo).
Tajlne, Guaina = Cucitura a bàstia
dentro cui passa uà nastro o un laccio
per stringere le pieghe del vestito o
d'altro. (Lat. Vagina-).
Fai;i»^)eZZe(p.»«), Carruba = Aq. Fai-
nella.
Tajtfl«, Vajòlo = Métte' lu —, e, as-
sol., 'Nzertd', Vaccinare. Ved. ""Jlasea-
labbre.
Talandln«, n. di pers. Valentino =
[Valsndine. Du' MmaUndine, Don Va-
lentino. Sa' Mmalendine, S. V.].
Tal«ei&', Gualcare || Tal«eliU ^S Mo-
vere con movimento di altalena. Mem
bózze — lu vracce, Non posso adopera-
re, movere, liberam. il braccio = Bifl.
In un vaso grande e scemo, che è mosso,
V acque se valechijéjje, o pijje lu vàleche,
l'acqua si agita, squazza Ij TAleeb«,
Gualchièra = Effetto del gualcare =
Sm. Oscillazione = [" Stat. mun. di Ij. „,
ValcTiiera = "Stat. Aquil.„, VcUchare,
Valcare. Valchera, Valcarano],
Taletrappe, Gualdrappa = [JJal'
drappé].
Tallarli(ne, pianta, Valeriana.
Valle, sm., e Tallftn<l«, sf. Spinta,
Aire. Nei modi : Dd\ Pijd\ lu —, la —,
Dare, Prendere, l'abbrivo del movi-
mento di oscillazione, di ondeggiamen-
to, di slancio. La fun* d pijaie lu — ,
La fune si dondola. L'acqu' d pij atela
—, L'acqua si agita nel vaso = [Val-
Idnzs, f.]. (Cfr. lat. Vannere).
vailere, Ernia inguinale = Volg.
Fa^ caW la —, Far storiare, infastidi-
re per lungo indugio = [Uàllere — pai.
Uàdere].
VaUòcchie, Valletta; Conca, Luogo
chiuso tra alture.
Tallóne, Torrente che scorre nel
fondo di una valle = [*VaUàune].
Valze (Pai.), Vàveze (Cast. C.), sm.
Bitòrtola, spec. quella formata coi gam-
bi del grano , con la quale i segatori
legano i covoni. (Lat. Bàlteumj.
Tammaee, Cotone. Vammdcia *n
dòppe, Cotone in falda, non filato =
[*Mammace].
Tanda^liine, Chi mena vanto, Spac-
cone.
Tande, sf. Guanto || Sm. Collètta.
Nel modo : -Fa' 'nw —, Fare una collet-
ta, un gruzzolo, per scopo di carità =
[Uandé],
Tandére, sf. Vassoio per tenere o
portar tazze, bicchieri, dolci e sim. Più
com., Spase = [Guandjere].
Tansattfne, Sorgozzone, e spec. Pu-
gno menato sotto il mento.
Vaaslj^le, sm. Guancia del maiale
= Per isch., nel pi., di certe spertica-
te gotacce. Ha fatte li — .', Che ** cef-
fo „ !, " Ha fatto cotenna „ ! = [Uangia-
le].
Vanne, Aliniinne, Quest'anno.
" Guanno „, " Uguanno „. — che hhé',.
L'anno venturo = [Uanne, Ahudnne =
V. Avudnne].
Tannine, Bèdo della cavalla =
[Mannine = Alf. Mannine, Cavallo d'an
anno]. {liAt. Mannu-j.
Tantfse, Vanitoso. Fémmena—, Don-
na, vana, " Muffettòla „.
Vanvce (Air.), sf. Bioccoli no di neve
= Falena. Vod. '«bolle.
Vanie (S.). sf. Sporgenza, Aggetto di
pietra, su cui può sedercisi. (Cfr. " Da-
vanzale „).
TardK'. Ved. AsnardK'.
Vardaì'elle (prt.), Vardarille fV.),
Monello. (Bicorda i fratelli Vardabkl-
LA, conduttori di banditi nei prinoipt
di questo secolo ; come Masanélle, Ma-
saniello napol.).
T&rdVe, Guardia || Tardizie, sf. Ar-
ouccio, arnese che si mette a cajK) del-
la culla llTardIaue, Guardiano = [Uàr-
dìe. Uardtóle. Uard'idne].
Tarile, Barile || Mòzzo della rota =
[Ari, V"i(Ue] Il Sf. Bariglione per tenerci
le acciughe e sim. (** Barila*^).
Tarlése, Guidalesco = Per isch.,.
Piaga sul corpo umano = Aq. Varnése
e Scerru = A., T. Verrèse = Toeeo,.
Vernóiae = Ort. Merrése], (Cfr. " Gar-
rese n) Il Svarlesii', Produrre dei guida-
leschi = [Ari, Sverlesd^ = pian. Sber-
nead^].
Tarale, Ghièra, se ha forma di cer-
chio; Górbia, se è conica. Ved. VJere.
[Lat. Viriola-).
Tarre, Barra || Tarrat e, f. pL e
Tarrlate, f. sing. Bastonatura, Botte,
Percosse. Più com., HaxaaAe, f. pL ||
Tarravarre, m. av. Da per tutto. Nel-
la maniera: Jì\ Sta\ — . Le bbrehande
jave —, I briganti formicolavano, era-
no da per tutto. L*acque va —, Il fiume
inonda tutti i campi vicini. Lu sfóche
j' d calate — , o je va —, L' eruzione,,
gli è scesa dal capo e gli copre unifor-
mem. il collo, il dorso ecc. [T., T. A
puntino. JV — , Non avanzare né man«
care] || Svarrit*, Levar la barra.
TarFaoane, Abbaino = [R. Arva--
cane],
Tarvaeee, sf. Specie di uccello =
[Qua j3 ere].
Varvàcchie (ìll»l.), Tasso, Verba-
SCO.
Tarva^ianne, sm. pi. Bargigli del
gallo e del tacchino = [■»*«. Varuajju],
Anche, ClarclUe. (Cfr. " Barbazzale f,)..
Varvarécce (Ml«l.), sf. Podospermo..
Digitized by
Google
var - "ved
811
Tarve, Barba. Fa* la —, Far la bar-
ba, Radere = Fig. Fa' la — de pajje,
Far la barba di stoppa, "Far trovare
il diavolo nel catino „> il desinare fi-
nito.
Tariellum«, sin. pi. Ceoi di varie-
tà molto grossa.
Varzétto (nel Cioolano), Bambino ;
Hagazzo = Ortaeelil«, Varsìjje. (Cfr.
•*aar2one„. Ved. Terftin«.
Tasameetfle, sf. Basilico e Bassilico
= [Cb. Bacianecóle = C. •. A. Vaciane-
cele = «. Maaanec^e = iFml. Sandecéle
= r. Raf elate, m. = P«»«. Vaairghe],
Taseèlle, sm. Botte = Tino dei tin-
tori = [T. 1573: Uno basoello de tenuta
de ealme 26 = "• Bagl. di m.„: ...le but-
ti o vero vascella] |j Dim. Ta«««llaeee,
m. Bottioina; Botticino.
Taielie, Vasca = 'VaBche, Vàachie,
Vasca. Luogo nel quale si pigia l'uva
= A4. Vaèca, Casa di campagna abita-
ta dal contadino che è a podere]. (" Va-
sca*,,, Tina per pestarci l'uva).
VaecJeUe (Cast. C), sf. pi. Amarene.
(Cfr. "Bisciola,).
Tase, Vaso = Vaso da fiori, Tèsto
= Nel pi. Stoviglie = Càntero || Poppe
delle bestie II Vasare, Pentolaio, Coc-
ciaio. Più com., Pisaatare.
Ta«sani«, sf. Bassura, Luogo basso
= A Icche fa' o are fa' —, Qui il suolo
si abbassa, è meno elevato.
Vasse, Basso = Dim. Tassa rèlle,
Bassetto.
Tastase, Chi i)orta pesi addosso per
prezzo. Com., Facchine. (" Bastagio*„).
Tat«eA', Trafficare con bestie da so-
ma, Someggiare '| T&teehc. Compagnia
di vetturali con le loro bestie da soma,
Salmerla || Vaieeare, Chi traffica con
bestie da soma, Vetturale. Anche, Chi
traffica con carri.
Vatte', Battere = Picchiare, Ba-
stonare. — cóme se — 'n dèrre, Dar co-
me in terra, Percotere senza discrezione.
Vaitele!, Picchialo, Dagli ! = Bacchiare,
Abbacchiare, noci, ghiande, ecc. || Vat-
t«ttfre, Correggiato = [Stazze, sm. =
Ari: Va ttetòr e, Correggi&to', unito al-
la Vetta (a lu Tèrne) per mezzo della
Gómbina o Correggia {Pastore, sf.)] ||
Tattènde. sf. Bastonatura | Tattalar-
4e, sm. Tagliere = Coltella per ta-
gliuzzare il lardo = Per isoh. Sciabo-
la = [V. JDaccialarde],
TattelKSne, Mangione, Pappone.
Spec, Scroccone, "Cavalier del dente „.
♦Vattyil'. Battezzare 11 ^Tattéseme,
Battesimo = Spreg. — perdute. Omo da
nulla. Minchione.
Vare, Bava = Fig. Acquerugiola.
La fave ro' la — , prov. La fava ama
le piccole piogge j| Tavtfse, Bavoso |1 Va-
varózze, sm. Bava dei bambini = T.
PaparòzzQ, f. || Vavijd' (Pai.), Pioviggi-
nare, Spruzzolare.
TaTl$«, sm. pi. Pappagorgia.
TaiiUe, sf. Catino dove i contadini
scodellano e mangiano la minestra =
[Air. Vazzine] \\ Dim. Vaiiltfle, sf. Ca-
tinetto. Taiàlulélle, Catinelletta.
*T«ea«be, sf. Marruca, specie di
spino = [Aq. Marì'uca = li. "Booa-
che „, nella parlata oom., Baeaeli«, ca-
sato = N. di contrada. Bocacéte (R.);
Bocache (Kae«a s. ulov., V.* s.* M.*)].
V*ci?«, Becco, Capro = [*Cì'apine =
Ayr. Zappe]. CVeccia*^, Capra) IJ T©«-
elarse, Ingravidare, della capra =
[Curcirae = Pai. Quercirae e 'Ngurcir-
ae].
Téeehle, Vècchio = Sm. Vièto, Pro-
sciutto rancido che si fa bollire col les-
so = [VUecchie] \\ Viecliiarln«, agg. Di
Faccia, Mano e sim. Da vecchio, Vec-
chiniccio.
Veclnne, sf. N. di contrada («.,
eamb., Barr.); Vicenne^ sf. pi. (O.,
Cas., R., Falla, Ras., Roja, Calle-
dlm., Ors., €reoebÌo, Tremila, Mass.,
Raaea s. OIot.) = Vicinato di mezzo
(Trcfflla = Vicetto (V.^ ».» M .») Il Be-
cennire (T.), sm. pi. Vicini. Gli avven-
tori fissi di un molino, di un forno, ecc.
Vécete (Cas., nont.), Plécete (Cast.
C), sf. Contratto verbale col quale uno
assume l'obbligo di pascolare, dalla
primavera all'autunno, i maiali di mol-
ti per una determinata mercede =
" Stat. mun. di 1^. „ : Dovendoai tenere
le capre a vecita, si tengMno, cioè in
Lanciano Vecchio, alla porta di a. An-
tonio.
Vecòrne (Cast. C), Sigaraia, insetto
che danneggia i pampani.
*Te«iamne, Minestra di lasagne mol-
to brodosa = Spreg. Minestra abbon-
dante e grossolana, Bòbbia, Bazzoffia,
Bigutta. (" Vidanda*„, Vivanda).
Tede*, Vedere = JV a —, Visitare.
Si jiV a — la fljate f, Hai visitato la
puerpera? = Vedéraenehhéne,odehhé-
ne, di una cosa : Bitrarne profitto. Go-
derne. Me ne vedive bbéne!, Ne man-
giai, bevvi, gustai, quanto ne volli ;
Fu il mio còccolo. De chela robbe n'>i
ze n' d viète bbéne, Di quella roba non
ne ha fatto bene, ritratto vantaggio,
non ha goduto = Guardare. Badare.
Vide ca Ji' te méne!, O bada ti picchie-
re ! = Guardare, Cercare. Vide ae mme
pu ave* *na alrve, Guardami di una don-
na, Cercami una donna di servizio. Vi-
de pe' lu ombrèlle, Guarda dell'ombrel-
lo, Cercane, Cercalo.
T ed «ile. Budello || Tedelldne,
spreg. Mangione, "Gola d'acquaio „,
Digitized by
Google
812
vef - ver
** Gola disabitata „ , " Sventrato „ =
Detto di donna, è titolo di somma in-
giuria. Yed. RaTeIltfn«.
Véfre, Téfere, sf. Pico bianco pri-
maticcio, Fico sampiero = [Torr. Véf'
fé - e. RutunnaW\, (Pare, Bifora-,
. Che fruttifica due volte l'anno).
TéJJele, sf. Saggina con la quale si
fanno granate = [Ca». Véjjele, Grana-
ta || ^66 eJieZtf' (C. fr.), Spazzare = Fig.
Dissipare le sostanza. (Cfr. " Vigliare^).
T«lAn|r«le, Bilancia e, più com. nel
pi., Bilance. [».• Buf. Ulangè] — Maz-
zacavallo, strum. per tirar su l'acqua
negli orti.
*Telardlme, n. di pers. Berardino
= [Vr addine].
Velame {Alt. e altrove), Bianco del-
l'ovo. Cfr. TelAeee.
Velare (r©tt.), Laghetto in cui si
mette a macerare la canapa o il lino.
(Cfr. " Velina* „, Stagno. Palude).
Véle, Vela = Fig. Pijd' — , Fare dei
rapidi progressi = Anche : Divenir al-
tero, Metter su gallo.
TelesaK'. Ved. Telléarne.
Vèlie. La — , n. di torrente.
Télle, Sala, Sparto, erba usata per
far granatini e gabbie per spremerci
le ulive infrante = [Gujje = V. Ghijje
= ■»»«!. Gójje = CA»t. C. Véjje]. (For-
ma dim. del lat. Ulva).
*TelleKKlA',fig. Ribollire. Me velleg-
géjje le vite, lu aanghe.
Telléffme, Vendemmia - [VelUgne,
Vennégne = VeUigne, Vennigne, f. pi.
Tempo della vendemmia. Cfr. Snmln-
4« in Sunièmde, e Mltreje. (Lat. Vin-
demiae, f. pi. Tempo della vendemmia)
Il TellffniC, TeleffnA', Vendemmiare —
[ Vellegnd\ Vennegnd' = " Bagl. di ».„ :
...intra le vigne finche siano vendegnate.
Ib. ...poi le vendegne... nauti le vende-
gne].
Telòoee, Torlo, Bosso, dell'evo =
Volg. Per sim., Scaracchio. Jettd* le ve-
lucce. Scaracchiare, Dar fuori dei gros-
si spurghi, dei " ciabattini „ Il Sbelae-
«!*', Ved.
Vendd\ intr. Andar soggetto a un'er-
nia. Se nne* le mette 'n dirre, vendave,
Se non lo mettevo giù (quel peso), bu-
scavo un'allentatura || Vendature, Er-
nia, Allentatura.
Tendajje, Ventaglio = Fig. Mend'
— , Non far affari di professione, di me-
stiere; "Esser in bulletta „, Non aver
quattrini = Je fa male lu vénde de lu
— , È cagionoso, Ogni pioggia, Ogni po'
d'acqua, lo bagna = CambaniV a — ,
Campanile a vela, a ventola = Bosta,
Finestra a ventaglio sull'uscio di casa,
di bottega. L'Inferriata di tale fine-
stra.
Vendaae, Ventina, Numero di ven-
ti = Fam. Di anni. Ha cchiappate le
qùattre — , Ha raggiunto l'ottantina,
E entrato in 80 anni. Ha mèzza — , Ha
dieci anni. Ha 'na — e mmèzze, Ha tren-
t'anni. Ha 'na — e ddu^ anne, Ka 22
anni || Tendlme, Ventina, Circa Tenti.
Tènde, Vento = [S. Vjende =Pe«e.,
At. Vénde ritte, Libeccio, favorevole
alla vegetazione] || Dim. Tendltfle,
Venticello, Vento lino = \VendaszÓle] \\
Tenilelai*e, sm. Gran vento. Vento im-
petuoso = [V. Vendatùrie] |j Vendine,
sf. Qualità di vento. La vùojer* é *na
bbrutta — , Il tramontano è un cattivo
vento II Vendélj'ere{C. fr.), "Stronfione „,
Chi si dà aria sprezzante, altera.
Temddtte. Fam. Fa* 'nu —, Scroc-
care.
♦Véndre, sf. Ventre. Più com., Pan-
ie.
Tendreelne, sf. Salame di carne
porcina insaccata nella trippa del maia-
le istesso.
Tendréselie, sf. La Parte più sot-
tile del ventre del maiale salata e con-
servata per mangiarla in pezzetti cot-
ti nella padella. (" Ventresca* „ , Pan-
cia. Sorta di salume).
Tene, sf. Manico mobile della sec-
chia, del paiolo. Ved. VJere.
Véne, f. pi. Moròidi. Paté de —, Sof-
fro, Soffre, di moroidi = La vén* ar-
tér'ie, l'Artèria.
Tenealane, sf. Nera, Bibita di caf-
fè e cioccolata.
Ténse', Vincere = Assol. Predomi-
nare. Vinge lu bbianghe. Vénge lu tri'
ite, o lu mmalamènde — (" Vencere*„).
Tenffènie, *?llnffènie, 'Cenae, Vin-
oenzo-a, "Cènoio-a„.
Tennardi, Venerdì = Fig. Vanne
Pasque vff de — pe' mmé!, Quest'anno
sarà una cattiva Pasqua per me = A
CCU88Ù je mangile lu —, Codest'uomo
"non ha tutti i venerdì „, è uno scioc-
co. ("Venardle*, Venardl*„).
Tenne', Vendere || Tennertenle,
Bivendugliolo-a = Mercatino-a =
[" Stat. mun. di A. „ : De triculia, piszi-
carolis seu Y^uàiriovLiÌB = "Bagl. di S.„,
Vendericolo] || Tenneitf re, agg. Di Bo-
ba. Che si vende. Cfr. Perdetore.
Vennégne. Ved. Tellésne.
Véra 'P.«"), sf. N. del fiumicello che
scorre in quell'altipiano. Anche in
Bazzane, presso Aq.
'TerablH», sf. Nella maniera: Fa* la
— a une, Far lo striscione, Far la cor-
te a persona di alto grado.
^TèrbesrltzVe, 'Be«razie, 'Berft-
ale, Verbigrazia, Per esempio = Per
isch., il Pane. Ce manghe lu—!
Verdecd*, Verdechijd', Verzicare.
Digitized by
Google
ver - vet
BL3
ir«rd««éeel»e, sm. e f. Vaiiume, fior-
ii di malattia del grano.
Verdóne, Fico immaturo.
Terd<Sre, Verdone, Calenzòlo, no-
oello = [Verdone].
T«r«tfre, sm. N. collett. di Erbe
xnangerecce. Magnd' lu — , Mangiare
Tina minestra di erbe. Lu — pòche me
sène, Con l'erbe non me la dico = [ Vèr-
às, *VJerde, m. Verdure, f.].
Vèrica (littc), Verga, Bastone.
*Verle88d*, tr. Scottare con acqua
bollente = Intr. Iperb. Bruciare. Ver-
Zésse!, Ha una febbre ardente, A toc-
carlo, scotta.
Teriii«maeli«, sf. Mal dei bachi.
Té* la —, Ha i bachi = L'insieme dei
vermi. Ha fatte tutte chela —!, Ha
dato fuori tanti vermi = Volg. Per
isch., Quantità di piccoli figli. Ti 'eaa
— defijje!, Ne hai tanti di codesti mar-
mocchi? = [Ver menar e] lì ATT«riiie-
Blrse, 'lMlm«riii«nlrse, Inverminire.
Terni&eelile, sf. Volg. Peto.
Termaeòoli«le, f. Albicocco-a. La
varietà più grande, Cre«òm«le, f. =
[Vernengòchele, Verlengòchele —Y. Vir-
lingòcch,e = Torv. Perlengòchele e Pir-
lengònghe = Ch. Limhergene, Remh'èr-
gene, Albicocca acerba].
Tèrne, Inverno = ['J/mèrne = Pai.
Fj'errejlj Verniate, Invernata = ['Mmer-
nate] IjTernaréeee, agg. Vernino, D'in-
verno. Acqua ~, Acqua di neve. Le pri-
me piogge primaverili sono utili, ser-
ve, pa* ccaccW V acqua —, per tirar fuo-
ri dalla terra l'acqua di neve = Mane
— , Mani ruvide, scabre, x)er effetto del
freddo = Di animale. Ohe nasce in au-
tunno.
Ternloe, Scintilla. ^Na — de fòche,
Una scintilla di fuoco. Lu fòche j'ètte
le — , 1\ foco scintilla, sfavilla, getta
faville, schizza = [Vernice = V. Vrin-
nè'ice = Aq. Lura, Jura — A. Lucce =
Peso. Vrecile e Vrecille — Casi. C.
Vrucenijje = Anche, a li. e altrove:
Zecchine. In alcuni luoghi della Mar-
sica e del Teramano, Parendi, Parinde,
sm. pi.]. (Lat. Prunicia-, Lucch. "Prù-
nice^. Cinigia).
Veròneche (liama), Beccabunga =
A<i. Lattuchélla d'acqua.
Tèrre, Guerra = [Uèrre = Cli. Vèr-
re\.
Verrégne (Pese.). Nella maniera : La
scròfa va — , La tròia è in caldo.
Verricce (C. fr.), Grovigliola. Pd"* le
— , Aggrovigliolarsi = [Ar. Verrécchìe]
il Avvìricchiarae (Ar.), Aggrovigliolarsi.
TerrinXe, sf. Il seno della scrofa,
pieno di latte, acconciato per salume
= [Aie Donna di mal affare],
Verròzze. Ved. Perròzxe.
Terrute. Ved. Tlrre.
Tertéoelile , Tur tèe ehi e. Fu-
saio lo = [Pa«. Vortécchiu = Av. Vor-
técchie, f. = Pai., Alf. Vertìcchie = C.
s. A. Fusaròle]. (Lat. Verticulum).
Vertele (C. s. A.), Corba; Paniere.
Tertellne. Ved. Trettellne.
TertUJe, TertlJlene, f. Bruttura,
Sudiciume, Lordura = Fastidio, Inset-
ti della persona = [Ch. Vrittije = C.
fr. Vertì = Ca«. VrettìzXe = T. Vret-
tetate = "Stat. mun. di li.„: ...non far-
ai bruitizie nei pozzi], (" Bruttizia* „).
Tèrse, sm. Verso = Nel pi. Virze e
Mmale virze, Laz2i fatti col viso. Fa'
le — , Far le boccacce.
Terièlle, sf. Beggetta, specie di na-
stro di ferro per faro cerchi di rote, di
botti e sim. = [C. s. A. Fantasia, Ca-
priccio]. (Cfr. "Vérza, Svèrza „).
""Terilne, agg. Di Bambina. Vispa,
Gaia = Anche sost. = Dim. Terienèlle.
Va gné 'na — ; È *na —, É una pispo-
lina = [T. Ferzechélle]. Ved. Varzétto.
Ve8d\ Cercare, nel capo, nella cami-
cia, se vi sia del fastidio = Frugare
nelle tasche, ecc. (Lat. Vìsere).
Tesaeee. La — , Le Bisacce.
Teseave e Tiseave, sf. Pugnitopo
= [Vièchiare],
V^ace, Bòace (Pett.), Trovatella =
S. Donna di monastero. Beghina. (Cfr.
"Bèscio*„ Stolido; Dappoco).
TeseéJJe. Ved. TuseéJJe.
Tese re, Tesa di quel berretto che
noi chiamiamo Còppele, f.
Tèspre, Vespa I| Tesprare, sf. Ve-
spaio Il V^apa, casato.
Testi te sm. Fig. Fa^ nu — , o *nu
cappòtV a une, Dirne male, " Scardas-
sarlo^ : = Riferirne male, "Fargli le
scari)e„.
Tèteelie, sf. Vétrice, Salcio ripaiolo
= [Ort. Vétteche]. (Lat. Vitice-) || Tete-
eare, Vetrioiaio.
Veteléje (C. fr.), Moccicaglia = Vi-
vanda troppo cotta, Paniocia.
Tetellate, agg. di Vacca. Col redo.
Tetlcehle, sf. Vilùcchio. (" Vitic-
chio*„)|i Vitalba = fS. Vitàcchie =
Pese. Vith'vele = Cast. C. Vitj'elve].
Vetìne, sf. Vitigno. Qualità di vite.
Bòna — . Cattiva — .
Tettflle, Galla, Vescica, che vien
sulla pelle por scottatura, percosse =
Bollicciattola che viene alle gengive j|
Abbetellarse, Coprirsi di boUicciat-
tole, Sgallare.
Tètre, Tlétre,,TI t rie. Vetro —
[Vitrie = T. Vrèite = S.» Euf. Uìtre
= Air. Vrite] Il WUrtóle, agg. Vetrino,
Fragile come vetro. Diacciòle.
Tettare, Bestia da soma, Giumen-
to; Bestia da sella; da tiro.
Digitized by
Google
314
vet - voc
Vetugnd' Ved. U iuguli'.
Véve', Bere, Bóvere. Damm* a hbé'
ve'f Dammi da bere. Caccerà' a —, At-
tingimi del vino, Dammi bere.
Vwerigne (Car.), Abbeveratoio.
ireiitf«l»«, Pinzòohero-a. (" Bii2ò-
co%).
*Tlbl»el«, sm. Com. nel pi. Lividi
sulla pelle, per cadata, peroosse. (Lat.
Vibice-).
Vicce (P.»*>), sm. e f. Tacchino-a.
Vice e, sf. N. fano. della Gallina.
Còcca = Voce par chiamarla. Carra.
TÌ45«e, agg. di Acqua che si trae dai
frantoi. Acqua — . Anche, Jìnìbble, sf.
Acquacela, Spurgo, dei frantoi — [Al-
trove, Micce = " Stat. mun. di T. „.
Quiczia].
Tl^, Bigio II Tlflarde, Bigiógnolo,
Che pende al bigio.
Vignacce (Toeco), Nerbo, frusta.
Ved. Mignacce.
Viciàtere (i.ama), sf. pi.; Lebburu
(Aq.), Ellèboro.
Vignale (P."), Pianerottolo della sca-
la esterna, Verone. (Dall'uso di tener-
ci una vite per ombreggiarlo).
Tlffne, Vigna = Podere.
Tijaeehe, Vigliacco !!TlJaeeat«. sf.
Modo, Azione, da vigliacco.
Vijale, Tartufo bianco.
Vlje, VI', Via, Strada = Parte, La-
to, Verso = A vvìja fóre ; A vvija déri'
dre, mm. avv. Da fuori, Da dentro =
[ Vattene vìja vije Va adagio adagio] I|
*VijèJjere, sf. pi. Vie, Strade.
Vije (CJ. fr.). Germe = Pungiglione.
♦Vljelliie, sf. Violino. Va gné 'na
j—!, Taglia, È in filo, come un rasoio.
Bade; detto spec. delle falci bene affi-
late. (Dim. f. di « Viòla J.
Vijóle (Ari), sm. Mòz^o della rota.
Tijtfle, Viòla. Mammola.
Tljtfne, Cacchione, Baco della car-
ne = [Ari, C. •. A. MuacijjÓne = Ar.
Migrìèune e Mijeune].
Vljiiltfne, Contrabbasso = [Ari :
Dd\ Ave', lu —, per isch.. Scacciare,
"Dar l'erba cassia „; Esser mandato
via].
Vile, agg. Debole. Me sènde —, o
vile vile, Sono, Mi sento, debole, sfiac-
colato, rifinito.
Ville, sf. Villaggio; Casale.
Ttn&ele, Vimine — [Vimene = Pai.
Vimbre = S.« Uuf. Vigne].
Tlnde, agg. num. Venti. i^Sen. "Vin-
ti n).
Vlnel?, Arcolaio = [Ch., Ort., C. ».
A., Pese. Vlnnele = Aq. Vinnolu].
Vingd' (Aq.), Piegare = Eifl. Oscil-
lare, Tentennare, pr. dei corpi lunghi
e sottili — Can. Vingh'id\ Cfr. Jan-
Vlrde. Verde = [ FJerde] !! Ver**-
neehe. Verdógnolo.
Tlrdeme, Trapano = [VJerdene =
Toeeo, Vèr die = Car. Vèrdele].
Tlrre, sm. pi. Biàie, pr. dei bam-
bini. Tene*, Fa\ le —, Avere, Far, le
bizze, le rabbie = Per isch. Di adulti
e spec. di donne. Tene* le —, Esser biz-
zoso, capriccioso = Meno com., Verrà-
rlje, sf. pi. = [ Fi'crre] Il Terrate, Stiz-
zoso. ("Pare un verre„, dice il popolo
di pers. stizzosa. Fast.).
Tlrre vlrre. Nella maniera : Fa* — ,
Correre in molti (spec. ragasszi) per ag-
guantare nello stesso tempo qualche^
cosa. Pare a ruffa raffa = [ Vurre vur-
re].
Virtù (T.), Virtute (Hont.), sf. pL
Lo stesso che Lessarne, ved.
Vlseaife, Pania. (Lucch. " Viscaggi-
ne„).
Tl»eere, Bisciola, Bisciolona, spe-
cie di ciliegia.
Vlselie, Vischio, pianta parassita
dalle cui coccole si trae la pania, la
vescajje. (Lat. Viscum).
Tlsehe, sm. pi. Nelle maniere fam.
Hajja le — tV ! Ale — de...!, Forse, per
euf. Vizi.
Vl«eldle, Marciala, malattia delle^
pecore. (" Bìsciuola* „).
Viscióle (P.»'»), sf. Taschino del cor-
petto.
Vl«edtfre, n. di pers. Isidoro = [II."'
Eaf. Uaudure],
Viste, Riguardata, Esame. Dd^
*na — .
TlxXe, sf. Prevenzione, Accorgimen-
to. Nella maniera : Jt* nghe la — , An-
dar cauto, sospettoso. Cfr. Sblslata-
ménde. Ce va nghe la —, Ci va cauto,
È accivettato = Malizia, Permalosità.
Pe* la — nen gréace, n*n ze *ngra88e. Per
la malizia non cresce, non ingrassa.
Vjere, Ghièra = A. Vire. Ved. Va-
rale. (Lat. Viria-. " Vièra* „).
Vlace (Pai.), sf. Mucco denso.
Voccd* (Aq.), Sarchiare, Rincalzare.
(Lat. e it. ant. "Ocoare„ = Tose, ma-
remm. "Occatura„, Rincalzatura).
Voccaracce{v.*''), sm. Stomatite af to-
sa dei lanuti. (Pist. " Boccaccio „, Male
attaccaticcio della bocca).
\óece, Vdtte, Goccia, Gócciola =
Piccolissima quantità di liquido. Góc-
ciolo = Dei vasi pieni di liquido. Fa'
la —, Gocciare, Gocciolare, Colare |f
Dim. Vuttacee, Votiellueee, sf. Goc-
ciolina; Gocciolino = [Guttélle].
Vdeehe, Bocca = Fa* la vóce* a rri-^
se. Far bocca da ridere = Té* *na —
che pazzlje nghe le récchie, Ha una boc-
ca che arriva agli orecchi = Fig. —
de fói-ne, Bercione, Sbraitone = [*FttOC-
Digitized by
Google
vra
3i&
clie = A4. Ócca] Il 'JH intfeeìie, m. av.
In bocca. Luvd' da — , Levar di bocca
= Métte* —, Imboccare, Mettere altrui
il cibo in bocca. Flg. Imbeccare, Dar
l'imbeccata = Fig. Cuasù é ccane che
ppòrte —f Codesto è un barbone, porta
in bocca, ridice = N*nde fa' purtd' — ,
Non lasciarti menare, portare, per le
bocche, Non far parlare, dir male, di
te. J>Pn de métte' —, o a la vócchet de
la ggènde, Non farti portare per bocca.
Non far che s'abbia a parlar male di
te II Ttf ««»mmòlle, fam. Tattamèa, Chi
non si spiccica in nulla, sia che parli,
sia che operi. Anche, Vóccamelate, e
volg. Còccammòlle, Còccajilate !| Ttf eea-
pérte, spreg. Bercione, Chiassone =
Sboccato, Che facilmente ridice = [Me-
lenso, Coso, Balordo].
Vrfoe, Tariffa, Prezzo medio del mo-
sto. Fa' la —, Fare il prezzo. . . É 'sette
la — de lu mmóète , Si è pubblicata. . .
Venne', Cumbrd', a la —, Vendere, Com-
prare, secondo il prezzo medio stabi-
lito dall'autorità municipale || A v^vócia
'n géle, m. av. Ad altissima voce, tirel-
la' —, Strillare, Gridare, con quanto
se n*ha in gola il To««pòp«le, Caporio-
ne; Arruffone = [Capepòpele].
Ttfehe, Piastrella, Muriella = [Ch.
Sbarrice = In alcuni luoghi del Te-
ram., §chiazze. Cfr. §chìazzd' = " Stat.
mun. di li. „ : Sia vietato a chiunque di
giuocare a palle, a maglio^ a rotola vo-
ohe tra le Logge della Fiera].
Yógge. Yed. Osse.
♦Vrfarn©*, Ungere = Ttfnd«, Unto.
Tòlte, Sbdite, agg. Vuòto. (Come
sost.,più com. -Vaeamde) || TalM, Sbal-
t*', Svutd', Votare. ("Voito*„. " Voi-
tare*„).
VolangìUa (Pa«.), Farfalla. (Cfr.
"Volagio*„. Fr. Volage),
Tdll«' e Talli', Bollire || Ttflle, sm.
Bollore. '§ta Vende se cóce nghe 'nu — ,
Queste lenticchie còciono al primo bol-
lore = Avezd' lu —, Alzare, Levare,
Staccare, il bollore, Cominciare a bol-
lire = Dd' ^nu —, Far bollire una cosa
per poco, Dare un bollore || TuUieoe-
c*», Grrillare, Cominciare a bollire del-
l'olio = Di altri liquidi. Staccare il
boUorino || Tallleee, Tallleeeehe, sf.
pi. Gallozzoline dell'olio o di altro li-
quido che comincia a bollire.
^Tòmeehe , Vomito || * Tnmeed',
TammaeA', Vomitare || VurnmacÓse-
*u08e, Eibuttante. (" Vomico*„. " Vomi-
care*„).
Vòmete, Vuòmete (T.), Tuono. PI.,
Vimmete. (Dal lat. Bomhitare).
Tónde, sm. Onda. Nel modo: 'Nu
— de latte. Quantità di latte che spic-
cia dopo cominciato a suggere la mam-
mella = Nel pi. Li vunde, Quantità di
liquido che dallo stomaco tornano a
gola.
Ttfnne, Gonnella = [0^nne,*Hìton-
ne].
Vòrnie (Toeco), Hòrne e Horgne
(Cast. C), sf. Corno usato dai guar-
diani dei maiali per richiamarli. (Lat.
Cornu).
Vòsche (P.'o), Vueche (».)i Bòsco.
Ttftajiinne , Grimaldello = [ Vo-^
tajjanne].
Ttfinmtf nne. Vertigine , Capogiro
[Votacele].
Ttftrarrtfite, Girarrosto.
Trfte, «Ttfvete, Gómito = [Góvete^
*Hùovete = T. Vòteve = s. Vute =
€ar. Hute] |j Tntanne, Gomitata.
Trfte, «Tdvete, sf. Volta (determi-
naz. di tempo) = 'Na vote, m. av. Giac-
ché, Dal momento. Siccome = [Vote,
*VÒ'idde — B. Vò'ite = T., A., T. Vòd-
de = B. Vite].
Ttfteme, Tino = Tinello sottoposto
alla lucerna (róse) del frantoio ~ [r^
1543, Botino, nont. 1632, Voteno].
Ttftte. Ved. Tdeoe.
Trfve, Bòve. PL, Vuve, Bovi, Buoi
= Nen zapé* a ddV né wacche né —,.
Non saper riferire, far sapere, nulla di
preciso. Sènza dV nné wacche nné —,
Senza dir né tanto né quanto, né ai né
bai = [Véve, *Vàuve. Fig. Vóv'alUnìe,
Floscione; Cincischione, Chi non leva
le mani di nulla.
VÓve, sf. Macchiolina prodotta dal
morso della pulce = Enfiato prodotto
da appinzatura di zanzara, e sim. Ap-
pinzo, Appinzatura. Cfr. Tu ve.
Vòveze (Api), agg. di Picoone o al-
tro strumento di ferro. Che ha la parte
tagliente o puntuta non lunga e grossa.
t òxse. sm. Enfiato, che viene in un
punto limitato della pelle. (" Bozza „, t..
med. Enfiatura) = Bernoccolo che si
produce nel capo per effetto di caduta
Il Vuzzelóse, Bitorzoluto, Bernoccoloso ||
Vuzzelu83 (T.), Scrofoloso.
Vòzze (S. Ea«.), Orciòlo. Cfr. Blia^
■eehe.
Traeoale, Collare di ferro, con pun-
te aguzze, ohe si suol mettere ai cani
da pastori = Per isch., Cravatta molto .
alta = Giogaia dei bovi ; detta anche
Pannèlle, sf.
Traeee, Braccio = Iron. A chi cre-
de di aver detto o fatto cosa da bravo :
àtìrete 'sau —!, È un bel che! = L^*-
Ràccìu].
Vraccióle sm. PI. Vracciuole, Gettate
inutili della vite , Poppaioni , Femmi-
nelle.
Tra^e, Brace || Tra^ére, Bracière ||
Tra^erélle, Tra^erdle, sf. Padella.
Digitized by
Google
816
vra - vuo
con manico corto, ohe assettata si mette
nel preta {mònece) per isoaldare il letto.
Traeb«, Imbraca, parte del fini mena-
to delle bestie da soma e da tiro, ohe
investe le cosce.
Vrama (Aq.)> Zecca delle pecore.
Vransate, Brancata, Manciata =
Dim. Vraasatèlle, Brancatella, Man-
oiatella, Manciatina.
Tratte, sf. Bastone lungo; Pertica;
Bacchio = Per isch. Gambe lunghe,
" Seste „ = [V. Vràttele — To««)o, Ve-
latte]. {Gt, Bdktron) || TraUnnate, Bac-
chiata H Vrettellne, Bastonatura. Fa'
'na —, "Fare, Dar, la picchierella „,
"Spianar le costure „ = [Vrattelìne ,
Verteline].
Tréece, sf. Sassolino, Qhia^òttolo,
Giottoletto = Breccia, Pietra sminuz-
zata ; Ghiaia. Métte'' la —, o 'Mhreccid',
Inghiaiare. Aremétte' la —, Bìfìorire,
Binghiaiare, la strada = Jucd' a —, [a
'rchiappd'] , Giocare a ripiglino H Dim.
Tr«e«l<Sle, sm. Vreccetllle, sf. Giotto-
letto, Ghiaiottolo II Treeelare, Terreno
ghiaioso = Greto, Ghiareto.
Tr«flle e Trafile, Ventriglio, " Ci-
polla „ = Per isch. Lo stomaco dell'uo'
mo = [Vrucine = At. Bucile = Pas.
Crucile], ("Groscile*„).
Tranne, Crusca =3 Macchioline ros-
sicoe che vengono sul viso. Crusca,
Lentiggini = [V. Vrlnnele].
Tré t te, Sùdicio = Fig. Anema —,
Empio. Mane vritte, Mani rapaci. Ved.
TertlUe. (" Bretto*„) II Tretteldne, Su-
dicione, Lezzone. Detto di donna, ha
significato anche più grave. Ved. Ra-
▼ellone.
Trettellne. Ved. in Tratte.
*VrevtfBne, Vergogna.
Vricchelóne (Pa«l.), agg. e sost. Ovo
andato a male, barlaccio.
Vrice (C. «.A., Cast. C), sf. Bac-
chetta sottile e flessibile || Vrìciate, sf.
Bacchettata. Cfr. Frisce.
Vrigne (P.»*»), Trògolo. Cfr. Brégne.
TrtAoule, sf. Strettoio per spremere
le vinacce = [At. sm.] || TrlsenlA',
Spremer le vinacce, assol. , Stringere.
Trlsenle e FrlsenJe, sf. pi. Gabbie
per spremerci le ulive infrante. Più
com., Spòrte. (Lucch. "Bùscole„).
Vrivajje (V.), Beveraggio, Mancia
ohe si dà per bere = Se. Vumirajje.
Tròeehe, Tròeebele, Chioccia =
[Pett., Toeeo, Velòcehe = Car. Ulòcche
= Av. Viòcca], (" Biocca*) Il Tr no can-
ne, Chioooiata, Covata, I pulcini nati
da una covata = Più spesso, fig. Folata
(di uccelli, moscerini, api, farfalle):
(Padre o madre con) molti figlioli in-
sieme: Nuvolo (di donne): Nidiata (di
bambini).
'"Vròsnele, sm. Bitòrzolo ; Giandu-
ia indurita II '"ATvrnffnnllte, Bitorzo-
luto; Gangoloso. ("Prùgnolo „).
Vrénghe (V.), Gróngo, pesce.
Trtfnne, sf. Decotto di cotogne e fo-
glie di amarasco con cui si fa la stufa
alle botti prima d'imbottare il mosto.
Fa' la — a la bbótte, Stufare la botte,
Far la stufa alla botte - [Ort. VrÓOe],
Vronzdne (Pop.), Grondaia.
Vrónze (P.*®, Cast. C), Brace mi-
nuta = Aq. Ronéétta. (Cfr. " Bronza*„).
*TrneeblJK%e*TraeehellJA*,Chioc-
ciare, TEmettere la voce che fa la
chioccia, o la gallina che vuol covare
= Fig. Nicchiare, pr. della donna vi-
cina all'ora del parto = Crocchiare,
Esser malazzato.
Traeeulljarse, fam. Pavoneggiarsi.
Trli^ele, Fignolo,Foruncolo = [Car.
Durugne], (Forma dim. di "Bruco, Bru-
cio n. (Il volgo crede, o credeva, ohe il
Fignolo fosse prodotto da un baco. Cfr.
PedecéUe, Infatti, ritiene efl&caci le fo-
glie di assenzio, " per ammazzarlo „ ,
nelle pustole del Vaiolo; ohe in Av. è
chiamato le Ruce; in Pett., le Vrùcéle;
in V. la Vrìcele).
vm^ele, sf. Morbillo [P.«<» Vrece-
rllle].
VruciuUjd* (Can.), Scottare || Vruciu-
lènde, agg. Che scotta. (" Bruciolente*„).
Vrudulizze, spreg. di Brodo tenue.
Broda = Fig. Brodicchio, Acqua mo-
tosa.
Trusne e Trlisnele, sf. Prùgnolo-a.
Trnieliétte, sm. Bòsolo, Parte ro-
solata della carne o del pane arrostito
= Per sim. Parte del corpo infiammata
o fortemente irritata.
Vruìtuld' , intr . Iperb. Scottare .
Vrustele!, Sootta, Brucia dalla febbre.
(Lat. Perustvlare) .
Va e U, prep. disg. O.
Vn' pron. pers. pi. Voi. ("Vui*„).
Tttoale, Boccale = [V. 15d3, Vocale],
(Basso lat. Baucale-),
T noe alóne, Chi alza molto la voce
nel parlare, Bocione, Bercione = Chi
parla a voce alta e con risentimento,
Sbraitone = Chi tenta di sopraffare
con la loquacità, Abbondone = Chi
ciancia molto, Cicalone, Ciambolone =
Chi facilmente dice quel ohe dovrebbe
tacere, Svescione. (Cfr. lat. Buccone -,
Parlatore stolido).
Tneeanne e Bneeanne, sf. Nei mo-
di: ^Na — de vénde, una Folata, un Sof-
fio forte e passeggiero, di vento. — de
fòche. Ondata di fiamma che vien fuori
dal forno quando il foco si ravviva.
(" Boccata „).
Tueeartfle, Lumella della fornace
= Quella del forno, Ardénde.
Digitized by
Google
vuc - vus
317
Vuccatóne (F.)f Ceffone dato sulla
bocca.
ITaceétte, Cocchiume = [Pai. VuC'
citte = G. Cucunare, f.]. Cfr. Mmiccét-
te. (Forma dim. di " Bocca „).
Vùcchele, Campanella o Maniglia,
per tirare rusoìo. ("Bòccola*,,).
♦Facce, Gócciola, Apoplessia = Più
com.. Malanno, Male in genere. Che
jppuzz* ave* *na — 'nganne!, Ti venga
male in gola! T' é mmenute *na — a le
mane f, T' è venuto il granchio alle
mani ? = [V. Gocciola di liquido]. Ved.
Ttfcce.
Tnccalarc, sm. La canna della gola
del maiale, lu Oannarine de lu pòrche.
(Ofr. •* Beccolare „, Apertura della for-
nace in cui entra la canna del manti-
ce).
Vucene (T.), sm. Il Cannello che s' in-
fila nel fuscello della spola. (•'Bùcini*^..
I cannellini ohj sono tra le stecche
della rocca = " Bocciòlo „).
Vuddécchie (T.), sf. Per lo più nel pi.
Sotterfugi, Scappatoie.
Tttdémie e Audlénie, 'TcdénftKc,
sf. Ascolto. Nella maniera: Dd* —,
Dare ascolto, retta = [Udjenze],
Tusnc. Ved. Usnc.
^VuUéndc, agg. Violento.
Vujje (Man.), sf. Foglie, Cartocci,
della pannocchia di granturco. ("In-
voglia*).
Vujjende, sm. Uva nera ammostata
e bollita per far più intenso il colore
del mosto col quale poi si mescola.
(" Bogliente*„).
Tale*, Volere. Spesso, con aferesi,
Clé', e in composiz. anche con l'ulte-
riore aferesi di u. Ade ^léme jV ?, Dove
vogliamo andare? = Vo^ èsae' lu véref,
Sarà vero?. Sarà dunque vero? = Chi
aa ae vvo' menVf, Non so se venga, Ver-
rà? = àta a cquande ne vó, È grave-
mente infermo ; É al lumicino, É spac-
ciato, Ce n'è per poco = Ne vuliase!,
Volerne!, C'è da abbellirsi.
*TalcciÌ', freq. di Bollire, flg. Me
vtUechiJéjje le mane!, Mi brillano le
mani. Ho gran voglia di adoperarle,
di dispensar pugni = Di una parte ma-
lata. Informicolare molestam. = Rifl.
Dei vermi. Brulicare = [Divincolarsi.
IPn de vulecd' !, Non moverti. Stai fer-
mo!]. ("B)llìcare*„, Brulicare) H Viilc-
canfténdc. Brulichio ; Informicolamen-
to — Dimenio II Tulccarèlle, agg. di
Bambino. Irrequieto, Che pena a star
fermo.
Tnlcmdérc, aw. Alla svelta, Senza
ritegno. Ammìnele —, Lascialo cadere.
Scaglialo, Vèrsalo, senza riteguo =:
[7uZemyere]. ("Volentieri*,,, Sollecito).
Tttlljc, TallJ[|c> Voglia, e partìc.
Appetito, Brama = Iron. Ténghe 'n« -•/,
Non lo desidero. Non me ne smanio =
Golosità. L3 pà magnd* pe^ — , Puoi
mangiarlo per genio, per gusto di man-
giare = Uzzolo. Capriccio = [Qulìje =
Aq. Culìja] Il Tttlftfsc, Goloso, Chi si
lascia trarre dall'appetito, dalla bra-
ma Il Tulle vele, agg. Di pers. Lo stesso
che Talldse = Di cosa. Che move l'ap-
petito, il desiderio. Ghiotto. Va 'pprla-
8* a le cchiù ccóae vulijìvele, Va dietro
alle cose più ghiotte, alle ghiottor-
nle.
Valli», Bollire \\ -Vulllccecii', Bolli-
ré leggermente. (" Bollicare ■^„) || Val-
llcce. sf. pi. Bollicine, Gallozzoline,
dell'acqua che comincia a bollire 1| Tul-
le valle, Tallènnc vullèmne, m. av.
Alla lesta, Su due piedi , A strappa
strappa. In quattro e quattr'otto. Qué-
ate n'n ée pò fa* — .
Talpéirne, agg. di Cane. Che somi-
glia a una volpe.
Vulverizze, Voulverizze {P.'"), Nevi-
schio turbinato dal vento.
Vùmm'ie (Tocco, Cast. C), sf. Orcio-
lo. (" Bómbola „).
Tane. Ved. Une |1 TAneee, Undici.
TannèUe, sf. Nastro dozzinale, la-
vorato dalle popolane = [GunrièUe],
("Bindella*„, Nastro).
Vùoh'e, vento. Borea, Tramontana
= T. Vure,
*Vure, sf. Forza, Vigore, della ter-
ra. A ìcche la tèrre té' pòca —, Qui il
terreno è poco fertile.
Vurre (Pai.), Bórra. (Basso lat.
Surra),
Tascecit', tr. Agitare. — lu café,
Agitare, Mestare, il caffè per far scio-
gliere lo zucchero = Mestare un in-
triso (la polenda, la calcina), aflanchè
le varie parti si sciolgano e uniscano
bene = Scòtere. Ne* — la tdvele!, Non
sootere. Non far traballare, la tavola
= Diguazzare. — lu *ngnÒ8tre, Diguaz-
zare l'inchiostro nella boccetta o nel
calamaio a guazzo = Bifl. Bucicarsi.
N*n ée pò — , Non può bucicarsi (pei
dolori, per l'eccessiva pinguedine ecc.)
= Moversi in luogo stretto o nel pigio.
Ne* mme ce pózze —, Non ci si rigira,
Non c'è modo di moveroisi = Scrollar-
si. VùacecheteJ, Moviti, Non startene
li com' un palo ! = Fig. Adoperarsi. Chi
ae vuaceche, n'n z'annéhe, prov., Chi si
adopera, s'ingegna, non muor di fame
= Divincolarsi. Lu péace me ae vuace-
che *m mane — Agitarsi. Le rame ae rw-
aceche, 1 rami si agitano. Il vento di-
mena, fa crollare, i rami = Me ae vu-
aceche *nu dènde, Mi crolla un dente =
[Vucecd'],
Tascecamde, sf. Vescicante -- Fig.
Digitized by
Google
318
vus - zan
Persona noiosa, che non ti si spiocica
mai d'attorno, "Mosca culaia „ = Per
isch. La mójf é ^na —, prov., La mo-
glie, è un vescicante = [Veacecande,
m. e f. = Torr. Maszecande, m.].
TuseéJJe, T««oéi|e, sf. Frutice di
quercia; Queroiolo. (Cfr. "Busoione*„,
fr. Buiason).
Ta«eieb«, Vescica, "Vessica^.
Va»»*', ITuttà.^ Far forza contro una
cosa per cacciarla avanti, Spingere, Pi-
giare. Vuase, Vuttel, Spingi!, Pigia!,
Ife* mme — /, Non spingermi, non pi-
giarmi ! Vusae la porte, vide $e sta chiU'
se, Pigia l'uscio, vedi se è ben chiuso
= VuH^ alégre (la ròte)!, Gira presto,
alla svelta! ||Tn»»«, sf. Spinta, Urtata
= Dd* 'na — , lo stesso che Vusad^ ||
Ta»sanme. sf. S evintone, Urtone.
TntK'. Ved. SvalM = [V. Tuddd'],
TntiC, tr. Voltare, Volgere, Girare
= Assol. La lune mo* mo* vote, o Ha
pe' —, A momenti, la luna volterà,
darà volta, sarà luna scema. A lu —
de la lune, A luna scema = Se vvóte lu
v^nde, Se il vento si desta. Se wóte, o
arevóte lu harbine, averne Vacque, Se si
desta il libeccio... = La fréve f d vu-
taf a ccalle, La febbre è passata a cal-
da = Cfum^nz' a — lu sóle, TI sole co-
mincia a dar volta, a declinare = Le
vuV e IV arevute, sèmbre de duménecàe
vé^ pasque, o slmbre tré ttùmmele fa 'na
ióme, Volta e rivolta, è sempre lo stes-
so = Eifl. Assol. Vutarseìe nghe une,
Dare la colpa ad alcuno. Tu n^n de Vi
da — nghe ciillit, Tu non devi prender-
tela con quello. Se la vote nghe mmé\',
Ne fa rimprovero, Ne dà colpa, a me !
Tu nghe echi te la vutef, Tu con chi
l'hai? ; Con chi te la pigli? — Fig. IPn
de fa — le c6rvUle.% Stai in chiave!;
Non lasciarti aggirare!
Tutarèlle, sm. Nottolino = Luogo
nel frantoio dove per mezzo di barre
si gira la vite del trabocco. Ved. Trab-
bdeoh« = Punto in cui l'acqua rin-
gorga, Mulinello = Rigiro vorticoso di
polvere mossa dal vento. Vòrtice =
Bota che fa chi cade, stramazza, per
vertigine. Te facce fa' lu —, o le vuta-
rillel, Ti farò far la rota ! = Tròttola,
strum. ohe i fanciulli fanno girare sfi-
lando una cordicella con cui l'avvol-
gono. Quella girata con la frusta, è
chiamata Str<knini«l«. [Rooe. Vuta-
ricchie — Pe»e. Mutar ijje, Eutarìc-
chie = Ar. Barzactbcchele, f.].
'Tate, p. pass, di Avere, Dovere,
Volere. (" Dovere „ non è del nostro uso.
Invece, abbiamo -4t>^ da. *Vut' a, Do-
vuto. Sajje vuV aJt',]Son dovuto an-
dare).
TatecK', tr. Voltolare = Intr. Ro-
tolare. Jfo' te manne vatechènne ! , A mo-
menti ti manderò rotoloni ! = Sifl.
Déndr* a lu l'ètte, se vòtecW e ss' are-
vbteche, Stando in letto non fa ohe vol-
tolarsi e rivoltolarsi = Semplicom.,
Abbandonarsi, Lasciarsi cadere da an
lato. Va ritte, ca se nno te vùteche!.
Sta bene in sella, potrai cader di lato.
TattK'. Ved. Ta»sK'.
Vuttazze, spreg. di Persona bassa e
panciuta (" Bottaccio „).
TAttere, Butt:ro, e pr.. Chi ha ou-
stodia dei muli che servono alla mas-
sarta = Spreg. — de mundagne, Zoe*
coione, Cotennone.
*Tat(eTajJe, sm. sing. Granaglie.
Tave, Bua, n. fano. di Male, Dolore,
e spec. di Ferita.
Vuzsetille (1 .), Battellino. (" Gozzo „,
t. mar., Barchetta).
ZA, sinc. di Zije, Zia, quando pre-
cede il nome. — Rése, Zia. Ròsa. Ved.
ZI'.
Zabbùocchie, fam. Persona tozza e
grossolana. Cfr. €l»bbòtte, nel S» si-
gnif. = Nel pi., per isch., Scarpe gros-
se e senza garbo = T. Zabucche, m.
Grosso ciottolo. (Cfr. fr. Sabot).
Zacarlìle, sf. Strisciolina di carta;
Truciolo di legno, ohe porta seco la
pialla = Anche, ma non oom., Nastrino
di seta o d'altro = V. ITn de métte'
'ngòlle tande zacarìUe!, Non metterti
addosso tanti fronzoli = T. Zahar^lU,
Nastro = T. 1629: Un paro di mante
con zagarella torquina, Ved. Èzahene.
(Sen. " Zaganella „, specie di Orlatura
piccola, adoperata specialm. per arredi
sacri).
Zàcchere, sf. pi. Fam. "Tàccoli„,
Piccoli debiti.
Zaff'iùne, sm. pi. Per isch. Scarpe
grandi e larghe, " Ciòtole „.
Zambaneìle (Aq., Pese); CiavarìHU
(Cli.), sf. Pan lavato. (Cfr. " Panzanel-
la „).
ZamblJK', Scalpitare = Pestare i
piedi, pr. dei bambini stizzosi = Tr. e
intr. Trescare, Camminare pei campi
lavorati = [Han. Ciambìjd' , Sparar
calci, Scalciare].
Zan&bre e Zanibrtfu«, fam. Mar-
rano, Scorzone, Cotennone, Zoocolone.
Zambasnare, Sonatore di corna-
musa = Uomo rozzo e sciatto.
Zambasnlje, sf. Giusquaiamo =
[Zambugnare, sf. e OiufeUucce, sm. pi.
= liama, le Cungarllle, sf. pi. = Bf l«l.
la Cianfrignacche],
Zanne (Ca»t. C), sm. pi. Maschere,
Digitized by
Google
zpn - zie
319
Persone con maschere || Za -.inatò , sf .
Mascherata II ^{fnnere (p«l.), Saltim-
Toanoo. Ved. liiamn«. (" Zanni „, t. lett.
Arlecchino).
Cannèlle, sf. Falda della giubba =
Lembo di veste, di puzzola, che spen-
jsola = [T. Zènne, sf. Lembo dell'abito].
Zappe (At.), Capro, Becco.
Zapp», sf. Zappa = Per isch., nel
pi. Denti incisivi molto grandi = Mar-
ra per disfare la calcina || Zappl(^ Zap-
pare = Baspare, dei cavalli, quando
con le zambe percotono la terra quasi
-zappandola || Zappitte, sm. Beccastrino li
Zapp*-e-ppuote, sm. Nome di un uccel-
letto, della specie delle calandre, che
comincia a cantare verso la fine del-
l' inverno, quasi dicendo al contadino :
* Zappa e pota!„].
Zazzóne, e, più com. il dim., Zazzu-
néUe, ZazzenélUf sm. Animale piccolo e
macilento.
Ze, in molti luoghi, per Si. Come —
^a 9 Z* é mmòrte.
Kee«i(', Bollare, Marcare, un peso o
una misura per autenticarla = Fig. —
quatrine o munéte, Guadagnare, Inta-
scarne, di molti.
Zecchine, sm. pi. Faville che schiz-
zano dal fuoco = [Scaglie riiucenti di
«esso].
Zéccherc, Zéccre, Zecca, insetto
= Fig. Persona stuccosa, noiosa.
Zccrlne, Orini del cavallo.
ZeflrkinnA*. Ved. SaS'annK' || Zef-
funne, sm. Grande quantità, in si-
«nif. spreg. Ne ténghe ^nu —, Ne ho un
"precipiziOfl = A — , m. av. In gran copia.
Pióv' —, Piove a rovescio, a dirotto.
Zélle, Tigna = Fig. Nel pi. Piccoli,
ma numerosi debiti, "Taccolin, "Chio-
derelli „. Sta' piène de —, Aver di molti
debiti, "Reggersi sui chiodi, come il
Crocifisso „ = Métt' a —, Cavillare, Met-
tere in questione , per truffare. JV
iruuènne —, Cercar cavilli, sotterfugi
Il Zelltfae, Tignoso = Fig. Cavilloso.
[ZeUajóne] l| Zéllajd*, Ingannare , Met-
tere in mezzo = Truffare.
Zenale, Grembiule. (Sen. ^ Zinale^)
Il Zcnate, sf. Seno, Vano, formato dal
grembiale = Grembialata-ulata j| Dim.
Zenatéllc, Grembiatella.
Zénsliere, Zén^re, Zingaro = Bin^
dolo, Baggiratore !J Zingaràcchie (Pai.),
Persona sciatta e poco di buono || Zin-
ganude, parola con cui i bambini^ escla-
mando, chiamano un altro bambino
affatto nudo || Zlnvarésclie , agg. Di
Linguaggio. Di gergo. Furbesco, Fur-
fantino. Léngua — 1| ZlnsarlJiC, Mette-
re in mezzo, Baggirare = Truffare ||
Zengrarìje, sf. Luogo all'aperto dove i
zingari sogliono stare.
Zénne, Mammella. Parte laterale e
anteriore del petto, sia dell'uomo sia
della donna. ("Zinna*„, Poppa).
Zepelle (T.), Capra. Cfr. Zappe, {tè-
ba*„).
Zépere, agg. Ved. Spare.
Zépeì'6 (T.), sf. Cacherelli, per lo
più, delle capre o delle pecore.
Zéppe e Zéppele, Zeppa = Bietta
da calzare un mobile af&nohè non tra-
balli = Fig. Métte' —, Sobbillare ; Met-
ter male tra persone. Se ccuUù n«' je
mette —, ne' llettecave, Se quello non
r istigava, non si sarebbero rotti, gua-
stati = Dim. Zeppetèlle, Zeppelélle,
Biettina Ij Zéppele , sf. pi. Specie di
fritto, che si mangia, come cibo di rito,
nel di di S. Giuseppe || ZeppiC, Mette-
re, Calcare, il conio = Imbiettare,
Metter la bietta per stringere, calzare,
fendere li ZeppaJJe, sf. Bitaglio di pel-
le che si mette in giro tra il suolo e
la soletta = Pan' a —, Pane cattivo,
non ben cresciuto H Zeppate, fig. Ma-
ligna insinuazione. Mend', Dd\ le —',
Istigare || ZeppnllJA'-ellJiC, tr. e rifi.
Fam. " Grafliare „, Rubare.
*Zéppele, Fascetta per ferite.
Zeppenè'ide (Pai.), Sasseto = Ter-
reno incoltivabile perchè sassoso.
Zeppdnde, sf. Puntello |! Zeppnn-
Aà,\ ZuppnnclA', Puntellare.
Zerlénarlie, sf. Striscia di panno
tagliata o strappata per lo lungo =
Per sim. Striscia di terreno lunga e
stretta = Ferita da taglio molto lun-
ga il ZerlenshljiC , Tagliare panno o
carta a lunghe strisce = Ferire in più
punti, facendo dei lunghi tagli !| Zer-
leiiffbljatc. Tagliato a strisce = Té' le
cosse, le vracce, tutte — ròsee, Ha le
cosce, le braccia, listate, macchiate, in
rosso.
Zetrèlle, Ragazza, Fanciulla da ma-
rito. Non com. = Agg. di Mela.
Zéxe, sf. pi. Fam. Moine !| Zextfse,
Lezioso, Daddoloso.
zr, Zlje, '"Zljane, Zio = Nome col
quale i contadini, per rispetto, chiama-
no i più anziani, anche sconosciuti.
Una volta, anche i monaci. Inoltre, il
patrigno = L'apoc. è costante quando
zije, precede il nome della pers. Zi'
'Ndréjje, Zi' 'Ndònie = Cullù m'arevé
tije Quello mi è zio. (" Ziano*^) 1| Zìi,
Zlje, Zia. Matrigna. Yed. Zi(*.
Zicchie, voce per iscacciare il maia-
le. Ved. €l«se. (Lat. *SuiculU'),
Zicchie (C. •. A.), Bastoncello a cui
si batte nel gioco della lippa.
Zichi, fam. Agg. Di cosa. Piocin pio-
oino, e speo. Cortissimo, "Ino i no »
Ved. Ciche.
Zichelle (T.), Maiale = P.''» Zichi,
Digitized by
Google
820
zie
Zichìjje, Zichelle, voci per richiamare
il porco. Yed. Zleehle.
ZI«hteo}ie, sm. Per iach. Personci-
na piccola ed esile, Omuncolo, Cosino
[Nel gergo, il Bere. Je piace lu — ].
Ziéne (Rer.), Zaino dei pecorai.
Zìmbele (T.), Cembalo = Pig. Sund'
lu —, " Grancire „, Babare.
ZimbriUe (v.), nel gergo, Cappello.
Zinze, *Nzinz& (Pai.), prep. Senza.
Z<2?2n*(Aq.), Fuscello 11 Zippere{lPB.\.\
Bf. Lippa. Cfr. Céppe.
Zite, Yed. Zetélle.
Zlt**', intr. e rifl. Per intimar si-
lenzio. Zettéte!, Zettéteve!, Zitti!, Ta-
cete!, Chetatavi! (Sen. "Zittare„, tr. e
rifl.).
ZizeW (Ar.), Cigolare. Lapéggia réte
zìzele, La peggio rota cigola. Cfr. Cìcéle,
2« signif. e Cicilijd'.
* Zizze, Poppa. Non com. («* Zizza*„).
ZòccTie (T., P., lior.). Chicco d'uva,
d'uliva, di grano e sim. A zzòc& a zzòc-
che se còjje la *live — G-ranello, Bri-
ciolo, di sale; Pezzo di zucchero =
Biòccolo, Pallottola, Bozzolo, ohe fa la
farina intrisa quando non è ben me-
stata = Nel pi. Li zòcche, quella vi-
vanda è che anche detta Virtù, e Cucine \\
Zucculijd', Eaggranellare ; Baccattare.
Zòcchele (Ort.), Toppo, Ciocco, da
ardere || ZuccTiétte (Cast. C.) , Piccolo
pezzo da ardere.
Zòcehele, sf. Grosso topo. Più com.
Surecóne =^ Per isoh. , Porcellino =
[Iperb. Pidocchio marchiano] = Fig.
Zòcchela vècchie, o Zucculone, Furbac-
chione (Lat. Sucula').
Ztfclie, sf. Fune. Poco com. (In al-
tri luoghi, Topr., At..., com. per Fu-
ne) = [Clvltaq. Zóche, sm. Fune corta
= T. 1594 : Una zooa vecchia] \\ Dim. Zt»-
chétte, Funicella = [Toceo, Secàcchie,
Cast. C. Zecàcchie, sm. Fune corta] ||
Zuquare (V.), Funaio, Cordaio. ("Bo-
ga*». Lunig. e Massa, " Seghetto „, Fu-
nicella).
Zòlfe, sf. Fig. e fam. Atto giudi-
ziario. Nota di spese, e sim., che non
fa piacere a ohi li riceve. (Da " Solfa „
Note musicali; Musica scritta).
Zólle (Cast. C), sf. Bottoncino di
panno o di filo, usato dai contadini per
serrare la camicia al collo e alle ma-
niche = Pett. Nappa, formata con ri-
piegature di un nastro. Dim. Ztdlétte,
Nappetta, Nappina = Pai. Zullitte,
sm. Nappetta rossa che si attacca alla
fronte delle bestie per scongiurar le
malie. (Lat. Anaula-j,
Ztf mbe , Salto. Fa* 'nu — , Fare ,
Spiccare, un salto = Balzo. Me c% fatte
fa' *nu — /, Mi hai dato un balzo. Mi
hai fatto trasalire || Dim. Zumbétte,
zuz
Saltetto, Saltettino || A saambe mam-
bitte, m. av. Salticchiando, Salterel-
lando. Fa' —, Saltellare. Chi p6,fa—,
e echi nem ho, se Sta fitte, prov. Chi
può, saltella, ballonzola, e chi non può,
se ne sta li := È anche un gioco fano.
li ZambA', ved.
Zénghe (C. fr.). sm. Monco, Chi è
privo di una mano, di qualche dito,
di un braccio = Agg. Mona — . Yed.
Claasii'.
Zu (Se.), art. det. Il, Lo = Za, La.
Anche, 8u e Sa,
Zucd*, fam. Noiare, Infastidire li Zu-
eate, agg. di Abito. Stretto. tTÌ' —, Stri-
minzirsi.
Zueebere, Zucchero || *Niaeearii',
Inzuccherare = Fam. — le itrunze.
Confettare una rapa. Far garbatezze,
Benderò onori, favori, a chi n' è imme-
ritevole Il Strtf ni« 'naneoarate, fam.
"Pidocchio riunto „, Yillan rifatto.
Za«eliétte, fam. Sm. Bibotta ple-
bea. Nen fa avetre che fi' facènne zuc»
chitte. (Cfr. " Ciucca „, Sbornia „).
Zuche, fam. Marrano. (" Zugo*„,
Miachione).
Zair«t« e Znntbete, voci che espri-
mono l'Atto del cadere. Yed. TaflTete.
Zaffili', *Xutrré,\ Soffiare = Fig. '
Fremere || Zòflle, Ziifll«, *Ziiflnre, sm..
Soffio li Znflriat<lr«, «ZafiTrattf r«, Sof-
fione.
"^Zarframe, sf. Zafferano = [Aq.
Zaffrana pazza. Colchico = " Stat. a-
quil. „, Zoffrana],
*Zalfat«, sf. Per antonom., il Sol-
fato di chinina.
Zulìe (T.), Piccolo = Dim. ZuUStte,
Lu — mV, Il mio piccino, bambino.
(" Giulio* „, Fanciullo).
Zambie, Saltare = Balzare. — da
lu Ultte, Balzare dal letto = Sobbal-
zare. A cquande zomba zómbe, Di trat-
to in tratto sobbalza. (Cfr. "Tomare*„,
Tombolare. Fr. Tomber) \\ Zanablttljii',
Balzellare, Saltellare, Salticchiare ;
Ballettare = [Cam. 2Sumbulijd'], Yed.
Ztfiabe.
_ Zappe, sf. Nella maniera: Pijd* *na
— , Fare una camiciata. Esser sudato
fradicio ; Prendere un* infradiciata,
Immollarsi per pioggia che caschi ad-
dosso. (Sino, d' "*Inzuppata „).
Zappili', *Zappri(', Succhiare, Suc-
ciare.
ZurlK', Buèzare = [T., Ar. ZuUd%
(Aret. e Lucch. "Zurlare „) || Zarle, sf.
Buèèo. Pijd* la —, Bugiare = [V., Ar.
Zulle] Il Zarlétte, agg. a sost. Fanciul-
lo vivace, scherzoso.
Zaza, n. fané, del Cane = [Zuzù e
Ceciù] li Zusae (T.), voce per incitare il
cane.
Digitized by
Google
£za - zza
321
A&iK, voce per ohiamare o per iscao-
ciare la capra = [Zzd = Can. Anche
per ohiamare o per scacciare la pecora
= Cb. Titce = Pac. Zzirò = Ar. Zza-
rè = ì^eue, Èsarl e Èzerrù], Cfr. Zap-
pe e Zzirre,
ZzacarìUe (Ari), sf. Chiocciolina di
mare di forma conica.
Ìi»e«liUe> n- di pers. Ezechia =
= Zecchine e èzecchine],
Aia«etaljéle, n. di pers. Ezechiele.
Zzaffe (O. flr.) sf. Spreg. Moltitudine
di pers. o di cose, Fitta.
ÈzahàJJe, sf. Nastro dozzinale per
legare le calze = Cordicella che si av-
volge intorno alla razzola, e poi si sfi-
la per ispingerla = Frómbola = Pai.
Zzavajje,
Zzaharille (T.), Monello.
èzàhene, sf. Lo stesso che Zzahajje,
e più com. — To««o, Zàine, Nastro
stretto. Ved. ZacarìUe,
Aianne, sm. Il capo di una compa-
gnia di bontemponi, spec. delle ma-
schere, che ha del gradasso, e tiene a
rispetto la folla i Aiannone. Lo stesso
che ftiaitMe = Bighellone, Chi va a
giostroni per consuetudine. Ved. Zanne,
Zzarraoìcchie (Ca«.), Farfanicchio,
" Cazzabùbbolo „ , Presun tuosello.
ftftar ravvile, sf. Grano duro, usato
per farne paste da minestra = [Sara-
valle, *SaravùoUe].
AiarraTMll«, sf. Calabrone = [Lu
ZzarravuUe = P. Arzawlle = Cast. €.,
Peti., Ro««. Azióne, m. = Ari, Èzone,
m. Lu — d^óre, Il calabrone dorato.
Lustriate, Ile. nero] || iiarrarnUUil',
fig. Andar gironi, a gironi ; Andar ron-
zando, come un calabrone, sprecando
il tempo = Il Bigirare vorticoso degli
oggetti menati in aria dal vento.
2^a883 Q èzasaone, Omaccione, che
non ha di buono altro ohe la forza
dei muscoli.
Zzave, sf. Fam. Mota, Fango = In-
truglio, Guazzabuglio di cose liquide,
" Pottiniooio „ = Fig. Bordaglia, Bece-
rume. N^n d^ammiitecd* nghe *88a —!,
Da codeste canaglie alla larga ! |! :fefta-
TiUJe. Lo stesso che Aftave || tiara -
rUe> sf. Mollicchio, Luogo bagnato di
materie sudice = Molte e cattive vi-
vande. Ha fatte *na —, (Invece di un
desinare per bene), ha fatto un intru-
glio, un guazzabuglio, da sciattar lo
stomaco || ^fciavardtfne, Chi lavora alla
sciamannata. Pasticcione , Acciabatto ne ,
Intruglione , Grufolone . Introgolone
= [Ari, 2^avajj6né] \\ Èzavarrine (€.
fr.), Trappolone, Cabalone || 'Niavar-
dK', 'NiaTarA', Inzafardare, Insudi-
ciare con materie grasse, con fango,
eco. .i ' Nzaravajje, ved.
ftiaTÒrre, sf. pi. Pietruzze, Ghiaiot-
toli, usati dai muratori per riempire i
vani tra pietra e pietra, tra una fila e
Taltra di mattoni = [èzavérre e Zza-
vurre].
AiaTÒtte, fam. Uomo plebeo e poco
di buono =3 Bighellone I| ÌiaTattlJ<(',
Bighellonare.
Aileaiiletae, sf. Nome di uno stru-
mentino formato da un disco di coccio,
con due buchini nel mezzo, pei quali
passa un filo col quale i fanciulli gì' im-
primono un movimento di rotazione —
[Zzurre-zzurre e Bubbiì = Cast. C Fur-
refurre]. (Cfr. ''Giga*„, antico strum.
mus. a corde).
Aile«iie iiaeeiie, sm. Zig zag. Com.
nel m. av. A — .
Zzira-zzire (V.), Tellina.
Èftlre«aBBlre«lie, sf. pi. Per isch.
BìHa. §tatte sòde! Ne' mme fa* reaajje*
le — , Smetti, non farmi montar la
bi22a!
Aiirl e Zslrl ri ri, voci per chia-
mare e per carezzare il maiale = Fig.
Per ingiuria: Vattene^ zzirU, Via di
qua, porcaccione !
ftiirllle, sm. pi. Fig. e volg. " Cor-
belli „, « Zebedei „, "Zeri^.
Zzirre, sm. Becco, Capro. Com., in
senso fig. ae Pese. Zzurre.
iilrre, sf. 2irla, vaso di terra cotta
simile all'orcio, usato per tenerci il vi-
no o l'aceto. (Sen. " Ì5iro „).
Zzéne (Ari). Ved. Aftarravulle. Sm.
Il frullare della trottola o della pietra
scagliata con forza. Fa* lu —, Frul-
lare. J* d fatte fa* lu — !, L'ha fatto
frullare (il sasso). L'ha scagliato con
violenza.
Aiòftfte, sf. Soi2ume, Materia semi-
liquida che sporca ; detto partio. della
morchia = [Jòzze = C. fr. Jòrze], Ved.
liòifte.
Zzurefecate (C. fr.), sm. Vivanda
fatta di carne spezzettata e cotta in pa-
della con peperoni, cii>olle e pomidorL
Ainrre. Nella maniera fané. : Dd'
le — , Far le Incorna; e si accompagna
la voce col mostrare l' indice e il mi-
gnolo tesi. Ved. Zzirre = [Pese. Zzur-
re, Becco = O. Vj'ecchia — , Vecchia
cuoca !].
"kàarrljà,* , intr. Frullare, Bammu-
linare, Moversi rapidam. in giro ; detto
spec. degli oggetti menati in aria da
un nodo di vento = Di pers. e spec. di
bambini. Girellare. Trottolare = Di
ohi armeggia per raggirare alcuno, o
perchè ha tempo da sprecare. Girella-
re, Girandolare. Bonzare. (Cfr. tose,
cont. "J^SurrarCn e sen. " A44orare„) ||
ftiarrliainlnde, Girellio.
Digitized by
Google
Digitized by
Google
CORREZIONI (C.) E AGGIUNTE (A.)
Per quanta po$$a éMsere la diligenza che $i metta neUa correzione di un'opera
come quetta (e, a onor del vero, dichiaro che la diligenza del mio editore è stata
miràbile) è ben difficile che degli errori, e a voUe di quéUi da pigliar con le mòlle,
non ièfuggano. Il discreto e colto lettore, se mai fotte il caso, correggerà da se
atesso, Qtt< noto qualcosa avvertita da me sopra lavoro e fo alcune giunte,
A pag. 8, rig^ 80 — garentire, (0,) garantire.
j, 8. „ 26 — patriotismo, (C,J patriottismo.
„ S, „ 26 — quali e quanti, (0,) quali e quante.
In AbbMir»r»e — e dema, (C) edema.
« A ««MkBde — vulésse che ite, (C) vuUsse che cce t\
„ Facile — 8i oooiono, (C.) cooiono
„ Sntre — A«. Suldru, (C.) Cretine,
JV, * — (C.) Jt'.
(A,) AlTeiii', assoL Fig. Bigar diritto, Condursi regolarm.
Tu ne* wU — /, Tu non vuoi rigar diritto, vai "soasta
gnando „ ! *
„ <;iaa«lA'. (Ofr. "Ciuciare»),
n 9Im»««atiire — MagHione, (0,) MangiUone.
„ 'Nvlneelne, 8^ signif. (Ofr. " Ciucca „, Sbornia).
„ *N sméHv — (Lat. In aestu. Vetbi).
„ Scacazzittu — ("Cazzabùbbolo»), (G,) " Cazzabubbolo „ .
^ 8gruttd\ Scalcinare, Guastare, qua e là la superf. di
un muro = Bifl. Di muro vecchio. Mostrare qua e 1&
sdruci più o meno profondi.
„ Tanne — Jì, 'n —, (C) J%, 'n — .
Digitized by
Google
Digitized by
Google
Digitized by
Google
DEL MEDESIMO AUTORE
Tradizioni popolari abruzzesi. Voi. I, Parte \.% 1882.
Parte 2% 1886 — Novelle. ' ,
„ Voi. II, 1886 — Canti.
„ Voi. Ili, 1890 — Credenze, usi e costumi.
„ Voi. IV — (in corso di stampa).
"■ ,^ ^e\V Archivio per lo studio delle tradizioni popo-
lari — Leggende popolari in versi - Leggenda
popolare abruzzese - Le 12 parole della verità
- Streghe e stregherie - l tesori incantati -
Giochi fanciulleschi - Novella- Il pastore e la
pastorizia in Abruzzo - I 12 mesi dell'anno -
Botanica popolare - I fatti di Z€ Tanghe - La
rabbia dei cani - Melodie popolari abruzzesi.
Di prossima pubblicazione:
Documenti per lo studio dei vernacoli abruzzesi.
Proverbi abruzzesi coi riscontri toscani.
Digitized by
Google
Digitized by
Google
Digitized by
Google
Digitized by
Google
Digitized by
Google
Digitized by
Google
Digitized by
Google