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Full text of "Vocabolario dell'uso abruzzese"

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VK^ VOCABOLARIO 



DELL'USO ABRUZZESE 



COMPILATO - 



G-ENNARO FINAMORE 



SECONDA EDIZIONE 




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CITTA DI CASTELLO 

TIPOGRAFIA DELLO STABILIMENTO S. LAPI 

1893 

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VOCABOLARIO 



DEXiL'USO ABRUZZESE 



COMPILATO 



aENNARO FINAMORE 



SECONDA EDIZIONE 




CITTA DI CASTELLO 

TIPOGRAFIA DELLO STABILIMENTO S. LAPI 

1893 

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T—r-TT- 



y HARVARD COLLEGE LIBRARY 



NASH FUND_ 



PBOPBIBTÀ LBTTEBABU. 



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AVVERTENZA 



1. Nella 1* edizione di questo Vocabolario delVuso abruzzese 
presi le mosse dalla parlata di Oessopalenai mio comune na* 
tivo; in questa, movo dalla parlata di Lanciano; anzi, ne' pre- 
liminari — pronunzia, ortografia, morfologia — e nella 1* Parte 
— italiana-dialettale — , i riscontri col toscano sono esclusiva- 
mente lancianesi. 

Uso il vocabolo " Parlata „ come sinonimo di " Sottodialetto „. Il « Dialetto 
abruzzese „ — ohe, in massima parte, è una delle principali varietà del siculo- 
napoletano — l quel che vi ha di comune nella moltiplicità dei eottodialetti 
parlati fra il Tronto e il Trigno. 

Kitenendo di contribnire meglio allo scopo didattico e di stimolare lo 
-spirito d'investigazione storica, "poiché la lingua è qualche cosa di più che 
una serie di vocaboli „, nella 1* Parte ho aggruppato questi secondo rordine 
tenuto dallo Zambaldi nel suo Vocabolario etimologico italiano, "Dando 
unite le parole che derivano da uno stesso fonte, in maniera che ciascuna 
stia a casa sua e vi tenga il suo posto, come ogni persona in un grande al- 
bero genealogico, e vi ajppariscano le ^miglie grandi e piccole, le parentele 
«trette e lontane^ le origini paesane e straniere „, spero di movere nello 
studioso la curiosità di ricercare nell'opera dello Zambaldi quelle ragioni 
degli i^gruppamentì, che nel mio breve elenco non era il caso di assegnare. 

lie parole con un numero a destra, sono da cercare ne' gruppi indicati 
dal numero istesso. 

2. Nella 2* Parte, dialettale-italiana : a) i vocaboli lancianesi 
sono in minuscolo grasso; b) i vocaboli di altri comuni, con indi- 
zione delle rispettive provenienze, in corsivo; e) tutto ciò che 
non è lancianese, è in parentesi quadre ; d) i vocaboli e i modi 
senza indicazione di provenienza sono della parlata gessana. ^ 

Che la trascrizione e la spiegazione dei vocaboli non rac- 
<?olti da me stesso in vari luoghi siano esattissime, nonostante 
che fatte da persone intelligenti, non potrei garentire. Quanto 
ai vocaboli e ai modi lancianesi, li ho riscontrati ^ tutti, un 
per uno „, alla fonte. 



1 Ij'aver secata la provenienza dei vocaboli non importa, com'è naturale, 
«he i medesimi siano da ritenere come particolari del luogo indicato; ma io 
dovevo darli nella forma che hanno là dove li ho raccolti. 



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Il più delle volte ho tralasciato di segnare la qualità delle 
parole. In tali casi, s'intenda che ciò era superfluo, stante il 
. perfetto riscontro del nostro col vocabolo toscano: nome con 
nome, aggettivo con aggettivo, ecc. ; maschile con maschile, ecc. ; 
verbo transitivo con transitivo, ecc. E cosi per le varianti o 
pei vocaboli delle parlate diverse dalla lancianese. Inoltre,, 
dove nulla è notato delle qualità di un verbo, s'ha da intendere 
che il nostro ha le forme di transitivo, intransitivo, pronomi- 
nale, ecc., del corrispondente toscano. 

Le abbreviazioni da me usate sono tanto comuni e chiare da 
non aver bisogno di spiegazione. 

3. È quasi superfluo il dire che, tanto nella 1* quanto nella 
2* Parte del Vocabolario, ho registrato solamente le parole e 
i modi che per spiccate modalità fonetiche, morfologiche o 
sintattiche differiscono più o meno dalle parole e dai modi to- 
scani, lasciando in dietro, e non è poca, la parte comune, che. 
non ha di speciale altro se non quei mutamenti fonetici dei 
quali in generale si discorre nel trattatello sulla Pronunzia. 

4. Nella nostra, come del resto in ogni altra parlata, sona 
due strati idiomatici : Tuno di voci e modi adoperati nel discorso 
familiare anche da persone colte ; e l'altro di parole e maniere 
più comunemente usate dal volgo. In questo secondo strato 
sono poi dei vocaboli esclusivamente volgari, che un uomo colto 
non pronunzia mai o solamente di rado, quasi come parole di 
gergo, e facendo intendere, con un certo tono enfatico, che le 
adopera appunto come tali. Tenendo conto di siffatte diffe- 
renze, nel Vocabolario ho notato in primo luogo la forma più 
comune; in secondo, senza interposizione di un e, la più volgare, 
e con un asterisco a sinistra ho segnato le esclusivamente plebee. 

Nelle parentesi, l'asterisco che precede la parola latina o italiana, in- 
dica forme supposte. Quello che se^ue, forme antiquate. 

Le forme e i vocaboli toscani di uso familiare o volgare ho contrasse- 
gnati con virgolette. 

5. Per coloro che desiderassero di studiare la fonetica della 
parlata lancianese in confronto con alcune altre di questa Pro- 
vincia, ho messo insieme i necessari elementi da me raccolti 
con la guida delle serie compilotte dal D'Ovidio allorché, nel 
1878, aveva in animo di dare un lavoro sui dialetti del Sannio,. 
dell'Abruzzo e deirAscolano, risparmiando cosi agli studiosi la 
fatica di pescare tutto nel Vocabolario. ^ A me non rimarrà 



^ In siffatto confronto, fra altro, non solamente sarà manifesta la sopravvi- 
venza dei dittonghi, anche più arcaici, del latino; ma l'evoluzione delle loro 
forme. 



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<clie a dare delle informazioni intorno alla pronunzia lancianese, 
e delle dichiarazioni sulla ortografia relativa, accompagnate da 
riscontri, credo, non inutili a chi incomincia lo studio del pa- 
trio idioma. 

Nel Vocabolario, oliare a notare dei riscontri con le forme originarie, ho 
ceduto qualche volta alla forza irresistibile di manifestare i miei sospetti in- 
tomo ad alcune etimologie. Chiuse in parentesi e rincantucciate senza pre- 
tensione in fine di paragrafo, spero che quelle indicazioni non abbiano a far 
male a nessuno. In ogni caso, a una franca confessione della colpa non si 
negheranno, spero, le circostanze attenuanti. 

6. Se niente altro rimanesse ad attestare l'antica differenza 
di tipo etnico, basterebbe la lingua per dedurne che i toscani 
sono i discendenti di quegli etruschi le cui civili istituzioni e 
le arti si svolsero in forme anche oggidì ammirate; e noi, stirpe 
sabellica, proveniamo da quel ceppo osco le cui propaggini eb- 
bero in ogni tempo reputazione di forti. In bocca toscana, la 
parola è tornita, finita in ogni parte, e vibra come onda musi- 
cale; in bocca abruzzese, è semplicemente qualcosa che serve 
a comunicare il pensiero pur che sia. Nella nostra parola, niente 
di artistico; tutt' altro! Ogni comune ha modulazioni proprie, 
per cui ci è facile riconoscerci; ma tutte più o meno ingrate, 
e alcune cosi poco umane, che a noi stessi non par vero. V'ha 
•di più, che oltre a potare con frequenti aferesi ed apocopi le 
parole, e di strizzarle con sincopi ed etlissi, poiché non ci cale 
che della tonica (a sua volta, per circostanze che saranno de- 
terminate, soggetta a non rari mutamenti) delle protoniche e 
postoniche facciamo mano bassa. Aggiungi, che il suono netto 
delle vocali non essendo di nostro genio, iniziali, quando re- 
stano, le aspiriamo; mediane, curiamo sempre di evitare l'iato; ^ 
finali, non accentate, ne riduciamo il suono a un che d'indi- 
stinto: una specie di e muta. Da ultimo, nella lancianese, come 
•nelle altre parlate abruzzesi, è notevole il costante passaggio 
delle consonanti tenui in medie per influenza di n. Il che 
conferma che se questa regione è tuttora di genti vel fortissU 
marum Italiae (Plin.y III, 11), la nostra lingua non ha mu- 
scoli robusti ed agili come le nostre braccia, e che la nostra 
parola, sempre " opicante „, è lontana dalla venustà toscana. 

Per le popolazioni che vivono tra il Gran Sasso, la Maiella, 
e il Velino, ciò che è piccino dovè parere spregevole. Cosi a 
oonfronto della dovizia toscana, ristretto è il numero dei nostri 
diminutivi; e tra questi, il più comune è quello che già in- 



* Spesso, anche delle consonanti evitiamo 1' incontro con epentesi di vocale 
Ved. n. Ufi. 



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6 

chiuse un'idea di spregio: " uccio „. — Inoltre, pareccM nomi, che 
nel toscano sono di genere femminile, noi li facciamo maschili. 

Tuttavia, questi sciatti parlari sono, in certo modo, i nostri 
migliori titoli nobiliari. Più che non i ruderi di bronzo, di 
pietra o di terra cotta, essi fanno testimonianza del tempo re- 
moto nel quale i diversi idiomi italici si andavano conformando^ 
al latino. In quella fusione, che fu prima forma (romanza) 
della lingua nazionale, la nostra individualità etnica non aveva 
a perdere molto di se stessa; * in guisa che anche oggi, per 
mezzo del nostro dialetto, ci ò dato distinguere alcuni linea- 
menti caratteristici della nostra razza: nel linguaggio, più te- 
nace delle stesse tradizioni e delle attitudini fisiche e morali,, 
rinvenire i tratti fisiognomici di quei nostri progenitori, pei 
quali la storia, intenta a dir di Eoma, non ha che poche e 
monche parole. 

Né alPassimilazione toscana (alla quale, e non già alla mo- 
derna Roma, dobbiamo Tesser oggi una nazione ^ italiana „) 
abbiamo resistito meno. Onde avviene: 

a) Che se pure abbiamo forme sintattiche ricalcitranti e pa- 
role senza fine che ci è d'uopo imparare a pronunziare ortofo- 
nicamente, ne abbiamo altresì non in scarso numero che, in 
ricognizione delPegemonia, dobbiamo imparare a pronunziare in 
modo diverso dal tipo fonetico originario (Es. ÒpXe, Capone^ 
Caméle, Pruvéde\ Paròcchie, MuchCf Alume, Sabbete, Caròfene, 
Ache, Séche, Spiche, Lache, Locke, Macre, Beerete, Anese, Fattole,. 
Ceraie, Jóche, Juvd*, Jùdece, JudìzXe, SsaudV, Ssercetà*, SequV, 
Patre, Maire, Córte, Mdscule, Dèce, Péde, Méte\ Virde, Sicché, 
Lònghe, Q\mXe, Mu^e, NucCj Eùvere, ecc.). Dal che si veda 
che alcune modalità etniche, originariamente comuni alle fa- 
velle osca, umbra e latina — derivanti da una madre lingua^ 
che fu quella degl'Itali di stirpe ariana — hanno avuto presso 
di noi più tenace vita, per modo che nel parlare siamo non di 
rado più latini di coloro che furono latini una volta. ^ 



* Mentre i latini non intendevano senza interpetre o senza averle studiate^ 
le lingae etrusca, gallica e greca, non solamente intendevano l'oscb, ma si dilet- 
tavano a sentire le commedie (atellane) recitate in tale lingua, la quale, se non 
la stessa cosa, come alcuni opinarono, m certamente molto affine al sermo vvì- 
garis dei latini. 

2 Anche pit. che nel lancianese, si nota in molti altri nostri subdialetti la 
grande frequenza dei dittonghi. Nel qual fatto è da riconoscere uno stadio della 
nostra vita linguistica simile a quello del latino non ancora divenuto il sermo 
urbanus trasmessoci dalla scrittura. Tuttavia, di speciale interesse è la parlata, 
lancianese, non solamente perchè è quella di una città, che ora, come negli an- 
tichi temi)i, è tra le più popolose e importanti della Bellone, ma anche perchè, 
al pari dei sottodialetti parlati nei comuni sulla riva sinistra del Sangro, lon- 
tana dalle influenze del Molise, della Campania, del Lazio, dell'Umbria e delle 
Marche, è una delie più schiettamente abruzzesi. 



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b) Che la maggior parte delle voci germaniche assimilate dal 
toscano sono tanto estranee al nostro uso quanto non sarebbe se 
già per quella via non fossero passate nella lingua nazionale 
(Es. Albergo, Astio, Agghindare, Baldo, Bazza, Bazzotto, Bica, 
Blocco, Brando, Camuffare, Ciocca, Cioncare, Crusca, Danzare, 
Drudo, Fìgnolo, Gaio, Ghermire, Gherone, Ghignare, Gora, 
Greppia, Grinta, Grullo, Gualcire, Guari, Gufo, Guinzaglio, 
Guisa, Rocca (arnese), Rosta, Schermo, Scranna, Scotto, Sdruc- 
ciolare, Slitta, Spola, Sprillare, Stia, Stormo, Strale, Strozza, 
Tasca, Trecca, Tregua, Tuffare, Uosa, Usbergo, Zolla). Se- 
nonchè, quelle voci straniere, qualunque siane la provenienza, 
che abbiamo accolte, conserviamo meglio nella loro forma ori- 
ginale (Es. Banghe, VarV, Verre, Vàlecd\ Vande (sf ), Van- 
dére, Vìnele, Vardd*, Schine, Trapéle, Zénghere — Papusce, Ror 
eamd\ Barracd, Ciuvétte — Macare, Caméle, Cerate, Mdchene, 
Vucale, Pratteche, Lèpre (malatt.). Sclere, Perdesénnele, ecc.). 
Inoltre, se il toscano ha assimilato molte voci latine e greche 

— del resto in buona parte formanti lo strato idiomatico colto 

— alla nostra volta, e senza alcun sussidio di elaborazione let- 
teraria, abbiamo tuttora sulla lingua non poche voci di buon 
conio latino (Es. Abberrutd\ Adduce^, Ald\ Appumétte\ Arbeld*, 
Oajóle, Caracine, Cesa*, Chióchie, Cunéle, Curdésche, Fetd\ 
Ferzóre, Frìscule, Maddeméne, Massére, ManòppXe, Masse, Mu- 
córCj Paètend*, Róle, Scdlécohie, Sartàjene, Sucd\ Trappite, 
Umd\ Zòcchele (sf.), ecc., ecc.). 

Oltre a questo, due fenomeni che soli basterebbero a dare 
fisonomia spiccata al subdialetto lancianese, nonché, dal più al 
meno, a tutti quelli del Chietino, del Teramano e di una parte 
dell'Aquilano, sia che parlati nei piccoli villaggi, sia che in 
città antiche quanto Roma (Vasto [Histonium]j Ortona [Ortona], 
Lanciano [Anxanum], TeTeLmo[Interamnia]j Atri [Hadria]^ Penne 
[Pinna], Sulmona [Sulnio], ecc.) sono: 1. L'assimilazione voca- 
lica, nella gradazione delle sue forme, " non còme fatto spora- 
dico, ma come legge contìnuamente e costantemente attiva „ 
(De Lollis, in Archiv. Glottol., XII) ; 2. La conservazione di 
alcuni nessi latini, generalmente alterati negli altri idiomi 
della Penisola: FI, PI, Bl, intatti nel Teramano, in parte del- 
l'Aquilano, e in qualche comune del Chietino; e di regola in- 
duriti in Fr, Pr, Br nel Chietino. 

7. Non ho dato a questo lavoro il titolo di Vocabolario com- 
parato del dialetto lancianese, perchè molta parte di esso sa- 
rebbe rimasta, quasi come cosa estranea, fuori dei limiti di si 
fatta indicazione. Invece, ho mantenuto il titolo di Vocabolario 



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dell'uso abruzzese, poiché, sebbene la parte principale del me- 
desimo sia formata dal dialetto di Lanciano, sono tante le at- 
tinenze tra questo e gli altri nostri sottodialetti, ^ e inoltre cosi 
frequenti le varianti che ho potuto dare 'dei medesimi, che il 
titolo non parmi sia da ritenere improprio. Tali varianti sa- 
rebbero state più copiose se l'appello che già feci alla cortesia 
e al patriotismo dei miei corregionari non fosse rimasto quasi 
senz'eco. Tuttavia, dopo la pubblicazione del mio primo saggio, 
lavori molto pregevoli hanno vista la luce ; * si che ho potuto 
fare mio prò e del materiale linguistico e degl'insegnamenti in 
essi contenuti. — E qui nell'attestare il mio grato animo a tutti 
coloro che mi furono cortesi di aiuto, sodisfo un bisogno del 
cuore nel far menzione speciale del povero amico Orazio Rec- 
chione (Polena), a cui molto debbo. — Aggiungerò che molti 
vocaboli della parlata di Castelfrentano ho ricavato da un ms. 
del defunto Luigi Groonali, facendo voti che quello e altri 
manoscritti di quel valentuomo siano almeno depositati in qual- 
cuna delle nostre Biblioteche. 

L'esser conscio di aver fatto quanto era in me per presen- 
tare un inventario fedele, se non ricco, del nostro patrimonio 
linguistico, mi è di compenso alle durate fatiche; ma non mi 
lusingo di esser riuscito a porgere tutti gli elementi di uno 
studio comparativo, da cui solamente può risultare la piena cono- 
scenza di un dialetto; e per questo invoco l'indulgenza di co- 
loro ohe intendono quali e quanti siano le difficoltà che circon- 
dano siffatte ricerche. 

La 1* edizione di questo lavoro dedicai alla cara e lacrU 
mata memoria di mio fratello Vincenzo. Ora, ahimè!, dovrei 
aggiungere: e de* miei adorati genitori — Certo che quelle 
sante memorie avranno culto ne' loro animi, dedico questa, con 
affetto riconoscente, alla diletta mia consorte Rosmunda e al 
mio bambino Amedeo. 

Lanciano, 18 febbraio 1896. 



» Non parlo delle varietà "fonetiche. Volendo tener conto stretto di queste, 
sarebbero da fare tanti vocabolari quanti sono i nostri (805) comuni, o cosi. 

« a. Savihi, 1881 ; F. Eomaki, 18^; G. Paksa, 1885; F. Bihdi, 1888; L. Fiora- 
vAWTi, 1888; C. Da Lollis, 1890-90; L. Awklli, 1892. 



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PRONUNZIA E ORTOGRAFIA 



VOCALI. 

Le vocali, in bocca lanoianese, come in qnasi tutto il resto dell' Abruzzo, suo- 
ziano ben diversamente che nel toscano. Il snono schietto delle toniche ci ri- 
pugna. Iniziali, siano pure atone, quando non precedute da consonante finale 
di altra parola, fanno sentire un'aspirazione, di regola, guttiirale (k), a volte 
palatina (j),^ e più. di rado labiale (o). Iniziali o mediane, oltre alle modifica- 
zioni determinate dalla vocale finale (di uscita neolatina), hanno delle appoggia- 
ture, degli strascichi, per via dei quali si ampliano, spesso fino al punto da ri- 
sultarne dittonghi, nei quali, d'ordinario, l'accento suol posare sulla preposi- 
tiva. Finali,' non accentate, scadono d'ordinario in è muta; e sarà questa la 
ragione per cui Ve e Vo lunghi del latino, seguiti da consonante semplice, pas- 
sano, di regola, nel nostro uso, in S ed ó, Ved. nn. 6 e 15. 

Siffatte modificazioni saranno qui indicate caso per caso, e si vorrà tenerle 
presenti nel riscontrare il Vocabolario, dove sarebbe stato inutile ripeterle a 
ogni parola. 

A. 

L'ho segnata or con l'accento acuto, come quando è in contatto con n o con 
-wi, o è finale di parola tronca ; or con l'accento grave, allorché è preceduta o se- 
gata da qualsiasi altra consonante. Nel primo caso, ha un suono alto, nasale ; ' 
nel secondo, nn snono grave, gutturale. P. e. N^dte, Dénne, Pandref Ch^dnele, — 
Mère, MàHrCf ■— Ame, Ldmhe, Fdme. E se un' à, iniziale, è preceduta da n o m, 
per ciò solo lascia il suono grave e prende l'acuto: Àbbete, '2f dbbete; Àche, 'N 
^ehe, eoe. E ciò nella pronunzia più corretta. Nella parlata volgare h^ poi que- 
ste altre modificazioni: 

Tanica. -^ 1. Iniziale o mediana, ha due suoni distinti, secondo che nella 
parola è in posizione o è seguita da consonante semplice, a) Nel primo caso, ha 
un suono che piega ad e: Écque, acqua; Pècche, pacco; Fiènghe, fianco; Férre, 
&rro; Piéaze, piazza, b) Nel secondo, ha uno strascico di o; Càope, capo; Pidone, 
piano; Stambàote , ata,m^a,to; e, nelle bocche più. volgari, è quasi totalmente ec- 
clissata da o: CÓpe, Pione, Stambdte. e) In antipenultima sillaba, ora piega e 
ora si confonde in è: Évete, alto; Féveze, falso; Sébbete, sabato, d) Nelle parole 
tronche in a, come gl'ihfin. della 1^ ooning., piega anche ad è (ma non cosi spic- 
catamente come nella parlata vastese e nella teramana). 



> Nei comuni intorno a Chieti (Ari, Oasalinoontrada . . .) il caso è ordinario. 

* 9^esta tendenza, tra noi comune, dà ragione di alcuni suoni strani in vari 
nostri subdialetti. Trattasi di contrazioni di dittonghi appunto sulla preposi- 
tiva. P. e., sera, sàtre (G-., V.) aare (At., A.), ecc. E, per analogia, quando la vo- 
cale è in posizione. 

» In altre parlate, specialm. nella casolana, negli stessi casi, si attenua fino 
ad é. 



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10 

2. Por influenza di i, postonico, muta in é, ì : Sande ètéce, S. Eustachio ; Sande 
Brlcìe, S. Biagio; Ceré<;e, ciliegia; PUìe, palio; Maddeméne, stamani; Ped èrìe,. 
per aria; le Chéne, i Cani; tu mègne, tu mangi. Ma in molti casi questo riflesso^ 
manca; es. Denare, pi. Denare; e, spesso, nella serie dei part. pass, in ato. 

8. Per analogia coi gerundi delle altre coniugazioni : ParUnne, parlando ; Can-- 
dinne j cantando; Magnlnne, mangiando. 

Aton». — 4. Iniziale, specialm. innanzi ad n, m, cade spesso per aferesi: 'Ndò^ 
n%e, 'Mbròaìe, 'Nguàtìe, 'NguHid', 'Scutd', 'Véne; ma è facilmente ripristinata — 
Protonioa, è conservata molto più ohe non le altre vocali — Finale, scade in e 
muta, come le altre vocali, ma, nell'unione delle parole, è ripristinata: adnde^ 
Sdnda Marìje; Marìje, Màrìja aandìsseme; Mdna ritte; Arta leggère; Crocia pe- 
adnde; Notta scure (Ved. n. 116). 

5. É prefissa a molti verbi e participi. In tal caso, se la parola non comin- 
cia con re o con 8 impura, la consonante iniziale (per assimilazione di un d lat., 
adf qualche volta conservato : Addelucd'y Addemmulld' ,) è raddoppiata. Se è q, 
questo è rafforzato in cq, o anche indurito in ce: Abbadd', AUavd', Areméite% 
Aaciòjje', Ascéjje'f Acquìatd' e Accujoitd', , 

Anche ad alcuni sostantivi e avverbi: Abbeèógne, Accaggióne^ Addò, Accucx, 
Ajére, Ved. Ay nel Vocabolario, P**. 2*. 

E. 

Tonl«». — 6. Ha due suoni: uno stretto, é, ed uno aperto, è. 

Il primo è : aj da un ìT innanzi a cons. sempl. : Nére, Néve, Péle, Sécchie, Cé- 
nere, Vévere. h) da un i in posizione : Tégne', Vénge', Néngue*, Céppe, èsse, Férme, 
Pésce, Léngue; e nei suffissi in eecTie, esse, ette, e) da un 6, passata nel tose, in 
è: Bène, Crème, Gènte, Jiaedèr'ie, Jèle, Méjje, Spécchie, Vècchie (eccez. Jlnere, Mè^ 
deche) e ne' suff. in enze : Partenze, Penetènze — Inoltre, da un' e breve innanzi a 
consonante semplice (nel toscano, il) : Dèce, Pède, Méte', d) da un' è: Cére, Vére,. 
Pègge (pèggio), Tutèle (tutèla). Querèle (querèla), Munastère (monastèro); con la 
stessa pronunzia nei suffissi in ere, ese, ete. e) dal dittongo ae, (tose, l) : Enèhe, 
Ebbrèe, Qalatée, Greche, Téd'ie (ecoez. slcule). Con la stessa pronunzia, dove il 
dittongo toscano è iè: Caneliére, Canelère; Becchiére, Becehére; Schière, Schére; 
Première, Premere, f) alcune volte da e, sia breve o lunga o in posizione, muta 
in i : Trìdece, Rite, Trappite, Mitre, Jische, Vìrdene. g) spesso^ nelle parole ter- 
minanti in a, questa si sente, come per propagginazione regressiva innanzi ad e : 
Felumaene, Siaene, Saere (Ved. nn. 116 e 129). 

Il suono aperto, nella bocca dei meno plebei, è quasi un la; in quella del 
volgo, Jéa,^ ohe nelle parole tronche ha uno strascico di nghe. Esso deriva 
a) da un e lat. in posiz. : Ècche, Bette, Flrre, FratUle, Sumlnde, Reggemènde, Sbi~ 
z'iatamlnde.. b) da un' è: Nébbie, nébbia, Mòdeche. 

In fine di parola, sempre è: È (et, est) ; Che, Né (neo), né ; Tè', tè*, tieni ; O'immé, 
Ohimè. 

7. Per'influenza di t postonico, muta in i: Mése, pi. Mise; Langianéae, Langia- 
nise (Eccezionalm., anche in alcuni aggettivi femm., per meglio determinare il 
plxxT.: Le fèmmene bbille; Le mijje mèle, ecc.). JV métte. Tu mitte; JV slnde. Tu 
sinde, eco. 

Atona. — 8. Iniziale, non di rado, cade per aferesi: 'Defìzie, 'Mbiastre, 'Be- 
fanìje, 'Rède, 'Burnite, 'Resipele, 'Lehunóre. 

9. Protonica, muta facilmente in a : Asslmb'ie, Alefande, Asseccd', Assamend', 
Piate, Marcdrte, Talefine, Trasóre, 'Ssarcìzìe, ' Carciarate, Cumbitaòrre, Saciar- 
dòte, Matarazze, Carastìje, Cavallarìje, Vennardì; e in w: Sumlnde, *Luvd',*AU 
luvd', Rumitc, *Tudésche. 

10. Postonica, è sempre muta. 

11. Nell'iato esce d'ordinario in i: Vijate, Crijd', Crijature, Lijone, Coitane. 



' In alcune parlate, più ohe contatto, vi è combaciamento o fusione deil'è 
nell' a (s. Bus., Civiteìla Messer Raimondo, Caram., ecc.). 



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Il 



Iniziale, tonico o atono, pronunziando la parola isolata, ha sempre nn'aspi- 
razione palatina. Qualche volta, labiale: Visedére, Isidoro. 

Tonl«o. — 12. Derivando da t, ha in generale un suono schietto, specialmente 
in antipenultima sillaba; ma in penultima, dai più volgari, è pronunziato come 
éi: Feléice, Vecéine, Véile, In posizione, in penultima sillaba e in parole tron- 
che, ha suono prolungato e schiacciato: CamJUe; Cjnghe, cinque; PJippe, pipa; 
Accucje, cosi; Aprje, aprire; Fenje, finire. 

13. Innanzi a consonante semplice, come in tose., suona é, da t: Vive, Cénere, 
Fède, Néve; ma, Vitrie, vetro; *N zìmbre, insieme; e salvo a tornare », per in- 
fluenza di i terminale, nelle 2* pers. indie, dei verbi che hanno i nel tema ver- 
bale: Mitte, tu metti; Lihe, tu leghi; nelle 2" pers. dell'imperf. del cong. (le cui 
desinenze corrispondono a quelle del più. che perf. lat. in Ì8$em); nelle 2«,pers. 
del perf. dell'indie, e nelle 2" pers. dell' imper. della 2», 8» e 4» coniugazione. 

Atono. — 14. a) Iniziale, innanzi ad n, cade per aferesi costantemente, b) Pro- 
tonico, alle volte è conservato; d'ordinario muta in e, e, attiguo a v, più volg., 
in ti; Ci*evelle, Cruv^Ue; Arrevd', Arruvd' ; Vecine, Vuoine; ètevale, Stuvale. In. 
alcuni casi, sempre in u: Luscìje; Tutamdjje ; Secutd', seguitare; la 'Ngundr'ie; 
RecuXizìe; Ciuvétte. Per influenza di a attigua, può mutare anche in a: Catarre, 
Sacamd\ Sctlvàteche, Famaccef Qiàhande, e) Postonico, e; ma nell'iato si con- 
serva. Ved. n. 28. Nei nessi ital. bi, pi, fi, corrispondenti ai lat. bl,pl,Jl. dai più 
plebei è mutato in r: jBr^cf«, Pronte, Prazze, Frate, Framme. 

0. 

Toaleo. — 15. Ha due suoni: chiuso, ó, e aperto, ò. Nell'un caso e nell'al- 
tro, può mutare in u, per Influenza di i postonico, come si vedrà nelle Flessioni . 
ma, prescindendo da questo, Vu è costante in alcuni casi: Tutte, tutto; Ugne ^ 
ogni; Tufe, zolla; Sgùmmere, pesce, Scombro; Rumme, pesce, Bombo; Sùrchie, 
sorgo, [Fahugnej. JjÓ ha suono abbastanza schietto; senonchè, dai meno volgari, 
nelle terminazioni in one, ole, oee, suol essere pronunziato quasi come 6u ; e dai 
più, quasi come àu (suono normale nella parlata gessana e in altre). L*<J deriva: 
a) da un ^, seguito da consonante semplice (nel tose, uò, ò) : LÓche, Chiòme, Mode* 
Rése, Néve (nuovo, e 9), Fijéle, sm. e f.. Cére, Fere, Bòne, Féche, Óme, Réte, Tene; 
ma, in antipen. sillaba, Pòpele, Òpere, Lemòsene, Cattòleche; ed anche Cónte (lat. 
comitem), ved. ò. b) daò, seguito da consonante semplice (nel tose, ò) ; Ove, Còte, 
Créne (corona^ Déte, Nóme, Decére. E nei suffissi in one, ore, ose. e) dal dittongo 
att, (nel tose, ò) : Cése, Fece, Fréde, Giéje, Lède, Óre, Pòche, Pòse, Tore, Sòme, d) da 
in posizione, innanzi ad n combinato con altra consonante o dóppio : Fónde, 
Frónde, Mónde, PÒnde, Annascònne'. e) da u : Qréle, Péce, Vote, ved. 19. f) termi- 
nale (nel tose ò): NÒ, Me", Ciò, Dò, Ve, Prò. 

Uh ha suono sempre molto aperto, e in bocca volgare con spiccata appoggia- 
tura di u; Uòrte, Uàsae, Suòlde, Muòrte, Duòtte, MmuUle, Cappuòtte. Periva: a) da 
in posizione, purché non seguito da n combinato con altra consonante, o an- 
che doppio, b) àa, Ò in terzultima sillaba: Ommene, Sòcere, Sòreme (mia so- 
rellaX Movere, Còcere, ètòmeche, Vòmete; ma: Córte, FóSJe, Ùgge, Ócchie, Ójje, Ra- 
sóle, Spéjje, Bulégne. 

Per influenza di i postonico, muta in u: Cróce, pi. Cruce; 0i' còpre, Tucupre. 

Atono. — 16. a) Iniziale, cade qualche volta per aferesi : 'Live, 'Spedale, 'Scure,. 
'Cca88lÒne — Muta alle volte in a: Accide', Addurd', Afféee, Accórre', Atturd', 
Àccasaiéne, Accupd', Arrecchid'; e in te; Ud'id', Uniste, Ur azióne, Uttande. b) Pro- 
tonico, muta di regola in «; Putéche, Cumbagne, Dulore, Fuctdare, Qv,nfid', Lun- 
àane, Muscate, Nufare, Pufénze, Ruaàr'ie, Rutuld', SuUnne, Sumare, Turminde, Vu- 
Xundd. Ovvero in e: *Pemmadót*e, *ChenÓ8ce', *Chenócchie. e) Postonico, d'ordina- 
rio, in e. Qualche volta, in u: Pleure, d) Finale, scade sempre in e. 

u. 

ToiUc<^ — 17. Ha suono schietto: a) quando sta per u: Cure, Dure, Fiume, 
Fumé, Fune, Luce, Nude, 'Scure, Uve. b) quando è riflesso di o: Nóce, pi. Nuce; 



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12 

Véve, pi. Vuve; Bòne, pi. Bune; Fijóle (m.), pi. Fijvle; jV spòse, tu spuse; jV 
vójje, tu vù; jV tòjje, tu tujje; ji còpre, tu cupre. 

18. In posizione, o in terzultima sillaba, riceve spesso dai più. plebei uno 
schiacciamento come di uùo, o Ho: Bruotte, Ttìotte, Jùodece, Fùolmene, XJùoteme 
{ultimo). 

19. Innanzi a consonante semplice, o in posizione, seguito da n in combina- 
zione con altra consonante, passa alle volte in o : Lópe, Fóce, Ógne (unghia), Ógne' 
(ungere). Fónde (punto di cucito), Jónge, Gròle, Fóngeche, Fonie, Cugnógne', éh'ne. 
Vénde, Fertóse, Tórde (stordito), Ji' mógne, 'Xa mónde, Mòte (molto). 

Afono. — 20. Aferesi: 'Ngine, 'Ngulnde, 'Mijìcule, 'Morèlle, 'Rend', 'Scére 
(usciere). 

21. Protonico: a) spesso è continuazione dell'w lat.: Adumhrd', Cunijje, Mu- 
stecòtte, Fulverine, Spulverd', Smurmurd', VuUV. h) dai più volg. è mutato in e: 
Abburretd', Checùmmere, Checócce, Fecine, Reqegnóle, Remore, Settìle, Suppezzd' 
(inabissare), e) di rado in a: Ardiche, ortica. 

22. Postonico. In penultima sillaba di voce sdrucciola, di regola, è continua- 
zione di u lat.: Mdscule, Spìngule, Redtcule, Currìcule, Èccule, Èasule, ÈUule, Jé- 
cuce (per qua), JScute (per costà), Désuce (costà). 

DITTONGHI. 

A E. Tonleo — 28. In é (toso, è): Cèche, §téle, Ebbrée, Fècce, Greche, Sièpe, 
Spére, Frémìe, Tédie. Ma, Clsere, Secule, Ved. n. 6, e). Si noti che nella pronun- 
zia più volgare, in Cèche e Cele specialmente, Ve suona quasi àe. 

Atono. — 24. Protonioo, e: Fressèquìe (presèpe), Fr epòste, Cecd', CepóUe. Qual- 
ushe volta, u: Uhuàle, CuSHóne (questione), Lutarne, Anche a: Fair' aterne; ed i: 
Jiid (età); o cade per aferesi: 'Rède,.Redetd, 'Resìje, 'State. 

OK. Tonleo. — 25. É: Fène, Fène (fieno) — Atono, e. 

AC Tonleo. — 28. Flàusa plàuse (m. av. A rilento), *Fàuche (poco) ; Càvele, 
Fàvele: ó (toso, ò), Trasóle, Tore, Còse e *Càuse, Sòme, Còde, Óre, la Lòre, l'alloro: 
Fòvere. 

Atono. — 27. Aumlnde, Autunne, e *Avetùnie, Mauruoce (dim. di Mauro): 
Ahòite, AJhùrie, Arrachite: Oudè*, 'Ndurd', Ludd', Fuchètte, Fuverètte, Urèfece, Vu- 
dènse. Per aferesi: ' Cèlle (uccello), 'Rècchie, 'Scutd'. 

IATO. 

28. Il nostro dialetto, come in generale tutte lingue romanze, cura di 
evitare 1' iato con 1' elisione, 1' attrazione, la contrazione e specialmente con 
l'inserzione di un J. In questo caso, quando un i atono è nell'iato, d'ordinario, in- 
vece di scrivere 11 j, preferisco di segnare Vi con dieresi : Spióne, Facìènze, Are- 
sedìd', Demónìe, Vtzìe, *Qndz%e, Randìnìe. 

■ CONSONANTI. 

Delle consonanifi (continue: l, r, w», n, h, a, f, j, z, v; esplosive: e, q, t, p, g, 
d, b) si dirà quanto è d^uopo per dichiararne la pronunzia, aggruppandole oome 



segue 



GUTTURALI, PALATINE, E RELATIVE SPIRANTL 



€. — 29. Iniziale, ha suono rotondo, senz'ombra della gorgia fiorentina. Goal 
«nohe mediano; e nei due oasi spesso è il e lat. nel tose, mutato in g: Cajóle, 
gabbia; Cajète, G-aeta; Cattane, G-aetano; Castijd', gastigare; Camèlie, Cdnghene, 
Caròfene, Làcreme, Acre, Macre, Sacre, Scerete, Ache, Lache, Lòche, Spiche, Secd', 
Fiecd', 'Ndrecd', Assucd', Lattuche, Putèche, BacanèUe. Anche palatino: 'C^e, au- 
gello; Oèveze, gelso; Duclnde, dugento; DamecèUe. 



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13 

30. Il snono rotondo eh toscano (= lat. ci) innanzi a vocale, noi non l'ab- 
biamo ; e il nostro eh è prettamente palatale : Chiama' , Kiamare ; Chiare, Kiaro ; 
Chiave, Kiave; ChiÓve, Chiùde', Ocehie; ed avendolo avvertito, non sarà mestieri 
notarlo con grafia si}eciale. 

81. Dai più volgari, ca iniziale è mutato in qua : Quace, Quafé, Quamine, Quap- 
pèlle (pi. CappiUe), Quavalle (pi. CavUle), QuaitUle (pi. CaètiUe), Qualeeagne (pi. Ca- 
lechègne). 

82. Qualche volta, lascia e, i, i>er prendere la sonora palatina : Chjérehie, cir- 
colo, cerchio; Chjehjérchie, cicerchia; Sculacchjaie, sculacciata. 

33. Nei suffissi, in aect, muta qualche volta in acze: Léhazze, Feeatazze, Bu- 
nazze, Benazze, §tuppazze. 

84. Pel cambiamento nella corrispondente media, ved. in N. 

85. Il nesso lat. c« = x, è d'ordinario reso in ss (tose, s, sci): 'SsaudV, As- 
sèmbte, Assucd', Cosse, 'Ssame, Ssamd', Lassd'. Meno spesso in se palatino : 'ScV^. 
Lusctje, Scéjje. Il tj, in e palatino: Paeìenze, Seòrce, Seurcid', Curcid'. 

86. Per evitare equivoci, quando la particella ce o la parola terminante in 
e sarebbe apostrofata innanzi ad a, o, u, per mostrare ohe il e è palatino^ e non 
gutturale, invece dell'apostrofo, interpongo un -i: Es. C -i- d mésse, C -e- Hfa'f, 
'M bacc -i- a mmé — Per e, ved. S. 

^. — 37. In generale, ha suono toscano: Quatre, Quale, Quande, QuèUre, 
Sequetd', 'SequV, Quìnece — Alle volte, è indurito in e, eh: Ca, Cacche (qualche); 
Calunghe, Chenunghe, Chedunghe; o anche assorbe la vocale che segue: Curile, 
Custlóne, Cujéte, Aceujatd', Scusite. — Pel passaggio in palatina tenue, un solo 
caso: Cérche, quercia. In media, ved. N. 

C». — 38. Come ai fiorentini e ai senesi non riesce a pronunziare il e guttu- 
rale, da noi innanzi ad a, o, u, iniziale o mediano, il g si attenua in h: Ratte, 
gatto: le Sètte, i gatti — Talora in v: Vécce e Vétte (goccia), FiJnwe (gonna), i?^- * 
vele, Reoulare, Previde, Jéve (giogo), Deve (doga). Anche innanzi ad r, l, ma meno 
costantemente, si dilegua. Ma, preceduto da n, «, si ripristina: (G)aUre, 'N ga- 
lere ; (O)éde, Nen géde ; Hamme, 8gammd' ; Suste, Desguste ; ffuastd', Sguastd' : e, 
se da vocale accentata o da monosillabo che ha facoltà raddoppiativa, si raddop- 
pia: (G)aUe, (G)aUine; É ggaUe, n'n é ggalline; senonchè, nel più pretto volgare, 
questa ripristinazione oon rinforzo suol mancare. Per questo nel vocabolario, 
anche innanzi ad a, o, u, ho scritto le iniziali delle parole con G e non coU'H • 
ma però, nella scrittura, uso h quando sta per un g gutturale; La hamme; Par^ 
a' asa hatte; e, qualche rara volta, ne fo anche senza: *Umbrd', gonfiare. 

39. Iniziale o mediano, innanzi ad e, i, ha sempre pronunzia intensa : Ggénde, 
Qgesù, Ggire, Leggìteme, ReUeggiéne, Luvigge — Anche palatino, iniziale o me- 
diano, passa non di rado in sonora: Jéle, Jènere, Jendile, Jinécchie, §trìjje, Mu- 
JèUe, Paj'ése, Prupàjene, Sartàjene, Majésire, Currljje', In qualche caso, anche 
come gutturale: Bijale, ArijaW, Fatijd'. 

40. Fognata: Léne, Curiate, Préne (gravida). 

J. — 41. Iniziale, sfca di regola per J lat., g tose: Jettd', Jéche, Jucd', Jénghe 
(giunco^ Jéve (giogo), Jùdece, Judìz'ie, Jugneture, Jumènde, Jinépre, Jurd', Juste, 
Justizìe, Juvd' ; e rimane saldo anche nel raddoppiamento : Che j judìz'ie ! A che 
3 jéche jucamef (Come per g, ved. n. 38, questo raddoppiamento non è della pro- 
nunzia più volgare). Ma quando il J è mutato in g, questo ha pronunzia in- 
tensa: Ggid, Ggiévene, Ggiugne, Ggiuvanne. 

42. Mediano, ora ò il j lat. conservato: Cajéte ((Jaeta), Dejune, Dijund', §di- 
Junà', Majére, Majurane ; ora è il j lat. (Ij, llj) dal tose, rammollito in gli : Ftjje, 
Méjje, MéSJe, AJje, Scéjje'. Ma, in questo secondo caso, se j precede la tonica, è 
sempre scempio: Fijje, Fijéle; Méjje, Mujéreme; Pajje, Pajare; Méjje, MijarUle. 

48* a) Binforza Vi iniziale della parola non appoggiata alla precedente con 
terminazione di consonante apostrofata, b) Ependetico, precede o segue Vi nel- 
l' iato — Quando precede l'i tonico, scrivo j = jì. Quando segue un i protonico 
o postonico, ji, ovvero V. 

H. — 44. Oltre all'aspirazione che dà alle vocali iniziali a, e, o, u, sta per g 
innanzi alle medesime. Ved. G. Nel primo caso, sarebbe inutile notarlo quando 
BÌ. è avvertito una volta per tutte. 



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u 

DENTALI, E RELATIVE SPIRANTL 
T, B — SE, S. 

T. — 45. Iniziale, quasi sempre intatto. Ma, Cestùnie, testuggine. — Mediano, 
«pesso di forma latina: Cétre ^ Cetì'ine, Latre, Maire, Patre, Patrone, Rétene, 
SpatélUf Statère, Vétte; anche per la manoanza di raddoppiamento: Catetrale, 
Cetd, Citadine, Leggiteme, Mmalatije, Natine, Matutine, Putéàhe. 

46. Dopo n passa in d. Ved. N. 

47- Alcune volte muta in e gutturale o palatino : TUecd' [Ticheld'J, Vòmeche, 
Vum'inacd', Chiurme, 'BiSchie (resta), Ciamhane, Ròcele, Scòrce, Rucèld' — Anche 
da notare : DÓdde, dote ; Panze, Pancia ; Rizze, graticola ; Qiuvendùnìe, gioventù ; 
Patane, patata. 

D. — 48. Iniziale, innanzi ad r, ha suono forte : Ddràhe, Ddramme. a) quando 
non è raddoppiato, o preceduto, nella stessa parola, da consonante che non sia 
n, ha suono rimesso: Addurd' ; Perde* : Dòte; 'Nduvend\ b) anzi, alcune volte, 
e di regola in parole sdrucciole, dopo n, si dilegua: Qìneche (sindaco), Fóneche, 
Mdnele, Pènele, Quìnece, 'Randìnie, Rdnele, Scanajjd', Vìnele. Vùnece. Dopo r: 
Quattòrece. e) ovvero, è assimilato da n: Banne, Mònne, 'Nnìvìe, VennerìctUe, 
Manna', §tènne', Magnanne, Sendìnne. 

49. Dalle quali ^ peripezie „, per dirla col D'Ovidio, spesso si sottrae induren- 
dosi, mediano, tra vocali (e iniziale, in Talejine), in t: Cate, Fucétéle, Mataléne, 
'Ngùtene, Péie, Pétete, Placete, Prìcete, Quatre, Quatrate, Rétene, §tìtpete, Tépete, 
Truppesìje (Siffatto indurimento, anche delle iniziali, è ovvio nella parlata di 
Aquila: Te, di; Titu, dito; Toppu, dopo; SUia, sedia; Nutu, nudo). 

». — 60- a) Ha un suono aspro, come in Zambe, ZéUe, Zòl/e, Pèzze, Pózze, 
Puzze, Merluzze; b) e un suono dolce, come dopo le liquide l, n, e, molte volte, 
r, ma breve, ohe sarà indicato da z. Questo secondo suono, in principio di pa- 
rola, è pia intenso e protratto, e sarà indicato con zz. 

61. Muta alcune volte in e palatino: Cianghe, CitifeW, Ciòppe, Pacténze, 

52. Quando sta pel nesso lat. et ha pronunzia intensa: Azetóne, Lezzióne, Af' 
Jezzìóne. 

S. — 68. Il suono dolce, toscano, deir« tra due vocali, come in Roéa, Sposa , 
non l'abbiamo. Parimente, il suono è aspro innanzi alle esplosive e, q, p, e alla 
fricativa sorda /. Invece, innanzi a consonante sonora o liquida, g, b, l, m, n, 
r, e alla fricativa sonora v, naturalmente, come nel tose. Roia^ è sonoro, e fo 
a meno d'indicarlo con un discritico. 

64. Iniziale o interno, ha in certi casi una doppia maniera di pronunzia: 
a) gagliarda — come in Sciòjje', sciogliere ; *ScV, uscire ; Scijone, sifone ; Pasce', 
pàscere: — quando precede t, d,ch; e in questo caso sarà indicata da un «.* Stalle, 
Quéste, §dendate, Desdégne, Schiume e Scume, Schiàffe e Scaffe: —nonché, inai- 
cuni casi, quando è doppia: Tósce, tosse; Ròsee, rosso; Fusce, fossi, fosse, b) ri- 
messa — come nel toso. "Dieci, Camicia, Cento „ — e sarà indicata con un 
e; Qì, si; Qìmte, scimmia; Qlneche, sindaco; Faciale; Facidne; Cenice; Qiòreve, 
sorbo, sorba ; Neciùne, nessuno ; Cace, cacio ; Vace, bacio. — Il q, dovendosi rad- 
doppiare, sarà scritto, per semplicità di scrittura, se, e non i: Qì,sì; E sei !, e 
si!; Qt, sei, tu sei; Che sci eande! 

66. Iniziale, muta alle volte in z : Zambugnare, Zenale, Zenate, Zòlfe, ZuffM', 
Zuffrtjje', Zulfate, ZuffrV. 

66. Dopo r, muta facilmente in z : Arzure, Fòrze, forse ; Órze, orso ; Plrzeche, 
Splrze. 

57. Dopo Zen, costantemente in z: Bàlzeme, Cummulz'ióne, Pólze, Sènze, Sen- 
zìbbele, 'Nzìmbre, Penzd\ 'Niignd', De/ènze. 

LABIALI, E CORRISPONDENTI SPIRANTI. 
P, B — F, T. 

P. — 58. Iniziale o interno, di regola, intatto; qualche volta anche dove il 
tose, muta in 6 o v: Putéche, Lèpre (lebbra). Capézze, [Recepì']. Ecoez.: Bagge 
(Paggio, nei canti pop.), Buffanije, Bìfere, Abbrile, Libbre, Resìbbele, Mannibbele, 



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15 

69. Per influenza di n, passa costantemente nella media corrispondent-e. 
Ved. N. 

60. Qualche volta, mnta in v: Recuverd', Vernice (scintilla). 

61. Alcune altre, in e (pj = cci): Lacce, sedano; Sacce^ so, io so; Sécce, 
Beppia. 

B. — 62. Iniziale, muta spesso nella spirante relativa : Vacef Varve, Veldn- 
geU, Vévere, Vócche, Vove, Vracce, VuUV. E anche interno: Avaatd', bastare; 
Fravecd', fabbricare; Tr Ovete, torbido. Ma, quando è conservato, ha sempre pro- 
nunzia intensa : BbiUe, Ebóne, Bhrutte, Libbre, Abbete, Abbuse, Frabbecd', Giòbbe, 
Débbete, Trébbete, 

68. Qualche volta, muta in i>: Palecéne, balcone; Saprenacce, PicceUate, Prì- 
cete (Brigida), fPaaine, Basilio] : Juppóne, giubbone. 

64. In Mammòcce, Mescòtte, passa in m ; e, in Fa/e, fava ; Scarafóne, scarabèo, 
scarabone * ; Cunfend', combinare, in /. Ma il primo caso è più frequente per 
assimilazione: Gamme, Tómmele, Capetómmele, Cummatte', 'MmuttéUe, Ammuccd', 
Tamorre, 

F. — 65. Sempre immutato. Per influenza di n, passa in b. Yed. N. 

T. — 66. Tanto iniziale quanto mediano, d'ordinario intatto: Vase, Vénde, 
Vertécchie, Vóve, Pavure, Civetanóve e *Ciuvetanóve, EuvanèUe. Ma però, se, a 
contatto di vocale, ha sempre suono rimesso, vicino ad u consuona alcune volte 
con questo, e senti: Ciuuétte, Giuuenétte, Carnuuàle, lu Uére. 

67. Muta qualche volta in b: Salice. Ma siffatto rafforzamento nella rela- 
tiva media ò più comune dopo « e in casi di raddoppiamento : Sbeld', Sberrutd', 
Sbéluccid', Sbummacd', Sbiz'iatamènde : Abbaile, giù; Abbanibd', Abbicend', Abbe- 
lenV, 

68. Scade alcune volte nella spirante gutturale: FaMre, Fahugne, PahÓne, 
N€he (" naevus „, neo) — O s' indurisce in g media : CKflepe, volpe. 

69. Si dilegua affatto in Luscìje. 

76. Muta in m: Meni', Menute, *Mingenie, ^Maddeméne, [Maacecande] ; e per 
assimilazione (dv, nv = mm): Ammezzd', Ammézze; 'Mmìdìe, 'Mméce, Ammetd', 
Ammelòppe. 

71. Neiriato: Duve, Buvette, Puvéte, Puveatje, Luvigge, Bavéndre. Ma d'or- 
dinario, tra due vocali, preceduto da u, suol essere assimilato da questo: Giu- 
uanne, Truud% Ciuuétte. 

72. Prostetioo: Vógge, Vénde, VÓgne', Vugne, Vane, VisedÓre. 

78. Per Vi ted.: Vàleche, VcUdrappe, Vande, Vard'ie, Vèr re, Vìneie. 
Non pare ohe questo w sia passato per la trafila di gu. In tal caso, avrem- 
mo Vàieche, ecc. 

LIQUIDE. 

li 9 Rf ^9 ^. 

li. 74. — Iniziale o mediano tra vocali, di regola, intatto : Lane, Lònghe, Lu- 
cèrte, Aid', Alégre, Accuccularae, MujìtUe, Mulenare, Pelucche, Scutéld', Lu, La. 

75. Qualche rara volta, muta in r: Bucegnóle, Grdndele, Sarache. Men di 
rado in n: Nitre, litro; Sedine, Féne, Meneture, Anetd', Pìnele, Cerefugne. 

76* Doppio, mediano, anche resta: A W^, là, colà; Capette, pi. CapiUe; Quitte, 
quegli; 'CfèUe, pi. 'Citte. Eooez. Ta^ne, 'Seènne. 

77. Iniziale, dissimilato in ,;.• Jdjje, Jìnele. 

78. Prostetico: Lape, ape; la Lóche, l'oca (gioco); Lòpte, oppio; Lécene, éndice; 
Lùteme, ultimo. 

79. Inserzione di { mutato in r: Fàrchie, fiaccola di canne. 

80. Nei nessi nei quali precede t, e', e: a) o si conserva, e fa passare queste 
consonanti da sorde a sonore: Aide, Alzd* ; Calge, Salge; Falie; Vòlde; Pulge; 
Pélie. b) ovvero, ed è più volgare, muta in v, con epentesi di e tra questa spi- 
rante e la consonante che segue: Avete, Avezd' ; Cavece; Savece ; Faveze ; ^Vòvete ; 
Póveze; o pure, in alcuni di questi casi, si dilegua affatto: Vote, volta; Vutd', 
voltare; Ùteme, 'Scutd', Capeétd', Péce, Ùcere, BefÓce, Póze — Innanzi a conso- 
nanti diverse dalle dette, resta immutato: Zòlfe, Alfonze; ma, nel pretto volgare, 
ò d'ordinario seguita da epentesi di e: Malve, *Maleve; Célpe, *Cólepe ; Balcóne, 



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*Palec6ne; Calcagne, *Qualecagne. — Assimilato, in Quacche, Cacche, qualche; 
Quacchedune, Cacchedune, qualcuno. 

81. CL, iniziale, muta in cTij (ved. n. 30): Chiare, Chiava'. Cosi pure d o &%,. 
a formola interna. Ma, tra vocali, è anche ìj : Majje, Buttijje, Tenajje, Cunijje, 

82. Il nesso, GL o G'L, iniziale o interno, si riduce a l: Lirt, ghiro; ovverà 
si dissimila in j o jj: Jacce, Jaccid\ Janne, JÓtte, Jòmmere, Ajummard' , AJuttV , 
SejÓzze, Squajd', ètrijje. Eccez. Ogne, ugna. 

88. I nessi BL, PL, FL, iniziali o interni, passano in hi, pi, fi, e, nello strato 
idiomatico più volgare, in hr, pr,fr: Bidnghe, *Branghe ; Biàce, *Brlcte; Biéte^ 
*Bréte; Biaètemd', Jastemd', *Vra8temd' : Nebbie, *Nèbbre; Sùbbie, *Subbre; bib- 
bie — P'L si mantiene in Scòppele (pane di sansa). Del resto. Piane, * Frane; 
Dóppie, *D6ppre; 'MbjV, *'MbrV; 'Mbiaaire; Pròle. Non comunem., Succhia' — 
Fiacche, *Fr acche; Fiate, *Frate; Arefiatd', *Arefratd' ;Zujffid', *Zuffrd\ 

R. — 84. Molto tenace, e più che non nel toscano: Àrbere, Cerace, Mercurdì^ 
Bare, Are, Celiare, Cendenare, Pajare, Vasare. 

85. Muta qualche volta in l: Lénele, Muriate, Eaaóle, Suprióle, Belar de. Gè- 
tórme. 

88. Attratto dalla consonante iniziale: Crastd', Fréve, PrÓvéle, Perdeaénnele, 
Tr ovete; altre volte se ne allontana: Bercene, FerlenghéHe. 

87. Ex)entesi: Jinlstre, Sor izze, MescardUle, Vèapre, vespa, Vangelitìre, Mdn- 
drece, Calamitre. 

88. Etlissi: Arate, Arréfe, Pròp'ie. 

89. Finale: cade sempre. In " Per „ si assimila a ogni consonante iniziale 
che segue, ed è perciò raddoppiata, meno l di tu, la, (se l non è apostrofato) e 
n di 'nu, 'na. Del pari, cade avanti a ogni vocale iniziale; senonchè, muta in 
d in Ped acque, Ped Icche, Ped Ir'ie, Ped une. 

00. Baddoppia costantemente nella terminale dell' influito che entra a costi- 
tuire il futuro e il condizionale: Candarrd, Candarré. 

91. Modificante. Alcune volte fa passare le tenui e, t, in medie, e la spirante 
8 in sonora: Urghèstre; Ardiche, Spirde, Fehurde! ; Òrze (orso), Fìirze (aw.)» V^rze, 
Urzógne, Vórze, Perzóne, Arzure, Scarze. 

M. — 92. Qualche volta muta in n ; Pandumine, Tijane, Ona [naj, [NuscheJ, 
Curìnele, grùmolo. 

93. Iniziale, raddoppia in alcuni casi: Mmalatije, Mmalamlnde, Wfnatet^mhe 
(e in altri composti; mentre, Male), Mmicce, Mmòlle, MmòHe. 

94. Mediano, non ha i raddoppiamenti del napoletano, e a volte si conserva, 
più del toscano, conforme al tipo originario: Amóre, 'Nnamurate, Fumé, Jame, 
Facéme, Séme (siamo), Camine (focolare), Caméle, Gdmmere — Inserito, in Papdm- 
bre, Strambelóne; e, pare, dissimilato in Cambre, CambumiUe, Grdmbule, 'Nzimbre. 

05. Modificante: Tèmbe, Lambe, Cambd', 'Mbard', Bómbe*. 

96. Assimilante: Cummatte', 'MmutféUe, Gamme. Ved. n. 64. 

N. — 97. D'ordinario, intatto: Nude, Cùnele, Pianòzze, Spinele, Spineld', Spin- 
gule. Pènne*, Cumbónne', Prupónne', Don, e, innanzi a vocale, Donn. 

OS' Muta qualche volta in m: Crume, Piéme, Puzzulame, Salemitre; — in Z; M' 
me, Grdnele (grandine), Pdmbele, Sanduline, Viméle; — e anche in r: Paraggìreche^ 

99. Inserita, in Fangòtte. 

100. Fognata: *Cu8Ìjje, *0u8ijd'. Pesete, Mése, Sijózze, Vice, viènoi. 

101. Assimilante, ma con molte eccezioni ? JP'r^ne, Mònne, Munnd', Granne, 
Pinne', Venne' — Assimilata: 'M mane, 'M m'èzze. Do' Mmarche, Nghe mmé; Do^ 
Rraffajite, Do' Lluvigge. 

102. Modificante : 'Ngùtene, 'Ngurund', 'Ngòmede, Vénge' : — Cundènde, 'Nden- 
zióne, Sendemènde: — 'Iuguline (inquilino), 'ITgujatd' (inquietare), 'N guandetd: 
— 'Malate, 'Nzignd', Cunzijje, Penzére: — Panie, Cumenzd'. 

108. Modificante e modificata : 'Mblrne (inferno), 'M bocce, 'Mhónne', 'Mbuaae^ 
OumòHte, Cumbedénze: — Cummìnde, convento; Cummite; 'Mbe8cajd*,ìnYÌsohiekT6'f 
Ammendd', inventare; Do' Mmalendine: — Dom Pasquale, Dom Bacìfeche. 

104. Come finale, cade. " In „ , 'n, prep., regge salvo i casi di assimilazione 
dianzi accennati. 

[Casi di dissimilazione di n abbiamo nelle antiche scritture: Serrando, sa- 
ranno; Pondo, ponno, possono; Sondo, sono; Vando, vanno. "Stat-mun. di V.„] 



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ACCIDENTI GENEEALI. 

To«all. — 105* Il vocalismo della parlata lancianese, come appare dal cenno 
clie precede, è tutt' altro che puro; tuttavia, un paragone con quello dei subdia- 
letti parlati da un capo all'altro del Circondario farebbe constatare : aj che nel 
lancianese mancano quegl* incrementi vocali, ohe, come nel latino, caratteriz- 
zano lo stadio arcaico delle parlate dei nostri piccoli comuni (es. Mane, pi. Méne 
fMjenej ; Séi'e fSàtreJ ; Leggère fLeggJerej ; Bèlle, pi. Bilie, m. e f. fBJeUeJ; 
Pòrche, pi. Purché e Puree fPàorceJ ; Sóle fSàuleJ ; Dite f Bàtte - Dótte] ; Fórne 
[Fùorne]). h) che, nel Circondario istesso, il paragone di alcuni riflessi dà il 
modo di seguirne l'evoluzione, e di riconoscere che la forma più antica è da 
cercare tra i monti, come la più moderna in Lanciano e ancor più in Ortona, 
centri una volta della nostra attività industriale, commerciale ed artistica (es. 
PaL Piagne', piangere; Oc. Pragne' ; L. Piagne', *Pragne' ; Ort. Piagne' — Pai. 
Furre, forno; G. Fùorne; L., Ort. FÓrne, ecc.). 

Fra le cacofonie del lancianese è uno strascico di nghe, appiccato a molte 
parole accentate, e specialmente monosillabiche. 

Consonanti. — 103. Vi sono paròle nelle quali costantemente la consonante 
iniziale è raddoppiata, e sono : a) tutte quelle ohe cominciano con b o con g' ; 
ed avvertendolo qui, ho creduto superfluo notarlo volta per volta nel Vocabo- 
lario, b) Inoltre, Cchiù, più; Bdi', Dio; Rré; Rróbbe; Mmaìatìje, e tutte le pa- 
role che cominciano con male-a; Mmèrde; Mmicce; MmòUe. In Malve e Móite, Vm 
si pronunzia raddoppiata; ma però, in composizione, è scempia: Mustecotte; 
Malvaróse. Da ultimo, Nné, comunem., ma npn costantemente, raddoppia l'iniziale. 

107* Per via dell'accento, o delia consonante finale che è assimilata, ved. n. 
89, hanno facoltà raddoppiativa (meno che sull'iniziale dell'art, determ. lu, la, 
non apostrofato, e dell' indeterm. 'nu, 'na) ì seguenti monosillabi: E (et, est), 
Nné (necX . Se (si), Cchiù (plus). Che, Nghe (cum), Pe' (per), A (ad), meno nei modi: 
AJj' afa', AJf a métte', e quando è pifefissa ai verbi, che hanno già il prefisso re)» 

Con qualche eccezione. Che (quid): Che ne fa' ?, Che n'd fatte f, Che je ci ditte? 

In nessun caso hanno poi facoltà raddoppiativa, come nel toscano: O, Da, 
Ma, Ove, Dove, Come: " O nnel latino, O ttedesco; Da cquello. Ma wedi!; Come 
cquello. Come ffece; Ove ssi mette?; Dove ssei?„. 

lOS. Aferesi — Oltre a quelle instabili, quanto frequenti, delle atone iniziali, 
oe n'è delle permanenti: §tóre, astore; 'Untine, arrotino; 'Ètucce, astuccio — 
'Saunèste, disonesto; 'Spare, dispari — In tutte le parole comincianti con in^ — 
'Sagne, lasagna; 'Ctfere, Lucifero — 'Récchie, orecchio; 'Live, olivo-a — 'Nu^ ^Na, 
art. indet. e agg. num., Uno-a; 'Cèlle, uccello. 

109. Apocope — Costante negl' infiniti, e molto comune nei vocativi. Inoltre, 
nei pron. poss.: Me', mio; Té', tuo; Sé', suo. 

110. Sincope — Rumd', ruminare; Bartummé, Bartolommeo; Pute, potuto; 
Vute, voluto; *Sute, p. pass, di Solere. 

111. Metatesi — Magnd' ; Mógne' ; Fétteche; Ulér'ie, Aurelio; Pergiudecd' ; ^tra- 
pòrte; Strafurmd' ; Prùbbeche; Preffid'ióee; Sprécchie, specchio. 

112. Protesi — Nangóne, Ancona; Lape, ape; Lòp'ie ; Lùteme, ultimo; Lacce, 
("apium„) sedano; Vune, uno; Vógne' , ungere ] Ji', io; Jèr ève, eiho,'. Grulle, urlo. 

118. Paragoge — *Détere, diti; *Lehùmere, legumi; *MÓ8chele, mosca; Veldn- 
gele, bilancia; Gnorcj'e, gnorsl; *Spa88eggéJJe, passeggia; * Se 'ihbucatéjje, s'in- 
foca; *Se 'ndrubbetéjje, s'intorbida. 

114. Etlissi — di d; Mdnele, Pènele, Cìneche, Fóneche; di g: Canate, Léne; d,i 
b: Tamórre; di n; Cuaijje, Cusijd' ; di l: Fóce, Póze. ^ . 

115. Epentesi — di j: 'Ndréjje; Vijate,'beQA>o\ Vìzije; Chijéf; di h: Tenatre; < 
Tehòleche, Mahumétte; di v: Cundìneve, Gesuvite, Fufidevàr'ie, Puvéte, Puveaìje, 
di e: Calecagne; Zòlefe; Cólepe; Tduef e, tolto ; Qiòreve; CÒseme; dia; Cangaréne. 



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APPUNTI DI MORFOLOGIA 



If OHE. — lltf. La desinenza dei sost. femm., nel sing., è sempre in a : Fèda, 
Manaf Aria, Crocia, Notta, Lèggia, Pécia, Funa, Néva, Lita, Matra ecc. Ved. nn. 
4 e 129. 

117* Quanto a formazione de' generi, non ci scostiamo gran fatto dal toscano. 
Notiamo alcune differenze. 

Maselille — a) da un mascb. lat. : lu Lébbre, la Lepre ; hi Péce, la Pulce ; lu 
Passere, la Passera, b) da un femm.: lu Trave, la Trave; *lu Nozze, le Nozze; 
lu Vache, (bacca) chicco; lu FrÓvece, le Fòrbici; lu Spine, la Spina; Hu §tragge, 
la Strage, e) da un neutro: lu Mèle, la Mèla; lu Pére, la Péra; lu Cerace, la 
Ciliegia; lu Prèzzeche, la Pèsca spiccace; lu Rite, la Bete (da contenere paglia o 
fieno). 

F«mmliill« — aj da un femm. lat. : la Lóre, l'Allòro ; la Fìcure, il Fico ; la 
Buche, il Bruco; la FerlengMlle, il Fringuèllo; la Ragne, il Ragno; la Pécchie, 
l'Orécchio, b) da un masch.: l'Ache, l'Ago; ?a i?e'«e, il Kiso (il Ridere) ; la Fónde, 
Fonte, f. e m.; la 'Ndrace, Antrace, m.; la Càtjece, il Calcio (colpo); -dape, Àspide; 
Ha V^idre, il Ventre; la Umére, il Vòmere; la Gatte, Q-atto-a. e) da un neu- 
tro: Ssame, Mdnele, Lume, Lète, Cólme, Sàrchie, 'Sc'ènze, Qlrte, Téme, Léne, Alume, 
Néhe, *8ulénzXe, *Ji8edérìe, Tédìe, (pi.), *Fa3tìdU. d) da un n. o femm. lat.: le 
lettere dell'alfabeto, nel tose. m. e. f. 

Not« !• — Come si vede, i nomi di frutto, nel nostro uso, sono, come quei 
di albero, ora m. (Mèle, mela-o; Pére, Pera-o: Cerace, Ciliegia-o; Prèzzeche, 

fesoa-o) e ora f. (Pleure, 'Live, Mdnele, Nuce, trutte è albero). Per distinguere 
albero dal frutto, sogliamo dire: 'Nu péde de mèle, un melo; 'Nu pède de 
fìcure, un fico, ecc. 

Nota 2* — I nomi di festività, di regola, f. La Natale, la Carnevale, la 
Braciòle, la Mataléne ecc. 

US* Le terminazioni delle parole non accentate essendo mute, la forma dei 
nomi è una sola, tanto nel sing. come nel plur. Ond'è ohe per indicare i due 
numeri ci è necessario l'articolo. Nel pretto volgare, aiuta per questo anche il 
cambiamento della vocale tonica sotto l'influenza di un i postonico; ma in 
molti casi codesto riflesso manca (ved. n. 2), e allora soccorre l'unione del nome 
con l'aggettivo o con un pronome. Esempi del cambiamento, a) Laire, Létre; 
Cristiane, Cristìéne; Macellare, MaceUère; Panne, Pènne, Ma, Lache, Frate, J/tin- 
danare, Anemale, Fulmenande (fiammiferi), ecc. e, d'ordinario, i part. pass, in ate. 
h) Mése, Mise; Langianése, Langianise ; Tétte, Titte; Pède, Fide, e) Vóve, Vuve; 
Fióre, Fiure; Dulóre, Dulure, Dalla' regola non si sottraggono in modo assoluto 
i sost. femm. Più. oomunem., gli agg. femm. Ved. n. 129. 

Delle vocali primitive (a, i, u), se a muta limitatamente, i ed u non mu- 
tane mai. » 

["Stat. mun. di V.^: Tutti li dilinguenti et trasgressuri.... DéUo adjustarde 
li pisi et misure.,,. De non far lordizia ni bruciar le fontane et puzzi = ''Stat. 
«quiLn: Citatiòni, Signóri, Compr aturi, Curti — Ditti, Misci, Lupini nigrij. 



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Nota. — Usati in sine. Lu FÓrhece, le Fòrbici; lu,'Cchlale, gli Occhiali j 
lu Cavezéne, i Calzoni; *Xu Nozze, le Nozze. Inoltre: Ore, Ori, Oreria, Oggetti 
d'oro; TenajjCy Tanaglia e, più com., Tanaglie; Vddngele, Bilancia e Bi- 
lance. 

119. Freqnente è l'uso dei part. pass, sostantivati, per significare: a) Gran- 
dezza o Intensità di azione: Cascate, sf. abbondante Caduta, di acqua, di frutti 
«ce; CaStijate, sf. fig., grande Rovina; Accise, sf; Eccidio; Accatastate, Bf. Anche 
fìg.; Piande, sf., grande e prolungato Pianto, b) Azione più o meno completa: 
Ónde, sf. (da Ungere); Attendate, sf. (da Tentare, Tastare), Sciuvelate, sf. (da Sci- 
volare), e sim., sempre al femm. 

120. Il Bost. ripetuto ha significato di Moltiplicità : J'é 'sette macchie mac- 
chie, pe' la vite, Q-li sono venute fuori molte macchie sulla pelle ; L'd fatte pizze 
pizze j L'ha ridotto in pezzi Ovvero, è modo ellittico, di valore avverbiale r 
Ogióvene ggióvene, Da quando era giovane ; Sebbene giovane; Oiòppe ciòppe, Zop- 
picando; A mo* degli zoppi; Sebbene zoppo — Altra forma, per esprimere grande 
quantità: Té' cchiù ddìbbete che ddibbete, Ha di molti debiti; Té* cchiù equa- 
trine che cquatrine, Ha moltissimi quattrini, e sim. 

121. I suffissi in ''ata^ mutano in ènne o dune: Vatthine, bastonatura; De- 
fanne, Vraccianne, Vuccanne, Vussanne. 

122. Le più comuni terminazioni del diminutivo sono: èlle, ucce, (5le, ètte: 
CasarUle, Casetta; Manuece, Manina; Freddeccióle, Freddino; Mur ètte, Muriooiolo. 

Nota. — Il suff. " uccio „, ohe nel tose, ha signif. spreg., e nel discorso fam. 
è anche usato in forza di agg. ("tempo uccio „ e " Tempuccio „ ; "questo vino 
è propro uccio „), è invece, nel nostro uso, l'ordinario equivalente del tose, 
(e lat.) "ino„. Detucce, Bìtìno] Suprabbetucce, Soprabitino; CappeUucce, Cap- 
pellino; Vunnucce, Vestina, ecc. 

ABTICOIjO — 128. Determinato — Masch., sing. Lu, e innanzi a vocale L'; 
pi. Le, e innanzi a vocale L\ Femm. sing. La, V ; pi. Le, V. 

Indeterminato — Masch., 'Nu, e innanzi a vocale, 'N; femm., 'Na, e innanzi 
a vocale, *N' — Innanzi a consonante, l' indeterm. masch., per eccezione, è apo- 
strofato nella maniera: Vedérne 'm* bó, Vediamo un po'; Vujje vede* 'm bÓ ; Ò 
oche vvéde 'm bó, eoe. 

L'art. Indeterm., non avendo plur., noi si usa, in sua vece, Cirie. Ce sta cirte 
persóne che...., Ci sono alcune persone, alcuni, delle persone ohe.... 

Innanzi ai nomi numerali e delle lettere dell'alfabeto, e in qualche altro 
caso, l'articolo non è apostrofato, e diciamo lu òtte, 'nu òtte, la A, la E, l'8, un 
8, l'A, l'È; e parimenti: lu avete, l'alto, quello che è alto, ecc.; ma queste sono 
eccezioni apparenti, perchè oltre alla solita aspirazione che indurisce le vocali 
iniziali, abbiamo, nella pronuncia più volgare, addirittura una consonante pro- 
stetica che toglie l'iato; es. la ji, l'i; lu vùnece, l'il; la lape, l'ape; lu Ihteme, 
l'ultimo. 

124. L'art, determinato non uniamo mai con la preposizione : a) De lu. Del: 
A lu. Al; Da lu. Dal; De le, A le, Da le; e cosi pel femm. b) Alu, In, Nel, Nello, 
Neil'; A le. Nei, Ne', Nelli, Negli, e) Che lu e Nghe lu. Con, Col, Collo; Che le, 
Nghe le, Coi, Cogli, d) Pe' lu. Pel ; Pe' le, Pei, Pegli, ecc. 

["Stat. mun. di V.„: In lo principio di lo intrar del suo offifio, se piglia lo 
ingresso de lo offitio.... Per nome de la. dieta Università.... Per i giorni festivi. .. . 
Pi lo consiglio Di li ErarijJ. 

125. Nel parlare familiare, l'art, determ. innanzi ai nomi propri di donna 
non usiamo: Chiame Ménghe, Chiama la Menica; Sì viste Lujisef, Hai veduto la 
Luisa? — Né innanzi a cognomi di uomini: Me Vd ditte Valér'ie, Me l'ha detto 
il Valerio — Né innanzi a Padre, Madre, e altri nomi di parenti. Qna sta pè- 
tretef. Come sta il (tuo) babbo? Mamme lìi'd diUe, La (mia) mamma mi ha detto. 
Fa bbén' a zzxjetef. Vuoi bene al (tuo) zio?, alla (tua) zia? — Inoltre: Dòppe ma- 

Sjnd', Dopo il desinare; Doppe calate de sóle, Dopo il tramonto, ecc. 

• SI innanzi a cognome di donna : E mmenuie la Capurrllle ; Se spóse la 3L, 
«poserà la M.; e innanzi al vocativo: La bbèlla fémmene!. Ehi quella donna!; 
Lu bbèUe citele!, Ehi quel bambino! 

I nomi di comuni non prendono l'articolo; ma vi sono eccezioni: lu Scun- 
dróne, lu Lètte (Lettopalena), lu Tréjje, lu Ggésse (Gessopalena), lu Bburrèlle, lu 



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Falle, lu Mónde, (Montelapiano\ lu Róje, lu RusiUe, lu Casale (Casalbordino) , lu 
Vaéte, lu Péichie — e nel pi. Li Quatre, li Naville, = La Ròcche (B. s. Giov., B. 
scalegna ecc.), la Ville, (V. s.* M.*) la Fare, (P. s. Martino, F. f. P.), la Ripe, la 
Vàrdìe (G-uardiagrele), la Lame, la Tarande, la Pènne, la Prète (Pietraferraz- 
zana), la Lice, la Tórre (T. dei passeri), L' ìsele, l'Acuì» (Aquila), l'Amatrice, 
l'Atésse — e nel pi., le Frajìne. 

l^S- Tanto l'art, determ. quanto l' indeterm., spesso usati pleonasticamente : 
a) Pijje la mójje, Prende moglie, Si ammoglia; Ténghe la fùrie. Ho fretta; Tén- 
ghe la séte, lu aònns, Ho sete, sonno; Fere lu vìnde, Tira vento; Fa lu calle, lu 
frédde, É caldo, freddo; Sènde lu frédde, Ho freddo, Sento freddo: §ta a la tà^ 
vele, Sta, È, a tavola; 3Io' se métf a lu lètte. Ora entra a letto; Fa tutte che la 
révele. Fa tutto con, in, regola; È lu me', È mio. b) Passd' pe' *nu stupete. Pas- 
sare per stupido; E state pe' 'nu sbajje, È stato per isbaglio; Le diche pe' 'nu 
dV, Lo dico per dire. 

137. L'art, indeterm., in maniere reticenti, dà significato di G-randezza al 
sostantivo: Té' 'na fòrze!, 'na fame!, 'nu sònne!, Ha che forza, fame, sonno!; 
Té' 'na léngue!, É una lingua tabana, un maldicente. Ha che lingua! — Ironi- 
camente, esprime il contrario: Ténghe 'na vulìje!, Non ne ho alcuna voglia, 
Non me ne smanio. 

Conglutinato a un nome : Naprése, (una presa). Molto, agg. e avv. A un pron. 
'Natre ddu'..... Altri due. Ne ténghe natre ddu', quattre.... Ne ho altri due» 
quattro. A natre ddu' Jurne, Fra breve. Di qui a non molto. 

128. L'art, partitivo, nella forma toscana, non l'abbiamo, e spesso facciamo 
senza anche dell'equivalente : a) Damme 'nu ccóne pane. Dammi del pane ; S'è 
fatte 'na puche de quatrine. Ha messo insieme del danaro ; Té* du' stròpele. Ha 
delle robucoe; Dàjje du' fìquere. Dagli dei fichi, h) '§t' acqu' d fatte bbén' e 
mmale, Questa pioggia ha fatto del bene e del male; Té' bbille cambagne, Ha dei 
bei poderi; Te facce vede' bbille còse!. Te ne farò vedere delle belle! e) C -«- d 
vulute lu bbón' e lu bbelle p' accujatarle. Ci volle del bono e del bello per quie- 
tarlo (Di bambini: Per racchetarlo). 

AOGKTTITO. — 129- GHi agg. di 3* declin., come tutti i sost. femm., assu- 
mono nello stesso genere la desinenza in a (ved. n. 116) : Aera , Cambèstra, Fà^ 
cela, Felìcia, Fòrta, Granna, Vèr da. Tuttavia, nel plur., facendo eccezione alla 
regola stabilita (ved. n. 118), e naturalmente per necessità di determinare me- 
glio il numero, spesso, per ciò solo, mutano la tonica, come per influenza di un 
i postonico. Es.: Maneca làrehe, pi. 3£aneche Vèr che; Fémmena bbelle, pi. Fémmene 
bbille; 3Tatia gròsse, pi. 3Iane grusse; Cirte còse, Certe cose; Le mijje còse, Le 
migliori cose. 

189. In genarale, posponiamo l'agg. al sost. : Capille fute, Vernata frédde, 
vénde forte, Ameciz'ia 'ndiche. Se qualche volta è il contrario, ciò è per neces- 
sità di precisare una determinata qualità del nome ; e specialmente per gli agg. 
Bilie (che spesso sta par Baono), Gròsse (Q-raade, Cosa grande in generale), 
Granne (Grande, e specialm., Cosa ampia, larga). Es. 'Na bbóna mamme. Una 
buona madre; La mamma bbóne. La madre vera, non la matrigna: 'Nubbèllecì^ 
tele, Un bambino, anche non bello, ma sano e granito ; 'Nu cìtele bbelle. Un bam- 
bino anche un po' stentino, ma bello, ecc. 

181. Sande, santo, nel pretto volg., non si accorcia in San avanti a conso- 
nante: Sande Còseme, Sande Martine, Sande Salvèstre, iS^awdfe Cewione (s. Simone), 
Sanda Necóle. Eccez., San Giuvanne, San Giustina e altri nomi con g palat. ini- 
ziale. Inoltre: Sam Bétre, s. Pietro; s. Basquale, s. Pasquale. 

1S2. Come i nomi " alterati „, gli agg. assumono le terminazioni di accresci- 
tivi (óne), diminutivi (èlle ,^ uccp), e peggiorativi (azze) — È da notare che la 
medesima terminazione del diminutivo può avere una gradazione di significati. 
Es.: Tustarèlle, duretto; Sullevatélle, alquanto sollevato; Fetarèlle, che fa l'ovo 
di frequente; Magnarèlle, agg. di Uva: Buona da mangiare; Cavarèlle, agg. di 



1 Nella parlata gessana, spesso, più conformem. al tipo lat., Helle: Ranuc- 
chjelle; Pundecjelle, ecc. 



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Terra facile ad essere scavata — Come le mani, la lingua del volgo corre facil- 
mente all'offesa, e nel significare risentimento o spregio non si ferma al posi- 
tivo. Onde, Juttdne, SciapetÓne, MasanellÓne, CiandeUéne, ecc. 

13S. Nella formazione del Comparativo, l'aso più volg. non lascia il **Più„, 
Cchiù, innanzi a Migliore, Meglio; Peggiore, Peggio; Maggiore, Minore; e a dif- 
ferenza dell'uso tose, ohe fa invariabili Meglio e Peggio, si dice : Lu méjje 'rane, 
o Lu cchiù mméjje 'rane, Il meglio grano; La méjje, o cchiù mméjja carne, La 
meglio carne — Inoltre, nell'oso più volg., Cchiù, preceduto dall'artio. determ., 
si premette al sost. anzichò all'agg. La cchiù ppéna forte, La maggiore pena; 
La cchiù ppècura ^ròaae. La x>ecora più grande. 

Gli altri oompar. lat., passati nel tose, ci mancano affatto. ** Superiore „, 
Più alto, De aopre; Cchiù avete; " Inferiore „, Più basso. De aótte, Cchiù wasae; 
^ Anteriore „, Passate; Cchiù ^nnanze; " Posteriore „, Che wff dòppe; Che sta Wréte; 
** Seniore „, Cchiù wécchie; '*Giuniore„, Cchiù ggióvene, 

181. n Superlativo si forma di rado con la terminazione in ìsseme, *ìseme; 
e più spesso col ripetere il positivo, con l'unire al positivo un avverbio, ovvero 
con l'usare una circonlocuzione. Es. É bbunisseme, È nnaprésa bbóne, È bbóne 
che n'n djje che tte ne dice* ecc. 

Ma però, non manchiamo di alcuni superi, che all'ital. sono venuti dal la- 
tino: Sfdsaeme, Mìneme, Otteme, Pèsseme, Ùteme. E un'altra specie di superi, 
usiamo col mettere un e avanti al positivo. Ebbrave!, Ma bravo! Bravissimo! 

185; Agg. Numerali card.: Une, *Vune, Du', Tré, Quattre, Cinghe, Séje, *Si, 
Sètte, Òtte, Néve, Dèce, Unece,*Vùnece, Dudece, Trìdece, Quattérdece, *QuattÓrece, 
Quìnece, Sidece, Decessltte, Diciassette; Decedette, Diciotto; DecennÓve, Vinde 

Vindune, Vindeddù, Vindeduve, Vindetré.... Trlnde Quarande....Nuvande..,. 

Chid'e une. Centuno.... Cènd' e ddéce..,. Cèndevinde... . Ducènde, Dugento. ... 
MiUe. . . . Dumae, *Dumìlìe 

Agg. num. ord.; Prime, Secunne.,.. Dopo Dècerne, non com. 

Agg. collettivi. Più comuni: Decerne, *Mèzza vendane, diecina, dieci o circa; 
Dttzzine, Duzzane; Vendine.... Cendenare. . . . Mijare, Mijaranne — Si noti che 
Vendine, più com., vale Circa venti. Venti o circa; Vendane, il numero preciso 
di venti. ^Na vendina d'Ove, Venti ova o circa; 'na vendana d'ove*. Venti ova. E 
neT computo degli anni: *]lfìzza vendane, dieci anni; *'N'a vendan' e mmèzze, 80 
anni; Hré wendane, 60 anni. 

"UnOn, in composiz., vuole il nome al sing. quando venga dopo. .Noi invece 
nsiamo metterlo al pi. Vinduna cavèUe, Ventun cavallo; Ducind' e vuna lire, 
Dugent'una lira. 

•* Mezzo „, quando vien dopo il nome, è indeclin. Noi invece l'accordiamo col 
nome. "Un'ora e mezzo. Una libbra e mezzo „ — Quaudo ò prima, si accorda 
sempre; e in ciò il nostro uso collima col tose. "Mezza fetta. È sempre mezza 
malata. Sono mezzi guasti quei barili „. 

rRONOME. — 186. P. personali — di 1* pers., con le forme congiuntive in 
parentesi: Ji*, De me; A mmé (Me); Me; Da me: Nu' ; De nW ; A nnu' (Ce, Je, 
J*); Nu' (Ce, Je, J'J'; Da nu' — Di 2» pers. : Tu; De té; A tté (TeJ ; Te; Da té: 
'Vu'; De vu' ; A vvu', (Ve); Vu' (Ve); Da vu' — Di 3» pers. m. e f. Esse, Egli, Lui; 
Ella, Lei; De èsse, Di lui; Li lei; A èsse (Je) ; Èsse; Da èsse: Risse, Jisse, Eglino, 
lioro, fam.. Gli; De—/ A— (Je), Di loro; Da — . 

Tu, il classico Tu, è, nel discorso familiare, il nostro equivalente del Voi e 
del Lei; e il volgo, anche quando per segno di rispetto dà del 'Ssignurì, *US' 
3urt, *'Ssurì, Lórsegnóre, mette il verbo in 2* pers. sing. 

Il "Leiff ò parola esotica affatto per noi — Parimente, il "Te„, nel parlare 
« nello scrivere fam., per "Tu„. 

" Con „ non è mai enclitico di Me, Te, Se, come nel tose. Nghe Mmé,^ MecO; ecc. 

187. P. riflessivo — Enclitica nei v. rifl., Se. Negli altri casi. Èsse, Es. E 
mmenute da èsse, È venuto da aè; Dece fra de èsse. Diceva fra sé; Nem blnze 
eh' a èsse, Non pensa che a sé stesso; Parie tra de hisse, Parlano fra loro — Ed 
■è com. usato coi verbi intr. : Se 'ngrasse, Ingrassa; Sé ccrepate, È scoppiato; 
JS'è mmòrte, È morto. 

188. Particelle pronominali — a) Col pron. pars, assoluto, comunem. si po- 
spongono agli ausiliari in 1» e 2» pers.: Sémele magnate, Me lo son mangiato, 



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L'ho mangiato; Sótele dittef Te l'ho detto; SÓmene Jite, Me ne sono andato; Sì- 
tene, Qìtene, scttrdate, Te ne sei dimenticato ; Sóce Jite, Ci sono andato ; 0ce state. 
Ci sei stato — Invece, sono preposte agli altri verbi: Se dicef Si dice, Dicesi; 
Se créde, Credesi, Si crede ; Je le vujje mannd\ Voglio mandarglielo ; Ne* mme le 
dice'!. Non dirmelo!; Nen de ne jV, Non andartene; IPn d dò e'arguattd', Non 
ha dove rimpiattarsi [Nella parlata di Ghieti, normalmente, anche con T infi- 
nito: Pe' Varevé*, Per riaverlo; N'n é ddégne de Vavff, Non è degno di averlo,' 
Ha mutive de le mmaledV, Ho motivo di maledirlo] — Ma, enclitiche sempre 
nella forma imperativa: Dimmele, dimmelo; Vattene, vattene; Pijj etele, pi- 
gliatelo. 

b) Frequente è l'uso pleonastico dei pron. e delle relative part. pron., Che 
ite cride tuf 'Tu che tt'accundef DdmmeV a mmé. N^n de Vd daV a ttéf Vide 
che ffacce ch'd fatte ! 

Anche nel l'esprimere l'oggetto diretto; C -i- d mannat' a mmé, Ci ha maa-^ 
dato me ; A mmé ne* mm'i da nnumend', Non devi nominarmi ; Qi chiamai* a mméf^,. 
Mi hai chiamato?, Hai chiamato me?; Me e -i- d mése* a mmé e *n dvetre. Ci ha 
messo me e un altro. 

e) Ce, Ci, per Tale ; Lo. Èsse é bbóne, ma tu n'n gè qi. Egli ò bono, ma tu non 
sei tale, non lo sei. 

189. P. possessivi — aj M. e f.: Me*; Té*; Sé': Mi; Ti; Si. b) Nòstre; Vò- 
Hre; Si, De htsse: Nustre; Vustre; Si, De hisse — Normalmente, con l'articolo: 
Quéit' é lu me'. Questo è mio ; Quéss' é lu té'. Codesto è tuo ; Vajj' a la casa me*, 
Yo a casa mia. 

" Altrui „, e "Loro„, non sono del nostro uso. La rróbbe dell'èvetre. La roba 
altrui. Ha lassate lu pajése sé', Abbandonarono il loro paese. 

140. a) I pron. poss. seguono sempre il sost. : La casa me'; Fa lu còmede tff ; 
Le par inde nustre; §ta nghe le huaja si. 

b) " Miei „ e " Nostri „ , usati a volte come genitivi partitivi : 'Nu parènde de 
le mi, Un mio parente; 'Na bbardasce de le mi. Una mia ragazza; 'Nu cumbare 
de le nustre, Un nostro compare. 

e) Spesso, soppressi: Sta nghe lu sòcere. Vive con suo suocero; É mmenute 
nghe la mójje, È venuto con sua moglie. 

d) I pron. poss. di 1» e 2» pers, sing. oomunem. si affiggono ai nomi indi- 
canti gradi di parentela: Pàtreme, *Pìtreme; Màtreme; Fràteme; Sòreme; MóJJe- 
me; Fìjjeme; CiÓreme; Zijeme; Cunateme; Nepóteme: Pàtrete, *Pltrete; FìJJete, 
ecc. 1 Anche : Patróneme, Il mio padrone ; Patrónete, Il tuo padrone — Nell'escla- 
mare, si affigge la terza pers. sing.: Tatasé e Mammasé!, Figlici mio; Pratese!,. 
Fratel mio; Sorasé, Soresé!, Sorella mia; Zijasé!, Nipote mio. 

In tutti questi casi, tralasciamo l'articolo. Pàtreme, e anche Patre, sta mma- 
late, Mio padre, (Il babbo) è malato ; Mdtrete é scite, Tua madre (la mamma) è 
andata fuori; DiWa mmammete, Dillo a tua madre, alla mamma; Chiame petrete,. 
Chiama tuo padre, il babbo; Cióreme, Il mio nonno; Ciórete, Il tuo nonno. 

e) Il pron. poss., in forza di sost., nel sing. di Me*, e nella 1» e 2» pers. di 
Nòitre, Vale Podere : Vajj* a lu me*, Vado al mio podere ; Ha Vóme fatte dam- 
majj' a lu vòstre, Hanno danneggiato il vostro podere (Anche il toso, ha "sul 
mio„, sul mio. podere ecc.). 

141. P. dimostrativi — In forza di agg. : Masch. Stu; pi. §ti, §te; femm. §ia, 
pi. Ste — §fu libbre; Ste quatrine, §ta case; §te fémmene, Questo libro. Questi 
quattrini, ecc. — Ssu, pi. Ssi; Sse: Ssa, pi. Sse — Ssu vracce; Ssi citele: Ssa, 
mane; Sse bbést'ie, Codesto braccio. Codesti bambini, eco. = Chelu, Clu; pi. Chele r 
Chela, eia; pi. Chele, Cle — Chelu, Clu, fiore; Chela, OZa case, ecc.. Quel fiore, ecc. 

a) Nell'uso più volg., il pron. dim. è rafforzato, per maggiore specificaz., fion 
un raddoppiamento: A stu pajése queste. In questo paese; A ssa cma quésse; Ste 
mise quiète. Questi mesi, eco. Modi che corrispondono ai toscani: Questa casa 
qui. Quella casa là, ecc. 



* Come nell'it. ant.: "Pàtremo; Màtrema, Fratelmo, Fràteto; Mógliama> 
Mógliata; FigUuolmo, Figliuolto; Ziemo, Zieso, e Ziso„. 



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28 

b) Quando è relativo a tempo, suol essere soompagnato da preposizione : Sta 
Carnevale, In, Nel, Durante, Nel prossimo carnevale; Te le manne ita Natale; 
C'è mmenute He nììtrie, eco. 

142. Pron. dim. di cosa, in forza di sost. Masch. e fem., sing.: Quéetep Que- 
sto, Questa cosa. Ciò; Quéese, Codesto; Quelle, Quello: Quiète e Chiate; Qui$$e e 
Chiaae; Quille e ChiUe — Quest'i lu me, Quéae' é lu té', QueW é dde cuUù, Quiète 
parte, Quiaa'd da partì', QtiiW d partite. 

148. Pron. dim. di pers., in forza di sost. : Sing. masch. Cuatù e, meno oom., 
Quiète, Questo, Costui ; Cuaaù, Quiaae, Codesto ; CullU, Quille, Quello, Colui. Sing. 
fem. CMHé; Cheaaé; CheUé — PI. m. e f. : Quiète, Quiaae, Quille. 

Nota. — "Costui, Colui, Costei, Colei „ e s^eo. " Costui « e " Costei n, nel 
tose, sono adoperati come spregiativi. "■ Questi „ e " Quegli „, nel nominativo, 
trattandosi di persone, non sono dell'uso comune toscano. Nonostante, quando 
fosse il caso, non frequente, di evitare equivoci, si può bene, scrivendo, ado- 
perare " Questi „ e " Quegli „. 

1-14. P. relativo — Che, pron. relat. di pers. e di cosa, nelle relazioni dell'og- 
getto indiretto, suol essere usato, anche più arditamente che nel tose, con el- 
lissi della preposizione. Quelle che pparUaem' ajére, Ciò (di cui parlammo) ohe 
discorremmo ieri; QuiUe che (al quale) Je ci mannate la lèttere; Quille che (ai 
quali) nne' je piace lafattje; L'anne che (nel quale) aao' nate Ji' ; A lu tìmbe 
che (nel quale) ji' mane, ecc. 

Nota. -— Come agg., " Che „ dai toscani è, in alcuni casi, adoperato in ma- 
niera diversa dalla nostra. Che huite e -i- avarrè ae mmenèaae!, Avrei che 
gusto se venisse !, Che bbiUe c'itele che ttff Marxje !, Carini che sono quei bam- 
bini della Maria ! — Che, nel nostro uso, tien luogo degli altri due pron. relat. 
" Cui „ e " Quale „, che non abbiamo. 

146. P. interrogativo — Chi, pron. di pers., usato in questa maniera, con a o 
senza: A echi ci lu fijjef, o Cchi (;t lufijjef. Di chi sei figlio? 

146. P. indeterminati — a) Ome, Si, Alcuno, Altri. Quande l'Óme tè' ffa', ètatte 
fitte. Quando si è occupati, stai fermo, non dar noia; L'Óme dice, Si dice. Dicono; 
L'd l'Óme cacciate. L'hanno mandato via. b) Une, Vune, Uno, Alcuno, Qualcuno. 
e) Cirte, pi. assol. o come agg., Alcuni, d) *Ca', Qualche, e) Cacchedune, Qual- 
cuno, f) Ugne, Vugne, incomposiz. — chi. Chiunque; — che, Qualunque cosa; — 
quale. Qualunque, Pur che sia (delle cose simili, o dissimili). 

TERBO. — 147. aj Come " transitivi „, usiamo dei verbi, i quali, normalmente^ 
sono "■ intransitivi „ (Ved. nel Vooabol. 'Ndrd', Sajje' ecc.) ; e, con signif. speciale, 
altri con «prefissa (Ved. nel Vocab., A, AremenV, Aremannd' , Arepurtd'). 

Il verbo " Dovere „, non è del nostro uso. Abbiamo, invece. Ave' da. P. pass. 
'Vut'a. 

b) Il " trans, nel'" intrans. „ usiamo di frequente nella forma riflessiva : 
Ajuttirae, Inghiottire; Se 'ngraaae. Ingrassa; Ji' me erède. Io credo, penso; S'è 
mmòrte, È morto, fam.^ Se n'è morto; Se erède. Crede; Ji' me magnèaae 'nu ...., 
Mangerei un....; S'è 'mòezzendite, È impoverito; S'd'vanzate caccóae. Ha avanzato, 
risparmiato, qualcosa; Me te vii, 'mmald'f. Vuoi ammalare? (Qui, la partic. pron. 
sta per indicare un rapporto affettuoso, cioè per dire : Vuoi darmi il dispiacere 
di vederti malato ?j; S'è reaanate mdmmetef, È guarita la mamma?; S'à fernite 
tutte chelu vine, Ha finito, bevuto, tutto quel vino; Me a' è ètate ditte. Mi è stato 
detto. Mi han detto; Quèète n'n i' dùae cchiù, Questo non usa più, non è più in 
uso; S'd fatte 'nu bbUle aònne, Ha fatto un bel sonno. 

cj Nel " riflessivo „ e nell' " impersonale „, la partic. pron., meno che nella 2* 
pers. sing., nella 1* e 2* plur. dell' imperativo, si suol collocare prima del verbo, 
e, nell'incontro di altra particella pron. o avverb., prima di questa [Ved. n. 138, 
a]]: Se tróve. Si trova, Trovasi; Se ce Métte, Ci si mette; Se e -i- angustie, Ci s'in- 
quieta; Ne' mmeaacce vede* sóle. Non so, non mi rassegno a, vedermi solo; Nn d dò 
a'arguattd', Non ha, Non trova, dove rimpiattarsi; JSTn djj' adó le métte'. Non ho 
dove metterlo; Se ccaache 'n òmmene, ae ce ride; ae ccaache 'n daene: aand* Andònie! 

d) Nelle forme " impersonali „, dai più volgari, è adoperato il pron. indeterm. 
óme, per ae, Si [Ved. n. 146, a)] : Che aae pozze l'óm' acréde', Che si possa credere ?, 
Che si crederà?; Che tte pózze l'óm' uccide' !, Che ti ammazzino! 



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I verbi impers. relativi a tempo e stagioni, perchè intrans., prendono per lo 
più, nel toso., Tausiliare " Essere „. Nel nostro uso, sempre " Avere „ Ha piu' 
vute, *piòvete, tutte la mafine, È piovuto tutta la mattina. N'n d piòvete da *nu 
mése, Non è piovuto.... Ha nengute, Ha fatte le terrìcene, Ha nevicato, tonato. 
" Bicordare „ e " Scordare „, com., prendono la forma impers. Ved. nel Vocab. 

148. A. a) Tutti gl'Infiniti della 1» 2» e 4* coniug. sono tronchi: Parld', 
Tene*, SendV. Quelli di 3» soffrono anche l'apocope, ma la sillaba terminale è 
spesso ripristinata. 

b) Seguiti da una partic. pronom., gl'infiniti, nell'uso più volgare, non sono 
apooopati; Fareae, Far eie, Fàreme, Farete, qcìq.\ Manndrece; Tener ese; Métterese; 
Sendìreae — (Nel Futuro e nel Condizionale, sono anche conservati, con cambia- 
mento in a della vocale della desinenza e con raddoppiamento dell' rj. 

cj Alcuni infiniti conservano la terminazione latina, apocopata o sincopata 
nel toscano: Areduce', Bidurre; Cunduce', Pruduce' ; Arepónne', Biporre; Cum- 
hónne'; Supponine' ; Dìcere, Dire. 

d) Per dare più vivacità alla frase, l'infinito (e non di rado, anche pers. di 
altri modi) suol essere raddoppiato: Vulive meni', meni', e n'n zite smorte, o Vu~ 
live meni', vulive meni',.,. Volevi venire, e non ti sei miosso; Ve fa' vó fa' e...; 
Ca ce vó jV, ce v6 jV, ma,,. 

Nota 1» — Per evitare equivoci, noto il segno dell'apocope. Infatti : Tósce, 
sm. Tosse; TÓsce', Tossire: Vede, Vedeva; Fed^, Vedere; Lègge, sf. la legge; 
Lègge, egli legge; Lègge', Leggere. 

Nota 2* — Abbiamo uno speciale costrutto per indicare l'essere e non essere, 
fare e non fare, quasi il Divenire: Sta són' e nen zòne, è 11 ^11 per sonare, bat- 
tere (l'ora); ^ta pióo'e nném bióve, è 11 11 per piovere; Sta jèsc' e nnen esce, 
è per andarsene, per spirare — Similm. A alb' e nnen albe, Ai primi albori. 
Fra il lusco e il brusco. 

Nota 8* — E, per esprìmere frequenza, ripetizione di atto : Acquande jónda 
jónde (jundd' = saltare), spesso salta, sobbalza, saltella — Similm., ripetendo 
il nome: Fa Scuppe acuppe. Fa degli scoppi. Scoppietta. 

B. I Gerundi di tutte le coniugazioni terminano in ènne: Parlènne, Tenènne, 
Leggènne, Sendènne — I participi passati della 1* terminano in ate; quelli della 
2* e 3*, salvo delle eooez., escono in ute; della 4», in ite, e più volg. in tite. 

C. Nel più pretto volgare, la flessione dei tempi dell'indicativo, qualunque 
sìa il verbo, è perifrastica, le forme semplici essendo di rado adoperate — a) 
Nel Presente e nell'Imperfetto, le forme personali ordinarie sono sostituite da 
altre, nelle quali il verbo che dovrebbe soggiacere alla flessione, adoperato come 
oggetto di una proposizione semplice, resta, nei due numeri, immutato nell'in- 
finito. Es. Ji' téng' a ffa'. Io fo ; Che tti ffd' f Che fai ? ; Cullù té* a mmagnd', 
Quello mangia ; Nu' teném' a ccandd'. Noi cantiamo, ecc. ; Ji* me tene a vveHV, 
Io mi vestivo; CuUù ae té a 'ngraaed*. Quello ingrassa. E parimente pei verbi 
impers.; che indicano vicissitudini dell'atmosfera: Té a nnéngue*. Nevica; Té 
ppióve'. Piove, b) Il Perfetto definito, anche più costantemente, passa nella 
forma perifrastica del perfetto indefinito ; talché dalla bocca del volgo non senti 
d'ordinario: Facive, feci; Avive, ebbi; Jive, Andai; ma So' {= ho) fatte, feci; So' 
*vute, ebbi; So' jite, andai — Dai meno volgari, il pass, remoto è adoperato in 
cambio del pass, pross. Slamatine m* avezdje prèste, ... mi son levato presto. Pò- 
che prime ce parlaje, Dianzi ci ho parlato, ho parlato con lui, ecc. e) Il Fu- 
turo non si sottrae che apparentemente a questa consuetudine dello sdoppia- 
mento. Nella forma toscana, noi non l'usiamo che nella sola 3* pers. sing. (si- 
mile alla plur.) ; ma di rado, e sempre con r finale geminato : Farrd (far-à). Te- 
narrd (tener-à, terr-à), Leggiarrd (legger-à), Sendarrd (sentir-à). [Come nei 
"Protoc. notar, ant. „, e negli " Stat. munic. „ passim: Uscirrà, Traacirrà, Ob- 
bligarrà. Parrà, Valerrà, Macinarrà, Peaarrà, Obaervara, Serra, Farra, Dirremo], 
Più comunem., la forma che .diamo al Futuro è quella del pres. dell'indie. : Hi 
da aendV (sentir-hai) che dice!, Sentirai che cosa dirà!; Ve u ne* vvéf. Verrà o 
non verrà?; Vo* vede* ae tte le pò dd'. Vedrà se potrà dartelo; Dumane ve'. Do- 
mani verrà. 

Talché, in sostanza, nei detti tempi, anziché il verbo attributivo, è coniugato 
il verbo Essere o un suo equivalente. 



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2>. Nel Congiuntivo, il presente non è adoperato se non in alcune maniere 
ottative o imprecative: Puzz^ ave* bbéne!; DdV ce fàccia aaleve! ; Uajja me!; 
Mujaddì!; Che 8C% mmaréjje! ; Ohe Uè pózze Vóm^ accide' ! Di regola, nelle pro- 
posizioni dipendenti da un verbo di t. pres., si esprime col pres. deirindic, o, 
più. spesso, con l'imperf. del congiuntivo istesso : Dijje che cce vajje, o che cce 
Jésse; e anche, in alcuni casi, col più che perfetto: M'd ditte ch'avisse menute sub' 
bete, Mi ha detto che tu venga presto;... che ite Vavisae pijate,... che te lo 
prenda; Mamme ne' vvó che cce jésse, o che ce -i- avesse Jite sóle, La mamma. Mia 
madre, non vu^le ch'io ci vaia sola. — Questo passaggio al più ohe perfetto è 
più frequente dell'imperfetto: /*' me credè ca me l'avesse date, Credevo che me 
la desse; e in luogo dell'infin. : Nne' Je putive dice* ch'avéss' aspettate?, Non po- 
tevi dirgli di aspettare? -■ Inoltre, le tre persone plur. dell' imperf., dai più vol- 
gari, sono spesso adoperate nella forma latina del più che perfetto : Candasséme, 
Tenasséte, Leggìasséte, Sendasséte. 

E. Il Condizionale ha due forme: a) una identica a quella dell'imperf. del 
cong. ital.: Ji' facesse, Jésse ecc., Io farei, andrei; Ce stésse Minghef, Sarebbe co- 
ati Domenico?; Tenisse *nu sichere!, Avresti un sigaro?; Te piacesse? , Gradire- 
sti? (di questo vino ecc.) ; Me sapìss* a ddì\,?, Sapresti dirmi ..? : e l'altra simile 
a quella dell'imperf. del cong. lat.: Jf farré, Jarré [In molte delle nostre 
parlate, più schiettamente: JV facére, 3 ère, ecc., in 1* e 3* pers.; o, in forme ana- 
loghe : ♦Face arrè66 e, Farei, *Jarr^bbe, Andrei ecc.]. 

F, La 2* pars. sing. dell'Imperativo, nei verbi della 1* coniug., non muta Va 
del tema verbale. Nelle altre, la stessa delle corrispondenti dell'indio. In " Es- 
sere „, ved. altre modificazioni nel n. 152. La 1^ e 2^ plur. sono simili alle ri- 
spettive pers. dell* indie, pres. La 8^ sing. e la 8^ plur. come le rispettive del 
pres. dell'indie; più volgarm., come quello dell'imperf. del congiuntivo, e d'or- 
dinario precedute da un 6 cche (voglio che): cche le manney o *manné8se, Lo 
mandi; Ó cche lo diche, o ^decèsse, Lo dica. 

149. Flessione — a) Come, nella flessione nominale, alla mancanza delle de- 
sinenze, per la determinazione del genere del numero e del caso, si supplisce 
con l'articolo, e alcune volte con la metafonesi della tonica (ved. n. 118) ; nella 
flessione dei verbi, alla mancanza di desinenze, per la determinazione dei nu- 
meri e delle persone, si supplisce con l'uso del pronome personale e altresì con 
cambiamenti della tonica, dove ciò è consentito dalle leggi fonetiche. 

b) La forma delle pers. 1*, 3* sing. e 8^^ pi., meno che nel perfetto dell'in- 
dicativo, è simile in tutti i tempi dei vari modi, fatta qualche eccezione nei verbi 
irregolari. 

e) La 8* pers. del pres. dell' indie, quando non ha forma perifrastica (ved. 
n. 148, C) riceve non di rado dai più volgari la giunta di un éjje: Ne^iUne je 
pecuréjje cchiù, Nessuno gli leva più gli occhi in viso; §te du' casce se bbelari' 
géjje, ..si bilanciano; Vùcchie melacreméjje, ..mi lacrimano; SpasseggéJJe, Pas- 
seggia; Sdustrijéjje, Lampeggia — Qualche volta, anche la 2» sing. dell' impe- 
rat.: MevuTìJjete!, Bègolati!; §tudìjjete!, Affrettati! 

150. Non mancano casi di passaggio da una coniugazione all'altra, quanto a 
forma dell'infinito: Ferd', irreg.. Tirare, del vento; ArevuUd', Sturciard', Stor- 
cere: e nel pres. e imperf. di J7% Andare (ved. n. 156). Sajje% Salire; Sparte* 
Spartire; Sènde', Sentire, Dare ascolto; Pruvéde', Provvedére; ScurV, Oscurare. 

Nota. — In moltissimi sottodialetti del Chietino e del Teramano, l'imper- 
fetto dell'indicativo di tutte le coniugazioni è uniforme a quello della !•: 
Tenave, Teneva; Leggiave, Leggeva; Sendave, Sentiva. 

151. a) Nel nostro uso, tra gli ausiliari Essere e Avere c'è sempre un conto 
aperto: Saiie state, Sono stato; Solvute, Ho avuto; 80' fatte; So* ditte; Hajjejite, 
Hajje menute; 3Ie le ci da dd*. Me l'hai da dare. Hai da darmelo; J*d bbastate, 
*bb astute, Gli è bastato. 

b) Inoltre, hanno due " alter ego „ in Stare e Tenere (ved. n. 14B, C) : Sta* 
*mmezzate, Essere avvezzo; Addò stif, Dove sei?; §téng* a la case. Sono in casa; 
Ce ne sta puche, Ce n'è pochi; Ce ne sta naprise, Ce n'è molti; N*n gè sta qua- 
trine. Non c'è quattrini; Sta * ssettate, È seduto; Sta fatte bbéne, È fatto bene; 
Sténg* a pprengìpie, Sono al principio; Sti calle?, Sei caldo?; Sta *mmalate, 



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malato; §ta ch'd da partV, È sul punto di andar via; àta ch'd da spued', Spo- 
serà a momenti — Ténghe cheffa', Ho che, da, fare ; Ti le quatrinef, Hai denari? ; 
Té^ 'na ecrignénie !, Ha una stanga ! ; T& la fèbbre, Ha la febbre ; Té* la mójje. Ha 
moglie; Téla speranze, Ha speranza; Me té* fame, séte, sònne, Ho fame, sete, sonno. 

e) E c'è mutualità fra Tenere e Stare: Ténghe, e èténg', a scrive'. Scrivo; Se 
té', e Se Ha, a spujd*. Si spoglia ; Té, e ^§ta, a ppióve'. Piove (ved. n. 148, C) ; ma 
in questi e simili modi perifrastici, nella parlata lanoianese, è più comune Tene*, 

d) Avanti a " Potere, Dovere, Volere „, l'ausiliario è usato, anche dai meglio 
parlanti, senza riguardo al verbo principale: N'n d putute jV, meni' partì', Non 
è potuto andare, venire, partire ; So' ^vitt' a mannd' 'nu currére. Ho dovuto man- 
dare un corriere; N'n zo' je le vulute dice'. Non ho voluto dirglielo; Ne' mme 
n'djje putut' adduvend'. Non me ne son potuto accorgere. 

162. Paradigma di Essere — Inf. Èeee', Risse' — Ger. Slnde — P. Pass, ^tate 
— Ind. Pres. So'; Si, Ql; È, *So': Séme; Séte; É. Imperf. Ère, Ève, Ero; Sire, 
*Sive, *Qive; Ère, *Ève: *Savame, Eravamo, S'era; *Savate; *Eve. Perf. So* state; 
Si state; È state: Séme state, Fummo, Si fu; Séte èt-ate; È state. Fut. 3* pers. 
sing. e pi. Sarrd — Cong. Imperf. Fusse, *Fusce, per le tre pers. del sing. : Fùs- 
seme, Fossimo, Si fosse; Fuste; Fusse, *Fusce — Imper. Si, Qi; Qid: Séme; Qéte; 
Qid — Coniiz. Come l'imperf. del cong., e: Sarré; Sarrisse, Sarrisce; Sarré; 
Sarr èsserne. Saremmo, Si sarebbe; Sarréste; Sarrésse. 

Nota. — In questa, come nelle altre flessioni, si omettono i tempi com- 
posti. Parimenti, nella ooniuga2iione dei verbi regolari, saranno omesse le 
forme perifrastiche delle quali è parola nel n. 1^, C, D, F. — Dove non è 
segnata la 3^ persona, sing. o pi., questa è simile alla 1^ sing. 

158. Paradigma di Avere — Inf. — Ave', ' Ve' — Ger. Avlnne — P. Pass. Avute, 
Vute — Ittd. Pres. Hajje; He, Hi; Ha: Averne, *Aléme, *Ème; Avete, Ète; Ha. Im- 
perf. Ave, Avevo ; Avive; Ave: Avavame, Avame, Avevamo, S'aveva ; Avavate, Avate; 
Ave. Perf. Avive, So' 'vute; Aviste, Si vute; Avi, *Avise, Ha 'vute: Avlseme,. 
Sem' avute, Avemmo, S'ebbe; Aveste; Avi, *AvÌ8e, Ha 'vute. Fut. 3* pers. Avarrd, 
Arrd — Cong. Imperf. Avesse; Avisse, Avisce; Avesse: Avésseme, *Avesséme, Aves- 
simo, S'avesse; Aveste, *Aves8éte; Avesse — Imper. Hajje; Hajje, Avesse: Averne; 
Avete; Hajje, Avesse — Condlz. Come l'impef. del cong. Inoltre: Avré, Avarré; 
Avrisse, *Avarrìsce: Avrésseme, *Avarr èsserne, Avremmo, Si avrebbe; .Avreste,, 
*Avarréste; Avré, * Avarré. 

164. Paradigma dei verbi in are — Inf. Parld' — Ger. ParUnne — P. Pass. 
Parlate — Ind. Pres. Parie; Ph'le: Parléme, Parliamo, Si parla; Parléte. Imperf. 
Parlavo; Parlive: Parlavame, Parlavamo, Si parlava ; PaWavaÉe. Perf. Parlive; Par- 
unte; Parli, *Parlise: ParUmme, ParVèseme, Parlammo, Si parlò; Parlèste. Fut. 
8*. pers. Parlarrd — Cong. Imperf. Parlasse, Parlésse, Avesse parlate; Partisse^ 
Parlisce: Parlasseme, *Parla88éme, Avésseme parlate. Parlassimo, Si parlasse; Par- 
llste, *Parlasséte; Parlasse, Parlésse — Imper. Parie; Parie, Parlasse, Avesse par- 
late, O ceke pparlé: Parléme; Parléte; Parie, Parlasse, Avesse parlats, O cche^ 
pparle —Condlz. Come l'imperf. cong. E: Parlarré; Parlarrisse, *Parlarrisce : 
Parlarr èsserne, 'VQ.T\&tQmm.o, Si parlerebbe; Parlarréste. 

Nota. — Se la vocale del tema verbale non è a, essa varia, o non varia, 
secondo le regole già stabilite (ved. nn. 7 e 15; 13, 17): Porte, Purte; Sònne,. 
Sunne, Sogno, Sogni — Préhe, Prihe; Pinze, Pinze — le U non variano. 

156. Paradigma dei verbi in ere, lungo e breve, e in ire. Meno che nell'infi- 
nito, la flessione dei detti verbi è uniforme — Inf. Vede', Llgge', SendV — Ger. 
Vedlnne, Leggènne, Sendlnne — P. Pass. Viste; Llite, *Leggiute; Sendite, più 
com., 'Ndése, *Sendute — Ind. Pres. Vede, (Llgge), (Slnde); Vide, (Ligge), (Sinde): 
Vedérne, (Leggerne), (Sendérne) ; Vedete, (Leggete), (Sendéte). Imperf. Vedéve, Vede; 
Vedive: Vedavame ; Vedavate. Perf. Vedive; Vediate; *Vedise *Védde: Vedlseme,^ 
Vediate. Fut. 3* pers. Vedarrd — Cong. Imperf. Vedesse, Avesse viste; Vedisse 
Vedisce: Ved èsserne, *Vedas8éme, *Vedas8ame; Vedeste, *Vedasséte, *Vedas8ate — 
Imper. Vide; Vede, Vedesse, Avesse viste, Ò cche vvéde: Vedérne; Vedete; Vede,. 
Vedesse — Condlz. Come l'imperf. del cong. ; e: Vedarré; Vedarrisse, Vedarrisce: 
Vedarrèssemi ; Vedarréste. 



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Nota. — Cambiando la vocale tematica del verbo : Vale, Fi^e, valgo, vali ; 
Vójje, VH, voglio, vuoi; Pózze, Pu, posso, puoi. I e U, immutati. 

166. Dei paradigmi dei " verbi irregolari „ sarà notata specialmente la parte 
difforme dal tipo della flessione normale. 

A. Irregolari della 1^ coniugazione. 

a) Dare, Dd', — Ind. Pres. Dénghe; Dì; Dd: Déme; Déte; Dd. Perf. Dive; 
Diite; Détte, Dì, *Dis6 — Imper. Dàjje; Dénghe, Desse, ecc. 

b) Stare, àta' — Ind. Pres. §ténghe; Stt; §ta: àtéme, §téte. Imi)erf. §tave,, 
§té, ètatté; §Uve: ètavame; eternate, — Iraper. àta ; èténghe; ètéase, 

e) Fare, Fa' — Ind. Pres. Facce; Fi; Fa: Facéme; Facète. 

B. Irregolari della 2* e della 3* coniugazione. 

a) Potere, Puté* — Ind. pres. Pózze; PÙ; Pò: PutSme, eoe. 

b) Sapere, Sape* — Ind. pres. Sacce; 8t; Sa: Saperne, ecc. 
e) Tenere, Tene' — Ind. pres. Ténghe; Ti; Té: Tenérne, ecc. 

d) Tolere, Vulé' — Ind. pres. VÓjje; Vii; VÓ: Vuléme, ecc. 

e) Ungere, Ògne* — Ind. pres.. Óflm«; Ugne: Ugnéme; Ugnéte, E cosi: OnÓgne', 
Giungere; Cugnógne', Congiungere. 

C. Irregolari della 4* coniugazione. 

a) Andare, Ji* — 6er. Jlnne — P. P»ss. Jite, Jute — Ind. Pres. Vajje; Vi; Va: 
Jame, Jéme; Jote, Jéte. Imperf. Jave, Jéve, Jé; Jive: Javame; Javate. Perf. Jive,"^ 
JiSte; Jì, *Ji8e, Jètte: Jàaeme, Jìèaeme; Jeste. Fut. Jarrd — Cong. Imperf. Jasae; 
Jisse, Jisce: Jàsseme, Jésseme, *Ja88éme; *Ja88ét6 — Gondlz. Jarré, ecc. 

b) Tenlre, MenV — Ind. Pres. Vénghe; Vi; Ve: Venéme, Menéme; Venete, 
Menéte; Ve. Imperf. Vene, Mene; Venìve, Menive: Venavame, Menavame; Vena- 
vate, Menavate. Perf. Venive, Menive, ecc. Fut. Venaì*rd, Menarrd. — Gong. Imp. 
Venésse, Menésee, ecc. — Condiz. Venarré, Menarré, ec<}. 

e) Usetre, 'ScV — Ind. Pres. Jèace; Jiace: ^ Scéme, 'Scéte, eoo. 



DaU^ Avverbio, detta Pì'epoeizione, della Congiunzione e deW Interiezione, non 
estranei alla Sintassi, come atta Morfologia, si farà un cenno per completare la 
rassegna delle "• Parti del discorso „. 

▲TTERBIO. — 167. Vi ha dei oasi nei quali, sia per influenza di un sostan- 
tivo o aggettivo vicino ; sia perchè continuazione di un plur. neutro lat. ; sia 
per analogia, l'avverbio, pur rimanendo tale, prende la desinenza in a. Es. (La 
fémmene) poca vedute, cara tenute, prov. ; E ppóca bìlie f ; Se slnde pòca bbóne; 
Chela puche de quatrine. Quei pochi; 'Na pòchi de rròbbe, Un po' di, Della, roba; 
Ddmmene 'na nzégne ; 'Na bbìUa ci vu 'na bbèUa nò, Un bel si o un bel no ; Adòn' 
na vi. Dove vai?; Gna se faf, Come si fa? 

168. Bara è la terminazione in ** mente „: Arevé cèrte, Tornerà certamente; 
C 'i- d da jì' furzòae, o necessarie. Ha da andarci per forza., neoessariam. ; Te le 
dénghe secure; Camine mudlHe; Lavòre fiacche ; Dìjjele secréte; Bèlle j e Vd ditte. 

159. Modi avverbiali — Si compongono variamente: A le 'ndrasatte, All'im- 
provviso; A la 'ngòite, All'impensata; A rrequlstre, Ben custodito, riguardato; 
A la supine, Supino ; A la munacine, A mo' dei monaci ; De currhtne. Di corsa ; 
De fùende, Con impeto; 'JfbatÒlle, Malazzato; Di cattivo umore per malessere 
fisico; Pe' ssòcce. Ugualmente, Da per tutto; Citde cìtele, Dalla fanciullezza; 
Sebbene molto, cosi, piccino; Ciòppe ciòppe, Zoppicando; Sebbene zoppo; Vija 
néve vija nòve. Lungo la strada nova; Percorrendo sempre la strada nova; Mure 
mure. Lungo, Basente, il muro; Fiume fiume. Lungo il fiume; Prèvet' e bbòne, No- 
nostante che prete; Ciòpp' e bbòne. Sebbene zoppo. 

160. A. di luogo — A ècche, Qui; A èsse, Costà; A èlle e Allochi, Colà; Adò, 
Addò, Adònne, Dove ; Décuce e Jécuce, Qua, Per qua ; Désece, Costà, Per costà» 
DéUece, Colà, Per colà; UgnadÒ, Ovunque; A vvV de déndre, de f òr e. Per entro; 
fuori, da fuori; Ammònde, All' insù, Di sopra; Abbaile, Giù; A ècc'ammònde, 
Quassù ; A èss' abbaile, Costaggiù ; A èli' avrete, Là dietro ; Rése, Vicino ; Darasse, 
Discosto; Da lònghe, Lontano. 



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161. A. di tempo — Quande, Quando; Ugnequande, In qualunque tempo ; Ugne 
^ppóca tande, Ogni tanto, Di tratto in tratto, Ogni poco ; Pòche mo', Pocanzi, Te- 
sté, Dianzi; Dapé, Poi, Dopo; T/'umminde, Mentre; Allundanne, Allora; Sèmbremd, 
Sempre ; Addenóve, Di nuovo ; Vanne, In questo anno ; L'anno passato ; A jére, 
Ieri; Sére, ler sera; Jinnòtte, Stanotte, prossima passata o vegnente; Maddeméne, 
Stamani; Massére, Stasera; Mo', Ora, Adesso. 

'Ngóre, Ancóra, è usato solam. in signif. neg. Angore, 'Ngdref, in mo. reti- 
cente. Non vieni ancora? Tardi ancora a venire? — ve, Non è ancora venuto, 
tornato. Anche, — ne* vvé'. In comp., Anghe. Anghe che, Ancorché ; Anghe se, An- 
corquando. 

162. A. di grado — Naprése, Molto; Supérchie, Abbastanza; Pòche, ^PaucTie, 
'Nu ccóne, 'Na néégne. Poco, Un tantino; NUnde, *CubbiUe, *Manghe8àle, Niente; 
Quace, *Cace, Quasi. 

'Nu ccóne, con un sost., è usato senza l'art. : *Nu ccóne pane, vine, bròde, Un 
po' di pane, di vino, di brodo. [Nella parlata aquilana, senza l'art, indet. : Dam- 
mene pócu, Dammene un po' ; Fajju ita' pòcu. Lascialo stare un poco]. 

168. A. di comparazione — Accucì, Cosi ; Pure, Anche ; Gné, Come ; Cchiu ccèrte. 
Piuttosto, Alquanto. 

Cchiù, Più, volg., quando sta per dar forza di superlativo, non precede l'agg., 
ma é collocato fra l'articolo e il sost., La cchiù ccósa bbrutte; La cchiù ppéna 
Jòrte, e sim. 

Cchiù.... che, anche per esprimere il superlativo: Té cchiù cquatrine chs 
cquatrine, Ha moltissimi quattrini ; Ce ita cchiu ggènde che gg'ènde, C'è moltissi- 
ma gente. 

184. A. di affermazione — Qi, Qine, Si; Nò, Nòne, No; Addavére, Davvero. 

PRKPOSlZlONi: — aj Le prep. semplici, alcune volte omesse nel tose, sono 
da noi d'ordinario mantenute. Vecin' a lu mure, Rasente il muro ; 8òpr' a lu lètte. 
Sopra il letto; Sott' a la casce, Sotto la cassa. 

b) Per la formazione dei casi, non le uniamo all'articolo. Ved. n. 144. 

166. Normalmente, "In„ é sostituito da A. A lu, A la, In, Nel, Nella; A le. 
Nei, Nelle, èia a la case, É in casa; Ha cascat'a lu pózze, E caduto nel pozzo; 
É nnat* a lu Vaite, È nato in Vasto (Ved. nel Vooab., Parte 1", in "In„). Ov- 
vero, da Déndre : Déndr^ a it'anne. In questo anno. O addirittura é soppresso : 
Vanne, In questo anno; Pettd* ròsee, virde, Colorire in rosso, in verde — Pleo- 
nastico : *Nn accucì, Cosi ; Da *n gòrpa, Da corpo ; Da *m mane. Da mano ; Da *m 
mócche, Di bocca — Proclitico, per vezzo eufonico : Nghe, Con ; Ndramme, Dram- 
ma, Piccola quantità ; Nguandetd, Quantità grande ; Nzógne, Sugna ; Nzunnarse, 
Sognare, [Ndòrce, Torcia]. (Cfr. it. " Insieme „, "In su„). 

168. De, Di, a volte, pleonasticamente coi verbi Vedere, Udire: N^n ze vede 
de menV, Non si vede venire, arrivare [Più spesso nelle parlate di Chieti e di 
Aquila : Se sènde de fa', Si sente fare ; Le vedarrésse d'arrecchV, Lo vedrei arric- 
chire (Ch.): La véddero d* abbrucia', La videro bruciare ; No' vvetéa de rijV la so- 
rella. Non vedeva tornare la sorella (Aq.)]. 

"Di„, coi casati, quando si parla di appartenenza, noi non l'omettiamo. 
Case de Maddònne, *Quille de M., Casa Madonna; Palazze de Micce, *QuiUe de R., 
Palazzo Biccl. 

Parimente, col m. av. " A uso „ Alla guisa, Secondo la foggia. Pari' a use, o 
a l'usanze, de le cafune, Parla a uso contadino. Marc -i- a use de segnore. Pro- 
cede a uso signore. 

Per specificare la provenienza, non é usato in luogo di "Da„. Te fa cascd' 
lu pane da mmane. Ti fa oadere il pan di mano ; Se Vd luvate .da mmòcche, Se l'à 
levato di bocca; Da lóc' a llòche. Di luogo in luogo. 

Né mai invece di "Per„. Quand' i da 've' pe' cchélu cavezònef, Quanto hai 
4Ìa avere di quei calzoni?; Pe' nntende se pijje punde, Di nulla nulla s' imbarca. 

167. A, con reggimento diretto: VU a mméf, Vuoi me?; Vò a èsse. Vuole lui; 
Sind' a mmé!, Sentimi!; Vid' a ceuitù! Ma, Chiame cullù, non a cullù. 

A, per ad, staccato, ci è, come nel tose, più comune nell'uso popolare. A 
<inne nove, A òcchie, A ònz' a ónze, A ugne mmode, A ogni modo e Ogni modo|; 
Hajf a fa'. 



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CONGICNZIONE. — 168. Le congiunzioni semplici (e, ma, che, se, o, nné, 
ecc.) sono conformi al tipo originario ; e non meno le composte, ma con la ten- 
denza alla separazione, già notata come fatto normale per gli articoli e le pre- 
posizioni (ved. n. 124): Pecche, Chemmó, Perchè; Manghe, Neppure, Nemmeno ,' 
Mangune, Neppure uno, una; A lu manghz, Almeno; Pure, Pure, Anche; Pure 
che. Pure se, Purché; CCme che, o ca. Siccome; Sì cche, Fi cche, Finché. 

Nell'uso di se, non facciamo mai ellissi del verbo da cui dipejide. Ha ggerate 
tutte la case pe* vvedé* se V avesse j^tuV aretruvd*, Girò per tutta la casa se po- 
tesse trovarlo. 

Pure che, per denotare cosa possibile ad avvenire, risponde al toso. "Se forse „. 
Ce manne, pure che ne* wff èsse stéssi. Manderà, se forse non verrà da se stesso» 
lui stesso. 

INTERIEZIONE e MABriEBE INTERIETTITE. — 169. a) Non comune 
1*0 vocativo. Nel chiamare una persona vicina, si pronunzia semplicemente il 
nome, d'ordinario tronco (se la tonica non è nell'iato, o non cade sull'antipe- 
nultima), a volte preceduto da un Fhje!; o dall'art, determ. : Lu cìtelel. Bam- 
bino!; La bbUla fémmene!, Buona donna!, Lu mastre!. Maestro! — Nel chia- 
mare una persona molto lontana, si replica due volte il nome, allungando la 
tonica nella seconda: Lucìja Luci. ..j a! h) I. di allegrezza — Ud, Uè!, Oh!; 
Alégre!, Allegro, Allegri! e) Di maraviglia — Hajja pajje!, Diamine! (Pajje, 
Paglia, giunta eufemica, per vezzo di rima^ e per coprire la reticenza) ; Hajja 
me! d) Mujaddì!, Non voglia Dio, Tolga Iddio!; Va ca nò!, Forse no?, No? 
e) Di desiderio — Ammacare!, Magari; Fusse lu DdV!, Dio volesse, f) D'ira e 
imprecazione — Hajja. . . !, Il malanno a. ... ; Che sci sparate!. Che ti squartino!; 
Che sci mmaréjje !, Ti sappia male ! g) Di dolore — Ojje !, Ohi, Ohimè ; Mare 
me!. Mar* a mmé! ; Mare té, o, a tté; Mare èsse, o, a èsse!. Povero me, te, lui!; 
Scure me!. Misero, Misera, me! h) Di ringraziamento — Qraz'iaddi! E, alla do- 
manda sullo stato di salute, per dire che c'è da contentarsi: Ngraz'iéme DdV! 
i) Di eccitamento a tacere — Zitte! ; Mósche! l) Di buono augurio — DdV le 
fOiCce! ; DdV le hbendiche! 

170. Le nostre forme esclamative, per significare grandezza, So' 'nu stupete ! 
Tènghe *nu sónni! Ce ne vo' de quatrine!, tornano alle toscane: Sono pure ohe 
(un gran) balordo; Io ho che (un gran) sonno; Ci vuol che (moltissimi) quat-^ 
trini! Ved. n. 127. 



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ELEMENTI 

TER LO STUDIO DELLA FONETICA DELLE PARLATE 

di Lanciano (L.), Oeaaopalena (G.), Ari (A.), 
Vasto (V.)» Atesaa (At.), Paglieta (P.), Ortona (O.), Polena (PI.)* 



VOCALI TONICHE. 



^«aro, cara — care — A. O. cHre.^ 

«arne — carne — PI. carré, 

«ane — cane — A. 0. cane — P. quóne. 

eant — efténe — A. P. chj'ene — At. chine. 

■nano — L. mane — A. Tnàne — G. O. V. méne — PI. mane, méne - P. mj^ene — 
At. mine. 

mani — méne — A. P. mjene — At. mine. 

panno — panne. 

panni — pènne — A. At. P. pjenne. 

soldato — auldate. 

ftol«lait — L. auldate — - auldéte — A. P. auldjete — At. auldite. 
. parlare — parld\^ 

parlando — parUnne. 

in parli — tu pèrle — A. At. P. pj'erle. 

10 manslo — Ji' magne. 

(a mansl — tu mlgne — A. At. P. tu mj'egne. 
e«sl eampano — cambe — V. O. PI. cdmbene. 
essi cadono — caache — V. O. PI. càachene. 
mare — mare — A. O. mdre. 
^•ale — aale — A. O. adle — P. auóle. 
ladro — latre — A. O. Idtre. 

ladri — létre — O. Idtre — A. P. Ij'etre — At. litre. 
le fasee — le faace — O. PI. fèace. 
la plana — piazze — PI. piazze — P. prazze. 

11 fla»eo — fiàacìie — PI. Jlaache, Jluàache. 
macellalo — macellare — A. O. macelldre. 

macellai — macellére — O. macelldre — A. P. macélljere — At. macillire, 
danaro — denare — V. danare — A. O. dendre. 



* Quando non è fatta indicazione di Inoghi, s'intenda che la pronunzia è si- 
mile in quelli non menzionati. 

^ Per la pronunzia dell' a nella parlata lanoianese, ved. a suo luogo. 

* L'df arese suona come èa; Vd ortonese ha suono simile, m.a Va del ditt. è 
-meno sensibile — L'a delle parlate vastese e paglietana. sia seguita da conso- 
nante semplice, sia in posizione, rasenta il suono dell' o. 

* L* a finale accentata, in tutte queste parlate, specialmente se a contatto di 
m, m, ha suono più o meno vicino ad é. 



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31 

«laaarl — denare — A. 0. denàre. 

Cane -^J'ame — - A. 0. fame. 

11 B&elo — L. At. O. lu mèle — *&. A. V. mdìle — PI. Ju mite, muìle — P. móìle. 

le mele — L. At. O. le mèle — *0t. A. V. méìle — PI. mUle — P. móìle. 

10 sto, «lo — L. G. yr iténghe, dénghe — atjenghe, djenghe — V. Stinghe, dinghe. 
(a stai, dM — tw «ti, dì — A. O. itj'e, dje — G. PI. He, de. 

la saoaba — la hamme — A. jdmme. 

le sanabe — le hamme — A. jdmme — O. P. ?e hèmme. 

11 bastardo — bastarde, vaHarde. 

I bastardi — 6a«tS7*de, vasièrde — A. P. baètjerde, vaHjerde. 

II piatto — ?« piatte, *pratte — PI. piatte, pluàtte. 

I piatti — flètte — A. At. P. prjette. 

II ealeasno — lu calecagne', *qualecagne. 

I ealeacnl — le calechègne — A. At. P. calechjegne. 

la piava — la piàhe — O. pidhe — PI. piàche — A. pT-fZje — P. pràhe. 
le plaffbe — le piàhe — A. pràje — O. pidhe — PI. piache. 

II elilodo — chióve — PI. iw chiùove — V. Ztt chilvve. 
t eblodl — L. V. At. chiave — PI. chiòvre. 



a Bi« — L. O. a mm^ — PI. a mmljje — G. *a mmdjje — A. a mmd — V. At. 

a mma — P. a mmó, » 
a té — L. O. a <t^ — PI. a ttè^je — G. *a ttajje — A. a «t<X — V. At. a ita — 

P. a U6. 
bottéga — putéche — PI. putuèche — P. putó'iche. 
lo erèdi» — L. O. ié' cr^f — 0. PI. crl'ide — *G. V. cràìde — At. crade — 

P. crtfide. 
ta erèdi — tu cride — V. PI. crlide. 
essi crédono — L. créde. — V. crMene. — V. PI. crédette -— A. crèi'de — G. *«e 

cràide — At. «e crac!« — P. c?'tfi'(fe. 
rodere — L. A. O. red^ — At. vedi* — PI. ved'èjje — G. *vedajje — P. t?fid<f . 
Tedlanso — L. O. vedérne — PI. vedémme — A. «ed^tme — *G. V. vedà'ime — At. 

vedami — P. vedótme. 
rodete — L. O. vedete — A. PI. vedlìte — *G. V. vedàìfe — At. vedate — P. 

vedtft^c. 
féasmlBa-e — L. O. PI. fémmene — G. A. fémene — At. f Immene — V. fammene 

— P. fómmene, 

la ildra — L. la /^re, /^?«e — PI. ^^rie /Jcre —, V. At. Jire, fjere. 

la biètola — L. O. biéte — V. ftiàite. — *G. A. brà'ìte. — PI. vlà'ite — At. òi'dte 

— P. bióìte. 

pftsiri* — L. pégge, péjje. — V. pigge. — PI. ijèjie — pSejje. 

mèsUo — L. O. PL méjje — At. »nèij« — A. mdjje — V. majje — P. mójje — 

G. *mjejje. 
la pianéta — L. O. pianéte — PL planèt*c. — A. pranHte — *G. prand'ite. — 

V. piandìtd — At. pianate — P. praniJi'te. 
la réte — L. O. réte — PI. A. rèìte — G. V. ratte — At. rate — P. recite. 
la séra — L. O. aere — A. adire — *G. V. PI. aàire — At. aare — P. «tfi're. 
otansattlna — maddemane — O. A. maddemdne — L. maddeméne — P. mad- 

demjene. 
•staséra — L. O. maaaére — A. maaadre — PI. *G. V. maaaà'ire — P. maaaó'ire. 
Teresa — L. Teréae. — V. At. Trése. — O. Terréae — A. rr^t'«e — *G. P. Tràìae 

— P. Tr4%ae. 

aréna — L. O. réne — A. ialine — PI. *G. V. ràìne — At. rdne — P. 7*<^*ne. 



> L'è paglietana ha, in determinati oasi, suono eguale ad 6, od ói. [Nel Te- 
Tamano, lo stesso suono si risente nella parlata di Penne : Rumbe, rompeva ; Tend, 
tenera; mtf*, mio; Piccò, perchè: Vedd*, vedere; D6, diede; Fómmene, femmina; 
NuciÒUef nocella, nocciòla, eco. — Nella parlata di Guardiagrele, kóeo oé. (Ved. 
-, Tradiz. popol. abr. „, Voi. I, P« 2»)]. 



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32 

la bestémmia — O. hiaHéme. — L. jaitétne. — At. vìeStlmme — PI. *a. V. via- 

atàìme — P. braètóìme. 
lo bestemmio — O. hiaHéme. — L. jaatéme. — At. jaìtlmme — P. braitéme — 

PI. jaètlìme — *G. V. jaHà'ime. 
bestemmiare — jastemd' — V. At). viaètemd' — O. P. braHemd\ 

10 eédo — L. G. O. c^cie — At. cède — PI. A. V. cl'ide — P. cióide. 
tn eèiil — L. O. At. P. cide — V. cèìde — PI. a. A. cjede. 

la eéra — L. G. O. c^-e — A. cjere — V. PI. ciàire — At. ciàre — P. cióìre, 
eéra (aspetto) — cére — G-. A. cjere — PI. ciàire — P. cióXre. 
eréta — L. O. créte — A. PI. erètte — *G-. V. crà'ite — At. crate — P. CT'^ite. 
séta — L. G. O. eéte — A. sètie — PI. V. sàite — At. aate — P. «tfffce. 
séco — L. G. O. «^ue — PI. V. A. aéive — At. save — P. aó'ive. 
téla — L. G. O. téle — A. <èi7e — PI. V. tài7e — At. tale — P. tifile. 
Télo — L. G. 0. véle — A. veile — At. vUe — V. «àtZe. — PI. uàìle — P. v^le. 
la Téla — L. G. O. véle — A. vdle — At. t;èie — PI. V. vaile — P. vÓXle. 
la Téma — L. O. véne — A. txXne — PI. *G. V. vaine — At. vane — P. vóìne, 
Téro-a — L. O. vére — A. vare — PI. veire — *G. V. vàtre — At. rare — P. vdìre. 
tré — tr^ — A. ira — V. At. tra — P. trtfje. 
tredlel — trìdece — V. trldece. 

seréno — L. O. V. seréne — A. eerline — PI. aerine — G. *aerà'ine — At. ee- 
rane — P. aerÓXne. 

11 péto — L. G. pédete. — O. péte — A. At. pMete, pltete — PI. jmìttete — V. 

pìidtete — P. pópete. 
1 peti — pìdete, pìtete — PI. V. pHete — O. péte — P. pópete, 
aeéto — L. O. ctcéte — PI. A. acèite — *G. acjete, acite — V. adatte — At 

actVite — P. ació'ite. 
la eblérlea — L. O. chiéreche, créteche — G. A. chjereche — At. chilrechie — 

PI. chjelche — V. chiàreche — P. chiéreche. 
plèno-a — L. O. piène — PI. plè'ine. — A. j?rèi'ne. — G. *i)ràìne — V. pihine — 

At. pidne — P. prtfme. 
plenl-e — pj'ne, prine — PI. plllne — V. pilìne. 

trappéto — trappite — O. trappj'ete — PI. truappì'ite. — P. trai>pèlfte. 
lo lessero — L. P. legge. — O. leggéve — A. leggUve — PI. V. leggiàìve — *G» 

P. leggiàve — At. ?eflr</2rf. 
tu lesserl — leggive — PI. V. leggetve — P. At. leggj'eve. 
lo faeéTO — L. face. — O. facéve — A. facìive — PI. V. faciaive — ♦G. P. /a* 

ci'are — At /ociVì — P. /acid. 
tu faeeTl — facive — PI. V. /acèi'ye — P. facjeve. 

10 sapéTo — L. aapé.'^^ O. aapéve — A. aape'ive — PI. V. aapaive — *G. P. aa- 

i?are — At. eaprf. 
ebe facessimo — L. O. faciaaaéme. — PI. faciaaaj'eme — A. faciaaadme — *G. 

At. faciaaadme — V. faciaaaóìme. 
etae faceste ^ faciaaaéte — PI. faciaaaj'ete. — A., faciaaadte — *G. P. faciasaai» 

— V. f adite. 
qalèto-a — cujéte — PI. citièite ■— P. cuJóUe. 

paese * — pajéae — PI. puajéae — A. pajèiae — V. puajà'iae — P, pajó'iae. 
paesi — pajiae, *pajice — V. pajl'ise. 

mése — L. O. m^ee — PI. A. mèiae — *G. V. md'iae — At. maee — P. mé'ise. 
1 mesi — miaet *7nice — PI. mlìce. 

11 péso — L. O. lu péae — PI. A. pl'ìae — G. *i>ìltee — V. puà'iae — At. paae — 

P. péiae. 
tu pesi — ttt i)tse — V. p^ae — PI. ijj'eee. 
essi pesano — L. hiaae péae — O. PI. péaene — A. pè'iae — G. *pà'i8e — V. i>d» 

«ene — At. jpaee — P. pó'ise. 
lianelanése — langianéae — PI. A. langianliae — V. langianà'iae — P. langiandiae,. 
lianelanesl — lancianiae, Hangianice — V. langianè'iae. 



* Nei nostri piccoli comuni, Pajéae d'ordinario significa Podere; la T^rre, iL 
Comune. 



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io arizze!o — L. Gt. O. areàiéle, arééle, — PI. A. arzììile — V. arti^XU — P. art»' 
zótU, 

tu arizzelì — ArezzUe — PI. P. areiàjélé — V. ar6««St{é. 

io sbelo — L. O. sbéle — PI. A. sòme — ♦». V. «ftàlle — At. $bàle — P. «&tfìié. 

tu sbeli — abae — PI. P. abj'éU — V. sbììU, 

TeléBft — L. O. veléne — PI. A. veWme — ♦Q. V. veldine — At. velane — P. ve- 
lane. 

pal«lao » L. A. j>«c»n« — O. pucine — Q. irnV^^ìne ~ PI. pulgìtné — V. P. 
puggenlUe — At. jpicfnèW«. 

■ftlél* — mèle — y. muilé — O. mi6{e — PI. mdUé. 

flèi« — /«« - L. A. /^ne — PL fuììre - P. /tf««. 

pt«d« — péde, péte — PI. putide — P. i>^<I«. 

I ple<ll — L. V. At. pide, pite — pi«d«. — O. pjete, 
1» piètra — la prète — Pi. jwèìic — P. préite, 

!• pl«tre — le prète — PI. prèite — P. jwtfltc. 

lo 41 prèso — jV te préhe — A. prije — O. préche ■— PI. prdYeA» — P. pr^the, 
«a mi prèsM — L. V. At. prihe — G. P. prjéhe — A. iwjTéij* — O. PI. prjfeche, 
essi prfts»no * L. G. At. jpr^e ~ A. prìte — Y. pr^enti — PI. O. préehene 

— P. pr^he. 

lo Téaso — L. Gt. vénghe — vjenghe — V. vinghe, 

fta Tlèol ~ L. y. At. vS — vje, 

o«ll Tléao — t?tf — PI. vljje, 

•••I TéMsoao « v^ — G. At. vìnne — O. v^n^^Aentf ~ PI. vìvene» 

séaero » jènere ~ O. iditn«}*«. 

lo ««saKo » L. G. A. aécute — y. At. «ècuie — PI. O. elquete — P. $6queU, 

Uk sosaJil — L. y. At. 8\cute — PI. eìquete — ijfecuté. 

dM^ol » <Iéc« — P. dtfi<;e. 

jérl — L. jére, ajère — Jere, ajere — y., At. Jire, 

•Iftro — sére — PI. O. A. ejere — P. aÓXre. 

Plfttro — L. Pétre — PjTe^re — y. Pitre. 

II médloo •» mldeche — Y. PI. muldeche. 

1 medlel •» L. y. le mìdeche — mSedece^ mjfedeche. 

tènero — tènere — O. tènnere — PI. tjfenere. 

«oneri — L. tinere — tyenere — O. tjennere — y. tènere. 

iemera-e — tènere — O. tènnere — P. t(Jrter«. 

la lèpre — lu lébbre. 

la moffllèra — la mujSre, mujjére — A. mujfere — PI. mujjè'ire (Non oomune). 

lo lésso — Ji* lègge, 

«a lessi — L. y. <M Ugge — IJTéi^i^é. 

e»«l lessono — lègge — PI. O. y. lèggene. 

déelmo — dècerne. 

séio — jéle — y. O. géle — P. pitfn«. 

béao — 6^ne — PI. beine — P. 6<n'n«. 

rlB&ftdlo — G. y. At. remèdie — L. reméddje -> O. remèddXe » PI. P. ref)\fed£e 

— A. remJeddìe. 

iHlo — me' — PI. y. mtté*. 

BBlel — L. y. At. mi* — mje — O. mSeje. 

I»lo — Ddije, DdV — PI. A. Ddéie — y. Ddéjje. 

BBl rlereo — m'arecrSje — O. arecréjje — At. arecrihe — PI. addecrèjje — P. ad- 

ta ti rlerel — arecrìje — O. arecrìjje — PI. addecrèjje — P. addecrìje. 

««era — L. ia Zé^n^ld — P. la lènele — G. la lènde — A. Tèrne — PI. Vènéle. 

mèrlo — mèrle — PI. y. muèrle — P. la mèrle, 

nébbia — nébbie (Geaeralm., anche nèbbre) — PI. nébbie, nébbie. 

•pèeelilo — L. apécchie, *aprécchie. — y. aprècchie — At. O. A. Specchia — PI. 

apuécchie — G. apjecchie, apjrchie — P. aprjeechie. 
Téeelalo — L. vècchie — PI. vuécchie —Y. vìcchie — vjecchie. 
1 Teeelil — L. y. vìcchie — vjecchie. 
Teeetala-e — L. vècchie — PI. vècchie — Y. vicchie -— vjecchie ■— At. vjecchie, sing.; 

vècchie, pi. 



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84 

U^pldo-a — L. G. tépete — A. tdpete — At. tlpete — 0. tj'epete — PI. tìpete, m. 

tépete, f. — V. tdpete — P. tépete. 
er«ma — c?'^?»e — P. criTime. 

m»i»re — fréve — G. /ré^wie — PI. At. fèbbre — P. fróive. 
prèmere — prème', prèmere — P. próime'. 

10 prèmo — prème — PI. A. prètme — G. *prdrme — P. próXme, 
tn. promt — L. O. V. At. prime — prjeme. 
•on lo — 80' jV - PI. «0' Jijje - V. so* jja. 
te lo dleo lo — te le diche jV — PI. te le dè'iche jijje. 
agnèllo — agneUe 'gnèUe — G. At. A. agn)'eUe, 'gnjelle — PI. agnjejje, 
«snelli — L. O. 'gnlUe — 'gnUeUe — PI. *ngnijje, 
fèrro sfèrre — PI. V. fuèrre. 
1 fern — L. V. ./«rre — fjerre. 
^PTO — cerve — PI. ciuèrve. 
cerTl — L. cirve — cjerve. 
Tento — vénde — PI. V. vulnde. 
1 -venti — L. V. vinde — vjende. 

neèrbo-a — cerve, cèreve — V. cjferve, — PI. cjferve, m. ; cerve, f . 
anèllo-1 — anme, 'nèUe — PI. anjejje, sing.; anèWe, pi. 
snarnlménto — huarnemènde — PI. huarnemjende. 
snamlmentl — L. V. huarneminde — huarnemjfende. 
Terme — vèrme — PI. V. vuerme. 
Termi — L. V. virme — vjferme. 

«èlfto — L. cèveae (Com., merìcule) — G. A. cèwae — At. zhise — (PI. werìg-ttere). 
g^l^ — L. ctveae — G. A. cà'euze — At. zjeuze — V. ciùae. 
prète — L. prlvete — A. iwèwte — G. iwèi'ie, *prlldde — At. O. i>rèi*« — PI. 

pruèUe — V. P. prldde. 

I preti — L. privete — A. prjeute — G. i)riei**e, prJeUde — At. O. prjfeite — PI. 

prjete — V., P. prìdde, 
lo penso — i<' pènie. 
tn pensi — L. V. tu pinze — jjjenàe. 

II lètto — lu lette — PI. luètte. 

1 letti — L. le Utte — PI. lettre — V. W**e — IJfette. 

lo pèrdo — ji' pèrde, 

«« perdi — L. V. pirde — pjerde. 

essi perdono — pèrde — PI. O. V. pèrdene. 

lo spèndo — ji* apènne. 

«n spendi — L. V. apènne — spjenne. 

essi spendono — »pèn»e — PI. O. V. spènnene. 

oselrono — L. A. 'sciae e é scite — G. sci, scètte — At. «cèt<e — PI. P. scèttere 

— O. hanne acite — V. hann' aaciùte. 

Tollero — L. A. vuliee e ha vulute — G. vòlze^ vali, vulètte — At. vulètte — P. 

vulèttere — PI. vuluèttene — O. V. Tianne vulute. 
féeero — L. A. /aci«e e ha fatte — G. /acì, facètte — At. /ac3*«e — PI. facSet- 

tene — P. ha flette — O. V. hanne fatte, 
qnl — a Icche — A. a jècche. 
lA « a dne e aVlÓche, 
eostft — a èaae — A. a Jèsse, 
niènte — nìènde — G. nà'ende ~ PI. gnjfende. 
In nessun inoffo — L. *nguviUe — G. *nguvJeUe — (A. At. P. a nneciUna vije 

— PI. O. V. a nneciitna vanne). 

In nessuna snlsa — de neciìtna fatta manére (L. PI.), manjere (G., A). — pe' 

nnUnde. 
eertaménte — cèrte. 

lo eréseo — crésce — V. At. crésce — A. cràsce — P. cresce. 
tn eresel — crisce — P. cresce — V. crésce, 
essi ereseono — L. G. cr^ace — At. crésce — A. crtf«ce — P. crésce — PI. O. 

creacene — V. crèscene, 
lo Tèndo — il' v^nne — At. venne — V. vdnne — P. venne, 
tn Tendi — tu vinne — O. P. vjenne — Y. venne. 



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85 

téUft — tétte — At. tltte — PI. tuìtte — V. tatte — P. tóUe. 

%mit\ — titte — PI. tiUe, tittre — V. tUte — P. *ett«rf. 

le léa«lal — L. P. jln^ltf — O. jìnnele — G. A. At. SeneU — V. Jhinele. 

!• dlTénto — L. A. duvhide — G. duttènde — V. A. O. devhide — PI. arvìnde — 

d«ojren^ft6. 
tu «iTeati — L. (2ttvt'nd6 -— V. devinde — G. A. duvjende — O. P. At. devjfende 

— PI. arvjande. 
••(ie, «llelaMètt« « «^i0, decesaHte — PI. «^^fe, dectaaaèttd — Y. $Hte, diceaaUte. 
flaécir» — fenèHre. 
pr«Ma — i>rd«ce -- O. prlsae. (Com., /Urie). 

pèii« ~ i>èa«. 

»«»ea — pésche — V. pdacftc — P. pésche. 

»#•«» — jprè»»ecfc«, sm. — G. PI. At. plrzeche, sm. 

11 eerTèlio — L. O. G. cervWe — V. ciurvulUe — A. At. ctureudZZ« — P. ciuru- 

vìiUe — PI. ciurvjejje, 
!• «errellA — L. G. P. Zc cervìUe — P. ciureuèUe — V. cervìUe — O. At. c»«r- 

rjreHa — P. cirevJfeUe, 
■lésso-A — mèiie — PI. mjese, m.; mè^e, f. 

mA«i» — L. O. mtf«« — A. mdae — PI. TOèt»« — V. mSise — (G. At. P. arche, ■£.). 
érk»-e — Jìrve, Jlreve, 
i« ««l — tu 8t, ^i - V. $t, 9^ — P. «ie. 
MU* — bme — PI. &jreii«. 
»«lll — L., V. biUe — bJéUe — P. bjejje. 
teell* » 6èn6. 

^Uft — PI. bìlie — G. 6èKe, òjette - L. V. bitte - bHéUe. 
ftdrr» — tìrre. 
nm^ ^f^Mte. 

««a«# — dénde — PI. duènde. 
«•nM — L. V. dinde — djr«nde. 
•«Mpre — Bèmbre, *8Ìmbremd, 

laatéme — *né(mbre — PI. A. nzjembre — O. nzjeme. 
«appella — cappìUe, 
•télla-e — Hétte — At. itìUe — V. «ta««. 
l'a^(« — abbae — PI. abbUte — A. aft^fite — V. abbàtte — At. oft&ate — P. ab- 

bó'ite. 
pianèlla — piahèUe — P. pranèUe. 

ffla«eiiétta-e — giacchétte — At. giacchétte — V. flriocca^Ée, Bing. ; giacchétte, pi, 
»l«"ié«ia-« — jumènde — V. jummènde, sing. ; juminde, pi. 
«10T«nea-«lie ^ jìnghe — P. jónghe. 

r 

•plffa-«li« — «pjcfte — PI. V. A. «pèVcfce — P. apriche. 
lo «lea — d icfte — At. dice — PI. V. A. déiche, 
tn «Ilei — dice — PI. V. A. dHce. 

•■■1 «leono — dice — A. dèVce — PI. O. dlcene — V. dìcene. 
lo ••■<• — jf aénde, 
in ••■ti ^ L. y. tu ainde — tu ajende. 
•onilro — aend^' — V. aendé* — PI. aendéjje. 

•oatlto — aendute — Y. aendlute, PI. aendéute — At. «endi'^e (Gomun. ^ndéae), 
•eatontfo — aendhine. 

•oatU — aendive — V. A. «endè?«« — PI. aendjette. 

io ••■ilTO — L. P. aendé. G. «endé, *aendave — O. At. aendéve — A. «enddvd — 
PI. V. aendèive. 



> In aloane parlate, », seguito da consonante semplice, suona ói: Roeeas., 
Vóìve, vivo; Prólme, primo; arróive, arriva; Veció'ine, vicino; Jóìve, andai ; Vóide, 
vedi ; SpartÓte, spartire, ecc. Boaaba : Ciuótce, cece ; Duóice, dice ; Juóie, ire, an- 
dare ; Vuóìve, bevi. Popoli : Ciélce, cece ; Jote, ire, andare ; Oajóìne, gallina, eoo, 
£ cosi pure in Arelil, Torr., Tooeo. 



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fa seatlTl — sendive — PI. Y. sendlìve — P. sendjeve. 

■entlani* — L. O. P. tenderne — PI. aendémme — G. sendéme, ^aendàime — Y. A. 

«6n<2èi'md — Ai. senddme. 
•enUate — L. O. G. sendété — Y. A. ««ndèi'te — At. P. Bendate — PI. MfMiaste. ' 
d«rnUamo — L. O. P. durm^e — G-. durm^me, *durm(n'm« — PI. durmémmò — 

Y. A. dUTfnè'ime — At. <it«rmim«. 
doroAlte — L. O. <2ii7*m^<6 — G. dii9*m#t«, *durmaì^d — PI. A. Y. durmÒXte — 

At. durmite — P. durmóite, 
marlt* — marite — PI. Y. muarìUe — A. mardVte. 
iMarltl — marite, *marìtere — A. Y. marl'ite — PI. marniere. 
nld« — ni'dd — A. nltde — PI. Y. nuèi'te. 

nidi — L. O. nide — G. Al. P. nide, nidere — A. nlUe — Y. niUe — PI. n/^r«. 
testato — L. féteche — G. féteche, féchete — O. fétteche — PI. fuéchete — At. /B- 

c7ie«e — A. /dftec/ie — Y. fudhete — P. fóteche. 
«redd«-a — L. O. G. frédde. — At. /ridde — Y.fradde — T, frédde — PI. f riddò, 

m. ; frédde, f. 
leiitle«lila — lendtccAte — Y. lendèccT^td — (G. PI. A. lènde). 
m«lllea — L. A. P. mijìche — G. O. mujjìche — At. mijjìche — Y. mujjlìche — 

PI. mejjètche, 
VAlllna — TiaKme — Y. halUtne — PI. hajjììne. 
farina — farine — Y. PI. farUne, 
olirà — live — Y. PI. U'ive. 
fleo-«lil — ficure — P. fichere — Y. flchere. 
flvUo — fljje — PI. /ttìiie — A. féijje — P. fuéjje — Y. /wèiie. 
Alo — yWe ~ A. /^i7e — PI. Y. fulìle. 
visito — gijje — PI. giuìjje — Y. giuèjje. 
■t — ?ì, fine — Y. ce. 

snoMì — L. A. gnor0'e, gnoracjfe — G. flrnor«ì — Y. gnorcé — firnor^ì. 
•«Imia — cìmte — O. cìmmie — Y. clmmìe. 
■pilla — epìngule — P. apìnghele — y. spille. 
frissero — frijje' — PI. Y. frljje^ 
▼la — vO'e — PI. Y. vèiie. 

lanodt — luneddl — PI. lunneddljje — Y. lunuddd. 
martodt — marteddì — PI. marteddéjje — Y. wiarteddd. 
ntoreolodt — L. O. G. mercurdì. — Y. merculeddd (Comun. lu carmene). 
vlOTOdl — giuveddì — PI. giuveddéjje — Y. Juveddd. 
Tonordt— vennardì — PI. vennardéjje — Y. vinnardd 

domenlea — duméneche — At. dumlneche — Y. dumudneche — P. dum(fneche. 
ito (andato), Iti, Ita, ite — jite — PI. JìUe — Y. ^eute. 
padrlsno — L. At. patrijje — A. P. patrije — Y. puatrljje — O. patrigno — 

PI. jwatrtflrne — G. *patrajje. 
ntatrlvna — matréjje — O. matrijje — *G. At. matrajje — Y. matrigne. 
dito — L. O. G. déte — A. dèi^e — PI. Y. dul'ite — G. *dàUe — At. Da*e — 

P. dóit3. 
diti — déte, *détere — PI. Y. dl'ite. 

Tètro — L. viétre, vitr'ie — vttr'ie — PI. vuìtre — O. v^*re — Y. vrlUe. 
ftéte — L. O. G. séte — A. PI. eé^ite — *G. Y. eaite — At. «a*e — P. edite. 
néTo — L. O. néve — A. PI. nlivì — *G. Y. n<fifve — At. nave — P. nóive. 
▼édoTO — védeve — A. At. vldeve — P. vódeve — PI. vutdéve. 
▼odoTa-o — védeve — A. At. vldeve. 

néro-a — L. O. G. nére — A. PI. nl'ire — *G. Y. nd'ire — At. nare — P. ntfS»'«. 
pélo — L. O. G. péle — A. ixXJe — PI. pul'ile — Y. pitàtle — At. jpaZe — P. p^le. 
peli — i>ile — PI. Y. plìU. 

péro — L. O. G. pére — A. pl'ire — PI. pulire — Y. puà'ire — At. pare — V.pÓ'ire, 
le pere — L. O. G. pére — A. PI. péire. — Y. pàire — At. pare — P. p(Tire, 
nténo, aw. — méne — PI. mline (Comnnem., ecMù ppóche). 
lo nténo — L. O. G. amméne — A. ammdne — PI. mline — Y. mdine — At. mane 

— P. md'ine. 
tu ntenl — ammine — A. ammjene — PI. Y. ml'ine. 
io bévo — L. O. G. véve — PI. A. veive — *G. Y. và'ive -— At. vave — P. vó'ive. 



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37 

tn iberi — vive — PI. V. Vì'ive. 

fc«re — véve^, vévere — A. véìve* — ♦Q-. V. vàive* — At. vave' — P. vóìve'. 

plés« — L. O. O. piéché, *préche — PI. i>lè<c?i« — V. piàlc^c — At. piahe — 

P. prtfìcTie. 
tu pleslii — L. O. pj'che — Q. A. P. pSech» — PI. pljeche — At. jwjec^ie — V. 

e#ee — ci'ce — PI. ciuèice — V. cJudfcd — At, ciàce — P. cióìce. 

f n ««no — 'n 5^« — *G. V. 'n «d{n« — At. *n éane 

Ménleo — Jfi'n^Ae — V. Dumudneche. 

»émol» — L. aémele — A. «èmet« — O. aémmeU — At. dimmele — Q. «ìmele — 

PI. aimbre — V. «tfmmeZa — P. a^fmele. 
pillala — pìnele — PI. pìnere — O. pìnnele — At. pjenela — V. pìnneU. 
tr^m^ — fréehe — PI. frl'iche, 
in ft-cviii — L. O. V. At.friche, —frJecTie, 
lBT«ee — *mméce — PI. 'f»mèi*c« — At. *mmlce — P. 'mwi^c*. 
pépe — L. O. G-. pépe — PI. A. pètpe — V. puàlpe — At. iwpe — P. péXpe. 
P*e« — L. O. G. ptfce — PI. A. pètce — V. pàìce — At. pace — P. péìce, 
lo T**o — L. O. G. v^de — PI. A. vlXde — *G. V. vàìde — At. «ad« — P. véìde, 
tu ToM — vide — PI. V. vMde. 
▼•«•■• — L. G. vede — O. PI. védene — A. vèicfe — V. vàtene — Al. vade — 

P. vóìde, 
eéaer« — L. cénere — A. At. cénere — O. cantiere — • PI. ciàìne — V. cidnere — 

G. *cjenere — P. ciónere, 
oetto (presto) — PI. cjeite. 

■Aar»Tlslia — maravijje — PI. V. maravljje — G. *maravajje — P. maravéjje. 
CftBilvUa — famijje — A. faméjje — V. famèjje — P. famójje. 
elirll* — ctiie — A. cé»iie — V. ciuéjje — P. cé:jje. 
■Alirlte (j&riiin.) — paniche — V. imanèlc^ie. 
*l«na — tigne — V. tè^rne. 
«Tarlala — avarizie — V. avar'^zte. 
ffliutlsla — juètlzie — V. juétlz'ie, 
•(r««a — L. O. G. atréJie — A. atrljje — V. atràXhe — PI. *G. itrajje — At. 

Strahe — P. atr^che, 
•««elal«-a — L. O. G. «éccfcte — A. At. alcchie — V. aulcchie — *G. ajecchie — 

PI. «ulccAte, m. ; aécchiet f. — P. aócchie. 
«tréffiriila — ìtrijje — V. atrljje. 
ratsomlslio — araumijje — A. araumméjje — V. araummuèjje — PI. arzeméjje 

— P. araumméjje. 
▼érde — L. v^rde, vtVde — O. P. r^rde — V. «iVde — *G. A. At. vjerde — PI. 

virde^ m.; w^rde, f. 
«ré«elila-« — récchie — At. rèccAte — V. ràcchie — P. rócchie. 
«««éitder« — appiccid', 
lo «pleelo — Jt' ept'cce — V. ap^ce. 
io scippo (strappo) — L. G. A. P. aeéppe. 

•éffuo — aégne — At. aegne — PI. ««ètne — V. audgne — P. aógne. 
la»eir>i*re — *nzignd\ 

■■éB»o-a — méaae — At. miaae — V. maaae — P. móaae — PI. miaae, m. ; méaae, f. 
la méssa — la méaae — P. méaae. 

tlnto-a — tènde — At. thtde — V. tdnde — PI. tinde, m.; e^nde, f. — P. tènde. 
•éoeo-a — L. aéccTie, aicche — O. G. A. e^cAe — At. aòcche — V. «acc?ie — P. aéC' 

che — PI. aicche, m. ; e^ccT^e, f. 
«esso — L. O. A. géaae — G. £r^«ee, *jéa8e, jeaae — At. ièwe — V. juàaae — 

P. flri^eee — PI. jiaae. 
«pésfto — apéaae — At. aplaae — V. apaaae — P. «iwJeee — PI. apiaae. 
Tenti — vinde — V. vlnde. 
Creata — trinde. 

pnlédro — puUétre — A. pullètre — P. peUótre — Pi. pullitre. 
sramlffna — • 'ramacce. 

Unsaa — léngue — O. PI. lénghe — Y. langhe — P. lónghe. 
Féttola — péttéle — At. pUtele. — P. i>(y*<e7e. 



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ntétt* — métte — At. mUte — V. matte — P. métte, 

tu meUl — tu mitte — Y. mUte, 

«Mi metton* « m^^^e — At. mltte — O. PI. méttane — Y. m^t<en« — P. métte^ 

elle lo f»e«»»l — facesse — At. /ocSaae — *Gt, faciaeee — P. facióeee, 

elle tu faeesBl — faciaee, faciace — Y. /ac2««6. 

elle Tel feeeste — faciaeeéte — Y. /aciaaejete, 

elle eMl faeesser* — facéaae — O. facéeeere — Y. /acè8«drd — PI. /acé^Mne — 

Gh. *facia88e, 
t« faeesU — /actste. (Comun., «C, Rifatte), 
Tel feeeste — faceste — At. faceste (Coxn., av^ie fatte). 

quelle (pron. pers.) — L. quiUe; oom., cu2Zù — ^uille — PI. gutra — O. cuUù, 
quelli — L. quitte — chiUe — Y. At. chìiUe — PI. cfegìre. 
quella — L. quéUe; com., cJ^eKtf — gu^l2« — At. quUle — Y. cfceZn — O. cheUje — 

PI. chine. 
queUe — quitte — Y. chUe — PI. chììle. 
eolul — L. A. O. cuUù — a. quitte, *cuUe — At. P. quitte — Y. cwBI> — PL 

guèi'rtf. 
quelle (pr, di cosa) — quétts — Y. A. quitte — PI. chìtle, 
quésto — gfuéste, stu — PI. quistef stu — Y. quaste, 
questi — quiète, cTiiste, He, 
questo » quéste, sta — PI. chéste — P. quéste, 
queste — quiete, chiste, ste, 
questo (elò) — quéste — Y. quaste — P. quoste, 

costui — L. O. A. cu^tU — Y. custì — O-. P. quiète, custe — At. PI. quiete. 
eetésto — quésse — PI. quisse — P. quósse. 
cotesti — S86. 
eetesta — ssa, 
eeteste — sse, 
eotesta eosa — quésse, 

eetestul — L. O. A. cussìt — L. cussi — G. P. quisse, cusse — PI. At. quisse, 
pésee — pésce — At. pisce — Y. puàsce — P. pésce. 
Tftttene — vattene, 

«éntro — déndre — Y. ddndre — G-. déndre, *davéndre, *dajendre — P. déndre, 
dévno — dégne — At. degne — Y. dagne — P. dégne. 
TéseoTo — v^acttwe — At. vèacuve — Y. vttàscuve (Com. munzegnérej, 
principe — prìngepe — Y. prìngepe — PI. i>n*tfnflfei?e — P. préngepe, 
battésimo — vattéseme — O. vattésseme — A. vattlseme — _P1. huattéseme — Y. 

buattàseme — P. battéseme, 
crèsima — cr^Mwie — O. crésseme — At. crlseme — Y. cràseme — P. cr(^«6me. 
céppo — L. O. A. céppe — At. céppe — Y. cmàjjtpe — Gt, cjeppe — PI, c^uìi?}»» 

— P. ciéppe, 
ceppi — cippe — Y. clppe — O. cj'eppe — P. ciéppe, 
ceppa-C — céppe — At. cippe — Y. ctài>p6 — PI. cj'eppe, sing. ; c^ippe, pi. — 

P. ciéppe. 
férmo — L. O. A. férme — At. firme — Y. farme — P. férme — Gr. *f2ferme — 

PI. yirme. 
Ttncere — vénge' — At. vinge* — Y. vangre' — P. vénge', 
lo Tlneo — vénge — At. vèngre — Y. vange — P. vénge. 
tu Tlncl — tu vm^d — Y. vinge. 

strtuverc — strigne* — Y. At. strigne* — P. strégne'. 
lo strinse — strégne — At. strigne — Y. strdgne. 
tu strinsi — <u strigne — Y. strigne. 
mille — we7?e — Y. mèWe. 

le misiia — L. G. A. «li^je — O. PI. méjje — At. mijje — Y. ?»ai;6 — P. méjje^ 
stilla — stizze — Y. stizze. 
Tllla — vitt^e — Y. vèZZe. 



1 L'I yastese rasenta il suono dell'u. 



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elnque — cingile — V. ct^nghò. 

flnio — /Inde — Gt. Jlnde, *fénde — V. fènde. 

ÉUetMi^ — fìschie, fiiche — (Y. cifféle). 

1« imIs«1i1« « amméichie, amméiche — At. ammìScTie — Y. ammdsche, 

eappélle — cappìUe — PI. cappjfejje. 

•»PP«MI — L. Y. cappille — cappjelle — PI. cappjejje, 

e»peU« — L. O. capette — At. capèK« — Y. quapalle — a. A. coptTZe — PI. guo- 

i>*ii« — P. capette. 
e»p«lU — capili* — PI. capijje — Y. capette. 
▼l^na — vt^rne — Y. vigne. 
dieit* — dtt«0 — O. détte — Y. ditte. 
l'iial dietta — le e» (Zt'ete — O. détte — Y. ditte. 
e*a«»(r« — canéiire — At. canlStre — Y. guanaltre — PI. canistre. 
•anestrl — caniitre — P:. canèstre — Y. canèstre. 
•lnlB«r« — seniHre — Y. «en^^rd. « 

flvftratl X — L. PI. At. féhòrete — A. fljàrete — Y. feghtrete — Gt. fehurde — 

O. fehurte. 
flvorar»! — /e?it*rdr««e — A. Jijuràreee. 

» eapo ««operio — scapitte — PI. acapijje — (Y. «cai>eZZatdj. 
«tre — di', dice', dicere — PI. d€ire, dicere — Y. d€iee\ 



11 «tfle — L. O. P. sóle — PI. A. sóule — ♦O-. At. 8àuU — Y. «uauZe. 

11 «tfrelo — lu «(^r^e — At. eirge^ — Y. 8uàrge. 

I ««rei — «ufflfe — Y. eirge. 

•tfl*-a-l-e — aéle — A. Botile — *G. Y. sàuU — PI. suole, aolo-i ; «ole, gola-e. 

m'ATTed* — L. O. P. m'addéne — PI. A. odd^ne — ♦O-. Y. addàwne — At. 

addane. 
t'aTT«dll — oddwne — PI. G. P. addòone — Y. addìUne. 
lo Bai spòso — aptf^e — A. spóuse — PI. «p^ee — Y. spéuse. 
tu ti sposi — L. At. spuse — Y. spMlse ~~ spùose. 
òr» — L. O. P. óre — A. PI. Óure — *a-. Y. dure — At. dre. 
poltfso-a — L. O. P. pelóse — A. pelouse — Y. peldw^e -- G. *pelàuse, pelùose — 

At. pélase —PI. peUuse m. ; pelouse, f. 
pelosi- • — peluae — Y. peHàuse — At. palude, m.; pélase, f. — PI. j>eZh««e, m.; jpe- 

Idn^e, f. 
le^Sno — L. P. lijóne — O. lehóne — PI. A. lijóune — G. *lO*d«»«. — "V. lujàune 

— At. luhdne, 
leoni — lijune — O. At. léhune — Y. liTiiune. 
lesi tf ne — L. O. P. leezióne — A. lezzxóune — *G. Y. lezziàune — At. leezìdne — 

PI. Ze2!0i'èune. 
lesloal » lezzìùne — Y. lezzi jìune. 
proeessltfne — L. A. P. prucessìóne — PI. A. P. prucessióune — *G. Y. jwttcee- 

stàune — At. prucessiane. 
proeesslonl » i>ruce««i'ùne. 
ramare — L. O. P. rumóre — PI. A. rumòure — G. *r«mùor« — Y. 7*umdure — 

At. remare. 
«oltf re — L. O. P. dulóre — PI. A. dulóure — G. *deldure — Y. duluàure — At. 

««4tf re — L. O. P. sudóre — PI. A. «uddure — G. *sedàure — Y. suduàure — At. 

«iiddre. 
1 dolori — dulure — Y. délìure — PI. duUure. 
nére — L. O. P. ^tfre — PI. A. Jlóure — *G. Y. fiàure — At. fière. 
dori — ^ùre — Y. fSeure. 
eortf aa — L. O. P. curóne, cróne « — PI. A. cróune — *G. Y. cràune — At. crane. 



^ é è quasi un ètt, con suono appena sensibile di u. 
* Curóne, oomnn., Corona; Cróne, Eosario. 

y Google 



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40 

e«r«ne — L. O. P. curóne, cr0ne — A. cróune — V. cràune — G. *oràune, crun^ 

— PI. crune. 
ntfl — nu' — y. n{. 
▼tfl — vu' — V. vi. 

11 n64o — lu nntfdé — Oc. *ndude — V. ndute — At. nrf<l« — PI. nude. 

11 piòppo — chiappe — PI. Al. P. chiuppe — V. chjppe. 

mel« «ottfirn* — m^c7ie^£rn« ~ PI. muilacTtetùgne — At. moZacTieiu^na — V. mw- 

«tfiMe » cèrne — PI. cèume (Goxuan., gnd). 

•pòsola — «i>(^ad — Y. apuéuee, m. ; «jpéu«e, f. — PI. yt« spése; la spèuse. 

stuto (spengo) — stute ( Gomun., aremmóre — PI. wrammóure — V. aremmdure). 

—nkm,%ól^ — zuffiatére, zuffratére — *Q-. V. euffratàure — At. «fiatare — PI. 

zuffiatìure. 
rasalo — L. O. A. raai^le — P. rasare — a. ♦/•aadura — At. rasare — PI. V. ra- 

séure. 
rautoi. — L. A. rasule — PI. At. rasure — G. O. P. rasUore — V. radure. 
trattar* — trattóre — V. trattàure — At. trattare — G., PI. tratture. 
nò — L. O. A. nntf, n^ne — PI. no, nòune — G. né, *ndune — V. At. na, ndune. 
aintfr« — amóre — PI. am^ura — V. amdure — At. amtfr«. 
pastore — L. O. A. pastóre — PI. pastóure — *G. V. i>a#t(lur« — At. paStàre. 
pastori — pasture — V. paltture. 
padrone — patròne — PI. patróune — G. *Patràune. — V. puatràune — At. jk»- 

padroni — patrune — Y. patrìun« — P. patrùone. 

11 Baperldre — supì'ióre. — A. «tt66ri*tfr« — *G. V. suprìàure — PI. suprejùole. 

I saperiorl — «t^prture. — suprìùore e »Mpr$ìioZ«. 

lo ti perdano — L. O. perdóne — A. perdóune — *G. V. perdàune — At. per- 

ddne — PI. i)e»'dèttne. 
tu mi pordonl — per dune — V. perdìilne — PI. G. perdùone. 
uòTO-l — óve — PI. ùove sing. ; óuue pi. — V. èuvve. 
▼dee — vóce — PI. vóuce — V. vduce — At. vace» 

•eròfa — L. O. scréife — A. scróufe — PI. *G. V. scràvfe — At. scrofe. 
rlpdrro — L, O. P. areixJnne' — A. arepònne* — G. *arei)iionn6' — PI. arpugne 

— V. arepdnne* — At. repénne'. 

persdna-o — perzóne — PI. perzóune — *G. V. perzàune — At. perdane. 

II taòao — tóne — (V. vttòwete — PI. terrécene. — P. terrtfcene). 

1 tuoni — L. At. tune — tùone — (V. vimmete — PI. P. terrXcene), 

10 nU eonsdlo — cunzóle — At. chenzóle — PI. CMnatfttZe — G. *c?ienidt*l«. 
tu ti consoli — L. cunzule — At. chenzule — cunzàole. 

Ila rasidne — L. O. At. ha rraggióne — PI. ha rraggióune — *G. V. ha rrag- 

gìàune — At. ha rraggidne. 
ottóbre — uttóbhre — A. juttòbhre — PI. uttómhre — V. uttàhhre — At. uttéhhre. 
la nipdto — nepóte ■— PI. naptfuie — V. nepuàute — At. nepdte — G. *n«in*o*«. 
1 nipoti — nepute — V. nepìute. 

•orèlla-o — sére — PI. sóure, sing. ; «urSwre , pi. — O. A. surìUe — V. séure. 
earbdno — carvóne — PI. carvóune — Y. quarvàune — At. carv(fne — G. *guar- 

vòone. 
carboni — carvune. — Y. carvìune. 
testimònio — L. testemónie — testemònìe. 

11 rlednsolo — L. A. cónzele — O. cònzele — G. P. cunéóle — PI. cUniele. 
la pròTa — la pròve — PI. próuue — Y. préuwe. 

Bsla sorella — «orarne — O. sòrme — PI. sòrreme. 

Nleola — mcóle, *Oóle. 

enòro — core — PI. ch^ure — Y. quéure. 

suòeero-a — sòcere — Y. sócere — PI. sùoceret m. ; sòcere, f. 

bòTo — vóve — PI. vóuve — Y. vuéwe. 

buoi — L. Y. At. vuve — vìiove. 

uòmo — òmmene — PI. G. A. At. d mene. 

nomini — L. Y. ùmmene — O. P. itommene — inamene. 

lo mnòlo — ji* me mòre — PI. me móure — Y. me méure. 



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41 

tm wikn^ri » L. Y. At. tu té mure — tó muore. 

peeoni sterpa (effeta) — L. PI. pècura stèrpe — At. plch^ra Strlppe — P. pè- 
chtra 8tr4ppe — G. *pìeura Hjferpe — O. A. pècura sterpate — V. pdc7k«ra iter- 
penate, 

▼osilo — L. véjje — V. twiie — viiojje. 

t« Taòl — L. V. At. «u wfl — «u vùo*. 

•«U ▼«•le — t>tf — PI., v^«M — V. viu, vi. 

•Mi ▼•«U«n« — v^ — y. v^ne ~ PI. vóvene. 

pòsa* — pòsze, 

»«*1 — i>a — G. A. P. pòo — pi. péuue. 

p e — w — ptf ~ Y. poniM — PI. j>^Mn0. 

m«*^« i~ m^e — PI. tn^ue ~ V. m^uvve. 

t« ■Amò^l — L. Y. At. muve — mùùve. 

aimft^er* — m(h)é\ movere — Y. méuwe\ 

««••ere — ctfca', còcere — Y. c^^uotf'. 

«■^▼•-» — nòve — PI. nòova, m. ; nónue, f. — V. niuvve. 

««•▼1 — li. At. nuve — ninove — Y. néuvve. 

■«•▼e — X. néve — PI. nóuue — Y. At. nwve — nùovd. 

«■Isamòle — ri^gnéle — At. rucignóle — O. lucignóle — Y. rv^^^nifule. 

■slsa«^Il — L. Y. At. riqegnule — rucignìLole, ri^ignùole. 

MUaòla-« -^JlJJOe — PI. ftjjóule — Y. ftJJéuU, aing. ; y?iiuZ« pi. 

b«*it^-» — > bénò — PI. &t^on0, m. ; bòune, f. — Y. béune. 

b«oBl-^ — L. Y. A. bune — bUone — PI. buone, m.; &^un0, f. 

inòw — ^A« ~ PI. li^ehe. 

alloco (colà) — alMe%« (E, a ìUe). 

ftiò«^ — /<tfcA« — PI. /&ocfc« — Y. fuéuche. 

e«òl« — L. c^fe — Y. còrU — PI. cuèjere — cùojere, cUorU. 

•MaiAee — stòmechs — O. P. itòmmeche — Y. «tu^me<j?i«. 

mo (adesso) — me — Y. méu, me ■— At. ma. 

rle«*pre — <»reeòpre — Y. arecdpre — (PI. arra?nwandej. 

mi dnftle — me d^ — PI. détUe — Y. (Z^w^e. 

ròta — rtfte — PI. ròute — Y. r^u*«. 

le saòse — aéne — PI. ebune — Y. «^une. 

tu ■«•«! » L. Y. At. 8une — sùone. 

Asll« — L. /tfiie — /diie. 

1» feffUa — L. /^iie —fbjje — (Oom., /rènne). 

!• tesila — L. /tfii« — A. At. P. fbjje — G. O.fUojje — Y.fujje — (Pl./rtfn«e;, 

•♦rie — «d7*t0. 

le pòrto — JV pòrte, 

t« pertl — L. Y. purte — puorte. 

p^rtlam« — L. O. purtéme — PI. purtémme — A. purtéime — G. *p«r*atme — 
Y. At. P. purtame. 

portata — L. O. G. purtéte — A. PI. purtSite — Y. At. P. purtate. 

òssi — L. 6gge, vógge, ójje, ujje — A. Jbgge — G. At. P. Uojje — O. PI. vùojje 

— Y. ujje, 

■òeelil^ — L. Ócchie — Y. iicchie — ùocchie, 

nòtC« — nòtte, 

eòsela i~ cosse. 

11 etfnto — L. O. P. c^de — A. cònde — G. *ciionde — PI. cunde — Y. ff«<fnd6 

— At. quénde. 

■■tfitte — mónde — A. mònàe — G. *mùonde — Y. murfnde — At. mènde. 
fónte — fónde — A. /ónde — G. ^fùonde — Y. /rfnde — At. fènde. 
ptfnte — pónde — A. pònde — G. *pùonde — Y. pudtide — At. plnde. 
B»fte4ln4o — annascónne — A. annascònne — G. annascUonne — Y. annascdnne 

— At. annaschénne. 

in HAseoadl — annascunne — Y. annaschtnne, 

ritorno — aretóme — Y. aretarne — At. aretérne. 

ta ritorni — areturne — Y. aretierne. 

io sorchio (sorbisco) — sórchie, sùrchie — Y. sàrchie — At. sèrchie — PI. surpe. 

cocciola (conchiglia) — ciocchete. 



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42 

11 etfnte — cònde — P. cónde — V. qudnde — At. chénde. 

tòrte -^ fòrte — V. furie. 

mòli* — mmòUe — PI. ammuUe. 

n«Tlea — nèngiM — PI. P. nénghe — At. nènghe ~ V. ndngue. 

n«TÌoò — L., A. nenguiee (Più coxu., ha nenguùte) — G. nen^uè^d — PI. nenghètt» 

— O. P ha nengute — Y. ha nenghtute. 
Mrs* — fòrze — A. /Òrce. 
pòi — L. dapó — dapa, dapué, dapHe. 
òmue — osse, 

le ossa — L. O. PI. òeee — Y. ueee — ùoese, 
eòrno — còme — V. cèrne — PI. cùorre, 
le eeraa — còrne — V. ctfrne — PI. córre — O. cùorna. 
eòlio — còlle — V. cóUe — PI. cùojje, 
eftrpo — cdrpe — V. ctfrpe — PI. cùorpe. 
oogno (di noce) — L. còcchie, f. — A. cùocchie — P. cùocchiele — G. cógne, f. — 

V. C(f£rne, f. — At. chégne, f. — (O. acòrcej. 
soocio-a — eòcce — V. eécce, m.; «òcce, f. — PI. eUocce, m. ; sòcce, f. 
aòppo-a — ciòppe — PI. ceuopi^tf, m. ; ciòppe, f . 
mòrso — L. O. P. mècceche — A. mòcceche — PI. mticc6c%6 — G-. *miiocceche — 

V. mudcceche — At. méccec7t«. 
aeeòaelo — L. O. P. acc^^n^rfl — A. acéònge — PI. accunge — G. *acciionfire — V^ 

accdnge -- At. accAén^e. 
«òrto — tòrte — V. *tfrtó — PI. tùorte, 
mòrto — mòrte — PI. mùorte. 

I morti — L. Y. murte — mùorte. 

pòreo — pòrche, *pòrce — Y. pòrche — PI. pùorche. 

porel — L. Y. puree — pùorce. 

poreella — pureUle, 

poreelle — L. G. At. purcìUe — O. A. P. purcjelle — V. purciUe, 

nòstro, ròstro — nòstre, vòstre — PI. nuoStre, vùoStre. 

nostri, Tostrl — L. Y. nuHre, vustre — nùoStre, vùoitre. 

nostra, vostra — nòstre, vòstre ^ 

nostre, rostro — E. Y. nustre, vustre — PI. nòstre, vòstre — nùostre, vùoHre» 

tòssico — tòssecJie, tòsche — Y. tòszeche — PI. tUosche. 

rispóndo — arespònne — A. arespònne — G. ^arespùonne — V. arespdnne — At- 

arespénne. 
tu rispondi — arespunne — Y. areapinne — At. arespénne,] 
rispondono » L. O. P. arespònne — A. arespònne — PI. arespònnene — G. *are^ 

spùonne — Y. arispdnne — At. arespénne, 

II budello — vedette, vudìille — PI. vuduéjje. 

le budella — vedlOe — Y. vidUle — O. At. vidjfeUe, 

blstf vno — hesógne — A. hesògne — Y. hesagne — At. beségne, 

eondseo — cunòsce, chenósce — Y. canasce — At. cJienésce, 

tu eonosel — cunusce, ch^nusce — Y. cantsce. 

firdnte — frónde — A. frónde — Y. f rande — At. f rènde, 

nascósto — cmnascòste — PI. nascùoste, 

di naseosto — a nnascuce — Y. de naschéuce, 

prónto — prònde — Y. prande — At. prènde, 

senòla — scóle — PI. scòule — Y. schéule. 

tómolo — tòmmele — P. tóméle — P. tUmmele — PI. tumóre — Y. tudmmels ■— 

At. tèmmele, 
òlio — L. éjje — ÒJJe, ùojje — Y. ujje, 
ròsa — rtfae — PI. ròuse — Y. réuse, 
Tlòla — vftfte — PI. vtòuU — Y. vX^wZe. 
lo mi eòrleo — L. 0. P. céleche — PI. cólche — A. còleche — Y. càleche — At. 

chéleche — G. *CttOfóc?te. 
tu ti eorlebl — cùleche — Y. chileche, 
sónno, sósno — sònne — At. sónne — PI. shonne, 
Inniro-a — lònghe — PI. lunghe, m. ; Unghe, f. 
fòssa ^ fòsse. 



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4a 

•^nM» — 8Órz6 — O. sórche — P. aùrchie — At. aérchie, 

•pavB» — L. G-. P. spegne — PI. A. apògne — O. At. spugne — V. aptgne, 

m'inforza ^ me se *ndròzz6, 'ndrózze. 

U 

fumo — fumé — V. fiume. 

barale — bùfele — Y. biùféU. 

P«rtaslo-l — pertuse — Y. pertluse (Più oom., buqe). 

Imbat* plee«l* — 'mmuttHle — PI. *mmuttijje — Y. *mmuttaXU. 

liMbnli* srande — 'mmuMa^tfre — V. ^muttaUe — O. pri4le — P. 'mmuiUXUne. 

BmMane — nt'eune — PL v! niciune, 

maro — mure — PL mèure — V. mìure. 

pia — chiù — V. cch3, 

««Ila — ciméle — V. chtnnéle, 

i«silo — lujje — V. ItJJe. 

«lasso — giugne — V. glgne. 

nmTOla — nuvéU — Y. niule, 

lo iBvltltfUo — L. ajtftte — O. P. ajjétte — A. ajjòtte — PI. agghiótte — At^ 

agnutte — G. *ajjùotte — Y. agnitte, 
tu lBvlBl«ttl — L. ajutte — Y. agnitte — ajjutte. 
«lilotto, slilotft4»no — L. j^ite, juttóne. 

iBVdrdo — 'ngórde — A. 'ngòrde — G-. **nflr«or(ifl — PI. 'ngrwrde — V. 'n^rarde. 
iMsordl — 'n^urda — Y. 'nghìerde. 
o^ppol» — còppéU — (PI. cappelle f f.). 
la lume — la lume — Y. la JXume. 
Otre — utre — Y. ttre — PI. ótre — A. d*r6. 
erdee — cróce — PI. crÒMce — *Q. Y. cràuce — At. crac«. 
ndee — L. nóce^ £rntto; nuce, f.. albero — P. nóce — PI. G. O. nuce, f. — A.. 

n^uc« — Y. nduce — At. ndce, 
lo edTo — ctfwe — PI. còuue — Y. chéuvve. 
StfBAlfto — L. O. P. vote — A. tj^tc — PI. vuvete — G. *hùovete — Y. vdute — 

At. vate. 
v^l» — MZe — A. jóle — PI. houle — Y. ?i^wle — P. hule (Oom., cannarine), 
«idso — L. O. P. Jóve — A. Jóuue. P. itfuwfl — Y. At. *Gt. jduhe — PI. jiiue. 
sldTane — gióvene — A. giòvene — G. *fiffiio»end — Y. ^iduna — At. gilune, 
vlOTanl — giùvene — Y. giUvene — At. giìune, 
pdsso — L. O. P. pózze — A. pózze — G.] *phozze — PI. pu^^e — Y. puàzze — 

At. pèzze, 
pomal — L, pózze — PI. pózzere — Y. pizze — puzze, 
potare — putd* — PI. putud*, 

ddTe — addò, addónne — PI. addóuue — Y. adddnne — At. addù, 
ddnde — d* addò, d* addÓnne — PI. d* addóuue, 

10 fosso — L. Ji* fugge — PI. A. fujje (Com. ji* scappe), 

t« fossi — L. tu fugge — PI. A., fujje (Com. schlppe; schjeppe), 

11 lopo — lópe — A. lóupe — *G. làupe — Y. luàupe — At. lap« — PI. lupe. 

I lopl — lupe — Y. Zìwpe — PI. lópere, 

la lopa — L. lu lópe fémmene — PI. la lupe. 
la loi» — la lópe — PI. la lòupe — P. lupe. 

II Iftto — la ltft« — PI. A. la lóute — *G. Y. At. la làute. 

STO — L. G. A. gróle — O. grùole — At, grU (Altrove, paparune, sm. pi. — 

P. la Banucchiàre), 
noòra — nóre — PI. nòure — Y. néure, 
■«rossore — strujje* — Y. strijje\ 
esU fo — èsse fu — Y. hasse fi (Com., gwi'K' é state). 
slosio — juste — Y. jiste. 
asslnsto — aggiùstej ajjuste. 
as^teto — L. O. P. ahóste — A. ajòste — Y. ahaste — At. haéste — G. ♦a/iièoatCi 

— PI. ahuite. 
drso — L. O. P. tfrsfl — A. òrze — Y. ar»e — At. érze — G. *tlorze — PI. «rae.* 
•òlfo — zòlfe — Y. atf^e — PI. zùoìfe. 



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44 

-cóvmo (partio.) — L. c4rze, curriite — O. córze — A. còrz6 — V. currìute — currute, 
la «or«a — córze — A. còrze — V. carze — At. chérze. 

10 edrro — ctfrr« — A. córre — G. *cUorre — V. carré — At. chérre. 
i« «orrl — curre — V. chìrre. 

-eórtO'tk — L. O. P. córte — V. carte — At. chèrte — G. *cùor*e — A. curte» 

— PI. cur*«, m.; córte, f. 

■tf rdo-a — sórde — A. «òrde — V. tarde — At. «érdfl — PI. aurde, m. ; eórde, f. 

tardo-a — G. tórde — PI. turde, m. ; tórde, f. 

ttf «a«-a — tónne — A. tònne — V. tanne — At. iénna — PI. tunne, m. ; tónne, f. 

11 pasao — L. póneje — PI. pójjene e puéjene — .0. .Y. imni'e — pùon¥6. 
le passa — L. V. punìe — PL pójjene e jw^jfene — pùonìe. 

Tdlpe — v^«, A^dpe, Jiólpe — A. idlpc — V. hcUpe — At. vélj^e. 

l' anelila — ógne — A. ugne — V. ìfirne — At. égne. 

le uaslile — ógne — V. ìflrne — ugne, 

la vinata — jdnd« — A. Jònde — V. Jande — At. Jénde — G. *jùonde. 

lo naso — L. TiÓgne, vógne — O. PI. P. — A. Ad^na, i&flfne — V. hagne — At. 

hégne — G. *fettOflrne. 
in «avi — L. hugne, vugne — A. iwgrne — V. jigne — ?iwfirn«. 
polee — L., O. póce — PI. ixJlfire — A. póuce — V. puàgge — P. ptfflr^e — At. pace. 

— G. "iMiifflrflra. 

dtflee — L. dóce, dóvece — O. dóce — A. dóuce — V. dagge — P. dógge — At. 

(lace — G. *dó%gge, dùoìgge — P. dugge. — PI. dulge. 
vl4lrao — L. jórne, jurne — V. Jurne — PI. Jurre — Jùorne, 
«laòeelilo — L. jinócchie — PI. jennócchie — V. hunùcchie — O. hunùoceJiie — 

jenùocchie, Jinùocchìe, 
manooohio (manìpolo) — manòppxe, manòppre — PI. muanXpele, 
flnòeelilo — fenócchie — V. funùcchie — fenùoccTiie, 
vretto-a — vrétte — V. vratte — At. vrUte — PI. vritte, m. ; vrétte, f. 
pl4lnibo — *piómme, prómme — V. pidmme — At. piémme — PI. plumme. 
falntine — fulmene — V. fuìlmene. 

rtfsBo-» — ròsee — A. ròsee — V. rasce — At. résce — PI. ru«ce, m.j ròsee, f. 
ro»Bl-e — r««ce — V. risce — PI. rusce, m. ; rtf«ce, f. 
fdrno — L. O. P. fórne — A. fòrne — V. fuàrne — At. /arne — G. */iiorne — 

PI. furre, 
lo BòlTro — soffre, zóffre — A. «d#re — V. At. saffre. 
«a BOITrl — suffre, zuffre — V. stffre, 

aseoltare — L. At. 'scutd* — V. P. '«cwcldrf* — G. *'seuiddd\ 
Mòtto — sótte — A. «òMd — Y. satte — At. aé^^e. 
Tersévna — wevtfgrne — Y. At. vrevdgne — G. *t;r6vùoflrne. 
plftre — piòve, pròve — PI. plóuue — Y. i)Jèvvfl. 
rdndlne — L. G. rénele — A. At. rlnele — O. rénnele — PI. lunare — Y. i^dnnele 

— P. rònele, 

lo rOmpo — r^m&fl — A. ròmbe — Y. rambe — At. rém&e. 

tu rompi — tu rumbe — Y. rimbe. 

pélTore — L. PI. pròvele — A. pròvele — O. pròvvele — PI. por vele — Y. jpravveZe 

— At. polvere — G. *jpiiol«ere. 
•eptflero — seppùlecre — Y. suppuUeche. 

vH^tta — gròtte, rótte — A. rótte — Y. gratte — At. grétte. 
bOrsa — vòrze — A. vòrze — Y. varze — At. vèrze — G. ^vùorze* 
torso — turze, truzze — Y. tuàrze (Com. tur zòne). 



.^ 



lo aeelèeo — L. ji* cèche, *ciàeehe — cèche — PI. cjeche •— P. ciónche. 

tu aeeleelil — L. Y. At. ciche — cieche. 

oMl aeeleeano — cèche — O. PI. cèchene — Y. ciàchene — P. ciò'iche. 

elèi» — L. cele, *ctàele — cele — P. ciò^ile.^ G. A. cj'ele. 

flèno — L. A. fène — Aij.fiène — O. G.^'ene — PI. ^jewa — Y. /Ine — V,frò%ne. 

prèsto — preste — PI. prJeHe. 

4»reffna — pròne — PI. prè'ine — P. pròìne. 



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4& 

»«• — L. G. A. la n€h6 — O. At. la néche — V. lu néeh6 — PI. la njetht — p' 

la ntìih», 
•èe*l« — slcuh — PI. V. BulcheU, 
lo Imprèflifto — jV 'moriste, i 
in liMpr«»tt — L. V. 'moriate — 'nibrjeSte, 

e«aa — L. céne, *cià6ne — céne — PI. cìtne — c^ne (Oom., lu magnd* de la $ére),, 
iesòr* — trasóre, trasóle — PI. tesòure — Gh. **e«àure. 
•«»r»ra«ffie — L. scardafóne — O. A. scarafóne — PI. «fl't♦ar(^/&lme — P. squar^ 

dovéne — V. squardavàune — At. «cardarana — G. *«card(\fùone. 
tòro — L. O. P. tére — G. A. V. iàwre — PI. tuàvere — P. «avere — At. tare, 
ftro — ère — PI. ù<we — V. hure, 
ripòso — repése — PI. repùose — V. repuàuse, 
pòoo-A — L. ptfc^ie, *pàtic7M — V. p^ucAe — PI. pùoche, m. ; i>dt*c7ie, f. — P. pti- 

cAe — pòche. 
poeial-o — L. V. At. puche — pùoche — PL pùoche, m. ; pòucTie, f. 
pòToro — pòvere — O. power e, 

VOCALI ATONE. 

«aaiboro — L. hdmmere — A. Jdmmere — PI. «(fmftere (Oom. range). 

bròeea — L. P. sbròcchele — bròcche, bròcchéle, 

etfittoro » cdndre, cdndere. 

e*iiop» — cdneve — O. cdnneve. 

nàlm m*4ro — mdfreme, e più com. mamme. 

mio alo, mi* al» — »Veme — O. zìjjeme — PI. zéjjeme — V. At. P. «Veme, 

zijdneme. 
«aatano — catule — PI. O. Y. candene. 
«ABtaTono — candave — O. candat;e, *candé — A. can<I<!lft;e — PL O. Y. can»- 

davene, 
mUmvIaM — mdgnete — P. mdgnate. 

mtfaslatolo — mefgne^eZe — PI. mdgneteje — P. mCfgna^eZe. 
moii»«òllo — L. P. .mwnecwrèWe — G. A. munecarìiUe — PI. munuachjejje — 

multacene. 
lo oAl ricòrdo — ji* m' arec5r(ìe — PI. arcòrde, 

aB«laK»ro — assucd*, *as8uqud\ 

SIleliolaBsclo « Meccaldngele. 

Calepino — Calapine — Y. Calapline, 

•tarnmiare — L. ètrunnutd* — PI. sturnutud* — G. A. »*erntt*rf* — starnutd', 

Errleo — *Rich6 — PI. *Kèiche. 

merènda — merenne, *rembrlnne. 

eltrlolo — meldnguìe, f. — PI. meldngure, i. 

eoedmoro — cetróne — PI. cetréune — Y. cetruàune — At. cetràne. 

terremòto — L. terramute, tremute — O. terramute — PI. tremute P. tramute — 
A. «erremu^e — V. «eram^ute — G. A. terremóte. 

lo direi — L. diciarrS — dìcìarrìje (Più oom. decèsse) — Y. diciarrd, diciasse 

— P. diciarrèòfte, dicére. 

diresti — diciarrisse, diciarrisce — Y. diciarrlsse. 

direbbe — L. diciarré, decèsse — Y. diciasse — diciaì'rì, decèsse, *diciarrlbbe 

— P. diciarrlbbe, dicére. 

diremmo — diciasséme — Y. diciàsseme — PI. diciassjeme — G. *dic»aee<fme — 

O. P. dicìarrémme. 
dirètte — L. A. P. di'iassétì — PI. dìciassì'ete — *G. At. diciassate — O. di- 

dar rèste. 
direbbero — L. diciarré, decèsse — Y. diciasse — diciarrì, decèsse — PI. di- 

ciarrjene — P. diciarrlbbe, dicére. 
farei — L. farré, facéssd — Y. faclss.e — faciarrl, farri, facesse — PI. farrje 

— P. facète. 

Torrél — L. vurré, vularrè, vulésse — G. '^vularrì, vulasse — Y. vidasse — vular* 
rìje, vulésse — P. vulére. 



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46 

«aliterei — L. candarré, caudésBe — candarrì, candarrjfe, candSaae — P. candSre. 
dl«eTaiiio — diciavame, 
d«rnilTani« » durtnavame. 

appetito — appetite, *apputit6 — PI. Y. appetiate. 

U peeeato — peccate, *puccate — PI. puccuàte, aing. ; peccàtere, pi. — P. pticeuóte, 
i peoeatfl — le peccate — O. A. peccate — PI. peccàtere — P. pecchete. 
preasémolo — L. perdeeénéle — O. jpredcica^mwiele — V. preddeadmméle — At. i>«- 
treslnele — Gr. petresìnele — PI. patresinne — A. purdeaimmele — P. iW(W7*6- 

««* inèala — *na *n6ziarìje. 

«blèsa — L. cchiéae^ *cchiéqe — PI. cchiéae — G. A. cchjeae — O. P. cchje^e — V. 

cchj^» — At. cchjfee. 
11 lensaftio — letizine — PI. re»iùor« — V. lunzéule — O. At., linz^e. 
le lenaaola — L. lenzule — GT. A. P. lenzùole — PI. ren»&wre — V. A. linzule — 

O. {tniòole. 
«11 dleo — L. je diche, dice — diche — LI. V. dltche. 
ffllelo dico — L. Je le diche, dice — diche — PI. Y. dl'ìche. 
«antaTaiMO — candavame. 
TedeTamo — vedavame. 
eaataTate » candavate. 
Tedevate — vedavate. 
lessoTate — leggiavate. 
dormlTate — durmavate. 
11 micio — L. At. la mice — muce. 

V lUTldla — L. la *mmìdd'ie — la 'mmìdXe — Y. la 'mmM'ie. 
1» orinalo — lu 'renare — PI. 'runudle — P. 'runare — Y. 'runnare, 
méttici mano — mìttece e micce mane — A. P. micce mjene — At. micce mine. 
llqnirlsla — L. PI. rectUtzte — A. licurìz'ie — Y. ruculezìe — re*?ittZ»«»6. 
ziano (zio) — z'idne (Non ooxn. In O. e PL non usato). 
asnanno — L. vanne — udnne, ahudnne. 

oddro — addóre — PI. addóure — *G-. Y. addàure — At. addare. 
oeelilall — lu *cchiaile — PI. Vacchiàle — P. le 'cchjele. 
-eo«nato-a — cunate — Y. At. cunéte — At. cm»m^*«, m. ; cunud^, f. — P. 

cunuóte. 
«Offnati-o — cunéte — PI. cunuéte, m. ; cunudte, f. 
pomidoro — pummadóre, pemmadóre — PI. pummadòure — Y. pammadéure — 

At. pammadére. 
eonfteelila — cunécchie, chenócchie — O. P. chenùocchie — Y. chindcchie. 
il Portogallo, i Portogalli — purtehàlle — A. purt'iàUe, sing. ; purtehUle, pi. — 

PI. P. portehaUe. 
«orriamo — curréme — PI. currémme — A. curréime — *G-. Y. c«rrài'm« — At, 

P. currame. 
•orréto — curréte — PI. curruUe — A. curr€%te — G. *c«rrdl"*e — Y. curruàXte 

— At. cwrrate. 

ombolieo — L. A. we/ìcvle — O. G-. mijjlcule — PI. mijjìquere — P. mejjìcule 

— Y. mujjècule — At. mujjùcule. 
lèvsono — lèflrgr« — PI. O. Y. Uggene. 
dftrntono — dorme — PI. O. Y. darmene, 

AE, AU 

letamo — letame, ^lutarne — P. lutùome. 

oréfleo — uréfece — PI. aréfece — Y. urafece — P. rófece. 

neeèUo — 'cìHle, auceUe — Y. 'duìUe — PI. ciuéjje. 

neeelll — L., Y. cille — *cSelU — PI. cSejje, 

Inoèrtola — lucérte — PI. Y. ruciuèrte — O. nucèrte. 

11 elllèslo — L. ceraie, *ceréce — Gr. PI. At. cerace — Y. durale — O. A. P. 

cerége. 
le eiiiese — L. Gt. cerace, *ceréqe — PI. At, cerace — ceréce. 
mèffllo» migliore — L. Ò. PI. méjje — A. At. mljje — Y. mudjje — Gt. mjejje — 

P. mójje. 

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47 

ravvine — ruize, riizàene — V. rtzze. 

^épo — L. dòppe, dap4 — dòppe, dapù, dapuó, dapùe. 

CONSONANTI. 

«laòeo — jéche — PI. JHoche — V. jéuche. 

eli* «l«dlstox — che jjudiziet - V. cha JjudgsXo! - a. che JJtidìzief, che 

gghiudìzìe! 
Vlar»re — jurd\ 
Hanrlo — Magge, *Majj6. 
dlffliin* — dejune — PI. V. dijéune. 
«abMa — ca^^e — PI. eajjòtde — V. cajjéule, 
l«ml«ro-a — L. V. Ugge — 7jr«flrflr6 — PI. Uegge, m. ; Zèflrflra, f. 
ib»«l» — vace — PI. V. vitale. 
fe«lM* — facile — PI. faciùole — V. facènte, 
fesi«ll — L. V. At. faciìUe — /a^iùo^e. 
»rti«lam« — ctrte^idne (Com., arti He). 
«inizia — eitUce — FL V. cinèlce. 
•bruciare — àbracid', avracid*. 
!• «ael« — L. O. céqe — PI. c^(« — cuqe, 
la raffla — la race. 

trasire — traaV, tracV — V. tracid' — PI. tra^gjje. 
io traso — it' trace, 

éomt — occwcì, 'ccu^ì — A. accufì — V. accucid. 
BIaffi« — l! G. Bia^e, Bri^'ie — V. At. Biace — P. Brace — PI. Buàcìe — O. 

J3id^i6 — A. BrSecXe, 
▼•Bdi«mmla — veUégne, vennégne — V. vennrfflrne — P. vellégne. 
Fieetdae — piccióne — PL pecc^^ne — V. picciàune — At. piccidne. 
9l«eIoal — jpecciòna — Y. picciune. 
caocione-i — cacciinne — V. caceltine. 
•Cppla — «^ce — V. «acca — P. aócce. 
•e«rtl«ar« — «c«r#ec(f' — PI. Y. 8curtequd\ 
le se^^rae — le scòrce — PI. scòrze, 
a««*«eolar»l ~ accuccuZarae — PI. accuccularze. 
scotolare (scuotere) — scuteid* — O. ecutteW — Y. scutulud'. 
altre — L. àvetre, atre — O. àvmtre — G. àuira, di'ire, aì(Wr6 — A. At. àutre 

— Y. P. addre — PI. aldre, 

emXutk — li. O. cavezétte — G. caM»^««, cai*«^«é, caXzzétte — A. caueétte, cave- 

zitte — Y. cazzatte — P. cazzétte — At. cazUte — PI. calzétte. 
«alsdnl — L. Zu cavezóne; e cdre«e, pi. — G. *càt»6, *cd»ii«, pi. — Y. li* gwaiiàune 

— P. lu cazióne — At. caze, pi. — O. A. càveze, pi. — PI. calze, pi. 

fiUse — L. /at>e«6 — O.fdvveze — G. */a'tó»6 — A,fàuze,faveze — At. /du«6 — 

Y. P. /azze ~ PI. falze. 
Alto — L. aw«« — A. Jàvete — O. àvvete — G. dwie, *d*t*fl, àidde — Y. P. adda 

— At. ate — PI. àlde. 

▲Isar» — L. avezd' — A. Javezd* — O. avvezd' — G. awad', *ai*»(f% aizzd' — Y. P. 

aàà<f — At. azd* — PI. Alzd\ 
mitmr^ — L. at;e*are — A. avetdre — G. aldare, ^aitare,- aiddare — O. al^tfre, ~ 

PI. aldare — At. alenare — Y. P. addare. 
ealdo — caXU, *quaUe — PI. calle, cajje. 
•ealdare — 8caXld\ 
ealdala — ■ collare — O. A. caUàre. 
Ca ealde -«/a lu caUe. 
maledé«««-a — maledétte, madétte — Y. maledatte — P. mmaledótte — A. maZ- 

ditte — PI. maWi**e, maWrtte, m. ; moAdétte, mallétte, f. 
salsa — L. aalze, saveze — A. sàuze, aaveze — O. «èlie, — G. PI. salze — Y. P. 

aasèd — At. eaze, 
•aUieela — L. O. aavecicce — G. aaucìcca, ^eaicicce, eatggìcce — A. eaucicce — 

P. aaggicce — Y. aagglcce — At. aacicce — PI. aalgicce. 



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48 

«al«flo — L. cavece, f. — O. cavvece, f. — A. càuce, cavece, f. — G. educe, *càlce, 

cà'igge, f. — V. chlgge, f. — P. chjegge, f. — At. chiee, f. — PI. calge, f. 
la ealee — L. cavece — O. cavvece — A. càuce — Q. càuce, *cdi'c«, caxgge — V. 

P. cagge — At. cace — PI. calge, 
la falee — L. A. fàuce, favece — O. favveee — GI-. /duce, */àice, fàlgge — V. P. 

/afiTflre — At. fóce — PI. falge, 
•altee — L. aavece — A. èàuce, iavece — G. «alacd, *aàìgge — V. audZece — P. 

«(rffire — At. 8M6 — O. «èZec«. 
a«a Tòlta — L. 'na véte, *vòvete — O. A. At. vote — GI-. v^ta, *vòit6, vòìdde 

— V., P. vòdde — PI. vòZdé. 

▼eltare — vutd' — Gt. vutd', *vuXtd*, vuìddd* — V. P. vuddd* — PI. vtddd', 
eòlto » L. c^^e, odvettf — A. At. P. còte — G. c<^t«, *cdi'(«, cÒSdcZa — O. còvvetò — 

V. còdde — PI. cUolde. 
tòlto (preso) — L. téte, tòvete — A. At. tòte — O. tòte, tòvvete — G. Wt«, Hò'iU, 

tò'idde — V. P. tòdde — PI. «tioWe. 
eoltèllo — curteUe — PI. curtj'ejje, 

altlmo — -àteme, luteme — G. *uiddeme — V. ìteme — PI. uldeme, 
pdlso — L. péze, pCveze — O. póze — G. i>tfZ«e, *póìze, póizie; pùolie, pòotee, pùóiézà 

— A. póuze, pòveze — V. puàéze — P. j?<yii« — At. pàuze — PI. ptdie, sing. . 
l>J2ier6, pi. 

iMllaa — L. mìoeze. — O. mìvveze — G. mìwae — A. mìuze, mìvezé — V. ftièUe — 

At. «ii*«« — P. mulze — PI. mjfelze — P. mizze. 
■tfire — aò^e, «dléi/'e — P. aw^/fe — PI. zùólfe. 
•calpéllo — scarapìUe — Y. aquarapUle — PI. aquarapjfejje, 
malTa — mcUve, mdleve. 

pdlpo — L. G. PI. pulpe — O. P. pólepe — A. pòlepe — V. puàlepe — At. pélpe, 
baletf ne — L. palecéne — G. balecóne — A. baUecóne — O. baicene — V. bcUicàune 

— At. boZcone (Più com. lògge). 

tnpanara — i (talpa e anche: ouaiooLo scavato dalla talpa), tupanare — V. iàupe 

— O. P. tópe — PI. tuppanare. 

il verteoohio — vei'técchie — A. At. ver^èccfcie — O. vuriécchie — V. vuriàcchU 

— PI. vurtìccAte. 

abbraselilare — abbruacd', abhruicd*, abbì*u8chid* — (At. P. (tsscd^). 

fétta — fine. 

empire — 'm6J', 'wiftrl' — P. 'mbrije — V. 'mbil* — PI. *mb€jje, 

Inelilòstro — 'ngnòatre — Y. 'ngnóitre, 

ironittolo — jòmmere — PI. ghiómbre — (G. hmnmatte, m. e f.). 

irlilanda — L. janne — jjanne — O. V. jjdnnele, 

■InstaldMO — L. sijózze — O. P. aijjézze — A. aijjòzze — G.* aijjùozze — V. 

aujjuàzze — At. aujjèzze — PI. aejjuzze, 
bianco — bianghe, *branghe — PI. biangJie, blanghe, 
nébbia — nèftftCe, *nè&6re — PI. nèòftte, nè&6Ze. 
•abbia — (oom., *réne) — G. *aabbrén6 — PI. «ua&òZ^utid. 
oreoetalnl — 'recchjne — PI. Y. ricchil'ine,] 
flame — fiume, *frume — Y. fjume — PI. fiume, 

fltf ada — L. mazza/rènde — Y. mazza/rande — At. mazza/rènne — moisaa/T'tfnne. 
frtf ada — frónne — A. /rdnne — Y. franne — At. /rènne. 
pianta — piande, *prande — PI. piande, plande, 
plantare — piandd*, *prandd' — PI. piandd\ plandd', 
piano — piane, *prane — PI. piane, piane. 
plnnta — piume, *prum& — Y. pjume (Oom., pènne). 
etae Tédox — che wédeJ — *G. Y. che waidet — At. che wadet (Com., ti, tS& 

mmlndel). 
eatital — candivi — P. candjeve — PI. candj'ette (Com., hajje, ao', candaie). 
cantanti » candiate — P. candjeate (Oom., aì, ^ì, candate. E cosi nelle altxo 

pers.). 
eantò — L. A. candiae, ha candate — G. candì, eandltte, candd — PI. P. At. 

candìtte — O. Y. Tia candate. 
eantammo — L. G. candèaeme, averne candate ~ PI. candlaaeme — A. ean- 

démme, candèaeme — O. At. P. cand'èmme, averne candate — Y. aéma eandata.. 



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49 

eaB«a»*e — candiste, avete candate — A. candiste — O. avete candate — Y. séte 

candate. 
CABiaroBO — L. A. candise, ha candate — G. candì, candìtte, candd — At. can- 

d'ètte — PI. candìttere — O. V. luinne candate — P. fta candjete. 
^«raUl — durmive, Tiajje durmite — P. durmjeve — PI. durmuhtte, 
^•riBltttl — durmiste, et durmite — P. durmjeste, 

^mvwmÈ — L. A. (iurmt'«e, Aa durmJid — PI. At. durmètte — Aa durmite, 
di«nnlmmo — L. G. durm^èseme — PI. durmèsseme — A. <2urmémm0, durm^Mmd 

— O. At. P. durmèmme, averne durmite — V. séme durmuéìte. 
dormiste — durmite, avete (séte) durmite. 
doraUroBo — L. A. durmise, ha durmite — G. durm\, durmltte — At. P. dur^ 

mMte — PI. durmulttere — O. V. hanne durmite. 
f«el — facive, hajje fatte — P. faafeve — PI. faccette. 
fiM^fttl '^f adite, sìf ci fatte — F. facjeste. 
fé«e — L. A, facise, ha fatte — G. /acì, /acèt*e — At. P. f adite — PI. /St'ce, 

faccette — O. Y. ha fatte. 
fl»«Cmmo — L. G. P. faclseme, avéme fatte — PI. facjesseme — A. facémme — 

At. facèmme — O. facésseme, avéme fatte — V. a^me /aWe. 
fike«»t« — faceste, avete fatte — O. A. faceste — V. »^*6 fatte. 
0§««ro — L. A. facise, ha fatte — G. faci, facètte — At. P. facUte — PI. /tf- 

c«n«, facjettere — O. fécere — V. 7^ann« /««*«. 
▼ercoffMami — vrevugnarse, ahbrevtignctrse — PI. wetwflrwttorse. 
lAdro — latre — PI. V. luàtre. 
rafc»re — cvrruhhd? — PI. V. arru66u<f'. 
t*p»€s«i« — zòcchele e zucctUÓne — PI. zucculóune — V. zuccvXèune — At. P. G. 

turectfne. 
■F^eelilo — L. sprécchie — P. sprjecchie — A. spécchie — O. «pèccA^e — V. At. 

spttècchie — PI. spuécchie — G. «Rfeccfcfe, spjerchie. 
percolato — (Com., capcmne) — A. V. pruvelate, pruvulate — PI. pr)'evele. 
BartolomiMèo — Bartelwnmé — G. P. Bartelummé, Bartummé — A. Bartrummé 

— PI. Barflummuéjje. 
^«alelM — caccile, ca* — G. calech», cacche. 

«naleliedano — coccTtódwne — V. caccT^edìune — PI. cacchedlune. 
▼OBAltaro — vummacd^ — V. vumitcd* — PI. ar»uOTec<f' — At. arvummucd' — O. 

P. a'TVummecd*. 
elT«tta — ciuuétte — At. ciuuitte — O. ciuwétte — V. ciuttdtie — P. ciuótte. 
«errlmto — servìzìe — P. serevìzìe — V. suruèzìe. 

potei — jmtitJe, Tiajje putute — V. fta^ja pu^iute — P. putjfeve — PI. putuétte. 
potasti — putiste; si, di, putute — Y. sì putìute — P. putjeste. 
potè — L. A. putise, ha putute — Y. ha putìute — putltte — PI. putuMte. 
potéHuno — putlsems, havéme putute — PI. putuèsseme — A. At. pufèmme — 

V. séme putìute. 
poteste — putiste, havéte putute — PI. putuèste — Y. séte putìute. 
poterono — L. A. putise, hanne putute. — Y. hanne putìute — G. At. P. pu- 

iHte — O. putèttere — PI. putulttene. 
▼enlre — menV — Y. menl^ — PI. venéjje. 
te ijatseia — *m bacce. 

albero — ailòere, arbere, arbre — PI. arvéle. 

all'antrasatta — L. a Vendrasatte — G. P. a Za 'ndrasatte — A. a la 'ndrasacche. 
dirupato — L. derrupate, surrupate — P. serrupate — G. A. derrepate, surre- 
paté — Y. Sderrupuate — derr^upate. 
slombato -^ sdéttuffate — Y. idéUuffuàte. 
foTllla — L. vernice — PI. vernèice — Y. vern'^ce — vernice. 
io mi orenzo (credo) — PI. ji* m* acrhhze. 
basso — vasse 

tósse — tésce — Y. tasce — At. tésce. 
scilito (soinmnito) — scUite — PI. Y. scillite. 
calpestare — capestd'. 

•assomma — cambumille — Y. ccmbvmìHle — O. capumitle. 
eastliraro — castijd* — Y. O. At. P. castehd*. 



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Gbogle 



60 

tricare (indugiare) — L. A. trecd*, trichijd' — O. P. trecd'. 

Allora — aUundanne — Gt. alundanne — Y. At. P. andanne. 

«aèrela -« cerche — G. cèrque, cerche. 

un v»ll« — *nu haUe — A. *nu jaìle — V. 'nw imdlla — PI. P. *nu wdn«. 

tr« s»lll — L. PI. tri Wle - A. P. tré JeOe - At. tré hJeOe - G. O. V. tr<? 

réni — rine — V. rUne — PI. flrrèXne. 

l«sm» — L. O. léne — G. Une, HàXne — At. Une — V. Wflfn« — PI. A. ÌXinò — 

P. Ulne, 
larv« — larj/Atf — G. làrehe, *ìàrX6 — P. làrehe -- PI. A. Wrìe. 
ditale — detaU — O. A. detdU — PI. V. P. detuàle. 
earrabb» — L. At. P. ^iuglUe — G. A. eiuscìUe — V. «ciaMitèWc — PI. /(^fanèXle 

— O. carrubbe. 
qaarésima — L. A. — gwar^aem^, *quarajé8em6 — O. G. guar^sema — PI. At. 

quar^eme — V. quaràaeme — P. quaréseme. 
•»è «eia** — 8'é jjiUtò — G. »'^ Jjelate, s^é gghielate — A. 8*d jUdté — PI. «^^ 

jacsiate — V.a*é ggracciate. 
Ineadine — 'ngutenò — V. ^nghttene — PI. P. 'ngudene — O. *ngudden». 
1»e««aflee — L. G. A. fucétele, f. — O. At. flcltere — Y,yiciàt6re — V.flcUtéró. 
«aladlei — quìnece — O. quìnnece — V. quènnece, 
«Indaco — L. O. cìnecTie — A. aìneché, cìneche — G. At. P. aìneche — PI. auìné- 

cTie — V. auhieche. 



raffllel« — fàjjele. 

Sliel'lial da far© — Je V he, «I, et, da fa* — V. (ha). — O. P. fhi), 

fevll — fajje. 

portai* — L. V. piartele — pìtortele — PI. pìiorteje. 

pòrtatelo — L. V. pòrgetele — pùortetele — PI. pùorteteje. 

portamela — L. V. purtemele — pUortemele. 

un amieo nalo -« *n amiche me* e *n amiche de le mV (L. Y.) — mj« — P. 'n' 

amecXzìa de le mje. 
questo libro é mio — atu libbr* é lu me* — P. . . . é lu m6, 
to parlare — jV parlave, parie, tene pparW — V. At. parlave — O. parléve — 

PI. parUtve, 
tu parlari — L. G. A. parlive, teniv'a pparld* — V. itiv^a pparld* ~ O. At. 

parlive — P. parljfeve — PI. parUXve. 
lo IlvllaTl — L. Ji* me fljave, me tene fftjd* — G. A. P. ji' me ftjj'ave, me fijjé, 

me ite f/ijjd' — V. At. O. jT me fljjéve — PI. Ji' me fijjlìve, 
tu flffUaTa — L. tu te fljive — fijjive — P. fljjjeve — V. fijjéve — PI. fijjVive, 
ema Uffllara — L. éaee ae fljave — fijjave — PI.' éaae ze fejJÌUve — P. fé fijjé. 
e»»e flvllATano — L. hiaae ae fljave — fljjave — P. fljjé — V. fljjavena — O. 

PI. fljjévene. 
etMl parlaramo — hiaae parlave — V. parlatene — O. PI. parlévene. 
elle lo eantaMl — che jjV candaaaej candéaae, avéaae candate, 
elle tu eantaasl -« cJte ttu candiaae, candiace, aviaae e aviaee eandate — Y. cow- 

daaae, 
elle esll eantasne — che éaae candaaae, candéaae, avéaae eandate. 
ebe noi eantasslmo — che nnu* candaaaéme, anéaaeme candate — G. *candaa' 

adme, avaaaame candate — O. At. candéaaeme — PI. candaaajeine — V. ecm- 

daaaeme. 
ebe TOl eantaste — che wu* candaaaéte, aveaaéte candate — G. *canda9$aia, 

avaaaate candate — O. At. candéate — PI. candaaajete — V. cfmdaite, 
ebe OMl eantassero — cTie hiaae candéaae, avéaae candate — O. candéaaere., — 

PL candéaaene — V. candàaaere. 
ebe esii faeéBse ~ che éaae facéaae, e avéaae fatte — PI. faciéaae — *G. Y. fa* 

ciàaae. 



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51 

■•i fifteeiam* — nw' facéme — PI. facemmo — *(3t, V. faciàXm^ — P. facidme, 

T«i tate — tm* facHe — PI. /ocièWa — a. *f(icià\ié — V. /a*e. 

!• T«BMi -- it' mentvtf, hajjò menuU — Y. ^ajje minxuU — PL fn«njrei^ — 

P. menSev^' 
f «éBMi — ji* tenive, hajje Unute — V. hajje Unìute, — Pi. tenJetU — P. ««- 

te h« fMt* — if' haJJe, $o*, fatte — V. haJje fatte, 

tm Imi fift«t# ^ tu ài, €i, fatte — P. M fatte, 

•eli IM fiftM* — é$8^ d fatte — PI. 3i9$* d fatte. 

m^\ akMam* UAf — nu' oo^ma (L. *aléme) fatte — PI. nu' avimme fatte — 

V. nw' séme fatte, 
«Mi haBM* fiftii* — hi$8* d (Y. O. ftanfM — PI. hàune) fatte, 
!• «TOT» fiftU* — i»' at;^/aie« — PI. Ji* avalve fatte. 
te ékM — i»' at?<M, 80' atfute, so' 'tmte — V. haJJ' aviute — P. avjeve — PI. i<' 

«IM !• «TéMl — c^ jji' avesse — ♦G-. V. avasse — P. avdsse, 

•Me i« «TOMI — c^ Mtt avisse, avisce — Y. avd«80. 

l'AT^Mil ìm! «■ l'avisse, avisce, tu! — Y. l'avesse ti! 

!• ••■• — ji' so'. 

•sii è — èsse é — y. asse é — A, jésse i — PI. jisse €. 

■•i siABAO ~ nu' «éme — PI. sémme — A. cèrne — *G-. Y. 8d{m« — At. sdme, 

T«i «lète — vu' séte — A. tiite — *a. Y. «d«t« — PI. slXte. 

•flsi ■<■• — Ihisse é — Y. Késse sónne — PI. jisse sdvene. 

te *w» — L. jT ^r«, ève — G-. ^r«, ^w, jéve — PI. jHm — A. Jére — ère. 

«« èri — L. #u Aire, «iw, fira — Q, hire. Jive — A. ^ive — PI. i»ve — At. sive 

P. éjer« — O. jire, cive — Y. tìu hire. 
■Mi •rttTaiM* ~ fttf' 8avam« — G-. *savame, javame — PI. Javame — A. (ooofiM 

— Y. eravame. 

•Mi •■>»■• — L. hisse ère, ève — A. Jesse Jère — Q-. ^r«, *ève, jève — At. tfré — 

P. jère, ève — PI. jèvene — O. ^r«n« — Y. "èrene. 
te ftal — ji' so state — Y. haje Hate. 
tm. l'hai «la fare — L. PI. tu l'd da fa' — G. At. l'è da fa' — A. PI. l't, le et, 

da fa' — O. Y. de' la fa'. 
■•i BiiaiM*, <UaiM« — L. O. «t^me, d^m« — G-. itème, dème; *Stàime, *dà%me 

— PL stèmme, dèmme — Y. ni stème, dame — A. itèìme, statème; dèime — 
At. F. stame, dame. 

▼•i state, date ~ L. O. P. stéti, dète — Ot. stète, dète; *8tàlte, «dàìte — A. 

stèite, statète; dèìte — PI. stììte, dlìte — Y. At. state, date, 
•••1 BiaBM*, daBMO ~ 7i»'««0 «fa, dd — O. Y. Stanne, ddnne — PI. «tdune, «to- 

vene; dàune, dàvene. 
!• BtaTa, darà— L. At. Stave, statté; dave — A. itdve— G-. Have, dave; *itat' 

tave, statté, stéve, ite; de — O. Steve, stattève; deve — P. Hève, deve — Y. 

stàtve, dave — PI. s^tve, dìtve. 
te steiii, détti — L. stive, dive; so' state, so' date — *Gt. O, At. stive, Hai- 

tive; dive — A. stive, stative; dive — P. itjeve, stattjeve; djeve — Y. Jiaje 

State, haje date — PI. stjette, djette. 
«M^ !• «Il dessi — L. Ot. che jji' j' omésse date^ che je dènghe. 
!• Tado — ji' vajje. 

■•i aadiaBA* — L. Y. At. jame — G. O. P. jème — PI. jèmme — A. jèìme. 
!• amdaTo — jave — G. iaw, j^ — O. P. jève — PI. j^ive, 
!• andai — jive, so' jite — P. jeve, so* jite — O. so* jite — Y. fta^e jìute — 

PI. ietta. 
«ii« io aadaMi — L. G. cTie jji' avesse jite, che vvajje. 
■Uà flfflio — fìjjeme — Y. fèjjeme. 

■&!• ««saate — cundteme — O. cundtteme — Y. At. cun^teme — PI. cunu^teme. 
■al<« aro — L. P. cióreme — A. f iòreme — O. ciórreme — Y. ci'òrewe, nòneme — 

At. céreme — G. «ìrewe — (PI. rUosse). 
■ala ara — nònne, nònneme, nònna me* — Y. nòneme — (PI. rósse), 
■aia Baòeera ~ sòcereme, sòcereme hòmmene — Y. At. «òceme — O. sòcceme — 
PI. euoceme. 



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■Al* Ba^eeim — iòcsremB, ibcerema fémmine — V. At. èòcema fémmenó, — O. 

Bòccéma fimmenó — PL mòcmm, 
■al* cerner* — JÒnerwne — PI. Jenerems ^ Y. At. S^xmvm — O. S^nòtM, 
■Al* *a4r* — nòrema — At. n^rmé, 
■u»Beli*r*i* -• iiioècivraié, 
jetteoare — i<M«c<f' — O. Smtc&\ 
tengo fftre (debbo fare) — L. A. a. Ungh» da fa* — Y. At. Hnghe da fa* — O. 

PI. ijmghe da fa'. 



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PARTE PRIMA 

ITALIANA-DIALETTALE 



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1. A, prep. *^ — far capire nna ooBa „, 
P«' ffa* capi*. = " Lo dico — tuo vantag- 
gio „, Le diche pe* bbéne t^ = "Operare 
ad inganno „, J»' nghe lu 'nganne = " Star 
bene — salate „, §ta* hhóne de salute = 
"— levar quest'albero da qui, si gua- 
dagnerebbe un tanto „ , Se sse luvésee 
iV arbere da Icche, sarré 66tfn«.—** —toc- 
carli, quei fiori si guastano „ , 96 {6 tue* 
cTie, chde fiure se httaite. 

2. Abaie, Abbate \ AbadénM, Ba- 
«l«asa, Badéaae. 

3. Abfca«*, li NnUmmerej sm. pi. || 
Afcbaeene, OaHeUarej CervUle da fa' 
cataste. 

4. Al»è«e, Ahèi», Abbéte. 
Alborto, 707. 
A««eKdere, 188. 

5. Aecerlio, Arruscite. 

6. Aceiov*» Alice, m. 

7. A«««a, Acque \ Dim. A«4«et*A> 
A«««etilna, Piccola pioggia, AcquarU- 
ìe = A«4«eltiia, Pioggia minuta : Sa- 
liva, ohe viene nel pensare a cibi ap- 
petitosi, Acquarle = Aeqaerell*, Yi- 
nello, Acquate, f. || Aeqnata, Scossa di 
pioggia di qualche durata, 8crÒ8ce,8frò» 
«c« Il A««aaio, la Spezzare l\ Aetgm^- 
doii«, Ctfnnutttf II Annae^aare, Me- 
scolare acqua con altro liquido, Adac- 
qud^ Il S«ia«4aare, e, più com.,RlB«la«- 
«nare. Sciacqua', Aaciacqud', 'Saacqud'. 

8. Acu8, sm. lat. A«o, Ache, f. || Aen- 
leo. Pungiglione delle api, QuìJJe || Qa- 
«liafea, Cape, m. {de file, séte, ecc.) || 
Amuummr^ e JkmummVyAppeszutd' || A.eé- 
ta, Acéte, Cète \\ A^ra, Acre \\ A«èrbo, 
Cerve \\ A«eia, filo, Acce \\ Aeelale, Ac- 
ciare. 

9. Aere, t. poet. Aria Arie \\ Arle«- 
«lare, Bd' àrie % Selarlnare, Span- 
ne^ = Rifl. Spu: darae 11 Vènto, Vende. 



«Nodo di — „, FtttorèMe § Vaglia, Cru- 
ville. 

10. Aea, sn. lat. Metallo. Bame. Da- 
naro Il Raiae, Bame || Raialae, Cùche» 
me II RaiaalMa , Cuppine || Raiaarro,. 
BàcTiene || Rnwlae t Huzée II Dir asci- 
aire, Lev(f' 2a ruzza = "— i denti „, 
Sgretolarli, Arrutd' le dinde, assol. Ar- 
ruzid'. 

11. AflRaaaa, J-iTanittf || Aafaaare ^ 
intr. «71 mattijènne. 

12. Asia, Còmede, Tèmbe || Adasio, 
Còmede còmede, A ppian'a ppiane, A 
tfèmb' a ttlmbe || Asevelessa, Aggevu' 
laziéne \\ Nalèaeio, De pòca aalute = 
Delle noci, Cugnéae \\ Ascia, lu Lajje, 

13. Avire, Aggi' Il Asidne, Azzìóne |j 
Asitare, Vuacecd' % Eaamiaare, Aaaa- 
mend' || Seiame, Aaaame, Saame, f. | 
Sciamare, Aaaamd', Saamd' § Aeea- 
«liare, Quajd' j Caglio, Quajje. 

14. Ala, Seènne | Alato, ^^Ae le «citi- 
ne I Aseélla, Detélle, sm. 

15. Alacre-, agg. lat. Pronto || Allé- 
gro, Alègre, Alècre. 

Alare, 529. 

16. Albero, Albre, Arbre \ Arbusto, 
Arburétte, 

17. Aleoal, Lu Spìrete. 

18. Al^re, v. lat. Nutrire || AliméatOr 
Alemlnde \ Alanno, Alunne \\ Alto, agg. 
Avete I AltessoBo, Supèrbe, Arìóae, Sba- 
fande || Altare, Avetare || Alsare, Ave- 
zd' I Inalsare , 'Nnavezd', Adavezd' || 
Adulto, agg. di uomo, Fatte = di pian- 
ta, Creaciute. 

19. Aliarne, la Luma marròcche. 
Altalena, 1037. 

20. Amaro, Amare, 'Mare, *Marèjje. 

21. Anatra, Paparllle. 

22. Anca, Luffe , sm. 1| Selaneato, 
Sciangate, §delluffate. 

, ^. Ancora, (B.ad. ank, Curvare), 
Augure || Aiietfna.. città, AngÓne, Nan- 



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66 



and - aiB 



góne \\ Ansalo, Angule = Canto, Curnéc- 
chie, Curnice \\ A^mmeo, Ar etò. 'te \\JJn~ 
ein*, 'Ngine {JJmclnar^, Acchiappa* 
nghe lu 'ngine \\ Ano, *8edine | Anello, 

mue. 

24. Andare, J»' = "— a opra „ , Jì' 
a jjurnate, r= " Andar soldato „ , a fare 
il soldato, Jl' pt* eauldate = ** — al di- 
sotto „, Jl' a MtfWe = " Andar fuori „, 
Uscir di casa, 'ScV = "È andato via„, 
É partito, Se n'I jite — " Andiamo, An- 
diamo via „ , Jdme e Jémecene =s " — di 
corpo „, Jì' da còrpe^ da lu còrpe j An- 
dlrlTléni, sm. Jl' e mmenV, 

25. Angelo, Angele || Vangèlo, Van- 
gile. 

26. AnguU, sm. lat. |f An«uHi», An- 
guille, 'Nguille; Capetene. 

27. Aniee e Anaee, Ànese. 

28. Anima, Aneme,Alme \\ Àlito Àne- 
te I Alitare, Anetd' || Esalare, tr. Man- 
na', Ar rènne* (lu ddóre) = Intr. MenV, . . 
i Setolare, Sciald' || Iiéna e Iiéna, Fòr- 
ze, Alme. 

29. Anno, ^niM | Halannanrlo ! , 
MannaJJe, Hajje! \ Annuallt». le Cw- 
ee, sm. pi. | Uimanno, volg. Ahudnne, 
Vanne || Solenne, Sulènne. 

30. Ansa, Mdneche, sm. e f. (de la 
pignate, e sim.). 

81. Ape e, più com., Péeeliia, la 
Lape II Peeeliltf ne, Lapéne = fìg. Ciam- 
bane de vine, 'Ngórde de vine. 

32. Ap-^re, v. lat. Congiungere. Bag- 
giungere || Atf, Adatte, Adattate || Iné- 
ala, Neziarìje \\ Sciattare, Arruvend' \\ 
Còppia, Còppie^ *C6ppre, Pare =s « Una 
— d'ova„, 'Nupare... = «Sono di— „, 
E nnat' a ddu\ 

88. Appalasaral, Appanecarse. 

34. Appiòla, Mela appiola, MelàppUe, 

85. Aprile, *Abbrile, *'Blì^ile. 

86. Aquila, Àcule \ Aquilone, ba- 
locco, la Cumméte. 

87. Arancia e Arancio, frutto^del- 
l' Arancio, Pt«9*(e^{le^ sm. | Aranciata, 
Mangiate. 

88. Arare, -4rtf' | Aratro, Arate; 
quello grande, Pertecare, sf. 

39. Arco, Arche j Arcobalèno, Ar- 
chevén'ie \ Areucclo , Ouardiéle, Var- 
atole, sf. I Arcolaio, Vtnele. 

40. Area, SupreffìeU | Ala, Are. 
" Menare il oan per 1'— „ , Terd' pe' lu 
naee \ Dim. Aiuòla, *Béle. 

41. Aréna, e, più com.. Réna, Bène 
I Dim. Renèlla, nel signif. med.. Bène 
e Bendile \ Renlachlo , suolo arenoso, 
Benazze, sf. 

42. Arcano, Ahburde, 'Bhurde, sf. 

43. Argènto, Argende \ Argenteria, 
Argendarìje \\ Argilla, Cretóne, sm. 

44. Àrido, Aeautte, Persutte \ AUdd- 
re, la Sécche. 



46. Armddlo, Stipe, "—a muro,, 
Stipe I Dim. Armadlno, Armadietto, 

A.vataLai^lo,§tepétte \ Accr.Armadltf- 
ne, §tepéne. 

46. Àmia, Cupe, sm. 

47. Arpldne, Cdnghene. 

48. Arra, Caparre, sm. 

49. Arrabattarsi, Daree da fd*, 
Travattaree \ Rabattino, Travattine. 

ArrlTarr, 834. 

60. Arrdsto, ArréSte || Rosolare, 
Fa* fa' lu vruichétte. 
ArrnflRsre, 886. 

51. Artigli, Granfe, sf . BanibUle, sm. 
Aselnsare, 1004. 

52. Aspide, Aspre, sf. 

53. Aspo e Haspd, Aspe, sf. 
Assai, 902. 

54. Asse, tavola, Tàvele \ «Asserelle, 
Assicelle del letto „, le Tàvele de lu 
Wè«6| Assito, Tavulate. 

55. Assénslo, la Scènze. 
Assettare, 933. 

56. Assillare, intr. Tene* le smanie. 

57. Assiolo, lu Cchiéle. 
Assuefisre, 929. 
Attaccare, 1014. 
Attingere, 1021. 

58. Auris, sost. lat. Dim. Auricula, 
Oréccblo, e, meno com., Oréeebla, 
per Organo deU'udito, Bécchie, f. j o- 
recchlonl, malattia, Bicchiàle, Bic- 
chiéle I Orecchiante, Arejìite \ Ori- 
gliare, Arrecchid' % Udire, SendV = 
P. pass. Udito, 'J^dése, *Sendute: sm. 
Senso che percepisce i suoni, *Senduie, 
f. I Udiénsa, nel signif. di « Ascolto „,' 
Udénze, Udéniìe, Vudénze, AvudSnzteW 
Esaudire, /Sf.9au(2V Ij Obbedire, e, più 
pop., Ubbidire, U7»&e(2tMl Ascoltare, 
SendV, *Scutd'. 

59. Aranti, Avande, 'Nnanze = 

" — giorno „ , Prima jórne. « — Pasqua, , ~ 
Prima Pasque = « Poco — buio „ , Pò- 
che prime scure, nòtte = "Per 1'— „, 
Prime, Apprime, 'N dèmo' andiche = 
« Andare „, Ji' 'nnanze \ ATausatleelo, 
Avanze, sm., Ava^zaiure, sf. \ Daram- 
■ale, la Sójje de la fen'èHre, 

60. ATéna, Bidme, *Brame. 

61. Av-ère, v. lat. Aver caro. Star be- 
ne. Bramare || Avemmaria, Avemma- 
H^e II Àvido, 2)caedero«e II Osare, Ave' 
TardeVe II Audace, Ardite \\ Jkvmr^, A- 
vare. 

62. Av-is, sf. lat. Uccèllo, Cèlle, Au* 
cèlle = Dim. Uccelletto-Ino, CeUuece 
II Augurio, Ahùr'ie i\ Jkgómt4^y mese, A- 
hó'jte § òca, Pàpere e Paparóne, m. == 
« Il gioco deir— „, la Lóche. 

63. Avòrio, Avòrie, AvòVie. 
Avviare, 1083. 
Avvolgere, 1104. 

64. Àxslmo, agg. Qìme. 



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bab - bai 



57 



65. BAbteo, Patre, *Tate % IteTa, Va- 
ve I liMbaTare, Abbavajd', Sbavajd' § 

BAaftbola, Pupe. '* Fare alle — „ , Paz- 
zijd? nghele pupe || Ramblae, Cìtele = 
^ Gesù Bambino „ , lu Bbambine \ Al»- 
ìbaaftblBare, Arrustecd' || BaiM bòe- 
elo, Mammòcce. 

66. Babbft«eia, Papuace, 

67. Ba«ea, FacTie, sm. i|Ba««èllo, 
SaUécchie \ Sbaccellare, Aecéjje' \ 
Baeeelltfne, fig. SaìXecchióne. 

66. Baeehle, Vratie, sf. | Baeehla- 
re e Abbacchiare, Vatte' , Sbratti- 
nijd' = Pig. •* — una cosa „ , Venderla a 
VÌI prezzo, Abbarattarle j Bacchiata, 
Fig. Grave danno, Mazzìatet Sbacchet- 
tate I Sbacchiare, Vatte' = Sbatte', 
àcaffd' I Bacchétta, Bacchétte = Quel- 
la usata nel far la calza, MazséUe = 
*^ Bacchétte, (mazzarille) del tambu- 
ro „ j Bacchettane, Vezééche, 

6e. Bacine, VaccOe | Dim. Bacinèl- 
la, Vaccelétte, sm. 

70. Bade, Vace = Dim. Bacine, Va- 
cétte I BaclesBe , Vaciéne | Baciare. 
Vaeid'. 

71. Bace, Vèrme | Bacare, Imba- 
eare, la^bachlrc, intr. Awermeniree, 

72. Badare, Abbadd' \ A bada. " T - 
nere — „ , Tene' 'n gambane, *'n gre 'n 
^^IIBalècce, PazziarìUe, 

73. Bagnare, Bagnd', Abbagnd' ; 'N- 
fónne', 'Mbónne' \ Ba«ne, Bagne, *Va- 
gne = (vasca). Bagnaròle, sf. 

74. Balenétta, Bajunétte, Vainétte. 

75. Balaustrata, sf. PalahuHre. 

76. Baicene, Balecóne, Palecóne. 

77. Baldòria, Fòche, Fucaràcchie, 
sm. 

78. Baléne , Seltutre \ Balenare, 
Lambijd', Selustrijd', 

79. Balsame, Balzeme. 

80. Balaa, Peddne. Frange. 

81. Baaftbasla, Bummace, Vammace. 
Bambino, 65. 

82. Bance, delle botteghe, Bangóne 
\ Panca, Banghe, sm. ** Le panche (ban- 
ghej dell'osteria, delle scuole, delle 
chiese „. | Dim. "La panchette, (li 
bbanghitte) del letto „. = Panchette, 
Banghétte. Prhmle, sf. | Pancaccio, su 
cui dormono i soldati, Tavulacce \ Pan- 
cone, su cui lavorano i legnaioli, Ban- 
góne = Tavola grossa e segata per 
lungo, Tavuléne, Paccòtte, sf. Dim. Pan- 
«oneèllo, Tavelungine. 

83. Bandièra, Bandière, Banner e, 
Banére || Bandèlla, Piastre, Piastre de 
la pòrte || Bandinèlla, Tuvajje || Ban- 
dolo, lu Cape de la matasse. 

S4. Bando, Banne \ Bandire, Noti- 
ficare publicam., Jettd', Mannd', lu 



bbanne — "Il prete ha bandito (prede- 
cate) la vigilia „ | Banditore, Balìje. 

85. Baracanc, Barracd, Barracane. 

86. Barattolo, VasarìUe. 

87. Barba, Varve | Barbière, Bar- 
bière, Varvére \ Sbarbare. Fig. " Non 
ce la sbarba „, Ne' je la cale. 

88. Barca, Barche^ Bareche. 

89. Barcnllare, Annavecarse \ Bar- 
eolldnc-dnl, avv. ' Ndrettecune, 

90. Bdrcla, Giogaia dei bovi, Pan- 
nUle, sf. Vraccale, sm. | Barellilo e 
Bardinone, Varva^ianne, 

91. Barile, Varile \ Bariglione, da 
salumi. Varile, sf. 

Barocclo, 840. 

92. Barra, Varre \ Baracca, Bar- 
racche }| Sbarrare, Chiudere con barra. 
Métte' la varre, Avvarrd'= " — gli oo- 
6hìr,Scacchid',8pàlazzd'l'ùcchie \\ Sbara- 
glio, " Mettere allo — „ Métt' a rrìseche. 

96. Basire, intr. Applrdese. 

94. Basso, Vasse = "Messa bassa „, 
Méssa lètte. Messetene = "A— „ e "Ab- 
basso „ , " In — „ , ^ bbasse, *CapabbaXU. 
"Da— „, Da bbasse, *Da capabballe. 

95. Basto, Mmaste | Bastalo, Mma- 
stare || Bastone, Mazze \ Bastonare, 
Dd' mazzate, e le mazzate, Dd' mazze \ 
Bastonata, Mazzate \ Bastonatura, 
MazzUte || Mmhsimttre, 'Mba8tV,Mma8tV, 
e, più com., Appundd* | Ba«to e Bdstla, 
Eemésse, Mmaste || Bastardo, Vastarde 
I Imbastardire, 'NvastardV, Mmastar- 
dV II Bastare, Abbastd', Avastd' | Ab- 
bastansa. Quanto basta, Supérchie. 

96. Battere, Vatte' = "Battono (Té' 
ssund') le 5„. "Quest'oriolo batte le 
mezz'ore e i quarti „... é a mmèzz'ór' e 
eacquarte = "— una lettera, le finali^. 
Spelli*. . . = " — la campagna „ , fig. Di- 
vergere dal soggetto del discorso, §tòr- 
ce', JV sturcènne = " Batte al caffè, alla 
casa di. . . „, Se la fa a lu café. . . | Bat- 
taglio, Battòcchie | Sbatacchiare, 
Sbatte', Ècaffd' \ Bdttola, Ranarélle = 
La Tricch' e ttracche \ Abbattere, 3fan- 
nd' 'n dèrre = Socchiudere uscio, fine- 
stra, Arevussd^=B.itì.. "Abbattersi in...„, 
Incontrare, Ammdttì'ese a, nghe..,, Af- 
frwndd', tr. | Imbattersi , Affrundd', 
tr. I Combattere, Cummaite'. 

97. Battessarc, Batteézd', *VattiJd' 
I Battésimo, Battéseme, *Vatté8eme. 
"Tenere a — „, Fa' lu cumbare, la cum- 
mare. 

98. Bauban, e, più com., Baban, 
Bau, Papò Paphzze, Mamóve. 

99. Badie, Bahujje. 

100. Baiia, Sòrte = Mento sporgen- 
te; La persona ohe l'ha, Pacéce, sf. 
Cianghétte, sf. 

101. Baxftòtto, agg. di Ovo. Arròste, 
Arrustite, Nné ttòste nné mmòlle. 



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bea - bot 



102. Beato, Beliate, *ViJate \\Yed. 
Bene, Bello, Bono. 

108. Béeeo, Bostro dei volatili, Pic- 
che I Beeeare, Prendere il cibo col bec- 
co, Peced\ Ardbjje* = Mordere, Colpi- 
re col becco, Pizzecd* — Eifl. Pig. **Bec- 
oarsi un pranzo „ , Ahhuscc^se, . . = Bi- 
sticciarsi, Piccijd*f ArepiccUìaree | 
eata, Colpo di becco, Pizzecate j 
eblme, SquaJJe | Imbeeeare, Dd* 
mmagnd'; ^Ngavaccid*= Fig. Allezzìund* 
I Beeealleo, Fecétele, sf. 

104. Béeeo, Caprone, Crapine, Vécce 
I) Beeealo, Macellare || Beeehlmo, Bec- 
eamortl, Sifossamòrte, Sfoasamurte, 

106. Bè«a, Picce; *Mbicce. 

106. Bevhlna, Veizóche. 

107. Bellétta, e, più oom., Mollét- 
ta, Lire, 

108. Bérne, aw. Bène, Più oom., Bò- 
ne, e anche Sèlle. "Lavora — ^... bòne). 
Va — !,(".. . bónej. Si porta —, (... bène). 
Stai—!, Siatte bbéne! Sta proprio— „, 
Sta pròple bbóne, o tande bbèlle. 

109. Bèllo, Bèlle = «— nuovo „, Non 
mai nsato. Nòve, Néve néve = ** Dille 
belle! „ y A tté a ddV pastòcchie .' = « È 
beli* e andato „ , Se n' é jiV e bbóne = 
"S'ha un bel gridare! „, He vojf a 
itrelW / = « Bella mia casa ! „ , Oft bbó- 
na casa mS'! =" Se ne fa — lui„, S^a- 
vande èsse. 

Bestemmia, 847. 

HO. Béstia, Béstie, con signif . spreg. 
Comunem., Anemale, 

111. Severe e Bére, Véve\ «Cibo 
che dà bnon bere„, che fa bere volen- 
tieri,. . . che ddd* la vènete | Beerlno , 
Beccherucce \ Abbevera re, Abbuverd\ 

112. Biaaeo, Bianghe, *Branghe = 
"Di punto in — „, Tutt^a *nu tèmbe, 
Tutte nghe *na bbòtte \ Blaoea, Mesco- 
lanza dì caffè e latte , Latt' e ccafé \ 
Bianeastro, Biangacce \ Blaneherla, 
Biangarìje | Imbiancare, 'MbianghV, 
SbìanghV = "A noi c'imbianca (ce fa 
le panne) una contadina „. "Ho dato 
a — (allavd) le camice „.| Imbianelil- 
re. Divenir bianco, Sbianghirse. 

118. Blea, Mùcchie \ Abbicare, Am- 
mucchi d'. 

114. Bleehlére, Becchére, *Bucchére. 

115. Biètola, Biéte \ Barbabiètola, 
Mapa ròsee | Bietolone, Sciocco, Ma- 
gnabbiéte. 

116. Biétta , Zéppele \ Imbiettare, 
Zeppd', Azzeppd'. 

117. Biffa, Annizze \ mirare t An- 
nezzd\ 

118. Biclo, Vice. 
Blffonela, 254. 

119. Bile, Péne = Stizza, Bile, Rajje 
I Bilioso, Collerico, Arrajate. 

Bloeeolo, 368. 



120. Blondevvlare, delle messi, 'N- 
gerarse. 

121. Bircio, Sguèrce | Sbirciare , 

8meccid\ 

122. Bistfvno, Besógne, Ha Bbesògne, 
*la Débbtsogne = "Avete — di nulla? „ 
Te serve ntèndef "Non posso dartelo 
perchè fa — (ca sèrv*) a me^. "Tutto 
può venire a — „ , Tutte pò servV \ Bloo- 
snare. Essere necessario, conveniente. 
"Mi bisogpia (Me servarré, servésse) un 
sacco di grano | Abbisognare, Aver 
bisogpio. Ave* bbesògne, de bbesògne. 

128. Bistecca, Gustate, 

124. Btfcca; Vòcche = "Far la — 
acerba „, Mostrare sgradimento Tòrce* 
lu muBse. "Nettati, Pulisciti, la — „, 
Puliscete lu musse = Dim. Booohina-o, 
Vuccucce I Abboccare, Dd* de mócce- 
che = "—la botte, i fiaschi „, Arbue- 
cd\.. I imboccare, Ammuccd*, Métte* 
*m mòcche = Fig. *Mbuccd* ; Sbuccd^ \ 
Blmboccare, illenzolo, Fa* lapiéc*a.,: 
le maniche, Curcid*. 

Boccia, 134. 

125. Btflla, MbòUe\tióU^, Bòtte, 
Mh'che I Balletta, CendréUe | Bollire, 
VullV. 

126. Btf mba. Bómbe, Bòmme \ Bam- 
bola, lu TremÒne. 

127. Btfmbo, voce fanc, la Mbumbe, 

128. Bono, agg. Bòne = " Sta —, ra- 
gazzo !„, àtatte sòde, fitte, cujéts,., = 
"Sta — !„, Tieni le mani a te. Sòde, 
Piane, Fitte, nghe le mane ! = Sost. " À 
un poco di — j, É ttriste = "Se parlo 
cosi, è segno che ho — in mano„,... 
ca me sacce jV = " Ha avuto di — (ha 
*vute sòrte) che il padrone non l*ha 
sentito „ =s "Viene giù (l'acqua) a — „, 
Piove sodo, dirottamente. Piòve p* ap^ 
pòste = "Sai — del sonno. Nel — del 
dormire „, A lu méjje de lu sònne, e a 
lu méjje durmV \ Abbonire, Bacche- 
tare, .^ccu^a^ef' I Baobonacclare, intr. 
Bintempire, Sbunazzd*, 

129. Bordtfne, bastone, 'Ngine. 

180. Bòrea, lu Majistrane, 

181. Btf rsa, Vòrze \ Borsellino, Por- 
tadendre | Borsaiolo, CalavÒrze | 
Blmborsare, Bifare della spesa, Aren^ 
frangd*. 

132. Bòsco, Bòsche \ Boscalòlo, 
Quardabbòsche \ Imboscare , tr. 'Mbu- 
schV II Buscare, Guadagnare, Abbttscd*» 

183. Btfsaolo (pianta). Busse e Bu- 
sce; (vaso) la Bussele. 

134. Bòtta, Bòtte = Bettile anfibio, 
Banabbòtte, sm. || Buttare, Jettd* = 
Intr. Germogliare, Caccid* e Cacchid* \ 
Sm. Bòtto. " Di — „ De bbòtte. " A un — „ 
*Na bbòtte || Bottone, Buttòne, Bettòn» 
I Bottaeclòlo. 'Mbòlle II Bòccia, But- 
tijje - Il fiore non ancora sbocciato. 



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bot - bue 



Boccio, Bottone, Buttóne = Bolla che 
fa l'acqua agitata, Mbdlle, = Palla di 
legno da giocare, Còchele \ B<»««141o, 
dim. di Boccia, 2« signif., Bvttungélle = 
Pezzetto di canna tra due 'nodi, Oan- 
nélU^ccó = La parte del candeliere do- 
ve si mette la candela, CannìUe \ Ìlo«- 
«lOMe, Bòcce, sf. || Basso, Ventre, Pan- 
ze I Sfcniftare, i polli, AprV; ì pesci. 
Aprì* e PvlV = Rifl. di tumore : Eom- 
persi da sé, Sfrdgnese. 

135. B4ite, Bótte, Vascèlle \ Imbot- 
tare, Ammuccd* (lu vine). \ Imbotia- 
t*ta-»lo, 'dimuttatóre \ imbaio, 
Mmuttélle = Dim. Imbatino, Mmut- 
teUucce | Bottiglia, Vaso di vetro scu- 
ro, per tenervi vini scelti e liquori, 
ButtiJJe, 

196. BoUésa, Putéche = Dim. Boi- 
iosli«tta,Boitesh Ina, Pu(dC^l6 | Bot- 
tosaato, Putecare \ Boiie*alo, Pute- 
care; Pizzecaróle ; Accunde = Iron. 
"Buon — „, Seccande. 

137. B6ve, Vóve. " Carne di — „, Car- 
ne de vaccine \ Bae. Lo stesso che 
"Bove„. Nel signif. propr., più com., 
"Bove„; nel fig., «^Bue^. | Bifolco, Be- 
féce, = Fig. Uomo grossolano, Cafóne, 
Caftmacce % BAla, Bóje, BÒjje % Bar- 
ro, Butire I lasbarrare, Vógne* nghe 
lu butire \ Sbarrare, Sbuterd' § Ro- 
■bUre, Arròste de vaccine. 

138. B4^iilma, *Mbane, 

139. Braca. "Le Brache „ per "Cal- 
zoni „ , nel nostro uso, ha signif. spreg. 
= Fig. Fandonia, Ciarla sul conto al- 
trui, le Còme de IVèvetre \ Bracbéita, 
la Péttele \ Brachière, §trigneture \ 
la&braca, la Vrache, 

140. Braccio, Vracce = "Avere sulle 
hracoia„, pers. o cose, Avere a carico. 
Tene *n gÒUe | Dim. Braccétto, Brac- 
cìno, VracceteUe = " A braccetto „, mo. 
aw. *M braccétte | Bracciata, Vrac- 
date, Vraccianne \ Abbracciare, Ab- 
braccid', Ambraccid*. 

141. Brace, Vrace, Oarbunèlle, Car- 
vunUle I Bracière, Vracére, 

142. Braiaa, Ha JisedSr'ie. 

143. Branca, Zampa anter. armata 
di unghie, Zambe = Artigli, Granfe, 
sf. RambiUe, sm. = " Le branche (tése) 
della scala „ [| Branco, Mòì*re, sf. Sbar- 
de, sf. I Brancata, Vrangate = Dim. 
Brancatella, Rrancatlna, Vranga- 
tlOe I Brancicare, Manijd\ Manijd *e 
remanijd* \ Brancicane, Chi ha il vi- 
zio di brancicare, Manijarelle \ Im- 
brancare, Ammurrd* \ Sbrancarsi, 
Scaparrarae, 

144. Brano, Pezze. " Mettere in bra- 
ni „, apetaecld'. 

14^. Bia io, »gg. Brave, e, più ccrm.. 
Bòne I Dim. Bravino, Abbastanza abi- 



le nella sua arte, BunarìUe \ Pegg. ] 
vacclo, 8pa4icU*eppé86,Guappóne \ ] 
vamentc. Da bravo. " Gli disse — di 
no „, Bitte f d ditte ca gnor nò. = " S' in- 
gozzò — la medicina „, B^Ue se V d tòte 
la speziarije \ Bravata, Bravacciata, 
Quapparije. 

146. Brève, agg. Brève. Più com.. 
Córte I Abbreviare, Abbrevid*, Accur- 
tenV I Abbreviativo, Spicciative \ Brè- 
ve, Scapolare, Grève. 

147. Bricco, CiuccTtelattére, sf. 

148. Briccone, Bercóne. 

149. Briciola, Mifiche = Dim. Brf- 
doline, MijichéUe, sf. | Sbriciolare,. 
Smijicd'. 

150. Brl«a^ 'Mbicee \ Brigare, *W>ic-^ 
cid\ 'Mbrujd' I Brigadière, Brehattére 

i Sbrigare, Spiccid'. 

151. Brillare, Arluce* = Dei vini spu- 
manti, Scrizzd', Fa' la Scume \ Brillan- 
te, sm. Breìlande, Berlande. 

151. Briscola, gioco, Vrìscule. 

153. Brivido, Grìccele \ Babbrlvl- 
dire, Griceelijarse. 

154. Bròcca, Bròcche | Dim. Broc- 
cbétto. Vaso per versare acqua nella 
catinella, Bròcclie, Sbròcchele. 

155. Bròdo, Br^(2e,''Minestrasul~„,. 
'n bròde, e nghe lu — . 

Brnclarc, 1069. 

156. Bruco, Bt*chs, sf. | Bracare, 
PeW. 

157. Brano, Scure = " Portare il— „, 
Jì* de lutte = " Mezzo — „, Meèze lutte 
= "— grave „, Lutte Strétte \ Iwi^hm- 
nire, impers. Farse scure. 

158. Brasca, Spazzola per cavalli, 
Brusche { Brftscolo, Nuce, sf. | Rab- 
brascolarc, Argranelld', Arecuverd* | 
Rlbraseolare, Raccogliere i minuti 
avanzi di una cosa, Arecuverd* = Ri- 
cercare sulle viti o su altre piante i 
frutti rimastivi dopo la raccolta, JV 
pe* Scandarttte, pe' scrucche, eoo. = Fig. 
Ricercare minutam. un fatto passato,. 
Arescavd', Arevutecd* . 

159. Brasco, Lappòse | Babbra- 
scarsl, del tempo, Arouparse, ArengiU' 

farse. 

160. Braslo, Cer^ije. 

161. Brato, Brute. Com. Anemale \ 
Imbratlre, Devendd' 'nanemale |] Brat- 
to, Brutte I Brattare, Spurcd^, 'Mbru- 
jd' I Rrattara, * Vertijje \ Imbrutti- 
re, Farse bbrutte. 

162. Baca, Cavute = Dim. Bacbétta, 
Baeberèlla, CavutUle \ Baco, Buce e 
anche Cavute^ sm. = Dim. Bachétto, 
Bachino, BuciarìMe \ Bacare, 8bucid\ 
Cavutd' i; Bacato, la Culate. "Mandare, 
Dare in — „, Fa' le panne, la citiate ^ 
" Risciacquare il — „, Assaequd* le pen- 
ne, e, assol., Assacjud' -- " Bollire il — „> 



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bue - can 



:Fa' la— ^"^ Asciugare il — „, AeaucéP le 
j}lnne, e, assoi., Spanne' = " Biancheria, 
Camicia di — „,.. pulite \ Imbneatare, 
JPa' la culate. 

168. B«eela. Scòrce; Còcchie \ Sbuc- 
ciare. ** — le mele, le pesche, le casta- 
gne . . „, Ascéjje* ... «* — le anguille „, 
Scurcid*, = Rifl. Lacerarsi un pò* la 
pelle, Scurtecarse, " Si è sbucciato (acur- 
tecate) un dito „ | Sba«elatnra, 8cw- 
itecature \ Sbneeltfne-a, Scanzc^fatìje. 

164. Budello, Vedélle. 
Bue, 137. 

165. Buffla, Bucìje \ Bugiarde, BU' 
ciarde. 

Burro, 137. 
Bussare, 135. 



166. CAeehlo, Il primo tralcio della 
vite, Càcchie, Tanne \\ Caeehitfne. bcujo, 
Vijóne, 

167. Caelo, Cace. " — bacato „, — mar- 
nétte, 

166. Cadére, Caacc!^' || Cascare, Ca- 

8Cd\ 

169. Caed-^re, v. lat. TagUare || Ce- 
sóie e Cisóie, Forbici dei sarti, Fórbe- 
ce, m. sing. || Incidere, Tajd'; *Kdaccd' \\ 
Clnclsclilare, assoL, dei ferri male 
arrotati, Amniajd' || Uccidere, Accide*. 

170. Caff*, Café, *Quafé. « — e cioc- 
colata „, detta anche ** Nera „, Venezìd- 
ne, sf. Il CaffetUère-èra, Cafettére = 
sf. La Ciucchelattére de lu café. 

171. Calamaio, Calamare, *Quala- 
mare. "■ — a guazzo „,... slnza cinge. 
" — con lo stoppaccio „, . . . ngJie le cinge. 

172. Calamita, Calamitre. 

173. Calare, ant. v. lat. Chiamare, 
Bandirà || Calènde, CaUnne \\ Calen- 
dario, Calenndrìe,*Qualenndrie § Chia- 
mare, Chiamd' || Acclamare, Acda- 
md' I Esclamare, Sclamd' || Chiasso, 
Chiasae — "Lo fa per —„,... pe' ffa* 
fovedff = " Non lo dico per — „, Die' ad- 
davére \ Chlassdne-dna,Chi, Che,ama 
il chiasso. Chiassóse \ Schlassare, Fa' 
lu chiasse % Chièsa, Cchiése = Dim. 
Chleslna-éiia, Cch^sUSle-étte. 

174. Calcare, Accalecd' e 'Ngalecd' \ 
Calca, Calche, Fólle il edicola. FI., 
edicole, Pedàcchie \\ Caldo, Càvece, 
sf. Il Scaldare, Ammend' le càvece, e, 
assol., Ammend' il Calsa, Cavezétte. ** La 
soletta (lu pedaline) : La costura (lu pèn- 
de) della — „. = " Avviare (Cumenzd') : 
Disfare (Scrulld') la — „ = " La — fca- 
vezettélle) del lume „ — Striscia di pan- 
no ch3 si lega per contrassegno alle 
gamba dei polli, Cave»et*^?e = Sacchet- 
to par colare il vino, Cappucce, Scarpa- 



rucce, Scola/ecce \ Dim. Calaluo, Calza 
corta e fine: CaUlnotio, Calseroii^, 

Calza grossa che arriva allo stinco, Om- 
turne | Calsare e Calsarsl, scarpe, 
guanti, Métte', tr. e rifl. = " — un mo- 
bile „, Mettergli biette sotto i piedi, 
parche stia pari e non dondoli. Métte' 
'na zéppele ... \ Calsolalo, Scarpare \ 
Calsolerla, Putéche da acarpare. An- 
che, Scarparìje \ Calsdnl, lu Cavezóne, 
le Càveze, sf. pi. j Sealsare, Scavezd' | 
Blmcalxare, Artummd' = **— il letto „, 
Appummétte' le lenztde, la cupèrte || Cal- 
cavno, Calecagne. 

175. Calce, Prète de càvece | Calelma, 
Càvece, e Cavec'e aréne. " Muro in — „ 
...a ccavec' e a9*^ne j Calelmdeelo, 
la ^rahbecature, sf. | Calcinalo, Fòa- 
ae de la càvece | Calcinare e incal- 
cinare, Fa' la calcare \ edicole, oon- 
crez. morbosa. Prète — Conto, CàlcuHe. 

176. Calere, v. lat. Esser caldo jj Cal- 
^^y agg> e Bost. Calle, *Qualle ..." Met- 
ter a il — (lu fòche) al letto „. " Darsi, 
Figliare, un — „, Darae 'na calle \ Dim. 
Caldétto-lno-ueclo-ueduo, CallarèZ- 
le I cialda Òìtie \ Caldura, CaUòret 
sm. I Caldana, Fucagne, Fumecetd\ 
Caldaia, Cattare, sm. e f. j Scaldare, 
Scalld' il Scalmanarci, Scalemarae. 

177. CalèMc, Galéaae. 
Calsa, 174. 

178. Causine, CaXìggene, *Calùnie. 

179. Camera, Cambre. " Faro la — „, 
Bifare il letto, spazzare ecc., Arzeld', 
Arecettd' la— \ Camerièra, Cambrére 
Camerière, Camrnarére 11 eaasèlla. 
Camèlie % edmbero, Qdmmere \\ eaas- 
ba, Gamme. "— (Péde) del tavolino, 
della sedia „ || Camminare, Camend' \ 
Cammino, Camine § Cambiare, Ca- 
gnd' I Cdmblo, Cagne \ Cambiale, 
Cambiale \ Scambiare, Scoflrntf'." Oc- 
chi scambiati „, un po' guerci, ucchie 

_àturte I Scdmblo, Invece, * Scagne. 

180. Camicia, Camige e Cammice \ 
Cdmice, Cdmece \ Camiciata, Sudato- 
ne, sm. 'Na camice de audore, 'Nu pel- 
lecciòne, 

181. Camino, Ftiadare. "La gola 
del — „, lu Camine, e la Ciummenére = 
"La rocca del — „, lu Cappelle de lu 
camine, o ciummenére. 

182. Cammèllo, Caméle. 

183. Campéccio, Cambéce. 

184. Campo, Cambe \ Campagna, 
Cambagne \\ Campana, Cambane. "Il 
Battaglio (battòcchie) : il Mozzo (ruve- 
céllej: i Manichi (le cecògne) della — „. 
"Il digiuno delle campane», lu Tra- 
paaae. 

185. Cancrèna, Cangaréne | Can- 
crenare, Incancrenire, Cangare- 
narae. 



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can - oar 



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196. Caii«r«, Cdnghere \ eranclilo, 

di mare, Bange,; ohe tesa 3 la tela» la 
Ragne \ Qranelre, fam. Bnbare, Mend* 
lu *ngine, 

187. Candire, 8ceruppd\ " — nna ra- 
pa „, fig. *Xzuccard* le àtrunze, " La ro- 
ba, I danari, tien li a — „, ...le tS* a 
mmurV. 

186. Candtfre, Bianghézze H Candé- 
la, Cannéle \ Candelière, Canelére, 
*Quanelére. (Nel nostro nso, anohe : Lu- 
cerna ad olio) = Dim. Candelétta, 
CanneliUe | Candelaia e Candelara, 
la Canelére | Candelabro, Fanale || Ae- 
eendere, Appiccid* \ Aeeendltòlo, Ap- 
picciacannéle \ Ineéndle, Fòche \ in- 
eendlare, 'Nfuca, *'Mhucd', Métte' fé- 
c^a, Abhrucid* || Ineénse, ^Ngenze. 

189. Cane, Cane, *Quane \ Ca*na, 
Cagne \ Seanavllare, Fa* cagnare. 

190. Canna, Canne = "È povero 
in — „, ^é redutV a la mazze = " La — 
dell'acquaio „, lu Cunnutte de la spez- 
zardle — " La — della gola „ lu Canna- 
rine \ Canndlo, Graticcio di canne. Ba- 
iare I Cannieelata, Chiusa, Biparo, 
fatto di canne, Cannezzate \ incanna- 
re, Aeeannellare, *Ngannelld', Fa' le 
cannellttcce \ Scannare, Scannd' | 
Seannatlklo. Scannajje | Scannella- 
re, iScanaM ' § Cdnene, Cdnune \ Canò- 
nico, Cannòneche § Canéstro-a, Canè- 
stre. 

191. Cdntero, Cdndre = Dim. Can- 
terei to, Canterino, Candrucce. 

192. Canto, Angolo di du > muri, 
Pundóne, sm. Curnice, sf. (l'angolo ester- 
no), Ptmdónef Pizze, Curnécchie, (l'ang. 
int.) = "Per tutti i canti „, Per tutto, 
Pe* ppizz' e ppundune = " Mettere in 
un — „, Trascurare una persona, Métt* 
a ppundónet o a lu pizze \ Dim. Can- 
tacelo, Pundunélle, CurnecchiéUe = 
" Cantuccio, Cantucoino, di pane ecc. „, 
Candarìlle | Cantonata, Candunate, 
Curnice = "Pigliare una — „, Sbajd*, 
Sbajd* la vf de IVòrte | Scantonare, 
Vutd% Mutd', viche \ Scantucciare, 
ScandareUd' \ Rlncantacclare , Ap- 
pundund*, Accurnecchid' = Bifl. Accw*- 
necchiarse. 

193. Canto, Cande | Cantare, Can- 
dd* = "■ Chi vive di speranza muori 
cantando „, ...cacanne = Carta canta 
e villan dorme, ... e ppica aóne = " Scri- 
vere una lettera che canti „, ...nghe 
le cunztmande \ Cantoria, Urgheatre \ 
Cantilènay Candaléne || incantare, '^- 
gandéb* \ Cansdne, Canzóne \\ Accénto, 
Accènde || Rosl*nòlo, Bucegnóle. 

194. Capanna, Pajare, sm. e f. | Dim. 
Capann acela, PajareUe = "La — „, 
lu Presépie, *Per8équ%e. 

195. Capire, Essere contenuto. Aver 



posto. Entrare (in questo signif. è quasi 
fuori d'uso nel toscano), Capè* \ Capa- 
ce, Capace \\ Cappio, Paeóle, sf. I Ac- 
cappiare, Fa* la paaóle \ Sedpolo, 
Smogliato, Scapule, Gióvene \ ChlskP' 
pare. Acchiappare, Acchiappd' % Cas- 
sa, Caace \ CaMcttone, Cumó | Cassiè- 
re, Caacére § Cappa, Cappe \ Scappa- 
re, Scappa* Il Cappèlla, Cappèlle \\ Cap- 
pèlle. Cappèlle, *Quappèlle = " La Tesa 
(la falde), il Cocùzzolo (lufónne) del— „. 
"— a tre punta „, ...a ttrè ppizze = 
" PigUare il —, un —, un gran —, certi 
capp lli„. Farse currive, Pijarsepunde 
= Il Capo dei chiodi e dei funghi. Più 
com.. Cappella, Còcce de chidve; Cap- 
pèlU, sm. I Cappellotto, Tubbétte \\ 
Cattivo, Cattive | Cattivèria, Tristì- 
zie Il Accattare, Jì pe* Uemòsene — Pi*^ 
gUare in prestito, Truvd*, Ahhuacd* \ Ac- 
cattino, Cascettére \ Raccattare, Ar- 
cojje* ; Arecuverd* \ Ricattare, Arec- 
cattd* = " — le spese „, Arecuverd'... = 
"Mi ricatterò!,,. Te l'are facce! = Bi- 
storarsi del danno, Arenfrangarse \ Rl> 
eatto, Beccatte = Vendetta d'ingiuria 
o danno patito. " È pane di — „, Eppa- 
ne *mbrè8t6 \ Scattare, Scattd* = " Non. 
ci scatta un pelo. Ci scatta poco „, C'è 
poco o nessun divario, IPn gè manghe 
mènde; Pòche ce manghe | Scatto, Scat- 
te = Fig. Atto fantastico e improvviso.. 
" Ha certi scatti curiosi „, . . . mosse . . . 
196. Capo, Cape, *Quape, * Còcce \ 
Dim. Capino, *Cuccetèlle = Capétto, 
e spreg. Capottacelo, CapuzzUle \ Ca- 
pdne-a, Cucciute \ Capaeclna, Aeca- 
paeelatara, PeaCre de cape \ Capata, 
Cucciate, Cuccianne = " Dare una — (o 
una capatina) in un luogo „, Andarvi 
per poco, Affacciarceae, Jundarce \ Ca- 
polllito, agg. A ccòccecapabbàlle || Cap- 
pncclo, Cappucce \ Cappncclno, Ca- 
puccine I Scappacclare , Scapuccid' \\ 
Cavéssa, Capézze, sm. || Capèxsolo,. 
*Pep^flrne II Capéllo, Capélle = "In ca- 
pelli „, Scapine I AecapIvllarsI, 42>pe'c- 
cecaraSf Fa' a ttira capille. 
Cappello, 195. 

197. Capra, *Crape | Capro, Capro- 
ne, ^Caprine, F^^cce || Capriccio, *Cra-^ 
picce. 

198. Capranrlne, Capernature. 

199. Carafln», Carrafe \ Dim. Caraf- 
fina, Carrafine. 

200. Carcere, Carcere \ Carcerare^. 
Incarcerare, Métte* carciarate. 

201. Carciófo, Scarciòfele, sf. 
Cardellino, 202. 

202. Carminare. Si disse per Carda— 
re. Ora, fam. e fig., per Dir male dei 
fatti di alcuno; e, più com.. Pettinare, 
Pe^tand' Il S carmi «11 a re, Scerrd* & 
Scardare, Scardassare, Carèd', Scar^ 



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ad* Il €ardellliio, CardUle || «arsolo, o, 
più oom., " Grumolo „, Curìnele e Cu- 
rìnneUj sm. e f» || Clars4(ne, Ckiréóne. 

208. Carne, Carn«. " — dura (tòste), 
■stracca (murtctcine), magra (macre) „ | 
Carnevale, *Carnuvale. 

204. Carpene-I, *N gacciune. 

205. Carré, Corre; Trajìne | Carrde- 
•eie, §tambine | Carrettière, Varrare; 
Trainerò \ Searrlerare, Jì' currhtne, 
JV tcurr'iènne \ Carreggiare, Carijd' 
(ohe, nel nostro uso, vale anche Tra- 
sportare, in genere). I CarrUeola, Car- 
rùckele, Grulle || Caricare, Carecd* \ In- 
earleare, *Ngarecd\ 

206. Carta, Car^e || Cartèllo, Car- 
tine = « — della bottega „, Tabbèlle, sf. 
\ Cartòeelo, Scartòeze = " Cartocci „, 
pi. Foglie secche del granturco, Scar- 
tucce I Seartoeelare, Ascéjje^ le mar- 
ròcche f o lu randìme \ Seartòeelo, dei 
lumi, Tubbe || Seartabèllo, ScartaplUe 
I Seartabellare, Scartapelld' . 

Casa, 969. 
Cassa, 195. 

207. Castagna, Castagne \ Casta- 
inètte, Nacchere, Ciucchelarille, sm. 
pi. I Castairnòla, Bòtte. 

206. Caste, lat. Castiu || «astlsare, 
Punire, Castijd' \ eastl«o, Castìje. 

209. Castrare, Castrd', Crastd* ; Sa- 
-nd'; Majd\ "— i marroni „, Castrd^ le 
castagne. 

210. Catafalco, Tùmele. 

211. Caténa. Caténe \ Catenaccio, 
Chiavistello grosso, *Ferchiale. 

212 Catino, Vazzìje, sf.; Vaccile \ 
Dim. Catinèlla, Vaccile. Se è di rame, 
JLavamane = Catlnétto, Catlnèllo, Ca- 
tlnotto, Vazz'i^e; Vaccelétte. 

218. Catrame, Catrame, Catramine, 
«f. 

214. CAusa, Càilse, e, più com., Ccag- 
^iéne = " A — , Per — „, Pe*, Pe' cqués- 
se ca, Pe' l'amóre = Questione, Lite, 
Càuse II Còsa, Còse, *Càu8e = " Qualche 
— „ e " Qualcosa „, *N^a còse. Caccóse = 
" Ogni — „, Tutto, Tutte còse = " È una 
gran cosa (É 'na còsa fòrte) che qua- 
lunque ignorante voglia giudicar di tut- 
ito ! „ — Fem., di Coso, Martufe, sf. | Dim. 
-Cosina, Cusarèlle \ Còso, Qualunque 
-oggetto di cui non si dà il nome. Còse, 

Comasechiame = Scherz. o spreg. appli- 
■oató anche a pers., Martufe ecc. | Co- 
sare, Comesechiamd' , *Quélle* \\ Accu- 
sare, Accusd' I ficusare, 8cusd\ 

215. Caustico, sm. Fòche | Canstl- 
care, Fucd' \\ Inchiòstro, Onòstre \\ 
Cauterio, Buttòrie % Calma, Calme \ 
Calmare, Cdlmd', Accalmd% Calemd\ 

216. Cavallo, Cavalle, *QuavaUe \\ 
Dim. Cavallino, Cavallucce = Spreg. 
«Cavallncclo. " Portare a — „,... a cca- 



vacitUle I Cavalla, Jwmènde = Dim. Ca- 
vallina, Jumendóle \ Cavalière, Ca- 

valére = " A — „ Sopr'a \ Cavalleria, 
Cavallari je (Cavalcare, *Caleveca, 
*Calvacd' \ Cavalcatura, Vetture \ Ac- 
cavallare, Accavalld' = ^ Nervo acca- 
vallato „, ...**ngalvacate \ Accavalcltf- 
ne-tfnl, A ccavalle. 

217. Cavillo, Cavale, Picce, PeléXU \ 
Cavillare, Picei jd\ J\ truulnne le pe- 
nile. 

216. Cavo, agg. Incavato, *Ngavate \ 
Cavare, Cacete' jl labbia, Cajéle = 
Specie di borsa circolare nella quale le 
ulive già infrante si portano sotto lo 
str ttoio. Spòrte \\ Cavolo, Càvele \\ Ce- 
lo, Cielo, Cele. 

219. Cassa, nell'it. ant., Vaso di fer- 
ro con manico per attingere acqua dal- 
la secchia, Manére. sm. *FerzerèUe | 
Cassola, e, più com., " Méstola „, dei 
muratori, la Cucchiare \ Cassaròla, 
Cassaróle. 

220. Cèee, Cice = Dim. Ceccrèllo, 
Ciciarelle \\ cicérchia, Chj'chiérchie [j 
Cicérbita, Cacìgne, sm. 

221. Cèdere,' Cèdere, Cède* || Cessare, 
Cessd' Il Precèdere, Jì' ^nnanze | Re- 
trocèdere, AreJV Wréte. 

222. Cedro, Cétre \ Cedrina, la Ce- 
truneUe \ Cedronèlla, CetrunèUe \ Ce- 
triòlo, Meldngule, sf. 

223. Cèffo, Musse (de cane) = Dispr. 
" Brutto — „, Brutta cijature, detto del- 
l'uomo = Scherz. " G^uarda che — (fac- 
cióne) ha fatto! „ Guarda come è ingras- 
sato ! Il Cefftf ne, Scaffatóne. 

224. Cèlibe, non ammogliato, Qióvene. 

225. Cénere, Cénere = "Il di delle 
Generi „, Cenerlsi'e | Cenerone, la Cé- 
nere de la culate \ Ccner&cclolo, la Cu- 
latóre, 

226. Cento, Clnde, *Cinghe vendane \ 
Centesimo, moneta, *Ciandlseme \ Ou- 
ffènto, Ducènde || Centcllare, Vév* a 
ssórs* a ssórse, a mmurzille. 

227. Céppo, il Tronco dell'albero, 
che si usa p3r bruciare, Técchie ~ Pez- 
zo di tronco su cui si taglia la carne, 
Ceppóne = Natale di G. C, Natale = 
Mancia che si dà in quel giorno, B^ale 
de Natale. " Che gli darai di — ? „, 
...pe\.. "Ho smesso l'uso de' ceppi „ 
= Origine di una famiglia, la Ràdeche, 
la Radecine = " — di case „, Poche case 
contigue runa all'altra, 'na File de case. 

228. Céra, delle api, Cére, = Colore 
ed espressione del viso. Cére, Cerine \ 
Ceralacca, Cére de Spagne \ Cerétta, 
per lisciare capelli e baffi, Oeròtte \ Cé- 
ro, Tòrce, sf. " — pasquale „, lu Cèrte \ 
Cerume, Colatura e Avanzi di cera 
arsa, Sculature, sf. Muzzune, sm. pi. 
"— degli orecchi „, Cacche, (sf.) de le 



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cor - con 



vecchie I Cereri», Cerartje \ Cer4«t«, 
znedioam., Ceróie = Fig. Persona abi- 
toalm. malaticoia, Ceróte = Pera, ug- 
giosa, pesante, Pecétte^ sf. 

Cereblo, 260. 

Cerelse, 260. 

229. Cernere, lat. e it. Separare, Di- 
stinguere Il Cèrto, Non dubbio, Cèrte \\ 
Coneftrio, Cfungh'te \\ Segréte, Secréte. 

200, Cèsta, Ceitine, sm. Quella con 
ooi)erohio, Sj^rte, sf. | Ceste, la Cèste, 
— Tutte insieme le foglie germogliate 
dalla stessa radice, Péde = " Il grano 
fa— , oominoia ad accestire „, ...'ndrtf- 
fe, cuniènà* a *ndrufd' || Cistèrna, *Ce- 
tèrne. 

Cbeto, 810. 

281. Chiave, Chiave = "Ingegno (la 
Mappe) della — „ || Cblòde Chiéve \ 
Clklo«lare, Inchiodare, ' Nghiuvd* \ 
Cblèstre, Chiòstre \ ClilaT IstèUe, 
*Ferchiàle 11 Chlndere, Chiude* \ Cbln- 
•In», Coperobio di sepoltura, fogna, 
cesso, ecc., Cupérchie | Ceneladere,Oun- 
ghiude' \ SoeeBiIndere, Arevused' ; 'N- 
draprV, 

282. Chiassa, 8cazzW.e, 
238. Chleehera, CKichere, 

234. Chieeo, Granallo di miglio, gra- 
no, caffè, uva, melagrano ecc., Vache \\ 
Ciea, Nèégne. 

Chiedere, 804. 
Chiesa, 173. 
Chieeeia, 265. 
Chieeeiola, 254. 

235. Chiòma, Chiòme, Capellature \\ 
Censèta, Cumméte, Stélle nghe la cède, 

236. Chitarra, Chetarre, Catarre. 
'2Sn, Chlft, Assiolo, Cuccù, Cchióle, 
238. Chól-é, sost. gr. Fiele || Slaliaeo- 

nla, Malangunìje. " Darsi — „ Affligger- 
si, Pijarse péne \ JHaiineòniee, MàUm- 
gòneche || Celerà, sm. Morbo asiatico, 
lu Ctdére, Ha CuUre || Còllera, Bajje | 
Cellèrieo, Rrajate § lift ride. Spòrche \ 
Iidrde, Spòrche = Fig. Di peso: Lórde. 
23a Ciabatta, Ciavatte, 

240. Ciana, Ciandelle | C 1 an a t a , 
CiandeUate | Ciano, Cafóne, 

241. Ciarlare, Ciarla' . Più oom. 
Chiacchiard* \ Ciarliero, Chiacchiarine 
I €MI»rlatore, Chiacchiarone. 

242. Cibo, O^be \ Cibare, Cibbd', 

243. Cibòrio, la Custòdie, 

244. Cieala, (76car« || Ciealone, da- 
vulone I Cieailo, Cerrìje. 

245. Cleatrlee, Sanìce \ Cieatrissa^ 
re, intr. Fa' la sanice, 

246. Cieòria, Radicchio, *Cecóre. 

247. Clèeo, Cèco, Cèche e Cecate = 
Dim. C^eehino, CecatUle \ Aeeeeare, 
Cecd', 

248. Cilièsia, Cerace, *Ceréce, sm. = 
li'albero, Péde de —, 



249. Cinsero, Cégne' \ Cinto, sm. Cén- 
de I Cintolo, detto anche '^ Legàcciolo „, 
Léhazze, sf. | CIffna, Cigne = PI. " Le 
Cigpie „, le Straccale, sm. | Clonato, agg. 
di Porco, Ct^n^ZZe II «Inalilo, Balocco, 
PazzXar^e = Occupazione vana, Mat' 
«e«<f| «insulare, einslUarsi, Mat- 
tijd', JV 7na«ùènn« Il Procinto. "Es- 
sere in — „, Esse' 'm brucinde, *§ta' 
precinde \ Sneeinto, agg. di Veste, Cur- 
date II Centina, Fórme. 

250. Clòeea, Di fiori o frutte. Mezze- 
carUle = Di capelli, Fézze, Frezze = 
D'uva, Grosso grappolo, Bacciàppele, sf. 
e m. Il Clòeeo, Ceppo da ardere, Técchie 
I Aeelneehire, intr. Aremané* tassate, 
'ndundenite \\ Clneo e Qineeo, Ciucce 
= Dim. eineeherèUo, Ciucciarle | 
eineeata e eineeherla, Ciucciarìje \ 
Insineehire, tr. 'NdundenV; intr. '^- 
giuccirse. 

Cisterna, 280. 
Coeeio, 284. 

251. Coedmero, Cetróne. " I semi (la 
sumènde), le bucce (le scòrce), il gambo 
(lu picciole) del — „ § Zneea, Cucócce, 
*Checócce = Fam. per Capo. "In — „, 
Scapille I Zneeonare, Tosare i capelli 
fino alla cotenna, Arrasd' \ Zueealòla, 
insetto, Cucucciare. 

Cognato, 429. 

252. Coltèllo, Curtèlle. " — in asta „. 
—fisse, o a mmaneche fisse, "—serratolo „, 
— ^nzerratóre. " La costola (lu talóne) 
del — „ I Coltèlla, sf. Coltello grande, 
che non si serra. CurtlUe e Curtellóne, 
sm. I ColteUinalo, Furbeciare. 

253. Cdltre, lu Mande de la bbare \ 
Coltrdne, la Cóldre,*Cótele,la Cuplrta 
'mbuttite, e, più com., la 'afZ>M«»te || Ca- 
seine, Cuscine (Nel tose, i "O-uanoia- 
li„ del letto non si chiamano " Cusci- 
ni „, come da noi). 

Comporre, 9^. 
Comprare, 729. 

254. Cdnea, Cónghe (La nostra Con- 
ca è solam. di rame, e serve per tenervi 
acqua), j Conehl«lla, Ciòcchéle \ Bl- 
«dnela, Bavónze, sm. § Còeeio, fam. 
Vaso di terra cotta per cucina. Com. 
nel pL " Cocci „, Ciùtele = Pezzo di 
vaso rotto. Còcchie, sf. = Vaso di terra 
rotto o incrinato, Pignata rótte: nel 
nostro uso, solam, in senso fig. = " Pi- 
gliare i cocci „, Farse currive, 'Ngu- 
stlarse = Dim. Coeeerèllo, CiuteléUe. 
Fig., Persona infermicela, Ceróte \ C^oe- 
eiaio, Pignatare \ Seoeeiare, Rompere 
le ova, Squa<ycid' = Fig. Dar noia, Seuc- 
cid' I Coeeinto, Ouceiute || § Chlòeeio- 
la, Ctommoitc^ Il Coeehinme, Vuccét» 
te § Cneehlaio, Cucchiare^Bim.. Cue- 
ehlalno, Chucchiarine |Cnechlaia. 
Oucchiare. 



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con - COI 



265. Condire, Oundi', e, piùoom., Ac- 
cungid* = "Fanne meno e condiscila 
meglio „, Nen dV Stupetézze / = " È una 
bottega che condisce di . . . tatto il pae- 
se „, detto di merci, derrate ecc., ...pd 
arbeld* o . . . = Macchiare con olio, Vó- 
gne* — " Non ti accostare ali* orcio ; ti 
condirai „, . . . ca te vugne. 

Condurre, 317. 

256. Condeelil», Cwìócchie, *ChenóC' 
chie. 

Ceniade, 511. 
ConTesBO, 1063. 
ConTolslone, 1084. 

257. Corallo, Curajje, sf. | Coral- 
lina, sf. C^rajine I Corallaio, Curai- 
lare. 

258. Core, CaOre, Cére = Dim. yezz. 
Corlelno, Ourucce || Coravfflo, Curag- 
ge II Aeeordare, Accurdd' \ Ricorda- 
re, Arecurdd' = "Non ricordo „, Ne' 
mme a' ar ecòrde. \ Seordare, Scurdar- 
se = *^ Ho scordato. Mi sono scordato „, 
Me s'è scòrde. 

Coricare, 574. 

258'. C4rno, dòme || Cornamnsa, 
Scupine II Corniola, fmtto, Crugnalégne 
I Còrniòlo, albero, Orugnale \\ Corniò- 
la, speda d'agata, Curnìéle. 

259. Còro, Cére || Corèa, com., Ballo 
di s. Vito, Balle de sande Vite. 

260. Corona, Curóne. "La — del ro- 
sario „, la Curóne, *CrÓne || Cruna, C'Tu- 
me % Cornlee, Curnice \\ Curvo, agg. 
Curvate, Piecate j Curvare, Owrvcf', Pie- 
ed', Acciuccd' = Bifl. Piegarsi ad arco 
della persona, Acciuccarse. Del legno : 
'Ndramhirse § Clreo, Cirche \ Circa, 
Intorno, 'Ngirche, *'Mbaece || Cérelilo, 
*Chiérchie jCerehlare, *ChJrchid' || 
Cercare, Procurare, studiarsi ; Chiede- 
re, Cercd' = Q-irare per trovare qual- 
cosa, Jl tuuènne || Cércine, Spare, sf. || 
Cerniéra, Cernere. 

261. Còrpo, Còrpe = " — allegro „ , 

— de bhón dèmhe = " Buttarsi, Mettersi, 
a — morto „, con accanimento, con tut- 
te le forze a fare qc, ...de caa'e e dde 
putéche = "— del mondo! „, Corpe, o 
Sangue, de la marine! = " Q-rattare il 

— (lu cui') alla cicala,, | Corpétto, sotto- 
veste, Qelé; Seiamhr echine ; Còrpabbòtte. 

262. correre. Córre' = « — dietro 
a. . . „, Jì'appr^s'a = " Non corre al da- 
naro „, Ne' vva 'ppreaa' a cquatrine || 
Corrènte, travicello, Travecélle = Dim. 
Corrcntino, Traveceìlétte | Corrivo, 
Chi aùbbete (ae la créde; dd', ecc.). j 
Corridóio, andito, Curretóre \ corsa, 
gara per lo più di cavalli, Carrére =■ 
" Di — . A tutta — „, De carrére, A ttut- 
ta carrére, De curr^nne \ Discorrere, 
Parlare, Deacórre', *Traacórre' = " — 
con una ragazza „, Farci all'amore, Fa' 



l'amóre = " S'è messa a, — (a ffa* l'amó- 
re) con un ragazzaccio „ | Scorsolo. 
" Nodo — „, Nód' a acórre', o acurr etère \ 
Rincorrere, Córr'appriaa' a \ RlneOr^ 
•a. Spónde \ Occorrere, Bisognare, Uc- 
córre', Accórre* \ Occorrénsa, Beaégn» 
= "Far le occorrenze „, Jì* da còrpe, 
da lu còrpe. 

263. Cortéccia, Scòrce = La super- 
ficie del pane risecchita dalla cottura. 
Còcchie, 

264. corto. Córte = "Esser — a da- 
nari „, §ta' liace = "Per farla corta „, 
P' abbrev'id' lu deacórze = " Farla oor^ 
ta „, Sbajd' — " Voleva imbrogliare, ma 
1' ha fatta corta „ , . . . fea abajate = 
"Alle corte! „, Puche paróle I j Dim. 
Cortétto, Curtarèlle \ Accorciare, Ac- 
curtenV; Abbrev'id' \ Scordatola, Ac- 
curtatóre, Stuccatóre. 

265. Còrvo, Corvè % ComAceliia, 
Cumdcchie § Crocidare, Crucchid' \\ 
Croccante, sm., la Cruccande § eroe- 
chiare, Bender suono di cosa fessa. 
" La pentola cròcchia „, La pignate 8* è 
cquarchiate = La voce della chioc- 
eia quando ha i pulcini, Accrucculd' \\ 
Schioccare, della frusta, Scruccd' | 
Schiòcco, Scròcclie § Chiocciare, Ac' 
crucculd' I Chioccia, Vròcche \ Chioc- 
ciata, Vruccanne \\ Coccolar»!, fam. 
Stare a godersela, Arec7*'iarae \ Còcco- 
lo, Qua te = " È il suo —„,Élu huHe aé' $ 
eruvnlre, Mutignd' \ Qrnvno, Carufe 
e Mtiaae \\ Qruvare, del piccione, Bucd', 

Cosa, 214. 

266. Còscia, Còaae j Còscio, La co- 
scia delle bestie grosse macellate, Còa- 
ae, sf. = Dim. Coscétto, La coscia del- 
le bestie piccole macellate, Còaae e Cua^ 
aétte, sf. I Scosciare, tr. Scuaad' = Bifl. 
Schacchid' le còaae. 

267. Cò«ta, e, più com.. Costola,. 
CuHate — Nei ferri taglienti. La parto 
opposta al taglio, lu Tolone = " — del 
pettine „, la parte senza i denti, Talónù 
= " del libro „, Schermile = " Le costole 
dell'arcolaio „, le §tajelle de lu vìnele. 

268. Cotógna e lUelacotòsna, Me- 
lacutógne, Mélachetógne, sm. | Cotógno 
e Mclocotòffuo, Melacutógne e Péde d& 

— I Cotognate, sm. La Cutugnate. 

269. Cotone, Cuttóne \ Cotonina, 
Telétte; Cuttunarìje, sf. 

270. Covone, Manòppie, *Manòppre 

— "Eavviare (AreHrégne') ì covoni 
sparsi per il campo „ = "Abbarcare,. 
Ammontare (Ammucehid') i covoni „. 

271. Cossare, Investire con le cor- 
na, Tì'uzzd' = Intr., Urtare con impeto^ 
"— nel muro „, Sbatte' la còcc -i- a lu. 
mure \ Cessata, Truzzate, Cuccianne \ 
Accossare, Accuzzd' \ Scossare, Mi- 
achid' le carte. 



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ere - dar 



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272. Creare, Ort^' | Malereato, 
Scr'ianzate | Creansa, Crìanze \ Rt- 
ereare, Arecrid', Addecrtd' \\ Créuee^ 
re, Crésce*. 

273. Crédere, Credè', Acréde'. 

274. Crepare, Crepd', ècattd' \ Crè- 
pa, Crepatura 4ei muri. Crepature \ 
CTrepaeela-e, Crepacce, ef. || erètte. 
Spacco di un muro più profondo della 
Crepa, Spaccature, Quarchiature, sf. 

2TS. Créspo, agg. Ricce | Créspa, 
della pelle. Lo stesso, ma meno com. 
di " Grinza „ o "Buga„, Orujje = «Cre- 
spe „, della camicia, delle vesti, Trijje 
I l««re»pare, .Pa' le grujje; le trijje 
I Serespare, Strijd'. 

276. Crésta, Cime = Fig. "Alzar 
la — „ Avezd' la cime | Dim. Crestina, 
Cimar ette \ Crestaia, Mudiate. 

277. Crleea, Tringhe. 

278. Cripta e Crltta, 8uccòrpe\\ 
ew^tta. Grétte \ As^rottare, le ciglia. 
Fa' la ciufe \ Im^rottare, 'Ngruttd*. 

279. Crdee, Cróce \ Croeleehlo, Ca- 
pecróce* \ Ineroelare, Ineroeleelila- 
re. Métte' 'n grCce % «r«leela, ^tam- 
hWs = Bastone simile per attaccare o 
staccare roba, Furcenllle = " Grucce ,., 
Stecche della stessa forma per attaccare 
i panni, Applnnapdnne = Strumento 
rustico pev ficcare i maglioli nel di- 
velto, Paasélle, sm. Pire = "— della 
porta „, Manijje... 

280. Cròsta, di umori risecoati sulla 
pelle. Croate; del pane, Còcchie; del 
terreno. Còcchie = "Dare, Avere, le 
croste „, Picchiare, Esser picchiato, Z><r, 
Ave*, le mazzate \ Crostare, le vivande. 
Fa fa* lu vruachétte % CrlstaUo, Cre- 
HaUe. " I — i delle imposte „, Le viétre 
dele fenèStre \ Cristalleria e Cristal- 
lame, CreStaUarìje. 

281. Crnsca, VrénnCf e, meno com., 
Canijje = " Crusca „, Macchioline ohe 
vengono al viso, Vrénne \ Crnselierèl- 
lo. Trite, Splezze, Andremm^ppe, An- 
dremm^ppele, sf. 

282. Cubare, v. lat. It. Covare, Cu- 
«<r I Ctf vo e Covile, Luogo dove si ri- 
posano le fiere, Jacce = " Covo „ L'av- 
vallamento ohe si forma nel letto. Fòs- 
se = Per estens., fam.. Letto, Cufìcchie 
I COTAeeloeCovAeeloIo, luogo in cui 
■i riposano gli animali non grandi, 
Jacce |] edmlto. Vote \ eomltata, Vu- 
fanne % Oovernare, Ouvernd' \ Bliro- 
Tornare, tr. e assol. Fa* le piatte, 

288. Caeeavna, Cucagne. 

284. Cdeeiolo, Cacciune ~ Dim. Cae- 
elollno, Cacciunèlle. 

285. Cneeo e Coeeo, voce dei bam- 
bini, Ovo, Cucche e Cuccù. 

Cnelre, 1005. 

286. Caffla, Scùfie. 



287. Calla, Cùnele, *Qidnne \ Cullare, 
Annazzecd\ 

288. Cdneo, Zéppe e Zéppele, sf. 

289. Cuòeo, CèAoo, Còche \ Cuòcere, 

Còeere, Còce* \ Coeldre, Cuciòre,*Ngen- 
nòre | Còtto, Còtte = Fig. Ubriaco, Fat- 
te -= Dim. Cotticelo, Jtfciie fatte = 
sm. Quantità di legumi cotti in una 
volta. "Un — di fagioli eco. „, *Napi- 
gnate ...\ Cottolo, Cucévéle \ Cottola, 
Cocitura. Nella maniera : " Di buona, 
di cattiva — „, Facile a cocere o no; e, 
fig., per Indole, Natura, Cucévéle ; Grije 
I Biscòtto, Bescòtte, *Me8còtte | Seot- 
tAr^, Còce'; Allessa' \ Scottatura, iS^cut- 
tature; Còtte, Tn..= Acqua dove sia stata 
bollita un' erba, spec. medicinale. De- 
còtte I Stracòtto, agg. Stracòtte = sm. 
Rrahu 1 Cucina, Cucine \\ Cdccuma, lu 
Cùcheme |) Precòce, agg. di Frutta, Pri- 
maticce, Premòteche \\ Albicocca, Vèr- 
nacòchele. 

290. Cuòio, Còlo, Còje, e, più com., 
8òU, sf. e Pelle, sf. | Coldlo, Chi tiene 
rivendita di i)ellami conci per farne 
scarpe, Staccatòre \ Coiattolo, Spèzze; 
Refelature, sf. || Corassa, Curazze. 

291. Cura, Cure = "Aver — „, Te- 
ne' a ccure | Curare, Aver cura. Tene' 
a ccure = "— una cosa „, Bisentirsi di 
ogni sua impressione. "Io curo più 
fA mmé me fa cchiù ssènze) il caldo che 
il freddo „ = "Io curo il solletico „, Ji' 
so' ddure, o me tìleche = " Gli olivi cu- 
rano il gelo„, Le j elate fa dann' a le 
live I Aeeuratéssa, Accurézze \\ Sicu- 
ro, fiTecwre II Curióso, Curióse. 

292. Custòdia. " Dare in — „, Dd' 'n 
gunzégne, Dd' a repònne' = "Mettere 
in — „, Métte' déndre, carciarate = 
" Custodia „ delle cose di pregio o fa- 
cili a guastarsi, §tucce; Fòdere. 



2^. Ddddoll, sm. pi. Qiùlle, Qiul- 
larìje, sf. | Daddoldne, Qiullòse. 

294. Dado, Date " Giocare ai dadi 
Jucd' a ddate. ""^ 

295. Dande, sf. pi. Straccale, *§trac- 
chèle, sm. 

296. Dare, Dd' = « Dar sulla voce „, 
Cundrastd' = " Ti dia il malanno „, 
ravénga 'nu... = "Correndo, détte 
nel muro„, ...ha scuffat' a lu mure 
= " Povera ragazza I Ha dato in uno 
scapato „, ...ha 'mmattute 'nu mma- 
lòmmene = " Comincia a — in tisico „,. 
F 'ndrat' a mmale suttile l\ Daslo, Dda- 
zìe I Daslare, Addaz'id' || Rèndere, Ar- 
rènne' = « _ la Pasqua „, Farse lu pre- 
cotte = " La penna non rende „, non 
getta bene l'inchiostro, . . . nne' scrive 
bbòne, nne' scórre = "A buon — !„„ 



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W)ogle 



66 



del - dom 



fem. A rre8»rvt'! \\ Véailare, Vénm' = 
"Tu non me ne vendi! „, Mo* me la cré- 
de! I Rlvendflffllolo-a, Vennerlcvle \ 
RlTéndlt», Puiechine || Mandare, 
Mannd* = «— goritto „, fam. Scrive*, 
• Mandò scritto ohe vuol tornare a ca- 
sa „, Ha scritte, Ha mése* a la lettre, 
ca vó remenV a la case = " Dio ve ne 
mandi! „, a un povero, DdV te pruvé» 
de! = ^ Piove come Dio la manda n, . . . 
gna Ddi' ea fa* \ Mandata, sf. Bran- 
co, di pers., in mal senso. Fatte, Md- 
necTie = Della chiave nella toppa, Oe- 
rate || Domandare, Addummannd' § 
I>Ate, Dòte, *I)ódde =r dim. JDoterèl- 
la, JDoUna, DutarlUe, DutecciÓle = 
Acer. JDottfna, Dòti, ròsee \ Dotare, 
Dd^, Assignd*, la dòte § Saeerdftte, 
*Saciarddte. Com., Pr^vete || JDéno, Dd' 
ne I Donare, Dund* = ** Il vestito nero 
gli dona„,... J» dice = "Quel colore 
gli dona poco, non gli dona „, . . . pòche 
Je dice, nne* je dice. 

297. De, prep. lat., ohe si conserva 
in molti comp. !l Del, Dello, Della, De 
lu. De la II Da. " Oggi pranzerò — te „,... 
fighe tté = " Il fucile è dall' armaio- 
lo „,... le té*... — " Per andare a Firen- 
ze si passa — (pe*) Empoli „ = "Passo — 
casa (éndr* a la case) per prendere . . . „ 
" Tremare dal (pe* lu) freddo „ = " Rac- 
coglie — ('nu, *m bacc -i- a) 100 sacca 
di grano „. 

298. Delfino, Delfine, ^Talefine. 

299. DentAnlo, DemCnie, Cióce, Brut- 
te. Còsa triste, Tendaz'ìóne. 

300. Dènte, Dlnde, pi. Dinde. " Den- 
ti incisivi (de 'nndnéa), canini, o oc- 
chiali (de li* ùcchie) ; lattaio li o di lat- 
le fZatéarulej; dente del giudizio ("sgt^a- 
Jdne) „ = " Denti bacati (sbucete), sudici 
(spurche), radi (lasche), acuti (pezzu- 
te) „ = Cavare (caccid*) un — ,. = " Di- 
grignare (arrutd*) i denti = „ " Appun- 
to ti si aveva fra' denti „, soherz. Par- 
lavamo di te, Juste mo* te tenavam* a 
ddice* male = " Attaccare il — „, Co- 
minciare un digiuno, Attaccd* lu sto' 
meche \ Dim.nentlno, Denducce | Den- 
tista, Dendiste, Cacciadinde. 

801. — dé-re, v. lat. usato soltanto 
in comp. Il Addòme, Vèndre !| Ascón- 
dere e, com., Nascóndere, AnnascÓn- 
ne* Il Pèrdere, P^rde* || Suddito, Sud- 
dete § Bottéga, Putéche = Dim. Bot- 
tefftaéfcta-slilna, Putecóle \ Bottesan- 
te, Putecare \ Bottegaio, Pizzecaróle 
= Avventore, Ac:unde (de putéche). 

802. Dlèel, Dèce % Danaro, Denare, 
Com., Quatrine \\ Derrata, lu Gg'ènere, 
lo F6**t«caj7« Il Dicembre, Declmhre, 

Dietro, 825. 

806. Dlfflnno, agg. Dejune, Addeju- 
ne = Sost. Dsjune \ Dislunare, Diju- 



nd* I Sdldnnarsl, Asciolvere, Fa* cu- 
laMiéne, *§dijund*. 

804. DiffrMrnare, Arrutd' U dinde, e, 
assol., Arrutd*. 

Dimenare, 620. 

305. Dio, Ddije, Ddi* = « La china per 
la febbre ò la man di —„,... é ccósa 
sande = " — non voglia ! „, MujaddX! = 
Volg. ** È un lavoro fatto a quel — ! „,... 
ppe* ddevenetd, gna Ddi* cummanne! \ 
Addio!, Add\je, Addì, Statte bbéne! 
Il Indovinare, Anduvend*, Adduvend* j 
Indovinèllo, / Nduvenarèlle § Ònri, 
Ógge, Végge, ÓJJe \ Ovcidt, Mo*, A U 
jurne de mo* || liunedl, Martedì, Mer- 
coledì, «lovedt. Venerdì, Luneddi, 
Marteddi, Bfarcurdi, Oiuveddi, Vennar- 
dì 11 eiérno, Jórne, Jurne = " Il — 
dopo„, Lu Jdrn* apprlsse, Lu ppresse 
jurne = ** Stare in (a) — delle cose che 
accadono « = " Mettersi ,in — (*n gur- 
rendf}) „, del lavoro arretrato = " É a 
giorni „, Non è sempre del madesimo 
umore, §ta a ccóme le truve = "Fra 

— „, Déndr* a lu — \ «lo mata, Jur- 
nate | Qlornallere-o sm., Chi va a 
jjurnate = Agg. De ugne jjórne. 

306. Dire, Dlcere, Dice*, Dì* = Fac- 
ciamo a — bene „, o " a — il vero „, 
Decerne coma ^ = ** Coi pranzi poco me 
la dico „, Le pranie, pdche me sène, o 
pòche ce vajj* oppresse = In forza di 
sost. "È stato un — „, ...pe' *nu dì* = 
P. Pass. Ditte \ Benedire, Abbenedice*, 
AbbinedV \ Benedétto. "Il mal del 

— „i Le Bbandìóle, sf. pi. j Contradi- 
re, Cundradì* \ Interdire, *2^derdV = 
P. pass. Interdétto, *Nderdétte. " Bi- 
manere — „, Stupito.... *ndatte § Én- 
dice, Guardanidio, Nidiàndolo, lu Ite- 
cene § Predicare, Predecd*, § Dlseé- 
pola, e più com. Scolara, Sculare = 
Discépolo, DeszépuU, *D6Scìpele%H\tk- 
daco, Sìneche, Qìneche. 

307. Dito, Dite, Déte. PI. " Diti „, e 
"Dita r„Dite, Déte, *Détere \ Dim. Dltl- 
no, Detucce \ Ditole, fungo, le Detti- 
le I Ditale, Parte del guanto che cor- 
risponde a un dito, Dite de vande =: 
Anello da cucire. Detale \ Additare, 
*Nzignd?, 

308. Dittamo (pianta), Ditteme, 
Ditte. 

309. Dividere, Divide* e, più com., 
Spartì* I Divisa, Abito militare, Murk- 
dure = Spartimento dei cax>elU, la 
S^rime. 

310. Ddsa, Dóve \ Sdogare, §duvd*. 

311. Ddlce, Délge, Dóce, DÓvece \ In- 
dolcire; Raddolcire, Addulgx*, Ad- 
duvecì* I Raddolcare, detto della tem- 
per. dell'aria, Addulgirse, Adduvecirs». 

Domani, 600. 

312. Domare, Dumd*, Adumd* = Ben- 



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don - erb 



67 



dere molle per via deiraso dna cosa 
dora (lenzuola, camice, scarpe eoc.)> 
DuméP = Di oggetti specialm. di ve- 
stiario, Consumarli, Logorarli, Lucrd*, 
Fruhd*. 

813. Dom-ìnuSf sost. lat. Padrone, Si- 
gnore i Don, Titolo d'onore proposto 
ai nomi dei sacerdoti e dei nobili (mai 
innanzi ai cognomi), I)onf Dun (Noi 
ne facciamo uso più largo). !l Dònna, 
Dònne, nel nostro uso, ò com. solamen- 
te come titolo d'onore. Per indicare la 
femmina della specie umana, ed anche 
la moglie, diciamo Fémmene, Fémene 
= " — da casa „, F. de case = " Le don- 
ne di casa „, Le /. de la case = " O 
quella — !„, BelU /./ = Volg. "La 
mia — n, I/» fémmena mé\ Anche, la 
Patròne = " La — di servizio „, e as- 
sol. "la — „, la Sh've || Dim. I>onnét- 
t», ]>«nnlna, FemmenèlU, Femmenuc- 
ce = I>onnl««lAla, FemmetìéUe | Acer. 
I>*nnéna,I>on n ówk9,Femm67ióne \ Pegg. 
D^nnaeela, Femmenacce \\ Dònnola, 
Faina, la DòneUy la Fujìne, 

Donna, 318. 

314. Dormire, DurmV \ Dormita, 
Durmite, Sònn% sm. = Dim. Dormi- 
tina, Sunnétte, sm. Sbambat^lle, sf. = 
Acc. Dorntlttfna, ^Nu bbelle sònne \ 
Dornalsllone-a, Durmecchiare, Sun- 
nacchiare \ Dormentòrio, Durmetò- 
rie I Dormleehlare, ^ta* tra véjf e 
ssònne \ Addormentare, tr. AddurmV 
— nifi. Addurmirsa \\ Intormentire, 
AddurmV. 

315. Dòrso, e, più com.. Dòsso, la 
§chine = " Di — , Da — „, lo stesso ohe 
" D'addosso „, Da 'ngòlle — " In — „ e 
" Addosso n, 'ygàllt \ Addossare, fig. 
Métte* 'ngòUe \ Indossare, di abiti. 
Averli in dosso, Tené% Purtd*, Méttese 
*ngòUe, Métteee \ A bisdòsso, §do88e. 

316. Draso, Ddrahe || Raganèlla, 
ranocchio, Bacanèlle = Strumento, 
Scàrdene, sf. 

317. Dnee, Condottiero | Dnea, Du- 
che I Oondarre, Conduce' = Accompa- 
gnare. " — a spasso ^, Purtd* . . . = Fig. 
" Via che conduce a . . . „ Vije che pòrt' 
a . . . = " — le acque r>i per mezzo di con- 
dotti, Purtd^ Vàcque = " — l'ammini- 
strazione n, Purtd' ... I f nlrodnrre, 
*Ndruduce' \ Produrre, Pruduce^ \ Ri- 
durre, iZ6Ìuc«' I Sedurre, Seduce' \\ 
Aequedétto e Aeqnldtftto, Aqueiótte 
e, più com., Cunnutte § Ddeela, Canale, 
sm. e f . = " Bere a — „, Bere a gar- 
ganella, Vév' a ppieziarelli \ Doe.ltf- 
ne, Tuhhe. 

818. Due, Du* \ Du^énto, DucTinde \ 
né^ìel. Dùd'ice | Dosslna, Duzzan". Di 
cose da mangiare (carciofì, Um.oni, ec<>.), 
più com., " Sérqua ^. Dell'ova, sempre 



Serqua = "Di —, Da — „, Dozzinale, 
di poco pregio, Duzèenale — " Dozzina „, 
Contratto per alloggio e vitto, Mesate 
I Dose Inante, Chi Ha a mmeeate, o 
'nn allògge % Ddbblo, Dubbie, 

319. Dunque, Dungue, Dunghe. 

820. Duro, Tòste — Dim. Durétto, 
Tuatareìle \ Durdelne, agg. di Pèsca 
eco. Contr. di " Spiccatola „ o " Spicca ^, 
Che nen ze spacche | Sm. Il Duro, Lu 
Tòste II Dnrare, Durd' || Indurare; 
Indurire t *Ndustd^; 'Ndustarse, 



321. èbbro, lat. i?&rt'u« || Ubrlaeo, 
e, più com., Briaco, agg. e sost., 
'Mbrìache * Ubriacare, e, fam., Im- 
brlaeare, tr. e rifl., 'Mbrìacd* || Brillo, 
AUgre \\ Sòbrio, Arrevulate (a lu véve*). 

322. Ebrèo, *Bbréhe, Abbréhe. 

824. Éeeo, Ècche,^ Jècche, ^ *Jèacche 
= Eccomi, eccoti „, È^cheme, Ècchete = 
" Eccolo qui „, Ècchele cqud = " Eccolo 
costà, ^ costi ytj èssele = " Eccolo là „, 
ÈUe, ÈU&U, Elltde, ÈUulelld, 

325. Édera, e, più com., lÉllera, la 
Lénele % Prèda, Cacce \ Predare, Ar- 
rubbd% Fa* cacce \\ Prèndere, Pijd\ 
Tòjje*; Acchiappd* j Présa, sf. Il Pren- 
dere = "Una — di tabacco „,... p^^é- 
»e . . . , e più com., pizzecate = " — del- 
l'acqua „, Cape... = Spartimento del 
terreno, Pèzze, sm., Partite, sf. = Fam. 
" Dare, Avere, una — di minchione, di 
bue „, Fa* passd*, Passd* , pi' cciucce \\ 
Presanfte, QuaJJe. 

326. Ed^re, v. lat. Mangiare || Ésea, 
(fungo), Ische. 

327. lÉlee, e, più com., I<èeelo, Ls- 
cine, sf. 

328. Klefante, Lefande, AUfande. 

329. Klemòslna e lilmòslna, Le- 
mòsene, Caretd \ I<lmoslnare, Jì pe* 
Uemòseme, e pe* ccaretd. 

330. lÉmbrfee. Pénge. 

331. Em-ere, v. lat. Comprare 11 Re- 
dimere, Arescattd* [', Consumare, Cun- 
zumd* I Consuma. Nella loouz. fam. 
"Aver la —; la — in corpo „, detto di 
chi non è mai satollo. Tene* lu sfónne, 
e la tèrra sanda *n gòrpe § Esèmpio, 
Assèmbìe, Assèmbre | Fsentplvrasla e 
Esempllffracla, Vebergràzte, BegràgHeW 
Scémpio, ^tragge % Prèmio, Prémte 
I Premiare, Dd* lu prémte § Tendèm- 
mla, Vennégne, Vellégne | Tendent- 
mlare, Vel.gnd*. 

Epifania, 347. 

332. Èquo, Juste || Eguale, e, più 
com.. Usuale, Uhuàle, Uàle \ Fffua- 
Sllare e rffuasi:are, Pareggiare, Ag* 
guaWy Assuccid*. 

333. Èrba, Jèrve, Jèreve — Dim. Et- 



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68 



ere - far 



b^ità, KrbiHa, Krbollna, JerveièU?. = 
Pegg. Erbaccia, Jervacce \ Malèrba, 
Mmala j'èrve» 

894. Erède, Réde \ Eredlift, Redetd^ 
I Kre«lltare, Bedetd\ 

Esporre, 963. 

885. Émsere, Esse*, Risse*. Spesso, 
Sta'f Tene*. Nei tempi composti, dai più 
volgari, è sostituito da Ave' = " La fu 
mia zia „, La bbóndneme de zìjema fém- 
mene, o la hbendétV alme ,.. = "è cal- 
do, È freddo „, Fa lu calle, Fa lu fréd- 
de = "Era (Terave, Fere, *Ferave) un 
bel sole „ = " È a (§ta a lu) letto „. 
" É a tavola „, §ta a la tàvele, Té' 
mmagnd' = " Siamo al buio „, ètém' a 
lu scure = " La soppraocarta è a me, 
ma la lettera è a te „, La sopreccarte 
ita 'm bacc -t*- a mmé, ma la lettre ve' 
a tté = ^È agli ordini tuoi „, §ta a 
IV Órdene té' = "È nel 'mese „, É 
*ndrat' a lu mése, Se té* pe' ffijd' = 
" Se fossi in te, non mi confonderei con 
lui „, 8e Jji' fusse nghe tté, ne' mm' an- 
guittésse nghe èsse = " È (§ta) per so- 
nare mezzogiorno = " Ce n' è di mol- 
to „, Ce ne sta 'na mùcchie || In forza di 
sost., Esistenza, Vita, Èssere || Interes- 
se, 'Ndrìsse § Niènte, Nthide = Un 
pochino. ^ Se niente niente si move, 
casca „y Se sse move 'nu ccéne, o Abbaste 
che sse move, casche = " — lettere, no- 
tizie „, Neciùna... 

^. Estate, la ètate e, per antonom., 
la Staggiane = " L* — di s. Martino „, 
La itaggióne de sande Martine \ Esta- 
tata, Tutto il corso di un* estate, Sta- 
te, * Stative \ Estatare e Statare, Pas- 
sar l'estate in luogo fresco. Passa la 
state, la staggiéne. 
Estlnffuere, 995. 

887. ÈTO, Età = " Il medio — „, Lu 
mèdie ève \ Etlk, *Attd e Jitd == Assol., 
Età avanzata. = " Omo d' — „, Ome d' —, 
o avanàate = Anni. "Che — aveva ?„, 
Ohe ttèmb' avéf, e Quand* inn' avéf \ 
CoeMneo, De lu stésse tèmbe. Tutte de 
'nu tèmbe, " Sono — i „, Ha tutte 'nu 
ièmbe % Etèrno, *Atìrne, 'Terne. " Il 
Padre — „, Lu Patr' atlrne = "La vita 
— a„, La vit' atlrne. 

888. Ex, avv. e prep. lat., Fuori |I 
Asterò, agg. Èstere, De fere \ Estèr- 
■•i *gg« *W' -De fere, Da fCre. 



889. Fabbro, Ferrare \ FUbbrlea, 
*Frabbeche | Fabbricare, *Frabbecd', 
Faccenda, 845. 

840. Fasldno, JFaggidne, Facidne. 

841. Fagiòlo, Fagidle, "Fagioli col- 
Toochio „ o " dall'occhio „, Faciùl' a éc- 



chie — " JL— „, A ggén'ie. " Cosa che va— „ 
Il Dim. Fagiolino. Com. nel pi., e dei 
fagioU in erba, non sgranati, Faciu- 
litte. 

842. Falce, Fàiice, Fàvece. Nel no- 
stro uso, è il nome della sola falce fie- 
naia. Quella per segare il grano, Fau- 
cìjje I Falciare, Faucld' , Favecid' . 
"—il grano „, Méte' Il Falco, uccello di 
rapina, Fcdcunétte \ Falcéne, quello 
ammaestrato, Falcéne % Flèttere, Pie- 
cd'y Pjcd' I Riflettere, fig. Areflltte', 
Arepensd'. 

343. Falda, Strato sottile di pasta, 
Péttele = "Falde della giubba „, le 
Zannine... = "Falde di neve„, Cin- 
giune, sm. | Faldèlla, Quantità di fila 
su cui si stendono unguenti, Piumac- 
cióle, sm., Sf elate, sm. pi. 

Fanciullo, 347. 

344. Fanso, Fanghe \ Fansa, Fanghi, 
Lète, Lazze. 

345. Fare, Fa' = Fam. per "Dire„, 
Fa' ~ " Tutti gli anni fa il maiale „, . . . 
s'alléve, se crésce... ="La massaia fa i 
bachi, la chioccia „ ,. . . métte. . . = " — la 
camera „, Arecettd'... = "Quando gli 
ho parlato di ciò, se n'è fatto novo„,. .. 
f é rescite nòve = " S' è fatta beUa, 
grossa, a non avvisarlo !„, Averne fatte 
male, brutte. . . \ Fare, in forma di sost. 
= Abitudine. "È un suo — !„f Ce fa 
ccuci! = "40 miglia a piedi, è un bel 
fare „ ,. . . é'nu bbUV affare = " Ebbi un 
bel — a persuaderlo „ , Tròpp' àje 'vut'a 
fa', cummatte'... j Faccènda, Facchtne, 
Facènne, e, più com., Affare, sm. Mma- 
sciate, sf.=" Ognuno ha le sue — e„, Vu- 
gnune té' le 'ffare^sì = "È brava per 
le — di casa„ , È bbóne pe' le mma- 
sciate de case = "Questa è una — se- 
ria „,... 'n affare sèrie = Per eufem.. 
Bisogno corporale ; Servìzìe , Affare, 
Mmasciate — Dim. Faccendlna, Fac- 
cendòla, MmasciatUle. Iron., di cosa 
un po' grave, Affarétte \ Faccendlè- 
re-a, 'Ndrecande \ Fatto, p. pass, e agg. 
Fatte = " É subito fatta! „, iron., di cosa 
non facile. Ve' prèst* a ddV / = " Ec- 
co— !„, Éffatte! = sm. "Il — suo„. 
Ciò che fa al caso, QuéUe che ffa pe' 
èsse, pe' mmé, ecc. = "Sa il — 8uo„, Sa 
quelle che sse fa', o Sa che sse fa' (farsi) 
= " Disse il — suo „, Ha ditte quelle eh' 
ave da dV — " Non pare suo — „ o " il 
— 8uo„, Cóme se nen fusse còsa sé* \ 
Fattóre, Fattóre = Dim. Fattorino, 
Lavuranducce = Arnese ohe sostiene la 
punta dello spiede, Caparróste \ Affare, 
Affare, Mmasciate, sf. j Rifare, ArefiP 
= "Quell'abito le rifa la persona „, le 
dà, cresce, grazia, leggiadria,... je di- 
ce = Rifl. Bipigliar le forze, Are far se, 
Arpicciarse = " Rifarsene „. "Anche se 



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far - fem 



69 



si inette un nastro, se ne nfà^,.-- ^« 
dice, ce pare bbelle \ Sodisfare, Sude- 
9fd'%A1té%lóne, Affezzióne \ rerf«»ltf- 

n«, Perfezzióne. 

346. FarfaUa, Ciarmarme, 

347. Fa-riy v. lat. Parlare. Rad. fa 
e pha, Manifestare col saono o co^ 1» 
luce, Apparire 11 F*T Ola, Favule, Fà^ 
vele 11 Favellare, Favelld% non com. || 
InrAnsIa, CJteianse i, Fanelnlla, Ra- 
gazza da marito, Gióvene, Giuvenétte, 
Bardaace, e, fam., FijóU \ FanelaUo, 
nel signif. di « Bambino „, è dell uso 
letter. Bardasce \ Fauci alle««a, e, più 
oom., « Puerizia „. OiÉelanie II Fa- 16«- 
«lo, Mammòcce, Pasquarìlle; Pupe st. 
= Fig. Sciocco, Mammòcce \ Famtocela- 
ta, pàjacciate ;, Coitfe«»are, Cunfessd^ 
Cumbeasd \ ConfeMlonArlo, Cww/esai«- 
niU, Cuvibessiunile % Faccia, Facce ^ 
Dim. Faccettlna, Visino, Faccetelle e 
Faccétte = Faccétta. ''Fare una - „ o 
«un faccióne „, Chiedere per sé o per 
altri, esponendosi all'umiliazione di 
un rifiuto. Fa' la facce, o 'na facce 11 
Fiaccola, del lume acceso, Fiamme = 
Fasoetto di canne acceso da un'estre- 
mità, Fàrchie \ Sfiaccolare, intr. Detto 
di lucerna o candela, Far fiaccola trop- 
po grossa, Avezd' la fiamme, * Lambì jd' 
Il Fagòtto, Roba avvoltata insieme alla 
meglio, Fangòtte = Fig. Persona goffa 
o vestita goffamente , Pupazze \ Dim. 
Fasottlno, Fanguttélle \ Affagottare 
« Inrasoltare, Affanguttd' \ Rlnfa- 
«ottare , Affanguttd' , Abberrutd' = 
Bifl. Rinvoltarsi nei panni, Abberru- 
tarae \\ Fuòco, e Fòco, Fòche = "— di 
legna; di stipa „, Fòche de légne, léne; 
de céppe — " Una palettata di — „, 'na 
paléUe,.. = "— acceso; spento „. Fóc* 
appicciate ; aremmòrte = " Ravviare 
il — „, Argiuitd', Arpiccid' lu fòche = 
•* Mettere il — nel braciere, nel veggio, 
nello scaldino „, Assettare il braciere, 
ecc., iferte' lu fòche... = "Stuzzicare 
il — ^j con un ferro per ravvivarlo, 

Vttscecd' I Fochista, Arteficiale , Ca- 
stellare = Chi attende al foco d'una 
macchina, i?'ttC?iJa*e || Foc*cela,piùcom. 
*• Schiacciata „, Piase 11 Focaia, agg. di 
Pietra, Fucale \\ Fucile, Fucile \] Fuci- 
na, -Pwcile li Sfocare, 5/wc(ì' | Sfoca- 
tolo, Sfucatòve, sf. | Sfòyo, Sfòche § 
Bestémmia, Jattéme \ Bestemmiare, 
Jaètemd' %TaIò, Fucaràcchie \\ Fanale, 
Lamblòne \\ Epifania, Beffanije, *Buf- 
fanije, *Puffanìje. Com., Pasquétte % 
Fantasia , * Fandacìje || Fantasima , 
sf.. Ombra, Spettro, la *Pandàfeche % 
Sinfonia, *Zìmbunìje \\ Zampogna, 
Ciuf ette, sm. (de scòrce). 

348. Farro, Farre \ FarrAslne, fig. 
Mescolanza confusa di più cose, Farrà- 



gene \ Ferrana, Furràggene, Ferrame 
% Farina, Farine = "Stacciare (Pas- 
8d*, Cungid'); Abburattare (Passd alu 
f urlóne) la — „ = "Il fior di — „, Lu flòre 
% Fresare, §trufend', §trucid' \ Freso, 
Ségne = "Dar di — „, Ca88d\ Scaaad* 
— Dim. Freshétto, Segnétte, SignetllU 
= Pegg. Fresacelo, Scardafòne \ Frè- 
sa, j§trufenaziòne = " Far le freghe „ , 
Ètrufend', Fa' le Strufenaziùne. Fig. 
Picchiare : Dd' le mazzate, Dd' mazze \ 
Fresata, sf. §trufenate = Dim. Fre- 
satlna, ètrufenatllle § Frétta, Fùr'ie. 
"Ho — „, Ténghe la fùrie = "In — „ 
A la furie j Frettoloso, Furiose, Fu- 
riarllle \ Affrettare, Affur'id' = " Af- 
frettati !„, *§tudijjete! § «<rU&are, 
Friccecd'; 'Ngènne' = Del vino: Piz- 
zecd\ 

B49. FAsdo, i^asce I Fastèllo , Fa- 
scetUle = Fasdno-a, Fascétte, sm. e 
FascetlUe, sm., se di piccole legna. Fa- 
scétte, sf., se di stipa II FAsela, Fasce. 
" In —, Nelle fasce „ , per indicare l'età 
tenerissima dei bambini, A le fasce — 
Dim. Fascétta, Fascétte, FascetlUe: 
Buste 1 Fasciare, 'Mfascìd', 'Mbascid', 
Arembascid'. 

350. Fava, Fave , *Fafe = " Fave 
sgranate (ascévete, ar ecapate) ; rinve- 
nute nell'acqua fredda (ammuUe), nel- 
l'acqua calda (arreccéte) r, \ Favule e 
Faille, Favare = Gambo secco della 
fava, Fuste. 

351. Favilla, Scrizze, sm., Vernice, 
sf. Anche, Zecchine, sm. | Sfavillare, 
Screzzd', Jettd' le vernice = Arluce\ 

352. Favo, *le Frabbeche, sf. pi. 

353. Favdre, Favóre, Fahòre \ Favo- 
resslare, JV 'n — de. 

354. Fassolétto, detto anche "Pez- 
zòla„, Fazzulétte, Fazzòle. 

■ 355. Febbraio, *Frebbare, *Frub- 

bare. 

' 356. Fèbbre, Febbre, *Fréve — Dim. 

Febbréita. FebbrlcclAttola, *Freve- 

teUe. 

357. Fèccia, Fècce \\ Fècola, Fécule. 

358. Fède , Fède \ Fedéle , Fedéle || 
Perfidia, Preffìd'ie \ Perfidioso, Pref- 
fldiòse il Fldansato-a, Spòse. 

Pesato, 369. 

359. Félce, Félge, Févece. 

360. Félpa, spec. di drappo, FUbe. 

361. Fémmina, Fémmene, Fémene. 
Per " Donna „. nel tose, ha talvolta un 
senso spreg. (Ved. Donna in Dominus). 
ilFlSllo-a, Fìjje = Dim. FlsUòlo-a, 
usato in modo fam. e affettuoso, e detto 
per amorevolezza, anche a i)ers. che 
non ci appartiene, Fijje. Non com., 
Fijòle = " È fuori di figlioli „ , detto di 
donna avanzata in età, Nen fa cchiù 
ffijje. Ha passate lu tlmbe \ FlsUare, 



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70 



fen - tig 



tr. Fa* Intr. Fijarae, In Tose, è detto 
soltanto delle bestie ; ma da noi si dice 
anche della donna = Trivialm. e spreg. 
''Chi ha figliato questo ragazzaccio ?„. 
Qui, noi si osa nn verbo assai più tri- 
viale I rivllat»! Tutti i figli nati in un 
sol parto da una bestia, Fìjanne | Féio, 
la Crìature \\ Felice, [Fecondo], Felice \\ 
FléHO, ^^n6 II Fine celilo, Fenócchie. 

962. Fèndere, Spacca' \ Fessar», 
Fessure, Sfeasure § Fine, sm. e f., Fi- 
ne I Fino, aw. Infino, /' ne, Bine, Fe^ 
nènde, 'Nfenlnde, Senjnde, 'Nzenlnde \ 
Finire, FenV , * FernV = Consumare. 
"Abbiamo finito le legna „, JT averne 
fenite le l^gne, J* é ffenite, * J* é ffer- 
nite, *tP éscurte, le léne \ Riunire, Dar 
l'ultima mano a un lavoro, FenV, ^Fer- 
nV, = Consumare mangiando, FenV, 
Métte* *m bulite = Bidarre in pessimo 
stato di salute. " Col tenerlo sempre li 
assiduo, lo vuol —„,.•• le vó vede* fe- 
nite, ne vó vede* la fine \\ Confine, Cun- 
fine, Cumbine, 

3^. - fendere, v. lat. Battere ; Col- 
pire; trovasi in composti |I OflTendere, 
Ujfènne' \ JDlfendere , Defènne* \\ Inre- 
•Inre, ^Nfeètd' || Va.^ire»tare , Mane- 
feitd* li Fasto, Fuète \\ Fuscèllo, Céppe, 
m. e f. II Frusta, Fruite j Frustare, 
Fruatd* = Logorare, Fruhd\ 

364. Férnao, agg. Férme = Duro, 
sodo, Tòste I Fernaéxsa, Nel signif. di 
" Fermaglio p, Cciappe. "Un vezzo di 
perle con una — d'oro „ = Dim. Fer- 
mesxlna, Cciappétte, Lucchétte, sm. j 
Ferntare, Fermd* = Dare alle carni 
una leggera cottura perchè non vada- 
no a male, Dd' *na mezza cutture \ Fer- 
ntas.lo, èpiUe, sf. || Inférmo, Mmalate 
I Inferntare, intr. Ammalarae § For- 
na», Fórme \ Fornaèlla, buca, per pianr 
tarvi alberi, Fòsse, sf. Per mettervi 
semi, Murtarélle, sf. | Formarlo, 
Furmugge, e, più com., Cace j srornta^ 
re, Sfurmd' = Fam. Taroccare, Ja- 
stemd'. 

865. Fer-re, v. lat. Portare 11 Confe- 
rire: l>eferlre; I>eferens9>: DlflTe- 
rlre: Inferire, non sono del nostro 
uso com. Il OflVlre, UffrV \\ Preferire, 
PreferV || Riferire, BeferV || SoflTrlre, 
SuffrV, ZuffrV || Fèrtile, F'èrtele e, più 
com., Grasse \\ Fèretro, Bare, sf. § Ra- 
ra, Bare § Frate, Frate \ Fratalo, Chi 
se la dice coi frati, Amiche de le frate 
li Fratèllo, FratUle, Frate = Quelli 
che fanno parte di una confraternita, 
Fratnie, Fratille. 

966. Fèrro, Firre j Afferrare, Af- 
ferrd'. 

967. Fétta, Fllle, '*Lésche = Dim. 
Fettina, Fettollna, Fettueela, Félléi- 
ie, *Les:hetelle = Acor. Fetttf na-e, Fél- 



lacchióne, sm. | Affettare. FeUd*, *Le-' 
scd', *Leschijd' \ Affettato, sm. FMa- 
te, sf. 

988. Flaeeo, Fiacche,* Fr acche \ Flae^ 
ea e, più com., Flaeetfna, Fiacchézze 
~ "• Fiacca „ , Abbondanza, Casche, *Fré- 
che I Fiaccare, Indebolire , AffiacchV, 
*AddebbelV — Bompere , Bómbe' | In- 
flAcclili^, AffiacchV \ Sfiaccolato, 
Fiacche, §duvate%Wl^eeOf di lana. Tòp- 
pe — Nodo di nastro, e sim. Nòcche e 
Nnòcche^f, \ Fiocca, Parte sup. del piede, 
che risponde al nodo della scarpa, Ac- 
cròlle, sm. | Fioccare, della neve, Fiuc- 
cdMi Rlèoeolo, di lana. Tòppe. "Xjana, 
Bambagia in bioccoli „,... 'n dòppe = 
" Vien giù la neve a bioccoli „ , a falde 
grosse e fitte, Né:igtV a ccingiòne = " — 
di cera„, Smucchelature , sf. = " Bioc- 
coli „, Gruppetti nei fili di una matas- 
sa o di un tessuto, le Nnude = Pallot- 
tola nella farinata e sim., Tòcchele. 

Fiaccola, 347. 

Fiasco, 1078. 

969. Fico, albero e frutto, Fìcure, Fì- 
quere, *Fica, sf. " — fiore „ , primaticcio, 
FéUacciane, m. e f. = " — dottato „ , Na- 
puletahèUe, sf. " — brogiotto „ , Preciòtte, 
sf . " — sampiaro „ , Véfre, sf. ** — verdi- 
no „, Core, sf. = " — passo (accarace^ 
nate), secco (Oaracìne, sm. e f.) „ = * 
Mondare i fichi „, Aremunnd* le fìcure 
Il Fégato, Féteche, Fétteche = Dim. Fé- 
salino, rigaglie, Fetachine, FetechiUe^ 
sm. pi. = Fegatèllo, Arròste de fétte-- 
che — Pegg. Fegataccio. Fig. Persona 
di gran cuore, audace. Che jf abbaite 
lu stòmeche. 

Fieno, 961. 

970. Fièra, Bestia selvaggia. Fere 
I Fcrjce, Feróce, Fróce, 

971. Fingere, Lo stesso che "Ficca- 
re „ , ma non com. || Fisso, Fisse || Fis- 
sare, Fessd' I Fitto, Feccats = Folto, 
Spesso, Fólde, Fóte — "Pettine — ; Ca- 
rattere — „,... strétte = " Bete , Ma- 
glia, Cucito, Panno —„,... strétte = " Si 
stava fitti come le acciughe „ , . . stritte 
= "Alberi — i„,. .. stritte e fute = 
"Buio — „, Scure *n dutte = "A notte 
fitta. A verno — „, Al colmo, A lufòr^ 
te... = Avverbialm. Fitto fitto, Alèst" 
alèst}, "Lampeggia — . Discorrevano — „ 
I Fitta, Ammaccature = Spaccatura del 

suolo , Screpacce = Terreno molle in cui 
si affonda. Sagnasuche = Quanto il van- 
gatore in una volta può ficcar la van- 
ga nel terreno, Bòtte = Quantità gran- 
de di cose o di pers., Fatte, Mucchio \\ 
Fitto, e, meno com., Affitto, Affitte \ 
Affittare, Dd' 'nn affitte | Fittatelo, 
Sòcce; CulÓne \ Affiffvere, Affigge* \ Af- 
fisso, sm. Imposta, Telaio di usci, fine- 
stre e sim., Pèzze d'opere =■ Foglio at- 



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fig - for 



71 



taooato in pubblico, Affisse | Influire, 
intr. 'Nfiddirse | Rafnttlre, intr. e 
rifl. *NfuLlV II Fleeare, Feccd^Wm»- 
bla, ^&&t6. 

risilo, 861. 

872. Flffura, Féhure = Dim. riffu- 
rlaa, di legno, terracotta, cera, Mim- 
muccéUe, PasquarèUe = Di gesso, Sta- 
tuétte de ggéaae || Binale, *Mmdggene. 

373. Filo, File — Parte tagliente del 
ferro, FUe, Tajje \ Fila, FUe = " In — „ 
Alaftle = ^ Par la — „ , detto di più 
pers.. Fa* lu file \ Fllae«la, Sfélacce e 
SJOe, Ideiate, sf. pi. | Filare, Feld' = 
"Il sangue filava „,... face lu piscia- 
reUe = "Il lume fila„, fa una fiaccola 
sllnngata, ohe affamica lo scartoccio,. . . 
fa lu fumé = Il Bussare del gatto 
quando lo si accarezza. Fa* Vùr gitene, 
'NdruvO" i Filatolo, FilarUle = Ordi- 
gno -per far le funi, la Réte (de lu fu- 
nave) \ Filanda, Felandó, Felandre || 
JBlfllare, Arefeld* = Fig. Par la spia, 
AreferV wwnnm, File; 'Mbivezate. 

974. Fionda. Lo stesso, ma meno 
com. che " Frombola „, Mazzaf ronde, 

3*5. Fl4Sre, Fióre, Fióre = Dim. Fio- 
retto, Fiorellino, Fiurétte \ Fiora- 
nte, Detrito del fieno, Suttume j Flrén- 
se, Feréize, Fiorlnze \ Fiorita, degli 
alberi, Fiureture = " Pare la — „ , Jet- 
td* lefiure. 

376. Fintola, piaga, FlHele || Fl- 
selftlare. Fischia* \ Inflselilarsl, fam. 
Fumdrssne. 

377. FlaséUo, FraggeUe, 
2FIB.Flag-rare,v. lat. Ardere || Flam- 

naa, Fiamme, *Framme | Inflanamare, 
'Mbiammd*, *'Mbrammd' § Fdlmlne 
Filimene, Frùvele, e, più com., Tóne, 
Sajétte. 

379. Fla-re, v. lat. Soffiare ; Gonfiare 
Il Flato, Fiate, Fiate, *Frate \\ Folata, 
di vento, Vuccanne = di uccelli. Sbar- 
de Il Enfiare, intr. e rifl., Umbiarse, 
* Umbrarse \ «onflare , Umb'id ' , Ab- 
buttd* Il H4imAre,Zuffid',Zufftd',*ZujSI^4^ 

I Soflletto, Mandrecétte \ Sorritfne, 
Zuffiatore *ZuffratÓr6 \\ Annarflare, A- 
dacqud' Il SbruflTare , Sbruffd* \ Sbrar- 
ro, Sbruffe = Pig. "Dare uno — „, Ógne* 
lu 9ntM«e il Ronfare , Runfd*, Rumbd' 

II Sfiatare . intr. Are/iatd*, *Arefratd* \ 
Sflalo, Refiatatóre, sf. || Flauto, Flàuti 
il Fiutare, *Frahd\ 

380. Fluire, Scórre' || Fiume, Fiume, 
I Flunaana, Piéme, * Prème \\ Fròtta, di 
gente. Flótte \\WIvì%%€ì, di materie li- 
quide dal ventre, dall'utero, Sfusse, 
*Sfrusce | Flus»l<lne, AffiussiÓne, *Af- 
fresstÓ!te || Flòscio, *FrÒ8ce. 

381. Fd Jero, Fòdere \ Fòlera, Fò- 
dere I Foderare, Fudard', 

3S2. FA^ll^fc, Fójjd, e, più com., Frón- 



ne = Fig. " Mangiar la — „ , Intendere 
a mezz'aria, Magnarse lu melóne = Dim. 
Fogliétta , Fosllna , Fosllollna , 

Frunnétte, FrunneteUe \ Trifòglio, (er- 
ba), *la Trefójje \wo9\l0y Fójje^ (de 
carte) \ Sfavila, Falda sottilissima di 
una cosa. " — di pasta ; di lana „ , Pét- 
tele, "—di cipolla „, Lìmete, Lìmmete 
§ Cerrèffllo, Cerefugne \\ OarAfano. 
Ca'-òfene, 

383. F4Ssna, Condotto sotterraneo, 
Ounnótte, Cunnutte = Il foro dei vasi 
da fiori, coperto da un coccio, Buce, sm. 
= 11 fondo delle fosse delle viti, che 
s'empie di sassi. Lètte, sm., Celate, sm. 
e f . 

384. FtfUa, ^<^6 j AflTollarsl, Ac- 
calcarsi, Accafullarse. 

385. Ftfnda.'O, Bottega dove si ven- 
dono tessuti a minuto, Putéche. (Nel 
nostro uso, Fónsche è sin. di Magaz- 
zino). 

886. Fendere, Squajd* = Di lavori 
in bronzo, e sim., lo stesso che " Get- 
tare „ , Culd* li Confóndere, CunfÓnne', 
Cumbónne' = Fig. Rifl. Smarrirsi ; Dar- 
si briga. " Non mi vo' — coi ragazzi „ , . . . 
ave che ffd'. . . / 'mbazzì—"" Non ti — per 
questo „ , N'n de pend\ . . 

387. Fóndo, Possesso rurale, Podere, 
Cambagne = La parte più bassa di una 
cosa, Fóntie = I fondi di una casa „ , le 
Buttane — " Pondi di bottega „ , Scarte, 
Avanze de putéche = Agg. Profondo, 
Cappute. " La cassa è —a „ ,. * . cappute, 
"Nel fiume l'acqua è poco — a„,... é 
ppóche I Fondi&eolo, Tare, sf. = Scarte 
de putéche | FondlsUòlo, Fónne, Póse, 
sf.. Tare, si. \ Fondata, la Póse, la Tare 
I Fondiaria, V Imposta sui terreni, la 
Fundevàrìe. 

888. Forare, Sbucid* | Fòro , FÓre, 
Buce I Forallnl, spec. di paste da mi- 
nestra, SbuciatiUe § Forbì ^1 , sf. pi. . 
FrÓvece, f. e m. sing. = Dim. Forbi- 
cine, Fruvecétte, f. e m. sing. 

389. Fdroa, Fórche = Dim. Forcèl- 
la, Forelna, Ferrétte de lu cape. For- 
eliétta, per mangiare, Furcine, Fer ci- 
ne = ^lia, forcella (la fundanèUe) dello 
stomaco „ = Forebétto, per attaccare 
o staccare roba che si tiene appesa, 
FurcenèUe % Frugare e Frucare, Are- 
vucignd' I Frnsaeotalare, JV arevuci- 
gnenne \ Frivolo , Bambino che non 
sta mai fermo, Fruvulétte \ Frueldn- 
dolo, e anche " Spazzatolo „ , Mónnele, 

390. Fdrrora, Fórferè, Ruce. 

391. Formica, e popolarm. Formi- 
cola, Furmìche, Fermiche, Fremmìche 
— Acer. Formieolone, Furmecóne \ 
Formicaio e Formicolalo, Furme- 
ca/re \ Informicolare, Fa* le furme- 
Cfiélle. 



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72 



for - fus 



892. Fòrte, FÒHe — Dim. Forti e- 
«to, Forilvno, Acrétte | Fortéssa, nel 

sìgnif. di Pezzo di tela, che si cuce ne- 
gli abiti dove più fftoiLm. si strappano, 
Furzajje = Dim. Fortesalaa, Furza- 
jétte I Fortore, Àcete § Fòrsa, Fòrze | 
Forsatamenie, Pe' ffòrze, Furzóae | 
Forsatére, Saltabbdnghe , Chi fa le 
ggióche de forze | Foraato, Furzènde, 
Furzalute \ Forslère, Cascia fòrte, 

d&d. Forftaeolo, Lo stesso ohe " Fi- 
gnolo„, Vrùcele. 

994. F6»so, Fòsse, = " — macinante „, 
lu Furmale, la Férme \ Fo»«a(o, Fòsse, 

Vallóne. 

995. FrAeldo, e, per metat., FrAdl- 
eie, ohe è più com., 'Nfusse, 'Mousse — 
Di frutta: Fràcede \ Infradlelare, '^- 
fónne* = Intr. Fracedarse \ InCradl- 
elata, Sudatone, sm. 

996. Fresilo, Fràggde \\ Frana, La- 
mature I Franare, intr. Córre' la lama- 
ture I Franoso, Lamóse || FrAn«ere, 
Bómbe' = " — le ulive „ , Macend* la li- 
ve 1 Frangènte, sm. Caso grave e im- 
preveduto, 'Mbrujénze, sf. | Frantolo 
e, meno com. " Fattóio „, Trappéte, 
Trappite | Frantoiano, e, più oom., 
"Fattoiano^, Trappetare \ Infranto- 
lata, 'Mbòste, Faceture, Macenanne § 
Bréccia, Vrècc^ \ Breeelare, 'Mbrec- 
cid' !| Sbreccare, Sgrugnd' § Ragade, 
Crepature, Setature \\ Cateratta, Cata- 
ratte. 

997. Franco , Franghe | Francare, 
lettere, pacchi, Affrangd' \ Francése, 
Frangése | Francesco, Frangische e, 
abbr. , Cieche = Fem. Frangésche e, 
abbr.. Cécche. 

Frantolo, 996. 

998. Frasca, Frasche — Fig. " Fra- 
sche „, Vanità, Leggerezze. "Ha sem- 
pre il caix) alle — „»••• sciucchézze = 
Ornamenti vani e messi senza gusto, 
Pambujje, §trupelarìje, sf. pi. !I Fra- 
scheria, Bagattelle, nel signif. di Va- 
nità, Leggerezze, Sciucchézze \ Frasco- 
naia, fìg. Ornamenti eccessivi e sen- 
z'ordine, Ciavattarìje, sf. pi. | Infra- 
scare, i piselli, Métte' la frasche. 

Fratello, 965. 

999. FrUToia, e, meno com., " Fra- 
gola „, Fràhule I Frasransa, Ddóre, 
sm., *Frahe, sf. 

400. Fréccia , Frécce, Frezze \ Frec- 
ciare, fam. Levar di sotto danari a qo. 
con inganni, Tégne', Crasta'. 

Freddo, 409. 

401. Frèmere, Zuffid' ; Tene' le sma- 
nie. 

402. Frlsffcre, Frijje' | FrlttèUa 
Fritte, m. | Frlsslculo, speo. di Ghioo- 
oiola, CandareUe, sf. Pedetare, sf. 

409. Frigido, agg. e sost.. Frédde | 



FrlffldltA ', Friggeletd \ Fréddo , agg. 
Frédde, *Ngnelite = sm. Im Frédde. 
"Ho, Sento, Mi fa — „, S^nde lu frédde, 
Èténghe gnélite. = «Ho — alle mani„, 
Ténghe f ridde, gnelite, le mane. = "Da 
quella finestra ci vien — „, ce ve' lu 
frédde \ Dim. Freddino, Freddarle \ 
Freddoloso, Freddóse \ Raffreddare, 
Arfreddd', GnelV \ infreddare, intr. 
Pijd' 'nu 'rfreddóre, *n' afflussióne \ in- 
fredda tara, Flussióne, Affiussióne. 

404. Frignare, Fa' lu piagnuee. 

405. Frla«néllo, e, più com., Fl- 
Innsnèllo, FerlenghéUe, sf. 

406. Fròde, Fròde e, più com., W- 
ganne \ Fròdo, la frode fatta ai gabel- 
lieri, Condrabbdnne \ Frodare, Frudd', 
Fraudd'. 

407. Frónda, foglia, FrÓnne. 

406. Fronte, Frónde \ Frontale, 
della briglia, Frundine = * Del cami- 
netto : Il ripiano che aggetta al di so- 
pra del vano, Cu7*ntce, sf. 

409. Fruire, Gudé', *Qòdere || Fratto, 
Frutte = " Alberi carichi di frutti „,. . . 
Frutte, m. e f . = "Mangia una frutta „ , 
'nu frutte. Nel pi. " Frutta „ e "brut- 
te „= " Bestia da —„,... eh' àUéve \ 

I Frnttalòlo-a , Vennerìcule , % Frn- 
nténto, Com. "Grano», i2an« || Fra- 
nale, Arrevelate, (a lu magnd'). 

410. Frullare, Agitare col frullino, 
Frvlld' — Di cosa ohe ha un movimen- 
to circolare rapido, Zzurrìd' = " — il 
capo „, Avere dei ghiribizzi. "Le frulla 
il cervello „, Je se vote ... "Se mi frul- 
la (se mm' areggire), non ne fo altro „ 
I Frullino, Frulle | Frullone, Furiò- 
ne I Frullana, la Fàiice \ FruUanare, 
Faucijd' lu féne. 

411. Fuco (insetto), Lapóne. 

412. Fusa, lu Scappd' -— Fig. " — di 
stanze „. File... = "Di — „, A la fù- 
rie I Fusslre, Scappd' = Evitare, Fug- 
gì', Scanzd' I Fugare, Fa' scappd' \ 
Fusslasco, Che vva scappènns \ Rifu- 
gio, Refugg'ie \ Rifugiarsi, Arefug- 
giarse. 

419. Fumo, Fumé \ Funnare, tr. Fu- 
md' = Int. Fa' fumé \ Funaaeclilo e 
" Fumo „, Fumé % Filicine e, meno 
oom., Fullsslne, Felìnte. 

414. Fune, Fune \ Funaio, Funare. 

415. Funse, Funghe, Fónghe, Fógne 
= Moccolaia, Mócchele | Funsa, Mujff'e | 
Funstalre e Infunstalre, intr. Am- 
muffirse % Spugna, Spegne. 

Fuoco, 947. 
Fuscello, 969. 

416. Fuso, Fuse = "Le cocche del 
— „, pónde... = "Far le fusa „, del 
gatto. Lo stesso ohe Filare, 'Ndruvd', 
Fa' V urghene | Fusatòlo, Vertécchie, 
Vurtécchie. 



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eablbla, 218. 

418. «alo, Alégre \\ Ssnalato, Sgua- 
jate II €lalant«, Oalande. 

417. «ala. " Mettersi, Essere, in — „, 
Fa' Tiale, Arecagnarse = " Star sulle ga- 
le „, JV apprese' a la mode, a le halan' 
darìje = " Sarebbe — se avesse tre lire 
'^ al giorno „, Tròppe sarré.., 
[ 419. Galatèo, lu Calatée. 

420. «alla e, più com., «allòssa, 
Galle = Enfiato, VetólUy sf. = " Anda- 
re a — „, Galleggiare, Jì' a ggalle. 

421. «anaMsla, Ckmaase. 

422. «HhoIo, *Ngine = Ganghero. 
Ved. I Affsanelare, Acciappd' ; Acciap- 
pettd* = " — ascio o finestra „, Appundd*. 

423. «Raffilerò, Qdnghene = Nel pi. 
Uncinetti metallici, osati nei vestiti da 
donna, Cciappétts (mdacule) = Dim. 
«aHsiierélla, Cciappétta (/émmene). 

42i. «arbo, Garba e, più com., Gra- 
zie, ÉUla manére = " Un cappello, Un 
vestito, Un lavoro a — „, Bòne, Cèrna 
se deve = " Non fa mai una cosa a 
— „,... bóne,e anche aggarbate \ Pegg. 
«arbaeeio, Mòsse, sf. Nel. pi. Quando 
sono del viso, Virze, Smòrfie | «arca- 
re, Jì' a ggénié. 

425. «atta, la Hatte = Fig. " Uscir 
di — morta „, Arrezzd' le récchìe = 
** Pigliare una — a pelare „, Jirse 'mbic- 
cenne . . . | «atto, La Hatta mdacule = 
"Il — miagola,... mauUJéjje ; ^ìa., fa le 
fusa „, . . . fa l'ùrghene, 'ndruve \ Dim. 
«attlno, Gattucce, sf. |j Acer, «atti- 
mo, Gattóne = " Gattoni „, Ricchiéle = 
** Andar gattoni „, Jì^'ra gacciune \ «at- 
taldla, Gattaréle \ «attlffllaro, «a(- 
tlffllarsl, Arepiccel'iarse. 

42a «Audio, Cfundendézze, sf. ] «lòia, 
Oundendézze, Èetenézze \ «lolre e, più 
com., " Godere „, Gudé^, Ar etenérsene \ 
«o«l«ro, Gudé", *Gòdere | «odio. Pia- 
cére. 

421. «aiia e «asiera, Piche, Cóle. 

428. «èlo, *?« jae, Ha Jelate \ «o- 
laro, Jeld' \Cowkseltkvi, *Jélarse\\ 
«talUcelo e, più com., DIaeelo, Jacce, 
*Gracciature, sf. = Agg. " Mani diac- 
ce „,.. . Jacciate, *graccéte \ Dlacelòlo, 
Colaticcio formato dal congelarsi di 
gocciole d'acqua, Jacce. Se grande. Pé- 
sce I DlaeelAla. N&vére \ DIaeelare, 
Jaccid', *Graccid'. 

429. Gen, rad. che significa Genera- 
I re, e intr. Nascere, Essere || «ènlo. 

Genie | ingégno, 'Ngégne \\ «ènte, G^n- 
! de = Dim. «endna, Pers. di bassa con- 

diz., ma non tristi, Gendarelle = «en- 
taeela, Gende ruzze, 'gnurande = Pegg. 
«entaeela, «entaslla, Gendajje \ 



«ontllòmo, GalandÓme, Segnóre \ Cton- 
tlldonna, Segnóre |«onltorl (Solo 
della spec. um.) Lu Patr* e la Mamme 
§ Maseere, Nasce* \\ Coynato-a, Cunate 
Il Natale, Natale, f. e m. || BTatara, Na- 
ture § urèo, la Néhe, 

430. Gerire, v. lat. Portare. Ammi- 
nistrare. Operare !| «èato, Gèste \ Ce- 
stire, Fa' le ggìste \ «èata, sf. pi. Pru- 
dézze 11 niserlre, DeggerV, DelUggerV 
IIResUiro, Reggiìtre § Esasorare, 
Esaggerd', 'Ssaggerd'. 

431. «èrme, Germe e, più com., Càc- 
chie, Quìjje \ «eraiosllare, Cacchid*, 
*QuiJd' Il «ormano, agg. e sost. Car- 
nale; FratULe, Frate, carnale. 

482. «enslva, *Gneline. 

433. «ès»o, Gésse, *Jés8e \ «essalo, 
GessarCle, Jissaróle 

«iilaeelo, 428. 

434. «lilrlanda. Curane de fiure, 
*Gìurlande. 

485. «biro, la Lire \\ «blrlbliio, 
Scherebbizze. 

436. «lardino, Giardine, Ciardine, 

437. «Iberna, Cimbèrns. 

438. «Iffante, Gehande, Giahande. 
«Inepro, 732. 

439. «Inèsftra, Jihèstre. 

440. «Inòeeblo, Jinócchie. 

441. «lòeo, Jóclie \ «loeare, Jucd' 
= " — di nulla „, . . . senza 'ndrèsse = " — 
di bòne „,. o " di quattrini „, . . . a 'ndrls- 
se, o a cquatrine = " Giocarsi una per- 
sona,,, TerarV a lu 'nganne, o pe' la 
punde de lu nase || «loeAttolo, Pazz'ia- 
rUle. 

442. «lOffo, Jóve I «locala, Pan- 
nelle, sm. Anche, Vra^cale, sm. il Cénln- 
Sl, Marit' e mmójje \\ «laménto. Vet- 
ture Il «Insta, prep. Secondo, Juste \ 
Asslustare, Aggiu8td\ AJustd' ii «Idn- 
sere, Arrevd', *Gnógne' \ «Innta, Ag- 
giùnde, Jónde \ «luntnra, Jugneture 
I Assiunsere, Agnógne' \ Conslnnse- 
re, CugnÓgne\ 

«lorno, 305. 

443. «lovare,^^9W«;{£', Juvd' \\ Aln- 
to, AJute I Aiutare, Ajutd\ 

4M. «Idvine e «lOvane, Gióvene = 
PI. " Gióvani „, Gimene, m., Gióvene, i. 
I «loventft, Giuvendù, *Giuvendùme || 
«luntare, Métt' a ttruff6% «lovèneo-a, 
Jènghe. 

445. «Irò, Gire \ «Irare, Gerd' = 
" Carne girata „,... còtt' a lu spéte ~ 
"Polli girati „,... cuti' a lu spéte = 
"Questo vino è girato „,... ^/a^te 'na 
vutate, s'è huaste [| «Ira, più com. che 
«Irata, Gerate = " Mettere la — (gera- 
te) a una cambiale „. 

446. «lubba, lu Sciasse = " Le fal- 
de (zatmelle) della — „ !| «lubbone, 
Juppone. 



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447. «layao, Giugne \ eiHiriioi», 

Pera ohe matura in g., Per èlle; Péra 
san Oiuudnne = eioiriiolina, spec. di 
Mela ohe matura in g., MelélU, 

448. «!alèbbe, Giulòppe. 

449. eianeo, Jónge e JéngM = "■ Pie- 
garsi oome un — „, Jung'iarse = " Cer- 
care il nodo nel — „, J»' truu^nne le 
peìille I eianeata. Più com., " Bavig- 
giòlo„, Giungate. 

450. «léba, Giobbe, Più oom. Tufo § 
eitlilnd», Janne | OMadola, Gnindele, 
RdYìdele § «lobo Glóhe, Giòbbe II Oo- 
mUolo, Jòmmere \ A wo mi talare, 
Ajummard' | Bawomltolare, Arjum- 
mard' \ Sgomitolare, §ghiummard\ 

451. «lama. Com., " Oamerèlla „, 
Listre. Quando è vuotJi., Listre e Carne, 

452. Gna, rad. ohe significa Percepi- 
re, Prendere, Aver notizia || Iffaaro, 
Che nnen za j| Narrare, Arcundd', Ac- 
cundd' % Contfseere, CunÓace*, ChenÓ- 
ece' I Nòto, Néte, e, più com., Cunusciu- 
te I Noti Ila, Nutìz'ie \ Nòta, Catalogo, 
Nòte I Cògnito, Cunuaciute | Nòbile, 
lifòbbele \\ Nóme, Nóme \ Nomlaare, 
Numend', Annumend* || Ignorare, Nen 
ia^yff I Ignorante, 'Ngnurande \\ Nór- 
ma, Bévete % OaomKstleo, lu Nóme. 

453. Onaalare e, meno com., Mia- 
golare, Matdijd'. 

Ooeelola, 459. 

454. OòflTo, Tardo, impacciato, contr. 
di Svelto, Matriàle. 

455. OJla, Góle, Cannar ine. " In — „, 
'N ganne = " Q-li dole la — „, Je dóle *n 
ganne = Fig. " Q-li ha fatto nodo in — „, 
Jes'é'ppéSQ 'nganne = " — dell'aoiuaio„, 
Cunnutte de la spezzar ole =■ " — del cami- 
no „, la Ciummenére = " — del pozzo „, 
CòUe . . . = " — di monti „, Vade ... \ €»o- 
létta, nel signif. di Persona ghiotta, 
Juftungélle, sm. = «elètto, Còlle, Cul- 
lette I Oolaeeia, Juttóne, sm. | «oldso, 
Gulióae \ Oolerfa, Cósahvl'ióse, Leccu-nt- 
zie I Sosstflo, delie monache, Sóttacan- 
ne, sf. = Parte della hriglìa,,3fòrge, sf. 
I IwkgoUa^rejAjuttV, Mend' abbaile \ In- 
volare, 'Ngujarse \ Slnslosio, Sejózze 
i Slnstalosvare, Sejuzzd' ,Tené' lusejózze 
I Ohitftto, Jóitd =Agg. di cosa. Gustosa, 
Gul'iévele \ «iilotttxia, Juttunarìje \ 
«il lettone ri a. Cibo ghiotto. Còsa hulìé- 
vele, 'Ngurdenìz'ie, sm. | Insblottlre e 
Instalottonlre,intr.'^j^ur(2dmV8e j fn- 
fftalottlre,tr. AjuttV % Giirso, Mulenel- 
le II Pappasi rsla. Tardile, sm. 

Gomito, 282. 
eomltolo, 450. 

456. Gonnèlla, Vónne \ eonnelllno, 
il Vestito dei bambini, Veateccióle, sf. 

457. «óra, Furmale, sm. Fórme, sf. 
= "Gore„, Solchi lasciati dalle lacri- 
me o dalle gocciole di sudore, Rìjej sf. 



458. «óta. Più com. che " Q-uanoia „, 
Guange, Mascèlle =^ Dim. «otina, e an- 
che «otino, Guanget^Ue, MasceUucce i 
Acer, «ottfna-e, MasceOóne, af. = PL 
** Gotoni „, alter, in " Gattoni „, malatt., 
le Ricchiéie. 

459. «iStta, Pudacre, Palacre || «ée- 
ela, e, più oom., «4eelola, Gécce, Vot- 
te = Dim. «oeelolétta-lna, VuttéUe, 
VutteUucce \ «tfeelolo, Piocoliss. quan- 
tità di vino, olio e sim., Vótte, sf. = 
Dim. «oeelollno, Vuttucce, VutteUuo 
ce, sf. I «oeelolonl, sm. pi. Nel signif. 
di grosse lacrime, e = di una specie 
di munizione da caccia, Lacremune \ 
«oeelolare, intr. Fa' la gócce, Ould* a — , 
e anche, assoL, Ould* \ «oeelolatnra, 
Il gocciolare, spec. della cera, e = la 
Macchia lasciata dalla gocciola, Oula- 
ture e Mdcchie \ Scoeelolare, tr. Scu- 
W — Fam. Bere fino all'ultima goccia, 
8cularse \ Ssoeelolatnra, Sculature. 

460. «rado. Ch'ade = "■ Essere in ~ „, 
Puté* = Dim. «radino. Gradine, Sca- 
le, sf. "' I gradini dell'altare „, é non 
" Scalini „. = " Gli scalini della Scala „, 
e non " Gradini „. Nel nostro oso, 
spesso è l'opposto | «radlnata, del 
trono, dell'altare, della chiesa. Le co- 
struz. dello stesso genere, nell'interno 
delle case, non si chiamano " Gradina- 
te „, ma " Scale „. 

461. «rafHo e, più oom., Rafll, pi.. 
Grappe, Gràppéle, sm. sing. j «rama- 
re, e intens. Straniare, Bascecd' — 
Fam. Rubare con destrezza, Mend' lu 
'ngine, lu rónge || «rAnfl» e, volg., RAn- 
fla, Rambe sf. RambiUe, sm., pi. 

462. «ramisna, Ramacce \ «ranat- 
ffnoso, Arramaccite. 

463. «rande, Granne e, più spesso. 
Gròsse, quando non si vuol significar» 
ampiezza = " Grande „, Adulto, Gròsse, 

464. «rendine, Grdnéle, Rdnele | 
«randlnare, intr. Ment' la — \ «ran- 
dlnata, GranMate, RaruAiate, 

465. «jrano. Grane, Rane \ «ranèl- 
lo. Chicco, Vache \ «ranalo, Fóneche 
de lu rane \ «ranato e, più com.. Me- 
lograno, Mélegrandte = Melagrana, 
frutto, lu Mélegranate \ «ranata, per 
spazzare,"6)'/'anar6, Ranare = Dim. «ra- 
natlno, della madia, per pulire il pa- 
ne, per l'acquaio, pe' vasi da notte, 
8cuparW,e, sf. | «ranlre, intr. delle 
biade, 'Mbf, *'MbrV = Dei denti, Métte* 
le dinde. " Il bambino è inquieto per- 
chè granisce „ o "gli graniscono i den- 
ti „ Lu cìtele sta 'nguHi ite ca té' mmét- 
te' le dinde \ Sbranare, Cavare i lega- 
mi dal guscio, Arecapd', AszéJJe' = ¥ig. 
"— gli occhi „, Scacckid'... 

466. «pappa, Ciappe, Cciappe \ «r^tp- 
polo, Riczì^ppelc, sm. e f. 



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L^ooglé 



gra - gas 



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497. «rat», Orate, Hate | Orateli», 
GraièUef RatìUe | er»tleelo, Baiare j 
er»tteol», e anche " Bete di fiU di 
ferro „ Bizze \\ Or èt^lm^ Ciascuno dei 
vimini (cippe), o fili di ferro (file de 
fórre), che attraversano i regoletti 
della gabbia =: Fig. Pretesto, Sotter- 
fugio, Astuzia, Léppe, Pèlélle. " Codeste 
son gnretole „,... lippe, peliUe. " Con que- 
sta — (aretruvate), ottenne l'impiego || 
«r»sso. Or asse = ** Semina il — „, ^a 
chiatte, Lu grasse f arcuile = Dim. 
Clr»s«o««t», QrasBOtte — «r»s»èllo. 
Pezzétte de Iarde. 

4ISQ. Clr»to, nel sig^if. di Bioono- 
soente, Uhblehate \ Iacr»t*, nel signif- 
di Sconoscente, Sgrate, 'Qnurande \ In- 
ffr»tlt»fii»e, *'Gnurandizìe \ er»BÌ», 
Grazie, BàzXe \ er»tls, Gratuitamente, 
De grate. 

4SQ.Grmttnrtf, Gratta*, Batté' \ «r»t- 
tln», Arnese per raschiare lo scritto, 
Raizature \ er»ttu«l», Battacace] 
«r»tt»«»po, fam. FaHìdie. 

470. Qr»re, Peeande = Sm. "Esse- 
re, Parer — „, Sap^ a ffòrte. * Non ti 
paia — di...„, ìTndefa* eapff a fforte 
de... ] Or»T»eelo e « .*»v»e«leHe, 
Pers. molto grave di membra, Pesati' 
de,Qravande,Grevande \ er»TéBs», Pe- 
sandézze, Pesóre — •* Gravezze „, le Im- 
poste, le Pesure \ «r»T»me»to, Sequó- 
Hre I €»r»T»re, Pesò' = "Mi grava 
molto... „, Me sa a ffòrte... \ Sffr»T»- 
re, Sgrava' = Bifl. Sgravedarse, e, più 
oom., Fijarse | «r»Tlda, Or avete, 
yPréne. 

471. «réffse, m. e «réwl», f. Com. 
" Branco „ di bestiame minuto, Mórre, 
sf. il Consrés», Cungréhs, Oungréha' 
snéne II Ecréslo, EgréggXe, 

472. «rénbo, Sène (sempre con In, 
*N). "Tiene il figliolo in —„,... 'n zé- 
ne I Ctreinbl»le, e, più com., Orem- 
blnle, Zenale, e, più com., Mandusine. 
Quello che portano i lavoranti, la Man- 
dére = Dim. «remblollHO, Zenalucce; 
la Manderucce | Qrembl»l»t» e, meno 
com., drenai»! al»t», Zenate. 

47a eréppl», BasfèUe, sm. 
«reiol», 467. 

474. €»riro, 11 Muso del porco, lu Ca- 
rufe I Orafolare, Searufd'. 
4:ib. erlffio, Grice; Vige. 

476. «mio, Ch'iUè \ «pillare, dell'o- 
lio, Frijje* I «rlll»l», Sterpare. 

477. «rlaialdéllo, Vétc^jdnne. 

US. «rlnt». Ciuf e; Oreapature; Mus- 
si; Faccia tòste \\ GrlmMA, Grujje = 
" Non fa una — „, fig. N'n gs sta da di' 
I «rlaaoso, Aggrenzite \ Affsrl»>»re, 
tr. Aggrujd' \ Anprlaslre, intr. Ag- 
grenzirse. 

479. « rtf nda, La parte del tetto che 



aggetta dal muro esterno, le Canale^ 
sm. pL = " Gronde „, le Insenature di 
una veste dall'alto al basso, Canalutte, 
sm. pi. I «roH4»l». Lo stesso che 
«roHd» I «ro»d»re, Grundd', CxUd'. 

480.«rApi»», Gròppe ||«rupFO, Grup^^ 
pc =! "— di monete „, Còppe. 

481. «r6stto, Gròsse. Di molta spes^ 
sezza, Fat^t'cce, Paccutò\^ Nel signif. di 
Grande, ved. «rande | «rott»lére e 
«ros»ist», Chi venne 'n gròsse. 

«raeela, 270. 

«rasao, 265. 

4S2. «ramo, di sangue. Stracce, TÒC' 
chele; Pezzate, sf. = Di latte, Caciaréle. 

488. «»»d»ffn»re, Guadagnd' e, più 
oom., Abbusid' \ «a»d»sno, Guadagne, 
Abbusche. 

4S4. «a»do, passo, Passe. " Passare 
a — „, Passd' a W acque = "Tentare il 
— „, Tastd' l'acque; anche fig. (Nel no- 
stro uso, Fade ha il signif. speciale di 
Apertura nella siepe) 1 «•i»d»re, PaS' 
sd* a W acque, e, assol., Passd'. 

485. «a»le»re, Valcd', VcUecd' { 
«aalehlèr», Vàleche, e, meno com., 
Valechére \ «naleameato, Vàleche^ sf. 

486. «ualeire e, intens., «saalel- 
re, AzzuveW, Azzuvelijd*. 

487. «ualdrappa, Valetrappe e, più 
oom., Mande, sf. 

488. «uaato, Vande, sf. | «aantlè- 
ra, Vandére, Spase \ Ass Piantare, AC' 
chiappd'. 

489. «aardare, Guardd* e, più oom.; 
Veié*, Tene* mmlnde, *Pecurd' = Per 
Custodire, Invigilare, Ahuardd' = Ba- 
dare, Badd\ Abbadd' = " Dio mi guar- 
di! Dio me ne guardi !„, Mujaddì! \ 
«aardantdio, Endice, Lécene | Rl- 
vaardare, Arehuardd* = " — il buca- 
to, il tetto, ecc. „, Osservare se vi sono 
guasti e accomodarli, Dd* *na viite... 
= Bifl. Stare' attènde; Starse cautela^ 
te I «aardla, Guardie, Vardie. 

490. «aarlre, GuarV, Vari', Areva- 
rV. 

491. «uaszo, lu 'Nfusse, la 'Mbusse 
= " Ciliege in —„,... a lu spìrete — " Ca- 
lamaio a —„,... sènza cinge \ «oassa- 
re, e, più oom., Squassare, SuUazzarse 
= Delle ova vicine a guastarsi, l'rez- 
zecarse. 

492. «uèrra. Guèrre, Vèrro, 

4^. «alndolo e Bindolo, Vìnele \ 
Bindolo, Baggiratore, Maranghine. 

494. «nl^a, Manére. 

4Qo. «dselo delle noci, delle man- 
dorle e sim. £, per estensione, dell'evo, 
della chiocciola, della tartaruga, Còc- 
chie, sf. Della materassa, Lìmete, sf. [ 
Ssnseiare, Scucchie' = Intr. Sfuggir 
dalla presa; Scivolare, Sburrd'. 

496. «usto, Guste, Ahuite. 



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hab - inn 



497. Hàb-ere, v. lat. Are re, Ave'. Nel 
signif . di Tenere, Possedere : di stati e 
affezioni fisiche e, limitatam., morali 
(fame, sete, sonno, debolezza, voglia, 
paura, speranza, fìduoia, eoe.) : ausilia- 
re dei verbi attributivi, normalm., Te- 
né* : ausiliare, nel pass, pross., nella 1* 
« 2* pers. sing. È88e\ 8o* Durmite, Qi 
durmite, Ha durmite \ Abbléat«, sost. 
Pruprietàrìe, Prupietàrte bbóne = Agg. 
^'òmede \ Àbito, vestito, Àbbete | Abi- 
tare, Abbetd'f §ta' de case li Dovere, 
Ave* day Ave' a = " Devo andare„, Hajf a 
JV = "Fai quel che devi„. Fa' quìUe 
eh' t da fa' — " Quanto deve avere il 
sarto? „, Quand' d da 've' lu sartóre? | 
]>evére, sm. Duvére \ ]>éblto, Débbete 
Il Prebènda, rendita, Beneftcie — Pro- 
f«nda, Prwòòènde II Proibire, Prujib- 
bV II Abile, Abbele, Bòne, Capace li Ab- 
bigliare, AreveatV jj ]>ébole, Débbele 
{ Indebolire, 'NdebbulV, AddebbelV || 
MaLnikìtrìOfManùbbrie, Maneche, m. e f. 



498. /, tema pronom. |i Quésto, Qué- 
ste; ètu — Quésta, Quéste; àta — PI. 
Quésti, Quiète, Ohiste, §te, m. e f. Il Co- 
stai, Custù = Codesto. Ssu = Code- 
sta, Ssa = Costèi, CAelt^ Il Codestul, 
Cussù — Codestèl, CAess^ li Costlk, Co- 
sti, Èsse, A Isse || Adèsso, Mo' \\ Ivi, 
Quivi, AUÓche, 

499. Ièri, JéreAjére = "ler 1' altro „, 
L* atraddejére = " L' altr' — „, Alcuni 
giorni fa, Puche jurn' avrete = "ler 
mattina; ler sera; ler notte „, Jére 
matine, Jer' a mmatine, Jére la matine; 
-Jére sére, *Sére; Jére nòtte, Jér' a nnòt- 
te ~ " — a un mese; — a un anno „, 
Jér' d fatte lu mése ; V anne, 

500.^ lUe, pron. dim. lat. B«ll, El, 
«11, Èsse. Dopo il verbo, sempre " Lui „ ; 
ma noi, sempre Èsse \ lÉlla e, più oom., 
« Lei „, Èsse % Oltre, Al di là, De Ud 
= Più, Cchiù = Per di più. Fere de li 
Avanti, Avande = " Vieni — ! „, Avan- 
zati, Appressati, Fatt' avande, Vi 'n 
gud, Annècche \\ ultimo, Ùteme, *lu Lù- 
teme = " In — „, A W ùteme. 

501. Imbrattare, 'Mbrattd' j Im- 
bratto, Lavoro mal riuscito, 'Nghiàc- 
che. 

Imbuto, 135. 
Imparare, 729. 

502. In, prep. Entro. (Lat. In, dal te- 
ma pron. "ana^). 'N(= 'Nn, 'M), *Nne, 
^Nnen;A, A lu, A la; Déndre; Fra, Tra; 
Nghe = " Dormono — ('n) terra „ = " Vie- 



ni — ('nn) qua „ — " Tiene — (*m) ma- 
no „ — " Mettere il baccalà — ('nne) mol- 
le „=" D* allora — ('nnen) qua „ = ** Lo 
ha colpito— faj una gamba „ = " Le me- 
dicine non operano — (a) tutti ugual- 
mente „ = " Spende molto — (a) diverti- 
menti „ = " Si esercita nel (a) fare i con- 
ti „ — " Sta — (a la) casa „ = " Andiamo 

— (a la) città „ = " Visse nel (a lu) 400„ 

— " Nel (a lu) libro c'è molto di bono „ 
= " — (déndr* a) questa settimana „ = 
** — (fra, ira) cento persone, ne trove- 
rete una che...„ — *^È cosa che si fa 

— (nghe) un momento „ = " — (nghe) un 
sorso si beve un ovo „ = " Besti — 
(nghe) noi, Serba il segreto „ = " Tin- 
to — giallo, — nero „, Tènde ggiàUU, 
Tènde nére — Anche nei composti, la 
forma più com., A, sta per " In „ : Am^ 
mendd', Inventare; AggiaUirse, Ing^l- 
lire; Arrangedirse, Irrancidire ; ^ccop- 
puccid', Incappucciare, ecc. || Indi, aw. 

^B'aUóche; D' attóre; Pò, DajtxJ || Sovèn- 
te, Spésse II Intèrno, agg. e sost., De 
déndre |1 méntre, Mendre, 'Ndramlnde, 
*Trumminde, A lu tìmòe che = A mo. 
di sost. " In questo — „, Mèndre de qué- 
ste, 'Ndra stu mlndre i| Il lat. Intra 
dura, in molti composti del nostro ver- 
nacolo, col signif. di prestezza: 'Ndraf- 
fd'. Far presto; *NdrajV, Andare sen- 
za tempo in mezzo, eco. | Dentro, Déf^ 
dre = " — la città, la camera „, Déndr** a 
la cetd, a la cambre — " Dar — in una 
cosa„, Azzeccd', Adduvend' \l&wk%rmT^^ 
'Ndrd' = «— a letto „, Fijarse = «È 
entrata ('sette) la messa „ = " Le funzio- 
ni entrano (eumene^) a mezzogiorno „ 
= " Entrare — iiglioli „, Ave' fami jje =: 
" — oampo „ , 'ScV . . . ^ " Nella (a la) 
cassa o' entra (ce cape) molta roba per- 
chè è fonda „ | Intestino, VedlUe % Dis- 
senteria, Sprém'ie. 

In, partio. inseparabile, di valore 
negativo e privativo, è poco com. nel 
nostro uso: Imperfetto, 'Mberfètte; In- 
saziabile. Che n'n ée vede ma' sàzie; 
Inesperto, Sènza sperìénze; Inanimato, 
Sìnz' dneme, ecc. 
Inchiostro, 215. 

51^. Inelffnare e, var. popol., " Ac- 
cincignare „, e ** Incincignare „, Mani- 
mettere, 'Ngignd'. 

504. Inondine e Ancudine, '^i^ù- 
tene II Aeendlre, Accudì', 

595. Indivia, 'Nn\v%e, Scaróle. 
Indovinare, 305. 

506. Inferi, sm. pi. Inf mo; Ombre 
dei morti | Infèrno, 'Nfèrne, 'Mbèrne 
= Dei frantoi, Purcèlle II Fra, Tra, Fra, 

Instaiottire, 455. 

507. insulne e Anvnlnala, la 'y» 
gundrle e, più com., la Cacchiature, 

Innestare, 947. 



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ina - lar 



7T 



Jbuiesnare, 985. 
Imleme, 940. 
Intlnsere, 1033. 

506. IiiTémo, 'Mmemej Vèrne \ In- 
■ata. 'Mmernate, Vernate \ inTer- 
n»le, De ^mmèrne, 
iMTldla, 1060. 

509. iMTlftare, *Mmetd\ Ammetd' \ 
€)*htH*, Cummite, 

510. iMxarardare, *NzavarAd% *Nèa- 
vard'. 

611. Ire, pjr " Andare „ soltanto, e 
fam., nill'inf. enei part.i>ass. Noi, in- 
vece, in tatti i modi e tempi. JV \\ OUa, 
Jiie = Viaggetto, *8ciie || Adito, 'Ndra- 
te, sf. ( Àndito, Curretóre = Dim. An- 
dltlMO, Curreturine , Passature \\ Clr- 
edito, Circuite || Cdat«, dónde = Con- 
tessa, Cundésse | ComltlTa, Cumetive \ 
Contado, Popolazione rustica, li Cam- 
bagntUe, m. pi. — Campagna intorno a 
una città con villaggi, casali, Tenemèn- 
de, *Pajìcef m. pi. | Contadino, jOunda- 
dine e, più oom., Cafóne \\ Eselre e IJset- 
ro, ^ScV = AssoL, Uscir di casa, '8cV \\ 
Contlnelaro, Cumenzd\ Oumijd* \\ fn- 
tnnltare, 'Ndruttd' || Perire, Perì' 11 
Pretdre, Pretóre || Rlèdere, t. poet., 
Arejt; AremenV \\ Subire, SubhV \ su- 
bito, aw. Subbete, 

512. Iride, Arcobaleno, Archevénte, 

513. Irritare, Beidegnd'. 

514. Ittertsla, lu Giallume. 



515. JaC'h'e, v. lat. Gettare ; Scaglia- 
re Il «tettare. Lo stesso, ma meno fam., 
di " Buttare „ Jettd^ = Versare metallo 
fuso o gesso in una forma, Culd*. =" Que- 
sto campanello pare gettato (culate), 
ma è fatto a forza di martello „ = Intr. 
G-ermogliare, Buttare, Caccid*, Cacchid' 
I dettata, sf. Più com., " Buttata „ o 
" Messa „, Càcchie, sm. | Gettatèllo, 
Esposto, Trovatello, Prujltte \ Ricet- 
tare, Arejeitd' = Vomitare, Areverzd^ 
= Metter fuori nuovi germogli, Are- 
caccid', Arecacchid* = Gettar di nuovo 
nella forma, ArecvHd' \ Soffiétto, 8ug- 
gltte = "Esser:, Andar — a „, §ta% JV 
a ssuggltte a.,.\ Tragittare, Traspor- 
tare dall'una all'altra parte del fiume, 
Passd^ il €»lae4re, §ta' cóleche e, delle 
1[>estie, ajacciate = Di paese : Essere si- 
tuato, Sta' I eiaelffllo, Jctcce, 

516. Jus, Ju-ris, sost. lat. Diritto, Leg- 
ge I einsto, agg., sost. e aw., Juète | 
einsttsla, JuótìzU \ Giurare, Jurd' | 
Seon«lnrare,Pa' le «cun^mre j Insld- 
rla, 'Ngiùrie li eindlee, Judece \ Oln- 
dtslo, Giudtz'ie = Facoltà intellettiva. 



Judtzìe I Previ ndixlo, Preggiudtzte \ 
Presi ndleare, Preggiudecd\ Pergiu- 
decd'. 



517. I«abbro, Labbre. [TI, " Labbri „, 
e "• Labbra „; ma, per similitudine, 
" Labbri „ non " Labbra : Labbre, sf. ||. 
liamblre, Leccd' = Fig. Tuccd', 

518. Làb-or, sost. lat. liavdro, La' 
vóre I I«av orare , Lavurd%- Fatij'd* \ 
liaToratlvo, agg.;Di terreno. Atto al- 
la coltura, Lavuratòrie e Culdevatòrte \ 
liOborldso, agg. di cosa: Fatiate. Di 
pers., Fat'iatóre. 

519. liaerlma, e, meno com., I«avrl- 
nta, Lacreme \ liaerlmare, Lacremd\ 
Lacremijd'. 

520. liadro, Latre \ I«adra, tasca, 
Bali^ = Canna fessa in cima, Frafféc- 
chie 11 1«nero, Lucre, Abbusche. 

521. liOffo, Lache \ Allagare, Allacd' 
% I«aina, Lamature (col sign. di Fra- 
na). § Bilancia, e, più spesso nel pi., 
"leBilano „, Velange, Velangele, sf. 
sing. = " — a bilico „, Bascujje, sf. = 
Dim. Bllanelna, Velangióle. Quella 
usata dai farmacisti, e dagli orefici, lu . 
Velangine. 

522. lidldo. Lidie. 

523. liantpo, Baleno, Lambe, m. e f. 
Più com., Selustre, sm. | I«anipenrla- 
re, Fa' le lambe, Lambijd', SelustrijdP \ 
I«dmpada, e , più oom. , lidutpana, 
Ldmbete, Lambe, Spére \ liampaddrlo, 
Larr^atare \ Allampanato, Sicché siC' 
che % liantérna; Lendèrne || lilmpldo, 
Ltmbete e, più oom., Chiare. 

524. liana. Lane = "Fiocco di — „,. 
Tòppe de — | liano, agg. di Panno, De 
lane \ l<and«lne, Péle vane. 

525. lidnela, Lange = Dim. I/aneét- 
ta, strum. ohir., Langétte Degli orioU, 
Sfere, Spére \ lidnelo, SIdnelo, Slan- 
gè, Zómòe. 

ò^Q.Witkngnlr^jLcmguV | lianffndrOr 
Languóre, LangÓre | lidnsuldo, Ldn- 
guede, Ldngute \ Illanguidire, AUan- 
guedV, AllangitdV \\ Rilassare, Arela- 
scid* I Salassare. SaHassd', Caccid' san- 
gue, *Sagnd' \ Salasso, Salasse, Sagnìje, 
sf. I liaselare, Lassd', *Landd' | Rila- 
sciare, Liberare; Cedere, Rélassd' \ 
Tralasciare, Tralassd* || Barlacelo, 
agg. di Ovo, Sedute, Che sse vtlsceche. 

527. lidplda e lidplde, Làpete | Ija- 
pls, e pop. lilàplsse, Lappese = Dim. 
liaplsslno, Lappesétte. 

528. liarffo. Larghe, Ldrehe = Dim. 
liarsta^tto; liarvtaettlno. Larghétte ;^ 
Lareharìille. 

529. liarl, Dèi familiari || Alare, Co- 
pefóche. PI. Capefuche. 



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78 



lar - He 



580. l>Krlee, Làrece, *Arge, 
531. liasaffna, Sagne. 
Ijas«lare, 526. 

582. liAtfta, lamiera, Latteitagnate \ 
Xatt» e I«a«ioae, Colpo dato ad uno 
«ul cappello a mano aperta, Szùflef sf. 
J OUéne, Utténe, 

538. 1«at(e, Latfe = " L'è venuto il— „. 
J*a recalate lu — I IiHtteo, i>« latte = 
• La via — a „, I/a vV de NdpuV e RrÓ- 
me I liAitlme, i^òifa, sf. | liaUtfnsolo, 
Vitello ohe poppa anoora, ^fUiaróUf 
•Ciavarre = Fig. Sbarbatene, ècappine \ 
liattasa, Ixiituc^e e, più com., ^NzaiUjkte 
I Allattare, Allatta* \ Slattare, Smam- 
md\ 

534. liUuro, Alloro, Ha Lóre. 
liavare, 572. 

635. lièbbra, Lèpre \ I«ebbré»i», Le- 
jpróse. 

536. I<esare, Léh(V e, più oom., At- 
taccd* = " — i libri „ e " Bilegare i li- 
bri „, Lehd\.. = Rifl. Fig. "Legarsi con 
■qnalonno „ Leharae ... | I>es*eelelo, 
delle calze, LeTiazze^ sf. e Attaccature, 
si. Delle scarpe, Crijóle, sf. Per fer- 
mare piccoli involti, Lacce, Spache, Le- 
ìiame \ Slegare, Sciòjje', Aecioòjf I Ob- 
bligare, Ubblehd*, \ Obbligo, Òbblehe, 
Obbleche \ l>lsobbllffHre, DeseubbleTui^ 
Dessubblecd* \ Rilevare, Artaccd* = 
^ — i libri „, Lehd\ . . | Rllecat*re, Le- 
hatóre § liòtta, Lòtte = " Fare la — „, 
JFV»' a — 1 Iiottare, Fa* a llòtte, 

587. 1«éffse, Llgge \ Iievlttlmo, Leg- 
gtteme \ lievi t ti maro , Leggitemd* Il 
PrlTlléfflo, Privelégge, Pruvelégge || 
Collègio, Cull^ggìe | Collegiale, sm. 
OulleggXande. 

588. lièffvere, Lègge* — P. pass. lièt- 
te, Ltttey Leggiate \ I«eslone, L^zzxóne 
= " Ripetere la — „, e anche assol. " Ri- 
petere „, BV la — Il CAsllere, Còjje* = 
P. pass. Còte, dovete \ Colta, sf. Cuje- 
ture I Colaslone, Ctdaztóne \ Raeco- 
ffllere. Lo stesso che ^ Raccattare „, ma 
esprime più grazia e garbo. Per sino. 
" Raccòrre „ Arcòjje* \ Raccolta , dei 
frutti della terra: tempo della — , Ar- 
còte, Arcòvete || Klewere, i^a' | Rietto- 
re, Lettóre \\ Seésllere, e per sino., 
Seèrre, Scéjje*, Aecéjje*, Capd* = Se- 
parare la parte migliore dalla peggio- 
re, Arecapd* = P. pass. Scelto, Scévete, 
Capate, Ar ecapate \ Seeslllleelo, e, più 
com., Seeltame, Szejeture, sf. || l>e«a- 
me, Léhume, PI. *Lehùmere || Suppel- 
lèttile, sf. Le masserizie di una casa 
civile, lu Mvòbìlìe, || Rlesante, Scicche, 
Chiappe, Il liésno, Légne, Léne, \ Iiésna 
e, pi., " Logne „, Legno da bruciare, Lé- 
gne, Léie, sf. sing. e pi. j lievnala, 1*5- 
gnére \ I<esnal61o, Fallegname j Ta- 
ffllalesna, Spaccalégie \\ Alllsiiave, 



Allegnd* iUlmlétt^, Parlature, sf. § Oro- 
lòffio e Oriolo, BeUògge g ReUcloae, 
ReVeggìéne, 

599. liéadlne, Xènele, PI. J\nele. 

540. liéne, t. poet., Molle, Delicato, 
Dolce I fjenlre, AddulgV, AdduvecV \\ 
libato, Linde, *Lènze \ Allentare, M- 
lendd\ 

541. Ii«nte e liontleelila, Lèndé, 
5,'9. Iietfne, LÌÓne \ Solleone e Sol- 

lltfne, Solelìdne. 

543. Ii«pre, sf. lu Libbre = Dim. Le- 
pre tta, I<eprAtto, I<eprlaa, Lebbra> 
chidle, sm. 

544. liéslaa. Sùbbie, *8ubbre = Fig. 
Avaro, Scaifagnine. 

545. I«é»to, LèHe = "Alla lesta „, 
mo. avv.. Liète, Mèst* alèète \ Allestire, 
Métt* *nn Órdene, 

546. liètto, Lètte. = "Le panchette 
(banghitte, sm.) le asserelle (tavele) 
del — „ = " — da una persona sola (a 
una piazze); da due (a ddu* piazze) ^ = 
" Disfare il — „ Abballina rio, Arepiecd* 
Ztt — = " Rifare il — „ Arefd*. .. = " Ac- 
comodare, Ravviare il — „ AreggiuStd' 
= " Rincalzare il — „, Appummétte* lu 
lenzóle, la cupèrte = " Andare a — „, Jtr- 
8*a mmétt* a lu —, o a czvUec^* = " En- 
trare in — „, Fijaree. Entrerà nel — fra 
pochi giorni „, A *n* atra pòche de Jurne 
ee fljje = " Essere tra — e lettucoio „ 
éta* male *m bite, o mal* e *m bite = Fa- 
re il —, un po' di — allo stomaco, „ Pre- 
par d* lu itòmeche \ Allettar»!, Mettersi 
a letto per malattia non breve, AUet- 
tarse, 

liOTare, 554. 

547. litbero, Libbere, Libbre \ lilbe- 
rare, Libberd*, Libbrd*. 

548. Libra, lat. Bilancia. Peso li I^lb- 
bra, peso. Libbre \ Rellberare, intr. e 
tr. Decidere, Delebbrd* e, più oom., Re- 
solve* I Equilibrare, lf(^£t«'7>a9*e |i lilra, 
Lire = "Q-li mancano 19 soldi a far 
una — „, J(8 mangile trèndepe*ji* a ttì*en- 
dune II lilvèllo e, meno com., l.lTélla, 
lu LevUle % liltro, Litre, *mtre. 

549. I«ibro, Libbre \ lilbralo, Leb- 
brare \ lilbreria, Libbrarìje, 

550. fiteelo, Licce \ Tralleelo, Ter- 
lice I In tralice, RI tralice. Di tra- 
lice, Pe* stòrte, De scuciùre. 

551. lilce, intr. poet. È permesso. 
Lat. Licet, È libero | I^leènsa, L'ìcénze, 
Lecénzìe \ Vjlcenslare, Lecefiz'id^ § Re- 
litto, Dellitte II Rellqnlo, Ammanga- 
ztdne li Reliquia, Bellìquìe % Kecll»sl, 
Rcdlstte, la Cclisse, 

552. f^lcbéne, sm. *^a Lechéne, 

553. I^iéto, Alégre \ ideitela, Ale- 
grtje || I^etante, Letame, *Lutame \ li», 
tantalo. Letamare. 

554. lilèTO, Leggère | I<enilérO| più. 



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Ili - lue 



79 



fom. che « Liève „, Leggère, Ugge II I-e- 
^ar«, Alzare, Avezd> = Cavare, Cacc«<f 
= Togliere, Bimuovere, Levd , X.t*«a i 
Mt«, di soldati, L^tJ« = Strumento, 
Lé^e \ l^evairli», Mammine \ AU€.J«- 
re. XMwrf% AUuvd' \ Allièvo, ^R^t^c I 
Elevare, Avezd\ 'tTnavezd^ \ Rileva- 
re, Areavezd' = EaooogUere ^»^^ *)am. 
bino nel nascere ed allevarlo, AUevd , 
Fa' gròsse = " - le parola „, Scolpirle 
senaa prima compitarle, Légge' ecur- 
rènde = Cavare il disegno da uno schiz- 
zo, Arecaccid' \ «ellevare, SuUevd 
Mallevare, Fa' lu harande, lu prSgge \ 
Mallevadore, Garande, Prégge \ M.lé- 
Vito, Lhjete \ I^levitare, intr. Il rigon- 
fiare deUa pasta, Levetarae. 

555. lillla, pianta, LiUe, LìUe. 
556 lilaea, LUU = Verso di scrit- 
tura, Riga, Rihe, sm. | I.l»Ba«»le. Fa- 
myje, Ràdeclie, sf. | Trall»«are, mtr. 
'Nvastardirse, 'MTnaitardirae % liste- 
rà, Lèttere, Lettre 11 liWe, Lide % »-»";•; 
Lire, sf.ljliamaea, Ciammaj-ica ni^e \ 
AlloMaeatnra, Ségne, m., Rije, f. Siri- 
ce, f. Il lievitare, Alliscid', 
' 557. lilnsaa, Léngue, " — sudicia, pa- 
tinosa,, ...spòrche =■* Metter fuori la -„, 
Oaccid'... = Favella, Linguaggio, Par- 
lature, ai. = " — furbesca, furfantina „, 
U Parlare in gergo, la Léngua zingaré- 
sche, lu Parld' 'n germe = " Avere una 
cosa sulla punta della -„ Tene ... m 
bizz' ala — = *" Mordersi la — „, Ac- 
ciaccarse la - | Dim. I.ln«uèt4a, Hn- 
«nlna-o, LenguéUe}, Lenguùcce, st. | 
Selllnvailsnolo, FelélU de la léngue, 
e, sempUc, FeléOe \ S«llln»aata, Scia- 
lenguàte. 

558. l.l«o, Line = Agg. Panno — „, 
Pannolino, Panne de line \ I«en«adlo e 
I<eifts61o, Lenzdie. PL "LenzòU^ e, più 
oom., ''Lenzòia„, L^nà6U e Lenzule, f. 
= « Bimbocoatura del — „, Piéche . . . 

550. lilqutf re, LequÓre, Lecere \ lil- 
«nMe, Lìquete \ lilqaefare, Squajd', 
Strujj^ Il lil««jlvla. Ora, com., " Ran- 
no „, Luscìje II liéwie, agg. AUessate, Al- 
lèsse = Sost. Bullite I I.e«»are, Alìessd. 

560. liisea, Rischie, Bische = La spi- 
na del peso , lu Spine \ l.l»elilae, sm. 
Un tantino, 'na 'Nzègiie \ I«lseoso, ^- 
nóse. 

561. Iil««le, Lisce \ Iil»ciare , AUi- 

scid*. 

562. l^Ite, Lite \ l.lM«are, e, fam., 
I^etli-are, Litecd' \ fiUlffio, Lite \ 1.1- 
ftlffloM», Letechine. 

568. Iilv4re, 'MmidU \ lilvldo, Li- 
vete I lilvidara, Lìvete, m. Allividi- 
re, intr. AUevetirse \ illividire, tr. 
AUevetV \ Allibire, intr. Quajar««,i?'or- 
se 'nu pizzeche. 

684. lidssla, auppòrte\ I«ossIate. 



Delle chiese, Atrasande; AtrXe \ AUov- 
fflare, Alluggià'. 

565. liòffllo, e anche " Gioglio „, ma 
ò voce contad. Noi, invece, Qiójje, Jdjje. 

668. liOfforare, Lucrd' \ litfffore, sm. 
Cunzume = "II — della mobilia, delle 
stoviglie „ = " Gran — di roba „. 

567. litfmbo. Lemme, del maiale; 
Rugnunate, delle bestie ovine | f^om- 
bAssine, Dulóre de rine. 

568. liòppa, Cdme. Anche, ma meno 
oom., " Lolla „ = " Aver le mani di lol- 
la „, fam. ...de pasta fròlle =" È un omo 
di lolla „, ...de carta stracce, de recòtte. 

569. I«Atto, Lòtte, la Bénafficìàte \ 
I^oUerta, Biffe, ^rrj[^6 1 Allottare, 
Fa' 'na riffe, 'na 'r riffe. 

570. I«aee, Luoe \ Rlldcere, Arluce 

I Alluelare, AUuscd' \ li a «e 1 care, 
intr. Arluce, Fa' le specchjtte \ I*ii««I- 
etfae, LacremÓne, f. | lideclola, Luce- 
nacappèlle \ IìO«Ib«o1o, lu Mmicce = 
Pennecchio, Mallóne \ I«o«ìa, n. di don- 
na, Luc'ije, *LttC<fiÌe II «erlo«mo, Mer- 
luzze, *Merlucce \\ I^ncèraa, Canelère = 
«Le Catenine (Catenèlle), lo Spengitòio 
(Cambanelle), le Smoccolatoio (la Ts- 
najóle), lo Spillo (Céppe), della — „ - 
Quella che non ha piede ed ha un ma- 
nico per reggerla o attaccarla, " Lume 
a mano „, la Lume, o la Lum' appenns- 
tóre I liiieernata, sf. La quantità di 
oUo che si mette in una lucerna, Ca- 
nelère, m. Lume, f., dMjye 11 liiime, iu- 
me = In genere. Ciò che serve a illu- 
minare le stanze. Lume ^ 'IVf'L^Tx 
lumi „ fam.. Imbizzire, Perde' le lume \ 
liamlnèllo, Cannellino in coi s infila 
U lucignolo, Canalétte, m. Lenguétte, f. 
= Arnese che sostiene il lucignolo nel- 
la lampada, la Sperucce = Il cannel- 
Uno, nel fucile, in cui si mette la cap- 
sula o cappellotto. Maschiétte \ liamiè- 
ra. Lampatare, m.; Fanale, m. | liU- 
mlnara, AUumenazìÓne \\ ^nnm, Lune 
= «- scema „, Mmangdnèe, f. = ''^- .«<^f" 
ma „ ^ l« - = " ^ - crescente „, Ala 
crescenze \ NotrlWl-lo, Lunmóve \ rle- 
Bildnlo, Luna piène \ lionatlcA, agg. 
e sost. Lundrle \ Stralanare, Arevul- 
W Vùcchie % lilcèo, Lecèe % I^u^trare, 
AUustrV ;; l.a«tra. Finzióne \\ l.tf»«o, 

Sgulrce. , ^ ♦. 

571. raeèrlola, Lucèrte. 

572. Luere, v. lat. Lavare II »««J**;' 
DmVie 1 «llaviare. intr. Pióvaddel- 
lùv'ie 1 na..Ilttvlo, Maneluvie, Bagnul a 
U mane \ fedilavlo, Pedeluvie, Ba- 
gnùV a U pite nrdla, Bapanacce, sm. § 
lavare, AllatKf ',^rmt;(iM I^avandala, 
Lavannare \ I.av»llvo, Clistere, Lava- 
Une =^ " Dare (Fa') un - „ = " Ha preso 
(J'd l'dme fatte) un -. 11 I^atrlna, La- 
t'ine, lu L(Jc^||I.«.iro, Cmg'anne. 



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80 



luna - mal 



liumaea, 556. 
Innate, 570. 
liuna, 570. 

573. liiinso, agg. Lònghe \ Allnnsa- 
re, AUungd' | liontanif, Da lònghe, 

574. Jiwkògo, Lóche \ Allocare, Allu- 
Cd* I Collocare, Addélucd\ \ Corleare, 
Oulecd', = Bifl. Culecarae \\ Caeelare, 
intr. Jì* a la cucce. 

575. liuplno, legume, Lupine | Iiu- 
Pinella, la Crucétte. 

576. liilppolo, pianta, Lùpéle. 



557. aiaeeliortfne, Maccaréne, ** — ì 
fatti in casa „, Maccarune de case. 

578. MA celi la, Mdcchie \\ -UKAmUa^, 
Mdjje = Dim. Magliétta, Majétte. Delle 
ferrature, Pedine, f. Delle vesti, Cchiu- 
lètte, f. I AmmasUaro, 'NgurdeUd'. 

579. JMEUeeliina, Mdchene, \ Maechl- 
nare, Machend' | JMEacelilaatore, Ma- 
cheniste \ macoli ini» (a, Macheniate \\ 
MAelna, e atAelno, Mdcene \ niaeliil- 
no, la Macen'èìle (de lu café, delu pépe) 
I aiaelnare, Macend* = " — il caffè to- 
stato, il pepe „, l'retd'... | Maoinata, 
Macenanne \ Itlaelnatara, Macenature 
= Molènda : la *Meneture \\ Maelsno, 
Macigne § moeeHnleo, agg. e sost., Me- 
cdneche | nioeeanlsmo, Mecanìame % 
mòlo. Mòle = Dim. Moléeola, Molècu- 
le, Mijìche \ JDemolire, Jettd' 'n d'erre \ 
Molèsto, MuUste, Faated'ióae, e, più 
oom., Seccande \ Molestare, Dd' nnójje, 
Dd' occasione. 

580. Maeeo, Pulènde de fave \ Am- 
macoare, Ammaccd' \ Smaeeato. 
"Dolce— „, ...Humacóae \ Smaeco, 5mac- 
cheW Maeolare, Maculd' || Maelalla. 
Piùcom., "G-r amola „, ilfangrìneZe | Ma- 
ciullare. Più oom. "Q-r amolar e „, Vat- 
te' lu line, Ciavelijd'. 

581. Macèllo, Ammaizzatòio, Scan- 
najje — Macelleria, Bottega di macel- 
laro, MaclUe. 

582. Macerare, Macerd' = « — il li- 
no „, Affunnd' lu line | Macèria, Macè- 
rie % Mascèlla, MaacéUe % MUdla, Mése 
= Dim. Madlètta, MeaarèUe \\ Massa, 
Maaae \ Masso, Maaae | Massèllo. "■ Uno 
stipo di — di noce „, non impiallaccia- 
to, ma di legno tutto come si vede alla 
superficie, ...de nCc -»- a mmaaae \ Mas- 
siccio, Massicce, e, più com., Fatticce, 
Paccute I Massicciare, Fare la massic- 
ciata, Fa* lu casciéne (a la strade) \ Am- 
massare, Ammassd' | Rammassare, 
intens. di " Ammassare „ = " — grano, 
paglia, fieno „, Formare una sola di tan- 
te piccole masse, Arestrégne', Ammuc- 
chid' — Baocogliere, Baocattare, AT' 



còjje', Arecuverd* \\ Mastèllo, Mastèlle, 
f. Il Matterèllo, CannUle de le sagne. 
Maciulla, 580. 

583. Madóre, term. med. Sudurétte ) 
Mddldo. agg. Umedicce || Emanssre, 
intr. MenV = Tr. Mannd' \\ Mammèlla, 
Mammèlle; più com., Sise \\ MdnunalA, 
agg. e sost. Viòle, sf. || Matto, Matte \ 
Ammattire, intr. Ammattirse. 

584. Madre, Matre = Fam. " Mam- 
ma „, Mamme = " Madre „ e " Mam.- 
ma„ il Fondiglielo, o Posata, dell'aceto, 
Mamme j Madrevite, Matrevite | Ma- 
dreperla, Matrepèrle \ Madrina, Co- 
mare, Cummare \ Matrisua, MatréJJe \ 
Matrimònio, Matrem^nìe = " — reli- 
gioso „, ...a la cchiése = " — civile „, ...a 
lu Cevile, a lu Qìneche l\ Matèria, Mate' 
r'ie I Materiale, Matr'iale § Metròpoli, 
Capetale. 

585. Magari, Macare, Ammacare, 
Macaraddì. 

586. Masaasino, Màhazzéne, e, più 
com., Fóneche, quando il contenuto è 
di granaglie, olio, sale j Intma«asBÌ- 
nare, 'Nfunacd'. 

587. Magnèsia, *Magnèseme. 

588. Masno, Grande, Gra/nne; non 
com., Magne \ Masnldco, Magnlfecìie % 
Mai, Maje e Ma* = " — pagasse cM 
deve avere ! „, Pahésse *na vote . . . = Ne- 
gat. " Non gli rispondi ? „. " Mai ! „ ...N^o ! 
= " Tante — volte „, Tande vote = " Che 
dici — ? „, Che ddicefW Maèstro-a, Ma- 
jéstre, Mastre | Maestrale, vento, Maji- 
Strane \ Anunaestrare, Ammajistrd* % 
Masslo, mese, *Majje \ Manrése, sm. 
La Mahése, la *Majése \ Manresare, 
Fa' la mahése, *m^jése \\ Maiala. Volg., 
" Troia „, Scròfe \ Maiale, Majale, e, più 
com., Pòrche = Dim. Malalètto, Pur- 
chétte, PurceUe \ Maialino, Maiale nato 
da poco, Purchétte \ Maialatura, Il 
tempo nel quale si ammazzano i ma- 
iali, lu Scannajje, la Sede || Ma««ldre, 
agg. comp. irr. di " Grande „. = " Ha — 
senno di lui „, Té* cchiù judìzìe de èsse = 
"La — parte degli uomini „, La bbóm 
barte... = "È dieci anni —di me „. 
Ha dèe -i- anne cchiù dde me = " Il Fi- 
glio — „, Lu majóre, e, più com., Lu 
cchiù ggròsse = Sost. " I maggiori „, Le 
*ndenate \\ MaestA, Majistd. 

580. Maso, §trehÓne = " I re magi „,. 
Le rré mmagge. 

590. Masòsano e Mòdano, Móhene. 

591. Masro, Macre \ JDImacrare^ 
Smagrire, intr. Ammacrirse. 

592. Mallo, delle noci, delle man- 
dorle, Cdnghele \ Smallare, Scungtdé^. 

596. Malo, agg. Male \ Male, aw. Ma- 
le, Cattive f Mmalamènde = Dim. Ma- 
luccio, *N^u ccóne male \ Sm. " Mandare 
a — „, Arruvend* = " Aver — _, Esser 



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mal - mas 



81 



malato, .§«a' male = " Venir — „, Am- 
malarse, " Gli è venuto — (a'é 'mmalate) 
per viaggio», Anche : "Pigliarglisi il — „, 
specialm. degli epilettici, Arepijarje. 
"Quando gli si piglia (f arepijje) il 
—, rimane come morto „ i Malia, UC' 
chiature; Fatture \ Ammaliare, Fa' 
Vucchiature ; la fatture | Malore, Ma- 
lattia, speo. improvvisa, Male | Malat- 
tia, Malatìje \ Massalato, Mlzz' am- 
malate. 

604. Malta, Càvee' e aréne II Mòta, 
Fanghe, m., la Lète, la Liòzie. 

596. Malvasia, Malva^lje, 

Mammella, 668. 

596. Maae0, agg. Sinistro, Manghe \ 
Maneare, Mangd' ; Ammangd'. 

567. Mandare, v. lat. Masticare | Man- 
dibola, term. med. Ganaaae \\ Malizia- 
re, Magnd' = Sm. Lu Magnd* — Dim. 
Maaclarétto, Pranzétte \ Manslm^f 
delle bestie, Strame, Magnime — Dei 
polli: BeccMme, luSquaJJe \ Mamcerée- 
elo, Btfn* a mmagnd' = Dell'uva: Ma- 
gnarle IlAaKMKaiiBire, AmmanzV \ 
Masso, VetìiOe = "Carne di — „, Car- 
ne de vetUle (f.). Il Mastleare, Amma- 
acecd', 

506. Mandorla, Mdnele. Quando non 
è matnra " GÀtera „, Manélucce e Md- 
nela /r^«c7ie | Mandorlato, Paìte de 
mdndvle \ Mdndorlo, Fide de mdnele. 

599. Mandra, Mandria, Mandre, 
Mórre. 

600. Mane, sost. lat. Mattina | Sta- 
mani, Stamane e Stamattina, §t€t- 
matinej ^Maddeméne \ Domani, Duma- 
nc = " — mattina „ e, più com., "Do- 
mattina „, Dumane matine — " — sera„, 
Dumanaaeére = "— Taltro», DÓppedu- 
mdne, Pójedumane = " — a otto„, Du- 
manadòfte = Sost. " Il — „, Z/O dumane 
(Mattutino, Matutine \ Mattlna-o, 
Matine, f. (Mattinata, Matenate = 
** Di -- „ mo. aw.. De matina prlHe \ 
Mattinièro, Matenande || Maturo, Ma- 
ture I Maturare, Maturd\ 

eoi. Mandre, v. lat. Bestare, Esser 
fermo | Rimanere, Aremanff, AreStd' \ 
Mansl0narlo , Manziundrìe \\ Masna- 
dl#re-o, Masnadière \\ Masseria, Maa- 
aartje | Massaio, Maesare \ Massaia, 
e anche " Maestra „, la Patròne, la Cape 
de case = Donna di casa, economa, FSm- 
mene de case \ Masserlsla. Non com. 
Rrobbe de case; Atrézze. 

Manslare, 597. 

60?. Mano, Mane = " — di scritto „ e 
assol. "Mano„, Caràttere = "Avere 
a — „, di lavori avviati, Tene* pe' le ma- 
ne = ** Dar la — „, Dd' a mmane. Ap- 
piccia' = " Tener di — „ TenS' mane = 
•* Toccar la — a uno „, Métte' 'm —, Fa' 
'nu r'iàle = "Mano „, in mal senso, Mol- 



titudine di pers., Mdneche \ Dim. Ma- 
nina, Manucce = Acer. Manona-e, Ma- 
nóne, f. = Spreg. Manaeela, Manacce, 
Manazze \ Manévole, Mmòlle j Manes- 
Sévole, Man'iévele \ Manovale, e, più 
com., Manuale, Mannìbbele \ Manièra, 
Manére || Mannaia, Mannare || Manlio, 
MOfjje I Masllòlo, Majóle. 

Mantello, 1027. 

606. Mdntlee, Mdndrece. 

604. Mappa, Carta geograf. o topo- 
graf.. Carte \ Mappamóndo , Mappa- 
mónde Il Nappa , Fiòcche, m. = Dim. 
Zappétta, If applna, Fiucchétte, m. 

605. Mareare, Mercd' \ Marea, Mh'- 
che, m. = " — da bollo „, Marche (f.) ... il 
Mdreiilo, Mlrche \ Maretalare, Mercd' 
IJMarelare, Marcid', 

606'. Marcire, Ammarcirse = Di le- 
gname, frutte, semi. ecc. Fracedarse \ 
Marelo, Ammarcite, Fràcedate, Frà- 
cede, 

606. Mare, Mare = " Alto —„ la Ca- 
valline I Mareiiato, Marmurate \ Ma- 
rinare, il pesce. Fa' a scapéce. 

607. Mar^taerlta, n. di donna. Mar- 
garite, *Maréharite. 

608. Marmo, Marme, *Marmere \ 
Marmare, ^QnelV. = " Freddo che mar- 
ma le mani. Acqua che marma la boc- 
ca „. ...fa gnelV. 

609. Marruea, pianta spinosa, *Ve- 
cache. 

610. Martèllo, Mart^Ue = Arnese at- 
taccato alle porte delle case per pic- 
chiare, Battòcchie, TuzzelaròUe. 

611. Maseliera, Mdsckere, Persona 
con maschera, Mascarate \ Dim. Ma- 
selierétta-lna , Mascarétte \ Masche- 
rata. Mascarate \ Smaselierare, Sma- 
scard'. 

612. Maseiilo, Mdscule | Marito, Ma- 
rite, PI. *Martter6 = " Andare a — „, 
Maritarsi, JV a mmarite e Maretarse, 

Masseria, 601. 

613. Materassa, Matarazze, m. = 
" Guscio della — n, ^a Lìmete de lu —. 
= " Bibattere le —e „, Arebbatte' le ma- 
tarazze I Materassaio, Matarazzare. 

Mattina, 600. 

614. Mattóne, Matóne \ Mattonalo, 
Matunare \ Mattonala, Furnache \ Am- 
mattonare, Matund' \ Ammattona- 
to, Matunate. 

615. Massa, Bastone che si porta in 
mano, passeggiando, BaStóne = " — di 
ferro „ e, assol., " Mazza „, Palef^rre = 
Grosso martello dei fabbri. Mazze, m. | 
Maxsaplcelilo, la Mazzétte \ Massaca- 
«*allo, la Veìdngele, e anche Za Statère 
I Ammassare, ^mwwtaatf', e, più com.. 
Accide' I Ammassatolo, sm. Scannajje 
I Masso, di fiori, erbe ecc., Mazze, *MdU 
téle = Dim. Massétto-lno-ollno, Maz- 



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82 ^oaec - xnes 

zétte, *MattéléUe. Quando il mazzolino, 
di fiori, è fatto con cara, per essere of- 
ferto in dono, Bamajétte | Anmams*- 
lare. Ammazza*, ^AmmatteW. 
Ble«eaiile0, 679. 

616. Mftdleo, Mèdech^. = " — condot- 
to „,... cunduttate = Dim. Xedl«taét- 
t0, 9I««i«i»lii0, Med ecucce, Medechìc- 
chie I Medicare, Medecd* \ Xedl«lna, 
rimedio, Medecine, Speziarìje \ Rimè- 
dio, Bemédd'ie \ Rimediare, Aremed- 
dU\ 

617. Mèdio, agg. De mlzze \ Net*, 
il Pnnto di mezzo di nna cosa, la Mme- 
td, lu Mèzze, la Mezzarìje = Ciascnna 
delle parti ngnali in coi si divide un 
intero. Mèzze | Medlèere, agg. De nièz- 
ze I 9IèB«o, agg. JKèzze \ Messerta, sf. 
Contratto, ... a la mmetd — " Tenere 
a— „ ... a la mmetd \ Meualèlo, Sòcce \ 
MlddUa, del pane, Mujìche, Mijìche = 
Delle ossa: Medólle \ Midolioso, Muj^ 
còse I «midollare, Levd* la mujìche, 
Fig. 8meduUd\ 

618. Mèsllo, Migliore, Méjje, *Cchiù 
mméjje = In forza di sost. Lu méjje, 

• *Im cchiU mméjje = Fam. In forza di 
agg. "' Il meglio pane, I meglio vini „, 
Lu méjje pane, Le mijje vine — Avv. 
Mijje, *Cchiù mméjje \ Mlslloraménto 
e Meslloraménto , di case, poderi, 
Mijurìje, *Mijurìme, per lo più, nel pi. 
S Molto, agg., sost. e aw. Napréee, As- 
8d, Tròppe, *NaquiUe, Ba^am., Mòte \ 
Moltitudine, *Muldetùnie. 

619. Mèla, Mèle, m. = '' — appia „ o 
** appiòla „, Meìappie, m. = "La buccia 
(acòrce) della — „ = " Uno spicchio ('Na 
fèlle) di — „ = " Sbucciare (Aremutmd') 
una — „ I Mèlo, Mèle, e, più com., Péde 
de mèle § Camomilla, CambumUle, 

620. Menare, Condurre i>er8. o bestie 
da un luogo a un altro, PurW = " — 
un pugno „, Darlo, Ammend' = " — la 
vita„, Paaad*, Fa\.. | Dimenare, tr. 
Vuacecd* ; Trezzecd* = "—le braccia „, 
Sbraccijd', intr. = "— la coda„, Cu- 
dijd% intr. = " — il tavolino „, Trozze- 
cd\ . . t= " — la pasta „, Mend% Stendd'... 
= "— la polenda„, Vuacecd\,^ = Bifl. 
Tòrceae = " Si dimena (Se tòrce) perohò 
gli dole il corpo „ = " Chi va a letto sen- 
za cena, tuttala notte si dimena (a'a- 
revòteche) „ = " Nel camminare, ha il vi- 
zio di dimenarsi „, Quande camine, ae 
jettechéjje — Intr. " Il vento fa — (vu- 
scecd', trezzecd') le cime degli alberi „ | 
Rimenare, Bioondurre, Arepurtd* — 
Agitare con qualche forza — " Bisogna 
— (mend*) molto la pasta „ = " — (vu- 
acecd^J la polenda. 

621. Mènda, De/ètte \ Mendleo, Chi 
va accattando per vivere, Pezzènde | 
Méndleare, Accattare, Jì* pe' Uemòae- 



ne I Rammendare, e, meno com., Ri- 
naendare, AreaarcV | Ran»mendatn- 

ra, Ramnkéndo, Reaarceture, f. = Dim. 
Rlmendino, SarceturèUe. 

622. Ménte, Mènde | Rammentare, 

Arecurdd* = " Mi rammenterai !„, Ti 
loderai di me di avermi dato retta, 
Marennùmene! | Ranamentatore, Be- 
curdine | Dlmentleare, tr. e rifl. Scur- 
darae \ Rlmentleatolo. " Lasciare, An- 
dare, Mettere, nel —„,... alu libbre de 
lu acòrde | Mentire, DV la bbu^ìje § 
Ammonire, AmmunV \ Moneta, Mu- 
néte II Mostrare, Muitrd* § Smdnia, 
Smànie § Mailea, Mùaeche = La Banda 
dei sonatori, si)ecialm. delle milizie. 
Più com. " Banda „, Bande \ Mdileo, 
sm. Muaecande, 

628. Mento, IftMf e || Mlnebltfne, 
volg. Cazzéne H Minacela, Menacce || 
Sgomentare, SbahuttV § Monte, Món- 
de, e, più com., Mundage, f. = Massa di 
cose, Mùcchie, f. | Montanino, agg. De 
mundagne | Montanaro, Mundagnèle \ 
Tramontano, e, meno com., Tramon- 
tana, vento, Majiatrane, m. | Montare, 
Mundd* ; Orèace'; Sajje* | Aasmontare, 
Ammucchid*, AccataHd* | Tramontare, 
Cald'. 

624. Mèree, Utèrce | Mercante, Mer- 
cande j Mercato, il luogo dove si com- 
prano cose da mangiare, spec. di quelle 
che servono per companatico. Piazze = 
Concorso di molte pers. in luogo sta- 
bilito per comprare e vendere, Marcate 
I Mcrcatlno-a, Vennerìcule | Coaunèr- 
do, Cummèì'cte | ConKn»crclare , Fa 
nehòz'ie | Mercuriale, e, più com., " Li- 
stino „ dei prezzi, Marcuriale, Più com., 
del vino, la Vóce; della carne, del pane, 
del pesce, la 'Sciae. 

626. Mer-ère, v. lat. Aver parte, Gua- 
dagnare li Mèrito, Mèrete \ Meretrlee, 
Fèmmena cattive | Merènda, Merhine, 
*Lembèrne. 

626. Mergere, v. lat. Tuffare 11 Imntèr- 
«ere, Affunnd' \ «ommersere, Affun- 
nd' Il Margottare, Arectdecd\ 

9SR, Méscere, Versare (vino, vermut- 
te, caffè, cioccolata) un liquido nel bic- 
chiere per bere, Métte* \ Méscita, Vèn- 
nate de vin*a mmenute \ Mestare, Agi- 
tare con la mestola, Vuacecd* \ Mostle- 
clare, Mbrujd* = Ingerirsi in una oosa 
senza bisogno, 'Mbicciarae = Anche sen- 
za idea di sotterfugio. " Che mestio- 
ciano (tè* ffd*) di là quei ragazzi? „ jj 
Mcstlcclonc,'3f&rt^'<^ne | Ansnsost»re, 
Operare confusamente, *Mbrujd* = Ope- 
rare spadroneggiando. Fa* e ddesfd*, 
Maatrijd' |Ammestono, Mbrujóne \ 
Rimestare, Arevuacecd', Arevutecd' | 
Tramestare, Scumbuaauld^ | scostola, 
e anche " Cazzò la „, la Cucchiàre = Bini. 



^^ r. 



"*^4; 



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mes - mod 



Me«lo1é«ia, Cucchiarelle | H«s telata, 

Quella qtubiitità di oaloina ohe sta in 
una mestola, Oucchiare | Méstolo, la 
Oucchiare = Fig. " Avere il — „, Fa' e 
ddesfd' I Slosoolaro, Miichid', MiiUcd* 
I Bfosoolanaa, bevanda, Miachiìdanze 
= Più erbe minute mescolate insieme 
per insalata, Mistecanze | Rimesoola- 
ro, Aremischid* , Are^nmiitecd', Arevu- 
9'.ecé? I Rlmos«olto, Veictck' e revusce- 
che, 

€28. BfoBotalmo, Meschine, MeSchjne. 

Mossa, 680. 

Mostola, 627. 

6^. Mètro, Méire | Simmetria, Se- 
metrXje \ Mèasa, Mime \ ImnsomiltA, 
'Mmenzetd \ Dinsoasioito , Demenz%6ne 
e, più oom., Qrannézze \ Asrimoasore, 
Agremenzóre \ Misura, Mesure \ Misu- 
rare, Meaurd* \ Mése, Mése = Dim. Me- 
sétto, MiciarÙU | Meusllméute, Mése 
pe* mmése | Mestruaslone, Mése, m. = 
**! mestrui,,, lu Mése % Morale, Costu- 
me, Murale. 

680. Méttere, Métte' = " — su „, Isti- 
gare, Attezzd' = " — su broncio, super- 
bia, ecc. „, Ammussarse, 'Nzuperhirse 
= " — su casa, bottega, carrozza „, Mét' 
te' .., — Bifl. " Si ò messo il mantello „, 
S'd, mésse lu cappotte = " Mettersi bene 
o male „, JV vestite bbóne, male = " Met- 
ter conto „, Tornar bene. Essere utile, 
Turnd' cónde | Mésso, Donzello, Mésse \ 
Méssa, Germoglio, Càcchie | Méssa, 
Funz. relig.. Mésse = " Udire (SendV, 
Sendirse) la — „ = "— piana „, Méssa 
Utte, Messe fèlle = "— cantata „, Méssa 
candate, granne = " Sonare a — „. 8u- 
nd' la mésse = " — da morto „, M^se de 
morte = " La — entra „, comincia. Esce 
la — ='^ Esce, È uscita la — „, Èffenite 
la —, 8'ctì'rèsce da la — = "■ Dir — „, la 
prima messa, Di', Candd', la mésse \ 
Auunsottere, Ammétte' = Incitar con- 
tro, Attezzd' I Commettere, 'Ngastrd' 
•I Fare, in cattivo signif. Cummétte' — 
Dare, A vere, un a commissione, Cummét- 
te' I Seommettere, Disfare opera di le- 
gname o d'altro, Scunucchid' = Gioca- 
re sul 'a propria opinione o previsio- 
ne, Scummétte', 'Nguajd' \ Seommés- 
sa, Scummésse, 'Nguàjje \ Intrométte- 
re Métte déndre, Feced', 'Nzaccd' | Ma- 
nlnséttere, e, fam., più spesso "■ Mari- 
mettere^. Cominciare a usare. Métte' 
mane, 'Ngignd*='^ Ha marimesso la bot- 
te del vino „, Ha mésse mane a (o, ^ngi- 
gnate) la . . . | Riméttere, Aremétte' = 
Di piante, Buttar nuovi germogli, Are- 
caccìd', Arecacchid' = " — i danari, il 
temi)o„, Arefonne' \ Rlnaèssa, Scapito, 
Perdita ; Refuse, Re/uste \ Rlmessltle- 
elo, Recacchiature. 

631. Mlelo-a, n. fam. del Gatto, la 



Mice e Mu^ = Dim. Mlelno-a, la Me- 
ciÙe ~ Acer. Mlelone-a, Micióne, f. 

682. Mièle, e, volg., Mèle, MiéU, Mè- 
le I Snselare, Scupard' \ Melissa, Ce- 
drina, CetrunèUe. 

638. Miètere, Méte' \ Mietitore, Me- 
ttói'e I Mietitura, Meteture, *mtrij6, 
sm. pi. 

684. Mlsllo, pianta e seme, Paniche, 

686. Mlsntfne, Sciòcche \ Mignolo, 
Detucee \ Mignola, e anco " Migna „ e 
" Mignoli „, m. p\.,Attécchie \ Mignola- 
re, Attecchid' | Mignolatura, Attéc- 
chie. 

686. Mille, MiUe \ Duemila, DumiU 
I Dleelmlla. Décemile | MI«llo, Mijje \ 
MlUsla, Melìz'ie | Militare, Esser sol- 
dato. Fa' lu suldate, àta' pe' ssuldate. 

637. Mllsa, Mìveze. 

638. Minio, Mime \ Mignatta, San- 
guétte I Misnattalo, Sanguettare. 

689. Minóre, comp. irr. di " Piccolo „, 
CchiU ppìccule, Chiù ppiccertUe \ Meno, 
Méne = "Più o — „, Cchiù vu méne = 
" Un' ora — (manghe) un quarto „ = Co- 
me agg. "È — della metà „, É mméne, 
cchiù ppéche, scarze, de la mmetd \ N em- 
nsén4», Manghe \ Menomare, Assemd' | 
Mlmmo-a, voce vezz. di Bambino-a, 
Ninne e Ninni, Puputcce \ Ministro, Me- 
niitre \ Minestra, Menlstre \ Ministè- 
ro, Menestére ^ Mestière, Mestére, e, più 
com., Arte, f. | Minuto, | Menute \ Mi- 
nuta, Bórre, m. | Minutare, Fa' lu 
bbòrre \ Minutina, dim. di '^Minuta,,, 
Burrétte = Insalata di più sorte di er- 
bucce, Carpetelle, Mestecanze \ Dimi- 
nuire, Assemd' \ Méneio, Fròlle, Fró- 
sce I A mmenelre, AmmtisciulV. 

640. Mirare,' Tene* mmlnde, *Pecu- 
rd' ; Pijd' la mire \ MaraTlsIia, Mara- 
vijje I Rimirare, Aremerd', Aréhuar- 
dd' I Miracolo, Meràcule, 

641. Mirto, MurtéUe | Mortèlla, n. 
volg. del Mirto, MurtéUe | Mortadèlla, 
Murtatelle. 

642. Mòdo, Mode = " Per — di dire „, 
Pe' 'nu mode de di', Pe' 'nu dV = " A — „ 
e, dim., " modino „, Con garbo, Bòne -- 
" Persona a — „ Qalandóme, BÓn' ome, 
Brav' Óme \\ ^Cóoke, Cóme, Qné; Còma, 
Cì^(f II Modula, Modello scritto, per 
istendere un documento che abbia va- 
lore, Mòdule I Mòdulo, Mòdule |i Còmo- 
do, Còmede = " È persona — a „, ... che 
sta bbóne, Cche sse sta còmede = " La 
chiesa ò — a„, .., arroste còmede o sta 
vecine = Sost. " Fare il suo — „, Fa' lu 
còmede sff = "Andare in — „, in vet- 
tura, . . . nghe lu còmede \\ Morirlo, mi- 
sura, Mògge \\ Mduo . della campana, 
RuvecéUe \\ Tramòsvla, TremóJJe || Mo- 
dèsto, Mudaste II Modera : e, Muderd' [| 
Modèrno, Mudlrne. 



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84 



xnog - xnuf 



643. attirile, Mójje \ ▲■im0«ll»re, 
Dd* la — Bifl. Pija* la — . 

644; Jlfòla, sf. lat. Macina, MOe | Mu- 
lino, e, meno oom., HoIIbo, Muline \ 
llavn»!* e 9Ialln»ro. MuUnare \ Mo- 
lènda, Muneture, Meneture % Àmlclo, 
Àmede, e, più oom., Pòieme | inami- 
dare, 'Mbusemd*, 

645. Mòlle, agg. Cedevole al tatto, 
Soface, 'MrnòXU — Bagnato, *Nfu$86, *!£- 
busse = Sm. " Mettere il baccalà in — „, 
a *nne mmòUe = " Ho le mani molli „, 
Ténghe U mane *nfu88e \ MolIt««lo, *Nu 
ccóne 'mbuase, Umedicce = In forza di 
sost. La *mbu88e | Ammollare, ^Nfón- 
ne'; Addemmtdld* | Ammollire, tr. Am^ 
mulld* % MalTa, ifaZve, Mdleve 

Molto, 618. 

64B. Mdndo, agg. Bipnlito, Netto, 
Mònne (lo diciamo del vino), Pulite | 
Mondare, Rimondare, Aremunnd' = 
Levar la buccia o la scorza alle fratta, 
Ascéjje* = "— il rigo, l'orzo ecc. „, Ca- 
pd*, Arecapd' 4 Immondéase, sf. pi. La 
Spazzatura, la Munnézze | Mondeaaalo, 
Deposito dell immondezze, Munnezzo' 
re % Mdndo sm. lu Mònne. 

647. Monèllo, MaaarièUe, 

648. M6n-^8, agg. gr. Solo | Monopo- 
lio» Monupòlie \ Monaeo, Mòneche, Mò- 
nece | Mònaea, Mòneche = Dim. Mona- 
eèlla-eliina, MunecarUle = " Le mona- 
chine „, le Scintille della .carta brucia- 
ta, le MunecarlUe \ Monaktèro, Muna- 
itére, e, più com., Cumm'ènde. 

649. Montdne, Mundóne. 

660. ifdra, sf. lat. Indugio. Mòre \ Di- 
morare, èta de caae, e, assol., §ta\ 
"Mòra,,, spec. di gioco plebeo, Mòrre, 
"Mora„, frutto del moro, Merìcula 
nére, e anche Merìcula ihére. 

651. Mòrebla, Mòrchie, e, più com., 
lu Ressette, la Spòrche, de IV ójje, 

652. Mòrdere, ^ucc6C(£' | Mòrso, 2f<^ e - 
eecha = Arnese, Mérae = Dim. Morsèl- 
lo, Bocooncello, Muccechélle | Mòrsa, 
strum., Mòrse \ Morsleare, Muczecd* \ 
Mormlemtwkrm, Muccecature \ Rinaòrde- 
re, della coscienza, J.9*em<^7*(2 e' | Rimòr- 
so, Remòrse || Muso, Musse = Dim. Mu- 
se tto-lno-ettlno, MuasetèUe \ Muserò- 
la e Musollèra, Mussar ole \ Ammu- 
sire, Ammussarse, Fa* lu musse, 

6M. Morirò, MurV e, spesso, Murir- 
se = Iperb. " — dalla voglia „, Murirse 
pe' la vulìje =■ Di lume, fiamma, foco. 
Venir meno, Spengersi. Armurirse \ 
Morto-», lu Mòrte = " Il giorno dei 
morti „, Tutte le murte, L'dneme de le 
murte = Dim. Mortlelno-a, Murt célie, 
m. I Mortòrio, Funerale \ Mòrte, Mòr- 
te = "^ Veder la — „, o " la — in viso „, Ve 
dìi' la mòrte nghe IVùcchìe \ Tramorti- 
re, Aremané' tassate § Mòrbo, Mòrbe \ 



Mòrbido, e, popol., MòrTldo,.irdr&ed«. 

654. Mdsea, Mósche, MÒsehele, 

655. Mdsto, Mmòste | Mostarda, Mu- 
starde | Mostaeeiòlo, MustacciÒle, Me- 
Hacciòle | Moseidno, Insetto che nasce 
nelle tinaie al tempo del mosto, Ctaw- 
bane, f. = Fig. Beone, Ciambame de vi- 
ne I Moseerlno, Muschijje, f. 

656. Mòtto, Iftftte I Mottevviare, 
Dd* le frezzate % Mnvsblare. Fam., 
" Mugliare „ e '* Muggire „, Mujd' \ Md«- 
sMo, e, fam. " Muglio „ e "Muggito,,, 
Mujje § Mneea, Vacche da latte | Mae- 
eo. Vitello giovane, Ciavarre = Dim. 
Mueetalno-a, Ciavarròle, 

657. Movere, Move*, SmÒve* — Intr. 
Di piante: Cominciare a germogliare, 
Smòverse \ Moménto, Mumènde = Un 
tantino, 'nu Ccòne = " A momenti „ A 
*natru ccòne: Talvolta, Ali 3 volte, Cir- 
te vote = " A ogni — „, A ugne mmu- 
m^nde, A òr* e mmuménde \ Trensòto e 
Terremòto, Terramòte, Tremute \ Mu- 
ta, il Mutare, la Mute — Quantità di 
oggetti o di animali che si usano in una 
volta. " S'è fatta tre mute di vesti „, 
ffd fatte tré wiste, e, meno oom., tré 
mmutanze, "Due mute di parati (du* 
parate) da chiesa „. " Due mute (servì- 
zie, m.) di porcellana „. "Due mute (pa- 
rO^'eJdi cavai li„ | Motlro, Mutive | Mòs- 
sa, sf. Mòsse — " Le mosse „, il Punto 
da cui movono i cavalli nelle corse, lu 
Spónde = Il momento in cui movono, 
lu Sande = " Mossa „, Evecuazione del 
ventre, Scàreche = "Ebbe tre mosse „, 
Ha*vute tré scàreche | Mobilia, lu Mub- 
bìlie, le Mòbbéle de case || Ansnsobllia- 
re, Mubbélijd* § Mutare, Mutd*, Cagnd* 
I Mutande, Oavezunitte, m. pi. *Metan- 
ne I Mdiuo, sm. Prèste | Mutuare, Dd' 
le quatrin* a ccènze. 

^8. Mueetaio, Macchie, m. e f . = 
Dim. Mneetaiètto-srèilo, Mucchiétte e 
MucchiarlUe, m. e f. | Ammueetaiare. 
Ammucchid*. 

669. Mneeo, Muche \ MueeosOj Muc- 
c^aejMòseio, Vizzo, Floscio, Musctr 
J.mmu«ciuZ»f0 I Ammoselre, Ammu- 
«C{u{»>«6 l Mdeelo, Mòcchele, Fraffe \ 
Moeeleone-a, detto ai bambini piagno- 
losi, Mucculòne, Fraffòse \ Méee^l^^ 
CanneléUe, f. | Moeeolaia, Bruciaticcio 
del lucignolo dei lumi, Mòcchele = Co- 
laticcio delle candele, Culature \ Mus- 
sine, Mujelle, f. § M antere, Mògne* § 
Mteeia, Mine e Passa/Òche, m. 

660. Mnflte, Muffe = Fig. Albagia^ 
Superbia, i^t«m« = Dim. Muftètta-ttina, 
Muff'étteW MuATettòla, dim. spreg. di 
" Muffa „ nel signif. di Albagia, e la Pars. 
stessa albagiosa, Fumande, agg. | Muf- 
fare, Mafdre, Ammuffire, intr. Am- 
muffirse, Ammuffelirse. 



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mun - not 



85 



n«nKer«, 659. 

661. THanlre, Munì* § aiur*, Mure = 
Dim. 9Iurl«elòl* , Murélle \ Murare, 
Fabbrecd'f *Frabhecd? = "— un naoio, 
una finesfcra „, Armurd* = " — un gan- 
cio, un'asse „, Ficcarli e fermarli al mu- 
ro con calcina o gesso, Armurd*, Quajd' | 
Muratore, FabbrecatÓre, *Fr<Mbbeca' 
tóre, 

662. Munus, sost. lat. Dono ; Uffizio | 
RlMK onerare, Arengumbenzd' | Coaia- 
ae, agg. Cummune =s Sm. Cummune, *la 
Cummune \ Comunista, nel signif. di 
Abitante del comune : "■ I comunisti 
di . . . „, Cfhisae, ChiUe de ... | Cemunlea- 
re, Cummune d* \ Hunielplo, Munecì- 
pie. 

Muratore, 661. 

668. Murièlla, Piastrella, Véche, 

«64. Museblo, Mùichie, Muiche \ No- 
ce ntoseatfa, N^Óce muacate | Mesea- 
«èUo, vite, MuécateUe, Museale \ Mo- 
•«•'•> ftgg- e sost., vino, Muscate. 

665. Museo, crittogama, la Carpine. 

MuM», 65ed. 

66a MuMollna, Mùeeéle, Mùeele. 

667. Muto (, fam., Mlitolo, agg. e 
«ost. Mute = Dim. Mutollno-a, Muta- 
reUe \ Ausmutlre e ABamutolIre, Am- 
mutirei, 

668. MytiluSf sost. lat. Nleetalo, Oiòc- 
chele = Cappello dei preti, CappW,' a 
ttré ppizze \ Nleebia, Nnlcchie, 



669. Ntfeebere, sf. pi. Ciuccvlara- 
le, m. 

670. Nano, NanarlUe* Anche, per 
isoherzo, Òme de IV indie, 

Nappa, 604. 

671. Nappo, Vaso di latta per attin- 
gere l'olio dall'orcio, la §tagnaróle. 

672. Na»o, Na8e=^Ij& canna (Zm can- 
nèae) del — „|Na»lèra, Fru^iaréle \ 
Annusare, Annaed' = Fig. Annaed', 
*t7««mtf' Il Narlee, Frege, 

678. Nastro, Fettucce, f. Se è di tes- 
suto dozzinale, VunnUle, f. 

674. Nave, Nave \ NaTl«are, Nave- 
hd', Navecd' | NMo, Nóle^ e, più com., 
Pòrte II Nausea , Deiturbe de etòmeche 
e, sempl., Desturbe § Notare e Nuo- 
tare, Nutd' i Nòto e Nuòto, Nòte. 

675. Nébbia, Nlbbie, *mbbre = " — 
Che si affetta, si può affettare „, Nìib- 
bie che eae pò fajd* nghe lu curtèUe, 
Kèbbta quajate % Nube e Nuvola, Nu- 
vele II Ntfblle, Qióvene e, fam., ZetèUe || 
Mòsse, Nózze, *lu Nózze | Nuziale. 
•Anello — „, Uà Fède, VÀfféde = "La 
benedizione — „, VAffide^ m. = "La ca- 



mera — ^, La cambre de la epéee e de 
le epuee ~ "Dono — „, Dóne de nózze. 

676. Nec-àre, v. lat. Uccidere || An- 
negare, Annehd^ || Nòeere e Nuòeeré, 
Nóce' e, più com.. Fa* danne \ Inno- 
eénte, *Nnucènde. 

677. Nènia, Laminde, m. || Nanna e 
Ninna nanna. Ninna nanne = "An- 
dare a nanna „ , Jì* ffa' la nanne = 
Dim. Nannlna , NannarìUe \ Nlno-a, 
voce carezzati va per chiamare i bam- 
bini, J^inm I Ninnolo, PazziarìUe = 
Cosa da poco, da nulla, Neziarìje, f. j 
Ninnolare, Pazzi jd' = Bifl. Pazzi jd' 
intr. I Nonna, Nonne \ Nònno, QiÓre, 

Nessuno, 1068. 

678. Néve, Néve \ Nevata, Neve ca- 
duta abbondantemente, Nevóne | Nevl- 
eare, Néngue* \ Nevicata, Il nevicare, 
Nengulnde. 

679. Nido, Nid9 = Per " Nidiata „, 
Nide I Nldata e Nidiata, Quanti uc- 
celli stanno in un nido: Quanti na- 
scono in una covata, Nide; dei polli, 
Vruecanne, f. j Nidiandolo, Guardani- 
dio, Lécene, 

680. Nòeea, Congiuntura delle dita, 
Qiundure, Jugneture \ Dlnoeeolato, 
§duvate, ^éUujState. 

681. Ndee, Nóce, frutto ; Ntkce, f., al- 
bero = " La — del piede „ e, assol., " la 
Noce n , tu SpezzéUe \ Noelno, Gioco dei 
fanc. con le noci. " Giocare, Fare, a — „ 
Jucd* a nnuce (pi.) j Noeeiòla, frutto, 
Noeelòlo, B,lbQtOfNucUle,i. \ Nòeeblo, 
Ingrossamento ohe ai trova qua e là 
nel fusto o nei rami dell'albero : Certe 
durezze che si trovano nelle frutte, 
Nòcce I Noeehluto, Nuccióae \ Nòeelo- 
lo, Nòcce I Snoeelolare, Levd* lu nòcce 
= Fig. Pagare in contanti, Scucchid* = 
Dire checchessia alla Ubera, Sbeluccid* 

I Bernòeeelo, Vòzze = Enfiato nella 
fronte. Còme \ Onòeeo, Qnòcche e OnòC' 
chele = Per isch. Balordo, Qnucculóne | 
Nuea, Nucche, Nóce de lu còlle, CtidéUe. 

682. Nòdo, Nóde, Nnóde = "— scor- 
soio „,. . . ecurretóre = Le giunture delle 
mani e dei piedi, Qiundure, Jundure e 
Jugneture = " — di tosse „, Stizze de té- 
Bce == "Certi cibi fan —„,... 8*arem- 
bónne = "Quella eredità gli ha fatto 
— „,... J*é remaste *n ganne = "— di 
vento „, Turbine, Vortice, Vutarìille \ 
Annodare, Annudd* | Snodare, Snudd' 
e Sciòjjé'. 

Nola, 691. 

Nonne, 677. 

688. Nòtte, Nòtte = "Domani — „, 
Duman* a nnotte = "ler l'altro — „, 
L'atraddejér* a nnotte \ Nòttola, lu 
Searapénge = " Nòttola „, Saliscendi, 
Caleacigne = Dim. Nottolino, Casca- 
tétte; Vutarèlle. 



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8(J 



nov - ora 



664. N*T0, Nòve \ Rlnn0Tar«, Ar- 

nuvd' = Indossare par la prima volta 
un abito novo. " Domenica rinnovò un 
abito di seta „ ,. . . 8* d méa$6 *na vUta 
néve de séte. "■ Ogni settimana rinnova 
un vestito „ ,. . . ie métte *nu vestite né' 
ve I Novèlla, racconto, Favulétte; an- 
nunzio, Nuvèlle, e, più com., Ndve || ▲■- 
mnnmlmr^ Annuni'id'. e, più com., JTa' sa- 
pe* I Aanansiat», festa, yunziàte \ De- 
BUBslare, Denungìd' | ProBaBsl»re, 
Prunungìd* e, più com., P.'t{ferV % na- 
poletano, NaptUetane, 
Noase, 675. 

665. Nudo, e, più oom., Isando, Nu- 
de, Nute = "Ignudo bruco „, Poveris- 
simo, Scavez' e nnude = Di cavallo: "A 
dorso —„, senza sella, àdòsae =" Caval- 
care a dorso — „, Ji* sdoeae | ITadare, 
Spujd' nude, e nude nude | nenadare. 



686. ITtfiaoro, Nummere = "Bileva- 
re i numeri (del lotto) „, Arecaccid' li 
nnumm«rd I Numerario, sm. lu Oun- 
dande % lleonoiala, risparmio, Cunu- 
mìj'e, e, più com., Sparagna. 

687. Naòra, e, più pop., Nora, Nére. 



688. Obliquo, ^Ò9*td || (Forgia popol. 
di Obliquo è:) Bléeo, e, rinf., Sbléeo, 
Stòrte = "A sbieco „, Pe* atorte \\lit- 
mlte, Lìmete \ liimitaro, Mette* le li- 
mete WKUwnlmnre, Caccia*, Ter d*, f óre 
I Sublime, Subblime. 

Oea, 62. 

689. Òeeblo, Occhia. PI. Ùcchie = 
" Mal d* — „, ie Mmalòcchie, e, più oom., 
VUcchiature,i. \ Oeebièllo, Pertóae, f. | 
Oeeblala, lividore sotto rocchio. Vi- 
vete, m., e, per isch., Calamare, m. | 
Oee telale, agg. di Dente, De U* occhia j 
Oeeliiali, lu 'Cchiale | Oeebienrlare, 
Dd l'òcchie, Aducchid* ; Aremerd*. 

690. Òde, sf. specie di componimento 
lirico. Òde \ Melodia, Meludtje \ Com- 
mèdia, Cummédie \ Tragèdia , Trag- 
gédìe. 

691. Òdio, Odia I ir*la, Annójje = 
"Dar — „ Dar noia, fastidio, Annoiare, 
Dd' nnójja \ Noidso, Che ddd* nnójja. 

692. Oddre, Adderà, *Dd6re | Odo- 
roso, Addur6aa , *Ddur6aa \ Odorare, 
Addurd* \ Odorato, *Frahe, f., *Ùaeme, 
m. § Olère, e, it. ant. " Olire „, Bender 
odore || Oleiiare, intr. Addurd' \ lièi- 
io, Puzze, f. e m. I I<eiidue, *Mbuzzu- 
nite, 'Mbuzzenite, Vrettalóna |j oitetto, 
*Fraha, f., *Ùaeme, m. ft Óraia, Pedate. 
Fig. Tracce. 

Offsl, 805. 

698. Òffui, Ógne, Ugna, Vugne \ O- 



imlssauti, Tutte le aanda, *Glorìa8an^ 
de I Ognintorno (D*) , Tóma tèrne | 
Oirntfra, Sembra , *Sèìnbremd \ Osan- 
no, Ugnuna, Vuanune, Vugne chi. 

694. Òlio, Oije. "—da condire „, 
ÓJja dolga = "— da lumi „, da ardere, 
Ójje pe* le lume \ Olièra, Acetére \ Imp- 
ilare, Adujd', AUjd* I! Oliva , e, più 
com.. Uliva, 'iyi«0 1 divo, Live, f., 
Péda de live = " Domenica dell' —„,... 
de le palme. 

693. Ómbra, Ómbre = "In quella 
casa ci sono l'ombre „, o "ci si sente „,... 
e -i- arafd \ Ombroso, Umbréaa | Ona- 
bresviare , Fa' Vómbre \ Ombréllo» 
*Mbrìlle = Dim. OmbreUlno, 'MbreU 
lucce: Piccolo ombrello per pararsi il 
sole, 'Mbrllla da aóle; quello delle si- 
gnore, 'MbreUine, e cosi pure quel'o 
ohe si porta nelle sacre cerimonie. 

696. Omo, Ved. in jÙnUle. 

697. Ónela, Ùnga, Ónza. 

696. Ónda, Ónda, non com. Nel si- 
gnif. di Bigurgito (di bile). Vénda, m. 
I Abbondare, intr. Abbundd', non oom. 
§tàrcan* aaad, napréaa \ Abbondansa. 
Abhundanze, AbbunndnzXe \ Inondaro^ 
AUacd' I Inondamlone, e, più oom., 
" Piena „, Piéma, AUacamènda \ Ciondo- 
lare, JV de lld a dda cqud. 

699. Ondre, UnÓra \ Onorare, Unu- 
rd', Dd* unóre \\ Onèsto, Unèate, 

700. Òppio, lu Libpìe \ Alloppiare^ 
AllupU*. 

701. Op-a, sost. lat. Provvisione. Soc- 
corso Il Inòpia, t. lett. Meaérla \\ Còpia, 
Quantità grande, Napréaa, 'Nguandetd 

I Opulènsa, t. lett. Secchézza || Òttimo, 
Ótteme, e, più com., Bunìaaama || Opi- 
nione, Uppanìóne \\ Adottare, Aduttd^ 

II Uòpo, t. lett. Necessaria || Òpera, e^ 
per sino. " Opra„, Òpera = " Òpra„, La- 
voro di una giornata, Jurnata : La pers. 
stessa che lavora a giornata, speo. nei 
campi, Ommena = " Andare, Lavorare, a 
òpra„, Jì*, Lavurd*, ajjurnate — "Met- 
tersi a opra in una cosa„, Fa' ajjur- 
nate I Operaio, nel signif. di "Opra„, 
Ohi lavora in campagna a opra, Uprà- 
rìe I Adoperare, Adoprare, Aduprd* 
e, più com., Uad* , AUad* \ Manovrar 
ManÓpra, Manbpera \ Manovrare , Ma- 
nuprd*. 

702. Óra, Óì'e = La prima ora dopo 
mezzog., si dice "il Tócco „, Vuna. Per 
le mezz'ore, si dice " niezzo „ non " mez- 
za „. Si dice bensì: "È sonata, battu- 
ta, la mezza „ , sottint. l'ora di cui si 
parla. "Sono battute le duo ? — Altro! 
É la mezza tra poco„ ,. .. Md aóna, o t4^ 
pe* ssund'f le du* e mmiize. Per noi, la 
mèzze è solam. la mezz'ora dopo mez- 
zogiorno = "Le 24 „, senz'altro, L'A- 
vemmaria, 24 ore = "L'un'ora^, La 



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ora - pa 



87 



prima ora della notte, *N* érs de nòtte 
= •* Far 1' — del desinare, di oena ecc.„, 
A8pettd\.. = "— bruciata „, Condróre 
= Aw. Mo* = " Oramai „ e " Ormai „ , 
Or-md, Oramd = " Allora „, Attóre, *Al' 
lundanne \ Orologio e Orlòl*, Urlògge, 
BeUògge, 

708. Orare, v. lat. Parlare. Fregare 
Il Or»Bldae, preghiera, Ur azióne | Ado- 
rare, Adurd' II Oselllare, Ji* de Ud e 
dde cqud, Trezzecarse; dei prezzi, Fa' 
(Ud* e bbasae || 1T««lo , Pòrte | ITsclata, 
Sbattute de pòrte \ lT««lCr«, Scére \\ Ori- 
nslo, t. lett. Apertura, Bocca, Buqe, 
Vócche, f. 

70A. Orehèstra, UrgKèatre, 
706. Órelo, Quartare e Quartale, f. 
Anche, Zzirre, f. 

706. Oree«lKlo, Yed. in Auris. 

707. Oriri, v. lat. Sorgere || Orlèate, 
•m. Urìinde, la Spundate de lu sole \ 
Alberto, Abbòrte, Sbòrte | Abortire, 
AbburtV, Sburtiree, Jettd' la orlature 
\ Orlylae, Urìggene \ Órdlao, Órdene 
I l»Uiordin«, Deseórdene = Assol. Del- 
le donne non pettinate e vestite con la 
debita cura: "Stare in —„,... eeinge- 
ìateW Ordigno e Ordegno, Urdégne, 
^Beddénghe \\ Oraaro , Urnd' || Ordire, 
UrdV. 

706. Órlo, Estremità di qualunque 
siasi cosa, Orle = Lembo di tela, panno, 
ripiegato e cucito Lappe, *Óre = Dim. 
Orletto, Lappétte | Orlare, AUappd\ 
Fa* lu lappe, V *ére, 

709. ^^rtletkj ^Ardiche, Reddiche. 

710. Òrto, Òrte = "Non è la via 
dell' — „, §ta da lònghe \\Córt^, Be- 
ointo scoperto nel mezzo delle case, 
CurtUe = Dim. Cortlelaa,-e«lla, Cur- 
telétte = " Corte „ , La famiglia del re- 
gnante: I sovrani: I magistrati. Córte 
) Cortile, Curtae \ Cortèo , Curtégge, 
Accumbagnamènde \ Cortése , Accrian' 
iate. 

711. Òsso, Osse I Disossare, Dee- 

8U88d\ 

712. Oote, poet. Esercito. Lat. Ho- 
Bte-, Straniero. Nemico |j Ospizio, Uapì- 
sie I Ospedale, e, più com.. Spedale, 
Spedale \ Òste, Tavernare | Osteria, 
Tavèrne = Dim. ^Osterlétta, Tavernóel. 

713. Òstia, Óatte. 
Otre, 1071. , 

714. Òtto, Otte I Ottanta, Vitande j 
Ottoeèato, Òttecìnde | Ottóbre, Ut- 
USbbre, % 

716. Òro, PI. "Ovifl e, più com., 
" Ova„, Ove = " — barlacce „ , stantie,... 
eedute = "La gallina ha fatto 1' — „ ,... 
ha f etate = " Una coppia (*nu pare, o 
du*) d'ova ^ = " Un — a bere „ ,. . . arru- 
Hite, arròste, catte ="— affogato „,... 
'm bréh€idòrie =" — bazzotto „,. . . nné ttò- 



ite nné ttinere =" — sodo„ ,... tòste, aVéS' 
se = " Affrittellato „ ,. . . fritte = " È co- 
me bere un — „, Se fa durmlnne, N*n 
gè vo* nXènde = " Vedere, Conoscere il 
pel neir — „ , Jì' truuènne le pelille, e 
anche : lu péle déndr* a IVóve \ Ovala^ 
Uvaróle \\ Ovatta, Vatte, m., lu Uàtte \ 
Ovattare, Uattd'. 

716. Oslo, Òz'ie, Spasse \ Ozioso, agg. 
e sost. Uzìóse = "Tenere i quattrini 
oziosi nel cassetto „ ,... a spasse, a mmu- 
rV... I Oslare, èta* a spasse, §ta' spass» 
I Nes^slo, Nehòzie = " Non è — „ , fam.. 
Non è utile, opportuno, N'n é affare, 
N*n é ccóse = In generale. Cosa, Affa- 
re, Còse, Mmasciate = Volg. e spreg. 
Uomo rozzo, sgarbato, da poco. In que- 
sto senso, anche di donna, "Negozia,,, 
Mòbbele, Fattappòste \ Nesoxlare, Fa* 
néhozìe; Fa* lu nehuztande. 



717. Fa, e pa-pa, sillabe infant. col 
signif. di Nutrire e di Proteggerei! 
Pappa, Panecòtte, m. = "— frullata „, 
Óv' a mmenèstre { Impappinarsi, 'M- 
brujarse \ Pappo, voce fanc. Il pane, 
la Pappe \ Pappare, Pappd' j Pappd- 
ne-a, Magnóne \ Pappolata, Papòcchie 
I Spappolarsi, Spapparse \ PaflTato, 
Paffute I Papd, voce inf.. Padre, Papd, 
*Tatd I Papa, Pape \\ Padre, Patre \ 
Padrino, Cumbare \ Patria, Patrie, e, 
più com., Pajése \ Patrigno, Patrijje \ 
Patròno-a, Protettore-rice, Patròne \ 
Padrdne-a Patròne = "Essere a — „» 
Sta' a ppatróne \ Patrimònio, Pusse^ 
dénze: ecclesiastico. Patremónie % Pa- 
seere, e, nel senso propr., più com. 
Paseolare, Pasce' \ Pasto, il Cibo che 
si prende in una volta. Magnate, f. " Fo 
due pasti al giorno „, Magne du' vote... 
« A —, Al — „ , Qtiande mhgne \ Pastó- 
re, Pastóre \ Pastorèlla, la poesia che 
i fanciulli recitano alla capannucoia, 
lu Sunétte II Pastóia, Pastóre \ Impa- 
stoiare , 'Mbasturd' \\ Pasta, Paste. 
Quella che si divide per farne tanti 
pani, Masse = "Paste da minestra „, la 
Paste = " Mangiare una minestra di pa- 
ste „, Magnò' la paìte = " Pasta „, In- 
triso di farina e acqua, che serve ad 
appiccicare la carta , Còlle | Pastaio^ 
Maccarunare \ Pasticcio, Tenibane = 
Dim. Pastleetno, Pasticce e Buccunòtte 
I Pastone, sm. La vrénne pe' le cavalle^ 
pe' le halline ecc. j Impastare, Mbaitd'; 
'NguUd* § Pane, Pane = «— casalin- 
go „,... de case = "— afflitto „,... mal- 
luvate = " Midolla (Mujìche), Corteccia, 
Crosta (Còcchie) del — „ = "Bricioli 
(Mujìche) di — „ — " Un cantuccio (can^ 



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88 



pac - par 



dungéUe) ; Una fetta (fìXU *léich€) di — „ 
= "Arrostire ( abbruittdV ) il — „ = 
** Mangiar — golo, asointtOi scusso „,... 
lu pan* aaautte, a saéccìie, e, per isoh., 
pctn* 6 spute = «Pane^ per Massa di al- 
tre cose. "Un — di zucchero „, *Na 
cambane,.. "Un —di cioccolata „, ^Ifa 
P^gge. . . " Un — di pece „, 'Xa masse. . . 
I Panière, Canèstre | C*mpaaatleo, 
Cumbanajje \ ComiMHrno, Cumbagnfi. 

718.Paee,(rad.pa%;i>a9, Unire), Pace [| 
Pacato, Tranguille \ Pacare, Pahd' = 
"—di chiacchiere n, Pahd* a. .. | Paso. 
Nel modo " A — „, 4 ppahamènde i; Pat- 
ta, Patte I Patta, "Far — „, t. di gioco, 
Appattd% Impattare || Si^la««re, Vus- 
ad' Il Oampatto, Strétte || Impacciare, 
'Mbiccid' I Spacciare , SpiccW \\ Im- 
picciare. Lo stesso, e più fam. d' " Im- 
pacciare „ I Impleclone-a, *Ndrecande 

I Spicciare, Sbrigare, Spiccid' = Intr. 
Uscire zampillando d'un liquido, Screz- 
zd* !| Pagina, Paggene, e, più com.. Fac- 
ciate I Scampaclnare, Scumbaggend* \ 
Propaline, *Prupài le | Propagare, 
Prupahd' § Pala, Pale = Dim. Palèt- 
ta-cttlna. Palèlle, PaleUucce | Palet- 
tata, Quanta materia si prende con 
una paletta. Palèlle % Palo', Pale = 
" — di ferro „ , Pal^rre j Palare, le 
viti, 'Mbald* la t?i^»e | Palato, parte 
super, della bocca, Palate § Pacano , 
Pahane \ Paese, Pahéae, Pajéae § Pacca, 
Piego o Involto, Pacxhe = Dim. Pae- 
etaétto, Pacchétte, Paccòtte, m. e f. § 
Pésao, Pégne \ Impesaare, *Mbignd* 
§ Pila, dei ponti. Pelóne, m. | Pilastro, 
Pelaatre \ Oppllare, AppeW § Pinone, 
Gì'aaae. 

Padella, T^. 

719. Paglia, Pajje = " Un fuscello, 
Un filo di — „, *NuUppe... \ Pallialo, 
Mùcchie (sf.), ètambajóne (am,) de pajje 

II Sparpasllare, Sparpajd*, ^lijd\ 

720. Paiòlo, lu Cattare = Dim. Palo- 
létto-lno, CaUarucce, m. = Paioli uà, 
Vaso fisso su tre piedi, dove si scalda 
la colla, lu Tianèlle de la còlle. 

721. Palco, La parte infer. d'un pa- 
vimento: I legnami che lo reggono, 
Suffitte, m. e f. = Del teatro. Lo stes- 
so che " Palchetto „ , Palche = Tavo- 
lato posticcio, per spettacoli, Polche 
= Ordine dei rami negli alberi, Curó- 
ne, f. = Strato, Suolo, di frutte, ecc. 
Strate, FUe, f. — Dim. Palcbetto. As- 
se che si pone negli scaffali o armadi, 
per farne vari palchi o scompartimenti 
orizzontali, Pianétte, 

722. Palla, Palle» Quella con cui si 
gioca, Còchele = Il cesto dei cavoli, Cu- 
culétte = "— di terra o di ne ve „, PcU- 
lòtte = Dim. Pallino. La palla mino- 
re nel gioco delle bocce, detto anche 



" arUlo „ , Òaae \\ BaUa, Botte l BaU*t> 
ta, Caitagn' aZMsse | AbbaUare , Bi- 

durre in balla , *MbalW | Sballa ae, 
Pàttunare \\ AbbaUattare, Volgere qua 
e là come pallottola, AppaUuttd? \ Ab- 
ballinare, Arepiecd' le matarazzt || 
Ballare, AbbaUd' \ Ballerlao-a, Bal- 
larine, 

723 Palma, della mano, PiandeW 
Palma, misura, Palme = Palma della 
mano. " Pulito come il — della mano „, 
Calvo o sbarbato affatto,... gné *na 
piande de mane \ Spalmare, Spalma*. 

Palma, albero, Palme. 

724. Palpare , Palpd* \ Palpitare, 
Palpetd* I palpebra e Palpebra, PaU 
pèbbre, Pennazze ePennazzere de W ée- 
Ghie. 

725. Palude e Pad ole, Padune e, 
più oom., Pcmdane, m. e f. *Pandiér6 e 
spandere \ impaludare, *Mbandand*. 

Panca, 82. 

726. Panda, Panie = "Il muro fa 
— „,..ha cacciate la panie | Panciotto. 
Più com. " Sottoveste „, GMé. Quello 
dei contadini: Sciambrechine, Corpab- 
bòtte. 

Pane, 717. 
Pania, 727. 

727. Panno, Panne = " Panno lano „ 
e "PannolanOn, Panne de lane =: Spec. 
Coperta di lana per letto, Cupèrte de 
lane = "Panno lino„ e " Pannolino „, 
Panne de Une j Soppanno, Fodera as- 
sai grossa che si mette alle vesti. Fò- 
dere de panne | Soppannare, Ftidard^de 
panne || Pdllo, Pàlìe, *Pélte — Corsa a 
gara di cavalli, Carrére, f. || Panico, 
PanìcTie | Panleato, agg. di Carne, Av- 
vuacijate , Vuacijate \\ Pann^ccbla , 
Marròcche | Spannocchiare, §tuzzd' le 
marròcche, lu randìnìe \\ Pdnla e, meno 
oom. " Vischio „ , la Veacajje | Inspa- 
nlare, *Mbeacajd'. 

Pannocchia, 727. 

728. Pdpera-o, Pàpere, f. = Sbaglio. 
"Ha detto una — „, Ha pijate *na chi- 
chere ; e dei comici nel recitare, Ha fatte 
òffe I Papilla, t. med. Capézzolo, Pe- 
pégne, Pupégne \\ Papavero, Papambre. 

729. Parare, Pard* || Insparare, »Jf- 
bard*. Nel nostro uso, comunem., an- 
che col signif. d' Insegnare | Imparnc- 
cblare, 'Mbard' atracciatamènde jj Spa- 
rare, un'arma da fuoco, Spard' : un 
animale ammazzato. Aprì', Spanid*, 
Sbundracd* : una «oppia di calci, Scrue- 
cd', C*<av4' Il Comprare, Cumbrd' e, 
pihoora., Accattd' \ Compratore, Oum- 
bratore § Vitupèrio, Fettfpérte || Pe- 
roro e volg. "Poero„, Pòvere § Parte, 
Parte \ Partire, Dividere, Sparti' = 
Intr. e rifl. Andar via ; Venire, PartV, 
intr. e rifl., JV, Jìraene; Meni', Menìr sene 



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par - pen 



89 



\ partito, sin. Vantaggio olle nn gio- 
catore più forte dà all'altro. "Punti 
di —„,... de vandctgge — "Mettere il 
cervello a — „, Métte' cap* avvìvere = 

* Ingannarsi a — „, Sbajd' 'n gròsse = 
"A— ]pre3o „t Artataniènde, Frappóste = 

* Donna di — „, Mala fémmene, Fémme- 
na cattive. 

790. PmrMwK» e -ita, Parasite. 

731. P»reo, ArremUate, Arrevelat* a 
lu magna' § Risparmiare, Sparagna*. 

732. Parere^ v. lat. Produrre, Gene- 
rare li P»pèni«, Parìnde | Parentado, 
nel signif. di Matrimonio, Parendézze \ 
Imparentare, Apparendd' \ Parte, 
Parte, *Fijanne, f. = La creatura par- 
torita, Orlature — Donna " di —„ , fija- 
ficee = " Fare i parti „ , Assistere nel 
parto, ArcòjjV = " Nascere a un — „ , 
Kasc -i- a ddu*, e, riferendo alla ma- 
dre. Fa' 'na duppianne, *duppranne = 

* Sopra' a — „ e " Soprapparto „ , sm. e 
avv. Déndr* a lu parte \ Partorire, 
intr. Fijarse = Tr. Fa' \ Puèrpera, 
ia Fijate \ Primipara, e, com., Prl- 
naalòia , PrimarCle \ Tlpera , Vipere, 
Vìpre I «Inépro, la Jinépre. 

7iJ3. Parére, Sembrare, Pare' = sm. 
Parére \ Apparire, -4ppa/*t',e, piùcom., 
CunibarV | Appariscènte, Che ddd a 
Wócchie I Sparato, Sparute, Sicché sic- 
ché. 

734. Pari, agg. Di superf. ben livel- 
lata, Piane, Asaucciate = "Con — co- 
raggio „ , Nghe lu stésse. . . = Sost. " Un 
tuo — „, '^t* pare tff = "Pari pari„. 
Con affettata compostezza. "Cammi- 
na „, Va terate terate = " A pie — „, 

A pide fisse, junde \ Palo e anche Pa- 
ro, Pare \ Appaiare, Appajd', Appard* 
\ Pareralare, Appard' ; Render piana 
una superf., Assuccid' \ Separare, Se- 
par d* e, più com.. Spartì' \ Sceverare, 
Arecapd' \ Pariglia, Parìjje \ Parée- 
eiilo. Parécchie = In forza di avv. Su- 
per chi d. 

ParroeelKla, 1005. 

Parrneea, 746. 

Parto, 732. 

785. Pasqua, Pasque = "Rendere 
ia — „, Farse lu predite = "— di rose„ 
la Pentecoste, Pasqua rusate ~ Per 
cstens. "—di Ceppo „, Natale. 

736. Passera, Pàssere, m. = Dim. 
Pa«»eretta-lna, PassariUe, m. Passe- 
rotto, Pulcino della passera, Passa- 
rétte j Passeraio, Cunéìjje de passere 
^= Confuso cicaleccio, spec. di donne. 
Anche "Passerio„, Cerri j e. 

737. Passo, Passe = Dim. Passi- 
no-étto, Passétte, PassetUie | Passare, 
tr. P<Msd* = Intr. Entrare. " Passi !„, 
Favurisce! = P. pres. Passante, di li- 
quido. Che ssubbete passe, s'alleggerisce. 



I Passata, sf. La pasta che si estrae 
dai legumi cotti, Purè, m. Lehume pas- 
saf a ssetacce = " Fare una — „ o " Pas- 
sare un'acqua medicinale „, Beverne, 
Usarla come medicam.. Fa' 'na cure 
de,..\\ Passenrlare, Passeggid', Spas- 
seggid' \ Compasso, Cumbasse, 
Pasta, 717. 

738. Pat-»re, v. lat. Stare aperto; 
disteso II Patènte, Patlnde, \ Padèlla, 
Ferzére = Specie di vaso dove i malati 
possono fare i loro agi, Po^ = "Fare 
una — „, sbagliare il colpo, sparando. 
Fa' 'na palèlle — Dim. Padelletta, Fer- 
zurW,e = Padellina, Soodellina di lat- 
ta o di cristallo per riparare le cola- 
ture della cera, Scudellétte : per illumi- 
nazioni, TtanlUe, m. j Plàtina, delle 
stoviglie, ' Mhratenature ; delle pelli, 
Vernice. 

Patereeelo, 1067. 

739. Patire, Patì' \ Paslènaa, Pa- 
ciénze \ Paslentare, Ave* pacténze | 

Impaslènte, Spacenztóse \ Impaslen- 
tlre, intr. e rifl. Spacténz'iàrse \ Com- 
parire, Cumbatì' \ Passione, Passióne, 

740. Pavire, v. lat. Battere; Calpe- 
stare Il Paviménto, Pavemènde, Pian- 
gate, *Prangate || paura, Pavure = 
Dim. Paurétta, Paurleela, PavurU- 
le I Pauroso, Pavuróse \ Impaurire, 
'MbavurV | Spauraeelilo, Sparvére, 
Spar evére de le ciUe || Sbigottire, Sba- 
huttV. 

741. Pavdna-e, PahÓne, m. j Pao- 
nasso, Pavunazze. 

742. Passo, Pazze = " Ne farebbe dei 
pazzi !„, Anzi, ò savio. Le p6 remétte' 
lujudtzie! I Impanare, e meno com., 
Impasslre, 'Mbazzirse, 

743. Pèeora, Pleure = " Branco (MÓr- 
re) di — e „, | Pecoraio, Pecurale | Pe- 
eoréeelo, 'Mbrujje \ Bécero, Lazzaró- 
ne I Peelillo, Peculie, non com. 

744. Pèlle, Pelle \ Pellaio, Congia- 
piUe I Pellètica, Pellécchie. 

746. PeUére, v. lat. Spingere II Ptflso, 
Pólze, PÓveze= " Tastar^, Toccare, il 
— „, Attendd* ..." Far sentire il — „, 
Fa' wedé'... \ Espèllere, Caccid' || Bus- 
sare, Batter l'uscio di fuori per farsi 
aprire. Più com., " Picchiare „, Tuzze- 
Id' I Busse, f. pi., percosse. Mazzate || 
Appellare, Appella', 

746. Pélo, Féle = Screpolatura sot- 
tile del muro, Setature, f . = " — del- 
l'acqua „, Fióre . . . = " Cavalcare a — „, 
JV sdòsse I Spilorcio, Spelòrce \ Par- 
rneea, Pelucche | Parrucchière, Var- 
vére, 

747. Péna, Péne \ Penare, Pend'; 
Penarse \\ Punire, PunV e, più com., 
Castijd' Il Penitènza, Peneténze, Pene- 
ténzìe. 



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pan - pU 



74& Fendere, ▼. Ut. Pesare. Kiuner»- 
re ; r ém ^m r u, P^jm' ì ^émémim^ Ph»€- 
U 1 ArelKÌ»ftM«^*-s*l«, ArtAtT^méU \ 
ré»t«to, PignaU \ ^mmflmmmiM. '^ IX 
gioco della — „ la Rutture de lapifm.iié. 
"Il di della—,, La prima dmménedte 
de 4tuaré*óme \ reai«lal*-», Pignatar- 
re . rtMM^lAr», Sta' catch' e nnenga» 
wche, o UmwM ca te témgke = Fig. Sta" 
'ndeciee ,/^é—, Péee,\ «e p pé a a (»ts 
PéeeU A ppè aJer g , Jf>p«iM«' | «pè» 
Aere, ^^^èniie' = *— il nome. La parola 
di uno,. Métte' 'nnamze \ tipéaa. Spéee 
;] rMultf se, PtnziÓne ! y t«l — > , P»^ 
giéne, m. Più oom., Affitte^ m. | nvl«> 
■al**, CA« Ka (a ccaeej "nm affitte > Ap- 
picl«attr», Z><r, P0*<^ ('nacoM, *ma pu- 
teche/ 'MI a^ttf | l»pl«i«attte, ^<*t«ai« 
P«B«*lo, un. PèN«l« I PMià«l»r», ^* 
'i>p««« = Ciondolare, JY de Uà e dde 
c^iud I n«*Iav«, intr. App l aa lar al, 
Appaaecarte ^ ^^tmmmwm, PensdT - fg » 
•Iftre, Peniére ; rvaeler***. Pernierà 
se, Appenserate \ l«aptiM«ataif«te, ^ 
2a 'ngcjete Pesare, iVf<r ; C^atrs»- 
pése, Condrapéee. 

PeaAel», 748. 

rersel», 8^ 

749. Pése». La varietà spiocaoa, ospio- 
•atoia, Ptr teche, *Pr^szeche, m. La varie- 
tà duràcina, Percéche, *Precóche, m. = 
** Pèsca,, fig.. Livido sotto gli occhi. Oc- 
chiaia, Lìvete e, scherz. CalamMre, m. 

750. P^Me, Pésce, PI, Piece \ Pe- 
•««re, Pdscd' = Immergersi di un cor- 
po, più o meno, in un liquido, Affun- 
narse | P«««a, Pésche IP — e U l», Chiosa 
in un fiume per prendere i pesci, Pa- 
rate = Lavoro per volgere l'acqua al 
mulino: Cape de Wckcque i Peaeklèra, 
Peschére \ Pescheria, Pesciarìje \ Pe- 
■elmlòlo, Pésciaróle. 

751. P^ste, agg. Tritato ; Ammacca- 
to. Peitate e, meno com., PéHe \ Pe- 
stare, Pesta = -— i piedi ^, per stiz- 
za, come fanno i ragassi, Scapiitijd' = 
Calpestare, CapesUT \ Pes4«Uo, PeitSl- 
le iPlase, agg. Pieno seppo, Chiatte. 
* É grasso — „ èta chiatte | laaplaxa- 
re, tr. e rifl., Abbuttd*, -arse ,. Plsal- 
eil«nolo, Pizzecaróle | PinleiMria, 
Pizzecarìje , Pillare. " — l'uva „, Pe- 
std'... = Assol. "Domani si pigia,,... 
se piste = " — il tabacco nella pipa „ 
Accalecd\., = " — un dito „ Acciacca*,.. 
= " Pigiava forte l'ascio, ma non riu- 
sciva ad aprirlo n, Vu*save...i Pila, 
vaso, PUe = Dim. PUè44a, Pelucce = 
•* — dell'acqua benedetta „ Acquasan- 
dére pi»«Uo, PeséUe. 

752. Pet-ere, v. lat. Chiedere ; Cerca- 
re ' Petlxlene, Petezìón; j Pesavate | 
Pezzènde | Appetite, Appetite, *^Pputi- 
te ^ Pettégolo, Petécule. 



755. PMa. Pédéie, Pétete \ 
re, ^fetetd". 

TbL Pe tr e a e laa e e Pc 

Mmimgmame: volg. Chejóne diasene. 

TS5. Pft4Uae , Pttie ie | PettUtare,, 
Pettené". Delle donne: Are/O' l» cape j 
PetU gaé ag, PetUtùcchie \ «pettlaa- 
re, SciHgad'. 

Tbò. p«Me, PHte = Delle donne, il 
Seno, le Mammelle. * Ha messo sa — „, 
Ha /a tic In — = - Spicchio di — „, della- 
bestia macellata. Putide de — \ Pe«ta> 
4a, Colpo col petto, PiB<«a»fi« = Salita 
piuttosto forte. Appettate \ Klaspe441r- 
•1, JV smitenute, volg. Fess^arse \ Pe4- 
tirasse, Petarróscì | Bspettorare, 
Spurgé*, *£[j»ncA4r, *ScaeV e, ^ù oom.,. 
Jettd* I «p s 4t sra4e, Col petto acoperto, 
S^tteraU. 

Pesaeaie, 752. 

757. Ptaeére, intr. (rad. plac, Pia» 
no. Liscios Piace" Plaeare, Piacd*, 
Appiacé" Plaae, Piarne, *Prane = Sm» 
^Abitare a — con ,,... a la stésse — \ 
intr. Ar^d* piane \ Pia- 
PianétU | Plaaale, Piane, 
*Prane, f. | PlaUa, Piane, f. ; quella 
più corta. Pianézze^ m. = Dim. Pial- 
letta. PiamizzéUe = Strumento por li- 
sciare rintonaco, FreAazxOe \ Plaude- 
elo, Sciavero grosso, Szòrce, f. = Sot- 
tilissima assicella per lasplallaeela- 
re, MbeOicce, f., pe" Mbelleecid^ | Appla- 
mare, tr. Appiand*, *Apprand' \ «pla- 
nare, Spiand\ *Sprand\ 

75B. Placa, Piahe. ** Medicare la — n, 
Arecagnd*. . . ,. PlAasere, Piagne', *Pra^ 
gne \ Klmplaasere, Ar^idgne*, *Are^ 
prdgne' \ Plasaane, Piagmà^ 

Pialla, 757. 

750. Pianta, Piande, *Prande, Péde, 
Piando^, *Prandd' \ 
la Cinghenirve | Tra- 
piantare, Ar^andd', Aremétt^ % Piat- 
te, agg. Piatte, Piane = Sost. Piatte, 
*Pr€itte. Quello dove si mangia la mi- 
nestra, ''Scodella,, Piatte da zuppe. 
Piatte cappmte = *"— di compenso .,,... 
fatt'a rretnéddle = "Piatti, delle bi- 
lance. Piatte: deUa banda, Piattine \ 
Piatteria, Servtzìe de piatte \ Piat- 
taia, ScitdeOare | PUUtela, Ft^itne \ 
Platténe, ChiatteOe. Com. nel pU 
Chiattme { Appiattare, Anmascénne* | 
Rimpiattare, ^miasc^^ii^ = " Pu6 
andari a rimpiattarsi ^, Se pé reterd', 
fi' a repónne', arestepd' | Klasplattl- 
no, gioco fano. *• Fare a — „... a ccó^ 
ve I 91 sepplatte, ^iiiia«CMC« =! Plassa, 
Piazze, *Prazze \ Plasmale, Larghe \ 
Plasaalòle, sost. Ome de piazze = Agg. 
De piazze * Politico, Politica — a „ . . . 
de piazze. ' 

Piante, VtQ. 



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pie - pip 



91 



760. Piselli*, nooello, Piche, f. | Ple- 
•lil»r«, Battere alla porta di oasa, 
Tuzzulà% TuzzéUi^ = Dar busse, Mend\ 
Afnmend\ Dd^ mazzate, mazze \ Ploeltlo, 
Bussata alla porta, Tuzzelate = Per- 
cossa, Bòtte = " Di — „, Di colpo, Tut- 
te nghe 'na bbòfte ~ "Cascare di —„,... 
gné *nu itracce = "^In un — „, Tutte 
nghe *na hhòtte \ PI«etaiòtto, Tuzzela- 
r'èlle 11 Ploea, Picce, m., Punde, m., Cur- 
rive I PloebessIarsI, Piccijaree, Te- 
rare* a ffèrfe | Pt««ant«, di sapori, 
Cucènde | Pleeoso, Garoso, Piccióse \\ 
Plee«lo e Ple«lolo, Pìccule, Picceril- 
le, Picceninne | Ple«lao. Lo stesso, ma 
più fam. di " Piccolo „ = " Farsi piocin 
piccino „, Allibire, Farse, Devendd* 'nu 
pizzeche = Sm. Fanciullo, PiccerUle e, 
più com., Cìtéle= Dim. Ploelnlno, Ci- 
telmce. Pegg., ma tenue di " Piccino „, 
Pieelnaeelo. Masanellétte \ Impleel- 
alre e RlaKple«liilr«, tr. e intr. Ap- 
picceneUV, -Uirae, ArpicceneUX, -ìlirae. 

761. Piede, Péde, Péte = " Dare i 
piedi al bimbo „, Oumenzd' a ffa' came- 
luV = "Dondolare un — „, Fa' bbaUd* 
'na hamme | Dapplède e Dappièdi, 
Da péde, Da pite \ Pedule, Pedaline \ 
Troppiède e Treppièdi, lu Trappite 

I Impedire, 'IShedV \ Spedire, SpedV 
§ Pèxsa, Pezze = " Pezza „, Panni in cui 
rawolgonsi i bambini, Fasciature, m. : 
e quelU delle donne, PannA e Pannuòce, 
m. = Pezzi di tela per medicare le feri- 
te. Più com., " Pezzette „, Pèzze \ Pes- 
arla, Fazzulétte, m., Faazóle, m. | Pès- 
■•, Pizze = " Un — „, mo. aw. *Nu — ; 
Tròppe cchiù, *Na màcchie e :hiù 11 Ple- 
ei4ftlo, Gl-ambo di frutta, di foglia, e, 
per sim., di bottone, Piccióle | Spleelo- 
lo. Moneta minuta, Spicce =" Prete — „, 
Prlvete eémblece \ Spleelolare, Spic- 
ciuld' — " — i quattrini „, Barattare 
una moneta in altre di minor valore, 
Cagnd\ Scagna' § Pòlipo, Pulpe, Pùlepe 

II PòiTVlo, CòUe ; Apposolare, Appujd' 
! App4^««io, Appógge. 

Piegare, 775. 
Pieno, 776. 

762. Pietansa, Pietanze, Piatanze. 
piflrero, 773. 

Pigione, 748. 

768. Pigliare, P^d* | Ripigliare, 
Arepijd' \ Ripiirllao, gioco fanc. " Fa- 
re a — n, . . . a vvrécce = Fam. " Fare 
a — „, ^Riprendere le cose vicendevolm. 
regalate,... a ugnune è'arepXjJe lu sé' 
= Vendere la roba per quel ohe costa, 
Fa' a ccagna-quratrine. 

Piffnatia, 767. 

764. Pigro, Picre, Pettetróne. 

765. PXla, sf. lat. Palla |I Pillola, Pì- 
nele = Fig., m. | PlllAeetaera, Sarizze, 
m. (de fanghe). 



766. Ping-^re, v. lat. Dipingere,. 

Depingé* e, nel senso proprio, più oom., 
Pettd' I Pittore, Pettóre \ Spènsero e, 
meno oom., Spègnere, Estinguere, il 
fuoco, il lume, ArmurV : la sete, Smur- 
zd* : la calcina, Spegne': la polvere, 
Smurzd* \ Spendi t*io, dei lumi, Cam-^ 
banUle : delle candele, usato nello chie- 
se, Papine. 

767. Pino, (Chiappine \ Pina e Pi- 
sna. Pignòle, m. | Plnèeeltlo e, pia 
com., Pinòlo, la Mandorla del pino, 
Pignòle, m. | Plgnatta-o,PéDtola-o,Pt' 
gnate, f. || Péee, Péce | Pleeia, CÓppier 
*C6ppre I Appleeiare, le candele, Ap- 
piccid' (che nel nostro uso è sin< di Ac- 
cendere, in generale) | Appiee«*re, Im- 
piccare, 'Mbeccd' : il foco, Métte' fòche, 
Appiccia' I Appleeleare, Appiccecd' \ 
Spleeare : un frutto dalla pianta, Còjje: 
un salto, Speccd', Dd', Fa', 'nu zómbe: 
" Spiccare „ e, più com., " Staccare il 
bollore „, Cumenzd', Sci', a vvullV = 
Rifl. Delle pèsche, delle susine. Spac- 
carsi = Intr. Bisaltare, Fa' spicche \ 
Spieeaee, agg. di pèsche, susine. An- 
che Spleea, Che sse spacche. 

768. Pio, Pije, Devòte \ Piet*, Pietd, 
*Piatd, *Pite I Pietoso, Pietóse, *PiatÒ- 
se, *Petévele, *Chi ha pite, 

769. Pldmbo, Piòmms, *Pròmme \ 
Strapiontbare, Spiurnbd', 

770. Piòppo e, volg., "Chiòppon, 
Piòppe, Chiòppe. 

771. Piòta, Zolla erbosa, Téppele. 

772. PiÒTere, Piòvere, Piòve', *Prò- 
vere. Pròve* = " È piovuto „, Ha piòvete 
= " Comincia a — „, Ha 'ppéUat' a ppiò- 
ve' = " Smette di — „, Ha landat' a — 
= " Piove a dirotto, a rovescio, a boc- 
ca di barile, come Dio la manda, la 
sa mandare „, Piòv'a dderròtte, a ccéV 
aperte, a zzeffunne, come Ddi' sa fa' = 
"Piove a paesi „, L'acque va a cculòn- 
«6 = "— sul bagnato „, Sòpr' a Incòt- 
te, l'acqua vullite! | Plòwla, Acque = 
Dim. P10Ks«ita-erèila-lollna, Ac- 
quétte, AcquarìUe | PioTiwinare, Piu- 
vilecd', *Pruv6lecd' \ Piovitura, Tem- 
bére II Pinma, Piume, *Prume \ Piumi- 
no , Cfuscine de piume = Nappe tta per 
la polvere di cipro, Piumacce, 

773. Pipa, Pii>pe="— di spuma (schiu- 
me, acume); di coccio (de créte); di ra- 
dica (de radice) = Cannella (Cannucce,. 
CeppéUe) da — „ = " Fumare a — „, Fu- 
md' ahi — , Qla — = " La gromma (rage) 
della — „ = Dim. Pipetta-ina, Pippa- 
reUe \ Pipare, Fumare con la pipa, 
Fumd' a la pippe, ela—\ Pipata, Bue- 
canne = Quanto tabacco entra, sta, 
nella pipa, Fumate j ImpiparAl, Fu- 
mdrsele, Fumdrsene \\ Piva, Scupine % 
Plflrero, e volg. " Pifero „, Bìfere, f. = 



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^ 



plp -pre 



Chi lo sona, SunatÓre de bbìfere || Plc- 
«lona-e, Piccióne, m. 
Pipistrello, 1098'. 

774. nitore, intr. Pizzecd\ Mucce- 
■cd^ I Pliia, Muccòcórey m. Muccecarijòy 
f. I Plsso, Muschettóne = " Pizzi „, Fedi- 
ne, Barbétte. Se grandi, Pedinone, Bar' 
bettune | Pluteo, Pizzeche, Pizzecate, 
f. I Plssieotto, 'i^u bbóne pizzeche, *Na 
■bbéna pizzecate \ Plsaleare, Pizzecd^= 
Prudere, Muccecd* \ Plsaleore, Prudore, 
Muccecóre» Fig. Prudite \ Plssleorlmo, 
Solletico, Prudite. ^ Fare il — a uno „, 

TiYecoW» II Plnio, Morso, Puntura, di 
vespa, zanzara: li segno che ne rima- 
ne sulla pelle, Pizzecature, f. | Plaia- 
re e Applnsare, Pizzecd* \ Applnsa- 
tura, Pizzecature \ Applnao, Pizzeca- 
ie, f. = Del vino, Spunde. 

775. Plec-tere, v. lafc. Bipiegare. In- 
trecciare || Piegare, Piehd', Piece', PJ- 
cd', *Precd' \ Spiegare, SpieTid*, Spiecd', 
*8precd^ \ Impiegare, * JUbiehd' ,' Mbiahd* 
I Impiegato, *'Mbiahate \ Ripiegare, 
^repiehd' Arepiecd', *Areprecd\ 

776. -plère, v. lat. usato in compo- 
.siz. Il Empire e, meno oom. lÈmple- 
re, *MbS\ *'MbrV \\ Pévera, 'Mmuttató- 
re, m. |I PlCno, Piène, *Préne \ Pièna, 
•del fiume, Piéme, *Préme = " C' è la — 
in Sangro„, Lu Sangre pòrte, oha'ccó- 
te, la piéme; e anche assol., lu Sangr' d 
*ccóte II Plèbe, PVèbbe | Plebaglia, PUb- 
bajje, Prebbajje \\ Più, Cchiù || Pòpolo, 
PòpuU, Pòpele I Pubblico, Pubbleche, 
*Prubbec7ie. 

777. Pòco, Po', agg. Pòche; Czóne. 
*'Pooo lavoro „, Pòca fatije = "Poco 
.guadagno „, Pòche huadagne, abbusche = 
Sost. " Un po' di pane, di vino, di fero- 
do „, '-^t* ccóne pane, *Nu ccóne vine, 
*Nu ccóne bbróde. " Si può campare con 
— „, Sepócambd' de pòche = " Vediamo 
un po' „, Vedérne 'mbó = " Ha un po' di 
febbre „, Té' *nu pòche, 'nu ccóne, 'na 
*mijichélle defréve = " Mi ha restituito 
quei pochi „, HP d rrennute chela puche 
■de quatrine = Avv. " Mangia — „, Ma- 
£ne pòche = " A ogni — „, Spesso, Ugno 
jppoca tande || PAolo, n. di pers. Pàvéle, 
Pèvele § PAu«a, Pàuse \ Posare, Pusd' 
= Intr. Smettere, Appusd' — Biposare, 
Appuaarae, *Abbendd' = Far la posa- 
tura, Appuad' I Pòsa, sf. Il fermarsi, 
Puaate, Appuaate: Biposo, Póse, Rèquie, 
*Abbènde = Atteggiamento della pers., 
■oontr. di " Movenza „, Puaeture \ Posa- 
ta, nel signif. dì " Posatura „, Deposito 
dei liquidi. Póse, Tare, BeaaUte, m. | 
Posatolo, degli uccelli, Reaedetòre, Se- 
detóre | Riposare, Arepuad'. 

Polipo, 761. 
Pollo, 806. 
Polso, 745. 



778. Poltrone, Piddròne, Pélletróns, 

779. Pòreo, Pòrche, *Pòrce, 
Porre, 968. 

790. Pòrta, Pòrte = " — di strada „, 
Porte de la case. D'una camera, della 
scala, della stalla, di una capanna, 
" Uscio „, non " Porta „. Noi, sempre 
Pòrte = Per gli Afl^si, le Imposte, che 
servono a chiudere la porta, Pòrte | 
Portière e Portinaio, Purtanare, 
*Pur telane | Pòrto. Pòrte \ Portare, 
Purtd' I Portata, Vivanda che volta 
per volta si porta in tavola al pranzo, 
Piatte I Trasportare, Traapurtd*, ètra- 
purtd\ 

781. Poat, avv. lat. Dopo || Poi, Po', 
Dòppe, Dapò \ Dòpo, prep. e aw. di 
tempo, Dòppe, DapÒ. 

Posto, 963. 

782. Ptf sso. Pózze = « — fondo „, . . . 
cappute = " La bocca (vócche), la gola 
(lu còlle) del — „ = •* Tirar su l'acqua 
dal — „ Caccia'... 

783. Pranso, Desinare lauto, signo- 
rile, generalm. con convitati, Pranze. 

784. PrKtleo, Prateche, Pratteche \ 
Pratlea, Prattiche, Pratteche. = "Par 
le pratiche „, degli addottorati, Fa la 
— I Praticare, Pratecd', Prattecd* = 
" Nella grossezza del muro praticò (ha 
cacciate) una scala „ = " Non pratica 
nessuno „, . . . ngha neciwie = " Chi pra- 
tica lo (nghe lu) zoppo, impara a zop- 
picare „ . " Dimmi chi (nghe echi) tu pra- 
tichi, e ti dirò chi sei „ | Praticante, 
Chi, Che, fa le pratiche, Chi, Che, ffa 
la prateche § Barattare, Cagnd' ; Fa* 
a ccagne. Fa' 'nu cagne. 

785. Prato, Frate, *Perate. 

786. Pre, partic. avv., che si pone 
avanti a molte parole nei signif. di A- 
vanti. Prima || Prldre, Prióre, Pr'ióle \ 
Prima, avv. Prime, Prì,Apprime \ Pri- 
mario, Primo, Principale, Prime \ Pri- 
mavèra, Primavère | Primaverina, 
fiore, Margardine || Principio, Prengì- 
p'ie = " Dal — „, Da lu mbrengìpìe. Da 
la cumenzate. 

787. Predèlla, degli altari, Sgab- 
béUe — Del lego comodo. Piane (de lu 
lòShe) I Predellino, Montatoio delle 
carrozze, àtaffòne \ Predellncce (A), 
'Mbracciapalòmme. [Ant. alto ted. Pret, 
Tavola. Cfr. abruzz. Prltde, f.]. 

788. Prèmere, Prlmere, Prème' \ 
Premura, Premure \ Prèsso, prep. 
Vecine = "A un di — „, Vecine, 'JHbac- 
ce = " — che „, Quace = " — di noi „, 
Nel nostro paese. Da nu' = Sost. " Nei 
pressi di ... „, Vecin'a... \ Appressa- 
re, Avvicend' \ Comprimere, Prème' \ 
Sopprèssa, strumento, Supprlacei 
Soppressata e Soprassata, specie di 
salame, Suppreaaate, 



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pre - qua 



Prendere, 935. 

789. Prèsbite, Prlsbete | Prète, Prè- 
te, Prlvete = ** Tonaca da — „, Vhata 
lunghe, lònghe = '^Jjo tira, Si tira, su 
per — n* ^ v6 fa\ Se vófa*, — . = " Con- 
saorar — „, Dd* la mésae = " — spiooio- 
lo „ — sémblece = Arnese per isoalda- 
re il letto con la cècia, Mòneche = Dim. 
Pretino, Prev«tucc6,Pfere*arèn« | Pre- 
tlieolo, Prevetazz^fle \ Pretalo, Chi se 
la fa nghe le pHvete, Amiche de le prl- 
vete 1 Arelprète, Arcepréte, Arceprì- 
vete. 

790. Prèsto, Preste = "A — „, Prè- 
ste, Pe* lu priste = Dim. Prestino, 
PrestarìUe iPrestaménie, Prèste, 
Lèst' e ppriste, AUst' alaste | Prestare, 
Prestd\ ^Mbrestd' = "— aiuto „, Dare 
aiuto, AJutd' = " — fède „, Créde' | Ap- 
prestare, Prepard^ — Fornire, Bd'. 

Prete, 789. 
Pressemolo, 982. 

791. Prèsso, Prlzze | Presloso, Pre- 
zióse] Prèdio, Prégge \ Preclare, 
Preggid\ 

792. Prftbo, Pròbe, Pròbbe \ Pròva, 
Préve = « Far — „, delle piante. Alli- 
gnare, Provare, AUignd% Fa' bbéne \ 
ProTAtura, MuzzarèUe \ Approvare, 
Appruvd' Il Brontolare, Mummer'id', 

793. Pròprio, Pròprie, Pròpie, Prò- 
pete. 

ProTvedére, 1060. 

794. Pnsno, Póme, | Pn^na. t. lett. 
Battajje \ Pnvnétta, Arnese di cenci 
per prendere il ferro da spianare, Cu- 
scenétte, m. 

7^. Pnla. Com., " Loppa „ e « Lolla „, 
la Buccia del grano, che rimane a ter- 
ra nel batterlo. Come | Spulare, Sca- 
md' (Noi chiamiamo la PuUe i Cartoc- 
ci della pannocchia di granturco). 

796. Pniee, sf. Póce, m. | Spnlelare, 
Sptdgid* I Spnleiiare, intr. Sviciild', 
Svieularsene \ Pnleeséeea, Livete, m. 

797. Pnlelnèlla, PulgerieUe, Pulece- 
nUae I Pnlelnellotto, Persona masche- 
rata da pulcinella, PvlecenhUe. 

798. Pnlévsla, la Crtdle. 

799. PnléviTlo, pianta, PulSJJe. 

800. Ptfnsere, Pungecd' = P. pr. e 
Agg. Pnnsénte, Che ppóngeche; Pez- 
zute — P. pass. Punto, Pungecate \ 
Pdncolo, PundéUe,Pungecarìiae \ Pun- 
si vllone, delle vespe e sim., Quìjje \ 
Ponto, sm. Putide = " Non lo conosco 
— „,.,. pe' nnXlnde = " Non ha — giudi- 
zio; punta pietà „, Nen de Judìzìe, pie- 
td, pe' nntènde | Puntiglio, PundìJJe, 
Punde I Puntiglioso, Pundijóse, Pun- 
dóse I Punta, Punde, PÓnde; Pizze = 
** Punta „ e " Mal di punta „, PuTidure 
= ** Cappello a tre —e „, ... a ttrS ppiz- 
ze ! Puntèllo, PÓnde, f. Zeppónde, f.— 



Puntellare, Appuntellare, Zuppun^ 
dd\ Zeppundd' \ Pensare, ^urzarse t 
Punseeehiare, Pungecd' = Fig. Dd' 
le bbòtte, le frezzate \ Impuntire, ma- 
terasse e sim., Trapundd' \ Spuntare^ 
Spundd' ; Spezzutd' = Intr. Spundd' \ 
Pugnale, Pugnale. 
Pupilla, 803. 

801. Putare, v. lat. (rad.jm, Bipulire 
tagliando^ Bisecare || Potare, Putd' | 
Potagione, Potè | Potatolo, strum.. 
per potare, Pid com., " Bóncolo, Pen- 
nato,,, PutatÓre, RÓnghe \ Amputare, 
t. med., Tajd' \ Computare, CalctUd*,. 
Métt' a ccónde | Contare, Cundd' \ Cdn- 
to, Oónde = " Il — torna, non torna „, 
Lu cond' arrlsce, n'n arrèsce = "Im- 
parare a far di —„,... a ffa' le cunde 
= " Mettere in —„,... a ceónds \ Rae> 
eontare, Arcundd', Accundd' = Bife- 
rire, AredV % Puro, Pure \ Prètto, 
agg. Di vino. Nétte = " È una pretta ^t?^- 
ra) bugia „ = " È un — (vére) ignorane 
te „ = " Parla un — (sguajate) lanciane- 
se „ I Portare, Purgd', *Purehd' | Pur- 
gante, Purghe, f. *Pru7ie e *Pruve, f. 
= " Purghe „, i Mestrui delle donne, 
lu Mése I Purgatorio, *Prehadòr'ie | 
Spurgare, Cacciare il catarro, Spur- 
gd' e, più com., Jettd' = Levare le im- 
mondizie, Spurgd'. 

802. Putire, e, più com., " Puzzare „ 
Puzzd' I Pusso, Puzze, f. e m. || Putre- 
fare, Putr^d', MbuzzedV || Pus, t. 
med. Marce, f. Matèrie, f. | Plutola, 
Pestéme | Suppurare, MenV a ccape, a 
ffa', a mmature. 

808. Putto, t. lett. Bambino dipinto 
o scolpito I Puttana (dal signif. di Ba- 
gazza). Puttane \ Pdllo, PuUe — Dim. 
Pulelno, Pulgine, Pecine \ Pollalo,. 
Stalle de le halline || Polèdro-a, PuUé- 
t9*6 II Polltfne, Càcchie \ PdUa, Vena 
d'acque | Pullulare, Scaturire, Sórte' 
= Gl-ermogliare, Cacchid' \\ PuppUtto- 
la. Bambola, Pupe \ Pupilla, Pupe, 
Pupe de II' ócchie \\ Pube, Pettenìcchie || 
Puertsia, Citelanze. 



Quadro, 806. 

804. Qtiaer-ére^ v. lat. Cercare II Chiè- 
dere, Cercd' = " — in moglie „ e, assol., 
" Chiedere „, Mannd'' pe'... \ Chièsta, 
sf. Del chiedere in moglie, la Rechiéste 
I Questione, Quest'iòne, Cust'ióne \ Què- 
stua, Quèstue, Quèstre. Più com., la 
Cerche \ Squisito, Squesite, Scusite. 

Quartiere, 806. 

805. Quat-ere, v. lat. Agitare con vio- 
lenza Il Dlseutere, Descute^ \ Seòtere 
e, meno com., Scuòtere, Scuteld^ =- 



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94 



qua - ran 



"— una febbre „, Batterla, Ten^ *na 
febbre = "— la testa, il capo „, negan- 
■do, dabitando. Fa* ccénne... = Com- 
m^Tere, Eccitare, Cummóve* , Scòte* \ 
Scòtola, Mmaccature, m. | S««tolar«, 
il lino, Ammacca* | S«òsb», Scòsse, f. e 
*m. = Pioggia gagliarda ma di poca 
durata, Siròsce, m. * bròsce \ Rl«eòt«- 
r«, Esigere, *8igge* \ PereòAere, Vatte* 
Il Fracassare, fracassa*. 

806. Quattro, Quattre | Quattrino, 
Quatrine ==■ " Quattrini p, Danari, Otta- 
trine | S^iaattrlaare, Vede* e revedé*, 
Penzd* e repenzd* \\ Qaartlftre, parte di 
città, Quartére ~ Appartamento, Quar- 
te. Dim. Qnartlerlno, Quartine — La 
parte laterale e posteriore del tomaio. 
Tal&ne, Pizze- forte = Luogo dove i sol- 
-dati alloggiano, Quartére \ Squarta- 
re, Squartò^ \ Squarciare. Quarchid*, 
"Voce squarciata „,... quarchiógne \\ 
Quadèrno, Quaterne \ Squadernare, 
Squatenid* \ Quadro, Quatre \ Q na- 
strato, Quatrate | Squadrare, Squa^ 
trd*. 

807. Quèree e Querela, Clrcjie \ 
Querelòlo, Vuscéjje e Veacéjje, f. 

808. Querèla, Querèle, Curéle | Que- 
relare, Bd* guercie II «ridare, Gredd* 
■e, più. com.. àtreUd*, Stride* = Ripren- 
dere "Q-ridarlo!„, àtrìlleje, àtrìdeje, 
Fajje *na ètreUate! 

809. Qui, quae, quo-d, qui-8, qui-d, 
forme del pron. lat. interrog. e relat. 
It. Chi ?, Chif \ Chiunque, Ugne chi \\ 
Che, pron. rei. ind., Che = "La cosa 
^i — parlai „, La còte che parlive := "Il 
bricco con che (o, più com. "con cui„) 
si fa il caffè „, La ciuccheUattére che sae 
jce fa lu café = In forza di sost. " È un 
gran — „ ^ 'na grossa còse = Gong. 
" Credo — venga „ ,. . . ca ve* = Abbr. di 
Perchè, Poiché, Affinchè. "Andiamo via 
«che (ca) è tardi „. "Tienilo, che non ca- 
schi „,..,ca se nnò. . . || Ore, e, più com., 
DdTe, Addóve, Addò, Adònne, Dònne \ 
]>OTunque, Ugnaddò, UgnadÒnne \ Có- 
me. In qual modo , Còme, Gnd \ Co- 
munque, In qualsiasi modo, Ugne cò- 
me Il Quale, Quale | Qualche, Quacche, 
Cacche, *Caleche, *Ca \ Qualcuno, Cac- 
chedune | Qualcosa, Qualche cosa. Cac- 
cóse Il Quanto, Quande | Quando, 
Qtiande, 

810. Quièto, Quiète, Cujéte \ Chéto, 
Quiète, Zitte; Fitte \ Quietare, Quota- 
re, Chetare, Acquiate* \ Racchetare, 
Accujatd*, Arcujatd* \ Inquietare, *N- 
jgujatd*, *Ngustijd*. 



811. Rabbia, Rajje = "Far le rab- 
ibie^, dei bambini stizzosi, Fa* le virre 



I Rabbioso, e, più com., "Arrabbiato „, 
Collerico; Incollerito, Arrajòse; Ar- 
rapate I Arrabbiare, ArraJéPf-Jarse 

812. Raetn»olo, §chiandarèUe, Scan- 
darUle \ Racimolare, JV pe* scanda- 
riUe. 

813. Rddcre, Fa' la varve = É un 
coltello che rade„,... che vva gné 'nu 
r asole = Cancellare raschiando, Cassd!', 
Scassd* = Levar via con la rasiera, 
Dd% Mend* lu ròcele \ Radimadia, Ha- 
demése j Rasare, Arrasd' j Ras dio, 
Rasòle I Rasièra, Bòcele, m. Stajelle, f. 

I Rasente, prep. *Ré86 \ Rasentare, 
Jl* vecine vecine, *rése rése \\ Rastrèllo, 
RaschUle = Specie di cancello, Bastèlle 

II Raschiare, e, popol., Rastlare, S(t- 
scecd' = Far quella specie di ringhio, 
che suol farsi quando si ha prurito in 
gola, o per richiamar l'attenzione di 
alcuno, Rascecd* \ Raschietto, strum. 
con cui si raschia o sul muro o sulla 
carta, Rascecatòre ; Caasatòre § Rdde- 
re. Ródere, Róde* \ Rosicare; Rosic- 
chiare, Ruacecd*. 

814. Radice, Radice, e, più com., Rà- 
deche \ Rddlca. Lo stesso ohe " Radi- 
ce „, e si dice spec. di rad. medicinali. 
Noi, invece, all' inverso | Radicchio, 
Cecòr'ie, *Cecòre § lilqulrlala, Recu- 
lìz'ie, 

815. Radio, t. med. Uno delle due 
ossa deiravambraocio. Forma popoL 
di " Radio „, è Rasalo, Ragge | Rasso, 
Razze, FruDdÒne \ Raacolare, delle 
galline, Pasce' = Frugare, Arevucignd* 
% Randèllo, Turtóre \ ArrandeÙare, 
ìM' lu turtòre % Ramo, Rame = Ra- 
ma, Ramo non tanto grosso staccato 
dalla pianta, Rame. 

Ravanclia, 316. 

816. Ra^assa, Donna giovane, già 
da marito, Giòvene, e, fam., Bardasce; 
non com., ZetèUe = Donna non mari- 
tata, tuttoché avanzata negli anni, 
Giòvene = " — invecchiata „, ZeteUòne \ 
Rasasso, Rahazze e, più com., Barda- 
sce = Garzoncello che fa i minuti ser- 
vizi di una bottega, Lavuranducce, 

817. Rayla, Rasine, m. = "Acqua 
di — „, Acque da race. 

818. Raffilare, Rajd* , Arrajd' ;j 
Si»raltarc, Fa* lu vuccàlòne. 

819. Ras no, Ragne, f. | Rasnat«lo, 
Téle de ragne \ Ra^nare, dei panni, 
^enarse: dell'aria, *Ndurbedarse \ pl- 
rasnare Levd* le téle de ragne. 

Ramarro, 10. 

Rammendare, 621. 

Rammentare, ^2. 

^0. Rana, Nell'uso fam., più com. 
Ranòcchio, Ranòcchie, f. || Rantolare, 
Rachijd^ I Rdntolo, Rache || Rancdro, 
Odio coperto, Acete \ Rdncldo, RdngeH 



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ran - roo 



95 



] K»nolcllre, e Krr»iielcllre, Arrange- 
tirse. 

BABdello, 815. 

821. B»niio, Luacìje, f. | R»iui»ta, 

Nel modo: "Fare una — „, Fa^ la 
Itiscìje. 

822. R»pa, Rape | Rapastrèlla, e 
RApaMir^ne, Senapa salvai ioa, Sala- 
póne^ m. § R«T»nèllo, Rc^fan^e, 

823. R«plr«, poco popol., Tòjjé*, Ac- 
chiappa', Scaffd I Rapidità, Fùrie, VXu- 
lènze II Arrapinami, Affannarae, Fete- 
cJiiJiP 8 Arraffare, Arraffò? \ Raftto. 
Com., ** Baffi „, pi., Va Chiappe e Oràp- 
péU § Rapare, Tagliare ì oapelli a co- 
tenna, Arraad* § Rampa, Ramhe \ Ar- 
raaaplearBl, Arrcmibecarae, Arrangd\ 
intr. 

RaMoitare, 968. 

Rastrello, 813. 

Bar Tiare, 1083. * 

824. Rébbio, Ciascun ramo della 
forca : Ciascuna punta della forchetta, 
Còme. 

825. Red-, prefisso lat. Re, RI, Re, 
Are I l»i«tro, Arréte, Apprèaae = " — le 
spalle „, Arrét' a le apalle = "Da — „, 
Da rréte = "Bimaner — „, Areatd' rrSie 
= "Esser — a un lavoro „, Attender- 
ci, „ §ta*. Tene", a ffa\ . . = " Andare, 
Correr — a uno „ , JV, Córr' apprèaa' a 
une =" Condursi —una persona „, Pur- 
tara'apprlaae. . ,=" Star — a uno „ per ot- 
tenerne qc, §ta' pprla8\ . . | Addiètro, 
Indiètro, Arréte. = "All' indietro „, 
Arréte, A pparf arréte,. 

826. Rèndere, Bègge\ e, più com., 
Tene*, MandenP = "Se non lo reggi (ti, 
mandi), va in terra „. "Lo reggeva (te- 
ne) per le braccia n = Besistere. "Non 
r^ge (areaièie) al dente, alla prova = 
"E colore che non regge „,... r'hgge, 
areaiSte, mandé = "— l'ombrello, il 
candeliere „, Tene* = Fig. " Begge alla 
celia „, 8e pijje lu achérze = " Beggere 
la celia „, Tene* man* a lu achérze = 
Bifl. " Non si regge „ Nen ze té*, mandé, 
ritte, Nen z*atté \ Rltlo, agg. Ritte = 
Sost. Sostegno posto per ritto, Canneté, 
f. Félagne, f. | Rissare, Arrezzd:* = Bifl. 
"Bìzzatì!„, Arrìzzete! \ Rè&ta, sf. Nel 
modo : " Dar — „ Dd* rótte, aud'iénze \ 
Corrèssero? Currègge*, Currèjje* \\ Ae- 
eorcersl, Addunarae , Adduvenarae j 
Aeeèrto, &gg. Accòrte || Seòrsere, Scór- 
re*, Deatingue*, *Calijend* = " Farsi — „ 
Dar nell'occhio, Dd:* a Wócchie \ Scòrta, 
Provvista, Pruviate \\ Dirigere, Derig- 
gé* I Diritta, sf. La mano destra, la 
Deritte, e, più com., la Mana ritte \ Rl- 
rissdne, Uae = " Ha preso il — (Vuae) 
divenire tutti i giorni da noi „ = 
* Batte sempre li; ormai è un — pre- 
so „,. . . é^nafiaaazxóne \\ iirtA, sf. Contr. 



di " China „, Salite, Còate,*Capamm6nde 
I Èrto, agg. Ripete, Appéae \\ Pèrsola, 
Capannate \ Percolato e Pèrsola, Ca- 
pannate \\ Spèrsere, Spòrge*, *Sfurgid' 
e * ^Órge* || Sdrcere, Bizzarsì, Arrez- 
zarae = Elevarsi dal piano. Sórge* = 
Degli astri. Nascere, *Scì* = Sorsénte, 
sf. Surglnde, ^Sur'ilnde § Ré, Rré \ Re- 
sina, Reggine \ Tleeré, Vicerré \ Rea- 
*•» agg- Rehale, Rtale | Resalare, Are- 
h(dd*,Arìald* \ R1sas11«, sf. pi. Interio- 
ra dei polli, Fehafine, FetechiUe \ Rè- 
sola, Réhule, Révele \ Rèsolo, strum., 
^tajje, t = Dim., Resolétto, §tajme, 
ì, I Resolare, Rehuld*, RevuW = Re- 
solato, agg. Arrevulate. 

Rendere, 296. 

827. Rène, t. med. RugnÓne \ Rèni, 
sf. pi. La parte opposta al petto, eccet- 
tuate le spalle, Rine, m. pi. = " Sentir- 
sela giù per le — „, o "Sentirsela sdruc- 
ciolare giù per le — „, Immaginarsi vi- 
cina cosa spiacente, SendiraeVaòhaUe 
pe* li — Il Arnióne, I reni degli ani- 
mali da macello, Rugnunate; del ma- 
iale, lu Lemme. 

BÓS. Rèsina, Raaìne, m. 

Reslpela, 840. 

Respirare, 983. 

829. Rèsta, Treccia di cipolle, agli, 
Cèrte. 

830. Réte, Réte = Omento, Rizze, f. 
= Intrecciatura di fili di ferro, Rizze, 
f. = Arnese per portare paglia o fieno, 
Rite, m. • 

831. Ribadire, Arebbatte. 

832. Ricamare, Recamd* , Racamd*, 
Arracamd* | Rleamo, Rscame. 

Ricordare, 258. 

8'!3. Ridere, Ride* \ Riso, sm. Riae, 
m. e f. = Dim. Rlslno-ollno-ettlno, 
Reaétte, f. | Risata, Reaate e Riae, f. \ 
Ridanciano, jRt'^IarèlZff | Deridere, 
Areacurnì* \ Sorridere, per segno di 
compiacenza, Aretenéraene. 

834. Ripa, Luogo scosceso. Ripe \ Rl- 
Ta, Rive, e, più com., Lide, m. | Ripi- 
do, Ripete I Straripare , Strarepd* \ 
ArrlTare, Arrevd* , Arruvd* = Col- 
pire. " L' arrivò con una sassata „ , 
J*d chiavate *na pretate = Picchiare. 
" Se non smetti, ti arrivo „, Se n*n de 
iti fitte, e -i- abbuache = Perir molto. 
Anche rifl. " S'è arrivato col temi>erino^, 
S'd fatte *na tajature. . . = " Son parole 
che arri vano „,... che ppaaae lu cére. 

Riporre, 963. 

835. RITO, RuvanlUe || Rnseèllo, Ru- 
vanèUe 11 Derivare, intr. Dipendere, 
Meni*, *NderbenV. 

836. Rdeea, Arnese per filare, 0^91(^0- 
chie, ChenÓcchie \ Roeeata, Cunócchie, 
* Ngunucchianne. 

837. Rèeetalo, di salsiccia, *Na aa- 



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96 



rom - sap 



vecicce = Di acqua, 'nw Jltte = Di vo- 
ce , Cavate, f. 

888. Rompere, Bómbe' | RompleM- 
lo, Precipizio, Derupatòrìe = Scapi- 
gliato, Scapézzacòlle \ ]>lroiiipere. 
"— il lino „, Ammaccd\ . .=" — una fune 
nuova o risecchita „, Dd* *na *mmtiUate.. 
= ''le membra „, Desciòjje*.,. % Rupe, 
iZtpd I ]>lrapo, Serrupate, 8errepate\\ 
Ròeea, Fortezza, Tórre {Ròcca, nel 
nostro uso, è solamente nome di alcuni 
comuni) = " — del camino „, lu Cappelle 
de la ciumenére. 

880. Rendine, Rénele = " Bondinel- 
la„, vezz. di Bendine, RundenWs = 
Rondinino, il Pulcino della rondine, 
Benelélle, f. = Rondóne, Specie di 
rondine, Eenélóne, 

Roslffnolo, 193. 

840. Rósso, Bósce \ Rosslgrno , Bu- 
eciazze \ Rossastro, Bvaciaetre \ Ar- 
rossare, tr. ArruacV ; Tégne* ròsee \ Ar- 
rossire, intr. Arruacirae, Farse ròsee 
§ Reslpela, Beaìpule, Besepéle, *Beatb' 
bele % Robbia, pianta, Bùbbie || Russi- 
ne, Buzze II Rtfffna, Bégne e, meno com., 
Sgàbb'ie. 

8A1. Ròta, e, meno pop., Rnòta, 
Bóte I Rotèlla, Osso del ginocchio, Co' 
chele 1 Arrotino, Butine \\ Rniiare, 
intr. ZurW \ Raiio, Zurle, f. | Rnsso- 
lare, Buceld\ Bucelid' \ Rdssola, Bu- 
tìUe I Rnssolone, Cascatone II Raròe- 
elo, Trajìne = Dim. Raroeelno, Tra- 
jinelle; Carrétte, f.; Du' ròte, Oalésae, 
Sciarabbd' || Ròtolo, di carta, Bólle = 
Di panno, Bòcele = Di monete, Còppe = 
"Andare a rotoli „, JV a ppite ped èrta 
I Rotolare, Buceld', Bucelid' \ Arroto- 
lare, Arrulld'; Arrucéld' ; Accuppd' \\ 
Crollare, Tentennare, Vuacecd', Trez- 
zecd* = "— il capo„, insegno di spre- 
gio, Smuaaid*; di disapprovazione, Scuc- 
c'id' = Rovinare, CruXld*, e, più com., 
Caacd', JV 'n dèrre \ Scrollare, intens. 
di " Crollare „ §trìzzecd' || Cròeetalo, 
Cròcchie, Bóte || Rotondo, Tónne \ Ro- 
tonditi, lu Tónne j Rotondare, Ar- 
rotondare, Atiunnd' \ Rotondegrsla- 
re, Dd' 'na 'ttunnate. 

842. Rtfvo, pianta, Bùvere. 

843. Ruba, Rapina. Nel modo : " An- 
dare a — „, Fa' *nu acaffa acaffe \ Ru- 
bare, Arrubbd' \\ Ròba, Bróbbe. 

884. Rade, t. lett. Rozzo. Da cui, 
Erudire || Rtfiio, Bózze || Rdvldo, Bù- 
vete, Baapoae, Baapógne. 

885. Rafln», §caffa acaffe, m. j Arruf- 
fare. " — i capelli, il pelo„, 'Ngrvfd'= 
"—una matassa „, 'Mbrujd', Scingeld*^ 
Fig.Mettere in disordine una cosa sem- 
plice, un affare, 'Mbrujd*, 'Ndreccecd' \ 
Arruffìo, Ammujìnej f. | ArruflTone, 
*Mbì'uJóne \ Abbaruffìo, Scìaravujje. 



886. Sabbia, Bène \ Sabbione, Sab- 
bióne, *8abbrÓne, Saprenacce e, più com.,. 
Benazze, f. |j iaròrra, Èzavórre, 



887. Saero, Sacre \ Sacrare, Jaate- 
md' I Savrestta , SacraStìje \ Sacre- 
stano, Sacraatane % Santo, e, innanzi 
a nomi che cominciano per cons., San,^ 
8(mde e, raramente, San = " San Simo- 
ne „, Sande Qimóne. 

888. Saetta, Sajétte | Assaettare. 
"Puzza che assaetta,,. Puzze eh* appè te 
= "Tempo che assaetta^,... cAe mméne 
aajétte. 

889. Salo, t. stor. specie di veste II 
Stfffola, ZÓche, poco com. || Sanrlna, 
pianta, Qiòreche \ Sasslnale, Petecóne 
Il Sòma, Salme, Sòme § Saeeo, Sacche 
= Saee», Saeea da t laccio, Saeea 
da notte, lu Sacche da nòtte | Saeeòe- 
eia. Com. " Tasca „ , Saccòcce \ Risac- 
ela e pi. " Bisacce „, la Veaacce. 

890. Sala, stanza, Sale = Dei vei- 
coli, Aaae, m. = Erba, VèUe, f. 

Salda, 969. 

891. Sale, Sale. "Un granel di — „,. 
'Nu vacarUle, 'na mijìche. . . | Salare, 
Sald' = " — la scuola, la messa „, Man- 
carvi, Métte' lu aale. . .=" Se la può — „,. 
Non fa per me. Se le pófa* adiate \ In- 
salata, 'Nidiate, *Zzalate = Dim. In- 
salatlna, 'Nzalatllle | Salmastro, Sal- 
maatre Salemaatre \ SalArlo, la Pahe \ 
Salnitro, Salemìtre \ Salso, Salze || Sa- 
lacca, Sarache = Dim. Salacetalna-i»,. 
SarachlUe, f. Il isola, ìaele. 

892. Salice, e, più com., Saldo,. 
Salge, Sàvece, Véteche. 

898. Salire, Sajje* = Tr. "— un& 
scala „,... a 'na acale \ Saliscéndi, ser- 
ratura, Caleacìgne \ Sallt», Strada erta,. 
*Capammónde | Salto, Zómbe = Dim. 
Ha.Ulnn-étì,n,Zumbétte \ Saltare, Zum- 
bd* I Saltamartino Bòape, Banócchie, 
f. 1 Saltimbanco, Saldabbanghe \ Tra- 
salire, Fa' nu zómbe \\ Insultare, *N' 
zuldd*. 

894. Saliva, Salive, e, più com., lu 
Spute. 

Salsiccia, 934. 
Salto, 893. 

895. Salvo, Salve, Saleve \ Salvare,. 
Salvd', Salevd' \ Atflvla, erba. Sàbbie \ 
Salvereclna, Salvareggine || Salute,. 
Salute I Salutare, agg. De aalute \ Sa- 
lutare, Salutd*. 

896. Sambuco, Sammuche, 

897. Sancne, Sangue, Sanghe. 

898. Sansa, lu Nòcce. 

899. Sapere, Sape' = "So assai! So- 
per molto!, di molto !„, Sacce Ji'f = 



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sar - sed 



97 



A^-er sapore, odore, Sape* \ 9ap«r«, 
Sapóre \ SUtIo, Sàvie \ Imti^ido, Scia- 
pite II S»pa, Mustecòtte , m. || Sapdne, 
Sapóne \ Sai^onétta, Pane piccolo di sa- 
pone odoroso, Sapunétte, m. 

900. ftHrelilo, la Sàrchie | SarcblA- 
re, Sarchid\ 

901. Sarcire, v. lat. Aggiustare, Bac- 
oonciare || Sarta , Sartóre \ sartoria, 
Putéche de sartóre. 

902. Sat e Satìa, aw. lat. Abbastan- 
za. Molto II Assai, Aaaaje e, più com., 
Caprése \ Saslare, Sazid' \ StfUra, Sa- 
tere | Satollare, SatuUd\ 

SMffottIro, 740. 

906. SeUbbla, Sgabbtef e, più com., 
Bógne. 

904. SealUre, t. lett. 'Ndaccd' \\ Scal- 
pello Scarapllle \\ Seolplro, SculpV = 
" — le parole^, SpeUV... 

906. Scandere, v. lat. Balzare. Salire 
i: Aseéndere, t. lett., Sajje* \ Scénde- 
rò, Scénne\ Scégne*, e, più com., Cald' 
[| Scésa, sf. Calate = "— di testa „, 
Crapicce \ Scandasllaro , Szandajd\ 
Seanajé!' \ Seandlsllo, Macchie de vr ec- 
ce Il Seala, ScaU. " — a piòli „, Seal' a 
ppire. "* — a chiòcciola,,.... a cciam- 
maSichiUe \ Scalco, Scal^ a ffórhece 
I Scalare, Sajf a hhV de scale = Sce- 
mare , Detrarre, Scald^ ] Scalinata, 
Capeseale = Degli edifizi, Qradenate 
g Scandalo, Scdndele. 

906. Scarabèo. Lo stesso che Sca- 
rafaKclo, Scardafóne. 

907. Scardccbio, Scrdecblo, Ra- 
che i Scaraccblarc, Scraccblarc, 
8gra8cid*f JettdP lu rache. 

906. Slcarlatto, Scarlate \ Scarlat- 
tina, malattia, Scartatine. 

909. Scarpa, Scarpe. "Guardione 
(Tolone), Fiocca, (AccròUe), Fiòsso (Fd- 
mece, Sfameciature, f.) della — „ = 
"Scarpe a un suolo, a due suola „,... 
a una sóle, a ddu* sóle = " Far le —e a 
uno„, Biferirne male, Fareje ^nu vesti- 
te — "Scarpa scarpa „, A Vappéde, § 
Scorpione, 3£azsadéte || Scòrbio, Scar- 
dafóne. 

910. Scdtola, Scàttele = Dim. Sca« 
«olétta-llna-Uno, ScaUeUUe, f. 

911. Scblacclare e Stiacciare. 
" — un òvo„ o altra cosa molle, cede- 
vole, Squaccid\ . .= "—noci, mandorle e 
Bìm. „, Acciaccd' \ Schiacciata, Stlae- 
eteta. Pizze. 

912. Scblèna, èchine. 

913. Seblssarc, Scrizzd* \ Scblsso, 
Scrizze \ .«IcblsBétto, Piccolo schioppo 
a una oanna, Scuzzétte. 

914. Scialle, Fazzulettóne. Quello 
delle contadine, 3TandarèUe, f. e m. 

Sciame, 13 
Sciancato, 22. 



915. Srtmmla, ()lmi> | Scimmiot- 
tare, Fa* la cìmV a une. 

916. Scindere, t. lett. Separare 
con violenza (| Eccidio , *i§tragge, m. 
*Ccedàlne, m. § Sctaémla, SgréJJe e 
Scréjje. 

917. Scintilla, Scrizze (de fòche), m. 
Vernice, f. | Scintillare, intr. Arluce'=i 
Tr. assoL Scrizzd', Jettd* le vernice. 

918. SclAvlIerc, Sciòjje\ Asciòjje' = 
" — il voto „ , Cacciò!'. . . " — la promes- 
sa „, Mandené* = Struggere, Liquefare, 
Sciòjje', ^trùjjé', Squajd* = P. pass. 
Sciòvete, Scióte \ Assolvere, Assòlve*, 

919. Scire, v. lat. Sapere li Sclènaa, 
Scénze, Sc'iénzìe \ Cosclènsa, Cuscénze, 
Cuscénzie. 

920. Sciròppo, e, più com.. Strop- 
po, Se e ruppe. 

921. Scivolare, Sciuveld*. 
Scodella, 969. 

922. Scómbro, pesce, Sgùmmere. 
Scordare, 266. 

^2^. Scórsa, Sbòrcé | Sedrsarc, 
Scurcid'. 

Scotere, 806. 

924. ScHccblolare, CricheW. 

925. Scrivere, Scrive* \ Scrittolo, 
StUdìe, 

926. Scròfa, Tròia, Scròfe \ Scrò- 
fola, Scròf eie, sf. -pi. \ Scrofoloso, /Scru- 
felate. 

927. Sdraiare, Culecd* = Kìfl. Ct^e- 
carse, Ajacciarse. 

928. Sdrncclolare, SciuvelV. 

929. Sé, pron. rifl. Se, Èsse. " Se ne 
va„, Se ne va = "Con sè„, "Seco„, 
Nghe èsse \\ Suo, 55^ = " La sua casa „, 
La casa si* \\ Consnetndlne, Use, m. 
Ausanze \\ Costnnkc, Use ; Custume \\ As- 
snefare , Ammezza*, Assuafd' \\ 9ffan- 
snèto, Manzuéte, Manze \ 9ffansnefare, 
Manzuafd* \ THansnetndlne, *Manzetù- 
n'ie ; Sedurre, Seduce* [] Separare, Se- 
para* % <|nasl, Quase, Quace. 

960. Sécchia, Tragne \ Sécchio, Séc- 
chie, f. 

931. Sécco, Sécche. Agg. di pers.. 
Magro, Sicché \ Seccare Seccd* = Vo- 
tare, Asciugare, Asseccd* \ Seccatore, 
Persona noiosa, Seccande. 

932. Sèdano, SÌUere, Lacce \\ Pres- 
sémoio, Perdesénnele. 

983. Sedére, Assettar se =" Dar da — . 
Mettere, Porre, a, —^, Fa* *ssettd' = 
"Mettersi, Porsi, a — „, Assettar se = 
P. pass. Seduto, Assettate \ Possedere, 
Pussedé*, *Pu8cedé*, Tene* \ Risedére, 
Aresedé* \ Sèdia, e, più com., Sésslola, 
Sègge \ Scssétta, Cascétte \ Sevslo- 
lalo, Seggiare \\ Assèdio, Assid'ie || As- 
settare = "— una stanza „, Arecettd*, 
Arzeld*. "—il veggio, la cassetta „, 
grétte* lu fòche... "— i capelli „ Petti- 



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Ljoo^ie 



se; - ser 



narsì, delle donne, Arefarte lu cape \ 
Rassettare, BacoomodÀre, vest^ cal- 
zoni, scarpe, Areungid* e ArgiuitéP \ 
BAMet tatara, Accòmede, m. |i Sèlla, 
mie = «Cavallo tra le due sèlle „, 
,., mezzane f Mèzze cavalle = Per isch. , 
"Donna tra le dne selle „, De mèzza 
tajje; De mèzz' a IM | Sellare, Métte^ 
la sèllef *Nzelld* | Sedile, Sedine § s»- 
Sllo, t. lett., Tróne || Còasole, Cònzele | 
Consulto, Cunzulde | C^nsislio, Oun- 
èìjje, *Ci*8tjJe. 

964. Séffa, Séche = Dim., Seffliétta, 
SecarèUe = Acer. Sesone, Stucche | Se- 
vare, Seca* = "— il grano „, Méte' \ 
Sesatnra, Secature = Del grano, Jfe- 
teture = La polvere che cade dal legno 
nel segarlo, Secature \ Secato, sm. 
J>rve I Semlone, Sezzìóne \ insètto, '^- 
zètte = Più com. FaramèÙe \ Blseeare, 
Aresecd' § SelAvero, dei legnaìoli, 
Sgrueeature, f. = Dei calzolai. Rèsela- 
ture (de scarpare), f. pi. = Dei sarti, 
12«f^j6,m.pl. §Seare, Accétte \\ Secale, 
Sécene || Séeela, ReStróppe e ReHróppeù 
Il Cteeia , voce infant. e scherz. Carne , 
Ciacce I Cleeloso, Ciacciute \ Cteelolo, 
e, più com., •* Sicciolo „, §trìcule = •* Cic- 
ciolo „ e " Ciociotto „ Escrescenza sulle 
ferite, Carna cresciute \\ Htilmtceia^, Sa- 
vecìcce | Salsleeloio, Bocchio di sal- 
siccia, Savecìcce \\ Hèmuo, Sèsse, 

985. S«sno, Ségne = Dim. Se^nétto, 
Sesnollno, Signétte, SignetèUe \ Se- 
gnare, Signd' I Slffnlfleare, Signìfecd? 
I Assegnare, Assignd' = " — in dote„, 
. . .jpe' ddóte \ Consegnare, OunzigHd* \ 
]>lséffno, Deaégne \ Insegnare, Addi- 
tare, *Nzignd' = Comunicare cogni- 
zioni, 'Mbard' \ Sigillo, SuggiUe \ si- 
SlUare, SuggeUd' (Nel fig., più com.. 
Sacèllo e Sacellare). 

966. Secnlre, Andar dietro ad altri, 
Sequì, e, più com., Jì* apprèaee = Pig. 
" — l»esempio „, SequV \ Secnènte. " Il 
di, la notte, — „,... apprèese, *Lu 
pprèsse jórne, *La opprèssa nòtte \ Se- 
cai tare, intr. Continuare, Sequetd* | 
Consecaènsa , Cunzequénze | Esecnl- 
re, 'SequV | Insecalre^Ctf/r' apprèsse \ 
Persecaltare,P«r8«cut<:{' || Sequestra- 
re, SequeUrd* , Secuatrd' \\ m^e^na^^j 
Secónde, Secunne || Sètta, Sètte || Esè- 
quie, Sèéquie, e, più com., lu Funerale \\ 
Ossèquio, U89équ%ò § Sòelo, SócXe \ So- 
eletA, Sucietd, 

967. Sèi, nùm. card. Séje^ Si \ Sel- 
eèuto, e, più pop., SeeèntO; Sécènde, 
Sicènde = Seimila, SémUe, Simile, *Si' 
fnme II Stalo, Stare. 

968. SélTa, Sélve, Séleve \ SelvAtieo 
e SalvAiieo, Salvdteche =. " Terra sal- 
vatica „f oontrapp. a " Domestica „, *^- 
gtdde, m. | Selvaccln», Cacce \ SUvè- 



stro, n. pr. Salvèstre, ScUevèStre | Sai- 
rastrella, Cerefugne, m. 

Seme, 947. 

^9. Sémola. Più com. "Crusca,» 
Vrénne \ Semolino, Sorta di pasta in 
piccolissimi granelli, Sémule, f. = Cru- 
schello, Tritello, Trite, Spèzze, ♦Jii- 
dremmàppeli, 

940. Sèmpre, Sèmbre, *Sèmbremd\\ 
Insième, Assieme, Assieme, 'Nzìmhre, 
Avunite \ Simulare, Fa^ /inde. Fa la *m- 
bégne | Slmile, agg. Cóme, Gné = Sm. 
Sìmele, Pare \ SomlcHare, tr. e intr. 
Arsumijd*, - arse || Seèmplo, Non pie- 
gato, Non doppio, §dóppìe, *§déppre \ 
Sémpllee, Sémblece, Sémbrece \\ Seémo, 
agg. Non pieno. Mancante di una parte, 
Smezzate, Rótte ; Mangande = Fig. Scioc- 
co, Scéme = Sm. Lu Mangande = PI., 
"Scemi,,, della calza, le Mmangature, 
sf. pi. I Seemare, AsseméC, 

941. Sen-eC'S, sm. lat. Vecchio. Com- 
par. Senio-rem \\ Slcaore, Segnóre \ Si- 
re, Majistd I Messère, Messère \ Sona- 
to, iSSsnate il Sinistro, agg. Manghe = 
Cattive = Sost. Degràzte,f., Descase, m. 

I Sinistra, sf. Mane manghe. 

942. Sentire, SendV = Sapere, Aver 
sapore, SapP = Del giusto, Pruva*, As- 
saggìd* = Ascoltare, SendV, *Scutd* = 
P. pass. Sentito, Sendite, e, nel signif. 
di " udito „, *Ndése | Sènso, Sènze \ Sen- 
tènsa, Sendénze, Sendénzìe, 

948. Seppellire, AsseppeUV, Assut- 
terrd* | Sepoltura, per luogo dove si 
seppellisce, Seppeleture, Fòsse \ Seppel- 
litore, Sfossamòrte e Sfossamurte || So- 
polero, Seppulecre (nel nostro uso, per 
antonom., quello di Cristo). 

944. Séppia, pesce. Sécce ;\CaX,amare. 

945. Séra, Sére = " Jer — „, Jére sé- 
re, Sére — " Domani — „, ... a ssére = 
" Sere sono „, Sér^arréte \ Seròtino, agg. 
di frutti. Tardive. 

946. Ser-ére, v. lat. Unire. Ordinare | 
Sèrto, t. lett., CurÓne \ Inserire, ^Nze- 
rV, *Xzertd* \ Desèrto, Deserte \ l>lserr 
tare. Devastare, Spianò?, *Sprand' = 
P. pass. Spianate, Spedalate \\ Serrare, 
*Nzerrd^ \ Serratura, Serrature, "—a 
sdrùcciolo n o " a colpo„, ... *nglése \ Sor- 
rame, sf. In gen., Strum. per serrare, 
Serrature. 

947. Ser-ére, v. lat. Seminare li Inne- 
stare e Annestare, *Nne8td', ^Nzertd* \ 
Innèsto e Mèsto (del vaiolo, sempre 
" Innesto „), 'Nnèste, 'Nzèrte \\ Séme, Sé- 
me, e, più com., Sumènde, f . = " Semi „, 
Le quattro sorte di carte da giocare, 
Culure I Seminare, Sumendd* \ Semi- 
nativo, agg. di campo, SemenatòrieJ 
Seménta, l'Operazione e il tempo del 
seminare, spec. il grano, la Sémene, ^H6 
Suminde, sf. pL | Sementare, Sumen^ 



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ser - spa 



99 



•d^r I «•measAlo, R^Re, f. 9 Sèeolo, Sé- 

943. Sèrvo, Serve = " Far — „, il Sa- 
lutare con la mano ; e si dice del salato 
de' bambini, Fa* ióhiave, Scave \ Servl- 
»•, ServV = Esser stiffioiente. " Qnesto 
danaro serve (dbhaìte); non serve (n^n 
■àbbaite) „ | Servito, Mnta di vivande, 
^atte il Servènte, Sargònde || Serbare, 
Arepénne\ ètepd', Areetepd' \ Conser- 
tare, Cunàervd? \ Osservare, Us»ervd\ 

949. Sèste, sf. pi. Lu Cumbasse. 

950. Séta, Séte \ Sétola, SStele = Ba- 
gade, Setature \ Setolino, Scupétte (f.) 
de crine | Staeelo, Setacee = " Pane a 
tatto — n, . . .de tutta farine \ Staccia- 
re, Cungid' (la farine) \ Staccialo, iSSe- 
facciare I Staedabnratta , sf., Giooo 
fano., Setàccia-mS* -setacee. 

591. Sstaèmbo, agg. Stòrte = " A — „, 
Stòrte. 

962. Scretolare, Arrutd^ le dinde = 
Bifl. CricheUd'. 

9K. SI, Qì, *QJe, *Qine, *Gnorac3e = 
In forza di sost. " Un bel si o an bel 
no „ *Na bbella cje vu *na bbèUa no. 

954. SibUo, Sibbele, e, più oom.. Fi- 
9chie I Subbillare, ^Nfurnecd? \ Zufo- 
lare, Cl^féKP I Ziirolo, CiufW^. 

955. Sidu8y sn. lat. Stella, Astro || As- 
siderare Qeld', *GhiélV || Considerare, 
Vunzederd:' \\ I>e»lderare, Deaederd*. 

956. Sièpe, Sièpe e, più oom., Fratte 
I Presèpio, la Capanna cola ohe si fa 
por il Natale, Presèpe, *Pre88équte. 

967. Sièro, Sére \ sieroso, Seróse. 

958. Sifìlide, Sefìlete, e, più oom., 
Male frangése, Male, Màlattje ,de fém- 
mene. 

939. Blfdne, Trómbe, f. = Tromba ma- 
rine, Scijóne. 

960. Sliraro, Sichere, ^Secarle. 

961. SUènmlo, Sidénzle, f. 

962. StUee e, oom.. Sélce, PrSta fu- 
cate \ Selciare, Lastricare, Fa* la bba- 
■sviate, 

963. Sinere, v. lat. Posare. Lfwoiare 11 
Sito, Site, X^tfcfeel situare, Situvd* \\ 
Pdrre^ Mette* \ Pdsto, Laogo, Paese, 
Poste I POS tinse, Piandate, f. = " Posti- 
mi „, Piante da trapiantare, Piandine, 
sf. pL I Postare, PuHd:' = Bifl. Pustar' 
se, *3tbu8tar sé IW'òmtn. "Darsi la — „, 
...*Vappttndate = Nel gioco, la Punda- 
i6=«A— »,*-4 ppusetivamènde. " A 
fikrlo a — „, MangJie se Vavésse fatfap- 
pòite = « Ha fatto ana — di 20 ova „, 
Ba mésse vind*ov* (a la vròcche) = " La 
— degli olivi è di maggio „, La pian- 
date de le liv'é a mmagge \ Comporre, 
Oumbónne* \ Ksporre, * Isònne* = « — an 
bambino „ Jettd* C^^ criature) \ Espo- 
sto, Trovatello, a3ttatello, PruJUte, 
^a^urghe, *Mulétte, Fijje de la Jfa(2d»- 



n0| Opporre, Uppénne* \ Proporre, 
PrupÓnne' \ Proposto e Preposto, Par- 
roco, Prepòste \ Riporre, Arepónne*. 

964. Sito, Cattivo odore, Tanibe, f. 
Sodo, 969. 

Sovno, 971. 
Sogliola, 1007. 

965. Sdlco, Selcile, Sbieche j Soleare,^ 
Sulcd*, Sulecd* I Assolcare, StdechiJO^, 

966. Sdle, Sóle \ Solino, Sulagne \ so- 
lesfflare, Assolare, AsstUd', Métte*, 
Spann', a lu sóle \ Solatio, Sulagne \ So* 
lalo, Sviare, e, più com., Paivàmlndè, 
Piangate. 

967. Solére, Èsse' solete, 

968. Sdiro e, più oom.. Bdlfo, Zòlfe, 
ZòUfe I Zolfino, ZulfanèUe, PpiceiariU 
le, Fùlmendnde, 

969. Sòlido, Sòde \ Consolidare, As- 
sudd' I Sòldo, moneta, Sòlde \ Soldato, 
Snidate, «Andar — „ o "a fare il--„, 
Ji* pe* — Il Saldo, Intero, Senza rottu- 
ra. San» = Bobasto, Porte, Fòrte = 
Fermo, Férme \ saldare, Saldd? = Cica- 
trizzare, Arechiude* — P. pass. Saldate 
= Saldo, sm. Di an debito. Salde = 
" Fare i saldi „, Fa* li cunde j Salda, 
Pòseme \ insaldare, *Mbusemd* || Sòdo, 
Darò, Tòste = « Òva sode „, Óva tòste, 
aUésse = Fig. « Star — „, Non cedere, 
Sta férme = Sm. Tòste, « Mettere ia 
— „, Assudd* = Aw. Fòrte. « Dorme — „, 
...funnate. «Tappalo — ! „, Attùrele 
bbóne. «Picchialo — ! „, Dàjje fòrte \ 
Assodare, *Ndu8td* = Fig. Dar fermez- 
za, vigore, Assudd* | l>lssodare. Scòte*, 

970. Sdlo, Sóle I Solamente, Sóle || 
SollaxBO, Spasse \ Oansolare, Cunèu- 
Id* I l>esolare Desuld*. 

971. Sopdre, Stato intermedio tra 
véJJeessònneWmówkwkOf Sònne. «Ho— „, 
Mete*... «Attaccare il — „, Prender som? 
no, Attaccd* a ddurmV, Pijd* sonne \ 
Sonnacebloso, Pieno di sonno, *Néun' 
nite, 'Nzunnachjte \ Sdsno, Sònne | So- ' 
snare, Sunnarse, 

972. Sorbire, Surchid^ \ Sdrso, SÓr- 
ze, Sùrchie=Tyim.. Sorsétto-ettlno, Sur* 
sètte, MursèUe | Sorsata, Sórze, Sàrchie, 
Munirne I Sorbetto, Subbiétte, 

978. Sòrbo, Qiòreve | Sòrba, QiÒreve, 

974. Sdrelo. Più com. « Tòpo „, Sórge, 

975. Stf rdo. Sórde == « Non intende- 
rà a — „, Capì* pe* Wàrie. 

Sorsero, 826. 

976. Spada, Spade \\ SpAssola, Scu- 
pétte = Dim. Spassollno, Scupeftine | 
Spassolare, Scupettd* \\ Spalla, SpaUe, 

977. Spdra«lo, S^rgene. 

978. Sparto, G-ianoo marino, VèUe, 
f. Il Spaso, Spache || Spòrta, SpurtéUe, 

979. Spaslo, Spazte, Larghe \ Spas- 
sare, Togliere gl'ingombri, Spaszd^ = 
Pulire con la granata, Scupd^, Munnd* 



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100 



spa ->. aie 



i Sp«r»ve, SperéP li prespaMurc^ JVm- 
éperd* § flfieltf»e«, Sp^Unghe, e, più 
oom., Orette. 
n^mmmAltk, 976. 

960. Spècie, fi^p^le, | Spèsto, ef. pi. A- 
romi, Spèzie, non com. | Sp«mUUe, iS^- 
zìale II Spettare, 8pett(P, Attuccd' \ Spet- 
teeAl*, iS^««id<;MZ6 || Appètto, Aspìtte li 
CMpètto, CtMi>è^ Il sospètto, Suepòtte 
Il spèeeblo, Spéeehie, *8précchi6 \ Spee- 
e b 1 «I r » 1 , Specchiarae, *Sprecchiarae, 
Fig. ** — in alQuno r, ...a une || Spèttro, 
Spéttre % SeèjK», Sc^pe j, Véseovo, Fe- 
acut76. e, più oom., Munzignóre \\ Seòffllo, 
i5ctfij« § Sp|4i, Sptje. Spijéne, 

Spensere, 766. 
Sple«»re, 767. 

961. Splède, Spéte, Spite. 

962. SplffA, Spicke, Mórre \ Splffo, la 
Spicatiarde \ Splc»re, e» più oom. Spi* 
Bblre, Specd' \ Spigolare, Areccòjje' || 
Spivolo, Spìcule I Spteeblo. " — di 
aglio „, èchéfe, f . « — di nooe „, OdHéc- 
chiù. "— di frutta,, FeUe, f. «— di 
petto „, t. dei maoell., Pwide (f.) dejpèt- 
te = " — della berretta da prete „, Piz- 
a», m. Il SplUa, Spìngule \\ Spia a, Spine, 
m. I Spino, Spine, m. 

983. Spirare, di vento, Soffiare leg- 
germ., Sperd*, Terd', Anetd' = Di odore, 
Esalare, Dà'/ MenV = Morire: Scadere 
il. termine, Sperd' \ Cooplrane, Fa' 'na 
cungiurs \ Besplrare, Arejlatd', ^Are- 
fraid* \ Respiro , Be»plra»ioiie, Me- 
fiait, *Eiifrate = «KespirOn, Quiete: 
Dilajsione^ Bespire \ Sospirare, Suape- 
. rdK 

964.|Spl«nile«e e Rloplèadere, Are- 
abléndò' \ Splen4ore, SblendÓre, 

965. Sposila., Spójje j SpofflUMre, 
Sipujà' \ Spogliatolo, Betré. 

966. Spòla, Spòle, Gruve \ SpolMto, 
lu Céppe de la gruve. 

967* Spandere, y. lat. Promettere so- 
lennem. || SpòÀo, Spése | SpòÀa^ Spése | 
Sposare, Spusd', Affedd' \ SposaUsAo, 
SpunzalÌMÌe, Afflde || BlspOadere, Are- 
spóvme?; Ouì^róspénne'. 

966. Spansa, diurne, §cume \ S^pn«- 
mare, Spiunecclaiw, Fa* la scume. 

969. Sqaaosa e S^Muamma, Squame, 
Squame, e, più com.. Sgarze || SeAslia 
=3 Squama del pesce: Sebc^npia, Sgarie 
I SeasUare, Ammend\ Scruccd*, CMa- 
vd* % Seèna, Scéne % Osou^o, Scure | 
Oaoarare, ScurV % Souilerli^ Scudarìe 
% Semdo, Scude \\ SMMlèlla, PiaUe da 
zuppe. Piatte capput3 \ Seoélollaro, Me- 
nestrd* = Fig. e fam. «' — figlioli , (Il 
nostro corrispondente è più volg.) || On- 
te, t. med. Pìitte \ Coténna, Cóteche (de 
pòrc^) = Soherz. « Metter su — „ 'N- 
grassarse § Casa, Case | Casale, ViUe, 
f. I Casato, Cugnome. «Che — hai?». 



Gnd t'aremiUef. "Il mio — è...„ JV 
m'ar emétte ... \ Casigliano, ^Nguellne, 
'Nguline \ Casalingo, De case, Ca^a- 
récoe = "Le paste — e,. La paste de 
case I Aeeasare, Maretd"* =: Bifl. Pijd* 
la méjje. Maretarse II Castèllo, Castel- 
le I Castellina, Catastale, CumòustéOe 
(de libbre) \ Aeeastellare, Accatasta'. 

Sbqinarelare, 606. 

Staeelo, 950. 

990. Staira, Staffe % Stajnpare, 
Stambd'. 

991. Stare, §td' = " — sulle ciarle «, 
Sta* a ffa* chiacchiere = " Sta sui com- 
plimenti, sulle visite . . . „, Sta *ttaccat* 
a le ceremónie . . . — " Sta, ho sentito un 
rumore „. Zitte, hajje 'ndése *nu rumo- 
re I stantio, Standive \ Stanata, Stanze, 
Stdnzie \ Stanslno, per eufem., lu L6- 
che II Stante, Stame || Benestante, sm. 
Pruprietàrte bbóne, che sse sta còmede \\ 
Distare, Sta* deitande, da lònghe y Be- 
stare, Bestd', Arrestd*. " Quanto ci 
resta? „, Quande e -i- arrèstef = " Non 
resta da me „, Nen deplnne da m4 = 
" Non resta di piovere „, . . . cesse, lan- 
de... I Bestlo, agg. Che sse *mbÓnde \\ 
Sostare^ Ferrnarse || stAtna, Stàtue il 
Bestltnlre, Arrlnne' Il Stasi One, Sta- 
zióne, StazaiÓne \ Stallone, Staggiane \\ 
Stabbio, Fumére \ StabMòlo, Stalle 
de lu pòrche II Stacslo, Stacce = " Stag- 
gi n, le due Aste della scala a pioli: 
le due Colonne delle seggiol-^, ohe for- 
mano le gambe di dietro e i sostegni 
della spalliera, Sdanghe, f . = I regoli 
del telaio da ricamo, Sta^Me \\ Esiste- 
re, Esiste*, e, più com., Starce \ Besl- 
stere. Resiste', Aresiste', Siste' Il Besti- 
no, Destine, la Pianéte § Stadèra, Sta- 
tère Il Catasta, Cataste § Tòro, Tore § 
Stagno, Pandane, Restagne % Stanila, 
Sdanghe %Htèr ile, Stèrele % StlUa, Stiz- 
ze % Stollo, Furcecóne, Furcale % Stal- 
la, Stalle % Stoppia, ReUrÓppe, Re- 
stróppele \ stipa. Céppe, sf. pi. " Fuo- 
co di — „, Fòche de céppe \\ Stipo, Stipe 
(nel nostro uso, sin. di Armadio) §: 
Sttfppa, Stóppe § StIUeo, Stìteche. 

992. Starnuto, Strunnute, Strennute.. 

998. Stélla, /§*^e. "— cadente,, ...che 
scórre == Per sim. " Stelle r, quelle Goc- 
ciole di grassume che sornuotano in un 
liquido, Specchjite, *Sprecchjitte ■■= Bo- 
tellina dello sprone, Rutelle. 

994. Sternere, v. lat. Stendere. Spar- 
gere Il Stòla, Stòle II Strada , Strade | 
Stradino, Stradar Ole \ Stradare, '^- 
gamenà' II strame, Strame § Strade, 
Stragge, m. = Fig. Grande quantitéi, 
Mùcchie, f& II Straccare, Straccd* \ 
Straeoo, agg. Stracche = Fig. di ter- 
reno, Stanghs, Stanganite = Di carni. 
Sedute = Sf. Straeea. Fam. « Pi- 



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8ti - %ae 



101 



gliare una— « Straccar se = '^Alla — „, 
Svujatamènde \\ StVAe^alte, del basto, la 
Cégne. 

995. Stinguere, v. lat. Had. stig, Pun- 
gere ; trovasi in comp. Il IMsttittsaei^, 
DeSiingue' \ E«ttBvti«re, Spèndere, Ar- 
murV = Flg. • la sete „, Smurzd' || Irtl- 
MKif^, ^Nfurnecd' WmhmMA; SfimuleW 
lMnt«, ètae = " — del pagliaio „, Fur- 
cecóne % St^eeo, CSppe, f. | St«eeliitto, 
PaUcche\mtf9ìBetàlr^, Uccidere, Fa' 
frédde, 

996. Sinv«, Stirpe, Stìrpie ] literp*- 
re, §terpd\ ^^^repptf' II «^* ispirare, 
Strappa'; Siuccd'; Sgarrd'; Scaffd'. 

997. Siòiiia«o, Stòmeche, Stòmmeche, 
996. Storiente, Stur'iéne. 
Sttraeelar», 1046. 

Stracco, 994. 

999. StrigUUj sm. lat. Spazzola da 
bagno IlStirlfflla, Strìjje || StvUela, 
Sftrice 1 9(rl»elmr«, Stricid' , Strucid* [\ 
Strtimsere, Strégue* \ Strettolo, TÒr- 
cliie, VrÌBCule, f . | ; S ft r 1 n k * , Lacce % 
8trik»irol»re, StranguW, Struzzd'. 

1000. Struére, v. lat. Ammassare. Edi- 
ficare Il Od^t^otre, CaìtrujT \ Blstrtis- 
««ve, Dettrùjjè'' \ «tragrir^re, Strujje* | 
li^tv«iTir«, iSrfrttiiMlStrirrirtirto, i^tJt*- 
fltiènde II InlMstrla, '^dwlfj^e. 

1001. «la«eare, Nauseare, Areitttccd* 
l"*tit««o»o, Stucchevole i>er smancerie, 
Seccande, Fanateche. 

1002. Stupire ( lat. Stupère ; tema 
«*tij>, Battere ; Colpire), Stupì' \\ Stn- 
pi^re, Levd* V vnóre % Tipo, Tipe II Tl- 
plssftrsl, Truzzarae \\ ITkiiipairo, Tìm- 
bene || Timbro, Suggille. 

1008. -»ii6, avv. lat. Sdtto, 8€Ue = 
" Bar — a una cosa „, Consumarla, Dd' 
a -^ = "■ Andar di — „, Perdere, Jì' a 
— = " — Natale „, Vecin' a ... | Sa, Sd- 
pre, *Afnmdnde = " Venir — „, Crésce' \ 
«trwawrtfe, A "ècche sópre, *ammÓnde j IìAs- 
*li, A èàe sCpre, *A elVammdnde, *All6c' 
ammónde \ Superare, Super d% Passd* \ 
Sap«n4»nB, agg. CcMU avete; De sÓpre, 
Da capè = Sost. Supr'ióle \ Superbo, 
Superbe \ Stfpra, avv. Sópre, "^Ammènde 
="— lavoro „, Durante, dfèndre . . ." É — 
parto „, Se té* ffijd* \\ SoétiMOpra e So«- 
«op¥», Sótta^sópreWH&tÈAVÈO, Cchiù 
ggròsse \ Sommi tA, Cime \ Sdm^mk, sf., 
I^mme. 

1004. Srteeo, e, più com., Sikco, Bu- 
che = lietame, Concio, FuméTe \ sueev- 
ntfto, Sucdse = Di pasto : De sustanze 
il Stfdlelo, Spòrche \ SnMeerìa, Purca- 
rìje, Spurch^le \ SttÀféloìne, Spurcizte 
apurchizìe \ munaielare, Spurcd' \ 
S6ifio, Sdzze \ Aselutto, Assutte \ l^re- 
■4A«tto e l *ro aclwt tO, Presutte \ Saha- 
re, Métte' lu fumére, lu letame \ Asetn- 
iparl», ÉKaM^vsare, A»sucff \ Sei a (ra- 



mano, la Tuvajje \ Pi*o««l«vifcre, *P«»*- 
Stte^fMl Siteelita^t^, Sneelare, fi^^ li 
Selòeeo, agg. Sciòcche = Di vivanda, 
Seiapite. 

1005. Suih'e, v. lat. Unire con fili II Ca- 
elro, Cucì' \ Cnelto, sm. = "Non pi- 
glia mai il — in «nano ^, Nen gu^e ma', 
o N'n ze métte' ma' a ecucì* = ** Mae- 
stra di — „, ,.,che 'mbar' a ccuip,' = " È 
un — stabile „, È *na cucètura fòrte \ 
SttPii«lre, Scucire alla lesta e male, 
8cu(^V \ Silr^eto, (8rct«ceeiir«= Persimil. 
Apertura, Strappo, FerHa, Sgarrature 
= Fig. Danno prodotto da grave spésa, 
Salane II SAMMo, Sàbbie, *Subbre II Stae- 
elil«IIo, SpìnelSjf. | Sao«iiloIl«ro, Spi- 
neW = " — una carta „, Terz%d'.,, = " — 
Le parole „, Sta' a scutd', 

1006. Stf»oero-a, Sòeev^-'a, Sòcere. 

1007. Silvio, Sèio, Terreno,, Tirre = 
Strato, di mercanzie, ftrutta e sim. Stra» 
te, File, f. — " Sólo „ della scarpa, Sóke, 
f . PI. «Sòia „ Il SdSllola, pesce, Hfòjjè, 

1006. Suòno, Sdne \ Sodare, Sutìd' = 
"—a predica, a messa, a consiglio „, 
pe' la prldeche, e la prèdeche... | S«f- 
ntffflio e Sonrtlslloio, OambaneUe \ Ho- 
narU^i^ Sunajére e, piti com., le Cam- 
banale \ Sonétto, SunStte \ PoM^na, 
Persóne, Perzóne. 

1009. Suòra, titolo ohe si dà alle mo- 
nache. Suòre, Sére = "Suor Anna„, 
Sòr' Anne, "I/e suòre di...„, le Mò- 
neche de... | soròna, SurìHle, Sóre II €>a- 
fflno^, Ouggine e, non com., come agg., 
*Cunzuprime. 

1010. Sussurro, Susurre \ smw'iir- 
rare, Susurrd' = Degli orecchi. Ciuf- 
féld'. 



1011. Tabacco, Taòbàcche \ Tabacr- 
edne. Chi annusa molto t., Tabbaccare. 

1012. Tabarro, Tabbarre \ Intabar- 
rarsi, Attabbarrarse, 

1013. Ta«eblno-a, Qallenacce, T»c- 
che I Ta*cblnotto-a, QaUenaccéUe. 

1014. Taeeo, delle scarpe. Tacche \ 
Taèea, Intaccatura, 'Ndacche = Sta- 
tura, Qualità ecc. TalSJe. " Bella — d*ò- 
mo; di cavallo. Di meaaa — „, ...tajje; 
De mèzza sfere, Nné r ricche nnéppòve- 
riB, Kné ddòtte nné cciucce ecc. | Attae- 
cnaro, Fermare una cosa a un^alltra = 
" — un bottone „, MéHe', Appiccecd' — 
"—un quadro al muro: una lumiera 
al palco: il cappello al cai>pellinaio: 
u-n vestito all' armadio „, App!ènne . . . = 
" — il foco alle stoppie „, Métte' fòche.., 
= "— un avviso, un bando „, Affigge', 
Métte', Appiccecd' . . . = "— un male 
contagioso „,Arejettd'. .. = " — un mòr- 



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102 



tac - tir 



so jf, Dd* *nu móccechò = " Attaccarsi „, 
Dd* de manòf AcchiapparaCf Appènnese \ 
mmtm^mmv, «t»««»re, Deitaccd', ^tac' 
C(f , I l»t»«e»r«, 'Ndaccd' = Guastare 
il filo di uno strtim. tagliente, *NdaC' 
c(P, Azzannd*, 

1016. T»«ér«, èiar$ò ziiie, 

1016. Tafan*, Tavane. 

1017. Tali*, Tanne = « Mettere nn 
--> Bill vecchio „, fig. Arengiuvanirae | 
TalUre. ^NdannV, Jì' 'n danne, Specd', 

. 1018. Talpa, Tópe \ Top*, Sérge = 
Dim. Toplno-«U»o, SurgetlOe \ To- 
pata, Surgiare, m. 

1019. T a m b ti r o , Tamórre | Tarn- 
barlaaa, Scallapanne, 

; Taaaclla, 1092. 

1020. Tanfo, Tombe, i. 

. 1021. Tangere, y.Iat. Toccare || Tat- 
to, Tatie 1 Attf Bifferò, Caccia' V acque 
fa lu pèzze), "—il vino dalla botte„, Cao- 
cid*. lu vJn« Il Intéro, agg. = ''Il gior- 
no. — „, Tutte la Jurnate = " Mangiò un 
pollo — „, ,..'nu puUaètre sane \ Intl- 
rlttiro, 'NderezsV, 'NdeaV, 'Mberd'W 
Contado, Cundagge, Malati j e che ae' 
arejitte II Co^ntamlnare^ fig.. Macchid\ 
QuaStd* il Tmmma^v, Métte' la taaseW 
Tartassare, MaletraUd' || Tastare, Ta- 
8td\ 

1022. Tappéto, Tappete \ Tappessa- 
re, Tapezzd* \ Tappesslére, Tapezzére. 

1023. Tappo, Tiuracce | Tappare, 
Atturd' % ZaflTo, Tturacce; àtóppele 11 
Zampillo, ZzarnbiUe e, più com., Jltte 11 
Zéppa, Zéppe, Zéppele. 

Tartarava, 1042. 
Tartufo, 1068. 

1024. Tasea, Sacche, Saccòcce. 

1025. Tdta, voce inf. usata dai greci 
e romani per indicare Padre, *Tate. 

1026. TAvola, Tàvtde, Tàvele | Ta- 
bèlla, Tabbelle = Strum. Tricchetrac- 
che, m. Il Tavèrna, Tavèrne. 

1027. Téch^ne, sost. gr. Arte. Rad. 
tek, Pare, Produrre | Areliltetto, Ar- 
chetétte Il Timone, Teméne % Tèssere, 
Tèaae' || Téla, Téle || Sottile, SuttUe, 
SettUe = Dim. Sottilino, Suttelucce \\ 
Mantèllo, Cappòtte, Ha Cappe = II pe- 
lo dei cavalli, cani ecc., quanto al co- 
lore che vi campeggia, Mande = Fig. 
Pappataci, Becco contento, Cupérchie. 

1028. Tè4iio, Tédie, He Tedle, sf. pi. | 
Fastidio, Faatìd'ie, Sfaàtìdie, sf. pi. = 
" Fastidio „, Insetti schifosi che si pro- 
ducono sulla persona, Purcarìje, f. 

1029. Teg-ére, v. lat. Coprire || Tétto, 
Tétte I Protenrere , Prutlgge' \ Tósa, 
Téhe I Tavario, Tuhùr'ie \ Tésola-o, 
Pénge \ TésUa, Tijme = Dim. Tesllet- 
ta, Tijelhicce \ Tegame, Tijane — Dim. 
Tegamino, Tijanelle, 

1060, Temere, Ave* pavure | Ti<ni- 



«o, Ttmete, Timetóae, Pavuróae \ lnti> 
midlre, 'MbavurV \ Timore, Temere, % 
più com., Pavure, f. 

1061. Tèmpo, Tèmbe \ Tempaiòlo, 
Porcellino lattante^ Purchétte aótP a la 
mamme \ Temporessiare, Pijd* témòe 
I Temperare, Dar la tèmpera all'ac- 
ciaio, Dd' la témbre = • — una penna „ 
rewòrtT = " — il vino „, Tembré? || Tem- 
pia, Tèvribie. 

1062. Tenére, Tene* = Beggere con 
la mano. Tene* e Mandené* = "Barile 
che non tiene n, . . .««' mmandé—'^— una 
strada „, Seguire, Prendere, Pijd'.., = 
Intr. Esser resistente, Far presa, Jfan- 
dené* =i Bifl. assol. Avandarae, Arete^ 
néraene \ Contenere, Cundené* é, più 
com., r«n^' I Bédine = PI. « Redini, 
e, più com., " Q-uide „, Rétene \ Tratte- 
nere, Far indugiare, 'Ndertené* = Fre- 
nare, Aretené* || Contlnno, Cundìneve [ 
Continnare, Cundinevd' e, più com., 
Sequetd' |1 Tenne, SuttXle \\ Tènoro, Te- 
nere I Tenemmo, Tener ame \\ Tana- 
glia e, più com. nel pi., ^ Tanaglie „» 
la Tenajje || Tènaea, Tòneche % Tènia, 
lu Vèrme suUatàrìe || Tòno, Tóne, SÓne 
§ Tèndere, §tlnne' \ Tésa, del berretto, 
Veaére = Del cappello. Falde | Contèn- 
dere, Lettecd' \ Intèndere, 'Ndènne*, 
CapV I Pretèndere,PreÉè»if»«' | Tènda, 
Tenne \ Tèndine, Nlrve \\ Tentare, At- 
tendd'; Tuccà'. Fig. Istigare, Tendd' \ 
Tentone-ni, A Vattendune \ Atten- 
tarsi, Azzardarae, Méttea' a rriache, 
Spruvarae \ Stentare, àtendd' \\ Stinti- 
gnare, N'n z' areaòlve' \ Stintignoso, 
Che n'n z* areaòlve. 

1066. Tèrra, Tèrre | Terraslle, sf. 
pi., Cretajje \ Terréno, nel signif. di 
Stanza terrena, Suttane, m., Deaótte, f. 

I Terraisa, Terrazze — Dim. Terras- 
aino. Terrazzine: Lògge, Palecéne, m. | 
Territòrio, TenemèndCf *PaJìce, sm. pi. 

II Tèsta, Tèate e, più com.. Cape, "^Còc- 
ce, f. I Tèschio, Còcce de mòì'te \ Te- 
stardo, Cucciute I Intestarsi, Incapo- 
nirsi, *Nguccid% intr. e rifl. || Testns- 
Kine,e più com. "■ Tartaruga ni animale, 
Ceatìinìe: materia ossea, Tartaruche \\ 
Stoviglie, sf. pL àttivìjje. Più com., 
Vaae e, spreg.. Cintele, sm. pL § Tor- 
rènte, Turrènde \ Tòsto, Duro, Tòate { 
Intostire, ' Nduétarae {Tostare, il 
caffè e sim., AbbruHulV, Abbru'cd*, 

1084. Tfnvere,, Tégne' ; Affunnd* a 
la tènde \ Intingere, 'Nf6nne\ 'Mbén- 
ne\ Ajgrunnd' \ Intinto, sm. Suche. 

IQQo. Tlntln, voce che esprime il suo- 
no del campanello ecc. *ydindaCì || Ten- 
tennare, Vuacecarae, Trezzecarae \\ Ti- 
tillare, Tìlecd' Il SolleUeare, Fare il 
solletico, Tilecd'. 

1036. Tirare, Terd' = « — su „ AUeva- 



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tog - tun 



103 



re, Fa* grosse = " Lo tira sn per prete », 
Lefaprèvete.—'^JjO tira su -per le forche „, 
Le- fa crésca pe' la fórche. Nell'uno e 
nell'altro modo, anche rifl. = Di vento, 
Soffiare, Terd', *Ferd' | Tirèlla, Te- 
rande, 

1087. Tògliere e Tórre, Tòjje' \\ Al- 
ttilemt^Qiannafìcure || Tròtlo; Trot- 
tare, Tròtte; Tmttd' \\ Tollerare, Tul- 
lerd* e, più com., SuffrV, 

108S. Tonaalo, le Mbigne, sf. pi. 

1089. Tonare, Fa le tóne, le te/'rìce- 
n6 II Matroaare^ Stund' \\ latoniire, 
'NdundenV. 

1040, Tond-ère, v, lat. Tagliare. Ba- 
derò Il Tonnara, lo stesso che "■ Cheri- 
ca „ Chiéreche, *Créteehe | Tosare, Tu- 
9d\ Carusd'j *Casurd^ \ Tosatura, Ga- 
róse, m. Delle pecore: la Tóse, la Ga- 
róse e la Garusature \ Toso, agg. So- 
lam. nel modo: " Moneta tosa „, . . . tu- 
tate I Tomllla, Qrdndéle, 

Topo, 101& 

lOél. Tòppo e Tòppolo, Zòcchele = 
Quello che sostiene l'ancudine, e Quello 
su cui si batte la carne, Geppóne, Gip» 
póne I laiòppo, 'Kdròppeche | Intop- 
pare, 'Ndruppecd' = Imbattersi, 'Ngun- 
drd', Ammatte'. 

1042. Tòreere, Tòrce* || Tròttola, 
VutarlUe || Trilelolo, di legno, Bicce . 
Di carta, §trice, f. !| Tartarnsa, Gestù- 
nte il Intricare, 'Ndrecd' \ strigare, 
ètriececd*, 

Vornare, 1046. 
Tosare, 1040. 

1043. Tósse, Tósce, Gatarre = Tos- 
seròlla-ettlna, Tuscétte, Tuscetelle, 
Gatarrucce, m. = Acer. Tossicone, Ga- 
tarróne, Pandóce, f. = Pegg. Tossae- 
elaettaeela, Gat arr acce, la. \ Tossire, 
Tósce* I Tossleeblare, JV tusclnne, 

1044. ToTaclla, della mensa, Men- 
iole, m.. Mandile, m.; dell'altare, Tu- 
vajje I ToTacllòlo, Salviétte, f. *Tur- 
zére e Terzère, m. 

1045. TrAfileo, Trdfeche. 

1046. Trans, avv. e prep. lat. Al di 
là ,'j Trama, Trame \ Tramare, Attra- 
md'=z Fig. Tramijd' \\ Tarma, Gregne \ 
Intarmare, intr. Aggrignarse, Aggre- 
gnelarse \] Tarlo, Tarle \ Intarlare, 
intr. Tarlarse || Tèrn&ine, TlrmeneW 
Tritare, Tretd' \\ Intridere, Stempe- 
rare materie solide in acqua o in al- 
tro liquido, Besciòjje'; 'Mbastd* = Fig. 
Imbrattare, Spurcd*, ^Mbrujd^ \ intri- 
so, sm. Mescùjje, m. Paste, f. Stucche ;| 
TrlTòlla, Vìrdene, m. jj Strlssare, li- 
moni e sim.. Sprème*, Sprescid^ = Sem- 

I plicem., Stringere, " — un occhiò^. Fa* 

I cénne nghe U* ócchie |I Trebbiare, e, più 

com., Tribbiare, Vatte*, se si adope- 
rano i correggiati ; Trescd*, se le bestie 



Il Turare, Atturd* \ TnrAeelolo, delle 
bottiglie, Sùvere; delle bocce, Tturacce; 
delle cannelle, TturìUe % tttrnselare, 
Stru^id*. Frvhd* % Tornare, Areturnd*, 
ArejV ; AremenX, " — di casa, di bot- 
tega, in un luogo „, JV de case, Apri* 
la putéche ..." — con uno „, di pers. di 
servìzio, di giovani di bottega e sim.. 
Andare a stare..., JV nghe.,., JV a 
sservV,.,, [Méttes* a sservV,., = Di 
pesi, misure, conti. Biuscire, AréscV = 
Di abito. " — bene, male „, o assoL 
"Tornare, Non tornare „, Sta*, Bestd*, 
Arreitd* bbóne.,, 

1047. Trarre, Terd' || Trattare, Trat- 
td*\Mt^ltra^tt»v9, Maletrattd* || At- 
trarre, Atterd* \\Htrm,nl9,r9, §trazW \\ 
Atraeelare, Straccid^ e, più com., 
Sgarrd* \ Straeelo, ^tracce = La par- 
te stracciata. Più com., " Sdrucio „, 
Sgarrature \ Straeeialòlo, Gingiare || 
Kstrarre, Gaccid* ; Gavd* \\ Tréccia, 
Trajje \\ TrAlno, Trajìne (ma col si- 
gnif. di Carro, più grande e svelto di 
quello tirato dai bovi) il Traselnare, 
Straselnare, Strascend* \\ Trasslnare, 
Arruvend* ,MaUtrattd' || Traeela, Trac- 
ce I Traeelare, Traccid*, Fa* la tracce, 

1048. Trastullo, PazzXje, f. = L'Og- 
getto che serve di t., PazziarìilXe \ Tra- 
stullare, tr. PazzW, Fa* la pazzìje 
= Bifl. Pazzid* ; degli adulti, anche 
Mattijd\ intr. 

1049. Trave, sf. Trave, m. | Trabae- 
eolo, Trahhàccule \ Travasilo, Tra- 
vajje = " — di stomaco „, Gundurba- 
mènde, Dulóre ... = " — di parto „, Du- 
lure, m. pi. . 

1050. Tré, num. card. (lat. tres, rad. 
tri). Tré I Trédici, Trìdece \ Treeèn- 
to, Trecènde || Trevònda, la Gumba- 
gnXje de le stréhe || Trina, Merlétte, m. 
IJTréeeia, Trécce. 

Trebbiare, 1046. 

1051. Trescare, Trescd"*, nel nostro 
uso, ha il solo signif. di Tribbiare il 
grano con le bestie. 

1052. Triglia, Ruscióle, m. Meno 
com., Tréjje. 

1053. Trògolo, Tròcchde, 

1064. Tròia, n. di città, TrÓje = La 
femm. del porco. Scròfe. 
Troppo, 1060. 
Trottola, 1042. 

1055. Trovare, Truvd\ Trutid* \ Tro- 
vatèllo, Prujltte. 

1056. Tubo, Tubbe \ Tuba, per isch., 
Cappello a cilindro, Tubbe, m. | Tuba- 
re, dei piccioni, Bucd*. 

1057. TnlTare, Affunnd*. 

1058. Tumore, Umbìóre; Nascemln- 
de II Tartufo, *Taratvfe, *Taratùfféle. 

1059. Tundère, v. lat. Battere || Con- 
tundere, Amm,accd^ \ ottuso, Spunta- 



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104 



tur - ved 



te, Speszutate = Di taglio : Ingrossato, 
Sta jote = Pig. Lento nell'apprendere, 
Uttuae I Pertado, Pertuse \\ Blntaa- 
aare, Arebbatte' \\ Tòm*^, agg. Tòzze, 
Vaése. 

1060. Torba, Turbe e, più com., Sbar- 
de I Torkare, Turbd' | Ttf rbldo e Ttfr- 
bo, *Trévede, * Trovate | intorbidare 
e, fam., Intorbidlr-e, ^Ndurbedd*, 
^Ndruvetd^ § Tròi^po, Tròppe, NaprSse 
Il Trmipa, Truppe % Tarma e T^rnaa. 
Lo stesso che Turba |I TUrblne, Nodo 
di vento, Vento vorticoso, VutarW.e. 



Veeello, 62. 

loa. Ufo (A), A^ gguffe, A uffe, 

1062. Uff «la, Ò'mbre = Fig. Nòia, 
^ìif^uiiìie, ** Ha le ugge „, /§£a ^ngusi^a- 
ttf = " Aver in — „, iV^eit buté^ vede* \ 
l^ffiMM, FaHid%6se \ Vcstr», jPa' Torn- 
ire = Fig. 8eccé.\ Dd? nnCjje = Eifl. 
Seccarle; *NgnUxar8e. 

«J«ala, 1065. 

1083. 1Jflftbili«ft e «mb«Uea. Com. 
" Bellico n, Mijìcule \ Blll«o. Nei modi: 
Stare, Portare eco. in — ,... *m belati- 
gè I Bllfoare, Bélangid\ Abbdangid', 

1064. tmlle, Ùmae || Omo e Uòmo, 
Óme, Òmmene, " È un pover' uomo „,... 
puveróme. " Un brav' omo „, *N^u bbra- 
véme — Pop. ** Il mi' omo „, Marìteme, 
Vòmmwte me* = * Il nostro — . L' — di 
scuderia „, Im fattóre; garzóne. Lu fa- 
mi jje = ** Far r — addosso ad uno „, 
Fa' lu deritte | Omasslo, Umagge, non 
oom. I (Tmaao, Umane. 

1065. 1Tm»r«, Umóre | Umido, Ùmede 
lUmldHft, Umede II Uva, Uve = "— sec- 
ca „, Uva paese | arsola, Camban^e, m. 

1066. Ungere, Ógne*, VÓgne* \ C»- 
vaènto, *Ngulnde \\ s«isna, Aasógne e 
*Néégne, 

1067. ITnslila e U«aa, Ogne % Paao- 
ree«lo e, più com., Paier«e«io, Tor- 
nadét£ e, meno com., Pannarìcce-écce, f. 

106a Uiio-a, agg. Une, Vune, *Nu, 
*Ka = Come sost., non 1' adoperiamo 
mai con V aferesi | Aleano. " Alcuni 
uomini „, Cìrt* òmmene. " Alcuni credo- 
no „, Cirte perzóne se créde = "Non 
lo dico ad — „, Nne* le \dìc* a nnieiùne 
\ Classano, Ugnune, Vugnune, Ugne chi 
I M e s s a n o , Neciùne, Mcmgune \\ Non, 
Nen, 2Pn, *N = Àbbr. in Nò, Nò, Nnò, 
Nióne = " Un bel si o un bel no „, ^Ifa 
bblUa ci vu 'na bb'èUa nno \\ Adunare, 
Aredund* \\ Unire, UnV, VunV, AvunV. 

Uomo, 1064. 

1080. Ur^re, v. lat. Bruciare | Adu- 
lto, del corpo umano, Sicché sicché \\ 
Strinare, Abbrucld* \ Strinato, sm. 



Odore di cosa bruciata, BruQÌece = 
" Secco — „, Magrissimo, Sicché sicché \\ 
Brueiare, Abbrucia* = " Mi son. bru- 
ciato (còtte) un dito„ = "11 camino 
brucia „, . . . «6 t& bbrucid* \ Brueiaia, 
Castagn* arrustite, arròste \ Brueia- 
tieeio, Odore di cosa bruciata, Bru- 
cicce 11 AbbrnsUare, i polli, Abbrucid* 
II^Mc^ft, Óre I Orerie, sf. pi. Ugg'ètte d*ó- 
re I Oréfice, Ur^ece, Réfece \\ Aur^va, 
Auròre, non oom. 
Useio, 7(^. 

1070. Usolare, Fa* la spìje, *ètd* 
scutd*, *Adu8éld*.^ 

1071. trtero, Ùtere, Utrt e, più com., 
Matre \ uterino, agg. " Dolore — -nr • • • 
de matre \ óére, « anobe " Otro „, Utre, 



1072. Vacare,v. lat. e it. E»$e* vocatt^ 
de II Evacuare, Andar di corpo, Fa* de 
còrpe, *da lu nòrpe II Tana, Vane | Va- 
anafte, Verdeeécche\\»rÉ^w^U^^ Svcmà* 
= Dei liquori e sim. Perder la forza, 
il sapore, l'odore, ^atarse, ^^mmar- 
se 11 Svenire e Svenir»!, Meni* méne, 
Applrdese \ Svenlménlo, Sben^mlnde, 
*Ammangazióne, f. I| Vantare, Vandd*, 
Avandd*, 

1073. Vaeea, Vacche, e anche Vacci* 
ne I Vaccinare, Métte* Ut vaj^e, *Mtét* 
te* le mascàlubbre, **Nzertd*. 

1074. Vacillare, Vuacecarne, Tremze- 
carse. 

1075. Vacire, Piagne*. 
Vafflio, a 
Vaiolo, 1077. 

1076. Valere, v. lat. Essere forrte e 
sano II Visiere, Vaie* | Valsente, Prlz- 
ze; Puèsedlnze, f. "In case e poderi ha 
un — di . . . „, Tra cas* e ccambagne té* 
*m bacc -i- a... \ Invalido, *Mmòlede \ 
Vallffia, Salice \ Valeriana, pianta 
med., Vallarìdne, 

VanK«i<^ ^• 

1077. t^drfo, agg. Vàrie \ Svarldne, 
Sprupòsete j Vaiòlo, Vajóle, ^Masca- 
lubbre, m. pi. 

1078. vaio, Vase \ «ravasaw». Tra- 
vasd*. Del vino, da una botte nell'al- 
tra, Tramutd* li riasco-a, Fiasàhe, 
^Frasche || Va»ca, Vasche, Vaschie, Vo- 
stre Il VAMòio, Vandére, f., Spase, f. = 
Arnese per trasportare la calcina ecc., 
Cacidmbe e Cacidmòéle, f. 

1079. Vanto, agg. Ch'anne \ Bevnsia- 
re, Ouastìd*, Arruvend' % «uastare, 
Quastd*, SguaHd*. 

1080. Vedére, Vede*, Avvede* \ Vi»o, 
Facce, f. = "A — aperto „, A ffaccia 
scuplrte = "Fare il -^ rosso „, Fa* la 
faccia ròsee = Dim. Vislno, Faccet^- 



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ved - vii 



105 



le, f. I ATT^dersf , Addunarse, *Nduve- 
narte^dduvmane \ Awe^iato, Accòr- 
te,' Stute I ViBt», vate =« Far — „e • Far 
le viste „, Fa* flnde, Fa* la *fnbégne | Vl- 
sMso, 0A« ddd* a XV Ócchie \ ATTlvare, 
Aweèd? I KAinrlsare, -Arecuntf»c«% Ar- 
fehuré? I ProTT«d«re, Prwr^e' | 
Pr*TTl«l«aBa, Pruvedénée, Pruvedén- 
zXe I Pra««iite, Prudènte ) ProTTlsta, 
PrtitJffte ilmp-roTTlsa, 'Mhruvtae | 
tnt»ir«TTÌ»are, 'MhruvesS' \ PriiTTl- 
•«ri*, Prwreaòr re llntrarTedére, 
Straveda \ larMla, 'Jfmìaìc | lavi- 
4Uare, -4wMiitóì<r, ^v^ »mmìdl« | Visi- 
tare, Veaetd*, Vedi* § I««a, ,7id^«, *I>^e, 
m. Il Idola, Jidtae, JìdéU || Stòria, Stò- 
rie. 

1081. T«AoTO-a, Véduve, Videve. 

lOea. Vegire, v. lat. Tasetare, F<?flr- 
^e*<r I Tlstf re, Fòrze || Vigilare, r^i/tf 
©, più oom., §ta* resb^Je, areabijatef 
4irwéjje I «T^sUare, Areebijé^, 

1068. Veh-ere, v. lat. Trasportare l| 
laTeIre, Fa* *na remenate, *na 'nga- 
cacciate II Taliealo, Réte, f. Non com. 
ii ir©tt-«ra. Vetture^ nel noaiio uso, 
vale Bestia da soma e anche da sel- 
la I Tettarale, Glii guida le bestie 
da soma, Vetturale = Chi trasporta 
merci su carri, Carrare, Trajinére j 
Tettarlao, Chi guida bestie da tiro, 
Carruzzére (Per noi, Vetturine è Chi 
guida 'bestie da sella) H Via, Vije = 
*Per — di... „, Pe* mmezie,,. Pe* ccàu- 
se = * È andato — . Ha mandato, por- 
tato — tit Sé n* éjite. Ha mannaie, pur- 
tate — Bim. Tlnsaa, Viarie \ AvTla- 
ra, AbbX(V, Dd* la t^/e = " — la ealza,, 
Cumenid^ ... = " — una T>ette „, Métte 
mane a..., *Ngignd' *na,,. = « — il fo- 
«o», 4rP»ccW... = «— lo strigato „, 
Areca^ le file = Intr. "La pentola 
avvia a bollire „, . . . Tia bbijate . . . | At- 
^aiara, Quel pò* di foco per accende- 
re brace o carboni. Fòche, Vrage \ Rav- 
viare, Bimettere in buon sesto «ose 
arruffate o confuse. " — i capelli „, Ag- 
ifhsMté' ... = «— il letto „ ArgUiHd* . . . 
" — - una stanza ,, ArieW ... " — una 
matassa ^ Arecapà* . . . = " — il foco „, 
Argiuètd!' ,.,~*^— un,negozio„, ArfeW... 
\ Diviato, De file, Ritte jj Convoglia 
e, più com., "Treno», Cummójje, Tréne 
^ICoavèMO, Aggubbate, 

1084. VeXUre, v. lat. Stirare. Squar- 
ciare li Svèllere, SvéUe* e, più com.. 
Carpi*, ScarpurV \\ Diveltare, Scaesd*, 
Svangd* \ Divelto, sm. Scaeeate II Coa- 
valsloae, Cummtilzióne, le Mòte, sm. 
pi. Dei bambini, Bandióle, f. pi. 

1065. Tello, Mande, Quando è tosato, 
Téppele, f. I velluto, Vellute, 

1066. Télo, Véle \ Svelare, Sbeld\ 
10S7. Teaale, Che aae venne li Tènde- 



re, Venne* \ Rivéndita. " — di sale e 
tabacchi „, Putechine \ Rlv end tf xilolo 
-a, Vennerìcule li Tlle, Vile | AvvlUre, 
AwelV, AbbélV | Rlnvlllare, del prez- 
eo delle mordi, Arecald*, Arebbaséd' \ 
Rinvino, Rebbaase \\ Tlarliiteeo, Vtjac- 
che e, più com., Vile = Acer. Tlvllae- 
eo»e, Vilacchidne, 

Tendemmla, 381. 

1088. T«rde, VSrde, Virde \ Terdo- 
n», uccello. Più com., «Calenzòlo„, 
Verdóre \ Inverdire, tr. e intr. Avver- 
dV, AmmerdV,'rse, 

1099. Ver^ri, v. lat. Rispettare. Rad. 
f>er. Guardare || Riverire, AreverV \\ 
Pronunzia pop. di * Verecondia „ è Ter- 
«dtfaa, *Vrev6gne, ^Brevdgne \ Terco- 
vaarsi, *Abbrevugnar$e || Sversasaa- 
re, *Sbrevugna*. 

1090. Tèrsa, Mazze | Tlrsola, Vir- 
gide I Tir^arto, t, lett. Càcchie \ Tér- 
iriae, Vèr gene, 

1091. Toro ne, Sbajje e, più com. 
Sbajette. 

1092. Teriaa. Più com., " Tràpano „, 
Tràpent, VXrdene. 

1093. Vertere e Vort^re, v. Ut. Vol- 
gere !I Avvertire, Avverti* \ Divertire, 
DevertV \\ rèrClee, Cime \\ Tòrtiee, Vòr- 
iece, Vutareae || T«rtel»ra, Òsae de lu 
spine liTerttslae, Vótamónne, m. || Ter- 
»o, aw. e prep. Vlrze = Sm. Vèrze, 
Vije = Biga di scritto, Vèrze — Il Can- 
to degli uccelli, Cande = Atto, Garbo, 
per lo più sguaiato, Virze, pi. | Tersa- 
re, Far uscir fuori da vaso, rovescian- 
dolo, facendolo trabbocoare, versando, 
Jettd*, Fa* Jeftd*, Armuccd* = Méscere, 
Métte* , Ammuccd* \ Rav versare, Argiu- 
itd* I Ral»bereiare, Dd* *na *rgiuitate, 
Ar^tuppd* I Riversare, Armuccd* ; Are- 
vundd* Il Rovéseio, sm. La parte op- 
posta alla diritta, la Devèrze, demmòr» 
ze == Subita e veemente caduta d'ac- 
qua, Sfròace \ Roveseiare, Arrove- 
•elare, Arevutd*, Aresmerzd* — Capo- 
volgere, CapevtUd*, Arevutecd* = Ver- 
sare capovolgendo il vaso, Arevutecd*, 
Armuccd*, 

109B'. Tèspro, Vìepre | Pipistrèllo, 
Scarapénge. 

1094. Tètro, Vétre, Viétre, VìtrU | 
Tetrina, vernice, 'Mbratenature | In- 
vetriare, *Mbratand\ 

Tettara, 1068. 

1095. Tieo e Tleolo, Ruve, f. | Svi- 
eolare, S'vicuZtf || Tlelna, Vecine % 
Parròeebia, Paròcchie | PArroeo, 
Pàreche e Parucchidne, Più com., Cajp- 
pellane. 

1096. Tilla, Possessione con casa da 
abitarvi i padroni: la Casa stessa di 
campagna, Gasine, m. — Dim. Tililno, 
Casenétte \ Tillavfflo, Ville, f. = Muc- 



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106 



▼in - 8up 



Ohio di case in campagna, senza chiesa, 
e che non è frazione di un oomnne vi- 
cino, le Massarìjef f. pi. | T Ulano, Ca- 
fóne. 

1097. Tln«er«, Vinge', Vénge* = P. 
pass. Vénde f Vingiute, 

1098. Vinctre, v. lat. Bitoroere. Le-' 
gare || TtM«olo, Vìngule \ ]>lTla«olar- 
•i, Tòrce$e, 

1099. Tlte, Vite \ TlM««lo, Crìéle = 
Sostegno di candele. Pettine, f. | Vital- 
ba, Vetìcchie I Tétrlee, f. e, meno|com., 
m., Véteche e Vétteche, f. 

1100. TITO, Vive I VÌT«ro, Vive' | Tl- 
Tanda, Vedanne (con sig^nif. speo.) | 
ConvlTere, Sta* vunite, avunite, 'nzim- 
bre 1 vitAIo, di pesci, Peschére, f. = 
Piantonaio, Eóle, f. 

noi. Ttmlo, Vìzte I Tèsso, Vìzie = 
Atto amorevole. Carézze, f. = Orna- 
mento di fili di perle e sim., CttUane, 
f. I Tessesfflare, Fa* le carézze \ At- 
Tossaro, Avvezzò^, Ammezzé* | Dlvos- 
sar«, Sduvezzd* = Spoppare, Smammò*, 
Levd* lu latte. 

1102. VSoare, v. lat. Gridare. Chia- 
mare Il T0«abolo, Vttcabbitle, Pegole || 
Tdee, FdJce = "Essere in — di„. Ave* 
la nnumenate, Paaad* pe' ... = '* Mette- 
re in — „, Fa* la reclamme, Avandd* = 
" Dar sulla — „, Cundraitd* ... 1 Boela- 
r«, StreUd*, Fa* lu vuccalóne. 

1103. Tolér«, intr. Vulé* = «Con 
Ini non ce ne voglio r, Nghe ccìUIù n*n 
gè vtijj* ave* che ffa* = "Non voglia 
Dio!„, Mujaddi! = Sm. Vulére, Vtdun- 
dd' I TòsUa, Appetito, Brama, VóJJe, 
Vutije = Dim. Tosllollna, VulijéUe j 
Invoffllare, Awujd* \\\ólto, Viso, Fac- 
ce, f. 

1104. Tòlsero, e più com. • Voltare^, 
Vutd' I Tòlta, Vutate. Vote = « Dar 
la — „, del sole, Vutd' : della luna, Co- 
minciare a decrescere, Vutd*: del 
vino. Inacidire, 'Ngetiree : del cervello, 
•Mbazzirse = Copertura arcuata di 
stanze, edifizi, Ldmìe, Ldmmle = *^ Una 
— „, Un tempo, *Na vote = «A volte „, 
arte vote \ ATTOlcere, Abberrutd* \ 
IiiTOls«re, Abberrutd' \ Involto, sm. 
'Mmelòppe, Ma^òppe \ Rivòlgere, Ri- 
voltare, Arevutd* \ Svolgere, Sberru- 



td* I Travòlffore, Travutd' | Rivolta- 
re, Arevutd* \ Rivoltolare, Arevutecd', 

1105. Tòmere, la Um^re. 

1106. Tornito, Vòmete, VÒmeche\Vo- 
n&ltare, Vumetd', Più com. Areverad'^ 
Più volg., e spec. nel fig., Arevumm(t- 
ed*. 

1107. Tdto, Vote I Totarsl, Fa* vòt* a, 
Devutare'a \ Devdto, Devòte. 

1108. Tnòto e Tòta, agg. Vote, Vét- 
te, SbÓìte, Vacande, Spicce — Sm. Va- 
cande \ Tnotare e Tatare, Vutd', Vu%- 
td', SbuUd^, Fa' lu vacande. Spiccia? | 
Totassa, Séaéle. 



1109. ftAino, dei soldati, Zzàìne e, 
più com.. Sacche = Dei mietitori, Mu- 
cìjje, f. Il Zana, culla, Qidnne. 

ino. Zampa, Zambe \ Sanspata, 
Zambate || Zaiflata, di liquido, Sbjn^f- 
fé = Di puzzo, odori forti. Puzze, f. e 
m. Il Inelanspare. Lo stesso ma meno 
fam. ohe " Tnciampicare „, *Ngiambecd?, 
Pijd' *nu *ngidmbeche, *na *ngiafiibeca- 
ture I Inelampone, *Ngiamb6céne \ 
Cempennare, Scianghijd' || TaflTern- 
ffllo, Tafferujje, Taffatvdje. 

1111. ianiara, Cìarapiche. 

1112. tèlo, Zzéle I telare. Fa* lu 
zzélande \ Oeloso, Oeldse. 

1113. Zingaro, Zénghere, Zéngre, 

1114. itftftola. Giùggiola, QiUace. 
1U5. iòlla e Zólla, èzdUe. Com., 

Tufe, m. 

1116. Zòppo, CiÒppe I Zoppleare» 
Ciuppecd* I Assopplre, tr. e intr. Ac- 
ciuppd*, Acciuppecd' ,- reae. 

Zaeea, 251. 

1117. Zneebero, Zàcchere. "Fan 
di — „, Cambane de — \ Insneebera- 
re, 'Nzuccard' \ Zneetaeriéra, Zucea- 
rére. 

1118. Znfln», Èzuffe \ Assnffisrsl, Az- 
àuffarae e, più com., Appiccecarae. 

Zufolo, 954. 

1119. Zuppa, Zuppe = " Par la — 
nel paniere „, Caccid* V acque nghe la- 
céatd = " È una — e un pan molle „, 
É ppapp* e ppane *nfuaae, *mbu88e, é 
ttutte *nafave. 



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PARTE SECONDA 

DIALETTALE-ITALIANA 



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ABBREVIAZIONI DEI NOMI DI COMUNI 



A. Atri 

Air. Ciyìtella Alfedena 

Alt. Aitino 

Ab. Anversa 

A«. Aquila 

A^all. Aquilano (Prov.) 

Ar. Archi 

Ari 

At. Atessa 

JiT. Avaezano 

B. Bomba 
BAr. Barisciano 
B*nr< Barrea 

B. e. r. Borgooollefegato 
B*rr. Borrello 
Bii«eli. Bnccliianioo 
B«*BK Buonanotte 

Bossi 

C»l. Calaselo 

CaaiK* Campii 

«»•» Canosa 

^mm* Capestrano 

C*r. Caramanico 

Caa. Casoli 

Caa»«. Casacanditella 

Cast. C. Castiglione CtéU^xu^ 

€. d. Cittadaoale 

€. di «. Campo di Giove 

C. «1 S. Castel di Sangro 
CeL Celano 

C. tr. Castelfrentano 

€ta. Chieti 

«tele*. Chietino (Prov,) 

Clv. C. Ci vitella Casanova 

CiTli. Civitaluparella 

Civita^. Civitaquana 

CiT. r*v. Civitellaroveto 

C. m. m. Castiglione Messer Marino 

Coli. Colledara 

CollMl. CoUedimezzo 

Coll^dlm. CoUedimaoine 

€. s. A. Città s. Angelo 

Cap. Cupello 

Vali. Fallasooso 

W. f. I». Farafiliornmpetri 

Wow, Fossacesia 

JPr. Fraine 

Fraa«. Franoavilla al mare 

V, u. M. Fara s. Martino 

Oanal». Qamberale 

CI. Gessopalena 

dio]. Giuliano va 

Ooard, Guardiagrele 

Intr. Introdacqua 



I«aBsa 

I«ett«p. 

I<ar. 

IJne. 

Mam. 

Mlffl. 

M. 1. 

non*. 

3lOat#r. 

Uosa. 

Nav. 

Ora. 

Ori. 

Ortne. 

Pa«. 

Paci. 

Pai. 

Palomb. 



Peat. 
Pea«. 
Peti. 
Pian. 
Pl«tra«, 

PlBBOf. 

Po««. 
P^P. 

Pl!»ft. 

R. 

R«T. 

Blp. 
Ro««. 



S. B. 

ik». 

»\ Bar. 
S. Bua. 
». Pel. 
Spolt. 

s. 

S. TU*. 

T. 

Teram. 

Torr. 

V. 

Tlll. B. 
Vlllam. 

T. a. M. 



Lama dei peligni 

Lanoiano 

Lettopalena 

Loreto aprutino 

Luooli 

Manoppello 

Miglianico 

Montelapiano 

Mg ntener odomo 

Hontorio al Yomano- 

Mozzagrogna 

NavelU 

Orsogna 

Ortona a mare 

Ortuochio 

Paganica 

Paglieta 

Palena 

Palombaro 

Pennadomo 

Penne 

Pentima 

Pesoina 

Pettorano 

Pianella 

Pietraoamela 

Pizzoferrato 

Poggiopioense 

Popoli 

Pratola peligna 

Pescocostanzo 

Boocascalegn a 

Bevisondoli 

Bipattone 

Bocoaraso 

Bosello 

Boooaspinalveti 

San Buono 

Scanno 

S. Eufemia (Caramanico) 

S. Eusanio del Sangro 

S. Pelino (Avezzano) 

Spoltore 

Sulmona 

S. Vittorino (Caramanico) 

Teramo 

Teramano (Prov.) 

Tocco 

Torricella peligna 

Vasto 

Villetta Barrea 

Villamagna 

Villa S. Maria 



KB. Nelle parentesi tonde, i nomi delle città toso, sono cosi abbreviati: Pist.^ 
Pistoia o Pistoiese ; Lucoh., Lucca o Lucchese; Sen., Siena o Senese; Aret., Arezzo 
o Aretino, eco. 



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FONTI CITATI NBL VOCABOLARIO 



1 protocolli notarili antiohi da me citati sono quelli esistenti nell* Arohivio di 
Lanciano. Fo seguire semplicemente il millesimo al nome del comune. 

I nomi di " contrade *„ li ho ricavati dagli antichi Catasti depositati negli affisi 
delle Agenzie delle tasse di Lanciano e di Torricella Feligna. 

Oli ** Statati o Capitoli della Bajulazione „ di Vasto, dei quali il Kabghssi.vi 
riferisce l' indice a pag. 90-97 della sua opera (Storia | di { Vasto | scritta | 
da I Luigi Marohesani | Napoli | 1838)4 Cito, per abbr., "Stat. man. di Vasto,. 
Bimontano ai principi del seo. XVI. 

3Je " Leggi municipali o siano Capitoli della città, di Lanciano „ , sono riferite 
nel 20 voi. dei Manoscritti di Omobomo Booa.ohb conservati nella biblioteca 
di questo. Ginnasio. Hanno la data del 1466. Per abbr. scrivo: Stat. m.an. 
di Lanciano. 

Lo "Statuto municipale di Atri„, pubblicato dal CnaBUBtiiiw 

Lo " Statuto, municipale di Teramo „, pubblicato dal Savihi. 

G-li " Statuti della Bagliva di Sulmona „ , pubblicati dal Fassa. 

Oli " Statuti aquilani della riforma del vestiario far nozze e funerali „ , pubbli- 
cati dal Pahsa. 

Oli "Statuti dell'arte della lana nell'Aquila degli Abruzzi „, pubblicati dal Vi- 
SOA nella puntata IX, Anno V, del Bollettino déUa Società di storia patria. 
Aquila, 1893. 

Le " Prammatiche del Begno di Napoli , 



* Nel nostro uso, " Contrada „ vale Parte del territorio di un comune. 



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A, vocale, gf. = I. Normalm., prefis- 
sa ai verbi ohe oominciano con re, " ri „, 
intens. o iterai. : Arejlatd', Bespirare ; 
AreccòJJe^, Baooogliere; Arrlnne', Ben- 
derò; Aredi*, Bidire ; Areterd', Bitirare ; 
© ai relativi participi. — In qualche 
caso, con gignif. di Moto da luogo: È 
'n anne che ita a Bróme, e n'n d 're- 
mannaie ma' niènd* a la mamme^ . . . non 
ha mandato "di là„ mai nulla alla 
manuna; S'd fati' aremenV 'na mùcchie 
de rrdòbCf (Il mercante) ha £a>tto venire 
(da. . .) di molta roba ; Quand'arevì' da 
If apule, arepurteme (portami di là) 'na.,. 
=z n. Anche in altri casi, e spesso con 
forza ìntens. : Abballd', Ballare ; AbbO' 
dd', Badare; Addevedé*, Divedere; Ag- 
giuvd*, Giovare; Allavd','La.Ya.Te;Annu- 
mend', Nominare; AMpre, Apre; Ahà- 
preje!, Aprigli!; Eh, cche tt'avénghel, 
Ti dia I ; Quande n* ahd, Quanto, Quan- 
ti, ne ha?; Quande n' ahére. Quanto 
ne era?. Quanti ne erano?: Ne*^ jje dd' 
arUte!, Non gli dar retta!; C € nnate 
V arriase, C'è stata una rissa: Addò, 
Dove; A cqud. Qua, Qui; A Vie, Là, 
Colà; A ppidne, Piano, Adagio; AJére, 
Ieri; Accucì, Cosi = III. Biempitiva: 
«T d daf à saétte, G-li ha dato sotto. 
Ne ha consumato parecchio. Vù a 
mméf, Vuoi me?; Bijaf a tté!, Beato 
te!; Pòvej^ a mmél; T d pdhat' a ttéf, 
Ti ha pagato?; Ha cundannaf a mmé, 
Mi ha condannato; Ha condannato me ; 
Ea laeéat' a tt€ aòle, Ha lasciato te solo, 
solamente; Me et viif a mméf, Mi hai 
veduto?; Salùtem'a ppàtrete. Saluta- 
mi tuo padre: Ife aapias' a ddice' a* € 
mmenute fraterne?, Mio fratello, che tu 
sappia, è venuto? Ea putut* a ceaacd', 
É stato per cadere; Putiv' appèrde^ la 
9ite!, Per poco non morii; Eajje aenduVa 



ddV, Ho sentito dire; Me V d aUt' a 
ffa*, E solito farmelo; Le ao' viat' a 
mmenV, L*ho visto venire. Chiamd' a 
zzije, a ccumbare. Chiamar zio, col no- 
me di zio. Luneddì, Ogiuveddì ecc. a 
nnòtte, Lunedi ecc. notte; Duménec* a 
mmattine, a aaSre, Domenica mattina, 
sera = I V. Fognata: Jì' ccacce, Ji' apaa^ 
ae, J%' ppéde, Andare a caccia, a spasso, 
a piedi; Té* mmenV, Viene, Ecco che 
viene; Mo' le té' ffa'. Ora lo fa ; Che cce 
vi ffa'. Che cosa ci vai, ci vieni, a fa- 
re ? ; Addò le vi mmétte* f, Dove lo vai a 
mettere ? Ovvero si confonde con a ter- 
minale della parola che precede, Va 
zzùffif a cclu carvóne! (letter., Va a 
soffiare a quel carbone!), fig., per dire: 
Non è da te, Le sue pretensioni sono 
grandi ; Che Sta ffa* f. Che fa? = V. Per 
"Din: Par^ a vvedé^ 'nt* cane, Par di 
vedere un cane; A echi et lufiìjef, Di 
ohi sei figlio? = VI. Per "Da^: LiveV 
a laae!, Levati, Togliti di 11: ^ echi le ai 
cumbratef, Da chi l'hai comprato? IPn 
de fa' hdbbd'' a lu aònne, Non farti (in- 
gannare) sopraffare dal sonno; Le fac- 
ce métt'a éaae, Lo fo, farò, mettere da 
lui. Vàjf a mannd*. L'ho da mandare: 
JDamm' a bbéve% Dammi da bere ; Ce vù 
dd a mmagnd^f, Vuoi darci da mangia- 
re? = ,VII. Per "In, Nel„: Sta a lu 
lètte, È in letto, nel letto (È malato); 
Se té* vveStV, a la cambre, É in camera 
che si veste, si abbiglia ; Vév^ a lu bbee- 
chére. Bere nel bicchiere ; É ^ndraV a 
le cinghe mica, É entrato in 5 mesi (di 
età) ; fP d cÒf a ^na hamme, L*ha colpi- 
to in una gamba; É mmòrV a lu aeaaan" 
de, Mori nel *60; a VAbbruzze, nell'A- 
bruzzo, negli Abruzzi ; È ccéae faW a 
la furie, È cosa fatta in fretta = VIII. 
Per " Con „ Meichi(V Vacqu* a lu vine = 
IX. Per " E „ : TuW a ddu', TutV a ttré, 
Tutti e due. Tutti e tre (Cfr. it. " Di- 



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112 



abb 



oiassette, Dioieuinove „) => X. Termina- 
le, di sost. e agg., d'ordinario femm., 
della 3% nonché di alcuni aw., sta per 
" e, i, o „ ; La sòrta me* ; La crocia d^Óre; 
La néva avete; Uarta suttìle; Felìcia 
nòtte; Còma fa 9; Gna le mittef, Come lo 
metti?; SÓtta mane; Sótta aótte; JDéc* e 
ddéciavinde; Déc^eccingaquìnece; Sètt* 
e ssMta quattórece: La Tnana ritte; Se 
Ddìa vó, Se Dio vnole. E nel plur. : 
Le vìccTiia mt, I miei antenati ; Le hudja 
mi, I miei guai ; Le gghida mi. Quei di 
casa mia; Le déta * russe, I diti grossi, 
grandi = XI. Agli articoli non è mai 
unita : A lu. Al,. Allo ; In, Nel, Nello ; 
A la, Alla, Nella ; A le, Agli, Negli ; Al- 
le, Nelle. 

*Abbaeanclt*, Bende r vuoto. Yed. 
Tacande. 

Abbacite (l».«°). Abbarbagliato. 

jcbbadA', Badare, — ale pleure, Ba^ 
dar le pecore = Abbaddm^a nnu* !, Bada! 
Sta in gangheri, in cervello ! = [Abha- 
dande, Guardingo, Cauto, Circospetto 
= Avvistato, Accorto = Ch. Fa* abbor 
de, Badare, Far attenzione]. 

Abbafd* (P.'*), tr. Condurre il greg- 
ge o l'armento a meriggiare = Pai. 
Satollare appieno = Ammaliare ; Aoci- 
leccare. 

AbbahandiTse, Distrarsi dalle pro- 
prie occupazioni ; Diventare un bighel- 
lone. 

Abbaini', Ballare = Fig. É 'nufréd* 
de che ffa^ — (battere) le dinde (i den- 
ti) = Q^ande camine ciissù, fa — la ca^ 
se,.., fa traballare il palco, l'impian- 
tito = Sguazzare nelle vesti. Déndr' a 
ite càveze, ce vajf abbaUènne, In questi 
calzoni, ci sguazzo = Déndr' a He scar- 
jpe, me ce va bbalUnne lepite, In queste 
scarpe ci " sbigoncio „ = [Inghiottire, 
Mandar giù. Ingollare. 2Pn ze pò —, 
Anche fig. = Tramontare. Lu sòl'd cu- 
menèat' a — ,... a voltare, ad andar 
giù] Il Abballate, Scesa; Parte opposta 
del monte = L' — de lu sole, il Tra- 
monto. 

"l'Abbaile, avv. Abbasso = Da Icche 
*nn —, Da qui in. giù = — déssece, Co- 
staggiù = Me ne vujf arefV —, Voglio 
tornare giù a casa = AbbalV abbaile, 
m. av. Giù giù = Fig, Me send' —, Mi 
sento giù giù, sfinito. 

Abbambtf*, tr. Dei panni. Avvam- 
pare, Abbronzare = Abbrustiare i polli 
spennati = Intr. e rifl* Avvampare, Pi- 
gliar fuoco improvvisam. facendo fiam- 
ma = Fig. Vóce' abbambate, Bocca ari- 
da, rasciutta per febbre o per gran se- 
te Il Abbambatore., sf. La parte abbru- 
ciacchiata. 

AbbaraAtA', Vendere, a qualsivo- 
glia prezzo, Bacchettare, Abbacchiare» 



e, per isch., "Par vendetta di...„ = 
Collocare una ragazza in un modo pur 
che sia. Abbacchiarla. = Assol. Tratta- 
re, Aver ohe fare. Nghe ccvllù n'n gè 
se pò —, Con colui non si può trattare, 
cavar, le mani di nulla. 

Abbarrucd', Abbacchiare, Vendere 
alla peggio = Assol. Far presto e m.ale. 

Abbacato, agg. di pers. Non saper- 
fìciale. Posato, Esperto, Savio. 

Abbaiti', AraitA*, Bastare = Ji' 
n'n abbast' a rengraztarte. Non so rin- 
graziarti quanto basti || AbbaMte eh«, 
Pur di, A condizione. — aòbusche, Pur 
di guadagnare . . . 

A bbaitajdn«, m. av. In gran copia. 

A bbattute, m. av. Nel modo : JV —, 
Senna giunta di prezzo. C^éHe va — ; 
QuéUe me Vd date, Vajf avut' —, 

Abbatuozze, Abatónzolo. 

Abbari^A*, Sbavazzare, Imbavare» 
Imbrattar di bava. Anche SbarajH' e 
^Sbafarli' = Biascicare. 

Abbeld\ Ved. ArbelA'. 

Al»b«lat«, agg. di pers. Bilioso, Col- 
lerico, Stizzoso. 

Àbbélò (€. fr.) Nel modo : iVTn i — 
me' de fa' quésse, Non è da me, Noa 
son viso, di far codesto. 

Abbelentrae , Invelenire , Arrab- 
biarsi = Fig. La th*r6, l'arte, s'è bbeU' 
nite, . . . brucia, è infocata dal sola. 

l'AbbendA', Posare, Far sosta, QxùQ' 
tskre = 2^nabbènde ma' da piòvere!. Pio- 
ve sempre = Abbinde *nu ccòne !, Stai bo- 
ne, fermo, un poco ! j] * Abbènde, sm. Po- 
sa, Quiete. Nel modo: Ave* — . Di un do- 
lore, di un ragazzo irrequieto, eoo. Nò' 
mm' d date ma' —, Non mi ha dato be- 
ne un momento. Ved. Arbendtf' (Lat. 
Adventu—). 

Abbénse', intens. di Vincere, So- 
praff'are. L'abbénge lu sònne. È sopraf- 
fatto dal sonno. N'n de fa' 'bbénge' da 
la rajje, Non lasciarti vincere, traspor- 
tare, dall'ira = P. pass. Abbénde^ *Ab- 
bensltlte. 

Abbensdnde [AbbengundeJ , A buon 
conto. 

*Abbenzl ch&, m. cong. Ancorché, Da— 
to pure. — cc-i-avéss' a JV. 

AbberraM* e Abbarrettf*, Avvol- 
gere, Binvolgere, Bavvolgere = Arro- 
tolare = Fig. Avviluppare, Abbindola- 
re, Imbrogliare = Abbacchiare, Ven- 
dere a qualunque prezzo = Bifl. Bin- 
fagottarsi, Bawolgersi nelle coperte, a 
spec. nel mantello, per riparasi dal 
freddo = [R. Awirretd'J, (Lat. *Advolu- 
tare). 

Abberzd', (P."**), Condurre, Menare 
il gregge per una data direzione. 

Abb«tA', Abitare, Più oom. §ta' dói 
case = {*Abbìte, Àbito-i-a], 



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abb 



113 



Abb«««cA', Seccar nel forno o vici- 
no al faoco le legno affinchè poi bru- 
cino meglio = [Ori. Abbetehd' = Ari, 
r«tt., At. Abbedecd'], (Lat. *Ab'Udi- 
care). 

*Abl»eiellA% AbbatellA', intr. e 
rifl. Sgallare. Lu latte de lu fìcure fa 
— la vécche, Il latte dei fichi fa sgalla- 
re, coprir di buUiociattole, la bocca. 
Ved. T«ttfUe. 

Abbetìzzeje (T.), qualunque Luogo 
atto ad essere abitato. 

AbbljA*, Avviare, Indirizzare = Co- 
minciare. Abbif a ppiéve', a nnéngue'. 
Avvia a piovere, a nevicare. S^abbijj* a 
'ngraaad*, Comincia a ingrassare, Ha 
dato nell' ingrassare = Dar la via, Dar 
libero corso. Ha *bbijat* a ppidgne', a 
jjastemd^f a ddd* cazzutte, ecc.. Ha da- 
to, Diede, la via, al pianto, allo bestemi- 
mie, ai pugni. 

AbbijjéUP (Ca».), Spazzare. Ved. 
T^iJele — Fig. Struoinare, Sciupare 
malamenta, danaro, sostanze. Ha *bbij' 
jélate tutte. Ha consumato, fatto un 
macinio, di tutto il suo. 

Abblrbandlrse, Imbirbonire. 
Abbiricd* (A<i.), Acconciare. Dispor- 
re bene, Ordinare. AbbirìcoXo bb^ne, 
Vestilo, Coprilo, bene = iS* è abbirU 
cata, Si è collocata, maritata. Ved. 
Èbiricd\ 

"^AbblttemA', Ansare, Respirare af- 
fannosamente = [Ari: Frignare, Pia- 
gnucolare] il *AbbItt«iue, sm., e più 
oom.,Betteniére, f. Ansima, Respiro af- 
fannoso, Fiataccina || Appittemate^Alt,) 
Affannoso. (Gr. Bétto), 

Ahhlattd'y (A., C. •. A.), Lanciare, 

Scagliare. (Da Vratte (Vlatte); come 

" Lanciare » da " Lancia „) Ved. Tratto. 

Abbonale, n. di pera. Abbondio = 

[Abbunne], 

Abb*iiapeBBlnd«, fam. Cibo gros- 
solano, che sfonda lo stomaco. 

Abbraeeeeii', intens. di Abbraccia- 
re. Vale ancha Abbrancare = [S. Ea». 
Aggraceecd*], 

AbbraBAA% intr. e rifl. Aver gran 
brama di cibo, Arrabbiare dalla fame. 
Le vùfa' —f àta *bbramate!j È allu- 
pato. Ha gran fame = Vivamente de- 
siderare = [Se. Arrabbiare]. 

Abbravd' (Maa.), 8bravd\ (Can.), 
Bravare, Minacciare con burbanza = 
Sgridare, Bipr rudere con minacce. 

Abbrevedatór6{He,\ sf. Fazzobtto che 
fascia il viso da sopra in basso, per di- 
fenderlo dal freddo, e le cui cocche si 
annodano sul capo. 

AbbreTlattfre, Ved. Ae«artatdre. 
AbbreTusnarM, Vergognarsi. 
Abbrljate, fam. Bimpettito, Diritto 
della persona in atto di alterigia. Va 



tutt' —, Cammina impettito, con sus- 
siego. 

*Abbrlle, mese. Aprile. 
Abbraeear«e, Chiocciare = Fig. 
Delle donne quando cominciano a in- 
grassare e perdere di vivacità e di fre- 
schezza ; e di chi sta mogio e si rannic- 
chia or qua or là perchò non si sente 
bene = [Abbruccaticcef agg. Nei modi: 
Jì* —, èta' —, Far la chioccia. Crocchia- 
re, Nicchiare, pr. di ohi ò malaszato]. 
Abbra^nt', Infocar d, Arroventare, 
un ferro = [Abbrucend? e Abbrecendl', 
Cast. €., Revu^enV], 

Abbra^lA', Bruciare = Abbrustia- 
re i polli per tor via la peluria. 

AbbrniehlA*, AbbraÌeA% Tostare 
il caffè ; Arrostire il pane ; Abbrustoli- 
re legumi, pannocchie di granturco e 
sim.ll Trai«b«ito,sm. Rósolo, La parte 
delle vivande rosolata || Abbraiehla- 
eafé. Tostino. 

Abbacete, tr. Fig. Dare unasbruffo, 
Dar l'ingoffo. Subornare = Bifl. Abbuc- 
cara'' a lu vine, Divenir ingordo. In- 
ghiottirsi, del vino = Darsi l'intesa. 
Mettersi d'accordo, Andar di balla, com. 
in mal senso. [Abbaccarse]. 

Abbacearse. Del grano in erba. Al- 
lettarsi, Far letto (In questo signif. più 
com. si dice Arejì 'n dlrre) = Lasciar- 
si andare, Abbandonarsi. La pajja d* 
órze, subbete a^ammócche, flg. Chi è di 
debole complessione, di nulla nulla 
ammala = N^n d' — aubbete !, Non la- 
sciarti andare alla prima, Tieni fermo ! 
Ved. AmmneeA'. 

Abbaflnarse, Enfiarsi, spec. per e do- 
ma = Binzepparsi, Bimpinzarsi di ci- 
bo = Intr. Fig. Gonfiare, Non poter ma- 
nifestare il dispetto, lo sdegno. 

AbbiMate, agg. Invogliato = Aw. 
Avidamente. Magnd* —, Mangiare con 
avidità e alla lesta, all'arrabbiata. 
[Ort. Magnd' abbuojf abbuojje] \\ Agg. 
Enfiato, pr. di Faccia edematosa = Ab- 
bajatl«ce, Alquanto enfiato. 

Abbumbd', Abbummd' (T.), Giunger 
l'acqua alla gola ^ Fig. A ccuWti li qua- 
trine f abbòmbe, È molto ricco. 

*AbbanimaeA% spreg. Satollare = 
Bifl. Levare il corpo di grinze. 

AbbarlA', Burlare. 

AbbarrA', Mangiar molto. Digru- 
mare, "Strippare,,, Macinare a due pal- 
menti. V aviac -i- a vede* gna*bbòrrel 
L'avresti a vedere come dipana ! 1! Ab- 
barrato agg. di Ventre. Gonfio e duro 
per soverchio mangiare. (" Abborra- 
re* „). 

AbbnrretA'. Ved. Abberrat*'. 

Abburriccìiìd* (Ar.), Avvolgere, Av- 
volticchiare, pr. il filo nel fuso. 

Abba««A*, Buscare, Guadagnare = 



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Godgle 



114 



abb - aoo 



Procacciare, Accattare. Abbùacheme *nu 
ccóne malve, Procacciami, Accattami, 
della malva II Abbaselie, Guadagno. 

Abbuaciarae e Abbuacelarae. Del gra- 
no allorché, per Boyerehio alidore, ha 
la stretta, e la spiga avvizzisce. Abbio- 
sciarsi. 

Abbuterrd^ («.), Satollare. 
A1»kaUeelilA*, Avvoltolare, Avvol- 
tare alla peggio. 

Abb«M«l', tr. (Gonfiare = "Sorbot- 
tare „, Picchiar forte. — de mazzate (Dal 
Tambnrare la bestia ammazfata) &= 
Fig. Gonfiare, Lodare eccessivam. ano. 
Le V 4m^ abbàtte, Lo gonfiano = Inzi- 
pillare, Metter su una persona = Intr. 
Dissimulare il risentimento. Cullù ab- 
botta !, Quello sta zitto e gonfia = Del 
libeccio che & li 11 per spirare. Lu vlnd* 
abbàtte ! = Bifl. GK>nfiarsi di cibo, Bim- 
bu22arsi = ^Enfiarsi per edema = Fig. 
Insuperbire delle lodi = 8efa—, Glie- 
la danno a bere, Beve grosso, È un 
credenzone = [** Stat. mun,di y. „ : Che 
non poaaono vender de nocte bovif ne fa- 
re abootar niaaunó cmimale], (** Abbot- 
tare* „ , intr. e rifl.). || AblMtUatleee, 
Enfiaticelo. 

*Abbi(ttund\ Danneggiare, Devasta- 
re, un campo lavorato, una vigna, e 
' sim. (" Abbottinare* „). 

AbbaUiuiate. Fig. Nella maniera: 
§ta^ — ghe une. Essere in sussiego, im- 
broncito, con alcuno. Togliergli il sa- 
luto. 

AbbuveratérBf sf. Fig. Solco, Fosset- 
ta, presso la sponda del campo lavo- 
rato o vicino a un albero, che serve 
per trattenere l'acqua piovana. Fa\ 
Da\ r -, 

Acaréle, sf. yed.'Òtae«e. 
Aee»dé% intr. (^»te C'i-accade, ...ci 
sta bene, va, viene, a proposito. Quéaae 
nen g -t- accade, ...non sta, non con^ 
viene = Di abito : J* accade, Gli torna. 
Gli sta a pennello. Ofr. Aocaacd*, 

*Aeeaf%MelilA', Mettere di molta le- 
gna nel fuoco. (Dal lat. Foctdare, con 
metat.). 

*A«««Kfttilarse, Affollarsi, Accalcar- 
si; Addossarsi Tuno all'altro, per cu- 
riosità di vedere, di entrare, e sim. 

Ae«assldn«, Cagione, Motivo. An- 
che, AeeasKone, Ae«as«Kone, Yed. 
*CeaMlone = ['^ Bagl. di S. „ : NuOo . . . 
debbia mettere ne eaaere a cagione per 
aua negligentia vada V acqua per le atra- 
de^ publiche , , , Ib. Gap. 86, acagione], 

A«ealanieirA* e Va' la«alaniltre, 
Attrarre i>er forza magnetica. (Gredesi 
che i gatti, le serpi, i rospi " calami- 
tano n o " fanno la calamita „, eserciti- 
no un fascino sugli uccelli, sui sorci, e 
aim.) = Fig. Ammaliare; Ciurmare, 



Abbindolare = [Ar. Accalainetrd\ Pic- 
chiare, Dar delle busse]. 

Aeealeetf' , Calcare, Pigiare = Fig. 
— lu cuppelón^ a une. Dirne tutto il ma- 
le che merita, "Scardassarlo,,. 

A eealeeairiiltto e A •ealeeacnU- 
te, A pie zoppo = [vi ggaUe cìòppe = 
Mail. A agangarìUe — At. A ccìuppe- 
cardile = Paci. A cciìtppe ciuppine e 
A ^ngine *ngine cìòppe = Ar. A rregge- 
neUe]. 

Accalummd' (V.), Menare, Vibrare 
un colpo dall'alto in basso. Jfo' f ac- 
càUSmme 'nt* fvcòzze /, A momenti ti ap- 
piccico un pugno ! (Cfr. " Calumare* ,). 
AccamuUé,', Strappar le buttate d'u- 
na pianta = Potare alla lesta e male 
=JP.«»— «ne, Batterlo, "Sorbottarlo^. 
Yed. CantfUe. 

A««anclanA', Mettere in un canto 
= Stringere una persona con le spalle 
al muro = Bifl. Giacere di lato. Nen 
ie pò — , Non può voltarsi e giacere di 
lato. 

*Aeeandas«lA', Accostare. 
Aeeanntf *, Accatastare, spec. legne, 
secondo la misura (Canna). 

Accapd', Passar oltre l'ostacolo. Lu 
a(W d ^ccapaV a lu còlle, Il sole si mo- 
stra di qua dal colle. Cfr. A««aFpA'i 
nell'ultimo signif. 

*A «eapabbaUe Yed. Cavabballe. 
A ««ai^ae««d; AceapalM» Yerso 
questa, Yerso quella parte. 

*A eapammtfncle Yed. C«i»aai- 
ntfnde. 

Aeeap««errA', Afferrare pel collo. 
Yed. Cai^eeèrre = Fig. Di dolore che 
prende al dorso, alla nuca. 

AeeapesBA', Metter la cavezza ; Le- 
gare a cavezza. 

Accappd* (A*.), tr. rifl. Coprire col 
mantello, con 1 > coperte, e sim. Nel 
€lil«t. Ammandd*f ved. 

Aeeappatòre, Accappatóio = 
[liettop. 1634, Accappaturo = «. 1S90: 
Uno cappatoro lavorato con oro e aeta 
= li. 1547 : Una cappatorella de seta] [[ 
Ae«applattfr«, sm. Pezza di lino su. 
pezza di lana o di cotone, per infascia- 
re i bambini || * Ccappaturìcchie (Plm- 
aof.) sm. Fazzoletto con cui le donne 
coprono il capo. 

*Accapuccid\ Afferrare pel capo = 
Fig. L* d ^ccapucciate lu aonne, É gra- 
vato dal sonno, " Ha i pisani „. (Ofr. 
" Accapaociato „). 

Aeearaoenlrsey Divenir passo, Bec- 
colo, pr. dei fichi. Yed. Caraffa» = 
Per sim. Della pers. ammencita da^rli 
anni o da infermità. 

AccarV (Cast. €.), Accarezzare ; Ab- 
bonire, Placare. 

Accarruzseld^ (Ar.),- Filar male, in 



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maniera ohe il filo sia pieno di brocchi 
o di grovigliole. 

AeeAsA', Ammogliar 3 = Bifl. Am- 
mogliarsi = [€»•. Maritare]. 

Accascd', intr. Accadere, Esser d*uopo, 
•cony eniente. Se e -i- ddajfa^ tutte quel- 
lo che ce -»'- accasche, S' ha da farci tut- 
to quel che è del caso — Se e -i- acca- 
scile . .., Se ci calza, Se fa al proposito, 
Se sarà necessario, utile, opportuno... 

AeeaiaitA% Accatastare = Accastel- 
lare = Pig. Assol. Sfrottolare, Dir fan- 
donie l*una dopo Paltra. Quande ri'ac' 
cataste, Che gran sballone! 

A e«ata»t«. Gioco fanc, nel quale 
Funo pigia l'altro con la persona = [vi 
ccrépa sur gè]. 

Ae«attA*, Comprare = Accattarse lu 
cace, Battere il tacco, il calcagno, Al- 
zare il taccone. Battersela, Fuggire. Ha 
^enduV accuc\f 8* d ccattate lu cace. 
Senti questo e prese il largo, fuggi || 
AccaUahué (C. vm., M.), Faccendone, Af- 
fannone. 

A «eaTa«lall«, m. av. A cavalcioni 
= Ghiooo fanc. A cavalluccio; A scari- 
calasino = [vi ppiccenòUe = F. •. BC. 
A ppiccecòUe = Cab. A ccingecòUe = 
Paci. A ^ngicenòUe e A ^mòrìcchenòUe 
= Tollo, A ^ngingiacbUe = At. A cciu- 
ciumine (mine, mani) = Pas. A ccicci' 

'CÓJJU], 

A««aTalUi', Accavallare = Scaval- 
care, Passare al di sopra di un osta- 
colo, andando oltre = Fig. Oltrepassa- 
re. Ha accavallate le vind' anne, Ha ol- 
trepassato i 20 anni = Scavalcare, Bi- 
maner superiore ad altri. In questo si- 
gnif ., anche : Fa* la cavaW a . . . = [As- 
solcare, Apporcare, il terreno lavorato 
per seminarvi o piantarvi]. 

A ccecùocchie (Cast. C), Alla cieca. 
A eeendenare. Nella maniera : Par- 
3<r — , Parlare come viene viene, a ca- 
saccio; Dirne delle grosse. 

AeeennA', Ammiccare = Assol. Del- 
la campana che ha sonato a messa, 
quando rintocca. Sonare il cenno. La 
méaé'accénne, Sona il cenno || Aee«nna- 
rftlle, agg. di Occhio. Com. nel pi. Ve- 
eh -t- accennarUle, Occhi birichini. 

AccepulW (Cast. C), Picchiare sodo, 
Dar di molte busse. 

Aecerlrse, Divenir pallido = Delle 
messi. Biondeggiare. Yed. 'IffferA' || 
Ae«erlt«, agg. Di Viso. Pallido. 

*Acchelu8trd% Dare, Far bere, il co- 
lostro al neonato. 

A cchiane. Ved. Chiane, 
Ae«hlappA', com. per Prendere (che 
non è punto del nostro uso) e Pigliare 
= Cominciare. Ha ^cchiappaV a nnén- 
gué* da maddeménej Nevica da stamani 
= Acchiapp' e n*n acchiappe, Prende e 



115 

non prende ; Arriva e non arriva ; Toc- 
ca e non tocca, Scatta di poco. 

A««liltfle, sf. Occhiello rotondo, per 
cui passa la stringa: Maglietta di filo 
dove entra il gancio dei vestiti e delle 
fascette. 

Acel«ltfl«, sm. Assiolo, "Chiù„ = 
[Ar. Chióvej. 

Acchiuppd*, Coprire. Cfr. A««appA'. 

vlccia66at#rf',Conciar male, Strusciar 
le scarpe, da ridurle quasi a ciabatte. 

A«ela««A% Acciaccare, erbe, fiori, 
e sim. = Ammaccare = Schiacciare, 
un cappello, una noce, ecc. = Pestare, 
un piede, un dito. Anche, Pigiare = 
Assol. Masticare = Fig. — paternuètre, 
" Snocciolar corone „ = [ ». Eas. A 
cquand' d acciaccate 'n« mése, Ha a^jpe- 
na compito un mese (di età)] || *Celae- 
earèlle, agg. Prèmice || Celaceli«, sm. 
Stiaccia, Fracassio; Grande quantità 
di cose schiacciate, peste, fracassate. 
Fa'* 'nu — . 

A««laffSA', Prendere con prestezza e 
malgarbo, ghermendo = Eubaochiare, 
" Grancire „ = Spreg. Acciaffe cciò cched 
é, Mangia di tutto || C«lafrand«, agg. 
Che mangia di tutto, senza badare a 
scelta = Facile a rubacchiare, e sim. 
(** Accafiare „*). 

Acciammuttd' {C9k%t. C), Ciangottare 
= Ciambolare, Parlare a lungo, ma 
senza nulla concludere = Brontolare 
= Darsi da fare, ma. non cavando le 
mani di nulla, Acciaccinarsi. 

Acciangd\ intr. Il Camminare fret- 
toloso, ma impacciato, di chi sta male 
in gambe,Arrancare. Yed. Clanffhljd'. 

A cciangianeUe (Ca»4. C). Nella ma- 
niera: Sund' le camban* — ,... a festa. 

Accidno, n. di Com. = Accianllli (Cl- 
▼It.) n. di contrada. 

A««lappA% Fermare con ganci; o 
con grappe. Yed. C«lapp«. 

A««lapp«ttd*, Aggangherare, Ag- 
ganciare, Fermare, Serrare, con gan- 
gheri. Yed. Clappétie. 

A««lare, Acciaio = Métte', o Are- 
métte', V — , Acciaiare, Binforzare di ac- 
ciaio la punte o altre parti di strumenti 
di ferro || Aeelarlne, Sistro, strum. 
musicale. 

Acciarrd* (T.), Uguagliare con for- 
bici, falce o altro strum. da taglio, ciò 
che alteri l'uguaglianza di un piano. 
Yed. Ciarra. darre. (Gr. Retro). 

AcclayaiiA', Acciabattare, Far pre- 
sto e male, Acciarpare, Abborracciare 
= Mangiare, Ingollare, Mandar giù al- 
la lesta e con punta grazia. Acciavat- 
te tutta sòrte de rróbhe. 

AccibhV (T.), Satollare. 

Ae«lde% Uccidere = Iperb. Tartas- 
sare, Malmenare = Fig. Lavór\ accis* 



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116 



a lu còlle, Imbratto, Lavoro fatto alla 
peggio = Altri modi volg. Me «end' ac- 
cise, Ho male, Sono sfiaccolato, ecc. = 
IPn é bb^ne manghepe* è««' accise, È un 
inetto = E echi Vaccidef, Sta sempre 
bene. É lavoro solido, resistente = Scid 
*ccise lu méjje !, " Accidenti al meglio ! „ 
Son tutti di nn pelo e d*una lana. (•* Ac- 
cidere*„). 

Accif regnate (Hai.), agg. Di Capelli. 
Arruffati. Èta —, Avere i capelli in dis- 
ordine, arraffati. 

Accijd*, (Palomb.), Blmboccare il 
sacco per prendere o versarne il conte- 
nuto. 

AeelmA', Cimare, le piante = To- 
sare leggermente. 

Aeclnfft', Aeelnsrelt', Sciupare, 
Strubbiare, oggetti di vestiario. 

Accircid' (A<i.), Scottare i legumi per 
non farli intonchiare || AccircV (Cast. 
C. ) Cecero una vivanda imperfetta- 
mente. 

AeelneeA', Chinare. Acciùcche la 
còcce/, Chinali capo! = Acciùcche '««a 
rame, China, Piega in giù, codesto ramo 
= Bifl. Curvarsi, della pers. -4cciuc- 
chete !, Chinati, Curvati ! N^n ze pò —, 
Non può curvarsi = P. pass. A«elae- 
«ate, Clneebe. liPn de Ha^ —, Non star- 
tene chino, ricurvo. Ha ^cciuccate la 
còcce. Ha chinato, piegato, il capo. JV 
ciuccile. Andar ricurvo. 

AcciucchV (T.), Uguagliare con la 
zappa il seminato, Cfr. Voccd\ 

AcciuccuW, Ammaccare, Schiaccia- 
re in qualche parte la superf. di un 
oggetto metallico cavo. (Cfr. " Acciotto- 
lare „). 

Acciummd^ (Cast. C), intr. Chinar- 
si. Ved. Clòrnme = Tr. (B.) Bendare. 
A —, A gatta ceca; gioco fanc. 

A celammlUe, m. av. JV — , Anda- 
re secondo il desiderio, a genio, " a fa- 
giolo „ = Spec. di cibi. Me va —, 'È il 
mio còccolo, Mi ci spacchio = Di cosa 
che va come deve. Va " a buco „, " a 
fagiolo n> 

AeelamA', Bicercare, Desiderare. 
Lu stòmeche nne^ Je Vacclame, Il suo sto- 
maco vi ripugna = Fig. La tlrre nne* 
Vacclame, Il terreno non è adatto per 
quella pianta. 

A «c6eceeapabb&ll«. Capofitto. 

A«o6JJe'. P. pass., A«od(e.I. Coglie- 
re, Colpire. — wn' a ppretate, " Fargli 
la sassaiola „ = J' d 'ccóte *m brónd\ a 
la facce, L'ha colpito in fronte, nel vi- 
so = Investire ; Intoppare. Se Vd 'ccéte 
la piéme, È stato investito, travolto, 
portato via, dalla piena. 8e V d ^ccóte 
^nnanze pHte, È intoppato in lui, Dette 
in lui. con una pettata = Baccogliere. 
Accùjjete ^nnanze le pìicure, Mena (rac- 



colte) le pecore avanti = Avere in sé. 
— appetite, séte, e onne, Avere. 8ì ccÓte 
site f. Hai sete? = II... AssoL Lufium^ d 
*ccéte, Il fiume è in piena = Di una 
parte infiammata del corpo. JT accòjje. 
Mi dà delle trafitte = [T. Accòjje\ At. 
AccòUe\ Attingere l'acqua. Ved. OòXWj. 

Aecòmede, Acconcime, Piccolo riat- 
tamento di case. 

A«etfMse, sf. Arnese da cucina nel 
quale si tiene il sale e il pepe per con- 
dire. 

Ae«tfMff-l-aeeònKe, m. av. A modo. 
Per bene = Anche in forza di agg. È 
*na cós^ —, . . adatta. 

A eeóv* a eetfre, m. av. Testa te- 
sta, Da solo a solo. 

*Aeeòr*e\ nel solo infin., Accorge- 
re = P. pass. *A«eòrd« *Aeeoree. 

A e«tfrte, m. av. Tra breve. Sta 
ccórV a ccórt' a mmenV, Verrà tra bre- 
ve = Tenére* —, Tenersi corto, nello 
spendere, e sim. 

A ««dv«. Gioco fanc. A rimpiatti- 
no = [C. fr. A ttanaruce =T. A ttana 
tane — At. A l'acchiuppe = C. ». A. 
A ccuvarrjesce], 

A«or«d«nigl», Vendere a credito. Più 
com. Fa' la credènte. 

A cerépapaitie, m. av. A crepa- 
pelle. Magnd* — . 

Aeerésee*, Areeerésee*,Arer«aee% 
Levar Polio da su l'acqua con una gros- 
sa conchiglia, con una padella, o, quan- 
do lo strato è sottile, con la mappa, ved, 
= [Arcrlsze* (C. •. A.), Spazzare l'aia 
dopo che con le pale si è ammucchiato 
il grano nel mezzo]. 

AccrescetÓre , Granata di ginestra 
per spazzare l'aia, la stalla, ecc. 

AeerVanftate, agg. Creanzato. 

Aeeròlle, Fiocca del piede e della 
scarpa = Fig. È strétte d» —, Ha il 
granchio alla scarsella, È avaro. 

Aeeraecarse. Della chioccia. Ac- 
covacciarsi = Dei pulcini. Porsi sotto- 
la chioccia = [S. Eus. Arrucchiarse], 

AceraceulA'. Della chioccia. Croc- 
chiare, Bichiamare i pulcini. 

AecacoA' e Cn«e*', Capitozzare = 
[Cucd^ = Can., Scuccd*]. 

Accuccd\ intr. jDelle patate. Forma- 
re il fiore. 

AeenoelilA', Accoppiare = Mettere 
insieme una certa somma. 

AoeaeclA', intr. Piegare il capo in 
segno di rassegnazione, di sottomis- 
sione, non fiatando, non replicando = 
[T. Accuccid* e AccuccV, lo stesso che 
AeeiaeeA', ved.] = Bifl. Cucciare, dei 
cani = [Accuzzarsé], 

Aocaeealairse, Accoccolarsi = [Aq. 
Anguccarze] \\ A ecaeenlnne m. avv. 
Coccoloni = [A<i. *N guctUuni], 



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aoo - acq 



117 



Aczuchericchìarae (ral.), Racohioc- 
<ciolarsi, Fare il ohioociolino. 

A«e«ft, Centi, *CeafJ«», *Aeea- 
«Jenslie, Cosi = Jav* accucì. Andava 
alla buona, con abiti andanti: Anda- 
va disarmato. Anche, 'fin accucì = A 
quel iao\S6 U mctgn* —ffrédde, Lo man- 
gia freddo, non ostante che sia freddo. 
DàjjeV — 88ane, Daglielo intero, senjsa 
scemarlo, tagliarlo, dividerlo. — véc- 
chie, A quel mo', sebbene, vecchio = 
SangTie d'accudì!, esci. euf. = [Accucì, 
*Accuqicclie, *Accucìgn6 = Aq. Accu- 
cìnda = T. Accucìndre = Car. Accu- 
cìjje, Accucìne = 'c«l. Aaciucì = T. Ac- 
cucine = «Stat. aquil.„ Coaci], 

A«endA*, Afftlare, Dare il filo al 
«citello = [Accutd']. 

AccudoW (!»»».), Accutold* (!»*•©.), 
Increspare. Ved. Cùtele. 

*Accuffate, agg. Di Cielo. Rabbru- 
scato = Di Viso. Imbronoito. (Pist. 
*Baggufato„). 

A««iMatA', Acquietare = Abbonire, 
Racchetare i bambini. 

Ae«ajèi»i«, sf. Accudimento. IPn ée 
p6 aresand', ca nen di* — . N^n d 'vuV 
—, «' é mmòrte. 

AeealmH', Colmare = Iperb. Em- 
pire a bocca, fino agli orli del vaso = 
[T. Accummd*]. 

Ae«andA% Raccontare. Narrare. 
Tajj* a *ccundd n'i* fatte = Rifl. Che V 
Vaccundef, Ma che mai dici?, Ma che ti 
gira? = Semplicem. Dire. A cchiVac- 
cundef, A chi lo dici? 

Aeeaade, sm. e f. Avventore, Chi 
compra sempre nella stessa bottega. 
Bottegaio = Chi si serve dallo stesso 
sarto, eco. 

A«eandl', Condire. 
A«eanKlni«, 'Ceanslme, Concime, 
Concio = Condimento. 

Ae««ral««lilA', Rincantucciare. 
A«enpar«e. Del Tempo. Rabbru- 
scarsi Il A«eapate. Aria 'ccupate ,... 
cupa, fosca ; afosa ; caliginosa. àtdnzXa 
— , ... con poca aria, affogata. 

Accnpp*'.Picchiare,Dar "le cro8te„, 
*" le paghe „. Sì n'n de ètì fitte, Vaccòppe!, 
Se non starai bono , saran busse si- 
cure. — 'nw acaffe, Consegnare, " Ap- 
piccicare „ uno schiaffo = Assol. C -i- 
àccòppe!, Ci si bussa bene, Le prende 
senza moversi, Le busse oi aooostano = 
Vincere nel gioco. CuUù Vaccòppe!, 
Quello "ti farà repulisti „ = Metter so- 
pra. Sopr' a 'a te bbune piande e -i- ac- 
cuppe tutte *aaa tèrre! = Coprire. Ac- 
cùppeU bbóne!, Coprilo (di panni) per 
bene = Formare un rotolo di monete, 
Aggrupparle = [Air. Scavalcare, sal- 
tando, un ostacolo]. 

A««appeM*, Colmare I| Aeenppela- 



t«. Colmo, " Cùpole „. *Nu piatte de 
maccarun* — ,. . . colmo, cupole cupole. 
A eeare, m. av. Teni* — , Aver cu- 
ra. TìV — /, Abbiti cura, Riguardati, 
Attendi a star bene = Custodire con 
ogni riguardo = Tener di conto. 

Accurézze, sf. Cura, Accudimento, 
Affettuosa premura. 

A e««rae««liM* e 'Brsarn««eliM' , 
Stringere, Ammucchiare, in un canto. 
T*accurnecch3^ a lu mur*, e tteretingV 
e tteretanghe!, Lo strinse in un canto 
e gi\\ botte, e mena ohe ti meno. Ac- 
curnìcchie *aaa munnézze, Ammucchia, 
Restringi in un canto, codeste immon- 
dezze = Rifl. Raggrupparsi in un can- 
to, Rincantucciarsi. Ved. Cani«e«lil«. 
A««arsaie, agg. Frequentato. Fere, 
I*eaV —, Fiera, Festa, a cui molti ac- 
corrono. Putéc^ —, Bottega ben av- 
viata, ohe ha molti avventori; e, al 
contr., Bottega sviata. Mldeche, Awu- 
cai* — ,... che ha di molti olienti. 

Aeearienl', Aeenrtant*, Accorcia- 
re, Scorciare, Raccorciare = Abbre- 
viare. P* — lu deacórae^ Per farla cor- 
ta = [Accurtd'f AccurtanV. Fig. — Le 
paaa' a une. Troncargli la via, Fargli 
venir meno il disegno] (" Accertare* „). 
Il Aeenrlattfre, sf. Scorciatoia. 

Accuzzarae, Dei Cani. Cucciare. Ved. 
Ae«n««l<i' = Dell'uomo. Chinar la 
testa e starsene li cheto. 

*Ace, Agio. Nella maniera: HS aQ 
•i- a ^apettd*!, Hai un beli' aspettare! 
(" Ascio „ e "Asio*„). 

Ace (in molti oom. del Teram.) per 
"Ci ha„. Cosi pure, Àae, Si [ha, Si è. 
Aaene, Se n'ha, Se n'è. 

AeenA', intr. Granire, Formare il 
chicco, pr. del grano = [*Acerd* ; e Àce- 
re, Chicco]. 

A«etA', Eccitare. Me ae àzete lu ito- 
meche, Mi vien da reoere. É ccéae che 
tte àcete lu vòmete, Sono cose stoma- 
chevoli. 

Ae«t«, Aceto = Fig. Jìraen* a V —, 
Camminare per fallito, Essere alle rot- 
te, per le rotte = [*CJete e Cite], 

À««te, Acido = Iron. 7'e fa V — !, 
" Non è ciccia pe' tuoi denti „ \\ Cetévae, 
Alquanto acido. Addino || Ae«tlrse, 
Inacidire || A««tére, Olièra. 

A«iie, sf. Ago \\ Acaróle, * Curale, sf. 
Agoraio. 

Acìgne (€as.), N. di contrada. 
Agline, f ime, agg. Di Pane. Azzi- 
mo, senza lievito = [Aq, Summo]. 
A «quA, Qui, In. questo luogo. 
A eqaande, m. av., Di modo e di 
tempo. — «' ^ acoXlate^ È appena caldo. 
— a'é 'saettate, È appena seduto, Si è 
seduto or ora. — Vàjje viète, L'ho ap- 
pena visto. L'ho veduto per un istante. 



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118 



acq - add 



— arejéndr* a la case, Bìentro a casa 
I|er nn momento, e... —neté^ 'nw ccé- 
rie pe* ésae, Ne ha golamen)« un po' per 
lui = Per esprimere intensità di desi- 
derio. Come, O come, quanto ! — vu- 
lésse che ite e -e- avisce tì*uvate ! = So- 
lamente. — le vuléaae vedé\ Vorrei so- 
lo vederlo. — ^6&tfn6pe' mma^ntf*, Non 
sa far altro ohe mangiare = Pleon. 
Tutte la notte — Jónda jónde, Durante 
la notte non fa ohe sobbalzare. 

Aeqae, Acqua = Jt' ped —, Andare 
per l'acqua. — jpe' IVùcchie,,,, da occhi 
= Acqu' a ppéle de vóve, Pioggia mi- 
nuta, a spruzzolo, Spmzzolio = Fiume ; 
Torrente. Ne* modi: Pe' IV acqu^ ab- 
bulle, e Com* — corre, Secondo il filo 
dell'acqua, Da un punto all'altro del 
corso dell'acqua. ["Bagl. di ».„, Come 
acqua pende] — [Hont., V. ». M. Ac- 
che.] Il Aeqnarèlle, Pioggerella = Ac- 
quolina, Saliva deir ingordo || A«qale- 
«•, sf. Umore guasto, morboso, simile 
all'acqua =: Il liquido che si raccoglie 
in fondo alla pipa || Aeqaare, Bugia- 
dall Aeqnaréeee, A«qaaue, Guazza, 
Rugiada abbondante || A^nartf l«,agg. 
Di Terreno. Acquitrinoso = Di Carbon- 
chio. Andrac -t- ctcquarole, o va-itarde^ 
Carbonchio benigno || Aeq nasale, Sa- 
lamoia |i Aeqnate, sf. Vinello = Se è 
più forte dell'ordinario, Freetf ne. (" Af- 
fricogno*„)= [Aq. Raipatu] \\ JLe%wk^ 
de lésne, per isch. Acqua pretta. J!fa- 
gnd' p(xrC e — . (Perchè la secchia, una 
volta, era di legno) Il Aeqna 'ndrùf e- 
le, per isch. Vino, Caffè, leggiero. Sbrò- 
scia. [Acqua struce] = Anòhe, per isch., 
Aeqne de pùlepe. Cattivo caffò || Ae-, 
qna vleee, Acquacela che scola dai 
frantoi II Aeqnasandére, Pila dell'ac- 
qua benedetta. 

Acr acima, n. di contrada. 

Aere, Agro || Aereecldle, Agretto. 

AeiUJe. Ved. Ciai«. 

Acnle, uccello ; città. Aquila. 

Adaccid^ e AUaccìd', Tritare, carne, 
lardo, eco. || Adacciature e Daccialarde, 
sm. Coltella, di varie forme, per tri- 
tar lardo e sim. (Da " Accia* „). 
- Ada^e, Adagio jj Adaciate, Adagio = 
Agg. di pers. Posato. 

AdaeqnA', fig. Subornare, Corrom- 
pere con doni. Gnóre Presedhide, quia- 
se (i testimoni) éstat* adacquéte! (Stor.). 
II Adaeqnatore, arnese. Annaffiatoio 
= Agg. di Terreno. Irrigabile. 

AdannA', intr. e rifl. Dannare. 

Adave»*', Alzare, Inalzare. 

Adattose (Pett.), agg. di pers. Atto, 
Destro. Fémmen* — ,... buona massaia, 
che fa tutto per bene, a modo. 

Addafdre, In fuori, Da fuori. 

Addar«e, Darsi. S'è 'ddat' a lu bbò- 



sche, a la cambagne, S'è buttato al bo- 
sco, alla strada. Batte la campagna = 
La lénele s'addd a le cèrque, L'ellera si 
abbarbica alle querce = Le rìichele s*€ 
^ddaV a le vite, a la vigne, I bruchi 
infestano le viti, la vigna. 

Addande, Dante, Pelle di daino 
concia. 

Addarére, Davvero; A bono. Lu 
tèmbe ce fa —, È freddo. Nevica. . . a 
bono, Il tempo comincia a dir davve- 
ro. Mìnef — .', Picchialo sodo, a bono. 
Te le die'' — Te lo dico da senno, sul 
sèrio, non per chiasso. 

Adde, in compos., A, Da, Ad. — 
bbanne, Da banda, parte. — pa-rte, A 
parte. — 'wmìdSe, A gara. — summe, 
Al più, A farla grassa. — bbelle, Di bo- 
no. All'improvviso. Per prepotenza, 
Di riffa = [Man. — Unge, A slanci, Ve- 
locemente]. 

*Addeerend', intr. e rifl. Declinare. 
Lu calli eumèni' a —, Il caldo comin- 
cia a diminuire. 8*addecrine s'adde- 
crine, Deperisce, Va giù in salute II *A1- 
leerenirse, Bimpiccinire, Divenir più. 
sottile per freddo o per malattia. 

Addeerlli' o, più com., Areerid', 
Bicreare = Bifi. Coccolarsi, Smammo- 
larsi, Crogiolarsi. 

*Adderettar«e, Contrarre dei di- 
fetti, spec. fisici. 

Addelned', Addnleed*, Allogare — 
Lu delóre s'è ddelucate tutt' a 'na bban- 
ne, Il dolore si è concentrato tutto 
in una parte = Collocare in matri- 
monio. 

Addenamnlld*, Addnmmnlld', Met- 
tere i panni sudici in molle per pre- 
pararli alla rannata. Anche : vÈétt* a 
*wkne mmolle, che è detto spec. dei le- 
gumi, che si mettono a immollare = 
[Anneìumulld']. 

Adde nndule (A.), m. av. A pigione. 
(Cfr. "Nàvolo*„, Nolo). 

*Adderrassd',I>errassd',Ilerasad', 
Scostare; Allontanare. 

Addétte, AddiCte, sf. Nel modo: 
Darse V—, Indettarsi, Mettersi d'aooor- 
do. Darsi l'intesa. 

Addtf, Adtf, Addnne, Dònne, Do- 
ve = [Moni., S., Or*., Andò = ral. 
Ndónne = Ulonior. Nnùe, Nnud = Cast. 
C. Dunda = A. Dunna = P. Duve || Ad- 
doTftlle?, Dov' è?= [Aq. DdÓjjuf, ri- 
ferito a m. — ju fócuffDoY' è il foco? 
DóUa, riferita a f . — V acqua?, Dov'è 
l'acqua? = S. 'Ndmef, Dov'è?]. (Pist. 
"In dovej. 

AddòbbU, Oppio = Addubbìe (r.). 

Addnbbaie, agg. Di Stanza. Piena^ 
Ben fornita di ogfgetti utili alla vita 
= Pig. Di pers.* 

Addnmmannd', Domandare. 



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add - aff 



119 



Add«n»rse , Addarsi , Accorgersi, 
Avvedersi, Aver sentore. 

A<ldarA\ Odorare || Addtf re, Odore 
Il 'Ad arine. Bottoncino per essenze 
odorose. 

AddaraU\tr. Addormentare = Rifl. 
Addormentarsi = Intormentirsi. Me 8^é 
^ddurmite ^nu péde, Ho un piede intor- 
mentito = VatV a ddurme^ /, Va I& ohe 
sei un dappoco!; Puoi rimpiattarti! 

Addurracd^ (Ar.), Disjìorre, Alloga- 
re, Hiporre nel miglior modo = Bifl. 
Addurrachétev^ a la méjje (Poiché non 
oi è molto posto), accomodatevi, allo- 
gatevi, il meno peggio. Ved. Raddur'id\ 

Addurre. P. pass. Addotte. Sma- 
grire, Emaciarsi, Andar giù in nutri- 
zione, per lento male interno. S'adduc 
-i' adduce. É nnaV addutV addutte = 
Per simil. La l'èrre 8^é 'ddutte ca n^n 
d ^vuie letame. 

Adduserad*, Ved. Vsenid*. 

*AddaM', Dotare, Dar la dote. 

AdduvajjiV, Assettare, Ordinare, Dar 
buon sesto a molte cose. 

*Addaveel', *Add«et', Addolcire; 
Indolcire = Bifl. Baddolcare, Mitigar- 
si, della temperatura. 

AdduTend', Anduvend', 'Ifdnve- 
nd'. Indovinare = SpuV e ^nduvine! 
Modo -pQT dire: Proprio cosi, Ci hai az- 
zeccato = Bifl. Accorgersi. Avvedersi. 
Addarsi. ("Addivinare*„, Indovinare). 

Adè88* adè88e, m. av. Adagio Pian 
pianino. Pe'tft?'— ,Vien giù un'acqua con- 
solata, placida. 

Addane. Ved. Addd. 

Adneolild', Far malefizio cogli oc- 
chi. In questo signif., non meno com., 
Fa^ Vucchiature. 

Aduciar8e (e. f r.). Dispiacersi. Adon- 
tarsi, Credersi offeso. Se v6 — ca JV je 
le diche? f Gli vorrà increscere, dispia- 
cere, ohe glielo dica? = Sta ^duciate 
nghe mmé, Mi tiene il broncio, É ' im- 
bronoito con me. (Da " Uggia „). 

Adujd', Aajd, Inoliare i] Adujate, 
AiUnte, agg. di Noce. Mandorla. Ban- 
cida. 

Adnmd', Domare, anche nel signif. 
tose, di Bender morbidi, a via d'uso, 
oggetti di vestiario eco. || Adunate. Per 
isch. Fémmeri' —, Donna che non ha più 
il capo ai grilli; maritata. ("Addoma- 
re%). 

*Adambrd'. Lo stesso che Umbrd'. 

Adumbróae (R.), Che aombra. Lóche 
—f Luogo che aombra, che dà le ver- 
tigini ; che fa paura, perchè vi fu am- 
mazzato qualcuno. 

Adund^j Mettere insieme, raccattan- 
do, restringendo con la granata, ecc., 
cose sparse per terra o altrove. 

*Ada«eld', Ascoltare di soppiatto, 



Origliare, ** Succhiellar le imrole„ = 
Semplicem., Ascoltare. Adù8eU!, Ascol- 
ta, Poni mente a quel che dico = [Cli. 
Addu8uld', Addu8eW = V. U8ulijr =^ 
T., I>u8uld']. (''Usolare*„). 

Adutticce (A.), agg. Adottivo. 

A èeebe. Ved. lÈeebe. 

A èlle. Ved. :Èlle. 

Afe, sf. Emanazione fetida. !«' — de 
lu lóchey II puzzo che spira dal cesso. 
Se 8^nde 'n' — de morte,... un puzzo ca- 
daverico = [Ort. Anima ; Ombra, Fan- 
tasima. — triste]. 

AflTd'. Nell'imper. e nell'ottat., per 
" Fare „. AffammejV, Fammi, Lasciami, 
andare. Me ne vado. A^fazémele aajje', 
Facciamolo salire. 

AfTabasud'. Ved. Faha^ne. 

AfTartfse, agg. di pers. e specialm. 
di Casa. Piena di faccende. 

AflTatate, agg. di |pers. e di cosa. 
Fatato, Che ha virtù magica. 

A flTasBldne, m. av. Alla foggia, A 
modo. — de séte, A imitaziona della 
seta (Fr. À faqon). 

Affecatate, Bisentito, Stizzoso = In 
forza di avv. Lavurd* — . Lavorar * di 
gana.., di genio, di gran voglia. 

*Aflnfrde e Fède, sf. Anello nuziale, 
benedetto = [Sfont. 1682: Una feda d'o- 
ro] il AflTedd' , Sposare || Afflde, Sposa- 
lizio. Lu jórne de V — . Il giorno del- 
l'anello, dello sposalizio = [" Stat. mun. 
di T. „, Affidantia, Sponsali]. 

«AflTederate, Feudale. Tèrr' —, Ter- 
ra di giurisdizione feudale. 

Affelarse. Del tempo. Essere in filo, 
fermo, costante nel buono, e anche nel 
cattivo = Correr dietro. Je e^afflV ap^ 
presse, GHi corre, va, dietro = Tr. — 
appressa , Aizzare , Ammetter dietro , 
cani, pers. J' d ffelaV apprlsse, lu cane 
= Infilare = Assol. N^n affile, Non con- 
nette, Vagella ; Non sa quel che si dica 
= [Affelarse, Precipitare. Affeld\ Pre- 
cipitare]. 

AiTesobt', Offuscare; Appannare, 
Togliere la lucidezza, il lustro. 

Aflr.&ve, agg. e avv. ha offése, Sta 
male, È molto malato; È aggravata 
(Nel signif. morale, Vfté%e). 

Afr4»ttatare, Affettazione. 

^Affette, Effetto = Di medicine. Fa' 
*ff^tte. Operar bene — Affezione, Male. 
— de véne, Male di moroidi. 

Affezzatàure {Se.) Affezzatóre (R»ee.), 
sf. Tavola sulla quale si spianala pa- 
sta ; o si mangia. 

Affiaccarse. Degli occhi. Chiudersi 
per sonno. Nne* je s^af fiacche ma^ Vùoc- 
chie, Non può chiuder gli occhi un mo^ 
mento. 

AJfiaì'arse , Abbronzarsi , Bruciao-- 
ohiarsi, pr. de' pannilani o Uni troppo 



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120 



aff - agg 



accostati alla fiamma. Anche, Afflar<Py 
Flar(V e *Fradd' = V. Affararse (Lat. 
Flagrare). 

Afjloccarze, Fioccarse {A%.), Fluccarae 
(Cast. C.)) Fioccarse (■*«•«.)• Vruccarse 
(n»M.). VruccasseiT.), Avventarsi, pr. 
dei cani. 

Aflltt«, Affitto, Fitto = Pigione. S'è 
redótf ajV a ccaae 'nn —,Si è ridotto pi- 
gionale Il Air«ttA',Affittare.Dareo pren- 
dere a fìtto un fondo rustìoo == Appi- 
gionare una casa, una bottega. 

Afflate' (T., A.), Piegare = Fig. In- 
durre. (Lat. Flectere). 

Afflitte, fam. Senza danaro. §ta* — . 

AfUnssItfiie , ^AflTiressIoae , Flus- 
sione, Baffreddore di testa. Arcòjje' 'n' 
—, Contrarre, Buscarsi, un raffreddore. 

AITrattarae, Avvicinarsi, Accostar- 
si a un luogo. ÌTn gè t'affratid' cchiù !, 
Non ci venire, Non ci andare, più! 

Affriaculite (Ari), Domata. Nella 
maniera : JDd* 'n' affrisculite. A cquan- 
de f d date 'n' affrisculite, (alla veste, 
al capp Ilo, alle scarpe), L'ha usato 
appena qualche volta = T^mb* affri- 
aculite, uggioso, buzzo, balogio. 

Aff'rucid', Afferrare , Tener ferma 
una bestia per le froge — R. Volg. 
dar di muso. C -i- d 'ffruciate!, Ci ha 
dato. L'ho sorpreso, una volta ! = V. Es- 
sere attirato da un cibo. A li maccarlu- 
ne n^n g-i- affróce, I maccheroni non 
sono di suo gusto. 

AflTiraitcl»'. tr. Com. nel signif. di 
Incontrare uno a caso, Abbattersi, Im- 
battersi, in una pers.. Scontrare. Vàjj' 
affrundate mo' mo\ S3 Vaffrunde, dijje 
ca jV Vaapètte. 

^AflTaoaeelilA', tr. e rifl. Bruciac- 
chiare. JV'n gè métte' tande lén* a Tu 
fòche, se nnó a cquande s'affucaczhiéjje. 
Non mettere tanta legna al fuoco, si 
abbronzirà solamente. 

AflTacalA' e AITaoallJA', tr. Met- 
tsre troppa legna nel fuoco. (Lat. jPo- 
culare). 

AflTaearse, Annegare == Affondare, 
Andare a fondo. Sommergersi. 

AffucV (Cast. C), Affucicd' (Av .), 
Bimboccare le maniche. Affuciacete (C), 
Affucìcìiete (A.), le maneche! (Lat. FuU 
cire). 

A ffucóne, m. av. Con foga, Con im- 
peto, pr. dei liquidi che escono da un 
recipiente. ScV, Jì — . 

AfTaiuii', Affamicaro. 

AflTan^i', Legare con fune. 

AITanitii'. Affondare = Immergere. 
Affunne le pit' a IVacque! Immergi... 
A '5*' acque e -i- d 'ffunnate lu muase 
la hatte, In quest'acqua è venuto a be- 
re il gatto. Quande se eumene* a *ffun- 
nd' lu Une, n'n za magne cchiù rranùcch 



-i'- e 'nguiUe, Quando si mette a mace- 
rare il lino. . . = —ala tènde, Tingere, 
filo, tessuto, immergendolo nel liquido 
colorante = Intr. Pescare, Immergersi 
tanto o quanto in un liquido. Lu tra- 
gne n'w »' affónne. La secchia non pe- 
sca = Eifl. Tuffarsi. Affùnnete !, Tuffa- 
ti! = [V. Di dote. Assicurarla su qual- 
che stabile]. 

AfTarlarse, com. per Affrettarsi. 

Afreeiie, Affrica || Arrecane, Affiri- 
cano. 

Aggajd? (C. fr.), intr. Abbiosciarsi 
Lu troppe catte fa — lu randtnXe. Ved, 
Agghi(njar8e. 

Aggammattd' , Aggomitolare, ved. 
Oammatte — Paff. Agghiammottd* = 
Bifl. Bannicchiarsi in letto, Baoohioc- 
oiolarsi. 

Aggangate (Pai.), Aggariate (Cart. 
C), in forza di avv. A denti stretti, per 
dolore che impedisce i movimenti delle 
mascelle. 5*a* — . = A denti stretti, 
Senza mangiare, Coi denti a riposo. 
Yed. Oanarbe e Oarie. 

Agghiajarse, Buttarsi giù, Perdersi 
d' animo. Avvilirsi, Abbattersi. (" Ag- 
ghiadare *„). 

Agghiervd\ Dare alle bestie, in pri- 
mavera, i mangimi freschi [( ^^flrfeier- 
vate, agg. Di Terreno. Erbato, Pieno 
d'erba. 

Agghiettd', Ajjetid*. Ved. AreJettA'. 

Assi', tr. Di membra. Movere, ètu 
vracce nne' le pòzz' — . 

AsffluitA', Condire la minestra || 
A»«l«itinnie, Condimento = i*Agghiu- 
etd'. *Agghiu8time]. 

AffvlavA', *S«irA% Giovare. 

Aggramaccid^ (Cast. C), Prendere 
quanto si può stringere fra le braccia. 
(Cfr. * Aggrampare*„). 

Aggrambellarse (Can.), Attaccarsi 
forfcem. con gli artigli. Yed. Ram- 
bllle. 

Aggrandì Spazzare leggerm. , per 
mettere insieme ciò ohe è sparso per 
terra. Com., Dd' 'na ^ggranafe, 

Affvrannt', Ingrandire. 

Afcffreppe farse , Aggrovigliolarsi, 
del filo troppo torto. (Cfr. "Aggrup- 
pare „). 

Affffrlecellrse , * Avffrlffnellrse , 
Aggrinzire pel freddo = Intr. Qtmefat- 
f aggriccelV le carne!, Mi hai fatto rab- 
brividire. ("Aggricciare* „). 

AffffruM', Bizzare il pelo o le pen- 
ne = Bifl. Mostrar risentimento, di- 
spetto. Far la grinta. In questo e nel 
signif. propr., del tema, più com. *N- 
ffrufii', 'Nsrufarse', Arrafar^e ("Ar- 
ruffare „). 

A.SffrnJA'. Yed. OrnJJe. 

Affff uandA', fig. Bicoprire ; Abbuia- 



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agg • ala 



121 



re = [Intr. Soffrire dissimulando ; Far 
vista di non accorgersi = Casi. €., tr. 
e rifl. Nascondere, Rimpiattare, Ac- 
qnattare]. 

JLmmwu^tté,* t tr. e rifl. Aoqnattare. 
(Ck>nie nel senese) = At? icinare quan- 
to ò possibile cose disgregate a una pa- 
rete, a un canto = Rifl. Stringersi bene 
i panni addosso, Coprirsi bene. Agguàt- 
tete bbóne! Agguàttete la facce || Am- 
*a»it»te, sf. Laogo difeso dal vento, 
dalla inoggia. Mittet* a V —, Pijje V— !, 
Prendi il coperto. 

▲n«bl»i&'. Curvare alquanto, Con- 
tinare, Dare della centina = Bifl. Ag- 
gobbire li Ass«bb»ie, Curvo. Convesso 
Il Assal»b»iiftre, sf. Gobba. Convessitài . 
Centina. 

A SsaARs e A alTe, m. av. A ufo 
= [▼. A Ueffe = Ori., At., A hfijjTej, 

Asnftlle, «nelle, Agnello = [Ajene 
m. IRwit. Etne = At., Pasl. AgnJeUe = 
*^ BagL di S. „ : XfuUo macellaro debbia 
vendere. . . pecora o alno per castrone]. 
("Ainino*„, agg. d'Agnello). 

Àgnere (Pai., Ort.X Àgnele (Arl),8m. 
Massa di pasta, che si suddivide in 
pani = Di un bambino grosso e gra- 
nito, si dice : Pare 'n — de maaee ! 

Asntfsne' e Ondane', G-iungere = 
Aggiungere = [9. Ens. AÀógne\ Giun- 
gere. Sta avete, n^n g -i- ahógne. È alto, 
non ci arrivo]. CGiongera*^. "Aggion- 
gere*„). 

Agoniera (R.), n. di contrada. 

AgriUone (P«nn.) n. di contrada. 

Avaar«Ul* , ^Arardii' , Aspettare. 
Aguarde!, Aspetta! T'àj'j' aguardate 
fenènd* a mmó, Ti ho atteso Ano a ora 
= Ghiardare, Badare, nel signif. di In- 
vigilare, Custodire. — Ja caee, la vigne, 
le pleure = Osservare la festa. È ff^te 
che 88*aguàrdef... che si osserva, di pre- 
cetto. 

Abete, n. di donna. Agata. 

A licite. Agosto = [*AÙ08te]. 

^Atmanne, *Tanae, avv. Quest'an- 
no = [Udnne]. (" Uguanno* „). 

Abftrle, Augurio. Lu cìUe de lu 
mmaV —, la Civetta = Fig. 

AtaaitA'. Gustare, Garbare, Anda- 
re a genio = Bifl. Qna se e -f- aJiuste !, 
Come ne gode. Come ci si " còccola „! 

Ainarze (Aq.), Affrettarsi, Spicciarsi, 
Sbrigarsi. Ajìnate !, Fai presto , Spic- 
ciati ! = ^trainar ze, Fare il più presto 
possibile. (Sen. Aginarei = " Ainarsi*„, 
Sforzarsi, Industriarsi. " Agina*„, Fret- 
ta, Prestezza). 

«AltH, *Ml%é.\ Età. È dde mezz' —, 
È di mezzo tempo. De grann* — , At- 
tempato, In là con gli anni. = [*AUd, 
*Aiddà]. 

Ajaeelarse, Coricarsi, delle bestie, 



Sdraiarsi. Ved. Jaeee = Fig. Cudù sub- 
bete 8' a j acce, Quello presto si arrende, 
cede. 

AJajA', Biascicare = Degli stru- 
menti taglienti che hanno perduto il 
Alo, e producono sbiasoiature. Cinci- 
schiare. 

AJannate, spreg. di Pers. Ben nu- 
trito. Ved. Janae. 

*AJettate, sf. Parte di un terreno 
accosto alt corpo principale = Tettoia 
attigua alla casa del contadino, per ri- 
pararvi fieno, bestie ecc., Balco = [*Aj- 
jettate, *Agghiettate]. 

AJitd' (»e.), Cullare. (Lat. e it. «A- 
gitare„). 

AJJa!, esci, di marav. o di sdegno. 
Sempre in comp. — pajje!, Diamine! 
— n'iinde!, Buscherato! — me!, Corpo 
di me!, Per mio! 

AJummarif , Aggomitolare. Yed. 
Jò^naere = [Altrove, Ajjummard', 
Pai., P."" Ajjumbrd']. (" Inghiomella- 
ro*„). 

Ajatarse, Affrettarsi. Gna s'ajuf a 
mnhagnd'!, Come dipana! Cóme 8*ajute 
cJitila bbardaace!, Com'è presta a far le 
sue f accendine quella ragazza! AJw 
téteve!, Presto!, Spicciatevi! AJùtet' a 
mmenV !, Fai di venir presto ! = [Ajut- 
te!, Via!, Andiamo via!. Presto!]. 

AJaie, sm. Opre, Braccianti che la- 
vorano a opra (a Jjurnate), spec. la 
terra. 

AJattl', Inghiottire = [AjjuttV, Ag- 
ghiuttV = Ca.t. C. 'NgluttV = C. a. A. 
'NguttV e 'Nguttd']. 

AW, Sbadigliare. Chi ale, pòche vale. 
(Lat. Halare). 

A la bbicche (Celled.), m. av. Alla 
vedetta. §ta' — . 

A la eanlne, A mo' dei cani. 

A la cció, (C. fr.). mo. aggett. Adat- 
to, Da ciò. CÓ8* — . Nen ghS *na eoe' — , 
Non è cosa adatta, appropriata. 

A la eineelne. Alla sciamannata, 
Senza cura. Còse fatV — . 

A la devèrme, A la smèrBe, A la 
remmèrBe, A 1» demmèrBe, A rove- 
scio, Alla rovescia. Scupettd* —, Spaz- 
zolare contro pelo = Fa' le cós' a la 
devlrse, Fare a rovescio, il contrario, 
di quel che si dovrebbe. 

A la ddijone, m. av. A digiuno, 
Digiuno. 

*A l'ataaaie, mo. aggett. speo. di 
cose da mangiare. Di qualità buona; 
Scelto, Della qualità migliore. *Ste pé' 
re n'n é ttropp* — . 

A la Jervine, m. av. A mo' di erba. 
Sumendd', Nasce*, Crésce* — . 

*A la 'mbrì, m. av. All'ombra = S., 
C. •. A.. A la lumbì'ìje = Sta* —, Pren- 
dere il fresco, l'ombra; Meriggiare. 



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ala - ali 



A la mméccate (S. £«•.)• IH faccia, 
Di fronte. Se Vd iruvat* —, L'ha intop- 
pato di fronte. Si sono scontrati di 
faccia. (Da ** Imboccare-). 

A la 'mmurrite (Hai.), A la *mmur- 
lite (Cb., s. Ka».), m. av. AH* imbru- 
nire, Air imbrunita, Verso sera. 

▲ la manaelM«, A mo* dei mona- 
ci, Come nsano i monaci. 

A la murée (».), A la murajje (r»l.), 
A Uà murìja ( At. ), A Uà muriana 
{CoUmvm.\ All'ombra, al fresco. 

A. la ^aderite», m. av. In tralice. 
Di traverso = Fig. AggV —, Operare 
non rettam. CÓ8e fati*—,. . . senz'ordine, 
alia sciamannata. L'affare se métV — , 
La cosa si mette male, s'imbroglia. 

*A la adrasatte e A le adrasaiCe, 
m. av. All'impensata, All'improvvi- 
so = [Ari, Cast. C. A la ndrasacche:]. 
*A la Bffòi|«f«, A la asòjete e ^N- 
sojetamèade, AH' impensata, AH' im- 
provviso. (Dal lat. Cogitare,'' CoitATe*y,). 
A VappumméMe (Maa), Al coperto = 
Fig., Al sicuro. Se ne sta — . 

A l'appaitl«ee, mo. aggett. Postic- 
cio, Fittizio = [Appuiticce, agg.]. 

A l*appai«ò1eelie, fam. Mo. agg. di 
Faccia. Faccia —, ...tosta = [AuuStòle- 
che, agg.]. 

A la polita, m. av. Di netto, Senza 
nulla lasciare indietro. 

* Alarle (e.). Amministratore dei 
beni già feudali. L* — de lu bbaróne. 
(Nel signif. di " Tesoriere „, Aerarius, 
è nello Stat. mun. di A. e nei prot. 
not. ant.). 

A la ritte. Com. raddopp. M. av. 
Diritto, Su due piedi = A battiscarpa. 
In fretta. Alla lesta. 

A la ser^eelKe, A scrocco; A ufo. 
A la seardate, All'improvviso = 
Mo. aggett. Straordinario, Mai più vi- 
sto. É 'na C08* — ! 

A la scurtate (Hai.). AH' imbrunire. 
All'oscuro. (Lat. Obscuritate-). 

A la aecure, A la securune, Alla 
sprovvista, All' impensata. 

A la seréae, m. av. Al sereno: In 
sereno; AU'aria aperta = Per isch., a 
chi è roco. Qì durmiV —f, Sei stato 
alle merle ? , " Hai preso una mar- 
motta „ ? 

A la «aplae. m. av. Supino. 
A 1» aCteadoae, Tentone-i. Al ta- 
sto, Brancolando. 

Alb' e nnea albe, m. av. Ai primi 
albori. Fra il lusco e il brusco. 

Albétte, sf. Sonnellino d. Il' alba, 
••SonnelUn dell'oro,,. 
*Aldartate, Alterato. 
Aldebbrande, n. di pers. Ildebrando. 
Aldecunde, n. di donna. Ildegonda. 
*Aleche, Alca, Gazza marina. 



Alefkade. Elefante (' Alifante* ,). 

Aléirre, AUegro = Brillo, Alticcio, 
" In o imberU „= Alégre e Alégramènde ! 
Modo di salutare chi lavora = l^nd^ 
—, e a 'legrije, Sonare a festa = [V. 
JXèere, Pronto, Solleoito]. 

A le lucid^M (Pai.), m. av. A giorno 
chiaro. 

Alelaje. Nel modo: Sta'—, Efoer 
senza danaro, " Bruciare come l'esca y,. 

Aleaaaaaeelie, per eufem. Anima- 
laccio, Balordo, Allocco. 

A le ngisee (S. Ka«.), m. av. Inces- 
santemente, Di continuo. 

Alèiie, avT. Presto, Lestamente. 

Alfdafte, n. di pers. Alfonso. Abbr., 
Ftfaie = *[Alef6nze = V. Liffànàe], 

Alla. Nel modo: èta* — són' e cce- 
cbria cande. Star senza danari = [M^- 

fel 

Alice, sm. Accinga, (" Alice* „). 
Allamarae. Del terreno. Divenir 
molle per acqua stagnante = Sprofon- 
darsi npl terreno molle = Fig. Nen 
d'aUamd' /, Tieni fermo. Non impegnar- 
ti di primo tratto = Iperb., Lordarsi 
di fango. Addò ette jiV a *Uamd'9, Do- 
ve ti sei infangato, lordato, in questo 
modo? = [A<i. Laminarze], Ved. l^aa^a- 
tare ("Allamar8Ì*„). 

A Uana pjerde (C. flr.) m. av. A 
perdita. Senza speranza di riavere. 
(Forse per sim. delle pecore, ohe nel 
passare tra le fratte, lasciano qua e là 
dei bioccoli di lana). 

Allansaairse, Esser trafelato = 
[AUangarse] |i Allanvaaite, Trafela- 
to ; Biarso dalla sete — Fig; Bramoso. 
Ved. Iiaaslie. 

AUangid' (C. fr.) intr. Camminar» 
a passi rapidi e lunghi. P' arrevd' aùb- 
bete, 8'd da — . = Tr. — '»« fosse, Sca- 
valcare, passare a pie pari... = [Pai., 
T., AUaccid']. 

A Uà nzicché (A^.,) m. av. Di botto. 
All'improvviso. Cfr. 'Nsicche. 

Allappd', Orlare. Ved. Iiappe = 
Produrre nella bocca la sensazione di 
cosa attaccaticcia. Lu vine dèce allap' 
pe la rócche. (Cfr. toso. " Far lappe lap- 
po ,, Fare schiocchi con la bocca, pr. 
di chi immagina di gustare una cosa). 
AllaseA', Allentare, Rendere men 
teso = Diradare, Benderò men fitte le* 
piante, spec. di aiolà = Rifl. Dei denti. 
Non essere più ben serrati e fitti nelle 
gengive = Scingere, Sciorinare alquan- 
to le vesti = Allentare i legaccioli, la 
stringa = [Assol. Lu tèmb' aUasche: ha 
fatte 'n' aUascate, Il nuvolo si dirada. 
Rintempisce]. (Lat. *Ad'laxare, con 
metat.). 

AllaCtd', Allattare = Dd' a —, Da-- 
Fig. Quando il grano è- 



re a balia 



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ali 



123 



nella spiga, tuttora immaturo, dicesi 
ohe aUatte = TS* la r irebbe, ma e -i- d 
da — , Della roba ne ha, ma ha da sov- 
venire ai molti che ha sulle braccia. 

Aliar A', Lavare = [*Arravd' = 
A^., C. m. A. Arlavd'], 

*Allèbb' allèbb«, m. av. Lieve lie- 
ve ; Posatamente. Se ne t>a — . Fa tutte 
le CÓ8* — . Anche liébba lèbbe. 

A 11' èeetaesabbrùtte, m. av. Ex 
abrupto, All'improvviso. 

A lleeehétte, m. av. Come va, A 
modo, Per bene. Còse fati' — . 

Alle«eanlrse, AH a«eanlr««, AUec- 
corirsi. Andar dietro alle leccornie = 
Fig. Tr. AUecoornire ; Adescare; Ac- 
oileccare = [AUeccani'], 

*Alleebenlr»e. Delle biade che 
hanno la stretta per alidore. Avviz- 
zire = Di pers. Smagrire, Abbiosciarsi, 
Ammencire per lento malore. Ved. 
I«iebe = [Can. AUechirse]. 

*AUe«r«alrse, Divenir passo, sot- 
tile, per lento malore, o per freddo. 

AlIebH', intr. Dei frutti. Allegare 
== Della neve che cade. Formare strato. 
'Sta néve n'n aUéhe, Questa neve non ci 
resta, ci sta poco, si scioglie nel cade- 
re = Fig. Attecchire. Nne' je s'aUéhe 
ma* *nu aòlde, Sciupa secondo che gua- 
dagna. 

Allemblto, avv. In piedi, Diritto 
= [A la ^mbjede]. 

Al lem et arse. Limitarsi, Conte- 
nersi. AJXeTnetXjjef a lu magnai !, Con- 
tiòniti nel mangiare. 

AUend*, Seminar fitto, come lino. 

AllendU', intr. Diminuire. Ha *Uen- 
daV a ppiòvere, È diminuita lo pioggia. 
[C. •. A., I«er. Smettere. AUind^ appia- 
gne^!, Cessa, Smetti, di piangere!] = 
Bifl. Stancarsi II Allènde, agg. e aw. 
Lento. 

AllerH', tr. Coprir di mota = Bifl. 
Sprofondare nella mota; Sporcarsi di 
mota. Addò site jif a ^Uerd* f, Dove sei 
andato... = Arrenare, La bbarche 8*é 
^Uerate, La barca ha dato in secco. Ved. 
uve. 

AU^rie (Ari, Frane), Allegro I| AUe- 
riarse, Ballegrarsi. Ji^ me n' aUir'ie!., 
Po i mirallegri. 

Allérte, sm. Bitte per sostener pan- 
cate. Ved. Cannéle. 

AdcBenite, Lesina, Spilorcio, Pitti- 
ma, " Petecchia „, " Tigna „, Chi non 
darebbe un Cristo a baciare. 

Alles«A' Lessare = Scottare una 
cosa nell'acqua bollente prima di co- 
cerla II Allé»»e, sm. Lesso (" Alle3so*„). 

AfléUlte, agg. Di mai^o. Sfranchi- 
ta, Addestrata con l'esercizio. 

AUetterate, Istruito (" Allitterato*„). 

AlleTH', Allevare, Ballevare Ij Al- 



léve,^ Allièvo = AUevatura. Nei mo- 
di: E dde bbén' —, Vien su ben nu- 
trito. Edde tari'—, fig., È malpagatore. 
Allessi unU' Ammaestrare, Scozzo- 
nare = Indettare, Imbeccare. 

AllibbV (V.), assol.. Consumare tut- 
to, Dar fondo. (Qr. Letbo = " Libare*,, 
Gittare in mare o Sbarcare roba per 
alleggerire il bastimento). 

Alllselii', Lisciare; Levigare = Il 
g^ano 8' aUisce, ha la stretta, quando 
per alidore i chicchi non ingrossano, e 
le spighe vengono sottili. 

All4letae, A Itfebe, Là, Li = Alltf- 
etaellH, Colà, Là = Alide* ammen- 
de, Lassù = Alide' abbaile, Laggiù. 
(«Looo*„, Là, Li). 

Allneed', intr. G-ridare, Strillare, 
Berciare = Tr. Sgridare. AUùceheje ! , 
Sgridalo ! 

AUuecid* (Ch.), Alluciare, Guarda- 
re attentamente, fissamente. 

Alluci (Cel. ), avv. In quel modo. 
Ved. Asciuci. 

Allnmd'. Far lume con la candela, 
con la lucerna. Allùmeje; avésa' a ca- 
8c6? pe' le scule !, Fagli lume ; potrebbe 
ruszolar la scala = Dar luce. La lun' 
allume tutte le scale, . . . illumina tutta- 
la scala. (In questo signif., " Alluma- 
re*„) = Accendere il fuoco, la lucer- 
na. In questo signif., più com. Apple- 
elit' = Fig. Ha pijate la mójj', e ce -t- 
d 'Uumatel, Ha preso moglie, e ha sa- 
puto sceglier > = Pe' mmenV bbóne lu 
rcmdinXet ha da ^llumd' san Gamille, o 
sande Pandalióne, Per venir su bene, 
il granturco ha da aver la grazia del- 
l'acqua da s. Camillo, o da s. Panta- 
leone (15 luglio) || AUumend', Illumi- 
nare. 

AUummd* e, più com., Dd' 'n% 7- 
lummate. Dar forma curva, Dar della, 
centina a un oggetto o a una superf. 
piana jj AUummature, Convessità |j AU 
lummate, agg. Impinguito. 

*Allnndanne, avv. Allora; In tal 
caso = D' — , ly allora = [Alundanna 
= V., A4,, Paci., Andanne = s. Len- 
danne = Alf. 'Ndanne], 

Allnnffd', fig. Ammazzare = Bifl. 
Sdraiarsi = Assol. Allungarcese, Ac- 
consentire. N'n gè t* allungd' subbete!, 
Non gettarti giù subito, Tieni fermo! 
Me e -U àjje vut' —!, Mi è bisognato 
dirci, striderci, fare a suo modo! 

A W ùobbeche S., A W òbbeche (Alf.), 
m. av. A bacio, A tramontana (" Om- 
baco* „). 

AllapKA', Alloppiare = Fig. Am- 
maliare = [*Addubbìd', *Adup'id']. 

AllnseA'. Nei modi : Pózhe e -i- aZ- 
lusche; Nn g -i- allusche, e sim.. Poco 
vede. Poco discerne. E fig. 



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124 



ali 



AllaitrI*, Lustrare, Bender luoido. 

Alluttate (Torr.), agg. Vestito, Co- 
perto, di bruno, Abbrunato. 

AllaftiA', Sporcar di mota t= [e. fr. 
AUurzd' = V. AJJuzzd'. Ved. liòifte. 

Alme, Àleme, Anima = L' — de 
li murte, Tutt' i morti, Il 2 novembre. 
Ved. lÈlme I| *Almo««, Animoso || *AI- 
m*', Animare, Inanimire, Incorag- 
giare. 

Aid I Via, Su via, Andiamo ! (Pr. 
AUona), 

Alqaande, *Al«qaaade, Alquanto. 
Nel modo : É 'na eoa' — , Non è molto 
■né poco ; Né meglio né peggio ; Medio- 
cre. 

Altinna ( S.^ 9I.& Iim¥.\ n. di con- 
trada. 

Ala bbiSn' a la bbdne m. av. Al- 
l'impensata, Alla sprovvista. 

A la manffhe, m. av. Almanco. 

Alvulli (Taranta), n. di contrada = 
Alvini (nel Teram.)> 

AmAbbele, agg. Di Ovo. Col guscio 
tenero, Col panno = [l»«tt. Uove 'm 
hìlU], 

Amhrì, Ombra. Mittet* a V —!, Pren- 
di r ombra, Vieni al fresco. ( " Om- 
bria%). 

Aml«be, *Amle«, Amico = Per isch. 
I/' — cerace, L' amico Cesare. 

*Amniaear«. Ved. WIa«are. 

Ammaciaccd*. Ved. Macìacche. 

«Ammadf, Maledire. ("Madire*„). 

Ammajd'. AmmajeeA', Biascicare 
— Il Biascicare dell'asina in calore = 
Il Cincischiare delle forbici e degli al- 
tri ferri che han perduto il filo = [Am- 
maJJd*J. 

AmmajappA', Avviluppare, Invol- 
gere, Binvolgere, alla rinfusa, Infagot- 
tare = Abbatufolare = Fi.^. Mangiare 
alla lesta e a grossi bocconi = Accia- 
battare, Lavorar presto e male = [Ag- 
gajjuppd', AggajJuppeW = Ar. Am- 
maJjuccheW]. Ved. Majòppe. 

Ammaland renira«. Dei ragazzi. 
Divenir permaloso, sospettoso. 

AmiualaiiffanlrAl, Immalinconire. 

Amntalarse, Ammalare = Nen 
d* ammala^ jje' equéaae, Non averti a 
male di codesto. Non ti confondere, 
rammaricare, per codesto li Ammalate, 
Malato — TemV — ,... buzzo, uggioso 
= Lécen' —, specie di Susina. 

* AmmalefenV , Conciar male. Sciu- 
pare, Sciattare. 

A moBal' • ppéne, m. av. Appena. 

Ammalevedl', Far perdere a fiori, 
ad erbe, la naturale consistenza a via 
di brancicarli = Per estens. Sgualcire, 
Aggrinzare, Stazzonare, stoffe e sim. 
= Illividir© la pelle a furia di per- 
cosse. 



amxn 

AmmallsUi', tr. e rifl. Ammalizzi- 
re, Scaltrire; Accivettare; Destar so- 
spetto; Dar nel naso. 

Ammalóse, Cagionevole. 

Ammammd' , Porgere la poppa. 

AmmaadA', tr. Coprire. Ricoprire, 
con coperte, abiti e sim. — lu ataref 
lu lètte — Rifl. Ammandete lufazzulet^ 
ione!, Copriti con lo scialle. Ammdn- 
dete bbóne!, Copriti per bene. 

Ammandrd'f Chiudere il gregge nel- 
1' addiaccio. 

Ammansd', intr. Mancare = Tr. 
Fare gli scemi alla calza II Amnam- 
ffatare, sf. Scemo della calza. 

*AiumaiiKaBltfn«, sf. Svenimento. 

Ammaant', Assistere da manovale 
ai muratori. Ved. Blanntbbele. 

'''AmmapaeebJCe, agg. Di pers. Tri- 
ste e sfiaccolato = Vinto dal sonno, Ap- 
pisolato = Di Carni. Floscio, Animo- 
se ito = Di Erbe. Appassito || Sf. Da' 
'na — , Render floscio ; Domare ; Dirom- 
pere. 

*AniimapaKiilrse, Appisolarsi 
= [Appupagnirae], 

*Aimmapelt', Render molle, vizzo, 
ciò che è rigido, sodo, Dirompere. 

Ammappecijate (Baeeta.), Mal ri- 
dotto in salute, Smencito, Afflosciato. 

A mmara valle. Nei modi fam.: 
Jì' —, Impoverire. Mannd^ — , Manda- 
re a male. Dissipare, danaro, sostanze, 
salute. 

Ammarclrse, Suppurare L Am- 
mareUe, Marcio, Pieno di marcia. 

Ammarejt', Rendere amaro, Ama- 
reggiare. Anche fig. 

Ammarrd\ Sbarrare uscio e sim. |I 
Intaccare il filo di uno strum. taglien- 
te = Fig. Ammarrarae le cer ville, Bec- 
carsi, Stillarsi, il cervello. 

AmiuarruceliUe, Chiuso in sé, Ta- 
citurno, Bu2zo, Raggruppato. 

Ammarrand', fam. Assol. Commet- 
tere un delitto. Iperb. iVe' mme fa^ 
— ! = [Abbacchiare, Vendere alla peg- 
gio]. 

Ammarranlrsi, Andar giù, Diven- 
tare un coccio, un camorro, una calla, 
spec. per causa dell'età. 

Aiumart«nat« e Amimartellai«, 
agg. Di Cosa. Egregiamente fatta. Che 
non gli manca una martellata. 

Anantaseecd', Masticare = Biascia- 
re, nel 3^ signif. di Ammajd', ved. = 
Dire titubando, Dire e non dire = Fig. 
Pencolare, Stintignare = [V. Anche, 
Sgualcire = Ar. Ammaaciucd', Branci- 
care, Stazzonare]. 

Ainnias«e«clrs«, Infradiciare, del 
legno. Ved. 9fas«le«e. 

Amiuassd', Ammassare = Impa- 
stare il pane. Ved. Masse. 



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Ammaitd% Mettere il basto. 

Ammaiit*, Imbastire = Accorciar 
la veste mediante una bàstia. Ved. 
MBi»ite, sf. = [B. AmmaHd^], 

Ammaiacite (S. Ens.), Impallidito e 
abbiosciato, pr. delle parti del corpo 
dianzi infiammate e turgide. 

Amnaatorljtrse, Suppurare. 

Ammatrecirae, Marcire. Com. nel fig. 
Véndr* a la case, une «' ammatrecÌBce, 
In casa, ci si mette la funga. 

AmiMAtt«»«, Abbattersi, Imbatter- 
si in uno =Tr. U ajf ammattute mo' 
mo% L* ho incontrare dianzi = Intr. 
AJf ammatuV a *étu huajeff Mi è ac- 
caduto questo guaio ! DdW a lu prime 
eh* ammatie, Dallo al primo che capita 
= Assol. Ha mmaituV accudì!, É stato 
un abbattersi, un caso. Non fu per par- 
tito preso. 

*AmmatuU(Ì\ Scotolare il lino = 
Più com. nel fig., Picchiar sodo, Sor- 
bare. 

*AfnmatundV, Percotere a segno da 
istupidire. 

^AsftBft&altJA', Biascicare. 

Ammazzd* (T.), Legare la vela all'an- 
tenna. 

AmmazzareUd*, Formare dei mazzo- 
lini; delle ciocche di frutte = Léngu' 
ammazzar eUatef Lingua rattratta per 
aridezza, o per effetto di sapore astrin- 
gente. 

Ammazzuccd* (r.). Battere il lino o 
la canape col mazzapicchio = Can. 
Dar botte. Fig. La fréve Vd ^mmazzuc- 
cate, Ha battuto la febbre = T. Intr. 
Il formarsi i boccioli dei frutti in gran- 
de quantità. 

Ammelòppe, Busta per lettere. 

AnftmenA', Ammenare, Menare, Ti- 
rare, Scagliare, un pugno, un sasso = 
Assol. Vide ca jT V amméne !, Bada, 
ohe ti picchio! = Buttare. Ammine 
'88afune!f Butta, Manda giù, codesta 
fune! = Scaraventare, Scagliare con 
violenza = Fig. — jpe' lu musse, Sbao- 
ohiare nel muso. Offrire ad alcuno una 
cosa quasi raccomandandosi che 1' ac- 
cetti = Bifl. Slanciarsi con violenza. 
Avventarsi. Je «* é 'mmenate ^ngòlUf 
G-li s' è lanciato, fatto, addosso = As- 
sol. i^ cane s' amméne, Questo cane 
& cattivo, si avventa = Buttarsi. 8* é 
^mmenaV a lu pozze, S'è buttato nel 
pozzo = Impers. Amméne, Comincia a 
piovere; Pioviscola, Spruzzola. V am- 
méne nghe la Une, iPiove a dirotto, co- 
me Dio la manda. 

AmmeiidA', Inventare, Trovar di 
suo capo cose non vere. 

Ammènite, Amen = Paese V dngele 
e ddic -i- amm'ènne!, Cosi sia!, Ma- 
gari! 



i 125 

Amni«i«A', Mischiare, Mescolare =3 
P. pass. Aiitaieieat« e Amniéi«h«. 

ABAm«tA', Invitare. Chi té* chemma- 
gnd\ «' ammite, prov. Chi ha da man- 
giare, è invitato. 

AmméCte*, Ammettere = Vendere, 
Smaltire. J* ammétte chela rróbbe!, GHi 
vende robaccia. Ammétte *na mùcchie 
de rróbbe, Smaltisce di molta roba. La 
rrobba bbóne subbete s* ammétte, La 
buona mercanzia trova presto ricapito, 
va via presto= Collocare. Fémmen* e 
win\ ammìtteV apprime, prov., Bagaz- 
ze e vino, fai presto a disfartene, a tro- 
vargli ricapito = Consumare. Ammét' 
te \*nu pare de scarpe lu mése = Bifl. 
Scemar di volume con la pressione. 
Accàleche, ca s* ammétte, Pigia, e sce- 
merà di volume h Mettere. Vedém*, a 
cche s* ammétte. % Vediamo se si mette 
bene o male, come andrà a finire! 

ABAmexBii', Avvezzare ; Abituare || 
ABAmésse, sm.. Vezzo, Consuetudine. 
Nella maniera: Are^Jì* a V —, Torna- 
re al vezzo, all'abitudine. E nel prov. 
Tutte ne ve* dal' —, Tutto dipende dal- 
Tabitudine. 

Ammicciature, Calettatura. 

AmmliteeA', Mescolare. 

AmmlitarA', AmmaitnrA', Adul- 
terar e, Fatturare, vino e sim. 

AmmlsUt', Viziare = Ammalizzire 
Il Amnslsljitr, Viziato = Scaltrito, Ac- 
civettato. 

Amiutfnde, avv. Su, In su; Su alto 
= §ta — , È su alto, nel piano super. 

AmiuaceA', tr. Versare un liquido 
da un recipiente nell'altro, accostan- 
doli con le bocche. — lu vine, Imbot- 
tarlo = Bifl. e assol. Mandar giù, Ti- 
rar giù, Ingollare, Trangugiare. 8' am- 
mècche *nu vucale de vine nghe *na te- 
rate. Ammucc' ammucche!, dapó dice 
ca n*n de sinde bbóne = Abbandonarsi. 
Lasciarsi cadere da un lato. Se mme 
vujje sta* ritte, m* ammócche, Se voglio 
rizzarmi, ricado. A cquande se va 'm- 
mucchènne, Va barcollando = Fig. La 
pijja d* Órìe subbete s* ammócche, prov. 
È un uomo di loppa, debole, fiacco. 

Anunacelilil', Ammucchiare = — 
lu *rane, Abbicare, Abbarcare, i covo- 
ni. — luféne, Bammassare, Abbarcare, 
il fieno = [Stringere una persona con- 
tro un muro, percotendola senza di- 
screzione]. 

Ammuccid*, fam. Zittire (Cfr. " Bu- 
oi „). 

Aminafllrse, AnuualTellrse, Muf- 
fire. 

Anunajlne. sf. Tramenio = Tram- 
busto = Tedio, Uggia H Amiuiilnarae 
e Ammalitlrse, Infastidirsi, Uggirsi. 
Déndr* a la case une se e -i- ammujeni- 



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126 



amm - ann 



sce, In casa, vengono V ugge = Darsi 
da fare senza costratto. Se e -i- am- 
mujìne, ammujiniscej ma n'n gè cacce 
nXèndey Ci si arrabatta, Si acciaccina, 
ma non viene a capo di nulla. 

AmmuUnV (Ba««h.)> Sgualcire, Stru- 
sciare, Strubbiare un abito. 

Ammalili', Benderò, in qualunque 
modo, molle, cedevole al tatto = Fig. 
Cedere, Mollare; Pagare secondo le 
pretese altrui = Arrotare, spec. un ra- 
soio. 

AmmupelirBe (Art), AmmupulirBe 
(Cli., T.). Delle bestie, e anoh ) dell'uo- 
mo. Star li mogio, raggruppato, per 
fame, freddo, caldo, percosse e sim. Yed. 
M4fp«. 

AmmurlV {;siS.m,wk.), Imbrunire, Annot- 
tare. Jjamé ammurliace, A momenti è 
notte. Ved. A la mmurrite. 

Ammarnl*, tr. Biunire le bestie in 
un branco. Ved. Morre |1 Bifl. Metter 
su broncio, àia 'mmurrate, É imbron- 
oito. (" Morra* „, Ceffo, Muso). 

AmiiMtrteleftiA', Ammortire li Am- 
.iifartieleMate. Ammortito, Intormen- 
tito. Me Bènde la vii' — . = Té' le qua- 
trin* —, Ha i danari giacenti, senza 
impiego. 

Amma9eiar»e. Delle carni. Ammo- 
scire, Diventar vizze. 

Ammaseialir»». Lo stesso e più 
com. di Ammaft«lar»e. = Delle pian- 
ge. Avvizzire, Ammoscire. 

Ammossarse, Metter su xnuso, Im- 
buzzire Il Ammassate, Imbroncito. 
Ma'—, Starsene musone, buèào bu2£o. 
Avere un musone ! (" Ammusarsi*^). 

Ammastaie, agg. Di Barile o di al- 
tro vaso. Che ha contenuto mosto. 

AmmuveziU (Art), agg. Di Strumen- 
to di ferro. Che non è in filo. Che ha 
le punte smussate. || MuvezÓne, sm. Eer- 
ro che ha perduto il taglio, la punta. 

Ammuvite, agg. Di vino. Guasto, Che 
sente di acido. 

A mma»e. m. av. A casaccio. 

Amò re. Nei canti popol., spesso per 
"Damo-a„, Fidanzato-a = *Pe 1' — , 
m. av. Poiché, Siccome; Per motivo, 
Per via. 

Amóre 'murUle (9Itsl.), sm. pingui- 
»tóWa, Quatrinólaf Erba d' amore (Aq.), 
sf. Scorpione o Piede d' uccello. 

AmortManze (Cast. C), Amorevolez- 
za (" Amorosanza*^). 

Àadee^krle, sf. Cosa antica, Vec- 
chiume, Calla. Quéss' é 'n' —, Codesta 
è cosa arcivecchia, vecchia quanto il 
prezzemolo || A 1' — , m. av. All' antica, 
A uso antichi. Ji' me ne vajf —, Io fo 
■a modo antico, degli antichi; Io sono 
•del credo vecchio. 

Andenjere («., Cast. C), AndenSete 



(Cas.), sm. Voci ora poco o punto com. 
Capo di una squadra di mietitori. Com. 
Caparale. (Nelle ''Prammatiche,,: 
Antimieri. Locantea opera mesèium, vul- 
go Antimieri. Tit. Vili, Pramm. 14*). 
Andesaechite (Cli.), agg. Intisichito. 
AadremmUppe, AndrensiiUippe- 
le, sf., Crusca della seconda stacciatura, 
Cruschcrello, Tritello = [Ar. 'Ndren- 
nape = Ort. 'Ndernappe e 'ydrenndp- 
pele = T. *NdremmdpeleJ, 

Anelucce («aard.), Pioppo = [T. 
1573: Uh awiwo<ta#oro <ie alnuocì]. (For- 
ma dim. di "Alno». Alnua glutinosa, 
Linn.). 

Aaemale, sm. e f. Animale. Com* 
nel signif. di Bestia = [*Anem.ane e 
Almane = Ort. AUmane]. Spesso con 
1* aferesi. Nel plur. esce in 6 e in a = 
Dim. Aaemalaeee, Bestiola. Ajseosa- 
nèlle, Bestiolina. 

À|ieme, Alate, Anima — Fam. — 
lònghe, Pers. di alta statura, ma di 
poco spirito. Babbeo. — mée, Balordo, 
Coso fette e messo li = Pover' — de 
DdV !f Povero bimbo!. Povera creatu- 
rina! = Dare* a IV —, Farsi animo, 
coraggio. Darsi al buon Gksù, Pensare 
alle cose dell'anima (| ^Àaensa 'sette, 
Agonia, Suono dell' agonia. A echi aé^ 
ne cheW —9 

Àaese, Anaoio {| Aoestae, Confetti- 
ni con anaci. 

AaetK', Alitare = Fig. La lum' a 
cquand' anetéjje, Il lume è per spen- 
gersi, lingueggia, da' i guizzi || Àm^te, 
Alito. 

Ànvele, Buca • di mezzo della Pa- 
raafte, ved. || Dim. Aavelélle, sm. Pio- 
cola lucertola. (Nella tradizione popoL, 
la lucertola cavò la spina & Q-. Cristo). 

Anveleeate, 'Nfféleeate, nei oaAti 
pop. Angelico. (" Angelicato*„). 

Anseaare, sf. Arnese con ganci, 
per attaccarvi boccali e sim. 

Aagetdre, sm. Corda munita di 
gancio, che sostiene l' ordito quando 
Isk tela è in fine. 

*AaKii^n«f oittà, Lanciano. Ji* ao* 
dd' —, Io sono di Lanciano. 

Aaslie elle, Amelie ea, Ancorché. 

Anidre, 'Uffdre, aw. Non anco- 
ra. — ve', Non è ancora venuto. — me- 
gnef, Non hai ancora mangiato? 

Anguace, 'Nguace (S. Kos.), Tosse 
convulsa. (" Angoscia* „, Bospiro affan- 
noso). 

Aaaaeqaaoirse. Di alcune sostan- 
ze alimentari. G-uastaiTSi per via di 
umidità eccessiva = Fig* Del cervello. 
Andare in acqua 11 Aaaaeqaaolte, ag^. 
Di occhi. Notanti nelle lacrime. 

Annadecarae (Claard.), Stabilirsi in 
un luogo, Prendervi dimora stabile. 



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ann - app 



127 



■«••tfane', Nasoondere |i A maa- 
sevre e A maaseòste, m. ay. Di na- 
scosto. Celatamente. Cfullù fa le cos' 
— ^Qxtello è un soppiattone. CNasonso^n, 
Nascosto). 

JLwKmmm9^\ Fig. Te fa — 2d vedUle!, 
Ti ia rodere di rabbia. 

AnaaTe«A', tr. Dondolare. P' — la 
cambana ròsee de la Madonne, ce vó 
quatire perz^ne. Per movere, far sona- 
re... = Bifl. Oscillare; Tentennare, 
Bar cullare = Vide cóme e' annave- 
ehéjjé!, Goarda come (nel camminare) 
si dondola! = Me 8* annavechéjje lu 
cape. Il capo mi vacilla. 

▲mB«ss««il', Gallare =3 Fig. CuUù 
tande V anndzzeche, che W addorme !,,,. 
tanto ti dondola (ti lusinga), ohe ti ad- 
dormenta =: Bifl. Tentennare, Bareni - 
lare. 

^Anae. Yed. *Ta«Be. 

▲maft««lie! Vieni qui, da me; Vie- 
ni oltre. Appressati. Ved. i:«elie. 

▲««•eeliM ' , AjuUeelilil ' , intr . 
Spuntare, Venir fuori, le coma. 

Aimervélate, agg. Del collo o di un 
membro. Inceppato, Dolente e rigido 
per reuma || Annervélazìéne, sf. Storta, 
Inoeppatura; Torcicollo. 

▲maevH', Mettere nel ghiaccio, per 
-render freddo; o per conservare un ali- 
mento che potrebbe andar a male. 

Anmiccelite (A.), agg. Sparato, Sega- 
ligno. Ofr. Hi«eke. 

Annicchid', Nitrire. (Ofr. "Nicchia. 
re^). 

r^nlaae. Biffa || A«M«ssil\ Biffare. 

▲aiKUJe, Nòia, Fastidio. Nella ma- 
niera: Dd* 'nnojje, Dar noia, Annoia- 
re (" Annoia*„). 

AjintteeA', volg. Ammazzare, dando 
in testa. Mo' f annòàhe gné *»u vÓ- 
ve ! il Amaiieeate, Affetto da torcicollo. 
Jfs so' — . àténgh* — . C^ Annocoare „, 
Piegare ecc.). 

AB»ae«lil', intr. e rifl. Fig. Far nodo 
alla gola. Te le fa — 'n ganne !, Ti fa- 
rà far fogo. Je e' é 'nnucciate 'n ganne^ 
Gli ha fatto fogo, nodo. Ved. N4^«««. 

Aanaltte, agg. Intormentito. 

Ajuiaiaieiiil', Nominare || Annaiiie- 
autte. Ved. 'NnameMate. 

AnaattH', Pernottare. 

A nnuvjeUe, m. av. In nessun luogo. 
Ji' nen zo' jW —, Non mi sono mosso 
di qui. 

Antiiice (Tneslio), n. di contrada. 

*Anzef Anche. 

Appaeil', Paeare, Quietare II Anneb- 
biare, Oscurare, con fumo, polvere, va- 
pore = Fig, Lu fum^ e la próvele ap- 
pache *n gawne,,,. rendono flooala vo- 
ce = Me s' é*ppacate la viite . . . anneb- 
biata, velata, per ira... (Lat. Opa- 



care) = [Pai. Abbacd\ negli stessi 
sigaif. Inoltre: rifl. Stagnare, Cessar 
di gemere un liquido, o il sangue da una 
ferita] || ^Appaeaslone, sf. Affiochi- 
mento della voce ~ Difficoltà di respi- 
ro li ^App»eé4«, agg. Di liquido. Tor- 
bido, Lattioinoso. 

AppaJH', tr. Mantenere a paglia. Spa* 
gliare = Bifl. Sdraiarsi sulla paglia. 
Volg. Addò cite, o, et, 'ppajate jinnòtteff 
Dove hai pernottato? = [Appajjd'], 

AppaliattH', Appallottolare = As- 
sol. Dei vecchi, i quali biasciando tran- 
gugiano il cibo a grossi boli = Fig. 
Dir molte parole in fretta, cingottan- 
do, Abburattare = Ingarbugliare, Con- 
fondere con parole li Appallai tate, sf. 
Dd^ 'n' — a une, Fargli fare un ruzzo- 
lone, Mandarlo rotoloni. 

A ppaluetre (Ca»t. e .), m. av. Al- 
l'alba. 

Appameearse, Appisolarsi, Pisola- 
re = [A. Appinni^aree = T. Appenne' 
casse = Pa»., Pese. Appenneearse — 
Cast. C. , intr. Pennecchid' ], (Aret. 
^ Appalugarsi „) || A p p a m • e a t e, sf . 
Pisolo, Sonnellino = Dim. Appaae- 
eatélle, sf. Pisolino = [PanecarlUe 
= Pes«. Penneohélle = Alf. Péneche]. 
AppannH', Socchiudere, Accostare, 
uscio, imposta, persiana, per diminui- 
re la luce = Tarare bucherelli o fes- 
sure di un recipiente, stemperando cal- 
ce o farina nel liquido che vi è conte- 
nuto, e che geme a traverso di quelli il 
Appannate, agg. Ben coperto di pan- 
ni; Ben provvisto di abiti. 

Appannucchiarse, Chinar la testa 
per sonno o per dolor di capo. 

ApparH', Pareggiare, Uguagliare 
una superficie = Appaiare jl Parare, Di- 
fendere la persona da un colpo. — la 
mane, Interporre la mano per parare 
un colpo. Parar mano, Porgere la ma- 
no aperta per ricevere da altrui qual- 
che cosa = Bifl. Nascondersi, Lu sóle 
«' é apparate, . . . vaiato, nascosto dietro 
le nubi. 

AppareeehlH', Apparigliare. 
Apparendo^ Imparentarsi || Saldare 
due ferri in modo che stiano bene uni- 
ti. Similm., due pezzi di pasta, ecc. Ved. 
ArparendU'. 

Apparali!', tr. Farsi promettere 
sulla parola. — la carrozze, Fissare la 
partenza. — V ummene, Fissare 1' opre 
per un dato lavoro. 

AppaitH', nel gioco, Far patta, Im- 
pattare = Per estens., Aggiustare una 
partita, un conto. 

Appeeandlrlrse, Immalinconire. 
Appedd^ (T.) Stringere con laccio i 
piedi = Afferrare pei piedi. Ved. Pè- 
deche. (" Impedicare* „, Impastoiare). 



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128 



àpp 



A ppéde, ▲ ppifte, m. ay. Appiè, 
Appiede-i = In fondo, di una strada, 
di una foga di stanze, di una chiesa, e 
sim. 

AppedecéT (T.) Assol. Toccare coi pie- 
di il fondo del mare, del fiome, Too- 
carcisi. A stu pòH'a cquande ce ^ ap^ 
pMechef In questo posto, ci si tocca ap- 
pena, si sta appena col capo fuori. 

Appeld*, intr. Il primo apparire del 
sudore sulla pelle. App€V e n*n appéle, 
(Il sudore) si mostra appena = Il pri- 
mo spuntar dell'erba sul terreno. In 
questo sìgnif., anche AUand'. 

AppelM', Chiamare, con le varie 
voci da ciò, gli animali domestici. Ap- 
pjllete lu eanejj Chiama a te il cane. 
Sta a *ppeUd* le halline = [Chi s* ap- 
pìUef, Chi gioca. Chi ha da giocar pri- 
ma?, dicono speo. i ragazzi] || Comin- 
ciare ; e in questo senso è comunissimo. 
AppèU* a nnénffue'f Comincia a nevicare. 

*Appelmenarse, Scalmanarsi = 
Esser riarso dalla sete. A 'n atru ccó' 
ne m' appelmené, A momenti morivo 
dalla sete. 

*App«imaiJe, sf. Per Orecchino, 
non è più. com. 

AppèBmapUnne, Attaccapanni = 
Gruccia per attaccare gli abiti negli 
armadi. 

Appènne'. Appendere. Attaccare 
una cosa dovecchessia = Intr. Pendere 
da un lato. [Fig. Lasciar fare, andare. 
Tollerare] = Bifl. Spenzolarsi || Appè- 
se, sf. Declivio = La parte del tetto 
ohe spiove da un lato. TéW a ddu* — , 
Tetto a due acque = Penzolo, d' uva. 

Appenne8élle{9e.), Serenata alla spo- 
sa. Cfr. Appaneeavse. 

Appenierate, Pensieroso = Penso- 
so = Previdente. 

Apparii', Produrre effetto astrin- 
gente nella bocca [| A p perdane, agg. 
Di sapore. Brusco, Aspro. 

Appèrdese, Perdersi d'animo. N*n 
€ ónte che ««' applrde, Non è uomo da 
smarrirsi nelle diflaooltà = Svenirsi 
= Venir meno di forze, di vita. 8* ap- 
pèrd* a mmurriènde, Vien meno da un 
momento all'altro. 

""AppernetH', Attribuire. Ji* n'n 
djje, o, nen zacce, a cche V —, Non so 
proprio da che derivi, a che debba ri- 
ferirlo. L' àjf appernetaV a lu ma" 
gnd', Ho creduto che dipendesse dal 
mangiare = Dare importanza. Ne* IV 
àjf appernetate. Non me ne son dato 
pensiero, Non gli ho dato importanza, 
Non me ne son fatto nò in là nò in 
qua. 

Appèse. Yed. Appènne". 

AppetiH', Addossare ad altri un im- 
pegno e spec. una bòga. Le vulé — a 



mmé! = [T. Colpire nel, Investire col, 
petto] Il Appettale, Salita faticosa. Pet- 
tata. 

A ppettébhurle (Man.), m. av. ' Per 
burla (per-da-burla). Per chiasso. 

Appessatil% Auzzare, Appuntare. 
[T. AppezzV] = Augnare, Tagliare in 
vetta a soanoio, Abbiettare. Yed. Plsme 
e Pesante. 

Appianil', Spianare, Bidurre piano. 

AppieeiH', Accendere, il fuoco, il 
lume = Dar fuoco, Appiccare la fiam- 
ma (Aret. " Appiedare „) Il Dar la ma- 
no, per lo più, ai bimbi. Anriècche, ap- 
picca !, Arriva, e dammi la mano ! Ap- 
piccete, ca se nno caeche. Dagli la ma- 
no, o cadrà. Jave tuWa ddu* appiccia- 
te, Andavano dandosi la mano, tenen- 
dosi per mano = Bifl. Dar di mano, 
Attaccarsi. Appiccet* a la fune! \\ Ap- 
picciate, sf. Accensione = Pig. Princi- 
pio, Cominoiamento. A V — de le mje- 
te, Al cominciare della mietitura. (Cfr. 
it. " Accendere la guerra „, e sim.). 

Appleeeearse, Venire alle mani. 
Abbaruffarsi, Accapigliarsi {| Appleee- 
ehe, sm. Briga, Baruffa. Paróle d* — ,„. 
provocanti II Appleeeetffte, Facile ad 
attaccar brighe, Baruffiere |] Appleee- 
earèlle, Facile a stringere relazioni 
intime, Amorazzatore ;|Appleeee^ 
8«e, agg. Di cosa. Appiccicaticcio, Ap- 
piccicoso, Viscoso 11 Appleeeealèn- 
Viie, sf. Donna linguacciuta e arrogan- 
te, Linguettòla, " Spepa „. 

Appleelafdlelie. Nella manierar 
Nen dené* manghe l' —, Non avere il 
becco d' un quattrino ; Trovarsi sulle 
secche, "" Bruciare come 1' esca „. 

Appeccùojje (Cast, e). Gambo, Pic- 
ciolo delle foglie e delle frutta. 

Appingiacchjrze (Aq.), Pam. Delle 
carni. Affloscire, Divenir cascanti. 

AppIsmH', intr. Entrare, con la pun- 
ta, con la testata e sim. Appizzef N'n 
appizze, z= Entrare per poco, ètu cap- 
pèll' a cquande m* appizze. ... mi entra 
appena = Assol. Hajf appczzate!. Ho 
trovato un posticino. 

ApplaeH', Placare; Calmare. 

Appdnme', Attribuire. Ji* V appónn', 
V djj* dppòaV, air aria òmed«, L' attri- 
buisco, r ho attribuito... = [Can. ^^ 
prepónne^]. 

Apprènme', Por mente. Badare. 
Nn g -i- appr^nn* a cquisse che paese!, 
Non curarti di codesti che passano = 
Assol. Dar retta. Nn g -t- apprìnne. 
Non ci dà retta, Non se ne cura. 

Apprenftevdse, Apprensivo, Incli- 
nato ad apprensionirsi. 

Appresa', Afferrare = Acciuffare = 
Intr. Far presa, Assodarsi, pr. della 
calcina, del gesso. 



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app - arb 



129 



•, avY. Dietro. Oórr^ —, 
Correr dietro, Inseg^iire. JV —, Tener 
dietro. Jò va thmbr* — , Qli tien sem- 
pre dietro, Lo segue semine. Ohi te 
eórr* —f, Perchè questa fretta? = Fig. 
A le/èite n^n gè vajf —-, A feste non 
corro, Con le feste non me la dico. A 
le quatrin» n*n gè va—, Kon corre die- 
tro a danari. Non è ayido di riochesse. 

Appretta' e Appletta*, Premere, 
Stringere, pr. di oalsatura, veste eoo. 
= Fig. Incitare. Sjdngere, a fare una 
cosa = Dar noia, InfìBMtidire con parole 
o con atti insistenti, petulanti. 

Appressa', Fare il presso di una 
oosa. Stimare IfApprèsae, sm. Stima. 

▲pprlase, avv. Prima. Ohi arriv* —, 
f' a§pètte, Chi prima avviva, aspetta 
r altro = [Presto. Arevjfe —!, Toma 
presto. Fémmen* e vvin*, ammìHeV —, 
Donne e vino, si spacciano presto, Ben- 
sa indugio]. 

^ApprivéUggìatef Laureato. 

Appoggia', Appiua', Appoggiare 
= Fig. Attribuire = Assol. Scroccare 
da bere o da mangiare li App elatère, 
Soroooone, Piluccone. (Sen. ** Appojoso „, 
Uggioso, Noioso). 

Appnaunétte', Bincalzare. — h* Un- 
irle, la eupèrte, Binoalsare il letto. — 
lu stare, Binoalsare il panno steso sul 
canestro sSuooingere la veste, il grem- 
biule, rincalzando la parte alsata nella 
cintola = Im irav* appummìiiele bbé' 
ne!, Fa entrare nella buca, poggiare 
sol muro, abbastanza la testata della 
trave = Bifl. Appummìttete bbénet, 
Stringiti, Chiuditi, bene nelle coperte, 
nello scialle. Vide gna a* appummétte!, 
Guarda come si rinfagotta! = [Bin- 
oalsare una siepe, un albero, accostan- 
do le zolle ai pedali =^ T. Fig. J' d 
*ppummés9e lafijjel, É riuscito a far- 
gli sposare la figliola. Ved. Ammétte' 
=s ^. Im e^le a* é 'ppumméaae, Il sole è 
andato giù, dietro al colle It Appom- 
mméumm, sL Binoalzata. Dd* 'n' — . 

AppwB«a', Fermare con punti di 
ouelto = Chiudere con bottoni = Im- 
puntire, materasse, coltroni = Imba- 
stire = Agganciare, Fermare con gan- 
ci, usci o finestre. 

AppwBdate, sf. Appuntamento. 

AppBBdaml', Bestringere oggetti, 
biade, in un canto = (Incalzare uno, 
assalendolo, percotendolo, in luogo 
d'onde non i»ossa fuggire. Ved. Am- 
■saeeMa'. 

Appura', Sapere, Bisapere = Ap- 
parare. Appur* e n*n appure, modo per 
dire: Quando si iti a sapere, Al far dei 
conti. 

Apparta', Portare. Nei modi: Ke* 
Jj* appòrie bbdne éhéW arie, Quell* aria 



non gli conf&, non lo porta bene = Có- 
me 9* appòrtef Come sta?: Come si con- 
duce?: Fa profitto? 

Appasa*, Posare, Far pòsa. Prime 
de maaaére, lu vhiìde n*H appóae, Prima 
di stasera non cesserà il vento = Dei 
liquidi. Far la posatura. 

*Appas«ttvamè«4e, Appositamen- 
te, Apposta. 

Appwté', Potere. A ita case, tutte 
vinde e •<- appo, In questa casa, ogni 
vento ci può. -i- appo lu harbine, Ci 
batte, domina, è frequente, il libeccio 
= Nghe ccuUti n*n gè V appU I, Con quel- 
lo non ce ne puoi, non puoi compe- 
terci. 

A««ed<tte e, più com., €a«aat- 
te, Acquidotto. 

Ara', Arare = Fig. Are ritte !, Biga 
diritto, Conduciti bene = Ne* vvo* —, 
Non vuol saperne, di lavorare, studia- 
re eoo. 

^Arasse e, più com., 1»' arasse, l»a- 
raase, aw. Lontano; Distante. 

«Arate, Aratro. (Pist. " Arato „). 

Arteeia', Arebteeia', Bammontare 
e coprire di cenere il 'foco = Coprire 
con terra qualcosa messa in una fossa 
= Volg. Sotterrare, Seppellire = So- 
vesciare = Fig. e volg. Cuttit te p6 — 
a cquatrine. Quello, a danari, potreb- 
be " condirti „ = [rett., Av. Abbéld* 
= c. s. A. Arbuld']. (Lat. Advélare). 

«Arrenda', intens. di Abteenda*, 
Ved. 

Arbeal', Bin venire, Bicuperare i 
sensi = Per simil. Pe* lu troppe catte, 
lu Wandinìe n*n arbS manghe la notte, 
Per via del gran caldo, il granturco 
non ripiglia neppur la notte = 11 pane 
mal cotto, compresso, (n^n arbé) non si 
risolleva. 

Arbere, Albero — Fig. Ha fatte V 
—, Ha messo su vita, è cresciuto, Ha 
fatto persona. IPn gè ita V —, 'È poco 
sviluppato, É di piccola statura = Aq. 
Àrbiru = P."® Arvre = Air. Alvere = 
S.* Bar. èrrue. 

Arbeva', Bawivare = Fam. Di 
stanza freddissima, dioesi : 8e e -i- ar^ 
bive le ^nguiUet Ci rivivono le anguille. 

Arbaeea', tr. Abboccare, Babboc- 
care, Bmpire a bocca, un fiasco, una 
botte, versandovi il liquido che manca 
= Intr. Biversarsi dalla bocca. La 
ciummenér^ arbécche, Il fumo dà ftiori 
del camino. Lu fóm^ arbócche,,,. svam- 
pa. La bbótt* arbócche, . . . trabocca = 
Bifl. Traboccare. (" Biboccare* „, Stra- 
ripare). 

«Arbwmauftea', intens. diAlitenm- 
m»ea'. 

ArbiuiAanUa', tr. e rifi. Dare, Bia- 
vere 1* abbondanza, spec. delle raccolte. 



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180 



are - are 



Ar carnuti^, m. pi., n. di contrada. 

Ar«apaimar«e, Piegarsi ad «reo, 
pr. dei rami carichi di frattL 

Areére, sm. Beccaccia. 

ArcetJeUe (Ari), Archetto per chiap- 
pare aocelli = Fig. Ohiapperello, Arti- 
fizio per ingannare. 

Ar«lie, Madia = Fig. Vamm' a 
mmétte la chiav* a W —!, Bincarami 
il fitto! = Dim. Areae«e, Madietta = 
Acor. Ar«dme, m. Madiona per tenervi 
biade e sim. = Per isoh. Panie d* —, 
Suzione, ^ Cassone da biade „. 

Arche (Pert.), sm. Sorta di Calabro- 
jie. Gredesi che attacchi 1' itterizia. 

Aretaepènele, Archipèndolo, Archi- 
penzolo. 

ArelieTénle, Arcobaleno, Iride = 
[Archevìnie = R. Archedìnle = CU. 
Arcuvlrie = C»r. Arcuèr'ie = T. Ar- 
chevérgene = Ort. Archevéle = At. 
Archevéne = T. Ao'che '« zeréne = p«««., 
Av. Arche = Aq. Arcu], 

Arehiappii', Bipigliare. — *na 
majje, Baccattare una maglia. 

Archiuppd\ Bicoprire. Ved. Acchiup- 
pd\ 

Ar««iiibAiiibele, fam. e spreg. Il 
primo, Il capo. È W — de le fisse, È 
" 1' asso „ dei balordi. 

Ar«4)i|e', Aree«oiJe', Bacoogliere; 
Baccattare = Bammassare. — luféne, 
Bammassare il fieno, le erbe messe a 
seccare = Contrarre, Prendere una 
malattia. — lu catarre, la rogne, ecc. 
É mmalattje^ che ès^ arcòjje, É male 
contagioso. É mmalatiò^ arcóte, É male 
contratto, non spontaneo = Bipìegare 
i panni di bacato rascintti. — le pan- 
ne, e anche, assol., arcòjje^ = Assol. 
Delle levatrici. Baccogliere, Baccatta- 
re, Fare i parti = Dei piocioncelli e 
sim. Cominciare a beccare da sé. ^^u 
picciungéUe n'n areccòjje; ha appellai* a 
Weccòjje'* Il P. pass. Ar«tfte, Are^^veie 
= Sf. Bacco Ita; Tempo della raccolta ; 
Ciò che si raccoglie. 

Ar crésce^ (C. m. A.), Spazzare 1* aia, 
dopo aver ammontato il grano nel mez- 
zo. Ved. A««rés«e' e Accrescetóre. 

Ar«ra««alil', il Bichiamare ohe fa 
la chioccia i suoi pulcini. Chiocciare. 

Arcudd\ Delle pecore e delle capre. 
Bifigliare, Figliare la seconda volta in 
un anno = Bistoppiare, Bìngranare. 
— a ggrane, — a ggrandlnie || Arcuda- 
ticce, Di secondo parto ; Di seconda se- 
mina. 

AreojatH', Bacchetare, i bambini. 

Areujeti««e, agg. Di frutti. Non 
colti ma raccattati = Tene* a —, Bi- 
stoppiare. Vanne (il campo) Ha a —, 
In questo anno si ristoppia, si ringra- 
na. 



Ar«uppil', Sovesciare = Bicoprire 
con terra, zolle = Bifl. Del tempo. 
Babbruscarsi. Ved. A««appil'. 

Arenali', tr. Biferir male sul conto 
d' alcuno. JV V arcua' a ppètrete /, Bi- 
ferirò del fatto tuo al babbo. 

*Ardéngule, Ordigno = Ferro, Arne- 
se del'inestiere. 

Ardèmde, sm. Lumella vicina alla 
bocca del forno, in cui durante la cot- 
tura del pane, si fa ardere un pò* di 
fuoco. 

Ardiebe, Reddlelie, Ortica = [Ort. 
Artiche = V. Ardeiche = Pa*. Artri- 
ca]. 

Ardì'ufeUarse (C. fr.), Baggrinsire, 
pr. della pasta quando per freddo si 
contrae invece di rigonfiare. 

ArdummannA', Far memoria, pa- 
rola, di alcuno. Chi V ardummannef, 
Chi ne domanda, lo rammenta? 

Aì'duvajjd* (Can.), Baccattare, Bao- 
cozzare, cose di poco p nessun valore. 
Ved. Adduvajjd'. 

Are, Aia. (Lat. Area-), 

Ari (Se.), interiez. Olà! 

Arebbatte', Bìbattere = Bibadire = 
Bint azzare = Spianare le costure. 

"'Arebbénve', Sopraffare. V areb- 
bénge lu male, È ripreso, riassalito, dal 
male. 

Arébhéngé' (Ch.), Saggiare, Provare. 
A cquande le vujj^ —!, Voglio solamen- 
te assaggiarlo, sentirlo. 

*ArebbIil', Arblti', Bìcominciare. 
Mo* mo* arbif a Wlungd' le jurne, A 
momenti i giorni cominceranno a es- 
ser più lunghi. 

AreeaeelilA', intr. Mettere, Getta- 
re, nuovi germogli, Bibuttare. Ved. 
CaeehlH' || Areeaeehlatnre, sf. Bin- 
tallo. Seconda buttata, Bimessìticcio. 

AreeaeeiH', Bimetter fuori, Bi- 
trarre = — le spése, Bica vare, Bifar 
le spese — — le nnummere. Far la ca- 
bala, Bìcavare i numeri dal libro dei 
sogni = Bicopiare, un disegno = Sco- 
prire, rinvangando nel passato, ciò che 
è nascosto o dimenticato = Inventare, 
Metter su, una cosa nuova = Dare un 
soprannome. Mo^ V arecacce ...!, A. mo- 
menti ti chiamerò ...\ J' d V óm* are- 
cacciate.,., Gli han dato il sopranno- 
me di... — Assol. Buttare, Dar fuori, 
nuove messe, Bibuttare. Ved, Caeelti'. 

Areeadé*. Del Forno. Fa WecadP lu 
fórne, Farlo sfogare, affinchè non ab- 
bronzi il pane, e la brace perda ogni 
famo o cattivo odore. 

AreeavniK', intens. di Cambiare — 
*na piahe, Medicare ... = Bicambiare 
= Bifl. Abbigliarsi. Bimpulizzirsi, Far- 
si bello = [Toeeo, BescagnV], 

Areeaim*, Bincalzare, le piante = 



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Pig. CAI le zapp* e echi V arecalle!, È 
la vigna di Cristo, É persona da oni 
tatti prendono senza discrezione = 
[" Bagl. di ».„:... con quéUi bovi che ce 
arano recallano et sementano ., .], 

▲r««alil\ Calare, Scemare, il prez- 
zo, Binviliare. 

▲r««i»pil', tr. Scegliere, in gener. 
= Sbncoiare, una mela, nn arancio, e 
8im.; Sgrusoiare, una noce, nna casta- 
gna, e sim. ; Sgranare i baccelli = Stri- 
gare, Bayviare, una matassa = Fig. e 
Tolg. Lu délore m' areeape, Il dolore mi 
sfibra = Sbrogliare =» Voi. — le vedétte. 
Ammazzare = Rifl. Arecaparee nghe 
une, Separarsene, Bompere ogni rela- 
zione con uno = 0%»* «* arecap* areca- 
pei, È bravo ohi se la sbuccia!. ("Be- 
oappare* „ e •* Bìcapare* „). 

Are««pé*, Capire, Entrare, di nuovo 
= Fig. e assoL Nen g -t- arecapé*. Non 
poter più entrare nei panni, star nella 
palle, per motivo di gioia; Bimpeitirsi, 
Andar gonfio, per superbia. 

AreeaaeK'. Bicascare , Bicadere ^ 
Di feste e sim. Cadere, Bicorrere. 

Ar««eliiappil', Biprendere. 

Ar««ereA\ Bichiedere. Ved. €er«il' 
=^ Impers. Ne* mni' arecèrche, Non ho 
fiEume; sete. 

Are«etUl^ Mettere in serbo, al co- 
perto. S' d da Wecettd lu Wane, lu fi- 
ne, S* à a raccogliere il grano, il fieno 
= Assettare una stanza; Far la came- 
ra = Fam. Seppellire. Ha Precettate la 
moglie. Gli è morta la moglie = [Bi- 
governare. — le piatte = Iron. Ha V«- 
céttate tutte. Ha mandato a male tutto 
il suo, quanto possedeva = Bifl. Are- 
cettéteve mo\ Ora, andate a dormire, a 
riposare]. 

Aréchete, sf., pianta, Bègamo. (Lat. 
Origanum), 

Are«lilaiiiil', Bammontare 1' assen- 
te. La ggònda bbóne «' arechiame = Far 
le lodi del morto. Yed. Arp«Ul' = Bifl. 
Cognominarsi. Cornee* arechiamef, Qua- 
r è il suo casato? In questo senso, più 
oom. Areméttese = [Ori., Archiamd']. 

Are«lbl»ame, fam. e spreg. Cavare 
il corpo di grinze = Bimpannucciarsi, 
Esser risazio. 

- *Are«l«el|jar*e, fam. Discorrere a 
lungo e godere della conversazione 
V un dell'altro. Ce vulém' arecicelijd' ! 
Ved. Cicilijd', 

AreealH', tr. Fondere di nuovo, Bi- 
fondere, Bigettare = [Volg. Vatt' a 
ffa* WeciOé'ì, «Va a farti friggere, Va 
in quel paese ! „] = Intr. Dei chicchi del 
grano. Compire la maturanza, divenen- 
do grossi e sodi, G-ranire. Lu 'ran an- 
ger* arecóle, La granitura non è anco- 
ra compita, perfetta. 



e 181 

Areentdarsé, rifl. e impers. Bicor- 
dare, Bammentare. -.Ve' m' arecòrde, 
*Ne* mme «' arecòrde, Non ricordo, Non 
rammento. 

AreeaverA', Bicoverare = Bioupe- 
rare = Baooapezzare = Baccattare. 
Arecuvere 'see vache de *live, Baccatta, 
« Babbre22a „ codesti chicchi d' uliva = 
[A^. Bimediare, Biparare]. 

Are**', Bidare — Fig. — *rréte, Bi- 
dar giù, Bicadere, malato; Bimpove- 
rire = Benderò. 

AredanU', Biunire, Mettere insie- 
me = [Adund* = Can., m. Eas. Arru- 
nd\ Anche: Prendere tutto]. 

AreM*. Bifare di nuovo = Assol. Lu 
tèmbe e -i- arefd, Piove, Nevica, di 
nuovo. C-i- areféf. Ti ci rifai?, Man- 
gi, Bevi ancora? Ma è modo ultra con- 
fidenziale = Beplicare, Bispondere 
Dir di rimando = Coltivare a fitto. 
Ar^acce *na cambagne de N, N., Colti- 
vo a fitto un fondo di..., Sono a po- 
dere con . . . = Dare il prodotto. Di ter- 
reni e prodotti del suolo. Ha redatte la 
dèce, (Il terreno, la sementa) ha reso, 
fatto, delle 10 = Assettare, Accomoda- 
re, Bavviare. — lu cape, Pettinare. — 
la ecrime, Fare V addirizzatura dei ca- 
pelli = Bifare il verso di uno, Con- 
traffarlo, Bifarlo. Ma, in questo signif. 
più com. Aracwraf* = Intr. Farsi, Di- 
venire. A ^cch' arefd piane, Qui il suo- 
lo pianeggia. A HV arefd vasee, Colà 
il suolo si avvalla = Assol. Sostenere 
la propria parte. Come e -i- ar-fd!, Co- 
me regge la celia!; Come sa posare! 
= Biapparire. Detto dell' ombra di un 
morto. Dice ca e -i- arefd, Dicono che 
« ci si senta „ = Bifl. Me ce vujf — gné 
*nu dee, Voglio satollarmene, spac- 
chiàrmioi i P. pass, e agg. Arefatte = 
Pkm' — ,Pane raffermo = Legnam* — ,... 
stagionato = Còrp* — , Persona indu- 
rata alle fatiche, ai disagi. Provata al 
bene e al male. 

ArefelH', Baffilare, Ritagliare le 
sbavature della carta, Pareggiare gli 
orli di un lavoro, con istrumento ta- 
gliente = Raddrizzare un confine = 
Fig. e fam. — le euètat* a une. " Spia- 
nargli le costure „, " Fargli le freghe „, 
" Dargli le paghe ni Picchiarlo, Basto- 
narlo = [Fig. Pigliarsi gioco di uno per 
qualche suo difetto; ''Buttarlo giù„; 
''Dargli la quadra,, ] || Arefelaia re, 
BefAlatnre, sf. Raffilatura = — de 
ecarpare, Sciavero, Bitagli dei calzo- 
lai. 

Arefére* (Foss.), Biapparire, detto 
delle ombre dei trapassati. AUóche e -i- 
arefére, Là " ci sente „. Ved. Fere' e 
Refére, 

Areferasaree, intens. di Fermarsi. 



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182 



are 



2* ar^rméf, Biitsi? s Fermarsi ogni 
poco. Nen de JV refermènne! 

ArmttmtéL\ «AreflratH*, Biflatare, 
Respirare = Fig, Fiatare. IPn —!, Non 
fiatare, Non replicare. Non ridire» Bu- 
oi ! = Sfiatare, pr. dei recipienti inori- 
nati; e del forno inorinato. 

AvtéwuÈm*t tr. D' imprese. Bimet- 
torci, tempo, danaro = Assol. Bimet- 
teroi. *M méce d* abbuacdl', e -i- artf6n- 
n«, Inyece di guadagnare, ci rimette, ci 
scapita, (r impresa) gli è a carico = P. 
pass. AveAtee, AreMst«, Areftiite. 

AveArMi«il', Binfresoare = Per euf. 
Bastonare, "Dar le briscole «, ''Bipas- 



▲vefraim'. Venir fuori, delle carni 
strette tra legami, spec. nelle persone 
molto grasse => V oegue i* aròfrvXts 
da ÌA scarpe, ... gli schissa dalle scarpe 
K Le quairine f arefruUe da le eaccoc- 
ce =^ La menèeire (le erbe) arefrtiUe da 
lu caUare = Assol. Lu graese f are- 
f tulle f " Semina „ il grasso. Gli schis- 
la il grasso dagli ocohL 

*ArefudX<Vy Bifiutare = È Hat' are- 
/udiate da le mjedeche, É disperato dai 
medici, À spacciato. (** Befutare«„). 

Aremrit»tt»rao, intens. di Anraat- 
torse, Bimpiattarsi. Nghe ita néve, le 
c€Ue fCn d dénne e* aregguattd', 

Aregntfgne*, Baggiungere, Arriya- 
re chi è avanti = Raggiuntare; Bap- 
picoare con saldatura. 

AregrlgnU' e ArgrlsnH*. Lo stesso 
ohe AvengrogaU*, ved., aggiunto 1* at- 
to del ringhiare, se è detto dei cani = 
Fig. Bicalcitrare, Bibellarsi, mostran- 
do animo di resistere o di offendere 
= Contrarre, Aggrinsare, la bocca e 
il naso mangiando o sorbendo cose 
acide. 

Areli»B«til', intens. di AmeAK*. 
Kem bé ~, Non può riavere il fiato. 
Ansa. Yed. A«eM* e Benetd^. 

Aréhattelijd', intr. Gattigliare, Ti- 
picsarsi, Altercare, per le più lievi ca- 
gioni, pr. dei ragassi. 

AreliMarirae, Guarire. 

ArctfettH', Bigettare, Becere. In qo. 
signif., più oom. Ar^renU' == Bifl. 
Di mali contagiosi. Attaccarsi. É mma- 
le che $$* arejlite [ajjUte, agghiètte], 

Ar«i|l', R«JÌ*, Tornare, Bitomare 
ss Del grano. — *n dèrre Bicasoare = 
Bifl. 8e fi' é WejW a la case, É torna- 
to a casa = Partire. 8e n' arevd* mas- 
tére, Partirà stasera. 8e ne vó WejV, 
$e ne vo* *rejì!, Vuole andar via, par- 
tire, senz'altro = [8e n* S rejite, fam., 
È ito, Se ne andò, É morto]. 

ArìiUe*, 'Buie, sf. Binohiuso per maia- 
li, Stalluocio, Stabbiolo. (" Arella* „. 
Forma dìm. del lat. Hara), 



\ Bimangiare =^8eV 'uW 
— t. Voleva mangiarlo! 

Areas»B««««\ intens. di Tli««dto- 

Ȏ'. Mantenere; Tener fermo; Frena- 
re, Beggere. Nhe* le pòse* — . 

AremaalJA', Bimaneggiare = Scap- 
pare il divelto per affinare le solla 
= [Areituccd*]. 

AreasAunil', Bimandare = Intens. 
di SfAmiil*. Nne' V — acundènde!, Non 
lo mandar via scontento = Bestituire. 
^e* mme le vù — cchiù la eìUef = 
Mandare da. Quande vi a Urtóne, are^ 
mdnnece *nu cc^ne piece bh4ne, Quando 
andrai a Ortona, mandaci del pesce, 
ma del bone. 

Avemb»i«il', Bimpastare = Fig. 
JV te pòzti' — /, Io ne so più, ho più 
esperiensa, di te, * Quando il tuo diavol 
nacque, il mio andava a scuola „. 

Ar«inMeel»rse , fam. Essere di 
nuovo gravida, Bingravidare. 

AreasMnarse. Bidursi a stare sul* 
r estremità, sull* orlo. N*n d* arembi»' 
9d*, ca te ne vi 'bboUe, Non andare tan- 
t* oltre, andrai giù. Ved. Plss«. 

A.T^vàh^mm»\ Sovrapporre = Fig. 
Ipotecare = Intr. e rifl. Di Cibo. An- 
dare a traverso. Far nodo, fogo II Ba- 
gnare df novo. 

Arem ter «««IH*, Biab br acciaro = 
Fig. Lu latte nghe lu ca/é cchià arem- 
brocce lu Hòmeche, Gol caffè il latte 
più abbraccia, torna gradito, allo sto* 
maco. 

Arenibradd' (Ari), Bistoppiare, Bin- 
granare. (Da ^ Biada „). 

AremlireMM', Bifiorire, Mettere 
nuova ghiaia su di una strada. 

AremliBP»BsA*, Per isch. Far bello, 
Binfronsolire. = Bifl. Bipiochiarsi, 
Binohiccolarsi; detto speo. degli attem- 
pati e di ohi d' ordinario veste alla 
buona. 

Ar«Bs«ail\ — lupaitene. Fare il se- 
condo lavoro sul divelto, per affinarlo 
Il Ar«me«»t«, sf. Bisciacquata, Bab- 
buffo. 

Aremenl', Venir di novo, Bitoma- 
re = Fa* —, Far venire da. JT é^jje 
fatV — *nu cappèlle néve, Mi son fatto 
venire (da Boma...) un cappello novo 
= Della terra, della semente. Bende- 
re. Vanne lu *ran* arevS a la dèce, Quo- 
sf anno, il grano farà delle dieci = 
Vanne lu Wan^ arevé bbóne, In questo 
anno il grano farà bene = Di pers. 
smagrita. È remenute mèHe^ Si è ridot- 
to alla metà. Anche di cosa compressa, 
evaporata eco. = — parlnde, Esser pa- 
rente. OuUii m* arevé tsije.,.. Quello 
mi è sic... Nen g -t'- arevé parènde, 
Non è della nostra parentela. Ne* mm* 
arevé ntènds, Non mi è i>arente. 



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1S8 



AveBRm«(W, Bimette- 
re = Trasporre, Piantare a dimora, le 
piantine. Trapiantare* In questo signif., 
anche semplicem. Mittt?, Porre. =: Bifl. 
Cos^ondnarsi. Come i* aremitte tuf, 
Che casato hai ta? J»*' m* aremétie,,,, 
Il mio casato è . . . = AremétUèe *na 
pavure, Avere nna paura. Me ci fatt^ 

— ^na pavure! 

*AreasBs»tte', Di nuovo incontrare. 

▲remm^ddlil', Bimediare = Bao- 
oattare ciò che può servire a qualche 
cosa =s Baocapeasare. 2Pn àjje pìUuV 

— nìlnde, Non ho potuto raccapessar- 
ci nulla. Tutto era guasto, perduto, 
cattivo = ÉJiV a — ddu' fójje; ddu* 
céppe, È andato a raccattare dell* erbe ; 
della stipa, dei fuscelli, pel fuoco = 
Baggruszolare, Baggranellare, Bab- 
bruscolare. Ha Wmeddlaie *nu cende- 
fwre de lire =■ Per isoh. flf d Wmeddta' 
te *nu pranze, Ha buscato, S' è guada- 
gnato, un desinare = [Armedid*]. || Ar- 
«■i«dl«vele, Aras«dltf«re, Armedl*- 
elMle, Mediocre = [Armedìòechele]. 

Ar«Bsme««le«A', Bammentàre. 

ArenunallArae. Del pane e dei sa- 
lami. Avvinoidire. 

ArensanHil', Bimondare, Bipulire 
= — Z« mèle, le pére . . . , Mondarle, Bi- 
mondarle. ~ le castagnef Sbucciarle = 
^ lu pózze, Bimondarlo, Bipulirlo = 
Lavare con acqua bollente, con ranno 
= Fig. JT d Wemuwnaie la léngue ! Dicesi 
di bevanda caldissima = [Ari: Pare 
*nu Cruce/l88^ aremunnatel Letteralm., 
Pare un Crocifisso, un Cristo, ripulito; 
detto di Bambino stento, stecchito]. 

Arem»eeiK* Bammendare, Bimen- 
dare |] lKena««e, Bammendo. ^Binac- 
ciare*„). 

Are»MMeUee« , agg. Di pianta. 
Spontanea; Che nasca dov* era caduto 
il seme = Di nxésse, germogli. Che cre- 
scono dopo la ripulitura della pianta. 

JLvm^ènmm% rifl. Intendere, Sape- 
re. Tu n*n de n* arendinne!. Va là ohe 
non te ne intendi! 

AreBidrH', Arreadril', intr. Bien- 
trare = Di vivande ; di panni bagnati. 
Bitirare, Diminuire di volume ; di lun- 
ghezza = Tr. Biportare, Bimetter den- 
tro. Arrindre 'sau lume, Biporta, Bi- 
metti dentro codesto lume. Arrindre 
*Mu cìiele, Mena dentro codesto bam- 
bino. 

ArendTmfeUaree-iree, Dei legumi sec- 
chi messi in molle; della pasta lievi- 
tata. Bigonfiare =3 Degli oggetti di le- 
gno esposti air umidità. Binvenire = 
V., •. Arendufaree, 

ArendaeeH', Auszare, Mettere a fi- 
lo» le macine del mulino = ''Fig. Ba- 
stonare. Yed. Bem4«««lie. 



A ve«dMasm«lil*, Ar^ndamMi*', 

Bimbombare = [Arendund*]. 

Are«rrMMrK', tr. e rifi. Bimborsare, 
Bifare della spesa. 

*AreBfirM»«ii', *AveMiliraMil', Bi- 

mescolare = [Fig. Aisol. Bappattu- 
marsi]. 

AveBs»«dil', Avvolgere nel subbio 
la tela o il panno tessuto. 

Are«8»rdelllrae, Bingalluzzarsi, 
Bingallettarsi pr. degli i^ttempati, che 
per una lieta cagione rinvispiscono. 

ArMis»rt', tr. e intr. Bincararell 
RemsaremèMde, Bincaro. 

Ar««s«lle«lrae. Lo stesso che A- 
reasAWlAllIrae, ved. 

Ar«Bsi8«il', Tornare a usare. Du- 
mane vujf — lu cappotte^,,, riprende- 
rò il mantello ^ —la bbótte, Bimette- 
re il vino nella botte già votata || Bifl. 
Yolg. Della Donna. Bingravidare. Yed. 
'NstsBil' = [A«. Ringignarze, Fare il 
daddoloso, pr. di ohi per età dovrebbe 
invece esser serio = Ingegnarsi. Ca- 
varsela bene in ogni cosa]. 

Arengimarae, Andare a posare, a sta- 
re, in cima, sull' estremità, sull' orlo. 
Vid' addò a' é jW a 'rèngimd* 1 = Scri- 
vere fino all'estremo lembo della carta. 

^Arengiuciidirae, Tornare ad essere 
ben nutrito, Bifarsi in carni = Biun- 
gersi, Bimpannucciarsi, Binquattrinar- 
si, Migliorare il propriostato. Yed. €le«. 

AreBStnrars«, Babbuiarsi. 

Arenstavantrse, Bingiovanire, 
Mettere un tallo sul vecchio. 

ArengòJJe*, Cogliere di nuovo nel- 
l'atto, per dare pan per focaccia. 8e 
W arengòjje! 82 ite e -*- arengo jje! 

AreasraaM', Pregare alcuno di un 
favore = ^Ngrazìéme DdV t, Sto bene, 
Mi contento! 

Ar«BsreeeA', fam. Piegare in cima 
a mo' di uncino il Arengre««at«. Naa* 
^, Naso adunco. 

Ar««vmsnK', Biluttare, facendo il 
viso arcigno ; Fare nna smusata di di- 
spetto Yed. ArevrlffBil'. 

AreasancH', intens. di ^ft^mwÈmé.\ 

ArennalmV, Bianimare. 

AreB«niiie«K', Bammentàre. Beffi 
ccucX, m* arennùmene, Se fai a mio mo- 
do. Se mi dai retta, me ne sarai grato, 
mi rammenterai, ti loderai del fatto 
mio = [La ggènda bbéne a* arennòme" 
ne, 1 buoni sono rammentati. Dei buo- 
ni si fa memoria]. 

AreBia««il', tr. Cacciare, Mettere in 
luogo riposto. Nascondere. — Bifl. Cac* 
ci arsi. Entrare, Stare in luogo dove 
non sia facile esser trovato. Addé a' d 
'vui* a —9, Dove si sarà cacciato, rim- 
piattato? ifo* n*n de Si* a — ala caael,,, 
a chiuderti, tapparti, in casa. 



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134 



are 



AreaieppH', Cacciar dentro a forza 
= Chiudere con syerse, Binveriare le 
fessure. 

*Ar«p2yadl', Digerire = [ArepaudV 
= A(. ArepaJudV, è detto solam. delle 
bestie = Ort. Paidì']. 

ArepalKPf Biparare, raccogliendo in 
aria, un oggetto lanciato o cadente dal- 
l' alto = [C»»*. C. Arhlattd'], 

ArepMrA*, Biparare = Lo stesso ohe 
ArepaUd'f ved. 

Arep»MiA', Bipassare = Tr. Oltre- 
passare, Sorpassare ■■= Bifl. Mangiare 
qualcosa lasciata in dietro nel pasto 
principale = Tr. e rifl. Bicontare il 
danaro ricevuto. 

Arep»trljil', Bimpatriare. (*^ Bipa« 
triare*„). 

Arep«lll«etarse, Azzuffarsi, pr. 
dei cani. 

Arepenellrs«, Bipentirsi, intens. di 
P«nett', ved. 

Ar«pe(i(', ArpetA^ tr. e assol. Pian- 
gere il morto, dicandone le lodi / il ohe 
si fa non da persoae estranee, ma dalle 
donne della famiglia = [Areputd*, Re- 
puid? = C. s. A. Arpèt6* = Av. Rap- 
petd* = Ort. Archiamd' = " Stat. a- 
quil. „: Ad Oorrupto non ss poàsano 
hattere reputatricj], (" Bepitare* „, Bi- 
chiamare alla memoria. " Bepetio*,., 
Bimpianto). 

AreppesiH', Bappezzare; Baccen- 
ciare, Battoppare, Bassettare alla me- 
glio. 

ArepUii', Bipigliare = Assol. Delle 
piante trasposte. Attaccare, Prendere = 
Per isch. Di pers. che si appioppa per 
molto tempo in un luogo. Ce vo* — / 
Anche: Ce vo* métte' le càcchie! 

Ar«ptf iuie\ Biporre, Serbare = Fam. 
Seppellire. U avém^ arepoHe ! , È morto, 
É sotterra = Bifl. Vatt* — /, Va a riporti, 
a rimpiattarti!, Non puoi reggere al 
paragone di... = Iron. Tene* ar epòste 'na 
vattlnde ecc.. Aver da dare, a farne 
toccare. (Lat. Repoatue, Sepolto = " Bi- 
porre* „, Seppellire). 

Areppi«eeiiellt*-aeBBt', Bimpicco- 
lire, Bimpicoinlre. 

ArepnrM'. Biportare = Portare 
da. Quand* arevì da Napule, arepùrteme 
*nu *mbrUle de Bète, È remenute da la 
'M^reche, ma n'n d * r epuriate n'i^nde,^,. 
non ha portato nulla di là. 

Arepnt^', intens. di Potere. Begge- 
re, Poter sostenere. L' arepùf, Puoi 
portarlo?, Beg^ al peso? Nne* V are- 
pózze = Fig. Nns' V arepó la tèrre!, É 
un malvagio. 

AresaJJe', tr. Portare, Biportare, 
qualcosa da basso in alto. Areaàjjete le 
càveze!, Tirati su i calzoni. Areaàjjeme 
tu ^mbrllle !, Portami su V ombrello. Fa 



prèsi* a — 'itu elide, Splcoi»ti a me- 
nar su questo bambino. = Intr. Salire 
di nuovo = Fig. Assol. 8e mme le fé 
— /, Se mi fai montar labi^ia! = Cre- 
scere di prezzo, Bincarare || P. pass. 
AresAveic». 

AresaaetH', Respirare. Nem buté—f 
Non potevo riavere il fiato. Ved. Sane- 
tére. 

Are«ar4)l', B ammendare = Chiude- 
re oon malta le fessure di un moro, 
di un impiantitoli Are»ar«et are, sf. 
Bammendo. (Lat. Sarcire). 

ArMbaresH', Bimbaizare. 

Aresblanvht', Bimbianoare. 

A reset', A r reset', Biasoire, Biesoi- 
re = Dei prodotti del suolo. *St' anne lu 
Wan' arrèsce bhóne, Quest'anno il gra- 
no fa bene = Mo' mo* arrèsìe le fave, 
A momenti verranno i baccelli = È 
rescite lu fazzóle, lu 'mbrWef, Hai ri- 
trovato il fazzoletto, l'ombrello? É re- 
scite lu patrone de *8tu cane, Si è tro- 
vato. Si è fatto avanti, il padrone di 
questo oane = Lu thnb* arrèsce, Bin- 
tempisoe. Lm tèmV é rescits, Il tempo 
è rimesso. — Lu cónd* arrèsce, o arte- 
sce,. . . torna. Arrèse -»- a lu pése 9, Tor- 
na al peso, a peso? = La stime n'n ar- 
rèsce. Il prodotto non corrisponde all'e- 
stimo. 

Areseleeiiirse, fam. Mettersi in 
ghingheri, Vestirsi oon ricercatezza. 

Aresenrnt', intens. di Senrnt' = 
Contraffare, Bifare il verso di qual- 
cuno. Deridere = [Car. Riscrignd*]. 

Aresedérse, Dei polli. Appollaiarsi 
= Della polvere sollevata. Bicadere, 
Posarsi = [T. dlétV a 'rsedé* tm«. Su- 
perarlo in tutto, Bidurlo al silenzio]. 

Aresedlii', tr. Assettare, Bavviare, 
la oasa, una stanza = AssoL Far la 
oamera || Bifl. Dei Polli. Appolaiarsi. 

Aresparit', Bipartire, Dividere in 
parti, Far le parti = Far parte. Me 
vù — *na some de *ranef, Mi vorresti 
far parte di una soma di grano? 

Arespid', tr. e assol. Q-uardare, nel 
signif. di Vigilare = Volg. Di pers. Vi- 
sitarla, Accudirla. Mciùne Varespijei 

AressedlH', intens. di Assediare. 
§tém' aressedìate da la néve, fig., Sia- 
mo chiusi in casa per via della neve. 
, Arestd', intens. di Stare (= Essere). 
Ogge nen g -i- aresiéngh* a. . . Oggi non 
ci sono, non sono disposto a. . . = As- 
sol. Ogge nen g ri- arestd, Oggi non ò 
di buono umore, non è di vena = Bifl. 
Bistare, Fermarsi per un poco. r*are- 
sit 9, Bistai?, Indugi? 

Areslarnt', Binf errare, la scure. la 
zappa, il bidente, e sim. 

AreitepH'. Lo stesso, ed ugualm. 
com., che Arcpdaae', ved. 



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are - arf 



135 



Ar«»trécBe', Bestringere = Stretti- 
re, Bistrettire. Biprendere un abito = 
Bendere men largo = — le manùppte, 
Bawiare i covoni. — lu féne, Bammag- 
sare, Bammontare l'erba messa a seo- 
oare = Mettere insieme nna somma = 
§tém* areStriUe, C'è poco comodo, poco 
spazio, in casa nostra = Lu pòpele s'è 
restrétte,,.. raoooEzaio, adanato, Si è 
fatta gente. 

AreitrlJK'. Fig. e fam. Se fa — ., 
Fa lo Btintignoso,yaol essere ripregato. 

ArestuccéT f Zappare il campo nel 
quale è stato coltivato, per lo più, il 
granturco, per prepararlo alla semen- 
ta del gre^noW Re '.iucche, Terreno pre- 
parato pel grano = At. 1676: Una acdma 
di maesa rotta, ristocca e eeminata. 

AreètulzéP, Areituxzzd'tixì.tv. Bistor- 
nare, Bìmbalzare indietro, pr. della 
mszola e della boccia ohe incontrano 
un ostacolo 11 Bestólze, ReHólzze, sm. 
Bimbalzo, Storno, Bistorno. (Aret. 
« Stolzare „ e " Stolzo „). 

Aresa«A', Bi tirare il sacco prima 
dato =5 [Pig. Ohe tte se pòzz^ — la tèr- 
re! Altro ohe "Sii morto !„], 

AresalH', Biammattonare, Bifare 
l' impiantito. 

Areteaé', Bitenere = Trattenere = 
Frenare, Contenere = Intr. Sorridere, 
Far quella rallegratnra ohe è l'espres- 
sione di compiacenaa, di affetto ; o di 
sogghigno. Yen /a' 'retane la ggènde!, 
Non farti dar la baia del fatto tao ; 
Non far bello il vicinato — Bifl. Assol. 
Ar etenérsene, Ballegrarsi; Dare il mi- 
rallegro. Congratularsi. Ji* me n^are- 
ténghe ca... = Tenersi, Gloriarsi. 8e 
n*areté ca je Vóm' avande la fijje, Q-li 
lodano la figliuola, e se ne tiene. Yed. 

AretratteSif', inteus. di Trattenere 
= BiiO. Bistare. Yed. AreitH*. 

Aretmvil', Bitrovare = Bicercare 
= Bifl. IPn aretruvarse, Esser rovinato, 
dissestato negl'interessi. 

AretrATutK', tr. Capovolgere, Dar 
volta, Bovesciare = Scombuiare, Met- 
tere sossopra = Bifl. Voltolarsi. 

Aretravate, Trovata = Iron. Astu- 
zia, Scappavia, Gretola. 

ArettornC, Interrare =: Sotterrare; 
Coprire di terra. 

ArevAlntU', Bifare ciò che si deve 
a chi ba anticipata una somma, o sof- 
ferto un danno. 

Arevejjd\ Svegliare. ("Bevegliare*). 

A*ev«r»<', Bécere, Bigettare, Dar 
di faori, Vomitare. 

AreT«siir»«, Bi vestirsi = Abbi- 
gliarsi. 

Arevévete. Ved. Rerévete. 

Arevuf iffaH', Arevu^enU', Bo vista- 



re ; Frugare = [V. Aremucignd']. (*• lli- 
mucinare^n, Bimuginare). 

ArevallH' 1* il««hie , Stravolgere 
gli occhi sbarrati , Stralunare || Are- 
valle, agg. Di occhi. Loschi, Biechi 
per rabbia o per mal animo = [Cas. 
ArreveUate, Contratto Convulso. 30'e»' 
—, Mani contratte]. 

Arevansiiiaeil', Bìvomitare. Intens. 
di Vomitare = Fig. Pleb. Spifferare, 
Svesciare, Biferire. 

ArevoadA', intr. Traboccare. Lu 
caUare, la pignaV, arevónde, Il paiolo, 
la pentola, dà di fuori, trabocca = Di 
liquido che intoppa, o entri in un re- 
cipiente più che non possa starvene. 
Bignrgitare e, più com.. Uscir fuori. 
Andar di fuori = Di flume in piena. 
Traboccare, Straripare, Spagliare. (Lat. 
Redundaì*e). 

ArevaseeeA', Bimesoolare = Bime- 
stare = Bovistar . = Sprimacciare = 
[Arevucecd*]. 

ArevassA', Spingere di nuovo, avan- 
ti o indietro = Socchiudere, Accostare, 
uscio, imposte. Ved. TaaaH'. 

ArévatH', Bivoltare = Bovesciare, 
Arrovesciare = Capovolgere = Impers. 
Del vento. Girare ; Levarsi. Ha Wevu- 
taV a ggarbine, o Ha revutate lu har- 
bine, Si è levato, Comincia a soffiare, 
il libeccio. Té^ a ^revutd^ *nu bbrutte 
tèmbe, È imminente, Comincia, un tem- 
porale. 

Are V atee A*. Capovolgere = Bove- 
sciare, Versare rovesciando il vaso = 
Buttare, Mandare, a rovescio = Bime- 
soolare, Bivoltolare = Fig. Binvahgare 
= Bifl. Bibaltare, Dar la balta = Bi- 
voltolarsi, Voltolarsi, Fare degli svol- 
toloni = [Ch. Arevutecd* le murte, Be- 
stemmiare]. Ved. TaieeK'. 

Arevutrid* (Ari), Lo stesso che Are- 
TateeA', nei primi due signif. = Bifl. 
Voltolarsi, Binvoltolarsi, Grufolarsi, 
nella mota, pr. dei maiali. 

Areeappelijd\ Zappare leggerm. per 
coprire i semi gettati in terra. 

Arfavart' e Arraliart',Baffigurare, 
Bawisare == Fare secondo un disegno. 

ArfelA', Bimettere in Ala = Fig. 
Bawiare, Mettere in buon sesto cose 
arruffate e confase = Bifl. Del tempo. 
Bimettersi, Darsi al buono = Di pers. 
Binsaniohìre. 

Arfére' {». Eas.), Baffigurare. A 
cquande s* arf ère. Appena si distingue. 
Arf ère da lurtdane , Distingue a di- 
stanza = finn. N^n arf ère, É fuor di 
sé. Non riconosce; non percepisce. 

ArflatH', tr. e rifl. Fig. Bistorare, 
Bifodllare; Bianimare. 

Arfrunnd* (C^n.), Bifomit di foglia 
i bachi da seta. 



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186 



arg- arr 



*AMm^t lArioe. Zm llegtMtne d* — é 
agrijóte,,,. è facile a toheggiani. 

Argendégne, agg. Di Fanoiullo. Vi- 
spo, Vivace, Irrequieto. 

^Argtkmendd' , Discorrere, Parlare fit- 
to fitto. Argumendave jÌ9M ira jU—, 
Discorrevano fitto fitto tra loro = Al- 
manaccare, Fantasticare. Che $ije a V- 
gumendd'9 

AriaUH'.a (ll*t«), n. di contrada. 

▲rie, Atìa, — crepate, Afa, Aria sta- 
gnante. — renghiHue, Aria colata ~ Fig. 
Sta* nghé W —, Stare in aria = Sica- 
mera, Alterigia vana, "Spocchia, = 
Anima, in mo. imprecat. Hajf a IV— I 
= [eit»r«. Atre], («Àiera*^). 

Arlésae, n. di contrada. 

Avièlle, n. di fiume e di comune. 

Artònde (S«.), Argento. (" Ariento^^). 

ArXertarae, Biprender animo, vigo- 
re. S'artèrU. N*n i' arijirije, 

Arlavd* (A«.), Lavare. 

Arlemarae (Ari), fig. Farsi bello. Ag- 
ghindarsi. Pr. delle pera, un po' ru- 
vide, sciatte, che si rileccano in alcune 
circostanze. 

Arlie«iare«, Bavviarsi, Pettinarsi 
con ricercatezza = Fig. Lo stesso che 
Arlemarae, ved. — Binutrirsì, Uscir di 
grinze || Arlls«iAt«, sf. Bipiochiata, 
Agghind atura. 

Arlaee', Bi lucere = Sfavillare = 
Brillare, Scintillare. 

ArluHrirae, Bimpulizzirsi. 

ArmaBdH', Biooprire. Ved. Am- 
■sandU'. 

Armena', impers. Armène, Comin- 
cia a ripiovere = Assol. La liv' arme' 
ne. L'olivo rida frutto, anche dopo un 
abbondante raccolta = Tr. — *na bbót- 
te, Bipiallarne le doghe per togliere 
lo strato vecchio o guasto = — lu pà- 
itene, Zappare il divelto per disfare 
le zolle, e pareggiarne la superficie. 

Ariiie«tt% tr. Piantare nell'aiolà 
preparata. Hajf a ^rmeatì* la r^ de 
le fenòcchie, Ho da piantare i finocchi 
(nel l'aiolà preparata) i| Aremm^itotn- 
re, sf. Piantata, Postime, Posticcio. 
Lu jéle m*d fatte jucd* V — de *atu vìr- 
ne, 11 gelo mi ha mandato a male i 
postimi di questo inverno. ( " Investi- 
re* „, Vestire, Coprire). 

ArmaeeK', Versare di nuovo. Ved. 
Aasmaeed' — Bovesoiare, inclinando 
o capovolgendo il vaso che contiene il 
liquido, Biversare = Bifl. Traboccare. 
Bovesciarsi. 

Arinard',Murare, Chiudere con mu- 
ratura un uscio e sim. 

Arasart', Spòngere = Fig. — lu fò- 
che, Esser l'ultimo a morire, di una 
casa = Bifl. Di fiamma, foco. Morire, 
Spengersi = Della Trottola. Cessar di 



frullare = [Pese RammwrV = Av. 
Arraanurì*], 

Araelid', Bestemmiare» Sagrare. 

^AraaMbelIrM, Indoasare abiti 
nuovi e migliori, Ornami. 

Àrp»etd', tr. e recipr. Appaoiare, 
Bimpaoiare, Tornare in pace, 

Ar»»reakld', Bifare il parentado 
= [Quando un'abbondante pioggia .esti- 
va fa scomparire i crepacoi del suolo, 
dicesi ohe la terra arparhtde], Ved. 



*Arpedd*, Beplioare un'azione, un 
discorso. Mo* e -i- arpédef, E ora si 
rii& daccapo ?, Torna a fare, a dire? 

Arpel»rse. Della terra, della bian- 
cheria, delle legno. Basoiugarsi tanto 
o quanto, alla superficie = [S. Mm». 
Spélarae], 

Arpelld', Bicominciare. Ved. Ap- 
pella' = Bichiamare gli animali do- 
mestici ; le quaglie = Bìfi. e assoL Bia- 
versi da grave malattia. 

*Ar»etd\ Ved. *Are»etd« = [Bifl. 
Bacconsolarsi , Farsi una ragione di 
una sventura, Darsi pace]. 

Arpteetd*, Biacc ndere = Bidar di 
mano = Bifl. Fig. Bifarsi, Biaversi, 
Binsanichire, Biprender vigore, dopo 
una grave malattia, STarpiee' e areca» 
ache, a'arpicc' e arecaache, Si ria e ri-> 
cade. ST é Spicciate, Si è riavuto, ri- 
fatto. 

Arpread*, Afferrare di nuovo = Fig. 
Bicominciare, Tornare a far daccapo. 
C -t- d Wpreaate tré vvóte, per tre vol- 
te si è rifatto daccapo, è tornato a 
mangiare, bere, dormire, lottare, pio* 
vere ecc. 

Ar presaie, agg. Infreddato il Av- 
presatare, sf. Infreddatura, Baffr.d* 
dorè. 

Arprese«dd*, Bappresentare = Fig. 
Che ce 'i" arpreainde tu 9, Che cosa hai 
tu che farci?. Come c'entri?. Che ci 
fai? 

ArpresBH*, ArepressH*, Babbrei- 
2are; Baccattare = Aver caro; Aecu- 
dire. Custodire, i figli, i parenti, gli 
amici. Le *ndiche arprezzave le murte. 
Gli antichi avevano cura, riguardo dei 
morti; detto della cura con la quale 
ne custodivano i cadaveri. 

Arpuitd*, Bimettere una cosa nel 
suo posto. 

ArrUh!, Arri, Arri là. 

*Arr»eaiiiil*, Bicamare = Fig. Be- 
stemmiare. 

Arr»ehlr4e, Arrochire. 

Arraflftte, agg. Coperto di tartaro 
di gromma = Di Fico secco. Coperto 
di una fioritura zuccherina [| Arr»f la- 
tare, sf. Piccolo strato di neve. 

Arraflantrse. Della pelle delle ma- 



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arr 187 



ni e6po8ie al freddo. Aggrinaire, Dive- 
nir ruvida. Yed. Wtmt^mé—. 

«Arrttnrltfae, Bagione = ["dtat. 
aquil.„, J7atcion0. (" Basgione*n e "Ba- 
«one*„)]. 

ArrajAvae, Arrabbiare || Arvajato, 
Arrabbiato = Del grano. Infettato dal 
carbone. In qnefto signif., è anche un. 
ftArrajmie, Babbioso, Faoile all'ira. 
- AmuMiK', Dar di piglio. Sempre fig. 
Maddeméne n'n djf addò — ,... non so 
come provvedere, a che cosa dar di pi- 
glio, per far bollire la pentola. Nen ia 
add4 ti' —, Non sa dove dar di piglio, 
a qnal santo voltarsi. Ved. ArriviMMcié^, 

Arramaeelr^*, Coprirsi di grami- 
gna Il Ay n » — m^ciW. agg. Di Terreno. 
Q-ramignoso, Infestato dalla gramigna. 

ArramoficW (Ar.), Acciarpare, Bac- 
oogliere in fretta e alla rinfasa ==: Avi, 
Bnbao<Àiare. 

ArrAaske«il', Agg^ranfiare , G-her- 
mire. 

Avr»Bslr»e , Prendere, Sentir , di 
rame. 



k*, intr. Arrampicarsi, Bam- 
pioare-arsi = [^«Ton^rse]. 

ArranslAMM, Allogarsi, Accomo- 
darsi il meglio ohe si può. Arrangétt' 
v' ala méjje, (Fr. Arranger), 

*Arr»aciirate, Accorato, Dolente. 
(*Bancnra*„, Affanno, Doglia). 

*ArwMi«il*, Percorrere nn luogo per 
lungo e per traverso. N* d *rranru»te de 
mònne !, Dei paesi ne ha visti ! = AssoL 
Bamingare = [V. Tr. Purgare il ter- 
reno dalle male erbe]. (Ofr. "Bianda- 
re„). 

Arrappé^, fig. Bubare || Arrappaio» 
re, Faoile a " raspare „ a far suo del- 
l'altrui. (•* Aggrappare,). 

Arr»pipe«il*, assol. Di vino stretto, 
e sim. Baspar la gola. 

ArraMl', Tosare, Tagliare i capelli 
a cotenna, Bapare, "Zucconare,, = Se- 
gare le erbe rasente terra =s Basare, 
Far pari una siepe tosandola = Basa- 
re, Scolmare la misura = Biempire 
nn vaso fino alUorlo, a bocca. 

Arraaellk*, Pareggiare, Uguagliare 
le sommità = [Intr. Lu gran* d 'rrase* 
late, dioesi quando tutti i gambi, com- 
pleukto lo sviluppo, sono alla stessa al- 
tezza}. 

Arratpaie, Di frutti suiralbero; di 
api e sim. Uniti, Ammucchiati, in for* 
ma di grappolo. Ved. RAape. 

ArrassH*. Ved. Ad4err»Mil*. 

A r ratta Jeaene (Ari), m. av. Volg. 
Fa* —, Fare a giova giova. 

ArrAViUH*, Mettere insieme alla 
rinfusa e con mal garbo = Par pre- 
sto e male, Acciarpare. 

Arrazzd', intr. Delle piante. Alli- 



gaare «= Spreg. Imparentarsi = An- 
dare a sangue , a genio. Nghe ccìMù 
Ji* poche e -i* arrazMf Con colui poco 
me la dico II Cas*. C. Tr. Scagliare. 
BParrazaUe *na prète, Mi scagliò un 
sasso. (Gfr. " Baggiare „). 

A vrelil»#]to, m. av. Con prepotenza ; 
Contrastando. Fa\ Pijé? — . 

*Arrecd\ com. per Portare. 

ArreeelilK', Origliare » Delle be- 
stie. Bizzare, Tendere, le orecchie. 

ArreflM', Allottare. Ved. Rims. 

A rrefuee (Or*.), m. av. A rovescio. 
Pióv* —, Piove a rovescio, a dirotto = 
L* acque ieee, éndre, ec&rr* — ,.. . in gran 
copia. (Dal lat. Refundere), 

Arrigge (T.), sf. Immondezze. (Cfr. 
sen. ** Scareggio „, Fastidio. "Soareg- 
giosoy, Schifoso). 

Arrèmne', Bendere — Bifl. Della 
mammella. Dar latte. La elee n*n z^ar- 
rìnney La mammella non rende = [Fig. 
La tèrre n*n z* arrènne. La terra in- 
durita dal sole, non cede l'umore alle 
piante] |] P. pass. Arrenante, Beso |] Ar- 
rennetnre, sf. Bendimento, Quanto 
latte dà poppa speo. al primo succiare, 
quasi da so. Anche : Tutto il latte dato 
da una mammella. 

""A rre%nèitre, m. av. Ben custo- 
dito. TenP— Tener riposto, conservato, 
con la massima cura. TiV — !, Abbiti 
cura, Biguardati. TiW — . Conservarlo, 
Non metterlo a sbaraglio; Tienilo di 
conto = Mo. agg. Pronto, Alla mano 
= \A rrequUte], 

*Arrequid% Baoohetare, un bambi- 
no = Provvedere ai bisogni di alcuno. 
P* — tandefijje, cevo* ! (« Arrequiare*„). 

Arreatdute, Irresoluto, èta' — Esse- 
re irresoluto, Tentennare. 

Arréte, avv. Diètro, Addietro =3 
Fa* reJV — lu latte, Stornare il latte 
=* Jì*, Ar^t —, Intristire II A Wréte cute, 
A ritroso. 

Arrev*', Arrivare = Esser suffi- 
ciente = Assol. Cocersi al giusto punto 
La menèHr' € 'r revate,,,, è fatta, eotta 
= ìlLa,tvLTa,TQ,Frutt*arrevate,,,^, maturi 
= Ellitticam. I/e* f arrive, È cortine 
di mente, un po' scemo = Avvenire. 
Arrive n*n gè pò* jVfy Dato il caso ohe 
non possa andarci? 

Arrevicend* {ì^akl.),ArrucenV (reti.), 
BevecenV, ArrevecenV (Pese.), Arroven- 
tare. 

A rrevjere (Cast. C), m. av. A ri- 
bocco; detto dell'acqua = (C. e. A.) A 
rrevare, A rovescio. Piòv* — . Ved. Ora- 
vate. 

Arrevé! (P."), Or vedi!, Ve'! 

Arressil', Bizzare = Bifl. Bizzarsi. 

Arrev alate, Arrev elate agg. Be-? 
gelato = Sobrio ; Frugale = Avv. Bego- 



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138 



arr - art 



larmente. Magnd' — , Mangiare con mo- 
derazione. Std^ — Star riguardato. 

Arri««larse, Arrl««eear«e. Della 
pelle. Aggrinzire, Bagarsi|lArri«elate, 
agg. di Fava. Immollata = [Arricce]. 

Arrl^iffnlrse, Corrngarai, Aggrin- 
zirsi, della pelle, per freddo o per veo- 
chiezz». 

Arrisse, Bissa. 

Ar fitte (Pai.), agg. Di pers. Viva- 
ce = Nel pi. Ira. Téji f —, È in col- 
lera, Ha le bi2ze. 

A rr^^oelava^eèlle, m. av. Bozzo- 
Ioni. 

Arrongd* {A.^.,A,w ,\Arrungd* (P«»«.), 
Svellere le piccole piante = "^Stat. 
man. di V. „ : Quando ai deve arrongar 
lifrazti.., (Potare le siepi presso le 
strade, affinchè non impediscano il li- 
bero passaggio). (Lat. Eruncare = ** Ar- 
roncare*„). 

ArrubbA^ Bnbare. 

Arraeelilar»», Bannicchiarsi, Bac- 
ohiocciolarsi, Fare il chiocciolino, Bag- 
grupparsi, = [Ar. Arranttcchiarse], 

Arra«eill^ ArraeelIH', Arrotolare 
= Bifl. Botolarsi; Voltolarsi (Lncch. 
" Arruolo lare „). 

Arraffi'. Pia com. AwraM', Ved. 

ArmUH', Arrotolare panni, e spec. 
carte. Ved. R^klle. 

Arrungenirse, Battrappirsi. 

ArranftH', Abborracciare = Man- 
giare alla lesta = Bcu^cogliere alla 
rinfusa quel che dà alle mani, Fare 
una chiappa, una presa = Girare un 
oggetto in direzione giusta, per farlo 
entrare a traverso un uscio || Arran- 
iatore, Arrnnfttfae, Armnftiae, Rna- 
iine. Acciarpone = Chi mangia molto 
e presto. 

Arrusparae, Imbu&àire, Imbronoire. 

Arru88d* (Can.), Zappare il terreno 
per ristoppiare. 

ArraateeH', Abbambinare = Lo 
stesso che ArrnasH', nel 8** signif. = 
[S. Sa». ArruStV], (" Arrostare*„). 

Arrutecarse, (Una.), Voltolarsi, per 
terra, nel letto. (" Butioare*„). 

Arrnvlne, Bovina = Chi, Ciò che 
è causa di grave danno o fastidio |j Av- 
rnvem A', Danneggiare; Guastare, Mal- 
menare, Sciupare, Sciattare, Mandare 
a male. 

Arruzzd* (Mav,), Far cadere ruzzo- 
lando, rotolando. Ved. Buzzecd', 

ArraiiH', intr. Arrabbiare, Boder- 
si dentro = Arrotare, Dirugginire, i 
denti = Brontolare, Borbottare parole 
interrotte e stizzose. An'uzz' arruzze !, 
Bóditi dentro! 

Arraftit', tr. e rifl. Benderò ruvido. 
Lu frédd' arruzzi$ce Iz mane = Arrug- 
ginire. Ved. Rafti«. 



Arsapart', Saporire, Bifare, una. 
vivanda, per renderla più gustosa =- 
[Bae«h. Rescucend']. 

AraecnnaH', Bipetere, Fare ancora,^ 
di nuovo. Ce vù — f, Vuoi ( dormire,, 
mangiare...) rifartioi? Lu tìmbe e -U 
areecénne, Bipiove, Binevica. 

ArsevuH', Bender conto del proprio- 
fatto, del proprio lavoro. Dice ca fa^ 
tije fatije, e n'n araégne ma* nì^nde. 
Dice di lavorar sempre,e non compiooia 
nulla, non viene mai a capo di nulla.. 

Ar»«iiibr4i', Baffigurare = [Imitare, 
Fare secondo un modello] = Somi- 
gliare. N'n arsémbre nnS a lu patre nn6 
a la mamme, Non somiglia, Non ritira 
nò dal babbo nò dalla mamma = Es- 
sere conforme. (" Assembrare*^, Somi- 
gliare. Imitare. " Bassemprare^n, Co- 
piare, Bitrarre). 

Araèade, agg. di Vino. Brusco, op- 
posto di Abboccato. Anche, Fortigno, 
Forticcio, Addetto = [Razz^nde]. 

Arsuccid* (9e.), asso!. Benderò il 
dono, il regalo, con dono o regalo si- 
mile. Ved. Hòttcm e Aa»n««lil'. 

Aratdarae, Stare alla Bolina. 

ArtaralM', intens. di AMaralliK*. 

Arte, Arte ; Mestiere. Che - fa f, Che 
mestiere ha alle mani? Ha métae lu- 
fijf a IV —, Ha messo il figliolo a bot- 
tega, al mestiere = Lavoro, in genere. 
Che — € cquéaaef, Che lavoro ò code- 
sto? Che cosa fai? = Azione in genere. 
Ha fatte aèmhre *n' —, Ha fatto sem- 
pre la stessa cosa (dormito, pianto, gri- 
dato, camminato. . . sempre) = [Fa sèm- 
hre 'n* —, gné lu cucule (Ari), Dice, Fa, 
sempre in un modo]. 

Artecchid^, Inclinare. Nella manie- 
ra , Lu t^rnb' artécchie slmòr' a lu bbé- 
ne,, . . torna sempre al buono. 

Arteciane, Artigiano = Chi s'infin- 
ge. Simulatore, Furbo. 

Arteftele, Foco artifiziale, I fochi. 
Anche, Caitèlle, ved. 

* Artèrie, Criterio. Te manghe V —, 
Non hai senno, giudizio, mitidio. 

Artéteche,^ooe3aìrsL vivacità dei bam- 
bini = In alcuni luoghi, CutrettoLa, 
uccello. (" Artetica*„, Artritide). 

Articciàre (H.), n. di contrada. 

Ardite, Artière, Artére, Artiòro, 
Artigiano = N. gener. di Popolano cha 
vive in città. 

ArtraeelH', Bammendare senz'arte, 
Baffrignare || Artraeelatnre, sf. Frin- 
zello, Baffrigno. Per sim., Cicatrice ir- 
regolare. 

ArtrahH', intr. Bitirare da uno. So- 
migliare = [Artrajje' = Ari, Artrade*], 

ArtoinmA', Biucalzare dopo la pri- 
ma sarchiatura. Ved. Attaasmil' l\ A* 
rittummate (V.), Bicolmo. 



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art - ass 



189 



ArtnppelH*, inteas. di A.ttapp«U('. 
Avtnre^WiA*, inteas. di AMareemH*. 

*Artar«laril', Ritorcere ; Ravvol- 
gere. 

Arvucd* (A.), Spiegare, Decifrare. 
Nella maniera : — lu laténe, Spiegare 
un enigma, una cosa difficile a inten- 
dere. 

Arzavul^ (1I»«.), agg. Vispo, Agile, 
Sollecito nel far le cose = P. Lo stes- 
so che Aiavravalle, ved. 

ArielK', Assettare, Ravviare una 
stanza. Hajf ^rzeW la cambre, lu stù- 
dU, lu fóneche. E, assol. Té* a *rzeW a 
la cambre eoo,, È in camera a rasset- 
tare = Mettere ogni cosa al suo posto, 
Assestare. Arsile *Ì8e libbre, *88ilinzule, 
*88i ciùtele. Assesta, Metti a posto codesti 
libri, lenzoli, ciottoli = Sparecohiare. 
Va a *ràéld* la tivele!, Vai a sparec- 
chiare = Rigovernare. — le piatte, 
Assol. Ti* a WzeW a la cucine, È in 
cucina che rigoverna = Raccogliere 
un prodotto. Avém* a *rield' Vuve, la 
live, S'à a vendemmiare, cogliere l'uli- 
ve = Ravviare. Arzìlete le capHle!, Rav- 
viati i capelli = Assol. Ravviare le ve- 
sti. AriVete *nu ccóne, Ravviati un po'. 
Non stare in disordine = Fig. e iron. 
*ètu venA* arzéle lu 'rane. Questo vento 
sciupa, manda a male, il grano || P. 
pass, e agg. Arielaie. Fig. Ha Wzelate 
tutte, Ha raccolto tutta l'eredità. Ha 
mangiato, sparecchiato, tutto, esc. = 
Vd Vóm* arzelate, volg., É morto. L'an- 
no ammazzato. 

Arsimi', intr. L' improvviso sooter- 
si delle bestie eq[uine, spesso accompa- 
gnando l'atto con un grido e con lo 
sparar calci = [Ca«». C, Auzicchid']. 
(Cfr. pist, "Azzillare„, Alzarsi a un 
tratto da giacere o da sedere). 

ArzfRe e Beézille (A«.), sm. pi. Lo 
stesso che Tirre, ved. 

ArzucaOeJd* (T.), Rabbreiiare. Ra- 
cimolare. Ved. Zocche, 

AnanHH', Ritagliare. Raffilare = 
[C. fr. Rezume, sm. pi. Sciavero]. 

Arsure, i^essare, Sete |I Arsnrate, 
agg. Assetato. 

A •battamare . Gioco fanc. Ristor- 
nino. 

Aseiliile, n. di pers. Ved. Saade. 

A»eéU«', Scegliere = Mondare, Sbuc- 
ciare, mele, pere, pesche, castagne eco. 
= — U marròcche, Scartocciare le spi- 
ghe del grranturoo = Sbaccellare, Sg^ra- 
nare, fave, e sim. || P. pass. Aaeéveto. 

Aaclnze, sf. Assenzio, pianta || Ascen- 
sione, solennità. 

*A8cenzate, agg. Che ha scienza. — 
da Ddi\ Illuminato da Dio. 

A8chid\ Aìcd% Abbrustolire i chic- 
chi dei legami e del granturco. 



A ichiuppettate, m. av. A caro prez- 
zo; detto spec. del prezzo delle bestie 
in fiera. Jì* a — , Esser caro " assaet-- 
tato». 

AseiannA', AMeianaiJil' , Cullare. 
Più com., Amnasseell'. 

*Aseiaaae«ar«e, Tentennare. 

Asee, Ascia, Asce = Per isoh. C-i- 
d cérze 8an Oiueeppe nghe U* —! ; si 
dice di donna magra, e spec. di pove-^ 
ro petto. 

Aecide' (Se., Cast. C), intr. Sedere 
= P. pass. A8CÌ8òy Sedato. C Assidere„*). 

Asel^MLI^'f Sciogliere. 

A» else. *Aeise, Tariffa delle derra- 
te, e pili partic. della carne di maiale 
—[Aaeiae], 

Aeciee, sf, Linfadenite del capo e 
del collo, e* Scesa* „). 

Aeciucì (CJel.), avv. Cosi. Ved. AUucì^ 

A se, sf. Anellino che tien luogo di 
bandella. Ganghero. 

À8e (Cast. C, lier.), Si ha; Si è = 
Àeene, Se n'ha; Se n'è, ecc. 

Aseae, Asino, Ciuco = Fig. — de 
Bbareqidne, Asinone, Papero, Sabbione 
= Spreg. Di cose immateriali, di poco 
o nessun valore (coraggio, gratitudine 
ecc.), si suol dire : -Se le magne V — nghe 
*nu méccdche. La sua gratitudine?: Se 
le magni ecc. = Un* — va pe* la Mar» 
chef, Non c'è altri asini in mercato? 

Aspe, sf. Aspide = Fig. Aepa sórde, 
Sornione, Persona capa, che fa male e 
non pare = Han. Èspie — Aq. Aìpre, 
sm.J. (" Aspe* „). 

Aspe, sf. Aspo, Naspo. (Lucchese, 
"AspaJ. 

Aepetrane (». Ku*,), n. di contrada. 

Aspre, Aspide. Ved. Aspe. 

Aspèrge, Pioggerella di breve dura- 
ta, Spruzzaglia (•* Aspergine* „). 

Aspre (Ori.), sf. Luogo di mare stret- 
to e profondo i>ericolo80, per gli scogli 
che sono di lato e anche sott'acqua. 
L* — de sanda Neccie, presso Vasto. 
(Lat. Aspretum, Luogo sassoso). 

Assae^aA', Risciacquare il bucato. 

*AssalKaBBi(', Abbindolare = [T. 
Scandagliare. Com. nella frase: Dd^ 
*na *88ahannate], 

AssAje, avv. Assai. Più com., Na- 
prése, ved. ^ Pleon. col superi. É bbèU 
lissem* — , È bello quanto ce n'entra =: 
[Assd e; più com., NaquéUe — - T., Mon- 
tar., Assi], 

Assame, 'Msame. sf. Sciame. 

AssameaU*. Esaminare. 

A«se, Asso = Fam^ Pijd* — pe* ffe- 
hure, Prendere un qui prò quo. 

AsseeeA', Disseccare, Prosciugare, 
Essiccare. — lu pózze = Rifl. || As»ée- 
e:ie, sm. T>eviazione di un corso d'ac- 
qua, per prendere il pesce che rimane 



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140 



att - ass 



secco. Fa* *n —, = Agg. Secco. Magnò? 
pan* —, o a^Butte, Mangiare pane solo 1| 
AMe««lie«lr»«, Asteccliire, Bineecchi- 
re, Dimagrare. 

A B$6curune (H»b.), m. av. All'im- 
provviso, Di sorpresa. 

▲•««Hate, agg. Di Cavallo. Sellato, 
Col dorso incavato. 

▲MMmil', Scemare. 

^▲••èmMe, Esempio, Modello da 
imitare = Quaderno in cui scrivono i 
fanoinUi, secondo il modulo segnato 
dal maestro, il quale pijjé V — . = Im- 
magine, Figura. È ddevendate 'n — de 
criitiane, È divenuto la larva di sé 
stesso. ("Asemplo*„, "Asempro*,,, As- 
sempio^n). 

A»se«d»te, agg. Di Veste o di Cal- 
zatura. Che adatta bene alla vita, al 
piede, Che accosta bene. 

As»«b4I' Assènde', Sentire = Fara* 
— . Far dire di so. jVn de fa* — !, Non 
far parlare di te = Avvertire, Fare 
inteso. Famm* aulnde* quando te ne fH, 
Fammi avvertito della tua partenza. 
(" Assentire*^. "Far — *„, Far sapere). 

Astemi', Accatastare, Abbarcare. 
Ammontare le legno a mo' di capanna. 

AsseMarae, Sedere, Mettersi a se- 
dere. Aa$ìHete!, Siedi! = Aièetid*, tr. 
Mettere a sedere =s Intr. Fare sedi- 
mento. (" Assettarsi^n, Sedersi) || Assét- 
i«. Sedimento, Fondo, Deposito di so- 
stanza sciolta o sospesa in un liquido. 
Fa* V — . In questo signif., più com. 
Bessètfte, ved. == Diminnoione di vo- 
lume delle sostanze aride = Diminu- 
zione dei frutti di un albero dopo la 
fioritura, per spontanea caduta dei me- 
no atti allo sviluppo. 

Assieelieml', Seccare, Togliere tutta 
l'acqua da un luogo. Anche fig. = Bifl. 
Assecchire, Divenir magro. 

Assise, Più volg., Aseise, ved. 

Asstfsme, Sugna. (Lat. Axungia), 

AsanaM', Assuefare. Com., Am- 
messH'. 

AssaeA', Asciugare || Assatie, A- 
sciutto = Fig. Corto a danari. Asciutto 
come l'esca. 

AssaeeiH', Bender piano, Pareggia- 
re, Bagguagliare = Fig. Bubare tatto 
quel che c'è in un campo. 

AssadU', Assndt', Mettere in sodo 
= Fare, Compire un'opera. Avém* — la 
veUégne, S'à a vendemmiare = Mettere 
al sicuro ; Provvedere a qualcosa. Eajj^ 
a *88udd* le fémmene, Mi resta a collo- 
care le figliuole. Ha *88udate le huaja 
et, Ha provveduto alle sue necessità, 
"Ha preso posto alla predica „ = Ave- 
m* asnuliie clu cìiele !, É morto quel 
bambino = Bifl. Divenir docile ; posa- 
to, prudente. 



Assnmpètie, agg. Soggetto; Espo- 
sto a. 

Assalii', Soleggiare || Scompagnare, 
Far rimanere solo. 

Astulagnd*, Far riscaldare. Asciuga- 
re, in luogo solatio. Anche, Far riscal- 
dare o rasciugare al fuoco. 

*AssnleaBlil', tr. e rifl. Acquietare 
-arsi. Déndr* a la notte n'n è* aaaulSn- 
iìéjje ma', Nella notte (l'infermo) non 
quieta mai. 

*^8«uf»maA(f '^Brontolare. Ved. Sasa- 
hH'. 

Aesummunnd', Scacchiare le viti ; Bi- 
pullre le piante annuali dalle buttate 
inutili. 

AssartH', Dar la sorte. Dar fortu- 
na. La Madonne tepòzz* — ! = P. pass. 
Assartate, Assortito. Favorito dalla 
sorte. Fortunato. 

Assatte. Yed. AssaeH'. 

AssatterrH', Sotterrare = Yolg. 
CuUù t'aaeuttèrretf Quello vivrà più 
di te. Cfhi Vaaauttèrreff i sempre vivo, 
sano, vigoroso. 

""Astaeaje, n. di pers. Eustachio = 
Abbrev. ^fttaeetee = Saade à««se, 
dtéf e, S. Eustachio, n. di contrada. 

'*'Atèrae, in composiz.. Eterno. Lm 
Patr* — . *Na réquiammatlrne = Con 
afer., 'Tèrne, 'Tèrne Patre!, e lu 'tèrne 
Patre; la 'tèrna glòrie, 

Atrasaade, sf. Atrio del duomo. 
Yed. Traaanne, L'atrio delle chiese ru- 
rali chiamasi semplicem. Àtrle. 

AtjBe^ Aveire» pron. Altro. 

AttaeeH*, com. per Legare. 

A ttaeee, m. av. Come va. Per be- 
ne. Va —, È 'na cóae fatt' — .= Tene* 
— f Tenere uno a miccino, con gran 
parsimonia. Tìtel' — !, Bisparmialo. 
Dd' —, Dare a spilluzzico, a miccino. 

AtiaeelH', Agganciare, e pr. Ser- 
rare con quei gancetti che noi chia- 
miamo Ttacce e Cciappétte, 

AttaUuzzd* (Ar.), Lo stessp ohe AC" 
carruzzeld', ved. 

AttamendS*, Attqmmendd' (Cast. 0., 
Iier.), Tammendd' (Caa.), Q-uardare fis- 
samente = Por mente. Yed. Slèatfe. 

AttaasarvH*, Tamburare la bestia 
ammazzata, dopo gonfiata, per far spic- 
care la pelle dalla carne = Com. nel 
signif. di Battere, Picchiar, sodo = Bifl. 
Gonfiarsi per eccesso di cibo, Ii).tixn- 
panire =XArl, Acciamurrd'], 

Attarallil', Acciambellare = Bifl. 
Giacere formando un circolo o una 
spira, pr. del cane, del gatto, del ser- 
pe = Più comune Artaralla*, tr. e 
rifi. 

A ttiuMle, m. av. Tardi. N'n are- 
menV —!, Non tornare tardi. 

Attaaad*, Yed. TassH'. 



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àtt 



Ai«ée«lile, Mignola — Mignolattira 
= [TéccMé], 

A«t*«ehlA% intr. Dell'aliyo. Migno- 
lare = [Tecchiér] = Delle bestie cor- 
nute. Spuntar le oorna. Ha cwMniat' 
a 'fUcchW, (al vitellino) cominciano 
a spuntare le corna. Anche flg. (OAr. 
"Atteochiren) Il Sentire con piacere il 
palpeggiamento; e, flg., la lode e sim. 
Nella maniera: AiUcehiarce, O -U ai- 
téechie!, (al sentir la lode, ad esser 
fTuardata, lisciato ecc.), Mostra piacere, 
"È il suo coccolo II Origliare ; Bissare, 
Tendere le orecchie per udire = [T*«- 
«•, AUeechJ*]. Yed. AUiemMé:. 

*Att^éUUL\ Tediare = C'Attediare*^). 

AtMd*, intr. Bagnare, Il disporsi 
delle nuvole a leggieri strati. Imx>ers. 
Ha *ftaatef o Vàrie ha Mielate, Il 
cielo ragna, si vela = Dell'acqua o 
dell'umidità del suolo, che superfl- 
cialm. si congela. A cquand* d ^itetate, 
È api>ena diacciato = Della pelle ohe 
comincia a sudare. Ha eumenzat* a 
'tMd\ o AMI* a tsudd'y Comincia a 
sudare. 

AtUOé^, Piallare per bene per far 
combaciare, calettare, due legni. (Gfr. 
" AtfciUare „). 

A «««Bsb' A ««ènsibe, m. aw. Ada- 
gio, Pian pianino. Piov* —, Piove ada- 
gio, oonsolatamente = In forsa di agg. 
V acqu* ^ela credènée bbòàzers lu veU 
lane, L'acqua minuta e la credensa in- 
gannano il villano. 

AtlmmML*y Tentare, Tastare, Tocca- 
re leggerm. — lu pévere, Toccare il pol- 
so = Palpare. 

AttoBé', Tenere. Nei modi: Fa* —, 
Far ohe una cosa stia ritta. N*n z* atte, 
Non si tiene, non si regge, diritto; e, 
ilg.: Non sta in gamba, È falso. Non 
sta = [Ari. Tr. T* atte le bbugìje 8opr* 
a *na prète I, A un frottoliere, un ca- 
rotaio famoso]. 

At««ppelil', intr. e rifl. L'ammas- 
sarsi di cose incoerenti. Le maccarune 
ff é 'tteppelate, I maccheroni, troppo 
cotti, o stati molto tempo nel piatto, 
han formato una massa. OapiU* attep- 
pelate, Capelli ammassati, per sangue 
gruxuito, o per sudore = Quando le 
piante sono troppo fitte, le radici s'in- 
trecciano, 8* atteppéléjje, Ved. Tépp«le. 

A«torrA% assol. Tagliare rasente la 
terra. Tagliare tra le due terre = Tr. 
Tosare, Bapare, Tagliare i capelli a 
cotenna. 

A«il««l»lil». Lo stesso che Ati«e- 
eliUI'. Ved. in AtMeelile = [Bo««. 
Avvicinare la palla al pallino, nel gio- 
co delle -bocce. Cfr. »tf««Ykle]. 

Attittelijd* e, intens., ArettitteUJd* 
(Ari), Accarezzare, Vezzeggiare. 



141 

A ii^Bs* • bbii«e4Be, m. av. A pes» 
si e bocconi. 

A ttr»«411e e Tra«411e, A arma- 
collo. 

A««r«mil%Biempire l'ordito. (" Tra- 
mare*„). 

A ««r»m* • ■■«Uè, m. av. " Di raf- 
fi o di faffl,. Métt* -, Tentar di fro- 
dare. Mettere in questione per frodare. 

AtirAsse, sm. Di lavoro. Bitardo at 
Di debito. Arretrato || AUrAssA*, Indu- 
giare = Trascurare. 

Ath'avendd* (T*«««), Scaraventare» 
Scagliare con violenza. (Cfr. '^Attra* 
mandare* „). 

A ttravleze, m. av. A traverso sa: 
Via, Oltre, Di là. Lungo. É jW —, È 
andato oltre. Vid* —, Guarda 11, avan- 
ti, oltre II Attraveztd', Lo stesso ohe *N' 
draveszd*, ved. 

Attrimì* (A.), tr. Intimorire. 

AttmitAte, agg. Di pers. Che sa ili 
fatto suo, Di molta esperienza = [Trut^. 
tate], 

AU««eA*, Toccare, nei signif. di: 
Spettare, Appartenersi : Esser la voltai 
di uno: Dover fare cosa spiacevole. 

Att«««siliars«. Della farina che non 
si disfà bene nell'acqua, e sim. Abboz* 
zelarsi. Appallarsi = [Cab., Bo«e,. 
Tr. Abbacchiare, Bacchiare, noci, ghian* 
de eco.]. 

Attumnsil', Artamns»*, Colmare » 
Fig. e assol. Ubriacarsi. Ved. Tonsnse 
Il Battere, Dar delle busse. (" 2omba-. 
re„). 

AttansasAtiire, Colmatura, La par* 
te che colma il vaso. 

AttUBBA*, e Dd* *na *ttunnate, Ton-. 
deggiare. (••Attondare*„)||Bifl. Ubria* 
carsi. (Qui, da "Tonto,). 

A«tapp>**, Sorprendere, nel luogo, 
nell'atto. Pigliar la lepre al covo = Vin* 
cere, Sopraffare alcuno, nel gioco, nella 
lotta = [P.'** Bincalzare, Sarchiare]. 

Ait«pp«UI*, tr. Dar delle botte, Pic-^. 
chiare || Intr. Delle viti e degli alberi 
da frutto. Oemmare, Ingrossar l'occhio» 

AtiarH*, Turare. (" Atturare* „). 

AttnreeBA', Attorcere, Attorciglia», 
re == Assol. Lu vlnd* atturcine, ... fa 
vortice = JUr atturcine la panie (in ling. 
med.. Ho i tòrmini ventrali). Mi bor-» 
boglia e dole il ventre. 

A«ianMeBdarse,Attutirsi, Calmar- 
si, del dolore. (Da " Intormentire „). 

Attured'. Ved. CérelH'. (Cfr. " At» 
torsare* „). 

Attuteld* (R.), Allogare, Dar posto 
alla meglio = Bifl. Attutelétev* a la 
méjje, Allogatevi il meglio che potete 
=3 Contentarsi, per non poter di meglio» 
Me e -i- àjf attutelate, Ho condisceso j^ 
Mi ò bisognato dirci, striderci. 



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142 



att - aiz 



A ila li» paMMfcte, m. av. Senza in- 
terruzione, Fitto fitto. Arrive la ggènd' 
—, Piève, Néngue' —, Piov , Nevica, fit- 
to fitto, a tutto andare, a tutto spiano. 
Se velégn* —, Tutti vendemmiano. 

Àu, O, segno del vooat. nel chiama- 
re una pera, che ò lontana. 

Aa«èlle, ATuoèlle, Uccello. Gom. 
'Célie, ved. 

Audlénie, TnciéBfte, sf. Ascolto, 
Betta. JDd* — . = [Udienze, AudJenzU]. 
Àune (Pai., Cast. C), Hanno = Co- 
si pure : Fàune, Fanno. Jèune, Sono, 3* 
pers. pi.; Vièune, Vengono; Oandhune, 
Leggeune, Cantavano, Leggevano. 

Attnl', Avant*, Unire || Aunlte, 
ATonlfte, aw. Insieme. <7ì — , Andare 
insieme, in compagnia. 

AttsU', Usare = Assol. Ji' n^n gè V 
ause, Io non uso, non sono solito di . . . 
= Bifl. A Icche a' ause de..,, Qui usa 
di... Mo* 'n z ause cchiU, Ora non usa 
più II AttsUnfte, Usanza, Uso, Consuetu- 
dine Il A asanfte, m. av. A uso, modo, 
guisa. — de cafune, A uso contadini. 
Aalunne, AutftnVe, Autunno. 
AvandU*, Vantare. 
A Tana A', intr. Avanzare = Bifl. Fa- 
re degli avanzi, Bisparmiare, Metter da 
parte. Per isoh. Chi mòre s'avanze da 
murV V atra vote = Volg. Quelle cW 
avanz' a lu cerve !, Le corna !, Nulla ! || 
Avaniaie. Jurn* —, G-iorni guadagna- 
ti; di chi sopravvive a gravissima in- 
fermità Il Avaniature, sf. Avanzatic- 
elo, Avanzuglio = Bi asciaticelo, Avan- 
zi di cosa mangiata = Abbeveratic- 
elo. 

AvaitA' e Avaité', Bastare. 
Ave», Avere. I. Nei tempi composti, 
spesso per Essere. Hajje aòlet'a fa', dd', 
mannd*,,,, Son solito di fare, dare, man- 
dare. C -i- d 'ndraie, C ò entrato. -i- 
avé menute. Ci era venuto. E nel perf. 
indef. suol essere soppresso : ifo' menu- 
te, Ora è venuto. Mo* passate, Ora è 
passato = II. Soffrire, Patire. Ohe haf, 
Che male soffre? Ha 'vute 'nu ebòrte, Ha 
sofferto un aborto = III. Ellitticam. 
Aver da fare. Quande ce n* aMf, Quanto 
gli resta a fare? Quande ce n' avete f 
Quanto vi resta a fare? = IV. Con ** Do- 
vere „, pleonasticam. Me V i dì dd'. Me 
lo hai (devi) dare. Tu V ì dì huardd', 
Tu l'hai (devi) guardare. 

Ave! (Pasl., rrane. e altrove) Ehi l 
Olà! 

A vendine, fiume, Aventino. 
Avetare, Altane = Nel frantoio, è il 
Piano rilevato da terra su cui la ma- 
Cina frange le ulive = [A%ddare = V., 
T. Addare = Altrove, Autare]. 

Avete, agg. Alto = Ad—,m, av. Su 
alto. Nel piano di sopra = [Àidde = 



V., T, Adde — Altrove, Aute = C. ■. 
A. Ate], 

Aveire, Altro = *N avetr* une. Un 
altro, Un'altra. Ne vujje 'n avetre ddu', 
Ne voglio altri due. Ved. Vme = [Atre, 
Atddre^ = B. Àìtre = v. Addre = s., 
Pop. Autre = Torr., SEont., Cast. C, 
T. Andre], (« Antro* „). 

AvesA', Alzare = Mettere, Levare, a 
conto. Fissare il prezzo di un oggetto. 
Quéste ne* mme Vd 'vezate a lu emide, 
, . . messo a conto. Quande te V d *v6za- 
tef= [Aizzd' = V., T. Azzd* — Altrove, 
Auzd*]. 

Aveze, Ved. Tolle. 
Avveeefajrse, Invecchiare, Divenir 
vecchio = [*Am7necchjrse]. 

Avveda', Vedere. Le vujj* — /, Vo- 
glio vederlo. FammeV —!, Fammelo ve- 
dere ! IPn gite faiV — da *nu pèzze. Non 
ti si è visto da molto = In modo reti- 
cente, per eccitar maraviglia, o per mi- 
nacciare: Te face -i- avvede!, o Mo' te 
face 'i- avvede*!, Vedrai!, Lo sentirai! 
^Avvedevate, agg. Vedovo. Arema- 
né* — , Bimauer vedovo-a. 

AvveseeeA', Avvnseeed*, Produr 
vesciche, bolle. Anche rifl. 
^Avvlprenlrse, Inviperire. 
Avvirricchiarse (Ar.), Aggroviglio- 
larsi. Ved. Verricce. 

A vvócia 'n géle, m. av. Ad altissi- 
ma voce, A perdita di fiato. 

Avvnseelarse, Del grano quando ha 
la stretta e non granisce bene. Abbio- 
sciarsi, Avvizzire = [Del pane cotto 
male, e più fuori ohe dentro]. 

- Avvnseljate, agg. di Pecora. Affetta 
da marciala = Di Carne di maiale. Pa- 
nicata = D'intonaco. Sbullettato. 

AvvuBsaefaJrse, Imbozzacchire = 
Abbozzolarsi, Prender forma di nocchi, 
propr. della corteccia delle piante = 
Incatorzolire, Il raggrinzarsi delle fo- 
glie. Ved. Vò««e. 

A V V asselarae. Formar bitorzoli , pr. 
delle parti d 1 corpo in cui sono gan- 
glii linfatici ingrossati. Ved. Tèsse. 

Azzaccheratóre (Se), sf. Nastro per 
succingere la veste. Ved. Zàhene. 

Azzahajjd', Avvolgere il laccio in- 
torno alla ruzzola. Ved. Zéahajje» 

AssaniiA', Intaccare, Produrre del- 
le tacche nel filo di uno strum. taglien- 
te = [T. Zappare super ficialm. per pu- 
lire il campo dalle erbacce]. 

Azzaruccd*, Percotere con randello, 
" Sorbare „. Non com. 

Azzavajjd*, Abborracciare. 
Azzavujjd\ Stazzonare, Sgualcire = 
S. Ens. A^zuuajjd*. 

Azze (Pett.), Insetto verde, che vive 
sul sambuco. Ved. Azióne || Azzacucche 
(S.), Scarafaggio. 



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asz 



ban 



143 



assol. Colpire nel segno. 
-»r d azzeccate 'm bitte, L'ha colpito nel 
petto. 

Azzeche (T.), Stimolo. Ved. Azz«. 

A mmmtTamm^f m. av. A iosa. In gran- 
-quanvità. Yed. aBeflraauie. 

Aaaellate, agg. Di abiti, scarpe, 
guanti. Che vestono, accostano, calza- 
no, bene. (Da ** Attillare „). 

Azzend', Suocingere veste o grembiu- 
le, sia per renderli più corti, sia per 
far grembo e metterci qualcosa. 

Ass^BSarlJA*,Seiis»rUil*, Frodare. 

AmsennA*, Porgere la poppa. Allatta- 
re. Ved. Zénne (" Zinnare* „, Poppare). 

AmseppA', Zeppare = Chiudere un^a- 
pertura con schegge di legno o di pie- 
iara, Imbiettare = Fermare con bietta 
ciò che può rotolare, Abblettare. 

AmsevelUi^'f AssevalA', AsBave- 
lA*j Aggrinzire, Sgualcire un panno, e 
sim., sia col brancicarlo sia col sedervi 
«opra = [ifAii. Azzerveld'], 

Azióne, Zzéne. Yed. Aiarr»Tall«. 

*Amsa«A', Legare. Azzùchete le scar- 
pe!, Allacciati le scarpe. Yed. So«be. 

Azzuffd* (Ort.),tr. Appropriarsi l'al- 
4<rui con rapacità o con dolo. 

AAinflU', fam. Imbuzzare. 

Azzuffld* (A.), Soffiare, Spingere l'a- 
ria con la bocca. 

AazuUd^ (P«««.), AzzeUè' (V.), Allac- 
ciare il busto = Increspare, stringendo 
il laccio che le traversa, le pieghe della 
veste nella cintola = Formare un fioc- 
co con le ripiegature di un nastro = 
(Ai.) Allacciare ; Legare, in gener. = 
(Se., Casi. €.) Abbottonare = (Sfan.) 
Imbu22arsi, Impinzarsi con soverchio 
cibo. (Lat. *An8ulare), 



barióne. Bomberò , Babbeo — 
[T*c«o, Babbasiuné]. (" Babaccione'" „). 

BabbaloBe, Cianciatore, Ciabone, 
Ciambolone. 

Baibbalucche (€el.). Bagnatelo. 

Baòboccd^ (Aq.), Zappare la seconda 
volta = Bincalzare. Ved. Voccd\ 

Bdbbòche (nel Teram.), Avo. 

Ba««alA. Fam. Dd' lu —, " Dar le 
briscole „, " le croste „, Picchiare. 

Bacce (Or».), avv. Presto. Ètrabbd—!, 
Va via presto. (" Vaccio* „ e " Avaocio*„). 

Bacche (Ripa i.). Vacca = [V. 1598: 
BaxxihAfigliate e bacche sterpe — Moni. 
1682: Una bacca veteUata, nomine Gu- 
far eUa = " Stat. mun. di A. „ : Be car- 
nibus baccinis. (Il Chbrubihi annota 
che B€tcca, per Vacca, vive nel dialet- 
to) = ** Bagl. di S. „ : ... per ciascuno 
centenaro de bacche et genchi,. .]. 



Bacche, Ved. Svftii«re. 

Baflallselie, Figliolo prediletto. 
Cucco. Ècche lu — de la casa mS* ! (Q-r. 
BasiUskos, Piccolo re) = [Ba^ialische, 
Persona magra e deforme. Pare *nu — / 
È echio bbrutte de lu — .' (Gr. BasiU- 
skos, Serpente favoloso) = Cast. €. Co- 
sa di cui si fa gran conto]. 

Baciapite (911x1.) Baciapiede (Aq.), 
Tribolo terrestre. 

Bacucche, n. gener. di Piccola casa; 
Biparo di frasche; Capanna; Casupo- 
la. (Cfr. "Bicocca,). 

Bacularse, Bacidirse (Ar.), Divenir 
debole = L'allentarsi delle parti di un 
congegno, d'una macchina. Ved. Sva- 
ctdate. 

Badétie, Vedetta. Nella maniera: 
8td* a la —, Spiare, Osservare. 

Barér«fal«, fam. Moneta in gener. 
e ora, spec.. Lira, ^e' vvale manghe *na 
— ! M* djje jucate mèzza — . 

Baffe, fig. Bigoglio, Vigore = Alte- 
rigia, '^ Spòcchia „ Il BaflToBe, G-radasso. 
Fa* lu —, Braveggiare. 

Bagge, nei canti popol. Paggio. 

BaKfflane, agg. e sost. Uomo o Don- 
na di sboccio. 

Bagnaròle, Tinozza, di rame o di 
latta, per prendervi il bagno. 

Bataattèlle, Donnetta leggera e va- 
na, Fraschetta jj Moneta d'infimo valo- 
re. Nella maniera: ^e' waW manghe 
*na — . (Da " Bagattino „). 

BAIetae, sm. Nel gergo, la Casa. Vi- 
de se sta a lu —, G-uarda se è in casa. 

Bajarde, sm. Arnese a forma di ba- 
rella, per trasportare oggetti pesanti. 

Bajòcca (Aq.), spreg. di Donna molto 
grassa || BajoccÓne, Uomo grosso ma 
inetto. C Baloccone „). 

Baldinòrte (P.""). Fa*—, Far baldoria. 

Balfaia, Falbalà, Falpalà. 

Baiale, Banditore del municipio = 
[BalXve, Bali = " Stat. mun. di A. „ , 
Balivus = " Prammatiche „, Bajulus]. 

Baltf e. Valigia = Tasca nell'inter- 
no dell'abito. Ladra. 

Ballaeueeta«, Bèllaeùeetae, Gal- 
lòzzola della quercia == [¥, PaHlacucche 
= O., Pai., Fran«. CoccavaUe, Cucca- 
vaUe]. 

Balusche (Colled.), Losco, Guercio. 

Bambine, per anton. Gesù Bambino. 

BanacchSere (Ort.>. sf. Pennacchio 
del granturco. 

Bande (B.), Benda = Nel gergo. Pu- 
dende f. 

BandenUle, Tendina che si mette 
ai cristalli delle finestre. 

Bandére, Bandiera. Métte* la —, 
Inalberare... Ved. Banére || Dim. Ban- 
dertfle. La — de lu lum^, il Paralume, 
la Ventola della lucerna. 



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ban - bef 



Baadléle, sf. pL Gonvalsioni dei 
bambini lattanti, ''Mal del benedetto „, 
" il Benedetto , = [Cab. VMd€kiJ4l6 = 
C. •. A. Vandìòle = A. *Mhaf%dX4U = 
At. ^NfandlOe], 

*Banére e Banaére, Bandiera = 
Pennacchio del gn^antorco. 

Baasale, Tappeto per coprire le ta- 
vole. (Una volta con molta arte se ne 
tessevano, spec. nei comuni dell* A^nll., 
e tuttora se ne vedono) = Telo di lana. 
Pannello, per coprire il pane perchè 
lieviti. (" Bancale* „). 

Bansaie, sf. Ponte dei muratori = 
Tavola sulla quale nei meA»atl i ven- 
ditori espongono le loro merci. 

BaKfflie, sm. Banco = Panca || Dim. 
Baasliét Ae, m. Bischetto dei calzolai = 
PL Panchette sulle quali si collocano 
le asserelle del letto = Panchetto, Se- 
dile di legno = Panchetto per poggiarvi 
i piedi II Acer. Baaséne, Pancone, dei 
legnaioll = Banco dei negozianti, dei 
&rmaoisti, dei macellari. (Lucch. ** Bau- 
tte „, Panca, Scanno). 

Banghéru (Aq.), Yed. Ban^naare. 
Baasunare, Monello-a^ Bardassa. 
Banne, *Taaae, sf. Parte, Lato 
C Banda* „). 

Banne, sm. Bando. Jettd*^ lu^, Ban- 
dire. (Basso lat. Bannum). 

Banérel. Sonora, Diamine,- Che ! 
Barbacane, Abbaino = [¥, Varva- 
chine, sm. pi. Le mura della città]. 

Barb«ito, sf. pi. Fedine = Acc. Bar- 
beitane, sm. pL Fedinoni. 

Baretae, *Tarelie, Barca = Fig. 
Barca a fasciate, " Carcassa „, Persona 
invecchiata e sfatta = [Nel signif. di 
" Mucchio „ o ** Parco „ non è dell'uso ; 
ma sarà stato, a giudicarne da alcuni 
nomi di contrade: Barico (Tllla ».* 
M.*); Bargo (T.) ; Ara deUe barche (Cas.) ; 
PiafM deUe barche (Torr.) = (" Barco*„, 
Parco. Beoìnto coperto per tenerci le 
pecore dopo il pascolo)]. 

Bardasee, Fanciullo-a ; Bagazzo-a || 
BardaselarIJe, Bagazzaglia. 

Bardtfnfte, volg. Sf. G-rande quanti, 
tà spec. di cibo. Me n' djje magnate *na 
— . = IP 4 fatte *na —, Ha scaricato 
abbondantem. il ventre. 

BarecìHle, Nei canti popol.. Bargello 
= In O. è, ora, un soprannome = Nello 
" Stat. mun. di A. „ BarteceUtu, (« Ba- 
rigello*„). 

Bargóne (Aq.), Balcone. 
Bariqiano; n. di com. nell'Aqall. 
Scrivesi " Barisciano „ = leene de Bba- 
reciane !t Pezzo, Tocco, d'asino! 

'BarXnnéU (T.). Nella frase: Fa' —, 
Fallire, dei negozianti. (Cfr. "Bara- 
re „). 

Bamabbé,n. dipers. Barnaba, Bar- 



nabeo =3 [VemabbS], 

Baròcche (Ar.), Bòcco, Nòcciolo, col 
quale si tira alle cappe nel giocare a 
nòccioli. 

Barons (Ari), nel gergo. Fame. T^ 
^nu — /, E un affamato. Caccia* lu -, 
Uscire dalle strettezze di una cattiva 
annata, deirinvemo. 

Sarrocchino (ۥ!.), Pastiooetto. 
Barrétte. Berretta = Dim. Bar- 
rettine, Berrettino da notte. Sorretti- 
ne nghe le Wécchie, Buffa. 

Bartelaasée, Bartelaaaé, n. di 
pars. Bartolommeo = [BartélwnmS e 
Bartummé = S.* Bar. Mattelemé]. 
Bariacùcchele (Ar.), sm. Trottola. 
Baoemje, Bilancia a bilico, Basculla. 
Baatleelie, n. di pers. Basilio = [Po- 
sane]. 

Batte, sm. Stanza terrena. Fondo. 
Baeeétte, sf. Nel modo: Fa* *na —, 
Gabbare; Truffare. 

Baite, Nel modo: JV nghe lu —, 
Procedere'con moderazione, nell' osare. 
Teni* nghe lu —, Tenere a miccino. 

Bltoale» sm. Lastra di pietra dura 
da pavimentare strade, corti li Baaala- 
te, sf. Lastricato || BaaalH', Lastricare. 
Batte ttfre, agg. La pòrta —, La 
porta del convento alla quale si pic- 
chiava da fuori. 

Battbeeiile, Battaglio, della cam- 
pana = [Bartòcchie], 
BattaJUe, Pattuglia. 
Bavartfle, sf. Bavaglino. 
Bav^afte, sm. Bigoncia = [Pett. Pi" 
ydnze=speae. Pijunze = Pa«. Pijéngia], 
BaToJJe, Baule = [BàhuJJe], 
Bavolétte, BavaUétte, sf. Nastri- 
no = Sf. pi. Per sim. Paste da mine- 
stra a nastrini. 

Baziaquajje (T.), sf. Ciurmaglia, Be- 
cerume, Bordaglia. 

Baiiarlete, Bécero = Furfante = 
[Baizartòtte], 

BéabbA, sf. Abbecedario, Abbicci. 
Beeetaére, *Baeebére, Bicchiòre = 
Faree *nu —, Bere un bicchiere, Bere 
del vino li Dim. Beeeberaeee, Bicohie- 
retto = Beerino. 

Becennire (T.), sm. pi. Q-li Avventori 
fissi di un molino, di un forno, di un 
frantoio. 

Beciftnde, Bidente ^ [S.^^Baf. Pie- 
tènde = Pai. Beldènde — Pian. Pie- 
ddnd0= Ment. Buldlnde = S. BUdèndé]^ 
Beferina (Aq.), sf. Vento diaccio = 
(Pese.) Cumulo di neve formato dal 
vento. Yed. RefeUnle. (Cfr. ''Bufera „). 
BeflnanUe^ *BallkBÙ«) *Paflnfta^ié) 
Epifania, Befana,. " Befania „. Com. 
Paaqaétta, f. 

Beflnate, sf . pU Nel modo t 2>^ le —, 
B^are, Sbeffare. 



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bef - bom 



145 



Bertfee, Bìfoloo = Fig. Fa' lu halU 
de lu —, Primegg^iare = [Befuce — C. 
•. A. Biifòce = Cast. C. Befutge = II. 
BAfiOeche = ** Bagl. dì m.„: Cheli bu- 
falci forcutieri che veneeeero a ctUtiva' 
re...]. 

B^lar^e, n. per0. Berardo |j Bel»r- 
4iae. Ved. Telardlrté. 

BèUe, agg. Bello = Grande, 'Nu — 
pèrche. Un groBBo maiale = Iron. — 
prèveielf La graana di quel prete! — 
rlale che mme ci fatte I, La grazia del 
regalo ohe mi hai fatto ! — vatte' nvce 
ehi ita 'n dirrel, "È un bel bacchiare le 
noci stando in terra! =3 Ochiù —, Me- 
glio. Chi jave veitite cchiìi —9, Chi ve- 
stiva meglio? = Sost. Ce v6 lu bbór^ e 
lu —f Gì vuol del buono e del bello, 
Non ci vuol poco = In forza di aw. Je 
VàJJe — ditte, GtììeV ho beU' e detto. 
§ta tonde —, Sta proprio bene, in sa- 
lute = Di abito. Sta* —, Stare, Tornar, 
bene = J^a' —, Crescer graada, leggia- 
dria. A *itu lètte *ita cupèrte ce fa prò- 
prie —, Qu.sta coperta rifa, rifiorisce, 
questo letto || Bèlle, vees. di G-allina. 
8cié—l. (" Bilia „, voce per chiamar la 
gallina). 

BeUézze, Abbondanza, spec. di robe 
da mangiare. Ce ne ita *na — /, Ce n' ò 
di molto, C è da abbellirsi, C* ò la bel- 
lezza del, della... 

II«114Ble, n. di donna. Apollonia ^ 
[Pullòme, *Ptaiòneché]. 

•*II«Bsm«iiaAe, sf. 8(A la —!, Ben ve- 
nuto ! Che acid la — !, Sia il ben venuto ! 
Benzene, Bimolle = Fig. Jirce, Pi- 
Jareéle, nghe lu—. Andar lento nell'ope- 
rare. Fare una cosa alla stracca, Cian- 
cicare. 

Bène, sm. Bène == Di cosa. Veder- 
sene — , Usarne e goderne a sodisf azio- 
ne. Me ne vujje vede —!, Voglio man- 
giarne il làù ohe posso : picchiarlo so- 
do, ecc. N*n èe n' d viete —, Non ne ha 
goduto, profittato = Fa' —, Far bene, 
Far bono, Giovare. Yed. Bdn«. 

Beaeillee*, Benedire. (" Benedice- 
re*„) Il Beadétte, p. pass, e agg. Bene- 
detto. 

*BeBtzeme, aw. Molto. È— de tlm- 
he, "k molto tempo. Ce ne ita —, Ce n' è 
di molto. Ne eo^ *vute —, Ne ho avuto a 
iosa. 

Berlleeta» e blberlòeelie. Nel mo- 
do: Fa' —, Fare il Girella, Dire e con- 
tradire ; Ciurlare nel manico, Non star 
saldo nel proposito, nella parola data. 
Sèrre (V.), nel gergo. Uomo. 
Bérrequèite, agg. Ben conservato. 
Biposto con cura. Tene* — , Ved. A. rre- 
4|aèitr«. 

Berèachtchele, fam. e non com. Co- 
sino: Minuzzolo di checchessia. 



Besè««le, sm. Lisciatoio, arnese de' 
caliolai. (Sen. " Biségolo „). 

BesèiAe, sm. Anno bisesto-ile = Fig. 
Vann* arecérre lu — a la caea me'!. 
Quest'anno la va male per me. 

*Be«AeBZ«re, sf. Fiataccina, Fiato 
grosso, Fiatone ; Ansima, Asma = [Bet- 
temjfere, sf. Bétteme e Bìtteme, sm.]. 

Bettòneche (Iìabz»), BeUcidonna {A^), 
Belladonna. 

Beiièrre, BaiftèlTe, sm. Grande 
quantità. Me n' d date 'nu — . ^0 ténghe 
'nu —, ~ A—i m. av. A bizzeffe. (Prat. 
«"A buzzeffe„). 

Bl, Via, nel slgnif. di Solo, Unico ; 
Soltanto. Nei seguenti modi: Ne tén- 
ghe un' e —, Non ho che quest'uno (di 
cose, figlioli). ^ d magnate lupcm' e —, 
Ha mangiato pane solo, scusso, sola- 
mente. JT d date quéi fé —, Mi di« de 
questo e li, e fermi 11. 

Blafe, n. di pers. Biagio = [Biace e 
Brè^ìe = S.a Enr., Bla^]. 

BlABte, *Braase, cereale. Avena. 

BiammÓne (C«r.), aw. Pur troppo.. 
Haje da pragne' — gghie peccate mèe /, 
Ho da piangere pur troppo i peccati 
miei. 

JB<can<20(Aq.),Bighellone.(''BIante*„, 
Vagabondo, Birbaccione). 

BiéAe, *Bréte, Biètola = Esci. La —!, 
Zucche !, Zucche marine ! = \^Bràite = 
1P«1. Fm*« = To««o, VmU = A.Mhli- 
te], (Gr. Blitùn, Lat. Beta). \\ Biét» 
•»lT»ie«tae, Scabbiosa || MasnAbl» lè- 
te. Bietolone, Sciocco. 

Blfere, sf. Specie di Oboe rustica- 
no = Fig. Swnd' la —, Far la spia, "Bi- 
fischiare „, " Far pippo „ = [Bifere, m. 
Piffero] Il SoBAbblfere, fam. sm.Spione. 

Bi4be (Ari), spreg. di Brodo. Broda. 
(" Biobba „). 

Birdhde (A.), Bardassa, Monello. 

Slèccheee ! esclam. di nausea, schifo. 
Puh! = P.«« Biàceheee. 

BòbiM, Bobbia. C^Boba»*). 

Bobbd, n. fanc. di Pasta dolce, 
Chicca. 

BdeeaeblAve, sm. Scudetto, Boc- 
chetta, della serratura. 

Bòeee, Fiasca = Bòccia 'mbajate. 
Damigiana. 

Bòfln», sf. Ciuffo di erba; Cespo = 
Enfiato, Bolgia del vestito = Grosso 
bioccolo II Dim. Buffétte, sf. pi.. Quelle 
onde circolari, che si formano sulla su- 
perficie di un'acqua stagnante quando 
vi cada un corpo che va a fondo = [Al- 
trove, PecurèUe]. 

BòJJe, Bòia =: Fig. La nébbie de la 
matin' è lu — de lu 'rane, prov. 

BÓmme (T., Ai.), sf. Enfiato tondeg- 
giante = T., Li Bomme, le Scrofole. 
Bumbuee, Scrofoloso. 



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146 



bon - buo 



B«B«flll«IaAe, sf. Gioco del lotto. Se 
Jéchelepaternuitre de la ichin' ala^!^ 
è giocatore appassionato pel Iotto.(" Be- 
neficiata*»). 

Bonapéss«, sm. e f. Bonalana, Poco 
di buono, Cattivo arnese, iron. Cosinola. 
B4a«, agg. Baòno, Bono s La mam- 
ma ~, La madre vera. Lm fijje —, Il 
figlio legittimo, opp. di Katoral» = Fa* 
vita —, Far vita irrepreasibile, santa. 
Fa* hhóna vite, ¥sa buona vita, Far vi- 
ta scelta. Darsi bel tempo = É ppru- 
pUtàr'ie —, È possidente grosso, dei 
maggiori = Per " Bello „, nel dar com- 
pimento a una proposÙB. Sé n* é jW 6 
—, È beir e andato. La taveV é ^ccun- 
giat^ e —, La tavola è beli' e accomo- 
. data II Aw. Bene. Piève —, Piove a bo- 
ne» molto. Va —!, Va, Sta, bene! Ao 
cùppéU —l. Picchialo sodo! Statte-!, 
Addio ! = Sabbene. Vècchie, Gitele, Ciòp- 
pe, Fammene f Prèvete... e —, Sebbene, 
Nonostante ohe, Cosi... = Sapff — , Saper 
di buono, Biuscir grato, piacevole al gu- 
. sto. Sa — , Sa di buono. Ke' mme sa — , 
Non mi sa di buono. Non mi piace || 
Sost. Buòno, Bono, Cosa buona. Lu — 
e lu mmalamende. Il buono e il cattivo. 
— earré se.,., Sarebbe bene, Si gua- 
dagnerebbe un tanto se . . . || Dim. Ba- 
■ar«ll», agg. Alquanto buono, Bonino 
= Avv. Alquanto bene, Benino. 
*Boiml!, Bon di. Buon giorno! 
Bórre, sm. Bozza, Minuta, Brutta 
copia; Prima stesura, Primo getto, di 
una scrittura da correggere e ricopia- 
re = Fig. FatVapprime lu —!, detto a 
chi parla a casaccio o volendo far dello 
spirito a sproposito. Fanne meno e con- 
discila meglio! 

Bòtte, Botta = Colpo, Tocco, in ge- 
ner. i>4' '«a — de scópe, Dare una spaz- 
zata. Da ^na — de eparacce, Dare una 
cenciata, una ripulita alla lesta, a un 
mobile, a un lume = Fig. Lu dulore me 
dd* le —, Il dolore a quando a quando 
mi punzecchia, mi martella = J' ave- 
rne date *na bbéna — (Alla provvista, 
e sim.), abbiamo dato sotto, ne abbia- 
mo consumato gran parte ; (Del lavoro) 
abbiamo fatto buona parte = Q-rave 
danno. Hajf avute *na bbrutta —, Ho 
avuto una gran bussata = SP d date 
*na — lu cèrei, Ho avuto un rimescolo, 
M' à dato un tuffo il core = Volg. Bot- 
to, Tratto. Fece 'na —, Disse = Volta. 
Cirte —, A volte. Tutte nghe 'na —, In 
un botto. Nghe ddu* —, In due volte. 
Botta —, Botto botto |I Castagnola, spe- 
cie di foco d'artifizio. 

BraeelMe, Braccio di ferro, Con- 
trafforte, per tener fermi usci e sim. || 
Bracciante, Chi campa sulle braccia. 
Braetae, sf. pi. Nei modi volg. Z,e— /, 



Le— salate !, *Nu pare de—!, " Lu zuc- 
che fritte ! „, Che che ! Mastre de —, Ma 
ohe maestro !, Maestro dei miei stivali! 

Br»f Itfle, sf. La festa di s. Biagio 
= [BrecUle]. 

*BraiteaM(', Bestemmiare. Anche 
JaiteaMi* = [A. Slastmid:'] \] *Braité- 
Bse e Jaiiéme, Bestemmia = [A. Bla- 
itéme]. 

Brave, sm. Lode. Nella maniera: 
Dd' lu —, Lodare. 

Bricche. Ved. Vrécce. 

Brèfle, n. di pers. Biagio. 

BrSgne (T.), Locale in cui si vendem- 
mia = Nello "Stat. mun. diT. „, Bri- 
gnum. Tino. Cfr. Vrigne = (Aret. " Bare- 
gno„. Luogo dov'ò acqua corrente e ci 
vanno le donne a lavare il bucato). 

Brevlale, Piviale. 

Brleebe, fam. Briccone. 

Bréde, Bròdo. Menèstra 'to — ,... sul 
brodo = Fig. D<r lu —, Dare il burro. 
Imburrare, Adulare = Jefa male lu — 
grasse!. Si dole di gamba saua. (j Bra- 
care, G-iotto di brodo. Cosi, una vol- 
ta, per isoh., erano chiamati gli zocoo- 
lanti II BrudollBse, Brodicchio = Per 
estens. Acqua motosa, e sim. 

*BafliMrne, sf. Caldura = Vampa 
isterica = Gran sete. 

Braf ieee. Bruciaticcio, Odore di co- 
sa bruciata. 

Brunirne (C. fi*.), sm. Combustibile. 

*BraiisliUe, Bronchite. 

Braseta««te, Traieli««te, B4iolo, 
Parte del pane, della carne, rosolata. 

Bratte, Brutto = Lu —, e La brut- 
ta bbéstìe, Il diavolo = In forza di 
avv. Ogge »' é 'ndése —, Oggi s' è sen- 
tito male = Fa' bbrutt' a une. Sgridar- 
lo, Fargli un rabbuffo = Pare* —, Scon- 
venire. Pare — a ne' Jjìreee, Sarebbe 
una sconvenienza non andarci. Anche : 
Saper male = Farse —, Binsecohire, 
Divenir macilento, sparuto. 

*BubbiJd', Fremere, pr. della fiam- 
ma = Degli orecchi Tintinnare. (Cfr. 
tose. volg. "Bubbolare a. Tonare). 

Bubbltfae, Sabbione, Babbeo. 

Bueate, sf. Bucato. (Anche nel sen., 
neir aret. e nell' it. ant., " Bucata „), 
Più com. Calate, ved. 

Baeeall«, *TaeealJ«t si. Bocca dei 
recipienti grandi di vetro. 

Baeelfte, sm. |Tasca, Sacchetto, in 
cui si fa mangiare alte bestie equine 
la profenda. Anche niesélle, ved. = 
[Ort. Bucche, sf.]. 

Bucchine, Chi, per affettare parsimo- 
nia, spilluzzica, fa i bocconcini. 

BuGcianiero (Moat.) n. di contrada. 
BueeuBÒtte Pasticcino. 
Ba^e, Buco, Pertugio = Dim. Ba- 
9lar«lle, Buchino, Buchette. 



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bue - oac 



147 



Ba^^|«, Bugia Ij Bugiarde, Bugiar- 
do, (i* Bu8ciardo*„) = Dim. Batt»''^!- 
1«. Per Jsch., Lunario, Almanacco. 

Bufalara (Tarr.), n. di contrada. 

BaTelone. Persona grande e grossa 
ma corta di mente, Còso. 

Bnlfelone. Yed. Buffone == [Sve- 
Baióne, Chi è facile a sfringuellare, a 
ridire quello ohe sa]. 

BufféiU (Alf.), sf. Piccola tavola. 
(" Buffetto* „, Tavolino, Credenza). 

BnflnDiioBe, Pugno dato in senso 
orizzontale = [T. Muffetionej Manro- 
vescio]. (Cfr. « Buffetto „). 

Bnflriéne e BaflrXft, t^g. Di Noce. 
Malescia = Di grano. G-uasto. = Fig. 
Di pers. Scemo, Sciocco; Malsano. 

Buffóne^ Carbone, malattia del gra- 
no nella spiga. 

Bufuce, specie di O-ufo. 

Buldime^ *Bu%dd\mSy sf. Melma. Bro- 
diglia. Fondaccio. (Cfr. " Poltiglia „). 

Bolse, sf. Lunga cassetta di coio, 
usata nel viaggiare a cavallo, che si 
lega dietro 1' arcione. Ora, disusata = 
Borsa da viaggio, che si porta a arma- 
collo = Anche quella Borsetta che le si- 
gnore portano sospesa a uno dei polsi, 
e* Bolgia „. Lat. Bulga-). 

BuMasse, Bonaccia il AbbanassA', 
Abbon acciaro. 

*BitnfsIe, Bontà. Com. nel plur. e 
nel signif. morale. Chi te le p6 àV le 
— de dafljjef 

Barde. Abburde, Bùrbera, specie 
di argano. 

Burrasseae, Borrana = [* Ver vai- 
ne = Hiffl., Burrdnie]. 

Burrattiae, Burattino, Uomo leg- 
giero e volubile. 

Barrélle, sm. Pera di cacio ripiena 
di burro. 

Bartine, sm. Arnese da focolare, a 
forma di uncino, usata per rattizzare 
= [Pai. Lebbertine .= B. Burtòìne, spe- 
cie di Bordone]. 

Bnrtdne, Sbravazzone, Bravaccio 
= Tristo e nel tempo istesso ardito e 
manesco. Ferraccio, Fegataccio = [Bur- 
iane e, meno com., Bur chiane], (Cfr. 
" Bertone* „). 

Basee, Bòssolo, pianta — [Bfou. 
Busciciref n. di Contrada]. (Lat. Bux-u-). 

B*»ele, sf. Bòssolo, vaso = Terd' 
la — , Fare il sorteggio dei coscritti = 
[" Stat. aquiL „, Bùssola], 

Baie, Persona di forme grossolane 
e robusta, " Bona schiena „. 

Batire, Butirro, Barro. (Lat. Bu- 
tyrum). 

Battasn«, Aria calda e immota, Afa. 
Baite, G-etto. Nel modo: Fa^ ^nu- 
de sangue y Sputar sangue. Quasi sem- 
pre fig. 



Butiumacce{e, Ir.), sm. G-rande quan- 
tità. Ne té' 'nu — /, Ne ha a iosa. Se 
n* d magnate* nu — . 

Baiftard', Buggerare. 

BCisBeetae, sm. Stagnin a da tenervi 
olio. Più com. àtavaardle e lita«aé- 
re, f. Ved. Vòzze, 

Buzzend* (Peze.), G-rufolare. 

Buzzétte (Car.), Gallozzola. 



Ca, cong. Che. Dijje — le vujje. Di- 
gli ohe lo voglio. Le sacce — ci ttu. Lo 
so che sei tu. Je dice — é *n dsene, Di- 
ce che ò un asino, G-li dà dell' asino = 
Perchè, Poiché. N*n gè pé menV, — tP 
che ffa* éssSf Non può venire, perchè è 
occupato per sé. Nne* je dd* cumbedln' 
èe, — cirte vote f aresajje, Non fare 
a confidenza con lui; (perchè) qualche 
volta monta in bestia. Me so^ stracche 
— àjje purtate lu cìtele *m hracce, So- 
no stanco perchè ho portato il bambi- 
no in collo. Lu patre té* che ffd*, ^la 
ggióvene — é ggióvene, m* attòcc* a jjun- 
darce jV, Il padre è occupato, la ragaz- 
za (non può andarvi perchè) è ragazza, 
mi tocca di andarci, di darci una ca- 
patina, io = Cosi, In tal modo, Che, 
Perchè. Nne* le tuccd* — n*n ze move, 
Non lo toccare, e non si moverà = Di. 
Dice — et, Dice di si. Ha ditte — no, 
Disse di no. = Apoc. di Qualche. 8* d 
vévete ~ bbecchére de vine, Ha bevuto 
qualche bicchiere. Ce ita — mm'èize 
mijje, É distante mezzo miglio o cosi = 
Pleon. Fòrze — ci. Fòrze — no, Forse 
si, Forse no; in risposta a interroga- 
zione. Vo* sape' — pecche n'n zice menu- 
te, Vuol sapere perchè non ci sei ve- 
nuto. N*n zóce menute — pecche so' te- 
nute che ffa', Non ci sono venuto perchè 
ho avuto da fare. — mo' ve'!. Or ora 
verrà di certo. — n'n é nmènde!. Ma 
non è niente! — se nno, Se no. 

€aed'. Yolg. Pare lu cane che nem 
bó — , Armeggia, Ya anfanando, e non 
si sa che voglia = Partorire. — ^ie, 
" Scodellare „, Stampar figlioli = P. 
pass, e sost. Caeate. Fig. Fa' 'na — de 
cas* a une. Fargli un puzzo, un putife- 
rio, un chiasso, un' abbaiata, un bu- 
scherio, un rimprovero clamoroso || Ca- 
earone, Molto pauroso. Spericolato [| 
OacacciÓne (Alf.), Pauroso = Fig. Li- 
beccio, vento eh) spesso butta acquali 
Cacafèrze, sf. Grande paura II Cacaftf- 
ebe, per celia, il Fucile || CacaUste (T.), 
Chi parla subito e senza alcuna pru- 
denza. Il Caeamannézze, volg. e per 
isch.. Chi mette lingua a sproposito in 
cose che non lo riguardano, o che sono 



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oac 



già note. Nella maniera: Se nem bar- 
lave —, ft?n ie puté fa* la parendézze, 
Se non parlavi tu, il pateracchio non 
8i faceva ! || Caeanizze (Ar.), L' ultimo 
nato = T., Cacanntte || Cae»Biide, Per- 
sola e partio. Bambino nudo = Cosi, 
I>er isch., chiamano s. Sebastiano, per- 
chè rappresentato nudo = Nella festa 
della Pietà (ultima domenica di Ag.)t 
se fa la carrSre de li — , si fanno cor- 
rere nudi fanciulli da sette anni in 
sotto = [p.'o Scazzanude] |] €»«»iilll» 
e CaeanlBne, spreg. di Bambino. Pic- 
colo e stentino || Cacarizze, Diarrea = 
Fig. Paura 11 Caea»l««tae. sm. Cacastec- 
chi = Agg. Secco stecchito. Anche C«- 
«Miftbbl» Il C»e»s«««talne, Cacastec- 
chi = Cazzabùbbolo II Oacavìcce, Pau- 
riccia = m,, Oacavéece. 

CacaJJe e Oaceajje, Balbuziente. 
€»eama»«e, sm. Rosa canina = 
[Caccavasce = p."0 Cacaviàece = F. ». 
H. Béaa cacacciare = Ijama, Bóee de 
fratte, Rosa pazze"], 

CaearljA'. Yolg. Lo Schiamazzare 
della gallina che ha fatto 1' ove, e dei 
Xwlli spauriti = [Ar. Cachilijd*]. 

Càccave (1P.*°), sm. Caldaia dove si 
caglia il latte. (Ghr. Kdklcaboe. Lat. Oa- 
càbua). Il CaccavlUe, sm. e f. Paiòlo. 
Non com. 

Caccavàune (V.) agg. di Ovo. Anda- 
to a male nella covatura. Anche sm. 
(Pare, " Cuoco vano „). 

Caeetae, Qualche, Per apoc, Ca. || 
Ca«eéft«, Qualche cosa, Qualcosa || €a«- 
«li»dan«, Qualcuno. 

€ae«lild', Germogliare, Buttare; 
detto particolarm. dei semi di qualun- 
que specie. (Degli occhi delle piante, 
diciamo com. AprV e Oaccid\ Ond' è 
probabile che Cfacchid' sia da Oaccid\ 
come *ChJrchie da Cérehie: *Chiurme 
da Ciurme: Chjchiérchie da Cecérchie). 
CAe«liie, sm. Germoglio, dei semi 
di qualunque sorta = Buttata, degli 
occhi delle piante e delle gemme della 
vite = Pollone, Bamicello tenero = 
Ciascuno dei quattro spicchi nei quali 
si divide il gheriglio della noce. Yed. 
Coese = Bamo, Braccio, di un fiume = 
Fig. C -i- d misse le —f, Si è appiop- 
pato, Sta sempre, li = [Bocchio di sal- 
siccia, Saloicciòlo] Il Dim. €ae«lftiéiie, 
€a««hletèll», Piccolo germoglio ; Ba- 
metta || Acer. €a«etaltfne, Bamo che 
si spicca dal tronco || Caeelilatare, sf . 
Inforcatura. Il punto dell' albero da 
cui i rami si spiccano dal tronco: La 
parte del corpo dove unisce il tronco e 
comincian le gambe. In questo signif., 
più com. 'Nsae«talatar« =: Anguinaia 
= [Ari, nel 1.® signif., Cacchiunare, 
sf.]. 



Càcchie, sf. Una piccia, Una coppia, 
di piccoli pani || Dim. CacchiarìUe, pic> 
eia di panini = Due noci, ghiande, 
mandorle, mele, ecc. che han 1' istesso 
picciolo. 

Ca««U&', Mandar via con mal garbo^ 
Scacciare = Licenziare. Dumane cacce 
la serve, . . . manderò via, licenzierò . . . 
= Nel nostro uso non ha mai il signif. 
di Metter dentro = Cavare. — V acque, 
Cavar 1' acqua (dal pozzo). Fig. — l* ac^ 
que fighe la cèste, Far la zuppa nel pa- 
niere = Attingere (il vino dalla botte). 
Va' — lu vine; ma, nne* ne — napréae^ 
Vai a attingere il vino ; ma, non attin- 
gerne di molto = — l' ìicchie. — san- 
ghe^ Cavare gli occhi. — sangue = du- 
cete le scarpe, la camice. Cavati... = 
Metter fuori, Sborsare = Levar di sot- 
to, sr d fatte — ioo lire, S* è fatto ca- 
vare, levar di sotto, " g^anoire „ . .. = 
— lu morte. Portar via. Cavare, il mor- 
to di casa = Fig. — la vulìje, Cavar la 
voglia = N*n gè cacce mane, e le mane, 
Non ne cava, leva, le mani; Non ne 
verrà a capo ; Non condurrà a fine il 
lavoro; Non compiccerà nulla; Non 
riuscirà = Che cce cacce f, Che ne rica- 
va?, Qual profitto ne ritrae? = Cacciar- 
cese la bbarrétte, lu cappìUe, Levarsi il 
cappello, Far di cappello, Biconoscere 
la superiorità di una pera, o di una 
cosa = Nen gacce Jurne, Non vivrà fino 
a domattina. Non vedrà 1' alba = Ha 
cacciate chelu sodare!, iron., Ha fatto 
quel bravo allievo ! = Ha cacciate 'iw 
mèdeche, Ha tirato su un figliolo per 
medico = Langiane cacce du* bbande,,,, 
ha fatto, messo su, ha . . . — —lu véte, 
Sodisfare, Sciogliere, il vóto = — la 
sendénze. Emettere, Pronunziare... = 
Assol. Buttare, Germogliare, Mandar 
fuori i germogli, le radici. In questo si- 
gnif., lo stesso che Cae«lilA', ved. = 
[" Bagl. di ».„:... qualsevoglìa fora- 
stiero che comprasse grano in la città 
qtteUo non debia cacciare se prima non 
paghe una cella per tumulo de caooia- 
tura]. 

Ca««laBsaBnésse, spreg. Calessno- 
cio. 

Cae«iji(*f Cacciare, Andare a caccia 
llCaeeUate, Caccia, Cacciata. 

€a«elftne. Cucciolo || *N —, m. av. 
Carponi. Camend* *n — , Andar carponi D 
Dim. €ae«lanèlle, Canino; Cuodolìno 
= Sf. Canaiòlo, sorta d* uva. 

€a«e黫. Qualcosa, Qualche cosa = 
Dim. Ca«eitséite, Ca«e«Murftlle, 
Qualcosetta, Qualcosina. 

C«^, *^aafe, Cacio =3 Fig. §ta* *m 
mèzà^ a la pèzze de lu — , . . . al sicuro. 
= Accattarse lu —, Sfrattare, Spolei- 
4are, Prender V ambio, Fuggir lesto. 



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oao - oal 



149 



Andar via. Darsela a gambe = Per 
mo* di esolamasione. Oh—IMà—! (Si- 
mile enfem, nel toso.) || C«^«aT«lle, 
Specie di cacio fine a forma di pera, 
Caciocavallo = Volg. Che — V aceun- 
dò 9, Ma ohe mai dici, pretendi?, Ma ohe 
U gira? 

Oacme (Ali:, s«.\ Bamo secco sul- 
l'albero e privo di corteccia = OheB&- 
eéOé, sm. pi. Legna stecchite snlP al- 
bero, Seccume, Seccaticcio. 

CaelAmbe e C»«lilml»el», sf. Spe- 
cie di grossolano vassoio di legno, fat- 
to d' incavo, su cui i manovali traspor- 
tano la calcina, e per altri usi = [Qà- 
vete ss oit»rd. Capange], 

Oaciarìje (Mont.), sf. pL N. di con- 
trada. 

Ca^larél», Bioccolo, G-ruppetto, 
Grumo, di latte = [Caciélé], 

Capisse, sm. Cicérbita, Qrispigno- 
lo, erba mangereccia = [A^. OrUpi- 
gni\, (E erba lattioinosa, *c<iBin6a; per- 
ciò dai francesi chiamata Laitsron). 

Caciotte, sf. Piccola forma di cacio, 
alquanto secco, e delicato, Caoiòla. 

Café, U^umfé, Caffè = '^t* vache 
(un ohiooo) de ^ . — trstate, Polvere, 
Caffè tostato e macinato. — abbruicate, 
o (ibbruittdite, Caffè tostato, — ala ma- 
chenétte, Caffè a macchina || Cafettére, 
sm. Caffettière = Sf. Moglie del caffet- 
tiere = Vaso in cui si porta il caffè, 
Bricco. 

Oa/Jerze, parola fam. e quasi di ger- 
go. Villano, Beco. (Forse, da Caper). 

CaMae, spreg. di Contadino. Vil- 
lano. 

CafMlA'. Ved. AcM^falM' = [Man. 
Tuffare, Immergere]. 

Caf^relile, parola quasi di gergo. 
Buca, Vano sotterraneo. Caverna = Bu- 
gigattolo. Stanzuooiaccia, Sgabui&ino. 
(Pare dim. spreg. di ** Cavea „, con in- 
serz. di r, come in Mandrece, Mantice 
e sim.: e cambiamento di v in/, come 
in Fafe, Fava, Ci^ehie per Cavicchie), 
Ved. CaTft««taie. 

Casc«, parola di gergo. Uomo, Don- 
na, il Tale, la Tale. (Dal lat. Cajue f), 
ijDim. Campetto = [T. La Caggétte, 
V Innamorata]. 

CaffmH*, Cambiare; e in tutti i si- 
gnif. del tose. Barattare = — *na lire, 
Spicciolarla, Barattare una lira in sol- 
di = [** Stat. mun. di T. „ : De quelli che 
oagpiassero vini alli mercanti = t. Bifl. 
Ammalarsi]. || Casnatare, sf. Aggio 
sul baratto della moneta || Caca», Cam- 
bio. Fa* a —, Barattare. 

Cttgnacìje (C. fir.), sf. Foia, Libi- 
dine. 

Calfétte, Ringhiera del baleone. 

Caftan», n. di pers. Gaetano. Per 



afer. 'Tane, e anche Tanche = [CaU 
tane, Calddane = T. Caddane], 

*Oa%ziarJeUe, sm. pi. Caleerotti. 

Cajéte, città, G-aeta. (Lat. Cajeta). 

CiUleelie, Uomo crudele = Chi è ai 
comandi di uomo facinoroso. 

Cajje, sf. Arnese a forma di grande 
cesta. Due eajje si adoperano per tras- 
portare covoni a schiena di bestie = 
Ai. Cajjóne, sm. = Pas. Oaja, pi. Caje. 
Ved. CiUtfne. (Lat. Ccmea •). 

CiU^le, Gabbia = [Av. Trappola 
per prendere gli uccelli — laela. Trap- 
pola per prendere lupi* volpi e sim. = 
Aq. Gabbia, Gabbia]. (Lat. Caveola- = 
"Cagiola*„). 

Cajéne, sm. Grande ed alta cesta, 
a forma di corba, per trasportare a ma- 
no, e a brevi distanse, paglia, fieno e 
sim. = [Pai. Cajùole ~ At. Cajéne , 
Cesta da polli]. 

CalH', intr. Andar giù a poco a po- 
co. Le latr* d e ìlat* a lu mure de IV òr- 
te, I ladri si calarono dal muro del- 
l' orto ^ Fam. Tr. assol. Biusoire in 
qualche prova. Je V d calate!, À riu- 
scito a (mangiare tutta una vivanda: 
a scrivere tutto ciò che si doveva: a 
imparare una lezione, a sollevare un 
peso e sim). JV.-w' je la cale!. Non ce la 
sbarbo. Non ce la sfango, Non riesco 
a . . . = C -i- d calate !, Ha condisceso. 
Ha abboccato = Tr. Portar giù. Calerne 
WnibrìUe, Portami giù l'ombrello || Ca- 
latere, sf. Via per cui si cala. Calata. 

Calartene e Calaselone, Colascio- 
ne = Fig. Per isoh. Tossicone = Nel 
pi. Calamitine, " Ciotole „, Scarpe nelle 
quali i piedi sguazzano. 

Caìafécchie, sf. Cenci, Carticcia, e 
simili robuoce, con lo quali si tura 
un foro, una fessura. Non com. 

*Calafréme, Calafréve, Càlafrìje, 
Brivido ohe accompagna la fabbro. 

Calantare, sm. Occhiaia, Pèsca. 

Calamliire, Filo col quale si lega 
la matassa = [Filo corto ohe avanza 
alla tela, e òhe, terminata questa, si 
taglia]. 

Calantltre, Calamita = Fascino. 
Fa* la — , Affascinare. La roepe, la hat- 
te, fa la calamitr* a le IciUe, Il rospo, 
il gatto, attirano con lo sguardo gli 
uccelli. (" Calamitra*„). 

CcUametranne (A *.), sf. Scappellotto. 
Ved. Aeealametril'. 

Calandrèlle, sf. pi. Sp3cie di san- 
dali usati dai contadini. Più com., €7hld- 
eiile, ved. [Calandr^éUe, sm. pL] = 
Grosse bullette delle scarpe contadine- 
sche. 

Calaaaeebe, Borsaiolo. 

Calatée, Galateo, il Libro delle 
buone creanze. 



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150 



oal -oam 



Cmlwtrór*; Borsaiolo, Tagliaborse 
s [CMit. C. Calaturé]. 

€»l»Tré««, Girovago e poco di buo- 
no = Per isch. Chi ha pronunzia poco 
intelUgibile. 

*Oalàvr'ie (B.)>* Cadavere. 

Caleare, C»leeare, af. Fornace in 
cui si calcinano le pietre per far calce 
o gesso. (" Calcara*^). 

Caldère, casato, in comuni e casali 
presso Lanciano. 

Calduratet agg. Cautelato, Biguar- 
dato. §iatie —! (" Caulteroso* „, Cauto). 

CaleeA', Ae«»le«A', Calcare = [Ac- 
ccdecd*, *Ngalecd^], 

€al«eaKne, *^aaleeacne, Calca- 
gno = Te fa caacd' lu cor' a le —, Ti 
fa cascar le braccia, disanimare. 

Caleeapasse, sm. Apoplessia delle 
bestie = [V. Colica]. 

Caleebedune, €ae«li»dane, Qual- 
cuno. 

CalecÓne (Ca»l. C), Buffone. 

Calènne, Calende. Nella maniera: 
Ccmdd' le — a une. Dir corna di uno. 
= [CaUnne, Oaljenne, Caljferne, Oltre 
al modo citato, abbiamo 'N — , m. av. 
Alle calende greche, Mai. Quande vé^f 
*N — ?]. Il CcdenndrUf CalanndrUf Ca- 
lendario = Di pers. che ha statura al- 
ta, ma pigramente si move, dioesi per 
isch.: Pare 'nu — / 

Cale«elffne, Saliscendi = [Calasci' 
gne]. 

Calétte, sm. Consuetudine, Filone, 
Dirizzone. Nella maniera : Pijjd* lu — . 
Detto anche del tempo. Ha pijjate lu — 
de piève* «èw&r* a 'n* ore. 

Calevaniitre, Poco di buono = Per 
isch.. Calvo. 

*CalìJe, Cali, sf. Vigore, Lena, Spi- 
rito. Nen de —. Ha perdute 6 gne — , 
É svigorito, indebolito || Ar. Oltre al 
signif. del tema: Smottatura = G-ua- 
sto, Apertura, in una siepe. 

*CalU», Bf. Caligine. Quella accom- 
pagnata da afa, ^Calùiite || *CallJeitA', 
Vedere confusam., come in nebbia. A 
cquande se calijenéjje, Si discern:^. Si 
scorge, appena. (Lat. Caligare), 

*Calijund*, Calunniare. 

Càlitri (Paff.), sm. pi. Reste della 
spiga di frumento. 

Callare, sm. Paiòlo = Dim. Calla- 
meee, Paiolino-etto || Callare, sm. e f. 
Caldaio = Callarone, m., Caldaiona-e. 

Calle, sm. e agg. Caldo || Calle, 
CallIaAe, sf. Scaldata. Nei modi: Pijar- 
se, Darae, '»o —, Pigliare, Darsi, un 
caldo, una scaldata, una fiammata = 
A. Sentiero. (" Calla* „ e "Callaja*„). 
Il SeaUA', Scaldare. 

Calléeelile, sm. Mezzo gheriglio di 
noce fresca = [Cli. CaUécchie, Noce 



fresca. Ogni spicchio del gheriglio è 
chiamato Cosee = T. Càcchie, mezzo 
Gheriglio] = [Grumolo, Vettuooia, Par- 
te più centrale e tenera del cesto del 
cavolo, della lattuga, del sedano e sim. 
(Lat. Caulictau -)] = Spicchio quadran- 
golare, che si trae dal cocomero per 
vedere se è buono == Spicchio, Pez- 
zo, staccato da una tavola = Spicchio, 
Pezzo, staccato da una parte del eorpo. 
A la mane j'e ce manghe *nu •— \\ *CW- 
lecchid*, Germogliare. 

*CaUijd\ intr. Aver caldo. Me col- 
Ujéjje le méne, la vite, Ho caldo nelle 
mani, nella persona = Assol. CaUija- 
ve, Aveva, Sentiva caldo = Rendere, 
Emanar, calore. 

CaUistre, n. di pers. Callisto. 

Calière, sm. Caldura = Caldana, 
Vampa isterica. 

Callése, Caloroso. 

Calòsce (Cast. C), sf. pL Carezze, 
L3zii, Moina ;| Specie di calzatura = 
Spreg. di scarpe. (" Galosce*,,). 

Oalòzze (ClT. roT.), Canestro. 

*CalllBle, Caligine delle giornate 
afose. 

Caluoje (Toeeo), Zotico, Cotannone. 
Ved, Cialóne. 

Camarde (Hoa*.), sf. N. di oontr. 
già boscosa = «. Pare ^na — / Detto di 
un rigoglioso campo di biade. 

CambA^ Campare = Eig. Di dana- 
ro, arnesi, vesti e sim., Durare = Se 
nne* mmére, mmale cambe^ Se non è in 
forno, è in sulla pala. 

Cambane, Campana = Culd* la —, 
Gettare, Fondere... = La — aéne la 
méaae, la prìdeche, . . . sona a messa, a 
predica = *Na — de zucchere, Un pan 
di zucchero = Fig. Tene* 'n — une. Non 
dargli né un si nò un no. Tenerlo a ba- 
da, Dondolarlo, Stintignare nel dargli 
una risposta, nell' adempiere una pro- 
messa = JV gné le carnhan* a mmorts, 
Camminare con lentezza. Fare, Lavo- 
rare a straccabraccia. Ciancicare = 
8* é oculate la —!, È fatto il becco al- 
l' oca II Dim. CambanèUe, Campanel- 
la 3= Anello di ferro appeso all' uscio 
di strada pr picchiare = Due ciliege 
i cui gambi partono dallo stesso nodo 
= Due rocchi di salciccia uniti e pen- 
denti dallo stesso filo = Sm. Campa- 
nello = Sonàgliolo, Bùbbolo = Spen- 
gitoio d Ila lucerna = Ugola = Fig. 
App'ènne* lu cartibar^lV a la hatte. An- 
dar col cembalo in colombaia = [C*l- 
led. CaTfibanèUe, sf. Pasta dolce con 
ova sode, che si regala nella Pasqua]. 

Cambanlne, Campanile = [ — a 
vvendajje,,.. a vela], 

*Cambaraie, nel vocat. Compagno. 
Ora, non coni. 



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oam - oan 



151 



Cambaréad% Gampuoohiar:, Strap- 
par la vita. 

CMiBiiìb»r41e, Contadino ohe coltiva 
grano in grande = [Anohe: Cambjere], 

Canalbe. Campo = Per antonom., 
Terra coltivata a grano. 

C«aiabé«e, Campeggio. 

CaBAl»erl«Bffli», sf. La donna che 
£» da pronuba nello sposalisio. Più 
oom., la Cfwnifnars. C Camarlinga* „, 
Dama di corte, d'onore). 

CaBAl»e»aitci», Camposanto. Purtd* 
a —; JV a —y Portare al —, Andare 
al — . 

Camb^rctdXzie, n. di contrada. 

Cambijd* (Pai.)» Menar le pecore al 
pasoolo, spingendole lentam. avanti. 

CambréP (Pai., Caal. €.) Mangiare 
cibi di grasso || Cambre, Giorno in cui 
si mangia di grasso. Y.d. 8cambrd\ 

Cansbre, sf. Camera. Arecettd' la — , 
Par la camera = [La — de lu f^che, 
la Cucina]. (Pist. " Camberà „). 

Cambrleolie, Cambrì, Tela fine di 
cotone bianco o in colori. 

Cambrute (C. tr.\ agg. Di Bestia equi- 
na o vaccina. Panciuto. 

CaosbaaslU», sm. Camomilla = 
[Klffl., C. : A. Capf*miUe, f. = A«. 
Capomitta]. 

Cambu^llei sf. Piccolo recipiente 
di legno a doghe, di forma rotonda o 
bislunga, per tenerci il pesce marinsk- 
to. [T. Càlpee^Ue] = Bicotta dì forma 
conoide. [In qualche luogo: Cambéee], 
(Forma dim. del gr. Kdmpsa), 

Canse, sf. Loppa, la Buccia del gra- 
no battuto = [Accaniate, agg. di Grano. 
Bivestito di loppa]. 

Oanséle, Cammèllo. (Gr. KdméloB). 

Camèlie, Gamella. (Lat. CfameUa'), 

CaBS•mii^ Camminare = [*— nghe 
la cocce, Camminare " a nonno „, ricur- 
vo, gobboni, Andar gobboni] = L* af- 
fare cornine,,., va pel suo verso, pro- 
cede bene [| CameBaiare, sf. Modo di 
comminare, Andatura || Canslae, Cam- 
mino. 

Cansl^e, Camicia = Fa' *na ^ de 
8%tdore, Fare una camiciata =: Fig. La 
fèrr* d refatte la —, La terra è al- 
quanto rasciutta = [9.* Euf. Chèmice], 

Camlaamòane, Giramondo . Av- 
venturiero. 

Camlnaplan». Per eufem., Pidoc- 
chio. 

Camine, sm. Gola del camino, Cu- 
nicolo praticato nel muro per cui sale 
il fumo dal camino (fuctdare) e esce 
dalla rocca. Anche, Clamenére. 

Canaglie, sf. Pollone, Messa gio- 
vane, lunga e flessibile, usata per far 
ritortole da legar fastelli e sim. = [P.'^ 
OamtUle, sm. Anohe: La parta interna 



e più tenera del cavolo, della lattu^ e 
sim.. Grumolo]. 

Camène, sm. Grano misto alla lop- 
pa, ed ò quello che si raccoglie ai lati 
del mucchio (candére) del grano ohe si 
spula. 

Caasérre, Camòrra = Frode. Nel 
Modo : Fa* la — , Frodare = [T. Oa- 
murre, Chiasso, Passeraio, spec. quello 
che fanno gli scolari quando il maestro 
è assente]. 

Campidoglio (Foss.), n. di contrada. 

Oamurcidla. Ved. Capeaeléle. 

*CaBttaft«, Truccone, Imbroglione. 
Statt* attende ca cullU é —! 

Canale, sf. Canale = Grondaia. 

Canaio ite. Nel plur. Oanaluitte, le 
Gronde formate dall' alto in basso da 
una veste larga. 

Canarie, Canarino = Iperb. Cóve 
de —, Stambugio, Sgabu^iino = Co- 
lore. PHte de —, Canarino. (" Cana- 
rio* „). 

Canovéne, sm. Canapa. Gramolata 
e pettinata, si chiama Cdneve, Quella 
più finamente pettinata, CanavÙle, sf. 
Garzòlo. 

CandA', Cantare = — la Irnéeee, Dir 
messa, la messa, la prima messa = 
Della gallina. Schiamazzare = Del ri- 
messo Gorgogliare dell' acqua allor- 
ché è per staccarsi il bollore = Del 
Grillare dell' olio che comincia a bol- 
lire nella padella = Delle rane. Graci- 
dare = Volg. — le còrn* a une, Spar- . 
lame, Dirne roba da chiodi || Cantiate, 
sf. Iron. Sgridata, Babbuffo, " Discor- 
sino „. 

Ccmdacétre (nLIffl.), sf. Labbro di Ve- 
nere =: Aq. Cardu. (JDipeacue eylveetris. 
Lìnn). 

Candaléne, Cantilèna = Modo ug- 
gioso di parlare e di leggere = Bam- 
marichìo, Fiottio = Lungagnata, Di- 
scorso lungo e noioso. 

Candarèlle, sf. Specie di Chioccio- 
la. Più volg., detta Pedetare. 

*Cande, avv. Accanto || ""Canda 
eaade, Vicinissimo, Accosto = [^ Bagl. 
di S. „: CTie nuUa persona poeea fare 
pascere canto la fOi'ma,,, perfine al flu- 
me], 

Candeaére, Chi vende vino nella 
propria bottega, Vinaio. 

Candére, sm. Mucchio del grano 
sull'aia = Anche, ma non com., Monte 
di grano nel granaio = Candére puli- 
te. Mucchio del grano spulato. Candére 
spòrche, Monte del grano trebbiato ma 
non sceverato dalla loppa. Ved. Cape- 
eandére = [Candjere — "Stat. mun. 
di li. „ : Non si levino li cantere o muc- 
chie di grano dalV Are senza licenza 
dei padroni per essere sodisfatti]. 



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OandMme (Se.), «f. Fìmoo di Utto, 
con ooperohio a yite, per tenerci il vi- 
no. Cfr. Cannate, 2^ signif. 

Cmm^kém^t am. Groita pietr» = Fes- 
so di pane tag^liato o rotato presso l'e- 
stremità. Dim. C»«ciaBsélle, Cantno- 
cio-ooino (di pane). [CandarHU] H €»■- 
annate, sf. Sassata, e pr. Colpo di 
grossa pietra. 

C»acire, Gantero. iln antico, oon- 
formem. al yalore etim., ayeva signif. 
più largo. Dui cantari per tenere oglio. 
Sette cantere pur tenere oglio. Moai. 
1682]. Yed. *Etmmm*t^rmtm. 

Candùeciu (Aq.), sm. Antica veste 
muliebre con lungo strascico, con ri- 
cami e con galloni. (Nel gr., voce stran., 
Kdndye, spec. di Sopravveste). 

Cane, *^a»iie. Cane. PI. Ohéne = 
Fig. Dolore fisso e acerbo || C»n«m4r- 
t», fam. Persona abbietta e intollera- 
bile = Chi sta ozioso sulle piasse e nei 
passeggi per vedere chi arriva e chi 
passa II Canepnsse, Puzsone = Pers. 
vile e spregevole. 

Oanécchie, Piccia di due panetti An- 
che, ma meno oom., Càcchie, f. || ^NganeC" 
chid*, Appicciare, Formare una piccia. 

Cdnele (Bneelk.), sm. G-ola del posso. 

C*««l*re, Candelière = Lucèrna. 

Caii«i«re, Canèstro = [1P»1., »«., 
Av. Caniitre], (Lat. Canietrwn). 

CAneve, sm. Canapa = [Aq. C<fn- 
nova] Il CanevèUe, sf. Gar2òlo = [Ca- 
na/vW>é\, 

Cangoì'iille, Cappa di due o quattro 
noci = Fig. 'Na — de nuce, Una casuc- 
cia. Una fabbrica, cadente. 

*€ait«ar««e, Cancrèna || CaMcare- 
mé?, tr. Far incancrenire; sempre nel 
fig. É *nu frédde che ccanga^éne le ma- 
ne, lu noe», è un freddo che marma le 
mani, il naso jj CaitffarKaS«, sf. Yolg. 
Babbuffo; Uscitacela || Canj^rOV^', intr. 
Yolg. Berciare, Sbraitare = Tr. Rim- 
proverare acerbamente. 

CHufflftene, G-anghero degli use», 
casse, armadi ; Arpione = [A. Odnghe' 
le] li Dim. Caaffaii«Il« = [Oanganétte], 
(G-r. KdnkalosJ. 

Canteelile, sm. Specie di squalo. 

CanJLl|«, e, più oom., Trénne, ved. 

Cannacche, Collana^ a grandi chic- 
chi d' oro — Anche nei proteo, notar, 
antichi. 

Canaarlne, sm. Canna della gola 
= Fam. Arefresed' lu —, Binfresoare 
il gorgozzule. Bere || Cannaròsae. Lo 
stesso, con signif. acor., di Cannarla» 
== Esoìfago — PI. Cannaruzze, specie di 
Paste da minestra. 

Cannarnte, Gola, Golacoia, Uomo 
ghiotto, Goloso = [T. Cannarone, Man- 
gione = Uomo grosso ma sciocco]. 



Cfannate, si Yaso di terra cotta si- 
mile air orcio, che serve per tenerci 
olio o frutte sotto 1' aceto = Pai., S«., 
PMi«., Wmp. Boccale = Dim. Camnafèl- 
le, f. = Acer. Cannatone, m. 

Cannate, sm. GNbbbia, Specie di Nas- 
sa, o Bitrosa, di canne, a forma conoi- 
de, per pigliare il pesce nel fiume. 

Oannavicee (Hav.), sf. Seme della ca- 
napa» Canapuccia = Aq. Cannavicciu, 
sm. Canapuccia = Miglio || Oanneunccia- 
ta, sf. Confezione fatta coi semidi ca- 
napa. 

Cannavina, n. di contrada in alcuni 
comuni. In Basai, Pap., Pvai., sinon. 
di Terra irrigua. Terra per ortaggi. 

Canna, Canna = Antica misura li- 
neare il Solamente preceduta da In, ^N 
gonne. In gola. Yed. 'ifffanna = Dd* 
de mane 'n —, Prendere, Afferrare, per 
la gola = Fig. Te le face -i- appètme' 
*n — /, Ti farò far nodo, Te la farò in- 
gozzar male. *P é remaste *n —!, Gli ha 
fiotto fogo, È rimasto illuso. 

Cannéle, Candela = Tene' la —, 
(o la tòrce), Tenere, Beggere il can- 
deliere. Far da mezzano, anche incon- 
sapevole, in pratiche amorose = JV 
truuènne nghe la — , Cercare col lumi- 
cino = Je mangile la —,'k ridotto al 
lumicino, É in fin di vita = Dim. Can- 
nelélle, Candeletta, Moccolo. || Canne- 
té, sf. Asta, Asta pubblica, Incanto U 
Cannéto, sf. pL Bitti, Fusti, ohe so- 
stengono le pancate nelle fabbriche. 

Oannéle, sf. pi. Crescione = Palanab. 
Oonléle = S«. Aichiéne = Misi. Lìvrìe 
= Aq. Pìsciachiari, sm. pi. 

Cannèlle, Cannone, Pezzo di canna 
grossa, tagliato tra un nodo e 1' altro 
= Lu — de le *8agne, il Matterello. [■.* 
Enf. Ohhiele = Aq. EUtulu] = Lu — 
de la pulènde, il Mestone, Bastoncello 
col quale si dimena la polenda = Lu 

— de lu naee, L' osso del naso = Lu 

— de la hamme, V Osso della gamba = 
Fig. *Mbrujd* le canniUe, Intralciare 
un negozio, Infruscare un discorso = 
[Pai. CannUejje, Per isch. Métte* V al- 
m' a ju —, letteralm.. Metter 1' anima 
al cannello: Ingannare (Bisticcio. '^T- 
gannd': Ingannare e Incannare)] [| Dim. 
Cannellneee, Cannello. 

Cannessate, sf. Cinta di canne, Ca- 
nicciata e Cannicciata. 

Canniatóre, Perito che misura i ter- 
reni = Spreg. Agrimensore. 

Cannlua, Cannlssere, Cannuccia, 
Canna salvatica. 

Cann^tateeke, Canonico = Per isch. 
Donzellona, Donna nubile stagionata, 
Bagazza invecchiata = A ora —, m. 
av. All' alba dei tafani. 

Canute, sm. Capello, Pelo, bianco. 



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168 



Canze (T.)i Modo. Agio, Oooasione. 
Nella maniera Def — . 

Ganzò (A«.). s^- Storiella, Fiaba. 

Clawftwgl— , sf. Canto religioso ri- 
petuto dal popolo. 

Capii', Scegliere = Spannocohiare 
il granturco = Leyare la buccia a una 
frutta = [Levar 1' olio da su la mor- 
chia = Air. Bipulire il seminato , 
Purgarlo dalle erbacce]. Yed. Aree»- 
pH' e SeARH' Il Cape, sf. Scelta, Azio- 
ne dello scegliere il Capai», sf. Scelta 
fatta alla lesta, senza molta diligenza. 



Dd* *na — . Anche : Fa* *na 



(Sen. 



*• Capare „. " C appare* „). 

*C^pabl»all», sf. Scesa, Discesa, 
China. Ala — vugnò 98and» ti* ver- 
titf Alla china, ogni santo aiuta. Pijd' 
la — , Cominciare ascendere. Fig. An- 
dare alle rotte, in rovina || Aw. Giù, 
Abbasso. Sotto. JV capamménd* e —, 
Andare su e giù. Da — , Da giù. A — , 
Giù. Scendendo, Andando in basso = 
A ccocce —, Capofitto = [V. 1573: Uno 
colletto listato di seta negra capoabasso. 
Due coperte a Unse capoabasso]. 

Capaddòsie, Capo, Principale, di 
mal» compagnia. Anche per isoherzo. 

Capi^éae, Tronco di albero vuoto 
per vetustà = Cavità nel tronco di un 
albero vecchio = [Cafajone e Scafajó- 
ne. Meno oom. Oavajone = Ai. Cuf anió- 
ne], Ved. Scafatone, 

*CapaUi(, Lassù, Colassù = In fon- 
do, A capo, al termine della strada || 
*Capaav»l, Qiù ; A questa parte 11 *Ca- 
pallA • «eapancuA, Qui e là. 

«Capamnatfad», sf. Erta, Salita = 
Aw. Su, In su, Verso su. 

Capaaaate, sf. Pergola, Andito nei 
giardini coperto coi tralci delle viti 
che sono ai lati = [Capanne], 

Capanne, sf. Vite piegata ad arco 
= Vite maritata a un albero = Due 
viti unite da formare un arco. 

Caparre, '«^naparre, sm., Caparra. 

Caparraste, Arnese per sostenere 
la punta dello spiede, Fattorino. 

Capa«sé«t«, sf. Tuffo. Fa* *na —, 
Dare un tuffo, Tuffarsi nell'acqua = 
Fig. " Batter la capata „, Andare con 
la peggio in una impresa. !l Aw. Capo- 
fitto, Col capo in giù. 

Capat^sAe, Testardo, Capone = Te- 
stone, Uomo duro di mente. 

Cape, Capo = In forza di agg. E 
lu — marìóle, È un gran mariolo, È 
mariolo quanto ce n' entra = Métte* 
— a wìveì'e, Metter su casa. Procac- 
ciarsi una posizione. Anche : Mettere il 
cervello a partito, Far senno = Gu- 
gliata. *Nu — defilé, de séte. Una gu- 
gliata... = — d' acqtte. Vena di acqua, 
Vena = — de W acque, Presa dell' ac- 



qua = — de fiume, l' Alto del fiume = 
— d* òpere, a modo di esclamai. Che 
— / È *nu —!, Che capo! É un capo 
ameno, armonico ! || A eeapalld, A eea- 
pae^aA. Ved. Capali*. 

Capè', intr. Capire, Aver posto; En- 
trare, per un' apertura. Ce cape, C en- 
tra. ìPn gè cape, Non ci cape. Non 
e' entra. A la ceJUése n*n ze ce cape. In 
chiesa non ci si cape. Non ci si entra, 
non vi è posto. 'Ste caveee ne* mme ca- 
pe cchiùf Questi calzoni non m' entra- 
no più. 

Capeean««re, sm. Mucchio di gra- 
no trebbiato, ma non ancora spulato 
= Munnd* lu —, Vigliare, Separare i 
vigliacci. Ved. Candére. 

Oapecciafne, Ved. mnrranM. 

Capeeftr««e, sm. Nuca, " Ceppicene „ ; 
Cervice = [Pai. Guidalesco. Ved. Sc'èr- 
ru]. (Cfr. " Capooervo* „). 

Capecèrte, sm. Presa dell' acqua. In- 
cile, Pescaia, Il punto da cui 1' acqua 
del fiume si deriva per immetterla nel- 
la gora (férme, furmaie). Ved. Cape de 
11* aeqae in Cape. 

Oapechìchere (C. fr.), sm. Factotum. 
Lo stesso che Capaddòxle, ved. 

Capeeòlle, fam. Cervice. 

Capeerdee, Crocicchio. 

Capeeole, volg. Alla rovescia. 

Capeflle, Bandolo. Fig. Aretruvd* 
lu — de la matasse, o de la canzóne, 
Trovare il bandolo della questione. 

Capefdehe, Alare. (Sen. "Capifuo- 
co „). 

Capelavne, sm. Cùscuta, erba pa- 
rassita dei prati = [liama, Capelàine, 
sm. = if Iffl. Ètrozzaline, sm. e Fiam* 
me, sf. = Aq. Pìttima. 

Capeletémmele, Capitombolo 
= [Capetómmele = Ar. Oapelòtte]. 

*CapelIaie, Sbrigliata, Strappata 
di briglia. Dise *na — a lu cavaUe (in 
un canto pop.), Diede . . . 

Capélle, Capello == Fa* a ttira ca- 
piUe, Essere, Fare, ai capelli. Accapi- 
gliarsi = CapiUe d* dngele. Capellini, 
speo. di paste da minestra. 

Capelémme, sm. Pesce del maiale 
acconciato per salame. É anche detto 
£nmnaMle. 

Capemazse, sm. Cosa migliore scel- 
ta tra molte simili. (Com., di Animali, 
Pesce, Frutta, Piante). 

Capemnsèrne, sm. Il Principio 
dell' inverno. Sempre nella maniera: 
A—, 

Capenére, Capinera. È detta anche 
Cleead«rre (Ceoi in terra: Semina i 
ceci!) = [Zappeppùote : Za.pp& e pota!]. 

Oapepòpele. Ved. Toeepòpele. 

CapepuBse, fam. Puzzone-a. 

Caperate e Capnrate, sf. Colpo da- 



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154 



oap - oar 



to col capo della zappa, del bidente o 
della scure. 

Ca»e«e«l«, sm. Scala esterna, ohe 
fa capo all' uscio di casa = [Stanza a 
gradoni, sulla volta di una scala]. 

€ape»«14to, sf. Nastro dozzinale, 
per lo più di cotone. Ora, com., Van- 
■èll«. = [V. Oapiacétde = Aq. Camur- 
dola Q OramuBciólà]. (Cfr. "Cavicciu- 
le*„). 

CapeiUI', Calpestare. 

Capeial», sf. Fune per legare i bo- 
vi per le corna, Capèstro. 

Capeian», *CapetAnIe, Capitano 
= ["Stat. aquil. „, Capitanio — "Stat. 
mun. di V. e "Bagl. di ». „ , Capi- 
taneo]. 

Capetene, Beccatello = Nel nume- 
ro di due o tre: piccoli Infissi nel mu- 
ro, per attaccarvi qualcosa, o per pog- 
giarvi assi = [Capézzolo. Più com. 
Pepégne = A. Punta della frusta. Sfer- 
zino, Sverzino]. 

Capetjembe (P.»*»), sm. Principio del- 
la primavera. Comun., a modo aw. 
A -. 

Cape tòme. Capostorno, malattia 
delle pecore = [Capeitòrte], 

Cape vérde, tra' monaci, cosi era 
designato chi si distingueva tra loro 
per dottrina o per uffizi. 

CapevutH*, Capovolgere, Capovol- 
tare. 

Capesse, sm. Fune corta = sf. Ca- 



Capezsélle. Yed. Capassllle. 

Capeuòne, Chi, tra simili, primeg- 
gia in furfanteria = [P.»» Ciocco, Pezzo 
da ardere], 

CapiUeTènere, Capelvenere = [Ca- 
piUedìnU =s Misi. CapiUevèrtdre], 

Capìrchie (V.), Capecchio. 

Capistiéra (Pac), sf. Capiitiéru 
(Aq.), m. Vassoio di legno per mondar 
re il grano, le civaie, e per altri usi di 
cucina. (Sen. " Capisteo „ = Perug. " Car 
pestio „ = ** Capisteio*„ e " Capisterio*„). 

Capòeee, Capocchia. 

Capdne, Cappone = [Per isch. Sca- 
racchio grosso, " Ciabattino „]. (Lat. 
Capone-), 

Capóne (Foss.), sm. N. di contrada. 

Cappe, sf. Mantello dei contadini || 
Cappòtte, sm. Mantello = Fig. Fa* 
'nt* — a une. Dirne male, riferirne ma- 
le Il Cappate, sf. Piccola estensione di 
terra. ^Na — de tèrre. 

Cappellane. Com. per Parroco. 

Cappèlle, *(|aappèlle, Cappello =^ 
CappèW a ttréppizze, Cappello dei pre- 
ti, Cappello a tre punte, "" Nicchio „, 
"■ Lucerna „ || Pai., «., Cast. C, Oap- 
pWs, sf. Berretto a maglia. 

Cappèlle, Cappella = Dal ling. li- 



turg. Per isch. Ha fatto mèzza — ; o tuU 
ta —, È cotticelo; Ha pigliato una cotta. 

Cappijd' (Cast. C, A.), Frugare = 
C. s. A. Cercare per terra un oggetto 
smarrito = H. Cappeld*, Frugare per 
trovare uha cosa. (Cfr. CapA') || Od|>- 
peje (T.), sf. Fam. Perquisizione giu- 
diziaria. 

Cappòtte. Yed. Cappe. 

Cappate, agg. Di Piatto. Fondo. 
Piatte — , Scodella, Piatto per mangiar- 
ci la minestra. [Cuppute, Cupe] = Di 
Pozzo. Profondo, Fondo. [Cavate] — Di 
Fosso. Profondo. [Cavate] = Di altre co- 
se. Incavato ;" Concavo = [V., nei vari 
signif., Capute], 

Capr cufiche (Cas.), n. di contrada. 

Caprècne, Caprigno, Che sente di 
capra. 

Capr%3je (R.), n. di contrada. (Cfr. 
" Caprile* „, Stalla per le capre). 

Caprine, *Craplne. Yed. in Crape. 

Capaeelne, Cappuccino = Fig. — /a- 
veze. Chi fa il bellin bellino ad alcuno, 
per poi accoccargliela. Ipocrita || Oapuc- 
cenèUe (T.), sf. Specie di ballo indigeno.- 

CapanU', Capponare, Accapponare. 

Capunare, sf. Fig. Catarro grosso. 
Té* la —, Ha tosse accompagnata da 
molto catarro, "Ha una pentola al 
petto „. Se aènde la — . 

Caparale, Yed. Andenjere. 

CapurèUe, Capézzolo. (Senese: "Ca- 
perono „). 

Capurnatare, Capernatare, Hia- 
prennatnre, sf. Capruggine. (*Caprag- 
ginatura) = [Occhio del a zappa, della 
scure]. 

CapassUA*, assol. Crollare, Tenten- 
nare, il capo in segno di dispetto o di 
minaccia. (Cfr. sen. ''Capeare„). 

Capassllle e Capessèlle, Testoli- 
na, Capettaccio. Bagazzo-a di naturale 
capriccioso e ostinato. 

Carahhóne e Carraòhone, Grossa fia- 
sca senza rivestitura, per conservare 
vino = V. 1573: Carabba de vetro = (In 
II. com. il casato Carabba. Pronunz. 
Carràbhe). 

Caraelne, sm. e f. Fico secco = [Car^ 
racine = T. Cargine, sf. = A. Coì'gin» 
e Car racine, sm. = Alt. Carraciìle], 
(*Caricina). 

Carafòcce (Se.) sf. pi. Aperture late- 
rali del grembiule, nelle quali le don- 
ne intromettono le mani per difender- 
le dal freddo. Cfr. Caravòtte, 

CaramAneelie. Yed. in SIAaeelie. 

Caramèlle, Pasticca di zucchero 
cotto = Lente per un occhio = Cosa 
teraV a sauche de —, fatta per bene, 
come con si poteva meglio. 

CarapeUòtte{%^.)f Color naturale del- 
la lana nera. 



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*C«r»p«iiA*, Sentir pena, Penare. 
Èsse patisce, e aae Ha zitte, e nnu' ce 
fa —, Egli soffro e zittisce, e noi si pe- 
na nel cuore. Me fa Jì* carapenènne, Mi 
fa andare penando. 

Car«À«Ue, Carestia = Fam. Penu- 
ria. É — de fémmene f. Mancano donne ? 
A^ti é —, Non manca, Non mancano... 

CAraitòft«, Chi vende a caro presso. 

Caravòtte, Baca profonda = Spreg. 
Stambugio, Stanza piccola e buia = In 
Ca«., •. Ens^ Qamlber., Buon. Cara- 
vaiti è n. di contrada. Ved. Cfavaròzze 
e Scaravuttd*. 

Car«lar*Ae, Carcerato = Métte* — , 
Imprigionare. 

Cardarèlle, sf. pi. Specie di funghi. 

Carde, Cardo = [Oarde, pi. Hirde e 
Hèrze]. 

Cardèll», Stanchetta del chiavistel- 
lo. Boncinello = [Ar., B. CateUe], 

CavdlUe, Cardellino = [Ca*t. C. 
O arzille]. 

Cardane, Gh)bbo, pianta di carciofo 
ricoricata. 

Care e Carré (Moat., Pai.), Carne. 

Care«be, Carico = §ta* — de stò- 
meche, de cape, Esser gravato ... = La 
mundagne, Lu thnbe, sta —, Il tempo fa 
saccaia, è rabbuiato, minaccioso = Te- 
ne* — 'nu caStihe a une, Averlo a dare. 
Assol. Te le tSnghe —!, Sentirai che 
orzo! 

Caréjamuorte, titolo spreg. di Prete. 
Scagnozzo, Mangiamoccoli. 

^aretate, Carità. 

Carézze, sf. Colazione o Merenda, 
Beerino, che si suol dare agli operai 
senza che ciò sia obbligo. Anche Cur- 
ìecìje, ved. = Sm. e f. Iron. Qastigo. 

Carfagne (P.«®), agg. di Lana. Ruvi- 
da. (Cfip. gr. Karphaléos, arido. "Car- 
fagno*„. Colore oscuro senza splendo- 
re). 

CarfSeUe, sm. pi. Artigli del gatto e 
di altri animali. 

CarU A'. (Il signif. proprio, " Carreg- 
giare „, è il meno com.). Trasportare, 
con veicolo, con bestia da soma, sul ca- 
po, addosso = Fig. Trascinare. Te ca- 
rijje 'nu ipin' appr^aae, Ti trascini die- 
tro uno spino. Se n' d cariate 'n dvetr* 
appre88e, Se n' à tirato dietro un altro ; 
Dopo di lui, è morto un altro = Trai- 
nare. Hajf a — chelu vècchie Jin' a èc- 
che. Ho da trainare quel vecchio fin qui 
= Menare, Condurre. Adórne wlisae —f. 
Dove vorresti menarmi, condurmi? = 
•Portar via. Ls furmiche ae caréjje lu 
'rane, Le formiche portano via il grano. 
*88a pajje mo' se le /emise -i- a — lu 
vinde, Il vento a momenti porterà via 
tutta codesta paglia = [T. Carrejd' = 
A." xTCtrriyf*], 



r 155 

Carnassale, cewato, Camesale. (" Car- 
nessale'i'n. Carnevale). 

Carae, Carne = Pòvera carna huma- 
nel, Poveretti, Povere creature. Povera 
gente! = Carna vennute. Birre, Spia, 
Ferro di bottega — È — che ccrésce /, 
È ragazzo ; Sono ragazzi ! = Carna cre- 
sciute, ICiociolo, Cicoiotto, Escrescenza 
ohe nasce sulle ferite = [■»«!. Corre. 
Chef é rricche de chlrr', e cchéje de qua- 
trétne, prov. Chi è ricco di carni (figlio- 
li), e chi di quattrini] Il Dim. Caraét- 
te, sf. Fegataccio, Chi è poco di buono 
e capace di qualunque colpo. 

CarnéKne, Che dà lezzo di carne. 

Carnevale, m. e *f. Carnevale, Il 
tempo che va dal 17 gennaio alle Ce- 
neri ; Il di che precede le Ceneri = [ Aq. 
Carnavale] Il Caraevalate, sf. Spetta- 
colo buffonesco. Pagliacciata || Oarneva- 
Wnie(V., C. fr.\ Maschera, Pers. in ma- 
schera = Persona grossa ma corta di 
niente. 

Caròcce (Aq., C. : A.), sf. Lattime 
_. POS*. Quella tenue crosta di sudi- 
ciume che si forma sul capo dei neo- 
natL (" Roccia „, Sudiciume). 

Caròcéle e, per isch., Cacarozze (C. 
ft-.). Bambino = T. Carocce. 

Caréfe, sf. Buca, Scavatura, ohe 
fanno i maiali col grufolare = Per sim. 
e iperb. Ferita larga e profonda = [At. 
Carafócd], 

Cardfeae, G-arofano. (ftr. Oaryo- 
phyl'on). 

Carógne, sm. Orlicelo di pane = Cre- 
sta di fango disseccato = Nel pi., C7a- 
rugne, Bamì intristiti. Monconi di ra- 
mi secchi. 

Caróse, sf. Poledra jl Cardae, sm. Ved. 
Cara»d*. 

Cardie, Caròta = [Car. ChiarÓte], 

Carpeeate, agg. di Viso. Butterato, 
Tarmolato. Fàccia —, " Viso di grat- 
tugia „. 

Carpégm (Cast. C), agg. di Bosa. 
Rosa —, Rosa salvatìca. Cfr. Carfagne, 

Oarpendégne, agg. Scarno, Esile, non 
per malattia ma i)er naturale abito di 
corpo. Pr. degli equini = Can. Che abi- 
tualmente mangia poco. 

CarpetìiUe, sf. Minutina, Insalata dei 
oappucccini. 

Carpi*, Searpnrt*, Svellere. 

Carpijd* (P.). Cercare per terra un 
oggetto smarrito = Av. Rubacchiare. 

Carpine, sf. Musco, Borraccina = 
[Han. Carpìje — O. Nuszhe, f. = Ar. 
Lana de prete = At. Tlppele, ~ Pasl. 
Téppele]. 

Can'd\ Ved. '.««arrd». 

Carrate, Caraffa, ant. mìs. napol. 
Il Carraflne, Bocoettina di vetro || Car- 
rafone, m. His. di 15 caraffe = [Fia- 



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156 



oar - oas 



Boa per conservare vino] || Carrafaròf 
Chi va sbevazzando nei ritrovi. 

€»rr»téll«, CarateUo. (" Carratel- 

€»rréref Corsa dei oavalli. Ogge ae 
fa la —, Oggi oi sarà la corsa = Fig. 
Me ne aÓ* rejit' ala —, Son tornato alla 
via solita, al consn to ; Ho creduto che 
fosse come al solito = [H. £■•. Carrje- 
re, Strada carreggiabile nell'interno 
del podere] || A ttatt» —, Di carriera, 
Di gran corsa. 

Carrétte, agg. di Strada. Carreggia- 
bile. (*Carren8e). 

Carrlne, ant. mon. Carlino || €»rre- 
mmnwke, sf. Circa un carlino. 

Carriòle, Carrucola. (Sen. " Carriò- 
la»). 

Carrjejje (Pai.), sm. pi. Solchi for- 
mati nei terreni deolivi dalle acque 
tempestose. Ved. Carré'. 

Oarrjelle, sm. pi. Bordoni, le Penne 
che cominciano a spuntare = Per isch. 
I primi peli = Ort. Oarjelle. 

Carròzze (T.), Fico secco sciolto, non 
infilzato. 

Carrùchele, sf. Piccolo tnucohio di 
covoni 11 Accarruchéld', Formare piccoli 
mucchi di covoni, i quali poi sono riu- 
niti in una bica grande. 

Carrnssére [Carruzzjere], Carroz- 
ziere, Chi fabbrica le carrozze o le rac- 
concia = Vetturino. (" Carrozziere *„, 
Cocchiere). 

CarrnaaKate, Scarrozzata. 

Cartahhóne, sf. Quartobuono e Quar- 
tabuono, specie di squadra. 

Cariare, Cartaio = Chi nel gioco 
scozza le carte e le distribuisce. 

Carte, Carta = Nelpl. Istrumento, 
Scrittura fatta per mano di notaio. Ha 
fatte le — , Ha fatto il testamento eco. 
= Lunario. Dice le — . L5 métte le — 1| 
Cartine, Cartatina, Questa roba (medi- 
cinale) è messa in un pezzetto di carta. 
Anche. Cartelline, sf. 

Cartére, Cartella, Custodia delle 
carte, ohe si suol tenere sul tavolino 
= Arnese a forma di scansia, da tene- 
re vicino al tavolino per posarvi carte, 
libri ecc. 

Carteiiarse , Carteggiare, Tenere 
commercio di lettere || *Cartezz(V, intr. 
Ammestare, Far da padrone, da mae- 
stro, e sim. Anche, Fa* carte; modo 
tratto dal gioco delle carte. 

Cardane, Carovana = Indugio. Nel 
modo: Fa* *na — , Attendere lungam. 

Carvfd\ Ved. SearaM'. 

Carufe, G^rugno, Muso del porco. 

Carune, sm. pi. N. di contrada. 

Carusi', *Ca«arA*, Tosar le peco- 
re Il Cardie, sm. Tosatura dei capelli. 
Fa' lu —, Tosare || Cardie, Carnsatn- 



re e Ttfae, sf. Tosatura delle pecore. 
(Pist. ^'CarosarOn, Tosare). 

Carnsélle, sf. Grano gentile. Dagli 
agronomi detto anche Tosello e Calvel- 
lo = La varietà bianca è chiamata la 
Bianghétte. 

Carnallle, Salvadanaio = [In molti 
luoghi, RanarÓle = Man. Vernar^]. 

CaruHe e Caruatele, sm. pi. N. di 
contrada. 

Ca rvone , ^Carerò ne , Carbone II 
Carvnnèlle, sf. Brace spenta i>er as- 
settare i bracieri e i veggi. 

CaaarciÓle (Peae.X sf. Mucchio di 
dieci covoni. Altrove, Carrùchele. (For- 
se, il primo nome dalla forma della 
piccola bica ; il secondo, dalla quantità 
di covoni da poter caricare su di un 
carretto). 

Caabarre, n. di pers. Gaspare = [Ja- 
ah arre], 

Caseatèlle, sm. Saliscendi. 

Cascatone, sm. Stramazzone. 

Caacature (T.), Vaglio fatto di pelle. 

Casee, Cassa. [Passim, nei prot. no- 
tar, ant.]. 

Caseebbanslie, sm. Cassapanca = 
[Arcebbanghe = li. 1547, Arcebanco], 

Caacettare (V.), Permaloso ; Stizzoso. 

Caseétte, Seggetta, mobile per te- 
nervi il vaso era notte. 

Caaeettére, Accattino, Chi nelle 
strade raccoglie con una oassettina of- 
ferte pei santi. 

Casebe, sf. Tempo della maggiore 
abbondanza, speo. delle frutte, ** Fìac- 
ca „. OumbréP a la — . Mo* èia — de le — 
— [T. Tanghe]. 

Ca«eldne, Cassone = Imbrecciata, 
Massicciata, delle strade = Fa* lu ca- 
acion* a la atrade. Imbrecciare, Massic- 
ciare, Fare la massicciata, della strada. 

Catte, Casa = Jt' de —, Tornar di 
casa, Tornare, Andar ad abitare = 
Jettd' la — a lafenèatre, fig. Fare molta 
festa per lieta occasione, e segnatam., 
Far lauto desinare. Se cce vi ttruvéP, 
vuléme jettd* la caa* a la feneatre. Fa- 
remo la festa grossa se verrai = Fa* 
'na " cacate de —j, a une. Fargli una 
sfuriata di parole risentite, un clamo- 
roso rimprovero, Fargli bella la casa, 
" Cantargli il vespro e la compieta „, 
Pe* ccoae de nièndef. d fatte *na —, Per 
cosa da nulla, gli ha fatto un puzzo 
che mai = Stanza, èta *m mèzz' ala —, 
Sta in mezzo della stanza. (Nella quale 
espressione è un ricordo del signif. etim. 
Caaa, Capanna) = [Ritorta di gambi di 
grano, con la quale si legano i covoni 
man mano ohe si miete] Il Dim. Caca- 
rèlle, Casetta || Oasaréeee. agg. Case- 
reccio, Casalingo = Sm. pi. Le—,1 Pri- 
vati, Le Famiglie particolari || Casari- 



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me, em. Gasa cadente o in parte caduta, 
inabitabile = [Caaarine e, meno oom.. 
Casaline]. (Nel sen. *'Casalino„, Casa 
rovinata). 

Case, vocat. di pera, di cui non si 
conosce altro che la patria. — de Lati- 
giane!, Ehi, qnell'nomo! (di L.). 

*Ca»eHAèn<le e 'N vaseHAèiide, Nel 
caso che. Se --, Nel caso, Se mai. 

C*»petr«, Caayetrtfli!, Caspita, 
Cappita, Cospetto! 

Casea casse (At.), m. av. Affatto pie- 
no; detto del fiamein piena. Luflume 
«» — , La piena empie tutto Talveo, tut- 
to il letto, del fiume. 

€Aaa«r4fle, Cazzarola. (Lucch. " Cas- 
sarola „). 

€»•••, sm. Telaio di uscio o finestra 
= Cerchio dello staccio, del vaglio. Ved. 

CasséUe, sf. Solco nel quale si pian- 
tono le viti II V. 15^3: Una cassellaaeu 
scrigno, 

CassìUe, sf. pi. Tarassaco, specie di 
radicchio. 

Cfàsstu (P»«.), sm. Cascina, Cerchio 
di legno dove si pigia il latte accagliato 
per fare il cacio. 

Casst^la (P«ii«.), sf. Vaso nel quale si 
spremono le vinacce. 

Caste e Cacete (P.««), Casa tua. Vat- 
ten' a —, Va, Torna, a casa = Air. Cd- 
sete = Pasqua, faW a ccasta (Aq.). {•" Cà- 
Bata*„). 

C»»tell»Be, sm. N. di contrada. An- 
che in Ort., Foss., «. e altrove. 

€»itèlle. Castello = Specie di torre 
di legno alla quale si affigge la parte 
principale dei fochi artifiziali. Màssére 
se fa (o, se spare) lu —, Stasera vi saran- 
no 1 fochi = Gl'ingegni della serratura 
= [Pasta dolce lavorata a foggia di ca- 
vallo o di uccello, con ova sode postevi 
eopra, ohe si dà in dono nella Pasqua 
= QasteUe, nei monti di Teramo, Fo- 
caccia. G. Boba, 8t, di Ascoli], 

Cait«Uét«e e C»i««llu««e, sf. Ca- 
stellina, Cappa di due noci. Se è for- 
mata da quattro, CniCellone, = [Can- 
garlUe, sf. == T. Castllle = Ro«e. Ca- 
citte, sm. pi. = C»»t. C. ChìcMe. Ved. 
Chìchere = p»i. Sumbrìjje]. 

CAitlJA', *<luaitljA% Gastigare = 
Mandar a male, Sciupare. 

CaiCrA', *Cr»itA', Castrare = [Sca- 
pitozzare] = Fig. Levar di sotto danari 
a qualcuno con inganni, Frecciare. 

Caétre, sf. Specie di uccello. 

Catdbbisse (Cast. C), Subisso, " Pre- 
cipizio „, Quantità grandissima. 

Catafanne, fam. Luogo molto pro- 
fondo = Grande profondità. 

Catamenarse (Pes«.), Dondolarsi; 
Dimenarsi affettatamente nel cammi- 



cas - cat 157 

nare ^ Tr. — lu cape^ Crollare il capa 
= S«. Bifl. Intrigare, Intromettersi 
nelle faccende altruL 

Catamdne, Persona in là con gli 
anni e a mal partito di salute per abi- 
tuali acciacchi, Coccio, Camorro = Vec- 
chione; Chi non è più dell'erba d*ogg^. 
= Moiit. Sagginale del granturco. 

Catane, Tasca nella parte interna 
della giacchetta. Ladra = Ari, Paci. 
Catapane — Air. Catane, Fardello, Zai- 
no, dei mietitori. (Lucch. * Catana ^t 
Cacciatora, Carniera). 

Catapane (Ar.), per isch., Patata. 

Catapano. ** St. mun. di V. „ : La sdì 
sa se f arra daUi catapani. (" Capitano*,, 
Capo di compagnie laicali). 

CatapèBse, fam. Poco di buono. Cat- 
tivo arnese. Anche per isch. 

Cateratte, Scala con apertura sul 
pavimento che si chiude con una bòdo«. 
la. (" Cataratta* „ = Gr. Katardktes). 

Catarina, n. di pers. Caterina. 

Cat arre, sm. Nel nostro uso, sin., 
di Tosse. Hajj* arcete lu —, Ho la tos- 
se. Ho preso la tosse = Fig. Pretensio- 
ne eccessiva di chi vende. In questo si- 
gnif., anche Tésce. Ti *«»t* — 9, Ne do- 
mandi troppo! 

Catarre, sf. Chitarra = — hattènde^ 
specie di Colascione, [j Arnese per fare 
in casa i maccheroni con l'ovo = [Che- 
tarne = S. Kuf., Ca«. Catlrne], 

Cataitòrie, sf. pi. Fam. Fole, Sto- 
rie, Discorsi vani. Com. nella manie- 
ra: àtòrif e — . Quande itòrif e — /, 
Quante frottole! 

Cate, sni. Secchia. Più com. Tra- 
sse. (Gr. Kddos. Lat. Cadus), 

Catenare (P.**), sm. pi. Due Pali mes-. 
si obliquamente sotto la cappa del ca- 
mino, sui quali, nell'inverno, si metto- 
no a seccare le legno. 

Caténe, Catena = [Laccio, Nastro, 
Corda, ohe due perspne tendono attra- 
verso la strada, per impedire il passag- . 
gio del corteo nuziale. Fa* le —, Impe- 
dire il passo] Il Dim. Catenèlle = Cam- 
panella degli usci o dei muri = [Cam," . 
barièUe, sf.]. 

Catenine, sf. Catenella d'oro o di 
argento. 

Catetrale, Cattedrale. (Da KàtTie- 
dra). 

Cattile, sm. pi. Lappole. 

Catine (Cli.), sf. Catino = C. a. A., sm. 

Catanie e Catafdnfte, fam. Uomo 
grossolano, Cosacelo; Castrone, Babbeo.. 
(Cfr. sen. "Andar catonne catonne„, 
adagio adagio). 

CatrafÒAse, Botro, Burrone profon^ . 
do. (**Catrafo880*„). 

Cattaràzie (C. fr.), sm. Adulatore; 
Cortigiano. 



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158 



oat - cav 



CftttlTe, agg. Cattivo = Nel modo 
stesso che Bone, Baono, è osato avver- 
bialxn. Sta —, Va male, É malato fra- 
dicio, È malatissimo. Pa»8e —, La ma- 
lattia si aggrava, Peggiora in salate. 

Catuhhe, sm. Parola quasi di gergo. 
Ihrig^one. Ud *n óme méaae 'n —, L' àn 
messo in catorbia, in gattabuia, in Do- 
mo Petri = Quantità grande. 13' d ma- 
,gnai6 *nu — de menlitre! 

*C»tafe, G-rossa zolla. Ved. Tafe 
= Mestolone, Balordo. 

Caudjelle (P.***), sm. Pane arrostito 
e poi condito con olio e sale. 

C»utel»t«. Nel modo : Sta* —, Oau- 
telarsi. Statte — /, Biguàrdati, Abbi cu- 
ra della salute. Custodisciti! 

CatA', Scavare = Incavare || €»▼»- 
ie, Scavato. Imiavato. Profondo. Fig. 
É ccérte, cupe, e mmale cavate, È un 
piocinaccio. 

C»T»««e, G-02Z0 degli uccelli = Per 
isoh., Stomaco umano = [S. Vavacce = 
S«. Focacce] Il Cav a«eltf ne, fam. Man- 
gione, Strippone = [Ari, Cbi facilmen- 
te ingozza. Credulo, Babbeo] || Sca- 
vacciate, Cavacciute, Cavaccióne, Goz- 
zuto. 

Cavagnulétte (!ll«u.), sf. Fiscella. 
Cfr. Cavane. 

€»T»lle, Cavallo = — patre. Stal- 
lone = Fig. Vo' pajje p^ cclnde —, Fa 
il gradasso, il bravazzone. Ha gran bo- 
ria = Pare lu — de la itréhe, È perso- 
na sempre in moto = Specie di pasta 
dolce. Lo stesso che Caitèile, nel 4^ 
signif. = [Parld' gné *nu —, Parlar sen- 
za ritegno, vivacemente, con risenti- 
mento] = Fig. *Ku — de Wane, Un muc- 
chio di grano di forma allungata = Lu 
— de le cavezune, Lo scoscio, La parte 
dei calzoni che corrisponde alla forca- 
tura = Nel plur. Spiccioli, e pr. Mone- 
ta di bronzo. *Na lire de — , Una lira 
di spiccioli II A — , m. av. A, Sul, caval- 
lo = In veicolo. Mìttet* — /, Monta in 
carrozza, sul calesse = Fig. Jì* — a le 
nuvele, Andare su per le nuvole ; Essere 
un chiappanuvoli, borioso ma inconclu- 
dente Il CavallarUe, Cavalleria. 

Cavalle, sf. Nel modo: Fa' la — a 
une, Scavalcarlo, Vincerlo, "Dargli 
pan per cena „. QuìHefalacavaW a ttut- 
te, Questo è superiore a tutti, vince 
tutti, è il più bravo = [La cavaW € 
ffatte!, fam., Abbiamo vinto. Siamo a 
cavallo]. 

CavaUégrie, agg. di Maiale. Grande, 
ma che non ingrassa, e troppo vivace. 

Cavallétte (Ari), sm. Altalena fatta 
con una trave in bilico = T. sf. Covo- 
ne. (" Cavalletto*,, Massa di grano fat- 
ta nei campi prima d'abbarcarlo). 

Cavalline, sf. Le bestie cavalline. 



Il bestiame cavallino = L'alto mare. 
Ógge ae pSach* a la —, 

Cavali tf ne, sf. Fam. Donna avven- 
tata, virile = [P. CavaUute], 

Cavdne (Ar., Ai., B.) sf. Lo stesso 
che Oàvete, ved. (• Cavagno*„, Paniere 
in genere). 

Cavaytfaae, Chi scava, e Chi puli- 
sce, rimonda, i 2)ozzi = [Puzzare], 

Cavar èlle, agg. di Terra. Facile ad 
essere scavata. Fig. Truvd' la t'erra —, 
Trovar la cava, chi facilmente dà. 

Cavaròzze (C. tv.\ Scavo nel muro, 
o in terra, a guisa di antro. Tana. Cfr. 
Caravotte, 

Cava tlcc A J« (Pai., Cast. C), sm. Gros- 
sa e forte zappa per sbarbicare le ra- 
dici, usata nel dissodare. Yed. Tée- 
eble. 

CAveee, Calce = Calcina || Sf. Calcio, 
Colpo dato con un piede = [Càuce, Cal- 
ce, Càìgge], 

Caveeeoitfnte, Marna calcarea, usa- 
ta per cemento = [Car. Caucefnònte, 
Calcinaccio]. 

Caveeldne, sm. accr. di Calcio. Yed. 
Caveee, 3° signif. = Nel pi. Cave- 
ellkne. Specie di ravioli, fritti in pa- 
della, che si mangiano spec. nel Nata- 
le. (•* Calicione*„, specie di Cialda). 

^Cavedelidre, Cavolfiore = [Caule^ 
flòre]. 

Cave de W órze (La) (^. 1.) n. di con- 
trada. (Lat. Cavu-). 

Cavele, Cavolo = [Càule, *FuoJJa 
de cuóle-ne =■ Ori. Cavvele = Baeek. 
CiUe, m. pi. = P.«® Cuore, m. pi.]. 

Cavénne (Toeeo), sf. Specie di Gerla. 

Caveiaddé te. Gnocchi. Anche, 
dtransnlaprlvete [§trozzaprJeuté] e 
SnrslUe, " Topini „. 

Cavétte (T.), Combriccola. 

"^CAvese, f. pi. Cavesdne, m. sing. 
Calzoni. Al pi., nel modo: Mannd* a 
ccheW ìvetre cavezune, Mandare a quel 
paese <| CaveBeealate,Bracalone, "Sbra- 
calato „. E^nu — , È un allocco, un gran 
corbello, " Conosce l'ortica al tasto „. 

C av e s et t e, Calza || Caveaettélle, 
Calzetta-ina = Calza del lume = Fam. 
Gruzzolo; Salvadanaio delle donne. 

Cavesone. Yed. Cavese. 

Cavexnnétte, sm. sing. Mutande, 
Sottocalzoni. 

Cavicchiale (Pai., Cast. C), sm. Fo- 
ro nell'estremità di una trave, per le- 
garla con la fune tirata dai bovi. 

Cavìcchie. Nel modo : Fa^ — , Cammi- 
nare trimpellando, e spec. piegando le 
ginocchia in dentro, come fanno le per- 
sone deboli e gli ubriachi. 

Cavòcchie, sf. Buca poco fonda f| Dim. 
Cat7uccA»'^lZ«,sf.= Pozzetta, Buchino, nel 
mento, nella gota. 



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cav - cec 



159 



Cavane (€•»*. C), sm. Possa per te- 
nerci letame, calcina = Burrone. 

CarAreble, Piccola buca. Cfr. C»- 
fhreble. 

C»Tnr*«, agg. Di Noce. Che ha il 
gheriglio secco o andato a male. [Ar. Ca- 
vòzée] = Di Albero. Che ha il fusto mar- 
cio o vuoto = [!!•■. em. Cavità, Bnca]. 
Cavttt**, Bucare; Forare, || Cavate, 
sm. Buco, Foro = Sf. Buca. 

Cazzeed' (Fai.), Far uscire le peco- 
re dal chiuso. Cfr. S«asse«A*. 

C^asBt, voce con la quale i pastori 
chiamano a so il montone = [Voce per 
chiamare la eapra]. 

Caiàtrre, volg. Spurio, Bastardo,' 
Illegittimo. Ved. Èzirre, sm. 

CasB^kMa, Pugno. " CasBotto „ = Pa- 
nino che ha la forma di un pugno = 
jPa* a ecaezwtte, Fare ai pugni. Fig. C« 
V éms fa a ccazzuUe, La merce va a 
ruba II CasBnftAlafte, Sfuriata di pugni, 
*" Caezottaia „, 

'<3«aMt«B«, Occasione = Dd* —, Dar 
motivo di... Nné' jé dS — /, Non mole- 
starlo ; provocarlo ; stinirlo. Di cosa : 
Non toccarla, spingerla, per non farla 
cadere, guastare ecc. = Vide, vide, che 
— /, Guarda ohe cimento! = Ce a*é mmiS' 
ae la —!, Ci ha messo la coda il dia- 
volo! 

^^Cae^iOle e *C«e<IMne, sm. Boci- 
dio, Strage = Sterminio di esseri vi- 
venti, e di frutti della terra, Stiaccia, 
Fracassio = Gran ressa di gente in 
luogo stretto. 

' CchiappacJeUe, fam. Personcina smil- 
sa e vivace. Pare 'nu —, 

Cchiappamésche {MAmtmA), sm. Caprag- 
gine. (Galega offic. Linn.). 

'Clilapparèlle, Uncinetto, Gancet- 
to. Aggeggio per tener fermo o per at- 
taccare qualcosa. 

><3«lilapp' • n*n a«olilappe, m. av. 
Circa, Quasi, O cosi. È — 21 ore, Sono 
circa 21 ora. Ha — 60 anne, Ha 60 anni 
o cosi. 

'C«lil«»e, Chiòsa = Funsione sacra. 
Ha cumenéate ?a — ?, È cominciata la 
fiuurione? 5* é ff emite la —, La funzio- 
ne è terminata = [V. ^Cchjce — rrat. 
'Ccm^ — Bar. *Ccléae] \\ C«hle»Utfl«, 
dim. Chiesetta-Sina = Fa* la —, Fare 
gli altarini. 

'C«liltfle, sm. Assiolo, ''Chiù„. 
C«liltfle, sf. Maglietta di filo. Fem- 
minella, dov'entra il ganghero o il gan- 
cio dei vestiti e delle fascette = Oc- 
chiello piccolo e tondo, dove entra la 
corre^iola delle scarpe. 

Celillk, Più = Cohiù,.. che, Molti. Té' 
— ddibbete che ddibbete. Ha piii debiti 
che la lepre. Ce ata — gglnde che ggen- 
te, C è moltissima gente = La — ppé- 



na fòrte, La pena maggiore. La — eco- 
aa brutte. Ita, cosa pia brutta, Il peg- 
gio. La — ffica dóvece, Il fico più dolce, 
più' maturo = — ccèrf^, m. av. Piutto- 
sto = [Pai. Cchiht, Cchi^uve], {" Chiti*„). 
'Cela««he, sm. Strage, Distruzione 
di esseri viventi o inanimati, Stiaccia, 
Fracassio = [Pai. Maciacche], 

>C«iafln»B<le, Chi si approfitta con 
modi illeciti = Dell'uomo e delle be- 
stie. Che mangia volentieri di tutto 
senza badare a qualità. 

C«l»ppe, sf. Fermaglio per unire le 
due estremità del cinto = Grappa per 
unire pietra con pietra, legno con legno 
= Fig. É *na coae nghe le —!, E cosa 
fatta per bene, come va. É 'nu mède- 
che nghe le —!, È un medico valente, 
bravo. È *nu vine nghe le — !, È un vi- 
no eccellente, "un piscio d'angioli „ = 
[V. 1578: Dui centi con ciappe d^argento] 
Il Dim. C«iapp*tt«, sf. Ganghero, Gan- 
cetto, che entra nella Gangherella. 
(Chiamiamo anche Cciappétta fémmene, 
la Gangherella, e Cciappétta mdacule 
il Ganghero o Gancetto, che entra nel- 
la Gangherella) = Nel pi., per isch.. 
Caratteri. Sa fa', o »' <f ^mbaraV affa*, 
quattre —, Ha imparato a mettere del 
nero sul bianco. 

Cel4^ eehed «, Qualunque cosa sia. 
Alla domanda : Che cosa vuoi ? Damme 
— , Quel ohe ti pare, una cosa purches- 
sia = [N*n éo cched f\. 

'^Cetf ne, sm. (Afer. di Boccone, Quan- 
to un boccone) Poco, Una piccola quan- 
tità. Ddmmene *nu —, Dammene un pò*, 
nn tantino = Indicando il partitivo, 
sta senza articolo. Damme *nu — pane, 
vine, acque, Dammi del pane, del vino, 
dell'acqua» = Ne vU *n atru —f. Ne vuoi 
dell'altro? Mi da* apettd *n atru —, Bi- 
sogna che mi aspetti dell'altro, ancora 
= In forza di agg. e di aw. Ce n* é re- 
mante *nu —, Ce ne resta poco. Scdnèete 
'nu —, Scostati un momentino, un tan- 
tino. È *nu — pazze, Ha del matto, É 
matto la sua parte == [Ch. Ccune]\\ 
C«unffellueee, Tantino, Pochino. 

Ce e CI, partio. pron. e avv. Sosti- 
tuiscono sempre Vi e Ne ; e si pospon- 
gono nei seguenti oasi. Sócéle ditte, 
Gliel' ò detto. Cìcele mésse?, Ce 1' ài 
messo? Se ce fa. Ci si fa. N*n ée ce mét- 
te, Non ci si mette. N'n gè cacce mane, 
Non ne cava, leva, le mani = Ne, Di 
ciò. Chi ce célepe?, Chi ne ha colpa? 
Che ce* é *scitef. Che n' è uscito; risulta- 
to; derivato? 

C««*', tr. Accecare = Rifl. Acceca- 
re, Divenir ceco. (" Cecare*^) II Cèche, 
CeeatCj Cièco, Cèco || *Cecìie*ftaJte, Ce- 
cità, spreg. Cecaggine. 

Cecallsne, Ceeallkpte, Bircio, Che 



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16Q 



cec - cep 



nel guardare strUsEA gli ocohi, sbircia 
= [Oecalifui]. 

€?eearèlle, sf. Pisolino. 
Céc«e, sf. Contrappeso a oiasoon la- 
to della tela, a coi è attaccato con un 
gancetto, per tenerla tesa. 

Cernette (Aq.). Nel modo: Fa' le —, 
G-nardar di soppiatto. 

*Ceedr«, sf. Badicchio || *C««nréll«, 
Cicoria venefica. (Orepis lacera), 

Cèeale, Foruncolo, Fignolo, Più 
com. Trùfele, ved. || Sm. e f. Sfiato» 
Apertura, che si pratica vicino la bocca 
dei fiaschi di legno, per dare passaggio 
all'aria quando sono riempiti o vuota- 
ti. (Cosi detto perchè si tura, se cèche, 
quando non ha da servire) = [T. Fa* 
*na chiuV a la panie, Ferire il ventre 
con arma da punta = €. •. A. Ceculòee, 
Soggetto ai Agnoli]. (" Cicolino*,, Fi- 
gnolo). * 

CìctUe e Clcule c^cule. Morbido, Bof- 
fice; propr. di pane fresco e sim. 

€e«u(rlKne e €eeutrésn«, sf. Fam. 
Vino debole e di cattivo sapore. 

Cerale, Cèfalo, pesce = [T. O^ane], 

CefaU (Car.), OerfòUe (Cto.), Ciff^e 

(Av.), CiaffóTLe (».), CiarfòUe (T., C. •. 

A., Cast. C), sf. Occipite; Nuca. (Gr. 

Enképhaloe), 

Cefrtf uè, spreg. Chi ha i capelli ar- 
ruffati = Brutto ceffo. 

Cévue, sf. Cigna = Straccale, Arne- 
se che attaccato al sellino o al basto, 
fascia i fianchi della bestia. 

Celate, sm. e f. Fogna, Condotto sot- 
terraneo di acque. (Dal lat. Caelare). 

Cele, Cielo, Celo = Piov* a ccéV 
aplrte, Piove a dirotto = [OH eie], 
Celebbrate. Nel modo: Te»^'i>6' — . 
Celisdònia (A4.), Ceraddòneca (€el.), 
Celidonia, pianta. 

CellAe«lile, Uocellaocio, Uccello di 
rapina = [Oelléne], 

Celiare, per Cantina, o Luogo dove 
si conserva il vino nelle case, non com. 
= [Ort. CeUére = A. Ciliare], 

CeUaree, Bacarsi, Intonchiare, dei le- 
gumi. Ved. Cellette. 

Cèlle, Uccello = sf. Volg. Membro vi- 
rile il CèllesbalAeelile, Chi non sta 
mai fermo = Chi ha il capo ai grilli, 
Cervello svolazzatolo || Cèlle «tela aaa- 
la Bdve, la Civetta = Persona malau- 
guriosa. Il corvo delle male nuove |i 
Cèlle de la séte. Ved. Cellette 11 Cèl- 
lepeyl, n. fanc. Cilindro sottile di pa- 
sta di frumento, foggiato a fiocco, cot- 
to nel forno. 

Cellette. Nel pi. Cellltte, Farfalle 
della seta. Métte* le —, Fare i bachi, 
allevarli. [Ari, Bachi, da seta] = Far- 
falline in cui si trasformano i bachi 
dei legumi. 



Celllne, Arzillo, Vispo. 
Celógne, agg« Con gli occhi sbarrati, 
ma non attento a ciò che avviene all' in- 
torno. Sta* — . 

Célute (C. m. A.), Bisentito, Presun- 
tuoso. Fémmena —, Donna di parole e 
modi avventati. 

CemendA', Dar noia, e pr. Molesta- 
re con parole o con atti che provocano 
il risentimento || CeBftendd»e. Provoca- 
tore, Attaccalite || Cemènde, Abba- 
ruffio = Cosa che suscita il desiderio 
di averla. 

Cernine, Comi no. (Lat. Cyminum). 

CendA', Togliere a un albero o ad 
un ramo una zona circolare di scorza; 
il che si fa per malo animo da chi vuol 
far seccare l'albero; ovvero quando 
un ramo si vuol reddBirlo nell'anno se- 
guente,} e ^o^tenem e in^nt<( maggior 
fruito = [Cignd']. 

Cènde, sf. Cintura = Cigna, Striscia 
di pelle per stringere i calzoni sopra 
i fianchi = Cintola, Cintura. *Na — de 
néve rrz [Passim nei prot. not. «. 1586: 
Uno cento di velluto listato negro e gial- 
lo con ciappe et pontato di argento]}^ 
Dim. Cendrlne, sm. Cinturino, Cinto- 
Uno. 

Cendrélle, sf. Bulletta per guernir 
le suola delle scarpe contadinesche 11 
CeadrellA', Imbullettare. 

Cendrdae, Grosso e lungo chiodo tt 
Dim. Ceadranétte. 

Cendaeee, sf. Cen tonchio. Galli- 
nella. 

Cenerale, sm. Bipostiglio per con- 
servarci la cenere. (Lat. Cinerarium). 

Cénere, Cenere. La — de la culate, 
il Cenerone = [*CJenere = ••. Knr. Of- 
ne = Pai., Roee. Ciàtne], 

Ceaerèlle. Batta —, Chi sta sempre 
racchiocciolato accanto al fuoco. 

Cenertmte, sm. Le Ceneri. A —, 'If 
—, Nel di delle Ceneri. 

Cenile, Cinigia. (Lat. Ciniaia-). 

Connine (C. fr.), Piccolo = Vispo. 

Ceppile, Cipolla = Fig. Piid* *na—, 
Inciampare; Incespicare = Per iseh. 
Chiocciolino, Chiocciolone^ Orologio da 
tasca fatto all'antica !| Ceynllare, Chi 
facilmente inciampa. 

Céppe, sf. Stecco, Bamo secco da 
ardere, Mitte *na cépp* a lu foche = 
Com. nel plur., le Céppe. Fòche de —, 
Fuoco di stipa, di fuscelli. Èjitepe* —, 
É andato a raccattare fuscelli pel fo- 
co; a prendere delle stipa pel foco il 
Céppe, sm.. Fuscello. ^ 8* 4 ffatte gné 
*nu —, È ridotto come uno stecco, È 
divenuto magrissimo. Té* le mane gné 
le cippe, Ha le mani diaoce, stecchite 
dal freddo- ^ Fig. Jirle truuènne nghe 
lu —, Cercare i fi^hi in vetta, Amar» 



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cep - cer 



161 



le difficoltà = Turacciolo di legno per 
chindere la cannella della botte — 
[Cjeppe]. 

Ceppélle, sf. Ago di metallo, senza 
punta, per disoppilare, sfruconare e 
sim. — Cannella da pipa = Cannula da 
siringa. 

Cappóne. Yed. Clpptfne. 

C«raf«, *€eréfe, sm. Ciliegio; Ci- 
liegia = L*amich6 —, per isoh., l'ami- 
co Cesare = N^n é affare de tré —, Non 
è la vis deirorto, Non è cosa facile, da 
pigliare a gabbo = [Ceraqe = Ori. Ari, 
Ceréce = v. Oiuraee]. (Gr. Kerdaion = 
Sen. " Cerasa „. Lucoh. " Ceragio „). 

Cere*', Cercare = Chiedere, Doman- 
dare. Tevujje — ^nu fàhóre, Voglio chie- 
derti un favore. Cìrcheje perdane !, Chie- 
digli, Domandagli, perdono = CircTC e 
ddummanne, Chiedi e domanda, C'è tut- 
to quel che si desidera. C'è da abbel- 
lirsi = [Aq., Bicercare, nel signif. di 
Frugare per scegliere, o per togliere 
ciò che non è buono] ; Cèrehe, Cerca, 
Questua |I Cercatare, spreg. Frate cerca- 
tore, Cercatore = Chi sta sempre a chie- 
dere con importunità, a pigolare. 

Cèrelie, *Tèree, Quercia. PI. ar- 
che = Fig. E *na cèrea d*éme, É una 
gran tacca d'omo, É robustissimo. É 
mmalaiìje eh* aasuWèrre le cirche , É 
male che non la perdona neanche ai 
più robusti = [E ttutte ftjje de *na clr- 
qua mamme, spreg., Vanno da galeotto 
a marinaro, Sono tutti d*una risma, 
d'una buccia e d'un sapore, tutti cat- 
tivi. Non dirazzano = Art t 8* d da 
dice* com* d cascate da la cirche, S* à 
da dire proprio come l'è andata; pane 
al pane e vino al vino] = [Oèrque, PI. 
QJerque = en»r4. Vèrcé]. ("Cerqua*„). 
f?*r«, Cera = Aria del volto. Fa* la 
—, Impallidire = [*CJfere, Aria del 
volto]. CCiera*,). 

Cerebbrìacule, per isoh., Cervello l| 
Anche per isoh. Vino debole e cattilo, 
Cerbonèoa = r»!. Cereòbìcide, sf. = 
Aie Oerebbiche, m. = PraA. Ciarabbì- 
cole, f . = Av. Oiripìcchie, f. (Lat. Cere- 
vision). 

Cerecòchele, sf. Perisch., "Coocola^, 
"Ceppioone», Capo. 

Cereftfne. Persona ohe ha barba e 
capelli ispidi e incolti. Par* a vvedé' 
*nu — . (" Grifone „). 

CerefosB*, Cerfoglio = [*Cerefiione 
e Cerefuojje = Aq. Celebri], 

€7eK«Ba4fBte, Ceremònia. Com. per 
Complimento. So* dde puche —, Non 
sono persona da complimenti, Non reg- 
go alla oelia = Fa* le —, Stare sui 
complimenti = [CaMM. Cferremònìe], 
Cérle, il Céro pasquale = ["Stat. 
. aqail.„, Cireo]. (Lat. Cereu-), 



Cerine. Lo stesso che Cére, nel 2^ 

signif. 

Cèrne' (»e.), CernV (C»«*. C), Stac- 
ciare. (Lat. Cernere). 

Certfsne, Che ha colore di cera. Pr. 
del cacio che incomincia a seccare = 
[T. Cerògne, Chi sta abitualmente in- 
grognato]. 

Cer*neehe, agg. di Grano. Biondo, 
Biondeggiante. 

Cerdte, Cerotto, medicamento = 
Fig. e per isoh. Persona debole e ca- 
gionosa, " Cerotto „, " Scamonea „, ** Ca- 
morro a, " Cónca fessa „, •* Coccio „ (| Dim. 
Ceratene, Ceratine, nel 2^ signif., 
Cocoino, Coccerello || Acer. Ceratone, 
nel 2« signif. || '^Tveratlrse, Aver tanti 
camorri. Divenire un coccio, Esser ba- 
cato. (Gr. Kerotón). 

Ceròtte, sm. Ceretta, per i capelli. 
Cerretane, Argilla. — pettine, o — 
morte, Argilla inetta alla vegetazione 
perchè molto compatta e sterile. — 
Jendile, Argilla disgregata, facile a la- 
vorare e adatta alle colture. (Nell'A- 
scolano, Cerretano, Terra marnosa). 

CerrUe, sm. Frastuono ohe fanno 
pia persone, e spec. donne e fanoiuUi, 
Cicalio, Brusio, Cinguettio, Passeraio, 
spreg., Buscherio, Bordello. — de paS' 
sere, Passeraio. 

Cerrlte, sm. Panno grossolano, di 
color verde scuro, usato dai contadini 
per far cappe, mantelli = [Nei prot. 
not. ant., spesso, Cerro, LenzoU di cor- 
ro. Mantili di —. Oamiscie da donna di 
— , con maniche di legalo, Mantiere di 
— . Mantricchie di —, Tovaglie di — ]. 

Cerrnte, Peloso, Setoloso; Con ab- 
bondanti e ricciuti capelli = [0. 1680: 
Una manta oerruta daWuna parte et 
V altra], 

fJèrte, sf. Besta, Quantità di agli 
o cipolle legate insieme pei gambi = 
*ITa — de savecicce, Molti rocchi di sal- 
siccia insieme uniti = Fig. *Na — de 
/ijje, Molti figlioli = [Ar. Scìrte = 
Ort., A., Cast. C. Bìsté = €. m, A. Ore- 
ste], (Lat. Sertum), 

Cerùteeiip, Chirurgo, " C ernsico „. 
Cerve, *Cèreve, Acerbo. Fig. Di ra- 
gazza. Giovanissima, Sul primo sboccio. 
Cervecale (C. fc), sf. pi. Le pietre 
che formano gli stipiti di una porta, 
o ohe incorniciano un' apertura sul 
suolo. 

Cervecòchelef sf. Lo stesso che Cere- 
còchéle, ved. 

Cervèlle. «Cernvèlle. Com. nel 
plur., «ClnrvèUe = Per isoh. — da fa* 
cataste, o gluriése, Cervello svolazza- 
tolo, Uomo leggiero =s Je s' d magnate 
le — la hatte, É uno scioooo; É rim- 
• minohionito = Té* lu — de la haUine, 



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162 • 



cer - chi 



Ha cervello quanto un grillo, È un 
tapino; un imbecille; minuzioso = Je 
8' 6 *nnacquanite lu —, È imbecillito, 
rimminchionito = Fam. §tatU 'n —!, 
Conservati, Biguàrdati. Fa di star be- 
ne ! || Carrelline sm. pi. Cervelletto, 
la Parte poster, del cervello = Bisbe- 
tico, Che facilmente imbi22isce || €•■*- 
TelldM«y Uomo di gran talento, Testa 
quadra. 

Cervine, Grosso serpe. CCervona*^). 
= Fig. Persona gagliarda ed ardita. 

Ce8d% Scapezzare, Capitozzare = 
Tosare una siepe || Cosate, Capitozzato 
= T. Cesate, sf. Strage II C««a , nello 
"Stat. mun. di Ii.„, Potatura. Che sia 
concesso per qualunque Casa salme due 
di cesa, e tenendone più, paghino U 
ter raggio alla Città. = Nomi di con- 
trade, comuni e villaggi : Cesa («., Pai., 
ClTlt., C. tr.); Cése, sf. pi. (Fallo, 
Borr., Rolo, WLomt.. Fara •. 91., Roc- 
ca a. e., Fom). Nel Teram. Cesa di 
Francia, casale ; Cesano, villaggio ; Ce- 
sa, id.; Cesena, id. NeirAquil. Cesa- 
proba, Cese; Cesaventre, fraz. di oom. 
Cesquajje, sf. Queroiolo. PI. Ce- 
squéjje = "Stat. mun. di T.„, Cer qui- 
tta Il Cesquajjole, sf. Camedrio = lia- 
ma, Cercujjóle = A4. Quercignóle e Ca- 
mèdri. 

Céite, sf. Paniere, con o senza ma- 
nico a ponte = [*Cj'e8té]. 

Coitine; nel plur. Cestine e Ciste, 
sm. Ceste in forma di cassette, da ca- 
ricare a basto sul dorso de' somieri 
= Fig. Rónibe^ le ciste, Annoiare, " Bom- 
pere i corbelli „. 

Coitdno, sm. Acor. di Cèste, ved. 
= Ténghe la còcce gnS *nu — , Sono ao- 
oapacciato, intontito ; ingrullito = Te- 
sta con gran volume di capelli arruf- 
fati = Gabbione, a forma di spola, ri- 
pieno di pietre e di ghiaia, che si col- 
loca sul greto di un fiume (d'ordinario 
in gran numero, l'uno accosto all'al- 
tro) per difesa dalle inondazioni o per 
opere di colmata. 

C^iAùnlo, Testuggine, Tartaruga = 
Tumore che viene al collo delle bestie 
bovine = Fam. Di donna che ha i ca- 
pelli arruffati, dicesi: Pare 'na —, È 
una soarmigliona. Cfr. Coitone, nel 
80 signif. 

CotA, Città II Citadlno, Cittadino = 
[•* Stat. mun. di T. „ : Tanto, citadino 
come forastiero =' " Stat. aqall. „ : Quel- 
li contatini chef acessino o, Noze 0, Mor- 
torii, in la Cita, debanolobseì*vare dicti 
Capitulj ad unguem, corno IJ citadinj]. 
» Cet«inao, Che dà all'acido, Acidet- 
to-ino. 8a —, Sente d'acido. 

*Cotème, Cisterna. (" Citerna „•). 
Cito néro (R.), n. di contrada. 



Cétre, Cedro. (Lat. Citru-) \\ Colrl- 
no, Cetrévne, Cedrino Gialliccio. 

Oetrtfno, Cocomero = [At. CocÓm- 
mero], 

Cetrnnèlle, Cedronella, Melissa. 

Ceroso. Com. nel plur., Cìveze, Con- 
dilomi acuminati || Cèuze, Gelso = At. 
2Ìèuee. Yed. Morlenle. 

Cerilo, *C1 urlio, Civile = Sm. Uf- 
fizio dello Stato Civile. Palazzo muni- 
cipale il *HfflareU', Incivilire. 

Ceralo, agg. di Pane fresco. Soffice, 
Manevole. Ved. CècuU. 

Che, Pron. reL ind. Che = A cui. Al 
quale. È ccóse — n*n gè pH fa* nxende. È 
'n Óme — n*n gè s'appó = Sost. A Ógne 
mmineme — , Per og^ni minimo che, Di 
nulla nulla = Di che. — ppavura hi 9, 
Di che temi? = Interrog., per eufon. 
(il D'Ovidio opina che il d sia un es. 
di d finale superstite: quid), Ched df, 
Che ha?, Che vuole? Ched éf. Che hai. 
Che ti senti; Che dici? E cched é cched 
é. Che è che non è, E ora. Intanto? 
Quést' e cched éf, Che cosa ò questo? 
[Cast. C. Pecchedéf, Perchè, Per qual 
motivo?] = Con. — 'na mane, Con una 
mano. ^N Umbre — mmé. Insieme con 
me = In. — *nu mumènde, In un mo- 
mento. 

Checóne e CRiicóne (Cast. C), sm. 
Grossa chiocciola. (Cfr. " Conca •„ e 
«Coohiglia*„). 

Ciioeùniaaoro e Cbooùniaaolo, sf. 
per isoh., ** Coccia „, Testa. 

Chela, Cii* la, Cla, pron. dim.. 
Quella, — case, Quella casa. 

Cheljendre (So.), sf. pi. Le prime 
gemme degli alberi. (Cfr. lat. Calien- 
drum). 

Cliollé, Colei. Quella donna = [Quel- 
le = Ch, CuUé = Ort. OheUJe]. 

Clielu, Cli' la, Clu, pr. dim. Quel- 
lo = Col, Con lo = [P. CuUé = Pop. 
CuJJe = A4. Quìjje]. 

Cbooaoad, prep. interrog. Perchè? 
— ne' mme le dif, Perchè non me lo 
dai? = [Pai., P.'", Rarr. Cummó = 
Fr. Cummù]. 

Ciionnnvbo, Chiunque. Qualunque 
cosa. Più com., BTnnvbo. .., ved. = 
[Ohenunghe e ChedungTie], 

C tiesse, Codesta donna = [Quésse]. 

Cboité, Questa, Questa donna = 
[Quéste = Cb. Custé]. 

ChettrÓle, sf. Paiòlo. (Lo stesso, seb- 
bene forma dim., di Catture). 

Chevjejje (Pai.), Nessuno. I^n gè sta 
—, Non c'è nessuno = An. Ógne — . 
Ognuno, Tutti. (Aret. •* Ohiuvègli „). 

Chi, Chi, Quale persona? = [Per 
eufon., Chide, nel genit. De chide jéf, 
Di chi è, A chi appartiene? Cfr. Ohed, 
in Cbo]. 



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chi 



163 



ClilA«elilere, Chiaochiera = Dice- 
ria = È 'na — mòrte, È una fandonia: 
É cosa da nulla. C^é remaste *na — 
morte, Ne rimane, N'è rimasto pochis- 
simo ii Bim. Ctala«ehl»rèlle = Bo- 
buccia da mangiare ; Masseriziole || 
Clil»««lil»rétte, GMaochierino = [T. 
Ohiacchiaréaae , sf. Chiacchierina] || 
Clftla««kl»r4fMe, Chiacchierone, Gar- 
rulo, Farabolone||Clil»««lil»rA', 
Clila«ekl»rUi(^ Chiacchierare II Ohiàc- 
chier* e ppataracchie, Ved. Patarao 
cìiie. 

ChiachjUe{CU,), Babbeo = Specialm., 
Chi poco vale in una professione o in 
un'arte, Bad^otto (Pare, da Satellite-), 

Clilavdèlle, Soletta della scarpa. 

Chiane, aw. Piano, Adagio = Non 
meno com., A — . Fa* a —, o a — a — , 
Fare, Andare, pianino, pian pianino. 

ChianeUine (Orft.)> Cestino a forma 
di cassetta, per mettervi pesce o altro. 

ClilAppe, sm. Fune. Nei modi volg. 
Kghe *nu — ^nganne, A viva forza, Col 
cordino al collo. Vd da fd' nghe *nu — 
^nganne!, L'à ^da fare per forza, mal 
suo grado = E 'nt* — de ^mbiae!, È una 
corda d'impiccato, una forca, un certo 
figuro, una lamaccia, un amesaooio = 
[A. Capj^]. (Lat. Capulum = "Cap- 
pio*,., Capestro) || Dim. CtilaypetUIe, 
e CliiayplMe, Monellaccio, Furfantel- 
lo, iron., Bel figurino. 

ClilAppere, Chl»w»rtlle, pi. Cap- 
peri = [T. Scappucce e Seapparucce], 
(Lat. Cappare-). 

ClBlapplne, Pino marittimo. (Lat. 
Sapinu-). 

Chiare, agg. Chiaro = Sm. Nel 
gergo^ Vino. Je piace lu — . Anche: ... 
Banda Chiare, È un " moscione „, 01i 
piace il " mommo „ || Dim. Ctalararèl- 
le, agg. Alquanto chiaro il Chlarftnie, 
sf. Nel gergo, Imbriacatura. Nel modo : 
èta 'n — , Esser briaco, sopraffatto dal 
vino II * Nghivvraniate , agg. Ubriaco, 
Briaco. 

Chiarétte , sm. Piccola fiammata. 
Pìjjete *nu — /, Prendi una fiammati- 
na, una scalducciata. 

Chiarì', assol. Nel gergo. Bere il 
vino a iosa. Ha chiarite. Ha bevuto, È 
ubbriaco || Fig. Chiarì' le mesèrie, Pas- 
sare da povero a ricco, dalle strettez- 
ze all'agiatezza. 

Cliln»se, Chiasso = Fa* ~, Fa* lu 
—, Fare il chiasso, del chiasso. Schias- 
sare Il CltlnsAtfse, agg. di Colore, Or^ 
nato, e sim. Vistoso, Troppo vivace. 
Sfacciato. 

Clilntre, sm. e *f. Gelo, Crosta di 
zucchero cotto a giulebbe, di cui si ri- 
vestono alcuni dolci. É fatto anche 
con chiara montata e zucchero. 



CiilAtte, agg. di pers. Grasso pinzo, 
pinato, granito. 5ta' —, Esser... 

ClilAttllle, sm. pi. Piattoni = [Aq. 
RóUe, sf. pi.]. (Forma dim. di Blatta). 

CblAvA*, Tirare, Ammenare, Dare. 
— 'nu pacche, *na bbòtte, *na càvece. 
Vibrare, Tirare, " Consegnare „, uno 
schiaffo, un colpo, un calcio = Imper- 
son. JT.d chiavate *nu dulore déndr'a la 
còaae, Mi ha preso, Ho sentito, un do- 
lore nella coscia. (Da Clava; come Lan- 
ciare da Lancia) || Clill»T»rliie, fam. 
agg. di Cavallo. Che nel camminare fa 
dei movimenti bizzarri e spara calci. 

ClilATe, Chiave. Chiava cóndre, Con- 
tracchiave, Chiave falsa = La mappe 
de la —, Gl'ingegni della chiave = 
Vutd' la —, Girare. .. = Catena, Ve-ga 
di ferro, che collega due muri. 

Ctal»Te«tfii«, fam. Ciabone, Blate- 
rone ; Abbondone, Chi nel parlare in- 
grossa la voce per darsi tuono e per 
sopraffare altri con parole, ma poi è 
un da nulla = Volg. Bordelliere = Sf. 
Donna di mal affare. Nello stesso si- 
gnif. Ravelldne, ved. 

Cblavlne, sm. Chiave per aprire 
l'uscio non inchiavato ma chiuso col 
saliscendi o con la serratura a sdruc- 
ciolo. 

Chìchere, Gheriglio = C«r. CucurU' 
mìje = Pr»t. Chichelechì = Av. Chec- 
chelecché. (Pist. " Chicchirichì „. Pare, 
da « Chicco „) || Chìchere (Art), Omic- 
ciattolo menno e becco. 

€tal«liere. Chicchera = Fig. Pijd* 
*na — , Pigliare un qui prò quo, una pa- 
pera, una cantonata, un granchio a 
secco. 

Clil«her«««ht, voce del gallo, Chic- 
cherichl = Per isoh. Oggetto piccolo 
soprapposto a uno grande, èta gné'nu 
— . Pare ^nu, — . 

Chìchìe (€»Bt. C), sm. Cappa, di nocL 
Ved. Chìchere. 

Chìchirijd\ Il Cantare del gallo. . 

Chiqiarae, Bi tenersi offeso. Avere a 
male. (Cfr. '^ Schiso „). 

Cliléreehe, Chérico = Sf. Chérica. 
Ved. €réte«he. 

*Clil«r«lile, Cérchio. PI. Chjrchie = 
[Chjerchie]. 

Chléte, città, Chièti = [Chj'ete =? 
».a Eaf. Chjte]. 

Chigna (Moni., ral.), aw. Come, A 
guisa. — 'nw cane = Quanto. Vide — 
le sacce 9, Vedi se lo so, che lo so ! || Se. 
Chiuda e 'Nda. — *nu cambanjezzu, Co- 
me un campanello. — é jite 9 , Come è 
andata? — jàìme, Come andiamo. Co- 
me stai? = Quando. 'Nda ce fo *na 
^nzégn* aUundanate, Quando si fu un 
po' allontanato || B»rr. Chindra. 

CblK>«, Bm. Ciò che caratterizza il 



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chi - ola 



maschio. Cfr. (|iiiUe = [Cast.C. Ghigne, 
lo stesso che «laljje, ved.] || CblvnA', 
nel gergo, tiene dal signif. del sost. 

Ohìnghere (R.), sm. pi. Jticd\ Fa', a 
— , Tirare con le noci a un soldo bili- 
cato su d'una punta. 

€bltf«lile, sf. Calzare contadinesco a 
foggia di sandalo = Ciabatta; Scarpa 
vecchia, che si adopera per ciabatta = 
[Air. Ciòcere]. (Pist. "Ciòcia „, Scarpa 
da casa = Lat. Soccu-). 

Chiòchiere (C. tr.), sm. Turacciolo. 
Cfr. Tùtere e Tòtere. 

*€lil6ppe, *AleTa««e, Pioppo = 
Fa* lu —, Restar senza bere, nel gioco 
della PasaatUle. Anche, Fa^ V élme. Ved. 
Dime. = [s». Eur., A. Plòppe = Oaard. 
Anelucce = Ijuc. Livuca = Misi. Ai- 
bere, Arbere], fPopulus alba. Linn. = 
" Chioppo „ è anche, idiot. tose. = " Àl- 
baro*„, spec. di Pioppo). 

Chiòrce (Pai.), Torcere || Chiòrte, Ei- 
tòrtola. 

Chibspe (Ori.), fam. Ragazza ben 
formata e sana, Figliolona. É *na bbU- 
la — ! (Sicil. "Ciospa^, Oanza = Pist. 
"Ciospo„, Uomo che ha delle preten- 
sioni galanti). 

Chltfve, Chiòdo = Nel pi., Chiuve, 
fam., Danari. (" Chiovo*„). 

Chiéve (Se.)» sf. Fascio di legna 
verdi. 

Clilite, pi. di Questo. Questi. 

Chi ueb lare, Venditore di ooio da 
farne chióchU, ved. = Fig. Villano. 

""dMlnmie, Ciurma = Cricca. 

Chiusa, n. di contr. in R. e altrove. 

ClMlaTlBe, sm. Gufo = [Persona ma- 
gra e bruttina, che ha gli occhi spor- 
genti e il naso a becco]. Ved. Chiéve 
in Acchldle. 

Chjebférchle, Cicerchia = [OhJ- 
chjerchie]. 

^1, Si. Ha ditte ca —, Ha detto di 
si = Ca —!, Ma si. Si bene \ ^ Fa' — 
e nnb, Tentennare; Ciondolare, Don- 
dolare = Per influenza della tonica 
che immediatam. precede, si rinforza 
in Sci. E 8CÌ, E si. Si, Ma si! = [Qì, 
Sci, Cine = rrat., 9. Qeine = R. Cibine 
= Toeeo, Qiuine = R. Qiuòine]. 

^t, 2* pers. pres. ind. di " Essere „, 
Sèi = Per influenza della tonica che 
immediatam. precede, si rinforza in 
Set, Qi viète? Che sci viste f 

€Iii, €elA, voce per chiamare il por- 
co = [Cib, Cc'ib = Ca». Ggi = Pese., 
Ccichì, per chiamare il porco piccolo, 
Oleico, il grande = At. Zzé, ccichì = 
Pa». Ccicu = T. Zollami]. (" Ciacco *„, 
Porco). 

Clabbòtte, sf. Galla, Gallozza, E- 
Bcrescenza di alcune piante = Sm. Fig. 
e spreg. Ragazzo piccolo e grosso, Cic- 



cione = [Enfiato; Bol'a, Vescica, che 
viene sulla pelle = Alf. Oiammbtte]. 

Ciàbbre, spreg. di Labbro li Ciab- 
brute, Chi, Che, ha labbra grosse o en- 
fiate. 

ClAeee, n. fanc. e soherz. Carne, 
" Ciccia „ Il Claeeldne, " Ciccione „, Per- 
sona molto grassa 11 Claeolu te, " Cic- 
cioso „, Grassotto. 

Ciàcciu (Aq.), agg. di Persona o Co- 
sa. Sudicia; Brutta; Spregevole || Ciac^ 
Clóne (Cast. C), Sudicione = T. Abboi^- 
raccione ; Artiere poco pratico del suo 
mestiere. 

Ciaciarbtte (Ar.), Ragnatelo = Spau- 
racchio. Ved. Maciarbtte e Maciuce. 

OiaciÓ, Cuccù. Fa* —, Far cuccù, 
quell'atto ohe si suol fare ai bambini 
nascondendo il capo e poi mettendolo 
fuori. 

Qiaciéne, voce carezz. di Bimbo gras- 
soccio, granito. Ciocino, Ciccione = Di 
donna giovane. Cecina. (Cfr. sen. Qìò- 
eia. Ved. ^lòMe). 

Ciaffóne, Chi opera alla peggio, Stra- 
falcione, Acciarpone |} Acciaffund', Ope- 
rare senza cura e senza regola, Accia- 
battare. 

Oiafé - Clafl - e Celndre , parole 
che accompagnano le tre spinte ohe i 
fanciulli danno con l' indice destro alla 
galla o al nòcciolo che deve entrare 
nella fossetta nel Gioco a galle = 
[Berlicche - Berlbcch - e Tocc' a la ca^ 
vbcchie]. 

ClafrèUe, fam. Babbeo. Ved. Oafjerze. 

Ciàive (C. rr.), Becchime. ("Civo*,,, 
Cibo). 

Clalandre, sf. Tessuto leggiero, ra- 
do = Vestiociola, Abito di tessuto in- 
consistente = [T. Rota degli arro- 
tini]. 

Cialjefeche (Ari), Bestia (bovina, ca- 
vallina) grande ma scarna. (Sembra, da 
" Bucefalo „). 

CiaUbrche (C. te.), Accattone, Men- 
dicante. Cfr. Sciaiuorte. 

Cialóne, Chi veste alla sciamannata. 
Sciattone, Sciamannone = T. Sciocco- 
ne = Toeeo, Calùoje, Sciocco. (Lat. Oa- 
lone-) II Ciàlbrne (C. Tr.), sf. Donna 
sciatta ; negligente nel vestire ; su- 
dicia. 

ClambAmbele , e Clanirlambre , 
sm. Pene del maiale. Anche, ma meno 
oom., ClambdMe, e dim. ClaaAbanèl- 
lo = [c. fr. Ciambambéle e Ciarambam- 
béle = Pai. Ciangiambre = T. ilfen- 
gidnghele = «. Uangianne = ClTltaq. 
Pingiàcchie]. 

Clambaoe, sf. Moscione = Fig. 
Ciambana de vine, o Mtu:h\jja de vine, 
Pecchione, Moscione, Beone.=[Cb.,Car. 
Ciambane, A.r. Zambane, Zanzara], 



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Ciambane (Cel.). sm. Je —, il Fango. 

Clambanllle, sm. pi. Mosoerini = 

Sensazione di corpi svolazzanti, che 

proya olii ha male agli occhi. Lucciole. 

Me fa le — rùcchte, 

Cl»mb«lle, sf. Sorta di Pasta, di 
forma circolare, fritta = [Cialda, chia- 
mata anche, in molti luoghi, Pezzétte, 
sf., e in qualche altro, dalla forma del- 
l' impressione, CangeUate, sf. = C. fìr. 
Ciambanètte e Ciamhìlle, Focaccina di 
farina di frumento o di granturco 
cotta sotto la brace = Ort. CìambèUe, 
e anche Ciabbtiotte, sf. pi. Piccole mas- 
se di pasta di granturco fritte = Nel- 
l'Aqull., CiamblUa è quel che nel 
CMet. chiamiamo Taralle] || Ciam- 
bèlle, sf. Scarpa vecchia che si ado- 
pera per casa. Ciabatta. Yed. Cian- 
4lèlle. 

ClamMne, Grilletto del fucile = 
(C. fr. Sbilenco, Chi, Che, ha le gam- 
be storte. 

Claiabrtfne, nel pi. Clambmae, 
sm. Scarpacce, Scarpe grosse e mal 
ffttte = [A.r. Tanghero, Minchione. Ved. 
Zambre]. 

Clammajtehe, C^òcciola. — nude, 
Lumaca. Per isch.. Bambino alle fa- 
sce = [Cb., Pe««., At. Ciammariche- 
ruche = Aq. Ciammarìca = To««o, 
Ciammàrmche — A. Ciambariche = C. 
». A. Ciambajjiche], (Gtr. Kampa-'likoa), 
IjDim. ClammafehéUe, sf. ScaV a—, 
Scala a chiocciola, Chiocciola || Acc. 
Clammal«tf ne , Chiocciolone - ona » 
Per isch. Bambino-a alle fasce = Volg. 
Becco, Marito di donna infedele. 

C«awiOTattii<ì'(»lan.), Gingillare, Per- 
dere il tempo in cose da nulla. 

Clamtfre, sf. Infreddatura. 

Clandèlle, sf. Donnicciola del vol- 
go linguacciuta, di modi liberi, arro- 
gante. Ciana = Frasca, Fraschetta, Ra- 
gazza vanerella = [Pianella, Ciabatta. 
(Pist. " Ciantèlla „) ] I| Clandelltfae, 
Bighellone, Gingillone, Girellone ; Ba- 
loccone; Sbuccione II Clandellate, sf. 
Ciana ta. Atto o Parlare da ciana. 

Cianfrina (Aq.), Donna leggiera, li- 
bera, ardita. (Cfr. ^ Soiambrinare „ , 
Mostrar ciò che in camera si puote. 
Fakp., Voc. dell'uso tose). 

Clansajtfne, Ciangottone. (Cfr. 
** Cianciuglione „). 

Clansanèlle, Gancetto per ferma- 
re o attaccare o dar di piglio a og- 
getti, Bampino. 

Ciangarelle, sm. Badice della canna, 
e propr. Cann occhio, il Ceppo delle 
barbe = Zoppetto; Trimpellino. 

Ciancile, Gamica, "Cianca„. Té^ bbó- 
na hangh' e ttrièta — , È una buona 
forchetta = JMtte' la — , Fare gam- 



betta. [Métf la cianghétte = V., Métte' 
la caciambe], 

CianffbéCie, sf. Ba22a, Mento spor- 
gente = [Dim. di Clansbe] = Specie 
di pesce || Clanstaettòne , sm. Chi ha 
gran baàia. Bacione = [Aq. Chi ha le 
gambe lunghe e con poco garbo le 
butta via camminando]. 

ClansblJA', Ciampicare , Cammi- 
nare a stento e quasi barcollando ; 
Bancheggiare , Camminare trimpel • 
landò. 

Clanstalne, Zoppetto; Trimpellino, 
Cempennino. 

Clauffl Ambre. Yed.Clambambele. 

Clanvlanllle, sm. pi. Bernoccoli e 
Appendici del collo del tacchino e della 
capra. (Lat. Cincinnulu-. " Cincinno *„). 

Cidngole (P.«*>) , sm. Cancro della 
lingua. Term. dei pastori. 

Clans^n^f Ciampicone, Chi cam- 
mina vacillando e a stento. 

^laanaClenre, Altalena = [Torr. 
Sciangulafìcure = Colled. N'annacìcure 
= ©., Ort. Qiannavelle — Ch. Qenna- 
vW,e =r Fo«B. QiannavXcule = C. •. A. 
Sciannaimcule = B. Qionnaranne || V. 
Qiùnnele = T. Qiùnghele = Cast. M. 
M. Cidndre = Car. Q'ènneche = Cast. 
C. Recènnele — p»i. Qembre = Pett. 
SJemble = Pa*. Sdmmeri = Quella che 
si fa con due travi: Pai. ValecarUle 
= Air. CavuUe = p.«o Titarozze], 

^Iftune, Zana, Culla di vimini, per 

10 più senza arcioni, usata dai conta- 
dini. Quella di legno, o d'altra mate- 
ria, usata dai sfgnori, è chiamata CH- 
nele = [R., B. Qiònne = li. 1675: Una 
scianna indorata \\ Aselaniui', Cullare. 
Più com., AnnaueeA*. 

Ciapagne, sf. Nel gergo. Forte ub- 
briacatura = [T. Cipìcchie]. 

Clappardne, Yed. Raeolappeltfne. 

Clappe. Clappétie. Yed. Celappe. 

Ciapptne, sm. N. di contrada fra 
Torre dei Passeri e S. Yalentino. (Il 
comune di s. Yalentino sorge nel luo- 
go dov'era l'antica Zappina). 

Ciaraf eliòne ( Can. ) , Scerpellone, 
Farfallone, Errore grossolano. 

Ciaraffune (Man.), sm. pi. Larghe 
falde di neve. 

Ciaralld' (A.T.), Ciarlare, Cicalare. 

CiaraUe, Ciarlatano. Poco com. Yed; 
'IVslaralM*. 

Ciaramelle (V.) sf. Oboe rusticano. 
Cennamella = €a»(. C. Ciarammelle, 
sf. Zufolo fatto con scorza di ramo 
verde. 

Ciaramelle, Yed. in Clarmarèlle. 

*€laraplebe, sf. Zanzara |j Brinata 

11 Forte ubriacatura II Infreddatura. Pijd* 
'na — , ** Pigliare una marmotta „ = 
[T. Carrapine", sf. Brinata. Leggiera 



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sbornia. (Lncoh. "Carapignaren; Con- 
gelare il sorbetto). 

Clareftlle, sm. Fiore della quercia 
e del noce => Ciasonna delle appendici 
carnose del collo della capra =s [Probo- 
scide del tacchino] || Nel pi. *OiarciUe, 
Oerobietti d'oro coi quali si bucano i 
lobuli delle orecchie = FaveUd' soW a 
lu ciarcllle, Dire una parola all'orec- 
chio, in segreto = Nel pi. Bargigli, 
Bargiglioni. (Lat. CircellU'). 

€l»r«laUe, Tartaglione. Ved. Tar- 
♦•iJ©. 

€l»rei»T»JL|«. Lo stesso che €lar- 
«lajije. [Aq. Ciaciamajju] '\ Sf. Pao- 
chiuco, Intruglio; Panicolaio, Molte 
cose, persone, messe insieme alla rin- 
fusa = [Cab. CiacciamaJJe, sm.]. 

CiardiV (C»»t. C), Bubare, Levar 
di sotto, in modo galante (Da "G^iardan). 

Oiarfate (Cast. €.), Granfiata = Ma- 
nata. 

Clarfffelle, sf. Per isch., Cappello. 
Pare la — de W àaene ! 

Ciarfósa e CianfrÓBa (Aq.), Don- 
netta vanitosa = Dim. Ciarfoa€tta. 

Ciarla', Ciarlare. Qualche volta, 
volg., per " Parlare „, Discorrere. 

Clarlòtte, Pezzente = [Par. FroU 
lòtte], 

ClarmarèUe, Farfalla; Farfalli- 
na-o = [Ciaramelle = Cast. C. Ciam- 
mar elle — Ari, Ciavularllle = Palomi». 
Cingiarìcule = Ar. Giuppecarèlle = 
Pa». VolanglUe]. 

Clarnie, fam.Sf. Parlare insintiante, 
affettatamente premuroso, per scopo 
di trarre chi ascolta ai propri finiti 
Clarmatare, Ciurmatore; Ciarlatano 
Il Ciarmande, Saltimbanco; Ciarlatano 
li ClarmA*, fam. Aggirare, Ingannare, 
con parole artificiose 11 Clarmaréece, 
sf. Cioaleooio; Bisbiglio, Pispillòria; 
Discorrio nel quale si complotta = 
Passeraio, Cianio, Eumore clamoroso, 
qual sogliono fare piti donnaccole riu- 
nite. 

CiarraZciarre, (C. ftp.), mo. aggettiv. 
Colmo, Pienissimo; detto di vaso em- 
pito di ^liquido fino all'orlo, a bocca. 
'Ku hhecchjere de vine — . Lu fiume va 
— . = T. Ciarref agg. Pieno, Colmo. 
darre darre. Pienissimo. Ved. Ac- 
ciarrd'. 

Ciarròcche (e. tr,), Ciocca, Grappo 
di frutti attaccati allo stesso ramo = 
Grossa spiga di granturco. 

Ciaralle, Cilindro di pasta cotta al 
forno casotto la brace = [P.«o CiariSlle, 
sf. = Air. Ciaruìle, Grullo, Citrullo, 
Imbecille [= Pese. Ciaruìle, sm. Ci- 
lindro di pasta formato a cercine o a 
spira = C. •. A. CròUe. Ved. Pizzerul- 
le] Il AeclamllA', Formare a cilindroj 



la pasta. Per estens., anche altro. Cfr. 
Ridile. 

"'Clasebepedane, Ciascuno ; sempre 
dopo Per, Pe', 'Na lire pe* — . Com. Ped 
une = [V. 1578^ Oiascaduno]. 

Ciaspe (Cast. C), sf. Mano grande e 
rozza = Cesto delle piante erbacee. Ved. 
^Ngiaspd'. 

Claiiée e Clatté, n. di pers. Cettòo 
= Dim. Clatiltfle. 

Ciavajje, Cianciuglione, Balbuzien- 
te = T. biava jjd*, Balbettare. Ved. 
*Ngiavajjd*, (Cfr. toso. "CiabarOn). 

Clavarèlle, fam. Pan lavato ; Pan- 
zanella Il Fam. Donna ciarliera e vana ; 
Brachina, che trova il suo gusto a oc- 
cuparsi dei fatti degli altri || Fam. La- 
voro breve e di poco conto. TS* ffa^ 
*na — , È occupato in un lavoruccio. 
Chiaa* i ~, Codeste sono bricciche, la- 
vori da nulla = [C. fr. CiavarìUe e 
CiafardW,e, nel 1» e 2« signif. = Ort. 
CiavedlUe = P.»® Caudj'eUe, nel 1® si- 
gnif.]. (Pel 2<> signif. del tema, cfr. tose. 
-Ciaba„). 

€?lavarre, sm. e f. Vitellino, Boc- 
cino, Mucco; Vitella che non ha più 
di un anno = Agnello, Agnella, nel 
primo anno = [Ariete, Montone = Fig. 
e volg. Becco, Pecore. (Gr. Ckimaroa)]. 

Ciavattartje, fam. Sf. pi. Bagat- 
telle, Ciarpe, Bobucce di poco o nes- 
sun valore = Frasconaia., Addobbi af- 
fastellati senza scelta nò ordine = Gin- 
gilli, Oggetti di poco valore e di puro 
ornamento. 

Clavatte, Ciabatta = Volg., ha pu- 
re signif. pornograf. [V. Chiandèlle]. 

Clavattlne, Clavattone e Accia- 
vattatore. Chi esercita male l'arte sua, 
Ciabattino, Sciattino = Chi fa le cose 
alla grossa. Acciarpone, Acciabattone, 
Abborraccione. 

*ClaT6cohe, vezz. di Bambino gras- 
soccio. 

CI Arnie, ClAvele e Cl»nle, sf. Gra- 
mola. Piii com., Mansti^ele = Fig. 
Cicalone, Chiacchierone. Par* a wedff 
*na —! (Lat. Tabula^). = [Toece, Gfkz- 
za, Gazzera = Ari, CiavuHarVle, Ch. 
Ciavulétte, Farfalla diurna] jl Acer. 
Cfav alone. Cicalone, Ciambolone, Ab- 
burattone, Battola = [Cli. N^év* a ccia- 
vulune, pòche dure, prov. Neve a lar- 
ghe falde (a farfalloni), poco dura]. 

ClavelA' e ClavellJA', Gramolare, 
Fiaccolare il lino per stigliarlo = Ciar- 
lare, Cicalare, Ciabare, Ciambolare, Ab- 
burattare. 

Clavnlatnre, sf. Canapule, Lisca 
del lino o della canapa. 

Clbl»e, Cibo = Appetito. Ha pèrze 
lu — . Té* Zw — ? = Stomaco, nel signif. 
di Besistenza a vivanda grave o nau- 



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seosa. N^n gè ténghe lu —, Non ci ho 
stomaco, Non mi va!|€ÌbbA'. Nel si- 
gnif. di Dar cibo, Nutrire, non ècom. 
invece, Dd* a mmagnd'; e, rifl., Cibarsi, 
Magna* = Fig. —'na fessure, Intasarla, 
Chiuderla con cemento; Binverzarla 
con stecchine di legno = Binverzare, 
Biempire con ischegge di pietra il vano 
che resta tra pietra e pietra nel mu- 
rare e nell'acciottolare ,| €lbb»i«, agg. 
Sazio = Fig. e spreg. Migliorato di 
condizione ; Biunto, Bimpannucciato. 
Anche, Arectbbafte — [V. Accebbite]. 
li Clbbl^rKe, fam. Beerino, Mangiaretto, 
Desinarino, che si fa dopo finita una 
funzione sacra. Arr^sce da la cchiés^, 
e vva ffa' lu —, Escono dì chiesa e 
vanno a fare un mangiaretto. 

Cleeandane (Francesco Antonio). 
Nella maniera: Ègné —, de cènde defitte, 
je ne manghe vune, È come — , di cento 
difetti gliene manca uno, È un coccio, 
un camorro. ("Cicoantone*„, Buffone). 

Cicce (Cast. C, re««.), Cicciu (Aq.), 
Germe del chicco del grano e degli 
altri semi, nonché degli occhi dei tube- 
ri e delle piante II Ciccid\ Impiolare, 
Germinare || Reciccelijd' ,Riciccid' (Aq.\ 
Buttar di novo, Dar fuori nuove messe. 

CiccÓfiò (». Sub.), sf. Cicuta. (Cfr. 
gr. Kóneion). 

Ciccunatz, fam. Sf. Bisciacquata , 
Babbuffo, Lavata di capo. 

elee, Ceco = Qualche volta per 
Chicco, Granello = Fig. Cunfónne* eie* 
e jfaciìde, Confondere cose diverse = 
C -i- d mangate 'nu —, [Pe' ttrS ccice]^ 
Per poco, Per nulla, Poco è mancato 
che = Nen za tene* tré — 'm mècche,... 
in bocca [. . . 'n gòrpé], È facile a sfrin- 
guellare, a ridire quel che sa, " Versa 
come un vaglio „. = §ta gné 'nu —, È 
cicciuto, Schizza dal grasso = Ce se fa 
gné 'nu — , Ci si spacchia. Ne mangia 
con molto piacere = É 'nu péde de —, 
È un cosino, un omino, " È alto ^quan- 
to un soldo di cacio „ = [Fam. E jiV a 
:Std* la majese (T. lu fumire) pe\ le —, 
"È andato a rincalzare i cavoli, È mor- 
to = Or», Céìce = Pop. Ció'ice = B. 
Ciuòice = Una quarta di ciceri. Hont. 
1632] !| Dim. pi. ClelariUe, per sim. 
'Grandinina. Ha fatte le —, "È caduta 
una grandine minuta = Le — dejiné- 
pre, le Còccole di ginepro II Ciciute, 
agg. di Grano. Che ha chicchi tondeg- 
gianti per bella granitura [| Cicegra- 
nate. Ved. Granate !| Cleemmalle, (Ce- 
ci molli), fam. Sm. pi. Moine, Daddoli, 
Lezi; Fichi, Gestri. Quande ne sa fa* 
de —! = [Aq. Ciciammujji] \\ Cteer- 
ebtAte, sf. Dolce a forma di ciambella, 
fatto di pallottoline di pasta con l'ovo, 
fritte e legate col miele. 



Clcele (Ar.), sf. Ciottolo = Endice. 

Cle«iie, e, più com., CleeMèlle e 
Cineenèlle, sm. Orciolo = [Cécene = 
H. CicarJeUe = Uno cicino per acqua. 
Moni. 1632]. 

Ciche, Ci (S. Kof., Aq., T.) OH, Cic- 
che (»«.), sf. e avv. Poco = A ccic' a 
cciche, A poco a po^o: Pian pianino = 
Agg. (To«oo, Peti. Piccolo; Minuto. 
Quand' é — /, Quanto è piccolo; minu- 
to ! É cciche ciche, È piccolissimo, ino 
ino ; minutissimo — G. Ziche, Piccolo ; 
Corto. È zziche ziche, È piccolissimo ; 
cortissimo. (Lat. Cica, Cose da nulla = 
„Cicoo*„, Piccolo. "^ Cioccio*, Cichino*„, 
Pochino). 

*Cicilijd', Parlare sommessam. e con 
riserva di una cosa = Discorrere le- 
sto lesto, fitto fitfco = Bifl. Bucinarsi, 
Correr voce li Cìcele (Ari), Bisbiglio = 
Se s^nde *nu —, Qualcosa se ne dice, se 
ne bucina, si vocifera I| Cicilére (Cast. 
C), agg. Di donna. Ciarliera. 

«Cletllje, Sicilia = [V. Pare la —, 
o *na —.', detto di un luogo dove molti 
stanno a cicalare, a schiassare]. 

Cicìndra (S.* M.* Imbar»), n. di 
contr. 

CicurV (A.), Abbonire; Addomesti- 
care. (Lat. Cicurare). 

CXfere (Frane.), sm. Tromba di 
mare. 

ClflT» e ««laflTe, sm. Sorta di fricas- 
sea = Fig. Miscuglio di cose varie, 
JPacchiuco, Cibreo, Intruglio = [Aq. 
Ziff* e zzaffe]. 

Cifftrcble, sf. Spreg. di Naso. Na- 
saccio, Nappone = [Ciafòrchie]. Cfr. 
Cam r ah le. 

Cisnèlle, agg. di Porco. Cignato. 

Clsnòtfte, sm. Nel motto: Cignutte 
de Sande Vite!, Quelli di S. Vito = 
[Frane., Ari, Facchino di marina. 
Più com. nel 'signif. di Poco di buono, 
riferito agli abitanti dei luoghi di ma- 
re = T. Duggegnòtte, Ladro di mare, 
Pirata. Per oltraggio: Abitante dei 
paesi marittimi, sopratutto di Giulia- 
nova]. 

Cljature, sf. Disposizione delle so- 
pracciglia = Piglio, Modo di guarda- 
tura. Tf *na bbrutta —, Ha un mal 
piglio; È, Sarà, un poco di buono, un 
cattivo arnese. 

€iìebb£rlie, n. di pers. Giliberto = 
[Oelitbbèrte, Ciulubbèrte]. 

Cllèrbe, Stralunato, Distratto. Jì* 
— . = [Can. CMrve ~ «. Celógne = Ari, 
Cìrie cìr'ie], 

*Cllle, voce più volte ripetuta, per 
chiamare i pulcini. Ved. Célie. 

^Clmbele, Cembalo. Nella maniera: 
Sóne lu — e bballe la cìm'ie!, parole che 
ripetono i bambini ballonzolando = 



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[T. Oechnbre, f. Cembalo = Nel ritor- 
nello di un canto fanc. ortonese, Ci- 
ciémmele], 

€;imbèrae, G-iberna ~ Fig. e volg. 
Vulva. 

Clmartfle, f. Cima; Comignolo. 
Cime t Cima = Abboccatura , La 
parte che è sopra, del vino, dell'olio, 
del caffè, ecc. — de pile, e ppedecone de 
vine, prov. La parte migliore dell'olio 
è in sopra ; del vino, in basso = Fig. 
AveséT la —, Metter su gallo, Imbal- 
danzire. = Cima cime, m. av. Sola- 
mente in cima ; Per le cime = Cresta = 
Grùmolo. (In quest'ultimo signif. è il 
gr. Kyma, lat. Cyma), 

^'Ime, agg. Azzimo. Yed. Attìnte. 
Clmeee. em. Cimice = [V. Fig. Cus- 
ai té* le le cimec -i- a la còcce, Codesto 
è uno sciocco] |, Cintecene, €ime«ld- 
»©, nomi soherz. e vezz. di Bambino 
alle fasce. (Forse, perchè, in certo mo- 
do, sugge il sangue della madre). 
^ ^ImKe, Scimmia = §ta gné ^na —, 
E magrissimo = Pijà^ 'na —, Pigliare 
la monna. Essere in bernecche. Ubria- 
carsi — L'arepijf a lu bbanghe de la 
— .', Riscoterai al banco dei monchi: 
detto di danaro che non sarà mai pa- 
gato. (Banco, sul quale giocano le scim- 
mie). ("Scimia*„. Lat. Simia). 

^Imdne.^emtfne, Simone. Sande —, 
S. Simone. Dun Gemóne, Don S. 

(?ìne, Si. Ved. ^1. Le sa — /, Lo sa 
bene, Lo sa bene e meglio. 

^Ineehe, Sindaco = [Sìneche]. 
CtBfflie, *CjenKlB«, Cinque = Nel 
pi. Li — , Il Dindo, i Dindi, nomi fanc. 
di Danaro, Danari = [Cinco scuffie la- 
vorate. V. 1573]. 

ClafflteBlrve , sf . Piantaggine = 
[Cèndenjerve = Aq. Tomacchi, m. pi.] 
Cingialone, Straccione, Sbrendolone. 
Clnsliire, Cenciaiòlo = [Cengiare e 
Cingianare], 

Cingiarìcule, Yed. in Ci arma rèi le. 
Cingili jd (Ar.), Alzare di soppeso. ìPn 
ze p6 —, 

*Cingiunarije, sf. pi. Storie, Discor- 
si o Fatti di nessuna importanza, " Bra- 
che „. 

Ciniclììjju (Aq.), Pochino, Tantino. 
Ciòcche, n. fanc. di Porco. Ved. C%à. 
(« Ciacco*„). 

""Clòeelie, sf. Nome fanc. di Mano. 
Cfr. Mangiole, 

Cll^echedé, Qualunque cosa. Quel 
ohe vuoi — [N'n io cched €]. 

€l4^e«3liele, f. Nicchio, Conchiglia. 
<Lat. Cochlea. " Coccia*,,). 

Ciòccu (Aq.), Ciòcche (Cast. C), Zoe- 
chele (Ort.), Ciocco, Grosso pezzo da 
ardere. 

CItfea, fam. Diavolo = [Pai. Cioc- 



ciò] II Ciuciarille (Ari). Ved. Blare- 
llUe. 

Qiòcene (C. fr.), sm. Fam. Caso, Fac- 
cenda imbarazzante. (Lat. Sucina-), 

Ciòffe (C. fr.), sf. Fiocco di nastro 
— T. Il fiore dei cavoli. (" Ciuffo „). 

Cidmme, sm. Gobba |1 Clammnfte, 
Gobbo. 

Ciónge (C. fr.), sf. Nel prov. Le — 
DdV VaccÒnge, Le donne inette spesso 
han fortuna nel maritarsi. ("Cióncio*„, 
Uomo dappoco, sciocco). 

Ciónghele (Bue«l».), sm. Ciottolino.' 
CI6ppe, Zoppo I! CI up perii', Zoppi- 
care I! A«clappa««e, Azzoppire [1 Clùp- 
pe «14^ppe e CI6ppe«tae elòppeelte, 
m. av. Zoppiconi = Nonostante che 
zoppo, A quel mo' zoppo. 

^Idre, Nonno = Nome che si dà ai 
vecchi in genere, come Zije, Zio, ai più 
anziani = L* d ditte —, L'ha detto il 
nonno. DàlVa sdirete, Dàilo al nonno. 
310' l5 die' a scióre. Ora lo dirò al non- 
no = Di pers. e di cosa : i? cchiù vvéc- 
chie de — /, È " più vecchio del brodet- 
to „ li ^lofld, n. fanc. di Nonno = [Si- 
re = Pai., Moni., Alf. Majure]. (Lat. 
Seniore-. Major e-). 

^Iftreve, m. Sorbo = Sf. Sorba. Nel 
^1., fig. Percosse, Botte. Ha *vute le —, 
È stato " sorbato „, picchiato = [Aq. 
SÒ7'va]. 

Ciòrne (P.«'). agg. e sost. Persona 
sciatta — Donna, ohe non pensa a quel 
che ha da fare, Dimenticona. ("Cion- 
no*„, Sciatto, Dappoco). 

^I6see, fam. e vezz., nel solo vocat. 
Sorella, Cara, Diletta. Qiòscia ine"! (Sen. 
" Ciòcie „). 

Ciòtte (Bae«k.), sf. Pietra grossa e 
pesante. ("Ciòttolo „). 

Qiòtte (Ort.), voce fanc. Bianco, Pu- 
lito; pr. della faccia e delle mani = 
In T. anche agg. di Carnagione. Fre- 
sca, rosea. 

Cipìcchie (C. s. A.), sf. Buffetto = 
T. Ubriacatura 11 Cìpt'ccAirf* (Cast. C), 
Appisolarsi, beccheggiando col capo, 
come fa ohi dorme per poco fuori 
letto. 

Cipiciómme (r. f. P.), sf. N. vezz. di 
Bambino-a. 

Cippe, sm. pi. Fuscelli = A — *, 
Gioco fanc. in cui si salta, senza aver- 
li a toccare, fra tre bastoncelli messi 
sul suolo parallelamente. (Lat. Cìppus, 
Ceppi, strum. per serrare i piedi ai 
prigionieri) || Cippe (Mont., ».* JBnf., 
Pett., P.") sm. Spiede. 

Clpptfne, Ceppo, Toppo, Tòppplo, 
su cui si taglia la carne; e quello su 
cui poggia l'incudine = [ lan. Ciup- 
pone]. 
I Clpntn«le, spino bianco = [Cepran- 



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ns — Pletrae. Ciambrane = T. Ciam- 
ì>ragne] (Ciperus longua. Lino.). 

*Clrcen»te, Consanto, Sbattuto, per 
forti dolori. Non com. I| Ciurcenarae 
(Sflan.), Struggersi in pianto, Consu- 
marsi nel dolore = »«. Sciurcenarse 
= Frane. Ciurcinìarse, Arrabattarsi. 
Circian. Fonte détti — («»mb.)t n. 
di contrada = B»rr. Colle della ceV' 
Clara, id. 

Circugnd' (Oaard.), Circondare. 
Clreajtt«, Ciroàito. 'Nu mijje de — . 
ClrljAelie, n. di pers. Ciriaoo. 
Clrre, Cjrre, m. pi. Blcoioli; Cer- 
necchi = [CJerre, Ciurlo, darcene = 
A«. Ciurri = A. Zurre]. ("Cirro*„, Eic- 
oiolo). 

Qìichie, sf. Minuzzoli di paglia = 
Capecchio = Ort. Erbe rase con la 
zappa prima di arare. (" Cincischio^, 
Bitaglio, Trinciatura). 

Gisse e Cl«ee, voce per spingere a- 
vanti o per iscacciare il maiale, Praz- 
zi 'n là = [T. Chiace^. Ved. Zìcchìe, 

€iA«le, Bambino, Piccino = Séme — f, 
O che si fa ai ragazzi?, Si canzona? 
= Cìtéle cìtele, m. av. Tuttoché bam- 
bino ; Dall' infanzia = [Ori. Citte e CU' 
tele = Aq. Cìturu, m., Cìtola, f. = Se. 
Cizze = Av., Cel. Cicitte, m. Cicétte, 
f.]. (Sen. " Citto „) !I Dim. €l(elélle-ne- 
«e, Piccino-a || Acor. €Ueloae, Bambi- 
none-a ;! Clteianie, Infanzia. ArejV a 
la — , Bambineggiare ; Kimbambire. 

Clvetandre, ^Clureiantfve, Civi- 
tanova, uno dei quartieri di Ij. 

Clueee, Ciuco , Giucco, Grullo = 
Nel signif. di Asino, non com. Addò 
iti righe lu — ?, detto a chi non ha il 
cervello a bottega || Claeeldne, Zuc- 
<3one, Bestione, Scioccone !| €lueeljAie, 
Ciucata, Asinata, Cavalcata sugli asi- 
ni. (Lucoh. " Ciucco „, Sciocco). 

Clfteelie, agg. in forza di avv. Cur- 
vo, Ricurvo, Chinato. Nei modi : §ta\ 
JV — , Stare, Andare, gobbo, gobboni; 
anche: Stare, Andare, quatton quat- 
toni. A ccòccia —, A capo chino |1 Sf. 
Nel modo : Fa* la —, Chinare il dorso ; 
nei giochi fanc. Ved. AeelaeeA'. 

Claeelielarllle, sm. pi. Castagnet- 
1», Nacchere. (Dalla forma di conchi- 
glia che hanno i due pezzi. Ved. Clòe- 
«bele = [Castagnòle, sf. = Aq. Onde- 
cola], 

Claeebelattére , sf . Bamino per 
scaldare l'acqua = Bricco por fare il 
ca€fò = Anche : Vaso di latta o di ooo- 
-cio per farci decotti eco. 
*Ciucculande, Zoccolante. 
Clueeulate, Cioccolata. *Na pògge 
de —, Un panetto . . . 

Cìuccunajje (Pai.), sf. Per isch. Da- 
nari. Té' la —!, Ne ha di molti. 



cinefile e più com., ^lu^ellétte, 

sf. Beerino o Ribotta, cho usa fare in 
campagna, speoialm. nel di dello Ce- 
neri e nella seconda festa di Pasqua. 
Clacenèlle. Ved. Cleene. 
Clnellk e Znsù, n. fanc. di Cane. 
€la elb, voce imitativa del parlare 
sommesso. Ved. Cìcele in Cieli Ijii'. (Cfr. 
toso. "Ciuciare „). 

Ciuf e, sf. Sguardo accigliato e fiero, 
Mal piglio. Cipiglio, Grinta. Fa' la —, 
Far la grinta. Aggrottare, Fare il viso 
burbero; Metter su broncio. Ved. 
'NfflafarM = Ari, Ciuffe \\ ClulTature, 
sf. Faccia sinistra, Grinta. T€' *na 
bbrutta —, Ha... 

Glaféoe, sf. Per isch. Vino scaden- 
te = Intruglio, Mescolanza confusa di 
cose da mangiare = In gener. Boba 
scadente. É *na — !, Non si pigliereb- 
be per cacio bacato = [Civkféche — Ch., 
T. Ceféche], (Cfr. Pist. "Ciofèca „, Don- 
na inetta. Aret. " Cipèca „, Uomo da 
poco. "Ciòfo*,,, Uomo di condiz. spre- 
giata). 

ClulTelA', Zufolare, Fischiare. Chi 
ciùffUef, Chi fischia? Me ciuf eie le réc- 
chie. Mi fischiano gli orecchi = [Ciu- 
feW = T. CiuffelV] || €lbirele. Fischio 
= [Ciùfele] II Clufèlle, Zufolo = Fig. 
Nel'pl. CiUifille^ Bagattelle. Inezie. Qua- 
trine nuville, va ffernV a —, detto dei 
ragazzi o di chi non ha sudato a gua- 
dagnare. [C. tr. Le quatrine de lo bbar- 
djesce, va ffer iV a cciufjfelV e ttotera- 
t6] II Clairelarftlle, Fischio di latta o 
di coccio, con cui si trastullano i ragazzi. 
[Civ fettucce] = Fischio per richiamare 
gli uccelli = [Ari, fig. Avviso, ecc. 
Ha *vute 'nu —, Ci è stato chi gli ha 
fatto sapere: chi ha rifischiato, ridet- 
to]. 

Ciuffeletelle (Pese.), sf. pi. Chicche, 
Bobucce da mangiare che i ragazzi 
chiedono per strenna il di di s. Silve- 
stro = Fig. Bobucce; Bagattelle. (" Ciuf- 
folo* „, Bagattelle, Baie). 

^Clnlefanasse, Satanasso = [Gifa- 
nasse]. (Crasi di " Lucifero „ e "Sata- 
nasso „). 

^Iblle, fam. Sm. pi. Lezi, Moine, 
Dàddoli, Gestri, Scasimi, Fichi || ^lol- 
larlje, sf. Smancerie, Leziosaggini, 
Stampite, Gestri, Moinerie H^Jlallose, 
Lezioso, Daddoloso, Ficoso. 

Ciumacche (Cas.), volg. Fatticciona, 
Mastaccona, Donna di membra grosse. 
Clamenére e Clammenére, Gola 
del camino = Lu cappelle de la — , 
la Rocca del camino = [Ciumenjere = 
T. Cimenire = S. Cemmenére = P.«° Ci- 
menìare], (Sen. " Cimineia „). 

Clunsil', Battere in maniera da stor- 
piare = Bifl. Cadere, Ferirsi, in modo 



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da perdere per tempo o per sempre 
1' uso delle membra || Ciónche, agg. 
Impedito nelle membra. (" Gionoare* „ 
Troncare ; Tagliare. " Cionco* „, Tron- 
co, Monco). 

Ciuomme (S. Kas.)f ^' ^^' contr. Li 
—. (" Ciómpo* „). 

^llire«he. Yed. SHrecbe. 
Ciùnge {Cam.), am. pi. Nome generi- 
co di Vermi, spec. degl' intestini. 

Ciurevice (C»n.), sf. pi. Glandolo 
scrofolose del collo. 

Giurie (P.), sf. Scoiattolo = Pare la 
— /, detto di bestia e anche di pera., É 
irrequieta j| Ca»1i. C. Ciurle e ZurUj 
agg. di Capra. Che non ha corna || Pai. 
Donna coi capelli arraffati. V. Ciar- 
line. 

Ciurline, sf. Donna leggiera, vo- 
lubile, Mirandolina, Fraschetta = 
[Ciurline, Distratto, Svagato = Fmne. 
Vigilante, piatte — /, Sii vigile, Non 
addormentarti]. (Da " Chiurlo „). 

Ciurluvj'ende (Cast. C), Uomo leg- 
giero, vano; che ha il capo ai grilli, 
Cervello svolazzatolo. 

Ciuréne (Ort.), Stregone. 

^insee, sf. G-iuggiolo: Giuggiola = 
[Ari, Oriègnere = Ch. fìg. Stupido, 
Giuggiolone. Sta gni *na ciùsce = Car. 
Ghiùgghieme = P.«o Ghiùgghiere = Aq. 
Chiùchiumé], (Lat. Jujuba-), 

Ciùsce^ sm. Per isoh. Il bere vino. 
Je piace lu — , Gli piace il mommo. 
Ved. ^In^èUe. 

^Insoèlle, Carruba = Fig. Nel pi. 
" Croste „, Battiture = [V. SciaUnelle = 
Pai. FafanUle = Aq. Fa'inllla — Ori. 
Carrubo e], 

^luselA', Soffiare. Nel].a maniera : 
Quatrine de itóV e cquatrine d* acquaiò- 
le, ciuace ca vàie = [Qiùscete lu nase!, 
Soffiati il naso]. 

Cintele, sm. pi. Fam. " Ciottoli „, 
" Cocci „, Vasi di terra oobta. 

Clnnéite, Civetta = Fig. Fa* la—, 
Spiare. ("Ciovetta*„). 

Clnvetélle, Cluvedlle, n. di com. 
Civitella = [duvet j elle]. 

CluvUleelie, sm« Bisbiglio, Pispil- 
loria = [T. Cevòleche, Cicaleccio = Ort. 
Ciavuche] \\ CluvaUJA', Bisbigliare = 
Cicalare. 

Civd'.'Yeà. CIbbA' in CIbbe, e Ciài- 
ve. 

Civéra ( Aq.), sf. Lo stesso che Bajar- 
de, ved. = €. ». A. Ciuvére, Cesta di 
giunchi a barella: Specie di treggia 
per trasportare covoni, erba, legno, ti- 
rata dai bovi. C Civèa-o* „. Vive nel 
Chianti). 

Cjelmej sf. Panno lano grossolano, 
di cui una volta si facevano sacchi per 
pigiarvi le ulive, e poi, cosi conciato 



dall' olio, serviva ai contadini per far- 
ne ghettoni = V. Célme, sf. Calza per 
far scolare il vino = Nei prot. not. ant. 
Celma. (Cfr. « Colone* „). 

CJette (Pai. e là intorno), aw. Pre- 
sto = A v. Citte. (Lat. Cito). 

Clemendine, sf. Bettangolo di legno 
lavorato che in cornicia, per ornamen- 
to, 1' uscio di una stanza. 

Cllme, Crime, sf. Inclinazione, Pro- 
pensione. Lu patr* é ppazz^f e lu fljf 
d pijate la stéssa — . E ttutV e ddu' de 
'na — . = Costituzione, Temperamento. 
(Gr. Klima, Inclinazione). 

aòcce (T.), sf. Gruccia. (Lat. Cruce-). 
Il Torlo dell' ovo. 

Ciòcche (Ca«4. C), sf. Crocchio. 
Cln, Cbeln, Cb' In, Quello, Quel. 
Damme — libbre = Con lo, Col, Collo. 
— 8ta\ Con lo stare. 

C4^eee, più che fam., " Coccia „, Te- 
sta — Fig. Sbatte* la — pe' le mure, 
Contrastare vanam.. Faro alle capate 
col muro, ai cozzi coi muriccioli = 
Métte' cocc* e ccocce, Accumular dana- 
ro = Per isch. — de pèzze, Monaca = 
A — capabballe,. m. av. Capofitto = 
[Pe»e., Av. Guscio dell' ovo, delle no- 
ci e sim.]. 

Còcche, sf. nome fanc. di Noce li Coc- 
cavalle. Ved. Ballaeneebe || Cocche- 
pinde (nel Teram.), Cucco, Beniami- 
no, Figliolo prediletto, e sim. Ved. Cae- 
ebe. 

Cdeeble e Ctf ceblele. Crosta. La — 
de lu pane, La crosta. La corteccia, del 
pane = Pizze de —, Stiacciata fatta con 
la pasta che si rade dalla madia dopo 
fatto il pane = Guscio di noce, man- 
dorla e sim. = [Còcchie {G.\ Scòcchiele 
(e.), sf. Coccio, Pezzo di vaso rotto = 
Aq. Còcchia, Piccolissima quantità di 
un liquido] || Còcchie, Coppia. 

Còeere, Cdee', Cocere = Bruciar la 
pelle = Scottare = Fig. Mo* se còce!, 
È 11 che cova!, Non e' è. Anche: È di 
cattiva cottola, duro, inarrendevole. 
Ved. Còtte. 

Còche e Còcche, sf. Voci per chiama- 
re la gallina. Coca me* ! || Còche, agg. 
Di Montone o di Capra. Senza corna. 
Ved. Cueebe. 

Còebele, Boccia, Palla di legno, 
per giocare = Ciottolo, Sasso tondeg- 
giante = Botella del ginocchio || Acer. 
Cuebelone, sm. Grossa boccia; Ciot- 
tolone = Fig, Bambino grassoccio, Coc- 
colo, Coccolino II Dim. Cnenlétte, sf. 
pi. Cappuccetto d' inverno. Cavolo a 
palle. (Gr. KoTckos = " Cògolo* „, Ciot- 
tolo). 

Coe6, n. fanc. di Gallina. Ved. OÒche. 

Codanzinzere, Cutrettola, Ballerina 

= T. Cutranzìnzere. (" Codinzlnzola* „). 



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Ctfde, Coda = àtéUe nghe la —, Co- 
meta — Per isoh. SóW a la —!, si re- 
plica a ohi dice di avere sul groppone 
meno anni di quelli che ha in fatti = 
\^Cùode = Ar. Càute = Pai. Oàude = 
S. Pel. Cova = Aq. Còa], 

Ctfde. Còte, Pietra da affilare = 
[♦Cttote = Per sim. Parte indurita del 
corpo. Ved. ^Ngutarae], 

Code de cavaUs, sf. Equiseto = I«a- 
ma: Cudìne, Cudille, Còde de sórge, 

Cdjrne, sm. Batuffolo di stoppa o di 
carta, Stoppaccio, par caricare arma da 
fuoco o lo Schizzatolo (ScrizzatÓre) \\ 
Panetto da un soldo [I Spicchio triango- 
lare ; Gherone per allargare sotto e so- 
pra la fescetta, il fondo i calzoni [e 
la calza presso il calcagno]. (Cf. " Co- 
nio, Cuneo ^) = [Ctt»t. C, Pa»., Pese., 
Orciolo = e. Sf. Guscio dell'evo, della 
noce, della mandorla. (Gr. Kónche, 
Lat. Conzha), Ved. Cu «no se]. Ved. 
Carme. 

Còlche (».) Qualche = [Napol., Còl- 
che. Sioil. Corchi]. 

Ctf Idre, *Cdtele, sf. Coltrone = Dim. 
Cnldrine, m. Coltrinetta = [»e., VIU. 
B. Gròtta = V. 1543: Tre colcitre con 
piuma = II. 1567: Um coltra bianca 
lancianeae]. 

Cele, sf . Hanno fortissimo per fare 
il sapone, Acqua maestra = Dim. Ca- 
létte, sf. Hanno meno forte, per indol- 
cire le olive. 

'Ctfle, n. di pers. Nicola. 

Còle, Gskiisb = [Cìacciac<fle]. 

Còlle, sf. Pasta per attaccare car- 
tonL — tedésche, Colla forte, usata dai 
legnaioli = Salda che si dà ad alcuni 
tessuti. 

<7&Ke'(Cap., Pese., Av.), CdJie' ( Aq.), 
Accòjje^ (T.), Attingere, 1' acqua = 
"Bagl. di S. „:... nulla persona debbia 
lavare pannj o altra immundizia ne 
bruttura fare in le /unti . . . dove se co- 
glie la acqua che corre alli abbevera- 
turi], 

Ctflme, sf. Comignolo, La parte più 
alta del tetto. La '— de lu tétte = 
l*Cùolme], (Lat. Culmsn "Colmare*^ e 
" Colmano* „). 

Cime e C5ma, Ved. Gna. (L' e di 
Come non è muta quando Cóme è avv. 
di parag. Eccome cquéste). Cóme se chia- 
me ? Coma faf = [" Stat. mun. di V. „ : 
Como acqua pende . . . Como tene le pos- 
sessioni], (" Como* „) [I A — ea e — ea. 
Siccome, Come || Comeeelié, avv. Mol- 
to, Di molto. Me dóle — . Piòve —, ...a 
bono = A modo, Come va. ^ta fatte 
— , È fatto a modo, per bene. 

Còmede, Comodo = La cchiés' ar- 
roste — , La chiesa è comoda, vicina = 
Jì* nghe lu —, Andare in comodo, in 



vettura = Per isoh. Fra —, Chi opera 
a tutto suo agio, Il signore, L' uomo, 
dei suoi comodi = PI. — de case, Sto- 
viglie; Masserizie = [Per isch. Ernia. 
8* d fatte Ztt — , È divenuto ernioso] il 
Comède eòmede, m. av. Adagio. 

Comeseelildme, sm. Voce che cor- 
risponde al toso. Coso, e sta per un no- 
me qualunque = [Comesechiamd* , Co- 
sare]. 

Cdnde, Cande, Conto — ^ Ubar di' a 
ffa* le cunìi, Imparare, Insegnare, a 
far di conto = iTn é ccunde, Non va. 
Non torna; Non si può, Non è possi- 
bile; Non è il caso. 

Condrabbanne, Cpntrabando 
= Agg. Baro. É ccosa —, È cosa rara, 
non comune. 

CdndraeblAve, Chiava edndre, 
Avese, Contracchiave. 

Còlle, Colle = [N. di contrade: — 
agusto («.) ; — cuprino (R.) ; — deW irco 
(Torr.); — deUe forche (Cas.) ; — del re- 
vocato lcirlt,)', — izzo ojezao{Gmwa.h.); 
— Jlnno («.); — Lucina (ivi); — Sta- 
tore (ivi); — terlucci (ivi); — mateae 
(M. 1.)! 

Cdadrafòsse, sm. Fosso scavato 
dalle acque torrenziali, Borro = [Ca- 
trafòsse], 

Cdndrapéle, Contrappelo. 

Cdndre, prep. Contro. In composiz., 
non ha facoltà raddopp. come spesso 
nel toso. Cundrafd', ContrafEare; Cun- 
drupése, Contrappeso: CÓndravéléne, 
Contravveleno, ecc. 

Condro re, sf. Ora spostata, insolita^ 
bruciata = [Cundróre], 

Cdnffiie, sf. Vaso di rame o di ter- 
ra cotta, di forma più o meno cilindri- 
ca, e della capacità di 20 a SO litri, per 
portare e tenerci acqua || Consaspase, 
sf. Vaso di rame, largo e poco fondo 
per diversi usi di cucina = [Se. Conga- • 
piane = ly. 1612: Una conga spasa di 
rame venetiano]. 

Cdaffhele, sm. Mallo della noce e 
della mandorla = Piccolissima quan- 
tità di liquido = [Aq. Con'gulla = 
Air. Congujje e Quocchele, m. = Pese. 
Cungujje , m. Buccia dell' uva = S.» 
EoT. Lappe, f.]. (Lat. Conchula-). 

Ctfnsele, sm. Il Desinare o la Cena 
ohe il parente o l'amico manda alla fa- 
miglia del morto dopo le esequie. Fa\ 
Mannd', lu — .= [Cunzóle = Aq. Còn- 
zólu = T. Cònzele — Pai. CUnzeJe ~ 
Torr. Becònz&n ~ s. Becùnzele], (" Con- 
sólo* „, Conforto). 

Còppe, sm. Misura dei mugnai per 
esigere la molenda = Arnese di lami- 
na di ferro per coprire la stacciata che 
si coce sotto la brace. Detto anche Fer- 
zóre, sf. = [Arnese di legno, fatto d'in- 



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cop - cos 



caro, con manico a ponte, usato da al- 
cuni contadini per attingere l'acqua 
dal pozzo] = Sf. Concavo della mano. 
Coppa eoppe, Gioco fanciullesco, che 
consiste nel presentare, da dietro il 
dorso, il concavo della destra, dicendo : 
Coppa coppe, Chi ce métte va 'm bara- 
dtae, Chi n*n gè métte va 'lu 'mblrne = 
Antica misura di capacità e di superf. 
= Sm. Botolo, Gruppo, di moneta della 
stessa specie. Una volta, *nu —, era 
sin. di Dieci carlini di moneta di ra- 
me. ^Nu — de 60 f Cinquanta piastre, 
che volevano 60 ducati — [A. Coppe, 
Tegola = " Stat. mun. di A. „ : Coppus, 
Misura che costava di due " Stoppelli „. 
Ved. Ètoppéjju]. 

Còppcle, sf. Berretto con tesa o 
senza. Non usato dai contadini = [v. 
1543: Tre scuffie seu ooppoli] H Aocr. 
Cuppelone = Paralume = Fig. Acca- 
ìecd' lu —, Dir tutto il male di uno, 
senza ritegno. 

Còrde, Corda — Volg. Chi *' d date 
^88a — ?, Chi ti ha dato codesto accol- 
lo? 

Ctfre, Cuòre, Core = ^e' mme dice 
—, Non ho voglia. Non mi sento di. Ne' 
mme ve' da —, Non mi vien dal core. 
Non lo fo volentieri. 

CtfrVe, Còlo = Carta — , Cartapeco- 
ra = Fig. Arruzz' arruzze, hi — té* 
se cónge!, Che giova arrovellarsi? La 
tua salute ne va di mezzo — Lassd' lu 
—, Morire = Fa' lu —, ^ Far la buc- 
cia „, Ammazzare =: [ Qao'ir^ — " Stat. 
mun. di V. „ : Ohe coirà non se possa 
cornar ad presso adfundi (sic) = " Bagl. 
di S. „ : Che nuUa persona possa passare 
per la piacza de Sulmona con cojra co- 
rame et pelli che dessero fetore alle 
genti. (Lat. Corium = " Coirò* „ e " Co- 
rio* „). 

Còme, Corno = Ciascuno dei rebbi 
della forca e della forchetta = Volg. 
'Nu pare de — !, Un corno, Un fischio. 
Nulla! = Ahhad^ a le còma ti!, Atten- 
di a te!, Sta nei tuoi cenci! = Candd* 
le — a une, " Cantargli il vespro e la 
compieta „, Dirgli il fatto suo fuori dei 
denti = Té* le — !, È donna rabbiosa ; 
«tacciata = [Pai. Cuorre. Nel pi., Cor- 
re], 

*CorpAl»l»òite, sm. Corpetto, Sot- 
toveste contadinesca, non soppannata, 
ma dell' istesso panno cosi d' avanti 
che da dietro. Fino a tempo fa, quello 
di gala era rosso, con bottoni di ar- 
gento. 

Còrpe, Corpo = — de bbón d^mbe, 
Bontempone = É— are/atte!, È perso- 
na indurata alle fatiche; che sostiene 
anche i disordini; È un fegataccio, uo- 
mo capace di qualunque audacia = In 



modo reticente: Me capisce *n — /, So 
io! = [— de la Majelle!, mo. euf. = 
Pècure da — , Pecora da frutto, che dà 
agnelli]. 

Cdrre', Correre. P. pass. Ctfrae, 
Carrate = Corr* appresse, Rincorre- 
re, Correr dietro a chi fugge. Chi te 
córr* apprlsse f, Perchè ti affretti ?, Va 
adagio = Concorrere, Gareggiare. 2Pn 
g 'i- d currute neciune, Nessuno ci ha 
concorso, Non ci è stata gara. 

Còrse, Mastino, che i macellari so- 
gliono tenere a guardia delle botte- 
ghe. 

Ctfrte e Carte, agg. Corto = Sm* 
Tenérs* a — Fare a miccino, Bispar- 
miare = Avv. Vicino. A — je reste, 
Poco gli rimane. £ vicino alla fine. La 
fónde sta a —, La fonte è qui vicino. 
Sta a — a mmenV, A momenti verrà. 
Il Sf. Corte ; Giustizia. JV a la —,'BÀ- 
oorrere alla Giustizia. [Ari. Affedd* a 
la — , Fare il matrimonio civile = T. 
La —, la Besidenza municipale]. 

Còrteche, sf. Fam. e scherz., Pelle. 
E dde — dure, È di buccia dura, resi- 
stente alle malattie, alle intemperie; 
e, fig., È uno sfrontato. 

Còscene (neir Aqall.), sf. Paniera 
formata da un cerchio di legno, sopra 
un fondo di sottili asserelle ; il tutto 
fermato con nodi (punde) fatti con na- 
stro di legno = Nel Chlet. Stare = T. 
Cóscene e Cùscene, Forma conoide di 
giunchi, e anche di latta, in cui si fa 
la ricotta. (Gr. KÓskinon) || Cuscenare, 
Chi vende o racconcia " còscine „. 

Ctfse, Còsa ^ Esprimendo maravi; 
glia o rammarico. É ccósa forte!, È 
*na cosa forte!, È una gran cosa ohe,.. 
= Ha fatte *na —!, (Il dolore) è sce- 
mato alquanto, un tantino; (Il rime- 
dio) è giovato tanto quanto; (Il ven- 
to) è diminuito un po', e sim. = IPn 
é —!, Non può essere, Non posso ser- 
virti, dartelo, andarci ecc. ; Non è ne- 
gozio, Non va. Non riesce =r Fa' *na 
cosa prlste!. Fai presto, Spicciati ! = 
Come se nen fusce cosa sé*!. Come se 
non fosse fatto suo, cosa che lo riguar- 
dasse ! = Cosa-triste, il Diavolo || Nel 
ling. fanc. Bella — , Chicca, Pasta dol- 
ce Il Sm. Coso, Oggetto qualunque li Dim. 
Cacarèlle, Coserella, Cosina. [Cosarìl- 
le (Cel.), " Cosina „, Bambina] — Sm. 
Aggeggio, Gancetto, Ferruzzo, eco. 

Cosse, Coscia = Coscia di bestia 
macellata. Coscio = Fam. ^terd* la —, 
Poltrire in letto = Fig. E dde la —, 
É il cucco, il prediletto = Iron. Ser- 
vV ala —, " Servire nel coscetto „, Ben- 
derò pan per focaccia ; Benderò ad nsu- 
ra. Compensare a misura di carbone 
= [L. 1567: Uno pollitro de pelo bajo 



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008 - ore 



17a 



con stella alla cosa a dritta] \\ Aocr. 
CB«soae, m. Cosciona ') Dim. Cnssétte, 
f. Cosoetta = Cosce tto. 

Casse (Cli.)i Bm. La quarta parte di 
un gherìglio. CU gheriglio si spacca 
in due mezzi glierigli, e ciascuno di 
questi in due spicchi o cosce „. Carbna). 

Cftite, Costa = [N. di contrade : Co- 
sta pagana (Alt.) ; Ooste dei greci (Ors.) ; 
Costa mergana (S. Sa».); Coste di breti' 
na (li.)]. 

Ctfteelie, Cotenna || Cateedne, fig. 
Uomo zotico, e anche avaro, Cotenno- 
ne. C Cotica* „). 

Còtte, sf. La quantità di mosto, di 
pane, di sapone, ohe si coce in una vol- 
ta = Iron. Hajje fatte 'ssa — de pane !, 
Ho fatto codesto affare, " un bel truc- 
co ! „ = Sm. Il mosto, Il sapone, bol- 
lito e addensato con la cottura. Lu vi- 
ne — , e assol., lu Cotte, Il vino fatto 
in quel modo. 

Còtte, sm. Scottatura, la Parte scot- 
tata = Fig. SÓpr* a lu —,V aequa vul- 
lite!. Avere il male, il malanno e 1* u- 
scio addosso, Piovere sul bagnato. Aver 
la croce e il crocifisso. 

Cotnsno, n. di contrada. 

Céve, sf. Cova, Covatura — A —, 
gioco fanc. Bimpiattino. 

Còvete (C. tr.), sf. Peso fiscale. Im- 
posizione, Balzello = [Li d\ passati vi 
serissimo dovessivo soprassedere V esat- 
tione delle due colte di maritaggio del- 
V iUma e carissimaftglia la nostra Eleo- 
nora d* Aragona, quali si dovevano pa- 
gare per l'università et huomini di Lan- 
ciano e sua Castella, ^ Lettera di Fer- 
dinando I d' Aragona allo Tesoriera 
deUa Provincia sedente a Lanzano. XI 
8bri8, 1464 „]. (Lat. CoUecta- = «Collèt- 
ta* „ e " Colta* „, Imposta). 

Cl^xB«, sm. Costola del rasoio. (Del 
coltello, Taidne, ved.). 

Còzze (Aq.), sf. Scavatura fatta dal 
maiale còl grufolare = T. Oltre al si- 
gnif. di Loia, ved. €òsse«lie, ha quel- 
lo di Corteocia, Crosta. 

Cl^as«ehe, sm. Loia, Strato di su- 
diciume che si appiastra sugli abiti o 
sulla pelle = Còzze, m. T., C. a. A., 
Còzze, f. Il P.*» ^ Nguzzecarse, Insudiciar- 
si]. (Dal. ted. Kothf). 

Cra, Domani. Nella maniera: Cra e 
cera, e lu male n'» ze ne va; o e cquéU 
le che ss* d da fa' nen ze fa = Pett. 
Craje, Domani. Crassaìre, Domani se- 
ra Il Fa* cera, il Gracchiare del corvo. 

*CrAaeelie, Cranio. Lu — de lu ca- 
pe. La volta del cranio = [Ort. Crdn- 
ze. Lu — de lu cMpe = Teschio]. 

*€rape, Capra |I *Crap«vne, Che ha 
odor di capra, Caprino. || *Crai^ine, sm. 
Capro, Caprone, Becco = [C. •. A. Ca- 



prone — T. Caprone, nel gergo, grossa 
sbornia = "Bagl. di •.„: NtiUo macel- 
laro debbia vendere una carne per un* 
altra scrofa per porco caprino per ca- 
strone], 

*Cr»«t*', Castrare = Fig. Freccia- 
re, Levar danari di sotto con inganno 
= Castigare. Te croste Ji'!,T "incic- 
cio „ io ! 

Créde', Credere. Comun. in forma 
pron. quando sta per Pensare, Imma- 
ginarsi, Opinare. 

Credenze (Pai.), f. Forca a cinque reb- 
bi, usata per spulare || C. m, A. Coletto, 
Vaglio usato nelle aie 11 Pett. Conser- 
va, Serbatoio, di acqua che alimenta 
là fontana. 

Cremenale, Criminale = Fam. Nne* 
le fa' tande —!, Non esagerare, Non 
la dare per più grave di quel ohe è! 

*Cremone, *Iiaeremoiie, Cremore, 
Cremor di tartaro. 

Crenzd' (Se., Pett., Cast. C), Cre- 
dere. Jì* me crlnie, Io credo. Crenzìu- 
ne, e se crenzèune. Credevano = P. 
pass. Crése, Creduto. (Sen. •* Creso „, 
Creduto). 

Crepk', Crepare = Creparse, Crepa- 
re. Dei vasi di coccio. Incrinarsi. 

Crepaeee, sm. Crepaccio, Crepa, 
grande = Stamazzone. Nel modo: Fa^ 
*nu —, Dare uno stramazzone, f Andare 
in terra di picchio. (Aret. " Dare un 
crepaccio „). 

Crepate, fam. Burbero, Sgarbato r 
Dispettoso = Fig. Aria —, Afa, Aria 
stagnante, uggiosa = Spreg. Ernioso |j 
CrepandìeUe {Cs^»t, C), Superbia, "Spoc- 
chia „ = Iracondia. 

Cr^ce (T.), Stiacciata, e propr. quel- 
la fatta dai mugnai.^ 

Crescemtfnle, sm. Aumento, Ciò 
che si produce o si ottiene in più per 
aumento di massa, per sviluppo = In- 
teresse di UQ capitale. 

Creseénie, sf. Luna crescente. A la 
— , A luna crescente. A 'sta —, In que- 
sta. Nella prossima . . . = Abito fatto 
'n — , . . . a crescenza. 

Créscile (Pai.), sf. Cresta = Fig. 
Téje 'na —!, Ha un gallo !, È borioso ; 
Stizzoso = Altrove : Fa' resajje' le cré- 
ste, Far montare in bi^za. 

Crésciacòre (C. s. A.), Singhiozzo dei 
bambini. È ritenuto come indizio d'in- 
grandimento delle budella. 

Crése, Ved. Crenzd'. 

eresimele, Albicocca grande. Quel- 
la piccola, Temaeòehele. (Gr. Chry- 
sómelon), 

Crespatare, sf. Piglio ; Grinta, Fac- 
cia ohe non ispira fiducia. 

Crespèlle, sf. pi. Specie di frittelle 
di pasta di frumento lievitata, che si 



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ere - ero 



mangiano come cibo di rito, dai conta- 
dini, nella vigilia di Ceppo = [V., Ar. 
ScrippUle ~ Pifci. ScùrpóUe = C. d. S. 
Scher fèlle]. (« Crespello* „). 

Cretajje, sf. Terraglia, n. gener. 
delle stoviglie di terra cotta. 

Créte, Creta = Fango, Mota |I 'If- 
inr«ftA', tr. e rifl. Insudiciar di mota. 

^Créteebe, Chérica = [Chj'ereche = 
SiM»lt. Chìleche]. 

Cretdne, Catrone, sm. Argilla; 
Terra argillosa. 

Orette (Pai.), agg. Magro. Annata 
— ,... pennriosa. 

Crleelie, sm. Fam. Credito, Creden- 
za. CuUù nen fa — , . . . non vende, non 
dà a credito. L* àjje cumbrat' a — , . . . 
senza danari, a credito = Cricche, 
Oròcch* e Maneche de -ngine, Tre per- 
sone sbilenche, brutte, difettose = 
XTicohio]. (Luoch. " Prendere a oréc- 
chia „« . . . a credenza, ma a caro prez- 
zo = " Cricchio* „, Ticchio) || Cricchiai, 
fam. Giuntare. N*n de fa' —! 

CrlclielA', Scricchiolare = Per isoh. 

Cantare. E ccóma crìchele!, Bisogna 

. ^sentire come trilla, gorgheggia! = 

>[Craid' — Aq. Oricchid'] || Crleliele, 

Scricchiolamento. 

*€rlcheltfsiie, agg. Di cosa che a 
mangiare crocchia, scricchiola. Croc- 
cante = Fig. Di Acqua. Pura, Leggie- 
ra, Che brilla. (Contr. di Sciuvélógne, 
Salmastra, Molle) = Di Ragazza. Gras- 
soccia e soda. Soda come una pina, 
Granita. 

*CrU**, Creare, nel signif. di Gene- 
rare. Volg. Hajja chi V d crijate! = 
Impers. 2>Pn g -i- d crijate n'ilnde, La 
spiga è vuota; L' albero ha dato fiori 
e non frutti. 

CrUanie, Creanza = Dim. CrUan- 
ièlle, fam. Visita per cortesia o per 
4aegno di rispetto = Dono per gli stes- 
si motivi. 

Crljatnre, Creatura = Bambino. 
Piagnè* gné 'na —, Pianger dirottam., 
" come una vite tagliata „ = Feto. Jet- 
id* la —, Abortire = Neonato. La — 
piagne. Il bambino vagisce, piange. 
. Crìòe (CoUed., ufi- Enr.,. p.*», Cauit. 
C). aw. Nulla. 

CrIJtfle, sm. Legàcciolo di pelle con 
cui si legano le scarpe || Viticcio, Vetta 
di vite che si avvolticchia inanellando- 
si Il Sf. Vilucchio. La — € le cumbitte 
de le purché, ... è confetti pe' maiali, è 
molto gradita. ("Coreggiòlo„). 

CriUd', Scricchiolare , Crocchiare || 
CriUarécce (I«or.), agg. di Tuono. Che 
fa romore hftoerante. 

Crine. Nel mo. euf. Pe' — ! (Anche 
nell' Aret.). 

Crine, sm. Cesta a forma di campa- 



na, per tenerci i galletti accapponati. 
(Aret. " Crino „. Cesta da polli = " Leg- 
gi sunt. della città di Messina. Sec. 
XII „, in " Arch, trad. pop. „, voL IX, 
pag. 9Q: Quod rohaa portentur in cri- 
neìs). 

Crlspe. Nel modo eufem. Pe* — / 

Crlite, G. Cristo = Fig. MéUe' — 
'm man* a le turche, " Projicere marga- 
ritas ante porcos„ = Volg. Se n'n ze 
venne — , nen ze magne pe' — /, e si sog- 
giunge: Diceva un tale che andava ven- 
dendo Crocifissi = [Ha truvate — a 
mméte' e la Madonn' a Wcòjje\ Letter., 
Ha trovato C. a mietere e la M. a spi- 
golare. Detto di nuora fortunata = 
8* arevd — pe' lu mònne /, Se avremo 
una buona raccolta ! = C -i- d passate 
— de jurneì, È paese, Sono paesi belli, 
ameni, fertili]. 

Cristiane, Cristiano = Spesso, per 
Uomo = Pòvere — / Pover' omo! Quan- 
d' é ccuciiute ehelu — /, Come è testar- 
do queir omino! = Jfo' vujje vede* se 
881 —/,... se sei omo, se sei bravo = 
Fa' —, Tenere a battesimo = In. for- 
za di agg. É *na cése, 'nu lavare — , È 
una cosa che va; Un lavoro fatto 'per 
bene || Acer. Crlìtlantf ae. Di grande 
statura; Omaccione; Omihone, Perso- 
na molto per bene. 

Crìtéle, sm. Com. nel pi. Tritoli. Mi- 
nuzzoli di pasta, che si staccano, stro- 
picciando o raschiando, dalle mani, 
dalla madia e dalla tavola su cui si 
è spianato il pane. Pizze de — , Stiac- 
ciata fatta coi tritoli rammassati = 
Ori. Crìttele, (Cfr. « Gretola* „, Pez- 
zetto che si sgretola, Scheggia). 

Crjette (P."), agg. Ernioso. (Cfr. 
" Crètto „). 

Cròeelie, Gancio. Non com. =' [p.«o 
Specie di forchetta, che si mette sul 
collo della pecora, nell' entrare nello 
stazzo, per tenerla ferma mentre vien 
munta]. (" Crocco* „, Uncino. Fr. Croc). 

Cròcchiele (Ar.), sf. Spicchio di oipollA 
= Parte di un gomitolo, che si stacca 
dall' intero in forma di matassina = 
Bocciòlo di canna, che si mette fra 
una costola e 1* altra della rocca. Gre- 
tola. Ved. Crd»te. 

Crdee. La sanda —, V Abbicci = 
Nghe 'na fatte de — , m. av. In un bat- 
ter d' occhio, In un battibaleno. In 
quattro e quattr' otto = Fa' le cruce, 
Fa-r delle croci, Non aver da mangia* 
re = Fa* le cruce nghe le pite, Barcol- 
lare, Trimpellare = [Diecina d* anni. 
Cinghe cruce, 50 anni. Mo' fa sUte cru- 
ce, A momenti compirà 70 anni]. 

Cròlle, sm. Filza, di frutta secche, 
chiocciole, chicchi d* oro. pallottoline 
del rosario ecc. = Fig. È 'nu — d' osse, 



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ero - cuc 176 



É secco strinato, magrissimo = 0. 1632: 
Nno crollo di or agite, (Forma dim. di 
Corona-) \\ C. s. A. Lo stesso ohe Ciu- 
rmile, ved. Il Nel Ternm. Botolo di pan- 
no, e sim. = PI. Eotelline per cui soor- 
Tono i licci. Ved. Crnlle = Piooola 
croce, o Tamburino a ooi si avvolge il 
filo = Ciambellina d'avorio il Baeeb. 
Sf. Nastro, Striscia, di corteccia di sal- 
cio, "per legare cerchi o i diversi pezzi 
dei panieri di legno. 

Crtfne, sf. Corona = Lo stesso ohe 
CrbUe nei dne primi signif. = È 'na — 
de fémmene!. È una donna che non ha 
pari, una coppa d* oro = [».» Sur. Cru- 
ne] Il Dim. Cnranèlle, Coroncina || Crtf- 
nalABKlie, Goroncione-a, nel signif. di 
Persona che fa mostra di grande de- 
Tozione e sta sempre a sbisoriare, ma 
son lustre = [V. 1629: Cinque corone 
(canoeU. " corone „, è sostituito crone) 
et sei medaglie dar genio (sic)]. 

Cròneche, sf. pi. Nel modo: 8e ne di- 
ce — f o Se ne sènde — , o Se n* d da 
sendV — /, Il tale lascia parlare, farà 
parlare, di sé. Ne sentiremo delle brut- 
te; detto delle intemperie. 

CfróSche (V.), f. pi. " Croste ^, Busse || 
Cròachiele (Ar.), Crosta, Corteccia. 

Crtfite e, più spesso, Crtfiftele, sf. 
Ciambellina di fili ammannellati. Yed. 
Cròcchiele nel 2° signif. 

Crinite, sf. Primo latte dopo il par- 
to = [ChelòHre = Ori. CròHele]. (" Co- 
lostro* „ e " Calostra* „). 

erigitele, sf. pi. Sfoglia di pasta, ta- 
gliata a strisce con lo sperone, foggia- 
ta a fiocchi e fritta. 

Crucche, fig. Becco. Ved. Cacche. 

CrneelilA', Crocidare, Il gridare del 
corvo. 

^CmcefiBliiil'. fig., Crocifiggere, Tor- 
mentare. 

Crocètte, Lupinella = [*Crucjette 
= Aq. Crocètta]. 

Cruciate (C. fr., V., t.), f. Ved. Wté- 
4ule. 

Crftcle, Tormento. (Lat. Crucium), 

Crneltfle. Crogiolo. 

*Crad«Tele, agg. di Legume. Non 
cottolo = [Anche di Acqua. Non buona 
per oocere i legumi = Cast. C. Crùdìe, 
Non cottolo. Di panno: Greggio]. 

Cravnale, Prùgnolo, Susino salva- 
tico = [Aq. Prugnole]. (Sen. " Crógno- 
lo„,) Il CrosMalèffne, sf. pi. e agg. Cor- 
niole, sorta di ciliege = [Crognaléto, 
n. di oom.]. 

Crnlle, sf. Carrucola, Girella, Pu- 
leggia = Dim. Crnllétte, Girellina = 
[C. •. A. CruUe, sm. Argano = In qual- 
che luogo, CruUe, sf. Tabella, strumento 
d afare strepito nella S. S. Cfr. Crìlìe in 
SetirdeKe]. (Aret. " Bulla „, Girella). 



Crame, Cruna = [Endr' a la — de 
IV ache (Ar.). É perspicace, di acato in- 
gegno]. 

Crùìtele, sf. pi. Frittelle di pasta 
fermentata, ohe si mangiano come ci- 
bo di rito nella cena della vigilia di 
Natale. (Lat. Cruatulum = [Cfr. ** Cru- 
sta*„ e "Crustula*„). 

Cra»tate, Crostoso = Agg. di Fo- 
glia. Crostoluta. 

Crarèlle, Crnuèlle, Vaglio = Dim. 
Cruvelluece, Vaglietto. 

"'Crnvlae, agg. di Collo. Con cica- 
trici scrofolose. 

Cu [Se, Pese., Pai.), Con s Che, Che 
cosa. — hhóf, Che, Cosa, vuole? = Che, 
Quale.— vvlnde tire f (pese.). Che vento 
spira? = Che, Forse? — mme purtiace 
quacc* avvisef (Pese.), Mi porteresti mai 
qualche avviso? = Quale, Quando. Da 

— tj'embe me n* év^ accùorte!, Da quanto 
tempo me n' ero accorto! 

Cubbadl (Pa*!.), Bbadi (Torino di 
Sanerò), Perchè?, Per qual motivo? 
^CubMlle, avv. Nulla. IPn gè ne Ha 

— , Non ce n' è mica, bnocicata = 
Nessuno. IPn g' é remaste —, Non n' è 
restato alcuno = Hajja Bande — / Mo- 
do di risparmiare un moccolo — 'N — , 
m. av. In nessun luogo = {Cubb3elXe, 
Niente = Pai. Chevjejje, Nessuno. Cub- 
bjejje, Niente = P.»»* ChebblUe, Niente 
= Cast. C. Nevelle, Punto, Nulla]. Ved. 
CnvUle. 

Caeasne, Cuccagna = Fig. Eccessi- 
va libertà. Pc* la troppa — che f d 
date la mamm\ d fatte ^aaa bbeW are- 
scite! 

Cacce, Cuccia del cane = [Cuzze]\\ 
Cacce cacce, m. av. Lo stesso che 
Carce earee, ved. 

Caeeeldae, fam. Testone, Zuccone 
= Uomo duro di mente = e anche. Di 
grande ingegno = Antica moneta di 
argento. Piastra. 

Cuccéae, *Ct*ccJese, Vento di NO., che 
spira da Còccia, monte. 

Caeeétte, Testicoiola di agnello o 
di capretto = Scherz. Per essere buona, 
la -— ha da parld' e èsse' deritte, deve 
aver lingua e cervello. Anche fig. 

Cacche e Caeeti n. fanc. dell' Ovo, 
Cucco, Cocco = Cuce* u vhidef Gioco 
fanciullesco, Sbricchi = [Car. Per sim. 
Bernoccolo = Caa. Chi ha moglie in- 
fedele. Ved. C»i*ccfee] :| Agg. Senza cor- 
na. Ved. Còche e AeeaccA'. 

Cùeclieme e Ctieiieme, Bamino per 
scaldarci V acqua = [V. 1573: Uno oo- 
como di rame], (Lat. Cucuma-, Sen., 
" Cuccamo „). 

Cuccheràune (Coli.), Collo della boc- 
cia. 

Cacchlare, Cucchiaio JI Sf . Cuc- 



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cuc 



chiaio di legno, di lungo manico, per 
rimestar la roba nei vasi da cucina, 
Méstolo — Arnese dei muratori, Mé- 
stola = [Fig. É la — de lu pc^hése, È 
il factotum, quello ohe ha il mestolo, 
del comune] \\ Dim. Caeelilarèlle, f. 
Piccolo cucchiaio di legno = Mestoli- 
no = Fig. Métte' nghe la cucchìarllla 
'm mècche, Imboccare col cucchiaino, 
Parlare in modo piano. (" Cucchiara* „, 
Mestola dei muratori). 

Oucchiute, Crostoso = Di grosso e 
duro guscio. Yed. Ctfeehle. 

Caeelate, Capata, " Zuccata „. 

€neelatarU«> CoociutagginCi Te- 
stardaggine, Caponeria. 

Ca««atrlll«, Coccodrillo. 

Cuccuvajje (C. fr.), sm. e f. Chi si 
appioppa in un luogo e si rende mo- 
lesto con la sua presenza. 

CaeenK*, Cucinare = Fig. Assol. 
Bimanere senza nulla, Consumare tut- 
to il patrimonio. Ha cunenate!, Ha 
** macinato „, Non gli rimane nulla. 

CncéT«le. Contr. di Crudérele. 
Cottolo, Di bona cottola — Fig. e iron. 
E —!, Non è di prima cottura; Non è 
terreno da porci vig^a. 

Cucine (T., Camp.), Minestra di le- 
gumi che si mangia il !« di maggio !| 
CucinjeUe (P.«»), sm. Carne pecorina 
cotta nel calderotto. (" Cucina* „, Mi- 
nestra, Brodo). 

€a«tfee«, *Cli«ed«««, Zucca = 
[" Bagl. di ». „ : Per agli cepolle melu- 
ni mélangole cococcie et altro fogliame 
non possano toUere cosa alcuna ancora 
che se compre per industria], ("Cncuz- 
za*„). 

Cucrummozàte (Se.) agg. Colmo. *N^a 
congaplane — de farine, 

Cneale, Cuculo = C -e- d caudate 
lu — f Modo per dire: Codesto lavoro 
non finisce più? = [O-i- dcandate lu —, 
sòrta me" perdute! (Ari). Si fa dire alle 
ragazze non maritate. (Dalla frase 
fanciullesca: CucU, Wn é cchiù!, ripe- 
tuta, per isoherzo, dopo di aver man- 
giato) = Udnne f attòcc^ ajV 'repijjd' 
lu — .', dicesi di ohi sposa una donna di 
mala fama]. 

€aeal«Ue, sf. pi. Cavolo a palle = 
Le — de ceprèsse, le Coccole... 

Oucìtmmere asenine (I«ama), Cucuc- 
eiUa sàlvateche (Q.), CfucuzzSUa pazze, o 
d ' àsinu (Aq.), Elaterio, Cocomero asi- 
nino. 

Cucunare, sf. Cocchiome, Apertura 
superiore della botte. (Cfr. " Cocca „, 
Tacca della freccia). 

Cucurummìlle (PAI.), sf. Donna di 
bassa statura e lenta nel camminare. 

*C«dA««iiie, sm. Osse de lu —, Os- 
so sacro, " Codione „. 



cuj 

Caiiar«hle, sm. Tritsllo più fine 
del comune. 

Cudécchie (Tocco), sm. Cilindro di 
pasta di gran turco. 

Cndéllo, fam. Nuca = [A«. Cocólla], 

Caderlsse, sm. Lo stesso che Ca- 

délle = Codrione degli uccellL [" Co- 

derinzo* „ e •* Codrizzo* „, Codrione). 

Cuderóne, Osso sacro, " Codrione „. 

Cadljd' , intr. Dimenare la coda. 

Scodinzolare, pr. del cane = [C»st. C 

ScudrizzS' = T. Scutrizzejd*], 

Cufécchie (Ctwit. C), sf. Berretta di 
lana, con due appendici laterali, che 
coprono le orecchie e i lati della fac- 
cia, a difesa dal freddo. Buffa. 

Cùren«, Corbello = [P,** CR(fene. 
Fa* ju —, Fare il bucato = Cas«. C. 
Cufìne]. (" Còfano* „, Corbello). 
Cuffijd\ Befiare. Yed. Se afflo. 
Cufleeliie. Yed. Cnvieeble. 
€«sne. Lo stesso che Ctf rno, nel ^ 
signif. = Cuneo, Zeppa. (" Cogno* „, 
Cuneo) = Dozzina di spòrte, ved, = 
[Becipiente bislungo di legno, a doghe, 
per tenerci pesce marinato e acciughe. 
(Lat. Congiu')]. 

Cuvntfsno' Congiungere II Ca^ndn- 
do. Cijje —, Ciglia raggiunte. (" Con- 
gionto* „). 

CuvMooe, agg. Di grossa e dura buc- 
cia = Di noce. Malescia = Per sim. Di 
poppe. Dure, e che rendono poco latte. 
Sise cugnuse = È —, non partorisce 
facilmente = Fig. Di carni. Sode, pr. 
delle ragazze floride, atticciate. È—!, 
É granita, soda = Té* le mane cugnuse, 
È un cattivo pagatore. È difficile a 
rendere = [CavaUe — (Pai.), Che sten- 
ta a orinare]. 

Cuje, nel prov. Chi nen de* de la prò- 
pia — ,no cche mmannepècure 'w Bujje, 
Chi non ha persone (di famiglia, che 
gli appartengono) di cui fidarsi, non 
mandi pecore in Puglia : non lasci cu- 
rare da altri i propri interessi. 

Cujéto, Quièto = Cheto. àtaUe—!, 
Chetati! = Bono. — nghe le mane!, G-iù 
con. Sta bone con, le mani! = [So. 
(Ìuite]\\Accujatd*, Quietare, Acquietare. 
Oujje, sf. Pungiglione delle api, ve> 
spe e sim. = Lisca delle piante tessili 
= Ar. QuìJJere, Pungiglione = Cmmt. 
C. Puntiglio. Vo' vénge* s^mbre le —ì 
(« Aculeo „) Il Oujjìcce (Ca«i. C), Punti- 
glioso. 

Ctkjjetìcce, agg. Di frutto, a speo. di 
uliva e di uva. Baocattato doi>o la rac- 
colta principale = Anche, semplicem., 
Baocolto, per contrapposto a FuratiO' 
ce, Bubato. 

Cojdne, sf. Yolg. Beffa. Nella ma- 
niera: Dd* la —, Corbellare, • Cordo- 
nare „. 



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cui 

e ni A', intr. Versare, Sgocciolare. 
La hbóitèj lu varile, cóle, La botte, il 
barile, versa, non tiene bene, sgoccio- 
la = Tr. Fondere, Gettare. Fig. S* € 
oculate la cambanet^ É fatto il becco 
all' oca, n lavoro è compito, La fac- 
cenda è terminata. 

Calare, agg. di Budello. VedVXe —, 
Intestino retto. 

Calate, sf. Sanno = Fig. 'N gòU* a 
mmé ha Jeffate la — , Addosso a me ha 
gettata, riversata, la broda. Ha attri- 
buito a me la colpa = Bacato. Fa* la 
—, Fare il bacato. MéW a la —, Met- 
tere in bucato, Imbucatare || Dim. Ca- 
laftdlle, si. Bucatino. 

ColaMre, sf. Oeneràociolo = [ir. 
1543: Uno colatore]. (Dal lat. Colum). 

Cole. Yolg. Métte' lu — a lu tóm- 
mele, Fallire = Se magnarré (o magnéa- 
se) lu — de lu Miaarére (" vitulos „), É 
insaziabile, avidissimo = A tté n'n de 
'n éToe acme lu cambanVl' arrét' a lu — /, 
Kon riuscirai ad essere, a tirarti su 
per, prete = Tuccd' lu cuV a la cecale. 
Grattare il corpo alla cicala, Bar oc- 
casione di garrire a obi proprio non 
farebbe altro = [Se va menanne le ca- 
lecagn* arrét' a lu —, Fa il gingillone, 
Va a dondolo. Girella sempre, seusa 
levar le mani dì nulla] Il Calednde, 
per isch. Lanaiolo. (Sen. " Culonto „j. 

ColeeA', Coricare = P. pass. Co- 
levate e Ctfleelie. (Lat. Collocare = 
"Golicare, Colcare*„). 

Calére, m. *la Calére,il Colèra. 

Callane, Collana = Yeazo. 

*CallenIaBde, Collegiale, Alun- 
no di collegio = Per iscb. Carcerato. 

Cauti, Colui, Quello = PI. CiiiUe, 
Coloro = [Quitte, *Culle]. 

Caldae, sm., e *la Colone, Colono, 
Contadino che lavora un fondo enfi- 
teutioo e per lo più abita ivi stesso = 
PI. IM Oulune, Gli avventori di un fran- 
toio = Per estens. e per isch. Gli av- 
ventori di un' osteria, di una mescita. 
Mo' va la Culune!, Ora vanno a cion- 
care = [T., nel 2^ signif., Becennire], 

Calore, Colore = Del grano. Pijd' 
— , Imbiondire, Biondeggiare = Delle 
carte da gioco. Seme = Fig. Métte' *na 
pèzz* a ■—, Ketterci una toppa. Cerca- 
re di rimediare, scusare, giustificare = 
[*Chelore, *Chelàure]. 

Calftnae, ^Clielftnne, Colónna =-. 
La pioggia che cade su di uno spazio 
ristretto. De state, V acque va a — . 
[T. a rramate] || Dim. Calanaétte, f. 
Colonnetta-ino = Comodino, mobile 
che si tiene accanto al letto. 

CalpA', intr. Aver colpa. Che cce ne 
colj^e Jf f, Che colpa ne ho io ?. (" Col- 
pare* „)• 



com 177 

CnmAcehie, fam. Sf. Moltitudine 
di persone. 'Na — de gglnde = Cricca. 
É ttutte de 'na — . = [Can. Moltitudi- 
ne di pers. o di bestie: = Ari. Di cose 
simili. *Na — de paUune = G. Territo- 
rio; Vicinato]. 

*Caml»anaÌJe, Companatico. (**Com- 
panaggio* „). 

CaMObare, Compare, Padrino = 
Ganzo. 

Cambedéitie e Cambedénif e, Con- 
fidenza =y: Dd' — a la mójje, " Conca- 
bere „ = Dd' — , Molestare, Fare a con- 
fidenza con una pers. o con una bestia. 
Ne' je dd' — /, Non gli dar noia, mo- 
lestia. 

CamlbeaaA*, Confessare 11 Contbes- 
•Innlle e Cambessl anale, Confessio- 
nale Il Cumbessuole (Pai.), Confessore. 

Cnmbètte, Confetto. 

CamMtaòrre, il Confiteor. 

Gumblafèure (P*l.), Clistere, strum. 
Altrove, Unibiatére. 

Cnmblemènde, Begalo = Binfre- 
sco. Beerino = Fam. e per isch.. Lor- 
dura di gatto sopra carte, abiti ecc. = 
Iron. Gastigo. Danno. 

Cantbtfnne', Comporre = Ammon- 
tare, Accatastare, le legno. Abbarcare, 
il fieno = Iperb. Di pers. accalcate in 
un luogo. La ggènde statté eumbòite. Le 
persone erano ammonticchiate, addos- 
sate, l'una all'altra. 

Cambòite, sf. Frutte conservate sot- 
to l'aceto. (Sen. " Forti „ m. pL) = Ca- 
stellina, Mucchietto. *Na — de libbre. 
Una castellina di libri. In questo si- 
gnif., più com. il dim., CanpibnitéUe. 

Oumbrése (C. rr.), sf. Combriccola || 
JTa' la —, Mettere i panni lini nel ma- 
stello per farci la rannata. Imbucata- 
re, Mettere in bucato. 

CantenU*, CanilJA', Cominciare. 
Non meno com. Ai^pelM' e AMbUA'. 
C Comenzare^n e " CominaaTé*„). 

Cnmmare, Comare, Madrina =:Fam. 
La Levatrice — Per isch. La febbre in- 
termittente = Per euf.. Ganza = Fa' 
a —, Tenere a battesimo, Accompagna- 
re a cresima, Scambiare i fiori in s. 
Giovanni e in s. Pietro. 

Cantmatt«>, Combattere = Aver 
da fare, Confondersi. Ne' vvujje — ngTie 
le pazze !, Non vo' confondermi, aver 
che fare, coi matti = Affaticarsi. 0-t'- 
àjje 'vut' a — 'na jurnate, Ci ho dovuto 
lavorare attorno tutto un santo giorno. 

Cnntntènde, Convento = Di cose 
mangerecoe in abbondanza: Avastarré 
a *nu — de munece, Farebbe a un con- 
vento. 

*Cammen«nde. Nella maniera: Ès- 
se' —, Accadere, Avvenire. Vide che 
mm' é—!. Guarda un po' che mi avvie- 



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178 



cum - CUP 



ne ! Quéste ne' mm' é State ma' — /, Que- 
sto si ohe non mi è accaduto mai. 
€nakmét«, e anche Miélle «ke 1» 

«tf de, Cometa = Aquilone, balocco de' 
fanciulli = [Cumc'te]. 

*C«makljA% Accomiatare. Licenzia- 
re = [Rifl. Kettersi in via. Quande me 
so' cumm^jate, ère notte^ Quando mi sono 
avriato, era g^à notte]. 

Caokoklie, Convito, Banchetto. 
*Cummjerzef sm. pL Giorni della Con- 
versione di s. Paolo : 23, 24 e 25 gennaio 
= I«. Le Carcere de sam BàveU. 

Cummujd' (B«««li.), Coprire = Na- 
scondere. 

CammuMf), agg. Comune = [Sost. 
Nel signif. di Municipio, più spesso al 
femm.j = Quésse le sa lu prubbech* e 
lu —, È cosa notissima. 
Caoktf, Cassettone. 
*Otmdenevd', Coltivare. 
Cundìte, Panata con ova sbattute = 
In forza di aw. 3fagnd* — , Mangiare 
una vivanda, non pane solo. 

CnMdlslaiiA'. Mon è dell'uso volg. 
— bbónCf Aggiustar per bene un ogget- 
to in un posto = ST <f da — bbóne, Hai 
da coprirti bene; star rig^uardato = 
àtdnzxa cundiziunate, Stanza ben ripa- 
rata, con buone imposte. 

CnMdrade-te, sf. Luogo nel territo- 
rio di un comune. Il tenimento è sud- 
diviso in ** contrade „, ciascuna con un 
nome particolare = Nel signif. di Par- 
te dell'abitato, non è ora dell'uso, ma 
fu in antico. [«. 1590: Una casa sita in 
detta Terra et in centrata del Marrone 
verso V orologio], 

CuMdraM', SeandraM', Contraf- 
fare. 

Cundumd' (C. fr.)» Contare, Calcola- 
re. Oli pò — le stélle de lu cjéle f 

€ane«èlle, sf. N. di luogo nel terri- 
torio di l«. Nella detta contrada è una 
chiesetta della CuneceUe, [Vicino T. una 
chiesetta rurale è chiamata la Madonne 
de la cone = Pai. In una leggenda in 
versi, di a». Lucia, pare che abbia il 
signif. di Cunicolo, Nascondiglio. Sanda 
Lucìje ze métte déndr' a 'na cunecèUe, 
...si nasconde, entra in... — li. 1568: 
Due figure over cone venetiane lavorate 
d'oro. Qui i)er Immagine, gr. Eikón], (" I- 
cona*„ , Immagine, spec. sacra. Quindi, 
^CunecWA, forma dim. di " Icona „). 

Cùnei» e Cfmnele, Culla = [Où- 
néle = Aq. Cùnnola — Av. Cùnma = 
P.«« Cóundre], (Lat. *Cunula-) \\ Oun- 
neW'lijS (Ar.), Cullare. 

C%*n/(en(f, Combinare, Bimanere d'ac- 
cordo; Conchiudere un contratto. 

Cnnflne, Cnmbine, sf. Il Confine = 
[Bagl. di S „ : ... de la confina come ac- 
qua pende], (« Confina*^). 



Cunfurzìùne, Cumburzlùne, sf . pL Eo- 
bncce da mangiare fuori il tempo dei 
pasti, spec dai mietitori e dai conta- 
dini che attendono a lavori molto fa- 
ticosi. (Cfr. ■ Conforzare*„, Confortare). 
Cnasallarse, Bisoaldarsi, pr. del- 
le cose ammucchiate = Anche dei pan- 
ni su cui lungam. si giace. 
CMBKlilnde', Concludere. 
CaiMfld',"Vagliare= Stacciare \\ Can- 
diate, sf. Vagliatura = Stacciata II Caa- 
vlarèUe, sf. Vaglietto |j Conslaftere, 
Vagliatore i; Canslatare, Vagliatura, 
Mondiglia del grano che si vaglia, che 
si dA i>er becchime ai polli \\ Consla- 
pllle, Conciatore. (Aret. ** Conciare „, 
Vagliare). (Lat. *Comptiare), 

Cansrljd% Generare, Produrre. La 
parure fa — le virme, La paura fa ve- 
nire i bachi = Formare. Da quande f 
d cungrlate le hangune, Da qnando gli 
son venuti i molari. 

*Cnnlne, Chinino = [*La zulfate], 
Cannatte, Condotto; Acquedotto. 
Cuntfcehle, Clientf e«hle. Bocca, ar- 
nese per filare. (Forma dim. del lat. 
Colu-) = La quantità di canapa o di 
lino che si inconocchia, che si arrocca, 
Conocchia, Pennecchio, Boccata = In- 
telaiatura sulla quale, con adatte ve- 
sti, si foggiano figure di santi. 

*Can&«Kde. Consenso, Consenti- 
mento = ^N—, m. av. Di consenso = JV 
'» —, Concorrere, Influire. 0* € jite »n 
— cchiù dde *na cose, Vi hanno influito. 
Vi sono concorse, tante, molte, circo- 
stanze. Ce va 'n —pure lu tìmòe, C in- 
fluisce. Ci mette del suo, anche il tempo. 
Cnniendl' e AeeuitieBdl', Consen- 
tire, Acconsentire = — nghe la méjje, 
modo onesto per esprimere l'unione 
sessuale. 

CuBxUie, *CusUJe, Consiglio = [ra- 
re lu — de le passere!, È un passeraio; 
del cicalio che fanno molte x>ersone ohe 
bociano in una volta]. 

CuniaId',Consolare= Iron. Conciar 
male ; Picchiare |{ *A la enaiolasldne! 
Modo di brindare. 

Cunsame, Consumo = Métt' a — , 
Usare abitualm. ciò ohe si teneva ri- 
posto, di conto. 

Cunftnnande. Nel modo : Ar espine' 
nghe le — , Bispondere per lo rime, con 
acerbità e vivezza, Bimbeccare. J*d fatte 
'na lettre nghe le —, Gli ha scritto una 
lettera che canta. 

"'Cnniaprlme, Cugino = [Cfunzuò' 
brine = " Stat. Aquil. „: ,.,per fraire 
et sorella consobrina . . . Non sia licito 
,., portare gramaglie, se non per patr§, 
matre .,.nepote et consobrini. (** Oonao- 
brino-a* „). 

Cupa. In nomi di contrade. Valle — 



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179 



[Li»ma — = Cupo (Crecchia) = Cupèl' 
la (Fallo) = Cupéao (Buonanotte); =:: 
Coiu del cupeUo (€«».) = CupeUo, n. di 
com. = CuppeUiy frais. di oom.]. 

H;npmmlaft«} Equipaggiato, e pr. 
Ben provvisto. Ben coperto di panni. 
Anche fig. 

Cupazze (Ari), sm. Tronco vnoto di 
quercia o di altro albero grande = Fig. 
Tu di nat* a ^nnu — de cérche !, Sei un 
bietolone, uno sciocco ! — Torr. Sf. n. 
di contrada. 

Capo, sm. Arnia, Alveare = [Fig. 
È 'nu — de fècce, È un uomo tutto ven- 
tre, un maialone. É ^nu — de féle, È 
uomo iroso, mordace]. (Lat. Cupa - = 
Sen. " Culàie „) II [Agg. Concavo, Fon- 
do. Piatte —, Scodella = Cnn. Sm. Lo 
atesso che Cipazze, ved.] || *Capèllo, 
sf. Fiasco di legno a forma di piccolo 
barile. Com. Fiascone, m. = Dlm. *Ca- 
p«llé«lo, f. 

Capérebio, Copèrchio = Fig. Man- 
tello, Copertina, Marito di donna di 
mal affare, anche prima del matrimo- 
tiio = [Cupjerchie]. 

Cnp«rto, Coperta = — d«J lane, " Pan- 
no lano„. I>òrme nghe la cCldr* e ddu* 
—, Dorme col coltrone e due panni lani. 
Caportnre, sf. Canone in grano. 
Cupétt {Tow,, ».) sf. Pasta dolce fat- 
ta di mandorle o noci e sapa o miele. 
É cibo di rito nel Natale. (Sen. " Cu- 
pata„. Aret. "Copétan). • 

Cappone, Bacare, Imbachire; del 
grano, quando ci si formano i farfal- 
lini. 

Cappionne, *Cnppranne, sf . Parto 
gemello. È dde *na —, Sono di coppia, 
gemelli = [Duppianne — Ar. Dupprare], 
Cappine, Bamaiolo = Ramaiolata, 
Quanta roba va in un ramaiolo = Cuc- 
chiaione -pei servire la minestra. 

Cuppute, agg. di Piatto. Piatte —, 
Piatto fondo. Scodella. 

C«r**, Curare = Indolcire. — la live, 
le Itfpine, Indolcire le ulive, i lupini, con 
la rannata = Macerare. — lu line = 
Imbiancare, Curare, il panno = Pur- 
gare. — le ciammajiche. Metter le chioc- 
ciole a purgare nell'acqua o nella cru- 
sca = Sventrare e pulire il pesce = Met- 
tere le stoviglie di terra cotta nell'ac- 
qua, per renderle meno fragili || €a- 
rannore, àf. Carandaia, Donna ohe im- 
bianca le tele. 

Cnraxsono, agg. Di gran cuore, Cor- 
diale. Anche sost. 

Cnree, sm. Porcellino d'India. (Cre- 
desi che le cavie si congiungano coi to- 
pi, dei quali hanno simile il grido) = 
[Cute]. 

Curce, Capro, Caprone, Becco 1| Our- 
ciree, Pai. ^Ngurciree, l'Ingravidare 



della capra 11 Curceture, sf. l' Ingravida- 
mento della capra. 

Coree euree, m. av. Mogio mogio. 
Dimessamente ; Grullo grullo, Smacca- 
to, Scorbacchiato, Come un becco. 

Cu rei A', Bovesciare, Rimboccare, le 
maniche della camicia, il disotto dei 
calzoni, della veste II Curelate, Sbrac- 
ciato ; Succinto = [Curcid* e Curchid* = 
P. Atturzd' = Pai. Turzud*]. (Lat. 
*Curtjare, Accorciare). 

Cordèlle, Cordellina. (" Cordella*^). 
Il 'NsurdellA', Legare con o. ; Amma- 
gliare. 

Cnrdéaelie, agg. e sost. Agnello di 
seconda figliatura, tardivo = Per sim. 
Di frutti, e spec. di granturco. Tardivo • 
= Per isch. Figliolo ohe nasce ultimo 
e a grande distanza dagli altri. E *nu 
—, o 'nw curdeschéìle. (Lat. Ckordu-, 
Tardivo = Sen. •*Corde8co„, Agnello 
di 2* figliatura). 

Cure, Cura = Tene* a —, Aver cu- 
ra ; Tener di conto = Tenera^ a —, Aver- 
si cura, Biguardarsi. 
*Curéle, Querèla. 
"'Curine, sf. Libeccio. Più com. Oar- 
l»ine. ("Corina*„ e " Curino*„). 

Cnrlncle e Cnrlnnele, sm. e f. Gru- 
molo, della lattuga ecc. = \Gr\nele\ 

CuriììLee (At.), Che la buccia dura = 
Partere —, Parto difficjile, per durezza 
dell'utero. (Da " Colo „). 

Cumaeeliltfle, Pecora con le corna. 
*Cnrnéeeiiie, sm. Canto, Angolo in- 
terno formato da due pareti = Fig. 
MétV a lu —, Mettere da parte, Tra- 
scurare = [Se. Curnóne]. 

Cnrniee, sf. Cornice = Canto vivo, 
Spigolo formato da due muri = Meno 
com. Canto, Angolo interno = [" BagL 
di S. „ : ...vicino alla porta di a. Anto- 
nio alla cornice della acarpa ad mani 
dextì'a . . .]. (Dal lat. Comu, Estremità, 
Punta). 

Cnrpettone, Fegataccio. Uomo che 
non si fa indietro in qualunque impre- 
sa rischiosa. 

Curre eurre, sm. Per isch. Diarrea, 
** Correntina „ = [Ar. Voce ohe esprime 
il tubare dei piccioni. Ved. Ruelie = 
T. Faccendone, Impiccione]. 

«CarrèJJe'. — la famijje, Governa- 
re, Reggere, la casa = — le cìtele. Aver 
cura dei ragazzi = Di bestia indocile 
e bizzarra. Nne^ le pózze — , Non riesco 
a tenerla a freno. (" Correggere*», Gui- 
dare, Governare). 

Curretóre, sf. Vetta del correggiato |i 
Corridoio = Andito || Corridore, Che 
corre, Atto al corso. 

Currlenle, *Currll»l»ele, Calesse, 
Barroccino. (Lat. Curriculum = ** Cur* 
rloolo*„). 



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C«rrlT«, sm. Cormooio, Sdegno. È 
lu — che le fa* parléP ccuct, È lo sde- 
gno, la rabbia, ohe lo fa parlare in tal 
modo = Dispetto. Le fa a, pe', — Lo 
fa per dispetto. A echi le fi lu —f, Jl 
obi fai dispetto ? =^ In forza di agg. età' 
—, Esser corrucoiato, sdegnato, " inooc- 
oiato „. àia — fighe mmé, È sdegnato, im- 
broncito. con me = Mette* 'n —, Movere 
a sdegno, Stizzire = Farse — , Bisen- 
tirsi, Aversi a male, " Prendere il cap- 
pello „, Impermalirò, Prendersela. Sub' 
òete se fa —, Di nulla nulla imperma- 
lisce, se la prende, "prende il cappel- 
lo „, **i cocci „ II Currevd' (T.), tr. e rifl. 
Stizzire, Far adirare i| Carrcrose. Che 
move a sdegno; Piccoso, Puntiglioso, 
Che subito piglia il cappello. 

Corrtfmbe', Corrompere = La ètra- 
de s' é currótte, La strada è guasta per 
le acque dirotte = Lu tìmbe s' é cur- 
réti' a acque, Il tempo è rotto in piog- 
gia = [Lu catarre «' é ccurrótte, ... è 
conootto, maturo]. 

€nrt»« e Car««, sm. pi. Interesse per 
una somma mutuata = [T. Decurze], 

Cnvta^Mól; Chi è sempre impacciato 
in liti, in cause. 

*Curteqìje, Cortesia = Mancia. 

Cartèlle, Coltello = Iperb. Di neb- 
bia. 8é pò tajd' nghe lu —, Si affetta = 
['Nu — de lamature, Una fenditura pro- 
dotta da frana '= Ro«e. *CundJélle = 
latr. OutJeUe]' (** Cortello* J. 

Cfurtijd\ Essere impacciato in liti, e 
pr. Bazzicare nei tribunali per affari 
di giustizia. 

€artile. sm. Corte = Cortile = [Cur- 
ale, *CurtiJje]. 

Ourtine, sf. Zona di terra da poter 
seminare, tra la vigna e il confine del 
campo = {Cortine, Vacui nelle vigne. 
WiMSPEABiB, " Abusi feudali „). 

Qurunare, sf . Donna gìrandolona, che 
passa il giorno a sgonnellare e a bra- 
care i fatti altrui, e come l'asino del 
pentolaio si ferma qua e là a chiacchie- 
rare. 

CarM', Gastigare, detto per lo più 
ai ragazzi. Te vujje —ji'!, Voglio " me- 
dicarti „ io, " darti l'orzo „, farti paga- 
re il fio della malefatta = [Caii. Sor- 
prendere, Cogliere nell'atto], 

Cari«. Ved. SgAiiere. Bastoncello 
più corto sul quale si batte nel gioco 
della Lippa. 

*Curzévele (C. Tr.), Attivo, Pronto, 
Vivace. Ved. Uzzévele, 

Cacarèlle, Ved. in Cdse = Danari, 
Quei pochi. /Sf' d fatte na* —, Ha raggruz- 
zolato, messo insieme, una sommetta. 

Caseine, Cuscino = Guanciale = 
Tombolo su cui si lavorano trine, mer- 
letti Il Caseen«tte e Case«B«tle, sm. 



Guancialino par appuntarvi arjhi e spil- 
li = Guancialino, Pugnetta, con la qua- 
le le stiratrici prendono il ferro da 
spianare. (• Cuscino*„, Guanciale). 

Cassù, Lo stesso e più com. che 
<|als«e, ved. = [Qtiisse, ^^Ousse], 

Caitate. sf. Costola = Fig. Aremétte* 
*na —, Vantaggiare nelle cose proprie, 
" Mettere un dentino „ = Luvd' *na — , 
Cavar le penne maestre. Togliere altrui 
quanto di buono aveva = PI. Cuite, le 
Costole, il Costato. 

Custòdie, sf. Ciborio, Custodia del- 
l'ostia consacrata. 

Cositi. Lo stesso e più oom. che 
Qaiste, ved. = [Quiete, *CuHe]. 

Cast ante. Costume = Vestito, delle 
pers. civili, tutto d'un colore. 

Cut3. Ved. Caree. 

C atei A', Scotere. — le merìcule, le 
nuce, la janne, Scotere, Crollare, Scrol- 
lare, i rami per farne cadere le gelse, 
le noci, le ghiande = [Ari, OwteW,V. 
Cutijd\ rifl. Piegarsi, Curvarsi, della 
persona. Nen ze p6 —, Non può piegar- 
si per eccessiva pinguedine o per altro 
impedimento. Ved. Cùtele]. 

Cùtele (Ari, Han., Cast. C), sf. pL 
pieghe. Crespe della veste II Cuteld*, Ac- 
cuteld*, Increspare, veste e sim. = Bifl. 
Outelarse, Piegarsi con la persona. Ved. 
CatelA' e Accudold\ 

Cuticce e Seuticce (Cast. C), sf. Ter- 
reno incolto, non dissodato. Ved. Setf te'. 

CatlsnA*, nel gergo, Battere, Basto- 
nare, Bordare. Cfr. Cattdne. 

Catljii', Anfanare, Moversi andan- 
do di qua e di là senza costrutto. A 
cquande va cutìjenne!. Mesta e mesta, 
non compiccia nulla. 

Cutine, sm. Piccolo stagno, che si 
forma deviando o trattenendo le scar- 
se acque di un torrente, per abbeverar- 
ci le bestie nell'estate = Iperb. Cati- 
no = R., B., Cutólne = " Stat. mun. di 
IT. „: De le bestiame, che fwn possono 
bever aUi fonti né aUi cutini. (Gr. Ko» 
tyle), 

Cutóne (Car.), sm. Specie di pietra 
con la quale pavimentano focolari e 
forni. (Da " Cote „) = Agg. Zotico, Ma- 
teriale, Bozzo. (Cfr. aret. "CòtanOa, 
Ciottolo). 

Catrdne. Ved. Crettfne = [Cao. Cu- 
trone e Chetruone], Cfr. Outòne, 

Cattdne, Cotone ~ Fam. Dà*, Avi', 
Iv —, Dare, Aver, le botte. 

CuttréUe (».), Secchia di rame. 

Cutture, sm. Paiolo = Aq. Cottura 
== «. 1580: Una cottura e uno cotturello 
= At. 1676: Una cottora. 

Cutulijìrse (Toeeo), Dimenarsi nel 
camminare, Molleggiarsi, Sculettare = 
Vezzeggiarsi. Ved. CatelH'. 



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cut - deo 



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Cutumòrine (C. fir.)» Ipocondria, Ku- 
tria. 

Catarie, Calzerotto = Stivaletto. 
(Gr. KotJiornoa, Lat. CothurnU'), 

CsTèlle, sf. Parte del giogo, ohe a 
guisa di collare cinge il collo dei bovi. 

Cavleclile, Cafìeelile, stn. Fef isoh. 
Camera; Casa. Jlta aembr* a lu —, o 
déndr* a lu — , È sempre chioso, rin- 
tanato, in casa. (Anche il tose, ha, flg. 
e scherz., ** Covile „ per Camera, Letto) 
= [ Orfc. Ouct4fìcc1U&]. (Lat. Cubiculum). 

*CaTUl« e CabMlle. Yed. Cabbll- 
le. *N —, In nessun luogo. 

CuzzaU e Cuszare» Una volta, spreg. 
di Monaco' mendicante. Cfr. PeeosB«. 

Cnsa^ifte, sm. Nuca = Fa' lu — , Far 
collottola. Ingrassare. 



I». Yed. Ched in CJie, e Chide in Clil. 

JMl', Dare = Accennando a insisten- 
za. DàW 6 ddàllófle cspólle duvinde ajj6f 
Dagli e dagli, Fai e fai, la pazienza 
scappa = Chi te le —f, Non c'è. Non 
l'ho; È raro come i can gialli = Ma ae 
p6f 86 pozza — che ,..f, Ma è possibile 
che..?, £ un gran dire che.... Come si fa 
a (vedere, credere)...? = Assol. Darle, 
Picchiare. Te vujje — jp' appóste. Voglio 
dartele belle, picchiarti sodo. Dàjje !, 
Via!, Dalli!, Carica! = Darci. C -1- d 
date!, (Il topo, l'uccello...), ha dato 
nella trappola, neirarchetto = Atten- 
dere. N'n gè ve — , Non vuole attendere 
allo studio, al lavoro, " Non ne vuole 
sul groppone „ = Dtf' a seótte, Dar sotto, 
Dappiede, Consumare. Guastare, Di- 
struggere. Rubare moltissimo, a brac- 
cia quadre = [S* d cumenzaV a — 8^e, 
(Il bambino) comincia a camminare da 
sé]. 

^IHftbbetonie, Abitazione. 

Da eape, avv. Da capo, Daccapo := 
Mo agg. Superiore, Di sopra. La cani' 
bre — , ...che sta sopra. 

Danuuiehe, Damasco, drappo =[DU' 
maache = l«. 1675: Diamasco], 

DamaaaJJc , Danno = Malestro , 
Danno fatto dai bambini per casa = 
Per isoh. C -i'- àjje c6rz* a — /, Ne ho 
mangiato, bevuto, a più potere = N^n 
d fatte 'n« aòlde de —, Ha mangiato 
come un uccellino, iK>chis8Ìmo. = Ce va 
a —, Ci va non per usare, ma per di- 
struggere, guastare, sciupare. (** Dam- 
maggio*„) il Dammiajtfse e Damma- 
Jare, Danneggiatore = Agg. di Luogo. 
Esposto ai danni. 

Da 'n. Da, DaL Da '« gorp* a la 
mamme, Dal ventre della mamma. Da 
*m mèzze, Da mezzo. 



Da vU«, aw. Dappiede = Mo. agg. 
Inferiore, Di sotto = [Da pjede, Da 
péde], 

I>a»d. Ved. I»di»e. 

Da ptfelie, agg. Dappoco = Di poco 
pasto. 

*Daraase, avv. Distante, Lontano. 
— da ctMù, o da cheUé, 'nu carré de ré- 
fe!, Alla larga, quanto è possibile, da 
colui, da colei. Ved. Ara»«e. 

DATe«l«, n. di pers. Dàvidde, David- 
de = ITavitte], 

navéndre, aw. Dentro = Agg. In- 
terno. 

Ddìje, Ddì, Dio, Iddio = *Fu88e lu 
—!, o Fu88e chelu —!, Dio volesse! = 
Macar^ a —!, Dio volesse! Dato pure, 
Quand'anche = Se — vó! [Se Ddìa vó], 
Se Dio vuole = Arengraz'iéme —!, Bi- 
sposta a chi domanda della salute, ed 
equivale a Non c'è male. Mi contento 
= [Pi<fve gna — ea fa', o gna — cum- 
manne. Piove come Dio la sa mandare, 
" a quel Dio „, Fortemente = Lavoro 
fatto giM — cummanne, a dovere, per 
bene]. 

IMIOTélle? Dov' è? Ved. Addò. 

1>«, prep. Di — [Quando segue pa- 
rola cominciante da vocale, alle^volte 
ha il d eufonico, come Che, Pe\ Édded 
Agnone, ded Avetine, È di Agnone, di 
Aitino = De, per Di, com. nei nostri, 
come negli altri scrittori antichi. V. 
1543: Uno anello de argento = Peecara 
altro non è che una sepoltura de vivi. Ds 
Lbctis, Traslaz, e miracoli di a. Tom- 
maso, 1576). 

Dea. Villa —, n. di casale. 

*I» ebbe le, Debole. (" Debile* „) || 
*l»ebbelel«inle» Debolezza. 

*]>el»be«dvne, sf. Bisogno^ Necessi- 
tà. Ha —. Pe' la — . 

De bbóne (V.), m. av. Da bono, Dav- 
vero. 

Debbutate (Ari), agg. di Tempo. Mi- 
naccioso; Cattivo. 

D«ee, Dièci. (Spesso nelle nostre 
scritture antiche) |! Deeessétte, Dicias- 
sette Il DeeedòUe, Dioiotto = [" Bagl. 
di ». „ : ...deoedotto grana per onza] [\ 
Dèeeme, Diecina, Circa dieci. 

DeelBffhe, sf. Ant. moneta napoL 
di cinque tornesi. Detta anche Cinguine, 

Decontra, n. di contr. in vari com. 

*Déeaee, aw. Qua. F^depe'—, Guar- 
da, Cerca, qui intorno = Di qui. De- 
cuc -»- abbaile, Di qui in giù = [Jecuce 
e DJecìwe], 

DeeallA', Malmenare, Bovinare. Me 
vé^!=i Bifl. Cadere, Abbandonarsi per 
rifinimento. 

De earrèane, m. av. Di corsa, A 
tutta corsa. — é Jit' e — é remenute. 
Correndo è andato, correndo è tornato. 



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182 



dee - dea 



I»é«at« o Dleotc, avv. Costà = Da 
costà = [Jezute e DJecute]. 

De defettime (C. fk».), m. av. Di con- 
tinuo. 

Defenlte, agg. Bifinito, Esausto dì 
forze, Prostrato = Meno oom. il verbo. 
Se definisce. SP è—, 

M^tètkie, sf. N. di oontr. anche in 
altri oom. di Abruzzo = Dim. Defen- 
iòle. (Defensae, vulgo Difese, vel fore- 
8te. "Prammatiche del Regno di Na- 
poli „). 

Defile (V.), m. av. Addirittura, Pro- 
prio, Senza meno. — cale vó, Lo vuole 
senza meno ~ Com. Diviato, Difilato. 

De f rèzze (P»l.)» na. »▼• Bapidamen- 
te, Dì fretta. Va — . 

*M^^ faelièiiAe, m. av. Di fretta, Con 
foga, Di fuga = [Ort. De fuìiènde], 

*Oe vr»(e, m. av. Gratis. 

*']»«he, *l>déli«, sm. Idèa. QuaV élu 
déhe té'fy Qual' è la tua idea, il tuo 
avviso?. Che ne pensi? = Disegno. Ha 
fatte 'nu ddShe, Ha fatto disegno. Che 
tti ^déef, Che ti pensi?, ohe ti gira? 

De la vite, m. av. In sommo grado. 
È '»» seccande, *nu bbuqiarde —,..." per 
la pelle „. 

]>ellas<A', tr. intr. e rifl. Dig^az* 
care. Guazzare, Sguazzare, L'agitare, o 
agitarsi dei liquidi in vasi scemi, quan- 
do questi son mossi = Sciabordare, Scia- 
guattare, Agitare un vaso affinchè il 
liquido contenutovi sia più sciolto o le 
sue sostanze meglio tra loro siano in- 
corporate. (Lat. *Delap8are). 

*I»éll«e«, aw. Colà, Là. Pe' —, Per 
là = Di là. Déllec -i- ammènde, Di li in 
sopra = [Jellece e DJellece]. 

Dellevserl', Digerire = Fig. Dige- 
rire, Mandar giù, " Poterla addosso» = 
[AlUggerV]. 

Déllinge\ rifl. Oscillare, Tentennare, 
pr. di verga o palo flessibile = C. tv, 
Devingé' = Aq. Vingarze. 

Dellltte, Delitto. 

De 'm hlumme (Toeeo), m. av. Di 
piombo. Caecd' —, Cader dì picchio. 

]>emmèrse, agg. Sovescio, Voltato, 
contr. di Diritto. Anche in forza di sost. 
Lu — . =i Ala — , m. av. A rovescio. 

DemmuUÓure (r.*"), sm. Aria calda. 
Nel modo: Ju tjembe a' é mmisa' a — , 
n tempo è a libeccio. (Cfr. " Dimoiare „). 

I»«mmallii'. Yed. AddemmnllA'. 

Dendale, pesce, Dèntice li Stégola, 
Manico dell* aratro. 

Dènde, Dente. PI. Dlnde. [Dj'ende] 
= Fig. Fa* 'llungd' lu —, Far desidera- 
re molto. Far cascare da alto = §ta* 
nghe W anem* a le dinde. Tenere, Reg- 
ger l'anima coi denti, esser rifinito. 

Déndre, avv. Dentro = Davéndre, 
*DaJfendre =^Sm. Lu —, Le interiora 



della bestia macellata, e speoialm. del 
porco. 

*Deprand*, Spiantare, Distruggere, 
Fare una rovina, spec. dei prodotti del 
suolo = Pai. DeplawS*. 

*»«rasBd' e *I»«rrjMsA'. Yed. *Ad- 
derrassA'. 

Dcritie, agg. Diritto = Sost. Fa* lu 
— , Fare il "sufficiente „, Far l'uomo 
addosso ad alcuno. (Nel signif. di Ac- 
corto, è anche dell'uso tose). 

I»«rraeclBlA', iperb. Fiaccare, Rom- 
pere, le membra. Anche, mobili, alberi, 
ecc. (Cfr. " Diroccare „). 

Derrujjd^, Gorgogliare, Borbogliare, 
Brontolare, pr. degl' intestini. Je der- 
rujje davéndre, o la panze, Gli bolle il 
corpo. Gli brontolano le budella. 

Derrnpatòrle, Dirupo, Rompicollo, 
Precipizio. 

I>esea»e, Sinistro, Scangèo, Casac- 
cio, Impiccio serio e inatteso. 

Deseénie, fam. Malanno. *Nu — che 
tVacchiappe! = T' d acchiappate lu —!, 
detto alla fune che s'intrica nel pozzo, 
al foco che non arde, al paiolo che non 
bolle e sim. = [Pai. Descjenze, Dolor 
di faccia = Aq. Scendoréjji, m. pi. Tff 
ji —, detto di chi per nulla o per fu- 
tili motivi si arrabbia = T. Diacìnze, 
Male indeterminato], (Cfr. "Scesa*». 
" Scesa di testa „). 

De8ceprend\ fig. Conciar male. 

Deseépale, Chi sta a bottega per 
istruirsi in un mestiere = [*De8cìbbele]. 

I>e»eiòUe', Sciogliere = Sfranchire. 

]>eselpe. Sciupio; Fracassio. 

]>e4e5«ere, Desctf e«'. e meno oom. 
Setfee', Seòeere, intr. e rifl. Passar di 
cottura II D«seotft« , Stracotto , Cotto 
eccedentem. 

D« «eaelare e De •sra^lnae, m. 
av. Di schiso. Di scancio. Di traverso 
= Di striscio. Strisciando, Rasentando 
= Fig. Sape* —, Risapere indirettamen- 
te, di straforo = [Cao. De aghicìune = 
Man. De agruciune = C. fr. Sguciùne e 
Scuciùne], 

Desenrsive, Chi è facile a discorre- 
re; Chi discorre volentieri. 

*De8ificele, Difficile, nel signif. d'Im- 
probabile. 

]>• avalve. Lo [stesso che Oe s«n- 
«Inre. (Cfr. " Squinciare*,). 

I>essnlde, Dissesto; Contrattempo 
= [Aq. Diaquide, Dissenso, Litigio]. 

I>e»lanvlii', Slanciare = Rifl. Oscil- 
lare, pr. degli oggetti^lunghi e flessibili. 
Cfr. DeUingé\ 

. I>esdtie, avv. Di sotto. Sotto = Sf. 
Fondo, Stanza terrena. Sta d *na —, 
Abita una stanza terrena, un fondo. 
Anche, S aitane, ved. 

]>eftplaelate, agg. Dispiacente. Éta 



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des - dov 



183 



— ca n'n zìjele date, È dispiacente ohe 
non gliel' hai dato, 

]>esvrénre, sm. Sperpero; Guasto, 
Fracassio. 2r d fatte *nu —, (Il vento, 
la grandine,^ l'opera dell'uomo o degli 
animali) ha spiccato, sciupato, i frutti, 
le messi. Ce va a —, Ci va non per usa- 
re ma per guastare, danneggiare. 

I>e8salmd\ DeaaalmV, Disanimare. 

Dessnbbell', Disubbidire-obbedire 
= [SgubbedV]. 

l^essaatedl', Sffuoiedl', Disumidire 
= [Pe««. àdumedV], 

DeasassA', Disossare = Iperb. Bat- 
tere, Conciare, malamente. = Stanca- 
re ecoessivam. col lavoro. 

JDeHaccató, Sonito f Malconcia in sa- 
lute. Sta —, È sfinito, spossato. 

Destandd' (•. E a».), Scostare. 

*OeiUaffalA', Distinguere, Discer- 
nere = [C. fr. Diitingid:'], 

*I»é»ae« e Déseoe, Aw. Costà = 
Abbaile —, Costaggiù = Da costà. De' 
8UC -i' ammónie, Da costà in su = [Je- 
cute Dj'ecute]. 

I^eiale, Anello da cucire. 

*l»«te. Dito. PI. Dite, *Détere -^ [Di- 
te, Dàlie = Ari, DVite. Fig. Se fa frut- 
td^ le —, Qb. "grancircn, É un mariolo 
= R. DòUé] li Dim. Deftaeee, Ditino = 
Dito mignolo 11 Acer. Deftone, Ditone = 
Il dito grosso della mano, e del piede. 

D«ftélle, sm. Ascella = Fig. CuUù se 
te métte 8otf a lu — , Quello può prender- 
ti di sotto gamba, è da più di t9 = lie 
Detèlle, sf. pi. Ditole, var. di fanghi. 

I>é«t«, Dltie, sm. Detto, nel sigaif. 
di Proverbio. 

*Devacd', Andar di corpo H Devacate, 
Evacuazione, Mossa. 

!>•▼««$» rse, Divagarsi. Distrarsi. 

*Devas8d% intr. Delle derrate. Bin- 
viliare, Calar di prezzo = Eìfl, Abbas- 
sarsi, LJmiliarsi, Buttarsi giù. 

*I>eTeléi[xe, Debolezza, astr. di Vi- 
le, ved. 11 Develirae, Svigorirsi = Per- 
dersi di animo. 

]>eTeitetA (P«'). m. av. Divinamen- 
te, " a quel Dio „. 

DeFérae. Yed. Deniiiièrze. 

Devinge* e Devegnd' (e. fp.). Lo stes- 
so che DelUnge\ vel. = Rifl. Divinco- 
larsi. 

*]>eTatar»e. Votarsi. (" Devotare*„, 
Promettere in voto). 

I^mmtónm, Devozione = Iron. Vez- 
zo, Consuetudine non buona. Dirizzone. 

»!', I>l«e', Dicere, *nétee\ Dire = 
DV a la cannile, Concorrere all'asta, 
all'incanto, Dirci = Di denunzie di 
matrim. Duménethe die -i- a la cchiési. 
Domenica se ne dirà in chiesa = Di 
bestie. Passe, ca ri'n de dice nìlnde, Pas- 
sa pure, (il cavallo) non ti farà nulla. 



iVhe' je dice* niénde, Non molestarlo (il 
cavallo, il cane, ecc.) = Per esprimere 
il superi. E bbette che n*n àjje che tte 
ne dV, È bellissimo, ma bello, bello 
quanto ce n'entra = Addirsi, Convenir- 
si. Vestite da snidate, ce dice. In divisa 
da soldato, figura, fa bella mostra dì 
sé. Chélu cappelle je dice. Quel cappello 
gli sta, gli torna, bene, lo rifa = U 
ajf a la pummadóre ce dice, L'aglio col 
pomodoro se la dicono = Chi sa, dice, 
prov., Chi sa, fa bella mostra di sé, fi- 
gura = Apparire, Mostrarsi. V urine 
dice ròsee. L'orina si mostra rossa = 
[La cambagne dice. La campagna met- 
te bene, si mostra bella, promette mol- 
to — Scongiurare. DV a la resìbbele, 
Scongiurare la risipola] 1| Ditte, p. 
pass. Detto = Sm. Detto. Proverbio. 

I»Iabbét«, sf. Dliabète. ("Diabèti^ 
ca*„. sf.). 

Dliineche! Diamine. (** Diaoine* „). 

Dlasellare. Lo stesso che Curunare. 

BIAvele, Diavolo = Fam. Élu — de 
la pallette!, É un monellacolo, detto 
spec. dei ragazzi = E ttu pijje lu — e 
mmìttéle cirziarate!. Con chi pigliar- 
sela?, Non e' è rimedio = C-e- d lassa- 
te la code lu — .', Luogo in cui si com- 
misero misfatti, e dove avvengono dis- 
grazie = Volg. DìaveV acrépele!, Ac- 
qua s' intende, ma non tempesta ! 

Dlavelltte, sm. pi. Peperoncini pic- 
cantissimi. Anche Spasnalltte = 
[Ort. Lazzaritte = Ari, CiuciariUe]. 

Dljunli', Digiunare 1| Dljune e Ad- 
dijune, agg. Digiuuo, A stomaco vuo- 
to || A la ddUane, m. av. A digiuno. 

Discepd', Dissipare — Mettere in 
iscompiglio, sciupando, guastando. Ved. 
Descìpe. (" Scipare* „). 

*Dje.8te, QJtesté*, Costà; Per costà = 
Aq. Distilld, Di là. Di tisù, Lassù. Di- 
strò, Laggiù. 

*I»jIlete, Colà; Per colà = [Djellete], 

«Dtfdde, Dote. 

non, titolo d' onore ohe precede il 
nome dei preti, dei gentiluomini, dei 
signori, e, in gener., delle pers. di con- 
dizione civile. Spesso, Lu Segnò re — 1| 
Sf. Dònna, Signora. 

Dónde, Dónda {Ca,»l. C), Dove = Nel 
qaale. Quéssu hhizchjere — vóje bbevé- 
te. In UQ canto popol. = Dónda e Dan- 
da (Pai.), Dove, per dove, — vé'f, Do- 
ve vai ? — sta ?' Dov' è ? 

Dtfnne e IXSnna. Ved. Addd. 

I>tf pe, l>òppe, l>aptf. Dopo = — da 
jirce 'n galere !, A costo di doverci an- 
dare in galera. — da jirce ji'!, Quando 
pure, Se anche, dovessi andarci io = 
[Dòppe, Dapù, Dapùo]. (" Doppo* „). 

nòve, Doga = [*Dàuve\, (Lucch. 
« Dova „). 



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184 



dra 



Dralinnare, sf. Terreno molle nel 
quale il piede affonda, Fitta. Quando 
la fitta è limitata in un punto, Ha^M»- 
•aelie, f. 

Dragga (Ort.), n. di oontr. il Dragch- 
rUj oaiato. 

Da', DuT», Due = Ne séte —!, Siete 
una coppia e un paio, siete d' un pelo 
e d* una buccia! 

DaelAsM, Dolciastro, Alquanto dol- 
ce = Dolce smaccato = [Dìdgiamee, 
Du'iggiazze]. 

I»«ide«e, Dodici = [V. 1573 : Uno car- 
rateilo di salme nove, carlini dudici = 
" Stat. aqull. „ : Dudici hominj et dudi- 
ci donne], 

Dujjóle, sf. Dogliola, n. di comune. 

Damlneehe, 'JHlnslie, n. di pers. 
Domenio ^, ** Menico, Monco „ = Sf. I>tt- 
■itéiie«lie, 'Jf énsh«, Domenica, " Mo- 
nica „. 

*I>anoiiiiaiin«, sm. Domanda. Nel 
modo: Fa^ ^nu —, Domandare. ("Di- 
mando* Domando*,,). 

Dummudóré' DummedÓre (Ma».), sm. 
Enfiore. 

I> u n s h • , Dunque || Dans' addtf , 
Dovunque. ^ 

Dapplanne, sf. Parto gemello. E 
dde *na —, Sono, nati a un corpo, So- 
no di coppia. 

Durace (Aq.)» *gg« di Pèsca. Non par- 
titola = Ar. Durace, 

l>ure, agg. Sensibile al solletico 
jf so' — , Io curo il solletico = Fa* 
—, Cagionare solletico. 

Darmi', Dormire, volg. Dorme gné 
'ni/ acannate, Dorme come una mar- 
mòtta, quant' un gliiro, Dorme la gros- 
sa Il Darnteeclilare, Dormiglione. 

Dufugne (Car.), Foruncolo, Fignolo. 

Dutfturarlje, Saccenteria, Aria 
d' importanza, " Sufficienza „. 

*Dare«ltfre, sm. Eruzione impeti- 
ginosa che suol venire al mento e in- 
torno alla bocca dei bambini. 

Davére, Dovere = I doveri, I com- 
plimenti. 

Daiianc, Dozzina = *Nà — d' óve, 
Una sérqua d' ova. 



E, cong. con suono sempre distinto, 
E = Riempitivo, per dare più forza 
alla frase: E sci; E nno, Si, Ma si, No, 
Msk no. E ccked éf, Che cos' è?. Che 
vuoi? E n'n z* é mmòrte 'n atru ggié- 
vene starnatine f, Anche stamani un al- 
tro giovane è morto ! — [Innanzi a voc, 
Edd. Edd a ccidlei^ E a quello? Edd a 
mmajjeff E a me?]. 

Éeebe, *Jè«ehe, avv. Ecco = ÈC' 



cwne, Eccheme, iikscomi ecc. = [EcTiela- 
vé!, Eccolo, Eccolo, vedi! *Eccheluud!, 
Eccolo, Eccolo, gfuatda!]. 

lÈeelie, A é««lie, *A Jè««lie, aw. 
di luogo. Qui. Sta —, Sta qui, È qui 
= Per indicare grande distanza. Sta 

— ?, È qui svolto?, Non è la via del- 
1* orto = Annèceheìf Vieni qui!, Ap- 
pressati, Vieni oltre, Arriva! = [Ca- 
•alb., Palomb., H. Eas. Jeche, Qui, In 
questo luogo =^ Adesso, Ora = A«. 
Eccu, Qui]. (Da Ècche, si formano Dé- 
cuce e Décute). 

lÈUe , A èll« avv. di luogo. Iià, 
Colà. Tra ^ech* e elle, Tra qui e là. Sta 
—, Sta 11, È là. Pe' èW«, Per là. Giù 
di li, LI vicino. Vide pe' —, Guarda, 
Cerca per là = ÈUe cuUù, Ecco là quel- 
l'omo, èlle lu libbre, Eoco là il libro 
= Èllule e ÈUele, Eccolo là, Ecco quel- 
lo là, quella cosa là. Anche, ÈUuleUd, 
Eccolo là quello; ÈlldeUd , Eoco là 
quella. [Èlle, ÈUele, ÉUavé!, Eccolo là, 
"■ Vello „ !] = JL UV ammènde, Lassù. A 
elV abbaile, Laggiù. 

*i:ime. Animo, Ardire, Coraggio. 
Nei modi: Sta' d* —, Stare di buon 
animo. Non avvilirsi. Fatte — /, Stai 
tranquillo, Non temere! 

lÈmbè, Mbè, Mmè, Ebbene! 

tfme, afor. di " Dobbiamo ; Abbia- 
mo „. Ch^ ém* a fa'?, Che ab.iamo da 
fare?; che dobbiamo fare? Je V éme 
ditte, Gliel' abbiamo detto. 

Ené«, n. di pers., Enea — [Jinée, 
Jiné]. 

Entìma e Intima, nei prot. not. ant.. 
Guscio di guanciale e di materassa. 
Ora, I«lnalt«. 

*ÈrIe, Aria. Nei m. av. Ped — , 
Per aria. A ppile ped —, A gambe al- 
l'aria. (È anche idiotismo pistoiese). 

Éscure (Pese.), Baco della carne» 
Cacchione. 

Esérne, città, Isernia = [*8lrgne]^ 
(Lat. Aesernia). 

èeete, Diarrèa = Èaet' a asanghe, 
Dissenteria. 

Èap'ie. Ved. Aspre. 

lÈftse, pron. Esso, Essa; Lui, Lei = 
La pers. principale di casa. N'n gè Sta 

— , Non e' è mia moglie; Mio marito 
non e' è = [Aa. Jisau], 

Èsse, A «sse avv. di luogo. Costà, 
Costi. Sta —, Sta, È, costà, costi, vi- 
cino a te. Da ècc' a èsae. Da qui a co- 
stà = Èaae che set fatte!, Ecco (costà) 
quel che hai fatto. Èaae quelle che 
mm' d ditte, Eoco (costi) quel che mi 
ha detto. Èaaelc, pìjjetele!. Eccolo (co- 
sti), prèndilo! = A éas' ammènde, Co- 
stassù. A èaa* abbaile, Co.«itaggiù. — lld, 
A — lld, Costà, per costà = [Aq. Èaau 
= T. 'Saaaaù, Costassù]. 



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es8 - fai 



185 



]Èss«', "'Rèa»»', Essere = Nel pass, 
perf. ind., per Avere. So* durmite, Ho 
dormito. Sótele ditte, Te l'ho detto. So' 
magnat6f Ho mangiato, desinato. Sécele 
fné996f Ce l'ho messo = Quand' Sttèm- 
he, *Quandlmbéf, Quanto tempo è ?, Da 
quando? = In modo oonoessivo: Ps' 
Itf — , é, ce é, Per essere, è, Non ò dub- 
bio òhe sia. O ellittioam. Pe* lu bbón\ 
é hhónéf Per essere, è buono, Quanto a 
buono, è buono = Fueae lu Ddi' !, o Fu- 
sce cJieht DdV /, Dio volesse ! = [N'n gè 
ne eé, Non ce n' è = Per Avere. Nel 
Terans. Yed. Àee = Aq. Foasate viStu 
quijj'u di' é ppiueatu ?, Avreste visto 
quello eh'ò passato?] !l Sm. Me va a Wee- 
aere. Mi va a genio, "a fagiolo „, "Mi 
d& buon bere = W d fatte plrde* V—!, 
Mi ha fatto disperare; Mi ha noiato a 
morte. 



Fa», Fare = In mo. pleon. Che cce, 
^ —? Perchè ci vai? Cke mme le die 
'i' a — f, Perchè me lodici?, È inutile 
che lo dica. E sim. = Chejje — ?, Che 
fa? Che importa? Che male c'è? = Ei- 
govemare. — le piatte = Lavare. — le 
panne, Dare, Mandare in bucato = Per 
indicare spregio. Cìie n*ii — f, Che vuoi 
farne ?, È cattivo, Non serve a nulla = 
Per indicare rassegnaz. Che ere vu — f, 
Bisogna rassegnarsi^ adattarsi, dirci, 
striderci! = Stare. FaUe — esse!, La- 
ncialo star li. Non toccarlo = Fa' jV, 
Lasciar andare. FaUe, Affalle, JV, La- 
scialo andare; Non ti ci mettere ; Non 
curartene. Famme, Affamine, JV!, La- 
sciami andare ; Me ne vado = Assol. Ce 
Ja ccuci, È un suo fare. J^ Za fi f, Puoi, 
Hai forza, di alzarlo, spingerlo, termi- 
narlo, mangiarlo, beverie, ecc.? Ce fa 
dda/vére, Dice davvero. Piove, Nevica, 
a bono = Andar di corpo. É ddu* Jur- 
ne che nen fa = Rifl. Maturare. Le .fi- 
cui'* angore se fa, 1 fieni non han fatto 
ancora, non sono maturi = Farsele 
nghe une, Essere in buoni termini con 
alcuno. S3 la fa nghe le prìvete, È un 
pretaio = Ricapitare. Adó se la fai, 
Dove ricapita?. Dov'è solito di andare, 
-Stare, prendere alloggio ? = Ce «e la fa, 
Lo vede volentieri, È tutto cosa sua, 
Se la dica con lui = Dumani fìjjeme 
se fa la créseme, Domani il mio figliolo 
passerà a ^cresima = P. pass, e ngg. 
Fati« = É pplUa —, È spacciato = Me 
té* fatte, Ho bisogno di andar di cor- 
po, di orinare = §tiV —, Essere " stra- 
cotto „, ubriaco all'ultimo segno. 

Fa«ee, Faccia = Fèdera. — de cu- 
ccine, Federa di guanciale — - Arsfarse 



—, Tornare a essere in buoni termini, 
Rappattumarsi = Fa* la —, Fare una 
faccetta, Provarsi a dire, domandare, 
a costo di fare una figura umiliante || 
'W —, e 'M l»ac««, m. av. Circa, Pres- 
so a. ^ — a ccinghe mijje, Sono 5 mi- 
glia o cosi = A confronto, Al paragone 
Il Faccétte, sf. Visino = Visuccio, pr. 
di chi ha male. 

Wmeelafrónde, sm. Confronto. Fa* 
*nu —, Chiamare in contraddittorio = 
[Di contro. Dirimpetto]. 

Facciaténde, parola di massimo in- 
sulto. Mariolo, Uomo che ruba di not' 
te, col viso mascherato o tinto di nero, 
por non essere raffigurato. 

Facciane, Chi tutto fa facile. 

Facetarc, Fattura = Infrantoiata. 

Facésic , sf. pi. Moine , Smorfie. 
Garbacci Ij FacesMtf»e, Lezioso, Smor- 
fioso, Daddoloso, Smanceroso. 

Faf lane. Fagiano = àta gné *nu —, 
É grasso pinzo. (Lat. Phasianu'). 

Fa^itfle, Fagiòlo. Faciól* a Ócchie,.,. 
coU'oochio = [Cattivo umore. Té* lu —, 
Ha i bachi, È inquieto, di cattivo u- 
more]. (Lat. Phaseolu-). 

Faflalltle, sm. pi. Fagiolini, Fa- 
gioli freschi in erba || Fagioli, G-ranel- 
ii. Testicoli, dei polli. 

Facózchiu (Aq.), Chi lavora carri. 

Faénie, sf. Terraglia fine. Piatte 
de — . 

Fafanelle (Pai ), Carruba. 

*Fare, Ved. Fave. Fava. 

Vavffc, Faggio — [Mlffl. Fiche, sm. 
pi. = Pai. Fafe = T. Fahe = Pese, 
Av. Fave = Aq. Favu || Fajéto e Fajé' 
te, fraz. di com. nel Teram. = Fonte 
del fago (Moni.), n. di contr. 

Fallarne, sf. Libecciata = Vampa 
isterica li AflTaliasMii', Sopraffare, Affo- 
gare col soverchio caldo. Lu harbin* 
affahagne la rróbbey II libeccio concooe 
e fa avvizzire le piante. Lu randtme 
s* é affahagnate. 

Fahòne (nel Teram. e nell'Aqnll.), 
sm. Falò, Fiammata, Baldoria = Cel. 
Fahóre, 

*Falidre, Favore, Atto di cortesia 
o benevolenza. 

Fahtigne, sm. Aria infocata di libec- 
cio = Man. Favógne = Aq. Fógna = 
A., C. ». A. Fahugne, sm. Fiaccola di 
canne — Pai. Fahugne, Falò = ",Stat. 
mun. di A. „.*... luminibus cum cannis 
factis ut ajunt con faugni di canne. 
(Lucch. '^ Faenza „, Afa). 

Falappe, sf. Maniera di parlare af- 
fettatamente dolce , insinuante , per 
trarre altrui, con le belle belline, ai 
propri fini jj Falapptf»c^ Chi parla con 
affettazione di bontà. Anche Falap- 
pone. 



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186 



fai - fdt 



Falasche, sf. Falasoo. 

Falbalà, Falpalà. 

Falehe, *Faleeh«, n. di pers. Falco. 

Faleanétte, Falco, uoo. di rapina. 

Falde, Tesa del cappello. 

Falle, e Fallaacuse^ nomi di com. || 
FàUeru (C. d.), Frullino, speo. di Dado 
con due punte opposte per le quali si 
fa girare. 

Falleffnam«, Falegname. 

Famaece, sm. La parte più interna 
della zucca e delle altre cucurbitacee, 
dove stanno i semi = Per simil. Cosa 
molle, spappolata, Paniccia = Iperb. 
L' d fatte — !, L'ha pesto, picchiato, a 
morte; L'ha superato in tutte le prove. 
(Lat. *Fìmaceu-?J. 

FAmece, sf. Il fiosso della scarpa. 
Anche, Sfameclatare, sf. 

FamlJLIe, *Faiitél|«, Famiglia = 
Sm. pL I figli. N'n d fatte —, Non ha 
avuto figlioli = Fig. L'insieme dei 
gambi che nascono da un chicco di 
frumento. In questo signif., cfr. toso. 
" Figliolame „ , Bimessiticci. (" Fame- 
glia*„). 

*Famarr«, sm. pi. Nel gorgo. GHi 
Intestini = Caccid^ le — , Ammazzare, 
Uccidere || ^Nfamurrite (C. fr.), agg. di 
Carne. Guasta, e pr. di animale non 
ammazzato, ma morto di malattia = 
T. Famurre, sm. Tanfo dei volatili non 
sventrati subito. 

Fanale, sm. Lumiera, per illumi- 
nare le chiese e le gran^ sale. 

Fan Ateehe, Stuccoso per smancerie. 
Smancerose, Lezioso = Vanesio, Vano 
e borioso = Schizzinoso, Incontentabi- 
le. É — pe' lu magnd\ pé* lu vestV 
Il Acer. Fanateetf ne || FànatecarIJe, 
sf. Per lo più nel pi. Smancerie, Le- 
ziosaggini, Dàddoli. 

^Fandaftlje, Fantasia, e pr. Capric- 
cio, Bizzarria, Uzzolo. lÀveje 'asa — , 
Levagli codesto capriccio, Contentalo 
= [Pai. Fa ci j e]. 

Fandélle (T.), Fanciullo. Com., Fan- 
ciulla, Bagazza; anche. Zitellona. (Fan- 
tina*„, Bambina. Donzella). 

Fanèlle, Flanella, "Frenella„. 

Fanfalaoehej sm. Persona di nes- 
sun conto, inetta. Chìss' é *na manijate 
de — , Codesti sono un brano ■> d'imbe- 
cilli, di sciocchi = Sf. pi. Fanfaluche, 
Baie, Inezie. 

Fanfarre, Fanfara || Fanfarone, 
Fanfarone, Spaccone. 

Fansiie, Fango — [Sm. e f.] || Faìi- 
gaJBf sf. Fanga, Mollicchio, Luogo tut- 
to molle, fangoso, pieno di mota]. 

Fansòtte, Fagotto, Involto di robe 
= [Fangòzze = C. fr. Prangòzze] — 
Dim. Fansattélle, Fagottino || AiRm- 
ffattiT, Affagottare. (" Fangotto*„). 



FanJeUe (C. fr.), Accorto; Furbo. 

Fano. — adrianOf n. di com. 

Fanóje (P.»*»), sf. Chiasso, Strepito 
fatto da più persone, Piazzaiolata. 

Farambaldne^ Farabolone, Ciar- 
lone; Appaltone, Gabbamondo. 

Faramèlle, sf. Com. nel pi. N. gè- 
ner. di Piccoli animali, e spec. d'In- 
setti, che infestano i campi = Per euf.. 
Fastidio, Insetti che si producono nella 
persona. §tatte daraase da cttaaù, ca ti* 
le — , Tieniti lontano da codesto ; ha del 
fastidio addosso = [Frdmmele]. Cfr. 
Fere. 

FArohle, sf. Fiaccola di canne. 
("Falcola*,). 

Fare, sf. N. di comuni e di contra- 
de. ("Le Fare, termine longobardo, e- 
rano delle^ numerose famiglie, che si 
stabilivano nei terreni delle chiese o 
dei monasteri per coltivarle. Coli; ratto 
del tempo divennero terre e castelli... « 
B0MANBL.L1, Antichità frentane. Voi. I, 
pag. 216). 

Farre, *Fèrre, Farro = [». Wimm. 
La Farre], 

Fa»ee, Fascio = [Sf. Fascio di ooia- 
me]. 

Faseenare, sm. Macchio di fascine 
— [La — . = T. Faacenire, sm.]. 

Fascétte, sf. Fascina = Sm. Fa- 
scinotto. 

Faselatdre, sm. Pezza per ravvol- 
gere i bambini = ["Bagl. di S. „:... 
nuUa peraona debbia lavare panni alla 
fontana del Vecchio. . . excepto faacie o 
fasciaturi minuti], (" Fasciatoio*,). 

FaaciatréUe (Pai.), sf. Fazzoletto 
bianco da coprire il capo delle donne. 
Ora quasi disusato = Peti. Pannicello 
di lana colorata, che si mette sulla to- 
vaglia per difendersi dalla pioggia. 

Fascine, sf. Volg. , il Coito. Farai 
'na — . 

^FaittdVe, sf. Fastidio, e partic. 
Prudore. 

Fattje, Fatica = Lavoro. §téme*ìm 
attraaae nghe le —, Siamo in dietro nei 
lavori di campagna = Dim. Fatljtfle, 
Faticuccia || Fatljii', Faticare = Lavo- 
rare = [Fig. La cambagne fatìje, La 
vegetazione è rigogliosa. Le piante pro- 
sperano] !| Fattaltfre, Lavoratore-a = 
Sgobbone. 

Fatene (Ch., T.), Mago = Stregone. 

Fattappòéte, Mestolone, Coso fatto 
e messo 11, Negozio-a, Castrone. 

Fatte, sf. Quantità grande di pers. 
o di cose. In senso spreg., Fitta fi Sm. 
Fatto = Motivo. Pe* ^atu —, Per que- 
sto = Nen fa —, Non importa. Poco 
montali Fatteeélle, Fiaba; Nov3lli« 
na. 

Fattleee, Massiccio, Grosso, Spea- 



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fat - fon 



187 



so U 'Nfatteccirse, Divenir fatticcio, at- 
ticciato. 

F»iitf re, sm. Piccione atto a covare. 
^Nu pare de fatture, Una coppia di 
piccioni, maschio e femxn., atti a co- 
vare. 

F»Afta«eltIAre, Fattncchière-a. 

Favanéae (P.'®), agg. di Pecora. Che 
facilmente si sbranca. 

F»v«, *Faf«, Fava = E ttutte 'na 
— , È tutt'nno, É nna zuppa e un pan 
molle II Favare, Favule = [T. Fafare], 
Il Favate, sf. Nelle locua. fig. Fa* *na 
— , Fare un poltricchio, un'opera ab- 
borracciata. Ha 'vute 'aaa — /, iron. Ha 
avuto codesta approvazione , codesto 
successone ! Il Favétte, sf. Fave fresche 
sgranate, cotte con della bietola. 

FAvese. Falso = Òmene —, Ipocrita 
= — piane. Piano leggerm. inclinato 
= — lupine, Lupus = £nfat. Fa* la 
munéta — pe\ . . " Attaccarsi ai rasoi, 
alle funi del celo „, in caso disperato 
= [FaUe, Fàtze, Faizze — Avv. Chi — 
aggisce, — more, prov.]. 

FAvaee, Falce fienaia, Frullana || 
Favueljii', Falciare il fieno. Frulla- 
nare. 

FavuetUe e FaveclJJe, Falce per 
segare il grano = [S.a Ear. Faucille], 

Favurl', Favorire = Assol. Per in- 
vitare a prendere cibo o bevanda: VU—f, 
Vuoi gradire? Per invitara a entrare; 
Favurisce .', Passa, passa ! 

Fazzacùjje (T.). Uomo falso. Tradi- 
tore. 

FaHtfle, sm. Pezzòla, Fazzoletto. 
Fig. e spreg. Nen é — pe* lu naae mèi. 
Non è degno di legarmi le scarpe = 
[Pezzola bianca, di lino, con cui le con- 
tadine si coprono il capo = T. 1504: 
Uno fazzolo de cambraio da testa = 
«. 16J0: Uno fazzolo. (" Fazzolo*„). 

Fazsalelttfae , sm. Scialle usato 
dalle popolane, e anche dalle signore 
nel vestire alla buona. 

Fèbbre, *Fr*ve, Febbre. — de ca- 
vàUe,. . . da cavallo, fortissima = [*Fré' 
me] Il Febbrone, sm. Febbrone-a = 
Febbre efimera. 

Feeataxse, sf. Salsiccia fatta di fe- 
gato di maiale = Per isch. Dita grosse 
e livide per geloni li Feeaftaxs4lne, Bie- 
tolone = [SaucìcciÓne matte], 

Fecazze (P.»»), Focaccia, Stiacciata. 

Feeéiele, sf. Beccafico = Sta gné 
'na —, Gli schizza il grasso. (Lat. Fi^ 
cedula-). 

Feeùsse, Fam. Pugno = [V. Fucozze]. 

Fedarse, AflTedarse, Aver animo, 
Osare, Arrischiarsi, Attentarsi. Ji' ne* 
mrae fide de dir j eie, Io non ho animo, 
non oso, di dirglielo = Reggere, Aver 
forza, coraggio e sim. Te fedarriace de 



j'ircef, Ti arrischieresti, Ti basterebbe 
l'animo di andarci? JV ne' mme fide 
manghe de paride, Non ho forza, non . 
mi sento, neppur di parlare. Ne* mme 
fide de aendirle cchiù, Non soffro di sen- 
tirlo più. S* d f edate de aajf a Ice' am- 
monde !, Ha potuto reggere a, Ha avu- 
to forza di, salire quassù ! Te fedarri- 
ace d* argiuitd' chela machenef, Sare- 
sti buono di raggiustare quella mac- 
china ? 

Fède e AflTède, sf. Anello nuztalo 
= [Xont. 1632: Urta feda d'oro], 

Feh«re , Figura = Salvadanaio » 
consistente in una buca nel muro , 
chiusa davanti con una immagine sa- 
cra. 

Feld', Filare = Fig. Assol. Filar 
sottile; Esser corto a quattrini. 

Felasne, sf. Lungo palo = Fig. 
Schiaffo dato tenendo il braccio teso. 

Fèlbe, Félpa || Felbtf ne , sm. Per 
isch. **Tuba„; G-ran cappello. 

FéU, Fièle. Ved. F«ne. 

Felélle, Frenèllo, Frènulo della 
lingua, Scilinguagnolo. (Sen. "Filèllo„). 

Felepplne, sf. Fam. Vento diaccio. 

Feltnle, Filiggine = [Feline — Pese., 
Av. Fulline = C. s. A. FvXlinie] \\ Ba- 
gnatelo. 

Fellaeolane, sm. Fico primaticcio. 
[Felacciane e Ficacciane = Altrove, 
Féllàcchie, sf.] — Fig. Gonzo, Credu- 
lone. 

Feìlate, Pecora giovane, che non è. 
ancora da frutto. (Dal lat. FeUare). 

Fèlle, Fótta. 'Ns — de pane, de 
preautte eoo. — Spicchio . ' Na — de 
m^e, de pére, de cetréne || Acer. Fellac- 
ebldae, sm. Fettone- a Jl Fellijd', Af- 
fettare = [FeUd'] Il Fellate, sf. Salame 
o Salume tagliato a fette. Affettato. 

Veléni, Nella maniera : Fa' —, "Sa- 
lar la lezione ^, "Far forca „. 

Fèntntene, Femmina. Donna -~ *La 
fémmena me*, Mia mogli ) = Tene' le —, 
Aver donne a opra. (" Donna „ non è 
nel nostro uso se non come sinon. di 
Signora) — [Fémene. (Lat. Foemìna)]. 

Femmenélle, dim. di Fémmene, 
ved. = Comun. Donna plebea, Ciana. 
Remédd'ie de —, Rimedio empirico, da 
donnicciole. 

Féne, Fièno = [Hontor. Fine = A.. 
Fìéne = Farei, Fiéine = Fr. J^^ne = 
P." Flénu — e. Fjene = P., S.* Bnf* 
Fijine = Can. Fj'ne = Pai. Fljeme = 
Pasl. Fróine], 

Fén**, Fièle; Vescichetta del fiel^ 
Chi vaaffónne, n'n arevé aaópre se une* 
jje acatte lu —, Chi va a fondo (anne- 
ga), [non torna su (non galleggia) sa 
non gli scoppia la vescica del fiele = 
[Fae], ("Fèle*„). 



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188 



fen - fet 



F«M««tfre, sf. Estremità; Orlo, 
■lembo. 

F«mésa«, flf. Favore, Atto di cor- 
tesia. 

F«nffarde, Inflngitore, Chi non è 
schietta farina; Baggiratore = [Ck. 
Fungardé], (''Infingardo*^, Finto, Si- 
mulato). 

Fenni (€. fr.), agg. di Pettine da 
tela. Con denti fitti — Ort. Funnime, 

Fentfeclile, Finocchio = [FenitoZ' 
chie e. più oom., Spegne, sf.]. 

Feniltfne e Flnil^lae, sf. Atto, Ef- 
fetto = IPn d fatte ne^iùna — , È stato 
sempre in nn modo. Non si è mosso. 
Non si è alterato, e sim. 

Ferannine e Ferranine (C. fr.)» sf. 
Tela grossolana usata per far grem- 
biuli. Ved. Fere, nel signif. di Mer- 
■cato. 

*FerehlMe e *Fre«elilMe, sm. 
Chiavistello = [Perchiate = T. Prie- 
chiàte e Purchìàle = AA. Perchiàle = 
T. Fracchjìte]. (Sen. "Pèrohio„). 

Ferente (C. fr.). agg. di Donna. Mol- 
to vivace, Risoluta. (Pist. "Monello 
forcuto !„). 

Fere, sf. Nome generico di animale 
salvatico = [At., A. Anche, Insetto. 
Com. nel pi. Ved. Faramèlle ]. (Lat. 
Fera-). 

Fere, sf. Fièra = Regalo di ogget- 
to comprato alla fiera. Fa^, Accatta', 
la —, Dare, Comprare, Portare, la fiera 
[Fj'ere = Hai. FJerte ^ S.* Baf. Fire 
= Ne* prot. not. ant., Panno di fera 
(fiera, feria), <$ontrapposto a panno fat- 
to in casa. Anche ora: de fere, o de 
bbangéne] || Dim. F«ra«ee, Fereeeltf- 
le, Fieretta = Acer, tf era««e, Fie- 
rona. 

Fére% *FerA', Tirare, Spirare, Sof- 
fiare, del vento = Del sole, della luna. 
Splendere = P. pass. F«rate. ♦Fera- 
ce. ("Fièrere*„). 

Fèrge (Rev.), sf. Pastoia di ferro. 

Ferleaffliélle , sf. Fringuèllo = 
[Ari, FranghUle, sm.]. 

Ferlenghine (p., C. s. A.), sf. Canto 
con accompagnamento di musica, che 
sì fa dopo il banchetto nuziale. 

Ferlengóne (€a»t. €.). Per isch., il 
G-allo = E nella maniera : C -i- d cau- 
date lu —, hhónaséref signore patrone ! , 
per dire, in aria di scherzo : È finita, 
Non c*è rimedio. 

Ferllne, Ghiribbi'22oso= Meticoloso, 
Spericolato = [Frulloae]. 

Ferlizze (Pai.), sf. pi. Segni che si 
mettono incrociati = Sf. sing. Seggio- 
lino leggerissimo, fatto di ferula, usato 
dai pastori. 

Férme, Fermo = [Fjerme], 

Fernoilehe, Fremmlebe, Fnrml- 



ehe, Formica = (^uande ne porte *'m 
mècche 'na —, Un tantino = [Briciola, 
Briccica di pane, di cacio e sim.] || Fer- 
Bseeii«Ue, sf. pi. Fa' le —, Informi- 
colire, Dar la sensazione dell' infor mi- 
colamento, del formicolio il Fame- 
care, Formicolaio. 

*Fernt» , com. per Finire = J* é 
ffernite le léne, Ha finita la provvista 
delle legno = Bifl. Tutte 'Ha carne ne' 
mme le fernisce,. . . non la finisco. 5* d 
fernite lu vine, Ha finito, bevuto tutto, 
il vino = [Pa». FinéP], ("Fornire*„). 

^FerrAIae, Ferrana = [V. Ferrd- 
nìe = T. Frajinile, sm. Terra seminata 
a ferrana]. 

Ferrare, Fabbro = — d« W arta 
'ròsee, Fabbro (dell'arte grossa) ohe la- 
vora in grosserie, in ferrerecce : zap- 
pe, falci eoo. —de U'arta suttìle, Ma- 
gnano. 

Ferra rUe, Bottega in cui si vende 
ferro — [Bottega del fabbro]. 

Ferrate, sf. Quantità di ostia che 
dà il ferro in una volta || Pese., A-r. 
FerratlUe, sf. Lo stesso che Nènie, 
ved. 

Fèrre, Ferro = Terara* a —, G-a- 
reggiare. Contendere accanitamente = 
Métte' man' a — calle, " Rubare su' pet- 
tini da lino„, audacemente. 

Ferrettil', fig. Afferrare, Agguan- 
tare, Acciuffare = Bollare, Trappo- 
lare. 

Ferréite, Paletto per chiudere usci 
= Forcina da capelli || Mercante di bo- 
vini, e pr. di quelli che vengono dalle 
Marche, soliti a marcare con un fer- 
retto la bestia contrattata. 

Ferune f erune (C. fr.), m. av. Quat- 
ton quattone = Ari, Furune furune. 

Feraci re, sf. Padella = La — de la 
pizze. Arnese con cui si coprj la stiac- 
ciata da cocere sotto la brace = [*J'«r- 
zàure = Car. Friesòure = A. Frea84- 
re — Fai. Veeeaure = v. 1643, Feeeora 
= liettop., V. 1598, Freasora = li. 1675, 
Forzora], (Lat. Frixorium) || Dim. Fer- 
■erèlle, Padelletta = Ramaiolo per 
prender l'acqua dalla conca. 

Fesélle, sf. Stile a forma di fuso. 

FessarIJe, volg. Fandonia, " Bu- 
scherata „ = Bagatella, Inezia, *^Bac- 
cia di porro „ Il Fésse, volg. Vanesio, 
" Coglia „. ("Bèsso*, Bèscio*„, StoUdo; 
Dappoco). 

'^'Festlnie, sm. pi. Giorni festivi. 
§ta 'mmalate da le — de la Madonne, 
È malato dalle feste di Settembre. 

Fet A', Far l'evo = Fig. — sènza li- 
cene, Adirarsi di nulla, quasi senxa 
motivo. Yed. ILéeene || Féie, sf. Tem- 
po; Atto, del far le ova. Le hallin* d 
repi^ate, ha lassate, la — ,... han rioo- 



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fet - 111 



18» 



minoiato, smesso, di far l'ava = Per 
isoli. Di donna ohe è fuor di fiflclioli. 
Ha lassate la — . (Lat. Foetare) || Fstaró- 
U, Ovaia delle galline. Anche, Uvarole, 
Fetazze (€»•!. €.), spreg. di Fan- 
ùollo e anche di Animale. Picoolp, 
Stento, Che vien sa debole e malsano. 
F^iecbe, Fétteelie, Fegato = Fam. 
Je ve* vuJXje de fétteche de griUe, É 
goloso e bizzarro a un tempo = Fém- 
mene nghe ddu' fìitecM, Donna " ohe 
ne ha fatto di quelle di pelle di becoo„. 
[Féchsie, (Lat. FUaUi')] || FelaeMlle, 
e Fefteelillle, sm. sing. e pi. Fratta- 
glie degli animali minuti = Rigaglie, 
Interiora dei polli. 

FeteekMi^' e FiteeltU^S intr. Sfe- 
gatarsi, Strafelarci, Affaticarsi con 
stizza e affannandosi, Tramenarsi. Fe- 
techijéjje fetechijéjje, e nnenfa nièndef 
Si strafela, Si aociaooina, ma non vie- 
ne a capo di quel che vorrebbe, o do- 
vrebbe, fare = Dimenarsi per sfuggire 
dalle mani di alcuno. 

Fetellae, sm. pi. Paste da minestra 
in fili sottilissimi = [Fédéline, Fele- 
dine], 

Fettaeee, sf. Nastro || 'Jirel«««elil', 
Ornare di nastri. (** Fettuccia*, Fet- 
tuzza*,). 

Fé ade. Tenuta, già di dominio feu- 
dale = Prima, spesso, per Bosco, Sel- 
va = [Cli. Fèvede] || Fe«4»r4lle, Conta- 
dino che è a podere in una tenuta già 
fóndala. 

Féve«e, Felce = [€»Bsp. Fece = 
«. Falge]. 

Wémme e Frezze, sf. Ciocca di ca- 
pelli = Pochi fili di refe, di seta e sim., 
messi insieme per lo lungo. Manata di 
paste lunghe da minestra =: [Fézze. 
Anche: Tratto, Porzione, di budello 
= T. Fézze, €ar. Fezzatìure, Matassa 
-=: Mi. 1566: Tre fezze de seta negra], 
(Nel Bellunese, Fiz, Matassa). 

«'FCaenldil', Difficoltà. Nen fa —, 
Non importa. Non guasta, É indiffe- 
rente. 

Ftoeelte, fam. Fiacoona = Fig. Mi- 
seria grande, " Stanga „. 

WlmAóne^ sm. Stiacciata dolce, con 
riempitura di cacio fresco e ova, che 
si mangia come cibo di rito nella Pa- 
squa = [Fiadone, Fradone = Cel. Fé- 
latóne = F.»» ScarzeUe, sf.]. ("Fiado- 
ne*, Fialone*,, Favo). 

FlaBVlie.*Fr «Mrlie, Fianco || Flan- 
Vlt^tte, sf. Fianco, Parte laterale del 
ventre = Fig. Sbaite* le —, Soffrir la 
faaae. 

FlAaeke, *Fraselie, Fiasco = Di 
bestie non feoondat?, e di ova] da cui 
non nasce il pulcino, dìcesi é *8cite — , 
o/lascéne = [Pai. Fiasche]. 



FiAzetfae, Fiasco di legno, a doghe. 
Il Ovo andato a male. ScV — . 

Fiate, Fiato = Fig. Je puzze lu —, 
È una lingua «*che taglia e cuoe„, un 
maldicente = [*Frate]. 

Flattfne, Dolore intercostale attri- 
buito ad aria nello stomaco. 

Fieehe, fam. Sm. Nel modo: Fa^ 
*nu —, Fare un'azione poco delicata, 
un tiro, un giochetto, una cavalletta, 
Giuntare, Cuccare, Abbindolare *= Fa* 
fnu — e rref acche, Pagare dell' istessa 
moneta. Benderò pan per focaccia; In- 
gannare l'ingannatore, "Impaniar la 
civetta „. 

Ficurarìje (X.), sf. Lezi, Fichi. 
Fteare, sf. Fico, albero e frutto. 
Anche, *Flelie, si. = [Fìcure, Fìquere 
F.»« Ficora = Altrove, Ftchere]. 

Fide, sf. Prezzo che si pagava per 
pascolare su terreno feudale. (" Fida*„).. 
Fléie, Sito, Puzzo. ( " Fièto%) Il Fe- 
Iftnde, Fe(eJ«nde, Fetendome, fig. 
Pers. noiosa, incresciosa; Pigolone, Che 
petulantem. chiede; Di mala fama, 
Pozzone-a II FeteiadarU«< ^S* ^^^ ^^" 
gazzi. Piagnucolio, Belio 11 Fetuze, fig^ 
Frignone; Stuccoso || Fé técehle, Ve- 
scia, Loffia II Felnzehe, per isch. Sorta 
di fricassea. 

Fiitte (Se.), Besta, Filza. Ved. Flètte^ 
FUarze, Partorire. (È detto della 
donna e delle bestie. Nel tose, " Fi- 
gliare „, solam. delle bestie; e della 
donna, anche in forza di tr., per ispre- 
gio. " Chi ha figliati questi ragazzacci 
impertinenti ?„). Sefijf a mmagge, Par- 
torirà in maggio i| FUaiuie, sf. Parto. 
Bòna —. Cattiva — || FU»A«f Puerpera,. 
Donna di parto jj FUatleee, agg. Da 
poco sgravata , Fresca di parto , Di 
parto, àta —, È di parto, puerpera = 
Fig. ha gné 'na fémmena — / per isch.,. 
dicevi di chi nella sera ha levato pa- 
recchio il gomito. 

FlJJe, Figlio = Itjjeme, Mio figlio.. 
[V. Fime]. 

Fllarèlle, Filatoio. 
Fllatuppe, spreg. di Donna. Inetta.. 
Ved. Tappe. 

File, Filo = Lungo strascico di pers.,. 
di bestie. Coda. La gglnde ce fa lu — ,, 
Le persone ci fan coda = Collana. 
*Nu — d'ore, de curajje, Una collana 
d'oro, di coralli = Strato, Suolo. Fa* 
*nu — de mèle e une de pajje ^ A —, 
o Ala —, m. av. Di filo. Senza interru- 
zione. 

FllepeddèMde, sm.. Sorta di tela 
grossolana. 

Filuccóne («aard.), Piluccone, Soroo» 
cone, " Cavalier del dente „ = Chi dis-^ 
sipa il patrimonio in gozzoviglie. Chi. 
"va alla consuma „. 



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IfK) 



fin - for 



*Find* ( Aq. ), intr. Finire. ( " Fi- 
nare*„). 

*Flnasl4liie, sf. Fine. Nelle manie- 
re: Pare la — de lu monne!, Pare il fi- 
nimondo. A la — de lu monne, A capo 
al mondo, Lontanissimo. 

Flnde, sf. Finta = [Finde, Fènde = 
Aq. 'Nfénda] \\ Finda cavate. Grétola, 
Scappavia, Sotterfugio. 

*Flnèiid«, Fenènde e *SÌMè»d«, 
Senènde, avv. Fino. — - a mmo*, Fi- 
nora. — a iccTie, Fin qui. — aUóche, 
Fin là = Pe' 'nzenìnde, Per fino. 

Fiocca* (Aq.), Scagliare, Lanciare = 

Bifl. Slanciarsi, Avventarsi = Cast. C. 

Fluccarse, Avventarsi. Ved. Affioccarze. 

Flòeelie, sm. Nappa = [Pai. e nel 

Teram., Fiacche], (" Fiocco*„, Nappa). 

Fionnd* (Av.), Scagliare, Lanciare 

= Bifl. Azzuffarsi, Accapigliarsi. (Dal 

lat. Funda. Come Lanciare da Z/anceaj. 

Fldre, Fiore = Nel -gl.Fiure, assol. 

Il Mestruo, i Mesi = [Pai. e nel T«- 

ram., Fióre], 

Florèn&e, città, Firenze 11 Anche, n. 
di donna. 

«Flsehe, Fistola. Ved. Sifìachìe, 3o 
signif. 

Fìichie, sf. Masso dì pietre = Ar. 
Fische, Macigno = Fischie («.) sf. pi. 
e FiSchiéte (Pai.), nomi di contrade. 
Fise (P.«**), avv. Fino. 
FlitnlA'. Fam. Annoiare. 
Fitte, agg. Quieto. Statte —!, Sta 
bono. Stai fermo! = Fitte fitte, m. 
av. Pian pianino. Sottovoce. 

FI amare e Flamate, sf. pi. Il Cor- 
«o, le Sponde, del fiume. 

Fiume, Fiume = [In generale, nel 
Cblet., *Frume; nel Teram., Fl,ume]. 
= Or». Fréume — B. Friéume = Fr. 
Qiéume = P., S. Fléume — P.«<> Fiume], 
Flurlrse, Muffare, Mnffire, Funghi- 
re = Per simil. Delle labbra riarse da 
gran febbre o inaridite da consunzione. 
Flajanéae (Cast C), Meretrice. Ofr. 
Frahanése e Frajarse. 

Flararse, Avventarsi, pr, del cane || 
Abbronzare , Bruciarsi leggorm. , de' 
panni lini o lani. 

Flatnse, agg. Che facilmente ha le 
ngge, si uggisce. §ta* —, Essere uggito, 
di cattivo umore = Sm. Burbero, Scon- 
-troso. Irascibile. 

Fidate, Flauto = [V. Fràule]. 
Flètte (T., A., C. s. A.), sf. Filza di 
fichi secchi = Av. FiUte = Se. FièUe, 
Besta di agli, cipolle. Ved. FratieUéUe. 
(Ted. Flechte, Treccia). 

Flòce (P., C. •. A.), Gheriglio della 
noce fresca; Noce fresca. Sande Im» 
rhnze, *nu — pe' ddlnde, prov. 

Mònne (Cast. C), Fionda (I Ciocca di 
capelli. 



Flòrne (T.\ Strambo, Mezzo matto. 
Flotte, Frotta. (" Flotta*,.). 
Mùmene (Cast. C, Pe»c.), Fulmine. 
Ftfeiie, Fuòco, Fòco = Appiccia* lu 
— f Accendere il foco. ArmurV lu —', 
Spèngere. . . Argiuètd* lu —, Bawlare... 
Métte* — a, Appiccare il foco, Dar fo- 
co a. Métte' lu ^ a lu scaldine. Asset- 
tare il véggio. Métte lu féc* a lu lètte, 
Mettere il caldo al letto = Ce mettar- 
ré, o mettesse, le man* a lu —, Ci giu- 
rerei! = A fóc* a ffóche, In tutte lo 
case = Sacce jV addò fa lu —9, Non so 
dove abita = La cambre de lu — , La 
cucina = Métte* — alV acque, A.^^ìq\ì9,tb\ 
a partito estremo, Attaccarsi alle funi 
del cielo = Métte* —, Istigare — È re- 
mast' a — stutat' e Uum* aremmòrte, 
" Gli cova la gatta nel camino „, È di- 
ventato un miserabile il Fdehc-v elate, 
sm., Eruzione acuta del viso e anche 
del petto. 

Fddere, sm. Fòdero. Fig. Mo* sé 
nn* esce da lu —, È diventato magris- 
simo, secco strinato = Sf. Fòdera = 
Guscio di materassa, di guanciale = [Fò- 
dere, *Fuorre = C. fr. Forre] \\ Fnda- 
rétte, sf. Fèdera, Secondo guscio, So- 
pracoperta, del guanciale || FudarK', 
Foderare. 

Fdffne, Fungjo = Ve fa* lu nòzzó 
righe lefugne. Vuol "friggere con l'ac- 
qua „ = Nel gergo. Cappello = [Fugne, 
Fungo = Cappello vecchio e slaertuc- 
ciato]. 

Fdffnete, Ftfnffhete, agg. di Carni. 
Flosce. 

FdJLfe, sf. pi. N. generico di Erbe 
mangerecce. Magna* le — , Mangiare 
una minestra d'erbe = [Fòjje, *FuoJJe 
■•=: Nello " Stat. mun. di Aseoll „ : La 
piazza de lu poptdo,., sia sgombra da 
chi vende foglie, aglio, cipolle... ]. 

Follóne (Aq.), Gradasso, Bravacoioiie. 
Fdnde e Fondane, sf. Becipiente 
nel quale sull'acqua cade l'olio spre- 
muto nello strettoio. È detto anche 
*Mbèrne — [N. di contrade : Fonte della 
plènula (G.) ; — dello spagnolo (Or».); — 
Italia («.); —janiero («amb.); — mag^ 
gio (Pl»«or.); — pittile (Sf. 1.); — ra- 
góna (Fo»».)]. 

F4lneelie, Magazzino. — de lu rane. 
Magazzino in cui si custodisce grano; 
Granaio. — de lu sale, Magazzino. . . [P.*'» 
Fìtneche, Fondaco; Bottega; Negozio]. 
Fora (P."), Sarebbe. 8e jjT — ricche, 
Se fossi ricco. — bbóne se... 

*F4lrbeee, *Frtfveee, m. sing. Le 
Fòrbici = [Fòrbecè, *Fuorfece — A. Fòr-^ 
fece, Fùrfece] («Forbice*, Forfice*„) |1 
Acer. Fnrbeeltfne, PI. Frabbeelmne. 
Fa* le — arrét* a une. Dar la quadra, 
Censurare motteggiando chi è assente, 



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for - fra 



191 



ohi passa per un luogo = [Man. Fruf- 
feciunef sm. pi. Parole mordaci, irose. 
Mo* le diche quattre — /J. 

F4lr«lie, sm. Misura formata dal- 
Tapertura dell'indice e del pollice. É 
*nu — d^óme, È un sosino, un omicciat- 
tolo = [Car. Frùcchéle = NeU'Aqall. 
Forca Caruso , Gola di monte]. 

Ftf re, Addafore, Fuori = Fuori del 
comune. È jite —, Non è in città, È 
fuori II Fere che, Eccetto. A meno che I| 
rtfreee, Fuori, Eccetto, A parte. — la 
tàvele, — la fàccia vòstre: espressioni 
cortesi usate nel nominare cose schi- 
fose in tavola o avanti a persona di 
riguardo. — V angele de DdV che ttén- 
ghe 'm brache!, nel nominare cose ab- 
bominevoli, mentre si ha un bambino 
in collo. — *àta 'ràzte de DdV che ttén- 
ghe 'm mane; se si ha roba da mangia- 
re in mano. — lu sacre, se si dice male 
di un prete. 

Forge, Fucina. (" Forgia*„). 
Forffladeoate, Bandito = Per e- 
stens. Malvivente, Ferraccio = [Foreg' 
giudecate = s. Eas. Freggiudecate — 
** Forgiudicato „ , " Forgiudicazione „ , 
passim, nelle Pramm.del Regno napol.]. 
Fdrnft©, Forma = Fig. Truvd' la — 
de la scarpe, " Trovar la calza, il basto, 
che entri „, chi fa stare a segno. 

WATwm*^ sf. e anche Farntale, sm. 
G-òra del mulino, Fosso, Canale, maci- 
nante = Prir Bim. ^Na d'acque, Un ca- 
nale qualunque, Una quantità di ac- 
qua corrente, = ["Bagl. di S.„, Forma]. 
(In Frontino, Forma. In Du Gange, 
Formale). 

Fórne (Fai. e nell'Aqall.), per " Fu- 
rono „ = Anche nei prot. not. ant. 

Fdm«, Forno = \^ Fuor ne = Fai. 
Furre]. 

F6rte, agg. e sost. Forte = Lu — 
de lu frédde, de lu calle, Il freddo. Il 
caldo buono, più forte = Lu — de la 
fere € ddumane. La fiera grossa sarà 
domani = A lu — de la vernate, de la 
state, Nel grand' inverno, Nella gran- 
d' estate, Nel buono dell'inverno, del- 
l'estate = Vine —, Vino pretto = Qué- 
éf é lu — me', Questo òjil mio gioco, la 
mia beva, quel che più mi va a genio 
= JHè sa a — , Mi è grave. N'h de fa' 
sapS* a — , Non ti paia, non ti sappia, 
grave = Ne' mme tmé' a — !, Compati- 
scimi ! = É 'na cosa — !, Questa è for- 
te ! ; È un gran dire che. . . = Avv. For- 
te, Fortemente. Mine j e — !, Picchialo 
■odo! 

F^r»«,. ♦Force, avv. Forse. 'Nu car- 
rin* e Jfòrcia du', Un carlino e forse 
due. 

F^wie, Fosso = Covo, Avvallamento 
ohe si fa nel letto da chi vi giace. 



*Fdte, sf. Piena del fiume, del tor- 
rente = Fig. Mo' V é rruvatt la — !, 
Ora hai la gran fretta, ti senti l'acqua 
alla gola! ^ [Ari, Bottaccio. Ved. Re» 
fóte]. 

Fdte, Wóvete, Folto ; Fitto = [Peao. 
Fute] Il '31 faveti': Arenfavetl', Affit- 
tire; Riaffittire, 

"^FrabbecA', Fabbricare ; Murare I| 
^Frabbeoattfre, Muratore. 
♦Frftbbeehe, sf. pi. Favi. 
Frabbntte, Frabbatttfne , Fara- 
butto. 

FrabbnttiJA', Borbottare, Bronto- 
lare, Fiottare = (Anche : Rugghiare, 
Rumoreggiare, della fiamma]. (Piat. 
•* Forbottare „). 

Fracasse, Fracasso = Di una pianta 
che rigogliosam. vegeta, che fa frasco- 
naia, dicesi : fa —. 

Fracche (Ca»t. C), sm. Nel modo: 
'Nu — de mazzate, Un fiacco di, Di 
molte, bastonate. 

*Fraeehla(e, sf. Farinata di gran- 
turco, Polenda — Volg. Mo' te facce — / 
Ved. Famaece — La —! Modo pleb. 
di replicare, esprimendo incredulità, 
maraviglia e sim.. Che che!, Zucche!, 
Le zucche fritte! 

FrAeete, Fradicio, nel solo signif. 
di Guasto, Marcio = Rancido. La 'ni4- 
gna —, La sugna rancida, vièta = Fig. 
Pe' 'na lira —!, Per una lira marcia, 
bacata! Pe 'na magnata — , e sim., Per 
un desinare moccioso ! = Sténghe — de 
sudore, Son sudato fradicio = Sta — de 
grasse, È grasso bracato, Scolina il 
grasso = [Fràcede = Cb., Ort. Fràce- 
che]. 

FraflTe, Moccio del naso || FralTtfse, 
Moccicoso. Anche, per isch.. Pleura — 
Fig. Moccicone, Dappoco. || Dim. FraC- 
fasille. Moccolone. 

FrafTèveliie , sf. Canna rifessa in 
cima, per cogliere i frutti in vetta, 
o dalla strada, Ladra, Brocca || Fig.For- 
fecohia. Persona piccolissima. Pare 'na 
— / = Nem baie manghe 'na — .', Non 
vale una patacca, nulla; È un disuti- 
lacoio = [Orecchia del paiolo = Na- 
siera]. (Lat. Forficula-). 

FrabaJUe, sf. Pesce minuto e di qua- 
lità scadente = Fig. Molti bambini 
riuniti, " Frittura „. 

**'à*alie, sf. Fragranza, Odoro. Té' 
'na — de viòle. Odora, Sente, di viola 
= Odorato. Té' 'na — gné ^nu cane, Ha 
il fiuto di un cane || *FrahA', Odora- 
re, Annusare; Fiutare. Anche fig. =» 
[*Frada'], 

Frahnnése, parola quasi di gergo. 
Frodo, Contrabbando = Roba di frodo. 
Fa' 'nu — , Far frodo = [Frahanése], 
Frajarse (Fai.), Sconciarsi, detto 



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192 



fra - fro 



delle bestie = Ar. Sfrajarse \\ ^raja- 
turCf sf. Atto ed Effetto dello soon- 
oiarsi = Bambino abortivo; stentino 
= To««o, Cast. €., Frajlnnef sm. Feto 
abortito degli animalL (" Freggiare*^, 
intr. Soonoiars'., delle bestie). 

FrajeUe e FlaJUU (A., €. ». A.) sm. 
Correggiato. (Lat. FlageUumJ. 

*Frambu8t6t Trambusto. 

Fransars», Fogarsi , Avventarsi, 
per aggredire, mordere, ghermire = 
Fig. AssoL Saltare addosso (la febbre), 
Sopraggiungere di molte faccende ecc. 
A '« atre àdW jurne, se franghe le fa- 
t^é', Di qui a pochi giorni, i lavori si 
affolleranno. 

Fraafflselte, n. di pers. Francesco. 
Abbr., Cicche, " Cecco „. Franvéselie, 
f. Abbr. Cécche, " Checca „. 

Francane, Abbordone, e spec. Fa- 
olle a parlare Sjnza ritegno. 

Frasearllle, m. pi. Bonifàtali, sor- 
ta di minestra. Per isch., 'Pple«eea- 
•èiad« = [FraBcarj'eUe], 

Frascóne (T.), sm. Fam. La Dome- 
nica delle palme. 

Fratasae, sm. Grosso pennello u- 
sato dai muratori |1 Fralass^lle. sm. 
Pialletto, Strumento per lisciare l'in- 
tonaco. (Sten. "Sfratazzare„ , Spianar 
l'intonaco. "Sfratazzo„, Arnese dì le- 
gno per sfrataozare). 

'"Frate, Fratello = Monaco. Per eu- 
fem.. Vati* a ffa —! 

Fratte, Sièpe = ["Bagl. di S.„:... 
ogn^ imo dehiano reparare le fratte che 
devono remondare et reparare] \\ F rat- 
tare, sm. Siepe formata di frutici, fitta 
ed estesa = Luogo intricato di pruni. 
Fratta. 

Frattelélle, sf. Dieci fichi secchi in- 
filzati a nastro. Ved. Flètte. 

Fr»ttUA\ fig' Andare amorazzando 
per luoghi nascosti, dietro le siepL 

Fravelétte (Fra»e.), Fiaba. 

Freelilne, per isch. l£armocchio. 

Fréeke, volg. Sf. Grande quantità 
di pers. o di cose. Buscherio, Fracasso, 
Strage, Flagello. 

Freetfne, "Vinello. ("Affricogno*„). 

Frédde, Freddo = Fa* — une, Fred- 
darlo, Stecchirlo, Ucciderlo nell'atto. 
Il Dim. Freddeeeltfle e Freddasa^lle, 
sost. Freddolino = Agg. Fredduccio l| 
Frcdditfre, sm. Freddura, Il freddo 
della stagione. Stridori || Freddtfse, 
Freddoloso, Che cura molto il freddo 
= Agg. Di Stanza , Luogo. Frigido , 
Freddo. 

Fredlrite, Funghire, Infunghire = 
Fig. Je a'é ff redite le labóre, Ha le lab- 
bra risecohe, bianchicce, per f.bbre 
eco. 

Freffnarlje, volg. Sf. Buscherata. 



Freffnine, fam. Frignone; Daddo- 
loso. 

'^'FremmlehiJA', Brulicare = Infor- 
micolare. 

FrenefUe, sf. Uzzolo, Capriccio; 
Farnètico ; Velleità. 

Freacaróle, Perdigiorno, Ozioso. 

Fresélle, f. pi. Per isch. Battitura, 
** Croste „, " Briscole „. 

Fresine, n. di donna. Eufrasia \] T. 
agg. Ardito; Presuntuoso. 

*FréBae, Freccia = ^§tu vénde pare 
le —, Questo vento è friièante [J Fres- 
sate, sf. Fig. Dolore pungente e discon- 
tinuo, Trafitta = Fri22o, Bottata, Mot- 
to pungente = Dd* le —, Motteggiare, 
Beffare. 

FrieeeeK', Frii^are, pr. del vento 
diaccio = Bifl. Ballettare. Moversi a 
mo' delle donne civette. Molleggiarsi, 
Dondolarsi affettatamente nel oanuni- 
nare jj FrleeeearèUe. Fam. Chi molto 
cura il solletico, " SoUeticoso „ = Irre- 
quieto, Che facilmente corre con le 
mani a toccare = Babattino, Procac- 
ciante. 

Fri^e, n. di comune. Frisa = Kel 
gergo. Deretano. 

Frìddijjazze, (F.*»), Freddo intenso. 
Stridori = Vento diaccio = Brivido 
febbrile. 

*Frlffffeletll, * Frlffveletate e 
*Frlweletik«Ie , Gran freddo. Stri- 
dori. 

Fryj«% Friggere = Fam. Esigere, 
Biscotere = Fara. Se le frìjje !, Se la 
stoppa, Se la sala, Che ha da farne? 
= Frijènne magnènne, m. av. Presto 
presto. In quattro e quattr'otto. (^uéss* 
a da jV — . 

Frisce (C. •. A.), sm. pi. Vimini. 'Na 
canèstre dts — . Cfr. Vrice, 

Frlse, Gallone ; Filetto = [V. 1543: 
Freso d'oro, Ib. 1573: Quattro palmi 
di — ]. (Basso lat. Frisìum) \\ Fread% 
Filettare; Guarnir di gallone [| Bifl. 
Lisciarsi, Bavviare i capelli con ricer- 
catezza. (Fr. Friser), 

Frìscule, sf. (Nel Teram. e in vari 
luoghi del Chlet.), Gabbia per spre- 
mervi l'uliva infranta. (Forma dim. 
di FiscU'). 

FriézecÓse (Ar.), Raggiratore, Bin- 
dolo. (Cfr. toso. " Frecciare „). 

Fr4l^, Frògia = Volg. Narice I| Fr«- 
flOite, Con larghe narici = Fig. Ar- 
dito. Altero. Iroso. Foioso = [Can. Fru- 
ciullute; Ari, Frucellute]. 

Frtf ime. Fronda, com. per Foglia = 
Nel pi. Le f rènne de sanda Marìje, la 
Balsamite. 

Fròsee, sf. Piccola frasca, Bamo- 
scello, Bama = Nel pi. Frusce, Fogliar 
me. Foglie spiccate dai rami. 



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fro - fum 



193 



Fr*se«, agg. Floscio. Fiacco, Ca- 
scante. 

^TrdT«le, Fulmine = Basso. 
Frn^èlle, Forma di ginestra per 
farci il cacio = [FruacìUe = V., At. 
FriceUò = Pese. FriacèUe, Fiscella. Ar- 
nia =: B., p.>« FuacìUe = 9r»M. Fru' 
acenèUé], (Lat. Fiscella). 

Frn^lar^lle, Nasiera = [C. s. A. 
FrucétU], Ved. FralRe«bl«. 

Fruffe (Pai.), fam. Fretta, Ruffa. 
FrateH', Logorare, Strubbiare, Stru- 
sciare, abiti, calzature = Di oggetti 
sottoposti ad attrito. Logorare — Bifl. 
Logorarsi = Di candela, olio. Consu- 
marsi Il Fruve, Consumo. Spec. nel mo- 
do: MéW a —, Consumare adoperando, 
sciupando. 

Frude f sm. Capriccio, Ghiribi£2o. 
Uiiolo. Pijjd' le —, detto dei bambini, 
Inuzsolirsi, = Cosa da nulla, Ninnolo, 
Gingili^. E 'nu — . Serve pe* *nu — . = 
Frullino, Arnese per frullare la ciocco- 
lata jj jPruZZose, Capriccioso; Puntiglio- 
so; BitiosoJi 

Fr«lleeA', Sfrascare, Il moversi di 
qualohd cosa tra le frasche, e sim. = 
[B e. r. FtHUecd\ Mestare ; Bimenare = 
A«i. àfrtUecarzej Dimenarsi, Molleg- 
giarsi, nel camminare]. 

FrtOléite, Chi, Che, subito piange 
o frigna. Daddoloso, Bimbo viziato. 

Frundlne. f*rontale della briglia 
= Nastro i)er legare intorno al capo i 
capelli alle bambine = [Parte media- 
na e superiore della fronte]. 
Fruscile (Ar.), sf. Frusta. 
Frùschele (Colled., Casi. €.), sf. 
Piccolo animale salvatico; Insetti che 
infestano i campi. Cfr. Faramèlle. 

Fr«»««, sf. Lo stesso ohe Frò»««, 
sf. ved. 

Fras««, t. del gioco della primiera, 
Flussi, Carte dello stesso seme = Per 
isoh. Fa' — , Vestire abiti d*un sol colore. 
Frasel4i\ fam. Seccare, Noiare, 
* Bompere il cantino „, " gli stivali „, 
" i corbelli „ = Sferzare, Incitare al 
moto i cavalli — Scialacquare. 

Frniie! Voce per isoacciare il gat- 
to = [FrusUf Friite, Frì'chie = Fru- 
ichìd*t Scacciare il gatto. Frùsch -e*- a 
'ssa hatie!, Scaccia codesto gatto]. 

Fr«M«, Frutto. Sempre sm.= La Hiv^ 
arrise -i- a —, L* uliva dà buon prodotto 
di olio II II Castello dell'orologio. 

*Frùve]e, Fulmine = Dim. Fruvu- 
l^tte; accr. Fravalono, specie di fo- 
oo artifiziato, Topo matto, Bazze. 

FneA', Bruciare, con ferro rovente, 
o con la pietra infernale. 

Fa«asn«, sf . Per lo più, nel pi. Fiam- 
me, Caldana, Vampa isterica. 
Fneale, agg. di Pietra. Focaia. 



*Faealéffne, agg. di Terra. Abbron- 
zata dal sole, nella quale la messe pre- 
sto matara — [€an. Fucaligne]. 

Faeande, Focato, Color di fuoco. 
Eocessivam. riscaldato. 

FaearAeehle e Faeara«ee, Falò, 
Baldoria, Fiammata = Fig. Chi subito 
si accende; Sollecito a fare Anche, 
Fnearèlle = Uomo bizzarro. Cervello 
falòtico. 

Fneartfle, sf. Focone delle armi da 
fuoco. 

FueelA', Fucilare — Fig. Mandare 
a male. Sciupar* , / Macinare „, sostan- 
se, danaro. 

Fucdjere, flg. Donna ardita. 
Fike«ne, Fucino, lago ora prosciu- 
gato = Per isch. Pésce de — /, Bagazzl, 
" Frittura „. 

Fucèrne (Cast. C), sf. Gran fuoco. 
Pecche /Je tutte* 'saa —f 

FaehIJA, intr. Bruciare. Me fuchi' 
jéjje la vite. Mi sento ardere = Fig. 
Me fuchijave le mane, Avevo gran vo- 
glia di menar le mani. 

Fa«lle, sf. Fucina. La — é ppreb- 
halute pe' ccóce* lefaciùle, Nella fucina 
i fagioli si cooiono a maraviglia. 

Fucinìlla (Ha«.), Cascina, Forma di 
legno, per farvi la ricotta. 

Fnetfne, sm. Cassetta foderata di 
mattoni, per tenerci il fuoco. (Sen. 
•* Focone „ Gran braciere). 

FucÓne (».), agg. di No e. Guasta. 
(Lat. Fucoau-), 

Fa«4lre, Calore, Molesta sensazione 
di caldo in qualche parte del corpo, o 
in tutto. 

Fncolare, Focolare. 
FaflU'. Nel gioco della dama. Buf- 
fare, Soffiare = Fam. Truffare. 

FaflTe, agg. di Noce, Mandorla, Ca- 
stagna. Di contenuto guasto o secco. 

Fùffele (Air.), Tórsolo della pannoc- 
chia di granturco. 

Fujtne, sf. Faina = Piattola. 
Fidlàcchie (Too«o), Fellaoehl« 
(Man., Cast. C), Fico primaticcio. Ved. 
Fellarelane. 

FnutA', Fumare = Bifl. Assol. e 
fig. Fumaraele e Fumaraeney " Impipar- 
sene „, " Infischiarsene „, " Imbubbolar- 
sene „. Quille se ne fumé de té!. Quello 
ti prende di sotto gamba, "ti mangia 
la pappa in capo „, è più forte, più de- 
stro, dite il Famande, agg. Di Bagazza. 
Molto rigogliosa = Albagiosa, " Muffet- 
tola „ Il Fumarole (C. fr.). Bizzoso. 
FaniArle, *Faiitlére, Fumaria. 
Fumarule, sm. pi. Nuvole che sor- 
gono sulle cime dei monti nelle gior- 
nate estive, simili a pennacchi di fu- 
mo, e pronunziano tempesta — [Fuma- 
ròle, sf. pi.]. 



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194 



fum - fut 



FaM«, Fumo — Vapor© = Mg. 
" Muffa „, Albagia = So8i)etto, Indizio, 
Odore, Sentore = É^nu —de pane cal- 
le, È cosa eranesoente = Nne' je passe 
manghe pe^ —.\ Non se ne cara punto, 
Non se ne fa né in là nò in qua = 
ITn i é ttruvate nné — nné *nginée, 
''Non s' è genti fco né piizzo né brucia- 
tiociOfl, Non s' è trovato nulla. 

*Fumecetd, si. Più oom. nel pi. Vam- 
pa isterica, Caldana. 

Fumerà (Aq.), sf. Fumata, Fumo o 
Vapore denso. 

ruvKére, sm. e, più volg., f. Concio, 
Concime = [Fumj'ere = T., A. Fu^ 
mire], 

FnvKétte, sm. Sfumatura, Nel mo- 
do: *Nu — de febbre, Un tantino, Un 
pochino, di febbre = Fig. Piccolo in- 
dizio. Hajf avute *nu — . 

FantnoiU^t i^> di donna. Eufemia := 
Per antonom., il Latte delle nutrici = 
[Fumi j e]. 

*FaiifleTArI« e FunduTArte, Fon- 
diaria, Imposta sui terreni. 

Fané. Fig. Dd* la fun' a Uònghe, 
Dar corda, Dare spargo. Ved. T6«««|| 
Fnnare, Funaio ,1 AflTaiUl', Legare con 
corda; e spec, per iporb., Ammanet- 
tare. 

Faine elUe, sm. pi. Insetti che ro- 
dono la lana, Tignole = [Anche : Spe- 
cie di erba mangereccia = €h., Ari, 
Bomsoli da seta]. 

Fnnnate, sf. Bassura = Fig. Ala — 
de lu v'erne, Nel forte dell' inverno, 
Nel fitto inverno |{ Funnaie, avv. Pro- 
fondamente. Fig. Dorme — , Dorme so*- 
do, a buono. 

Fannélle, ani. Fondo dei calzoni, 
delle mutande = Sf. Sportello col qua- 
le si chiude in basso il mezssule. 

Funnlje (Ari), agg. Profondo, Fondo. 
Incavato. Qfjkand' é — ^Itu pozze f 

Far A', Bubare. Nom com. = [Chi 
fure, picca une; chi é ffuraie, pècca 
cende, proy. Chi è rubato fa di molti 
sospetti = Pai. Rrobba uardate^ mjfeae 
furate, Boba guardata, mezzo rubata]. 

Furaticce, agg. di Boba. Proveniente 
da furto. Furtiva, " Graffiata „. 

Furbégne {CU.), avv. Furbamente, 
A modo dei furbi. Vardd* — , Guarda- 
re... 

Fareale e Fnreone, Stollo, Stile, 
del pagliaio. Anche, Fnreeetfne. 

Fareanne, Inforcata, Quanta pa- 
glia prende la forca in una volta. 

Faroeetfne, accr. di Forca; e propr. 
Forcèlla, per sostenere i rami molto 
carichi di frutti, e sim. = Per isch. 
P(9' ffa* emóve' cuUù ce vó le furcecun» ! 

Furelne, Forchetta = [Fercine] || 
Fereenanne, Forchettata. 



Fareste, agg. di Animale. Salvati- 
co. (" Foresto* „). 

Fnreileee, Che schiva di esser ve- 
duto. Che va guardingo e di soppiatto. 
Va, àia — . = [Fémmena —, Donna ohe 
ha partorito olandestinam.]. 

Farsene, specie di carro, Frngo» 
ne. 

Fftrle, oom. per Fretta fi Fnrlarèl- 
le, Frettoloso, Precipitoso, Uomo delle 
furie II A la — , m. av. Anche, Fùria 
fùrie e A la fùrif a la furie. In fretta, 
Alla lesta; In fretta e furia, A strappa 
strappa, Alla strappata. Quatrin* eccép- 
pe sicché, fa le cós^ a la furie, prov. 

Furlane, Frullone, Buratto. 

Furlungagge e Furlengagge (T.), sm. 
Bibotta. 

Farnaale, Ved. Ftfrme. 

Furmaróle, sf. Abbaino = Bocca delr 
La fornace da calce » Fumaiolo, Aper- 
tura della rocca del camino. 

Fnrnae^lle, sf. Fornello = [Aper- 
tura laterale del forno, Lumella]. 

Farnacbe, sf. Mattonaia, Tegolaia 
Il Fnrnaeare, Fornaciaio. 

Furi tf re, * n. generico di cibi con 
condimenti piccanti, Fortume, i^e* mme 
piace lu — . 

Fartnnèlle, dim. di Fortuna. 
Spesso ironicam. So' ^vute 'ita — /, Ho 
fatto questo bel " trucco „, questo gua- 
dagno! 

FarsaJJe, Fortezza, Striscia di 
panno, o sim., per rinforzare il cucito., 
o che si cuce dietro uno strappo che si 
rimenda = Dim. Fux«aJétAe, Foriez- 
zina. 

Fnrsande, Forte, Vigoroso = [Fur- 
zlnde, Furzalute], 

Fnratfse, avv. Per forza. Le vo* — , 
Lo vuole senza meno. 

FosftJIne, Fusaggine = [9ffl«l. San- 
guarjelle maseule, sm. pi. — Aq. BeréUa 
de prète], 

Fnee, Fuso = Le — de le hamme, 
Le ossa delle gambe. (" Fusolo* „, Stin- 
co) = Volg. Per negare, ricusare. Le 
— .', Ma no !, Niente! N^n gè Ha mcmghe 
'nu — I, Non e' è nulla = N*n g* é — 
da 'ppènne' !, detto di cosa: Non o' è da 
cavillare, da apporre Di pers.: È omo 
integro, per bene. 

Faste, Fusto, Gambo, Pedale = 
Fam. Fig. Uomo. Ra da fa* nghe 'ètu 
— /, Ha da fare con me! Se sse pèrde 
*8tu —, avét' a jV apèrze!, Se io muoio, 
andrete spersi! = [T., Ar. '^i* — de sa* 
vecicce, Un rocchio di salciccia. Un sai- 
sicciòlo]. 

Fa trine, torrente, Feltrino. 

Ftmdne, agg. di Animale. Salvatico; 
Non addomesticato — Che facilmente 
si spaventa e fugge all' imi»azzata. 



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gah - gel 



195 



eabbA', Gabbare = V d habbate lu 
sonne, É stato viuto dal sonno. Ved. 
'ITffanitA^ nello stesso signif. 

Oabbaliite, Cabalista = Baggirone. 

Oabl»«, sf. Nella maniora: Dd" la 
— , Dar la baia, Burlarsi di uno. ("Gab- 

Oabbrléle , n.di pers. Gabriele = 
^Orabbleler *araviéle\. 

€ktAte, sf. Com. nel pi. Gherone, 
Gheroni. Yed. SsadlJH;'. 

Oc^jjéne (Ort.), sm. Com. nel pi. 
Qajjune, Tonsillite. (Da " Ganglio „). 

«alaaMMnne, Signore. Persona agia- 
ta e civile =3 Iron. Tristo, Buon mo- 
bile. 

C^alaae, Bifolco = [Vedane — Pese. 
Jalané]. 

Oale, sf. Calunnia. Imputazione. 
Nella maniera: Métte* *na — 'n golle, 
Attribuire altrui per malo animo ciò 
ohe ridonda a scorno o disonore. 

. Gaiétte (C. fr., V., »^.), sf. Secchia 
di legno = Pai. Vàlitte. sm. 

Oalllte, sf. Casotto della sentinel- 
14. (« Garétta „). 

«al tale, Galizia = Pare ch^ arevt 
da san Oiacume de — /, Come se tor- 
nassi di fori via, da luogo lontanissi- 
mo! Dicesi, fam., a ohi si mostra stan- 
co per breve cammino = Pare la porte 
de ». G. de HaUzìe!, * Pare V uscio del 
Trenta; chi esce e chi entra „. 

Oallartje, Sala da ricevere, Salotto 
bòno. 

G'iUaróle. sf. Lo stesso che FraflTée- 
eiile, nel 1^ signif. 

Oallatare, Gallatura = Yolg. e 
spreg. É 'na mèzza —, È un omicciat- 
tolo, una ^ messa cicca „. 

«alle, GNbUo = A cccmiate de haUe, 
Al canto del gallo. Alla prim' alba = 
[C, P.«« UalU =. Aq. JaUe]. 

Gallétte (Ari), sf. Modino, Modo di- 
sinvolto e insinuante per sapere da 
qualcuno una cosa ohe interessi, sensa 
mostrare di averne premura. Te ne sì 
minute n§he 'sta — .'. 

OaniJA', fam. Primeggiare. Vo' — 
Vuole, per alterigia, esser da più degli 
altri. 

dallloe, Gallina = [La —de cende 
jpjede, Donna girovaga, Che va sempre 
sgonnellando] = Ce pò vévere le —, 
detto del mare in perfetta calma = 
£Aq. Gattina ^ Pai. Cajjine = Si. Cajéì- 
ne = ¥j«e. Jajjine .- p«p. Gajéine = 
Pese. Jalline — Or»., Farei GaUé'ine 
= V. Qalluò'ine]. 

Oall^tfte, sf. Tacchinotto. 



Gammatte, m. e f.; S.* Eaf., Toeeo, 
Jammatte; Pa«. Jammòtte, Gomitolo. 

eamme. Gamba II Gammejfere, Ban- 
delle alle cui estremità si sospende il 
porco ammaszato. (" *Gambière „). 

eanjnere. Gambero = Fig. Fa*lU 
camine de lu —, Andare come il gam- 
bero, a ritroso. 

Gammóne, sm. Coscia dei volatili. 
ean«he, sf. Mascella = Fig. Appe- 
tito. Té^ *na —!, È una goletta!, È una 
buona forchetta = Ha perdute la —, 
Non è più di buono stomaco; Bifiuta 
il cibo = Té' bbóna — e ttriìta cian- 
che, É buono per dimenar le mascelle, 
E un ciancicone !| Dim. Oanffhétfte. 
«ansane, sm. Dente molare. 
earblne. Libeccio = [T. Uarbe^ne], 
Garehajjòzze (C. ftr.), sm. Pappagor- 
gia. 

eareliarlxse e. più com., eareba- 
rnsse, pi. Garganismo = Per isch. 
Fa' le —, Bussare. 

«Arffhene, sm. Sala, con cui si tes- 
se il piano delle seggiole. La più fine. 
Vèlie, f. = [Ca». Uàrghe e Vàreche, 
(Fr. ì^arech)]. 

earftamèlJe, sm. Ugola = [C. s. A. 
Gola = Y. Gariamille, Tonsille]. 

earie, sf. Com. nel pi. Branchie = 
[Mascelle. 'Ngóre eferre le —, Non he 
ancora tocco, preso, cibo. (" Garza ^ 
Mascella del cavallo)]. 

Garze (C. *. ©.), m. pi. Aculei del 
riccio 11 Ghèrze («.), m. pi. Cardi dei la- 
naioli. (•• Garzo* „). 

«atte, sf. Gatto; Gatta = Fig. É 
'na — mèpe, È un furbacchione = ^a 
gné 'na —frustate, È sbaldanzito, rau- 
miliato = Appenne' lu cambanèW a la 
— , Andar col cembalo in colombaia = 
É la — de IV arceprlutef È più di casa 
che il gatto, E (in quella casa) donna 
e madonna = [Aq. Catta, Jatta = S.* 
Bar. Jatte] || Ace. eatttfae = [T. Gat- 
taròne]. 

Gàvete, sf. Lo stesso che CaeMmbe 
e §chjfe, ved. ;i Gavetóne, sm. Forte cas- 
setta quadrangolare in cui s* intride il 
gesso per murare. (Lat. Gabatae). 

Gazze (Pai.), agg. di Mulo. Che mor- 
de e tira calci. 

«errlJA^ volg. Generare, Procreare. 
Gegétte (C. s. A.), sf. Predellina. - 
Purtd' '» — . (Pist. "A geggia„. "Es- 
sere a geggia„. Stare accoccolato). 
Oelarde, n. di pers. Gerardo. 
«èie. Gelato, Sorbetto. 
«elòrme, n. di pers. Girolamo. 
«elase. — de vacche, de '.chine, detto 
di cavallo: Che cura il freno, il basto 
= Sta' — , Essere circospetto, guardin- 
go = Tene' —, Esser geloso di, del» 
della. 



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196 



gen " gnu 



Clénde. Famiglia. V àjj* a fa' aaènd* 
a la gghida me*, Ho da farlo sapere ai 
miei = [La gglnda me* e le g giuda mj/e, 
I miei, La mia famiglia]. (** Ia gens n' 
etait pas une association de familles, 
mais la famille elle-méme„. Ds Con- 
LAHOEs, La Cìté antique, pag. 120) || «en- 
dame, sm. Spreg. Molte pers. in folla. 
OenéCre, sf . Genia. Nel modo : Brut- 
ta — /, Ineducato, Malcreato! 

Genetd* (Cimi.), Generare, Procreare. 
jàjja chi f d ggenetate! (" Genitare*„). 
*Gèriiie, Gergo. Parld* 'n — . 
Oerumìne, n. di pers. Geremia. 
Geitose, *Qe8tUo8e, " Gestroso „, Le- 
zioso. 

*e«»aiTl(e, Gesuita = Fig. Fur"bo. 
C}la««liétfte, sf. e anche m. Giac- 
chetta usata dai contadini. Quella de- 
gli artigiani e delle pers. civili, €}!»«- 
elie, sf. 

Giacchine, n. di pers. Gioacchino. 
Olaelnde, *J»«lnde, 'Clnde, n. di 
pers. Giacinto-a, "Cintio-a„. 

Olaliande, Gigante. Uno dei nomi 
ohe sogliono dare ai bovi = Per inci- 
tarli a camminare, «kIA! 

Olallame, sm. Itterizia = [La Te- 
rìzìe = Av. Malingunìja]. 

Olaadarme, Gendarme, ^ Giandar- 
me „ = Per isch. Donna alta e ardita. 
jGiangamUle, Inferno, dei frantoi. 
C}lanffra»»one, fam. Molto corpu- 
lento, Grassone, Grassonaccio, Ciccio- 
ne, Massiccione. 

Olannleelie, sm. Fam. e per isch., la 
Neve. É mmenute lu —! 

Olarre, sf. Bicchiere a calice nel 
quale si prende il sorbetto = Boccale, 
Vaso di vetro, a due manichi, per con- 
tenere acqua = Dim. Olarreeliétte, 
sf. (" Giara „). 

Giordana (Av.). Nel gergo. Le pu- 
dende femm. 

eiòrffe. Mastre —, Gastigamatti. 
("Fare il Giorgio* „, Fare il bravo). 

Ol^lvene, Celibe, Scapolo, Non am- 
mogliato = Sf. Bagazza, Nubile, Non 
maritata = Giévene gióvene, m. av. 
Da giovane, Ancor giovane; Sebben 
giovane = [*Giuovene\. 

Giuojje (Hai., Colled.), sf. Grande 
quantità. Se n' d magnate *na — / 

*Giurlande, sf. Ghirlanda. Anche in 
Ort. 

einuAn^e, "'Javanne, n. di pers. 
Giovanni, abbr., Gianni, Nanni = Lu 
aan —, il Compare; il Comparatico. 
Cvllù me é ssan —, Quello mi è compa- 
re. Pe' lu aan — /, Com* è vero che sia- 
mo compari! = Dim. l'Tannaece. 
*Qlavatlv«, Giovevole. 
Glnvendft, *GIaTendftnI«, Gio- 
ventù. 



*eiorIasande, sm. Ognissanti. Al- 
trove, Onk'aaande. Più com., Tutte le 
aande, 

«lArle, Gloria = Jìraene 'n — , Mo- 
rire = Di cose che si consumano con 
1' uso. Finire. 

ena, *'Na, Come; Quanto; Quando. 
— ae fai, Come si fa? — é'mare!, Co- 
me, Quanto, è amaro! — rem, Come 
tornerai, Quando sarai tornato = — 
quanne, Come se = [T., A., Coli., S«. 
'Nda], 

Gnaddiè (Cast. C), Appena, Non ap- 
pena. — Wrive, fame aapé' quaccoae, 
Gndgnere (T.), sf. Lamento, Lagno. 
'eoAsXe, n. di pers. Ignazio. Donn 
Jgndzìe, Il signor Ignazio = Pènn* a 
aaand' Agndzie, Pende da (dalla parte 
dov' è r altare di) s. I. (Questa frase» 
attribuita ad un paratore della chiesa 
di e.* Lucia, passò per dire: Il tale 
non è retto, non è omo da fidarsene). 
Gné, avv. comp. Come. É — '«« c€t- 
ne, E come un cane. É — lu patre, É 
come il padre; Rassomiglia al padre 
= [CU. Gni = Cast. C. Ndé = R. i^nfl. 
*enell', eallf, Baffreddare, Diac- 
ciare |I «nellte, fig. Freddo; Melenso. 
É *nu —, o 'na hatta — . 

«enollne, Gengiva = [Pa». One- 
ri ja = Car. Jegnime]. 

*Gnenecd', intr. Lo stesso che Gè- 
netd*. 

Gnerevelite, (Letteralm. Come 1» er- 
ba). Fig. Sparuto, Di viso smunto = 
Melenso. Ohe n' ù fa' de *a8u —9 

*C}net>tcolilte, Smagrito; che dà in 
tisico. 

Gni (Ort.). Lo stesso che N^lie, ved. 
= Cast. C. Non gli. — dicere njtnde. 
Non dirgli nulla. A ccavajje dunate — 
ze huàrde *m mècche. 

Gnivjfejje (Fai,), Ognuno, Ciascuno. 
Cfhìzzeche (Called.), sf. Gioco fanc. 
consistente nel tirare ciascuno all' al- 
tro un piccolo calcio al sedere. 

*endffne', Giungere = P. pass. 
*eitdnde. Giunto = [S. Ea». Ahògne*], 
(" Giongere*, Gionto* „). 

Ondle, Congiuntivite acuta. 
«nor»t, Snarft, *en«rf y«, *C»no- 
ra^jfe, Sissignore, Si = [*Nor8i] {\ enar- 
nó, ^Mirnorand, Gnomo, Nossignore. 
Onòitre, Inchiostro. 
GnÓve (Man., ».), Nuòvo, Novo = Se. 
Gnuve, 

Onaeonltfne, Minchione, Baccello- 
ne, Gocciolone, Mestolone. (Pist. " Noo- 
colo „). 

Onarande, Ignorante = Com. nel 
signìf. di Sconoscente, Ingrato =£di' 
Marrano, " Zoccolone „. JV nen io* — , 
Io non son mica un ** zòccolo ^ || *Oiia- 
randlsVe, sf. Atto, Modo da ignorante. 



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gnu 

Sciatteria =: Ingratitudine, Soonoscen- 
sa. 

Gnusse (C. fr.X ai. Invidia. 

CH^bbe, »«6bb«, sm. Gobba. 

*Cldd«re, Godere. 

Oégna (C»».), n. di torrente e di con- 
trada. 

«tflepe, Vólpe = Dim. «alepéi«« 
= [*Vuolep6 = Ari, Jòlepé], 

«tf t««, *T4ltte, Goccia = Dim. «nt- 
téll« e Tattéll«, Gocciolina. 

«tfvete, irrite. Gomito = Tu facce 
mv^cecd' lu — .', Ti farò mangiare il 
pan pentito = [Quovete], 

*Clrae«lil', Ghiacchiare, Diacciare I| 
*C»r»e«l»te, agg. Diaccio || *GrAeeIa- 
lare, sf. Diaccio. 

Gi'aciarìj6y Oraciarì (C. fr.), sf. Fra- 
stuono di molte voci, epeo. fanciulle- 
sche, Patassio, Brusio, Passeraio. Cfr. 

Qràffeje e Sgraffe je (T.), per euf. 
Bogna. 

Orjimbale, Gramola, ordigno dei 
pastai. 

Qranar^f agg. Di Pioggia. Tempe- 
stiva, Utile, pei seminati. 

Granate (neir Aqall.), sm. Minestra 
di legumi di varie specie. Se ne dà ai 
poveri nel di dei morti = Ber. (7jc«- 
graruite. 

OrAndele, BAndele, Glandola = 
Tonsilla = [Grdnele], 

«r Anele. Ved. Ranele. 

Granine, sf. Qualità di grano = A 
la — , m. av. Sumendd* a la — , Semi- 
nare fitte, a mo' di grano. 

«»rappA% Aggrappare, Afferrare = 
Sorprendere, Cogliere nell' atto. 

Clrappe e «rlkppele, sm. Graffi, 
Baffi, arnese per ripescare la secchia 
caduta nel pozzo = [T. 1629 : Doi grap- 
pi]. 

Orasee, 'Rasee, Scaracchio. Più 
oom. Rache. 

Ora»«e, sf. Fam. Abbondanza = Pa- 
sciona, Cuccagna = A — , m. av. In ab- 
bondanza. Ne tSng' —, Ne ho di molto. 
Me V d daf —, Me ne da dato di molto 
n Oraseltfse, agg. Di Annata. Abbon- 
dante = Di Abito, Veste. Fatta senza 
risparmio di stoffa = Di pars. Che non 
lesina nel dare. 

OrAseele, sf. Pettine dei canapini 
= [Gràssele] || GraseelA', Pettinare il 
lino o la canapa — [GraseeW — O. 
1590, GraaaOa = V. 1543, Grasaida = 
«. 1660, Grattala = A*. 1676, Graaaóla 
= li. 1608, Graaciola), 

Ora««éSe, [Graacjete] , sm. Terra 
molto fertile. (" Grasceta „, Luogo gras- 
so di pastura). 

«ra«eU**, Ra»elJA*, Baschiare, per 
dar segno di sé ad alcuno. 



gri 



197 



Grattijd* (C. fr.), L* andare e venire 
del cane quando ha fiutato la selvag^^ 
gina. 

Oravate, Ravaie, sf. Materie sas- 
sose e ghiaiose portate dalle acque che 
scendono dai monti = Piena torrenti- 
zia = Per iperb. Flusso mestruale ab- 
bondante = [Pai. Gravare = Pese, ito- 
vate = Nei comuni vicini al Gran Sas- 
so, le Gravure, le Valanghe] || A rara- 
▼ate, m. av. In gran copia. Profusa- 
mente. Detto di liquidi. Anche fig. = 
[Grava, n. di. parecchie valli nella 
Maiella = Gravar a (F. s. l»f ., V. •.* W.», 
e neirAqall.), n. di contrade]. (Cfr. 
luoch. •* Bave „, Luogo scosceso, Diru- 
po; e "Diravare^, Franare. Fr. Ch'a- 
vier, Ghiaia). 

Oravlùle, sm. pi. Viticci, Vette di 
vite che si avvolticchiano inanellan- 
dosi Il Bavioli, sorta di vivanda = [Nel 

10 signif.. A. Caprìùle; Caa. Or apio- 
le; Car. Crepitile]. 

Graz'ióne (Pai.), Orazione = Leg- 
genda sacra. 

«réffae e Ré«ae, sf. Tarma, Baco 
del cacio = Marméggia-iola, Baco della 
carne secca = Fig. Eh, — adiate /, Eh 
tristanzolo, cattivello! = [Ch. RéngM 
= V. Gregne, Baco del cacio e del grano 
= Aq. Grigna, Rigna, Baco dei legumi 
= C. m. A. Règneche, Baco delle civaie]. 

11 Dim. er«Knele, sf. || A^srlffiiate Aff- 
ffrlKoellte, agg. Di Cacio. Bacato = 
[Aggregnelate = Aq. Rignatu\, 

*Grehtkjjd', Gorgogliare, Borboglia- 
re, dell' aria che si move negl' intesti- 
ni = C. fr. Regrehujjd'. 

Gre'ice (V.), nel gergo, agg. e sost. 
Buono. 

«réje, Rigido. Vlrne, Aria — . 

*er<lJe, Greggio, Grezzo; Grosso- 
lano. 

*Grevande, Gravacelo, Pesante per 
pinguedine = Agg. di Cosa. Pesante. 

eréve, Breve, Scapolare = Volg. 
Nghe 'aa' oaaa té' e -i- àjf a fa' 'nu 
— /, Voglio ammazzarti! = [Y. Vréche], 

*Grevóre, sm. Gravezza, di stomaco, 
delle membra. — de cape, Capacci aia, 
Accapaoci atura. 

Gri (Air.), Ri (G.), voce per chiama- 
re il porco. (Gr. Gry). 

Griccecare (C. ». A., Cast. O, sf. 
Brivido. (Montai. " Gricciori „, Brivi- 
di). 

«rtee«>le. Brivido || *erleeelXarse, 
Rabbrividire, pr. di chi è infreddolito 
o batte la febbre. 

«rUe e Orlile, sf. Nel gergo, la 
Carne. (Gr. Kréaa). 

*GrlJe, agg. Di Legume. Non cot- 
tolo ; Non cotto. Ved. 'JTKreJì' e Sgrìje' 
ze. (« Croio* „, Crudo, Duro). 



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198 



grl - ipuv 



Orijje, sf. pL Foglie lineari disposte 
in giro attorno a un nodo, Verticillo. 

GriUe, sin. Seme del chioco d* uva. 
Acino, Vinacciolo. 

Qrimbe (V.), sf. Catino; Grossa sco- 
della. 

Orine, Crine» del cavallo. 

*Orinef sm. pi. Le Reni. 

Orjfece, Greci. Nel modo : Pare le — /, 
detto di molti ragazzi che sohiassano, 
Fanno nn passeraio, un ghetto, una 
sinagoga. 

Orbile, Gru, Grue. 

C}ro»»«, agg. Di Donna. ^ Grossa, 
Gravida, vicina al termine. E ggrave- 
da —, È nel mese o giù di li || Com. 
per Grande. S* éffatte — , È fatto gran- 
de, giovane, " È andato fuori, uscito, 
di dentini „ = Spard* 'n —, Dirla gros- 
sa, e pr. Chiedere alto prezzo d' una 
cosa. ^ 

«rtfite, R iUe, Gròtta = [Bòtta, Via 
praticata nella neve] = «rotte e Ornt- 
ieeélle, Capannuccia, di G. Bambino. 

Ortid'ie (Ca»t. C), agg. Greggio. 
Panne — . (Lat. Rtid'i'). 

OraJJe. Ruga, Grinza = Piega, Cre- 
spa = Fig. L' acque de lu maì'e nenfa 
'na — ,... non fa una crespa. 

«ralle, Urlo, Strillo || Orali A', Ur- 
lare. Tutte la notte grulla grulle, Tutta 
la notte non fa ohe un lamentio. 

OrapptfMe, Recinto nel quale si am- 
massano le ulive da macinare = [Al- 
trove, Crreppone = liOr. Mucchio. *Nu 

— de fiéne] . 

Oratte, Urto — Rutto li OratftA', 
Urtare = Ruttare || O rnttlj*', freq. di 
Ruttare. 

Or uve, Spòla = [C. fr., Ort. Crùue 
»= At. Crùvele = Aq, Ndruva. = r»l. 
Ndrùue = O. Trùue = C. s. A. Tru- 
véle = To««o, TrìvìUe = Pese. Buve 
s= T. Tròcchele]. (Lat. Trua-). 

OaacMsne, sf. Grano scadente, usa- 
to per becchime = [Grano non spulato 
che si raccoglie sul vaglio nel vaglia- 
re, o con lo spazzare 1' aia dopo la 
trebbia]. Lo stesso che SqaaUe. 

"'Oaajarde, Gagliardo. Vende — . 
Febhra — , e sim. || *'Nff aaJardt^ In- 
gagliardire. 

Oaajtfne, Ragazzo. Più com., Bar- 
«lasee. 

"^OnaleAA, Qualità = [Assol. È dde 

— , È di qualità buona; E scelto]. 

Ouanfflale. Nel pi. Gk>te del maia- 
le = Per isch, jPa* le — , Divenir molto 
grasso, paffuto, Far collòttola, e per 
isoh., Far ceffo, un ceffo. 

Oaappe, Spavaldo, Gradasso, Bra- 
vaccio = Agg. Di Frutta, Abiti, Ogget- 
ti qualunque. Magnifico, Eccellente = 
Awerbialm. Va vestite — , È vestito con 



eleganza; alla sgherra. Purtd' lu cap^ 
pèW a la — , . . . " sulle ventiquattro „ |i 
Onappartje, Bravata = Bravazziata. 

Onaraane. Nella maniera impreo. 
Puzza jV — /, e sim. Forse, " urlando „. 
(Cfr. "Guaire„). 

Onardapéde, Piumino, Guancialo 
di piuma, che si tiene a piedi del letto. 

Guardiane, sf. Tramontano ; cosi det- 
to perchè spira dalla parte di Guar- 
diagrele. 

Ouardéae, Guardingo, Circospetto. 

Quarènne (Ca«.), n. di contrada = 
Garenna (Borr.), id. = &* M,^ a Ga- 
renza (R. •.), id. 

Onarnemèade, Guarnimento = 
[Ari, Jurnemènde]. 

Onaitapasnotte, per isoh. Scanna- 
pane, Persona disutile. 

Oaa&tXA', Guastare, Devastare. 

OnaUa, sm. Ovatta [| OnattA*, Ovat- 
tare. 

OaaHd', Pareggiare le scabrosità 
di una fabbrica fresca oon malta assai 
liquida = Riempire con malta liqui- 
dissima gì' interstizi di un ammatto- 
nato, di un acciottolato e sim. 

Ouassétte. Nel modo fam : tTtrce 
'» — , Goder molto di una cosa, e spec. 
di alimenti. Ji' ce vajje 'n — , Io ci 
sguazzo, mi ci smàmmolo, mi ci spap- 
polo, mi ci crògiolo. 

*Gubbèrne, Governo. Lu — rumane. 
Lo stato pontificio. 

Gucce (C. fr.), Gocciola, Apoplessia. 

Ouétte «aétte, m. av. Quatto qua^ 
to. Se n' é jite —, È sgattaiolato, È 
andato via qnatton quattone?- 

Guicce (C. fr.), Goccia. Ved. Sguicce, 

Guìrzele. Ved. Ssa&iere. (Pare, for- 
ma dim. di Curia, voce sabina, Asta). 
Il Guirzelijd' , lanciare in aria, come nel 
gioco detto Guìrzele = Intr. Moversi 
in giro per aria, come gli oggetti ra- 
piti da un nodo di vento. 

Gujje, Sala, erba con cui si tesse il 
piano delle seggiole. 

Oallje. Più com., ValUe, ved. || Oa- 
Utftfe e TalVtftte, agg. Di Pers. Goloso 
= Di Cosa. Ghiotto, Che move il de- 
siderio Il OnlVévele, Gustoso, Ghiotto. 
Va truuenne le còse ccliiù ggvlijìvéU, 
("Golioso*„, Goloso). 

*Gumlnd6, Momento. A ór' e — , Spes- 
sissimo. Nghe 'nu —, In un... tI —, A 
volte, Interrottamente. 

"("Oarblne, Carabina || Carl»«M«re, 
Carabinière. 

Gurgid', (Pai., Cast. C). Quadrare, 
Attalentare, Andare a genio. Pòche me 
òrge. Poco mi piace ; Poco mi conviene. 

*OattAre, Gronda, Grondaia. 

OavernA', Governare = Tr. e rifl. 
Far buone spese. Se guvèrne, o Se gu' 



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j« . jet 



ia9 



tfèrve bbóne. Si tratta lautamente, Fa 
▼ita scelta. 



'Iniziftle, o ò normalmente aferesato, 
oexne nelle parole cominoianti con in ; 
ovvero è preceduto dalla spirante j. 
Come i schietto, si salva solamente se 
preceduto da consonante con cui formi 
nesso. Es. Jiache, Esca: È 'ssutte gné 
W ische, È arido come l'escik. 



Ja (C. rr.), 3* pers. sing. pres. ind. 
Dell' acqua. Scaturisce; Scorre. (Man- 
ca V infin.). 

#aee«, sost. Qhiaochio, Diaccio == 
Diacciòle. 

Ja«ee, Covo, della lepre ; Cuccia, del 
cane. 

Jiiccecatlure (Ar.), sf. Brivido. 

aa««lA'. Yed. *era«elifc' |l Ja««la- 
rU«) fig* Freddura, Cosa insulsa, Sci- 
pitezza Il asMelatitre Yed. *€»ra««la- 

#*««Hl«, sm. Ognuna delle quattro 
corde ad ansa raccomandate agli ar- 
cioni del basto, che sostengono il peso 
della soma = Fune corta = [9.^ Vaf.^ 
Jèscule = Cmmi, C. Jàccvle^ Fastello di 
tralci, che si mette sott' acqua nel fiu- 
me, per prendere i pesci che vi restano 
impigliati.(Cfr. lat. Jaeulum, Giàcchio)]. 

Jaccultarse (Can.), Il Diguazzare 
dell' acqua o di altro liquido in vaso 
scemo. 

Jacendare, Jctcendére, sf. Del grano 
buttato per terra, allettato ; e dei frut- 
ti apiccati dal vento. E ttutte *na — I, 
È tutto, Son tutti, per terra. 

Jajate e Jajarìje (Cast. €.), Scioc- 
cheria, Pappolata ||Jay<^«e, Lezioso. 

JaXle (Pa».) sf. Gheriglio. 

JàluongJte (C. fr.), sm. Lo stesso che 
J*e«ale, nel 2*> signif. 

Jeanne, Ghianda. Arcòjje' la —, Rac- 
cattar le ghiande = [Jjanne], 

Japòlde, n. di pers. Ippolito. 

JAppeoaJftppeehe, m. av. Lemme 
lemme, Adagio, adagio. Là là. 

Jasharre, n. di pers. Gàspero, Ga- 
spare. (" Guasparri* „). 

Jaitemil', *Trast«inii', Besteminia- 
re = Volg. N'n gè se vede mang* a —, 
È buio come in tasca = [T. Blaètemd^ 
= l»«. Vlaitemd']. 

Jazzolóne (Aq.), Cempennone, Cian- 
cicone. C Gazèolone* „). 

#« e Jl, pron. A lui. Gli; A lei. Le. 
Si — le ditte?, Gliel' hai detto? Séjele 



mésse, Gliel' ho messo = Per "Ci „. — 
vuléme jV ddunnV f, (Ci) vogliamo an- 
dare a dormire ? — vuléme fa' *na case, 
Vogliamo farci una casa = [Volg. Je 
è terminaz. dell' infin. Faje, Vedéje, 
Sendìje = Paragog. Majtje, Tajje, Sajje, 
Mio, Tuo, Suo; Véje, Viene; Téje, Tie- 
ne; Éje, È]. 

Jeche (Palomb., S. Ea».), avv. Ora, 
Adesso " S.» Enr.^ Jicke = He. Jéla. 

Jècu (Aq.), Lecco, Grillo, Pallino. 

*J^enee, Lo stesso che Dédnee, 
ved. = [Jecuce]. 

*Jé«ttt«. Lo stesso che Déente, ved. 
= [Jecute], 

*Jéle, Gelo, Freddo intenso = 
Ghiaccio, Diaccio. [S.^ Bar. Jile] || *J«- 
1*', Gelare, Diacciare !! '^Jllate, Jllé- 
a«. Brinata. Ha cascate la —, È ge- 
lato. 

./è»de(Pal., He). Gente. (" Jente* „). 

JèHKlie, Giovenco- a = [V. 1598, Oien- 
co. 1663, Jenco = " Bagl. di ». „ : Bac- 
che et genchi]. 

Jér«, AJére, Ièri. L* avetraddejére, 
ler r altro = [Jere = ».* Enf. Jire], 

Jere (Ari), n. di com. Ari. 

*J«rne, Genio ; Grado. Nen de* V — 
de magna', Non ha voglia, volontà, di 
mangiare. Ne' mme va a IV —, Non mi 
garba, non vi va a sangue. Me va a 
IV —, Mi va a genio, "a fagiolo „. 

Jèrve, Jèreve, Erba. Fa' la — , Far 
erba, Fare il segato per le bestie = 
La jìrva murale, la Parietaria. [Jèrva 
murane = Aq. Palatana] = La jerva 
prate, l'Erba medica, la Medica - La 

— d' amore, V Erisamo — La — arena- 
sceticce, il Guaime iJJerv Ine, Qualità, 
Specie, di erba || Jervare, sm. Campo 
incolto pieno di erbacce. 

Jéì^i (Aq., Av.), sm. pi. Mòco, Ru- 
biglia = lianta, Jerve e Ljerve = G, 
Farchiuole nire. (Lat. Ervum). 

*Jés««, Gèsso = [Jesse = S." Eaf. 
Jisse], 

jiste (Pai.), agg. di Cagna. Che è 
in calore. 'Na cana — . = «. Cane che 
va 'n gn^tre. 

*Jeste e *Djeste. Ved. Désaee. 

J«iftil' e JiUA', Gettare, Buttare = 

— lu bbanne. Ved. Banne = — la cria- 
ture, Abortire, Sconciarsi = Esporre il 
nato illegittimo = Assol. Espettorare. 
Jètte; Nem bó —; Espettora; Non può 
espettorare = — la carte, Buttare in 
tavola, Giocare la carta = Rifl. Jettar- 
se 'n dèrre, fig. Mettersi giù. Ammala- 
re =z Impers. Jètte, Pioviggina. 

J«Ate, sm. Getto = Sumendà' a —, 
Seminare alla volata, a spaglio. 

Jet>te«ars« e Jll.l.eearse, Sobbal- 
zare, Fare dei movimenti involontari, 
H scosse, per freddo o per altra causa. 



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200 



jeu - jom 



Quande se Jétteche V Ócchie, é mmale sé' 
gne, prov., Quando battono gli oochi, 
oattivo segno. = [S. Eu». Il Tremolare, 
1' Ondeggiare, delle parti più carnose, 
nei movimenti delle persone pingni = 
Pese. Jettecarae, Dondolarsi con affet- 
tazione nel camminare, Molleggiarsi, 
Dimenarsi. Sculettare). (Lat. *EJecti' 
tare) || Jétteehe, sm. Movimento auto- 
matico a scosse, Sobbalzo = [Jetveche], 
Il Jlttee^lse, Che facilmente sobbalza, 
per eccessiva sensibilità, per timore e 
sim. 

Jéune (Car.), 1* pers. pi. di Egli. 
Eglino, Essi, Loro. 

Jézze (P.««), agg. di Lana. Che ha il 
suo color naturale tendente al casta- 
gno o al nero -= Jézzi, casato, in O. e 
in €as. — N. di contrade : Colle jezzo 
(GHnAìi.); Colle Jezzune (T.). ("Ghe4zo„). 

Ji (Pese., Toeeo, Pop.), cong. E. 
Ji jalle ji la Jalline (Pese); Ju uaUe Ji 
Ut gajó'ine (Pop.), Il gallo e la gal- 
tina. 

JI' Je,*JeMirhe, Io = [Aq. Ji\ Jine 
^ V. Jlìe = S. Jéje — Coli. He ^ 
Alt. Éje = rr. C7" :^ B. Uòjje — Pop. 
Jóje]. 

JV, Andare. Jame, Jdmecene.'f An- 
diamo via! Vattene!, Vattene; Va pur 
là. Non sta cosi ! = JV pe* asuldate, An- 
dar soldato = La fèrre va tòste, Il ter- 
reno è sodo, resiste al lavoro = Va 
vestite hhóne, Si è messo, abbigliato, 
acconciato, bene = N^n djje potute né 
jì' né mmenV, Non ho potuto fare in 
modo diverso. Ho dovuto dirci, strider- 
ci = Modi reticenti. Mo* se ne va!...; 
per non attaccare un moccolo. Va ca, 
no!, No?, Forse no?, Non e' è dubbio. 
Va eh' ai'evé!, S' à un beli' aspettare, 
Non tornerà. Va ca me V d date !, Non 
me 1' à dato altrimenti. Va ca se le 
sònne !, Non ci pensa neppur per sogno 
= Jirsene tìseche, Dare in tisico = [J'ìr- 
aene da lu sònne, Addormentarsi = A 
pparld' chiare se v i !, Siamo schietti, 
Diciamo il vero. Diciamola in buon 
volgare. Ecco = Wr. Ju* = B. Juòjje — 
Pop. Jó'ie]. 

Jìbbele (€«».), Èbbio = O. Samuchél- 
la fémmene. (Lat. EhulU'). 

Jeste. Lo stesso ohe Dj'eH^, ved. 

Jlleee, sm. pi. N. di contrada. Ved. 
liSeloe. (Lat. Jlice-). 

* J 1 1 é n e , sf . Bugi ad a congel ata. 
Brina. Ha cascate la —, Ha, È, gelato. 
Ha fatto una brinata = [*Jilà'ine]. 

*Jìllec6, *Jellece, La, Per colà. 

Jhnese (V.), E più. Nella maniera: 
Tre llir^ e —. Tre lire e più. E sim. 

Jlmele, sm. pi., Lendini «= [Jènele. 
PI. Jenele = Pai. Liner e — C. •. A., 
S. Lìnnele]. 



Jlnépre, sf. Ginepro = [A«|. Jenè- 
prs = Air. Janépre = C», Jinibhre = 
C. ». A. JenibbeU = Torr. Oicenibbr», 
Coccole del g. — Pai. N^ìbbéle = Pose. 
Nìbbie]. 

JlnèÌÉtre, Ginestra. 

JtnffiJA'. Ved. JanKUA*. 

Jlntbble, sf. Acquacela, Spurgo del 
frantoi. Più com., Ae^na Tiere. 

^Jliuiare, n. di. pers. e di mese, 
Gennaro, Gennaio. 

Jlnn*tte, Stanott:^ = [A^i. Jennotté], 

JliKleelile, ^Oandeeìile, Ginòooliio 
= [*Jenàocchie = T. Vinucchie = At. 
Dirtócchìe]» 

Jirche, Jerche (Ar.), n. di com. Ar- 
chi Il CoUe de W Ir che, nome di un col- 
le tra Moni, e Torr. || G. Irche, nel 
gioco delle bocce. Pallino. 

Jlrr e ii4rre, sm. Fam. Discordo. 
Scrittura imbrogliata, avviluppata. B 
'«« — . Ha fatte *nu —, 

Jlsee!. voce che si emette per far 
fermare un somiere, o nel vedere che 
sdrucciola. 

Jlselie, Esca. É *88utte gné W ische, 
È asciuttissimo. 

Jiichio (C. rr.), n. di contrada = T. 
Jiichìa, Piana de IV tschia, id. 

^Jlsedérte, sf. Desidèrio; Brama = 
[O'i. Desed^r'ie, anche f. Té' 'na gran 
da — de parld* gni (con) wu*]. 

*Jl«èppe, "("Jnsèppe, 'Seppe e, più. 
oom.4 Pèppe, n. di pers. Giuseppe, 
" Beppe „ = [Plppe, *Ja8eppe = T. Jeaòp- 
pe. Nel gergo. Fame]. 

Jisubbirde (Iianoia), sm. Menta = T. 
Jasebh^rde. 

JisÓpre, n. di pers. Esopo. 

JltA. Ved. AUA. 

JIAe, sf. Andata. Ha fatte la — de 
lu corvè, È andato per non tornare. In- 
dugia troppo a tornare = Diarrea, "Gor- 
rentina „. 3'^' la — , Ha la diarrea. 

Jittechite (Foss.), agg. Convulso, Agi- 
tato. Ténghò '«t* stòmeche — , Ho conti- 
nua voglia di rigettare. Ved. Jeite- 



Jlxe, Isa, voce di chi dà segno del- 
l'atto di alzare un peso. 

Jjòjje (C. rr.). Chi senza fare né di- 
re, sta li ad annoiare altrui. 

J^lehe, Giòco || JneA', Giocare = Per 
isch. 3f' djje jucate lu magnd', Ho desi- 
nato. jtP djje jucate la mésse, Ho " bru- 
ciato „ la messa. 

*Sói3ef Loglio. Lm —fa 'mmuccd*. 
Il loglio dà le vertigini; prima inebria 
e poi sbalordisce : per questo si fa man- 
giare ai cavalli bizzarri = [Jjuojje^ sf. 
= Av. Jjòjje, sin. di Becchime pe' polli]. 

JÓmme (Pai.), sf. Persona, Bestia, in- 
vecchiata e inabile al moto. Camine co- 
me 'na — . 



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jom - lac 



201 



J^anaiere, Gomitolo = Pig. ii ddu- 
vendatt nu — / Sta gné 'nw ~, É diven- 
tato un gomitolo ; É li rattrappito, rac- 
-ohioociolato, come an gomitolo = [Gam- 
matte, sm. e f. = In qnel di R., un tor- 
rente, che rotola sassi tondeggianti di 
un materiale arseniforo, è chiamato Ca- 
cajùmmere = B»p. Jòme = At. Qnóm- 
mere]. (Lnooh. " Ghiomo „). 

Jtfnde, Salto = Sobhalzo. Ved. Jan- 

J<(ii«to, sf. Giunta — Contentino = 
(" Stat. aqnil. „, Agionta]. 

Jónde jdnde ( Torr.), mo. agg. Delle 
piante molto spesse. Pitto. Lu grane, 
La JèrvCf sta — . 

Sémi^, Jtfazlie, Giunco. PI. Junge 
e Junghe = [Junge = ]iloBt. 1632: Duo 
cani8tri di iongi]. 

tTòngete fùngete (Ari), mo agg. Di 
<>omme8tibili secchi e poi rinvenuti. 
Morbido. 

Jòrde. sf. pi. Malattia delle bestie 
-equine. Giarda. 

Jtfrme e Jarne, Giorno = PI. Jur- 
ne. Jurn^ arréte, L'altro giorno, Giorni 
fa = Facce de ogne — !, Sfacciato, Sfron- 
tato ! Spesso, per ischerzo = [Juorne — 
Juorjne mézzejùorne, m. av. Di pieno 
^giorno; Apertamente, Scopertamente = 
P»l., Cast. C. Jurre]. 

Jtfiie, Ghiotto = [Jjùotte] \\ Jntin- 
marUe» Ghiottieia. 

*J<(ve, Giogo = [Jàuhe = T., Pett. 
J^éve = Car. Jughe], 

Ju (in gran parte dell' Aqnll., Pai., 
Cast. C), art. det. Il = Nella parlata di 
P»l., non si suole apostrofare innanzi 
a vocale. Ju ìijine, L'agnello ; Ju àsene, 
L'asino = Pese. Jji = Nel Chlel., com. 
Lu, In qualche comune vicino Falena, 
Le II Nel Cliiet., per ** Giù „, solam. co- 
me suf&Sào. Abbattej'ù, A "èasejù, ecc. 

Jneehe e Jaeetfme, Pecore, Becco, 
per vitupero, a persona ammogliata. 
<Cfr. " Allocco „ e " Giucco „). 

*Jadee4(', Giudicare = [Calettare, 
Par combaciare, pezzi di legno o pie- 
tre. AJBfaUe — hbóne], 

Jihcleee, Giudioe = Ago della stade- 
ra = Per isch. Arecurr^ alu — de la fa- 
rine!, Con chi te la prendi? Il bisticcio 
•è fondato sul doppio signif. di Jùdece. 

Judtsle, Giudizio, Senno = Per isch. 
lioia; Callosità delle ginocchia, " Zia „. 
Tu ti lu — a le jìnùcchie ! 

Jugne (€*s(. €.), Giugno, mese. 

Jaemetare, sf. Giuntura. 

JiU»te, sf. Discorso sguaiato e in- 
concludente = Lavoro fatto male, a ca- 
saccio, " Pacchi uco „. 

JanAènde, Cavalla = Dim. Jamem- 
4lòle, Cavallina. 

JaaBinèlle, Giumella. 



JandU', Saltare a piedi giunti. — 
da la feneitre. — lu fosse = Sobbalzare. 
Tutte la notte jónda jónde, Durante la 
notte sobbalza ogni tanto = Andar per 
poco in un luogo, Darci una capata. 
Èvetre n'n gè pòzee mannd\ e -i- àjf a 
— jV, Altri non posso (non potendo) 
mandarvi, ho da darci una capatina io. 

JnnffljArse, JlnsUarse, Bsser fles- 
sibile ; Oscillare, pr. delle verghe e de- 
gli oggetti simili, lunghi e flessibili. 
Se jungijéjje, o jingijéjje, Oscilla. (Da 
•* Giunco „). 

Juppe (A r.), Gioco fanc. Rimpiattino. 

*JuppÓne, Giubbone. Com., Giacchét' 
te, i. — [V. 1543: Geppone de velluto 
negare - Ib. 1594: Gippone da donna = 
li. 1675 : Giuppone di cataluffa]. (" Giup- 
pone*„). 

Jura (A<|., N«v., €••*. C), Scin- 
tilla = Monachina, Scintilla della car- 
ta bruciata = Qamb., M. Lure. (Sen. 
"Lòiolan, Favilla). 

JarH', Giurare — Sposare. Dumane 
va — , Domani sposerà, sposeranno jj ba- 
rate, sost. Fidanzato-a. Sta —, È fldan- 
zata-a. (" Giurarai*^, Giurarsi sposa) || 
JnranAènde, Giuramento. 

JurlW (Ari), intr. e rifl. Gloriare, 
Menar vanto. Nen fa* — le nemice! JV 
me ne jurliéjje, Me ne tengo. 

JarnaiAre, spreg. Ohi lavora a opra 
or qui or là. e di questo vive, Braccian- 
te, Oprante. 

Jns, Jasse, Diritto ; Privilegio. Ji* 
ce ténghe lu —, Io ho il diritto (di pas- 
sarci, andarci; esigere ecc.). 

Juscid' (Casi. C.\ Sdrucciolare. An- 
che, Ju8cend\ 

Jnste, Giusto || Jastlsle, Giustizia. 

*Jnailniie, n. di pers. Giovanni = 
Abbr., «Tanme^ "Gianni,, = Dim. 
*Taniiaeee, Giovannino. Sf. ^Tamiièl- 
le, " Giannina „. 

*Sar é,\ Giovare || *J a ▼ a m è n d e* 
Giovamento || ^Javatlve, Giovevole. É 
— , È giovevole. *ilfe va —, Mi giova. 



lia, art. La = Nel. vocat. — bbèlla 
fémmene!, O quella donna! — cftele!, 
Ehi bimba, quella bambina! 

liabbre. Labbro. Labbr' abbuttate, 
. . . enfiato. — spaccate^ . . . leprino, le- 
porino = Le — de la ferite, 1 labbri 
(non Labbra) della ferita || liabbrate. 
Che, Chi, ha labbra grosse, Labbrone-a. 

liaee^, Sèdano. Lu —, viv* e revac- 
ce, letteralm. Il sedano, bevi e torna : 
Il sedano dà buon bere = [Car. Acce — 
Ari. Fig. Mazze d' j'ecce, (Mazzo di se- 
dani). Babbeo, Bietolone, Eh — .']. 



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202 



lac - lap 



sm. Polpa della gamba; 
Parte postseriore della oosoia = [C. fr. 
Tendine di Achille'. [" Lacca*„, Anoa 
dei quadrupedi). 

Ijtt«er»r«e, Marcire, Logorarsi, pr. 
del legno, dei tessuti e sim., per effetto 
dell'umidità, o del lungo uao = [Ace- 
ì'arae], 

liAeli», Lago = Iperb. Lago, G-uaz- 
zo, Stroscia = Cerchio della luna Ji A 1- 
laeH', Allagare. 

li&ereme, Lacrima e, meno oom., 
Lagrima. Piagn' a ttande de -r-, Pian» 
gere " come una vite tagliata „ || *!<•- 
•remUA', Lacrimare, per efiPetto di ma- 
lattia degli occhi. Me lacremijéjje V ùc- 
chie^ Q-li occhi mi lacrimano = Fare i 
luocioloni, Lacrimare. 

liaeremtfiiKe, Acrimònia, eruzione 
cutanea. Paté de —, Soffre di... 

littliAiièlle , sf. pi. Paste da mine- 
stra fatte in casa, a forma di nastrini 
= [Làhene e LahanlUe]. (Gr. Ldganon. 
Lat. Laganum, Lasagna) (i Lahanature ; 
l».»" Lahanare, Matterello per stendere 
la pasta da far lasagne. Più com., lu 
Cannelle de le 'aagne. 

*IjaJJe, Aggio. Più com., CagncUure, 
sf. = [In un canto popol. ortonese, lu 
Lajje sta per Pedatioo]. 

liamatnr^, Frana. Uè córre la •— , 
È franato = Terreno ohe per rammol- 
liitiento, o per sotterraneo lavoro delle 
acque, scoscende = Lama, Terreno bas- 
so, rammollito dalie acque stagnanti — 
[Lama, n. di comune = N. di contrade : 
Lama cupe («.) = Laì/ie (€•»., l»»l...)]. 
(""Allamatura). 

Ii»nAbaitcle, agg. di Olio. Limpido 
= Nel gergo, Olio. La meneiire, pe* 
mmenV sapurite, vo' naprése de —, La 
minestra, per essere gustosa, vuole di 
molto olio. 

Iiamba(aii«. sf. Lo stesso che liUm- 
beie, nel 2o signif. = [V. Specie di nic- 
chio univalve, Patella], 

Ii»mb»te, Fiammata. Darae *na —, 
Prendere una fiammata, Scaldarsi un 
po' al fuoco = Dim. Ii»mbaièUe, Fiam- 
ma tin a. 

Lamhazze (Cìi.), ^Ndrécciacapille e 
Loppe (liam»), Cuppe de le ciammajjì' 
che ( m^l. ) , Lapàzio || Lambazzéune 
(Toeeo), fig. Pars, di alta statura, e 
sciatta, incolta, Spilungone. 

1>anih«, Fiamma, Lingua di fuoco 
= Fiaooola, Fiamma di un lume. Lu 
lume àveze troppe la —, Il lume, La lu- 
cerna, sfiaccola = Légne de fìcure, fa 
fum* aaad e llamba poche, prov. Fig., 
detto dei fanfaroni = Anche sf., volg. 
Lampo. 

Iiilmbet«, e, meno com., Iianib«, 
Lampada = Fig. Bicchiere di vino. 



*fjambljil', Lampeggiare. Più oom., 
Séluairijd' e Fa* le aéluatre = Ardere. 
Fig. La vécche me lambijéjje, Bìardo 
dalla sete || *li»aBbellJilN Lampeggiare 
con frequenza, fitto fitto = Levare gran 
fiamma. 

I«»mbiJtfHie, Lampione; Fanale "= 
Fig. e per isch. Testa calva ^ Zuooa pe- 
lata „. 

liAmle e I^Anmle, sf. Volta. Co- 
pertura arcuata di stanze o edifizi = 
Nel pL Le —, Soffitta, Spazio tra l'ul- 
timo piano della casa e il tetto. C^ Là- 
mia*,,) Il I«»ml»t« e l4»mM[aAi«, agg. 
di Stanza. A volta. 

Ldmmete, agg. di Filo. Poco ritorta 
affinchè il tessuto venga morbido. 

Ij»n«, Lana = Per sim. Saliva bian- 
ca che si forma in bocca a chi parla 
a lungo, o è trafelato = V éjje sa da 
— , o ha pijate de — ,... è stantio, sappien- 
te, un po' rancido = [C -i- avém' a ca- 
ruad* la — 9, Sono animali poco o pun- 
to utili]. 

Ii»a»r«, Lanaiolo, Chi lavora la la- 
na = Chi fabbrica panni lani. 

*I<»ii€lA*, Lasciare. Ldndeme!, La- 
sciami! LdnieV a laa&. Lasciato costi t 
= Smettere, Cessare = Abbandonare. 
(Pare, da " Allentare „. Pel camb. di e 
in a, cfr. §tandd^ in filien4i&'). 

liAmvélle, Brocca. Non com. = [S. 
Vaso di terra cotta simile alla Cannate, 
ved., e adoperato per gli stessi usi = 
At. 1676: Tre langelle da oglìo], Ved. 
'Ngiéle. 

liAitslte, sf. Sensazione molesta di 
strettura a di aridezza nella gola, spes- 
so con tosse stizzosa = [Toeeo, Sete ar- 
dente = Cast. €., Malattia «lei cani, ohe 
li fa respirare con ansia = r."*» Vora- 
cità = Pai., Toeeo, Filo di midolla, 
che si estrae dalla coda dei gattini. Ved* 
liiaf iìrte] || l^ansliUASAnsare, Respira- 
re affannosamente, pr. di chi è trafe- 
lato = [Pai. Lacchijd'], (Dal lat. An- 
gere), 

'"lians^S «I Languore li I«A«KiMley 
Languido || *IiaiiKitdésse, Languidezza 
Il Etansai', Languire. 

Langóune (Pai.), Ghiotto, Ghiottone» 

Languorne (Cast. C), sm. Persona, 
Cosa, lunga. T' Se méaae come 'nu — ,. 
Ti sei messo li come un palo. 

*Iiape, Ape || liaptfne, Fuco, Il ma- 
schio delle api = Fig. Bisbiglione || l«a- 
puaare , sf. Alveare dei pecchioni. 
("Lapa„ e " Lape „, anche idiot. tose). 

li&pete, Chiusino della sepoltura. 
Per isch., la Préta quatre. 

Lapijje (V.), Laveggio, Paiole tto con 
tre piedi e un lungo manico = [Toeeo» 
Lapójje — V. 1543, Lapieio = Ib. 1573» 
Lapeiolo — H. Buono, 1598, Lapóió]. 



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lap - leo 



20a 



!•»»»«. Orlo. JVf' lu —, Orlare, Far 
l'orlo == Orli. Labbri, d'un vaso = Dim. 
Mém9»*tte^i O rietto. 

Loppe (C»r., S^. Knf.), sf. Mallo 
della noce || O. Erba'parassita dei lesa- 
mi e del grano. 

I<»ppi(ae, agg. di sapore. Brusco, 
Aspro. 

*Làrehe, *LarUf agg. e aost. Largo || 
*lMréhd\ Allargare = Bifl. Allontanar- 
si da un luogo = Diradare le visito. 

Larlemdnde (Ari), Ohi osserva e al- 
manacca sul tempo. (Or. Aeromdntis). 

liAsetae, Bado, contr. di Fitto. (Me- 
tat. del lat. Laxus). 

K«flMftii', Lasciare. ^Asaa fa'!, Lascia 
fare, stare. 'Àaseme jì', e 'Ssdmme jV !, 
Lasciami andare, Permetti che vada, 
Vado. *S8a fa* Ddì'!, Lascia fare a Dio, 
Speriamo in Dio — ** Ssapéteme JV , La- 
sciatemi andare, Me ne vado. *S8apé' 
teZ«/a*—, Lasciatelo fare, stare — ["Sfcat. 
aquil. „ : Della pena di chi non lassasse 
toUere lu pignu], 

Lafèrne, sf. Specie di albero bosche- 
reccio, simile al pioppo = N. di con- 
trade: Colle latlrne iem^), Colatlfne (G). 
Laternéte (B.), Temale e Ternare (€•».). 

ItAilno, *I.ailTe,^2«#rno = Parld' 
—, Slatinizaare, Usar parole latine = 
Parlare ricercato, con parole che il po- 
polo non intende. (Bisognerebbe aver 
lingua latina Per salutarvi voi, bella Bo- 
Bina. Tigri, " Canti toso. „ 13.) = [Ari, 
Latime], 

I«atre, Ladro || liAtranlsIe, sf. Oom. 
nel pL Marioleria. 

I«att3»nde e Allatlr»itd«, Lattante, 
Bambino ohe poppa = [Lattende, Lat- 
tante = Agg. di Grano. Immaturo]. 

Lattare (V.), Balia. 

I<aitartfle, Lattaiolo, Primo dente 
= Specie di fico = Tumoretto che vie- 
ne sul viso di alcuni bambini = Agg. 
di Vacca, Pecora, Oapra. Ohe ha di mol- 
to latte, Lattaia. 

I«»iiat«, Lattata, Orzata — [Latta- 
re\. 

I«ail«. Fa' refi* Wréte lu —, Stor- 
nare il latto — J^ d recalate lu latte, 
Q-li è venuto (alla nutrice) il latte. 

I«atiMeh^, Lattuga. (Lat. Lactuca»)» 

Lavabbe. Per isch. -La^ «Mm&o^ai de 
lu —, Quantità di gente povera, come 
quelli che nella S. S. fanno la parte di 
apostoli nella funzione della Lavanda 
dei piedi = Quille po' t' arcummann' a 
lu — / Detto per celia o per iron. a ohi 
ha reso servigio non compensato, o ma- 
gramente, a un prete. 

liaTAmaiie, sm. Catinella di rame. 

IfAratlae, Lavativo. Fa' 'nu —, Da- 
re un .. . 

Laviìie , Frana = Ii>erb. Guazzo, 



Fradicio, Molto liquido versato per ter- 
ra = Per isch. Forte diarrea. (** Lavi- 
na*„. Frana). 

I«aiiarat«, Motteggio, Beffa, e in 
gener. Atto villano, da uomo plebeo. 
Facchinata = Fa' le —, Motteggiare; 
Cuculiare. 

liaiiarijd', fam. Ferire, Cincischia- 
re, Lacerare, una parte del corpo. 

Lazzaritte (O «i.), sm. pi. Peperoni 
piccoli e piccanti. 

Lazze (V.), Diarrea. 

liassése, agg. di Lana. La^a — , ... 
per materasse = [Razzéae], 

liO, pron. pers. Lo, La, Li. 

liébba lèbb«, Allèbb' all^bbe, m, 
av. Pian pianino, Adagio. (Lat. Leve -). 

Lébbertine (Pai.), sm, Ved. Bartlae 
= li. 1547, 1612, Libbertino = At. 1676, 
Libertina. 

li^bbre, sm. La Jjèpre = DurmV a 
rrécehie pisele, gné lu —, [DurmV nghe 
IV Uocchie de lu — ], Dormire a occhi 
aperti come la lepre,... leggermente = 
Fig. Pij'd' 'nu — , Incespicare, Cadere, 
e lordarsi di fango = Mo' V arepìjje so- 
pr' a la groppe de lu — /, L*ha ben per- 
duto, £ inutile pensarci |j Dim. I<eb- 
bra«ehltft«, m. Lepratto, Lepre gio' 
vane ; Lepretta, dim. vezz. di Lepre || 
Acor. I«ebbraeehi(SBe, Leprone || Ijeb- 
brésne, agg. Di Bestia. Ohe rizza le 
orecchie come la lepre. Porche, Cane — , 
. . . vispo. 

Iié«eam<iaae, Manrovescio data 
strisciando sul mento = Fig. Sbruffo, 
Begalo per ottenere favori, protezione. 

Leccangìje, sf. Assaggio. Piccola 
quantità, Quanto basta per sentire di 
che sapore è una cosa -= Fig. Ghiottume, 
E state 'na — , È stato buono, ma poco. 

Iié«ea4IJilne, Leccapiatti, Ghiotto =3 
Per isch., nel ling. fanc, il Dito indice 
della mano destra. 

Ij^«easilmb«,8preg. Striscione, Gin- 
giilino. 

Iiee«hlne, Chi è molto frugale, par* 
co, misurato nel mangiare = [Ohi va 
dietro ai buoni bocconi, Giotto, " Go- 
letta „]. 

Iieeeaal«Ie, ^liUeennlsKe, sm. I^eo- 
cornia, Goleria, Cibo ghiotto. Va 'pprès- 
«' a JM — ^ Jè piace lu — , Va dietro al- 
le golerie. 

■jécene, sf. Susino, Susina. 

liéeene, sm. Endice. Se l'ovo è na- 
turale. Guardanìdio ; se artificiale, Ni- 
diaooio, Nidiàcciolo = [T. Ènnece = 
Ar. Cìcele, sf.]. 

lieo -mie, lieeénàVe, Licenza, Per- 
messo = Nghe —!, [Crucj'enze], Con 
permesso !, dice chi conduce una bestia 
da soma, per avvertire chi è avanti di 
dare il passo. 



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204 



leo - les 



*L6chéne, sf. Lichene, pianta med. 

ljeolHi«, sm. Léooio = [Lecine, sf. = 
PI. Le —, Leoceto = Aq. Algìnu]. (" El- 
<5ina*„ e "Ilioe*„). 

Iieetfr«. Com. nel pi. Liquore, Be- 
vanda spiritosa. (" Licor©*„). 

lièdle. Donna bratta e leziosa. Eh, 
bbruita —! = [T. Lideje e Lìteje = He. 
Làdle = Aq. Lajo, Bratto, agg.]. 

lié»»©', Leggere. — scurrènnSf Bile- 
var le parole, Leggerle senza prima 
•compitarle, Rilevare = P. pass. liètUt, 

Iiésn« , *Iiéae , sm. Legno = Sf. 
Pezzo, Legno da ardere il lAgnére, sf. 
Legnaia = [Legnare^ sm.] \\ IiiKnAm«, 
Legname == Fig. Complessione, Abito 
di corpo. E dde bbóne, — , È di valida 
<iOstitazione. 

IjeltJl', Legare = Rilegare, i librili 
liebame, Paiòla nella matassa o nel- 
l'ordito = Ritòrtola = [Ginestra. Fig. 
Pare *nu —!, È insecchito]. 

■iebasze, sf. Legàcciolo per le calze. 
<" Legaooia*„), 

*£ièU«, Ved. liUle. 

Lemblrgene e Rembèrgdne (Cto.), sf. 
Albicocca acerba. (In Tomm. •* Albergo „, 
Albicocca = Pr. Alberge^ Pesca prima- 
ticcia). 

'''IjenA7»èrii«, sf. Merenda ~ [€aii. 
Lìmbòrne = o. Rembrlnne = r»l. Beni' 
biònde = p»k. Eemberlnna] \\ Bembdr- 
nd' (C. fr.). Merendare, Far merenda. 

Lendrde, n. di pers. Leonardo. Abbr., 
^Narde — Dim. Narducce. 

Landre, agg. di Pecora. Che non ha 
allevato = Pe^e. agg. di Pecora, Vacca, 
Somiera. Che non figlia = Ari, per isch., 
anche di Donna. Sterile = At. Luna- 
ra. (Forse, dal pregiudizio che alcune 
bestie non ingravidano, perchè, risen- 
tendo dell'influsso lunare, non restano 
sode, e ogni mese son da capo). 

Ijènile, Lente, Lenticchia. Sumendd*, 
Magnd*, la —, ...le lenti = [I».»» Mìc- 
cvle, sf. pi.]. 

Ijenclèrne, Lanterna = Pijd* luce 
pe* — , Aver le traveggole = Jirle trwttèn- 
ne nghe la — (le difficoltà, i sopraccapi), 
Cercare i fichi in vetta = [r«l. Lan- 
dir re]. 

*ljént>. Ved. liésne = [*LàXne = 
JFoss. Lóine], 

liéne. 'Léna, Maddalena = [G., V., 
abbr. di E lena]. 

l^énele, *Jtnele, ÈUera, Édera = 
La — é lu patìbbele de Is turde, prov. 
I tordi traggono alle bacche dell'elle- 
ra, e i cacciatori ve li colgono = [Luri- 
de =^ Oi*. Lénece= Ari, Èrne =Ba«eli. 
Lelle e Rlnele = Mivl. Èrne e RèUe]. 

liénsli* lèm^rlie e Ijtiivlie lanslB^f 
m. av. Lemme lemme. JV — . Essere 



sfiaccolato. Star male in piedi, f^sser 
rifinito. 

IiéitK<i«, Lingua = Léngua Stòrte, 
Chi parla un dialetto forestiercr, poco 
intelligibile = Léngua Wrutate, Lingua 
spedita = Léngua furcute, Lingua ta- 
bana, maledica, " Che taglia e cuce „. 
Anche, — pungecóee = Sa tene* la — *m 
mósche, Sa dire il fatto suo, Non o* è 
dubbio, Non e' è pericolo, ohe gli mola- 
no le i>arole in bocca. (" Lengua*„) |i — 
de vóve, PAro comune. [Hlirl. Ifarrocche 
de eirpe, Pane de airpe, Vìjile] \\ — de 
cane (fjaina), Cinoglossa]. 

liènie, sm. Cimosa = Cuperte de 2t'n- 
ze. Coperta tessuta con ripieno formato 
da strisce di cimosa. Usata dalla gente 
povera = Fig. e fam. ^ia\ Bsndirae, gn$ 
'nu — ^mbuese. Star ritto coi fili, StAT 
male in gambe, Non sentirsi in gamba. 
Essere come un cencio molle, come un 
lucignolo = [li. 1547: Una coperta di len- 
zij II Sf. Striscia (di carta, di panno, di 
terra e sim.) = [«. 1580: Una tooaglia 
con lenze damaschine =■ T. Linee, sf. pL 
Lacci dei bamjpini]. 

liènie, agg. di Liquido. Tenue, Poco 
denso = Di pers. Languido, Debole. 

liéppe, sm. Filo d'erba, di paglia, di 
fieno. *Nu — de pajje, una Pagliuzza. 
= Fig. Nel pi. Lippe, Pretesti, Sotter- 
fugi, Gretole. Chiese ao* —.' Va truuhi' 
ne le — , Va cercando pretesti, Vuol so- 
fisticare = Jt' cerchlnne nghe lu —, Cer- 
care col fuscellino; Perdersi in minu- 
zie = [rese., Av. Léppe, sf. = T. Agg. 
Schifiltoso nel mangiare]. 

■jépre, Lébbra, malattia. (Gr. Le- 
pra). 

Lercid*, {».), Insudiciare, Imbratta- 
re. C Lerciare*„ = Nel tose, vive " Ler- 
cio „). 

Llr'ie {Ari), Lieto WAUèr'ie!, Allegri!, 
Allegramente ! || AUeriJd', tr. e rifl. Ral- 
legrare ; Rallegrarsi. JV me n' (Ulèrije, 
Mi rallegro, Fo i mirallegri. 

*Iiésehe, Fétta = Dim. *Iies«liet«l- 
le, Fettina, Fettacoia I| *Iie»c*' e Iie- 
•ehljii'. Affettare, Tagliare a fette. (Fr. 
Léche), 

Leecónde (Roce.), sf.Fetta di pane su 
cui è spalmato del grasso porcino, spe- 
cie di Panunto. 

Lèsene, Spilorceria, Tirchieria, Ava- 
rizia sordida = Fa* la — , Lesinare. 

lièsXe, sf. Fam. Modo di parlare ar- 
tifiziosam. bonario. Tu n'n g* ì da me- 
nV nghe 'ssa — 'm bacc -t- a mmé! 

Iiesltfit«, Fenditura!! Ije«Iaaar«e, 
Fendersi, Inoi»inarsi. 

Lessarne, sm. Minestra fatta di nove 
sorte di legumi e cereali, ohe i conta- 
dini mangiano il primo di maggio. Ved. 
Planate = I.., Ort., V. Pignate =? 



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les - Un 



205 



€3nAr«. Lesacene, sf. = Cli. LeasSeme, 
sf. = €»aBp., T., Pleira«. VirtU, sf. pL 
e Cucine, sf. = Moni. Virtute, sf. pL 
= A4. (Tranatu = P«p., Rer. Cicegra- 
naie = l».»" Cutemajje. 

LeStéte! Sjo, Presto, Spicciatevi! 

Leitjere, sf. Ponte per murare o per 
dipingere in alto = V. Reitjre, (Porse, 
dal lat. ffaata). 

lietaane, ^liuftame, Letame = Fig. 
JV»' — , Stare molto tempo a letto per 
poltronaggine, Covare il letto = Lafòa- 
86 de lu —, la Concimaia, Sngaia, Con- 
ciaia. 

li^tie, Letto. PI. Litte = — a *na 
piazze, a ddu* piazze. Letto da nna, da 
dne persone. — a *na piazz' e mmèzze, 
Letto bastardo = Fig. Il piano della 
fossa sa cui giacciono le radici delle 
piante arboree, delle viti [AUettature, 
sf.]. 

Ii«ii«r«, liéitre, Lettera = Sape* 
de — , Aver principU di leggere e scri- 
vere. 

LeUrélle (S«.), sf. Colla. 

Lettrine (»c. Altrove: Luitrine), Dot- 
trina, Insegnamento rndimentale dei 
principi della fede. (Pare, dim. di " Let- 
tura „, mancando altri casi di cambiam. 
di (2 in l). 

If«Murlne, sm. Spiaggetta. specie di 
Leggio che si ti ne sul tavolino. 

Lèume (S«.), Cantilena; Verbosità. 

Itevii', linTii', liuail'. Levare = As- 
soL Levarce, Toccar delle busse. Toc- 
carne. Ifo' ce Uve!, A momenti ti pic- 
chio! Vide ca ce Uve!, Bada, ne tocche- 
rai! 0-2- d luvate, "Ha avuto le pa- 
ghe „, Ne ha toccato. 

I«eT Andre, n. di pers. Evandro = 
Dim. Tamclracce. 

Ii«T«to, Lièvito = Fig. Métte* lu — 
a une, Dare ad uno l'avviamento di un 
negoaio , di un' industria. J' d reméa- 
ae lu — , Q-li ha dato i mezzi per rimet- 
ter su l'industria, il negozio ji Alleve- 
tAtff-t agg. di Pasta. Lievitata = [L^ve- 
ie] Il Ii«v©t*', Lievitare = [Di muro 
tutto macero, fig.j dicesi : «' S llevetate, 
quasi, Bigonfìo, Disgregato, per fermen- 
tazione] Il Levetine (Ari), sf. Sostanza 
molle, incoerente, come lievito = Fig. 
TJenghe 'na còcce gné *na —, Ho la testa 
sensibile, dolente, a ogni impressione. 

LévuU (C. fr.), sm. Piccola quantità 
di lino non filato e attorcigliato a spira 
= Se. Lìvele, Lino o Canapa non fila- 
ti = T«eeo, CA»t. €., Llvie, Pennec- 
chio, Boccata di lino o di canapa = 
!».«<» Lìhuore, Spago = «. 1580: Un pare 
de linzola di legolo = Leolo, Leulo, Le- 
vale, Legalo, passim nei prot. not. ant. 
(Aret. " Légolo „, Lucignolo, Quantità 
di lino, che si arrocca per filarlo). 



Ijlbbere, Iiibbre, Libero = Sano. 
— gné *nu péace, Sano come un pesce, 
conne una lasca. 

Licche (r«l.,Ar.), Lecco, PalUno. 

Licche (C. fr.), sf. Un tantino. Un 
" micolino „. Ddmmene 'na — , Damme- 
ne un pochino, un tantino = L' d fatte 
licche licche, L'ha ridotto in minuzzoli 
= S. Licche, avv. Poco. Fallu ita* 'nu 
—, Lascialo stare un po'. (Aret. ** Lioa „, 
Una piccola parte di checchessia). 

lileelie lleebe, agg. Sottile, Stre- 
menzito. §ta, 8* èffatte — , È smagrito, 
stecchito, divenuto magrissimo. 

Ijleebeltfne, fam. Leccone, Ghiotto, 
" Gola d'acquaio „, " Golaccia „ = Scroc- 
cone = [C. ». A. Leccatare], 

lileehesalèinnAe, m. pL Fam. Sala- 
melecchi; Lezii, Moine; Civetterie. 

lil^e, sf. Lastra, Pietra piana e levi- 
gata alla superficie || FìJJe de —!, Stolto, 
Sciocco = (La stessa frase, in T., vale 
Bastardo, Mulo. (Cf. ** Lisciarda*„). 

lileete, agg. di Terreno. Libero, Sen- 
za gravami = [É— lume', È assoluta- 
mente mio] Il Alleeetl', Bender libero 
un fondo da gravami diversi dal tribu- 
to fondiario = Bifl. Per isch. " Tenere 
a balia „, Bitenere lungamente un og- 
getto preso in prestito. - 

I.lebe, agg. Di Pianta. Sopraffatta 
dall'alidore o venuta in terreno povero,. 
Vizza Ij AUeehlrae e Alleehenir«e, 
Avvizzire, Abbiosciarsi = Per sim. Am- 
mencire, Insecchire. 

lilsve, Leggiero = [Ljfegge e Lezzje- 
re .- AllezzerV, Alleggerire]. 

lilKsKe, n. di pers. Eligio. 8and* Alìg» 
gie, s. Eiigio. 

Lija (Ortaeeblo), sf. Nascondiglio» 

filile, *I.èlle, Lilla = [Lille e Ce- 
trunUle, Cedrina]. 

LiUe (C. fr.), sf. Nome fanc. di Mela 
= r.«o Loìló. 

Limbe (Ch.), si, Limbe e Limme (o.), 
sf. Velo, Spoglia, Buccia, di cipolla. À 
gné *na — de cepéUf, ...sottilissimo, 
trasparente = Guscio di guanciale, di 
materassa = C. a. A. *Na limbe de ca- 
piUe, Una ciocca di capelli =3 Ar. Jèni^ 
be, Buccia di cipolla, aglio. Pellicola 
dell'evo; della melagrana; Buccia di 
mandorla, noce, mela = Pese. Vimbe, 
Spoglia di cipolla = Cam. Limba limbe, 
m. av. Superficialm. Ved. litanete. (Gr. 
Lèmma). 

lilmete e lilmmete, sf. Buccia di 
cipolla = Guscio di guanciale, e sim» 
= [8. B. 1762: Z/wa lemita nova da «la- 
tarazzo, Matarazzo di lana con lemita 
terlice], Ved. Limbe. 

lilnd* e pplmde, mo. agg. Fam. LiU'^ 
do, Agghindato, " Binchicoolato „, ** In 
ghingheri „. 



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206 



Un - lue 



Iilii«, Lino ■— Dd' lu turmènde de lu 
—, a una ooaa, Malmenarla, Stazzo- 
nari». 

lilashe lanviie, m. av. Nella ma- 
niera: Jt', §ta' —, Andar là là, lemme 
lemme; Star mogio mogio. 

Lìngule (C. a. A.), sf. Tumore gian- 
dulare. (Pare, da " Inguine „). 

Linze (Coll««.), sm. Getto sottile di 
liquido, Sprillo. 

Lirce (».). agg. Lèndo, Sudicio. 

liir», sf. Belletta e, più com., Mol- 
letta, Il deposito che fa l'acqua torbida 
•dei fiumi, e anche dei pozzi = [Ort. 
Li'ere]. 

liire, sf. G-hiro. Dorme gné ^na — .' 
= [l»e»«., Av. Litre]. 

Iil»««, Liscio = Pig. Corto a danari. 
§ta —, e anche LÌ8C* e sbrisce. Brucia 
<^ome l'esca = Jì* —, Fare un desinare 
■alla liscia, magro = *Scìreiene —, Ca- 
varsela pulita, Tirarsi fuori da una 
briga; Non dare ciò che per cortesia o 
per dovere s'aveva a dare || ljltt«l»nie, 
fam. " Stanga „; Mancanza di danaro. 

lilatre, sf. G-luma, Guscio del chicco 
■del grano = Besta = [!»••«. AUHre — 
Av. Ajiètre, Jistre], (Lat. Arista -. " Ari- 
sta*„). 

liiteeH', Liticare, e fam., Leticare !| 
Iilt««»FUe. sf. Letichio, Piato, Conte- 
ita Il l«tft«eò»«, Letichino, Letico ne, At- 
taccabrighe. 

'lilve, sf. Ulivo; Uliva. Còjje', Ar- 
cò jje', la— , Cogliere, Baooattare, le uli- 
ve = La — de la Idre, la Coccola, o Bacca, 
•dell'alloro II Iilvei»t«, agg. di Podere. 
Piantato a ulivi, Ulivato. 

lilveie, Livido || AllevetI', Allivi- 
-dire. 

ljòe«lft« lòe«lie, m. av. Mògio mògio. 

Ijò«lie. Luògo = A — a —, Dove si 
dove no = Lu — , il Cesso, lo Stanzino. 
<" Loco*„). 

MjóeU^. Lu jóche de la —, Il giòco 
dell'oca. 

LÓche Locke, m. av. Li per li. (Lat. 
mXco), 

ijòflfe. — de mònej^, Sorta di dolce. 
(Lat. Offa-) WLoffetìUe (Pe*c.), sf. Pa- 
nino dolce 11 Loffóne ( Aq.), per isch. Buè- 
-Sone. 

l<òsffe, sf. Terrazzino. 

*Lòjje, Lode esagerata. Drf' la-, 

Ij^diaHM; sm. Lombata di maiale. 

IjòiikI>«, Lungo = Da —, Lontano. 
^ta da — , È lontano, distante; ** Non è 
qui svolto „, " Non è la via dell'orto „ 
= P^ — , Per il lungo, Per lo lungo = 
A mmé ne' mme piace le cós^ a — ^, Le 
cose ohe van di lungo, là là, non mi 
garbano = Parìnd* a —, Parente alla 
lontana, non stretto = Male, Malatij* 
a —, Malattia cronica, di lunga durata 



= [" Stat. aquil. „ : Longo, Le caute se 
allongavano multo] ("Longo^, Lnngo. 
"Da longo* „ e "Da longa*„, Da lon- 
tano). 

litfpe, Lupo = [L&pe, *Làupe] || l^tf- 
peanenAree I<apaiaBenAre,Lupo man- 
naro. Fig. É gné la vacche de nu — , È 
una via fangosa, orrida = [Aq. Lupe 
panaru e janaru = Pefct. Lupeccme ■■=■ 
S«. Lópe pommonare\. 

Lópe, Lupa, Gran fame. Teni' la -, 
Essere allupato. 

*I.6»«e, Oppio = [Òpte\. (Gr. Òpion. 
Lat. Opium). 

* fióre, sf. Allòro. La —. *Naf rènne 
de — . = [Lére, Làure], (Lat. Lauru- 
f.). , 

*Ijòte, sf. Lòto e, com.. Fango = 
]^Làute]. (Lat. Lutum). 

liòtte. Fa* a —, Fare alla lotta = 
Fa' a lotta frangése, ...a braccio di 
ferro. 

liòiie, sf. Melma = Fondaccio del- 
l'olio = [Jòzze = T. sm. = C. fr. Jòrée 
= Ort. Ckìòzze]. (Lat. Lotium). 

liU, art. n, Lo. PI. Li, Le, I, Li = 
Normalm. espresso dove il toso, lo sop- 
prime. E — '/»^', È mio. Fere — vénde. 
Tira vento. Fa — frédde. Me é — patte. 
Nen g -i- àjje — tlmbe. Té' la fame = 
[Aq. Lo, Lu, Ju = N»T. Ru = Pese. 
Ji = i-al. Ju, Le = CiT. C. Je]. ("Lo*„, 
innanzi a cons. semplice). 

T^neee, Scintilla. *Na — de fòche. 
Più com.. Ver» le©, ved. 

liiiciebétie, Sanroochino, che por- 
tano sul camice i confratelli delle con- 
gregaz. = [e., V. Muzsétte, f.]. (Da 
" Luooo*„). 

liuee', Bilucere, Bisplendere = Pig. 
Lu lavore ne* lluce —, Il lavoro non 
appare. L'opera non fa bella mostra di 
sé. Il lavoro non è apprezzato = [Cfhejje 
luce?. Che ha. Che gli resta? Che cosa 
può mostrare di aver prodotto, fatto, 
risparmiato? = Cast. C. Ajje vj'ecchie 
je luce Ji pènne, a jj\ ggiùvene Ji luce 
le chèrne, Ai vecchi risaltano, fanno 
spicco, gii abiti; ai giovani le oarnij. 

^liueéffne, sf. Lampadetta. 

Iitt««iiaeai»pélle, Lùcciola = [Lu- 
cecappUle = T., Cast. C. Luciatté]. 

LucendV, intr. Albeggiare, Far gior- 
no. CumènH* a —. 

linfèrfte. Lucèrtola = Il filo di mi- 
dollo che è nella coda del gatto. Si cre- 
de che a non estrarlo, i gattini non cre- 
scerebbero = Pare eh* d magnate le —, 
dicesi di chi ha la pelle giallastra = 
Lucertolo, taglio di carne macellata 
= [Car. Lecèstre = V. Buciulrte = At. 
Bicèrte = Paci. Ruc^rte = Cast. C 
Becjerdele = Ori. Xucèrt-e]. (" Luoer- 

ta*;). 



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luo - znao 



207 



Lucia (An-), Luee (T.). Nel modo: 
'Na — d* acque. Un aoquazsone. (Lat. 
lÀQ^a^t Umore. Acqua). 

TL«9U«,*l«a«éIe,n.di donna, Lucia. 
Abbr., Ctjey " Cia „ = Enf. Sanda — !, 
Non vedi?, O sei ceco? 

Lucina (Hont.), Colle — (0.)i nomi 
di contrade. 

I,»crti'. Nel signif. di Guadagjnare, 
più com. Ahhu8cd' = Logorare, abiti, 
arnesi. 

I<a4aTlelie, n. di pera. Ludovico = 
\^Duviche — S». Bnr. Ludduuicl^^. 

I<a«te, sm. Natica = Aftca = [Vff^ 
e Luffe, f. = Air. Vffìe, m.l. 

Ijume, Lume — Lacerna. Da noi 
chiamata anche Canelére — Sf . Lume a 
mano. Da noi chiamato anche la LwaC 
t^^pennetóre || Lume ndra lume, e anche : 
Tra lum' e Uuètrey Fra 11 lusco e il bru- 
sco = Perde* le —, Dar nei lumi, Im- 
bièiire; Inuiiollre. 

'linnae, e, più com., 1» Iinma m»r- 
r*«elie, sf. Allume. (Allume di rocca). 
IjaaBlne, m. Lucernina di terra cot- 
ta = Sm. e f. Per isch. Cappello da pre- 
te, Lucerna, Nicchio. 

lianmélle. Pesce del maiale; Sa- 
lame fatto con quella carne. È anche 
detto Capelómme. 

liiuidrtiie, sm. Tessuto di lana leg- 
giero per far coperte, e eim. (" Londri- 
na%). 

Ii«ii«, Luna = Pig. J' d refatte la 
— /, S* è rabbuiato, È in collera — [O 
-i- d fatte la — / (Art), Detto di roba, 
dì danari, quando si trovano scemati = 
Mo* ce fa la — /, S' è appioppato li e non 
dà segno d'andarsene = Se ccumhize, 
ce fa la — , Se piglia le mosse, non la 
finisce più] Il liunilrte. Lunatico , Bi- 
sbetico. 

Lunganare (e. fr.), Lento nell'opera- 
re, Ciancicone. 

Luodele, sm. Spesso nel pi. Discorso 
affliggente, noioso; Nènia, Bammari- 
ohio. Fiottio = Aq. Lòtanu, sm. Can- 
tilena monotona; Brontolio, Bamma- 
riohio dei vecchi. 

liopésiie, agg. Di Cane = Avv. Sfa- 
gnd* — , ...voracemente, da allupato. 

Iitftpe]«, IjUpene, Ii<l«eliele, Lux>- 
polo = [Aq. Lùparu]. (Lat. Lupulu-). 
I<apln«, sm. Lupino == Fàveze —, 
Specie di neoplasma cutaneo, Lupus. 
= [*Nupine]. 

livaclj», sf. Banno. Fa* la —, Fare, 
Dare, la rannata. ("LÌ8oÌTa*„ e '*Li- 
acivia*„). 

Luttrande e LuHrònde, agg. Lustro, 
Lucido; Lucente. 

LuHrJere, Bosta, Finestra semicir- 
colare BugU usci. 

''Xftfteine, Ultimo. Lu —. 



I«uvlmre, 'Vl«««, n. di pers. Luigi, 
* <3-igi „. 



:«»', nel vocat., apocope di Madre. 

^»' e 9ff»J^, Mai. Spesso, fam., 
con queste ciroonlocuaioni : Quande Pa- 
sque ve* de magg', e la 'live jètte la f rèn- 
ne: [Quande fìcur a flurisce, e mmulapar- 
twrièce. Pai.] : Qvande néngue eie* e Uar- 
dille, \Quande néngue ntic* e ccarracine] : 
[Quande vf* ddu* duménec * a ffile ] : 
Quand* arrangile V asen* a lu ceréce : 
'y zanda Chiche, la fèste de le dam- 
ma fiche, [*N zanda Chiche, a le tré de 
magge. Or*. (Ai 8 di maggio, s.* Cro- 
ce ; suol dirsi Sanda Croce, pan* e nné- 
ce. Porse, Chiche per Noce. Vcd. Chi- 
chere]: [*Nnand* e *rrét ala Madonne de 
le vàschie. Ori. Una contrada, in Or- 
tona, è denominata " Piana delle và- 
schie „. Porse, vi fu già una chiesa del- 
la Madonna]: A lu mése de maje, ved. 

""Vacare, *A mmaeare. ""Maca- 
raddt, Magari. (Gr. MaTcdrioe). 

Waeeabbée. Per isch. Sciocco, Pac- 
chèo, Baccellone, Mestolone. 

Ma«earoiie, Maccherone =e Per isch. 
Moccio che lentamente esce dalle na- 
rici dei bambini = Fam. Pastricciano, 
Babbeo || ]Vla«earnaar«, Pastaio = Ar- 
nese per far maccheroni in casa ; detto 
anche Catarre, sf. (" Maccarone* „). 

Macche (P."°), sm. Polenda molto 
soda. 

niaeehlavèlle, fam. Furbo. 

Macciòcche, sm. Latte accagliato e 
stretto, non in forma, ma in piatto 
fondo = !».»«» Ma ciòtte, sf. Piccola for- 
ma di cacio. 

Wae«nanne, Macinata = La quan- 
tità di ulive che si frangono in una 
volta, Infrantoiata. 

na«eii«, Macina e Macine = Li — 
de eétte, il Piano su cui gira la ma- 
cina nel molino = Per isch. Fatije gné 
la — de Bótte!, È un ozioso. 

IIEa«enèlle, sf. Macinino del caffè, 
del pepe = Pig. Tenff la — a lu Hò- 
meche, " Aver la consuma „, " la consu- 
ma in corpo „, Essere insaziabile = 
[Lu -]. 

Macerine, sf. Masso disgregato ; Pe- 
traia, Massa di pietre = Per simil. 
Macia, Maceria, Muro rovinato. 

IIEa«ertr«e, Dimagrare. 

iff A«hen*e, Macchina = Persona, 
Corpo, di gran mole. É *na —!, È *na 
hhUla —.' Detto anche delle bestie H 
IWaclienii', Macchinare. Machenìjje!, 
Pensa, Cerca, il modo di conseguire 



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208 



mao - maj 



r intento ! |1 9f »elienl»i« e M»«henttii- 

«e^ Baggiratore, Trappolone il 9I«Mtae- 
nlit«, Macchinista, Chi dirige una mac- 
china. 

Maf i, casato. Si scrive "Masci „, co- 
me Maciantonio, altro cognome, sori- 
▼esi "Masciantonion. 

Maciacche (■»•!.), sm. Strage, Stiac- 
cia, IFracasslo. Yed. Cel»eelie || Am^ 
maciacctP , Premere molto; Pestare; 
Dirompere ciò ohe è rigido per ren- 
derlo molle. (Piflt. " Aramacacciare „ 
e " Smacacoiare „ , Schiacciare, Am- 
maccare. " Maciacoare „, Schiacciare, 
"Macacoia^, Stiacciata). 

Maciaragne (Cli.), Bagnatelo. Cfr. 
Mecaragne. 

Maciardune (v.), Macigno = Pig. 
Bambino grosso, paffuto. 

McLCiaròUe (•. Eas.), Spauracchio. 

3faci't4ce(P»].), Begnatelo. 

Macra (Pa«.). Sinopia || ifocr<f% Se- 
gnare le pecore con la sinopia || Macr'ia- 
te, sf. Babbuffo, Bisciacquata. Poco 
oom. ("Maoriatan, Ingiuria consisten- 
^ nel bruttare di notte le mura o le 
porte delle case con colori diversi. 
Pramm. del Regno di Napoli, Tit. 113, 
2»), 

9f »«re, Magro || Amin»erlr«e, Dì- 
mf^rare || 9I»eròii«, sm. Bestia molto 
magra. 

2lla«a]ar»e. Di abiti, arnesi e sim. 
guastarsi, Sciuparsi. N^n i' é mmacu' 
lato, È intatto, come se fosse nuovo. 
N^n i* é mmaculate mangile 'na f rènne, 
(La vigna è libera da malattie), non 
e' è magagna neppure in un pampano. 

*Maddame, Madama. Yed. Pile, 

*9Iaddeniéne, Stamani, Stamatti- 
na = [*Maddemane = Ari, e altrove, 
Maddemjene = S.» Caf., A., T., »., Man- 
demane, Mandemd = Aq. Mandomane], 

Maddònne, nei registri parrocchiali 
di tutto il 500, e nei canti popol., Si- 
gnora. (" Madonna* „) = Ora, casato. 

Sfadònne, per antonom., la Vergine 
Maria = Immagine sacra di santa. 
[Anche in €. m. A.] = [Madòrne, so- 
prannome]. 

Ndrere, in lingua furfantina, Ano || 
HafroBe, Babbione. 

Maffecióne (Ari), Ohi beve grosso, 
Credulone. 

masnd'. Mangiare. — aasutte, o lu 
pan'<U8utte,,,. pan solo, scusso = Rróh' 
he da —, Commestibili, Viveri = Spes- 
so nella forma pron. (La quale nel 
tose, indica avidità, sciupo). Se magne 
tutte, Mangia tutto, di tutto = Desi- 
nare. !r<^— ,Sta desinando, È a tavola = 
In forza di sost. Dòppe — , Dopo desi- 
nare; Nelle ere pomeridiane = Nel 
gioco della dama e degli scacchi. Buf- 



fare una pedina, un pezzo = Fìg. Iron. 
Mo* me le magne!, Tu non me ne vendi. 
Non credo a quel ohe dici. Te le si mck- 
gnatef. Hai abboccato?, L'ai ingozzato, 
mandato giù? Detto ai credenzoni = 
Tu mo' te le megne!, È di cattiva cot- 
tola, É inarrendevole: Non è farina 
netta, É un furbo: Non è omo da dar- 
gliel' a bere, Non ò terreno da porci 
vigna = Nne' ne magne. Pòche ne ma^ 
gnel, Non ne becca, Non ne capisce; 
Non è il suo mestiere = ["Stat. mun. 
di T. „:... per non farli magnar CMS 
animali] || ^Masninte, Mangime = Il 
cibo dell'uomo || MasnatArKe, sm. Per 
isch.. Pappatoria. S* é ttruvat' a lu — , 
É stato dei convitati = Rróhhe de — 
nen ze pòrt* a ccunfetsòrìe, prov. Boba 
mangiata non è peccato il nCavnaae, 
Mangione, Pappone, "Di buona fama,^ 
Il MaKnabblét« , Bietolone, Piastr io- 
ciano; Tattamea, Melenso, Chi non si 
spiccia in nulla [1 niasaarèlle, agg. di 
Uva. Buona per mangiare. Mangerec- 
cia Il NasnAt^Ue, sf. Mangiarino, Pio- 
cola refezione a ore varie — [Ifo^no- 
rJeUet sm. pi.], 

Magnacòzze (Cast. C), Majacozze (S. 
Eas.), sf. Grillotalpa. 

If annate (Car.),sf. Baco. Le — (Toeoa^ 
magtiéte; Art, magnitte\ I bachi da 
seta ^ €. fr. Lu cìtele té* le magnitte. 
Il bambino ha i bachi. Anche : Le con- 
vulsioni, derivanti dai vermi intesti- 
nali || Jfa^nattara (€oll«d., Pai., Tae- 
eo), sf. Verminazione, Oom., in senso 
fig. J*d oriate la — /, Ha avuto gpran. 
paura. Métte* la —, Incutere spavento. 

Magnucije (€li.), sf. Fastidio, In- 
setti della persona. Se Varemagne la 
— , Gl'insetti lo mangiano, È pieno di 
fastidio..'»^' ann* arecòrre la — , In que- 
sto anno è l'abbondanza delle pulci (1 
Magnecìje (Tocca, Clvltaq.) sf. Loia» 
Sudiciume della pelle. 

Mahane e Màhare, Fattucchiere || Mà- 
harìje, Malia. 

Slaliaiilne, sf. Nella maniera: Va 
gné *na — /, Va a maraviglia; detto 
della trottola che frulla bene, dell'ar- 
colaio che rapidamente si volge , di 
una penna che scrive bene, e sim. 

nic^d'. Castrare i giovenchi, i mon* 
toni — [Majjd*], ("Magliare*„, Amma- 
gliare) Il najainre, sf. Atto ed Effetto 
del castrare = Parte residua della ca- 
stratura. 

Sfiyalésebe, Scrofa castrata, Ma- 
iala. 

inc^&teelie, agg. Di Animale. Molto 
grasso. Marchiano = Fig. Di Errore. 
Marchiano, Madornale = Agg. e sost. 
Specie di ciliegia tardiva grossa, che 
si suol mettere, in guazzo. Marchiana. 



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xnaj - mal 



209 



(A Màyàf antica dea, saorificavasì il 
porco castrato). 

X » J • , Albero della cuccagna . 
("Maio, Albero*,). 

Minile, monte, Majella = [Pe* la 
— /, Poffare; Pispole! = Sanghe de 
la -!]. 

*M»Jése, Zappatura o Aratura 
profonda del campo sativo, ohe nel- 
l'anno segaente sarà coltivato a gran- 
turco. Fa* la — , Zappare, Arare, il 
campo destinato a piante sarchiate = 
i^MaJese = v. 1573: Seminare della mae- 
se = Ib. La metà détta majese := " Stat. 
mnn. di V. „ :. . . presso la majese de m^i- 
atro Buchomiro]. 

*J!laJéiAre, Maestro-a. Più oom., 
Maiire, sm. e f. ("Majestro*, = "Stat. 
aquiLfl, Maistro.Vl, Maistri). 

MaJlitrK', e, più com., I91»««rljiil', 
in senso iron. Mesticciare, Ammestare. 
Chi é mmenuVa — a ìcckef, Chi è ve- 
nato qui a metter le mani; a imbro- 
gliare; a grafo lare? 

Mi^iiirane, vento, Maestrale. 
Majjarine (Car.), agg. di Pietea. 
Molto darà, difQcile a lavorare. 

Sfalle, Maglia = Per isch. Danari. 
Nen d& manghe 'na —, Non ha il becco 
d'an quattrino, "Brucia come l'esca,,. 
*XaX|e, Maggio, mese. = Per isch. 
A lu mése de—!, Mai. (" Maio*„) || Majje 
(C. rr. ), G-ratioolato di pertiche, al 
quale si attaccano le reste di grantur- 
co per farle seccare. 

Majjemajjòcche (ral.), sm. Fantoc- 
cio vestito da mietitore, che a cavallo 
a un ciuco, e accompagnato da sona- 
tori e cantori, usava già di menare in 
giro pel paese nella mattina del V* 
maggio. 

Majjòcche (V.), sm. Pezzo di sale; 
Pane di zucchero; Palla di neve. Fa* 
a mmajjùcchéle, Pare alla neve. Ti- 
rarsi a vicenda palle di neve =s JfaJ' 
Jòcchele, (Ar.), Involto. Pallottola di 
terra o di neve. 

Bfajòppe, Involto, Fagotto; Batu- 
folo = [Caa. Specie di uva, Gagliop- 
po] li AmmajnppA', Fare un involto; 
Abbatufolare = [Majjòppe. AmmaJJup- 
pO*]. 

*9Iaj4lre, Maggiore, Di maggiore 
età, Più gn^ande. Più com., Lu cchiù 
ggrosse = [Majure. Dim. vezz., KajU' 
rjélle, Maggiorino. ("Maggìorello*„]. 

MaJ arane. Maggiorana e, più com., 

Persia «= [Aq.Za Ph'sa]. ("Maiorana*„)]. 

Majure {ni^mt,, Pai., l.ama. Air.), 

Nonno = Majùreme, Mio nonno. Jfa- 

jùrete, Tuo nonno. 

Malaan^nde, SfaBalam^nde, agg. 
Cattivo. Ma le vide quande sì —l, Ma se 
sei proprio cattivo, tristo, monello! É 



— , È un tristo. Non sa di buono = 
É *na /èbbra —, È una febbre mali- 
gna, di cattiva natura = Sost. Vénge 
lu — , La parte cattiva è più della 
buona. 8' d da vunV lu bbónn* eh* — . 
Mdgnete lu bbón* e Uasse lu — . = Avv. 
§ta —, Sta male, É gravemente amma- 
lato. 

Malafifam4i ( Aq.), sf. Mala fama, Cat- 
tivo nome = Soprannome. Te vòjjo re- 
caccia* 'na —, Te vòjjo fa* chiama* Pi- 
scia - 6 - ccamina, 

MalansanUe, Malinconìa. 

Malamnate, Mn^alamnate, sf. An- 
nata penuriosa || É cchiù llònghe de la 
— , È lungo quanto la fame. 

9faleiaérre, casato, Melchiorre = 
{MalcMòìme], 

Male, Male = E mmale fa*, jl% 
*ndrd* e sim., È difficile, È un cattivo 
fare, andare, entrare ,| Ifale de «tfre, 
m. av. A malincòre || Male eie aaacle 
I>anate, e anche assol. 9fale, L'Epi- 
lessia = [Male de la Madonne, Farcino] 
Il Male f erute (r."», ral.), Paralisi del 
treno posteriore delle bestie. 

HfaleaiblAe, agg. e aw. (Male in 
piedi), Debole; Debolmente. Ma* — . 
Jì' -. 

m alepAtene, agg. e sost. Fiaccone ; 
Infermiccio, Malescio, " Coccio „. Che 
n' H fa- de 'ssu — f 

Maleppégge (V.), sm. Piccozza, Ar- 
nese usato dai potatori di ulivo e dai 
muratori. 

Malepr&teehe, Malpratico. 

Bfaletèmbe , sm. Settentrione. La 
fenèstr' a — , La finestra volta a s., che 
dà a s. 

Slaletrattil', Maltrattare. 

Malingunìja (Av.), Itterizia. 

Molla (ro»B.), Mandorla. Sa* Ho- 
rlnée, nuci e mmaUe tra ji déndi, prov. 

Manétte (p."», Pai.), Maledetto. 

malltfne, sm. Lucignolo, Manata di 
lino o di canapa = Per sim. Coda di 
oapelli; Mazzo di capelli, che si divide 
per farne treccia = Fazzoletto piegato 
e ravvolto a guisa di mallone || Aan- 
mallnnil'. Ravvolgere a spira una ma» 
nata di lino o di canapa. (Pare, dal 
gr. Mdlion, Ciocca di capelli, o da Mdl- 
los, Ciocca, Fiocco di lana). 

*9ff al lavate, agg. di Pane. Non ri- 
gonfio, Poco lievitato, " Afflitto „. 

MalsatHme (». Ea».), sf. pi. Male- 
stri, Danni fatti dai ragazzi. 

Malsul^ze (». Eas.), sf. pi. Cattivè- 
rie dei ragazzi. 

nameetale , sf. pi. Più com., Ue- 
ehlature, ved. 

Malupujd* (Ar.), Bistrattare. 

malva^tje, Malvasia. ("Malva- 
gi»*«). 



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210 



mal * man 



n»lv»rtf«#, sf. Geranio = [TSIvl. 
Spinghilunef sin. pi.]. 

MaIt», Ma1«t«, 9InB«lcT«, Malva. 

La — aegnìfeehe: MàU, va! Prov. il 
lHl»lT«ne, Bigmalva, Altea. (" Malva- 
vone*„). 

MAiMme Mamma, Madre := Senza 
articolo, né pronome: Mia madre. Me 
V d date —, Me l'ha dato mia madre, 
L'ho avuto dalla mamma. Antiècc' a 
— !, Vieni dalla mamma ! ^ MammaBél, 
Figliol mio! = — 'ròasCf Nonna = Par* 
a vvedé^ la — de lu vlnde, È una brut- 
ta "oo8a„ = [Fa' gnéla — de U* a^lel, 
Vegliare e lamentarsi. Essere inquieto, 
tutta la notte]\\ Mammaréle, %gg. Di 
Bambino. Tutto mamma, Che è semr 
pre ai panni della mamma = Di Be- 
stia. Molto amante, gelosa, dei figli. 
É ^na vacca — \\ ^»mai«ne, sf. Donna 
grande, grossa, e popputa. 

Mammine, Levatrice. In famìglia, 
la Cummare. (" Mammana*^). 

Mammòeee, Bamboccio = Figura 
schizzata dai ragazzi con penna o la- 
pis = Fantoccio, Piccola figura di le- 
gno o di terracotta che serve di tra- 
stullo ai bambini || !flammaeel«iie, 
Fantoccione, G-ruUo, Uccellaooio, Min- 
chione; Dappoco II Lo mammucciUe de 
lu presèpie, Le figurine della Capan- 
nuccia. 

*JlammòrIe, La parte superiore del 
capo. Angore je se férme la — , Ha tut- 
tora molle la fontanella del capo = 
Anche per Intelligenza. 

Mammttcce, qualche volta, n. carezz. 
di Nonna = P."**, n. fanc. della Balia. 

siam^kve, sm. Babau. (Da " Mam- 
mone „, specie di scimmia). 

Mandarèlld, sm. Piccola coperta di 
lana, usata per coprire i bambini, e 
per copripiedi || Sf. Specie di scialle con- 
tadinesco, di lana colorata. 

IWande, sm, Vello tosato a una 
pecora. [La — .] = Qualità, Colore del 
pelame, Mantello = Sf. Coperta per 
coprire i cavalli = [Nei prot. not. ant., 
Coperta di lana per letto, e. 1628: 
Unam mantam de baratto negro. Ih. 
1680: Una manta cerruta dàWuna parte 
et Valtra], 

Hfandené', tr. Mantenere = Soste- 
nere, Beggere = Tener fermo = Bite- 
nere, Trattenere, Frenare = Fig. Del 
tempo. Beggere, Durare. Lu fèmhe man- 
de,. . . regge, sta, sul buono = Assol. Di 
recipiente in cui si mette un liquido. 
Tenere = Di vite. Tenere. Ne* mman- 
de, Non tiene, É spanata ~ Di colla, 
pasta, pania. Esser tenace, Legar bene 
=3 Bifl. Beggersi. IPn ze mandé, Non si 
regge, Sta male in gambe = Di cucito 
ecc. Beggere, Tenere. 



9Iand«re, sf. G-rembiule dei lavo- 
ranti =a Fig. Areppènnese la —, Bipren- 
dere Pesercizio di un'arte e sim. Jfo* le 
prìvete 8*areppènm la —, Ora 1 preti 
"hanno le baooe„ (nella Sett. Santa e 
sim.). Me ce vujf areppenne* la — /, Mi 
ci voglio mettere di proposito, Far sul 
serio, a dovere, come so fare io = Il 
grembiule usato^ dalle donne chiamasi 
Sland asine, ve"d. = [Manager e, sf. 
Grembiule delle donne e dei lavoranti 
= li. 1639: Una mantiera di donna = 
€1. 1690: Doi mantiere roscie paran- 
nanzì = V. 1668: Una mantiera di velo 
con pizzuti di seta cruda = 1a. 1675: 
Una mantera di lino || IWandereidane, 
sf. Grembiule di lino grossolano usato 
dai contadini nelPestate, quando lavo- 
rano ; e dai venditori di acqua diaccia^ 
i quali vi hanno una tasca per met- 
terci i soldi. 

mandile , sm . Tovaglia , Tessuto 
bianco da coprir la mensa = [Mandilo 
e Menzale -- v. MandéUe]. (Lat. Mon- 
tile). 

Mandjere, sf. Grembiule li Ari, Gio- 
gaia dei bovi. 

Kfandre, Mandra = [Mandra, Man- 
dre, Mandrelle, Man ir ine, Mandrini, 
Màndruglie, nomi di contrade in molti 
luoghi]. 

*JIdndre«e, Mantice. Fig. Polmone 
= Dim. MandreeétAe, Soffietto || Man- 
dreeld', Soffiare col m. = Fig. Ansare, 
Bespirare faticosamente. 

Mandrteehle, sf. Tovagliolo grande 
di lino grossolano per involgere chec- 
chessia, per coprire panieri, e anche 
per far da tovaglia sul desco dei con- 
tadini = Scialle di forma quadrango- 
lare, di lana colorata, usato dalle con- 
tadine = Fig. ^a' le— , Frode dei lavora- 
tori della terra, consistente nel Copri- 
re di zolle un tratto non zappato. An- 
che, Fa* le cuperchìéle. 

Mandrleoiile, sm. Nelle frasi: É 
nnat* a lu — , È uno sciocco, un ciuco. 
Si 'acite da lu — 9, Sei un somaro, un 
ignorante. (Da " Mandra „, Stalla). 

Nandrleeblane, Giuggiolone, Bab- 
bione. Papero, Castrone, iron. "Bel 
fusto „. 

Mandréne, Bidotto pel bestiame li Pe- 
corone, Uomo stolido = Poco o punto 
foioso. Detto delle beside, spec. equine. 
Per estens., anche delPuomo. 

Manduche (Ori.), sf. N. di fata, in 
una fiaba popol. (Lat. Manducua, Orco). 

Mandnsine, sf. Grembiule delle 
donne. Quello usato dai lavoranti, 
Mandére, ved. = [Lu —]. 

mane, Mano. La mana ritte. La ma» 
na manghe = Dàjf a —, Dagli la ma- 
no, Menalo = Tene' —, Tener di mano, 



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211 



Aooadire. Tijje —, Tienigli di mano, 
Abbine cura; detto di pars., di anim., 
di oampo = IPn gè té* la —, Non è 
abile, adatto, a fare quella data cosa 
= Tene' pe* le —, Avere a mano (un 
lavoro avviato, una trattativa in corso 
OCM5.) = Pijd* la —, Sfranchirsi, Pren- 
dere franchessza nel fare una cosa = 
Métte 'm — , " Toccar la mano „ , Dare 
una mancia con delicatezza. Je métte 
aèmbre 'm — caccóse f Q-li tocca sempre 
la mano = Métte* — o. . ., Manimettere, 
Cominciare a usare il vino di una bot- 
te, una forma di cacio eco. = [*Méne 
= R. Mj'ene] \\ Maaiasònib^, Monco. 

Miiite«lae, sf. Manica, del vestito = 
Sm. e f. Manico, di un arnese. 

Miiiieeli«, nianlAAe sf. Moltitudine, 
Branco, Fitta, dì persone spregevoli. 
É 'na — de latre, de èfamatune, de 
scarpaaciute, Sono una fitta, un branco, 
di ladri, di affamati, di mascalzoni li 
Ca ramAiie«lie, comune, Caramanioo. 
(Da Caro, monaco benedettino, che am- 
ministrava colà i bjni della Badia di 
Casanria ; e Manica, banda, compagnia 
dì gente armata. In quei tempi, e in 
quei luoghi, è presumibile che gli agri- 
coltori fossero anche armigeri). 

9I»Hie«òsBe, sm. Manica della tona* 
oa = Fig. e per isch. QuiUe se te métte 
déndr* a lu —, Quello "ti dà pan i)er 
cena„, sa, è, può, più di te. (Cfr. "Ma- 
nicottK)lo*„). 

:9ffait4^irve. Fig. Volteggiamento, Ar- 
meggio, di una o più persone che tra- 
mano insidie = Pijd' lu —, dicesi dei 
cani quando, fiutata la selvaggina, co- 
minciano ad andare su e giù per la pésta. 

9Iiiii«le, Mandorlo ; Mandorla. [Md' 
nele, * Mencie = V. Mènnele = Ort., A( , 
3fènéle = — tóse, sf. Specie di man- 
dorla, che si mangia tuttavia tenera 
col suo guscio, Cdtera] || Specie di pe- 
sce che si mangia nel maggio = [Ori. 
Mhinele], (Gr. Marne. Lat. Maena), 

Manére, m. e *Ferxeréll«, f. Sorta 
di Ramaiolo grande e fondo, per pren- 
der l'aoqua dalla cónca o dalla tina = 
[Manj'ere]. 

MAnsii', Mancare = Assol. Biferito 
a donna, ha senso morale assai grave. 
Ha mangate, "Ha commesso uno sba- 
glio n?È capitata male. Ha mangate nghe 
N. N., Ha avuto che fare con. . . = Tr. 
Lasciar nella penna. Ce ci mangate *nu 
verze — Lasciare indietro. Clce man- 
gate lu méjje. 

^fansanèlle, sf. Marachella. Trap- 
poleria, Insidia, Raggiro. T&rd* *na —, 
Fare un tiro, una giunteria = [Man. 
Argano]. 

IHansanie, sf. Luna scema. A la — , 
A luna scema. 



*9IaitKasItfne e AmnaansasVtfne, 

f. Mancamento, Deliquio, Svenimento. 

Mansi*»» Ck'vv. Meno = Neppure. 
Nne' V àje viète —, Non l'ho neppur 
veduto II 9IanKnn«> Neppur uno =: 
[Mangheneùne] \\ *n[aiMKhe»al« , Nulla, 
Niente. 

Mansi aele, Gràmola = [Ort. Man- 
ginnele = Ari, Mangille = €ast. C. 
Mangijje -- VltLWk. Mangine = At. Ma- 
cigna. Macinnìd', Gramolare' = Par. 
Macinala. Macincid' = T. Macinghele. 
Macinguld' — «., At., Paci. Ciàvule, 
Ciavuld']. (Lat. Machinula). 

Mangiòle (T.), Dim. di Mano. Mani- 
na = In A., anche Ciòle. Ved. €la«- 
ehe. (Lat. Mandola), 

Mangtdare, sm. Piazzata, Radura, in 
un campo seminato = Cosa in cui, o 
da cui, manca una parte. 

Manljil*, Maneggiare = Manijd' e 
r emani j d* , Brancicare || ManVarèlle, 
Brancicone. 

ManIJate. Ved. nMneclie. 

UlanU», sf* Concorso, Cooperazione. 
Sènza la — de cullù, quésse n'n ze pu- 
té fa\ 

MannA', Mandare = Chiedere in 
moglie. Ce vii — ?, Vuoi chiederla in 
moglie? Ha mannate pe* la fijje de..., 
Ha chiesto la mano, fatto la chiesta, 
della figliola di. . . Ce manne tonda ggèn- 
de !, È chiesta da tanti ! 

Mannajje e, più com., AjJ«, Malan- 
naggio = Àjja pajje /, per euf. Diami- 
ne!, Alla bon'ora! 

Mannaiare, Fattora delle monache 
= Fig. Girellona. 

MannatNle, sf. Cosi una volta chia- 
mavano due corrieri che facevano , 
metà per ciascuno, la strada di Napoli 
portando i numeri del lotto = Fig. 
Combriccola. 

Manne», Manna = Fig. Cosa utile e 
gradita. E state 'na —, o *na — de san- 
da Necóle, È stata una manna,^ la man 
di Dio, rimedio efficacissimo = Rug- 
gine, Crittogama. Ha cascate *na — 
cattive, £ caduta una rugiada nociva 
alle piante —La — de le vite. (UOidium 
Touckeri li Manntfs«, agg. di Luogo, 
Podere. Soggetto alla ruggine. Locke — 
Il Ammannarse, Soffrir la manna, nel 
3** signif. = Fig. Divenir malazzato, 
acciaccoso, " bacato „. 

Manntbbele, Manovale, Manuale, 
l'Operaio che serve al muratore = [Ma- 
nìpéle]. Il Ammannl' , Servire al mu- 
ratore. 

Mannine. Ved. Tannine. 

ManòppVe, *Manéppre, Covone = 
[Pai. Manòpple, Manuopple = T. Ma- 
nìtcchié] Il Manupplare, 'l'Mannppra» 
re, f. Mucchio di covoni, Bica. 



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212 



man - mar 



Manucce de la Madonne (Aq.)> f- Pl- 
Caprifoglio = MUpl. Cacecavalle, 

Manttéle, ». di pere. Emanuele. 

9Iana»vaAl« e M«ii«»B««l«, agg- 
Di Cosa.. Dozzinale =Di lavoro. Fatto 
male, sciattamente, « Barbino „. 

9I»nie, agg. di Bestia. Mansueta, 
Docile, Trattabile. (" Man8o*„) n nmn- 
luaM', Mansuefare 11 *1»I »«»•*•"«•. 
Mansuetudine, Docilità. 

Mappate, sf. Involto, per lo più, di 
panni da vestire. (Dal lat. Mappa, To- 
vagliolo, «Mappa*„). 

Mappe, sf. Ingegni della chiave. 

Mappe, sf. e m. Larghissimo cuc- 
chiaio col quale nei frantoi si raccat- 
ta /occr^ce; Tolio che galleggia sul- 
l'acqua del tinello 11 Mappate, sf. La 
Quantità di olio ohe si raccoglie m una 
volta con la mappa. 

*Mapp©l»nne, sf. Quantità di mac- 
cheroni che in una volta si può pren- 
dere con le cinque dita. Magn' a — a 

(I contadini e i bambini a volte 

fanno senza di forchetta). 

Mapplne, sf. Cencio, Pezzo di panno 
Uno usato per pulire la polvere e sim. 
rk dim. di " Mappa „. ved. Mappate. 
Nell'uso, " Mappa „ è solamente m qual- 
che oom. deU'Aqall.; ma è frequente 
nei prot. not. ant. «. 1580: Una coppia 
di mappe di Monopoli = Ib. Uno capo- 
Utto dTmappa = F. .. M. 1751: Un 
Darò di mappe con flocchi di aetaj. 

Mapp««ee, sf. Piccola fascia per 
salassi, ferite = [Ne' prot. not. ant., 
dim. di '^Ma'ppa». V. 1629: Tre map- 
Ducoi lavorati a torno per testa da don- 
na = F. •. ]»I. 1761: Una mappuocia d* 
camòraia], ^ 

Maralitfae, sm. Plur Marahane, 
Archi sotto i qtiali cade l'acqua che 
batte sulle palette e fa girare le ma- 
cine del moUno. 

Maransume, Bindolo = [Cfe -, 
Mariolo, e speo. Scarpatore, Ladro di 

campagna!. „. . -n -i 

Maree I Interiez. Via! Fuori! 

MareéUe, agg. di Cacio. Bacato, 
Coi bacolini bianchi. Anche sost. 

3Iarch6. Valle delle tre -, n. di con- 
trada. (Ted. Marie, Confine). 

Marehé.e, per isch., il Mestruo del- 
le donne. (Anche nell'uso tose. Fànf.) 

Marchétte. PI. Marchitte, era il no- 
me dei pastori teramani presso di noi; 
e in Puglia, tuttavia. 

MarelanéM», f. Maritile , m. pi. 
Nomi di contrade !| Marclaal, casato || 
Marciar i, n. di contr. 

Marelappéde-pp*te, sm. Marcia- 

^^ *MarcarIe, Mercurio = Nella cre- 
denza popolare, Oro liquido , che si 



ritiene scorra da alcune fonti in certi 
momenti dell'annoi! *Mar« «ria le, 
Mercuriale, Listino dei prezzi |1 Mar- 
eardt, Mercoledì. 

'Mare, Amaro = Dim. Marf^ite, 
MarléAeelie, MaraAfcélle, Amarogno- 
lo, Amaretto, Amarino= [Amara^Xne], 

Mare, agg. Misero, Tristo. Ne' mo- 
di: Mar' a mmé!, Misero me! Jfar' <* 
té!, Povero te! M<yr' a vmi' ! Poveri 
voi! = Guai, Trist' e guai, esci, di mi- 
naccia. Mar' a té se cce te trave!, Trist* 
e guai se ti ci trovo ! 

Marelia«èlle, Matassina. 

■^Mar^XIe, Amaro = Enf., senza in- 
tenz. maligna. Che sd mmoì'éjje! Ti 
dia! = [Marajje]. 

Mar fé (Ca».), Mdrfele (9.). Moccio 
del naBO \\ Mar fése, MarféOÓae, Moooi- 
coso. 

Margarite, n. di donna. Marghe- 
rita = [Mareharite = S.* Kur. Maria,- 
rits = ** Stat. man. di V. ^^ • • sancta 
Margarita]. 

MarVòle, sf. Ladra, Tasca interna. 
Più com., Ball^, sf. 

Marine, Marina = Pe' la — ! mo. 
euf. di esci. Ved. Majèlle. = [Sinon. 
di Oriente = Fig. ,Di un campo di 
biade. Pare *na —, E 'na — /, quando 
si vuol dire che È molto esteso e on- 
deggia come il mare]. 

*Milrmere, ^Manarmere, Marmo = 
È ffrédde gné *nu —, È freddo, mar-^ 
mato, È freddo ohe marma. («Mar- 

Marpasne, nel gergo, Di qualità 
eccellente. Vine —, Vino prelibato, 
Qióvena —, Eajgazza giovereccia, Bel 
tocco di ragazza. 

Marpltfle, sf. Paiòla, Fascio di fili 
di ordito fermati sull'orditoio. 

Marpione, fam. Furbacchione. B 
ffiu —!, È un certo tomo = [rese, 
MarpeVióne = Air. Mar f tene]. 

Marràcciu (Aq.), sm. Coltella. 

Marracine (P.»"), Discolo. ^ 

*Marra'mJere, fam. Esperto in'inolte 
cose, speo. nelle arti manuali = Inge- 
gnoso, Pieno di ripieghi. 

Marre e Marróne, sm. Bocce, Noce 
grossa con cui si tira alle cappe. 

Marròeelie, sf. Pannocchia, e spec. 
la Spiga del granturco = [rese, e al- 
trove, Mazzòcche — Aq. Marròcchia -= 
T. In città, MammarvUe; nel contado, 
Marnile, f.] || «marrace**, intr. For- 
mare , Mostrare, la pannocchia. Lu 
randinie cumini* a —, Cfr. Mòrre, nel 
10 signi f. 

Marróne, sm. Fam. Persona cagio- 
nosa , " Coccio „, " Camorro „. Marx* S 
scòrteca-marrune, Marzo è jinfesto ai 
cagionevoli, ai vecchi = Bove vecchio^ 



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mar - mas 



ohe si suole ingrassare pel macello = 
Per euf. Sproposito ; Delitto. Ved. Ana- 
■a»rranA' — [Inoltre: Grossa noce; 
Grossa castagna, Marrone]. 

MArrftbbKe, Marròbio = [MUl. 
J^rva rìcce (il M. volg.) e Beddica mor- 
te (il M. nero) = Aq. Marrubru, Men- 
déne, Mendaétra]. 

Marruca (C|m*. C), Ved. Taree- 
aftlto. 

^Xarr^jje, ef. pi. Emorroidi. Più 
oom.. Véne = [e. Tr. Pig. Collera, Bi£2a. 
Té" le marruojje, È in collera ~ «. 
*Muirròneehe]. 

MarsaòeUa ( Womt.), Marsolagno (B.), 
MarzicaniCT. •. H.) , Mar zèlo (». Eaa.), 
nomi di contrade. 

Martavme (V.), Borsa di rete, per 
metterci il pesce. (Cfr. " Berto ve llo*„). 

XArtellate, ▲■nniArAellAfc», agg. 
Jjo stesso che Anamartoni^te, ved. 

Martenjelle (C. Te.), sm. Arnese, a 
foggia di martello, per tirare da parte 
la brace = V. 1545: Uno martinello et 
uno uncino da foco, 

Xarila«, Grosso maglio per calcare 
pali da configgere nel terreno = [Brac- 
cio di ferro per fermare usci]. 

Martine, u. di pers. Martino = 
Sande — , sinon. di Abbondanza, speo. 
di alcune cose alimentari. Ce Ha lu 
Bande —, C è copia di latte, di vino, 
di mosto, di olio e sim. = Sande —/È 
il saluto di chi arriva alle persone che 
lavorano olio, sapone, pane e sim. 

Martufe, fam. Grullo = Coso, Tan- 
ghero. 

Maraiime, agg. di Vino> Amaro- 
gnolo. 

Maaanélle, Monello. Fa* lu —, Pa- 
re il monello, la birba, Sbirbarsela = 
= Omo furbo, " Piguretta „ = Omo di 
per le strade, Sbarazzino || Dim. ffla«a- 
■•lléifte, Monelluocio, Cattivello, Ma- 
lannuccio, Birbarella l| Aoor. MTasanel- 
!•«•, Cattivacelo, Capaccio, Picoinac- 
cio. (Le tre forme, spesso per vezz. 
scherzoso di Bambino vivace, e di Per- 
sona ohe operi da monello. Ved. Ban- 
ghéruy Vardarme, ZiàhariUe. (Da " Ma- 
saniello,,. Cfr. SlMsetalaTèUe, «««a- 
-rUe). 

*.llasealabl»r«, sm. pi. Vaiòlo = 
Vaccino. Métte* le —, Vaccinare = [Ma- 
sccUubbre e le Vajuole, sm. pi. (Lat. Va- 
riolae) = T. MaacariUe, sm. pi. = v. 
La Vricele = Pett. Le Vrùcele, sm. 
pi. = Av. Le Buce]. 

*.ila»«arate, sm. Maschera, Persona 
con maschera = Brigata di più perso- 
ne mascherate || 9ffas«aròne, Masche- 
rone Il MiUeliere, Maschera. Ved. Sma- 
•«arU'. (" Mascara*^. Vive nel Sene- 
se). 



Ha««arlae, m. pi. Spunterbi. 

Maececande, Ved. Tnaeeeande. 

Maaeèlle, Gota = Volg. — De ctUe, 
Natica, "Mela^ = [*Ma8Cjlelle]. 

lllai«lalatar«, sf. Toppa, Serrarne, 
Serratura. (Da " Mastio „). 

9Ia»ei««« e MaMileee, sm. Esca. = 
Legno alterato dall'umidità, simile 
all'esca = [Mucìcce, Mecicce, sf. = Caa. 
Mucìschie, sf. = Ari, Mufficce, sm.]. 

MAsenle, Maschio. (" Mascolo^n). 

Massaie (Pai., Casi. C), sm. Gros- 
so pezzo di legno da farne assi. 

Masealétte. Plur. Maesalitte, Travi- 
oellini infissi al muro per sostenere 
un' asse in piano = Beccatelli dei ter- 
razzini. 

Maseare (nell'Aqail.), .Capo di una 
possessione di bestiame. 

Massa rUe, Casa sul podere, nella 
quale abita il contadino, e vi è la 
stalla per gli animali da lavoro e da 
allievo = [Nell'Aqttll. Possessione di 
bestiame. Ogni maseerìa suol avere un 
Capo pastore (mas a are), uno o più Cu- 
stodi dei muli (vuttere), un Custode dei 
montoni (mundunare), un Pastore delle 
pecore da latte (lattar ola), un Pastore 
delle pecore che non danno latte (ster- 
parole), un Pastore che fa il cacio (ca- 
cSere), e un Bagazzo ohe aiuta nei ser-" 
vizi della masseria (ìmttaràechie) = 
Nel Teram. vale anche Podere]. (Lat. 
Massa, Tenuta, Podere = "Le Masse „, 
di Siena, I sobborghi di Siena). 

Massarìóle, Contadino che abitual- 
mente abita in campagna. 

Masse, sf. Pasta di cui si formano 
pani. Fa' la —, e Ammassa*, Pare la 
pasta che poi si divide in pani. Pizze 
de —, Stiacciata fatta con farina di 
frumento. TaraUe, Pupe, de —, Ciam- 
bella, Puppattola, di pasta di frumento 
(Lat. Massa). 

Masse, Massello. (Lavór*) a —, (La- 
voro in legno) fatto di massello, non 
impiallacciato. 

Massére, Stasera = \^Massàire]. 

Mastèlle, Maiast«lle, sf. Ma- 
stello. 

Mattine, Cane da pecorai. Quello 
dei macellari. Còrse \\ Agg. di pers. Ma- 
schio, Bobusto-a. 

Mastre, Maèstro = Capo dei fran- 
toiani = Fam. Il Mestruo, i Mesi » 
[At. Sussi]. 

Mastre, sf. Maestra — [Madia. Ved. 
in Mése]. 

Mastre d'atte. Nella maniera: JV 
spirze gné W dneme de lu — , Andar ra- 
mingo. (Che concetto si aveva, e ri- 
mane, del "■ Mastro d' atti „ !). 

Mastrlje, sf. Mano d'opera del mu- 
ratore, del legnaiolo, e sim. 



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214 



mas - mac 



Maitrllle, sua. Trappola da prender 
topi. Più com., Se»r«earèll«. 

*JIa(fli««, Avversato, Che pensa e 
opera a modo, Sagace = [€»n. Mataté], 

SfAtatsòne. Furbo, Sottile, ''Ohe sa 
dove il diavolo ha la coda „ = Sornione, 
Perg. cupa; Politicone, Che sa simu- 
lare e dissimulare = [V., Air. Agg. 
Di Tempo. Ba22o, Balogio, che si di- 
spone alla pioggia. Ària —, mìttete lu 
péUeccióne, prov.]. 

HIataléiie, 'Léne, n. di donna. Mad- 
dalena = La fere de la ^, o La —, la 
Fiera di s.* M.* M.*, 22 luglio. 

M»»ara»»«, sm. Materassa = Per 
isoh. Persona molto grassa. Bofficio- 
ne- a. Sta gné 'nu — . 

9Ia(«le«he, Mezzo matto. Lunatico. 
. Mail me, Mattina; Mattino = A 
pprima — , e De matina pr^te , Di 
buon'ora, Per tempissimo, Di mattina- 
ta. Di levata = Pe' la —!, esci. euf. = 
[Matina matine, m. av. Tutte le mat- 
tine] Il Matenaade, Mattinièro. 

n[a«<(n«, Mattone II Matanèlle, sf. 
Pianella, Mattone più sottile, per tetti 
e palchi = Panetto, Tavoletta, di cioc- 
colata, di burro, di sapone I| Matanil', 
Ammattonare 11 niataaat«, Ammatto- 
nato, Pavimento di mattonili :»»atw- 
nare, Mattonaio = [" Stat. mun. di 
V. „ : . . . QueUi che devono portar li ma- 
toni]. (Lucoh. «Matone„). 

Matrassa, fam. Donnona, Donnone. 

Maire, Madre. ("Matre*) || Utero. 
Paté de dulóre de — . (Gr. Métra). 

Matreeale, Matricaria = [^Matre- 
cane]. 

*IlEatr«i|e, Matrigna = [*Matrajje 
= Ch. Matrìjje = Pese. MatrSje — Av. 
Matrégna. Anche, Suocera = Alf. Ma- 
tréa = T. Matréje, Matrigna e, più 
spesso. Suocera = C. s. A., Matraje]. 
(Gr. Metryia). 

Mattacióne (l»al.), sm. Lunga frusta, 
usata nel dare il torno ai cavalli. (Da 
" Mazza „. Lat. Mdtea). 

MilAtele, Mazzo = [S. Vltt., Cast. 
C. Matte = " Bagl. di ». „ : Che nulla 
persona,., tenesse fogliame a vendere,.. 
non possa fare lo matto che vaglia più 
di duj cavcAl^] || Dim. * MatteléUe , 
Mazzetto, Mazzolino = [Pese. Matta- 
rUle, sf. Fastello di stipa) l| *Ammat- 
i«M', Ammazzolare, Far mazzi di fiori, 
erbe. 

Mattetil, Pazzia, Azione inconside- 
rata. (" Mattità*„). 

matiljil', Folleggiare = G-ingillare, 
Trastullarsela , Perdere il tempo in 
cose da nulla = Dondolarsi, Andare a 
dondolo, Patullarsi = Armeggiare, 
" Ginoisohiare „, Operare con poca vo- 
glia e senza venire a capo di nulla. 



MaulU', ManlKA', MavelM', Gnau- 
lare, Miagolare — Belare. Quande Va* 
gnèUe màule, la pèsur' d mauUate, prov. 
Quando il piccino parla, il grande ha 
parlatoli Mdvle, sm. Il miagolare = 
Fig. Pòrde lu —, Essere prostrato, mo- 
gio. ( Lucch. "■ Màgolo „ ) || Milmle , e 
MUvele, sf. Modo di parlare affettata- 
mente bonario e insinuativo di ehi ti 
fa il bello bellino =3 [Roeif. Miàule, sf. 
Malizia, Furberia] || HAvela nUlTele, 
m. av. Mogio mogio II SlaaKne, Petu- 
lante, Pigolone = Aggiratore = Fur- 
bo, Soppiattone, Lima sorda. Persona 
doppia, scaltrita nel non parere = 
[B4M)tf. Miaul(fne] || MaalarIJe, Mare- 
larlje, sf. Parole e Atti di persona 
scaltra, che sa cavar di sotto danari, 
favori, segreti. 

Mazzacane, t. dei muratori. Sasso 
spezzato. (Mont. Pist. " Mazzaoane „). 

ivffaxsadéfte. Scorpione = [MozzadS' 
te = iwiam. * Brétafròffece]. 

Massafrtf ade , Fionda = Mazza- 
frónne = V. Mazzafrande = C. •. A. 
Mazzaflònghe = T. Flònghe = Casi. C. 
Flónne]. ("Mazzafrómbola*„). 

MasBe, sm. Bacchio, Bastone, per 
battere le spighe di granturco e il vi- 
gliaccio = Grosso martello dei fabbri. 
(" Mazzo*„, Bastone) Il Sf. Bastone. (La 
mazza usata dai signori nelV andar 
fuori di casa, noi la chiamiamo L» 
bastóne) = Fig. S' é redótt* a la —, ^ 
ridotto all'accatto, ad accattare, pove- 
ro in canna = §ta' pe' — de scópe. Star 
per bastone di granata, Far da como- 
dino, Reggere il lume |I Massaie, f. pi. 
Botte, Busse. Per abbr.. Masse. Ave' le 
mazzate, o Avé^ mazze, Toccarne, Es- 
sere picchiato = Per minaccia, ai ra- 
gazzi impertinenti. Eh, mmazzate che 
ppìrde temhe!, Bei ceffoni! || MassarM- 
le, arnese i>er picchiare la gran cassa : 
per battere il lino, Mazzolo || Massélle, 
Mazzapicchio, Martello dei bottai = 
Nel pi. MazzUle, Bacchette per sonare 
il tamburo = Sf. Fattorino, Bacchetta 
a cui s'infila il ferro maestro nel la- 
vorar di maglia = [T. Le interiora 
dell'agnello cotte a stufato. (Dal lat. 
Mattea, Maricaretto ?)]. || MassaeÒeelie, 
f. Bastone con grossa capocchia. 

Masse, *.tldiiele, Mazzo. Fig. Ca- 
put' a lu —, Scelto, Di qualità eccel- 
lente. Spesso, iron. Peggiore tra i cat- 
tivi li Masseearèlle, sf. Ciocca di fiori, 
di frutta. 

MassemarèUe, Folletto = Fig. O- 
mioiattolo = [Nòdo di vento; Vortice 
di polvere, neve]. 

Massepljd', fam. Picchiare, Battere, 
" Briscolare» = Fig. Lu vlnde mazzepi- 
jéjje Zw 'rane, l'uve, ("Mazzapiochiare^). 



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mas - xnbi 



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M»«séi*e, sf. Mancia, '"Tocoamano^, 
che si dà a un impiegato, a un fami- 
glio del cornane, a un servitore — 
** Mangeria „, Profitto disonesto che si 
ricava nell'esercino del proprio im- 
piego. 

MabsUìI*, Bastonare !| ^ as a IJ« 4e, 
Bastonatura = Fig. — d^acque. Scossa 
d'acqua = Fig. Bussata, Bacchiata, 
Grave danno. 

If€Lzzòcche, sf. Bastone corto con ca- 
pocchia = ».• Knr, !•••«. Pannocchia 
del granturco. (Cfr. *" MaEEoochio„). 

M»Bs4«elile, sm. Mattone grosso. 
Quadruccio = [Matunacce = T. Zuceòn»], 

9I»sane«hér«, Pronto a menar le 
mani, Manesco = [Mazzuccfijere]. 

Maazùocchis, Marrano, Tanghero. 

'mbaeee, aw. In faccia = Lungo: 
Basente. Camine — alu mw^ = Circa. 
Arrivò ^ ala *vemmartjef Arriverà cir- 
ca le ventiquattro. J5 — a 'na mi j apra- 
ne de lire, Sono mille lire o così. Ha 
^ a 80 anne, È sugli 80. 

'.TIb»«eli farse e '.ifbapae«lilara«, 
Imbrattarsi, Lordarsi. (Cfr. "Impao- 
chiuoare ,) = [v. Imbriacarsi = O. 
^àfbaccaree, Ubriacarsi. Ingrassare, Far 
cotenna]. 

^Mbacirse, Spazientirsi = Awovel- 
larsi, Stizzirsi molto. Se 'mbaciece pe* 
ecuUel, Si arrabatta, Si dà gran moto, 
per colui! Assol. Ji* me ce mbacièce, 
Io ci perdo la pazienza, mi ci arrovel- 
lo. N*n gè te *mbaet'ì 

Mbade (C. fr.), sf. pi. Occupazioni, 
Faccende diverse, molteplici, "Bacce^ 
WMbadate, Occupato, Affacendato = 
[me, 'Nf adate], 

'Sl^aUt', Palare la vigna. 

*Mballil', Abballare, Imballare = 
Ingannare, G-iuntare. 

*XbalIanirs«, Svagarsi per causa 
di amore; Imbertonirsi. 

'Mbambalelte (v.). Sbalordito, Balor- 
do, Stupito, àta — .= T. ^Mbamhanite, 
Bimpinconito = €aa(. M. IW . ^Nfanfa- 
lite, {Cfr, « Bambolo „, "Bimbambire^). 

'3f bane e '9Ibana*e, Bo22ìma. Dd* 
la — , Imboéiimare 1' ordito. 

*llba«ail\ Appannare || ''^llfbaana- 
sMne, sf. Appannamento della vista. 
*Na — d* ùcchie \\ 'XbannaAe, sf. Im- 
pannata •= [Stoino ohe si mette alle 
finestre per riparo dalla luce] || 'Mbaii- 
Basiate, Alquanto appannato = Di li- 
quido. Torbidiccio. 

'Mbapite (T.), Balordo, IngruUito, 
Confuso, Stordito = Bimbambito. 

Mbapucchìd'f Impappinare, Imbro- 
gliare, ** Imbecherare „. 

' Jf bara, Fra. Nei modi : — sònne, 
Fra 'l sonno, Non bene svegliato. — 
fùrie. In, Nella, fretta. 



'.VbarH', Imparare ~ Non menorom. 
per Insegnare. 

*9Ibare, if. Ostacolo, Impedimento. 
Nel modo: Fa' —, Impedire, Fare, 
Porre, ostacolo. Non com. = [Air. Fa* 
la —, Tendere attraverso la strada per 
cui passano gli sposi un nastro, una 
fascia, per impedire il passo .finché lo 
sposo non dà una mancia = In qualche 
luogo, Reriibat*t — (Pramm, del regno di 
Napoli, Tit. 167. Pramm. X»: "Em- 
para^. Impedimento giudiziario). 

**Mbartuie, Indiviso, Comune , detto 
dei beni ereditari. 

'Mbaaslrse, Impazzite - Enfat. Im- 
pazzare li '9IbaaB«iaèitde, Impatfza- 
mento|; Beccatura. 

Mbé!, Bene; Ebbene ~ Mah! EU—!, 
Mah, se ne vuole! 

Mbediccid* (P««o.), Incassare ìln og- 
getto in un bocciòlo metallico. Ld sa j èt- 
te (la préta d* jxiflùmene) se fa — d'ar- 
gènde, e si attacca come amuleto ai 
bambini. 

'Mb^Sne, sf. Finta. Nel modo: Fa* 
la —, Far flnt». Far vista, Fingere. 
Fa* La — de durmV, Fingere, Far vista, 
di dormire = Assol. Fa* la —, Aocilec- 
care. Ha fatte la —, Ha fatto per aoci- 
leccare, per allettare. 

'Mbésne, sf. PI. 'Ubarne [*Mbigne], 
Tomaio — Bisticciando : Sartia le —, n*n 
ie mandé le scarpe, Senza buoni acco- 
sti, a volte non si riesce a nulla. = [V. 
1504: Uno paro de impigni da homo], 
(Fr. Empeigne). 

*MbUse (r. a. W.), f. pi. Sorta di Frit- 
telle di pasta fermentata. (Lat. Impen- 
sa). 

'MbehqV, *MbelucV, Formare la pelu- 
ria = Fig. Lepi*àter* a cquand* d 't»6el«- 
^ite, Nei prati è appena spuntata l'erba. 

'flbelleeeiil', Impiallaccirre II '51- 
b«llle«e, sf. pL Piallacci. 

'n bènne', Impiccare = P. pass, e 
Agg. 'MbéM e 9fbUe = L' ér(^ de le 'm- 
bise, mo. basso e risentito, Ora bru- 
ciata, inopportuna. (" Impendere* „). 

*Mbennine (Ar.), avv. In pendio = 
In bilico. 

'MbepezzV (Ta««a), -intr. Spuntare, 
Venir fuori, dei germogli. Cfr. Póppe. 

'9fberieeate, agg. Nel modo: Are- 
manff —, Bimanere immobile e balor- 
do, impalato, come un cero. 

'Slbersnnate, agg. di Persona. For- 
mata, Ben formata di sua struttura. 
(" Impersonato *„). 

'iHbesocU^', Invischiare, Impaniare. 

'Mbeselirse, Divenir pesante. 

*'!IIbea«tare, sf. pi. Imposte, Bal- 
zelli = [Ort. Pese tur e]. 

'nIbianA^ assol. Prendere il piano 
dopo superata, o discesa. Porta. 



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216 



mbi - mbr 



*'Mbia»chiuae, Trameszo a fabbrica. 

**MhiadÓre, Imperatore. 

'BItelAliA', Impiegare. 

'M blAiMVii* e ttumm»rllle, m. ar. 
Nella maniera: Aremani' —, Restare 
in asso. Lassa* —, L<«soiare solo, ab- 
bandonato; senza nulla = [€ast. C. 
*Mbi(mghe de tummarjejje], Ved. Tnos- 
m»rUle. 

Mlbl»»tre, Impiastro. 

Mlbl««», Impiccio = Bèga = Volg. 
Luvd' lu — a une, "Fargli la festa „, 
Ucciderlo li 'Htel«e-e-*mbraUe, sm. 
'^Chi ha più ritortole che fastella,,, 
Obi è fa ile a trovare espedienti — Ba- 
battino. 

'.HbleeM' assol. Fam. Trovare l'oc- 
corrente per nn bisogno, Rimediare. 
Avém* a — a la m^je = §ta^ ^mbicciate. 
Essere occupato = Bifl. Fam. Divenir 
gravida. [V. Ubriacarsi ~ Gravasi 
di debiti]. 

*Mbicei*nd' {Ar.), Arroventare. Ofr. 
Fucìrne. 

^Mbijjd' (P.'O), Apprendere, Impa- 
rare. '^*w quatrale 'mbXjje, Questo ra- 
gazzo apprende. Anche: È d'ingegno, 
C'è stoffa. 

'JI bile 'ai bile, m. av. Nel modo : 
80 ne va —, Si consuma lentamente, Dà 
giù sempre ; Oammina per tisico. (A filo 
a filo). 

» nbltf nsme , avv. A piombo ; Di 
piombo, ^a — , È a piombo = Ha (50- 
$cat» —, É caduto di picchio, in un 
tratto. 

'MbluniA' *' fi bramA' intr. Impen- 
nare, Metter le penne || 'Mhluns»tar«, 
sf. Piumaggio, Tutte le penne di un 
volatile. Sèlla —, Bruita — . = [Piu- 
mature]. 

MlblvesA', Infilzare = Iperb. Fe- 
rire , Inciooiare = Infilare , Mettere 
nello spiede un pollo, della carne || 
^Slbivese, 'Vlblvesate, '9fblveB»iiifte, 
Filza, Infilzata — Fig. 'Na— de chiàc' 
Ghiere, Una tantafèra. Un discorso 
lungo e sconnesso. 

'rablMA'. 'WbessA'. Ved. Plsae. 

'ilbjl', *'M[brl', Empire = [Assol. 
Attingere l'acqua. Vuléme jV — 9, Vo- 
gliamo andare per l'acqua?] = Gra- 
nire. Im 'ran* d 'ppellaV a —, Il fru- 
mento comincia a granire , è sulla 
stretta = MbVénfte*, '.Ubrèafte, Gra- 
nitura. 

^'Mbléme, Impronta sulla pelle. 

'Wbtflle, Bolla; Vescica; Gallozzola 
= Falèna, strato di cenere che si for- 
ma sul carbone acceso e che soffian- 
dovi sopra vola in albo. [Alf. Vanucé], 
Il Dim. '!»f*»alletèlle. Bollicina. 

'Mbifiiiie'. Ved. 'Nftfnne'. 

'.»Ib*rie, sm. Nella maniera: Nen 



dd —, Non imparta, Non vuol dire; 
Non guasta, Non c'è nulla di male. 

'IIb*i(«, sf. Quantità di ulive che 
si frangono in una volta, Infrantoiata. 
Anche, Faceturs = La quantità di sa- 
pone che sì fa in una volta. 

**Mbraccd', Imbrattare. 

'MbraeetA*, AnsbraeeM', Abbrac- 
ciare = Prendere in braccio, in collo, 
un bambino = Assol. *3ibracce!. Vie- 
ni, in collo a me! (" Imbraociare*„). 

*llbra«el»»»14aaaie, A predelluo- 
oe = [Or». Seggiole, f.]. 

*' XbrttflRar A', Sporcar di mota, di 
sudiciume liquido. 

*'JIbr«»«**, Mescolare = Infrusca- 
re, Mescolare e confondere = Fig. — 
eie' e ffaciùle, Infruscare ; Infrascare, 
il discorso, i concetti. 

**VIbr»seiUJe, sf. Miscuglio; Inl^u- 
glio. 

'MbratesMiare, e, meno volg., I**- 
tene. Vetrina = ['Mbratéle] || *»bra- 
tanii', Invetriare, Dar la vetrina ai 
vasi di terra cotta. 

*'llbreeaeeblii', Germogliare rigo- 
gliosam.. Metter fuori di molte butta- 
te. Detto speo. del frumento Ved. €?»•• 
«iiltf'. 

'jfbreeelA', Inghiaiare. Ved. 
Vré«ee. 

'Mbrechichéle (e. Cr.), Fam. e per 
isch. Uomo svelto, vivace, gaio. (Ofr. 
" Oicchirillare* „, Scherzare). 

'Mbrenii', volg. Rendere gravida; 
detto della donna, non delle bestie. (Al 
contr., i tose, dicono " Impregn^bre „ 
delle bestie) = Fig. — de chictochiere, 
" Imbecherare „ , Aggirare con chiac- 
chiere. OuUù subbeie ae 'morène, Quello 
è molto credulo, beve grosso = Im «cs- 
ròcch' é ^ mbr éna-^ rane, Lo sciroooo &- 
vorisce la granitura. 

"".Ubrenvlple, Principio. Lu — , Da 
lu -. 

^Mbreaanze (Pai.), sf. Dono, Regalo, 
per favori ricevuti. (Ofr. " Fresare* „, 
Valutare). 

'Mbrése (Ori.), sf. Bipieno (di sapa, 
noci e droghe) delle ciambelle che si 
fanno nel Natale. Ofr. 'Hbelse. 

**.lEbrèsse, sf. Impressione, Colpo, 
in senso morale. ìf^ mme fa — , Non. 
mi stupisce, Non mi fa maraviglia; 
Non mi fa caldo nò freddo = È ccosò 
eh» fa — |... che avventa, che fa al pri* 
mo aspetto una grandissima impres- 
sione. 

'VI ■>resaiilrse., fam. '^ Bimprosoiut- 
tire„, Divenir magro per via dell'età. 

'Mbri (Ch.), cong. Oome prima. Su- 
bito che. — c&' d minuie, Appena ohe 
arrivò. 

'.Ubriache, sost. Ubriacone, Beone. 



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mbr - mej 



217 



'Mbrijty 'Uhrì. Ved. Amhrìje, 

^Mhrijjarse (S. Bus.),, BingalluBairsi, 
Metter su gallo, Imbaldansire. 

*Mbri»euUjà'. Ved. ^MbruculijéP, 

'Mbròsie , n. di pera. Ambrogio , 
" Brogio „. 

^Mbrucche (Fra»©.), Purché, Pur di. 

**Mbruc«né', Sporcare, Insndieiare, 
Imbrattare. Cfr. ^MburcenV. 

MllMra«enl'. Arroventare = Per sim. 
faccia mbrucenitoy Viso rosso, aooerito, 
per febbre, caldana eoo. 

' Mbìticulijd' e ^ Mbriseulijd' j Mestare 
e rimestare nna cosa liquida = Fmc- 
oMare, Cincischiare, Metter le mani 
in una o più cose più per ismania di 
^are che di eonoluder nulla = Per isch. 
Facicchiare, Far cosa di poco conto. 

'MbnUA'f Imbrogliare; Arru/Eare; 
Ingarbugliare; Confondere II Lordare, 
Imbrattare, Bruttare, di fango, e par- 
tic, di sangue. 

*'1Il>rai|^iii«, sf. Frangente, Emer- 
gente, Caso imprevisto — Ressa; Ab- 
baruffìo. ('Mbrujénze e ' Bfbrudénée, n. 
«he il volgo dava all' Influenza, ma- 
lattia ricorsa nel gennaio del '90) = 
{C fr. * Stbrahènée, * Mbrahanée]. 

'Sil>ran«Ul'; Imprestare. Più com., 
''Mbrestd.' (" Improntare*^, Dare o pren- 
dere a prestito). 

*Xbrnn«eeéUe , Bagassa linguac- 
ciuta e arrogante, "8pépa„. 

'MbujA', intr. e rifl. Far sosta, fer- 
marsi, per riposare, aspettare == Fer- 
marsi là dove sMncontra un ostacolo. 
Vid* addò *7nbòjje 'ssa réte, Vedi dove 
batte codesta rota il 'Mbuojjef sm. Fer- 
mata, Biposo il ^Bfbujune, avv. Fermo, 
Senza moversi, In piedi, oontr. di Se- 
duto. 8d iti —, Sta 11 fermo, sensa 
far nulla. 

'Mbulécd* (C. fr.), Metter su, Aizeare 
una persona contro un'altra, Insipil- 
lare. (Cfr. lat. ImpeUere), 

'MbulinV (Baeeh. ), Arroventare, 
Infocare. (Da " Bollire „). 

'Mbullacchiate (C. fr.), Coperto, Pie- 
no di boUiociattole. (Cfr. "Imbolli- 
oare*„). 

MbnasHe, sf. Voce fano. Il Bombo, 
il Bere = Per isch. Je piace la — .', Gli 
piace il bombo, il mommo, il vino — 
£P«ae. Mbumbù = T. Bumbù], 

'MbumbV, fig. Stradare, Istradare = 
Indettare, Inzipillare. 

*9Iban«l»rAe. Del maiale. Amma- 
Jarsi = Per estens. Dell'uomo. 

*'MbttrcenV, Sporcare. 

*2lIbnraaeA', Infornaciare = Fam. 
èta sèmbr' a —, Sta sempre a buttar 
legna sul foco. 

'XlMirjleeA'. Ved. 'NfurnecA'. 

'.VIbarA«, sm. Fossa per deporvì le 



immondezze. Non com. = [e fr. 'Jf- 
buorze, sm. pi. Fosse nelle vicinanze 
dell'abitato nelle quali si depositano 
le immondezze e il concime —, .. che si 
degnasse li loro beni (degli Ebrei) do- 
nareii ad ditta Cita, da convertireli in 
fabbrica degli inforozi, de dieta cita. 
In Fabaolia, "Cod. diplom. Sulm.^ 
Doc CCCI. =r... siatw tenuti alla si- 
mile pena da applicarsi alli inforzi dfUa 
citta. Bagl. di S. „] Ved. Remburae. 
('*InforBare*„, Fortificare). 

*Mlb«iiA', Dare appoggio sul fermo; 
Tenere sul fermo = Mettere un ogget- 
to in parte e in modo che non possa 
cadere = Rifl. Ristare, Fermarsi un 
poco. N^n dejV mbustìmne !, Cammina , 
Non far le fermate ! 

'.HbUiéiarArlJe, SEmuitnrArtJe, sf. 
Com. nel pi. Cose da impostori = A- 
dulterasdoni di cose venderecoe. 

^MbuttanV, volg. e tìg. Prostituire. 

'nbutttte, sf. Coltrone. Anche, Cu- 
pirla 'mbuttite e Oóldre. 

'nbuttlnii', Lardellare, Mettere i 
grasselli nella carne da arrostire = 
Fig. Ferire di coltello, Inciociare. 

'Mbuzd' (JLr.), Aizzare. (Da " Im- 
pulso „). 

'Mbuzaecajìte (Ari), Chi vien su pio- 
colo e stento. (" Imbozzacchito „). 

'Mbnmaedl'-ent*, tr. Appuzzare, Em- 
pir di puzzo = Rifl. Impuzzire, Pren- 
der puzzo II 'MTaunnll^-eiilte- edite, 
Puzzone-a, Le£2one-a. 

Me, Partic. pron. Mi, A me = yghe 
—, Con me. Meco. 

HI*', pron. poss. Mio-a. PI., m. e f. 
mi' = [*MckJJ«' PI. 3fjrs = p©»c., r., t. 
Mi' == Fr. M«* = Pap. Mòie]. 

Mecacóse, *Mecacùose, agg. Di Bam- 
bino. Frignone, Belone = Viziato = 
Dir Donna. Leziosa, " Gestrosa „ || J!f«- 
chéclie (Ari, l»«l.), sf. pi. Moine, "Ger- 
bi„, "(jtestri„, Dàddoli, Lezi = A. Mu- 
ehéche e Michéche, Lusinghe, Carezze. 

Meeiiiieebe, Meccanico = Ingegno- 
so; Rabattino. 

Mécardgne (V.), sf. Piccolo ragno 
molto moschivoro. (Nell'it. ant. " Mo- 
scaragnon, specie di Mosca). 

Meeeh^le, n. di pers. Michele = 
[S.'Kar. Mecchile] \\ Klee e»I Alicele, Mi- 
chelangelo. 

Medelllite, Canna ohe sta nella 
scanalatura del subbio. 

m^lfe, agg. comp. Mèglio, Migliore. 
Lu — vine, Il meglio vino. La méjja 
carne, La meglio carne. Piar. Le mijje 
vindf I meglio vini. Le mijje carne, Le 
meglio carni = Alu —, Sul buono, Nel 
buono. Nel più bello ecc. = Scid *ccise 
lu —!, "Accidenti al meglio !„, Sono 
I una coppia e un paio ! = Volg. OcTiiii 



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218 



mei - xner 



mméjje, anche in forsa di soat. e di 
avv. -= [MJejJé] || lIU»réIIe, Alquanto 
meglio, Un tantino meglio. 

""BlelAln^, sm. Melo-a salvatico-a = 
[A. Melùìne]. Più com., nelamM. 

KleMncaile, sf. Cetriòlo = ["Stat. 
mnn. di V. „ Nisauno possa vender me- 
langolo dal 1^ di Augusto in poi], 

MelAppIe, sm. Appiòlo-a || MelAp- 
p«ii«, sm. Varietà più grande. 

MélArAviie, nei canti pop. ant. 
Arancio. Ora, Purtehalle = ["Stat. mnn. 
di V. „: Che nissuno possa piantar pian- 
tuni (di ulivo) ne piante di melaragne 
senza licenza del Sindaco], 

.^el»s««, sm. Yed. MelMii^. 

Mèle, sm. Mélo-a = [*Mdìle = A^. 
Milu — €•!. Mìru]. 

Mèle, sm. Mièle, ''Mòle». 

MèlevranAie, sm. Melograno ; Me- 
lagrana = [Mére?iandte = Cel. Mire- 
canate], 

nelélle, sm. Dim. di Mele = Nel 
pi. sf. Sorta di mele che maturano in 
giugno. 

Melòcche^ Morchia, Feccia dell'olio 
= Qualunque sostanza simile. 

9lel4(iie, Popone. — de la reggine, 
P. mosoadello. — de *mmèrne, P. ver- 
nino = Fig. 8* d magnate lu —, " Ha 
mangiato la foglia,,. S'è accorto della 
" ragia „, dell'astuzia. (Lat. Melone-). 

aielnffnAiie, sf. Petonciano, Petron- 
eiano. (" Molonciano%). 

Slemdrto, Memoria = Intelligenza. 
Chi té' hbóna —, s'areveréjj^ (è riverito) 
a ttutte parte, prov. = Parte superiore 
del capo = \^Mammòrie], 

iWemA'. Lo stesso che ^ imnenil' , 
ved., nel signif. di Picchiare, Dar delle 
busse = G-iocare, la carta e sim. •= 
Bimenare la pasta da far pane; la po- 
lenda = — abbaile, Tirar giù, B«re 
prestamente, Trangugiare, Ingollare = 
Fig. — pe* lu musse, Sbacchiare sul 
muso, Offrire ad uno qualcosa per qual- 
siasi prezzo. 

Menacce (Pa«l., Ap., At.), Vinaccia. 

Menace (C»st. C), sf. Albicocco-a. 
(Lat. Malum armeniacum) . 

Menanne, sf. striscia di terra fra due 
filari di viti o di ulivi = Quanta terra 
si zappa senza mutare il passo. In que- 
sto signif., anche Mutate, sf. 

Menare (V.), sf. Vaso di terra cotta, 
usato per tenerci olio = V. 1573: Una 
menara da oglio de tenuta di bomboli 
40 = Ib. 1594: Una menara da acqua 
= Ib. 1629: Sei menare da oglio. (Lat. 
Heminarìa). 

Mènde , Ménte . Nel modo : Tene* 
wiwiènde, Guardare; Por mente. Timmhn- 
de!, Guarda; Mira, Che vedo!. Ti 
mm'ènd* a mmé!. Guardami; Bada a me. 



Poni mente a quel che dico. N*n de sta*^ 
a ttené* mmènde !, Non startene li colle 
mani in mano, senza far nulla = Gtiar- 
dare, con la propensione dell'animo 
verso una cosa. Che je U mmènd* a J^a^f, 
È inutile che la guardi, " Non è ciccia 
pei tuoi denti,, = Tener di conto. A 
echi té* le quatrine, je se fa mòte (molti)> 
*nghine ; a echi nen d& nXènde, nne* j^ 
Vóme té' mmènde, prov. I^ne* Je Vóme 
té* mmènde, Non lo guardano, Non lo 
curano = E per significare maraviglia^ 
stopore. Ti mmènde!, Ma guarda!. Mi» 
ra mira!. Senti! Vod. Tammendd?, 

Mènde, Ménta. — rumane, la M. 
coltivata; Menducce, la spontanea. 

Méndre, avv. Mentre. — de quiète, 
— de quelle. In questo. In quel men- 
tre. Anche : *Ndra 'Stu —, *Ndra cheilM — 
= [Ori. Mfendre = Frnne. Mindre]. 

Méne, Mine !, Via! Dalli! — ca mo^ 
é ttlmbel Mén* a mmagnd'! = Eh —!, 
Via, Or su, Spicciati, Affrettati !. 

"'tlenéiine «na, m. av. Secondo che, 
A misura che || *Menénne ea, Avve- 
nendo che, Dato il caso che. 

MeneitrA', Scodellaro la minestra 
= Versare il sapone nelle forme. (Lat.. 
Ministrare, " Minestrare* „. Vive nel 
senese) il Menéitre, sf. AssoL La —, 
Minestra di ortaggi, o di erbe sponta- 
nee mangerecce. Detta anche Menèstra 
vérde, in contrapposto a Merièstra bbian- 
ghe, M. di paste = [Pe»e. Mun^tre || 
Meneitirlne , sm. Minestra di pasta 
minute. 

^Meneture, Macinatura = Molenda 
= [Muleture, Muneture], (Lat. Molitura). 

Meneture, Seconda, Sacco amniotico 
e placenta = [l«. e altrove, Seconde = 
Peti. Tascucce, sf.]. (Dal lat. Munire). 

Meni', Venire = Kiferito a tempo,, 
vale Passare, Trascorrere. Quande se 
ne vo* (o po') — che n'n arevéf, Quanto 
tempo potrà passare prima ohe torni. 
Quando vorrà, potrà, tornare? Se ne 
po' — pure 'n anne. Potrà trascorrere 
anche un anno = Bifl. e assoL Menir^ 
sene, Disgregarsi ; Venirne, Essere ar- 
rendevole. §tu pann* a cquande se «• 
ve*. Questo panno par " trippa „, e ne 
viene da tutte le parbi. 

'*'Menlnne, Pìccolissimo. 

*MenAtele, agg. Minuto. Pasta —,. 
Paste minute. 

Meniale, sm. Tovaglia per coprire 
la tavola da mangiare. Anche, Jfan- 
dile — [Meniate, Mesale], 

*Mènée, sf. La tavola da mangiare. 

MerAeule, Cosa mirabile. Addò e -i- 
acchiappo 'stu vlnde, ce fa —!, Dove bat- 
te questo vento, bisogna veder che ro- 
vina! || Meraenldse , Smiracolato, 
Lezioso, Svenevole. Che di ogni non- 



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mer - me« 



21^ 



nulla fa esagerate maraviglie o ripu- 
gnanze ; Chi " inciampa nei ragnateli „. 

Meravéjje e Maravéjje, Maraviglia. 
("Meravellia*„). 

Merlate, Meroato, Concorso di po- 
polo in giorno e luogo determinato, 
per vendere e comprare = [Lu Jurne 
de lu —, e lu— Mercoledì]. 

Mér«be, Romano della stadera e 
delle bilance. Anche, Rumane e Pése, 

f= Marca ; Marchio ; Stampo = Lu — de 
la cetdf per isoh., Cicatrice scrofolosa 
= Segno di caduta o percosse, Marchio, 
Bollo = [Inoltre: Pallino, Lecco] || 
Mere*', Marcare; Marchiare = Fig. 
Bollare, Colpire uno in modo che re- 
sti il segno = Bollare, Danneggiare 
negl'interessi. 3V d mercaie!, Mi ha 
bollato, "frecciato^, truffato. (Mont. 
pist. '*Mercare„, Marcare. " Merco „, 
Segno ohe si fa ai cavalli. Segno di 
caduta ecc.). 

Merlenle, sm. Gelso-a. Anche, — 
bbianghe ; — nére : Moro-a. = Frutto del 
rovo = [Cèuze, Ghelso-a. Merlcule, Frut- 
to del rovo; e anche del gelso = A4. 
Murtcola, Frutto del rovo = T. Chnze, 
Gtelso]. 

Merlàcchie (Plss«f.), sm. Cercine || 
Ammerliicchiatef (Ro«e.) agg. Ingras- 
sato. Ora, poco com. ( " Morlaooo*„ ) , 
specie di Coio concia in olio di pesce. 
Alberti). 

Merlieetele, sf. Specie di merlo, di 
colore giallastro. 

Mlraa (dainb.) n. di contr. = I^nte 
déU' immèrse (Pena.), id. 

Mesale. Ved. Mentale. Spesso nei 
prot. not. ant. 

Mesalòtte (Can.), sm. Pancone, Pezzo 
di legno, grosso, riquaCdrato, e piutto- 
sto lungo. 

^«•■eardèlle; sf. Mosoadello, uva 
= [Anche : * Mescarde , f.] || aiuseate, 
Moscato, Moscadello, vino. 

Ifeaehiite, ivieiietijite. Meschino. 
^Hteeoite, Biscotto. 
M^se, Mese. PI., Mise, Mice = Di 
donna al 9<> mese di gravidanza, E 'n- 
drat* alu —, È, nel mese = Mestruo. 
Té' lu — *ngòlle, Ha i mestrui, " i mesi „, 
É mestruante j| Dim. 9Ilf larèlle. Me- 
setto. 

HTése, sf. Madia = Arnese di legno, 
a foggia di grosso trògolo, dentro il 
quale, in un sacco, ò pigiata l'uva da 
un uomo ohe vi ballonzola su a gambe 
nude = [Nel 1° signif. Arche — Av. 
Masse = Pese. Mastre = Pai. Spedéne, 
Spedàìne = Peit., ».« Enf., Car., 
Mése, Méìse, la Madia per farvi e te- 
nervi il pane; Spaine, sm. Madia per 
conservar biancherie, oggetti di ve- 
stiario, o anche cereali e sim. = Roee. | 



FazzatÓre, f. = V. 1578: Una mesa da far 
pane di abete (sic) = Nel 2o signif. «. 
Mése, *Mdìs6 = Ari, Tròcche, f.]. 
Mése, agg. Ved. métte. 
Stessile, sf. Sacchetto in cui si fa 
mangiare la profenda. Anche, Bucchey 
ved. = Iperb. e per isch.. Tasca gran- 
de. Té* le saccòcce gné le — . 
messère, Ved. MEussére. 
nesteeii', WliteeH', Aaamli»teeii% 
Mescolare = ["Bagl. di».: ... nonpoa- 
sano una carne per un'altra vendere 
mesticate, despartute] || ntiitteeAnie, 
Minutina, Insalata cappuccina, compo- 
sta di erbe minute e varie || Miiteeiié- 
▼ele. Ficchino, Appiccichino, Entran- 
te = [T. Meètechine]. 

Méte, sf. Mucchio di covoni, Bica = 
[Altrove, anche: di fieno o paglia = 
"Stat. mun. di V. „: Di chi facesse 
danno alle mete de grano et orgio ], 
(Lat. Meta-), 

iHéte', Miètere, Segare il grano = 
iir. 1573:... metere, adunare et tresca^ 
re li grani] (Lat. e it. ant. Metere), || 
Metetore, Mietitore, Segatore || melie- 
ture, Mietitura, Segatura = " Bagl. di 
«.„:.. in lo tempo de lo metere. Ib. 3f«- 
titore, sm. sing. Meteturi, sm. pi.]. 

metllde, n. di donna. Matilde = 
[*MetiUe], 

Metinà, Mutina (€el.), sf. Piccola 
quantità di legumi, frutta e sim. (For- • 
ma dim. di Modiu-). 

Mettf ne, sm. Volg. Quantità di ster- 
co che un uomo in una volta scarica 
in luogo aperto = [Pese. Bica]. (Degli 
escrementi delle bestie bovine, i tose, 
dicono Meta e " Bica „). 

WéUe', Mettere = Nel gioco. Chi ha 
da —f: Chi deve metter su? = — ma* 
ne. Manimettere = MétV a ccréde', Far 
credere, Darla a intendere, a bere = 
Mttteje la fùrie, Sollecitalo, Digli ohe 
si spicci = Me so' mésse pavure, Ho 
avato paura. 

*lIeftiarUe, sf. Metà, Mezzo. Da la 
— *nn ammènde, Dal mezzo, dalla metà, 
in su. E ssótte sópr^ a 'na —, È circa 
una metà. (Luce. " Mezzania „). 

MèMe, agg. Mezzo = 'xVa mìiza spé' 
eie. Quasi, Qaasi quasi. Una specie. 
È *na — spècie de latre, È ladro o giù 
di li = : e, assol., nel rispondere a una 
domanda, Quasi, O cosi; Incirca = 
[Pai., Mjese = Pese. Mése = A4. 
Misu] Il Mèiftepénne, Cavalocchio, Av- 
vocatuccio senza diploma || Mèifteea- 
▼esétie, sm. Uomo di mezza tacca, 
tra agiato e povero, tra civile e plebeo^ 
Il Wèiie-bba «e, Busto, Lavoro di scul- 
tura che rappresenta una testa con 
una parte del tronco. 

JVIeiiétie, sm. Ant. misura di capa- 



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220 



mio - mmi 



-cita per gli aridi = Fam. T& *na còcce 
une *nt* —, È uomo di gran talento, 
una testa quadra = Volg. Tattòcchs 
lu —If dioesi per isoh. a ohi ha un fi- 
gliolo dopo i nove mesi di matrimonio ; 
alludendo al mMoetto, di grano, che si 
paga al padrone dello stallone per ogni 
monta seguita da pregnezza. 

Mlfe e Ifla^, sf. Nomi fano. e vesz. 
del G-atto. Micio, Micia = Dim. Mi- 
nile, sf. Mioino-a = Aoor. nif itfae, 
-sm. Mioione-a. (" Musei a*„). 

Ml^artfle, Vitellino ohe poppa an- 
cora, Lattónzolo, Mongano = Anche: 
Poledro che ha meno di un anno. 

Slmile, fam. Di. poco pasto. Com. 
nella maniera: É — a lu magnd^f À 
parco nel mangiare, " Mangia quanto 
un grillo „ = [Nìcule, Niquele], 

*lll<ldl«, n. di pers. Emidio = [S.* 
Eaf. AmìddU]. 

Migndcce (9.). Lo stesso che Pinghey 
ved. = T*«e*, Vignacce, (" Minchia*„). 

*^lffiiiiftft««lie, Mignatta. 

Mljar». m. liIU»r»nn«. f' Migliaio, 
Oirca mille. 

SEUloliAf Mollica, Midolla del pane 
= Briciola, Minuzzolo di pane = Bricio- 
lo, Minuzzolo di altra materia alimen- 
tare = Piccola quantità, Tantino, di 
•checchessia. (*'Mica'*'„, Briciola, Bri- 
ciolo) Il muielièlle, f. "■ Micolino „, Brio- 
ciolina, BricioUno. Fig. Té^ *na — de 
J^bbre, Ha un tantino, un briciolino, 
di febbre = [Mujjechélle, *MwechjféU6]. 

11 Maijletfse agg. Di Pane. Midolioso = 
Di Terreno. Soffice. 

niljtenle, Ombelico, *" Bellico „ = 
IMiJjìcule = T. Mejìchele], 

Mijjare (Pese.) sf. Mughetto, ma- 
lattia della bocca. 

Mijjuchs, Codolina = liana», Majju- 
che =: A4. Coda de sóreiu, (Phleum pra- 
tense, Linn.). 

Blljnrlnae, sf. pi. Migliorame&to, 
di case o poderi. 

Mine, sf. Miccia con cui si dà fuoco 
Alle castagnole, ad altri fochi artifi- 
ziati e alle mine. Anche, Paaea/éche, 
m. = [Recipiente di legno a doghe, 
«on due orecchie, come il bigoncio, che 
serve per versare il grano nella ml- 
jiura. In Ij. TenéUe, (Lat. Heminà). An- 
•ohe in toscana, " Mina „, Misura di circa 

12 litri]. 

Mingamajjey (^A.TÌ), sm. Nella frase: 
Pare che tté* lu —!, Crede di aver la 
lucertola a due code, una cosa rara. 

Miniecurde (€ii.). sm. pi., Miniecor- 
dii (A<i.), Sàlsola, Erba soda. 

Misarére, salmo, Miserere. 

*Mìaère, avv. Solamente. Té* — qué- 
ste, Ha questo soltanto. Té* — *nufijje, 
Ha un solo figlialo. J' é remaite la mì- 



$era caie, Non gli resta ohe la sola 
casa. 

Mietere (C. Cr,), Mieìre (v.), sm. pL 
Maschere, Persone con maschera. (Aret. 
'^ Visiera „, Maschera). 

Misse e Mizze (T«e«*), Tigna. 

mitre, ant. mis., tuttora usata, per 
l'olio. (G-r. Métron, Metro, Misura). 

aulirle, sm. pi. Tempo della mie- 
titura, della mòsse. La mòsse = [MSete^ 
Mjetre = A4. Le Metiture, f. pl.J. 

nitto. Nei modi: ManniP a — , Dar 
balta agli averi Consumare, Sperpe- 
rare, le sostanze. 8e n* é JW a —, È 
andato a rotoli, a male, in rovina. 

«ilivese, IlftvnM, Milza = [C»r. 
Cm»*. C. Mèuze]. 

MmneeaMll», sf. Com. nel pi. Tao- 
cole, Piccoli vizi, Magagne. ScuprV le 
—, («Maccatella*„). 

'Hntneeninre, sm. Scòtola, arnese 
per dirompere il lino e la canapa ^ 
[Ari, Maga%4ne], 

Mmndesstf ne, Maledizione = Gran- 
dine; Nembo. Cfr. AnunniU'. 

Mntalnménde. Ved. Mnlnna^aiie. 

Blnuilntlie, Malattia. — a Uònghe^ 
Malattia cronica. 

SlmnletrnttA', Maltrattare = Sciu- 
pare, Guastare, Sciattare. 

Hlmnlve. Ved. MEAlve. 

**.lfnin»elaie, sf. Nome generico di 
Cosa, Affare, Negozio, Faccenda. Vajf 
a ffa^ *na — , Vado a fare una faooenda. 
S^ d ^mbarat* a ffa' le —, Ha imparato 
le faccende, i servizi domestici = T*djj* 
a di* *na — , T'ho a dire una cosa =3 
T* djje purtate che la —, T'ho portato 
quella cosa (che sai) — Còma va che- 
la — f, Come va quell'affare, quel ne- 
gozio? = [Fatte la — tV ! (V.), Fa' i 
fatti tuoi!] Il Dim. 'MmaselaiéUe. S*d 
'mbarat* a ffa* le —, Ha imparato le 
f accendine, i piccoli servigi, di oasa || 
> Mm ns e i n t e r e » Imb a s ei atogOi CM fa 
per conto di altri la chiesta, la for- 
male domanda, di una fanciulla in 
matrimonio. 

'Jlmnite, sm. Basto j! Aainmfittf* 
Imbastare, Mettere il basto. 

'SEmaite, sf. Basta, Bàstia, Bim- 
becco. 

'MmaStJelle (Ca».), sm. pi. Q-uaneia- 
letti usati dalle contadine per rigon- 
fiare la veste ai fianchi. 

* MmerdeciÓne (C. Cr.), ' Nferdeqiiìumé 
(«.), sf. Raffreddore. (* Infreddagione). 

Mmleee, Lucignolo delle lucerne e 
delle candele. ("Miccio''',,, Miccia da ar- 
tiglieria). 

Mmiccétte, Micej'ette, sm. Finestrina, 
Finestrino. Cfr. Tneeétte. 

Mmleelature, sf. Incastro, Calet- 
tatura. 



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xnmi - muc 



221 



'Maftldle, Invidia = Adde —, m. av. 
A picca, A gara || Cli. Agaye americana. 
Cosi detta perchè osata a far malie 
contro r invidioso || Mmidiése, (T.), agg. 
Di Baooolta. Non ugnale, ma dove ab- 
bondante e dove scarsa. 

llIiM*ll«, agg. Molle = Di vino an- 
dato a male. Che fila. Jì' a ?u — . = 
Sm. Fianco = Lu — de ìs dite, I pol- 
pastrelli Il Acqua. Nel modo : Métte* *nne 
—, Mettere in molle. 

MiMtfAte, Mosto = \^MmiiOéte, sf.]. 

MatulllMie. Lo stesso che nm*ll«, 
nel 30 signif. = [Torr. Cataplasma am- 
xnoUitivo. C. a. A. Mmullure]. 

'MmutiatAr», Imbottatoio, Pévera 
= [Ori., T. Pirle, f. = r. 1678, Am- 
mottatoró]. 

'naiaiiélle, Imbuto di latta o di 
rame = Dim. 'n[mai(ella«ee, Imbu- 
tino = [V. 1594: Mottello de legno, Mot- 
tello de stagno], ("Embutèllo* „). 

Md, Mo*, Ora = Mo* mo', Or ora 
t= Dianzi. JuSte — e' é Hate, Or ora, 
Qualche momento innanzi, è stato qui. 
P^che — V dje viete, ^Bì&nzì l'ho visto 
= De —, Da poco. É jffiure còte de —, 
Sono fiori colti or ora, di fresco = Tra 
poco. Dijje ca — vénghe, Digli ohe a mo- 
menti vengo. — fa Vanne, Ora, Or ora, 
sarà un anno. Da — fa V anne, Sarà 
un anno a momenti; Dall'anno scorso 
in qua = É dda — ?, È un pezzo = Oh 
hbUla—!,Oh questa è bella! ("Mò*„,Ora). 

Méccecasdnde, Graffiasanti, Bacchet- 
tone. 

Móee^eìkm. Yed. VtneeeeéL*. 

]IItf««liele , Moccio = Moccolaia , 
Fungo del lucignolo || n 11 ««liei ose. 
Moccicone, Moccolone; detto dei bam- 
bini piagnolosi. 

JiTÒcchie (r.), Morchia. 

Mtfsne', Mungere II Mónde, sf. La 
quantità di latte che si munge in una 
volta. 

HéilJe, Moglie = [*MùoJJe]. 

Mtfle, Macina = Dente molare. 

Mòlle, sf. Palettino con cui si chiu- 
de uscio o finestra. 

MiIndeM selle. Nella maniera : Par^ 
avvede*—!, È altezzoso, superbo, sprez- 
zante, È un tronfione. 

Mòneee, Monaco = Prète, Arnese 
di legno per iscaldare il letto = Stiac- 
ciata azzima fatta dai mugnai, di for- 
ma ellissoide, con ornati a stampa. 
[Trùue, sf.] il Dim. Muneelarèlle, Fra- 
tino. 

Hòneelie, sf. Monaca || Dim. Mane* 
eeròlle, Monachella, Monachina = 
Specie di calabrone = L* intero gheri- 
glio della noce = Nel pi., Monachine, 
Scintille della carta bruciata. 

Milane, Mondo = A lu — me*, Dac- 



ché vivo. A lu — de mo*, Al di d'oggi 
= Per isch. Lu — nòve. Il deretano. 
Com. nella maniera: ScuprV lu — n^- 
ve = [Mònne, Munné], 

M«nne, agg. Di Vino. Schietto, 
Pretto. 

Mtfnnele, Fruciandolo, Spazzatolo 
= Fam. Di donna sudicia e abitualm. 
in disordine. Pare *nu ^ defórne!, "È 
pulita come un baston da pollaio „ =- 
[*Muonnele]. 

Mtfpe, Mutolo, Chiuso in sé, "Buiio- 
bui£o. E — /, É cupo, Ha poche parole, 
!È un sornione, una ** mammacheta „. 
Fa* la hatta —, Far la gatta morta, 

10 gnorri = [Jifupe = Cnst. C. Muope 
= A4. Mopa, agg. Di Pecora. Che ha 
le idatidi nel cervello, o gli estri nei 
seni frontali]. 

Mòre (Ari), sm. Mucchio di grano 
sull'aia. (Cf r. " Mora*„) || N. di fiume. 

Mòrge, sf. Masso grandissimo, che 
emerge da un colle nel territorio di 
G-essopalena. Nell'istesso comune, una 
contrada che ha pure dei grossi massi, 
è chiamata l^ Mòrge, Yed. Mursltfne 
= Mòrgia, Mòrge, Morgiòne, le Murge, 
Morrécine, Morrécini, Morròne, Morri" 
còne, Mòrriconi, MurgonceUi, n. di con- 
trade in vari comuni del Ciroond. di li. 

Mòrve, sf. Soggólo, Ferro con orli 
a punte, che rimane sotto il muso dei 
cavallo, e, tirandosi la cavezza, lo sti- 
mola al cammino. Tirandosi molto, lo 
frena. [Lat. Murice-), 

Mtfrre, sf. Spiga del frumento e 
delle altre graminacee. 

Mòrre, sf. Branco; G-regge; Armen- 
to. (Gr. Mòra). 

Mòrre, Mòra, gioco. 

Mtfiielie e Mtfsehele, Mosca = Mò^ 
sche! e Mòec* a la cèste!, " Mosca !„. 
Zitto!, Silenzio!, "Buci„!, Acqua in 
bocca ! = N*n ée fa passd* la — pe* lu 
nase, Non si lascia posar le mosche sul 
naso = [Mósche, *Mùosche, *Mùoschele]^ 

11 Miaseli^tie, Mosca, CiuJffetto di peli 
tra il labbro inferiore e il mento || Mu- 
•ehetidne. Pizzo || MusehlJA', Bonza- 
re, Aggirarsi con insistenza intorno ad 
uno per uno scopo prefisso. 

Mtfseliele, sf. Yed. Mnseliele. 

Mtf te, sm. pi. Atti convulsi — W d 
fatt* acchiappa' le —!, Mi ha fatto pau- 
ra, Mi ha dato un rimescolone ! 

*Mtf te, aw. e agg. Molto = [Mtdde, 
Multe, Mùìdde = S.» KuC. Mute = P.»» 
Munde], 

Motòzze <Av.), sm. Bica. 

Mòtte, sf. Ciuffo d'erba. 

Mucce! (T.,« Cast. C), Silenzio, " Bu- 
oi „! Pijjete quést* e —!, Prendi questo 
e buoi, e bacia basso = Mucce, mucce,. 
m. av. Mogio mogio. 



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222 



xnue - mur 



]9Ine«eM(*, Mòrdere; Morsicare; Ad- 
dentare = Prudere || .Vltf«ee«h«, Morso 
= Boooone || l*Iaeee««tnre, sf. Morso 
= Morsioatara, Appinzo dMasefcti = 
Per estens. ^Na — de scarpe, Una sbuo- 
QÌatnra, prodotta dall'attrito della 
scarpa || iti iie««ctf re, sm. e *llne«ec»- 
-rU*. sf. Prurito. 

nfteelile, Mucchio — Sf Mucchio 
grande = Fig. Grande quantità di per- 
.soneooose. *Na — degg'ènde,Vnvc^oTLà.o, 
Una fitta, Un brusio, un buscherio, di 
persone = Ce ne Ha *na —, Ce n' è di 
molto, C'è da abbellirsi = Tratto di 
tempo, di spazio. È ^na — de tìmhe 
che ..., È un pezzo ohe. §ta 'na — cchiù 
•'mmónde, È un bel pezzo pia su. 

Mucchi tu (A4.), sm. pi. G-ioco fano. 
Orusoherello. 

Muccj'ere (».), Mucc^tre (Pritt.)» ^^' 
cére (Pes«.), Meccire (To«eo), sm. Pez- 
zòla, Fazzoletto, da naso e da collo. 
iliat. Muccinium), 

]M[u«it«, Mucco II :viii«tf»e, Muocoso || 
9I(n«*JJ«, Moccicaglia. 

Mucid*, intr. Indugiai^e, Ritardare 
= Lo stesso che 9liiaeiJA*, ved. = Ar. 
Bicercare il fastidio tra i capelli = Ro- 
vistare. 

Muelile, sf. Fardello dei mietitori 
= Una volta, anche dei viandanti. Pe* 
JV a seanda Neccie de Bhare, ce vo' si 
(sei) di*cat' e la —, = Tasca che i sol- 
dati portano sospesa ad armacollo = 
[Muccìjje = Ari, Mucìjje. Altrove. 
3fucigne]. (Pare, da Muccinium). 

Mucina' (B. «. f.), Movere; Rime- 
scolare = Stuzzicare il foco. (Lat. Mu- 
ginari. = " Rimuginare „). 

SlaflMlte, sf. Carne di pecora, sa- 
lata e disseccata, per lo piiH, al sole == 
S'è ff atte gné 'na —, o Pare 'na —, È 
divenuto secco stecchito, È smagrito = 
^Mucischie = T. Micìschìe]. 

Mucóre, sm. Muffa = Sito che rende 
la cosa guasta dall'umidità. (Lat. Mu- 
.core-) Il aiaeurleee. Lo stesso ohe Mu- 
^ére. 

MEnfTelétte, agg. di Pane. Soffice, 
Non raffermo = [Ort. Mùffela muffale], 
(Cfr. « Buffetto „). 

Majii', Muggire, Mugghiare, Mu- 
-gliare = Fam. Né rrujj' e nné mmujje !, 
-Sta 11, senza dir ne ai né bai. 

^niiijaddl!, Dio guardi! (Letteralm., 
Non voglia Dio) = \^Mu(ijjaddì\, 

Mnjèlle, sf. Muggine, Cefalo. (Lat. 
Mugile-). 

raujt«lte. Ved. Mljlelte. 

*.iluldeiAnI«, Moltitudine. 

Mule. — ciuccine, Mulo da asina e 

scavallo. — martenése. Mulo da cavalla 

e asino = Yolg. Bastardo = Per estens. 

<Chi non ritira dai genitori, dirazzali 



SKnl^tte 9IiilA««hle, volg. Trovatello 
1; MaliMeltltfiie, accr. e spreg. di Mulo 
s= Fig. Bastardone. Anche, Mule sfer- 
rate, 

nalenare. Mugnaio = \^Munela'rt]. 
(" Molinaio*-aro*„). 

Mnllne, Molino = Per isch. Il bel 
di Roma, il Sedere. 

9lalletione, Grosso coltello a 
molla. 

nnnsmerlii' e Mamma rVA% Bron- 
tolare, Borbottare ; Barbugliare. = Dei 
ragazzi. Fiottare, Brontolare piagnu- 
colando. 

MunacheUe , Canapa finam . p tti- 
nata. 

Slandasatfle, Montanino, Nato, A- 
bitante, in montagna. 

Mandanare, nel gergo. *' Gallo del- 
la Checca „. 

Muadare, Uniforme, Divisa. 
Munesealelie, Manescalco. Più 
oom., FèrraeavMle. 

manemmAJlne, sf. Minuzzaglia, 
Quantità di piccole cose — Spreg. 
Quantità di ragazzi ; Moltitudine di 
pers. di poco conto = Per isch. Quat- 
trini. 

Munìjje, Fondata, Posatura, del caf- 
fè. (* Mondiglia „). 

IHaanA', Spazzare, la casa, con la 
granata; il forno, col fruciandolo = 
— lu 'rane, e anche assol., MunniP, Ri- 
pulire il seminato, Purgare il grano 
dalle erbacce = ["Stat. mun. di A.„: 
De stradis mundandis]. ("Mondare*^, 
Pulire, Purgare) li MTannatare, sf. A- 
zione dello spazzare; del ripulire = 
Ciò che si toglie via con lo spazzare, 
col ripulire ji 'llnnn^sse. Spazzatura, 
Immondezze = ["Stat. mun. di V.,: 
De non buttar le mondezze et brectìtu- 
dine in le strade et fossi. . . = " Bagl. 
di (i.^: Nulla persona debbia jettare 
mondeze ne fare bruttura immundiaia 
et remplimento alcuno nelli fossi o ver- 
nacani de sulmo'^e]. (" Mondizia * „ e 
" Mondezza*„) II Munnessare, Spazzi- 
no = [Mondezzaio, Luogo in cui si de- 
pongono le immondezze = Bagl. di S. „ : 
Mondezale] \\ afanaeuMne, sf. Pat- 
tume. 

mdnnele, sm. pi. Sambuco salva- 
tico, Èbbio = [SamuchéUs, f. e ^inv- 
chélla fémmene =■ Ca«. Jibbele, (Lat. 
Ebulu-)]. 

MurAjje, agg. e sf. Sorta di fico. 
Murale, agg. Di Erba. Parietarla. 
Ved. Jérre !| Sm. Asse di abete lunga 
quattro metri. (" Morale*^, Corrente). 
MurcungiUe (S«s.), Granatino per pu- 
lire la madia. 

Mure, Muro = Fig. Sta' 'ppiccecat' 
a lu —, Esser senza danari = A — a 



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mur - mut 



223 



— , m. av. Vicinissimo ; Accosto. §ta* 
— nghe In spedale, fig. Essere in basse 
acque, in cattiva fortuna = Mure mure, 
in. av. Basente il muro || Dim. nnrél- 
le, Muretto. 

Murò (V.), Piccolo marinaro, ohe 
nelle barche da pesca sale sull'anten- 
na per " ammazsare „ la vela. Ved. Am- 
mazzd*. 

MurèUe (T.), n. carezz. di Mulo = 
Nel gergo, Spurio, Bastardo. 

Murène, sf. Amarasco-a. 

Muretóre (V.). Nella maniera: àia* 
a —, Essere in fin di vita, agli estremi. 
(Lat. Moriturua), 

Xarsltf ne, sm. Grossa pietra |1 Hnr- 
Sinnanne, sf. Iperb. Sassata. Ved. 
Mòrge, 

Murìana (Aq.), Ombra; Luogo om- 
breggiato. A la —, All'ombra, Al fre- 
sco. 

nnrlrse, Morire. S'è mmòrte. Chi 
9* é mmortef Me te vù murVf A lu rie- 
chef je se mòre la mojje ; a lu pòvere je 
se mòre Vaaene. Prov. = Subbete se mò- 
re!, Per nulla si perde d'animo, si 
confonde = Murvrcea' a ffa* *na cose. 
Impiegarvi lungo tempo. Se ce mòre, 
Vi mette gran tem|>o. N'n gè te murV !, 
Spicciati, Fa' presto! (Anche nel tose, 
fam., con le partic. pron. " Se n'è morto. 
Se ne mori „ ecc.) = Intr. Chi mòre, 
$*affranghe de murV *rC atra vote, -per 
isch. Ohi mòre non rimòre. 

Marlene, fam. G-uercio. 

Marrame, Vigliaccio, Spighe sfug- 
gite alla battitura = [Ar. Maazamurre, 
m. pi. = Cast. C. Capecciame], 

Marratnre, Spigatura, Qualità e 
grandezza delle spighe. Bèlla —, Cat- 
tiva —, Bòna — . Ved. 814 rre. 

Murrécene, sm. Pietra grandissima 
= Per sim. Nuvola temporalesca, detta 
dai fisici Oumulo = [Ari, Mozzo della 
campana] || Murrecòne» Nel pi. Murre- 
cune; per sim., Nuvole temporalesche 
foggiate a cumuli = V., iperb. Mur- 
recàune. Zolla. ("Da «Mòra*„, Mucchio 
di sassi). 

Murrijd', intr. Produrre singole spi- 
ghe. Lu grane nére va murrijònne, Il 
carbone si mostra qua e là nel campo. 

Murtaelne, agg. di Oarne. Di be- 
stia morta da sé = Pig. Gènda — , Per- 
sone inette, Fiaoooni, Disutìlacci = 
[** Stat. mun. di A. » : -D« carnibua mor- 
ticinis]. ("Morticino*^). 

Jlnriale, Mortaio. 

ainrtarèlle. Fossetta per metterci 
semi o piccole piante = [Murtaròle, 
Mertaròle. (Lat. Mortm'iólum)]. 

Murtatélle, Mortadella. 

Mnrteeélle , Morticino-a , Bambi- 
no-a morto-a, Angioletto-etta. 



nrnrsélle, dim. di Sorso, Sorsata. 
Sorsetto, Sorsatina. Pijd* a mmureiUe, 
Sorseggiare, Oentellare, Oentellinare 
= Piccola quantità di liquido ohe vie- 
ne in bocca dallo stomaco, o di san- 
gue dai bronchi. 

IHuseate, vino e vite, Mosoado = 
Agg. Nóce — , Noce moscada. 

lllu«ee. Moscio, Floscio = Mogio, 
Abbattuto = Fig. Lento nell'operare 
= In forza di avv. iPngejV —!, Non 
ciancicare, Non stare a dondolarti. 
Spicciati! Il IflusrIJA'.Oiancicare, Andar 
malizìosam. lento nell'operare = Far 
la gatta morta , Fingere di non bada- 
re, di non addarsi. 

Muacemmè, Tattamea , Oiancicone, 
Persona tarda che non si spiccia in 
nulla; Ooso fatto e messo li. 

Hdiseltele, sf. MTusealtf ne, IWaselie- 
Itfne, tm. Oocca del fuso. 

MnselielAne, sm. Grossa mosca = 
Fig. Furbacchione. Anche: Mósche de 
chidnghe. (Chianca, napol. Banco del 
macellaro. Macello). 

MusehtJJe, sf. Moscerino = [Anche* 
Moscione]. 

Muse. Va gné mmuaa muse, Va a 
capello. Non fa una grinza. (Forse da 
Ad amuaaim, Perfettam., Appuntino. 

IHassartfle, Museròla. 

Blnsse, Muso = Bocca = Mento = 
Broncio." §ta' nghe lu — , Metter su mu- 
so. Essere imbroncito = Fam. Ógne* lu 
— , Unger le mani, Dar 1' ingoffo, lo 
sbruffo, Far donativi per ottener favo- 
ri, per subornare = Volg. Dd* de — 'n 
dèrre. Batter la capata, Oader da un 
grado, e sim. Ved. Ammassarseli Wns- 
sljii' e Smasslja', Sbroncire, Fare del- 
le smusate. 

'''.ìlassére, Minghione = Iron. Si- 
gnore. Vide che — !, Guarda che sfac- 
ciato/ = Fa* — une, Gabbarlo; Abbin- 
dolarlo = [Messère], 

Mnstèeòtte, llll»lieedtte, sm. Mo- 
sto cotto, = Sapa = Per isch. 'Ndèm- 
be de papa —, Al tempo dei tempi. 
Quando si tiravano su i calzoni con le 
carrucole. 

Mnsire, Mostra, Saggio, di mer- 
canzia; Saggiolo di vino, olio ecc. che 
si dà per mostra. 

Mnianèe, Muta, Quanto occorre per 
vestire, oltre alla camicia e alla cal- 
zatura. 

Mute, Muto, " Mutolo „ = Dim. Bln- 
iarèlle, Mutolino-a. 

Mntimné.* Grugnire. Ved. 1Jte«nA'. 
(Cfr. lat. Mutire). 

Muttétte (T.), Strambotto ; Bispetto. 

*Mutupèrie (e. ftp.), sm. Quantità 
grande di cose spregevoli o scadenti, 
Brusio, Buscherio = [Vetupjferìe]. 



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224 



muv - nde 



*Muvir8e, Ammuvirse, Infortire, pr. 
del cacio non salato, che fermenta e 
rigonfia; delia pasta molto lievitata; 
e anche del vino che piglia il forte. 

ranaB*r«lle, Provatara. (Cfr. "Hoz- 

Wnnmétt^t sf. Sanrooohlno nsat> dai 
parroci = [Sanrocchino usato dai con- 
fratelli delle congregazioni] || nasB«(- 
seii*B«, Mantello corto. 

Massóne, Mozzicone, di sigaro, di 
candela, di legno bruciato e sim. = Al- 
bero mozzo o privo di rami = Dim. 
Massnitff^lle. — de sìchere, Gioca. 



'*, In = Proolit. '-Yn accueì, Cosi, 
Tanto alto, largo, lungo. — ganne, In, 
Alla gola. A *nn Icche'.y Vieni qui ! ; Ar- 
riva! = [Con. — ghi ci menuteff Con ohi 
sei venuto?] = Prefisso eufonico. Ved. 
*Nn«it, 'Ndòn«lere, 'Ndòrce in Torce, 
eco. 

'Ma, agg. Una. Quando è sostantivo, 
l'aferesi non ha mai luogo. 

^Ancóne, città, Ancona. 

Caprése, agg. e aw. Molto. E nna- 
présa cattive, E molto cattivo. È nna- 
prise, Sono molti-e. Ne vujje —, Ne vo- 
glio molto. (" Presa „, con 'na prost.). 

N Apule, città, NapoU = [^^Naòhele], 

^BTa^aélle. Lo stesso ohe Naprése 
— [p.Bo Nachéla], 

Biasee', Nascere = Nera hó — , Non 
può essere, È cosa che non va || P. pass. 
Nate. Di abito che torna bene, che sta 
bene addosso: ^td* nate. *S8u cappìiUe 
te ita nate = Di cosa che sta bene e 
meglio dove si mette. Ce sta nate! 

Naseeménde, n. gener. di Tumore. 

Naseeileee, agg. Di Erba, Seme. 
Che nasoe da so, spontaneamente. 

NAsele Yed. Pascle. 

Maslne. Chi ha voce nasale = [Cast. 
C. Naeùorchìe], Più com. Sfruf late. 

Naspre. Lo stesso che Ciilatre, ved. 
= [V. 1643: Uno cento nasprato. Ib. 
1573: Uno cento masprato]. 

Ndeeere (Ari), sf. Fungo della quer- 
cia. 

XAstasKe, n. di pers. Anastasio = 
Femm. Na^ta^Ue. 

«Natale, sf. Natale, Ceppo = Fig. 
Fa* la notte de —, Vegliare tutta una 
notte. 

Natìcchie (B., Car., Cast. C), sf. Not- 
tolino di legno = «. Lamina di ferro, 
con un occhio nel mezzo, in cui entra 
il perno della macina. (Aret. '^ Antio- 
chia „). 

Nature, sf. Le parti pudende f. Pel 
nostro volgo non ha altro sig^nif. 



Nave, Nave = Pare 'na — ! MìiUa 
nava de ggiévene I È*na — ! Maniere fig. 
per dire: Donna bella e sgargiante li 
Nave©*', e, più com., JV pe* mmaré. 
Navigare. 

^Nda (Se.), Quanto. Magnéva — *na 
eieUCf Mangiava quanto un uccello = — 
è hhSelle!, Quanto è bello! = S.* KuC. 
Dove. — ètaf, Dov' è? —jéme?, Dove 
andiamo? = ■•.■*> Quando: — midf, 
Quando mai ? Dove : — vid f, Dove vai ? 
Come: — faf, Come fa? 

'Ndaeebe, Tacca = Ugnata, Intac- 
catura fatta sulla lama del temperino 
e del coltello per poterlo aprire. (** In- 
tacca*„) ll'Ndaee**, Intaccare = Scal- 
fire = Fig. -- a Uégne, Far debiti col 
padrone. 

'Ndaeeltf % 'Ndaeeljd% Cucire sulla 
forma il tomaio con la soletta e il ri- 
taglio che va in giro tra suolo e soletta. 

*Ndajjd\ Assolcare. 

*'N<lamarse, Magagnarsi, pr. degli 
alberi = Deperire in salute per inter- 
no malore = Di una stanza ripiena di 
fumo o di polvere, si dice: S' é 'nda- 
mate, §ta ^ndamate, de fumé, de pròve- 
le li *Ndamenate (9lan.), agg. Malazzato, 
" Bacato „ = Alquanto ubriaco. (•• In- 
tamare*„. Intaccare. "Intamato*„, Che 
comincia a putrefarsi). 

'Ndande , Intanto — Finché || 'N- 
dande *ndaitde, m. av. Di tanto in 
tanto. 

'Ndart<^A% *N«larel<^A', Tarta- 
gliare. 

*NdassellA', Comprimere, Stipare, 
oggetti il cui volume è capace di ridu- 
zione = Bifl. La lane s* é ^dassèUatef 
. . . affittita per effetto di compressione. 

'Ndatte, 'Nftatte. Confuso, Stupito. 
Nel modo : Aremané^—, Rimaner brutto, 
confuso, " interdetto „ = [Ari, *Ndratte]^ 

'Ndavelii*, tr. e rifl. Irrigidire, Ben- 
der sodo, come tavola. Dicesi delle i>ar- 
ti del corpo, e dei panni infeltriti. 

*Ndé. Ved, Gwté, 

*Ndécchie (T.), sf. Nella maniera: 
^Na —, Un poco. Un tantino. 

*Ndefate (P."), sf. Assegno, Dona- 
zione, che un vecchio o un vedovo fa 
a una giovane prima di sposarla. Fa* 
la — . 

*NdenA', corrisponde al tose. "In- 
concare„. Noi per imbucatare si ado- 
pera la tina o il tinaccio ; i toscani, la 
Conca = [' Ndenaccid*], 

*Nden3ere. Ved. Andenjere, 

*'Nderl»enl', 'Ndrebl»enr, Prove- 
nire, Derivare, Dipendere. Quésse ne 
*nderbé da le vedUle, Ciò, Codesto, di- 
pende da malattia degl'intestini. 

*Ndercuce (e. Cr.), Cempenna, Donna 
inetta e pigra. 



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nde - ndr 



225 



*If«l«rè»»«, *'3rdrès»e, Interesse «= 
Danno. Fa' —, Beoare un danno. Senza 
— /, Senza tuo danno, seapito ; A pago, 
non gratis. 

'A«torla«««, Rigiro, Baggiro, Tra- 
nello. (Cfr. " Intralcio „). 

'NderneUd* (e. m. A.), Suocingere la 
veste. Ari, Curcid' la vòSV a la re- 
iònne, 

^^ Nderrecenarse, Satollarsi all'ecoe- 
so, Imbustarsi. 

'Ndése, agg. Fesso, Incrinato ; det- 
to dei cocci, dei vasi di vetro, delle 
campane, del forno e sim. *Ha pignat' 
é — , Questa pentola è inorinata, croc- 
chia. Ved. 'IfdunA*. 

'Md黫, p. pass, d' Intendere. Comun. 
per Sentito, Udito, Ascoltato. Ci —f 
Hai sentito, udito? Jf« iO* — la mésse, 
Ho sentito la messa. Ne* mm^d —, Non 
ha ascoltato il mio consiglio. Non mi 
ha dato retta. 

'BTdeslte, agg. Di Membro. Teso, Ir- 
rigidito, Intirizzito, Stecchito = Di Tes- 
suto. Infeltrito; Teso jwr qualunque 
motivo. 

'lVdl««liM', fam. Colpire, Cogliere, 
nel segno. Ved. àtìcchie =-. [In qualche 
comune della montagna : Mettere in- 
nanzi all'uscio della giovane che si ri- 
chiede in moglie un ceppo ornato di 
nastri ; il che è un modo di far la chie- 
sta]. 

'IVdlitdAlt, Tintin., voce imitativa 
del suono del campanello. 

'NdòccU (Ch., T.), sf. Intinto della 
IK>rchetta = Ari, 'Nducchétte, sm. Bro- 
do fatto non di carne, ma con lardo e 
sostanze aromatiche. Cfr. Ta«elié«te. 

'Brd«nd»]tf, voce fanc. per esprime- 
re il suono della campana = Ciò che 
penzolando, ciondola. Fa* lu —, Dondo- 
lare = [Cli. Che ppuzza fa* lu —!, Che 
f impicchino!]. 

*Ndònder«, fam.. Tondo, Babbeo. 

*Ndòneeli^, sf. Intonaco. 

'Ndftnl*, n. di pers. Antonio il 'Ndu* 
H, Antonino irNdune. 8and* Andune, 
S. Antonio ab. = [*N'duone], 

*Ndónne* (T., C. •. A., €a»t., C), tr. 
e rifl. Illividire per effetto di contusio- 
ne Il *NdÒ88e, Contuso, Illividito == Sm. 
Contusione, Livido. Ved. 'Ndanii'. 

'Ndòsse, agg. Di Ulivo. Che produce 
chicchi grossi = Liva —, Uliva indol- 
cita col ranno e poi conservata neirao- 
qua. [T. Léìva cdngt, . . . concia = Ort. 
Liva curéte = At. Liva cruuéU]. (Forse 
da *Intu8a; Non franta. Cfr. *Ndrite). 

*Ndra. prep. Tra, Fra = Prefissa a 
molti verbi, vale Presto, Subito. 'Ndra^ 
jV,* NdraremenV/Ndramma nnà* / Ndraf^ 
féP, Anche Mtr», ved. 

'NdrA% Entrare = — *n zumhnde, 



Coltivare una pianta ohe prima non 
s'aveva. Vujje — 'n zumhnde de. . , E, 
fig. Avere qualcosa d'altri, o ciò che 
prima non s'aveva: danari, confetti; 
pulci, topi ecc. — Tr. Portar dentro ciò 
che è di fuori. Jìndre lu lum* a la cam- 
bre .% Porta il lume nalla camera. '^- 
drétél' a ppéc' a ppòche, Portatelo den- 
tro un po' per volta. 

'N draMiblrse , Incurvarsi, Imbar- 
care, Bimbarcare. Sbiecarsi, pr. del le- 
gno = Fig. Camend* 'ndramòite, Cammi- 
nare ricurvo, rimbarcato. Ved. Traas- 
be. (Sen. " Strambare „). 

'JTdrAMiéitde, '*'Trunimtiid«, Men- 
tre, Frattanto che = [Trummjende = 
Pai. * Ndr ammende], 

*'Ndr»aime, sf. Quantità piccolis- 
sima di checchesia, Tantino. 

>Brdr»prl', Aprire prestam. = Soc- 
chiudere = Aprire un po'. 

^NdravaJJd*, Intralciare, Intricare; 
Imbrogliare, Confondere. 

^'Ndravezzd*, Cacciar dentro di for- 
za, arma, braccio, palo e sim. = Arran- 
dellare, Tirare, Avventare un randello 
e sim. Mo* te *ndravézze *ata mazze !, A 
momenti ti arrandeilo questo bastone! 
Il 'Ndravezzune, avv. Di traverso. 

^'NdreeeeeA', Intrigare, Arruffare, 
filo, capelli ecc. = Bifl. Impigliarsi || 
* NdrecceteUe, fam. Donnetta intrigante ; 
faoile a trovar rimedi, espedienti. 

*NdréJe, 'NdréJJe, n. di pers. An- 
drea, "Drèa,. 

*Ndrepettd*, nel gergo, Ingannare 
una giovane, Disonorarla. 

**Ndreppetd', intr. Intaccare. ^Ndrép- 
peV a lu parW, Non parla speditam., 
Intacca, Ciancotta alquanto. 

*'Jldr«ppetlie, Impedito di moversi 
liberam. §ta —, Può appena bucicarsi. 
(Da " Intorpidito „). 

*'Ndr«t *•«*', intr. Trimpellare, 
Camminare tentennando e inciampan- 
do Il 'Ndreiteeun*, aw. Vacillando, 
Barcollando, Barcolloni. Camend* —, 
Jì* —, (Cfr. sen. " Tretticare „). 

'Ndrln«lies«, 'Xdrla«liM«vtf e 'N- 
drlit«ii«ft«Tftll«, m. e f. Fam. Il bere. 
Je piace lu, o la — , Q-li piace il mom- 
mo, il trincare = [*Ndrighe], 

'Ndrlte, sf. Nocciòle secche infilzate 
= [V. Ndr Siche — C. a. A., 'Ndriche], 
(Lat. *Intritu», Da Terere), 

'Ndruccd* (Pai.), intr. Formare il 
ceppo grosso, pr. della vite. Vigna 'n- 
druccate, Vigna dai ceppi grossi, invec- 
chiati. Ved. * Ndruccvlate, 

*Ndrucculaie (Cast. €.), sf. Vivaio, 
Piantonaio, Postime, Posticcio, di viti 
o di ulivi. 

'Ildr4kf«le. Ved. in Aeqa«. 

*'lf druenllJA', Bimescolare materie 



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2*26 



ndr - neh 



liquide o semiliqaide — Per estens. La- 
vorare alla peggio = [H^mg, 'Ndricold'], 
(Cfr. •* Introgolare „). 

'Ndrnduee*, Introdurre I! 'Ndrudòt^ 
*^f ^e8^ di Cavallo. Scozzonato. 
'NdraM'. Yed. Trtffe. 
'Ndrufnlarse, fam. Divenir grosso 
e panoiuto. Yed. Trufele. 

'Ndrunarse, fam. Mettersi a sedere 
con posa grave, come in trono. 

'Ndmnvd', Urtare, Battere in qual- 
che cosa = Strisciare. Passar rasente 
con impeto = Semplioem. Toccare, Es- 
sere a contatto. La còchele ne' 'ndr^n- 
ghe, La boccia non tocca l'altra, ohe è 
pur ferma. (Da " Tronco „, come Intop- 
pare da " Toppo „). 

'M drunsanlrse , Bidursi come un 
tronco. Essere fiaccato dagli anni o da 
mali fisici = [' N'drunghirae], 

'BfdrappcteH', intr. Intoppare, In- 
ciampare il 'Ndròppeelie, sm. Intoppo, 
Inciampo, Ostacolo = Scappuccio. An- 
che fig. 

'NdrnvA', Passar l'accia dalla ma- 
tassa, girata dall'arcolaio, nei cannoni 
= Fare i cannelli, Ay volgere sui can- 
nelli il filo del ripieno = Assol. Filare, 
Far le fasa, il Bussare del gatto || 'N- 
dravAitfre, Incannatoio = [T. 1549, 
Intrugatore] || 'NdruvArèlle, sm. Lo 
stesso che 'Mdrnvatore. 

*'NdrnT«diÌ% Intorbidare = [*'iV^- 
draudd', **NdraxjidV, ^'NdruveW — T^e- 
«o, ^Ndruvulì']. 

^NdravedA', fam. Armeggiare. Va 
*ndruvedinn6j Ha preso l'andirivieni, 
Qualche . cosa e' è sotto = Procacciare 
qualcosa con astuzia, '^to vote n'n d 
putute —, Questa volta non ha trovato 
da mestiooiare. 

'HdruHii', Tappare per bene, Cac- 
ciare con forza in un foro qualcosa per 
turare = Bifl. Di cibo. Non andar giù, 
Far nodo, 'stt* pan' areaécehe me se 
'ndròzze — Tntr. Fig. Fd^ —, Far ingoz- 
zar male, far fogo. Je le fa — *n ganne!, 
Glie la fa ingozzar male, G-li fa far 
fogo. Te 86 pozza — !, Ti faccia, Ti met- 
ta, fogo! Il P. pass. 'Ndnraate e 'Nddr- 
a«. Fig. Assol. Je 8^ é —, o Je s' é — 
'nganne, Gli ha fatto nodo, fogo, È ri- 
masto deluso, col desiderio = ['Ndur- 
zd'], Yed. Trasse. 

'Xdae«ars«, fam. Imbriacarsi. Cfr. 
'Ndbcche e Zii«ehétt«. 

**Nd%tcch%r8e, fam. Divenir cagione- 
vole, Dar segni di qualche interno ma- 
lore. /Sf é ccumenzaV a —, Comincia a 
crocchiare = eii»rd. Annucchirae, Ma- 
gagnarsi, pr. delle frutta e degli al- 
beri. 

'Nducid' (Ari), assol. e rifl. Bifooil- 
larsi col vino = Cioncare, Trincare ; 



Ubriacarsi. B'd 'nduciate bbéne!, Ha le- 
vato il gomito parecchio. 

**Ndufar8e, Impinzarsi. 

*' Ndumediree, Enfiarsi. 

* Ndumendirae (Peti.), Infittire, pr. 
del lino, della canapa. Se la conocchia 
non si fila presto, il lino o la canapa 
si rendono difficili a filare, 86 'ndumen- 
di8C6. Yed. TUmindu. 

*'XdummiÌ', assol. Cioncare, Bere 
molto vino. Coma ^ndómme ! Ha 'ndum- 
mate bbóne! Yed. T6mme e Aiiunt- 

'jArdanA', tr. Intronare, Stordire con 
soverchio rumore. — le cervlUe ■= Bifl. 
Incrinarsi. Lu fórne 8* é 'ndunate. Il 
forno è incrinato, screpolato. E *nu sò- 
ie che * adóne le mure, È uno stellone 
che spacca le mura li F. pass. 'Mdan»- 
t« e 'Mdése. Di un coccio incrinato, che 
picchiandolo crocchia, dicesi a* é 'ndu- 
nate, e, più com.. E ^ndése li 'Ndana- 
tnre, Contusione; Incrinatura. Yed. 
'Ndónne\ 

'Bldandenlr««, Intontire, Istupidi- 
re, Ingiucchire |; 'Ndmidenlte, Inton- 
tito, Bintontito ; Sbalordito ; Acciocchi- 
to, Ingiucchito = ['Ndundirse. ^Ndun- 
dite]. 

'Ndurtii', Mettere a rinvenire le 
botti e altri recipienti di legno sbie- 
cati. In questo signif., anche Métte* 'n 
dòrte = Far entrare per forza ciò ohe 
serve per tappar sodo. Lo stesso che 
'Didrussd', nel P signifi. = Assol. e 
rifl. Imbriacarsi. (Per simil. dei legni 
rimbarcati, ohe a via d'imbeversi di 
acqua rinvengono). [Anche : Binzeppar- 
si di cibo] = P. pass, e agg. 'Xdnrt»- 
t« e 'Ndòrte = [P»l. ^Nghiurtà']. 

'"'Ndurtellnne , Stortamente , Di 
schiso, A sghembo, Obliquamente. 

'Ndusecuse, Iroso; Mordace. 

**3(duft][asiii«, Enfiato prodotto da 
colpo di frusta e sim. 

*Ndasseeii', Attossicare = [Art. Di 
un ferro taglientissimo, si dice ; È, Va, 
'ndìMsecate!, Bade]. 

'Ndaitd*, Bender duro, sodo. Asso- 
dare = Calcare, Premere, Stringere 
quanto è possibile (cuneo, bietta, tap- 
po, vite, corda, nodo e sim.) = Intr. 
Tener duro, fermo, 'Ndust' a 100 lire!. 
Tieni fermo a.... Non cedere per meno 
di... = Assol. Lu sóle 'ndòSte, Il sole 
diviene sferzante, cocente = Bifl. In- 
tostire. Divenir sodo. L^ óve qttandecchiù 
vvolle cchiù 886 *ndÒ8t6, L'ovopiù bolle 
e più assoda. Le erbe, più sviluppano 
e più intostiscono, se 'ndòate. 

Ne, suffisso di semplice valore epi- 
tetico. fine. Si. Ntfn«, No. 

Nébbie, *Nftbbre, Nébbia = Nel ger- 
go, Fame = [Pai., ».• Baf. N^ble] ij 



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nec - nga 



227 



jrebbl»r«, *S^hhrmr«, am. Nebbione, 
Nebbia fitta ed estesa. Piov' a ^;\8'é 
mméaa' a —, È nebbia umida, che me- 
na acqua; Il tempo è nebbioso. 

Ke«essArI«, aw. Senza meno. 

*Necè886te, Nella maniera: Fa' —, 
Occorrere, Biaog^nare. 

Ne^lftne, Nessuno = [" Stat. Aquil.„: 
Netuno, Nssuna = "Bagl. di S.„: Ne- 
sciuno], 

?r«sre, per euf. Maiale. 

N«ffr«rame. Nerofumo. 

Neil ! Eh ! Si eh ! = Part. vocat. Ehi ! 
—, a ceke jjóche jucame?, Ehi!, che si 
fa davvero? 

N«lie, sf. Nèo = [C«l. Véne, f. = 
Pett. Puéfre, m.] I! Orobanohe, pianta 
parass. delle lejinim. In questo signif., 
anche BT^ve e Fiamme. 

'yemmìlU, sf. Bottone di osso, di for- 
ma piatta, con cinque buchi = V. Lem^ 
mèUe, («♦AnimeUaJ. 

Wen, ir©', BTneMf *ii, Non = §ta nuJ- 
r' e nne* mmóre, È 11 li per morire. 

N«avae% H^itfflie', Nevicare = P. 
pas. NenyaAte, Neuffute li JVenffaèn- 
*•, sf. Il cader della neve || Nen^ule- 
ce, sf. pi. Bioccoli di neve piccoli e rari. 

NepetéUe (Pe»c.), sf. Menta sponta- 
nea = 9Il«l. NeputéOe = Aq. Menduc- 
ce, (Calamintha nepeta, Linn.). 

Nepdto Nifiote = [*N'epìiote = t. 
Nel pi. Li nepute, 1 polloni delle viti, 
e anche le messe del grano]. 

IferTature, sf. Malattia dei nervi. 
Paté de —, Soffre nei nervi = [Nerve- 
lature], 

HèrTe, Tendine = N^rve ^hgalvacate, 
Torcicollo e sim. = Delle foglie. La 
Ck>stola. 

^BTèspre, sf. Nespolo-a = Fig. e iron. 
Cosa che reca danno. '^ 2l2iola „, " Suz- 
zacchera „. 

N«(te, agg. di Vino. Pretto, Schiet- 
to = ^ —, m. av. Di netto, Intaram.; 
coi verbi Tagliare, Portare ecc. 

*Nèule, Cialda, Più com., Pezzétte 
= [Due ostie grandi unite con una con- 
fezione di miele. È uno dei dolci di 
rito nel Natale = In Ori., NevveU. Di 
uso negli sposalizi de* popolani = To«- 
«•, Nevide = Bneeli. Nataùcce], (Lat. 
Nebula == « Nèbula* „, Pettolina sottile 
di pane senza lievito né sale). 

Néve, Neve 11 Nevlàelile, sm. Sottile 
strato di neve |I BTevdiie, sm. Nevata, 
Neve caduta abbondantemente. 

'NeslarUe, sf. Com. nel pi. Cose da 
nulla. Inezie, Bricciche, Bagattelle. 

**Nf adate, Affaccendato, Tutto inte- 
so a fare qualcosa, Con le " baoce „ = 
[T. 'Nfaduse, Affannone = Aq. 'NfaX- 
natu, Affacendato, Molto occupato. Sta 
—, " Ha le bacce „, É molto occupato]. 



*'lffame, «'Ubarne, Fama. Nelle 
maniere : Leva* la bbóna —, Diffamare. 
Aredd* la bbóna —, Bidare il buon no- 
me, l'onore. 

'Nfande, sf. Nascita, Principio. Nel- 
la maniera : Se vede *na bbUla —, I cam- 
pi mettono bene , promettono buone 
raccolte. (" Infanzia „). 

'« fiaite. In fastidio. Nella maniera: 
MenV —, Venire a noia. 3P émmenute 
— de aendirle chiù !, Sono stucco, sifizio, 
di sentirlo. 

*xrerrA', Serrare, Stringere. — le 
dinde, Serrare le mascelle fortemente. 
Di un cemento che ha fatto forte pre- 
sa: ha 'nf errate, 

'Nfliimme, '9Il])|ABame, sm. Infiam- 
mazione, nel signif. med. 

'Nfllacciate, sf. Infizata, Filza = Fig. 
'Na — de chiacchiere. Una filastrocca. 
Una tantafòra. Una discorsa. 

'Nfdnne*, IMEbtfiiiie*, Bagnare = In- 
tingere. — la pènne, Intingere la penna 
nell'inchiostro = Inzuppare. — lu bbes- 
cótt' a lu vine ~ Immollare, Mettere in 
molle. — lep'ènne, Immolare i panni da 
imbuoatare = Tuffare nell'acqua = 
Bifl. N'n de —!, Bada a non bagnarti. 
'Nfùnnete!, Tuffati, Entra tutto nel ba- 
gno ! li 'XfuMe, 'illbasse, P. pass, e agg. 
Bagnato, Molle; Intinto; Inzuppato = 
Fig. Ubriaco. 8* é—, èta—!= Sta gné 
'na haUina —, E come un pulcin bagna- 
to, avvilito, buttato giù = É ppapp' e 
ppane —, È la stessa cosa, " una zup- 
pa „, "una zupi» e un pan molle „ = 
Sm. e f. Bagnato, Molle, G-uazzo, Fra- 
dicio. A Isse ce Ha lu —, Costà e' è del 
molle. Chi V d fatte 'ètu — ?, Chi ha fat- 
to questo fradicio, ha versato qui ac- 
qua? Camend' pe' la —, Camminare 
sul bagnato, sul terreno molle. (Lat. 
Irkfundere, " Infondere* „, Bagnare). 

'Nfradetande, Frattanto, Mentre. 

^N/ruJenV, Lo sviluppare dei semi 
al segno che le buttate si mostrino 
frondeggianti = Or*. *3TbraJenì', 

'NfucA', 'JIbneiC', Appiccare, Attac- 
care, il foco. Dar foco = Incendiare. 

'Nfueandt', 'Mbutsandl', Infocare, 
Arroventare. Anche, ""Nfueatii' 'M- 
baeatii'. ' 

'J!irfamArfte,'9lbamarse, fig. Pigliar 
le bièèe, Imbarcarsi, Adirarsi. 

^ 'Nfurchiate, agg. di Capretto. Dop- 
piato, Allattato da due capre e tenuto 
sotto una cesta per farlo ingrassare di 
molto e presto. 

'Brruriteeii', 'MbornecA', 'Nferne- 
«*', Sobbillare, Metter su. Istigare. 

'BTffaeehtA', Formare una piccia, 
Unire a piccia. Appicciare. Ved. Càcchie, 
f. = Eecipr. Dei cani e dei gatti. Con- 
giungersi, Accoppiarsi. 



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228 

*Ns»««ia»tnre, if. Inforcatura del 
tronco; dei calzoni. 

'W sA««lftn«, m. av. Carpone-i. 
'H«»fl»t«ir«, fig. Fiorita di neve. 
'^«»AU»rs«, iam. Bestare lungam. 
seduto in un luogo = [Ingrassare eo- 
cessiyam.]. Cfr. ««aùMare. 

<lfff»farelil»r»«, fam. Bintanarsi, 
Starsene in un luogo chiuso. Yed. €»- 
fUrelil*. 

'M«*ffsMt', Guadagnare uno con 
promesse o favori. (Pr. Encager). 

'3r«asa»r»e, Irritarsi, pr. degli oc- 
elli; e dei visceri, per cause diverse = 
Meno com., Sdegnarsi, Montare in col- 
lera ; Metter su broncio || 'lV«»ffMe, »if- 
S»v«»ntèitd«, sm. Irritazione di occhi, 
di viscere. (''Incagnare*„ e "Incagni- 
re*„, Stizzirsi). 

'N gajaeze, m. av. In caldo. Nella 
maniera: Jt* —, Andare a cane. 

'Br«»leeii' e A«e»I««A% Calcare for- 
te; Premere; Pigiare. (« Incaloare*„). 
'N gàljenne, m. av. Nei modi: 8» 
n' areparU — / L'arevide —! Se ne ripar- 
lerà. Lo rivedrai, alle oalende greche ! 
'lfS»Uarse, Accaldarsi. 
**W»«lv»©*', Accavallare, Inoaval- 
lare = Nè7*ve *ngalvaeate. Ved. JTérre, 
*'Br«»lvaiUrse,'ir«»l«T»nlrse, Ap- 
passionarsi molto per una cosa, e spoo. 
per una persona, " Imbertonirsi „. 

'3rff«men»to, Inteso, Informato. De 
quitte nne' ne Hénghe —, Di codesto non 
sono inteso, non so nulla. 

'Hff»mailU*rse, Impinguire, Diven- 
tar grasso. Detto spec. delle bestie. Le 
vcicche c%e ppijje lu tale, te ^ngamma- 
Jéjje = [Can. 'Ngammajjarte]. 

>ll«aa»oelalie, sf. Porte rabbuffo. 
Chiassata, Sgridata plebea. Abbaiata. 
'NffandA', Inclinare, Piegare verso 
un lato. (Da " Canto „, Lato). 

*N«aiidA*, Incantare, Operar la ma- 
lia. — la retìbbéle, le tirpe, Pronunziar 
delle formule per scongiurare la risi- 
pola, il morso dei serpi. 

'IVff andare*. Conservare in un vaso 
di terra cotta la carne salata del maia- 
le Il 'Nffandarate, agg. Di Ulive. Con- 
servate nella salamoia = Di Carne di 
maiale. Oltre al signif. del verbo : Pa- 
nioftta. 

^Br«andes«mA\ Più. com. *lf«aift- 
tW», ved. 

*N gandónet *N gandune, m. av. Di 
lato. Lateralmente. Nem bo* ita* —, Non 
può giacere di lato, sul fianco. Métte^ —, 
Mettere di lato. Ved. AeeandanA'. 
NganetùnXe (Can.), Canità. 
'Ngangalite (T.), agg. Preso da vivo 
desiderio. (Da " Gangola „). 

*NffanI«elilar»«, Accoppiarsi dei ca- 
ni. 



nga 

'IVvanlr»*, Accanirsi. 
*lf«annA*, Ingannare = Me ^nganne 
lu tònne, Mi prende il sonno. Xe* mme 
*nganne lu tonne, Non riesco ad addor- 
mentarmi. L* d, e, più com., J* d in- 
gannate lu tonne, S'è addormentato ; È 
stato preso, vinto, dal sonno = [Aq. 
Me tt* d tiratu ju tónnu, Mi ha vinto 
il sonno. Se jju tirò ju tonnu, Fu preso 
dal sonno]. 

'BTvaime, avv. In gola. Ved. Caane. 
(Cfr. " Addosso , Indietro, Addietro , 
eoo. Con la differenza che " Canna , per 
Gola, noi non usiamo se non coli* " In „. 
*N, prostetico). 

'NgannetùnXe (Caa.), sf. Inganno. 
'jrvapenarae, Intricarsi il capo, il 
collo, nella cavezza = [Delle bestie. Par 
capo. Dirigersi verso un luogo. Se Tor- 
to non è chiuso, ce te 'ngapézze le pè- 
cure, vi fan capo, vi entrano di sfug- 
gita, le pecore]. 

'lf«api»ande, Chi capita per caso, 
non aspettato, in un luogo = Cliente 
avventizio. 

*Ngappanne (Cao.) sf. Circostanza fa- 
vorevole, opportuna. 

*Ngappatu (A^.), sm. Grano scaden- 
te, che si dà per becchime al polli. 
(Forse, "Non cappato*^, non scelto: o 
piuttosto, "♦Incappato „, Nella buccia). 
'Ngappctture (»©.), sf. Specie di tur- 
bante usato dalle donne, e formato dalle 
tocche (fascio bianche di mussolina) al- 
le quali si sovrappone un pezzo di pan- 
no turchino, /(MCtatu7*e, ripiegato e pen- 
dente da dietro. Yed. Aeeappaidre. 

♦'Hvapaeel A', tr. Stramazzare pren- 
dendo pel collo = [Anche: fig. Ingan- 
nare, Infinocchiare]. 

*Ngarhd\ tr. Avere a verso, in fa- 
vore. Nel modo: Averne ^ngarbate du* 
bbeUeJurnate, Abbiamo avuto delle bel- 
le giornate. Nem butéme — 'najurnata 
bbóne !, Non e' è verso di avere una gior- 
nata buona. £ sim. 

♦'Naareearse, fig. Caricarsi. Vèrse 
la tére me te *ngdreche lu cape, Verso 
sera sento peso al capo, sono accapao- 
ciato. 

'Ngarpite (•. Eoa.), Battratto, Bim- 
barcato, Biourvo, per dolori o per al- 
tra causa. Èta\ JV, Camene^ — . 

'Naarra*, Incidere, Tagliare, un tu- 
more, un ascesso, una sfoglia di pasta, 
la scorza di un albero e sim. Cfr. Sbar- 
ra' nel 1» signif. Il Intr. L'opposto di 
" Sgarrare „. Apporsi, Indovinare, Dar 
nel segno == Imbattersi bene. Averne 
*ngarrate *na bbéna tèrve, Per fortuna, 
abbiamo avuto una buona donna [j Tr. 
e rifl. *Ngarrd*apprltte, Ammettere, In- 
citar contro. Aizzare. J* d ^ngarraV ap^ 
prltte le chéne, Gli ha ammesso, aizza- 



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nga - ngl 



to, dietro i cani = Je 8* é *ngarrat* àp- 
_pre88e, Gli è corso dietro, Lo ha rin- 
corso II 'Jlff»rraior«, Arnese per taglia- 
re le foglie di pasta, Sprone = [Oarra- 
ture = A<|. Speróne], 

*SmmvtA*, Involgere in un foglio o 
in fogli = Assottigliare molto il filo 
dei rasoi. 

'Blffara«MÌra«, " Imbertonirsi „; Pi- 
gliare una forte passione amorosa. — 
fighe.. , (" Inoarognarsi*„). 

'N«aM('. Nel modo: — la manCt fig., 
A^ravare senza discrezione = Colpire 
con pena. *Nga8e la mane!, Panlsoilo, 
JEnciccialo ! 

*'H ffaaemèitde. Ved. CaseMtènde. 

'jr^Assii', Serrare nsci, finestre, co- 
perchi e sim. in modo ohe le imposte 
«ce. rimangano ben calettate nell' in- 
cassatura = [*Niga88d^ e 'Ngasd*]. 

*9r ff»«ass«. Nella maniera: Jì —y 
Andare in oaldo, pr. del gatto = Volg. 
Di donna procace = ['^ gattazze], 

'BTvatellaie, agg. Pieno, Coperto di 
lappole = [Can. Fig. Pieno di « tacco- 
li „, di piccoli debiti]. Ved. Cattile. 

'lf«atr««elA', Arruffare, capelli, ma- 
tassa. (Pist. « Incatricohiare „). 

'NffaTa«elA', volg. Imbeccare, Dar 
l'imbeccata agli uccelli di nido = Per 
estens. Detto deirnomo. Dar troppo da 
mangiare, Imbu£2are, Bimbui^are, 
Bimpinzare = [A4. Rimbizzd''\.'VedL. Ca- 
Taee«. 

'N«aT«eenA% Incalcinare il grano 
= [Pai. *Ngalgiarend^). 

*Ng6frar86 (Ori.), 'Ngefrirse (Cli.), 
Adirarsi gravemente. Andare in bestia, 
<Cfr. "Insatanassare*). 

'Brffel««at«, Yed. Anffel««at«. 

'NgeUenir8e, fam. Invispire = Di- 
strarsi dalle proprie occupazioni, spec. 
per causa di amore = Bingallettarsi, 
Bingal luzzar si-irsi. 

*Ngélmar8e (V.), nel gergo. Ubbria- 
carsi. 

'M«énii«', Frizzare, Dar sulla pelle 
quella sensazione che produce la scot- 
tatura, il freddo intenso, l'infiamma- 
zione, un colpo di frusta, e sim. || 'H- 
ffeitntf re, Cociore, Bruciore, Friiiio = 
[I»."» ^Ngmióre]. (Lat. e it. ant.. Incende- 
re, Bruciare = ''Incendore*„, Ardore). 

'NveiiaeeliiABe. In ginocchioni = 
[■•al. * Nghenucchiùne — o't. 'Ngunec- 
chiùne]. 

*'Ngenzid*, Incendiare. 

'NK«Pplte, 'Nveppellfee, agg. di Di- 
ta. Stecchite, Intirièèite, Come fascelli, 
pel freddo. 

'Nserarae. Della messe. Biondeggia- 
re = Del cacio. Imbiondire. 

'Br«erate, sf. Incerato, Tela incera- 
ta, impermeabile. 



'XfferM*, Formare una resta, di ci- 
polle, pannocchie eco. || 'Ifcerlanne, 
Quantità di cose che l'ormano una re- 
sta = Per sim. Una infilzata di uccelli 
cacciati ecc. Ved. ^érte. 

'JNvetime, Inacidire, Inacetire. In- 
fortire. 

Nvlie e Cbe, Con. — lu, Con lo, Col- 
lo, Col. — Za, Colla = Pleon. — tiutte 
ca —, Tuttoché, Sebbene = In. — 'ni* 
muminde. In un momento. — *nu ébaU 
te' d' ùcchie, In un batter d' occhi. 8e jV 
fuece — éeee. Se io fossi in lui, nei suoi 
X>anni = Presso. i§to' — le parinde. Sta 
dai parenti, in casa dei parenti, presso 
i... = — ttutte, Insieme. Lu patre — 
ttutte le yijje, Il padre insieme con i fi- 
gli = [Ori. Gni = Se., Pese., Pai., 
Cu'] Il Epitesi cacof., spec. delle parole 
accentate. Jenghe, Io, Jènghe, Énghe!, 
Eh! OuUUnghe, Colui, Quello; OheUén- 
ghe. Colei, Quella. Fdnghe, Fare; Fanno. 
Arevutecangh' e revutecanghe. Mestare 
e rimestare. 

'HfflilaeeA', Impiastrare li 'Nvlilae- 
eh», Piastriocio = Lavoro fatto alla 
peggio. Imbratto, Piaccicotto = Cosa 
che abbia del fradicio e dell'appicca- 
ticcio, Piaccichiccio. 

*Ng7iiand^ (P.*"), intr. Salire = Ben- 
ghianda tv. Portar su oggetti. 

*Nghiar ansate. Ved. Ciliare. 

'N«lilatMl', Brillantare, Smaltar di 
fuori i dolci con zucchero chiarito = 
Per euf. Impiastricciare, Imbrattare, 
Ved. Clilatre. 

'Nvlilavatare, fig. Articolazione. — 
de la cosse. La — de le rine. 

*'N«lilerelilA', Cerchiare = Bifl. 
Fig. Ubriacarsi. Cfr. 'Ifdartii' |j Nel 
gergo. Benderò incita. [Pai. 'Nghjr- 
chieUd>]. 

'Nffhlnfflit. Voce fanc. Poppa, Latte. 

'^«Iiluelijnie, volg. Insecchire II 'JT- 
ffhtaelijle. Insecchito, "■ Andato ai ca- 
ni „. Ved. €ltl4leltle. 

'NffliluinaiA', fig. Bollare, Carpire 
danari con astuzia jj 'Xfflilainmatore, 
sm. "Freccione„; Scroccone. 

'NvltlavA', Inchiodare = Fig. Insi- 
stere con petulanza = Bidurre al si- 
lenzio. Turar la bocca. 

'MvhJmA', Imbastire. Com., Ap- 
pundA'. 

'Ngiàlife (».), sm. Fango, Mota = 
Sterco molle = Intruglio. 

'W«laiiil»eeA', Inciampare ; Imciam- 
picare || 'AlfflAmbeiAe, m. 'If vlaatibe- 
etf ne, m. 'Nfftambeeaiure, f. 'Hfflam- 
beeapéde, m. Inciampo, Inciampone. 
Pijd' *nu — , Inciampare, Dare un ciam- 
picone. Fig. Di uomo: Fare una scap- 
patella. [Di donna: Commettere uno 
" sbaglio „. 



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280 



ngi - ngr 



**Ngiaralld* , Ciurmare, Impastoc- 
chiare = Sifl. Prea<^r una sbornia = 
Intr. Il barbugliare di ohi è sborniato. 

**NgiarafMUd\ Di roba ohe ha molto 
spaccio. Per esprimere la ruffa dei com- 
pratori, quasi farfalle aleggianti intor- 
no a un luogo, dioesi: Se le V óine '«- 
giaramèUef La merce va a ruba. Ved. 
CiaramìUe in Cl»rmarèll«. 

'Mfflar«elll', il Fiorire della quer- 
cia e del noce. Ved. €l»r«èlle. 

'Nffl»rel»JA', Tartagliare. 

'Mffl»rm»tii', Avviluppare con pa- 
role, Ciurmare = [^ Ngiarmd' . Vale 
inoltre: intr., Barbugliare, pr. di chi 
per molto bere ha perduto 1' erre e 
scolpisce male le parole = Alf. Incan- 
tare], (Off. lat. Carminare, Pr. Ohar- 
mer), 

^Ngiaspd' (Casi. C), Cestire, Acce- 
stire = T. Abbarbicare. Ved. Oiaepe. 

*Ngiavajjd\ Cianciugliare. Ved. Ce'a- 
vajje. 

*Ngiciarze {Jk%.\ Impinzarsi di cibo, 
e, spec, di vino. Ved. Clee. 

^Ngicirze (Aq.), Ingiucchire; Inton- 
tire; Impappinarsi. Cfr. ^Ngiucirae, 

'Ngi/urchid'f per isch. Stabaccare. 

^^ffl«nA^ Incignare, Manimettere = 
[Rifl. Volg. Divenire incinta, Ingravi- 
dare. (" Inclgnersi* »)]. 

*N giUenze, m. av. Di buon animo. 
àtatte —! Sta --. Ofr. Célógne, 

'Nfflne, Uncino = Bordone, Bastone 
dei pellegrini = Gancio = Fig. Nel pi. 
Cattivi caratteri, " Q-anci „ = Mend' lu 
— , Giocar di mano, "Grancire», „Graf- 
fiare„, Rubare || Ar«itff Inarse, Battra- 
pirsi, Raggomitolarsi, per malattia, 
ecc. 

'NfflnKlaitt', Sciupare, brancicando, 
stazeonando, abito o carta. 

*Ngióle, (Ari), sf. Piccolo boccale = 
Cast. C. Langióle. (Pare, dal gr. An- 
gion). 

*Ngipe (Cast. C), agg. Di Ragazzo. 
Impertinente = Ar. 'Ngipxóae. (Pare, 
da Ancipeè). 

'^ifflpallA' fam. Inciampare, Impun- 
tare. Ved. Cepoll«. 

*Ngircenite (ral.X Sciatto, Sciabbia- 
to, Male in arnese. 

^N giùcchele (Cli.)i m. av. Nella ma- 
niera: Jì\ Jiraene — , Andare in broda 
di giuggiole. Smammolarsi, nell' assa- 
porare un cibo, nell'udire un discorso 
che piace, e sim. 

'lVfflu««lrs«, Ingiucchire = Dare ad- 
dietro in fatto d' intelligenza e di co- 
gnizioni. Rinciuchire, Rimminchioni- 
re = Bere al segno da smarrire la ra- 
gione. 

*Ngmcirae (Cli.), Rimbambire, Rim- 
xninchionire. Imbarbogire. 



^Ngiucivlirée (Ari), Ingiucchire. '3f 
m^ii^ a cchUi pazze, June (uno) ce 8& 
*ngittciuli8ce. 

'Nslufisrs«, Far la grinta. Acci- 
gliarsi, Aggrottare, Imbuèzirsi, Im- 
bronciarsi = Fig. Del tempo. Abbuiar- 
si, Rabbruscarsi. Ved. CHkfo. 

*NgiuffiMd* (Rai.), Coprire di na* 
stri, di fronzoli. Ved. CiuffeletìUe. 

'MvinrlK', Ingiuriare = Sgridare. 
(Pel 2» signif. cfr. lat. Jurgari). 

*N ffnéstr«, m. av. In caldo, Detto 
del cane. Nel modo: JV —, Andare a. 
cane. 

*IVfftfee' Incocere e, più com., Scot- 
tare || 'N«ott«. Paita — . = [Ari, 'N- 
gotte f sf. Pannocchie cotte alla fiamma 
= P.*® Specie di macco]. 

** Ngoiddamènde, Lo stesso che A la 
'nvòjjete, ved. 

'W»òUe', Sorprendere, Cogliere nel- 
1' atto = Intr. Cadere in una insidia 
= P. pass- 'Nffdte, 'Nffòvete. 

'NffòIIe, aw. Addosso. 

'Nffòmede, Incomodo = Nel pi. Pur- 
ga mensile delle donne. 

*Nfftfre. Ved. Anidre. 

'Nffdt«, Quantità grande di pers., di 
cose messe insieme, e spec di panni su- 
dici da lavare = [AccungòUe], 

^Ngòtte, sf. Terreno, Podere. (Voce 
comune in alcuni luoghi, e punto in 
altri. Cfr. basso lat. CoptMm«m, 'Tribu- 
to, Prestazione) II '^grotta, Incottaj In- 
cotte, f. pi. N. di oontr. in molti luoghi 
del Citt«t. = In Ari, Carbonaia. 

*'Nffrase«dl*, Ingrassare, Ferliliz- 
zare. La ramhalupine 'ngrascedìsce la 
tlrre, La sulla ingrassa il terreno. 

'NffrassA' Ingrassare = 'NgraèSare, 
Ingrassare. Impinguire. ^ 

'Ngrazziree (V.) Agghiacciare, Con- 
gelarsi. Ved. Orae«iA'. 

*Ngreccate (Cii.) agg. Nel modo: Jì' 
— , Camminare con affettazione, rim- 
pettito. 

*Jì gr« 'n ffré, m. av. Nella manie- 
ra: Tene* — , Tenere a bada. Riman- 
dare, Mandare, d' oggi in domani = ['^ 
gra 'n gra], (Lat. Craa). 

'Nffrejt', 'Bi«reJ«li', Aggrinzare, 
Indurare. Detto dell'acqua non buona 
per cocere i legumi = Rifl. Indurirsi* 
Dei legumi di non buona cottola o cotti 
in acqua disadatta = [Ort. *Ngreje^ 
dV = e. *NgrudélV = T. 'ITgreggid*]. 
(" Croio* „, Duro. " Incroiare* „, tr. e 
rifl. Aggrinzare). 

*N«rellA' Mettere al punto. Armare 
il cane del fucile || 'Niellate = Fig. 
Ùcchie 'ngrélUte, Occhi ftirbi, biricchi- 
ni = Va — , Cammina rimpettito, "Pa- 
re che abbia un palo in corpo „, "che 
abbia mangiato una minestra di fusi,. 



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ngr - ngu 



281 



*Nffrespi(' tr. Sbattere, Sbaoohiare, 
Gettar di forza contro una cosa resi- 
stente. — lu panne, Sbattere sa di una 
pietra il panno lino bag^nato obe s'im- 
bianca, per fibrne uscire il lordume = 
Bifl. Slanciarsi. La lMtt6 86 ^ngreape ^m 
baco -i' a lu mure, Il gatto si slancia 
contro il muro. (Lat. Oriapare). 

'Ngreapature. Yed. Crespaiare. 

'NcreT»ii41r»e, Divenir grave, peso, 
corpulento. 

*Nffrl«earBe, fam. Indebitarsi, Ave- 
re molti "taccoliff. Ved. Crleelie. 

^Ngriìchiarse, Formare una crosta, 
e partic. quella che si produce per ri- 
secoamento di sangue o di fango. (Dal 
lat. Crusta). 

*Mffrlita]llr«e. Degli occhi. Divenir 
lucidi e riflettenti; pr. di chi ha mal 
di capo, di chi ha i bachi, di chi dà in 
tisico, di ohi è moribondo. 

'Ifvrde' • ««rdee, m. av. A linee 
perp3ndicolari e oblique. 

* Ngr òche (C. fr.); sf. Confezione dol- 
ce, ohe serve per riempitura. Cfr. Croc- 
chiata in Ut»ì«. 

*NKraM', Arruffare, Disordinare, i 
capelli, la barba, i peli I| 'M^rafaie, Ar- 
ruffato = Fig. Imbronciato, Col cipi- 
glio. 

*!9tppammé.\ Hovesoiare, Stramazza- 
re bocconi i)er terra ; Spingere violen- 
temente con la fàccia contro il muro. 
— 'n dèfre. — 'm bacc -i- a lu murò. 

*NsraJtt«, agg. di Tempo. Crudo, 
Bigido; Bincrudito. Ved. 'MvreJI*. 

*NffrallA', Infilzare; Infilare = Fig. 
Dì frutti molto abbondanti suU* albe- 
ro dicesi : §ta ^ngruUate, o Pare che ita 
^ngruXUite che luJUe = Assol. Fam. Man- 
giare molto e soUecìtam., spec. chicchi 
di uva e sim. Còma 'ngròUe!, Come in- 
golla !, Un boccone non asx)etta 1* altro ! 
Ved. Cròlle. 

'HvaaJA', Scommettere = ['Nguajjd* 
= T. 'Nguadijd'] \\ 'IfvaAUe, sm. Scom- 
messa = [T. 'Nguddeje]. ("Gaggio*. In- 
gaggiare* „). 

*'3riraajardl'. Ingagliardir^. 

*Nsaaiiiletii, Quantità; Gran quan- 
tità. 

'Nsaartarse, Divenir grosso, quar- 
tato = Fam. Strippare. ImbuZ-àarsi || 
Fig. Pigliar le bi£ie. Ved. <|aar(e. 

**Niraa«ttra« e anche 'Nsaaitar- 
«ilr»«, Arrabbiare, pr. delle bestie = 
Per estens., dell'uomo = Fig. Degli 
occhi. Lu frédde *nguaiti8ce V ùcchie, Il 
freddo irrita gli occhi. Di ferite, di 
dolori : Esacerbarsi, Inasprirsi = [*Nga- 
iHrae]. ("Guasto*^, Arrabbiato). 

'Nguccd' (Se.X Inciampare. 

'Jfsaeehlelarse, Bisecoarsi alla su- 
perficie, formando una crosta. Detto 



spec della terra dianzi bagnata e fan- 
gosa. Ved. €d«elBle. 

'Nffa««latar«e, 'Nffa«elaMr»e, In- 
cocciarsi, Intestarsi, Ostinarsi. 

'Nffaelandl', Infocare. 

^Ngucucciree, fig. Dei fanciulli. Im- 
bozzacchire, Venir su a stento = Bin- 
tontire, Ingiucchire. 

*N guéUe, prep. Circa. Ved. Quelle. 

'lfffafin«elBlarfte, fam. Accovacciar- 
si, Bannicchiarsi in luogo ang^usto. 

'NsafanaMe fam. Star sedato e im- 
mobile. Appiopparsi, in un luogo. 

^Ngugnd' (A.), Imbiettare. 

'Nffalde, agg. e sost. Incolto, Sal- 
yatico. Non coltivato. 

'if saline. Casigliano = Pigionale e, 
meno com.. Inquilino. 

'ifffallA', Incollare = Impastare, fo- 
gli, cartoni. 

'NcaUarfte, Mettersi addosso, sulle 
spalle, un oggetto da trasportare. Chi 
se le ^ngòUe 'Hu sacche, 'ita casce 9, Chi 
porterà questo sacco, questa cassa? = 
Fig. S* d vuV a *nguUd* le dibbete de 
lu patre, Ha dovuto addossarsi i. .., 
Gli è bisognato entrar pagatore dei de- 
biti del padre = Enfaticam. 8e V d 
^nguOate lu vénde!, L' ha portato via il 
vento = Assol. *NguUd\ Portare ades- 
so. Cullù n'tt é bbone pe' — , Quello non 
è bone, capace, di portare addosso || *N- 
«allate, 'IVffallanne, sf. Quantità di 
di cose da poter portare addosso. 

^NgtUlétte, sm. Venditore ambulante 
di tessati, che porta addosso la pro- 
pria merce, Meroiaiolo. (Cfr. fr. Colpor- 
teur). 

*lfffaBiirVe, Anguinaia, Inguine = 
[Angundjje, 'Ngundjje], 

'NvanaeelBlaBne, sf. Pennecchio, 
Boccata. 

'IfffanffA', Ar«BffanffA', intr. Bista- 
gnare, pr. dell* acqua ohe si raccoglie 
in luogo fondO; basso. 

'ifsapl, Infiammare, nel senso med. 
V acque *ngupiice. o fa *ngupV la feri- 
te, Ita ferita, lavata con acqua, infiam- 
ma, se ^ngupiece. (Qui si vede che l' espe- 
rienza aveva riconosciuto da molto che 
le acque non sterilizzate sono causa 
d' infiammazione e di suppurazione) Il 
'HTsapeinre, sf. Enfiore di ferita che è 
stata a contatto con V acqua. 

'Nffardenl', Bender ghiotto = Bid. 
Inghiottonire-onirài, Divenir ghiotto li 
'Nsardenlsle, Ingordigia = Sm. Cosa 
ghiotta, Goleria. r*V a lu — , Va die- 
tro alle leccornie, alle ghiottornie. La 
lemòaen* é^nu — , prov.. La limosina è 
cosa eh 3 alletta. 

'Ifffarejt, Far divenire sodo come 
coio =-■ Bifl. Divenire sodo come ooio, 
Intesti re, Infeltrire, pr. dei panni lani 



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ngu * nnu 



inumiditi, e della pelle del corpo uma- 
no intostita = ['Nguqjerì]. 

'JfffaraA', flg. Battere di forca, pr. 
del sole ohe lungam. batte in un luo- 
go. A ècche lu sole ce 'ngòrtie. Qui il so- 
le ci sferza. (Cfr. lat. Oornua sumere, 
Imbaldanòre = "Incornare*,,, Dar di 
cosso). 

*Mffarji»tar« e Cnrnatare, Corna- 
tura = Volg. Arechenóec -i- a la ^, 
Avvistare subito un brutto ceffo. 

**lVffarpa nA', Ammassare 1' uliva 
in apposito recinto = Yed. erappdne. 

^Nguace, Ved. Anguace. 

'Nffaa*atare, sf. Bicasco, La parte 
pendente, di una volta. 

*lfffn»iM' e né.' 'nffftitto, Inquieta- 
re, Dar noia, Molestare = Far irri^- 
re, stizzire, impermalirò = Intr. Assol. 
Essere inquieto; Far le hìiie = Bifl. 
Adirarsi, Inquietarsi, Imbizzire il 'Mgu- 
itie, Ira ; Bi^za ; Uggia, Noia ; Soprac- 
capo. 

'Ngutaree, Divenir duro, pr. delle 
parti del corpo colpite d' infiammazio- 
ne; e anche della terra divenuta mol- 
to soda per siccità || 'Ngutature, sf. In- 
durimento in un punto dilla pelle, di 
una gianduia. (Da "Cote^). 

'Nfffti«B«, Ancudine. Chisa' é la — 
eh* martUle, Sono tutt' e due caparbi. 

^'NffaTlUe, avv. In nessun luogo. 
Ne* Sta —, Non si trova. Ne* vva —, 
Non esce mai di casa. Ne' mme dóU — , 
Non mi duole in nessuna parte = Nul- 
la. N'n gè ne sta — , Non C3 n' è nulla 
= ['OguvJeUe e NuvJeUe = A. Adduville 
e Addeville], 

'DTffiuBeeane, Appiastrarsi, del su- 
diciume sulla pelle, sull'abito, ecc. Yed. 
CÒBseelie = ['Nguzzarae], 

BTleelie. Yed. Nlohe. 

Ifl«eliese, fam. No; Niente = An- 
che, Briechesevajje. Tile—f Hai nul- 
la (quattrini)? §fénghe sènza —, Non 
ho niente (quattrini). 

Nicchid\ Annicchid', Il nitrire della 
cavalla che chiama il poledro || T. NÌC' 
ehie, sm. Lamento, Rammarichio. (Da 
■* Nicchiare „). 

Nleehlar«, sf. Strebbi accio. Tratto 
di terreno sodo e incolto. 

Nìcchie (Pai.), Nibbio. ^ 

nriehe e NIeelie, agg. Piccolo. E — 
— , È piccolissimo, picoin piccino = 
i' d fatte — ~, Ne ha fatto minuzzo- 
li — laiche = Cam. Nìcule — Ort. ^*- 
gne, Ved. Nlnga]. 

Nìcule. Yed. 91&eale. 

NXènae, Niènte, Nulla = [Nj'ende = 
€ar. Pese., liue., Clr, €. Nènde, Nén- 
de]. ("Neente*, Neiente*, Nente*„). 

NQste (»«.), avv. Finora, 

^igne. Nella maniera imprecativa: 



VatV a ffa* —! Sta spec. in bocca ai 
ragazzi. 

Ninga (P»«.), sf. Pochino, Tantino 
= Ningu, avv. Poco, Pochino. 

NlBn«, vezz. di Bambino-a. Nino, 
Mimmo = Core de —!, Oarino-a ! || BIb- 
Bllie, iron. Cosino, Furbacchione. 

*NÌ8ce, Anche, Perfino = V. NHsce. 

*SHv, Litro. (É anche idiot. tose). 

Nlsaere, sf. Topo campagnolo, pic- 
colo e di color rossastro, èta gné *na 
— /, è rosso dal vino, "Ha preso la 
monna,, — [Niaze eNìzzere = C^st. C. 
Nìtule e NìteU], (Lat. Nitela = "Niz- 
■ola*„). 

N'b, 'Nn, Non. Yed. N«b. 

*NBa, forma anche più volg. di Gsa, 
Come. — se chiame?, Come si chiama? 
Mo' te le diche Si' — se fa, Te lo dioo 
io come si fa. Yed. 'Nda = [Pai., Wvtamm, 
Nella, Alla, Yerso la. Arevd — case, 
Torna a, in, casa. La vit^tte nasce — 
la fratte. Yed. *Nnu\. 

'NBaafte, *'lfaènd«, *'NnèBÌ«, In- 
nanzi. Prima. Piuttosto = Métte* — lu 
nome de une, Spendere il nome, Giovarsi 
del nome, di alcuno = [B., Tarr., *^- 
nS^nde], 

* Nnarberarse, Sviluppare, Baggiun- 
gere la statura propria del sesso, del- 
l'età del maggiore sviluppo. Anche, Fa* 
V arbere, e 8fuitd\ 

*Nnasenir86. Di pers. Bingiucohire 
= Fig. di pianta. Imbozzachire. 

*Nné. Yed. «né || Partic. negat. Né. 
Non sempre con raddoppiamento del- 
l' iniz. 

Kb*', Non. Yed. Br««. 

'Nnécchie, * NnicchiarUle, Capra ohe 
non ha più di un anno. (Lat. Annicula'). 

'ATaeB, In. Da 'llóre — gud, D'allora 
in qua. Vi —gud!, Yieni qui!. 

'Nninamlnde (Pai., V.), Del tutto. 

Nniscule (r.). Lombrico. (Gr. ,.,8cÓ' 
lex). 

NBd. avv. di negaz. Nò. Yed. No. 

Nnòe«lB«, sf. Fiocco, Nodo di nastro 
e sim. (Ted. Kndchel, Giuntura). 

STndUe, sf. Salume fatto di trippa 
di majale tagliuzzata e insaccata s 
[Salume fatto di cotenne e carne di 
maiale insaccate, Cotichino]. (Lat. Jn- 
duvium), 

'NndJJ«. Yed. ABndJJe. 

*Nnu (Pai.), prep. Nel. —furre, Nel 
forno. Yed. *Nna, 

'NnaiB«nat«, sf. Nome; Nomòa = 
Av€ la —, Essere in voce di ... ; Essere 
incolpato di . . . 

N'n zo, Non so. Nei modi : — cched'é^ 
Qualunque cosa. Ddjje — tehed S, Da- 
gli una cosa pur che jia, quel che ti 
piace. — gna dice, In qualunque modo 
tu, quello, dica. 



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no - nza 



STd, Hntf, e anche Siò, Nnò, Nò = Sf. 
VuJJe sape' 'na bbUla ci vu 'na bbUla 
— . Ved. Ifdne = [Cto., per Né. Nen é 
nno cearn* e tino ppèsce; no bbUV e nno 
òbrutte; no ppulit' e nno sporche] \\ 
M^ ■nfto, oom. per O, Altrimenti. Ddm- 
■méUf -— t' amménOf Dammelo o io ti 
picoliio li No «etae, fì&m. In modi imper. 
o interr. Che non. — C0 manne!, Che 
non, Non, ci mandi! — ae ne acorde!, 
Che non, Non. se ne dimentichi ! — le 
dichef, Non V ho da dire? 

Iff*bbel«, Nobile II NablMleftiii', No- 
bilitare. 

N*e«e, Nòcciolo = Nòcchio = Bi- 
tórsolo = Santa, Ciò che resta delle 
nlive spremute = Fam. Im — de lu 
cannar ine. Il '*pomo di Adamo „. Vide 
Sna je va lu nóce -z- ammónd* e 'bbaUe !, 
-Guarda come *^ dipana „, come dimena 
le ganasce! = Va òòuciff nnucce!, Va a 
giocare a nòccioli! Detto ai giocatori 
inesperti |j Na««Mse, Noooioloso = Bi- 
torsolato. 

lf«««, sf. Noce, albero e fratto. PL 
2iuce = Fig. É *nu sacchi de nuce, È 
nna fabbrica tatta crepe, vicina a ro- 
vinare = [ATttce = Ora., 1»., S. Néuce = 
B., Caa. Nièuce = Nel piar. Can. Fur- 
«1, Njeuce], (Lat. Nuce-, f.). 

ISóaoM, Nome = Per dire: Questa 
-cosa non puoi ottenerla; e: Se non hai 
altri moccoli (mezzi, espedienti, ragio- 
ni), puoi andare a letto al baio, e' è il 
modo: Mìtteje — '* ìTn gs penzd\ ! 

*NòittiM«a« e Nòittoftere, sm. pi. 
Soprannome di sprezzo. Àrecaccidi' le — , 
Dare nn soprannome = [C. Cr. Nòve^ 
re]. 

Xdae, Nò. Dice ca — , Dice di no = 
,[*Ndune], («None*,). 

jròite. Notte. Fólìcia —!, Felice, 
Bona, notte! = Luneddì a —, Lunedi 
notte = Notte pe* —, Ogni notte. Tutte 
le notti. [Notta notte] = Fam. Farse 
gné 'n* óre de — , Insudiciarsi di mota, 
di polvere e sim., da capo a piedi. 

Ndve, agg. Nuòvo, Novo = La via 
—, La strada rotabile = Fa', e anche, 
DV, cosa — , Gustare per la prima vol- 
ta nna frutta novella. 'Ngóre nem bózze 
fa\ o dV, cosa —, Non ho ancora man- 
giato nna frutta novella = Per isch. Fa* 
néve néve, una pers., Picchiarla, Dar- 
gliene a misura di carbone. Un abito, 
e sim. : Insudiciarlo, Strubbiarlo II Sf. 
IPn ze n' S ssapute né — né nnuvèUe, 
Non se n* è saputo altro, nulla. 
*WÒ«»e, sm. sing. Nozze. 
Nu', Noi. ("Nui*„). 
'Wa, art. indet. m., e agg. num. Un. 
Se precede una parola che comincia 
con vocale, perde 1' u. *N^ òmmem, Un 
' omo = Pleonasticam. precede sempre 



" Altro „. A 'n' dvetre ddu* Jurne, Ad 
altri pochi giornL Ddmmene 'n' avetret- 
tande. Dammene altrettanto = Sost. 
Non soffre mai aferesi. 

9ra««li«, Nuca. Anche, — de lu còlle, 

Nucci (Aq.), m. pi. Le Mandorle. 

Nuce, sf. pL Bruscoli, Minuzzoli di 
checchessia, che cadono buI vino, sul 
latte ecc., e alquanto V insudiciano = 
Dim. NuciarUle. (Lat. Nugae). 

Mae«ll«, sf. Neccio lo-a = [Nuc^le 
= Av., Pese. Nòcchia = liama, 'Val- 
lane]. (Lucoh. " Nocello-a „). 

Nade, Nate, Nudo = Spujd' —, 
Ignudare = Fig. Aremané* —, Bima- 
nere ignudo bruco, poverissimo = Nu- 
de nude, m. av. Nudo affatto. 

«'liurrle, n. di pers. Onofrio, e abbr. 
«Noferi„, «Nofri.,. 

*NuUe, agg. Nessuno. A nnuUa bban- 
ne. In nessun luogo. NuUa sòrte de pé- 
re ce fa', Veruna qualità di pere ci vie- 
ne, ci prospera. [** Stat. mun. di V. „ : 
Che nullo presuma rivelar li secreti del 
Consiglio = "Bagl. di S. „: Nulla per- 
sona (passi m)J. 

Naaslie. Ved. Vgue, 

*Nusche, sf. Ved. Carplae |I fc. Volg. 
lo stesso ohe il lat. CunntM. 

Nuvégne, agg. Quasi, Mezzo, novo. 
Per isch., dioesi di cappello, abito, già 
usato e poi rimesso a novo a via di ras- 
settatura, ecc. 

Nurele, Nuvola, Nube = Nuvela 
triste, Nembo = Fam. Ji' ccavaW a le 
— , Andar su per le nuvole; Sottilizzarp 
troppo. Cercare i fichi in vetta. 

Nuvine, sf. Seme di zucca, cocomero, 
popone, cetriolo, e sim. 

Nuvidacce, agg. Alquanto nuvolo. 

*Nfta«eii', Intromettere, Cacciare, 
Ficcare. — lujflV a IV ache, Infilare 1' a- 
go. — lu curtelle 'n ganne, Ficcare, Cac- 
ciare, il coltetlo in gola. — la man' a 
la bbuce, Cacciar la mano nella buca. 
— la carne, Insaccare, Mettere la carne 
nelle budella per far salsiccia = Bifl. 
Adónne s' é jiV a —f, Dove si sarà cac- 
ciato, rimpiattato? 

*'NzacrV, Inasprire, Inacerbire. Lu 
frédde 'nzacrisce le piahe = Irritare. 
Lu vònde 'ngnelite fa — V nocchie, Il 
vento diaccio fa irritare gli occhi = 
Sanghe 'nzacrite, Sangue in cui circo- 
lano umori acri. ("Inagrire*^). 

'Nzajd\ Non com. Indettare. 

'Nftalaalrse, Sentir molto di sale, 
pr. delle cose tenute a lungo nella sala- 
moia; e anche di quelle, ohe, risecche, 
mostrano una fioritura di sale. 

'IVftalate, "Cla iftalate, Insalata = 
Lattuga = Fig. Cefi Irb —!, Non ser- 
ve, È insufficiente al bisogno ; È ineffi- 
cace, Son pannicelli caldi. 



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284 



usa - nsu 



'NzaUanirse (Air.)} Invaghirsi per- 
dutamente, " Imbertoni r8Ì„. 

'Niallee«liJ', intr. Prodarre i bac- 
celli. Ved. S»llé««lile. 

*N ft»late, m. ay. ''SalmÌ8Ìa„. An- 
che: — a nnu\ Aviae *nu tócche —, Eb- 
be un tócco, ohe Dio ci liberi = [T. 
'N zaluU, ^N zanetate], 

*Nft»lT»nlrse , Andare in bestia, 
Adirarsi fortemente II 'lfft»lTaiilr- 
te. Cane —, Cane stizzito = Di vivanda. 
Molto piooanto. 

*'NiansaendA*, Insanguinare. 

'Nzdnzere (C. fr.), sf. pi. " Svènie „, 
Moine, Lezi. 

^Nzaravajje (Cast. C), Intruglio = 
Lavoro abborracciato. Cfr. iftave. 

*'N2ardii', Azzardare, Arrischiare || 
*'Niard«, Azzardo, Bisohio. 

'Niard«lld% Stipare come le acciu- 
ghe. 

'N iaUe. Yed. 'Ndatte. 

'Niavard'. Yed. iiave. 

'NiasBarii% InsoSi^are, Lordare. 

*'N*é»ne, sf. Particella, Minuzzolo, 
Briciolo, di checchessia, e spec. di pa- 
ne, cacio, lardo, sapone e sim. = Fa* a 

— a — , o ^nèégne* nzégne, Spezzettare, 
Bidurre a minuzzoli, in bricioli = Dd* a 

— a —f Dare a miccino, a spilluzzico 
= Poco. Nne* je n' d date manghe *na 
— , Non glie ne diede neppure un bri- 
ciolo = Fig. Se tteni88e ^na — de ju- 
dizìey Se tu avessi fior di giudizio || 
Dim. 'Nilvneièlle, sf. Pochino, " Mi- 
colino „, Lisohino, Briciolo. È *na — 
cchiù ggròsse, È un tantino, un mo- 
mentino, più grande. Nell'una e nel- 
l'altra forma, anche in forza di avv. 
= ['Nzigne, *Nzicche, *Ni\]. (Basso lat. 
Ensenium, Dono, Begalo). 

'li»«llarse, Contrarre la tigna = 
Fig. Indebitarsi. §ta 'nzéllatz hhóne!, 
È pieno di " taocoli„, " Si regge sui chio- 
di, come il Crocifisso „. Yed. Sèlle. 

**N z^nde, m. av. Attento a sentire, 
" Assentito „, Yigile. §tatte =.', Sta in 
orecchi!. Stai " assentito „ !. 

*W iène, m. av. Nel grembiule := 
Nel grembo. Sulle cosce, stando seduti. 
("SenOn, nel nostro uso, non è adope- 
rato se non in questo modo. Cfr. *N 
ganne). Purtd' —, Portar nel grembiu- 
le. Métte' — , Mettere nel grembiule; 
Posare sulle cosce stando seduto. Tene* 
—, Avere... = [>N zéne,*'N zd%ne *'N 
zine], 

'Nieniaie. agg. Privo di sensi = Fig. 
Stupito = [Aesenzate = Aq. 'Nzenzittt]. 

'Nierrd', Serrare. (" Inserrare* „) H 
Serrime, non com. Serratura = «. 1680: 
Una caccia con inserrino. 

'Nierrapòrte, Porcellino di s. An- 
tonio. {Oniacue murarìue). 



'Nftertii', Innestare, Annestare .= 
Yacoinare = Attaccare un male con-^ 
tagioso = Interzare, Disporre in modo 
alterno ~ [AlC, Cast. C. 'Kzitd*] \\ 'N- 
ièrie, sm. Innesto, Nesto = Innesto, 
Annesto, Annestatura. (Lat. Inserere. 
Ineertus = "Insetare*, Insitare*,. "In- 
8erto*„). 

*'Nzicche, *Nzì, Yed. 'Ifiévae. 

'N zicche *n zicche (Pai.), m. av. Di 
punto in bianco. All'improvviso. Ved- 
A Ila *nzicché = V. Giusto giusto; Ap- 
pena appena. 

'Nitirnd', Insegnare = Com. nel si- 
gnif. 4i Mostrare, Additare. 

'JTitnsbre, aw. Insieme, Assieme- 
= [»«. * Niièmmoza], (Lat. In-eimul = 
"Insèmbre*„ e ''Insèmora*„). 

*'.VilMènde e 'Xflaèade, aw. Sino,. 
Fino, Infine. — a mmo', Fino ad ora, 
Finora. — a èccke, Fin qui = [Anche, 
*NzV]. 

'Minia (Pai.). Lo stesso che Zinza, 
ved. (Pist. "In senza „). 

'Jìftliie; agg. Di Fanciullo. Di pron- 
to ingegno. Svelto = [V. e altrove, 'N- 
diète = Pa«. Andiate]. (Lat. Antistes). 

*Nzitd\ Yed. »JI*ertd'. 

* Nzitaturò, Yed. in. Setarse. 

'Nitfsne e Assdffae, Sugaa = Fig^ 
Te fa Wemagnd' la —!, Ti fa rodere^ 
dalla bile. (Lat. Axungia-). 

'Nzujarae. Più com. Suuarae, ved. 

'Nialde, Colpo apoplettico. 

'NinlCand', ^Inzolfare = Fig. Met- 
ter su. Aizzare. Insinuare = Bifl. Fig. 
Pigliar le biglie. Esser facile ad adi- 
rarsi.|C?t«Uù aubbete ae 'nztUfanéJJe, ...di 
nulla nulla piglia i cocci, il cappello 
= l*Nzulfd* = Can. Nel fig., rifl., an- 
che: Indebitarsi]. (Nel 2® signif., anche 
l'aret. ha " Inzolfanare „). 

'Niamendt', intr. e rifl. G-ranire. 

'Nianaeelijie, Assonnacchiato. 

""Niuanarse, noi canti pop., Sogna- 
re. Com., Sunnarae. ("Insognarsi*^). 

'Xianalte, Assonnito. 

'Nftdniere, fam. Caldana, Ira subi- 
tanea, Bi2za. Com. nel pi. j* d resàve-- 
te le —, Gli è venuta la biz2a! 

*'N zùojje, m. av. In caldo. Detto 
della troia. La acrófe va — , La troia. 
è in caldo. Yed. Btiuarae, 

""'Ni arar se, Ammogliarsi. Com., 
Accaaarae = Per isch. Dice le cambanez 
'Nzùrete, 'nzùrete! 

'N" zurite (Ari), m. av. Insieme. Det- 
to di cose ohe non vanno, non si ven- 
dono, scompagnate. Venne*, Ounibr^*—^ 

*N zurzìdùni e *N zurnuluni (▲«.),. 
m. av. A zonzo. Girellando. JV — . 



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o - pao 



235^ 



Ò, no' mo. imp. e iatorr., Voglio, 
Vuoi, Vuole. — cche ce manne ì, (Voglio) 
ohe ci mandi! — ceke le dichef, Vuoi, 
Vuole, ohe lo dioa? -Vw — cche le di- 
che!, Non (voglio ohe) lo dioa! yn — 
cche ce vénghe!, Non (voglio che) ci 
venga ! — cc?m ce vénghe f, Vuoi, Vuole, 
ohe ci venga? 

Òbbleehe, Obbligo || VbbleliA', Ob- 
bligare. 

Óeelil«, Òcchio. PI. Ucchie = i)<r a 
W —, Dar neir occhio = Nné* je te pò 
di': BbìU' ùczhie che iti 'm brónde!, È 
uno soontrosaocio. 

4MXe, Odio = Farse — tt»6. Venire 
in odio ad alcuno, Inimicarsi uno. 

ÒflRe. Nella maniera: Fa* —, "Pare 
una stecca „, "Pigliare una papera „, 
Sbagliare nel cantare. Anche : nel pre- 
dicare; nel giocare. 

Ó«jr«, Vtf sffe, ójj«, uu«, VaiJ«, Òg- 
gi = Passa — ca ve* dumane !, D' oggi 
in domani. 

ÓSB«', Unghia, Ugna = Fig. Tanti- 
no = Té* V — nire!, È facile a " graf- 
fiare „, rubare. ("Ogna%). 

ÓsBé, Ttfiriie', Ungere = Fig. — lu 
musse, Toccar la mano. Dare uno sbruf- 
fo. Unger le carrucole = P. pass, ón- 
de, ViSBde = [Ògne*, Ùogne* = "Stat. 
aqull.„, Ognere], 

Ognivjejje (ral.), Ognuno, Ciascuno 
= S«. OnnengheviUle, 

ÓJJe, interiez. Òhi!, Ahi! 

Ójje, Òlio. — dòlgCf o — crude. Olio 
fine, da condire. — pe' le lume, Olio da 
ardere = Fig. Armuccarse V — 'ngòUe, 
Bimener con lo smacco = [Òjje, *Ùojje 
= "Stat. aquil.„, Oglio]. ("OgUo* „). 

ÓJje«iare, Ioduro di potassio. 

Ole (•. Kos., C.fr.). Gom. nella sola 
3^ pers. pres. ind. Odora, Bende buon 
odore. Quanda — bheUe!^ Ha un grato 
odore. (Lat. OUre = "Aulire*„, "01ire*„). 

Ólme, Olmo = Fa' — , o Manne' — . 
Ved. PaMatèlle = [* Udirne = Aq. Ul' 
mu]. 

6itt«. Nella forma V ènne e 'n ome, 
sta per la partic. pron. indet. Si. L' — 
dice, Si dice, Dicono. Ha V — ditte, Si 
dice, Hanno detto, Dissero = L' dV — 
mésse, L* han messo, Lo misero. Le V — 
tande préhe, Lo pregano tanto. y*n d 
che mme V — fa*, Non hanno che far- 
mi. Se le V — créde, Se lo credono = 
[Óme, 'N óme, ly Óme = " Stat. aquil.„ : 
,.^ar celebrare in quel dj quante messe 
Ihomo (sic) uolé\. ("Uomo*, Uom* „, 
Qualcuno = Fr. On). 

Óm«, ÒiiieB«, ÒmineBe, Uòmo, Ò' 



mo = Opra, Persona che lavora a gior- 
nata il campagna. Ténghe V ùmmene. 
Ho l'opre = Volg. Marito. L' òmene m é', 
"Il mi' omo„. Mio marito. 

ÓBde, sf. Unto = Lardo. 'Na *nié' 
gna d* — , Un po' di lardo = [*Uond6], 

*pnìasdnde, Og^nissanti. 

Ónne (Pai., »«.), Ónde (P."), Ogni. 
("Ònne%). 

Opri* (Aq.), Aprire. ("Oprire*„). 

OraiBA e Ornid, Ormai =: [Jamé = 
T. Jamì = A. Jamà, Jamì = C. fr . Ad- 
damd = V. UJJamé]. 

*ór«, Orlo. (Sen. " Òrice „ = Lat. 
Oraj, 

Óre, sf. Óra = [Óre, *Aure], 

Órcliene, Organo = [Orghene = ».* 
EuT. Órr'iene = Mont. Ome = C. fr. 
Ùorne] \\ Dim. Ursasétte, Organetto = 
Organino, stram. mus. manevole. 

*ÓrI«, Òrzo = Fig. Passd^ sópr* a 
la fòsse de W —, Eicevere un magro 
compenso. (" Sopra „, iron.). M* d fatte 
passd',..^ Mi ha pagato magramente. 
HaJJe passate sopr'.,., Ho mangiato 
scarsam. = É ppajja d' — /, È un omo 
di loppa, un fiaocone = [Órze, *Uoreje.. 
Fig. Métte' l* òri' a une. Dargli pan per 
cena, Superarlo in sapere e sim. i| V. 
1573, e " BagL di ».„, Òrgio]. (" Orgio*„). 

órae, sm. Vaso cilindrico, per lo- 
più di latta, per conservarci l' olio = 
[Ort. Òrne], (Lat. Urna-), 

Òrte, Orto = Fig. Sgarrd' la vije de 
II' ^, Sba^iare, Ingannarsi; Fare i 
conti senza l' oste. 

Órse, Orso = [Fig. Attaccd' (legare) 
*n —, Fara un digiuno]. 

Osse, Osso. PI. Osse, Usse = Nel 
gioco delle bocca: Pallino. 

Óitreelie, Ostrica = [V. Osche], 

óve, Òvo = Óv' amdbbele, Ovo col 
guscio molle. [Peti. Uove *m bèlle] = 
Óv' a zzuppe, o a mmenlstre, Pappa frul- 
lata = [3(lent., Pai., Peti. Ùove], 



Pàbbele, Ved. Papìle. 

Paeelie, PAechere, sm. Pacca. CTiia- 
vd* *nu —, Dare, Appiccicare, uno schif-^ 
fo II Paeehe, sf. Natica = Pezzo intero 
di baccalà. 

PaeehlaBe, fam. Sf. Oontadinotta 
= Donna di asi)etto e maniere volgari 
||Paeelilana^.e , sf. Azione, e, spec, 
Vestito, Addobbo, volgare !| Pazchiand*, 
Pacchiani', BepacchianV (Tocco, Cast. 
C), Beffare 11 Pacchianaruie (Toeeo), 
Baggianata. (" Paoohiano*„, Balordo). 

PaeeliIMe, agg. Di pers. Povero,. 
" Stangato „. Anche sost. = Di cosa. Sca- 
dente Il Paeohlasldne, Miseria, " Stan- 



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236 



pao - pai 



ga ^ ; e, quando si mostra negli abiti ri- 
uniti, « Trùcia „. 

Paoehldae, sm. Pers., e anche Be- 
€tia, ecceflsivam. bonaria. 

Pa«eòi(«, Pacco, di tabacco, di si- 
gari Il Sf. Panno lano delle nostre fab- 
briche, lavorato per abiti = Pacco di 
cotone filato = Pancone, Legno grosso 
tre dita segato lungo e largo. 

Pa««a(e, Spesso, Grosso || Pae«a- 
tész«, sf. Grossezza || 'JKbaeeailrse, 
fam. Divenir grasso pinato, tarchiato. 
Far cotenna. (Gr. PacMtes). 

Pa«éee, sf. Ba22a, Mento che spor- 
ge in avanti = La -—j Chi abbia il 
mento cosi fatto, il Ba£2a. 

Paelénft«, Paziènza. [PacSenze = T. 
Pacinze. Dd* — a un9, Condolersi con 
alcuno]. CPaoienza*^, " Pacienzia* „, 
"■ Pacenzia*,,) || Spa«leiid»ra«, Spazien- 
tirsi = [Spacjenzìarae]. 

PaciulW (Ca»t. C). Pascolare. 

PacÓse (Ari), Chi ha voce rooa. 

Padajtfae, Padiglione = Lu — de 
lu lìtte, Il cortinaggio del letto. 

Padane, sf. PI. *Paduner6. Palude, 
Padule. 

Pagani (Palomb.), PaganiéUo 
(Roto), Costa pagana (Ali.), nomi di 
contrade. Paganica, Montepagano, n. di 
com. 

Pafrnattln«, Panino da intingere 
nel caffo = PI. Pallottole di pasta frit- 
te; usate in alcune zuppe. 

Palid', Pagare = [V. Lu nardnd* "è 
ppacdtàure = Aq. Diu non paca Ju sàb- 
bitu a aséra], 

Pahurìàte^ sf. Grande paura. 

Pajare, sm. e f. Capanna = Fig. 
Fa' le —, Fermarsi qua e là perdendo 
tempo II Dim. Pajarèlle, m. e f. Capan- 
ne tta = Fig. Dei volatili domestici. 
Fa' la —, "Seminare i frasconi „. [Pai. 
Fa* Ju cappardne]. 

Pàjartfle, agg. Di Cavallo. Nato e 
allevato nella stalla. Stallino, contr. 
di Cavallo di razza. 

*PiU*»«» Paese, Piccolo comune = 
Nel pi., *PaJiC6, Territorio di un co- 
mune. Le pajìce d' Angiane, de Frice, 
Il territorio di Lanciano, di Frisa. A 
le pajìce d* UrzÓgne, In quel di Orsogna 
= [Pafese, Podere]. (" Paiese*^) || Pajlfta- 
ne, agg. e sost. Compaesano. 

Pajétte, fam. Sm. Avvocato, con si- 
gnif. spreg. || Sf. Cappello di paglia. 

PaiJe, Paglia = Fig. Sacche de —, 
Uomo grosso e buono a nulla. Bombe- 
rò = Jètte le quatrine come —, Spende 
e spande; Paga ''profumatamente „. Fa^ 
la varve de — a une, Far la barba di stop- 
pa a uno, Farlo rimanere senza man- 
giare Il Pajaetae, sf. Pagliucola, Fu- 
scello di paglia II Pajteee, sf. Paglicoio, 



Paglia molto trita || Pajére, sf. Luogo, 
Stanza, in cui si conserva la paglia || 
Pajlae, agg. Pagliato, Color di paglia. 

*PaJadl' e *ArepaJadt', intr. Dige- 
rire = Fig. Sopportare, Tollerare. Co- 
mun. con la negativa. N*n ze pò —, 
Non si può tollerare. Sfonda lo sto- 
maco = [PaudV, ArepaudV = Or*. Pai- 
dVf Arepaidì*]. 

Palaje, Sògliola. Più com. SfòJJe. 

Palangdrìe (C. fr.). Nella maniera: 
É remaste largh' e — , É rimasto libe- 
ro, senza soggezione. (** Parangaria*,, 
Vassallaggio). 

Palasse. Cosi, per rispetto, i con- 
tadini chiamano la Casa abitata da un 
signore || Palanlate, agg. di Casa. Si- 
mile a un palazzo. 

Pale, sf. Padella, arnese da servire 
agi' infermi per fare nel letto i loro 
agi. 

*PaleeoBe, Balcone = Terrazzino 
= [Balecone — Aq. Bargone]. 

Paleffèrre, sm. Bastone di ferro, 
dei muratori e minatori. 

Palèlle, Paletta = Fig. Fa' 'na —, 
Fare una padella. Sbagliare il colpo 
= [li. 1568: Due palelle de foco]. 

^Palenaeaaeee, agg. Di Acqua. Tor- 
bidiccia = Di Cielo. Non limpido = 
[Palmaece] || 'Slbalmaeelrse, Intorbi- 
darsi alquanto ; detto dell'acqua e del- 
Taria. 

Pallftie, sf . Le interiora di capret- 
to, agnello, vitello, piene de latte, tol- 
to il grosso intestino || Bastonatura. 

Palleebe, sm. Stecchino, Stuzzica- 
denti = Fig. Fa' —, Digiunare; Non 
aver da mangiare. (Cfr. it.: Stare, Te- 
nere, a " stecchetto „). 

PMIè, «PélVe, Palio, che si dà in 
premio a chi vince nella corse = Qua- 
dro di un santo, per lo più in tola, con 
ghirlanda di monete di argento, ohe è 
premio di lotteria nelle festo = Drap- 
po, con in mezzo l'immagine del santo 
di cui si fa la festa, messo sul dorso 
della bestia (vitello, pecora, maiale), 
che si mena in giro per raccattare of- 
ferte, e che sarà il premio del vinci- 
tore della lotteria = Specie di croce, 
alle cui braccia sono attaccato ciam- 
belle e altre cose, che si porta in dono 
al santo della festa = [Ar. PJlìe = Ari, 
PJele, §m ccòrre' lu —9, Non tanta 
fretta! Corri il palio?]. 

Pai landre e Pallèndre, sm. Nel 
gioco delle noci, il Bòcco. 

Palle (Ari), sm. Piastrella con cui 
si tira nel gioco a sussi. Quella con cui 
si gioca a piastrelle, sebbene indentica, 
è chiamata Vócìie, 

PalUnde, Ciòttolo. 

Palltfae, per isch. Ernia =: Fig. 



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pai - pap 



237 



Fandonia, Panzana, " Boccia „, A tté a 
ddVpaUunel, Dille belle! Il Pnllaaare, 
Chi fa e alza palloni = Fig, Bombone, 
Carotaio. Inventone, Frottolone H 
SpmllaBate, Ernioso. 

Pttllòite, Pallottola = Fa* a —, e 
a ppaUuHate, Fare alla neve, Tirarsi 
a vicenda delle palle di neve = Pol- 
petta a forma di pallottola = Fam. 
DiàivéU de la -'f Honellacoio, Discolo, 
Sbarazzino. (Qui, per "Ampolla,,). 

Palme, sf. Per antonom. Bama di 
nlivo II PàlrnijO', intr. assol. Dell'nlivo. 
Avere, Portare, poco frutto, e pr. in 
alcuni rami solamente. 

Palmendjere (Pai.), Palmendire (a.* 
KoT., Car.), sm. Canestra. 

Palammane, n. di oom.. Palomba- 
ro = [Palomb. Palummjene], 

PambaUÓne (Oria©.), per isch., il 
Gallo. 

PAiabele, n. di per». Panfilo. 
PAaa]b«ne, Pampano. 
PambftUe, sf. pi. Resti di erbe o 
foglie secche = Fig. Cose da nulla. Fra- 
sche, Inezie, Baiiecole. 

Paaar«, Panière per metterci il pe- 
sce = Nel gergo. Deretano = [C, s. A. 
Canestra di canne]. 

Pmaat«ér« e Pan«Uér«, Fornaio. 
(«Panattière*,). 

*i*»«*»ft«he, sf. Incubo = Ombra, 
Spettro, e* Fantasma „). 

Paa«eMl', PandeetelJA', «paade- 
•*', intr. * Storiare,,. Infastidirsi per 
lungo indugio. Xe ci fatte — 'n' órel, 
Mi hai fatto storiare per un* ora, È la 
bellezza di un' ora ohe aspetto ! 

Paii«ilére, Pancière, sf. Pozza di 
acqua ferma = [Pcmdjsre = Pantiera, 
n, di contrada («., p«aB. Clvlt., v.* 
•.• M.»)]. 

Pandd^ fam. Tossicone <= [Aq. 
AppandoBciàtu, Con forte tessei. 

Pandamlje, Pantomima = Fig. Sce- 
na muta = Lungo indugio. Fa* la — , 
o 'na —, Lo stesso che PaadeeA', Ved. 
= [Pandumine, Pandumì], 

Paae. — de tutta farine, Pane a 
tutto staccio = Volg. Chi88* é ppan* e 
ccaechet Codesti son pane e cacio, fiori 
e baccelli, carne ed unghia, intimi = 
[A^. Pane, Pa']. 

PaneeiC, Bicoprir fittamente di pa- 
ne grattugiato, di sale, di pepe = Se- 
minare fittamente 11 Panecare (c. m. A.), 
sf. Eruzione cutanea di bolliociattole, 
che desta molto prurito. 

PanecarìUe, sf. Pisolo. Farsa 'na —, 
Fare un pisolo, "Schiacciare un son- 
nellino „. Ved. AppaaeearS». 

Panee«lle, sm. Panino benedetto. 
LepaneeiUe de sande EòccT^e, de eanda Ju» 
He, desande 'Qgìddte^, (Lat. PaniceUu-), 



Panee«lle (C. s. A.), «f. Penneccliio^ 
(Forma dim. di Panu-J, 
Pane«òtie, sm. Pappa. 
Paaétte, sf. Panetto da un soldo. 
Paaéite, sf. Strato di sudiciume ne- 
riccio, che si forma sul capo dei neo- 
nati = [Benedétte f. = Car. Cresce- 
mòn'ie, m. = Pap. Crescemógne, m. = 
Pas. CrésciarlUa], 

Pange (T.), sf. pi. Bughe, Grinze. 
Pannarazze, Bosolaccio. 
Pannaréeoe e Paaarl«ee, sf. Pate- 
reccio. Più com., Ttfrnad«t« = [€b. 
Pannarice = P." Pannaricce^ m. = Av. 
Panar ecce = €. ». A. PeUartcce, se 1' in- 
fiammaz. è del polpastrello; Tornadé' 
te, se intorno all'unghia = Rlpatt. 
Panarice, f.]. (Lat. Panarieium). 

Panae, Panno = Assol. Panno lano. 
Panno lino || Panaamèttde, sm. Più 
oom. nel pi. Quantità di panni = Og- 
getti di vestiario H Pannardl«, sf. Stri- 
scia di panno con la quale si comincia 
la tela |j Pannóne, sm. Largo e lungo 
telo di traliccio, su cui si spande al 
sole il grano lavato = €b. Pannacce. 
Dim. Pannaccétte || Pcmnacciare, sm.. 
Spreg. di Lan aiòlo, Chi fa commercio 
di panni laai || PannJeUe, sm. Pezzo di 
panno lano col quale si copre il caval- 
lo || Panniieee, sm. pi. Corredino dei 
bambini. 

PannecitV (T.), Sbadigliare jj Panni- 
cete, Sbadiglio. 

PaiiBèll«, sf. Lembo di camicia, che 
esce e pende dallo sparato di dietro dei 
calzoni deibambini = Per ìsoh. Le —,I 
ragazzi = ^Bécch -i- a— , o *Bécch -i- 
appanneXUitt , Orecchie larghe e cas- 
canti Il Giogaia dei bovi. Detta anche 
VraccaHe = [Ari, MandSere], 

Panucce (F. f. P.), Pane di tritello 
e farina di granturco. 

Panzanare (Pian.), Frottolone, Ohi 
dice panzane. 

Panie, Pancia = Caccia*, Fa', la —,. 
Far pancia, Metter su pancia = Fig. 
Di muro. Spanciare. (" Panza*„) || Pan- 
ione, Pancione = Chi ha gran pancia, 
Buzione. Anche, per isch. Panie d' — 
acquate || Paniate, Spanciata, Scor- 
pacciata = ['If&aniatd] II Pani anétte, 
sm. Persona piccola e panciuta, Buz- 
2ino, " Trippetta „ || Pansaròiie, sm.. 
Sgon fiotto, specie di raviolo fritto = 
Fig. Lo stesso che Panidne nel 2o si- 
gnif. 

PA pA, voce per chiamare le anitre 
e le oche. Nana H Paparèlle, sf. Ana- 
tra = Paperottolo II Papere, sf. e Pa- 
pardae, sm. Oca |I Paparacchióne (C. 
di ».), sm. Bomberò, Babbeo, " Uccel- 
lacelo „ H Paparijd', Sguazzare a mo* 
deir oche; detto dei ragazzi quando pe- 



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^88 



pap - par 



stano r acqua dei pantani ; e della ruz- 
zola quando traversa un guazzo. 
Papaciónge (C. fr.), Bagnatelo. 
Papadarme, sm. pi. Sigaraia, ma- 
lattia delle viti. 

Papasne, Pagno che produce un li- 
vido, spec. nel viso. 

PapAmbre, Papavero comune, sai- 
vatico, Bosolacoio = Fig. Chi è gracile 
e cagionevole. E 'nu —, É gné 'nu — . 
= [Papdmhele], 

Papaittbroiie, Papavero dell' oppio. 
Paparìje (Ari), sf. Pam. Nella ma- 
niera: §td* 'm — , Stare come un papa, 
ottimamente. 

Paparftsse, sm. Babau = Per isch. 
Chi è rimbacuccato, rinfagottato. Pare 
'nw — /. Le Paparuzse, I confratelli 
delle Congregazioni = Per sim. Nuvo- 
le temporalesche. 

Paparòzze (V.), sf. Ved. in VaT« = 
Grosso nicchio bivalve. 
PapaStulle, fam. Buffone. 
Papere, sf. Òca = Anatra = Fam. 
— effeni8ce.\ E basta, Senza più, E 
addio, E festa, E 11! = Pijd* —, Indu- 
giare ; Andar per le lunghe || Paparèl- 
le. sf. Oca giovane = Anatra = Ana- 
trino, Anitròccolo. 

Papile (P.»"), Pabbele (Aq.), Luci- 
gnolo della lucerna. (" Papiro* „. Sen., 
"Papèio„. Montep., "Paplo„). 

Papille, sm. Fam. Carta scritta, 
e pr. Lettera, Documento, Plico = [Pa- 
pjelle], (Tose. fam. " Pappié „. Pakp.). 

Paplne, Spengitoio delle candele = 
Per isch. Grosso naso = [Atinóracan' 
néle], 

Papirólu (Aq.), Luminello della lu- 
cerna. Cfr. Papile. 

Papd, Papftsse, voci fanc. Babau 
= [Pape, Papòcce], 

Papòcetale, Pastocchia, Fandonia, 
Frottola. Dì' —, Sfrottolare |I 'lìlba- 
pneehM', Impastocchiare, Infinocchia- 
re, " Imbecherare „, 

Papòsee, sf. Fam. Naso grosso, ba- 
diale, Nappone. 

Papparòaze (Peic), Stroscia, Pozza, 
formata dall'acqua piovana o di neve. 
Pappe, sf. N. fanc. di Pane. Pappo 
= É — e ppane 'm6tt««e, È tutta una 
zuppa, la stessa cosa || Papparèlle, 
dim. di Pappa. Pappina || Papptfne, 
fam. Bambino grassoccio = Vezz. Per- 
sona grassa. Ciccione, Bofficione, Bam- 
bagione Il Pappar ade (At.), Pappolata. 
P' appóste, m. av. Pensatam., Con 
animo deliberato, A partito preso = 
A bone. Piòve —, Piove a bono, sodo, . 
dirottam. J* d menate — , L'ha picchia- 
to sodo, per davvero. 
Papasee, Babbuccia. 
Paputtu (Aq.), Baco dei legumi. 



Paracchiate (Pe»o.), Bastonatura. 
Cfr. Pallate, nel 2o.8Ìgnif. 
*Parasvllecbe, Panegirico. 
Paralidne, sm. Pietra da affilare, 
pr. i rasoi || ApparabnnA', Affilare. 
Detto dei rasoi. 

Parallteebe, Parlético = Tremore 
da sorpresa, paura. 

Parante, sf. Due barche da pesca' 
appaiate = Le quattro palle (còchele) e 
il pallino (òese) per giocare a bocce » 
Gioco consistente nel far cadere nna 
palla, tirata da lontano, in una di no- 
ve fossette scavate a quadrato. Vince 
il premio maggiore chi raggiunge qnel- 
la di mezzo, chiamata V dngéU jj Antico 
nome di 4, 6, 8, musicanti, i quali si 
fermavano a sonare nei crocicchi: i 
precursori delle presenti bande musi- 
cali. I principali strumenti : un violi- 
no, una violoncella, ecc. — Dim. Pa- 
raaièlle e Paranidle). 

Paraeacche, gf. Forasacco, Alopeco- 
ro pratense. 

Parate, Graticciata, fatta per pren- 
dere il pesce nel fiume. 

Parature, sf. Apparecchio. Nella 
maniera : Arefónne^ la — , Fare un ap- 
parecchio di tavola o di abbigliamento 
che poi riesce inutile. (Dal lat. Para- 
re) = [Cornatura = Pai. Interiora di 
agnello o di capretto]. 

Pare*, Parere, Sembrare = Dar bel- 
la mostra, o al contr. Come ce pare nghe 
^8tu cappUle?, Mi torna questo cappel- 
lo? Te pare brutte^ Non ti torna, Ti 
sta male = — bbUle, Avvenirsi — bbrut- 
te, Sconvenire, Disdire. 

Pareoetaldle, sf. Spazio>ell' ordito 
prodotto dalla rottura di un filo = 
[C. fr. Parchiéle], (Da raccostare al lat. 
Aperire 9). 

Parende (in molti com. della Mar- 
sica, e in alcuni del Teram. e del 
Cblet.), nel plur. Faville che schizzano 
dal fuooo. 

Parea«iéBse, sf. Parentela, Paren- 
tado, e spec. Vincolo | matrimoniale. 
JKb' je «' é mmòrte la m^Jf e ddice cK'd 
da r^ó? — /, Pur ora gli è morta la mo- 
glie e già pensa di prenderne un' altra. 
("Parentezza*„). 

Par' e «pare. Pari e caffo = [Par* 
u epare — Pese. Par* e ashjare = Plaa. 
Par' e zzébbre = T. Par' e szépere], 

Parlatòrte, sm. Per isch., la !Boo- 
ca. Té* *mbicciate Iv —, Mangia, «Ha 
le faccende a gola„. 

Parlature, sf. Dialetto. 
Parlécchie (C. fr.), Fandonia, Pan- 
zana Il Parlecchiare, Frottolone. 

Parnanze (C. ». A.), sf. Grembiale = 
Baceb. Parnanze, m. = T. Parninie, 
f. = Torr. Paranr^ende,m, = i«. 1612: 



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par - pas 



Un parinnanzi di panno di feria = Ib. 
1675: Parenanze con diversi lavori = 
Ib. 1*^1 : Parinnanzi di Uno.,, di cam- 
hraia = "Stat. aqml.„, Parananti. 

Par*««ble, Parrocchia. (Gr. Pa- 
rotXctaj II paraeelBlaBe, e meno com. 
Pftreebe, Parroco. (" Paroco*„. Gr. Pd- 
rochos). 

Parane, Comandante di barca da 
pesca. — de bbarcke = [V. Paràune], 

Paréte, Mercante di tessati, e pr. 
qnello obe va a vendere la sua merce 
nelle fiere. 

"^Paròteelie, f. pL Parotite = [*Pttr- 
rifeche], 

Parròvse, sm. Panetto tondeg^gian- 
te di granturco e tritello pei cani = 
Per sim. Mano, Piede, tondeggiante = 
[Pezzo di mattone, o pietra, ohe si fissa 
come segno a cui si tira nel gioco del 
sussi ; e il Gioco istesso = Peso. Pane 
azzimo di granturco. Se lievitato, èchia- 
naU, (Porse, "Pan rozzo„). 

*partere, sf. pi. l^e — , Le pudende. 
Parte«élle, sf. Quella giunta ohe 
si mette avanti ai legni scoi>erti per 
renderli chiusi. 

PartéBÌ«. sf. Nei canti popol., e pr. 
nelle Serenate, corrisponde alla Licen- 
za della canzone petrarchesca; e con- 
siste in un distico, di cui il secondo 
verso racchiude un' allusione laudati- 
va alla sposa o alla famiglia di lei = 
È anche il nome del Canto alla spo- 
sa nella sera che precede il di delle 
nozze. 

*Pa8aM\ intr. Com. nella maniera: 
JV pasaTiènne, Anfanare ; Andare a don- 
dolo, Girellare in qua e in là per ozio. 
""Pase^pAseole, sm. Pascolo. 
*Pa»e«pfteare, sm. Bagattella. Ud 
pijate pe' — /, Crede, che sia come bere 
un ovo, un affar facile. 

Paselie, Pasetae, voci per scacciare 
il cane, Passa!, Passa via!, Passa là. 

p Ascine, fam. Tosse affannosa jj 
Spasemate, Tossicoloso — Asmatico. 
<Cfr. " Pasmo*„, Spasimo). 

Pascle e, non com., Naséle, sf. 
Cappio. Fa' la —, Fare il cappio. Ac- 
cappiare = [V. Anche: Laccio per gli 
ucoelH e altri piccoli animali = Pai. 
Pflwe, PàsvUe = Alf. Pàsoìe], (Lat. ...-4n- 
sfUa-). 

Pasquardlle, Fantoccio = Le pa- 
squariUe de lu perséquìe, Le figurine 
della Capannuccia. [«. le MammucciUe 
de lu preaèpie; V. li PizzariUe,.,], 

Pasque, Pasqua. — r usate, Pasqua 
di rose, Pentecoste = Facce de — , Fac- 
cia bella e fresca, giovereccia || Pa- 
•quétie, sf. Epifania, Befana. 

Passatelle, sm. Miccia con cui si 
dà foco alle castagnole e sim. = Stri- 



scia di polvere per dar foco ai mor- 
taletti. Nei due signif., più com. Mi' 
ne, f. 

PasaahaUe (V., ©ri., P.). sm. Canto 
popol. per serenate, accompagnato da 
una melodia speciale. (" Passagallo„). 
Paasamane, Staggio messo a un lato 
delle scale erte per sicurezza di chi sa- 
le e scende. 

Passande, Palo lungo e sottile. 
Passapartfle, sm. Nel modo: Fa* 
*nu —, Avvertirsi l'un l'altro. Darsi 
r intesa. 

Passate, sf. pi. Nel modo : Fa* le —, 
Uscire dalla porta di una chiesa e rien- 
trarvi dopo aver girato intorno a una 
croce. Anche, intorno all'altare mag- 
giore. Si fanno, per acquistare indul- 
genze, in alcune solennità. (Pisa: "le 
Passate „). 

Passatèlle, sf. Partita a mora, o 
anche alle carte, in oui si gioca il vi- 
no. Il padrone dispone del vino. Chi è 
èotto beve a misura che comanda il 
"padrone^. Chi è lasciato a bocca asciut- 
ta, fa r olmo. Quindi, Fa*, Mannd', olme, 
Far rimanere senza bere. 

Passatóre, Coletto, specie di va- 
glio per nettare il grano tribbiato; e 
per separare la ghiaia dai ciottoli. Pel 
secondo uso, ha la forma di un piano 
inclinato e fisso. 

Passatore, Àndito. (" Passatoio* „). 
Passatore, sf. Scossa d'acqua. 
Passatasse, sm. Per isch. Gola. 
Passe, Passo == Guado. 
Passeffsére. Passawére, sm. Chi 
per mercede tragitta sulle spalle i vian- 
danti da una sponda all'altra del fiume. 
(" Passeggiero* „). = Sf. "Vettura che 
trasporta persone e corrispondenze da 
un comune all'altro in ore determinate. 
Passane, Paletto di ferro a gruc- 
cia per ficcare i maglioli nel terreno 
= Sf. Cannuccia che si conficca per 
guida là dove si ha da piantare il ma- 
gliolo II PassellA', Mettere le cannucce 
dove si ha da piantare la vigna, per 
tenere i rettifili e le debite distanze. 
(Lat. Paxillu-, « Passillo* „). 

PAwere, sm. Passera. ("Pa8sere*„, 
m.). 

Passldae, Passione = Fa' sta* a la 
—, Tenere in corda, a freno, a segno. 
Far rigare diritto. Te facce sta* jV a ' 
la —! = Parff lu haUe de la —, Esser 
rosso come un tacchino. 

Paste, sm. Pasto. Nella maniora: 
Ce facce —, È cibo di mio gusto, È la 
mia beva. E, al contr. IPn gè facce — . 
Fig. Di pers. che va, o non va, a' ver- 
si, a genio || Sf. Paste da minestra. La 
— de case, Le paste casalinghe = La 
néve 8* é mmésse *m baste, Dimoia. 



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pas -' pat 



P»it«««ére, Pasticcière = Fig^. Pa- 
■tìcciono, Cabalone, Armeggione. 

JPa»iee«ldtie, Pasticcino. 

Paftt«ffsiai««le> Mangiare, Bere, 
senza fretta, per meglio assaporare. 
Cfna 86 Is paitégge !, Oome no mangia, 
ne beve, con gpisto. Come ci si ** spac- 
chia „! Anche £Lg. Ved. P»&fre. 

Pa«t«BAS Fare il divelto. Divelta- 
re, Soassare, il terreno da piantare a 
vigna. (Lat. e it. ant. Pastinare) (| Pa- 
itenatare, sf. Il Diveltare II PAiteae, 
sm. Terreno preparato per piantarci, o 
nel quale di recente si è posta, la vi- 
gna. (Lat. Paatinum, * Pastino *„). 

Paiidre. Pastoia = Per meton. 
Collo del piede degli eqnini = Fani- 
cella di crine per chiudere le gabbie, 
spòrte, nei frantoi. [CapeezéUe], = Q-óm- 
bina, Funicella che unisce la vetta del 
correggiato col mànfano = [€aa. Sog- 
getto degl* innesti]. 

Pata«««, sf. Quantità di sangue 
rappreso, Glosso grumo. Focaccia di 
argilla mista a paglia, che serve per 
costruire le casucce di creta (pingiare), 
calcando coi piedi 1* una sull' altra = 
Spurgo, Catarro grosso. 

Paiae«li«, sf. Spreg. di grossa mo- 
neta = Bottone di osso coi buchi. Fam. 
Ne* vvale manghe 'na —!, Non vai nulla 
un fischio, una buccia di porro = Na- 
tica. (" Patacca „, Moneta di poco va- 
lore. 

Pattine, ''Pitaffio», Scrittura lun- 
ga e noiosa II Pataflndne, fam. Perso- 
na grossa, ma inetta. (" Pataffiona „, 
fam. Donna grossa e inetta). 

Patalòcche, fam. Nottolone, Pers. 
lunga lunga, che nel camminare si di- 
mena qua e là. 

Patane, Patata = Iperb. Persona 
bassa e fatticcia, Tombolotto-a = [S.* 
Eaf. Panare — Ar. Catapam\, 

Patane, sf. Yolg. Pudende femm. 
(O-r. Patdne). 

Patardcohie (€. rr.). Nel modo : CfhiàC' 
chier* e —, Parole molte ma vane. 
Chiee' é ttutte — /, Codeste son ciance. 
(Cfr. « Pateracchio „). 

Patatneelie, Uomo dì alta statu- 
ra, ma corto di mente, che camminan- 
do si dondola = Pastricciano, Minchio- 
ne, "Bel fusto !„. 

Pàtele (€all«4.), sf. Comare, Madri- 
na = H. Patine, Compare; Comare. 

Patèlle, sf. Osso, Paletta, della 
spalla = [Anche: Bòtula, Osso del gi- 
nocchio. (Lat. Patella) = T. Sf. pi. Sor- 
ta di lasagnoni grossi e corti]. 

PAtene. Yed. 'Albraienatare. 

Pàtete (P0Ét., Intr.), sm. pi. Zoc- 
coli di legno. 

Pa(«il«e«, Malaticcio = Che mo- 



stra di soffrire per scarsezza di alimen- 
ti. §ta' —. 

Pati', Patire. Ji* paté. Io patisco; 
QutUe paté. Quello patisce. Ji paté, Io- 
pativo. Pe' lu triste paté lu bbóne. Nen 
s* ahóde, se nnen ie paté, prov. = Fig. 
Paté di mane. Gioca di mano, Buba. 

Patirne (Ch.), sf. pi. Patume. JT d 
resavete le — , B.& le paturne, le bizze» 
i "cacchioni,,. 

*PataU. Nel modo: §ta' 'm —, Es- 
ser malazzato |j Colled. Agg. di pers» 
Grassa e tozza. (Lat. PattUu-). 

PatraMe, Frate dei maggiori. Bar- 
bassoro = Spreg. Frattaochione || Pa- 
traeedae, fam. Sf. Donnona. 

Patraeònae, sm. Farfalla che vive 
sulla quercia. Anche quella ohe sta 
nelle case; ne IV inverno ò irrigidita, e 
in primavera, deposte le ova, muore. 
(Cfr. "Pat resonno* „, Letargo). 

Patratèraie, Padre Etemo = Per 
isch. Pare lu — de Ggiòrge.', dioesi di 
Persona grave, contenta e sodisfatta 
= [Lu — vj'ecehie, Persona molto auto- 
revole, di scienza e di esperienza]. 

Patre, Padre = In città, dai popo- 
lani, usato, in tutti i casi, invece di 
Tate e Tata, più comuni nel contado = 
Cavalle —, StaUone = ("Stat. aqiiiL„: 
lu Patre = "Stat. mun. di V.„: Che lo 
patre sia tenuto per lo figlio, et lo pa- 
trone per lo flrarafoiwl I) PAtreme. Pè- 
treme, Mio padre j] Potrete, Tuo pa- 
dre = [*Pètrete = Torr. PJeirete = 
©rt. Pattete = V. Pètte = Pese. Po- 
trùeme, Mio padre. Patrùete, Tuo pa- 
dre]. (" Patre* „. "Patremo*„). 

Patreanòitre, il Pater noster = 
Le patrennustre de la schine, i Nodi 
della colonna vertebrale. 8' 4 jucate 
le patrennustre de la schin* a la bbonaf' 
fidate, Ha giocato quanto aveva al 
lotto. 

PatrUfe, PatrMe, Patrigno = {^Pa- 
traàje = Av. Patrìje = Cli. Patri jje 
= Pese. Patrìie = T. Patrìfje; vale 
più spesso Socero; Maire je, Patrigno]. 

Patrdae, Padrone = Patrono = H 
proprietario del podere. [8o* — , Signso- 
re; nome con cui i contadini chiama- 
no, secondo Fuso antico, il proprietario 
della terra; e rimane anche più ohe 
il nome, perchè nella mezzeria, presso 
di noi molto comune, il "patronato , e 
la " clientela „ sono tuttavia nelle re- 
lazioni tra patrone e socce] = J\\ J§ta\ 
a —, Andare Essere, al serviiio di 
qualcuno. Per isch., Andare, Essere, a 
opra nell'estate; per esprimere la lun- 
ghezza delle giornate = Nel gioco del- 
la passatUla, Quello ohe comanda il 
bere (arbiter bibendi) = Il tronco sul 
quale si fa 1* innesto = ["Stat. aquil*,, 



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pai - ped 



241 



Patrone] !| *P»trtfneie, Il tuo padrone. 
Pairtfaame, Il mio padrone. 

Patrone, sf. Padrona = Patrona = 
Mog^lie. La — me*, nel contado, Mia 
moglie = La donna ohe i>orta da man- 
giare airopre in campagna. 

P»tr«iisln«, Ventriera per metter- 
ci le cartucce. (" Patrona*,,, G-iberna). 

Pfttteita««lBe, Cóttimo, Contratto 
per lavoro a prezzo fermo. 

PikTele, Péveie n. di pera. Paolo 
= Iron. A$pitte lu corvè de scim —f, 
Lavora, Adóprati, Dio non cala dal 
cielo il panierino! = Fra^, nel ling. 
fanc, il Sonno, I pisani. É-rruvaiefra 
—, Son venuti l pisani = [«rt. Pav- 
véle]. 

P»T«re, Panra = Ch* è — f, Di che 
temi, dnbiti, sospetti ? Hajje — ca^ Te- 
mo ohe =5 [Pahure] li Dim. P»T«rèll«, 
Panretta, Panricciall ^Pahurijane, Ave- 
re degli scatti di spavento. 

P»ss#, sost. e agg. Pazzo = *8eV —, 
Impazzare, Divenir pazzo, "Dar nelle 
girelle „ = Jèrva —, Erba spontanea, 
non buona a nnlla = Fture —, Fiori 
senza odore = lYuite —,Fmtta senza 
sapore, soiooche; salvatiohe = Séggia 
—, Seggiola che tentenna = Thnbe —, 
Tempo instabile || P»ssU«, Scherzo, Ce- 
lia, Burla = JV nen diche, nen facce, 
p«? — /, O che si burla? Non scherzo. 
Non dico per chiasso = Fa* *na —, Pa- 
re uno scherzo = Fa' la —, Trastul- 
lare, pr. dei bambini. Jet* a ffa* la 
— /, Andate a trastullarvi |] PanU^t', 
Scherzare. JV pazzìje!, Io scherzo, ce- 
lio, fo per chiasso, Stém* a—f, Ma che 
si fsk a* ragazzi ? Detto a ohi prima di- 
ce, promette, una cosa, e poi disvuole, 
stintigna. Ce pazaif a ffa* e mijj* a 
6re!, Che si burla? ; fckr 6 miglia a ora ? 
ìfghe Ixk fucile n*n gè se pazzìje. Con lo 
schioppo non si scherza. Je piace de —, 
GHi piace di metter tutto in commedia. 
Ha voglia di scherzare = Tr. — le ci- 
tele, Divertire, Trastullare i bambini 
■^ [V. Pacid*] II Pamslarèil«, sm. Gio- 
cattolo, Balocco = [Salterello. Topo 
matto, specie di fuoco d*artifiziol = 
Agg. Facile a scherzare, a celiare, Bur- 
lone, Sollazzevole, Capo ameno || P»s- 
mòteelie. Che ha del matto, Pazzesco, 
Lunatico. 

P«*, P' *Pre, Per = Pe* lu menV, 
ve*, Quanto a venire, verrà. *Pe* lu rie- 
eh*, é rricchet Quanto a essere, è ricco 
= Pe* cqueSte, Pe* cquésse. Per qnesto. 
Perciò = Da pre èsse. Da sé = Per cau- 
sa, Per via. Se ne vó jV pe* tti, Vuole 
andarsene per via di te, perchè non è 
in buoni termini con te = Per euf. Ped, 

Pecazzerijd* (C. fr., Cast. C), Giran- 
dolare, Andar gironi, a dóndolo. 



Fècce (Ari). Nel modo iron. PÌJJete 
*S8U — /, Bel "trucco,, !, Credevi di ave- 
re il fatto tuo, e sei rimasto deluso. 
(Basso lat. Petium, Pezzo). 

Pé««lil«, Chiazza = Técoola, Pic- 
cola macchia il Pe«etelA*, Picchiolare || 
Pleelilat«, Chiazzato ; Picchiolato || 
np^eétklé.* impers. Il riapparire qua e 
là della terra quando la neve si scio- 
glie. Cfuniènz* a — . Spécchie. 

P«* eedleelie, m. av. Coricato. 

Peccólle (Pasl.), agg. Piccolo. 

Peccónelim, Kos.), sm. PI. Peccune, 
Pnnteroli, Farfallini del grano. 

Pe«eaaA\ Intaccare il lastricato 
per evitare lo sdrucciolo. 

Peelaa, Pulcino = Nel pi. Fig. Ban- 
toli catarrali. Té' le —, *^B.a una pen- 
tola al petto „ = [Oapunare, sf. Fam. 
Bantoli]. (Pist. « Fucino „, Pulcino. "Pu- 
cinaian. Catarro). 

Pecéee, Piccoso, Puntiglioso. 

P«eòss#, Laico neirordine dei oap- 
puccini e dei minori. 

Pée«to, fPece. Più oom«. Sostanza 
simile alla pece. (• Pegola* „). 

P«a««««irUe, Ipocondria (1 P»e«a- 
drds«, Ap»ee«ii«irffte, Ipooondrico [| 
App«e««drlr»l, Immalinconire. 

*Pee«r«l\ G-uardare attentamente. 
Fissare. Pecure!, Guarda, Mira! Té* -^ 
la tpéee, A li a rimirare la sposa = 
ye^iùne le pecuréjje cchiù, Nessuno lo 
guarda (lo tien di conto; l'accudisce) 
più. (Lat. *Per'Curare). 

*Pe«ifcre, sf. Attenzione. Nel modo : 
Ten^ a — , o Fa* —, Por mente. Bada- 
re. Ti a —I, Bada, Poni mente. N*n g 
'i- àjje fatte —, Non ci ho guardato, 
badato. 

Pèeare, Pecora. Le pècura mf, Le 
mie pecore. ["Bagl. di ».„: ...oZ ca^ 
pitulo delle pecura] = All' ùteme s'are- 
cónde le — /, Bidè bene chi ride l' ultì- 
timo, Il corto rimane da piede = La 
pleura cambanare, la Guìdaiola. Fig. Il 
Caporione = [Pijjd* 'na — , « Pigliar la 
monna „, Ubriacarsi = I pastorelli a 
ciascuna pecora sogliono dare un no- 
n^e, che ha relazione con qualche par- 
ticolarità che scorgono nella forma o 
nel colorito dell'animale, o è di loro 
genio. Fra tanti: ViciarìXle (Bigotta). 
CódaUònghe (Coda-lunga), Carevunllle 
(Carbonella), MaciarlUe (Massarella?), 
Palmaróee, MarcheaéUe. E per indicare 
gli agnelli, Lu fljje de — , La fljje de 
— ] Il Peeurare, Pecoraio ~ [" Bagl. di 
S. „: ...al pecurare che guarda dette pe- 
cure] Il Pe«aréffae, agg. e sost. Odor di 
pecora = [Pecurine], 

Ped., per euf., Per. *Na lire — «»e,. 
Una lira per uno. JV — acque, Anda- 
re per acqua. A ppide, A ppanza, — è- 



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Godale 



242 



ped - pel 



rie, A piedi, A pancia, per aria. Ha da 
partì' — A8Ì8e, Ha da partire per As- 
8Ì8Ì = [T. Pidicclucòf Per qua. Pidt«- 
tete. Per costà. PidiUece,^ Per là = «. 
É remenute da^ acque f, £ tornata dal- 
Tattinger l'acqua?]. 

p»dil««iBl«, sf. Nel pi. Calcele del 
telaio ; Pedali dell'organo e del piano- 
forte. 

P«dàìne, Zoppina» malattia delle be- 
stie bovine. 

Pedaline, Peiallae, sm. Soletta 
della calza, Pedule = [Calzerotto]. 

Pedaae, Pedana = Per sim. Pan- 
zana, Zàcchera in fondo al vestito. 

Pedar^ (A.), Arbusto, speoialm. di 
quercia. Anche nello Stai, mun, di A., 
cap. 272. 

Pedate, sf. Modo di camminare, Cam- 
minatura. ArechenóBC -e- ala—, Bico- 
noscere dal modo in cui si sente cam- 
minare. 

Pe' ddevln^M, m. av. Ottimamen- 
te, Per bene, "A quel Dio„. 

Péde, Péie, Piede. PI. Pide, Pite = 
àta* male 'm òtte, Esser tra letto e lefr- 
tuooio. IPn d remésse péd* a la l^ije, È 
sempre malazzato, È tuttora convale- 
scente = Fig. OuUù te fa mStte^ lu — 
picMelf Quello ti farà stare a segno, sa- 
rà il caso tuo = èteréP le pite, " Tirar 
le gambe „, Dare i tratti, Morire = 8e 
scappe le pit\ a pp'ètrete!. Se tuo padre 
morisse^ = E ccóse che »'n d — da ca- 
mene^, l'È cosa ohe non sta, non va; 
stranissima, ''che non ha babbo né 
mamma „ = [TJejje — /, Pedinalo = JV 
a lu péd* a lu péie, Seguire da presso. 
Star sempre dietro ad uno] = G-amba 
della tavola, della seggiola = Pianta; 
Cesto. *Nu — de ^nzalate, de cavale. Un 
cesto d'insalata, di cavolo = Albero da 
frutto. *Nu — de fìcure, Un fico. Tré 
ppite de live, Tre ulivi || Dim. Pedaoee, 
Piedino li Aocr. Pedone, Piedone, "Piò- 
ta„||A —, D» — . Appiedi, Appiè; In 
fondo, Nella parte più bassa || A — , A 
la — , A piedi. Camminando, "Scarpa 
scarpa,,. 

l'Pedeoasne, sf. pi. Badici, Falde, 
del monte = Per isch. S* d recagnate 
le — , Ha rinnovato le scarpe, calzato 
scarpe nuove. 

Pèdeche (P.), sf. Laccio, Insidia. Nel- 
la maniera: Tajjd* la —, Bompere la 
malia. (Lat. Pedica-. " Piedioa* „) || P«- 
decaràune (T.). Nastro col quale le con- 
tadine solevano avvolgere le trecce. 

Pedecélle, Piccolo foruncolo. (Lat, 
PediceUu'. " Pedioòllo*„, Baoolino). 

Pedeehljd', Pedinare = Sgambetta- 
re, Dimenar le gambe. 

Pedeedne, Peteetfne, sm. Pedale 
dell'albero = Badice maestra = Sag- 



ginale, Fusto del granturco = Il punto 
in cui le donne legano i capelli che 
formano il più grosso lucignolo = [I- 
noltre: Feccia dell'olio = Nel 3o signif., 
O. Strusciéne. Man., Scarduzze. Moni., 
Pe»e., Stammucche], 

Pedensènde, Fondamento. Scavd* 
lu, ole — .C^ Pedamento* „) || Pedenien- 
dd', Basare =: Bifl. Fig. La mmalatìje 
«' é ppedemendate. Il male ha messo ra- 
dici, ò invecchiato. 

Pedone, Pèiene, Pènero. (Lucch. 
«Pèdano-a„). 

Pédete, Pétete, Peto = [Pai. Pit- 
tete] Il Pedetare, Peietaro, sf. Frig- 
giculo, specie di chiocciola. Meno volg., 
CandarìUe = [Ort. Pedetale = Man. 
Feiune, sm. pi.] |I Si»edetd', Speteid', 
Speteziiare, Trar peti. 

Pedine, sf. Modo svelto e leggiero di 
camminare. Té* 'na — /. (In Toscana, 
" Andar di pedina „ dioesi delle stame 
e delle quaglie quando vanno a passi 
corti e lesti per terra senza spiccare 
il volo). 

PeddeelBle, Pidòcchio ^. Fig. — ar- 
bevate, Pidocchio riunto, ViUan rifatto. 

Peddne, Piedone = Chi è lento nel 
camminare = Chi lavora alla stracca, 
Cempennone. 

Pedneeo, sm. Vano angolare sul ri- 
casco della volta, con bòdola a paro 
del pavimento, usato per riporvi cene- 
re, carbone e, in qualche luogo, anche 
grano = [Pai. Banarjfejje. quasi, pio- 
colo Granaio]. 

Péffao, Pegno = [Pai. Pigne = Can. 
Pénghe, Pegno. Spengd\ Spegnare, Le- 
var di pegno = "Stat. mun. di T.„: 
Di chi ha pengora in mane del Sindico]. 

P^iJo, Pèggio ; Peggiore. Più volg., 
Cchiù — . = [*PJeJje]. 

Pold', Pelare = Dì'liquido o vivan- 
da caldissima, dioesi che pile (sbuccia) 
la léngue = Brucare. 

*Pe' 1' amore, Per cagion, Per via, 
Perchè. N^n é mmenute — ca piuvévt. 
Non è venuto perchè pioveva. 

Pelate, n. di pers. Pilato = Pare 
la s^rve de — , pLicesi di Donna sciatta 
e brutta = E cche é 'stu lamlnde de —f, 
Ma ohe è questo lamentio? Detto spec 
dei bambini frignoni = Se magnarrS 
Pónze, Sottopóne* e —, È uno "strip- 
pone „, una goletta ! 

Pélo, Pelo — Infiammazione deUe 
mammelle, che suol venire alle puer- 
pere = [Pai. Pile — Av. Pije\. 

Peldide, Puléggio = tl^^n^*» ^^^' 
ne, sf., Pìdjere = Mlffl. Pùléjje]. (Lat- 
Puleium), 

Pelélle, dim. di Pelo. Pelolino, Pe- 
luzzo = Nel pi. PeltUe, Fig. Pretesti, 
Attaccàgnoli, Cavilli^ Jt' truuìnne U 



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pel - per 



2^ 



—, Cercare il nodo nel giunco, cinque 
piedi al montone, Trovar da apporre 
al Credo. [A.r. Ciapilley Cavillo]. 

PeUrajje (Ari), Pelo ruvido, ispido, 
pr. di chi patisce la fame o il freddo 
= ©. PeXerame, 

^Peline, sf. Pelame. 

Pell»nse. sf. Parte di pelle stacca- 
ta = Carne visza, sottile, di animale 
macellato, •* Pellètica „. 

rftlle. Pelle = Volg. ÉwpèUa fatte, 
È di salute compromessa ; E spacciato 
= Té* *na pèUa *ngòlle, Ha un omicidio 
sulPanima = Imbriacatura. Té' 'na —, 
§ta fighe *na —!, Ha preso una " cotta „, 
Ha una " stoppa „!, "È in bemecohe„ 
= Volg. Copula. 

Pel]e«elarse, P«lllo«lt»r»e, Azzuf- 
farsi, pr. dei cani, Spelliooiarsi. 

P«Ile«eltf ne, Q-iubbone di pelle usa- 
to dai pastori = Pig. Farse, Teni*, 
'nu —, Fare una camiciata, una gran 
sudata ; Prendere un' infradiciata, mol- 
f acqua addosso = [T. PélliccSf sf. For- 
te sudata]. 

P«ll«irdiie, Poltrone, Poltron clone 
=» Dondolone, Scansafatiche, Sbuccio- 
ne = [SptUdrone, Poltrone. Spudutrine, 
Sbuccione]. 

pelli««e, sf. Contesa, Bisticcio = 
Baruffa, Barabuffa. 

Pellicce (T.). sf. Cola (e Colo), arne- 
se per colare la calcina = Car., Cast. 
€., sm. Vaglio fine = Man. PuUicce, 
Piccolo vaglio. 

Pelllne, agg. e sost. Di corta vista. 

PeUinet agg. di Argilla. Sterile, Inet- 
ta alla coltura. Cerr etana —, Argilla 
pollina. 

PéUìnìe (Pai.), sf. Malattia del ret- 
to nelle bestie bovine. 

*P«lastfne, *Pelenstfiie, Polmone. 

Pelaeelie, Parrucca- = Fig. Sbor- 
nia. (Sen. "Perrucoan, Porte imbria- 
catura). 

P«' la prèste, m. av. Presto, Fra 
poco. 

Penarsi, Darsi pena. N^n de — /, 
Non stare in pena, Non rammaricarti 
= Confondersi, Darsi briga o pensiero. 

Pènde, sm. Costura della calza, for- 
mata da rovescini. 

Pende«òite, per isch. Salita. 

Pèoele, Penzolo, di uva e sim. Più 
com., Appèse, f. || Penatine, sm. Gros- 
so contrappeso di pietra per abbassare 
ra leva dello strettoio. 
'^'Peneiirae', Pentirsi. 

Pénce, Tégolo =3 Per sim. Mesen- 
tèrio del maiale = [Per isch. O-ran na- 
so Il Lino scadente, che non si svelle e 
rimane nel campo || Cta. Asserella sca- 
nalata, per stropicciarci i panni lini 
tolti dal bucato =s [T. Pénghe^ Tegolo 



= Pai., »., Pinghe = «Stat. mun. di T.„, 
Pinzius], 

Pénghe, sf. Pezzo di tegolo, di mat- 
tone. Coccio, Pezzo di vaso rotto. 

*PeanilzBere, Palpebra; Palpebre. 

Pènne, Penna =s Fam. Carlino (42 
centesimi) = [N. di com. e di contra- 
de = A^. La Pènna, la parte maritti- 
ma del Teramano : ager pinneTtsis, ne' 
Vestini, il cui luogo principale era Pen- 
ne]. 

Pènne', Pèndere. 

Pennecbne (T.). Chi va a starsene 
lungamente in casa o sotto le finestre 
della sua bella. (Cfr. *" Pendere dal lab- 
bro, dal viso, dal cenno „ ecc.). 

Pannine, m., Pennarole, f. Bocciòlo 
per tenerci le penne da scrivere. 

Permizze (T.), sf. pi. Doghe laterali 
del fondo di botte o tino. 

Penid', Pensare = Mìtteje nóme IPn 
gè —!, " Fanne il pianto „, Reputalo per- 
duto; "Sputane la voglia^, Levane il 
il pensiero. 

Panière (Man.), sm. Maglietta di 
nastro per sostenere la rocca alla spal- 
la della filatrice. (Pist. *< Pensièro „). 

Peparfille, Peperone. 

Pepécchie (Se.), Fagiolo secco. 

Pèpedlnle, Peperone piccolo e pic- 
cante. (♦Pepe d' India). 

Pepèffne, Capézzolo = [C. ». A. Pu- 
pigne » T. Pepigne, f. — Pese., At. 
Pizze]. 

PeplBsere, sf. Clarinetto rusticale 
= Becco del clarinetto. 

Pèppe. abbr. di Giuseppe, " Beppe „. 

Peragne, fam. Sbòrnia. 

Perasse, Pero salvatico. 

Perealle, sf. Percalle, m. (Fr. Per- 
cale, f.). 

Peretfebe. Ved. Preedeiie. 

Perdere, Perdita, Scapito. Nella 
maniera : Addò e* é gguite, n'n g' é —, 
Dove e* è gusto non e' è danno = [Per- 
djere]. (Cfr. "Pentére*„), 

Perdeaènnele, Pardesènnele, 
Perdnaènnele , Prezzémolo = Pare 
die tté' wénne* lu — !, (o, Vosse de le sen- 
de mlrtere); detto di chi nel vendere 
rosicchia nel peso o scarseggia nella 
misura = [Petresìnele = C. ». A. Per- 
teaénele = s. Perdeaìmmele = Pas. Per- 
deaémmero = Aq. Erbétta = Ort. Pe- 
troaémolo, casato]. 

Perdetdre, agg. di cosa. Facile a 
perdesi, Che facilm. va perduta. Lu 
ran* é rróhba — , Il grano (quando la 
messe è matura) è soggetto a perdersi. 

Pére. sm. Pero-a = \^Pà%re = s.* 
Enf., Cel. Pire = Aq. Piru], 

Pèrle, Pèrne, Perla = Macchia 
bianca nella cornea. 

PerUaad'f Scottare con acqua bollen- 



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244 



per - pei 



lente le eartiì Tire » AmoL PtrUme!, 
Hft im» febbre ardente. 

PerUme (p.**) sf. Paoodi cane cotta 
tra la brace. 

♦^• ■■ <ee % Nuocere, Xòeere. 
*Ptrtmmt0m^, Kominare = Far men- 
skme dì alcuno.' 8* pernòwteme, É per- 
sona di grido. IPn iepemòwune, S per* 
sona oeenra, ignota. 

*r9wmmÈiiL\ Kotare, OMerrare. ^it 
g -<• iKfJe pmtuU — ntèmde, Non ci ho 
potuto scorgere nulla. 

Pf iiiaae, sm. Piccola e corta spiga 
di grantnoo = Cilindro fecale = Per 
iscli. Persona di bassa statura = [Per- 
ròzue e VerròaU], Cfir. Pire. 

*rené«Ie, *Pi »—<<■■«, Presèpio, 
Oapannnceia = [Preaèpi.']. 

Basciugare = P. 
Fig: Corto a quattrini. 
*PBnmlmte, avr. Solamente. Ce itave 
~ ètte. Cera solam. lui. 

P e rt eea r e, s£. Aratro grande usato 
pei rinnorL 

F >e r t4 — , s£. Occhièllo = [rai^. Ber- 
<0M] U nert«a«, Pertugio, Foro = [Ari, 
Bertuge], (Lat. Pi6riw«««;. 

Ptneeke, ^Pr«aMek«, sm. Pèsòo; 
Pèsca spiccace, spicca. 

Piersi, avT. Fino; Anche. 
Pese»re, s£., fiume. Il Pescara. 
*PeMeaHre, Porcastro. 
IPéeee, Pesce. PL PiMce =[€.«.». 
La Péace] \l Diacciòle = [Piseiaìòeche = 
A«. CànnèlóUu \\ Sf. Polpaccio della gam- 
ba = Pezzo di baccalà (i Dim. PeaeeMl- 
le, Pesciolino. C^ Pe80ìatello„) |] Peeel»- 
rU«, Pescheria. 

Péielile, PéSebe, sm. Toppa, Ser- 
ratura fatta d' una piastra di ferro con 
ingegni = [PJeschie]. (Sen. " Peschio „ e 
"Pestio^, Chiavistello). 

Fésco e Péichio, Pescalo, Peschiólo, 
Peschioli, Pischiéti, PischianteUa, Pe- 
schiamèdica, Peschiagnòzzo, Pescecupo, 
Pescefrdcido, Pescara, nomi di contr. 
in molti com. di qnesto Circondario. 

PesedJJ«, Pozza d'acqua, Stròscia = 
[Peseujje = T. Pescòjje = Pese. Pescél- 
U\. 

Pescrd, Pescràje (Peti., »«.), Doman 
l'altro. 

Pése^ sm. Quantità di cilindri di 
lana, legati nel mezzo a mo' di nappa. 
*Nu — de lane — (».• Eaf. Pise], (Lat. 
Pensum)\\St Pesatura, Il Pesare. Fa* 
la --, {*" Pe8a*„). 

Pesete, agg. Pénsile. Nei modi: SSC' 
chie pisele, Oreochì eretti, atteggiati ad 
ascoltare. Fède —, Pronto a camminare. 

Menéitra , Erbe non molto cotte 

= In forza di aw. Pijd', Prender di 
soppeso Alzar da terra. Bta* *m —, Star 
penzoloni. Stanzia 'w — -, Stanza al pri- 



mo, secondo, piano = [Sm. Piano della 
casa. Ost* a ddm* pisele. Casa a due pia- 
ni]- 

PiesaHltf. Yed. gpeselU<*. 

Peaélle, Pisèllo = [Pestile = A«. Pù- 
e^U], 

*Peall]«, BusillL Ajicche Ha lu —, 
Qui è la difficoltà. Qui giace Nocco = 
Nel gergo, Danaro. OmllU té* lu —. 

P es tfg e. sm. Oravessa. — de cape, 
Caparràna, Aceapaooiatura = Nel pi. 
Peture, Qra treic , Imposte, Balzelli, 
Tasse. Anche, *Bwei«i-e e *'Mfmbesetur6. 

P^ettf*, Pestare = Pigiare l'uva. As- 
soL i>ifa»a«e se iMtte, Domani si pigia 
= — Tiiee, Ammostare. 

Pemdare, agg. Di Stansa. Superiore 
al piante r reno. 

P e to eec, sf. Pesao, Brano ; e spec. 
Straccio = [Cast. €. Q-rosso posso di 
carne, di pane, e sim. (Forma spreg. 
del basso lat. PeUum; ovvero dal gr. 
PiUdkianf). 

Petaeelaae, bosco, Petaodato. 

PeiaeeKl», sf. Tussillaggine, Fàr- 
fara =r [Còppe, pL Càoppe = Palamk. 
Prbteme, sm.; pL Prfetene = T*rr. Ógna 
cavaUine = MUri. PambanHU = T. Tue- 
eéUagge = A«. FarfareOa, (* Petaoduo- 

Fetar4le (V.), Ordigno per prendere 
il pesce vicino al lido. Lo stesso ohe 
Trml»ktfeefei«, ved. Cfr. Pe«err«lle. 

Pvtarre (KlpaM.), sf. Vaso di terrs 
cotta per conservare oUo, frutte sotto 
l'aceto ecc. (Or. Pìihdrion). 

PetaaalMe, st Specie di uccelletto 
che nidifica presto = Fig. Personcina 
piccola e vivace, Scricciolo. 

Petéeale, agg. Di Donna. Pettégo- 
la il Petee«léae, Noioso^ Uggioso = So- 
fistico, Minuzioso = Meticoloso || Pete- 
ealarUe, sf. Com. nel pL Pettegolata, 
Pettegolezéo. 

Peierrélle, sf . Stiaccia, Ordigno per 
prendere gli nooelli = [C. fir.. Trappo- 
la = Ari, PetarrìUe, Casa cadente che 
al primo urto può rovinare]. 

Petarrtfaee, Pettirosso = [Ari, Fa- 
tarròsce], 

Peteetfne Ved. Pedee^ne. 

Petèrtere (eaap«i.), sm. pi. Corian- 
dolo = A«. PitartÓla. 

*Pet^ve]e, Pietoso, Compassionevo- 
le. Ved. Plie« 

Petind (».), Pipita, Pellicola staccata 
dalla carne vicino all'unghia. 

Petltte, sm. Fam. Boccale girando 
= Aveza —, ca lu vine va deritte !, detto 
per isch. a chi cionca = [" Stat. mun. 
dì T. Che li Tiostelani tengano li vasi 
(misure dette petioii, mezzi petioti eco.) 
justi et sigillati sopra e sotto = " Stat. 
mnn. di A. „: Quicumque vinum vendere 



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pet - pia 



245 



voluerit... vendat minutatim ut luhet 
ad petitam = " Bagl. di ». „: Ohe ntdlo 
tavernaro óho»tulano . . . non debbiano,., 
toUere dal venditore . ,*più de uno quat- 
trino per petitto]. 

lPei^««l»e, PÌDEOchero-a. 

Petóne (nel contado di T.), Tacchino 
= €»•(• C. Pecóne. 

Pétre, n. di pers. Pietro = Egnéla 
mamme de aam —, È donna avarisslma, 
ohe " non darebbe un Cristo a baciare „ 
= [PSetre = » » Kaf. Pitre]. 

P«tr*ae«be, ag^g. Ojje —, Petrolio 
= [Due fontane di olio petronico. Al- 
berti, "■ Descrittione di tutta Italia „, 
pag. 504 =r Nella riva sinietra di Ater- 
no ai sono trovate ecaturipini di olio pe- 
tronico, BoMAiri:L.i:ii, " Antichità frenta- 
ne„, Tomo I, pag. 45]. 

l*eMA', Dipingere = P. pass. Pett»- 
te, Dipinto. (« Pitto*„). 

Pfttte, Petto = Pig. Strétte de —, 
Avaro, * Largo come una pina verde „ 
=■ A — ^, m. av. A carico, Per conto, A 
rischio e pericolo. 

Pét(e]«, sf. Sfoglia, Falda sottilis- 
ma di pasta, di cui si fanno traglierl- 
ni, lasagne ecc. = Falda di lana, che 
poi si riduce a cilindri per filarla = 
Pezzo di cotica erbosa = Brachetta, 
" Toppa „ = [Oltre ai due primi signif. : 
Lembo di camicia che esce dallo spa- 
rato dei calzoni dei fanciulli. Anche, 
e più com., Pannèlle, ved. = Per isch.. 
Le pettéle, I rai£zi = V. Péttéle, sf. pL 
Donne plebee, Ciane] || P«tft«ld«e, 
spreg. di Bambino. Marmocchio, Moc- 
eione, Moccolone || Péttele,PetteléUe, Pet- 
tine, sf. Infilzata di fichi secchi, fatta 
con fuscelli, in forma di un pezzo di 
nastro o di un pettino = Or*., V. Péttele 
de nòcca , Pane schiacciato di sanza. 
yed.Se4^Ppele] || Petftelanffille,Strac- 
cione; "Sbraculato„. Com. nella manie- 
rar—e ccumhagne, Società di miserabili. 

Pettellat«, Peti«rIaAe. sf. Il seno 
della camicia tra il collo e la cintola, 
Senata = Quanta roba può capire in 
quello spazio = [Petterate], 

Pètt«n«, Pettine = [Ari, Nel pi. 
Pjettene, fig. Pretesti, Cavilli] || P«U«- 
B«s«e, gf. Pettine già usato dalle don- 
ne per fermare le trecce o piuttosto 
per ornamento. 

Pettenleelile» Pettignone, Pube = 
[Pettenare]. 

Petterate. Yed. PefttelWaie. 

Pettine, Pettorina || Infilzata di fichi 
secchi a forma di pettorina = Aft. Se 
ha forma di rettangolo, Qratllle, sf. ; se 
triangolare, Crucce, sm. 

Petali*, Annoiare, Seccare i| Peta- 
lande, Seccante; Pigolone. 

PetttZare (Torr.), Lattuga spontanea. 



Pezéclie (e. fir.). Petulante; Uggioso. 

P«aélle, Marza, Mazza da innestare 
= [PtaiéUe, PuUzélle = V. BuziìUe = 
Pese. PuzéUe], (Forma dim. di PuUu-). 

Pezzàcchie (Pai.), Cornacchia. 

Pemsafte, sf . Pezzo piuttosto grande ; 
Quanto un pezzo. ^Na — de carne, de 
tèrre. 

Pèsse, Pezzo = —d* òpere, Imposta, 
di uscio, finestra ecc. Nel pi., Impo- 
stame, Affissi, Tutto il lavoro di legna- 
me d' una fabbrica = Appezzamento, 
di terra |) Sf. Pezza = Toppa. Fig. Mét- 
te' *na pìzz* a cculore. Metterci una top- 
pa, Bimediare a uno sconcio ; Giustifi- 
care il mal detto o il mal fatto = Iron. 
BbÓna —!, Cattivo, Brutto coso, Tocco 
di birbone = 'Na — de cìtele !, Un pez- 
zo. Un tocco, di bambina. *Na — de cu- 
rane!, Una coronciona. 

Pessélle, sf. Specie di cialda. Lu 
ferra de la — , La stampa a forbici con 
la quale si dà la forma e in cui vien 
cotta la cialda = [Pezzélle, Ci(ifnbìUa]. 

Pazzendd*, spreg. Andare in cerca da 
questo o quello di qualcosa di cui si 
ha bisogno 11 PesseadarUe, sf. Povera- 
glia = Cosa da povero. Una miseria = 
Più com. nelle maniere : Jì* 'm —, Im- 
poverire; Jfannd* —, Far divenire po- 
vero. 

Pezzuche, Bastoncello acuminato da 
un' estremità = [V. Fondo della cister- 
na. Yed. PlsseeòUe]. 

Pemsato. Yed. Plsse. 

Piaeé', *Praoé», Piacere = Te pia- 
céaaa 9, Q-radiresti?, modo cortese di of- 
frire qualcosa, e d' invitare a prenderla. 
Affine al tose. " Si abbellisca. Si abbel- 
lisca pure ! „ = [A. Place'], 

Pldffite', *Prasae, Piangere^: [Pai. 
Piagne' = Fr. Chidgna'] Il Planile, sf. 
Sfogo di pianto. Faraa 'na —, Dare in 
pianto. Piangere lungam. 

Piagnecule, Piagnucolone , Belone, 
Frignone ; detto dei bambini = T. Pia- 
gneplzze = p. Sf. La Piagnecule, per 
isch., Quel canto flebile che s' intona 
nel momento che la sposa si divide dai 
genitori. 

Plasna^. Lo stesso che PiagneziiU 
nel 1* signif. = Dei bambini. Fa' lu —, 
Frignare = Fig. Stélle —, é aaégne d' 
ac^ud, prov. Stelle appannate, pioggia 
vicina. 

Plana-manrldre. La —, Lo Stato 
maggiore ; e, per estens., I capi, I più 
autorevoli. 

Plaade, sf. Palmo della mano. 
Plaadlne, «Prandlme, sf.pl. Pian- 
ticine d'ortaggio da trasporre = Posti- 
mi = [A. Plandime]. 

Plaaddne, Piantone d'ulivo = 
[♦Pratiione, *Pranzàuné\. 



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pia - plg 



PlAMe, agg. Piano. A lec* arefd —, 
Qtd il saolo pianeggia = Sf. Pianura 
= [*Prane = ral. Piane] \\ Dim. «•- 
nétte, sf. Pianale, Bipiano = C.fir. 
Pragnòtte]. 

Piane, Pialla = [P»l., A. Piane]. 
(Lat. Plana-) \\ Dim. Planoase, yed. 

PlABéte, «Praaéte, sf. Fig. Orosco- 
po; Destino. Lègge* la —, Tirar V oro- 
scopo. J? 2a — me*.', É il mio destino, 
È fatale per me ! = [*Prandite], (** Pia- 
neta „, sf., è anche idiot. tose). 

PUlnvIie, *Pransbe, Pietra larga, 
pianeggiante e poco spessa, Lastra, La- 
strone = [Dim. Pianghétte, Piangìile] \\ 
Plaaffate, *Pransate, Pavimento. Im- 
piantito ;| Plaavaièlle, dim. di Plaa- 
sate = Pianerottolo sulla scala ester- 
na. (Da Piangere), 

Plaaòsse, sm. Dim. di Piane, Pial- 
la. Pialletto = [T. Pianucce, sf. — C. 
m.A.Pianòzze,af.] || ApplanasBiC, Pial- 
lare. Anche, Spiana'. 

*Piàichie, Piastra, Lastra di ferro su 
cui sono inchiodati gringeg^ni della 
toppa. 

Plaitre, Piastra =Le — de la porte, 
Le Bandelle dell'uscio. 

*PlatA, Pietà. (« Piatà*„) || Piatta- 
ie, Pietanza. 

Piatele, Piatene (Cast. C), sf. Vas- 
soio, per lo più di legno, sul quale si 
mondano le biade e sim. = Piatto di 
rame, con manico di ferro, per raccat- 
tare l'olio nei frantoi. [Ar. Pràtele], 
(<3-r. Plàthanon). 

Piatte, *Pratte, Piatto = Fa* le —, 
Bigovernare = [Pai. Piatte] \\ Piatta- 
re, sm. Piattaia, Bastrelliera = [An- 
che, Scudellare, sm.]. 

Piasse, 'i'Pa'asse, Piazza, che nel no- 
stro uso è anche sin. di Mercato = Ved. 
liètte = [Pai. Piazze] || Plassére, Chi 
riscote la tassa dai rivenditori che oc- 
cupano un posto in piazza = [Pìazzj'ere, 
Fiazzaiolo, Ohi sbraita e fa scenate 
plebee] il Plassate, sf. Strada principa- 
le della città, 'ètafenèitr* arrise 'i- a 
la —, ...dà sulla strada. Apprime ae de- 
ce le — ; mo' V éme dice le Curze, 

Picee, sm. Picca, Puntiglio = Ca- 
villo, Pretesto. Ne* jjV truuènne —!, 
Non cavillare. Stai nei termini ! = Con- 
tesa pettegola, Battibecco,. Gara. Ha 
V óme fatte *nu — , Si sono bisticciati, 
piccheggiati = Briga, Bega, Impiccio 
= Noia, Fastidio. Me dd—. Mi dà noia, 
M' inquieta. Dd' de— a une, Molestar-, 
lo ; Provocarlo = [T. Dd* de picce, Dar 
sotto, Consumare tutto] il Pleel4lse, 
Puntiglioso; Cavilloso; Garoso; Noio- 
so ; Dispettoso || PleelJA', intr. Fare il 
puntiglioso = Cavillare = Altercare, 
Piccarsi, Piccheggiarsi, Bisticciarsi = 



Bifl. Nella maniera: Sènie chette pic- 
ce!. Senza ohe tu cavilli. 

*Pleeellate, «TaeeeUate, Buccel- 
lato. In città, ora, TaraUe, 

Pleeeallle-aUiae-rllle, agg. Picco- 
lo, Piccino il Pleeerllle, sm. Piccino, 
Bambino || Appleeerelil'-nelll'-mea- 
nl'. Appiccinire. 

Pleeiie, Becco, rostro degli uccelli 
= Beccuccio di alcuni vasi = Punta a 
forma di becco |! Peeeil*, Beccare. 

Pleebe, sf. N. fané, del Pene. (Il 
"Pipi^. Fawf.) = [Pooo. Nella manie- 
ra : Ogne ppicca jóve, Ogni poco giova. 
Ogni prun fa siepe]. 

Picchie (T.), sm. Lamentio il Pìcchj*, 
Lamentarsi, Nicchiare li P2CcAine^ Pie- 
chiùse, Ohi, Che, sempre si lamenta. 

Pleeldae, sm. Piccione-a = Vezz. di 
Bambino. 

Plebe, Gazza = Fig. Pica marzie, 
Pers. garrula. Ciarliero = Carta cand' 
e ppica sène. Carta canta e villan dor- 
me = Pijd* *na —, " Pigliar la monna „, 
Ubriacarsi =[Pic/te (Man.), anche: Fa- 
me] il '91 beearse, fam. Imbriacarsi. 

PigiUe. vezz. di Bambino. Ora, non 
com. (Lat. Pisinnu-). 

Picuta (A«.), agg. Di Donna. Ciar- 
liera. 

PleeK', PJe<», *Pree*', Piegare = 
[Pai., S.^ Ear., A. Plecd*] || Piéebe, 
Pièga = Bimboccatura del lenzolo. Fa* 
la — a lu lenzóle, Bimboccare il... Il 
Pieedae, aocr. di Piega = Bàstia. 

Plénse, *Préme, Pièna. Lu fium* d 
'ccéte la —, C* ò la piena nel fiume, Il 
fiume è grosso, ingrossato. Se l* d pur- 
tate la — , È stato portato via, travolto, 
dalla fiumana. 

Piène, *Préne agg. Pièno, contr. 
di Vuoto = Grasso, Pingue. É — , §ta 
—, È grasso = Delle granella. Maturo. 
Lu *ran* é —, Il grano è maturo = [Pai. 
Piène]. Ved. Préne. 

Planate, sf. Péntola = Cotto di le- 
gumi. Métte* la — , Fare un cotto di le- 
gumi. N*n gè vaJJ* apprìaa* ale — , Coi 
legumi non me la dico = Fig. Di fa- 
miglia, ufi^io pubblico e sim., dove non 
ci sia né capo uè coda, dioesi: Pare la 
— de lu prime de magge, È un panico- 
laio= [«lai. Pigne] || Planatene, Pen- 
toletta, Pentolina = Per isoh. Arevu- 
nt* le — , Accozzare i pentolini. Met- 
tere insieme quel ohe ciascuno aveva 
preparato per sé e fare tavola comune 
Il Plffnatare, Pentolaio, Cocciaio. (" Pi- 
gnatta*n. Sen. "Pignatta, Pignatte. Pi- 
gnattaio n). 

Pigne (Pett., C. di S.), sf. Dolce di Pa- 
squa, con ova sode al di sopra. Si va a 
mangiarlo in campagna; e il fare questa 
scampagnata si chiama pasad* V acque. 



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Pig - piB 



247 



PlffBòle, sm. Pina = Mandorla del- 
la pina. Pinòlo, Pinòcchio. 

Plj*', Pigliare, Prendere = Chi se 
pijjef, Ohi sposerà? Sepijje *na védeve, 
Sposerà una vedova = Ritirare da uno, 
Somigliare ad esso. Ha pi j aie da la 
mamme, Bitira dalla madre, Somiglia 
alla mamma = Levare. Lu róace pijje 
la viète, Il rosso abbaglia la vista. *§ta 
eòSte me pijje lu fiate. 

Pi Jone (F. •. Hf.), sm. Dolce di rito 
nella Pasqua. Altrove, chiamato, Ca- 
valle, Castine. (Lat. Pipione-). 

PUft>>««tae, sf. Fam. Disdetta nel 
gioco = Miseria = Fame || njòmee» 
Plfòneetae. m. av. A straccabraccia, A 
rilento. Ji' —. 

Pile, sf. Vaso di pietra usato per 
conservarci olio || Pila, n. di oontr. in 
molti luoghi. 

Pile de madd^me (Or*.), Filato sotti- 
lissimo. 

Pimhe (C. rr.), agg. di Filo. Sottile 
= Ar. Pimble. 

Plnele, Pillola. T. Pìnnele] = Nel 
fig., più com., sm. 

Pinghe (Ar.), sf. "Pinco „ = Clrltaq. 
Pingiàcehie, sm. Pene del maiale. 

Plnfflare, sf. Casuocia di argilla e 
paglia = Spreg. di Casa. Topinaia = 
fCl. Tegolaia; Mattonaia. Sm. Forna- 
ciaio = T. 1598: La pinciara alla marina 
= " Stat. mun. di T. „ ; Pinzarius, Fab- 
bricante di tegoli]. 

Pldmme, *Prdnime, Piombo || 'W- 
blnmmarse, 'Nfftalammar/ict, fig. Ap- 
piopparsi = Pesar come piombo. Un 
cibo indigesto se ^mbiómm* a lu stòme- 
che,... sfonda lo stomaco = [P»l. 'Jf- 
hlummarse], 

PIdv«', Piovere = P. pass. Piòvete 
= [Pai. Piòvere = Roec. Uhiòve;*e]\\ 
Piòve (Ort.), Pioggia. (T. lett. e poet. 
« Piòva „). 

Pt-pt. voce per chiamar la gallina, 
Bilie, Billi = Di cosa ohe « fa il solle- 
tico „, di cui si ha gran voglia di di- 
sfarsi, dicesi, fam., Je fa pi pi \] Pipì, 
sf. N. fanc. della Gallina. [JSav. Pipa] 
= Anche, n. fanc. del Pidoooohio = [V. 
Pipije, n. fanc. del Membro virile. 
(Toso. "Pipi„, m. Fanf.)]. 

^*PP«, Pjippe, Pjeppe, Pipa. 
Pire, Piòlo. ScaV a —, Scala a pioli 
= Cavicchio per bucare il terreno |! Pe- 
rdle, Piròlo; Cavicchietto per tendere 
le corde del violino, della chitarra = 
Pirone a cui si avvolge la corda del 
pianoforte || Peròectaele, sf. Bastone 
corto e con grossa testa \\Peì*ùchele (P.«°), 
Mozzicone di candela || 'oberarsi, In- 
tiri24ire. Divenir teso, rigido. 

Pìrte (Ort.. T.), Pévera || Dim. Prió- 
le = Caa. PitrióU, 



Pirre, fam. Bosso di pelo. (Q-r. Ppr- 
ras). 

Pisaturo, nei prot. not. ant. di T., 
ll«at., At. Pestello. Ignoro se negli 
stessi luoghi la parola sia sempre viva. 
(Dal liit. Pisere e Pisare, Pestare). 

PlselarèUe, sm. Vena sottile di li- 
quido che cade o scorre. Lu sanglie je 
fa lu —, Il sangue gli fila, Lu sudare 
je fa le ppisciarille, Il sudore gli gron- 
da. La bbótte fa lu —, La botte fila = 
Vév^ a — , Bere a garganella, a doccia. 
Pisdjere (Cast. C), ler Taltro. 
Plsete, Pisside. 

Piste, sm. Pestata. Nella maniera : 
Fa* 'nu —, Fare un fracassio di cose =: 
Anche fig., detto della pioggia dirotta, 
ecc. che abbatte o sciupa i prodotti. 
Plitele, nel gergo, Prète. 
*Plte, Pietà. Nella maniera : Ave' 
—, Aver compassione. Ne* jj* àjje —, 
Non lo compatisco, Non lo compiango. 
Chi "ha —, ha hud. Chi ha pietà, ha guai 
= [Te fa menV 'm —, Ti move a com- 
passione]. ('*Pièta*„). 

Piarne, "'Prame, Piuma = [Pai., 
Pett., Cast. C. Piume] \\ Plnmatare, 
sf. Piumaggio. 

PluvllleeK*, Plavlleeii*, Pioviggi- 
nare, Pioviscolare, Spruzzolare = [Cli. 
Piuviccecd*]. 

Piìtze (Air.) Bastoncello acuminato 
alle due estremità col quale si gioca 
alla lippa. 

Plsae, sm. Punta = Estremità di 
un oggetto che finisce ad angolo. Le — 
de lu fazz6le, de lu lenzóle ecc., Le còc- 
che del fazzoletto, del lenzolo e sim. 
= Canto. Lu — de la tavele, de lu mure 
= Angolo. Detto anche Curnécchie. Fig. 
MStt' a lu — , Mettere da parte, insie- 
me, Baggruzzolare. 5^' d miss* a lu — 
100 lire, Ha risparmiato, messo insie- 
me, fatto un gruzzolo, di 100 lire. Mét- 
t' a lu — une, Non tenere più di conto 
una persona. Sfétt^ a lu — 'nu vestite, 
Smettere un abito, " Dargli la benan- 
data „ = Spicchio, Ciascuno dei tre bec- 
cucci della berretta da prete. La bbar- 
réti' a ttré —. = Lu capplU* a ttré —, 
il Cappello dei preti, a tre punte, il 
" Nicchio „ = [Av., Pese. Capézzolo = 
Le pizze, n. di monte, I Pizzi = Pizze- 
ferrate, n. di com.] || 'M —, m. av. Sul- 
la punta; Sull'estremità; Sull'orioli 
Pe' — e ppandune, m. av. Dapper- 
tutto !1 Pezzate, Puntuto, Con punta ; 
Aguzzo = [T. Fig. Ardito = S. Arguto] 
Il PlzzeetfJile, PlzaeeiUi«) PleeeoaJJe, 
sm. Angolo, della tasca, del sacco, e 
sim. = Orlo, Estremità || 'RlblzzA', »M- 
bezz*,tr. Ficcare, Far entrare, la pun- 
ta = Bifl. Cacciarsi, Mettersi, Star den- 
tro, per poco = Fig. Ottenere un posto,. 



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248 



pU - POS 



un ufficio, doTe ohe ti*, qaasi a farsa 
di fomiti. 

pftuM, sf . Stiaooiata = Pisza dflge. 
Torta, Dolce fatto a mo' di stiacciata, 
con ripieno di crema e sim. Se il ri» 
pieno è a due o più suoli^ li chiama 
€Mté. (Fr. QdUau) \\ Dim. Plssarftlto, 
Stiacciatina. 

rtaaeaA', Piaaicare = Beccare, Bes- 
sioare, Ferire col becco = Pinxare, Ap- 
pinaare, il Mordere delle vespe, san- 
sare e sim. = Spippolare, Piluccare, 
Spiccare Ton dopo Taltro i cMcchi del- 
r uva, e tim. = Pissicare, Friizare, pr. 
dell'aria molto fredda, del vino nuovo 
e ùm. = Fig. Fare dei piccoli guada- 
gni 8U ciò che si vende, Spillussicare, 
Beccare, Strappare = Ghermire; Ar- 
reetare, Acciuffare =■ AssoL Bincarare, 
Crescer di presso. Lm 'rane eumèni* a 
—, Il grano comincia a rincarare, " met- 
te un dentino „ !i Plsseclte, Plssico, Pis- 
xicotto = Fig. Farèe, DuvendéT, nu —, 
Bimaner brutto, attonito, Diventare 
piccin piccino. (Sen. ** Bientrare in un 
piisico „) = Bessicata, Beccata |I risae- 
•»t«, sf. Pissioo ; Presa ; Bezzicata, Bec- 
cata || risseeaiare, Beccata, Bezzica- 
ta; Appinzatura i; A ppisseeAe^le, 
gioco fanc. Acapannisoondere || A FPts- 
■«•kllle. Ved. Taf». 

Msse«arUe, Pizzicheria ii rixsee»- 
rdl«, Pizzicagnolo, Bottegaio. 

Plaseaffrllle, fam. Bagazzo piccolo 
e scarno, ma vivace, " Pepino „. 

Pizsepàpere, (Ch.), sm. Pam. Fiasca 
molto panciuta = Per isoh. Buzzone. 

PizzeruXU (Pl»«., T.), Stiacciatina 
di granturco cotta fra la brace. 

PizzUUf sm. Pizzo, Merletto, Trina |I 
Pinzettare, Trinaia || splas«lli(', Smer- 
lare. 

Pizzùcchéle (Ch.), sm. Lo stesso che 
Claralle ; ma ha forma di S. 

Pjerchie, Tirchio, Spilorcio, Lesina || 
PJerchiarìje, Tirchieria, Spilorcieria. 
(Pist. '*Pirchio„). 

Plaje (T., A.), Piaggia = Nomi di 
contrade: eamb. Plaja; Mont., Col- 
!•«. Plaganiero; Boa. Plajctdazzo ; «. 
PraìtèUa, (- Praia*„). 

PlaUU«,8f. Ciò che si paga dal eòe- 
ciò al padrone pei lavori che fa a pro- 
prio conto coi bovi del podere. 

PlAnsa plAnae, m. av. Adagio. 

Plemenare (Toeeo, Cast. C), sf. Ab- 
bondanza di checchessia ^ T. JPlemùte- 
chey sf. Nel gergo, I danari. Cfr. rié- 
■se. 

Ptf e«, sm. Pulce = Per isoh. Pò fa' 
le mmait* a li puce^ Può fare i basti al- 
le pulci, £ artefice abilissimo. (Di don- 
na peritissima nei lavori muliebri, i 
toscani dicono : " Farebbe gli occhi alle 



pulci „) = [Pk2^/ Puìce, Pmigge = Car. 
Puce], (Pisa, Liv. e Pist. * Puce „ = Lat. 
PuUce-J. 

Ptf«lM, *PA«ek«, agg. Pòco. PL Pu- 
che = Sost. Sa de —, f anu Non e* ò di 
male se non che è poco = Per ìbóìl, 
Ddmmeme —, bbón* e ffa* cch* avanze. 
Dammene poco, buono, e fa che avanzi 
= Tenére* a —, Bisparmiare quanto è 
poacibile. Fare a miccino = 'Na —, 
Una piccola quantit-À. Anche nel pi. Ce 
Hate *na — , e *na puche, de ggende, C* e- 
rano alquante, delle, persone. S'è fatte 
*na —, e *fia puche, de quatrine. Ha mes- 
so insieme un pò* di danaro, del dana- 
ro. (Sen. '^ Un pochi di danari, di semi, 
ecc. a) II r*«lM Bso*. m. av. Poe* anzi, 
Pooo fa, Diansi. 

PdSB», sf. Pane di cioccolata = Dim. 
p«n««t«. sf. Panetto = [Pòjje]. (" Bò- 
glio*.). 

P4l*«aasaae, PiUe«amaa«, r^ 
••«■■saae e l»»py*a— <■», Doman 
l* altro = [Puojedumane], 

Pòleae, Pòlissa = [*" Stat. aquiL „, 
Poliea]. 

*PòUe, *PòtU, Póse, 8.» pers. perf. 
ind. di • Potere „. Potè. 

r^nseee e Préia pdaseee. Pómice. 
[Pòmece] il Paiae«lji(', Pomiciare. 

Pdad«, Ponte = [*Pùonde]. 

Ptfade, Punto di cucito. (Sen. *^ Pòn- 
to „). 

Pónge. Ved. llftre«itlaiore. 

Ptfale, Pugno = [Puotne = Piaa. 
Péne e PÓJe] \\ Dim. Pnaléll«, Paala«- 
«•, P agnèllo. Piccola quantità = [Puot- 
nelle = Plaa. PuJUle, PuìUétte = »., 
»«.. Cai. PujiUe, (Lat. Pugiau-)]. 

Pdna«', tr., rifl. e ass. Imporre, e 
pr. Mettere sul capo un oggetto da por- 
tar via = Metter su la tela = [^Mbén- 
ne*, **Mbuonne ~ Baeeta. Pugne* \. 

P^FP«, nf. Occhio, delle piante, vi- 
cino a schiudere = Cima della malva 
è sim. (" Poppina*,). 

Pérehe, *Pér«e, Porco = Fig. Mét- 
te? un* a ccavaXV a *nu —, Denigrarlo, 
Trinciargli i panni addosso, Lavarsi la 
bocca di lui = [A nocchie de puorce, m. 
av. A casaccio. Fa* *na eòa* — . = A., 
Moat. Purché = Fr., S., Po». Fuor- 
ché], 

Pòrte, Porta ; Uscio ; Imposta := Sta 
aeriti* a le — de Rome, o de aanda Chia^ 
re (già, porta di Lanciano), È noto a 
tutti, detto spec. nel parlar male di al- 
cuno = Porta bbattetore, Uscio di via 
dei conventi II Dim. Partélle, sf. Por- 
ticina; Portèllo. 

Pdsapldne, per euf. Pidocchio. 

Pd«e, sf. Posatura, Fondo, dei liqui- 
di, e spec. del caffè. 

Pftseme, Amido ; Salda = [Fig. Lus- 



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po8 - pre 



«o nel vestire. Jt piace la —, Sta sulle 
gtkìe. Quandenefala—!] || 'HbneeniK' 
Iiualdare. (O-r. Apézema = " Bogiina*„). 

P*ite, sm. Posto. — de vasciUe, Se- 
dile di botte II Sf. Postema, Ascesso = 
Bulletta oca cui si ferrano gli equini 
=: *Na — de pane, Bue grossi pani ap- 
piooiati = Stasione di gregge o man- 
dra = Pigpione, Argine di pietre, ohe 
si pone contro la corrente del fiume. 

Péite, p. pass, di Postare. Postato 
= In forza di agg. Fermo. £m pale ita 
—, Il palo è fermo, è piantato in ma- 
niera da non vacillare. Ti — /, Tieni 
fermo. Non cedere! Anche fig. 

*P4v«s«, *P4m, Polso. Attender lu 
—, Toccare, Tastare, il polso = Fig. 
Forza, Capacità di fare, riuscire a, una 
cosa. Jf nen dénghe ^aeu — , Io non ho 
codesto potere = [Pélze, Pùolie *Pùoiiée 
= C»r. Puze], 

^éuwMf Pozzo = [*Pìk)zztf. Dim. spreg. 
Puzzàcchie = ».» Bar. Puzze], 

^'Ppeamileekle, Medaglione che 
pende sul davanti della collana. 

*Ple<»e«a«èa4e, sm. pi. Per isoh., i 
Bonifàtali. com. FraecariUe. (Perchè so- 
migliano alla salda con cui si appio- 
•oioano le immagini del santi al muro). 

*PFl««l»r*ll«> Fiammifero = Fig. 
Ohi subito imbli^isce, Bi22oso. 

*PraàeklèUe, Crosta di sang^^e, di 
umori, riseoca sulla pelle, Sohianza = 
Haochia rossa sulla pelle l'KIbraielfelel- 
lat«. Coperto di croste ; di macchie ros- 
se. (Da *Peru8tulare). 

Frate, *P«rate, Prato = [r.«o Le 
prata, 1 prati]. 

*Prelbbalnto, Prelibato, Squisito. 

Preo&eelile, Porcellana, erba man- 
gereccia = [Pai. Purchiàcche]. 

Preelnd« e Pmelnde, agg. In pro- 
cinto nella maniera: §ta^ ■—, Essere... 

Previene, Prigione. (** Presoione*^) || 
PrieiunXje, Prigionia. 

Pre^léiie, fico, Brogiotto = [T. 
Breciòcche = C. ». A. Precessotte]. 

Pre«tfeb», sm. Pèsco; Pèsca durà- 
cina = A«. Precèda, Albicocca]. 

PrecònecTie (Pavl.), sf. Confezione di 
>apa, noci e droghe, usata per riempi- 
re ciambelle nel Natale. 

Precòrdi*, sf. pi. Precordi. Nella 
maniera : Fa' 'bbuttd' le —, Far arrab- 
biare, indispettire, roder dentro. 

*Pr*««e, Garante, Mallevadore. Fa* 
lu —, Mallevare || ^Pressrld', Lo stesso 
ohe Fa' ìu —, Mallevare, Garantire, Far 
aiourtà per altri II «PrevvlarU». Mal- 
leverìa = [Prégge, *Prj'egge, Plégge, 
PlUejgge = T. 1578: Preggio, Preggiarìa 
= " Bagl. di S. „ : ... dare idonia pleg- 
geria per iatrumento pubblico]. (** Pieg- 
gio*„. «Pieggeria*„ e " Plegeria*„). 



Prehd', Pregare = [A^., V., ©ri. 
Precd\ (Lat. Precari)]. 

Preliadftrle, Purgatorio = [Aneme 
de lu —, Le farfalle notturne ohe svo- 
lazzano intomo ai lumi, ** Fortune „]. 

Premòiecke, agg. Di Frutto. Pri- 
maticcio; Precoce. 

*Préae, Pièno = Di donna. Pregna 
Il *PreMéBze, Gravidanza. 

Prè«ee, Fretta || Prezelardie, Fret- 
toloso. (** Prescia*„). 

Préee (T.), sf. Quantità di terra che 
si può lavorare in un giorno. 

Prèsele, Sedile fatto con un segmen- 
to cilindrico del tronco di un albero, 
che si suol tenere accanto al camino. 
= Disco che si pone sulle vinacce nello 
strettoio = Iperb. Preaelune, m. pi. Sca- 
racchi, Sornacchi grossi e tondeggianti, 
" Ostriche „, ** Ciabattini „ = Fig. e per 
isch. Persona grossa e bassa. É gné *nu 
— . Pare 'nu — . = [Pa«l. Pr^ele, sm. 
Buzzola]. 

Preaemlndó (C. fr.), avv. Specialmen- 
te, Principalmente. 

Presèade, sm. Per euf. Meta, sia 
di uomo sia di bestia. Fa' 'nu —, De- 
porre il corpo in luogo aperto. 

Preaenàènie (Teeee), sf. Preaendóae 
(Cast. €.), sf. Medaglione di oro, a for- 
ma di stella, che le villane portano at- 
taccato nel mezzo della collana. 

Preseadd«e, Presuntuoso = Fig. La 
mdneV ^ — , Il mandorlo è facile a Borire. 

Prèite, agg. e avv. Presto = Chiù 
— , Piuttosto. (Anche nel Sen.). 

*Prezainflnd\ Presumere. (" Presu- 
mare*„, Presumere) || ^Presammande, 
Presuntuoso, Altero, "Che ha molta 
cacca „. 

Presatte, Prosciutto e Prosciutto 
= Volg. Coscia. Me dóle V òaae de lu —, 
Ho un dolore nel femore = Coscio, del- 
le bestie grosso macellate = Per isch. 
Le falde della giubba. 

Prète, Piètra = Fig. Fa' piagne* le 
— , Far cose terribili = Tene' la mma- 
latije de la —, Avere il mal del calci; 
naccio, la smania di fabbricare = F 
mmalatije che le huariace la — guatre 
(la préta quatre, il Chiusino della se- 
poltura), É malattia che non perdona. 
= — fucale, Pietra focaia. Selce = [— 
cuZine (Car.) Pietra tondeggiante credu- 
ta efficace per scongiurare 1' aborto. 
(Lat. Aquilinu-) = Y. 1573: Cinco anelli 
d' oro, uno con preta turchina et l'altro 
con preta roaaa, et V altri achetti = 
"■ Bagl. di S. n : Che nulla persona gette 
prete in le strade pubbliche fora la ter" 
ra]("Preta*„)|| Pretate, Sassata = Ciot- 
tolato, Acciottolato = Pijd' a — , " Far 
la sassaiola „ || Pretare, sm. Pietraia, 
Luogo pieno di pietre. 



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260 



pre - pul 



Prète, Pj*èTete, Prète =s §ta* nghe 
lu — a ccape, Aver la stola sui piedi = 
Dim. spreg. rreveiassòle, Pretónzolo 
= [Prlute, Preìte, Prèidde, Dim. spreg. 
Preitacchióle = V., T. Prldde =• " Stat. 
man. di V. „ : De lì preati che facessero 
danno in le possessioni altrui]. (" Prèi- 
te%). 

Pr«Tnl», sf. Patìòhetto a tre piedi, 
usato dai oontadiai = [PrUele = B., C. 
•. A. Prèsele, f. = T. 1549, PrUelà]. 
(Lat. PerguU'. « Predella*^) Il P.*èhuU, 
Vite piegata ad arco o maritata a un 
albero. (Lat. PergtUa-), 

Prt, avv. Prima. 

Prt«eie, n. di donna. Brigida. 

PrlmaTére, Primavèra = l*Prima' 
vjere], 

PrV<Sre, PrV^le, Priore. 

*PriveUggU, sf. Laurea. 

Prtfde, Lento nel camminare, nel- 
l' operare, Ciancicone. Chi é— alu ma- 
gnO*, è — a lu fatijd\ prov. = [Prète 
= Cast. c. Piae]. (Montai. " Piòtina „, 
sf. Poltrone. Chi cammina lentam. Lat. 
PlautU'}. 

Prdde', Prudere = Volg. Je pròde!, 
G-li frulla, Ha gli estri, i gliiribi*ii. 

Pròple, Prépete, Proprio. (" Prò- 
pio „ è anche idiot. tose.) |! PrnpIetA, 
Proprietà || Prapletftrie, Proprietario. 

ProtnnvuKmiraere , Protoquam - 
quam. Fa' lu —, Pare il sopracciò, il 
saccente. 

*Pr<{vele, Polvere. 

Prtfvele, sf. pi. Verghe. Canne spac- 
cate, che si mettono nella croce del- 
l' ordito = Métte* le —, Invergare = 
Quande le — rèsV a ppuche, la téle ride. 
Quando le verghe restano a poche Por- 
dito lascia veder le canne = [Baceh. 
Sprhvele]. 

Pròvole, sf. Provatura, spesie di 
cacio fresco. 

PruhhaUrse (V.), Insuperbire, Menar 
vanto di checchessia. Nu* ce ne prub- 
balà'ime. Noi andiamo superbi di . . . 

^Prftbbeetae, agg. e sost. Pubblico. 

Prabbènde, Profonda. = [Pruuìnne]. 

Pracae«ltfle, il Procaccia, il Pro- 
caccino. 

Prae«e e Paeee, voci per chiama- 
re la pecora. 

*PrnnidI<lft«, Perfidioso, Ostinato. 

*Prah«, -^PraTe, sf. Purgante. 

PeiM^tte, Trovatello. Ved. JettK' 
= [PruJUte, *PruJètteche]. 

*PruJìbbete, agg. Proibito. 

Prummature (S. En».), sf. Piano sul 
quale giacciono le radici delle viti. 

^Prammètte', Permettere. 

Prunge, Prrìi, voci per spingere avan- 
ti, e anche per chiamare, la pecora e 
la capra. Ved. Prae«e. 



Prùole (Rooc), sf. Tavola, Besoo. 
Ora, non com. 

Prnvéde', Provvedére il Prave^én- 

fte-éasle, Provvidènza = Pioggia ab- 
bondante e opportuna. 

Pruvelóne, sm. Specie di uva maa^ 
gereooia, a chicchi molto grossi. Cfr^ 
Prevale. 

*Pruvjere, sf. Com. nel pi. Piogge- 
abbondanti, Tempo rotto alla pioggia' 
— Ort. Piuveture, sf. pi. (" Piovitura*,), 
. Puccitte (Av.), sm. Stalla pel maia- 
le, Porcile, Stalluccio, Stabbiolo. 

Puche, sf. Istrica -• Pig. Persona di 
tratto difficile. Sgarbato, Scontroso. 

PalTete e KalTete, voci ohe espri- 
mono Tatto dal cadere; dell'andare in 
fondo. 

*Puìggiaróle, sf. Per isch. Lo spara- 
to d'avanti della camicia, per cni le 
donne possono introdurre la mano e... 
chiappar le pulci. 

^a.Ue, Paglia = Per anton. Luogo 
caldo = Penzd* a le pècur» de la —, Es- 
sere distratto, "Battere la campagna „. 

*Palaere, Podagra = (Anche, le —, 

8f. pl.l. 

Pule (Pett.), sf. Pustola maligna. 

Paleeare, Pnlicarìa = [Ml«l. Cète 
de vólepe; Cécapésce], 

Pnleee nelle, sm. Puloinella = Pul- 
cinellotto, Persóna in maschera di pul- 
cinella. 

PnMJJe, Paleggio = É ttlrre ehe 
n*n gè fa manghe lu —, È terra aifat- 
to sterile. 

Palepe e Polpe, Polipo || Specie di 
soprabito. 

PaleiiA', Pulire, Più com., PuW. 

Patite. Métte*' 'm —, Mettere al pu- 
lito, Bicopiare in buon carattere una 
minuta. Fig. ** Macinare „, Consuma- 
re, Dar fondo ; Sparecchiare, Mangiare 
tutto = Ala —, m. av. Interamente. L* d 
fatV a la —!, Non ha lasciato in dietro 
nulla = Bìlie —, m. av. Bel bello, A 
modo. Per bene. 

Palle, Pollo. (Lat. PuUu-) || Palla- 
Strare, Pollaiolo. 

Pulle, vezz. di Asino. Non com. = C^ 
fr. Pucce. Dim. PuccetUle, Ciuchino. 
Acer, e spreg. PuccìÓne, Ciuccherellone 
= Clvf t. Puliate, voce per spingere V a- 
sino avanti. Pw... Uè, voce per farlo 
fermare = Pese. Pucce, voce per chia- 
mar l'asino e il mulo. PucceUà, per 
spingerlo avanti. (Sen. " Pullera„, Asi- 
na. " Latte di — „ = Aret. " Poltrac- 
chio „, Asinino di latte). 

Palle, sf. Cartocci delle pannoc- 
chie di granturco = [At. Le ptdle, sm. 
pi.] ("PulaJ. 

Pallétre, Poledro = [PuUétre, PeU 
létre], (Pist. "Poliedro^). 



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pul - put 



25i 



Spreg. di pers. Ciooione, Grassocoione. 

Polpete, «Palepe, Pulpito = [C. 
fr. Pruvele]. 

Palpai me, sm. Polpa delle g^^mbe ; 
e anche della oosoia, del braccio. 

Palft«néift«, sm. Specie di Laveg- 
gio. Paiolino di rame con tre piedi e 
un lungo manico di ferro = [T. Puz- 
zunétte = T. 1603, PoUinetto = A4. 1676, 
PtUsonetto], 

Pumarre (Ari), sf. Nel gergo, Gran 
fame. Té' *na — .' 

Pambaaèlle, Donnetta vanitosa , 
«Moffetta,,, "Muffettòla,,. 

Pandarse, rifl. Impermalirò, Avere 
» male = Del cacio fresco. Bacarsi. 
(Cfr. «Punteròlo^, Farfallino del grano). 

Paaclar^le, Chi custodisce un pon- 
te e riscote il pedatico = [Cast. C. 
*Pundarar6]. 

Paade, Puntiglio = Pijarse —, lo 
stesso che Pundarae, '* Pigliare il cap- 
pello,,, Impermalirò II Pumddse, Pun- 
tiglioso = Permaloso, Piccoso. 

Pamddne, Cantone, Angolo, interno 
o esterno, formato da due muri = Pic- 
colo spazio di terra coltivata. 'Nu — 
de ^rane, de prato =. Fa^ lo pundune 
Fermarsi pei canti; Far capannello 
= Pe' ppizz' e ppundune, m. avv. Su 
tutti i canti, Per tutto 11 Pamdaaate, 
sf. Angolo; Canto = Breve spazio di 
terreno coltivato. 

Pandore, *Pendare, Punta, Mal 
di punta, Pleurite. 

Panffeed', Pungere. Lu spine pén- 
gechò = Punzecchiare = Pinzare, Ap- 
pinzare, pr. delle vespe, e sim. || Pam- 
seeatare, f. Pdaveehe, m. Puntura = 
Appinzo il Panveetfse, Che punge ; pun- 
zecchia; appinza || Panar«ea>>m«} sf. 
Trafitta, Dolore acuto e fugace. 

Pape, Puppattola, Bambola = Fam. 
Donnetta bellina, ma grulla. Pare 'na 
— de pèzze, o de tamburrllle, Pare una 
bambola, È una codolina. Pare uno 
stucchino = Pupilla. La — , e La — de 
W ócchie = [T. Anche : la Pannocchia 
del granturco] || Pupaeee, sm. Yezz. di 
Bambino-a. Mimmo-a li Papaase^ m. e 
f. Fantoccio |I Papattélle, sf. — de 
zucchere, Involtino di zucchero che si 
fa Buggere ai bambini. (Sen. '*Pópa„, 
Bambola = Lat. Pupa-). 

Pftpele, sm. Gemma fiorale = Fio- 
re non ancora sbocciato, Boccia = Per 
sim. Piccolo enfiato della pelle, pro- 
dotto da morso di zanzara o da altra 
causa, Cocciòla = Fig. Personcina lin- 
da e agghindata. Pare 'hm — .% Pare un 
un mugherino. (Forma dim. di Péppe, 
ved.) Il *MbepelV, intr. Ingrossare, degli 
occhi, delle bocce. 



PupeliUe, m. pi. Pratelline, Prima- 
verino = €aa. La Calecatìcce, 

Papelltte, sm. pi. Piccole papule, 
o Bollicine di eczema. 

Pappd', intr. Ingrossare, degli oc- 
chi delle piante da frutto. Ved. Póppe. 

Purcarìje e Spurcìzìe, sf. (in mol- 
ti luoghi), fig. Grandine; Nembo. 

Pareèlla mKseale , sf . Verbena 
~ [Iianaa Purec^lle, sf. = «. Le Pur- 
cSeVUy sm. pi. = MIbI. Frónn' a llacce 
= Aq. Verbéna], 

Pareèlle, Inferno dei frantoi. 

Puree puree (Ar.), gioco fanc. Sbrio- 
chi. 

Parehltte, sm. pi. Nel modo: Fa*^ 
l» —, per isch., " Fare i maialini „, e 
anche "i gattini „, il Vomitare degli 
ubriachi = [In qualche luogo: Fa' l& 
vrùocchele]. 

Pavé, com. per Anche = Pur' é 'asa^lr 
esci, di contentezza, Pur beato!, Man^ 
co male ! È un gran che, ohe = — che, 
Purché. 

Pure (Peti., Cel., Aq.), sf. Pustola, 
Foruncolo = Car. 'Mbure = Dim. Pt«- 
rUle (».), sm. Prùgnole (CeJ.). 

«Paretai*, Purgdte || * Prave, sf. 
Purgante, Medicina che purga. 

Puróme (Ca»t. C), Pover' omo. 

Parparlsee, Jèrva pènde, Jèrve 
de la tMiUe, sf. Millefoglio. 

Parrdne, sm. Bapa bastarda. 

*Par»fane, sf. pi. Scarpe di una 
foggia ora disusata. 

Partii', Portare = Condurre. — U 
cìteV a la scóle. Condurre i bambini a 
scuola = Menare. — le pècur* a pasce* ^ 
Menare, Condurre, le pecore al pa- 
scolo. 

Partanare, Partelaae, Portinaio 
= ["Stat. mun. di T. „, Portanarius], 

Pnrtelialle, Arancio. 

Panate, avv. Posatamente. 

Pasetare, Pòsa, contr. a Movenza. 

Paitéme, Peitéme. Péste, Poste- 
ma, Tumore che finisce in ascesso. 

PatA', Potare || Pdte, Potatura. 

Paté», Potere = Ji' nem bózze de 
jirce, Io non posso andarci. ["Stat. 
mun. di V. „ : Potendosi di far la execu- 
tione. . .] = P. pass. Put n te, *Pate. S' d 
— a mmurV, Per poco non è morto. 
Hajje — a ccascd', Per un niente non 
son caduto. 

Patéehe. Bottega =^ Ce s^ é mmésse 
de cas^ e dde —, Ci si è messo a bot- 
tega, di buizo. buono, a fare, a lavo- 
rare = Métte'' —, Tornar di bottega, 
Aprir bottega, in un luogo = [P- Pen- 
dèche = . T., A., liettop. Pendiche = 
"Stat. Aquil. „ e " Bayl. di S. „, Pon- 
ticha e Pontica], (Gr. Apothéke) \\ Pa- 
teeare, Bottegante, Chi sta a bottega- 



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252 



put - qua 



« campa di quella. Negoziante II Pai«- 
•Mne, gm. Bivendita di sale e tabao- 
eo = Lu —de lu lòtte, La Prenditoria, 
il Banco, del lotto. 

Putine (petft.)> sf. Eruzione cutanea, 
Bpeo. del vjjo. Impetigine. ("Putigi- 
ne»n). 

«iPavéte, Poeta = Per euf. Spirito, 
Ombra, che custodisce i tesori nasco- 
>Bti II PiiTe«U«> Poesia. 

PnsM, sf. Puazo = MenV 'm —, Fa- 
re, Dare, afa, Venire a noia. Avere as- 
•sai di una cosa = JVn ze n* é 'ndéae 
cehiù —, mo. volg., spreg. : Non s'è 
più visto " né crudo né cotto „ ; Non se 
n' é avuto più nuova || masenérle, sf. 
Puzzo; Cosa che appuzza. Putiferio, 
Fetidume. (Sen. **Puzzitèro„ . Aret. 
PuzzidérOfl) || Pii«i<', Puzzare. Puzze 
ch^ appeite, Puzza ohe assaetta. 

*PasB alarne, Pozzolana. 



*QMafe, *Cafe, avv. Quasi. 
QuacquanèUe, fam. Donnetta bassa 
^ fatticcia, Tombolotta. 

Quacquaròne e Cuccaròne (C. ». A.), 
sm. Fiasca di terra cotta di grosso 
ventre. 

4èitaeqaarat«, fam. Agg. Di Donna. 
Bassa e corpulenta = Di Fiasco. Pan- 
ciuto = [C. fr. Anche, Qua^quanute]. 

4èaaeqaeraqaA, sf. Quaglia. Nei 
modi fam. Ce sta pure Vóve de la —, 
O'é di tutto. Va cerchènne Vóve de — , 
Va in cerca di quel che non si trova. 
(Credesi che le ova della quaglia sia 
difficile trovarle). Ved. Sqaaquere. 

^èaaJK'. Del latte. Accagliare, Coa- 
gulare = Bifl. Per sim. Del sangue. 
Bappigliarsi = Della malta. Far pre- 
sa = Fig. Bimanere, Esser preso da 
-stupore = P. pass, e agg. Quajaie. Fig. 
Me 80* quajate!, Sono rimasto, diven- 
tato piccin piccino! = Volg. Ha —,.., 
concepito = Nébbia —, Nébbia fitta, 
-che si affetta || «èaaije. Caglio |j «ènaja- 
ie, sf. Latte accagliato. (''Quagliare*^. 
^Quaglio*„). 

4|ai^ésxe, 4èiuUiiz«tfne> agg. e sost. 
Grassone, Grassoccione. 

«èaaletiC', Qvi&ìità.= [*Ualeta = Agg. 
Assol. Di qualità buona. É dde —, E 
eccellente, scelto]. 

4|aalanstae, Ctaenanfflie, Qualun- 
que = ["Basi, di S.„:... in qualunca 
terra]. 

4|aand«, Quando. Quanto. Ved. ▲ 
•«qoaaile = [Cli. Quanne = T. Oanda], 

4èaandaBsta«. Nei modi: §ta' ^n —, 
Stare in sussiègo = §ta, Va, S' é re- 
•mésse, '» —, È vestito per l'appunto, 



È ''in coglia „, ''Non gli manca una 
martellata „. 

Quanduvjélle, avv. Mediocremente. 
Sta* — , Star passabilmente in salute; 
Avere il bisogno, il suo bisogno, Es- 
ser 3 discretamente agiato. 

Quapjerchie, Chi nasce dopo molti 
anni dall'ultimo parto. (Il volgo inter- 
preta il fatto con malizia; e da ciò il 
nome: * Caper culu'). 

*Quarajé8eme , Quaresima. (" Qua- 
dragèsima «). 

4èaarandaae, Quarantèna. 

Quaraquàcchie (C. rr.), sm. Nel mo- 
do: Fa* *nu — , o *nu — *n dèrre, detto 
di persona o di cosa molle che caden- 
do si spiaccica. 

*4aarat«ll«, Coratella = Fig. Té* 
*na —!, È un fegataccio. 

4èaar«lilA', Squarciare, StrapparOf 
Lacerare = Incrinare || *<|iiareli)ldsB«» 
agg. Di Voce, Suono, Tosse, Pronunzia. 
Squarciato. 

4|narelfelaalji(', Sbravazzare, Fare 
il gradasso 11 Quàrchie (Ari), Boria, Al- 
terigia, ** Spòcchia „. 

4|aartaaèlle, sf. Antica piccola mi- 
sura per l'olio. 

4|aartare, sf. Specie di Orcio, usato 
per tenerci olio o frutta sotto l'aceto 
= Fig. Fa* la —, detto delle donne 
quando, con le mani sui fianchi, si 
sgarisconO o rimproverano, ^Far la 
péntola a due manichi „. Fanf. = [C. 
». A. Brocca usata dai contadini]. 

4|aart«, Quarto = Fig. Dalle fasi 
lunari : J* d refatte lu — !, Ha i " sa- 
grati „ ; È di malumore, uggito ji Quar- 
tiere di casa; Appartamento = Dim. 
«èuartlne, Quartierino; Appartamen- 
tino Il Luogo, Parte, per isch., " Parag- 
gio„; Canto, Verso, Lato. 

«èuarUJarse, Dare alla persona po- 
se e movenze da bravo, o per mettere 
in vista le proprie forme = Destreg- 
giarsi per evitare un colpo; fig. un 
danno, un gastigo. 

4|aa(rale, sm. e f. Fam. Bagazzo-a 
= [V. Q^atrare = Aq., Pese., Av. 
Quatrane] \\ <|aatraffBòtie, sm. e f. 
Bagazzotto-a. 

<|aatre, agg. e sost. Quadro || 4|Ha- 
trate. Quadrato. 

4|aatrèlle, sf. Ago grosso e lungo, 
con punta triangolare, per impuntire 
le materasse — [Sm.]. 

4|aatreild' , Quadrare , Garbare , 
Andare a genio. Ne* mme quatriàze. 

<|aatrUé, agg. Di Tessuto. Fatto a 
scacchi, a quadriglie = [Quatrijjé]. 

anatrine. Quattrino = Nel j>l. 
Quattrini, Danari = Jued* a —, Gio- 
car di quattrini, di buono, sul serio = 
N. di ant. moneta di rame. Te face -/- 



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qua - rao 



abbaUd' sorpr* a *nu pizze de tré — /, 
Ti farò stare a segno! (Sen. "al ca- 
napo „). 

^naitòrdeee, <|aattftreee, 14. 

Qué (€fc.), »POo. di Questo. Nel pL 
Qui, Qu^ll Aq., in forEa di sost., Che, 
Che cosa. Non zapéa qué aee penzd\ E 
in quest'altra forma : ae eque, Voléa 
Bapff 8e eque èra suecéssu, Voleva sa- 
pere ohe cosa fosse avvenuto. Sindi 
pocu 86 eque Serive!, Senti un po' che 
oos» scrive! 

^■«lle, Pron. Quello-a = ['N guélU 
Circa. — de 21 óre, Circa le 21 ora. ^N 
— de la mèéza notte, Circa la mezza 
notte = r»l. Quére], 

*<|aéll« ' , Maltrattare, Sciupare , 
Guastare = Ha inoltre corrisponden- 
za col toso. " Cosare „ = Qnaae quelle!. 
Come si pavoneggia! 

Qu^^pe (^»t4.), Cappelletto della 
roeoa. 

4|a«r«e. Ved. Cérche || Qu^rc - i- 
amerecane, e Fiure de tutte le muorte, 
Crìsantòmo = Aq. Querctni. 

4|aéMe, Codesto, Codesta. 

4|it«i«e, Ciò; Questa cosa = **Sta 
cÓ9a —, Questa cosa qui. A 'Stu meité- 
*•• —f A, In, questo mestiere, ecc. 

4|a«i«lanljAS Questionare. 

Qaèitre, Questua. Più com., Cèr- 
ere, sf. = [C. te. Quisume], 

Qnlife, PungigUone = [Cujje] \\ Il 
Germoglio che appena spunta dall'oc- 
chio = Nel gergo. MèntuU || QnlJK', 
Germogliare, ImpSolare. 

<|iillle, e, più com., Cnllft, pron. 
pers. Quello. PI., QuilU, Chitte = [QuiU 
le, *CfuUe = A cchìlle de. . ., In casa. . . 
= Aq. Quijje = Casi. C. Qu^Je = C«r. 
Quìgghie = S.» Enf. QuOe = r»l. Qui- 
Te = r.*», Pop. Ouje, Cujje = O., Far- 
ci, r.. Culle = « Stat. mun, dì V. „ : 
Quillo ad chi pretindeaee. , .]. ("Quii- 
Io*.). 

«ènlssc, pron. pers. Codesto*. Più 
com., Cnssft = [Quìese, *Cu88e = Aq. 

QUÌ88U]. 

<|aliie, e più com., Cnitft, pr. pers. 
Questo = [Quiète, Cuete = Aq. QuiHu], 
("QuÌ8to*„). 



Ràbhhtte. Ved. Banabbòtte. 

*Rae»iiUl', Arra«aiiii(', Bioamare 
ilBecame, Bicamo = ["Stat. aquil.„,... 
che ad neeuna donna... ee poeaa dare... 
ornamenti raoamati, con lavori, fr ance, 
raoami, friei, o, liete de oro]. (" Bacca- 
matura*„). 

Ba«aiièll«, sm. Baganella, spec. di 
ranocchio = Strumentino formato da 



un bocciolo di canna, ohe ha una pelle 
tesa da una parte per cui passa un 
crine, col quale si fa girare e produce 
un remore ronzante = [BacanUle, sf. 
Oltre al primo signif., ved. l'altro in 
Selkrd«n«]. (Sen. " Baoanella „, nel 1^ 
signif.). 

*Raccd\ Arraczd?, Basohiare la ter-^ 
ra, il legno, con istrumento più o me- 
no tagliente = Fig. Di vento forte. 
Svellere, Portar via dalla radice, erbe, 
piante || Bacche (Pai.)» sf* Lanugine 
che cade sotto il telaio == Agg. di Tela 
o Panno. Bado, oontr. di Pitto || BaGca 
rocche, m. av. A minuzzoli, A cinci- 
schi. Fa* —, Bidurre a minuzzoli ; detto 
di erbe, carta, panno |f Bacc<iture, sf. 
Ciò ohe risalta dal rasoniare; Atto del 
raschiare. (Cfr. pist. "Baocame^, Pac- 
ciame). 

Bacciacarrd* (Aq.), Baspollare. An- 
che, Spigolare. 

Ra«eiappel«, sf. e m. Grosso gr»p> 
polo = [T. Ciàppere] il Ra«elaFFeldn«, 
accr. =3 Varietà di uva a grappoli 
grossi e chicchi grandi e serrati, ohe- 
hanno la forma di bambini in fasce ; 
onde a T., Oiappalòne, vezz. scherz. di 
Bambino || Ila«elapp«laMae, Ciocca 
d'uva = Quanto un grappolo || Baeeiap-- 
peléP (S.), Bacimolare. 

Bcuicingillarae (P»l.), Bimpannuo- 
oiarsi. 

Rape, agg. Di Maschio. Sterile =s 
Per isch. Vu é — é8a\ vu j* è ^scite 
òmmene la mójje, O è sterile lui, o è 
una viragine la moglie = [Durace = 
C. rr. Qrace, agg. di Animale. A cui, 
nel castrarlo, si è tolto un solo testì- 
colo]. 

Ra^e, sf. G-ruma, Tartaro, Gromma, 
delle botti = Fioritura di zucchero sui 
fichi secchi || BatéU«, sf. Fig. Sottile 
strato di neve, ^ohe, BaciuttéUe || Ar- 
rapiate, agg. Coperto di gromma = 
Fig. Carpe, §tòmec* —, Gran bevitore 
di vino, " Pecchione „. 

Ra«he, Scaracchio, Spurgo catar- 
rale = Sàntolo. Je 8* é mméeee lu —, 
Ha il rantolo, È agli estremi = [Ba- 
che, Bàchene = Pai. Bachjere \\ Raetal- 
J*', Bantolare = Il respirare di ohi 
ha molto catarro nei bronchi || Bacìi- 
nU (y.), Baucedine. 

Rfteliene, Bamarro. (Aret. "Bàgo- 
no„. Sen. " Bacano „). 

Bàchene (Pai., »., P«»c.), sf. Pan- 
no grossolano di canapa, che si stende 
per rasciugare al sole il grano lavato. 
(Gr. Bdkoa) || Bacanicce (C. fr.), agg. Di 
Cielo. Velato, Con nuvole a strati = 
Pai, Aria —, é aaigne de vjende, prov. 
II Bachigne (S«.), agg. Di Occhio. La- 
crimoso, Velato da lacrime. 



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254 



rac - ras 



Ra^ldne, SoMaifo, Ceffone, dato col 
dorso della mano aperta = [T. Vra» 
'Cióne], 

Raetfviie, agg. Di Voce. Booa = In 
forza di avv. Parie — , Ha voce rooa, 
É arrochito — [*Racuoae, sm. Ohi abi- 
taalm. è roooj. 

HacquàqueU (C. fr.), BaspoUo. 

RadA*, Baschiare = [C. rr. Bard*]. 

Ractdurijd* (A.r.), Porre con incomo- 
do in lobgo angusto. Yed. Addurracd*. 

Rad•eenA^ Badìcare, Abbarbicare 
(I Radeelne, sf. Lo stesso che RAde- 
oli«, Badice delia pìan^ = Fig. Ori- 
gine di una famiglia, Oeppo. 

Rade«dne, sm. Fittone, Barba mae- 
stra = Oencio del foruncolo. 

Rademése, Badimadia = [Rade- 
tare = Aq. Raserà — C. ». ▲. Rade- 
masse], 

Rafanèlle, Bavanello, Bamolaccio. 
(Gr. Rdphanos. Lat. Raphanus). 

Raf arióse, agg. Di Pelle. Buvida. 

RaflTAjéle, n. di pers. Baffaele. 

Rafla»JdI«, sm. Specie di dolce con 
ripieno = [T. RaffiòU]. 

Ravse. Nel signif . di Baggio di sole, 
più com. Spére, sf. = Bamo, Una delle 
parti in cui si divide la corrente del 
fiume = Bosta. Yed. Tendajje. 

Ravff«, sf. Ba&éa, pesce = Fig. Rag* 
. già petróse, Uomo scontroso, di tratto 
difficile, sgarbato. (Lat. Rata-). 

Raggetate (Torr.), sf. Gran sete. 

Ragnatte e Regnatte (To««o), sf. 
Per isch. Bambino piagnucoloso. Pia- 
gnucolone, Frignone. (Dim. spreg. di 
«Bana„). 

Raffne, sf. Bagno. (Lat. Aranea-). 

Raffilale, sm. pi. Grandinìna; Pic- 
coli chicchi di grandine = [OranzùO' 
U], 

Rahusée, Usuraio. ("Baguseo*„). 

Ra'JJ*, Baglio = Fig. e volg. Ha 
pèree lu —, E sbaldanzito. Avvilito. 
ArciMtd* lu — , "Biavere il peto„, Bi- 
pigliar forza» J' ar rèste sult aride lu — , 
Può far solamente parole. 

RaJif«7 Babbia = Ira |j Arrajarse, 
Arrabbiare; Adirarsi. 

Ramae«e, Gramigna = [T. Ramac- 
ce e Ramenacce], (Lat. * Graminacea-). 

Ramajéite, Mazzolino di fiori. (Sp. 
Ramiìlete). 

Ramanilme, sf. Babbuffo, Lavata 
di capo , Bisciacquata. (Lucch. " Bo- 
inanzina„. "Bamanzina^n). 

RamazsiUe, Osso col quale i fanciulli 
giocano come a '* Testa e Croci „. ("Ta* 
lo*. Aliosso*„). 

'Rambalaplae, Erba lupina. (He- 
dysarum coronar ium. Linn.). 

^Ramhatare, agg. Fam. Bapace, Avi- 
- do dell'altrui. 



Rambazzu (Aq.), Grappolo pigiato. 

'Rambe, Granfia 11 Dim. Rambllle, 
sm. pi. Artigli, Ugnelli, del gatto = 
[Rdgnjelle] || Ramba«elanne , Graf- 
fiata. 

Ramhecòtte (T.), sm. Pesca fatta con 
una barca, la quale poco si discosta 
dal lido perchè meua in giro un'estre- 
mità della rete di cui l'altra è fissata 
nella riva. 

Rame, Bame = Fig. Sa, Puzze, de 
—, Costa salato. 

Ranabbòtte, Rabbòtte, sm. Spreg. di 
Pers. tozza e piuttosto deformo. Pic- 
ei naccio, Scarabocchio = Aq. Raria- 
hóttulu. 

Ranare, Granata = Dim. Rana- 
rèll«, Granatina. 

Ranarélle, Bàttola. Yed. Tatta- 
velie, 

RanarèUe, sf. Mughetto, malattia 
della bocca pr. dei poppanti = P«s«. 
Mijjarc = At. Panarécce. 

'Randtnife, Granturco, Frumentone. 
Meno volg., Granóne = », RcmeriUe \\ 
RandlnMare, sm. Terreno stato colti- 
vato a granturco. 

'Rane, Grano || Antica moneta. 

R A n e 1 e , Grandine !| Glandola = 
Tonsilla. 

Raiiff«, fig. Chi è facile a "granoire», 
Mariolo = Bagno, Arnese che ferma 
sul banco l'asse da piallare. 

Rdnseie, Bancido = [Ort. Rdnge- 
che], 

Ranarfafelltfne, Granciporro, Stra- 
falcione, Scerpellone, Farfallone, Sva- 
rione. 

Rangìje, sf. Piccolo convento = Ere*» 
mitaggio. ("Grancia*, Grangia*^). 

Rantfeetale, sf. Banòcchio = Bà- 
nula, malattia dei bambini = Salta- 
martiao. In questo signif., anche Rò- 
spe, 

Rapanae««, sm. Lòia, Sudiciume 
della persona e degli abiti = [Rapac- 
ce] Il Rapjaccìóse, Pieno di loia = Fig. 
Avaro sordido. 

RapAnffnle, Banuncolo = [Aq. Fé- 
sciolóne], 

Rap«, Bapa = Rapa róèce. Barba- 
biètola Il Acer. Rapane. Fig. Zotico = 
[Lesina, Avaro] || Rapaste, sf. fig. Zuc- 
cone, Sciocco II Rapate, sf. Strafalcio- 
ne; Grulleria. 

Rappande, agg. Di Yino. Ohe raspa. 

Rappllle, sm. Fig. Gran sete di vino. 

RappiJJe, Baffreddore. 

'Rasee, Scaracchio |] RaieA', Sca- 
racchiare. 

Rapulóne, Fam. Nella maniera : Fa* 
*nu — une, Fargli una sgridata, un rab- 
buffo, un " buscherio „. 

RasceeA', Baschiare = Graffiare = 



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ras - rad 



255 



Fare quella specie di ringhio ohe si fa 
qaando si ha prurito in gola, o si vuol 
richiamare l'attenzione di alcuno, Ba- 
schiare ij RA4«««lie, m. e Ra4«««a(are, 
f. Atto ed Effetto del graffiare = [Bà- 
icMe, Rascagné], 

KaiehèUe, Bastrello, arnese den- 
tato = [V. OraitUle = ral. Raapjejje], 

Ràsde, Basièra = c. ». A. Rasare, 
Yed. Réeele. 

BlkMle. sf. Viottolo che divide il 
terreno coltivato = Spazio di terreno 
coltivato, tra viottolo e viottolo = 
[Solco per dividere in prese il terreno 
coltivato, o per raccogliere le acque pio- 
vane e regolarne il corso] || Aoor. Ba- 
■•ltfii«, sm. Callaia, Viottola pei cam- 
pi. (Pist. e Lucoh. "Bèdola^). 

RAMlUiC) Pareggiare, Bender pia- 
na, una superficie. 

Rlks«Hoie, n. di pers. Erasmo. 

Rasine, sm. Bésina , Bagia, delle 
conifere = [Ari, Racìj'e, f.] 

Raadle, Basóio = Di coltello e sim. 
Va gné 'nu —, Bade = [Raaóre]. 

Raspe, Baspo = Grappolo. Se è 
grande, RaeelAppele = [Car. Ria- 
mi 

RdBpèUe. Ved. RetrApele. 

Raspose, Raspe^ne, agg. Buvido 
Scabro = Di Vino. Che raspa la gola. 
Anche, Rappande e Rappecande. 

Rasièlle, Bastrello, specie di can- 
cello = Greppia Il Raitellére, per isch., 
Dentiera. 

Ramje (Ari), sf. Tempesta di mare 
= Per sim. Chiasso, Baccano, Brusio. 

Rata re, sf. Graticcio = [Grate], 

RatiiC', Grattare || Baitela', Grat- 
tugiare Il Ratia^ltfne, sf. Prudore II 
Rattacact, Grattugia = [T. 1573, Qrat- 
incacio]. (Sen. « Grattacacia „). 

Batte, agg. Di Cavallo. Focoso. 

Raneèlle, Baucedine, Bocaggine. 

Ravate. Ved. Oravate. 

Razzd' (Ca»t. C), Buttare. Nei ma- 
trimoni, razzene eunfSeW e cquatrine, 
buttano, spargono, confetti e quattrini 
= Scagliare. Ved. Arrazzd\ (Cfr. "Bag- 
8i*re„). 

*Raislji(', Somigliare ai parenti. 

Be, spesso con a prefissa. Partic. 
proclitica, Bi, che dà idea di ripeti- 
àone, come nel toso. ; ma molte volte, 
come nel tose, istesso, è semplicem. 
intensiva: Arecapd*, Scegliere, ecc. Cfr. 
" Bilegare „ , Legare ; „ Basoiugare „ , 
Asciugare ecc. 

Rebbntte, sm. Bifiuto, la Cosa ri- 
fiutata. Le tff pò' -, Non] l'ha di con- 
to ==[_ (jg haUre, Tristo che non ha 
pari. — de apedale, Malato incurabile] 
ÌÌRebbuttose (T.), Bitroso; Sgarbato; 
Aspro, Intrattabile. 



Reeaeee, Bioavo, Ciò che si ricava 
da una vendita. 

Reeaeeblatnre, sf. Bimessiticcio. 

Recarìje (C. fr.), Posatura. 

Reeaselie, sm. Cosa eventuale. §ta* 
a lu —, Stare all'eventualità. 

Receatte, Bicatto || AreceattA', Bi- 
cattare. 

Recchiappe (C. fr.), sm. Bipresa, Ei- 
pigliata = Fig. Bandolo del disootso 
= Un albero a cui restano pochi o 
punti rami o radici, non può tornare 
a esser vegeto , perchè gli manca il 
modo di rifarsi, nen d€* lu — . = Di un 
miserabile senza aiuti di costa, senza 
rincalzi, dicesi altresì che nzn dff ne- 
ciùne — . 

Béeehte, sf. Orecchio = Arrezzd' le 
— , Bizzar le orecchie; fig. "Uscir di 
gatta morta „, Farsi vivo; Metter su 
gallo = Fam. Fa' 'na acutélate de — a 
une. Fargli un rabbuffo, una risciac- 
quata ; picchiarlo = Acer. Reeeliltf ne, 
m. = Per isoh. Lepre |1 Récchie de léb- 
bre (JH»1.), Piombàggine (Aq.), Piom- 
baggine. 

Recélie (Pese.), sf. Sorta di fungo. 

Beeénde, sf. Soprappunto all'estre- 
mità dello soiugamano dalla parte do- 
v'è il pènero. 

Rèeepe, Bòcipe. Nel modor^a'nu— . 
Tevujjefa* '»« *nu —!, Voglio dartene !. 
Anche: Bapportare, per far gastigare. 

*RecepV, Bioevere. La tèrre nne' le 
p6 — , La terra non può riceverla (l'ac- 
qua soverchia) = " Stat. mun. di V.„:... 
lo Sindico con grandissima reverentia 
lo debbia receper. . . = " Bagl. di a.„ :... 
per debito o danno reoeputo. Ib. :... pa- 
gare la pena alli patruni delle posses- 
sioni che damno recepessero. (Lat. Re- 
cipere = "Becepere*. Bicepere*„). 

*Beeetane, sf. pi. - Pispillòria „ ,. 
Cicaleocio intorno a un fatto, Commenti 
fatti da più persone riunite. Fa* le — . 

RecevéP, Dar l'imbeccata = Bifl. In- 
tens. di Cibarsi. BisatoUarsi. 

Recicelijarse (V.), Migliorare il pro- 
prio stato — Bimpannucoiarsi. 

ReciufoW (A«,), Bifischiare, Bispif- 
ferare, Bisoffiare, Bidire. 

Reelve, sm. Bioevuta, Quietanza. 

Reelamme. Nel volg. cittadinesco. « 
Fa* la — o. .., Mettare in voc9, in gri- 
do, in fama... 

Reculévele, *ReculSevele, agg. di Pers. 
Minuzioso; Schizzinoso; Bitroso, Bestie. 

Reeullsle, Liquirizia = [RéhuXìzie 
= A«. RecoXizia = Siisi. ManrìzXe], 

BeeAivere, Bicovero. Ved. in Sande. 

*Reddénsli«> Ordigno. 

Beddletae. Ved. Ardleiie. 

Beddatte, sm. Piccola casa per ri- 
coverarsi in campagna. 



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256 



red - ren 



'Réde. Erède. Anche, Aréde. 
Rédeae. Réftene, sf. Cavallo e asi- 
no da monta. Purtd* a la — , . . . alla 
monta. Cavalle, A$ene, da —, Stallone 
= [€•». Anohe: Veicolo tirato da due 
o più bestie = Air. Quattro muli con- 
dotti da un buttero]. 

Redleale, fam. Aeg. Di cosa. Da 
nulla. É *na cóaa —, E cosa da nulla, 
unMnesia. In questo signif., anche :|| 
RedlenlMPSeme, sf. Ce ne sta *na —, 
Ce n'ò pochissimo. 

Rerellnl«, sf. Cumulo di neve tra- 
sportata dal vento = [BèfuU, BèféU, 
Reféline = p«s«., s. Beferine], 

JBefenicce (C. ftr.), sf. Posatura, Fondo 
dei liquidi. 

Refére, Refjere (Ari), sm. pi. Om- 
bre, Apparieioni, Spiriti 

B«fl»i«f *Refkpa«^. sm. Bespiro; 
Modo di respirare. È *na puzze che 
ppijje lu —, É un puno ohe mossa il 
respiro. W *nu bbrutte —, Ha un re- 
spiro affannoso. 

lt«fl»to«ore, sf. Sfiato; Sfiatatoio. 
B«flasMe, Flusso catarrale o san- 
guigno = [i^usae, l^fruete], 

Eneide, sf. Bottaccio. Mulin' a —, 
Molino ohe macina a raccolta = At. 
Se^féta = Pmr. Refuta = T. Refògge 
— R. Refàuee], Cfr. Fdi«. 

Refolélle (A«.), sf. pi. Piccoli furti. 
Fa* le —, "Graffiare^. 
Refriggìe, Befrigerio. 
Remrlstre» Begistro = [*RegghjHre], 
ReggròcéU (C. ftr.), sm. Piccolo fab- 
bricato aggiunto alla casa del conta- 
dino per tenerci animali || Ara^^rwce- 
larae, Bacchiocoiolarsi ; Bannicchiarsi. 
Résrme. Yod. Orévne. 
Rme. Ved. AreUe = C. fr. Stalletta 
per piccoli animali domestici = Fig. 
Tugfurio = Ori. Rèìle e Rénnéle, sf. Be- 
cinto di reti o di canne per tenerci 
chiuse le pecore. 

RlUe e dim. ReUétte, sf. Palettina 
usata nei focolari = T. Palettina, che 
è nell'altra estremità del pungolo, e 
serve per nettare l'aratro. 

Relltqule, Beliquia = [Arlìquie],' 
("Arliquia*„ e " Orliquia*„). 

Rellòwe , Orologio , Oriolo . Per 
isch. — a ddite —, Oriolo che va "a 
mena dito„, a via di ditate = [Clrlt. 
Arlùojje, (" Arlògio*„)]. 

Remacene (man.), sf. Grossa pietra. 
Rembecurite (Pai.), agg. di Pecora 
già tosata. Che ha rifatto la lana. 

Rembizze (T.), Spuntino (| Rembìzzele 
(Ar.), Rimbìuze (Plaa.), sf. Nella ma- 
niera : Dd* la —, Dar V imbeccata. Im- 
beccare Il Rimbizzd* (i»e»c.). Imbec- 
care. 

Rembrunge (Pai.), Bimprovero I| 



Rembrungid' (Ar.), Bimproverare. 
(''Bimbroccio*„). 

ReaiHarxe, sm. pi. Dirupi. Luoghi 
scoscesi, in vicinanza dell'abitato. Non 
com. Ved. lUbarse. 

RembuetéUe, sm. Piccolo aggetto, a. 
forma di mensola. 

Remeaate, sf. Babbuffo, Sgridata» 
R«mlmre, n. di pers. Bemigio = 
[Rumìgge e Rumìgg'ie]. 

*•■*■»#*«, n. di pers. Ermete. 
*R«maitiaI«, sf. pi. Nei modi: XrU- 
male fa —, Il male dà segni di sé. Ikj- 
panze me fa — , Il ventre mi gorgoglia^ 
Mi brontola il corpo. 

R«nalde, n. di pers. Binalcto = 
[*RanaUel 

Rendìndele (Pai.), f. pi. Lentiggini. 
R«adé««ta«, sm. Operasione dell'a- 
guuar la macine. D<r lu —. = Brioio- 
lini di selce, ohe nel masticare il pane 
o le paste sgretolano sotto i denti =s 
[Renducche = €aa. Renduee], 

Rendró^e, sf. pi. Band laterali e più 
bassi dell'ulivo. (Pare connesso a 
-Banda*,). 

R«adr4e«l«, sm. Cilindro di leg^o 
dentato per ridurre a nastrini le sfo- 
glie di pasta sulle quali premendo si 
fa rotolare = [T. TrvJJe = e. Bet^ 
dròcele. Anche: Asse della rota, ohe 
mossa dairacqua fa girare la macina 
del molino] j] Rendr fteele, m. e Bea- 
draeelarlje, f. pL Fig. Cose dispara- 
te e inutili. Ciarpame, Cianfrusaglie. 
Rén«, Arena. Bena =s Nel sig^if. 
med., Bonella || Renasse, sf. Benisohio, 
Suolo arenoso. (" Benaccio*„). 

Reneeélle, sf. Sorta di fico piccolo 
e nero ~ [N^erecéUe]. 

Rénele, Bendine = [Ori. RénneU 
= A«. Rénnola ~ fi, Rìnnele] \] Dim. 
Renelélle, sf. Bondinino, Pulcino 
della rondine || Reneldne, Bon- 
done. 

Renetd', Arenetd', Reaanetd', Areea- 
netd*. Lo stesso che Aretaaneid', ved. 
Il Resdnete, Resadnete, sm. Bespiro affan- 
noso, Ansamento, Fiataccina. Ved. Sa- 
aetére. 

Renvaade, sm. Quantità di tessuto 
che a mano a mano si avvòlge nel 
subbio. Ved. Arenvandd'. 

Renffrleebiele, sm. Lunghezza della 
falangetta del pollice. É *nupalm* e 'nw 
—, É un palmo e mezzo pollice. Ved. 
Aremffreeed\ 

ReaftAeelie, sf. Spreg. di Stanza. 
Sgabuiéino = Grotta; Buca. 

R«aie, sf. Giro, Volta. Nella ma- 
niera: Drf' ^na —, Fare un giro. Dare 
una volta. Più. com. il m. av. Réaia, 
rènie, Basente. Jì' —, Andar rasente, 
lungo; sull'orlo; sull'estremità. Fig. 



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ren - rie 



257 



Passarsele —, Cavarsela, Passarla, li- 
scia, e* itaada*„). 

Renietature, sf. Bimendino. Ved. 
S« tatare. 

Henzine e Renzenme (Ari), sf. Nella 
maniera: Va gné *na —! Dioesi della 
trottola quando ruota senza pendere. 

Repatrlai«, sf. Lnngo e affettuoso 
discorso tra amici che si rincontrano 
in luogo lontano dalla patria. Vuléms 
fa' 'na — . (Da " Rimpatriare „). 

Reprabb««he. fam. Disordine, Oon- 
. fusione, Babilonia. 

Bepuitlae, Ripostiglio. (" Ripoeti- 
•me*„). 

SeputdP, Ved. ArepetK'. 
R^aVe, sm. Prugnolo, arnese per 
cacciare di notte = Fig. Persona molto 
brutta. Pare 'nu —! = IBJequie. Fig. 
Cempennone] |) — sbatte 'm bace, mo. 
scherz., "Rèquie, scarpe e zoccoli „. 
Bequìje' (»«.), Richiedere; Invitare. 
Resacche e Refàuce. sf. Rincollo, Ri- 
stagno d'acqua presso la corrente. 

*R«ft«, avv. Rasente, Lungo,' Acco- 
sto = [Ch. Rice = Cam. Ruce = T. Da 
rlnde = T. Rinde e Renzunè]. 

Rèsezhe, Sprone, La parte che resta 
del tralcio potato. (Lat. Resece-), 

Re*eil«*tore, Posatoio, Bastone del 
pollaio, Pertica su cui i polli vanno 
ad appolaiarsi. 

R«»Ipele,Re«t1»beIe, Re»«péle, Ri- 
sipola = [V., ra». ResìbbU], 
R«»ft«'. Ved. £•••'. 
Resftèiie, sm. Fondata dei liquidi 
= Diminuzione di volume per effetto 
di compressione. Fa' lu — . 

'R«»te, sf. Agresto H Restaréle, 
Grappoletto che nasce in agosto ( e 
perciò detto anche Uv' ahustine), che 
di rado, o tardi, matura. 

R««ttfpple, Reitrtfppe, R«itróp- 
pele. Stoppia = [A«. ReèdÓppia = T. 
Restòzze = "Stat. mun. di A.„, Restu- 
chia], (" Re8toppio*„). 

Re» are, sf. Avanzaticelo del man- 
giare e del bere delle bestie = Fioru- 
me, Detriti, ohe lascia il fieno nei luo- 
ghi dove è stato ammucchiato = La 
morte nen fa —, prov. La morte non 
lascia in dietro alcuno. 

Rétene, Rèdine. ("Retena*„). 
Retenésxe, sf. Gioia, Sorriso di con- 
tentezza = Riso beffardo e maligno, 
ahigno. Ved. Areieaé' = [Fai. Rete- 
njenzìe], 

Rétepftade, sm. Specie di punto, 
Punto indietro. 

Retrapelarlje , .sf. Com. nel pL 
Trappolerie, Bindolerie, Tranelli ; Se- 
greto intrigo. Ripesco. 

RetrApele, Retrftpeae, sm. Arnese 
di legno o di ferro per allargare il 



grano messo ad asciugare, per trarre 
fuori dal forno la brace, e sim. = [Ra- 
spane =: Pai., Ort., At. Retrdngule]. 
Reirapnltfae, Retrapelòae, Chi 

mette rocchio e fruga dappertutto = 
Sussurrone, Chi va raccattando brache 
degli altri per ridirle. 

Retrazid*, Aretraz'id', intr. Ripren- 
der fiato dopo aver camminato o la- 
vorato. Non com. = Ar. Reddrazid', 

Retré, Luogo comodo, ** Stanzino „ 
= Spogliatóio. 

Retrétteche, sf. Impossibilità di star 
fermo Ved. Artéteche \\ Retrettecarze 
(Aq.), Molleggiare, Sculettare, Dondo- 
larsi con affettazione nel camminare. 
Retrive (C. m. A.), sm. pi. Civaie. 
Retarnate, sm. Vino fatto con 
mosto fermentato sulla vinaccia = [V. 
1543: Vóteno longo da far ritornato]. 
(Da ''Torno*^, Strettoio?). 

Revéfere. sf. Donazione; Eredità 
ohe viene per linea indiretta = Rin- 
calzo, Aiuto di costa. 2V' d 'vùte de — .' 
Ha 'vute chela bbella — ! 

RevéJJe (r.«o), sf. pi.,' Ruvéjje, (Se.), 
RovéJJi (Aq.), .sm. pi. Robiglia, Pisello 
campestre II i2«»«ot;èj(;e (nel contado di 
T.)i sf. pi. Civaie. 

l'ReTèUe, RavéUe, sm. Volontà, 
Animo; Forza, Lena. Nen dénghe — de 
fa^ nXlnde, Non mi sento da far nulla. 
Perde' lu —, Essere accasciato, privo 
deUa forza di fare = [Caa. RébblUe]. 
Reverirse (C. ftp.), Farsi buone spese. 
Custodirsi, Mantenersi bene. Far vita 
scelta. Se reveriace, Mangia del buono. 
(Pare, da Re/lcereJ, 

Reverirse (liaoaa), Peritarsi. Me re- 
verisce de dirle, Mi perito. Ho ritegno, 
di dirlo. (Lat. Vereri). 

Revettòr'ie (reti.), sm. Stanza in cui 
si cucina e si mangia. (" Refettorio „). 
Revévete, agg. Di Pane. Poco lie- 
vitato o mal cotto = Di Viso. Sparuto e 
con occhi ** abbacinati „, pr. dei bam- 
bini quando hanno i bachi = Di Pian- 
ta. Passicela. 

Reviciatàure (Fai.), Chi indiscreta- 
mente "rifischia,,, ridice. 

Rerélde, Rovescia, della manica. 
Revéieeiie, Tumulto = Scombus- 
solio, Tramestio. 

RevucenV (Ca»t. C), Arroventare. 
Rezunnd* (C. fr.), Ritagliare; Raffi- 
lare Il Rezunne, sm. pi. Ritagli, Scia- 
vero; Raffilatura. 

Rezzelle, (nel contado di T.), Argilla, 
Terreno argilloso. 

RexBure, Sete. Nen dénghe —, Non 
ho sete. (" Arsura „). 

Ri, Èzirì, Peri, PerìUe, voci per chia- 
mare il porco. Ved. Ori, 

Rleee, sm. Riccio, Porco spino = 



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Gaogle 



258 



rie - rol 



Pig. Té* lu ~- a la aaccòcce, Ha il gran- 
chio alla scarsella i| Lu —, n. volg. 
dell'Adenite sottascellare li PI. Li — , 
Trùcioli di legno o di carta. 

RI«««, agg. Bicoio = Di cane. Bar- 
bone. Fig. Spia. N^n de fa' ^stendV, ca 
CU88Ù é ccane —; pòrte 'm mècche, Con- 
tentalo ; è nn certo tomo che non sa te- 
ner la lingua a sé. 

Riccllle (A.), sf. Alveare. (Lat. Ar- 
cella. BiNDi). 

Rleehlél«, sm. pL Orecchioni, Gat- 
toni = [Lti Capehatte]. 

Hicciàune (Ar.), Arcione = Fig. Chi 
cammina ricurvo. 

RicciCle (Torr.), sf. Ciotola. (" Or- 
ciòlo „). 

Rl^vntfle. Yed. Ra^evndle. 
Ridarèlle, sf. Bisolino irresistibile 
= Agg. Bidanciano. 

Ridecdnie (V.), sf. Morbillo. (Da " Or- 
ticaria „?). 

Riffe, ArrlflRD, Lotteria. Fa* 'na —, 
Allottare. 

Rigna (Aq.), Rigne (Pai. Air), sf. 
Baco del formaggio = Rìgghie (Pese.), 
sm. pi. Vermicciattoli ohe rodono le 
radici delle piante || Rignàrze, (Aq.) Ba- 
carsi. Yed. «réffae. 

*RtJàls, Begalo |! Agg. di Pico. Dot- 
tato. 

Rlje, sm. Bigo = Gora. Le — de lu 
aanghe, de le làcreme e sim. 

Rije (Pian.), sm. Mal fatto. Nella 
maniera: Sape* —, T' d sapute — ca te 
l* àjje ditte f, L' hai avuto a male. Ti 
è dispiaciuto, che te l'abbia detto? 
CBio*^, Male). 

Rije, n. di torrente in quel di R. e 
di Peti. =: "Bagl. di S. „: Ohe nulla 
persona debbia lavare panni néUa fon' 
tana del Vecchio ne alla riga che va per 
la piacza de Sulmona — Negli altri ca- 
pitoli, sì dice la forma della piazza. 
("Bio*„, Bivo, Fiumicello, Piume). 

RijUle, sf. Assicella usata dai mu- 
ratori e dai falegrami, Bègolo. 

Ri) erte (i»al.), agg. Di Petto. Pjette 
—, Petto rialzato, gibboso. 

*Rijja8tre (Air.), sf. Capra di un an- 
no. (Il suif. aitre è in altri diminut. 
Gir. " Pollastro „, *Porcastro„ ecc.X 

Ri Jone, Quartiere, Parte, in cui è 
diviso il comune. 

*RiUd* (Pese.), Nitrire =c Stridere, 
pr. della neve, simile a polvere di ve- 
tro, quando è calpesta. 
Rine, sm. pi. le Beni. 
Ringifrignarze (Aq.), fam. Binfron- 
zolirsi, Binchiocolarsi 

Ringì'iccarze (Aq.), Salire con diffi- 
coltà in una parte alta = Bingallet- 
tarsi. 

Ripe, Luogo scosceso, Bupe |] Ripe^ 



^9e, agg. Di luogo. Bipido, Scosceso. 
(« Bipidoso* J. 

Rire* (Or».), Bidere. 
Rlsctae, Rliieetae, Bischio, Bisico. 
Rliehe, Rlieble, sf. Lisca del li- 
no e della canapa = Besta, Barba del 
grano; e anche, Gluma. ("Besoa*,, Li- 
sca). 

Rise, sf. Biso = Bisata || Dim. Re- 
•«t(e, Re8atW,e, sf. Bisino dei bambi- 
ni; Bisettino malizioso || Ridarèlle, 
ved. (" Bise*„, sf. pi., Bisa. *Bisa*„, 
Bisata). 

Rlsenae, di carta, Bisma. 
Rite, sm. Bete, arnese per traspor- 
tare fieno o paglia. 

Rivéra (Aq.), n. della contrada do- 
ve scorre l' Aterno ; e della famosa fon- 
tana di 99 cannelle, che sta anche li. 
("Bivièra*„ per fiume, vive nel volg. 
toso.) 

Risse, sf. Bete, Membrana che co- 
pre gì' intestini = Graticola. Bote me- 
tallica = Beticella, usata già dalle ra- 
gazze per contenere i capelli. 

RizzìUe (V.), sf. Vivacità eccessiva 
= Irritabilità. Ved. Arillld'. 

Rtfeehle, sm. Bòcohio, Pezzo, qua- 
lunque ne sia Is forma. *I^u — de pizze, 
de pane, de t^rre^ Un pezzo di stieusoia- 
ta, di pane, di terreno. Lu mure se ne 
case* a rrécch'i-a—, Il muro cade a 
pezzi. L* d fatte rùcchie rùcchie, IL* ha 
ridotto in pezzi = Tronco di albero, 
Mozzicone = [Rùocchie].^ 

Rèeelile, sf. Cespo di erbe o di fru- 
tici = [Sumendd* a — , Seminare a fos- 
sette (legumi, zucche e sim.)] || ArruC' 
chiarse (Ar.), Accovacciarsi, pr. della 
gallina = Il porsi dei pulcini sotto la 
chioccia. 

Ròeele, sm. Basièra = Curro, Le- 
gno cilindrico che si mette sotto a gra- 
vi pesi per farli scorrere = Botolo di 
panno lino = [nont. 1632: Un rocilo di 
panno, 26 braccia di ramma in rooiloj. 
Rtfde', Bódere = Prùdere || Rif de, 
Prudore = [Aq. Rotóre]. 

Ròilfe, sf. Lattine, Crosta lattea = 
[Pese., Av. Lattina = Aq. Ju Franie 
= C. s. A. Caròcce, i. (Cfr. « Boccia „, 
Sudiciume sulla persona)]. C^Bóffia^^, 
Sozzura = Venez. "Bufa.,, Sporcizia sul- 
la pelle = Gr. Rypos, Sudiciume). 

RèMne, sf. Incastro, strumento per 
pareggiare le ugno ai cavalli = [Ròje^ 
le = Car. Róje = T. Ròscele], 

'Ròle, Aiuòla, Àiòlà = Semenzaio 
= Vivaio, Postime. 

Ròlle, Botolo, Lunga striscia di 
carta ravvolta in sé stessa = [Pai. Cer- 
cine di paglia su cui posa la conca = 
Se. Rùozze]. 

Rólle (Aq.), sf. pi. Piattole. 



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rom - rut 



259 



urne, Bombo, pesce. 
RdiBib«*, Rompere = Manimettere, 
-una botte, un prosciutto, ecc. 

Sòme. (€•».). N. di contrada. La — 
Rtfave, sm. Bóncola = Fig. e fam. 
Svarione, Spropòsito. Delitto. Nella 
maniera: Fa' 'ni* — , Commettere un 
-errore = [Gran fame. Té' '»u — /] = 
Mend* lu —, "Q-ranoire „, Bubare ' Run- 
«éite, dim. di Rdnve = Trincetto, ar- 
nese dei calzolai. 

Rdnclie, sf. Lo stesso che Rtfaffe, 
nel primo significato = Dim. Ran- 
Sli«tt«, sf. 

Rtfsee, Bosso 11 RoselaBse, agg. Bos- 
.«astro = [Eusciarde] || Arrusel', Arros- 
sire. 

Rtfs», 'RÒSA = La — de lu trappit", 
la Lucerna del frantoio, sottoposta al- 
Jo strettoio. 

Ròspe, Bospo. [S.* Eof. Raspuae] = 
Saltamartino, trastullo fanc, chiama- 
to anche Ranòcchie^ sf. || Rnsplite, sm. 
pi. Frittelle di farina di granturco. 
Rdt«, Capannello. 
Rtffte, sf. Buòta, Bota = Fig. Métte' 
'le rotò séti* a le pite a une, Farlo frul- 
lare. Sollecitarlo. 

'Rrajato. agg. Di Grano. Golpato, 
Colpito dal carbone. 

'Rri^ase e 'Rrajate, Iroso. 
RravaXle, sm. Parapiglia — Fa^ 
'^nu —, Prendere alla rinfusa quel che 
wdà alle mani; Arraffare. 

Rrtfbb«, Bòba = A rróbba néve, Al- 
ia raccolta. Nella stagione della rac- 
'Colta = Cosa. Che rrobb' éf, Che è, Che 
•cos' è? É rrobbe de bbardisce!, È cosa, 
Son cose, da ragazzi = JS — che, o ca, 
Il fatto è, sta; Tanto che — Cape de —, 
Ingrediente. 

Rftbble, Bóbbia = [Ii»ma, Rujje = 
Aq. Roja]. (Lat. Bahia-). 

Raeii*, Grugare, del piccione. 
Rucche, voce per chiamare il piccio- 
ne = Fig. Fa* lu , Fare il ruffiano. 

-"Bisoffiare„, Bidire. (Pist. " Bùccola „, 

Buffiana) \\JV , Andar ricurvo. Cfr. 

Muchijd'. 

Ra^e, sf. Fórfora del capo = Bo- 
sume del carbone = [T. Vivacità ec- 
cessiva. Facilità a montare in collera]. 
(Aret. " Bugia „, Bruscolo]. 
Rucecd, Ved. Roseeeii'. 
Rucecéne (€as.), Avaro sordido, Spi- 
lorcio = Air. Risicene = Pese. Ruse- 
céne. 

Ra^esn^le, Rl^s^^l^, Bosignòlo 
= [Par. Ruacìjjdre = Ort. Lucignóle], 
►(Lat. Lusciniola-, " Luscignuolo*„). 

RneelA', RaeelliC', tr. Botolare = 
Bifl. Bo telarsi, Buzzolare. Se rucelta* 
(xbbaUe pe^ le acale, Botolo, Buzzolò, la 
^soala *= [Fig. Ze la ròcele (Ari), Stabe- 



benino ; " Strappa la vita „ ; Si baroa- 
mena! (Lucch. "Arruciolaren, Botola- 
re) Il A rròeelaTaseèlle, m. av. Buz- 
zolando ; Voltolandosi, Facondo dei ri- 
voltoloni = [Pai. A rróciapaìlòtte]. 

Ruebe, voce ripetuta per chiamare 
i piccioni. Ved. Rucche. 

Ruebe, sf. Bruco = [Rùchele, va..]. 
(Lat. Eruca-, '•Buga*„) jl Arraeblte, 
agg. Pieno, Coperto, di bruchi. 

Ruchijd' (Pai.), intr. e rifl. Movere 
a stento le membra. N'n zepó —. (Cfr. 
" Buticarsi*„). 

Ruffanelle (Cb.), Orfanello-a. 
RuKSére, n. di pers. Buggièro = 
[Ruggjere, *Rezzjere]. 

Roffnanaie, sf. Lombata, 
Rujje' e l>eri*ujje', Buggire = Bor- 
bogliare, Brontolare, degl' int. stini. 

Rulle, Bullo = Fig. Gran fame || 
Pezzo cilindrico di pasta, che si coce 
sotto la cinigia := Loia tra le pieghe 
della pelle dei bambini grassocci. Ved. 
ClaraUe. 

Ralle, CaruUe, casati. 
RuiuA' e, intens., AreramK', Bu- 
minarejl Rame, sm. Buminazione. 

Ramamene, sf. Pìccolo cornicione 
su cui posa la gronda. 

Rumece, Bómioe = Aq. Lingua de 
bove. (Lat. Rumice-). 

Ranrétte. Ved. Rònse. 
Rvnftlne. Ved. Arranftii'. 
Rùoaele, sm. pi. Bosolaccio — Ar. 
Dammadamme. 

Ruozze (8e.), sf. Crocetta a braccia 
uguali per avvolgere il refe. -S 

Rusd*, Bodere, e pr. Bidurre in ro- ^ 
sume, come fanno i topi e i tarli = 
Brucare, Bodere la parte più tenera 
dei rami. 

RaseeeA', Bosicare , Bosicchiare || 
Rasee«sarèlle, fam. Agg. di Cibo. Fa- 
cile ad esser rosicchiato = [Rucecd'. 
RugecarHle], 

Ruècepinde, sm. pi. Corbézzole = 
Aq. Le *Mbrìachme, sf. pi. 

Ruacìcutu (Aq.), agg. di pers. Bobu- 
sto, Vigoroso. 

Ras«ldle. sm. Triglia = [Sf. Va- 
rietà di grano gentile]. 

Ranelanse, sm. Nel gergo. Cosa di 
color rosso. Ha fatte lu — da la vtfc- 
che, Ha sputato sangue. S' d vennute 
tutte lu —, Ha venduto tutti i suoi 
ori. 

*RaséTle, Bosolio = [Resòrìe], 
Ruapd', Bazzolare, Il raspare dei 
polli = Ari, Grufolare || Ruspe, sm. 
Il razzolare. (Lat. Ruspavi. Sen. *Bu- 
Bpare„, Bazzolare). 

Rateile, sf. Bùzzola = Girandola 
= [Nel 10 signif., Ròtele = Pai. Rùz- 
zele = Ar. PizzeUtcchie = T. Rùtele = 



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260 



rut - sai 



= "Stat mniì. di ▲.„: De ludentibus 
ad rotulam]. 

*Railae, Arrotino. 

Buudgne (Cas., »., Cast. C), sf. pi. 
N. generico di Stoviglie. 

Raraaèlle, Biyolo, Bigagnolo. 

Rare, sf. Vicolo, Chiassòlo = [An- 
che : Viottola tra due siepi] || Dim. Ra- 
Télle, sf. = Spazio ristretto tra due 
case, in cui scorrono acque ed altre ma- 
terie luride = Fognòlo, che mette ca- 
po nella fogna che è nel mezzo della 
strada = [Aq. Buva, Canale in cui scor- 
rono acque sporche = Corsòllo, Pic- 
colo spazio tra letto e letto o tra letto 
e muro = " Bagl. di ». „, RueUa, Vico- 
lo]. ("Ruga*„, Strada). 

Rnvecélle, Mòz2o della campana. 
("Verricello,). 

Rar«lldae, volg. Puzzona, Lesio- 
na, Sudioiona, Donnaccia di per le 
strade, Budellona, Bobaccia. Nell4stes- 
so signif., Chlaveetfae = [T. Trum- 
bòné]. 

Rftvere, Rave, Raetae, Bovo = 
[R. J?ttv«cale;pl. RuvecTiJele]. (Lat. Eu- 
bu-). 

Rasi» e Rftftfteae, Buggine = Fig. 
Screzio; Livore. 

Ruzzecd* (Ca»4. C), intr. Buzzolare 
= Bifl. Tirarsi dietro, trascinando, 
qualche cosa. 



Sa, in forma, dubitativa, con ellissi 
di "Chi,,. Sa 86 vvé'!, Chi sa, può sa- 
pere, se viene? 

Sabbentlaae, n. di pers. Sebastia- 
no. Abbr. Jaae = [SabbaSttane]. 

Sabl»«t«, Sabato = Per euf. Puzza 
murV de —!, Che tu possa morir di su- 
bitol E, per isch.. si aggiunge: Ca vi 
aeuttlrre de duméneche. 

«Sabbie, Salvia = [Salvie^ Sàlev'ie 
•=■ Mlffl. QendT'iaìXè\. 

Sae«tae, Sacco = — da notte^ Sacca 
da notte, Sacca, Valigia = Fig. Mét- 
^ a lu — , Metter nel sacco, Insaccare, 
Gabbare = — scucitef Omo che dà vo- 
lentieri il suo = — eane^ Giuggiolone, 
Bietolone = Sf. Tasca. Più oom., Sac- 
còcce li Dim. Saootaétie, m. e f. = [ai., 
€ar. Saccute, sf.] || Sa«elilji(', Scotere 
il sacco per far prendere minor volu- 
me a ciò che è dentro = Intr. Binsac- 
care, Sootersi sulla sella o sul basto. 

Sa«eéeee, Tasca = Tascata, Quanta 
roba entra in una tasca |i Dim. Sa«- 
eaeeélle, sf. Sae«a«elae, sm. Taschi- 
no (I Acer. Saoeaeclitf ne, Tascone = Fig. 
Minchione; Credulone. 

Saeeasaae, Massiccione, Giuggiolo- 



ne. Ved. in Sande = Esci, scherz. Hàjja 
— nghe ttutte sacche rotte!, Sacco rot- 
to! 

Saelard^ie, Sacerdote. 
Saeraàtane, Sagrestano il «aera* 
itU^f Sagrestia. 

Sacrate^, Sagrare, Bestemmiare. 
Saerate, sf. Nelle locuz. Semm*a' 
reeajje la — /, Se mi piglia la bi£2ar 
Ne^ mme fa* reeajje* la — /, Non farmi 
arrabbiare ! 

*»ngnA\ Salassare II SaynUe* sf . Sa- 
lasso. ("Segnare*,,, Cavar sangue). 

Saarnasaehe. sf. Fitta, Terreno mol- 
le nel quale i piedi affondano. 

'Sacae, Lasagna = Fig. Sagnafréd- 
de. Melenso ; Irresoluto; Dappoco || Accr^ 
P^affatfae. Fig. Lasa^none, Bietolone, 
Baccellone, Minchione. 

Sajétie. Saetta = \8ajette] || Sahet- 
tére (R.), Feritoia. 

»aJJ«*» Salire = Tr. Portar su = 
[T., A., Sain*] Il P. pass. SftTefte = [Sdw 
te, *Sà%te, *Sdidde = T., A., SàUute]. 

Sajjòcche, sf. Bandelle con oai)oc- 
chia. 

Malli', Salare = Volg. Ammazzare. 
Te wjje —I, Voglio "farti la buccia, || 
Salate, Strage. Fa' 'na —, "Far cic- 
cia,,. Fare una stiaccia, una strage. 

Salàbbracchef sm. Fam. Omaccione' 
corto di mente. 

Sàlameniatre (Pai.), Sfaccendato; Va- 
gabondo, Bighellone. (Cfr. " Salami- 
stro*„. Saccente). 

«Salamone, Cibo molto salato = 
[N. di pers. Salomone], 

Salapdne. Com. nel pi., SalaFaaer 
sm. Bapastrella, Bapastrone, Senapa 
salvatica = [*Fuojje de Oriate = Al- 
trove: Ruchettóne = €a«t. C. Ld8aen& 
de aenapéeche. (Gr. Lapadne. Lat. Lap^ 
aana)]. 

Salara (li.. Fallo) ; Saliera (Torr.) ; 
Saliere (Colledlaa.) ; Sàlaeri (O.), nomi 
di contrade. 

Saldafòaaef per isch. Soprabito lar- 
go e fatto alla peggio. 

Saldarèlle, sf. Salterello, sorta di 
ballo contadinesco. 

Saldarijdy Sdiddarijd', Salticchiare^ 
Salterellare, pr. di chi batte la febbre, 
di chi ha delle trafitte in una parte 
del corpo, e di chi è in cimbali per lie- 
ta cagione. 

Salde, Salto. In questo signif., com, 
Zómbe = JV *n ioide t pr. dei cani, Es- 
sere in caldo. 

Saldr^e (reso.). Santoréggia. 
Sale, Sale = Fig. Ce métte lu — /; 
e Se le /a adiate !y Può candirsela ! Che 
vorrà farne ? = Sape* de — , Costar sa» 
lato = *Manghe — . A mo' di aw., 
*9Iaaffhesale, Nulla, Niente il Sala- 



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sai - san 



261 



r4lle, sm. Bivenditore di sale || Sallnde, 
agg. Salso = Acqua — (P»loM*l».)f ^' 
di contrada |1 S»le, sf. Salatura, Il tem- 
po di salare. Anche, Il tempo in coi si 
ammazzano i maiali, Maialatura || Sm- 
1»(«, sf. Fig. Strage, Stiaooia. 

SaJemttre, Salnitro *= [Salenitre], 

Sal^tte, sm. Ghiareto, Greto, ohe 
d' ordinario è piantato a salici. La 
piém' d recujpèrte tutte le salitte. (Lat. 
Salictu-). 

^aleTèitre, n. di pers. Silvestro. 

^Salviate, sm. Acciottolato, Ciotto- 
lato = Quando il lavoro è fatto con 
poca arte, come nelle strade di campa- 
gna, Pretate, sf. 

fiallppeee, Gamberetto, specie di 
i'rntto di mare = [V. Saltppre], 

Sallé«elil«, sf. Baccello = Assol. 
Quello dello fava, come nel tose, Bac- 
cello = Per sim. Enfiato circoscritto 
della pelle, effetto di contusione o di 
scottatura — [A. SeUécchie = Av. SeU 
lecca = P*»«. Sallécca], (Lat. Silicula-) 
i\ Salleeehltfae, fig. Baccellone; Bab- 
beo. 

SalHa«, Stfme, Sòma = Mis. di csr' 
paoità, di peso, e di superfìcie = [*8au- 
me\. (Basso lat. Salma, Soma) il SumaB* 
ne, sf. Circa una soma = [Sumate'] \\ 
Sopressalme, Soprassoma. 

SalmanéUe, fam. e iron., "Discor- 
dino „, Riprensione. 

SalutA', Salutare. Salùtem* a ppa- 
treie^ Salutami il babbo. (Cfr. lat. Sa- 
lutem alicui dicere, dare). 

Malate, sm. Saluto = Saluti di cor- 
tesia, secondo le varie ore del giorno: 
Bbongiórne, Bbonnì, di mattina ; [Bbóm' 
mìspre, nelle prime ore pomeridiane]; 
Bhona sére, Felìcia notte, *Bbon éére = 
[Dei poveri, nei presentarsi agli usci : 
Scià laudate Ogesù e Mmarìje!] = Nel- 
r incontrare o nel vedere in ca^a per- 
sona di riguardo, Serve! = Per salu- 
tare persone che lavorano in campa- 
gna: Alégre!; Alégramlnde! ; Ddi' ve 
bbenedice!: Nei frantoi; dove si fa il 
vino ; il sapone ; o si cucina, Sande Mar- 
tine! : Dove si fa il pane, Sande Bbià- 
^e! = Per invitare a sedere: ^'Ngume- 
^àteve ! *'Ngùmedete ! = Prima di bere, 
a chi fa dono del vino: A la salute!, 
A la cunzelaz'iéne! E, se non si vuol 
passare per incivili, non si lascia il bio- 
<^hiere senza aver fatto prima sgoccio- 
lare il residuo, anche minimo = Tro- 
vando a naangiare: Pròsete! = .Nel dar 
commiato: §tatte bbóne, Bbomm'iàgge, 
Attinn' a la salute, [§tatte 'n gervelle, 
5fto' 'n giurvìUe, La Madonne V accum- 
bagne, Prest* areturne], ètrarevi! — 
Nel prender commiato: Lasse lu bbón 
ijiórne, A W ubbedUnze, [Scusate le scò- 



mede!] = All'incarico di salutare al- 
cuno, 8i suol rispondere: Pòrtele gra- 
tHe! 

SalTaresfflne, Salevaresv Ine, 

Salveregina ^ Per isch., siccome l'ora- 
zione finisce 'con alcune parole in os, 
si suol dire: L'osse sta per zi déntr* a 
Za — . E, per indicare una persona as- 
sai mag^a: Pare 'na — / 

'i'Salvérle, n. di pers. Silvèrio. 

*Salvèitre, n. di pers. Silvestro. 

Salfte, Salsa 11 Salie e, più com., 
Salia nastrale, Dulcamara = [Scar- 
dahatte = liama, Retenajje = Altro- 
ve: Scarciavrache e Vita Salvateche], 

Salzummare, Sauzummare, Persona 
sudicia e grossolana. Pare 'nu —, "E 
pulito come un baston da pollaio „. (Da 
"Sal»ume*„, Salume). 

Sam'ènde (Pagi.), avv. Solamente. 
É mmenute samhida èsse, È venuto lui 
solo. 

fiamme, agg. Di Vino andato a ma- 
le. Che fila. Lu vine — subbete dd 'n 
gape. 

Saaamaehe, Sambuco = [Samuche 
= SamuchéUa fémmene, Èbbio, Sambu- 
co salvatico]. 

Ht^mé.', Castrare il porco => P. pass. . 
Sanate, Castrato. ["Bagl. di S. „:... por- 
cella sanata]. (" Sanare* „, Castrare) || 
Sanapòrehe, Sanaparehe, Castra- 
porci, Norcino = [SanapurcJeUe], 

Sandaertfee, sf. Abbicci, sm. 

Sande, Santo. Yolg., di regola, non 
si apocopa né innanzi a voc. né innanzi a 
cons. Sande Bbiàce, Sande Péfre, S. Bia- 
gio, S. Pietro, = Dtf* lu —, Dar le mos- 
se, l'ordine di partenza nelle corse = 
Come modo di amorevole rimprovero. 
(Jhe sci —!, Che tu sii benedetto !j Bene- 
detto tu! = In molti modi, sta per com- 
piere la circonlocuzione o per enfasi: 
Sand' a ffòrze! , Per forza. Per non poter 
fare diversamente! = *N zande Ma*, Mai. 
Anche: 'JV zanda Chiche... la fèste de 
le ciammajìche = Sand* Ascdn'ie, Il giu- 
dizio. Ja manghe lu sand' Ascdnte, Gli 
manca il senno, il " mitidio „, il " se- 
condo dei novissimi „ = Sanda Chiare, 
il Vino = — Martine, L'abbondanza. 
Ce sta lu — Martine !, Ce n' è di molto 
(detto spec. di olio) = — Sacctuane, 
Massiccione, Bietolone, Minchione. Ha 
'vute la grazie de — Saccusane, «' d re- 
ìiuariV e ss^ é mmorte, o:f d rehuarite 
lu déV e jf d mannaie 'n dèrre la ma- 
ne, o: V d recacciate da carc\araV e 
V d mannaV a mmurV imbeccate o: la 
varche V d salvaV, e la ggènde V d sub- 
bessate. (La "Storia di Santu Sano„ è 
dottanaente illustrata dal mio amico 
S. Salomone Marino nell' Archiv. trad. 
popol., Voi. X) = — CrepdnzU! Esci. 



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san - sau 



nel vedere o nel sentire di un gran 
mangiatore = — Ntende!, o — *Ctib' 
biUe!, quando si vnol risparmiare un 
santo davvero = Sande Tiachetòache, e 
si suol aggiungere: che Ha a le p ite de 
Criste !, per esprimere cruccio, risenti- 
mento = — Mecùvere, Persona a cui si 
ricorre solamente nelle necessità estre* 
me - — Scurdate, Persona che non si 
tiene più di conto; " Limone spremuto^ 
= — Scarrupe, Quel che fa precipitare 
le bes^^ie nei luoghi montuosi = — Du- 
ranze'.f Che la duri! = — Scurtanze!, 
quando una cosa finisce = — Miaerinej 
Misero. Tff la facce de — Miserine^ Ha 
il viso di un affamato, É un misera- 
bile — Pare *nu sand^ appiccecaf a lu 
mure. Pare una monachina infilzata || 
Sm. In alcune maniere, Chiesa, Santo : 
AreacV 'n zende (pL), Rientrare in san- 
to; delle donne dopo il parto. Pig., 
Arendrd* *n zénde, Tornare ad aver for- 
tuna nel gioco = [DV *n zènde. Di de- 
nunzie matrimoniali : Dirsene in chie- 
sa] IM ssand* a asande (Ari), m. av. 
Detto di misura. Giusto, Senza man- 
care né avanzare, A capello. 

Sandaeelilare, Santocchio, Bi- 
' gotto. 

Sandallne, Santonina. 

Sandasse, parola remissiva e sim. 
Via! Bene; Bene sta; Q-li faccia prò. 

Sane, agg. Intero. Spesso, ripetuto. 

SeVd ^jjuttite , L'à mandato giù 

tutt' intero. Se magne 'na pagnòtta —, 
Mangia un pane intero, tutto un pane. 
La bbótt' é —, Ita. botte è intera, non 
cominciata, manimessa, avviata. 

Sane ter e, sf. Respiro affannoso, 
ansante, Fiataccina. 

«Sanvlie, Sangue =z — dela marine ! 
— de la Majllle!, modi euf. per rispar- 
miare altri sangui |; Sangucce, Sangue 
di pollo cotto e condito l| SansulltA, 
sf. Sangue, per Carnagione = [T. San- 
guenetd], (" Sanguinità* „) !i Sanslie- 
naeee e, meno com., Ssnshedtfee, 
Sangue di maiale acconciato e cotto 
con miele, cioccolata ecc. li '''Sansarlje, 
sf. Grande quantità di sangue. Tutte 
cliela — V d 'bbelite, Quella gran per- 
dita di sangue 1' ha avvilito, spossato 
= [*'SangÓj'e, sm.l 11 'N»an«*', Insan- 
guinare, Macchiar di sangue. 

*Sansaanèlle, sf.,pianta. Sanguine. 

*8dnguere, fiame, Sangro. (Nella 
Carta geograf. delV Italia edita da Mat- 
teo Revter in Venezia nel 1657, è indi- 
cato col nome di Sangro Sanguine. 
L'antico nome di questo fiume fu Sa- 
rus; ma, da tempi anche remoti, al- 
tresì Sanguine, dal color rosso che pren- 
dono le sue acque in alcuni mesi del- 
l'anno. Nella Istoria di Teramo del 



Mozi (1585-1602), Castel di Sangro ò< 
chiamato Castel di Sanguine). 

Sanguétte, Mignatta. 

Sanleee, agg. Sano, Vègeto, Prospe'- 
roso. Di buona complessione. 

Sanlee, Siinl^, Cicatrice. 

Sape', Sapere = Le sacce jV f, Non 
lo so. So per molto !, di molto ! = Per 
indicare il superlat. Che n'n ie sa! IT 
ttriste che n'n ze sa, o che ne' jjV sa^ 
pènne !, È tristo per la vita, che mai = 
Sentire, Aver sapore, Sapere. Sa bbóne. 
Sa di buono. Sa bbrutte, Ha cattivo sa- 
pore. 

'^Saprenaeee, Sabbione = [*8abbro^ 
ne = €an. Samòrone]. 

*Saprlte, agg. Saporito = [Sm. Os- 
so di prosciutto vièto, che i contadini 
fan bollire nel brodo]. 

Sapnnéfliflie, sm. Sapone fine, perle- 
mani e per la barba, Saponetta. 

Saraehe, Salacca. ("Saracca*,,). 

Saraeenésetae, sm. Terra rocciosa* 
e difficile a scavare = [Fig. Cibo gros^ 
solano, "che sfonda lo stomaco „]. 

Saraline, n. di pers. Serafino, Sera- 
fina = [Sarrajlne]. 

Saranìlli, SaranjeUe (S. En».), sm. 
pi. ; Serenisi (Ro».), sm. pi. ; Porta aar- 
racìni (Borr.), nomi di contrade. (Dal 
lat. Sarus, Sangro). 

Sareenèlle, sf. Fastello di piccole 
legne = [Ch. Fastello di tralci]. (For- 
ma dim. di Sarcina). 

Spretile, sf. Sarchio || Dim. Sar- 
ehletèlle, sf. Sarchièllo. 

Saretsle, Esercizio !| SsereetA', 
SsareetA', Esercitare. Assol. Mem bS 
— , Non può agire, Non ha il movi- 
mento libero. 

Sardé«elie, agg. di una sorta di Ca- 
cio. Molto salato. 

S&reehe, sf. Per isch., Giubba || Dim.^ 
Saréehétte, sf. = [Giubboncello usa- 
to, fino a tempo fa, dai contadini, per 
abito di gala, e anche dai vecchi artigia- 
ni] = Av. Sàrica, Camiciotto di lino, 
usato dai contadini quando lavorano]. 

Sareeature, Fam. Bastonatura = 
[Man. Serecature]. 

Sarsènde, tit. mil. Sergente. 

Sarréchie [Pe»e., Av.), SurrScchie 
(Ch.), Serrécchie (Pctt.), Sarrìcchie (S.), 
sf. Falce per segare il grano = C. •. 
A. Serrécchie, sm. Róncola = V. 1543, 
Sarechia. (Lat. Serricula-}. 

*Sartàjine, Padella per friggere = 
©. 15®i Sartagim. (Lat. Sartagine-). 

Sartù, sm. Torta, per lo più, di ri- 
so. (" Sortù „. Fanp. Voc. delV uso tose). 

Sasse (Ori.), sm. Pellicola ohe si trae 
dal becco dei pulcini per farli crescere. 

Sauzj'ere (Ari), Motaio = Rlpatt. 
Sazzire. 



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sav - sbe 



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8I^Tee«, Salcio. Più com. Téteeli«. 

Sareeleee, Salsiccia = [T. Saggéc- 
ce = R«v. Sanzicce] [| Sauciccióne matte, 
fig. Pacohèo, Mestolone, Gocciolone, 
Giuggiolone. 

Sarùeetale, sm. Specie di '^Buri- 
sto„ senese = Più spesso, fig., nel si- 
gnif. di Persona pìngue e goffa. Cfr. 
Zabbìtocchie. 

Sozzóne (T.), Moscone della carne. 
Cfr. Azzóne. 

ftba«ehetfliA', Bacchettare. (Lucch. 
" Sbacchettare „) || Sbaechettate , sf. 
Fig. Bacchiata, Colpo, Danno, nella 
salute o negl' interessi. 

Sbadacce (Or».), Puntello tra muro 
e muro. (Dal lat. Spathn) = T. Sbar- 
ragge. (Da " Sbarra „). 

ftbafiC. Dei liquidi. Svanire, Perde- 
re la fragranza, lo spirito. In questo 
signif., più com. ^fiammd* = Fig. Assol. 
Ridire tutto quello che si sa = Uscire 
ali* aperto per respirare 1' aria libera 
= Per isch., Lasciar andare dei peti |I 
fibafande. Sbafandane, Stronfione, 
Chi si dà aria sprezzante e superba = 
Sbracione, Chi si millanta = Chi lar- 
gheggia nello spendere II Dim. fibafan- 
«Ièlle, Farfanicchio, Uomo piccolo di 
statura e di poco conto, che vorrebbe 
farsi valere || Sbafécchie, Presuntuosel- 
lo II Sbafate (Ari), Facile a ridire, a 
palesare il segreto, a "far pippo„. 

Sbafar A*, AbaffarA, Sbavazzare. 

Sbagnd*, Bagnare leorgermente. fari- 
na e sim., spruzzandovi su dell' acqua. 

«Sbabutil', Sbigottire. 

ftbajje, sm. Verone, Piccolo terraz- 
zo coperto sulla scala esterna della ca- 
sa contadinesca = Dim. Sbajétte. (Bas- 
so lat. Sbalium). 

Sbajjocche, fam. Sf. Nulla. Nel mo- 
do: Ne* fine sa mmanghe *na —, Non 
ne sa cica, buccicata, biracchio, nulla 
affatto. 

Sbajoccd' (Pe»c.), Vedere. Nella ma- 
niera: Non gè sbajòcche, Non ci vede; 
Non ci discerne nulla. 

SbalaniA', Sbalzare. 

SbalM', tr. Sbalzare = Intr. "Pi- 
gliar la balla „, Ubriacarsi = [Pren- 
dere la parte opposta della china, do- 
po aver guadagnata P altura = Del so- 
le, della luna. Tramontare = Tr. Scac- 
ciare qualcuno dal posto, dairuifizio, 
che aveva]. 

Sballasze, fam. Sm. Nelle maniere: 
PiJJd' 'nu —, Prendere una cantonata 
= Fare un traballone, un barcullone 
= Del prezzo delle derrate. Fa' 'nu —, 
Fare un calo improvviso e forte. 

Sballutid*. Lo stesso che Sballa', 
nel 10 e nell'ultimo signif. 

SbambA', tr. Dare [una fiammata. 



Me vujje — le mane, Voglio" prende- 
re una fiammata, per isoaldar le mani 
li Sbambate, sf. Fiammata, Scalduc- 
ciata = Pisolo. In questo signif., più 
oom. il dim. Sbambatèlle, sf. Pisoli- 
no, Dormitina. 

Sbairibeld* (Caa.), intr. Respirare al- 
l'aperto. VuJJe ^8cV pe* — 'nu pCche. 

SbasdcrA', SbaanerA', fig., nella 
maniera: Lu randfn'ie eumene* a — , Il 
granturco comincia a mostrare il pen- 
nacchio. 

Aban«i(', Scassare, Diveltare. 

Sbanl', Svanire = Fig. Intr. e rifl. 
Vagellare || Sbanlte, agg. e sost. Inde- 
bolito di mente, per età, malattia, pas- 
sione. E 'na —, È una frasca, una don- 
na di sboccio, Ha il capo ai grilli. 

SbannV (Toeco), Vendere la roba 
all'incanto. — la rrobbe. 

Sbarattd\ Sparire. Mo* itav' a Icche f 
Ha abarattate! 

*Sbaratte, sm. Nella maniera: 
Ngìi,e 'nu — d'ùcchie, In un batter d'oc- 
chio, In men che non si dica. In quat- 
tro e quattr'otto. In un battibaleno. 

ftbarde, sf. Branco; Frotta; Stor- 
mo, Caterva; Folata = [Ari, Sm^irre]. 

Sbardelld', assol. e fig. Montare in 
collera. (Quasi, Gettare il basto, per- 
dendo la pazienza) il Sbardella t«, 
spreg. Che ha gravi e noti difetti. 

SbarlA', intr. Passar la mattana, 
Sbatter Tuggia, la malinconia. VuJje 
*aci* 'nu ccónepe' — = Vagellare = Im- 
pers. Rintempire. Sbarijéjje, Le nuvole 
si dissipano, Rintempisce, Rasserena. 

SbarraeeA', assol. Levarla baracca; 
di cesi dei merdaioli, quando, finito il 
mercato, imballano e Tanno via. 

Sbarrice (Ch.), Piastrella |M la — 
(Ari), m. av. A caso. Jucd* a la —, Gio- 
care senza attenzione, come va va. 

^at(jjd* (Aq.), Sbadigliare. 

Sbaite'. Sbattere = Assol. Batter la 
febbre. É 'n' Óre che ttP a — ,... che 
batte la febbre. 

SbavaJA'. Ved. AbbaralA'. 

SbavesA', Sbalzare; Trabalzare. 

SbelA', Scoprire il fuoco = Togliere 
la terra che ricopre qualche cosa = 
= Rifl. Volg. Me sa a ffort' a sbelar- 
me, M' inoreso3 di alzarmi, di uscir di 
letto. Cfr. ArbelA'. (Lat. *Exvelare). 

*SbelneelA', Assol. Dire checchessia 
alla libera, Spiattellare, Snocciolare, 
" Spippolare „ — Palesare ciò ohe do- 
vrebbe restar segreto, " Svesciare „ , 
" Sfilar la corona „. Cfr. SbelA' e Ve- 
loeee. 

Sbendar«e, Divenir ernioso || Sben- 
date, Ernioso = [Fencfate] || Sbeada- 
tare. Ernia, Allentatura = Fesso, 
Spaccatura, in un legno. 



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sDè - sbu 



Sben««lUi(S Sventolare = Bifl. Al- 
zare, Movere le coperte per rinfrescarsi 
IPn de — /, Non ti sventolare! 

SbendraeA' , 8bHiidr»cA' , Sven- 
trare, Sba22are i polli = Iperb. Pe- 
rire gravemente nel ventre, Sbudel- 
lare. 

SberhiuU (Pal.)i Sfiatatoio della car- 
bonaia. (Lat. Spiraculum). 

ftberratd*. Yed. Sbarrata'. 

Sbète«lie, Bisbetico, Omo a sghim- 
bescio, stravagante, sversato. 

•Sbéve', Far colazione. Sdigiunarsi 
= Pig. e per isch.. Lu vènd* é jW a — , 
Il vento s'è quotato per poco, quasi 
per riprender forza. 

Sbevéte (Ari, Ca».), agg. Di Grano. 
Che ha i chicchi abbiosciati , Che ha 
avuta la stretta. Gfr. Revévete. 

Sbiancacela (e , Sbiancato, Bian- 
chiccio. 

Sbianchi', tr. Imbiancare = Intr. 
Imbianchire, Incanutire. 

Sbiricd' (Aq.) Disordinare, Mettere 
a soqquadro = Bifl. Svignarsela, Svi- 
colare = Sviarsi || àbiricatu, agg. Di 
pers. Disordinato; Sversato. 

Sbirre, Birre = Celiando: È ^nu 
hhónu —, È bonaccio. (Bonus vir) \\ Sber- 
rtf ne, Donna che ha troppo del virile, 
"Maschiaccio „, **Giandarme „. 

Sbirri (Aq.), Ceci mal cotti. 

Sblslatamènde, aw. Senza mali- 
zia o sospetto. Incautamente. 

Sblangurì (P.*°), Imbiancare il pan- 
ao lino. 

Sblendtfre, Splendore = [*Sbiandó' 
ré]. Più com. I«aitre. 

Sblénsete, Sbiadito = Di Viso. 
Sbiancato, Pallido. ('•Sbiàncido*„). 

Sbòjje (P."), sf. Bollore, Il gonfia- 
mento e il gorgoglio del liquido che 
bolle. 

Sbòrte^ m. *Sbartanne, f. Aborto. 
Avé^ ^nu — , Abortire, Soffrire un abor- 
to il Sbnrtl', Abortire. 

Sbraed', Allargare ciò che è am- 
mucchiato (grano, pietre) = [Rifl. Lu 
lìmete s' é sbracate, L'argine è smot- 
tato]. 

Sbracciate, Chi è monco di un brac- 
cio. 

Sbraeeijii', intr. Sbracciare, Dime- 
nar le braccia; fig. Annaspare. 

Sbrdciande. Lo stesso che Sbafande. 

S branche, Spranca. 

Sbrattate, Magro e sottile. 

«SbrattlnlJA', SbrattUlJA', Sbrat- 
tnntJA', Bacchiare = Picchiare, Ba- 
stonare. Ved. Tratte. 

Sbravd'. Ved. Abbravd\ 

Sbrènzele, sm. Persona sciatta e sver- 
sata. Non com. 

Sbrevasnd', Svergognare = Eifl^ 



Enf. Me ce vujje — !, Voglio far la 
faccetta, provarmi (di dirglielo , chie- 
derglielo ecc.) 

Sbrtnsnie e Sbrlasaléflite, Min- 
gherlino, Omucoio, Cosettiuo. 

Sbr^keehele, sf. B rocchetto. 

SbraeeA', tr. Stornare la gallina 
dal covare = Bifl. Cessare di andare 
in covatura. Ved. Vròeehe. 

SbrnflM', Spruzzare, mandando il 
liquido dalla bocca. ( " SbruflBare „ , 
"Spruffare*n) 

Sbruveld' (Ar.), Sfrondare, Brucare, 
un ramoscello = Far cadere il seme 
dirompendo e stropicciando i baccelli 
o le cime sfiorite. 

Sba^lA', Bucare, Forare. Ved. Bn- 
^11 Sbuciaf ratte (Aq.), " Frusone „, Chi 
va attorno a donne con propositi diso- 
nesti, "Chi va a frugnolo „. 

SbnVtA' e, meno com., TaUA', Vuo- 
tare = P. pass, e agg/sbtflte. Vuòto, 
Vóto. 

SbulaeehlA', Svolazzare ~ Volic- 
chiara = Fig. Prendere il volo, Fug- 
gire !| Cèlle «bal&ee}! le, fig. Chi ap- 
parisce e sparisce senza fermarsi in un 
luogo = Cervello svolazzatolo, "Chi 
non ha il cervello a bottega,,. 

Sballi', intr. Alzare, Levare, Spic- 
care, il bollore = Traboccare, River- 
sarsi, del liquido che bolle. 

SbnmmaeA', volg. Lo stesso che 
SbelneelA'. 

SbnnasEA', intr. Del tempo. Rabbo- 
nacciare = [Sbenazzd''], 

Sburdijd^ (Ort.), Bordeggiare = Fig. 
Volteggiare; Armeggiare. 

Sbarra', intr. Sfuggir dalla presa, 
dal sostegno. Abbade che n^n de abur^ 
re .', Bada che (la fiasca, il vasoio ecc.) 
non ti sfugga, non ti sgusci, di mano. 
A Icche aburre le pite, Qui si sdruc- 
ciola, e' è da dare degli sdruccioloni. 

SbnrrMA', Andare di qua e di 1& a 
far faccende per la casa, " Trafficare „. 
Va sèmbre èburrijenne , È sempre a 
trafficare, a tramenare per la casa. 
Cfr. §biricd\ 

Sbarrata', K ber rat A, Svolgere, 
Svoltare, ciò che è avvoltato, arrotola- 
to, aggomitolato. (Lat. *Exvolutare), 

Sbartenà', Battere i tizzi per stac- 
carne la brace. Ved. Sartine. 

Sbaseeert', Sfruconare , Stuzzicare 
con palo, bacchetta e sim., per sbrat- 
tare, disoppilare eco. = [Sbùcecd,] I| Sbà- 
aceche, sm. Remore prodotto dal mo- 
versi di qualche cosa, tra foglie, carte 
e sim. Fruscio = [Sbùceche], Ved. Vn- 
•eeeA'. 

Sbatta', Sgonfiare. Contr. di Ab- 
batté', ved. = Intr. V acque, lu v^nde, 
mo' abòtte, L'acqua è per staccare il 



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bollore; il vento è per levarsi = Pro- 
roznpere. — a ppiagne*, a rride\ Dare 
in nno scoppio di pianto, di riso, La- 
sciarsi andare a piangere, a ridere = 
Bifl. Sgonfiarsi. 

Scaeamarróne, Soarabooobio = Er- 
rore grossolano. Scerpellone. 

Scctcand' (€li.), intr. Ridere sgan- 
^lieratam.Ved.€Ansiieiie |{ Scacanarae, 
Di nckuro, argine. Bovinare; Franare. 

fte»eaBBat«, fam. Agg. Di Occhio. 
Cisposo = [P.«*» Szacazzuse, Cispellino]. 

§c€icctzzittu (Aq.), spreg. di Persona 
piccola e sparuta. (" Cazzabùbbolo „). 

SeaeASBdBe, fam. Sgorbio fatto con 
la penna, Fregaccio. 

Seaee»eale, per isch. Caduta fatta 
^ul deretano. Fa' *nu —, "Piantare un 
melo„, Cascare battendo il sedere. 

9eae«e e 8«aeeltf ne, sm. Nei modi 
iam. Def' lu —, Scacciare, " Dar l'erba 
cassia „.Av^ lu —, Essere scacciato, A- 
ver la gambata. 

Seaeetie e, più oom., ftcaeehétte, 
ano. . Pezzetto di carta da scrivere . 
(•*Scàooolo*„). 

Seacchlil'. L'opposto di *NsaeelilA' 
= Staccare un ramo dal tronco, un ri- 
messiticcio dal ceppo = Dividere al- 
largando. — le CÒ886, Scosciarsi, Allar- 
gar molto le cosce. —rùccA ed, Sgranare, 
Sbarrare gli occhi. Pènna smacchiate, 
Penna con le punte allargate, stracca 
= [V. Schiacchjte, agg. Di Vaso a do- 
^he. Sconnesso, Con le doghe allar- 
gate]. (" Scoppiare „, tr.). 

S«ae«htate, sm. Spreg. di Bagazzo. 
= Dim. Seae«lilatèlle, Bagazzucoio. 
•(Quasi: "Staccato dal tronco „) li Seac- 
«tilaiarlje, sf. Bagazzame, Bagazza- 
glia. 

Seaeelademtfnl«, iperico -^ [Mlffl. 
Pilàtre]. 

*S«a9t', Mandar faori, spurgando, 
il catarro de' bronchi , Espettorare. 
Nem bó —, Non può espettorare = Pro- 
ferire, Mandar fuori la parola. (Cfr. 
lat. Scatere), 

SeaM', intr. Mutare il pelo in pri- 
mavera, pr. delle bestie equine e bo- 
vine Il Sfangare, Andare avanti supe- 
rando difficoltà. Scafef, Profitta nello 
studio? Va avanti? Nò' acafe, Non ce 
la sfanga, Non procede, È sempre li. 

Seafajare, fam. Sf. Donna oziosa, 
Dondolona. Ved, 'JTsaraJarse. (Cfr. 
*Cafaggiaio*„, e senese "Scafarda„, 
Donna sudicia e sciatta). 

8zafaj6ne,*Scafajùone, Tronco, spao. 
di quercia, grande e vuoto ij Scafaju- 
narse. Dei tronchi. Andare a male per 
vetustà = Fig. Di persona vecchia e 
sfatta. Esser * bacato „. 

Seafaréece, sf. Parola quasi dì ger- 



go. Lo Bt:sso che TaiiUe = [Scafa- 
réjje]. (Sen. ''Soafarda„, Catinella. 
Pist. " Schifar da „, Scodella). 

ècafarozzi (Aq.), m. pi. Pantofole 
fatte con strisce di feltro. ("Soalfe- 
rotto%). 

àcafe (Aq.), sf. pi. Baccelli, Fave 
fresche nel (guscio = C©1. Fave gran- 
di. Le piccole, Favétte, 

MeAfene, sm. e f. Eruzione erpetica, 
che viene per lo più nel viso o nel col- 
lo =-. [àckiàfene — At. Schiafe, sf. = 
Ort. Schiaffe, sm.]. Cfr. Schiavine, 

ìi«aflRil\ intr. Urtare, Intoppare, In- 
ciampare = Tr. " Schiaffare , , Sbac- 
chiare, Scagliare con violenza contro 
checchessia. Scaraventare = Strappare 
con violenza. Ghermire, ciò che altri 
ha in mano, in bocca, addosso. — lu 
pane da le mnne, le quatrine da la sac- 
cocce, Strappare il pane di mano. Gher- 
mire i danari dalla tasca = Becipr. 
Contendersi, Far a gara per avere. 
5f arijesce lu sóle, se le Vóine scaffe! = 
Mettere, Mettersi, "Schiaffar e„, "Schiaf- 
farsi „, in un posto = [Schiaffa'] il Meaf- 
fa, i«aff!e, sm. Buffa, Calca confusa di 
molti per prendere qualcosa. Fa' 'nu 
— , Fare una ruffa, nella quale le cose 
vanno a ruba. (" Accaffare*„ . Strap- 
pare). 

MeaflTe, Schiaffo = [Schiaffe] \\ Acer. 
Metal »flr*tone, Schiaffone = [Schiaffet- 
ione]. 

Staffétte {\.), sf. Cestello dove i ma- 
rinari mettono la porzione ad essi 
spettante del pesca pescato. 

SeasnA', Scambiare. Ved. CasnA'. 

Scagnate (C. fr.), sf. Chiocciola che 
ha il guscio più duro dell'ordinario = 
Spreg. Omicciattolo. 

* Scagna, Scambio, Invece = [Hai. 
Scande]. 

SealA', Scendere da cavallo, Smon- 
tare. Addò vù — ? 

Scalacióne (P.'"), sf. Dermatite pru- 
riginosa delle bestie, speo. ovine. (*Soal- 
dagione). 

Sealafltf ne. Ved. Cala^ltfne = Fig. 
Coccio, Camorro, Persona acciaccata. 

Kealandr^ne, sm. Brenna, Cavallo 
incarognito, che sta ritto coi fili = 
Per sim. Carcassa, Persona sfatta = 
[Aq. Scalandróne, Casa, Carrozza, Ar- 
madio e sim., grande e poco servibile 
per esser logoro, malconcio]. 

Soalaiidrnne, sm. pi. Eruzione cu- 
tanea a chiazze rossa. 

Seale, sf. Scalino = Scala ; ma, più 
com., nel pi. S* é rrucolate pe' le — , 
Ha ruzzolato la scala = ScaV a ffór- 
hece, Scalèo = — a ddii.' tése,. . . a due 
branche ~ — a cciammajichéUe,.., a 
chiocciola. 



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Seal«eaffiiA', Guastare, pigiandolo 
col calcagno, il guardione della scar- 
pa = Assol. Cominciare e non termi- 
nare un lavoro, Cincischiare, Cianci- 
care, Non compicciar nulla. Com. nel 
modo: JV acalecagnenne = Tr. Scal- 
zare, Cavare accortam. ad alcuno un 
segreto di bocca. 

ftealeeamblBse, fam. Stillino ; Le- 
sina, Persona gretta. 

Sealemanie, Scalmanarsi = IHa* 
acalemate, Aver gran sete, Non rifinire 
dal bere ,1 Sealemarije. Gran sete. 

SealCftcnine, Sealefksiilae, fam. 
Lo stesso che fieal««aiublBse. 

Scalfarùotte (».* Eof.), m. pi. Qhet- 
toni contadineschi. ("Scalferotto*„). 

Hcallii' , Scaldare 11 Seallafferre, 
gioco fanc. Scaldamano-i. 

Scallarlaì'se, Accaldarsi = Latte 
acallar'iate, Latte caldo, dato a corpo 
riscaldato. 

Sealle««lilA', Staccare, Levar via, 
messe, polloni, germogli, gramoli = 
Fig. e iperb. Squartare. Se tVarrive, 
te scaUécchie! Ved. Callécehl«. 

*Sc€tllènze, Getto ad arco, dell'acqua 
e di altro liquido che spiccia. 

Scolline, Véggio = Scaldaletto. 

SealTe«tf' , Scendere da cavallo , 
Smontare. 

ScamA', tr. e assol. Spulare, Net- 
tare il grano dalla loppa. Ved. Cam«. 

Seambasnai«. agg. Di Casa, Luo- 
go. Molto addentro nella campagna, 
Fuor di mano. 

SeambanA', Dar forma di campa- 
na I! Seambanate. Fig. Sordastro, Che 
ha l'udito grosso, le " campane grosse „. 

Seainb«eA', Sconfinare, pr. delle 
bestie mal custodite = Più com. nel 
fig. Forviare, Fare delle scappatelle, 
" Scastagnare ^. 

Seamb«M', intr. e rifl. Scampare. 

SoAmbele, sm. Nelle maniere: Fa^ 
'nu — ; Cumhrd* a —: Vendere o Com- 
prare ciò che resta di una merce (per 
lo più, frutta, pesce, ecc.), prendendo 
buono e cattivo, senza pesare, a un 
prezzo, ** Fare un cionco „ = Dim. Seam- 
b«lélte, Soambelòtfce.^ 

Scambiósu (Aq.), a?g. Di Discorso. 
Parola ecc. Difficile a intendere. 

Scamtfrze, sf. Specie di Provatura, 
a forma di i>era, fatta con latta di 
mucca. Cfr. Massarèlle = [*Szamùor- 
se]. (Per la forma, cfr. " Scamózzolo*„). 

S«amallA', Spollonare, Levar via 
le messe giovani e inutili di un al- 
bero = Schiantare un ramo. Ved. Ca- 
mèlie = [Ort. Sgranare il granturco, 
sia colle mani sia battendolo con un 
bastone]. 

Scamtinée, sf. Boba guasta e di po- 



co pregio (Pesce, Frutta, Tabacco eoo.) 
= Per estens. Gente vile, plebea e po- 
co di buono = Torr. Scapunajje, 

SeaniUA', MeanljA', Misurare o Va- 
lutare alla grossa, a occhio e croce = 
[Scanajjd*]. (" Scandagliare „). 

Meande, sm. e f. Grappolo d'uva = 
[§chiande, f.] H Dim. fteavdarèl le^ 
sm. Grappoletto = Bacimolo, Bacchio 
Jì' pe' —, Bacimolare Bibrusoolare = 
[SchiandéUe], (Aret. " Schiàntolo „, Gra- 
cimolo). 

ScandecV (Fai.), tr. Sollevare un ma- 
lato facendogli prendere aria. 

ScandunA', Scantncoiare = [Scan^ 
dareUd'], 

Sean«eelilA', fam. Disunire, Sepa- 
rare. N*n ze po^ — da cullù. Non sa 
farla finita con colui = [Disunire, Stac- 
care due pani formanti una piccia. Ved. 
Canécchie] || Bifl. Il disunirsi dei cani 
dalla copula. 

Scannacucù (Plaii.), Piccolo e catti- 
vo coltello, " Castracani „. 

A«annàJJ«, Animazzat)io ^ Maia- 
latura, Tempo nel quale si ammazzano 
i maiali. 

Seaniatore, Chiusa movibil) per 
trattenere o mandar via le acquo nel 
molino, Cateratta. 

Seaaie, A loanso. — de deagràzìe. 
Se nulla accadrà in contrario. 
Scanzecd% Scostare alquanto. 
Soan&IJ«,Scansia= [Pese. Scangije]. 
(Basso lat. Sgancia "Soancla*„). 

Scapd'f intens. di Caj^iC. Scegli are, 
Prendere il meglio, Sfiorare. 

*Seapaee, Incapace, Non adatto. 
Scapangiate (€an.), agg. Di Tron- 
co di albero. Vuoto e aperto da un lato. 
Anche, Scupajjate. 

SeaparrA', Dividere una bestia dal- 
l'altra con cui si azzuffa. Detto anche 
di persone = Volg. Ferire o ammaz- 
zare uno fra molti = Bifl. Sbrancarsi. 
il P. pass, e agg. Seaparrate = Jur- 
nata — ,... libera, a scelta di chi deve 
prestarla = Anemale — , Animale in più, 
che non ha il paro nel branco. Óve —, 
Ovo in più nella serqua, nella ventina 
ecc. = Còppe — ; Botolo di monete co- 
minciato, a cui se n'è tolta qualcuna 
= [Lóche — (€a«.), Luogo fuor di ma- 
no, lontano]. 

fleapature, sf. Ciò che con lo sce- 
gliere si separa dal buono, Scegliticcio, 
Sceltume, Scarto. 

Seapéee, sm. e f. Pesce marinato. 
(Sp. Eacaheche). 

ScapecuUarse, Bompersi il collo nel 
cadere = Abbandonare il capo, per ri- 
finimento, dall'un dei lati. (Sen. ** Sca- 
picollarsi „, Stracollarsi un piede; una 
mano). 



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26r 



Scàpele, agg. Di Bestia. Senza soma 
Di Pera. Senza carico sulle spalle. Jì' — . 

ScapelKPt Togliere a una donna il 
fazzoletto con cui si copre il capo; ed 
è atto di somma ingioria = Pai. Scap- 
peUd'. 

fteap«iA*. Assol. Del Molino. Per- 
dere l'acqua per rotta della pescaia o 
della gora. 

SeapetalA', Scapitozzare. 

Seap^zze, sf. Scapaccione. 

Seapesson«, Scapestrato, Bompi- 
collo. Anche Seapé«sa«611e. 

Scapine e fica peliate, agg. In ca- 
pelli, "In zucca „, A capo scoperto. 

Seaplitlii', intr. Scalpicciare = Tr. 
Strebbiare, Calpestare un terreno col- 
tivato = Assol. Pestare coi piedi, per 
segno di collera, come sogliono i ra- 
gazEÌ stizzosi II Seaplite, Scalpiccio = 
Calpestio. 

Scapòsce (Ari), Stramazzone, e pr. 
Caduta col capo in già. Fa^ 'nu —, An- 
dar capofitto = Pig. Errore rovinoso. 
Fa' *nt* — Ji' dò — . (Da " Scappucciare „). 

Seappe, Schiappa, Grossa scheggia 
di legno da ardere = [èchiaj^e] || ^eap- 
pii% Scheggiare, Spaccar le legne per 
farne schiappe = {§ihiapp(P]. 

Òeapplne, Chi è addietro nell'arte 
sua. Sciattino; nel gioco, " Sbèrcia „ = 
\Èch,iappine\. 

Scapucchióne, Scapato; Giovane di 
sboccio, che pensa solo a sbirbarsela. 

8capurd% Spiccare la spiga, la boc- 
cia, il fiore, dal gambo. 

Searafelldne, Scerpellone. 

MearalilliC, Gridare, Strillare, speo. 
per dolore |) Òearafllle, sm. pi. Strilli, 
Grida, di dolore = Per sim. Patassio, 
Gridio di persone che berciano o con- 
tendono = [Cazt. €. CiarafilW. Ciara- 
fjejje], 

Scarafóne. Lo stesso che Seardaftf- 
ne, ved. Pig. Scarabocchio, Uomo pic- 
colo e contraffatto. (" Scarabone*^, Sca- 
rafaggio). 

SearambAmbele , sm. Nella ma- 
niera fam.: Arravujf arravujje, arri- 
ve lu — e 8S6 le pijje, Si arronzina a 
far roba, e poi c'è chi arriva e la gran- 
cisce. 

Scaranzìje (Pal.,T.), Angina. (** Squi- 
nanzia*„ e " Soheranzia*„). 

Searapèlle, Scalpello || Searapel- 
UL\ Scalpellare. 

Searapénce, Pipistrèllo = Fig. Fan- 
ciullo secco strinato, ma vivace, irre- 
quieto = [Scurpénge, e Bértela morte = 
Peit. Scarpìnge — €an. Scorapinge — 
Ort. Sopreppénge = Bacete. Soprejy- 
péngule = Toeeo, Sopresptngule, f. = 
Pai. Sopreccinge = Cazt. €. Sparapin- 
ge = Pese. Sparapìngtde = T. Cava- 



rùcchie = At. Cécacechétte, f. = Nei 
pressi di T. l^aT^ajòne], 

ScaravuciéP, (p.), detto delle bestie, 
e anche dell'uomo, Frugacchiare nel 
terreno. 

Scaravuttd? , Scavare qua e là for- 
mando buche. Ved. Caravòtte, 

Szarzid' y Stracciare, Lacerare (| 
Scarciaturej sf. Strappo || Scareiahatte^ 
sm. Dulcamara = liama, &Llza nu- 
Strale, Retenajje, sf.. Vita talvàteche = 
Xiirl. Didgiamare ^ Aq. TiUcamara. 

Searelòfele, sf. Carciófo = [Scar- 
ciòfene = T. Carei^ene — Aq. Cardò- 
fola], C Carciòfano*. Carciòf5»lo*„). 

SeardA', SearM', Cardare || ftear- 
dalane, fiearlalane. Cardatore. 

SeardaCéne, Scarafaggio = Per sim. 
Scorbio, Scarabocchio, Fregaccio. Nel 
pi. Cattivi caratteri = [Scarafóne], 
("Scarabone*»). 

Seardapnzae, sf. Insetto che vive 
sul gelso ; ha odore fetido, ed è adope- 
rato dal volgo per .provocare il vo- 
mito. 

Scarde (Teeeo),Nel gergo, Fanciulla. 
Bilia —!, Bel tocco di ragazza! Ved. 
in Sharie. 

Scardinld^ Sgfraffiare = Ar. Scar-^ 
diUXd'. 

Seareearèlle, sm. Tràppola = Fig.. 
Chiapparello-erello, Artifizio per in- 
gannare, imbrogliare =: A —, m.. av. 
A trabocchetto. 

Scaréne (S. Euz.), sf. Carciofo sal- 
vatico. 

Searfasne, Searfasnòtte, Lésina, 
Persona avara = [€. fr. Chi malizio- 
sam. lavora a rilento]. 

SearAsnA'. Sgraf&are = Sgraffigna- 
re. Pigliar di riffa. Portar via gher- 
mendo. 

SearfalM*. Lo stesso che Sea^a- 
snii' = [Scar/eUd*] \\ Searfallate, agg. 
Di Occhio. Scerpellato. 

Scarfùole (Se.), m. pi. Calzerotti che 
si portano sulle calze. Cfr. Scalfaruotte. 
("Scoffoai*„)= S. Zoccoli di legno. Scar- 
pe grossolane. 

Searlehe e Setalartehe, Scheggia 
da ardere, lunga e sottile || àeareeA', 
Bidurre un legno a schegge lunghe 
con la scure. 

Searlnse, agg. Scarno. 

Scarlate, Scarlatto Jl Searlat Ine, 
malattia, Scarlattina. 

Scarmùcchie (Man.), Cispa. 

§carmunitu (A<i.), Scarno, Secco stri- 
nato. 

Scartfie e, più com., 'NnlvVe, Indi- 
via. (Lacttica scariola. Linn. = "Asca- 
rola*„ = Luoch. " Scaròla „). 

Searparneee, sm. Buffa, Cappuccio- 
di tela usato dalle confraternite = 



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268 



Calza, arnese per filtrare il vino; det- 
to anche Scola/ecce = [9i»ii. Scarapuz' 
ze], (" Soapperuooio%, Cappuccio). 

Se»rpa»el4(« , fi«»rpa«el6T«t« , 

Mascalzone, con signiif. più derisorio 
•che ingiurioso = Com. nel pL Scarpa- 
sciute, esente inetta, Persone misera- 
bili e da nulla. 

fiearp«. Scarpa = Fig. Fajje la — 
mo'/^ Di' ora il nome della ])ersona 
4fclla quale il fatto si riferisce = Tru- 
vd* la férme de la —, iron., Trovar la 
calza che entri, chi fa stare a segno || 
8earp^it«, dim. di Scarpa •=■■ Nome 
della Seppia piccola = [Aq. Fa^ la §càr' 
pitta, Asciugare col pane l' intinto di 
una vivanda] || Se»rpln«, sm. Nel mo- 
do scherz. : Farse 'nu —, Pare un viag- 
gio a piedi, gamba gamba, scarpa scar- 
pa, a battiscarpa. 

Searparl', Svèllere, Sradicare = 
Fig. — le làcreme, Strappar le lacri- 
me. 

Scarrupd\ tr. Precipitare = Fig. Ab- 
bacchiare, Bacchettare, Vendere a vii 
prezzo = Bifl. Precipitarsi. 

Scarse, Scarse, agg. Scarso. É — de 
ceremóme, È franco, Non sta sui com- 
plimenti; È poco riguardoso = Avv. 
É — de *n' óre, È un'ora scarsa. — de 
*nu mijje, Un miglio scarso, Meno di 
un miglio ii *Scarz€tìlnte, Scarsezza, Pe- 
nuria. 

SeartA', tr. Assottigliare, Diminui- 
re la spessezza di un'asse con la pialla 
o con l'ascia = Intr. Il dividersi d' a- 
nimo di due persone, dopo. di essersi 
bisticciate = "Dar nelle scartate „, 
Montare in collera. 

Scartafjejje (Hai.), sm. Cartoccio. 

»«ar tappile , Scartabello ^ PI. 
Scartapille, Fig. Ragioni fatili, Cavilli, 
Scappatoie. 

ScaHecd* (ir.), tr. Dividere, Separa- 
re due persone che contendono, o uni- 
te con nodo di affetto =- Bifl. Dividersi ; 
Strigarsi. Cfr. SearM', nel 29 signif. 

*8cartégne, Schifiltoso; Bitroso. 

S«ariA«ee, Cartoccio = Nel pi. Scar- 
tucce, Cartocci, Foglie secche e spic- 
cate del granturco = [A<i. Scartocciu, 
Pannocchia del granturco = T. Scar- 
dòzze, Cartoccio]. 

SearufiC, Grufolare. Yed. CaraM' 
= [Ort. ScarafulW]. 

Scarzelle, (P.***), Schiacciata ohe si 
mangia nella Pasqua. Simile al Fla- 

SeasA', Sgomberare, Mutare abita- 
zione. Anche, SlnsglA' = Concorrere 
in gran numero a una festa, a una 
fiera e sim. A la feste de sande Vite, 
le langianise scase. I tose, con altro co- 
strutto, dicono Spopolare. " C'è il pre- 



dicatore di S.* M.* Novella ohe spo- 
pola „. Noi diremmo, che ffa scasd*. 

Scasar end^, intr. Dei chicchi del fru- 
mento quando sono ben graniti e ton- 
deggianti, che quasi escono dalle oa- 
merelle. 

Seas«labbaiisli«, sm. Mobile di le- 
gno, invecchiato, fatto alla peggio. An- 
che, Seaseltfne. 

Scasse, Solco profondo fatto col asap- 
pare = Passo. Té' *nu — /, Fa dei pas- 
si!, Ha un par di ** seste „! 

SeastasnA', Cercar sotterfugi per 
non fare, dire, rispondere = Non es- 
ser saldo nei propositi, nelle promesse, 
Ciurlar nel manico || Seastaffnlae. Ol- 
tre ai signif. del verbo : Sbuccione , 
Scanzafatiche || Scastagnose (Ari), Fur- 
bo, Baggìrone. 

Seataree, fam. Sf. N. gener. di Tes- 
suto rado, che da qualunque parte si 
tiri ne venga, " Trippa „. (Da "Soa- 
tarzo n). 

Seatarr A', fig. " Attaccar moccoli „, 
Sagrare, Bestemmiare. 

SeatostìI', Disfare la catasta, o ciò 
che è simile = Fig. Lu ièmbe mo' aco' 
taste, Il tempo è per rompersi a piog- 
gia, a neve = [lie* mme fa^ — /, Non 
mi far sciogliere il sacco; dir quello 
che non ti piacerebbe di sentire!]. 

SeatellA', Nettar la lana dalle lap- 
pole. Ved. Caline = Bifl. Fig. To- 
gliersi i debiti = Scatdlarse da. . ., Li- 
b orarsi da una persona noiosa ; Uscire 
da un intrigo. 

SealreeelA', Strigare = Fig. Sepa- 
rare due contendenti = Bifl. Levar le 
gambe da un intrigo. (Pist, "Scatric- 
chiare „). 

S e a 1 1 A ' , Schiattare , Schiantare. 
Scoppiare = [§chiattd'] \\ Seattae^tre, 
Crepacore II Seatinse^ Dispettoso, Osti- 
nato. 

Scattelére (Ori.), sm. Piattaia, Ar- 
madio per tenerci i piatti. 

Seattele, Scatola || Acer. Seatie- 
Itfne = Per isch. Uomo di molta età. 
Oh cquanda scattelune se ne té' jjV!, 
Quanti vecchioni moiono! 

Scattóne (Pagi.), nome generico di 
Becipiente grande. 

Neattunòlte, Lepratto = Fig. No- 
vizio nella propria arte, " Lattò nzolo^, 
" Bazzotto „ = Poco esperto del mon- 
do. Semplice, " Cucciolotto „. (Forma 
dim. di Caitdu-). 

Scavacchid% Stendere, un membro 
piegato, e spec. le cosce. Nem bó — le 
cosse, Non può stendere, allargare, le 
cosce. (Cfr. " Sca vigliare „). 

Soave, Schiavo = Fa* — , " Far ser- 
vo „, Salutare, pr. dei bambini || Sf. Nei 
modi: Ohe bbeUa —!, Che bel fusto di 



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sca - soh 



269 



giovane! E ^na — de ggióvene!, E un 
bel toooo di giovane. 

S«aTe«lJA', Scalciare, Tirar calci. 

S«aTes»na»arllle, per isch. Picci- 
no ohe va sgambettando a piedi nudi. 
Bambino irrequieto. 

éeaT^iie, sm. e f. Cavallo-a di pic- 
cola statura = Fig. e scherz., Bagasza 
di bassa statura. 

Me»T«ne e M«lilaTiin«, m. pi. N. 
volg. del oom. di Mozsagrogna. Similm. 
di Casacanditella. 

Scavutd' (P«««.), Grufolare = V. 
Scaimzéd', 

àcmn*meéL\ Tirar da parte una cosa. 
IPn ze pé —j È tanto peso che non si 
riesce a smoverlo = Dividere una per- 
sona da un'altra con cui contende = 
Fig. Xia febbre, La tosse, Una i)ersona 
molesta, n«' mme le pózze — da ^nghlU : 
Non trovo il verso di liberarmene = 
Il moccio molto tegnente n'n ze pC — 
da 'n ganne^ Non si può tirarlo fuori. 

— lu fanghe da le càveze, Nettare i cal- 
zoni dal fango = Un palo infitto for- 
tem. nel suolo, nen àe p6 —, scalzarlo 
= [Un cibo stimolante BCazzec^e Vap- 
petite, stuzzica, oocita...]. 

Seassélle, sf. Enfiato circoscritto 
della pelle = [§chiazziUe, Anche: Gtoo- 
ciola di sudore. Gocciolone di glasso 
che nuota sul brodo]. (Forma dim. di 
" Chiazza „). 

§cazzottd^ (Aq.), intr. Dondolarsi, 
Andare a dóndolo, gingillando. (Da 
•'Chiasso*^, Vicolo). 

8ce, Ci si. — vide 9, Ci si vede? — ae 
lasse, Ci si lascia = In. li. Se ce. 

8cégne\ Scendere. 

S«éXI«', Scegliere. Piùcom., CapA*. 

— le mèle, Sbucciare, Mondar, le mele. 

— le marroccke, Scartocciare le spighe 
di granturco || Se«Jeture , sf. Scegli- 
ticcio, Sceltume. 

Seel«pp«, f. pi. Per isch. " Briscole „, 
Busse. 

Seellarai», Scellerato = [Scelerate, 
(Lat. ScéleratU')]. 

Seelunirze (Aq.), Soimunirsi. 

Scembd' (Ba«eh.), Scompigliare met- 
tere sossopra. (Cfr, "Scempiare*,,). 

S«^iii«, Scemo, Imbecille = Fa* lu 
—, Fare il nesci || SeemetA, Cosa da 
nulla, Ba^^ècola = Piccola quantità. 
Me n* é remaste *na — ,... pochissimo. 

Scendoréjji (Aq.), m. pi. Nella ma- 
niera: Tene* ji —, Aver le bi2£e. 

ScengW, Più oom. S«liiseM', ved. 

Seènne, Ala = PI. Alette^ del pe- 
sce = [V. Scénnele — Pav., P«»c., Scén- 
na, Yale inoltre : Spicchio di aglio = 
Ch., T. Scélie] Il tieennecliijA' , intr. 
Sbatter le ali, pr. dei polli quando 
danno i tratti, o quando, legati, tenta- 



no di fuggire. Lu halle, prime de cari' 
dd', scennechijéjje = Volicchiare, pr. 
degli uccelli caduti a terra feriti = [T- 
Scellijd* = Aq. Scellecd'] || Seenneehla- 
te, sf. Sbattuta d'ali = Fig. Spalluc- 
ciata. 

Seenne', Scendere = Tr. Portar giù. 
Nei due signif., più com. €alA'. 

Scenufllgg'ie, Scenu/rjfegg'ie, sm. Gran- 
de rovina. Lu vhìde n' d fatte 'nu —, 
Il vento ne ha fatto un fracassio (dei 
frutti ecc.) = Grande quantità. Ce ne 
sta 'nu —, Ce n'è un " precipizio „. 

'Seènfte, sf. Assenzio. (Lat. Absin^ 
thium). 

Seeppil', Togliere- con violenza o 
con destrezza ciò che altri ha in ma- 
no, addosso = Fig. Carpire, Ottenere con 
dolo o con violenza = [Ari. — le fave. 
Coglierò i baccelli = Come te la pjfesse 9 
Eh, se scéppe!, Come te la passi ?, Eh, 
si strappa la vita!]. 

Scàrica (Aq,), Donna di partito. 

Scerite (Ca»t. . C)^ agg. Pallido, Col 
viso sbiancato. Ved. Aeeerlrse. 

Scerpa (Aq.), Cesta bislunga e bassa 
= Culla di giunchi = Dim. Scerpétta,. 
Panierino di giunchi. (Lat. Sirpea-). 

Scèrpe, sf. Fam. Codazzo, Branco di 
I)ers. che vanno dietro a un'altra. 

Scerpe, sf. pi. Fam. Bobucoe, Mas- 
serìziole, spec. quelle che costituisco- 
no una dote. Ha 'vute quattre — . ("... da 
Scerfa — mondo muliebre — deve es- 
ser nato il vocabolo Scherpa o Schirpa, 
del quale presso di noi (milanesi) si fa 
uso per indicare ciò ohe oltre al dana- 
ro per la dote si dà alla sposa allorché 
va a marito „. Antich. longob, mil. Voi. 
I, pag. 275, in Ghxbasdini, Append,). 

SeerrA', Arruffare i capelli = [Aq. 
Sciurrd'] Il Seerraie, Scapigliato, Spet- 
tinato = Chi abitualm. ha i capelli ar- 
ruffati, Scarmiglione-a. 

Scèrru (Aq.), Guidalesco = Pai. 
Capecèrre, 

Seernppe,Siroppo || SeernppA', Giù- 
lebbare. Candire = Slcernpparse, fig. 
Giulebbarsi. — una persona, un di- 
scorso, un rabbuffo, un lavoro ingrato, 
Giulebbarsi, Sorbire, Succiare. 8' d 
sceruppate *nu Juramlnde faveze! 

Scettecd*, (Aq.), Dimenar la coda. 

S^évele, agg. Nella maniera: — de 
m^nde, Debole di mente, Imbecille.. 

^héfto, sf. Spicchio, di aglio = 
[^hSfe, èchSefe = V., Ar. àcàife = At. 
èchiàfel 

àetaefénie, deherénile , sf. Schi- 
fezza, Cosa che fa schifo = Sm. Per- 
sona che fa schifo = Lezioso, "Ge- 
stroso „. 

Sehenale, sm. Spalliera della seg- 
giola o d'un sedile qualunque. 



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Beh. " sci 



*S«lien<lriiiiA' e S«na4r«aA% Dis- 
iare la strati ara dì an mobile, d'an 
arnese eco. = Fig. ^itu dtdore mescun- 
drunéjje, Qaesto dolore mi fiacca, mi 
dirompe, le znembra. (*'Sqainteraare„). 
Meliér«, sf. Grosso pane di forma 
bislanga = [Schjere, Piccia di dae 
grossi pani. (''Tiera*„). 

Schéte (Cas., T«rr.), aw. Solo; 
Senz'altro, Scasso — At, Scote, Scute, 
(« Schietto „). 

èchiafenészhe (Ai.), agg. Di Pane. 
Pane —, Specie di pan dolce. 
Schiaffa'. Ved. iMsAlM'. 
èchiamazzate, fam. Agg. Di Pers. Cor- 
to a danari = Di Cosa, e speo. di Abito. 
Sciatto, Logoro, Vecchio = Aq. §ca- 
mazzatu. (•* Scamatato „. Cf r. Pacchiate). 

*àchiand\ Spianare, Atterrare = Di- 
sertare i poderi, come fanno il vento, 
la grandine, le cavallette. Ved. De- 
prand' = Pig. Rovinare nell'avere, 
nella salute. 

èchiande. Ved. à«and« Ij èchiandijà', 
intr. Avere pochi grappoli. Uanne la 
vigne schiandijàjje, o va schiandjènne, 
In questo anno la vigna ha pochi 
grappoli. 

Schiappe. Ved. Ò«appe. 

^chiarOfflzie (R., Can.), sf. Lo stesso 
che Mcarleli«., ved. Il èchiarafizzd? . Lo 
stesso ohe fllear«eA', ved. in l^ar Ielle. 

àchiaravjende (Fai.), sm. Scossa, 
Pioggia gagliarda e di breve durata, 
Acquazzone. (Da '^ Scaraventare „ ?). 

èchiavine, sf. Vaiolo delle pecore = 
€. di fi. Eczema. Anche ciò che noi 
chiamiamo MeAfeae, ved. Il Nei prot. 
not. ant. Specie di coperta, ir. 1029: 
Una coperta eeu schiavina pelosa. E 
cosi in «. 1580. ("Schiavina^, sorta di 
Coperta). 

àchiazzd* (Man.), Gettare con forza 
e in segno di sprezzo una cosa || Schiaz- 
ze (in alcuni luoghi del Teram.) Pia- 
strella. Cfr. »eas«èlle. 

^chiazzine. Ved. «eaizèlle. 

Sehlearil', Schiccherare, Scaraboc- 
•ohiare; Scombiccherare, Scriver male. 

§cMettV, Comprimere un sacco, una 
tasca e sim. in modo che ciò che è den- 
tro si riduca in minor volume = Bifl. 
Dimagrare, e spec. Perdere il volume 
del ventre. 

àeliire, Schifo || Heìkltógne, Schifil- 
toso. Anche, Mehireniilse = [8ch{fen- 
^rde], 

Meblne, Schièna = [Schine = T. 1594: 
Pelle de sohinaj. 

*Melilne, aw. Solamente = [C. tr. 
Sino, Insino = V. Perfino, Anche. Nello 
stesso signif., Schinhize], 

èchidle (Ari, Baeeli.), sf. Cocchiume, 
Apertura superiore della botte = T. 



Mezzule della botte. (Forma dim. di 
** Uscio „). 

àetalalM*. Ved. »eaAl'. 

Schiuppd' tr. Contr. di Acchiuppd\ 
Scoprire, Tc^liere ciò ohe copre, vela, 
chiude. — lu caUare, Scoperchiare il 
paiolo = Bifl- IPn de — /, Non scoprirti. 
Stai fermo sotto le coperte! || Scoppiare. 
Ved. Àemp9éL\ 

échjettef sm. Tela grossolana di ca- 
napa, non imbiancata, usata per far 
pagliericci, sacchi e sim. 

Schjfd*, tr. e rifl. Scheggiare, pr. 
delle unghie, dei denti, delle pietre ecc., 
da cui si stacca un pezzetto. Cfr. Meteo- 
re. 

§chXfe (Cli.), sm. Lo stesso che Ca- 
elAmbe. Ved, Sci/e || Schifar elle (R.)f 
sf. Vassoio di legno per mondarci le 
biade e sim. Ved. ScifèUa. 

ttehjmA', Togliere l'imbastitura. 
Più com. Spundd'. 

ÀehJrehlA', Togliere i cerchi = [As- 
sol. Fig. Far del moto all'aperto per 
allegerire il ventre o il capo] = Ùcchie 
ichj'rchiéte, Occhi imbambolati, langui- 
di, con le pèsche, pr. di ohi ha pianto, 
e delle donne gravide. 

§chjrchie, Matterùgiolo , Cervello 
balzano, spigionato. Stravagante, Uo- 
mo a sghimbescio. 

'Set' *Seje', Uscire = Andar fuori. 
Uscir di casa = La mées* é *acite. La 
messa è entrata, comincia = Ifghe equat- 
tre palme de rrohbe, n*n gè te jèsce *nu 
cavezóne, In 4 p. di roba, un par di calzo- 
ni non c'entra = — a wuUVf Staccare, 
Spiccare il bollore. Cominciare a bol- 
lire = Volg. — préne, Divenir gravida 
= Delle bestie. — vacande. Non ingra- 
vidare, impregnare = — huàste. Tro- 
varsi guasto = — pazze, Ammattire. 
Impazzare = Venir su. ^ 'sci^ ciavajje, 
È venuto su balbuziente = §ta Jèsc* e 
nne' jlace, É in fin di vita = Fig. Mo* 
ae ne jèace da lu fòdere!, È divenuto 
magrissimo. È in fin di vita = Addò 
jlace n'n areéndre^ È imbarbogito, rim- 
bambito; vagella = Jèac' e nne* Jèace 
lu aoUj m. av. Allo spuntar del sole. 

SelAbbeelie, sf. Battello leggiero di 
I>esca; fissa un capo della rete sulla ri- 
va, e va in giro con l'altro = [É dde 
la aciàbbeca nòatre (Ari), É dei nostri, 
del nostro partito] |] Sciabbecòtte (Ort.), 
Bompioollo, Malvivente, Uomo rotto 
alla mala vita -■= T< Titolo spreg. di 
abitante di marina. {*^ Sciàbica* „, sorta 
di rete). 

Sciacenarae (C. rr.). Andar giù di 
forze e di nutrizione. Accasciarsi, Ab- 
biosciarsi, Diventare un camorro, una 
calla. (Sen. " Sciainato „, Malandato, Bi- 
finito per malattia). 



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sol 



271 



Sciacqua* (At.). intr. Guazzare, 
Sguazzare, pr. di liquido ohe si agita 
in vaso non pieno = Nello stesso si- 
gnif., Sciacquilìjd' (Ari), intr. e rifl. 

SelaeqaaJJe, SelneqnaJJe. sf. pi. 
Orecchini grandi e vistosi usati dalle 
contadine. Non oom. 

S«laeqaltt«, sm. Fam. Genetta, Bee- 
rino, Piccola ribotta tra amici = L'ul- 
timo bicchiere che si beve, quasi per 
risciacquare la bocca = [Ohi non ha al- 
cuna cognizione soda, Scagnozzo. (Pist. 
''Sciacquina „, Donna di bassa condi- 
zione e di modi plebei)]. 

Sciaddée, fam. Babbeo, Tattamèa. 
Sclaliarate, sm. Scioperone, Ohi per 
i;rascuraggine lascia andare a male il 
patrimonio domestica, gli affari. 

ScìalamV (Pian.), intr. Prendere aria 
all' aperto. 

Scialbe (At.), Balbuziente. 
*fielal«sne, interiez. " Salmisla I „ 
QtMnd* é bhi^tte, —! É *na tendazXÓne, 
— /, e sim. (Sia l'angelo con noi?J) = 
[C. tr. Sciàìjegne], 

Selaleacaato, *9elIIaiiirnat«7 Sci- 
linguato. 

Selalé(««, fam. Sm.^ Scena da ride- 
re ; Sollazzo, Oòcoolo. É *nu —Izjz t>er- 
flona che diverte con lazzi o racconti 
faceti. 

Selalose, agg. di Abito. Sfoggiato, 
Fatto senza risparmio di roba. 

Scialttorte, Pers. sciatta, trasandata, 
Beco = Detto di donna: Beca, Sciab- 
biata. 

Sciamandé (Can.) Sciamate (Man.), 
Scialmanate e Sciamégne (Cast. C), 
Sciammate (P.«°), Pers. e speo. Donna 
sciamannata, abitualm. in disordine. 
Selamarr«, Piccone. 
Scianibd* (Boceli.), Votare, contr. 
di Empire = Sbarazzare. ("Sciampia- 
reM. 

Selanibasn«, Setambasntfne, 
fam. Uomo di modi facili, alla mano; 
ohe non sta sul tirato nello spendere 
e spec nel comx)ensare i servigi rice- 
vuti || S«lambacnarUe, sf. ^'Bibotta,,, 
Lieto convito di amici. (Aret. "Soiam- 
pannare„. Allargare, Spargere; e me- 
taf. Mandar a male, Sperperare. 
" Sciampannone „). 

Aelambèreehe, sf. Nome generico 
e scherz. di Soprabito = Le — , I si- 
gnori = Ha anche signif. pornogr. || 
Dim. aielambreelitne, sm. Oorpetto, 
Sottoveste, dei contadini. 

Sciambrecune (Hlfrl.)» sm. pi. Om- 
brello o Bubbola maggiore. 

Selammaclétte, sf. (letteralm., Sia 
jnaledetta). Nelle maniere volg. : Ve- 
stito fatto ala —f male, alla peggio. 
Oamminare a la — , senza bel modo e 



garbo = [Disdetta nel giooo ; Mala sor- 
te; Capriccio „). 

Sciammuotte (Pai.), Baratto. (Da 
" Scambio „). 

^elamprlte. agg. Di Bocca. Di gu- 
sto sciocco = Anche, di Acqua pota- 
bile = [SciamuraU], Cfr. Kelapn- 
rlte. 

SelaachljA', intr. Il camminare 
■tentato e barcollante di chi ò zoppo o 
sciancato, Trimpellare = [Se. Scen- 
gujjd' e Sciangulijd^], 

Selaplt«. *Selaparlt«, Scipito, 
Sciocco = Scimunito. (Pist. "Sciapi- 
to„). 

Sciaquéte, agg. Di pers. e di cosa. 
Sciocco. 

ficlarabbH, Calesse dozzinale. (Fr. 
Char-a-banos). 

Selarap«nA', fam. Tr. e rifl. Disor- 
dinare, Scompigliare, Metter sossopra 
= Scarmigliare. 

Selaravajje, Scompiglio, Arruffio, 
Tramestio. *M ?//èii' a cchelu — ji' n^n 
gè Hénghe bbóne^ In mezzo a quel gar- 
buglio di cose, di persone, io non sono 
al mio luogo = Fa^ n« — , Scombuiare, 
Metter sossopra, Disordinare = Baruf- 
fa, Barabuffa. t" é nnatfi *nu — , C è 
stato, É sorto, un tum\ilto, un abba- 
ruffio. 

SciarpUla (Aq.), Pantofola. (Forma 
dim. di '^ Scarpa „). 

Sciarrd', intr. Rissare, Contendere 
= Bompersi, Venire alle rotte, Divi 
dorsi di animo dopo una vivace con- 
tesa, Guastarsi |! Sciarre, sm. Anche, 
Sciarra-sciarre, sm. Briga fra più per- 
sone, Barabuffa, Bissa II Sciarre (Cast. 
€.), sm. Moltitudine, Stormo, di ani- 
mali = (Alf.). sf. Moltitudine di per- 
sone = C. «l. «., Roee. Jettd* lu — , 
Far la ruffa, Q-ettar confetti e danaro 
al popolino, in occasione di battesimo 
e nel trasporto funebre di un bambino 
Il Sciar róne (Cast. C), Grosso errore = 
Delitto. (Ted. Schar, Schiera = "Sciar- 
ra*„, Bissa, Contesa). 

SelAteehe, SelJJateehe, Sciatica = 
[*Sceràteche = Ort. Scìàtteche], 

Scìàuche, agg. Di pers, e di cosa. 
Sciocco II Sciaucarìje, Scioccheria. 

SciavurrV (Cast. C), Spaurire. In 
primavera, ze métia 'na pezza 'n gim'a 
*na canne pe* — ji cHejje, si mette lo 
spauracchio (negli orti) per spaurire 
gli uccelli. 

Seleeb«, agg. Di pers. Elegante, Ga- 
lante, "In coglia „, " Sgargiante „. In 
forza di avv. Jave pròpete — .', Era nel 
suo bello. Aveva un abito ohe lo (la) 
rifaceva, rifioriva = Di cosa. Eccel- 
lente, Elegante, ecc. In questo signif., 
non meno com., Gaappe || S«leeartje, 



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272 



sci - 800 



sf. Eleganza. È 'na — !, È cosa molto 
elegante ; pregevole, eccellente || S«lc- 
clitars«, Fare il damerino = Pavoneg- 
giarsi Il Are4«l«elilr«e, Kinfronzirsi, 
Binchiccolarsi, Azzimarsi, Bsser tatto 
in coglia. 

Scicche, Asino =» Dim. Sciccarjellef 
Asinelio, G inchino. 

Sci fé (Paff., P«««., At.), sm. Lo stes- 
so che CaelAmbe, C^vete e Schjfe, ved. 
= Anche, Trògolo di legno o di pietra. 

Sci/ella (At.), sf. Vassoio di legno 
per mondar biade, civaie eco. 

Seljtfne, Tromba, Turbine, Nodo di 
vento = [V., Ort., Frane. Scijjóné]. 
(G-r. Siphón = " Sione* « e ''Scione*„). 

Selllnxe, sm. pi. Fam. '^ Croste „, 
Busse. 

Selllie, agg. Scimunito, Che ha da- 
to un tuffo nello scimunito. (Il verbo 
Selll^ oom. nel solo inf.) =-: [Cnp. 
SciaUite, (*JSx8aUtìt')]. 

SelmljA', Fingere di fare, non fa- 
cendo. Dondolarsi; Ciancicare, Opera- 
re lentamente con malizia = Far lo 
gnorri, Non stare al proposito, fingendo 
di non intendere. (Lat. e it. Simulare). 
Il SelmIator«, Simulatore = Dondolo- 
ne, Ciondolone, Ciancicone, Sbuccione. 

S«lndelll«e, Scimunito, Stordito, 
Che ha mandato il cervello a zonzo. Det- 
to specialm. di donna che fa ali* amore. 

SelnselA', SelnseliJA', Sparpaglia- 
re, fogli, semi, fiori ecc. = Arrufiìare, 
peli, capelli, fila = Disordinare, vesti, 
biancheria, panni ripiegati e sim. || 
Selncelaie, agg. Di donna. In disor- 
dine; Arruffata, Spettinata; Sciabbiata 
Il Stol«Kl4B«, S«tns«ltf ne, Arruffone, 
Chi mette tutto sossopra = Scarmi- 
glione. 

Seltf, voce per iscacciare i polli. 
Sciò = [Ar. Anche, Sciutrùcche] ||Seitf, 
UÀ «eld 'n suA, m. av. Di là e di qua. 
Nei modi: JV — , Andare a zonzo, a 
dondolo, gingillandosi, senza far nul- 
la. Vacillare, Oscillare — Mannd' — , 
Sparpagliare, Mandar dispersi qua e là, 
fogli, cose minute. 

Selòjje', Sciogliere — [P. ^«8 5j70* = 
Pese. Scibile^] Il AreseleJJe', Slegare = 
Assol. Rompere il digiuno quaresima- 
le. Contr. di Attacca' lu stòmeche (Ari), 
Cominciare il digiuno. 

Scipind* (Aq.), Disordinare = Soiu- 
pinare. Sciattare, Conciar male una 
cosa o una persona 1| Scipìnu, sm. Disor- 
dine, ArruMo = Bovinio. (Freq. di 
''Scipare*„, Sciupare). 

Selppaeen«rélle, sm. Fam. Forte 
ubriacatura, " Una bella cotta „. Pijd' 
*nu — . 

Scìrica (Aq.), sf. Cercine sul quale 
si poggiouo le conche, Cfr. Sùreelie. 



Sciricd' (Aq.), Vendere a vii prezzo^ 
Abbacchiare = Rifl. Fare una caduta 
rovinosa || Sciricatura, sf. Sdrucciolone 
= Fig. Sbaglio, Scappatella, Errore 
giovanile. 

'Selse. Ved. A «else = [V. 1573, La 
scisa 86 f arra dalli catapani]. 

'SeUe, sf. Uscita = La — de lume- 
se, La fine... = Gita; Giterella ~ Diar- 
rea = Levata, Sgridata, Rabbuffo. 
(" Uscita* „, Fine del naese = Diarrea). 

ftelneehe fam. Sm. Specie di blusa. 
Camiciotto di panno lino usato dai con- 
tadini quando lavorano == Per isch., 
n. gener. di Soprabito = Nel gergo, ha 
signif. porn. = [Ch. La — , f, = Cam. 
Scìuecóne], 

Sciu^rta (Aq.), agg. Di Donna. Sciat- 
ta, Che abitualmente è in disordine, 
spettinata, sudicia. Che —! Ggieù! Pa» 
re la serva te JJu api tale. 

Sciupenate (Pai.), Misero, Derelit- 
to. Ved. Scipind\ 

Sciuppd* (R., Cast. €.), Disfare Tan- 
nodatura dei capelli. Cfr. Tappe. 

^Sciuprend*, Malmenare, Sciupare. 

Setno&tte, sf. Striscia di ooio con 
cui si dà il filo ai rasoi. Dd' la — , Dar 
la striscia al rasoio = [Suuàtte). ("Su- 
gatto„). 

Sciuvé (C. Tr.), Insipido. Sciocco. 

SeloTelA', Scivolare; Sdrucciolare 
= [Aq. Sctufold']\\HelAvel9, sm. Sdruc- 
ciolo. Pijd^ ^nu — Fare uno sdrucciolo, 
Sdrucciolare = Sdrucciolo, Luogo in 
cui facilm. si sdrucciola = [Aq. Sciù~ 
fulu] Il Selnrelardlle, sf. Sdrucciolo,. 
Luogo in cui è facile sdrucciolare = 
Fa* a — , Scivolare sul ghiaccio, coma 
fanno i ragazzi ||fielnvel4ne, sm. 
Sdrucciolone. Pijd* 'nt* —, Dare uno 
sdrucciolone = [C. fr. Sciuvólóne, fig. 
Babbeo = Sciattone, Sciamannato] [\ 
*Sela¥eltfgne, agg. Di cibo. Che facil- 
mente va giù = Acqua —, Acqua sal- 
mastra, che non brilla nel mescersi. 
Contr. di CHchelógne || Sciuveiòtte, Gio- 
vane divagato, amorazzatore = Chi à 
bravo nello sbrigarsi di ogni difficoltà 
= T. Chi dice e disdice, Chi ciurla nel 
manico. 

SelamA', intr. Lamentarsi, Gridare^ 
per dolore o per ira = [Sgramd' = V. 
Gramd'].{La.t.Exclamare. "Scramare*„). 

8clócchi6{Xr.), sm.pl. BuocedelPuva 
= Sciòcche (Toeeo), sm. Fico immatu- 
ro. Ved. fieroeelie, nel 5® signif. 

Scòcchele (v.), Marinaro ohe porta il 
pesce dalla spiaggia in città. (Cfr. "U- 
BCOCCO „). 

Setfee', tie6eere\ Ved. Desetfee*. 

Scógne, sf. Stagione della trebbia* 
tura del grano. Non com. 

Seolaréeee, sm. Calza, Cola, Sac- 



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Ghetto a panta in giù osata per soola- 
lare la feccia = Per isch., Gappucoio 
dei frati = [T. CSlme, f. Ved. OJelme], 
H^élm, Scuòla, Scòla = Fig. Fa^ la 
— a unSf Indettarlo, Imboccarlo. 

Scóle, sf. Spano tra nn cor reatino e 
r altro nei soffitti ^Na — de piangate, 
Un tratto dell' impiantito compreso tra 
due corrcntini. 

Scoile, Cravatta. 

Seomèade, agg. Scomodo, Incomo- 
do = In forza di aw. *èta vote 86 le 
paaee —, Questa volta, mal per lui, sta- 
rà a disagio ; La pagherà ; Sta male pa- 
recchio Il Scumudaree (». Tilt., Car.), 
Abortire. (Cfr. " Sconciarsi „). 

i§commiar«e (Aq.),Sbrancar6i; Sepa- 
rarsi dalla compagnia. (L'opposto di 
•* Conviare* „). 

SetfB«Kr«, sm. Quardd* alu—, Spe- 
rare un panno per vedere se ci son ra- 
dure, buchi: un bicchiere, una boccia 
piena, per vedere se il liquido che e' è 
dentro sia limpido eco. 

S«dBK«. Lo stesso che fteòiMede, 
nel 20 signif. || Agg. di Pelle. Non con- 
cia. 

neépe, Granata; Scopa, degli spaz- 
zini. La mazze de la — , Il bastone. Il 
manico, della granata = Fig. Tene' 
une jpe' mmazze de — , Non tenerlo di 
conto. Ji' n'n gè sténghe pe' mmazze de 
—!, Mi farò valere. Si avrà a fare i 
conti con me, " Non sono il due di bri- 
scole ! „ Il Dim. Senparèlle, Granatina 
= Granatino, per pulire vasi da cucina 
e sim. 

»«6ppe, Scoppio = Fa^ 'nu — , Stra- 
mazzare, Fare uno stramazzone, un 
tombolone = [ScUiòppe]. 

Se6pp«le, sf. Pezzo di sanza indu- 
rita e disseccata, ohe si fa ardere al 
fuoco = Metà di un pane tagliato oriz- 
zontalmente = [Pezzo più o men gran- 
de e pianeggiante di gesso, già servito 
per fare impiantiti = T. *Na scòffele 
de pane, Un pezzo...]. (Lat. Scopulu-} || 
Scappellotto, Scapaccione = Fig. Gra- 
ve danno. Ha 'vute 'na bbrutta —!, Ha 
avuto una bella bussata! = Dd* 'na 
—, Dare una scemata, Consumare buo- 
na parte di derrate, roba, danari ecc. 
Averne date *na — all' éjje, Abbiamo dato 
sotto all'olio, consumato gran parte 
della provvista di olio. '§tu sóle dd *na 
bbóna — a la néve, Questo sole dà sot- 
to alla neve, ne fa andar via gran 
parte = ['Ndrd', Paaad', nghe la — [Ch.) 
Entrare in teatro senza pagare, Passa- 
re a scappellotto!. (Da " Coppa*„, la Par- 
te dì dietro del capo). 

Soiree, Scorza, Corteccia; Buccia 
delle frutte, dei legumi, degli agrami 
e sim. = Fig. JV scorcia scòrce, Sbuc- 



scr 273 

ciare una materia, Studiare, Impara- 
re, superficialm. = Sciavero, Ognuna 
delle due tavole che, segato un tronco, 
son rimaste da una parte tonde perchè 
corrispondono al di fuori }| S«areltfft«, 
agg. Di grossa scorza; Di grossa buc- 
cia. 

Se^rde, sm. Nella maniera: Mét- 
«' a lu libbre de lu —, Dimenticare, Met- 
tere nel dimenticatoio. 

So6«««, sm. Scossone. Sussulto, Bi- 
móseolo, per improvvisa paura e sim. 
*«<^*«» »f- Manico della zappa, del 
bidente, della scure, delpiccone= [Pese 
Scuie, m. = At. Scute, f. = v. 1548: 
I>ue zappe con scoti. Una roncha con 
scota] Il S«at»i»ie, sf. Colpo dato c^l 
manico della zappa e sim. 

Scòte' e Scòtere, Dissodare, Divelta- 
re un terreno sodo, già coperto da bo- 
sco I! P. pass, e agg. Scòsse e Scòste = 
La Scòsse e Le Scòsse, nomi di contra- 
de in vari comuni. (Lat. Excutere). 
Htsòtte. File de —, Filo di Scozia. 
SeraiM', contr. di Incastrare, Di- 
sfaro V inc&stro \\ Scrastanirse, ùg. Di- 
magrare, Insecchire eccessivam. = 
Struggersi, Disfarsi in pianto. Se sera- 
stanisc 'i- a ppiagne', Si strugge, con- 
suma, in lacrime. 

Stfreeotfjje, sf. Fiòcine, Buccia del- 
l'uva = [Screccujje = At. Sclòcchie, m. 
= Man., Casi. c. Scurpicce = s. Scun- 
gujje = Pese. Cungujje], 

*S«r«<ltbb«l«, Diffidente, Bestie a 
prestar fede. 

S«ri>iJo e Ssr^JLIe, Scheggia || Seri- 
J*', e ScrUA', Scheggiare = Nettare dal 
fango, con una stecca di canna, le scar- 
pe, i calzoni. 

S«repaeee, sm. Caduta sul ventre. 
Scr epicce (€. fr.), Fanciullo poco sa- 
no, che vien su male, stentino. 
ScretA', Nettare del fango. 
SereteeA', volg. Ordinar prete. Che 
scid mmaréjje chi V d scretecate! 

Scritte (Mont.), sf. Crètto, Fenditu- 
ra nel muro ; Crepaccio nel terreno = 
Cani. €. Scr ètte, sf. Nascondiglio = 
Nel pi. Screpolature nelle mani per 
freddo. Ved. Ssrètie. 

fieresl^ne, Infiammazione di una 
glandola più o meno vicina a un punto 
leso della pelle. 

*Scribband6f Scrivano. 
Serl«liela', Tribbiare legna da ar- 
dere. §ta «Sm&r* accand' a lu fòche; 
scrìchele le légn* e *mburnach^je. Sta 
sempre accanto al fuoco ; tribbia, spez- 
za, legno e mette ad ardere = [aian. 
Scrinnéld'], 

ScrlsBénée e Ssriirnénie, sf. Fam. 
" Stanga „, Miseria grande. Té* 'na—!, 
Ha una stanga ! = Penuria ; Scarsezza. 



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274 



8CU 



E cche é *$9a — de fòche f, Che miseria 
di foco è codesta? 

Scrijd* (Barr., €»•(. €.). Disfare. 
Nelle maniere: Te puozza — /, Che io 
ti veda sfatto, distmtto \Je 8* é acrija- 
te je latte. Gli si è stornato, Ha per- 
duto, il latte. M" d fatte — /, Mi ha 
fatto morir di paura |; Scrijate, Stento, 
Macilento. (" Scriato*„). 

SertllA', Sgrillettare, Far sooccare 
lo scatto del grilletto. Yed. 'IfcrelUi'. 
Serlme, Divisa, Addirizsatura, dei 
capelli = [Cresta allungata di un colle. 
Crina = N. di contrada]. (Lat. DiacrU 
men) \\ SteWmd', Strigar le biade arruffa- 
te dal vento =^ Bifl. Far la spartizione, 
l'addirizzatura, dei capelli. (Lat. Diecri- 
minar e). 

àcrimìzia (Aq.), sf. Scarsezza, per 
miseria o per avarizia — Porzioncella 
di checchessia, in signif. spreg. = Ine- 
dia. Vd fatta murV te —! Ved. S«rl- 
«nénfte^ (Cfr. " Grimo*„). 

*8cri8chid\ Staccare il iÌEtngo risecco 
sulle scarpe o sugli abiti, o il sangue 
aggrumato fra i capelli. (Cfr. "Scro- 
stare „). 

BerlBzA', Schizzare i; ««risse. Schiz- 
zo. 

S«r^e«lke, li rumore che fa un og- 
getto fragile nel romi)ersi, o una mate- 
ria esplodente nello scoppiare. Schian- 
to. [Aq. Scròcchìu] = Chiocco, Schiocco, 
della frusta agitata con forza = Scatto, 
pr. di ciò che è teso o ritenuto da molla 
s=3 Lo scricchiolare delle articolazioni 
quando sono stirate = Volg. Pugno, Cef- 
fone. 3To' te chiave 'n« — /, A momenti 
ti appiccico un ceffone! Ha 'vute le 
scrucche, Ne ha toccato, È stato " croc- 
chiato „ = [T. Selòcchel. 

fteròeelie. Fico immaturo, ohe per 
lo più rimane sull'albero. 

S«ròeelie, sf. Lo scroccare. Je piace 
la — , Gli piace di scroccare, di vivere 
a spese altrui = A la — , m. av. A ufo. 
Sortf r«, Scròfa, Tròia = [*Scràvfe = 
In un prot. not. ant.: Una scrofa por- 
cina (sic!)]. 

Ser^ftole, sf. Dado, Madrevite di fer- 
ro, ohe ferma la rota all' estremità 
della sala, e sim. 

Seròsee, e, piti com., Sfirés«e, ved. 
ScrneeA', tr. Scoccare. — 'na pre- 
tate. Tirare un sassata. — 'n« pónte, 
Lasciar andare, Vibrare, Accoccare un 
pugno. — '«« va ce, Dare, Appiccare, 
un sonoro bacio. — 'mbacc -2- a lu mu^ 
re. Scaraventare contro il muro = Fig. 
e assol. Je V àjf a —I, Ho da " spip- 
polargliela „, da cantargliela chiara, a 
dirgliela pari pari, senza reticenze = 
Battere con rumore. — le mane, Applau- 
dire, Fare un battimano, una smanac- 



ciata = Intr. Delle cose tese o ritenute. 
Sc7*uccd*f e Fa* lu ecròccJie, Sooccare, 
Scattare = Delle dita. Scricchiolare = 
Dell'acqua di pioggia. Còma scròcche!. 
Piove a rovescio, Che stroscia ! = Della 
frusta. Chioccare, Schioccare = Di al- 
cune cose mangerecce quando hanno in 
sé rena o sim. Sgretolare = Delle ore. 
Battere. In questo signif., più com. a 
la ecruccate de..,, Al battere di, delle... 
= Bifl. Sgocciolare. Pappare. S*d scruC' 
caie 'na bbuttijje de vine; 'nu vaccile 
de *8agne. 

Scruccujjate. Yed. Uvate. 
"Ulcrafelaie, Scrofoloso, Gongoso. 
ScrùfeUe (A.), sf. pi. Scorfole. 
SerafìOJ^Be, volg. Sm. " Moccolo „, 
Bestemmia. Mo* me le fi dice' *nu — , o 
quattre scruffijunel, A momenti mi fa- 
rai "attaccar quattro moccoli „, "dir 
l'orazione della bertuccia ! „ = Scilin- 
guatura del volgo = [Chi molto man- 
gia e non ingrassa]. (" Scorpione „). 
BeruOiiJéL*, Bussare; Benfare. 
S«rullA', Svolgere ciò che è aggo- 
mitolato. — lu jòmmere, Sgomitolare, 
Svolgere il gomitolo. — la cavezétte, 
Disfare la calza, tirando il Alo con cui 
son formate le maglie. — lu fuse, Svol- 
gere il filo ravvolto nel fuso = [Sfila- 
re, Disfare la filzeu — la crune, Sfilare 
le pallottoline del rosario. Ved. Cròlle. 
Per sim.: Lu vende servile lu *rane. Il 
vento sgrana le spighe = Crollare, 
Scrollare, Scotere. V àsene scì'ulle le 
récchie. L'asino crolla, dimena, le orec- 
chie]. 

SeaechlA', Sgusciare, Levare il gu- 
scio o dal guscio = Scortecciare il pane 
= Fig. Pagare, Snocciolare = Assol. 
Dei pulcini. Uscir dall' ovo li Scoppiare, 
Spaiare. 

Scùcchia (Aq.), Bazza, Mento spor- 
gente = Dim. §cucchiétta, Bazzlna. 

fileae«IA', e, per isch., Seneueelif, 
fam. Bompere il capo ; fig., la " devozio- 
ne „, i " corbelli „ = Zucconare. Bapa- 
re, Tosare a cotenna li P. pass. Seae- 
elate = Agg. Zucconato, Bapato = 
Sost. Calvo, " Baperino „, " Zucca pe- 
lata „. 

ScveélM' e Cuecy^i', intr. Crollare 
il capo in segno di disapprovazione o 
d'impazienza = Dei cavalli. Beccheg- 
giare. (Sen. " Scapeare „). 

§cucéjj e {Avi), sf. Qualcosìna da man- 
giare, tanto per non bere il vino a sto- 
maco vuoto, ovvero, ohe dia buon be- 
re. (Forma dim. di "Esca„). 

Scucend', Serbare le vivande in cal- 
do per chi mangerà dopo degli altri — 
Bifare una minestra per renderla più 
gustosa = Smettere dal cucinare. 
Seuf 1', Scucire = Fig. Fa* *nu scuc* e 



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recuce, Himpellare un muro vecchio o 
che spancia li S«nf«inr^, sf. Scucitura, 
Sdrucio = Fig. Nel pi. Grétole, Astu- 
zie, Vie segrete, per riuscire a uno sco- 
po; Lato debole del carattere di alcu- 
no. Nei modi : 8apS^, TruvéT, le — . 

S««efeBB«re, Buffetto, Colpetto ti- 
rato, per lo più sul viso, facendo scoc- 
care il dito medio da sotto la punta 
del pollice = [Scucuzze = Pai. Zeccar- 
de = Ar. Zengarde, f.]. 

ftenciavne, sm. Sottocoda, Fosolino 
= [C». A. Scudajje]. (" Soccodàgnolo*„). 
9ea<lèli«, Becipiente di legno a or- 
ma di piattello fondo. (Lat. Scutella-). 
— Nel pi. Pezzetti di coccio che si met- 
tono sul bersaglio nel gioco a Sussi. 
Ved. Stleehle d Sieadellare, sm. Piat- 
taia — Fig. Magro petto di donna = 
[T. ScuttuUare], 

Scudèlle (liaHft*), sf. Ciclamino = A«. 
Pane porcinu, 

Scudeìline (Mlgl.). sf. Ombelico di 
Tenere. (Cotylédon uvibilicus Veneris. 
Linn.). 

ècudcW (!»««.)» Disfare le pieghe. 
Ved. CùteU. 

Seafkitate, fam. Che ha gran dere- 
tano. 

MealM'. Lo stesso che ^«aiM*, nei 
primi due significati. 

S^mjfflòne (T.), Mangione. (Da " Scuf- 
fiare „). 

Seùne, Cuffia = Fam. Fa* 'na —, 
Dare una latta, un lattone, Lattonare, 
Far ingozzare il cappello. (È atto di 
grande sprezzo) = Fa* le —, Dar la baia. 
Cuculiare = £li. 1675, Scufta = «. 1©0 
e 1132, Scoffio e Scùffia], (Sen. «Scuffio- 
nare „, Corbellare). 

SeacnA', intr. Dei pulcini. Uscir dal- 
l' ovo = Fig. Snocciolare, Pagare in 
contanti = [Sgusciare, Cavar dal gu- 
scio la mandorla, la noce e sim. Ved. 
in CdKB« = Scocciare, Cavar l'ovo dal 
guscio = V. Scugnéte e Scuje sm. pi. 
Fam. I danari]. 

ScujA', Castrare il cavallo = [Seuj- 
jd*]. (" Scogliato*,, Castrato). 

SenlAS Scolare — Bifl. Bere tutto 
il contenuto di un recipiente, Asciuga- 
re, Sgocciolarsi = Sctdara* a ppiagne', 
Struggersi in pianto li Sealatare, Quel 
po' di liquido, che rimane in un reci- 
piente Il 8«alaAdre,sf. Luogo, Punto, in 
-cui, da cui, le acque hanno l'andata. 

Seulaeelilaie, Sculacciata = Fa' *na 
—, Sculacciare, Dar degli sculacoioni. 

SeumbaMA', Scavalcare, Passare al 
di sopra = Trascorrere uno spazio a 
grandi passi. 

àeuMie, Schiuma || MeamA', Schiu- 
mare il à«niiiartfle, sf. Schiumatolo = 
[Schiume. §chiumd\ Schiumatole]. 



i 275 

Scumenzate (V., C. fr.), agg. di pers. 
Senza pensieri; Trascurato. 

Scummarille (Ari), sm. Piccola mi- 
sura per l'olio. 

8cummatie\ intens. di Cummatte^ 
nel signif. di Contrastare = Scontare. 
Te facce — quande me ne ci fatte!, Mi 
ricatterò. Ti farò scontare, pagar la pe- 
na, di quante me ne hai fatto! 

*SeuiamèrBe. Nel mo. imprecat. ; 
Che 8ci — /, Che tu sia scorticato! = 
[Pai. Scummjerte]. 

S«nMiMitf ve', SsuMimtfve', Movere, 
Smovere = Scomporre, Sconvolgere, 
Scombuiare. Tramestare. 

Si«nndratar«, sf. L'abbattersi, L' in- 
toppare, in uno. Ha da è««e' 'na —!, 
Dev'essere un caso, un incontro fortui- 
to — Franghe de — /, A scanso di acci- 
denti, di " scangèi „, Fuori dìsgfrazie = 
Spirito malefico = [A^. Scundru, Spet- 
tro. Pare 'nw — .']. 

S«andr«, sm. pi. Ingegni della top- 
pa — Fig. Patì' a le —, Essere un cer- 
vello balzano, Non aver tutti i venerdì. 
Scungaeseiir,), Sconquasso. E^nu—.', 
È una rovina = Métte' —, fig.. Metter 
male tra persone, Fomentare un dissi- 
dio. 

HennseeA', Sconciare, Guastare, Di- 
sordinare, Metter sossopra. 

fieancl.lJe. sm. Persona o Cosa sen- 
za proporzioni giuste ; piena di difetti. 
Camorro. É 'nu — .' 

ftcnnsalA', S«nnsttelA', Smallare. 
— le nuce, Tor via il mallo dalle noci 
= [SzucuW = man. Scungheld' — Aq. 
Scungulld' = Alf., P««e. Scungujjd\ In 
Alf. anche Squocctdd']. Ved. Ctfnshele. 
Scunnétte (Toeeo), Scunnutte (Clrl- 
ta<i.), sm. pi. Imprecazioni. 

iileanneeUlA'. Schiantare, Bompere 
con violenza ciò che è parte di un tutto 
(albero, tavolino, sedia ecc.) il Seanae- 
ehlate. Fig. Botto, Dinoccolato. 

AcapA', Spazzare = Fig. C-i- d scu- 
paté!, Ha portato via tutto; Ha man- 
giato, finito, tutto. 

S«aparA', Smelare = Per isch. As- 
sol. Deporre abbondantem. il ventre. 
Scupazzd* (Ari), 1 1 cavare un tron- 
co d'albero = Togliere con la scure da 
un tronco di ulivo la parte cariata = 
Sforacchiare, pr. delle talpe. Ved. Cu- 
pazze. 

SeapelA', fam. " Bipulire „, Tor via 
tutto quello che ha un altro. N*n de 
fa' — la mer'ènne!, Non lasciarti prendere 
la merenda. CuìlU te scupeléjje, Quello 
ti "■ ripulirà „, ti ** farà repulisti „, ti 
caverà, nel gioco, tutto il danaro che 
hai = [ScupellV = T. ScupulV = €an. 
Scupil'id* — Ar. Scupard* = S. Scupa- 
ììd* = e. fr. Fa scupoltcchie]. 



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276 > 

Seapétt«, Spàzzola || Seapettlne, 

Spazzolino per pulire i denti || S«apeft- 
Uk\ Spazzolare. 

SeapUJe, Spazzatura della bottega 
di orefice = Fam. Fa' ^na —, Tor via 
qnanto tra oggetti diversi vi è di me- 
glio. 

Seapln«, sf. Cornamusa II S«ope- 
Bèlle, sf. Bocciolo di canna, che i fan- 
ciulli fanno sonare come una piccola 
zampogna = [Piva; chiamata anche 
TutarllU], 

SeappH', Disfare il gruppo. Sgrup- 
pare, Svolgere un rotolo di monete. 
Ved. CApp« = B-ifl. Spiccarsi; detto del- 
le frutta che si dividono dal nòcciolo, 
e sim. Il scappate, volg. Tignoso. 

érappA', intr. Scoppiare. Lu ròsp* 
abhòW abbòtte, 'nzì oche écòppe, prov. 
= Belle gemme, e delle boccioline del- 
l' ulivo. Sbocciare, Schiudere = Casca- 
re con rumore simile allo scoppio. In 
questo signii., anche: Fa' 'nu ècòppe = 
Tr. Sbattere, Sbacohiare, contro, in = 
[§cniuppd* = Fig. Far pagare. W d fat- 
te— 100 lire] Il «còppe, Scoppio ; Schian- 
to = Caduta rumorosa. [§chiòppe] = 
Nel pi. §cvppe, Chicchi di granturco 
tostati. [Cappellute. Altrove, Spése, sf.]. 
(" Sohioppare*„). 

Senppem', Staccare 1' intonaco = 
Volg. — la tign* a une, ** Dargli le cro- 
ste „. " Crocchiarlo „, Picchiarlo. Anche : 
" Scoprir gli altarini „. Ved. lieòppele. 

ScuppelarìUe (Ap.), agg. di Pèsca. 
Spiccace = Aq. Scopparóla. 

Seappétte, sf. Schioppo, Fucile. 

Scuppille (Vaerl), sm. pi. Cartocci 
della pannocchia di granturco. 

SearbAtecbe, Scrabbnteebe, 
Strabbateetae, Scontroso, Chi non ha 
a grado né carezze né cortesie = Mutrio- 
ne, Musone, Stomacoso, Facile a infa- 
stidirsi = Fiottone, Facile a bronto- 
lare = [Aq. Scrubbùticu]. 

Senree, sm. per isoh. Pelle umana, 
" Buccia „ = Lasad' lu —, Morire = Le- 
vd* lu —, " Far la buccia „, Ammazzare. 

Se a rem', Levare la scorza, la buc- 
cia = "Fig. " Sbucciare „. Uccidere. 

Senreiil'; contr. di Carelli*, ved. 

Senrdarse, Scordare. Me e' é scòrde 
o scurdate. Ho scordato. Te ai acòrde. 
Te a* é acòrde, Hai scordato. Je «' é acòr- 
de. Queste forme impers. anche, nel si- 
gnif. di Lasciare per dimenticanza, in 
forza di trans. Me «' é acòrde la chiave 
aópr* a lu cumò, Ho lasciato per dimen- 
ticanza la chiave sul cassettone || Sear- 
darèlle, fam. Sf. Difetto dello scorda- 
re. Patiaze de —, Facilmente dimentica 
= Agg. Che facilmente dimentica. 

Setirdene. sf. Raganella, Strumen- 
tino che i ragazzi sonano nella setti- 



mana santa = [RacanVle = T. Scurde 
= Cast. C. Szurme — r."^ ScurdièuUe 
= Pett. Scùrdle = Pai. Scutre = Cb. 
Orutte = Baeeb. CrtUe e OrtlMe = C. 
■. A. CrUle = r. f. p., Camp. Chirre- 
chìrre, sm. = B. Cecale — Roee. Fila- 
i'Jené]. 

Seard Oliate, Scapestrato, Discolo = 
Mezzo matto, Capo scarico. 

Seare, agg. Oscuro ; Buio = Fig. In 
modi interiettivi, Misero. — me!, Mi- 
sero, Povero, me ! Scura me! ^ Povera me ! 
Il Sm. Oscuro, Oscurità, Buio. J* d fatte 
vede* lu —, L' ha messo al buio = Èté- 
m' a lu —, Siamo al buio -= Métt' a lu 
—, fig., Abbaiare un fatto = Notte. 
Ourre, ca ae nno te còjje —, Affrettati, 
Arriva, si farà buio. É remenut* a —, È 
tornato al far della notte, sull'imbru- 
nire. E —, È buio. Si è fatto notte. 

Searetleee, agg. Di Colore. Scuric- 
cio. 

Scurijd* (C. fr.). Istruire, Ammae- 
strare = Indettare. 

Szurrlnne, avv. Legge* —, Legger 
corrente, correntemente. 

Searrettfre, Chi scorre la cavalli- 
na. Dissoluto, Donnaiolo. 

Scorrètte, sf. Asse sottile e lunga. 

Senrryil', Scarriera re. Correre di 
qua e di là, Scavallare ; detto speo. dei 
ragazzi. 

Senrtil' eSctfrte', intr. Finire, Non 
essercene più. àta pe* — V Ójje, L* olio 
è per finire = P. pass. Scartate e Setf r- 
te. M* é azurte le quatrine, Ho finito i 
danari. Non ho più danari. È acórte la 
méaacy la predeche, la quaréaeme... = [§ta 
pe' — Vòjf a la lume, fig., È molto in 
là con gli anni. Gli riman poco da vi- 
vere] Il ^otfrtavertéeoble !, voce ripe- 
tuta dai bambini quando hanno finito 
di mangiare, ed è accompagnata da un 
movimento dell' indice della destra sul 
palmo della sinistra, che imita quello 
del succhiello = [Cucù, n'n é cchiù! = 
C. fr. Còchela còchele, n*n é cchià.^. 

Senrtéeee. Più com., Seòree, ved. 

Searteeoae, sm. Bestia, e spec, Ca- 
vallo incarognito, Brénna. 

SeartelUarse, Scoltellarsi. 

"'Seaslte. Sauisito = É ccóae — , Son 
cose straordinarie, incredibili (tanto in 
bene quanto in male): È cosa fatta a 
modo, per bene, con garbo. 

*'SeatA', Dare ascolto. Por mente. 
Né* mme vo* — . Scute! = [*ScuTddd'], 

Scuteccid' (Pia».). Lo stesso ohe 
Scòte'. 

SeatelA', tr. Scòtere un albero, un 
ramo, per farne cadere i fratti : un abi- 
to per levarne la polvere: un sacco, 
per farne uscire tutto ciò che possa es- 
serci restato dentro eoo. = Scrollare. 



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scu - sec 



277 



£«' asene seùtele U vècchie, L'asino scrol- 
la le orecchie — • AssoL Se «* ^ rtmenu- 
te scutelènne acutelènnef fig., È tornato 
con le trombe, con le pive, in sacco, a 
mani vnote = Fig. Frédde che ffd* — 
Z' égne. Freddo che fa cader Fogne, che 
marma = Te facce — V ògne!, Te lo fa- 
rò parere òstico ! = [Scuteld* e Cuteld* 
A«. Scutold'] Il ««atelate, sf. Scrollata 
= Fig. Fa' 'na — de vècchie a une. Far- 
gli un acre rimprovero, una lavata di 
capo. 

SienvaxEtf ne, sf. Fam. Musica discor- 
de = Discorso noioso = [§chìuvazìéne]. 
SeazxeeA', Staccare, Rimovere, il su- 
diciume appiastrato sugli abiti. Ved. 
CÒBseelie. 

Seassétte, sm. SchLiSzetto, piccolo 
Schioppo da caccia a una canna. 

SeasK^tte, sf. Berretto senza tesa, 
usato dai popolani quando lavorano. 
Seamstfae, fam. Pugno sonoro. 
Mda', intr. Andar giù in forze, m 
nutrizionei in salute = Diminuire. Lu 
delor' d cumenzat' a — , Il dolore co- 
mincia a diminuire. Apprime tene ian- 
d* affare ; mo* ha cumenzat^ a —, Prima 
aveva di molti affari; ora questi co- 
minciano a diradare = Cessare, Smet- 
tere. Lu tèmb* d Sdate, È cessata la 
pioggia, cessato il vento, il freddo, il 
caldo. 

ÌMlaaslte, Stanga. 
Sdàuze (Caa.), avv. Più com., De —, 
Di rimbalzo, A ritroso. Ved. Areitulzd*. 
SdeUazzd' (Cb., T.). Ved. DeUaMiC. 
*làde]laflrA', iperb., Bompere le reni. 
Battere a morte = Bifl. Sfilarsi le re- 
ni, Slembarsi || àdellaflTate, Sciancato; 
Slombato, Sfiaccolato. 

àdeluv'iate (Pai.), Diluvione, Dilu- 
viatore, Mangione. 

§devvd\ tr. Sollevar da terra. IPn 
ze pò — , (Pesa tanto ohe) non si riesce 
a levarlo da terra, a rizzarlo, a met- 
terlo su = Rifl. JVe' mme pózze — , Non 
posso rizzarmi, levarmi, stare in gambe. 
àderrasme. Scheggia di canna, o di 
ferro, per pulire le scarpe dal fango, il 
bidente o la zappa dalla terra = Pet- 
tine rado, di legno, per pettinare la 
criniera e la coda dei cavalli. 

ferrea A'. Lo stesso ohe MdellafTil'. 
e* Direnare*»). 

*»derrepA'. tr. Dirupare = Rifl. Di- 
ruparsi. Scoscendere; Smottare. 

SdV. Lo stesso che HAA\ nei primi 
due signif. 

^ÀdijaaA', intr. Far colazione. Si 
sdijunatef, Ti sei sdigiunato. Hai fat- 
to colazione? Angore èdijune, Non ho 
ancora fatto colazione = fT. §dejune, 
sm. ColP'Zione = §dejunt\ Far colazio- 
ne]. 



SdiUijate (B.), Sfiaccolato, Dinocco- 
lato, Slombato. Me sènde, Stjenghe, tut' 
te —!, Mi sento, S'ono, tutto dinoccola- 
to. Ved. «tèli». 

ÌIddppIe, * Mddppre, Sdoppiato. 
Panne, FUe — . = Scempio. Fiore, Ró- 
sa—. 

ìiddse, Ritroso, Restio, Non arren- 
devole = Stintignoso = Permaloso = 
Capriccioso = [V. §dìzze]. 

«Mlò««e, avv. A dorso nudo, A bis- 
dosso, A pelo. Jt' —, Andare, Caval- 
care senza sella. 

Sdradd', Diradare = «drade, agg. 
di Pettine. Rado, coutr. di Fitto. 

«Idra ite, fildrattaaae, Strappata, 
Sbrigliata. 

SdìUurarse, Cessar di dolore. (" Sdo- 
lore*„). 

*§dumedirae, contr. di 'Hdumediree. 

àldatte. Dimagrato, Insecchito. Lo 
stesso che Addati*. {" Sdutto*,,). 

Mdavarse, Sdogarsi, Sconnettersi le 
doghe II àdavate. Fig. Spossato, Dinoc- 
colato. 

àdavesail*. Divezzare. 

Se, cong. condiz. Se. (Ha sempre 
suono distinto, e facoltà raddoppiativa 
sulla conson. che segue; ma: — le vi2, 

— le manne, — 'nt*, — na\ — ne' (non), 

— ne). 

Se, pron. pers. di 8.* pers.. Se. (Ha 
il suono dell' e muta) || SL ^ ^ 'ccise. Si 
è ucciso = Precede normalm. Co, Ci, 
Ife, Mi. — ce fa, Ci si fa. — ce 'ngùatìe, 
Ci s'inquieta. N'n ze me le vo' pijd\ 
Non vuol prender (me) lo, prenderlo da 
me. 

Sé', pron. poss. Suo, Sua. Posposto 
sempre al sost. 

Sé, 3.* pers. sing. del pres. indio, di 
Essere. Nel modo ellitt. 2Pn gè ne —, 
Non ce n' è; Non ha attitudine a chec- 
chessia. Non e* è stoffa, È un inetto. 

Sebbille, Sibilla = [Ari, Subhìlie = 
Tromba marina. Fig. ÉJndrate la — 
*m mèzz^ a mmare !, Ecco l'arruffone, il 
brancicone, chi mette2ogni cosa in dis- 
ordine! Detto, per isoh., dei ragazzi 
irrequieti = T. Scebbille]. 

Seed', Segare li Séehe, Sega. 

Secàcchie (Toeeo), Zecàcchie (Cast. 
C.) sm. Fune corta. (Forma dim. di " So- 
ga*„). 

Seeearae, Asseeeìilrse, Assleelie- 
nirse, Assecchire, Insecchire, Dima- 
grare. 

Séeee, Seppia = Fam. Busse, " Bri- 
scole B. Mo' facce jV a bbo* mmercate 
le — /, A momenti te ne farò prendere 
una satolla ! = [§ta gné *na — , Ha una 
bella " cotta „, È " sborniato „]. 

Séeetae, sf. Siccità, Alidore. 

Séeelile, sm. Bigoncia, spesso col 



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278 



seo - ser 



fondo mobile, che si carica sulle bestie 
per trasportare la calcina || S«««liltfley 
sm. Piccolo vaso di legno a doghe, del- 
le quali lina più lunga fa da manico, 
per attingere a mano. 

Séeeiile, sf. B-eoipiente di legno a 
doghe, più o meno grande, ma sempre 
più piccolo della tina. 

SeccutV (rett., To««*, Cast. C, 
Mmu.), Scotere = Bne«li. SequetW 
(Lat. Succutere) || Seccutite, Scossa. 

Sécene, Segale = An. Sécina, (Lat. 
Secale). 

Se«r«te, sost., agg. e avv. Segreto. 
Segretamente. (Lat. Secretu-, Secreto) || 
S««reftl t«, Chi possiede e spaccia ri- 
medi d'ignota composizione. 

S«eaiA', intr. Seguitare = Tr. Se- 
guire, Tener dietro = Rincorrere. (Lat. 
Sequi). 

Se-lff (Ro«e.), Trattenersi con alcu- 
no in conversazione. Neil' inverno le 
donne vann' a —, dalle loro amiche, e, 
lavorando, conversano. 

Sedatore, Baston da pollaio. 

Sedine Sedile = Manganella, Stallo 
= Volg. Deretano. 

Sedate, agg. Di Sostanza alimenta- 
re solida o liquida. Stantio || Sedetleee. 
Sapore, Odore, della cosa stantia. SapS*, 
Pijd'y de — . 

Sdcff», Seggiola = La saggia avete, 
la seggiolina alta, a braccioli, dove si 
tengono seduti i bambini = Dim. Se«- 
CÌtfle,SecKlalélle, Seggiolina, Seggio- 
letta = [V. 1543: Tre sede de paglia da 
donna. Anche oggi : Séte — I.. 1568: Quat- 
tro seggo = li. 1675: /Sfei seggo a piega- 
tore. Anche oggi, a ppiecatóre, pieghe- 
vole]. ("Seggia*„, Sedia). 

*Ségne, *Sjegne avv. Invece. — de ji' 
^nhènde, va *rréte. 

Séje, SI, agg. e sost. num. Sèi = 
[*S3e-]. 

**8élare, n. di pers. Vinoeslao. 

Selcili' e Fa' la salciate, Acciot- 
tolare, Selciare con ciottoli. 

Sellasse', Ved. SallassH'. 

Sèllere, Sèdano. Più oom., Iiaeee, 
ved. (Gr. Sélinon). 

Seltf ebe, sf. Per isch. Soprabito mol- 
to lungo II " Si loca „, sf. Appigionarsi, 
sm. 

Seinitre, Lampo, Baleno || Sela- 
itriJA', Lampeggiare >= Fig. SelU' 
strijéjje, o Je aeluatriééjje *m hacce, 
detto di chi ha, per spasmo facciale, fre- 
quenti scatti nei muscoli del viso. 

Sèma (Av.), sf. Seme, Semenza. 

"'S^mbremA, Sempre ; Di continuo. 

SenàenatArKe, agg. di Terreno. Se- 
minativo. 

SémesAnde, Eupatòrio. 

e, sf. Semolino = [Siinéle = 



Se. Sìmmoze = rese. Sìmmele, Sémola, 
Crusca. (Lat. Simila')]. 

""Sénde ea, (Essendo ohe), Poiché, 
Siccome. 

Sendemènde, Giudizio, Saviezza. É 
óme de — , È uomo di senno, savio, giu- 
dizioso; d'ingegno. 

Sendénie-éitftle, Sentènza = Impre- 
oazione. Jettd* *na — , ole — , Imprecare 
= Pai., Cast. C. Sottane, sf. = T. Fò- 
dere; per lo più nel plur.]. 

Sendévele, agg. Attento a sentire. 
ètatte — .', Sii vigile, attento a ogniro- 
more, a ogni chiamata. 

Sendl', Sentire = JVe* mme la sènde; 
Pòche me la aìnde; Non mi sento bene, 
Mi sento poco bene = Lafìcure ne' vvó 
— lu frédde, H fico non comporta il 
freddo. Ji' nem bazze — lu frédde, Io 
curo il freddo = Modo di minacciare. 
Se n'n de Hi /itte, mo* te le sinde!. Che 
si, s 3 tu non smetti, sentirai che òrzo ! 
Mo' te facce — ^nu pacche!, A momenti 
ti appiccico una pacca = Per chiamare. 
Sinde! Sind^ ècche!, Vieni! Vieni qui! 
= Bifl. Sendirae la meaae. Sentir la mes- 
sa Il P.pass.'Mdéfte, ^Sendnte || Senda- 
te, sf. Udito. Perde' la —, Perder 1' udi- 
to. Divenir sordo. 

Senè'ide (man.) sf. Termine, Pietra 
di confine tra due poderi, 

Sénepe, ^Sanepe, Sènapa-e = [Kiffl. 
Sindpe]. 

Sengarae, Screpolarsi, InerinarsiH 
*Sénghe, sf. Crepa, Incrinatura. 

Senne. Nella maniera : Pare' —, Far 
senno. Metter giudizio. Mettere il cer- 
vello a partito. ITn g -i- 6 pare' —, 
Non vuol far senno, rinsavire. Te fac- 
ce pare' — jV ! 

Senòbbece, Sinopia. Usata per segna- 
re le pecore. (" Senopia*„). 

Sénie, Senso = Schizzo, Quel po' di 
liquore che si suol mettere nel caffè. 

Sénie, Sènza [Pai. Zìnza, 'Nàinza]^ 

Seniane, Sensale = Mezzano. 

Senzane, sf. Interiora di agnello, o 
carne pecorina, avvolte nell'intestino 
e cotte nello spiede. È cibo usato per 
lo più nelle bettole in tempo di fiera. 

Sépe, Sépe aépe (€. fc.\ avv. Pian 
pianino. Adagio, Lentamente. 

Sépete (C. fr.), agg. di Acqua. Sal- 
mastra. 

Sdppe, abbr. di Giuseppa, " Beppa „. 

Seppnlcre, Sepolcro. Per anton.. 
quello di Cristo = [Seppulecrel. 

'Seqai', Eseguire = Seguire, Andar 
dietro. Tener dietro. 

Sérchiò (Ort.), Sétola, Kagade || P.»» 
Tenia degli agnelli. 

Sére, Sièro = [S.» Knf. SUVdJ !| Se- 
rtfse. Sieroso || 'Nzerirae, Divenir tor- 
bidiccio, come siero, pr. dell'acqua. 



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ser - afa 



279 



Sére, Sera = Volg. Sm. *Bonzére!, 
Buona sera ! = ler sera. Sér^ àjf are- 
menut' a ttarde, ler sera tornai tardi. 
C é State —, Ci fu ier sera = [*Sàìre 
= Séra aere, m. av. Tutte le sere, Ogni 
sera]. 

Sereaate, sf. Sereno, Cielo sereno. 

Sèrpe, Serpe = Fig. Sèrpa nére, Don- 
na lunga, magra, abbronzata = Spreg. 
di ohi va anfanando. Pare la — eh* d 
perdute lu véléne! 

SerrAeelile, sm. Piccola Sega, simi- 
le a un coltello a manico fìsso. È tra 
i ferri del mestiere dei ladri. 

Sèrre, sf. Catasta, Mucchio, di for- 
ma allungata = [Nomi di contrade: 
Sèrra (€•»., Mont.); Sèrre (li.. Alt., 
Pennad.); Serrane (nel Teraai. e nel- 
TAqull.). N. di comune: Sèrramonacé" 
8ca). 

Serréchie. Ved. Sarrécchie. 

Serrime, sm. Nome generico di Ser- 
ratura di cassa, armadio e sim. = [O. 
1690: Uìwt cascia con inserrino]. (Cfr. 
" Serrame „). 

SerrlBcbe, Siringa. Iniezione. 

Serrtfne, Colpo a mano aperta, sul 
dorso della mano di un altro. 

^Hierrapate, Serrepate, Dirupo. 

Serve, »m. Come saluto ironico. 
Grazie!, Sapevamoelo! || Sf. Treppiede 
con manico, da poggiarvi la padella 
= [Servétte — Aq. Serva e Servitóre, 
FalHiorino per poggiare la punta dello 
spiedo]. 

Servi', Servire = Abbisognare, Oc- 
correre. Che tte serve f, Che vuoi, Che 
ti bisogna ? Me serve ^na pènne, Ho bi- 
sogno di, Cerco, una penna. Te servés- 
se la carte f Ti occorrerebbe carta ? Me 
servar ré, o servésse, *na puche de qtM- 
trine, Mi occorrerebbero dei danari. Te 
servésse 'ita mazzef, Potrebbe esserti uti- 
le ... ? E : Potresti darmi, prestarmi . . ? 

Serviste. Nel pi. Faccende di casa 
= Fam. Bisogno corporale, Faccenda 
= Volg. Tene* a cchelu —, Infischiarsi, 
Non tener conto, di uno |I Sirviz'iévele, 
Che volentieri rende servigi. 

Sésele, sm. Protuberanza a forma di 
capezzolo, prodotta per lo più da vene 
ingrossate = Cicciolo, Ciociotto, Cic- 
ciottolo. Escrescenza carnosa, che si 
produce sulle ferite. 

Sésele, sf. Yotazza, Specie di mesto- 
la, semicilindriòa, di legno, per prende- 
re farina : di latta, usata dai bottegai 
^ [S. Séssò], (Sèssola*). 

Sesémere, Sesémbre, Menta degli 
orti -— [Cast. C. Sesìmbre, Nasturzio 
acquatico]. (Gr. Sisymhrion). 

Setaeee, Staccio li SetAeela-mé'-se- 
taeee, gioco fanc. , Stacciaburatta. 
("Setaccio*„). 



Seftarse, Incrinarsi il Setainre, sf. 

Incrinatura, Crepa = Della pelle. Sé- 
tola ^ [C. ». A. 'Xzitature; Av. Séto- 
la, Setola, Ragade]. 

Sètte. Lo stesso che Ciocie, ved. || 
Sètte, agg. num. Fam. —^èste, Mol- 
tissimo, Un buscherio = Jì)*sene pe' le 

— sunne, Dormir la grossa. Dormir co- 
me un tasso = Ne* mme fa' resajje* le 

— allegrézze !, Non mi far montare in 
collera ! 

Seve, Sego || 'XievA', Insegare = 
Bifl. Rassegarsi. 

Sfaf iulate, fam. Senza danari, Sen- 
za il becco d' un quattrino = [A«. Sfa' 
ciolatu, agg. Di Cosa. Guasto, Malan- 
dato = Di Pers. Malandato in salute] 
Il Sfaf InlasVone , " Stanga „ , Miseria 
grande. 

SfaleA', Defalcare •-= [Sfalecd']. 

srallit'. Fallare; Mancare; Sbaglia- 
re. Im cóndó ch*àje fatte ji* nem ho —, 
Il conto che io ho fatto non può falla- 
re, non tornare = M* d sfatiate 'nupé- 
de, M' è fallito, venuto meno, un piede 
= Ne* ^faUe *na vote, Non manca mai. 
Viene, Manda, Fa, sempre. 31' d sfollate 
'stu mése, In questo mese mi è mancato, 
non ho avuto. (" Sfallare*„, Sbagliare). 

sralle, avv. In fallo. Métte* lu péde 
— , Non posar bene il piede. 

sramaiselil'. Delle frutte molto ma- 
ture o fradice . Spappolare = Volg. 
Mo* te sfamacce!, Ti pesto!, Ti spiacci- 
co ! il sramaeetate, Spappolato = Fig. 
Agg. di Abito, Calzatura. Frusto, Lo- 
goro. Ved. Famaeec. 

Sfamate, STamattfne, Affamato; 
Miserabile. 

Srameelatnre. Lo stesso che FA- 
meee, ved. 

Sfamejjd*, intr. Bestare senza figli. 
Ved. Fameife, nel 2» signif. 

*Sfandacijd*, intr. Passar la matta- 
na. Andare attorno per isvagarsi, Sbat- 
ter l' uggia, la malinconia = Detto 
anche delle bestie stallie: Salticchia- 
re, Scarrier are, all'aperto. 

Sf Annate, contr. di Affannato. 

SfarrA', Macinare grossolanam. il 
farro = Per sim. Macinare imper- 
fettam. il grano — - Fam. Masticare ma- 
lam. pr. dei vecchi, dei frettolosi || Sfar- 
rute, sm. Grano soppesto, usato qual- 
che volta dai contadini per farne mi- 
nestra li ^arrumate (Cau.). Lo stesso 
che Spassuiuate. 

Sfasci immast e, per isch. Chi esercita 
male il proprio mestiere, Sciattino. 

Sfasciate, fam. Agg. Di Memoria. 
Grande, Tenacissima. (Cfr. " Sfondato, 
Sfondolato „). 

Sfasolùme, sm. Cosa sciupata, lo- 
gora dal tempo o dall'uso = [Sfascióne], 



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afa - sA 



, Infastidito. Nel modo: JT é 
— de cambd*, È infastidito di vivere, 
della vita. Anohe : J' é mmenute 'n fa- 
ste,... Gli è venato in fastidio, a noia... 
li Sfaitodl' Infastidire. 

fifMìdiif sm. pi. Mal garbo. Atto 
che dimostra impaziensa o dispregio. 
Spostatura, Sgarbo. (Lat. Fastidia) . 

Sfaitég a e, agg. Di Sapore. Nausean- 
te—Di Tempo. Uggioso. 

Sfatljat«, Scansafatiche, Sbuccione. 
<" Sfaticato*^). 

^audijé^ (^«1.), Sciorinare i panni 
lani, dopo tinti, affinchè V aria fermi 
il colore. 

Sfeeeil', Sconficcare; Schiodare = 
Assol. IPn ze pò —, Non si può ria- 
vere i piedi, nella neve, nel fango — 
Trarre. — la ^nìUe, Cavar di forza l'a- 
nello dal dito enfiato = [Me V d sfec- 
caie da le mane, Me Tha strappato, por- 
tato via, di mano] = Fig. e assol. Ne' 
snelle!, Non ce la sfanga, Non riesce 
a superare le difficoltà; Nonostante i 
suoi sforzi, non riesce, non profitta nel- 
lo stadio = Uscir dalla folla. N'n ze 
pò —, "Et tale la pigia, che non riesce 
di esseme fuori. 

Afeeel A^ assol. Deporre copiosamen- 
te il ventre. 

Sfebnre, fam. Cattiva figura. Fa* 
^na — > Sfigurare, Scomparire. 

Sfom', Sfilaccicare = Togliere la li- 
sca allo sardine, alle acciughe = Bifl. 
Il cacio fresco , quando é cotto, se è 
buono, ae efile, fila, fa le fila = Fig. Me 
ae afile lu atòmmeche, Ho un languore 
di stomaco (che suol derivare da fame. 
Si soggiunge, per isch., Facce lu lappe !). 
Me ae afile lu core !, Ho una pena al co- 
re Il Sfllam^nde, Languore di stomaco, 
di cuore, per causa fisica o morale || 
Sfelate, sm. pi. Fila = Tasta = [Sfe- 
lacce] (I Sfelae«e, m. pi. Mucoo denso e 
filoso II *sr«ltfcne, agg. Di Liquido. Che 
contiene materie filanti, muccose 1! Sfe- 
llnie, sm. Per isch. Pers. lunga e sot- 
tile = [V. Pers. in gran " trucia „ || Sfl- 
laetfre, sm. Pena intima. É*nu—! Te 
fa menV *nu —! 

Sfenarse. Dei panni ohe cominciano 
a logorarsi. Bagnare il sanatare. Ba- 
gnatura. 

Sfeneitril', impers. Biapparire il 
sereno tra le nuvole. Sfenìètre, Schia- 
risce, Bintempisce. 

Sfere, sf. Fig. Sviluppo, Crescenza. 
Una bestia, Una pianta, dicesi ohe Ita 
fatte —, n'n d fatte —, ha fatte poca 
— , se è, non è, o è poco sviluppata = 
Mostra, Figura. Fa' 'na bbella —, Far 
bella mostra di sé i| Lancetta, Indice, 
dell'orologio. 

Sferril', Disserrare ciò ohe è forte- 



mente chiuso = Angore afèrre le han- 
ghe. Non ho ancora mangiato. 

Sferratóre, Ferrata, Piccola infer- 
riata che ohiade l'apertara della chia- 
vica e sim. = Feritoia. 

Sferrata re, sf. Sferra, Ferro rotto 
o vecchio del cavallo. 

Sferra a» e Sferielltf ae , Coltello 
vecchio. Cattivo li Sfèrre, (r.*-), af. La- 
ma di coltello senza manico. 

S re ri A', Sverzare, Scheggiare = 
Strapi>are un i>anno nel verso delVor- 
dito = Bidurre a strisce, panno o car- 
ta li SRrie, Sverna , Scheggia = Stri- 
scia; Brandello II srerxellU'-ellIJii', 
freq. di SferiA*. 

Sfesanre, Fessura. C^ Sfessura*„). 

sretar se, Cessare di far l'ova. Alu 
méae de uttobbre, le haìline ae aféte. An- 
che, assol., aféte II ^etature (A<|.), sf. 
Spreg, Ultimo parto di donna = At. 
Ovo piccolissimo = V. fratture, Ovo 
col guscio molle. 

Sfetaearse, Sfegatarsi, Spolmonar- 
si, correndo o parlando. 

SflaaaaiA', ^srraaaaaA', intr. Svam- 
pare, Perder la fiamma o il calore = 
Bifl. Dei liquidi spiritosi o aromatici 
che stanno in vasi non ben chiosi, Sva- 
nire, Perder la forza, l'odore || SAaaa- 
mate agg. Di Brace. Fòche —, Brace 
stracca, che non arde più vivam. 

Sflilnstae,Sllansailece, Magro. Sta* 
— , Esser magro, dimagrato = Grane —, 
...mal granito, coi chicchi abbiosciati = 
Terra —, ...sterile. 

SilatA', *SfìratA'. tr. Sfiatare = Bifl. 
Fig. Sotto l'ombra degli alberi, o quan- 
do è allettato per acquazzoni, lu 'rane 
86 afiate, il grano intristisce, non gra- 
nisce bene = Del vino e sim. Svanire, 
Perder la forza. 

SfirlingMnu (Aq.), Mingherlino. 

SfliehfA', Fischiare = Sfiatare, U- 
soire il fiato = Del vento. Spifferare = 
Di liquido. Sprillare. 

Sfìachie, sm.[ Fischio = Spiffero, Sof- 
fio molesto di aria da una fessura = 
Fischio, degli orecchi = Sf. Fistola. 

Machióne (Ari), Succhione, Poppaio- 
ne, spec. dell' olivo = Bimessiticcio, 
Pollone lungo che nasce sul' pedale. 

SU urli', Brucare, Mangiucchiare qua 
e là, pr. degli animali, quando adden- 
tano le sole cime e le parti più tenere 
delle erbe o dei rami = [Sfrudd^]. 

Sllarirse, il superficiale Ulcerarsi 
dei capezzoli = [Sfruda'rae'\ \\ Sflare- 
tnre, Ulcerazione superficiale dei ca- 
pezzoli. 

srix¥e, Ùèzolo, Voglia capricciosa. 
Ticchio, Capriccio. É ppe* *nu — . Me 
vujje cacciò' lu — 1! Sllslar«e, Scaprio- 
cirsi. 



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8fl - 8fU 



281 



SfluMie, *srrawie, *Sfk>as«e, Flusso. 

Sfatile, Sògliola, specie di pesce = 
{€. •. A. Baooia della serpe]. 

sr il de, arerete, Sftfte, contrario di 
Folto, Fitto. Bado || SfnldA', sraretl', 
. Diradare. Benderò men fitto. 

*»téTm^, Sfoggio, Sfarzo || SfurslA', 
Sfoggiare = P. pass. Sftersf ate = Agg. 
Stragrande, Fuor di misura. 

*srtfrce'e SfArclA', Spòrgere li Sftfr- 
■«, sm. Spòrto, La parte di nna cosa 
ohe aggetta ; ohe si eleva sai piano, Bi- 
lievo. 

S A»»»aa*rt«-Hiart« , Beccamorti, 
Becchino = [Ari, Suttèrramùorte = 
ìP«l. Sterramùorte = «., Paci., Sfòa- 
samùorts], 

srraceblil'. Spiaccicare = Nase 
afracchiaté, Naso spiaccicato. 

*srr«ddae«', Sfradnce', Guastare, 
brancicando, fiori, frutta ecc. = Sgual- 
cire, Strubbiare, Sciupare, Sciattare, 
panni, calze, scarpe = (Ari, l^raduce', 
fig. Indurre un fanciullo, un inesperto, 
■aocileocandolo, a fare ciò che è illeci- 
to]=Sfi<addat«e, Sfradutie, Affranto 
da malattia = Afflosci to; Smagrito; 
Indebolito. 

SfrafTA', volg. Tr. e rifl. Soffiare il 
naso II SfrafTaie, Moccione, Moccolone, 
detto per isoh. ai bambini. 

SfrafraJH', Lo stesso che Sfrac- 
«biU', ved. Il srrafTaJate = Fig. Cian- 
ghétta —, Omicciattolo, Cosettaccio. 

srrafTajje, volg. Sf. Moccio del na- 
so = Fig. Per ispreg. Animale piccolo 
e meschino = [Fraffujje]. 

*8ifragnd\ Sfragne*, ^rajjd\ Spiac- 
cicare = Sbu22are, un foruncolo. 

Sframmd' (C. fr.) ved. SAammH' 
= Fig. Uscire all' aperto per respirare 
la buon'aria, per rinfrescarsi. 

Sfrand amato, fam. ** Fracassato „, 
Poverissimo. É *na mdneche de sfrati- 
■duméte, Sono una massa di fracassati. 

SfrasetatjA', intr. Stormire, delle 
frasche = Sfrascare tra i cartocci del 
-granturco, tra le carte, ecc. 

SfratiA', Asciare. Digrossare un le- 
gno con l' ascia ; un tronco con la scu- 
re. 

Sfraitacampagne, sm. Cosi, nell'in- 
verno, per isch., chiamasi il Libeccio, 
perchè manda via presto la neve. 

srre«alljA', volg. Guastare, Sciupa- 
re," Buscherare „, stazzonando, sgual- 
cendo = Molestare, Noiare, "Bompe- 
re il cantino „ = Stuzzicare, Sfrucona- 
re gli orecchi = Stropicciare gli occhi. 

SfreddA', Scalducciare, Biscaldare 
alquanto || Intr. Scemare di peso. 

Sfr^dde, sm. Diminuzione di peso, 
Oalo = A —, m. av. A calo. Pijd\ 
Oumbrd', a — . 



Sfrlfe, sm. Frego, Scalfittura, della 
pelle II Sfrif m'. Strisciare, Sfiorare, la 
pelle, gli abiti ecc. (" Frisare „). 

Sfrijetare, gf. Yolg. Bambino pic- 
colo e stentino. 

Sfk>ltiel«, sf. Nel pi. <* Briscole r, 
Busse = Nel sing. Fig. Danno. Ave* 
*na bbrutta — , Avere una bella bus- 
sata, una grossa batosta. 

^riszulinn (Aq.), Ventolino diac- 
cio. 

Sfr6B«e, sm. Scossa, Bovescione, 
Pioggia breve, ma violenta = Per isoh. 
Ubriacatura. T' d còte 'nu —9 Oh cche 
— cW d pijate! = Anche, ma meno 
com., S«ròsce = iScròace = Ari, Spri' 
scióne], 

SfrafollA', Levare il cacio dalla 
forma. Ved. Frufélle. 

SfrurlAte, Che, Chi, ha il naso 
schiacciato e pronunzia nasale = [Na- 
sino = Cast. C. Nasùorctiie], 

SfrufU^ volg. Bespirare romoreg- 
giando = Benfare = Sbuffare. 

SfruselA', Scialacquare || Sfrasee, 
Scialacquo ; Spreco, " Macinio „ di roba 
li Sfraseltfne, Scialacquone. 

«Sfruttavi', Sfruttare || Sfruttavl- 
te, agg. di Terra. Sfruttata. Sterile. 

li f ne A', Sfogare II srdclie, Sfogo || 
Sfaearole, sf. Fumaiolo, Buca della 
rocca del camino = Sfogatoio, Sfiata- 
toio. 

Sfa dar A'. Sfoderare = [Aq. ^ote- 
rd'\. 

Sfulind* (A.q.), Togliere la polvere 
dalle mura e dal soffitto con un cencio 
legato in cima a una canna. (Il voca- 
bolo ricorda il tempo in cui non usava 
camini, e il fumo, che doveva uscire 
per un buco praticato nel comignolo, 
copriva di filiggine le pareti e il palco). 

Sfìlknie«he, Suffumigio. 

Sfnnaetf.', assol. Comprare traendo 
la merce, le derrate, dal magazzino. 

SfannA', Sfondare || Sfnnnate, fig. 
Sfondolato = Per isoh.. Chi ha baièa 
nel gioco II Sfanne e anche SfannérXe, 
sm. Baz^a nel gioco — Appetito insa- 
ziabile. 

Sfarblcljii', Sforbicinare, Tagliuz- 
zare con le forbici — Fig. Dir male di 
alcuno, Sparlarne, Tagliargli i panni 
addosso. 

Sfurcd* (C. fr.), assol. Aprirsi una 
via superando ostacoli. 

Sfurcate, Uomo tristo. Canaglia, Ca- 
naglione, Bibaldo. 

Sfarsld'. Ved. «Sftfrse'. 

Sfurmecd^ Sfermecd% Sbriciolare. 

Sfarnaeii', Sfornaciare. 

SfaselA', intr. Assottigliarsi cre- 
scendo di statura = [Pai. Sfusd']. 

SCaitii', intr. Elevarsi di statura, 



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282 



Sfu - 8gU 



pr. del rapido cresce dei fanciulli nel 
tempo della pubertà = Delle erbe. For- 
mare il tallo. 

Sfareil'. Yed. SftfMe. 

Scabbie, Scabbia. Gom., RtfvH». 

Sca«Hil', Tagliare a sghembo, veste, 
camicia e sim. li ScadYai«, Sgheronato. 

Sgagnelite (C. fìr.), Macilento; Sten- 
to. (Da " Gangola „). 

Sgajeppd' (c. fr.), intr. Smottare. 

Sgàllend*, Far rimanere senza gal- 
line. La vuolpe to' d agalUnaU. 

Ssamniattil*, intr. Sgambettare. 

Sgammattà'f Sgomitolare. 

Sbanca rse, Sganasciarsi, dalle risa, 
dal parlare = [Aq. Sganganivze] !| Sban- 
cate, fam. Privo di denti. 

Sffarbil', G-uastare, Sciupare la for- 
ma propria di chicchessia. 

Scarni', Lacerare, Strappare || 
Scarratare, sf. Strappo, Sdrùcio || 
Scarroae, Chi consuma molto gli abi- 
ti, Strubbione, Struscione. 

Sharie, Scaglia = Fam. Gran fa- 
me, Lupa = [Nel gergo. Ragazza pia- 
cente. (Pist. " Scaglia „, Meretrice, Con- 
cubina = Fr. Oarce)] !| Ssarinme e 
Searinme, per isch., il Pesce. 

Sgavetate (ral. ), fig. Chi mangia 
quant' uno sfondato. 

Scaiiate, agg. Di Occhio. Scerpel- 
lino, Scerpellato = Sost. Chi ha gli oc- 
chi soerpellati, con palpebre arrove- 
sciate. 

Sghésse, sf. Fam. Ba22a, Mento spor- 
gente i! Fig. Gran fame = T. Sgréace 
= V. Schìjje. (Sen. ^ SghésciaJ. 

SKtalanàmarA', Sgomitolare. Yed. 
Jòrnmere. 

Sc6bbe, sm. Gobba i! Ssabbar*e, 
Ingobbire, Diventar gobbo. 

*S«raoelA', Sghiacciare, Dimoiare. 

SsraffK', Strappar di mano. (Cfr. 
"Sgar affare* „ e ''Soaraffare*„). 

SvrarfKe, Pettine dei canapini. 
Quello più fìtto è chiamato Sf armató- 
re; e il più fitto, PettendU, sf. 

8gì'amd\ Yed. Solami!'. 

SgramaccV , Purgare il terreno dal- 
la gramigna. 

Sgra8cid\ Scaracchiare, Spurgare. 

S V r a t e , Scompiacente , Scortese, 
Sgarbato = Ingrato, Sconoscente. 

Sgravedarse, Sgravarsi, Partorire. 
("Sgravidare*„). 

ScredA', assol. Di denunzie matri- 
moniali. Dirsene in chiesa. (''Grida*„, 
Bando. " Sgridare* „, Sbandire). 

Sffréarne, SsréJJe, sf. Scheggia = 
Un tantino, pochino, lischino, di cosa 
da mangiare. 

Sgretfpd'', Smottare, Franare. 

Strétte, sf. Crètto, Fessura. 

Sgrtbbìe, fam. Donna che ha i ca- 



pelli arruffati. (Luooh. "Sgrinfia „, Don- 
na magra). 

SffrlBiie, Scrigno. (È anche idiot. 
tose). 

Sgrignelarjélls (Ar.), sm. pi. Smor- 
fie = Fa' l» —, Beffare ghignando. 

SKrlKneUie, agg. Macilento. (Cfr. 
" Grimo* „). 

Ssrlvnéafte. Yed. Serlcnén&e. 

SvrIJamme, sm. Frusta = [Scrijazze 
= B. Scurijazze]. ("Scuriada*, Scuria- 
ta* „). 

SgrìjezQ (e. fr.), agg. di Legume. 
Non cotto, ma ammollito nell'acqua. 
(Da "Croio*„). 

Svrljtf«e, Facile a scheggiarsi, Lu 
Ugnarne d' arg' S —, lì legno di larice 
facilm. si scheggia. 

SsrlUatare, sf. Piccola quantità 
di frutti suir albero. Ne té^ *na — , Ne 
ha pochi = [Scrullature]. 

Sgrimele, agg. di pers. Smilzo, Sot- 
tile. E — de pltte, Ha il petto stretto. 
(Forma dim. di " Grimo* „). 

Sfft'asnii.', Sbreccare 1' orlo di un 
vaso di coccio = Staccare uno spicchio 
dal canto di un muro, di un pane, di 
una pietra. Scantucciare = Di un le- 
gno. Sgretolare. 

Sguagnelijd'. Del cane ohe si lamen- 
to. Guaire — Per sim., detto anche di 
chi geme per acuti dolori. Gagnola- 
re, Mugolare. 

Scnanciate, agg. Bieco, Obliquo. 
Piatte — , Piatto non perfettam. roton- 
do; non affatto piano = Di vaso, bic- 
chiere, boccale. Sbreccato, Sboccato, 
Botto qua e là nell'orlo. 

Senarnellate, agg. di Donna. Sen- 
za guarneUo, In sottana bianca. Chi 
vo' vede* le fémmene — , che vajj* a 88an' 
da Lehbrate, Nella 1* domenioa di Mag- 
gio (s.* Liberata), le donne deponevano 
il guarneUo^ di cui una volta le popo- 
lane facevano le loro vesti, ("'Guar- 
neUo* „). 

Svaavstfiie, Scavezzacollo, Ozioso e 
rotto nei vizi (Cfr. " Sguazzare „, Scia- 
lacquare). 

Sffubbaie, Gobbo, Gibboso. 

SxAbbVe, Sgorbia, Gorbia, spec. di 
scalpello = [T. SgÌAlfeje], (Basso lat. 
Quòta = Lucsh. " Sgabbia „ e " Sgob- 
bia„). 

Sffuèree, Guèrcio, Chi guarda stor- 
to. 

Sguìceef sf. Sterco semiliquido di uc- 
cello, deposto in una volta. 

*Ssatlle e Ceptflle de •salile, 
Scilla (" Squilla*,,). 

SealljA', Cavar la voglia dei cibi. 

SsumaoiA'. Yed. UmA. 

Ssammarfi', Sgomberare Sgombra- 
re = Assol. Spalar la neve. 



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8gU 

Stsnmmétte^oontr. di Appnmaiét- 

*•' = Rifl. Fig. Disfarsi. Lt aucietd se 
8gutnméUe, L'associazione si scioglie. 

Ssaaimtf¥e', Smovere uà oggetto 
dal suo posto = Scomporre cose soprap- 
poste con ordine = Sootere ciò che è 
fermo = Rifl. Quande camine, n*n àe 
ègummóve, Quando cammina, non si 
scrolla, va teso, *• ha nn palo in corpo „. 

Sgurzumellate (Pai.), Mangione, 
" Strippone „. Ved. eariamèlle. 

*SsiuA', Disusare !| Svasate, Disu- 
sato. 

Ssniiere, Lippa = [GuìrzeU e, me- 
no com., Curie = r.»*» Cuzzélle e Maz- 
aafranghe = Ort. Cuzze e Cunde mazze 
= At. Quczecavòcchie — Altrove : Maz- 
z* eccòzze; Mazzagurze; Sgrèlle — Alf. 
Masz^ eppiùze — Pese. Puzèlle = Torr. 
Sgrenele = Pai. Zìppeì*6 = C. •. A. ' 
Bacch^ e zztcchie = V. Sécchie = Av. 
Zzivi]. Cfr. Carili'. 

SI, ^1, 2^ pers., ind. di Essere, Sèi. 
Per rinfonzo, S«l. 

SI, apocope di Sino, Fino. 

Sleelie, agg. di Pers. Secco, Segali- 
gno. Sicché sicché. Secco stecchito, stri- 
nato, arrabbiato, Secco come un chiodo. 

Si«bere, *Se«arre, *Seearle, Siga- 
ro. (Sp. Sigarro). 

Sicupìje (Tlllam.), sf. Colombina, 
Sterco dei piccioni. Ofr. S«aplJJe. 

Sleateaò»s«, per isch., Punzone, 
Colpo dato con 1© nocche. 

Slmile, città, Siena II Sèna. (Cassia 
orìentalis. Lìnn.), 

Signe (Pai.), Segno. (Lat. Signum). 

Slcntf re, Sesntf re, ^Ontf re. Signore 
= Come titolo di onore, suol precede- 
re r altro di Don^ che dai meno vol- 
gari è adoperato solo. Lu — dom Bétre, 
Il signor don Pietro H Dim. e vezz. Sl- 
Caarine. Inoltre, è titolo distinto d' o- 
nore che si dà al Signore e alla Signo- 
ra Il ""Slsaarame, sm. Senza sìgnif. 
spreg. I Signori, i Notabili, il Ceto dei 
signori. 

Sljdsme, Singhiozzo = [*Sejjuozze = 
T., A«i. SéUuzze], 

*Slmbeelie, Sincope = Volg. T é 
mmenute la — a le manef, Perchè non 
lavori? Perchè non fai la cosa a mo- 
do , per bene? Ah, n'n de menV *na 
sìmbeca trezzecarllle!, Che ti prenda 
male! 

*Slnaelattr, avv. di parag. Come. 
E — a ^nu bbróde, È come una bròda. 

Slnènde, 'Milnénde, Sino, Insino. 
— a ramo', Finora. — A "ècche. Fin qui 
= [V. Schirìènze], 

Siì'e, Nonno. Ha ditte —, Mio non- 
no, Il nonno, ha detto = Streme, Sire- 
te, Il mio, il tuo, nonno. ("Sire*„, Si- 
gnore. Lucch., "Sère„, Nonno). 



sma 28a< 

SIfte, Mammella, Poppa = [*Sé8e = 
V. Sèise, Zézze], Ved. Zéane. ("Cizza*„) 
!l Dim. Slsarèlle, Sesllle, Poppina = 
Òvolo deir ulivo = [Alf. Sisille, sf. 
Capezzolo. Cfr. Séséle] li Sesartfle, sf. 
Guardacapezzolo = [Sparato della ca- 
micia da donna. Detto anche, per isch., 
Puiggiardle e Gattaróle]. 

*SI»te', intr. Fermarsi, Posarsi, Re- 
stare. Lii vende nen ziste pe' mmo\ Il 
vento n )n cesserà, si queterà, per ora. 
Nen Uste 'nu mumìnde!. Non si ferma 
mai, È sempre irra quieto. N'à.i ziàta ma' 
da piagne'. Non resta, fluisce, mai di 
piangere = Durare. La fèbbre je siete 
da jinnòtte. La febbre gli dura da sta- 
notte -^ Perseverare = Resistere al 
tempo, all'uso. Ha sistute tande tlmbe, 
tu le ci rotte, È durato per tanto tem- 
po, e tu r hai rotto. É llegname che si- 
sV a lu fòche, È legno che dura nel fo- 
co = Reggere. Chi ce ve — nghe cullìt9,. 
Chi può reggere, stare a lungo, con co- 
lui, in quella casa? = Sostenere, Reg- 
gere all'impressione del caldo. E 'nui 
sole che n'» ze ce pò —,'È un sole trop- 
po forte per poterci resistere a lungo. 
N'n ze ce p6 — le mane, (L' acqua) è . 
troppo calda perchè vi reggano le ma- 
ni. (Lat. Sistere). 

SltavA', Situare, Collocare. 

Slacce, sm. Smotta, Frana. 

Slamarse, Smottare. (" Slamare* „). 

SlappA', Sboccare, Sbreccare, Rom- 
pere qua e là 1' orlo di un vaso di coc- 
cio, di un piatto e sim. Ved. liappe. 

SlavA', Dilavare. 

Slevetar«i, Fermentare oltre il giu- 
sto limite ; detto della pasta da far pa- 
ne = [Pai. Slevetate. Fig. e per isch.,. 
Di Donna. Che dopo il matrimonio, ol- 
tre a perdere la freschezza giovanile,, 
ingrassa molto]. 

Slimetarse, Il franare di una proda, 
di un ciglione. 

Smacchia', intr. Detto della neve, 
allorché, struggendosi, lascia qua e là; 
vedere dei tratti di terra = Impers. 
Cumhiz' a —, Comincia a riapparire 
qua e là la terra. 

SmaeenA', Macinare eccessivamen- 
te; imperfettamente. 

SmaliA', intr. Lamentarsi, Fiottare, 
Brontolare = [Assummahd' = V. Sma^ 
hd', Disperare]. 

SmajesA', Scassare, Diveltare. 

SnaammA', Divezzare, Spoppare, 
Slattare = Fig. Assol. Sfrottolare, Dar 
la via alle fandonie. 

SmandA', contr. di Ammandii'.. 
Scoprire = [Pai. Scummandd^]. ("Sman- 
tare*„). 

Smansenate, Ambidestro. 

Sanane nlA', Guastare una cosa, to- 



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284 



ama - sod 



gliendone qualche parte || Saianciilai« 
= Carna —, Carne tagliata male. Pa- 
ti^ — , Di forma irregolare; Scantao 
ciato = SoBt. SmangxUate! Brutte^ —! 
Storto, Sbilenco, Malfatto! = In forca 
di avv. Camene,* —, Camminare storto, 
a sghembo. (Dal lat. ManeuBj Difetto- 
so; Monco). 

Smanuàle. Yed. Sfanascaale. 

SnaappK', Guastare gì* ingegni del- 
la chiave; della toppa. 

Èmarfd' (A«.). Lo stesso che Sfraf- 
té.\ 

Smarrd' (C. fp.). Lo stesso che Sfrai- 

Smarruccd*, assol. Mostrar la pan- 
nocchia. Lu randfnìe eumene' a — . 

SmarvlBie, fam. Persona adatta per 
servigi di forza e di astuzia. 

Saiasearil', Smascherare = Sfregia- 
re, Guastare i lineamenti del viso. 

SmaiM', Togliere il basto == Per 
isch. Assol. Cessar di lavorare. E ttèm- 
he de —, È ora di smettere. 

Smatrame. Della donna. Esaurirsi 
per eccesso di produzione II Più com. il 
p. pass, e agg. Smatrate, Con V utero 
abbassato = Fig. Esausto = Di Terra. 
Spossata. 

SmatanA', Smattonare liSmatana- 
te, fam. Stravagante, Omo a sghimbe- 
scio, " Un certo feto „ ! " Pazzo nel mez- 
zo del cervello „. 

SmassA', Disfare il mazzo = Fig. 
Scegliere tra cose sim.ili messe insieme 
ciò che vi è di meglio || Sminuzzare le 
pietre col mazzolo. 

Smassate, Magro, Scarno. Non oom. 

SBaendeears« e I>e«iià«iide«ar»«, 
Dimenticare. CSmenticare*^). 

Smerdleelife. Per isch. Bagazzo 
vivace, saputello, ohe vuol fare 1' omet- 
to. Ècche do' —!, Ecco il Sig. Piscial- 
letto. 

Smerduse, volg. Pauroso. Mocci- 
cone. 

Smerzd', Aresmerzd', Arrovesciare = 
Bimboccare !I Smèrze, sm. Rovescio, 
contr. di Diritto. 

SmlceiA', Smereid', Sbirciare, Soc- 
<ìhiudere le palpebre per veder meglio 
= Tr. Guardare sbirciando. 

SmUled', Sbriciolare = [Smujjicd']. 

filmi J le ularse. Sbellicarsi. — da lu 
rida', ...dalle risa = Per isch., Ingras- 
sare eccessivam. 

Saalnn^t^ Diminuir 3. 

Smòrlle fam. Pers. e spec. Donna 
che si crede d' esser bella, e fa la va- 
nesia, ** Bel cesto „ ! = Libro dei sogni. 

Smdrmere, sm. Mormorazione = 
Fiottìo, Lamentio, Brontolio = Bisbi- 
glio, " Pispillòria „. 

Smdve', Smòvere — Bìfl.'Di piante. 



Movere, Cominciare a germogliare. Le 
vit' a cquande 8* d cumenzat' a — , Le 
viti. La vigna comincia appena a mo- 
vere = Di frutti. Maturare = Fig. Di 
ragazza. Essere sul primo sboccio, gio- 
vanissima. 

SmubbelV, Smobiliare. 

Smaeelielatnre, Moccolaia che si 
toglie al lume = Biòccolo, Colaticcio, 
della candela. 

Smae«liid% Togliere il colmo al 
mucchio = Disfare 11 mucchio. 

Saiarmard', Mormorare, Dir male 
di alcuno = Bisbigliare = Fiottare, 
Brontolare. 

Saiarrd', Spiccare la spiga dal gam- 
bo = Intr. L'apparire della spiga. Lu 
'rane, lu 'randìnìe, eumeni' a — , La 
spiga del grano, del granturco, comin- 
cia a mostrarsi. Ved. Mdrre. 

Sainrrarse. Delle Bestie. Sbran- 
carsi. Yed. Mòrre. 

Smnrsd', Spèngere. Com., Armari' 
= [¥. Anche: Notar sott'acqua]. (It. 
ant. e lucch. '* Smorzare „, Spèngere). 

Smaseld', Smussare. (Lucch. '^Smu- 
soiare „). 

HukammU^', Fare una smusata, ten- 
tennando o torcendo il capo; Sbron- 
cire II SaaomBlate, Smusata. 

ìlnee«lild\ Yed. Anneeelild'. Fig. 
nel modo volg. : — le còme, Bompere le 
coma, Bintuzzare la baldanza, l'osti- 
nazione, di alcuno. ' 

Snuccarse', iperb. Bompersi il collo, 
spec. per eccessivo peso sul capo. 

Séj sinc. di Signore. = Lu — Dumì- 
neche, nel gergo, la Famo. 

So', apoc. di Sono = Séce Jite, Ci 
sono andato. Sótele ditte. Te l' ho detto. 
SÓméle magnate, L' ho mangiato. Me lo 
son mangiato. 

Sòeee, Contadino, e pr. Chi coltiva 
un terreno a mezzeria. Lu — de N. N., 
Il Contadino di... Cagnd' lu —, Mutar 
contadino, èta' pe' — nghe..., Esser con- 
tadino di.... Essere a podere con... 

S6eee, agg. Pari, Uguale, Di super- 
ficie piana, èta —, È pareggiato, a su- 
perficie piana = Aw. Lu frédde fa 
pe' — , È freddo da per tutto. Vune 
cónda — , Tutto sommato =-■ Pari pari, 
Senza tante cerimonie. Pe' ppóche n'n 
de mmaletratte sòcce aòcce! Ved. A«- 
•aoeld'. 

Sòcer«, Suòcero-a, Sòcero-a = So- 
cere me òmmene, Mio socero. Sòcerema 
fémniene, Mia socera. 

Stfde, sf. Spazio di terreno sodo, 
Strebbiaccio = [Le Sedere, sf. pi. N. di 
contrada]. 

Sòde, agg. Sodo; Solido = Statte—!, 
Sta fermo, bono. — nghe le mane.', Tie- 
ni a te le mani, Bono con le mani! = 



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sol - spa 



285 



Aw. Vattene sòde sòde, Va adagio ada- 
gio. Piove séds 8óde, Piove adagino. 

Séldì-e, *8é'iddre spreg. Sf. Caterva, 
Moltitudine di pers. o di bestie. 

S4(le. Fam. — de zìnghere, Solicèllo. 
Sole languido, come spesso, d'inverno 
= Parlando di cosa, e spec. di albero. Se 
n'arecorde de 'acite de — .', È molto vec- 
chio. Di pers.: Non è più dell* erba 
d'oggi, È molto in là con gli anni = 
l* Sànie]. 

Stfle, sf. Suòlo, Solo, Còlo = Suolo 
della scarpa. PI. « Suola „. 

*S4lle«be, Solco = Fossa nella qua- 
le si seppelliscono i cadaveri dei pove- 
ri. In qaesto senso, anche Scasse. Jì* 
a lu —, Essere sotterrato come un po- 
vero. 

Sftlete, '^Sate Solito = Ave* solete, 
Esser solito. ÀJje sòleV a ffa\ Son so- 
lito di fare. V x sòlet' a mmagnd* f, Sei 
solito di mangiarlo? U d solet* addV, 
È solito di dirlo. 

SÓnahhìfere fam. Sm. Spia = Fa* lu 
—, " Rifischiare „, " Raccattar bioccoli „, 
S^BB», Sónno — Sógno = Fam. C é 
ppóche sunne.', É inutite che ti affanni, 
C* è poco da contrastare; La cosa è 
chiara, «^Non c'è lisca né osso„. Nghe 
cctdlù e* é ppóche sunne!, Quello " non è 
terreno da piantarci vigna „ I| Tempia. 
Stfpre. Sopra = [A., T. SÓbbre]. 
SopreflOate, sm. Fiataccina. 
Soprenntf aie-òmene, Soprannome. 
Arrecacela' *nu —, Dare... 

Soprenàmane , Sopraggitto, sorta 
di cucito. (Sen. "Soprammano„) = [Gra- 
no vestito di loppa, che si raccoglie, 
nel vagliare, nel mezzo del vaglio. Lm 
— é lu méjje grane], 

Stf re. Sorella = Sòreme, Mia sorel- 
la = Stfrené!, esci., Sorella mia! = 
Suòra. Sóra Catarine, Suor Caterina. 
("Sora „). 

Stfreclie sf. e, più. com., Saréeone, 
sm. arosso topo; Topo tettaiolo = Fig. 
Sóreca ónde, Persona sudicia, con abi- 
ti "conditi „. (Lat. Sorìce-JWmóreeìke, 
fam. •* Frittèlla „, Macchia di unto su- 
gli abiti = [T. Sòrghe], 

Stfrse, Sorcio. Più com., Tòpo = 
Dim. Sorse téli», Topolino = Aocr. 
Sareeone. Ved. Stf reebe || Sarclare, 
sm. Topaia. 

Stfrle', Sorgere, dell'acqua USorlèn- 
de, sf. Sorgente = Agg. Di Acqua. Sor- 
giva, Di vena. 

Sòrte, Sorte = Per esprimere gran- 
dezza, quantità grande, intensità, usa- 
to in forza di agg. *Na — de Ubbre!, 
Una lepre grossissima. *Na — de cchié- 
se!f Una chiesa molto grande. *Na — 
de pavurelf Una gran paura. 

fikirze, SArehle, Sorso; Sorsata l| | 



Sureliiil', Sorsaro. Sorseggiare; Sor- 
bire; Succhiare. 

Softtaeoanne, sf. Soggólo, usato 
dalle monache. 

Stfttaeéte, sm. pL Tutto ciò ohe è 
conservato sotto l' aceto. 

SottaehiAre , sm. Morchia, Fon- 
data dell'olio. 

filtf ttadestfpre, avv. Sottosopra, Sos- 
sopra = VuUV — , Bollire a scroscio. 
Scrosciare = Suppergiù, A un dipresso, 
A mal agguagliare = [Sóttasópre], 

Stftie, sm. Uno dei giocatori alla 
Passatèlle = Avv. Jì* a —, Scapita- 
re in un negozio = Soggiacere, Esser 
vinto nella prova — 2>(f' a — , Dar 
sotto, Consumare la maggior parte. 

SftBxe, Zòmxe, Só'^zo = [Sózze = T., 
r. Zézze]. 

SpaeeiC, Spaccare = Fig. Intr. Mil- 
lantare ||Sp»eoli'-e-ppé»e, fam. "Stron- 
fione „, Chi si dà aria sprezzante e su- 
perba Il SpaeoalAffie, per isch.. Spacco- 
ne, Millantatore ridicolo, goffo || Spac- 
camannagge (Cast. C), " Spocchioso „. 
SpaccarÓla (A«.), agg. di Pèsca. Spic- 
cace. Spicca = [SpaicarUle]. 

Spaccate, sm. Fam. Vinello. Com., 
Aeqnate, f. (Cfr. " Tagliare ,. il vino). 
Spaeeate, sf. Bomba che si lancia 
nei fochi d'artifizio; Ogni scoppio della 
bomba lanciata in aria = Fig. Spacco- 
nata, Grandezzata = [Cast. €. Pompa 
nuziale o per battesimo. Fa' la — ]. 

Spaeehe, sf. Quantità piuttosto 
grande di peperoni affettati. Se magne 
*na — de peparule la vote ! 
Spaehe, Spago. 

Spadélle, Assicella con manico, a 
forma di paletta, per fare i licci ; a for- 
ma di coltello, per fare i nastri. 

Spasnulétte, sf. Peperoncino molto 
piccante = [Ort., Ch. Pispagnóle], 

Spalassd'; Spalancare, uscio, fine- 
stra. Per sim., occhi, bocca := [€An. 
Spalanzd']. 

Spalijd', Sparpagliare ; Sparnazzare; 
Diss. minare. (Cfr. " Paleggiare „). 

Spallarse , Slogarsi , Stracollarsi, 
una spalla, per caduta e sim. 

Spallette, ef. Pietra lavorata a for- 
ma di parallelepipedo = Stipite della 
porta. 

Spandeed'. Lo stesso e più com. 
che Pandeed', ved. = ^§ta tósce me fa 
— tutte la notte. Questa tosse mi fa pe- 
nare, mi tormenta, tutta la notte. 

Spanettd' (Pian.), Mangiare con 
molto appetito e prestam. Dipanare. 

§pangìd* (Aq.), intr. Lo Stendersi 
troppo di roba cucita per traverso = 
T. Spangisse, Aggrinzirsi la pelle = 
Pian. Spangite, agg. di Panno. Con un 
orlo più tirato dell'altro. 



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.286 



spa - spe 



Spanne', Spanderò = Tr. e assol. 
Tendere i panni, Asciugare il bucato 
= Mettere in mostra la merce (tessuti, 
utensili, e sim.) da vendere. 

Spanici', Sparare una bestia macel- 
lata = Iperb. Sbuzzare, Sbudellare, 
Ferir gravem. nel ventre. Anche, Am- 
mazzare Il Spanzanate (V.), Buiione e 
pr., Chi ha il ventre gonfio per malat- 
tia. 

iiyaparaeeliltf.', fam. Sbraitare. Più 
com. il modo: Fa' ^na spaparacchiate, 
Fare una sbravazzata ||Spaparae- 
etalone, Sbraitone = Bravazzone, 
Smargiasso; Spaccone. 

SpappA', Spappolare = Fig. Kifl. 
Smammolarsi, Prender grande diletto 
di checchessia || Spappat«, Spappolato 
= Parie langianéae —, Farla il lancia- 
nese spaccato. 

Spard* (!».). Lacerare, Fare in pezzi 
= Vécca sx^arate, Bocca grande. 

Sparacame, Tallo intostito dello 
sparagio = \_8paracane]. 

Sparaece, Cencio, adoperato a pu- 
lire stoviglie, mobili eco. Dd* ^na hhòt- 
te de — , Dare il cencio, una cenciata, 
per pulirò, spolverare ecc. = [Xt. Spa- 
re, f.]. 

SparasnA', Bisparmiare. (" Spara- 
gnare* „)||Sparagne, Eisparmio. ("Spa- 
ragno* „) Il Sparagnine, Lesinino, Pro- 
clive a risparmiare. 

Sparatòrie, sm. Sparo, Q-azzarra di 
•castagnole e mortaletti. 

Sparatrappe, Drappo, Drappo d'In- 
ghilterra, specie di taffettà. 

Spare, sf. Cércine, Rozzo panno rav- 
volto in cerchio, ovvero Ciambella di 
penno a spicchi colorati e ripiena di 
lana, usata delle donne ohe portano 
pesi sul capo = [S. Sparre = At. An- 
"Ohe: Cencio per pulire]. Ved. Sparra e 
Sparaeee. 

'SpAre, agg. Dispari = Senza com- 
pagno, Scompagnato = Fig. Parola—, 
... offensiva; equivoca; sconvenevole = 
[Pe»c. Sevare = T. Zépere = Altrove, 
Zébbre]. (« Separi* „)I|Spareeelilil', 
Spaiare. 

Sp&rcene, Sparagio. PI. Spàrgerle = 
[Sparne. PI. Speme]. 

*Sparl', intr. Nel modo: — 'nafèh' 
bre ecc. IrV d sparite 'na febbre, *nu 
délóre, M' è scoppiato, saltato addosso, 
preso, una febbre, un dolore. 

Spari A', Sparlare = Dei malati. Va- 
gellare, Vaneggiare, Delirare. 

§parra (Aq.), sf. Sparracce (S.), m. 
Sparòne (T.), m. Strofìnacciolo = Spaì*- 
ròzza (Aq.), f. Cencio. 

Sparti' Sparte', Spartire ; Dividere 
= [Can. Spaì*tujT], 

SparrAre, Sparevére, sm. Net- 



tatola, arnese dei muratori = Spar- 
▼ière-o, uccello di rapina = Spaurac- 
chio, per tener lontani gli uccelli I = 
= [Sparviere, Sparevjere = Nei prot. 
not. ant., Sparvire (v.). Sparvero (li.), 
specie di Padiglione da letto. ("Spar- 
biere*„ e " Sparviere* „)]. 

Spase, sf. Vassoio per portar tazze, 
dolci e sim. (** Spasa* „, Cesta piana e 
larga). 

Spasemate, fam. Sm. Chi soffre di 
catarro cronico, Catarrone. 

Spasse, Spasso = Teni' a — (un ca- 
vallo, una casa, un quartiere, un po- 
dere), Avere... disoccupato, spigiona- 
to, sfittato. 

SpaMdne, Amante dello spasso. Uo- 
mo, Donna, di sloocio. 

SpataeeiA', Schiacciare coi piedi 
una cosa molle. Spiaccicare = [Assol. 
Dar fuori dei grossi spurghi]. 

Spate e Spatole (WI«1.). sf. Spatétta 
(Aq. ), Gladiolo. (Gladiolus segetum. 
(Linn.). 

SpatellA', Percotere malamente = 
Rifl. Cadere, Precipitare, fiaccandosi le 
ossa = [Intr. Di argine, ciglione. Fra- 
nare, Smottare]. 

*SpatrlJA', Devastare. (Cfr. lat. Ex- 
patrare), 

iSpatrund*, intr. Lasciare il servizio. 

SpaTaraeebiate, Sgridata fatta 
I>er chiasso, per intimidire. 

Spasa urna te, Sfasmamate, Poveris- 
simo, " Fracassato „. Detto anche di co- 
se = [fan. i^arirumate]. 

SpedA', Tor via le messe inutili dal 
pedale delle piante annuali. 

Spedàìne (Fai., P.«>) sm. Madia. 

Spedalate. Nella maniera : Arema" 
n^' — , Rimanere povero, senza soste- 
gno. (Da " Pedale „). 

SpedemendA', Togliere il sostegno 
che regge una fabbrica, un masso e 
sim. = Rifl. Perdere la base, il soste- 
gno. Ved. Pedemènde. 

Spelli', Spiccare, Scolpire, le paro- 
le. (Lat. Èxpellere). 

Spellucchid' , Soartocoiare le pannoc- 
chie del granturco. Non com. 

Speluccid*, Piluccare, Spiccare 1* un 
dopo r altro i chicchi di un grappolo» 
Non com. 

Spènde. Spinta. D<f' le — , Spingere. 

Spencarde, sm. Per isch. Persona 
sottile e molto alta, " Sparagione „ = 
Puntale, Spunzone, che si mette sotto 
il bastone. 

Spénghe, e dim. Spenghétte (S. £«•.) 
sf. Fuscello acuminato; Steooohino. 
Ved. Spignétte. 

Spénne*. Spendere jj Staccare, contr. 
di Appènne', ved. 

*SpepeiA', Spnpetil', Pronansiare, 



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spe - spi 



287 



Proferire, Spiccar la parola. Nelle ma- 
niere: Ne' — /, Non fiatare, Tieni a te 
il segreto ! N^nàspepetate, Non ha aper- 
to boocai Non ha 'detto nulla. Nem bó 
— , Non pnò spiccicar parola, parlar 
speditam. (Cfr. "Spippolare „, Dire una 
cosa chiaramente; e " Spepa „, Fanciul- 
la linguacciuta) |i Spetezzare, Scoreg- 
giare. 

Sp«raiiitf ne, Miserabile, che, ozian- 
do, vive di speranze. 

SperceUarse (P.), Spicciarsi, Sbrigar- 
si. SpercìUete, SperceUéteve ! 

Spercid' (v.). Lo stesso che S«alK*, 
nel 2" significato. 

Sperdetleee, agg. Di sperso. Vagante 
= Di cosa. Soggetta ad andare perduta. 

Spére, Lampada = Fam. Bicchiere 
da mescervi il vino 11 Lancetta, Indice 
dell'orologio. 

Sperlenstfne, fam. Spilungone. 
"Sparagione„, Persona alta e sottile. 

*SperlaitsA', Prolungare. 

Sperneccìd^ (Man.), Scialacquare, 
Strucinare, Consumare malamente la 
roba. (" Sparnazzare „) Il Spernecciarse 
(Ooard.), Sparpagliarsi. S' l spernec- 
ciate pe* la cambagne^ Si sono sparpa- 
gliati, sparsi qua e là, per la campa- 
gna. (Aret. " Sparniociare „). 

Spertund^, intr. Il riuscire di un' a- 
pertura da una parte all'altra. Sper- 
tóne, (il foro, l'apertura) riesce; ne>* 
spertóne, non riesce dall'altra parte. 

SpertuBil', Bucacchiare, Sforacchia- 
re. (" Pertusare*„, Bucare) = G-uastare 
l'occhiello. Ved. Peridse. 

Spèrse, Spèrie, agg. Disperso = Jt' 
— , Andar ramingo = Aremané* — , Bi- 
manere senza tetto, roba, aiuti. Puzza 
JV — *gna va lu vìnde, 'gna va la mu- 
néte! 

Spesate, sm. Spesa, Dispendio. 

Spése, sf. Spesa = É dde — , Man- 
gia molto. É ddepiCca —, Mangia po- 
co = Tutto vitto, Trattamento, che si 
dà a ohi è tenuto a retta = Scorta. Té* 
la — pe' 'itu vòrne, Ha scorta, alimenti, 
per quest'inverno = Cascd* a — sé*, 
Cader di picchio. Fare uno stramazzo- 
ne, senza potersi aggrappare dove che 
sia = [A le vite je «' d da laasd* poca —, 
Le viti s' hanno a potare lasciando 
pochi e corti capi] || Spesarse, " Spa- 
gnottare„, " Spagliare „, Sfamarsi al- 
l'altrui spese. 

SpeselljiC, Alzare, Levar di terra, 
di soppeso = [Pese. Speseld* = A.. Pi* 
mlijd*] Il Spesllljate, sf. Atto delPalzar 
di soppeso, per conoscere il peso appros- 
simativo di una cosa. Dd* 'na — . 

Spesieim', Soppestare il farro umet- 
tato per separare la buccia dal chicco 
= [SpuStiJjd']. 



Spetaeelii% Eidurre a pezzi, lace- 
rando, spec. vesti. Ved. Petaeee. 

Spéte, Spile, Spièdo = Fam. §ta 
sécche gné 'nu — , È secco arrabbiato, 
inagrissimo = [V. Spuà'ite = At. Spade] 
Il Spetanne, Schidionata. 

Spetecchid^ Togliere le gemme inu- 
tili alle viti. 

Spetterà', SpetierlJ<l% Scoprire il 
petto II Speiterate, Spettorato, Col pet- 
to scoperto = [Pai. Spetteracchiate]. 
(Pist. •* Spettoracoiato „)] Il SpettorXtfne, 
Pugno tirato sul petto. 

Speslarlje, Spozieria = Medicina, 
Medicamento. 

*Spèzìe, Specie = Prep. Circa. Nel 
modo z — de. É — de 'nw 4 anne, Sono 
circa 4 anni. E — de 'nu cendenare. So- 
no circa cento, cento o cosi. 

SpezsA', fig., nei signif. di Mitigare, 
Temperare. Un buon odore apèzze Vària 
cattive = Elevarsi di statura. Assol., 
Ha apezzate, o Ha spezzate la vite, È 
cresciuto, sviluppato = Tagliare, Me- 
scolare un vino con un altro, o il vino 
con l'acqua = Imi>ers. ap^zze. Le nuvo- 
le si diradano, Bintempisoe, Biappare 
qualche pezzo di cielo. 

Spèssaeamliie, Spazzacamino. 

Spessardle, sf. Acquaio = [Aq. 
§pezzaturu, m.]. 

Spesxatare, sf. Frutti cascaticci, e 
pr. quelli che nel tempo tra la sfiori- 
tura e la maturanza cadono perchè gua- 
sti o non bene sviluppati = Baccatta- 
tura, Le frutta raccattate. 

Spésse, Pezzo; Brano; Scampolo; 
Sciavero = Cruscherello, Semola. 

Spesselld', Smerlare = [A«i. §piz- 
zd'l 

Spessélle, sm. Noce, Caviglia, del 
piede = [Car. Spazzine], (Gr. Péza). 

Spezsalijarse, fam. Sbocconcella- 
re, Mangiare a pezzettini. 

SpeszatA', Spuntare. Ved. Plsse. 

Spianatone (Teranà.), Sohiacciatina. 

Spiasse, *Sprasse , sm. Bipiano ; 
Luogo pianeggiante = [Frane. Spiag- 
gè, m.]. 

Spiaaze, *Sprazze, sf. Lo stesso che 
Ròle, ved. 

Spiasslne, Venditore di tessuti ohe 
alza baracca in piazza. 

Spleanarde, sf. Spigo. 

Spleee. Ved. SpieelA' = Agg. Non 
occupato. Libero; Sgombro; Senza fac- 
cende — Fam. Non gravida. La segnare 
ita — II Sm. Spiccioli, Monete spicciole. 
Ti —9, Hai spiccioli? 

Spleeeeate, agg. Simìlissimo. Nel- 
la maniera: E — lu patre, È il padre 
"nato e sputato „. 

Spleeeeasénde, Q-rafiftasanti, Bac- 
chettone = [Móccecaadnde]. 



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288 



spi - spr 



llple«lil', Spicciare, Sbrigare = Pet- 
tinare -= Tor via ciò che occupa spa- 
EÌo — Vuotare II Spleelalire, Abbre- 
viativo, Medicamento che manda al- 
l'altro mondo || Spicciatìure (S.* EuT.)» 
Pettine. 

Splelie, Spiga = Gherone = [A«. 
Anche: Spicchio] || »pe«**. Spigare = 
Tallire - [Fig. Elevarsi di statura, 
pr. dei fanciulli nell'adolesoenza] || Spi- 
caròle. Spigolatrice. 

èpicold' (Aq.). Spillare = Fig. Car- 
pire destram. i segreti altrui. 

Spleale, Spigolo, Canto vivo. (Lat. 
Spiculum). 

Spléhe, Spiegazione = Versione. 
Spleaiii' *Spremil\ intr. Cessar la 
piena. 

Spignétte (Ca»t. C), sf. Spilletto. 
Spimbìcule, fam. Sm« Minimo ohe. C» 
mangile *nu —, Manca, Ci " scatta „, 
pooo. 

Splna«eitfle, sf. Pettine da lino, a 
denti fitti, col quale si pettina il lino 
o la canapa dopo passati per l'altro, a 
denti radi, detto erA«««le. 

Spine, sm. Spino = Spina. '^Tu — 
de péscey Una spina, Una lisca di pe- 
sce = Spina dorsale. Ténghe 'nu dde- 
lor^ a lu — . 

Splnele, sf. Succhiello || Spinelli', 
Spillare la botte per assaggiare il vino ; 
e pr. Succhielli nar e, perchè noi foria- 
mo la botte non con lo Spillo, ma col 
Succhiello. (Lat. Spinula-). 

Spinesande, sm. Specie di Spino. 
{Lycium europ. Linn.). 

«pineale, sf. e m. Spilletto II Acer. 
Splncnltfne, Spillone. 

Splrete, *Splrde, Spirito = Fa' 
acchiappa* le —, Far spiritare dalla 
paura li Spirdógne (•rt.). agg. Di Vo- 
ce. Stridula, Da spiritato. 
Spite (Se.), Lardo. 
SplnmmA', *Spramnu&'. Dei muri 
Uscir fuori della dirittura, Strapiom- 
bare. 

SpIzseeA*, Spilluzzicare, Mangiare 
a bocconcini = Fig. Spizzec* a lu par- 
ide, Pronunzia con affettazione ; Parla 
con le seste, a bocca pari, appuntato, 
a punta di forchetta = [Stimolare, Ec- 
citare. Vacete epizzeche V appetite] \\ 
SplBseeliine, Chi mangia a spilluzzi- 
co = Stillino, Chi cerca tutti i modi di 
risparmiare o guadagnare. (**Spizzèca*„, 
Spilorcio). = Chi per abito cerca il 
pel nell'evo = [Chi affetta la pronun- 
ria, il parlare scelto]. 

Sptfcne, Spugna = Finocchio saj- 
vatico = [Finocchio] = La parte glan- 
dulare della mammella = [La fondata 
del vino nella botte]. (Gr. Spóngoa, Lat. 
Spongia. "Sponga*„). 



Sptfslle, sf. Spòglio. Abito che ai 
lascia di portare = Cartocci del gran- 
turco. 

Spondapéde, sf. Inoiampone. Pijd' 
'na —, Dare un' inciampata. [Sbiettare, 
Scivolare]. 

Sptfnde, sm. Abbrivo, Bincorsa, Ai- 
re. Nel modo : Pìjd^ lu — . = Mosse, Il 
luogo dal quale partono i cavalli da 
corsa = [Ari. Inoltre: Il punto dal 
quale si tira, nel gioco a bocce, a pia- 
strelle, e sim.]. 

Spónde, Spunto, Appinzo, del vino. 
Spdnne', contr. di Pdnne', ved. 
Sp6rei»e, Morchia, Fondata, Feccia, 
dell'olio = [T. Màcchie]. 

/Vpòrte, Cesta quadrangolare con co- 
perchio, fatta di stecche di faggio = 
Gabbia di sala, a forma di ciambella, 
nella quale si mettono le ulive infran- 
te per spremerle II Spnrtélle, Sporta. 
Spreed', Sprecare = Fa* —, Dare a 
iosa. Fa' — le mazzate. Far fioccare le 
bastonate, Darne a bizzeffe = Bifl^ Es- 
sercene di molto. L'acque se sprecave. 
Di acqua ce n'era gran quantità; Pio- 
veva a dirotto = Iron. Se spréche!, 
Non ce n' è punto II Spreeartje sf. 
Spreco, Sciupo, Strucinio. 

Sprèmale, sm. Dissenteria = [S^rje- 
mìe]. (« Prèmito „). 

Spréne Speréne, Lattuga virosa 
= [*Spràìne]. 

Spre«eld', Spremere, Strizzare, per 
far venir fuori l'umore. (Lat. e it. Pres- 
eare) || Spreseiaie = Ucchie aprescéte. 
Occhi abitualm. cisposi. 

Spre«elnae, Colaticcio del latte ac- 
cagliato e messo nella forma. 

Sprlnclpld', Guastare , Sciupare , 
spec. le piante in via di crescere: un 
lavoro, ecc., in maniera che perda 1» 
forma, la struttura, che dianzi aveva 
= Dissestare. Una malattia grave, una 
forte perdita, springìpìe, dissesta, è 
una gran "bacchiata,,. 

Spriecióne (Ari), sm. Scossa, Bove- 
scione, Acquazzone. 

^SprnbbeeA', Pubblicare, Bivelare 
a molti ciò che è offensivo di alcuno 
= Jì' aprubbecTiènne une, Dir male di 
alcuno in pubblico. ( " Spublicare * „ 
Svergognare). 

"'Sprolift', Spurgare; Espettorare. 
Spravd', intr. e rifl. Provare, Ten- 
tare. N^n gè —, N^n gè te — /, Non pro- 
var tici, Non attentarti di fare! Ne* 
mme ce so* spruvate ma', Non ho mai 
provato. (" Sprovar e*„. 

*Spraveld', Spolverare il ^Spritre- 
latare, sf. Spólvero, Volanda, La parte 
più leggiera della farina, ohe nel ma- 
cinare s'inalza e rimane attaccata ai 
muri. 



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Spr - 88U 



SprnvellxBe, Nevischio, Neve fitta 
e minuta = [Nel pi. Bioooolioi minuti 
e rari di neve]. 

Spasmi', Mettere in molle una cosa 
dura, affinchè rinverdisca o rigonfi. 

simile (T.), Scheggia da ardere. 

SpuUuti'ins, Sbuccione, Sbncciafati- 
che. 

Spnlreriifte, sm. Polvere levata dal 
vento. Spolverio, Polverio. 

fllpanunétto* , oontr. di Appaai- 
■aétte' = Rifl. Di travi, correntini, e 
sim. Perder Tappoggio sul muro. 

Spanda' , Spuntare = Disoingere 
= Bifl. Disoingersi, Sciorinarsi. 

Spandami', assol. Mietere in quelle 
parti del campo dove la messe è già 
matura = [T. Smacchid']. 

SpaaseeA', Fungere una vescica o 
tm foruncolo, per farne uscire il con- 
tenuto. 

Spapelil', Spiccar le booce = [Ari, 
Sbocciare, Aprirsi della boccia]. Ved. 
Pftpele. 

Spuppd' (Ari). Lo stesso cho Spu- 

Spurarse ( At.), Sbuziarsi, Bompersi, 
di un asoesso. (" Suppurare „), 

*Spareelli', *Spar«enl*, Spurgare, 
Espurgare, Tor via, rimovendo, ster- 
pando, distruggendo, ciò che è impuro, 
nocivo, d'ingombro = Anche fig. = 
[SpurcV, SpurcellV = Ar. Spurcend*]. 

*Sptiretie, sm. Spurgo fi Agg. Spurio. 

Spa td'. Portar via con violenaa 
= Fig., nella maniera: Farse — . Jf 
ne' mme facze — da la vtUìJe, Io non 
mi fo tirare, vincere, sedurre, dalla vo- 
glia. Tu te fi — da la rajje, Tu ti 
fai vincere dall'ira. Wd spurtate la 
jisedérle, Sono stato tratto dal deside- 
rio. Ho ceduto alla brama = Intr. In- 
dugiare, Ritardare. La frev^ d spur- 
tate du^ jurne. La febbre ha ritardato di 
due giorni. (" Sportar6*„, Trasportare). 

Spartélle, Sporta. 

Spatit', Sputare = Fam. SpuV e 
*nduvine!, Proprio, Cosi è. Ti sei bene 
apposto II Sputasse, sf. Sputacchio!] 
Sputar tf le, Sputacchièra. 

Spuzzd*, Votare il bottino, il pozzo 
nero II Spuzzature, sf. Ciò che si cava 
dalla fossa, dalla fogna ; dal cesso, Ces- 
sino. 

*SpaBxe, sf. Puzzo, e pr. Zaffata, 
Emanazione, puzzolente. ( " Spuzza*„ , 
Puzzo). 

SquaeeiA', Schiacciare una cosa 
molle = Scocciare, un ovo = Scofac- 
ciare, un cappello e sim. I| Sqaaeelaft- 
eure, Gaglioffo; Buffone. 

Sqaaeeiapicnate, Artanita = [lia- 
ma, Spaccapignate = An. Pane porci- 
nu], (Cyclamen europaeum. Linn,). 



Squacianarze (A«.), Ingrassare ec- 
cessivamente = Abbiosciarsi, Dive- 
nire inabile a moversi per dolori o 
per debolezza. (Cfr. " Scassinare „). 

SqiuiUA', Struggere = Disfare in un 
liquido = Fig. Fa* —, riferito ad azio- 
ne. Abbuiare = [SqtMJjd^]. 

Squajjatn (A«.), Che, Chi, è tanto 
debole che per la più piccola fatica si 
butta giù. 

SquaJJe, sm. Grano scadente, che 
si dà per becchime ai volatili dome- 
stici. (Lat. QuiaquiUae, "Qaisquilia*„, 
Vagliatura). 

Sqinajtfne, Dente del giudizio.' 

Sqaajtfzse, n. gen. di Verme, Baco. 

Squacquarijd' (Ari), intr. Lo scro- 
sciare dell'acqua che bolle = Il ride- 
re a cachinno spappolato. Ridacchiare 
= Aq. VullV a Squacquaruni, o a rre- 
vótìcu, Bollire a scroscio. 

SqiaaqaaeeiA', Spiaccicare. 

Sqiaaquere , sf. Per isch. Donna 
grossa e bassa = Anche, per isch., 
"PÌ8ciona„, "Piscialletto,, Bambina. 
(Basso lat. Quaquila, Quaglia). 

Sqiuareliltfne, Spaccone; Gradasso 
= [Quarchióne] || SqnareliianarIJe, 
Spacconata ; Gradassata, Sbraciata. 

Squartatóre, sm. Squartatoio, Col- 
tella da macello = Per isch. Grosso 
ferro chirurgico. 

Squarte, sm. Discordia, Dissidio. 
Com. nella maniera: Métte* —, Metter 
male fra persone = [Iior. Terd' de —, 
Tirare a sghembo ; detto dei bovi non 
bene appaiati = E, fig. Essere in dis- 
accordo. Tirrene de —, Non sono in 
armonia] || 8quartj'er3, Chi mette dis- 
cordia tra le persone, Mettimale. 

SquatrellA', SquatraeeblA', Fare 
in più pezzi. — le cervèlìe. Fracassare 
il capo. (Cfr. "SquatrarCfl Squartare). 

Sqnatreml', " Ripulire „, Far rima- 
nere senza danari. 

Squille, SquIJJe. Squilla, Campa- 
nella e Snono della campanella del 
duomo. Si sente tutti i giorni dalle 8 
alle 8'/g a m., e dà il segnale della 
colazione agli operai. 

*S«a, Codesta, —fémmene; —mane, 
Codesta donna ; Codesta mano. 

*S«aiiie, sf. Sciame il Ssamil', Scia- 
mare. 

S«au<ll', Esaudire. 

SiwreetA'. Ved. in SarelmKe. 

Sserreml', Sfilar le reni = Rifl. 
Slembarsi, Direnarsi, Sfilarsi le reni. 

Sttiffunrl, Ssisnerl, ^Ussurt, *S»u- 
rl. Vossignoria, " Signoria „, Voi. 

'Sbu, Codesto. 

*S«aBèite, agg. Disonesto = Avv. 
Disonestamente. 

^SsunurA', Disonorare. Sedurre. 



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LjO^gle 



290 



88U - Sta 



SsarrepA', S»err«pil', Dirapare || 
Ssnrrepatòrle, sm. Dirapo. 

SàuvTuàUL\ Dirozzare. 

*&ta, Pron. Qaesta. 

àti»*, Stare. Spesso per Essere. Ad- 
dò itif, Dove sei? Sta vecine, da U>nghe, 
È vicino, lontano. §ta casch* e nen ga- 
éche, È li li per cadere, ^n gè ita re- 
middle, Non e' è rimedio. Sta pulite, 
spòrche, È palito, sudicio. Sta ricche, 
*8e Sta bbóne, Sta bene, È agiato. N'e* 
mme ita sembateche, Non mi è simpa- 
tico = Sta eh' d da spuad', Sta per, E 
per, É sol panto di, sposare. 8e Sta 
j)'are»an<r, È vicino a risanare = Sten- 
g* a Wféld' le libbre, Son dietro a^ ri- 
mettere in fila, in ordine, i libri = 
Dorare. È StaV a ppióve fenìnd^ a mmó, 
É piovato finora = 'Sta* da, Esser di- 
sposto. Sta elmbre da magnO', Ha sem- 
pre fame, È sempre in filo come i ra- 
soi = Tornare. 'Stu capplUe me Sta bbó- 
ne,*. . mi torna bene, mi torna = Pleon. 
Che Stt ffà" f, Che, Che cosa, fai ? Me 
Sténg' a refd? lu eap* a la cambre. So- 
nò in camera che mi pettino = Alla 
lat., senza prep. Sta chi n^n z' atte, e 
iii?n de huarde 'm bacce, C'è chi non si 
regge in piedi, e non ti gaarda in viso 
= In prop. ellitt. Ogge Sta nghe mmé!, 
Oggi (al gioco) mi dice cattiva. 

*Stabbele, Concime || *Stabbeld\ Con- 
cimare = [" Bagl. di ». „ : Che rnUla per- 
sona,., possa ne debbia mettere ne fare 
mettere pecore de dohana in le lloro 
possessioni a marcire et jacere et sta- 
bilare li Uoro terreni intra le vigne Jin- 
cTie siano vendegnate], 

Stabbelf, Intonacare || «tabbele- 
mènde, Intonaco. (" Stabilire*„, Into- 
nacare). 

Stae«aiore, Coiaio. 

Stacee sm. Pertica per sorreggere 
i rami molto carichi di fratti, For- 
cèlla. 

Maeelie, sf. Poledra dell'asino = 
Per isoh. B^Ua — I, Bel tocco di ragazza, 
Bella figlloloaa!||$tae«tfne, Poledro 
dell'asina = [I«. 1567: Somariam unam 
pilaminis nigri cum stacoone]. 

»i*e«lil«, contr. di A«Aaeeli&', ved. 

StaffèUe (V.), Nel gergo, il Cacio. 

dAaflVnc, Predellino-a, Montatoio 
della carrozza = [Or*. Nel pi. Staffu- 
ne, Ghettoni asati dai contadini quan- 
do lavorano. (Cfr. tose. "Calza a staf- 

Stawioiie, Stagione = Per anto- 
nom., l'Estate. Déndr* a la —, Nell'e- 
state. La — de sande Martine, L'estate 
di 8. M. = Estatata, Tatto il corso 
dell'estate. 

»*»«"*rdle, ef. Nappo per attin- 
gere l'olio dall'orcio. 



Mtaciie e, meno com. Iiaftteitayna- 

te, sm. Latta. La lamina più grossa è 
chiamata Bandtfne, m. 

MSiUAn^ll^i Padellina con lungo 
manico, per uso di cucina. 

àtajit'. Far perdere, Guastare, il 
taglio. 

MtaJJe. sm. Cottimo, Accollo, La- 
voro per un dato prezzo = Cónxpito, 
quello ohe la maestra di lavori asse- 
gna alle scolare. Dd', alétte', lu — , As- 
segnare il compito = [Fitto. Fa' nu — , 
Fare un fitto, Pattuire di dare un tan- 
to l'anno (al fabbro, al sarto), o in da- 
naro o in derrate, per l'opera ohe si 
otterrà] = Jurnai' a — , o adde — , 
Giornata senza spese, pagata con solo 
danaro. (Basso lat. Extalium), 

ìltaile, sf. Ségolo, strumento = Dim. 
Mta|«tte. »tiM«lle, Begoletto della seg- 
giola. (Lat. Talea-) || Stajjóle, StaJJuole 
(Cast. C), Palo ; Bastone rozzo = Stag- 
gio a cui i pastori raccomandano l'e- 
stremità della rete che cinge l'addiac- 
cio = Alt, StaJjÓne, 

Stalline, Stallière, L'uomo di stalla. 

àtallli«, agg. Di Bestia, speo. equi- 
na. Che per molto tempo è restata in 
stalla. («Stallio*,). 

»tambaJtfae,Mucchio di fieno, di 
paglia = [Stambéllóne, *Stambellàune, 
Stollo, Stile del pagliaio = Can. Stam- 
bijóne, Mucchio di paglia o fieno. Stam- 
bXund?, Formare il mucchio ecc.]. 

istambe, Persona. De stamba grosse, 
Grande, Di bella complessione || àtaai- 
bate, agg. Di pers. Complesso. 

ìltamblne, Carruocio = [Ari, Sienr 
darlUe = V. CamenariUe = Cast. C. 
AnnarSejje = Pai. KannarSejje], 

«iame, Ordito. (Lat. Stame-) = [CaU. 
C. Stamigne, f. (Lat. Staminea-)]. 

Mtamintfeelie-ueclie, Tronco d'al- 
bero invecchiato , con pochi o punti 
rami = Osso spolpato = [Mont. Sag- 
ginale = P©»«. Tronco d'albero. Sag- 
ginale = V. Osso della gamba. Tibia 
1= Cta. Tronco d'osso. Fig., Ciancia; 
Scioccheria] || Stammuee^i i«,Persona, 
Animale, inutile per età o per difetti, 
Camorro. 

Stanate (C. ft?.), sf. Ved. llanéM 
= A*. Stanéte = «Issi, Stanare = «. 
1630: Una stagnata seu manero di ra- 
me, 

Standane (P«»«.), sm. pi. Correntini 
infissi al muro per sostenere un'asse 
in piano. 

Standàre (Pai.), Davanzale della fi- 
nestra. ("Steatarolo*„, Travicello che 
si appoggia alla corsia). 

Stangal^ne, fam. Stangone, Persona 
molto alta. 

Mtaacant', Stancare, Spossarsi) 



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sta - stl 



29, 



ttittBSlkefttf, Stanchezza. Puzze de —!, 
!È an dappoco. £ un camorro, una ca- 
lia. CStanchità*^). 

§tannd\ Tor via il tallo. Ved. Taa- 
ae = Togliere alla vite" i tralci super- 
floi e improduttivi. 

Mtanaarde, Stendardo. 
*àftaaielaTe, n. di pera. Stanislao 
= [*§tanzelare]. 

étàLmit^, Stanza. Camera = Dim. 
«ftaailòle, Stanzetta. ( "Stanzia *„. 
«Stanzinola*,). 

Mia re, sm. — de canne, Specie di 
grosso paniere, senza manichi, fatto di 
nastri di canna intrecciati. — de vU 
mele, e, più com., Canèstre, m., se è 
fatto di vetri ce. — de legna, Paniera 
fatta con cerchio di legno, su fondo 
piano, formato da asserelle unite con 
punti di nastro di faggio. ( ** Staio „ , 
mis. di capacità). 

«tacére. Stadèra = Mazzacavallo, 
Ordigno per cavare l'acqua, usato da- 
gli ortolani ; detto anche Veldngéle, 
(Lat. Staterà'), 

*»4aftlve. Stagione estiva. Statata. 
Déndr* a la —, Durante l'estate = 
[Ori. /§fatt'me]. 

^Statère, CdUe —, n. di contrada. 
*»ftasBil', intr. Lasciar di lavorar*. 
Vujje — pe* jì' a epasae, Voglio smet- 
tere di lavorare per andare a passeg- 
giare Il Delle pecore. Bimaner la notte 
chiuse nell'addiaccio = Tr. Conci- 
mare un terreno, facendo rimanere le 
pecore per più notti chiuse nell'ad- 
diaccio, e* Stazzare*,,) jj dtasse, Diac- 
cio, Addiaccio, Chiusa di rete per le 
pecore = Per isch. Luogo di convegno 
(Lat. StaUo. " Stazzo * „ , Dimora ) Il 
àtasaature, sf. Lo stare delle pecore 
nell'addiaccio = Il concime da esse 
lasciatoci.* 

i§tazze (Camp.), sf. Piastrella. ("Stat. 
mun. di T. „, StaczéUa), 

'»t«, pi. di '§tu, 'Sta, Questi, Que- 
ste. 

§t6zd* (Ar.), Sbaccellare, Sgranare, 
Sgusciare, i^ legumi. Ved. Teche, 

»tee«liltf' e àtlechltf', tr. Bompe- 
re. Volg. Mo' te Hécchie le còme!, A 
momenti ti picchio, ti de sul grugno. 
— *na nicchiare, Bompere, Dissodare, 
nn terreno sodo = Scheggiare, Sverza- 
re, un legno, un tronco, un mobile. 
["Stat. mun. di A.„: 5^» aliquis oliva- 
rum pedet extruncaverii, aeu ut vulgo 
dicitur stecchiare] = Bifl. Moversi, 
Scrollarsi. Fig. Vide se aee Hécchie!, 
G-uarda un po' se si scrolla, se mo- 
stra di risentirsi ! Nen àe Hécchie !, Non 
se ne fa nò in là nò in qua. Le scuote 
•come i cani, Besta imperturbato a ve- 
dere, a sentirsela dire! =: [Inoltre: 



intr. Lo Sfiorire della mignola. La U- 
ve eumeni' a —. Ved. Técchie, f.]. (Nei 
due primi signif., §- tecchid* è affine al 
lat. Ex-truncare. Ved. Técchie = Cfr. 
« Steccare „). 

ètecchiareUd* , Bompere , Staccare, 
Scavezzare le radici delle canne (dette 
TicchiarjéUe, sm. pi.) = Staccare dal 
tronco i polloni inutili. 

Mftèfene, n. di pers. Stefano = Nel 
gergo. Stomaco, Ventre, come nel tose. 
= [C. fr., Ari, Casi. C. Lu pane de 
Bande — , per isch., I sassi. Ave* — , 
Aver la sassaiola]. 

§tèUe, Scheggia di legno da ardere, 
lunga e sottile. (Forma dim. del lat. 
Haeta) || §telld*, Spaccar le legno per 
farne schegge. 

HteUIate, sf. Cielo stellato. Oh cche 
bhina — ! 

Mtentarsene, Peritarsi. Je me ne 
Hime de dirle, lo^ non oso, non mi at- 
tento, di dirlo. É ffacce che n'n ze \ne 
Hime!, É uno sfacciato, "Ha un gru- 
gno che chiede schiaffi !„ 

MliencM', Bimenare la pasta per as- 
sodarla = [Ari, Can. §tandd*]. 
*»tendliiie. Stantio = [§tandive}. 
àteaerl', Bender tenero, molle. 
*»te»ettf'. Stiepidire, Intiepidire = 
[§tepedr, *§tepid'\. 

Mlreppelil', Staccare l'intonaco = 
[Bifl. Smottare, di un argine, di una 
proda, e sim.]. Ved. Téppele. 

§terdV (C. ft».), intr. Disdire, Essere 
sconveniente. E ccoee che Herdice. 
Stereelsme, Isterismo. 
§termend% tr. Bimovere, Tor via i 
termini di un podere = Terminare. 
Fèrae la matine Je stermene la febbre, 
Nella mattina suol cessargli la febbre. 
La fèhbr' angore je ètermene, La feb- 
bre non ancora gli cessa. 
àtèrne, n. di pers. Ester. 
eterne (Man.), Stecca di canna per 
nettare le scarpe, gli abiti, dal fango. 
eternate, àtr annata. Starnuto = 
[*§termice, Strevnuce. (Cfr. "Starnu- 
ziare*„)]/ 

literparse. Delle bestie. Non aver 
più latte II Stèrpe ^«terpate. Che non 
ha più latte = [*Stjerpe = v. Sterpe» 
nètte = At. àterpenite], 

Mterpenl', Streppenl', Estirpare = 
Bifl. Fig. Di Famiglia. Estinguersi. 

àterrA', Sterri', Levar da terra. 
Alzare a braccia, di soppeso = [Sder- 
rd'l 

«iése, *»4é?e. Ved. «Aitfteaje. 
Stteehle, Sussi = [Alf. Stìcehie e 
Sande = l»e«e. Urze = Av. Maitre = 
Pav> Truccu — «. Parròzze]. (Forma 
dim. del lat. Haeta). 

MtleehiH'. Ved. »teeetaitf'. 



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292 



Stl - Btt 



«tinse, Stinco —■ In gen. Osso. *Sta 
Cam* é ttutte —, Questa carne è tutta 
oasi il àlilnventf*, fig. e ìperb. Malme- 
nare. — de ìnazzate, Dare nna satolla di 
basse. — *nu lavore. Condurre un la- 
voro malamente = *Sta tésee me ttin- 
gine, Questa tosse mi tartassa = Me 
8Ìnd6 atin geriate, Mi sento sfiaccolato, 
dinoccolato = Rifl. Affiftooliinarsi, Sfac- 
chinare, Darsi a un eccessivo lavoro. 
ètinrUricd* (A<|.), Stendere un panno 
aggrinzito, una corda, un filo aggrovi- 
gliolato, e sim., per rifarlo liscio, teso 
= Bifl. Distendersi, come fa chi è in- 
torpidito. 

«tIpA', H%9>v^\ Ar««t«ptf', Chiude- 
re nell'armadio {Hipe) = Biporre una 
cosa dovecchessia = Serbare una co- 
sa per usarla a suo tempo => Fig. Te 
ténghe Hepate, aresiepate, *nu ^caìtìje!, 
Lo sentirai ! = Sotterrare. U d V óm* 
areitepate, È morto || Stipe, sm. Arma- 
dio; e, comun., l'Armadio a muro, an- 
che se non ridiviso da palchetti. L'ar- 
madio di leggio, che si chiude a modo 
di uscio, com. Stepdae. 

Ètiracchiéne (Aq.), Lesina, Avaro, 
speo. Chi è tirato nel pagare. 

Ètire, §tjere (Mll«l., «aard.), AHje- 
re (S. Ea«.), agg. di Terreno. Senz'al- 
beri, nò siepe; coltivata a cereali. 

àtlrle, sm. pi. Strumenti, Ferri di 
mLCstiere, Arnesi da lavoro. Le — de 
faUegname o de lu faUegname, de lu fer- 
rare, ecc. Le — da cerùtecTie (chirurgo). 
Le — de lu cafone^ é lu bbed^nd' e lu 
zappóne = Armadio nel quale si ri- 
pongono i ferri di mestiere, gli uten- 
sili dell'arte = [§tijje = l#. 1608: Uno 
telare con tutti stigli e Jtnimenti]. 

Mtlrpl«, àtrlpple, spreg. Stirpe, 
G-enerazione , Schiatta = Casato = 
[§terpégna\ 

Mtlteehe, Stitioo = Duro, Bitroso. 
È — a ppijd' la medecine = Stintigno- 
so. ^ — a lu pàhd\ Prima di pagare 
stintigna = Schifiltoso, Difficile a con- 
tentarsi. 

StlHiI', Mtesail', Levare la parte 
arsa dal pezzo o dal tizzone = Smoc- 
colare. — lu lume, Levar la moccolaia. 
Nel 1^ signif.. anche àtlHantf '. (Lucch. 
•^Stizzarcn, Tor via la moccolaia). 

Mtlss«, sf . Stilla, Gocciola ; Gocciolo. 
*Na — d'ójje, d* acque. Una gocciola di 
olio, d'acqua. Damme. *na — d'acque, 
Dammi un gocciolo, un tantino, d'ac- 
qua = A itizz* a stizze, A gocciole = 
Scintilla, Favilla. *Na — de fòche, 

^tócche (■»«!.), sf. Piccola stanza o 
Luogo coperto dove si tiene il cacio 
prima dì iwrtarlo a pesare (Ted. Stock, 
Stockwerk, Piano). 
Mtòle. Stòla II Stòia. 



Sttfne, Chiasso = Fig. Case che ffa 
— , Cosa da stupire = Noia, Fastidio. 
Sì *nu —!, Sei noioso! 

ètoppéjju (Aq.), sm. Piccolo reci- 
piente di legno. (È una delle antiche 
misure tuttora usate per semplici re- 
cipienti, come Jftne^sf. Stare, sm. ecc.) 
= r©»*. Stuppèjje = S. StuppJéUe = 
Cast. C. Stuppjejje = To««*, Stup- 
pjegghie = V. 1594: Una sacchetta con 
otto Btopellijdijementa di lino = llonft. 
1682 ; Tre stupelli di fave. 

àtòpp«l«, sm. Cencio legato all'e- 
stremità del fruciandolo per ispazzare 
il forno = Strofinàooiolo, usato nel ri- 
governare. [■»." Stuppre] = Panello, 
Viluppo di cenci unti, che si mette 
nelle padelline per fare le luminarie 
= Batùffolo di cenci, stoppa o carta, 
per caricare i mortaletti, Stoppaccio 
= Tappo di pampani per turare i ba- 
rili del mosto. 

Stòsae, sf. e, più com., Massétte, 
àilrasaaréll«, sf. Spuntino. 

àtòzze (V.), sm. Pezzo di fune; o di 
legname lungo. 

Istril, particella prefissa a molti 
verbi, con signif. di Presto, Subito. In 
questo caso, anche 'Ndril. §trawì, '^- 
dravvì!, Vieni presto. §trammanne, W- 
drammanne !, Manda presto. S* d da 
straJjV, 'ndrajjV, S'ha andar presto, 
senza indugio = Medesimamente, a' 
participi. 

""Stratobe, Sterco. — de piccióne, Co- 
lombina. 

àtrabbise (Ari), sm. Nella maniera: 
Bd* nu —, Baluginare, Apparire e spa- 
rire istantaneamente. IT d date *nu —, 
L'ho veduto baluginare, L'ho intrav- 
veduto. Cfr. Stravede'. 

Straecal«, sm. pi. Cig^e, per tener 
su i calzoni = Dande, dei tambini. 

Straeeaplaue, Bighellone, Dondo- 
lone , Chi va a giostroni senza far 
nulla. 

Straec«, Straccio. Cencio per puli- 
re = Spreg. di Cosa. S' d *ndése *nu — 
de mésse, Ha sentito un po' di messa. 
S'd fatte *nu — de vónne, S' è fatto una 
vesticciola. Anche: 'nu — de mójj'e, 
* Stracchetùmie, Stracchezza. 
Stracelil', Stracciare, Strappare = 
[Scarcid*] || strfteela iira«ce, m. av. 
Alla lesta e male, A strappabeoco. 
Fare una cosa, un lavoro str accia, strac" 
ce, acciabattando. 'Mbard' —, Imparuc- 
chiare , Imparar poco e non bene || 
Straeeln«, Sciattino, Sbèrcia, Chi eser- 
cita malam. il suo mestiere l! Strae- 
eltfme, Struscione. Chi consuma molta 
gli abiti. Più com., Svarrtfm« || *Strae- 
eltfvii«, agg. di Liquido. Che contiene 
grumi di sangue o moccio. 



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8tr 



298 



»tr»«eoae, Fiacoone, Chi tatto fa 
lenemente per mancanza di forze o 
2>er poca voglia di adoperarle. 

Ò(Fa^l»r«, Bisnonno. Yed. ^lòre. 

èfrcLCurarse f (Xaa., Pian.), ' Sma- 
grarsi. 

Stradartfle, Stradino, Chi lavora 
attorno le strade. 

««rade, Strada = [l?., Paci. Stra- 
<6 = " BagL di H. „ : NvUa per tona gette 
prete in le strato publiche]. 

Stradine, Mattone ordinario da mu- 
rare o far impiantiti. Qnello più gros- 
so si chiama Maezòcchié. 

§trafaccid* (Ari), Sfregiare, Gua- 
stare, Ferir, la faccia. 

Òtrnfallkrle, fam. Strafaloione,Scia- 
maanone = Lavoro barbino. Cosa fatta 
sciattamente. 

Òtralinsltf*, fam. Guastare, Sciu- 
pare, una cosa, cincischiandola, strap- 
pandola, sgualcendola, e sim. 

Mtrafuearse, enf. e volg. Affogare. 
Ade 8* € jW a itrafucd* f, Dove si sarà 
cacciato, rimpiattato? 

Mlrrararmii', Trasformare = Defor- 
mare Il Strafa rmate, Trasformato = 
Deformato = Sformato, Smisurato. 

Strasse, sm. Strage, Eccidio, Scem- 
pio. 

Mtralanaie, Chi opera distratta- 
mente. E^nu —, È distratto. Non ha 
il cervello a bottega. 

ètramaccid*. Mangiare molto e pre- 
stamente || Stramazzare, Atterrare. 

Stramane (A.), Fuori di mano, Lon- 
tano. 

^tramasse e, più com., Stramas- 
mine, spreg. di Letto. Lettuccio. ( Stra- 
mazzo^n, Strapunto). 

Stramasatf ne. Mangime grossolano. 

Strambeltfne, Mftrantbaltfne, Per- 
sona stramba, fatta a gangheri, Stram- 
palato, Uomo a casaccio = Cosa lunga 
e sbilenca. 

«tranitoetA , Strampaleria , Stra - 



*§trammuotte,8in, pl.N. gen. e spreg. 
di canti popolari = Panzane, Ciance, 
la questo sigaif . , aache §tammucc7ie 
<Cb.). 

Mlransajnne, sm. pL Tonsillite. 

ttiransalaprlveie , fam. Sm. pi. 
Specie di gnocchi = [§tro3zapì'Jeute]. 

§trangunjele (C. fr.), sm. pi. Ghet- 
toni usati dai contadini. (Da '^ Stinco,,). 

Straplzae, Fazzoletto di forma 
triaagolare con cui le donne si copro- 
no la parte superiore delle spalle, fer- 
mando con uno spilletto le cocche sul 
petto; ed anche quello di cui i popo- 
lani si servono por cravatta = Super- 
ficie triangolare = -4 — , m. av. A for- 
ma di triangolo isoscele, con la base 



molto larga I| MiirapessA ' , Tagliare 
diagonalm. un fazzoletto = [V. 1638: 
Un trapizzo con pizzilU d*oro — W, %, 
91. 1751: Due trapezzi di cambraia]. 

Strappine. Lo stesso che Meapplne. 

MtrapnrUl', Portar via con impeto 
Il àlrapbrte, sm. Porto, Portatura. 

ìltrarevntf*. Emigrare H Strafégne, 
avv. Fuori di regno; Fuori via. 

«traseentf', Strascinare = [Strace- 
nd'] Il Mtraseenate, agg. Di Erbe, Car- 
ne. Cotta con poca o punta acqua, olio 
e peperoni piccanti 11 Mtraselne, Stra- 
scinio = Per isch. Passeggiata che si 
fa nel viale dei Cappuccini le sere della 
vigilia e della festa di s. Pietro =s 
Spreg. Persona ridotta male per età, 
malattie, Strascicone, Chi sta su con 
le cigno. Cavallo incarognito, Brenna 
Il Mtraselnafaeénne, Cavalocchio, Av- 
vocatuccio, imbroglione. 

*dtra»eurate. Trascurato; Negletto, 
Sciatto, Trasandato. 

àtraètulle, sm. Buffone. 

""àtraTacande, agg. di pers. Stra- 
vagante = Di cosa. Sperticato, Sfor- 
mato. , 

«travede'. Intravedere = Sost. E 
etate 'nu —!, È stata una faggevole 
apparita, un baluginare. 

àtravlse, fam. Sversato, Uomo sen- 
za garbo = Bel cesto!, iron. = Sciat- 
tino = Cosa fatta senza garbo. 

Mtrav^krve, agg. Oltre la misura. 
Fuori di misura. Péee —, Peso ecces- 
sivo. Fatija —, Fatima, Lavoro ecces- 
sivo = Sm. Lu — de la fatije, L'ecces- 
so del lavoro = Avv. DurmV —, Dor- 
mire, Giacere, scomodamente. La vet' 
ture va —, La bestia non è caricata 
bene = \Strdhòrgè\, ("Orcia*„, Oria). 

§tr ecagne (».) Fregagione. 

àtreeeld'.Piùcom. àtrieeeed', ved. 
llStréeee, sm. Pettine a denti lunghi 
e radi = [Stricce]. 

làtreealattfre, sf. Asserella con sca- 
nalature orizzontali , sulla quale si 
stropicciano col sapone i panni lini = 
[§truvelatdre = Pese. Scivelatore = 
Ort. Prète (Pietra, Lastra) = Pa«. 
Prltola — Tlllam. Pónge, sm.] Il »tre- 
euld', Stropicciare i panni lini eco. = 
Bifl. Stropicciare, Fregare, spec. gli oc- 
chi = [Struveld^]. (Lat. ^Strigliare). 

àtrésne'. Stringere. 

il tré he, Strega = Per isch. Pare lu 
cavalle de la —, È una brenna = Pare 
che le tff *m mane le —!, È un bambino 
secco strinato. Pare che mm^ avesse te- 
nute *m mane le — .', Son tutto dinoc- 
colato, indolito = [C. •. A. Sdréhe], 

Strénghe , Stringa per allacciar le 
scarpe. 

Òtretd'^ tttrltelljd', Stritolar^ =: 



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294 

Sbriciolare = Sgranare , Spiccare i 
chicchi del grano o del grantnirco con- 
fricaodo la spiga |i *illrr«lrtfvne , agg. 
Friabile, Che facilm. si sbriciola; si 
■grana. 

Htrén^e, fam. Strambo, Sbilenco, 
Uomo a sghimbescio = Cattivo paga- 
tore. 

àtr«TérIe, fam. Persona senssa gar- 
bo; deforme; sciatta = Cosa, Lavoro 
fatto alla peggio, barbino. Che —té 
*nu —! = Lh tèmb* é bbrutte, ma nen 
é lu — de jinnòtte!,... ma non tanto 
come stanotte. 

Htv\reeeé,\ Strigare, Sbrogliare = 
Fig. Eifl. Uscire da un impiccio = Tr. 
Dividere persone che contendono. 

àtrlfe, sf. Striscia = Sm. Frego 
= [V. §trÌQ6, m. Nel gergo. Pane]. 

à(rlcal«, Sicciolo = \Sfrtvule = C. 
». A. SfricìUe = r.«« Sfrtjjere = Aq. 
èfrtzzulu — Pai. ^rijje = €. fr. Stri- 
cele]. (" Sfcrlgolo*^, Rete delle budella). 
. àtrlde', Stridere; Strillare = Tr. 
Sgridare || P. pass. Mtrlse. 

àltrlsii«tòre, Cinto erniario = [§tri' 
gneture], 

Mtrljii*, Screspare, Disfar le crespe, 
Sfilzare. Ved. TrljU» = [§irijjd'].' 

dtrllle, Strillo |i MrellA\ tr. Sgri- 
dare. ÈtrìlUjeìf Sgridalo, Bimprovera 
lo! Il «t retiate , sf. Sgridata, Rabbuffo, 
Chiasso. tT d fatte *na —, Q-li ha fatto 
un chiasso, una sgridata II «trillaxsare 
e àtrlllaeehltfne, sm. Gridone, Ber- 
cione, Urlone, Abbaione. 

§t)'imo (" Stat. aquil. „), Stretto. Pan- 
no largo o — . 

Strina (A%. ), sf. Vento diaccio. 
('*Strina*„, Freddo eccessivo, Stridori). 

Strine, Strenna, che i fanciulli van 
chiedendo per le case nella mattina 
del Capo d'anno, e consiste specialm. 
in legumi cotti. (Lat. Sirena-). 

§trìvule e §trivelille (Wlgl.), sm. pL 
Cunijji e Ifticari (A%.), sm. pi. Silena 
inflata. 

MtrlBse, Freddo intenso, ohe fa sec- 
care gli alberi gentili, Strizzone nStrts- 
xarse, Seccare per vìa degli striz- 
zoni. 

Mtrlsseeii', intens. di Trlsseeil'. 

àtròle (T.), sm. Porcile = Air. §tr€l- 
Uf sf. Stalletta pei maiali o pei polli. 
Ved. §trucce. 

Strómmele. Ved. Strammele. 

Mtròpele, fam. Sf. pi. Masseriziuo- 
ce, Robucce, Ciarpe. Ha *vute quaUre 
—, Ha avuto una dotucoia = Fig. Bai- 
fecole, Inezie = Frottole, Fandonie, 
Baie 11 «trnpelarlje, sf. pi. Ciarpame. 
(Lat. Struppu-). 

Stròsce (l*ac.), sf. pi. Biòccoli di 
neve. 



str 



StrozzacavàUe (0.)> èeannacàvaUi 
(Aq.) Bromo. (Bromut arvenaia. Linn.). 

Strucce, fam. Sm. Catapecchia = 
Stanza con mura cadenti = Altrove: 
Porcile. Ved. §trUe. (Pare, forma dim.- 
di Cattrum. Cfr. Castra apium. Pali.. 
Sen. " Castruooio n, Stalluocio). 

àlftrafeail', freq. di Mftrnf lA' = [Aq. 
Lavorar maliziosam. adagio. Cianci- 
care, " Cincischiare n]* 

«trnfM*, Drusciare, Strusciare; 
Stropicciare — Rifl. Fig. Strisciarsi. 

«irafenéeee, «treftonéeee, sf. pi. 
Lo stesso che ««ròpele, ved. E rróbbe 
de — , Sono cose di poco valore = [§tra- 
fanécce]. 

Strtiftggid* (C. •. A.), Stroppìcciare. 
La panecare fa — come la rogne, L'ec- 
zema fa grattare, è pruriginoso, come 
la rogna. 

MtraiJe', Struggere; ma, in questo 
signif., più oom. m^urnSé-* = Fig. Bifi. 
Provare il solletico. JP me strujje se 
tócche lu veUutCj A passar la mano sul 
velluto, provo il solletico li Distrugge- 
re, Dissipare. — la rróbbbe, Dar fondo 
al patrimonio, Mandare a malo, Sciu- 
pare, le sostanze = Strusciare, Strub- 
biare, abiti, scarpe. 

àtruUacd' (Ort.), Strolagare. 

àtrnllasse, fam. Chi veste alla scia- 
mannata e ha nel viso un'aria strana. 
= \éturlazze]. fPegg. di " Astrologo „). 

Mtrftmmiele, sm. Trottola. (Si fa 
girare con la frusta. Quella ohe gira 
per lo sfilar d' uno spago avvoltole in- 
torno, la chiamano VutarèUe, m.). 
Quando la trottola frulla bene, dicono 
i ragazzi: Va come *na mahazzine! (E 
MahazzenìUè è dim. vezzeg. di Trotto- 
la. Gna va bbUle la — me*!). [Va gné 
*na renzine, o renzeiièUe (Arl)j. La trot- 
tola che frulla bene e a perpendicolo, 
dioesi ohe fa la *mberate (Ved. in IM- 
re). Quando comincia a oscillare per- 
chè il movimento rotatorio rallenta, 
dicono: Fa la dorme. Il frullare della 
trottola dicesi V òrghene, sm. [Lu Zzóne 
(Ari)]. Per indicare ohe il moto ò per 
cessare, dicono: Jfo' «* aremmóre!, Ora 
si spenge = Fig. Persona bassa e fat- 
ticcia, Tombolotto-a = [§trómmde = 
Man. Rustrómmele = Toeeo, Strummte]. 
(Gr. Strómbos). 

àtrnnvalljii', Strimpellare. 

Struscióne, Strescióne, Sagrginale, 
Gambo secco del granturco = Ari, Cmm. 
Striscióne. Anche: Tórsolo della pan- 
nocchia, del cavolo, e sim. 

StruveW. Ved. in «treealaitfre. 

MAravellae, fam. Sf. Fig. Biaciac- 
quata, Rabbuffo, Speilicciata = Tribo- 
lazione data o avuta, spec. p.r parole 
pungenti, oltraggiane = Grave danno. 



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295 



Bacchiata = Grave assalto di malattia, 
Strizzone, Batosta = Btì^ *na —, "Far 
le freghe», Bastonare. 

ÒliraMlae, Per isoh., Fazzoletto da 
collo = [Spreg. Collarino dei preti] = 
Fig. Métte* lu —, Mettere la corda al 
collo, Violentare, Far prepotenza. 

«tu, '»t' pron. Questo. ("Sto*„). 

S%wkee^\ Ridurre in due pezzi, rom- 
pendo, strappando, spicoando(filo, corda, 
palo, eco.) =^ Fig. Chi tròppe la tire la 
$tuceh€f Chi troppo la tira, la corda si 
strappa. Jfo* je se stucche lu colle!, A 
momenti gli si scavezza il collo, È ri- 
dotto un filo. Me 8*é stucche lufiUf Mi 
sono infrascato, imbrogliato. Ho per- 
duto il filo del discorso = Assol. È 
vvije ohe stucche pe' dderitte, É strada 
che va per diritto (in mezzo alla città, 
al podere) = Staccare. Staccarsi. — 
'nw bbuttone. '§tu bbuttone mo* se stuc- 
che = Cogliere. — V uve, Cogliere l'u- 
va. Anche assol. Dumane se stucche, 
Domani si coglierà l'uva = Spiccare : 
nn frutto dal ramo: la boccia di un 
fiore dal gambo, ecc. |! P. pass, e agg. 
àtneehe e dtaccaie = A ppatte stuC' 
che, m. av. A cottimo, A prezzo fer- 
mo Il àtae«atòr«. Scorciatoia. Anche : 
Vìje che stucche pe^ dderitte. Via che 
va, mena, per diritto || Mtneclie, sm. 
Segone, Sega da tavoloni || StucchStte 
(Ari), sm. Falce per segare il grano. 

àtae««, Astuccio = Agoraio. [Aca* 
róle. Acurale, ^Curale, sf.]. 

NtadVii', Studiare = Uifl. Affrettar- 
ci. §tud\jjete!f Affrettati, Tira via; La- 
vora, Cammina, a bono. [Ajutte!. Aq. 
AJtnate!], 

StuM', Disfare le zolle, Sminuzzar- 
le a colpi di zappa. Ved. Tufe || Mtn- 
fars«. Essere stufo, infastidito. 

Mtaim', Spiccar le code dell' aglio, 
della cipolla. Va — V ejje!, Va, ohe sei 
un inetto! Ved. Ttflle. 

*Htamactf«ne, Stomacoso, Stoma- 
chevole, ohe fa stomaco. 

Mtniul', Stonare = Fig. Infastidire, 
Annoiare. Ne^ mme std* —!, Non mi 
annoiare^! = Intr. Far maraviglia, sba- 
lordire E *na cose che fa —, È cosa 
che stupisca. In questo signif., anche: 
Fa^ itone. Ved. àttfne = Screpolare. 
Il sole estivo stona la terra. Il fuo- 
co molto gagliardo stona il forno = 
= Bifl. Darsi briga, pensiero, Confon- 
dersi. Sènze che tte stune!, Senza che 
ti confondi; tuo malgrado. 

Htnnskeà,*, Scalcinare, Togliere. Gua- 
stare, l'intonaco. 

Stunàa\ Xo stesso, e meno com., che 
Arestulzd^ ved. 

Mtupete, Stupido = Fam. Fa* lu —, 
Far l' indiano, lo gnorri. 



Stnppljii', Stoppare, Turar con stop- 
pa-. 

M tappine. Lucignolo. Più com., 
9ffiiil««e = Fra* —, Frate Stoppino, 
famoso pel suo latino maccheronico. 

»tapp4(se, agg. di Carne. Tigliosa. 

§turafure (v.). sf. Calcinaccio. 

*§turbife. Turbato, Stupito. Nella 
maniera: Aremané' —, Bimaner brut- 
to, male, per un cattivo annunzio, e 
sim. 

Mftnree, sm. pL, StarelarU?» f* pl* 
Atti del viso, del capo, delle spalle, 
ohe dinotano fastidio, dispregio. Spo- 
statura, Smusata, Spallucciata = Ov- 
vero, Atti lez iosi, di simulata ritrosia. 
Smorfia. 

àtnrcenil'. Stòrcere, contr. di At- 
turcemA' (" Attorcinare* „), ved. 

'i'àtiirelarA', Stòrcere; Svolgere = 
Fig. Tergiversare 11 àtartar*^ Bende- 
re storto ciò che è diritto = Dare del- 
la centina. Curvare = Bifl. Bimbar- 
care, Piegarsi, del legname, dei mo- 
bili. 

àtnrdelll'. Stordire, Intronare ; In- 
grullire. Ingiucchire. 

§turdV (V.), Fermare la carne con 
una leggiera cottura affinchè non vada 
a male. 

§turnature (C. fr.), sf. Tratto di ter- 
ra che riappare quando la neve si strug- 
ge = Pai. §turnetére. 

i^turnV, Divenir grigio. Incanutire. 

Stnrlarse. Dei vasi di legno risec- 
chì. Sconnettersi le doghe = Del legna- 
me, dei mobili. Incurvarsi, Bimbar- 
care. 

»tatA', Spèngere. Più com., Arma- 
ri' = Fig. Uccidere. ("Stutare*,,). 

Mt ovale, «tnaftle, Stivale. 

àtai»*'. Schiantare, Staccare dall' in- 
tero con violenza. Lu v^nd' d stuzzatela 
m^ja rame = — lu Wandln^e, Cogliere 
le spighe dal granturco. Spannocchiare 
= Bifl. Legname che sse stozze, Legno 
diacciòlo, che si schianta. 

àtassarèlle. Ved. «tósse. 

Stm*eeéL*, Spiluzzicare, Mangiare 
qualcosina prima di desinare. Prime de 
magnd', va sèmbre stuzzecKènne. 

Sinzaeeadènde e àtuHeeaitònte- 
che, Lacchezzo, Cibo che stimola l'ap- 
petito. Fig. Allettamento. 

^^Sabbenì', Pagare un debito = 
Estinguere un' obbligazione con un do- 
no, Biconoscere alcuno. Bicompensar- 
lo. Pe' mmo\ n'n de pózze —, Per ora, 
non posso pagarti; ricompensarti. 

Sùbbie, *Subbre, sm. Subbio = [ft. 
Subhele] . (Lat. Insubulum ) !| S a b b X e , 
*Sabbre, sf. Lesina = Per isch., Nen 
górre la — , L'arte, La professione, dà 
magri guadagni. (Lat. Subula-) \\ HnlM 



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296 



sub - sur 



blUaae, ^atobranae, sf. Colpo di 
lesina = Fig. Dolore acato e intermit- 
tente, Trafitta = [Subbrate]. 

Snb^léite, Sa^brélfte, sm. Sorbet- 
to = Sf. Brodiglia di neve e fango, 
Bioscia. 

Sticcégne* (Ort.)i Palar le viti. 

Saeeòrpe, sm. Cripta, Critta. 

Saeh«, Sngo = Parte migliore del 
terreno coltivato = [Pam. — de zappe, 
Zotico, Yillaazone. — de cdnghere, Uo- 
mo tristo; corruocioso, velenoso. — de 
'mbite (appiccato), Canaglione] || Suetf- 
•e, Sugoso II Snetf*, Succhiare, Sncciara 
= Assorbire = Pig. Sorbire, Ingozzare, 
Succiarsela, Comportare senza mostrar 
risentimento, o dissimulandolo. Quéste 
ne' mme le pózze —, Codesto "non si può 
addosso* non posso succiarlo || Snea- 
snòitre, spreg. Impiegatuccio ; Scri- 
vano. 

Maeeedtfn«, Sudicione = Lesina, 
Avaro sordido. 

Sadarélle, Paoile a sudare. 

Sudatane, sm. G-ran sudata, Cami- 
ciata. 

SndesM', Sodisfare |) Pron. Disfarsi 
di una cosa. W d cascate *nn òdXe ^etu 
cavaUe; me ne vujje*—, , . . voglio dis- 
farmene, "farne vendetta „. 

HafTnnnA', Zefrannii', Sprofondare, 
Mandare a fondo = Pig. Mandar a ma- 
le, Dar la balta alle sostanze. 

SncffèUe, Soggetto = JV a—,An 
dar soggetto = Assol. IPn de le pózze 
dd*, «/J nno w' attòcc* a mmédejV a —, 
Non posso dartelo; toccherebbe a me 
di chiederlo ad altri. 

Sulasm«, of. Solatio = Pijd^ la —, 
Stare alla solina, in luogo battuto dal 
sole, per riscaldarsi = In molti luoghi, 
n. di contrada. 

SnlctaiJA*, SalechlJA, Solcare; As- 
solcare. 

Saledée, sm. Zucchetto, Piccola pa- 
palina dei preti. 

^Salénile, sf. Silenzio. Cestave^na 
— /, Era tutto in silenzio. ("Silènsia*„ 
e «Silènzia*„), 

Saline, sf. Varietà di grano gentile 
= [La — é la mamme de lu grane, 
prov.,... è lo stipite delle altre varie- 
[ tà. Tutte gran* arevd a la — {o a — ). 
Altro prov. Tutte le varietà di grano 
tendono a riprendere la forma primi- 
tiva]. (Lat. Siligine-). 

Salla»d% Sellaseli'. Lo stesso che 
BellassA*. (Lat. ^Sublapsare). 

Salmone, '''Saleintfne, città. Sol- 
mona. (Lat. Stdmona-). 

Sumbrìjje (Pai.), Cappa di quattro 
noci. 

Samènde, sf. Seme = [Aq. Somln- 
da] Il SamendA', Seminare = [Aq. So- 



menid*] || Samendate, p. pass, e sost. 
Seminato, Il campo seminato, che ha 
messo, Sementa || ^SaHiendlaae, sf. N. 
gener. di Semi || ««mene, sf., *SamlH- 
de, sf. pi. Sementa, Tempo del semi- 
nare. A 'ite suminde^ Nella prossima 
sementa. Déndr* a 'He suminde, Duran- 
te... = [SumSendé], 

Sammannd*. Yed. AMammanad*. 

HwkWkiL\ Sonare = Pam. — 'na bòtte, 
Dare una botta, un colpo — Assol. Su- 
ndrejele, Biuscire in una prova. Ne* je 
la sène!, Non ci riesco, "Non ce la 
sbarbo !„ — Q-arbare. Lu jócke j>óck6 
me sène, H gioco non mi piace, Col 
gioco non me la dico, me la dico pooo. 
CuUù pòche me sène, Quello non mi 
garba molto, mi va poco ai versi, mi 
piace poco |; 8<lae, sm. Snòno || Snaaja- 
te. Scampanata fatta con campanaooi, 
padelle e altri arnesi rumorosi |j Sa- 
majére, Sonaglièra, Bubbolièra — Pig. 
Fa' *na — a une, Bastonarlo senza di- 
screzione, Fic3hiarlo "come si suona a 
predica „. 

*Snnétte, Sermoncino, Dissorsino, 
che un bambino recita nel Natale pres- 
so la capannuccia. 

Sunnarée. Sognare. Ved. Sonne. 
(Lat. Sommare). 

*SùojJe, sm. Caldo della troia. Nel- 
la maniera: Jì 'nzuojje. Andar in cal- 
do. La ecrófe va^niuojje. Ved. Suud\ 

Superbie, Supèrbia = Ira = Di- 
spetto Il Agg. Superbo || *SuperbiJd, intr. 
Detto del sole: Montare, Premere di 
forza. Lu sóle cumìnz* a — . 

Sape retale, avv. Parecchio, Abba- 
stanza, A sufficienza. §ta — bbóne, Sta 
abbastanza bene : È a sufficienza, parec- 
chio, agiato. C-i- àjje spése — ,Ci ho spe- 
so parecchio. Ci magnate —, Hai man- 
giato parecchio, abbastanza = Di più, 
In più. Jf' d date quéste — , M* ha dato 
questo in più = [Supjeì'chie]. 

*Sape»d', Sprofondare = Volg. Ade 
«' é jW a —f, Dove sarà ?, Dove si sarà 
cacciato, nascosto? = [Suppuzzéi'], 

Suppìngule (R.). Soffitta. Ved. Fén- 
«e. 

Sapptfmne'i Supporre. 

Sappòrte, Cavalcavia = Loggia; 
Portico. 

SaprXtf re, SnprKdle, sm. Superiore 
= [ArJ, Subbrìóre]. 

Sarehid', Succhiare = Sorseggiare 
= Sorbire || Sùrchle. Sorso. 

Stireohe, ^Itireelie, *StirIe , sm. 
Saggina, Canna da spazzole = [Qìre' 
che], (Basso lat. Surgum). 

Sareetf ae. Topo grande ; e pr. Toik) 
tettaiolo. 

^^Sùrle', *SarId\ Sorgere, Scaturire 
Il Surlénde, Sorgiva. 



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sur - tao 



297 



^Surpd\ Suoohiare. (" Sorbire „). 

Sarreparse, Dirupare || Sarrapa- 
ll»rl«, am. Dirapo. 

^nrsljil', Sorseggiare, Sorsare. 

SosAinélle, sm. Sorta di dolce = 
J^el pi. SusamiUe, Iron. per Battiture 
= Fìg. Batosta, Baoohiata. 

Sa»aan«, n. di donna. Susanna = 
Pare Itn vècchie de la — , É inveoohiato 
di molto, È ormai un yeoohione, una 
'oaUa. 

Sa pètle, sm. Dispetto = Agg. Can' 
àóna — f Canto popol. satirico; ingiu- 
rioso il Sasp«tt»»«, Dispettoso = Scon- 
troso li Snsp«t«»rlLl«, sf. Dispetto =s 
Soontrotaggi ne . 

Snsplre, Sospiro = Respiro. Vlnde^ 
4Puzzef che Uéve lu — ,... che mozsa il 
respiro, il fiato = Le — de mòneche, 
Sorta di dolce. 

Susta. V. 1643: Tre suste et dui /la- 
cchi =: O. 1580: Una susta di stagno. 
Ignoro se la parola sia viva in qual- 
che luogo. 

*SAt«. Yed. Solete. 

Satre, sm. Qualità di Terra consi- 
stente, argilloso-caloarea, che suol for- 
mar 3 il sostrato del terreno vegetale 
= [r»l. Séldre, sm. Terra figulina = 
= A4. SuldrUf Marna argilloso-caloa- 
rea]. 

Saltane, sm. Stanza terrena, Fon- 
•do. Anche, l>es(ltte, sf. =: [Ter rate, sf. 
Fondo a uso di cantina, stalla, e sim.]. 

Sultane, Tonaca da prete. 

Sottile, Sottile = Fig. .^a' a —, 
Aver pochi o punti danari = Esser ma- 
grissimo = ^Settile]. 

Saltarne. Fiorume, Detriti del fieno 
•dov' è stato ammontato. 

^Suuàrae e ^Niujarse. Della Troia. 
Ingravidare. La scràufe a' é esuuàtef 
La scrofa è stata ammessa al verro. 
<Lat. Subare). 

Sùvere, Sughero = Turacciolo di 
sughero. (Lat. Subere-). 

S vacarli', Stoaearii*, Spiccare i chic- 
chi dal grappolo. Sgranellare = Spip- 
polare, Mangiare l' un dopo 1' altro i 
chicchi del grappolo, della spiga, e sim. 
= Sfilzare le pallottoline del rosario 
= Seminare, Lasciar cadere. Spargere, 
per terra dei chicchi. Ne* jjV sbaca- 
rènne 'ase cice pe' la case !, Non semi- 
nare codesti ceci per la stanza = [An- 
che, Svacd', Sbacd', nei primi tre si- 
gnif.]. Ved. Taelie. 

Svaculate, Sbaculate, agg. Privo di 
forze per eccessive perdite corporali, 
** Sborrato „. if« sènde, Sténghe, — . 

Svadalate, fam. Intemperante nel 
mangiare, "Strippone,,, " Sventrato „. 
Ved. Vade = [Sguadalate]. 

SvanvA', Scassare, ^Diveltare. 



Srarleed', Produrre dei guidaleschi. 
Ved. Tarléee = [Ari, Sverlesd* = Cast. 
C. Sbernesd']. 

Svenaree. Del legno molto rasciut- 
to. Fendersi, Spaccarsi. 

SvendeUJA', Sventolaro = [Sven- 
dè*]. 

Svern6cìd\ Svernicijd' (At.), Scintil- 
lare, Sfavillare, Tramandare scintille 
= Delle stelle cadentL Le sieCle sver- 
necéjene; quasi che fossero scintille 
schizzate dalle stelle. Ved. Ternlee. 

Srerteeelld', fam. Intr. Cedere a 
un momentaneo impeto d' ira e fare o 
dire cose da matto, "Dar nsUe girel- 
le „. Ne' mme fa' — .', 

Svucecd*. Ved. Sbaeeeed'. 

Svaltd*. Ved. Sbaltd'. 

Svolaeehld*. Ved. Sbalaeelild'. 

STammaed', volg. "Svesciare,,, 
" Sfilar la corona „; " Bifilare „, Biferire. 

Svaal', Disunire = Spaiare. 

Sratii', Sbntd*, Svoltare, Mutar di- 
rezione camminando = Tr. Fig. — le 
cervell' a une. Mettergli male in animo 
= Bifl. Lussarsi, Straccollarsi. 



Tabbèlle, sf. Cartello, Tavola, ohe 
si mette sulla bottega. 

Tabbelluoneje (C fr.X sm. Per isoh. 
Mobile, Oggetto grande, che impaccia. 
(Pare un misto di " Tavola „ e " Telo- 
nio „). 

Tàbbere (C. fr.\ sm. Parlantina in- 
sidiósa = Ar. Trabble. (Cfr. "Ciaba- 
rCfl, fam.. Chiacchierare). 

Taccalute, Spesso, Massiccio, Grosso 
= Pai. Tacente. 

Taeearèlle, Pezzo di legno, per lo 
più in forma di cuneo = Per isoh., 
L* abbate —, Persona che cammina in 
fretta e a passi brevi. [Persona garru- 
la]. 

Taeearljd', Far tacche. Intaccare 
= Per sim. Ferire, Incicoiare, qua e 
là = Per estens. Malmenare. 

Taeea taeetae, m. av. A capello. 
Senz'avanzare uè mancare. JV — . 

Taeehematte, fam. Sm. Toppa ma- 
lamente messa = G-occiolone, Da poco. 

Tacehétte, Marmino, Arnese per 
mantenere aperti gli usci. 

Tacciùole (C. di «.), Gatto salva- 
tioo. 

Taccone, fam. Zuccone, Uomo di gros- 
so ingegno, o di poca capacità. 

Taeeanslll«, sm. pi. Specie di Pa- 
ste da minestra, fatte con sfoglie ta- 
gliate in pezzetti rettangolari = [^Sa- 
gn' a ttaccune = Aq. Tac^arelle e Toc- 
cozzélle, f. pi.]. 



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tad - tas 



Tadée, Te Dèum. (Toso. volg. " Tad- 
deo „ = «Tedeo*^ e '*Teddeo*„). 

TafTattf, Taffettà = [Nei prot. not. 
ant., Taffaità e Taffatane]. 

TalTatiiiJe, Tafferuglio. 

Tajtf', Tagliare = V^nde che ttajje 
la facce, Vento diaccio, ohe mozza il 
fiato = Fa* *nu tajf e mmózze, Fare un 
taccio, una transazione, Tagliar corto. 
Il P. pass. Tajat« = Fig. BeHd', Are- 
mani* righe la faccia —, Bimanere scor- 
nato, scorbacchiato || Tajjate, sf. La 
strada ohe va sul monte da Lama a 
Falena. (Cosi detta perchè tagliata a 
mezza costa di un contrafforte della 
Maiella). 

T*Jje, fam. Grado, Condizione, con 
signif. spreg. Nu* nen ééme de 'mw —, 
Noi non siamo di codesta fatta. 

Tajje (€a«.), sf. Luogo del campo in 
cui si sega il grano. 

Tajtfn«, sm. Taglia, Frezze sulla 
vita di un malandrino. 

*Talellne, Delfino = G-rosso e lar- 
go pancone sul quale è impiantato il 
frantoio = [A.r .rale/(Rnd].(''Dalfìno*„). 

TAleme, sm. Barella per portare a 
processione immagini sacre. 

Taldne, sm. Callosità che si forma 
sul margine del palmo della mano dei 
calzolai = Guardione della scarpa = 
Costola del coltello = Crosta di lordu- 
me sulla palle. 

Talpono e Talpone. V. 1543: Una ca- 
$cia de talpone vemtiana. li, 1568: Una 
cascia grande de talpono. G. 1680: Una 
cascia di talpono usata senza inserrino. 
Ib. Una cascia di abeto seu talpono con 
inserrino, ducati 9 = Nel Veneto : Tal- 
pon, Pioppo. 

Tàlarn«, Bomore monotono, noio- 
so = Persona stuccosa = Operazione, 
Cosa, che dà noia, " Struggibuco „ = 
[Taluorne], 

TAlnt^, Grosso, Spesso, Massiccio || 
Talatéax«, Grossezza. 

Tamarre, Tànghero. Cfr. Zambre. 

Tambagne (C. fr.), sm. Guazzo, Frà- 
dicio, Acqua o altro liquido versato 
per terra. (Cfr. sicil. 'Ntampanatu, me- 
tatesi di *Mpantanatu, Infangato). Ved. 
Tumbagne. 

TambanèUe, sf. Corpetto con falda 
che gira intorno sulla veste. 

Tambe, sf. Tanfo = Mùcido ~ 
Pijd* la — , Intanfire; Ammucidire = 
Fig. Cullù ti* *na bbrutta —'!, Colui 
non è in buon odore, é un poco di buo- 
no, "non è uno stinco di santo „. 

Tambrune (Ori.), sm. pi. In tin can- 
to popol. Cianfroni, antica moneta na- 
pol. Ne* vvòjje né tturnés' e nné —, 

Tam'ènde (Frane.), agg. Molto. CheU 
V 6lme tene — radeche, Quell'olmo ave- 



va molte radici = A. Tamande e Ta- 
mènde, Tanto; per esprimere Grandez- 
za. Té* — de bbaffe, Ha tanto di baffi. 
(" Tamanto*„, Tanto, Molto. Vive a Sie- 
na. "Tamanti di pani„). 

Tammendd* (Can., He.\ Guardare in 
viso; Mirare, Goardare con attenzione, 
fissando. Ved. Attamendd*, 

Tamòrre, Tamburo = Per isoh., 
Pare lu — de sanda Lebbrate, Borbotta 
come un buratto ; detto di Chi ha voce 
cupa ed è cicalone per consuetudine || 
Dim. TambnrrèUe , Tamberrélle, 
Cèmbalo, usato nei balli dei popolani 
= [Tamurrìlle], 

Tamusce (Man.), sm. Nel gergo. Car- 
cere, Prigione. (Cfr. •* Stambugio „). 

Tanche, abbr. di Gaetano. Anche, 
Tane = [Zi Tanghe è uno dei Pievani 
Arlotto dei nostri luoghi]. 

Tanghe, sf. Lo stesso che Caselle, 
ved. 

Tangudnguele (e. fr.). Saccente ; Bra- 
vazzone. (" Protoquamquam „). 

Tanne, Tallo = Dell'erba che s'al- 
za per fare il seme. Jì, '« — , Tallire, 
Metter il tallo. 

Tappaenle, sm. Per isch.. Perdita 
gravo in commercio. Nel modo: Fa* *nu 
— , Batter la capata, Dare un tuffo. 
Dar giù, Andarne con la peggio. Fal- 
lire = [Ch. Toppacule]. 

Tapparllle e Tappetine, fam. 
Persona molto piocold e grassoccia, 
Tombe letto, «Tappo da botte „. 

Tappine, Tapino = [Tapine]. 

Taralle,'sm. Ciambella = Dim. Ta- 
rallueee, sm. Ciambellina. 

^Tarature e TaratnlTele, Tartufo 
= Fig. Minchione. 

Tardartfle, agg. Di Frutto. Tardi- 
vo = Di pers. Che indugia; Pigro. 

Tare, Tara = Posatura dei liquidi 
= Tartaro delle botti. 

Tarle, Tarlo, Verme che rode il le- 
gno = Tarma, Tignola, Baco dei pan- 
ni lani, delle pelli e della carta [| Tar- 
larne. Del Legno. Tarlare, Intarlare 
— Dei panni ecc. Intarmare, Intigna- 
re-rsi II Tarlate = Fig. Faczia — , Vi- 
so imbullettato, butterato. 

*Tarmature, sf. Diaccio, ffa fatte,, 
cascate, *na —!, É diacciato fortemen- 
te = Ort. Tarme, m. 

TartaJJe, ClarelaJie, Tartaglione It 
Tartajtne, Filetto della lingua, Sci- 
linguàgnolo. 

*TartV, Andar di corpo. 

Tartare (C. %. A.), sf. Pévera. 

Tarulle [Cast. C). Tórsolo della pan- 
nocchia di granturco. Cfr. Clarnlle. 

Tassii', tr. Stordire, con un pugno 
sul capo, e sim. = Bifl. Tramortire. 
(Cfr. "Atta8sare*„, Turbare). 



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tas - tem 



299^ 



Tasfe, Tazza = Ciòtola = T. 1648: 
Una tassa de argento mnrteUato. Ib. 
Un* altra tassetta. 

Tasse, Tasso, anim. = [JLt. Tatce], 

Tassèlle, sm. Schedala sai dosso 
del libro rilegato. 

Tasslk, Tassati^, voci usate per far 
deviare il somiere. 

Taitaròle, sm. Tasta = [Taite], 

Tastate, agg. Grosso, Spesso. 

Tatanare, Ciaboae, Ciarliero = Frot- 
tolone, Carotaio. 

*Tate, spec. nel contado, n. fano. di 
Padre, Babbo. Fra i popolani, in città, 
com.. Patré; ma anche, come parola 
di affetto, Tate = Tataaé!, Figlio! mio 
= Tata Wò88e, il Nonno = [T. Tate, 
TatéJJe], (Lat. Tata) II Tatóne e Tata 
Vò««« (Pei*., rese.), Nonno. (Lat, Ta- 
tane-). 

Tattf !. voce che si emette quando, 
per trastullare i bambini, alcuno si 
rimpiatta e poi m^ette fuori il capo. 
Fa' ~, Far cuccù = [Oiació] \\ Fam. 
Discorsa, Parlata inconcludente, scioc- 
ca. Ne* mme menV ffa' s^mbre 'ssu —!, 
Non venire a noiarmi sempre con co- 
deste ciance ! = Il >:ociare di molti in- 
sieme = [T. Cosa che dà noia o impac- 
ciol. 

TattavW,e sf. Assicella che modera 
la caduta del grano della tramoggia 
nell'occhio della macina. Bàttola = 
Fig. Cicalone, Persona garrula. Fa* la 
— , Cicalare, Ciaramellare. (" Tattamel- 
la* „, Ciarlone) II TattaveUd', Cicalare. 
("Tattamellare*^, Ciarlare). 

*Tàure, Tòro = T. 1598: Tauri so- 
pranni, n.» 2 li Taurirse e Pijjd* lu tó- 
re, 1* Ingravidare della vacca (Neil* u- 
sotosc, " Attorare„, tr.) || Taureture, sf. 
Ingravidamento della vacca = Prezzo 
che si paga per questo. 

Tavane, Tafano. (Lat. Tàbanu-), 

TavWe, sf. pi. Stecche di legno per 
formare la gronda ohe deve contenere 
un membro fratturato. (Lat. Tabellae). 

Tavòzze, spreg. Persona grossa e bas- 
sa, Tombolotto. Cfr. Tavate. 

TAvnle, TAvele, TAnle, Tavola, 
Asse = Tavola, Arnese formato di assi 
= Tavola, Mensa. Métte* la — , Appa- 
recchiarla. Levd' la — , Sparecchiare. 
§ta* a la —, e Tene' a mmagnd', Esse- 
re a tavola || Le — de lu lètte, Le as- 
serelle del letto = **N davele dejttstt' 
zie, In tribunale \\ Tavalòsse, sm. Nel 
modo fam. : N*n gè créd* a lu — , Non 
ha convinzioni ortodosse; Vive da sca- 
pigliato. 

Tavate, sm. Fam. Casa malam. co- 
struita. Mobile grossolano. Anche : A- 
bito mal fatto. 

Te, pron. e par tic. pron. Te, Ti = 



Tu. Nella manierai Vàtten* a tté e 'tsu 
pazze che sci! Letteralm.: Vattene tu 
e (codesto) il matto ohe sei! 

T*', pron. poss. Tuo-a = [rese.,P., 
Bfonter. Tf = V., T, To' = Pop^ 
Td%e = O. Té*, *Tajje]. 

Técchie, Mignola. Yed. Attéeehie = 
Técoola, -Macchiolina = Nel pi. Petéc- 
chie Il Ticchìate, Ticchiolato ; Screziato. 

Téeehle, Ceppo, Cicco, Grosso pez- 
zo da ardere = Fig. Pers. atticciata e- 
piuttosto bassa, ^ta gné 'nu —!, È gros- 
so come un ciocco = [T. Scheggia di 
legno di ardere. Ved. Mteeehiil']. (Cfr.. 
aret. "Técchio„, Grosso, Badiale). 

Teche («., V., Alf.). sf. Baccello = 
Dim. Tecarllle, f. Baooelletto. (Gr. 
Th€ke}, 

TédVe, sf. pi. Tèdio. TSnghe, Me ve', 
le — , Sono uggito, annoiato. Scute le- 
— /, Perdona il fastidio. 

Tèrne*, Tingere = Fig. Frecciare^ 
Bollare, Levar di sotto danari a qual- 
cuno con inganno || Ténile, agg. Tinto 
fPer isch.. Ken de' manghe V àccia —!, 
Non ha nulla ; Non ha il becco d* un 
quattrino] !j Tènde, sf. Tinta ì| Tende- 
re, Tintore = Fig. Frecciatore = ["Stat. 
aquil. „: Tegnere. Tento. Tentore], 

Teliatre, Teatro = [Altrove: T(ja- 
tre]. 

Tefiòleetae. Tetaòlelie, Teolosro = 
[Tijòlece = Saccente, Saputo. Fa' lu —,. 
**Pare il ciaba J. 

Téle, Tela = Per antonom., la Te- 
la più fine di lino. 

Téle! Voce interiettiva per esnri- 
mere l' Atto dell* andar via, dell' allon- 
tanarsi, del fuggire. E — ala case!, "Ej 
via, E presto, a casa ! (Nell*uso tose. 
"Far tela„, Svignarsela. Fawf.). 

Telétte, Cotonina, tessuta e usata 
dalle nostre popolane. 

*TeMiarse, Temere; Peritarsi. Jt' 
metemave de dirle. 2^n de tema' dejtrcet 

Tem^ilne, *Tanil»ilne, Pasticcio di 
maccheroni o di lasagne. 

Ténibe, Tempo = In proposizione, 
ellitt. Da de 'ite timbe, Ball* anno pas- 
sato, di questo* tempo = A ttènib' a 
ttèmbe, m. av. Adagio; Bel bello. Pù- 
seV —, Mettilo giù adagio, bel bello, 
per benino = Per isch., A — de papa 
Mistecòtte, Al tempo dei tempi = 
[Quand' 'èmò' éf, Quanto tempo è?. Da. 
quando ?]. 

'Pèmbe (Air.), Zolla. (Gr. Tymhos). 

Tempere, Pioggia estiva abbondan- 
te = [Temb3ere, *TumbrJere^. (Cfr. lat. 
Temperies, e pist. " Temperata „). 

Tembestate,8f. Scossone, Bovescione. 
Nel modo: 'Na tembeUata d' acque. 

Tenabestélle, fam. Bambino viva- 
cissimo, chiassone, fracassone. 



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800 



tem - ter 



Témbrtf*, Temprare = Assol. Pio- 
vere tanto ohe la terra possa attrarre 
1' umidità fino in fondo. *Sf acque tém- 
bre, Questa pioggia va fino in fondo = 
Mescolare dell'acqua col vino. Vine 
iembrate, "Vino annacquato = Intiepi- 
dire Pacqua molto calda ooii della fred- 
da, o viceversa. 

*TéMie, sf. Segno convenzionale, e 
spec. Grido, Bumore, Parola, per dare 
indizio, per far riconoscerò. Dd* la — , 
o *na — . (Or. Théma. •'Tema* „, f.). 

Tem«B*Ie, sf. Timore in gen. ("Te- 
menza* „). 

TenaJJ«, Tanaglia e, più. com. nel 
pi., Tanaglie = Molle, arnese per rat- 
tizzare il foooIlDim. Tenajóle, Tana- 
glietta = Mollette, per smoccolare il 
lume, ecc. = [TenajjÓle], 

Temdaslòne, sf. Diavolo. '^ Tenten- 
nino». 

T«n<lll]«, fam. Bambino molto vi- 
spo, che mette le mani in tutto, Fru- 
golino, Frugacchino. 

Tendane, Intontito, Bintontito. Èia 
gné *nu — , È li rintontito, come un 
balordo. Lu delére de cape me fa ita* 
gné *nu — , Il dolor del capo mi fa sta- 
re mezzo grullo = [Tundone]. (Acer, di 
« Tonto „). 

Tene', Tenere. (Per l3 affinità con 
"" Essere „ e " Stare „, ved. ètd*) = I. 
^ta* timme ca te ténghe, fig. Esser de- 
bole, sfinito, Star sulle oigne, Begger- 
si sulle grucce. Detto spec. di cosa: 
Pencolare, Barcollare, Essere in ten- 
tenna. Esser sul punto di spiccarsi, 
strapparsi, rompersi, cadere = Nen — 
a ffòrtej Compatire. Ne* mme — affor- 
te!, Non me ne voler mal?, Oompa- 
iiisoimi = Tene* a ccure, e — ccure, Te- 
ner bene; Tener di conto. Tit'. a ccu- 
re!, Biguàrdati. Ti ccure la case!, Tie- 
ni bene, in buon ordine, la casa. Ab- 
bine cura =: Tene* mniènde, G-uardare. 
Ti mmìnde!, Mira!, Ma guarda! Che 
Hi — mm^ndef, Che, A che, guardi? = 
Bifl. Beggere, Conservarsi. É ffrutte 
che 88e té*, Son frutte serbevoli = Man- 
tenere. Sa té* N. N*„ Tiene amicizia 
con . . ., Tratta . . ., Tra lui e . . . " e' è del 
buono „, La... è sua mantenuta = II. 
Spesso, per Avere, Ténghe tré ffijje, Ho 
tre figlioli = Ti la fùrie?. Hai fretta? 
= N*n gè ténghe lu Hòmeche, Non ci ho 
stomaco, Mi ripugna. N*n gè té* curag- 
gè, Non ha il oora^^o, Non gli dà l*a- 
nimo, il cuore, di... = *§tu citele tenar^ 
rd le virine, Questo bambino avrà, è 
facile che abbia, i bachi = Ténghe the 
ffa*. Ho da fare. Sono occupato. Si te- 
nute che ffa* 9, Hai avuto da fare? = 
[Ténghe, e *Senghe, da jV, Ho da an- 
dare. Ténghe da fa' gna ita *n gap* a 



mméf Ho da fare di mio capo, a mio 
modo] = Pron. Me té* aonne, séte, fa- 
me, Ho sonno, sete, fame =-. Ne* mme té* 
d* arrezzarme,dajìrce, da dìrejele, Non 
ho voglia, forza, genio, Non mi sento, 
di alzarmi, andarci, dirglielo = Me té* 
fatte, (e, volg., con participi più Ispe- 
cificativi), Ho voglia, bisogno, di de- 
porre il ventre, di orinare = III. Pleon. 
Téng* a ffa*, Fo. Che iti ffa* f. Che fai? 
Che tté* ddice*f, Che dice? Teném* a 
mmagnd*, Mangiamo; Desiniamo. Té* 
ppióve*, Té* nnéngue*, Piove, Nevica — 
Bifl. Se té* ddurmV, Si addormenta. .S^ 
té* *rnuvéld*, Si rannuvola. 

T«neméaiie, Territorio di un co- 
mune, Contado. (" Tenimento* „>. 

Teaerame, Tenerume = Cartila- 
gine del naso, degli orecchi. 

Teaelròr«, Bastone 'a gruccia, che 
sostiene l'ordito e con cui questo si 
ravvolge al subbio. (*Tenditoio). 

T«Bvli«> sf. Pnnteròlo, insetto che 
rode le biade = Baco delia carne sec- 
ca e del cacio. (Metat. di ** Tigna „, lat. 
Tinea) || T«nsarft«i Intignarsi, Bacarsi 
Il Tentate, Bacato. Lu cace tengat' é 
pprebbcUute, Il cacio bacato è preli- 
bato. 

Ténghe (Ar.), sf. Pezzo di sapone || 
Tengd*, Dividere in pezzi la ma^ssa del 
sapone assodata. 

Tendere (Pai.), sm. Cassa del facile. 
(Nelle ''Prammatiche del Begno di Na- 
poli „:.... schioppi piccoli a fucile me- 
no dì tre palmi con tutto il teniero). 

Tenne, Telo di panno grossolano, 
che si stende per asciugare al sole il 
grano lavato = [Pannóne, m. = Cfc. 
Pannaace, m. = l»al., «e, Pe*«. Rà- 
chene, f. = T. Zèleche, f.], 

T èpe te, Tièpido II Dim. *Tap«JJe, 
Tiepide tto = [*Tupajje]. 

Téppele, sf. Zólla di terra erbosa. 
Piòta = Pezzo di calcinaccio o d' into- 
naco venuto giù dal muro = Quantità 
di concime, di fieno, che si può pren- 
dere con la vanga, con la pala, con la 
forca, in una volta = Vello, Tutta la 
lana tosata a una pecora = Grossa 
ciocca di capelli, e sim. = [Téppe e T^ 
péle = T., Av. Tòppe, m.]. 

Te rande. Tirella = PI. Nel gergo: 
i Maccheroni = [Nel pi. Dande dei 
bambini = Cigno dei calzoni]. 

TeranU«> Tirannia = Guasto, Dan- 
no. Ogge lu Hèmb* d fatte ~, Oggfi ò 
stato giornataccia , con temporale , 
grandine ecc. 

Téra tére (C. fr.) m. av. Senza in- 
tervalli. Uniformemente. Nei modi: 
Lu fiume va —, L'acqua del fiume. La 
piena, va da una sponda all'altra, co- 
pre tutto il ghiareto. La nSve ita — 



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ter - tlna 



SOI 



(Oaard.), La neve forma ano strato 
continuo, ricopre tntto. (Cfr. " Tièra*„). 

T«rat(|pe, Cassetto = [Terature], 

Teré4« a. di donna. Teresa. Abbr., 
*R«se = [Trési, *Tràì8e = Ort., S. 
Ens. Terréss]. 

Terelilnvb*« tt«r«taaKhe, mo. per 
esprimere Fazione del battere. Mena 
ohe ti mano, Picchia che ti picchio. 

Teriache, Trijaehe, Triaca = Fig. 
Pera, aspra nel trattare, mordace. In 
questo signif., anche dim. Trljaehèl- 
1«, Pers. noiosa, petulante. (" Tiriaoa*„). 

Terllee, Traliccio = [^a». TreU 
lice]. 

bérmene e Tèrm«ne de ■*aJJ«. 
città, Termoli, (. .. Termine, così dal 
volfto detto, ma da' litterati Termale. 
Dicono gli hab ita tori dsl paese, che fu 
così dimaniato, pei' esser già questo 
luogo il termine di puglia. F. L. Alberti 
" Descritfeione di tutta Italia „, pag. 257 
Veuetia, M . D . LXVIII). 

Terneciùne (T.), sm. pi. Vertigini. 
(Da " Tomo*„, Giro). 

Ternelrii, Trinità = Eternità. 

Terranee, TerraJJe, Terratioo = 
Per isoh. Caccid' lu — , da qualche cosa, 
Bicavarne parte di profitto, Beccarci 
qualcosa. 

Terraméte, Tremate, Terremòto, 
Tremòto = Fam. ^Nu — de gglnde, de 
còse, Un "Precipizio,,, "Un flagello „, 
Un " buscherio „, Una gran quantità di 
pers., di cose = Di cosa noiosa e che 
molto duri. Se ddurésse tande lu —!, 
Guai se... 

Terrate, sf. Stanza terrena, Fondo 
per uso di stalla e sim. = V. 1598 : F^- 
cino le mura deUa terrata. 

Tèrre, Terra; Terreno. J./*e.;l' 'n —, 
detto del grano buttato giù dagli ac- 
quazzoni: Allettarsi = Tene' la tèrra 
sanda 'n gòrpe, Aver la "consuma^, la 
consoma in corpo. Non esser mai sazio 
= [Comune ; Paese, Begno. JV fere —, 
Andar fuori dal comune; del regno — 
Le case de la — , La casa municipale. 
Éjite lu bbannepe* to ~, Si è bandito 
nel comune = "Stat. man. di V. „: 
Che lo Sindico possa inquirere le perso- 
ne che non hanno possessioni alle porte 
della Terra =" Bagl. di ». „ :... nullo ven- 
dericolo debbia.., comprare oglio per re- 
venderlo se primo non se va vendendo 
per la ter T& Jtno a duj di]. ("Terra*„, 
Città) Il 'N dòrre, mo. aggett. Vj'ecchie — 
Vecchio inabile al lavoro, a moversi = 
Ari. Fòjja' — , Erbe mangerecce spon- 
tanee. 

Terrebbllle, sm. Fam. Cosa terri- 
bile. ^Nu — de tèmbe^ Un tempo terri- 
bile 3= Moltitudine di persone. 'Nu — 
de ggìnàe =s Grande quantità di cose. 



Té* *nu — d'ere ^ngolle, Ha un fracassa 
d'ori addosso. Ce ne sta 'nw —, Ce n'ó 
un brusio, un " buscherio „. 

Terrep<Jne, Terrepàune (V.), sm. Gros- 
sa zolla, Zollone = A.r. Tripàune. 

Terrete rie. Non di rado per Ter- 
reno, Fondo, Podere. 

Terrleene, Tuòno, Tòno = [Terre- 
cene = ». Betréjene]. 

* Terrine, sm. Terra. A *stu vase ce 
8* d da remétte' lu —, In questo testo 
s* à a rimettere della terra. — macre„ 
Terra sterile. 

Terzégne, Maiale di tre anni. 
"^Terxére, Tnrsére. sm. Tovagliolo 
= [li. 1547: Braccia 8 de terzeri de 
tsrlice = Ib. 1612: Braccia 8 di terze- 
ri lavorati = Ib. 1568: Dui tarzerilli 
n)vq. (Cfr. "Terzoaa%, Sorba di tela 
grossa; e " Terzaraolo*„, Fazzoletto). 

Ters|jil\ Frammettere. La munéta 
cattive le terzejéjje 'm mèzz* a le cuppe. 
Nei rotoli, frammette alla buona la 
moneta cattiva, fuori corso. S' d da 
— lu bbón' e lu mmalamènde, Il buono 
s' à da frammettere al cattivo (" Inter- 
zare*„) || Succhiellare una carta. 

Tése, Branca della scala = ^Na — 
de vigne, Un filare di viti. 

Tèste (Blp.), sm. Arnese di lamiera, 
simile a una padella senza manico, 
sotto cui si fa cocere la stiacciata di 
granturco. Ved. Coppe, 2o signif. (Lat. 
Testu-) = Av. Sorta di Cazzarola. 
Tétte (Cttp.),'Zia. Nel masch., Zijane^ 
^Tevedtfre, n. di pers. Teodoro-a = 
[Tehudóre]. 

Ticchid', Mignolare = Dei pulcini. 
Mostrarsi a traverso l'ovo rotto. Le 
peìggìne eumène* a — . 
Ticchie. Ved. Téeehle. 
TicheW. Ved. TlleeH'. 
Tifoni (Tremilo). N. di contrada. 
Tlj»ne, Tegame = Per isoh. Ògge 
se magn* a lu — .', (Per non far fred- 
dare la minestra), oggi si mangia nel 
tegame || Dim. T|jaaeile, Tegamino = 
La paiolina per iscaldare la colla |( 
Tljane, m. Tijananne, f. Tegamata, 
Quanta roba entra in un tegame. 

TljeUe, Téglia = Tljellaeee, Te- 
glietta = TUellone, Teglione. 

Tijònece, sf. Nel gergo. Vicinato. É 
dde *8ta — , É di^ questo contorno = 
Parte, Partito. E dde la tijòneoia nò- 
stre, É dei nostri = Cricca. 

Tlleei&% Solleticare, Fare il solle- 
tico, il " pizzicorino „ = Aizzare = Bifl. 
Ji' me tileche, Io curo il solletico = 
[TicheW = Can. Tillecd' e Cillecd* = 
Ari, Tilecd\ Solleticare. Punzecchiare, 
Dar bottate]. 

*Timettfse, Timido = [Timijùose]» 
(Pist. " Temitoso „). 



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302 



tln - tor 



Tlii«, ut. Vaso oilindrioo di legano a 
doghe, della oapaoità di oiroa 80 litri, 
iper teneroi aoqua (Lat. Tina) || Dim. Tl- 
■ar«ll«, sf. =: T«mft]le. Ved. in HU- 
B« Il Aoor. T«aaec«, m. [9. Bns. La Te- 
nacce]. 

TinghiJéP (■»»!.), Divulgare. Nella 
inaniera: 8* S ccumeniat* a —, Si bu- 
Kjina. (Cfr. " Tintinnare „). 

Tlratotottf !ò, Cavatappi (Dal fr.). 
TlraearrÒBa« , per isoli. Pugno a 
perpendicolo sul petto. 

Tlr«fttf ■Kin«l« , voce ohe eiprime 
i*atto del capitombolare. 

rtMne(CJli.),volg.e fig.Becoo.(Dal gr.?) 
Ticzecd' (Casi. €5.), Stuszioare. Nen — 
JV chène che ddòrmene, 

Tòeee, sm. Ansa, Ardire. Nella ma- 
niera: Dd* —, **Dare spago,,. Se je dì 
— une* le ferniece cchiù, Se gli dai ar- 
dire, non la finirà più (di parlare, man- 
giare ecc.). ("Tòocio„, Grosso filo di 
«toppa. "Calze di — „). 

Tócche (S«.), sf. Fascia di mussoli- 
na, ohe l3 donne avvolgono intorno al 
capo = [V. 15tó: Una toooa De seta 
vsrde = li. 1547: Una in toccata de $eta 
= «. 1630: Uno toccato = li. 1676: Toc- 
cate n. 6], ("Tocca,,, Sorta di drappo 
di seta intessutovi oro e argento. " Too- 
oa,, Sorta di berretto). 

Tòaetae e Tòeea t4^eeli«, voci in- 
t riett. Su , Via ! Pijete quéiV e —!, 
Prendi questo e via ! Tócche me n* a- 
rejive.'f **Spule42ai„, E via a gambe! 
In forza di »w. Mo\ tòcc* arevàttene!, 
Ora, presto, diviato, va via, a casa! 

Tocchile, Tòcco, Pezzo più o meno 
grosso e tondeggiante, '^a — de san* 
^he, de matèrie, un Grumo di sangpie, 
di marcia. Jètie cirte tucchele!, Dà 
fuori, Espettora, ohe mocci! *Nu — de 
zucchere, de sale, Un pezzo di. . . Le tue- 
cTiele de la farine, Le pallottole, I bioc- 
coli, I bozzoli, che si formano nella 
polenda e sim. non dimenata bene = 
Fig. É *nu —!, È un corto tomo ! ; È 
un sornione!. Non si lascia succhiare 
i pensieri. Cfr. Zòcche. 

TòJJe', oom. per Prendere, Pigliare. 
Va ttòjje* la carne!, Vai a prendere, a 
comprare, la carne. N^n ze vo* — la 
speziar tj e, Non vuol prendere la me- 
dicina. JT d fatte — *na speztarìja 'm 
bróveUf Mi ha fatto prendere una me- 
dicina in polvere = Prondere per mo- 
glie. Chi se tòjjef, Chi prenderà, spo- 
serà ? Il Ttf t©, TftT«fte, Tolto. SeVd — 
tutte nghe ^na bbòtte, L'ha preso in un 
botto, tutto in una volta. 

Ttfll«, Coda dell'aglio e della ci- 
polla = [Téle = Pai. Zme :r= at. Tróm- 
ba = Ar. Aveze] (Gr. ThÓlos, Lat. TAo- 
lu-). 



Ttfm«, agg. Taciturno; Mògio, ^ta 
—, e tóme tóme!, £ Il mogio, mogio 
mogio. 

Tòme, sm. Timo = [Cel. Le Tume, 
m. ^ Pai. La Tóme]. (Gr. Thymos. Lat. 
Thymum), 

Tómme (C. fr.), sf. Colmatura = Or*. 
Tummature = Oaa. Cumulo di terra o 
di pietre = Ved. Attanumll' e Tnaa- 
■laròue. 

Ttf flaflael*, Tomolo, ani. mis. napoL 
= Per isoh. Le quattre tummele, il Cam- 
posanto (la cui area è di 4 tomoli). Se 
n* é Jit' a le —,lk morto. [Jì' a Zw " CaU 
lòmer«„]. (Cfr. fiorent. "Andare alle 
Ballòdole, o **& Trespiano) = Sèmbre 
tré ttùmmele fa '«a sòme, Torna sem- 
pre lo stesso 3= A ttùmmele, m. av. A 
palate, A sacca, A iosa — [Tóméle = 
Pai. T^mbre = "Bagl. di S.„, Tumulo 
e Tumolo], 

Tòadc. Nella maniera: Fa* lu zi' —, 
Far l* indiano, lo gn^orri || Tónde, oom. 
raddopp. Tonto, Bintontito. àta* —, 
Esser rintontito = [Ddóre , Do- 
lore sordo, ottuso]. Ved. 'N^òndcre. 
Ttf ae. Tòno jj Tuòno, Tòno. Più oom., 
Terrleea«. [Paff. Tónitu] = Fulmine. 
TftR«ehe, Tonaca. Per isoh. : Chi ha 
purtate la —, puzze sèmbre de frate. 

Tònghéla tònghele (€. fr.) mo. agget- 
tiv. Pigro, Lento nell'operare, Che non 
leva le mani di nulla. È 'na — , É una 
dondolona, una cempenna, una gpLngil- 
lona. 

Ttfaae, Tondo, Botondo = Fig. e 
fam. Ubriaco. Sta — , È " stoppato „ be- 
ne, Ha preso una bella " cotta „. Ved. 
Attanmtf' = [Sm. Lu — de la cosse, 
La mela. La parte superiore del coscio 
delle bestie macellate]. 

Ttf afte, sm. Tonsura, Taglio dei ca- 
pelli usato dai frati. 

Tòpe, Talpa = Volg. "Muliebria,. 
Tòpeee. agg. Di luoghi. Solitari, 
Non frequentati. Luche —, Luoghi fuor 
di mano. Per isoh. e non oom. 

Tòpp«, sf. e m. Biòccolo di lana o 
di cotone. *Nu, *Na, — de lane, de vam- 
mace = Vammdcia *n —, Cotone in fal- 
da, non filato = Ciocca di capelli = 
[Sf. Anche: G^mma, Occhio della vite, 
che è per sbocciare]. (Ted. Schopf). 
Tòppe (Ori.), sm. Stoppa. Ved. 7\tppe. 
Tòrce, sf. Torcetto, Candela gran- 
de = Fam. Tene* la —, Tenere, Beg- 
gere, il lume. Aiutare alcuno, senza 
saperlo, in qualohe feusoenda amorosa; 
"Tirare il calesse „, Fare il mescano 
in faccende non oneste = [Tòrce, **3r- 
dòrce = Ar. *Ndócce = 1*. 1668: Lib- 
bre dudici d'intoroe bianche = Nel- 
l' AqalL Tòrcia, Tròccia, Fiaccola com- 
posta di stecchi resinosi. Tòrcia]. 



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tor - tra 



803 



Xòr«e', Torcere = [Assol. Spremere 
le viaaooe = Pai. Ckiòrce'] || Turelò»», 
&g. Tergiversatore; Stintignoso = Agg. 
•di Legno. Salcigno, Non facile a layo- 
rare perchè molle II Torcevedèlle, " Tor- 
-oibudellon, Colica violenta dei bambi- 
ni = r. f. I». Tor cerni jjìcule. 

Tòrde, Tordo = Fig. Ubriacatura, 
l^el modo fam. : Pijd^ *nu —, Ubria- 
carsi, ** Pigliar la monna „, " Andare in 
bemecche n = [ Agg. Com . raddopp. 
Stordito. èta% JV —, Essere balordo, 
"balogio, ingiucohito]. (Nel toso., " Tor- 
do «, in alcune frasi, fam., per Min- 
chione). 

T4fre, Tòro = [*Tàure], 

T4friiatlét«, Giradito, Patereccio. 

T4frae, Tornio. (Gr. Térnos, lat. 
Tornu-), 

Tórre («. Ba».), sf. Cumulo dei bri- 
cioli di terra, che è intorno al formi- 
•caio. 

Tòrte, Bitòrtola, Vermena verde per 
legare fustella e sim. = Pai., Car. 
•Chiòrte. 

Tórze (S., Pese.), sf. Fastello, di la- 
gne, di stipa e sim. (Cfr. "Torcia,). 

Tòa«li« e TòsflMche, Tossico, Yele- 
Tio. È *mare gné *nu —, É amaro come 
un veleno = [IT. Tòzzeche] || Andasse- 
eli', Attossicare. 

Ttfaee, Tosse = Fig. Pretensione 
•esagerata nel vendere. Té' *na —!, Chie- 
de un preszo troppo alto || Ttfs««', Tos- 
sire. 

Tó%», Tosatura delle pecore. La — 
de magge. La — de eeWèmhre \\ Agg. Di 
Mandorla. Il cui mallo non ha lanugine. 

Tòit«, Tosto, Duro. ("Duro^ non è 
del nostro uso comune). Cama — , Car- 
ne tosta = Ótw —, Òva sode = Fig. 
Oòccia —, Cai>arbio, Capone II Dim. Ta- 
rtarei lo, Duretto. 

Tòte, Tòte tòte (C. fr.). Sbalordito, 
Intontito. Èta, Jì' —, 

Tòtore, sf. Clarinetto rustico. In 
questo signif., più com. Tatarétio, f. 
Il Tòtano, Calamaio giovine. Il più pic- 
•colo, Calamari tt«, m. 

TratobalM', intr. Andar giù. Tra- 
montare. Lu sóle Sta pe* — ,11 sole an- 
drà giù a momenti = Rifl. Dimenare 
la persona, Dondolarsi, Molleg^arsi 
(Pai. In questo 2» signif.. anche tr.] || 
Tratotoalle, Tratto, Crollo, Tracollo, 
della bilancia. 

Trabbtf «eh», sm. Q-rossissima leva, 
ohe preme sulle gabbie dove sono le 
mlive infrante = Ordigno per pescare 
vicino la riva. È una rete abbassata e 
alzata a via di leve. (" Trabocco*^, Tra- 
bocchetto. Macchina milit.) || Trabba«- 
■«arae, Cadere o minacciar di cadere 
dall'un dei lati. 



Tra bbtfoeta* e ana»«, m. av. Vi- 
cinissimo, A uscio e bottega. 

Trabbticche (»«.), Tovagliolo = Nei 
prot. not. ant. del Chiet. Trabocco, 
Pezzola per coprire il capo. 

TraeeaiTBlne, spreg. Chi traccheg- 
gia, manda in lungo, temporeggia. 

Trace (C. fr.) , Burbero, Arcigno. 
(Pare, da " Tràg-ioo „). 

Tradiree, Venir meno, Svenirsi. 

Trafand' (Cast. C), Giocar d'inge- 
gno Il Tràfane e Trafanjélle , Tra/a- 
njejje, Aggiratore, Bindolo. 

TrafeeA*, Trafficare = Camminare; 
Passare. Pd' la troppa néve, n^n ze p4 
— pé* la cambagnu |j Trì^fe^hm, sm. 
Traffico = Tramenio, Spasseggio, Viei- 
vai = Sf. Sentiero sulla neve, sul cam- 
po lavorato : Traccia, Ormo dell'ani- 
male salvatioo : Pratica disonesta || 
Trafeelilme, fam. Chi è sempre in mo- 
to per istrappar da vivere, Babattino 
= Ficchino. 

Trafaaatf', Sprofondare, 

Trafar^tte, sm. Lo stesso, e più 
com., che tlarrAeehle, ved. 

Traine, sm. Secchia sv- [Se è di le- 
gno a doghe. Sécchie, m. e, più com., 
Secchióle, m. = P.»» Reiragne = Av. 
CottréUa = T. 1548, Tragno] || Dim. Tra- 
ffaaee«, m. Secchiolina, • partioolarm. 
quella dell'acqua santa ss [Tragnétté], 

"'TrAVae, Maligno, " Mancino „, Da 
non fidarsene. ("Tràito*,, Traditore). 

TriUlM«. Baroccio || Tralnére [Trai- 
njere] e Tralaande, Barocciaio. 

TraJJe, Tréggia, Slitta. (Lat. Tra- 
hea-). 

Tramazzijd*, Andare a ronzo, a gio- 
stroni. Vagabondare. 

Trambe, agg. Di Legno. Incurvato, 
Sbiecato, Imbarcato = Fig. Di Persona. 
Sleale, Furbo, "■ Mancino „ = Strambo, 
Di cervello balzano || TramblfA', intr. 
Non operare dirittamente = Divergere 
dallo scopo ; dall'argomento = Avviar- 
si male in fatto di salute, Diventar 
poco sano, Crocchiare. 

Tramljii', Tramare, Operare cola- 
tamente e con raggiri il Tramoae, Bag- 
giratore, Trappolone, Imbroglione = 
Cavilloso. 

Tramlitde, ^Traflamlad», aw. 
Mentre, Nel tempo che = [Tramjenie]. 
('*Domentre*„). 

^TramnsvlA', Passare da un punto 
all'altro. Nella maniera: Lu dulore 
tramuggéjje, Il dolore non è fisso, ma 
passa da un punto all'altro. 

Tranélle, sf. Tranello, Insidia. 

Traasaille, sm. Viavai, Andirivie- 
ni» Armeggio. 

Tr angariar e (P«<»), Pigro, Lento nel 
moversi, nell'operare. 



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804 



tra - tre 



Trapana', Trapanare = Pig. Tra- 
pelare. Vùmede trapana le mure» Lu 
$udór' d trapanate lu matarazzs = Tra- 
passare. Lu sole trapanò la thrre. Lu du- 
lore trapane lu core, 

Trapasse, Digiuno delle campane. 

Trapassii', Strapazzare. 

Tràpele, Trappola = Nel pi. Fig. 
Trappole, Insidie; Baggiri || Trapelane, 
Trappolone, Bindolo, Bigirone. 

Tì*appeline {». iSn«.), sm. Palettina. 
Gfr. R«tr&»«]«. 

Trapplte, Frantoio. (G-r. Trapeton, 
Lat. Trapetum) || Trappetare, Fat- 
toiano. 

Trapplt«, Treppiède-i = [Trappjede 
= Alf. Trespéde, (" Tréspide*„)]. 

Trapaline, Bindolo, Aggiratore. 

*Trapuzs^, Lo stesso ohe Trafait- 
all', e Snp«Bsii' f| Trapuzzature, Luogo 
in cui si precipita = Fig. Me vulépur- 
td' a lu — , Voleva " mettermi nel ber- 
tuello „, cacciarmi in quel brutto im- 
piccio. 

Trasald^ (Ch.), tr. Trafugare, Na- 
scondere = Tr. e rifl. Bimpiattare -rsi. 

Trasanne (T.). sf. G-ronda = Per isoh. 
Sopracciglia folte e sporgenti. 

*Tra»ctfrr«*, Discorrere, Bagionare 
Il Trasetf rxe, Discorso. 

"■Trasl', ♦Tra^l*. iatr. Entrare, Pas- 
sare. Se pó —f. Si può entrare, passa- 
re?, Si può?, E permesso? = Fig. Ji' 
n*n gè tra^e, Io non e' entro. Ciò non 
mi riguarda. Non ci ho che fare; Non 
ci ho colpa = [V. 1578, Trascirra = Ib. 
"Stat. mun. „: Dò li animali che non 
pondo (possono) trasir ne pascolar in 
le Defenze]. (Lat. Transire) || Tra^' • 
Ml»c9, Viavai. Fa' lu —, Andare e ve- 
nire = É ^nu —, È bandiera d'ogni ven- 
to, volubile. E lu — de chela case, È 
molto familiare in quella casa li Tra- 
•«Uee«, Trafeilee«. Ficchino, En- 
trante; Appiccichino, Facile a prendere 
dimestichezza, a farsi avanti |) '"Traf e- 
tòr«, sf. Luogo per cui si entra, si pas- 
sa, in un altro. Anche fig. 

*Tra»tfl«, Tesòro = [*Tesàure], 

TvakttA* , Adoperarsi, Studiarsi. 
Tratte de /arme jV *n galère !, Fa il 
suo meglio per farmi andare a basto- 
nare i pesci, per compromettermi. Trai- 
ta mód* e mmanére!, Adoperati, Fa il 
possibile, quanto è in te, per . . . = Bifl. 
2Pn ze tratte nghe N, N., È in uggia, 
Non è in buoni termini, con . . . , Ha 
tolto il saluto a... 

Tratture, sm. Largo sentiero per 
cui passano gregge e armenti dalla Pu- 
glia ai nostri monti = Fig. e per isch. 
Gola. Sande Bbrècìe Slu patrone delu —, 
S. Biagio è padrone della gola. 

^TravaeA', intr. Passare di un de- 



terminato tempo , Trascorrere. Pei" 
mangiare, dopo presa una medicina, ha 
da — a lu manghi 'n' óre, deve passare 
almeno un' ora. 

TrarajA', Lavorare || TrarAHe, La- 
voro II Travajattf re. Lavoratore, Ohi 
attende con premura, di bu'^^o buono, 
al lavoro. 

Travajje (■».«-), sm. Due pali infitti 
nel suolo parallelamente, per contene- 
re la testa di una pecora restia a far- 
si mungere = T. Li — de le serrature^ 
G-1'ingegni della toppa. 

«Trapalili', Tramontare = [* Abbai' 
14»]. 

Travatttf*, tr. Battezzare soprap- 
parto, quando è in pericolo la vita del 
nascituro = [*Ngravattd* = T. Accravat' 
td'] = Per isch. Annacquare il vino. 

Trarattarse, Strapazzarsi, cammi- 
nando molto, " trafficando „ per la ca- 
sa, e sim. N'n de travattd' tande! = 
Binsaccare, Agitarsi qua e là; detto 
di ohi va a cavallo, ovvero della soma, 
portata da una bestia = Barcamenarsi, 
Arrabattarsi. 89 travatte!, (quanto ad 
averi, a salute), Si barcamena, Sta,. 
Se la rigira, mediocrem., Strappa la 
vita. (Cfr. ted. Traben, Trottare = 
Sen. " Trabattare „, Passare ; Q-iungere> 
Il Travattine (Ort.), Babattino, Chi s'in- 
gegna a fare, a guadagnare. 

Trave, sm. La Trave = [*Nu — de 
grdnele, Una strisciata di grandine]. 

♦Travell», per lo più, fig. Inghiot- 
tire, Ingozzare, Mandar giù = [*TraU' 
di', *TraulV], (Per crasi: " Tran[gu- 
giare, InlgoUare „^. 

*Tr avete, parola interiett. Dio vo- 
glia. Spero in Dio. — ca piòve; eh* ave' 
me la salute !, Spero in Dio ohe piova ^ 
che avremo salute! = Torr. Tavóte, 

Trecit», *TrleiilJtf', Indugiare, Tar- 
dare = [Mastre Triche (Ari), Ohi per 
consuetudine fa le cose lentamente» 
Ciancicone]. 

Trèjje, Triglia. Più com. Bauielòle. 

Tr«mete, Trèmito = [*TrJem\e. 
(« Trièmito*)]. 

«TremtfJJe, Tramòggia = [*Tre- 
muojje, *Tremù%ne = T. Terremùn(^e 
= V. Tremujje. Per isoh. Gran dereta- 
no, Sedere "come un vicinato,,}. 

'''Tremtfne, sm. Bómbola, Fiasco di 
rame per metterci l'acqua a diacciare 
= [Trummóne = T. Trumbòne, Fig. Ti- 
tolo d' ingiuria a meretrice laidissima 
= V. 1688: Undici tumboni da tenere 
vino di stagno (sic)]. 

Tremullsse, Tremallsle, fam. Sm. 
Trèmito = Tremerella. 

Trendnne, Trentuno = Fam. Je V d 
fatte de —!, L'ha pagato a misura di 
carboni. Glie l'ha accoccata ! = Je man- 



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tre - tro 



gite tr'èndepe* jV a — , Ha tutto in caffo, 
e non arrivano a tre. 

Tréne e, più oom., Treaétlr«, sf. 
Nastrino, per lo più di seta, per orla- 
re; Orlo, Orlatura. (Sen. " Tréccia „). 

Trenffii', Fortificare con pietre, ter- 
ra battuta, puntelli e sim. ciò che ha 
bisoprno di esser sorretto e star saldo 
= Serrare le viti o calcare le biette 
fino a ohe la catena che collega due 
mari sia ben tesa || Trensat« = Fig. 
Vita — , Membra rigide, intirizzite per 
raffreddore e sim. = In forza di aw. 
Camene!' —, Andar teso, con posa ri- 
gida, con sussiego, per affettazione: o 
I>er malattia che rende doloroso il gio- 
co delle articolazioni. ParW—^ Parlare 
facendo spiccare con affettazione le pa- 
role. ÙccMe trenghéte, Occhi strizzati, 
oontr. di " sbarrati „ || T»lncli«, sf. Nel 
modo: Néve de —, Novissimo, Affatto 
nuovo, Non adoperato mai. 

Tre»«K*, Tribbiare il grano con le 
bestie. Quando i covoni sono tribbiati 
coi correggiati, diciamo Vatte', Batte- 
re = Fig. Vu triech' n epiccia V are, 
" O scendi o predica „. Detto in mate- 
ria amorosa || Tréa«he, Tribbiatura dei 
cereali = Nel pi. Trésehe, Trisehe, 
sf. Tempo della tribbiatura. Da 'He 
trieche, Dall'ultima estate. 

Tressètte, giooo, Tressetti. 

TretA', Tritare, Triturare = [AssoL 
Mangiare. Qnd ae trite!, Come si ro- 
de!]. 

Tresseetf', Trette«A', tr. Crollare. 
— la còcce. Crollare il capo = Dimenare. 
IM cane trìeeeche, trétteche, la cède = 
Tentennare. Nen —latavele!, Non far 
tentennare la tavola = Bifl. La tavéle ■ 
ae trézeeche ca ne"* Ha 'm bidne, La tavola 
vacilla, tentenna, perchè posa in falso 
= Sguazzare. L* óve aedute ae trézzeche, 
Ti ovo stantio guazza, sguazza =■ Mo- 
versi appena. IPn ze pò — pe* le dulure, 
Non si può bucicare, movere, pei dolori 
ohe ha addosso = Oscillare. La caténe 
ae trézzeche, La catena del camino oscil- 
la, si dondola = Divincolarsi, '^ta an- 
guille me ae trétteche 'm mane, Quest'an- 
guilla è ancor viva, mi si divincola in 
naano = Cèrna ae trétteche!, Come si di- 
mena, si dondola, nel camminare ! (Sen. 
" Tretticare „, Camminare a gambe lar- 
ghe, quasi barcollando, pr. delle pers. 
molto grasse). 

Trlecta' e fttraeetae, Trleetaetra«- 
etae, sf. e m. Tabella, Bàttola, strum. 
che si sona nella s. santa = [Pai. TròC' 
che, f. = A4|. TaccaneUa = Pose Ca- 
atraacìUa = Ari, Tattavèlle, f.J |1 Sf. pi. 
Filza di castagnole. 

Trtfele, e, più oom., Trilla, Irri- 
sele, m. av. Basente. Detto spec. della 



ruzzola quando rad? sempre il suolo, 
senza saltare. Jì' — . = [Ari, Sràcela 
tracele], 

Trldeeo, agg. num. Tredici = Sm. 
— nen gónde, Tredici, non conta; cosi 
si dice quando, nel fare al tocco, il nu- 
mero delle dita è di tredici : e si rigio- 
ca = E ttr\dece !, o E ttridece nghe lu 
halle!, £ dalli ! ; detto a chi si ostina a 
dire o a ripetere. 

Trijéne, sf. N. di contrada. 

Trljje, Crespa, una delle piegoline 
che formano la TrUatare, Increspa- 
tura; La parte della veste muliebre 
pieghettata || TrIJil', Increspare, Pie- 
ghettare, Piegolinare = [V. Trujjd']. 

«Trijtfmmele, sf. Ora, Catarra 
hbattlnde. (" Tiorba*^?). 

Trinvére, sf. Trabocchetto. (La fan- 
tasia popolare fa descrizioni terribili 
di codesti baratri dei castelli baronali) 
= Fig. Qtmme mannat' ala —f, Mi hai 
mandato allo sbaraglio, all'ammazza- 
toio? 

Trinche, sf. Combriccola, Cricca. È 
dde la —, É del branco = Belazione 
con persone cattive. CuUù té* la — , Co- 
lui è aiutato dalla cricca. 

Trincili', Trinciare = Bifl. Fig. Me 
ae tringe la vite, Sono indolito, dinocco- 
lato ; detto da chi hai brivi^ ohe an- 
nunziano la febbre || Tringe, sm. Nel 
modo: Fa' 'nu —, Fracassare, Far dei 
cocci = Sm. pi. Brividi della febbre. 
(Cfr. lucoh. " Stritoloni „, Brividi). 

Trìapete (T.), sm. Panchetta del let- 
to = V. 15tó : Uno paro di trepedi con 
tavole da lecto. (" Tréspide*^). 

Triste, agg. Tristo, Cattivo. Nùve- 
la — f Nembo. Fig. Brancata di pers. 
tristi = Sost. Nghe lu bbén' u nghe lu 
— , Con le buone o con le cattive = [V. 
1573. . . : ae fa pane bono o tristo]. 

Trite, Tritello, Cruschello. 

TrlsseeA'. Yed. TreaseeK'. 

Tròeeliele, Trògolo = [Ari: Vaso 
di pietra o di legno in cui si pigia l'u- 
va. Vasca della fontana = O. Tròcche. 
Sf. Piletta dell'acqua santa] || Traeeait- 
ne, sf. Spreg. Quantità grande di mi- 
nestra grossolana, Ba22òffia |] Trneen- 
lone, fig. Persona bassa e fatticcia, 
Tombolotto-a = Specialm. Donna gros- 
sa e lenta nell' operare, Ninnolona, " Pa- 
taffiona „. 

Tròfe, sf. Pianta di gran cesto = 
Ulivo che ha molti tronchi rigogliosi 
sulla stessa ceppaia. 'Na — de live. An- 
che assol., *Na —, 'Na bbìlla — 1| 'Ndra- 
ftl', intr. Accestire = Per estens., del- 
l'ulivo. 

Trómba marine (Pai., Cast. C), 
Trumbétte de cingre (zingari, Ar.), Scac- 
ciapensieri, strumentino musicale. 



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306 



tro - tul 



TrtfiBiB«ta-Trtfmm«t«, voce imi- 
tat. del suono del Tamburo. Parapatà 
= [TapatÓrre. TÓrrapatórre. 

Trdpp«, Troppo. Pe^ lu — eh' d pian- 
de, Dal troppo piangere, Per aver molto 
pianto. Pe' lu — eh* d terate, »* é $tue' 
ehe, Dal troppo tirare (la corda), si è 
strappata, rotta = Pe' lu — ca jéve 
bbrutte, nne^ V d vulute, Poiché era, Es- 
sendo, molto bratto, non ha voluto 
prenderlo = Enf. — ne ténghe!, Ne ho 
un " precipizio „, Posso " condirtene „ 
= Iron. — Je ne prème!, Gliene impor- 
ta un ileo! 

Tròtto, Tròta. (Qr. Tróktee. Lat. 
Tìructa-). 

* Frtf v«te , Torbido 1| *'3rdrav«tK*, 
Intorbidare, Intorbare. 
Truecd\ Ved. Trasxit*. 
Traeeli«, fam. Sm. Inganno, Giun- 
teria. Me Vide fa* Hu — !, Voleva farmi 
questo tiro! = Burla, Canzonatura. Le 
dieepe' — f (Da " Truccare „, Imbroglia- 
re) II Truecd' (C. fr.), Cozzare = Becipr. 
Cozzarsi |i Trucche (Ar.) Cozzo, Cozzata. 
Fa* a — , Cozzare, Cozzarsi. Ved. Tru»- 
%é,*, 

Tr<krel«, sm. Fiasca di terra cotta 
= Per isoh. Pers. e spec. Bambino mol- 
to grasso, Coccolino, Batùfolo = Dere- 
tano. Oh eche — / 

TraflTAjtfle, Truffatore. 
Trufèjji (Av.), sm. pi. Adenite cer- 
vicale = Cast. C. Trufjejje ; Cas. Tu- 
f3eUe, Orecchioni. 

Trujje, Ved. Rem<lrd«ele, 2o signif. 
Traile, fam. Agg. Di Paste da mine- 
stra. Non forate, ma piene = Per isch. 
èta — .', È granito, É ciccia soda. 
TraiBinlnde. Ved. Tramlmde. 
Tramsliétli«, sf. pi. Tronchi, Calza- 
tura pia bassa degli stivali e più alta 
dulie scarpe. 

*Ti'uoppeche truoppeehe, m. av. Nella 
naniera: JV — , Camminare a stento, 
zoppiconi, trimpellando. 

Trnpé«, sf. Spreg. Grande quantità 
di pors. *Na — de ggìnde. Una fitta, 
Un buscherio, di persone = Quantità 
grande in gener. Hajf avute 'na trupéa 
d'acque, Ho preso uno scossone, un ro- 
vescio d'acqua = ['^o — de mazzate, 
Una gran bastonatura]. 

*TruppeslJ« e, più com., Acqa' a 
la panie, Idropisia. 

Trnsmarlne, Bamerino = [Nei can- 
ti popol., EÓsamarìne f.]. 

Trùue, Spòla = Stiacciata di pasta 
azzima, di forma ellittica, che sogliono 
fare i mugnai = C. •. A. Trùvele = 
Toeeo, Trìvtde = Pese. Buve = C. fr. 
Crùue = Ved. Orline. (Lat. Trua-). 

Truyrà.*, Trovare = Cercare, Ado- 
perarsi per trovare = Visitare. Duma- 



ne te véng'a —, Domani verrò da te = 
Pron. Esserci. Vanne ae trave la live, 
In questo anno e' è 1' abbondanza del- 
le alive = JV tì'uvènne, Andare in cer- 
ca. Ma che vvt tì'uvènne!, Ma va là! 
Il Aretrnrii', Bitrovare = Rivisi- 
tare. JV te véng' a *retruvd\ Io tornerò 
da te. 

T rasali'. Urtare = Cozzare insieme 
piatti, stoviglie. Acciottolare = Becipr. 
Fig. Cozzarsi, Bisticciarsi, Tipizzarsi, 
dei ragazzi = [Tns»*']. (" Truccare*^ 
e " Tracoiare*n) Il Trnsse, Urto. Nella 
maniera: Jì* pe* — . Chi ee va pe* —f, 
Chi ne ha la peggio? Ved. Trueche. 
Trasse, Tórsolo. Ved. Turze. 
*TAaeeai|e, sf. Legacciolo delle cal- 
ze = [O. 1692: Attaccaglia di argento]. 
'Ttaeee, sf. Gancetto per vestiti. 
(Da " Attaccare „). Ved. Attaeelii'. 

'TAneee, sf. Dim. di Goccia = Pic- 
colissima quantità di liquido. *Na 'ttùC' 
eia d* Ójje, Un gócciolo d' òlio. 'Na •*- 
tucee de vine, Un gocciolo. Un centellin 
di vino. 

'Ttnrélle, sm. e f. Turacciolo di 
vetro o di legno. 

Tnbbe, Tubo = Scartoccio che si 
mette ai lumi = Doccione con cui si 
formano i condotti di acqua = Per 
isch., Tuba, Cappello a cilindro. 

Tnbbéte, sm. Cappellotto, Capsula 
fulminante. 

Tneeii', Toccare = Jì* a —, Arriva- 
re, Andare a finire. Add vù jV a —f, 
Dove, Fin dove, vuoi arrivare ? = Fa' 
Jì* a —, Far arrivare, Mandare, Spin- 
gere. Ade le vù fa* JV a — .', Fin dove 
vuoi mandarlo, spingerlo ? || Taeeate, 
agg. Di Cacio. Bacato = Sf. Leggiero 
colpo apoplettico || Tneehe, sm. pi. Bin- 
tocchi. 

Tuce2te, fam. Taccliiiib. Più coni., 
Gallenacce = Voce per chiamare il tao- 
chino = [Fig. Scimunito, Balordo] = 
[Pai. Tutte = R. TuecarèUe, sf. Fig. | 
Era il nome della Sposa popolana di 
cui i baroni godevano le primizie]. (Nel I 
tose, montai. *" Tocca „, Tacchina per la 1 
cova). 

Tueehétte, sm. Fam. Piccola tazza I 
di caffè. Cfr. *Nrdòeehe. 1 

TnM', Puzzare || Tuflnde (C. fr.), 
Puzzolente l| Tnfe, sf. Puzzo. | 

Tufe, sm. Zolla == Fig. Tafe e Ta- 
rane, Zotico, Cotennone || Taflate, sf. 
Alzata di terra. Argine fatto con zolle. 
Tufe (At.). T<ife (Car.), sf. Nicchio 
che i guardiani dei porci sonano per ri- 
chiamarli. (Lat. Tuba-), 

Talétie, sf. Spècchio, posato o in- 
fisso in un tavolinetto apposito = FS 
— , Abbigliarsi, Vestirsi con riceroates- 
za. (Luoch. •* Teletta „). 



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tum - tu» 



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TamaJiJie, n. di pers. Tommaso = 
2^el gergo, le —, i Maccheroni. 

Tnmedore, Enfiore. 

Tumindu (A.«|.), m. Tomendélle (A.), 
:f. Stoppa. (Lat. Tomentum), 

TammarlUe, sm. pi. Piombini, per 
lavorar merletti = [TummarJeUe = P.«o 
Tummarrièjje — A«|. MazzUli = S. 
ChiummarHelU] = AremanP 'm biangh' e 
— , Bimanere in asso, sulle secche, sen- 
za niente ; in gravi difficoltà. Lassd* *w» 
biangh* e —, Lasciar nelle póste, nel- 
l'imbarazzo = [In antico, significò Mer- 
letti, Trine. V., 1548: Tre pezi di to- 
marelli &iancfti'. Ib. 1594: Lenzoli di cer- 
TO con tomarelli bianchi. Un braccio di 
ijomarelli per una mantiera = Ib. 1573: 
Una centura di tomarelli d' oro con or- 
misino ro880'\. 

TammarÒHe. sm. Cumulo di terra, 
di neve, di nuvole. Pe' aquajd* 'eee tum- 
maruzze (de néve) ce ne vo* de sóle! Sta 
le tummaruzz' a la marine. 

Tnndtfne. Yed. Tendóne. 

Tùocchie («. En».), sm. Cilindri di 
lana avvoltati. 

Tapanar«, sf. Specie di topo cam- 
pagnolo = Talpa = Cunicolo scavato 
dalla talpa = Volg. ** Muliebria „. 

TnpéJLIe, Alquanto tiepido. 

Tappli', Ved. AttnppK* = [Cli. In- 
-toppare. Mar* a echi tòppe 'ww cattiv* ò- 
mene.', Povera la donna a cui capita in 
«orte un cattiv' omo !] |! P. pass. Tap- 
pate. C -i- d —!, È stato colto nell*at- 
-to ! Fìg. Ha dato nella ragna, nel lac- 
ciolo ! 

Tappe, Tapp* e ttappe, Tappet' 
« t tappete, voci imitative di colpo, e 
pr. del picchiare all'uscio = Anche, dei 
battiti del cuore. 

Tappe, sm. Cròcchia, specie di an- 
nodatura dei capelli delle donne = 
<;iuifo di alcuni volatili || Tappate, 
Fornito di ciuffo; detto dei volatili. 

Tuppè (C. •. A.), Tuoppe (S.), sm. pi. 
Stoppa = In l/. Spreg. Filatuppe, f. 
Donna inetta. Cempenna — ©. 1630: 
Uno pagliariccio di toppi. 

^Tuppijd* e Tuppetijd. Del cuore e 
e delle arterie. Martellare, Pulsar for- 
te = R. Tummijd\ 

Tareeféeee, Vino colato della fec- 
cia = [Cb. Sturcefécce]. 

Tareenélle, sm. Interiora di agnel- 
lo o di capretto, ravvolte con la rete 
e con le budella in forma di salsicciot- 
to, e arrostite nello spiede = [T. Tréc- 
C€, f. = Cast. C. Marrucce, m.] |I Gorgo, 
Vortice = Bltrosa, Gruppo di peli o di 
capelli ravvolti sopra sé stessi. 

Turcenèlle (Baeeli.), Fastello ditral- 
<ji. Ved. Tdrze. 

Tareettfre, sm. Morsa, Arnese per 



tenere fermo il cavallo = [V. Anche: 
Strettoio per le vinacce]. 

Tordèlle, Tordéla. 

Tartare, Bandelle = Dd* lu — , Ar- 
randellare = Per sim. Piccolo legno, 
tronco, o fusto di ramo, da ardere. 
(Pist. " Tortore „) li TartarlJA*, fam., 
Bastonare. 

Turze, Tórsolo = Fig. Sciocco, " Tor- 
solo y^. — de mundagne, spreg. di Mon- 
tanino. Tanghero, Zoccolone = Av. 
Sturze. Ved. Trasse || Tarxasnòtte, 
Mastaccone, Fatticcione, Traccagnotto, 
Persona fatticcia e robusta ma piutto- 
sto bassa. Di donna : Masohiona = [A- 
rl, Turzòtte] \\ Turzellate, Complesso, 
Bobusto. 

Tursére. Ved. Terzère. 

TatanaaJJe, Titimalo = [Tutemajjef 
f . = I<anaa , CécapSace = Aq. Titumajju] . 
(" Tutumaglio*„). 

Tlitere, Botolo di monete = Torso- 
lo della pannocchia del granturco. In 
questo signif., V. Tòtere; C. s. A. Tò- 
tare = C. fr. Tòtere^ Chiòchiere, Turac» 
oiolo, e Tutto ciò che è atto a turare]. 
(Lat. Tutiilu-), 

Tatte, Tutto = Ogni. Se pòrte — 
cóae, Si porta tutto. /S* d magnate — cò- 
se, Ha mangiato tutto = Enf. Fece — 
*nu curagge, Fece un atto estremo di 
coraggio. Alle brutte, fece animo = 
Nghe —, Insieme. È mmenute la mam- 
me nghe — la fijje, È venuta la madre 
con la figliuola, unitamente alla... — 
— 'n ahuale, m. av. Uniformemente. 
Mette* —f Pareggiare, Mettere in un 
piano. 

Tattk, voce per imitare il confuso 
cicaleccio di molti. Brusio. Fa* 'nu —, 
Fare un ciaramellio = Can. Tuterijd*. 

Tuzzd'. Ved. Trnsxst' (| Tasse, sf. 
Cozzo, Urto del capo, col capo. Com. 
nel modo: Fa* a —, lo stesso che Tras- 
se'. 5^' é mméaa* a ffa* — nghe lu mure, 
fig. £ entrato in contesa, Si cozza, con 
chi è più forte di lui = Fa' a — nghe 
IV óve, gioco fanc, Cozzar le ova le une 
con l'altre. 

Taxsalit', Tusselit', Picchiare, Bus- 
sare, alla porta = Assol. V óme tòzzele, 
Picchiano = Il Bumoreggiare di cose 
dure in un bòssolo, in una scatola. 
Qtiéèts tòzz3le, Questa (scatola occ.) pic- 
chia. Qui dentro e' è qualcosa che pic- 
chia = [Bacchiare. — le nuce, le cerque, 
Bacchiare i noci, le querce, per farne 
cadere i frutti] || Tassnlljit*, freq. di 
Picchiare II T a ssalate, Picchiata; Ma- 
niera di picchiare. In questo secondo 
signif., anche Tazsalature || Tuszela- 
rèlle. Picchiotto, Arnese per picchiare 
all'uscio di casa. (" Toccolare*,., Batte- 
re alla porta). 



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V, sino, di Vuoi. Ohe n'ù faf, Che 
vaoi farne ? C -»- H menV f, Vuoi venir- 
ci? t?^ cche le dichef, Vuoi ohe lo dica? 
Ved. 6 II Prep. disg. — quéae* — ni'èwde, 
O codesto o niente = II In mo. ellitt.,, 
sta per É lu, È il. tjvéref, É vero? U 
vére ca v& ésaef, È vero che verrà lui? 
Ù vére ca m' d date.,., È vero, Non poa- 
BO negare, ohe m'abbia dato... = [Al- 
cune volte, è terminazione del vocativo 
dai n. masch. Patru mi\ Fratu mi', 
Padre mio, Fratel mio]. 

VÉLI, Gua', Oh guarda! 

«Uajarde, Gagliardo. V^nde —, Fèb- 
bra — Il 'Nffaajafdt*, Ingagliardire. 

Uangidnne. Ved. Clambiin»b«le. 

*Va«tarde, Bizzoso, Chi aubbete se 
^nguHìe. Ved. 'Nsaaitlne. 

Vat t«, sm. e f. Ovatta || Vatté,', Ovat- 
tare, Soppannare di ovatta. 

Ubbie «i(', Obbligare jl 1Jbbl«eamKtf- 
m«. Obbligazione = Debito. 

1J«eblale, m. sing. Occhiali. Pòrte 
lu 'cchiale, Porta, Usa, gli occhiali. 

Ueeblaltfme, Cannocchiale = Oc- 
chio, Finestra tonda o ovale. 

Veelilatare, sf. Lo stesso e più com. 
che Malaeeble, Mal d' occhio. Malia. 
Fa' V —, Ammaliare. 

Ùecre, Ulcera. 'Nu vache d' —, Un' 
ulcera venerea || Alluceriree (Fall.), Ul- 
cerarsi. 

IJdIA', AttdlK', Odiare. 

Ve, Ha« !, Hèi, Ohe ! 

1J«tte adtte. Ved. «nètte saétte. 

Ufane, Vanitoso (Sp. Tifano). 

Uffe. Ved. liUflTe. 

IJSffénXe, n. di pers. Eugenio. 

Wne, Toffne, agg. Ogni. — ppóca 
tande, Ogni tanto, Ogni poco, Di tratto 
in tratto = Per euf. o per continuaz. 
dell* mn lat., IJsmen. Ugnen góee. Ogni 
cosa. Uguen sére, Ogni sera. Ugnen dan- 
de, Ogni tanto. 

IJsne, Tusme, Viishe, Nanffhe, 
avv. Nelle maniere : — Chi, Chiunque. 
— quale, Chiunque ; Qualunque cosa. — 
ched é. Qualunque cosa sia. — quande. 
Quanto, Quando, che sia. — cèrne, Co- 
munque. Ugnadó, Dovunque. Ecc. (Lat. 
Unquam. " Unqua*„). 

Vleee, Vleee nteee, voci con le qua- 
li i fanciulli accompagnano il movi- 
mento di aprire e chiudere l'indice de- 
stro, quando vogliono indispettire qual- 
cuno, facendo intendere che ha paura. 
Fa' —, Far lappe lappe. Te fa —I = 
[Pian. V^ìcce vicce = G. Ziquì ziquì]. 

*Xnddrd\ Lordare, Insudiciare, di 
materie liquide, Introgolare. (Lat. Ole- 
tare. Lucch. "LetarCn). 



up 

FJardle, Orzaiolo ;:= [Ujjardle = C. 
•. A. Gargaròle = Or*. Jervaróle = 
Ch. Vernardle = P.«o Barttole = x. Ri- 
Jole = Cel. Varvalóre — Av. Varvarone 
= Car. Uaruaróule], 

Ujjarale, Oliàndolo. 

Ujjare e Ujjaróle, sm. Stagnina. 

UJJate, sf. Trafitta, Dolore acuto e 
fugace. Com. nel pL (Da " Aguglia*„, 
Ago). 

Ulérle, n. di pers. Aurelio = [AtHè- 
rìe]. 

Vltmble, 'Iilmbe, n. di pers. Olim- 
pia. 

1Jm«>, Sffnmmii', Trapelare, Trasu- 
dare; Gemicare, Stillare lentam. = 
Traspirare. Je urne 'm bètte, *m brónde. 
Traspira nel petto, nella fronte. (Lat. 
Sumere = Lucch. " Sumicare ,.). 

*lTmbriÌ', Gonfiare = Rifl. Gonfiarsi. 
Enfiarsi, Ingrossare per concorso d'u- 
mori li Vmbltf re, *UmbraxIdne, Enfio- 
re Il Umbiatóre; Pai. Cumhlateure, Cli- 
stere, strum. (Da Gonfiare). 

ITmedt*, Inumidire j) Umedòae (C •. 
A.), agg. Umido. Atre IppaKèae —, Atri 
è città soggetta alle nebbie. (« Umido- 

so*„;. 

Umele(S.^ Euf.), Brocca = T. Òmmele, 
m. Ampolla dell'olio = Cast. C. Vùm- 
mìe, f. Orciolo = nan. Vummelétte, Or- 
ciolo. (" Bómbola*^). 

Vmére, sf. Vòmere = [Car. Ummé- 
re = A. Umire = Can. Vumjere, m. = 
G. vemmere, f. = Ar. Vembré], (« G^ 
miera*„). 

Unazìòne (Can.), Unione. (* Unizio- 
ne*„). 

Une, Tane, 'Nn, agg. e sost. Uno. 
(Sost.. non soggiace mai all'af eresi) = 
Pleon. innanzi e dopo. " Altro „. A *n 
dvetre ddu^ jurne, Ad altri pochi gior- 
ni. Ne vujje 'n avetr^ une. Ne voglio un 
altro = Nummere —, mo. aggett., ohe 
indica grandezza, eccellenza. Hajj* a- 
vute ^na. fèbbre — , ...fortissima. É*nu 
vine —, È un vino eccellente, "--peT la 
quale „, un " piscio d'angioli „, " che è 
l'asso „ = [Or*. Éuns = B. Jéune = p., 
»., Vèune = Pop. Jìune]. 

Ungi'. — la téle, Legare a un conge- 
gno uncinato l'ultimo tratto dell'ordi- 
to. La tela si comincia con la Panna- 
róle, e si termina con lu 'Ngetóre. 

Unnrii', Onorare. Pia com. Fa', Dd^ 
undre — [Fam. Insudiciare, sx>ec. le ve- 
sti; Macchiarle, " Condirle „. Addd te 
^t Jit' a — ccuctf (Sembra, da racco- 
stare al lat. Oletare)]. 

UppenVtfne, Opinione = Fisima = 
Ubbia. (" Oppenione*„). 

Upr&rle, sm. Opra, Oprante, Chi va 
a opra, a giornata, a lavorare in cam- 
pagna. Più com., Ajnte, (" Operarlo*,). 



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ura - vaj 



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Urasne, Uri(nXe, sf. Luogo rivolto, 
esposto, a borea, a nord, a settentrio- 
ne, Bacio. Quéèt' é —, Questo luogo, 
Questa stanza, è a bacio = [Veragne 
= V. Muragne]. (*Borean6U'). 

Urdésme, Ordigno = l*Urdéngule]. 
<" Ordegno*^, ** Ordingo*,). 

Bure (Car.), Bure, dell'aratro. 

tlrshene, sm. Bomoreolie fa la trot- 
tola nel frullare, e la pietra quando è 
scagliata con forza = Fa* V —, il Fi- 
lare, il Bussare del gatto. In questo si- 
gnif., anche 'Mdravli'. 

Urffhèiire, Orchestra = Cantoria. 

Uri*'. Fig. e spreg., Cibare || Uria- 
te. — hhóne, Ben nutrito, pasciuto. (Da 
«ÒrzoJ. 

*Ùft«me, sm. Odorato; Fiuto. Are^ 
chenósc -i- a IV —, Biconoscere al fiuto, 
all'annuso. Detto spec. degli animali = 
A — , m. av. al fiuto, Odorando = [ J7o«e- 
me. Fa' le ctf«' a — , Operare a casaccio]. 
ij ^semiC, Annusare. Usemtjjele!, An- 
nusalo ! = Fiutare. La hatte V d usema- 
te, Il gatto r ha fiutato (il topo) = 
Fig. Assi tare, Indovinare l'indole di 
uno = [U$emd\ Adduaemd*]. (Gr. Òsme). 

trtele, Utile = Fa* —, Giovare, Far 
bene, buono. La speziarlje j' d fatte —, 
La medicina gli ha fatto bono, giovato. 

ITtenie, TiUtente, Ultimo = AW — , 
m. av., All'ultimo, Alla fine; A conti 
fatti ; A caso perso, disperato, alle brut- 
te brutte = Per esprimere il superlat. 
É IV ìltema, la lìitema, bbeUézze, È bel- 
lissimo-a, È •* il caffo „ dei belli, delle 
belle,. È bello-a quanto ce n'entra. 

Utre, Ótre = [C. •. A. C^««re]. (Lat. 
Utre-) Il Utero. In questo signif., più 
oom., Maire. 

Uttane (Ca»t. C), agg. Di Fico. Dot- 
tato. Anche sost. =:Ch. Puttane; ma è 
scilinguatura volgare. 

Uttóse, *Uttàu8e, agg. Di pers. Le cui 
ferite lentam.difficilm. cicatrizzano. Ji' 
nen zo' — , A me le ferite sanano pre- 
sto. (Da " Gótta „). 

*Ute«n**, intr. Bammaricarsi con 
voce sommessa, Mugolare. Tutte la not- 
te le 8Ìnd* a —, Tutta la notte lo senti 
mugolare, fare un lamentio = Dei bam- 
bini. Frignare, Mugolare, Fiottare. 
Ohe ffetelende! §ta sèmbr* a —, Che ug- 
gioso ! Frigna, mugola, di continuo = 
[*Vetugnd* = La notte de Natale, Vane' 
male vetógne {Torr.)f Nella notte di Na- 
tale, gli animali emettono voci indi- 
stinte = Pa«l. Vutignd'], Ved. JHntl- 
Ifii*'. 

llTartfle, Ovaia = [Anche: Fetaró- 
le]. 

Uvate, Conserva di uva = [In al- 
cuni luoghi del Teram., Scruccvjjate ; 
dell' Aqiiill., Crocchiata]. 



Uve, Uva. Uva passe. Uva secca. [Ch. 
Cicìapàsse]. 

Uzzévele,*Uzzjevele, Perspicace, Pron- 
to e destro nel fare. Meno com., Cur- 
zévele. 



Taeabbande, Vagabondo. (" Vaga- 
bundo*„). 

Taeande, agg. Vuòto, Vóto, ètdnzia, 
Sacche, Piatte —, Stanza, Sacco, Piatto 
vuoto = Delle bestie. 'Sci* —, Non in- 
gravidare, Bimaner soda = AreòV , Are- 
menV — , Tornare senza carico = Sm. 
Ce sta lu —, C è dello spazio, C entra 
ancora dell'altro || Abbacandl', Sgom- 
berare, Togliere ciò che occupa, empie. 

Taeelne, Vacca = Carne di bestia 
vaccina = Nel pi. Il bestiame vaccino 
UVacedne, sf. Spreg. Donna molto 
grossa, "Pataffiona„ |I Vaccarecce, Ca- 
scina. 

Taeelle, Bacino, Catinella. Lu péde 
de lu —, il Lavamano-i = Catino meno 
grande e men dozzinale di quello che 
chiamano Vazzìje, f. = Vassoio, Piat- 
to grande e fondo, per metterci mine- 
stra, frutte ecc. (« Bacile* „). 

Ta^, Bacio. Vac -i- a ppizzechille, 
Bacio accompagnato da pizzicottini alle 
gote; specie di scherzo bambinesco il 
Ta^lK', Baciare. 

. Taebe, Chicco, di grano, uva, uliva, 
pepe, grandine, e sim. = hta gné 'nu — 
d* uve!, È grasso e tondo, grasso pina- 
to, granito = *Nu — de jinépre, Una 
coccola di ginepro = 'Nu — de sale. Un 
briciolo. Un granel di sale = *Nu — d' 
ùcere, Un' ulcera celtica. (Lat. Baca-) 
il Dim. Taearélle, Granello || Vachijd*, 
Va cari jd', intr. Dell'ulivo, della vite, 
della quercia. Produrre, Avere, pochi 
frutti. 

Vade, Vate, sm. Apertura nella sie- 
pie per entrare nel campo, Callaia = 
[Gola, Passo, tra due monti. Lu — de 
Còcce, Il Passo di Coccia = Por isch., 
Lu — de le tuozze, "Il condotto delle 
pappardelle „ la Gola]. (Lat. Vadnm) || 
Sbadii', SbadariC, Guastare in uno o 
più punti la siepe, in modo che si possa 
per quelli entrare nel campo = Per 
sim. Aprire largamente. Spalancare, 
uscio o finestra. 

Vafre, Astuto, Malizioso = Acer. Va- 
fróne. (Lat. Vafre-) \\ Vafrarìje, sf. Ma- 
lizia, Scaltrezza. 

Tafarame, sf. Sorta di Fico, Verdino 
= [Guallarane]. (Pare, da Valerianu-. 
Come le altre varietà, nel più pretto 
volg., alla latina, sf.). 

Tajasse, sf. Bagascia || Tajasse e, 



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vaj 



più com., Tajasstf ne, sm. spreg. Uomo 
dì perduti costami. (Bagasoio*^ e " Ba- 
gfa8oione*„, Drudo). 

Tajlne, Guaina = Cucitura a bàstia 
dentro cui passa uà nastro o un laccio 
per stringere le pieghe del vestito o 
d'altro. (Lat. Vagina-). 

Fai;i»^)eZZe(p.»«), Carruba = Aq. Fai- 
nella. 

Tajtfl«, Vajòlo = Métte' lu —, e, as- 
sol., 'Nzertd', Vaccinare. Ved. ""Jlasea- 
labbre. 

Talandln«, n. di pers. Valentino = 
[Valsndine. Du' MmaUndine, Don Va- 
lentino. Sa' Mmalendine, S. V.]. 

Tal«ei&', Gualcare || Tal«eliU ^S Mo- 
vere con movimento di altalena. Mem 
bózze — lu vracce, Non posso adopera- 
re, movere, liberam. il braccio = Bifl. 
In un vaso grande e scemo, che è mosso, 
V acque se valechijéjje, o pijje lu vàleche, 
l'acqua si agita, squazza Ij TAleeb«, 
Gualchièra = Effetto del gualcare = 
Sm. Oscillazione = [" Stat. mun. di Ij. „, 
ValcTiiera = "Stat. Aquil.„, VcUchare, 
Valcare. Valchera, Valcarano], 

Taletrappe, Gualdrappa = [JJal' 
drappé]. 

Tallarli(ne, pianta, Valeriana. 

Valle, sm., e Tallftn<l«, sf. Spinta, 
Aire. Nei modi : Dd\ Pijd\ lu —, la —, 
Dare, Prendere, l'abbrivo del movi- 
mento di oscillazione, di ondeggiamen- 
to, di slancio. La fun* d pijaie lu — , 
La fune si dondola. L'acqu' d pij atela 
—, L'acqua si agita nel vaso = [Val- 
Idnzs, f.]. (Cfr. lat. Vannere). 

vailere, Ernia inguinale = Volg. 
Fa^ caW la —, Far storiare, infastidi- 
re per lungo indugio = [Uàllere — pai. 
Uàdere]. 

VaUòcchie, Valletta; Conca, Luogo 
chiuso tra alture. 

Tallóne, Torrente che scorre nel 
fondo di una valle = [*VaUàune]. 

Valze (Pai.), Vàveze (Cast. C.), sm. 
Bitòrtola, spec. quella formata coi gam- 
bi del grano , con la quale i segatori 
legano i covoni. (Lat. Bàlteumj. 

Tammaee, Cotone. Vammdcia *n 
dòppe, Cotone in falda, non filato = 
[*Mammace]. 

Tanda^liine, Chi mena vanto, Spac- 
cone. 

Tande, sf. Guanto || Sm. Collètta. 
Nel modo : -Fa' 'nw —, Fare una collet- 
ta, un gruzzolo, per scopo di carità = 
[Uandé], 

Tandére, sf. Vassoio per tenere o 
portar tazze, bicchieri, dolci e sim. Più 
com., Spase = [Guandjere]. 

Tansattfne, Sorgozzone, e spec. Pu- 
gno menato sotto il mento. 

Vaaslj^le, sm. Guancia del maiale 



= Per isch., nel pi., di certe spertica- 
te gotacce. Ha fatte li — .', Che ** cef- 
fo „ !, " Ha fatto cotenna „ ! = [Uangia- 
le]. 

Vanne, Aliniinne, Quest'anno. 
" Guanno „, " Uguanno „. — che hhé',. 
L'anno venturo = [Uanne, Ahudnne = 
V. Avudnne]. 

Tannine, Bèdo della cavalla = 
[Mannine = Alf. Mannine, Cavallo d'an 
anno]. {liAt. Mannu-j. 

Tantfse, Vanitoso. Fémmena—, Don- 
na, vana, " Muffettòla „. 

Vanvce (Air.), sf. Bioccoli no di neve 
= Falena. Vod. '«bolle. 

Vanie (S.). sf. Sporgenza, Aggetto di 
pietra, su cui può sedercisi. (Cfr. " Da- 
vanzale „). 

TardK'. Ved. AsnardK'. 

Vardaì'elle (prt.), Vardarille fV.), 
Monello. (Bicorda i fratelli Vardabkl- 
LA, conduttori di banditi nei prinoipt 
di questo secolo ; come Masanélle, Ma- 
saniello napol.). 

T&rdVe, Guardia || Tardizie, sf. Ar- 
ouccio, arnese che si mette a cajK) del- 
la culla llTardIaue, Guardiano = [Uàr- 
dìe. Uardtóle. Uard'idne]. 

Tarile, Barile || Mòzzo della rota = 
[Ari, V"i(Ue] Il Sf. Bariglione per tenerci 
le acciughe e sim. (** Barila*^). 

Tarlése, Guidalesco = Per isch.,. 
Piaga sul corpo umano = Aq. Varnése 
e Scerru = A., T. Verrèse = Toeeo,. 
Vernóiae = Ort. Merrése], (Cfr. " Gar- 
rese n) Il Svarlesii', Produrre dei guida- 
leschi = [Ari, Sverlesd^ = pian. Sber- 
nead^]. 

Tarale, Ghièra, se ha forma di cer- 
chio; Górbia, se è conica. Ved. VJere. 
[Lat. Viriola-). 

Tarre, Barra || Tarrat e, f. pL e 
Tarrlate, f. sing. Bastonatura, Botte, 
Percosse. Più com., HaxaaAe, f. pL || 
Tarravarre, m. av. Da per tutto. Nel- 
la maniera: Jì\ Sta\ — . Le bbrehande 
jave —, I briganti formicolavano, era- 
no da per tutto. L*acque va —, Il fiume 
inonda tutti i campi vicini. Lu sfóche 
j' d calate — , o je va —, L' eruzione,, 
gli è scesa dal capo e gli copre unifor- 
mem. il collo, il dorso ecc. [T., T. A 
puntino. JV — , Non avanzare né man« 
care] || Svarrit*, Levar la barra. 

TarFaoane, Abbaino = [R. Arva-- 
cane], 

Tarvaeee, sf. Specie di uccello = 
[Qua j3 ere]. 

Varvàcchie (ìll»l.), Tasso, Verba- 

SCO. 

Tarva^ianne, sm. pi. Bargigli del 
gallo e del tacchino = [■»*«. Varuajju], 
Anche, ClarclUe. (Cfr. " Barbazzale f,).. 

Varvarécce (Ml«l.), sf. Podospermo.. 



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Tarve, Barba. Fa* la —, Far la bar- 
ba, Radere = Fig. Fa' la — de pajje, 
Far la barba di stoppa, "Far trovare 
il diavolo nel catino „> il desinare fi- 
nito. 

Tariellum«, sin. pi. Ceoi di varie- 
tà molto grossa. 

Varzétto (nel Cioolano), Bambino ; 
Hagazzo = Ortaeelil«, Varsìjje. (Cfr. 
•*aar2one„. Ved. Terftin«. 

Tasameetfle, sf. Basilico e Bassilico 
= [Cb. Bacianecóle = C. •. A. Vaciane- 
cele = «. Maaanec^e = iFml. Sandecéle 
= r. Raf elate, m. = P«»«. Vaairghe], 

Taseèlle, sm. Botte = Tino dei tin- 
tori = [T. 1573: Uno basoello de tenuta 
de ealme 26 = "• Bagl. di m.„: ...le but- 
ti o vero vascella] |j Dim. Ta«««llaeee, 
m. Bottioina; Botticino. 

Taielie, Vasca = 'VaBche, Vàachie, 
Vasca. Luogo nel quale si pigia l'uva 
= A4. Vaèca, Casa di campagna abita- 
ta dal contadino che è a podere]. (" Va- 
sca*,,, Tina per pestarci l'uva). 

VaecJeUe (Cast. C), sf. pi. Amarene. 
(Cfr. "Bisciola,). 

Tase, Vaso = Vaso da fiori, Tèsto 
= Nel pi. Stoviglie = Càntero || Poppe 
delle bestie II Vasare, Pentolaio, Coc- 
ciaio. Più com., Pisaatare. 

Ta«sani«, sf. Bassura, Luogo basso 
= A Icche fa' o are fa' —, Qui il suolo 
si abbassa, è meno elevato. 

Vasse, Basso = Dim. Tassa rèlle, 
Bassetto. 

Tastase, Chi i)orta pesi addosso per 
prezzo. Com., Facchine. (" Bastagio*„). 

Tat«eA', Trafficare con bestie da so- 
ma, Someggiare '| T&teehc. Compagnia 
di vetturali con le loro bestie da soma, 
Salmerla || Vaieeare, Chi traffica con 
bestie da soma, Vetturale. Anche, Chi 
traffica con carri. 

Vatte', Battere = Picchiare, Ba- 
stonare. — cóme se — 'n dèrre, Dar co- 
me in terra, Percotere senza discrezione. 
Vaitele!, Picchialo, Dagli ! = Bacchiare, 
Abbacchiare, noci, ghiande, ecc. || Vat- 
t«ttfre, Correggiato = [Stazze, sm. = 
Ari: Va ttetòr e, Correggi&to', unito al- 
la Vetta (a lu Tèrne) per mezzo della 
Gómbina o Correggia {Pastore, sf.)] || 
Tattènde. sf. Bastonatura | Tattalar- 
4e, sm. Tagliere = Coltella per ta- 
gliuzzare il lardo = Per isoh. Sciabo- 
la = [V. JDaccialarde], 

TattelKSne, Mangione, Pappone. 
Spec, Scroccone, "Cavalier del dente „. 

♦Vattyil'. Battezzare 11 ^Tattéseme, 
Battesimo = Spreg. — perdute. Omo da 
nulla. Minchione. 

Vare, Bava = Fig. Acquerugiola. 
La fave ro' la — , prov. La fava ama 
le piccole piogge j| Tavtfse, Bavoso |1 Va- 



varózze, sm. Bava dei bambini = T. 
PaparòzzQ, f. || Vavijd' (Pai.), Pioviggi- 
nare, Spruzzolare. 

TaTl$«, sm. pi. Pappagorgia. 
TaiiUe, sf. Catino dove i contadini 
scodellano e mangiano la minestra = 
[Air. Vazzine] \\ Dim. Vaiiltfle, sf. Ca- 
tinetto. Taiàlulélle, Catinelletta. 

*T«ea«be, sf. Marruca, specie di 
spino = [Aq. Marì'uca = li. "Booa- 
che „, nella parlata oom., Baeaeli«, ca- 
sato = N. di contrada. Bocacéte (R.); 
Bocache (Kae«a s. ulov., V.* s.* M.*)]. 
V*ci?«, Becco, Capro = [*Cì'apine = 
Ayr. Zappe]. CVeccia*^, Capra) IJ T©«- 
elarse, Ingravidare, della capra = 
[Curcirae = Pai. Quercirae e 'Ngurcir- 
ae]. 

Téeehle, Vècchio = Sm. Vièto, Pro- 
sciutto rancido che si fa bollire col les- 
so = [VUecchie] \\ Viecliiarln«, agg. Di 
Faccia, Mano e sim. Da vecchio, Vec- 
chiniccio. 

Veclnne, sf. N. di contrada («., 
eamb., Barr.); Vicenne^ sf. pi. (O., 
Cas., R., Falla, Ras., Roja, Calle- 
dlm., Ors., €reoebÌo, Tremila, Mass., 
Raaea s. OIot.) = Vicinato di mezzo 
(Trcfflla = Vicetto (V.^ ».» M .») Il Be- 
cennire (T.), sm. pi. Vicini. Gli avven- 
tori fissi di un molino, di un forno, ecc. 
Vécete (Cas., nont.), Plécete (Cast. 
C), sf. Contratto verbale col quale uno 
assume l'obbligo di pascolare, dalla 
primavera all'autunno, i maiali di mol- 
ti per una determinata mercede = 
" Stat. mun. di 1^. „ : Dovendoai tenere 
le capre a vecita, si tengMno, cioè in 
Lanciano Vecchio, alla porta di a. An- 
tonio. 

Vecòrne (Cast. C), Sigaraia, insetto 
che danneggia i pampani. 

*Te«iamne, Minestra di lasagne mol- 
to brodosa = Spreg. Minestra abbon- 
dante e grossolana, Bòbbia, Bazzoffia, 
Bigutta. (" Vidanda*„, Vivanda). 

Tede*, Vedere = JV a —, Visitare. 
Si jiV a — la fljate f, Hai visitato la 
puerpera? = Vedéraenehhéne,odehhé- 
ne, di una cosa : Bitrarne profitto. Go- 
derne. Me ne vedive bbéne!, Ne man- 
giai, bevvi, gustai, quanto ne volli ; 
Fu il mio còccolo. De chela robbe n'>i 
ze n' d viète bbéne, Di quella roba non 
ne ha fatto bene, ritratto vantaggio, 
non ha goduto = Guardare. Badare. 
Vide ca Ji' te méne!, O bada ti picchie- 
re ! = Guardare, Cercare. Vide ae mme 
pu ave* *na alrve, Guardami di una don- 
na, Cercami una donna di servizio. Vi- 
de pe' lu ombrèlle, Guarda dell'ombrel- 
lo, Cercane, Cercalo. 

T ed «ile. Budello || Tedelldne, 
spreg. Mangione, "Gola d'acquaio „, 



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812 



vef - ver 



** Gola disabitata „ , " Sventrato „ = 
Detto di donna, è titolo di somma in- 
giuria. Yed. RaTeIltfn«. 

Véfre, Téfere, sf. Pico bianco pri- 
maticcio, Fico sampiero = [Torr. Véf' 
fé - e. RutunnaW\, (Pare, Bifora-, 
. Che fruttifica due volte l'anno). 

TéJJele, sf. Saggina con la quale si 
fanno granate = [Ca». Véjjele, Grana- 
ta || ^66 eJieZtf' (C. fr.), Spazzare = Fig. 
Dissipare le sostanza. (Cfr. " Vigliare^). 

T«lAn|r«le, Bilancia e, più com. nel 
pi., Bilance. [».• Buf. Ulangè] — Maz- 
zacavallo, strum. per tirar su l'acqua 
negli orti. 

*Telardlme, n. di pers. Berardino 
= [Vr addine]. 

Velame {Alt. e altrove), Bianco del- 
l'ovo. Cfr. TelAeee. 

Velare (r©tt.), Laghetto in cui si 
mette a macerare la canapa o il lino. 
(Cfr. " Velina* „, Stagno. Palude). 

Véle, Vela = Fig. Pijd' — , Fare dei 
rapidi progressi = Anche : Divenir al- 
tero, Metter su gallo. 

TelesaK'. Ved. Telléarne. 

Vèlie. La — , n. di torrente. 

Télle, Sala, Sparto, erba usata per 
far granatini e gabbie per spremerci 
le ulive infrante = [Gujje = V. Ghijje 
= ■»»«!. Gójje = CA»t. C. Véjje]. (For- 
ma dim. del lat. Ulva). 

*TelleKKlA',fig. Ribollire. Me velleg- 
géjje le vite, lu aanghe. 

Telléffme, Vendemmia - [VelUgne, 
Vennégne = VeUigne, Vennigne, f. pi. 
Tempo della vendemmia. Cfr. Snmln- 
4« in Sunièmde, e Mltreje. (Lat. Vin- 
demiae, f. pi. Tempo della vendemmia) 
Il TellffniC, TeleffnA', Vendemmiare — 
[ Vellegnd\ Vennegnd' = " Bagl. di ».„ : 
...intra le vigne finche siano vendegnate. 
Ib. ...poi le vendegne... nauti le vende- 
gne]. 

Telòoee, Torlo, Bosso, dell'evo = 
Volg. Per sim., Scaracchio. Jettd* le ve- 
lucce. Scaracchiare, Dar fuori dei gros- 
si spurghi, dei " ciabattini „ Il Sbelae- 
«!*', Ved. 

Vendd\ intr. Andar soggetto a un'er- 
nia. Se nne* le mette 'n dirre, vendave, 
Se non lo mettevo giù (quel peso), bu- 
scavo un'allentatura || Vendature, Er- 
nia, Allentatura. 

Tendajje, Ventaglio = Fig. Mend' 
— , Non far affari di professione, di me- 
stiere; "Esser in bulletta „, Non aver 
quattrini = Je fa male lu vénde de lu 
— , È cagionoso, Ogni pioggia, Ogni po' 
d'acqua, lo bagna = CambaniV a — , 
Campanile a vela, a ventola = Bosta, 
Finestra a ventaglio sull'uscio di casa, 
di bottega. L'Inferriata di tale fine- 
stra. 



Vendaae, Ventina, Numero di ven- 
ti = Fam. Di anni. Ha cchiappate le 
qùattre — , Ha raggiunto l'ottantina, 
E entrato in 80 anni. Ha mèzza — , Ha 
dieci anni. Ha 'na — e mmèzze, Ha tren- 
t'anni. Ha 'na — e ddu^ anne, Ka 22 
anni || Tendlme, Ventina, Circa Tenti. 

Tènde, Vento = [S. Vjende =Pe«e., 
At. Vénde ritte, Libeccio, favorevole 
alla vegetazione] || Dim. Tendltfle, 
Venticello, Vento lino = \VendaszÓle] \\ 
Tenilelai*e, sm. Gran vento. Vento im- 
petuoso = [V. Vendatùrie] |j Vendine, 
sf. Qualità di vento. La vùojer* é *na 
bbrutta — , Il tramontano è un cattivo 
vento II Vendélj'ere{C. fr.), "Stronfione „, 
Chi si dà aria sprezzante, altera. 

Temddtte. Fam. Fa* 'nu —, Scroc- 
care. 

♦Véndre, sf. Ventre. Più com., Pan- 
ie. 

Tendreelne, sf. Salame di carne 
porcina insaccata nella trippa del maia- 
le istesso. 

Tendréselie, sf. La Parte più sot- 
tile del ventre del maiale salata e con- 
servata per mangiarla in pezzetti cot- 
ti nella padella. (" Ventresca* „ , Pan- 
cia. Sorta di salume). 

Tene, sf. Manico mobile della sec- 
chia, del paiolo. Ved. VJere. 

Véne, f. pi. Moròidi. Paté de —, Sof- 
fro, Soffre, di moroidi = La vén* ar- 
tér'ie, l'Artèria. 

Tenealane, sf. Nera, Bibita di caf- 
fè e cioccolata. 

Ténse', Vincere = Assol. Predomi- 
nare. Vinge lu bbianghe. Vénge lu tri' 
ite, o lu mmalamènde — (" Vencere*„). 

Tenffènie, *?llnffènie, 'Cenae, Vin- 
oenzo-a, "Cènoio-a„. 

Tennardi, Venerdì = Fig. Vanne 
Pasque vff de — pe' mmé!, Quest'anno 
sarà una cattiva Pasqua per me = A 
CCU88Ù je mangile lu —, Codest'uomo 
"non ha tutti i venerdì „, è uno scioc- 
co. ("Venardle*, Venardl*„). 

Tenne', Vendere || Tennertenle, 
Bivendugliolo-a = Mercatino-a = 
[" Stat. mun. di A. „ : De triculia, piszi- 
carolis seu Y^uàiriovLiÌB = "Bagl. di S.„, 
Vendericolo] || Tenneitf re, agg. Di Bo- 
ba. Che si vende. Cfr. Perdetore. 

Vennégne. Ved. Tellésne. 

Véra 'P.«"), sf. N. del fiumicello che 
scorre in quell'altipiano. Anche in 
Bazzane, presso Aq. 

'TerablH», sf. Nella maniera: Fa* la 
— a une, Far lo striscione, Far la cor- 
te a persona di alto grado. 

^TèrbesrltzVe, 'Be«razie, 'Berft- 
ale, Verbigrazia, Per esempio = Per 
isch., il Pane. Ce manghe lu—! 

Verdecd*, Verdechijd', Verzicare. 



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ver - vet 



BL3 



ir«rd««éeel»e, sm. e f. Vaiiume, fior- 
ii di malattia del grano. 

Verdóne, Fico immaturo. 

Terd<Sre, Verdone, Calenzòlo, no- 
oello = [Verdone]. 

T«r«tfre, sm. N. collett. di Erbe 
xnangerecce. Magnd' lu — , Mangiare 
Tina minestra di erbe. Lu — pòche me 
sène, Con l'erbe non me la dico = [ Vèr- 
às, *VJerde, m. Verdure, f.]. 

Vèrica (littc), Verga, Bastone. 

*Verle88d*, tr. Scottare con acqua 
bollente = Intr. Iperb. Bruciare. Ver- 
Zésse!, Ha una febbre ardente, A toc- 
carlo, scotta. 

Teriii«maeli«, sf. Mal dei bachi. 
Té* la —, Ha i bachi = L'insieme dei 
vermi. Ha fatte tutte chela —!, Ha 
dato fuori tanti vermi = Volg. Per 
isch., Quantità di piccoli figli. Ti 'eaa 
— defijje!, Ne hai tanti di codesti mar- 
mocchi? = [Ver menar e] lì ATT«riiie- 
Blrse, 'lMlm«riii«nlrse, Inverminire. 

Terni&eelile, sf. Volg. Peto. 

Termaeòoli«le, f. Albicocco-a. La 
varietà più grande, Cre«òm«le, f. = 
[Vernengòchele, Verlengòchele —Y. Vir- 
lingòcch,e = Torv. Perlengòchele e Pir- 
lengònghe = Ch. Limhergene, Remh'èr- 
gene, Albicocca acerba]. 

Tèrne, Inverno = ['J/mèrne = Pai. 
Fj'errejlj Verniate, Invernata = ['Mmer- 
nate] IjTernaréeee, agg. Vernino, D'in- 
verno. Acqua ~, Acqua di neve. Le pri- 
me piogge primaverili sono utili, ser- 
ve, pa* ccaccW V acqua —, per tirar fuo- 
ri dalla terra l'acqua di neve = Mane 
— , Mani ruvide, scabre, x)er effetto del 
freddo = Di animale. Ohe nasce in au- 
tunno. 

Ternloe, Scintilla. ^Na — de fòche, 
Una scintilla di fuoco. Lu fòche j'ètte 
le — , 1\ foco scintilla, sfavilla, getta 
faville, schizza = [Vernice = V. Vrin- 
nè'ice = Aq. Lura, Jura — A. Lucce = 
Peso. Vrecile e Vrecille — Casi. C. 
Vrucenijje = Anche, a li. e altrove: 
Zecchine. In alcuni luoghi della Mar- 
sica e del Teramano, Parendi, Parinde, 
sm. pi.]. (Lat. Prunicia-, Lucch. "Prù- 
nice^. Cinigia). 

Veròneche (liama), Beccabunga = 
A<i. Lattuchélla d'acqua. 

Tèrre, Guerra = [Uèrre = Cli. Vèr- 
re\. 

Verrégne (Pese.). Nella maniera : La 
scròfa va — , La tròia è in caldo. 

Verricce (C. fr.), Grovigliola. Pd"* le 
— , Aggrovigliolarsi = [Ar. Verrécchìe] 
il Avvìricchiarae (Ar.), Aggrovigliolarsi. 

TerrinXe, sf. Il seno della scrofa, 
pieno di latte, acconciato per salume 
= [Aie Donna di mal affare], 

Verròzze. Ved. Perròzxe. 



Terrute. Ved. Tlrre. 

Tertéoelile , Tur tèe ehi e. Fu- 
saio lo = [Pa«. Vortécchiu = Av. Vor- 
técchie, f. = Pai., Alf. Vertìcchie = C. 
s. A. Fusaròle]. (Lat. Verticulum). 

Vertele (C. s. A.), Corba; Paniere. 

Tertellne. Ved. Trettellne. 

TertUJe, TertlJlene, f. Bruttura, 
Sudiciume, Lordura = Fastidio, Inset- 
ti della persona = [Ch. Vrittije = C. 
fr. Vertì = Ca«. VrettìzXe = T. Vret- 
tetate = "Stat. mun. di li.„: ...non far- 
ai bruitizie nei pozzi], (" Bruttizia* „). 

Tèrse, sm. Verso = Nel pi. Virze e 
Mmale virze, Laz2i fatti col viso. Fa' 
le — , Far le boccacce. 

Terièlle, sf. Beggetta, specie di na- 
stro di ferro per faro cerchi di rote, di 
botti e sim. = [C. s. A. Fantasia, Ca- 
priccio]. (Cfr. "Vérza, Svèrza „). 

""Terilne, agg. Di Bambina. Vispa, 
Gaia = Anche sost. = Dim. Terienèlle. 
Va gné 'na — ; È *na —, É una pispo- 
lina = [T. Ferzechélle]. Ved. Varzétto. 

Ve8d\ Cercare, nel capo, nella cami- 
cia, se vi sia del fastidio = Frugare 
nelle tasche, ecc. (Lat. Vìsere). 

Tesaeee. La — , Le Bisacce. 

Teseave e Tiseave, sf. Pugnitopo 
= [Vièchiare], 

V^ace, Bòace (Pett.), Trovatella = 
S. Donna di monastero. Beghina. (Cfr. 
"Bèscio*„ Stolido; Dappoco). 

TeseéJJe. Ved. TuseéJJe. 

Tese re, Tesa di quel berretto che 
noi chiamiamo Còppele, f. 

Tèspre, Vespa I| Tesprare, sf. Ve- 
spaio Il V^apa, casato. 

Testi te sm. Fig. Fa^ nu — , o *nu 
cappòtV a une, Dirne male, " Scardas- 
sarlo^ : = Riferirne male, "Fargli le 
scari)e„. 

Tèteelie, sf. Vétrice, Salcio ripaiolo 
= [Ort. Vétteche]. (Lat. Vitice-) || Tete- 
eare, Vetrioiaio. 

Veteléje (C. fr.), Moccicaglia = Vi- 
vanda troppo cotta, Paniocia. 

Tetellate, agg. di Vacca. Col redo. 

Tetlcehle, sf. Vilùcchio. (" Vitic- 
chio*„)|i Vitalba = fS. Vitàcchie = 
Pese. Vith'vele = Cast. C. Vitj'elve]. 

Vetìne, sf. Vitigno. Qualità di vite. 
Bòna — . Cattiva — . 

Tettflle, Galla, Vescica, che vien 
sulla pelle por scottatura, percosse = 
Bollicciattola che viene alle gengive j| 
Abbetellarse, Coprirsi di boUicciat- 
tole, Sgallare. 

Tètre, Tlétre,,TI t rie. Vetro — 
[Vitrie = T. Vrèite = S.» Euf. Uìtre 
= Air. Vrite] Il WUrtóle, agg. Vetrino, 
Fragile come vetro. Diacciòle. 

Tettare, Bestia da soma, Giumen- 
to; Bestia da sella; da tiro. 



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vet - voc 



Vetugnd' Ved. U iuguli'. 

Véve', Bere, Bóvere. Damm* a hbé' 
ve'f Dammi da bere. Caccerà' a —, At- 
tingimi del vino, Dammi bere. 

Vwerigne (Car.), Abbeveratoio. 

ireiitf«l»«, Pinzòohero-a. (" Bii2ò- 
co%). 

*Tlbl»el«, sm. Com. nel pi. Lividi 
sulla pelle, per cadata, peroosse. (Lat. 
Vibice-). 

Vicce (P.»*>), sm. e f. Tacchino-a. 

Vice e, sf. N. fano. della Gallina. 
Còcca = Voce par chiamarla. Carra. 

TÌ45«e, agg. di Acqua che si trae dai 
frantoi. Acqua — . Anche, Jìnìbble, sf. 
Acquacela, Spurgo, dei frantoi — [Al- 
trove, Micce = " Stat. mun. di T. „. 
Quiczia]. 

Tl^, Bigio II Tlflarde, Bigiógnolo, 
Che pende al bigio. 

Vignacce (Toeco), Nerbo, frusta. 
Ved. Mignacce. 

Viciàtere (i.ama), sf. pi.; Lebburu 
(Aq.), Ellèboro. 

Vignale (P."), Pianerottolo della sca- 
la esterna, Verone. (Dall'uso di tener- 
ci una vite per ombreggiarlo). 

Tlffne, Vigna = Podere. 

Tijaeehe, Vigliacco !!TlJaeeat«. sf. 
Modo, Azione, da vigliacco. 

Vijale, Tartufo bianco. 

Vlje, VI', Via, Strada = Parte, La- 
to, Verso = A vvìja fóre ; A vvija déri' 
dre, mm. avv. Da fuori, Da dentro = 
[ Vattene vìja vije Va adagio adagio] I| 
*VijèJjere, sf. pi. Vie, Strade. 

Vije (CJ. fr.). Germe = Pungiglione. 

♦Vljelliie, sf. Violino. Va gné 'na 
j—!, Taglia, È in filo, come un rasoio. 
Bade; detto spec. delle falci bene affi- 
late. (Dim. f. di « Viòla J. 

Vijóle (Ari), sm. Mòz^o della rota. 

Tijtfle, Viòla. Mammola. 

Tljtfne, Cacchione, Baco della car- 
ne = [Ari, C. •. A. MuacijjÓne = Ar. 
Migrìèune e Mijeune]. 

Vljiiltfne, Contrabbasso = [Ari : 
Dd\ Ave', lu —, per isch.. Scacciare, 
"Dar l'erba cassia „; Esser mandato 
via]. 

Vile, agg. Debole. Me sènde —, o 
vile vile, Sono, Mi sento, debole, sfiac- 
colato, rifinito. 

Ville, sf. Villaggio; Casale. 

Ttn&ele, Vimine — [Vimene = Pai. 
Vimbre = S.« Uuf. Vigne]. 

Tlnde, agg. num. Venti. i^Sen. "Vin- 
ti n). 

Vlnel?, Arcolaio = [Ch., Ort., C. ». 
A., Pese. Vlnnele = Aq. Vinnolu]. 

Vingd' (Aq.), Piegare = Eifl. Oscil- 
lare, Tentennare, pr. dei corpi lunghi 
e sottili — Can. Vingh'id\ Cfr. Jan- 



Vlrde. Verde = [ FJerde] !! Ver**- 
neehe. Verdógnolo. 

Tlrdeme, Trapano = [VJerdene = 
Toeeo, Vèr die = Car. Vèrdele]. 

Tlrre, sm. pi. Biàie, pr. dei bam- 
bini. Tene*, Fa\ le —, Avere, Far, le 
bizze, le rabbie = Per isch. Di adulti 
e spec. di donne. Tene* le —, Esser biz- 
zoso, capriccioso = Meno com., Verrà- 
rlje, sf. pi. = [ Fi'crre] Il Terrate, Stiz- 
zoso. ("Pare un verre„, dice il popolo 
di pers. stizzosa. Fast.). 

Tlrre vlrre. Nella maniera : Fa* — , 
Correre in molti (spec. ragasszi) per ag- 
guantare nello stesso tempo qualche^ 
cosa. Pare a ruffa raffa = [ Vurre vur- 
re]. 

Virtù (T.), Virtute (Hont.), sf. pL 
Lo stesso che Lessarne, ved. 

Vlseaife, Pania. (Lucch. " Viscaggi- 
ne„). 

Tl»eere, Bisciola, Bisciolona, spe- 
cie di ciliegia. 

Vlselie, Vischio, pianta parassita 
dalle cui coccole si trae la pania, la 
vescajje. (Lat. Viscum). 

Tlsehe, sm. pi. Nelle maniere fam. 
Hajja le — tV ! Ale — de...!, Forse, per 
euf. Vizi. 

Vl«eldle, Marciala, malattia delle^ 
pecore. (" Bìsciuola* „). 

Viscióle (P.»'»), sf. Taschino del cor- 
petto. 

Vl«edtfre, n. di pers. Isidoro = [II."' 
Eaf. Uaudure], 

Viste, Riguardata, Esame. Dd^ 
*na — . 

TlxXe, sf. Prevenzione, Accorgimen- 
to. Nella maniera : Jt* nghe la — , An- 
dar cauto, sospettoso. Cfr. Sblslata- 
ménde. Ce va nghe la —, Ci va cauto, 
È accivettato = Malizia, Permalosità. 
Pe* la — nen gréace, n*n ze *ngra88e. Per 
la malizia non cresce, non ingrassa. 

Vjere, Ghièra = A. Vire. Ved. Va- 
rale. (Lat. Viria-. " Vièra* „). 

Vlace (Pai.), sf. Mucco denso. 

Voccd* (Aq.), Sarchiare, Rincalzare. 
(Lat. e it. ant. "Ocoare„ = Tose, ma- 
remm. "Occatura„, Rincalzatura). 

Voccaracce{v.*''), sm. Stomatite af to- 
sa dei lanuti. (Pist. " Boccaccio „, Male 
attaccaticcio della bocca). 

\óece, Vdtte, Goccia, Gócciola = 
Piccolissima quantità di liquido. Góc- 
ciolo = Dei vasi pieni di liquido. Fa' 
la —, Gocciare, Gocciolare, Colare |f 
Dim. Vuttacee, Votiellueee, sf. Goc- 
ciolina; Gocciolino = [Guttélle]. 

Vdeehe, Bocca = Fa* la vóce* a rri-^ 
se. Far bocca da ridere = Té* *na — 
che pazzlje nghe le récchie, Ha una boc- 
ca che arriva agli orecchi = Fig. — 
de fói-ne, Bercione, Sbraitone = [*FttOC- 



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vra 



3i& 



clie = A4. Ócca] Il 'JH intfeeìie, m. av. 
In bocca. Luvd' da — , Levar di bocca 
= Métte* —, Imboccare, Mettere altrui 
il cibo in bocca. Flg. Imbeccare, Dar 
l'imbeccata = Fig. Cuasù é ccane che 
ppòrte —f Codesto è un barbone, porta 
in bocca, ridice = N*nde fa' purtd' — , 
Non lasciarti menare, portare, per le 
bocche, Non far parlare, dir male, di 
te. J>Pn de métte' —, o a la vócchet de 
la ggènde, Non farti portare per bocca. 
Non far che s'abbia a parlar male di 
te II Ttf ««»mmòlle, fam. Tattamèa, Chi 
non si spiccica in nulla, sia che parli, 
sia che operi. Anche, Vóccamelate, e 
volg. Còccammòlle, Còccajilate !| Ttf eea- 
pérte, spreg. Bercione, Chiassone = 
Sboccato, Che facilmente ridice = [Me- 
lenso, Coso, Balordo]. 

Vrfoe, Tariffa, Prezzo medio del mo- 
sto. Fa' la —, Fare il prezzo. . . É 'sette 
la — de lu mmóète , Si è pubblicata. . . 
Venne', Cumbrd', a la —, Vendere, Com- 
prare, secondo il prezzo medio stabi- 
lito dall'autorità municipale || A v^vócia 
'n géle, m. av. Ad altissima voce, tirel- 
la' —, Strillare, Gridare, con quanto 
se n*ha in gola il To««pòp«le, Caporio- 
ne; Arruffone = [Capepòpele]. 

Ttfehe, Piastrella, Muriella = [Ch. 
Sbarrice = In alcuni luoghi del Te- 
ram., §chiazze. Cfr. §chìazzd' = " Stat. 
mun. di li. „ : Sia vietato a chiunque di 
giuocare a palle, a maglio^ a rotola vo- 
ohe tra le Logge della Fiera]. 

Yógge. Yed. Osse. 

♦Vrfarn©*, Ungere = Ttfnd«, Unto. 

Tòlte, Sbdite, agg. Vuòto. (Come 
sost.,più com. -Vaeamde) || TalM, Sbal- 
t*', Svutd', Votare. ("Voito*„. " Voi- 
tare*„). 

VolangìUa (Pa«.), Farfalla. (Cfr. 
"Volagio*„. Fr. Volage), 

Tdll«' e Talli', Bollire || Ttflle, sm. 
Bollore. '§ta Vende se cóce nghe 'nu — , 
Queste lenticchie còciono al primo bol- 
lore = Avezd' lu —, Alzare, Levare, 
Staccare, il bollore, Cominciare a bol- 
lire = Dd' ^nu —, Far bollire una cosa 
per poco, Dare un bollore || TuUieoe- 
c*», Grrillare, Cominciare a bollire del- 
l'olio = Di altri liquidi. Staccare il 
boUorino || Tallleee, Tallleeeehe, sf. 
pi. Gallozzoline dell'olio o di altro li- 
quido che comincia a bollire. 

^Tòmeehe , Vomito || * Tnmeed', 
TammaeA', Vomitare || VurnmacÓse- 
*u08e, Eibuttante. (" Vomico*„. " Vomi- 
care*„). 

Vòmete, Vuòmete (T.), Tuono. PI., 
Vimmete. (Dal lat. Bomhitare). 

Tónde, sm. Onda. Nel modo: 'Nu 
— de latte. Quantità di latte che spic- 
cia dopo cominciato a suggere la mam- 



mella = Nel pi. Li vunde, Quantità di 
liquido che dallo stomaco tornano a 
gola. 

Ttfnne, Gonnella = [0^nne,*Hìton- 
ne]. 

Vòrnie (Toeco), Hòrne e Horgne 
(Cast. C), sf. Corno usato dai guar- 
diani dei maiali per richiamarli. (Lat. 
Cornu). 

Vòsche (P.'o), Vueche (».)i Bòsco. 

Ttftajiinne , Grimaldello = [ Vo-^ 
tajjanne]. 

Ttfinmtf nne. Vertigine , Capogiro 
[Votacele]. 

Ttftrarrtfite, Girarrosto. 

Trfte, «Ttfvete, Gómito = [Góvete^ 
*Hùovete = T. Vòteve = s. Vute = 
€ar. Hute] |j Tntanne, Gomitata. 

Trfte, «Tdvete, sf. Volta (determi- 
naz. di tempo) = 'Na vote, m. av. Giac- 
ché, Dal momento. Siccome = [Vote, 
*VÒ'idde — B. Vò'ite = T., A., T. Vòd- 
de = B. Vite]. 

Ttfteme, Tino = Tinello sottoposto 
alla lucerna (róse) del frantoio ~ [r^ 
1543, Botino, nont. 1632, Voteno]. 

Ttftte. Ved. Tdeoe. 

Trfve, Bòve. PL, Vuve, Bovi, Buoi 
= Nen zapé* a ddV né wacche né —,. 
Non saper riferire, far sapere, nulla di 
preciso. Sènza dV nné wacche nné —, 
Senza dir né tanto né quanto, né ai né 
bai = [Véve, *Vàuve. Fig. Vóv'alUnìe, 
Floscione; Cincischione, Chi non leva 
le mani di nulla. 

VÓve, sf. Macchiolina prodotta dal 
morso della pulce = Enfiato prodotto 
da appinzatura di zanzara, e sim. Ap- 
pinzo, Appinzatura. Cfr. Tu ve. 

Vòveze (Api), agg. di Picoone o al- 
tro strumento di ferro. Che ha la parte 
tagliente o puntuta non lunga e grossa. 

t òxse. sm. Enfiato, che viene in un 
punto limitato della pelle. (" Bozza „, t.. 
med. Enfiatura) = Bernoccolo che si 
produce nel capo per effetto di caduta 
Il Vuzzelóse, Bitorzoluto, Bernoccoloso || 
Vuzzelu83 (T.), Scrofoloso. 

Vòzze (S. Ea«.), Orciòlo. Cfr. Blia^ 
■eehe. 

Traeoale, Collare di ferro, con pun- 
te aguzze, ohe si suol mettere ai cani 
da pastori = Per isch., Cravatta molto . 
alta = Giogaia dei bovi ; detta anche 
Pannèlle, sf. 

Traeee, Braccio = Iron. A chi cre- 
de di aver detto o fatto cosa da bravo : 
àtìrete 'sau —!, È un bel che! = L^*- 
Ràccìu]. 

Vraccióle sm. PI. Vracciuole, Gettate 
inutili della vite , Poppaioni , Femmi- 
nelle. 

Tra^e, Brace || Tra^ére, Bracière || 
Tra^erélle, Tra^erdle, sf. Padella. 



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816 



vra - vuo 



con manico corto, ohe assettata si mette 
nel preta {mònece) per isoaldare il letto. 

Traeb«, Imbraca, parte del fini mena- 
to delle bestie da soma e da tiro, ohe 
investe le cosce. 

Vrama (Aq.)> Zecca delle pecore. 

Vransate, Brancata, Manciata = 
Dim. Vraasatèlle, Brancatella, Man- 
oiatella, Manciatina. 

Tratte, sf. Bastone lungo; Pertica; 
Bacchio = Per isch. Gambe lunghe, 
" Seste „ = [V. Vràttele — To««)o, Ve- 
latte]. {Gt, Bdktron) || TraUnnate, Bac- 
chiata H Vrettellne, Bastonatura. Fa' 
'na —, "Fare, Dar, la picchierella „, 
"Spianar le costure „ = [Vrattelìne , 
Verteline]. 

Tréece, sf. Sassolino, Qhia^òttolo, 
Giottoletto = Breccia, Pietra sminuz- 
zata ; Ghiaia. Métte'' la —, o 'Mhreccid', 
Inghiaiare. Aremétte' la —, Bìfìorire, 
Binghiaiare, la strada = Jucd' a —, [a 
'rchiappd'] , Giocare a ripiglino H Dim. 
Tr«e«l<Sle, sm. Vreccetllle, sf. Giotto- 
letto, Ghiaiottolo II Treeelare, Terreno 
ghiaioso = Greto, Ghiareto. 

Tr«flle e Trafile, Ventriglio, " Ci- 
polla „ = Per isch. Lo stomaco dell'uo' 
mo = [Vrucine = At. Bucile = Pas. 
Crucile], ("Groscile*„). 

Tranne, Crusca =3 Macchioline ros- 
sicoe che vengono sul viso. Crusca, 
Lentiggini = [V. Vrlnnele]. 

Tré t te, Sùdicio = Fig. Anema —, 
Empio. Mane vritte, Mani rapaci. Ved. 
TertlUe. (" Bretto*„) II Tretteldne, Su- 
dicione, Lezzone. Detto di donna, ha 
significato anche più grave. Ved. Ra- 
▼ellone. 

Trettellne. Ved. in Tratte. 

*VrevtfBne, Vergogna. 

Vricchelóne (Pa«l.), agg. e sost. Ovo 
andato a male, barlaccio. 

Vrice (C. «.A., Cast. C), sf. Bac- 
chetta sottile e flessibile || Vrìciate, sf. 
Bacchettata. Cfr. Frisce. 

Vrigne (P.»*»), Trògolo. Cfr. Brégne. 

TrtAoule, sf. Strettoio per spremere 
le vinacce = [At. sm.] || TrlsenlA', 
Spremer le vinacce, assol. , Stringere. 

Trlsenle e FrlsenJe, sf. pi. Gabbie 
per spremerci le ulive infrante. Più 
com., Spòrte. (Lucch. "Bùscole„). 

Vrivajje (V.), Beveraggio, Mancia 
ohe si dà per bere = Se. Vumirajje. 

Tròeehe, Tròeebele, Chioccia = 
[Pett., Toeeo, Velòcehe = Car. Ulòcche 
= Av. Viòcca], (" Biocca*) Il Tr no can- 
ne, Chioooiata, Covata, I pulcini nati 
da una covata = Più spesso, fig. Folata 
(di uccelli, moscerini, api, farfalle): 
(Padre o madre con) molti figlioli in- 
sieme: Nuvolo (di donne): Nidiata (di 
bambini). 



'"Vròsnele, sm. Bitòrzolo ; Giandu- 
ia indurita II '"ATvrnffnnllte, Bitorzo- 
luto; Gangoloso. ("Prùgnolo „). 

Vrénghe (V.), Gróngo, pesce. 

Trtfnne, sf. Decotto di cotogne e fo- 
glie di amarasco con cui si fa la stufa 
alle botti prima d'imbottare il mosto. 
Fa' la — a la bbótte, Stufare la botte, 
Far la stufa alla botte - [Ort. VrÓOe], 

Vronzdne (Pop.), Grondaia. 

Vrónze (P.*®, Cast. C), Brace mi- 
nuta = Aq. Ronéétta. (Cfr. " Bronza*„). 

*TrneeblJK%e*TraeehellJA*,Chioc- 
ciare, TEmettere la voce che fa la 
chioccia, o la gallina che vuol covare 
= Fig. Nicchiare, pr. della donna vi- 
cina all'ora del parto = Crocchiare, 
Esser malazzato. 

Traeeulljarse, fam. Pavoneggiarsi. 

Trli^ele, Fignolo,Foruncolo = [Car. 
Durugne], (Forma dim. di "Bruco, Bru- 
cio n. (Il volgo crede, o credeva, ohe il 
Fignolo fosse prodotto da un baco. Cfr. 
PedecéUe, Infatti, ritiene efl&caci le fo- 
glie di assenzio, " per ammazzarlo „ , 
nelle pustole del Vaiolo; ohe in Av. è 
chiamato le Ruce; in Pett., le Vrùcéle; 
in V. la Vrìcele). 

vm^ele, sf. Morbillo [P.«<» Vrece- 
rllle]. 

VruciuUjd* (Can.), Scottare || Vruciu- 
lènde, agg. Che scotta. (" Bruciolente*„). 

Vrudulizze, spreg. di Brodo tenue. 
Broda = Fig. Brodicchio, Acqua mo- 
tosa. 

Trusne e Trlisnele, sf. Prùgnolo-a. 

Trnieliétte, sm. Bòsolo, Parte ro- 
solata della carne o del pane arrostito 
= Per sim. Parte del corpo infiammata 
o fortemente irritata. 

Vruìtuld' , intr . Iperb. Scottare . 
Vrustele!, Sootta, Brucia dalla febbre. 
(Lat. Perustvlare) . 

Va e U, prep. disg. O. 

Vn' pron. pers. pi. Voi. ("Vui*„). 

Tttoale, Boccale = [V. 15d3, Vocale], 
(Basso lat. Baucale-), 

T noe alóne, Chi alza molto la voce 
nel parlare, Bocione, Bercione = Chi 
parla a voce alta e con risentimento, 
Sbraitone = Chi tenta di sopraffare 
con la loquacità, Abbondone = Chi 
ciancia molto, Cicalone, Ciambolone = 
Chi facilmente dice quel ohe dovrebbe 
tacere, Svescione. (Cfr. lat. Buccone -, 
Parlatore stolido). 

Tneeanne e Bneeanne, sf. Nei mo- 
di: ^Na — de vénde, una Folata, un Sof- 
fio forte e passeggiero, di vento. — de 
fòche. Ondata di fiamma che vien fuori 
dal forno quando il foco si ravviva. 
(" Boccata „). 

Tueeartfle, Lumella della fornace 
= Quella del forno, Ardénde. 



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vuc - vus 



317 



Vuccatóne (F.)f Ceffone dato sulla 
bocca. 

ITaceétte, Cocchiume = [Pai. VuC' 
citte = G. Cucunare, f.]. Cfr. Mmiccét- 
te. (Forma dim. di " Bocca „). 

Vùcchele, Campanella o Maniglia, 
per tirare rusoìo. ("Bòccola*,,). 

♦Facce, Gócciola, Apoplessia = Più 
com.. Malanno, Male in genere. Che 
jppuzz* ave* *na — 'nganne!, Ti venga 
male in gola! T' é mmenute *na — a le 
mane f, T' è venuto il granchio alle 
mani ? = [V. Gocciola di liquido]. Ved. 
Ttfcce. 

Tnccalarc, sm. La canna della gola 
del maiale, lu Oannarine de lu pòrche. 
(Ofr. •* Beccolare „, Apertura della for- 
nace in cui entra la canna del manti- 
ce). 

Vucene (T.), sm. Il Cannello che s' in- 
fila nel fuscello della spola. (•'Bùcini*^.. 
I cannellini ohj sono tra le stecche 
della rocca = " Bocciòlo „). 

Vuddécchie (T.), sf. Per lo più nel pi. 
Sotterfugi, Scappatoie. 

Tttdémie e Audlénie, 'TcdénftKc, 
sf. Ascolto. Nella maniera: Dd* —, 
Dare ascolto, retta = [Udjenze], 

Tusnc. Ved. Usnc. 

^VuUéndc, agg. Violento. 

Vujje (Man.), sf. Foglie, Cartocci, 
della pannocchia di granturco. ("In- 
voglia*). 

Vujjende, sm. Uva nera ammostata 
e bollita per far più intenso il colore 
del mosto col quale poi si mescola. 
(" Bogliente*„). 

Tale*, Volere. Spesso, con aferesi, 
Clé', e in composiz. anche con l'ulte- 
riore aferesi di u. Ade ^léme jV ?, Dove 
vogliamo andare? = Vo^ èsae' lu véref, 
Sarà vero?. Sarà dunque vero? = Chi 
aa ae vvo' menVf, Non so se venga, Ver- 
rà? = àta a cquande ne vó, È grave- 
mente infermo ; É al lumicino, É spac- 
ciato, Ce n'è per poco = Ne vuliase!, 
Volerne!, C'è da abbellirsi. 

*TalcciÌ', freq. di Bollire, flg. Me 
vtUechiJéjje le mane!, Mi brillano le 
mani. Ho gran voglia di adoperarle, 
di dispensar pugni = Di una parte ma- 
lata. Informicolare molestam. = Rifl. 
Dei vermi. Brulicare = [Divincolarsi. 
IPn de vulecd' !, Non moverti. Stai fer- 
mo!]. ("B)llìcare*„, Brulicare) H Viilc- 
canfténdc. Brulichio ; Informicolamen- 
to — Dimenio II Tulccarèlle, agg. di 
Bambino. Irrequieto, Che pena a star 
fermo. 

Tnlcmdérc, aw. Alla svelta, Senza 
ritegno. Ammìnele —, Lascialo cadere. 
Scaglialo, Vèrsalo, senza riteguo =: 
[7uZemyere]. ("Volentieri*,,, Sollecito). 

Tttlljc, TallJ[|c> Voglia, e partìc. 



Appetito, Brama = Iron. Ténghe 'n« -•/, 
Non lo desidero. Non me ne smanio = 
Golosità. L3 pà magnd* pe^ — , Puoi 
mangiarlo per genio, per gusto di man- 
giare = Uzzolo. Capriccio = [Qulìje = 
Aq. Culìja] Il Tttlftfsc, Goloso, Chi si 
lascia trarre dall'appetito, dalla bra- 
ma Il Tulle vele, agg. Di pers. Lo stesso 
che Talldse = Di cosa. Che move l'ap- 
petito, il desiderio. Ghiotto. Va 'pprla- 
8* a le cchiù ccóae vulijìvele, Va dietro 
alle cose più ghiotte, alle ghiottor- 
nle. 

Valli», Bollire \\ -Vulllccecii', Bolli- 
ré leggermente. (" Bollicare ■^„) || Val- 
llcce. sf. pi. Bollicine, Gallozzoline, 
dell'acqua che comincia a bollire 1| Tul- 
le valle, Tallènnc vullèmne, m. av. 
Alla lesta, Su due piedi , A strappa 
strappa. In quattro e quattr'otto. Qué- 
ate n'n ée pò fa* — . 

Talpéirne, agg. di Cane. Che somi- 
glia a una volpe. 

Vulverizze, Voulverizze {P.'"), Nevi- 
schio turbinato dal vento. 

Vùmm'ie (Tocco, Cast. C), sf. Orcio- 
lo. (" Bómbola „). 

Tane. Ved. Une |1 TAneee, Undici. 

TannèUe, sf. Nastro dozzinale, la- 
vorato dalle popolane = [GunrièUe], 
("Bindella*„, Nastro). 

Vùoh'e, vento. Borea, Tramontana 
= T. Vure, 

*Vure, sf. Forza, Vigore, della ter- 
ra. A ìcche la tèrre té' pòca —, Qui il 
terreno è poco fertile. 

Vurre (Pai.), Bórra. (Basso lat. 
Surra), 

Tascecit', tr. Agitare. — lu café, 
Agitare, Mestare, il caffè per far scio- 
gliere lo zucchero = Mestare un in- 
triso (la polenda, la calcina), aflanchè 
le varie parti si sciolgano e uniscano 
bene = Scòtere. Ne* — la tdvele!, Non 
sootere. Non far traballare, la tavola 
= Diguazzare. — lu *ngnÒ8tre, Diguaz- 
zare l'inchiostro nella boccetta o nel 
calamaio a guazzo = Bifl. Bucicarsi. 
N*n ée pò — , Non può bucicarsi (pei 
dolori, per l'eccessiva pinguedine ecc.) 
= Moversi in luogo stretto o nel pigio. 
Ne* mme ce pózze —, Non ci si rigira, 
Non c'è modo di moveroisi = Scrollar- 
si. VùacecheteJ, Moviti, Non startene 
li com' un palo ! = Fig. Adoperarsi. Chi 
ae vuaceche, n'n z'annéhe, prov., Chi si 
adopera, s'ingegna, non muor di fame 
= Divincolarsi. Lu péace me ae vuace- 
che *m mane — Agitarsi. Le rame ae rw- 
aceche, 1 rami si agitano. Il vento di- 
mena, fa crollare, i rami = Me ae vu- 
aceche *nu dènde, Mi crolla un dente = 
[Vucecd'], 

Tascecamde, sf. Vescicante -- Fig. 



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318 



vus - zan 



Persona noiosa, che non ti si spiocica 
mai d'attorno, "Mosca culaia „ = Per 
isch. La mójf é ^na —, prov., La mo- 
glie, è un vescicante = [Veacecande, 
m. e f. = Torr. Maszecande, m.]. 

TuseéJJe, T««oéi|e, sf. Frutice di 
quercia; Queroiolo. (Cfr. "Busoione*„, 
fr. Buiason). 

Ta«eieb«, Vescica, "Vessica^. 

Va»»*', ITuttà.^ Far forza contro una 
cosa per cacciarla avanti, Spingere, Pi- 
giare. Vuase, Vuttel, Spingi!, Pigia!, 
Ife* mme — /, Non spingermi, non pi- 
giarmi ! Vusae la porte, vide $e sta chiU' 
se, Pigia l'uscio, vedi se è ben chiuso 
= VuH^ alégre (la ròte)!, Gira presto, 
alla svelta! ||Tn»»«, sf. Spinta, Urtata 
= Dd* 'na — , lo stesso che Vusad^ || 
Ta»sanme. sf. S evintone, Urtone. 

TntK'. Ved. SvalM = [V. Tuddd'], 

TntiC, tr. Voltare, Volgere, Girare 
= Assol. La lune mo* mo* vote, o Ha 
pe' —, A momenti, la luna volterà, 
darà volta, sarà luna scema. A lu — 
de la lune, A luna scema = Se vvóte lu 
v^nde, Se il vento si desta. Se wóte, o 
arevóte lu harbine, averne Vacque, Se si 
desta il libeccio... = La fréve f d vu- 
taf a ccalle, La febbre è passata a cal- 
da = Cfum^nz' a — lu sóle, TI sole co- 
mincia a dar volta, a declinare = Le 
vuV e IV arevute, sèmbre de duménecàe 
vé^ pasque, o slmbre tré ttùmmele fa 'na 
ióme, Volta e rivolta, è sempre lo stes- 
so = Eifl. Assol. Vutarseìe nghe une, 
Dare la colpa ad alcuno. Tu n^n de Vi 
da — nghe ciillit, Tu non devi prender- 
tela con quello. Se la vote nghe mmé\', 
Ne fa rimprovero, Ne dà colpa, a me ! 
Tu nghe echi te la vutef, Tu con chi 
l'hai? ; Con chi te la pigli? — Fig. IPn 
de fa — le c6rvUle.% Stai in chiave!; 
Non lasciarti aggirare! 

Tutarèlle, sm. Nottolino = Luogo 
nel frantoio dove per mezzo di barre 
si gira la vite del trabocco. Ved. Trab- 
bdeoh« = Punto in cui l'acqua rin- 
gorga, Mulinello = Rigiro vorticoso di 
polvere mossa dal vento. Vòrtice = 
Bota che fa chi cade, stramazza, per 
vertigine. Te facce fa' lu —, o le vuta- 
rillel, Ti farò far la rota ! = Tròttola, 
strum. ohe i fanciulli fanno girare sfi- 
lando una cordicella con cui l'avvol- 
gono. Quella girata con la frusta, è 
chiamata Str<knini«l«. [Rooe. Vuta- 
ricchie — Pe»e. Mutar ijje, Eutarìc- 
chie = Ar. Barzactbcchele, f.]. 

'Tate, p. pass, di Avere, Dovere, 
Volere. (" Dovere „ non è del nostro uso. 
Invece, abbiamo -4t>^ da. *Vut' a, Do- 
vuto. Sajje vuV aJt',]Son dovuto an- 
dare). 

TatecK', tr. Voltolare = Intr. Ro- 



tolare. Jfo' te manne vatechènne ! , A mo- 
menti ti manderò rotoloni ! = Sifl. 
Déndr* a lu l'ètte, se vòtecW e ss' are- 
vbteche, Stando in letto non fa ohe vol- 
tolarsi e rivoltolarsi = Semplicom., 
Abbandonarsi, Lasciarsi cadere da an 
lato. Va ritte, ca se nno te vùteche!. 
Sta bene in sella, potrai cader di lato. 

TattK'. Ved. Ta»sK'. 

Vuttazze, spreg. di Persona bassa e 
panciuta (" Bottaccio „). 

TAttere, Butt:ro, e pr.. Chi ha ou- 
stodia dei muli che servono alla mas- 
sarta = Spreg. — de mundagne, Zoe* 
coione, Cotennone. 

*Tat(eTajJe, sm. sing. Granaglie. 

Tave, Bua, n. fano. di Male, Dolore, 
e spec. di Ferita. 

Vuzsetille (1 .), Battellino. (" Gozzo „, 
t. mar., Barchetta). 



ZA, sinc. di Zije, Zia, quando pre- 
cede il nome. — Rése, Zia. Ròsa. Ved. 
ZI'. 

Zabbùocchie, fam. Persona tozza e 
grossolana. Cfr. €l»bbòtte, nel S» si- 
gnif. = Nel pi., per isch., Scarpe gros- 
se e senza garbo = T. Zabucche, m. 
Grosso ciottolo. (Cfr. fr. Sabot). 

Zacarlìle, sf. Strisciolina di carta; 
Truciolo di legno, ohe porta seco la 
pialla = Anche, ma non oom., Nastrino 
di seta o d'altro = V. ITn de métte' 
'ngòlle tande zacarìUe!, Non metterti 
addosso tanti fronzoli = T. Zahar^lU, 
Nastro = T. 1629: Un paro di mante 
con zagarella torquina, Ved. Èzahene. 
(Sen. " Zaganella „, specie di Orlatura 
piccola, adoperata specialm. per arredi 
sacri). 

Zàcchere, sf. pi. Fam. "Tàccoli„, 
Piccoli debiti. 

Zaff'iùne, sm. pi. Per isch. Scarpe 
grandi e larghe, " Ciòtole „. 

Zambaneìle (Aq., Pese); CiavarìHU 
(Cli.), sf. Pan lavato. (Cfr. " Panzanel- 
la „). 

ZamblJK', Scalpitare = Pestare i 
piedi, pr. dei bambini stizzosi = Tr. e 
intr. Trescare, Camminare pei campi 
lavorati = [Han. Ciambìjd' , Sparar 
calci, Scalciare]. 

Zan&bre e Zanibrtfu«, fam. Mar- 
rano, Scorzone, Cotennone, Zoocolone. 

Zambasnare, Sonatore di corna- 
musa = Uomo rozzo e sciatto. 

Zambasnlje, sf. Giusquaiamo = 
[Zambugnare, sf. e OiufeUucce, sm. pi. 
= liama, le Cungarllle, sf. pi. = Bf l«l. 
la Cianfrignacche], 

Zanne (Ca»t. C), sm. pi. Maschere, 



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zpn - zie 



319 



Persone con maschere || Za -.inatò , sf . 
Mascherata II ^{fnnere (p«l.), Saltim- 
Toanoo. Ved. liiamn«. (" Zanni „, t. lett. 
Arlecchino). 

Cannèlle, sf. Falda della giubba = 
Lembo di veste, di puzzola, che spen- 
jsola = [T. Zènne, sf. Lembo dell'abito]. 

Zappe (At.), Capro, Becco. 

Zapp», sf. Zappa = Per isch., nel 
pi. Denti incisivi molto grandi = Mar- 
ra per disfare la calcina || Zappl(^ Zap- 
pare = Baspare, dei cavalli, quando 
con le zambe percotono la terra quasi 
-zappandola || Zappitte, sm. Beccastrino li 
Zapp*-e-ppuote, sm. Nome di un uccel- 
letto, della specie delle calandre, che 
comincia a cantare verso la fine del- 
l' inverno, quasi dicendo al contadino : 
* Zappa e pota!„]. 

Zazzóne, e, più com. il dim., Zazzu- 
néUe, ZazzenélUf sm. Animale piccolo e 
macilento. 

Ze, in molti luoghi, per Si. Come — 
^a 9 Z* é mmòrte. 

Kee«i(', Bollare, Marcare, un peso o 
una misura per autenticarla = Fig. — 
quatrine o munéte, Guadagnare, Inta- 
scarne, di molti. 

Zecchine, sm. pi. Faville che schiz- 
zano dal fuoco = [Scaglie riiucenti di 
«esso]. 

Zéccherc, Zéccre, Zecca, insetto 
= Fig. Persona stuccosa, noiosa. 

Zccrlne, Orini del cavallo. 

ZeflrkinnA*. Ved. SaS'annK' || Zef- 
funne, sm. Grande quantità, in si- 
«nif. spreg. Ne ténghe ^nu —, Ne ho un 
"precipiziOfl = A — , m. av. In gran copia. 
Pióv' —, Piove a rovescio, a dirotto. 

Zélle, Tigna = Fig. Nel pi. Piccoli, 
ma numerosi debiti, "Taccolin, "Chio- 
derelli „. Sta' piène de —, Aver di molti 
debiti, "Reggersi sui chiodi, come il 
Crocifisso „ = Métt' a —, Cavillare, Met- 
tere in questione , per truffare. JV 
iruuènne —, Cercar cavilli, sotterfugi 
Il Zelltfae, Tignoso = Fig. Cavilloso. 
[ZeUajóne] l| Zéllajd*, Ingannare , Met- 
tere in mezzo = Truffare. 

Zenale, Grembiule. (Sen. ^ Zinale^) 
Il Zcnate, sf. Seno, Vano, formato dal 
grembiale = Grembialata-ulata j| Dim. 
Zenatéllc, Grembiatella. 

Zénsliere, Zén^re, Zingaro = Bin^ 
dolo, Baggiratore !J Zingaràcchie (Pai.), 
Persona sciatta e poco di buono || Zin- 
ganude, parola con cui i bambini^ escla- 
mando, chiamano un altro bambino 
affatto nudo || Zlnvarésclie , agg. Di 
Linguaggio. Di gergo. Furbesco, Fur- 
fantino. Léngua — 1| ZlnsarlJiC, Mette- 
re in mezzo, Baggirare = Truffare || 
Zengrarìje, sf. Luogo all'aperto dove i 
zingari sogliono stare. 



Zénne, Mammella. Parte laterale e 
anteriore del petto, sia dell'uomo sia 
della donna. ("Zinna*„, Poppa). 

Zepelle (T.), Capra. Cfr. Zappe, {tè- 
ba*„). 

Zépere, agg. Ved. Spare. 
Zépeì'6 (T.), sf. Cacherelli, per lo 
più, delle capre o delle pecore. 

Zéppe e Zéppele, Zeppa = Bietta 
da calzare un mobile af&nohè non tra- 
balli = Fig. Métte' —, Sobbillare ; Met- 
ter male tra persone. Se ccuUù n«' je 
mette —, ne' llettecave, Se quello non 
r istigava, non si sarebbero rotti, gua- 
stati = Dim. Zeppetèlle, Zeppelélle, 
Biettina Ij Zéppele , sf. pi. Specie di 
fritto, che si mangia, come cibo di rito, 
nel di di S. Giuseppe || ZeppiC, Mette- 
re, Calcare, il conio = Imbiettare, 
Metter la bietta per stringere, calzare, 
fendere li ZeppaJJe, sf. Bitaglio di pel- 
le che si mette in giro tra il suolo e 
la soletta = Pan' a —, Pane cattivo, 
non ben cresciuto H Zeppate, fig. Ma- 
ligna insinuazione. Mend', Dd\ le —', 
Istigare || ZeppnllJA'-ellJiC, tr. e rifi. 
Fam. " Grafliare „, Rubare. 
*Zéppele, Fascetta per ferite. 
Zeppenè'ide (Pai.), Sasseto = Ter- 
reno incoltivabile perchè sassoso. 

Zeppdnde, sf. Puntello |! Zeppnn- 
Aà,\ ZuppnnclA', Puntellare. 

Zerlénarlie, sf. Striscia di panno 
tagliata o strappata per lo lungo = 
Per sim. Striscia di terreno lunga e 
stretta = Ferita da taglio molto lun- 
ga il ZerlenshljiC , Tagliare panno o 
carta a lunghe strisce = Ferire in più 
punti, facendo dei lunghi tagli !| Zer- 
leiiffbljatc. Tagliato a strisce = Té' le 
cosse, le vracce, tutte — ròsee, Ha le 
cosce, le braccia, listate, macchiate, in 
rosso. 

Zetrèlle, Ragazza, Fanciulla da ma- 
rito. Non com. = Agg. di Mela. 

Zéxe, sf. pi. Fam. Moine !| Zextfse, 
Lezioso, Daddoloso. 

zr, Zlje, '"Zljane, Zio = Nome col 
quale i contadini, per rispetto, chiama- 
no i più anziani, anche sconosciuti. 
Una volta, anche i monaci. Inoltre, il 
patrigno = L'apoc. è costante quando 
zije, precede il nome della pers. Zi' 
'Ndréjje, Zi' 'Ndònie = Cullù m'arevé 
tije Quello mi è zio. (" Ziano*^) 1| Zìi, 
Zlje, Zia. Matrigna. Yed. Zi(*. 

Zicchie, voce per iscacciare il maia- 
le. Ved. €l«se. (Lat. *SuiculU'), 

Zicchie (C. •. A.), Bastoncello a cui 
si batte nel gioco della lippa. 

Zichi, fam. Agg. Di cosa. Piocin pio- 
oino, e speo. Cortissimo, "Ino i no » 
Ved. Ciche. 

Zichelle (T.), Maiale = P.''» Zichi, 



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820 



zie 



Zichìjje, Zichelle, voci per richiamare 
il porco. Yed. Zleehle. 

ZI«hteo}ie, sm. Per iach. Personci- 
na piccola ed esile, Omuncolo, Cosino 
[Nel gergo, il Bere. Je piace lu — ]. 

Ziéne (Rer.), Zaino dei pecorai. 

Zìmbele (T.), Cembalo = Pig. Sund' 
lu —, " Grancire „, Babare. 

ZimbriUe (v.), nel gergo, Cappello. 

Zinze, *Nzinz& (Pai.), prep. Senza. 

Z<2?2n*(Aq.), Fuscello 11 Zippere{lPB.\.\ 
Bf. Lippa. Cfr. Céppe. 

Zite, Yed. Zetélle. 

Zlt**', intr. e rifl. Per intimar si- 
lenzio. Zettéte!, Zettéteve!, Zitti!, Ta- 
cete!, Chetatavi! (Sen. "Zittare„, tr. e 
rifl.). 

ZizeW (Ar.), Cigolare. Lapéggia réte 
zìzele, La peggio rota cigola. Cfr. Cìcéle, 
2« signif. e Cicilijd'. 

* Zizze, Poppa. Non com. («* Zizza*„). 

ZòccTie (T., P., lior.). Chicco d'uva, 
d'uliva, di grano e sim. A zzòc& a zzòc- 
che se còjje la *live — G-ranello, Bri- 
ciolo, di sale; Pezzo di zucchero = 
Biòccolo, Pallottola, Bozzolo, ohe fa la 
farina intrisa quando non è ben me- 
stata = Nel pi. Li zòcche, quella vi- 
vanda è che anche detta Virtù, e Cucine \\ 
Zucculijd', Eaggranellare ; Baccattare. 

Zòcchele (Ort.), Toppo, Ciocco, da 
ardere || ZuccTiétte (Cast. C.) , Piccolo 
pezzo da ardere. 

Zòcehele, sf. Grosso topo. Più com. 
Surecóne =^ Per isoh. , Porcellino = 
[Iperb. Pidocchio marchiano] = Fig. 
Zòcchela vècchie, o Zucculone, Furbac- 
chione (Lat. Sucula'). 

Ztfclie, sf. Fune. Poco com. (In al- 
tri luoghi, Topr., At..., com. per Fu- 
ne) = [Clvltaq. Zóche, sm. Fune corta 
= T. 1594 : Una zooa vecchia] \\ Dim. Zt»- 
chétte, Funicella = [Toceo, Secàcchie, 
Cast. C. Zecàcchie, sm. Fune corta] || 
Zuquare (V.), Funaio, Cordaio. ("Bo- 
ga*». Lunig. e Massa, " Seghetto „, Fu- 
nicella). 

Zòlfe, sf. Fig. e fam. Atto giudi- 
ziario. Nota di spese, e sim., che non 
fa piacere a ohi li riceve. (Da " Solfa „ 
Note musicali; Musica scritta). 

Zólle (Cast. C), sf. Bottoncino di 
panno o di filo, usato dai contadini per 
serrare la camicia al collo e alle ma- 
niche = Pett. Nappa, formata con ri- 
piegature di un nastro. Dim. Ztdlétte, 
Nappetta, Nappina = Pai. Zullitte, 
sm. Nappetta rossa che si attacca alla 
fronte delle bestie per scongiurar le 
malie. (Lat. Anaula-j, 

Ztf mbe , Salto. Fa* 'nu — , Fare , 
Spiccare, un salto = Balzo. Me c% fatte 
fa' *nu — /, Mi hai dato un balzo. Mi 
hai fatto trasalire || Dim. Zumbétte, 



zuz 

Saltetto, Saltettino || A saambe mam- 
bitte, m. av. Salticchiando, Salterel- 
lando. Fa' —, Saltellare. Chi p6,fa—, 
e echi nem ho, se Sta fitte, prov. Chi 
può, saltella, ballonzola, e chi non può, 
se ne sta li := È anche un gioco fano. 
li ZambA', ved. 

Zénghe (C. fr.). sm. Monco, Chi è 
privo di una mano, di qualche dito, 
di un braccio = Agg. Mona — . Yed. 
Claasii'. 

Zu (Se.), art. det. Il, Lo = Za, La. 
Anche, 8u e Sa, 

Zucd*, fam. Noiare, Infastidire li Zu- 
eate, agg. di Abito. Stretto. tTÌ' —, Stri- 
minzirsi. 

Zueebere, Zucchero || *Niaeearii', 
Inzuccherare = Fam. — le itrunze. 
Confettare una rapa. Far garbatezze, 
Benderò onori, favori, a chi n' è imme- 
ritevole Il Strtf ni« 'naneoarate, fam. 
"Pidocchio riunto „, Yillan rifatto. 

Za«eliétte, fam. Sm. Bibotta ple- 
bea. Nen fa avetre che fi' facènne zuc» 
chitte. (Cfr. " Ciucca „, Sbornia „). 

Zuche, fam. Marrano. (" Zugo*„, 
Miachione). 

Zair«t« e Znntbete, voci che espri- 
mono l'Atto del cadere. Yed. TaflTete. 

Zaffili', *Xutrré,\ Soffiare = Fig. ' 
Fremere || Zòflle, Ziifll«, *Ziiflnre, sm.. 
Soffio li Znflriat<lr«, «ZafiTrattf r«, Sof- 
fione. 

"^Zarframe, sf. Zafferano = [Aq. 
Zaffrana pazza. Colchico = " Stat. a- 
quil. „, Zoffrana], 

*Zalfat«, sf. Per antonom., il Sol- 
fato di chinina. 

Zulìe (T.), Piccolo = Dim. ZuUStte, 
Lu — mV, Il mio piccino, bambino. 
(" Giulio* „, Fanciullo). 

Zambie, Saltare = Balzare. — da 
lu Ultte, Balzare dal letto = Sobbal- 
zare. A cquande zomba zómbe, Di trat- 
to in tratto sobbalza. (Cfr. "Tomare*„, 
Tombolare. Fr. Tomber) \\ Zanablttljii', 
Balzellare, Saltellare, Salticchiare ; 
Ballettare = [Cam. 2Sumbulijd'], Yed. 
Ztfiabe. 

_ Zappe, sf. Nella maniera: Pijd* *na 
— , Fare una camiciata. Esser sudato 
fradicio ; Prendere un* infradiciata, 
Immollarsi per pioggia che caschi ad- 
dosso. (Sino, d' "*Inzuppata „). 

Zappili', *Zappri(', Succhiare, Suc- 
ciare. 

ZurlK', Buèzare = [T., Ar. ZuUd% 
(Aret. e Lucch. "Zurlare „) || Zarle, sf. 
Buèèo. Pijd* la —, Bugiare = [V., Ar. 
Zulle] Il Zarlétte, agg. a sost. Fanciul- 
lo vivace, scherzoso. 

Zaza, n. fané, del Cane = [Zuzù e 
Ceciù] li Zusae (T.), voce per incitare il 
cane. 



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£za - zza 



321 



A&iK, voce per ohiamare o per iscao- 
ciare la capra = [Zzd = Can. Anche 
per ohiamare o per scacciare la pecora 
= Cb. Titce = Pac. Zzirò = Ar. Zza- 
rè = ì^eue, Èsarl e Èzerrù], Cfr. Zap- 
pe e Zzirre, 

ZzacarìUe (Ari), sf. Chiocciolina di 
mare di forma conica. 

Ìi»e«liUe> n- di pers. Ezechia = 
= Zecchine e èzecchine], 

Aia«etaljéle, n. di pers. Ezechiele. 

Zzaffe (O. flr.) sf. Spreg. Moltitudine 
di pers. o di cose, Fitta. 

ÈzahàJJe, sf. Nastro dozzinale per 
legare le calze = Cordicella che si av- 
volge intorno alla razzola, e poi si sfi- 
la per ispingerla = Frómbola = Pai. 
Zzavajje, 

Zzaharille (T.), Monello. 

èzàhene, sf. Lo stesso che Zzahajje, 
e più com. — To««o, Zàine, Nastro 
stretto. Ved. ZacarìUe, 

Aianne, sm. Il capo di una compa- 
gnia di bontemponi, spec. delle ma- 
schere, che ha del gradasso, e tiene a 
rispetto la folla i Aiannone. Lo stesso 
che ftiaitMe = Bighellone, Chi va a 
giostroni per consuetudine. Ved. Zanne, 

Zzarraoìcchie (Ca«.), Farfanicchio, 
" Cazzabùbbolo „ , Presun tuosello. 

ftftar ravvile, sf. Grano duro, usato 
per farne paste da minestra = [Sara- 
valle, *SaravùoUe]. 

AiarraTMll«, sf. Calabrone = [Lu 
ZzarravuUe = P. Arzawlle = Cast. €., 
Peti., Ro««. Azióne, m. = Ari, Èzone, 
m. Lu — d^óre, Il calabrone dorato. 
Lustriate, Ile. nero] || iiarrarnUUil', 
fig. Andar gironi, a gironi ; Andar ron- 
zando, come un calabrone, sprecando 
il tempo = Il Bigirare vorticoso degli 
oggetti menati in aria dal vento. 

2^a883 Q èzasaone, Omaccione, che 
non ha di buono altro ohe la forza 
dei muscoli. 

Zzave, sf. Fam. Mota, Fango = In- 
truglio, Guazzabuglio di cose liquide, 
" Pottiniooio „ = Fig. Bordaglia, Bece- 
rume. N^n d^ammiitecd* nghe *88a —!, 
Da codeste canaglie alla larga ! |! :fefta- 
TiUJe. Lo stesso che Aftave || tiara - 
rUe> sf. Mollicchio, Luogo bagnato di 
materie sudice = Molte e cattive vi- 
vande. Ha fatte *na —, (Invece di un 
desinare per bene), ha fatto un intru- 
glio, un guazzabuglio, da sciattar lo 
stomaco || ^fciavardtfne, Chi lavora alla 
sciamannata. Pasticcione , Acciabatto ne , 
Intruglione , Grufolone . Introgolone 
= [Ari, 2^avajj6né] \\ Èzavarrine (€. 
fr.), Trappolone, Cabalone || 'Niavar- 
dK', 'NiaTarA', Inzafardare, Insudi- 
ciare con materie grasse, con fango, 
eco. .i ' Nzaravajje, ved. 



ftiaTÒrre, sf. pi. Pietruzze, Ghiaiot- 
toli, usati dai muratori per riempire i 
vani tra pietra e pietra, tra una fila e 
Taltra di mattoni = [èzavérre e Zza- 
vurre]. 

AiaTÒtte, fam. Uomo plebeo e poco 
di buono =3 Bighellone I| ÌiaTattlJ<(', 
Bighellonare. 

Aileaiiletae, sf. Nome di uno stru- 
mentino formato da un disco di coccio, 
con due buchini nel mezzo, pei quali 
passa un filo col quale i fanciulli gì' im- 
primono un movimento di rotazione — 
[Zzurre-zzurre e Bubbiì = Cast. C Fur- 
refurre]. (Cfr. ''Giga*„, antico strum. 
mus. a corde). 

Aile«iie iiaeeiie, sm. Zig zag. Com. 
nel m. av. A — . 

Zzira-zzire (V.), Tellina. 

Èftlre«aBBlre«lie, sf. pi. Per isch. 
BìHa. §tatte sòde! Ne' mme fa* reaajje* 
le — , Smetti, non farmi montar la 
bi22a! 

Aiirl e Zslrl ri ri, voci per chia- 
mare e per carezzare il maiale = Fig. 
Per ingiuria: Vattene^ zzirU, Via di 
qua, porcaccione ! 

ftiirllle, sm. pi. Fig. e volg. " Cor- 
belli „, « Zebedei „, "Zeri^. 

Zzirre, sm. Becco, Capro. Com., in 
senso fig. ae Pese. Zzurre. 

iilrre, sf. 2irla, vaso di terra cotta 
simile all'orcio, usato per tenerci il vi- 
no o l'aceto. (Sen. " Ì5iro „). 

Zzéne (Ari). Ved. Aftarravulle. Sm. 
Il frullare della trottola o della pietra 
scagliata con forza. Fa* lu —, Frul- 
lare. J* d fatte fa* lu — !, L'ha fatto 
frullare (il sasso). L'ha scagliato con 
violenza. 

Aiòftfte, sf. Soi2ume, Materia semi- 
liquida che sporca ; detto partio. della 
morchia = [Jòzze = C. fr. Jòrze], Ved. 
liòifte. 

Zzurefecate (C. fr.), sm. Vivanda 
fatta di carne spezzettata e cotta in pa- 
della con peperoni, cii>olle e pomidorL 

Ainrre. Nella maniera fané. : Dd' 
le — , Far le Incorna; e si accompagna 
la voce col mostrare l' indice e il mi- 
gnolo tesi. Ved. Zzirre = [Pese. Zzur- 
re, Becco = O. Vj'ecchia — , Vecchia 
cuoca !]. 

"kàarrljà,* , intr. Frullare, Bammu- 
linare, Moversi rapidam. in giro ; detto 
spec. degli oggetti menati in aria da 
un nodo di vento = Di pers. e spec. di 
bambini. Girellare. Trottolare = Di 
ohi armeggia per raggirare alcuno, o 
perchè ha tempo da sprecare. Girella- 
re, Girandolare. Bonzare. (Cfr. tose, 
cont. "J^SurrarCn e sen. " A44orare„) || 
ftiarrliainlnde, Girellio. 



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CORREZIONI (C.) E AGGIUNTE (A.) 



Per quanta po$$a éMsere la diligenza che $i metta neUa correzione di un'opera 
come quetta (e, a onor del vero, dichiaro che la diligenza del mio editore è stata 
miràbile) è ben difficile che degli errori, e a voUe di quéUi da pigliar con le mòlle, 
non ièfuggano. Il discreto e colto lettore, se mai fotte il caso, correggerà da se 
atesso, Qtt< noto qualcosa avvertita da me sopra lavoro e fo alcune giunte, 

A pag. 8, rig^ 80 — garentire, (0,) garantire. 

j, 8. „ 26 — patriotismo, (C,J patriottismo. 
„ S, „ 26 — quali e quanti, (0,) quali e quante. 
In AbbMir»r»e — e dema, (C) edema. 
« A ««MkBde — vulésse che ite, (C) vuUsse che cce t\ 
„ Facile — 8i oooiono, (C.) cooiono 

„ Sntre — A«. Suldru, (C.) Cretine, 

JV, * — (C.) Jt'. 

(A,) AlTeiii', assoL Fig. Bigar diritto, Condursi regolarm. 
Tu ne* wU — /, Tu non vuoi rigar diritto, vai "soasta 
gnando „ ! * 

„ <;iaa«lA'. (Ofr. "Ciuciare»), 
n 9Im»««atiire — MagHione, (0,) MangiUone. 
„ 'Nvlneelne, 8^ signif. (Ofr. " Ciucca „, Sbornia). 
„ *N sméHv — (Lat. In aestu. Vetbi). 
„ Scacazzittu — ("Cazzabùbbolo»), (G,) " Cazzabubbolo „ . 
^ 8gruttd\ Scalcinare, Guastare, qua e là la superf. di 
un muro = Bifl. Di muro vecchio. Mostrare qua e 1& 
sdruci più o meno profondi. 
„ Tanne — Jì, 'n —, (C) J%, 'n — . 



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DEL MEDESIMO AUTORE 



Tradizioni popolari abruzzesi. Voi. I, Parte \.% 1882. 

Parte 2% 1886 — Novelle. ' , 
„ Voi. II, 1886 — Canti. 
„ Voi. Ili, 1890 — Credenze, usi e costumi. 
„ Voi. IV — (in corso di stampa). 
"■ ,^ ^e\V Archivio per lo studio delle tradizioni popo- 
lari — Leggende popolari in versi - Leggenda 
popolare abruzzese - Le 12 parole della verità 
- Streghe e stregherie - l tesori incantati - 
Giochi fanciulleschi - Novella- Il pastore e la 
pastorizia in Abruzzo - I 12 mesi dell'anno - 
Botanica popolare - I fatti di Z€ Tanghe - La 
rabbia dei cani - Melodie popolari abruzzesi. 

Di prossima pubblicazione: 

Documenti per lo studio dei vernacoli abruzzesi. 
Proverbi abruzzesi coi riscontri toscani. 



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